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Banco di Desio e della Brianza

Annual Report Mar 26, 2025

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Annual Report

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Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2024

Bilancio Consolidato del Gruppo Banco Desio al 31 dicembre 2024

Progetto di Bilancio d'Esercizio di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. al 31 dicembre 2024

Banco di Desio e della Brianza S.p.A.

Sede legale: Via Rovagnati, 1 20832 Desio (MB) Tel. 0362 613.1 [email protected] www.bancodesio.it Capitale sociale Euro 70.692.590,28 i.v. Iscritta alla Camera di Commercio Metropolitana di Milano, Monza e Brianza e Lodi R.E.A. n. MB-129094 Codice Fiscale n.01181770155 - P.IVA 10537880964 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia Iscritta all'Albo delle Banche al Cod. ABI n. 3440/5 Capogruppo del Gruppo Bancario Banco di Desio e della Brianza, iscritto all'Albo dei Gruppi Bancari al n.3440/5

Cariche sociali

Consiglio di Amministrazione

NOMINATO DALL'ASSEMBLEA DEL 27 APRILE 2023 in carica fino all'approvazione del bilancio al 31.12.2025

Presidente Stefano Lado Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Maria Decio* Consiglieri Graziella Bologna* Valentina Maria Carla Casella Paola Bruno Agostino Gavazzi* Tito Gavazzi Alessandra Maraffini Laura Tulli Gerolamo Gavazzi* Folco Trabalza (nominato dall'Assemblea del 18 aprile 2024) Presidente Emiliano Barcaroli Sindaci Effettivi Rodolfo Anghileri Sindaci Supplenti Stefano Antonini Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Maria Decio

* Membri del Comitato Esecutivo

Collegio Sindacale

NOMINATO DALL'ASSEMBLEA DEL 27 APRILE 2023 in carica fino all'approvazione del bilancio al 31.12.2025 Dirigente Preposto Mauro Walter Colombo

Stefania Chiaruttini Silvia Re Erminio Beretta

Direzione Generale

Dirigente Preposto ex art. 154-bis TUF Società di revisione KPMG S.p.A.

Società di revisione

Indice

Lettera agli stakeholder 5
Gruppo Banco Desio in sintesi 7
Struttura del Gruppo Banco Desio e presenza territoriale 9
BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO BANCO DESIO
Relazione sulla gestione consolidata 10
Rendicontazione consolidata di sostenibilità 85
Attestazione ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5-ter, del D.lgs. 58/1998 248
Attestazione della società di revisione ai sensi dell'art.14-bis del D.lgs. 39/2010 249
Schemi di bilancio consolidato 253
Stato patrimoniale consolidato 254
Conto economico consolidato 256
Prospetto della redditività complessiva consolidata 257
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 258
Rendiconto finanziario consolidato 260
Nota integrativa consolidata 262
Parte A – Politiche contabili 263
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato 319
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato 377
Parte D – Redditività complessiva consolidata 402
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 403
Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato 481
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda 484
Parte H – Operazioni con parti correlate 488
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 491
Parte L – Informativa di settore 494
Parte M – Informativa sul leasing 496
Attestazione ai sensi dell'art.154-bis, commi 3 e 4, del D.lgs. 58/1998 499
Relazione della società di revisione ai sensi dell'art.14 del D.lgs. 39/2010 e dell'art. 10 del Reg. (UE)
537/2014 501
Allegato – Informativa al Pubblico Stato per Stato 509

PROGETTO DI BILANCIO D'ESERCIZIO DI BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A.

Relazione sulla gestione 511
Schemi di bilancio dell'impresa 571
Stato patrimoniale 572
Conto economico 574
Prospetto della redditività complessiva 575
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 576
Rendiconto finanziario 578
Nota integrativa 580
Parte A – Politiche contabili 581
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale 629
Parte C – Informazioni sul conto economico 690
Parte D – Redditività complessiva 714
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 715
Parte F – Informazioni sul patrimonio 783
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda 785
Parte H – Operazioni con parti correlate 789
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 794
Parte M – Informativa sul leasing 798
Attestazione ai sensi dell'art.154-bis, commi 3 e 4, del D.lgs. 58/1998 801
Relazione della società di revisione ai sensi dell'art.14 del D.lgs. 39/2010 e dell'art. 10 del Reg. (UE)
537/2014 803
Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti ai sensi dell'art. 153 D.lgs. 58/1998 810

Lettera agli stakeholder

Care Lettrici e Cari Lettori,

il bilancio 2024 si presenta in una forma molto più articolata rispetto al passato. L'anno appena concluso, con l'entrata in vigore della nuova normativa sulla rendicontazione di sostenibilità, vede infatti comparire all'interno della relazione sulla gestione consolidata la nostra nuova "Rendicontazione di sostenibilità" in sostituzione del precedente bilancio di sostenibilità.

Il documento che possiamo sfogliare oggi non è più rivolto solamente al passato, alle cose importanti che abbiamo fatto, è rivolto con sempre maggiore slancio al futuro, a quello che vogliamo fare, perché l'ambizione di Banco Desio è l'essere riconosciuto come una banca di primo piano che promuove la transizione verso un'economia sostenibile.

I nuovi contenuti del bilancio sono un segno dei tempi che cambiano, proponendo nuove sfide e opportunità da cogliere per poter soddisfare ancora meglio le esigenze dei clienti attuali e potenziali, che oggigiorno sono decisamente più strutturate rispetto al passato.

Le operazioni straordinarie degli ultimi anni, la cessione dell'attività di merchant acquiring, l'acquisizione del ramo sportelli di BPER, di Dynamica e del ramo sportelli di BPPB, ci hanno permesso di crescere e di poter offrire i nostri servizi a un numero sempre maggiore di clienti.

L'incremento non ha riguardato solamente le masse intermediate ma anche il deciso rafforzamento patrimoniale di Banco Desio e del gruppo, accompagnato dalla solida crescita della performance ordinaria, dalla riduzione del cost income ratio e dal buon miglioramento degli indicatori di rischio.

Oggi siamo un gruppo più forte e solido, consapevole che la complessità dello scenario attuale richieda prudenza e capacità di visione. Questo bilancio illustra i frutti molto positivi di un impegno costante nel perseguire, certamente risultati economici postivi, così come ambiziosi obiettivi sociali e ambientali che riflettono i valori fondanti del Gruppo Banco Desio.

Consapevoli del ruolo che abbiamo nei territori in cui operiamo al fianco delle famiglie e delle imprese, vogliamo utilizzare questo strumento di comunicazione non tanto per un resoconto delle attività svolte, quanto piuttosto per condividere i progressi compiuti, per ispirare e coinvolgere i nostri stakeholder nel nostro viaggio verso un mondo più sostenibile ed equo.

Questo documento rappresenta una continuazione del nostro impegno, già espresso attraverso il Bilancio di Sostenibilità. Nella Rendicontazione di Sostenibilità raccontiamo la nostra performance non finanziaria e soprattutto in quale modo intendiamo raggiungere gli impegni di sostenibilità che ci siamo presi con il Piano Industriale "Beyond26".

La nostra sfida è quella di coniugare tradizione e innovazione, con la consapevolezza che la prima senza la seconda può tradursi in qualcosa di non sostenibile e che non crea valore. Noi vogliamo essere una banca moderna ma riconoscibile per i suoi valori, vogliamo essere percepiti come una banca amica e vicina ai suoi clienti, pronta a sostenerli anche in questo cambiamento.

L'impegno e le risorse che il Gruppo sta investendo per rendere più sostenibile il nostro modo di fare banca sono stati riconosciuti anche dalle principali agenzie internazionali che nel corso del 2024 hanno incrementato i rating ESG che ci hanno assegnato. Questo è per noi uno sprone a fare sempre meglio, continuando a migliorare le nostre pratiche sostenibili e a contribuire positivamente all'ambiente e alla società.

Molto positivi sono stati gli impatti diretti che abbiamo generato anche nel corso del 2024 per la parità di genere nelle retribuzioni e negli avanzamenti di carriera, per le assunzioni di giovani talenti, per la formazione generale e specialistica in materia di sostenibilità, per l'utilizzo responsabile dei materiali di consumo, per i consumi energetici con le relative emissioni e, non da ultimo, per il continuo sostegno alle iniziative sociali, culturali e sportive che valorizzano i territori in cui operiamo.

Anche quest'anno desideriamo esprimere la nostra profonda gratitudine per ciò che è stato realizzato, anzitutto a quanti hanno contribuito e stanno contribuendo in modo significativo a scrivere la storia del nostro Gruppo con la loro professionalità, competenza e dedizione. Insieme, continueremo a lavorare con impegno e spirito di squadra per affrontare le sfide future e perseguire gli obiettivi sfidanti che ci siamo prefissati.

Rimane ferma, come dicevamo, la consapevolezza che la complessità dello scenario attuale richiede prudenza e capacità di visione. Non abbiamo dubbi che sapremo continuare a dimostrare la nostra capacità di rispondere in modo innovativo alle esigenze dei nostri stakeholder, mantenendo l'impegno agli elevati livelli di customer satisfaction che tradizionalmente ci caratterizzano.

Continueremo ad essere un riferimento fondamentale, mantenendo saldo il rispetto dei nostri valori anche nell'innovazione tecnologica e nella trasformazione digitale per rendere sempre più accessibili e al passo con i tempi i servizi bancari offerti. Attraverso la collaborazione e l'impegno condiviso, intendiamo consolidare il nostro ruolo come motore di sviluppo sostenibile e di benessere per i territori in cui operiamo, per un futuro migliore per tutti.

Stefano Lado Alessandro Decio Presidente Amministratore Delegato

Desio, 11 marzo 2025

Gruppo Banco Desio in sintesi

Principali grandezze e indicatori 2024 rispetto ai target del piano "Beyond26"

1 Incidenza degli impieghi allineati ovvero potenzialmente allineati alla Tassonomia UE (Reg. 2020/852) e degli impieghi nella forma di linked loan sul totale impieghi alla clientela

2 Incidenza dei green bond retail emessi sul totale della raccolta wholesale

Impatti ambientali diretti
Emissioni Co2 eq. (Scope1)
- 2%3
(target - 6% al 2026 vs 2023)
Consumi di elettricità da fonte
rinnovabile certificata
100%4
(target 100%)
Consumi di carta non riciclata e/o
non certificata FSC/PEFC
1,4%5
(target < 3%)
Consumi di toner riciclati
100%6
(target 100%)
Impatti diretti relativi a people, diversity & inclusion
Incremento del genere meno
rappresentato in ruoli manageriali7
+ 5%
(target + 5% al 2026 vs 2023)
Gender Pay Equality8
0%
-1%
Retribuzione
Stipendio base
complessiva
(target 0% divario retributivo di genere)
Assunzioni genere meno
rappresentato
48%
(target 50%)
Assunzioni under 30
32%
(incremento giovani talenti al 2026)

Formazione ESG Realizzati corsi di formazione generale rivolta a tutti i dipendenti e corsi di formazione specialistica (come da piano)

Impegno per la comunità & governance sostenibile

Sostegno/adesione a iniziative sociali, culturali, di educazione finanziaria e sportive giovanili (come da piano)

Induction ESG Erogate tre sessioni formative agli organi di supervisione strategica e al top management del gruppo (come da piano)

3 Proforma calcolato considerando le tonnellate di emissioni di Co2 equivalente del Gruppo nel 2024 al netto di Dynamica. Includendo anche i consumi di Dynamica l'indicatore sarebbe -1%

4 L'indicatore non subisce variazioni escludendo dai consumi di energia elettrica del Gruppo nel 2024 il dato di Dynamica

5 L'indicatore non subisce variazioni escludendo dai consumi di carta del Gruppo nel 2024 il dato di Dynamica

6 Proforma calcolato considerando i consumi di toner del Gruppo nel 2024 al netto di Dynamica. Includendo anche i consumi di Dynamica l'indicatore sarebbe 99%. 7 Calcolato considerando il dato relativo all'incremento del genere meno rappresentato (i) con inquadramento di dirigente e quadro direttivo, (ii) responsabile nella rete territoriale (area o filiale) e (iii) responsabile nelle strutture centrali (direzione, area o ufficio)

8 Indicatore calcolato come media della seguente formula utilizzata per ciascuna categoria di inquadramento contrattuale: "(media della retribuzione oraria lorda dei dipendenti di sesso maschile – media della retribuzione oraria lorda dei dipendenti di sesso femminile) / della retribuzione oraria lorda dei dipendenti di sesso maschile * 100" (cfr. Obbligo di informativa S1-16 dell'ESRS S1)

Struttura del Gruppo Banco Desio e presenza territoriale

Il perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2024 del Gruppo Banco Desio include le seguenti società:

Dynamica Retail S.p.A. ("Dynamica Retail") e la sua controllata Dynamica Retail Agenzia in Attività Finanziaria S.r.l. ("Dynamica Agenzia") risultano incluse nel perimetro di consolidamento a partire dal 1° giugno 2024, a seguito del perfezionamento dell'accordo strategico con cui Banco Desio ha acquisito l'89,23% del capitale sociale di Dynamica Retail.

Relazione sulla Gestione Consolidata

1 - Premessa

I dati e gli indici riportati nella presente Relazione sulla gestione, oltre ai commenti sulle composizioni delle voci e sugli scostamenti intervenuti, laddove riconducibili, fanno riferimento allo Stato patrimoniale dello Schema del bilancio nonché al Conto economico riclassificato predisposto a partire dallo Schema del bilancio.

I saldi esposti negli schemi di bilancio e nelle relative tabelle di dettaglio per il periodo di riferimento esprimono gli effetti derivanti (i) dall'acquisizione di Dynamica Retail S.p.A., nonché della sua controllata Dynamica Retail Agenzia in Attività Finanziaria S.r.l., ivi inclusi quelli derivanti dal processo di Purchase Price Allocation (PPA) determinato in via definitiva alla data di acquisizione (1° giugno 2024) ai sensi dell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali e (ii) gli effetti derivanti dall'acquisizione del ramo sportelli da Banca Popolare di Puglia e Basilicata (BPPB), realizzata il 7 dicembre 2024, ivi inclusi quelli derivanti dal processo di Purchase Price Allocation (PPA) provvisoriamente determinato, ai sensi dell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali.

Si segnala, inoltre, che con riferimento al periodo di confronto, i saldi esposti includono gli effetti derivanti (i) dall'acquisizione del ramo sportelli dal Gruppo BPER, realizzata il 20 febbraio 2023, ivi inclusi quelli derivanti dal processo di Purchase Price Allocation (PPA)ai sensi dell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali e (ii) dalla cessione a Worldline Italia del ramo d'azienda relativo all'attività di merchant acquiring, avvenuta in data 28 marzo 2023.

I valori economici posti a confronto sono stati riesposti per la modifica del criterio di esposizione del costo ammortizzato applicato dalla controllata Fides al fine di renderlo omogeneo con quello adottato dalla Capogruppo. Inoltre, nella presente relazione finanziaria consolidata i valori patrimoniali ed economici posti a confronto sono stati riesposti per recepire la riclassifica dei debiti/interessi passivi connessi con le operazioni di cessione di attività finanziarie (cartolarizzazioni) che non rispettano i requisiti posti dall'IFRS 9 per la loro integrale cancellazione dal bilancio ("passività a fronte di attività cedute non cancellate") dalla voce "Titoli in circolazione" alla voce "Altri debiti" (ossia "Debiti verso banche" e "Debiti verso clienti").

Nella definizione dei contenuti delle note di commento si è tenuto peraltro conto delle indicazioni contenute nella Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" di Banca d'Italia, nel documento dell'ESMA "European common enforcement priorities for 2024 corporate reporting" del 27 ottobre 2024, nonché nel Richiamo di attenzione Consob n. 2/24 "L'informativa sul clima fornita nei bilanci" del 20 dicembre 2024.

Con particolare riferimento alle informazioni relative al rischio climatico ambientale si fa rimando a quanto illustrato (i) nel paragrafo "La misurazione e la gestione dei rischi" della relazione sulla gestione consolidata, (ii) nel paragrafo "12.1.4 Valutazione della rilevanza" della Rendicontazione di sostenibilità contenuta nella relazione sulla gestione consolidata, (iii) nella nota "Rischio di sostenibilità" del paragrafo "Rischi e incertezze nell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico" contenuto nella Parte A – Politiche Contabili della nota integrativa consolidata, in corrispondenza della sezione dedicata agli altri aspetti della parte generale, e (iii) nella nota "Inclusione del rischio climatico ambientale (fisico e transizione)" del paragrafo "2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese" contenuto nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata, in corrispondenza della sezione dedicata al rischio di credito.

Il presente documento, in formato PDF, non costituisce adempimento agli obblighi derivanti dalla Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e dal Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (il "Regolamento ESEF" - European Single Electronic Format) per cui è stato elaborato apposito formato XHTML.

2 – Indicatori Alternativi di Performance (IAP)

Gli indicatori alternativi di performance (IAP) esposti nella presente Relazione sulla gestione sono stati individuati per facilitare la comprensione della performance del Gruppo Banco Desio. Gli IAP non sono previsti dai principi contabili internazionali, rappresentano informazioni supplementari rispetto alle misure definite in ambito IAS/IFRS e non sono in alcun modo sostitutivi di queste ultime.

Per ciascun IAP è fornita evidenza della formula di calcolo e le grandezze utilizzate sono desumibili dalle informazioni contenute nelle relative tabelle e/o negli schemi di bilancio riclassificati contenuti nella sezione "Risultati" della presente Relazione.

I suddetti indicatori si basano sulle linee guida dell'European Securities and Markets Authority (ESMA) del 5 ottobre 2015 (ESMA/2015/1415), incorporate nella Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015. Aderendo alle indicazioni contenute nell'aggiornamento del documento "ESMA32_51_370 – Question and answer – ESMA Guidelines on Alternative Performance Measures (APMS)", pubblicato il 17 aprile 2020, non è stata apportata alcuna modifica agli IAP né sono stati introdotti nuovi indicatori ad hoc per evidenziare in modo separato gli effetti delle crisi geo-politiche internazionali e all'epidemia da Covid-19. Valori patrimoniali 31.12.2024 31.12.2023 Importi in migliaia di euro ass. %

Dati di sintesi e indici patrimoniali, economici, di rischiosità e di struttura rilevanti

5 ottobre 2015 (ESMA/2015/1415), incorporate nella Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre
2015. Aderendo alle indicazioni contenute nell'aggiornamento del documento "ESMA32_51_370 –
Question and answer – ESMA Guidelines on Alternative Performance Measures (APMS)", pubblicato il 17
aprile 2020, non è stata apportata alcuna modifica agli IAP né sono stati introdotti nuovi indicatori ad hoc
per evidenziare in modo separato gli effetti delle crisi geo-politiche internazionali e all'epidemia da Covid
19.
Dati di sintesi e indici patrimoniali, economici, di rischiosità e di
struttura rilevanti
Valori patrimoniali 31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
Importi in migliaia di euro ass. %
Totale attiv
o
18.633.459 18.555.255 78.204 0,4%
Attiv
ità finanziarie
4.289.496 3.957.354 332.142 8,4%
Cassa e disponibilità liquide (1) 1.019.658 1.655.187 -635.529 -38,4%
erso banche (2)
Crediti v
402.347 343.818 58.529 17,0%
erso clientela (2)
Crediti v
12.036.529 11.653.626 382.903 3,3%
di cui Crediti verso clientela ordinaria
ità materiali (3)
Attiv
12.036.529
230.253
11.653.626
230.994
382.903
-741
3,3%
-0,3%
Attiv
ità immateriali
42.016 41.619 397 1,0%
erso banche (4)
Debiti v
798.673 2.026.522 -1.227.849 -60,6%
erso clientela (4) (5) (6)
Debiti v
13.222.342 12.430.325 792.017 6,4%
Titoli in circolazione (4) 2.584.873 2.280.448 304.425 13,3%
Patrimonio (incluso l'Utile di periodo) 1.447.546 1.354.015 93.531 6,9%
Fondi Propri 1.413.947 1.366.391 47.557 3,5%
Raccolta indiretta totale
di cui Raccolta indiretta da clientela ordinaria
22.534.481
14.396.060
20.075.207
12.683.669
2.459.274
1.712.391
12,3%
13,5%
di cui Raccolta indiretta da clientela istituzionale 8.138.421 7.391.538 746.883 10,1%
(1)
Alla
data
del
31dicembre
2024
nella
voce
Cassa
e
disponibilità
liquide
risultano
contabilizzati
i
conti
correnti,
i
depositi
a
mantenimento della Riserva obbligatoria, investita in depositi overnight (1,5 miliardi di euro alla fine del periodo precedente)
vista
e
l'importo
a
vista
di
0,9
miliardi
di
euro
relativo
alla
liquidità
eccedente
rispetto
all'impegno
di
(2)
in
base
alla
Circolare
262
il
saldo
della
voce
da
schema
di
bilancio
include
i
titoli
di
debito
Held
to
collect
(HTC)
rilevati
include i conti correnti e depositi a vista rilevato nella voce Cassa e disponibilità liquide.
al
costo
ammortizzato,
che
nei
presenti
dati
di
sintesi
sono
esposti
tra
le
attività
finanziarie
e
non
(3)
il
saldo
della
voce
al
31dicembre
2024
include
i
diritto
d'uso
(RoU
Asset)
pari
a
Euro
56,5
milioni
a
fronte
dei
contratti
di
in vigore a partire dal 1° gennaio 2019.
leasing
operativo
rientranti
nell'ambito
di
applicazione
del
principio
contabile
IFRS16
Leases
entrato
(4) I saldi esposti con riferimento al periodo di confronto risentono dalla riclassifica dei debiti di talune operazioni di cartolarizzazione meglio richiamate nel paragrafo "Comparabilità degli schemi di bilancio"
(5) il saldo della voce non include la passività rilevata nella voce Debiti verso clientela dello schema di bilancio a fronte dei contratti di leasing operativo rientranti nell'ambito di applicazione del principio contabile IFRS16.
(6) Incluse operazioni di pronti contro termine di raccolta con clientela istituzionale per Euro 1,2 miliardi (Euro 608 milioni al 31 dicembre 2023)

Valori economici (7)

Valori economici (7)
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
Importi in migliaia di euro ass. %
Prov
enti operativ
i
625.783 581.073 44.710 7,7%
di cui Margine di interesse
Oneri operativ
i
381.519
348.674
358.523
320.840
22.996
27.834
6,4%
8,7%
Risultato della gestione operativ
a
277.109 260.233 16.876 6,5%
Oneri relativ
i al sistema bancario
6.855 13.945 -7.090 -50,8%
Risultato corrente al netto delle imposte 129.220 111.266 17.954 16,1%
Risultato non ricorrente al netto delle imposte -4.364 129.095 -133.459 n.s.
Utile (perdita) di periodo 125.543 240.361 -114.818 -47,8%
(7) da Conto economico riclassificato.
Indici patrimoniali, economici e di rischiosità
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni ass.
Patrimonio / Totale attivo 7,8%
12,0%
7,3%
11,6%
0,5%
0,4%
10,9% 10,9% 0,0%
Patrimonio / Crediti verso clientela
Patrimonio / Debiti verso clientela (4)
Patrimonio / Titoli in circolazione (4)
56,0% 59,4% -3,4%
Capitale primario di classe 1 (CET1) / Attività di rischio ponderate (Common Equity Tier1) (8) (9) 17,1% 17,2% -0,1%
(8) (9)
Totale capitale di classe 1 (T1) / Attività di rischio ponderate (Tier1)
17,1% 17,2% -0,1%
io) (8) (9)
Totale Fondi Propri / Attività di rischio ponderate (Total capital rat
Attività finanziarie / Totale attivo
17,8%
23,0%
18,0%
21,3%
-0,2%
1,7%

Indici patrimoniali, economici e di rischiosità

Variazioni
Risultato corrente al netto delle imposte
Risultato non ricorrente al netto delle imposte
129.220
-4.364
111.266
129.095
17.954
-133.459
16,1%
n.s.
Utile (perdita) di periodo 125.543 240.361 -114.818 -47,8%
(7) da Conto economico riclassificato.
Indici patrimoniali, economici e di rischiosità
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni ass.
Patrimonio / Totale attivo
Patrimonio / Crediti verso clientela
7,8%
12,0%
7,3%
11,6%
0,5%
0,4%
Patrimonio / Debiti verso clientela (4) 10,9% 10,9% 0,0%
Patrimonio / Titoli in circolazione (4) 56,0% 59,4% -3,4%
Capitale primario di classe 1 (CET1) / Attività di rischio ponderate (Common Equity Tier1) (8) (9) 17,1% 17,2% -0,1%
(8) (9)
Totale capitale di classe 1 (T1) / Attività di rischio ponderate (Tier1)
17,1% 17,2% -0,1%
io) (8) (9)
Totale Fondi Propri / Attività di rischio ponderate (Total capital rat
17,8% 18,0% -0,2%
Attività finanziarie / Totale attivo 23,0% 21,3% 1,7%
Crediti verso banche / Totale attivo 2,2% 1,9% 0,3%
Crediti verso clientela / Totale attivo
Crediti verso clientela / Raccolta diretta da clientela
64,6%
76,1%
62,8%
79,2%
1,8%
-3,1%
Debiti verso banche / Totale attivo (4)
Debiti verso clientela / Totale attivo (4) 4,3%
71,0%
10,9%
67,0%
-6,6%
4,0%
Titoli in circolazione / Totale attivo (4) 13,9% 12,3% 1,6%
Raccolta diretta da clientela / Totale attivo (4) 84,8% 79,3% 5,5%
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni ass.
Oneri operativi / Proventi operativi (Cost/Income ratio) 55,7% 55,2% 0,5%
(Oneri operativi + Oneri relativi al sistema bancario) / Proventi operativi (Cost/Income ratio) 56,8% 57,6% -0,8%
Margine di interesse / Proventi operativi 61,0% 61,7% -0,7%
Risultato della gestione operativa / Proventi operativi
Risultato corrente al netto delle imposte / Patrimonio (10)
44,3% 44,8% -0,5%
Utile d'esercizio / Patrimonio (10) (R.O.E.)(11) 9,8%
9,4%
10,0%
21,6%
-0,2%
-12,2%
Risultato corrente al lordo delle imposte / Totale attivo (R.O.A.) 1,1% 0,9% 0,2%
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni ass.
Sofferenze nette / Crediti verso clientela 0,3% 0,4% -0,1%
Crediti deteriorati netti / Crediti verso clientela 1,6% 1,7% -0,1%
% Copertura sofferenze 76,2% 69,6% 6,6%
% Copertura sofferenze al lordo delle cancellazioni 76,4% 69,9% 6,5%
% Copertura totale crediti deteriorati 50,4% 48,8% 1,6%
% Copertura crediti deteriorati al lordo delle cancellazioni
% Copertura crediti in bonis
50,6%
1,02%
49,0%
0,97%
1,6%
0,05%
(4) I saldi esposti con riferimento al periodo di confronto risentono dalla riclassifica dei debiti di talune operazioni di cartolarizzazione meglio richiamate nel paragrafo "Comparabilità degli schemi di bilancio".
(8) Coefficienti patrimoniali consolidati calcolati in capo a Banco Desio. I ratios riferiti al perimetro di vigilanza prudenziale in capo a Brianza Unione al 31 dicembre 2024 sono: Common Equity Tier1
12,6%; Tier 1 13,3%; Total Capital Ratio 15,1%.
(9) I coefficienti patrimoniali al 31.12.2024 sono calcolati in applicazione delle disposizioni transitorie introdotte dal Regolamento UE 2017/2395; i ratios calcolati senza applicazione di tali disposizioni
sono i seguenti: Common Equity Tier1 16,9%; Tier 1 16,9%; Total capital ratio 17,6%.

(11) il ROE al 31.12.2024 non considera il Risultato netto di gestione non ricorrente.

Dati di struttura e produttività
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
ass.
Numero dipendenti 2.535 2.391 144 6,0%
Numero filiali 281 280 1 0,4%
Importi in migliaia di euro
Crediti verso clientela per dipendente (12) 4.887 5.172 -285 -5,5%
Raccolta diretta da clientela per dipendente (12) 6.418
31.12.2024
6.563
31.12.2023
-145 -2,2%
Variazioni
ass.
Proventi operativi per dipendente (12)
Risultato della gestione operativa per dipendente (12)
254
113
258
116
-4
-3
-1,6%
-2,6%

3 – Lo scenario di riferimento

3.1 – Il quadro macroeconomico

Scenario internazionale

Nel 2024 l'avvio della fase di riduzione dei tassi di interesse ha sancito per le economie occidentali il percorso di riassorbimento del rischio inflazionistico che tanto aveva preoccupato gli operatori economici all'inizio dell'anno quando, contro le attese, l'inflazione non sembrava reagire parallelamente al calo dei prezzi dell'energia. In un quadro in cui i conflitti armati in corso si ampliano e non si vedono i frutti delle mediazioni diplomatiche rimane tuttavia alto il rischio di ulteriore frenata dell'economia mondiale. Lo scenario internazionale sta influenzando l'economia italiana in misura elevata: positivamente con la riduzione degli impulsi inflazionistici e negativamente con la caduta delle esportazioni dove giocano un ruolo di primaria importanza le difficoltà in cui si trova l'economia tedesca mentre la crescita degli investimenti infrastrutturali finanziati dal PNRR contrasta, ma solo parzialmente, la debolezza della domanda.

La fine del 2024 per l'economia mondiale è improntata da una decelerazione del ciclo economico che evita una brusca frenata grazie a condizioni monetarie meno stringenti e a buone condizioni nel mercato del lavoro con persistenti crescite dell'offerta sia negli Stati Uniti che nell'Area Euro. Questo fattore sta contribuendo positivamente alla formazione del reddito disponibile delle famiglie e tende a ridurre la possibilità di rialzi dell'inflazione a seguito di aumenti salariali significativi. Il rischio di inflazione è mantenuto basso anche dal cambiamento della politica di offerta di petrolio dell'Arabia Saudita che ha contribuito a riportarne il prezzo su valori inferiori a quelli di inizio anno, nonostante l'escalation delle tensioni in Medio Oriente (Israele, Palestina, Iran, Siria). In Cina la crescita degli investimenti supportata da politiche monetarie espansive non è stata fin qui sufficiente a compensare la maggiore cautela delle famiglie nelle scelte di consumo rendendo contestualmente difficile il raggiungimento dell'obiettivo del 5% sulla crescita attesa del PIL.

L'Italia, dopo aver superato la crisi pandemica e quella energetica, si ritrova a fare i conti con la fine della spinta impressa dal ritorno alla normalità post Covid e dagli incentivi fiscali. Il tutto in un contesto in cui l'inflazione è scesa sotto la soglia dell'1% ma i livelli dei prezzi sono decisamente più elevati di quelli di fine 2021. La fine dell'effetto "Superbonus" è evidente nei trend trimestrali dei dati degli investimenti in costruzioni residenziali e altrettanto dicasi degli effetti del ridimensionamento degli incentivi all'Industria. Sul fronte degli investimenti in costruzioni non residenziali, nel 2024 sono cresciuti sensibilmente grazie ai fondi stanziati dal PNRR.

La fine delle tornate elettorali nell'economia mondiale non ha diradato l'incertezza prospettica, centrata ora sulla politica economica che verrà effettivamente adottata dalla nuova amministrazione americana dopo l'insediamento del 20 gennaio 2025. È un'incertezza condivisa a livello mondiale in un'economia che si è mantenuta solida nei mesi estivi, ma che si sta preparando ad affrontare il nuovo corso economico e politico in modo differenziato tra i singoli Paesi. Quelli più esposti sul mercato americano, come il Canada, hanno già mostrato di essere completamente disponibili a contrattazioni bilaterali con gli Stati Uniti; la Cina, principale antagonista dell'economia americana, sta cercando di rafforzare la propria domanda interna per mitigare i possibili effetti restrittivi sulle sue esportazioni in America ed agisce d'anticipo per mostrare che non subirà passivamente le restrizioni statunitensi. L'Europa attende faticando a esprimere una posizione condivisa e ad esprimere una strategia comune.

In questo contesto, il rischio di un'escalation della guerra commerciale Stati Uniti e Cina nel corso del 2025 non è di poco conto e coinvolgerà sempre di più i Paesi terzi anche nel caso in cui questi non subiscano l'aumento delle tariffe sui prodotti esportati negli Stati Uniti. Non si può escludere, infatti, che gli Stati Uniti nelle contrattazioni bilaterali con i Paesi terzi possano mettere sul piatto della bilancia la richiesta di

contrastare la crescita cinese con minori importazioni dalla Cina, magari a vantaggio dei prodotti americani, con un ulteriore passo verso la polarizzazione del mercato globale. D'altro canto, la Cina potrebbe ridurre le esportazioni di alcuni prodotti/commodity critici nei processi produttivi più alla frontiera tecnologica o adottare politiche aggressive di prezzo per conquistare altri mercati.

In tale scenario, le difficoltà per l'Europa non potrebbero che aumentare: la dipendenza europea da alcuni prodotti cinesi, incluse le materie prime strategiche, è più rilevante di quella degli Stati Uniti e peggiorare i rapporti con la Cina potrebbe portare all'ulteriore deterioramento delle prospettive di crescita europea. Solo linee guida condivise potranno contribuire ad allentare l'incertezza che attanaglia le attese di produzione delle imprese che influenzano la bassa crescita del PIL attesa a fine 2024 e per tutto il 2025 (0,7% per entrambi i periodi). Se in alcuni Paesi i consumi delle famiglie hanno reagito positivamente al calo dell'inflazione lasciando intravvedere la possibilità di ripresa con possibili effetti positivi anche sugli investimenti in beni strumentali, in Germania, economia trainata dalle esportazioni, continua a prevalere il timore di una persistente fragilità della domanda, internazionale ed ora anche interna.

Per tutti questi motivi nel corso del 2025 la BCE sarà chiamata ad assumere un atteggiamento più aggressivo nell'attuale fase di riduzione dei tassi di politica monetaria con il raggiungimento della soglia del 2% sulla remunerazione dei depositi centrali probabilmente già alla fine del primo semestre dell'anno.

Stati Uniti

La crescita del PIL statunitense nel terzo trimestre del 2024 rimane positiva, con un incremento dello 0,7%, sostenuta dai consumi delle famiglie, che beneficiano di un reddito disponibile reale in crescita del 2,6%. Tuttavia, gli investimenti residenziali continuano a calare. Il tasso di disoccupazione è stabile al 4,2%, ma il numero di nuovi posti di lavoro supera le 200.000 unità, migliorando la fiducia delle famiglie. Gli indici PMI (Purchasing managers index) dei servizi e dell'industria mostrano segnali di miglioramento, sebbene l'industria rimanga sotto 50.

L'inflazione core si mantiene al 3,3% e i salari orari crescono del 4% annuo, ma la decelerazione del reddito disponibile reale potrebbe danneggiare la fiducia delle famiglie. È prevista una crescita del PIL del 2,4% nel 2025, ma l'aumento delle tariffe sui prodotti importati, in particolare dalla Cina, potrebbe rallentare l'economia nel 2026 e 2027, con un'inflazione media annuale che potrebbe risalire al 2,8%. Le politiche di deregolamentazione potrebbero non avere l'effetto desiderato, e il rimpatrio degli immigrati non si prevede avrà un impatto significativo sulla forza lavoro.

Giappone

Nel terzo trimestre, il Giappone ha registrato una crescita del PIL dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, secondo aumento consecutivo, trainato principalmente dai consumi sostenuti da aumenti salariali e bonus estivi. La spesa delle famiglie è aumentata dello 0,7%, mentre gli investimenti in macchinari sono diminuiti. Le importazioni sono cresciute dell'1,8%, contribuendo negativamente al PIL. Per ottobre, le esportazioni mostrano una crescita debole, influenzata dalla domanda asiatica, mentre le importazioni continuano a crescere. La fiducia dei consumatori rimane stabile, ma le aspettative delle imprese sono peggiorate, con un calo degli ordinativi e un aumento dei costi. Nonostante l'inflazione sopra il 2%, è previsto che la Banca del Giappone proseguirà con la normalizzazione della politica monetaria. A fine novembre, è stato annunciato un nuovo piano di stimolo governativo con sussidi e incentivi per le famiglie e settori chiave.

Economie Emergenti

In Cina, il terzo trimestre 2024 ha registrato una crescita del PIL al di sotto delle previsioni, con un aumento dello 0,9% rispetto al trimestre precedente e un incremento tendenziale del 4,6%. Questa dinamica è caratterizzata da una debole domanda interna in termini di consumi, compensata da una forte domanda

estera in termini di esportazioni. Rimane stabile la crescita della produzione industriale, mentre si registra debolezza negli investimenti e nella domanda interna e ciò si riflette nella dinamica dell'inflazione, vicina allo zero e sostenuta principalmente dalla componente alimentare, e nella tendenza negativa delle importazioni. Il governo ha adottato diverse misure di sostegno all'economia, principalmente rivolte all'offerta, che hanno incrementato la liquidità disponibile senza però un'effettiva circolazione della stessa nel sistema. Le ultime manovre annunciate dal governo non sembrano essere rivolte a sostenere i consumi. In prospettiva, le tensioni geopolitiche e i maggiori ostacoli derivanti dalla politica commerciale degli Stati Uniti con il nuovo governo Trump potrebbero rallentare ulteriormente la crescita al 3-4%.

Il PIL dell'India del terzo trimestre del 2024 è cresciuto del 5,4% tendenziale, in rallentamento rispetto al 7,4% misurato nel secondo trimestre. Si è registrata una brusca frenata della produzione industriale (2,1% a fronte del 7,4% de trimestre precedente) e della domanda, ad eccezione della spesa pubblica. La crescita dell'inflazione rilevata nel terzo trimestre complica l'azione della banca centrale nel 2025, sempre più propensa ad allentare la pressione della politica monetaria per dare slancio al PIL. Previsti ampi investimenti pubblici grazie alle elevate entrate, mentre l'obiettivo della politica fiscale è la riduzione del deficit nell'ordine di un punto percentuale di PIL all'anno. È confermata la previsione di crescita superiore al 6% medio annuo del PIL, nonostante i rischi relativi a possibili dazi e alla debolezza della domanda a livello mondiale.

Europa

Nel terzo trimestre del 2024, il PIL dei Paesi dell'Area Euro è cresciuto dello 0,4% rispetto al trimestre precedente, registrando la terza crescita consecutiva dopo cinque trimestri di stagnazione. La crescita è stata trainata dai servizi e dalla manifattura, che ha interrotto un trend negativo di 18 mesi. Al netto del settore delle costruzioni nuovamente in contrazione, anche l'industria ha mostrato una leggera crescita.

Tutti i principali paesi dell'UEM hanno registrato nel terzo trimestre una crescita congiunturale, ad eccezione dell'Italia, stabile rispetto al trimestre precedente. Mentre, rispetto al terzo trimestre dell'anno precedente, l'Italia presenta una performance migliore della Germania ma inferiore a Spagna, Francia e media UEM. Nel quarto trimestre, è confermata la sensazione di incertezza, con notevoli differenze tra i singoli paesi.

In Germania, nel terzo trimestre il PIL ha registrato un lieve aumento (+0,1%), grazie al buon contributo della domanda interna e nonostante un calo nelle esportazioni. In Francia, rispetto al trimestre precedente vi è stata una crescita del PIL dello 0,4%, sostenuta dalla crescita della spesa delle famiglie e nonostante un calo degli investimenti. In Spagna, il PIL si conferma in decisa crescita (+0,8%) rispetto al secondo trimestre, sostenuto dalla dinamica positiva della componente interna, soprattutto in termini di spesa delle famiglie.

Complessivamente, l'economia dell'Area Euro è stata sostenuta dalla componente interna sia per l'aumento della spesa delle famiglie che per la crescita degli investimenti, a fronte di un calo significativo delle esportazioni. Da evidenziare l'inversione di tendenza della manifattura (+0,4%), dopo diversi trimestri di decrescita. Infine, le indagini qualitative hanno dato indicazioni di stabilità, con un lieve miglioramento del clima di fiducia degli operatori economici.

Italia

Nel terzo trimestre, l'Italia ha registrato una crescita del PIL non significativa. Questo stallo è stato influenzato negativamente dalla contrazione della domanda estera mentre la domanda interna e la variazione delle scorte hanno contribuito rispettivamente per 0,5 e 0,1 punti percentuali. La spesa delle famiglie ha sostenuto la domanda interna, contribuendo per 0,8 punti percentuali alla crescita, mentre gli investimenti hanno mostrato una flessione, eccetto per quelli in abitazioni non residenziali. Dall'altro lato, le esportazioni sono diminuite mentre le importazioni sono aumentate. Sul fronte dell'offerta, i servizi,

in particolare il commercio, il trasporto e la ristorazione, hanno sostenuto l'attività economica, contribuendo per 0,3 punti percentuali, mentre il settore industriale ha subito una nuova flessione, principalmente a causa della manifattura, che ha registrato un calo dell'1,3%.

3.2 - Il Mercato dei capitali e il sistema bancario in Italia

Mercati finanziari e monetari

Nella riunione di dicembre 2024, il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso di ridurre i tassi di interesse di riferimento di 25 punti base, portandoli rispettivamente al 3,15% per le operazioni di rifinanziamento principali, al 3,40% per quelle marginali e al 3,00% per i depositi. L'inflazione di fondo si prevede stabilmente attorno all'obiettivo del 2% a medio termine, nonostante un recente calo, a causa di ritardi nell'adeguamento di salari e prezzi in alcuni settori. Le future decisioni sui tassi dipenderanno dall'analisi delle prospettive inflazionistiche e dei dati economici. Il Consiglio si è detto pronto ad utilizzare i suoi strumenti per garantire la stabilità dei prezzi e il corretto funzionamento della politica monetaria, affrontando eventuali dinamiche di mercato disordinate che possano interferire con la trasmissione della politica stessa. Per quanto riguarda la crescita economica la BCE prevede una crescita moderata, con stime dello 0,7% per il 2024 e dell'1,3% per il 2027.

Durante la riunione di novembre 2024, la Federal Reserve ha deciso di abbassare i tassi di interesse per la seconda volta consecutiva, portandoli a un intervallo tra il 4,50% e il 4,75%. Questo intervento è stato motivato dai progressi verso l'obiettivo di inflazione del 2%, anche se i livelli attuali rimangono ancora elevati. Il FOMC (Federal Open Market Committee) continuerà a monitorare attentamente i dati macroeconomici e l'evoluzione delle prospettive economiche.

Nel novembre 2024, il tasso Euribor a tre mesi ha registrato una media del 3,01%, in calo rispetto al 3,17% di ottobre. Nei primi nove giorni di dicembre, il tasso è sceso ulteriormente al 2,88%. Per quanto riguarda i contratti di IRS a 10 anni, il tasso medio di novembre 2024 era del 2,32%, in diminuzione rispetto al 2,42% del mese precedente, con un valore di 2,11% nei primi nove giorni di dicembre. A novembre, il differenziale tra il tasso swap a 10 anni e l'Euribor a tre mesi è stato negativo, con una media di -69 punti base, rispetto ai -75 punti base di ottobre e ai -87 punti base di un anno prima.

Nel mese di novembre, il tasso benchmark sui titoli di Stato a 10 anni ha registrato una media del 4,36% negli Stati Uniti, rispetto al 4,09% del mese precedente. In Germania, il tasso è salito al 2,31% da 2,25%, mentre in Italia ha raggiunto il 3,45%, in aumento rispetto al 3,38% di ottobre e in calo rispetto al 4,25% di un anno fa. Inoltre, lo spread tra il rendimento dei titoli decennali italiani e tedeschi è rimasto stabile a 114 punti base, come nel mese precedente.

Nel novembre 2024, i mercati azionari internazionali hanno registrato le seguenti tendenze: il Dow Jones Euro Stoxx ha subito un calo mensile del 2,6%, ma ha guadagnato il 12,4% rispetto all'anno precedente. Il Nikkei 225 è sceso dello 0,7% (+17,3% YoY), mentre lo Standard & Poor's 500 ha registrato un incremento del 2,4% (+32,9% YoY).

Per quanto riguarda i principali indici europei, a novembre il Cac40 è diminuito del 3,3% (+1,7% YoY), il Ftse100 ha perso l'1,3% (+9,6% YoY), il Dax30 è calato dello 0,5% (+23,1% YoY) e il Ftse Mib è sceso dell'1,8% (+16,3% YoY).

Nel settore della New Economy, il TecDax ha registrato un ribasso dello 0,6% (+9,9% YoY), il CAC Tech ha visto una flessione del 6,7% (-23,4% YoY), mentre il Nasdaq ha guadagnato il 3,6% (+36,2% YoY). Infine, per quanto riguarda gli indici bancari internazionali, lo S&P 500 Banks è aumentato dell'11,1% (+61,3% YoY), il Dow Jones Euro Stoxx Banks è sceso dell'1,1% (+26,8% YoY) e il FTSE Banche ha registrato un calo dello 0,7% (+51,0% YoY).

Mercati bancari

A novembre 2024, la raccolta bancaria in Italia ha registrato un trend positivo, con un incremento sia dei depositi sia delle obbligazioni. Secondo le stime, il totale della raccolta da clientela delle banche italiane ha raggiunto 2.075,3 miliardi di euro, segnando un aumento del 4,5% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente (rispetto al +3,4% del mese precedente).

Secondo le prime valutazioni ABI, a novembre 2024 il tasso medio della raccolta bancaria da clientela, che include il rendimento di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro per famiglie e società non finanziarie, si è attestato all'1,17%, in lieve calo rispetto all'1,19% del mese precedente. Nello specifico, il tasso sui depositi in euro per famiglie e società non finanziarie è stato dello 0,93% (0,96% a ottobre 2024; 0,32% a giugno 2022), mentre quello delle obbligazioni ha raggiunto il 2,89% (2,87% nel mese precedente). Infine, il tasso sui depositi in conto corrente è stato dello 0,47%, considerando che tali conti offrono diversi servizi e non sono pensati come strumenti di investimento.

Impieghi Bancari

Secondo le prime stime ABI, a novembre 2024 il totale dei prestiti a residenti in Italia, comprendente sia il settore privato che le Amministrazioni pubbliche (escludendo i pronti contro termine con controparti centrali), ammonta a 1.639,9 miliardi di euro, con una diminuzione annua dell'1,4% rispetto all'anno precedente. I prestiti al settore privato si attestano a 1.405 miliardi di euro, registrando un calo dell'1,2% rispetto a novembre 2023. Per quanto riguarda i prestiti a famiglie e società non finanziarie, questi ammontano a 1.268 miliardi di euro, con una variazione negativa dell'1,6%. Questa diminuzione dei volumi di credito è in linea con il rallentamento della crescita economica, che influisce sulla domanda di prestiti.

A ottobre 2024, i prestiti alle imprese sono diminuiti del 3,1% rispetto all'anno precedente, mentre i crediti alle famiglie hanno registrato un calo dello 0,2%. I dati di Banca d'Italia mostrano che il tasso di variazione dei prestiti per le imprese non finanziarie è sceso dal -2,4% del mese precedente. Tuttavia, i finanziamenti alle famiglie hanno mostrato una lieve accelerazione, con un aumento dei prestiti per l'acquisto di abitazioni (+0,7%) e del credito al consumo (+4,1%). Nel secondo trimestre del 2024, il 63,7% degli acquisti di abitazioni è stato finanziato tramite mutuo ipotecario, in aumento rispetto al 61,5% del trimestre precedente, con un rapporto prestito/valore dell'immobile del 77,9%.

A novembre 2024, il tasso sui nuovi prestiti in euro per l'acquisto di abitazioni da parte delle famiglie è sceso al 3,23%, rispetto al 2,05% di giugno 2022 e al 5,72% di fine 2007. Il 95,3% dei nuovi mutui erogati erano a tasso fisso, in aumento rispetto al 93% del mese precedente. Per le società non finanziarie, il tasso medio sui nuovi prestiti è sceso al 4,47% (1,44% a giugno 2022; 5,48% a fine 2007). Complessivamente, il tasso medio ponderato per i prestiti a famiglie e società non finanziarie è calato al 4,55% (2,21% a giugno 2022; 6,16% a fine 2007).

Risparmio Amministrato e Gestito

A ottobre 2024, i titoli a custodia presso le banche italiane ammontano a 1.602 miliardi di euro, con il 29% detenuto direttamente dalle famiglie. Rispetto all'anno precedente, questo valore è aumentato di 176,8 miliardi (+12,4%). Le famiglie consumatrici detengono il 29% del totale, seguite da istituzioni finanziarie (21,9%), assicurazioni (37,6%), società non finanziarie (5,9%) e amministrazioni pubbliche (2,6%). I titoli da non residenti rappresentano l'1,9%, con un incremento del 10% nell'ultimo anno.

Nel secondo trimestre del 2024, le gestioni patrimoniali individuali ammontano a 963,6 miliardi di euro, in crescita del 5,7% rispetto all'anno precedente. Le gestioni patrimoniali bancarie raggiungono 125,4 miliardi (+8,3%), mentre quelle delle SIM e delle S.G.R. segnano variazioni positive.

Il patrimonio dei fondi aperti, a ottobre 2024, si attesta a circa 1.193 miliardi di euro, stabile rispetto al mese precedente ma in aumento dell'11,5% rispetto a ottobre 2023. La composizione mostra una crescita dei fondi azionari e obbligazionari, mentre i fondi bilanciati e monetari registrano un lieve calo.

4 – Presidio territoriale e temi di rilevanza societaria

4.1 – Canali distributivi

Il Gruppo Banco Desio è presente sul territorio italiano in 11 regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Liguria, Umbria (mantenendo anche il marchio Banca Popolare di Spoleto), Lazio, Toscana, Marche, Abruzzo e Sardegna. A tale rete distributiva si aggiunge la rete di agenti e mediatori operativi su tutto il territorio nazionale, di cui si avvale la controllata Fides e, dal 1° giugno 2024, Dynamica Retail S.p.A. (per maggiori dettagli si rimanda al successivo paragrafo degli "Eventi societari di rilievo").

A seguito dell'acquisizione di 14 sportelli bancari, realizzata nel mese di dicembre 2024 da Banca Popolare di Puglia e Basilicata (BPPB), 8 nuove filiali sono entrate in Banco Desio (n. 6 agenzie sono state immediatamente migrate nelle filiali Banco Desio attigue). Inoltre, nel corso del primo semestre 2024, in un'ottica di razionalizzazione e ottimizzazione del modello distributivo, il Gruppo Banco Desio ha provveduto alla chiusura di 7 filiali in overlap geografico, trasferendo i rapporti nelle filiali del medesimo comune.

Pertanto alla luce di quanto sopra esposto, al 31 dicembre 2024, la struttura distributiva è costituita da 281 filiali (rispetto al consuntivo di fine esercizio precedente pari a 280). Con riferimento alle controllate risultano 50 negozi finanziari aperti con insegna Fides e 21 negozi finanziari aperti con insegna Dynamica.

Inoltre, risultano attive 11 Convenzioni per la Mediazione Creditizia con riferimento a Fides e 13 società di mediazione creditizia con riferimento a Dynamica (n. 4 nuove convenzioni attivate nel corso del 2024).

Nell'attuale contesto, in costante e rapida evoluzione, i clienti bancari italiani stanno diventando sempre più digitali. In particolare, negli ultimi anni c'è stata una crescita a doppia cifra dell'utilizzo di internet e dei canali self. Per rispondere alle esigenze dei clienti e in linea con i più recenti trend di mercato, il Banco, sta proseguendo nella realizzazione di una strategia omnicanale bilanciata e integrata con il modello di servizio complessivo che tiene conto sia delle caratteristiche del mercato che della segmentazione dei clienti.

Il Modello organizzativo prevede in particolare:

  • l'organizzazione di una rete distributiva articolata in Aree territoriali, ciascuna presidiata da un Responsabile di Area, che assume il ruolo di principale referente commerciale sul territorio, con un chiaro riporto gerarchico dei Gestori Imprese e della Rete di Filiali con il supporto del Responsabile Imprese e dello Specialista Retail; è inoltre è stata avviata nel corso del periodo di riferimento, una struttura centrale per il coordinamento commerciale e operativo del segmento Small Business, con la conseguente creazione delle nuove figure professionali di rete dei relative ai "Gestori POE" e ai "Gestori Family POE";
  • un riporto gerarchico e funzionale dei Private Banker ai rispettivi Area Manager Private di riferimento, a loro volta coordinati dall'Area Private Banking a diretto riporto della Direzione Wealth Management.
  • un riporto gerarchico e funzionale dei Consulenti Finanziari all'Area Consulenti Finanziari, a diretto riporto della Direzione Wealth Management.

Il grafico seguente offre il dettaglio della presenza territoriale per regioni della rete distributiva della Capogruppo alla fine dell'esercizio 2024.

Grafico n. 1 - RIPARTIZIONE % RETE DISTRIBUTIVA DELLE FILIALI DEL BANCO DESIO PER REGIONI

dell'esercizio 2023.
La tabella che segue offre il dettaglio delle filiali del Gruppo con l'indicazione di quelle che accolgono
consulenti finanziari e private banker alla fine dell'esercizio 2024, in comparazione con il consuntivo
Filiali
Banco
Desio
di cui filiali
finanziari
con private
banker
Negozi
finanziari
Fides
Negozi
finanziari
Dynamica
Filiali
Banco
Desio
di cui filiali
finanziari
di cui filiali
con private
banker
Negozi
finanziari
Fides
101 28 5 0 99 27 4
14 4 5 1 13 4 5
15 5 3 2 17 5 4
23 4 0 0 24 4 0
13 2 0 0 12 1 1
0 0 1 0 0 0 0
15 3 6 0 16 2 6
34 2 3 5 33 2 2
41 4 2 0 41 5 2
11 2 4 0 10 2 4
2 0 3 1 2 0 3
12 0 2 1 13 0 2
0 0 0 1 0 0 0
0 0 5 3 0 0 5
0 0 3 3 0 0 3
0 2 0 0 0 1
0 6 4 0 0 4
281 54 50 21 280 52 46
31.12.2024
0
0
con consulenti
8
5
8
2
3
0
0
3
5
6
0
0
0
0
0
0
0
40
di cui filiali 31.12.2023 Tabella n. 1 - RIPARTIZIONE FILIALI DI GRUPPO CON INDICAZIONE DELLA PRESENZA DI CONSULENTI FINANZIARI E
con consulenti
8
5
4
2
3
0
0
1
5
6
1
0
0
0
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Tabella n. 1 - RIPARTIZIONE FILIALI DI GRUPPO CON INDICAZIONE DELLA PRESENZA DI CONSULENTI FINANZIARI E PRIVATE BANKER

4.2 - Eventi societari di rilievo

Approvazione del bilancio e destinazione del risultato d'esercizio 2023

L'Assemblea Ordinaria tenutasi il 18 aprile 2024 ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2023. L'utile netto di esercizio è pari a Euro 238.044.542,60. In tale ambito l'Assemblea ha approvato la distribuzione agli azionisti di un dividendo, pari a Euro 0,2634 per ciascuna delle n. 134.363.049 azioni ordinarie. In ottemperanza al calendario di Borsa, il dividendo è posto in pagamento il giorno 24 aprile 2024, contro stacco della cedola n. 33; la data di "stacco", ai fini delle quotazioni dei titoli, e la "record date" sono state rispettivamente il giorno 22 e 23 aprile 2024. L'Assemblea Ordinaria ha altresì approvato la destinazione di Euro 46.700.000,00 ad apposita riserva vincolata ex art. 26 del Decreto-legge 10 agosto 2023 n. 104, in luogo del versamento dell'imposta straordinaria (cd. "tassa sugli extraprofitti"), avvalendosi dell'opzione prevista dal medesimo provvedimento normativo.

Le ulteriori deliberazioni assunte hanno riguardato i seguenti argomenti:

  • Relazione annuale sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti
  • Piano di incentivazione annuale basato sull'assegnazione di "Phantom Shares"
  • Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni ordinarie proprie
  • Nomina di un Amministratore ai sensi dell'art. 15 comma 3 dello Statuto Sociale

Operazione di cartolarizzazione Desio SME

In data 12 febbraio 2024 ("data di efficacia giuridica") è stata perfezionata la cessione a titolo oneroso, in blocco e "pro soluto" di un portafoglio di crediti derivanti da finanziamenti a PMI italiane ipotecari, chirografari e, in parte, garantiti da Medio Credito Centrale, erogati da Banco di Desio e della Brianza S.p.A. (o dall'incorporata Banca Popolare di Spoleto S.p.A.) alla società veicolo di cartolarizzazione appositamente costituita, Desio SME SPV Srl, con sede in Italia ed avente come socio unico la Stichting Rugiada. Il valore del portafoglio crediti oggetto di cessione nell'operazione è pari ad euro 540 milioni di euro in termini di gross book value.

Nell'ambito dell'Operazione la Banca è stata incaricata da Desio SME SPV Srl di svolgere, nel ruolo di Servicer, le attività di riscossione dei crediti ceduti e servizi di cassa e pagamento ai sensi dell'art. 2, commi 3, 6 e 6-bis della Legge 130.

L'iniziativa rientra nel contesto di un'operazione di cartolarizzazione di crediti in bonis (senza "derecognition") finalizzata a conseguire il miglioramento della gestione della liquidità, attraverso l'ottimizzazione della gestione del portafoglio e la diversificazione delle fonti di finanziamento.

Accertamenti ispettivi

In data 19 marzo 2024 la Banca d'Italia ha presentato al Consiglio di Amministrazione di Banco Desio gli esiti degli accertamenti ispettivi in materia di "Assetti di governo e di controllo dei processi rilevanti in un'ottica di tutela della clientela" (cd. trasparenza bancaria), per cui è stata richiesta la predisposizione di un piano di rimedio. Tale piano, oltre a ricomprendere progettualità procedurali e organizzative che la Banca sta realizzando nel rispetto delle scadenze, ha previsto anche la restituzione di talune commissioni alla clientela per un ammontare complessivo di 14,0 milioni di euro che è avvenuta entro il mese di novembre 2024, nel rispetto delle scadenze. Ad esito di tali accertamenti, nel mese di gennaio 2025 l'Autorità di Vigilanza Nazionale ha irrogato una sanzione pecuniaria di 480.000 euro9 nei confronti di Banco Desio.

In data 9 aprile 2024 la Banca d'Italia ha inoltre presentato al Consiglio di Amministrazione di Banco Desio gli esiti degli accertamenti ispettivi in materia di "Rispetto della normativa in materia di contrasto al riciclaggio e del finanziamento al terrorismo" (cd. antiriciclaggio), per cui la Banca sta completando nel

9 Versata nel mese di febbraio 2025

rispetto delle scadenze adeguati interventi di miglioramento. Al riguardo non è stata avviata alcuna procedura sanzionatoria.

Accordo con Banca Popolare di Puglia e Basilicata per l'acquisizione di 14 filiali

In data 16 maggio 2024 Banco Desio ha sottoscritto con Banca Popolare di Puglia e Basilicata S.C.p.A. ("BPPB") un accordo per l'acquisto di un ramo d'azienda composto da un totale di 14 sportelli bancari ubicati in Lazio, Lombardia, Veneto, Marche e Piemonte (il "Ramo d'Azienda" o più brevemente il "Ramo").

L'acquisizione del Ramo d'Azienda è coerente con gli obiettivi del Piano Industriale del Gruppo Banco Desio "Beyond26" volti a consolidare ulteriormente il posizionamento di banca di prossimità nei segmenti di clientela retail e PMI. L'acquisizione del Ramo d'Azienda permetterà di fare accedere i nuovi clienti ai prodotti e ai servizi del Gruppo Banco Desio ed offrirà un'opportunità di stabilità e crescita professionale ai nuovi dipendenti.

In data 19 luglio u.s. Banco Desio ha ricevuto il provvedimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri di non applicabilità della normativa sul golden power.

In data 6 dicembre 2024, è stato quindi perfezionato – entro i termini previsti dall'accordo – il "closing" dell'operazione. L'atto di cessione ha avuto efficacia a far data dal 7 dicembre 2024.

Conclusione del periodico processo di revisione prudenziale ("SREP")

In data 27 maggio 2024, Banco Desio ha reso nota la decisione sul capitale assunta dalla Banca d'Italia a conclusione del periodico processo di revisione prudenziale ("SREP"), mantenendo invariati rispetto al 2023 i requisiti di capitale richiesti per il Gruppo "CRR" Brianza Unione a livello consolidato nel seguito riportati:

  • coefficiente di capitale primario di classe 1 (CET 1 ratio) pari al 7,60%, composto da una misura vincolante del 5,10% (di cui 4,50% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,60% a fronte dei requisiti "SREP") e, per la parte restante, dalla componente di riserva di conservazione del capitale;
  • coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) pari al 9,30%, composto da una misura vincolante del 6,80% (di cui 6,00% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,80% a fronte dei requisiti "SREP") e, per la parte restante, dalla componente di riserva di conservazione del capitale;
  • coefficiente di capitale totale (Total Capital ratio) pari al 11,50%, composto da una misura vincolante del 9,00% (di cui 8,00% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 1,00% a fronte dei requisiti "SREP") e, per la parte restante, dalla componente di riserva di conservazione del capitale.

Il Gruppo è inoltre tenuto al rispetto del coefficiente di riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (SyRB) stabilito al 31 dicembre 2024 nella misura dello 0,5% delle esposizioni ponderate per il rischio di credito e di controparte verso i residenti in Italia.

In data 29 gennaio 2025 la Banca d'Italia ha comunicato altresì al Banco di Desio e della Brianza S.p.A. e alla capogruppo finanziaria Brianza Unione di Luigi Gavazzi e Stefano Lado S.A.p.A. la propria decisione sul capitale a conclusione del periodico processo di revisione prudenziale ("SREP"), mantenendo invariati rispetto al 2024 i requisiti di capitale richiesti a livello consolidato a partire dalla data di riferimento del 31 marzo 2025.

Per ulteriori dettagli si rinvia integralmente al relativo comunicato stampa pubblicato sul sito istituzionale del Banco.

Ingresso nel capitale sociale di Dynamica Retail S.p.A.

In data 31 maggio 2024, a seguito del completamento degli iter autorizzativi e in esecuzione degli Accordi annunciati in data 31 gennaio u.s., oggetto di comunicato stampa cui si rimanda, è stato perfezionato il "closing" dell'operazione avente ad oggetto l'ingresso di Banco Desio nel capitale sociale di Dynamica Retail mediante l'acquisto della maggioranza del capitale sociale e la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato a Banco Desio (l'"Operazione").

L'Operazione, che ha consentito l'ingresso di Dynamica Retail, nonché della sua controllata, Dynamica Agenzia, nel perimetro del Gruppo bancario con efficacia 1° giugno p.v., è avvenuta principalmente attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato per Euro 6,4 milioni.

Ad esito del perfezionamento dell'Operazione Banco Desio risulta detenere una partecipazione pari all'89,23% del capitale sociale della Società, mentre la quota rimanente è detenuta dai soci manager di Dynamica che continueranno a contribuire alla crescita della Società nell'ambito del Gruppo Banco Desio.

Dynamica Retail è una società attiva nel campo dell'erogazione di finanziamenti a clientela privata garantiti dalla cessione del quinto dello stipendio e delegazione di pagamento. L'Operazione contribuisce alla realizzazione del Piano Industriale "Beyond2026", in particolare nelle attività di consumer lending già presidiate dalla controllata Fides S.p.A. che avrà un ruolo centrale nell'integrazione di Dynamica nel Gruppo.

Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie

Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Desio e della Brianza S.p.A. ("Banco Desio"), in data 30 luglio 2024, preso atto del provvedimento autorizzativo rilasciato in data 12 luglio 2024 dalla Banca d'Italia ai sensi degli artt. 77 e 78 del Reg. UE n. 575/2013 ("CRR"), ha deliberato l'avvio dell'operatività del programma di acquisto di azioni proprie (il "Programma") autorizzato dall'Assemblea in data 18 aprile 2024 su proposta del Consiglio stesso.

Il Programma ha come finalità principale l'ottimizzazione del capitale rispetto alle esigenze prospettiche del Gruppo Banco Desio.

Il Programma riguarda l'acquisto di massime n. 4.030.891 azioni proprie, pari al 3% del capitale, per un importo massimo complessivo quantificato in Euro 20,2 milioni, ad un corrispettivo unitario che non sia superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell'ultima operazione indipendente e il prezzo dell'offerta indipendente più elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l'acquisto, fermo restando che non potrà comunque essere inferiore nel minimo del 10% e superiore nel massimo del 10% rispetto alla media del prezzo ufficiale registrato dal titolo Banco Desio nei 10 giorni di borsa precedenti ogni singola operazione di acquisto. Indipendentemente dal controvalore, Banco Desio ha assunto l'impegno di non eccedere il quantitativo massimo di azioni proprie acquistabili secondo la normativa applicabile e cioè le predette n. 4.030.891 azioni.

Gli acquisti sono stati effettuati, a decorrere dal 31 luglio 2024, sul mercato con le modalità stabilite nelle applicabili disposizioni di legge e di regolamento tempo per tempo vigenti, ivi inclusi l'art. 132 TUF, le relative disposizioni di attuazione, l'art. 144-bis del Regolamento Consob n. 11971/1999 e nel rispetto delle condizioni e delle restrizioni relative alla negoziazione di cui agli artt. 3 e 4 del Regolamento (UE) n. 1052/2016. Banco Desio ha incaricato Equita SIM S.p.A. come intermediario che darà esecuzione al Programma.

L'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie è stata rilasciata dall'Assemblea per il periodo di 18 mesi a far data dalla delibera dell'Assemblea ordinaria e, in ogni caso, per la durata di 12 mesi dal provvedimento autorizzativo di Banca d'Italia, talché l'autorizzazione scadrà il 12 luglio 2025. L'autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie è stata rilasciata dall'Assemblea stessa senza limiti temporali.

Alla data del 31 dicembre 2024 Banco Desio detiene in portafoglio n. 1.038.006 azioni proprie.

Emissione di un nuovo covered bond

In data 3 settembre 2024, Banco Desio ha concluso con successo il collocamento di una emissione di Covered Bond a valere sul proprio programma di Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG, rating AA da parte di Fitch) per un importo complessivo di 500 milioni di euro con scadenza 5 anni destinata ad investitori istituzionali.

Il covered bond, prezzato con cedola pari al 3% e un rendimento pari a mid swap +62 bps, ha registrato nel corso del collocamento ordini superiori a 850 milioni.

L'emissione è stata allocata con la seguente distribuzione geografica: Italia (53%), DACH (22%), Paesi Nordici (12%), BeNeLux (8%), Spagna (3%), altri (2%). L'allocazione finale è stata principalmente a favore di banche e banche private (72%), fondi e asset manager (19%), assicurazioni (5%), Official Institution (4%).

L'operazione è coerente con il Funding Plan 2024 del Banco Desio e con il nuovo Piano Industriale "Beyond26" e rappresenta per il Banco la continuità di accesso al mercato del funding wholesale di differenti giurisdizioni.

Il collocamento dell'emissione è stato curato da BNP Paribas (Arranger del Programma), Banco Santander, IntesaSanpaolo, Natixis, Raiffeisen Bank International e UniCredit che hanno agito in qualità di Joint bookrunner.

Entrata in nuovi indici FTSE

In data 6 settembre 2024, Banco Desio, quotata su Euronext Milan ha comunicato al pubblico che con efficacia da lunedì 23 settembre 2024, ovvero dopo la chiusura delle contrattazioni di venerdì 20 settembre 2024, è poi entrata nei seguenti indici, secondo quanto comunicato da FTSE Russel in data 4 settembre 2024: FTSE Italia Mid Cap Index, FTSE Italia All-Share Index, FTSE Italia PIR PMI Index, FTSE Italia PIR Mid Small Cap Index, FTSE Italia PIR All Cap Index e FTSE Italia PIR PMI All Index.

Alla chiusura delle contrattazioni del 5 settembre 2024 Banco di Desio e della Brianza ha riportato una capitalizzazione di mercato pari a circa 696 milioni.

Banco Desio aderisce ai principi per l'investimento responsabile – Principles for responsible investment (PRI)

In data 11 settembre 2024, Banco Desio ha annunciato di aver aderito ai Principi per L'investimento Responsabile (PRI) delle Nazioni Unite.

Il PRI (Principles for Responsible Investment) è una rete internazionale di investitori che si impegnano a integrare fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle loro pratiche di investimento. Fondata nel 2005 con il supporto delle Nazioni Unite, il PRI è diventato il più importante organismo globale per la finanza responsabile. Gli investitori aderenti si impegnano a seguire alcuni principi fondamentali che promuovono l'integrazione dei temi ESG nell'analisi, nelle decisioni di investimento e nella gestione degli attivi.

L'adesione di Banco Desio rappresenta un momento di straordinaria importanza per l'Istituto. Questo passo è un segnale di responsabilità e impegno verso le migliori pratiche, ma anche un riconoscimento che rimarca ancora una volta l'importanza di un approccio sostenibile ed etico nell'operatività finanziaria. Entrando a far parte del network globale di istituzioni finanziarie impegnate nella sostenibilità, Banco Desio avrà l'opportunità di scambiare buone pratiche e costruire un dialogo sempre più internazionale per affrontare le sfide comuni a livello mondiale. Questo traguardo non solo rafforza la posizione dell'Istituto nel settore bancario, ma contribuisce anche a promuovere un futuro più sostenibile per tutti.

Adozione del Piano di risoluzione 2023 per il Gruppo Banco Desio

In data 25 settembre 2024, la Banca d'Italia ha trasmesso a Banco Desio, quale Capogruppo bancaria, la sintesi degli elementi fondamentali del piano e del provvedimento di determinazione del requisito MREL. La Banca d'Italia, in qualità di Autorità di Risoluzione, ha adottato il piano di risoluzione 2023 per il Gruppo

Banco Desio. Il piano di risoluzione è stato redatto secondo un principio di proporzionalità, in ragione delle caratteristiche operative e dimensionali del Gruppo bancario.

Allo stato, il piano di risoluzione individua quale strategia di gestione preferita della crisi la risoluzione, con utilizzo dello strumento per la vendita dell'attività di impresa (c.d. "sale of business", mediante "share deal").

Proseguono le attività progettuali finalizzate ad assicurare la risolvibilità del gruppo, la cui valutazione viene condotta annualmente dalla Banca d'Italia nell'ambito dell'attività di pianificazione della risoluzione. Tali attività sono individuate in coerenza con il quadro regolamentare previsto dalle linee guida dell'Autorità Bancaria Europea e dalle policy del Single Resolution Board, modulate in applicazione del principio di proporzionalità. Esse sono da condurre all'interno di un periodo transitorio triennale, secondo le priorità tempo per tempo rappresentate dall'Autorità di Risoluzione al Gruppo bancario.

Collocamento della prima emissione di un Green Bond

In data 1° ottobre 2024, Banco Desio ha concluso con successo il collocamento della prima obbligazione Senior Preferred qualificata "green", in coerenza con il Green Bond Framework del Gruppo per un ammontare complessivo pari a Euro 40 milioni. L'elevata domanda ha consentito di chiudere l'offerta dopo soli sei giorni dall'apertura.

L'emissione, i cui proventi saranno destinati al finanziamento e/o al rifinanziamento di Eligible Green Asset, si integra nella strategia ESG del Banco Desio e rappresenta la concreta realizzazione di obiettivi di sostenibilità ambientale. Il Green Bond Framework è stato redatto secondo i Green Bond Principles dell'International Capital Market Association e corredato dalla second party opinion della società indipendente ISS-Corporate. Sono previste ulteriori emissioni nei prossimi mesi.

L'operazione è coerente con il Funding Plan 2024, con il nuovo Piano Industriale "Beyond26" e con il Piano ESG del Banco Desio che ha l'obiettivo di integrare i fattori di sostenibilità nel sistema decisionale della banca, a partire dai rischi climatico-ambientali.

A novembre 2024 è stato inoltre concluso con successo il collocamento di una seconda obbligazione qualificata "green" per un ammontare complessivo pari a 30 milioni di euro.

Fides: Operazione di cartolarizzazione di crediti in bonis derivanti da prestiti personali

In data 12 dicembre 2024 è stato annunciato che la controllata Fides S.p.A. ha realizzato la prima operazione di cartolarizzazione di crediti in bonis derivanti da prestiti personali. BNP Paribas ha agito in qualità di arranger.

L'operazione è stata strutturata ai sensi della legge 130/1999 mediante l'emissione di titoli asset backed per un importo complessivo di euro 254,7 milioni ed è coerente con la strategia del Gruppo Banco Desio improntata alla crescita in ambito personal finance ed è funzionale al perseguimento degli obiettivi di Fides nell'orizzonte di piano industriale, in continuità con i positivi risultati ottenuti nel 2024.

I titoli senior emessi nell'ambito dell'operazione, pari a euro 215 mln, sono stati sottoscritti da BNP Paribas mentre i titoli junior sono stati sottoscritti dall'Originator anche per finalità regolamentari di mantenimento dell'interesse economico netto.

L'operazione risponde ai requisiti di "semplicità, trasparenza e standardizzazione" (STS) previsti dal Regolamento (UE) 2017/2402.

Adesione al regime di adempimento collaborativo

In data 31 dicembre 2024, il Banco Desio ha presentato istanza per accedere al regime di Adempimento Collaborativo o di "Cooperative compliance" istituito con il Decreto Legislativo 5 agosto 2015, n. 128, rubricato "Disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente, in attuazione degli articoli 5, 6 e 8, comma 2, della legge 11 marzo 2014, n. 23". Detto regime è riservato ai contribuenti dotati di un efficace sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale, inteso

quale rischio di operare in violazione di norme di natura fiscale o in contrasto con i principi o con le finalità dell'ordinamento tributario ("Tax Control Framework" o "TCF").

A tale proposito, il Consiglio d'Amministrazione nella seduta del 19 dicembre 2024 ha approvato la Policy di Strategia Fiscale del Gruppo Banco Desio. Detta policy rappresenta il primo pilastro su cui si basa l'architettura del Tax Control Framework (TCF). Nella policy vengono declinati i principi che il Gruppo Banco Desio adotta con riferimento alla gestione della variabile fiscale e le linee strategiche volte ad assicurare il rispetto della normativa tributaria.

5 - D.Lgs. 231/2001

Nel contesto dei provvedimenti assunti in materia di responsabilità amministrativa delle società per reati commessi da loro esponenti e/o dipendenti, il Consiglio di Amministrazione del Banco sin dal 2004 ha deliberato l'adozione di un Modello di Organizzazione e Gestione per la prevenzione dei reati contemplati dal D.Lgs. n. 231/2001 (di seguito il "Modello 231"). Tale Modello è stato via via implementato con le successive previsioni di legge ed è pubblicato sul sito internet www.bancodesio.it.

Ulteriori informazioni sul Modello 231 e sull'Organismo di Vigilanza ai sensi del citato D.Lgs. n. 231/2001, le cui funzioni sono svolte dal 2012 dal Collegio Sindacale, sono riportate nel paragrafo 4.7 della Relazione annuale sul Governo Societario resa disponibile, ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, sul sito internet cui si fa rimando.

6 - Le risorse umane

6.1 – Gestione e ripartizione delle risorse

L'anno 2024 è stato caratterizzato dall'avvio delle attività derivanti dal nuovo Piano Industriale Beyond 2026; in tale ottica le attività della Direzione Risorse si sono orientate verso interventi strategici e gestionali funzionali alla messa a terra dei Progetti declinati nel Piano.

Nel primo trimestre dell'anno ha preso avvio il progetto Small Business e POE. Il mondo bancario ha rivolto particolare attenzione verso la clientela Small Business, ambito in cui l'attività bancaria ha visto una significativa evoluzione in virtù delle mutate esigenze della clientela, con l'obiettivo di fornire agli imprenditori strumenti alternativi e mirati. Da qui la focalizzazione sui due comparti, Small Business e POE, con obiettivi di maggiore efficacia ed efficienza. Il focus sul comparto Small Business ha visto la creazione di un team di Specialisti in Direzione Commerciale con focus dedicato al governo del segmento, con la nomina di 4 colleghi che, per competenze specialistiche e manageriali, sono dedicati al presidio del comparto. Sulla rete delle filiali un intervento di riposizionamento dei clienti in portafoglio ha generato la creazione di portafogli targati POE assegnati a colleghi di filiale dedicati a questo segmento di clientela.

In linea con le indicazioni di Piano, particolare attenzione è stata, poi, rivolta alla Direzione Wealth Management, su cui sono proseguiti gli investimenti su profili di Private Banker dal mercato, portando in azienda competenza e valore commerciale, mantenendo l'attenzione al ricambio generazionale che preservi la nostra clientela. Nell'ottica di un sempre maggior consolidamento sul mercato, oltre all'investimento con nuovi Bankers, la Banca ha inserito dal mercato profili con tratto manageriale, quali figure di sintesi e coordinamento a presidio delle strutture sul territorio.

Con l'obiettivo di razionalizzare il modello distributivo e organizzativo per il recupero di tempo commerciale e perseguire nell'aumento del livello di soddisfazione del cliente, la Direzione Risorse è stata impegnata nella riqualificazione delle risorse rivenienti dall'evoluzione di filiali verso il modello cash-light, unitamente al rafforzamento delle strutture di back-office accentrato.

A far data dal 1° giugno 2024, come meglio descritto nella precedente sezione "Eventi societari di rilievo", la Capogruppo ha acquisito il controllo di Dynamica Retail SpA e della sua controllata Dynamica Agenzia Srl. Tale acquisizione ha previsto l'integrazione nel Gruppo di 62 nuove risorse.

La seconda parte dell'anno è stata invece caratterizzata dall'acquisizione di 14 sportelli da Banca Popolare Puglia e Basilicata, che ha visto, con il mese di dicembre 2024, l'integrazione di 76 nuove risorse.

L'operazione si è concretizzata con l'arrivo di 8 nuove filiali sul territorio, da subito integrate sulle Aree Territoriali di competenza, e la contestuale chiusura di restanti 6 sportelli; tale intervento, in particolare, ha coinvolto la Direzione Risorse in un processo di assegnazione e, in alcuni casi, di riqualificazione dei nuovi colleghi che sono stati assegnati, fin dal loro ingresso in Banco Desio, presso strutture di Direzione Centrale e/o di rete commerciale, con la garanzia di nessun impatto sulla mobilità rispetto al territorio di provenienza.

Le Aree Territoriali, coordinate dalla Governance di Progetto e dalla Direzione Risorse, sono state coinvolte nel processo di onboarding per l'individuazione delle filiali Gemelle e Accorpanti e di una squadra di colleghi (Ambassador e Affiancatori) che hanno supportato i nuovi colleghi nella delicata fase di ingresso in Banco Desio.

Anche nel 2024 è proseguita l'azione di inserimento di profili specialistici, sia di rete che di sede, in linea con gli obiettivi di passaggio generazionale, investendo su nuove competenze e rimanendo sensibili alle esigenze dei colleghi in vista dell'uscita per quiescenza.

In particolare, sulla rete commerciale sono stati inseriti profili specialistici e titolari di portafoglio clienti, con particolare focus sul comparto Affluent e Imprese, e concentrandosi sulle aree geografiche a più alto potenziale di sviluppo per aree di business.

I fisiologici avvicendamenti di personale e la necessità di dimensionare le strutture centrali per renderle efficienti ed efficaci nella dimensione di Banca innovativa e veloce, hanno, inoltre, portato ad importanti investimenti nell'inserimento di figure specialistiche e di controllo a supporto di progetti ordinari e straordinari e a garanzia del corretto supporto alla rete commerciale in espansione.

Come di consueto, nel mese di ottobre 2024 si è realizzato il momento legato agli avanzamenti professionali, importante appuntamento volto alla valorizzazione delle professionalità in azienda e al sostegno dello sviluppo e della crescita dei colleghi, anche con l'obiettivo di valorizzare i giovani talenti e la Diversity.

A chiusura d'anno, nel mese di novembre 2024, il Gruppo ha effettuato una Survey su tutta la popolazione aziendale per verificare i livelli adesione delle Persone – di Sede e di Rete - ai processi evolutivi che la Banca ha realizzato e sta realizzando. Tale iniziativa, finora mai realizzata nel Gruppo, rappresenta uno strumento di ascolto dell'intera popolazione aziendale che ha l'obiettivo di verificare anche il livello di partecipazione e coinvolgimento delle persone alla luce dei profondi cambiamenti che la Banca ha realizzato in questi anni e che hanno portato ad un posizionamento sul mercato quale competitor di rilievo, anche guardando, in prospettiva, quanto si realizzerà nell'ambito del presente piano industriale.

Le scelte gestionali e l'attenzione alle politiche retributive anche per l'anno 2024 hanno consentito di valorizzare la componente femminile, con livelli di Gender Gap e Gender Pay Gap in linea con gli obiettivi ESG che la Banca persegue, mantenendo, quindi, il target di Gender Pay Equality.

In linea con l'attenzione che Banco Desio dedica alle tematiche ESG, nell'ambito dei progetti di sostenibilità ambientale, la Banca, in collaborazione con Movision S.r.l., ha aderito al progetto di mobilità sostenibile con un'iniziativa dedicata ai dipendenti. Movision S.r.l. è una società che opera nel settore della mobilità sostenibile e del welfare aziendale, dal 2014 leader nel campo del mobility management in qualità di fornitore di servizi e soluzioni tecnologiche per oltre 250 tra aziende private e Pubbliche Amministrazioni su tutto il territorio nazionale.

L'obiettivo di crescita del comparto Personal Finance si è concretizzato, per linee esterne, con l'acquisizione della maggioranza del capitare della Società Dynamica Retail S.p.A., il cui closing è stato perfezionato il 31.05.2024. La Direzione Risorse è stata impegnata nel fornire supporto alla società stessa e alla controllata Fides per le dinamiche proprie di Risorse Umane.

Al 31 dicembre 2024 il personale dipendente del Gruppo, per effetto di quanto in precedenza descritto, si è attestato a 2.535 risorse, con un incremento di 144 risorse rispetto al consuntivo di fine esercizio precedente, per effetto principalmente dell'ingresso dei dipendenti rinvenienti dall'acquisizione (i) del controllo di Dynamica Retail SpA e della sua controllata Dynamica Agenzia Srl e (ii) del ramo d'azienda da Banca Popolare Puglia e Basilicata sopra richiamata.

Le tabelle che seguono offrono il dettaglio del totale delle risorse del Gruppo e delle relative dinamiche nel periodo di riferimento.

Grafico n. 2 - ANDAMENTO PERSONALE DIPENDENTE DI GRUPPO NEGLI ULTIMI ANNI

La tabella che segue offre il dettaglio del personale dipendente in base al livello di qualifica alla fine
dell'esercizio 2024 in comparazione con il consuntivo dell'esercizio precedente.
Tabella n. 2 - RIPARTIZIONE PERSONALE DIPENDENTE DI GRUPPO PER QUALIFICA
31.12.2024 31.12.2023
Donne Incidenza % Uomini Incidenza % Totale Donne Incidenza Uomini Incidenza Totale
N. Dipendenti % %
Personale dipendente del Gruppo 1.109 43,7% 1.426 56,3% 2.535 1.050 43,9% 1.341 56,1% 2.391
Dirigenti 5 16,1% 26 83,9% 31 4 14,8% 23 85,2% 27
Quadri direttiv
i
401 31,6% 868 68,4% 1.269 374 31,9% 799 68,1% 1.173
Restante Personale 703 56,9% 532 43,1% 1.235 672 56,4% 519 43,6% 1.191
Collaboratori esterni 35 28,7% 87 71,3% 122 36 32,1% 76 67,9% 112
Consulenti finanziari 11 16,4% 56 83,6% 67 9 15,0% 51 85,0% 60
Altri collaboratori 24 43,6% 31 56,4% 55 27 51,9% 25 48,1% 52
Totale risorse 1.144 43,1% 1.513 56,9% 2.657 1.086 43,4% 1.417 56,6% 2.503
Tabella n. 3 - INGRESSI DI RISORSE DEL GRUPPO PER QUALIFICA NEL 2024
31.12.2024 31.12.2023
N. Dipendenti Donne Incidenza % Uomini Incidenza % Totale Donne Incidenza
%
Uomini Incidenza
%
Totale
Personale dipendente del Gruppo 77 44,0% 98 56,0% 175 197 53,0% 175 47,0% 372
Dirigenti 2 40,0% 3 60,0% 5 0 0,0% 2 100,0% 2
Quadri direttiv
i
32 33,3% 64 66,7% 96 39 32,8% 80 67,2% 119
Restante personale 43 58,1% 31 41,9% 74 158 62,9% 93 37,1% 251
Collaboratori esterni 10 32,3% 21 67,7% 31 26 55,3% 21 44,7% 47
Consulenti finanziari 4 28,6% 10 71,4% 14 3 27,3% 8 72,7% 11
Altri collaboratori 6 35,3% 11 64,7% 17 23 63,9% 13 36,1% 36
Totale risorse (1) 87 42,2% 119 57,8% 206 223 53,2% 196 46,8% 419
(1) Nella voce in oggetto sono inclusi gli ingressi relativi al personale di M ercadante

Tabella n. 2 - RIPARTIZIONE PERSONALE DIPENDENTE DI GRUPPO PER QUALIFICA

Tabella n. 3 - INGRESSI DI RISORSE DEL GRUPPO PER QUALIFICA NEL 2024

Uomini Incidenza Totale
%
Uomini Incidenza
%
Totale
Personale dipendente del Gruppo 77 44,0% 98 56,0% 175 197 53,0% 175 47,0% 372
Dirigenti 2 40,0% 3 60,0% 5 0 0,0% 2 100,0% 2
32 33,3% 64 66,7% 96 39 32,8% 80 67,2% 119
Quadri direttiv
i
62,9% 93 37,1% 251
Restante personale 43 58,1% 31 41,9% 74 158
Collaboratori esterni 10 32,3% 21 67,7% 31 26 55,3% 21 44,7% 47
Consulenti finanziari 4 28,6% 10 71,4% 14 3 27,3% 8 72,7% 11
Altri collaboratori 6 35,3% 11 64,7% 17 23 63,9% 13 36,1% 36

Tabella n. 4 - USCITE DI RISORSE DEL GRUPPO PER QUALIFICA NEL 2024

Tabella n. 4 - USCITE DI RISORSE DEL GRUPPO PER QUALIFICA NEL 2024
N. Dipendenti Donne Incidenza % 31.12.2024
Uomini
Incidenza %
Totale Donne Incidenza Uomini 31.12.2023
Incidenza
% % Totale
Personale dipendente del Gruppo
Dirigenti
42
1
46,7%
20,0%
48
4
53,3%
80,0%
90
5
24
0
25,0%
n.s
72
1
75,0%
100,0%
96
1
Quadri direttiv
i
14 33,3% 28 66,7% 42 6 14,6% 35 85,4% 41
Restante personale 27 62,8% 16 37,2% 43 18 33,3% 36 66,7% 54
Collaboratori esterni 10 43,5% 13 56,5% 23 10 43,5% 13 56,5% 23
Consulenti finanziari 2 28,6% 5 71,4% 7 0 0,0% 6 100,0% 6
Altri collaboratori 8 50,0% 8 50,0% 16 10 58,8% 7 41,2% 17
Totale risorse 52 46,0% 61 54,0% 113 34 28,6% 85 71,4% 119
Tabella n. 5 - RIPARTIZIONE DELLE RISORSE DEL GRUPPO PER AREA DI APPARTENENZA
31.12.2024 31.12.2023
N. Dipendent
i
Donne Incidenza % Uomini Incidenza % Totale Donne Incidenza % Uomini
Incidenza %
Totale
312 43,4% 407 56,6% 719 300 43,9% 384 56,1% 684
Direzione Generale e supporto operativo 288 43,4% 376 56,6% 664 273 43,2% 359 56,8% 632
Personale dipendente 24 43,6% 31 56,4% 55 27 51,9% 25 48,1% 52
Altri collaboratori 42,9% 1.106
1.050
57,1%
56,1%
1.938
1.871
786
777
43,2%
44,2%
1.033
982
56,8%
55,8%
1.819
1.759
Rete distributiva 832 75,3% 77 15 20,5% 58 79,5% 73
Personale dipendente
di cui Privat
e banker
821
19
43,9%
24,7%
58 67 9 15,0% 51 85,0% 60
Consulenti finanziari 11 16,4% 56 83,6%
Totale risorse 1.144 43,1% 1.513 56,9% 2.657 1.086 43,4% 1.417 56,6% 2.503

Tabella n. 5 - RIPARTIZIONE DELLE RISORSE DEL GRUPPO PER AREA DI APPARTENENZA

Uomini Incidenza % Totale

Grafico n. 3 - RIPARTIZIONE PERSONALE DIPENDENTE DI GRUPPO PER AREA DI APPARTENENZA

6.2 - L'attività formativa

In continuità con l'ultimo triennio, anche l'anno 2024 si è concluso confermando un importante investimento in termini formativi, in linea con gli obiettivi e le direttrici di intervento tracciate nel piano formativo ad inizio d'anno, che è stato realizzato in coerenza con gli orientamenti strategici definiti nell'ambito del Piano Industriale. I programmi formativi erogati si sono concretizzati in attività finalizzate sia a sostenere il rafforzamento delle conoscenze tecniche ed incrementare il potenziamento delle capacità comportamentali necessarie nell'esercizio dei diversi ruoli organizzativi sia a sviluppare le potenzialità possedute dalle risorse.

Tale investimento è confermato anche dalle ore di formazione registrate, consuntivando il raggiungimento di 186.595 ore/uomo complessive erogate (ex 174.629), che corrispondono a 10,2 giornate medie per dipendente (ex 10,3). Pertanto, il 2024 si chiude assicurando un ulteriore incremento delle ore formative erogate rispetto all'anno 2023 (che già si era concluso con un significativo incremento delle ore effettuate rispetto alle annualità precedenti), registrando la percentuale del 6,9%, che corrisponde a 11.966 ore.

Nell'ambito dei vari programmi erogati, di particolare rilievo si evidenzia l'estensione del programma di on-boarding differenziato per ciascun ruolo ed indirizzato a tutte le nuove risorse entrate nella struttura organizzativa, con particolare riferimento all'operazione straordinaria di acquisizione delle risorse derivanti da BPPB. Tale programma è stato strutturato su differenti fasi erogate in differenti modalità: video tutorial per illustrare i sistemi applicativi e le procedure aziendali, videolezioni per esplorare il mondo del Business ed acquisire conoscenze sull'offerta commerciale ed webinar di accompagnamento nell'esercizio dell'operatività di Rete.

Di seguito si riportano i 3 pillar sui quali si è articolata la proposta 2024 descrivendoli nelle loro caratteristiche più rappresentative.

  • i. I programmi formativi:
    • potenziamento della progettazione interna dei moduli formativi inerenti a differenti tipologie (formazione di business, formazione obbligatoria e formazione tecnico-professionale), al fine di contestualizzare lo sviluppo dei contenuti sulla nostra specifica realtà organizzativa, valorizzando nel contempo il capitale di competenze delle diverse Funzioni che collaborano nella realizzazione dei programmi;
    • incremento dell'utilizzo di risorse di docenza interna sia di Sede che di Rete per l'erogazione di contenuti di natura specialistica e di business, al fine di alimentare la conoscenza sui processi organizzativi e sugli strumenti di lavoro da utilizzare per gestire le attività professionali con maggiore efficacia;
    • rafforzamento del coinvolgimento dei colleghi destinatari dell'attività formativa nella costruzione dei programmi formativi, al fine di indirizzare le proposte formative sui reali fabbisogni professionali, valorizzando nel contempo il contributo professionale dei colleghi.
  • ii. Gli strumenti di erogazione:
    • alimentazione di DeveIUP che costituisce il sistema integrato di erogazione e di fruizione di tutte le attività formative, che appartengono alle differenti tipologie formative (formazione comportamentale, formazione di business, formazione tecnico-professionale, formazione obbligatoria);
    • composizione del Catalogo della Formazione che descrive le differenti iniziative formative, aggregandole per specifica area di competenza;
    • costruzione del Cruscotto della Formazione che consente ai Capi Zona ed ai RDF di Rete di monitorare l'attività formativa effettuata e da effettuare da parte di tutti i collaboratori appartenenti alla propria struttura organizzativa;
    • creazione della Rubrica della Formazione che costituisce uno spazio dedicato all'approfondimento di differenti argomenti appartenenti al contesto delle soft skill, suggerendo spunti di riflessione e cercando - nel contempo - di intercettare gli interessi degli stessi lettori.

iii. Le modalità di erogazione:

  • programmazione di differenti sessioni di training oh the job che hanno supportato l'apprendimento rendendo concretamente applicabili le competenze acquisite;
  • avvio del programma di coaching individuale rivolto a risorse che appartengono al perimetro del Progetto Talenti ed iniziative di team coaching inserite nell'ambito di programmi di natura comportamentale;
  • incremento dell'utilizzo di strumenti interattivi per favorire il coinvolgimento dei destinatari attraverso dinamiche di gamification.

Tutti questi elementi hanno consentito di proseguire nel percorso di realizzazione di una learning experience diversificata ed orientata a fornire sempre maggiori strumenti di lavoro, utili sia per leggere e comprendere le dinamiche organizzative sia per acquisire ulteriori competenze necessarie ad esercitare con sempre maggiore consapevolezza la propria professionalità.

Le diverse iniziative erogate sono rappresentate nelle tre tipologie che hanno caratterizzato l'offerta formativa; di seguito se ne riporta una descrizione sintetica:

  • la Formazione "Generale" raggruppa le iniziative aventi ad oggetto le conoscenze trasversali indirizzate a tutte le famiglie professionali. L'allineamento delle competenze richieste in funzione di evoluzioni del contesto regolamentare è garantito dalle attività declinate nell'ambito della formazione obbligatoria (comprese in tale raggruppamento).
  • la Formazione "Tecnico-professionale" comprende iniziative finalizzate sia alla costruzione delle competenze tecniche necessarie per esercitare uno specifico ruolo, sia al consolidamento di competenze funzionali al profilo professionale ricoperto.
  • la Formazione "Comportamentale" finalizzata allo sviluppo delle capacità relazionali, gestionali ed organizzative, che consentono di applicare al meglio le conoscenze tecnico-professionali possedute.

Il grafico che segue evidenzia la ripartizione percentuale delle giornate di incontri formativi svolte nell'esercizio per i tre ambiti sopra indicati.

Grafico n. 4 - RAPPRESENTAZIONE ATTIVITA' FORMATIVA PER TIPOLOGIA

La formazione "Generale" ha registrato un incremento pari al 25,6% di ore erogate rispetto all'anno precedente.

o Area Normativa

Nell'ambito di quest'area si richiamano le iniziative appartenenti ai diversi contesti normativi e che sono state realizzate avvalendosi del contributo delle differenti Funzioni specialistiche.

In tema di "Antiriciclaggio" si segnala il programma in pillole strutturato con l'obiettivo di assicurare un presidio continuo dei rischi di riciclaggio ed antiterrorismo. La prima tematica fa riferimento alle segnalazioni di operazioni sospette (SOS) ed è sviluppata attraverso moduli interattivi e casi pratici che approfondiscono cosa è necessario e cosa non è necessario segnalare, quali sono gli elementi oggettivi e soggettivi ai quali prestare attenzione e quale comportamento adottare dopo aver inoltrato una segnalazione. Tale programma si accompagna anche ai due moduli realizzati attraverso game: "I risvolti antiriciclaggio" ed il "Game assegni" proposti in continuità rispetto all'anno precedente. Con particolare riferimento al contesto di Fides è stato effettuato attraverso Assofin un modulo specifico in tema di Antiriciclaggio.

Inoltre, al fine di incrementare la consapevolezza delle risorse di Rete sulle modalità di gestione dei rischi in Banca - in collaborazione con la Direzione Risk e con la Direzione Audit – è stato realizzato il modulo "Conoscere e Gestire i Rischi in Banca", costruito sulla base di casistiche situazionali riscontrate nel contesto operativo di Rete.

Nell'ambito di quest'area tematica si segnalano, inoltre, differenti altri moduli formativi, quali: il modulo "Il MOG 231 nella sua evoluzione" che illustra l'impianto del Modello Organizzativo e di Gestione della Banca e ne declina gli impatti sull'operatività quotidiana, il modulo inerente ai "Sistemi di pagamento" che tratta temi di attualità sviluppati attraverso differenti situation room finalizzati all'applicazione delle proprie conoscenze, il modulo inerente all' "Evoluzione del whisterblowing" che - ripercorrendo il processo di segnalazione - introduce la nuova piattaforma di Banco Desio e la videolezione POG realizzata con l'obiettivo di assicurare un ripasso sui punti cardine del Modello POG della Banca, attraverso l'analisi delle componenti del questionario. In riferimento, invece, alla progettualità aziendale inerente al contesto ESG, è stato progettato uno specifico modulo formativo dal titolo "L'introduzione dei fattori ESG in Banco Desio", con l'obiettivo di definire il contesto di riferimento e di declinare i principali ambiti di applicazione: l'erogazione di questo modulo è stata anticipata sia da un video introduttivo che ne esplicita le finalità sia da un'intervista rivolta ad alcune risorse di Rete e di Sede per raccogliere le riflessioni dei colleghi sulle tematiche in oggetto.

Si evidenzia anche la realizzazione del modulo "La Trasparenza nella Nostra Banca" distribuito su tutta la popolazione aziendale e strutturato attraverso simulazioni che enfatizzano i concetti chiave del percorso.

In ultimo, si evidenzia la continuità assegnata sia al percorso "Training Cyber" articolato attraverso pillole mensili che propongono temi relativi ai rischi connessi al mondo del digitale sia ai diversi programmi in materia di Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro (addetti antincendio, primo soccorso, tutor disabili, programma di base per lavoratori e per preposti).

o Altra Formazione

Nell'ambito dell'intelligenza artificiale, di particolare rilievo risulta essere il programma di accompagnamento all'utilizzo dello strumento Microsoft Copilot che è stato destinato a differenti strutture di Sede e di Rete con l'obiettivo di efficientare la propria attività operativa.

Inoltre, è stato strutturato un Programma di Certificazione delle competenze indirizzato alle risorse appartenenti alla Direzione Audit, al fine di rafforzare la propria specializzazione sulle differenti materie che caratterizzano il mestiere esercitato.

La formazione "Tecnico–Professionale" ha rappresentato il 70,5% delle attività complessive

Di seguito si illustrano le principali iniziative aggregate per aree tematiche di competenza, evidenziando che i programmi appartenenti a questa tipologia sono stati progettati con l'obiettivo di accompagnare

l'evoluzione di nuove expertise e di valorizzare ulteriormente le competenze possedute dalle risorse, in coerenza con le esigenze di specializzazione richieste dal modello di business.

Grafico n. 5 - RAPPRESENTAZIONE FORMAZIONE "TECNICO-PROFESSIONALE" PER AREE TEMATICHE

Di seguito si illustrano le principali iniziative aggregate per aree tematiche di competenza:

o Area Finanza ed Area Assicurativa (82,0%)

In particolare, si richiama l'avvio del programma di mantenimento integrato ESMA e IVASS che è stato strutturato su contenuti validi per entrambe le abilitazioni. Le tematiche che compongono il programma aggregano contenuti di natura tecnico-professionale, quali "La distribuzione di prodotti di investimento assicurativi", "Il sistema finanziario", "I prodotti assicurativi con finalità di investimento", "I prodotti di investimento con finalità pensionistiche" a moduli di soft skill che alimentano il percorso complessivo: le tematiche affrontano consentono anche il mantenimento dell'abilitazione ai fini EFPA.

Inoltre, si segnala l'avvio della seconda fase del programma formativo di accompagnamento all'introduzione del nuovo "Modello di Consulenza e di Analisi dei Bisogni Assicurativi" strutturato su due differenti moduli: uno di natura procedurale - che illustra il processo e le funzionalità del modulo "Consulenza Finanziaria" - ed un altro di natura motivazionale, focalizzato sul valore della consulenza nella relazione con il Cliente.

