Governance Information • Mar 26, 2025
Governance Information
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ai sensi dell'articolo 123-bis TUF


ai sensi dell'articolo 123-bis TUF
(modello di amministrazione e controllo tradizionale)
Denominazione Emittente: BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.P.A.
Sito internet: www.gruppomps.it
Esercizio di riferimento: 2024
Data di approvazione della Relazione: 14 marzo 2025

| La Relazione 2024 | 7 | ||
|---|---|---|---|
| 1. Profilo della Società | 8 | ||
| Il sistema di governo societario della Banca | 10 | ||
| Sostenibilità ESG nel sistema di governo della Banca e del Gruppo | |||
| Il Piano industriale e il Successo Sostenibile | |||
| L'assetto organizzativo | 14 | ||
| Il Gruppo Montepaschi | 16 | ||
| 2. Informazioni sugli assetti proprietari | 17 | ||
| a. Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera a), TUF) | 18 | ||
| b. Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lettera b), TUF) | 18 | ||
| c. Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lettera c), TUF) | 18 | ||
| d. Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lettera d), TUF) | 19 | ||
| e. Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera e), TUF) |
19 | ||
| f. Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lettera f), TUF) | 19 | ||
| g. Accordi tra azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lettera g), TUF) | 19 | ||
| h. Clausole di change of control (ex art. 123-bis, comma 1, lettera h), TUF) e disposizioni statutarie in materia di OPA (ex art. 104, comma 1-ter e art. 104-bis, comma 1) |
19 | ||
| i. Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex art. 123-bis, comma 1, lettera m), TUF) |
20 | ||
| l. Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e ss. Codice Civile) | 20 | ||
| 3. Compliance | 21 | ||
| L'adesione al Codice di Corporate Governance | 22 | ||
| Considerazioni sulla lettera del Presidente del Comitato Italiano per la Corporate Governance | 22 | ||
| 4. Consiglio di Amministrazione | 24 | ||
| 4.1 Ruolo del Consiglio di Amministrazione | 25 | ||
| Poteri esclusivi del Consiglio | 25 | ||
| Le attività del 2024 | 26 | ||
| 4.2 Nomina e sostituzione (ex art. 123-bis, comma 1, lettera l), tuf) | 27 | ||
| Modalità di presentazione delle liste dei candidati | 27 | ||
| Meccanismo di elezione degli amministratori | 28 | ||
| Rappresentanza delle minoranze | 28 | ||
| Amministratori indipendenti | 29 | ||
| Equilibrio di genere | 29 | ||
| Meccanismo suppletivo di nomina | 29 | ||
| Sostituzione degli amministratori nel corso del mandato | 29 | ||
| Assemblea del 20 aprile 2023 – rinnovo degli organi sociali per il triennio 2023-2025 | 30 | ||
4.3 Composizione (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d) e d-bis), TUF) 32 I Requisiti di Idoneità degli amministratori della Banca 33 Disponibilità di tempo per lo svolgimento dell'incarico 33 Limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dall'amministratore 34 Requisiti di indipendenza dell'amministratore 34 Processo di verifica dei Requisiti di Idoneità 35 Gli Orientamenti del Consiglio di Amministrazione 35 Le attività riferite al 2024 36 La Politica di diversità e di inclusione 36 Politica di Diversità sulla composizione degli Organi sociali 37 4.4 Funzionamento del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF) 39 Flussi informativi 40 4.5 Ruolo del Presidente del Consiglio di Amministrazione 41 Segretario del Consiglio 42 4.6 Consiglieri Esecutivi 42 Amministratore Delegato (Chief Executive Officer) 42 4.7 Amministratori indipendenti e Lead Independent Director 45 Amministratori indipendenti 45 Lead Independent Director 46 5. Gestione delle informazioni societarie 47 6. Comitati Interni al Consiglio di Amministrazione 49 7. Autovalutazione e successione degli Amministratori – Comitato Nomine 52 7.1 Autovalutazione del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati Endoconsiliari 53 Il processo di autovalutazione adottato dalla Banca 53 7.2 Piani per la successione degli amministratori e del Top Management della Banca 55 Piani di successione per altre posizioni aziendali 56 7.3 Comitato Nomine 56 Composizione e funzionamento (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF) 56 Partecipazione ai lavori del Comitato 56 Funzioni attribuite al Comitato Nomine 57 Le attività del 2024 58

| 8.3 Comitato Remunerazione | 62 | ||
|---|---|---|---|
| Composizione e funzionamento (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF) | |||
| 62 62 |
|||
| Partecipazione ai lavori del Comitato Funzioni attribuite al Comitato Remunerazione |
|||
| Le attività del 2024 | 63 64 |
||
| 9. Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi – Comitato Rischi e Sostenibilità – Comitato IT e Digitalizzazione |
66 | ||
| I princìpi generali del Sistema dei Controlli Interni | 67 | ||
| Il modello di governo del Sistema dei Controlli Interni | 69 | ||
| Valutazione del Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi | 70 | ||
| 9.1 Chief Executive Officer - Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi | 70 | ||
| Le attività del 2024 | 71 | ||
| 9.2 Comitato Rischi e Sostenibilità | 71 | ||
| Composizione e funzionamento (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF) | 71 | ||
| Partecipazione ai lavori del Comitato | 72 | ||
| Funzioni attribuite al Comitato Rischi e Sostenibilità | 72 | ||
| Le attività del 2024 | 75 | ||
| 9.3 Comitato IT e Digitalizzazione | 76 | ||
| Composizione e funzionamento (ex art. 123-bis, comma 2, lettera d), TUF) | 76 | ||
| Partecipazione ai lavori del Comitato | 77 | ||
| Funzioni attribuite al Comitato IT e Digitalizzazione | 77 | ||
| Le attività del 2024 | 79 | ||
| 9.4. Le funzioni aziendali di controllo | 79 | ||
| 9.4.1 Funzione di Revisione Interna | 79 | ||
| 9.4.2 Funzione di Controllo dei Rischi | 80 | ||
| 9.4.3 Funzione di Conformità alle Norme (Funzione Compliance) | 82 | ||
| 9.4.4 Funzione di Convalida Interna (o Funzione di Convalida) | 84 | ||
| 9.4.5 Funzione Antiriciclaggio | 84 | ||
| 9.5 Modello organizzativo ex D. Lgs. 231/2001 | 86 | ||
| 9.5.1 Organismo di Vigilanza 231 | 86 | ||
| Composizione e funzionamento dell'Organismo di Vigilanza 231 | 87 | ||
| Le attività del 2024 | 88 | ||
| 9.6 Revisore | 88 | ||
| 9.7 Dirigente Preposto e altri ruoli e Funzioni Aziendali | 89 | ||
| 9.8 Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi | 91 | ||
| Le attività del 2024 | 93 |

| 11.2 Composizione e funzionamento del Collegio Sindacale | ||
|---|---|---|
| Indipendenza | 103 | |
| Criteri e politiche di diversità nella composizione del Collegio Sindacale | 103 | |
| Autovalutazione del Collegio Sindacale | 105 | |
| Remunerazione | 105 | |
| Gestione degli interessi | 105 | |
| 11.3 Ruolo del Collegio Sindacale | 105 | |
| Le attività del 2024 | 105 | |
| 12. Rapporti con gli Azionisti e gli altri stakeholder rilevanti | 108 | |
| Accesso alle informazioni societarie | 109 | |
| Dialogo con gli Azionisti, gli Investitori e gli altri stakeholder rilevanti | ||
| Oggetto della Politica con gli Azionisti e Investitori |
| Le Attività del 2024 | 111 |
|---|---|
| 13. Assemblee degli Azionisti | 112 |
| 14. Ulteriori pratiche di Governo Societario | 116 |
| Tabelle | 118 |
Punto di contatto per l'avvio del dialogo 111
| 122 |
|---|
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La Relazione, approvata dal Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. nella riunione del 14 marzo 2025, fornisce agli investitori e al pubblico la rappresentazione dell'assetto proprietario e di governo societario adottato da Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., nel rispetto di quanto prevedono l'articolo 123-bis del TUF e le Disposizioni di Vigilanza per le banche in materia di governo societario.
Essa descrive, inoltre, come la Società applica i Princìpi e le Raccomandazioni1 di buon governo societario contenuti nel Codice di Corporate Governance delle società quotate, cui la Banca aderisce, secondo il criterio del cd. "comply or explain"2 , tenendo conto anche delle ulteriori Raccomandazioni che il Comitato Italiano per la Corporate Governance invia annualmente agli emittenti per agevolare un'applicazione sempre più efficace e coerente del Codice stesso.
La Relazione si ispira al "Format per la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" nell'ultima versione pubblicata nel dicembre 2024, proposta dal Comitato per la Corporate Governance e Borsa Italiana S.p.A.
La Relazione è sottoposta alle verifiche e al giudizio di coerenza da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A., ai sensi dell'articolo 123-bis, comma 4, del TUF. I risultati dell'attività svolta sono riportati nelle relazioni rilasciate dal revisore, ai sensi dell'articolo 14 del Testo Unico sulla revisione legale dei conti e allegate al bilancio d'esercizio e al bilancio consolidato della Banca.
La Relazione è pubblicata nel sito internet della Banca www.gruppomps.it – Corporate Governance – Modello di Governance – Relazione su Governo Societario e Assetti Proprietari e nel meccanismo di stoccaggio autorizzato E-Market storage .

Le informazioni riportate nella Relazione sono riferite alla data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione (14 marzo 2025), salvo diversa precisazione.
1 I Princìpi indicati nel Codice definiscono gli obiettivi di buon governo, le Raccomandazioni indicano i comportamenti che il Codice reputa adeguati a realizzare gli obiettivi indicati nei princìpi.
2 L'applicazione del Codice è improntata a princìpi di flessibilità e proporzionalità. Il criterio "comply or explain" prevede che ciascuno scostamento da una raccomandazione del Codice sia chiaramente indicato, spiegandone le motivazioni che possono essere legate a fattori interni ed esterni alla società, in base ai quali la pratica raccomandata dal Codice potrebbe non essere funzionale o compatibile con il proprio modello di governance.



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Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., Capogruppo del Gruppo bancario Montepaschi, è una banca con azioni quotate nel mercato regolamentato Euronext Milan, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. Il titolo BMPS fa parte dell'indice FTSE MIB.
La Banca svolge attività bancaria attraverso la raccolta del risparmio e l'esercizio del credito nelle sue varie forme in Italia e all'estero. Può compiere tutte le operazioni ed i servizi bancari e finanziari consentiti dalle vigenti disposizioni, costituire e gestire forme pensionistiche complementari, nonché compiere ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al perseguimento dell'oggetto sociale.
BMPS, in quanto società quotata, è conforme alle prescrizioni normative italiane e sovranazionali relative agli emittenti titoli quotati in un mercato regolamentato; in quanto banca è soggetta alla normativa legislativa, regolamentare e di vigilanza vigente per le banche ed i gruppi bancari.
Nel suo ruolo di Capogruppo del Gruppo Montepaschi svolge l'attività di direzione e coordinamento del Gruppo ai sensi del TUB e del Codice Civile e l'emanazione di disposizioni alle società appartenenti al Gruppo per l'esecuzione delle istruzioni impartite dalle Autorità di Vigilanza nell'interesse della stabilità del Gruppo stesso.
In base ai criteri richiamati nelle Disposizioni di Vigilanza per le banche in materia di governo societario, BMPS è banca significativa in termini di dimensioni e complessità operativa ed è soggetta alla vigilanza prudenziale diretta della Banca Centrale Europea.
BMPS è banca significativa in termini di dimensioni e complessità operativa

La Banca adotta il modello di amministrazione e controllo di tipo tradizionale caratterizzato dalla presenza di un Consiglio di Amministrazione e di un Collegio Sindacale, nominati dall'Assemblea degli azionisti.


L'Assemblea degli azionisti esprime la volontà sociale, in sede ordinaria o straordinaria, sulle materie attribuite dalla legge o dallo Statuto alla sua competenza: nomina i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale e conferisce l'incarico di revisione legale dei conti alla società di revisione, su proposta
motivata del Collegio Sindacale, stabilendone i relativi compensi e responsabilità; approva il bilancio, contenente la Rendicontazione di Sostenibilità e la destinazione dei risultati di esercizio, le politiche di remunerazione e di incentivazione, le operazioni di natura straordinaria (quali gli aumenti di capitale) e le modifiche dello Statuto. Lo Statuto riserva al Consiglio di Amministrazione la competenza per adeguare lo stesso Statuto a disposizioni normative e per deliberare operazioni di fusione nei casi previsti dagli articoli 2505 e 2505-bis del Codice Civile.

Il Consiglio di Amministrazione, Organo di Amministrazione, definisce le strategie e le operazioni di rilevanza strategica della Banca e del Gruppo Montepaschi, monitorandone l'attuazione, nel perseguimento del Successo Sostenibile. Promuove l'adozione del sistema di governo societario più funzionale allo svolgimento dell'attività dell'impresa e al perseguimento delle sue strategie.
Il Consiglio opera con il supporto, per le rispettive materie di competenza, di propri Comitati interni ("Comitati Endoconsiliari"):
Il Collegio Sindacale, Organo di Controllo con le funzioni di "comitato per il controllo interno e la revisione contabile" ai sensi del Testo Unico sulla revisione legale dei conti, vigila: (a) sull'osservanza delle norme di legge, regolamentari e statutarie; (b) sul processo di informativa finanziaria e della rendicontazione di sostenibilità e dei princìpi di corretta amministrazione; (c) sull'adeguatezza della struttura organizzativa della società, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile e sull'attività di revisione legale dei conti per quanto attiene all'informativa finanziaria e alla rendicontazione di sostenibilità; (d) sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Corporate Governance; (e) sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell'articolo 114, comma 2 del TUF.

L'Organismo di Vigilanza 231 con funzioni di vigilanza sul funzionamento, l'osservanza e l'aggiornamento del modello organizzativo della Banca ex D. Lgs. n. 231/2001.

La revisione legale dei conti e l'attestazione sulla Rendicontazione di Sostenibilità è affidata ad una Società di Revisione Legale.

Il Gruppo Montepaschi si è da sempre distinto per il suo impegno verso uno sviluppo sostenibile, equo e inclusivo, con l'obiettivo di integrare i princìpi di Sostenibilità nella strategia aziendale. Questo approccio mira a tutelare gli interessi degli stakeholder e a curare e sostenere le relazioni con i clienti e le comunità locali.
In una sempre maggiore consapevolezza degli impatti derivanti dalle proprie attività sull'economia, sulle persone e sull'ambiente, unita al cambiamento culturale registrato negli ultimi anni sugli aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG) del mercato, della clientela e del legislatore con riguardo a tali tematiche, la Banca e il Gruppo hanno progressivamente integrato nel proprio sistema di governo un modello finalizzato al Successo Sostenibile con la creazione di valore economico di lungo periodo e l'attenzione agli impatti ambientali diretti e sociali delle attività svolte.

(1) Certificazione Parità di Genere: prevista dal PNRR, approvato dall'UE nell'ambito della Missione 5 "Coesione e Inclusione", e istituita con Legge n. 162/2021, attesta, attraverso organismi di certificazione accreditati, la conformità dell'organizzazione di impresa ai princìpi di parità tra i generi.
Per proseguire nell'impegno a sostegno dello sviluppo di modelli sostenibili e dell'accelerazione della transizione dell'economia globale verso l'azzeramento delle emissioni di CO2 entro il 2050, il Gruppo aderisce ai Principles for responsible Banking e alla Net Zero Banking Alliance, che prevede la determinazione e il monitoraggio di obiettivi di decarbonizzazione dei portafogli finanziamenti e investimenti e di impatto sociale.
Oltre alla conferma da parte della società Standard Ethics del corporate rating di Sostenibilità con un long term expected rating EE+ ("Very strong"), a sugellare la dedizione e l'impegno nel perseguire il Successo Sostenibile vi sono le evidenze che la Banca ha ricevuto in termini di riscontri positivi di un crescente miglioramento complessivo dei Rating ESG dalle principali società unsolicited, con upgrade da parte di Standard & Poors e MSCI.

I riflessi dell'approccio ESG nel sistema di governo societario della Banca sono evidenziati nei ruoli e nelle funzioni attribuiti ai diversi attori coinvolti dalla citata Direttiva di Gruppo:
| Consiglio di Amministrazione |
• si impegna a perseguire il Successo Sostenibile mediante la creazione di valore a lungo termine a benefi cio degli azionisti, tenendo conto degli interessi degli altri stakeholder rilevanti per la Società; • approva le strategie e le politiche in materia di Sostenibilità e ESG e il Piano di Sostenibilità3 coerente mente ai valori, princìpi e regole di comportamento definiti nel Codice Etico del Gruppo Montepaschi, agli impegni derivanti dall'adesione ad iniziative volontarie e tenendo conto dell'impatto dei fattori di rischio ESG (cfr. sezione successiva "Il Piano Industriale e il Successo Sostenibile" e la Sezione 8 sulla definizione delle politiche di remunerazione del Gruppo); • nella definizione delle strategie aziendali tiene in considerazione, inter alia, i profili inerenti agli obiettivi di finanza sostenibile e, in particolare, l'integrazione dei fattori ESG nei processi relativi alle decisioni aziendali; • approva la Direttiva di Gruppo in materia di Sostenibilità e ESG, le politiche di indirizzo e coordinamento in materia di Rendicontazione di Sostenibilità (cfr. il documento pubblicato nel sito internet della Banca "Linee guida in materia di Sostenibilità e ESG"); • approva l'adesione ad iniziative nazionali e sovranazionali nell'ambito della Sostenibilità; • garantisce che quanto espresso nella Direttiva in materia di Sostenibilità e ESG sia applicato e implemen tato; • assicura che l'intero framework di gestione dei rischi del "Gruppo" includa il presidio dei fattori di rischio ESG, integrandoli in tutti i processi di valutazione, gestione, monitoraggio, controllo e rendicontazione dei rischi esistenti, nonché nella definizione del Risk Appetite di Gruppo e nel processo di Valutazione dell'Adeguatezza Patrimoniale e della Liquidità (sul sistema di controllo interno e di gestione dei rischi si veda anche la Sezione 9); • approva l'analisi di Doppia Materialità e la Rendicontazione di Sostenibilità. |
|---|---|
| Comitato Rischi e Sostenibilità |
• supporta il Consiglio di Amministrazione con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e decisioni relative alla Sostenibilità e alla gestione dei rischi ESG; • monitora il posizionamento del Gruppo rispetto alla Sostenibilità. |
| Collegio Sindacale | • vigila sull'osservanza delle disposizioni stabilite ai sensi del Decreto Legislativo n. 125 del 10 settembre 2024 con riferimento alla formazione, redazione e pubblicazione della Rendicontazione di Sostenibilità. |
| Amministratore Delegato |
• propone al Consiglio, per la sua approvazione, le strategie e le politiche in materia di Sostenibilità e ESG, il Piano di Sostenibilità, l'analisi di Doppia Materialità e la Rendicontazione di Sostenibilità; • presidia le attività inerenti alla Sostenibilità e le azioni da implementare, anche in esecuzione delle delibe re assunte dal Consiglio monitorando e garantendo il raggiungimento degli obiettivi definiti. |
| Comitato Direttivo | • attraverso la sessione specifica "ESG e Sostenibilità", supporta l'Amministratore Delegato nella definizio ne delle linee strategiche e delle politiche di Sostenibilità e nella finalizzazione delle iniziative del Piano di Sostenibilità; • monitora l'evoluzione delle iniziative del Piano di Sostenibilità garantendo adeguata sponsorship alle ini ziative e indirizzando la risoluzione di criticità al fine di conseguire gli obiettivi strategici del Gruppo. |
| Responsabile Sostenibilità e ESG/ Funzione Sostenibilità e ESG |
• promuove l'integrazione delle tematiche ESG nella strategia del Gruppo; • supervisiona, verificando che tutte le iniziative intraprese dai vari attori, nell'esercizio delle proprie respon sabilità, siano coerenti con la strategia ESG del Gruppo; • è responsabile di definire e promuovere verso gli organi apicali gli indirizzi strategici in tema ESG e di declinare le iniziative progettuali e obiettivi ESG da realizzare a supporto del raggiungimento degli stessi nel Piano di Sostenibilità e del relativo monitoraggio nonché della reportistica istituzionale in tema di Sostenibilità e del seguimento dei rating ESG; • supervisiona l'implementazione degli impegni derivanti da iniziative nazionali e sovranazionali nell'ambito della Sostenibilità e ESG e ne curano l'implementazione, il monitoraggio e la relativa disclosure (es. NZBA, PRB); • supporta, nell'ambito della gestione del dialogo con gli azionisti e investitori, il Presidente del Consiglio di Amministrazione e l'Amministratore Delegato della Capogruppo per le tematiche relative a Sostenibilità e ESG (sulla Politica di dialogo si veda anche la Sezione 12); • promuove la cultura di sviluppo sostenibile all'interno dell'azienda. |
| Funzioni Aziendali di Controllo |
• sviluppano, ognuna per gli aspetti di propria competenza, metodologie di valutazione, misurazione e ge stione dei rischi in coerenza alle strategie in materia di Sostenibilità e alle azioni incluse nel Piano di Sostenibilità. |
| Funzioni Aziendali della Banca/Capogruppo e delle società del Gruppo |
• realizzano le iniziative di competenza incluse nel Piano di Sostenibilità e supportano il loro monitoraggio; • contribuiscono allo sviluppo della cultura di Sostenibilità, alla definizione delle strategie e delle politiche in materia di Sostenibilità, del Piano di Sostenibilità e della Rendicontazione di Sostenibilità; • presidiano i rischi legati alle attività di competenza in materia di Sostenibilità; • promuovono l'integrazione degli elementi ESG nei processi, procedure e sistemi IT. |
3 Il Piano di Sostenibilità declina le iniziative progettuali e le azioni definite con identificazione dei deliverable, delle tempistiche e delle responsabilità, per il raggiungimento degli obiettivi delineati dalle strategie del Gruppo in tema di Sostenibilità. Viene rivisto periodicamente in coerenza con l'evoluzione della strategia e del contesto esterno.

Nel corso del 2024 il Consiglio di Amministrazione, con il supporto del Comitato Rischi e Sostenibilità, è stato coinvolto su tutti i temi legati alla Sostenibilità e sulle iniziative incluse nel Piano Industriale e nel relativo Piano di Sostenibilità.
Ad inizio anno, il Consiglio ha approvato il Piano di Sostenibilità e la struttura progettuale, cd. Programma ESG, che declina le iniziative ESG da implementare con i relativi deliverable, scadenze e ownership. Il Programma è dotato di una specifica struttura progettuale con sponsorship congiunta di Chief Financial Officer e Chief Risk Officer, articolato in otto filoni progettuali distinti che coprono i quattro pilastri del framework ESG che il Gruppo sta sviluppando (Strategy &Governance, Business Model, Risk &Regulation e Reporting & Communication).
Nel corso dell'esercizio, il Consiglio di Amministrazione, unitamente al Comitato Rischi e Sostenibilità e al Comitato Direttivo nella specifica sessione ESG, ha svolto l'attività di monitoraggio trimestrale sugli stati di avanzamento del Piano Industriale, nonché deliberato la realizzazione e/o la conclusione dei singoli progetti.
A seguito del superamento dei principali obiettivi stabiliti dal Piano Industriale 2022-2026, il 6 agosto 2024 il Consiglio di Amministrazione, con il supporto del Comitato Rischi e Sostenibilità, ha esaminato ed approvato i risultati al 30 giugno 2024 e un aggiornamento dei target finanziari e delle linee guida strategiche con l'approvazione del nuovo Piano Industriale 2024-2028 per rafforzare il posizionamento di "Clear and Simple Commercial Bank" attraverso una trasformazione digitale e una crescente specializzazione del modello di servizio per famiglie e imprese.
"Il Piano Industriale 2024-2028 mira a creare una Banca pronta per il futuro in grado di soddisfare con successo le esigenze in evoluzione dei clienti, attraverso un processo di innovazione aziendale e tecnologica sostenuto da un ampio piano di investimenti, valorizzando appieno le risorse talentuose della Banca, migliorando ulteriormente la sostenibilità del business, rafforzando il bilancio e concentrandosi su distribuzione e creazione di valore per tutti gli stakeholders di BMPS. Il Piano consentirà al Gruppo di accelerare ulteriormente il proprio percorso verso un modello di business sostenibile a seguito di un impegno di lunga data e dell'obiettivo di raggiungere una posizione distintiva nella gestione delle tematiche ESG, supportando i clienti nell'imminente processo di trasformazione "green" e contribuendo alla creazione di una società basata su sostenibilità, uguaglianza e inclusione".4
Per ulteriori informazioni sulle attività svolte nel corso dell'Esercizio per il perseguimento del Successo Sostenibile della Banca e del Gruppo, si vedano le Sezioni della Relazione dedicate al ruolo del Consiglio di Amministrazione (Sezione 4.1) e al Comitato Rischi e Sostenibilità (Sezione 9.2), alle politiche di remunerazione del Gruppo (Sezione 8), al Sistema di Controllo Interno e di gestione dei rischi (Sezione 9) e alla gestione del dialogo con gli azionisti e investitori e gli altri stakeholder della Banca e del Gruppo (Sezione 12).
La rendicontazione societaria sulla sostenibilità delle attività svolte dalla Banca e dal Gruppo nell'esercizio 2024 è contenuta nella Rendicontazione di Sostenibilità inserita nella Relazione Finanziaria Annuale pubblicata, anche ai sensi del Decreto Legislativo 6 settembre 2024 n.125, nel sito internet www.gruppomps.it.
Il Piano Industriale 2024-2028 mira a creare una Banca pronta per il futuro

Il Consiglio di Amministrazione definisce gli indirizzi generali e di interesse per la stabilità del Gruppo ed il perseguimento del suo Successo Sostenibile. In tale ambito, la Direzione Generale della Capogruppo esercita funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo delle società del Gruppo.

L'esercizio 2024 è stato caratterizzato dal completamento del percorso organizzativo previsto dal Piano Industriale 2022- 2026 riguardante la Direzione Generale, le Direzioni Territoriali, la Rete Commerciale, oltre ad alcuni interventi organizzativi minori.

A gennaio 2024 sono state chiuse 50 Filiali con riconduzione della clientela e dei rapporti in essere su altrettante Filiali incorporanti.
A febbraio 2024 sono stati effettuati alcuni interventi di ottimizzazione della Direzione Generale, e in particolare, la costituzione della Vice Direzione Generale Commerciale5 a cui riportano il Chief Commercial Officer Retail e il Chief Commercial Officer Imprese e Private.
Ad aprile 2024 sono stati effettuati alcuni interventi di ottimizzazione sugli specialisti di prodotto e sulla clientela Small Business, in particolare con:
A giugno 2024 la Funzione AML-CFT (precedentemente allocata a diretto riporto del Chief Risk Officer) è stata trasferita a diretto riporto dell'Amministratore Delegato e, dal mese di luglio 2024, le responsabilità per gli ambiti relativi al governo degli adempimenti in materia di piani di risanamento e di risoluzione a carico degli enti creditizi previsti dalla cd. Direttiva BRRD, sono state affidate alla Funzione Capital Planning, BRRD, Studi e Ricerche a riporto del Chief Financial Officer (che riveste anche il ruolo di Resolution Officer).
Altri interventi sui processi di rete della Banca sono stati orientati a migliorare la qualità del lavoro, liberare il tempo commerciale ed incrementare la qualità del servizio offerto al cliente, riducendo i tempi di risposta/erogazione del servizio attraverso la razionalizzazione delle attività "amministrative" e dei costi per la gestione documentale, con un forte orientamento alla revisione dei processi in logica digitale.
5 Il Consiglio di Amministrazione in data 6 febbraio 2024 ha nominato il Vice Direttore Generale Commerciale Maurizio Bai, quale Vice Direttore Generale Vicario della Banca, nell'ambito delle nuove nomine ai vertici di alcune funzioni chiave della Banca, deliberate per valorizzare il patrimonio di risorse interne, accelerare il percorso di crescita della Banca per una sempre più efficace soddisfazione delle esigenze dei clienti e promuovere la diffusione di una forte cultura aziendale orientata alla creazione di valore nel lungo termine.

Il Gruppo Montepaschi è attivo sull'intero territorio nazionale e su alcune delle principali piazze internazionali, con un'operatività incentrata sui servizi tradizionali del retail e commercial banking e con una particolare vocazione verso la clientela nei segmenti famiglie e piccole e medie imprese.
Il Gruppo opera in tutte le principali aree di business: finanza d'impresa, investment banking e factoring. Il ramo assicurativo-previdenziale è presidiato grazie alla partnership strategica con AXA, mentre l'attività di asset management si sostanzia nell'offerta di prodotti d'investimento di case terze indipendenti.
Il Gruppo integra modelli d'offerta tradizionali, operativi attraverso la rete delle Filiali e dei Centri Specialistici, con un innovativo sistema di servizi digitali e self-service, arricchiti dalle competenze della rete dei promotori finanziari con la controllata Banca Widiba S.p.A. L'operatività estera è focalizzata sul supporto ai processi di internazionalizzazione delle imprese clienti ed interessa i principali mercati finanziari mondiali.
Le relazioni infragruppo sono gestite sulla base di un "Regolamento di governo operativo del Gruppo" che disciplina e coordina le attività del Gruppo e assicura il conseguimento dei risultati attraverso regole definite e chiari meccanismi di attribuzione delle responsabilità gestionali, nel rispetto delle istruzioni impartite dalle Autorità di Vigilanza nell'interesse della stabilità del Gruppo.
Per ulteriori dettagli si rinvia al sito internet www.gruppomps.it – Gruppo – Presentazione.





Il capitale sociale della Banca, sottoscritto e versato, è pari ad Euro 7.453.450.788,44, suddiviso in n. 1.259.689.706 azioni ordinarie prive di indicazione del valore nominale.
Non vi sono altre categorie di azioni. Ogni azione dà diritto ad un voto.
Le azioni sono emesse in regime di dematerializzazione. Le modalità di circolazione e di legittimazione delle azioni sono disciplinate dalla legge.
Le azioni BMPS sono ammesse alla negoziazione nel mercato regolamentato Euronext Milan, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.
Non vi sono in circolazione strumenti finanziari che attribuiscono il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione della Banca.

N. AZIONI ORDINARIE
Le norme statutarie vigenti non prevedono restrizioni al trasferimento dei titoli.
Trattandosi di società con azioni quotate, si forniscono le informazioni risultanti dalle comunicazioni ricevute dalla Banca ai sensi della normativa vigente (art. 120 TUF e art. 117 e seguenti del Regolamento Emittenti Consob) e da altre informazioni pervenute alla Società, nonché pubblicate nel sito istituzionale della Consob.
I soggetti che possiedono, direttamente e/o indirettamente, azioni ordinarie rappresentative di una percentuale superiore al 3% del capitale sociale dell'Emittente e che non ricadono nei casi di esenzione previsti dall'articolo 119-bis del Regolamento Emittenti Consob, risultano i seguenti:

(1)Partecipazioni detenute tramite Ausonia S.r.l., Esperia 15 S.r.l. MK 87 S.r.l., Istituto Finanziario 2012 S.p.A., Gamma S.r.l., Azufin S.p.A., VM 2006 S.r.l., Mantegna 87 S.r.l., Calt 2004 S.r.l. e Finanziari Italia 2005 S.p.A.
Partecipazioni rilevanti

Nel corso del 2024, il MEF ha ridotto la quota di partecipazione detenuta nel capitale della Banca dal 39,232% all'11,731% mediante la cessione di complessive n. 346.436.392 azioni ordinarie BMPS realizzata con due operazioni di "Accelerated Book Building – ABB" riservate ad investitori istituzionali italiani ed esteri (perfezionate in data 26 marzo 2024, per n. 157.461.216 azioni corrispondenti al 12,50% circa del capitale sociale e in data 15 novembre 2024, per n. 188.975.176 azioni corrispondenti al 15% circa del capitale sociale).
Non sono stati emessi titoli che conferiscono diritti speciali di controllo e lo Statuto di BMPS non prevede azioni a voto plurimo o maggiorato.
Fermo quanto precede, alle imprese operanti nel settore finanziario e creditizio è applicabile la disciplina sui poteri speciali dello Stato (cd. golden power), come disciplinati dal D.L. n. 21 del 2012 (convertito in legge n. 56 del 2012) e alla relativa normativa di attuazione (DPCM 179/2020 – art. 8).
Nel corso del 2024, non sono stati deliberati dall'Assemblea piani di incentivazione a favore di dipendenti del Gruppo Montepaschi a base azionaria (piani di stock granting), cioè attuabili con l'assegnazione gratuita ai dipendenti di azioni ordinarie BMPS.
Per ulteriori informazioni relative ai contenuti di piani di stock granting, deliberati in precedenza, si rimanda alle informative ex articolo 84-bis del Regolamento Emittenti Consob ("Informazioni sull'attribuzione di strumenti finanziari a esponenti aziendali, dipendenti o collaboratori)" pubblicate nel sito internet www.gruppomps.it – Investors – Azionariato e Titolo – Acquisto azioni proprie e stock granting. Si precisa che i citati piani non prevedevano meccanismi di esercizio del diritto di voto da parte dei dipendenti intestatari di azioni BMPS diversi da quelli spettanti agli altri azionisti.
Non esistono restrizioni al diritto di voto.
La Banca non è a conoscenza di patti parasociali stipulati in qualunque forma ai sensi dell'articolo 122 del TUF, aventi ad oggetto l'esercizio dei diritti inerenti alle azioni o al trasferimento delle stesse.
La Banca perfeziona, nello svolgimento della propria attività tipica, accordi di provvista o di commercializzazione di prodotti anche di rilevanza significativa che possono prevedere, secondo le prassi negoziali, effetti/modifiche/estinzione degli stessi in caso di cambiamento di controllo della società contraente.
Vige, fino al 2027, il patto parasociale con AXA relativo alla joint venture BMPS-AXA, partneship strategica nel bancassurance vita e danni e nella previdenza complementare per la distribuzione di prodotti assicurativi tramite la rete commerciale della Banca.
BMPS e le sue controllate non hanno stipulato nel 2024 accordi di questo tipo significativi a livello consolidato per importo e per effetti.
Lo Statuto di BMPS non contiene disposizioni di deroga alla passivity rule (articolo 104, commi 1 e 1-bis del TUF) e alle regole di neutralizzazione (articolo 104-bis, commi 2 e 3 del TUF) previste dal TUF in materia di OPA.

Non sono in essere deleghe attribuite al Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'articolo 2443 del Codice Civile da parte dell'Assemblea degli azionisti.
Non vi sono in essere autorizzazioni assembleari per l'acquisto di azioni proprie ai sensi dell'articolo 2357 del Codice Civile.
BMPS non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento ai sensi dell'articolo 2497 e seguenti del Codice Civile.




La Banca aderisce al Codice di Corporate Governance delle società quotate, nella versione approvata nel gennaio 2020, consultabile per il pubblico sul sito internet del Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana alla pagina https:// www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2020.pdf e nel sito internet della Banca www.gruppomps.it - Corporate Governance – Modello di Governance.
L'applicazione delle best practice di governance definite dai Princìpi e dalle Raccomandazioni del Codice di Corporate Governance e delle ulteriori Raccomandazioni annuali ricevute dal Comitato Italiano per la Corporate Governance, integra i dettati della vigente normativa civilistica e di vigilanza bancaria e finanziaria.
Il governo societario adottato si articola in norme e strutture tra loro coordinate in modo funzionale allo svolgimento dell'attività della Banca e al perseguimento delle sue strategie orientate allo sviluppo sostenibile, attraverso una trasparente ed accurata gestione dei rapporti interni tra i diversi organi e le funzioni della Società e, tra quest'ultima e i propri azionisti, investitori e gli altri stakeholder rilevanti per la Banca (quali, ad esempio le persone, le imprese e le loro comunità di riferimento, i dipendenti e i fornitori).
L'adesione della Banca al Codice di Corporate Governance, con una completa applicazione dei Princìpi e delle Raccomandazioni del Codice e del Comitato Italiano per la Corporate Governance, si sostanzia nell'equilibrata composizione degli organi societari, nell'appropriato bilanciamento dei poteri, nella chiara distinzione dei ruoli e delle responsabilità, nonché nella prevenzione dei conflitti di interesse e poggia i suoi fondamentali organizzativi sull'efficacia dei controlli, sull'individuazione e presidio di tutti i rischi aziendali, sull'adeguatezza dei flussi informativi e sulla responsabilità sociale d'impresa e della sua Sostenibilità.
Né BMPS, né le sue controllate aventi rilevanza strategica, sono soggette a disposizioni di legge non italiane che influenzano la struttura di corporate governance della stessa BMPS.
Con lettera del 17 dicembre 2024, il Presidente del Comitato Italiano per la Corporate Governance ha comunicato alle società quotate le principali indicazioni generali sull'applicazione del Codice di Corporate Governance emerse dall'attività di analisi condotta dal Comitato sulle relazioni sul governo societario (riferite al 2023) pubblicate dagli emittenti ("Rapporto 2024"), formulando alcune Raccomandazioni per il 2025 ("Raccomandazioni per il 2025") e rinnovando l'invito alle società a fornire un'adeguata informativa e, se del caso, una rappresentazione della eventuale disapplicazione delle raccomandazioni del Codice secondo il principio "comply or explain", come chiaramente indicato nell'introduzione al Codice.
Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 14 marzo 2025, con il supporto del Comitato Rischi e Sostenibilità ha confermato la coerenza sostanziale del modello di governo societario adottato dalla Banca ai Princìpi e alle Raccomandazioni del Codice di Corporate Governance e alle indicazioni contenute nelle Raccomandazioni per il 2025.