Sempre nell'ambito del programma di mantenimento integrato ESMA ed IVASS si inseriscono altri due moduli formativi realizzati attraverso la collaborazione con le Funzioni di Sede: il primo è il game "Sai riconoscere un abuso di mercato?" che ha l'obiettivo di sensibilizzare sulle principali regole da seguire nell'ambito del Market Abuse e sui processi da considerare per contrastare tale fenomeno, il secondo è la videolezione "ESG nei servizi d'investimento" che declina l'evoluzione del contesto normativo di riferimento, con un focus sul perimetro relativo ai servizi d'investimento. Di particolare rilievo per l'importanza professionale che assume si segnala il Percorso di Certificazione delle Competenze specialistiche rivolto alle risorse che appartengono ai ruoli di Gestori Personal e Affluent; questo programma è strutturato in 7 giornate di formazione focalizzate su temi come lo scenario macro-economico, gli strumenti di investimento, la fiscalità e la costruzione del portafoglio. Tale programma ha consentito di trasferire alle risorse coinvolte contenuti di valore per l'esercizio della propria professionalità, redendoli spendibili anche nella relazione con i propri Clienti.

Con particolare riferimento ai programmi assicurati si evidenzia il percorso finalizzato all'iscrizione alla sezione A del RUI che è stato definito in collaborazione con l'Area Bancassicurazione ed ha coinvolto circa 30 risorse su differenti aree tematiche.

o Area Crediti

Di particolare rilievo sono risultate le sessioni erogate nell'ambito del piano formativo destinato ai Gestori Family POE e Gestori POE in tema di "Valutazione del merito del credito" e di "Credito per soggetti che non presentano bilancio". Tale programma è stato accompagnato da training on the job applicativi focalizzati sulla "PEF" ed il "Pricing Tool", al fine di fornire ai partecipanti strumenti operativi concreti per agevolare l'operatività ed approfondire le proprie conoscenze sui vari passaggi operativi.

Sempre nell'ambito del piano formativo ESG, si segnala anche il modulo focalizzato sull'implementazione dei processi creditizi che costituiscono uno dei contenitori sui quali si articola tale progettualità.

Inoltre, di specifico interesse è risultato il modulo specialistico inerente al tema "Crisi d'impresa" indirizzato ai Gestori Imprese con l'obiettivo di fornire conoscenze sugli elementi che caratterizzano sia il quadro normativo che quello applicativo.

Infine, si evidenziano anche sia il rilascio del video tutorial addestrativo sulla "Procedura Leasing" sia le sessioni formative in webinar sul tema "Factoring".

o Area Commerciale

Per acquisire ed approfondire le conoscenze relative all'offerta commerciale della Banca è stato articolato un percorso sequenziale sviluppato attraverso videolezioni e webinar indirizzati sia al segmento aziende sia al segmento Privati di Rete: a queste iniziative - che appartengono anche al programma di on-boarding - sono state integrati focus digitali sviluppati in pillole.

Inoltre, di particolare rilievo risultano le sessioni inserite nell'ambito del piano formativo indirizzato alla costruzione del nuovo ruolo di Gestori Family POE e Gestori POE: i contenuti trattati sono inerenti all'offerta commerciale della Banca (C/C, monetica, home banking e remote banking), con un focus specifico sulle iniziative dedicate all'evoluzione del "Dialogo digitale" con il Cliente, quali "Remote selling carta di credito", "Stanza documentale" e "Digital Lending".

Nell'ambito della formazione "Comportamentale", Nell'ambito della proposta focalizzata sui temi di inclusion e di diversity, si evidenziano i programmi interaziendali indirizzati ad alcune risorse di Sede. Inoltre, nell'ambito del piano di sostenibilità HR si richiama sia il percorso formativo in pillole dal titolo "Prosegue il Nostro viaggio nel mondo della sostenibilità sociale" costruito attraverso testimonianze di esperienze che stimolano la riflessione su contenuti di soft skill, quali "La Motivazione come chiave per il proprio sviluppo",

Infine, si richiamano i percorsi formativi che rientrano nel "Progetto Talenti": si tratta di differenti attività dedicate allo sviluppo delle competenze e delle potenzialità possedute dalle risorse, in coerenza con il piano di sviluppo tracciato. Sempre nell'ambito del Progetto Talenti, di particolare rilievo comunicativo ha assunto l'iniziativa TalentIUP realizzata attraverso un palinsesto di interviste delle risorse che raccontano cosa ha significato per loro partecipare al Progetto Talenti e come quest'esperienza ha influenzato positivamente il proprio percorso professionale e personale.

Tabella n. 6 - FORMAZIONE PER TIPOLOGIA DI OFFERTA FORMATIVA
31.12.2024 31.12.2023
Formazione per tipologia di offerta formativa N.ore di
formazione
Incidenza % N.ore di
formazione
Incidenza %
Formazione Comportamentale 6.432 3,5% 4.388 3%
Formazione Tecnico-Professionale 131.424 70,4% 131.445 75%
di cui:
Area Finanza 40.684 54.668
Area Crediti 10.473 7.644
Area Assicurativ
a
67.077 61.371
Area Commerciale 10.857 6.626
Altra Formazione 2.333 1.136
Formazione Generale 48.739 26,1% 38.796 22%
di cui:
Area Normativ
a
44.453 37.389
Altra Formazione 4.286 1.407
Totale 186.595 100% 174.629 100%
Tabella n. 7 - FORMAZIONE PER INQUADRAMENTO PROFESSIONALE
31.12.2024 31.12.2023
Formazione per inquadramento
professionale
N.Dipendenti
coinvolti
N.ore Ore medie
N.Dipendenti
pro-capite
coinvolti
N.ore
di cui:
Tabella n. 7 - FORMAZIONE PER INQUADRAMENTO PROFESSIONALE
31.12.2024 31.12.2023
Formazione per inquadramento
professionale
N.Dipendenti
coinvolti
N.ore Ore medie
pro-capite
N.Dipendenti
coinvolti
N.ore Ore medie
pro-capite
Dirigenti 26 966 37,2 25 824 33,0
Uomini 21 758 36,1 21 713 34,0
Donne 5 208 41,6 4 111 27,6
Quadri direttivi 1.247 94.072 75,4 1.133 89.767 79,2
Uomini 850 63.537 74,7 772 61.123 79,2
Donne 397 30.535 76,9 361 28.644 79,3
Aree Professionali 1.195 91.557 76,6 1.147 84.038 73,3
Uomini 521 40.111 77,0 506 38.837 76,8
51.446 76,3 641 45.201 70,5
Donne 674
Totale 2.468 186.595 75,6 2.305 174.629 75,8
Uomini 1.392 104.406 75,0 1.299 100.673 77,5
Tabella n. 8 - FORMAZIONE EROGATA AI CONSULENTI FINANZIARI
31.12.2024 31.12.2023
Formazione per tipologia di offerta formativa N.ore di
formazione
Incidenza % N.ore di
formazione
Incidenza %
Formazione Comportamentale 1.830 34% 325 6%
Formazione Tecnico-Professionale 3.548 65% 4.423 88%
di cui:
Area Finanza 2.707 2.354
Area Crediti 4 2
Area Assicurativ
a
Area Commerciale
756
81
2.004
63
Formazione Generale 76 1% 294 6%
di cui:
Area Normativ
a
76 293
Altra Formazione 1
5.454 100% 5.042 100%
Totale

Tabella n. 8 - FORMAZIONE EROGATA AI CONSULENTI FINANZIARI

Focus Piano Formativo ESG

In riferimento alla progettualità aziendale inerente al contesto ESG, è stato definito uno specifico Piano Formativo costituito sia da una parte trasversale sia da altre parti specialistiche.

La parte generale dal titolo "L'introduzione dei fattori ESG in Banco Desio" - distribuita a tutta la popolazione aziendale – è stata progettata con l'obiettivo di definire il contesto di riferimento e di declinare i principali ambiti di applicazione: l'erogazione di questo modulo è stata anticipata sia da un video introduttivo che ne esplicita le finalità sia da un'intervista rivolta ad alcune risorse di Rete e di Sede per raccogliere le riflessioni dei colleghi sulle tematiche in oggetto.

La parte specialistica si è articolata su più moduli, quali: l'ambito "Risk", l'ambito relativo alla "Gestione del credito" e quello relativo ai "Servizi d'Investimento"; si tratta di iniziative erogate in modalità differenti e rivolte a differenti target di destinatari.

In particolare, l'ambito relativo ai "Servizi d'investimento" è stato trattato nella videolezione "ESG nei servizi d'investimento" che declina l'evoluzione del contesto normativo di riferimento oltre ad illustrare le caratteristiche dei prodotti e servizi, introducendo anche il primo Green Bond. Tale modulo è stato esteso a tutte le figure di Rete ed inserito anche nel programma di mantenimento integrato ESMA ed IVASS. Il modulo inerente alle implementazioni registrate sul framework creditizio è stato indirizzato in modalità webinar sia al Segmento Imprese di Rete sia ad alcune Funzioni specialistiche di Sede, mentre il tema Risk è stato destinato alle Funzioni interne che impattano sui processi specifici. In ultimo, si evidenziano le sessioni dedicate alla presentazione dei nuovi prodotti commerciali ESG che sono state destinate a differenti target di Rete.

Inoltre, nell'ambito del "Piano Formativo ESG" hanno assunto una specifica attenzione alle tematiche inerenti al contesto della sostenibilità sociale.

I principali programmi formativi effettuati sono:

  • il percorso in pillole dal titolo "Prosegue il Nostro viaggio nel mondo della sostenibilità sociale" rivolto a tutta la popolazione aziendale e costruito attraverso testimonianze di esperienze che stimolano la riflessione su contenuti di soft skill (quali, ad esempio: "La Motivazione come chiave per il proprio sviluppo", "La Resilienza: che cos'è e come potenziarla", "L'empatia ed i suoi derivati", "La Leadership ed i suoi diversi significati") che richiamano anche temi di inclusion e di diversity ed i moduli di natura comportamentale rivolti alle figure che rivestono ruoli gestionali (quali, ad esempio: "Unconscious Bias", "Assegnare e comunicare obiettivi al proprio team" e "La gestione del colloquio di feedback");
  • i percorsi di mentoring cross-aziendali finalizzati ad incrementare il confronto interaziendale su tematiche di natura comportamentale ed i programmi specifici rivolti a risorse di Sede e distinti per target professionale (senior manager, middle manager, young talent) che sono finalizzati allo sviluppo manageriale delle risorse che hanno potuto sperimentare molteplici espressioni della leadership inclusiva;
  • il programma di sviluppo delle competenze manageriali indirizzato ai RDF di Rete ed il percorso di rafforzamento delle capacità di business destinato a tutti i Gestori di Rete;
  • i vari percorsi formativi che rientrano nel "Progetto Talenti" e che sono dedicati allo sviluppo delle competenze e delle potenzialità possedute dalle risorse, in coerenza con il piano di sviluppo tracciato da ciascuno.

6.3 - Le relazioni sindacali

Nel corso del 2024, le relazioni con le Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori presenti nel Banco (di seguito OO.SS.), oltre a prevedere le ordinarie occasioni di incontro e di confronto sulle tematiche di legge e di contratto, hanno consentito il raggiungimento di specifiche intese che, perseguendo politiche del lavoro in linea con le migliori prassi di settore, hanno rinnovato anche per il 2025 gli strumenti di work life balance introdotti nell'anno appena trascorso, con l'obiettivo di garantire le iniziative di sostenibilità e di welfare aziendale a beneficio del benessere delle persone presenti nonché lo sviluppo di un ambiente di lavoro positivo e flessibile. In particolare:

  • l'accessibilità, anche per il 2025, alla modalità di lavoro agile ordinaria (c.d. smart working) per il personale di Direzione centrale, in linea con le previsioni del c.c.n.l. e con le best practice di settore;
  • l'accessibilità, anche per l'anno 2025, della modalità di partecipazione ai corsi di formazione da remoto, anche al di fuori della sede di lavoro di assegnazione (c.d. smart learning fino a 4 giornate annue) a favore di tutte le Risorse;
  • il rinnovo, per l'anno 2025, della c.d. "banca del tempo", alimentata dall'azienda e dalla solidarietà delle Risorse che decideranno di aderire all'iniziativa. La banca del tempo è finalizzata ad offrire l'accesso a una dotazione di permessi retribuiti aggiuntiva a quella ordinaria, a beneficio dei dipendenti interessati da specifiche e particolari necessità di carattere personale o familiare, ivi comprese le esigenze legate ai/alle dipendenti genitori;
  • il rinnovo, per l'anno 2025, delle provvidenze previste a titolo di particolare contributo a sostegno della disabilità: in particolare, sia il contributo economico in favore di lavoratori con figli o coniuge a carico affetti da grave infermità, sia il contributo a rimborso di spese sostenute per strumenti e apparecchiature mediche necessari per medesime situazioni di grave disabilità.

Nei primi mesi dell'anno, le relazioni sindacali si sono particolarmente incentrate sul percorso di definitiva armonizzazione dei trattamenti economico normativi applicabili ai dipendenti acquisiti nell'ambito dell'operazione di cessione di ramo d'azienda dal Gruppo BPER, con il raggiungimento, in data 23 aprile 2024, del relativo accordo sindacale con le OO.SS. del Banco. Dopo l'estate, si è dato seguito alla

procedura relativa all'operazione straordinaria con Banca Popolare di Puglia e Basilicata per la cessione a Banco Desio di un ramo d'azienda costituito da 14 sportelli; tale procedura si è perfezionata con la sottoscrizione da parte di tutte le OO.SS. dello specifico accordo sindacale dell'11 ottobre 2024.

Nella seconda parte dell'anno 2024, tenuto conto della scadenza al 31 dicembre 2024 della copertura in essere, si è svolto il periodico confronto con le OO.SS. per il rinnovo del piano sanitario in favore dei dipendenti, preceduto in via preliminare anche dal confronto in sede di commissione tecnica paritetica. All'esito del confronto e delle analisi effettuate, sono state individuate le più opportune soluzioni condivise, addivenendo in data 19 dicembre 2024 alla sottoscrizione dell'accordo di rinnovo della copertura sanitaria per l'anno 2025.

6.4 - Attività prospettiche

Il 2025 si propone come prosecuzione nell'attuazione del piano industriale "Beyond 26", confermando, in ambito risorse, il processo di ottimizzazione dell'organico favorendo percorsi di ricambio generazionale, oltre alla revisione dei processi funzionali al rilascio di risorse e al rafforzamento delle strutture di sede e di rete. L'attrazione e la fidelizzazione di giovani talenti tramite value proposition attrattiva e programmi di sviluppo specifici, saranno inoltre, al centro dei piani d'azione della Direzione Risorse.

Ulteriormente, l'anno 2025, vedrà impegnata anche la Direzione Risorse nell'ambito delle ulteriori direttrici previste dal richiamato Piano industriale:

  • rafforzamento manageriale in comparti a più elevato potenziale di sviluppo / trasformazione (es. WM, Bancassicurazione, PMI, Operations, ALM), anche tramite insourcing di competenze dall'esterno;
  • processi di riqualificazione e riallocazione di risorse funzionalmente ai processi di efficientamento che si concretizzeranno sulla rete commerciale;
  • processi di integrazione per i nuovi sportelli, che puntano alla conoscenza dei nuovi colleghi e delle dinamiche che caratterizzano le nuove filiali, unitamente alla diffusione dei calori e delle prassi aziendali;
  • ulteriore implementazione della formazione manageriale tramite introduzione di piani incentrati sui nuovi trend emergenti e sullo sviluppo di soft skills;
  • ulteriore investimento sulla remunerazione variabile e incentivante per la rete e le strutture direzionali in logica profit sharing;
  • con particolare riferimento agli obietti ESG di piano, lo sviluppo e la cura dei dipendenti con incremento giovani talenti e formazione ESG dei dipendenti;
  • prosecuzione del percorso già intrapreso in ambito Diversity (figure manageriali femminili); nuove assunzioni donne; Gender pay equality.

Nel corso del 2025 è prevista inoltre la prosecuzione del progetto di implementazione della struttura di Wealth Management in coerenza con gli obiettivi del Piano industriale "Beyond 26".

Infine, la Direzione Risorse prosegue nel percorso già intrapreso di attuazione delle novità introdotte dal nuovo contratto nazionale di settore, avendo già provveduto nel 2024 ad applicare, per la parte economica, la tranche di incremento della voce retributiva "stipendio" fissata dall'accordo di rinnovo del c.c.n.l. del 23 novembre 2023 a settembre 2024 (residuano le tranche del 1° giugno 2025 e del 1° marzo 2026) nonché, per la parte normativa, il nuovo orario di lavoro settimanale pari a 37 ore con decorrenza 1° luglio 2024.

7 - L'attività di controllo

7.1 - I livelli di controllo nella funzione di direzione e coordinamento

Nell'esercizio della propria funzione di direzione e coordinamento, il modello adottato da Banco Desio, in quanto Capogruppo, prevede un triplice livello di controllo nei confronti delle società controllate, tenuto conto della natura e delle dimensioni dell'attività svolta dalle singole società, nonché della specifica localizzazione, individuando al proprio interno le funzioni competenti per gli specifici meccanismi di controllo.

Un primo livello, di natura strategica, è volto alla costante verifica degli indirizzi dettati dalla Capogruppo e viene attuato principalmente attraverso la presenza nei Consigli di Amministrazione di ciascuna società controllata, di un certo numero di propri esponenti, tale da costituirne, di norma, la maggioranza.

Il secondo livello è di tipo gestionale e riguarda lo svolgimento delle attività di analisi, sistematizzazione e valutazione dei flussi informativi periodici delle società controllate, al fine di verificare il perseguimento degli obiettivi strategici nel rispetto della normativa di vigilanza, la predisposizione di adeguata reportistica su andamento e redditività, l'analisi dei progetti di sviluppo, ricerca / investimento e di opportunità strategiche, i flussi previsionali e le altre informazioni necessarie per la predisposizione del budget di Gruppo.

Il terzo livello è definito tecnico-operativo, e si concretizza principalmente attraverso il presidio del sistema dei controlli interni.

I livelli di controllo sopra indicati sono peraltro declinati e attuati in modo proporzionale rispetto alla natura, alle finalità e alle dimensioni delle società controllate tempo per tempo presenti all'interno del Gruppo.

Ulteriori informazioni sulle attività di direzione e coordinamento sono contenute nel paragrafo 1.4 della Relazione annuale sul Governo Societario resa disponibile, ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, sul sito internet www.bancodesio.it.

7.2 - Il sistema dei controlli interni

Il sistema dei controlli interni è costituito dall'insieme dei principi di comportamento, delle regole e delle procedure organizzative che - nel rispetto delle leggi, delle disposizioni dell'Autorità di vigilanza e delle strategie aziendali - presidia la corretta gestione di tutte le attività del Gruppo, coinvolgendo gli Organi e soggetti apicali e, in generale, tutto il personale.

Informazioni di dettaglio sul sistema dei controlli interni, nonché sul Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, e quindi anche sui sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno sul processo di informativa finanziaria, sono contenute nei paragrafi 4.1, 4.3 e 4.5 della Relazione annuale sul Governo Societario resa disponibile, ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, sul sito internet www.bancodesio.it.

7.3 - La misurazione e la gestione dei rischi

Banco Desio adotta un approccio prudenziale nella gestione dei rischi aziendali, in ottica di prevenzione e mitigazione dei medesimi. Tali presidi coprono ogni tipologia di rischio aziendale assunto coerentemente con le caratteristiche, le dimensioni e la complessità delle attività svolte. A tal fine, in linea con quanto previsto dalla Circolare n. 285 della Banca d'Italia, la banca predispone il Risk Appetite Framework (RAF), oggetto di aggiornamento su base annuale in coerenza con l'evoluzione degli obiettivi e delle strategie di rischio del Gruppo. L'approccio metodologico adottato prevede una valutazione di tipo quantitativo basata su tre differenti tipologie di indicatori (indicatori di rischio di primo livello, indicatori di rischio di secondo livello e key-risk indicators) e una valutazione di tipo qualitativo concernente i presidi organizzativi. A ciò si aggiungono specifiche policy riguardanti le varie tipologie di rischio, che forniscono i criteri per la gestione operativa degli stessi in una prospettiva individuale e di gruppo.

Le decisioni strategiche a livello di Gruppo in materia di gestione dei rischi aziendali sono rimesse agli organi aziendali della Capogruppo; per quanto riguarda le altre società controllate, gli organi aziendali di ciascuna di esse sono consapevoli del profilo di rischio e delle politiche di gestione definiti dalla Capogruppo e sono responsabili dell'attuazione di tali politiche in modo coerente con la propria realtà aziendale. Nella prospettiva di un efficace ed efficiente sistema di gestione e controllo dei rischi, il Gruppo declina sulla propria struttura organizzativa specifiche responsabilità in materia: in quest'ottica è applicato il principio di separazione delle funzioni coinvolte nel processo di controllo del rischio secondo quanto previsto dalla normativa di vigilanza prudenziale.

L'attività di identificazione dei rischi a cui è o potrebbe essere esposto Banco Desio e il Gruppo, prevede un costante aggiornamento che tiene conto della propria operatività, dei mercati di riferimento e dell'evoluzione del contesto regolamentare di vigilanza prudenziale.

Tale attività deriva da un processo ricognitivo integrato e continuo svolto centralmente dalla Capogruppo che tiene conto, in relazione all'evoluzione e/o alle variazioni del modello di business, delle specificità operative delle singole legal entity ricomprese nel perimetro di consolidamento.

Il processo di identificazione dei rischi determina il periodico aggiornamento del documento "Mappa dei Rischi di Gruppo", che illustra la posizione della Banca rispetto ai rischi di primo e di secondo pilastro, sia in ottica attuale che prospettica, al fine di anticipare eventuali rischi in grado di impattare sull'operatività delle singole legal entity e dunque del Gruppo. L'aggiornamento della stessa ha l'obiettivo di definire il perimetro rischi/entità rilevanti, tramite l'applicazione di opportuni criteri di applicabilità e materialità, che consentono di discriminare tra rischi materiali e immateriali.

Il perimetro dei rischi materiali risulta composto da tutti i rischi di Primo Pilastro, obbligatori da normativa, e da rischi di Secondo Pilastro autonomamente individuati. Essi sono quantificati e monitorati in funzione delle specificità a livello di singola legal entity e di Gruppo in coerenza con la normativa vigente e tenendo conto dell'evoluzione regolamentare nazionale e internazionale.

Rispetto ad una preliminare identificazione dei rischi Environmental Social e Governance (ESG), correlati ai rischi di business definiti nelle politiche interne del Gruppo, ad esito di una specifica progettualità condotta nel 2021 il Gruppo Banco Desio ha sviluppato un piano d'azione, denominato Masterplan E(SG), che tra gli ambiti di intervento previsti, contempla anche lo sviluppo del tema specifico del governo e della gestione del rischio climatico ambientale.

Durante il 2024, sono proseguite le attività identificate nell'ambito del Masterplan E(SG) sopra citato. Nello specifico il Gruppo, con l'obiettivo di integrare i fattori climatico-ambientali all'interno del Risk Management Framework, ha perfezionato l'analisi dei canali di trasmissione dei rischi climaticoambientali10 sui rischi finanziari, nel rispetto della tassonomia dei rischi definita dalle Autorità di Vigilanza Europea e Nazionale, tenuto conto della complessità operativa, dimensionale e organizzativa del Gruppo.

A seguito dell'analisi dei canali di trasmissione il Gruppo ha condotto un'analisi di materialità finanziaria con l'obiettivo di identificare i rischi e le opportunità che hanno o di cui si può prevedere un'influenza rilevante sullo sviluppo del Gruppo, sulla sua situazione patrimoniale-finanziaria, sul risultato economico, sui flussi finanziari, nel breve medio o lungo termine.

Conseguentemente, il Gruppo ha condotto l'analisi di accertamento focalizzata sulla valutazione (delle opportunità e) dei rischi derivanti dai fattori climatico-ambientali (fisico e transizione), funzionale alla quantificazione del relativo impatto sugli attivi aziendali per cui si fa rimando a quanto illustrato (i) nel paragrafo "12.1.4 Valutazione della rilevanza" della Rendicontazione di sostenibilità contenuta nella presente relazione sulla gestione consolidata e (ii) nella nota "Rischio di sostenibilità" del paragrafo "Rischi e incertezze nell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico" contenuto nella Parte A – Politiche Contabili della nota integrativa consolidata, in corrispondenza della sezione dedicata agli altri aspetti della parte generale, e (iii) nella nota "Inclusione del rischio climatico ambientale (fisico e transizione)" del paragrafo "2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese" contenuto nella Parte E – Informazioni sui

10 Ad oggi focalizza su rischio fisico e rischio di transizione

rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata, in corrispondenza della sezione dedicata al rischio di credito.

Ai fini delle valutazioni svolte dal Gruppo per quanto concerne la potenziale esposizione a fattori climatico-ambientali, anche nel 2024 è stato effettuato un arricchimento delle basi dati mediante informazioni ottenute da qualificati infoprovider appositamente selezionati. Tale integrazione, in linea con le Aspettative di Vigilanza volte a promuovere l'incorporazione della valutazione dei rischi climatici e ambientali, è finalizzata alla creazione di una base dati sui profili di rischio climatico ambientale.

Il programma per l'integrazione dei fattori di sostenibilità nel sistema decisionale del Gruppo Banco Desio (Masterplan E(SG)) conferma l'approccio strategico adottato, anche con riferimento alla compiuta definizione e gestione dei rischi di sostenibilità o ESG.

La complessiva progettualità tiene conto delle aspettative delle Autorità di Vigilanza Nazionale ed Europea pubblicate in materia, in cui viene chiaramente evidenziato come la transizione climatico ambientale comporti al tempo stesso rischi e opportunità per tutto il sistema economico e per le istituzioni finanziarie, così come i danni fisici causati dai cambiamenti climatici e dal degrado ambientale possono avere un impatto significativo sull'economia reale e sul settore finanziario.

Nella prosecuzione delle attività del Masterplan E(SG) continueranno ad essere valorizzati gli aspetti qualificanti emersi dal dialogo in corso con l'Autorità di Vigilanza Nazionale.

Per quanto attiene, più in generale, alle specifiche attività svolte dalla Direzione Risk Management di Banco Desio, con l'obiettivo di assicurare i controlli sulla gestione delle varie tipologie di rischio attraverso l'adozione di processi integrati, si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della Nota Integrativa.

8 - L'andamento della gestione

Le tabelle di dettaglio e i relativi commenti che seguono si riferiscono agli aggregati patrimoniali ed economici consolidati. Per le informazioni relative alle singole società del Gruppo Banco Desio si rinvia al successivo capitolo "9 – L'andamento delle società consolidate".

8.1 - La raccolta del risparmio: le masse amministrate della clientela

Il totale delle masse amministrate della clientela si attesta a circa 38,3 miliardi di euro, in aumento rispetto al saldo di fine esercizio 2023 (+10,2%), attribuibile all'andamento della raccolta indiretta (+12,3%) e di quella diretta (+ 7,5%).

La composizione ed i saldi delle voci dell'aggregato con gli scostamenti registrati nel periodo analizzato vengono riportati nella tabella sottostante.

Tabella n. 9 - RACCOLTA TOTALE DA CLIENTELA

Tabella n. 9 - RACCOLTA TOTALE DA CLIENTELA
Variazioni
Importi in migliaia di euro 31.12.2024 Incidenza
%
31.12.2023 Incidenza
%
Valore %
Debiti v
erso clientela
13.222.342 34,5% 12.430.325 35,7% 792.017 6,4%
Titoli in circolazione 2.584.873 6,7% 2.280.448 6,6% 304.425 13,3%
Raccolta diretta (1) 15.807.215 41,2% 14.710.773 42,3% 1.096.442 7,5%
Raccolta da clientela ordinaria 14.396.060 37,5% 12.683.669 36,5% 1.712.391 13,5%
Raccolta da clientela istituzionale 8.138.421 21,3% 7.391.538 21,2% 746.883 10,1%
Raccolta indiretta 22.534.481 58,8% 20.075.207 57,7% 2.459.274 12,3%
Totale Raccolta da clientela (1) 38.341.696 100,0% 34.785.980 100,0% 3.555.716 10,2%

Con l'istogramma sottostante viene rappresentato l'andamento registrato dalla raccolta totale a partire dal 2020, che evidenzia un tasso di crescita medio annuo composto del 9,6%.

Grafico n. 6 - ANDAMENTO RACCOLTA NEGLI ULTIMI ANNI

La raccolta diretta

La raccolta diretta ammonta a circa 15,8 miliardi di euro ed evidenzia un incremento del 7,5% che riviene dalla crescita dei debiti verso clientela di circa 0,8 miliardi (+6,4%) e dei titoli in circolazione (+13,3%). L'andamento registrato dalla raccolta diretta nel corso degli ultimi anni viene rappresentato dalla tabella e dal grafico seguenti.

Tabella n. 10 - RACCOLTA DIRETTA

Tabella n. 10 - RACCOLTA DIRETTA
Variazioni
Importi in migliaia di euro 31.12.2024 Incidenza
%
31.12.2023 Incidenza
%
Valore %
84,5% 792.017 6,4%
Debiti verso clientela (1) 13.222.342 83,6% 12.430.325
Conti correnti e depositi 10.979.573 69,5% 11.129.419 75,7% -149.846 -1,3%
conti correnti e depositi a vista 10.126.755 64,1% 10.116.726 68,8% 10.029 0,1%
depositi a scadenza e c/c vincolati 852.818 5,4% 1.012.693 6,9% -159.875 -15,8%
Pronti contro termine e presito titoli 1.207.009 7,6% 607.636 4,1% 599.373 98,6%
Finanziamenti ed altri debiti (1) 1.035.760 6,5% 693.270 4,7% 342.490 49,4%
Titoli in circolazione (1) 2.584.873 16,4% 2.280.448 15,5% 304.425 13,3%
obbligazioni al costo ammortizzato e
alue (1)
passiv
ità v
alutate al fair v
2.584.824 16,4% 2.280.095 15,5% 304.729 13,4%
certificati di deposito e altri titoli
Raccolta diretta (1)
49
15.807.215
0,0%
100,0%
353
14.710.773
0,0%
100,0%
-304
1.096.442
-86,1%
7,5%

I debiti verso clientela, pari a 13,2 miliardi di euro, rappresentano la voce più rilevante con l'83,6% del saldo complessivo e sono riferibili per circa 10,1 miliardi di euro alla componente "a vista" della raccolta, ossia a conti correnti e depositi a risparmio liberi, per circa 0,9 miliardi di euro a depositi vincolati, per 1,2 miliardi ad operazioni di pronti contro termine di raccolta con Cassa di compensazione e Garanzia, e per la parte residuale ad altri debiti.

I titoli in circolazione sono riferibili ad obbligazioni emesse e tutte collocate per circa 2,6 miliardi di euro e a certificati di deposito per il residuo.

Sul lato dl funding il Banco Desio ha mostrato un atteggiamento di particolare attenzione alla diversificazione delle fonti di finanziamento. Nel corso dell'esercizio si è quindi intensificata l'attività di raccolta tramite l'emissione di prestiti obbligazionari alla clientela retail (per un totale di ca € 263 mln) con l'avvio, nella seconda parte dell'anno, delle prime emissioni di Green Bond (per un importo totale di 70 milioni di euro), esclusivamente destinate alla clientela retail. Inoltre, nel mese di settembre 2024 il Banco è ritornato sul mercato con un'emissione di Covered Bond da 500 milioni di euro, durata 5 anni, tasso fisso cedolare 3%, che ha riscontrato un notevole successo presso investitori istituzionali.

Ulteriore stimolo alla raccolta è derivato dalla crescente attività di operazioni di cartolarizzazione effettuate ai sensi della legge 130/1999. In particolare, nel mese di marzo il Banco ha realizzato un'operazione di cartolarizzazione di crediti in bonis derivanti da finanziamenti a PMI italiane e, in parte, garantiti da Medio Credito Centrale alla società Veicolo "Desio SME Srl", appositamente costituita per l'operazione, generando funding per 200 milioni di euro a seguito del finanziamento della Class A1 Senior da parte di un investitore terzo.

È inoltre aumentata nel corso dell'anno anche l'attività di funding effettuata con Cassa Depositi e Prestiti (per un totale outstanding di circa 382 milioni di euro, con conseguente incremento della provvista finanziaria da destinare in favore di PMI e Mid-Cap che operano sull'intero territorio nazionale e in tutti i settori produttivi. Nel mese di giugno è stato inoltre perfezionato il rinnovo del Long Term repo avente come sottostante titoli ABS Lumen SPV e la GACS 2Worlds. I principali termini del rinnovo hanno interessato la rimodulazione del profilo di rimborso (da cash equivalent ad amortizing) e l'incremento del cash amount (da 100 milioni di euro a 116,2 milioni di euro), oltre all'adeguamento dei nuovi termini economici (durata, tasso, etc.).

L'andamento registrato dalla raccolta diretta nel corso degli ultimi anni viene rappresentato dal grafico seguente.

Grafico n. 7 - ANDAMENTO RACCOLTA DIRETTA NEGLI ULTIMI ANNI

La raccolta indiretta

La raccolta indiretta
La raccolta indiretta ha registrato un saldo di 22,5 miliardi di euro (+12,3%). La raccolta da clientela
ordinaria si è attestata a 14,4 miliardi di euro, in aumento del 13,5% rispetto alla fine dell'esercizio
precedente, riconducibile all'andamento del risparmio amministrato (+18,6%) e del risparmio gestito
(+10,6%).
La raccolta da clientela istituzionale, pari al 36,1%, ha raggiunto un saldo di circa 8,1 miliardi di euro, in
aumento del 10,1% rispetto al saldo del precedente esercizio.
Tabella n. 11 - RACCOLTA INDIRETTA
Incidenza Incidenza Variazioni
Importi in migliaia di euro 31.12.2024 % 31.12.2023 % Valore %
Risparmio amministrato 5.387.484 23,9% 4.541.442 22,6% 846.042 18,6%
Risparmio gestito 9.008.576 40,0% 8.142.227 40,6% 866.349 10,6%
Gestioni pat
rimoniali
1.436.103 6,4% 1.230.806 6,1% 205.297 16,7%
Fondi comuni e Sicav 4.544.952 20,2% 3.923.722 19,5% 621.230 15,8%
Prodot
ti bancario- assicurativi
3.027.521 13,4% 2.987.699 15,0% 39.822 1,3%
Raccolta da clientela ordinaria 14.396.060 63,9% 12.683.669 63,2% 1.712.391 13,5%
Raccolta da clientela istituzionale (1) 8.138.421 36,1% 7.391.538 36,8% 746.883 10,1%
Risparmio amministrato 7.403.456 32,9% 6.741.530 33,6% 661.926 9,8%
Risparmio gestito 734.965 3,2% 650.008 3,2% 84.957 13,1%
Raccolta indiretta (1) 22.534.481 100,0% 20.075.207 100,0% 2.459.274 12,3%
(1) la raccolta da clientela istituzionale include titoli in deposito sottostanti al comparto di Bancassicurazione della clientela ordinaria per circa
2,11 miliardi di euro (circa 2,1 miliardi di euro al 31.12.2023).

Dagli approfondimenti svolti sugli investimenti detenuti dalla clientela (titoli, fondi, gestioni patrimoniali, ecc.) relativi a emittenti con sede in Russia, Bielorussia e Ucraina, o comunque aventi il rublo quale valuta di emissione, non emergono ad oggi profili di rischio rilevanti.

Con l'istogramma sottostante viene rappresentato l'andamento della raccolta indiretta nel corso degli ultimi anni che evidenzia a partire dal 2020 un tasso di crescita medio annuo composto del 8,1%.

Grafico n. 8 - ANDAMENTO RACCOLTA INDIRETTA NEGLI ULTIMI ANNI

Il grafico che segue rappresenta la composizione percentuale per comparto della raccolta indiretta da clientela ordinaria mentre quello successivo si focalizza sulla ripartizione per componenti del risparmio gestito.

Grafico n. 10 - RIPARTIZIONE RACCOLTA INDIRETTA DA CLIENTELA ISTITUZIONALE PER COMPARTO AL 31.12.2024

Nel corso del 2024, i mercati finanziari internazionali hanno affrontato una fase di incertezze e sfide, con dinamiche diverse nelle principali aree geografiche, inclusi Stati Uniti, Cina e zona euro. Negli Stati Uniti, l'economia ha mostrato segni di resilienza nonostante le pressioni inflazionistiche persistenti. Il PIL ha continuato a crescere, con una stima di crescita annuale che si attesta intorno al 2,8%. La Federal Reserve ha ridotto i tassi di interesse a settembre, segnando il primo allentamento della politica monetaria dopo un lungo periodo di restrizioni. Nella zona euro, l'economia ha mostrato segni di ripresa moderata. Nel secondo semestre del 2024, il PIL è cresciuto dello 0,4% nel terzo trimestre, superando le attese iniziali. Tuttavia, l'inflazione è rimasta stabile, attestandosi al 2,3% a novembre. La Banca Centrale Europea ha proseguito la propria politica di allentamento monetario. In Cina, il governo ha cercato di stimolare l'economia attraverso misure fiscali e monetarie. Le tensioni commerciali con gli Stati Uniti e le preoccupazioni geopolitiche hanno ulteriormente complicato la situazione economica.

In questo contesto, nella gestione Azionaria, il Banco Desio ha mantenuto un'esposizione pari a quella del parametro di riferimento. Dal punto di vista geografico gli Stati Uniti hanno rappresentato il peso prevalente del portafoglio, a scapito del resto del mondo. Tra i settori, la preferenza è andata ai tecnologici e alle risorse di base; i consumi stabili, inizialmente in sovrappeso, sono poi stati ridotti a favore dei finanziari e dei consumi ciclici. Sono stati inoltre privilegiati i titoli a grande capitalizzazione e con elevato dividendo.

La gestione Obbligazionaria ha mantenuto il sovrappeso delle obbligazioni a spread a scapito dei titoli di Stato; il settore finanziario e l'asset class dei Paesi emergenti sono stati privilegiati.

8.2 – La gestione del credito: gli impieghi alla clientela

Il valore complessivo degli impieghi verso clientela al 31 dicembre 2024 si attesta a circa 12,0 miliardi di euro, in aumento (+3,3%) rispetto al saldo di fine esercizio 2023.

Pur allentandosi a seguito delle recenti riduzioni dei tassi di interesse decise dal Consiglio direttivo di BCE, che rendono i nuovi prestiti a imprese e famiglie gradualmente meno onerosi, le condizioni di finanziamento restano stringenti, in quanto la politica monetaria permane restrittiva e i passati rialzi dei tassi di interesse si stanno ancora trasmettendo alle consistenze dei crediti in essere.

Nel processo di erogazione del credito, il Gruppo opera avendo come linea guida sia il frazionamento del rischio fra una molteplicità di clienti operanti in settori di attività economica e segmenti di mercato diversi, sia la congruità del fido in funzione dell'autonoma capacità di credito del prenditore, della forma tecnica di utilizzo e delle garanzie collaterali acquisibili.

Con riferimento alle possibili ripercussioni sulla qualità del portafoglio impieghi derivanti anzitutto dal conflitto tra Russia ed Ucraina e più in generale alle crescenti tensioni geopolitiche internazionali, come richiamato nell'informativa "Rischi e incertezze nell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico" della "Parte A – Politiche contabili" della Nota integrativa, l'esposizione diretta da parte del Banco e della sua clientela risulta piuttosto contenuta.

Sul portafoglio complessivo è proseguita, da parte della Direzione Crediti, l'attività di monitoraggio, dalle cui analisi delle posizioni è emerso un incremento del deterioramento degli affidamenti in essere rispetto ai trimestri precedenti - seppure su livelli in linea con il periodo pre pandemico - su cui sono state attivate azioni di contenimento e gestione del rischio.

Il monitoraggio delle posizioni indirettamente più esposte costituisce uno dei primi driver di attenzione al fine di garantire la migliore qualità del portafoglio crediti nel tempo e, al medesimo tempo, per individuare le migliori soluzioni per consentire alle imprese di proseguire il loro business. Il Banco, ha ottenuto un plafond FEI che, unitamente alle garanzie MCC, ha permesso alle PMI di richiedere l'accesso a finanziamenti con garanzia pubblica per fronteggiare le esigenze di liquidità connesse alle turbolenze economiche e finanziarie causate dai conflitti in corso.

L'istogramma che segue rappresenta graficamente l'andamento degli impieghi verificatosi nell'ultimo quinquennio che evidenzia un tasso di crescita medio annuo composto del +3,8%.

Grafico n. 12 - ANDAMENTO IMPIEGHI ALLA CLIENTELA NEGLI ULTIMI ANNI

Tabella n. 12 - CREDITI VERSO CLIENTELA
Gli scostamenti dei saldi nelle voci che compongono gli impieghi per forma tecnica vengono sintetizzati
dalla tabella che segue.
Tabella n. 12 - CREDITI VERSO CLIENTELA
Importi in migliaia di euro 31.12.2024 Incidenza % 31.12.2023 Incidenza Variazioni
Valore
%
%
Mutui 7.850.492 65,2% 8.147.015 69,9% -296.523 -3,6%
a tasso fisso 4.909.756 40,8% 4.943.202 42,4% -33.446 -0,7%
a tasso variabile 754.485 6,3% 747.764 6,4% 6.721 0,9%
a tasso misto (1) 2.186.251 18,1% 2.456.049 21,1% -269.798 -11,0%
Conti correnti
Leasing finanziario
913.574
155.882
7,6%
1,3%
888.054
154.409
7,6%
1,3%
25.520
1.473
2,9%
1,0%
Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 1.972.492 16,4% 1.440.166 12,4% 532.326 37,0%
Altre operazioni 1.144.089 9,5% 1.023.982 8,8% 120.107 11,7%
Crediti verso clientela 12.036.529 100,0% 11.653.626 100,0% 382.903 3,3%
(1) Tale categoria di mutui ricomprende i finanziamenti il cui tasso d'interesse può passare da fisso a v ariabile a scadenze e/o a condizioni stabilite nel contratto.
Nell'ambito della distribuzione dei crediti lordi, inclusi quelli di firma, l'incidenza percentuale degli utilizzi
riconducibile ai primi 50 clienti alla fine dell'esercizio 2024 continua a riflettere un elevato grado di
frazionamento del rischio.
Tabella n. 13 - INDICI DI CONCENTRAZIONE DEL CREDITO SUI PRIMI CLIENTI
Numero clienti 31.12.2024 31.12.2023
Primi 10 1,12% 1,04%
Primi 20
Primi 30
1,90%
2,59%
1,74%
2,34%

Tabella n. 13 - INDICI DI CONCENTRAZIONE DEL CREDITO SUI PRIMI CLIENTI

Nell'ambito della distribuzione dei crediti lordi, inclusi quelli di firma, l'incidenza percentuale degli utilizzi
riconducibile ai primi 50 clienti alla fine dell'esercizio 2024 continua a riflettere un elevato grado di
Tabella n. 13 - INDICI DI CONCENTRAZIONE DEL CREDITO SUI PRIMI CLIENTI
Numero clienti 31.12.2024 31.12.2023
Primi 10 1,12% 1,04%
Primi 20 1,90% 1,74%
Primi 30 2,59% 2,34%
Primi 50 3,74% 3,38%

Nessun cliente si configura come "Grande Esposizione" a fini di vigilanza: le sei posizioni come "Grandi Esposizioni" rilevate sono riconducibili ad attività fiscali della banca e titoli governativi italiani, partecipazione al capitale della Banca d'Italia, garanzie prestate dal Fondo di garanzia L.23.12.1996 N.662, garanzie prestate da SACE, esposizioni con Credit Agricole per liquidità depositata nell'ambito dell'operazione di covered bond, per titoli di debito inclusi nel portafoglio di proprietà e long term repo e operatività in pronti contro termine con Cassa di Compensazione e Garanzia, per un ammontare complessivo nominale di circa Euro 8,1 miliardi, corrispondente a circa 0,3 miliardi in termini di ammontare complessivo ponderato.

Il Gruppo conferma di avere una qualità degli attivi tra le più elevate del mercato di riferimento.

Il coverage complessivo del deteriorato si è attestato al 50,4%, in aumento rispetto il dato di fine esercizio 2023 pari al 48,8%; sulle sofferenze la copertura passa dal 69,6% del 31 dicembre 2023 al 76,2% di fine 2024; il livello di copertura UTP e scaduti risente della maggior incidenza delle posizioni garantite MCC. L'ammontare complessivo dei crediti deteriorati netti costituiti da sofferenze, inadempienze probabili nonché esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, è risultato di 191,1 milioni di euro, al netto di rettifiche di valore per 194,4 milioni di euro, con un decremento di circa 9,2 milioni di euro rispetto ai 200,3 milioni di euro di fine 2023. Si rilevano, in particolare, sofferenze nette per 36,5 milioni di euro (ex 47,9 milioni), inadempienze probabili nette per 138,3 milioni di euro (ex 139,7 milioni), ed esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate nette per 16,3 milioni di euro (ex 12,7 milioni di euro).

Le esposizioni non deteriorate, pur in un contesto di mercato più difficoltoso per le nuove erogazioni di
mutui, sono in crescita grazie all'acquisizione dei rami BPPB e al contributo positivo del consumer lending;
la copertura complessiva del portafoglio in bonis si attesta allo 1,02% in crescita rispetto lo 0,97% del 31
dicembre 2023, per riflettere la cautela legata al complesso contesto macro-economico di riferimento.
La tabella che segue riepiloga gli indicatori lordi e netti relativi alla rischiosità dei crediti e ai relativi livelli
di copertura (i valori ivi riportati sono lordizzati dell'importo relativo al minor fair value dei crediti acquisiti
impaired del perimetro Lanternina).
Si rilevano pertanto 1,2 migliaia di euro relativi alle sofferenze e 1,7 milioni di euro relativi a inadempienze
probabili, per un totale di 2,9 milioni di euro.
Tabella n. 14 - INDICATORI SULLA RISCHIOSITA' DEI CREDITI VERSO CLIENTELA E RELATIVE COPERTURE
31.12.2024
Importi in migliaia di euro Esposizione
lorda
Incidenza %
sul totale
dei crediti
Rettifiche di
valore
Coverage
ratio
Esposizione
netta
Incidenza %
sul totale
dei crediti
Sofferenze 153.205 1,2% (116.733) 76,2% 36.472 0,3%
Inadempimenti probabili 213.213 1,7% (74.925) 35,1% 138.288 1,2%
Esposizioni scadute deteriorate 19.107 0,2% (2.757) 14,4% 16.350 0,1%
Totale Deteriorati 385.525 3,1% (194.415) 50,4% 191.110 1,6%
Esposizioni in stage 1 10.248.270 83,0% (20.048) 0,20% 10.228.222 85,0%
Esposizioni in stage 2 1.719.496 13,9% (102.299) 5,95% 1.617.197 13,4%
Esposizioni non deteriorate 11.967.766 96,9% (122.347) 1,02% 11.845.419 98,4%
Totale crediti verso la clientela 12.353.291 100,0% (316.762) 2,6% 12.036.529 100,0%
31.12.2023
Importi in migliaia di euro Esposizione
lorda
Incidenza %
sul totale
dei crediti
Rettifiche di
valore
Coverage
ratio
Esposizione netta Incidenza %
sul totale
dei crediti
Sofferenze 157.737 1,4% (109.847) 69,6% 47.890 0,4%
Inadempimenti probabili 218.463 1,8% (78.741) 36,0% 139.722 1,2%
Esposizioni scadute deteriorate 15.091 0,1% (2.390) 15,8% 12.701 0,1%
Totale Deteriorati 391.291 3,3% (190.978) 48,8% 200.313 1,7%
Esposizioni in stage 1 9.488.837 79,4% (15.825) 0,17% 9.473.012 81,3%
Esposizioni in stage 2 2.076.703 17,3% (96.402) 4,64% 1.980.301 17,0%

Tabella n. 14 - INDICATORI SULLA RISCHIOSITA' DEI CREDITI VERSO CLIENTELA E RELATIVE COPERTURE

Esposizione
lorda
sul totale
dei crediti
Rettifiche di
valore
ratio Esposizione
netta
sul totale
dei crediti
Importi in migliaia di euro Esposizione
lorda
Incidenza %
sul totale
dei crediti
31.12.2023
Rettifiche di
valore
Coverage
ratio
Esposizione netta Incidenza %
sul totale
dei crediti
Sofferenze 157.737 1,4% (109.847) 69,6% 47.890 0,4%
Inadempimenti probabili 218.463 1,8% (78.741) 36,0% 139.722 1,2%
Esposizioni scadute deteriorate 15.091 0,1% (2.390) 15,8% 12.701 0,1%
Totale Deteriorati 391.291 3,3% (190.978) 48,8% 200.313 1,7%
Esposizioni in stage 1 9.488.837 79,4% (15.825) 0,17% 9.473.012 81,3%
Esposizioni in stage 2 2.076.703 17,3% (96.402) 4,64% 1.980.301 17,0%
11.565.540 96,7% (112.227) 0,97% 11.453.313 98,3%
Esposizioni non deteriorate (303.205) 2,5% 11.653.626 100,0%

Vengono riepilogati di seguito i principali indicatori in merito alle coperture dei crediti deteriorati, considerando inoltre per le sofferenze in essere l'entità delle svalutazioni dirette apportate nel corso degli anni, e di quelle dei crediti in bonis.

Tabella n. 15 - INDICATORI SULLE COPERTURE DEI CREDITI VERSO CLIENTELA

Tabella n. 15 - INDICATORI SULLE COPERTURE DEI CREDITI VERSO CLIENTELA
31.12.2024
31.12.2023
76,19%
69,64%
76,39%
69,93%
50,43%
48,81%
50,59%
49,01%
% di Copertura crediti deteriorati e in bonis
% Copertura sofferenze
% Copertura sofferenze al lordo delle cancellazioni
% Copertura totale crediti deteriorati
% Copertura crediti deteriorati al lordo delle cancellazioni
% Copertura crediti in bonis 1,02% 0,97%

8.3 - Il portafoglio titoli e la posizione interbancaria

8.3 - Il portafoglio titoli e la posizione interbancaria
Al 31 dicembre 2024 le attività finanziarie complessive della Banca sono risultate pari a circa 4,3
miliardi di euro, in aumento dell'8,4% rispetto al consuntivo di fine anno precedente, come riportato
nella tabella seguente, che offre il dettaglio dell'aggregato in esame, evidenziando le variazioni
effettuate nell'arco temporale considerato.
Tabella n. 16 - ATTIVITA' FINANZIARIE: COMPOSIZIONE DEL PORTAFOGLIO DI PROPRIETA' DEL BANCO
Import
i in migliaia di euro
31.12.2024 Incidenza % 31.12.2023 Incidenza
%
Variazioni
Valore
%
Portafoglio titoli e derivati (FVTPL)
Titoli di debito
Titoli di capitale
Fondi comuni e SICAV
211.480
3.125
4.953
188.740
14.662
4,9% 180.706
1.850
4.890
150.840
23.126
4,6% 30.774 17,0%
23,3% 835.465 21,1% 164.596 19,7%
Derivati di negoziazione e di copertura
Portafoglio bancario (FVOCI)
Titoli di debito
Titoli di capitale
1.000.061
986.854
13.207
822.257
13.208
Attività finanziarie al costo ammortizzato (CA) 3.077.955 71,8% 2.941.183 74,3% 136.772 4,7%
Titoli di debito (*)
Attività finanziarie
3.077.955
4.289.496
100,0% 2.941.183
3.957.354
100,0% 332.142 8,4%

L'anno è iniziato con aspettative di robusti tagli dei tassi di interesse che hanno portato ad un positivo andamento dei listini azionari europei nel primo trimestre. Il primo taglio di 25bp. da parte della BCE si è concretizzato solo nella riunione di giugno e ha segnato l'avvio di un allentamento che, tramite tre ulteriori decisioni, ha portato ad una riduzione di 1 punto percentuale dei tassi di interesse al 31 dicembre 2024 (attualmente il tasso di deposito è pari al 2,75% a seguito dell'ulteriore riduzione di gennaio 2025).

L'allentamento della politica monetaria ha dato forza ai mercati obbligazionari che hanno ben performato a partire da giugno, mentre l'aggravarsi della congiuntura economica, in particolar modo relativamente al settore industriale tedesco, ha pesato sui listini azionari che hanno perso lo smalto che avevano dimostrato nel corso del primo trimestre.

Nel corso della seconda parte dell'anno, a fianco del perdurare del conflitto in Ucraina, sono inoltre aumentati i segnali di instabilità politica nella zona euro con crisi di governo in Francia e Germania. Negli USA è invece da segnalare il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump che ha portato i mercati a prezzare un incremento delle misure di stimolo dell'economia, accompagnate però da una minore riduzione dell'inflazione e dei tassi d'interesse. Le dichiarate e attese misure protezionistiche hanno sortito l'effetto di pesare sui titoli europei maggiormente orientati alle esportazioni (settore automobilistico e lusso in primis).

In Europa, pur in presenza di dati economici deludenti, si è assistito ad una discesa del tasso di inflazione meno rapida del previsto, in particolar modo relativamente all'indice "core", che ha condizionato di conseguenza le scelte della Banca Centrale.

A livello mondiale ad un rallentamento della crescita cinese ha fatto da contraltare un progresso al di sopra delle attese dell'economia statunitense accompagnata da una notevole crescita dei listini azionari d'oltreoceano (S&P500 +23.31% e Nasdaq100 +24,88%), spinti in modo particolare dai titoli tecnologici e dall'interesse degli investitori nei confronti delle società legate al mondo dell'intelligenza artificiale.

L'attività di gestione del portafoglio Held to Collect ha perseguito un'ottica di reinvestimento dei titoli in scadenza con una lieve crescita dell'ammontare investito ed un moderato aumento della duration (2,81 al lordo di coperture) derivante in particolar modo dalla riduzione della componente a tasso variabile del portafoglio.

Con riferimento agli emittenti dei titoli, il Portafoglio complessivo alla fine dell'esercizio è costituito per il 72,6% da Titoli di Stato, per il 14,8% da titoli di primari emittenti bancari e per la quota rimanente da altri emittenti, come di seguito graficamente rappresentato.

Grafico n. 14 - RIPARTIZIONE % ATTIVITA' FINANZIARIE AL 31.12.2024 PER TIPOLOGIA EMITTENTI

Si evidenzia che non esistono nel portafoglio di proprietà investimenti in strumenti finanziari di emittenti con sede in Russia, Bielorussia e Ucraina, o comunque strumenti finanziari aventi il rublo quale valuta di emissione.

Esposizioni detenute nei titoli di debito sovrano

Con riferimento al documento n. 2011/266 pubblicato il 28 luglio 2011 dalla European Securities and Markets Authority (ESMA) riguardante l'informativa relativa al rischio sovrano da includere nelle Relazioni finanziarie annuali e semestrali redatte dalle società quotate che adottano i principi contabili

internazionali IAS/IFRS, si dettagliano di seguito le posizioni riferite al 31 dicembre 2024 tenendo presente
che, secondo le indicazioni della predetta Autorità di vigilanza europea, per "debito sovrano" devono
intendersi i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e dagli Enti governativi, nonché i prestiti
agli stessi erogati.
Tabella n. 17 - TITOLI DI DEBITO SOVRANO: COMPOSIZIONE PER PORTAFOGLIO DI APPARTENENZA ED EMITTENTE
31.12.2024 31.12.2023
Importi in migliaia di euro Italia Francia Spagna USA Totale Italia
Spagna
Regno Unito Totale
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto V alore nominale 976.000 4.813 980.813 811.000 575 811.575
sulla redditività complessiva V alore di bilancio 961.611 4.884 966.495 782.799 573 783.372
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato V alore nominale 1.968.290 95.500 65.000 2.128.790 1.905.790 65.000 1.970.790
V alore di bilancio 1.978.144 95.080 65.405 2.138.629 1.900.006 65.172 1.965.178
Titoli di debito sovrano (1) Valore nominale
Valore di bilancio
2.944.290
2.939.755
95.500
95.080
65.000
65.405
4.813
4.884
3.109.603
3.105.124
2.716.790
2.682.805
65.000
65.172
575
573
2.782.365
2.748.550
(1) in tale rappresentazione non risulta incluso al 31.12.2024 l'investimento nei titoli HTC emessi da Invitalia per 3.521 milioni di euro (3.519 milioni di euro al 31.12.2023) e nel titolo HTC emesso da Amco-Ass Mng
Co SpA per 2.598 milioni di euro (2.595 milioni di euro al 31.12.2023)
Tabella n. 18 - TITOLI DI DEBITO SOVRANO: COMPOSIZIONE PER PORTAFOGLIO DI APPARTENENZA, EMITTENTE E DURATA
RESIDUA
Importi in migliaia di euro 31.12.2024
Italia
Spagna
Francia USA Valore
nominale
Valore di
bilancio
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva

Tabella n. 18 - TITOLI DI DEBITO SOVRANO: COMPOSIZIONE PER PORTAFOGLIO DI APPARTENENZA, EMITTENTE E DURATA RESIDUA

31.12.2024 31.12.2023
Importi in migliaia di euro Italia Francia Spagna USA Totale Italia Spagna Regno Unito Totale
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
V alore nominale
V alore di bilancio
976.000
961.611
4.813
4.884
980.813
966.495
811.000
782.799
575
573
811.575
783.372
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato V alore nominale
V alore di bilancio
1.968.290
1.978.144
95.500
95.080
65.000
65.405
2.128.790
2.138.629
1.905.790
1.900.006
65.000
65.172
1.970.790
1.965.178
Titoli di debito sovrano (1) Valore nominale
Valore di bilancio
2.944.290
2.939.755
95.500
95.080
65.000
65.405
4.813
4.884
3.109.603
3.105.124
2.716.790
2.682.805
65.000
65.172
575
573
2.782.365
2.748.550
RESIDUA
Importi in migliaia di euro
31.12.2024
Italia Spagna Francia USA Valore
nominale
Valore di
bilancio
sino a 1 anno 280.000 - - - 280.000 277.848
da 1 a 3 anni 305.000 - - 4.813 309.813 314.757
- - 236.000 235.486
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto da 3 a 5 anni 236.000 -
sulla redditività complessiva oltre 5 anni 155.000 - - - 155.000 138.404
Totale 976.000 - - 4.813 980.813 966.495
sino a 1 anno 235.000 - 95.500 - 330.500 329.764
da 1 a 3 anni 444.790 - - - 444.790 446.877
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato da 3 a 5 anni 355.000 - - - 355.000 361.791
Totale oltre 5 anni 933.500
1.968.290
65.000
65.000
-
95.500
-
-
998.500
2.128.790
1.000.197
2.138.629
sino a 1 anno 515.000 - 95.500 - 610.500 607.612
da 1 a 3 anni 749.790 - - 4.813 754.603 761.634
Titoli di debito sovrano da 3 a 5 anni 591.000 - - - 591.000 597.277
Totale oltre 5 anni 1.088.500
2.944.290
65.000
65.000
-
95.500
-
4.813
1.153.500
3.109.603
1.138.601
3.105.124

Gli strumenti finanziari derivati

Tenuto conto della politica monetaria adottata dalla Banca Centrale Europea, il Banco Desio ha posto in essere una strategia di copertura del proprio attivo ponendo in essere operazioni di copertura di tipo Micro Fair Value hedge e Macro Fair Value Hedge.

La voce "Strumenti finanziari di negoziazione" si riferisce al fair value degli strumenti finanziari derivati oggetto di discontinuing, per cui si è interrotta la relazione di copertura, e al fair value dei contratti swap e outright che sono oggetto di natural hedge. L'aggregato dei derivati di negoziazione netti corrisponde allo sbilancio fra i derivati compresi nella voce di bilancio 20 a) dell'attivo "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - detenute per la negoziazione" e 20 del passivo "Passività finanziarie di negoziazione"; tale aggregato si compone principalmente di derivati su tassi, valute intermediati con la clientela e da operazioni a termine in valuta.

La tabella che segue offre il dettaglio dell'aggregato in esame, evidenziando le variazioni effettuate nell'arco temporale considerato.

Tabella n. 19 - GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI DI GRUPPO: VALORE CONTABILE

Tabella n. 19 -
GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI DI GRUPPO: VALORE CONTABILE
Valore contabile Variazioni
Import
i in migliaia di euro
31.12.2024 31.12.2023 Valore %
Strumenti finanziari derivati di copertura netti -6.709 6.875 -13.584 n.s.
attività finanziarie di copertura 12.578 21.431 -8.853 -41,3%
passività finanziarie di copertura -19.287 -14.556 -4.731 32,5%
Strumenti finanziari derivati di negoziazione netti 1.395 -55 1.450 n.s.
attività finanziarie di negoziazione 2.084 1.695 389 22,9%
passività finanziarie di negoziazione
Strumenti finanziari derivati netti
-689
-5.314
-1.750
6.820
1.061
-12.134
-60,6%
n.s.
Di seguito viene riportata la tabella di dettaglio della posizione interbancaria netta.
Tabella n. 21-
LA POSIZIONE INTERBANCARIA NETTA AL 31 DICEMBRE 2024
Importi in migliaia di euro 31.12.2024 Incidenza % 31.12.2023 Incidenza % Variazioni
Valore
%
Crediti verso banche centrali 987.239 -202,9% 1.579.906 979,1% -592.667 -37,5%
Crediti verso banche
Conti correnti e depositi a vista
298.108
48.657
-61,3%
-10,0%
285.250
50.479
176,8%
31,3%
12.858
-1.822
4,5%
-3,6%
Depositi a scadenza 12.048 -2,5% 26.521 16,4% -14.473 -54,6%
Finanziamenti ed altri crediti 237.403 -48,8% 208.250 129,1% 29.153 14,0%
Debiti verso banche centrali 0 0,0% 1.479.445 -916,8% -1.479.445 -100,0%
Debiti verso banche 798.673 164,1% 547.077 -339,1% 251.596 46,0%
Conti correnti e depositi a vista 17.268 3,5% 25.388 -15,7% -8.120 -32,0%
Pronti contro termine e prestito titoli 345.170 70,9% 445.232 -275,9% -100.062 -22,5%

La posizione interbancaria netta

La posizione interbancaria netta del Gruppo al 31 dicembre 2024 è risultata a credito per circa 0,5 miliardi
di euro, rispetto ad un saldo a debito per circa 0,2 miliardi di euro di fine esercizio precedente.
Di seguito viene riportata la tabella di dettaglio della posizione interbancaria netta.
Tabella n. 21-
LA POSIZIONE INTERBANCARIA NETTA AL 31 DICEMBRE 2024
Importi in migliaia di euro
31.12.2024 Incidenza % 31.12.2023 Variazioni
Valore
%
Crediti verso banche centrali 987.239 -202,9% 1.579.906 Incidenza %
979,1%
-592.667 -37,5%
Crediti verso banche 298.108 -61,3% 285.250 176,8% 12.858 4,5%
Conti correnti e depositi a vista 48.657 -10,0% 50.479 31,3% -1.822 -3,6%
Depositi a scadenza
Finanziamenti ed altri crediti
12.048
237.403
-2,5%
-48,8%
26.521
208.250
16,4%
129,1%
-14.473
29.153
-54,6%
14,0%
Debiti verso banche centrali 0 0,0% 1.479.445 -916,8% -1.479.445 -100,0%
Debiti verso banche 798.673 164,1% 547.077 -339,1% 251.596 46,0%
Conti correnti e depositi a vista 17.268 3,5% 25.388 -15,7% -8.120 -32,0%
Pronti contro termine e prestito titoli
Finanziamenti ed altri debiti
345.170
436.235
70,9%
89,7%
445.232
76.457
-275,9%
-47,6%
-100.062
359.778
-22,5%
470,6%

La BCE e la Fed hanno proseguito nel corso dell'anno alla riduzione dei propri bilanci; in particolare si evidenzia come il Banco abbia completato i rimborsi delle rimanenti tranches di TLTRO III per un totale di 1,445 miliardi di euro, nei mesi di marzo e dicembre 2024, entrambi effettuati alla data di naturale scadenza). Alla data del 31 dicembre 2024 non risultano quindi più in essere finanziamenti TLTRO.

Tabella n. 22 - OPERAZIONI DI RIFINANZIAMENTO CON BANCA CENTRALE EUROPEA

Tabella n. 22 - OPERAZIONI DI RIFINANZIAMENTO CON BANCA CENTRALE EUROPEA
Importi in migliaia di euro 31.12.2024 Incidenza % 31.12.2023 Incidenza
%
Valore Variazioni
%
1. Operazione TLTRO-III con scadenza 27/03/2024
2. Operazione TLTRO-III con scadenza 18/12/2024
-
-
0,0%
0,0%
1.000.000
445.000
69,2%
30,8%
-1.000.000
-445.000
-100,0%
-100,0%
Totale quota capitale operazioni TLTRO-III - 0,0% 1.445.000 100,0% -1.445.000 -100,0%

Nel corso dell'esercizio è inoltre proseguita l'attività di funding secured in bilaterale con primarie controparti di mercato mediante l'utilizzo anche delle Note Senior delle cartolarizzazioni Coppedè (crediti relativi al prodotto di cessione del quinto della controllata Fides) e di obbligazioni non ECB eligible presenti nel Portafoglio Titoli di Proprietà. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della Nota Integrativa del presente bilancio consolidato. Import i in migliaia di euro 31.12.2024 Incidenza Valore %

Tabella n. 23 - TITOLI E PRESTITI RIFINANZIABILI PRESSO BCE AL 31 DICEMBRE 2024

Nel corso dell'esercizio è inoltre proseguita l'attività di funding secured in bilaterale con primarie
controparti di mercato mediante l'utilizzo anche delle Note Senior delle cartolarizzazioni Coppedè (crediti
relativi al prodotto di cessione del quinto della controllata Fides) e di obbligazioni non ECB eligible presenti
nel Portafoglio Titoli di Proprietà. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte E –
Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della Nota Integrativa del presente bilancio
consolidato.
Nella tabella che segue è esposto il dettaglio dei titoli e prestiti rifinanziabili presso la Banca Centrale
Europea.
Tabella n. 23 -
TITOLI E PRESTITI RIFINANZIABILI PRESSO BCE AL 31 DICEMBRE 2024
Variazioni
Import
i in migliaia di euro
31.12.2024 Incidenza
%
31.12.2023 Incidenza
%
Valore %
Valore Garanzia 1.469.759 100,0% 1.888.786 100,0% -419.027 -22,2%
Quota Impegnata - 0,0% 1.479.124 78,3% -1.479.124 -100,0%
Quota disponibile 1.469.759 100,0% 409.662 21,7% 1.060.097 258,8%
Al 31 dicembre 2024 risultano disponibili presso la Tesoreria accentrata, nel conto c.d. Pooling, risorse
riferibili a titoli e prestiti ammissibili al rifinanziamento presso la Banca Centrale Europea, quantificabili in un

Al 31 dicembre 2024 risultano disponibili presso la Tesoreria accentrata, nel conto c.d. Pooling, risorse riferibili a titoli e prestiti ammissibili al rifinanziamento presso la Banca Centrale Europea, quantificabili in un ammontare complessivo, al netto degli scarti di garanzia previsti, di Euro 1.470 milioni, disponibili per l'intero ammontare (al 31 dicembre 2023 erano presenti nel conto Pooling risorse complessive per Euro 1.889 milioni, di cui rifinanziati per Euro 1.480 milioni e disponibili per Euro 244 milioni).

8.4 - Il patrimonio netto e l'adeguatezza patrimoniale

Il patrimonio netto consolidato del gruppo bancario

Tabella n. 24 - RACCORDO TRA PATRIMONIO NETTO E RISULTATO NETTO DELLA CAPOGRUPPO E DATI CONSOLIDATI AL 31.12.2024

8.4 - Il patrimonio netto e l'adeguatezza patrimoniale
Il patrimonio netto consolidato del gruppo bancario
Il Patrimonio netto di pertinenza della Capogruppo al 31 dicembre 2024, incluso l'utile di periodo,
ammonta complessivamente a 1.447,5 milioni di euro, rispetto a 1.354,0 milioni di euro del consuntivo
dell'esercizio precedente. La variazione positiva di 93,5 milioni di euro è riconducibile all'andamento della
redditività complessiva di periodo positiva per 135,0 milioni di euro, parzialmente compensata dal
pagamento del dividendo dell'esercizio 2023 e dall'acquisto di azioni proprie per 5,6 milioni di euro.
Di seguito viene riportata la tabella di raccordo tra il Patrimonio netto e l'utile d'esercizio della
Capogruppo con i corrispondenti valori a livello consolidato al 31 dicembre 2024, esplicitando anche gli
effetti patrimoniali ed economici correlati al consolidamento delle società controllate e delle imprese
collegate.
Tabella n. 24 - RACCORDO TRA PATRIMONIO NETTO E RISULTATO NETTO DELLA CAPOGRUPPO E DATI CONSOLIDATI
31.12.2024
AL
Import
i in migliaia di euro
Patrimonio netto di cui
Utile di periodo
Saldi della Capogruppo Banco Desio 1.440.436 124.186
Effetto del consolidamento delle società controllate 6.840 4.590
Effetto della valutazione a patrimonio netto delle imprese collegate 270 501
Dividendi del periodo - -3.734

In data 25 gennaio 2018, il Consiglio di Amministrazione della banca, ha deliberato di aderire alle disposizioni transitorie introdotte dal Regolamento (UE) 2017/2395 del 12 dicembre 2017 volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione del principio contabile IFRS9 sui fondi propri e i coefficienti patrimoniali. Il Regolamento UE 873/2020 ha successivamente modificato le suddette disposizioni transitorie dell'IFRS 9 consentendo alle banche di sterilizzare in maniera decrescente gli impatti patrimoniali connessi all'incremento delle rettifiche di valore su crediti rilevato nel periodo 2020 – 2024 rispetto al 1° gennaio 2020 per i portafogli stage 1 e 2.

In data 9 luglio 2024 è entrato in vigore il Regolamento UE 2024/1623 noto come CRR 3 che reintroduce fino al 2025 il filtro prudenziale sulle plus/ minus dei titoli di stato classificati nel portafoglio IFRS 9 delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (art 468 della CRR). Il Banco applica il ripristinato filtro prudenziale in continuità con il passato, come comunicato a Banca d'Italia in data 20 settembre 2024

Il calcolo dei Fondi Propri e dei requisiti prudenziali consolidati che sono oggetto di trasmissione alla Banca d'Italia nell'ambito delle segnalazioni di vigilanza prudenziale (COREP) e delle segnalazioni statistiche (FINREP) a partire dal 30 giugno 2018 è effettuato con riferimento a Brianza Unione di Luigi Gavazzi e Stefano Lado S.A.p.A. che, secondo la normativa europea, si configura come la capogruppo finanziaria del gruppo bancario.

In data 27 maggio 2024, Banco Desio ha reso nota la decisione sul capitale assunta dalla Banca d'Italia a conclusione del periodico processo di revisione prudenziale ("SREP"), mantenendo invariati rispetto al 2023 i requisiti di capitale richiesti per il Gruppo "CRR" Brianza Unione a livello consolidato qui di seguito riportati:

  • CET 1 ratio pari al 7,60%, composto da una misura vincolante del 5,10% (di cui 4,50% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,60% a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati a esito dello SREP) e per la parte restante dalla componente di riserva di conservazione del capitale;
  • Tier 1 ratio pari al 9,30%, composto da una misura vincolante del 6,80% (di cui 6,00% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 0,80% a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati a esito dello SREP) e per la parte restante dalla componente di riserva di conservazione del capitale;
  • Total Capital ratio pari al 11,50%, composto da una misura vincolante del 9,00% (di cui 8,00% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 1,00% a fronte dei requisiti aggiuntivi determinati a esito dello SREP) e per la parte restante dalla componente di riserva di conservazione del capitale.

Il Gruppo è inoltre tenuto al rispetto del coefficiente di riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (SyRB) stabilito al 31 dicembre 2024 nella misura dello 0,5% delle esposizioni ponderate per il rischio di credito e di controparte verso i residenti in Italia. Al 31 dicembre 2024 il requisito aggiuntivo di CET1 rispetto agli RWA complessivi risulta pari a 0,43%.

In data 29 gennaio 2025 La Banca d'Italia ha comunicato al Banco di Desio e della Brianza S.p.A. e alla capogruppo finanziaria Brianza Unione di Luigi Gavazzi e Stefano Lado S.A.p.A. la propria decisione sul capitale a conclusione del periodico processo di revisione prudenziale ("SREP"), mantenendo invariati rispetto al 2024 i requisiti di capitale richiesti a livello consolidato a partire dalla data di riferimento del 31 marzo 2025.

Infine, in materia di requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (MREL, Minimum Requirement for own funds and Eligible Liabilities), il Gruppo Banco Desio, su base consolidata dovrà rispettare i seguenti requisiti:

  • MREL in termini di TREA (Total Risk Exposure Amount) pari al 17,76% (escluso il CBR Combined Buffer Requirement);
  • MREL in termini di LRE (Leverage Ratio Exposure) pari al 5,33%.

Con riferimento al termine a partire dal quale il requisito MREL sarà vincolante, l'Autorità di Vigilanza ha confermato il periodo transitorio fino al 1° gennaio 2027. Non sono stati attribuiti requisiti addizionali di subordinazione.

I fondi propri e i requisiti di vigilanza consolidati della capogruppo finanziaria

In base alle disposizioni dettate dagli articoli 11, paragrafi 2 e 3 e 13, paragrafo 2, del Regolamento CRR, le banche controllate da una "società di partecipazione finanziaria madre" sono tenute a rispettare i requisiti stabiliti dal già menzionato regolamento sulla base della situazione consolidata della società di partecipazione finanziaria medesima. Tali disposizioni portano a calcolare i ratio patrimoniali a livello di Brianza Unione di Luigi Gavazzi e Stefano Lado S.A.p.A., società controllante che detiene il 50,805% delle azioni in circolazione alla data di riferimento di Banco di Desio e della Brianza S.p.A..

I Fondi Propri consolidati calcolati a valere sulla capogruppo finanziaria Brianza Unione ammontano al 31 dicembre 2024 ad Euro 1.196,4 milioni (CET1 + AT1 ad Euro 1.058,6 milioni + T2 ad Euro 137,8 milioni) rispetto a 1.143,1 milioni di euro di fine esercizio precedente. Il coefficiente patrimoniale Common Equity Tier1 ratio è risultato pari al 12,6% (12,3% al 31 dicembre 2023). Il Tier1 ratio è risultato pari al 13,3% (13,2% al 31 dicembre 2023), mentre il Total Capital ratio è risultato pari al 15,1% (15,0% al 31 dicembre 2023).

Nella seguente tabella si riportano i requisiti prudenziali consolidati del Gruppo "CRR" Brianza Unione con e senza applicazione delle disposizioni transitorie.

31.12.2024
Applicazione Fully loaded
regime transitorio
FONDI PROPRI
Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) 1.000.054
Capit
ale primario di classe 1 (Common Equit
y Tier 1 - CET1) senza applicazione delle disposizioni t
ransit
orie
989.271
Capitale di Classe 1 (Tier 1 capital) 1.058.571
Capit
ale di Classe 1 (Tier 1 capit
al) senza applicazione delle disposizioni t
ransit
orie
1.047.664
Total fondi propri 1.196.360
Tot
al fondi propri senza applicazione delle disposizioni t
ransit
orie
1.185.288
ATTIVITA' DI RISCHIO
Attività di rischio ponderate 7.929.832
At
t
ivit
à di rischio ponderat
e senza applicazione delle disposizioni t
ransit
orie
7.913.044
COEFFICIENTI DI VIGILANZA
Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) 12,611%
Capit
ale primario di classe 1/At
t
ivit
à di rischio ponderat
e (CET1 capit
al rat
io) senza applicazione delle disposizioni t
ransit
orie
12,502%
Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 13,349%
Capit
ale di classe 1/At
t
ivit
à di rischio ponderat
e (Tier 1 capit
al rat
io) senza applicazione delle disposizioni t
ransit
orie
13,240%
Totale fondi propri/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)
Tot
ale fondi propri/At
t
ivit
à di rischio ponderat
e (Tot
al capit
al rat
io) senza applicazione delle disposizioni t
ransit
orie
15,087% 14,979%

Al 31 dicembre 2024 i ratios consolidati del Gruppo "CRR" Brianza Unione sono pertanto al di sopra delle soglie regolamentari considerando anche i limiti imposti dall'Autorità di Vigilanza attraverso il procedimento SREP in precedenza richiamato, con uno SREP buffer sul CET1 pari a 4,6% e sul Total Capital Ratio pari al 3,2%.

I fondi propri e i requisiti di vigilanza consolidati del gruppo bancario

I Fondi Propri consolidati del Gruppo Banco Desio, dopo un pay out che tiene conto delle proposte di destinazione dell'utile netto delle società del Gruppo soggette ad approvazione da parte delle rispettive Assemblee degli Azionisti, al 31 dicembre 2024 ammontano a 1.413,9 milioni di euro (CET1 + AT1 a 1.354,1 milioni di euro + T2 a 59,8 milioni di euro) rispetto a 1.366,4 milioni di euro di fine esercizio precedente. Il coefficiente patrimoniale Common Equity Tier1 ratio è risultato pari al 17,1% (17,2% al 31 dicembre 2023). Il Tier1 ratio è risultato pari al 17,1% (17,2% al 31 dicembre 2023), mentre il Total Capital ratio è risultato pari al 17,8% (18,0% al 31 dicembre 2023).

Nella seguente tabella si riportano i requisiti prudenziali consolidati del Gruppo Banco Desio calcolati con applicazione delle suddette disposizioni transitorie ed anche senza applicazione di tali disposizioni.

31.12.2024
Applicazione
regime Fully Loaded
transitorio
FONDI PROPRI
Capitale primario dii classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) 1.354.059
Capitale primario dii classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) senza applicazione delle disposizioni transitorie 1.334.040
Capitale di Classe 1 (Tier 1 capital) 1.354.059
Capitale di Classe 1 (Tier 1 capital) senza applicazione delle disposizioni transitorie 1.334.040
Total fondi propri 1.413.947
Total fondi propri senza applicazione delle disposizioni transitorie 1.393.929
ATTIVITA' DI RISCHIO
Attiv
ità di rischio ponderate
7.929.841
Attività di rischio ponderate senza applicazione delle disposizioni transitorie 7.913.053
COEFFICIENTI DI VIGILANZA
Capitale primario di classe 1/Attiv
ità di rischio ponderate (CET1 capital ratio)
17,075%
Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) senza applicazione delle disposizioni transitorie 16,859%
Capitale di classe 1/Attiv
ità di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
17,075%
Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) senza applicazione delle disposizioni transitorie 16,859%
Totale fondi propri/Attiv
ità di rischio ponderate (Total capital ratio)
17,831%
17,616%
Totale fondi propri/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) senza applicazione delle disposizioni transitorie

8.5 - Il Conto economico riclassificato

Per consentire una visione più coerente con l'andamento gestionale è stato predisposto un prospetto di Conto economico riclassificato rispetto a quello riportato nel Bilancio Consolidato, che costituisce la base di riferimento per i commenti specifici.

I criteri per la costruzione del prospetto vengono così riepilogati:

  • esplicitazione di due aggregati di voci contabili, definiti "Proventi operativi" ed "Oneri operativi", il cui saldo algebrico determina il "Risultato della gestione operativa";
  • suddivisione dell'Utile (Perdita) di periodo tra "Risultato corrente al netto delle imposte" e "Utile (Perdita) non ricorrente al netto delle imposte";
  • i "Proventi operativi" ricomprendono anche il saldo della voce 230 "Altri proventi/oneri di gestione", pur al netto dei recuperi di imposta per bolli su e/c e depositi titoli della clientela ed imposta sostitutiva su finanziamenti a m/l termine, dei recuperi su spese legali nonché degli ammortamenti delle spese per migliorie su beni di terzi, riclassificati rispettivamente a riduzione della voce 180b) "Altre spese amministrative" e ad incremento della voce 220 "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali" di cui all'aggregato "Oneri operativi";
  • le componenti time value delle attività finanziarie deteriorate (calcolate sulla base dell'originario tasso di interesse effettivo) e le rettifiche di valore su interessi relativi a crediti deteriorati vengono riclassificati dalla voce "Margine di interesse" a quella del "Costo del credito";
  • le commissioni nette di intermediazione riferite al credito al consumo sono state ricondotte dalla voce "Commissioni nette" alla voce "Margine di interesse";
  • il saldo della voce 100a) "Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie al costo ammortizzato" dei "Proventi operativi" viene riclassificato, al netto della componente di utili (perdite) su titoli di debito al costo ammortizzato, all'apposita voce "Costo del Credito" (dove è inclusa anche la voce 130a) "Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti", successiva al "Risultato della gestione operativa";
  • il saldo della voce 110 "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico" dei "Proventi operativi" per la parte riferita a quote di OICR chiusi sottoscritte ad esito del perfezionamento di cessione di crediti non performing viene riclassificato all'apposita voce "Costo del Credito" (dove è inclusa anche la voce 130a) "Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti", successiva al "Risultato della gestione operativa";
  • la componente della perdita attesa su titoli al costo ammortizzato inclusa nel saldo della voce 130a) "Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie al costo ammortizzato", viene riclassificata nella voce 130b) "Rettifiche/riprese di valore nette su titoli di proprietà" (dove è incluso il saldo delle rettifiche di valore nette per rischio di credito su titoli al fair value con impatto sulla redditività complessiva);
  • gli oneri per leasing operativi rientranti nell'ambito di applicazione del principio contabile IFRS16 "Leases" entrato in vigore il 1°gennaio 2019, iscritti contabilmente nella voce "20. Interessi passivi e oneri assimilati" e nella voce "210 Rettifiche di valore nette su attività materiali" sono ricondotti nella voce "190 b) Altre Spese Amministrative", dove erano rilevati contabilmente nel periodo di confronto gli oneri sostenuti su tali contratti;
  • le contribuzioni ordinarie ai fondi di risoluzione ("SRM") e tutela dei depositanti ("DGS") vengono ricondotte dalla voce "160 b) Altre Spese Amministrative" alla voce "Oneri relativi al sistema bancario";
  • gli accantonamenti relativi ad azioni revocatorie su crediti in contenzioso vengono riclassificati dalla voce 200 "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - altri" alla voce "Costo del Credito", voci entrambe successive al "Risultato della gestione operativa";
  • gli accantonamenti, le spese e ricavi di natura straordinaria o "una tantum" vengono riclassificati alla voce "Accantonamenti straordinari a fondi per rischi e oneri, altri accantonamenti, spese e ricavi "una tantum";
  • l'effetto fiscale sull'Utile (Perdita) non ricorrente viene riclassificato, unitamente a componenti fiscali di natura straordinaria, dalla voce 300 "Imposte sul reddito dell'operatività corrente" alla voce "Imposte sul reddito da componenti non ricorrenti".

L'Utile di periodo è pari a 125,5 milioni di euro, in aumento YoY del 16,1% sulla performance ordinaria e in diminuzione del -47,8% tenendo anche conto delle poste straordinarie rilevate al 31 dicembre 2023 per 129,1 milioni di euro. In particolare, il risultato registrato al 31 dicembre 2023 risentiva degli effetti positivi non ricorrenti derivanti (1) dall'acquisizione dei rami d'azienda del Gruppo BPER con la rilevazione del badwill lordo di 66,1 milioni di euro, risultante dal processo di purchase price allocation (PPA) ai sensi dell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali e (2) dalla cessione a Worldline Italia del ramo d'azienda relativo all'attività di merchant acquiring con la rilevazione di una plusvalenza di 98,1 milioni di euro, al lordo delle imposte.

La parte ordinaria contribuisce al risultato di periodo con un risultato corrente di 129,2 milioni di euro, al netto delle imposte, in crescita del 16,1% rispetto al periodo di confronto (111,3 milioni di euro) per effetto della crescita dei proventi operativi (+7,7%), parzialmente compensata dalla crescita dei relativi oneri (+8,7%).

Tabella n. 25 - CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO

Voci Variazioni
Importi in migliaia di euro 31.12.2024 31.12.2023 Valore %
10+20 Margine di interesse 381.519 358.523 22.996 6,4%
70 Dividendi e proventi simili 752 600 152 25,3%
40+50 Commissioni nette 221.339 206.570 14.769 7,1%
80+90+100+
110
Risultato netto delle attività e passività finanziarie 19.306 12.352 6.954 56,3%
230 Altri proventi/oneri di gestione 2.867 3.028 -161 -5,3%
Proventi operativi 625.783 581.073 44.710 7,7%
190 a Spese per il personale -225.603 -205.600 -20.003 9,7%
190 b Altre spese amministrative -109.828 -102.752 -7.076 6,9%
210+220 Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -13.243 -12.488 -755 6,0%
Oneri operativi -348.674 -320.840 -27.834 8,7%
Risultato della gestione operativa 277.109 260.233 16.876 6,5%
130a+100a Costo del credito -54.023 -68.009 13.986 -20,6%
130 b Rettifiche di valore nette su titoli di proprietà 902 -4.389 5.291 n.s.
140 Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni 6 88 -82 -93,2%
200 a Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - impegni e garanzie rilasciate 486 -300 786 n.s.
200 b Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - altri -18.672 -7.716 -10.956 142,0%
Oneri relativi al sistema bancario -6.855 -13.945 7.090 -50,8%
250 Utili (Perdite) delle partecipazioni 501 192 309 160,9%
Risultato corrente al lordo delle imposte 199.454 166.154 33.300 20,0%
300 Imposte sul reddito dell'operatività corrente -70.234 -54.888 -15.346 28,0%
Risultato corrente al netto delle imposte 129.220 111.266 17.954 16,1%
260 Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali -120 -160 40 -25,0%
Accantonamenti a fondi per rischi e oneri, altri accantonamenti, spese e ricavi "una
tantum"
-9.323 138.075 -147.398 n.s.
Risultato non ricorrente al lordo delle imposte -9.443 137.915 -147.358 n.s.
Imposte sul reddito da componenti non ricorrenti 5.079 -8.820 13.899 n.s.
Risultato non ricorrente al netto delle imposte -4.364 129.095 -133.459 n.s.
330 Utile (Perdita) d'esercizio 124.856 240.361 -115.505 -48,1%
340 Utili (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi -687 0 -687 n.s.
350 Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo 125.543 240.361 -114.818 -47,8%

Al fine di agevolare la riconduzione del Conto economico riclassificato ai dati dello schema di bilancio, viene di seguito riportato per ciascun periodo il prospetto di raccordo che evidenzia i numeri corrispondenti alle voci aggregate dello schema ed i saldi oggetto delle riclassifiche apportate.

Tabella 26 - RACCORDO TRA SCHEMA DI BILANCIO E CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO AL 31.12.2024

Da schema di Riclassifiche Prospetto
riclassificato
Voci bilancio
Importi in migliaia di euro 31.12.2024 i
alutativ
deteriorati
crediti
Effetti v
su titoli al costo
ammortizzato
Recupero
imposte /
spese
Amm.to per
migliorie su
beni di terzi
Perdita attesa
da cessione o
Utili (Perdite)
riacquisto di
crediti
rischi e oneri /
spese e ricavi
Acc.ti fondi
"una tantum"
altri acc.ti,
Oneri di
sistema
per rischi e oneri -
Accantonament
i netti ai fondi
altri
IFRS16 - Leasing
Riclassifiche
Imposte sul
reddito
31.12.2024
10+20 Margine di interesse 384.058 -3.830 1.291 381.519
40+50
70
enti simili
Commissioni nette
idendi e prov
Div
752
207.379
13.960 752
221.339
80+90+100+
110
ità finanziarie
ità e passiv
Risultato netto delle attiv
4.516 14.790 0 19.306
230 enti/oneri di gestione
Altri prov
44.963 -37.659 1.004 -5.441 2.867
Proventi operativi 641.668 -3.830 -37.659 0 14.790
1.004
-5.441 0 1.291 0
13.960
625.783
190 a Spese per il personale -235.101 9.498 0 -225.603
210+220
190 b
ità materiali e immateriali
alore nette su attiv
e
Altre spese amministrativ
Rettifiche di v
-150.136
-23.420
37.659 -1.004 4.289 10.832 -12.472
11.181
-109.828
-13.243
-408.657 0 37.659 -1.004
0
0 13.787 10.832 -1.291 0
0
-348.674
Oneri operativi
Risultato della gestione operativa 233.011 -3.830 0 0 14.790
0
8.346 10.832 0 0
13.960
277.109
130a+100a
130 b
alore nette su titoli di proprietà
Costo del credito
Rettifiche di v
52
-42.071
3.830 -850
850
-14.790 -142 -54.023
902
140 Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni 6 6
200 a Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - impegni e garanzie rilasciate 486 486
200 b Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - altri
i al sistema bancario
Oneri relativ
-4.854 142 -6.855 -13.960 -18.672
-6.855
250 Utili (Perdite) delle partecipazioni 501 501
Risultato corrente al lordo delle imposte 187.131 0 0 0 0
0
8.346 3.977 0 0
0
199.454
300 ità corrente
Imposte sul reddito dell'operativ
-65.114 -5.120 -70.234
0
Risultato corrente al netto delle imposte 122.017 0 0 0 0
0
8.346 3.977 0 -5.120
0
129.220
260 ità materiali e immateriali
alue delle attiv
alutazione al fair v
Risultato netto della v
-120 0 -120
i "una
Accantonamenti a fondi per rischi e oneri, altri accantonamenti, spese e ricav
tantum"
0 0 -5.346 -3.977 -9.323
Risultato non ricorrente al lordo delle imposte -120 0 0 0 0
0
-5.346 -3.977 0 0 -9.443
Imposte sul reddito da componenti non ricorrenti 5.079 5.079
Risultato non ricorrente al netto delle imposte -120 0 0 0 0
0
-5.346 -3.977 0 5.079 -4.364
320 e cessate al netto delle imposte
ità operativ
Utile (Perdita) delle attiv
2.959 -3.000 41 0
330 Utile (Perdita) d'esercizio 124.856 0 0 0 0
0
0 0 0 0 124.856
340 Utili (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi -687 -687
350 Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo 125.543 0 0 0 0
0
0 0 0 0 125.543

Sono di seguito analizzate le principali componenti di costo e di ricavo del conto economico riclassificato, che risentono degli effetti non ricorrenti rivenienti dalle operazioni straordinarie rilevate nel corso dell'anno e nel relativo periodo di confronto.

Proventi operativi

Tabella n. 28 - RIPARTIZIONE COMMISSIONI NETTE PER TIPOLOGIA DI SERVIZIO

e nel relativo periodo di confronto. che risentono degli effetti non ricorrenti rivenienti dalle operazioni straordinarie rilevate nel corso dell'anno
Proventi operativi
Le voci di ricavo caratteristiche della gestione operativa registrano un incremento di circa 44,7 milioni di
euro (+7,7%) rispetto al periodo di confronto, attestandosi a 625,8 milioni di euro. L'andamento è
prevalentemente attribuibile alla crescita del margine di interesse per Euro 23,0 milioni (+6,4%), delle
commissioni nette per Euro 14,8 milioni (+7,1%), del risultato netto delle attività e passività finanziarie pari a
7,0 milioni di euro (+56,3%), parzialmente compensata dal contenuto decremento degli altri proventi ed
oneri di gestione per Euro 0,2 milioni (-5,3%).
La voce dividendi che si attesta infine ad euro 0,8 milioni (ex 0,6 milioni di euro) si mantiene in linea rispetto
il periodo precedente.
La tabella che segue riporta la suddivisione delle commissioni nette per tipologia.
Tabella n. 28 - RIPARTIZIONE COMMISSIONI NETTE PER TIPOLOGIA DI SERVIZIO
Variazioni
Incidenza 31.12.2023 Incidenza Valore
Importi in migliaia di euro 31.12.2024 % % %
Strumenti finanziari 21.309 9,6% 19.216 9,3% 2.093 10,9%
Custodia e amministrazione 701 0,3% 606 0,3% 95 15,7%
Servizi di pagamento 121.552 55,0% 114.794 55,6% 6.758 5,9%
Distribuzione servizi di terzi
Altre commissioni
69.935
7.842
31,6%
3,5%
62.330
9.624
30,2%
4,6%
7.605
-1.782
12,2%
-18,5%
Commissioni nette 221.339 100,0% 206.570 100,0% 14.769 7,1%

La voce "Altre commissioni" ricomprende prevalentemente le commissioni per factoring per 1,8 milioni di euro (ex 2,2 milioni di euro), le commissioni per spese di recupero incasso mutui per 1,8milioni di euro (ex 1,7 milioni di euro), commissioni relative al canone del digital banking pari a 2,3 milioni di euro (ex 2,1 milioni di euro).

Oneri operativi

L'aggregato degli oneri operativi, che include le spese per il personale, le altre spese amministrative e le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali, si attesta a circa 348,7 milioni di euro (320,8 milioni di euro nel periodo di raffronto), evidenziando un andamento in crescita rispetto al periodo di confronto (+9,7% anche per il rinnovo del CCNL) con riferimento alle spese per il personale, di 7,1 milioni di euro (+6,9%) con riferimento alle altre spese amministrative e di 0,8 milioni di euro (+6,0%) con riferimento alle rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali.

Risultato della gestione operativa

Il risultato della gestione operativa al 31 dicembre 2024, conseguentemente, è pari a 277,1 milioni di euro, con un incremento di 16,9 milioni di euro rispetto al periodo di confronto (+6,5%).

Risultato corrente al netto delle imposte

Dal risultato della gestione operativa di 277,1 milioni di euro si perviene al risultato corrente al netto delle imposte di 129,2 milioni di euro, in aumento del 16,1% rispetto a quello di 111,3 milioni di euro del periodo di confronto, in considerazione principalmente:

  • del costo del credito (dato dal saldo delle rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti verso clientela e dagli utili (perdite) da cessione o riacquisto di crediti), pari a circa 54,0 milioni di euro, a fronte di 68,0 milioni di euro del periodo di confronto;
  • delle rettifiche di valore nette su titoli di proprietà positive per 0,9 milioni di euro (negative per 4,4 milioni di euro nel periodo di confronto);
  • degli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per 18,2 milioni di euro (8,0 milioni di euro nel periodo di confronto) che ricomprendono anche l'onere per circa 14 milioni di euro relativo alla restituzione di commissioni alla clientela in materia di trasparenza (nell'ambito del piano di rimedio realizzato a seguito degli accertamenti ispettivi) e il correlato onere di 480 mila euro relativo all'irrogazione di una sanzione pecuniaria11 nei confronti di Banco Desio;
  • degli oneri relativi al sistema bancario a titolo di contribuzione ordinaria pari a circa 6,9 milioni di euro (14,0 milioni di euro nel periodo di confronto) per il venir meno della contribuzione ordinaria all'SRM;
  • delle imposte sul reddito dell'operatività corrente pari a 70,2 milioni di euro (ex euro 54,9 milioni di euro).

Risultato della gestione non ricorrente al netto delle imposte

Al 31 dicembre 2024 si evidenzia un risultato della gestione non ricorrente al netto delle imposte negativo per 4,4 milioni di euro (ex 129,1 milioni di euro positivo). La voce è essenzialmente costituita:

  • dall'onere di 9,5 milioni di euro relativo all'iniziativa di razionalizzazione del modello distributivo e organizzativo prevista dal piano industriale;
  • dagli oneri pari a 4,3 milioni di euro relativi ai costi connessi all' accordo sottoscritto con Banca Popolare di Puglia e Basilicata S.C.p.A. ("BPPB") per l'acquisto di un ramo d'azienda composto da un totale di 14 sportelli bancari ubicati in Lazio, Lombardia, Veneto, Marche (si rimanda al paragrafo precedente "Eventi societari");
  • dagli oneri relativi alla contribuzione straordinaria al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ("DGS") per 4,0 milioni di euro;
  • dalla componente lorda positiva di 3,0 milioni di euro conseguita a titolo di conguaglio, per aggiustamento prezzo sulla base di target valutati ad un anno dalla data del closing, sulla base degli accordi siglati con Worldline con riferimento all'operazione "Aquarius" realizzata nell'esercizio precedente;
  • dal badwill di 2,8 milioni di euro risultante dal processo di purchase price allocation (PPA) provvisorio relativo all'acquisto da BPPB di un ramo d'azienda composto da un totale di 14 sportelli bancari con atto di cessione efficace dal 7 dicembre 2024 (si rimanda al precedente paragrafo "Eventi societari");
  • dal badwill di 2,6 milioni di euro risultante dal processo di purchase price allocation (PPA) definitivo relativo a Dynamica Retail con efficacia a far data dal 1° giugno 2024 (si rimanda al precedente paragrafo "Eventi societari")

al netto del relativo effetto fiscale positivo per 5,1 milioni di euro.

Al periodo di confronto si evidenzia un risultato della gestione non ricorrente al netto delle imposte positivo per 129,1 milioni di euro. La voce è essenzialmente costituita:

  • dal provento lordo di 98,1 milioni di euro al netto dei relativi costi amministrativi connessi, a fronte del perfezionamento dell'operazione di trasferimento a Worldline Italia dell'attività di merchant acquiring di Banco Desio (cd. "Operazione Aquarius");
  • dal badwill di 66,1 milioni di euro, risultante dal processo di purchase price allocation (PPA) definitivo, relativo all'acquisizione dei 48 sportelli bancari da BPER Banca S.p.A. (già Banca Carige

11 Versata nel mese di febbraio 2025

S.p.A.) e da Banco di Sardegna S.p.A. con efficacia a far data dal 20 febbraio 2023 (cd. "Operazione Lanternina");

  • dalla componente di costo di 18,6 milioni di euro per riflettere l'aggiornamento della valutazione dei potenziali rischi a cui Banco Desio potrebbe essere esposto a seguito del sequestro preventivo dei crediti d'imposta acquistati nel tempo, tra cui l'impossibilità di compensazione degli stessi12;
  • dall'onere di circa 4,1 milioni di euro riferiti alla contribuzione aggiuntiva al Fondo di tutela dei depositanti - "Deposit Guarantee Scheme" richiesto dal FITD nel mese di dicembre;
  • dagli oneri pari a 3,3 milioni di euro relativi ai costi di consulenza e di migrazione informatica connessi alla sopracitata Operazione Lanternina.

al netto del relativo effetto fiscale negativo per 8,8 milioni di euro.

Risultato di periodo di pertinenza di terzi

Il risultato di periodo di pertinenza di terzi risulta negativo per 0,7 milioni di euro in considerazione della contribuzione di Dynamica al risultato del Gruppo Banco Desio.

Risultato di periodo di pertinenza della Capogruppo

La somma del risultato corrente e dell'utile non ricorrente, entrambi al netto delle imposte, considerato il risultato di pertinenza di terzi, determina l'utile di periodo di pertinenza della Capogruppo al 31 dicembre 2024 di 125,5 milioni di euro.

12 La valutazione dei suddetti rischi ha richiesto necessariamente l'applicazione di un significativo grado di giudizio professionale, i cui principali elementi di incertezza sono riconducibili all'esito dei procedimenti in corso, all'individuazione dei crediti le cui detrazioni che hanno formato oggetto di cessione siano effettivamente inesistenti e al risultato delle iniziative che verranno attivate da Banco Desio per recuperare gli importi pagati verso i soggetti nei confronti dei quali siano stati appurati casi di frode.

9- L'andamento delle società consolidate

9.1 - Banco di Desio e della Brianza S.p.A.