Gli esiti dell'analisi condotta dal Consiglio sul Rapporto 2024 e sulle Raccomandazioni per il 2025 sono riportati nelle specifiche Sezioni della Relazione sottoelencate:
| Raccomandazioni per il 2025 | Esiti analisi |
|---|---|
| Completezza e tempestività dell'informazione pre-consiliare Il Comitato invita le società a fornire tutte le informazioni utili sulle modalità di appli cazione della Raccomandazione 116 , tenendo conto che la mancata determinazione dei termini per l'invio preventivo dell'informativa al consiglio e ai comitati e/o la man cata informazione sull'effettivo rispetto dei termini e/o la previsione, nel regolamento del consiglio o adottata nelle prassi, della possibilità di derogare alla tempestività dell'informativa per ragioni di riservatezza possono configurare la disapplicazione della Raccomandazione 11 del Codice. In caso di effettiva disapplicazione, le società sono invitate a indicarla chiaramen te nella relazione sul governo societario, illustrando: i motivi della disapplicazione, come la decisione di disapplicazione sia stata presa all'interno della società e come si intenda assicurare il rispetto del Principio IX7 del Codice. |
Si vedano le Sezioni: 4.4 - Funzionamento del Consiglio di Amministrazione. 6 - Comitati interni al Consiglio di Amministrazione. |
| Trasparenza ed efficacia della politica di remunerazione Il Comitato invita le società a fornire tutte le informazioni utili sulle modalità di appli cazione della Raccomandazione 278 , tenendo conto che la previsione nella politica di remunerazione di componenti variabili legate a generici obiettivi di sostenibilità di cui non si forniscono gli specifici parametri di valutazione e/o di erogazioni straordinarie una tantum di cui non sono identificati natura e obiettivi e non sono definite adeguate procedure deliberative può configurare la disapplicazione della Raccomandazione 27 del Codice. In caso di effettiva disapplicazione, le società sono invitate a indicarla espressamen te nella relazione sul governo societario, illustrando: i motivi, come la decisione di disapplicazione sia stata presa all'interno della società e come si intenda assicurare il rispetto del Principio XV9 del Codice. |
Si veda la Sezione 8 – Remunerazione degli amministratori e Relazione sulla Politica di Remunerazione – Comitato Remune razione. La Relazione sulla Politica di Remunerazione è pubblicata nel sito internet www.gruppomps.it – Remunerazione. |
| Ruolo esecutivo del Presidente Il Comitato invita le società a fornire tutte le informazioni utili sulle modalità di ap plicazione della Raccomandazione 410, tenendo conto che la mancanza di una spie gazione adeguatamente argomentata della scelta di attribuire al Presidente rilevanti deleghe gestionali (sia esso il CEO o meno) può configurare una disapplicazione della |
Si veda la Sezione 4.5 – Ruolo del Presidente. Raccomandazione non applicabile alla Banca (le Disposizioni di Vi gilanza in materia di governo societario prevedono che il Presiden te del Consiglio abbia un ruolo non esecutivo e non svolga funzioni gestionali, neppure di fatto). |
6 L'organo di amministrazione adotta un regolamento che definisce le regole di funzionamento dell'organo stesso e dei suoi comitati, incluse le modalità di verbalizzazione delle riunioni e le procedure per la gestione dell'informativa agli amministratori. Tali procedure identificano i termini per l'invio preventivo dell'informativa e le modalità di tutela della riservatezza dei dati e delle informazioni fornite in modo da non pregiudicare la tempestività e la completezza dei flussi informativi. La relazione sul governo societario fornisce adeguata informativa sui principali contenuti del regolamento dell'organo di amministrazione e sul rispetto delle procedure relative a tempestività e adeguatezza dell'informazione fornita agli amministratori.
Raccomandazione 4 del Codice.
rispetto dei Principio V11 e X12 del Codice.
In caso di effettiva disapplicazione, le società sono invitate a indicarla chiaramente nella relazione sul governo societario, illustrando: i motivi, come la decisione di disapplicazione sia stata presa all'interno della società e come si intenda assicurare il



Il Consiglio di Amministrazione guida la Banca perseguendone il Successo Sostenibile, con l'obiettivo di migliorare nel lungo termine i risultati economici e gli impatti sociali e ambientali delle attività svolte dalla Banca e dal Gruppo.
Il Consiglio esercita tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, nel rispetto delle competenze riservate all'Assemblea degli azionisti e di quelle allo stesso attribuite in forza di disposizioni di legge, regolamentari, dello Statuto, del proprio Regolamento interno, secondo l'articolazione delle facoltà delegate dallo stesso Consiglio e, in generale, sulla base delle prerogative di proposta affidate al Presidente, all'Amministratore Delegato (se nominato) e al Direttore Generale.
Svolge le proprie funzioni con il supporto dei Comitati Endoconsiliari - Comitato Rischi e Sostenibilità, Comitato Nomine, Comitato Remunerazione, Comitato Operazione con Parti correlate e Comitato IT e Digitalizzazione - per le materie ad essi riservate dai rispettivi regolamenti e dalla normativa applicabile.
Nell'ambito dei propri poteri esclusivi (non delegabili), il Consiglio di Amministrazione, tra l'altro:
13 A partire dall'esercizio 2024, la Relazione Finanziaria Annuale della Banca contiene la Rendicontazione di Sostenibilità che sostituisce la Dichiarazione Non Finanziaria (prevista dal D. Lgs. 254/2016, abrogato).
14 ICAAP - Internal Capital Adequacy Assessment Process, ILAAP - Internal Liquidity Adequacy Assessment Process.

Nel corso dell'Esercizio, il Consiglio di Amministrazione ha esercitato le proprie facoltà, con il supporto dei Comitati Endoconsiliari per le materie di rispettiva competenza, come descritto nelle rispettive Sezioni della Relazione dedicate, sopraindicate.
15 Ai sensi del Decreto MEF n. 169/2020 i «responsabili delle principali funzioni aziendali» sono i responsabili della funzione antiriciclaggio, della funzione di conformità alle norme, della funzione di controllo dei rischi e della funzione di revisione interna (come definite dalle disposizioni in materia di controlli interni emanate ai sensi dell'articolo 53 del TUB) e il dirigente preposto alla gestione finanziaria della società (Chief Financial Officer), nonché, ove presente e se diverso da quest'ultimo, il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari previsto dall'articolo 154-bis del TUF.
16 Lo Statuto della Banca (articolo 17, comma 1) riserva in particolare al Consiglio la facoltà di deliberare le fusioni per incorporazione di società interamente possedute o detenute con una quota di almeno il 90% del capitale (cfr. articoli 2365, 2505 e 2505-bis Codice Civile), oltre alla istituzione e soppressione di sedi secondarie e agli adeguamenti dello Statuto a disposizioni normative; compete inoltre al Consiglio deliberare l'assunzione e la dismissione di partecipazioni strategiche o che comportino la variazione del Gruppo bancario, ovvero di rami di azienda.
17 Il "Regolamento di governo operativo del Gruppo" approvato dal Consiglio di Amministrazione regola, in stretta sinergia con la restante normativa interna, le responsabilità strategiche ed operative della Capogruppo e delle società del Gruppo sui processi aziendali, i relativi meccanismi di funzionamento e la circolazione dei flussi informativi, allo scopo di assicurare il raggiungimento degli obiettivi comuni, nel rispetto dell'autonomia giuridica delle società del Gruppo e dei princìpi di corretta gestione societaria e imprenditoriale delle medesime.


(*)Le informazioni sulla partecipazione di ogni singolo amministratore alle riunioni consiliari dell'esercizio 2024 sono riportate nella Sezione Tabelle - Tabella n. 1 – Struttura del Consiglio di Amministrazione (1° gennaio – 31 dicembre 2024).
Il Consiglio di Amministrazione è nominato dall'Assemblea ordinaria che ne determina il numero dei componenti, compreso tra un minimo di nove e un massimo di quindici, sulla base di liste di candidati presentate dai soci, secondo la procedura e le modalità previste dall'art. 15 dello Statuto, descritte di seguito.
Gli amministratori durano in carica tre esercizi e scadono alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica; sono rieleggibili per massimo due mandati consecutivi successivi al primo, ad eccezione dell'Amministratore Delegato/Amministratori Delegati.
Compete all'Assemblea l'eventuale revoca dall'incarico di amministratore, salvo il diritto di quest'ultimo al risarcimento dei danni, se la revoca avviene senza giusta causa.
Nel caso di cessazione della maggioranza degli amministratori, deve intendersi dimissionario l'intero Consiglio di Amministrazione con effetto dal momento della ricostituzione del nuovo organo collegiale.
Hanno diritto di presentare le liste di candidati alla carica di amministratore i soci che, da soli o insieme ad altri soci, siano complessivamente titolari di azioni rappresentanti almeno l'1% del capitale della Banca avente diritto di voto nell'Assemblea ordinaria, ovvero la diversa percentuale applicabile ai sensi delle vigenti disposizioni18.
Lo Statuto non prevede clausole che consentano al Consiglio di Amministrazione uscente di presentare una lista di candidati per l'elezione dei componenti dell'organo di amministrazione.
Ogni socio può presentare o concorrere alla presentazione di una sola lista e ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.
18 La quota individuata dalla Consob per l'esercizio 2024 è pari all'1% del capitale sociale della Banca.

Nella formazione delle liste da presentare gli azionisti sono tenuti a rispettare i criteri indicati dall'articolo 15 dello Statuto affinché nella composizione del nuovo Consiglio vi sia:
L'avviso di convocazione dell'Assemblea indica il termine di deposito delle liste di candidati presso la Società e quello di pubblicazione delle stesse; inoltre, precisa, di volta in volta, la documentazione da presentare alla Società unitamente alle liste, richiesta dalla normativa, anche regolamentare, pro-tempore vigente. La mancanza di documentazione relativa al singolo candidato di una lista non comporta automaticamente l'esclusione dell'intera lista, bensì del candidato in questione. Per ulteriori dettagli sui requisiti minimi richiesti per i candidati si rinvia all'art. 15 dello Statuto Sociale pubblicato nel sito internet www.gruppomps.it – Corporate Governance – Modello di governance.
Le liste presentate senza l'osservanza delle disposizioni statutarie non possono essere votate.
Ogni avente diritto al voto può votare una sola lista.
Nel rispetto dei criteri previsti dall'articolo 15 dello Statuto, per l'elezione degli amministratori si procede come segue:
Nel caso in cui più candidati abbiano ottenuto lo stesso quoziente, risulterà eletto il candidato della lista che non abbia ancora eletto alcun amministratore o che abbia eletto il minor numero di amministratori.
Anche in deroga alle disposizioni che precedono, almeno un amministratore dovrà essere tratto dalla lista di minoranza che abbia ottenuto il maggior numero di voti e che non sia collegata in alcun modo, neppure indirettamente, con i soggetti che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti.
Ai fini del riparto degli amministratori da eleggere, lo Statuto della Banca non prevede l'esclusione delle liste che non hanno conseguito una percentuale di voti almeno pari alla metà di quella richiesta dallo Statuto per la presentazione delle stesse liste (facoltà prevista dall'articolo 147-ter, comma primo, TUF), vale a dire, nell'attualità, almeno l'1% del capitale della Banca avente diritto di voto nell'Assemblea ordinaria (ovvero la diversa percentuale applicabile ai sensi delle vigenti disposizioni).
20 Numero arrotondato per eccesso al numero intero.

19 La normativa in materia di equilibrio tra generi (articoli 147-ter del TUF e Art. 144-undecies.1 del Regolamento Emittenti Consob) riserva al genere meno rappresentato una quota di almeno due quinti dei componenti dell'organo.
21 Ai sensi dell'art. 15 dello Statuto sociale sono i requisiti di indipendenza stabiliti dall'art. 147-ter e dall'art. 148, comma 3, del TUF, dall'art. 13 del Decreto MEF n. 169/2020 e dall'art. 2 del Codice di Corporate Governance.

Qualora, all'esito della votazione, non risulti nominato almeno un terzo (ovvero la maggiore percentuale prevista dalle disposizioni di legge, regolamentari e dal Codice di Corporate Governance pro-tempore vigenti) degli amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza richiesti dalla normativa, si procede alla sostituzione del numero necessario dei candidati non indipendenti risultati ultimi tra gli eletti con i candidati indipendenti - tratti dalle medesime liste alle quali appartenevano i candidati sostituiti - che abbiano ottenuto il quoziente più elevato.
Il candidato sostituito per consentire la nomina del numero minimo di amministratori indipendenti non potrà in ogni caso essere l'amministratore tratto dalla lista di minoranza che abbia ottenuto il maggior numero di voti e che non sia collegata in alcun modo, neppure indirettamente, con i soggetti che hanno presentato o votato la lista che ha ottenuto la maggioranza dei voti; in tal caso, a essere sostituito sarà il candidato non indipendente risultato penultimo per quoziente conseguito.
Qualora l'applicazione delle procedure che precedono non consenta il rispetto della normativa pro-tempore vigente in materia di equilibrio tra i generi, viene calcolato il quoziente di voti da attribuire a ciascun candidato tratto dalle liste, dividendo il numero di voti ottenuti da ciascuna lista per il numero d'ordine progressivo di presentazione di ciascuno dei detti candidati; il candidato del genere più rappresentato con il quoziente più basso tra i candidati tratti da tutte le liste è sostituito dall'appartenente al genere meno rappresentato che avrà ottenuto il quoziente più elevato nella stessa lista del candidato sostituito. Nel caso in cui candidati di diverse liste abbiano ottenuto lo stesso quoziente, verrà sostituito il candidato della lista dalla quale è tratto il maggior numero di amministratori ovvero, in subordine, il candidato tratto dalla lista che abbia ottenuto il minor numero di voti ovvero, in caso di parità di voti, il candidato che ottenga meno voti da parte dell'Assemblea in un'apposita votazione.
Qualora, applicando i procedimenti di cui sopra, per mancanza di sostituti indipendenti o del genere meno rappresentato, non fosse eletto il numero di amministratori necessario per rispettare la quota minima di amministratori indipendenti e di amministratori del genere meno rappresentato, l'Assemblea provvederà alla elezione degli amministratori mancanti con delibera approvata a maggioranza semplice sulla base di candidatura proposta, seduta stante, prioritariamente dai soggetti che abbiano presentato la lista cui appartiene il candidato o i candidati da sostituire.
Per la nomina degli amministratori, per qualsiasi ragione non nominati secondo il procedimento sopra descritto, l'Assemblea delibera ai sensi e con le maggioranze di legge, fermo restando il rispetto dei criteri previsti dalla normativa pro-tempore vigente e dallo Statuto in materia di amministratori indipendenti e di equilibrio tra generi.
Nel caso di sostituzione di un amministratore nel corso del mandato, non trova applicazione il meccanismo del voto di lista previsto per il rinnovo del Consiglio e la relativa nomina può essere deliberata con deliberazione assunta dall'Assemblea degli azionisti ovvero mediante cooptazione da parte del Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'art. 2386 del Codice Civile, sempre comunque assicurando il rispetto dei princìpi di rappresentanza delle minoranze e dell'equilibrio di genere, dei Requisiti di Idoneità richiesti e della coerenza tra la composizione complessiva quali-quantitativa ritenuta ottimale ex ante contenuta negli Orientamenti del Consiglio e quella effettiva risultante dal processo di nomina con particolare riguardo all'apporto di competenze, professionalità e ai requisiti di diversità.
Il processo di nomina nel corso del mandato prevede l'attivazione dei "Piani di Successione degli Amministratori" adottati dalla Banca per le posizioni di Amministratore Delegato/Presidente/Amministratori non esecutivi/indipendenti, descritti nella Sezione 7 della Relazione. Per agevolare la successione in caso di sostituzione di amministratori nel corso del mandato, il Consiglio di Amministrazione ha approvato alcune proposte di modifica dell'art. 15 dello Statuto Sociale tese a semplificare il processo di cooptazione di nuovi amministratori. Le proposte, soggette ad autorizzazione preventiva delle Autorità di Vigilanza, saranno presentate all'Assemblea degli azionisti prevista per il 17 aprile 2025.

In linea con le Disposizioni di Vigilanza e con quanto raccomandato dal Codice di Corporate Governance (Racc. 23), in occasione dell'Assemblea di rinnovo degli organi sociali del 20 aprile 2023, il Consiglio di Amministrazione uscente, con il supporto del Comitato Nomine, ha approvato in data 19 gennaio 2023 il documento "Orientamenti del Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. agli azionisti sulla dimensione e composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione" - gli "Orientamenti del Consiglio".
Gli Orientamenti del Consiglio uscente, predisposti tenendo conto degli esiti dell'autovalutazione periodica condotta dall'organo consiliare, sono stati pubblicati nel sito internet della Società in data 2 marzo 2023, quindi con un congruo anticipo rispetto la data dell'Assemblea, al fine di facilitare gli azionisti nella selezione dei candidati alla carica di amministratore da inserire nelle liste da presentare all'Assemblea, allo scopo di favorire la nomina di un nuovo Consiglio con una composizione quantitativa e qualitativa ritenuta adeguata nella dimensione e con la presenza diversificata di figure manageriali e professionali ritenuta necessaria per la sana e prudente gestione della Banca e in linea con i suoi obiettivi strategici.
Nelle relazioni illustrative del Consiglio di Amministrazione redatte ai sensi dell'articolo 125-ter del TUF con riguardo agli argomenti posti all'ordine del giorno dell'Assemblea del 20 aprile 202322, gli azionisti sono stati invitati a presentare candidature coerenti con le raccomandazioni contenute negli Orientamenti del Consiglio ai fini della formazione di liste di candidati (fatta salva ovviamente la possibilità per gli stessi azionisti di svolgere proprie autonome valutazioni) motivando eventuali differenze rispetto alle analisi svolte dal Consiglio. È stato altresì chiesto agli azionisti di indicare il candidato prescelto alla carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione.
Gli azionisti hanno presentato tre (3) liste di candidati alla carica di amministratore della Banca.
Nel rispetto dei criteri indicati dalle previsioni statutarie, normative e regolamentari, applicati per assicurare la presenza di amministratori espressi dai soci di minoranza, la diversità dei generi e le quote minime di amministratori indipendenti, sono risultati eletti componenti del nuovo Consiglio di Amministrazione i dodici candidati della lista di maggioranza presentata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF") (Lista n. 1) e i tre candidati della lista di minoranza risultata seconda per numero di voti presentata da investitori istituzionali (Lista n. 2), come si evince dalle informazioni riportate nella seguente tabella.
22 "Nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2023-2024-2025; deliberazioni inerenti e conseguenti" (punto n. 6 dell'ordine del giorno assembleare) e "Scelta, tra i membri del Consiglio di Amministrazione, del Presidente e dei Vice Presidenti nel numero determinato dall'Assemblea; deliberazioni inerenti e conseguenti" (punto n. 7 dell'ordine del giorno assembleare).

Riepilogo dei dettagli relativi alle deliberazioni assunte dall'Assemblea con riguardo alle tre liste di candidati presentate dagli azionisti per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione.
| Lista di candidati23 | Soci di riferimento | Candidati | Voti ottenuti dalla lista in sede di deliberazione assembleare e relativa elezione |
|---|---|---|---|
| Lista n. 1 lista di maggioranza24 |
Ministero dell'Economia e delle Finanze titolare di n. 809.130.220 azioni (64,23% del capitale sociale). |
Maione Nicola, Lovaglio Luigi, Lucantoni Paola, Negri-Clementi Anna Paola, Mar tiniello Laura, Visconti Donatella, Bran cadoro Gianluca, Foti Belligambi Lucia, Lombardi Domenico, Fabris De Fabris Paolo, Sala Renato e Di Stefano Stefano. |
n. 840.898.303 voti, pari al 80,977787% delle azioni ammesse e computate nel voto e al 66,754400% del capitale sociale. Tutti i candidati sono stati eletti. |
| Lista n. 2 lista di minoranza25 |
Lista presentata da gestori di fondi di in vestimento detentori complessivamente di n. 17.401.244 azioni (1,38139% del capitale sociale). |
Giorgino Marco, Barzaghi Alessandra Giuseppina e De Martini Paola. |
n. 157.937.995 voti, pari al 15,209294% delle azioni ammesse e computate nel voto e al 12,537849% del capitale sociale. Tutti i candidati sono stati eletti. |
| Lista n. 3 lista di minoranza |
Fondazione Monte dei Paschi di Siena, Compagnia di San Paolo, Fondazione Ca riplo, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Cassa di Rispar mio di Lucca, Fondazione Cassa di Ri sparmio di Pistoia e Pescia, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazio ne di Sardegna, titolari complessivamen te di n. 29.037.771 azioni (2,305 % del capitale sociale). |
Gabbi Giampaolo, Patrini Donata Paola, Perrone Andrea Paolo, Guglielmetti An tonella. |
n. 39.531.994 voti, pari al 3,806897% del le azioni ammesse e computate nel voto e al 3,138233% del capitale sociale. Nessun candidato è stato eletto. |
In data 18 maggio 2023, il nuovo Consiglio di Amministrazione nominato dall'Assemblea ha accertato in capo a ciascun amministratore il possesso dei Requisiti di Idoneità richiesti per lo svolgimento dell'incarico di consigliere della Banca, nel rispetto del processo descritto nella successiva Sezione 4.3, nonché l'adeguatezza e la coerenza della composizione collettiva del nuovo Consiglio di Amministrazione rispetto alla composizione quali-quantitativa indicata negli Orientamenti del Consiglio uscente, con riguardo all'apporto di competenze manageriali, professionalità, ai requisiti di indipendenza e di diversità, al rispetto dei limiti al cumulo degli incarichi ricoperti e della disponibilità di tempo da dedicare allo svolgimento dell'incarico.
Ulteriori dettagli inerenti alla nomina del Consiglio di Amministrazione eletto per il triennio 2023-2025 dall'Assemblea degli azionisti del 20 aprile 2023 sono consultabili nei documenti pubblicati nel sito internet www.gruppomps.it – Assemblee azionisti e CdA.

25 In data 13 novembre 2023, il consigliere Marco Giorgino ha rassegnato le dimissioni dall'incarico.
23 In data 27 marzo 2023, il Consiglio di Amministrazione, in ottemperanza dell'articolo 148, comma 2 del TUF e dell'art. 144-quinquies del Regolamento Emittenti Consob, considerando quanto raccomandato nella Comunicazione Consob n. DM/9017893 del 26 febbraio 2009, ha valutato la non sussistenza, per quanto a conoscenza della Banca, di rapporti di collegamento di cui alla normativa citata, tra i soggetti che hanno presentato le c.d. "liste di minoranza" per l'elezione del Consiglio di Amministrazione (identificate come Lista n. 2 e Lista n. 3) e il socio di controllo MEF (in possesso di una partecipazione di controllo del capitale sociale della Banca pari al 64,23% del capitale sociale).
24 In data 17 dicembre 2024, i consiglieri Fabris De Fabris Paolo, Foti Belligambi Lucia, Martiniello Laura, Negri-Clementi Anna Paola e Visconti Donatella hanno rassegnato le dimissioni dall'incarico.
Il Consiglio di Amministrazione in carica è stato nominato dall'Assemblea del 20 aprile 2023 nel numero di 15 componenti, per gli esercizi 2023-2024-2025 e quindi fino alla data dell'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio 2025.
L'Assemblea degli azionisti dell'11 aprile 2024, ha nominato Raffaele Oriani nuovo amministratore della Banca, su proposta di alcuni azionisti di minoranza, in sostituzione del dimissionario Marco Giorgino.
In data 17 dicembre 2024 i consiglieri di amministrazione indipendenti Paolo Fabris De Fabris, Lucia Foti Belligambi, Laura Martiniello, Anna Paola Negri-Clementi e Donatella Visconti, indicati nella Lista n.1 presentata dal MEF in occasione del rinnovo del Consiglio nell'aprile 2023, hanno rassegnato le dimissioni dall'incarico.
Il Consiglio di Amministrazione del 27 dicembre 2024 ha provveduto a cooptare, ai sensi dell'art. 2386 del Codice Civile, con voto unanime e con il parere positivo del Collegio Sindacale, cinque nuovi amministratori: Alessandro Caltagirone, Elena De Simone, Marcella Panucci, Francesca Paramico Renzulli e Barbara Tadolini.
La seguente tabella riporta la composizione del Consiglio di Amministrazione alla data della Relazione.
| Componente | Carica | Componente | Carica | ||
|---|---|---|---|---|---|
| 1 | Maione Nicola (*) |
Presidente | 9 | Lombardi Domenico (*) |
Consigliere Presidente Comitato Nomine Componente Comitato Rischi e Sostenibilità Componente Comitato per le Operazioni con le Parti Correlate |
| 2 | Brancadoro Gianluca (*) |
Vice Presidente Presidente Comitato Remunerazione |
10 | Lucantoni Paola (*) |
Consigliere Componente Comitato Rischi e Sostenibilità Componente Comitato IT e Digitalizzazione |
| 3 | Lovaglio Luigi |
Amministratore Delegato (CEO) Direttore Generale |
11 | Oriani Raffaele (*) |
Consigliere Presidente Comitato IT e Digitalizzazione Componente Comitato per le Operazioni con le Parti Correlate |
| 4 | Barzaghi Alessandra (*) |
Consigliere Presidente Comitato Rischi e Sostenibilità Componente Comitato IT e Digitalizzazione |
12 | Panucci Marcella (*) |
Consigliere Componente Comitato Remunerazione Presidente Comitato per le Operazioni con le Parti Correlate |
| 5 | Caltagirone Alessandro (**) |
Consigliere Componente Comitato Nomine Componente Comitato Remunerazione |
13 | Paramico Renzulli Francesca (*) |
Consigliere Componente Comitato Nomine Componente Comitato IT e Digitalizzazione |
| 6 | De Martini Paola (*) |
Consigliere Componente Comitato Nomine |
14 | Sala Renato (*) |
Consigliere Componente Comitato Nomine Componente Comitato Remunerazione Componente Comitato per le Operazioni con le Parti Correlate |
| 7 | De Simone Elena (**) |
Consigliere Componente Comitato Remunerazione Componente Comitato IT e Digitalizzazione |
15 | Tadolini Barbara (*) |
Consigliere Componente Comitato Rischi e Sostenibilità Componente Comitato per le Operazioni con le Parti Correlate |
| 8 | Di Stefano Stefano |
Consigliere Componente Comitato Rischi e Sostenibilità |
(*) Amministratore in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 15 dello Statuto: requisiti di indipendenza stabiliti dagli articoli 147-ter e 148, comma 3 del TUF, dall'art. 13 del Decreto MEF n. 169/2020 e dall'art. 2 del Codice di Corporate Governance. (**) Amministratore in possesso solamente dei requisiti di indipendenza previsti dagli articoli 147-ter e 148, comma 3 del TUF. Tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione, ad esclusione dell'Amministratore Delegato, sono amministratori non esecutivi, come definiti nella Sezione 4.6.

Al fine di garantire la sana e prudente gestione della Banca, tutti gli amministratori devono possedere, a pena di ineleggibilità o decadenza, i "Requisiti di Idoneità" richiesti dalla disciplina per le banche quotate pro-tempore vigente26 per lo svolgimento dell'incarico assunto e dallo Statuto Sociale e quindi possedere requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza, soddisfare criteri di correttezza27 e di competenza28 e dedicare il tempo necessario allo svolgimento dell'incarico, nel rispetto dei limiti al cumulo di incarichi prescritti e del cd. divieto di interlocking (che vieta di assumere o esercitare cariche di amministratore, sindaco effettivo e direttore generale di imprese o gruppi di imprese concorrenti operanti nel mercato del credito, assicurativo e finanziario).
Tutti gli amministratori devono agire con piena indipendenza di giudizio e consapevolezza dei diritti e doveri inerenti all'incarico assunto, nell'interesse della sana e prudente gestione della Banca e nel rispetto della legge e di ogni altra norma applicabile.
Specifiche competenze o profili attitudinali sono inoltre richiesti dalle Linee Guida EBA-ESMA e dalla Guida BCE sulla verifica dei requisiti di idoneità, in considerazione del ruolo e dei compiti e della posizione ricoperta da ciascun amministratore (ad es. per il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione).
Considerando la composizione complessiva del Consiglio, almeno un terzo dei componenti devono essere in possesso di requisiti di indipendenza (cd. indipendenza formale) individuati secondo i criteri indicati dall'art. 15 dello Statuto Sociale; inoltre, almeno i due quinti29 degli amministratori deve appartenere al genere meno rappresentato. Sul tema si rinvia al successivo paragrafo "Requisiti di indipendenza dell'amministratore".
Nell'ambito della verifica dei Requisiti di Idoneità, il Consiglio accerta che gli amministratori possano dedicare il tempo adeguato allo svolgimento dell'incarico assunto nel Consiglio di Amministrazione della Banca, e, eventualmente nei Comitati Endoconsiliari ("Time Commitment").
Per assicurare che il candidato alla carica di amministratore della Banca possa effettuare le proprie valutazioni con consapevolezza, il Time Commitment viene stimato dal Consiglio di Amministrazione uscente, con il supporto del Comitato Nomine e indicato nel documento sugli Orientamenti del Consiglio sulla composizione quali-quantitativa ideale ex ante, messo a disposizione degli azionisti intenzionati a presentare all'Assemblea le liste dei candidati alla carica di amministratori in occasione del rinnovo dell'organo consiliare o della presentazione delle candidature in caso di sostituzione di singoli amministratori.
La Direttiva di Gruppo sui Requisiti di Idoneità prevede specifici criteri e la metodologia30 di riferimento per l'individuazione e l'aggiornamento nel continuo, sia da parte del Consiglio, sia da parte di ciascun amministratore, del Time Commitment, inteso

come tempo minimo espresso in giorni lavoro su base annua stimato per lo svolgimento efficace dell'incarico ricoperto.
All'esponente compete la verifica e la dichiarazione della disponibilità del Time Commitment richiesto, con obbligo di comunicare tempestivamente al Consiglio eventuali variazioni che dovessero intervenire nel corso del mandato. Il Consiglio valuta periodicamente l'idoneità del tempo effettivamente dedicato dagli Esponenti all'espletamento dell'incarico in BMPS, con facoltà di richiedere loro di rivalutare, se del caso, la disponibilità di tempo.
Con riguardo alla individuazione da parte del Consiglio di specifici orientamenti sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori richiesta dalla Raccomandazione n. 15 del Codice di Corporate Governance, il Consiglio ha ritenuto di recepire nel proprio Regolamento i criteri previsti dall'art. 17 del Decreto MEF n. 169/2020 per le banche di maggiori dimensioni e complessità operativa, qual è BMPS.
Secondo i criteri indicati dall'art. 15 dello Statuto Sociale, sono considerati amministratori indipendenti i Consiglieri che, oltre all'indipendenza di giudizio (richiesta per tutti gli amministratori), possiedono i requisiti di indipendenza stabiliti dalle disposizioni di legge e regolamentari pro-tempore vigenti e gli ulteriori requisiti di indipendenza previsti dal Codice di Corporate Governance (cd. indipendenza formale) e quindi, allo stato, gli Amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti dagli articoli 147-ter e 148, comma 3 del TUF, dall'art. 13 del Decreto MEF n. 169/2020 e dall'art. 2 del Codice di Corporate Governance (Raccomandazione 7).
Per individuare le relazioni che possano risultare rilevanti per la verifica del requisito di indipendenza e di indipendenza di giudizio, ciascun amministratore è tenuto a dichiarare, sulla base di apposito questionario, le informazioni riguardanti le situazioni che, a proprio avviso, potrebbero inficiare in concreto la propria indipendenza di giudizio, consentendo al Consiglio di assumere le valutazioni e le determinazioni previste dalla normativa applicabile.
Nell'ambito della verifica dei requisiti di indipendenza, il Consiglio valuta in particolare i cd. Rapporti Rilevanti derivanti dalle situazioni di cui all'art. 13, comma 1, lett. h) del Decreto MEF n. 169/2020 e della Raccomandazione 7 (art. 2) del Codice di Corporate Governance, intesi come le relazioni dirette o indirette31, in essere o che l'esponente possa aver intrattenuto nei tre esercizi precedenti all'assunzione dell'incarico, riguardanti rapporti di lavoro autonomo o subordinato ovvero altri rapporti di natura commerciale, finanziaria, patrimoniale o professionale, anche non continuativi, con la Banca o i relativi Esponenti con incarichi esecutivi/il Presidente/Top Management; con le società controllate dalla Banca o i relativi Esponenti con incarichi esecutivi/Presidente, o con un Azionista Significativo della Banca o i relativi Esponenti con incarichi esecutivi/il Presidente/Top management.
Nella valutazione della significatività dei Rapporti Rilevanti il Consiglio, così come indicato nella Direttiva di Gruppo sui Requisiti di Idoneità, considera, tra le informazioni fornite dall'esponente:
tenendo conto delle specifiche soglie di materialità e di significatività - così come definite ed introdotte nella Direttiva di Gruppo sui Requisiti di Idoneità nel corso del 2024 - al di sotto delle quali si ritiene che si possa ragionevolmente escludere che i Rapporti Rilevanti individuati siano tali da compromettere l'indipendenza dell'esponente e delle soglie di tolleranza, oltre le quali i rapporti stessi siano da considerare invece rilevanti a tal fine.
Per ulteriori dettagli sulle verifiche sui requisiti di indipendenza degli amministratori condotte dal Consiglio di Amministrazione si rinvia alla Sezione 4.7.
31 Ad esempio, attraverso società controllate, società fiduciarie, per interposta persona o sulla base di accordi in qualsiasi forma conclusi aventi per oggetto o per effetto l'esercizio in modo concertato dei relativi diritti di controllo; ovvero attraverso società delle quali sia amministratore esecutivo, o partner di uno studio professionale o di una società di consulenza.
32 Le esposizioni relative alle "società controllate" dall'Esponente o da un suo "stretto familiare" (per le definizioni di "stretti familiari" e di "controllo" si fa riferimento a quanto contenuto nella Circolare Banca d'Italia 285/13, Parte III, Cap. 11).