Valori patrimoniali

9- L'andamento delle società consolidate
Al fine di consentire una lettura disaggregata dell'andamento della gestione precedentemente
analizzata a livello consolidato, vengono di seguito illustrati i dati di sintesi con gli indici patrimoniali,
economici, di rischiosità e di struttura rilevanti delle singole società oggetto di consolidamento integrale
con relative note di commento andamentale ad eccezione dei veicoli di cartolarizzazione in
considerazione della loro natura.
9.1 - Banco di Desio e della Brianza S.p.A.
Valori patrimoniali
Importi in migliaia di euro 31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
ass.
%
Totale attiv
o
18.000.113 18.511.105 -510.992 -2,8%
Attiv
ità finanziarie
4.224.735 3.957.354 267.381 6,8%
Cassa e disponibilità liquide (1)
erso banche (2)
Crediti v
1.019.141
379.091
1.654.697
282.619
-635.556
96.472
-38,4%
34,1%
erso clientela (2)
Crediti v
11.475.028 11.648.092 -173.064 -1,5%
ità materiali (3)
Attiv
226.864 228.041 -1.177 -0,5%
Attiv
ità immateriali
34.542 34.696 -154 -0,4%
Debiti v
erso banche
(5)
483.251 1.950.065 -1.466.814 -75,2%
Debiti v
erso clientela (4)
Titoli in circolazione
12.965.064
2.584.873
12.497.939
2.280.448
467.125
304.425
3,7%
13,3%
Patrimonio (incluso l'Utile di periodo) 1.440.436 1.347.800 92.636 6,9%
Fondi Propri 1.420.100 1.369.800 50.300 3,7%
Raccolta indiretta totale 22.534.481 20.075.207 2.459.274 12,3%
di cui Raccolta indiretta da clientela ordinaria 14.396.060 12.683.668 1.712.392 13,5%
di cui Raccolta indiretta da clientela istituzionale 8.138.421 7.391.539 746.882 10,1%
(1) Alla data del 31 dicembre 2024 nella v
liquidità eccedente rispetto all'impegno di mantenimento della Riserv
a obbligatoria, inv
(2) in base alla Circolare 262 il saldo della v
oce da schema di bilancio include i titoli di debito Held to collect (HTC) rilev
tra le attiv
ità finanziarie e non include i conti correnti e depositi a v
ista rilev
ato nella v
(3) il saldo della v
oce al 31 dicembre 2024 include i diritto d'uso (RoU Asset) pari a Euro 53,6 milioni a fronte dei contratti di leasing operativ
contabile IFRS16 Leases entrato in v
igore a partire dal 1° gennaio 2019
(4) il saldo della v
oce non include la passiv
ità rilev
ata nella v
oce Debiti v
applicazione del principio contabile IFRS16
(5) Incluse operazioni di pronti contro termine di raccolta con clientela istituzionale per Euro 1,2 miliardi (Euro 608 milioni al 31 dicembre 2023)
oce Cassa e Disponibilità Liquide risultano contabilizzati i conti correnti, i depositi a v
estita in depositi ov
oce Cassa e Disponibilità Liquide
erso clientela dello schema di bilancio a fronte dei contratti di leasing operativ
ista e l'importo a v
ernight (1,5 miliardi di euro alla fine del periodo precedente)
ista di 0,9 miliardi di euro relativ
ati al costo ammortizzato, che nei presenti dati di sintesi sono esposti
o rientranti nell'ambito di applicazione del principio
o rientranti nell'ambito di
o alla
Valori economici (6) 31.12.2023 Variazioni
31.12.2024
Importi in migliaia di euro ass. %
Prov
enti operativ
i
602.066 560.912 41.154 7,3%
di cui Margine d'interesse 352.346 333.353 18.993 5,7%
Oneri operativ
i
331.854 310.785 21.069 6,8%
Risultato della gestione operativ
a
270.212
250.127
20.085 8,0%
Oneri relativ
i al sistema bancario
Risultato corrente al netto delle imposte
6.855 13.945
131.191
108.950
-7.090
22.241
-50,8%
20,4%

Valori economici (6)

Titoli in circolazione 2.584.873 2.280.448 304.425 13,3%
Patrimonio (incluso l'Utile di periodo) 1.440.436 1.347.800 92.636 6,9%
Fondi Propri 1.420.100 1.369.800 50.300 3,7%
Raccolta indiretta totale 22.534.481 20.075.207 2.459.274 12,3%
di cui Raccolta indiretta da clientela ordinaria 14.396.060 12.683.668 1.712.392 13,5%
di cui Raccolta indiretta da clientela istituzionale 8.138.421 7.391.539 746.882 10,1%
applicazione del principio contabile IFRS16
(5) Incluse operazioni di pronti contro termine di raccolta con clientela istituzionale per Euro 1,2 miliardi (Euro 608 milioni al 31 dicembre 2023)
Valori economici (6)
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
Importi in migliaia di euro ass. %
Prov
enti operativ
i
602.066 560.912 41.154 7,3%
di cui Margine d'interesse 352.346 333.353 18.993 5,7%
Oneri operativ
i
331.854 310.785 21.069 6,8%
Risultato della gestione operativ
a
270.212 250.127 20.085 8,0%
Oneri relativ
i al sistema bancario
6.855 13.945 -7.090 -50,8%
Risultato corrente al netto delle imposte 131.191 108.950 22.241 20,4%
Risultato non ricorrente al netto delle imposte -7.005 129.095 -136.100 n.s.
Utile (perdita) d'esercizio 124.186 238.045 -113.859 -47,8%
(6) da Conto Economico riclassificato

Indici patrimoniali, economici e di rischiosità

Indici patrimoniali, economici e di rischiosità
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
ass.
Patrimonio / Totale attiv
o
8,0% 7,3% 0,7%
Patrimonio / Crediti v
erso clientela
Patrimonio / Debiti v
erso clientela
12,6%
11,1%
11,6%
10,8%
1,0%
0,3%
Patrimonio / Titoli in circolazione 55,7% 59,1% -3,4%
ità di rischio ponderate (Common Equity Tier1) (7)
Capitale primario di classe 1 (CET1) / Attiv
18,8% 18,6% 0,2%
Totale capitale di classe 1 (T1) / Attiv
ità di rischio ponderate (Tier1) (7)
18,8% 18,6% 0,2%
Totale Fondi Propri / Attiv
ità di rischio ponderate (Total capital ratio) (7)
19,6% 19,5% 0,1%
Attiv
ità finanziarie / Totale attiv
o
23,5% 21,4% 2,1%
Crediti v
erso banche / Totale attiv
o
2,1% 1,5% 0,6%
Crediti v
erso clientela / Totale attiv
o
63,7% 62,9% 0,8%
Crediti v
erso clientela / Raccolta diretta da clientela
73,8% 78,8% -5,0%
Debiti v
erso banche / Totale attiv
o
2,7% 10,5% -7,8%
Debiti v
erso clientela / Totale attiv
o
72,0% 67,5% 4,5%
Titoli in circolazione / Totale attiv
o
14,4% 12,3% 2,1%
Raccolta diretta da clientela / Totale attiv
o
86,4% 79,8% 6,6%
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
ass.
Oneri operativ
i / Prov
enti operativ
i (Cost/Income ratio)
55,1% 55,4% -0,3%
(Oneri operativ
i + Oneri relativ
i al sistema bancario) / Prov
enti operativ
i (Cost/Income ratio)
56,3% 57,9% -1,6%
Margine di interesse / Prov
enti operativ
i
58,5% 59,4% -0,9%
Risultato della gestione operativ
a / Prov
enti operativ
i
44,9% 44,6% 0,3%
Risultato corrente al netto delle imposte / Patrimonio (8)
Utile d'esercizio / Patrimonio (8) (R.O.E.) (9)
10,0%
9,4%
9,8%
21,5%
0,2%
-12,1%
Risultato corrente al lordo delle imposte / Totale attiv
o (R.O.A.)
1,1% 0,9% 0,2%
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
ass.
Sofferenze nette / Crediti v
erso clientela
Crediti deteriorati netti / Crediti v
erso clientela
0,3%
1,6%
0,4%
1,7%
-0,1%
-0,1%
% Copertura sofferenze 76,5% 69,9% 6,6%
% Copertura sofferenze al lordo delle cancellazioni 76,7% 70,2% 6,5%
% Copertura totale crediti deteriorati 51,3% 49,4% 1,9%
% Copertura crediti deteriorati al lordo delle cancellazioni 51,4% 49,6% 1,8%
% Copertura crediti in bonis 1,05% 0,96% 0,09%
Dati di struttura e produttività
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
ass.
%
Numero dipendenti 2.408 2.326 82 3,5%
Numero filiali 281 280 1 0,4%
Importi in migliaia di euro
erso clientela per dipendente (10)
Crediti v
4.848 5.316 -468 -8,8%
Raccolta diretta da clientela per dipendente
(10)
6.569 6.745 -176 -2,6%
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
ass. %
254 256
i per dipendente (10)
Prov
enti operativ
a per dipendente (10)
Risultato della gestione operativ
114 114 -2
0
-0,8%
0,0%

Dati di struttura e produttività

31.12.2024 31.12.2023
Variazioni
(7) i coefficienti patrimoniali al 31.12.2024 sono calcolati in applicazione delle disposizioni transitorie introdotte dal Regolamento UE 2017/2395; i ratios calcolati senza applicazione di tali
Variazioni

L'Utile di periodo è pari a 124,2 milioni di euro, in aumento YoY del 20,4% sulla performance ordinaria e in diminuzione del -47,8% tenendo anche conto delle poste straordinarie rilevate al 31 dicembre 2023 per 129,1 milioni di euro. In particolare, il risultato registrato al 31 dicembre 2023 risentiva degli effetti positivi non ricorrenti derivanti (1) dall'acquisizione dei rami d'azienda del Gruppo BPER con la rilevazione del badwill lordo di 66,1 milioni di euro, risultante dal processo di purchase price allocation (PPA) ai sensi dell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali e (2) dalla cessione a Worldline Italia del ramo d'azienda relativo all'attività di merchant acquiring con la rilevazione di una plusvalenza di 98,1 milioni di euro, al lordo delle imposte.

Il valore complessivo degli impieghi verso clientela al 31 dicembre 2024 si attesta a circa 11,5 miliardi di euro, in lieve calo (-1,5%) rispetto al saldo di fine esercizio 2023.

Il patrimonio netto di pertinenza della Capogruppo Banco Desio al 31 dicembre 2024, incluso il risultato di periodo, ammonta complessivamente a 1.440,4 milioni di euro, rispetto a 1.347,8 milioni di euro del consuntivo 2023. La variazione positiva di 92,6 milioni di euro è riconducibile all'andamento della redditività complessiva di periodo positiva per 133,7 milioni di euro, parzialmente compensata dal pagamento del dividendo dell'esercizio 2023 e dall'acquisto di azioni proprie per 5,6 milioni di euro.

Il patrimonio calcolato secondo la normativa di Vigilanza, definito Fondi Propri, dopo le previsioni di pay out, come da policy sui dividendi, (determinato in funzione della proposta di destinazione dell'utile netto soggetta ad approvazione da parte dell'Assemblea degli Azionisti), ammonta al 31 dicembre 2024 a 1.420,1 milioni di euro (CET1 + AT1 a 1.360,3 milioni di euro + T2 a 59,8 milioni di euro), in aumento di 50,3 milioni di euro rispetto a 1.369,8 milioni di euro di fine esercizio precedente.

Il coefficiente Total capital ratio, costituito dal totale Fondi Propri rapportato alle Attività di rischio ponderate, è risultato pari al 18,8%.

9.2 - Fides S.p.A.

Valori patrimoniali

9.2 - Fides S.p.A.
Valori patrimoniali
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
Importi in migliaia di euro ass. %
Totale attiv
o
1.460.273 1.500.326 -40.053 -2,7%
Crediti v
erso banche
27.456 285.046 -257.589 -90,4%
Crediti v
erso clientela
1.416.320 1.200.925 215.394 17,9%
Attiv
ità materiali
2.811 2.953 -142 -4,8%
Attiv
ità immateriali
1.714 1.397 317 22,7%
Debiti v
erso banche
867.660 1.195.411 -327.751 -27,4%
di cui Debiti verso banche del gruppo 867.660 1.195.411 -327.751 -27,4%
Debiti v
erso clientela
6.699 6.375 324 5,1%
Patrimonio (incluso l'Utile d'esercizio) 60.568 56.118 4.450 7,9%
Fondi Propri 57.524 51.940 5.584 10,8%
Valori economici (1)
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
Importi in migliaia di euro ass. %
Prov
enti operativ
i
26.301 22.528 3.773 16,8%
di cui Margine d'interesse 24.535 34.397 -9.862 -28,7%
Oneri operativ
i
-11.964 -10.221 -1.743 17,1%
Risultato della gestione operativ
a
14.337 12.306 2.030 16,5%
Risultato corrente al netto delle imposte
Utile d'esercizio
8.025
8.025
7.236
7.236
789
789
10,9%
10,9%

Valori economici (1)

Variazioni
di cui Margine d'interesse 24.535 34.397 -9.862 -28,7%
Risultato corrente al netto delle imposte 8.025 7.236 789 10,9%
Utile d'esercizio 8.025 7.236 789 10,9%

Indici patrimoniali, economici e di rischiosità

Indici patrimoniali, economici e di rischiosità
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
ass.
Patrimonio / Totale attiv
o
Patrimonio / Crediti v
erso clientela
4,1%
4,3%
3,7%
4,7%
0,4%
-0,4%
Patrimonio / Debiti v
erso banche
7,0% 4,7% 2,3%
Totale Fondi Propri / Attiv
ità di rischio ponderate (Total capital ratio)
8,0% 8,1% 0,0%
Crediti v
erso clientela / Totale attiv
o
97,0% 80,0% 17,0%
Debiti v
erso banche / Totale attiv
o
59,4% 79,7% -20,3%
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
ass.
Oneri operativ
i / Prov
enti operativ
i (Costi/Income ratio)
45,5% 45,4% 0,1%
Margine di interesse / Prov
enti operativ
i
93,3% 152,7% -59,4%
Risultato della gestione operativ
a / Prov
enti operativ
i
54,5% 54,6% -0,1%
Risultato corrente al netto delle imposte / Patrimonio (2) 15,3% 14,8% 0,5%
Utile d'esercizio / Patrimonio (2) (R.O.E.)
Risultato corrente al lordo delle imposte / Totale attiv
o (R.O.A.)
15,3%
0,8%
14,8%
0,7%
0,5%
0,1%
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
ass.
Sofferenze nette / Crediti v
erso clientela
0,1% 0,1% 0,0%
Crediti deteriorati netti / Crediti v
erso clientela
0,6% 0,6% 0,0%
% Copertura sofferenze
% Copertura totale crediti deteriorati
60,9%
31,8%
54,0%
28,5%
7,0%
3,3%
% Copertura crediti in bonis 0,14% 0,13% 0,1%
(2) al netto del risultato d'esercizio.
Dati di struttura e produttività
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
ass.
%
Numero dipendenti 67 65 2 3,1%
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
Importi in migliaia di euro ass. %
Crediti verso clientela per dipendente (3) 21.459
31.12.2024
19.370
31.12.2023
2.089
Variazioni
10,8%
Importi in migliaia di euro ass. %
Proventi operativi per dipendente (3)
Risultato della gestione operativa per dipendente (3)
398
217
363
198
35
19
9,6%
9,6%

Dati di struttura e produttività

Variazioni
ass.
(2) al netto del risultato d'esercizio.
Dati di struttura e produttività
Variazioni
Numero dipendenti 67 65 2 3,1%
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
Importi in migliaia di euro ass. %
Crediti verso clientela per dipendente (3) 21.459 19.370 2.089 10,8%
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
Importi in migliaia di euro ass. %
Proventi operativi per dipendente (3)
Risultato della gestione operativa per dipendente (3)
398
217
363
198
35
19
9,6%
9,6%

Alla data di riferimento la capogruppo Banco di Desio e della Brianza S.p.A. detiene una partecipazione del 100% nella società.

L'utile netto d'esercizio al 31 dicembre 2024 si attesta a circa 8,0 milioni di euro, in aumento rispetto al periodo di confronto (7,2 milioni di euro); i proventi operativi si attestano a 26,3 milioni di euro in aumento di 3,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023. Gli oneri operativi si attestano a 12,0 milioni di euro (ex 10,2 milioni di euro). Il risultato della gestione operativa a 14,3 milioni di euro (ex 12,3 milioni di euro). Il Costo del credito, pari a circa 1,8 milione di euro (ex 1,5 milioni di euro), e le imposte per 4,0 milioni di euro (ex 3,5 milioni di euro) conducono al risultato corrente di periodo. L'utile di periodo è inoltre influenzato dall'accantonamento pari a euro 0,5 milioni di euro (ex 0,1 milioni di euro) per rischi operativi collegati alla situazione di incertezza giuridica riferita all'operatività con la clientela nel comparto dei crediti al consumo.

Gli impieghi verso la clientela passano da 1.200,9 milioni di euro a fine 2023 a 1.416,3 milioni di euro alla data di riferimento con un'incidenza del portafoglio deteriorato dello 0,6% (ex 0,6%).

Il Patrimonio netto contabile incluso il risultato di periodo si incrementa da 56,1 milioni di euro al 31 dicembre 2023 a 60,6 milioni al 31 dicembre 2024 (per effetto della destinazione del risultato al 31 dicembre 2023 e dell'andamento della redditività complessiva di periodo) e i Fondi Propri di vigilanza passano da 51,9 milioni di euro di fine 2023 a 57,5 milioni di euro. Il coefficiente Total capital ratio, costituito dal Totale Fondi Propri rapportato alle Attività di rischio ponderate, è risultato pari all'8,0% (8,1% al 31 dicembre 2023).

9.3 - Dynamica Retail S.p.A.

Valori patrimoniali

Importi in migliaia di euro 31.12.2024
Totale attiv o 99.394
Crediti v erso banche 2.401
Crediti v erso clientela 73.540
Attiv ità materiali 472
Attiv ità immateriali 235
Debiti v erso banche 2.222
di cui Debiti verso banche del gruppo 1.847
Debiti v erso clientela 66.791
Patrimonio (incluso l'Utile d'esercizio) 9.323
Fondi Propri 4.563
Valori economici (1)
Importi in migliaia di euro 31.12.2024
Prov
enti operativ
i
6.315
di cui Margine d'interesse -1.008
Oneri operativ
i
5.066
Risultato della gestione operativ
a
1.249
Utile d'esercizio -4.650
(1) da Conto Economico riclassificato

Valori economici (1)

Attiv ità materiali 472
Attiv ità immateriali 235
Debiti v erso banche 2.222
di cui Debiti verso banche del gruppo 1.847
Debiti v erso clientela 66.791
Patrimonio (incluso l'Utile d'esercizio) 9.323
Fondi Propri 4.563
Valori economici (1)
31.12.2024
Importi in migliaia di euro
Prov
enti operativ
i
6.315
di cui Margine d'interesse -1.008
Oneri operativ
i
5.066
Risultato della gestione operativ
a
1.249
Risultato corrente al netto delle imposte -4.650

Indici patrimoniali, economici e di rischiosità

Indici patrimoniali, economici e di rischiosità
31.12.2024
Patrimonio / Totale attiv
o
9,4%
Patrimonio / Crediti v
erso clientela
12,7%
Patrimonio / Debiti v
erso banche
419,6%
Totale Fondi Propri / Attiv
ità di rischio ponderate (Total capital ratio)
9,1%
Crediti v
erso clientela / Totale attiv
o
Debiti v
erso banche / Totale attiv
o
74,0%
2,2%
31.12.2024
Oneri operativ
i / Prov
enti operativ
i (Costi/Income ratio)
Margine di interesse / Prov
enti operativ
i
80,2%
16,0%
Risultato della gestione operativ
a / Prov
enti operativ
i
19,8%
Risultato corrente al netto delle imposte / Patrimonio (2) -33,3%
Utile d'esercizio / Patrimonio (2) (R.O.E.) -66,6%
Risultato corrente al lordo delle imposte / Totale attiv
o (R.O.A.)
-5,9%
31.12.2024
Sofferenze nette / Crediti v
erso clientela
0,2%
Crediti deteriorati netti / Crediti v
erso clientela
2,9%
% Copertura sofferenze 65,0%
% Copertura totale crediti deteriorati 20,2%
% Copertura crediti in bonis 0,27%
Dati di struttura e produttività
31.12.2024
Numero dipendenti 58
31.12.2024
Importi in migliaia di euro
erso clientela per dipendente (3)
Crediti v
1.290

Dati di struttura e produttività

Dati di struttura e produttività
31.12.2024
31.12.2024
Importi in migliaia di euro
erso clientela per dipendente (3)
Crediti v
1.290
31.12.2024
Importi in migliaia di euro
i per dipendente (3)
Prov
enti operativ
111
a per dipendente (3)
Risultato della gestione operativ
22
(2) al netto del risultato di periodo;

A seguito dell'acquisizione descritta nel precedente paragrafo "Eventi societari di rilievo" alla data del 31 dicembre 2024 la capogruppo Banco di Desio e della Brianza S.p.A. detiene una partecipazione dell'89,23%.

Al 31 dicembre 2024 il Risultato corrente al netto delle imposte risulta negativo per circa 4,6 milioni di euro; il risultato della gestione operativa risulta positivo per 1,2 milioni di euro. Il Costo del credito e gli accantonamenti netti pari a totale 7,1 milioni di euro circa e le imposte positive per 1,2 milioni di euro conducono al risultato di periodo.

Gli impieghi verso la clientela si attestano a 73,5 milioni di euro alla data di riferimento.

Il Patrimonio netto contabile al 31 dicembre 2024, incluso il risultato di periodo, ammonta complessivamente a 9,3 milioni di euro. I Fondi Propri di vigilanza si attestano a 4,6 milioni di euro.

10- Altre informazioni

10.1 - Azioni proprie e dell'impresa controllante

Al 31 dicembre 2024, il Banco detiene n. 1.038.006 azioni proprie acquistate nell'ambito del programma di acquisto di azioni proprie autorizzato dall'Assemblea dei soci di Banco Desio in data 18 aprile 2024 su proposta del Consiglio di Amministrazione della Banca, a seguito del provvedimento autorizzativo rilasciato in data 12 luglio 2024 dalla Banca d'Italia ai sensi degli artt. 77 e 78 del Reg. UE n. 575/2013 ("CRR").

Per maggiori informazioni si rimanda all'apposita informativa riportata nel paragrafo "4.2 Eventi societari" della Relazione sulla gestione.

10.2 - Il rating

Rating finanziario

In data 31 maggio 2024 l'Agenzia internazionale Fitch Ratings, a seguito della revisione annuale del rating, ha confermato tutti i ratings assegnati alla Banca ed ha alzato di un notch i ratings sui Depositi.

Il giudizio dell'Agenzia riflette il costante miglioramento dei fondamentali della Banca, in particolare in termini di redditività ed asset quality meritevole di upgrade del rispettivo outlook.

Apprezzamento anche per la solida patrimonializzazione della Banca, il cui rating passa a livello "investment grade" con un adeguato profilo di funding. L'Agenzia riconosce il superamento degli obiettivi economici e finanziari fissati dal Piano strategico triennale grazie alla accelerazione della strategia di riduzione del rischio che si è tradotta in una maggiore redditività e in un surplus di capitale disponibile per la crescita anche attraverso operazioni di finanza straordinaria. Il miglioramento della redditività viene difatti sostenuto sia dalle recenti acquisizioni di sportelli, che permettono di migliorare la diffusione del franchising della Banca, sia dalle operazioni in corso volte a consolidare ed espandere la presenza del Gruppo Bancario nel settore del credito al consumo con effetti concreti sulla stabilità e la diversificazione dei ricavi ed il cross-selling di prodotti patrimoniali e assicurativi. I robusti livelli di copertura sugli NPL forniscono inoltre alla Banca un buffer adeguato per assorbire un eventuale indebolimento della qualità degli attivi atteso a livello di Sistema.

L'Agenzia ha infine migliorato di un notch i ratings sui Depositi a breve e a medio-lungo termine della Banca riflettendo l'elevata protezione che maturerebbe per i depositanti in uno scenario di default grazie al buffer MREL sui requisiti patrimoniali regolamentari.

I Ratings aggiornati sono pertanto i seguenti:

  • Long term IDR: confermato a "BB+" Outlook Stabile
  • Viability Rating: confermato a "bb+"
  • Short term IDR: confermato a "B"
  • Government Support Rating: confermato a "No Support"
  • Deposit Rating BT: migliorato da "B" a "F3"
  • Deposit Rating MLT: migliorato da "BB+" a "BBB-"

In data 5 marzo 2025 l'agenzia internazionale di rating S&P Global Ratings ("S&P"), a seguito del completamento del processo di valutazione, ha assegnato a Banco Desio i seguenti rating:

  • Long-term Issuer Credit Rating: "BBB-"
  • Short-Term Issuer Credit Rating: "A-3"

Il livello investment grade del rating assegnato da S&P, con outlook stabile, evidenzia una valutazione positiva principalmente in relazione ai seguenti aspetti:

  • Strategia di crescita coniugata con attenta gestione dei rischi;
  • Capacità di esecuzione della strategia di business prevista dal piano industriale, mantenendo buoni profili di asset quality, patrimoniali e di liquidità;
  • Compagine azionaria stabile che ha favorito un elevato livello di patrimonializzazione della Banca;
  • Forte radicamento territoriale, con posizionamento consolidato nel centro-nord Italia.

Rating di sostenibilità

In data 20 febbraio 2024 è stato reso noto l'ultimo aggiornamento del Corporate rating SER assegnato dall'agenzia internazionale di rating di sostenibilità "Standard Ethics" in crescita a "EE / Strong" dal precedente "EE- / Adequate", posizionando sempre più Banco Desio tra le realtà best performer del settore di riferimento (per il relativo comunicato stampa si rimanda alla pagina web: https://www.standardethics.eu/media-en/press-releases/banco-desio-brianza-sustainability-ratingupgraded).

In data 19 settembre 2024 è stato reso noto l'aggiornamento del rating di sostenibilità a cura dell'agenzia specializzata S&P che ha aggiornato lo S&P Global ESG Score assegnato a Banco Desio in crescita a 44/100 punti (dal precedente 38/100), raggiungendo così il target (fascia 40-60 "Adequate") in anticipo rispetto al target di piano (entro il 2026).

10.3 – Operazioni con parti correlate e/o soggetti collegati

Per una descrizione più dettagliata delle procedure che regolano le operazioni con Parti correlate (ai sensi dell'art. 2391-bis c.c.) e/o con Soggetti collegati (ai sensi dell'art. 53 del TUB) si rimanda al paragrafo 5 della Relazione annuale sul governo societario, resa disponibile, ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, sul sito internet www.bancodesio.it.

Il dettaglio delle operazioni con Parti correlate approvate dal Consiglio di Amministrazione nel corso dell'esercizio è riportato nella Parte H della Nota Integrativa.

10.4 – Informazioni sui piani di incentivazione

Nell'ambito della politica di remunerazione, particolare rilevanza hanno lo short term incentive e il long term incentive, piani di incentivazione che coinvolgono il personale nel raggiungimento degli obiettivi aziendali e del Gruppo, di breve e di medio lungo termine.

Lo short term incentive rappresenta una leva gestionale per valorizzare il contributo del personale e riconoscere il merito individuale. Il long term incentive supporta il Piano Industriale 2024-2026 "Beyond 26" e allinea gli interessi del management a quelli degli stakeholder rilevanti per il Gruppo.

In particolare, i più recenti piani di incentivazione adottati da Banco Desio a livello di Gruppo sono basati sull'assegnazione di "phantom shares" relative a Banco Desio destinate all'Amministratore Delegato e Direttore Generale e al restante personale più rilevante di Banco Desio e della controllata Fides.

Ulteriori informazioni sugli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali sono contenute nella successiva "Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" della nota integrativa, mentre l'informativa dettagliata sulla politica di remunerazione del Gruppo è contenuta nella "Relazione annuale sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti", redatta in conformità alle disposizioni di vigilanza e resa disponibile, ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, sul sito internet www.bancodesio.it.

10.5 – Relazione sull'adesione al codice di autodisciplina delle società quotate

Le informazioni sull'adesione al Codice di Autodisciplina delle società quotate sono contenute nella Relazione annuale sul governo societario, resa disponibile, ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, sul sito internet www.bancodesio.it.

10.6 – Attività di ricerca e sviluppo

Considerata la natura bancaria del Gruppo, le attività di ricerca e sviluppo sono prevalentemente indirizzate a studiare la possibile applicazione delle novità tecnologiche nei rapporti con la clientela, per migliorare e/o ampliare l'offerta di prodotti/servizi, come anche nei processi interni aziendali, per semplificarli e renderli più efficienti. Inoltre, sono stati realizzati e sono in corso di realizzazione importanti progetti di natura regolamentare, legati all'emissione di nuove normative a livello di sistema. Tali attività sono gestite in forma accentrata dalla Capogruppo Banco Desio.

A novembre 2023 inoltre, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo Banco aveva approvato il Piano Industriale 2024-2026 "Beyond 26", che attribuisce particolare rilevanza all'identificazione e all'attivazione dei fattori abilitanti al raggiungimento degli obiettivi con l'adozione di strategie focalizzate anche in ambito di miglioramento tecnologico.

Il Piano è infatti incentrato sullo sviluppo delle soluzioni digitali a valore aggiunto dedicate alle imprese con l'obiettivo di potenziare il sistema One-D affinchè diventi il "one stop shop" delle imprese sia per i servizi finanziari che per i servizi non prettamente bancari.

Nel seguito sono evidenziate le principali iniziative di ricerca e sviluppo per ciascuna area.

Progetti tecnologici

Nel corso del 2024 Banco Desio ha proseguito con il piano di accelerazione basato sulla digitalizzazione, con l'obiettivo di creare un vero e proprio ecosistema di soluzioni in grado di:

  • rispondere alle esigenze dei clienti, sia quelli regolarmente propensi al canale online sia quelli che pur non essendo 'nativamente' digitali iniziano a privilegiare il canale online;
  • creare e garantire una customer experience seamless per disegnare e costruire la strategia omnicanale in modo da poter offrire prodotti e servizi sui diversi canali distributivi e servire i diversi segmenti di clienti in maniera uniforme in base alle loro caratteristiche;
  • creare progressivamente un'infrastruttura in grado di integrare rapidamente soluzioni e servizi già esistenti.

In particolare, oltre a quanto fatto nell'anno 2023 con i rilasci sul mercato di:

  • Remote Selling: Piattaforma per la vendita a distanza della carta di credito Nexi, permettendo ai clienti correntisti di richiederla in modalità full digital tramite home banking.
  • Digital Onboarding: Servizio che consente agli utenti di diventare clienti Banco Desio tramite l'app OneD, completando il processo di apertura conto in pochi semplici step.
  • CBI Globe: Adesione all'ecosistema di Open Finance che include il servizio Check Iban per ridurre i rischi operativi e di frode.
  • One-D Business: App per imprese che permette di visualizzare e gestire tutti i conti correnti da un'unica piattaforma, sfruttando le opportunità della normativa PSD2.
  • Digital Credit Desio: Piattaforma per richiedere e sottoscrivere mutui chirografari online, disponibile per POE, SB, società di capitali, società di persone e ditte individuali.

Nell'anno 2024 sono stati rilasciati ulteriori servizi che consentono al Banco di proseguire il percorso di digitalizzazione, focalizzato principalmente sulle Imprese POE e SB:

  • Nel 2024 è stato effettuato il lancio commerciale della piattaforma Anticipo Fatture, a seguito di una progettualità durata 7 mesi in collaborazione con Fabrick, Sei Consulting, Links e Cedacri. La piattaforma permette alle imprese di richiedere ed ottenere un anticipo sulle fatture in modo rapido, online e senza costi aggiuntivi.
  • Anticipo Transato POS fornisce la possibilità al cliente di richiedere un anticipo di liquidità che sarà rimborsato attraverso la funzionalità dello Split Repayment. Nell'arco dei successivi 12 mesi, il rimborso avverrà attraverso una quota parte degli incassi POS futuri della propria attività, sulla base della percentuale contrattualizzata scelta. Il cliente può, quindi, sulla piattaforma visualizzare in anteprima il massimo importo erogabile e personalizzare in totale autonomia le condizioni di rimborso.

Inoltre dall'8 ottobre 2024 è online il nuovo sito web di Banco Desio, sviluppato in collaborazione con una qualificata società specializzata. Il progetto ha migliorato le prestazioni del sito con tecnologie avanzate, rendendo l'architettura flessibile e scalabile. Il nuovo design facilita una navigazione fluida e intuitiva, con uno storytelling chiaro e attraente per acquisire nuovi clienti e aumentare la soddisfazione di quelli attuali. Inoltre, il restyling ha reso più visibile la sezione Trasparenza, fornendo ai clienti informazioni chiare e dettagliate sui prodotti e servizi offerti.

Come da linee guide del Gruppo la sicurezza informatica e la protezione dei dati rappresentano una priorità che attribuisce importanza centrale alle strategie di gestione dei rischi adottando nel continuo misure conformi alle disposizioni vigenti in materia di privacy, alle normative di sicurezza ed ai principali standard di settore con l'obiettivo di garantire la protezione dei sistemi informativi da eventi che possano avere impatti negativi sul Gruppo e sui diritti degli interessati.

Il Gruppo ha continuato ad adattare ed evolvere i propri processi operativi e informativi riconducibili ad attività di Compliance, incrementando presidi e controlli necessari.

La gestione, il controllo e la misurazione dei rischi informatici, ivi incluso il rischio cyber, è incardinata nel più ampio sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi adottato dal Banco quale capogruppo del Gruppo Banco Desio. Con riferimento alle principali linee evolutive previste si segnala che la Capogruppo è impegnata in un percorso di continuo irrobustimento dei presidi di primo livello in ambito sicurezza informatica13 mediante lo sviluppo di un sistema di KPI in grado di monitorare in maniera continuativa i seguenti ambiti: posizionamento del Gruppo in ambito cyber security, efficacia dei sistemi di rilevazione antifrode, esposizione alle vulnerabilità, gestione degli incident.

Sostenibilità e rischio climatico-ambientale

Nel periodo di riferimento Banco Desio ha proseguito nell'attuazione del programma di trasformazione "Masterplan E(SG)" per la progressiva integrazione dei fattori di sostenibilità nel sistema decisionale, a partire dai rischi climatico-ambientali.

Il complessivo programma a medio termine è stato elaborato, secondo le aspettative delle Autorità di Vigilanza Nazionale ed Europea pubblicate in materia, al fine di raggiungere progressivamente tre obiettivi:

  • Supportare le comunità del territorio nella transizione verso un'economia circolare e a basse emissioni di carbonio (i.e. NetZero Commitment al 2050, Sustainable & Responsible Investments);
  • Assicurare la progressiva conformità delle prassi di gestione dei rischi climatici-ambientali rispetto alle aspettative definite dalle autorità di vigilanza nazionale ed europea;
  • Pubblicare un'informativa integrata in tema di sostenibilità, conforme ai requisiti definiti dalla Commissione europea sulla comunicazione delle informazioni di carattere non finanziario concernente il clima.

13 Con riferimento ai più recenti sviluppi normativi in materia di sicurezza informatica e rischio informatico (i.e. 40°o aggiornamento della Circ. 285/13), si richiamano gli interventi adottati da Banco Desio relativi (a) all'ampliamento dei compiti del Consiglio di Amministrazione e dell'Amministratore Delegato in materia, (b) al modello organizzativo (responsabilità di controllo in ambito ICT e sicurezza alle funzioni di Risk Management e Compliance), (c) al modello operativo e (d) alla definizione di un piano di intervento di breve e medio-lungo periodo per la gestione dei Rischi ICT e di Sicurezza, come descritto nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della Nota integrativa cui si rimanda.

La sostenibilità è diventata quindi uno dei pilastri del Piano industriale 2024-2026 "Beyond26" con una maggiore consapevolezza del Gruppo in merito all'impatto delle tematiche di sostenibilità sul contesto competitivo e regolamentare, nonché sulle strategie, sul business model e sugli obiettivi, nel suo ruolo di sostegno alle PMI e alle famiglie nel processo di transizione verso un'economia che affianchi alla sostenibilità economica quella ambientale e sociale.

Nella realizzazione (in linea con la programmazione) delle attività progettuali, nel periodo di riferimento sono stati valorizzati gli aspetti qualificanti emersi dal dialogo in corso con l'Autorità di Vigilanza Nazionale. In particolare, sono state esaminate le buone pratiche richiamate nell'analisi dei piani di azione sviluppati dalle Less Significant Institutions (LSI) che la Banca d'Italia ha pubblicato il 28 dicembre 2023 e ulteriormente affinato il piano delle attività 2024-25 con talune iniziative alla luce delle evidenze pubblicate.

Attraverso la marcata connotazione di sostenibilità del nuovo Piano Industriale "Beyond26", denominata "ESG Infusion", il Gruppo ambisce a diventare la migliore Banca di prossimità in Italia grazie anche innovazione, digitale e vicinanza ai clienti.

10.7 – Opzione di deroga all'obbligo di redazione dei documenti informativi da predisporre in occasione di operazioni straordinarie ai sensi della normativa Consob

La Capogruppo ha aderito al regime di "opt-out" previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti di Consob (adottato con Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni), avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dall'Allegato 3B del predetto Regolamento Consob in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

11 – Evoluzione prevedibile della gestione e principali rischi ed incertezze

Il Bilancio al 31 dicembre 2024 è stato predisposto nella prospettiva della continuità aziendale, non essendovi ragioni per ritenere plausibile il contrario in un futuro prevedibile, in considerazione della solidità patrimoniale, della gestione operativa in crescita con riferimento alle principali priorità commerciali di piano strategico, dell'attenta gestione della qualità del credito e del ridotto NPL ratio a conferma della forza commerciale e resilienza della Banca che ha confermato l'overperformance rispetto agli obiettivi di Budget e di Piano Industriale pur in un contesto macroeconomico ancora instabile a causa delle tensioni internazionali e delle attese circa le risposte degli investitori e della domanda di beni e di servizi a fronte degli interventi di politica monetaria volti a ridurre il tasso di inflazione attuale e atteso.

Sulla base dei risultati consuntivati nel periodo di riferimento si ritiene ragionevole ipotizzare per l'esercizio 2025 il raggiungimento di risultati positivi, sempre che lo scenario macroeconomico e/o dei mercati di riferimento del Gruppo non evidenzino consistenti eventi critici avversi al di fuori del controllo del management.

Tra i principali fattori di instabilità che potrebbero influenzare la strategia commerciale e di funding del Banco Desio l'andamento dell'inflazione rimane la variabile di maggiore interesse e significatività per gli effetti che sta avendo sulle decisioni di politica monetaria.

Anche nel 2025 il Gruppo Banco Desio, in linea con le direttrici del nuovo Piano industriale "Beyond 26", approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo il 24 Novembre 2023, continuerà ad operare per sostenere la propria clientela attraverso un'offerta di prodotti e servizi efficace ed efficiente e per il perseguimento di livelli di redditività e di patrimonializzazione in linea con i migliori peers di settore.

La mission del Banco continuerà quindi a svilupparsi attorno alla propria clientela con l'obiettivo di sostenere le famiglie, le PMI nelle loro attività e nella gestione del risparmio attraverso una crescita programmata degli impieghi e del risparmio gestito.

All'interno delle direttrici del Piano Industriale, il Banco è orientato al rafforzamento della propria efficienza economica e finanziaria confermando l'obiettivo di portare i principali indici di redditività in linea con le best performance di sistema mantenendo una forte attenzione sulla qualità degli impieghi.

Anche per il 2025 l'ambizione rimane quella di rendere ancor più delineata la configurazione del Gruppo Banco Desio quale gruppo indipendente riconosciuto per solidità patrimoniale, resilienza economica, qualità dei servizi offerti e con una strategia sempre più focalizzata su innovazione, digitale, applicazione dei criteri ESG e vicinanza ai clienti.

Nel capitolo sullo scenario di riferimento macroeconomico della presente Relazione sulla gestione consolidata sono stati descritti l'andamento del contesto macroeconomico e dei mercati finanziari da cui sono desumibili i correlati rischi di contesto, mentre i controlli sulla gestione aziendale delle varie tipologie di rischio sono dettagliatamente illustrate nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della Nota integrativa.

Inoltre, note illustrative sui livelli di controllo nella funzione di direzione e coordinamento nonché sul sistema dei controlli interni e di risk management trovano spazio nei relativi paragrafi della presente Relazione sulla gestione con rimandi, per informazioni di dettaglio, alla Relazione annuale sul governo societario, resa disponibile, ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, sul sito internet www.bancodesio.it.

12 – Rendicontazione consolidata di sostenibilità

La Rendicontazione consolidata di sostenibilità è stata predisposta secondo la nuova Direttiva CSRD e i rispettivi standard di rendicontazione ESRS emanati dall' EFRAG. In conformità alle richieste della Direttiva e alle risultanze dell'esercizio di Doppia Materialità 2024, si riporta a lato una rappresentazione dei temi rilevanti su cui si articola l'intero documento di sostenibilità.

12.1 La sostenibilità in Banco Desio

Requisiti informativi della sezione:

BP-1 – Criteri generali per la redazione delle dichiarazioni sulla sostenibilità

BP-2 – Informativa in relazione a circostanze specifiche

GOV-1 – Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo

G1.GOV-1 - Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo

GOV-2 – Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate

GOV-3 – Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei sistemi di incentivazione

E1 GOV-3 Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione

GOV-4 – Dichiarazione sul dovere di diligenza

GOV-5 – Gestione del rischio e controlli interni sulla rendicontazione di sostenibilità

SBM-1 – Strategia, modello aziendale e catena del valore

SBM-2 – Interessi e opinioni dei portatori di interessi

SBM-3 – Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

IRO-1 – Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti

E1.IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati al clima

E2.IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati all'inquinamento

E4.IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti connessi alla biodiversità e agli ecosistemi

IRO-2 – Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della Rendicontazione di Sostenibilità dell'impresa

12.1.1 Nota metodologica e approccio al reporting

BP – 1 Criteri generali per la redazione delle dichiarazioni sulla sostenibilità

La Rendicontazione Consolidata di Sostenibilità (di seguito anche la "Rendicontazione di Sostenibilità") del Gruppo Banco Desio si pone l'obiettivo di comunicare ai propri stakeholder, in modo trasparente e secondo framework normativi riconosciuti a livello internazionale, i suoi impatti, rischi e opportunità significativi in relazione alle questioni di sostenibilità ambientale, sociale e di governance. Le informazioni così presentate consentono ai fruitori della rendicontazione sulla sostenibilità di comprendere gli impatti rilevanti dell'impresa sulle persone e sull'ambiente e gli effetti rilevanti delle questioni di sostenibilità sullo sviluppo, sui risultati e sulla situazione finanziaria dell'impresa.

La presente informativa di sostenibilità è redatta ai sensi del D.Lgs. 125/2024, che recepisce la Direttiva (UE) 2022/2464 (c.d. Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD) che modifica il Regolamento 537/2014/UE, la Direttiva 2004/109/CE, la Direttiva 2006/43/CE e la Direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la rendicontazione societaria di sostenibilità, e ai sensi dell'articolo 8, paragrafo 4, del Regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020 (c.d. informativa di allineamento alla Tassonomia UE).

La rendicontazione di sostenibilità, così come richiesto dalla nuova Direttiva, è integrata nella Relazione sulla Gestione ed è redatta in conformità ai "Principi europei di rendicontazione di sostenibilità" (c.d. European Sustainability reporting standards – ESRS) ai sensi del Regolamento Delegato (UE) 2023/2772.

Nella definizione della struttura della Rendicontazione di sostenibilità si è fatto riferimento all'esemplificazione contenuta nell'Appendice F dell'ESRS 1 e nella definizione di taluni contenuti specifici quali-quantitativi si è fatto riferimento anche ad altri framework / fonti normative di cui si fornisce informativa successivamente.

Il perimetro della presente rendicontazione di sostenibilità corrisponde a quello contabile che è stato definito in applicazione dei principi contabili internazionali14 per la predisposizione del Bilancio Finanziario Consolidato al 31 dicembre 2024, costituito dalla capogruppo Banco di Desio e della Brianza S.p.A. e dalle società controllate, consolidate integralmente, Fides S.p.A. (100%), Desio OBG S.r.l. (60%), Dynamica Retail S.p.A. (89,23%) e Dynamica Retail Agenzia in Attività Finanziaria S.r.l. (100%)15. Con riferimento a Desio OBG, in considerazione della sua natura di società veicolo di cartolarizzazione, si è tenuto conto nel documento ai soli fini dell'informativa economico-finanziaria in quanto non genera impatti significativi in relazione agli aspetti di sostenibilità. Si evidenzia che la società collegata Anthilia Capital Partners (15%) è consolidata con il metodo del patrimonio netto in quanto sottoposta a influenza notevole da parte di Banco Desio ed è stata considerata tra la value chain per l'analisi di Doppia Materialità (di seguito anche Doppia Rilevanza) senza generare impatti significativi in relazione agli aspetti di sostenibilità.

Si specifica inoltre che le imprese figlie incluse nel consolidamento sono esentate dalla Rendicontazione di sostenibilità individuale o consolidata, in quanto incluse nella Rendicontazione di sostenibilità consolidata secondo quanto previsto dall'articolo 7 comma 1 del Decreto Legislativo n. 125 del 6 settembre 2025.

Con riferimento al processo di consolidamento dei dati, qualora la rendicontazione di talune informazioni riguardi un perimetro differente, preveda aggiustamenti o eventuali approcci diversi, sono riportati, nel testo o nelle note, appositi chiarimenti.

La catena del valore è stata definita mediante l'identificazione e la valutazione di attività, processi e attori attraverso cui il Gruppo genera valore tramite i servizi e prodotti offerti ai suoi clienti. Sono state considerate pertanto le controparti a monte della catena del valore (ovvero dipendenti, fornitori, partner commerciali) che sono coinvolte nelle operazioni proprie, e le controparti a valle della catena del valore (ovvero i clienti e gli investitori) che sono i fruitori/destinatari dei prodotti e servizi offerti dal Gruppo stesso.

14 Si fa rimando a quanto indicato nell'informativa della Sezione 3 – Area e metodi di consolidamento della nota integrativa del presente bilancio consolidato

15 Dynamica Retail S.p.A. e Dynamica Retail Agenzia in Attività Finanziaria S.r.l. sono incluse nel perimetro di consolidamento contabile a partire dal 1° giugno 2024

Non sono state omesse specifiche informazioni corrispondenti a proprietà intellettuale, know-how o a risultati dell'innovazione, né il Gruppo si è avvalso dell'esenzione relativa alle informazioni concernenti gli sviluppi imminenti o le questioni oggetto di negoziazione a norma dall'articolo 19 bis e dell'articolo 29 bis della Direttiva 2013/34/UE.

BP – 2 Informativa in relazione a circostanze specifiche

Le definizioni degli orizzonti temporali adottate dal Gruppo Banco Desio considerano il breve periodo come un arco di tempo che va entro 1 anno, il medio periodo da 1 a 5 anni, e il lungo periodo oltre i 5 anni.

Tali definizioni permettono di pianificare e gestire le risorse in modo più efficace, adattando le strategie aziendali alle diverse fasi temporali. Queste definizioni aiutano anche a gestire i rischi, poiché permettono di identificare e affrontare le sfide e le opportunità in modo tempestivo. Inoltre, facilitano la comunicazione e l'allineamento tra i vari stakeholder, assicurando che tutti lavorino verso obiettivi comuni e ben definiti.

Si evidenzia che, in linea con quanto richiesto dagli standard adottati per la redazione della presente Rendicontazione di sostenibilità, all'interno del documento sono presenti dati quantitativi legati alla catena del valore, che, laddove non sia stato possibile raccogliere informazioni primarie attraverso sforzi ragionevoli, sono stati oggetto di stima. In particolare, le metriche relative alle emissioni di gas effetto serra scope 3 per le categorie considerate significative, così come riportato nella sezione dedicata 12.2.1.3 Consumi ed emissioni, a cui si rimanda per maggiori informazioni sulle metodologie adottate.

La necessità di utilizzare dati stimati è emersa a fronte della considerazione di diversi fattori, tra cui:

  • complessità nella mappatura di tutti gli attori e relazioni commerciali (dirette e indirette) a causa della relativa numerosità;
  • non disponibilità di principi settoriali specifici che forniscano riferimenti dettagliati a dati e informazioni sulla catena del valore per il settore finanziario;
  • in linea con la natura di Banca Territoriale del Gruppo, molteplicità di relazioni con controparti PMI, che in larga parte non dispongono delle risorse necessarie per fornire rapidamente e facilmente le informazioni richieste per la rendicontazione.

Pertanto, il Gruppo ha adottato varie metodologie per garantire che la rendicontazione sia conforme agli standard riconosciuti a livello internazionale, garantendo da un lato comparabilità, dall'altro fornendo trasparenza sulle stime adottate e sulle relative limitazioni. In particolare, i framework principali utilizzati sono stati il GHG Protocol e la Partnership for Carbon Accounting Financials (PCAF), che descrivono gli approcci da adottare per raccogliere, stimare e riportare i dati quando i calcoli diretti non sono disponibili.

Inoltre, si evidenzia che il Gruppo ha deciso di utilizzare processi di stima basati su proxy anche per eventuali gap relativi alle bollette energetiche per il calcolo dei consumi, come opportunamente indicato nella sezione dedicata 12.2.1.3 Consumi ed emissioni, a cui si rimanda per maggiori informazioni sulle metodologie adottate.

Il Gruppo è consapevole che l'eventuale calcolo di metriche quantitative tramite stima possa portare ad un grado di incertezza di misura. Tuttavia, l'adozione di ipotesi e stime ragionevoli, come analisi di scenario, proxy e dati di settore, che rappresentano parte della preparazione delle informazioni sulla sostenibilità, permette di non comprometterne l'utilità e di rispettare le caratteristiche qualitative delle informazioni richieste dagli standard, tramite anche l'indicazione e descrizione puntuale delle ipotesi e metodologie adottate. Il Gruppo si impegna comunque ad affinare regolarmente le metodologie adottate, seguendo gli standard più recenti e gli sviluppi e best practice del mercato.

A seguito della pubblicazione della Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) e degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), la redazione e la presentazione delle informazioni sulla sostenibilità sono state significativamente riviste e rafforzate rispetto al precedente framework di riferimento. Questi nuovi standard mirano a migliorare la trasparenza e la comparabilità delle informazioni di sostenibilità, garantendo una rendicontazione più completa e accurata degli impatti ambientali, sociali e di governance delle attività della Banca. Inoltre, si evidenzia che, essendo il primo anno di rendicontazione secondo la nuova Direttiva europea, il Gruppo Banco Desio si è avvalso della possibilità di adottare il phase-in in caso di non disponibilità del dato comparativo o dell'informativa richiesta, così come indicato dalle disposizioni transitorie ESRS 1 10.3.

Si segnala che, in considerazione della possibilità di adottare il phase-in per la presentazione dei dati comparativi relativi al primo anno di redazione, opzione utilizzata dal Gruppo, non vengono fornite informazioni su eventuali errori e relative correzioni riguardanti i periodi precedenti.

La presente rendicontazione di sostenibilità include riferimenti ad altri framework / fonti normative di cui si riporta dettaglio di seguito:

  • PCAF-Global-GHG-Standard;
  • Linee guida ABI aggiornamento dicembre 2024;
  • (ESMA) "European common enforcement priorities for 2024 corporate reporting" del 24 ottobre 2024;
  • Informazioni di cui all'articolo 8 del Regolamento (UE) 2020/852 (c.d. Regolamento Tassonomia).

Si fornisce nel corpo del testo specifico riferimento in corrispondenza della trattazione di tale informativa qualiquantitativa.

Il processo di predisposizione del documento ha previsto il coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali della Capogruppo e delle Controllate, responsabili, ciascuna per la propria area di competenza, della raccolta, validazione ed invio delle informazioni da includere nella reportistica di sostenibilità, sulla base delle indicazioni contenute nella normativa interna di riferimento, nonché sulla base delle istruzioni condivise nelle comunicazioni interne appositamente diramate. In particolare, l'Area Bilancio e Sostenibilità di Capogruppo, che fa capo al Dirigente Preposto, svolge l'attività (i) di coordinamento per la raccolta delle informazioni qualitative e quantitative e (ii) di elaborazione e consolidamento dei dati

ricevuti dalle diverse Direzioni/Aree e dagli Uffici di Capogruppo e delle società controllate che rientrano nel perimetro di consolidamento come in precedenza specificato.

Il processo di rendicontazione così definito e strutturato prevede l'uso dell'apposito software di cui si è dotato il Gruppo, che consente un processo di raccolta dati e relativo consolidamento più efficace.

Il giudizio di conformità per la presente Rendicontazione consolidata di sostenibilità è rilasciato dalla società di revisione KPMG S.p.A., la medesima incaricata anche della revisione legale del bilancio, secondo quanto previsto dallo stesso del D.Lgs. 125/2024 e dal principio di attestazione della rendicontazione di sostenibilità SSAE Italia16 e si trova in calce alla presente Rendicontazione di sostenibilità nella sezione "Attestazione della società di revisione indipendente".

Si evidenzia, infine, che i requisiti informativi incorporati tramite riferimento nella Rendicontazione di Sostenibilità sono opportunatamente indicati nel testo (i) nel paragrafo "La misurazione e la gestione dei rischi" della relazione sulla gestione consolidata, (ii) nella nota "Rischio di sostenibilità" del paragrafo "Rischi e incertezze nell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico" contenuto nella Parte A – Politiche Contabili della nota integrativa consolidata, in corrispondenza della sezione dedicata agli altri aspetti della parte generale, e (iii) nella nota "Inclusione del rischio climatico ambientale (fisico e transizione)" del paragrafo "2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese" contenuto nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata, in corrispondenza della sezione dedicata al rischio di credito, per le informazioni relative alla valutazione del rischio (SMB.3).

GOV-5 – Gestione del rischio e controlli interni sulla rendicontazione di sostenibilità

Il sistema dei controlli interni è esteso all'intera rendicontazione di sostenibilità e permette di verificare il rispetto delle caratteristiche principali delle informazioni. In particolare, le caratteristiche principali includono il controllo della completezza delle informazioni in accordo ai requisiti di rendicontazione richiesti, l'accuratezza e la completezza delle informazioni rendicontate, l'inserimento degli opportuni riferimenti ad altri documenti informativi ed evidenze per la validazione delle informazioni, e la variazione dei contenuti informativi rispetto al periodo di confronto, ove presenti.

Gli elementi dei processi e dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio comprendono la verifica della rappresentazione fedele, della verificabilità e della comprensibilità delle informazioni, il controllo della correttezza e completezza dei dati rendicontati, delle metodologie di calcolo adottate, dei dati quantitativi provenienti da fonti interne ed esterne, e l'implementazione di controlli specifici per garantire la qualità e l'affidabilità delle informazioni rendicontate.

Il Gruppo Banco Desio ha identificato diversi rischi significativi legati alla rendicontazione di sostenibilità e ha implementato strategie di mitigazione e controlli per garantire la conformità e l'accuratezza delle informazioni. Tra i principali rischi individuati, vi sono l'imputazione incompleta rispetto ai requisiti di rendicontazione, la mancata o incorretta applicazione delle metodologie di calcolo degli indicatori e il ricorso significativo a dati stimati o a proxy. Per mitigare questi rischi, il Gruppo ha adottato controlli qualitativi, quantitativi e qualiquantitativi, verifiche puntuali delle metodologie di calcolo e l'utilizzo di dati affidabili, corroborati dalle più opportune evidenze a supporto.

La Legge n. 262/05 ha novellato il D. Lgs. n. 58/98 (cd. Testo Unico della Finanza o TUF) introducendo l'art. 154 bis relativo alla figura del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari (cd. Dirigente Preposto) nell'ottica di rafforzare le norme che presidiano il sistema dei controlli interni relativi alla comunicazione finanziaria degli emittenti quotati.

16 In ottemperanza alle previsioni della Direttiva (UE) 2022/2464 il Ministero dell'Economia e delle Finanze in data 31 gennaio 2025 ha pubblicato il "Principio di attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità – Standard on Sustainability Assurance Engagement SSAE (Italia)" ("SSAE Italia") che, in attesa di standard europei, deve essere utilizzato per l'espressione di conclusioni basate su un incarico finalizzato ad acquisire un livello di sicurezza limitato sulla conformità della rendicontazione di sostenibilità.

Il D. Lgs. n. 125/24 ha ulteriormente modificato l'articolo 154-bis del TUF al fine di aggiungere tra i doveri del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari anche quello di attestare, insieme agli organi amministrativi delegati, che la rendicontazione di sostenibilità inclusa nella relazione sulla gestione è stata redatta conformemente agli standard di rendicontazione applicabili ai sensi della Direttiva 2013/34/UE e del relativo decreto di recepimento e con le specifiche adottate a norma dell'articolo 8, paragrafo 4, del Regolamento (UE) 2020/852; la medesima attestazione può essere resa da un dirigente diverso dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dotato di specifiche competenze in materia di rendicontazione di sostenibilità, nominato, previo parere obbligatorio dell'Organo di Controllo. Banco Desio ha scelto di non nominare un apposito dirigente dotato di specifiche competenze in materia di rendicontazione di sostenibilità diverso dal Dirigente Preposto in quanto quest'ultimo assolve anche a tale funzione17 .

Tale modifica ha comportato la necessità di implementare ulteriormente il già esistente Framework del Sistema di Controllo Interno, già adottato per la dichiarazione non finanziaria ai sensi del D. Lgs. n. 254/2016, al fine di garantire la comparabilità, verificabilità, comprensibilità nonché una rappresentazione fedele delle informazioni quali-quantitative di sostenibilità nel nuovo contesto normativo. Il sistema dei controlli interni del Gruppo Banco Desio è articolato su tre livelli distinti, ciascuno dei quali coinvolge diverse strutture aziendali, anche delle Controllate, garantendo così una copertura completa e integrata delle attività di controllo.

Il primo livello di controllo è affidato alle funzioni operative, che sono responsabili della gestione e del monitoraggio quotidiano dei rischi inerenti alle proprie attività. In particolare, la funzione owner del dato ha il compito di assicurare l'accuratezza, la completezza e la tempestività delle informazioni raccolte e utilizzate per la rendicontazione di sostenibilità. Il Responsabile di ogni Direzione coinvolta nel processo di rendicontazione di sostenibilità svolge un ulteriore controllo propedeutico al rilascio di apposite attestazioni interne fornite a beneficio del Dirigente Preposto.

Il secondo livello di controllo è svolto dall'Area Bilancio e Sostenibilità, che effettua una disamina degli indicatori di performance, ovvero i KPI, attraverso il processo di rielaborazione degli stessi indicatori. Questo processo prevede la richiesta e l'analisi dei dati sottostanti necessari per il calcolo dei KPI, al fine di garantire la loro affidabilità e coerenza.

Il terzo livello di controllo è affidato alla Direzione Internal Audit, che valuta l'efficacia e l'efficienza del sistema di controllo interno nel suo complesso, identificando eventuali aree di miglioramento e formulando raccomandazioni per il rafforzamento dei processi di gestione del rischio e di controllo.

Il Comitato Sostenibilità, in forza delle proprie valutazioni, collabora con il Comitato Controllo Rischi nel verificare l'efficacia del presidio dei rischi di sostenibilità del Gruppo, nell'esprimere pareri sull'identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali profili di rischio relativi alla proposizione strategica in tema di sostenibilità, e nel valutare le policy, le metodologie e le iniziative volte all'integrazione dei fattori e dei rischi di sostenibilità nei processi aziendali e nel sistema di gestione dei rischi.

Il Collegio Sindacale è invece chiamato a svolgere (i) un ruolo di vigilanza sull'adeguatezza di tutte le procedure, i processi e le strutture che presiedono alla produzione della rendicontazione di sostenibilità e (ii) la verifica del rispetto delle norme afferenti alla materia.

La rendicontazione periodica agli organi di amministrazione, direzione e controllo, dell'effettuazione dei controlli interni, avviene annualmente tramite la Relazione del Dirigente Preposto che attesta che la rendicontazione consolidata di sostenibilità inclusa nella relazione sulla gestione consolidata al 31 dicembre 2024, sia stata redatta:

  • conformemente agli standard di rendicontazione (European Sustainability Reporting Standard o ESRS) applicati ai sensi della Direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, e del Decreto Legislativo 6 settembre 2024, n. 125;
  • con le specifiche adottate a norma dell'articolo 8, paragrafo 4, del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020 (c.d. informativa di allineamento alla Tassonomia UE).

Inoltre, come anticipato, ciascun Responsabile di Direzione della Capogruppo Banco Desio e delle società controllate attesta tramite rispettiva lettera di attestazione indirizzata al Dirigente Preposto, di aver applicato adeguate procedure per la produzione e la verifica dei flussi informativi di propria competenza funzionali alla predisposizione della rendicontazione consolidata di sostenibilità al periodo di riferimento.

12.1.2 Governance di sostenibilità

GOV-1 – Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo

17 Cfr. quanto indicato nella Policy del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari del Gruppo Banco Desio,

Le politiche e le strategie di Banco Desio sono impostate secondo l'approccio della centralità di una corporate governance efficace, in cui sono presenti numerosi meccanismi di controllo e di incentivazione, i quali, combinati fra di loro, garantiscono nel loro insieme una sana e prudente gestione. La Governance della Banca presenta un modello sempre più orientato alla sostenibilità ambientale e al benessere sociale, tenendo conto dei rischi e delle opportunità sistemiche.

Il Banco Desio adotta il sistema tradizionale di amministrazione e controllo, articolato in due Organi sociali nominati dall'Assemblea: il Consiglio di Amministrazione ("C.d.A") e il Collegio Sindacale. Il Consiglio di Amministrazione (Organo amministrativo) nomina al proprio interno alcuni Comitati endoconsiliari. Il Collegio Sindacale (Organo di Controllo) svolge anche le funzioni di Organismo di Vigilanza istituito ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 ("OdV 231").

Nel corso dell'esercizio 2024 non sono intervenute variazioni sotto il profilo sostanziale nell'assetto complessivo del governo societario del Banco Desio e del Gruppo.

L'assetto attuale degli Organi sociali nominati per un triennio dall'Assemblea del 27 aprile 2023 (la Società di Revisione, KPMG S.p.A, era già stata nominata per un novennio dall'Assemblea del 23 aprile 2020) è rappresentato da questo schema:

Il Consiglio di Amministrazione di Banco Desio è l'organo di supervisione strategica e di gestione del Gruppo Banco Desio. La composizione del Consiglio di Amministrazione comprende nr. 11 membri, nr. 4 membri (Amministratori dipendenti) con incarichi esecutivi e nr. 7 membri (di cui nr. 5 Amministratori indipendenti e nr. 2 Amministratori dipendenti) senza incarichi esecutivi e non comprende alcun rappresentante dei dipendenti e degli altri lavoratori.

Per il Gruppo, in allineamento alla "Policy sulla diversity per i componenti degli organi sociali", la composizione degli Organi di amministrazione e controllo deve essere adeguatamente diversificata in modo da:

  • alimentare il confronto e la dialettica interna agli Organi;
  • favorire l'emersione di una pluralità di approcci e prospettive nell'analisi dei temi e nell'as-sunzione di decisioni;
  • supportare efficacemente i processi aziendali di elaborazione delle strategie, gestione delle attività e dei rischi, controllo sull'operato dell'alta dirigenza;
  • tener conto dei molteplici interessi che concorrono alla sana e prudente gestione aziendale.

È presa in considerazione, a questi fini, la presenza negli Organi di amministrazione e controllo di Esponenti:

18

18 In rosso sono indicati gli Organi/Soggetti che svolgono funzioni di controllo, in arancio sono indicati gli Organi che svolgono funzioni consultive e in verde sono indicati gli Organi/Soggetti che svolgono funzioni esecutive.

  • diversificati in termini di età e genere;
  • le cui competenze multidisciplinari, collettivamente considerate, siano idonee a realizzare gli obiettivi sopra indicati;
  • adeguati, nel numero, ad assicurare funzionalità e non pletoricità dell'Organo.
diversificati in termini di età e genere;
le cui competenze multidisciplinari, collettivamente considerate, siano idonee a realizzare gli obiettivi
sopra indicati;
adeguati, nel numero, ad assicurare funzionalità e non pletoricità dell'Organo.
31.12.2024
Composizione dei Uomini Donne Totale Incidenza %
Fascia d'età
membri del CdA
Fascia d'età
Meno di 30 anni
Da 30 anni a 50 anni
-
1
-
2
-
3
-
27%
Oltre 50 anni 5 3 8 73%
Totale 6 5 11 100%

La percentuale di membri del Consiglio di Amministrazione indipendenti è pari al 45,45%.

La Banca è amministrata da un Consiglio di Amministrazione, che definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici del Gruppo includendo nelle proprie valutazioni tutti gli elementi che possono assumere rilievo nell'ottica del successo sostenibile del business. In seno al Consiglio di Amministrazione sono stati costituiti 6 comitati endoconsiliari con funzione istruttoria consultiva (nel caso del Comitato Esecutivo, funzione deliberativa) rispetto alle delibere assunte dal Consiglio di Amministrazione, che cooperano ai fini del raggiungimento dei predetti obiettivi con lo svolgimento della propria funzione.

Nello Statuto del Banco Desio, la nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale è disciplinata dalla procedura prevista dall'art. 147-ter TUF, secondo il meccanismo del "voto di lista" (che come noto prevede la nomina da parte di una lista di minoranza di un Amministratore e del Presidente del Collegio Sindacale).

Nello Statuto è presente la disciplina delle "quote di genere" introdotta dalla Legge n. 120/201119 per le società quotate nei mercati regolamentati, poi modificata dalla Legge n. 160 del 27 dicembre 2019 che ha, tra l'altro, elevato le quote di genere relative al Consiglio di Amministrazione ad almeno 2/520. A seguito dell'introduzione da parte del citato D.M. n. 169/2020 del c.d. "Fit&Proper Assessment", il Banco Desio ha provveduto ad adottare, con delibera consiliare del 3 agosto 2021, la Policy «Fit&Proper», poi aggiornata da ultimo in data 23 aprile 2024, che definisce gli obblighi sostanziali e procedurali in merito all'idoneità sia del complessivo Organo amministrativo (Consiglio di Amministrazione) e dell'Organo di Controllo (Collegio Sindacale), sia dei singoli Esponenti, l'impegno in termini di tempo sufficiente al ruolo ricoperto, i principi di onestà, integrità e indipendenza di giudizio, nonché i requisiti di conoscenza, competenza ed esperienza. La Policy riguarda anche i Responsabili delle principali funzioni aziendali per quanto ad essi applicabile21. La Policy è stata recepita dalle controllate Fides e Dynamica nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento della capogruppo, che hanno adottato analogo documento per quanto ad esse applicabile.

Le responsabilità degli organi in materia di impatti, rischi e opportunità sono riportate nella specifica normativa aziendale. In particolare, la "Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti proprietari" e i Regolamenti atti a definire ruoli e responsabilità dei Comitati, prevedono che il Consiglio di Amministrazione supervisioni gli aspetti della sostenibilità, sia responsabile delle scelte strategiche e organizzative in materia ed approvi le Politiche.

Nell'ambito dei ruoli e responsabilità degli organi di amministrazione e controllo nella supervisione sulle procedure volte a gestire i rischi, gli impatti e le opportunità rilevanti, si segnala che il Consiglio di Amministrazione definisce i principi, i valori e le strategie del Gruppo, che sono formalizzati, in particolare, nel

19 Legge c.d. "Golfo-Mosca".

20 Si precisa che il regime delle quote di genere adottato da Banco Desio come società quotata assorbe quello introdotto per tutte le banche dal citato 35° aggiornamento della Circolare 285.

21 I Responsabili delle principali funzioni aziendali della Banca sono identificati, ai sensi del Decreto MEF, nei Responsabili della funzione antiriciclaggio (Ufficio Antiriciclaggio), della funzione di conformità alle norme (Ufficio Compliance), della funzione di controllo dei rischi (Direzione Risk Management), della funzione di revisione interna (Direzione Internal Audit), e nel Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari previsto dall'articolo 154-bis TUF. Si precisa che la responsabilità della nuova funzione di controllo dei rischi ICT e di sicurezza introdotta dal 40° agg.to della Circolare 285 è stata attribuita dal Banco Desio all'Ufficio Compliance e alla Direzione Risk Management nei rispettivi ambiti di competenza.

piano industriale del Gruppo, laddove i Comitati endoconsiliari competenti indirizzano, con il ruolo di supervisione strategica, le dinamiche societarie, secondo i compiti disciplinati dai rispettivi regolamenti interni approvati dal Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di Amministrazione, che detiene i principali poteri decisionali in materia di sostenibilità, approva il Rapporto di Sostenibilità integrato nella Relazione sulla gestione consolidata a corredo del Fascicolo di Bilancio Consolidato, tenendo presente la relazione di attestazione di conformità fornita dall'Amministratore Delegato e dal Dirigente Preposto.

Per quanto riguarda i comitati endoconsiliari:

  • il Comitato Rischi svolge funzioni consultive/propositive e di supporto all'organo con funzione di supervisione strategica principalmente in materia di (i) gestione dei rischi; (ii) indirizzi strategici e di RAF; (iii) controllo interno e (iv) assetto organizzativo-amministrativo contabile. Esamina, inoltre, il contenuto dell'informativa periodica di sostenibilità rilevante ai fini del sistema di gestione dei rischi.
  • Il Comitato Sostenibilità svolge funzioni consultive/propositive e di supporto all'organo con funzione di supervisione strategica e si occupa dell'implementazione della sostenibilità nell'esercizio dell'attività d'impresa, delle sue dinamiche di interazione con gli stakeholder e della trasparenza nella rendicontazione del proprio impegno per lo sviluppo sostenibile. Effettua un esame preliminare dell'analisi di Doppia Rilevanza e della Rendicontazione di Sostenibilità nel suo complesso, preventivamente all'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione;
  • Il Comitato Esecutivo, nell'ambito di determinati limiti d'importo, esercita poteri di gestione operativa, in materie non riservate all'esclusiva competenza del Consiglio di Amministrazione, in virtù di disposizioni di legge, regolamentari, statutarie e/o di deliberazioni del Consiglio stesso, restando in ogni caso riservate a quest'ultimo quelle in materia di controlli e rischi.
  • I Comitati rispettivamente Nomine e Remunerazione svolgono un ruolo consultivo / propositivo con il compito di formulare pareri e raccomandazioni o comunque esprimersi fornendo supporto al Consiglio di Amministrazione con riguardo alle materie di rispettiva competenza. In particolare, il Comitato Remunerazione promuove il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell'impresa nel medio lungo periodo, attraverso l'individuazione di specifici indicatori quali-quantitativi funzionali ai piani di incentivazione del personale più rilevante.
  • Il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati svolge un ruolo consultivo in materia di operazioni con soggetti collegati.

Il Collegio Sindacale sovrintende al rispetto delle disposizioni normative-regolamentari anche in materia di sostenibilità, tra cui quelle relative alla redazione del rapporto di sostenibilità consolidato annuale.

L' Amministratore Delegato / Direttore Generale attua, nell'ambito delle proprie deleghe, (i) le linee guida e di indirizzo strategico del Gruppo Banco Desio in materia di sostenibilità o ESG e (ii) il Piano di sostenibilità approvati dal Consiglio di Amministrazione e presidia le attività operative inerenti alla sostenibilità avvalendosi del supporto del Comitato Manageriale di Sostenibilità.

Infine, il Comitato Manageriale di Sostenibilità (o Steering Committee Sostenibilità) supporta l'Amministratore Delegato nella gestione delle tematiche di sostenibilità o ESG; in particolare, tale Comitato (con il supporto dell'Area Bilancio e Sostenibilità) identifica e valuta gli impatti, rischi e opportunità rilevanti nonché promuove e gestisce la strategia di sostenibilità o ESG, in coerenza con quanto definito dal Piano di Sostenibilità ricompreso nel Piano industriale..

Gli Organi e soggetti esecutivi, cui è affidata la definizione e l'esecuzione di progetti e obiettivi per la crescita della Banca e del Gruppo in conformità con i relativi indirizzi generali, programmatici e strategici, approvati dal Consiglio di Amministrazione, informano il Consiglio di Amministrazione stesso e il Collegio Sindacale in merito all'attività svolta nell'ambito delle deleghe assegnate e all'andamento del Banco e delle società controllate, anche tramite specifici report in cui è fornito il confronto tra i risultati conseguiti e quelli programmati.

Il Regolamento di Coordinamento dei Controlli definisce compiti e responsabilità degli Organi e delle funzioni di controllo all'interno del Gruppo Banco Desio (in particolare, le procedure, i momenti di coordinamento, i riporti organizzativi, e i relativi raccordi tra le predette funzioni aziendali, nonché i compiti e le responsabilità delle funzioni di controllo, i principali controlli effettuati da ciascuna funzione, i flussi informativi tra le diverse funzioni e tra queste e gli Organi aziendali, le modalità di coordinamento e di collaborazione) eliminando gli ambiti di potenziale sovrapposizione e permettendo di sviluppare sinergie tra le funzioni. Il Regolamento stabilisce tra l'altro che il Sistema dei Controlli Interni è costituito dall'insieme delle regole, delle procedure, delle strutture organizzative e dei meccanismi di coordinamento che mirano ad assicurare essenzialmente la conformità dell'operatività delle Società del Gruppo rispetto alle strategie aziendali ed alle norme interne ed esterne. Alla data di riferimento, il Banco ha istituito, come momento di coordinamento esclusivo delle Funzioni Aziendali di Controllo, un apposito Comitato di Coordinamento delle Funzioni di Controllo (CCFC), il quale svolge un'attività di "risk meeting" che era peraltro già prevista all'interno del Comitato Gestionale Rischi (CGR).

Il Banco adotta un sistema di governance di tipo tradizionale, caratterizzato dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale, entrambi nominati dall'Assemblea degli Azionisti. All'interno del Consiglio di Amministrazione sono attribuiti poteri esecutivi, in conformità con gli indirizzi generali, programmatici e strategici determinati dal Consiglio di Amministrazione stesso all'Amministratore Delegato e Direttore Generale che coordina l'intera gestione della Banca e del Gruppo, cura l'esecuzione delle determinazioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo e costituisce il soggetto di vertice della struttura operativa, di cui ha la responsabilità gestionale; è quindi preposto, in particolare, alla gestione del personale, all'organizzazione e funzionamento delle strutture aziendali e alla conduzione degli affari correnti, secondo gli indirizzi generali stabiliti dal Consiglio di Amministrazione e dal Comitato Esecutivo. Il Collegio Sindacale, in quanto organo con funzione di controllo, vigila sull'osservanza delle norme di legge, regolamentari e statutarie, sulla corretta amministrazione, sull'adeguatezza degli assetti organizzativi e contabili della banca, e parimenti svolge anche i compiti propri dell'Organismo di Vigilanza (O.d.V.) sul modello organizzativo adottato ai sensi del D.Lgs. 231/01.

Gli organi sociali e l'alta dirigenza della Società, ciascuno per i propri compiti nell'attuazione della strategia di impresa, tengono conto degli impatti, dei rischi e delle opportunità, bilanciando le proprie decisioni secondo un rapporto che consideri da un lato le strategie e gli obiettivi di lungo periodo per il successo sostenibile della Banca e del Gruppo e dall'altro misurando nel continuo le situazioni di rischio e le conseguenti necessarie attività da implementarsi per fronteggiarle.

La definizione degli obiettivi connessi agli impatti, ai rischi e alle opportunità rilevanti, e i progressi compiuti nel loro conseguimento sono monitorati periodicamente dagli organi di amministrazione direzione e controllo e dall'alta dirigenza nell'ambito delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari (nel corso delle quali, a seconda dei casi, sono invitati a partecipare tra l'altro i responsabili dell' Area Bilancio e Sostenibilità e delle altre funzioni competenti, tra cui in particolare la funzione Risk Management)), così come regolarmente verbalizzate in modo analitico su apposito libro in formato elettronico, mediante confronto su base periodica dei risultati conseguiti con quelli programmati. 11 4 11 11 11 11

I membri del Consiglio di Amministrazione possiedono competenze multidisciplinari in vari settori, derivanti non solo dal loro percorso accademico, ma anche dalle loro esperienze lavorative pregresse. Si riportano i dettagli di seguito:

N° di Amministratori con
esperienze pregresse in
ALTRE BANCHE /SOCIETA
non appartenenti al
gruppo BDB
N° di Amministratori con
esperienze pregresse
nella GESTIONE DEL
RISCHIO
N° di Amministratori con
formazione in MATERIE
ECONOMICHE /
FINANZIARIE
N° di Amministratori con
formazione in MATERIE
GIURIDICHE / LEGALI
N° di Amministratori con
esperienza su
TEMATICHE ESG
N° di Amministratori con
ALTRA FORMAZIONE
((Ingegneria, Marketing,
Comunicazione, Risorse
Umane etc.)

Tali conoscenze trasversali dei membri del Consiglio di Amministrazione, unite a periodiche sessioni di induction concorrono allo sviluppo di competenze adeguate alla gestione delle questioni di sostenibilità e all'individuazione e valutazione di impatti, rischi e opportunità rilevanti per il Gruppo.

I membri degli organi partecipano regolarmente a iniziative finalizzate all'aggiornamento delle conoscenze relative al settore di attività in cui opera il Gruppo Banco Desio, alle dinamiche aziendali e alla loro evoluzione, ai principi di corretta gestione dei rischi (con particolare attenzione ai rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, in considerazione tra l'altro delle tipologie di clientela e delle aree geografiche di riferimento, oltre ai profili di trasparenza e tutela del cliente/consumatore), nonché al quadro normativo e autoregolamentare di riferimento, opportunamente diversificate per materie e relatori, e focalizzate tra l'altro su tematiche di sostenibilità anche in relazione alle norme sull'informativa di sostenibilità (affrontate anche in correlazione con tematiche Wealth Management con un focus in particolare sugli adeguamenti ESG nei servizi di investimento), alla comunicazione della sostenibilità e il rischio di greenwashing, all'integrazione dei fattori ESG nel sistema decisionale della Banca. Nel dettaglio, tre sono state le sessioni di induction, erogate tramite il supporto di consulenti esterni specializzati e docenti universitari, che si sono tenute nel corso dell'esercizio indirizzate al Consiglio di Amministrazione e al Top Management in linea con l'obiettivo di piano industriale relativo all' "Impegno per la comunità & governance sostenibile".

Le predette attività di formazione, condotte tra l'altro in materia ESG, si pongono in via prodromica e funzionale alla maturazione, da parte dei membri degli organi della Banca, di specifiche competenze da mettere a fattore comune per il raggiungimento dell'obiettivo di integrare i fattori ESG nei processi decisionali di Banco Desio, consentendogli così di accedere al mondo della finanza sostenibile grazie allo sviluppo di nuovi prodotti e servizi, nonché all'adeguamento dei sistemi operativi e dei processi per la gestione dei dati.

Nel corso del 2024 si sono tenute sessioni formative con riferimento anche ai seguenti temi: (i) ICAAP, ILAAP e Recovery; (ii) Progetto AIRB Pooled; (iii) Strategia e scenari di mercato; (iv) Trasparenza; (v) Legge Capitali; (vi) Scenario di riferimento e posizionamento competitivo; (vii) Regolamentazione DORA.

Per il Gruppo è importante lo sviluppo di una sostenibilità integrata e rigorosa che si basa su una struttura di governance solida ed efficiente. Una governance sostenibile è il punto di partenza per avviare un virtuoso processo di creazione di valore condiviso per tutti gli stakeholder e shareholder e consente di mitigare i rischi legati alla mancanza di trasparenza, alla precarietà del modello di business, alla non conformità alle normative che stabiliscono canali e modalità di comunicazioni corrette e sicure, oltreché contribuire alla promozione della cultura d'impresa e della scelta di partner commerciali e fornitori che rispettino l'adozione di un business sostenibile.

G1. GOV-1 – Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo

Il Consiglio di Amministrazione definisce i principi, i valori e le strategie del Gruppo, che sono formalizzati nel Codice Etico, approvato dal Consiglio di Amministrazione stesso che ne monitora l'attuazione, nei Regolamenti, nelle Policy, nel Piano Industriale del Gruppo e in altri documenti d'indirizzo strategico. In particolare, il Codice Etico, da intendersi anche come Codice di Condotta, rappresenta uno schema comportamentale di riferimento, capace di orientare l'impegno professionale di ciascun dipendente del Gruppo (ivi inclusi i soggetti in posizione "apicale", quali gli amministratori, i sindaci effettivi e i soggetti con funzione di alta direzione), nonché dei collaboratori esterni e dei soggetti aventi relazioni d'affari con il Gruppo stesso. Il Codice Etico è pertanto diffuso tempestivamente a tutti i destinatari interni ed esterni.

Oltre al Consiglio di Amministrazione sono coinvolti nell'approvazione e nel monitoraggio dell'attuazione del Codice Etico, nonché delle normative interne ad esso afferenti, anche il Comitato Sostenibilità e l'O.d.V. 231 (Collegio Sindacale).

GOV-2 – Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di sostenibilità da questi affrontate

Si evidenzia che, in merito alle questioni di sostenibilità, il Consiglio di Amministrazione si occupa di definire le linee guida e di indirizzo strategico del Gruppo Banco Desio relative alle tematiche di sostenibilità o ESG, di approvare, previa consultazione del Comitato Controllo Rischi e del Comitato Sostenibilità, le politiche relative ai temi di sostenibilità (ivi compresa la Policy sulla governance di sostenibilità e le sue successive modifiche), di approvare il Piano di sostenibilità parte integrante nel Piano Industriale di Gruppo (e suoi successivi aggiornamenti) che delinea le linee di indirizzo strategiche, gli obiettivi di medio-lungo periodo e i target qualiquantitativi per tutti gli ambiti di sostenibilità considerati prioritari, di monitorare e supervisionare il raggiungimento degli obiettivi e dei target quali-quantitativi di sostenibilità dichiarati all'interno del Piano di Sostenibilità e ne approva la pubblicazione, di approvare il rapporto di sostenibilità consolidato annuale.

Con riferimento ai comitati endoconsiliari:

  • il Comitato Sostenibilità (COS) supporta il Consiglio di Amministrazione nella definizione, nel monitoraggio e nell'aggiornamento delle linee di indirizzo strategico, degli obiettivi di medio-lungo periodo e dei target quali-quantitativi di sostenibilità, esamina e valuta eventuali comunicazioni al Consiglio di Amministrazione in merito a criticità emerse dalla propria attività di supervisione in materia di sostenibilità;
  • il Comitato Controllo Rischi (CCR) supporta il Consiglio di Amministrazione in materia di rischi e sistema di controlli interni e collabora con il COS nell'esprimere pareri sull'identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali profili di rischio relativi alla proposizione strategica in tema di sostenibilità (o ESG) nonché nel verificare l'efficacia del presidio dei rischi di sostenibilità (o ESG) del Gruppo;
  • Il Comitato per la Remunerazione supporta il Consiglio di Amministrazione in materia di politiche per la remunerazione degli amministratori e del management (cd. personale "più rilevante"), inclusi i piani di incentivazione. In particolare, collabora con il Comitato Sostenibilità nella valutazione della struttura della remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategiche al fine di promuovere il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell'impresa nel medio lungo periodo, attraverso l'individuazione di specifici indicatori quali-quantitativi;

In particolare, il Comitato Sostenibilità e l'organo di supervisione strategica hanno trattato e discusso gli aspetti metodologici che hanno portato poi alla definizione della long-list di impatti, rischi e opportunità che hanno guidato il processo di Doppia Rilevanza e l'identificazione dei temi di sostenibilità rilevanti per la rendicontazione di sostenibilità.

Nel 2024, il Gruppo ha intrapreso per la prima volta l'analisi di Doppia Rilevanza in conformità ai requisiti della Nuova Direttiva CSRD. Pertanto, i processi per definire le metodologie di supervisione degli IROs (Impact and Risk Opportunities) rilevanti di competenza del Consiglio di Amministrazione e dei comitati endoconsiliari sono ancora in fase di sviluppo: si evidenzia che più in generale il monitoraggio degli IROs avviene, almeno, su base annuale. In questa prima analisi, infatti, l'attenzione è stata rivolta alla creazione delle basi per una supervisione efficace, con il Consiglio di Amministrazione già attivamente coinvolto. In particolare, nel corso dell'esercizio 2024, il Consiglio di Amministrazione è stato progressivamente informato sullo stato avanzamento delle attività propedeutiche all'analisi di Doppia Rilevanza, le cui risultanze sono state approvate dallo stesso nel mese di novembre 2024, e alla relativa identificazione degli IROs materiali.

Si evidenzia, inoltre, che la lista di impatti positivi e negativi identificati per la materialità di impatto nella prospettiva "Operations" sono stati sottoposti alla valutazione e votazione, durante il processo di stakeholder engagement, anche da parte della categoria degli "Esponenti" comprensiva di Consiglieri e Sindaci di Banco Desio e delle controllate Fides e Dynamica. Si rimanda alla sezione "12.1.4 Valutazione della rilevanza" per la lista degli impatti.

La lista di impatti positivi e negativi aggregati per tema di sostenibilità è stata sottoposta anche alla valutazione da parte del Top Management durante il processo di stakeholder engagement in occasione di un'apposita trattazione del Comitato Manageriale di Sostenibilità, che si identifica nel Comitato di Direzione con il coinvolgimento delle specifiche Direzioni/Aree/Uffici/Funzioni interessate, a seconda delle questioni di sostenibilità trattate. Tra l'altro, tale Comitato ha il compito di promuovere e gestire la strategia di sostenibilità o ESG, con il supporto dell'Area Bilancio e Sostenibilità, e di monitorare il posizionamento del Gruppo Banco Desio in tale ambito.

Si evidenzia inoltre, che l'esercizio di Doppia Rilevanza, compresa la condivisione degli IROs identificati, ha previsto il coinvolgimento attivo delle principali funzioni interessate: Direzione Risk Management, per la Materialità finanziaria, Direzione Crediti, Direzione Banca Commerciale, Direzione Risorse, per la Materialità di Impatto. La lista di IROs indentificati, è stata stilata tenendo in considerazione non solo il modello di business della Banca ma anche la relativa strategia aziendale, con gli annessi target di riferimento, il cui raggiungimento è periodicamente monitorato dal Top Management.

La Banca è impegnata a migliorare l'approccio alla governance in questo ambito, ponendo un'attenzione sempre maggiore e sistematica agli IROs materiali da parte degli organi di amministrazione, gestione e vigilanza. Questo riflette l'impegno, la consapevolezza e la volontà dell'azienda nel garantire che gli impatti materiali siano pienamente integrati nelle pratiche di supervisione strategica.

GOV-3 – Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei sistemi di incentivazione

L'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023 ha stabilito in 1.000.000 euro il compenso lordo annuo spettante all'intero Consiglio di Amministrazione di Banco Desio, esclusi il Presidente, il Vice Presidente (ove nominato) e l'Amministratore Delegato e 300 euro di gettoni di presenza. Il Consiglio di Amministrazione, nell'adunanza del 27 aprile 2023, ha così ripartito i compensi complessivi:

  • 50.000 euro a ciascun Consigliere;
  • 40.000 euro a ciascun membro del Comitato Esecutivo (60.000 euro al Presidente);
  • 20.000 euro a ciascun componente del Comitato Controllo Rischi (30.000 euro al Presidente);
  • 10.000 euro a ciascun membro del Comitato Sostenibilità (15.000 euro al Presidente);
  • 10.000 euro a ciascun membro del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati (15.000 euro al Presidente) - Il compenso di ciascuna posizione sarà aumentato di euro 5.000 per ogni Operazione di Maggiore Rilevanza eventualmente esaminata.
  • 10.000 euro a ciascun membro del Comitato Nomine (15.000 euro al Presidente);
  • 15.000 euro a ciascun membro del Comitato per la Remunerazione (20.000 euro al Presidente);
  • 210.000 euro residuo non assegnato.

I compensi annui omnicomprensivi del Presidente e dell'Amministratore Delegato ammontano rispettivamente a:

  • 600.000 euro al Presidente22;
  • 450.000 euro all'Amministratore Delegato23 .

Per gli Amministratori Esecutivi, in considerazione dell'esiguità del compenso percepito per la partecipazione al Comitato Esecutivo (40.000 euro annui), non sono previsti compensi variabili.

Per gli Amministratori non Esecutivi non sono previsti compensi variabili. Ai membri del Consiglio di Amministrazione ed ai membri del Comitato Esecutivo spetta, inoltre, il rimborso delle spese sostenute per ragioni del loro ufficio, nonché la corresponsione di medaglie di presenza, il cui importo è determinato dall'Assemblea ordinaria dei soci. È inoltre prevista una copertura assicurativa D&O per gli Amministratori ed i Sindaci.

22 Include quindi anche il compenso per la carica di componente del Comitato Sostenibilità e del Comitato per la Remunerazione

23 Include quindi anche il compenso per la carica di componente del Comitato Esecutivo

I compensi del Presidente, del o dei Vice Presidente/i, se nominato/i, nonché gli eventuali compensi aggiuntivi a favore di altri amministratori con deleghe operative nonché per la partecipazione ai comitati consiliari, sono determinati dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Collegio Sindacale.

Le politiche di remunerazione e incentivazione degli organi aziendali e del management sono riportate nell'ambito della Relazione annuale sulla Remunerazione. Il documento tratta del personale più rilevante (PPR) del Gruppo, che include l'Amministratore Delegato/Direttore Generale, i responsabili delle principali linee di business e delle funzioni di controllo, nonché altri risk takers identificati come "restante PPR". Nell'ambito del personale più rilevante, il Consiglio di Amministrazione ha identificato, ai sensi delle disposizioni della Circolare n. 285, un sottoinsieme di personale più rilevante (PPR) appartenente all'Alta Dirigenza, destinatario di speciali disposizioni in caso di remunerazione variabile di importo particolarmente elevato. Il pacchetto retributivo è orientato al raggiungimento degli obiettivi di medio-lungo termine e include elementi come la remunerazione fissa, la remunerazione variabile incentivante, benefit e altri strumenti di retention e attraction.

Struttura della remunerazione:

  • Include Amministratori con incarichi esecutivi, Amministratore Delegato/Direttore Generale, Dirigenti con responsabilità strategica e altro personale rilevante.
  • Il pacchetto retributivo è orientato al raggiungimento degli obiettivi di medio-lungo termine.
  • Elementi del pacchetto retributivo: remunerazione fissa, remunerazione variabile incentivante, strumenti di retention e attraction, benefit, trattamenti in vista o in occasione della conclusione anticipata del rapporto di lavoro.

Retribuzione annua fissa:

  • Commisurata alle competenze tecniche, professionali e manageriali del dipendente e/o collaboratore.
  • Include indennità connesse a posizioni specifiche e un pacchetto di benefici addizionali come piano previdenziale integrativo, assicurazioni e coperture sanitarie, concessione di auto aziendale per profili elevati.

Retribuzione variabile:

  • Composta da Premio Aziendale e sistema incentivante individuale;
  • Il sistema incentivante individuale premia le performance annuali in rapporto agli obiettivi assegnati e ai risultati raggiunti. Parte della remunerazione viene erogata l'anno successivo e in parte in forma differita fino al quarto anno (o, in alcune casistiche in cui la remunerazione è particolarmente elevata, fino al quinto anno);
  • Prevede un bonus pool per il sistema incentivante calcolato in percentuale sull'utile ante imposte.
  • Sistema incentivante di lungo termine (LTI 2024-2026):
    • Basato su un periodo di performance 2024-2026, allineato al Piano Strategico 2024-2026.
    • Finalità: collegare una quota significativa della remunerazione al conseguimento di performance economico-finanziarie sostenibili nel tempo.
    • Indicatori di performance (da raggiungere entro il 31 dicembre 2026): ROE (50%), Cost/Income (20%), NPE Ratio (15%), customer satisfaction (15%), obiettivo ESG trasversale relativo all'incremento delle donne in posizioni manageriali.

Sistema incentivante annuale per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale:

Supporta il raggiungimento di risultati aziendali opportunamente corretti per tener conto dei rischi assunti

  • prevede una scheda obiettivi che bilancia gli obiettivi di creazione del valore e gestione del rischio e gli obiettivi collegati alle azioni di piano e alla creazione di valore sostenibile per i diversi stakeholders
  • Struttura di payout: differimento del 40% del bonus maturato di 4 anni, erogazione del 50% della componente up-front e di quella differita in forma di Phantom Shares. Ove la remunerazione sia particolarmente elevata, il differimento passa dal 40% al 60% del bonus maturato di 5 anni.

Per ulteriori informazioni si rimanda alla "Relazione annuale sulla politica in materia di remunerazione 2024 e sui compensi corrisposti 2023" pubblicata sul sito istituzionale.

Il Gruppo garantisce l'allineamento dei sistemi retributivi agli obiettivi e ai valori aziendali, ivi inclusi gli obiettivi di finanza sostenibile che tengono conto, tra l'altro, dei fattori ambientali, sociali e di governance.

La politica di remunerazione per il 2024 è predisposta in coerenza con:

  • (a) le priorità definite dal Piano Strategico 2024-26 definito e adottato nel corso dell'esercizio 2023 e tenuto conto del contributo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs o Sustainable Development Goals) così come definiti dall'Assemblea Generale dell'ONU nell'ambito dell'Agenda 2030, per supportare le aziende nella definizione di strategie correlate alle priorità di business sempre più orientate alla sostenibilità dell'attività d'impresa;
  • (b) i target di sostenibilità definiti nel Piano industriale "Beyond26" in termini di attività di business (cd. impatti indiretti), operazioni dirette (cd. impatti diretti) e posizionamento istituzionale ESG, alle strategie di lungo periodo e alle politiche di prudente gestione del rischio delle società appartenenti al Gruppo, con particolare riferimento ai ruoli che si occupano di servizi di investimento, in coerenza con le buone prassi EBA e in continuità con il percorso avviato con la definizione di obiettivi specifici in ambito ESG.

Si evidenzia che in particolare, con riferimento all'integrazione della sostenibilità nei sistemi di incentivazione, relativamente al Personale più Rilevante (PPR), comprensivo di Responsabili principali linee di business, Responsabili delle Funzioni di Controllo e altre figure specificatamente individuate come Material Risk Taker, la quota della remunerazione variabile che dipende da obiettivi e/o impatti collegati alla sostenibilità va dal 10% al 20%, a seconda degli specifici target identificati nelle schede di valutazione e del ruolo ricoperto dai Material Risk Taker. Gli Organi competenti per l'aggiornamento e l'approvazione delle condizioni dei sistemi di incentivazione sono il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato Remunerazione, e l'Assemblea ordinaria.

E1. GOV-3 – Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione

Con riferimento all'integrazione della componente variabile della remunerazione relativamente al Personale più Rilevante (PPR), si rimanda alla sezione precedente.

GOV-4 – Dichiarazione sul dovere di diligenza

Il processo di due diligence del Gruppo Banco Desio è parte del quadro strategico e del modello aziendale. Questo approccio garantisce che la due diligence sia parte integrante delle attività della Banca, in particolare nell'analisi dell'identificazione e della gestione degli impatti negativi.

Le fasi principali del processo di dovere di diligenza possono essere ricondotte alle informative fornite in questo documento. Di seguito è riportata una tabella riassuntiva:

Elementi fondamentali del dovere di diligenza Paragrafi nella rendicontazione di sostenibilità
a) Integrare il dovere di diligenza nella governance,
nella strategia e nel modello aziendale
12.1.2 Governance di sostenibilità 12.1.4 Valutazione della rilevanza
b) Coinvolgere i portatori di interessi in tutte le fasi
fondamentali del dovere di diligenza
12.1.2 Governance di sostenibilità 12.1.3 Strategia
e
modello aziendale di sostenibilità
12.1.4 Valutazione della rilevanza
c) Individuare e valutare gli impatti negativi 12.1.4 Valutazione della rilevanza
d) Intervenire per far fronte agli impatti negativi 12.2.1.2 Gestione dei cambiamenti climatici
12.3.1.2 Gestione degli impatti sulle nostre persone 12.3.2.1
La
relazione con la clientela 12.3.3.1 Sviluppo del territorio e sostegno alle
comunità
e) Monitorare l'efficacia degli interventi e comunicare 12.2.1.3 Consumi ed emissioni
12.3.1.3
Caratteristiche delle nostre persone12.3.1.4 Tutela dei diritti
umani e della diversità12.3.1.5 La formazione e lo sviluppo delle
competenze
12.3.1.6 Salute e sicurezza12.3.1.7
Work-life
balance
12.3.2.1
La relazione con la clientela

12.1.3 Strategia e modello aziendale di sostenibilità

SBM-1 – Strategia, modello aziendale e catena del valore

Modello di business

Negli anni il Gruppo Banco Desio ha dimostrato di essere in grado di generare valore economico condiviso per tutti gli stakeholder, raggiungendo importanti risultati, anche in presenza di contesti socio-economici complessi. La strategia e il modello di business del Gruppo confermano la vocazione di banca di prossimità che ritrova nella centralità del rapporto con i clienti e i dipendenti24, elemento fondamentale del suo DNA.

24 Si rimanda alla sezione "12.3.1.1 La valorizzazione delle nostre persone" per la trattazione del tema sulla Forza lavoro propria.

Come rappresentato più in dettaglio di seguito e nella sezione relativa al "Processo di creazione del valore", il Gruppo opera attraverso attività di erogazione del credito, raccolta diretta e indiretta, funding e gestione del portafoglio di proprietà. L'attività della Banca viene svolta tramite canali di distribuzione tradizionali (filiale, sportello) e canali digitali (home banking, remote banking ecc), al fine di soddisfare le esigenze dei vari attori che prendono parte alla catena del valore. Il Gruppo interagisce infatti con diverse categorie di attori, tra cui collaboratori, fornitori, partner commerciali, e differenti tipologie di clientela servite tramite prodotti e servizi finanziari e di investimento.

Il modello di business si fonda sugli elementi di seguito richiamati:

Banca Commerciale

La Banca Commerciale ricomprende la rete filiali per tutti i prodotti offerti dalla Banca e rappresenta pertanto una vista costruita attorno al canale distributivo di tipo "cross" sia su prodotti che su segmenti di clientela.

I prodotti di erogazione credito e di raccolta diretta rappresentano l'attività core della business line che risulta conseguentemente impattata da tematiche di rischio di credito ed assorbimento patrimoniale. I risultati della business line vengono monitorati periodicamente: giornalmente/settimanalmente per quanto riguarda lo sviluppo delle masse della clientela, mensilmente per quanto concerne invece i risultati raggiunti.

Wealth Management

È costituita dal canale dei gestori private (dipendenti della Banca che operano appoggiandosi alle filiali) e dai consulenti finanziari. Si tratta di un canale di assoluta rilevanza all'interno della strategia industriale del Banco Desio. Dal punto di vista dei prodotti anche per questo canale valgono le considerazioni di cui sopra potendo offrire tutti i prodotti delle linee del Banco Desio con una prevalenza, data la natura della linea di business, dei prodotti di risparmio gestito e amministrato. I risultati della business line vengono monitorati periodicamente.

Finanza

La Linea di Business Finanza ha come principale obiettivo la gestione in ottica prudenziale della complessiva tesoreria di Gruppo. In particolare, rientrano nelle attività della business line:

  • il governo della liquidità di breve periodo;
  • l'ottimizzazione del funding di medio lungo termine;
  • o la gestione dinamica del portafoglio titoli di proprietà.

Particolare attenzione è inoltre dedicata alla gestione del funding istituzionale da Banche Centrali così come al monitoraggio della sostenibilità nel medio lungo termine della liquidità disponibile a fronte dei limiti regolamentari. I risultati della business line vengono monitorati costantemente per ciò che concerne la posizione di liquidità e il valore del portafoglio titoli, nonché dei risultati economici complessivi.

Fides e Dynamica

Si tratta di due Società Prodotto specializzate nell'offerta, attraverso le proprie reti di Agenti finanziari e la rete di filiali del Banco Desio, di prodotti di consumer landing garantiti (CQS, CQP) e non garantiti (prestiti personali).

Tutto quanto sopra riportato è coadiuvato da un'articolata struttura di sistemi informativi che consentono di raccogliere, analizzare e monitorare dati e informazioni funzionali alla sempre maggiore comprensione dell'andamento del business, delle esigenze dei clienti e al conseguente raggiungimento degli obiettivi strategici. Elementi quali i dati personali dei clienti, le informazioni sui diversi aspetti di gestione dell'andamento delle attività di business, i piani tattici e strategici di sviluppo, le informazioni sui prodotti in portafoglio, etc., rappresentano veri e propri asset strategici per il conseguimento della mission e degli obiettivi aziendali. L'obiettivo della definizione di un Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni (SGSI) è la tutela del patrimonio informativo aziendale e la sua gestione secondo le best practices internazionali definite dal framework della ISO 27001. I principi generali, a cui il Gruppo si attiene per definire ed attuare gli aspetti di sicurezza, sono:

  • ricorso ad un approccio risk-based definito e adottato dai soggetti preposti al governo della sicurezza, che determinano i livelli di esposizione al rischio e indirizzano gli aspetti di adeguamento;
  • definizione delle regole relative alla gestione degli aspetti di sicurezza dei dati e delle informazioni;
  • elaborazione di normativa interna in cui le regole sono formalizzate all'interno di un modello di sicurezza opportunamente strutturato su più livelli (da documenti di alto livello come la presente Policy, fino a documenti di maggior dettaglio operativo).
  • analisi periodica degli obiettivi di sicurezza e loro coerenza con gli obiettivi più generali di Gruppo;
  • I livelli di sicurezza sono oggetto di revisione periodica e le evidenze/risultanze sono portate periodicamente all'attenzione dei soggetti apicali preposti.