Il processo di verifica dei Requisiti di Idoneità è condotto dal Consiglio di Amministrazione, con il supporto del Comitato Nomine, nel rispetto del quadro normativo e di autoregolamentazione di riferimento, applicabile e della Direttiva di Gruppo sui Requisiti di Idoneità.
La verifica viene svolta in occasione della nomina dell'esponente (entro 30 giorni dalla delibera assembleare ovvero, in via preventiva nel caso di nomina non assembleare, salvo casi di urgenza motivati) e nel corso del mandato, nel caso di eventi sopravvenuti33 e comunque con cadenza almeno annuale, in concomitanza con il processo di autovalutazione complessiva dell'organo consiliare, descritto nella Sezione 7. La verifica è condotta sulla base delle informazioni e della documentazione comprovante il possesso dei requisiti e l'assenza di cause di incompatibilità, fornite da ciascun esponente interessato e di ogni altra informazione rilevante ragionevolmente reperibile a disposizione della Banca, come previsto dalla normativa aziendale e dal Regolamento del Consiglio.
Gli esiti della verifica dell'idoneità degli amministratori della Banca e delle società del Gruppo sono comunicati al pubblico ai sensi del Regolamento Emittenti Consob e del Codice di Corporate Governance e sono oggetto di valutazione da parte della Banca d'Italia e della Banca Centrale Europea, secondo le Disposizioni sulla procedura di valutazione dell'idoneità degli esponenti delle banche di Banca d'Italia del 4 maggio 2021. Per quest'ultimo fine, la Direttiva di Gruppo sui Requisiti di Idoneità definisce anche i flussi informativi tra la Capogruppo e le società del Gruppo interessate, al fine di coordinare il buon esito dei procedimenti amministrativi, di volta in volta avviati presso le Autorità di Vigilanza preposte.
Come richiesto dalle Disposizioni di Vigilanza in materia di governo societario e in conformità al Codice di Corporate Governance il Consiglio di Amministrazione, con il supporto del Comitato Nomine, individua sulla base degli esiti del processo di autovalutazione periodica, la propria composizione collettiva quali-quantitativa ritenuta ottimale, definendo e motivando il profilo teorico degli amministratori e i target di profili di diversità dell'organo consiliare in uno specifico documento ("Orientamenti del Consiglio").
Gli Orientamenti del Consiglio contengono le raccomandazioni che il Consiglio uscente rivolge agli azionisti per la selezione dei candidati da includere nelle liste da presentare all'Assemblea nel caso del rinnovo dell'intero organo consiliare, ovvero dei singoli candidati alla nomina di amministratore, con lo scopo di realizzare una composizione quali-quantitativa complessiva dell'organo collegiale ritenuta ottimale per l'efficace assolvimento dei compiti e delle responsabilità che sono affidati agli amministratori dalla legge, dalla normativa di vigilanza e dallo Statuto Sociale.
Nell'occasione del rinnovo del mandato consiliare, gli Orientamenti del Consiglio uscente sono pubblicati sul sito istituzionale della Banca con congruo anticipo34 rispetto alla pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'Assemblea degli azionisti.
Nell'ambito del processo di accertamento dei Requisiti di Idoneità degli amministratori nominati e di autovalutazione periodica, il Consiglio di Amministrazione è tenuto anche a verificare la complessiva adeguatezza e l'equilibrata diversificazione della sua composizione, risultante dal processo di nomina o di autovalutazione rispetto agli Orientamenti del Consiglio definiti ex ante.
I princìpi e gli obiettivi che ispirano gli orientamenti si riferiscono all'art. 11 del Decreto MEF n. 169/2020 e alle Disposizioni di Vigilanza in materia di governo societario che richiedono:
33 Se, dopo la nomina degli esponenti, si verificano eventi sopravvenuti che, anche in relazione alle caratteristiche operative della banca, incidono sulla situazione dell'esponente, sul ruolo da questi ricoperto nell'ambito dell'organizzazione aziendale o sulla composizione collettiva dell'organo, il Consiglio effettua una nuova valutazione dell'idoneità degli esponenti interessati, nonché dell'adeguatezza della propria composizione collettiva e del rispetto dei limiti al cumulo degli incarichi. In caso di eventi sopravvenuti che comportino il difetto di idoneità, il Consiglio di Amministrazione pronuncia la decadenza dell'esponente.
34 In occasione dell'Assemblea del 20 aprile 2023 che ha rinnovato gli organi sociali, il documento è stato pubblicato in data 2 marzo 2023; in occasione dell'Assemblea dell'11 aprile 2024 che ha nominato un nuovo amministratore, il documento è stato pubblicato in data 8 marzo 2024.

relazione alle caratteristiche operative e dimensionali della banca;
La definizione degli Orientamenti del Consiglio costituisce inoltre parte integrante e strumento di attuazione della politica di diversità della composizione collettiva degli organi sociali (Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale) perseguita dalla Banca e descritta nel seguito.
Il Consiglio del 6 maggio 2024, con il supporto del Comitato Nomine, ha accertato la sussistenza dei Requisiti di Idoneità del nuovo amministratore Raffaele Oriani35, nominato dall'Assemblea dell'11 aprile 2024, verificando anche la coerenza della composizione complessiva del Consiglio conseguente alla sua nomina con gli Orientamenti del Consiglio pubblicati in occasione dell'Assemblea di rinnovo degli organi sociali del 20 aprile 2023, integrati con la raccomandazione presentata agli azionisti relativa all'opportunità di rafforzare la presenza all'interno del Consiglio di specifiche esperienze e competenze in ambito ICT (Information and Communications Technology).
Il Consiglio di Amministrazione del 23 gennaio 2025 ha accertato i Requisiti di Idoneità dei nuovi amministratori cooptati dal Consiglio in data 27 dicembre 2024 (Alessandro Caltagirone, Elena De Simone, Marcella Panucci, Francesca Paramico Renzulli e Barbara Tadolini), confermando la coerenza della composizione collettiva del Consiglio risultante da tali nomine con i criteri di adeguata composizione e diversificazione collettiva dell'organo.
Con l'adozione del proprio Codice Etico il Gruppo ha delineato i princìpi e i valori che gli organi sociali, il personale dipendente, i consulenti finanziari e i collaboratori della Banca sono chiamati ad osservare, qualificandosi quindi come uno strumento di governance rilevante per promuovere la parità di trattamento e di opportunità tra i generi all'interno dell'intera organizzazione aziendale.
Il Codice Etico valorizza le differenze e promuove la cultura dell'inclusione, considerando la diversità come un valore imprescindibile in base al quale alle persone vengono garantite le stesse opportunità indipendentemente da età, orientamento sessuale, credo religioso, genere, etnia e diverse abilità, favorendo un ambiente di lavoro libero da qualsiasi discriminazione. La sua applicazione viene monitorata e verificata nell'ambito del sistema dei controlli interni.
Il Gruppo, inoltre, sviluppa azioni concrete a supporto della diversità e inclusione, mediante un modello organizzativo incentrato sulla complessità ed eterogeneità dell'ambiente culturale: dal 2022 la Banca ha adottato un documento normativo aziendale - "Regole in materia di Inclusione", che, con l'obiettivo di valorizzare le diversità e promuovere un ambiente di lavoro inclusivo, declina i princìpi ispiratori che guidano il percorso in azienda e i principali ambiti che coinvolgono tutte le persone di BMPS: selezione, formazione, sviluppo professionale, valutazione, politiche retributive, welfare, comunicazione inclusiva36 e conclusione del rapporto.
Dal 2023 la "Direttiva di Gruppo in materia di Sostenibilità e ESG" definisce le responsabilità in ambito di parità di genere, diversità e inclusione; la "Politica sulla parità di genere" declina gli impegni dell'azienda in detto ambito e le "Regole in materia di prevenzione e contrasto alle molestie di genere sui luoghi di lavoro" definiscono i principi generali e le condotte non tollerate per assicurare un ambiente di lavoro libero dalle discriminazioni di genere, dalle violenze e dalle molestie (i documenti sono consultabili nel sito internet della Banca www.gruppomps.it - Sostenibilità); sul tema è stato emanato
35 Amministratore nominato in sostituzione del dimissionario Marco Giorgino, su proposta unitaria di alcuni azionisti investitori istituzionali. Per ulteriori dettagli si rinvia al documento relativo pubblicato nel sito internet www.gruppomps.it – Assemblee Azionisti e CdA.
36 La comunicazione, mezzo fondamentale per la condivisione delle informazioni aziendali, viene sviluppata con un linguaggio che possa contribuire a contrastare la formazione di stereotipi e pregiudizi e a eliminare le discriminazioni verso i dipendenti, nei confronti della clientela e di tutto il pubblico esterno. Una comunicazione paritaria efficace garantisce che le persone siano rappresentate, ascoltate e trattate allo stesso modo nei messaggi dei media aziendali, rispettando le differenze e promuovendo l'inclusione, nel rispetto delle indicazioni contenute nella Direttiva UE/54/2006 da una parte e della Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità dell'ONU, sottoscritta anche dall'Italia, dall'altra. A queste si aggiungono le linee guida contenute nel documento "La neutralità di genere nel linguaggio usato al Parlamento Europeo" (2008).
anche un importante documento aziendale "Presidio del Sistema di Gestione della Parità di Genere" riguardante le procedure interne finalizzate a rispettare le norme in materia di parità di genere, la cui gestione operativa è affidata a diverse Funzioni specialistiche di Gruppo.
Con queste e altre attività il Gruppo prosegue nel percorso virtuoso che ha portato all'ottenimento, nel dicembre del 2023, della Certificazione della Parità di Genere, confermata nel 2024 in seguito alla verifica periodica di mantenimento a cura di un Ente Certificatore esterno.
Nel mese di febbraio 2025, il Consiglio di Amministrazione, previo esame del Comitato Nomine, ha adottato la "Politica di Diversità sulla composizione degli Organi Sociali" ("Politica di Diversità"), con la quale la Banca ha formalizzato gli obiettivi, gli strumenti e i criteri già utilizzati e presenti nelle previsioni dello Statuto Sociale, della normativa di Gruppo in tema di Sostenibilità e ESG e dei Requisiti di Idoneità, nei Princìpi e nelle Raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, nella normativa nazionale e internazionale di riferimento (ad es. il Decreto MEF e le Disposizioni di Vigilanza sul governo societario, le Linee Guida EBA-ESMA, la Guida BCE) e della soglia minima di presenza del genere meno rappresentato fissata dal TUF (artt. 147-ter comma 1-ter e 148 comma 1-bis) per assicurare l'equilibrio tra i generi.
La Politica individua gli strumenti e i criteri ritenuti utili per assicurare un adeguato livello di diversità nella composizione del Consiglio di Amministrazione (e dei Comitati Endoconsiliari) e del Collegio Sindacale, riconoscendo e promuovendo i benefici della diversità sotto tutti gli aspetti: competenze ed esperienze, profilo formativo e professionale, genere, età, anzianità di carica, provenienza (geografica/internazionale e non) e indipendenza dei relativi componenti.
La valorizzazione delle differenze contribuisce a garantire le medesime opportunità alle persone indipendentemente da età, orientamento sessuale, credo religioso, genere, etnia e diverse abilità, senza alcuna discriminazione, promuovendo all'interno degli organi collegiali un clima collaborativo, un approccio aperto all'inclusione e proattivo affinché conoscenze, competenze, visioni, valori e aspirazioni rappresentino uno stimolo a garantire la discussione critica degli argomenti con una varietà di punti di vista ed esperienze, in un clima collaborativo che facilita il funzionamento efficiente degli organi collegiali, attraverso la valorizzazione del contributo specifico apportato da ciascun componente.
La Politica di Diversità prevede che il Consiglio di Amministrazione, con il supporto del Comitato Nomine, monitori nell'ambito del processo di autovalutazione annuale il conseguimento degli obiettivi, dei target e dei fini prefissati in materia di diversità, l'adeguatezza e l'efficacia nel tempo della Politica di Diversità attuata, considerando anche eventuali azioni da intraprendere per il suo aggiornamento o implementazione rispetto ad eventuali evoluzioni normative, di best practice e di strategia e dell'assetto del Gruppo.
La Politica di Diversità viene adottata dalle società del Gruppo, nel rispetto delle indicazioni fornite dalla Banca nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento esercitata in qualità di Capogruppo del Gruppo Montepaschi considerando le rispettive specificità.
La Politica di Diversità è pubblicata nel sito internet della Banca www.gruppomps.it – Corporate Governance.
Nella Rendicontazione di Sostenibilità contenuta nella Relazione Finanziaria Annuale - pubblicata nel sito internet www.gruppomps.it - sono riportate ulteriori informazioni sulle azioni concrete attuate per garantire le pari opportunità.



Nella composizione attuale del Consiglio di Amministrazione della Banca non sono presenti rappresentanti dei dipendenti/ lavoratori, la cui nomina negli organi sociali non è peraltro, allo stato, prevista dalla normativa italiana, né dallo Statuto di BMPS.
La sintesi delle caratteristiche personali e professionali di ogni Amministratore in carica, da cui emergono la competenza e l'esperienza professionale maturate, è pubblicata sul sito internet della Banca www.gruppomps.it – Corporate Governance – Consiglio di Amministrazione. Ulteriori informazioni sulla composizione del Consiglio di Amministrazione, sono contenute nella Sezione 7.1 con riguardo agli esiti dell'autovalutazione 2024 nella Sezione Tabelle - Tabelle n. 1 e 1-bis.

37 Quota che rappresenta circa il 47% dei componenti del Consiglio superiore alla soglia minima dei due quinti stabilita dalla normativa e in linea con la media UE (la soglia media riferita agli emittenti appartenenti al FTSE Mib è del 44% circa. Fonte "Relazione 2024 sull'evoluzione della Corporate Governance delle società quotate" - Comitato Italiano per la Corporate Governance).
38 La permanenza media in carica è di due anni; tre consiglieri hanno mantenuto l'incarico per più di 4 anni.

Il Regolamento del Consiglio di Amministrazione indica le regole e le procedure adottate dall'organo per il proprio funzionamento, in particolare con riguardo alla gestione dei flussi informativi da assicurare agli amministratori, compresi i componenti dei Comitati Endoconsiliari, al fine di garantire l'efficienza della gestione e l'efficacia dei controlli. Il Regolamento, tra l'altro, al fine di assicurare che ciascun amministratore dedichi tempo adeguato allo svolgimento dell'incarico assunto nella Banca, prevede specifiche disposizioni in termini di "Disponibilità di tempo e limiti al cumulo degli incarichi" (si veda la precedente sezione 4.2).
I consiglieri osservano la massima riservatezza in merito al contenuto dei documenti e alle informazioni di cui prendono conoscenza nell'esercizio delle proprie funzioni.
L'ordine del giorno delle riunioni consiliari è determinato, sentito l'Amministratore Delegato e/o il Direttore Generale ed i Presidenti dei Comitati Endoconsiliari, a cura del Presidente, che convoca le riunioni attenendosi alle modalità e tempistiche previste dal Regolamento del Consiglio e dallo Statuto.
L'ordine del giorno viene inviato salvo diverse indicazioni, oltre che ad amministratori e sindaci, anche a tutti i componenti del Comitato Direttivo e al Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi dell'art. 154-bis del TUF, con facoltà per quest'ultimo di richiedere la visibilità su specifici argomenti di interesse.
Gli amministratori, conformemente alle disposizioni statutarie, possono partecipare alle riunioni anche utilizzando sistemi di collegamento in audio/videoconferenza.
Il Presidente cura che vengano fornite a tutti gli amministratori adeguate e esaustive informazioni e la documentazione sugli argomenti all'ordine del giorno della riunione del Consiglio, con congruo preavviso e con gradualità correlata all'importanza, rilevanza e complessità delle singole posizioni da esaminare, fermo restando il rispetto della regola che la documentazione sia posta a disposizione dei consiglieri in tempo utile per permettere agli stessi di poter partecipare in modo consapevole e informato alla discussione e all'assunzione delle delibere, oltreché consentire ai Comitati Endoconsiliari il rilascio, ove previsto, dei pareri di supporto al Consiglio di Amministrazione.
La messa a disposizione degli atti consiliari agli amministratori e ai sindaci avviene, come previsto dalla normativa interna, con apposita procedura, in modo protetto, essendo consentito l'accesso alla documentazione solo con modalità che permettano di rispettare adeguati standard di sicurezza. Ciò permette a ciascuno degli esponenti di prendere visione delle proposte e dei relativi allegati e di avere a disposizione tutte le informazioni preventive necessarie. Non sono previste esclusioni generiche per la messa a disposizione della documentazione di supporto alle valutazioni e decisioni collegiali, tranne nei casi previsti da specifici presìdi interni o policy di corporate governance adottati dalla Banca, così come richiesto dalla normativa bancaria, per fronteggiare il rischio che specifiche situazioni di conflitto di interesse, anche potenziale, possano inficiare l'indipendenza di giudizio dell'esponente o le decisioni dell'organo al quale appartiene.
Le modalità e la tempistica di presentazione della documentazione al Consiglio di Amministrazione e ai Comitati Endoconsiliari è disciplinata dalla normativa interna, fatte salve circostanze che impongano tempistiche più ristrette.
Le memorie, predisposte per il Consiglio di Amministrazione, non convocato in via d'urgenza ai sensi dello Statuto, sono trasmesse ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, di norma entro cinque (5) giorni antecedenti la data della riunione consiliare convocata.
Per favorire una più efficace valorizzazione dei lavori dei Comitati Endoconsiliari, il calendario delle riunioni dei Comitati sono organizzati in stretta correlazione con le sedute del Consiglio. Salvo particolari esigenze stabilite dai Presidenti dei Comitati Endoconsiliari interessati, tra la data del Comitato e la data del Consiglio che tratta il corrispondente argomento all'ordine del giorno, in via ordinaria devono intercorrere, per quanto possibile, almeno tre (3) giorni per il Comitato Rischi e Sostenibilità e due (2) giorni per gli altri Comitati. Ciò consente ai Consiglieri di prendere visione della documentazione e di avere a disposizione le informazioni preventive necessarie per poter partecipare in modo consapevole e informato alla discussione e alla deliberazione degli argomenti all'ordine del giorno della seduta consiliare, anche sulla base dei pareri dei Comitati Endoconsiliari previsti nelle specifiche materie.
Nel corso della discussione è garantito a tutti i componenti il diritto di intervenire e di richiedere informazioni o chiarimenti e formulare osservazioni. Il Presidente dirige e regola la discussione e, al termine, invita i consiglieri ad esprimere il proprio voto palese.
Il Presidente, nell'espletamento dei compiti di direzione dei lavori e del dibattito consiliare, si avvale del contributo dei responsabili delle Funzioni Aziendali competenti nelle materie esaminate dal Consiglio di Amministrazione oltre che, su specifici argomenti, di consulenti.
Il Responsabile della Funzione di Revisione Interna (Chief Audit Executive) previo assenso del Presidente, partecipa regolarmente alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e ha completa visibilità su tutta la documentazione distribuita.
Relazione 2024 - 4. Consiglio di Amministrazione
Il Responsabile della Funzione di Controllo dei Rischi (Chief Risk Officer) e il Responsabile della Funzione di Conformità (Chief Compliance Executive) possono richiedere al Presidente di presenziare, ratione materiae, alla trattazione di specifici argomenti nell'ambito del Consiglio di Amministrazione, così come chiedere la visibilità sulla documentazione distribuita al Consiglio in relazione ai punti di loro interesse.
Le Funzioni Aziendali di Controllo (Audit, Rischi, Conformità) hanno completa visibilità sulla documentazione consiliare e non, sottoposta al preventivo esame/parere del Comitato Rischi e Sostenibilità.
Il management della Banca e delle società del Gruppo, d'intesa con il CEO della Banca, sentito il Presidente, partecipa regolarmente, ratione materiae, alle riunioni consiliari, ogniqualvolta venga trattato e discusso un argomento o una proposta riguardante la Direzione di appartenenza, determinandosi così una partecipazione diretta delle varie Funzioni Aziendali ai lavori consiliari.
In sede di apertura dei lavori consiliari, il Presidente accerta la regolarità della convocazione e della costituzione della riunione e richiama i Consiglieri presenti al rispetto delle norme in materia di interessi degli amministratori (art. 2391 Codice Civile e art. 53 TUB), di obbligazioni degli esponenti bancari (art. 136 TUB), di operazioni con parti correlate ed altre policy o presìdi interni di corporate governance (sopra indicati), invitando gli stessi a dichiarare se alcuno degli argomenti all'ordine del giorno assume rilevanza a tali fini e, in caso positivo, a rispettare i relativi obblighi e procedure. In tali casi, si applica quanto previsto dalle stesse disposizioni di legge e dagli articoli 17, comma 3 e 19, comma 1 dello Statuto.
Di ciascuna seduta viene redatto apposito verbale, sottoscritto dal Presidente e dal Segretario, idoneo a consentire una ricostruzione dello svolgimento del dibattito e delle diverse posizioni espresse. Il verbale delle sedute è messo a disposizione dei singoli amministratori tramite l'apposita procedura con modalità protette e, inoltre, inviato alle Autorità di Vigilanza nei casi previsti dalla normativa o su richiesta delle stesse.
Lo Statuto, i Regolamenti interni degli organi collegiali (Consiglio di Amministrazione, Comitati Endoconsiliari, e Collegio Sindacale) e la normativa aziendale e infragruppo, individuano i flussi informativi verso/tra gli Organi Sociali e all'interno degli stessi e, inoltre, i flussi con le società appartenenti al Gruppo. I flussi informativi che devono rispondere a requisiti di chiarezza, completezza, trasparenza ed accuratezza, consentono agli organi di amministrazione e gestione e alle funzioni aziendali di agire in modo informato nell'ambito di propri ruoli e responsabilità, sulla base di controlli efficaci ed una appropriata conoscenza, valutazione e gestione dei rischi inerenti all'attività svolta dalla Banca e dal Gruppo.
I flussi informativi sono assicurati al Consiglio di Amministrazione con cadenza periodica (annuale, trimestrale, semestrale) o ad evento anche in funzione di obblighi informativi verso le Autorità di Vigilanza o di mercato.
Le Funzioni Aziendali di Controllo riferiscono periodicamente e regolarmente al Consiglio di Amministrazione sui risultati delle attività svolte e tempestivamente su eventuali elementi di criticità rilevanti individuati (a riguardo si veda in particolare la Sezione 9.8 sul coordinamento e i flussi informativi tra i diversi soggetti coinvolti nel Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi).
I Comitati Endoconsiliari assicurano flussi informativi sulle attività svolte dagli stessi Comitati a supporto dei lavori del Consiglio di Amministrazione, secondo le regole stabilite nei rispettivi regolamenti (per maggiori dettagli si rinvia alle Sezioni dedicate della Relazione).
I soggetti delegati riferiscono periodicamente, di norma con cadenza trimestrale, al Consiglio sull'esercizio delle deleghe attribuite loro dal Consiglio e con le modalità dallo stesso stabilite. In particolare, come previsto dall'articolo 18, comma 5 dello Statuto, i delegati riferiscono almeno ogni tre mesi al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sulle decisioni assunte sul generale andamento della gestione e alla sua prevedibile evoluzione, nonché alle operazioni di maggior rilievo, per le loro dimensioni o caratteristiche, effettuate dalla Società e dalle sue controllate.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione promuove l'effettivo funzionamento del sistema di governo societario, garantendo l'equilibrio di poteri rispetto all'Amministratore Delegato, unico amministratore esecutivo della Banca; si pone come interlocutore degli organi interni di controllo e dei Comitati endoconsiliari. Convoca e presiede le adunanze del Consiglio di Amministrazione, curando l'efficace funzionamento dei lavori consiliari attraverso la gestione dell'informativa consiliare e un adeguato flusso di informazioni all'interno del Consiglio e tra quest'ultimo e i Comitati endoconsiliari; assicura, nel rispetto dei regolamenti di tali organi, un efficace coordinamento delle attività dei Comitati endoconsiliari con funzioni istruttorie, propositive e consultive con l'attività del Consiglio stesso.
Per svolgere efficacemente la propria funzione tutelandone l'autorevolezza e la terzietà, così come prevedono le Disposizioni di vigilanza in materia di governo societario, al Presidente non è attribuita alcuna delega gestionale39, non svolge uno specifico ruolo nell'elaborazione delle strategie aziendali e non è il principale responsabile della gestione (CEO), né azionista di controllo della Banca.
Con riguardo all'organizzazione dei flussi informativi al Consiglio, il Presidente determina l'ordine del giorno, sentito l'Amministratore Delegato e/o il Direttore Generale e i Presidenti dei Comitati endoconsiliari, e provvede a convocare le riunioni consiliari attenendosi alle modalità e tempistiche previste dallo Statuto (almeno cinque giorni prima della riunione e, nei casi di urgenza, o per le integrazioni dell'ordine del giorno, almeno ventiquattro ore prima) e dal Regolamento consiliare.
Lo Statuto, i regolamenti interni e la normativa aziendale specifica in vigore individuano i criteri per la predisposizione, con il supporto delle Funzioni Aziendali competenti, di flussi informativi, procedure, metodi di lavoro, tempistiche delle riunioni e prassi operative in grado di assicurare effettività e tempestività all'azione dell'organo consiliare e dei comitati.
Il Presidente dirige i lavori e il dibattito, conducendo le discussioni, attribuendo priorità alle questioni strategiche, con la possibilità, durante le sedute dell'organo, di avvalersi del contributo illustrativo di dirigenti della Banca e delle società del Gruppo, o di consulenti su specifici argomenti. Il Presidente svolge l'importante funzione di favorire la dialettica interna e assicurare il bilanciamento dei poteri. In coerenza con i compiti che gli sono attribuiti dal Codice Civile, nell'ambito dei lavori consiliari incoraggia e promuove discussioni aperte e critiche, rispettose di punti di vista dissenzienti, e si adopera affinché le deliberazioni alle quali giunge il Consiglio siano il risultato di un'adeguata discussione dialettica e del contributo consapevole e ragionato di tutti i suoi componenti, promuovendo a tal fine una costruttiva attività di confronto tra i Consiglieri e adoperandosi per consentire un adeguato livello di comprensione delle tematiche trattate, favorendo una revisione critica delle proposte da parte del Consiglio e un processo decisionale equilibrato. Per le funzioni svolte dal Presidente in ambito consiliare, si veda anche la precedente sezione 4.4.
Il Presidente promuove, altresì, occasioni di incontro tra tutti i Consiglieri, anche al di fuori della sede consiliare, per approfondire e confrontarsi sulle questioni strategiche, richiedendo la partecipazione di tutti i Consiglieri a queste occasioni.
Il Presidente, con il supporto del Comitato Nomine, assicura inoltre: i) che il processo di autovalutazione del Consiglio sia svolto con efficacia, secondo modalità coerenti con il grado di complessità dei lavori consiliari e che siano adottate le eventuali misure correttive individuate per far fronte alle eventuali carenze riscontrate; ii) la prediposizione e l'attuazione di programmi di inserimento e di piani di formazione dei Consiglieri e iii) l'adozione di piani di successione degli amministratori.
Il Presidente, di concerto con l'Amministratore Delegato, svolge il ruolo di riferimento per la gestione delle richieste di dialogo ricevute nell'ambito di quanto prevede la Politica di dialogo con gli azionisti e investitori adottata dalla Banca (si veda la Sezione 12).
Per le funzioni svolte dal Presidente in occasione delle Assemblee degli azionisti si rinvia alla Sezione 13.
In avvio del nuovo mandato consiliare del 2023, il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha curato il programma di "Board Induction", destinato ai componenti dei nuovi organi sociali nominati, consistente in una serie di dodici (12) sessioni formative aperte a tutti gli esponenti (amministratori e sindaci) focalizzate sull'approfondimento delle scelte strategiche contenute nel Piano Industriale della Banca anche in relazione ai temi di Sostenibilità, della gestione dei rischi connessi a diversi ambiti di attività (ad esempio in tema di credito, antiriciclaggio, trasparenza bancaria, responsabilità amministrativa, rischi legali di natura straordinaria, sicurezza informatica) e delle politiche di remunerazione.
Nel corso 2024 è proseguita l'attività di formazione nei confronti dei componenti degli organi sociali con undici (11) sessioni formative destinate a tutti gli esponenti (amministratori e sindaci) focalizzate, tra l'altro, sulla Corporate Governance nelle banche, sulla governance della Sostenibilità, sull'evoluzione della reportistica di Sostenibilità, sul processo di
41
39 Fatte salve le facoltà esercitabili in via d'urgenza ai sensi dell'art. 21 dello Statuto sociale, su proposta vincolante del Direttore Generale e/o dell'Amministratore Delegato (se nominato), in merito a qualsiasi affare ed operazione di competenza del Consiglio di Amministrazione, fatta eccezione per quelli riservati alla competenza esclusiva di quest'ultimo. Di tali decisioni è tenuto a dare informativa alla prima riunione successiva dell'organo consiliare.

Per il 2025, con il supporto del Comitato Nomine, le attività di formazione proseguiranno con focus sulle tematiche: rischio, Sostenibilità, innovazione tecnologica, cybersecurity, trasformazione digitale e Artificial Intelligence. È stato inoltre avviato uno specifico piano formativo di induction, con riguardo alle esigenze dei nuovi membri entrati a far parte del Consiglio di Amministrazione a far data dal 27 dicembre 2024.
Il Segretario del Consiglio di Amministrazione, come previsto dall'art. 16 dello Statuto, è nominato dal Consiglio, scelto tra i Dirigenti della Banca.
L'attuale Segretario del Consiglio è l'Avv. Riccardo Quagliana, Responsabile della Direzione Group General Counsel, in possesso di formazione giuridica, competenze e una pluriennale esperienza in materia di diritto societario, corporate governance di emittenti quotati e di banche.
Il Segretario supporta l'attività del Presidente e fornisce, con imparzialità di giudizio, assistenza e consulenza all'organo di amministrazione su ogni aspetto rilevante per il corretto funzionamento del sistema di governo societario. Egli cura, inoltre, le attività di redazione del verbale delle riunioni consiliari, sottoscritto congiuntamente al Presidente, idoneo a consentire una ricostruzione dello svolgimento del dibattito e delle diverse posizioni espresse.
In linea con quanto previsto dalle Disposizioni di Vigilanza, il Regolamento del Consiglio di Amministrazione definisce amministratori "esecutivi":
Tale definizione consente di considerare tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione, ad eccezione dell'Amministratore Delegato, "amministratori non esecutivi", in quanto il Consiglio di Amministrazione:
L'Amministratore Delegato/Chief Executive Officer riveste attualmente anche la carica di Direttore Generale ed è il principale responsabile della gestione della Banca.
In qualità di Direttore Generale, oltre ai poteri delegatigli dal Consiglio di Amministrazione, esercita le attribuzioni stabilite dall'art. 22 dello Statuto Sociale:

In qualità di Amministratore Delegato esercita le proprie funzioni nei limiti della delega e con le modalità determinate dal Consiglio di Amministrazione, riguardanti:
poteri di proposta al Consiglio di Amministrazione, tra l'altro, in materia di:
negoziazione e vendita di opere d'arte di proprietà della Banca di ogni importo se inferiore al valore di perizia o di bilancio, oppure di importo superiore a Euro 3 milioni, cumulati nei 24 mesi con la stessa controparte;
All'Amministratore Delegato non sono stati conferiti specifici poteri in materia di erogazione del credito e di gestione delle posizioni a contenzioso41, che sono invece attribuiti alla figura del Direttore Generale.
L'Amministratore Delegato, di concerto con il Presidente, svolge il ruolo di riferimento per la gestione delle richieste di dialogo ricevute nell'ambito di quanto prevede la Politica di dialogo con gli azionisti e investitori adottata dalla Banca (si veda Sezione 12).
In caso di assenza o impedimento del Presidente del Consiglio di Amministrazione e di chi lo sostituisce, i poteri in via di urgenza, esercitabili dallo stesso Presidente con le modalità previste dallo Statuto, sono attribuiti all'Amministratore Delegato. Le decisioni assunte nell'esercizio di tali poteri devono essere portate a conoscenza dell'organo competente alla sua prima riunione successiva.
Per le facoltà attribuite all'Amministratore Delegato in relazione alla sua qualità di incaricato dell'istituzione e del mantenimento del Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi, si rinvia alla Sezione 9.1.
L'Amministratore Delegato non riveste incarichi di amministratore in altri emittenti.
Come già rappresentato nel precedente paragrafo 4.3, tutti gli amministratori devono agire con piena indipendenza di giudizio e consapevolezza dei doveri e dei diritti inerenti all'incarico, nell'interesse della sana e prudente gestione della Banca e nel rispetto della legge e di ogni altra norma applicabile e, come indicato dallo Statuto in conformità alla normativa vigente, almeno un terzo di essi deve risultare in possesso degli ulteriori requisiti di indipendenza.
I requisiti di indipendenza degli amministratori non esecutivi sono accertati dal Consiglio di Amministrazione secondo quanto stabilito dalle disposizioni di legge, regolamentari e di autodisciplina applicabili, dal proprio regolamento interno e dalla normativa aziendale contenuta nella Direttiva sui Requisiti di Idoneità, che individua i criteri qualitativi e quantitativi per valutare la significatività delle situazioni che potrebbero inficiare in concreto l'indipendenza dell'esponente.
Nel rispetto del processo e dei criteri di rilevanza individuati ai fini della valutazione dell'indipendenza (formale e di giudizio), il Consiglio di Amministrazione del 6 marzo 2025 nell'ambito della verifica periodica annuale della sussistenza dei requisiti dei propri componenti, condotta sulla base delle informazioni fornite da ciascun esponente e di ogni altra informazione rilevante disponibile per la Banca, ha confermato la sussistenza del requisito di indipendenza per gli amministratori non esecutivi, nominati dall'Assemblea nel 2023 e nel 2024 e precisamente: Nicola Maione (Presidente), Gianluca Brancadoro (Vice Presidente e Presidente del Comitato Remunerazione), Alessandra Barzaghi (Presidente del Comitato Rischi e Sostenibilità), Paola De Martini (Lead Independent Director), Domenico Lombardi (Presidente del Comitato Nomine), Paola Lucantoni, Raffaele Oriani (Presidente del Comitato IT e Digitalizzazione) e Renato Sala42. Per tali esponenti, già qualificati come indipendenti in sede di nomina assembleare43, non sono infatti emersi eventi sopravvenuti rispetto a quanto già accertato in precedenza in ordine alla sussistenza dei requisiti di indipendenza, nel rispetto dei citati criteri indicati dallo Statuto Sociale e delle soglie di materialità e significatività individuate dal Consiglio di Amministrazione nella Direttiva
41 Fatta salva l'autonomia di 10 milioni di Euro nell'ambito delle controversie giudiziali anche in relazione a posizioni a contenzioso.
42 La verifica periodica annuale non ha incluso i consiglieri nominati per cooptazione a dicembre 2024, i cui Requisiti di Idoneità sono stati accertati dal Consiglio in data 23 gennaio 2025.
43 Come reso noto al mercato con apposito comunicato, in occasione dell'avvio del nuovo mandato, il neoletto Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 18 maggio 2023 ha valutato la sussistenza dei requisiti di indipendenza previsti in capo a tredici consiglieri (non esecutivi) rispetto ai quindici componenti del Consiglio nominati dall'Assemblea del 20 aprile 2023, confermata in sede di verifica annuale del successivo 6 febbraio 2024. Il Consiglio nella seduta del 6 maggio 2024 ha verificato la sussistenza dei requisiti di indipendenza del Consigliere Raffaele Oriani nominato dall'Assemblea in data 11 aprile 2024.
Relazione 2024 - 4. Consiglio di Amministrazione
di Gruppo sui Requisiti di Idoneità: in particolare, i citati esponenti non risultano aver intrattenuto significativi rapporti di natura finanziaria, creditizia, patrimoniale e professionale/commerciale con la Banca ovvero con le società appartenenti al Gruppo ad essa facente capo, né direttamente né attraverso società o studi e/o associazioni professionali in cui gli stessi prestano o hanno prestato la propria collaborazione professionale, anche con riferimento al triennio precedente l'assunzione dell'incarico.
Con riguardo ai cinque nuovi amministratori non esecutivi cooptati nel dicembre 2024, il Consiglio di Amministrazione del 23 gennaio 2025 ha accertato, sempre nel rispetto del processo e dei criteri sopraindicati, la sussistenza dei requisiti di indipendenza per i Consiglieri: Marcella Panucci (Presidente del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate), Francesca Paramico Renzulli e Barbara Tadolini. Si precisa inoltre che, come dagli stessi dichiarato, i Consiglieri non esecutivi Alessandro Caltagirone ed Elena De Simone sono risultati in possesso dei requisiti di indipendenza ai sensi del TUF, ma non dei requisiti di indipendenza ai sensi del Decreto MEF n. 169/2020 e della Raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance e quindi i medesimi non risultano indipendenti ai sensi dello Statuto della Banca.
Essendo attualmente presenti in Consiglio 11 amministratori indipendenti su 15, si conferma la presenza di una quota pari ad oltre la metà dei componenti il Consiglio con una percentuale del 73%, ampiamente superiore alla soglia minima indicata dallo Statuto, in un numero adeguato alle esigenze della Società e al funzionamento dell'organo di amministrazione, nonché alla costituzione dei Comitati Endoconsiliari.
Il Collegio Sindacale verifica la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri, dandone comunicazione nella propria relazione all'Assemblea degli azionisti convocata per l'approvazione del bilancio.
Non risulta che gli amministratori qualificatisi come indipendenti nella lista di nomina si siano impegnati a mantenere tale requisito per tutta la durata del mandato né, se del caso, a dimettersi.
Il Regolamento del Consiglio consente la nomina di un amministratore indipendente quale Lead Independent Director qualora richiesto dalla maggioranza degli amministratori indipendenti, ovvero negli altri casi previsti dal Codice di Corporate Governance44.
Su richiesta unanime degli amministratori indipendenti, il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 12 dicembre 2024, ha designato, con l'astensione dell'interessata, l'Avv. Paola De Martini, Consigliere indipendente, quale Lead Independent Director della Banca, in carica fino alla scadenza del Consiglio e pertanto fino all'Assemblea che verrà convocata per l'approvazione del bilancio dell'esercizio della Banca al 31 dicembre 2025.
Così come previsto dal Codice (Raccomandazione 14), la figura del Lead Independent Director rappresenta un punto di riferimento e di coordinamento delle istanze e dei contributi degli amministratori non esecutivi e, in particolare, di quelli indipendenti, con il compito di convocare e coordinare le riunioni dei soli amministratori indipendenti volte a favorire il confronto tra gli stessi amministratori indipendenti, in modo che essi possano confrontarsi sulle tematiche ritenute rilevanti in assenza degli altri amministratori.
Nel corso del 2024, gli amministratori indipendenti si sono riuniti, in assenza degli altri amministratori, in tre occasioni (6 e 25 novembre e 11 dicembre).
44 Raccomandazione 13 del Codice di Corporate Governance: "L'organo di amministrazione nomina un amministratore indipendente quale lead independent director: a) se il presidente dell'organo di amministrazione è il chief executive officer o è titolare di rilevanti deleghe gestionali; b) se la carica di presidente è ricoperta dalla persona che controlla, anche congiuntamente, la società; c) nelle società grandi, anche in assenza delle condizioni indicate alle lettere a) e b), se lo richiede la maggioranza degli amministratori indipendenti."




Il Consiglio di Amministrazione, per gli ambiti di supervisione strategica che gli competono ai sensi dello Statuto Sociale, nel rispetto delle Disposizioni di Vigilanza in materia di governo societario e del Codice di Corporate Governance, adotta apposite regole per la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti ed informazioni riguardanti l'Emittente, allo scopo di regolare il flusso di tali informazioni, in particolare per quelle di natura privilegiata.
Secondo le modalità previste dalla normativa in funzione della loro natura, le informazioni sono messe a disposizione del pubblico nel sito internet www.gruppomps.it, e, qualora ricorrano i presupposti, nel meccanismo di diffusione e stoccaggio autorizzato E-Market storage - .
La normativa aziendale contenuta nella "Direttiva di Gruppo in materia di comunicazione e relazioni esterne" ("Direttiva Comunicazione") indica le responsabilità nella gestione del processo di informazione al pubblico con la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti la Banca, in funzione della natura delle informazioni da pubblicare (comunicazione esterna istituzionale, economico-finanziaria e societaria, commerciale, sui temi della Sostenibilità), degli obiettivi, delle modalità, degli strumenti di diffusione e del destinatario della comunicazione.
Per ciascuna tipologia di comunicazione, la Direttiva Comunicazione individua le comunicazioni cd. "rilevanti" in relazione alla tipologia e all'importanza dei contenuti dell'informazione da pubblicare, ovvero di quanto stabilito dalle previsioni normative e regolamentari di riferimento, identificando specifici processi di presidio, con un diverso grado di coinvolgimento delle funzioni interne e degli organi sociali della Capogruppo e del Gruppo.
La Direttiva Comunicazione disciplina, in particolare, le attestazioni del Dirigente Preposto per gli atti e le comunicazioni diffusi al mercato relativi all'informazione contabile (ad esempio comunicati stampa e presentazioni dei risultati periodici), nelle quali lo stesso è tenuto a dichiarare, ai sensi dell'articolo 154-bis, comma 2 del TUF, la corrispondenza alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili dell'informativa contabile contenuta nella documentazione pubblicata.
La normativa aziendale contenuta nella "Direttiva di Gruppo in materia di Gestione degli adempimenti prescrittivi in materia di Abusi di Mercato" ("Direttiva di Gruppo Abusi di Mercato") riguardante la gestione e comunicazione delle informazioni privilegiate ai sensi dell'art. 17 del Regolamento (UE) n. 596/2014 (MAR) e dell'art. 114 del TUF, prevede uno specifico iter autorizzativo che coinvolge l'Amministratore Delegato, le Direzioni Group General Counsel, Chief Risk Officer, Chief Financial Officer, Chief Compliance Executive, la funzione comunicazione e le funzioni interne responsabili della generazione e della trattazione di flussi informativi rilevanti a tali fini.
La Direttiva di Gruppo Abusi di Mercato e le istruzioni operative riguardanti la gestione degli adempimenti prescrittivi in materia di abusi di mercato, riportano i princìpi e le linee guida del processo di gestione interna delle informazioni privilegiate.
Il processo di gestione delle informazioni privilegiate assicura un ambito di riservatezza il più possibile circoscritto e monitorato nella circolazione delle informazioni stesse prima della loro divulgazione al pubblico, al fine di evitare fenomeni quali rumour e fuga di notizie, impedendo un utilizzo delle informazioni privilegiate non allineato alle previsioni normative vigenti in materia da parte di coloro che ne sono venuti, direttamente o indirettamente, a conoscenza.
La normativa aziendale indica quindi precisi standard comportamentali ai quali i dipendenti che dispongono di informazioni privilegiate debbono attenersi, oltre che precise misure di sicurezza da rispettare nella gestione di tali informazioni. È istituito e costantemente monitorato il registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate riguardanti la Capogruppo ed emittenti terzi quotati.
Per gli esponenti aziendali della Capogruppo (amministratori, sindaci, dirigenti strategici e le persone ad essi strettamente legate) valgono inoltre gli obblighi di comunicazione al mercato e alla Consob, indicati sul sito internet della Banca nell'apposito "Regolamento Managers Transactions", delle eventuali operazioni, da essi effettuate anche per interposta persona, aventi ad oggetto strumenti finanziari emessi da BMPS (quali azioni e strumenti di debito) o altri strumenti finanziari ad essi collegati (quali i derivati).




Il Consiglio di Amministrazione, secondo quanto prevede lo Statuto e la normativa anche di autodisciplina applicabile, ha costituito al proprio interno, dei comitati con funzioni consultive (svolte anche con il rilascio di appositi pareri, ove previsti) e funzioni propositive ("Comitati Endoconsiliari").
Fornendo un significativo contributo in termini di analisi, il ruolo svolto dai Comitati Endoconsiliari risulta cruciale nel supportare i lavori del Consiglio, che in tal modo, ferme le proprie prerogative e responsabilità collegiali, rafforza la propria funzione di supervisione strategica separandola da quella gestionale. Essi contribuiscono in modo significativo all'efficacia complessiva della governance aziendale.
I Comitati Endoconsiliari sono composti da un numero compreso tra tre e cinque amministratori non esecutivi, in maggioranza indipendenti45, ad eccezione del Comitato per le Operazioni con le Parti Correlate composto esclusivamente da amministratori indipendenti. I componenti sono scelti assicurando la presenza di almeno un componente appartenente al genere meno rappresentato in Consiglio e almeno un consigliere eletto dalle minoranze (se presente), compatibilmente con le competenze necessarie a ricoprire l'incarico e ad assicurare l'efficace svolgimento dei relativi compiti.
Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 20 aprile 2023 ha nominato i seguenti Comitati Endoconsiliari:
Nel settembre 2024, il Consiglio di Amministrazione si è dotato di un nuovo Comitato Endoconsiliare con la costituzione del Comitato IT e Digitalizzazione al quale ha affidato funzioni di supporto sulle tematiche inerenti le tecnologie informatiche e digitali (i.e. Information Technology, Information & Communication Technology e digitalizzazione) della Banca anche considerando le linee strategiche approvate con il Piano Industriale 2024-2028 "A Clear and simple commercial bank, revolving around customers, combining technology with human touch", pubblicato nel sito internet www.gruppomps.it.
I Comitati Endoconsiliari svolgono la loro attività nel rispetto di appositi regolamenti approvati e aggiornati dal Consiglio stesso, della normativa di vigilanza e del Codice di Corporate Governance pro-tempore vigenti.
Ciascun regolamento definisce: i criteri per la composizione del comitato, le funzioni del Presidente e del Segretario del Comitato, modalità e tempi di convocazione, lo svolgimento e la validità delle adunanze, i soggetti che possono partecipare ai lavori del comitato, il luogo delle adunanze, i compiti e le funzioni del comitato; le regole per la messa a disposizione della documentazione relativa agli argomenti all'ordine del giorno (di norma almeno tre giorni prima della riunione, salvo motivi di urgenza); i flussi informativi e le regole di monitoraggio; la disponibilità di risorse anche informative per lo svolgimento
45 Se il Presidente del Consiglio di Amministrazione, valutato indipendente, è componente del Comitato, gli altri componenti devono essere in maggioranza amministratori indipendenti.

dei propri compiti; i rapporti con le Funzioni Aziendali al fine di disporre delle informazioni utili per lo svolgimento dei compiti assegnati; le modalità di accesso a consulenti esterni.
Nessuna funzione di uno o più Comitati è stata riservata all'intero Consiglio di Amministrazione.
Ciascun Comitato, per i compiti assegnatigli e a fini di supporto delle proprie analisi, può altresì avvalersi di esperti indipendenti esterni, a spese della Banca, il cui ruolo non sostituisce comunque quello del Comitato tenuto comunque a rilasciare il proprio parere (se previsto).
In funzione dei compiti loro assegnati, come indicato nei rispettivi regolamenti, la composizione dei Comitati Endoconsiliari deve rispettare la presenza di ulteriori specifiche competenze, valutate dal Consiglio al momento della nomina: (i) nel Comitato Remunerazione almeno un componente deve possedere conoscenza ed esperienza in materia finanziaria o di politiche retributive; (ii) nel Comitato Rischi e Sostenibilità tutti i componenti devono possedere conoscenze, competenze ed esperienze tali da poter comprendere appieno e monitorare le strategie e gli orientamenti al rischio della Banca e almeno un componente deve possedere un'adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi (iii) nel Comitato IT e Digitalizzazione i componenti devono possedere, nel complesso, conoscenze, competenze ed esperienze tali da poter comprendere appieno e monitorare le strategie e gli orientamenti in materia ICT e Digitalizzazione della Banca, nella prospettiva degli andamenti e delle tendenze di mercato.
Ciascun Comitato nomina al proprio interno:
Il Presidente di ciascun Comitato, con il supporto del Segretario, cura che vengano fornite adeguate informazioni e la documentazione relativa ai temi da trattare nelle riunioni del Comitato con congruo preavviso.
Il Segretario cura l'invio delle convocazioni, la redazione e distribuzione dei verbali delle riunioni, l'archiviazione della documentazione, ivi inclusi i pareri, e le segnalazioni di competenza del Comitato e la conservazione riservata dei verbali delle riunioni del Comitato.
Il calendario delle riunioni del Comitato è coordinato con le sedute del Consiglio, per favorire una più efficace valorizzazione dei lavori dello stesso e per consentire un adeguato flusso informativo con l'organo consiliare.
I verbali delle riunioni di ciascun Comitato, dopo l'approvazione, sono messi a disposizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, tramite apposita procedura con modalità protette, al fine di assicurare una tempestiva e continuativa informativa sugli argomenti esaminati. Inoltre, il Presidente del Comitato riferisce alla prima riunione utile del Consiglio di Amministrazione su eventuali argomenti valutati come urgenti o rilevanti, verbalmente o con documenti formali.
In particolare, il Comitato Rischi e Sostenibilità e il Collegio Sindacale scambiano tutte le informazioni di reciproco interesse e, ove opportuno, si coordinano per lo svolgimento dei relativi compiti.
Il management della Banca e delle società del Gruppo accede alla documentazione dei lavori e partecipa alle riunioni dei Comitati, secondo i criteri indicati nei rispettivi regolamenti dei Comitati Endoconsiliari e descritti nelle Sezioni dedicate a ciascun di essi nella presente Relazione.




Il Consiglio di Amministrazione, con il supporto del Comitato Nomine, valuta nel continuo, almeno una volta all'anno, la propria idoneità collettiva e il grado di diversificazione della sua composizione in termini di conoscenze, competenze ed esperienze, anche manageriali, formazione, genere, età, durata e permanenza in carica dei propri componenti. La valutazione considera l'organo collegiale nel suo complesso e il contributo che i singoli consiglieri apportano ai lavori consiliari ed è estesa ai Comitati Endoconsiliari (Comitato Rischi e Sostenibilità, Comitato Nomine, Comitato Remunerazione, Comitato per le Operazioni con le Parti Correlate e Comitato IT e Digitalizzazione). L'autovalutazione mira a:
Gli esiti dell'autovalutazione sono il riferimento per elaborare gli Orientamenti sulla composizione complessiva quali-quantitativa ideale del Consiglio, diversificata nella misura ritenuta adeguata a perseguire nel tempo gli obiettivi strategici della Banca e del Gruppo e a garantirne la sana e prudente gestione. Gli Orientamenti del Consiglio sono messi a disposizione degli azionisti in occasione della nomina o del rinnovo dei componenti del Consiglio di Amministrazione.
Il processo di autovalutazione è definito dal "Regolamento interno del processo di autovalutazione" ("Regolamento di Autovalutazione") approvato dal Consiglio di Amministrazione in conformità alle Disposizioni di Vigilanza in materia di governo societario e in linea con le Raccomandazioni dell'articolo 4 del Codice di Corporate Governance e con la disciplina nazionale ed europea applicabile in materia di idoneità degli amministratori e di idoneità complessiva dell'organo. Il Regolamento individua finalità, modalità di svolgimento e tempistiche del processo di autovalutazione, i cui risultati vengono riportati nel verbale della relativa adunanza consiliare, a disposizione delle Autorità di Vigilanza.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione, con il supporto del Comitato Nomine, sovraintende il processo di autovalutazione, ne assicura uno svolgimento efficace e trasparente, nonché coerente rispetto al grado di complessità dei lavori del Consiglio e dei Comitati Endoconsiliari (dialogando con i relativi Presidenti).
Considerata la struttura del processo, oltre ai membri del Consiglio di Amministrazione, sono coinvolti i componenti del Collegio Sindacale e altri soggetti interni, individuati in occasione di ogni specifica autovalutazione a cura del Presidente, con il supporto del Comitato Nomine, in quanto soggetti in possesso di una base informativa tale da poter esprimere valutazioni sull'operato degli organi collegiali esaminati. Nel processo di autovalutazione è altresì previsto il coinvolgimento preventivo strutturale della Funzione Compliance, con riguardo ai possibili aspetti di conformità.
Il Regolamento di Autovalutazione prevede che almeno una volta ogni tre anni l'autovalutazione sia condotta con l'ausilio di un professionista/società di consulenza esterna.
Relazione 2024 - 7. Autovalutazione e successione degli Amministratori – Comitato Nomine

Si verificano le azioni intraprese a seguito di quanto emerso dalla precedente autovalutazione, eventuali indicazioni ricevute dalle Autorità di Vigilanza, considerando inoltre gli accadimenti societari intercorsi nell'anno, la situazione della Banca, l'evoluzione normativa di settore e tutte le informazioni utili alla predisposizione dei questionari da sottoporre agli esponenti.
Sono raccolte informazioni sulla base della compilazione di questionari e/o interviste focalizzate sulle principali aree di interesse (dimensione, composizione, funzionamento dell'organo collegiale). L'interazione con i Consiglieri consente di raccogliere le osservazioni, segnalazioni, valutazioni e riflessioni sui temi proposti, da parte di ciascuno di essi, anche con riferimento ai Comitati Endoconsiliari di cui sono membri. Tutte le analisi, i questionari ed i commenti sono elaborati e conservati in maniera anonima e confidenziale.
Un report riassume i dati e le informazioni raccolti, anche sulla base dell'analisi della documentazione societaria e riporta gli esiti del processo di autovalutazione con individuazione dei punti di forza e delle aree di miglioramento riscontrati. Sulla base dell'esame del report, discusso in sede collegiale, il Consiglio, con il supporto del Comitato Nomine, individua ed esamina i principali punti di forza e le aree di miglioramento, adottando le opportune iniziative per lo svolgimento del proprio ruolo, compresa l'attivazione di programmi di formazione utili a rafforzare le abilità e competenze dei propri componenti.
Nel mese di gennaio 2025, è stato concluso il processo di autovalutazione periodica sull'adeguatezza della composizione e del funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati Endoconsiliari riferita all'esercizio 2024. Il processo di autovalutazione, che ha riguardato il secondo anno del mandato consiliare triennale in corso, è stato svolto secondo le previsioni del Regolamento di Autovalutazione, avvalendosi dell'assistenza professionale di Heidrick & Struggles, società incaricata per il prossimo biennio, esperta nella consulenza in materia di corporate governance, alla quale sono stati riconosciuti i requisiti di neutralità, obiettività, competenza ed indipendenza previsti dal Regolamento di Autovalutazione.
Coerentemente con quanto previsto dal Regolamento di Autovalutazione, il processo di Board Evaluation, condotto con il supporto dell'advisor Heidrick & Struggles, coadiuvato dal Comitato Nomine, ha previsto: interviste con ciascun membro del Consiglio; la compilazione di due questionari online – il questionario personalizzato e il Board Accelerator Questionnaire (BAQ); la revisione dei documenti rilevanti forniti dal Comitato Nomine e un'analisi approfondita delle competenze espresse dai Consiglieri.
Il perimetro di intervento ha interessato la composizione quali-quantitativa del Consiglio di Amministrazione, di cui ha evidenziato le aree di maggiore efficacia e quelle suscettibili di miglioramenti.
Gli aspetti principali oggetto di valutazione hanno riguardato i seguenti profili:

Con particolare attenzione, i questionari e le interviste hanno ricompreso differenti argomenti al fine di verificare:
Le riflessioni del Consiglio sono state supportate da un benchmark riferito ad altre banche quotate italiane (con riguardo alla composizione dei relativi Consigli di Amministrazione, in termini di età media, rappresentanza di genere, requisiti di indipendenza, presenza di comitati endoconsiliari).
Sulla base dell'esame del report, discusso in sede collegiale, il Consiglio di Amministrazione, su proposta e con il supporto del Comitato Nomine, ha individuato ed esaminato i principali punti di forza e le aree di miglioramento.
| Principali punti di forza | Principali aree di miglioramento |
|---|---|
| • | • |
| presidio informativo e monitoraggio | ottimizzazione dei processi organizzativi e delle tempistiche |
| • | • |
| capacità di identificare e gestire i rischi | maggior coesione intra-Consilium e con il Management Team |
| • | • |
| attenzione alla formazione e allo sviluppo delle competenze | efficientamento del dibattito consiliare e valorizzazione delle singole competenze |
| • | • |
| spirito di servizio e costruttività del dibattito | rafforzamento delle competenze |
La Banca dispone di "Piani di Successione degli Amministratori" riguardanti le posizioni di Amministratore Delegato/CEO, Direttore Generale, Presidente del Consiglio e Amministratori non esecutivi/indipendenti, definiti allo scopo di garantire stabilità e continuità operativa della Banca e del Gruppo ed evitare potenziali ricadute economiche e reputazionali in caso di cessazione anticipata dalla carica da parte di uno o più amministratori, simultaneamente o in un ristretto arco temporale.
Più in particolare, i Piani di Successione degli Amministratori approvati dal Consiglio di Amministrazione, con il parere del Comitato Nomine, prevedono:
Relazione 2024 - 7. Autovalutazione e successione degli Amministratori – Comitato Nomine
A supporto dei processi di nomina relativi ai principali ruoli di responsabilità, BMPS adotta lo strumento dei piani di successione anche per altre posizioni aziendali. Tale strumento consente di gestire la continuità manageriale attraverso:
La seguente tabella riporta la composizione del Comitato alla data della presente Relazione e le variazioni intervenute fino a tale data.
| Componenti | Carica | Lista M/m (1) |
Non esecutivo | Riunioni 2024 (2) |
|---|---|---|---|---|
| Lombardi Domenico (*) | Presidente | M | X | 19/19 |
| Caltagirone Alessandro (**) (3) | Membro | n.a. | X | 0/0 |
| De Martini Paola (*) | Membro | m | X | 19/19 |
| Paramico Renzulli Francesca (*) (3) | Membro | n.a. | X | 0/0 |
| Sala Renato (*) | Membro | M | X | 16/19 |
| Componenti cessati | ||||
| Martiniello Laura (*) (4) | Membro | M | X | 16/17 |
| Visconti Donatella (*) (4) | Membro | M | X | 17/17 |
(*) Amministratore in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 15 dello Statuto: requisiti di indipendenza stabiliti dagli articoli 147-ter e 148, comma 3 del TUF, dall'art. 13 del Decreto MEF n. 169/2020 e dall'art. 2 del Codice di Corporate Governance.
(**) Amministratore in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti dagli articoli 147-ter e 148, comma 3 del TUF.
(1) Amministratore eletto dalla lista di maggioranza ("M") o di minoranza ("m").
(2) Numero di riunioni alle quali l'Amministratore ha partecipato rispetto al numero complessivo di riunioni a cui avrebbe potuto partecipare nel corso dell'Esercizio.
(3) Nominato componente del Comitato in data 5 febbraio 2025.
(4) Dimissionaria dal 17 dicembre 2024.
Ai lavori del Comitato possono assistere i componenti dell'Organo di Controllo (i.e. il Collegio Sindacale).
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione è invitato in forma permanente a partecipare ai lavori del Comitato; gli altri amministratori possono partecipare alle riunioni del Comitato facendone espressa richiesta al Presidente del Comitato, per l'eventuale estensione dell'invito, ovvero su invito del Presidente. L'Amministratore Delegato e il Direttore Generale possono essere invitati a partecipare alle riunioni del Comitato qualora sia ritenuto opportuno in relazione agli argomenti in discussione.
I Responsabili della Direzione Chief Risk Officer, della Direzione Chief Audit Executive e della Direzione Chief Compliance Executive della Banca vengono istituzionalmente e regolarmente tenuti al corrente dell'ordine del giorno delle riunioni del Comitato e possono essere invitati a partecipare alle riunioni del Comitato su invito del Presidente; essi possono decidere discrezionalmente se partecipare alle riunioni e chiedere di avere accesso e visibilità alla relativa documentazione di ciascuna riunione del Comitato in relazione ai punti all'ordine del giorno di loro interesse, fatti salvi gli argomenti specifici, anche in relazione ad eventuali situazioni di potenziale conflitto di interesse, per cui il Presidente del Comitato ritenga di non estenderne la visibilità.
46 Secondo quanto prevede il Decreto MEF n. 169/2020, il Consiglio di Amministrazione valuta il possesso dei requisiti di onorabilità, nonché il soddisfacimento dei criteri di correttezza e competenza dei Responsabili delle Principali Funzioni Aziendali della Banca: il Responsabile della Funzione di Conformità (Chief Compliance Executive - CCE), il Responsabile della Funzione di Controllo dei Rischi e come tale anche Responsabile della Funzione Antiriciclaggio (Chief Risk Officer - CRO), il Responsabile della gestione finanziaria (Chief Financial Officer – CFO), il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e il Responsabile della Revisione Interna (Chief Audit Executive).

Il Comitato ha facoltà di accesso alle informazioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti. Nei limiti delle risorse finanziarie messe a disposizione dalla Banca in apposito budget per garantirne l'indipendenza operativa, il Comitato può anche avvalersi di consulenti esterni.
Il Comitato Nomine svolge principalmente funzioni di supporto del Consiglio di Amministrazione nei processi di:
Nello svolgimento dei propri compiti, il Comitato tiene conto dell'obiettivo di evitare che i processi decisionali del Consiglio di Amministrazione siano dominati da un unico soggetto o da gruppi di soggetti che possano recare pregiudizio alla Banca. In particolare, il Comitato, inter alia:
A) presenta proposte al Consiglio di Amministrazione:
B) esprime pareri al Consiglio di Amministrazione:
C) supporta il Consiglio di Amministrazione nei compiti ed obiettivi allo stesso attribuiti dalla normativa di vigilanza:
Relazione 2024 - 7. Autovalutazione e successione degli Amministratori – Comitato Nomine
un obiettivo (target) in termini di quota di genere meno rappresentato e predispone un piano per accrescere questa quota sino al target fissato;
Nel 2024, il Comitato ha supportato il Consiglio di Amministrazione con attività di proposta e/o consultive in tema di:
Il Comitato ha inoltre riferito trimestralmente al Consiglio sull'attività svolta.

(*) Oltre alle riunioni previste a calendario, il Comitato si riunirà, su convocazione del Presidente, ogni qualvolta ci saranno argomenti da trattare inerenti aspetti di sua competenza.

(*)Le informazioni sulla partecipazione di ogni singolo amministratore alle riunioni del Comitato del 2024 sono riportate nella tabella iniziale della Sezione.




L'Assemblea ordinaria, nel rispetto di quanto previsto dagli articoli 13 e 26 dello Statuto, determina il compenso di amministratori e sindaci e approva le politiche di remunerazione ed incentivazione, i piani di compensi basati su strumenti finanziari a favore dei consiglieri di amministrazione, dei dipendenti e dei collaboratori – non legati da rapporti di lavoro subordinato – della Banca ed i criteri per la determinazione del compenso da accordare in caso di conclusione anticipata del rapporto di lavoro o di cessazione anticipata dalla carica, ivi compresi i limiti fissati a detto compenso in termini di annualità della remunerazione fissa e l'ammontare massimo che deriva dalla loro applicazione.
Come prevede l'articolo 26 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio Sindacale e su proposta del Comitato Remunerazione, stabilisce la remunerazione degli amministratori investiti di particolari cariche in conformità dello Statuto, compresi tra questi quegli amministratori che fanno parte dei Comitati Endoconsiliari (Comitato Nomine, Comitato Remunerazione, Comitato Rischi e Sostenibilità, Comitato per le Operazioni con le Parti Correlate e Comitato IT e Digitalizzazione), fatta peraltro salva la facoltà dell'Assemblea di stabilire il compenso del Presidente del Consiglio di Amministrazione.
Il Consiglio di Amministrazione, con il supporto del Comitato Remunerazione e delle Funzioni Aziendali competenti coinvolte nel processo previsto dalla Policy di Gruppo in materia di politiche e prassi di remunerazione ed incentivazione, predispone e sottopone annualmente all'Assemblea degli azionisti la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", redatta in ottemperanza agli obblighi di cui all'articolo 123-ter del TUF e a quelli derivanti dalle Disposizioni di Vigilanza per le banche in materia di Politiche e prassi di remunerazione (di seguito anche "Politica di Remunerazione") e alla normativa europea applicabile.
La Politica di Remunerazione intende proporre annualmente agli azionisti, con riferimento all'esercizio successivo, in modo chiaro e comprensibile, la politica che la Banca e il Gruppo intendono adottare in materia di remunerazione dei componenti degli organi sociali, dei dipendenti47 e collaboratori del Gruppo (Sezione I), oltre a fornire una puntuale informativa sull'attuazione delle politiche di remunerazione nell'esercizio precedente in ordine ai compensi corrisposti (Sezione II).
L'Assemblea esprime un voto vincolante sulla Sezione I e un voto non vincolante sulla Sezione II della Politica di Remunerazione.
La Politica di Remunerazione contribuisce in generale alla strategia aziendale, al perseguimento degli interessi a lungo termine e alla Sostenibilità della Società e illustra il modo in cui fornisce tale contributo.
Il modello di remunerazione elaborato per il 2024 mira a consolidare alcuni aspetti che caratterizzano la Politica di Remunerazione di Gruppo quali:
La Banca adotta quindi una politica remunerativa non focalizzata esclusivamente su risultati economici, finanziari e patrimoniali, ma in grado di esprimere sensibilità rispetto a valori e princìpi quali la Sostenibilità, la neutralità di genere, l'inclusività, l'incentivazione delle pari opportunità, nonché l'ascolto, il coinvolgimento e la partecipazione dei dipendenti.
La Politica di Remunerazione 2024, predisposta in coerenza con i commitment in materia di remunerazione e ora venuti meno, è orientata al perseguimento degli obiettivi aziendali, in un'ottica di successo sostenibile e creazione di valore nel lungo periodo, con attenzione alla responsabile gestione del rischio nonché a garantire una sempre maggiore coerenza
47 In particolare, con riguardo al cd. Personale Più Rilevante, quei soggetti la cui attività professionale ha o può avere un impatto rilevante sul profilo di rischio della Banca o del Gruppo Bancario, identificati come tali dalla Capogruppo secondo le disposizioni normative e regolamentari in materia.
retributiva tra ruoli e responsabilità confrontabili, anche in funzione della loro complessità e strategicità nell'ambito del Gruppo, offrendo a tutti le medesime opportunità di sviluppo e di carriera.
In conformità con gli impegni assunti, con il quadro normativo e regolamentare applicabile ed in coerenza con gli obiettivi del Piano Industriale 2022-2026, l'Assemblea degli azionisti dell'11 aprile 2024, nell'ambito e in coerenza con quanto previsto dalla Politica di Remunerazione approvata per il 2024, ha deliberato il Sistema Incentivante 2024 e l'utilizzo di Phantom Shares48 per il pagamento della remunerazione variabile (e di eventuali Severance49) a favore degli amministratori esecutivi e del personale identificato all'interno del perimetro del Personale Più Rilevante del Gruppo Montepaschi.
Per ulteriori informazioni in materia e in particolare con riguardo agli emolumenti percepiti dai consiglieri e dal Top Management della Banca nel corso dell'esercizio 2024, ai princìpi di maturazione ed erogazione della remunerazione, alle previsioni sui criteri di sostenibilità nei sistemi di incentivazione, alla regolamentazione vigente in materia, nonché alle indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto di lavoro a seguito di un'offerta pubblica di acquisto (ex art.123-bis, comma primo, lettera i) del TUF), si rinvia alla "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", pubblicata nel sito internet www.gruppomps.it – Corporate Governance – Remunerazione.
La seguente tabella riporta la composizione del Comitato alla data della presente Relazione e le variazioni intervenute fino a tale data.
| Componenti | Carica | Lista M/m (1) |
Non esecutivo | Riunioni 2024 (2) |
|---|---|---|---|---|
| Brancadoro Gianluca (*) | Presidente | M | X | 10/10 |
| Caltagirone Alessandro (**) (3) | Membro | n.a. | X | 0/0 |
| De Simone Elena (**) (3) | Membro | n.a. | X | 0/0 |
| Panucci Marcella (*) (3) | Membro | n.a. | X | 0/0 |
| Sala Renato (*) | Membro | M | X | 8/10 |
| Componenti cessati | ||||
| De Martini Paola (*) (4) | Membro | m | X | 8/10 |
| Foti Belligambi Lucia (*) (5) | Membro | M | X | 10/10 |
| Negri-Clementi Anna Paola (*) (5) | Membro | M | X | 10/10 |
(*) Amministratore in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 15 dello Statuto: requisiti di indipendenza stabiliti dagli artt. 147-ter e 148, comma 3 del TUF, art. 13 del Decreto MEF n. 169/2020 e art. 2 del Codice di Corporate Governance.
(**) Amministratore in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti dagli articoli 147-ter e 148, comma 3 del TUF.
(1) Amministratore eletto dalla lista di maggioranza ("M") o di minoranza ("m").
(2) Numero di riunioni alle quali l'Amministratore ha partecipato rispetto al numero complessivo di riunioni a cui avrebbe potuto partecipare nel corso dell'Esercizio. (3) Nominato componente del Comitato in data 5 febbraio 2025.
(4) Componente il Comitato fino al 5 febbraio 2025.
(5) Dimissionaria dal 17 dicembre 2024.
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione è invitato in forma permanente a partecipare ai lavori del Comitato; gli altri amministratori possono partecipare alle riunioni del Comitato facendone espressa richiesta al Presidente del Comitato, per l'eventuale estensione dell'invito, ovvero su invito del Presidente.
L'Amministratore Delegato e il Direttore Generale possono essere invitati a partecipare alle riunioni del Comitato qualora sia ritenuto opportuno in relazione agli argomenti in discussione.
48 Phantom Shares: strumenti finanziari in forma sintetica convertibili in denaro, gratuite e non trasferibili per atto tra vivi a nessun titolo, in funzione del valore di mercato delle azioni ordinarie della Banca, secondo le scadenze pattuite per la corresponsione al Personale Più Rilevante della quota in strumenti finanziari del Sistema Incentivante 2024 e delle eventuali Severance. Il meccanismo non prevede l'utilizzo di azioni proprie della Banca.
49 Severance: importo riconosciuto nell'ambito di accordi di conclusione anticipata del rapporto di lavoro (per la parte eccedente il costo del preavviso e con esclusione di quanto previsto per legge) o di cessazione dalla carica e da erogarsi in parte in strumenti finanziari ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza e delle Politiche di Remunerazione (ivi compresi i corrispettivi di eventuali patti di non concorrenza, per l'importo che eccede un'annualità di remunerazione fissa del beneficiario).

Ai lavori del Comitato possono assistere i componenti del Collegio Sindacale.
I Responsabili della Direzione Chief Risk Officer, della Direzione Chief Audit Executive e della Direzione Chief Compliance Executive della Banca vengono istituzionalmente e regolarmente tenuti al corrente dell'ordine del giorno delle riunioni del Comitato e su richiesta degli stessi, possono essere invitati a partecipare alle riunioni dal Presidente, e possono chiedere di avere accesso e visibilità alla relativa documentazione di ciascuna riunione del Comitato in relazione ai punti all'ordine del giorno di loro interesse. Altre Funzioni della Banca possono essere chiamate a partecipare ai lavori del Comitato.
Il Comitato ha facoltà di accesso alle informazioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti. Nei limiti delle risorse finanziarie messe a disposizione dalla Banca in apposito budget per garantirne l'indipendenza operativa, il Comitato può anche avvalersi di consulenti esterni, esperti in materia di politiche retributive, a condizione che questi non forniscano simultaneamente alla Direzione Chief Human Capital Officer, agli amministratori o ai dirigenti con responsabilità strategica, servizi di significatività tale da compromettere in concreto l'indipendenza di giudizio dei consulenti stessi.
Il Comitato Remunerazione svolge i compiti previsti dal proprio regolamento in conformità dalla normativa vigente in materia di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione (in particolare, le Disposizioni di Vigilanza in materia di governo societario ed il Codice di Corporate Governance):
In questo contesto, il Comitato svolge altresì i seguenti compiti:
A) avanza proposte al Consiglio di Amministrazione:
nerazione degli Amministratori Delegati e degli altri amministratori che rivestono particolari cariche in conformità dello Statuto, compresi gli amministratori che fanno parte dei Comitati costituiti all'interno del Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 17, comma 4, dello Statuto, comprendendosi nella remunerazione anche eventuali piani di stock option o di assegnazione di azioni o strumenti finanziari ad esse connessi;
B) esprime pareri al Consiglio di Amministrazione:
Nel 2024, il Comitato ha svolto attività di proposta e/o consultive in tema di:
Il Comitato ha inoltre riferito trimestralmente al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sull'attività svolta.


(*) Oltre alle riunioni previste a calendario, il Comitato si riunirà, su convocazione del Presidente, ogni qualvolta ci saranno argomenti da trattare inerenti aspetti di sua competenza.

(*) Le informazioni sulla partecipazione di ogni singolo amministratore alle riunioni del Comitato del 2024 sono riportate nella tabella iniziale della Sezione.




Il Consiglio di Amministrazione definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (il "Sistema dei Controlli Interni" o "SCI"), in modo che i principali rischi afferenti alla Banca e al Gruppo risultino correttamente identificati, adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinandone il grado di compatibilità con una gestione coerente con gli obiettivi strategici individuati e integrati con i fattori rilevanti per il conseguimento di un Successo Sostenibile.
Nel 2024 il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'aggiornamento della "Policy di Gruppo in materia di Sistema dei Controlli Interni" (di seguito anche "Policy"), che definisce i princìpi generali e le linee guida del Sistema dei Controlli Interni, il modello di governo, le modalità di coordinamento, di collaborazione e i flussi informativi tra le funzioni con compiti di controllo e gli organi aziendali e nei confronti delle Autorità di Vigilanza.
La Policy rappresenta il quadro normativo interno di riferimento per il funzionamento e l'evoluzione di un sistema di controllo completo, adeguato, funzionale e affidabile in grado di assicurare una sana e prudente gestione, coerente con la normativa anche regolamentare (in particolare con le Disposizioni di Vigilanza in materia di sistema dei controlli interni), con l'assetto organizzativo del Gruppo e in linea con gli standard e le migliori pratiche nazionali ed internazionali.
Il Sistema dei Controlli Interni adottato dal Gruppo Montepaschi è costituito dall'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure volte ad assicurare la sana e prudente gestione dell'impresa. Esso, pertanto, riveste un ruolo centrale nell'organizzazione aziendale considerato che:
Per tali caratteristiche, il Sistema dei Controlli Interni assume un ruolo strategico per il Gruppo e la cultura del controllo assume una posizione di rilievo nella scala dei valori aziendali, coinvolgendo tutta l'organizzazione della Banca (organi aziendali, strutture, livelli gerarchici, personale) nello sviluppo e nell'applicazione di metodi, logici e sistematici, per identificare, misurare, comunicare e gestire i rischi.
Nel modello di Gruppo, le componenti che qualificano il Sistema dei Controlli Interni sono:
Nell'approccio del Gruppo, ai fini del Sistema dei Controlli Interni, le Funzioni Aziendali si distinguono in:
• Funzioni Aziendali di Controllo, con responsabilità di presidio del Sistema dei Controlli Interni sia in merito a specifici ambiti di rischio (Risk Management, Convalida, Compliance e Antiriciclaggio), mediante controlli di secondo livello, sia sul sistema nel suo complesso (Revisione Interna), mediante controlli di terzo livello;
• Funzioni di Controllo, con responsabilità di presidio del Sistema dei Controlli Interni per specifici ambiti di competenza attribuiti per disposizione legislativa, regolamentare, statutaria o di autoregolamentazione,
(nel seguito congiuntamente identificate come "Funzioni con Compiti di Controllo");
Le Altre Funzioni Aziendali (altre funzioni centrali e periferiche della Società e delle società del Gruppo), garantiscono l'evoluzione del SCI inducendone l'aggiornamento in coerenza con le dinamiche e le strategie di sviluppo e di diversificazione dei prodotti e delle aree di affari del Gruppo e con l'esigenza di sempre più elevati livelli di affidabilità dei processi di propria competenza, da cui possono derivare rischi aziendali collegati all'attività caratteristica (di credito, di mercato, ecc.). Gli ambiti di miglioramento rilevati, in un'ottica di gestione integrata dei rischi, sono portati a conoscenza delle Funzioni con Compiti di Controllo in relazione agli specifici ambiti di competenza anche per il tramite di meccanismi di coordinamento e di condivisione tra le stesse. Gli ambiti di miglioramento rilevati devono essere altresì oggetto di sistematico follow up.
La Banca si è dotata inoltre di una struttura di gestione dei sistemi interni di segnalazione delle violazioni (Whistleblowing), incaricata di provvedere alle fasi di ricezione, istruttoria e valutazione delle segnalazioni che il personale e i soggetti esterni qualificati possono effettuare, in buona fede, utilizzando i canali a disposizione, in relazione a circostanze e condotte negligenti, illecite, irregolari o non corrette, riguardanti l'attività lavorativa, delle quali il segnalante sospetta o è venuto a conoscenza durante lo svolgimento delle proprie funzioni.
Le società del Gruppo, sulla base dei criteri di proporzionalità, sono dotate di proprie strutture con compiti di controllo autonomo, ovvero accentrati presso funzioni di Capogruppo. I criteri e le scelte delle singole società per i diversi ambiti sono coordinati con la rispettiva funzione di Capogruppo, così come disciplinato dalle specifiche normative sulle singole materie. Nel caso di accentramento di funzioni presso la Capogruppo, sono formalizzati specifici accordi in coerenza con quanto previsto dalla "Policy in materia di esternalizzazione di funzioni aziendali".