Il piano industriale "Beyond26" prevede una solida sostenibile creazione e distribuzione di valore, un'elevata patrimonializzazione, una marcata connotazione ESG e si sviluppa secondo due pilastri strategici:

  • ottimizzazione della banca commerciale di prossimità. Entro i prossimi due anni, sarà massimizzata la capacità di banca commerciale, favorendo lo scale-up dei prodotti e dei servizi offerti, incrementando l'attività assicurativa e razionalizzando i processi di digitalizzazione;
  • la creazione di opportunità di crescita tramite specializzazione. Sono tre le aree su cui il Gruppo punta per espandersi in maniera sostenibile: Small Business, Wealth Management e Personal Finance.

Il Gruppo investe su ciò che conta: ambiente, persone e digitale; la diversificazione d'intervento è la chiave della crescita: dalla sostenibilità alle iniziative di Diversity & Inclusion, mirando a generare valore in tutti i territori su cui la Banca si muove.

Il Gruppo Banco Desio intende contribuire attivamente alla generazione di un cambiamento positivo a livello globale. La sostenibilità rappresenta un fondamentale fattore abilitante del Piano industriale 2024-2026 "Beyond26", approvato dal Consiglio di Amministrazione il 24 novembre 2023. Attraverso la marcata connotazione di sostenibilità del Piano Industriale "Beyond26", denominata "ESG Infusion", il Gruppo ambisce a diventare la migliore Banca di prossimità in Italia grazie anche a innovazione digitale e vicinanza ai clienti. Il Piano attribuisce particolare rilevanza all'identificazione e all'attivazione dei fattori abilitanti al raggiungimento degli obiettivi, con l'adozione di strategie focalizzate sulle persone, sulle politiche di funding, sul miglioramento tecnologico, sulla gestione proattiva dei rischi, sull'ulteriore rafforzamento delle funzioni di controllo e sulle tematiche ESG.

Sono stati infatti definiti dei target ESG per l'arco piano 2024-2026 che consentono di comunicare un posizionamento istituzionale distintivo rispetto al mercato di riferimento, un impegno concreto nell' utilizzare la finanza privata e istituzionale (raccolta) a favore della transizione eco-sostenibile (impieghi, risparmio gestito e amministrato, portafoglio di proprietà), nel ridurre l' impatto ambientale della propria attività economica (impatto ambientale diretto) e nel migliorare ulteriormente nello sviluppo e nella cura dei propri dipendenti (diversity & inclusion).

Di seguito sono riportati i principali impegni che il Gruppo Banco Desio si è assunto con il nuovo piano industriale "Beyond26", in linea con il percorso di progressiva integrazione degli elementi di sostenibilità intrapreso nel tempo con sempre maggiore convinzione, tenuto conto anche delle aspettative delle Autorità di Vigilanza Nazionale ed Europea pubblicate in materia di rischi climatico-ambientali.

Ambito Obiettivi Target al 2026 Consuntivo al 2024
Piano
pluriennale ESG
Realizzazione del piano
pluriennale di
trasformazione ESG
secondo le aspettative
delle Autorità di Vigilanza
Nazionale ed Europea
pubblicate in materia di
rischi climatico-ambientali
Conclusione
delle
attività
del
Masterplan E(sg) ad oggi prevista nel
2025
Prosecuzione delle attività previste
dal
piano
pluriennale
di
trasformazione ESG per il 2024
Rating ESG Standard Ethics Progressivo miglioramento del rating
di
sostenibilità
assegnato
dalle
agenzie di rating in allineamento alle
SER in crescita a "EE" (ex "EE -" del
2023)

Posizionamento Istituzionale ESG

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Ambito Obiettivi Target al 2026 Consuntivo al 2024
migliori
pratiche
del
mercato
finanziario italiano
S&P Global ESG ESG score raggiunto 44
(ex
38
assegnato nel 2023)
Sustainalytics In attesa di rilascio dello score da
parte dell'Agenzia
Adesione
alle
iniziative
internazionali
Principles for Responsible
Investment
Sottoscrizione dei PRI in qualità di
Investment
Manager
(Gestioni
Patrimoniali) entro il 2024
Adesione PRI in data 29 agosto 2024
Principles for Responsible
Banking
Sottoscrizione dei PRB entro il 2025 Adesione prevista per il 2025
Net Zero Banking Alliance Adesione alla Net
Zero
Banking
Alliance entro il 2026
Confermato l'impegno nel calcolare
le emissioni di portafoglio e nello
stabilire obiettivi futuri in linea con le
strategie di sostenibilità del Gruppo,
nonostante l'adesione all' iniziativa
sia
stata
messa
in
stand-by
in
considerazione del mutato contesto
di
riferimento
del
settore,
caratterizzato
dal
crescente
disimpegno dall'iniziativa NZBA di
significative realtà bancarie

Impegno alla sostenibilità nel business

Ambito Obiettivi Target al 2026 Consuntivo al 2024
Sostenibilità degli
Impieghi
Supporto alla transizione
climatico-ambientale
delle imprese (PMI, Small
Business) e dei privati
Impieghi allineati alla Tassonomia UE
(Regolamento 2020/852) al 2% dello
stock al 2026
Progressiva riduzione dell'esposizione
dai settori ex art.12 dell'Accordo di
Parigi e supporto alla transizione dei
settori
a
maggiore
impatto
ambientale
0,2
%
impieghi
allineati
ovvero
potenzialmente
allineati
alla
Tassonomia UE
0,2 % impieghi nella forma di linked
loan
Sostenibilità della
Raccolta Diretta
Green
Social
Sustainability (GSS) Bond
Emissione primo PO sostenibile nel
2024 e progressiva estensione del
GSS Bond Framework all'intero Piano
di Funding
Emissione
del
primo
Prestito
Obbligazionario Retail
sostenibile (70 mln)
Sostenibilità della
Bancassicurazione
Soluzioni
danni
(rischi
fisici) & vita
Ampliamento
della
gamma
prodotti/polizze ESG vita (ex artt. 8/9
SFDR) & danni (ammissibili o allineati
ex tassonomia interna) a catalogo e
sviluppo dei volumi

Ampliamento
gamma
prodotti in segnalazione a
copertura
dei
pericoli
climatici
con
l'offerta
di
finanziamenti
al
fine
di
garantire
il
potenziale
allineamento alla Tassonomia
UE

Valutazione dei prodotti
offerti dai partner assicurativi
conformi alle richieste
delineate dalla Legge di
Bilancio 2024 in materia di
copertura di eventi calamitosi
(sismi, alluvioni, frane,
inondazioni e esondazioni)
Sostenibilità della
Raccolta Indiretta
(Wealth
Management)
Risparmio Gestito Ampliamento
della
gamma
GP
classificate ESG (ex artt. 8/9 SFDR) e
sviluppo dei volumi25
2,5 mld AUM artt. 8, 9 SFDR, 11%
AUM totali (ex 1,9 mld AUM artt. 8 9
SFDR al 31/12/23, 9% AUM

25 Crescita del 23% degli AuM totali (GP,fondi, SICAV, IBIPs) al 2026

Ambito Obiettivi Target al 2026 Consuntivo al 2024
Servizio di Consulenza Sviluppo
modelli
di
portafoglio,
secondo i diversi profili di rischio, con
asset
class
di
secondo
livello
classificate ESG (ex artt. 8/9 SFDR) e
sviluppo dei volumi
totali)
Ampliamento della gamma prodotti
d'investimento (es. FONDI, SICAV,
IBIPs) ESG (ex artt. 8/9 SFDR) e
sviluppo dei volumi

Impatti ambientali diretti

Ambito Obiettivi Target al 2026 Consuntivo al 2024
Net zero Emissioni CO2 dirette Raggiungimento
della
neutralità
carbonica entro il 2030 mediante (i)
ulteriore efficientamento dei consumi
e, per le emissioni dirette residue, (ii)
acquisto
di
carbon
credits
e/o
iniziative di piantumazione
(i) -1% Emissioni di CO2 eq. Scope 1:
1.175 ton Co2eq26
(ii) Identificato partner commerciale
3bee
per
le
iniziative
di
piantumazione / carbon credits
Energia elettrica da fonte
rinnovabile certificata
Mantenimento del 100% Confermato il 100%27
Utilizzo
di
materiali
di
consumo
Carta non riciclata e/o
FSC/PEFC28
Mantenimento del limite massimo del
3%
Carta non riciclata e/o FSC/PEFC pari
a 1,4%29
Toner riciclati Mantenimento del 100% Confermato il 100%30

Impatti diretti relativi a people, diversity & inclusion

Ambito Obiettivi Target al 2026 Consuntivo al 2024
Diversity
&
Inclusion
Incremento della quota
meno rappresentativa in
ruoli manageriali
Incremento del 5%31 della quota
meno
rappresentativa
in
ruoli
manageriali al 2026
+ 5%32
Mantenimento
dell'impegno
per
assunzioni
di
genere
meno rappresentativo
Mantenimento di almeno il 50% sulle
nuove assunzioni
48%
Mantenimento
della
gender pay equality
Mantenimento
della
parità
retributiva33 nelle nuove assunzioni
13% stipendio base (ex 1%)
7% retribuzione complessiva (ex 1%)
Giovani talenti Mantenimento
dell'impegno
per
assunzioni di giovani
Mantenimento
dell'impegno
all'incremento dei giovani talenti
(under 30)34
32% di nuove assunzioni Under 30.
Consuntivo del 4% Under 30 sulla

26 Al netto della controllata Dynamica, le emissioni di CO2 eq. Scope 1 sono pari a 1.164 tonCO2eq (-2%). Si rimanda alla sezione "12.2.1.3 Consumi ed emissioni" per la trattazione del tema delle emissioni del Gruppo.

29 Il dato non subisce variazioni a seconda dell'esclusione/inclusione della controllata Dynamica.

32L'indicatore non subisce variazioni a seconda dell'esclusione/inclusione della controllata Dynamica.

27 La controllata Dynamica ha contribuito ai consumi di energia elettrica al 31 dicembre 2024 per lo 0,3% con energia elettrica NON da fonte rinnovabile certificata. Nel secondo semestre 2024 ha adeguato la propria fornitura in fonte rinnovabile certificata.

28 Carta con Certificazione Forest Stewardship Council (FSC)/Programme for Endorsement of Forest Certification schemes (PEFC) che garantisce che i materiali lignei e/o cartacei usati per la realizzazione dei prodotti provengono da foreste gestite in modo responsabile

30 Al netto della controllata Dynamica la % di toner riciclati si attesta al 99,8% includendo la controllata Dynamica, invece, risulta pari al 99,4%. 31 Calcolato considerando il dato medio relativo all'incremento del genere meno rappresentativo (i) con inquadramento di dirigente e quadro direttivo, (ii) responsabile nella rete territoriale (area o filiale) e (iii) responsabile nelle strutture centrali (direzione, area o ufficio). Al 31 dicembre 2024 nel Gruppo Banco Desio sono presenti 31 dirigenti, di cui 5 del genere meno rappresentativo, 1.269 quadri direttivi, di cui 401 del genere meno rappresentativo, 10 responsabili di area territoriale, di cui 3 del genere meno rappresentativo, 277 responsabili di filiale, di cui 65 del genere meno rappresentativo, 13 responsabili di direzione, di cui 1 del genere meno rappresentativo, 31 responsabili d'area funzionale, di cui 10 del genere meno rappresentativo, e 86 responsabili di ufficio, di cui 22 del genere meno rappresentativo.

33 Salvo specifiche situazioni motivate da particolarità di ruolo/inquadramento. Indicatore calcolato come media della seguente formula utilizzata per ciascuna categoria di inquadramento contrattuale: "(media della retribuzione oraria lorda dei dipendenti di sesso maschile – media della retribuzione oraria lorda dei dipendenti di sesso femminile) / della retribuzione oraria lorda dei dipendenti di sesso maschile * 100" (cfr. Obbligo di informativa S1-16 dell'ESRS S1). Il consuntivo 2024 sulle nuove assunzioni si giustifica in relazione all'esigenza di rafforzamento del team manageriale in coerenza con le linee di sviluppo del piano industriale Beyond 26

34 Non è più previsto un target quantitativo in considerazione delle esigenze di evoluzione della struttura organizzativa funzionale all'attuazione del piano industriale

Ambito Obiettivi Target al 2026 Consuntivo al 2024
popolazione aziendale, rispetto ad un
3% dell'esercizio precedente.
Formazione
ESG
Potenziamento
della
formazione
ESG
ai
dipendenti
Formazione
ESG
generale/specialistica al 100% dei
dipendenti
Formazione ESG generale erogata al
100 % dipendenti (fruizione da parte
dell'84% dei dipendenti)
Formazione ESG specialistica erogata
al 100% dei dipendenti appartenenti
a
cluster
specifici
identificati
(fruizione da parte del 90% dei
dipendenti)

Impegno per la comunità & governance sostenibile

Ambito Obiettivi Target al 2026 Consuntivo al 2024
Impegno per la
comunità
Sostegno/adesione
alle
attività
culturali,
di
educazione finanziaria e
sportive giovanili
Mantenimento
dell'impegno
al
sostegno economico o mediante
l'organizzazione di specifiche attività
tra
cui
iniziative
di
volontariato
d'impresa
Molteplici iniziative a supporto delle
attività
culturali,
di
educazione
finanziaria e attività sportive giovanili.
Si veda per maggiori informazioni la
sezione "12.3.3.1 Sviluppo del territorio
e sostegno alle comunità"
Induction ESG Sessioni
formative
all'anno sulle tematiche di
sostenibilità
Erogazione di almeno tre sessioni
formative all'anno rivolte agli organi
di supervisione strategica e al top
management
Erogate 3 sessioni di induction agli
organi di supervisione strategica e
Top Management
Trasparenza Incremento
accountability
Incremento della trasparenza delle
politiche
aziendali
mediante
pubblicazione
completa
o
per
estratto dei relativi contenuti rilevanti
Pubblicazione delle principali policy
ESG: Policy
People, Diversity e Inclusion / Policy
Ambientale / Policy Governance /
Framework Green Bond

I prodotti e servizi bancari attenti alla sostenibilità

Presente sul territorio da oltre 110 anni Banco Desio, unitamente alle società appartenenti al Gruppo Banco Desio, si propone come portatore di valori di sostenibilità, continuando a porre il cliente al centro della propria attività e restando al contempo a disposizione della comunità per la realizzazione di progetti personali e imprenditoriali. L'identità del Gruppo risulta sempre ispirata a due valori assoluti: la relazione con la clientela e la centralità del territorio. La gamma dei servizi bancari, assicurativi e di investimento è definita e aggiornata ad esito di un confronto continuo con la clientela.

Essere banca, per il Gruppo, significa essere determinanti per lo sviluppo dei territori di operatività, offrendo – con competenza e flessibilità - servizi alle famiglie, alle Piccole Medie Imprese e alle economie locali.

I prodotti e le soluzioni pensate dal Gruppo Banco Desio con riferimento ai privati mirano ad agevolare le loro scelte di acquisto di una casa, le spese di tutti i giorni, la gestione dell'economia della famiglia, per supportarli nelle scelte di investimento e nella gestione delle finanze.

Per le imprese, invece, i prodotti e le soluzioni individuate garantiscono maggiore sicurezza alle attività imprenditoriali esistenti e danno impulso alle nuove iniziative.

Il Gruppo Banco Desio persegue un'attività di sviluppo rivolto alla "multicanalità", per rendere i servizi bancari sempre più facilmente fruibili, in modo semplice e flessibile, anche attraverso partnership strategiche con primari operatori specializzati in prodotti/servizi dedicati ai segmenti di mercati/segmenti target (in ambito credito al consumo, bancassurance, servizi di pagamento, finalizzati a perseguire connettività diffusa, mobilità e servizi di pagamento evoluti).

Prodotti bancari destinati alle imprese

Il radicamento dell'operatività del Gruppo sul territorio si concretizza in un continuo supporto al tessuto imprenditoriale, attraverso iniziative volte a favorire l'accesso al credito delle imprese clienti. In linea con il Piano Industriale "Beyond26" e gli ambiziosi obiettivi strategici dell'istituto, il 2024 ha rappresentato un vero e proprio punto di svolta per l'offerta Green, grazie all'introduzione di prodotti innovativi che rispondono alle esigenze di sostenibilità delle imprese.

In particolare, nel mese di giugno 2024, è stato lanciato il Mutuo Chirografario Green Imprese, un prodotto dedicato al finanziamento di progetti che rispettano i requisiti tecnici previsti dalla Tassonomia UE (Regolamento 852/2020) e finalizzato a sostenere investimenti nei seguenti ambiti:

    1. efficientamento energetico;
    1. installazione di impianti fotovoltaici;
    1. produzione di bioenergia.

Il finanziamento può essere concesso sia in forma di prestito non garantito (in bianco), sia con l'abbinamento della Garanzia MCC.

Nel mese di dicembre 2024, il prodotto è stato ulteriormente potenziato con l'introduzione di sei nuove finalità, sempre in linea con gli obiettivi della Tassonomia UE. Le imprese interessate a investire in progetti sostenibili possono ora accedere a tale finanziamento anche per interventi nei seguenti ambiti:

    1. interventi sugli immobili finalizzati al risparmio energetico;
    1. utilizzo di tecnologia solare fotovoltaica per la produzione e la vendita di energia;
    1. implementazione di tecnologia solare a concentrazione;
    1. sviluppo di impianti di tecnologia eolica;
    1. ristrutturazione di edifici esistenti per migliorarne l'efficienza energetica;
    1. installazione di stazioni di ricarica per veicoli elettrici all'interno di edifici.

L'introduzione del Mutuo Chirografario Green Imprese rappresenta un passaggio significativo nella strategia della Banca a sostegno della transizione ecologica delle imprese. Offrire un prodotto conforme alla Tassonomia consente alle aziende di accedere a finanziamenti specificamente destinati a progetti che rispettano gli standard ambientali definiti a livello europeo. Questo approccio non solo garantisce il rispetto dei requisiti normativi, ma offre anche alle imprese un'opportunità concreta per investire in iniziative sostenibili.

Nel mese di giugno 2024 è stato lanciato anche il Mutuo Chirografario con Garanzia SACE Green, pensato per finanziare progetti che contribuiscono alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Si tratta di un finanziamento a medio/lungo termine che consente alle imprese di richiedere un prestito garantito da SACE S.p.A., nei limiti stabiliti dalle Condizioni Generali della Convenzione Green SACE-MEF stipulata dalla Banca. Il prodotto è destinato alle imprese che soddisfano i requisiti specifici previsti dalla convenzione. Il mutuo può essere utilizzato per finanziare spese sostenute o da sostenere relative all'attività produttiva caratteristica dell'impresa, purché finalizzate a progetti che mirano a contrastare i cambiamenti climatici. Il finanziamento si articola in tre specifiche aree di intervento:

  1. Fattispecie (A): progetti legati alla produzione di energia e ai suoi componenti, smart grid, sistemi di accumulo di energia e idrogeno;

  2. Fattispecie (B): interventi sull'efficienza energetica e la riduzione delle emissioni di gas serra nei settori dell'edilizia, dell'industria e dei servizi, inclusi i trattamenti di rifiuti;

  3. Fattispecie (D): iniziative relative alla mobilità sostenibile, sia su strada che ferroviaria.

Questo finanziamento, attraverso il supporto della garanzia SACE, rappresenta una soluzione strategica per le imprese impegnate a realizzare progetti in linea con gli obiettivi di sostenibilità, contribuendo in modo significativo alla transizione ecologica e al raggiungimento degli obiettivi climatici europei.

Nel dicembre 2024, invece, è stato introdotto il finanziamento Chirografario con Garanzia FEI InvestEU - Plafond Sustainability, destinato alle piccole e medie imprese (PMI). Si tratta di un finanziamento a medio/lungo termine, garantito al 70% dal Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI).

Il finanziamento è strutturato in due principali plafond: Innovation and Digitalisation e Sustainability. Il Plafond Sustainability è dedicato a progetti che favoriscono la sostenibilità ambientale e lo sviluppo responsabile, inclusi investimenti in energie rinnovabili, efficientamento energetico ed economia circolare. Per accedere alla garanzia, i progetti finanziati devono soddisfare almeno uno dei seguenti criteri di ammissibilità specifici per la sostenibilità:

  • o energie rinnovabili: investimenti in soluzioni per la produzione e distribuzione di energia da fonti rinnovabili, quali energia solare, eolica, idroelettrica, nonché in soluzioni di stoccaggio dell'energia derivante da fonti rinnovabili;
  • o edifici commerciali/industriali ed ecologici ed energicamente efficienti: investimenti nella costruzione o ristrutturazione di edifici commerciali e industriali, mirati a garantire prestazioni energetiche ottimali, rispettando almeno le soglie minime previste;

o mobilità a zero e basse emissioni: finanziamenti per l'acquisto o la modernizzazione di mezzi di trasporto a basse o zero emissioni, nonché per l'adeguamento di infrastrutture esistenti per veicoli e imbarcazioni a energia pulita.

Questo prodotto rappresenta una risorsa fondamentale per le PMI che intendono investire in progetti che contribuiscono alla transizione ecologica, supportando lo sviluppo sostenibile e rafforzando l'impegno della banca nel promuovere l'adozione di pratiche responsabili dal punto di vista ambientale.

In merito ai criteri di accesso per i prodotti di finanziamento con garanzia statale, Banco Desio si attiene alle disposizioni degli enti garanti (Mediocredito Centrale, SACE e FEI) adeguandosi tempestivamente a quanto previsto da tali enti per ciascuna delle suddette agevolazioni.

Grazie a questi nuovi prodotti, l'istituto è in grado di ampliare le opportunità di investimento per i propri clienti, supportando la crescita di progetti sostenibili e contribuendo al consolidamento degli impieghi Green all'interno del proprio portafoglio. Il percorso intrapreso si conferma solido e coerente con le strategie di lungo periodo del Banco, mirate a favorire un impatto positivo sull'ambiente e sulla società, rispondendo in modo concreto alle sfide globali della transizione ecologica. Al contempo, investitori e stakeholder possono contare su una piena coerenza con gli obiettivi di sostenibilità, rafforzando il ruolo della Banca nel promuovere una crescita responsabile e duratura. Questi importanti passi ci permettono di proseguire con fiducia e determinazione nella realizzazione degli obiettivi di sostenibilità.

Prodotti digitali destinati alle imprese

Il Gruppo, in virtù della propria natura bancaria, concentra le attività di ricerca e sviluppo sull'analisi e l'applicazione di innovazioni tecnologiche volte sia a migliorare e ampliare l'offerta di prodotti e servizi alla clientela sia a ottimizzare i processi interni aziendali, semplificandoli e rendendoli più efficienti. Inoltre, sono stati intrapresi significativi progetti di natura regolamentare, in linea con le nuove normative di sistema. Nel corso del 2024, Banco Desio ha proseguito il proprio piano di accelerazione digitale, con l'obiettivo di creare un ecosistema integrato di soluzioni capaci di:

  • rispondere alle esigenze dei clienti, sia di quelli abituati ai canali digitali sia di coloro che, pur non essendo "nativamente digitali", stanno progressivamente orientandosi verso l'online;
  • garantire un'esperienza cliente fluida e uniforme, attraverso una strategia omnicanale che consenta l'offerta di prodotti e servizi su diversi canali distributivi, in linea con le caratteristiche dei diversi segmenti di clientela;
  • sviluppare un'infrastruttura tecnologica flessibile, in grado di integrare rapidamente nuove soluzioni e servizi esistenti.

Nel corso del 2024, Banco Desio ha ulteriormente ampliato i servizi digitali, con particolare attenzione alle imprese di piccole dimensioni e alle microimprese:

  • Anticipo Fatture: servizio che consente alle imprese di richiedere e ottenere online anticipi sulle fatture in modo rapido e senza costi aggiuntivi;
  • Anticipo Transato POS: servizio che permette ai clienti di ottenere anticipi di liquidità, rimborsabili attraverso una percentuale degli incassi futuri derivanti dal POS. Il cliente, tramite la piattaforma, può richiedere il prodotto scegliendo l'importo coerentemente con l'ammontare massimo erogabile e personalizzare le condizioni di rimborso.

Un ulteriore passo verso la trasformazione digitale è rappresentato dal nuovo sito web di Banco Desio, online dall'8 ottobre 2024 e sviluppato in collaborazione con una qualificata società specializzata. Il restyling ha migliorato le prestazioni del sito grazie all'adozione di tecnologie avanzate, rendendo l'architettura flessibile e scalabile. Il nuovo design facilita una navigazione fluida e intuitiva, con uno storytelling chiaro e coinvolgente, finalizzato sia all'acquisizione di nuovi clienti sia all'aumento della soddisfazione di quelli esistenti. Particolare attenzione è stata riservata alla sezione Trasparenza, ora più visibile e ricca di informazioni dettagliate sui prodotti e servizi offerti.

Prodotti bancari destinati ai privati

Banco Desio conferma anche per il 2024 il proprio impegno verso iniziative dedicate a garantire inclusione finanziaria e accesso agevolato ai servizi, attraverso l'offerta di prodotti bancari dedicati:

Conto Con Te Teen: viene confermato il conto corrente pensato per i Privati minorenni, in particolare i giovani tra i 14 e i 17 anni, caratterizzato dall'esenzione del canone periodico, operazioni illimitate senza costi aggiuntivi, modesta spesa di liquidazione e la gratuità dei servizi di carta di debito e Desio Web Banking, sia informativo che dispositivo. Tale iniziativa favorisce l'avvicinamento dei giovani al mondo bancario;

Conto D Evolution: mantenimento di un'offerta unica volta a creare un legame duraturo con il Gruppo, accompagnando i clienti nella loro crescita finanziaria. Il conto garantisce operatività illimitata e un pacchetto di servizi a condizioni altamente vantaggiose. Grazie a un'unica offerta di prodotto, sono state soddisfatte le esigenze operative di due diverse fasce generazionali: i Millennial (26-40 anni) e la Generazione Z (18-25 anni).

Per i Millennial, particolarmente sensibili alle tematiche ambientali e sociali, è stata rafforzata l'offerta di servizi dedicati, tra cui:

  • o Una linea GPF Etica Millennial;
  • o Fondi comuni d'investimento selezionati con focus sulla sostenibilità;
  • o Servizi telematici e di pagamento a condizioni agevolate;
  • o La carta di debito Nexi, realizzata in PVC riciclato, a basso impatto ambientale.

Ulteriori iniziative dedicate includono:

  • Conto di Base Pensionati: conto corrente per pensionati con trattamento pensionistico annuo lordo inferiore ai 18.000 euro, a condizioni particolarmente agevolate, con un'operatività limitata alle esigenze essenziali;
  • Conto di Base ISEE: offerta continuativa del conto dedicato ai clienti con indicatore ISEE fino a 11.600 euro, caratterizzato da operatività elementare e servizi esenti da costi;
  • Deposito a Risparmio Conto con Te Junior: prodotto dedicato ai minorenni per la costituzione di un capitale personale mediante versamenti effettuati da genitori o delegati.

La Capogruppo offre, inoltre, alle Onlus o Enti non profit, l'apertura di conti correnti a condizioni economiche di favore, con un canone annuale contenuto, un numero illimitato di operazioni incluse nel canone e minime spese annue per conteggio interessi e competenze.

Nell'ambito dei prodotti di finanziamento, il Banco ha consolidato l'offerta con:

  • Mutuo Green: mutuo agevolato, offerto a clientela privati consumatori, sensibile ai temi ESG, destinato all'acquisto di abitazioni ad alta efficienza energetica o alla ristrutturazione di immobili per il miglioramento della classe energetica, in linea con gli obiettivi di transizione ecologica;
  • Mutuo D Evolution: mutuo con lo scopo di soddisfare le esigenze sempre più articolate delle famiglie che desiderano acquistare una casa da adibire ad abitazione principale. Per facilitare l'accesso al credito a questa fascia di clientela, sono state confermate condizioni economiche vantaggiose, tra cui l'esenzione delle spese di incasso rata con addebito in conto corrente e spese di istruttoria ridotte;
  • Mutuo D.Evolution Green: mutuo, offerto prevalentemente a clientela privati consumatori nella fascia dei "Millenial", sensibili ai temi ESG, pensato per l'acquisto di immobili residenziali destinati a prima casa con classe energetica B o superiore. Il mutuo prevede condizioni economiche vantaggiose, tra cui un tasso di interesse agevolato, azzeramento delle spese di incasso rata (con addebito su conto corrente).

Il Gruppo inoltre aderisce al Protocollo d'Intesa, sottoscritto tra ABI e MEF, per favorire l'accesso al credito da parte delle famiglie (clientela con età tra i 18 e i 36 anni oltre a Categorie Prioritarie) finalizzato all'acquisto dell'abitazione principale (importo massimo di 250.000 euro). Tale accordo per il 2024 prevede la concessione di una garanzia statale nella misura del:

  • 50% della quota capitale su operazioni di mutuo ipotecario finalizzate all'acquisto di immobili da adibire ad abitazione principale per loan to value inferiore all'80%;
  • 80% della quota capitale su operazioni di mutuo ipotecario finalizzate all'acquisto di immobili da adibire ad abitazione principale per loan to value superiori all'80%.

Sino al 31 dicembre 2027 la garanzia del fondo è stata elevata all'80% della quota capitale per tutti coloro che sono rientrati nelle categorie prioritarie, con ISEE non superiore a euro 40.000 (quarantamila) annui e che hanno ottenuto un mutuo superiore all'80% rispetto al prezzo di acquisto dell'immobile, comprensivo di oneri accessori.

Il Banco valuta con favore le richieste di famiglie che, a fronte di difficoltà economiche temporanee, necessitano di una rimodulazione dei piani di ammortamento, confermando il proprio impegno verso il sostegno alla clientela in situazioni di vulnerabilità finanziaria.

Green Bond

Nel corso del secondo semestre del 2024, inoltre, sono stati emessi e collocati due prestiti obbligazionari in formato "Green Bond" per un importo complessivo pari a 70 milioni di euro. In particolare, la prima emissione, avvenuta nel mese di ottobre, è stata pari a 40 milioni di euro, mentre la seconda, realizzata nel mese di novembre, è stata pari a 30 milioni di euro. Tali emissioni sono destinate esclusivamente alla clientela del Banco Desio e, successivamente, quotate su una piattaforma di negoziazione multilaterale (Multilateral Trading Facility - MTF), attualmente individuata nella piattaforma Vorvel. Le obbligazioni oggetto del presente collocamento non potranno essere offerte, vendute o in alcun modo consegnate, direttamente o indirettamente, a cittadini, soggetti residenti o soggetti passivi d'imposta negli Stati Uniti d'America, in Canada, in Giappone, in Australia o in altri Paesi nei quali tale operazione non sia consentita dalla normativa applicabile. Inoltre, le obbligazioni non potranno essere vendute nel Regno Unito, se non nel rispetto delle disposizioni applicabili del "Public Offers of Securities Regulations 1995" e del "Financial Services and Markets Act 2000" (FMSA 2000). Le Obbligazioni a tasso fisso in formato Green Bond danno diritto al rimborso del 100%del Valore Nominale e al pagamento periodico delle cedole, il cui ammontare è determinato in ragione di un tasso di interesse prefissato alla data di emissione, che resterà invariato per tutta la durata del Prestito, nella misura indicata nelle Condizioni Definitive del Prestito Obbligazionario. Le Obbligazioni sono emesse in formato Green Bond in quanto l'ammontare corrispondente ai proventi netti derivanti dalla vendita delle Obbligazioni sarà utilizzato dall'Emittente per finanziarie o rifinanziare, in tutto o in parte, Progetti Ammissibili, individuati utilizzando i criteri di idoneità stabiliti dai Green Bond Principles dell'International Capital Market Association (ICMA) vigenti alla data della Nota Informativa.

Servizi di investimento

Nell'ambito dell'attività di prestazione dei servizi di investimento, la Banca ha ampliato il proprio catalogo prodotti al fine di includere, ove possibile, soluzioni sostenibili conformi agli articoli 8 e 9 del Regolamento (UE) 2019/2088 (SFDR), coprendo tutte le principali asset class.

In particolare, al 31 dicembre 2024, oltre il 55% delle masse dei clienti investite in fondi e SICAV è rappresentato da strumenti sostenibili, distribuiti attraverso quasi tutte le case prodotto presenti nel portafoglio della Banca. Gli strumenti che promuovono caratteristiche ambientali o sociali, o una combinazione di tali caratteristiche (art. 8 SFDR), costituiscono il 95% dei prodotti sostenibili, mentre il restante 5% rientra nella categoria art. 9 SFDR.

Gestioni Patrimoniali

Nell'ambito delle gestioni patrimoniali, la Banca offre la Linea Etica, una soluzione sostenibile concepita per consentire investimenti che combinino la ricerca del profitto con obiettivi ambientali, quali la gestione delle risorse idriche, la tutela della biodiversità e la riduzione dei rifiuti, sociali, come la tutela dei diritti umani, della salute e della sicurezza, e di governance, come l'indipendenza, la trasparenza e il contrasto alla corruzione. Al 31 dicembre 2024, tale linea rappresenta il 6% delle masse investite dai clienti in gestioni patrimoniali.

Prodotti di investimento assicurativi

L'offerta di prodotti di investimento assicurativi sostenibili si articola in due principali strumenti, che al 31 dicembre 2024 rappresentano il 3% dei controvalori relativi a tale asset class:

    1. Helvetia MultiSelection 2.0: si tratta di un'assicurazione sulla vita "Multiramo" a premio unico con possibilità di versamenti aggiuntivi, determinata dalla combinazione di un prodotto finanziario/assicurativo di tipo Unit Linked costituito da un paniere di OICR (Componente Unit Linked) e di un prodotto assicurativo con partecipazione agli utili costituito dalla Gestione Separata Remunera più (Componente Gestione Separata). È un prodotto caratterizzato da linee dichiarate ESG dalla Compagnia con un peso prevalente;
    1. Italiana Doppia GS: si tratta di un prodotto di investimento assicurativo, a vita intera, "rivoluzionario" perché permette di investire in due fondi a Gestione Separata conferendo al prodotto una maggiore stabilità e offre un rendimento più vantaggioso rispetto ad altri prodotti a fondo unico. È un prodotto che promuove, tra le altre, caratteristiche ambientali e sociali ai sensi dell'art. 8 del Regolamento (UE) 2019/2088.

Per quanto riguarda l'esercizio 2024, la Banca ha mantenuto nella gamma di offerta i prodotti a protezione di valori fondamentali come la salute, la continuità del reddito e la salvaguardia del patrimonio. Tra questi prodotti ci sono "LTC (Long Term Care)" e "Protezione Cyber". Inoltre, ha ampliato l'offerta destinata alla clientela aziendale attraverso la possibilità di garantire ai dipendenti una serie di servizi come piani sanitari, servizi assistenziali e altri tipi di benefit in ambito Welfare Aziendale e per i clienti interessati sono stati ampliati i prodotti in segnalazione che comprendono anche coperture "Catastrofali".

Fides

L'operatività della controllata Fides si sviluppa nel comparto dei finanziamenti a privati nella forma tecnica di cessione del quinto o delegazione di pagamento e prestiti personali.

Particolare attenzione è posta dal Gruppo nei confronti delle scelte "Green" dei clienti che intende supportare con soluzioni di prestiti personali a condizioni vantaggiose per acquisti di mobilità sostenibile e interventi a favore dell'ambiente. In ottica sviluppo prodotti ESG, nel mese di settembre 2024, Banco Desio ha definito uno specifico accordo con la controllata Fides, volto a completare l'offerta commerciale sulla forma tecnica del prestito chirografario non finalizzato, mediante l'introduzione di una linea di prestito personale con caratteristiche specifiche per beni e servizi compatibili con la sostenibilità ambientale, in linea con i criteri del Regolamento Tassonomia.

La nuova Linea di Prestiti Personali Green Migliora è volta a sostenere esigenze di spesa del cliente aventi ad oggetto beni quali:

1) Acquisto veicoli e motoveicoli a basse emissioni;

2) Sostituzioni impianti termoidraulici (caldaie) - Isolamento Termico (sostituzione infissi): le componenti devono garantire il miglioramento di due classi di efficienza energetica, la più elevata.

Dynamica Retail

Dynamica Retail S.p.A. ("Dynamica Retail") e la sua controllata Dynamica Retail Agenzia in Attività Finanziaria S.r.l. ("Dynamica Agenzia") risultano incluse nel perimetro di consolidamento a partire dal 1° giugno 2024, a seguito del perfezionamento dell'accordo strategico con cui Banco Desio ha acquisito l'89,23% del capitale sociale di Dynamica Retail.

Dynamica Retail è una società attiva nel campo dell'erogazione di finanziamenti a clientela privata garantiti dalla cessione del quinto dello stipendio e delegazione di pagamento. L'Operazione contribuisce alla realizzazione del Piano Industriale "Beyond2026", in particolare nelle attività di consumer lending già presidiate dalla controllata Fides S.p.A. che avrà un ruolo centrale nell'integrazione di Dynamica nel Gruppo.

La società si rivolge a una clientela ampia e diversificata, comprendente dipendenti pubblici e para pubblici, dipendenti statali, dipendenti privati e pensionati. Per soddisfare al meglio le esigenze di questi gruppi, offre un portafoglio completo di prodotti finanziari e assicurativi.

Processo di creazione del valore

Il Gruppo intraprende la propria attività pensando ai clienti e alle loro esigenze. Si impegna a progettare prodotti, processi e canali di comunicazione, nonché a migliorare il design dei servizi, in modo da soddisfare i clienti e consolidare il rapporto con gli stessi.

Per il Gruppo è fondamentale la gestione responsabile del business per garantire solidità finanziaria e capacità di perdurare nel tempo, creando valore per gli Shareholders e per gli Stakeholders, adattando il modello di business alle mutevoli condizioni interne ed esterne.

La catena del valore del Gruppo Banco Desio è stata definita tramite l'identificazione e la valutazione di attività, processi e attori attraverso i quali il Gruppo genera valore tramite i servizi e prodotti offerti ai suoi clienti ed è così composta:

Upstream e Own Operations: si tratta di ciò che sta a monte della catena del valore del Gruppo Banco Desio; sono ricomprese sia le operazioni dirette realizzate dall' Istituto di credito tramite la supervisione strategica dei suoi Esponenti e l'attività operativa dei suoi Dipendenti, sia l'approvvigionamento di prodotti e servizi tramite Fornitori e Partner commerciali e del Territorio.

Downstream: si tratta di ciò che sta a valle della catena del valore del Gruppo Banco Desio; sono ricomprese le attività svolte come investitore e finanziatore.

A titolo esemplificativo, non esaustivo, viene mostrata di seguito la lista dei principali attori coinvolti nel processo di creazione del valore del Gruppo (che sono stati altresì considerati per l'attività di stakeholder engagement 2024):

Tipologia di attore Descrizione
Azionisti Brianza Unione di Luigi Gavazzi e Stefano Lado S.A.p.A. (partecipazione di controllo),
Avocetta S.p.A e Lado Stefano
Esponenti Esponenti CdA, Top Management
Collaboratori e Nuove Generazioni Dipendenti, consulenti finanziari, private banker e nuove generazioni (under 30)
Fornitore Fornitore di dati ESG / rating
Fornitore di servizi informatici
Fornitore di servizi consulenziali
Fornitore di commodity: energia elettrica / materie prime
Partner commerciale Partner commerciali per la distribuzione di prodotti e servizi finanziari
Partner commerciali per soluzioni digitali
Partner commerciali per servizi di Wealth Management
Partner commerciali per iniziative sociali e ambientali
Territorio Amministrazioni locali, docenti universitari impegnati sui temi della sostenibilità e
rappresentanti dell'ordine dei commercialisti, con il ruolo di supportare le piccole e medie
imprese nell'integrazione consapevole della sostenibilità nel proprio modo di fare impresa
Clienti
Mercato retail, Mercato private e Corporate, Istituzioni

SBM-2 – Interessi e opinioni dei portatori di interessi

La Banca identifica gli stakeholder rilevanti per il Gruppo, intesi come quei gruppi e singoli individui che sono portatori di specifici interessi sui quali le attività del Gruppo hanno effetto e/o che contribuiscono in vario modo all'attività e all'esistenza stessa del Gruppo.

Gli stakeholder sono naturalmente influenzati dalle attività, dai prodotti e dai servizi offerti dal Gruppo Banco Desio e, contestualmente, sono gli stessi soggetti che esercitano un'influenza sulle scelte decisionali del management. Il loro coinvolgimento attivo ha quindi un valore intrinseco molto elevato nella definizione delle strategie di lungo periodo. Il Gruppo pertanto prevede annualmente differenti momenti di confronto costante e proattivo per dare voce agli stakeholder che possono offrire spunti di riflessione e indirizzare l'azione del Top Management.

Molteplici sono le modalità adottate dal Gruppo Banco Desio per il loro coinvolgimento:

  • dialogo costante con la clientela (famiglie, professionisti, artigiani, PMI) mediante survey di customer satisfaction, siti web istituzionali, home banking, app, social media, incontri dedicati;
  • attività di formazione periodica, intranet aziendale e altri strumenti di comunicazione interna con i collaboratori, e incontri periodici con le rappresentanze sindacali aziendali e di Gruppo;
  • confronto e dialogo con gli investitori in occasione delle Assemblee della Capogruppo e delle altre società del Gruppo, mediante i siti web istituzionali e attraverso il sistema di diffusione e il meccanismo di stoccaggio 35;
  • incontro a cadenza annuale con gli Azionisti Rilevanti, che viene organizzato dopo l'approvazione dei risultati semestrali, al fine di promuovere un confronto su tematiche economiche, sociali e di governance, anche in raffronto alle strategie aziendali;
  • promozione di incontri, seminari ed eventi (anche in modalità virtuale) su tematiche finanziarie e di attualità coinvolgendo, studenti, PMI, nonché associazioni di categoria utilizzando sia il Centro Congressi del Banco Desio sia strutture esterne;
  • induction al Consiglio di Amministrazione e al Top Management sui temi della sostenibilità;
  • documentazione e reportistica periodica indirizzata agli stakeholder;
  • comunicati stampa e iniziative nel territorio;
  • attività di stakeholder engagement diversificata, mediante:
    • somministrazione dell'Indagine 2024 relativa agli impatti positivi e negativi identificati per ogni subtopic di sostenibilità, rivolto ad un campione limitato di stakeholder (nr. 55) appartenenti alla categoria "Dipendenti", comprensiva delle "Nuove Generazioni";
    • organizzazione di due giornate, gli stakeholder days, presso la sede di Desio (16 Ottobre) e di Spoleto (18 Ottobre) con la partecipazione di una selezione di circa nr. 30 rappresentanti per evento, appartenenti alle diverse categorie di stakeholder. L'evento ha contemplato anche la partecipazione della categoria degli "Esponenti", comprensiva di Consiglieri e Sindaci, che hanno preso parte alla valutazione degli impatti per identificare i temi di sostenibilità rilevanti. L'obiettivo dell'evento è stato pertanto l'attivazione di un dialogo diretto al fine di comprendere la percezione e le aspettative degli stakeholder rispetto a ciò che il Gruppo Banco Desio fa e dovrebbe fare per integrare al meglio i fattori di sostenibilità nel proprio modello di business. Durante i due eventi gli stakeholder sono stati coinvolti in tavoli di lavoro guidati da moderatori nella discussione delle risultanze dell'analisi preliminare di Doppia Rilevanza condotta dal Gruppo durante l'esercizio 2024, per consentire ai singoli rappresentanti di disporre degli strumenti necessari per comprendere gli impatti positivi e negativi identificati e per esprimere, in relazione a questi, la relativa valutazione di rilevanza dei temi di sostenibilità che sono stati chiamati a prioritizzare.
    • organizzazione di un Workshop ad hoc per il Top Management, in sede del quale i Responsabili di Area/ Ufficio sono stati chiamati a valutare gli impatti positivi e negativi e, in relazione a questi, a votare la rilevanza dei temi di sostenibilità;
    • desk analysis: attività di analisi degli orientamenti delle Autorità di Vigilanza/ Regolatori.

Con riferimento a quest'ultima attività di stakeholder engagement, viene di seguito fornita una lista delle principali categorie coinvolte nell'esercizio 2024 atta alla valutazione della rilevanza dei temi di sostenibilità presentati dai nuovi standard European Sustainability Reporting Standard (ESRS).

35 In quanto società quotata Banco Desio ha l'obbligo di diffondere tramite una procedura regolamentata le informazioni rilevanti che potrebbero influenzare l'andamento del titolo in borsa. La diffusione avviene quindi attraverso il servizio SDIR (Sistemi di Diffusione delle Informazioni Regolamentate). Analogamente, le informazioni diffuse vanno conservate per un certo numero di anni in modo da renderle accessibili e consultabili (servizio Storage).

Categoria di Stakeholder Dettaglio categoria Modalità di coinvolgimento
1. Dipendenti & Collaboratori
(consulenti finanziari)
Coloro che prestano la propria attività lavorativa sia in
qualità
di dipendenti del Gruppo che in qualità di collaboratori
esterni
attuali e potenziali
Questionario / Stakeholder Day
2. Nuove Generazioni Gli under30 che per il Gruppo rappresentano nuovi talenti
(Dipendenti) e Clienti anche potenziali
Questionario / Stakeholder Day
3. Fornitori Tutti i partner commerciali che concorrono, attraverso la
fornitura
di beni e servizi, in modo diretto o indiretto, al processo di
erogazione di servizi finanziari del Gruppo
Stakeholder Day
4. Territorio La collettività e l'ecosistema in cui il Gruppo genera un
impatto
diretto e indiretto, attraverso la propria gestione
caratteristica rappresentato da Associazionismo
espressione
degli interessi della collettività, organi di informazione,
università, centri di ricerca
Stakeholder Day
5. Autorità di vigilanza Autorità di vigilanza & Regolatore Desk Analysis
6. Clienti Privati e famiglie, piccole e medie imprese e grandi
imprese che
si rivolgono al Gruppo per soddisfare i propri bisogni
finanziari
Stakeholder Day
7. Top Management Responsabili di Direzione / Area e Ufficio che definiscono le
linee strategiche del Gruppo
Workshop ad hoc
8. Esponenti Consiglieri, Sindaci che supervisionano l'applicazione della
strategia del Gruppo
Stakeholder Day

Le risultanze delle diverse modalità di coinvolgimento degli stakeholder sono state successivamente aggregate e hanno confermato la rilevanza dei temi di sostenibilità intercettata dall'esercizio preliminare di Doppia Rilevanza condotto dal Gruppo Banco Desio.

Con riferimento agli spunti di riflessione emersi durante i tavoli di lavoro, differenti i punti di attenzione connessi ad una maggiore inclusione finanziaria tramite lo sviluppo di prodotti finanziari e il supporto socio-economico per le fasce meno abbienti della società nonché connessi alla richiesta di supporto alle imprese alla transizione; evidenziata l'importanza delle iniziative di formazione a favore dei privati, imprese e fornitori, la creazione di un ambiente di lavoro che promuove la diversità e investe nelle competenze delle sue risorse; emersa inoltre l'importanza di un impianto di governance definito e adeguatamente strutturato per la conduzione di un business responsabile. Tematiche, queste appena esposte, presidiate dal Gruppo che costantemente si impegna ad intercettare spunti di miglioramento e adeguare la sua strategia e le iniziative da adottare.

Molteplici sono i suggerimenti raccolti dagli stakeholder che sono riflessi nell'attuale Piano Industriale "Beyond26" e nelle iniziative a cui il Gruppo Banco Desio ha dato seguito nel corso del 2024. Si citano a titolo esemplificativo:

  • piano di formazione ESG erogato ai dipendenti;
  • rinnovo del contratto smart-working per un maggior work-life balance;
  • survey per valutare le esigenze dei dipendenti;
  • team building tramite iniziative di volontariato d'impresa;
  • incremento del numero di colonnine elettriche;
  • applicazione "mobility company" per i dipendenti per usufruire di modalità di mobilità sostenibile;
  • piani di efficientamento energetico delle sedi / filiali;
  • sessioni di induction ESG per Consiglieri e Top Management;
  • iniziative di educazione finanziaria tramite la creazione di podcast;
  • supporto alle imprese / privati tramite il disegno di prodotti atti a supportare la transizione verso un'economia a basse emissioni di CO2.

Al fine di soddisfare le aspettative degli stakeholder, il Gruppo Banco Desio si impegna ad implementare ulteriormente le sue attuali verifiche dei fornitori e partner commerciali, in ambito ESG, funzionali ad una maggiore trasparenza e definizione dei criteri di collaborazione, nonché ad individuare strumenti e modalità concrete per supportare le imprese a comprendere e identificare gli investimenti adeguati alla transizione verso un'economia a basse emissioni di CO2.

Il Gruppo intende proseguire i piani di efficientamento energetico nonché mantenere e ulteriormente migliorare le iniziative a favore della formazione e del mantenimento del work-life balance dei suoi dipendenti.

Le risultanze del processo di stakeholder engagement, comprensive delle evidenze emerse, sono state portate in approvazione nel Consiglio di Amministrazione del 26 novembre 2024, previo passaggio al Comitato Sostenibilità.

12.1.4 Valutazione della rilevanza

SBM-3 – Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

IRO-1 – Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti

In linea con le nuove normative, la Rendicontazione di Sostenibilità rendiconta le informazioni sui temi di sostenibilità in base al principio della Doppia Materialità, articolato secondo due prospettive:

A differenza di quanto previsto dal precedente framework e standard di rendicontazione dei Global Reporting Initiative (GRI), i nuovi standard di sostenibilità pubblicati dall' EFRAG, cosiddetti European Sustainability Reporting Standard (ESRS), forniscono una lista di temi di sostenibilità (Topic e relativi Sub-topic) che devono essere oggetto di valutazione da parte dell'organizzazione al fine di identificarne la rilevanza, e quindi la materialità, o meno.

Una tematica di sostenibilità può essere rilevante se soddisfa i criteri definiti per la Materialità di Impatto, per la Materialità finanziaria o per entrambe.

In particolare, la Materialità di Impatto e la Materialità Finanziaria si declinano nelle dimensioni di seguito rappresentate:

Materialità Impatto
Prospettiva Operations Prospettiva Business
L'obiettivo della materialità di impatto nella prospettiva operations è di
identificare gli impatti generati direttamente dal Gruppo a livello delle proprie
sedi, risorse umane, forniture e acquisti. A tale fine viene quindi effettuata una
valutazione dell'operatività della Banca sulla base delle proprie attività e dei
relativi presidi.
L'obiettivo della materialità di impatto nella prospettiva business è quello
di identificare gli impatti generati attraverso le attività di business della
Banca, prendendo in considerazione i finanziamenti verso privati per
immobili e finanziamenti verso imprese. Viene quindi effeffuata un'analisi
delle principali business line e una valutazione degli impatti associati
attraverso specifici elementi quali tipologia di esposizione, durata, settore
etc.
Rischi Opportunità
L'analisi viene effettuata a partire dal perimetro dei rischi prudenziali della Le opportunità identificate con il supporto dell'Area Bilancio e
Banca: rischio di credito, rischio operativo, rischio reputazionale, rischio di Sostenibilità, sono state mappate a partire dalle caratteristiche del
mercato, rischio di liquidità e rischio strategico. business della Banca, il settore di appartenenza di Banco Desio, gli
E' stata quindi sviluppata una Mappa dei rischi ESG con il supporto della obiettivi del Piano Industriale del Gruppo e le risultanze dei precedenti
funzione Risk Management, che tramite input qualitativi (e fornendo inoltre a esercizi di materialità svolti.
supporto evidenze documentali) ha identificato i driver dirischio rilevanti, Tali opportunità sono state associate a dei temi cosiddetti "entity
potenzialmente significativi, trascurabili. specific".

Per la conduzione dell'esercizio di Doppia Materialità, è stata presa in considerazione la catena del valore del Gruppo, e pertanto le attività, i processi e gli attori attraverso i quali il Gruppo genera valore condiviso offrendo servizi e prodotti ai suoi clienti.

Il perimetro delle analisi svolte corrisponde al perimetro consolidato del Gruppo, che include la capogruppo Banco di Desio e della Brianza S.p.A. e le società consolidate integralmente, le cui operazioni sono considerate nell'ambito dell'identificazione e valutazione degli Impatti-Rischi-Opportunità (IROs). L'analisi ha tenuto conto della collegata Anthilia Capital Partners, come parte della value chain, in relazione a cui, si evidenzia, non sono stati identificati ulteriori IROs rilevanti.

In particolare:

  • Con riferimento alle operazioni dirette, gli impatti sono stati identificati considerando il perimetro consolidato del Gruppo Banco Desio;
  • Con riferimento alle linee di business, sono state considerate principalmente le attività di core business del Gruppo (parco immobiliare, crediti verso imprese). Le specificità del business di Fides S.p.A. e Dynamica Retail S.p.A. (acquisita a partire dal 1° giugno 2024) sono state integrate qualitativamente nelle valutazioni relative al topic S4 "Consumatori e utilizzatori finali" in quanto specializzate nel credito al consumo.
  • Le valutazioni su driver di rischio ESG e opportunità sono state sviluppate considerando l'operatività complessiva del Gruppo.

Il processo di Doppia Materialità sviluppato dalla Banca prevede l'iniziale definizione di una long-list di impatti, rischi e opportunità (IROs) a livello di sub-topic presentati dagli ESRS. Questo processo ha previsto l'iniziale identificazione degli impatti positivi e negativi, potenziali e attuali associati ai sub-topic ESRS per la definizione della rilevanza di impatto, cui ha fatto seguito la mappatura dei driver di rischio ESG e delle opportunità, sempre a livello di sub-topic e/o topic entity specific, per la definizione della materialità finanziaria.

Nello svolgimento di tale esercizio sono stati identificati dei rischi od opportunità non necessariamente correlati agli impatti generati dal Gruppo, pertanto la long-list identificata non presenta una conversione di ciascun impatto identificato in rischio/opportunità.

La definizione della long-list di impatti, rischi e opportunità (IROs) è stata effettuata per ogni standard ESRS, così come definito all'interno dell'appendice AR 16 ESRS 1, tramite l'utilizzo di fonti interne ed esterne.

Fonti interne considerate nel processo di identificazione degli IROs:

  • Dichiarazione di carattere non finanziario del Gruppo Banco Desio
  • Analisi di materialità svolta sul FY 2023 (temi materiali identificati, impatti positivi e negativi associati)
  • Piano Industriale 2024-2026 "Beyond26"
  • Risk Appetite Framework 2024
  • ESG Rating (S&P CSA Assessment)
  • Altra documentazione interna (Business continuity plan, policy e framework interni etc.)

Fonti esterne considerate nel processo di identificazione degli IROs:

  • Analisi di benchmark di report di sostenibilità, piani industriali e altra documentazione di peer di settore
  • Framework e Report esterni: Principles for Responsible Banking (PRB); World Economic Forum Global Risks Report 2024; Questionario S&P CSA Assessment; SASB Materiality Map; UNEP FI - Impact Radar; MSCI ESG Industry Materiality Map.

L' identificazione dei rischi è stata effettuata mediante l'analisi dei canali di trasmissione che, ad oggi, si focalizza sui rischi climatici (rischio fisico e rischio di transizione). Gli alberi causali di trasmissione dei rischi climaticoambientali sui rischi finanziari della Banca sono stati definiti nel rispetto di una tassonomia dei rischi allineata ai principi e linee guida definiti dall'Autorità Bancaria Europea e dalla Banca d'Italia, tenuto conto della complessità operativa, dimensionale e organizzativa del Gruppo. I fattori climatico-ambientali (i.e. degrado ambientale e cambiamento climatico), sotto forma di rischio fisico e di transizione, si propagano all'interno delle categorie di rischio canoniche della Banca attraverso l'alberatura definita a livello micro e macroeconomico, che va diramandosi in fattori di vulnerabilità di transizione e fisici (Transition Vulnerability Factors e Physical Vulnerability Factors). L'esercizio di analisi dei canali di trasmissione viene effettuato per ogni categoria di rischio convenzionale di vigilanza prudenziale già presidiata dalla Banca:

  • Rischio di credito e controparte
  • Rischio di mercato
  • Rischio di liquidità
  • Rischio strategico e di business
  • Rischio operativo (incluso reputazionale e legale)

A seguito dell'analisi dei canali di trasmissione la Banca ha condotto un'analisi di materialità finanziaria con l'obiettivo di identificare i rischi e le opportunità che hanno o di cui si può prevedere un'influenza rilevante sullo sviluppo del Gruppo, sulla sua situazione patrimoniale-finanziaria, risultato economico, sui flussi finanziari, nel breve medio o lungo termine.

È stata quindi sviluppata una "ESG Risk Heatmap" che, per ciascuna categoria di rischio già presidiato dalla Banca, ha consentito di identificare i driver di rischio ESG significativi, potenzialmente significativi, trascurabili.

A fronte delle evidenze derivanti dall'analisi dei canali di trasmissione e di materialità finanziaria, la Banca conduce, ad oggi, una periodica analisi di accertamento focalizzata sulla valutazione delle opportunità e dei rischi derivanti dai fattori climatico-ambientali (fisico e transizione), funzionale alla quantificazione del potenziale impatto sugli attivi aziendali.

L'identificazione, il monitoraggio e l'accertamento dei rischi climatico-ambientale si integra sui rischi finanziari già presidiati dal Gruppo. Pertanto, il processo che individua, valuta e gestisce gli impatti e i rischi climaticoambientale è integrato nel Framework di gestione complessiva dei rischi.

Le analisi sopra menzionate sono condotte sugli attivi aziendali (ad. es. crediti, immobili a garanzia, immobili di proprietà) utilizzando score ESG forniti da info-provider esterni che tengono in considerazione diversi scenari climatici. Nel dettaglio gli score si basano sulle coordinate geospaziali specifiche delle sedi legali e produttive delle imprese, degli immobili a garanzia dei finanziamenti e degli immobili di proprietà della Banca e tengono in considerazione il livello di sensibilità ai diversi fattori climatico-ambientali in base al settore di appartenenza delle controparti.

L'analisi di materialità finanziaria svolta dal Gruppo nel corso del 2024 ha portato a definire coerenti interventi sui modelli interni utilizzati per la valutazione del rischio di credito per incorporare le componenti di rischio climatico-ambientale (fisico e transizione), funzionale alla quantificazione del relativo impatto sugli attivi aziendali.

In particolare, alla data di riferimento del 31 dicembre 2024, per tener conto del rischio fisico (agendo su una potenziale svalutazione degli immobili posti a garanzia dei finanziamenti in funzione del livello di esposizione al rischio fisico, con un conseguente aumento del tasso di perdita registrato in caso di default) e del rischio di transizione (agendo su un incremento della probabilità di default di controparti operanti in settori potenzialmente esposti al rischio di transizione) nel calcolo delle perdite attese (impairment) in applicazione del principio contabile internazionale IFRS9 è stato implementato un primo intervento di aggiustamento alle componenti modellistiche dei parametri di rischio adottati (euro 1,9 milioni) accompagnato, per una prudente copertura delle perdite attese nell'attuale contesto di incertezza sugli scenari futuri, da rettifiche post modello (euro 11,1 milioni) che determinano un impatto complessivo sugli attivi aziendali di euro 13,0 milioni correlati alla componente climatico-ambientale.

Per approfondimenti si fa rimando a quanto illustrato (i) nel paragrafo "La misurazione e la gestione dei rischi" della relazione sulla gestione consolidata, (ii) nella nota "Rischio di sostenibilità" del paragrafo "Rischi e incertezze nell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico" contenuto nella Parte A – Politiche Contabili della nota integrativa consolidata, in corrispondenza della sezione dedicata agli altri aspetti della parte generale, e (iii) nella nota "Inclusione del rischio climatico ambientale (fisico e transizione)" del paragrafo "2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese" contenuto nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata, in corrispondenza della sezione dedicata al rischio di credito.

Si evidenzia che il Gruppo ad oggi non ha condotto una specifica analisi sulla resilienza della strategia e del modello aziendale, svolgendo comunque la specifica progettualità precedentemente descritta, che mira a definire gli interventi da effettuare sui modelli interni per la valutazione del rischio di credito per incorporare le componenti di rischio climatico ambientale.

Una volta definita la long-list degli IROs, si è proceduto con una valutazione degli stessi sulla base dei seguenti parametri:

    1. per la valutazione della Materialità di impatto sia nella prospettiva Operations, sia nella prospettiva Business:
    2. "Entità / Scale" Quanto è grave l'impatto negativo o quanti benefici comporta l'impatto positivo per le persone o l'ambiente
    3. "Portata / Scope" Quanto sono diffusi gli impatti positivi o negativi
    4. "Natura irrimediabile dell'impatto / Irremediability" Se e in che misura è possibile porre rimedio agli impatti negativi, riportando pertanto l'ambiente o le persone interessate allo stato originario
    5. "Probabilità / Likelihood" Probabilità che l'impatto identificato si verifichi.

Per la Materialità di impatto - prospettiva Operations, ogni impatto positivo / negativo è stato valutato secondo i parametri sopra elencati, associando, in corrispondenza di ciascuno, uno score (scala 15) sulla base di una serie di valutazioni qualitative, analisi di contesto, peculiarità della banca, caratteristiche dell'operatività del Gruppo, di fonti esterne.

Per la Materialità di impatto - prospettiva Business, ogni impatto positivo / negativo è stato valutato secondo i parametri sopra elencati, associando, in corrispondenza di ciascuno, uno score (scala 15) sulla base di analisi settoriali dell'esposizione del Gruppo verso controparti imprese e distribuzione per classe di APE con riferimento ai mutui immobiliari retail.

Gli orizzonti temporali sono stati definiti formulando una previsione su quando ciascun impatto potrebbe verificarsi, stabilendo un termine breve (entro 1 anno), medio (tra 1 e 5 anni) e lungo (oltre 5 anni). Sono stati definiti ex-ante tramite una valutazione expert based e utilizzati nell'ambito della rilevanza di impatto come riferimento temporale per la valutazione degli impatti stessi. Nel dettaglio è stato considerato il contenuto, la natura e le variabili che generano ciascun impatto, per comprendere qualitativamente gli orizzonti temporali ragionevolmente attesi.

    1. per la valutazione della Materialità finanziaria
    2. "Financial Magnitude x Likelihood / Entità finanziaria x Probabilità" L'entità potenziale che i fattori ESG producono nel breve, medio e lungo periodo a livello economico-patrimoniale-finanziario, pesata per la probabilità di accadimento dei fattori ESG.

Per la Materialità finanziaria – rischi, l'analisi è stata effettuata in coerenza ai processi di analisi del contesto operativo e di identificazione dei rischi che il Gruppo Banco Desio effettua in conformità ai requisiti della Circ. 285 di Banca d'Italia del Dic. 2023 e dei suoi successivi aggiornamenti, nonché in allineamento a requisiti di vigilanza riportati nel documento Direttorio "Aspettative di vigilanza sui rischi climatici e ambientali" di Banca d'Italia di Aprile 2022. La rilevanza finanziaria dei rischi ESG esprime un giudizio sintetico sulla rilevanza di un impatto negativo delle questioni ESG sugli asset della banca. Essa è effettuata non solo in coerenza, ma anche in base alle valutazioni d'impatto dei fattori ESG sulle categorie di rischio prudenziali della Banca (incl. credito, mercato, operativo, reputazionale, liquidità e strategico), che la Direzione Risk Management svolge mediante valutazioni quali-quantitative di esposizione/ concentrazione e, laddove possibile, di quantificazione dei rischi. Le analisi condotte hanno portato alla definizione di una "ESG Risk Heatmap" corredata dall'associazione a ciascuna categoria di rischio prudenziale di un livello potenziale di significatività (i.e. rischio significativo, potenzialmente significativo, trascurabile) generato dai driver di rischio ESG considerati. La valutazione si è basata su una definizione qualitativa del livello di significatività finanziaria di un driver di rischio ESG, supportata, ove possibile, da dati ed evidenze documentali, a cui è stato associato un punteggio (scala 15).

Per la Materialità finanziaria – opportunità, la rilevanza finanziaria delle opportunità ESG esprime un giudizio sulla rilevanza di un impatto positivo delle questioni ESG sugli asset della banca. Tali opportunità sono determinate in assenza di rischi (i.e. per asset, controparti, in settori-geografie non vulnerabili ai rischi Esg) e sulla base delle necessità di business identificate, delle variazioni del contesto normativo e degli obiettivi del Piano Industriale "Beyond26". Così come per i driver di rischio, è stato adottato un approccio di tipo qualitativo per la valutazione delle Opportunità (i.e. Opportunità trascurabile, potenzialmente significativa, significativa) e associato un determinato punteggio (scala 15).

Considerata l'importanza strategica attribuita alle Opportunità identificate e all'attivo coinvolgimento della Banca, si è ritenuto di attribuire punteggi massimi sia alla financial magnitude che alla probabilità.

Gli orizzonti temporali per i rischi e le opportunità sono stati definiti formulando una previsione su quando ciascun rischio od opportunità potrebbe verificarsi, stabilendo un termine breve (entro 1 anno), medio (tra 1 e 5 anni) e lungo (oltre 5 anni). L'orizzonte temporale viene definito ex-ante tramite una valutazione expert based, e viene utilizzato nell'ambito della rilevanza finanziaria come riferimento temporale per la valutazione dei rischi e delle opportunità.

Si evidenzia che il Gruppo Banco Desio ha individuato due topic entity-specific: "Credito e investimenti sostenibili", e "Innovazione e trasformazione digitale". Tali tematiche non sono attualmente coperte dalle informative ad oggi previste dagli ESRS, ma risultano rilevanti per le attività e il business del Gruppo, consentendo ai fruitori una maggiore comprensione degli impatti e delle opportunità legati al business bancario. Le informative aggiuntive relative a questi temi specifiche per il Gruppo sono state individuate in modo da rappresentare informazioni pertinenti, fedeli, comparabili e verificabili, soddisfacendo così le caratteristiche qualitative definite dagli ESRS.

Di seguito viene fornita una vista di sintesi degli impatti, rischi e opportunità identificati a livello di topic e subtopic, con evidenza della tipologia di impatto e dell'orizzonte temporale considerato nelle valutazioni.

REF ESRS Topic Sub-topic Tipo Descrizione Impatto Catena del
valore
Orizzonte
temporale
Tipologia
di impatto
1 E1 Cambiamenti
climatici
Energia Impatto (own
operations)
Impatto sul riscaldamento
globale tramite operazioni
di efficientamento
energetico di uffici e filiali
Upstream e Own
Operations
Breve, medio,
lungo
Positivo,
attuale
2 E1 Cambiamenti
climatici
Energia Impatto (own
operations)
Impatto correlato al
consumo di energia
elettrica che, alimentata
per la maggior parte
dalla combustione di
combustibili fossili,
produce grandi quantità
di gas serra come
anidride carbonica,
metano e protossido di
azoto, che contribuiscono
al cambiamento
climatico e hanno un
impatto negativo
sull'ambiente
Upstream e Own
Operations
Breve, medio,
lungo
Negativo,
Attuale
3 S1 Forza lavoro
propria
Condizioni di
lavoro
Impatto (own
operations)
Impatto della gestione
delle condizioni socio
economiche e della
qualità della vita della
popolazione aziendale
connesse alla tutela dei
dipendenti, al rispetto dei
diritti dei lavoratori (tra cui
un bilanciamento tra vita
privata e professionale,
salari adeguati, impiego
stabile) e alla promozione
di un ambiente di lavoro
sano e sicuro, in linea con
gli standard settoriali
Upstream Breve, medio Positivo,
attuale
4 S1 Forza lavoro
propria
Parità di
trattamento e
di opportunità
per tutti
Impatto (own
operations)
Impatto della
soddisfazione e
produttività dei
dipendenti in relazione
all'ambiente di lavoro,
con particolare
riferimento all'inclusività,
alle pari opportunità, alla
diversità e alla
retribuzione equa
Upstream Breve, medio Positivo,
attuale
5 S4 Consumatori
e utilizzatori
finali
Impatti legati
alle
informazioni
per
i consumatori
e/o per gli
utilizzatori finali
Impatto (own
operations)
Impatto della diffusione di
informazioni
sensibili/riservate dovuta
ad una gestione
inefficiente dei sistemi di
sicurezza e della privacy
dei clienti
Own Operations Breve, medio Negativo,
potenziale
6 S4 Consumatori
e utilizzatori
finali
Sicurezza
personale dei
consumatori
e/o degli
utilizzatori finali
Impatto (own
operations)
Impatto del livello di
soddisfazione e del
benessere della clientela,
anche attraverso iniziative
ad hoc (e.g well-being,
benessere finanziario) e
offerta di servizi dedicati
Own Operations Breve, medio Positivo,
potenziale
7 S4 Consumatori
e utilizzatori
finali
Inclusione
sociale dei
consumatori
e/o degli
utilizzatori finali
Impatto (own
operations)
Impatto relativo
all'accessibilità a prodotti
e servizi, anche attraverso
una comunicazione
trasparente delle
caratteristiche degli stessi
(e.g marketing
responsabile) e iniziative
di educazione finanziaria
Own Operations Breve, medio Positivo,
potenziale
REF ESRS Topic Sub-topic Tipo Descrizione Impatto Catena del
valore
Orizzonte
temporale
Tipologia
di impatto
8 G1 Condotta
delle imprese
Cultura
d'impresa
Impatto (own
operations)
Impatto relativo
all'integrazione delle
tematiche ESG all'interno
della governance
oltrechè all'aumento della
trasparenza sulle politiche
in materia di buona
condotta e di promozione
della cultura d'impresa
Upstream e Own
Operations
Breve, medio Positivo,
attuale
9 G1 Condotta
delle imprese
Protezione
degli
informatori
Impatto (own
operations)
Impatto relativo alla
creazione di ambienti sani
di lavoro tramite la
promozione di iniziative e
canali di comunicazione
che assicurino la
riservatezza dei dati
personali dei segnalanti di
possibili violazioni alle
normative e delle linee
guida dell'organizzazione
Upstream Breve, medio,
lungo
Positivo,
attuale
10 E1 Cambiamenti
climatici
Mitigazione dei
cambiamenti
climatici
Impatto
(business -
clientela)
Esposizioni verso imprese
che generano un impatto
sugli ecosistemi, sulle
persone e l'economia a
causa del verificarsi di
eventi climatici estremi
connessi alle emissioni di
gas serra
Downstream Breve, medio,
lungo
Negativo,
potenziale
11 E1 Cambiamenti
climatici
Mitigazione dei
cambiamenti
climatici
Impatto
(business -
clientela)
Impatto legato ai
finanziamenti verso privati
per l'acquisto di immobili
che impattano sul
cambiamento climatico
Downstream Breve, medio,
lungo
Negativo,
attuale
12 E2 Inquinament
o
Inquinamento
dell'aria
Impatto
(business -
clientela)
Esposizioni verso imprese
che generano un impatto
sull'inquinamento
atmosferico dovuto al
rilascio di gas e sostanze
inquinanti che incidono
sulla qualità dell'aria
Downstream Breve, medio,
lungo
Negativo,
attuale
13 E2 Inquinament
o
Inquinamento
dell'acqua
Impatto
(business -
clientela)
Esposizioni verso imprese
che generano un impatto
sulle persone e sugli
ecosistemi dovuto
all'inquinamento
dell'acqua tramite
scarichi idrici
Downstream Breve, medio,
lungo
Negativo,
attuale
14 E2 Inquinament
o
Inquinamento
del suolo
Impatto
(business -
clientela)
Esposizioni verso imprese
che generano un impatto
sugli ecosistemi dovuto
all'inquinamento del suolo
causati dalla costruzione
e/o manutenzione delle
sedi operative condotti
con pratiche non in linea
con la normativa vigente
Downstream Breve, medio,
lungo
Negativo,
attuale
15 E2 Inquinament
o
Inquinamento
di organismi
viventi e risorse
alimentari
Impatto
(business -
clientela)
Esposizioni verso imprese
che generano un impatto
sugli ecosistemi dovuto
all'inquinamento di flora e
fauna nei pressi delle sedi
operative e connesso alle
attività di costruzione e
manutenzione delle sedi o
alla gestione impropria
delle risorse idriche
Downstream Breve, medio,
lungo
Negativo,
attuale
16 E2 Inquinament
o
Sostanze
preoccupanti
Impatto
(business -
clientela)
Espositizione verso
imprese che generano un
Impatto sulla salute delle
persone e sull'ambiente
legati all'acquisto e
l'utilizzo di sostanze
preoccupanti
Downstream Breve, medio,
lungo
Negativo,
attuale
17 E2 Inquinament
o
Sostanze
estremamente
preoccupanti
Impatto
(business -
clientela)
Esposizioni verso imprese
che generano un impatto
sulla salute delle persone
e sull'ambiente legati
all'acquisto e l'utilizzo di
sostanze estremamente
preoccupanti
Downstream Breve, medio,
lungo
Negativo,
attuale
REF ESRS Topic Sub-topic Tipo Descrizione Impatto Catena del
valore
Orizzonte
temporale
Tipologia
di impatto
18 E2 Inquinament
o
Microplastiche Impatto
(business -
clientela)
Esposizioni verso imprese
che generano un impatto
legato alla produzione e
dispersione di
microplastiche che
generano effetti nocivi
sull'ambiente e persone
Downstream Breve, medio,
lungo
Negativo,
attuale
19 E4 Biodiversità
ed ecosistemi
Fattori di
impatto diretto
sulla perdita di
biodiversità
Impatto
(business -
clientela)
Esposizioni verso imprese
che generano un impatto
sulla biodiversità legato
alla perdita della
popolazione di specie
autoctone e interruzione
dei servizi ecosistemici
dovute allo sfruttamento
diretto o all'introduzione di
specie invasive
Downstream Breve, medio,
lungo
Negativo,
attuale
20 E4 Biodiversità
ed ecosistemi
Impatti sullo
stato delle
specie
Impatto
(business -
clientela)
Esposizioni verso imprese
che generano un impatto
legato all'utilizzo
inefficiente delle risorse
che potrebbero portare
alla perdita di habitat in
cui risiedono specie locali
Downstream Breve, medio,
lungo
Negativo,
attuale
21 E4 Biodiversità
ed ecosistemi
Impatti e
dipendenze in
termini di servizi
ecosistemici
Impatto
(business -
clientela)
Esposizioni verso imprese
che generano un impatto
legato all'interruzione dei
servizi ecosistemici, in
particolare della
capacità di assorbimento
delle acque piovane,
connesso all'occupazione
dello spazio fisico da
parte di edifici/costruzioni
Downstream Breve, medio,
lungo
Negativo,
attuale
22 S3 Comunità
interessate
Diritti
economici,
sociali e
culturali
delle comunità
Impatto
(business -
clientela)
Esposizioni verso imprese
che generano un impatto
sul benessere delle
comunità locali attraverso
progetti di sviluppo delle
competenze e
imprenditorialità, che
permettono di sostenere
lo sviluppo sociale ed
economico delle
comunità
Downstream Breve, medio,
lungo
Positivo,
attuale
23 S4 Consumatori
e utilizzatori
finali
Inclusione
sociale dei
consumatori
e/o degli
utilizzatori finali
Impatto
(business -
clientela)
Esposizioni verso imprese
che generano un impatto
relativo all'accessibilità a
prodotti e servizi, anche
attraverso una
comunicazione
trasparente delle
caratteristiche degli stessi
Downstream Breve, medio Positivo,
attuale
24 E1 Cambiamenti
climatici
Mitigazione al
cambiamento
climatico
Rischio Rischio di transizione Downstream Medio, lungo n/a
25 E1 Cambiamenti
climatici
Adattamento
al
cambiamento
climatico
Rischio Rischio fisico acuto Downstream Breve n/a
26 E1 Cambiamenti
climatici
Adattamento
al
cambiamento
climatico
Rischio Rischio fisico cronico Downstream Medio, lungo n/a
27 E1 Cambiamenti
climatici
Energia Rischio Rischio di transizione Downstream Medio, lungo n/a
28 S1 Forza lavoro
propria
Condizioni di
lavoro
Rischio Rischio di mancata tutela
delle condizioni di lavoro
dei dipendenti della
società con conseguente
incremento dell'incidenza
di infortuni sul
lavoro/itinere.
Downstream Breve n/a
29 S1 Forza lavoro
propria
Parità di
trattamento e
di opportunità
per tutti
Rischio Rischio legato alla forte e
crescente attenzione a
livello normativo e sociale
per la diversità del
personale e la garanzia
dell'uguaglianza e delle
Downstream Breve, medio n/a
REF ESRS Topic Sub-topic Tipo Descrizione Impatto Catena del
Orizzonte
valore
temporale
Tipologia
di impatto
pari opportunità sul luogo
di lavoro.
30 S3 Comunità
interessate
Diritti
economici,
sociali e
culturali
delle comunità
Rischio Rischio legato alla perdita
di clienti effettivi e
potenziali per mancanza
di attenzione alle
comunità locali
interessate.
Downstream Breve, medio n/a
31 S4 Consumatori
e utilizzatori
finali
Impatti legati
alle
informazioni
per
i consumatori
e/o per gli
utilizzatori finali
Rischio Rischio di eventuale
aumento dei costi dovuti
a sanzioni per la mancata
disclosure informativa su
prodotti e servizi offerti
dalla Banca.
Downstream Breve, medio,
lungo
n/a
32 S4 Consumatori
e utilizzatori
finali
Sicurezza
personale dei
consumatori
e/o degli
utilizzatori finali
Rischio Rischi legati alla perdita di
dati con conseguente
aumento dei costi per la
risoluzione di tali
problematiche e relative
sanzioni.
Downstream Breve, medio,
lungo
n/a
33 S4 Consumatori
e utilizzatori
finali
Inclusione
sociale dei
consumatori
e/o degli
utilizzatori finali
Rischio Rischi legati ad una
mancata offerta
coerente con i desideri e i
bisogni dei consumatori e
scarsa accessibilità ai
servizi offerti.
Downstream Breve, medio,
lungo
n/a
34 G1 Condotta
delle imprese
Cultura
d'impresa
Rischio Rischi legati alla
mancanza di trasparenza,
alla precarietà del
modello di business e al
mancato rispetto della
buona governance.
Downstream Medio n/a
35 G1 Condotta
delle imprese
Protezione
degli
informatori
Rischio Rischio di non conformità
alle normative che
stabiliscono canali e
modalità di
comunicazione corretta e
sicura, che possono
portare a sanzioni.
Downstream Breve, medio,
lungo
n/a
36 G1 Condotta
delle imprese
Gestione dei
rapporti con i
fornitori,
comprese le
prassi di
pagamento
Rischio Rischio relazionale dovuto
alla cattiva condotta dei
rapporti con i fornitori.
Downstream Breve, medio n/a
37 G1 Condotta
delle imprese
Corruzione
attiva e
passiva
Rischio Rischio di aumento dei
costi legati a sanzioni e
azioni legali.
Downstream Breve, medio,
lungo
n/a
38 ES1 Entity Specific Credito e
investimenti
sostenibili
Opportunità Rafforzare il
posizionamento di
mercato della Banca
nell'ambito dell'offerta di
prodotti green
Downstream Medio n/a
39 ES1 Entity Specific Credito e
investimenti
sostenibili
Impatto
(business -
clientela)
Impatto sulla clientela
generato dall'offerta di
prodotti ad hoc di
investimento e
finanziamento che
integrino la sostenibilità
nelle proprie
caratteristiche
Downstream Breve, medio,
lungo
Positivo,
potenziale
40 ES1 Entity Specific Credito e
investimenti
sostenibili
Opportunità Assecondare e
promuovere la crescente
richiesta della clientela
per prodotti di
investimento/assicurativi
con caratteristiche ESG
Downstream Breve, medio,
lungo
n/a
41 ES1 Entity Specific Credito e
investimenti
sostenibili
Opportunità Supportare famiglie e
imprese nel rispondere
alle sfide della transizione
ecosostenibile (e.g. Piano
UE Fit for 55) cogliendone
le relative opportunità di
business
Downstream Breve, medio,
lungo
n/a
42 ES2 Entity Specific Innovazione e
trasformazione
digitale
Opportunità Implementazione di
soluzioni digitali per
migliorare l'experience
della clientela
Downstream Breve, medio,
lungo
n/a
REF ESRS Topic Sub-topic Tipo Descrizione Impatto Catena del
valore
Orizzonte
temporale
Tipologia
di impatto
43 ES2 Entity Specific Innovazione e
trasformazione
digitale
Opportunità Implementazione di
soluzioni digitali per
incrementare l'efficienza
dei sistemi IT interni della
Banca (ad. esempio una
migliore gestione dei flussi
informativi)
Downstream Breve, medio,
lungo
n/a

La long-list di impatti identificati è stata sottoposta alla valutazione degli Stakeholder a livello di Topic con le modalità di coinvolgimento riportate di seguito 1) e 2) e a livello di sub-topic con la modalità 3). Tale valutazione è stata funzionale alla definizione delle tematiche rilevanti.

Le modalità di coinvolgimento adottate sono state le seguenti:

    1. Stakeholder Days: organizzazione di due giornate di stakeholder engagement (Desio/Spoleto) in presenza con il coinvolgimento di rappresentanti delle diverse categorie di stakeholder selezionate dalla banca. Gli stakeholder sono stati coinvolti in tavoli di lavoro guidati da moderatori nei quali sono state discusse le risultanze dell'analisi preliminare di doppia materialità.
    1. Workshop per top management: svolto nel comitato di direzione del 28 ottobre.
    1. Invio questionario ai collaboratori (comprensivi di alcuni rappresentanti dei Lavoratori, intesi come rappresentanti sindacati). Rate di risposta 65% su nr. 55 collaboratori coinvolti. Espressione della rilevanza degli impatti positivi e negativi identificati a livello di sub-topic.

4. Desk analysis

Le analisi preliminari di Doppia Materialità e le risultanze ottenute dalle differenti modalità di coinvolgimento degli stakeholder, precedentemente elencate, sono state aggregate al fine di identificare i topic di sostenibilità rilevanti per il Gruppo e di conseguenza per la rendicontazione dell'informativa da fornire al pubblico. Il Gruppo ha valutato di definire una soglia di rilevanza pari a 4 in quanto ritenuta sufficientemente rappresentativa delle tematiche rilevanti per il business e le attività svolte dal Gruppo e per una rendicontazione trasparente degli impatti diretti e finanziari generati verso l'ambiente e verso gli stakeholder. Infine, questa soglia consente di assicurare che le informazioni fornite rispettino le caratteristiche quantitative e qualitative richieste dagli ESRS, come pertinenza, rappresentazione fedele e comparabilità. Un tema è risultato pertanto rilevante al raggiungimento della soglia per una o entrambe le dimensioni della Doppia Materialità (Materialità di Impatto, Materialità Finanziaria o entrambe).

La valutazione della doppia materialità è stata eseguita per la prima volta quest'anno, in conformità con le nuove disposizioni normative. Questa nuova analisi, che sarà aggiornata annualmente, rappresenta un'evoluzione dell'analisi di materialità condotta negli anni precedenti, poiché include, oltre all'analisi della materialità d'impatto, anche le considerazioni sulla materialità finanziaria.

E1.IRO-1 – Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati al clima

Il Gruppo Banco Desio ha intrapreso negli ultimi anni un percorso di attenzione verso l'ambiente, mirato a contrastare i cambiamenti climatici, con un focus sui gas effetto serra. L'importanza di tale tema emerge anche dall'analisi di Doppia Rilevanza: sono stati infatti individuati come materiali per il Gruppo i sub-topic relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici, all'adattamento al cambiamento climatico e all'energia.

In particolare, il tema dell'energia è risultato materiale secondo la prospettiva di impatto lato own operations ed è stato identificato un impatto positivo attuale che il tema stesso ha sul riscaldamento globale tramite operazioni di efficientamento energetico di uffici e filiali, che consentono di ridurre l'impatto del Gruppo in termini di emissioni di gas effetto serra, e un impatto negativo attuale correlato al consumo di energia elettrica che, alimentata per la maggior parte dalla combustione di combustibili fossili, produce grandi quantità di gas serra come anidride carbonica, metano e protossido di azoto, che contribuiscono al cambiamento climatico e hanno un impatto negativo sull'ambiente.

Con riferimento alla prospettiva finanziaria, in corrispondenza del tema è stato identificato il rischio di transizione, con orizzonte medio-lungo, come driver di rischio ESG che possa impattare in maniera "significativa" sul rischio di credito e in maniera "potenzialmente significativa" sul rischio operativo, reputazionale e strategico.

Il tema della mitigazione dei cambiamenti climatici è risultato materiale secondo la prospettiva di impatto lato business ed è stato identificato un impatto negativo potenziale correlato alle esposizioni verso imprese che generano un impatto sugli ecosistemi, sulle persone e l'economia a causa del verificarsi di eventi climatici estremi connessi alle emissioni di gas serra e un impatto negativo attuale correlato ai finanziamenti erogati a privati per l'acquisto di immobili che impattano sul cambiamento climatico.

  • o definire gli alberi causali di trasmissione dei rischi climatici e ambientali sui rischi finanziari già presidiati dal Gruppo;
  • o valutare la materialità di tali fattori di rischio climatico-ambientale per ciascuna categoria di rischio finanziario (si veda tabella di seguito riportata);
  • o monitorare ed accertare il livello di esposizione ai fattori climatico-ambientali mediante analisi degli attivi (ad. es. finanziamenti, immobili a garanzia dei finanziamenti, immobili di proprietà);
Con riferimento alla prospettiva finanziaria, in corrispondenza del tema è stato identificato il rischio di transizione,
con orizzonte medio-lungo, come driver di rischio ESG che può impattare in maniera "significativa" sul rischio di
credito e "potenzialmente significativa" sul rischio operativo, reputazionale e strategico.
strategico. Il tema dell'adattamento al cambiamento climatico è risultato materiale secondo la prospettiva finanziaria, in
corrispondenza del tema sono stati identificati il rischio fisico acuto e cronico, rispettivamente con orizzonte
breve e medio-lungo, come driver di rischio ESG che possano impattare in maniera "significativa" sul rischio di
credito per il rischio fisico cronico e "potenzialmente significativa" per il rischio fisico acuto, nonché in maniera
"potenzialmente significativa" per entrambi i driver di rischio ESG per il rischio operativo, reputazionale e
Il processo per identificare e valutare gli impatti, rischi e opportunità legati al clima prevede di:
o definire gli alberi causali di trasmissione dei rischi climatici e ambientali sui rischi finanziari già presidiati
dal Gruppo;
o valutare la materialità di tali fattori di rischio climatico-ambientale per ciascuna categoria di rischio
finanziario (si veda tabella di seguito riportata);
o monitorare ed accertare il livello di esposizione ai fattori climatico-ambientali mediante analisi degli
attivi (ad. es. finanziamenti, immobili a garanzia dei finanziamenti, immobili di proprietà);
o quantificare l'impatto dei fattori climatico-ambientali.
Topic Sub-topic Driver di rischio Orizzonte temporale Rischio di credito
Financial Magnitude x Likelihood
Rischio Operativo
Financial Magnitude x Likelihood
Rischio Reputazionale
Financial Magnitude x Likelihood
Rischio di liquidità
Financial Magnitude x Likelihood
Rischio di mercato
Financial Magnitude x Likelihood
Rischio strategico
Financial Magnitude x Likelihood
Mitigazione al cambiamento Rischio di transizione M
edio, lungo
5 3 3 1 1 3
climatico
Adattamento al cambiamento
climatico
Rischio fisico acuto Breve 3 3 3 1 1 3
Cambiamenti climatici Adattamento al cambiamento
climatico
Rischio fisico cronico M
edio, lungo
5 3 3 1 1 3

A fronte delle evidenze derivanti dall'analisi dei canali di trasmissione e di materialità finanziaria, il Gruppo conduce inoltre una periodica analisi di accertamento volta a valutare le opportunità e i rischi derivanti dai fattori climatico-ambientali (fisico e transizione).

Questa fase si fonda sull'acquisizione di score di rischio (di transizione e fisico) da un info-provider esterno. Si riportano di seguito, per quanto afferente al rischio fisico, gli eventi analizzati, che consentono una completa copertura36 dei fenomeni37 indicati nell' Appendice A, Classificazione dei pericoli legati al clima, Regolamento Delegato (UE) 2021/2139 della commissione, 4 giugno 2021:

36 Gli eventi presentati nel Regolamento Delegato sono stati ricondotti ai dodici eventi climatici sopra descritti. Sono stati infatti isolati gli eventi non materiali per l'Italia (non considerati nell'analisi) e gli eventi riconducibili allo stesso fenomeno, evitando così un double counting 37 Gli eventi considerati comprendono anche eventi non climatici (sisma e tsunami), analizzati separatamente. Come evidente dal grafico, tali eventi non concorrono alla definizione dell'indicatore di rischio climatico

L'analisi di accertamento è stata condotta sul rischio di credito e sul rischio operativo, andando a valutare il potenziale impatto sugli attivi aziendali (ad. es. crediti, immobili a garanzia dei finanziamenti, immobili di proprietà della Banca) derivanti dai rischi fisici e di transizione.

In particolare, lato rischio di credito, le analisi condotte valutano il portafoglio finanziamenti in essere differenziando tra clienti "Imprese" e clienti "Privati" e valutando sia lo stock di crediti in essere sia le nuove erogazioni, distinguendo tra rischio connesso al cliente affidato e rischio connesso all'immobile posto a garanzia del finanziamento. Lato rischio operativo, invece, il Gruppo monitora l'esposizione ai rischi fisici degli immobili di proprietà.

Ad oggi le analisi di identificazione, materialità ed accertamento dei rischi ESG all'interno delle categorie di rischio già oggetto di monitoraggio da parte del Gruppo sono condotte sugli attivi aziendali senza la definizione di un impatto diversificato in base agli orizzonti temporali di breve, medio e lungo periodo.

Le analisi di monitoraggio valutano il potenziale impatto dei fattori climatico-ambientali considerando l'intera vita residua degli attivi oggetto di accertamento (ad. es. crediti, immobili a garanzia, immobili di proprietà).

La misura in cui gli attivi aziendali (ad. es. crediti, immobili a garanzia, immobili di proprietà) potrebbero essere esposti ai pericoli legati al clima è misurata mediante score climatico-ambientali (fisico e transizione) forniti da info-provider esterni che tengono in considerazione diversi scenari climatici:

    1. gli score si basano sulle coordinate geospaziali specifiche delle sedi legali e produttive delle imprese, degli immobili a garanzia dei finanziamenti e degli immobili di proprietà della Banca;
    1. tali score tengono in considerazione il livello di sensibilità ai diversi fattori climatici in base al settore di appartenenza delle controparti e alla conseguente materialità degli impatti dei singoli eventi sulle imprese;
    1. la valutazione del rischio viene effettuata sulla base della natura del rischio stesso e tiene in considerazione una molteplicità di elementi, che comprendono la frequenza degli eventi passati, l'esposizione della singola area a fenomeni specifici, la probabilità di accadimento di alcuni eventi, la potenziale evoluzione negli scenari climatici RCP 4.5 ("Forte mitigazione") – assume la messa in atto di alcune iniziative per controllare le emissioni. Sono considerati scenari di stabilizzazione: entro il 2070 le emissioni di CO2 scendono al di sotto dei livelli attuali e la concentrazione atmosferica si stabilizza, entro la fine del secolo, a circa il doppio dei livelli preindustriali e RCP 8.5 (comunemente associato all'espressione "Business-as-usual", o "Nessuna mitigazione") – crescita delle emissioni ai ritmi attuali. Tale scenario assume, entro il 2100, concentrazioni atmosferiche di CO2 triplicate o quadruplicate rispetto ai livelli preindustriali, secondo orizzonti temporali coerenti.

E2.IRO-1 – Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti legati all'inquinamento

L'analisi di doppia rilevanza svolta dal Gruppo Banco Desio ha evidenziato l'inquinamento come uno degli aspetti materiali nella prospettiva di impatto lato "business". In particolare, l'attenzione e le analisi del Gruppo si sono rivolte agli impatti relativi alle esposizioni del portafoglio, con particolare riferimento a quelle verso imprese. Le analisi sono state condotte valutando la distribuzione a livello settoriale sulla base del NACE38 di riferimento. I risultati ottenuti mostrano un'esposizione di portafoglio per oltre il 50% nei settori "C - Manifatturiero" e "G - Commercio all'ingrosso e al dettaglio, riparazione di veicoli, motocicli e beni personali/della casa". Per questi settori, si è evidenziata una maggiore concentrazione verso settori di fabbricazione dei prodotti alimentari, prodotti chimici, prodotti in gomma e plastica, fabbricazione di macchine e attrezzature, e verso il commercio di veicoli a motore e il commercio di altri prodotti. Il Gruppo ha ritenuto pertanto che tali esposizioni possano potenzialmente generare un impatto indiretto particolarmente significativo sul tema dell'inquinamento, in linea con quanto riportato dalla mappa UNEP FI Impact Radar.

In tale contesto, infatti, sono risultati rilevanti come impatto di business negativo e attuale, i sub-topic relativi all'inquinamento dell'aria, dell'acqua, del suolo, l'inquinamento di organismi viventi e risorse alimentari, sostanze preoccupanti, sostanze estremamente preoccupanti e microplastiche. In particolare, sono risultate materiali le esposizioni verso imprese che generano un impatto:

  • sull'inquinamento atmosferico dovuto al rilascio di gas e sostanze inquinanti che incidono sulla qualità dell'aria;
  • sulle persone e sugli ecosistemi dovuto all'inquinamento dell'acqua tramite scarichi idrici;
  • sugli ecosistemi dovuto all'inquinamento del suolo causati dalla costruzione e/o manutenzione delle sedi operative condotti con pratiche non in linea con la normativa vigente;
  • sugli ecosistemi dovuto all'inquinamento di flora e fauna nei pressi delle sedi operative e connesso alle attività di costruzione e manutenzione delle sedi o alla gestione impropria delle risorse idriche;
  • sulla salute delle persone e sull'ambiente legati all'acquisto e al l'utilizzo di sostanze preoccupanti;
  • sulla salute delle persone e sull'ambiente legati all'acquisto e al l'utilizzo di sostanze estremamente preoccupanti; e
  • legato alla produzione e dispersione di microplastiche che generano effetti nocivi sull'ambiente e persone.

Tali risultanze, considerando il business bancario e finanziario in cui il Gruppo opera, non hanno reso necessaria l'analisi dell'ubicazione delle sedi del Gruppo. Inoltre, durante le attività di stakeholder engagement, gli impatti positivi e negativi a livello di "own operations" sono stati sottoposti all'attenzione degli stakeholder, incluse le comunità interessate, che tuttavia non hanno ritenuto tali temi come rilevanti data la tipologia di operazioni proprie che svolge la Banca. Per ulteriori dettagli sulle modalità di coinvolgimento degli stakeholder, tra cui le comunità interessate, si rimanda alla sezione 12.1.4 Valutazione della rilevanza.

E4.IRO-1 — Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti connessi alla biodiversità e agli ecosistemi

L'analisi di doppia rilevanza svolta dal Gruppo Banco Desio ha evidenziato la biodiversità come uno degli aspetti materiali nella prospettiva di impatto lato "business". In particolare, il focus delle analisi del Gruppo è stato sugli impatti relativi alle esposizioni del portafoglio, con particolare riferimento a quelle verso imprese. Come già riportato precedentemente, le analisi sono state condotte valutando la distribuzione a livello settoriale sulla base del NACE di riferimento. I risultati ottenuti mostrano un'esposizione di portafoglio per oltre il 50% nel settore "C - Manifatturiero". Più nel dettaglio, per questo ambito si è evidenziata una maggiore concentrazione verso settori di fabbricazione dei prodotti chimici, prodotti in gomma e plastica, fabbricazione di macchine e attrezzature. Il Gruppo ha ritenuto pertanto che tali esposizioni possano potenzialmente generare un impatto indiretto particolarmente significativo sul tema dell'inquinamento, in linea con quanto riportato dalla mappa UNEP FI Impact Radar.

Nell'analisi non sono state individuate dipendenze particolari dalla biodiversità, dagli ecosistemi e dai relativi servizi data la natura delle operazioni della Banca. In tale contesto, infatti, sono risultati rilevanti come impatto di business negativo e attuale, i sub-topic relativi agli impatti sullo stato delle specie, agli impatti e dipendenze in termini di servizi ecosistemici e ai fattori di impatto diretti sulla perdita di biodiversità. In particolare, sono risultate materiali le esposizioni verso imprese che generano un impatto sulla biodiversità legato a:

38 Il NACE (Classificazione statistica delle attività economiche nella Comunità europea) è un sistema di classificazione generale utilizzato per sistematizzare ed uniformare le definizioni delle attività economico/industriali nei diversi Stati membri dell'Unione europea.

  • utilizzo inefficiente delle risorse che potrebbero portare alla perdita di habitat in cui risiedono specie locali;
  • interruzione dei servizi ecosistemici, in particolare della capacità di assorbimento delle acque piovane, connesso all'occupazione dello spazio fisico da parte di edifici/costruzioni;
  • perdita della popolazione di specie autoctone e interruzione dei servizi ecosistemici dovute allo sfruttamento diretto o all'introduzione di specie invasive.

In linea con quanto verificatosi con il tema dell'inquinamento, tali risultanze, considerando il business bancario e finanziario di operatività, non hanno reso necessaria l'analisi dell'ubicazione delle sedi del Gruppo.

Inoltre, durante le attività di stakeholder engagement, gli impatti positivi e negativi a livello di "own operations" sono stati sottoposti all'attenzione degli stakeholder, incluse le comunità interessate, che tuttavia non hanno ritenuto tali temi come prioritari data la tipologia di operazioni proprie che svolge la Banca. Per ulteriori dettagli sulle modalità di coinvolgimento degli stakeholder, tra cui le comunità

12.2 La nostra responsabilità verso l'ambiente

12.2.1 Il nostro impegno per il contrasto ai cambiamenti climatici

Requisiti informativi della sezione:

E1.SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

E1-1 Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici

E1-2 Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi

E1-3 Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici

E1-4 Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi

E1-5 Consumo di energia e mix energetico

E1-6 Emissioni lorde di GHGdi scope1, 2, 3 ed emissioni GHG totali

E1-7 Assorbimenti di GHG e progetti di mitigazione delle emissioni di GHG finanziati con crediti di carbonio

Politiche

  • Policy Ambientale
  • Policy per l'integrazione dei fattori ESG nella concessione del credito
  • Policy per gli investimenti responsabili del portafoglio di proprietà
  • Policy per l'integrazione dei fattori ESG nelle decisioni di investimento delle gestioni patrimoniale
  • Policy per l'integrazione dei fattori ESG dei prodotti finanziari oggetto dei servizi di investimento prestati alla clientela

12.2.1.1 Governance e strategia ambientale nel modello di business

Il Gruppo Banco Desio, consapevole dei cambiamenti climatici che stanno investendo il nostro pianeta, considera prioritario il tema della tutela dell'ambiente come risorsa fondamentale per il benessere dell'umanità. L'Unione Europea, in particolar modo, si è prefissata di darsi degli obiettivi e delle scadenze che, per quanto ovvio, debbano riportare risultati controllati e misurati in modo certificato. La nostra nazione, attraverso l'emanazione di Decreti Ministeriali con il supporto tecnico di ENEA (es. Dlg 102/2014), si è prefissata di perseguire degli obiettivi, comuni anche alle altre nazioni europee, al fine di dare attuazione ad un programma che preveda degli investimenti mirati in ambito di efficientamento energetico con la verifica certificata dei risultati raggiunti.

SBM-3 – Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

L'identificazione dei rischi climatici (fisico e di transizione) è stata effettuata mediante l'analisi dei canali di trasmissione.

Gli alberi causali di trasmissione dei rischi climatico-ambientali sui rischi finanziari del Gruppo sono stati definiti nel rispetto di una tassonomia dei rischi allineata ai principi e linee guida definiti dall'Autorità Bancaria Europea e dalla Banca d'Italia, tenuto conto della complessità operativa, dimensionale e organizzativa del Gruppo.