Il Sistema dei Controlli Interni prevede le seguenti tipologie di controllo:

Controlli di primo livello, volti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni, presidiati ed effettuati direttamente dalle strutture operative tramite unità dedicate o incorporati nelle procedure.

Controlli di secondo livello, svolti dalle Funzioni di Risk Management, Compliance, Antiriciclaggio e Convalida, finalizzati ad assicurare la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi, il rispetto dei limiti operativi assegnati e la conformità alle norme.
La responsabilità della gestione e della supervisione dei rischi ICT e di sicurezza prevista dalle Disposizioni di Vigilanza in materia di controlli del sistema informativo50 è attribuita alla Funzione di Controllo dei Rischi e alla Funzione Compliance in relazione ai propri ruoli, responsabilità e competenze.

Controlli di terzo livello, affidati alla Funzione di Revisione Interna, volti ad individuare violazioni delle procedure e della regolamentazione, nonché a valutare periodicamente l'adeguatezza, la funzionalità e l'affidabilità del Sistema dei Controlli Interni, fornendo annualmente agli organi aziendali e alle Autorità di Vigilanza la propria valutazione complessiva sull'idoneità dello stesso.
Il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo, fermo restando il coinvolgimento di tutta l'organizzazione aziendale e di ogni livello gerarchico, è articolato secondo un modello che prevede il coinvolgimento dei seguenti Organi/Funzioni con compiti di controllo:
| Consiglio di Amministrazione |
il Consiglio di Amministrazione (Organo con funzione di supervisione strategica), con il supporto del Comitato Rischi e Sostenibilità, definisce e approva le linee guida di indirizzo del Sistema dei Controlli Interni, verificando che questo sia coerente con gli indirizzi strategici e la propensione al rischio stabiliti, nonché sia in grado di cogliere l'evoluzione dei rischi aziendali e l'interazione tra gli stessi. |
|---|---|
| Comitato Rischi e Sostenibilità |
il Comitato Rischi e Sostenibilità, istituito all'interno del Consiglio di Amministrazione, ha il compito di supportare le valutazioni e le decisioni relative al Sistema di Controllo Interno e di gestione dei rischi e all'approvazione delle relazioni periodiche di carattere finanziario e relative alla Sostenibilità, con particolare attenzione riservata alle attività strumentali e necessarie al Consiglio per addivenire ad una corretta ed efficace determinazione del RAF e delle politiche di governo dei rischi anche al fine di contribuire al Successo Sostenibile della Banca (si veda la Sezione 9.2). |
| Amministratore Delegato |
l'Amministratore Delegato/CEO incaricato dell'istituzione e del mantenimento del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (nella sua funzione di "Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi") che si avvale del supporto del Comitato per il Coordinamento delle Funzioni con compiti di Controllo (si veda la Sezione 9.8.). |
| Collegio Sindacale | il Collegio Sindacale (Organo con funzione di controllo), che vigila sull'osservanza delle norme di legge, regola mentari e statutarie e sulla corretta amministrazione, adeguatezza, funzionalità e affidabilità dello SCI e del RAF. |
| Organismo di Vigilanza 231 |
l'Organismo di Vigilanza 231 che vigila sull'efficacia del Modello 231 adottato dalla Capogruppo, di cui valuta l'adeguatezza e il mantenimento nel tempo dei requisiti di solidità e funzionalità, curandone l'aggiornamento (sui compiti dell'OdV231 si veda la Sezione 9.5.1.). |
| Funzioni Aziendali di Controllo |
le Funzioni Aziendali di Controllo per le quali la Policy definisce i requisiti essenziali per assicurare il corretto svolgimento dei loro compiti con riguardo alla nomina e revoca dei rispettivi responsabili; all'indipendenza e auto revolezza e separatezza funzionale; alle risorse a disposizione; ai sistemi di remunerazione e incentivazione e all' accesso alle informazioni aziendali. |
50 Circolare 285 della Banca d'Italia – Parte I – Titolo IV – Capitolo 4 (Sistema Informativo) - Sezione II (Governo, organizzazione e controlli del sistema informativo) – punto 4 - La funzione di controllo dei rischi ICT e di sicurezza.
Le Funzioni Aziendali di Controllo forniscono informative periodiche e regolari al Consiglio di Amministrazione, al Comitato Rischi e Sostenibilità e al Collegio Sindacale con riguardo ai risultati delle verifiche svolte e/o le eventuali criticità riscontrate in materia di Risk Management, Compliance, Convalida Interna, Antiriciclaggio e di Internal Audit.
Relazione 2024 - 9. Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi – Comitato Rischi e Sostenibilità – Comitato IT e Digitalizzazione
Con cadenza annuale, il Consiglio di Amministrazione, con il supporto del Comitato Rischi e Sostenibilità, esamina le seguenti relazioni annuali formulate dalle funzioni di controllo per il proprio ambito di competenza:
Il Consiglio approva inoltre i relativi piani annuali di attività predisposti dalle Funzioni Aziendali di Controllo tenendo conto delle evoluzioni normative (nazionali e internazionali), degli eventuali rilievi e carenze identificati dalle Autorità di Vigilanza (BCE, Banca d'Italia e Consob) o dalla Funzione di Revisione Interna della Banca.
Il Consiglio di Amministrazione ha affidato al Chief Executive Officer pro-tempore l'incarico di "Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi", responsabile dell'istituzione e mantenimento di un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Nell'ambito di tali responsabilità, il CEO:

Nell'esercizio 2024, il CEO, quale Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, ha esercitato le proprie prerogative, curando l'identificazione dei principali rischi aziendali, dando esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione in materia di Sistema dei Controlli Interni e gestione dei rischi e seguendo l'evoluzione delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare di riferimento, in costante collegamento con gli altri organi e strutture aziendali interessate, anche sulla base dei flussi informativi previsti nell'ambito del Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi e di quelli, in particolare, ricevuti dalla Funzione di Revisione Interna (Internal Audit) e dal Comitato per il Coordinamento delle Funzioni con Compiti di Controllo51 (piani e relazioni annuali, verifiche sull'adeguatezza ed efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; monitoraggio nel continuo, anche attraverso confronti all'interno del Comitato Direttivo52, delle attività di mitigazione individuate per la gestione dei gap emersi nell'ambito delle verifiche svolte da organismi di vigilanza, sia interni che esterni alla Banca, nonché esiti delle verifiche richieste e/o ricevute, incontri con OdV 231).
In tali attività il CEO è supportato dallo "Staff AD e Regulatory Affairs", con compiti tecnico-specialistici in materia.
Lo "Staff AD e Regulatory Affairs", che svolge anche funzioni di segreteria del Comitato per il Coordinamento delle Funzioni con Compiti di Controllo, ha fornito il proprio supporto tecnico-specialistico al CEO svolgendo attività di:
La seguente tabella riporta la composizione del Comitato alla data della presente Relazione e le variazioni intervenute fino a tale data.
| Componenti | Carica | Lista M/m (1) |
Non esecutivo | Riunioni 2024 (2) |
|---|---|---|---|---|
| Barzaghi Alessandra (*) (3) | Presidente | m | X | 16/16 |
| Di Stefano Stefano | Membro | M | X | 13/16 |
| Lombardi Domenico (*) | Membro | M | X | 16/16 |
| Lucantoni Paola (*) | Membro | M | X | 16/16 |
| Tadolini Barbara (*) (4) | Membro | n.a. | X | 0/0 |
| Componenti cessati | ||||
| Martiniello Laura (*) (5) | Membro | M | X | 16/16 |
(*) Amministratore in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 15 dello Statuto: requisiti di indipendenza stabiliti dagli articoli 147-ter e 148, comma 3 del TUF, art. 13 del Decreto MEF n. 169/2020 e art. 2 del Codice di Corporate Governance.
(2) Numero di riunioni alle quali l'Amministratore ha partecipato rispetto al numero complessivo di riunioni a cui avrebbe potuto partecipare.
(3) Nominata Presidente del Comitato in data 14 dicembre 2023.
(4) Nominata componente del Comitato in data 5 febbraio 2025.
(5) Nominata componente del Comitato in data 14 dicembre 2023. Dimissionaria dal 17 dicembre 2024.
Nel Comitato sono adeguatamente rappresentate competenze in materia contabile e finanziaria e di gestione dei rischi.
(1) Amministratore eletto dalla lista di maggioranza ("M") o di minoranza ("m").
51 Per le funzioni svolte dal Comitato si veda la Sezione 9.8.
52 Il Comitato Direttivo si articola in quattro sessioni (ordinaria, budget e programmazione commerciale, governo stress/crisi, ESG e Sostenibilità) ed è composto dal CEO/Direttore Generale e dal Top Management della Banca, individuati nel Regolamento n. 1 - Organizzazione della Banca MPS in funzione della natura della sessione convocata e degli argomenti da trattare.
Ai lavori del Comitato partecipa sempre il Presidente del Collegio Sindacale o altro sindaco da lui designato; possono comunque partecipare anche gli altri sindaci. Il Comitato e il Collegio Sindacale scambiano tutte le informazioni di reciproco interesse e, ove opportuno, si coordinano per lo svolgimento dei relativi compiti.
Relazione 2024 - 9. Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi – Comitato Rischi e Sostenibilità – Comitato IT e Digitalizzazione
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione è invitato in forma permanente a partecipare ai lavori del Comitato; gli altri amministratori, inclusi i Presidenti degli altri Comitati Endoconsiliari, possono partecipare alle riunioni del Comitato facendone espressa richiesta al Presidente del Comitato.
L'Amministratore Delegato, il Direttore Generale e l'Amministratore incaricato del sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi (nell'attualità lo stesso CEO) possono essere invitati a partecipare alle riunioni del Comitato qualora sia ritenuto opportuno in relazione agli argomenti in discussione.
I Responsabili della Direzione Chief Risk Officer, della Direzione Chief Audit Executive e della Direzione Chief Compliance Executive della Banca vengono istituzionalmente e regolarmente tenuti al corrente dell'ordine del giorno delle riunioni del Comitato e, su richiesta degli stessi, possono essere invitati a partecipare alle riunioni del Comitato dal Presidente; hanno accesso e visibilità alla relativa documentazione di ciascuna riunione del Comitato e possono inserire all'ordine del giorno delle riunioni del Comitato, informandone il Presidente, specifici temi da presentare a cura degli stessi, con un confronto proattivo all'interno del Comitato.
Il Chief Financial Officer - quale Responsabile della Direzione della Banca che si occupa della materia della Sostenibilità - viene regolarmente tenuto al corrente dell'ordine del giorno delle riunioni del Comitato in materia di Sostenibilità, con facoltà di inserire specifici argomenti relativi alla materia della Sostenibilità all'ordine del giorno delle riunioni del Comitato, informandone il Presidente e l'Amministratore Delegato.
Il Comitato può accedere alle informazioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei propri compiti e - ove necessario - interloquire direttamente con le Funzioni di Revisione Interna (Internal Audit), Controllo dei Rischi (Risk Management) e Conformità alle Norme (Compliance) e Sostenibilità. Nei limiti delle risorse finanziarie messe a disposizione dalla Banca in apposito budget per garantirne l'indipendenza operativa, può anche avvalersi di consulenti esterni.
Il Comitato svolge funzioni di supporto al Consiglio di Amministrazione affinché quest'ultimo possa:
(iii) approvare le relazioni periodiche di carattere finanziario e non finanziario.
In adempimento a quanto previsto dalle Disposizioni di Vigilanza in materia di controlli interni, il Comitato:

• valuta il corretto utilizzo dei princìpi contabili per la redazione dei bilanci d'esercizio e consolidato, e a tal fine si coordina con il Dirigente Preposto e con il Collegio Sindacale.
Con particolare riferimento ai compiti in materia di gestione e controllo dei rischi, il Comitato svolge funzioni di supporto al Consiglio di Amministrazione:
Il Comitato, inoltre, esprime il proprio parere sull'adeguatezza della dotazione delle risorse assegnate al responsabile della Funzione di Revisione Interna per l'espletamento dei propri compiti e sulla definizione della remunerazione del medesimo coerentemente con le politiche aziendali.
Ferme restando le competenze del Comitato Remunerazione, il Comitato accerta che gli incentivi sottesi al sistema di remunerazione e incentivazione della Banca siano coerenti con il RAF.
Nel rispetto del Codice di Corporate Governance, fornisce il proprio preventivo supporto e parere al Consiglio di Amministrazione nelle occasioni in cui quest'ultimo:
• supervisiona le tematiche di Sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività d'impresa e alle sue dinamiche con gli stakeholder;
Il Comitato, nell'assistere il Consiglio di Amministrazione:

Nel 2024, il Comitato nell'ambito delle sue funzioni di supporto e assistenza al Consiglio di Amministrazione ha svolto attività di proposta e/o consultive, relativamente a: (i) gli ordinari flussi informativi predisposti dalle Funzioni Aziendali di Controllo (Revisione Interna, Controllo dei Rischi, Compliance, Antiriciclaggio e Convalida) sulle attività svolte, sui piani annuali di attività e sulle modifiche organizzative delle predette funzioni; e (ii) le comunicazioni della Direzione Chief Financial Officer (Funding Plan, Contingency Funding Plan di Gruppo, ecc.).
Il Comitato ha svolto, inoltre, le proprie funzioni in particolare con riferimento a:
Il Comitato ha condotto attività istruttorie a favore del Consiglio in coordinamento con il Comitato IT e Digitalizzazione su specifiche tematiche (come descritto nella Sezione 9.3).
Il Comitato ha inoltre riferito trimestralmente al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sull'attività svolta.
55 Direttiva 2014/59/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014 che ha introdotto in tutti i paesi europei regole armonizzate per prevenire e gestire le crisi delle banche e delle imprese di investimento, direttiva che è stata recepita in Italia con i D. Lgs. n. 180 e n. 181 del 16 novembre 2015.

53 Supervisory Review Evaluation Process - processo di esame e valutazione disciplinato dalla CRD e dalla Circolare 285, condotto sulle banche con cadenza annuale dalle autorità competenti (BCE e autorità di vigilanza nazionali).
54 MREL - Minimum Requirement for Own Funds and Eligible Liabilities - requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili, che devono essere prudenzialmente detenuti dalle banche, passività sufficienti, in caso di applicazione del meccanismo del bail-in, ad assorbire le perdite ed assicurare il requisito di Capitale primario di classe 1 richiesto per l'esercizio dell'attività bancaria, nonché per generare nel mercato una fiducia sufficiente in essa.


(*) Oltre alle riunioni previste a calendario, il Comitato si riunirà, su convocazione del Presidente, ogni qualvolta ci saranno argomenti da trattare inerenti aspetti di sua competenza.

(*) Le informazioni sulla partecipazione di ogni singolo amministratore alle riunioni del Comitato del 2024 sono riportate nella tabella iniziale della Sezione.
Nel mese di settembre 2024, il Consiglio di Amministrazione ha costituito un nuovo Comitato Endoconsiliare denominato Comitato IT e Digitalizzazione, composto da tre amministratori elevati a cinque con deliberazione del 5 febbraio 2025.
La seguente tabella riporta la composizione del Comitato alla data della presente Relazione e le variazioni intervenute fino a tale data.
| Componenti | Carica | Lista M/m (1) |
Non esecutivo | Riunioni 2024 (2) |
|---|---|---|---|---|
| Oriani Raffaele (*) | Presidente | n.a. | X | 4/4 |
| Barzaghi Alessandra (*) | Membro | m | X | 4/4 |
| De Simone Elena (**) (3) | Membro | n.a. | X | 0/0 |
| Lucantoni Paola (*) | Membro | M | X | 4/4 |
| Paramico Renzulli Francesca (*) (3) | Membro | n.a. | X | 0/0 |
| Componenti cessati |
//
(2) Numero di riunioni alle quali l'Amministratore ha partecipato rispetto al numero complessivo di riunioni a cui avrebbe potuto partecipare nel corso dell'Esercizio. (3) Nominata componente del Comitato in data 5 febbraio 2025.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione è invitato in forma permanente a partecipare ai lavori del Comitato; gli altri amministratori possono partecipare alle riunioni del Comitato facendone espressa richiesta al Presidente del Comitato, per l'eventuale estensione dell'invito, ovvero su invito del Presidente.
L'Amministratore Delegato, il Direttore Generale e l'Amministratore Incaricato del sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi, possono essere invitati a partecipare alle riunioni del Comitato qualora sia ritenuto opportuno in relazione agli argomenti in discussione.
Ai lavori del Comitato possono assistere i componenti dell'Organo di Controllo (i.e. il Collegio Sindacale).
Il Presidente del Comitato Rischi e Sostenibilità, qualora non già componente del Comitato, è invitato in via permanente a partecipare ai lavori dello stesso relativamente agli argomenti attinenti anche ai compiti attribuiti al Comitato Rischi e Sostenibilità ai sensi del regolamento di quest'ultimo.
I Responsabili della Direzione Chief Risk Officer, della Direzione Chief Audit Executive e della Direzione Chief Compliance Executive della Banca vengono istituzionalmente e regolarmente tenuti al corrente dell'ordine del giorno delle riunioni del Comitato e, su richiesta degli stessi, possono essere invitati a partecipare alle riunioni del Comitato dal Presidente, e hanno accesso e visibilità alla relativa documentazione di ciascuna riunione del Comitato, fatti salvi gli argomenti specifici, anche in relazione ad eventuali situazioni di potenziale conflitto di interesse, per cui il Presidente del Comitato ritenga di non estenderne la visibilità. I Responsabili della Direzione Chief Risk Officer, della Direzione Chief Audit Executive e della Direzione Chief Compliance Executive, inoltre, possono richiedere al Presidente di inserire all'ordine del giorno delle riunioni del Comitato, specifici temi che dovranno conseguentemente presentare con un confronto proattivo all'interno del Comitato.
Il Chief Safety Security Officer, il Chief Operation Officer e il Chief Financial Officer, quali Responsabili delle Direzioni della Banca che, per quanto di rispettiva competenza, si occupano della pianificazione strategica del Gruppo in materia di investimenti ICT e Digitalizzazione, anche per l'evoluzione, sviluppo e trasformazione del sistema ICT aziendale, dell'information security e dei relativi processi, vengono regolarmente tenuti al corrente dell'ordine del giorno delle riunioni del Comitato, possono richiedere al Presidente di inserire specifici argomenti relativi alle predette materie all'ordine del giorno delle riunioni del Comitato, informandone l'Amministratore Delegato.
Qualora sia ritenuto opportuno, anche in relazione agli argomenti in discussione, su invito del Presidente, possono essere chiamati a partecipare ai lavori del Comitato, informandone l'Amministratore Delegato, le Funzioni che hanno curato l'istruttoria e/o hanno formulato la proposta, uno o più rappresentanti della Direzione competente per materia con riferimento all'argomento in discussione, tra cui, ad esempio, il Responsabile Information Technology nonché altri Responsabili di Funzioni della Banca e soggetti terzi.
Il Comitato, per i compiti assegnatigli, a supporto della sua analisi e in via funzionale al rilascio del proprio parere, ha facoltà di avvalersi di esperti indipendenti esterni al Comitato stesso in ambito ICT e Digitalizzazione in particolare nel settore bancario, nel rispetto delle regole previste dal regolamento del comitato.
Il Comitato svolge funzioni istruttorie, consultive e di supporto al Consiglio di Amministrazione in materia di ICT e Digitalizzazione ponendo attenzione a tutte le attività strumentali e necessarie affinché il Consiglio di Amministrazione possa adempiere alle responsabilità di indirizzo e controllo del sistema informativo nell'ottica di supporto relativo ad un ottimale impiego delle risorse tecnologiche a sostegno delle strategie aziendali e del relativo monitoraggio, per quanto concerne le linee guida nella prospettiva degli andamenti e delle tendenze di mercato, gli aspetti ICT e Digitalizzazione (ICT governance, architettura e sistemi IT, adeguatezza ICT, analisi e vulnerabilità degli asset IT), tenuto conto anche di quanto previsto dalla Circolare 285/2013 della Banca d'Italia (in particolare, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 4), dagli Orientamenti EBA in materia e, per gli argomenti inerenti, dal regolamento UE 2022/2554 (Digital Operational Resilience Act – DORA).
Il Comitato esprime il proprio parere, con valenza istruttoria, a supporto del Consiglio di Amministrazione - nonché, qualora ritenuto necessario, per le tematiche di comune interesse - al Comitato Rischi e Sostenibilità in ordine all'indirizzo e controllo, al governo ed organizzazione dei sistemi informativi ed ai profili ICT e Digitalizzazione, con particolare riferimento alle seguenti materie:
a) la strategia ICT56 e Digitalizzazione della Banca, in considerazione dell'evoluzione del settore di riferimento e in coerenza
77
56 La Circolare Banca d'Italia 285/2013, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 4, Sezione II, Paragrafo 2.1 prevede espressamente che "La strategia ICT definisce: a) il modo in cui il sistema ICT aziendale dovrebbe evolvere per supportare e contribuire efficacemente alla strategia aziendale, inclusa l'evoluzione della struttura organizzativa, le modifiche dei sistemi ICT e le dipendenze chiave da soggetti terzi; b) l'evoluzione pianificata dell'architettura ICT, incluse le dipendenze da soggetti terzi; c) chiari obiettivi in materia di sicurezza dell'informazione, soprattutto con riferimento ai sistemi e ai servizi ICT, al personale e ai processi"; A riguardo sono tenute in considerazione anche le previsioni contenute nel Final Report emesso dall'EBA in materia di Guidelines on ICT and security risk management.
con l'articolazione in essere e prospettica dei processi, del modello di riferimento per l'architettura del sistema informativo;
A tal fine, il Comitato:
Il Comitato nello svolgimento delle proprie funzioni, a fronte di comprovate e specifiche esigenze, ha la facoltà di avvalersi di consulenti esterni, a spese della Banca, previa approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione in base alle eventuali specifiche necessità non pianificabili.
Il Comitato ha facoltà di accesso alle informazioni aziendali, riguardanti le tematiche di competenza, necessarie per lo svolgimento dei propri compiti.
Il Comitato, nell'assistere e coadiuvare il Consiglio di Amministrazione, fornisce i seguenti contributi:
Nella sua funzione di supporto al Consiglio di Amministrazione, il Comitato, ove previsto dal proprio Regolamento o dalla normativa anche regolamentare vigente, rilascia pareri in forma scritta, che vengono distribuiti preventivamente rispetto all'adunanza consiliare.

Nell'esercizio 2024, il Comitato nell'ambito delle sue funzioni di supporto e assistenza al Consiglio di Amministrazione in coordinamento con il Comitato Rischi e Sostenibilità ha svolto attività istruttorie in tema di:

(*) Oltre alle riunioni previste a calendario, il Comitato si riunirà, su convocazione del Presidente, ogni qualvolta ci saranno argomenti da trattare inerenti aspetti di sua competenza.
(*) Le informazioni sulla partecipazione di ogni singolo amministratore alle riunioni del Comitato del 2024 sono riportate nella tabella iniziale della Sezione.
Il Consiglio di Amministrazione delibera con competenza esclusiva la nomina e la revoca del Responsabile della Funzione di Revisione Interna.
Dal mese di maggio 2021 il Responsabile della Funzione di Revisione Interna, ovvero il Chief Audit Executive della Banca, è il Dott. Massimiliano Bosio, del quale il Consiglio di Amministrazione ha accertato, con il supporto del Comitato Nomine, i requisiti di onorabilità e il soddisfacimento dei criteri di correttezza e competenza, nel rispetto delle previsioni dell'art. 20 del Decreto MEF n. 169/2020 e del processo in materia previsto dalla normativa aziendale contenuta nella Direttiva di Gruppo sui Requisiti di Idoneità.
Il Responsabile della Funzione di Revisione Interna risponde gerarchicamente al Consiglio di Amministrazione, ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico; non è Responsabile di alcuna struttura operativa. L'autonomia e la terzietà sono garantite da meccanismi di raccordo relazionali con gli organi aziendali; i requisiti di indipendenza e obiettività da un posizionamento organizzativo che non implica dipendenza gerarchica e/o influenza (condizionamenti) da parte di alcun Responsabile di strutture operative e da un assetto retributivo deliberato dal Consiglio di Amministrazione in linea con le regole adottate dal Gruppo in materia di politiche e prassi di remunerazione ed incentivazione.
Per l'assolvimento dei propri compiti la Funzione di Revisione Interna dispone di risorse finanziarie dedicate.
Il Chief Audit Executive partecipa con regolarità alle adunanze del Collegio Sindacale, alle riunioni del Comitato Rischi e Sostenibilità e ai lavori del Consiglio di Amministrazione, interagendo costantemente con tali organi.
Tutte le componenti del Sistema dei Controlli Interni sono oggetto di un'attività di revisione interna, volta a valutarne l'adeguatezza, la funzionalità e la coerenza con l'evoluzione organizzativa del Gruppo e del quadro normativo esterno. L'approccio è basato prevalentemente sul rischio.
L'attività della Funzione di Revisione Interna, definita nel piano di audit annuale sulla base di un esercizio di Risk Control Self Assessment periodicamente aggiornato, è inquadrata all'interno di un più ampio piano di audit triennale (Audit Cycle) che viene sottoposto all'approvazione del Consiglio di Amministrazione e con il quale la Funzione di Revisione Interna individua gli obiettivi di copertura del proprio audit universe in ottica risk-based.
Coerentemente con tale piano, la Funzione di Revisione Interna deve:
Qualora dalle proprie attività emergano anomalie, la Funzione di Revisione Interna assicura una tempestiva comunicazione e presa in carico da parte delle strutture competenti, monitorandone le modalità/tempistiche di gestione e mitigazione.
La Funzione di Revisione Interna presenta annualmente agli organi aziendali una relazione, redatta in ottemperanza a quanto previsto dalla Circolare Banca d'Italia n. 285/2013, che riassume le attività svolte – ivi comprese quelle indirizzate a verificare l'affidabilità dei sistemi informativi inclusi i sistemi di rilevazione contabile -, le principali risultanze emerse, lo stato di avanzamento degli interventi correttivi individuati ed esprime una valutazione sul complessivo Sistema dei Controlli in essere presso la Banca.
Al fine di rafforzare il complessivo presidio del sistema dei controlli di Gruppo, la Funzione di Revisione Interna della Capogruppo effettua in accentrato l'attività di audit anche per Banca Widiba e Monte Paschi Fiduciaria, principali società del Gruppo e informa periodicamente, gli organi aziendali della Capogruppo e delle controllate italiane che hanno accentrato la funzione di internal audit in merito alle risultanze emerse nel corso delle proprie attività ed allo stato di avanzamento delle attività di follow up; fornisce inoltre alle Autorità di Vigilanza le dovute rendicontazioni previste dalla normativa di vigilanza.
Nello svolgimento dei propri compiti, la Funzione di Revisione Interna, che ha accesso a tutti i dati aziendali e alle attività esternalizzate, si attiene a quanto previsto dagli standard internazionali della professione, declinati nel rispetto delle metodologie definite dalla funzione stessa nella propria normativa interna. In linea con le prescrizioni dei suddetti standard, la Funzione di Revisione Interna si sottopone, con cadenza almeno quinquennale, ad una valutazione esterna da parte di società qualificata volta ad attestare la qualità delle prestazioni di internal audit.
La Funzione di Revisione Interna incentiva la crescita professionale delle proprie risorse, anche attraverso il conseguimento delle opportune certificazioni e qualifiche professionali, privilegiando quella di Certified Internal Auditors CIA, rilasciata dall'Associazione Italiana Internal Auditors e riconosciuta a livello internazionale per la professione di internal auditor.

Il Consiglio di Amministrazione delibera con competenza esclusiva la nomina e la revoca del Responsabile della Funzione di Controllo dei Rischi.
A seguito delle dimissioni rassegnate nel corso del 2024 dal dott. Leonardo Bellucci, il Consiglio di Amministrazione, nel rispetto delle previsioni dell'art. 20 del Decreto MEF n. 169/2020, ha accertato, con il supporto del
Comitato Nomine, i requisiti di onorabilità e il soddisfacimento dei criteri di correttezza e competenza del Dott. Lorenzo Boetti (già Responsabile della Funzione Risk Management di 1° Livello di Banca MPS) ad assumere l'incarico di Chief Risk Officer della Banca. Nel febbraio 2025 la BCE ha notificato alla Banca la propria Decision positiva in ordine alla sussistenza dei requisiti di idoneità in capo al Dott. Boetti per l'assunzione di tale ruolo.
La Funzione di Controllo dei Rischi della Capogruppo risponde gerarchicamente all'organo con funzione di supervisione strategica (Consiglio di Amministrazione) e funzionalmente all'Amministratore Delegato.
Il Chief Risk Officer partecipa con regolarità alle adunanze del Collegio Sindacale, alle riunioni del Comitato Rischi e Sostenibilità e ai lavori del Consiglio di Amministrazione, interagendo costantemente con tali organi.
La Funzione di Controllo dei Rischi partecipa alla definizione del RAF, è coinvolta nelle politiche di governo dei rischi (di

cui verifica nel continuo l'adeguatezza) e nelle varie fasi che costituiscono il processo di gestione dei rischi, nonché nella fissazione dei limiti operativi all'assunzione delle varie tipologie di rischio.
Nello specifico, la Funzione di Controllo dei Rischi:
Con riferimento al RAF ed ai processi di ICAAP ed ILAAP, la Funzione di Controllo dei Rischi ha il compito di:
Tenuto conto della complessità e del perimetro dell'attività svolta, la Funzione di Controllo dei Rischi della Capogruppo è articolata in strutture/unità specialistiche, a diretto riporto gerarchico del Responsabile, al fine di esercitare in maniera efficiente ed efficace i compiti a questa assegnati.
Il Gruppo opta per un modello di Funzione di Controllo dei Rischi misto, secondo quanto di seguito delineato:

Controllo dei Rischi trova formalizzazione nei singoli regolamenti aziendali;
• in presenza di filiali estere57 è prevista una Funzione di Controllo dei Rischi locale, che riporta gerarchicamente alla Funzione di Controllo dei Rischi di Capogruppo.

Il Consiglio di Amministrazione delibera con competenza esclusiva la nomina e la revoca del Responsabile della Funzione di Conformità.
Dal mese di ottobre del 2018 il Consiglio di Amministrazione ha nominato Responsabile della Funzione di Conformità (Chief Compliance Executive o Compliance Officer) il Dott. Ettore Carneade, del quale ha accertato, con il supporto del Comitato Nomine, i requisiti di onorabilità e il soddisfacimento dei criteri di correttezza e competenza, nel rispetto delle previsioni dell'art. 20 del Decreto MEF n. 169/2020 e del processo in materia previsto dalla normativa aziendale contenuta nella Direttiva di Gruppo sui Requisiti di Idoneità.
Il Chief Compliance Executive partecipa con regolarità, su invito dei rispettivi Presidenti, alle adunanze del Collegio Sindacale, alle riunioni del Comitato Rischi e Sostenibilità e ai lavori del Consiglio di Amministrazione, comunicando con essi nel continuo senza restrizioni e intermediazioni.
La Funzione Compliance presiede, secondo un approccio risk based, alla gestione del rischio di non conformità con riguardo a tutta l'attività aziendale, verificando che le procedure interne siano adeguate a prevenire tale rischio, come previsto dalla "Direttiva di Gruppo in materia di Gestione del rischio di non conformità".
Restano escluse dal perimetro di competenza della Funzione Compliance le attività svolte dalla Funzione di Revisione Interna e gli ambiti normativi per i quali il presidio sui rischi di non conformità alle norme è garantito da altra Funzione Aziendale di Controllo di secondo livello. Restano altresì esclusi dal perimetro di competenza della Funzione Compliance tutti quegli ambiti normativi per i quali il presidio dei rischi è garantito da Funzioni di Controllo istituite ai sensi di normativa primaria (Organismo di Vigilanza 231 e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari). Relativamente al controllo dei rischi, il perimetro della Funzione di Conformità è esteso al presidio delle normative di indirizzo strategico in materia di conformità alle normative interne ed esterne attraverso lo scambio di flussi informativi dedicati e gli opportuni meccanismi di coordinamento.
Con specifico riferimento al controllo dei rischi ICT e di Sicurezza58, il presidio della conformità alle norme viene esercitato nel più ampio contesto del "quadro per la gestione dei rischi informatici", disciplinato nella Direttiva di Gruppo in materia di Gestione del Rischio ICT e di sicurezza.
Posti tali princìpi, la Funzione Compliance è direttamente responsabile della gestione del rischio di non conformità per tutte le normative rientranti nel perimetro di attività della Capogruppo e delle Società controllate italiane del Gruppo sottoposte a vigilanza. Fanno eccezione le aree normative "Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro e Tutela ambientale" e "Tax Compliance - FATCA/CRS", per le quali, nell'ambito della Capogruppo e delle singole società del Gruppo, sono state individuate forme specifiche di presidio specializzato, in osservanza di quanto previsto dalle Disposizioni di Vigilanza in materia di sistema dei controlli interni. In tali ambiti, la Funzione Compliance è tuttavia responsabile del complessivo governo del processo e, in collaborazione con le funzioni specialistiche incaricate, della definizione delle metodologie di valutazione del rischio di non conformità e dell'individuazione delle relative procedure, le quali sono anche sottoposte a verifica periodica, al fine di rilevarne la capacità di prevenzione del rischio di non conformità. In tale ambito sono inoltre attivati appositi meccanismi relazionali tra i presidi specializzati e la Funzione Compliance.
Tra gli adempimenti principali della Funzione Compliance, figurano:
57 La sola filiale di Shanghai.
58 Circolare 285 della Banca d'Italia (Parte I – Titolo IV – Capitolo 4 – Sezione II – punto 4 "La funzione di controllo dei rischi ICT e di sicurezza") e Regolamento (UE) 2022/2554 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022 relativo alla resilienza operativa digitale per il settore finanziario ("Digital Operational Resilience Act" - DORA).