I fattori climatico-ambientali (i.e. degrado ambientale e cambiamento climatico), sotto forma di rischio fisico e di transizione, si propagano all'interno delle categorie di rischio canoniche del Gruppo attraverso l'alberatura definita a livello micro e macroeconomico, che va diramandosi in fattori di vulnerabilità di transizione e fisici (Transition Vulnerability Factors e Physical Vulnerability Factors).

L'esercizio di analisi dei canali di trasmissione viene effettuato per ogni categoria di rischio convenzionale di vigilanza prudenziale già presidiata dal Gruppo: Rischio di credito e controparte, Rischio di mercato, Rischio di liquidità, Rischio strategico e di business, Rischio operativo (incl. reputazionale e legale).

Inoltre, per ciascuna categoria di rischio già presidiata dal Gruppo, l'analisi è distinta tra rischio fisico e rischio di transizione e tra clienti "Imprese" e clienti "Privati".

Dall'analisi dei canali di trasmissione emerge una potenziale rilevanza dei fattori climatico-ambientali per tutte le categorie di rischio già presidiate dal Gruppo.

La banca ha individuato i rischi e le opportunità che potrebbero influenzare significativamente il suo sviluppo, la situazione patrimoniale-finanziaria, i risultati economici e i flussi finanziari, sia a breve che a medio e lungo termine. Per quanto riguarda i rischi climatici, è stata condotta un'analisi approfondita che ha permesso di identificare sia i rischi fisici che quelli di transizione.

Ad oggi il Gruppo conduce analisi volte a:

  • o definire gli alberi causali di trasmissione dei rischi climatici e ambientali sui rischi finanziari già presidiati dal Gruppo;
  • o valutare la materialità di tali fattori di rischio climatico-ambientale per ciascuna categoria di rischio finanziario;
  • o monitorare ed accertare il livello di esposizione ai fattori climatico-ambientali mediante analisi degli attivi (ad. es. finanziamenti, immobili a garanzia dei finanziamenti, immobili di proprietà);
  • o quantificare l'impatto dei fattori climatico-ambientali.

In sintesi, l'analisi di accertamento è stata condotta su:

  • Rischio di credito:
      1. valutazione del portafoglio finanziamenti in essere, distinguendo tra clienti "Imprese" e clienti "Privati";
      1. valutazione dello stock di crediti in essere e delle nuove erogazioni;
      1. distinzione tra rischio connesso al cliente affidato e rischio connesso all'immobile posto a garanzia del finanziamento.
  • Rischio operativo:

monitoraggio dell'esposizione ai rischi fisici degli immobili di proprietà. La valutazione del rischio viene effettuata sulla base della natura del rischio stesso e tiene in considerazione una molteplicità di elementi, che comprendono la frequenza degli eventi passati, l'esposizione della singola area a fenomeni specifici, la probabilità di accadimento di alcuni eventi, la potenziale evoluzione negli scenari climatici RCP 4.5 e RCP 8.5, secondo orizzonti temporali coerenti.

Il Gruppo è impegnato a sviluppare ulteriormente l'analisi di rilevanza svolta nel corso dell'esercizio di riferimento, per determinare i rischi fisici e di transizione rilevanti considerando gli scenari climatici e aziendali, in particolare partendo dagli scenari / score di rischio forniti dai provider e dall'analisi del contesto operativo e di business.

E1-1 – Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici

Come riportato nel capitolo 12.1.3Strategia e modello aziendale di sostenibilità, tutte le iniziative e azioni che il Gruppo Banco Desio si impegna a adottare per supportare la transizione verso un'economia sostenibile e a basse emissioni sono comprese nel pilastro "ESG Infusion" del Piano industriale 2024-2026, "Beyond26", approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 23 novembre 2023, i cui obiettivi, di impatto diretto e indiretto, vengono monitorati periodicamente.

Nel corso dell'esercizio 2025 si svolgeranno analisi propedeutiche alla predisposizione di un piano di transizione, ad oggi non definito, che verrà sottoposto all'esame degli organi competenti a valle di un adeguato processo di analisi dettagliato, tenuto conto della complessità operativa, dimensionale e organizzativa del Gruppo, che ad oggi è impegnato nel raggiungimento della neutralità carbonica con riferimento alle emissioni GHG Scope 1 entro il 2030 e nel mantenimento del 100% dell' energia elettrica consumata proveniente da fonte rinnovabile certificata.

L'impegno del Gruppo è da un lato concentrato sulla progressiva riduzione delle emissioni dirette GHG Scope 1 e 2 tramite un ulteriore efficientamento dei consumi, tramite specifiche iniziative di adeguamento degli impianti e di efficientamento energetico poste in essere presso la Capogruppo e le filiali nonché sostituzione di impianti ormai obsoleti con soluzioni tecnologicamente avanzate e a basso consumo energetico, e dall'altro, sulle emissioni dirette residue, tramite iniziative di piantumazione e acquisto di carbon credits, per cui nel corso del 2024 è stato selezionato il partner commerciale.

Il focus del Gruppo è anche nello sviluppo di iniziative per ridurre le emissioni indirette, derivanti dalle attività di business: è infatti impegnato nel supporto alla transizione climatico-ambientale delle imprese, principalmente PMI e Small Business, e dei privati, anche tramite la progressiva riduzione dell'esposizione dai settori ex art.12 dell'Accordo di Parigi rispetto alle attività complessive. Dal lato della raccolta diretta, invece, l'attenzione è posta sull'emissione di green-social-sustainable bond e sull'impegno alla progressiva estensione, nel proprio funding plan, del GSS Bond Framework. Per le attività legate al Wealth Management le iniziative del Gruppo sono rivolte all'ampliamento della gamma di prodotti di risparmio gestito collocati, così come delle proprie Gestioni Patrimoniali, classificati ex. Artt. 8/9 SFDR e allo sviluppo dei volumi, mentre per la Bancassicurazione il Gruppo è impegnato nell'ampliamento della gamma prodotti "vita" classificati ex artt. 8/9 SFDR e "danni" (classificati ESG secondo la tassonomia interna) e lo sviluppo dei volumi.

12.2.1.2 Gestione dei cambiamenti climatici

E1-2 – Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi

Al fine di integrare i fattori di sostenibilità nella propria operatività, il Gruppo si è dotato nel tempo di diverse politiche, con cui ribadisce il proprio impegno nell'orientare le proprie attività di business in modo da soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni e al fine di creare valore sostenibile per tutti i propri stakeholder. In particolare, la "Policy ambientale" definisce i principi chiave legati alla tutela ambientale e le modalità con cui il Gruppo Banco Desio intende gestire le proprie responsabilità ambientali dirette (applicando standard tecnologici, procedurali e comportamentali nello svolgimento delle proprie attività) e indirette (includendo gli aspetti ambientali nelle politiche creditizie e di investimento responsabile come anche nell'offerta di prodotti e servizi ai propri clienti), promuovendone la consapevolezza tra gli stakeholder. Il Gruppo Banco Desio si impegna ad adottare un approccio precauzionale alle questioni ambientali rilevanti, con il duplice obiettivo di contenere, da un lato, i rischi connessi alle operazioni commerciali (impatti diretti) e, dall'altro, di potenziare le nuove opportunità di business che derivano dalla gestione della tematica, in tutte le aree strategiche di attività.

Attraverso la suddetta Policy, il Gruppo Banco Desio intende inoltre contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) definiti dall'ONU nell'ambito dell'Agenda 2030; per questo, come evidenziato nella sezione "12.1.3 Strategia e modello aziendale di sostenibilità" del Gruppo Banco Desio, si è provveduto a individuare gli indicatori di performance più significativi, a fissarne obiettivi di miglioramento realizzabili e a monitorare periodicamente i risultati conseguiti adottando soluzioni gestionali adeguate.

La Policy Ambientale in particolare delinea l'insieme di azioni volte alla mitigazione degli impatti diretti generati dalle proprie attività che incidono potenzialmente in modo negativo sulle problematiche ambientali connesse al consumo di risorse, emissioni di sostanze nocive e produzione dei rifiuti. Il focus è posto infatti sulla gestione ambientale (gestione dell'energia e degli impatti ambientali certificati), utilizzo responsabile delle risorse, efficientamento energetico e riduzione dei consumi, riduzione delle emissioni in atmosfera, gestione responsabile dei rifiuti, mobilità sostenibile e acquisti sostenibili.

Il Gruppo nel corso del 2024 ha voluto definire la "Tassonomia Interna ESG", ovvero un compendio, sviluppato in coerenza con gli impegni e i target del piano industriale, al fine di rappresentare in un unico documento le diverse tipologie di prodotti e servizi con caratteristiche di sostenibilità offerti alla clientela che sono declinati più dettagliatamente nelle seguenti politiche di cui si riporta di seguito una sintesi:

o "Policy per l'integrazione dei fattori ESG nella concessione del credito" (o "Policy ESG del credito"), si inserisce nel più ampio perimetro delle Politiche di Credito, con l'obiettivo di contribuire alla progressiva sensibilizzazione del target di clientela verso modelli economici sempre più sostenibili. Il documento sottolinea l'impegno strategico del Gruppo verso una finanza sul credito responsabile e orientata al lungo termine, in cui l'analisi creditizia incorpora valutazioni sui rischi ESG oltre ai tradizionali parametri economicofinanziari. Il Gruppo si impegna attivamente nello sviluppo e nella promozione di prodotti di credito che supportino la clientela nel percorso verso una transizione sostenibile, ampliando la propria offerta commerciale, offrendo prodotti creditizi che favoriscano uno sviluppo sostenibile e che incentivino i clienti a implementare pratiche e progetti a basso impatto ambientale e ad alto impatto sociale, per mezzo, e non solo, di prodotti che rispettano i requisiti di ammissibilità e allineamento al Regolamento (UE) 852/2020 (la c.d. Tassonomia UE);

  • o "Policy per gli investimenti responsabili del portafoglio di proprietà" (o "Policy ESG di tesoreria"), volta ad adottare una metodologia di selezione degli strumenti finanziari che tenga conto di fattori ESG come parte integrante del processo di investimento, al fine di mitigare i rischi operativi e reputazionali e coerente con il quadro normativo vigente. Sebbene il ruolo principale del portafoglio titoli di proprietà sia quello di facilitare la prudente gestione delle riserve di capitale a supporto della liquidità, della stabilità finanziaria e della strategia del Gruppo stesso, Banco Desio sostiene l'esigenza di definire un approccio strutturato all'integrazione della sostenibilità negli investimenti: l'obiettivo è l'implementazione dell'analisi dei rischi ESG sia nella fase della selezione degli investimenti, sia nel successivo monitoraggio del portafoglio titoli di proprietà e tesoreria;
  • o "ESG framework per le decisioni di investimento delle Gestioni Patrimoniali" (o "Policy ESG delle Gestioni Patrimoniali"), creato sulla base dei valori definiti nel Codice Etico, della mission e degli impegni in materia di sostenibilità, con l'obiettivo di adottare una metodologia di selezione degli strumenti finanziari che tiene conto dei fattori ESG e dei KPI di sostenibilità come parte integrante del processo di investimento. Questa politica rafforza quindi l'impegno del Gruppo nei confronti dei propri stakeholder per quanto riguarda l'integrazione della sostenibilità nelle decisioni di investimento relativamente al Servizio di Gestione Patrimoniale offerto alla clientela, nonché l'impegno continuo del Gruppo verso tali tematiche;
  • o "Policy per l'integrazione dei fattori ESG dei prodotti finanziari oggetto dei servizi di investimento prestati alla clientela" (o "Policy ESG dei prodotti d'investimento"), definisce le modalità di integrazione del grado di rischio di sostenibilità (Environmental, Social, Governance - ESG) degli strumenti finanziari oggetto di consulenza alla clientela e in linea con le preferenze della stessa in ambito sostenibilità secondo quanto definito dal Regolamento Delegato (UE) 2021/1253 ad integrazione di quanto previsto dalla c.d. MiFID II.

E1-3 – Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici

In linea con gli sforzi compiuti negli anni precedenti, anche nel 2024 il Gruppo ha implementato una serie di strategie per la decarbonizzazione necessarie a raggiungere gli obiettivi prefissati nell'arco del Piano Industriale "Beyond26". Infatti, consapevole che le dotazioni d'ufficio, gli strumenti di lavoro e gli impianti tecnologici dei luoghi di lavoro sono gli elementi più rilevanti per il consumo di energia elettrica e di combustibili, il Gruppo si è dotato già da tempo di apposite "Disposizioni in materia di utilizzo delle risorse energetiche" in armonia con gli obiettivi di risparmio e di efficienza in grado di garantire nel tempo sia l'eliminazione degli sprechi e la salvaguardia delle risorse energetiche comuni, sia l'ottimizzazione dei costi interni. È continuata l'attività annuale di ristrutturazione e/o adeguamento degli impianti relativi alla Sede della Capogruppo e delle filiali, tecnologicamente superati e con rendimenti bassi. Tra le principali attività perseguite, in base ad un piano di priorità, si segnalano:

  • trasformazione a LED delle insegne a seguito guasto (attività oramai collaudata e ripetibile nel tempo);
  • sostituzione di nr. 13 impianti di climatizzazione invernale/estiva con l'obiettivo di:
    • o efficientare le prestazioni energetiche delle apparecchiature, riducendo i consumi delle fonti di energia con effetti positivi sul contenimento dei costi della bolletta elettrica;
    • o migliorare il comfort degli ambienti di lavoro a beneficio del personale e della clientela (attività oramai collaudata e ripetibile nel tempo);
  • adeguamento dell'impianto di illuminazione di nr. 17 filiali;
  • adeguamento dell'impianto di illuminazione dei parcheggi interrati della Sede Desio;
  • sostituzione di nr. 4 Unità trattamento dell'aria della Sede Desio;
  • adeguamento dell'impianto di illuminazione dei piani primo e secondo corpo C e dell'auditurium della Sede, il cui completamento è avvenuto a febbraio 2025.

Questo insieme di azioni fa parte di un piano di efficientamento, da attuare nell'arco piano 2024-2026, funzionale a mitigare i danni correlati al consumo di energia elettrica, avendo pertanto un impatto positivo sul riscaldamento globale. Per maggiori dettagli sulla quantificazione dei risultati ottenuti tramite queste strategie si faccia riferimento alla sezione "E1-4 – Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi".

Si segnala che nel periodo di riferimento non sono state identificate spese operative (OpEx) e/o in conto capitale (CapEx) significative per le azioni qui riportate.

Il Gruppo, consapevole dei cambiamenti climatici che stanno investendo il nostro pianeta e dell'importanza delle azioni di ognuno di noi, è sensibile al tema della tutela dell'ambiente come risorsa per il benessere dell'umanità, e si impegna a svolgere la propria parte per un cambiamento verso un'economia più sostenibile. La Banca dedica quindi parte delle proprie risorse nella realizzazione delle azioni identificate, presenti e future.

12.2.1.3 Consumi ed emissioni

E1-5 – Consumo di energia e mix energetico

I dati esposti sono calcolati considerando il perimetro consolidato del Gruppo a fine del periodo di rendicontazione (31 dicembre 2024). I numeri riportati si riferiscono a dati reali; ogni volta che è stato necessario utilizzare stime è stata fornita la relativa disclosure. Si precisa che le metriche non sono state sottoposte a convalida da parte di un ente esterno.

Consumo totale di energia Unità di 31.12.2024
misura
Consumo di combustibili MWh 5.934
Consumo di combustibili da fonti fossili MWh 5.934
di cui diesel 561
di cui benzina MWh 823
di cui gas naturale 4.550
Consumo di combustibili da fonti rinnovabili MWh
Energia acquistata MWh 12.362
Energia acquistata da fonti fossili MWh 966
di cui energia elettrica 31
di cui calore MWh 935
di cui raffrescamento
di cui vapore
Energia acquistata da fonti rinnovabili MWh 11.395
di cui energia elettrica 11.395
di cui calore MWh
di cui raffrescamento
di cui vapore -
Energia acquistata da fonti nucleari MWh -
Energia autoprodotta MWh
Totale energia consumata MWh 18.296
di cui da fonti fossili MWh 6.901
In percentuale rispetto al totale dei consumi % del totale 37.7%
di cui da fonti rinnovabili MWh 11.395
In percentuale rispetto al totale dei consumi % del totale 62,3%
di cui da fonti nucleari MWh
In percentuale rispetto al totale dei consumi % del totale 0%

39

L'obbligo di informativa E1-5 serve a illustrare il consumo totale di energia in valore assoluto della Banca, il miglioramento della sua efficienza energetica, la sua esposizione ad attività legate al carbone, al petrolio e al gas e la quota di energia da fonti rinnovabili nel suo mix energetico complessivo.

Per la rendicontazione del consumo di energia e del mix energetico nel 2024, il Gruppo ha applicato i fattori di conversione e le formule previste dalle "Linee Guida sull'applicazione nell'ambito dell'operatività bancaria degli European Sustainability Reporting Standard (ESRS) in materia ambientale" di "ABI".

Si sottolinea che il Gruppo considera questi consumi derivanti da fonti rinnovabili solo se l'origine dell'energia acquistata è chiaramente definita negli accordi contrattuali con i fornitori.

Inoltre, nel calcolo dei consumi derivanti dalle flotte auto sono state considerate le seguenti categorie:

  • Auto ad uso strumentale;
  • Auto ad uso promiscuo: per separare l'uso aziendale dall'uso personale dei dipendenti. Per queste ultime è stato considerato a carico dell'azienda solo il 70% dei consumi totali.

Per la quantificazione dei consumi di gas condominiale di alcuni siti del Gruppo, invece, sono state effettuate stime come ripartizione del consumo totale del condominio rispetto ai millesimi di superficie attribuibili alle sedi

39 Il consumo di combustibili da fonti rinnovabili include biocarburanti, biogas e idrogeno da fonti rinnovabili. Attualmente, questi combustibili non sono presenti all'interno del Gruppo.

di riferimento. Inoltre, nei mesi di novembre e dicembre, in alcuni casi i consumi energetici sono stati stimati basandosi sui consumi medi dei mesi precedenti o dellostesso periodo dell'anno precedente.

Nonostante l'ingresso nel perimetro del Gruppo della società controllata Dynamica Retail a partire dal 1° giugno 2024 e del ramo sportelli di Banca Popolare Puglia e Basilicata che Banco Desio ha acquisito il 7 dicembre u.s., il consumo totale di energia risulta pressoché in linea rispetto all'anno precedente, con una variazione percentuale complessiva dello 0,3%. Si registra un lieve incremento dell'energia da teleriscaldamento per la sede di Desio per far fronte a condizioni climatiche più rigide. Si è inoltre rilevato un maggiore consumo di benzina, in conseguenza dell'aumento del numero di veicoli aziendali con tecnologia ibrida.

Il perimetro utilizzato per la rendicontazione dei consumi energetici corrisponde a quello applicato per la comunicazione delle emissioni di GHG Scope 1 e 2.

L'obbligo di informativa E1-6, invece, è finalizzato ad illustrare gli impatti diretti ed indiretti dell'impresa sui cambiamenti climatici, tramite la quantificazione delle emissioni di gas effetto serra (GHG) generate dall'impresa nelle proprie attività e lungo la catena del valore a monte e a valle. Tale obbligo prevede la rendicontazione dei quantitativi, in tonnellate metriche di CO2eq di:

emissioni lorde di GHG di Scope 1:

emissioni dirette di gas serra provenienti da fonti di proprietà o controllate dall'organizzazione;

emissioni lorde di GHG di Scope 2:

emissioni indirette di gas serra derivanti dalla generazione e dall'utilizzo di energia elettrica, vapore, riscaldamento e raffreddamento acquistati o acquisiti dall'organizzazione (derivanti da consumi energetici);

emissioni lorde di GHG di Scope 3:

emissioni indirette di gas serra derivanti da attività non controllate dall'organizzazione, ma che si verificano lungo la sua catena del valore. In tale ambito, il Gruppo considera come categorie rilevanti la Categoria 1 "Beni e servizi acquistati", la Categoria 6 "Viaggi di lavoro" e la Categoria 15 "Investimenti".

emissioni totali di GHG.

E1-6 – Emissioni lorde di GHG Scope 1, 2, 3 ed emissioni GHG totali

Retrospettiva Traguardi e anni-obiettivo
Unità di
misura
31.12.2024 - Dato comparativo 31.12.2023 - Anno base % N / N-1 Obiettivo 2025 Obiettivo 2026
Emissioni GHG Scope 1
Emissioni lorde GHG Scope 1 tco2eq 1.175 1.188 -1,1% -4% -6%
Percentuale di emissioni GHG
Scope I coperta da sistemi
regolamentati di scambio di
quote di emissioni
75 0%
Emissioni GHG Scope 2
Emissioni lorde Scope 2 position
based
tco2eq 3.736
Emissioni lorde Scope 2 market
based
tco2eq 444
Emissioni GHG Scope 3
Emissioni indirette lorde totali GHG
Scope 3
tco2eq 4.765.793
I. Beni e servizi acquistati tco2eq 74
6. Viaggi d'affari tco2eq 424
15. Investimenti tco2eq 4.765.295
Emissioni GHG totali
Emissioni totali position based tco2eq 4.770.704
Emissioni totali market based tco2eq 4.767.412

40

Per la rendicontazione dell'obbligo di informativa E1-6, il Gruppo ha applicato i fattori di conversione e le formule previste dalle "Linee Guida sull'applicazione nell'ambito dell'operatività bancaria degli European Sustainability Reporting Standard (ESRS) in materia ambientale" di ABI, oltre agli orientamenti del GHG Protocol, come indicato dagli ESRS.

40 Al netto della controllata Dynamica le emissioni GHG Scope 1 sono pari a 1.164 tCO2eq, di conseguenza il dato "% N / N-1" senza Dynamica è pari al -2%. Per ulteriori dettagli fare riferimento a quanto indicato nella sezione "12.1.3 Strategia e modello aziendale di sostenibilità".

Le emissioni di Scope 1 e Scope 2 riportate sopra si riferiscono esclusivamente al perimetro del Gruppo contabile consolidato. Non sono incluse emissioni derivanti da partecipazioni in società collegate, joint venture o controllate non consolidate con controllo operativo.

Nel calcolo delle emissioni da flotte auto ai fini dello Scope 1 sono state considerate le seguenti categorie:

  • Auto ad uso strumentale;
  • Auto ad uso promiscuo: per separare l'uso aziendale dall'uso personale dei dipendenti per le auto ad uso promiscuo per quest'ultime è stato considerato a carico dell'azienda il 70% dei consumi totali.

Nel calcolo delle emissioni di Scope 2, invece, è prevista la rendicontazione mediante due metodologie:

  • Location-based che considera il contributo dei fattori di emissione medi della rete di distribuzione nazionale utilizzata dal Gruppo per i propri consumi di energia elettrica, attribuendo lo stesso peso sia alle emissioni relative a energia elettrica da fonti rinnovabili che a quelle da fonti non rinnovabili;
  • Market-based che considera il contributo positivo nel conteggio delle emissioni di alcune forme contrattuali scelte dal Gruppo, come ad esempio l'acquisto certificato di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili tramite Certificati di Garanzia d'Origine, che abbattono il relativo fattore di emissione a zero.

Nel 2024, le emissioni di Scope 2 sono aumentate leggermente a causa dell'inclusione della nuova controllata Dynamica nel perimetro di rendicontazione. Inoltre, a differenza dell'anno precedente, il Gruppo ha valorizzato anche le emissioni di Scope 2 secondo l'approccio Market-based sia a causa dell'ingresso della controlla Dynamica sia per la rendicontazione del teleriscaldamento secondo tale approccio. Questo perché la nuova controllata Dynamica, pur avendo cambiato fornitore nel corso dell'anno per garantire che il 100% dell'energia acquistata provenga da fonti rinnovabili, ha comunque acquistato energia da fonti fossili per alcuni mesi41. Di conseguenza, l'acquisto certificato di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili tramite Certificati di Garanzia d'Origine che abbattono il relativo fattore di emissione a zero, si concretizza nel 99,7% dell'energia elettrica da fonti rinnovabili.

Per il calcolo delle emissioni Scope 3 il Gruppo ha effettuato un'analisi dettagliata del proprio modello di business e di tutti i soggetti rappresentativi della propria value chain, al fine di comprendere quali delle 15 categorie previste dal GHG Protocol Corporate Standard risultassero significative.

A conclusione dell'analisi sono risultate significative le categorie:

  • Categoria 1. "Beni e servizi acquistati": estrazione, produzione e trasporto di beni e servizi acquistati o acquisiti dalla società nell'anno di riferimento;
  • Categoria 6. "Viaggi di lavoro": trasporto dei dipendenti per attività aziendali durante l'anno di rendicontazione (in veicoli non di proprietà o gestiti dalla società);
  • Categoria 15. "Investimenti": gestione degli investimenti (inclusi investimenti azionari e obbligazionari e finanziamenti di progetto) nell'anno di rendicontazione, non inclusi nello scope 1 o nello scope 2.

Si specifica che rispetto al precedente esercizio di reporting è stata mantenuta la rendicontazione della Categoria 6, mentre le Categorie 1 e 15 sono state calcolate per la prima volta.

Le emissioni scope 3 sono emissioni indirette di gas a effetto serra da fonti non direttamente controllate dall'organizzazione e sono spesso riconducibili a soggetti terzi all'interno della catena del valore.

Per tale ragione, le emissioni Scope 3, oltre all'utilizzo di dati primari forniti direttamente dalle entità finanziate raccolte tramite info provider, ha previsto anche l'utilizzo di stime e dati secondari.

Nello specifico, per il calcolo delle emissioni sono state utilizzate le seguenti stime:

  • Categoria 1: il Gruppo ha calcolato le emissioni relative al consumo di carta acquistata secondo la metodologia prevista da EXIOBASE. Monitorando le voci di spesa presenti nel Conto Economico del Gruppo e moltiplicando i dati raccolti per i fattori di emissione specifici forniti da EXIOBASE, è stato possibile ottenere una stima delle emissioni di gas serra associate all'uso di carta;
  • Categoria 6: in merito ai viaggi di lavoro dei propri dipendenti il Gruppo ha utilizzato i dati primari relativi alle distanze percorse forniti dai propri fornitori. Per le tratte per le quali questi dati non risultavano disponibili sono state utilizzate delle stime, servendosi di appositi applicativi e metodologie fornite dalle "Linee Guida sull'applicazione nell'ambito dell'operatività bancaria degli European Sustainability Reporting Standard (ESRS) in materia ambientale - Focus su obblighi di informativa E1-5, E1-6" di ABI Lab"

41 Al netto di Dynamica, le emissioni totali calcolate secondo l'approccio location-based ammontano a 4.901 tCO₂eq, mentre quelle calcolate secondo l'approccio market-based sono pari a 1.190 tCO₂eq.

(i.e. Ecopassenger). Infine, per il calcolo delle emissioni, sono stati utilizzati i fattori di emissioni forniti da "Department for Environment, Food & Rural Affairs (DEFRA)".

Per il calcolo delle Categoria 15 "Investimenti" oltre a quanto riportato dal GHG Protocol e dalle Linee Guida ABI Lab, il Gruppo ha fatto uso delle metodologie previste dal PCAF, la partnership globale di istituzioni finanziarie che lavorano insieme per sviluppare e implementare un approccio armonizzato per valutare le emissioni di gas serra associate ai loro prestiti e investimenti.

Nell'ottica di migliorare la qualità dei dati e il reporting, la Banca intende incrementare l'affidamento sui dati primari grazie alla collaborazione con i fornitori e ha la volontà di ampliare il numero delle categorie rendicontate. Così facendo sarà ridotta l'incertezza insita nel calcolo Scope 3 e verrà incrementato il perimetro di rendicontazione.

Rispetto alle 7 asset classes previste dal PCAF il Gruppo ha calcolato le emissioni di:

  • Finanziamenti per l'acquisto di immobili (Mortgages & Commercial Real Estate): il Gruppo ha considerato tutti i finanziamenti con destinazione d'uso nota e volta all'acquisto di un immobile. Il Gruppo, per il calcolo delle emissioni, ha utilizzato i database gestionali interni ma, non avendo a disposizione informazioni puntuali sui consumi degli immobili, ha fatto ricorso a stime utilizzando i fattori emissivi forniti dal PCAF. Le emissioni totali attribuibili a questa categoria risultano 58.892 tco2eq con un tasso di copertura del Gross Carrying Amount pari al 64%, dovuto all'esclusione di tutti i finanziamenti che non presentavano gli elementi necessari per il calcolo (e.g. superficie catastale, categoria catastale) e i finanziamenti con un Loan to Value maggiore di 1, esclusi dal calcolo per evitare una sovrastima delle emissioni attribuibili al Gruppo;
  • Debito Sovrano (Sovereign Debt): asset class che comprende obbligazioni sovrane e prestiti sovrani di tutte le scadenze emessi in valute nazionali o estere. Per il calcolo delle emissioni sovrane si è fatto ricorso ai dati pubblicati da "United Nations Framework Convention on Climate Change" che, nonostante calcolati con metodologie robuste, sono tuttavia stime;
  • Finanziamenti general purpose verso imprese (Business loans and unlisted equity): questa asset class include tutti i prestiti e linee di credito non scambiati su mercati regolamentati e per scopi generali, ovvero senza use of proceeds noto. Il Gruppo ha considerato tutti i propri finanziamenti verso imprese ed ha utilizzato dati primari, ottenuti tramite i propri fornitori, per il calcolo delle emissioni.

Le restanti categorie del PCAF, ovvero i prestiti per l'acquisto di autoveicoli (Motor vehicle loans) e Project Finance, non sono state incluse all'interno dell'analisi a causa della mancanza dei dati o della scarsa qualità degli stessi, oltre che all'assenza di metodologie robuste per il calcolo, che non hanno permesso di definire una stima verosimile delle emissioni del Gruppo.

Il perimetro delle emissioni finanziate include i mutui garantiti da immobili, i debiti sovrani, le gestioni patrimoniali e i finanziamenti corporate; in particolare il 12% delle emissioni sono calcolate a partire da dati primari ottenuti dai fornitori o da altri partner lungo la catena del valore.

Categorie di emissioni di gas serra di Scope 3 escluse:

  • Categoria 2. Beni Capitali: estrazione, produzione e trasporto di beni strumentali acquistati o acquisiti dalla società nell'anno di riferimento: questa categoria non è considerata sufficientemente rilevante per essere calcolata.
  • Categoria 3. Attività legate ai combustibili fossili: estrazione, produzione e trasporto di combustibili ed energia acquistati o acquisiti dalla società nell'anno di riferimento (non incluse all'interno dello Scope 1 e 2): questa categoria non è ritenuta sufficientemente rilevante
  • in considerazione del nostro utilizzo di energia in qualità di istituto finanziario.
  • Categoria 4. Trasporto e distribuzione a monte: trasporto e distribuzione dei prodotti acquistati dalla società nell'anno di riferimento: questa categoria non è considerata sufficientemente rilevante per essere calcolata in qualità di istituto finanziario.
  • Categoria 5. Rifiuti generati durante le attività operative: smaltimento e trattamento dei rifiuti generati dalle attività della società nell'anno di rendicontazione (in strutture non di proprietà o controllate dalla società): questa categoria non è considerata sufficientemente rilevante per essere calcolata in qualità di istituto finanziario.
  • Categoria 7. Pendolarismo dei dipendenti: trasporto dei dipendenti tra le loro abitazioni e i loro luoghi di lavoro durante l'anno di rendicontazione (in veicoli non di proprietà o gestiti dalla società): questa categoria non è considerata sufficientemente rilevante per essere calcolata.
  • Categoria 8. Attività a monte in leasing: gestione di beni concessi in leasing alla società (locatario) nell'anno di rendicontazione e non inclusi nell'ambito 1 e nell'ambito 2 – segnalati dal locatario: questa categoria non è considerata sufficientemente rilevante per essere calcolata.
  • Categoria 9. Trasporto e distribuzione a valle: trasporto e distribuzione dei prodotti venduti dalla società: questa categoria non è considerata sufficientemente rilevante per essere calcolata in qualità di istituto finanziario.
  • Categoria 10. Lavorazione dei prodotti venduti: elaborazione di prodotti intermedi venduti nell'anno di rendicontazione dalle società a valle: questa categoria non è considerata sufficientemente rilevante per essere calcolata.
  • Categoria 11. Utilizzo dei prodotti venduti: utilizzo finale dei beni e servizi venduti dalla società nell'anno di riferimento: questa categoria non è considerata sufficientemente rilevante per essere calcolata in qualità di istituto finanziario.
  • Categoria 12. Trattamento di fine vita dei prodotti venduti: smaltimento e trattamento dei rifiuti dei prodotti venduti dalla società al termine del loro ciclo di vita: questa categoria non è considerata sufficientemente rilevante per essere calcolata.
  • Categoria 13. Beni locati a valle: gestione di attività possedute dalla società (locatore) e concesse in leasing ad altre entità nell'anno di rendicontazione, non incluse nell'ambito 1 e nell'ambito 2 – rendicontate dal locatore: questa categoria non è considerata sufficientemente rilevante per essere calcolata.
  • Categoria 14. Franchises: gestione di franchising nell'anno di rendicontazione, non inclusi nell'ambito 1 e nell'ambito 2 - segnalati dal franchisor: non vi sono attività di franchising

L'intensità emissiva comprende le emissioni di Scope 1, le emissioni di Scope 2 e le emissioni di Scope 3. Le emissioni totali rientranti nel calcolo vengono divise per i ricavi netti del Gruppo alla data di riferimento.

Intensità delle emissioni totali di GHG Unità di
misura
31.12.2024
Intensità delle emissioni lorde totali GHG
position based
tco2eq/euro 5.171
Intensità delle emissioni lorde totali GHG
market based
tco2eq/euro 5,167

I ricavi netti utilizzati al denominatore per calcolare l'intensità di gas effetto serra sono definiti conformemente all'articolo 43, paragrafo 2, lettera c), della Direttiva 86/635/CEE. Si specifica che il valore utilizzato al denominatore per il calcolo degli indici di cui alla tabella sopra esposta è la somma delle voci 1. Interessi e proventi assimilati; 3. Proventi su titoli; 4. Proventi per commissioni; 6. Profitto (perdita) da operazioni finanziarie; 7. Altri proventi di gestione consolidato, pari a 922.609 (si faccia riferimento allo schema di Conto economico consolidato).

Si precisa che ad oggi le metriche non sono state sottoposte a convalida da parte di un ente esterno.

E1-4 – Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi

La sostenibilità è uno dei pilastri del Piano industriale 2024-2026 "Beyond26", in cui emerge una sempre maggiore consapevolezza del Gruppo in merito all'impatto delle tematiche di sostenibilità sul contesto competitivo e regolamentare, nonché sulle strategie, sul business model e sugli obiettivi, nel suo ruolo di sostegno alle PMI e alle famiglie nel processo di transizione verso un'economia che affianchi alla sostenibilità economica quella ambientale e sociale. Il Gruppo Banco Desio è impegnato a contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) definiti dall'ONU nell'ambito dell'Agenda 2030. Sono stati pertanto individuati all'interno del Piano Industriale "Beyond26" del Gruppo Banco Desio gli indicatori di performance più significativi, gli obiettivi di miglioramento realizzabili e il monitoraggio periodico dei risultati conseguiti adottando soluzioni gestionali adeguate, in linea con i SDGs.

In questo contesto il Gruppo ha definito in particolare obiettivi di riduzione delle emissioni di gas effetto serra, di utilizzo responsabile delle risorse, di riduzione del consumo energetico e di utilizzo di energia rinnovabile e di mobilità sostenibile.

Per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di gas effetto serra, in particolare, il Gruppo ha definito i seguenti obiettivi, il cui perimetro è coerente con quanto compreso all'interno del calcolo delle emissioni di gas effetto serra riportate nel capitolo 12.2.1.3 Consumi ed emissioni:

Anno base (2023) Obiettivo 2025 Obiettivo 2026
Emissioni di GES (%) – Scope 1 1.188 ton CO2eq -4% -6%
Energia elettrica da fonti rinnovabili certificate 100% 100% 100%

Il Gruppo Banco Desio si impegna infatti ad una riduzione annua del 2% progressiva nel 2024, nel 2025 e 2026, rispetto alla baseline fissata nel 2023, per Scope 1 - per le emissioni derivanti dal riscaldamento sul perimetro del Gruppo Banco Desio.

Gli obiettivi di riduzione di GHG definiti per il triennio 2024-2026 non hanno una base scientifica e non sono stati presi in considerazione particolari scenari climatici al fine del loro calcolo; sono stati definiti tenendo in considerazione la natura del business, i risultati conseguiti negli anni precedenti e il potenziale impatto, non stimabile a priori, delle operazioni straordinarie.

Il Gruppo si impegna a ridurre il proprio impatto diretto raggiungendo la neutralità carbonica entro il 2030. Tale obiettivo verrà perseguito tramite una graduale riduzione delle emissioni, resa possibile dall'efficientamento energetico e dalla riduzione dei consumi e tramite l'avvio di iniziative di piantumazione e acquisto di carbon credits.

Obiettivo
Emissioni di Scope 1 Acquisto energia da fonti rinnovabili certificate
Obiettivi
misurabili,
limitati nel tempo
I target (sopra presentati) sono stati identificati in un
orizzonte temporale limitato a 3 anni e sono monitorati
semestralmente, con un obiettivo di progressiva
riduzione annuale.
I target (sopra presentati) sono stati identificati in un
orizzonte temporale limitato a 3 anni e sono monitorati
semestralmente.
Monitoraggio
efficacia azioni per
affrontare
impatti,
rischi e opportunità
rilevanti, comprese le
metriche
L'efficacia delle azioni per affrontare gli impatti viene
verificata tramite il monitoraggio semestrale del
raggiungimento degli obiettivi sopra elencati.
L'efficacia delle azioni per affrontare gli impatti viene
verificata tramite il monitoraggio semestrale del
mantenimento delle fonti di energia rinnovabile.
Progressi
generali
compiuti
verso
obiettivo
I progressi generali compiuti verso gli obiettivi sono
osservabili tramite il loro monitoraggio semestrale.
I progressi generali compiuti verso gli obiettivi sono
osservabili tramite il loro monitoraggio semestrale.
Se
non
ci
sono
obiettivi,
come
si
monitora
efficacia
azioni
N/A N/A
Se e come i portatori
di interesse sono stati
coinvolti nel processo
di definizione degli
obiettivi
I principali portatori di interessi ricomprendono i referenti
delle funzioni di competenza che sono stati coinvolti
nella definizione degli obiettivi relativi al Piano di
Sostenibilità.
I principali portatori di interessi ricomprendono i referenti
delle funzioni di competenza che sono stati coinvolti
nella definizione degli obiettivi relativi al Piano di
Sostenibilità.
Descrizione
della
relazione tra obiettivo
e
obiettivi
delle
politiche
I target illustrati sono stati definiti nell'ambito del Piano
di Sostenibilità 2024-2026 del Gruppo Banco Desio in
coerenza con la Policy Ambientale e i rispettivi obiettivi
nel
promuovere
tra
i
propri
stakeholder
la
consapevolezza
della
responsabilità
ambientale
all'interno e all'esterno del Gruppo, nonché di
monitoraggio
e
rendicontazione
delle
proprie
performance ambientali.
I target illustrati sono stati definiti nell'ambito del Piano
di Sostenibilità 2024-2026 del Gruppo Banco Desio in
coerenza con la Policy Ambientale e i rispettivi obiettivi
nel
promuovere
tra
i
propri
stakeholder
la
consapevolezza
della
responsabilità
ambientale
all'interno e all'esterno del Gruppo, nonché di
monitoraggio
e
rendicontazione
delle
proprie
performance ambientali.
Gli
obiettivi
sono
basati
su
dati
scientifici certi
Gli obiettivi di riduzione di GHG definiti per il triennio
2024-2026 non hanno una base scientifica e non sono
stati presi in considerazione particolari scenari climatici.
Gli obiettivi sono stati definiti tenendo in considerazione
la natura del business e i risultati conseguiti negli anni
precedenti, ma non sono basati su dati scientifici.

Obbligo minimo di informativa – Target (MDR-T)

E1-7 – Assorbimenti di GES e progetti di mitigazione delle emissioni di GES finanziati con crediti di carbonio

Il Gruppo Banco Desio si concentra attualmente su altre attività, non includendo al momento l'assorbimento o lo stoccaggio di gas a effetto serra. Tuttavia, sono in corso di definizione diverse attività sul tema42. In particolare, il Gruppo, tramite attività di piantumazione, punta ad assorbire il 10% di CO2 residua di Scope 1 al 2030, e allo stesso tempo finanzierà, tramite carbon credits, una compensazione di CO2 residua di Scope 1 al 2030 del 90%.

Come descritto nel Piano Industriale "Beyond26", il Gruppo Banco Desio si impegna a raggiungere la neutralità carbonica nel 2030. Tale ambizione è perseguita mediate un ulteriore efficientamento dei consumi, così come descritto nel paragrafo "12.2.1.2 Gestione dei cambiamenti climatici", e, per le emissioni dirette residue, tramite iniziative di piantumazione e acquisto di carbon credits. In particolare, questi ultimi saranno certificati Verra/Gold Standard.

L'acquisto di carbon credits e le iniziative di piantumazione non sostituiscono né ostacolano pertanto l'impegno nella riduzione delle emissioni dirette di gas effetto serra, ma si occupano di coprire la parte di emissioni dirette residue.

Si precisa che tutte le metriche qui presentate non sono state sottoposte a un controllo da parte di un organismo esterno indipendente.

42 I progetti selezionati non sono generati da progetti dell'UE.

12.2.1.4 Credito e investimenti sostenibili

Il Gruppo mostra un impegno costante verso un futuro più attento all'ambiente e si pone l'obiettivo di generare un cambiamento positivo, attento a cogliere le necessità degli stakeholder. Per questo aggiorna costantemente le politiche di sostenibilità e l'offerta dei prodotti green.

In considerazione della attuale assenza di standard settoriali, il Gruppo Banco Desio ha individuato il topic entityspecific "Credito e investimenti sostenibili" rilevante per il proprio business e in linea con la strategia triennale definita tramite il Piano Industriale "Beyond26", più approfonditamente declinata nella sezione "12.1.3 Strategia e modello aziendale di sostenibilità".

Nel corso del 2024 il Gruppo ha perseguito il percorso di consolidamento della sostenibilità all'interno delle attività d'impresa, integrando ulteriormente i fattori ambientali, sociali e di governance (Environmental, Social and Governance, ovvero "ESG") nei processi di business:

    1. aggiornando la "Policy per l'integrazione dei fattori ESG nella concessione del credito" (o "Policy ESG del credito", in precedenza "ESG Framework per le Politiche di Credito"), che si inserisce nel più ampio perimetro delle Politiche di Credito. Il documento, in linea con i valori definiti nel Codice Etico e nella Policy Tassonomia ESG, pone in essere i principi ESG alla base del processo di erogazione del credito per contribuire alla progressiva sensibilizzazione del proprio target di clientela verso modelli economici sempre più sostenibili. Tale processo creditizio incorpora valutazioni sui rischi ESG oltre ai tradizionali parametri economico-finanziari e in particolare prevede un processo di screening positivo e negativo per le controparti/operazioni di settori con impatti ESG attesi più elevati e integra tali informazioni con una raccolta dati per clienti con determinate caratteristiche dimensionali e di rischio associate;
    1. strutturando il "Green Bond Framework", redatto secondo i Green Bond Principles dell'International Capital Market Association, propedeutico al collocamento della sua prima emissione di Green Bond per 70 mln di euro. Tale framework definisce le modalità con cui i proventi derivanti dall'emissione del Green Bond saranno destinati al finanziamento e/o al rifinanziamento di Eligible Green Asset43;
    1. aggiornando la "Policy per gli investimenti responsabili del portafoglio di proprietà" (o "Policy ESG di tesoreria", in precedenza "ESG framework per gli investimenti responsabili"), volta ad adottare una metodologia di selezione degli strumenti finanziari che tenga conto di fattori ESG come parte integrante del processo di investimento, al fine di mitigare i rischi operativi e reputazionali e coerente con il quadro normativo vigente. Sebbene il ruolo principale del portafoglio titoli di proprietà sia quello di facilitare la prudente gestione delle riserve di capitale a supporto della liquidità, della stabilità finanziaria e della strategia del Gruppo stesso, Banco Desio sostiene l'esigenza di definire un approccio strutturato all'integrazione della sostenibilità negli investimenti: l'obiettivo è l'implementazione dell'analisi dei rischi ESG sia nella fase della selezione degli investimenti, sia nel successivo monitoraggio del portafoglio titoli di proprietà e tesoreria.

Il topic in oggetto è risultato rilevante secondo la prospettiva di impatto lato business ed è stato identificato un potenziale impatto positivo sulla clientela, generato dall'offerta di prodotti ad hoc di investimento e finanziamento che integrano la sostenibilità nelle proprie caratteristiche. "credito e investimento sostenibile" rappresentano di fatto opportunità significative per il Gruppo al fine di rafforzare il proprio posizionamento di mercato nell'ambito dell'offerta di prodotti green, assecondare e promuovere la crescente richiesta della clientela di prodotti con caratteristiche ESG e supportare famiglie e imprese nel rispondere alle sfide della transizione ecosostenibile (e.g. Piano UE Fit for 55) cogliendone le relative opportunità di business. Per maggiori informazioni sul processo di identificazione degli impatti, rischi e opportunità, si faccia riferimento alla sezione "12.1.4 Valutazione della rilevanza" del presente documento.

I KPI di seguito rappresentati sono frutto di un'apertura più granulare e dettagliata degli obiettivi declinati nell' "ESG infusion" del Piano Industriale "Beyond26", relativi all' Impegno alla sostenibilità nel business. Il processo che ha portato alla loro identificazione rientra nel processo di reportistica direzionale volto a fornire agli organi di amministrazione e controllo una visione sintetica del raggiungimento degli obiettivi e del posizionamento Esg della Banca, mediante i seguenti indicatori di business prioritari (KPI).

43 Progetti ammissibili individuati considerando i requisiti della Tassonomia UE (Regolamento 2020/852), la value proposition del Gruppo in termini di prodotti disegnati ed emessi volti a supportare la transizione verso un'economia circolare e a basse emissioni di carbonio in linea con il Masterplan E(SG) e il Piano industriale del Gruppo.

Credito e investimenti sostenibili Unità di
misura
31.12.2024
Totale volumi di mutui ipotecari, di
finanziamenti e di prestiti personali
ammissibili erogati dal Gruppo Banco
Desio in bonis (privati, imprese e prestiti
personali)
23.129.153
Totale numero di mutui ipotecari, di
finanziamenti e di prestiti personali
ammissibili erogati dal Gruppo Banco
Desio in bonis (privati, imprese e prestiti
personali]
Nr 151
Incidenza finanziamenti e mutui
ammissibili (privati e imprese) su totale
stock impieghi (privati e imprese)
જુ 0.2%
Totale incidenza finanziamenti, mutui
ammissibili e prestiti personali su totale
stock impieghi in bonis dal Gruppo
Banco Desio in bonis (privati, imprese e
prestiti personali)
હુર 0,29
Incidenza mutui ammissibili privati in
bonis su totale stock impieghi privati in
bonis
ಕ್ಕೆ 0.5%
Incidenza finanziamenti e mutui
ammissibili imprese in bonis su totale
stock impieghi imprese in bonis
ಕ್ಕಳ 0,069
Totale nuova erogazione
finanziamenti, mutui e prestiti personali
ammissibili su totale erogazioni privati,
imprese e prestiti personali del periodo
di riferimento
ద్రశ 4.2%
Incidenza finanziamenti e mutui
allineati imprese in bonis su stock
impieghi imprese in bonis
ద్య 0.99
Incidenza mutui allineati privati in
bonis su stock impieghi privati in bonis
ਕੁੰਝ 3,200%
Incidenza esposizioni allineate per
prestiti personali in bonis su fotale stock
in bonis
ಲ್ಲೇ 0,02%

Si precisa che ad oggi le metriche presentate, relative al tema in oggetto, non sono state sottoposte a un controllo da parte di un organismo esterno indipendente.

In particolare, il Gruppo ha definito il seguente obiettivo, il cui perimetro è coerente con quanto compreso all'interno del capitolo "12.2.1.4 Credito e investimenti sostenibili":

Anno base (2023) Consuntivo 2024 Obiettivo 2026
Sostenibilità degli impieghi – Impieghi
allineati alla Tassonomia UE (Reg. UE
2020/852) su stock impieghi
Il KPI è di nuova definizione per il
piano
industriale
2024-2026,
pertanto non è applicabile il
calcolo della variazione rispetto
all'anno base
0,2 % impieghi allineati ovvero
potenzialmente allineati alla
Tassonomia UE;
0,2 % impieghi nella forma di
linked loan
2%

Obbligo minimo di informativa – Target (MDR-T)

Obiettivo
Impieghi allineati alla Tassonomia UE (Reg. Del. 2020/852) al 2% dello stock al 2026
Obiettivi misurabili, limitati nel tempo Il target è stato identificato in un orizzonte temporale limitato a 3 anni ed è monitorato
semestralmente.
Monitoraggio efficacia azioni per affrontare
impatti,
rischi
e
opportunità
rilevanti,
comprese le metriche
L'efficacia delle azioni per affrontare gli impatti viene verificata tramite il monitoraggio
semestrale del raggiungimento dell'obiettivo sopra elencato.
Progressi generali compiuti verso obiettivo I progressi generali compiuti verso gli obiettivi sono osservabili tramite il loro monitoraggio
semestrale.
Se non ci sono obiettivi, come si monitora
efficacia azioni
N/A
Se e come i portatori di interesse sono stati
coinvolti nel processo di definizione degli
obiettivi
I principali portatori di interessi ricomprendono i referenti delle funzioni di competenza che
sono stati coinvolti nella definizione degli obiettivi relativi al Piano industriale Beyond26.
Descrizione della relazione tra obiettivo e
obiettivi delle politiche
Il target illustrato è stato definito nell'ambito del Piano industriale Beyond26 del Gruppo
Banco Desio in coerenza con le Policy citate di seguito e i rispettivi obiettivi nel promuovere
tra i propri stakeholder la consapevolezza della responsabilità ambientale all'interno e
all'esterno del Gruppo, nonché di monitoraggio e rendicontazione delle proprie
performance ambientali
Gli obiettivi sono basati su dati scientifici
certi
L'obiettivo è stato definito tenendo in considerazione la natura del business e le best
practice di mercato, ma è stato basato su dati scientifici certi.

Obbligo minimo di informativa – Politiche (MDR-P)

Le politiche del Gruppo Banco Desio presidiano e gestiscono gli impatti materiali e le opportunità identificate dalla valutazione di Doppia Rilevanza, descritte precedentemente nella sezione 12.1.4 Valutazione della rilevanza: viene indicata nella prima colonna della tabella sottostante la riconduzione agli IRO coperti dalla politica. Le presenti Policy sono riviste ed aggiornate ogni qualvolta esigenze derivanti da evoluzioni nelle strategie di business o modifiche di contesto (sviluppo normativo-regolamentare esterno, modifiche rilevanti di processi aziendali, riorganizzazioni strutturali significative, modifiche rilevanti dei settori d'attività presenti nel Gruppo) lo richiedano.

Policy Descrizione dei contenuti
principali e obiettivi generali
Perimetro di
applicazione
Responsabile
dell'attuazione
della politica
Norme e
iniziative di terzi
che l'azienda si
impegna a
rispettare
Descrizione
degli
stakeholder
interessati
dalla politica
Modalità di
divulgazione
Policy
ambientale
IRO E1
collegati:
1 – 2 – 10 – 11
– 24 – 25 – 26
– 27
La policy definisce i principi
chiave legati alla tutela
ambientale e le modalità
con cui il Gruppo Banco
Desio intende gestire le
proprie responsabilità in
materia ambientale nei
seguenti ambiti o aree
chiave:
1) includere gli aspetti
ambientali nel processo di
definizione dei rischi;
2) applicare standard
tecnologici, amministrativi e
comportamentali nella
gestione delle proprie
attività, secondo un'ottica di
costo/beneficio;
3) promuovere tra i propri
stakeholder la
consapevolezza della
responsabilità ambientale
all'interno e all'esterno del
Gruppo;
4) includere gli aspetti
ambientali nelle attività
creditizie, finanziarie e
consulenziali del Gruppo e
offrire prodotti e servizi
innovativi ai propri clienti
caratterizzati da un maggiore
grado di sostenibilità sul
piano della salvaguardia
ambientale;
5) mantenere attivo un
sistema di scoring ambientale
durante la fase istruttoria del
merito creditizio e nelle
attività di investimento del
Gruppo;
Si applica a
tutte le
società del
Gruppo.
La Policy è
stata
approvata dal
CdA in data 29
febbraio 2024. Il
suo
aggiornamento
è a cura
dell'Area
Bilancio e
Sostenibilità in
collaborazione
con la
Direzione
Operativa e
Sistemi.
SDGs,Tassonomia
UE, Reg. (UE)
2021/1119
(Normativa
europea sul
clima), CSRD,
Aspettative di
vigilanza sui rischi
climatici e
ambientali, SFDR
La presente
Policy, in linea
con quanto
definito nel
Codice Etico,
si rivolge a
tutti i
dipendenti, ai
collaboratori
del Gruppo e
altri soggetti
che operano
per conto del
Gruppo, alla
clientela, ai
fornitori,
partner
commerciali
e controparti
finanziarie
con lo scopo
di ridurre le
esternalità
negative con
impatto
sull'ambiente
e sulla
collettività
causate
dall'attività
lavorativa.
la Policy è
divulgata a tutti
i soggetti a cui
è rivolta
tramite
comunicazioni
interne e altre
forme, oltre
che
coerentemente
integrata nei
Regolamenti di
processo di
riferimento. La
Policy è inoltre
disponibile
pubblicamente
sul sito della
Banca.
Policy Descrizione dei contenuti
principali e obiettivi generali
Perimetro di
applicazione
Responsabile
dell'attuazione
della politica
Norme e
iniziative di terzi
che l'azienda si
impegna a
rispettare
Descrizione
degli
stakeholder
interessati
dalla politica
Modalità di
divulgazione
6) monitorare e rendicontare
periodicamente le proprie
performance ambientali.
Policy per gli
investimenti
responsabili
del
portafoglio di
proprietà
IRO E1
collegati:
10
L'obiettivo del documento è
quello di elencare settori e
aree considerate controverse
per le quali non si prevede
alcuna forma di investimento
e descrivere il processo di
screening e profilatura degli
investimenti secondo
parametri di sostenibilità. La
policy viene applicata a
tutto il portafoglio di
proprietà del Gruppo ad
eccezione delle quote di
partecipazione.
Si applica al
portafoglio
di proprietà
e tesoreria
della
Capogruppo
Banco Desio
la policy è
stata
approvata in
CdA in data 30
gennaio 2025. Il
suo
aggiornamento
è a cura
dell'Area
Finanza, con il
supporto di
Area Imprese e
Area Bilancio e
Sostenibilità
SDGs,
Tassonomia UE,
Reg. (UE)
2021/1119
(Normativa
europea sul
clima), CSRD,
Aspettative di
vigilanza sui rischi
climatici e
ambientali, SFDR
la presente
Policy si
rivolge a
Clientela
retail /
Istituzionale /
Imprese
La Policy è in
corso di
pubblicazione
Policy per
l'integrazione
dei fattori
ESG nella
concessione
del credito
IRO E1
collegati:
10 – 11 – 24 –
25 – 26 – 27
IRO ES1
collegati:
38 – 39 – 40 –
41
L'obiettivo del documento è
quello di fornire le linee guida
da utilizzare per svolgere
valutazioni del credito.
Banco Desio ha sviluppato un
processo di screening e
profilatura dei rischi socio
ambientali (c.d. Rischi ESG)
dei clienti, introducendo
indicatori di rischio ESG sia
sulle controparti che sugli
immobili, integrando tali
informazioni con una
raccolta dati per clienti con
determinate caratteristiche
dimensionali e di rischio
associate. L'obiettivo della
Banca è quello di
comprendere meglio il profilo
ESG del cliente, la presenza
di elementi a mitigazione dei
rischi correlati, o la possibilità
di indirizzare l'offerta dei
prodotti di credito Green, per
supportare la transizione
verso un business più
sostenibile.
Si applica a
tutte le
società del
Gruppo.
La policy è
stata
approvata in
CdA in data 30
gennaio 2025. Il
suo
aggiornamento
è a cura
dell'Area
Origination e
Monitoring, con
il supporto di
Area Imprese e
Area Bilancio e
Sostenibilità
SDGs,Tassonomia
UE, Reg. (UE)
2021/1119
(Normativa
europea sul
clima), CSRD,
Aspettative di
vigilanza sui rischi
climatici e
ambientali, SFDR
la presente
Policy si
rivolge a
Clienti privati,
Clienti
imprese
La Policy è in
corso di
pubblicazione
Policy per
l'integrazione
dei fattori
ESG nelle
decisioni di
investimento
delle gestioni
patrimoniale
IRO E1
collegati:
10
L'obiettivo del documento è
quello di fornire le linee guida
da utilizzare per svolgere
decisioni di investimento
delle gestioni patrimoniali.
Banco Desio ha infatti
integrato la metodologia di
selezione e monitoraggio
degli strumenti finanziari
inseriti nel servizio di Gestione
Patrimoniale con una prima
fase di screen negativo, in
cui vedono applicazione dei
criteri di esclusione
dell'universo investibile, e
successivamente una fase di
screen positivo, tramite
l'adozione di un rating ESG
associato agli strumenti
finanziari e il rispetto di
determinate soglie definite
della Banca per i KPI di
sostenibilità e nel
monitoraggio dei portafogli
gestiti.
Si applica
alle attività
di gestione
patrimoniale
della
Capogruppo
Banco Desio
la policy è
stata
approvata in
CdA in data 25
maggio 2023. Il
suo
aggiornamento
è a cura della
Direzione
Wealth
management.
SDGs,Tassonomia
UE, Reg. (UE)
2021/1119
(Normativa
europea sul
clima), CSRD,
Aspettative di
vigilanza sui rischi
climatici e
ambientali, SFDR
la presente
Policy si
rivolge a
Clienti privati,
Imprese
appartenenti
all'universo
investibile
la Policy e i suoi
successivi
aggiornamenti
sono divulgati
a tutti i soggetti
interessati
nei
modi
più
opportuni
Policy per
l'integrazione
dei fattori
ESG dei
prodotti
finanziari
oggetto dei
La policy vuole integrare i
fattori di sostenibilità nella
valutazione dei prodotti di
investimento destinati alla
clientela, al fine di assicurare
una coerente classificazione
in ambito di sostenibilità ed
SI applica
alle attività
di servizi di
investimento
della
Capogruppo
Banco Desio
la policy è
stata
presentata in
Comitato
Esecutivo in
data 7
novembre
SDGs,Tassonomia
UE, Reg. (UE)
2021/1119
(Normativa
europea sul
clima), CSRD,
Aspettative di
la presente
Policy si
rivolge a
Clienti privati
la Policy e i suoi
successivi
aggiornamenti
sono divulgati
a tutti i soggetti
interessati nei
Policy Descrizione dei contenuti
principali e obiettivi generali
Perimetro di
applicazione
Responsabile
dell'attuazione
della politica
Norme e
iniziative di terzi
che l'azienda si
impegna a
rispettare
Descrizione
degli
stakeholder
interessati
dalla politica
Modalità di
divulgazione
servizi di
investimento
prestati alla
clientela
IRO ES1
collegati:
evitare pratiche di vendita
improprie. A tal fine la Banca
adotta uno score ESG per
ogni strumento finanziario
necessario anche per la
valutazione di adeguatezza
del portafoglio rispetto alle
2024. Il suo
aggiornamento
è a cura
dell'Uff. Asset &
Liability Risk
Management
vigilanza sui rischi
climatici e
ambientali, SFDR
modi più
opportuni
38 – 39 – 40 preferenze di sostenibilità
espresse dal cliente.

12.2.2 Attenzione all'impatto dell'inquinamento

Requisiti informativi della sezione:

E2-2 Azioni e risorse connesse all'inquinamento

E2-3 Obiettivi connessi all'inquinamento

Politiche

Policy per l'integrazione dei fattori ESG nella concessione del credito

12.2.2.1 Governance e strategia per la gestione dell'inquinamento

Oltre al tema del cambiamento climatico, Banco Desio ha condotto un'analisi approfondita delle sue esposizioni in portafoglio anche relativamente al tema dell'inquinamento.

Con l'ultimo aggiornamento della "Policy per l'integrazione dei fattori ESG nella concessione del credito", il Gruppo ha adottato criteri per garantire che le proprie attività di concessione del credito rispettino gli standard di sostenibilità e di tutela dei diritti. Sono stati infatti definiti a tal fine criteri e valutazioni specifiche di operazioni per controparti operanti in determinati settori. Tra questi, particolare sensibilità è ricoperta dal settore dell'industria alimentare, percepito come settore con un impatto negativo sull'inquinamento atmosferico e contaminazione delle acque reflue.

E2-2 – Azioni e risorse connesse all'inquinamento

Il Gruppo Banco Desio adotta un approccio proattivo, implementando piani di monitoraggio e valutazione continua per garantire che il finanziamento sia in linea con gli obiettivi di sostenibilità globale e con gli standard internazionali. La politica dedicata, infatti, definisce criteri specifici per valutare le controparti, tenendo conto del rischio ESG associato alle principali attività e degli impatti negativi, anche potenziali, che potrebbero sorgere a livello sociale, ambientale e di governance, specialmente in alcuni settori considerati sensibili per il Gruppo Banco Desio.

E2-3 – Obiettivi connessi all'inquinamento

Obbligo minimo di informativa – Target (MDR-T)

Obbligo minimo di informativa – Politiche (MDR-P)

Le politiche del Gruppo Banco Desio presidiano e gestiscono gli impatti materiali e le opportunità identificate dalla valutazione di Doppia rRlevanza, descritte precedentemente nella sezione 12.1.4 Valutazione della rilevanza: viene indicata nella prima colonna della tabella sottostante la riconduzione agli IRO coperti dalla politica. La presente Policy è rivista ed aggiornata ogni qualvolta esigenze derivanti da evoluzioni nelle strategie di business o modifiche di contesto (sviluppo normativo-regolamentare esterno, modifiche rilevanti di processi aziendali, riorganizzazioni strutturali significative, modifiche rilevanti dei settori d'attività presenti nel Gruppo) lo richiedano.

Policy Descrizione dei contenuti
principali e obiettivi generali
Perimetro di
applicazione
Responsabile
dell'attuazione
della politica
Norme e
iniziative di terzi
che azienda si
impegna a
rispettare
Descrizione
degli
stakeholder
interessati
dalla
politica
Modalità di
divulgazione
Policy per
l'integrazione
dei fattori
ESG nella
concessione
del credito
IRO E2
collegati:
12 – 13 – 14 –
15 – 16 – 17 –
18
L'obiettivo del documento è
quello di fornire le linee guida da
utilizzare per svolgere valutazioni
del credito.
Banco Desio ha sviluppato un
processo
di
screening
e
profilatura
dei
rischi
socio
ambientali (c.d. Rischi ESG) dei
clienti, introducendo indicatori di
rischio ESG sia sulle controparti
che sugli immobili, integrando tali
informazioni con una raccolta
dati per clienti con determinate
caratteristiche dimensionali e di
rischio associate. L'obiettivo della
Banca è quello di comprendere
meglio il profilo ESG del cliente, la
presenza
di
elementi
a
mitigazione dei rischi correlati, o la
possibilità di indirizzare l'offerta dei
prodotti di credito Green, per
supportare la transizione verso un
business più sostenibile
Si applica a
tutte
le
società
del
Gruppo.
La
policy
è
stata
approvata
in
CdA in data 30
gennaio 2025. Il
suo
aggiornamento
è
a
cura
dell'Area
Origination
e
Monitoring, con
il supporto di
Area Imprese e
Area Bilancio e
Sostenibilità
SDGs,Tassonomia
UE,
Reg.
(UE)
2021/1119
(Normativa
europea
sul
clima),
CSRD,
Aspettative
di
vigilanza sui rischi
climatici
e
ambientali, SFDR
la presente
Policy
si
rivolge
a
Clienti
privati,
Clienti
imprese
La Policy è in
corso
di
pubblicazione

12.2.3 Tutela della Biodiversità

Requisiti informativi della sezione:

E4-2 Politiche relative alla biodiversità e agli ecosistemi

E4-3 Azioni e risorse relative alla biodiversità e agli ecosistemi

E4-4 Obiettivi relativi alla biodiversità e agli ecosistemi

12.2.3.1 Governance e strategia per la gestione delle tematiche biodiversità ed ecosistemi

Oltre al tema del cambiamento climatico, Banco Desio ha condotto un'analisi approfondita delle sue esposizioni in portafoglio anche relativamente al tema della biodiversità.

E4-2 — Politiche relative alla biodiversità e agli ecosistemi

La "Policy per l'integrazione dei fattori ESG nella concessione del credito", attualmente disciplina alcuni aspetti relativi al tema della biodiversità legata a settori specifici sulla base di analisi di portafoglio ad oggi condotte e sui dati attualmente disponibili.

E4-3 — Azioni e risorse relative alla biodiversità e agli ecosistemi

Attualmente il Gruppo Banco Desio non ha fatto ricorso a compensazioni in favore della biodiversità, essendo impegnato nella definizione di diverse attività legate alla sua tutela della biodiversità, incentrate in modo particolare sulle iniziative di piantumazione, che riguarderanno il periodo 2025-2030.

Nella definizione di tali progetti non sono state integrate conoscenze locali o indigene particolari. I temi legati alla biodiversità, durante le attività di stakeholder engagement, sono stati sottoposti all'attenzione degli stakeholder, incluse le comunità interessate, che tuttavia non hanno ritenuto tali temi come prioritari data la tipologia di operazioni proprie che svolge la Banca.

E4-4 Obiettivi relativi alla biodiversità e agli ecosistemi

Obbligo minimo di informativa – Target (MDR-T)

Monitoraggio efficacia politiche e
azioni per affrontare impatti, rischi e
opportunità
rilevanti,
comprese
le
metriche
Il Gruppo, a fronte dell'impegno nel miglioramento del portafoglio creditizio in ottica ESG,
monitora le proprie esposizioni ai settori individuati come sensibili dal punto di vista ESG. Al
momento il Gruppo sta operando al meglio al fine di ottenere dati adeguati alla definizione di
obiettivi.
Il Gruppo si impegna ad evolvere la propria policy, affinando ulteriormente le analisi di portafoglio
e dei settori con alto impatto sul tema in oggetto.

Obbligo minimo di informativa – Politiche (MDR-P)

Le politiche del Gruppo Banco Desio presidiano e gestiscono gli impatti materiali e le opportunità identificate dalla valutazione di Doppia Rilevanza, descritte precedentemente nella sezione 12.1.4 Valutazione della rilevanza: viene indicata nella prima colonna della tabella sottostante la riconduzione agli IRO coperti dalla politica. La presente Policy è rivista ed aggiornata ogni qualvolta esigenze derivanti da evoluzioni nelle strategie di business o modifiche di contesto (sviluppo normativo-regolamentare esterno, modifiche rilevanti di processi aziendali, riorganizzazioni strutturali significative, modifiche rilevanti dei settori d'attività presenti nel Gruppo) lo richiedano.

Policy Descrizione dei contenuti
principali e obiettivi generali
Perimetro di
applicazione
Responsabile
dell'attuazione
della politica
Norme e
iniziative di terzi
che azienda si
impegna a
rispettare
Descrizione
degli
stakeholder
interessati
dalla
politica
Modalità di
divulgazione
Policy per
l'integrazione
dei fattori
ESG nella
concessione
del credito
IRO E4
collegati:
19 – 20 – 21
L'obiettivo del documento è
quello di fornire le linee guida da
utilizzare per svolgere valutazioni
del credito.
Banco Desio ha sviluppato un
processo
di
screening
e
profilatura
dei
rischi
socio
ambientali (c.d. Rischi ESG) dei
clienti, introducendo indicatori di
rischio ESG sia sulle controparti
che sugli immobili, integrando
tali
informazioni
con
una
raccolta dati per clienti con
determinate
caratteristiche
dimensionali
e
di
rischio
associate.
L'obiettivo
della
Banca è quello di comprendere
meglio il profilo ESG del cliente,
la
presenza
di
elementi
a
mitigazione dei rischi correlati, o
la possibilità di indirizzare l'offerta
dei prodotti di credito Green, per
supportare la transizione verso un
business più sostenibile
Si applica a
tutte
le
società
del
Gruppo.
La
policy
è
stata
approvata
in
CdA in data 30
gennaio 2025. Il
suo
aggiornamento
è
a
cura
dell'Area
Origination
e
Monitoring, con
il supporto di
Area Imprese e
Area Bilancio e
Sostenibilità
SDGs,Tassonomia
UE,
Reg.
(UE)
2021/1119
(Normativa
europea
sul
clima),
CSRD,
Aspettative
di
vigilanza sui rischi
climatici
e
ambientali, SFDR
la presente
Policy
si
rivolge
a
Clienti
privati,
Clienti
imprese
La Policy è in
corso
di
pubblicazione

12.2.4 Disclosure di Tassonomia

Nel mese di giugno 2020, il Consiglio e il Parlamento Europeo hanno adottato il Regolamento (UE) 2020/852 (c.d. Regolamento Tassonomia), volto a definire un quadro per riorientare i flussi di capitali verso investimenti sostenibili. L'obiettivo della Tassonomia UE è quello di promuovere la comparabilità per imprese e investitori e aiutare gli operatori del mercato a stabilire un linguaggio comune per l'identificazione delle attività sostenibili, mitigando così il rischio di "greenwashing".

La Tassonomia Europea ha previsto un'entrata in vigore graduale degli obblighi di disclosure, facendo distinzione tra attività ammissibili e attività allineate:

ATTIVITÀ AMMISSIBILE

Per attività economica ammissibile si intende un'attività economica che può essere ricondotta alle descrizioni delle attività presenti nel Regolamento Delegato (UE) n. 2021/2139 rispetto ai sei obiettivi ambientali.

ATTIVITÀ ALLINEATA

Così come definito dal Regolamento 2020/852, un'attività può qualificarsi come sostenibile dal punto di vista ambientale, se:

contribuisce in modo sostanziale ad uno o più dei sei obiettivi ambientali di cui all'articolo 9 del Regolamento Tassonomia:

  • non arreca un danno significativo (DNSH Do not significant harm) a nessuno degli obiettivi ambientali appena citati;
  • è svolta nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia; ed
  • è conforme ai criteri di vaglio tecnico fissati dalla Commissione Europea.

Normativa di riferimento

  • Regolamento (UE) 2020/852 della commissione Europea che introduce un sistema di classificazione delle attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale e definisce i criteri da verificare per valutare l'ammissibilità e l'allineamento;
  • Regolamento Delegato (UE) n. 2021/2139 (Regolamento Delegato sul clima), che presenta la lista delle attività economiche ammissibili e i relativi criteri di vaglio tecnico con riferimento ai primi due obiettivi climatici, mitigazione e adattamento al cambiamento climatico (rispettivamente all'Allegato I e Allegato II del Regolamento Delegato sul Clima);
  • Regolamento Delegato (UE) n. 2021/2178 (Regolamento Delegato sull'Art. 8 o Regolamento Delegato sulla disclosure) contenente le disposizioni in materia di presentazione delle informazioni che le organizzazioni finanziarie e non finanziarie devono comunicare in merito alla metodologia utilizzata per la disclosure ai sensi della Tassonomia UE. Per gli enti creditizi in particolare, si fa riferimento agli allegati V, VI, XI per la disclosure qualitativa e XII;
  • Regolamento Delegato (UE) n. 2022/1214 per quanto riguarda le attività economiche in taluni settori energetici, che modifica il Regolamento Delegato sul Clima e il Regolamento Delegato sull'Art. 8, precedentemente citati;
  • Regolamento Delegato (UE) n. 2023/2485 che modifica il precedente Regolamento Delegato (UE) 2021/2139, fissando criteri di vaglio tecnico supplementari;
  • Regolamento n. 2023/2486 (Regolamento sui restanti obiettivi ambientali), che integra il Regolamento (UE) n. 2020/852, e i relativi criteri di vaglio tecnico, e che modifica il Regolamento Delegato sull'Art. 8;
  • FAQ 21 dicembre 2023: documento sull'interpretazione e sull'attuazione di talune disposizioni giuridiche dell'atto delegato relativo all'informativa a norma dell'articolo 8 del regolamento sulla tassonomia dell'UE per quanto riguarda la comunicazione di attività economiche e attivi ammissibili e allineati alla tassonomia (terza comunicazione della Commissione).

I risultati dell'esercizio 2024

In ottemperanza alle sopra richiamate richieste normative, il Gruppo Banco Desio rendiconta dal 2021 il suo livello di ammissibilità e allineamento alla Tassonomia UE, secondo le applicabili tempistiche di entrata in vigore graduale del Regolamento.

In particolare, l'esercizio 2023 è stato il primo anno di rendicontazione del livello di allineamento alla Tassonomia europea (per i primi due obiettivi climatici di mitigazione e adattamento) e di ammissibilità ai restanti 4 obiettivi ambientali delle proprie attività consolidate del Gruppo, rispetto agli indicatori chiave di performance (di seguito anche KPI) definiti all'interno dell'Allegato V del Regolamento Delegato (UE) n. 2021/2178 previsti per gli enti creditizi e rappresentati tramite i template previsti dall'Allegato VI dello stesso. La disclosure relativa all'esercizio 2024 andrà in continuità con quella dell'esercizio precedente.

Gli indicatori chiave di performance che il Gruppo è chiamato a pubblicare sono il Green Asset Ratio e gli altri KPI relativi alle esposizioni fuori bilancio, basati sul fatturato (Turnover-based) e sulle spese in conto capitale (CapEx-based).

MODELLO 0. SINTESI DEI KPI CHE GLI ENTI CREDITIZI DEVONO COMUNICARE AI SENSI DELL'ARTICOLO 8 DEL REGOLAMENTO SULLA TASSONOMIA

Nell'esercizio 2024, il Gruppo presenta un Green Asset Ratio pari a 1,3% Turnover-based e 1,5%, CapEx based, principalmente dovuto all'aggiornamento delle metodologie e degli approcci di verifica dell'allineamento delle esposizioni verso privati e grazie al costante impegno di integrazione di prodotti green per i privati.

31.12.2024 Totale degli attivi
ecosostenibili44
KPI45 KPI46 Copertura
% (sul
totale degli
attivi)47
% di attivi
esclusi dal
numeratore
del GAR
(articolo 7,
paragrafi 2 e
3, e punto
1.1.2
dell'allegato
V)48
% di attivi
esclusi dal
denominatore
del GAR
(articolo 7,
paragrafo 1, e
punto 1.2.4
dell'allegato
V)49
KPI principale GAR (coefficiente di attivi verdi) Turnover-based: 189,8 1,3% 1,5% 76,3% 48,7% 23,7%
per lo stock CapEx-based: 211,4
Totale degli attivi
ecosostenibili[1]
KPI[2] KPI[3] Copertura
% (sul
totale degli
attivi)
% di attivi
esclusi dal
numeratore
del GAR
(articolo 7,
paragrafi 2 e
3, e punto
1.1.2
dell'allegato
V)
% di attivi
esclusi dal
denominatore
del GAR
(articolo 7,
paragrafo 1, e
punto 1.2.4
dell'allegato
V)[6]
GAR (flusso) Turnover-based: 13,1 0,6% 0,7% 10,2% 86,3% 8%
CapEx-based: 11,7
Portafoglio di negoziazione50 n.a n.a n.a
KPI aggiuntivi Garanzie finanziarie51 - - -
Attività finanziarie gestite Turnover-based: 26,7 1,4%
CapEx-based: 41,2 2,1%
Ricavi relativi a commissioni e
compensi52
n.a n.a n.a

47 % degli attivi coperti dal KPI sul totale degli attivi banche

44 In considerazione dell'assenza di chiare indicazioni sulle modalità di compilazione della colonna relativa al totale degli attivi ecosostenibili, il Gruppo Banco Desio dà disclosure di tale valore rappresentando entrambi i KPI basati sul fatturato e sulle spese in conto capitale 45 Sulla base del KPI relativo al fatturato della controparte.

46 Sulla base del KPI relativo alle spese in conto capitale della controparte. Si sottolinea che per la compilazione di tale colonna non si è fatto riferimento a quanto indicato nella nota (*****) del Regolamento Delegato n. 2021/2178, alla luce dei chiarimenti forniti dalla Commissione europea all'interno della FAQ.46 del Commission Notice di novembre 2024, che specifica appunto che i prestiti generici sono inclusi sia nel GAR basato sul fatturato che in quello basato sulle spese in conto capitale.

48 Risultano esclusi dagli attivi del numeratore le esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie di piccole / medie dimensioni o non

soggette agli obblighi di informativa NFRD, i derivati, i prestiti interbancari a vista, le disponibilità liquide della Banca e altre categorie di attivi. 49 Risultano esclusi dagli attivi che compongono il denominatore le esposizioni verso amministrazioni centrali, banche centrali ed emittenti sovranazionali.

50 Solo a partire dal 2026, la rendicontazione ai sensi della Tassonomia UE verrà integrata con altri due KPI, rispettivamente il KPI relativo a commissioni e compensi e il GAR per il portafoglio di negoziazione.

51 Non sono presenti attivi ecosostenibili legati alle garanzie finanziarie

52 Solo a partire dal 2026, la rendicontazione ai sensi della Tassonomia UE verrà integrata con altri due KPI, rispettivamente il KPI relativo a commissioni e compensi e il GAR per il portafoglio di negoziazione

31.12.2023 Totale degli attivi ecosostenibili53 KPI54 KPI55 Copertura
% (sul
totale
degli
attivi)56
% di attivi
esclusi dal
numeratore
del GAR
(articolo 7,
paragrafi 2
e 3, e punto
1.1.2
dell'allegato
V)57
% di attivi
esclusi dal
denominatore
del GAR
(articolo 7,
paragrafo 1,
e punto 1.2.4
dell'allegato
V)58
KPI principale GAR (coefficiente di attivi Turnover-based: 113,7 0,8% 0,9% 75,4% 53% 24,6%
verdi) per lo stock CapEx-based: 127,1
Totale degli attivi
ecosostenibili[1]
KPI[2] KPI[3] Copertura
% (sul
totale
degli
attivi)
% di attivi
esclusi dal
numeratore
del GAR
(articolo 7,
paragrafi 2
e 3, e punto
1.1.2
dell'allegato
V)
% di attivi
esclusi dal
denominatore
del GAR
(articolo 7,
paragrafo 1,
e punto 1.2.4
dell'allegato
V)[6]
GAR (flusso) Turnover-based: 4,0 0,03% 0,05% 75,4% - 24,6%
CapEx-based: 7,2
Portafoglio di negoziazione59 n.a n.a n.a
KPI aggiuntivi Garanzie finanziarie60 - - -
Attività finanziarie gestite Turnover-based: 7,0
CapEx-based: 14,1 0,41% 0,82%
Ricavi relativi a commissioni
e compensi61
n.a n.a n.a

Il Green Asset Ratio (di seguito anche "GAR") corrisponde al rapporto tra gli attivi del Gruppo che finanziano attività economiche allineate alla Tassonomia o sono investiti in tali attività e il totale degli attivi coperti ("covered assets62"). In particolare, l'indicatore viene costruito:

  • a) al numeratore, tenendo conto dei prestiti e degli anticipi, dei titoli di debito, delle partecipazioni e delle garanzie reali recuperate che finanziano attività economiche allineate alla Tassonomia sulla base del KPI relativo al fatturato e del KPI relativo alle spese in conto capitale degli attivi sottostanti;
  • b) al denominatore, tenendo conto del totale dei prestiti e degli anticipi, dei titoli di debito, delle partecipazioni e delle garanzie reali recuperate, nonché di tutti gli altri attivi in bilancio coperti63 .

Il GAR deve essere comunicato:

a) in termini di stock (di seguito anche KPI GAR Stock), sulla base del valore contabile lordo totale delle esposizioni alla data di riferimento dell'informativa (31 dicembre 2024);

56 % degli attivi coperti dal KPI sul totale degli attivi banche

60 Non sono presenti attivi ecosostenibili legati alle garanzie finanziarie

53 In considerazione dell'assenza di chiare indicazioni sulle modalità di compilazione della colonna relativa al totale degli attivi ecosostenibili, il Gruppo Banco Desio dà disclosure di tale valore rappresentando entrambi i KPI basati sul fatturato e sulle spese in conto capitale 54 Sulla base del KPI relativo al fatturato della controparte.

55 Sulla base del KPI relativo alle spese in conto capitale della controparte. Si sottolinea che per la compilazione di tale colonna non si è fatto riferimento a quanto indicato nella nota (*****) del Regolamento Delegato n. 2021/2178, alla luce dei chiarimenti forniti dalla Commissione europea all'interno della FAQ.46 del Commission Notice di novembre 2024, che specifica appunto che i prestiti generici sono inclusi sia nel GAR basato sul fatturato che in quello basato sulle spese in conto capitale.

57 Risultano esclusi dagli attivi del numeratore le esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie di piccole / medie dimensioni o non soggette agli obblighi di informativa NFRD, i derivati, i prestiti interbancari a vista, le disponibilità liquide della Banca e altre categorie di attivi. 58 Risultano esclusi dagli attivi che compongono il denominatore le esposizioni verso amministrazioni centrali, banche centrali ed emittenti sovranazionali.

59 Solo a partire dal 2026, la rendicontazione ai sensi della Tassonomia UE verrà integrata con altri due KPI, rispettivamente il KPI relativo a commissioni e compensi e il GAR per il portafoglio di negoziazione.

61 Solo a partire dal 2026, la rendicontazione ai sensi della Tassonomia UE verrà integrata con altri due KPI, rispettivamente il KPI relativo a commissioni e compensi e il GAR per il portafoglio di negoziazione

62 I covered assets rappresentano il totale delle attività lorde con esclusione delle esposizioni verso amministrazioni centrali, banche centrali, emittenti sovranazionali e del portafoglio di negoziazione.

63 Si fa riferimento ad altri attivi esclusi dal numeratore ma inclusi nel denominatore, tra cui derivati, prestiti interbancari a vista, disponibilità liquide e attivi in contante e altre categorie di attivi (ad esempio, avviamento, merci ecc.) (righe 44,45,46,47 del modello 1 Allegato VI del Regolamento Delegato n. 2021/2178)

  • b) in termini di flusso (di seguito anche KPI GAR Flow), sulla base del valore contabile lordo dell'esposizione durante l'anno antecedente la data di riferimento dell'informativa (ovvero delle esposizioni generate nel corso dell'esercizio 2024);
  • c) con una scomposizione separata per attività abilitanti64 e attività di transizione65, nonché per i finanziamenti specializzati (di seguito anche finanziamenti con use-of proceeds noto);
  • d) con riferimento alle proprie esposizioni verso i settori coperti dalla Tassonomia, utilizzando i pertinenti codici NACE.

KPI per le esposizioni fuori bilancio

Il KPI per le esposizioni fuori bilancio (di seguito anche KPI off balance - OBS) rappresenta il rapporto tra le attività economiche allineate alla Tassonomia delle esposizioni fuori bilancio che il Gruppo gestisce e che orienta, o che contribuisce a orientare i flussi di capitale verso attività economiche sostenibili. L'informativa fa riferimento:

  • a. alle garanzie finanziarie alle imprese finanziarie e non finanziarie (di seguito anche KPI FinGar), calcolato come il rapporto tra le garanzie finanziarie a sostegno di strumenti di debito che finanziano attività economiche allineate alla Tassonomia e l'insieme delle garanzie finanziarie a sostegno di titoli di debito di imprese;
  • b. alle attività finanziarie gestite (di seguito anche KPI AuM), calcolato come rapporto tra le attività finanziarie gestite (strumenti di debito e strumenti rappresentativi di capitale) di imprese che finanziano attività economiche allineate alla Tassonomia e il totale delle attività finanziarie gestite.

Come per il GAR, i due KPI relativi alle esposizioni fuori bilancio devono essere comunicati in termini di stock e di flusso, e con il dettaglio relativo alle attività economiche abilitanti e di transizione.

Disclosure di ammissibilità e allineamento

Nell'esercizio 2024, il Gruppo Banco Desio pubblica le informazioni relative al Regolamento Tassonomia in formato tabellare, con l'applicazione dei modelli da 0 a 5 previsti dal Regolamento Delegato (UE) n. 2021/2178:

  • Modello 0 Sintesi dei KPI: presentato all'interno della presente sezione, "I risultati dell'esercizio 2024", tale modello sintetizza l'insieme degli indicatori che gli enti creditizi devono comunicare ai sensi dell'articolo 8 del Regolamento 852/2020;
  • Modello 1 Attivi per il calcolo del GAR: insieme delle esposizioni del Gruppo alla data di riferimento della presente informativa (31dicembre 2024), in valore contabile lordo;
  • Modello 2 GAR Informazioni sul settore: esposizioni della Banca verso i settori coperti dalla Tassonomia (con riferimento ai codici NACE), in valore contabile lordo;
  • Modello 3 KPI GAR (stock): a partire dalle informazioni riportate all'interno del Modello 1, il modello sintetizza il GAR stock in valore %;
  • Modello 4 KPI GAR (flusso): a partire dalle informazioni riportate all'interno del Modello 1, il modello sintetizza il GAR flusso in valore %;
  • Modello 5 KPI per le esposizioni fuori bilancio: insieme delle esposizioni fuori bilancio con il dettaglio per le garanzie finanziarie e le attività finanziarie gestite, in valore % rispetto ai relativi valori contabili lordi totali. L'indicatore sarà inoltre duplicato al fine di fornire l'informazione sia in ottica di stock che in ottica di flusso.

Tutti i modelli di cui sopra, ad eccezione di quello relativo alle informazioni settoriali, vengono replicati al fine di rappresentare i KPI basati sul fatturato e sulle spese in conto capitale.

Come anticipato, la presente disclosure integra, inoltre, i 5 modelli66 previsti dal Regolamento Delegato su Gas e Nucleare ("G&N") definiti dall'Allegato XII del Regolamento Delegato (UE) n. 2021/2178, in particolare:

  • Modello 1 G&N: sintesi della presenza di attività legate al nucleare e ai gas fossili;
  • Modello 2 G&N: rappresentazione delle attività economiche allineate alla Tassonomia rispetto al denominatore dei KPI applicabili;

64 Attività economica che consente direttamente ad altre attività di apportare un contributo sostanziale a uno o più dei sei obiettivi, a condizione che:

a) non comporti una dipendenza da attivi che compromettono gli obiettivi ambientali a lungo termine, tenuto conto della vita economica di tali attivi; e

b) abbia un significativo impatto positivo per l'ambiente, sulla base di considerazioni relative al ciclo di vita.

65 Attività economica per la quale non esistono alternative a basse emissioni di carbonio tecnologicamente ed economicamente praticabili ma che sostiene la transizione verso un'economia climaticamente neutra in linea con un percorso inteso a limitare l'aumento della temperatura a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali.

66 I 5 modelli vengono rappresentati per tutti i KPI applicabili (GAR, KPI AuM, KPI Fingar) basati sul fatturato e sulle spese in conto capitale, con riferimento allo stock e al flusso, senza rappresentazione del t-1, per il quale si rimanda al Bilancio di Sostenibilità 2023.

  • Modello 3 G&N: rappresentazione delle attività economiche allineate alla Tassonomia rispetto al numeratore dei KPI applicabili;
  • Modello 4 G&N: rappresentazione delle attività economiche ammissibili ma non allineate alla Tassonomia rispetto al denominatore dei KPI applicabili;
  • Modello 5 G&N: rappresentazione delle attività economiche non ammissibili rispetto al denominatore dei KPI applicabili.

Attivi per il calcolo del GAR

Il Regolamento Delegato (UE) n. 2021/2178 definisce il perimetro degli attivi totali coperti rispetto ai quali calcolare il numeratore e il denominatore del Green Asset Ratio. In particolare, si specifica che sono escluse dal denominatore le esposizioni verso amministrazioni centrali, banche centrali ed emittenti sovranazionali67 .

Con riferimento agli attivi coperti sia al numeratore che al denominatore del Green Asset Ratio, l'indicatore comprende le esposizioni verso controparti finanziarie e non finanziarie soggette agli obblighi di informativa di cui agli articoli 19 bis e 29 bis della Direttiva 2013/34/UE, le esposizioni verso famiglie, il finanziamento delle amministrazioni locali e le garanzie immobiliari recuperate.

Si riporta di seguito un dettaglio in merito alla metodologia adottata dal Gruppo per la verifica di ammissibilità e allineamento di alcune categorie di esposizioni di cui sopra.

Imprese finanziarie e non finanziarie soggette all'obbligo NFRD

Per le esposizioni verso controparti finanziarie e non finanziarie soggette agli obblighi di informativa NFRD (righe da 2 a 23 modello 1 Allegato VI del Regolamento Delegato (UE) n. 2021/2178), sono inclusi prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale. Tali esposizioni vengono calcolate sulla base dei dati puntuali pubblicati dalle controparti (sul fatturato e sulle spese in conto capitale), contenuti nelle rispettive dichiarazioni di carattere non finanziario del precedente esercizio. Nello specifico:

● Per le controparti finanziarie, si fa riferimento agli indicatori chiave di performance relativi al fatturato e alle spese in conto capitale allineate.

In particolare, con riferimento alle controparti assicurative, la ponderazione per l'indicatore basato sul fatturato e sulle spese in conto capitale viene calcolato per l'obiettivo di adattamento al cambiamento climatico come la media ponderata del KPI relativo alle attività di sottoscrizione e il rispettivo KPI di investimento.

● Per le controparti non finanziarie, si fa riferimento agli indicatori chiave di performance relativi al fatturato e alle spese in conto capitale ammissibili e allineati, in relazione agli obiettivi di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico. Si specifica che non è sempre stato possibile stabilire l'obiettivo ambientale nei confronti del quale le controparti non finanziarie stessero valutando l'ammissibilità. Quindi, in considerazione di quanto appena descritto, qualora una controparte presenti dati di allineamento per entrambi gli obiettivi (CCM e CCA), è stata formalizzata la prassi di allocare l'intera percentuale ammissibile sull'obiettivo CCM al fine di evitare double-counting.

Esposizioni al dettaglio (privati)

Le esposizioni al dettaglio (righe da 24 a 2768 del modello 1 Allegato VI del Regolamento Delegato (UE) n. 2021/2178), includono i prestiti alle famiglie su immobili residenziali e il credito al consumo per l'acquisto di autovetture. Il Gruppo ha svolto delle analisi dettagliate sulle modalità di allineamento previste dal Regolamento Tassonomia utilizzando informazioni disponibili nei gestionali della Banca e dati acquisiti esternamente da un qualificato info provider.

- Prestiti alle famiglie su immobili residenziali

Il KPI prevede l'inclusione della quota di prestiti e anticipi per l'acquisto o la ristrutturazione di immobili tenuto conto della conformità ai criteri di vaglio tecnico69 definiti dal Regolamento Delegato (UE) n. 2021/2139 (Allegato I).

La Banca ha identificato delle esposizioni riconducibili al punto "7.2. Ristrutturazione di edifici esistenti", che sono pertanto considerati ammissibili, ma non sono state effettuate valutazioni in merito all'allineamento, in mancanza di dati e informazioni sufficienti per la verifica dei criteri di vaglio tecnico.

Il Gruppo ha effettuato un'analisi sul proprio portafoglio crediti, ed ha identificato la quota parte di mutui alle famiglie riconciliabili al punto "7.7 Acquisto e proprietà di edifici" dell'Allegato I del Regolamento

67 Articolo 7, punto 1 Regolamento Delegato (UE) n. 2021/2178.

68 Tutte le altre categorie di prestito alla clientela che non ricadono nelle due categorie menzionate sono state incluse alla riga 24.

69 Punti 7.2.; 7.3.; 7.4.; 7.5.; 7.6.; 7.7. del Regolamento Delegato (UE) n. 2021/2139 (Allegato I)

Delegato (UE) n. 2021/2139, che sono pertanto stati identificati come ammissibili. Successivamente, la Banca ha avviato un'analisi di verifica dei criteri di vaglio tecnico:

  • Sono stati identificati gli immobili costruiti prima del 31 dicembre 2020 con un attestato di prestazione energetica (cosiddetta certificazione APE) appartenente al top 15% del parco immobiliare nazionale, identificato tramite il database pubblico SIAPE, in ottemperanza alle richieste del criterio di contributo sostanziale dell'obiettivo di mitigazione ai cambiamenti climatici;
  • Sono stati inoltre identificati gli immobili costruiti dopo il 31 dicembre 2021 con un attestato di prestazione energetica appartenente alle due classi energetiche più alte, il cui fabbisogno di energia primario è riconducibile alla soglia stabilità dal Regolamento Delegato (UE) 2021/2139, sempre sulla base delle informazioni pubbliche disponibili tramite database SIAPE. Si specifica che nessuno degli immobili identificati presenta una superficie superiore a 5000 m^2, pertanto non è stato necessario proseguire con le valutazioni previste dal criterio di contributo sostanziale;
  • Sul sottoinsieme di immobili identificato, è stata effettuata una valutazione del rischio fisico, tramite l'utilizzo di uno score fisico climatico fornito da un info provider esterno, al fine di garantire conformità con il DNSH sull'adattamento al cambiamento climatico del Regolamento. Lo score di rischio fisico utilizzato si basa sui pericoli climatici materiali di cui all'Appendice A del Regolamento Delegato 2021/2139, ed associa una valutazione in merito all'esposizione a tali pericoli (livello molto basso, basso, medio, alto, molto alto). Il Gruppo ha pertanto considerato allineati gli immobili coerenti con i due principi precedenti rappresentati e che dispongono di uno score di rischio fisico classificato "molto basso" e "basso".

Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del GAR (modello 1 Allegato VI del Regolamento Delegato n. 2021/2178)

Con riferimento agli attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del GAR, ma inclusi nel denominatore: esposizioni verso imprese finanziarie e non finanziarie di piccole / medie dimensioni o non soggette agli obblighi di informativa NFRD (righe da 33 a 43), i derivati (riga 44), i prestiti interbancari a vista (riga 45), le disponibilità liquide della Banca (riga 46) e altre categorie di attivi (riga 47).

Con particolare riferimento alle esposizioni in controparti finanziarie non soggette agli obblighi di informativa NFRD, si sottolinea che queste sono state incluse alla riga 33.

GAR - Informazioni sul settore

Il Regolamento Delegato n. 2021/2178 richiede agli istituti di credito di presentare, all'interno di un template dedicato, il valore contabile lordo delle esposizioni verso controparti non finanziarie suddiviso per settori NACE, indicando poi rispettivamente la quota parte allineata, calcolata facendo riferimento alle esposizioni allineate di cui al modello 1.

KPI GAR stock

Gli enti finanziari sono tenuti a presentare il template relativo al GAR stock, che rappresenta la quota percentuale di esposizioni allineata alla Tassonomia alla data di riferimento dell'informativa in rapporto al totale delle attività coperte. Il dato risulta calcolato come il rapporto tra il valore degli attivi coperti allineati alla Tassonomia e il totale degli attivi coperti come riportato all'interno del template 1, ad eccezione della colonna "Quota del totale degli attivi coperti" (colonna af del modello 3 dell'Allegato VI del Regolamento Delegato n. 2021/2178), che viene calcolata come il rapporto tra il valore contabile lordo totale e il valore degli attivi (considerando quindi anche gli attivi non coperti).

KPI GAR flow

In aggiunta al KPI GAR Stock, il Regolamento Delegato n. 2021/2178 richiede di rendicontare il template relativo al KPI GAR Flow. Questo indicatore, espresso in termini percentuali, è calcolato come il rapporto tra il valore contabile lordo delle nuove esposizioni allineate alla Tassonomia (ossia nuovi prestiti e anticipi, titoli di debito, strumenti di capitale) e il valore totale dei nuovi attivi coperti nel corso dell'esercizio 2024. Il termine nuove esposizioni sta ad indicare le esposizioni sorte nell'anno precedente la data di riferimento dell'informativa, senza dedurre gli importi dei rimborsi di prestiti o delle cessioni di titoli di debito/strumenti di capitale avvenuti nell'anno precedente70 .

KPI per le esposizioni fuori bilancio

Il Gruppo Banco Desio pubblica, inoltre, la quota di garanzie finanziarie a sostegno di prestiti, anticipi e titoli di debito che finanziano attività economiche allineate alla Tassonomia, rispetto all'insieme delle garanzie finanziarie. Si evidenzia che non sono presenti controparti soggette a obblighi di rendicontazione di sostenibilità, pertanto la categoria non viene valorizzata.

70 Come riportato dalla FAQ 65 del Draft Commission Notice dell'8 novembre 2024.

Analogamente, il Gruppo rendiconta la quota delle attività finanziarie gestite di imprese che finanziano attività economiche allineate alla Tassonomia, rispetto al totale delle attività finanziarie gestite (strumenti di debito, strumenti rappresentativi di capitale e altri attivi).

Al fine di identificare i titoli in gestione allineati, si è fatto riferimento ai dati puntuali basati sul fatturato e sulle spese in conto capitale pubblicati dai gestori71 .

Disclosure relativa alle esposizioni in attività economiche legate al nucleare e gas fossile

Come previsto dal Regolamento Delegato (UE) n. 2022/1214, Banco Desio rendiconta le esposizioni verso controparti che presentano attività legate ai settori dell'energia nucleare e del gas fossile.

Il regolamento richiede la pubblicazione di cinque template che riportino le percentuali e gli importi delle attività non ammissibili, ammissibili ma non allineate e allineate ai sensi della Tassonomia UE per tutti i KPI applicabili agli enti creditizi.

Analogamente agli altri indicatori, anche il GAR relativo ad attività legate ai settori dell'energia nucleare e del gas fossile dovrà presentare la duplice visione in termini di fatturato (turnover-based) e CapEx (CapEx based).

Perimetro di consolidamento e limitazione dei dati

La preparazione dell'informativa circa l'ammissibilità e l'allineamento delle attività consolidate rispetto ai requisiti della Tassonomia Europea si basa sul perimetro di consolidamento prudenziale del Gruppo CRR Brianza Unione al 31 dicembre 2024. Il consolidamento è conforme alle segnalazioni di vigilanza degli enti ai sensi del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e del Regolamento di esecuzione (UE) 2021/451 della Commissione (FINREP).

Le attività lorde sono date dal totale delle attività lorde risultanti dal FINREP al 31 dicembre 2024 relative al perimetro di vigilanza prudenziale del Gruppo CRR Brianza Unione, mentre le attività coperte (c.d. covered asset) sono date dal totale delle attività lorde con l'esclusione delle esposizioni verso amministrazioni centrali, banche centrali, emittenti sovranazionali e del portafoglio di negoziazione72 .

L'approccio del Gruppo alla Tassonomia Europea

Il Gruppo Banco Desio è impegnato nel percorso di integrazione dei requisiti della Tassonomia Europea e ha previsto lo sviluppo di prodotti basati sui requisiti di tale Regolamento. Per maggiori informazioni, si fa rimando alle sezioni di cui al capitolo "12.1.3 Strategia e modello aziendale di sostenibilità - I prodotti e servizi bancari attenti alla sostenibilità".