Restano peraltro ferme le responsabilità della Funzione Compliance individuate da normative specifiche, quali, ad esempio, le discipline in materia di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione, di trasparenza delle operazioni, di correttezza delle relazioni tra Banca e clienti, di operazioni con parti correlate, di attività di rischio e conflitti di interesse dei soggetti collegati.
Con riferimento alla gestione dei rischi di non conformità, la Funzione Compliance predispone appositi flussi informativi diretti agli organi aziendali. Tra questi presenta una relazione annuale, contenente le risultanze delle attività svolte, la quale è altresì inoltrata all'Autorità di Vigilanza.
Per la Capogruppo, la Funzione Compliance risponde gerarchicamente all'Amministratore Delegato.
Il Gruppo opta per un modello di Compliance accentrato, che prevede l'erogazione alle società italiane del Gruppo sottoposte a vigilanza, dei servizi afferenti al presidio della conformità alle norme con metodologie e modalità in linea con le prescrizioni dell'Autorità di Vigilanza e sulla base delle linee guida e dei princìpi stabiliti in materia di esternalizzazioni e di Sistema dei Controlli Interni. L'accentramento delle Funzioni Compliance in Capogruppo implica, oltre all'effettività e all'integrazione dei controlli, la nomina all'interno di ogni singola Società oggetto di accentramento di un Referente Locale, che riporta funzionalmente alla Funzione Compliance di Capogruppo. Con riferimento alle filiali estere59 è prevista una Funzione Compliance locale che riporta gerarchicamente alla Funzione Compliance di Capogruppo.


La Funzione di Convalida Interna è tenuta a verificare nel continuo la coerenza dei sistemi di misurazione del rischio rispetto alle policy aziendali ed alla regolamentazione dell'Autorità di Vigilanza. La Funzione di Convalida Interna è responsabile della validazione dei modelli interni avanzati di Pillar I nonché di taluni di quelli di Pillar II,
Relazione 2024 - 9. Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi – Comitato Rischi e Sostenibilità – Comitato IT e Digitalizzazione
individuati anno per anno nel Validation Plan, approvato dal Consiglio di Amministrazione, secondo un criterio di materialità ed ha il compito di redigere l'informativa obbligatoria relativa ai modelli validati.
Dal mese di giugno 2021 il Responsabile della Funzione di Convalida Interna è il Dott. Stefano Moni.
Nello svolgimento di tale attività la Funzione di Convalida Interna:
Per la Capogruppo, la Funzione di Convalida Interna, pur rispondendo gerarchicamente alla Funzione di Controllo dei Rischi, ha autonomia e indipendenza assicurate da meccanismi relazionali e di raccordo funzionale con gli organi aventi funzioni di supervisione strategica, gestione e controllo.
Il Gruppo opta, per i rischi rientranti nel perimetro in corso di validazione, per un modello di convalida interna accentrato e implementato in coerenza con contratti di esternalizzazione. A tal fine, la Funzione di Convalida Interna si avvale di referenti locali che garantiscono il supporto di volta in volta richiesto.

Il presidio dei rischi in materia antiriciclaggio è assicurato dalla Funzione Antiriciclaggio, in coerenza con quanto stabilito dal Provvedimento di Banca d'Italia contenente "Disposizioni in materia di organizzazione. procedure e controlli interni volti a prevenire l'utilizzo degli intermediari a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo"
del 26 marzo 2019 (nel seguito del paragrafo il "Provvedimento di Banca d'Italia").
La responsabilità della Funzione Antiriciclaggio, anche a livello di Gruppo, è attribuita al Responsabile AML-CFT, che riporta direttamente all'Amministratore Delegato, e la cui nomina e revoca è di competenza esclusiva del Consiglio di Amministrazione.
Dal mese di maggio del 2024 il Dott. Roberto Regoli ha assunto le funzioni di Responsabile della Funzione Antiriciclaggio della Banca e del Gruppo, di cui il Consiglio di Amministrazione, con il supporto del Comitato Nomine, ha accertato i requisiti di onorabilità, nonché il soddisfacimento dei criteri di correttezza e competenza come stabilito dall'art. 20 del Decreto e nel rispetto della Direttiva sui Requisiti degli Esponenti, richiesti dalla normativa in materia per i "Responsabili delle Principali Funzioni Aziendali" della Banca.
La Funzione Antiriciclaggio ha caratteristica di indipendenza, è dotata di risorse qualitativamente e quantitativamente adeguate ai compiti da svolgere, riferisce relativamente ai casi di violazioni e carenze significative agli organi di vertice ed ha accesso a tutte le attività della società del Gruppo nonché a qualsiasi informazione rilevante per lo svolgimento dei propri compiti.
Il Gruppo, previa valutazione da parte del Collegio Sindacale e del Comitato Rischi e Sostenibilità, ha adottato un modello
accentrato per le controllate italiane del Gruppo e un modello decentrato per le filiali estere60 e la controllata estera61. Il modello decentrato prevede la presenza di un'apposita Funzione di Antiriciclaggio presso la controllata estera e presso le filiali estere svincolata da rapporti gerarchici con i responsabili delle strutture operative e con riporto funzionale alla Funzione Antiriciclaggio di Capogruppo.
In considerazione del modello accentrato adottato a livello di Gruppo, il Responsabile Antiriciclaggio della Banca è individuato anche come Responsabile della Funzione Antiriciclaggio di Gruppo e collabora con i Responsabili delle Funzioni Antiriciclaggio e con i referenti interni delle società del Gruppo, incluse quelle estere, garantendo che questi svolgano i propri compiti in maniera coordinata e secondo politiche e procedure coerenti con quelle di Gruppo.
La Capogruppo al fine assicurare la continuità operativa della Funzione Antiriciclaggio ha previsto soluzioni organizzative per sopperire ai casi di assenza del Responsabile, secondo le deleghe definite nei documenti interni.
Le responsabilità ed i compiti sia della Funzione Antiriciclaggio che del Responsabile della stessa sono descritte all'interno del documento interno "Direttiva di Gruppo in materia di Contrasto al Riciclaggio e al Finanziamento del Terrorismo", in coerenza con quanto indicato nel Provvedimento di Banca d'Italia, mentre il modello di governo del rischio di riciclaggio adottato dalla Capogruppo è formalizzato nella "Policy di Gruppo per il Governo del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo", nella quale vengono delineati gli standard generali in termini di procedure e presìdi definiti dalla Capogruppo al fine di garantire, a livello di Gruppo, l'osservanza della normativa vigente in materia AML/CFT, con riguardo ai principali ambiti di riferimento della stessa e assicurare la coerenza e la condivisione delle informazioni a livello consolidato.
In sintesi, il presidio dei rischi in materia del Gruppo Montepaschi è basato principalmente sulle seguenti attività:
Come previsto dalla normativa vigente, annualmente la Funzione Antiriciclaggio presenta al Consiglio di Amministrazione una relazione contenente le iniziative adottate, le disfunzioni accertate con le relative azioni correttive da intraprendere e i risultati dell'esercizio di autovalutazione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo.
60 La sola filiale di Shanghai.
61 Monte Paschi Banque S.A.
Il modello organizzativo adottato dalla Banca e da ciascuna società del Gruppo ai fini della prevenzione dei rischi ex D. Lgs. 231/2001 ("Decreto 231" o "Decreto") contiene le regole deontologiche ed operative atte a prevenire i reati rilevanti ai sensi del citato Decreto (cd. "reati presupposto"). è aggiornato periodicamente, oppure ad evento, al verificarsi di prestabiliti casi di necessità, quali la rilevazione della non idoneità del modello medesimo a prevenire i reati ex D. Lgs. 231/2001, le modifiche di natura strategica o di rilevante impatto, eventualmente intervenute, nella struttura organizzativa o nei processi, l'inserimento di nuovi reati nell'ambito di applicazione del Decreto 231, le novità normative e/o giurisprudenziali in materia di responsabilità amministrativa degli enti ritenute di rilevante impatto per l'attività aziendale.
Il Modello 231 si compone dei seguenti documenti:
In particolare, i Protocolli di controllo disponibili nella intranet aziendale esplicitano, per ogni unità organizzativa aziendale, i reati presupposto teoricamente commissibili, i presìdi di controllo in essere ed i riferimenti alla normativa interna aziendale che disciplina la materia.
Il Consiglio di Amministrazione ha nominato un Organismo di Vigilanza 231 con compiti di vigilanza sul funzionamento e sull'osservanza del Modello 231, nonché di cura del suo aggiornamento. All'OdV 231 sono indirizzati flussi informativi per svolgere un'attività di vigilanza costante sulle attività a rischio di commissione di reati presupposto ex D. Lgs. 231/2001.
L'Organismo di Vigilanza 231, organo collegiale distinto dal Collegio Sindacale, è dotato di un proprio Regolamento interno che ne disciplina le funzioni, la composizione e le modalità di funzionamento, nonché i flussi informativi con il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale e con gli Organismi di Vigilanza 231 delle società controllate.
Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno costituire un OdV 231 di natura "mista", composto da almeno tre membri (in possesso di requisiti di onorabilità, indipendenza e professionalità), di cui due professionisti esterni e un consigliere di amministrazione in possesso dei requisiti di indipendenza. Nell'OdV devono essere rappresentati entrambi i generi con almeno un componente, compatibilmente con le competenze necessarie a ricoprire l'incarico e ad assicurare l'efficace svolgimento dei relativi compiti.
I componenti dell'OdV restano in carica per la durata stabilita dal Consiglio all'atto della nomina; in assenza di una specifica determinazione del Consiglio, l'OdV dura in carica per tutto il periodo in cui resta in carica il Consiglio che lo ha nominato, fermo restando che, ove non fosse possibile procedere al rinnovo delle cariche dell'OdV a tale scadenza e in sostanziale contestualità con il rinnovo dell'organo gestorio, i componenti dell'OdV (compreso il consigliere di amministrazione, componente dell'OdV, cessato dalla carica di amministratore per scadenza del mandato) opereranno in regime di prorogatio fino al momento della nomina del nuovo OdV.

La seguente tabella riporta la composizione del Comitato alla data della presente Relazione e le variazioni intervenute fino a tale data.
| Componenti | Carica | Qualifica |
|---|---|---|
| Guglielmetti Romina | Presidente | Professionista esterno |
| De Martini Paola (*) (1) | Componente | Amministratore indipendente |
| Tognozzi Gianluca | Componente | Professionista esterno |
| Componenti cessati | ||
| Fabris de Fabris Paolo (*) (2) | Componente | Consigliere di amministrazione |
(*) Amministratore in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 15 dello Statuto: requisiti di indipendenza stabiliti dagli artt. 147-ter e 148, comma 3 del TUF, art. 13 del Decreto MEF n. 169/2020 e art. 2 del Codice di Corporate Governance.
(1) Nominata componente del Comitato in data 5 febbraio 2025.
(2) Dimissionario dal 17 dicembre 2024.
Nell'esercizio delle sue funzioni, l'OdV 231 impronta la propria azione ai princìpi di indipendenza, autonomia, professionalità e continuità di azione; è dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo, con poteri di ispezione e vigilanza attivabili senza necessità di autorizzazioni, ivi compreso il potere di chiedere e di acquisire informazioni da ogni livello e settore operativo della Banca, avvalendosi delle competenti funzioni della Banca e di avere accesso alla documentazione ritenuta rilevante ai fini 231; nell'esercizio degli autonomi poteri di iniziativa e controllo, si dota di strumenti e tecniche specialistiche per poter svolgere l'attività di propria competenza, anche avvalendosi di collaborazioni interne e/o esterne specializzate.
Il Consiglio attribuisce annualmente all'OdV 231 la disponibilità delle risorse finanziarie necessarie per l'acquisizione dei servizi e delle consulenze utili all'assolvimento dei suoi compiti istituzionali.
È destinatario degli obblighi di informazione previsti nel Modello 231, con particolare riguardo alla segnalazione di notizie relative alla commissione o tentativo di commissione, nell'interesse o a vantaggio della Banca, dei reati indicati nel Decreto 231, oltre che alle eventuali violazioni delle regole di condotta previste dal Modello 231. Al fine di tutelarne la piena autonomia e la riservatezza, la segnalazione può essere effettuata direttamente all'OdV 231, attraverso un apposito canale informatizzato (casella di posta elettronica dell'Organismo), indicato nei siti internet istituzionali della Capogruppo e di tutte le altre società del Gruppo.
Nell'adempimento dei propri compiti, l'OdV 231, con riguardo al Modello 231:
Inoltre:
Nel 2024 sono state apportate alcune modifiche al regolamento dell'OdV allineandolo ai regolamenti dei Comitati Endoconsiliari, in particolare con riguardo: (i) ai requisiti di idoneità di onorabilità, professionalità e indipendenza dei componenti del Comitato, prevedendone la verifica periodica, almeno annuale e, possibilmente, in concomitanza con la verifica periodica dei requisiti dei membri del Consiglio; (ii) alle cause di ineleggibilità e decadenza.
Al fine di esercitare la responsabilità di vigilare sul funzionamento e l'osservanza del Modello 231 e di provvedere al relativo aggiornamento, l'OdV è destinatario dei flussi informativi mappati dalla normativa interna.
Sono state completate le attività di aggiornamento del Modello 231 di BMPS, approvato con delibera del Consiglio del 29 febbraio 2024. Tali attività hanno comportato:
A seguito dell'approvazione dell'aggiornamento del Modello 231, hanno preso avvio le attività di aggiornamento degli specifici corsi di formazione in materia di responsabilità amministrativa degli enti ex D. Lgs. 231/2001, Codice Etico e anticorruzione, la cui erogazione è attualmente in corso ed è rivolta a tutta la popolazione aziendale.
La società PricewaterhouseCoopers S.p.A. (la "Società di Revisione") è incaricata della revisione legale dei conti della Banca per il periodo 2020-2028. L'incarico e il relativo compenso sono stati attribuiti, su proposta motivata del Collegio Sindacale, dall'Assemblea degli azionisti dell'11 aprile 2019, nel rispetto dell'art. 13 dello Statuto e del Testo Unico sulla revisione legale dei conti.
Alla stessa Società di Revisione è stato affidato un incarico di limited assurance per attestare la conformità della Rendicontazione di Sostenibilità della Banca alla normativa di riferimento e agli standard di rendicontazione europei (ESRS) per il periodo 2024-2028. L'incarico e il relativo compenso sono stati attribuiti, su proposta motivata del Collegio Sindacale, dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 23 gennaio 2025.
La Società di revisione si relaziona con il Dirigente Preposto, in un'ottica di costante dialogo, al fine di scambiare informazioni sulle procedure amministrativo-contabili e sul "Processo di informativa finanziaria"62, nonché con gli organi aziendali ed i Comitati Endoconsiliari, in conformità alle disposizioni pro tempore vigenti.
La Società di Revisione esprime annualmente un proprio giudizio sul bilancio di esercizio al 31 dicembre e sulla relazione semestrale al 30 giugno con apposita relazione e verifica nel corso dell'esercizio la regolare tenuta della contabilità sociale e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili. La relazione di revisione sul bilancio contiene gli aspetti chiave della revisione contabile, ossia gli aspetti ritenuti maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile, secondo il giudizio professionale del revisore. Nella relazione di revisione è altresì espresso il giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio e di alcune specifiche informazioni contenute nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari e sulla loro conformità rispetto alle richieste provenienti dalle norme di legge.
I risultati esposti dalla Società di revisione nella relazione aggiuntiva ai sensi dell'art. 11 del Regolamento Europeo n. 537/2014, indirizzata al Collegio Sindacale, recante eventuali suggerimenti, sono trasmessi al Consiglio di Amministrazione per le opportune valutazioni con il parere preventivo del Comitato Rischi e Sostenibilità.
62 Si veda la Sezione 9.7 "Processo di Informativa Finanziaria – Principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno ex art. 123-bis, comma 2, lett. b), TUF".
Il Consiglio di Amministrazione, con il supporto del Comitato Nomine, su proposta del Direttore Generale e previo parere obbligatorio del Collegio Sindacale, ha nominato il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Banca, scelto tra i dirigenti della società con comprovata esperienza in materia contabile e finanziaria, conferendogli adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti allo stesso attribuiti ai sensi di legge (come previsto dall'art. 29 dello Statuto Sociale, nel rispetto dell'art. 154-bis del TUF).
Dal novembre del 2016 l'incarico di Dirigente Preposto è ricoperto dal Dott. Nicola Massimo Clarelli, Responsabile della Funzione Amministrazione e Bilancio della Banca, in possesso dei requisiti di onorabilità, nel rispetto dei criteri di correttezza e di competenza in relazione ai compiti inerenti al ruolo ricoperto e alle caratteristiche, dimensionali e operative della Banca, accertati dal Consiglio di Amministrazione, con il supporto del Comitato Nomine, nel rispetto delle previsioni dello Statuto Sociale e dell'art. 2063 del Decreto MEF n. 169/2020 e della normativa aziendale contenuta nella Direttiva di Gruppo sui Requisiti di Idoneità.
A partire dal 31 dicembre 2024, con l'entrata in vigore del D. Lgs. n.125/2024 di recepimento nell'ordinamento nazionale della Direttiva 2022/2464/UE (c.d. Corporate Sustainability Reporting Directive - CSRD)64, il nuovo comma 5-ter introdotto nell'art.154-bis del TUF, prevede il rilascio di una apposita relazione con la quale gli organi amministrativi delegati e il Dirigente Preposto dell'emittente soggetto agli obblighi in materia di rendicontazione di sostenibilità attestano la conformità della Rendicontazione di Sostenibilità inclusa nella Relazione sulla gestione agli standard di rendicontazione europei (ESRS).
Ai fini delle verifiche sull'informativa finanziaria, il Dirigente Preposto predispone adeguate procedure contabili e amministrative per la formazione del bilancio e attesta, con apposita relazione (ex art. 81-ter del Regolamento Emittenti CONSOB), allegata al bilancio di esercizio e al bilancio consolidato:
Lo stesso Dirigente Preposto, per gli atti, le comunicazioni e l'informativa contabile (anche infrannuale) diffusi al mercato, predispone, altresì, una dichiarazione che ne attesta la corrispondenza ai libri, alle scritture contabili ed alle risultanze documentali.
Le attestazioni, di cui sopra, sono rese unitamente al Consiglio di Amministrazione, che di norma delega un suo membro (di solito l'Amministratore Delegato).
Con riferimento all'informativa finanziaria, in recepimento delle disposizioni di legge, il Consiglio di Amministrazione ha, altresì, approvato, attraverso un'apposita Direttiva, un modello interno di approccio alla valutazione dell'adeguatezza del sistema di controllo interno amministrativo contabile e alla verifica della sua efficacia; tale modello prende a riferimento i principali framework a livello internazionale (COBIT e CoSo Report).
In coerenza con il modello previsto da tale Direttiva e per le citate finalità, al Dirigente Preposto sono attribuiti poteri di carattere organizzativo e gestionale necessari per l'esercizio dei compiti attribuitigli in base alla vigente normativa ed allo Statuto. In particolare, il Dirigente Preposto ha accesso libero e diretto a tutte le informazioni necessarie per la produzione dei dati contabili, senza necessità di autorizzazione alcuna; supervisiona le procedure aziendali che hanno impatto sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo e può richiederne, a fronte di criticità rilevate, modifiche vincolanti.
Per l'esercizio dei poteri che gli sono conferiti, il Dirigente Preposto ha la facoltà di organizzare un'adeguata struttura di supporto nell'ambito della propria area di attività, nonché di predisporre specifico budget dedicato, dandone comunicazione al Consiglio di Amministrazione attraverso i processi ordinari di gestione delle risorse umane e finanziarie.
Il Consiglio di Amministrazione vigila sull'adeguatezza dei poteri e dei mezzi attribuiti al Dirigente Preposto per l'esercizio dei compiti previsti dalla legge e, qualora ritenga che non siano sufficienti per lo svolgimento di tali compiti, ovvero non
63 Norme applicabili ai Responsabili delle Principali Funzioni Aziendali delle banche di maggiori dimensioni o complessità operativa.
64 Tale normativa ha l'obiettivo di migliorare il livello di armonizzazione delle regole in materia di rendicontazione non finanziaria e, inoltre, di favorire la diffusione di informazioni adeguate sui rischi che le tematiche di Sostenibilità presentano per le imprese nonché sugli impatti che le attività delle stesse producono sulle comunità e sull'ambiente.
siano effettivi, deve provvedere nel senso di integrarli e/o renderli effettivi; sul tema il Dirigente Preposto riferisce periodicamente al Consiglio di Amministrazione.
Nel corso dell'Esercizio, il Dirigente Preposto ha provveduto ad emettere le attestazioni e le dichiarazioni richieste, mantenendo, nell'ambito della propria attività, tutti quei contatti e relazioni con gli altri organismi di controllo esterni ed interni, quali il Collegio Sindacale, la Società di Revisione, le Autorità di Vigilanza, il Comitato Rischi e Sostenibilità, il Comitato per il coordinamento delle funzioni con compiti di controllo, la Direzione Chief Audit Executive.
Il processo di informativa finanziaria del Gruppo Montepaschi, integrato nel complessivo Sistema di Controllo Interno e di gestione dei rischi ha l'obiettivo di garantire l'attendibilità65, l'accuratezza66, l'affidabilità67 e la tempestività68 dell'informativa finanziaria e contribuisce, quindi, al rafforzamento della governance dei controlli.
Il modello metodologico per il presidio del rischio di attendibilità dell'informativa finanziaria del Gruppo Montepaschi è esplicitato nella "Direttiva di Gruppo in materia di Gestione adempimenti prescrittivi per Legge n. 262/2005 (Legge sul risparmio)" ed è stato sviluppato in coerenza con le metodologie "CoSo Framework" e il "COBIT Framework", per la componente IT, che costituiscono dei riferimenti di generale accettazione a livello internazionale.
Il Gruppo Montepaschi è tenuto all'applicazione del disposto normativo della Legge 262/2005, nel duplice ambito del bilancio individuale di BMPS e del bilancio consolidato di Gruppo. In quest'ottica, le società del Gruppo hanno recepito la normativa e gli indirizzi emanati dalla Capogruppo e hanno definito ruoli, responsabilità e comportamenti attesi sulle rispettive materie di competenza.
Nella "Policy di Gruppo in materia di Sistema dei Controlli Interni" sono state definite: le modalità di coordinamento e collaborazione tra funzioni con compiti di controllo e organi aziendali, nonché le modalità di coordinamento tra tutte le funzioni con compiti di controllo ed i flussi informativi tra organi e funzioni di controllo. Il coordinamento è garantito dal ruolo svolto dal CEO/Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e dalla presenza del Comitato per il Coordinamento delle Funzioni con Compiti di Controllo sopra descritto, nonché dalla gestione coordinata ed integrata delle "aree di miglioramento" individuate nel tempo.
I modelli di riferimento sopracitati e l'approccio metodologico del Gruppo Montepaschi si basano su due presupposti fondamentali:
L'approccio metodologico è stato sviluppato secondo una successione di macro-fasi di lavoro, propedeutiche al rilascio dell'attestazione, di seguito indicate:
68 Tempestività (dell'informativa): l'informativa che rispetta le scadenze previste per la sua pubblicazione.
65 Attendibilità (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di correttezza e conformità ai princìpi contabili generalmente accettati e i requisiti chiesti dalle leggi e dai regolamenti applicati.
66 Accuratezza (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di neutralità e precisione. L'informazione è considerata neutrale se è priva di distorsioni preconcette tese a influenzare il processo decisionale dei suoi utilizzatori al fine di ottenere un predeterminato risultato.
67 Affidabilità (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di chiarezza e di completezza tali da indurre decisioni di investimento consapevoli da parte degli investitori. L'informativa è considerata chiara se facilita la comprensione di aspetti complessi della realtà aziendale, senza tuttavia divenire eccessiva e superflua.
69 La rilevanza dell'informazione è valutata con riferimento al possibile effetto che la sua omissione o errata rappresentazione può determinare nelle decisioni dei soggetti cui la stessa è comunicata tramite il bilancio.
70 Nel Gruppo Montepaschi, l'assessment dei rischi L. 262/05 si colloca nell'ambito della "multi Compliance integrata" (Rischi operativi; D. Lgs. 231/01).

contabili. A tal fine il Gruppo Montepaschi ha scelto di richiedere ad un auditor indipendente l'attestazione ISAE 3402 Type II relativa alla valutazione sul disegno e sull'effettivo funzionamento del Sistema di Controllo in ambito IT;
• valutazione dell'efficacia/effettiva applicazione dei controlli chiave71 nel corso del periodo di riferimento svolta dalla struttura del Dirigente Preposto ed integrata da un'attestazione ISAE 3402 Type II relativa ai servizi amministrativo-contabili governati dalla Funzione Back Office72 della Banca.
Nel rispetto delle regole e del processo di controllo sopra descritto è stato adottato un modello organizzativo che vede coinvolte diverse funzioni e strutture cui sono demandate attività e ruoli specifici.
La Capogruppo, nel quadro dell'attività di direzione e coordinamento del Gruppo, dota lo stesso di un sistema unitario che consenta l'effettivo controllo sia sulle scelte strategiche del Gruppo nel suo complesso, sia sull'equilibrio gestionale delle singole componenti.
In tale contesto la Capogruppo esercita un'attività di controllo:
All'interno del Sistema dei Controlli Interni del Gruppo, il coordinamento tra i diversi attori è garantito:
71 Sono considerati "chiave" quei controlli la cui assenza o inadeguatezza possa di per sé determinare un impatto significativo sulla corretta rappresentazione dell'informativa finanziaria.
72 Rientrano in tale accezione le strutture che operano in ambito amministrativo – contabile gestite dalla Funzione Operations oltre alla Funzione Bilancio e Contabilità.
73 Funzione a riporto del Chief Operating Officer.
Il ruolo di coordinatore del Comitato è stato assunto dal Chief Audit Executive in linea con quanto previsto del "Regolamento n. 1 - Organizzazione della Banca MPS".
Il CEO/Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi è tenuto costantemente informato delle attività svolte dal Comitato attraverso la ricezione dei relativi verbali.
Le riunioni del Comitato si configurano come un momento di sintesi e di confronto tra le varie Funzioni con Compiti di Controllo (nel corso del 2024, il Comitato si è riunito n. 10 volte).
La circolazione di informazioni tra gli organi aziendali e le Funzioni con Compiti di Controllo rappresenta una condizione imprescindibile affinché siano effettivamente realizzati gli obiettivi di efficienza della gestione ed efficacia del sistema dei controlli interni. Inoltre, la predisposizione di flussi informativi adeguati ed in tempi coerenti con la rilevanza e la complessità delle informazioni, assicura la piena valorizzazione dei diversi livelli di responsabilità all'interno dell'organizzazione aziendale. In tal senso il Gruppo si è dotato di una mappatura dei flussi informativi, da ultimo aggiornata e razionalizzata nel mese di febbraio 2024, volta a garantire "una proficua interazione nell'esercizio dei compiti (indirizzo, di attuazione, di verifica e di valutazione)" fra gli attori che costituiscono il sistema dei controlli interni del Gruppo. Nello specifico vi sono identificati:
Per ogni flusso informativo identificato è inoltre definita la frequenza e l'eventuale termine di scadenza dell'adempimento.
Il coordinamento tra le Funzioni Aziendali di Controllo è, altresì, garantito da specifici protocolli – aggiornati nel corso del 2024 - che definiscono le modalità di reciproco inoltro dei suddetti flussi.
I rapporti con le Autorità di Vigilanza sono gestiti dalle singole aziende del Gruppo e dalla Capogruppo per quanto di rispettiva competenza; in particolare lo Staff AD e Regulatory Affairs presidia i rapporti con le Autorità di Vigilanza nell'ambito del Single Supervisory Mechanism e Single Resolution Board, svolgendo un ruolo di interfaccia e coordinamento.
In ottemperanza agli adempimenti prescritti dalle Disposizioni di Vigilanza in materia di sistema dei controlli interni, la Capogruppo coordina e trasmette annualmente all'Autorità di Vigilanza, per tutte le banche del Gruppo, le relazioni sull'attività svolta delle Funzioni Aziendali di Controllo. La relazione della Funzione Internal Audit comprende anche la valutazione del Sistema dei Controlli Interni.

Nel 2024 l'invio all'Autorità di Vigilanza delle suddette relazioni, alle quali è stata aggiunta la relazione sulle attività svolte dalla Funzione Antiriciclaggio, approvate dal Consiglio di Amministrazione, è avvenuto a cura di ciascuna Funzione Aziendale di Controllo per Banca d'Italia e dello Staff AD e Regulatory Affairs per il supervisore europeo.




Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, previo parere favorevole del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate e parere favorevole del Collegio Sindacale, ha approvato i contenuti della "Direttiva di gruppo in tema di gestione adempimenti prescrittivi in materia di parti correlate, soggetti collegati e obbligazioni degli esponenti bancari" (nel seguito del presente paragrafo la "Direttiva di Gruppo Parti Correlate") che racchiude in un unico documento le disposizioni a valere per il Gruppo sulla disciplina dei conflitti di interesse di cui:
La Direttiva di Gruppo Parti Correlate detta princìpi e regole per il Gruppo Montepaschi per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse con taluni soggetti vicini ai centri decisionali della Banca, stabilendo, in particolare, il perimetro delle parti correlate e dei soggetti collegati, gli adempimenti connessi all'iter autorizzativo delle operazioni con i citati soggetti, le scelte riguardanti i casi di esenzione applicabili a tali operazioni (con conseguente esclusione del preventivo parere del Comitato per le Operazioni con le Parti Correlate).
Nella Direttiva di Gruppo Parti Correlate sono definite, altresì, le regole a valere per il Gruppo Montepaschi finalizzate a garantire il costante rispetto dei limiti prudenziali e delle procedure deliberative.
Con specifico riferimento alle previsioni in materia di obbligazioni degli esponenti bancari, la Direttiva applica la procedura ex articolo 136 del TUB alle obbligazioni contratte, direttamente o indirettamente, dall'esponente con la banca presso la quale svolge funzioni di amministrazione, direzione o controllo.
Ai fini delle sopra richiamate normative, la Banca, con la collaborazione di tutti gli esponenti e delle altre parti correlate, mantiene completo e aggiornato l'archivio dei soggetti rilevanti ai sensi della disciplina delle operazioni con parti correlate e dei soggetti collegati e dell'articolo 136 del TUB.
Sul tema rilevano inoltre alcune disposizioni statutarie che prevedono particolari flussi informativi (articoli 17 e 19 dello Statuto, cui si rinvia).
Anche il Regolamento del Consiglio ribadisce il dovere generale degli amministratori ad informare il Consiglio di Amministrazione su eventuali situazioni e motivazioni che, a proprio avviso, potrebbero inficiare in concreto la propria indipendenza di giudizio, consentendo al Consiglio di assumere le valutazioni e determinazioni previste dalla normativa applicabile76.
La Direttiva di Gruppo Parti Correlate è pubblicata nella intranet aziendale ed inviata alle società controllate per il relativo recepimento. In ottemperanza alle previsioni del Regolamento Consob Parti Correlate e delle Disposizioni di Vigilanza Soggetti Collegati Banca d'Italia, le procedure sono pubblicate sul sito internet della Banca e consultabili tramite il seguente link: https://www.gruppomps.it/corporate-governance/operazioni-con-le-parti-correlate.html.
Le operazioni con parti correlate più rilevanti in termini di importo, effettuate dalla Banca nel 2024 sono descritte in dettaglio nella Parte H della Nota integrativa al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024.
Il documento "Regole in materia di operazioni personali" delinea princìpi e regole generali del Gruppo per garantire l'osservanza della disciplina sulle operazioni personali nella prestazione dei servizi di investimento (articolo 91 del Regolamento Intermediari, adottato dalla Consob con delibera n. 20307 del 15 febbraio 2018) da parte dei soggetti rilevanti, ovvero di
76 Sui presìdi interni e le policy di corporate governance, si veda la Sezione 4.
74 L'articolo 136 del TUB stabilisce che chi svolge funzioni di amministrazione, direzione e controllo presso una banca non può contrarre obbligazioni di qualsiasi natura o compiere atti di compravendita, direttamente o indirettamente, con la banca che amministra, dirige o controlla se non previa deliberazione dell'organo di amministrazione presa all'unanimità con l'esclusione del voto dell'esponente interessato e con il voto favorevole di tutti i componenti dell'Organo di Controllo, fermi restando gli obblighi previsti dal Codice Civile in materia di interessi degli amministratori e di operazioni con parti correlate nonché dell'art. 53 TUB.
75 L'articolo 88 della CRD prevede l'obbligo per le banche di assicurare che "i dati relativi ai prestiti concessi ai membri dell'organo di gestione e alle loro parti correlate siano adeguatamente documentati e messi a disposizione delle autorità competenti su richiesta". La disposizione prevede una specifica definizione di "membri dell'organo di gestione" e di loro "parte correlata".

coloro che sono coinvolti in attività che possono dare origine a conflitti di interesse nello svolgimento dei servizi di investimento o che hanno accesso ad informazioni privilegiate o confidenziali. Le operazioni personali effettuate da tali soggetti, sia presso le banche del Gruppo, sia presso intermediari terzi, sono archiviate in un apposito "Registro" informatico.
Dal 2019 la Banca si è dotata della "Direttiva di Gruppo in materia di gestione adempimenti prescrittivi in materia di conflitti di interesse del personale", aggiornata da ultimo nel settembre 2024, che definisce la politica del Gruppo finalizzata a identificare e prevenire o gestire l'insorgere dei conflitti di interesse del "personale", inclusi i membri del Consiglio di Amministrazione, siano essi economici o non economici, che potrebbero influire sull'espletamento dei propri compiti e responsabilità, adottando misure in conformità con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 285/2013, dagli Orientamenti EBA sulla governance interna di banche e imprese d'investimento (sezione 12), anche tenendo conto degli articoli 2391 e 2629 del Codice Civile, nonché del dispositivo degli articoli 53 e 136 del TUB e dalla normativa in materia di operazioni con parti correlate.
La seguente tabella riporta la composizione del Comitato alla data della presente Relazione e le variazioni intervenute fino a tale data.
| Componenti | Carica | Lista M/m (1) |
Non esecutivo | Riunioni 2024 (2) |
|---|---|---|---|---|
| Panucci Marcella (*) (3) | Presidente | n.a. | X | 0/0 |
| Lombardi Domenico (*) (3) | Membro | M | X | 0/0 |
| Oriani Raffaele (*) (3) | Membro | n.a. | X | 0/0 |
| Sala Renato (*) (4) | Membro | M | X | 1/1 |
| Tadolini Barbara (*) (3) | Membro | n.a. | X | 0/0 |
| Componenti cessati | ||||
| Barzaghi Alessandra (*) (5) | Membro | m | X | 9/9 |
| Fabris de Fabris Paolo (*) (6) | Membro | M | X | 8/8 |
| De Martini Paola (*) (7) | Presidente | m | X | 1/1 |
| Foti Belligambi Lucia (*) (6) | Membro | M | X | 8/8 |
| Negri-Clementi Anna Paola (*) (6) | Presidente | M | X | 8/8 |
| Visconti Donatella (*) (6) | Membro | M | X | 8/8 |
(*) Amministratore in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 15 dello Statuto: requisiti di indipendenza stabiliti dagli articoli 147-ter e 148, comma 3 del TUF, dall'art. 13 del Decreto MEF n. 169/2020 e dall'art. 2 del Codice di Corporate Governance.
(1) Amministratore eletto dalla lista di maggioranza ("M") o di minoranza ("m").
(2) Numero di riunioni alle quali l'Amministratore ha partecipato rispetto al numero complessivo di riunioni a cui avrebbe potuto partecipare nel corso dell'Esercizio.
(3) Nominato componente il Comitato in data 5 febbraio 2025.
(4) Nominato componente il Comitato in data 27 dicembre 2024. (5) Componente il Comitato fino alla data del 5 febbraio 2025.
(6) Dimissionario dal 17 dicembre 2024.
(7) Componente e Presidente del Comitato dal 27 dicembre 2024 al 5 febbraio 2025.
Il Presidente del Consiglio, l'Amministratore Delegato e il Direttore Generale possono essere invitati a partecipare alle riunioni del Comitato qualora sia ritenuto opportuno in relazione agli argomenti in discussione; gli altri amministratori possono partecipare alle riunioni del Comitato facendone espressa richiesta al Presidente del Comitato, per l'eventuale estensione dell'invito, ovvero su invito del Presidente.
Ai lavori del Comitato possono assistere i componenti dell'Organo di Controllo (i.e. il Collegio Sindacale).
Il Chief Compliance Executive della Banca viene istituzionalmente e regolarmente tenuto al corrente dell'ordine del giorno delle riunioni del Comitato. Può decidere discrezionalmente se partecipare alle riunioni e ha accesso e visibilità alla relativa documentazione di ciascuna riunione del Comitato.
Qualora sia ritenuto opportuno, anche in relazione agli argomenti in discussione, su invito del Presidente, possono essere chiamati a partecipare ai lavori del Comitato, informandone l'Amministratore Delegato, le Funzioni che hanno curato l'istruttoria e/o hanno formulato la proposta, uno o più rappresentanti della Direzione, nonché altri Responsabili di Funzioni della Banca e soggetti terzi (quali, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, esperti indipendenti).
Il Comitato, per i compiti assegnatigli, può altresì avvalersi di esperti indipendenti esterni, a spese della Banca.
Il Comitato svolge le attività ed i compiti ad esso attribuiti dalla normativa interna della Banca approvata dal Consiglio di Amministrazione e in particolare dalla Direttiva e dal "Regolamento di Gruppo in ambito di gestione adempimenti prescrittivi in materia di parti correlate, soggetti collegati e obbligazioni degli esponenti bancari" adottato ai sensi del Regolamento Parti Correlate Consob e delle Disposizioni di vigilanza Soggetti Collegati Banca d'Italia nonché dell'art. 136 del TUB ("Obbligazioni degli esponenti bancari") e pubblicato nel sito internet della Banca.
In particolare, il Comitato:

Le principali attività svolte dal Comitato, nel corso del 2024, hanno riguardato:
Il Comitato ha inoltre riferito trimestralmente al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sull'attività svolta.
I verbali delle riunioni del Comitato, dopo l'approvazione, sono stati messi a disposizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale tramite apposita procedura con modalità protette.