12.3 La nostra responsabilità sociale

12.3.1 Le persone di Banco Desio

Requisiti informativi della sezione:

SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

S1-1 Politiche relative alla forza lavoro propria

S1-2 Processi di coinvolgimento dei lavoratori propri e dei rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti

S1-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori propri di sollevare preoccupazioni

S1-4 Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la mitigazione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni

S1-5 Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti

S1-6 Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa

S1-7 Caratteristiche dei lavoratori non dipendenti nella forza lavoro propria dell'impresa

71 L'approccio adottato fa riferimento a quanto suggerito dalla FAQ. 4 del Draft Commission Notice dell'8 novembre 2024.

72 Come previsto dalla Domanda 21 della Comunicazione della Commissione europea 2022/C 385/01.

  • S1-8 Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale
  • S1-9 Metriche della diversità
  • S1-10 Salari adeguati
  • S1-11 Protezione sociale
  • S1-12 Persone con disabilità
  • S1-13 Metriche di formazione e sviluppo delle competenze
  • S1-14 Metriche di salute e sicurezza
  • S1-15 Metriche dell'equilibrio tra vita professionale e vita privata
  • S1-16 Metriche di retribuzione (divario retributivo e retribuzione totale)

S1-17 Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti umani Politiche

  • Policy People, Diversity e Inclusion
  • Policy ambientale
  • Policy della Direzione Risorse

12.3.1.1 La valorizzazione delle nostre persone

S1-1 – Politiche relative alla forza lavoro propria

Il Gruppo, in coerenza con il proprio "Codice Etico", nella conduzione della propria attività persegue la tutela dei diritti umani secondo i principi affermati nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948 e riconosce i principi stabiliti dalle Convenzioni dell'International Labour Organization con particolare riferimento (i) al diritto di associazione e di negoziazione collettiva, (ii) al divieto di lavoro minorile e forzato, (iii) alla tutela dell'eguaglianza e alla non discriminazione nel lavoro, (iv) al diritto alla protezione dei dati personali delle persone fisiche. Il Gruppo opera in un settore altamente normato in cui non si verificano impatti negativi rilevanti in termini di lavoro minorile, forzato o coatto. Si evidenzia che tali temi sono esplicitamente trattati all'interno del Codice Etico e della Policy People, Diversity e Inclusion, tramite cui il Gruppo rifiuta ogni forma di lavoro minorile e/o lavoro forzato, e qualsiasi tipo di molestia, prevaricazione, minaccia o intimidazione sul luogo di lavoro.

Il Gruppo garantisce condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale, assicura elevati standard di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, accrescendo la consapevolezza dei rischi e promuovendo comportamenti responsabili; adotta specifici programmi di prevenzione e protezione, responsabilizzando tutti i livelli aziendali, al fine di tutelare la salute e il benessere psico-fisico dei propri collaboratori. Il concreto rispetto dei diritti umani e dei diritti fondamentali dei lavoratori derivati dai principi degli organismi internazionali si declinano in una realtà aziendale che applica le prescrizioni, le procedure e le politiche circoscritte al solo perimetro del rigoroso ordinamento italiano declinate nel più ristretto ambito del CCNL settore credito.

Il Gruppo promuove iniziative meglio rispondenti alla diffusione di pratiche orientate al rispetto di questi diritti internazionalmente riconosciuti, ad esempio tramite l'erogazione di moduli formativi: la formazione su policy e procedure relative alla tutela dei diritti umani confluisce infatti sia nelle raccomandazioni e impegni definiti nel Codice Etico di Gruppo divulgato a tutte le risorse attraverso strumenti di Comunicazione Interna sia nell'ambito degli aggiornamenti introdotti tempo per tempo al Modello Organizzativo del Gruppo (e ai protocolli specifici). Nell'anno 2024 è stato realizzato e rilasciato a tutta la popolazione aziendale il modulo formativo "Il MOG 231 nella sua evoluzione" che illustra l'impianto del Modello Organizzativo e di Gestione riportando gli aggiornamenti sui diversi protocolli e declina gli impatti sull'operatività quotidiana.

SBM-3 – Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

Il tema della "Forza lavoro propria" e i relativi sub-topic "condizioni di lavoro", "parità di trattamento e di opportunità per tutti" e "altri diritti connessi al lavoro", sono risultati materiali dall'analisi di Doppia Rilevanza 2024, secondo la prospettiva di impatto "own operations" e secondo la prospettiva relativa alla materialità finanziaria.

In particolare, con riferimento alla prima dimensione sono stati identificati due impatti positivi, attuali, inerenti all'impatto della gestione delle condizioni socio-economiche e della qualità della vita della popolazione aziendale connesse alla tutela dei dipendenti, al rispetto dei diritti dei lavoratori (tra cui un bilanciamento tra vita privata e professionale, salari adeguati, impiego stabile) e alla promozione di un ambiente di lavoro sano e sicuro, in linea con gli standard settoriali e un impatto della soddisfazione e produttività dei dipendenti in relazione all'ambiente di lavoro, con particolare riferimento all'inclusività, alle pari opportunità, alla diversità e alla retribuzione equa. È stato identificato anche un impatto negativo connesso al potenziale impatto dei divari socio-economici connessi al mancato rispetto dei diritti basilari dei lavoratori, quali l'utilizzo di lavoro minorile e forzato, nonché dei diritti umani, come il rispetto della privacy.

Con riferimento alla materialità finanziaria, si evidenzia che, in relazione ai sub-topic, sono stati identificati e valutati driver di rischio ESG relativi alla mancata tutela delle condizioni di lavoro dei dipendenti della società, con conseguente incremento dell'incidenza di infortuni sul lavoro/itinere, con orizzonte breve, e rischi legati alla forte e crescente attenzione a livello normativo e sociale per la diversità del personale e la garanzia dell'uguaglianza e delle pari opportunità sul luogo di lavoro, con orizzonte breve-medio. Dall'analisi qualitativa del piano di business continuity, che Banco Desio aggiorna periodicamente, si evince l'esistenza di uno scenario ad hoc volto a definire qualitativamente l'impatto dei rischi ESG sul rischio operativo della Banca. Emerge da tale analisi come la tematica "Forza lavoro propria" possa generare un rischio particolarmente significativo per il rischio operativo

Banco Desio adotta attualmente un modello di valutazione del rischio reputazionale che consente di identificare alcuni ambiti di analisi potenzialmente impattanti su tale rischio. L'analisi qualitativa condotta indica che il tema in questione possa generare un rischio particolarmente significativo per il rischio reputazionale. Dall'analisi di Doppia Rilevanza svolta, non sono emerse opportunità legate alla forza lavoro propria, né sono stati individuati impatti rilevanti legati alla stessa che possa derivare dall'adozione di un Piano di Transizione, in quanto ad oggi non ancora definito.

L'attenzione del Gruppo verso le persone si concretizza in una specifica strategia di valorizzazione delle risorse appartenenti alla struttura organizzativa, finalizzata allo sviluppo delle competenze di ciascuno, con l'obiettivo di soddisfare i fabbisogni delle diverse figure professionali, valorizzare l'ambiente di lavoro, favorire il work-life balance e pari opportunità e fornire gli strumenti adeguati a conciliare le esigenze lavorative con quelle familiari.

Considerato il contesto aziendale, non sono state rilevate particolari categorie di lavoratori più esposte a rischi di altre.

Le valutazioni interne, svolte nell'esercizio di Doppia Rilevanza comprendono tutta la forza lavoro del Gruppo, senza specificare determinati gruppi e considerano i rischi legati a eventi poco probabili ma ad alto impatto:

  • pandemia: tale rischio viene affrontato in riferimento al rischio operativo, nel piano di business continuity (tra le tematiche indagate, ad esempio la disponibilità della sede, disponibilità dei sistemi, indisponibilità delle persone e le tempistiche necessarie al ripristino dell'operatività);
  • carenza di lavoratori qualificati: tale rischio risulta avere un'entità particolarmente significativa per gli istituti di credito, in quanto pur non attingendo a catene di fornitura complesse, questi dipendono da una forza lavoro qualificata, il che rende cruciale l'attrazione, il mantenimento e lo sviluppo del capitale umano;
  • decisioni politiche o legislazione: rischio legato alla forte e crescente attenzione a livello normativo e sociale per la diversità del personale e la garanzia dell'uguaglianza e delle pari opportunità sul luogo di lavoro.

Il Gruppo Banco Desio dedica molta attenzione alle proprie risorse umane, considerate un capitale da preservare e valorizzare, un elemento qualificante che costituisce un potenziale fattore di vantaggio competitivo.

Le politiche del personale praticate dal Gruppo Banco Desio sono definite nell'impianto normativo predisposto dalla Capogruppo nell'ambito anche delle proprie attività di indirizzo e coordinamento. In particolare, le fonti normative sono riconducibili alla "Policy della Direzione Risorse", al Regolamento di Processo e Manuale Operativo "Acquisizione, gestione e sviluppo risorse umane" ed al Regolamento di Processo e Manuale Operativo "Sistema di remunerazione e incentivazione", che disciplinano i processi, i ruoli e le responsabilità delle strutture coinvolte ed i controlli di linea inerenti all'operatività ivi descritta, nonché "Le linee guida in materia di avanzamenti di grado e incrementi retributivi" definite nell'ultimo biennio e via via arricchite da appositi presidi a tutela del principio di parità retributiva di genere. Tali policy e documenti sono a cura della Direzione Risorse.

Come espressamente disciplinato dall'apposito manuale operativo aziendale, la ricerca dei candidati e il processo di selezione sono improntati a criteri di imparzialità e obiettività, al fine di selezionare la professionalità più idonea a svolgere le mansioni previste per l'assunzione, nel rispetto del principio di pari opportunità e in assenza di discriminazioni. I parametri di selezione escludono a priori scelte o restrizioni influenzate da condizioni di genere, di provenienza o da qualsivoglia altro criterio discriminante.

Fin dall'inizio del processo di selezione, viene illustrata ai candidati l'impostazione della cultura aziendale declinata nel Codice Etico: la corrispondenza dei valori del candidato con la stessa costituisce un ulteriore elemento di valutazione in sede di selezione nel rispetto delle normative previste per tipologia di ruolo, responsabilità e mansione.

Le attività di ricerca e selezione del personale sono curate dalla Direzione Risorse della Capogruppo che persegue una politica di selezione del personale volta al riconoscimento dei meriti, nel rispetto delle pari opportunità, garantendo l'accesso a un percorso professionale e di sviluppo di carriera che si basi sul rispetto delle pari opportunità e sulla non discriminazione.

Il Gruppo si impegna a favorire un adeguato ricambio generazionale all'interno dell'organizzazione, adottando un approccio di selezione che valorizza le nuove generazioni, e ad adottare politiche di valorizzazione dei giovani già presenti come risorse del Gruppo.

Conduce una valutazione trasparente delle competenze dei dipendenti garantendo un processo basato sulla meritocrazia al fine di raccogliere e valorizzare il patrimonio professionale posseduto dalle risorse, mirando a mettere ciascuno in condizione di interpretare al meglio il proprio ruolo, favorendo il miglioramento costante del livello di competenza e sviluppando la capacità di lavorare al meglio per contribuire al raggiungimento degli obiettivi d'impresa.

I programmi formativi - realizzati in coerenza con gli orientamenti strategici definiti nell'ambito del Piano Industriale "Beyond26" - si sono concretizzati in attività finalizzate sia a sostenere il rafforzamento delle conoscenze tecniche ed incrementare il potenziamento delle capacità comportamentali necessarie nell'esercizio dei diversi ruoli organizzativi sia a sviluppare le potenzialità possedute dalle risorse. Tali percorsi si differenziano in proposte che si rivolgono ai diversi ruoli, al fine di costruire o consolidare il profilo professionale di ciascuna risorsa.

In continuità con l'ultimo triennio, anche l'anno 2024 si è concluso confermando un importante investimento in termini formativi, in linea con gli obiettivi e le direttrici di intervento tracciate nel piano formativo ad inizio d'anno, che è stato realizzato in coerenza con gli orientamenti strategici definiti nell'ambito del Piano Industriale. I programmi formativi erogati si sono concretizzati in attività finalizzate sia a sostenere il rafforzamento delle conoscenze tecniche ed incrementare il potenziamento delle capacità comportamentali necessarie nell'esercizio dei diversi ruoli organizzativi sia a sviluppare le potenzialità possedute dalle risorse.

Nell'ambito dei vari programmi erogati, di particolare rilievo si evidenzia l'estensione del programma di onboarding differenziato per ciascun ruolo ed indirizzato a tutte le nuove risorse introdotte nella struttura organizzativa, con particolare riferimento all'operazione straordinaria di acquisizione di 14 sportelli bancari da BPPB e delle relative 76 risorse. Tale programma è stato strutturato su differenti fasi erogate in differenti modalità: video tutorial per illustrare i sistemi applicativi e le procedure aziendali, videolezioni per esplorare il mondo del Business ed acquisire conoscenze sull'offerta commerciale e webinar di accompagnamento nell'esercizio dell'operatività di Rete.

Di seguito si riportano i 3 pillar sui quali si è articolata la proposta 2024 descrivendoli nelle loro caratteristiche più rappresentative:

    1. I programmi formativi:
    2. potenziamento della progettazione interna dei moduli formativi inerenti a differenti tipologie (formazione di business, formazione obbligatoria e formazione tecnico-professionale), al fine di contestualizzare lo sviluppo dei contenuti sulla nostra specifica realtà organizzativa, valorizzando nel contempo il capitale di competenze delle diverse Funzioni che collaborano nella realizzazione dei programmi;
    3. incremento dell'utilizzo di risorse di docenza interna sia di Sede che di Rete per l'erogazione di contenuti di natura specialistica e di business, al fine di alimentare la conoscenza sui processi organizzativi e sugli strumenti di lavoro da utilizzare per gestire le attività professionali con maggiore efficacia;
    4. rafforzamento del coinvolgimento dei colleghi destinatari dell'attività formativa nella costruzione dei programmi formativi, al fine di indirizzare le proposte formative sui reali fabbisogni professionali, valorizzando nel contempo il contributo professionale dei colleghi.
    1. Gli strumenti di erogazione:
    2. alimentazione di DeveIUP che costituisce il sistema integrato di erogazione e di fruizione di tutte le attività formative, che appartengono alle differenti tipologie formative (formazione comportamentale, formazione di business, formazione tecnico-professionale, formazione obbligatoria);
    3. composizione del Catalogo della Formazione che descrive le differenti iniziative formative, aggregandole per specifica area di competenza;
    4. costruzione del Cruscotto della Formazione che consente ai Capi Zona ed ai RDF di Rete di monitorare l'attività formativa effettuata e da effettuare da parte di tutti i collaboratori appartenenti alla propria struttura organizzativa;
  • creazione della Rubrica della Formazione che costituisce uno spazio dedicato all'approfondimento di differenti argomenti appartenenti al contesto delle soft skill, suggerendo spunti di riflessione e cercando nel contempo di intercettare gli interessi degli stessi lettori.
    1. Le modalità di erogazione:
    2. programmazione di differenti sessioni di training on the job che hanno supportato l'apprendimento rendendo concretamente applicabili le competenze acquisite;
    3. avvio del programma di coaching individuale rivolto a risorse che appartengono al perimetro del Progetto Talenti ed iniziative di team coaching inserite nell'ambito di programmi di natura comportamentale;
    4. incremento dell'utilizzo di strumenti interattivi per favorire il coinvolgimento dei destinatari attraverso dinamiche di gamification.

Questi elementi hanno consentito di proseguire nel percorso di realizzazione di una learning experience diversificata ed orientata a fornire sempre maggiori strumenti di lavoro, utili sia per leggere e comprendere le dinamiche organizzative sia per acquisire ulteriori competenze necessarie ad esercitare con sempre maggiore consapevolezza la propria professionalità.

Le diverse iniziative erogate sono rappresentate nelle tre tipologie che hanno caratterizzato l'offerta formativa; di seguito se ne riporta una descrizione sintetica:

  • la Formazione "Generale" raggruppa le iniziative aventi ad oggetto le conoscenze trasversali indirizzate a tutte le famiglie professionali. L'allineamento delle competenze richieste in funzione di evoluzioni del contesto regolamentare è garantito dalle attività declinate nell'ambito della formazione obbligatoria (comprese in tale raggruppamento);
  • la Formazione "Tecnico-professionale" comprende iniziative finalizzate sia alla costruzione delle competenze tecniche necessarie per esercitare uno specifico ruolo, sia al consolidamento di competenze funzionali al profilo professionale ricoperto;
  • la Formazione "Comportamentale" finalizzata allo sviluppo delle capacità relazionali, gestionali ed organizzative, che consentono di applicare al meglio le conoscenze tecnico-professionali possedute.

Area Normativa

Nell'ambito di quest'area si richiamano le iniziative appartenenti ai diversi contesti normativi e che sono state realizzate avvalendosi del contributo delle differenti Funzioni specialistiche.

In tema di "Antiriciclaggio" si segnala il programma in pillole strutturato con l'obiettivo di assicurare un presidio continuo dei rischi di riciclaggio ed antiterrorismo. La prima tematica fa riferimento alle segnalazioni di operazioni sospette (SOS) ed è sviluppata attraverso moduli interattivi e casi pratici che approfondiscono cosa è necessario e cosa non è necessario segnalare, quali sono gli elementi oggettivi e soggettivi ai quali prestare attenzione e quale comportamento adottare dopo aver inoltrato una segnalazione. Tale programma si accompagna anche ai due moduli realizzati attraverso game: "I risvolti antiriciclaggio" ed il "Game assegni" proposti in continuità rispetto all'anno precedente.

Inoltre, al fine di incrementare la consapevolezza delle risorse di Rete sulle modalità di gestione dei rischi in Banca - in collaborazione con la Direzione Risk e con la Direzione Audit – è stato realizzato il modulo "Conoscere e Gestire i Rischi in Banca", costruito sulla base di casistiche situazionali riscontrate nel contesto operativo di Rete.

Nell'ambito di quest'area tematica si segnalano, inoltre, differenti altri moduli formativi, quali: il modulo "Il MOG 231 nella sua evoluzione" che illustra l'impianto del Modello Organizzativo e di Gestione della Banca e ne declina gli impatti sull'operatività quotidiana, il modulo inerente ai "Sistemi di pagamento" che tratta temi di attualità sviluppati attraverso differenti situation room finalizzati all'applicazione delle proprie conoscenze, il modulo inerente all' "Evoluzione del whistleblowing" che - ripercorrendo il processo di segnalazione - introduce la nuova piattaforma di Banco Desio e la videolezione POG realizzata con l'obiettivo di assicurare un ripasso sui punti cardine del Modello POG della Banca, attraverso l'analisi delle componenti del questionario. In riferimento, invece, alla progettualità aziendale inerente al contesto ESG, è stato progettato uno specifico modulo formativo dal titolo "L'introduzione dei fattori ESG in Banco Desio", con l'obiettivo di definire il contesto di riferimento e di declinare i principali ambiti di applicazione: l'erogazione di questo modulo è stata anticipata sia da un video introduttivo che ne esplicita le finalità sia da un'intervista rivolta ad alcune risorse di Rete e di Sede per raccogliere le riflessioni dei colleghi sulle tematiche in oggetto.

Si evidenzia anche la realizzazione del modulo "La Trasparenza nella Nostra Banca" distribuito su tutta la popolazione aziendale e strutturato attraverso simulazioni che enfatizzano i concetti chiave del percorso.

In ultimo, si evidenzia la continuità assegnata sia al percorso "Training Cyber" articolato attraverso pillole mensili che propongono temi relativi ai rischi connessi al mondo del digitale sia ai diversi programmi in materia di Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro (addetti antincendio, primo soccorso, tutor disabili, programma di base per lavoratori e per preposti).

Altra Formazione

Nell'ambito dell'intelligenza artificiale, di particolare rilievo risulta essere il programma di accompagnamento all'utilizzo dello strumento Microsoft Copilot che è stato destinato a differenti strutture di Sede e di Rete con l'obiettivo di efficientare la propria attività operativa.

Inoltre, è stato strutturato un Programma di Certificazione delle competenze indirizzato alle risorse appartenenti alla Direzione Internal Audit, al fine di rafforzare la propria specializzazione sulle differenti materie che caratterizzano il mestiere esercitato.

Di seguito si illustrano le principali iniziative aggregate per aree tematiche di competenza, evidenziando che i programmi appartenenti a questa tipologia sono stati progettati con l'obiettivo di accompagnare l'evoluzione di nuove expertise e di valorizzare ulteriormente le competenze possedute dalle risorse, in coerenza con le esigenze di specializzazione richieste dal modello di business.

Di seguito si illustrano le principali iniziative aggregate per aree tematiche di competenza:

o Area Finanza ed Area Assicurativa

In particolare, si richiama l'avvio del programma di mantenimento integrato ESMA e IVASS che è stato strutturato su contenuti validi per entrambe le abilitazioni. Le tematiche che compongono il programma aggregano contenuti di natura tecnico-professionale, quali "La distribuzione di prodotti di investimento assicurativi", "Il sistema finanziario", "I prodotti assicurativi con finalità di investimento", "I prodotti di investimento con finalità pensionistiche" a moduli di soft skill che alimentano il percorso complessivo: le tematiche affrontate consentono anche il mantenimento dell'abilitazione ai fini EFPA.

Inoltre, si segnala l'avvio della seconda fase del programma formativo di accompagnamento all'introduzione del nuovo "Modello di Consulenza e di Analisi dei Bisogni Assicurativi" strutturato su due differenti moduli: uno di natura procedurale - che illustra il processo e le funzionalità del modulo "Consulenza Finanziaria" - ed un altro di natura motivazionale, focalizzato sul valore della consulenza nella relazione con il Cliente.

Sempre nell'ambito del programma di mantenimento integrato ESMA ed IVASS si inseriscono altri due moduli formativi realizzati attraverso la collaborazione con le Funzioni di Sede: il primo è il game "Sai riconoscere un abuso di mercato?" che ha l'obiettivo di sensibilizzare sulle principali regole da seguire nell'ambito del Market Abuse e sui processi da considerare per contrastare tale fenomeno, il secondo è la videolezione "ESG nei servizi d'investimento" che declina l'evoluzione del contesto normativo di riferimento, con un focus sul perimetro relativo ai servizi d'investimento.

Di particolare rilievo per l'importanza professionale che assume si segnala il Percorso di Certificazione delle Competenze specialistiche rivolto alle risorse che appartengono ai ruoli di Gestori Personal e Affluent; questo programma è strutturato in 7 giornate di formazione focalizzate su temi come lo scenario macro-economico, gli strumenti di investimento, la fiscalità e la costruzione del portafoglio. Tale programma ha consentito di trasferire alle risorse coinvolte contenuti di valore per l'esercizio della propria professionalità, redendoli spendibili anche nella relazione con i propri Clienti.

Con particolare riferimento ai programmi assicurati si evidenzia il percorso finalizzato all'iscrizione alla sezione A del RUI che è stato definito in collaborazione con l'Area Bancassicurazione ed ha coinvolto circa 30 risorse su differenti aree tematiche.

o Area Crediti

Di particolare rilievo sono risultate le sessioni erogate nell'ambito del piano formativo destinato ai Gestori Family POE e Gestori POE in tema di "Valutazione del merito del credito" e di "Credito per soggetti che non presentano bilancio". Tale programma è stato accompagnato da training on the job applicativi focalizzati sulla "PEF" ed il "Pricing Tool", al fine di fornire ai partecipanti strumenti operativi concreti per agevolare l'operatività ed approfondire le proprie conoscenze sui vari passaggi operativi.

Sempre nell'ambito del piano formativo ESG, si segnala anche il modulo focalizzato sull'implementazione dei processi creditizi che costituiscono uno dei contenitori sui quali si articola tale progettualità.

Inoltre, di specifico interesse è risultato il modulo specialistico inerente al tema "Crisi d'impresa" indirizzato ai Gestori Imprese con l'obiettivo di fornire conoscenze sugli elementi che caratterizzano sia il quadro normativo che quello applicativo.

Infine, si evidenziano anche sia il rilascio del video tutorial addestrativo sulla "Procedura Leasing" sia le sessioni formative in webinar sul tema "Factoring".

o Altra formazione

Nell'ambito dell'area tematica "Estero" sono state effettuate alcune sessioni di training rivolte sia al comparto aziende sia al comparto privati, al fine di supportare le risorse di Rete nella gestione dei processi aziendali e nell'utilizzo delle procedure aziendali. Tra le altre attività di natura tecnicoprofessionale si richiamano anche i molteplici video tutorial inerenti all'operatività di filiale che impatta su differenti segmenti professionali di Rete.

o Area Commerciale

Per acquisire ed approfondire le conoscenze relative all'offerta commerciale della Banca è stato articolato un percorso sequenziale sviluppato attraverso videolezioni e webinar indirizzati sia al segmento aziende sia al segmento Privati di Rete: a queste iniziative - che appartengono anche al programma di on-boarding - sono state integrati focus digitali sviluppati in pillole.

Inoltre, di particolare rilievo risultano le sessioni inserite nell'ambito del piano formativo indirizzato alla costruzione del nuovo ruolo di Gestori Family POE e Gestori POE: i contenuti trattati sono inerenti all'offerta commerciale della Banca (C/C, monetica, home banking e remote banking), con un focus specifico sulle iniziative dedicate all'evoluzione del "Dialogo digitale" con il Cliente, quali "Remote selling carta di credito", "Stanza documentale" e "Digital Lending".

Nell'ambito della formazione "Comportamentale", si evidenzia la proposta focalizzata sui temi di inclusion e di diversity, i programmi interaziendali indirizzati ad alcune risorse di Sede. Inoltre, nell'ambito del piano di sostenibilità HR si richiama il percorso formativo in pillole dal titolo "Prosegue il Nostro viaggio nel mondo della sostenibilità sociale" costruito attraverso testimonianze di esperienze che stimolano la riflessione su contenuti di soft skill, quali "La Motivazione come chiave per il proprio sviluppo".

Di particolare rilievo risultano anche sia il programma di sviluppo delle competenze manageriali indirizzato agli RDF di Rete e proposto con l'obiettivo di valorizzare l'esercizio del proprio ruolo manageriale attraverso contenuti inerenti alla valutazione delle risorse ed alla restituzione di feedback sia il percorso di rafforzamento delle capacità di business funzionali al raggiungimento degli obiettivi commerciali, destinato a tutti i Gestori di Rete con l'obiettivo di fornire supporti comportamentali utili nella trattativa con i Clienti.

Infine, si richiamano i percorsi formativi che rientrano nel "Progetto Talenti": si tratta di differenti attività dedicate allo sviluppo delle competenze e delle potenzialità possedute dalle risorse, in coerenza con il piano di sviluppo tracciato. Sempre nell'ambito del Progetto Talenti, di particolare rilievo comunicativo ha assunto l'iniziativa TalentIUP realizzata attraverso un palinsesto di interviste delle risorse che raccontano cosa ha significato per loro partecipare al Progetto Talenti e come quest'esperienza ha influenzato positivamente il proprio percorso professionale e personale.

Focus Piano Formativo ESG

In riferimento alla progettualità aziendale inerente al contesto ESG, è stato definito uno specifico Piano Formativo costituito sia da una parte trasversale sia da altre parti specialistiche.

La parte generale dal titolo "L'introduzione dei fattori ESG in Banco Desio" - distribuita a tutta la popolazione aziendale – è stata progettata con l'obiettivo di definire il contesto di riferimento e di declinare i principali ambiti di applicazione: l'erogazione di questo modulo è stata anticipata sia da un video introduttivo che ne esplicita le finalità sia da un'intervista rivolta ad alcune risorse di Rete e di Sede per raccogliere le riflessioni dei colleghi sulle tematiche in oggetto.

La parte specialistica si è articolata su più moduli, quali: l'ambito "Risk", l'ambito relativo alla "Gestione del credito" e quello relativo ai "Servizi d'Investimento"; si tratta di iniziative erogate in modalità differenti e rivolte a differenti target di destinatari.

In particolare, l'ambito relativo ai "Servizi d'investimento" è stato trattato nella videolezione "ESG nei servizi d'investimento" che declina l'evoluzione del contesto normativo di riferimento oltre ad illustrare le caratteristiche dei prodotti e servizi, introducendo anche l'emissione del primo Green Bond. Tale modulo è stato esteso a tutte le figure di Rete ed inserito anche nel programma di mantenimento integrato ESMA ed IVASS. Il modulo inerente alle implementazioni registrate sul framework creditizio è stato indirizzato in modalità webinar sia al Segmento Imprese di Rete sia ad alcune Funzioni specialistiche di Sede, mentre il tema Risk è stato destinato alle Funzioni interne che impattano sui processi specifici. In ultimo, si evidenziano le sessioni dedicate alla presentazione dei nuovi prodotti commerciali ESG che sono state destinate a differenti target di Rete.

Inoltre, nell'ambito del "Piano Formativo ESG" hanno assunto una specifica attenzione alle tematiche inerenti al contesto della sostenibilità sociale.

I principali programmi formativi effettuati sono:

  • il percorso in pillole dal titolo "Prosegue il Nostro viaggio nel mondo della sostenibilità sociale" rivolto a tutta la popolazione aziendale e costruito attraverso testimonianze di esperienze che stimolano la riflessione su contenuti di soft skill (quali, ad esempio: "La Motivazione come chiave per il proprio sviluppo", "La Resilienza: che cos'è e come potenziarla", "L'empatia ed i suoi derivati", "La Leadership ed i suoi diversi significati") che richiamano anche temi di inclusion e di diversity ed i moduli di natura comportamentale rivolti alle figure che rivestono ruoli gestionali (quali, ad esempio: "Unconscious Bias", "Assegnare e comunicare obiettivi al proprio team" e "La gestione del colloquio di feedback");
  • i percorsi di mentoring cross-aziendali finalizzati ad incrementare il confronto interaziendale su tematiche di natura comportamentale ed i programmi specifici rivolti a risorse di Sede e distinti per target professionale (senior manager, middle manager, young talent) che sono finalizzati allo sviluppo manageriale delle risorse che hanno potuto sperimentare molteplici espressioni della leadership inclusiva;
  • il programma di sviluppo delle competenze manageriali indirizzato ai RDF di Rete ed il percorso di rafforzamento delle capacità di business destinato a tutti i Gestori di Rete.

I vari percorsi formativi che rientrano nel "Progetto Talenti" e che sono dedicati allo sviluppo delle competenze e delle potenzialità possedute dalle risorse, in coerenza con il piano di sviluppo tracciato da ciascuno.

La diversità è considerata fonte di arricchimento professionale e, più in generale, culturale. Il Gruppo crede dunque nell'importanza di una cultura inclusiva impegnandosi a prevenire ogni forma di iniquità, favoritismo, abuso o discriminazione nel processo di selezione del personale, nella definizione della remunerazione, nelle opportunità formative e di crescita professionale, fino alla conclusione dei rapporti di collaborazione.

La "Policy People, Diversity e Inclusion" definisce i principi chiave legati alla valorizzazione della diversità e delle pari opportunità e rappresenta uno strumento di definizione di standard di condotta e comportamento nei seguenti ambiti: composizione del personale, selezione del personale, percorso di sviluppo professionale e delle competenze, politiche di remunerazione, welfare aziendale e work-life balance.

Attraverso la Policy, il Gruppo Banco Desio si impegna nella promozione di iniziative e attività che rendano il rispetto dei principi di diversità e pari opportunità non solo una scelta etica ma anche una priorità strategica. La ricerca e selezione di nuove assunzioni che favoriscano il ricambio generazionale e il focus sul rispetto della diversità tramite progressivo ribilanciamento di genere delle risorse costituiscono elementi caratterizzanti del piano di azione della Direzione Risorse Umane. Inoltre, l'anno 2024 è stato caratterizzato dal rinnovo delle provvidenze previste dall'impresa come specifico contributo a sostegno della disabilità: in particolare, sia il contributo economico in favore di lavoratori con figli o coniuge a carico affetti da grave infermità, sia il contributo a rimborso di spese sostenute per strumenti e apparecchiature mediche necessari per medesime situazioni di grave disabilità.

Si evidenzia anche la "Policy sulla diversity per i componenti degli organi sociali Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale", dove vengono

definiti e formalizzati i criteri e i modi d'attuazione attualmente adottati per assicurare un adeguato livello di diversità tra i componenti degli Organi Sociali, con l'obiettivo di:

  • garantire una migliore conoscenza delle esigenze e delle richieste degli stakeholders;
  • ridurre il rischio di uniformità delle opinioni dei componenti;
  • rendere il processo decisionale più efficace e approfondito;
  • arricchire la discussione all'interno degli Organi Sociali in virtù delle varie competenze;
  • favorire la dialettica, presupposto fondamentale per l'assunzione di decisioni consapevoli;
  • consentire ai componenti degli Organi di mettere eventualmente in discussione costruttiva le decisioni del management;
  • favorire il ricambio all'interno degli Organi.

L'attuazione e il rispetto dei principi di Diversity e Inclusion sono assicurati dalla possibilità di segnalare eventuali violazioni degli stessi tramite il medesimo canale di segnalazione di violazioni del Codice Etico del Gruppo (c.d. "Sistema di whistleblowing"). Qualora emergessero violazioni di tali principi e degli standard di condotta e comportamento, il Gruppo si riserva il diritto di attuare iniziative in merito per la risoluzione delle problematiche.

Il Gruppo ha strutturato uno specifico programma formativo che annualmente propone a tutta la popolazione aziendale, al fine di sensibilizzare le risorse sui temi di sostenibilità sociale. In particolare, nell'anno 2024 è stato strutturato il percorso formativo in pillole dal titolo "Prosegue il Nostro viaggio nel mondo della sostenibilità sociale" costruito attraverso testimonianze di esperienze che stimolano la riflessione su contenuti di soft skill, quali "La Motivazione come chiave per il proprio sviluppo", "La Resilienza: che cos'è e come potenziarla", "L'empatia ed i suoi derivati", "La Leadership ed i suoi diversi significati": tale percorso richiama anche temi di inclusion e di diversity che costituiscono parte integrante del piano di sostenibilità. Inoltre, tali contenuti di natura comportamentale costituiscono tematiche sviluppate nell'ambito dei moduli erogati in continuità rispetto alle annualità precedenti alle figure che rivestono ruoli gestionali, quali "Unconscious Bias", "Assegnare e comunicare obiettivi al proprio team" e "La gestione del colloquio di feedback".

La policy "Policy People, Diversity e Inclusion" contempla i seguenti motivi di discriminazione: favoritismi, abusi e discriminazioni basate su genere e orientamento e identità sessuale, età, etnia, religione e appartenenza politica e sindacale, stato civile e stato di gravidanza, maternità e paternità o diversa abilità.

Il Gruppo, tramite le sue politiche a presidio delle tematiche rilevanti in ambito della propria forza lavoro, ha assunto specifici impegni in termini di parità di genere e gender pay equality.

Le scelte gestionali e l'attenzione alle politiche retributive anche per l'anno 2024 hanno consentito di valorizzare la componente femminile, con livelli di Gender Gap e Gender Pay Gap in linea con gli obiettivi ESG che il Gruppo persegue, mantenendo, quindi, il target di Gender Pay Equality. Ulteriormente, l'anno 2025 vedrà impegnata anche la Direzione Risorse nell'ambito delle ulteriori direttrici previste dal richiamato Piano industriale, tra le quali la prosecuzione del percorso già intrapreso in ambito Diversity (figure manageriali femminili), nuove assunzioni di donne, Gender pay equality.

Banco Desio comunica le proprie politiche rivolte al personale dipendente attraverso la intranet aziendale e circolari interne dedicate. Peraltro, la maggior parte delle politiche dirette in favore dei dipendenti sono negoziate e condivise nell'ambito di accordi sottoscritti con le parti interessate (i lavoratori per il tramite dei loro rappresentanti sindacali). Infine, predefinite policy sono anche rese disponibile sul sito istituzionale della Capogruppo per un'adeguata trasparenza nei confronti degli shareholder, stakeholder e Agenzie di rating.

S1-2 – Processi di coinvolgimento dei lavoratori propri e dei rappresentanti dei lavoratori in merito agli impatti

Il costante coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori avviene: i) a livello di confronto, sia politico che tecnico (nell'ambito di apposite commissioni paritetiche bilaterali costituite su specifiche materie quali l'assistenza sanitaria e il monitoraggio delle corrette politiche commerciali applicate in azienda); ii) a livello di condivisione delle misure, azioni e strumenti rivolti ai lavoratori dipendenti (non solo sulle materie specificatamente demandate dalla contrattazione collettiva agli accordi tra impresa e oo.ss. aziendali ma anche su ulteriori istituti, in particolare di welfare).

La cadenza degli incontri sindacali rispetta le tempistiche del CCNL e degli accordi di secondo livello per tempistiche e scadenze. Nel corso dell'anno si svolgono incontri sindacali ricorrenti. La funzione e il ruolo di livello più elevato all'interno dell'impresa cui spetta la responsabilità operativa di assicurare che tale coinvolgimento abbia luogo e che i risultati orientino l'approccio dell'impresa è ricoperto dalla Direzione Risorse – Ufficio Politiche del Lavoro.

Gli accordi raggiunti con i rappresentanti dei lavoratori prevedono, nella generalità dei casi, specifici impegni al monitoraggio e verifica medio tempore della concreta attuazione e realizzazione degli impegni assunti; ad esempio, prevedono espressi momenti periodici di confronto sugli accordi in materia di smart working, smart learning e banca del tempo.

Nel mese di novembre 2024 è stata avviata l'indagine sul clima aziendale, le cui risultanze sono ad oggi in corso di rielaborazione. La survey è considerata uno strumento prezioso per ascoltare le idee, le aspettative e i desideri di tutti i colleghi e le colleghe della Banca. L'iniziativa è stata avviata infatti per comprendere meglio le esperienze, il livello di benessere e le aspettative della popolazione aziendale, individuando i bisogni delle persone particolarmente vulnerabili, con l'obiettivo di creare un ambiente di lavoro sempre più positivo.

12.3.1.2 La gestione degli impatti delle nostre persone

S1-3 – Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori propri di sollevare preoccupazioni

Per la comunicazione delle proprie preoccupazioni e/o segnalazione di violazioni i dipendenti hanno a disposizione il canale di Whistleblowing, che consente di tenere distinte queste segnalazioni da quelle di violazioni di norme che disciplinano l'attività bancaria o violazioni del MOG.

Il Gruppo Banco Desio mantiene un sistema interno di segnalazione ("Sistema"), con carattere di riservatezza, delle violazioni ("whistleblowing"), disciplinato da un apposito Regolamento, con l'obiettivo di prevenire effetti pregiudizievoli derivanti da eventuali irregolarità relative all'osservanza di normative esterne e di promuovere uno sviluppo sempre maggiore della cultura della legalità73 .

73 Si segnala che non sono presenti meccanismi di terzi gestiti dal governo, ONG, da associazioni di categoria e altre iniziative collaborative, che sono accessibili all'intera forza lavoro propria.

In via generale, il canale di interlocuzione e segnalazione da parte dei rappresentanti dei lavoratori è garantito dall'individuazione della figura identificata nell'Ufficio per le Politiche del Lavoro. In specifici ambiti (si evidenzia le politiche commerciali) è istituito un indirizzo e-mail monitorato pariteticamente dalle funzioni HR e dalle oo.ss. di raccolta di segnalazioni di potenziali comportamenti anomali. Tali segnalazioni, ove trasmesse, vengono analizzate e verificate nell'apposita commissione bilaterale partecipata da rappresentanti dell'impresa e delle oo.ss.

In caso di segnalazioni di specifiche problematiche, in presenza di determinati requisiti, si attiva un processo di sensibilizzazione delle risorse interessate e/o un procedimento di tipo disciplinare coinvolgendo, se del caso, anche le competenti funzioni di audit. La consapevolezza dei lavoratori della possibilità di utilizzo del canale in oggetto deriva dal rapporto diretto con il gestore HR di riferimento e dalla filiera estremamente ristretta di riporti (è identificata infatti per aree di competenza, territoriali / funzionali, una figura dedicata all'organizzazione del contatto con il gestore HR). Nell'attuare il sistema interno di segnalazione delle violazioni, il Gruppo garantisce i diritti della persona, con particolare riguardo alla riservatezza e alla protezione dei dati personali del soggetto che effettua la segnalazione e del soggetto eventualmente segnalato.

S1-4 – Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la mitigazione dei rischi rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia di tali azioni

L'impegno del Gruppo nello sviluppo del capitale umano e nel benessere dei propri dipendenti, nel rispetto della diversità e delle pari opportunità, è uno dei driver di crescita per creare valore condiviso, accrescere l'attenzione ai bisogni dei dipendenti e alla tutela dei diritti.

In particolare, c'è una forte attenzione al capitale umano grazie al dialogo continuo con i dipendenti del Gruppo e al lancio di nuovi programmi di incentivazione nel rispetto delle diversità come elemento di valore aggiunto per il conseguimento degli obiettivi strategici secondo le linee guida ESG, fondamentali per mitigare eventuali impatti dei divari socio-economici connessi al mancato rispetto dei diritti basilari dei lavoratori, come il rispetto della privacy.

Il potenziamento della struttura attraverso la ricerca e selezione di nuove assunzioni che favoriscano il ricambio generazionale e il focus sul rispetto della diversità tramite progressivo ribilanciamento di genere delle risorse costituiscono elementi caratterizzanti del Piano Industriale "Beyond26". Anche nel 2024, infatti, è proseguita l'azione di inserimento di profili specialistici, sia di Rete che di Sede, in linea con gli obiettivi di passaggio generazionale, investendo su nuove competenze, con programmi di attrazione e incentivazione di giovani talenti tramite value proposition attrattiva e programmi di sviluppo specifici, e rimanendo sensibili alle esigenze dei colleghi in vista dell'uscita per quiescenza.

Si evidenzia che, al fine di ottenere un continuo e costante coinvolgimento di tutte le risorse del Gruppo ed una condivisione chiara delle principali linee di indirizzo, fin dal 2020 sono state avviate alcune importanti azioni ed iniziative di comunicazione interna, continuative nel tempo, tra cui ad esempio:

  • creazione di una newsletter mensile sulle novità che riguardano la Banca (D@letter);
  • costituzione di una newsletter periodica che racconti le principali tappe percorse sul tema dello sviluppo tecnologico e le principali sfide per il futuro (Innovation Banco Desio) sottolineando l'importanza che il tema dell'innovazione ricopre per il Banco e l'inclusività che si ritiene debba caratterizzare questa attenzione;
  • realizzazione della "Rubrica della Formazione": uno spazio dedicato all'approfondimento di differenti argomenti inerenti alle soft skill, che vuole dare valore a contenuti di interesse comune, suggerendo spunti di riflessione.

Tali canali permettono una comunicazione diretta con la forza lavoro, che consente una sempre maggiore consapevolezza dei loro bisogni e di eventuali problematiche, nonché una corretta identificazione delle azioni necessarie per porre rimedio a potenziali impatti negativi.

Questa serie di azioni, i cui progressi, per la natura stessa delle azioni identificate, non sono tuttavia direttamente quantificabili, consente al Gruppo di raggiungere gli obiettivi prefissati attraverso una serie di politiche mirate. Tra queste, si annovera l'impegno per un ambiente di lavoro libero da qualsiasi forma di discriminazione, la promozione di una cultura inclusiva, la tutela dei diritti umani, che prevede la libertà di associazione e la contrattazione collettiva. Il Gruppo promuove anche iniziative e attività che rispettano i principi di diversità e pari opportunità come priorità strategica, riconoscendole come un valore etico imprescindibile.

Si faccia riferimento all'informativa seguente "S1-5 – Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti" per maggiori dettagli.

Si segnala che nel periodo di riferimento, non sono state identificate spese operative (OpEx) e/o in conto capitale (CapEx) significative per le azioni qui riportate.

Il Gruppo è inoltre impegnato nel rafforzamento manageriale, in particolare nei comparti a più elevato potenziale di sviluppo e trasformazione, anche tramite insourcing di competenze dall'esterno, e allo stesso tempo è focalizzato su un'ulteriore implementazione della formazione manageriale tramite l'introduzione di piani incentrati sui nuovi trend emergenti e sullo sviluppo delle soft skills.

I rischi identificati per la "Forza lavoro propria", come precedentemente rappresentato, sono prevalentemente attinenti alle condizioni di lavoro e sicurezza e alle tematiche di parità di trattamento e opportunità per tutti. Il primo rischio è mitigato tramite una serie di interventi che il Gruppo svolge periodicamente, per cui si rimanda alla sezione "12.3.1.6 Salute e sicurezza" per maggiori dettagli, mentre il secondo è mitigato dalle politiche a presidio del tema, dalla formazione dei dipendenti e dal rispetto degli obiettivi a piano industriale. L'efficacia di tali presidi si intercetta nella riduzione degli infortuni sul lavoro/in itinere e sulle risultanze dell'indagine sul clima avviata a fine anno.

Il Gruppo intende contribuire alla sensibilizzazione sulle tematiche legate ai principi ed i valori presentati nel Codice Etico nei rapporti con clienti, fornitori e partner commerciali, oltre che nell'ambito delle relazioni con i propri collaboratori e dipendenti, promuovendo quindi iniziative meglio rispondenti alla diffusione di pratiche orientate al rispetto di questi diritti internazionalmente riconosciuti, evitando in particolare di intrattenere rapporti con soggetti che alla luce delle informazioni disponibili relative al profilo reputazionale, possano risultare implicati in violazioni di tali diritti.

Qualora il Gruppo venga a conoscenza di qualunque circostanza, azione o condotta non conforme ai principi e valori espressi nel Codice Etico, potrà chiedere misure correttive e si riserva il diritto di mettere fine ai rapporti commerciali in essere con il fornitore e di intraprendere eventuali ulteriori iniziative a tutela della propria reputazione.

Si evidenzia comunque che non si sono verificate nel corso dell'esercizio situazioni in cui il Gruppo è dovuto intervenire per porre rimedio a un impatto negativo effettivo rilevante, poiché vige il rispetto dei diritti umani e dei diritti fondamentali dei lavoratori.

S1-5 – Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti

Il Gruppo ha concretizzato l'impegno in tali iniziative con l'identificazione dei seguenti target, monitorati semestralmente, contenuti nel Piano Industriale "Beyond26":

  • Aumento della presenza del genere meno rappresentato in ruoli manageriali al 2026: +5% rispetto al 2023
  • Neoassunti donne: >=50%
  • Gender pay equality: prosecuzione dell'impegno
  • Giovani talenti: prosecuzione dell'impegno all'incrementoFormazione ESG generale al 100% dei dipendenti e specialistica a determinati cluster.

Il Gruppo ha definito tali obiettivi in fase di predisposizione del Piano Industriale "Beyond26", tramite il coinvolgimento degli stakeholder interni, in particolare Direzione Risorse e Area Bilancio e Sostenibilità.

Piano industriale "Beyond26" Anno Base 2023 Target 2026 Consuntivo 2024
KPI ponderato figure manageriali
donna
Il KPI è di nuova definizione
per il piano industriale 2024-
2026, pertanto non è
applicabile il calcolo della
variazione rispetto all'anno
base
+5% +5%
Neoassunti donne 51% ≥ 50% 48%
Gender pay equality
-1% con riferimento alla
retribuzione
complessiva –
popolazione aziendale
totale

-2% con riferimento allo
stipendio base –
popolazione aziendale
totale
Obiettivo raggiunto ma
prevista prosecuzione
impegno sulle politiche di
genere

13% con riferimento allo
stipendio base – nuove
assunzioni

7% con riferimento alla
retribuzione complessiva –
nuove assunzioni

0% con riferimento alla
retribuzione complessiva –
popolazione aziendale
totale

-1% con riferimento allo
stipendio base –
Piano industriale "Beyond26" Anno Base 2023 Target 2026 Consuntivo 2024
popolazione aziendale
totale
Formazione ESG
generale/specialistica al 100% dei
dipendenti
Il KPI è di nuova definizione
per il piano industriale 2024-
2026, pertanto non è
applicabile il calcolo della
variazione rispetto all'anno
base
Formazione ESG generale
rivolta al 100% dipendenti
Formazione specialistica
(rivolta a cluster specifici)
Formazione ESG generale erogata al
100 % dipendenti (fruizione da parte
dell'84% dei dipendenti)
Formazione ESG specialistica erogata
al 100% dei dipendenti appartenenti a
cluster specifici identificati (fruizione
da parte del 90% dei dipendenti)
Aumento delle nuove assunzioni di
giovani
33% Mantenimento dell'impegno
all'incremento dei giovani
talenti (under 30)74
32% di nuove assunzioni Under 30.
Consuntivo del 4% Under 30 sulla
popolazione aziendale, rispetto ad un
3% dell'esercizio precedente.

Obbligo minimo di informativa – Target (MDR-T)

Obiettivi
KPI ponderato figure
manageriali donna
Neoassunti donne Gender pay equality Formazione ESG
generale/specialistica
al 100% dei
dipendenti
Aumento delle
assunzioni di giovani
talenti
Obiettivi
misurabili,
limitati nel tempo
progressiva riduzione annuale. I target (sopra presentati) sono stati identificati in un orizzonte temporale limitato a 3 anni, con un obiettivo di
Monitoraggio efficacia
azioni per affrontare
impatti,
rischi
e
opportunità
rilevanti,
comprese le metriche
L'efficacia delle azioni per affrontare gli impatti viene verificata tramite il monitoraggio semestrale del
raggiungimento degli obiettivi sopra elencati.
Progressi
generali
compiuti
verso
obiettivo
I progressi generali compiuti verso gli obiettivi sono osservabili tramite il loro monitoraggio semestrale.
Se non ci sono obiettivi,
come
si
monitora
efficacia azioni
N/A
Se e come i portatori di
interesse
sono
stati
coinvolti nel processo
di
definizione
degli
obiettivi
I principali portatori di interessi ricomprendono i referenti delle funzioni di competenza che sono stati coinvolti nella
definizione degli obiettivi relativi al Piano di Sostenibilità
Descrizione
della
relazione tra obiettivo e
obiettivi delle politiche
Gruppo, nonché di monitoraggio e rendicontazione delle proprie performance sociali. I target illustrati sono stati definiti nell'ambito del Piano industriale Beyond26 del Gruppo Banco Desio in coerenza
con le Policy "Policy People, Diversity e Inclusion", "Policy della Direzione Risorse" e "Policy sulla diversity per i
componenti degli organi sociali Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale" e i rispettivi obiettivi nel
promuovere tra i propri stakeholder la consapevolezza della responsabilità sociale all'interno e all'esterno del
Gli obiettivi sono basati
su dati scientifici certi
Gli obiettivi sono stati definiti tenendo in considerazione i trend osservabili dalle best practice di mercato, i risultati
conseguiti negli anni precedenti (per i KPI già esistenti), ma non sono basati su dati scientifici certi

12.3.1.3 Caratteristiche delle nostre persone

S1-6 – Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa

Di seguito viene fornita una rappresentazione dei Dipendenti e la loro ripartizione per genere, paese, regione, nonché per tipologia di contratto (tempo determinato, indeterminato, full time, part time ecc).

Tutti i dati qui esposti sono calcolati considerando la popolazione aziendale, riportata in numero di persone, a fine del periodo di rendicontazione (31 dicembre 2024). I numeri riportati coprono il 100% dei dipendenti, corrispondono a dati reali, senza l'utilizzo di stime, e corrispondono alle numeriche riportate nel bilancio finanziario. Si precisa che le metriche non sono state sottoposte a convalida da parte di un ente esterno.

74 Non è più previsto un target quantitativo in considerazione delle esigenze di evoluzione della struttura organizzativa funzionale all'attuazione del piano industriale

Nel calcolo si evidenzia che non sono considerati dipendenti assunti e cessati nello stesso anno, o passaggi infragruppo.

Con riferimento alla propria forza lavoro, oltre a lavoratori dipendenti, nella categoria dei lavoratori non dipendenti, che viene mostrata di seguito, sono ricompresi i collaboratori esterni, ossia consulenti finanziari, promotori finanziari, nonché collaboratori (nelle varie forme contrattuali es. stage).

Dipendenti per genere Numero di persone 31.12.2024
di cui uomini Numero di persone 1.426
di cui donne 1.109
Totale dipendenti Numero di persone 2.535
Numero totale di dipendenti con
ripartizione per paese
Numero di persone 31.12.2024
Italia Numero di persone 2.535
Totale dipendenti Numero di persone 2.535
Dipendenti per contratto
Numero di persone 31.12.2024
Uomini Donne Totale
Contratto a tempo Indeterminato 1.417 1.100 2.517
Contratto a tempo Determinato Numero di persone 9 9 18
Totale dipendenti Numero di persone 1.426 1.109 2.535
Uomini Donne Totale
Orario variabile
A tempo pieno Numero di persone 1.416 944 2.360
A tempo parziale 10 ા રેટ 175
Totale dipendenti Numero di persone 1.426 1.109 2.535
31.12 2024
Dipendenti per contrallo Numero di
persone
Abruzzo
(Uomini)
Abruzzo
(donne)
Emilia
(uomini)
Emilia
Romagna Romagna
(donne)
Lazio
(vomini)
lazio
(donne)
Liguria
(vomini)
Liguria
(donne)
Lombardi Lombardi Marche
a (vomini) a (donne) (vomini)
(donne) Marche Piemonte Piemonte Sardegna Toscana Toscana
(uomini) (donne) (uomini) (donne) (uomini)
(donne) Umbria
(vomini)
Umbria
(donne)
Venelo
(vomini)
Venelo
(donne)
Totale
Contratto a tempo
Indeterminato
Numero di
persone
3 59 39 215 159 56 69 632 444 42 28 54 33 36 36 રેર 46 207 207 રેર 35 2.517
Contratto a tempo
Determinato
Numero di
Detsone
2 - - 18
Totale dipendenti Numero di
persone
59 39 219 163 57 69 634 448 42 28 રેર 34 રૂક રૂર 57 46 207 207 રુર રૂર 2.535
Orano variabile Numero di
Dersone
5 1 - 3 -
A tempo pieno Numero di
persone
ર્ફક 33 216 145 57 46 629 377 42 27 ર્ફ્રિ 29 રૂર 30 57 રૂર 207 191 ર્દિક 27 2.360
A tempo parziale Numero di
Dersone
રુ 3 18 23 5 71 5 ર્ 10 16 9 175
Totale dipendenti Numero di
persone
4 3 રું રેક 39 219 163 57 69 634 448 42 28 રેર 34 36 રૂદ 57 46 207 207 રે રે 36 2.535

Il numero di dipendenti che ha lasciato il Gruppo durante l'esercizio è pari a 90, in riduzione rispetto all'anno precedente. Il tasso di turnover, calcolato come il rapporto tra il numero di dipendenti che hanno lasciato l'impresa diviso il totale dei dipendenti al 31 dicembre 2024, è pari al 3,6%, in riduzione rispetto all'anno precedente.

Tasso di avvicendamento Numero di persone 31.12.2024
Numero totale di dipendenti che hanno
lasciato l'impresa durante il periodo di
riferimento
Numero di persone 90
Tasso di avvicendamento dei dipendenti Numero di persone 3.6%

S1-7 – Caratteristiche dei lavoratori non dipendenti nella forza lavoro propria dell'impresa

Il numero di lavoratori non dipendenti al 31 dicembre 2024 è pari a 53, in linea con il consuntivo dell'esercizio precedente. La compilazione del totale è stata calcolata sul numero di persone alla fine del periodo di riferimento.

Numero di persone 31.12.2024
33
Numero di persone o
। 4
Numero di persone રિડે

I dati esposti sono riportati in numero di persone alla fine del periodo di rendicontazione (31 dicembre 2024), con una copertura del 100% e utilizzando dati reali, non stime, anche per i non dipendenti. Si precisa che la metrica non è stata sottoposta ad oggi a un controllo da parte di un organismo esterno indipendente.

12.3.1.4 Tutela dei diritti umani e della diversità

S1-8 – Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale

Il Gruppo Banco Desio opera solo a livello nazionale (Italia) e la totalità del personale dipendente è coperta da contrattazione collettiva. In particolare, il 99,92%, del personale è coperto dalla contrattazione collettiva nazionale CCNL Banche, mentre la residuale percentuale restante, pari allo 0,08%, fa riferimento a dipendenti della società controllata Dynamica Retail Agenzia, che sono coperti invece dal CCNL del Commercio. La percentuale di copertura del dialogo sociale, invece, è pari all'81%.

Tasso di copertura 31.12.2024
Copertura della
contrattazione collettiva
Dialogo sociale
Lavoratori dipendenti - SEE Rappresentanza sul luogo di
lavoro
0-19 %
20-39 %
40-59 %
60-79 %
80-100% ITALIA ITALIA

S1-9 – Metriche della diversità

Di seguito viene presentata la ripartizione per numero di persone e percentuale di:

  1. Alta dirigenza per genere:
Numero componenti dell' Alta
Dirigenza
Numero di persone 31.12.2024
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Top Management 12 13 92% 8% 100%
Midlle Management Numero di persone 27 0 36 75% 25% 100%
Junior Management 278 90 368 76% 24% 100%
Totale dipendenti Numero di persone 317 100 417 76% 24% 100%

Si vuole specificare la seguente definizione per i differenti livelli di "Alta dirigenza":

  • Top Management: Responsabili di Direzione Banco Desio, Responsabile Ufficio Compliance, Responsabile Ufficio Antiriciclaggio, Direzione Generale delle controllate Fides e Dynamica;
  • Midlle Management: Responsabili di Area funzionale, Responsabili di Area territoriale di Banco Desio, Responsabili di Direzione delle controllate Fides e Dynamica;
  • Junior Management: Responsabili di Ufficio e Responsabili di Filiale di Banco Desio, Responsabili di Area funzionale e Responsabili di Ufficio delle controllate Fides e Dynamica;
    1. Dipendenti per fascia d'età:
Numero di dipendenti per fascia
d'età
Numero di persone 31.12.2024
Under 30 92
30-50 Numero di persone 1.280
Over 50 1.163
Totale dipendenti Numero di persone 2.535
% dipendenti per fasce di età % 31.12.2024
Under 30 4%
30-50 ರ್ಶಿ 50%
Over 50 46%
Totale dipendenti % 100%

Tutti i dati qui esposti sono calcolati considerando la popolazione aziendale, riportata in numero di persone, a fine del periodo di rendicontazione (31 dicembre 2024). I numeri riportati coprono il 100% dei dipendenti e corrispondono a dati reali, senza l'utilizzo di stime, e corrispondono alle numeriche riportate nel bilancio finanziario. Si precisa che le metriche non sono state sottoposte a un controllo da parte di un organismo indipendente esterno.

S1-10 – Salari adeguati

Tutti i dipendenti dell'impresa percepiscono un salario adeguato, in linea con i parametri di riferimento applicabili.

S1-11 – Protezione sociale

Tutti i dipendenti sono coperti dalla protezione sociale, intesa con quest'ultima l'insieme delle misure che consentono l'accesso all'assistenza sanitaria e al sostegno al reddito in caso di eventi di vita difficili, quali la perdita del posto di lavoro, la malattia e la necessità di assistenza medica, la maternità e la cura di un figlio, il pensionamento e la necessità della pensione.

In particolare:

  • la malattia è coperta da retribuzione dall'azienda nei limiti temporali di comporto previsti dal CCNL;
  • il rischio di perdita dell'occupazione è coperto dall'assicurazione obbligatoria Inps che, nel caso, interviene con il trattamento Naspi;
  • l'infortunio sul lavoro è coperto dall'assicurazione obbligatoria Inail che, nel caso, interviene con indennità economica in favore del dipendente;
  • in caso di aspettativa per congedo parentale, interviene a tutela del reddito l'Inps con specifica indennità economica;
  • al raggiungimento del requisito pensionistico, l'Inps interviene con il riconoscimento del relativo trattamento economico. Inoltre, è attivo in azienda uno strumento ulteriore rappresentato dalla "Previdenza integrativa" con contribuzione a carico dell'impresa e del lavoratore.

S1-12 – Persone con disabilità

Persone con disabilità Numero di persone 31.12.2024
Numero totale di
dipendenti
Numero di persone 2.535
Numero di dipendenti
con disabilità
Numero di persone 118
di cui uomini રતે
di cui donne 59
% di dipendenti con
disabilità
Numero di persone 4.7%

Per il calcolo e la rielaborazione sopra presentata sono state considerate le risorse con informazione all'interno del gestionale mappata come "disabile L. 68/99 - Art.1".

S1-16 – Metriche di retribuzione (divario retributivo e retribuzione totale)

Il divario retributivo di genere, in termini di retribuzione complessiva75 , del Gruppo è pari al 18% ed è stato calcolato, considerando complessivamente tutti i dipendenti del Gruppo, come indicato dai nuovi Standard di rendicontazione ESRS, come la differenza tra i livelli retributivi medi orari corrisposti ai lavoratori di sesso femminile e a quelli di sesso maschile, espressa in percentuale del livello retributivo medio orario dei lavoratori di sesso maschile. Si evidenzia che questo indicatore di estrema sintesi esprime la diversa distribuzione di genere tra i livelli di inquadramento contrattuale oltre che i differenti trattamenti retributivi legati al ruolo e responsabilità ricoperti.

Oltre all'indicatore sintetico sopra descritto, viene di seguito fornita una rappresentazione del divario retributivo sia con riferimento alla componente di retribuzione complessiva, sia con riferimento alla componente di stipendio base76, per categoria di dipendenti.

Divario retributivo di genere 31.12.2024
Media dato orario
retribuzione
complessiva
Media dato orario
stipendio base
Dirigenti 12% 8%
Dirigenti - no DG 7% 3%
Quadri direttivi -3% -1%
Quadri direttivi 4 -3% 0%
Quadri direttivi 3 -2% 2%
Quadri direttivi 2 -3% -3%
Quadri direttivi 1 -3% -3%
Aree professionali -4% -5%
Aree prof. 3A-4° -3% -4%
Aree prof. 3A-3° -9% -11%
Aree prof. 3A-2° -6% -7%
Aree prof. 3A-1° -6% -6%
Aree prof. Liv. Unico ୧୯୧ 2%
Totale Dipendenti 2% 1%
Totale Dipendenti - no DG 0% -1%

75 Retribuzione complessiva, composta dallo stipendio base e dalle altre componenti variabili riconosciute unitamente agli altri benefit

76 Stipendio base: rappresentato dall'importo fisso definito contrattualmente con ciascun dipendente,

La rappresentazione mostra come il divario retributivo tra le diverse categorie di dipendenti stia diminuendo, evidenziando l'impegno del Gruppo nella riduzione delle differenze retributive. L'indicatore di divario retributivo dei dirigenti e quindi di divario retributivo complessivo, sono esposti anche escludendo il Direttore Generale di Banco Desio dalla media delle retribuzioni complessive e dallo stipendio base dei dipendenti. 77 .

Il divario retributivo di genere, in termini di retribuzione complessiva con riferimento ai nuovi assunti78 del Gruppo (considerando tutti i neoassunti indipendentemente dall'inquadramento) è pari al 10%, in virtù dell'ingresso di nr. 5 figure dirigenziali, di cui nr. 3 Responsabili di Direzione di genere maschile, nr. 1 Responsabile di Direzione di genere femminile e nr. 1 Responsabile di Area funzionale di genere femminile. Anche in questo caso, oltre all'indicatore sintetico sopra descritto, viene di seguito fornita una rappresentazione del divario retributivo sia con riferimento alla componente di retribuzione complessiva, sia con riferimento alla componente di stipendio base, per categoria di dipendenti.

31.12.2024
Divario retributivo di genere -
Nuovi assunti
Media dato
orario
retribuzione
complessiva
Media dato
orario stipendio
base
Dirigenti 50% 42%
Dirigenti - no DG n.a n.a
Quadri direttivi -31% -3%
Quadri direttivi 4 -55% -18%
Quadri direttivi 3 -32% -1%
Quadri direttivi 2 -44% 1%
Quadri direttivi 1 5% 6%
Aree professionali 0% -1%
Aree prof. 3A-4° 0% -5%
Aree prof. 3A-3° -4% -4%
Aree prof. 3A-2° 4% 2%
Aree prof. 3A-1° 2% 1%
Aree prof. Liv. Unico 0% 0%
Totale Dipendenti 7% 13%
Totale Dipendenti - no DG 7% 13%

Si evidenzia che tale divario è direttamente riconducibile all'impegno del Gruppo definito nel piano industriale "Beyond26", volto all' ottimizzazione dell'organico, favorendo percorsi di ricambio generazionale, il rafforzamento delle strutture di Sede e di Rete e l'attrazione e fidelizzazione di giovani talenti.

Per tale informativa non viene riportato il dato comparativo dell'esercizio 2023, poiché in virtù dell'adozione dei nuovi standard di rendicontazione ESRS, le metodologie di calcolo degli indicatori risultano differenti.

Di seguito viene proposta la rappresentazione del rapporto tra la retribuzione totale annuale della persona che riceve la massima retribuzione e la mediana della retribuzione totale annuale di tutti i dipendenti (esclusa la suddetta persona) oltre ad una variazione percentuale avvenuta nel corso dell'anno.

Per la determinazione del rapporto è stato utilizzato il criterio per cassa, che indica l'importo effettivamente percepito nell'anno di riferimento. Il compenso totale annuo è da intendersi inclusivo di stipendio, patti, bonus, piani di incentivazione equity e non equity ed eventuali altri compensi. Nel compenso totale annuo del Dipendente con il compenso più elevato (Direttore Generale) di Banco Desio è stata considerata solo la retribuzione come dipendente, non quella da Amministratore.

Tasso di remunerazione totale annua
8,52
Rapporto fra la remunerazione totale
annua del salario più elevato e la
remunerazione mediana dei dipendenti
Unità di
misura
31.12.2024

77 Dal calcolo della media viene esclusa la retribuzione del Direttore Generale

78 Non sono considerati nuovi assunti i colleghi entrati a far parte del Gruppo Banco Desio per effetto delle operazioni di aggregazione realizzate nell'esercizio (Dynamica e ramo sportelli bancari di Banca Popolare Puglia e Basilicata).

S1-17 – Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti umani

Nell'anno di riferimento non sono stati segnalati alla Direzione Risorse episodi di discriminazione e/o molestie, e non risultano pertanto sanzioni o richieste di risarcimento danni derivanti da eventuali denunce. Più in generale, nel 2024 non sono pervenute segnalazioni presso i canali predisposti a tal fine.

Inoltre, in considerazione dell'impegno del Gruppo nella persecuzione della tutela dei diritti umani nella conduzione della propria attività, non sono stati rilevati incidenti gravi in materia di diritti umani connessi alla forza lavoro nel periodo di riferimento. Non risultano pertanto sanzioni o richieste di risarcimento danni derivanti da eventuali denunce.

12.3.1.5 La formazione e lo sviluppo delle competenze

S1-13 – Metriche di formazione e sviluppo delle competenze

Nel 2024 la popolazione aziendale è stata coinvolta nel processo di valutazione delle prestazioni che ha coinvolto i dipendenti delle società del Gruppo assunti sia con contratto a tempo indeterminato che a tempo determinato, previa individuazione dei rispettivi valutatori, ovvero di coloro che hanno la responsabilità diretta nella gestione delle risorse. La valutazione delle prestazioni rappresenta un importante processo teso allo sviluppo dei collaboratori con l'obiettivo di valorizzare le risorse utilizzando, quali strumenti, un attento giudizio professionale sul contributo individuale oltre all'assegnazione strutturata di obiettivi per l'anno in corso.

Il numero complessivo di risorse del Gruppo che hanno partecipato al processo di valutazione delle prestazioni al 31 dicembre 2024 è di 2.19679 dipendenti. I dati qui esposti sono calcolati considerando la popolazione aziendale, riportata in numero di persone, a fine del periodo di rendicontazione (31 dicembre 2024), e corrispondono a dati reali, senza l'utilizzo di stime. Si precisa che le metriche non sono state sottoposte a convalida da parte di un ente esterno.

Dipendenti che hanno partecipato a
revisioni periodiche di prestazioni e
31.12.2024
sviluppo di carriera Uomini Donne Totale
Numero totale di dipendenti Numero di
persone 1.426 1.109 2.535
Numero di dipendenti che hanno
partecipato a revisioni periodiche
delle prestazioni
1.208 988 2.196
Numero di
di cui dirigenti persone 13 13
di cui quadri 724 354 1.078
di cui aree professionali 471 634 1.105
Numero totale delle revisioni delle
prestazioni condotte
Numero di
persone 1.208 988 2.196
Numero totale delle revisioni periodiche
concordate dalla dirigenza
Numero di
persone
1.208 988 2.196
% di dipendenti che hanno partecipato a
revisioni delle prestazioni
% 85% 89% 87%
% di revisioni delle prestazioni condotte
per dipendente
% 100% 100% 100%
% di revisioni in proporzione al numero di
revisioni concordate dalla dirigenza
% 100% 100% 100%

In continuità con l'ultimo triennio, anche l'anno 2024 si è concluso confermando un importante investimento in termini formativi, in linea con gli obiettivi e le direttrici di intervento tracciate nel piano formativo a inizio d'anno,

79 Il perimetro delle valutazioni comprende i colleghi valutabili nell'anno: vengono esclusi dalla valutazione le colleghe in maternità, i colleghi in lunga assenza, in aspettativa, le prime linee manageriali e il personale assunto dopo il 1° luglio. La società controllata Dynamica ad oggi non adotta ancora un sistema di valutazione delle prestazioni. Sono in corso però con Capogruppo dialoghi per l'adozione degli stessi.

che è stato realizzato in coerenza con gli orientamenti strategici definiti nell'ambito del Piano Industriale. I programmi formativi erogati si sono concretizzati in attività finalizzate sia a sostenere il rafforzamento delle conoscenze tecniche e incrementare il potenziamento delle capacità comportamentali necessarie nell'esercizio dei diversi ruoli organizzativi sia a sviluppare le potenzialità possedute dalle risorse.

Media ore di formazione erogate
suddivise per genere
Numero 31.12.2024
Totale 74
di cui uomini Numero 73
di cui donne 74

12.3.1.6 Salute e sicurezza

S1-14 – Metriche di salute e sicurezza

Il Gruppo considera la promozione della salute e della sicurezza quale principio cui indirizzare la propria azione; si impegna infatti al rispetto dei requisiti definiti dalle specifiche normative applicabili. In osservanza a quanto disciplinato dall'art. 30 (Modello di organizzazione e gestione) del D.lgs. 81/2008, Codice della salute e sicurezza sul lavoro, il Banco Desio ha adottato per tutti i suoi dipendenti un "Sistema di Gestione Integrato Ambiente e Salute e Sicurezza" (SGI)80, atto a perseguire il miglioramento continuo delle prestazioni e il rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari in materia in tutte le sedi di Banco di Desio e della Brianza.

Tale Sistema, conforme ai requisiti delle Norme ISO 45001/18 e UNI EN ISO 14001/15, è atto a perseguire il miglioramento continuo delle prestazioni e il rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari in materia, e consente di raggiungere, tra gli altri, i seguenti obiettivi:

  • Operare in maniera continuativa alla prevenzione dell'inquinamento ed al miglioramento continuo delle performance ambientali;
  • Garantire la salute e sicurezza del Personale che opera all'interno e per conto del Gruppo, attraverso la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali;
  • Comprendere e soddisfare le esigenze del Cliente realizzando un servizio conforme alle normative vigenti ed eseguito in condizioni atte a rispettare l'ambiente e le norme di sicurezza per la salvaguardia dei lavoratori;
  • Mantenere attraverso l'offerta dei propri prodotti/servizi una primaria reputazione in fatto di qualità.

Con l'obiettivo di garantire un miglioramento continuo della sicurezza sul luogo di lavoro, nel corso del 2024 sono stati realizzati una serie di interventi:

  • attività di manutenzione degli impianti della Sede e delle Filiali;
  • sanificazioni giornaliere dei siti lavorativi e manutenzione dei sistemi di ventilazione con relativa pulizia dei filtri;
  • valutazione della concentrazione media annua di radon ai sensi dell'art. 17 del D.lgs. 101/2020 per tutte le attività nei luoghi interrati e a seguito di ottemperanza delle ordinanze delle Regioni, nominando ove necessario l'EIRR (Esperto in interventi di risanamento radon) per porre in essere le misure correttive intese a ridurre le concentrazioni al livello più basso ragionevolmente ottenibile;
  • finalizzazione presso i siti lavorativi delle valutazioni delle probabilità di fulminazione aggiornate alla norma EN 62305:2013;
  • rivalutazione del rischio stress lavoro-correlato che si è conclusa, in data 10 maggio 2024: in estrema sintesi, sulla base dei dati emersi della valutazione dei dati soggettivi, utilizzando i criteri INAIL 2017, è

80 La controllata Fides, in ragione delle dimensioni ridotte del proprio organico e della collocazione dell'attività presso un'unica unità produttiva, non ha adottato un "Sistema di Gestione Integrato Ambiente e Salute e Sicurezza", ma ha comunque assunto delle misure idonee a prevenire minacce di tipo accidentale, adempiendo alle disposizioni normative in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con la nomina di un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dei rischi (RSPP) e di un Medico Competente esterni all'azienda. La controllata Dynamica, si è dotata invece di un "Sistema di Gestione per la Salute e Sicurezza" gestito da un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione dei rischi (RSPP) esterno.

stato possibile classificare il livello di rischio come basso. Il monitoraggio dovrà essere ripetuto a distanza di due anni, dalla data sopra, a livello aziendale o in caso di sostanziali cambiamenti organizzati;

  • firma del contratto con l'appaltatore per i lavori di sistemazione della Filiale di Massa Stazione, per la sostituzione dell'impianto meccanico e del rivestimento esterno del fabbricato;
  • abbattimento barriere architettoniche: sono state fornite rampe mobili o posate rampe fisse su nr. 17 siti e sono in completamento entro giugno 2025 la fornitura e posa di altre 4 rampe e 3 servo-scala per garantire l'accesso alle persone con disabilità.

Si evidenzia in particolare che la percentuale di lavoratori propri coperti dal "Sistema di Gestione della Salute e della Sicurezza" dell'impresa in base a prescrizioni giuridiche e/o norme od orientamenti riconosciuti, oggetto inoltre di audit interno e/o audit o certificazione a cura di un soggetto esterno, corrisponde al 100% per Banco Desio e per la controllata Dynamica.

Si conferma che non sono stati rilevati casi di malattie connesse al lavoro durante il periodo di riferimento o casi di decessi dovuti a lesioni e malattie connesse al lavoro. Si sono verificati però 10 infortuni che hanno determinato la perdita di 402 giorni di lavoro.

In merito, invece, ai casi di infortuni, nel corso dell'anno, si riportano le seguenti informazioni:

31.12.2024
10
4.84

I dati esposti sono calcolati considerando la popolazione aziendale, riportata in numero di persone, a fine del periodo di rendicontazione (31 dicembre 2024). I numeri riportati coprono il 100% dei dipendenti e corrispondono a dati reali, senza l'utilizzo di stime. Si precisa che le metriche non sono state sottoposte a convalida da parte di un ente esterno.

In merito alla presenza di certificazioni e ispezioni, il RSPP dichiara che nel corso del periodo di riferimento ha dato seguito alle seguenti richieste delle ATS/USL:

  • in data 24 maggio 2024 è stato convocato presso l'ATS Pavia dove sono state fornite dagli UPG tutte le informazioni necessarie alla compilazione della scheda di autovalutazione nell'ambito del Piano Mirato di Prevenzione Stress lavoro correlato nel settore bancario. In data 20 giugno u.s. è stata inserita la risposta nella scheda di autovalutazione ed è stata data notizia all'ATS di Pavia il 21 giugno u.s. tramite e-mail. La scadenza era prevista per il 1° luglio 2024;
  • in data 05 settembre 2024 a seguito di un caso di legionella occorso a un lavoratore del Banco della Filiale di Carugate è stato richiesto da parte dell'ATS Milano Città Metropolitana di produrre tutta la documentazione relativa alla valutazione del rischio. In data 10 settembre 2024 è stato prodotto secondo le linee guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi emanate dal Ministero della Salute e approvate in conferenza Stato-Regioni nel maggio 2015 e s.m.i.: il "Protocollo di Controllo del Rischio Legionellosi del Banco di Desio e della Brianza S.p.A."; le procedure di prevenzione per il contenimento della Legionella sono state messe in atto nell'impianto idrico di distribuzione dell'acqua fredda e calda sanitaria. Si evidenzia che dal campionamento dell'acqua dell'impianto idrico sanitario (acqua calda/ fredda) e tamponi ambientali per l'impianto aeraulico della Filiale di Carugate, non è stata riscontrata la presenza del batterio della legionella. La documentazione relativa alle analisi e relazione tecnica sono presso il Servizio di prevenzione e protezione;
  • in data 14 novembre 2024 è stata avviata l'ispezione da parte dell'USL Nordovest Toscana sulla valutazione dello stress lavoro-correlato; gli UPG si erano presentati nella Filiale di Lucca. Il 20 novembre 2024 si è provveduto a inoltrare agli UPG della USL Nordovest Toscana tutta la documentazione richiesta. La scadenza era per il 21 novembre 2024.

12.3.1.7 Work-life balance

S1-15 – Metriche dell'equilibrio tra vita professionale e vita privata

I permessi Congedo Parentale (Maternità o Paternità) sono riconosciuti a tutto il personale dipendente del Gruppo, come previsto dal CCNL di riferimento; pertanto, il 100% dei dipendenti ha diritto a congedi parentali per motivi familiari. In particolare, l'indicatore seguente include tali specifici permessi: Ante-partum, Maternità obbligatoria, Maternità facoltativa, Paternità, con l'esclusione della Maternità facoltativa ad ore.

Percentuale di dipendenti che hanno diritto a congedi per motivi familiari Unità di misura 31.12.2024
Numero totale di dipendenti Numero di 2.535
Numero di dipendenti che hanno diritto a congedi per motivi familiari persone 2.535
% di dipendenti che hanno diritto a congedi per motivi familiari 8 100%
Percentuale di dipendenti aventi diritto che hanno usufruito di congedi per motivi familiari, per genere Unità di misura 31.12.2024
Uomini Donne Totale
Numero di dipendenti che hanno diritto a congedi per motivi familiari Numero di 1.426 1.109 2.535
Numero di dipendenti che hanno usufruito di congedi per motivi familiari bersone 39 90 129
% di dipendenti aventi diritto che hanno usufruito di congedi per motivi familiari 9% 2,7% 8,1% 5,1%

Si evidenzia che l'attenzione del Gruppo verso le persone si concretizza in una specifica strategia di valorizzazione delle risorse appartenenti alla struttura organizzativa, finalizzata allo sviluppo delle competenze di ciascuno, con l'obiettivo di soddisfare i fabbisogni delle diverse figure professionali. Nel contesto della gestione e sviluppo delle risorse questa strategia si traduce nei seguenti programmi ed iniziative proposti nell'anno di riferimento per garantire maggiore flessibilità e quindi un migliore work-life balance:

  • utilizzo della banca ore;
  • concessione dei contratti di lavoro a part-time (particolare attenzione viene rivolta alle situazioni che evidenziano difficoltà nella gestione degli impegni familiari);
  • iniziative di telelavoro;
  • attivazione dello smart learning, previsto in favore di tutti i dipendenti del Gruppo, inteso come possibilità di fruire di corsi di formazione a distanza fuori dalla propria sede di lavoro assegnata, presso il proprio domicilio;
  • l'istituzione della c.d. "banca del tempo", finalizzata a offrire l'accesso a una dotazione di permessi retribuiti aggiuntiva a quella ordinaria, alimentata dall'azienda e dalla solidarietà delle Risorse che decideranno di aderire all'iniziativa, a beneficio dei dipendenti interessati da specifiche e gravi necessità di carattere personale o familiare;
  • attivazione dello smart working "ordinario" (per il personale di Sede), in linea con le previsioni del CCNL applicato e con le best practice di settore.

I dati esposti sono calcolati considerando la popolazione aziendale, riportata in numero di persone, a fine del periodo di rendicontazione (31 dicembre 2024). I numeri riportati coprono il 100% dei dipendenti e corrispondono a dati reali, senza l'utilizzo di stime. Si precisa che le metriche non sono state sottoposte a convalida da parte di un ente esterno.

Obbligo minimo di informativa – Politiche (MDR-P)

Le politiche del Gruppo Banco Desio presidiano e gestiscono gli impatti materiali e le opportunità identificate dalla valutazione di doppia rilevanza, descritte precedentemente nella sezione 12.1.4 Valutazione della rilevanza: viene indicata nella prima colonna della tabella sottostante la riconduzione agli IRO coperti dalla politica. Le presenti Policy sono riviste ed aggiornate ogni qualvolta esigenze derivanti da evoluzioni nelle strategie di business o modifiche di contesto (sviluppo normativo-regolamentare esterno, modifiche rilevanti di processi aziendali, riorganizzazioni strutturali significative, modifiche rilevanti dei settori d'attività presenti nel Gruppo) lo richiedano.

Policy Descrizione dei contenuti
principali e obiettivi generali
Perimetro di
applicazione
Responsabile
dell'attuazione
della politica
Norme e iniziative
di terzi che
azienda si
impegna a
rispettare
Descrizione degli
stakeholder
interessati dalla
politica
Modalità di
divulgazione
Policy People,
Diversity e
Inclusion
IRO S1 collegati:
3 – 4 – 29
La policy ha come obiettivo
principale quello di creare un
ambiente di lavoro libero da
qualsiasi forma di discriminazione,
sia
essa
diretta
o
indiretta,
associativa o individuale, e da
qualsiasi forma di violenza o
molestia. È promossa una cultura
inclusiva, infatti la politica di
selezione del personale si basa sul
riconoscimento dei meriti e sul
rispetto delle pari opportunità.
Si applica a
tutte
le
società
del
Gruppo.
La
policy
è
stata
approvata
in
CdA in data 29
febbraio 2024. Il
suo
aggiornamento
è
a
cura
dell'Area
Bilancio
e
Sostenibilità,
con il supporto
SDGs, Circolare
285/2013 Banca
d'Italia -
"Disposizioni di
Vigilanza per le
banche" e
relativi
aggiornamenti in
materia di
politiche e sistemi
di remunerazione
e incentivazione,
La presente Policy
si
rivolge
a
Dipendenti
La Policy e i suoi
successivi
aggiornamenti
sono divulgati
a tutti i soggetti
interessati
nei
modi
più
opportuni.
È
pubblicata sul
sito istituzionale
della Banca.
Policy Descrizione dei contenuti
principali e obiettivi generali
Perimetro di
applicazione
Responsabile
dell'attuazione
della politica
Norme e iniziative
di terzi che
azienda si
impegna a
rispettare
Descrizione degli
stakeholder
interessati dalla
politica
Modalità di
divulgazione
Inoltre, il percorso professionale e
di sviluppo di carriera deve
rispettare le pari opportunità ed
essere privo di discriminazioni. La
condotta dei dipendenti deve
riflettere l'inclusione e sostenere i
valori del Gruppo.
Per quanto riguarda la tutela dei
diritti umani, è fondamentale il
divieto di lavoro
minorile e
forzato, la libertà di associazione
e contrattazione collettiva, e
l'eguaglianza
e
non
discriminazione nel lavoro.
Infine, la promozione di iniziative
e attività che rispettino i principi di
diversità e pari opportunità è
considerata
una
priorità
strategica,
oltre
che
un
imperativo etico.
della Direzione
Risorse
Codice di
Autodisciplina
per le società
quotate,
Direttiva
Pay
Transparency (UE)
970/2023
Parlamento
europeo
e
del
Consiglio del 10
maggio 2023
Policy
sulla
diversity per i
componenti
degli
organi
sociali Consiglio
di
Amministrazione
e
Collegio
Sindacale
IRO S1 collegati:
4 – 29
La Policy definisce e formalizza i
criteri e gli strumenti adottati dal
Gruppo
per
garantire
un
adeguato livello di diversità dei
propri Organi Sociali (tenendo
conto delle valutazioni quali
quantitative relative alla relativa
composizione
effettuate
in
conformità
alle
disposizioni
applicabili).
Si applica a
tutte
le
società
del
Gruppo.
La
policy
è
stata
approvata
in
CdA in data 3
agosto 2021. Il
suo
aggiornamento
è
a
cura
dell'Area Affari
Societari
Protocollo
di
Intesa
tra
Dipartimento per
le
Pari
opportunità,
Consob e Banca
d'Italia
del
novembre
2018,
Orientamenti EBA
sulla valutazione
dell'idoneità dei
membri
dell'organo
di
gestione e del
personale
che
riveste
ruoli
chiave,
Marzo
2018 e successivi
aggiornamenti.
La presente Policy
si
rivolge
agli
Organi sociali del
Gruppo
Banco
Desio
(CdA
e
Collegio
Sindacale) e a
tutti gli Azionisti
delle
Società
Quotate
del
Gruppo
La Policy e i suoi
successivi
aggiornamenti
sono divulgati
a tutti i soggetti
interessati
nei
modi
più
opportuni.
Policy della
Direzione
Risorse
IRO S1 collegati:
3 – 4 – 28 – 29
La Policy HR nasce dall'esigenza
di fornire un quadro di
riferimento complessivo per la
gestione del Personale che sia
congruente con le Disposizioni di
Vigilanza in tema di gestione e
presidio dei rischi, le previsioni
contrattuali e la normativa
interna.
I principi che
guidano la policy della Direzione
Risorse sono definiti sulla base di
criteri orientati a:
1) valorizzazione del patrimonio
professionale
2) conseguimento di soluzioni
efficaci ed efficienti
3) contenimento dei rischi
connessi con le attività aziendali
Si applica a
tutte
le
società
del
Gruppo.
La Policy è
stata
approvata dal
CdA in data 29
maggio 2014 e
Il suo
aggiornamento
è a cura della
Direzione
Risorse in
collaborazione
con la
Direzione
Operativa e
Sistemi.
Disposizioni di
Vigilanza
(circolari Banca
d'Italia) e
Contratto
Collettivo di
Lavoro – settore
credito
La presente
Policy si rivolge al
Personale
operativo
all'interno della
Direzione Risorse
per ciascuna
unità
organizzativa di
appartenenza
La Policy è a
disposizione di
tutti i destinatari
presso
la
Direzione
Risorse
Policy
Ambientale
IRO S1 collegati:
3
La policy definisce i principi
chiave legati alla tutela
ambientale e le modalità con
cui il Gruppo Banco Desio
intende gestire le proprie
responsabilità in materia
ambientale nei seguenti ambiti o
aree chiave:
1) includere gli aspetti ambientali
nel processo di definizione dei
rischi;
2) applicare standard
tecnologici, amministrativi e
comportamentali nella gestione
delle proprie attività, secondo
un'ottica di costo/beneficio;
Si applica a
tutte
le
società
del
Gruppo.
La Policy è
stata
approvata dal
CdA in data 29
febbraio 2024. Il
suo
aggiornamento
è a cura
dell'Area
Bilancio e
Sostenibilità in
collaborazione
con la
Direzione
Operativa e
Sistemi.
SDGs,
Tassonomia UE,
Reg. (UE)
2021/1119
(Normativa
europea sul
clima), CSRD,
Aspettative di
vigilanza sui rischi
climatici e
ambientali, SFDR
la presente
Policy, in linea
con quanto
definito nel
Codice Etico, si
rivolge a tutti i
dipendenti, ai
collaboratori del
Gruppo e altri
soggetti che
operano per
conto del
Gruppo, alla
clientela, ai
fornitori, partner
commerciali e
la Policy è
divulgata a tutti
i soggetti a cui
è rivolta
tramite
comunicazioni
interne e altre
forme, oltre
che
coerentemente
integrata nei
Regolamenti di
processo di
riferimento. La
Policy Descrizione dei contenuti
principali e obiettivi generali
Perimetro di
applicazione
Responsabile
dell'attuazione
della politica
Norme e iniziative
di terzi che
azienda si
impegna a
rispettare
Descrizione degli
stakeholder
interessati dalla
politica
Modalità di
divulgazione
3) promuovere tra i propri
stakeholder la consapevolezza
della responsabilità ambientale
all'interno e all'esterno del
Gruppo;
4) includere gli aspetti ambientali
nelle attività creditizie, finanziarie
e consulenziali del Gruppo e
offrire prodotti e servizi innovativi
ai propri clienti caratterizzati da
un maggiore grado di
sostenibilità sul piano della
salvaguardia ambientale;
5) mantenere attivo un sistema
di scoring ambientale durante la
fase istruttoria del merito
creditizio e nelle attività di
investimento del Gruppo;
6) monitorare e rendicontare
periodicamente
le
proprie
performance ambientali.
controparti
finanziarie con lo
scopo di ridurre le
esternalità
negative con
impatto
sull'ambiente e
sulla collettività
causate
dall'attività
lavorativa.
Policy è inoltre
disponibile
pubblicamente
sul sito della
Banca.

12.3.2 I nostri clienti

Requisiti informativi della sezione:

S4.SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

S4-1 Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali

S4-2 Processi di coinvolgimento dei consumatori e degli utilizzatori finali in merito agli impatti

S4-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai consumatori e agli utilizzatori finali di esprimere preoccupazioni

S4-4 Interventi su impatti rilevanti per i consumatori e gli utilizzatori finali e approcci per la mitigazione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti in relazione ai consumatori e agli utilizzatori finali, nonché efficacia di tali azioni

S4-5 Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti

Politiche

  • Codice Etico
  • Policy sulla sicurezza informatica
  • Policy di Shareholder engagement

12.3.2.1 La relazione con la clientela

SBM-3 – Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

Il Gruppo pone i clienti al centro delle proprie attività, conosce l'ambiente in cui essi operano e si impegna a ricercare e proporre soluzioni in grado di soddisfare al meglio le esigenze della clientela. I rapporti con i clienti vengono gestiti secondo principi di massima collaborazione, disponibilità e professionalità, nel rispetto della riservatezza e della tutela della privacy al fine di creare le basi per un rapporto solido e duraturo, di fiducia reciproca. In tale contesto, la clientela è stata coinvolta nelle attività di stakeholder engagement per identificare gli impatti rilevanti per il Gruppo. In particolare, sono stati coinvolti nei workshop dedicati alcuni clienti con cui opera la Banca, tra cui privati e famiglie, piccole e medie imprese e grandi imprese.

Il topic relativo ai "Consumatori e utilizzatori finali" è risultato un tema materiale dall'analisi di Doppia Rilevanza con particolare riferimento alla dimensione di impatto (sia nella prospettiva "own operations" che nella prospettiva "business") e a quella "finanziaria". Per quanto riguarda la dimensione di "impatto", nella prospettiva:

  • "own operations", sono stati valutati rilevanti i sub-topic con impatti positivi potenziali relativi al livello di soddisfazione e del benessere della clientela e all'accessibilità a prodotti e servizi, anche attraverso una comunicazione trasparente delle caratteristiche degli stessi (e.g marketing responsabile) e iniziative di educazione finanziaria, e un impatto negativo potenziale della diffusione di informazioni sensibili/riservate dovuta ad una gestione inefficiente dei sistemi di sicurezza e della privacy dei clienti;
  • "business", sono stati considerati rilevanti i sub-topic con effetti positivi, attuali, relativi alle esposizioni verso imprese che migliorano il livello di soddisfazione e del benessere della clientela anche attraverso iniziative ad hoc e dell'accessibilità a prodotti e servizi, anche attraverso una comunicazione trasparente delle caratteristiche degli stessi. È stato inoltre identificato un impatto negativo potenziale della diffusione di informazioni sensibili/riservate dovuta ad una gestione inefficiente dei sistemi di sicurezza e della privacy dei clienti.

Relativamente, invece, alla dimensione "finanziaria":

  • a livello di rischi sono stati individuati come rilevanti, il rischio di un eventuale aumento dei costi dovuti a sanzioni per la mancata disclosure informativa su prodotti e servizi offerti dalla Banca, i rischi legati alla perdita di dati con conseguente aumento dei costi per la risoluzione di tali problematiche e relative sanzioni e i rischi connessi a una mancata offerta coerente con i desideri e i bisogni dei consumatori e scarsa accessibilità ai servizi offerti. Da tali valutazioni è emerso, per questo primo esercizio di tipo qualitativo, che il topic S4 risulta significativo ai soli fini del rischio reputazionale. Il modello di valutazione del rischio reputazionale consente infatti di identificare gli ambiti di analisi che potenzialmente potrebbero impattare la reputazione del Gruppo.

Le valutazioni interne, svolte nell'analisi di Doppia Rilevanza, nell'ambito dello standard S4 comprendono tutti i consumatori e utilizzatori finali, in quanto il Gruppo non ha individuato specifiche tipologie di consumatori e utilizzatori finali maggiormente esposte a rischi.

S4-1 – Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali

Il Gruppo ha predisposto Informative privacy sia di tipo generale, sia dedicate in funzione di categorie specifiche di interessati (ad esempio, clienti, dipendenti, ecc.) e di finalità di trattamento (ad esempio, videosorveglianza, servizi online, ecc.).

Il Gruppo Banco Desio evidenzia nel Codice Etico che il comportamento con la clientela è improntato a principi di professionalità, trasparenza, diligenza, onestà, correttezza, riservatezza ed imparzialità, senza pregiudizi di sorta, rispettando le differenze di ogni genere, età, razza, religione, appartenenza politica e sindacale, diversa abilità. Nell'avviare relazioni con nuovi clienti e nella gestione di quelle già esistenti, in attuazione del principio di legalità, il Gruppo valuta in modo rafforzato i rapporti con soggetti che, alla luce delle informazioni disponibili relative al profilo soggettivo e reputazionale, siano considerati a maggiore rischio di riciclaggio, di corruzione o di commissione di altri reati contemplati dal Modello 231. Si evidenzia inoltre che tutte le informazioni acquisite su e dalle controparti del Gruppo vengono considerate strettamente riservate e sono utilizzate nel pieno rispetto di quanto previsto dalla normativa anche europea in materia di privacy, esclusivamente per esigenze di carattere contrattuale e per accrescere il patrimonio informativo del Gruppo al fine di approfondire la conoscenza della controparte e rispondere alle sue richieste.

Tale impegno è accompagnato quindi dalla politica dedicata alla "Sicurezza informatica". Questa, infatti, si occupa di illustrare i principi definiti a livello di Gruppo in merito alla sicurezza delle informazioni, incluse quelle relative alla clientela, tenendo in considerazione i requisiti e le esigenze di business, la conformità rispetto alle normative esterne applicabili e il presidio del patrimonio aziendale a tutela di fenomeni e minacce esterne.

Nella conduzione della propria attività il Gruppo persegue la tutela dei diritti umani secondo i principi affermati nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948 e riconosce i principi stabiliti dalle Convenzioni dell'International Labour Organization (ILO). Il Gruppo intende contribuire alla sensibilizzazione su questi temi nei rapporti con clienti e partner commerciali, oltre che nell'ambito delle relazioni con i propri collaboratori, promuovendo le iniziative meglio rispondenti alla diffusione di pratiche orientate al rispetto di questi diritti internazionalmente riconosciuti, evitando in particolare di intrattenere rapporti con soggetti che, alla luce delle informazioni disponibili relative al profilo reputazionale, possano risultare implicati in violazioni di tali diritti.

Il Gruppo si impegna a considerare anche il progressivo sviluppo delle opportunità d'investimento gestite secondo criteri sociali ed ambientali che intende offrire alla propria clientela col fine, peraltro, di contribuire alla creazione di un circolo virtuoso di progressiva sensibilizzazione degli stessi clienti e delle imprese verso modelli economici sempre più sostenibili.

Inoltre, con riferimento ai principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità, Banco di Desio, in qualità di partecipante ai mercati finanziari è tenuto alla redazione della dichiarazione sui Principal Adverse Impact (PAI Statement) per le proprie linee di gestione patrimoniale. In particolare, come si evince dall'indicatore dei principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità, la quota di investimenti nelle imprese beneficiarie degli investimenti che sono state coinvolte in violazioni dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite o delle linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali risulta leggermente in aumento rispetto agli esercizi precedenti (PAI 10 - Violazioni dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite e delle linee guida dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) destinate alle imprese multinazionali - allegato I, tabella 1 Reg. Del. (UE) 2022/1288).

Si evidenzia che l'"ESG Framework per le decisioni di investimento delle Gestioni Patrimoniali" adottato dal Banco guida gli investimenti verso emittenti sensibili ai fattori di sostenibilità, attraverso un processo strutturato. Questo processo include diverse fasi: dallo screening negativo, che applica criteri di esclusione modulabili in base alle caratteristiche degli investimenti, allo screening positivo, con la definizione delle percentuali di portafoglio in base alla specifica linea di gestione. Inoltre, il framework prevede un'attenta fase di monitoraggio e reporting per garantire la trasparenza e l'aderenza agli obiettivi di sostenibilità.

S4-2 – Processi di coinvolgimento dei consumatori e degli utilizzatori finali in merito agli impatti

Il Gruppo Banco Desio e, in particolare, la figura del Presidente come meglio precisato all'interno della "Policy di Shareholder engagement", è impegnato nel bilanciamento degli interessi di tutte le categorie di stakeholder, clienti compresi, nello svolgimento del proprio operato e nell'offerta dei propri prodotti.

La clientela è posta al centro dell'operatività del Gruppo Banco Desio e, in quanto tale, è inclusa tra gli stakeholder coinvolti nel processo di engagement, svolto annualmente, funzionale all'analisi di Doppia Rilevanza del Gruppo Banco Desio. Per l'esercizio 2024 si rimanda alla sezione "12.1.4 Valutazione della rilevanza" per ulteriori dettagli sulle modalità di coinvolgimento degli stessi.

Durante le giornate di stakeholder days, tenutesi nel mese di ottobre, hanno partecipato in particolare privati, famiglie, piccole e medie imprese e grandi imprese che si rivolgono al Gruppo per soddisfare i propri bisogni finanziari.

Banco Desio considera questa modalità di coinvolgimento dei portatori di interesse efficace poiché permette di avviare un dialogo diretto e tavoli di lavoro di confronto. Questo consente di comprendere la percezione e le aspettative degli stakeholder rispetto a ciò che il Gruppo Banco Desio fa e dovrebbe fare per integrare al meglio i fattori di sostenibilità nel proprio modello di business. L'obiettivo dell'evento è stato fornire agli stakeholder gli strumenti necessari per comprendere l'esercizio di Doppia Rilevanza condotto dal Gruppo e consolidarne i risultati attraverso la valutazione e la prioritizzazione delle tematiche di sostenibilità.

L'evento è stato curato dall' Area Bilancio e Sostenibilità ed è stata fornita informativa al Comitato di Sostenibilità e Consiglio di Amministrazione sulle modalità di svolgimento, stakeholder interessati e risultanze delle due giornate di confronto sui temi di sostenibilità.

Durante il 2024, è proseguito l'impegno del Gruppo nell'integrazione dei bisogni della clientela particolarmente fragile, in coerenza con quanto richiesto dalla normativa AgID con una serie di iniziative di accessibilità digitale per rispondere all'esigenza di erogare servizi e informazioni alla portata di tutti, senza discriminazioni. Ad esempio, la ristrutturazione del sito web di Banco Desio ha posto particolare attenzione al tema dell'accessibilità: questo processo è stato accompagnato da certificazioni rilasciate da una società esterna, in conformità con la normativa europea. Tali dichiarazioni sono consultabili sul sito web nella sezione dedicata. Si segnala inoltre che, in ottica di abbattimento barriere architettoniche, nel corso del 2024 sono state fornite rampe mobili o posate rampe fisse su diversi siti e sono in completamento entro giugno 2025 la fornitura e posa di altre rampe e servo scala per garantire l'accesso alle persone con disabilità.

S4-3 – Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai consumatori e agli utilizzatori finali di esprimere preoccupazioni

Il rapporto con la clientela è al centro dell'operatività del Gruppo, che si impegna quindi a ricercare e a proporre soluzioni che soddisfino i bisogni della stessa e ad istaurare un rapporto di fiducia reciproca. Per realizzare tale obiettivo, il Gruppo si impegna, come delineato all'interno del Codice etico, a rispettare alcuni divieti tra cui:

  • intrattenere rapporti e/o operazioni di qualsiasi natura con persone o organizzazioni che, alla luce delle informazioni disponibili relative al profilo soggettivo e reputazionale, possano, anche in modo indiretto, contribuire a violare ovvero minacciare i diritti fondamentali della persona secondo i principi affermati nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948;
  • ricevere, trasferire, impiegare denaro od altre utilità che, alla luce delle informazioni disponibili relative al profilo soggettivo e reputazionale, possano risultare provenienti da attività illecite;
  • effettuare influenze indebite, sotto qualsiasi forma, in particolare su dipendenti e collaboratori delle Società del Gruppo addetti ad intrattenere rapporti con la Clientela, che - nell'erogazione di servizi o nell'offerta di prodotti – possano confliggere con l'obiettivo di servire al meglio gli interessi della Clientela stessa;
  • per i dipendenti e collaboratori delle Funzioni di Controllo intrattenere relazioni d'affari a qualsiasi titolo con la Clientela.