(*) Oltre alle riunioni previste a calendario, il Comitato si riunirà, su convocazione del Presidente, ogni qualvolta ci saranno argomenti da trattare inerenti aspetti di sua competenza.

(*) Le informazioni sulla partecipazione di ogni singolo amministratore alle riunioni del Comitato del 2024 sono riportate nella tabella iniziale della Sezione.




Il Collegio Sindacale, quale organo di controllo con le funzioni anche di "audit committee" o di "comitato per il controllo interno e la revisione contabile" ai sensi del Testo Unico sulla revisione legale dei conti, vigila sull'osservanza delle norme di legge, regolamentari e statutarie, sulla corretta amministrazione, sull'adeguatezza degli assetti organizzativi, di controllo e amministrativo contabili dell'azienda e sull'attività di revisione legale dei conti, sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Corporate Governance e sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Banca alle società controllate ai sensi dell'articolo 114, comma 2 del TUF.
Il Collegio Sindacale è nominato dall'Assemblea degli azionisti, secondo la procedura e le modalità previste nello specifico dall'art. 25 dello Statuto. È composto di tre Sindaci effettivi e due Sindaci supplenti, che durano in carica tre esercizi, scadono alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica e possono essere rieletti.
Alla elezione dell'Organo di controllo si procede sulla base di liste presentate da soci che da soli, o insieme ad altri soci, siano complessivamente titolari di azioni rappresentanti almeno l'1% del capitale dell'Emittente avente diritto di voto nell'Assemblea ordinaria (fermo restando il caso di applicazione di una diversa soglia di legge) e con le modalità di seguito sinteticamente illustrate.
Le liste presentate dai soci sono composte da due sezioni, una per la nomina dei Sindaci effettivi e l'altra per la nomina dei Sindaci supplenti, i cui candidati devono essere elencati mediante un numero progressivo e in numero non superiore a quello dei membri da eleggere. Le liste che presentino un numero di candidati pari o superiore a tre devono includere, nella sezione dei candidati alla carica di Sindaco effettivo, candidati di genere diverso nelle prime due posizioni della lista, secondo quanto specificato nell'avviso di convocazione dell'Assemblea, ai fini del rispetto della normativa, anche regolamentare, pro-tempore vigente in materia di equilibrio tra i generi. Qualora la sezione dei Sindaci supplenti di dette liste indichi due candidati, essi devono appartenere a generi diversi.
Ogni socio può presentare o concorrere alla presentazione di una sola lista e ogni candidato potrà presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.
L'avviso di convocazione dell'Assemblea indica il termine di deposito delle liste di candidati presso la Società e di successiva pubblicazione delle stesse; inoltre, precisa, di volta in volta, la documentazione da presentare unitamente alle liste, richiesta dalla normativa anche regolamentare pro-tempore vigente. La mancanza di documentazione relativa al singolo candidato di una lista non comporta automaticamente l'esclusione dell'intera lista, bensì del candidato in questione.
Le liste presentate senza l'osservanza delle disposizioni statutarie non possono essere votate.
Per ulteriori dettagli si rinvia all'art. 25 dello Statuto Sociale.
Ogni avente diritto al voto può votare una sola lista.
Alla elezione dei membri del Collegio Sindacale, per la cui composizione la Banca definisce criteri di diversità in base alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti, nonché in ottemperanza al Codice di Corporate Governance (Raccomandazione 8), si procede come segue:
c) in caso di parità di voti tra le prime due o più liste si procede a nuova votazione da parte dell'Assemblea, mettendo ai voti
Relazione 2024 - 11. Collegio Sindacale
solo le liste con parità di voti. La medesima regola si applica nel caso di parità tra le liste risultate seconde per numero di voti e che non siano collegate, neppure indirettamente, secondo quanto stabilito dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari, con i soggetti che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti;
In caso di morte, rinuncia o decadenza del Presidente del Collegio Sindacale, assumerà tale carica, fino alla integrazione del Collegio da parte dell'Assemblea ai sensi dell'articolo 2401 Codice Civile, il Sindaco supplente eletto nella lista che sarà risultata seconda per numero di voti e che non sia collegata, neppure indirettamente, secondo quanto stabilito dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari, con i soggetti che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti.
In caso di morte, rinuncia o decadenza di un Sindaco effettivo, subentra il supplente appartenente alla medesima lista del Sindaco sostituito.
Qualora in base ai predetti criteri di subentro del Sindaco supplente non venga rispettato l'equilibrio dei generi, subentrerà il Sindaco supplente appartenente al genere meno rappresentato indipendentemente dalla appartenenza dello stesso alla lista del Sindaco sostituito.
Per la nomina di Sindaci per qualsiasi ragione non nominati ai sensi del procedimento sopra descritto, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge, salvo il rispetto del principio di necessaria rappresentanza delle minoranze e del principio di equilibrio di genere previsto dalla normativa pro-tempore vigente.
La nomina dei Sindaci per l'integrazione del Collegio, ai sensi dell'articolo 2401 Codice Civile, è effettuata dall'Assemblea a maggioranza relativa. È fatto in ogni caso salvo il rispetto del principio di necessaria rappresentanza delle minoranze e del principio di equilibrio di genere previsto dalla normativa pro-tempore vigente.
Non possono essere eletti Sindaci o, se eletti, decadono dal loro ufficio, coloro che si trovino in situazioni di incompatibilità previste dalla legge e che non posseggano i requisiti e/o non rispettino i criteri di idoneità, fermi i limiti al cumulo degli incarichi e le prescrizioni in ordine alla disponibilità di tempo allo svolgimento dell'incarico, previsti dalle disposizioni di legge e regolamentari - nazionali e sovranazionali - pro-tempore vigenti77.
Almeno uno dei Sindaci effettivi e almeno uno dei Sindaci supplenti, nominati secondo le modalità del voto di lista, devono essere iscritti nel registro dei revisori legali e aver esercitato l'attività di revisione legale dei conti per un periodo non inferiore a tre anni.
I Sindaci non possono ricoprire cariche in altre banche, diverse da quelle facenti parte del Gruppo Montepaschi e da quelle nelle quali si configura una situazione di controllo congiunto. Non possono, inoltre, assumere cariche in organi diversi da quelli di controllo presso altre società del Gruppo, nonché presso società nelle quali la Banca detenga, anche indirettamente, una partecipazione strategica.
I componenti del Collegio Sindacale possono essere revocati dall'Assemblea solo nei casi e secondo le modalità previste dalla legge e, pertanto, solo per giusta causa e con deliberazione approvata con decreto dal tribunale, sentito l'interessato.
Il Collegio Sindacale in carica è stato nominato dall'Assemblea del 20 aprile 2023 per gli esercizi 2023-2024-2025 e successivamente integrato dall'Assemblea dell'11 aprile 2024 a seguito delle dimissioni rassegnate da alcuni Sindaci, come di seguito dettagliato. Rimane quindi in carica fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2025.
All'Assemblea del 20 aprile 2023 sono state presentate tre liste di candidati alla carica di componenti del Collegio Sindacale. Nel rispetto dei criteri indicati dalle previsioni statutarie e dalla normativa, applicati per assicurare diversità di genere e presenza di esponenti espressi dai soci di minoranza, sono risultati eletti componenti del nuovo Collegio Sindacale tre candidati della lista di maggioranza (Lista n. 1) e due candidati della lista di minoranza risultata seconda per numero di voti (Lista n. 2).
La tabella riepiloga i dettagli relativi alle deliberazioni assunte dall'Assemblea con riguardo alle tre liste di candidati presentate dagli azionisti:
| Lista di candidati78 | Soci di riferimento | Candidati | Voti ottenuti dalla lista in sede di deliberazione assembleare |
|---|---|---|---|
| Lista n. 1 lista di maggioranza |
Ministero dell'Economia e delle Finan ze titolare di n. 809.130.220 azioni (64,23% del capitale sociale) |
Roberto Serrentino (Sindaco effettivo) - eletto Lavinia Linguanti (Sindaco effettivo) - eletta Pierpaolo Cotone (Sindaco supplente) - eletto Valeria Giancola (Sindaco supplente) |
n. 840.898.303 voti, pari al 80,977787% delle azioni ammesse e computate nel voto e al 66,7544% del capitale sociale. |
| Lista n. 2 lista di minoranza |
Lista presentata da gestori di fondi di investimento detentori comples sivamente di n. 17.401.244 azioni (1,38139% del capitale sociale) |
Enrico Ciai (Presidente) - eletto Piera Vitali (Sindaco supplente) - eletta |
n. 157.511.551 voti, pari al 15,168228% delle azioni ammesse e computate nel voto e al 12,503996% del capitale so ciale. |
| Lista n. 3 lista di minoranza |
Fondazione Monte dei Paschi di Sie na, Compagnia di San Paolo, Fonda zione Cariplo, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fon dazione Cassa di Risparmio di Lucca, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione di Sardegna, titolari complessivamente di n. 29.037.771 azioni (2,305 % del capitale sociale) |
Paolo Prandi (Sindaco effettivo) Antonella Giachetti (Sindaco effettivo) Antonia Coppola (Sindaco supplente) |
n. 39.531.994 voti, pari al 3,806897% delle azioni ammesse e computate nel voto e al 3,138233% del capitale sociale. |
L'Assemblea dell'11 aprile 2024 - a seguito delle dimissioni rassegnate dal Sindaco supplente Piera Vitali, in data 2 maggio 2023 e dal Sindaco effettivo Roberto Serrentino in data 15 maggio 2023 - in conformità alle disposizioni statutarie e normative vigenti, nel rispetto del principio di necessaria rappresentanza delle minoranze e del principio di equilibrio di genere previsto dalla normativa pro-tempore vigente, ha nominato per il restante periodo del mandato in corso: Giacomo Granata alla carica di Sindaco effettivo, su proposta presentata dal MEF in data 27 marzo 2024 e Paola Lucia Isabella Giordano alla carica di Sindaco supplente, su proposta presentata da azionisti/investitori istituzionali in data 25 marzo 2024. Il Sindaco supplente Pierpaolo Cotone, subentrato nella carica di Sindaco effettivo in data 15 maggio 2023 a seguito delle dimissioni rassegnate dal Sindaco effettivo Roberto Serrentino, è tornato a ricoprire la carica di Sindaco supplente a far data dall'11 aprile 2024.
78 Il Consiglio di Amministrazione, in data 27 marzo 2023, in ottemperanza dell'articolo 148, comma 2 del TUF e dell'articolo 144 quinquies del Regolamento Emittenti Consob e considerando quanto raccomandato nella Comunicazione Consob n. DEM/9017893 del 26 febbraio 2009, ha provveduto a valutare e a dichiarare, per quanto a conoscenza della Banca, la non sussistenza di relazioni considerate determinanti per l'esistenza di rapporti di collegamento di cui alla normativa citata tra i soggetti che hanno presentato le c.d. "liste di minoranza" per l'elezione del Collegio Sindacale – sopra identificate come Lista n. 2 e n. 3 - e il socio di controllo MEF.

La seguente tabella riporta la composizione del Collegio Sindacale alla data della presente Relazione.
| Componente | Carica | |
|---|---|---|
| 1 | Ciai Enrico | Presidente |
| 2 | Linguanti Lavinia | Sindaco effettivo |
| 3 | Granata Giacomo | Sindaco effettivo |
| 4 | Cotone Pierpaolo | Sindaco Supplente |
| 5 | Giordano Paola Lucia Isabella | Sindaco Supplente |
La sintesi delle caratteristiche personali e professionali di ogni Sindaco effettivo in carica, da cui emergono la competenza e l'esperienza professionale maturate, è pubblicata sul sito internet della Banca www.gruppomps.it – Corporate Governance – Collegio Sindacale.
Nessuno dei membri del Collegio Sindacale ha rapporti di parentela con gli altri membri del Collegio Sindacale, con i membri del Consiglio di Amministrazione, con il Dirigente Preposto, con il Direttore Generale e con i principali dirigenti della società.
Il numero e la qualità degli incarichi ricoperti dai Sindaci consente il puntuale rispetto delle norme in materia di limiti al cumulo di incarichi dei componenti degli organi di controllo contenute nel Titolo V-bis, Sez. V, Capo II del Regolamento Emittenti Consob e nell'art. 17 del Decreto MEF n. 169/2020.
In conformità a quanto previsto dalle disposizioni legislative vigenti (articolo 26 del TUB, articolo 148 del TUF, dal combinato disposto dagli articoli 13, 14 e 15 del Decreto MEF n. 169/2020) e dal Codice di Corporate Governance (Raccomandazione 9), il Collegio Sindacale ha valutato, nel corso dell'esercizio, la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai propri membri.
Gli esiti di tale verifica sono stati comunicati al Consiglio di Amministrazione, così come previsto dallo stesso Codice.
Fermo quanto precede, si specifica che la verifica dell'indipendenza è effettuata dal Collegio Sindacale con cadenza almeno annuale e, in ogni caso, al verificarsi di qualunque situazione che possa compromettere il permanere dei requisiti di indipendenza.
Il Collegio ha inoltre verificato la rispondenza della sua composizione con la composizione quali-quantitativa indicata come ottimale nel citato documento contenente gli "Orientamenti agli azionisti sulla composizione qualiquantitativa del Collegio Sindacale", approvato dall'organo di controllo uscente in vista dell'Assemblea del 20 aprile 2023 e messo a disposizione degli azionisti mediante pubblicazione nel sito internet www.gruppomps.it – Assemblee Azionisti e Cda.
Per ulteriori informazioni sulla composizione del Collegio Sindacale nel corso del 2024 si rimanda alla Sezione Tabelle - Tabella n. 2.
Per quanto concerne la diversità di genere, lo Statuto Sociale prevede che la composizione del Collegio Sindacale debba assicurare l'equilibrio tra i generi nel rispetto della normativa pro-tempore vigente. A tale riguardo, si ricorda che la normativa in materia di equilibrio di genere in vigore dal 1° gennaio 2020 riserva al genere meno rappresentato una soglia di almeno due quinti dei componenti gli organi di gestione e controllo delle società quotate, con la precisazione che qualora, come nel caso di BMPS, l'organo di controllo sia composto da tre membri, l'arrotondamento avviene per difetto all'unità inferiore79.
Il rispetto di tale criterio è assicurato dalle disposizioni statutarie cui si fa rinvio.
Inoltre, la composizione del Collegio è in linea con le disposizioni del Decreto MEF n. 169/2020, che richiede una adeguata diversificazione in termini di età, genere, durata di permanenza nell'incarico e competenze.
Nel rispetto di quanto precede, il Collegio Sindacale di BMPS risulta composto per un terzo da componenti appartenenti al genere femminile e per due terzi da componenti appartenenti al genere maschile. Inoltre, la relativa eterogeneità del profilo
79 La Raccomandazione 8 del Codice di Corporate Governance prevede che almeno un terzo dei componenti di questi organi sia costituito dal genere meno rappresentato. Le Disposizioni di Vigilanza in materia di governo societario prevedono che il numero dei componenti del genere meno rappresentato sia almeno pari al 33% dei componenti dell'organo, con approssimazione all'intero inferiore se il primo decimale è pari o inferiore a 5.

professionale dei Sindaci e del rispettivo tenure conferma che il Collegio Sindacale risulta adeguatamente diversificato.
Sul tema si rinvia anche alla Sezione 4.3 dove è descritta la "Politica di Diversità sulla composizione degli Organi Sociali" formalizzata dalla Banca nel mese di febbraio 2025.

Il funzionamento del Collegio Sindacale, fermo quanto previsto per legge, è disciplinato dallo Statuto Sociale e da apposito Regolamento, approvato dallo stesso organo di controllo, contenente le regole e le procedure di funzionamento del governo societario afferenti allo stesso.
Ai sensi di tale Regolamento, il Collegio è di norma convocato prima delle sedute del Consiglio di Amministrazione e, comunque, ogni qualvolta si renda necessario provvedere alle materie di competenza.
L'avviso di convocazione è trasmesso, fatti salvi i casi di urgenza, almeno tre giorni prima della data della riunione.
Con riguardo alla documentazione di supporto e alla informativa preventiva, il Regolamento prevede che il Presidente del Collegio garantisce, altresì, la circolazione delle informazioni provvedendo affinché sulle materie iscritte all'ordine del giorno vengano fornite a tutti i Sindaci adeguate informazioni, sia in termini qualitativi che quantitativi.
Le riunioni si svolgono presso la sede legale della Società o presso altri locali della direzione della Banca ovvero, altrove, nel territorio italiano. Ove richiesto, le sedute del Collegio possono tenersi mediante l'utilizzo di sistemi di collegamento a distanza ai sensi dello Statuto.
Per la validità delle deliberazioni è necessaria la presenza della maggioranza dei Sindaci. Le deliberazioni sono prese a maggioranza dei presenti.
Il Collegio può, di volta in volta e in relazione a specifici punti all'ordine del giorno, invitare alle riunioni soggetti il cui contributo possa arricchire il quadro informativo a disposizione dei Sindaci.
In merito alla verbalizzazione delle sedute, il Regolamento prevede che il Presidente, con l'ausilio della unità organizzativa a supporto del Collegio (Staff del Collegio Sindacale), curi la redazione della bozza del verbale e delle deliberazioni.
L'organo di controllo opera, di norma, collegialmente, fermo restando che le attività possano essere svolte anche individualmente e a mezzo di verifiche dirette, ove ritenute necessarie e opportune. L'esito delle attività svolte è verbalizzato e trascritto nel libro delle adunanze e delle deliberazioni del Collegio Sindacale.

In ossequio a quanto previsto dalle Disposizioni di Vigilanza per le banche in materia di governo societario e dal proprio Regolamento in materia, il Collegio Sindacale si è sottoposto al processo di autovalutazione riferito all'anno 2024, avvalendosi, per le relative attività, dell'ausilio di un Advisor esterno (Heidrick & Struggles, società di consulenza indipendente, specializzata ed esperta nelle prassi di corporate governance).
L'autovalutazione è stata quindi condotta mediante la compilazione di appositi questionari sottoposti ai Sindaci dai medesimi consulenti e successive interviste individuali.
Al termine dell'analisi, l'Advisor ha prodotto un documento recante i risultati ottenuti dall'attività di valutazione dai quali non si identificano specifiche aree di miglioramento dell'operatività del Collegio Sindacale, delineando un quadro complessivamente positivo, evidenziando una completa e pervasiva adeguatezza, tanto della composizione del Collegio Sindacale – con riferimento ai singoli membri e all'Organo nel suo complesso – quanto del suo funzionamento.
La remunerazione dei componenti il Collegio Sindacale, inclusa quella del Presidente, è stata determinata dall'Assemblea dei Soci, all'atto della nomina, per l'intera durata del mandato, tenuto conto del ruolo e delle responsabilità di tale Organo. Ai componenti del Collegio Sindacale sono precluse forme di remunerazione variabile. Per ulteriori informazioni si rinvia alla Sezione 8 e alla "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" pubblicata sul sito internet www.gruppomps.it – Corporate governance – Remunerazione.
In conformità al Codice di Corporate Governance vigente (Raccomandazione n. 37) e al Regolamento del Collegio Sindacale, il Sindaco di BMPS che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione dell'Emittente, informa tempestivamente e in modo esauriente gli altri Sindaci e il Presidente del Consiglio di Amministrazione circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse.
Ai Sindaci si applica la normativa aziendale in materia di parti correlate e conflitti di interesse che individua princìpi e regole a livello di Gruppo per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibili conflitti di interesse con le parti correlate/ soggetti collegati. Per maggiori informazioni sul contenuto di tali documenti, si rinvia alla Sezione 10 della Relazione.
Nel corso dell'Esercizio oltre alle riunioni cd. ordinarie il Collegio Sindacale ha tenuto delle riunioni monotematiche dedicate alla discussione e deliberazione in alcuni casi su pareri e considerazioni da fornire al Consiglio di Amministrazione o alle Autorità di Vigilanza, in altri casi per avere informazioni su temi specifici dal Revisore o da singoli Responsabili di Funzione Aziendali.
Al fine di espletare con adeguatezza i propri compiti di vigilanza sul rispetto dei princìpi di corretta amministrazione, il Collegio Sindacale ha partecipato all'unica Assemblea ordinaria e a n. 14 adunanze del Consiglio di Amministrazione che si sono tenute nel corso dell'esercizio (con una percentuale di partecipazione del 100%).
Costanti e tempestive informazioni vengono scambiate con il Comitato Rischi e Sostenibilità alle cui riunioni partecipano assiduamente i Sindaci. Come previsto dal Regolamento di tale Comitato, partecipa ai lavori, fra gli altri, quantomeno il Presidente del Collegio Sindacale o un Sindaco da questi designato. Si sono svolte nel corso dell'esercizio, quando ritenute necessarie, riunioni congiunte del Comitato Rischi e Sostenibilità con il Collegio Sindacale.
Il Collegio Sindacale ha costantemente partecipato con almeno un proprio rappresentante anche alle riunioni del Comitato per le Operazioni con le Parti Correlate, del Comitato Nomine, del Comitato Remunerazione e del neocostituito Comitato IT e Digitalizzazione. Si sono svolte nel corso dell'esercizio, quando ritenute necessarie, riunioni congiunte dei predetti Comitati Endoconsiliari con l'Organo di controllo.
Il Collegio Sindacale ha interagito costantemente con l'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. n. 231/01, al quale il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di attribuire compiti di presidio di tale materia. Lo scambio di informazioni con il Collegio è risultato, dunque, adeguato e sono stati condivisi taluni interventi da parte della Funzione di Internal Audit su alcune aree di maggiore attenzione.
Il Collegio Sindacale ha costantemente interagito con le funzioni di controllo e, in particolare, con la Funzione di Revisione Interna, sia per ricevere la necessaria assistenza per l'esecuzione delle proprie verifiche, sia quale destinatario dei rapporti

ispettivi ricevuti secondo i criteri di distribuzione concordati. I Sindaci hanno così potuto valutare l'affidabilità e l'efficienza del sistema dei controlli interni adottato dalla Banca non solo in funzione della propria configurazione aziendale, ma anche quale struttura posta al vertice di un gruppo bancario. In conformità alle disposizioni normative vigenti, ha vigilato sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo pure delle Funzioni Aziendali di Controllo, stante anche l'evoluzione in termini di organico che ha interessato la Banca.
Il Collegio Sindacale ha pure vigilato sul sistema amministrativo e contabile dell'Emittente mediante accertamenti condotti sia direttamente, sia tramite il periodico scambio di informazioni con la società incaricata della revisione contabile, ovvero PricewaterhouseCoopers S.p.A. Nell'ambito delle proprie attività di verifica sull'indipendenza di detta società di revisione, il Collegio Sindacale non ha riscontrato, circa il rispetto delle disposizioni normative in materia, la presenza di aspetti critici, né ha ricevuto segnalazioni in tal senso da parte di PricewaterhouseCoopers.
Il Collegio Sindacale ha svolto altresì le funzioni di "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile", previste dal Testo Unico sulla revisione legale dei conti, vigilando sul processo di informativa finanziaria, analizzando i contenuti del piano di lavoro predisposto dalla società di revisione, verificandone l'adeguatezza rispetto alle dimensioni e alla complessità organizzativa e imprenditoriale della Banca.
In conformità alle disposizioni normative vigenti, il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni stabilite dall'ordinamento in tema di rendicontazione societaria di sostenibilità e sul processo di formazione della Rendicontazione di Sostenibilità, ai sensi del D. Lgs. n. 125/2024. A tal fine, l'Organo di controllo ha monitorato l'adeguatezza del sistema organizzativo, amministrativo e di rendicontazione e controllo adottato per consentire una corretta e completa rappresentazione nella rendicontazione di sostenibilità individuale e/o consolidata "delle informazioni necessarie alla comprensione, sia dell'impatto dell'Emittente sulle questioni di sostenibilità, sia del modo in cui le questioni di sostenibilità influiscono sull'andamento della Banca, sui suoi risultati e sulla sua situazione" (art. 3 c. 1, art. 4 c. 1 e art. 10 c. 1 del D. Lgs. 125/2024).
Nel corso dell'esercizio 2024 il Collegio Sindacale ha costantemente vigilato sull'attuazione di operazioni strategiche e sulle attività di adeguamento alle raccomandazioni BCE indicate nella SREP Decision oltreché sugli interventi avviati dal management al fine di assolvere ai requirement e alle raccomandazioni dell'Authority formulate nella medesima Decision. Specifici approfondimenti sono stati condotti dall'Organo di controllo altresì su quanto emerso dalle attività di ispezione condotte dalle Autorità di Vigilanza, domestiche ed estere e, in particolare, ha riservato particolare interesse, inter alia, al monitoraggio degli ulteriori impegni assunti dalla Banca con le Autorità di Vigilanza in merito a tutte le attività di rimedio individuate per giungere alla soluzione dei rilievi da queste rappresentati e alla regolare evoluzione delle iniziative dirette alla risoluzione dei gap riscontrati dalle Funzioni di controllo nel corso delle complessive attività di verifica di competenza.
Il Collegio Sindacale ha inoltre vigilato sui lavori volti al rafforzamento del governo dei rischi ICT e di sicurezza, in attuazione del Regolamento Europeo Digital Operational Resilience Act (DORA), entrato in vigore il 17 gennaio 2025, relativo alla resilienza operativa digitale per il settore finanziario, che mira a consolidare e aggiornare i requisiti in materia di rischi informatici, definendo regole e approcci comuni per le entità finanziarie, accrescendo il relativo livello di armonizzazione.
I Sindaci hanno, altresì, verificato che le operazioni con parti correlate rispettassero i criteri di trasparenza e correttezza sostanziale e procedurale indicati nella normativa di riferimento.
Spetta all'Organo di controllo verificare la corretta applicazione dei criteri e delle procedure adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri membri nel corso del 2024, a seguito delle delibere adottate dal Consiglio in data 23 gennaio e 6 marzo 2025 (rappresentate nella Sezione 4.7).
Il Collegio Sindacale della Capogruppo ha pure scambiato informazioni con i corrispondenti organi delle principali controllate in merito ai sistemi di amministrazione e controllo e all'andamento generale dell'attività sociale.
Per informazioni di maggiore dettaglio sulle attività svolte dall'Organo di controllo nel corso dell'esercizio 2024, si rinvia alla Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli azionisti convocata per l'approvazione del bilancio d'esercizio della Banca chiuso al 31 dicembre 2024, redatta ai sensi degli artt. 2429, comma secondo, del codice civile e 153, comma primo, del TUF.
In riferimento alle attività formative, i componenti del Collegio Sindacale, al fine di garantire la continuità e la salvaguardia dell'esperienza maturata dall'Organo di controllo e approfondire nel continuo un'adeguata conoscenza dei settori in cui operano la Banca e il relativo Gruppo, nel corso dell'esercizio 2024, hanno partecipato sia alle sessioni di Board Induction promosse dalla Banca (descritte nella Sezione 4.5) che ai piani di formazione erogati da fornitori esterni, ivi comprese Associazioni di categoria, quali i corsi di Alta Formazione organizzati da "ABI Formazione" per i membri del Collegio Sindacale delle banche.

I piani di training e di induction hanno rappresentato altresì – come auspicato dalle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia e conformemente a quanto previsto dal Codice di Corporate Governance – un momento di approfondimento su tematiche di attualità e rilevanza per il sistema bancario, tra le quali rilevano quelle relative agli ambiti della tecnologia e della Sostenibilità.


(*) Oltre alle riunioni previste a calendario, il Collegio si riunirà, su convocazione del Presidente, ogni qualvolta ci saranno argomenti da trattare inerenti aspetti di sua competenza.
(1) Delle 43 riunioni della durata media di 3 ore e 50 minuti circa, 19 hanno riguardato riunioni monotematiche della durata media di circa 1 ora; pertanto, la durata media delle riunioni c.d. ordinarie, senza considerare dette riunioni monotematiche, aumenta a circa 5 ore e 50 minuti.

(*) Le informazioni sulla partecipazione di ogni Sindaco alle riunioni del Collegio dell'esercizio 2024 sono riportate nella Sezione Tabelle -Tabella n. 2 Struttura del Collegio Sindacale (1° gennaio – 31 dicembre 2024).




BMPS cura un rapporto attivo con i propri Azionisti, Investitori e gli altri stakeholder rilevanti con l'obiettivo di garantire la diffusione di notizie chiare, veritiere e complete sulla propria attività, nell'ottica di un corretto posizionamento di mercato della Società, garantendo parità di trattamento e apertura alla discussione nell'ottica di creare valore per tutti i soggetti interessati.
L'informativa al mercato, agli Investitori, agli stakeholder e agli organi di informazione è realizzata mediante il costante e tempestivo aggiornamento del sito internet istituzionale www.gruppomps.it e la diffusione, attraverso il meccanismo di stoccaggio scelto dalla Banca (nell'attualità **), di comunicati stampa, relazioni informative, documenti di natura finanziaria-economica e non finanziaria, tra i quali si evidenziano in particolare:
Le informazioni e i documenti pubblicati nel internet istituzionale ritenuti d'interesse per gli Investitori e gli stakeholder rilevanti, consultabili in lingua italiana e inglese.
Nella Sezione Corporate Governance, consultabile all'indirizzo Corporate Governance - Banca MPS (gruppomps.it), sono raccolte le informazioni sul governo societario della Banca: Statuto Sociale, informazioni sul modello di governance e sul sistema di controllo adottati, composizione degli organi sociali e dei Comitati Endoconsiliari, relazioni annuali sul governo societario e gli assetti proprietari, relazioni annuali sulle politiche di remunerazione, documenti relativi alle assemblee degli Azionisti (avviso di convocazione, relazioni informative, modalità di rilascio delle deleghe, regolamento assembleare, verbali, orientamenti sulla composizione quali-quantitativa del Consiglio, Politica di diversità sulla composizione degli Organi Sociali di BMPS) e il regolamento per la gestione degli adempimenti prescrittivi in materia di parti correlate, soggetti collegati e obbligazioni degli esponenti bancari.
Nella Sezione Investor Relations, consultabile all'indirizzo Investor relations - Banca MPS (gruppomps.it), sono pubblicati i comunicati stampa e i documenti di natura economico-finanziaria: relazione finanziaria annuale e semestrale, rendiconti periodici di gestione, presentazioni alla comunità finanziaria, andamento della quotazione del titolo BMPS, piani strategici, documenti riguardanti operazioni straordinarie, valutazioni delle agenzie di rating, informazioni su azionariato, calendario finanziario, riferimenti degli analisti, emissioni obbligazionarie del Gruppo MPS e relativa documentazione.
Nella Sezione Sostenibilità, consultabile all'indirizzo Sostenibilità - Banca MPS (gruppomps.it) dedicata a rappresentare l'impegno della Banca in tema di Sostenibilità, sono pubblicati i report e le Relazioni sulla Sostenibilità e ESG sulle attività svolte in tali ambiti dalla Banca e dal Gruppo, le policy e i documenti di governance aziendale di riferimento e gli strumenti di dialogo con gli stakeholder.
Il sito internet di BMPS è uno dei principali canali attraverso cui la Banca fornisce alla comunità finanziaria e agli altri stakeholder rilevanti per la Banca e il Gruppo contenuti informativi e strumenti di dialogo nell'ambito di una più completa e costante attività comunicativa; il sito viene costantemente aggiornato e sviluppato in linea con le migliori prassi di settore al fine di garantire un adeguato standard di trasparenza, un agevole accesso alle varie informazioni e di promuovere occasioni di contatto e dialogo diretto con Azionisti, Investitori ed altri stakeholder.
Un ulteriore canale di comunicazione è rappresentato dalla Funzione di Investor Relations, attraverso la quale la Banca ha la possibilità di instaurare in maniera proattiva o reattiva un dialogo costante con i principali stakeholder. Tali rapporti vengono avviati e consolidati attraverso l'organizzazione o la partecipazione a incontri con la comunità finanziaria, che possono vedere il coinvolgimento attivo del management, ad esempio mediante conference call, incontri dedicati alle agenzie di rating, roadshow e conferenze di settore.
80 Dal gennaio 2017 la Banca pubblica, su base volontaria, le informazioni finanziarie periodiche aggiuntive riferite al 31 marzo e 30 settembre di ciascun esercizio, i cui elementi informativi consistono in resoconti intermedi sulla gestione, approvati dal Consiglio di Amministrazione.