Tali principi guidano l'operato del Gruppo, che ad oggi non ha causato infatti alcun impatto negativo rilevante sui consumatori e/o sugli utilizzatori finali.

Nel caso in cui si verifichino eventuali controversie tra il Cliente e la Banca relativamente a operazioni e servizi bancari e finanziari, servizi e attività di investimento e di intermediazione assicurativa, il Cliente può presentare un reclamo scritto alla Banca tramite l'e-mail dedicata ai reclami, i numeri verdi e numeri di emergenza disponibili e reperibili sul sito istituzionale nella sezione dedicata.

Nel caso in cui, invece, la clientela voglia segnalare eventuali comportamenti, atti od omissioni che ledono l'interesse pubblico o che minano l'integrità del Gruppo stesso, ai sensi della normativa di riferimento settoriale e nel rispetto del D. Lgs. n. 24 del 10 marzo 2023, è disponibile un canale dedicato di whistleblowing, accessibile nella sezione dedicata del sito istituzionale.

A valle della ricezione di eventuali reclami o segnalazioni, il Gruppo svolge delle verifiche sul reclamo pervenuto alle strutture coinvolte e dopo la raccolta di tutti gli elementi necessari, viene redatto un primo esito, che vede poi il coinvolgimento di altre strutture aziendali, tra cui l'Ufficio Compliance che svolge a sua volta le dovute verifiche. Con cadenza semestrale, l'Area Affari Legali, e in particolare l'Ufficio Reclami, sottopone agli organi competenti una rendicontazione ove si dà conto dei reclami pervenuti nell'ambito del Gruppo nel periodo di riferimento, della natura degli stessi, dello stato di lavorazione, degli eventuali esborsi. Si evidenzia che qualora il cliente non sia soddisfatto o non riceva risposta entro i termini previsti può adire i sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie che consentono una trattazione più rapida ed economica delle questioni oggetto di giudizio.

Per quanto riguarda invece la controllata Dynamica, il consumatore può presentare un reclamo al Finanziatore, per lettera raccomandata A/R (scrivendo a Dynamica Retail SpA – Ufficio Reclami, Via Guidubaldo del Monte 61 – 00197 Roma) o per via telematica (inviando un'e-mail all'indirizzo [email protected] oppure [email protected]). Il cliente ha anche a disposizione il numero verde 800-011444. A valle della ricezione di eventuali reclami è previsto un apposito ufficio per la loro gestione, oltre ad essere prevista una reportistica sia trimestrale che annuale per il Consiglio di Amministrazione, nonché audit annuale da parte della funzione Audit e controllo annuale della funzione Compliance.

Per la controllata Fides, infine, la Società ha predisposto PEC ed e-mail specifiche per la comunicazione dei clienti in merito ad eventuali reclami; è stato predisposto anche un numero verde per quanto concerne invece le esigenze generali/operative della clientela. Tale servizio è reso noto alla clientela attraverso la modulistica contrattuale. Eventuali reclami o segnalazioni sono monitorati e segnalati alle funzioni competenti; è prevista una reportistica indirizzata al Consiglio di Amministrazione, alla Direzione Generale, alle funzioni interne e alle funzioni di controllo, nonché la regolare attività di Audit interno.

Tali canali di comunicazione sono messi a disposizione dei clienti e di tutte le persone interessate, nelle sezioni dedicate sul sito istituzionale della Banca.

In particolare, il Gruppo monitora le segnalazioni pervenute tramite i canali messi a disposizione per verificarne l'efficacia.

Per quanto riguarda la Capogruppo, con riferimento all'esercizio dei diritti da parte degli interessati, nel corso del 2024 sono pervenute nr. 8 richieste con particolare riferimento al diritto di accesso, di revoca consenso, di cancellazione e di rettifica. Le risposte sono state evase nei termini dal DPO nel corso dell'esercizio, mentre con riferimento alla presunta violazione dei dati personali sono state ricevute n. 19 segnalazioni/denunce, le quali non hanno fatto risultare evidenze a carico della Banca o dei Responsabili del Trattamento nominati81 . Nell'esercizio inoltre sono state ricevute e protocollate n. 41 ulteriori richieste aventi ad oggetto altre tematiche in materia di trattamento dati personali, tutte evase nei termini di legge, direttamente o per competenza da altri Uffici/Funzioni della Capogruppo. Di queste 8 sono state protocollate ed evase direttamente dal settore del Responsabile di Dati, mentre 33 sono state evase per competenza, previa eventuale valutazione per i profili Privacy dal DPO, da altri Uffici/Funzioni della Capogruppo.

In merito alla controllata Fides, invece, con riferimento all'esercizio dei diritti da parte degli interessati, nel corso dell'esercizio 2024, sono pervenute nr. 131 richieste con particolare riferimento al diritto di accesso ai dati (Art. 15), al diritto di revoca del consenso (Art. 16) ai fini promozionali e/o commerciali, al diritto alla Cancellazione dati (Art. 17) e al diritto di Opposizione (Art. 21) su finalità di marketing. Il fenomeno è riconducibile ad una prassi operativa utilizzata da alcuni intermediari finanziari che propongono alla clientela contattata l'estinzione anticipata del finanziamento Fides e il contestuale rinnovo dell'operazione, facendo sottoscrivere nel form di richiesta di conteggio estintivo anche la revoca del consenso al trattamento dei dati personali a fini di marketing conferita a Fides e risulta avere un andamento altalenante. Le richieste di revoca di dati sono quindi state tutte

81 In tutti i casi, si evidenzia che, valutata attentamente la gravità delle violazioni e i correlati rischi, nonché le azioni di mitigazione poste in essere, non si è proceduto con la notifica al Garante; nondimeno il Banco, con il supporto del DPO, ha adottato prontamente le necessarie misure tecnico organizzative per mitigarne gli effetti e al fine di presidiare il rischio di reiterazione di casi analoghi.

evase nei termini dal DPO. Con riferimento alla presunta violazione dei dati personali, invece, nel corso dell'esercizio non sono pervenute denunce in capo alla controllata Fides

Per la controllata Dynamica, con riferimento all'esercizio dei diritti da parte degli interessati, nel corso dell'esercizio 2024, sono pervenute n. 34 richieste con particolare riferimento al diritto di accesso ai dati (Art. 15), al diritto di revoca del consenso (Art. 16) ai fini promozionali e/o commerciali, al diritto alla Cancellazione dati (Art. 17) e al diritto di Opposizione (Art. 21) su finalità di marketing. Si segnala che il DPO di Gruppo è stato nominato con efficacia dal 2/10/2024 e ha riscontrato direttamente le richieste successivamente pervenute (n. 06). Il fenomeno è riconducibile ad una prassi operativa utilizzata da alcuni intermediari finanziari che propongono alla clientela contattata l'estinzione anticipata del finanziamento Dynamica e il contestuale rinnovo dell'operazione, facendo sottoscrivere nel form di richiesta di conteggio estintivo anche la revoca e/o opposizione del consenso al trattamento dei dati personali a fini di marketing conferita a Dynamica e risulta avere un andamento altalenante. Le richieste di revoca e/o opposizione di dati sono state tutte evase nei termini dal DPO. Con riferimento alla presunta violazione dei dati personali, nel corso dell'esercizio non sono pervenute denunce in capo alla controllataDynamica. Si segnala che nel corso dell'esercizio, invece, a seguito di segnalazione da parte di un fornitore, è stato notificato al Garante un data breach. Tale evento è stato adeguatamente approfondito e il fornitore interessato si è impegnato ad implementare delle azioni di rimedio, tra cui in particolare la revisione delle policy per determinare eventuali garanzie aggiuntive da mettere in atto e ridurre al minimo il rischio di future violazioni.

Si evidenzia, infine, che il Gruppo è impegnato a tutelare i segnalanti contro qualsiasi forma di discriminazione e/o ritorsione in relazione alle segnalazioni effettuate.

S4-4 – Interventi su impatti rilevanti per i consumatori e gli utilizzatori finali e approcci per la mitigazione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti in relazione ai consumatori e agli utilizzatori finali, nonché efficacia di tali azioni

Il Gruppo ha messo in atto una serie di azioni e iniziative volte a prevenire, mitigare o porre rimedio agli impatti negativi rilevanti sui clienti e/o sugli utilizzatori finali. La sicurezza informatica e la protezione dei dati, infatti, rappresentano una priorità del Gruppo, che attribuisce importanza centrale alle strategie di gestione dei rischi adottando nel continuo misure conformi alle disposizioni vigenti in materia di privacy, alle normative di sicurezza e ai principali standard di settore, con l'obiettivo di garantire la protezione dei sistemi informativi da eventi che possano avere impatti negativi sul Gruppo e sui diritti degli interessati.

Tra le azioni per porre rimedio o consentire di porre rimedio in relazione a un impatto rilevante effettivo si menziona l'aggiornamento della "Policy sulla Sicurezza Informatica" e della normativa interna di riferimento (Regolamento interno, Funzionigramma, Framework di rischio informatico) volte a recepire l'evoluzione del contesto normativo e legislativo in materia di sicurezza delle informazioni e a prevedere un ampliamento dei compiti del Consiglio d'Amministrazione e dell'Amministratore Delegato, l'assegnazione di responsabilità di controllo in ambito ICT e sicurezza alle Funzioni di Controllo esistenti (Risk Management e Compliance), la definizione di un piano di intervento di breve/medio-lungo periodo per la gestione dei Rischi ICT e di Sicurezza, per tutte le società del Gruppo.

Il Gruppo ha inoltre messo in atto una serie di iniziative supplementari, continuative, con l'obiettivo primario di contribuire positivamente a migliorare i risultati sociali per i clienti e/o gli utilizzatori finali. Si è infatti impegnato a irrobustire i presidi di primo livello in ambito sicurezza informatica mediante lo sviluppo di un set di KPI in grado di monitorare in maniera continuativa i seguenti ambiti: postura del Gruppo in ambito cyber security, efficacia dei sistemi di rilevazione antifrode, esposizione alle vulnerabilità, gestione degli incidenti.

In tale contesto, il Gruppo ha sviluppato un sistema di key risk indicators (KRI) atti a monitorare nel continuo l'efficacia delle azioni sopra rappresentate e l'esposizione alle principali minacce informatiche in tema di sicurezza dei dati, tra cui: eventi che implichino la violazione delle norme e delle prassi aziendali in materia di sicurezza delle informazioni (i.e. frodi informatiche, attacchi attraverso internet, malfunzionamenti e disservizi), tentativi fraudolenti aventi a oggetto i canali di virtual banking e fenomeni malware potenziali rilevati sui vettori e-mail o web.

L'impegno del Gruppo e le relative iniziative sono atti a prevenire e mitigare l'eventuale impatto negativo potenziale emerso dall'analisi di Doppia Rilevanzasvolta dal Gruppo, in cui si è evidenziato il tema della diffusione di informazioni sensibili/riservate dovuta a una gestione inefficiente dei sistemi di sicurezza della privacy dei clienti, che risulta generalizzato nel contesto e nelle attività in cui opera il Gruppo, nonché il rischio di eventuale aumento dei costi dovuti a sanzioni per la mancata disclosure informativa su prodotti e servizi offerti dalla Banca e il rischio legato ad una mancata offerta coerente con i desideri e i bisogni dei consumatori e scarsa accessibilità ai servizi offerti. Con riferimento ai rischi identificati, l'azione di mitigazione posta in essere dal Gruppo si focalizza sul costante monitoraggio delle sanzioni in cui può potenzialmente incorrere in tali ambiti.

Nell'ambito della relazione con il cliente, infatti, rivestono particolare importanza la trasparenza e la chiarezza delle informazioni, come evidenziato anche dalle disposizioni emanate dalla Banca d'Italia sulla trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari82, che definiscono standard minimi e generali di redazione dei documenti informativi predisposti per la clientela (struttura dei documenti, informazioni essenziali da fornire, scelte lessicali, standardizzazione di alcune tipologie di contratti più diffusi) e introducono, per gli intermediari bancari e finanziari, anche per la commercializzazione dei servizi bancari tradizionali, obblighi di natura organizzativa ovvero di controllo per il rispetto della disciplina di trasparenza e la correttezza nei rapporti con l'utenza.

Le disposizioni di trasparenza si applicano all'acquisto di prodotti bancari e finanziari tradizionali (ad es. conti correnti e altre forme di deposito, finanziamenti, strumenti di pagamento) e in ogni fase del rapporto tra intermediario e cliente: la fase precontrattuale, quella cioè che precede la sottoscrizione del contratto (ad esempio, foglio informativo, documento informativo sulle spese, informazioni generali sul credito immobiliare offerto a consumatori), la fase di stipula del contratto e quella post-contrattuale, ossia la relazione tra intermediari e clienti (documentazione periodica, gestione del contenzioso).

Si evidenzia che le regole si affiancano a quelle previste da altri comparti dell'ordinamento in materia di trasparenza e correttezza dei comportamenti nei confronti della clientela, quali, ad esempio, quelle relative all'offerta di servizi di investimento, disciplinata dal Testo Unico della Finanza (TUF), o di prodotti assicurativi o alle previsioni contenute nel Codice del Consumo. I requisiti in materia di informazione ed etichettatura di prodotti e servizi tengono inoltre in considerazione le più recenti evoluzioni normative in campo di finanza sostenibile (es. Reg. (EU) 2020/852, Reg. (EU) 2019/2088 ecc.), nonché la Tassonomia interna definita dal Gruppo, in piena adesione ai concetti definiti dalla normativa di riferimento.

I documenti, predisposti sulla base delle disposizioni sopra riportate, per i prodotti offerti alla generalità della clientela sono disponibili presso le filiali e, ove richiesto dalla normativa di riferimento, sui siti internet delle società del Gruppo. Con particolare riferimento alla Product Governance ossia, la governance e il controllo dei prodotti volti a garantire che l'offerta dei prodotti sia rivolta alla clientela ritenuta adatta, come già evidenziato nel Bilancio di Sostenibilità 2023, le società del Gruppo hanno:

  • costituito un Comitato Prodotti al quale sono assegnati compiti di verifica e monitoraggio degli indirizzi delineati dal Comitato di Direzione, sia dell'efficacia delle procedure e dei presidi posti in essere per la product governance;
  • definito il catalogo prodotti al fine di attribuire una valutazione di rischiosità preliminare e di segmento della clientela a cui il prodotto è rivolto;
  • predisposto specifici questionari da somministrare alla clientela volti a raccogliere le informazioni necessarie per valutare l'adeguatezza e la coerenza dei prodotti/ servizi rispetto alle esigenze e alle conoscenze dei clienti, nonché alla loro propensione al rischio e al loro grado di alfabetizzazione.

Si evidenzia che tutte le iniziative ed azioni messe in atto, in modo continuativo, dal Gruppo coprono l'intera catena del valore, in quanto finalizzate a tutelare tutte le attività e le relazioni della Banca, con particolare attenzione agli interessi del consumatore sono monitorate tramite l'identificazione di specifici KPI quantitativi.

Si segnala che nel periodo di riferimento non sono state identificate spese operative (OpEx) e/o in conto capitale (CapEx) significative per le azioni qui riportate.

L'impegno del Gruppo, in particolare per l'educazione finanziaria alla clientela, si conferma anche tramite il Piano Industriale "Beyond26" con il quale il Gruppo contribuisce al raggiungimento degli obiettivi SDGs così come definiti dall'Assemblea Generale dell'ONU nell'ambito dell'Agenda 2030, e in particolare all'obiettivo 4 incentrato sull'istruzione di qualità.

Ai fini della tutela degli interessati quanto al trattamento dei dati, nella definizione delle iniziative, anche commerciali, presentate, la normativa di riferimento prevede il coinvolgimento del Data Protection Officer (DPO), che si occupa di svolgere controlli sulle normative emanate e i cui interventi in ottica "privacy by design" vengono censiti e tracciati in un apposito applicativo. Viene, infatti, alimentato il prescritto Registro dei trattamenti che, nel caso di "rischio inerente" elevato, esige l'effettuazione della specifica valutazione di "rischio residuo".

Si evidenzia che non si sono verificati gravi problemi o incidenti in materia di diritti umani connessi ai consumatori e/o agli utilizzatori finali.

S4-5 – Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti

Il Gruppo è costantemente impegnato nell'efficientamento della macchina operativa e di governo nell'ambito del processo di ottimizzazione della banca commerciale di prossimità, con l'obiettivo qualitativo di dedicare tempo e risorse alla finalizzazione della customer journey digitale in logica end-to- end e allo snellimento e

82 Nel corso dell'esercizio di riferimento la Banca d'Italia ha presentato a Banco Desio l'esito degli accertamenti ispettivi in materia di trasparenza che sono oggetto di informativa nella relazione sulla gestione consolidata tra gli "Eventi societari di rilievo"

digitalizzazione della reportistica commerciale. Il piano di sviluppo digitale del Banco è incentrato sul miglioramento delle soluzioni digitali a valore aggiunto dedicate alle imprese: l'obiettivo è potenziare l'ecosistema One-D affinché diventi il «one stop shop» delle imprese sia per servizi finanziari che servizi non prettamente bancari.

Tali impegni qualitativi sono monitorati all'interno del Piano Industriale "Beyond26" e consentono al Gruppo di indirizzare l'offerta per soddisfare in modo sempre più efficiente i bisogni della clientela.

Obbligo minimo di informativa – Target (MDR-T)

Obiettivi
Ampliamento base clienti
Obiettivi
misurabili,
limitati nel tempo
Il KPI è di nuova definizione per il piano industriale 2024-2026, pertanto non è applicabile il calcolo della variazione
rispetto all'anno base.
Monitoraggio efficacia
azioni per affrontare
impatti,
rischi
e
opportunità
rilevanti,
comprese le metriche
L'efficacia delle azioni per affrontare gli impatti viene verificata tramite il monitoraggio semestrale del
raggiungimento dell'obiettivo.
Progressi
generali
compiuti
verso
obiettivo
I progressi generali compiuti verso l'obiettivo sono osservabili tramite il suo monitoraggio semestrale.
Se non ci sono obiettivi,
come
si
monitora
efficacia azioni
N/A
Se e come i portatori di
interesse
sono
stati
coinvolti nel processo
di
definizione
degli
obiettivi
I principali portatori di interessi ricomprendono i referenti delle funzioni di competenza che sono stati coinvolti nella
definizione degli obiettivi relativi al Piano Industriale Beyond26
Descrizione
della
relazione tra obiettivo e
obiettivi delle politiche
I target illustrati sono stati definiti nell'ambito del Piano Industriale Beyond26 del Gruppo Banco Desio in coerenza
con le policy successivamente citate.
Gli obiettivi sono basati
su dati scientifici certi
Gli obiettivi sono stati definiti tenendo in considerazione la natura del business, ma non sono basati su dati scientifici
certi.

In particolare, la Banca ha svolto, tramite Ipsos Italia, da giugno a dicembre 2024 un'indagine su un campione di nr. 11.500 intervistati, rappresentativo della customer base della banca, di cui nr. 6.171 hanno usufruito dei servizi della filiale. L'esito di tale survey pari a 88 (scala da 0 a 100) ha confermato il livello di eccellenza di customer satisfaction registrato dal Banco negli scorsi anni.

Più nel dettaglio:

  • il 96,2% è soddisfatto complessivamente di Banco Desio e di tutti i servizi offerti
  • il 97,5% è soddisfatto complessivamente della qualità del servizio in filiale
  • il 98,7% è soddisfatto della cortesia e accoglienza riservata al cliente dal personale di filiale
  • il 98,6% è soddisfatto della competenza/professionalità del personale di filiale nello svolgimento delle operazioni
  • il 97,9% è soddisfatto della capacità del personale di filiale/referente di prendersi in carico e risolvere il problema del cliente
  • 38,6 di Net Promoter Score (NPS), con 49,6% di promoters83

12.3.2.2 Innovazione e trasformazione digitale

La trasformazione digitale sta profondamente modificando le modalità di relazione banca-cliente: significativo contributo è legato alle innovazioni realizzate dal settore, che spaziano dallo sviluppo di un'ampia articolazione di canali distributivi digitali accanto a quelli più tradizionali, alla capacità di servire a distanza il cliente offrendo la gamma completa di servizi e transazioni. Si rafforza quindi, e si rinnova, il rapporto della clientela con le banche.

83 Il Net Promoter Score (NPS) rappresenta il grado di soddisfazione del cliente tramite la somministrazione di un sondaggio. I clienti che hanno indicato una probabilità particolarmente alta di consigliare ad altri il servizio sono definiti promoters.

In questo contesto, prosegue il percorso di Banco Desio verso la digital evolution che, per rispondere alle esigenze dei clienti, ha intrapreso una strategia omnicanale bilanciata e integrata con il modello di servizio complessivo che tiene conto sia delle caratteristiche del mercato che della segmentazione dei clienti.

Considerata la natura bancaria del Gruppo, infatti, le attività di ricerca e sviluppo sono prevalentemente indirizzate a studiare la possibile applicazione delle novità tecnologiche nei rapporti con la clientela, per migliorare e/o ampliare l'offerta di prodotti/servizi, come anche nei processi interni aziendali, per semplificarli e renderli più efficienti. Inoltre, sono stati realizzati e sono in corso di realizzazione importanti progetti di natura regolamentare, legati all'emissione di nuove normative a livello di sistema.

Tali attività sono gestite in forma accentrata dalla Capogruppo Banco Desio.

Come da linee guida del Gruppo, la sicurezza informatica e la protezione dei dati rappresentano una priorità che attribuisce importanza centrale alle strategie di gestione dei rischi adottando nel continuo misure conformi alle disposizioni vigenti in materia di privacy, alle normative di sicurezza e ai principali standard di settore con l'obiettivo di garantire la protezione dei sistemi informativi da eventi che possano avere impatti negativi sul Gruppo e sui diritti degli interessati. Il Gruppo ha continuato ad adattare ed evolvere i propri processi operativi e informativi riconducibili ad attività di Compliance, incrementando i presidi e i controlli necessari.

La gestione, il controllo e la misurazione dei rischi informatici, ivi incluso il rischio cyber, è incardinata nel più ampio sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi adottato dal Banco quale capogruppo del Gruppo Banco Desio. Con riferimento alle principali linee evolutive previste si segnala che la Capogruppo è impegnata in un percorso di continuo irrobustimento dei presidi di primo livello in ambito sicurezza informatica mediante lo sviluppo di un sistema di KPI in grado di monitorare in maniera continuativa i seguenti ambiti: posizionamento del Gruppo in ambito cyber security, efficacia dei sistemi di rilevazione antifrode, esposizione alle vulnerabilità, gestione degli incidenti.

Nel contesto dell''IT Risk Management il Regolamento DORA rafforza i requisiti di analisi e presidio dei rischi ICT e di sicurezza, cui gli intermediari devono adeguarsi, rispetto a quanto già precedentemente richiesto dalle EBA Guidelines e Circ. 285 di BankIT. A maggio 2024, il Gruppo ha avviato il DORA Transformation Program articolato in 4 macro-cantieri assegnando la responsabilità alle strutture aziendali competenti per la messa a terra degli interventi individuati. Di conseguenza, il Gruppo ha deciso di evolvere il modello di ICT Risk assessment, aumentando la profondità delle valutazioni e, parallelamente, estendendo le stesse ai processi di business, non più limitati alla sola componente tecnologica, con particolare attenzione alle funzioni critiche e ai controlli di secondo livello a supporto delle valutazioni di Rischio Residuo.

In tale contesto, il Piano Industriale "Beyond26" attribuisce particolare rilevanza all'identificazione e all'attivazione dei fattori abilitanti al raggiungimento degli obiettivi con l'adozione di strategie focalizzate anche in ambito di miglioramento tecnologico. Il Piano è infatti incentrato anche sullo sviluppo delle soluzioni digitali a valore aggiunto dedicate alle imprese con l'obiettivo di potenziare il sistema One-D.

Dopo gli sviluppi dei primi servizi digitali nel 2023, nel 2024 sono stati indicati gli obiettivi di adozione dei principali strumenti digitali da raggiungere nell'arco temporale del piano strategico. Per monitorare tali risultati, sono state sviluppate alcune dashboard che permettono agli utenti interessati - dalla Direzione Commerciale alle singole filiali - di verificare periodicamente i progressi ed intervenire con azioni concrete in caso di risultati non soddisfacenti.

Alcuni KPI specifici rappresentativi dell'evoluzione verso una sempre maggiore innovazione e trasformazione digitale, che permetterà alla clientela di accedere ai servizi dedicati in modo sempre più efficiente e veloce, riguardano la percentuale di possesso dell'home banking sul proprio dispositivo, che per i clienti privati si attesta al 66,10%, mentre per le imprese la percentuale arriva al 55,90%.

La digitalizzazione permette anche un accesso alla sottoscrizione di nuovi prodotti, in particolare la percentuale di carte di credito sottoscritte tramite il remote selling, rispetto al totale delle carte di credito sottoscritte, nel periodo di rendicontazione, è dell'8%, mentre la percentuale analoga riferita alle carte di debito sale al 9,80%.

Si nota inoltre, in aumento rispetto al 2023, il numero di conti correnti attivati durante l'anno di riferimento tramite Digital Onboarding, che è arrivata a 2.122, con l'obiettivo di aumentare i risultati attivando il nuovo processo da onboarding dal sito web.

In particolare, il processo di Digital onboarding ha interessato tutte le fasce di età della clientela. La seguente tabella mostra infatti il dettaglio degli utenti che hanno attivato un conto per classe d'età nel periodo:

Unità di
misura
31.12.2024
66%
56%
96 8.76
10%
Nr. 2.122
Digital onboarding: Utenti che hanno attivato un
conto per classe d'età nel periodo per fascia
d'età
Unità di
misura
31.12.2024
14-17 50
18-26 352
27-40 570
41-50 Nr. 485
51-64 509
65-75 117
Over 75 39

Per quanto riguarda, invece, il Digital lending, si è osservato un aumento del numero di richieste rispetto al 2023, con l'obiettivo di aumentare ulteriormente l'utilizzo dello strumento ampliando il plafond con garanzia MCC. In particolare, nel 2024 il numero dei clienti Actual e Prospect è arrivato a 297.

Infine, di notevole importanza è il Paperless Rate. Tale KPI è un misuratore di quanto il Gestore Private utilizza gli strumenti di Stanza Documentale, Web Collaboration e Firma Elettronica Avanzata. È stato introdotto in modalità "test" dal mese di Ottobre 2024 e dal mese di Gennaio 2025 è diventato uno dei cancelli abilitanti per il sistema premiante del Private. Ogni Private Banker avrà un obiettivo personalizzato commisurato al dato di partenza del 31 dicembre 2024. L'obiettivo dell'inserimento del Rate è quello di raggiungere un adeguato presidio dei rischi operativi derivanti dalle firme raccolte in modalità cartacea/tradizionale. Il Paperless Rate studiato per i Gestori Private sarà calcolato anche per i gestori Affluent e Personal, per i quali diventerà un cancello abilitante per il sistema premiante 2025.

Si precisa che le metriche non sono state sottoposte a convalida da parte di un ente esterno.

Obiettivo
Potenziamento e accelerazione roadmap digitale
Obiettivi
misurabili,
limitati nel tempo
Il KPI è di nuova definizione per il piano industriale 2024-2026 ed è di natura qualitativa; pertanto, non sussiste un
valore base di riferimento.
Monitoraggio efficacia
azioni per affrontare
impatti,
rischi
e
opportunità
rilevanti,
comprese le metriche
L'efficacia delle azioni per affrontare gli impatti viene verificata tramite il monitoraggio semestrale del
raggiungimento dell'obiettivo sopra elencato.
Progressi
generali
compiuti
verso
obiettivo
I progressi generali compiuti verso gli obiettivi sono osservabili tramite il loro monitoraggio semestrale.
Se non ci sono obiettivi,
come
si
monitora
efficacia azioni
N/A

Obbligo minimo di informativa – Target (MDR-T)

Se e come i portatori di
interesse
sono
stati
coinvolti nel processo
di
definizione
degli
obiettivi
I principali portatori di interessi ricomprendono i referenti delle funzioni di competenza che sono stati coinvolti nella
definizione degli obiettivi relativi al Piano industriale Beyond26.
Descrizione Il target illustrato è stato definito nell'ambito del Piano industrialeBeyond26 del Gruppo Banco Desio in coerenza con
della le Policy citate di seguito e i rispettivi obiettivi nel promuovere tra i propri stakeholder la consapevolezza della
relazione tra obiettivo e responsabilità sociale, ambientale e di sicurezza informatica nonché di monitoraggio e rendicontazione delle proprie
obiettivi delle politiche performance ambientali
Gli obiettivi sono basati Gli obiettivi sono stati definiti tenendo in considerazione la natura del business e i risultati conseguiti negli anni
su dati scientifici certi precedenti, ma non sono basati su dati scientifici certi.

Obbligo minimo di informativa – Politiche (MDR-P)

Le politiche del Gruppo Banco Desio presidiano e gestiscono gli impatti materiali e le opportunità identificate dalla valutazione di doppia rilevanza, descritte precedentemente nella sezione 12.1.4 Valutazione della rilevanza: viene indicata nella prima colonna della tabella sottostante la riconduzione agli IRO coperti dalla politica. Le presenti Policy sono riviste ed aggiornate ogni qualvolta esigenze derivanti da evoluzioni nelle strategie di business o modifiche di contesto (sviluppo normativo-regolamentare esterno, modifiche rilevanti di processi aziendali, riorganizzazioni strutturali significative, modifiche rilevanti dei settori d'attività presenti nel Gruppo) lo richiedano.

Policy Descrizione
dei
contenuti
principali e obiettivi generali
Perimetro
di
applicazione
Responsabile
dell'attuazione
della politica
Norme
e
iniziative
di
terzi
che
azienda
si
impegna
a
rispettare
Descrizione
degli
stakeholder
interessati
dalla politica
Modalità di
divulgazione
Codice Etico /
Codice di
Condotta
IRO S4
collegati:
5 – 6 – 7 – 31 –
33
IRO ES2
collegati:
42
Il Codice Etico del Gruppo
definisce la missione aziendale e
stabilisce le linee guida per una
relazione
trasparente
e
costruttiva con gli stakeholder e
gli shareholders, orientando le
decisioni in modo che siano
sempre allineate agli obiettivi e ai
valori del Gruppo. Inoltre, il
Codice sottolinea l'importanza
della
responsabilità
sociale,
impegnandosi a condurre le
attività in maniera etica e a
contribuire positivamente alla
comunità,
al
benessere
dei
dipendenti e alla tutela dei diritti
umani.
Evidenzia,
inoltre,
la
responsabilità ambientale, con la
consapevolezza che le decisioni
aziendali
devono
ridurre
al
minimo l'impatto ecologico e
promuovere pratiche sostenibili.
Infine, vengono regolati i rapporti
esterni
con
clienti,
fornitori,
partner
commerciali
e
controparti
finanziarie,
stabilendo
che
le
relazioni
devono
essere
basate
su
trasparenza,
correttezza
e
rispetto reciproco, al fine di
costruire
fiducia
e
relazioni
durature.
Si cpplica ad
ogni
dipendente
del
Gruppo
(ivi
inclusi
i
soggetti
in
posizione
"apicale",
quali
gli
amministratori,
i
sindaci
effettivi
e
i
soggetti
con
funzione
di
alta
direzione),
nonché
dei
collaboratori
esterni e dei
soggetti
aventi
relazioni
d'affari con
il
Gruppo
stesso
Area
Affari
Societari.
Approvato in
CdA in data
17
dicembre
2020
D.Lgs.
231/2001
clienti e fornitori/Partner
commerciali/Controparti
finanziarie
Sito
istituzionale/
Intranet
aziendale
Policy
sicurezza
informatica
IRO S4
collegati:
5 – 32 – 43
La policy di sicurezza informatica
del Gruppo si fonda su concetti e
definizioni
fondamentali,
che
sono alla base del modello
normativo
di
sicurezza
delle
informazioni.
Essa
stabilisce
chiaramente
le
normative
applicabili,
delineando
un
quadro di riferimento preciso per
garantire la protezione delle
informazioni trattate. Inoltre, la
politica definisce i principali ruoli
e le responsabilità all'interno
dell'Istituto
in
merito
alla
protezione
delle
informazioni,
assicurando che
ogni figura
coinvolta sia consapevole del
Si applica a
tutte
le
società
del
Gruppo.
Ufficio
Sicurezza e
Funzione
Controllo
Rischi ICT e
Sicurezza,
Approvato in
CdA in data
16 gennaio
2025
Regolamento
UE
2016/79
(GDPR)
Regolamento
(UE) 2022/2554
clienti e fornitori/Partner
commerciali/Controparti
finanziarie
Intranet
aziendale
Policy Descrizione
dei
contenuti
principali e obiettivi generali
Perimetro
di
applicazione
Responsabile
dell'attuazione
della politica
Norme
e
iniziative
di
terzi
che
azienda
si
impegna
a
rispettare
Descrizione
degli
stakeholder
interessati
dalla politica
Modalità di
divulgazione
proprio
compito
nell'ambito
della sicurezza informatica. I
principi
fondamentali
di
sicurezza, su cui si basa il modello
normativo del Gruppo, sono
orientati a garantire un ambiente
protetto
per
la
gestione
e
l'elaborazione delle informazioni
sensibili. La politica stabilisce un
approccio
metodologico,
individuando gli standard e il
framework
adottati
per
affrontare in modo adeguato gli
aspetti di sicurezza. Particolare
attenzione viene data ai controlli
che il Gruppo implementa per
proteggere
efficacemente
le
informazioni trattate. Le linee
guida sulla formazione e la
comunicazione ai dipendenti in
materia di sicurezza informatica
sono
un
aspetto
essenziale,
garantendo che tutti i membri
del
Gruppo
siano
adeguatamente
formati
e
aggiornati sulle migliori pratiche
di sicurezza. Infine, la politica
stabilisce
l'obbligatorietà
del
rispetto delle indicazioni fornite,
prevedendo possibili sanzioni in
caso di violazioni, come previsto
dal sistema sanzionatorio interno,
al fine di assicurare l'osservanza
delle regole e la protezione delle
informazioni.
Policy
di
shareholder
engagement
IRO S4
collegati:
6
La policy disciplina i principi che
sono alla base di un processo
strutturato
di
Shareholder
Engagement, con l'obiettivo di
migliorare il
coinvolgimento degli Azionisti nel
governo societario.
Si applica alla
Capogruppo
Banco Desio.
Approvato dal
CdA in data
27 maggio
2021
Direttiva
2007/36/CE
Direttiva
(UE)
2017/828
Regolamento
di Esecuzione
(UE) 2018/1212
Azionisti, obbligazionisti,
dipendenti,
fornitori, clienti, istituzioni,
comunità
Intranet
aziendale

12.3.3 La nostra comunità

Requisiti informativi della sezione:

SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

S3-1 Politiche relative alle comunità interessate

S3-2 Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli impatti

S3-3 Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alle comunità interessate di esprimere preoccupazioni

S3-4 Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni

S3-5 Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti

Politiche

  • Codice Etico / Codice di Condotta
  • ESG Framework per le decisioni di investimento delle Gestioni Patrimoniali

12.3.3.1 Sviluppo del territorio e sostegno alle comunità

SBM-3 – Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale

Il business specifico del Gruppo lo vede al servizio continuo dell'economia reale con una presenza fisica nei territori di azione che consente di mantenere inalterato nel tempo un profondo radicamento territoriale. L'impegno nei confronti del territorio, inteso come l'insieme delle attività economiche, sociali e culturali della società civile e delle istituzioni insediate nelle aree in cui operano le società del Gruppo, è parte integrante della mission aziendale e nel tempo ha trovato concreta attuazione nel dialogo costante con le famiglie e le imprese, promuovendo incontri e seminari su tematiche finanziarie e di attualità coinvolgendo associazioni di categoria dei territori che presidia.

Il Gruppo, in coerenza con il proprio Codice Etico, riconosce il ruolo degli stakeholder per lo sviluppo di una società più equa e più attenta ai temi socio-ambientali, sostenendo e promuovendo attività ed iniziative al servizio della comunità e di utilità sociale. Inoltre, un'attenzione particolare viene data alle iniziative dedite alla valorizzazione del tessuto sociale, culturale e imprenditoriale. Tradizionalmente il Gruppo sostiene le esigenze e i bisogni espressione del territorio anche attraverso oblazioni e sponsorizzazioni che sono valutate in merito alla rilevanza delle iniziative proposte, in coerenza con i valori di riferimento del Gruppo, nonché con gli obiettivi del Piano industriale "Beyond26".

Il Gruppo è altresì impegnato nella valorizzazione e tutela del patrimonio storico, artistico e culturale anche ai fini della sua pubblica fruizione.

Le comunità interessate che possono subire impatti positivi e/o negativi da parte del Gruppo connessi a operazioni proprie o alla catena del valore comprendono la collettività e l'ecosistema in cui il Gruppo genera un impatto diretto e indiretto, attraverso la propria gestione caratteristica, rappresentato da Associazionismo espressione degli interessi della collettività, organi di informazione, università e centri di ricerca.

Il topic relativo alle "Comunità interessate" è risultato un tema materiale dall'analisi di Doppia Rilevanza con particolare riferimento alla dimensione di impatto nella prospettiva "business" e a quella "finanziaria". Relativamente alla prima dimensione, non sono stati identificati impatti negativi rilevanti; sono stati invece identificati e valutati gli impatti positivi relativi alle esposizioni verso imprese che generano un impatto relativo alla promozione dei diritti umani, un impatto sul benessere delle comunità locali attraverso un dialogo costante e costruttivo, e progetti di sviluppo delle competenze e imprenditorialità, che consentono di sostenere lo sviluppo sociale ed economico delle comunità. Relativamente invece alla dimensione finanziaria, attualmente è stata condotta un'analisi di tipo qualitativo, identificando come driver di rischio ESG, quello legato alla perdita di clienti effettivi e potenziali per mancanza di attenzione alle comunità locali interessate, con relativo impatto significativo sul rischio reputazionale della Banca, il cui modello di valutazione del rischio reputazionale consente di identificare gli ambiti di analisi che potenzialmente potrebbero impattare la reputazione della Banca.

Le opportunità attuali sono state identificate nel Piano Industriale "Beyond26", e riguardano nello specifico iniziative a supporto di attività culturali, attività sportiva giovanile, dell'educazione finanziaria.

La lunga tradizione del Gruppo di sostegno alle comunità si basa sul forte legame tra investimenti culturali ed economici, sostenibilità e inclusione sociale, favorendo il senso di appartenenza e promuovendo la conoscenza condivisa e il dialogo comune attraverso partnership strategiche, sponsorizzazioni e progetti mirati.

Nel corso del 2024 il Gruppo ha ribadito il proprio impegno a sostegno del territorio, coinvolgendo le comunità locali, tramite iniziative culturali, ambientali e/o sociali, sportive giovanili ed educative. Si rimanda alla tabella a valle della sezione per ulteriori dettagli.

Tra le iniziative relative alla sostenibilità, si segnala l'adesione di Banco Desio alla giornata nazionale del risparmio e degli stili di vita sostenibili "M'illumino di Meno", il 16 febbraio 2024, e comunicazione ai colleghi per coinvolgerli nell'iniziativa. Per le attività di "team building" si segnala l'organizzazione del torneo di calcetto aziendale a cui hanno partecipato colleghi da tutta Italia.

Si segnala poi la creazione di mini serie "CyberConfusi", per sensibilizzare colleghi, clienti e prospect, sui temi della sicurezza digitale con l'obiettivo di educare e intrattenere, trasformando la consapevolezza sulla sicurezza digitale in un percorso coinvolgente e accessibile.

Infine, per la società controllata Fides si evidenzia, tra le iniziative dedicate all'educazione finanziaria, il progetto denominato "Ti Presento il Prestito".

S3-1 – Politiche relative alle comunità interessate

Il Codice etico del Gruppo è da intendersi come Codice di Condotta, in quanto definisce uno schema comportamentale di riferimento, capace di orientare l'impegno professionale di ciascun dipendente del Gruppo (ivi inclusi i soggetti in posizione" apicale", quali gli amministratori, i sindaci effettivi e i soggetti con funzione di alta direzione), nonché dei collaboratori esterni e dei soggetti aventi relazioni d'affari con il Gruppo stesso.

Nella conduzione della propria attività il Gruppo persegue la tutela dei diritti umani secondo i principi affermati nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948 e riconosce i principi stabiliti dalle Convenzioni dell'International Labour Organization con particolare riferimento (i) al diritto di associazione e di negoziazione collettiva, (ii) al divieto di lavoro minorile e forzato, (iii) alla tutela dell'eguaglianza e alla non discriminazione nel lavoro, (iv) al diritto alla protezione dei dati personali delle persone fisiche.

Ai propri collaboratori il Gruppo garantisce condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale, assicura elevati standard di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, accrescendo la consapevolezza dei rischi e promuovendo comportamenti responsabili e adotta specifici programmi di prevenzione e protezione, responsabilizzando tutti i livelli aziendali, al fine di tutelare la salute e il benessere psico-fisico dei propri collaboratori.

Il Gruppo salvaguarda il diritto e la libertà di associazione e contrattazione collettiva, rifiuta ogni forma di lavoro minorile e/o lavoro forzato, e qualsiasi tipo di molestia, prevaricazione, minaccia o intimidazione sul luogo di lavoro.

Il Gruppo intende contribuire alla sensibilizzazione su questi temi nei rapporti con clienti, fornitori e partner commerciali, oltre che nell'ambito delle relazioni con i propri collaboratori, promuovendo le iniziative meglio rispondenti alla diffusione di pratiche orientate al rispetto di questi diritti internazionalmente riconosciuti, evitando in particolare di intrattenere rapporti con soggetti che alla luce delle informazioni disponibili relative al profilo reputazionale, possano risultare implicati in violazioni di tali diritti.

Nell'avviare relazioni con Fornitori, Partner commerciali/Controparti finanziarie e nella gestione di quelle già esistenti il Gruppo chiede di osservare, tramite una specifica clausola contrattuale, il proprio Codice Etico e Modello 231 e, in particolare:

  • il rispetto dei principi di responsabilità sociale sopra richiamati nelle relazioni di lavoro con i propri dipendenti e con quelli della catena di sub-fornitura e l'adozione di politiche formalizzate e/o certificazioni relative alla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro per garantire il pieno benessere delle risorse, sviluppando iniziative volte a creare impatti positivi nelle comunità locali di riferimento;
  • il valore della tutela dei diritti umani nell'approccio al business e l'adozione di politiche formalizzate quali segno dell'impegno concreto assunto per l'eliminazione del lavoro minorile, del lavoro forzato e per il rispetto della libertà di associazione e contrattazione collettiva, oltre che per la non discriminazione;
  • un concreto impegno sociale in attività di sensibilizzazione e promozione del rispetto di tali tematiche lungo la propria catena di approvvigionamento, sviluppando iniziative volte a creare impatti positivi nelle comunità locali di riferimento.

Inoltre, con riferimento ai principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità, Banco di Desio, in qualità di partecipante ai mercati finanziari è tenuto alla redazione della dichiarazione sui Principal Adverse Impact (PAI Statement) per le proprie linee di gestione patrimoniale. In particolare, come si evince dagli indicatori dei principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità:

  • la quota di investimenti in soggetti che non adottano una politica in materia di diritti umani risulta in calo rispetto ai precedenti esercizi, indirizzando gli investimenti verso emittenti attenti ai fattori di sostenibilità (PAI 9 -Assenza di una politica in materia di diritti umani - allegato I, tabella 3 Reg. Del. (UE) 2022/1288);
  • la quota di investimenti nelle imprese beneficiarie degli investimenti che sono state coinvolte in violazioni dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite o delle linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali risulta leggermente in aumento rispetto agli esercizi precedenti (PAI 10 - Violazioni dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite e delle linee guida dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) destinate alle imprese multinazionali - allegato I, tabella 1 Reg. Del. (UE) 2022/1288).

L'"ESG Framework per le decisioni di investimento delle Gestioni Patrimoniali" adottato dal Banco guida gli investimenti verso emittenti sensibili ai fattori di sostenibilità, attraverso un processo strutturato. Questo processo include diverse fasi: dallo screening negativo, che applica criteri di esclusione modulabili in base alle caratteristiche degli investimenti, allo screening positivo, con la definizione delle percentuali di portafoglio in base alla specifica linea di gestione. Inoltre, il framework prevede un'attenta fase di monitoraggio e reporting per garantire la trasparenza e l'aderenza agli obiettivi di sostenibilità.La divulgazione in merito a policy e procedure relative alla tutela dei diritti umani confluisce sia nell'ambito degli aggiornamenti introdotti tempo per tempo al Modello Organizzativo del Gruppo (e ai protocolli specifici) sia nelle raccomandazioni e impegni definiti nel Codice Etico di Gruppo divulgato a tutte le risorse attraverso strumenti di Comunicazione Interna. Per quanto riguarda i fornitori, partner commerciali, clienti, il Codice Etico risulta reperibile sul sito istituzionale del Gruppo.

Nel corso del 2024 non sono state segnalate criticità e incidenti in materia di diritti umani in relazione alle comunità interessate.

S3-2 – Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli impatti

Il coinvolgimento delle comunità interessate avviene annualmente in sede del processo di stakeholder engagement funzionale all'analisi di doppia rilevanza del Gruppo. Per l'esercizio 2024 si rimanda alla sezione 12.1.4 Valutazione della rilevanza per ulteriori dettagli relativi alle modalità di coinvolgimento dei portatori di interessi. In particolare, alle giornate di stakeholder days che si sono tenute nel mese di ottobre, hanno partecipato rappresentanti degli Ordini territoriali dei Commercialisti, Università, Associazioni di imprese e Fondazioni.

Il Gruppo considera tale modalità di coinvolgimento dei portatori di interesse efficace poiché consente, tramite l'avvio di un dialogo diretto e tavoli di lavoro di confronto, di comprendere la percezione e le aspettative degli stakeholder rispetto a ciò che il Gruppo fa e dovrebbe fare per integrare al meglio i fattori di sostenibilità nel proprio modello di business. L'obiettivo dell'evento è stato di mettere a disposizione degli stakeholder gli strumenti necessari a comprendere l'esercizio di doppia rilevanza condotto dal Gruppo e consolidarne, tramite la valutazione e prioritizzazione delle tematiche di sostenibilità, le risultanze.

Il Gruppo non ha rilevato la presenza di comunità interessate che possano essere particolarmente vulnerabili agli impatti e/o emarginate; pertanto, non ha adottato ulteriori misure di coinvolgimento.

S3-3 – Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alle comunità interessate di esprimere preoccupazioni

Laddove riscontrasse di aver causato o contribuito a un impatto negativo rilevante per le comunità interessate, il Gruppo, in linea con i principi definiti nel Codice Etico e le modalità di confronto precedentemente esplicitate, si impegna a disporre di eventuali processi per porvi rimedio.

Con riferimento ai canali predisposti dal Gruppo affinché le comunità interessate possano esprimere le proprie preoccupazioni, sono presenti sul sito istituzionale i contatti dedicati. Inoltre, con esplicito riferimento ai clienti sono riportati i contatti di riferimento all'interno dell'informativa Privacy messa a disposizione sempre sul sito istituzionale oltre che in quella consegnata all'accensione dei rapporti. In ogni caso, il Data Protection Officer (DPO) prende in carico qualsiasi richiesta riconducibile all'esercizio dei diritti di cui al GDPR ancorché pervenga da canali diversi (ad esempio, lettera raccomandata, ordinaria, ecc.). La normativa interna disciplina ruoli e responsabilità, oltre che procedure, per il riscontro delle richieste degli interessati. Le richieste e i relativi riscontri vengono censiti, tracciati e monitorati (anche con riferimento alla scadenza dei termini) attraverso uno specifico applicativo. Sono previsti controlli di secondo e terzo livello che verificano l'adeguatezza e la funzionalità dei sistemi. In ogni caso, la regolare ricezione di richieste da parte degli interessati dà conto della consapevolezza dell'esistenza dei canali.

S3-4 – Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni

Nel corso dell'esercizio non si sono verificati impatti negativi effettivi che hanno richiesto uno specifico intervento volto a porvi rimedio; si segnala tuttavia che non vi sono processi e azioni dedicati a tal fine, considerando anche la natura dell'attività dell'organizzazione, di per sé non significativamente impattante negativamente sul territorio in cui opera. Il Gruppo proseguirà nel suo impegno per identificare le azioni necessarie a gestire i rischi e le opportunità legati alle comunità interessate, poiché, fino ad oggi, la dimensione finanziaria è stata trattata esclusivamente sotto un profilo qualitativo, come già menzionato in precedenza.

Con riferimento agli impatti che possono derivare dalla presenza capillare delle filiali del Gruppo sul territorio, si segnala che è continuata l'attività di ristrutturazione e/o adeguamento degli impianti relativi alla Sede della Capogruppo e delle filiali, tecnologicamente superati e con rendimenti bassi, contribuendo a determinare un impatto positivo rispetto al riscaldamento globale. Non sono attualmente in corso acquisizioni di terreni e/o immobili per nuove filiali, ma si stanno individuando intermediari per cercare di alienare gli immobili non più utilizzati.

Il Gruppo Banco Desio intende favorire la crescita, generando opportunità di sviluppo per le comunità, i clienti e il territorio, impegnandosi nel proprio lavoro e promuovendo l'inclusione finanziaria e sociale, attraverso iniziative aziendali destinate alla cittadinanza e attività filantropiche.

L' offerta di soluzioni personalizzate per le comunità volte a garantire inclusione finanziaria e accesso agevolato ai servizi, attraverso l'offerta di prodotti bancari dedicati, tra cui:

  • Conto Con Te Teen pensato per i Privati minorenni;
  • Conto di Base Pensionati a condizioni particolarmente agevolate;
  • Conto di Base ISEE;
  • Deposito a Risparmio Conto con Te Junior.

Per maggiori dettagli si faccia riferimento alla sezione 12.1.3Strategia e modello aziendale di sostenibilità.

In merito in particolare alle azioni, Il Gruppo, inoltre, definisce le iniziative da supportare per il territorio e le comunità interessate in coerenza con gli obiettivi del piano industriale "Beyond26" e ne monitora l'efficacia, laddove possibile, ricevendo riscontri dalle filiali o valutando la partecipazione agli eventi / seminari e raccogliendo dati relativi agli ascolti per il podcast. Complessivamente, nell'esercizio di riferimento, il Gruppo Banco Desio ha sostenuto iniziative culturali per circa 240 mila euro, iniziative sociali per circa 150 mila euro, iniziative sportive per circa 100 mila euro e iniziative di educazione finanziaria per circa 46 mila euro. Di seguito il dettaglio delle azioni e iniziative condotte nel 2024 e pianificate per il futuro, che vedono coinvolte le comunità in cui opera il Gruppo:

Consuntivo 2024 Obiettivo
2025
Obiettivo
2026
Iniziative a supporto di
attività culturali

ASSOCIAZIONE VISIONI IN MUSICA, che realizza produzioni ed eventi
musicali di altissimo livello. Nel 2024 Banco Desio ha sponsorizzato il
concerto di Natale, con il titolo "Omaggio a Tchaikovsky", che si è
tenuto presso la chiesa S. Francesco di Terni e che ha visto l'esecuzione
dei brani da parte dell'orchestra "I solisti di Pavia" e del violoncellista
solista Ettore Pagano.

ESSE EDITORE SRL: sponsorizzazione dell'evento Btob Award. Il premio
viene assegnato tutti gli anni alle eccellenze imprenditoriali durante un
evento organizzato presso Villa Reale Monza.

ASSOCIAZIONE ARS AETERNA, che organizza il LACMus Festival che si
svolge nella cornice del Lago di Como. Quest'anno sono stati proposti
una serie di concerti eseguiti da artisti di calibro internazionale.

ISTITUTO TEATRO LIRICO SPERIMENTALE: contributo al Teatro Lirico
Sperimentale che ha proposto nella Stagione 2024 un'opera
contemporanea, per la quale sono stati contattati e coinvolti
importanti personaggi del panorama drammaturgico e musicale
contemporaneo, un titolo del repertorio operistico settecentesco, ed
un titolo del grande repertorio operistico italiano.

ALTER – PULMINO AMICO: contributo per l'acquisto di un mezzo per
sostenere la mobilità delle persone anziane e diversamente abili.

Contribuito alla realizzazione del 67° Festival dei due Mondi di Spoleto,
manifestazione internazionale di musica, arte, cultura e spettacolo
con la partecipazione sia alla serata iniziale sia al Concerto Finale
della serata conclusiva.

Evento con Carlo Cottarelli per la presentazione del suo libro
"Chimere". Incontro che ha permesso l'analisi dei grandi fenomeni di
cambiamento economico dei nostri giorni.

Evento con Quintarelli e Alessandro Profumo per approfondire, con
clienti e colleghi, il tema attualissimo dell'AI e del suo utilizzo, pro e
contro di questo strumento.

Confronto tra Nico Acampora (Fondatore di Pizzaut) e Don Luca
Raimondi sul tema dell'autismo

Serata finale della Scuola Popolare Antimafia con relatore Nando
dalla Chiesa

Incontro con Don Marco Pozza, cappellano del carcere di Padova

Serata organizzata dall'associazione White Mathilda sulla "Violenza di
Genere" – "Violenza Fenomeno a cascata".
Almeno una
iniziativa
Almeno una
iniziativa
Iniziative a supporto di
attività ambientali e/o
sociali

FONDAZIONE FRANCESCA RAVA N.P.H. ONLUS: la Fondazione è
particolarmente impegnata nella poverissima Haiti, intervenendo con
numerosi progetti di assistenza sanitaria, educativa e di empowerment.
L'ospedale NPH Saint Damien, unico pediatrico in Haiti, realizzato e
sostenuto dalla Fondazione, assiste 80.000 bambini l'anno. La formazione
del personale locale avviene grazie a gemellaggi con ospedali italiani
d'eccellenza. La Fondazione opera anche in Italia con l'iniziativa In
Farmacia per i bambini che aiuta 47.000 bambini in povertà sanitaria;
Banco Desio si è impegnato nel sostegno della Fondazione con un
contributo finanziario e prendendo parte all'iniziativa In Farmacia per i
bambini.

ASSOCIAZIONE BANCO ALIMENTARE DELLA LOMBARDIA "DANILO FOSSATI"
ONLUS: associazione che si occupa del recupero di beni di prima
necessità e che aiuta, attraverso l'assistenza a strutture caritative,
persone bisognose distribuendo gratuitamente prodotti alimentari.

Nel 2024, i dipendenti, i dirigenti e i vertici di Banco Desio hanno
collaborato con l'associazione in 4 giornate di volontariato d'azienda,
contribuendo concretamente alle attività della Fondazione.

Banco Desio si è impegnato nel sostegno dell'associazione con un
contributo finanziario.

ASSOCIAZIONE AMICI DI COMETA ONLUS: associazione che realizza
progetti per l'accoglienza, l'educazione e il lavoro; il Banco ha sostenuto
i progetti della Onlus tramite un contributo finanziario e la partecipazione
alla Cena con Cometa "Cena in Borsa" del 11 novembre 2024 per la
raccolta fondi a sostegno delle iniziative promosse.

FAI FONDO AMBIENTE ITALIANO Contributo finanziario come Corporate
Golden Donor per il sostegno alle attività per la salvaguardia
dell'ambiente e dei beni culturali ed artistici. La collaborazione con
Almeno una
iniziativa
Almeno
una
iniziativa
Consuntivo 2024 Obiettivo
2025
Obiettivo
2026
questa fondazione ha anche portato all'apertura di Palazzo Pianciani al
pubblico con visite guidate.

FONDAZIONE UMBERTO VERONESI: contributo finanziario per sostenere
l'iniziativa della Fondazione per l'istituzione di una rete di strutture
oncologiche per la messa a punto di trattamenti immunoterapici per
pazienti pediatrici denominata "PROGETTO PALM". L'iniziativa prevede
anche la partecipazione di alcuni colleghi alla serata presso il Teatro di
Como.

FONDAZIONE AIRC: contributo finanziario per sostenere la ricerca
oncologica partecipando alla cena di raccolta fondi organizzata il 28
maggio 2024. Parallelamente, è stato avviato un progetto di
sensibilizzazione rivolto ai colleghi sulla prevenzione, condividendo
contenuti specifici sulla piattaforma intranet myDesio. Tra questi
contenuti figurano una rubrica scientifica su temi legati all'informazione e
alla prevenzione, ricette della salute e video informativi.

BRIANZA PER IL CUORE: contributo finanziario per sostenere il progetto di
miglioramento dell'assistenza in ambito cardiologico, dei bambini con
bisogni speciali.

VIDAS contributo finanziario per il sostegno delle attività dell'associazione
(Assistenza completa e gratuita ai malati inguaribili) attraverso la
partecipazione alla Maratona di Milano tenutasi il 7 aprile 2024.
Iniziative a supporto di
attività
sportiva
e
giovanile

Sponsorizzazione Associazione Italiana Giovani Avvocati

Sponsorizzazione Virtus Pallacanestro Imola

Sponsorizzazione Aurora Desio – settore giovanile

Sponsorizzazione WBC Europa - Euroschool Festival è considerata la più
grande manifestazione a carattere didattico in Europa. Interamente
dedicata al mondo delle scuole pubbliche e private.

Oblazione Associazione Fondazione di Monza e Brianza – per la
costituzione di borse di studio.
Almeno una
iniziativa
Almeno
una
iniziativa
Iniziative
volte
all'educazione
finanziaria
Podcast "Tech-Emotion – Capitali pazienti, Imprese audaci", realizzata per
raggiungere clienti e prospect a livello nazionale e riflettere su temi attuali e
d'interesse declinati in 6 puntate.
Almeno una
iniziativa
Almeno
una
iniziativa

Si precisa che la natura delle iniziative proposte non prevede una quantificazione riguardante i progressi delle azioni messe in atto dal Gruppo per le comunità interessate. Si segnala inoltre che nel periodo di riferimento non sono state identificate spese operative (OpEx) e/o in conto capitale (CapEx) significative per le azioni qui riportate.

S3-5 – Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti

Con riferimento al potenziamento degli impatti positivi sulle comunità interessate gli obiettivi sono stati definiti nell'ambito della definizione del Piano Industriale "Beyond26" e sono monitorati periodicamente nonché adeguati rispetto ai riscontri ottenuti. Come già menzionato, durante l'esercizio non si sono verificati impatti negativi significativi che abbiano richiesto interventi correttivi specifici; pertanto, non sono stati definiti obiettivi in tal senso. Inoltre, il Gruppo proseguirà nel suo impegno per identificare gli obiettivi necessari alla gestione dei rischi e delle opportunità legati alle comunità interessate, non appena la dimensione finanziaria sarà analizzata anche quantitativamente.

Obiettivi
Iniziative a supporto di
attività culturali
Iniziative a supporto di
attività ambientali e/o
sociali
Iniziative a supporto di
attività sportiva e giovanile
Iniziative volte
all'educazione finanziaria
Obiettivi
misurabili,
limitati nel tempo
I target (sopra presentati) sono stati identificati in un orizzonte temporale limitato a 3 anni e sono monitorati
annualmente. Ad oggi, il Banco non ha identificato variazioni nelle metodologie utilizzate o ipotesi assunte in
relazione agli obiettivi sopra individuati. Infine, in quanto qualitativi, gli obiettivi sopra elencati non hanno un valore
base di riferimento.
Monitoraggio efficacia
azioni per affrontare
impatti,
rischi
e
opportunità
rilevanti,
comprese le metriche
L'efficacia delle azioni per affrontare gli impatti viene verificata tramite il monitoraggio annuale del
raggiungimento degli obiettivi sopra elencati.
Progressi
generali
compiuti
verso
obiettivo
I progressi generali compiuti verso gli obiettivi sono osservabili tramite il loro monitoraggio annuale.
Se non ci sono obiettivi,
come
si
monitora
efficacia azioni
N/A

Obbligo minimo di informativa – Target (MDR-T)

Se e come i portatori di
interesse
sono
stati
coinvolti nel processo
di
definizione
degli
obiettivi
I principali portatori di interessi ricomprendono i referenti delle funzioni di competenza che sono stati coinvolti nella
definizione degli obiettivi relativi al Piano di Sostenibilità
Descrizione I target illustrati sono stati definiti nell'ambito del Piano di Sostenibilità 2024-2026 del Gruppo Banco Desio in coerenza
della con il Codice Etico e i rispettivi obiettivi nel promuovere tra i propri stakeholder la consapevolezza della responsabilità
relazione tra obiettivo e sociale e ambientale all'interno e all'esterno del Gruppo, nonché di monitoraggio e rendicontazione delle proprie
obiettivi delle politiche performance sociali
Gli obiettivi sono basati Gli obiettivi sono stati definiti tenendo in considerazione la vicinanza del Gruppo al territorio e alla comunità, ma non
su dati scientifici certi sono basati su dati scientifici certi.

Obbligo minimo di informativa – Politiche (MDR-P)

Le politiche del Gruppo Banco Desio presidiano e gestiscono gli impatti materiali e le opportunità identificate dalla valutazione di doppia rilevanza, descritte precedentemente nella sezione 12.1.4 Valutazione della rilevanza: viene indicata nella prima colonna della tabella sottostante la riconduzione agli IRO coperti dalla politica. La presente Policy è rivista ed aggiornata ogni qualvolta esigenze derivanti da evoluzioni nelle strategie di business o modifiche di contesto (sviluppo normativo-regolamentare esterno, modifiche rilevanti di processi aziendali, riorganizzazioni strutturali significative, modifiche rilevanti dei settori d'attività presenti nel Gruppo) lo richiedano.

Policy Descrizione dei contenuti principali,
obiettivi generali
Perimetro
di
applicazione
Funzione
Responsabile
Norme
e
iniziative di terzi
che azienda si
impegna
a
rispettare
Descrizione
degli
stakeholder
interessati
dalla politica
Modalità di
divulgazione
Codice
Etico /
Codice di
Condotta
IRO S3
collegati:
22
Il Codice Etico del Gruppo definisce
la missione aziendale e stabilisce le
linee
guida
per
una
relazione
trasparente e costruttiva con gli
stakeholder
e
gli
shareholders,
orientando le decisioni in modo che
siano sempre allineate agli obiettivi e
ai valori del Gruppo. Inoltre, il Codice
sottolinea
l'importanza
della
responsabilità
sociale,
impegnandosi a condurre le attività
in maniera etica e a contribuire
positivamente alla comunità, al
benessere dei dipendenti e alla
tutela dei diritti umani. Evidenzia,
inoltre, la responsabilità ambientale,
con la consapevolezza che le
decisioni aziendali devono ridurre al
minimo
l'impatto
ecologico
e
promuovere
pratiche
sostenibili.
Infine, vengono regolati i rapporti
esterni con clienti, fornitori, partner
commerciali
e
controparti
finanziarie,
stabilendo
che
le
relazioni devono essere basate su
trasparenza, correttezza e rispetto
reciproco, al fine di costruire fiducia
e relazioni durature.
Si applica ad
ogni
dipendente
del
Gruppo
(ivi
inclusi
i
soggetti
in
posizione
"apicale",
quali
gli
amministratori,
i
sindaci
effettivi
e
i
soggetti
con
funzione
di
alta
direzione),
nonché
dei
collaboratori
esterni e dei
soggetti
aventi
relazioni
d'affari con
il
Gruppo
stesso
Area
Affari
Societari.
Approvato in
CdA in data
17 dicembre
2020
D.lgs.
231/2001
clienti e fornitori/Partner
commerciali/Controparti
finanziarie
Sito
istituzionale/
Intranet
aziendale

12.4 Governance sostenibile

12.4.1 La nostra governance

Requisiti informativi della sezione:

  • G1-1 Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese
  • G1-2 Gestione dei rapporti con i fornitori
  • G1-3 Prevenzione e individuazione della corruzione attiva e passiva
  • G1-4 Casi accertati di corruzione attiva o passiva
  • G1-5 Influenza politica e attività di lobbying

G1-6 Prassi di pagamento

Politiche

  • Codice etico / Codice di condotta
  • Policy Anticorruzione

12.4.1.1 Policy di governance interna e rapporti con i fornitori

G1-1 – Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese

Il Gruppo riconosce l'importanza della responsabilità etico sociale nella conduzione delle proprie attività e si impegna al rispetto di tutti coloro i cui interessi sono influenzati dagli effetti diretti e indiretti delle attività del Gruppo stesso. In particolare, il Codice Etico stabilisce che il comportamento di ogni soggetto appartenente al Gruppo nei rapporti con qualsiasi interlocutore interno ed esterno è improntato a principi di: professionalità, trasparenza, diligenza, onestà, correttezza, riservatezza e imparzialità.

La missione, i valori ed i principi formalizzati nel Codice Etico del Gruppo sono poi declinati nelle regole generali dettate nel Sistema Disciplinare interno nonché nelle regolamentazioni specifiche per le diverse aree di attività, formalizzate nell'impianto normativo interno. In particolare, nella conduzione della propria attività, in linea con il Codice Etico e il Piano di Sostenibilità, il Gruppo, come evidenziato nella sezione "12.3.1.1 La valorizzazione delle nostre persone", persegue la tutela dei diritti umani secondo i principi affermati nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948 e riconosce i principi stabiliti dalle Convenzioni dell'International Labour Organization. Il Gruppo riconosce la centralità delle risorse umane e l'importanza di stabilire e mantenere con esse relazioni basate sulla correttezza e sulla fiducia reciproca. Per questo persegue la valorizzazione del capitale umano tramite l'attrazione e lo sviluppo dei talenti. La Banca garantisce condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale, assicura elevati standard di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, accrescendo la consapevolezza dei rischi e promuovendo comportamenti responsabili e adotta specifici programmi di prevenzione e protezione, responsabilizzando tutti i livelli aziendali, al fine di tutelare la salute e il benessere psico-fisico dei propri collaboratori.

Banco Desio salvaguarda il diritto e la libertà di associazione e contrattazione collettiva, rifiuta ogni forma di lavoro minorile e/o lavoro forzato, e qualsiasi tipo di molestia, prevaricazione, minaccia o intimidazione sul luogo di lavoro. Intende contribuire alla sensibilizzazione su questi temi nei rapporti con clienti, fornitori e partner commerciali, oltre che nell'ambito delle relazioni con i propri collaboratori, promuovendo le iniziative meglio rispondenti alla diffusione di pratiche orientate al rispetto di questi diritti internazionalmente riconosciuti, evitando in particolare di intrattenere rapporti con soggetti che alla luce delle informazioni disponibili relative al profilo reputazionale, possano risultare implicati in violazioni di tali diritti. Il Gruppo inoltre crede dunque nell'importanza di una cultura inclusiva impegnandosi a prevenire ogni forma di iniquità, favoritismo, abuso o discriminazione nel processo di selezione, nella definizione della remunerazione, nelle opportunità formative e di crescita professionale, fino alla conclusione dei rapporti di collaborazione. Il Gruppo riconosce l'importanza della responsabilità etico sociale nella conduzione delle proprie attività e si impegna al rispetto di tutti coloro (singoli, gruppi, organizzazioni, etc.) i cui interessi sono influenzati dagli effetti diretti e indiretti delle attività del Gruppo stesso.

La Banca, tramite il Codice Etico, chiede inoltre ai propri partner commerciali il rispetto e l'impegno nella condivisione dei principi di professionalità, trasparenza, diligenza, onestà, correttezza, riservatezza e imparzialità per evitare comportamenti commerciali impropri e/o violazioni dei valori etici del Gruppo stesso. Il principio della reciprocità, cardine delle relazioni con tutti i partner commerciali, indica che tutte le relazioni siano basate su benefici reciproci. Ogni operazione e transazione deve essere correttamente eseguita nell'ambito dei poteri assegnati; deve altresì essere verificabile, legittima e coerente con le attività svolte. Deve essere evitata ogni situazione che, anche solo apparentemente, possa condurre a conflitti di interesse e che possa interferire con la capacità di assumere decisioni imparziali.

In tale contesto, si evidenzia che il Gruppo è impegnato nell'erogazione di corsi di formazione comportamentale, finalizzati allo sviluppo delle capacità relazionali, gestionali e organizzative, che consentono di applicare al meglio le conoscenze tecnico professionali possedute, rispettando i valori e i principi della Banca.

Il Gruppo Banco Desio si impegna a promuovere una cultura interna basata su condotte etiche e trasparenti, favorite da una buona governance aziendale. Il Gruppo incoraggia, infatti, i Dipendenti e le Terze Parti a segnalare comportamenti, atti o omissioni che ledono l'interesse pubblico o che minano l'integrità del Gruppo stesso, ai sensi della normativa di riferimento settoriale e nel rispetto del D.lgs. n. 24 del 10 marzo 2023.

Pertanto, il Gruppo adotta il "Regolamento di Processo in materia di Whistleblowing" con la finalità di: (i) introdurre la normativa in materia di whistleblowing, anche nel rispetto del D.lgs. n. 24 del 10 marzo 2023; (ii) definire la Governance del processo di gestione delle segnalazioni; (iii) definire l'oggetto e i contenuti della segnalazione; (iv) definire le modalità operative in cui si articola il processo di gestione delle segnalazioni. Si sottolinea che il Regolamento si applica a tutte le Società del Gruppo84 .

Le modalità di segnalazione e i canali specifici assicurano che i soggetti preposti alla ricezione, all'esame e alla valutazione delle segnalazioni non siano gerarchicamente o funzionalmente subordinati all'eventuale soggetto segnalato, non siano essi stessi i presunti responsabili delle violazioni e non abbiano un potenziale interesse correlato alla segnalazione tale da comprometterne l'imparzialità e l'indipendenza di giudizio.

Il sistema interno di segnalazione delle violazioni è strutturato, infatti, in modo da garantire che le segnalazioni vengano ricevute, esaminate e valutate attraverso modalità e canali specifici, autonomi e indipendenti che differiscono dalle ordinarie linee di reporting. Esso rafforza i presidi già esistenti presso il Gruppo in tema di controlli interni e si affianca, pur non sostituendole, alle procedure e agli obblighi di segnalazione già in essere. In particolare, restano fermi:

  • la possibilità di effettuare la segnalazione della violazione al proprio superiore gerarchico, al Responsabile della Direzione Risorse o al Responsabile di Direzione Internal Audit, tramite gli usuali canali, che non siano quelli di whistleblowing; tali segnalazioni possono riguardare anche violazioni del Codice Etico;
  • gli obblighi di segnalazione previsti dal Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo adottati dalle Società del Gruppo ai sensi del D.lgs. n. 231/2001.

L'impegno del Gruppo per un approccio etico e trasparente si concretizza anche nell'adozione di una Policy Anticorruzione, coerente con il Codice Etico, che promuove attivamente la tutela dei diritti umani, in linea con i principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 e le disposizioni delle Convenzioni dell'International Labour Organization. L'approccio del Gruppo nel contrasto alla corruzione si ispira ai principi contenuti nelle relative convenzioni internazionali, alle best practices globali e alla normativa nazionale, tra cui la "Convention on Combating Bribery of Foreign Public Officials in International Business Transactions" dell'OECD e la "Convention Against Corruption" delle Nazioni Unite. In conformità con le normative nazionali e internazionali e in applicazione delle disposizioni del Codice Etico, il Gruppo non tollera alcuna forma di corruzione. Per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "12.4.1.2 Prevenzione alla corruzione".

La disciplina del Regolamento di processo di Whistleblowing, nel prevedere specifici requisiti organizzativi e regole di comportamento, definisce le modalità di gestione delle segnalazioni con la finalità di creare un ambiente lavorativo sano, in cui i valori etici sono al centro delle decisioni e delle azioni.

Inoltre, nel rispetto del D.lgs. n. 24 del 2023, il presente Regolamento disciplina altresì la protezione delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o dell'Unione europea, di cui siano venute a conoscenza nel contesto lavorativo, che ledono l'interesse pubblico, ovvero minano l'integrità del Gruppo.

Nel 2024 è stata condotta specifica attività formativa volta al personale aziendale: si richiama a titolo esemplificativo il modulo "Evoluzione del whistleblowing", che introduce la nuova piattaforma di Banco Desio e ripercorre il processo di segnalazione, e le "Pillole di Antiriciclaggio", realizzate per garantire un monitoraggio continuo dei rischi di riciclaggio e antiterrorismo.

Oltre al Sistema interno di segnalazione ("whistleblowing"), Banco Desio ha previsto, nell'ambito del Modello Organizzativo 231, la possibilità di effettuare segnalazioni direttamente all'Organismo di Vigilanza del Banco mediante l'invio del "modulo standard di segnalazione". Tali segnalazioni possono riguardare: fatti, situazioni o eventi dai quali si evincano la commissione, o la ragionevole convinzione di commissione, di reati e/o illeciti amministrativi; comportamenti in genere non coerenti con quanto previsto nel Modello e nelle procedure a cui esso fa riferimento; tentativi di commissione di reati e/o Illeciti Amministrativi.

L'Organismo di Vigilanza assicura la riservatezza dell'identità del soggetto segnalante, che viene protetta e mantenuta confidenziale in tutte le fasi della verifica, di esame e valutazione della segnalazione e non viene comunicata ad alcuna persona che possa essere interessata dalla denuncia, o oggetto della stessa, anche nel caso in cui la persona denunciata richieda di esserne messa a conoscenza. L'identità del segnalante può essere resa nota solo dietro suo espresso consenso, fermo restando talune eccezioni previste dagli obblighi di legge.

Nei confronti del soggetto che effettua una segnalazione ai sensi del Modello, viene garantita la repressione di qualsiasi forma di atti di ritorsione, discriminazione diretti o indiretti per motivi collegati direttamente o indirettamente alla segnalazione. Non è ammessa qualsiasi forma di ritorsione o discriminazione avente effetti sulle condizioni di lavoro di chi collabora alle attività di riscontro della fondatezza della segnalazione. Nel caso in cui il segnalante sia corresponsabile della violazione segnalata, e lo dichiari in fase di invio della segnalazione, viene assicurato, compatibilmente con la disciplina applicabile, un trattamento privilegiato rispetto agli altri corresponsabili.

84 La società controllata Dynamica dispone di un suo canale di Whistleblowing e si impegna nella comunicazione ai dipendenti sulle modalità di utilizzo e il relativo processo di valutazione

Nell'ambito delle attività formative di natura obbligatoria sono presenti differenti moduli formativi realizzati internamente e rivolti a tutta la popolazione aziendale. Questi corsi di formazione sono progettati per essere completati entro un periodo prestabilito e vengono regolarmente aggiornati in funzione di nuovi requisiti normativi, politiche interne e necessità aziendali.

Con particolare riferimento agli aspetti connessi alla condotta aziendale si evidenzia la trattazione all'interno del modulo formativo inerente al "MOG 231 nella sua evoluzione" che illustra l'impianto del Modello Organizzativo e di Gestione e ne declina gli impatti sull'operatività quotidiana. Il tema del MOG 231 è trattato anche in altri moduli, come ad esempio nel modulo dedicato all'"Evoluzione del whistleblowing", che ripercorre il processo di segnalazione e introduce la nuova piattaforma di Banco Desio. Inoltre, è presente nelle "Pillole di Antiriciclaggio e Prevenzione e Contrasto del Riciclaggio", realizzate con l'obiettivo di garantire un monitoraggio continuo dei rischi legati al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. Inoltre, si segnala il programma formativo continuo dal titolo "Come riconoscere e come gestire i rischi in Banca"' che attraverso casistiche situazionali richiama i principi di condotta da assicurare nell'ambito dell'operatività di filiale.

In particolare, il Gruppo ha individuato come più sensibili al rischio corruzione le funzioni che svolgono attività connesse a:

  • rapporti con la pubblica amministrazione (intesa in tutte le sue possibili articolazioni);
  • omaggi, spese di ospitalità e rappresentanza;
  • pagamenti di facilitazione;
  • affidamenti lavori e fornitura di beni e servizi (comprese le consulenze professionali);
  • selezione e assunzione del personale.

Si evidenzia infine che gli obblighi giuridici ai sensi della normativa nazionale, che recepisce la Direttiva (UE) 2019/1937, sono stati adempiuti con l'emanazione della normativa "Regolamento di Processo in materia di Whistleblowing" dell'agosto 2023.

G1-2 – Gestione dei rapporti con i fornitori

Al centro dell'operatività del Gruppo Banco Desio ricopre un ruolo fondamentale il rapporto con fornitori e partner commerciali, che vengono gestiti secondo principi di massima collaborazione, disponibilità e professionalità, nonché improntati al rispetto dei principi di trasparenza, eguaglianza, lealtà, correttezza e concorrenza, al fine di sviluppare un rapporto solido e duraturo tra le parti.

La selezione dei fornitori da parte del Gruppo è effettuata nell'osservanza dei criteri di trasparenza, tracciabilità, pubblicità, libera concorrenza, non discriminazione, parità di trattamento e rotazione sulla base di criteri oggettivi legati alla competitività e alla qualità dei prodotti e dei servizi richiesti. La selezione dei fornitori, inoltre, si basa sulla qualità e competitività dei prodotti e servizi offerti, e sull'adesione ai principi e valori di sostenibilità del Gruppo Banco Desio, che è un prerequisito per uno sviluppo duraturo del rapporto commerciale con le società del Gruppo in un contesto di partnership commerciale. Il Gruppo richiede, infatti, ai propri Fornitori di osservare e condividere i propri principi generali di condotta, nel Codice Etico del Gruppo, e richiede contestualmente il rispetto delle regole e raccomandazioni esplicitate nel Modello organizzativo adottato ai sensi del D.Lgs. 231/2001 in materia di responsabilità amministrativa di società ed enti ("MOG 231"). I Fornitori, informati di tali contenuti sono conseguentemente tenuti ad adottare comportamenti conformi ai principi ivi declinati. A tal fine nei testi contrattuali è prevista in via generale una specifica clausola che vincola la controparte (fornitore potenziale o già in essere) al rispetto dei contenuti del Codice Etico e del MOG 231; qualora il fornitore non intenda accettare la predetta clausola deve sottoporre il proprio Codice Etico, l'eventuale Modello 231 e/o l'eventuale policy aziendale per consentire di verificare l'esistenza e la formalizzazione di principi coerenti a quelli del Gruppo Banco Desio. In caso di valutazione negativa, non sarà possibile dare corso alla stipula del contratto con la controparte.

In particolare, il Gruppo richiede:

  • il rispetto dei principi di responsabilità sociale nelle relazioni di lavoro con i propri dipendenti e con quelli della catena di sub-fornitura;
  • di riconoscere il valore della tutela dei diritti umani nell'approccio al business e l'adozione di politiche formalizzate come segno dell'impegno concreto assunto per l'eliminazione del lavoro minorile, del lavoro forzato e per il rispetto della libertà di associazione e contrattazione collettiva, oltre che per la non discriminazione;
  • un impegno concreto in attività di sensibilizzazione e promozione del rispetto di tematiche sociali lungo la catena di approvvigionamento;
  • di impegnarsi al rispetto dei principi contenuti nelle policy di Gruppo, in particolare in materia di anticorruzione e antiriciclaggio;

di rispettare le normative ambientali nazionali e internazionali di riferimento, oltre alla promozione di iniziative volte alla sensibilizzazione al rispetto dell'ambiente.

Per le gare in cui sono coinvolti fornitori terzi, Banco Desio sottopone agli stessi una "Busta di Qualifica", secondo cui i fornitori sono valutati secondo parametri economici e finanziari.

Il Gruppo ha inoltre implementato un sistema di screening ESG del proprio portafoglio fornitori attraverso la somministrazione della "Checklist CSR supply chain – fornitori", al fine di potersi avvalere di una catena di fornitura caratterizzata da una sempre più elevata responsabilità ambientale, sociale, da tutela e rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, e da buon governo. Tale checklist prevede, in seguito alla compilazione da parte del fornitore di un questionario su tematiche ESG, la rielaborazione automatica di uno score ESG.

Infine, in merito alla gestione dei pagamenti dei fornitori, si evidenzia l'invio di e-mail periodiche di avviso scadenza delle fatture in pagamento. Tale processo è regolamentato all'interno del "Manuale Operativo del Ciclo Passivo", dove viene precisato che il pagamento delle fatture viene eseguito dall'ufficio di competenza quotidianamente dal 4°/5° giorno lavorativo fino al terz'ultimo giorno lavorativo del mese. Il flusso, una volta generato, viene verificato, con particolare attenzione per gli importi superiori ai 10.000 euro e per tutti i movimenti che generano un pagamento con ritenuta di acconto. Una volta prodotto il flusso dall'Ufficio fornitori, questo viene inoltrato, tramite e-mail, al responsabile di Area coinvolto per l'autorizzazione a procedere con i pagamenti in effettivo. I pagamenti una volta lanciati verranno accreditati ai fornitori il giorno successivo se clienti Banco Desio, altrimenti due giorni lavorativi successivi alla transazione se clienti di altri istituti.

12.4.1.2 Prevenzione alla corruzione

G1-3 – Prevenzione e individuazione della corruzione attiva e passiva

Il Gruppo Banco Desio attribuisce rilievo strategico all'attività volta a garantire l'osservanza delle normative interne ed esterne, nella convinzione che il rispetto delle regole e la correttezza negli affari costituiscano elementi fondamentali nello svolgimento dell'attività bancaria.

Riconoscendo di avere una responsabilità specifica nella lotta contro la corruzione e la criminalità finanziaria, assicura piena collaborazione alle Autorità nel contrasto di tutti i reati pertinenti alla propria sfera di attività, per evitare che il sistema bancario possa essere utilizzato per perseguire scopi illegali.

Il reato di corruzione, che il Gruppo si è impegnato a contrastare, è previsto fra i "reati presupposto" rientranti nell'ambito di applicazione del D.Lgs. 231/2001 sulla responsabilità amministrativa delle imprese; il Gruppo ha adottato un apposito Modello di organizzazione, gestione e controllo, c.d. "Modello 231/2001" o "MOG 231" pubblicato nel sito istituzionale all'indirizzo www.bancodesio.it (cui si fa rimando per quanto di ulteriore interesse). Al fine, inoltre, di garantire l'efficace ed effettiva prevenzione dei reati, il MOG 231 è rivolto anche ai soggetti esterni (professionisti, consulenti, agenti, fornitori, partner commerciali, ecc.) che, in forza di rapporti contrattuali, prestano la loro collaborazione al Gruppo. Con riferimento ai medesimi, il rispetto del Modello è garantito mediante l'apposizione e l'accettazione di una specifica clausola contrattuale. Per le medesime ragioni il MOG 231 è altresì pubblicato sui siti web delle Società del Gruppo.

L'efficacia dei presidi anti-corruzione individuati dal Gruppo e contenuti nel MOG 231 si fonda sulla piena conoscenza e consapevolezza che ne ha dello stesso tutto il personale dipendente e il più alto Organo di governo. A tale scopo il MOG 231 è pubblicato ed aggiornato periodicamente sull'applicativo interno di diffusione della normativa interna accessibile a tutti i dipendenti del Gruppo dalla Intranet aziendale. Ogni modifica o aggiornamento (anche parziale) del Modello viene notificata a tutto il personale dipendente mediante circolare interna e la presa visione e la conferma di lettura del documento vengono mappate mediante applicativo interno che ne storicizza la data di lettura. Con riferimento ad Amministratori e Sindaci, il Gruppo segue iter analogo a quello adottato per i dipendenti, raccogliendo l'attestazione di avvenuta lettura e accettazione del documento da parte di ciascuno di essi.

Consapevole degli effetti negativi delle pratiche corruttive sullo sviluppo economico e sociale negli ambiti nei quali opera, il Gruppo Banco Desio è impegnato a prevenire e contrastare il verificarsi di illeciti nello svolgimento delle proprie attività.

Per questo il Gruppo adotta una Policy Anticorruzione, diffusa a tutto il personale dipendente, che (i) definisce i principi per l'individuazione e la prevenzione di potenziali episodi di corruzione al fine di tutelare l'integrità e la reputazione del Gruppo e (ii) comunica con chiarezza i principi anticorruzione alle parti interessate sia interne che esterne al Gruppo. La Policy si applica a tutti i membri degli organi di supervisione strategica, gestione e controllo, ai dipendenti, agli agenti monomandatari, ai consulenti finanziari e ai collaboratori occasionali del Gruppo e, trasversalmente, a tutte le attività di business.

Il Consiglio di Amministrazione, il Direttore Generale e tutta l'Alta Direzione di Banco di Desio e della Brianza e delle Società controllate, hanno la responsabilità di creare e diffondere la cultura della gestione del rischio all'interno dell'organizzazione e di assicurare la supervisione della condotta richiesta. In questo senso, essi ricoprono un ruolo attivo nel far rispettare gli standard di comportamento descritti in questa Policy. Come linea guida riguardo agli aspetti etici e di comportamento dei dipendenti, la Policy viene applicata congiuntamente al Codice Etico.

In particolare, al fine di prevenire, individuare e gestire asserzioni o casi di corruzione attiva e passiva la Banca ha previsto specifiche procedure per:

  • prevedere la segregazione delle responsabilità: il responsabile di una attività operativa è sempre un soggetto diverso da chi controlla la suddetta attività (e/o da chi ove previsto la autorizza) e le attività operative e le funzioni di controllo sono adeguatamente segregate;
  • definire chiaramente e formalizzare i poteri di firma attribuiti in stretta connessione con le esigenze di spendita della firma sociale proprie delle specifiche responsabilità organizzative e gestionali del procuratore; il loro concreto esercizio rispetta sia i limiti definiti per valore o per materia, sia le direttive e le procedure aziendali, oltre che le normative applicabili;
  • garantire l'imparzialità e l'assenza di conflitti di interesse richiedendo a tutti i dipendenti del Gruppo (ivi inclusi i soggetti in posizione "apicale", quali gli amministratori, i sindaci effettivi e i soggetti con funzione di alta direzione), nonché ai collaboratori esterni e dei soggetti aventi relazioni d'affari con il Gruppo stesso di operare con professionalità, trasparenza, imparzialità e segnalare tempestivamente ogni situazione dalla quale possa sorgere un conflitto di interesse;
  • garantire la tracciabilità e l'archiviazione di tutte le attività eseguite e dei relativi controlli svolti, al fine di consentire un facile reperimento della documentazione prodotta e lo svolgimento di verifiche a posteriori;
  • declinare un processo di know your partner che prevede: (i) la verifica dell'affidabilità, del profilo reputazionale e dell'adeguatezza dei terzi con cui il Gruppo sta valutando di instaurare un rapporto professionale o di affari, (ii) l'inclusione di specifiche clausole contrattuali che impegnino i terzi al rispetto dei principi contenuti nel Codice Etico e nel Modello Organizzativo 231, e (iii) il controllo dell'effettività delle prestazioni rese dai terzi in esecuzione dei contratti stipulati con le Società del Gruppo, nonché l'accertamento della congruità dei corrispettivi da erogare.

Le attività formative rappresentano una componente fondamentale delle iniziative del Gruppo per la prevenzione della corruzione, mirate a garantire il rispetto delle normative vigenti e a favorire comportamenti etici e trasparenti all'interno dell'organizzazione.

Si precisa che al fine di mitigare i rischi in materia di corruzione, la Banca ha previsto controlli di primo e di secondo livello. I controlli di primo livello sono effettuati dal Responsabile della funzione operativa, mentre i controlli di secondo livello sono effettuati dalla funzione di Compliance della Banca, garantendo sempre una separazione degli investigatori dalla catena di gestione interessata dall'eventuale episodio.

La funzione Compliance relaziona l'esito delle attività condotte nell'ambito di specifica rendicontazione annuale agli Organi di Amministrazione, Direzione e Controllo.

Il Gruppo sottopone annualmente all'approvazione del Consiglio di Amministrazione e dell'Organismo di Vigilanza il piano formativo che ricomprende programmi di addestramento e formazione in materia di Antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo. I programmi formativi prevedono sia interventi d'aula sia l'utilizzo di metodi di erogazione a distanza (e-learning, webinar).

Nel dettaglio, i temi inerenti all'anticorruzione sono trattati nell'ambito delle pillole formative in materia di "Antiriciclaggio", rivolte a tutta la popolazione di Rete con l'obiettivo di rafforzare le conoscenze delle risorse sui rischi specifici in materia di riciclaggio. In particolare, il programma in pillole è costruito anche attraverso casistiche operative che rappresentano il contesto di Rete. Inoltre, questo rischio specifico è richiamato anche nell'ambito di altri moduli formativi, come ad esempio "il MOG 231".

Tutta la popolazione aziendale è coinvolta nella fruizione di moduli formativi che richiamano i contenuti inerenti alla propria operatività, al fine di acquisire maggiore consapevolezza dei rischi connessi alle proprie attività e mitigare il manifestarsi di tali rischi. Pertanto, la percentuale di funzioni individuate a rischio di corruzione attiva e passiva a causa delle mansioni svolte e delle relative responsabilità contemplate dai programmi di formazione si attesta al 100%, sia per la Capogruppo che per le sue controllate.

Si sottolinea che i membri degli organi partecipano regolarmente a iniziative finalizzate all'aggiornamento delle conoscenze relative ai reati di corruzione attiva e passiva, focalizzate in particolare sui ruoli e responsabilità del Consiglio di Amministrazione in materia di trasparenza dei servizi bancari e correttezza nelle relazioni con la clientela, con specifico riguardo all'evoluzione del contesto normativo della trasparenza, a tematiche di attenzione sui profili governance, nonché alla adeguatezza dei presidi aziendali di trasparenza.

Tutte le attività formative erogate da Banco Desio sono rivolte alle risorse in funzione dei fabbisogni formativi specifici che derivano dalla necessità di sviluppare e potenziare le competenze richieste alle risorse nell'esercizio di specifici ruoli piuttosto che della copertura di specifici gap di competenza rilevati anche in funzione dell'utilizzo di assessment dedicati.

G1-4 – Casi accertati di corruzione attiva o passiva

Nel corso del 2024, sia per la Capogruppo che per le due controllate Dynamica e Fides, non si sono verificate condanne per violazioni delle leggi contro la corruzione attiva e passiva, e pertanto l'importo delle ammende inflitte è pari a zero.

In merito alle azioni intraprese per prevenire le violazioni delle procedure e delle norme di lotta alla corruzione attiva e passiva, precedentemente descritte, si sottolinea che nell'ambito del Piano Formativo annuale sono previste per tutta la popolazione aziendale differenti attività formative in materia di "Antiriciclaggio" che si rivolgono a differenti figure professionali, in particolare, inerenti al contesto di Rete, al fine di raggiungere l'obiettivo di aggiornare e consolidare, in modo continuativo nel tempo, le conoscenze delle risorse sulle differenti tematiche che impattano su questo specifico rischio. Nell'anno 2024 è stato strutturato il programma sviluppato in pillole per l'articolato tema delle segnalazioni di operazioni sospette (SOS), azione per cui viene quantificato il progresso tramite un monitoraggio delle eventuali segnalazioni e violazioni pervenute. Si segnala che nel periodo di riferimento, non sono state identificate spese operative (OpEx) e/o in conto capitale (CapEx) significative per le azioni qui riportate.

Si riporta inoltre che nel corso del 2024 il Gruppo, comprese le controllate Fides e Dynamica, non ha riportato casi di corruzione attiva o passiva.

Pertanto, il numero di casi accertati in cui lavoratori propri del Gruppo sono stati licenziati o sanzionati per episodi di corruzione attiva o passiva è pari a zero. Non ci sono quindi stati procedimenti giudiziari pubblici in materia di corruzione nei confronti dell'impresa e dei lavoratori propri durante il periodo di riferimento.

12.4.1.3 Influenze e rapporti con stakeholder esterni

G1-5 – Influenza politica e attività di lobbying

In merito alle influenze e ai rapporti con gli stakeholder esterni, si segnala che il Gruppo non è coinvolto in attività di lobbying e pertanto non sono destinate risorse a tali attività.

Si evidenzia invece la partecipazione a diverse associazioni di categoria (Assofin, Assilea, Assifact, AMF Italia ecc.), di cui si presentano di seguito l'elenco con i relativi contributi del Banco Desio e delle sue controllate Fides e Dynamica per il 202485 .

31.12.2024
210.210
106.750
274.512
591.472

Si segnala che il Gruppo Banco Desio non è iscritto nel registro dell'UE per la trasparenza.

Risulta iscritto però al Registro delle imprese di Milano, Monza Brianza e Lodi al numero 01181770155 - REA MB 129094, Dynamica è iscritta alla Camera di commercio, Associazione degli intermediari bancari finanziari e assicurativi (UFI) e Federazione Italiana Finanziarie Istituti Di Pagamento E New Technologies (FEDIFI), mentre Fides è iscritta presso la Camera di Commercio di Roma.

Infine, per quanto riguarda la presenza di membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo che ricoprano una posizione comparabile nella pubblica amministrazione, si segnala che il Presidente di Banco Desio è attualmente considerato una persona politicamente esposta (PEP) in quanto ricopre la carica di amministratore nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione del Festival dei due Mondi di Spoleto.

G1-6 – Prassi di pagamento

In merito ai rapporti con i fornitori, infine, di particolare rilievo sono le prassi di pagamento, in particolare per quanto riguarda le relative tempistiche. Al riguardo, il Gruppo impiega mediamente 15 giorni per pagare una fattura dalla data in cui inizia a essere calcolato il termine di pagamento contrattuale o legale.

L'art. 4 comma 2 del D.Lgs. 231/2001 prevede che nelle transazioni commerciali tra imprese il pagamento del corrispettivo è dovuto decorsi trenta giorni dalla data di ricevimento della fattura, dalla consegna merci o prestazione del servizio. Generalmente i professionisti e i locatori sono pagati a vista, gli altri fornitori a seconda degli accordi commerciali intercorsi (30-60 giorni). A livello operativo la fase di liquidazione delle fatture è

85 Si segnala che non sono compresi i canoni di servizio e contributi di vigilanza.

prevista dal paragrafo 8 del "Manuale Operativo del Ciclo Passivo". Si precisa che i pagamenti che rispettano tali standard sono il 46%86. Si evidenzia che nel 2024 non si sono verificati procedimenti giudiziari attualmente pendenti dovuti a ritardi di pagamento.

Obbligo minimo di informativa – Politiche (MDR-P)

Le politiche del Gruppo Banco Desio presidiano e gestiscono gli impatti materiali e le opportunità identificate dalla valutazione di doppia rilevanza, descritte precedentemente nella sezione 12.1.4 Valutazione della rilevanza: viene indicata nella prima colonna della tabella sottostante la riconduzione agli IRO coperti dalla politica. Le presenti Policy sono riviste ed aggiornate ogni qualvolta esigenze derivanti da evoluzioni nelle strategie di business o modifiche di contesto (sviluppo normativo-regolamentare esterno, modifiche rilevanti di processi aziendali, riorganizzazioni strutturali significative, modifiche rilevanti dei settori d'attività presenti nel Gruppo) lo richiedano.

Policy Descrizione
dei
contenuti
principali e obiettivi generali
Perimetro
di
applicazione
Funzione
Responsabile
Norme
e
iniziative
di
terzi
che
azienda
si
impegna
a
rispettare
Descrizione
degli
stakeholder
interessati
dalla politica
Modalità di
divulgazione
Codice Etico /
Codice
di
Condotta
IRO G1
collegati:
8 – 9 – 34 – 35
– 36 – 37
Il Codice Etico del Gruppo
definisce la missione aziendale e
stabilisce le linee guida per una
relazione
trasparente
e
costruttiva con gli stakeholder e
gli shareholders, orientando le
decisioni in modo che siano
sempre allineate agli obiettivi e ai
valori del Gruppo. Inoltre, il
Codice sottolinea l'importanza
della
responsabilità
sociale,
impegnandosi a condurre le
attività in maniera etica e a
contribuire
positivamente
alla
comunità,
al
benessere
dei
dipendenti e alla tutela dei diritti
umani.
Evidenzia,
inoltre,
la
responsabilità ambientale, con la
consapevolezza che le decisioni
aziendali
devono
ridurre
al
minimo l'impatto ecologico e
promuovere pratiche sostenibili.
Infine, vengono regolati i rapporti
esterni
con
clienti,
fornitori,
partner
commerciali
e
controparti finanziarie, stabilendo
che le relazioni devono essere
basate
su
trasparenza,
correttezza e rispetto reciproco,
al fine di costruire fiducia e
relazioni durature.
Si applica ad
ogni
dipendente
del
Gruppo
(ivi
inclusi
i
soggetti
in
posizione
"apicale",
quali
gli
amministratori,
i
sindaci
effettivi
e
i
soggetti
con
funzione
di
alta
direzione),
nonché
dei
collaboratori
esterni e dei
soggetti
aventi
relazioni
d'affari con
il
Gruppo
stesso
Area
Affari
Societari.
Approvato in
CdA in data
17
dicembre2020
D.Lgs.
231/2001
clienti e fornitori/Partner
commerciali/Controparti
finanziarie
Sito
istituzionale/
Intranet
aziendale
Policy
Anticorruzione
IRO G1
collegati:
34 – 35 – 36 –
37
La
politica
Anticorruzione
definisce i principi per prevenire e
contrastare il verificarsi di illeciti
legati alle pratiche corruttive.
Si applica a
tutte
le
società
del
Gruppo.
Compliance
Approvato in
CdA data 12
dicembre
2019
D.Lgs.
231/2001
Dipendenti/clienti
e
fornitori/Partner
commerciali/Controparti
finanziarie
Sito
istituzionale/
Intranet
aziendale

12.5 Obblighi di informativa della Rendicontazione di Sostenibilità

IRO-2 Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della dichiarazione sulla sostenibilità dell'impresa

Attraverso il processo di Doppia Rilevanza, il Gruppo Banco Desio ha individuato le questioni di sostenibilità materiali e si è pertanto impegnato a rendicontare i relativi obblighi di informativa, riportati nella tabella seguente:

86 Per la compilazione dei dati richiesti si è provveduto alla estrazione del secondo semestre 2024 come base per i dati statistici. È stato poi analizzato e modificato il file neutralizzando le poste che risultavano anomale in riferimento alla tipologia di operazione eseguita (registrazione solo fini iva, fatture stornate e movimenti non rilevanti).