Le Funzioni Aziendali dedicate al presidio di tali relazioni sono:
• la Direzione Chief Financial Officer per la cura dei rapporti con gli Azionisti, gli Investitori e gli operatori della comunità finanziaria nazionale e internazionale attraverso il proprio Staff Investor Relations;
inoltre, per il dialogo con gli Azionisti e Investitori in ambito Sostenibilità e ESG, la Direzione CFO supporta il Presidente del Consiglio e l'Amministratore Delegato, con il proprio Staff Sostenibilità e ESG.
• la Direzione Group General Counsel per la cura dell'informativa societaria sulla corporate governance e per i rapporti con gli Azionisti, anche in funzione della loro partecipazione alle Assemblee.
Lo Statuto Sociale attribuisce al Consiglio di Amministrazione della Banca la competenza esclusiva nella supervisione del processo di informazione al pubblico e di comunicazione della Banca.
In questo ambito, nel corso del 2022 il Consiglio, su proposta del Presidente, formulata d'intesa con l'Amministratore Delegato e previo parere del Comitato Rischi e Sostenibilità, ha approvato la "Politica per la gestione del dialogo con gli Azionisti e Investitori" di BMPS ("Politica di Dialogo" o "Politica"), al fine di promuovere in modo continuativo un dialogo trasparente, facilmente accessibile e costruttivo con gli Investitori81 della Banca, favorendo uno scambio di opinioni capace di migliorare la reciproca comprensione delle rispettive aspettative e facilitare l'esercizio dei legittimi diritti degli interlocutori coinvolti.
La Politica di Dialogo è allineata alle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia in materia di governo societario delle banche, ai Princìpi e Raccomandazioni del Codice di Corporate Governance degli emittenti quotati al quale la Banca aderisce e agli obiettivi della Direttiva SHRD82 che ha introdotto misure per incoraggiare l'impegno a lungo termine degli Azionisti, tenendo in considerazione anche gli interessi degli altri stakeholder rilevanti, in un'ottica di perseguimento nel lungo termine della creazione di valore sostenibile in termini sociali e ambientali.
La Politica di Dialogo riguarda la gestione del dialogo extra assembleare tra la Banca e i propri Investitori sulle materie che competono al Consiglio di Amministrazione relative al generale andamento della gestione, al bilancio e ai risultati periodici finanziari, alla strategia aziendale, al perseguimento del Successo Sostenibile, alla struttura del capitale, alle operazioni aventi un significativo rilievo strategico, economico, patrimoniale o finanziario e agli eventi straordinari e/o di particolare rilievo, alla corporate governance (ad esempio per gli aspetti che caratterizzano il sistema di governo adottato dalla Banca, la nomina e la composizione degli organi sociali inclusi i Comitati Endoconsiliari), al sistema di controllo interno e di gestione di rischi, nonché alle politiche di remunerazione adottate dalla Banca.
La Politica non riguarda la gestione del dialogo funzionale allo svolgimento delle Assemblee e all'esercizio dei diritti spettanti agli Azionisti rientrante nell'ambito della normativa applicabile agli emittenti quotati, per il quale si rinvia alla Sezione 13 (Assemblee degli Azionisti) e non riguarda inoltre le richieste di dialogo con la Banca provenienti da soggetti diversi dagli Investitori (ad esempio clienti, fornitori, altri portatori di interessi) che, pur qualificandosi come Investitori siano portatori di interessi diversi da quelli del loro investimento nel capitale della Banca.
La Politica di Dialogo rappresenta quindi uno strumento ulteriore ed aggiuntivo rispetto alle altre modalità con cui la Banca interagisce in via ordinaria e continuativa con Azionisti, Investitori e più in generale con la comunità finanziaria, attraverso il costante e tempestivo aggiornamento del proprio sito internet (www.gruppomps.it), nonché per il tramite della Funzione Investor Relations, ad esempio in occasione degli incontri con la comunità finanziaria (conference call e road show), cui possono partecipare, oltre alla stessa Funzione Investor Relations, l'Amministratore Delegato e/o altri dirigenti del Gruppo la cui presenza sia ritenuta, di volta in volta, opportuna.
La gestione del dialogo oggetto della Politica è affidata:
81 La Politica definisce "Investitori" come "Gli Azionisti attuali o potenziali della Banca, nonché i possessori (attuali o potenziali) di strumenti finanziari emessi dalla Banca, i soggetti portatori di interesse relativi alla titolarità di azioni e di altri strumenti finanziari e dei diritti derivanti dalle azioni nel capitale della Banca per conto proprio o per conto di terzi (tra i quali ad esempio gli Investitori Istituzionali e i gestori di attivi)".
82 La Direttiva 2007/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 luglio 2007, relativa all'esercizio di alcuni diritti degli azionisti di società quotate, come modificata dalla Direttiva (UE) 2017/828 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 maggio 2017.
Il Presidente, d'intesa con l'Amministratore Delegato, informa il Consiglio di Amministrazione sugli sviluppi e contenuti significativi del dialogo con gli Investitori, alla prima riunione utile, nel rispetto delle tempistiche previste per l'informativa pre-consiliare e in considerazione della rilevanza, urgenza e interesse della Banca.
La Funzione Investor Relations costituisce il punto di contatto della Banca, alla quale devono essere esclusivamente inviate le richieste di dialogo ai fini della Politica di Dialogo, da parte degli Investitori, Proxy advisor, agenzie di rating, utilizzando i contatti pubblicati nel sito internet www.gruppomps.it - Investor Relations.
Il dialogo è condotto dalla Banca in via reattiva o proattiva, nel rispetto di eventuali esigenze di riservatezza che alcune informazioni possono presentare anche alla luce della disciplina in materia di informazioni privilegiate, privacy e confidenzialità e riservatezza e degli orientamenti e delle raccomandazioni forniti dalle Autorità di Vigilanza, nell'ambito dei princìpi, regole e presidi adottati dal Consiglio di Amministrazione della Banca per la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti ed informazioni riguardanti BMPS.
Inoltre, si rappresenta che la Politica adottata dalla Banca prevede espressamente che il dialogo possa essere avviato anche su iniziativa degli Azionisti e degli Investitori, definendo modalità e procedure da seguire per avanzare le relative richieste, in conformità con quanto raccomandato dal Comitato di Corporate Governance.
Nel corso del 2024, in linea con la Politica di dialogo adottata dalla Banca con il supporto del Comitato Nomine e di un advisor esterno (Executive Search Spencer Stuart), a seguito dell'acquisto effettuato da alcuni azionisti di partecipazioni di BMPS messe in vendita dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, considerata anche la volontà manifestata di taluni di essi di volere mantenere una posizione stabile nell'azionariato, è stata condotta l'interlocuzione con questi ultimi al fine di individuare i cinque nuovi consiglieri di amministrazione da cooptare, a seguito delle dimissioni rassegnate dai Consiglieri indipendenti, indicati nella lista del MEF presentata il 27 marzo 2023.
Durante l'esercizio, è stata inoltre cura della Banca promuovere un rapporto, in via ordinaria e continuativa, con la comunità finanziaria per il tramite della Funzione Investor Relations. Anche a seguito dell'implementazione di alcune importanti iniziative strategiche della Banca previste dal Piano Industriale 2022-2026, della presentazione del nuovo Piano Industriale 2024-2028 e del ritorno alla distribuzione di dividendi, nonché a seguito dell'evoluzione della compagine azionaria della Banca e di potenziali operazioni di consolidamento del settore, si è registrato un maggiore interesse da parte di analisti, Investitori e società di rating alle attività e strategie della Banca, con un'intensificazione delle occasioni di contatto.
L'attività di dialogo con Azionisti, Investitori e più in generale con la comunità finanziaria è stata svolta sia attraverso la diffusione sistematica, corretta e tempestiva di informative chiare, veritiere e complete, assicurata dalla Banca con riguardo ai risultati di periodo finanziari e alla Dichiarazione Non Finanziaria per i temi di Sostenibilità che attraverso conference call, incontri dedicati alle agenzie di rating, roadshow e conferenze di settore.
Per ulteriori dettagli, quali ad esempio le modalità con le quali richiedere o avviare il dialogo con il Consiglio di Amministrazione, si rinvia alla Politica di Dialogo pubblicata nel sito internet www.gruppomps.it - Investor Relations.





L'Assemblea degli azionisti della Banca, regolarmente costituita, rappresenta l'universalità dei soci e le sue delibere, prese in conformità della legge e dello Statuto, obbligano tutti i soci, ancorché non intervenuti o dissenzienti. Si riunisce di regola a Siena e può essere convocata anche fuori della sede sociale, purché in Italia.
L'Assemblea è regolata dalle disposizioni legislative, regolamentari e dallo Statuto, vigenti.
L'Assemblea ordinaria o straordinaria è tenuta in unica convocazione.
L'Assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta l'anno entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale.
Le Assemblee (ordinarie e straordinarie) sono costituite e deliberano con i quorum previsti dalla legge per le assemblee indette in unica convocazione.
L'Assemblea ordinaria delibera a maggioranza assoluta dei votanti, fatta eccezione per la nomina dei membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale che viene effettuata, con le modalità del voto di lista ai sensi, rispettivamente, degli articoli 15 e 25 dello Statuto.
L'Assemblea rappresenta la principale occasione di dialogo e confronto della Banca con i propri azionisti, in particolare sui temi all'ordine del giorno, nel rispetto della parità informativa e della normativa sulle informazioni privilegiate.
Il Consiglio di Amministrazione agevola la partecipazione attiva degli azionisti e l'esercizio consapevole dei loro diritti assicurando un'informativa pre-assembleare, completa, accurata e tempestiva: con congruo anticipo rispetto all'evento e sempre nel rispetto della normativa applicabile, le informazioni e la documentazione riguardanti l'Assemblea sono depositate presso la sede sociale, pubblicate nel sito internet www.gruppomps.it – Corporate Governance – Assemblee azionisti e Cda e diffuse mediante il meccanismo di stoccaggio autorizzato E-Market storage - **.
La partecipazione degli Azionisti in Assemblea è regolata dalle norme di legge, regolamentari e statutarie in materia, nonché dal Regolamento assembleare della Banca pubblicato nel sito internet della Banca.
Possono intervenire all'Assemblea i soggetti ai quali spetta il diritto di voto, che dimostrino la loro legittimazione secondo le modalità previste dalla normativa pro-tempore vigente83, con facoltà di conferire delega di rappresentanza, e di inoltrarla alla Società scegliendo tra le modalità indicate nell'avviso di convocazione: l'apposita sezione del sito internet; il digital banking (per i titolari di azioni depositate presso la Banca, che abbiano sottoscritto e attivato tale servizio); la posta elettronica certificata ("PEC"); il fax o la consegna di una copia della delega all'atto del ricevimento pre-assembleare.
Agli azionisti clienti della Banca è assicurata la possibilità di utilizzare il servizio digital banking per chiedere l'apposita comunicazione che legittima l'intervento e l'esercizio del diritto di voto in Assemblea. Il medesimo servizio digital banking può essere utilizzato non solo per le Assemblee della Banca, ma anche per quelle di tutte le altre società quotate.
Per facilitare ulteriormente la partecipazione degli azionisti alle riunioni assembleari e l'esercizio dei loro diritti, in occasione di ciascuna Assemblea, la Banca mette a disposizione un rappresentante ai sensi dell'articolo 135-undecies del TUF ("Rappresentante Designato") al quale ciascun socio può conferire gratuitamente la delega con le istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposte all'ordine del giorno dell'Assemblea, mediante la sottoscrizione di un modulo il cui contenuto è disciplinato dal Regolamento Emittenti Consob, trasmesso entro la fine del secondo giorno di mercato aperto precedente la data dell'Assemblea. La delega può essere esercitata per le sole proposte in relazione alle quali siano conferite istruzioni di voto.
Lo Statuto della Banca non prevede il voto per corrispondenza.
Le modalità di intervento in Assemblea e l'esercizio dei diritti degli azionisti sono dettagliate nell'avviso di convocazione della specifica adunanza assembleare.
83 Comunicazione effettuata alla Banca da un intermediario abilitato, in favore e su richiesta del soggetto cui spetta il diritto di voto, sulla base delle evidenze contabili relative al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea (cd. record date).

Gli azionisti possono partecipare attivamente alla vita della Società, oltre che con l'esercizio del diritto di voto sugli argomenti all'ordine del giorno dell'Assemblea, anche con la presentazione di proposte alternative rispetto a quelle formulate dal Consiglio di Amministrazione, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa applicabile: gli azionisti che, anche congiuntamente, rappresentano almeno il 2,5% del capitale sociale, possono chiedere, entro dieci giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'Assemblea (o cinque giorni per i casi specifici indicati dalla normativa) l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti da essi proposti, ovvero presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno.
Non è ammessa l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare con riguardo agli argomenti che, a norma di legge, sono proposti dagli amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione da essi predisposta diversa da quelle ordinariamente previste dall'articolo 125-ter comma 1 del TUF.
I soci richiedenti predispongono una relazione che riporti la motivazione delle proposte di deliberazione sulle nuove materie di cui essi propongono la trattazione ovvero la motivazione relativa alle ulteriori proposte di deliberazione presentate su materie già all'ordine del giorno.
Le modifiche dell'ordine del giorno dell'Assemblea e la relativa relazione sono messe a disposizione degli azionisti da parte della Società mediante la pubblicazione nelle forme e nei termini di legge.
Coloro ai quali spetta il diritto di voto possono presentare individualmente proposte di deliberazione in Assemblea, indipendentemente dalla quota di azioni rappresentata.
Gli azionisti hanno il diritto di porre domande, anche prima della riunione assembleare, trasmettendole alla Società nei termini e con le modalità indicate nell'avviso di convocazione.
Entro il termine indicato nell'avviso di convocazione, la Società fornisce le risposte alle domande ritenute pertinenti con le materie all'ordine del giorno dell'Assemblea.
Il Presidente ha pieni poteri per dirigere e regolare la discussione assembleare ed esercita tale prerogativa avendo riguardo all'interesse a garantire la correntezza del voto assembleare, assicurando - ove necessario - che la durata dei lavori assembleari non pregiudichi la possibilità di partecipare e di esprimere il voto ai legittimati, nonché impedendo che sia turbato il regolare svolgimento dell'Assemblea.
Il Presidente stabilisce quindi le modalità per formulare la richiesta di intervento, la durata massima e l'ordine degli interventi. Durante l'Assemblea, il Presidente dà conto della pubblicazione dell'avviso di convocazione, nonché del deposito presso la sede sociale e il meccanismo di stoccaggio e della pubblicazione sul sito internet istituzionale, a disposizione degli azionisti e del pubblico, della documentazione prevista dalla normativa vigente (ad esempio, la documentazione concernente gli argomenti all'ordine del giorno, comprensiva delle relazioni illustrative e delle relative proposte deliberative).
Sin dal 2013 la Banca adotta un Regolamento assembleare che disciplina la costituzione e lo svolgimento delle assemblee degli azionisti e al quale il Presidente si riferisce per esercitare le proprie facoltà per regolare efficacemente i lavori assembleare, garantendo gli interventi degli azionisti e le loro eventuali repliche.
Il Regolamento assembleare è messo a disposizione degli azionisti in occasione della convocazione di ciascuna Assemblea, nella sezione dedicata del sito internet della Banca.

In occasione dell'Assemblea ordinaria degli azionisti dell'11 aprile 2024 convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio 2024, la partecipazione agli aventi diritto è stata consentita esclusivamente mediante il rilascio di apposita delega (o sub-delega) e delle istruzioni di voto al Rappresentante Designato dalla Banca ai sensi dell'art. 135-undecies del TUF, in linea con le disposizioni contenute nell'art. 106 del D. L. n. 18 del 17 marzo 202084. La partecipazione ai lavori assembleari, in presenza fisica o mediante sistemi di audioconferenza85 è stata consentita solo ai componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, al Rappresentante Designato, al Notaio incaricato e agli altri soggetti autorizzati dal Presidente in relazione agli argomenti all'ordine del giorno.
Considerata la modalità di intervento esclusivo per il tramite del Rappresentante Designato e nell'intento di agevolare nel miglior modo possibile l'esercizio dei diritti degli azionisti, garantendo un efficace dialogo tra gli stessi e la Società, nell'avviso di convocazione dell'Assemblea sono stati previsti dei termini temporali calibrati per consentire agli aventi diritto di presentare eventuali:
prima della scadenza stabilita per il rilascio da parte degli aventi diritto delle istruzioni di voto al Rappresentante Designato.
In tal modo si è inteso, da un lato di assicurare agli azionisti tempi adeguati di valutazione degli argomenti all'ordine del giorno e per l'inoltro delle relative istruzioni di voto al Rappresentante Designato, dall'altro lato di consentire alla Banca di fornire un'informativa completa, trasparente e paritaria a tutti gli azionisti. Con tali intendimenti, nell'avviso di convocazione sono state previste anche diverse modalità tecniche e canali di contatto con il Rappresentante Designato.
Nel mese di dicembre 2024, tenendo conto dell'esperienza pregressa maturata dalla Banca nel periodo emergenziale e nell'ambito del nuovo quadro normativo di semplificazione e razionalizzazione delle modalità di svolgimento delle assemblee di società quotate delineato dalla cd. Legge Capitali (Legge n. 21/2024) con l'introduzione del nuovo art. 135-undecies.1 del TUF ("Intervento in assemblea mediante il rappresentante designato"), il Consiglio di Amministrazione della Banca ha approvato la proposta di modifica dell'art. 14 dello Statuto Sociale, soggetta ad autorizzazione preventiva delle Autorità di Vigilanza e che sarà sottoposta all'Assemblea degli azionisti prevista per il 17 aprile 2025.
La proposta introduce all'art. 14 dello Statuto Sociale la facoltà riservata al Consiglio di Amministrazione di decidere, di volta in volta, in sede di delibera di convocazione di ogni singola Assemblea (ordinaria o straordinaria), se prevedere l'intervento degli azionisti aventi diritto e l'esercizio del diritto di voto in Assemblea esclusivamente tramite il Rappresentante Designato dalla Banca, al quale rilasciare apposita delega (o sub-delega) e relative istruzioni di voto, secondo le modalità indicate nell'avviso di convocazione, in conformità alla normativa, anche regolamentare, pro-tempore vigente, tenendo conto che sia le proposte individuali86 di delibera sugli argomenti all'ordine del giorno sia la presentazione di eventuali domande87 potranno essere presentate alla Società solo prima dell'Assemblea e non durante la stessa, così come previsto dall'art. 135-undecies.
84 D.L. convertito con modificazioni dalla Legge n. 27/2020, come prorogato dall'art. 3 comma 12-duodecies del D.L. n. 215/2023, convertito con modificazioni dalla Legge n. 18 del 23 febbraio 2024.
85 Sistemi di audioconferenza che garantiscano, tra l'altro, l'identificazione dei partecipanti e la possibilità di scambiare documenti relativi a tali argomenti. 86 I soggetti legittimati potranno presentare proposte individuali di delibera sugli argomenti all'ordine del giorno entro il quindicesimo giorno precedente
l'Assemblea e le proposte saranno pubblicate nel sito internet della Società entro i due giorni successivi a tal termine.




Il Monte dei Paschi di Siena nasce nel 1472 come Monte di Pietà per dare aiuto ai bisognosi, combattere l'usura e accompagnare lo sviluppo della città di Siena in un momento storico difficile.
Oltre cinquecento anni a contatto con i bisogni delle persone e delle comunità di appartenenza hanno sviluppato nel Gruppo Montepaschi un forte senso di responsabilità.
La partecipazione alla vita del territorio e delle comunità è per il Gruppo MPS il più efficace metodo per contribuire alla crescita sostenibile della Società: le imprese oggi non sono più chiamate a generare solo profitti, ma devono farlo applicando comportamenti e attuando progetti virtuosi.
Da ciò deriva la forte attenzione che il Gruppo presta alle esigenze delle persone, della comunità e dell'ambiente. Questo impegno si attua attraverso le decisioni aziendali, i comportamenti individuali e un confronto costante con gli interlocutori significativi, interni ed esterni, cogliendo le opportunità derivanti dalla transizione verso pratiche più sostenibili, prestando particolare attenzione al cambiamento climatico, consolidando la positività del proprio ruolo sociale, contribuendo allo sviluppo dei clienti, dell'ambiente e della società e al contempo alla gestione dei rischi associati.
La Banca e il Gruppo Montepaschi adottano un Codice Etico che costituisce il fondamento delle attività del Gruppo. Esso esplicita, ispirandosi ai più alti standard etici e professionali, i princìpi guida, i valori e le regole di condotta (che si affiancano agli obblighi di legge e regolamentari), che gli amministratori, sindaci, dirigenti e dipendenti delle società del Gruppo si impegnano a rispettare e a diffondere nello svolgimento delle proprie funzioni, in relazione alle rispettive responsabilità.
Il Gruppo, inoltre, si impegna a favorire l'adozione del Codice Etico tra le società collegate, controllate, partecipate, partner commerciali, consulenti e collaboratori. Il suo rispetto è elemento di valutazione dei rapporti attuali e futuri.
Il Codice Etico rappresenta quindi un importante strumento di governance, parte essenziale ed integrante del Modello 231, vincolante per tutti coloro che coinvolge. La sua applicazione viene monitorata e verificata nell'ambito del sistema dei controlli interni.
Il Codice Etico fa riferimento anche ai princìpi della Sostenibilità, della diversità e inclusione, della tutela dell'ambiente e della cultura del rischio nell'ambito della corporate governance per una gestione efficace e prudente delle società del Gruppo, della centralità della clientela, delle politiche di remunerazione e della disciplina delle operazioni con controparti operanti in "settori sensibili o controversi".
Il Codice Etico è pubblicato nel sito internet www.gruppomps.it - Corporate Governance - Modello di Governance.
Eventuali ulteriori pratiche di governo societario effettivamente adottate dalla Banca sono descritte nelle precedenti Sezioni della presente Relazione.




| Componenti | Data di prima | In carica da | approvazione In carica fino Assemblea |
(presentatori) | Lista (M/m) | Esecutivo | Non esecutivo | Indipendenza | Indipendenza | incarichi (****) Numero altri |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Carica | Anno di nascita |
nomina (*) |
bilancio | Lista (**) |
(***) | Codice | TUF | Riunioni (*) |
|||||
| Presidente | Maione Nicola |
1971 | 21/12/2017 | 20/04/2023 | 2025 | Azionisti | M | X | X | X | // | 14/14 | |
| Vice Presidente |
Brancadoro Gianluca |
1956 | 20/04/2023 | 20/04/2023 | 2025 | Azionisti | M | X | X | X | 2 | 14/14 | |
| Amministra tore Delegato/ CEO e Direttore Generale |
Lovaglio Luigi (1) |
1955 | 07/02/2022 | 20/04/2023 | 2025 | Azionisti | M | X | // | 14/14 | |||
| Consigliere | Barzaghi Alessandra |
1955 | 18/05/2020 | 20/04/2023 | 2025 | Azionisti | m | X | X | X | // | 14/14 | |
| Consigliere | Caltagirone Alessandro (2) |
1969 | 27/12/2024 | 27/12/2024 | 2024 | n.a. | n.a. | X | X | 8 | 0/0 | ||
| Consigliere | De Martini Paola – (LID) |
1962 | 18/05/2020 | 20/04/2023 | 2025 | Azionisti | m | X | X | X | 2 | 13/14 | |
| Consigliere | De Simone Elena (2) |
1975 | 27/12/2024 | 27/12/2024 | 2024 | n.a. | n.a. | X | X | 3 | 0/0 | ||
| Consigliere | Di Stefano Stefano |
1960 | 12/04/2022 | 20/04/2023 | 2025 | Azionisti | M | X | 1 | 13/14 | |||
| Consigliere | Lombardi Domenico |
1969 | 20/04/2023 | 20/04/2023 | 2025 | Azionisti | M | X | X | X | // | 14/14 | |
| Consigliere | Lucantoni Paola |
1968 | 20/04/2023 | 20/04/2023 | 2025 | Azionisti | M | X | X | X | // | 14/14 | |
| Consigliere | Oriani Raffaele |
1975 | 11/04/2024 | 11/04/2024 | 2025 | n.a. | n.a. | X | X | X | 1 | 9/9 | |
| Consigliere | Panucci Marcella (2) |
1971 | 27/12/2024 | 27/12/2024 | 2024 | n.a. | n.a. | X | X | X | // | 0/0 | |
| Consigliere | Paramico Renzulli Francesca (2) |
1972 | 27/12/2024 | 27/12/2024 | 2024 | n.a. | n.a. | X | X | X | // | 0/0 | |
| Consigliere | Sala Renato | 1953 | 20/04/2023 | 20/04/2023 | 2025 | Azionisti | M | X | X | X | // | 14/14 | |
| Consigliere | Tadolini Barbara (2) |
1960 | 27/12/2024 | 27/12/2024 | 2024 | n.a. | n.a. | X | X | X | 4 | 0/0 | |
| Amministratori cessati durante il periodo di riferimento | |||||||||||||
| Consigliere | Fabris De Fabris Paolo |
1970 | 20/04/2023 | 20/04/2023 | Dimissionario dal 17/12/2024 |
Azionisti | M | X | X | X | n.a. | 13/13 | |
| Consigliere | Foti Belligambi Lucia |
1972 | 20/04/2023 | 20/04/2023 | Dimissionaria dal 17/12/2024 |
Azionisti | M | X | X | X | n.a. | 13/13 | |
| Consigliere | Martiniello Laura |
1976 | 20/04/2023 | 20/04/2023 | Dimissionaria dal 17/12/2024 |
Azionisti | M | X | X | X | n.a. | 13/13 | |
| Consigliere | Negri-Cle menti Anna Paola |
1970 | 20/04/2023 | 20/04/2023 | Dimissionaria dal 17/12/2024 |
Azionisti | M | X | X | X | n.a. | 13/13 | |
| Consigliere | Visconti Donatella |
1956 | 20/04/2023 | 20/04/2023 | Dimissionaria dal 17/12/2024 |
Azionisti | M | X | X | X | n.a. | 13/13 | |
| Partecipazione al capitale minima richiesta per la presentazione delle liste in occasione dell'ultima nomina: 1% |
(1) Confermato Amministratore Delegato e Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in data 20 aprile 2023. Direttore Generale della Banca dall'8 febbraio 2022.
(2) Cooptato dal Consiglio di Amministrazione in data 27 dicembre 2024.
(LID) Lead Independent Director dal 12 dicembre 2024.
(*) Data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta in assoluto nel Consiglio di Amministrazione della Banca.
(**) Indica se la lista, da cui è stato tratto ciascun amministratore, sia stata presentata da azionisti ("Azionisti") ovvero dal Consiglio di Amministrazione ("CdA"). Nel caso di nomina senza applicazione del voto di lista come prevede lo Statuto, viene indicato "n.a.".
(***) Amministratore eletto dalla lista "di maggioranza" ("M") o "di minoranza" ("m"). Nel caso di nomina senza applicazione del voto di lista come prevede lo Statuto, viene indicato "n.a.".
(****) Numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dall'esponente, alla data del 31 dicembre 2024, nelle società quotate o di rilevanti dimensioni indicate nella Tabella n.1-bis.
(*****) Numero di riunioni alle quali l'Amministratore ha partecipato rispetto al numero complessivo di riunioni a cui avrebbe potuto partecipare.
| AMMINISTRATORE | ELENCO INCARICHI SOCIETÀ |
DEL GRUPPO MPS | ||
|---|---|---|---|---|
| SI | NO | |||
| Maione Nicola - Presidente | Nessuna. | |||
| Brancadoro Gianluca - Vice Presidente | Consigliere di Amministrazione di Fondo Italiano di Investimento SGR S.p.A. | X | ||
| Presidente di Scouting Investments S.p.A. | X | |||
| Lovaglio Luigi - Amministratore Delegato/CEO e Direttore Generale |
Nessuna | |||
| Barzaghi Alessandra | Nessuna | |||
| Caltagirone Alessandro | Consigliere di Amministrazione di ACEA S.p.A. | X | ||
| Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione di Aalborg Portland Holding A/S |
X | |||
| Consigliere di Caltagirone S.p.A. | X | |||
| Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione di Caltagirone Editore S.p.A. |
X | |||
| Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione di Cementir Holding N.V. | X | |||
| Presidente del Consiglio di Amministrazione di Immobiliare Caltagirone S.p.A. |
X | |||
| Consigliere di Società per lo Sviluppo Urbano S.p.A. | X | |||
| Consigliere di Vianini Lavori S.p.A. | X | |||
| De Martini Paola | Consigliere di Amministrazione di Growens S.p.A. | X | ||
| Sindaco effettivo di Sol S.p.A. | X | |||
| De Simone Elena | Presidente del Consiglio di Amministrazione di Domus Italia S.p.A. | X | ||
| Consigliere di Immobiliare Caltagirone S.p.A. | X | |||
| Consigliere di Amministrazione di Caltagirone S.p.A. | X | |||
| Di Stefano Stefano | Membro del Supervisory Board di STMicroelectronics Holding N.V. – STM | X | ||
| Lombardi Domenico | Nessuna | |||
| Lucantoni Paola | Nessuna | |||
| Oriani Raffaele | Nessuna | |||
| Panucci Marcella | Nessuna | |||
| Sala Renato | Nessuna | |||
| Tadolini Barbara | Presidente del Collegio Sindacale di ENEL S.p.A. | X | ||
| Sindaco effettivo di Parmalat S.p.A. | X | |||
| Presidente del Collegio Sindacale di Francesco Baretto S.p.A. | X | |||
| Sindaco Effettivo di GB Bernucci S.r.L. | X |

| Carica | Componenti | Anno di nascita | Data di prima nomina (*) |
In carica dal | di approvazione all'Assemblea In carica fino del bilancio |
Lista (**) |
Indipendenza Codice |
Riunioni (***) |
incarichi (****) altri Numero |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Presidente | Ciai Enrico | 1957 | 18/05/2020 | 20/04/2023 | 2025 | m | X | 43/43 | // |
| Sindaco effettivo | Granata Giacomo | 1964 | 11/04/2024 | 11/04/2024 | 2025 | n.a. | X | 20/20 | // |
| Sindaco effettivo | Linguanti Lavinia | 1987 | 20/04/2023 | 20/04/2023 | 2025 | M | X | 43/43 | // |
| Sindaco supplente | Cotone Pierpaolo | 1951 | 20/04/2023 | 11/04/2024 (1) | 2025 | M | X | 23/23 | // |
| Sindaco supplente | Giordano Paola Lucia Isabella |
1962 | 11/04/2024 | 11/04/2024 | 2025 | n.a. | X | n.a. | // |
| Sindaci cessati durante il periodo di riferimento | |||||||||
| // |
Partecipazione al capitale minima richiesta per la presentazione delle liste in occasione dell'ultima nomina: 1%
NOTE
(*) Data in cui il Sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel Collegio Sindacale della Banca.
(**) Sindaco eletto dalla lista "di maggioranza" ("M") o "di minoranza" ("m"). Viene indicato "n.a." nel caso di nomina senza applicazione del voto di lista, come prevede lo Statuto.
(***) Numero di riunioni alle quali il Sindaco ha partecipato rispetto al numero complessivo di riunioni a cui avrebbe potuto partecipare.
(****) Numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dall'esponente, alla data del 31 dicembre 2024, rilevanti ai sensi dell'articolo 148-bis TUF. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'articolo 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob.
(1) Il Sindaco supplente Pierpaolo Cotone, subentrato nella carica di Sindaco effettivo in data 15 maggio 2023 a seguito delle dimissioni rassegnate dal Sindaco effettivo Roberto Serrentino, è tornato a ricoprire la carica di Sindaco supplente a far data dalla deliberazione assembleare dell'11 aprile 2024.



Assemblea: l'Assemblea degli azionisti di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.
Autorità di Vigilanza: le autorità, nazionali o comunitarie, che svolgono funzioni di vigilanza sull'operatività della Società, secondo le specifiche disposizioni di legge e regolamentari.
Azionista Significativo: il soggetto che, direttamente o indirettamente (attraverso società controllate, fiduciari o interposta persona), controlla la Società o è in grado di esercitare su di essa un'influenza notevole o che partecipa, direttamente o indirettamente, a un patto parasociale attraverso il quale uno o più soggetti esercitano il controllo o un'influenza notevole sulla Società.
BMPS/Banca/Capogruppo/Emittente/Società: Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., Capogruppo del gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena, con sede sociale in Piazza Salimbeni, 3 - 53100 Siena (SI) - Italia.
Codice/Codice di Corporate Governance: il Codice di Corporate Governance, approvato dal Comitato per la Corporate Governance il 31 gennaio 2020, applicabile dal 1° gennaio 2021.
Codice Civile: il Codice Civile italiano di cui al R.D. 16 marzo 1942 n. 262.
Codice Etico: il codice approvato dal Consiglio di Amministrazione che costituisce il fondamento delle attività del Gruppo ed indica i princìpi guida, i valori e le regole di condotta (che si affiancano agli obblighi di legge e regolamentari) che gli amministratori, sindaci, dirigenti delle società, dipendenti del Gruppo, partner commerciali, consulenti e collaboratori sono chiamati a rispettare.
Collegio Sindacale/Organo di Controllo: il Collegio Sindacale dell'Emittente.
Comitati Endoconsiliari: i comitati costituiti all'interno del Consiglio di Amministrazione dell'Emittente.
Consiglieri/amministratori: i componenti del Consiglio di Amministrazione dell'Emittente.
Consiglio/Organo di Amministrazione: il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente.
Decreto MEF n. 169/2020: "Regolamento in materia di requisiti e criteri di idoneità allo svolgimento dell'incarico degli esponenti aziendali delle banche, degli intermediari finanziari, dei confidi, degli istituti di moneta elettronica, degli istituti di pagamento e dei sistemi di garanzia dei depositanti" emanato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze con Decreto del 23 novembre 2020, n. 169, in vigore per le nomine successive al 30 dicembre 2020.
Direttiva CRD: Direttiva 2013/36/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013, come successivamente modificata, sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento.
Direttiva Parti Correlate: "Direttiva di gruppo in ambito di gestione adempimenti prescrittivi in materia di parti correlate, soggetti collegati e obbligazioni degli esponenti bancari" approvata dal Consiglio di Amministrazione (da ultimo in data 19 gennaio 2022).
Dirigente Preposto: dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza.
Disposizioni di Vigilanza in materia di sistema dei controlli interni: Circolare Banca d'Italia n. 285/2013, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 3.
Disposizioni di Vigilanza per le banche in materia di governo societario: Circolare Banca d'Italia n. 285/2013, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 1.
Disposizioni di Vigilanza per le banche in materia di Politiche e prassi di remunerazione: Circolare Banca d'Italia n. 285/2013, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2.
Disposizioni di Vigilanza Soggetti Collegati Banca d'Italia: Circolare Banca d'Italia n. 285/2013, Parte Terza, Capitolo 11, in materia di attività di rischio e conflitti di interessi nei confronti di soggetti collegati.
Esercizio: l'esercizio sociale a cui si riferisce la Relazione, concluso al 31 dicembre 2024.
ESRS: (European Sustainability Reporting Standards) i princìpi di rendicontazione di sostenibilità definiti nel Regolamento Delegato (UE) 2023/2772 della Commissione del 31 luglio 2023.
Funzioni Aziendali: le singole funzioni appartenenti alla struttura organizzativa della Banca, che svolgono l'insieme di attività utili al perseguimento dello scopo sociale e degli obiettivi dell'Emittente.
Gruppo Montepaschi/Gruppo: gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena di cui l'Emittente è Capogruppo.
Modello 231: Modello di organizzazione, gestione e controllo per la prevenzione dei reati ex D. Lgs. 231/2001.
OdV 231/Organismo di Vigilanza 231: organismo istituito dal Consiglio di Amministrazione con le funzioni di vigilanza sul funzionamento, l'osservanza e l'aggiornamento del modello organizzativo della Banca ex D. Lgs. n. 231/2001.
Regolamento Emittenti Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 11971 del 14 maggio 1999 in materia di emittenti.
Regolamento Parti Correlate Consob: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 12 marzo 2010 in materia di operazioni con parti correlate.
Relazione: la relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di BMPS, redatta ai sensi dell'articolo 123-bis TUF.
Relazione sulla Politica di Remunerazione: Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, redatta ai sensi dell'articolo 123-ter TUF.
Rendicontazione di Sostenibilità: rendicontazione societaria relativa ai temi di Sostenibilità, pubblicata dalla Banca ai sensi del Decreto Legislativo 6 settembre 2024, n. 125 (di trasposizione della Direttiva europea n. 2022/2464 - cd. CSRD), secondo gli standard di rendicontazione adottati dalla Commissione Europea (i princìpi ESRS). La Dichiarazione di Sostenibilità, contenuta nella relazione sulla gestione del bilancio d'esercizio della Banca, è pubblicata nel sito internet www.gruppomps.it – Sostenibilità – Report.
Sostenibilità ESG: la sostenibilità intesa come modello di sviluppo sostenibile volto a creare valore di lungo periodo per un'azienda, le sue persone, i suoi clienti, la comunità e il contesto sociale e ambientale in cui opera, in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri e che si sviluppa su tre dimensioni: ambientale (E), sociale (S) e di governance (G). In particolare, l'acronimo ESG (Environment, Social, Governance) si riferisce ai criteri di natura non finanziaria volti a valutare l'impatto ambientale, il rispetto dei valori sociali, gli aspetti di buona gestione di un'organizzazione nello svolgimento delle proprie attività.
Statuto Sociale/Statuto: lo Statuto sociale di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., consultabile sul sito internet www.gruppomps.it - Modello di Governance, nella versione vigente a seguito delle modifiche deliberate dall'Assemblea straordinaria del 15 settembre 2022.
Successo Sostenibile: obiettivo che guida l'azione del Consiglio di Amministrazione per creare valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti, tenendo conto degli interessi degli altri stakeholder rilevanti per la Società.
Testo Unico Bancario/TUB: il Decreto Legislativo 1° settembre 1993, n. 385.
Testo Unico della Finanza/TUF: il Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.
Testo Unico sulla revisione legale dei conti: Decreto Legislativo 27 gennaio 2010 n. 39, attuativo della Direttiva 2006/43/ CE.
Top Management: alti dirigenti che non sono membri dell'Organo di Amministrazione e che hanno il potere e la responsabilità della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società e del Gruppo ad essa facente capo.
In maiuscolo sono indicate anche le definizioni contenute nel Codice di Corporate Governance in vigore dal 1° gennaio 2021.
Per le voci indicate in maiuscolo relativamente ai temi sulla Sostenibilità, si fa rinvio anche alle definizioni contenute nella Direttiva di Gruppo "Linee guida in materia di Sostenibilità e ESG", pubblicata nel sito internet www.gruppomps.it - Sostenibilità.
I provvedimenti normativi, regolamentari e le leggi applicabili, tempo per tempo, all'Emittente, si intendono citati nella Relazione con riferimento alla versione eventualmente modificata o integrata successivamente alla loro emanazione.

| Informazioni legali | Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. Sede sociale in Siena, Piazza Salimbeni, 3 Capitale Sociale: € 7.453.450.788,44 |
|---|---|
| Codice Fiscale e n. iscrizione al Registro delle Imprese di Arezzo - Siena: 00884060526 GRUPPO IVA MPS - Partita IVA 01483500524 |
|
| Gruppo Bancario Monte dei Paschi di Siena - Codice Banca 1030.6 - Codice Gruppo 1030.6 |
|
| Iscritta all'Albo presso la Banca d'Italia al n. 5274 | |
| Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ed al Fondo Nazionale di Garanzia |
| Dialogo con la Società | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| SITO INTERNET (istituzionale) | www.gruppomps.it | |||||
| SITO WEB (commerciale) | www.mps.it | |||||
| Rapporti con gli azionisti, gli investitori e gli operatori della comunità finanziaria nazionale e internazionale Punto di contatto per gli ambiti della Politica di dialogo adottata dalla Società |
www.gruppomps.it - Investor Relations Staff Investor Relations - Elisabetta Pozzi E-mail: [email protected] |
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| Rapporti con gli azionisti e investitori sui temi di Sostenibilità e ESG |
www.gruppomps.it - Sostenibilità Staff Sostenibilità e ESG - Maria Costante E-mail: [email protected] |
|||||
| Informativa societaria sulla corporate governance e rapporti con gli azionisti in funzione dell'Assemblea dei soci |
www.gruppomps.it - Corporate Governance Direzione Group General Counsel - Riccardo Quagliana E-mail: [email protected] |



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