Obbligo di informativa materiale Pagina
Informazioni generali – ESRS 2
BP-1 Criteri generali per la redazione delle dichiarazioni sulla sostenibilità 86
BP-2 Informativa in relazione a circostanze specifiche 87
GOV-1 Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo 90
GOV-2 Informazioni fornite agli organi di amministrazione, direzione e controllo dell'impresa e questioni di
sostenibilità da questi affrontate
94
GOV-3 Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei sistemi di incentivazione 95
GOV-4 Dichiarazione sul dovere di diligenza 97
GOV-5 Gestione del rischio e controlli interni sulla rendicontazione di sostenibilità 88
SBM-1 Strategia, modello aziendale e catena del valore 97
SBM-2 Interessi e opinioni dei portatori di interessi 108
SBM-3 Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale 111
IRO-1 Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti 111
IRO-2 Obblighi di informativa degli ESRS oggetto della rendicontazione di sostenibilità dell'impresa 191
Informazioni ambientali
E1 – Cambiamenti climatici
ESRS 2 GOV-3 – Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione 97
E1-1 – Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici 124
ESRS 2 SBM-3 – Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello
aziendale
124
ESRS 2 IRO-1 – Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità
rilevanti legati al clima
119
E1-2 – Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi 125
E1-3 – Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici 126
E1-4 – Obiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi 131
E1-5 – Consumo di energia e mix energetico 127
E1-6 – Emissioni lorde di GES di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES 128
E1-7 – Assorbimenti di GES e progetti di mitigazione delle emissioni di GES finanziati con crediti di
carbonio
132
E2 – Inquinamento
ESRS 2 IRO-1 – Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità
rilevanti legati all'inquinamento
122
E2-2 – Azioni e risorse connesse all'inquinamento 137
E2-3 – Obiettivi connessi all'inquinamento 137
E4 – Biodiversità ed ecosistemi
ESRS 2 IRO-1 — Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità
rilevanti connessi alla biodiversità e agli ecosistemi
122
E4-2 — Politiche relative alla biodiversità e agli ecosistemi 138
E4-3 — Azioni e risorse relative alla biodiversità e agli ecosistemi 138
E4-4 — Obiettivi relativi alla biodiversità e agli ecosistemi 138
Informazioni sociali
S1 – Forza lavoro propria
ESRS 2 SBM-3 – Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello
aziendale
147
S1-1 – Politiche relative alla forza lavoro propria 147
S1-2 – Processi di coinvolgimento dei lavoratori propri e dei rappresentanti dei lavoratori in merito agli
impatti
154
Obbligo di informativa materiale Pagina
S1-3 – Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori propri di
sollevare preoccupazioni
154
S1-4 – Interventi su impatti rilevanti per la forza lavoro propria e approcci per la mitigazione dei rischi
rilevanti e il perseguimento di opportunità rilevanti in relazione alla forza lavoro propria, nonché efficacia
di tali azioni
155
S1-5 – Obiettivi legati alla gestione degli impatti negativi rilevanti, al potenziamento degli impatti positivi
e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
156
S1-6 – Caratteristiche dei dipendenti dell'impresa 157
S1-7 – Caratteristiche dei lavoratori non dipendenti nella forza lavoro propria dell'impresa 159
S1-8 – Copertura della contrattazione collettiva e dialogo sociale 159
S1-9 – Metriche della diversità 159
S1-10 – Salari adeguati 160
S1-11 – Protezione sociale 160
S1-12 – Persone con disabilità 161
S1-13 – Metriche di formazione e sviluppo delle competenze 163
S1-14 – Metriche di salute e sicurezza 164
S1-15 – Metriche dell'equilibrio tra vita professionale e vita privata 165
S1-16 – Metriche di retribuzione (divario retributivo e retribuzione totale) 161
S1-17 – Incidenti, denunce e impatti gravi in materia di diritti umani 163
S3 – Comunità interessate
ESRS 2 SBM-3 – Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello
aziendale
179
S3-1 – Politiche relative alle comunità interessate 179
S3-2 – Processi di coinvolgimento delle comunità interessate in merito agli impatti 181
S3-3 – Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono alle comunità interessate
di esprimere preoccupazioni
181
S3-4 – Interventi su impatti rilevanti sulle comunità interessate e approcci per gestire i rischi rilevanti e
conseguire opportunità rilevanti per le comunità interessate, nonché efficacia di tali azioni
181
S3-5 – Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi
e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
183
S4 – Consumatori e utilizzatori finali
ESRS 2 SBM-3 – Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello
aziendale
168
S4-1 – Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali 169
S4-2 – Processi di coinvolgimento dei consumatori e degli utilizzatori finali in merito agli impatti 170
S4-3 – Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai consumatori e agli
utilizzatori finali di esprimere preoccupazioni
170
S4-4 – Interventi su impatti rilevanti per i consumatori e gli utilizzatori finali e approcci per la mitigazione
dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti in relazione ai consumatori e agli utilizzatori
finali, nonché efficacia di tali azioni
172
S4-5 – Obiettivi legati alla gestione degli impatti rilevanti negativi, al potenziamento degli impatti positivi
e alla gestione dei rischi e delle opportunità rilevanti
173
Informazioni sulla governance
G1 – Condotta delle imprese
ESRS 2 GOV-1 – Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo 94
G1-1 – Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese 185
G1-2 – Gestione dei rapporti con i fornitori 187
G1-3 – Prevenzione e individuazione della corruzione attiva e passiva 188
G1-4 – Casi accertati di corruzione attiva o passiva 190
G1-5 – Influenza politica e attività di lobbying 190
G1-6 – Prassi di pagamento 190
Obbligo di informativa materiale Pagina
Entity Specific
Credito e investimenti sostenibili 133
Innovazione e trasformazione digitale 174

12.6 Annex collegamento altri atti legislativi dell'UE (Appendix B ESRS 2)

Obbligo
di
informativa
ed
elemento
d'informazione
corrispondente
Riferimento SFDR Riferimento terzo
pilastro
Riferimento
regolamento sugli
indici di riferimento
Riferimento
normativa dell'UE
sul clima
Pagina87
ESRS 2 GOV-1
Diversità di genere nel
consiglio,
paragrafo
21, lettera d)
91
ESRS 2 GOV-1
Percentuale
di
membri indipendenti
del
consiglio
di
amministrazione,
paragrafo 21, lettera
e)
91
ESRS 2 GOV-4
Dichiarazione
sul
dovere di diligenza,
paragrafo 30
97
ESRS 2 SBM-1
Coinvolgimento
in
attività collegate ad
attività nel settore dei
combustibili
fossili,
paragrafo 40, lettera
d), punto i)
N/A
ESRS 2 SBM-1
Coinvolgimento
in
attività collegate alla
produzione
di
sostanze
chimiche,
paragrafo 40, lettera
d), punto ii)
N/A
ESRS 2 SBM-1
Partecipazione
ad
attività connesse ad
armi
controverse,
paragrafo 40, lettera
d), punto iii)
N/A
ESRS 2 SBM-1
Coinvolgimento
in
attività collegate alla
coltivazione
e
alla
produzione
di
tabacco, paragrafo
40, lettera d), punto
iv)
N/A
ESRS E1-1
Piano di transizione
per
conseguire
la
neutralità
climatica
entro
il
2050,
paragrafo 14
N/A
ESRS E1-1
Imprese escluse dagli
indici di riferimento
allineati
con
l'accordo di Parigi,
paragrafo 16, lettera
g)
N/A

87 I datapoint per cui non è riportata la pagina, indicata con N/A, rappresentano informative non applicabili o non materiali e pertanto non riportate nella rendicontazione dell'anno di riferimento.

Obbligo
di
informativa
ed
elemento
d'informazione
corrispondente
Riferimento SFDR Riferimento terzo
pilastro
Riferimento
regolamento sugli
indici di riferimento
Riferimento
normativa dell'UE
sul clima
Pagina87
ESRS E1-4
Obiettivi di riduzione
delle emissioni di GES,
paragrafo 34
131
ESRS E1-5
Consumo di energia
da combustibili fossili
disaggregato
per
fonte (solo settori ad
alto
impatto
climatico), paragrafo
38
N/A
ESRS E1-5 Consumo di
energia
e
mix
energetico,
paragrafo 37
127
ESRS E1-5
Intensità
energetica
associata con attività
in
settori
ad
alto
impatto
climatico,
paragrafi da 40 a 43
N/A
ESRS E1-6
Emissioni
lorde
di
ambito 1, 2, 3 ed
emissioni totali di GES,
paragrafo 44
128
ESRS E1-6
Intensità
delle
emissioni lorde di GES,
paragrafi da 53 a 55
131
ESRS E1-7
Assorbimenti di GES e
crediti di carbonio,
paragrafo 56
132
ESRS E1-9
Esposizione
del
portafoglio dell'indice
di riferimento verso
rischi fisici legati al
clima, paragrafo 66
Phase-in
ESRS E1-9
Disaggregazione
degli importi monetari
per rischio fisico acuto
e
cronico,
paragrafo 66, lettera
a)
ESRS E1-9
Posizione delle attività
significative a rischio
fisico
rilevante,
paragrafo 66, lettera
c)
Phase-in
ESRS E1-9 Ripartizione
del valore contabile
dei
suoi
attivi
immobiliari per classi
di
efficienza
energetica,
paragrafo 67, lettera
c)
Phase-in
ESRS E1-9
Grado di esposizione
del
portafoglio
a
opportunità legate al
clima, paragrafo 69
Phase-in
ESRS E2-4
Quantità di ciascun
inquinante che figura
nell'allegato
II
del
regolamento
E-PRTR
N/A
Obbligo
di
informativa
ed
elemento
d'informazione
corrispondente
Riferimento SFDR Riferimento terzo
pilastro
Riferimento
regolamento sugli
indici di riferimento
Riferimento
normativa dell'UE
sul clima
Pagina87
(registro
europeo
delle emissioni e dei
trasferimenti
di
sostanze
inquinanti)
emesso
nell'aria,
nell'acqua
e
nel
suolo, paragrafo 28
ESRS E3-1
Acque
e
risorse
marine, paragrafo 9
N/A
ESRS E3-1
Politica
dedicata,
paragrafo 13
N/A
ESRS E3-1
Sostenibilità
degli
oceani e dei mari
paragrafo 14
N/A
ESRS E3-4
Totale
dell'acqua
riciclata e riutilizzata,
paragrafo 28, lettera
c)
N/A
ESRS E3-4
Consumo idrico totale
in m3
rispetto ai ricavi
netti da operazioni
proprie, paragrafo 29
N/A
ESRS 2 IRO-1 – E4
paragrafo 16, lettera
a), punto i)
N/A
ESRS 2 IRO-1 – E4
paragrafo 16, lettera
b)
N/A
ESRS 2 IRO-1 – E4
paragrafo 16, lettera
c)
N/A
ESRS E4-2
Politiche o pratiche
agricole/di utilizzo del
suolo
sostenibili,
paragrafo 24, lettera
b)
N/A
ESRS E4-2
Pratiche o politiche di
utilizzo del mare/degli
oceani
sostenibili,
paragrafo 24, lettera
c)
N/A
ESRS E4-2
Politiche
volte
ad
affrontare
la
deforestazione,
paragrafo 24, lettera
d)
N/A
ESRS E5-5
Rifiuti
non
riciclati,
paragrafo 37, lettera
d)
N/A
ESRS E5-5
Rifiuti pericolosi e rifiuti
radioattivi, paragrafo
39
N/A
ESRS 2 – SBM3 – S1
Rischio
di
lavoro
forzato, paragrafo 14,
lettera f)
N/A
ESRS 2 – SBM3 – S1
Rischio
di
lavoro
minorile,
paragrafo
14, lettera g)
N/A
Obbligo
di
informativa
ed
elemento
d'informazione
corrispondente
Riferimento SFDR Riferimento terzo
pilastro
Riferimento
regolamento sugli
indici di riferimento
Riferimento
normativa dell'UE
sul clima
Pagina87
ESRS S1-1
Impegni
politici
in
materia
di
diritti
umani, paragrafo 20
147
ESRS S1-1
Politiche in materia di
dovuta diligenza sulle
questioni
oggetto
delle
convenzioni
fondamentali da 1 a 8
dell'Organizzazione
internazionale
del
lavoro, paragrafo 21
147
ESRS S1-1
Procedure e misure
per prevenire la tratta
di
esseri
umani,
paragrafo 22
147
ESRS S1-1
Politica
di
prevenzione o sistema
di
gestione
degli
infortuni
sul
lavoro,
paragrafo 23
164
ESRS S1-3
Meccanismi
di
trattamento
dei
reclami/delle
denunce, paragrafo
32, lettera c)
154
ESRS S1-14
Numero di decessi e
numero e tasso di
infortuni connessi al
lavoro, paragrafo 88,
lettere b) e c)
165
ESRS S1-14
Numero di giornate
perdute a causa di
ferite,
infortuni,
incidenti
mortali
o
malattie,
paragrafo
88, lettera e)
165
ESRS S1-16
Divario retributivo di
genere non corretto,
paragrafo 97, lettera
a)
161
ESRS S1-16
Eccesso
di
divario
retributivo a favore
dell'amministratore
delegato, paragrafo
97, lettera b)
162
ESRS S1-17
Incidenti legati alla
discriminazione,
paragrafo 103, lettera
a)
163
ESR S1-17 Mancato
rispetto dei principi
guida delle Nazioni
Unite su imprese e
diritti umani e OCSE,
paragrafo 104, lettera
a)
163
ESRS 2 SBM-3 – S2
Grave rischio di lavoro
minorile o di lavoro
forzato nella catena
del lavoro, paragrafo
11, lettera b)
N/A
Obbligo
di
informativa
ed
elemento
d'informazione
corrispondente
Riferimento SFDR Riferimento terzo
pilastro
Riferimento
regolamento sugli
indici di riferimento
Riferimento
normativa dell'UE
sul clima
Pagina87
ESRS S2-1
Impegni
politici
in
materia
di
diritti
umani, paragrafo 17
N/A
ESRS
S2-1
Politiche
connesse ai lavoratori
nella
catena
del
valore, paragrafo 18
N/A
ESRS S2-1 Mancato
rispetto dei principi
guida delle Nazioni
Unite su imprese e
diritti umani e delle
linee guida dell'OCSE,
paragrafo 19
N/A
ESRS S2-1
Politiche in materia di
dovuta diligenza sulle
questioni
oggetto
delle
convenzioni
fondamentali da 1 a 8
dell'Organizzazione
internazionale
del
lavoro, paragrafo 19
N/A
ESRS S2-4
Problemi e incidenti in
materia di diritti umani
nella sua catena del
valore a monte e a
valle, paragrafo 36
N/A
ESRS S3-1
Impegni
politici
in
materia
di
diritti
umani, paragrafo 16
179
ESRS S3-1
Mancato rispetto dei
principi guida delle
Nazioni
Unite
su
imprese
e
diritti
umani,
dei principi
dell'OIL o delle linee
guida
dell'OCSE,
paragrafo 17
179
ESRS S3-4
Problemi e incidenti in
materia
di
diritti
umani, paragrafo 36
181
ESRS
S4-1
Politiche
connesse
ai
consumatori e agli
utilizzatori
finali,
paragrafo 16
169
ESRS S4-1
Mancato rispetto dei
principi guida delle
Nazioni
Unite
su
imprese e diritti umani
e delle linee guida
dell'OCSE, paragrafo
17
169
ESRS S4-4
Problemi e incidenti in
materia
di
diritti
umani, paragrafo 35
172
ESRS G1-1
Convenzione
delle
Nazioni Unite contro
la
corruzione,
paragrafo 10, lettera
b)
N/A
ESRS G1-1 N/A
Obbligo
di
informativa
ed
elemento
d'informazione
corrispondente
Riferimento SFDR Riferimento terzo
pilastro
Riferimento
regolamento sugli
indici di riferimento
Riferimento
normativa dell'UE
sul clima
Pagina87
Protezione
degli
informatori,
paragrafo 10, lettera
d)
ESRS G1-4
Ammende inflitte per
violazioni delle leggi
contro la corruzione
attiva
e
passiva,
paragrafo
24,
lettera a)
190
ESRS G1-4
Norme di lotta alla
corruzione attiva e
passiva, paragrafo 24,
lettera b)
190

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

12.7 Annex template Tassonomia UE

Template 1 Attivi per il calcolo del GAR - Turnover

Template 1 Attivi per il calcolo del GAR – Capex

Template 1 Attivi per il calcolo del GAR – Turnover (31.12.2023)

Template 1 Attivi per il calcolo del GAR – Capex (31.12.2023)

Valore contabile (lordo) totale Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia) Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia) Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia) Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
GAR - Attivi coperti sia al numeratore che al denominatore Di cui impiego dei proventi
Di cui di transizione
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
Di cui abilitante
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
Di cui abilitante
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
Di cui di transizione
Di cui abilitante
Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non
posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR
Strumenti rappresentativi di capitale
Strumenti rappresentativi di capitale
6.684,37
3.710,40
127,07
0,00
0,02
869,60
175,34
0,00
0,00
0,00
802,06
172,78
0,00
0,00
0,00
235,01
34,95
0,00
0,00
0,00
557,05
137,83
0,00
0,00
0,00
10,00
0,00
0,00
0,00
67,54
2,56
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
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0,00
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0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
7,27
1,74
0,00
0,00
0,00
0,00
1,70
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
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0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1,70
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
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0,00
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0,00
0,00
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0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
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0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
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0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
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0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
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0,00
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0,00
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0,00
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0,00
Strumenti rappresentativi di capitale
di cui imprese di assicurazione
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Strumenti rappresentativi di capitale
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Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
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di cui prestiti per la ristrutturazione di edifici
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0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non
Attivi esclusi dal numeratore per il calcolo del GARD (inclusi nel
Imprese finanziarie e non finanziarie
PMI e imprese non finanziarie (diverse dalle PMI) non soggette agli obblighi di
di cui prestiti garantiti da immobili non residenziali
di cui prestiti per la ristrutturazione di edifici
Strumenti rappresentativi di capitale
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0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
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0,00
0,00
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0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
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0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00

Template 2 GAR Informazioni sul settore - Turnover

Template 2 GAR Informazioni sul settore - Turnover
Mitigazione del Cambiamento Climatico (CCM)
Adattamento al Cambiamento Climatico (CCA)
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Scomposizione per settore - livello NACE a 4 cifre (Codice a marchio)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
C23.13 Manufacture of hollow glass
1,00
C25.62 Machining
2,00
1,00
C27.32 Manufacture of other electronic and electric wires and cables
C27.51 Manufacture of electric domestic appliances
1,00
C27.90 Manufacture of other electrical equipment
C28.30 Manufacture of agricultural and forestry machinery
C28.99 Manufacture of other special-purpose machinery n.e.c.
C30.11 Building of ships and floating structures
C30.91 Manufacture of motorcycles
D35.11 Production of electricity
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D35.12 Transmission of electricity
D35.13 Distribution of electricity
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E38.21 Treatment and disposal of non-hazardous waste
F42.12 Construction of railways and underground railways
1,00
1,00
F43.21 Electrical installation
H52.21 Service activities incidental to land transportation
H53.10 Postal activities under universal service obligation
10,00
31.12.2024
Acque e risorse marine (WTR)
Economia circolare (CE)
Inquinamento (PPC)
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
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Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
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Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
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in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
Biodiversità ed ecosistemi (BIO)
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
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PMI e altre imprese non soggette a NFRD
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamen
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tasson
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
to alla tassonomia)
in milioni di EUR
omia)
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2,00
1,00
1,00
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1,00
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1,00
1,00
10,00
Template 2 GAR Informazioni sul settore – Capex
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)
Scomposizione per settore - livello NACE a 4 cifre (Codice a marchio)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR

Template 2 GAR Informazioni sul settore – Capex

Template 2 GAR Informazioni sul settore - Turnover
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Scomposizione per settore - livello NACE a 4 cifre (Codice a marchio)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
F42.12 Construction of railways and underground railways
1,00
1,00
1,00
F43.21 Electrical installation
H52.21 Service activities incidental to land transportation
Template 2 GAR Informazioni sul settore – Capex
31.12.2024
Mitigazione del Cambiamento Climatico (CCM)
Adattamento al Cambiamento Climatico (CCA)
Acque e risorse marine (WTR)
Economia circolare (CE)
Inquinamento (PPC)
Biodiversità ed ecosistemi (BIO)
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
Imprese non finanziarie (soggette a NFRD)
PMI e altre imprese non soggette a NFRD
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Valore contabile (lordo)
Scomposizione per settore - livello NACE a 4 cifre (Codice a marchio)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
C23.13 Manufacture of hollow glass
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2,00
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C27.32 Manufacture of other electronic and electric wires and cables
C27.51 Manufacture of electric domestic appliances
1,00
1,00
C27.90 Manufacture of other electrical equipment
C28.30 Manufacture of agricultural and forestry machinery
C28.99 Manufacture of other special-purpose machinery n.e.c.
C30.11 Building of ships and floating structures
C30.91 Manufacture of motorcycles
D35.11 Production of electricity
6,00
2,00
6,00
2,00
D35.12 Transmission of electricity
D35.13 Distribution of electricity
5,00
4,00
5,00
4,00
E38.21 Treatment and disposal of non-hazardous waste
F42.12 Construction of railways and underground railways
1,00
1,00
1,00
F43.21 Electrical installation
H52.21 Service activities incidental to land transportation
H53.10 Postal activities under universal service obligation
10,00
10,00
Template 3 GAR Stock – Turnover
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui di transizione
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui di transizione
Di cui abilitante
GAR - Attivi coperti coperti sia al numeratore che al denominatore
Template 2 GAR Informazioni sul settore - Turnover TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Scomposizione per settore - livello NACE a 4 cifre (Codice a marchio)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
F43.21 Electrical installation
H52.21 Service activities incidental to land transportation
Template 2 GAR Informazioni sul settore – Capex
Scomposizione per settore - livello NACE a 4 cifre (Codice a marchio) TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
in milioni di EUR
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
in milioni di EUR
in milioni di EUR
F42.12 Construction of railways and underground railways
1,00
1,00
F43.21 Electrical installation
H52.21 Service activities incidental to land transportation
1,00
Template 3 GAR Stock – Turnover
31.12.2024
Mitigazione del Cambiamento Climatico (CCM)
Adattamento al Cambiamento Climatico (CCA)
Acque e risorse marine (WTR)
Economia circolare (CE)
Inquinamento (PPC)
Biodiversità ed ecosistemi (BIO)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
% (a fronte del totale degli attivi coperti al denominatore)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui di transizione
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
GAR - Attivi coperti coperti sia al numeratore che al denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non
1
posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR
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TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Quota totale degli attivi coperti
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
Di cui di transizione
Di cui abilitante
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imprese finanziarie
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Enti creditizi
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Prestiti e anticipi
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Titoli di debito, compresi UoP
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Strumenti rappresentativi di capitale
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Altre imprese finanziarie
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Strumenti rappresentativi di capitale
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Prestiti e anticipi
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Titoli di debito, compresi UoP
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Strumenti rappresentativi di capitale
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di cui imprese di assicurazione
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Prestiti e anticipi
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Titoli di debito, compresi UoP
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Strumenti rappresentativi di capitale
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Prestiti e anticipi
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Titoli di debito, compresi UoP
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23
Strumenti rappresentativi di capitale
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Famiglie
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di cui prestiti per la ristrutturazione di edifici
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Finanziamento delle amministrazioni locali
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Finanziamento dell'edilizia
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Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali
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Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non
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76%

Template 3 GAR Stock – Capex

31.12.2024
Mitigazione del Cambiamento Climatico (CCM)
Adattamento al Cambiamento Climatico (CCA)
Acque e risorse marine (WTR)
Economia circolare (CE)
Inquinamento (PPC)
Biodiversità ed ecosistemi (BIO)
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Quota totale degli attivi coperti
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui di transizione
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui di transizione
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Mitigazione del Cambiamento Climatico (CCM)
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Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
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Di cui abilitante
Di cui abilitante
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Di cui abilitante
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Prestiti e anticipi
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Prestiti e anticipi
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di cui prestiti per la ristrutturazione di edifici
di cui prestiti per veicoli a motore
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Finanziamento dell'edilizia
Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali
Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non
residenziali
Totale attivi GAR
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GAR - Attivi coperti coperti sia al numeratore che al denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non
posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR
imprese finanziarie
Enti creditizi
Prestiti e anticipi
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
Altre imprese finanziarie
Di cui imprese di investimento
Prestiti e anticipi
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
di cui società di gestione
Prestiti e anticipi
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
di cui imprese di assicurazione
Prestiti e anticipi
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
Template 3 GAR Stock – Capex
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Template 3 GAR Stock – Turnover (31.12.2023)
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Template 3 GAR Stock – Capex
Template 3 GAR Stock – Turnover (31.12.2023)
31.12.2023
Mitigazione del Cambiamento Climatico (CCM)
Adattamento al Cambiamento Climatico (CCA)
Acque e risorse marine (WTR)
Economia circolare (CE)
Inquinamento (PPC)
Biodiversità ed ecosistemi (BIO)
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Quota totale degli attivi coperti
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
% (a fronte del totale degli attivi coperti al denominatore)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
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Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
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Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui di transizione
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui di transizione
Di cui abilitante
GAR - Attivi coperti coperti sia al numeratore che al denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non
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posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR
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imprese finanziarie
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Enti creditizi
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Prestiti e anticipi
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Titoli di debito, compresi UoP
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Strumenti rappresentativi di capitale
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Altre imprese finanziarie
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Di cui imprese di investimento
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Prestiti e anticipi
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Titoli di debito, compresi UoP
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Strumenti rappresentativi di capitale
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di cui società di gestione
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Prestiti e anticipi
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Titoli di debito, compresi UoP
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Strumenti rappresentativi di capitale
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di cui imprese di assicurazione
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Prestiti e anticipi
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Titoli di debito, compresi UoP
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Strumenti rappresentativi di capitale
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Imprese non finanziarie
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Prestiti e anticipi
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Titoli di debito, compresi UoP
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Strumenti rappresentativi di capitale
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Famiglie
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di cui prestiti garantiti da immobili residenziali
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di cui prestiti per la ristrutturazione di edifici
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di cui prestiti per veicoli a motore
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Finanziamento delle amministrazioni locali
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Finanziamento dell'edilizia
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Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali
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Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non
31
residenziali
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Totale attivi GAR
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Template 3 GAR Stock – Capex (31.12.2023)
31.12.2023
Mitigazione del Cambiamento Climatico (CCM)
Adattamento al Cambiamento Climatico (CCA)
Acque e risorse marine (WTR)
Economia circolare (CE)
Inquinamento (PPC)
Biodiversità ed ecosistemi (BIO)
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Quota totale degli attivi coperti
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
% (a fronte del totale degli attivi coperti al denominatore)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui di transizione
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui di transizione
Di cui abilitante
GAR - Attivi coperti coperti sia al numeratore che al denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale non
1
posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR
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26%
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imprese finanziarie
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Enti creditizi
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Prestiti e anticipi
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Titoli di debito, compresi UoP
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Strumenti rappresentativi di capitale
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7
Altre imprese finanziarie
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Di cui imprese di investimento
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Prestiti e anticipi
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Titoli di debito, compresi UoP
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Strumenti rappresentativi di capitale
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di cui società di gestione
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Prestiti e anticipi
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Titoli di debito, compresi UoP
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Strumenti rappresentativi di capitale
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di cui imprese di assicurazione
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17
Prestiti e anticipi
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Strumenti rappresentativi di capitale
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Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
% (a fronte del totale degli attivi coperti al denominatore)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
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GAR - Attivi coperti coperti sia al numeratore che al denominatore

Template 3 GAR Stock – Capex (31.12.2023)

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Mitigazione del Cambiamento Climatico (CCM)
Adattamento al Cambiamento Climatico (CCA)
Acque e risorse marine (WTR)
Economia circolare (CE)
Inquinamento (PPC)
Biodiversità ed ecosistemi (BIO)
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Quota totale degli attivi coperti
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui di transizione
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Di cui abilitante
Di cui abilitante
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Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e non
residenziali
Totale attivi GAR
% (a fronte del totale degli attivi coperti al denominatore)
GAR - Attivi coperti coperti sia al numeratore che al denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale
1
non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR
2
Imprese finanziarie
3
Enti creditizi
4
Prestiti e anticipi
5
Titoli di debito, compresi UoP
6
Strumenti rappresentativi di capitale
7
Altre imprese finanziarie
8
Di cui imprese di investimento
9
Prestiti e anticipi
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
di cui società di gestione
Prestiti e anticipi
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
di cui imprese di assicurazione
Prestiti e anticipi
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
Imprese non finanziarie
Prestiti e anticipi
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
Template 3 GAR Stock – Capex (31.12.2023)
31
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Template 4 GAR Flow – Turnover
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23

Template 4 GAR Flow – Turnover

Template 3 GAR Stock – Capex (31.12.2023)
31.12.2023
Mitigazione del Cambiamento Climatico (CCM)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Adattamento al Cambiamento Climatico (CCA)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Acque e risorse marine (WTR)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
31.12.2024
Economia circolare (CE)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Inquinamento (PPC)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Biodiversità ed ecosistemi (BIO)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Quota totale degli attivi coperti
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Template 4 GAR Flow – Turnover
% (a fronte del totale degli attivi coperti al denominatore)
GAR - Attivi coperti coperti sia al numeratore che al denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale
non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR
Imprese finanziarie
Prestiti e anticipi
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
Altre imprese finanziarie
Di cui imprese di investimento
Prestiti e anticipi
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
di cui società di gestione
Prestiti e anticipi
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
di cui imprese di assicurazione
Prestiti e anticipi
Titoli di debito, compresi UoP
Strumenti rappresentativi di capitale
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Imprese non finanziarie
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Prestiti e anticipi
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Titoli di debito, compresi UoP
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di cui prestiti garantiti da immobili residenziali
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Template 4 GAR Flow – Capex

Template 4 GAR Flow – Capex
31.12.2024
Mitigazione del Cambiamento Climatico (CCM)
Adattamento al Cambiamento Climatico (CCA)
Acque e risorse marine (WTR)
Economia circolare (CE)
Inquinamento (PPC)
Biodiversità ed ecosistemi (BIO)
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Quota totale degli attivi coperti
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
% (a fronte del totale degli attivi coperti al denominatore)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui di transizione
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui di transizione
Di cui abilitante
GAR - Attivi coperti coperti sia al numeratore che al denominatore
Prestiti e anticipi, titoli di debito e strumenti rappresentativi di capitale
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non posseduti per la negoziazione ammissibili per il calcolo del GAR
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di cui imprese di assicurazione
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Titoli di debito, compresi UoP
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Strumenti rappresentativi di capitale
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Titoli di debito, compresi UoP
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Strumenti rappresentativi di capitale
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di cui prestiti garantiti da immobili residenziali
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di cui prestiti per la ristrutturazione di edifici
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di cui prestiti per veicoli a motore
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Finanziamento delle amministrazioni locali
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Finanziamento dell'edilizia
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Finanziamento di altre pubbliche amministrazioni locali
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Garanzie ottenute mediante presa di possesso: immobili residenziali e
31
non residenziali
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Totale attivi GAR
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56%
Template 5 KPI per le esposizioni fuori bilancio - Stock – Turnover
31.12.2024
Mitigazione del Cambiamento Climatico (CCM)
Adattamento al Cambiamento Climatico (CCA)
Acque e risorse marine (WTR)
Economia circolare (CE)
Inquinamento (PPC)
Biodiversità ed ecosistemi (BIO)
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
% (a fronte del totale degli attivi fuori bilancio ammissibili)
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui di transizione
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui di transizione
Di cui abilitante
1
Garanzie finanziarie (KPI relativo alle garanzie finanziarie)
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2
Attività finanziarie gestite (KPI relativo alle attività finanziarie gestite)
9,16%
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1,37%
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0,09%
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Template 5 KPI per le esposizioni fuori bilancio - Stock – Capex
31.12.2024
Mitigazione del Cambiamento Climatico (CCM)
Adattamento al Cambiamento Climatico (CCA)
Acque e risorse marine (WTR)
Economia circolare (CE)
Inquinamento (PPC)
Biodiversità ed ecosistemi (BIO)
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
% (a fronte del totale degli attivi fuori bilancio ammissibili)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui di transizione
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui di transizione
Di cui abilitante
1
Garanzie finanziarie (KPI relativo alle garanzie finanziarie)
0,00%
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2
Attività finanziarie gestite (KPI relativo alle attività finanziarie gestite)
10,17%
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10,70%
2,12%
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0,10%
0,88%
Template 5 KPI per le esposizioni fuori bilancio - Flow – Turnover
31.12.2024
Mitigazione del Cambiamento Climatico (CCM)
Adattamento al Cambiamento Climatico (CCA)
Acque e risorse marine (WTR)
Economia circolare (CE)
Inquinamento (PPC)
Biodiversità ed ecosistemi (BIO)
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
% (a fronte del totale degli attivi fuori bilancio ammissibili)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui di transizione
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui di transizione
Di cui abilitante
1
Garanzie finanziarie (KPI relativo alle garanzie finanziarie)
0,00%
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2
Attività finanziarie gestite (KPI relativo alle attività finanziarie gestite)
11,74%
2,34%
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12,15%
2,36%
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0,12%
1,23%
Template 5 KPI per le esposizioni fuori bilancio - Flow – Capex
31.12.2024
Mitigazione del Cambiamento Climatico (CCM)
Adattamento al Cambiamento Climatico (CCA)
Acque e risorse marine (WTR)
Economia circolare (CE)
Inquinamento (PPC)
Biodiversità ed ecosistemi (BIO)
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
% (a fronte del totale degli attivi fuori bilancio ammissibili)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui di transizione
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui di transizione
Di cui abilitante
1
Garanzie finanziarie (KPI relativo alle garanzie finanziarie)
0,00%
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0,00%
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0,00%
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2
Attività finanziarie gestite (KPI relativo alle attività finanziarie gestite)
13,92%
4,02%
0,00%
0%
1,81%
0,41%
0,01%
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0,00%
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0,00%
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0,00%
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0,00%
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0,00%
0,00%
14,33%
4,03%
0,00%
0,21%
1,81%
Template 5 KPI per le esposizioni fuori bilancio - Stock – Turnover
Template 5 KPI per le esposizioni fuori bilancio - Stock – Capex
Template 5 KPI per le esposizioni fuori bilancio - Flow – Turnover
% (a fronte del totale degli attivi fuori bilancio ammissibili) Mitigazione del Cambiamento Climatico (CCM)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Adattamento al Cambiamento Climatico (CCA)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Acque e risorse marine (WTR) Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia) 31.12.2024
Economia circolare (CE)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Inquinamento (PPC)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Biodiversità ed ecosistemi (BIO)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
1
Garanzie finanziarie (KPI relativo alle garanzie finanziarie)
2
Attività finanziarie gestite (KPI relativo alle attività finanziarie gestite)
0,00%
11,74%
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
0,00%
0,00%
2,34%
0,00%
Di cui di transizione
Di cui abilitante
0%
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0,00%
0,00%
1,22%
0,41%
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
0,00%
0,02%
Di cui abilitante
0,00%
0,00%
0,00%
0,01%
0,00%
0,00%
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
0,00%
0,00%
Di cui impiego dei proventi
Di cui abilitante
0,00%
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0,00%
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
0,00%
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Di cui impiego dei proventi
0,00%
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Di cui abilitante
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0,00%
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
0,00%
0,00%
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0,00%
Di cui abilitante
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Di cui abilitante
0,00%
0,00%
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12,15%
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
0,00%
0,00%
2,36%
0,00%
Di cui di transizione
0,00%
0,12%
Di cui abilitante
0,00%
1,23%
Template 5 KPI per le esposizioni fuori bilancio - Flow – Capex
Di cui impiego dei proventi Di cui di transizione
Di cui abilitante
Di cui impiego dei proventi Di cui abilitante Di cui impiego dei proventi
Di cui abilitante
Di cui impiego dei proventi Di cui abilitante Di cui impiego dei proventi Di cui abilitante Di cui impiego dei proventi Di cui abilitante Di cui impiego dei proventi Di cui di transizione Di cui abilitante
16.42 2004
Mitligazione del Carebiamento Climatica (CCM) Adeta mento al Cambia meito Climatico (CDR) Comments of the comments of Acque ericanse marine (NTR) and Economia circulare (CB) Inquinamento (PPC) Riodiversità ed ecogittemi SICH TO TALE (CCM + CCR + WTR + CE + PPC + BBD)
trail versa selleri perfonenti ser la faccommis Camming Me alla Seconomis. Di rad verse sed bed perficiently non in tansamania lammissible alla lieven no wiel ci conse sellari perfinanti on la lacounteda (ammissible alla lassan sent bead weres selleri performed are la Speconomia Cameroissible alla Spossonomi Di nal versa selleri perfinanti per la lassensmia lammicsilde alla lassenomia".
19 (a fronte del tartale degli attivi fuori bilancio ancovicciality Discul mi search with the faller exercent o all a Sepsonsmial Di cui mi marken lafirmam with alla lassamanial Box invonether half dissament of consisted on the program to the letter with the least with Divid manufacture dia boomando da boomando a program and transmission for largements of transmission of transmissione of transmissiones of transmissiones for largements of tr Di nai essessments of infinesemento alla tassamowial
Di cui begingo dei Di noi di transistione Di cui aldiliante
Control of
Di sui implega del Di O col phil hande
proved and
Calinging of Brandliner
Sheep - Start
orward proved. Di in Limpleys 44. Direct abilities and consisted on the commended on Di cal impleign del
Children Come
Di cui implega del Di vul di bransistere - Di not altiliante
Bronners
personalism of the more of the more of the month of the more of the M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M. M
· Inforta financiale and In OP infallys are all vila Pransiste and II 200 Comments of the contract and consisted on the construction of the construction of the construction of the construction of the construction of the constitues of the constructi Comments of the Color Collection of the Color College of Concession Compressional Compressional College Comments of Concession Comparation Compressional Card 1200 - 12 2 2 2 2 2 2 8 5 2 8 3 8 3 8 3 8 3 8 3 8 3 8 2 8 2 8 2 8 2 8 2 8 2 2 5 8 2 2 5 8 2 2 5 8 2 2 5 5 2 2 5 5 2 2 5 5 2 2 5 5 2 2 5 5 2 2 5 5 2 2 5 5 2 2 5 5 2 2 5 5 2 2

Template 5 KPI per le esposizioni fuori bilancio - Flow – Capex

Miligazione del Cambiamento Clinustico (CCM) Million Million (Cruice (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) (CA) Controller (1) Economia circulare (18) - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - 1 - a provincia del consideration (PPC) Ricdiversità ed ecoditioni (Itic) TOTALE ICCM +CCA + WITH + CE + PPC + BIDS
Diral versusellari perforedi une la lassenceda Cammissible alla laconnemal The result in the program is trended a discussion in blancem bennific in brancem) persided in brancemi. (ini verseekarjerileetij pe la lanconta (annomic)
Committeen and Comments of Comments of Concelling Comments of Constructions (Concelland) (Concelland) (Concelland) (Senation) (Senatibility of Constitutions) (Section Commiss Di cui essessionshile lafinesemento alla tansamamial
El rul lengings del 20 noi di transissem Di va alditante Di va alditantes Di val Democration Concellente de Creat implega del Cl cui abiliante Classic of Classified on Cloud Click of Concelling of Concession Condidato de l'anglego del Di cal abilitante del Contabilitante Di cul limplego del Di cui implega del
BOOKS
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be finansiania (XP) prilal late samestie finan darie)
(Bittylik financiate and the KF smallys alle all schild (manuface and and the controlled on the controlled on the controlled on the contribution of the comments of the comments of the comments of the comments of the comments of the comments of
Template 5 KPI per le esposizioni fuori bilancio - Stock – Capex
Template 5 KPI per le esposizioni fuori bilancio - Flow – Turnover
31.12.2024
Mitigazione del Cambiamento Climatico (CCM)
Adattamento al Cambiamento Climatico (CCA)
Acque e risorse marine (WTR)
Economia circolare (CE)
Inquinamento (PPC)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
% (a fronte del totale degli attivi fuori bilancio ammissibili)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Biodiversità ed ecosistemi (BIO)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui di transizione
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Garanzie finanziarie (KPI relativo alle garanzie finanziarie)
0,00%
0,00%
0,00%
0%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Attività finanziarie gestite (KPI relativo alle attività finanziarie gestite)
11,74%
2,34%
0,00%
1,22%
0,41%
0,02%
0,00%
0,01%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0%
Di cui abilitante
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui abilitante
Di cui di transizione
Di cui abilitante
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
12,15%
2,36%
0,00%
0,12%
1,23%
Template 5 KPI per le esposizioni fuori bilancio - Flow – Capex
31.12.2024
Mitigazione del Cambiamento Climatico (CCM)
Adattamento al Cambiamento Climatico (CCA)
Acque e risorse marine (WTR)
Economia circolare (CE)
Inquinamento (PPC)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
% (a fronte del totale degli attivi fuori bilancio ammissibili)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui di transizione
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
Di cui abilitante
1
Garanzie finanziarie (KPI relativo alle garanzie finanziarie)
0,00%
0,00%
0,00%
0%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
2
Attività finanziarie gestite (KPI relativo alle attività finanziarie gestite)
13,92%
4,02%
0,00%
0%
1,81%
0,41%
0,01%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
Biodiversità ed ecosistemi (BIO)
Di cui verso settori pertinenti per la tassonomia (ammissible alla tassonomia)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui abilitante
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
TOTALE (CCM + CCA + WTR + CE + PPC + BIO)
Di cui ecosostenibile (allineamento alla tassonomia)
Di cui impiego dei proventi
Di cui impiego dei proventi
Di cui abilitante
Di cui di transizione
Di cui abilitante
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
0,00%
14,33%
4,03%
0,00%
0,21%
1,81%

MODELLO 2: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (DENOMINATORE) – GAR STOCK – Turnover

MODELLO 2: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (DENOMINATORE) – GAR STOCK – Turnover
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Adattamento al
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Mitigazione del cambiamento
climatico (CCM)
cambiamento climatico
(CCA)
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo Percentuale
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore 0,00 0,00 0,00 0,00
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del 0,00 0,00 0,00 0,00
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del 949,80 0,00 949,80 0,00 0,00 0,00
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
0,00 0,00 0,00 0,00
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore 0,00 0,00 0,00 0,00
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del 0,00 0,00 0,00 0,00
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,01
Importo e quota di altre attività economiche allineate 189.680.092,27 0,01 143.274,55 0,00
alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
189.823.366,82

MODELLO 2: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (DENOMINATORE) – GAR STOCK – Capex

MODELLO 2: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (DENOMINATORE) – GAR STOCK – Capex
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Mitigazione del cambiamento
Adattamento al
cambiamento climatico
Importo Percentuale climatico (CCM)
Importo
Percentuale Importo (CCA)
Percentuale
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
1
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
0,00 0,00 0,00 0,00
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
2
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
0,00 0,00 0,00 0,00
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
3
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00 0,00 0,00
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
4
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00 0,00 0,00
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
5
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
9,76 0,00 9,76 0,00 0,00 0,00
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
0,00 0,00 0,00 0,00
6
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
210.890.209,68 0,01 499.585,09 0,00
Importo e quota di altre attività economiche allineate
alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
7
denominatore del KPI applicabile
211.389.794,77 0,01

MODELLO 3: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (NUMERATORE) – GAR STOCK – Turnover

Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Mitigazione del cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento climatico
(CCA)
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo Percentuale
1 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
2 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
3 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
949,80 0,00 949,80 0,00
4 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
5 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
6 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
7 Importo e quota di altre attività economiche allineate
alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
189.823.366,82 1,00 189.680.092,27 1,00 143.274,55 0,00
8 KPI applicabile totale 189.824.316,62 1,00 189.681.042,08 1,00 143.274,55 0,00

MODELLO 3: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (NUMERATORE) – GAR STOCK – Capex

MODELLO 3: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (NUMERATORE) – GAR STOCK – Capex
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Mitigazione del cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento climatico
(CCA)
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo Percentuale
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
3.316,05 0,00 3.316,05 0,00
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
3.325,82 0,00 3.325,82 0,00
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota di altre attività economiche allineate
alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
211.383.162,66 1,00 210.883.577,57 1,00 499.585,09 0,00
211.389.804,53 1,00 210.890.219,44 1,00 499.585,09 0,00
MODELLO 4: ATTIVITÀ ECONOMICHE AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA MA NON ALLINEATE ALLA TASSONOMIA – GAR STOCK –
Turnover Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Mitigazione del cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento climatico
Importo Percentuale Importo Percentuale (CCA)
Importo
Percentuale
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
1
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
1.165,56 0,00 1.165,56 0,00
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
2
sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
3
sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
248.691,05 0,00 248.691,05 0,00
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
4
sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
1.509.102,78 0,00 1.509.102,78 0,00
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
5
sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
9.152.936,89 0,00 9.152.936,89 0,00
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
6
sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
Importo e quota di altre attività economiche
427.231,68 0,00 427.231,68 0,00
ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
7
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
3.759.871.719,90 0,26 3.755.728.295,89 0,26 4.143.424,00 0,00
Importo e quota totali delle attività economiche
ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
8
tassonomia al denominatore del KPI applicabile
3.771.210.847,87 0,26 3.767.067.423,86 0,26 4.143.424,00 0,00
MODELLO 4: ATTIVITÀ ECONOMICHE AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA MA NON ALLINEATE ALLA TASSONOMIA – GAR STOCK –
Capex Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Mitigazione del cambiamento
climatico (CCM)
cambiamento climatico Adattamento al
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo (CCA)
Percentuale
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
1.165,56 0,00 1.165,56 0,00
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
36.132,37 0,00 36.132,37 0,00
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
1.046.423,54 0,00 1.046.423,54 0,00
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
9.824.061,33 0,00 9.824.061,33 0,00
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
784.166,25 0,00 784.166,25 0,00
Importo e quota di altre attività economiche
ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
3.759.270.494,90 0,26 3.757.073.572,84 0,26 2.196.922,07 0,00
Importo e quota totali delle attività economiche
ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
3.770.962.443,95 0,26 3.768.765.521,89 0,26 2.196.922,07 0,00

MODELLO 5: ATTIVITÀ ECONOMICHE NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA – GAR STOCK – Turnover

MODELLO 5: ATTIVITÀ ECONOMICHE NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA – GAR STOCK – Turnover
Importi in unità di euro Importo Percentuale
1 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
1.621.573,79 0,01%
2 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00%
3 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
137.860,06 0,00%
4 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
3.351,74 0,00%
5 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
316,60 0,00%
6 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
1.622.861,51 0,01%
7 Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6
al denominatore del KPI applicabile
10.500.316.084,58 72,59%
8 Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili
alla tassonomia al denominatore del KPI
applicabile
10.503.702.048,28 72,62%

MODELLO 5: ATTIVITÀ ECONOMICHE NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA – GAR STOCK – Capex

Importi in unità di euro Importo Percentuale
1 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
33.290,50 0,00%
2 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
3.068,82 0,00%
3 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
203.227,19 0,00%
4 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
1.517,57 0,00%
5 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
74,85 0,00%
6 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
183,96 0,00%
7 Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6
al denominatore del KPI applicabile
10.482.143.601,39 72,47%
8 Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili
alla tassonomia al denominatore del KPI
applicabile
10.482.384.964,28 72,47%
Attività legate all'energia nucleare Si/NO
L'impresa svolge, finanzia o na esposizioni verso la ricerca, lo sviuppo, la dimostrazione di impianti innovativi per la
generazione di energia elettrica che producono energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifluit del ciclo del
combustibile.
No
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizione e l'eserczio sicuro di nuovi impiani nucleari per la generazione di energia
elettrica o calore di processo, anche a fini di l'eleiscali quali la produzione di idrogeno, e migliorane il idrogeno, e miglioramenti
della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie alsponibili.
No
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizoni verso l'espianti nuolean esistenti che generano energia eleftica o calce
di processo, anche per il leleriscaldamento o per processi natustrali idrogeno a partre da energia nucleare, e
miglioramenti della loro sicurezza.
Si
Attività legate ai gas lossili Si/NO
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizione o la gestione di impianti per la produzione di energia eleffica che ultizzano
combustibili gassosi fossili.
Si
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e la gestione di impianti di generazione combinata di
calore/treado ed energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili.
Si
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizione, la nqualificazione e la gestione di impiani di generazione di calce che
producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili.
No

MODELLO 2: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (DENOMINATORE) – GAR FLUSSO – Turnover

MODELLO 2: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (DENOMINATORE) – GAR FLUSSO – Turnover
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Adattamento al
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Mitigazione del cambiamento
climatico (CCM)
cambiamento climatico
(CCA)
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo Percentuale
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del 949,80 0,00 949,80 0,00
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota di altre attività economiche allineate
alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
11.726.361,35 0,01 11.725.192,95 0,01 1.168,40 0,00
denominatore del KPI applicabile
KPI applicabile totale 11.727.311,15 0,01 11.726.142,75 0,01 1.168,40 0,00

MODELLO 2: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (DENOMINATORE) – GAR FLUSSO – Capex

Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Mitigazione del cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento climatico
(CCA)
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo Percentuale
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota di altre attività economiche allineate
alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
13.104.409,79 0,01 13.069.342,13 0,01 35.067,66 0,00
KPI applicabile totale 13.104.409,79 0,01 13.069.342,13 0,01 35.067,66 0,00

MODELLO 3: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (NUMERATORE) – GAR FLUSSO – Turnover

MODELLO 3: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (NUMERATORE) – GAR FLUSSO – Turnover
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali) Mitigazione del cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento climatico
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo Percentuale
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
949,80 0% 949,80 0%
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota di altre attività economiche allineate
alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
11.726.361,35 100% 11.725.192,95 100% 1.168,40 0%
100% 11.726.142,75 100% 1.168,40 0%

MODELLO 3: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (NUMERATORE) – GAR FLUSSO – Capex

MODELLO 3: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (NUMERATORE) – GAR FLUSSO – Capex
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali) Mitigazione del cambiamento
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) climatico (CCM) Adattamento al
cambiamento climatico
(CCA)
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo Percentuale
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,02 0,00% 0,02 0,00%
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,02 0,00% 0,02 0,00%
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota di altre attività economiche allineate
alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
13.104.409,75 100,00% 13.069.342,09 99,73% 35.067,66 0,27%
KPI applicabile totale 13.104.409,79 100,00% 13.069.342,13 99,73% 35.067,66 0,27%

MODELLO 4: ATTIVITÀ ECONOMICHE AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA MA NON ALLINEATE ALLA TASSONOMIA – GAR FLUSSO – Turnover

Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Mitigazione del cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento climatico
(CCA)
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo Percentuale
1 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
1.165,54 0,00% 1.165,54 0,00%
2 Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
3 Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
247.814,33 0,57% 247.814,33 0,01%
4 Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
544.716,56 1,25% 544.716,56 0,03%
5 Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
2.671.984,18 6,14% 2.671.984,18 0,14%
6 Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
9.540,88 0,02% 9.540,88 0,00%
7 Importo e quota di altre attività economiche
ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
40.019.093,80 2,07% 39.892.645,18 2,06% 126.448,62 0,01%
8 Importo e quota totali delle attività economiche
ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
tassonomia al denominatore del KPI applicabile
43.494.315,28 2,25% 43.367.866,67 2,24% 126.448,62 0,01%
MODELLO 4: ATTIVITÀ ECONOMICHE AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA MA NON ALLINEATE ALLA TASSONOMIA – GAR FLUSSO –
Capex
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Mitigazione del cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento climatico
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo (CCA)
Percentuale
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
1
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
1.165,54 0,00% 1.165,54 0,00%
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
2
sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
3
sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
36.131,75 0,08% 36.131,75 0,00%
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
4
sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
285.647,67 0,62% 285.647,67 0,01%
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
5
sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
2.370.313,06 5,12% 2.370.313,06 0,12%
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
6
sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
Importo e quota di altre attività economiche
8.280,46 0,02% 8.280,46 0,00%
ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
7
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
43.617.961,88 2,25% 43.366.300,50 2,24% 251.661,38 0,01%
Importo e quota totali delle attività economiche
ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
8
tassonomia al denominatore del KPI applicabile
46.319.500,37 2,39% 46.067.838,99 2,38% 251.661,38 0,01%

MODELLO 5: ATTIVITÀ ECONOMICHE NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA – GAR FLUSSO – Turnover

MODELLO 5: ATTIVITÀ ECONOMICHE NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA – GAR FLUSSO – Turnover
Importi in unità di euro Importo Percentuale
1 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
1,33 0,00%
2 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00%
3 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
746,68 0,00%
4 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
316,60 0,00%
5 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
316,60 0,00%
6 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
1.289,05 0,00%
7 Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6
al denominatore del KPI applicabile
1.881.905.009,83 97,15%
8 Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili
alla tassonomia al denominatore del KPI
applicabile
1.881.907.680,09 97,15%

MODELLO 5: ATTIVITÀ ECONOMICHE NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA – GAR FLUSSO – Capex

MODELLO 5: ATTIVITÀ ECONOMICHE NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA – GAR FLUSSO – Capex
Importi in unità di euro Importo Percentuale
1 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
25.219,00 0,00%
2 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
440,53 0,00%
3 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00%
4 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00%
5 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00%
6 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
183,96 0,00%
7 Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6
al denominatore del KPI applicabile
1.877.679.552,87 96,93%
8 Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili
alla tassonomia al denominatore del KPI
applicabile
1.877.705.396,36 96,93%
Attività legate all'energia nucleare Si/NO
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviuppo, la dimostrazione di impianti innovalivi per la
generazione di energia elettrica che producono energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifuti del ciclo del
combustibile.
No
l'impresa svolge, finanzia o ha esposizione e l'esercito sicuro di nuovi impianti nucleari per la generazione di energia
eleftica o calore di processo, anche a fin di feleriscali qual la produzione di idrogeno, e miglioranenti
della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori fecnologie disponibili.
No
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'espianti nucleari esistenti che generano energia eleftrica o calce
di processo, anche per il leleriscaldamento o per processi inclusitrai quali la produzione di idrogeno a partre da energia nucleare, e
miglioramenti della loro sicurezza.
No
Attività legate ai gas fossili Si/NO
Limpresa svolge, finazia o ha esposizione o la gestione di impiani per la produzione di energia eleffica che ulilizzano
combustibili gassosi fossili.
No
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e la gestione di impianti ai generazione combinata di
calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili.
No
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizione la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione di calore che
producono calore/freddo utilizzando combustibili aassosi fossili.
No
Attività legate all'energia nucleare Si/NO
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la sviuppo, la dimostrazione di impianti innovativi per la
generazione di energia elettrica che producono energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifluit del ciclo del
combustibile.
No
L'impiesa svolge, finanzia o ha esposizione e l'esercizio sicuro di nuovi impianti nucleari per la generazione di energia
eleftrica o calore di processo, anche a fini di feleriscali quali la produzione di idrogeno, e miglioramenti
della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili.
Si
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizoni verso l'esercizo sicuro di impianti nuolean esistenti che generano energia eleftrica o calce
di processo, anche per il felerscaldamento o per processi naustrali la produzione di idrogeno a partre da energia nucleare, e
miglioramenti della loro sicurezza.
ડા
Attività legate ai gas fossili Si/NO
l'impresa svolge, finanzia o ha esposizione o la gestione di impiani per la produzione di energia eleffica che ultilizzano
combustibili gassosi fossili.
Si
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione combinata di
calore/treado ed energia elettrica che ufilizzano combustibili gassosi fossili.
Si
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizione la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione al calce che
producono calore/traddo utilizzando combustibili agssosi fossili.
Si
MODELLO 2: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (DENOMINATORE) – ATTIVITÀ FINANZIARIE GESTITE (STOCK)
– Turnover
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Importi in unità di euro Mitigazione del cambiamento Adattamento al
TOTALE (CCM + CCA) climatico (CCM) cambiamento climatico
(CCA)
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo Percentuale
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del 30,10 0,00% 30,10 0,00%
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota di altre attività economiche allineate
alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al 26.709.287,34 1,37% 26.048.890,42 1,34% 660.396,92 0,03%
denominatore del KPI applicabile 26.709.317,44 1,37% 26.048.920,52 1,34% 660.396,92
MODELLO 2: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (DENOMINATORE) – ATTIVITÀ FINANZIARIE GESTITE (STOCK)
– Capex
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Adattamento al
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Mitigazione del cambiamento
climatico (CCM)
cambiamento climatico
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo (CCA)
Percentuale
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
1
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
2
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
3
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
4
4.733,90 0,01% 4.733,90 0,00%
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
5
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,92 0,00% 0,92
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
6
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota di altre attività economiche allineate
alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
7
denominatore del KPI applicabile
41.203.247,67 2,12% 40.580.859,44 2,08% 622.388,23 0,03%
8
KPI applicabile totale
41.207.982,50 2,12% 40.585.594,27 2,08% 622.388,23 0,03%
MODELLO 3: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (NUMERATORE) – ATTIVITÀ FINANZIARIE GESTITE (STOCK) –
Turnover
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Adattamento al
Mitigazione del cambiamento
cambiamento climatico
climatico (CCM)
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo (CCA)
Percentuale
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
1
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
2
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
3
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
30,10 0,00% 30,10 0,00%
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
4
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
5
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
6
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota di altre attività economiche allineate
7
alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
26.709.287,34 100,00% 26.048.890,42 97,53% 660.396,92 2,47%
8
KPI applicabile totale
26.709.317,44 100,00% 26.048.920,52 97,53% 660.396,92 2,47%
MODELLO 3: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (NUMERATORE) – ATTIVITÀ FINANZIARIE GESTITE (STOCK) –
Capex
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Mitigazione del cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento climatico
Importo Percentuale Importo Percentuale (CCA)
Importo
Percentuale
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
5.667,23 0,01% 5.667,23 0,01%
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
1.630,33 0,00% 1.630,33 0,00%
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
53,29 0,00% 53,29 0,00%
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota di altre attività economiche allineate
alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
41.200.631,65 99,98% 40.578.243,42 98,47% 622.388,23 1,51%
41.207.982,50 100,00% 40.585.594,27 98,49% 622.388,23 1,51%

MODELLO 4: ATTIVITÀ ECONOMICHE AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA MA NON ALLINEATE ALLA TASSONOMIA – ATTIVITÀ FINANZIARIE GESTITE (STOCK) – Turnover

MODELLO 4: ATTIVITÀ ECONOMICHE AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA MA NON ALLINEATE ALLA TASSONOMIA – ATTIVITÀ
FINANZIARIE GESTITE (STOCK) – Turnover
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Mitigazione del cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento climatico
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo (CCA)
Percentuale
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
20.407,67 0,01% 20.407,67 0,00%
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
15.873.735,64 9,80% 15.870.676,35 0,82% 3.059,29 0,00%
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
41.426.199,42 25,57% 41.423.140,13 2,13% 3.059,29 0,00%
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
18.528,09 0,01% 18.528,09 0,00%
Importo e quota di altre attività economiche
ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
104.672.900,37 5,38% 94.887.625,79 4,87% 9.785.274,58 0,50%
Importo e quota totali delle attività economiche
ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
tassonomia al denominatore del KPI applicabile
162.011.771,19 8,32% 152.220.378,02 7,82% 9.791.393,17 0,50%
MODELLO 4: ATTIVITÀ ECONOMICHE AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA MA NON ALLINEATE ALLA TASSONOMIA – ATTIVITÀ
FINANZIARIE GESTITE (STOCK) – Capex Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Mitigazione del cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento climatico
(CCA)
1 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo Percentuale
2 Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
3 Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
5.667,23 0,00% 5.667,23 0,00%
4 Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
23.372.982,79 13,99% 23.369.923,49 1,20% 3.059,29 0,00%
5 Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
607.263,39 0,36% 604.204,10 0,03% 3.059,29 0,00%
6 Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
13.000,54 0,01% 13.000,54 0,00%
7 Importo e quota di altre attività economiche
ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
143.062.055,52 7,35% 133.308.332,60 6,85% 9.753.722,91 0,50%
Importo e quota totali delle attività economiche
ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
8
tassonomia al denominatore del KPI applicabile
167.060.969,46 8,58% 157.301.127,96 8,08% 9.759.841,50 0,50%

MODELLO 5: ATTIVITÀ ECONOMICHE NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA – ATTIVITÀ FINANZIARIE GESTITE (STOCK) – Turnover

MODELLO 5: ATTIVITÀ ECONOMICHE NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA – ATTIVITÀ FINANZIARIE GESTITE (STOCK) – Turnover
Importi in unità di euro
Importo Percentuale
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
1
conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
494.894,25 0,03%
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
2
conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
342.728,95 0,02%
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
3
conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
131.760,05 0,01%
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
4
conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
1.539,68 0,00%
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
5
conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
10,03 0,00%
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
6
conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
494.894,25 0,03%
Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla
7
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6
al denominatore del KPI applicabile
1.756.440.009,03 90,23%
Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili
8
alla tassonomia al denominatore del KPI
applicabile
1.757.905.836,24 90,31%

MODELLO 5: ATTIVITÀ ECONOMICHE NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA – ATTIVITÀ FINANZIARIE GESTITE (STOCK) – Capex

Importi in unità di euro Importo Percentuale
1 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00%
2 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
8.294,33 0,00%
3 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
184.674,10 0,01%
4 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
1.529,65 0,00%
5 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
1,33 0,00%
6 Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00%
7 Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6
al denominatore del KPI applicabile
1.738.163.473,49 89,29%
8 Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili
alla tassonomia al denominatore del KPI
applicabile
1.738.357.972,91 89,30%
Attività legate all'energia nucleare Si/NO
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviuppo, la dimostrazione di impianti innovativi per la
generazione di energia eleffica che producono energia a partire da processi nuclean con una quantra minima di rituit del calo del
combustibile.
No
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizione e l'esercizio sicuro di nuovi impianti nucleari per la generazione di energia
eleftica o calore di processo, anche a fini di feleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno, e miglioramenti
della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili.
ડી
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizoni verso l'espira di impianti nucleari esistenti che generano energia eleftica o calce
di processo, anche per il felerisciilamento o per processi indistrali quali la produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e
miglioramenti della foro sicurezza.
Attività legate ai gas tossili Si/NO
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizione o la gestione di impiani per la produzione di energia eleffica che ultizano
combustibili gassosi fossili.
Si
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizione la riqualificazione e la gestione di impiani di generazione combinata di
calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili.
ડા
L'impresa svolge, finanzia o ha esposizione la riqualificazione e la gestione di impiani di generazione di calce che
producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili.
Si

MODELLO 2: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (DENOMINATORE – ATTIVITÀ FINANZIARIE GESTITE (FLUSSO) – turnover

Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Mitigazione del cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento climatico
(CCA)
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo Percentuale
1 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
2 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
3 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
30,10 0,00% 30,10 0,00%
4 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
5 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
6 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
7 Importo e quota di altre attività economiche allineate
alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
11.981.747,71 2,36% 11.861.383,93 2,34% 120.363,78 0,02%
8 KPI applicabile totale 11.981.777,81 2,36% 11.861.414,03 2,34% 120.363,78 0,02%
MODELLO 2: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (DENOMINATORE – ATTIVITÀ FINANZIARIE GESTITE (FLUSSO)
– capex
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Importi in unità di euro Mitigazione del cambiamento Adattamento al
TOTALE (CCM + CCA) climatico (CCM) cambiamento climatico
(CCA)
Importo e quota dell'attività economica allineata alla Importo Percentuale Importo Percentuale Importo Percentuale
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
1
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
2
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
3
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
4
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
3.030,92 0,01% 3.030,92 0,00%
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
5
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
6
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
4,03% 20.357.455,27 4,02% 64.044,17 0,01%
Importo e quota di altre attività economiche allineate
alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
7
20.421.499,44
denominatore del KPI applicabile
8
KPI applicabile totale
20.424.530,35 4,03% 20.360.486,19 4,02% 64.044,17 0,01%

MODELLO 3: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (NUMERATORE) – ATTIVITÀ FINANZIARIE GESTITE (FLUSSO) – Turnover

Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Mitigazione del cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento climatico
(CCA)
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo Percentuale
1 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
2 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
3 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
30,10 0,00% 30,10 0,00%
4 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
5 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
6 Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
7 Importo e quota di altre attività economiche allineate
alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
11.981.747,71 100,00% 11.861.383,93 99,00% 120.363,78 1,00%
8 KPI applicabile totale 11.981.777,81 100,00% 11.861.414,03 99,00% 120.363,78 1,00%
MODELLO 3: ATTIVITÀ ECONOMICHE ALLINEATE ALLA TASSONOMIA (NUMERATORE) – ATTIVITÀ FINANZIARIE GESTITE (FLUSSO) –
Capex
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali) Adattamento al
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Mitigazione del cambiamento
climatico (CCM)
cambiamento climatico
(CCA)
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
1
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo Percentuale
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
2
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
3
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
4
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
1.040,97 0,01% 1.040,97 0,01%
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
5
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
30,66 0,00% 30,66 0,00%
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
6
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo e quota di altre attività economiche allineate
7
alla tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
denominatore del KPI applicabile
20.423.458,72 99,99% 20.359.414,55 99,68% 64.044,17 0,31%
8
KPI applicabile totale
20.424.530,35 100,00% 20.360.486,19 99,69% 64.044,17 0,31%

MODELLO 4: ATTIVITÀ ECONOMICHE AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA MA NON ALLINEATE ALLA TASSONOMIA – ATTIVITÀ FINANZIARIE GESTITE (FLUSSO) – Turnover

MODELLO 4: ATTIVITÀ ECONOMICHE AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA MA NON ALLINEATE ALLA TASSONOMIA – ATTIVITÀ
FINANZIARIE GESTITE (FLUSSO) – Turnover Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali)
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) Mitigazione del cambiamento
climatico (CCM)
Adattamento al
cambiamento climatico
(CCA)
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
1
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo Percentuale
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
2
sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
3
sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
13.180,03 0,03% 13.180,03 0,00%
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
4
sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
1.773.765,42 3,58% 1.772.970,01 0,35% 795,41 0,00%
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
5
sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
4.017.908,01 8,10% 4.017.112,60 0,79% 795,41 0,00%
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
6
sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
1.707,45 0,00% 1.707,45 0,00%
Importo e quota di altre attività economiche
ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
7
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
Importo e quota totali delle attività economiche
43.788.886,81 8,64% 41.811.123,08 8,25% 1.977.763,73 0,39%
ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
8
tassonomia al denominatore del KPI applicabile
49.595.447,72 9,79% 47.616.093,18 9,40% 1.979.354,54 0,39%

MODELLO 4: ATTIVITÀ ECONOMICHE AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA MA NON ALLINEATE ALLA TASSONOMIA – ATTIVITÀ FINANZIARIE GESTITE (FLUSSO) – Capex

MODELLO 4: ATTIVITÀ ECONOMICHE AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA MA NON ALLINEATE ALLA TASSONOMIA – ATTIVITÀ
FINANZIARIE GESTITE (FLUSSO) – Capex
Importo e quota (presentare le informazioni in importi monetari e percentuali) Mitigazione del cambiamento Adattamento al
Importi in unità di euro TOTALE (CCM + CCA) climatico (CCM) cambiamento climatico
Importo e quota dell'attività economica allineata alla
tassonomia di cui alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
1
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo Percentuale Importo Percentuale Importo Percentuale
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
2
sezione 4.27 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
3
sezione 4.28 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
4
sezione 4.29 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
2.262.423,89 4,34% 2.261.628,48 0,45% 795,41 0,00%
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
5
sezione 4.30 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
349.007,00 0,67% 348.211,59 0,07% 795,41 0,00%
Importo e quota dell'attività economica ammissibile alla
tassonomia ma non allineata alla tassonomia di cui alla
6
sezione 4.31 degli allegati I e II del regolamento delegato
(UE) 2021/2139 al denominatore del KPI applicabile
51,15 0,00% 51,15 0,00%
Importo e quota di altre attività economiche
ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
7
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6 al
49.572.266,66 9,78% 47.541.249,44 9,38% 2.031.017,22 0,40%
Importo e quota totali delle attività economiche
ammissibili alla tassonomia ma non allineate alla
8
tassonomia al denominatore del KPI applicabile
52.183.748,70 10,30% 50.151.140,67 9,90% 2.032.608,03 0,40%

MODELLO 5: ATTIVITÀ ECONOMICHE NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA – ATTIVITÀ FINANZIARIE GESTITE (FLUSSO) – Turnover

Importi in unità di euro Importo Percentuale
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
1
conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
141.934,45 0,03%
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
2
conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
292.358,70 0,06%
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
3
conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
69.963,96 0,01%
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
4
conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
407,74 0,00%
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
5
conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
10,03 0,00%
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
6
conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
141.934,45 0,03%
Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla
7
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6
al denominatore del KPI applicabile
444.430.818,37 87,72%
Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili
8
alla tassonomia al denominatore del KPI
applicabile
445.077.427,70 87,85%
MODELLO 5: ATTIVITÀ ECONOMICHE NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA – ATTIVITÀ FINANZIARIE GESTITE (FLUSSO) – Turnover

MODELLO 5: ATTIVITÀ ECONOMICHE NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA – ATTIVITÀ FINANZIARIE GESTITE (FLUSSO) – Capex

MODELLO 5: ATTIVITÀ ECONOMICHE NON AMMISSIBILI ALLA TASSONOMIA – ATTIVITÀ FINANZIARIE GESTITE (FLUSSO) – Capex
Importi in unità di euro
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 1 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.26 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
Importo Percentuale
0,00 0,00%
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 2 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.27 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
2.317,15 0,00%
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 3 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.28 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
100.059,79 0,02%
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 4 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.29 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
397,70 0,00%
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 5 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.30 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,90 0,00%
Importo e quota dell'attività economica di cui alla riga 6 del
modello 1 che non è ammissibile alla tassonomia
conformemente alla sezione 4.31 degli allegati I e II del
regolamento delegato (UE) 2021/2139 al denominatore
del KPI applicabile
0,00 0,00%
Importo e quota di altre attività economiche non ammissibili alla
tassonomia non incluse nelle righe da 1 a 6
al denominatore del KPI applicabile
433.943.598,63 85,65%
Importo e quota totali delle attività economiche non ammissibili
alla tassonomia al denominatore del KPI
applicabile
434.046.374,17 85,67%

12.8 Altre informazioni sulla sostenibilità

Il Gruppo Banco Desio integra la rendicontazione di sostenibilità con informazioni utili a meglio rappresentare ai propri stakeholder, tra cui le agenzie di rating, il proprio impegno per la sostenibilità.

12.8.1 Ulteriori aspetti di Governance

Partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, individuate come indicatori dell'efficacia complessiva del Consiglio, per garantirne la responsabilità e l'allineamento con l'operatività del Gruppo:

Unità di
misura
31.12.2024
Partecipazione media alle riunioni di CdA % 98%
Presenza minima alle riunioni di CdA % La presenza minima alle singole riunioni è 6
(quorum), corrispondente al 54,5%. Non
e
previsto un minimo annuale.

12.8.2 Trasparenza fiscale GRI 207-1 / 207-2 / 207-3 / 207-4

Il Consiglio di Amministrazione ha definito tra i principi di condotta del Gruppo la diffusione di una cultura aziendale improntata ai valori di onestà e di integrità e al principio di legalità. In considerazione della giurisdizione fiscale in cui opera, i principi che ispirano l'operatività del Gruppo Banco Desio nella gestione della variabile fiscale sono:

  • agire secondo i valori dell'onestà e dell'integrità, consapevole che il gettito derivante dai tributi costituisce una delle principali fonti di contribuzione allo sviluppo economico e sociale del Paese;
  • operare nel rispetto delle norme fiscali applicabili e interpretarle in modo da gestire responsabilmente il rischio fiscale, ponendosi nella condizione di soddisfare gli interessi di tutti gli stakeholder e di garantire positivi effetti reputazionali;
  • mantenere un rapporto collaborativo e trasparente con l'autorità fiscale, assicurando a quest'ultima la piena comprensione dei fatti sottesi all'applicazione delle norme fiscali; in caso di dubbi sostanziali nell'applicazione delle norme fiscali, è prassi costante la presentazione di appositi interpelli all'Agenzia delle Entrate per conoscere in via preventiva l'interpretazione da parte dell'Amministrazione finanziaria;
  • considerare le imposte come un costo dell'attività d'impresa che, come tale, deve essere gestito nel rispetto del principio di legalità, con l'obiettivo di salvaguardare il patrimonio sociale e di perseguire l'interesse primario della creazione di valore per gli stakeholder in un orizzonte di medio-lungo periodo.

Si evidenzia che in data 31 dicembre 2024, il Banco Desio ha presentato istanza per accedere al regime di Adempimento Collaborativo o di "Cooperative compliance" istituito con il Decreto Legislativo 5 agosto 2015, n. 128, rubricato "Disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente, in attuazione degli articoli 5, 6 e 8, comma 2, della legge 11 marzo 2014, n. 23" (Dlgs 128/2015). Detto regime è riservato ai contribuenti dotati di un efficace sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale, inteso quale rischio di operare in violazione di norme di natura fiscale o in contrasto con i principi o con le finalità dell'ordinamento tributario ("Tax Control Framework" o "TCF").

A tale proposito, il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 19 dicembre 2024 ha deciso di adottare una "Policy di Strategia Fiscale" fondata sui valori che si traducono nel perseguimento di due obiettivi strategici:

  • determinare e liquidare in modo corretto e tempestivo le imposte dovute tanto quelle a carico del Gruppo, quanto quelle applicate per conto dell'Amministrazione finanziaria – considerando che, attraverso di esse, il Gruppo contribuisce ai bisogni e al benessere della collettività;
  • controllare e presidiare il rischio fiscale, ossia gestire e contenere il rischio di incorrere nella violazione di norme tributarie o nell'abuso dei principi e delle finalità dell'ordinamento tributario, con i conseguenti effetti sia patrimoniali, sia reputazionali.

In considerazione degli obiettivi sopra citati, i princìpi di condotta che guidano il Gruppo Banco Desio nella gestione fiscale sono i seguenti:

agire secondo i valori dell'onestà e dell'integrità, consapevole che il gettito derivante dai tributi costituisce una delle principali fonti di contribuzione allo sviluppo economico e sociale del Paese;

  • promuovere e garantire all'interno dell'organizzazione condotte improntate alla trasparenza, onestà, correttezza e rispetto della normativa ispirate al Codice Etico del Gruppo e al Codice di Condotta che definisce gli impegni che reciprocamente assumono l'Agenzia delle entrate e i contribuenti ammessi al regime di adempimento collaborativo;
  • operare nel rispetto delle norme fiscali applicabili e interpretarle nel rispetto della lettera e dello spirito e scopo delle disposizioni, in modo da gestire responsabilmente il rischio fiscale, ponendosi nella condizione di soddisfare gli interessi di tutti gli stakeholder e di garantire positivi effetti reputazionali;
  • mantenere un rapporto collaborativo e trasparente con l'autorità fiscale, assicurando a quest'ultima, la piena comprensione dei fatti sottesi all'applicazione delle norme fiscali; in caso di dubbi sostanziali nell'applicazione delle norme fiscali, è prassi costante la presentazione di appositi interpelli all'Agenzia delle Entrate per conoscere in via preventiva l'interpretazione da parte dell'Amministrazione finanziaria;
  • considerare le imposte tanto quelle corrisposte come contribuente, quanto quelle raccolte come sostituto d'imposta per conto dell'Erario – come una forma di contribuzione ai bisogni delle collettività in cui il Gruppo opera che, come tale, deve essere gestito nel rispetto del principio di legalità, con l'obiettivo di salvaguardare il patrimonio sociale e di perseguire l'interesse primario della creazione di valore per gli stakeholder in un orizzonte di medio-lungo periodo.

I componenti del Consiglio di Amministrazione, i dirigenti nonché i dipendenti e i collaboratori di Banco Desio e del Gruppo Banco Desio, laddove direttamente o indirettamente coinvolti nei processi che possono avere effetti fiscali, attuano i principi di condotta richiamati.

Il Tax Control Framework sarà inserito nel sistema integrato di governo aziendale e di controllo interno in essere per obblighi normativi cui è soggetta la Banca ed in particolare nei:

  • processi di compliance fiscale, adottati ai fini della normativa di vigilanza bancaria (Circolare n. 285 di Banca d'Italia);
  • sistema di controllo sull'informativa finanziaria (Dirigente Preposto);
  • modello di organizzazione adottato in conformità all'articolo 6 del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 (Modello 231).

Il Gruppo è dotato di un Modello di organizzazione, gestione e controllo (MOG 231), aggiornato periodicamente a seguito dell'introduzione di nuovi reati presupposto, tra i quali figurano i "reati tributari".

In particolare, la Funzione Compliance ha il compito di prevenire il rischio di non conformità fiscale, garantendo l'adeguatezza delle procedure e dei processi interni atti a evitare/gestire il rischio fiscale e a minimizzare le conseguenze sanzionatorie e reputazionali conseguenti alla non corretta applicazione della normativa tributaria. Si precisa, altresì, che ai sensi della Circolare di Banca d'Italia n. 285/2013, è individuato nell'Area Fiscalità il Presidio Specialistico di Compliance Fiscale con attribuzione di specifica attività di controllo di secondo livello.

Nell'ambito dei ruoli del Consiglio di Amministrazione si segnalano, inoltre:

  • la nomina del responsabile del Presidio Specialistico di Compliance Fiscale;
  • l'approvazione della Policy di Compliance di Gruppo;
  • definizione e ricezione da parte della funzione Compliance dei flussi informativi volti ad assicurare la piena conoscenza e governabilità del rischio di non conformità fiscale;
  • ricezione della relazione annuale della Funzione Compliance, che comprende la valutazione annuale del Responsabile del Presidio Specialistico Fiscale per le attività svolte in merito alle attività di Compliance fiscale assegnategli.

Come presidio Specialistico di Compliance fiscale, l'Area Fiscalità svolge principalmente le seguenti attività:

  • analizza la normativa di maggior impatto e invia alle funzioni competenti gli alert normativi in materia fiscale;
  • garantisce la conformità della normativa interna alla normativa fiscale esterna e monitora gli interventi di adeguamento alle nuove disposizioni normative;
  • verifica la conformità degli adempimenti relativi agli obblighi tributari e propone eventuali interventi correttivi in caso di non conformità operativa;
  • richiede pareri alle Autorità Tributarie competenti in caso di situazioni complesse;
  • fornisce il parere fiscale nell'ambito del processo di New Product Approval.

Il Presidio Specialistico di Compliance Fiscale svolge nel continuo i seguenti principali controlli specifici, anche avvalendosi della metodologia campionaria:

  • a) Per le operazioni effettuate dalle società del Gruppo presidia:
    • le operazioni che potrebbero avere un fine prevalentemente elusivo;
    • l'applicazione delle regole FATCA e CRS88 per gli aspetti dichiarativi;
    • le concessioni di credito che potrebbero essere finalizzate a far conseguire indebiti benefici fiscali al richiedente;
    • le eventuali situazioni di abuso di diritto che possano esporre le società del Gruppo a rischi sanzionatori e reputazionali, di concerto con la funzione di Compliance;
    • il corretto adempimento di tutti gli obblighi tributari di competenza dell'Area Fiscalità, secondo la normativa fiscale di riferimento;
    • la dichiarazione dei redditi delle società del Gruppo al fine di verificare che sia veritiera e che sia supportata da idonea documentazione;
    • l'effettiva esistenza delle operazioni sottostanti alle fatturazioni delle società del Gruppo;
    • la tenuta conforme dei documenti contabili di cui è obbligatoria la conservazione a fini fiscali;
    • il corretto versamento delle ritenute e dell'IVA per quanto riguarda gli importi ed i termini previsti;
    • la correttezza delle compensazioni eventualmente eseguite.
  • b) Per le operazioni effettuate con la clientela presidia:
    • la conformità e la coerenza rispetto la normativa fiscale;
    • l'insussistenza di situazioni di abuso di diritto che possano esporre il Gruppo a rischi sanzionatori e reputazionali;
    • eventuali operazioni per le quali vi sia il sospetto di violazione o elusione della normativa fiscale da parte del cliente.

Il Responsabile dell'Area Fiscalità, previa condivisione con il Responsabile della Direzione Amministrazione e Affari Generali, relaziona il top management e gli Organi aziendali sulle questioni più rilevanti relative alla gestione della variabile fiscale e annessi rischi, fermo restando il ruolo della funzione di compliance di coordinamento e supervisione delle attività rivolte dal presidio specialistico.

I ruoli e le responsabilità nel processo di gestione della fiscalità sono chiaramente attribuiti, con adeguato rispetto dei principi di separatezza e di escalation delle decisioni. Viene assicurato che l'Area Fiscalità sia dotata di risorse (umane, materiali, finanziarie) e di rilevanza organizzativa idonee a garantire lo svolgimento delle relative funzioni. Adeguate soluzioni tecnologiche massimizzano qualità e accuratezza dei dati che supportano la gestione della fiscalità e le relative dichiarazioni.

Rendicontazione Paese per Paese

Tutte le società del Gruppo Banco Desio sono residenti in Italia e operano quindi nell'ambito dell'unica giurisdizione fiscale italiana. Il gettito fiscale del Gruppo Banco Desio relativo al totale delle imposte sul reddito pagate (in base al criterio di cassa) nell'anno 2024 è pari a 45.089 migliaia di euro invece negli anni precedenti tale gettito era stato pari a 27.507 migliaia di euro nel 2023 e a 13.528 migliaia di euro nel 2022. Le minori imposte pagate negli anni 2022 e 2023 sono principalmente dovute ai crediti per imposte correnti per acconti versati negli esercizi precedenti che sono stati utilizzati in compensazione ai versamenti dovuti.

Le informazioni riportate nella tabella seguente sono estratte (ove applicabile) dal Bilancio Consolidato del Gruppo Banco Desio al 31 dicembre 2024 e sono state predisposte adottando le indicazioni fornite nel Provvedimento con Prot. 275956 del 28 novembre 2017 dell'Agenzia delle Entrate "Modalità di presentazione della rendicontazione paese per paese".

Per il dettaglio delle società rientranti nel perimetro di consolidamento si rinvia a quanto già indicato nella sezione "12.1.1 Nota metodologica e approccio al reporting" e per le attività principali delle singole entità si rinvia alla sezione "12.1.3 Strategia e modello aziendale di sostenibilità".

88 Il FATCA (Foreign Account Tax Compliance Act) è un accordo sottoscritto da Italia e Stati Uniti che prevede lo scambio di informazioni finanziarie per contrastare l'evasione fiscale internazionale, in particolare quella relativa a cittadini e residenti statunitensi attraverso conti correnti detenuti presso le istituzioni finanziarie italiane e quella relativa a residenti italiani tramite conti correnti presso le istituzioni finanziarie statunitensi. Anche il CRS (Common Reporting Standard) e la Direttiva 2014/107/UE del Consiglio (DAC2) rientrano nell'ambito degli accordi per lo scambio automatico internazionale delle informazioni finanziarie, questa volta però riguardante i Paesi Ocse e dell'Unione Europea.

Giurisdizione fiscale: Italia
Importi in migliaia di euro 31.12.2024 31.12.2023
Numero dei dipendenti 2.535 2.391
Ricavi (1) 932.951 866.838
Ricavi da operazioni infragruppo con altre
Giurisdizioni fiscali
-
Utile/Perdita al lordo delle imposte (2) 187.730 209.123
Attività materiali 230.253 230.994
Imposte sul reddito versate (criterio per cassa) 45.089 27.507
Imposte sul reddito correnti maturate (2) (34.051) (36.360)

Si precisa che:

(1) Il saldo dei Ricavi è valorizzato applicando le indicazioni di cui al Provvedimento Prot.275956/2017 dell'Agenzia delle Entrate, secondo cui "Per le banche e gli altri enti creditizi e finanziari si considerano Ricavi il valore del margine di intermediazione esposto in conto economico, incrementato della voce "interessi passivi e oneri assimilati" e "Commissioni Passive". Il dato a livello consolidato è costituito dalla somma aggregata delle Voci di Conto Economico indicate delle singole Entità del Gruppo.

Si evidenzia che alla fine dell'esercizio 2024 le passività fiscali, pari a 1.151 migliaia di euro, differiscono dalle imposte sul reddito correnti maturate e registrate a conto economico per effetto dei crediti pregressi e degli acconti versati.

Policy Descrizione dei contenuti principali,
obiettivi generali, quali impatti rischi
e
opportunità
si
riferisce,
monitoraggio
Perimetro di
applicazione
Funzione
Responsabile
Norme
e
iniziative di terzi
che azienda si
impegna
a
rispettare
Descrizione
degli
stakeholder
interessati
dalla
politica
Modalità di
divulgazione
Policy
di
Strategia Fiscale
Approccio
alla
trasparenza
fiscale;
Governance fiscale, controllo e
gestione del rischio;
Coinvolgimento degli stakeholder
e
gestione
delle
loro
preoccupazioni in materia fiscale.
Gruppo Area Fiscalità
Approvato in
CdA in data
19 dicembre
2024
Dlgs 128/2015 Autorità
fiscali,
collettività
Sito
istituzionale/
Intranet
aziendale

12.8.3 Altre informazioni sul Capitale umano

Si riportano di seguito ulteriori metriche legate al capitale umano del Gruppo, che permettono da un lato di analizzare ulteriormente l'impegno della Banca verso la parità di genere nei diversi ruoli e livelli di responsabilità, dall'altro di approfondire l'attrattività del Gruppo verso l'esterno e i processi di mobilità interna delle carriere per trattenere i talenti:

(2) Il saldo dell'Utile/Perdita al lordo delle imposte e quello delle Imposte sul reddito correnti maturate è costituito dalla somma aggregata rispettivamente dei risultati ante imposte e delle imposte correnti delle singole Entità del Gruppo.

Unità di
misura
31.12.2024
Costo medio di assunzione / FTE 13.239.47
Percentuale di donne in ruoli di responsabilità in funzioni
commerciali (escluse funzioni HR, IT, Legal etc.)
0.23
Percentuale di donna in posizioni STEM (Science, Technology,
Engineering & Mathematics)
% 0.03
Numero di assunzioni dei dipendenti divisi per ruolo
(dirigenti/quadri e aree professionali), per fasce d'el'a (meno di 30,
da 30 a 50, oltre 50) e per genere
Donne Uomini Meno di 30
anni
Tra 30 e 50 anni Oltre 50 anni
Dirigenti Nr. 2 3 O 4
Quadri Nr. 22 31 2 રૂકે 13
Aree Professionali Nr. 24 18 30 12 0
Tasso di assunzione dei dipendenti diviso per ruolo (dirigenti/quadri
e aree professionali), per fasce d'età (meno di 30, da 30 a 50, oltre
50 e per genere
Donne Uomini Meno di 30
anni
Tra 30 e 50 anni Oltre 50 anni
Dirigenti 40% 12% 0% 17% 16%
Quadri % 5% 4% 67% 8% 2%
Aree Professionali ళా 3% 3% 34% 2% 0%
Numero di posizioni aperte coperte da candidati interni diviso per
ruolo (dirigenti/quadri e aree professionali), per fasce d'età (meno
di 30, da 30 a 50, oltre 50) e per genere
Donne Uomini Meno di 30
anni
Tra 30 e 50 anni Oltre 50 anni
Dirigenti Nr.
Quadri Nr. 1
Aree Professionali Nr.
Percentuale di posizioni aperte coperte da candidati interni diviso
per ruolo [dirigenti/quadri e aree professionali], per fasce d'età
(meno di 30, da 30 a 50, oltre 50) e per genere
Donne Uomini Meno di 30
anni
Tra 30 e 50 anni Oltre 50 anni
Dirigenti 96 -
Quadri જુવ 100%
Aree Professionali

Il seguente indicatore, inoltre, consente di analizzare l'investimento per la formazione della propria forza lavoro, necessario per rimanere competitivi nell'attrarre e trattenere talenti:

Unità di
misura
31.12.2024
Ammontare medio speso per la formazione e lo sviluppo del
personale dipendente per FTE diviso per ruolo (dirigenti/quadri e aree
professionali), per fasce d'età (meno di 30, da 30 a 50, oltre 50) e per
genere
Donne Uomini Meno di 30
anni
Tra 30 e 50 anni Oltre 50 anni
Dirigenti 165.656 37.649 O 38.265 165.040
Quadri 2.129 978 8 1.053 2.047
Aree Professionali 1.306 1.697 202 1.773 1.029

I seguenti indicatori, invece, sono legati a valutare maggiormente le condizioni dei dipendenti e sviluppare politiche per attrarre, trattenere e sviluppare i migliori dipendenti:

Unità di
misura
31.12.2024
% di dipendenti che ha partecipato alla survey annuale (numero
dipendenti che ha partecipato alla survey/numero totale
dipendenti)
88 8497
iasso di assenteismo % 9%
numero di settimane retribuite in mento al congedo parentale per la
persona che presta assistenza primaria (persona principalmente
responsabile della cura e dell'educazione del bambino]
numero di settimane retribuite in mento al congedo parentale per la
persona che presta assistenza non primaria (persona con
responsabilità genitoriale su un bambino che non ha la responsabilità
primaria della cura e dell'educazione del bambino)
Nr. Il congedo parentale che
spetta ai genitori dopo la
maternità obbligatoria e fino ai
12 anni del figlio prevedono un
periodo totale di 9 mesi,
utilizzabili anche a ore.
Il totale può essere così
utilizzato:
- 3 mesi dalla madre
- 3 mesi dal padre
- i restanti 3 mesi posson essere
utilizzati sia dalla madre che
dal padre

89 Si basa sul numero totale di giorni persi a causa di assenteismo di qualsiasi tipo, non solo a causa di infortuni o malattie professionali. Ciò include i giorni di malattia individuali dovuti a malattie minori (ad esempio raffreddore, febbre e influenza), nonché i giorni personali presi per motivi non dichiarati. Non comprende le assenze programmate o consentite quali ferie, tempo di studio, congedi di maternità o paternità, ecc. Il dato è così calcolato: [Numero di giorni di assenza nel periodo contabile / Giorni totali previsti di lavoro nel periodo contabile] x 100.

89

12.8.4 Adesioni alle iniziative

Si evidenzia, infine, che Banco Desio aderisce, oltre alle iniziative già descritte, anche a:

  • alla Carta per valorizzare la diversità di genere promossa da ABI il 19 giugno 2019 e denominata "Donne in banca". Tale strumento ha l'obiettivo di rafforzare la diversità di genere" quale risorsa chiave per lo sviluppo, la crescita sostenibile e la creazione di valore;
  • all'Associazione di imprese "Valore D", costituita da oltre 320 associate, per un totale di più di due milioni di dipendenti e un giro d'affari aggregato di oltre 500 miliardi di euro, che da oltre dieci anni si impegna per l'equilibrio di genere e per una cultura inclusiva nelle organizzazioni e nel nostro Paese;
  • a "STEAMiamoci", progetto volto a ridurre il gap di genere nelle professioni scientifiche e tecnologiche, sostenere l'importanza delle donne nel tessuto culturale e produttivo e trovare misure per aumentarne incidenza e valore.

Il 4 novembre 2024 si è tenuta la sesta edizione del "Premio al Report di Sostenibilità", organizzato dal Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell'Università degli Studi di Pavia con il patrocinio della Società Italiana dei Docenti di Ragioneria e di Economia Aziendale (SIDREA) e la collaborazione dei seguenti partner tecnici: Banco di Desio e della Brianza, STEAMiamoci e LSEG.

L'evento "Premio al Report di Sostenibilità" è nato nel 2019 dall'idea di riconoscere l'impegno e premiare le aziende italiane sulla base delle loro dichiarazioni non finanziarie o, più in generale, della reportistica di sostenibilità. L'importanza delle dichiarazioni non finanziarie nasce dall'esigenza di trasmettere a diversi gruppi di stakeholder informazioni relative a temi di carattere non finanziario, come, per esempio, temi ambientali, sociali e di governance aziendale. Tali tematiche assumono un ruolo ancora più rilevante alla luce della nuova Direttiva Europea CSRD, che prevede un ampliamento del campione di aziende soggette ad obbligo normativo, nonché una revisione degli standard e dei contenuti di rendicontazione della sostenibilità.

L'evento ha avuto come obiettivo la diffusione della cultura della rendicontazione di performance non finanziarie per la promozione di azioni sostenibili. Ha voluto anche contribuire alla divulgazione di principi, elementi e concetti fondamentali che possano rappresentare gli standard di riferimento legati alla comunicazione non finanziaria per consolidare una cultura d'impresa sostenibile.

I report sottoposti alla valutazione sono stati suddivisi in tre categorie di aziende, per ognuna delle quali sono state selezionate tre aziende d'eccellenza. Come l'anno scorso, anche quest'anno è stata inoltre mantenuta una sezione specifica del Premio sulle tematiche di Diversity & Inclusion, in collaborazione con STEAMiamoci di Confindustria.

12.8.5 Riconoscimenti

Si evidenzia, infine, l'impegno che Banco Desio pone nell'affiancare i clienti e nel curare i rispettivi bisogni è stato premiato dall'Istituto Qualità e Finanza insieme al settimanale economico de La Repubblica, Affari & Finanza. Anche nel 2024, Banco Desio è stato confermato tra i Migliori Gestori Patrimoniali Classic e Green. La valutazione si è basata su quattro ambiti distinti: "Organizzazione", "Orientamento al cliente", "Qualità del Portafoglio" e "Trasparenza".

12.9 Attestazione ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5-ter, del D.lgs. 58/1998

-

12.10 Attestazione della società di revisione ai sensi dell'art.14-bis del D.lgs. 39/2010

-

-

-

-

-

-


    -

-

-

Schemi del bilancio consolidato

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

ATTIVO

Variazioni
Voci dell'attivo 31.12.2024 31.12.2023 assolute %
10. Cassa e disponibilità liquide 1.019.658 1.655.187 (635.529) -38,4%
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 198.902 159.275 39.627 24,9%
a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione 9.213 7.898 1.315 16,6%
c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 189.689 151.377 38.312 25,3%
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
1.000.061 835.465 164.596 19,7%
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 15.468.174 14.888.148 580.026 3,9%
a) Crediti verso banche 955.533 862.934 92.599 10,7%
b) Crediti verso clientela 14.512.641 14.025.214 487.427 3,5%
50. Derivati di copertura 12.578 21.431 (8.853) -41,3%
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura
generica (+/-)
1.661 (4.073) 5.734 n.s.
70. Partecipazioni 5.134 5.015 119 2,4%
90. Attività materiali 230.253 230.994 (741) -0,3%
100. Attività immateriali 42.016 41.619 397 1,0%
di cui:
- avviamento 15.322 15.322 - -
110. Attività fiscali 105.062 119.269 (14.207) -11,9%
a) correnti 13.679 527 13.152 n.s.
b) anticipate 91.383 118.742 (27.359) -23,0%
130. Altre attività 549.960 602.925 (52.965) -8,8%
Totale dell'attivo 18.633.459 18.555.255 78.204 0,4%

PASSIVO

Variazioni
Voci del passivo e del patrimonio netto 31.12.2024 31.12.2023 assolute %
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 16.664.203 16.795.988 (131.785) -0,8%
a) Debiti verso banche 798.673 2.026.522 (1.227.849) -60,6%
b) Debiti verso clientela 13.280.657 12.489.018 791.639 6,3%
c) Titoli in circolazione 2.584.873 2.280.448 304.425 13,3%
20. Passività finanziarie di negoziazione 1.954 1.750 204 11,7%
40. Derivati di copertura 19.287 14.556 4.731 32,5%
60. Passività fiscali 12.017 11.765 252 2,1%
a) correnti 1.151 3.498 (2.347) -67,1%
b) differite 10.866 8.267 2.599 31,4%
80. Altre passività 384.969 294.451 90.518 30,7%
90. Trattamento di fine rapporto del personale 19.646 19.364 282 1,5%
100. Fondi per rischi e oneri 83.289 63.352 19.937 31,5%
a) impegni e garanzie rilasciate 3.531 4.096 (565) -13,8%
c) altri fondi per rischi e oneri 79.758 59.256 20.502 34,6%
120. Riserve da valutazione 12.633 3.178 9.455 297,5%
150. Riserve 1.228.157 1.023.638 204.519 20,0%
160. Sovrapprezzi di emissione 16.145 16.145 - -
170. Capitale 70.693 70.693 - -
180. Azioni Proprie (-) (5.625) - (5.625) 0,0%
190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 548 14 534 n.s.
200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 125.543 240.361 (114.818) -47,8%
Totale del passivo e del patrimonio netto 18.633.459 18.555.255 78.204 0,4%

I saldi esposti nello schema del passivo di stato patrimoniale e nelle relative tabelle di dettaglio per il periodo di confronto includono gli effetti derivanti dalla riclassifica dei debiti di talune operazioni di cartolarizzazione (cfr. nota esplicativa "Comparabilità degli schemi del bilancio" riportata nella Parte generale delle Politiche contabili).

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Variazioni
Voci 31.12.2024 31.12.2023 assolute %
10. Interessi attivi e proventi assimilati 650.157 598.209 51.948 8,7%
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 459.856 412.126 47.730 11,6%
20. Interessi passivi e oneri assimilati (266.099) (237.078) (29.021) 12,2%
30. Margine di interesse 384.058 361.131 22.927 6,3%
40. Commissioni attive 221.720 216.846 4.874 2,2%
50. Commissioni passive (14.341) (12.079) (2.262) 18,7%
60. Commissioni nette 207.379 204.767 2.612 1,3%
70. Dividendi e proventi simili 752 600 152 25,3%
80.
90.
Risultato netto dell'attività di negoziazione
Risultato netto dell'attività di copertura
3.914 4.397 (483) -11,0%
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 198 4.275 (4.077) -95,4%
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 5.640
1.807
(5.624)
(8.188)
11.264
9.995
n.s.
n.s.
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva 3.750 2.020 1.730 85,6%
c) passività finanziarie 83 544 (461) -84,7%
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico
(5.236) (7.837) 2.601 -33,2%
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (5.236) (7.837) 2.601 -33,2%
120. Margine di intermediazione 596.705 561.709 34.996 6,2%
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: (42.019) (58.623) 16.604 -28,3%
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (42.071) (58.614) 16.543 -28,2%
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
52 (9) 61 n.s.
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni 6 88 (82) -93,2%
150. Risultato netto della gestione finanziaria 554.692 503.174 51.518 10,2%
180. Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 554.692 503.174 51.518 10,2%
190. Spese amministrative: (385.237) (351.810) (33.427) 9,5%
a) spese per il personale (235.101) (205.594) (29.507) 14,4%
b) altre spese amministrative (150.136) (146.216) (3.920) 2,7%
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (4.368) (8.420) 4.052 -48,1%
a) impegni per garanzie rilasciate 486 (300) 786 n.s.
b) altri accantonamenti netti (4.854) (8.120) 3.266 -40,2%
210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (18.838) (17.998) (840) 4,7%
220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (4.582) (4.044) (538) 13,3%
230. Altri oneri/proventi di gestione 44.963 83.269 (38.306) -46,0%
240. Costi operativi (368.062) (299.003) (69.059) 23,1%
250. Utili (Perdite) delle partecipazioni 501 192 309 160,9%
260. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e
immateriali
(120) (160) 40 -25,0%
290. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 187.011 204.203 (17.192) -8,4%
300. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (65.114) (61.867) (3.247) 5,2%
310. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 121.897 142.336 (20.439) -14,4%
320. Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte 2.959 98.025 (95.066) -97,0%
330. Utile (Perdita) d'esercizio 124.856 240.361 (115.505) -48,1%
340. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi (687) - - n.s.
350. Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo 125.543 240.361 (114.818) -47,8%
31.12.2024 31.12.2023
Utile base per azione (euro) 0,94 1,79
Utile diluito per azione (euro) 0,94 1,79

I saldi esposti nello schema di conto economico e nelle relative tabelle di dettaglio per il periodo di confronto sono stati riesposti per (i) la modifica del criterio di esposizione del costo ammortizzato applicato dalla controllata Fides al fine di renderlo omogeneo rispetto al metodo dell'interesse effettivo adottato dalla Capogruppo e (ii) per gli effetti derivanti dalla riclassifica dei debiti di talune operazioni di cartolarizzazione (cfr. nota esplicativa "Comparabilità degli schemi del bilancio" riportata nella Parte generale delle Politiche contabili).

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA

Voci 31.12.2024 31.12.2023
10. Utile (Perdita) d'esercizio 124.856 240.361
Altri componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva - (1.074)
50. Attività materiali - (28)
70. Piani a benefici definiti 13 (70)
Altri componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
150. Attività finanziarie (diverse da titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
9.434 17.540
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (1) 2
200. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 9.446 16.370
210. Redditività complessiva (Voce 10+200) 134.302 256.731
220. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi (696) -
230. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 134.998 256.731

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2024

Allocazione Variazioni dell'esercizio
2.2023
Esistenze al 31.1
risultato esercizio
precedente
Operazioni sul patrimonio netto
Modifica saldi apertura Esistenze al 01.01.2024 Riserve Dividendi e altre
destinazioni
Variazioni di riserve missione nuove azioni
E
Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria
dividendi
menti di
capitale
Variazione stru
Derivati su proprie azioni Stock options Variazioni interessenze
partecipative
mplessiva
2.2024
monio netto del
2.2024
esercizio 31.1
Redditività co
Patri
gruppo al 31.1 monio netto di terzi al
2.2024
31.1
Patri
Capitale:
a) azioni ordinarie 70.693 - 70.693 - - - - - - - - - - - 70.693 -
b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - - - -
Sovrapprezzi di
emissione
16.145 - 16.145 - - - - - - - - - - - 16.145 -
Riserve:
a) di utili 1.008.099 - 1.008.099 202.653 - (60) - - - - - - - - 1.210.692 -
b) altre 15.553 - 15.553 2.317 - (73) - - - - - - 912 - 17.465 1.244
Riserve da valutazione: 3.178 - 3.178 - - - - - - - - - - 9.446 12.633 (9)
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie - - - - - - - (5.625) - - - - - - (5.625) -
Utile (Perdita)
d'esercizio
240.361 - 240.361 (204.970) (35.391) - - - - - - - - 124.856 125.543 (687)
Patrimonio netto del
gruppo
1.354.015 - 1.354.015 - (35.391) (123) - (5.625) - - - - (328) 134.998 1.447.546 -
Patrimonio netto di terzi 14 - 14 - - (10) - - - - - - 1.240 (696) - 548

La voce "Azioni Proprie" espone il saldo delle azioni proprie detenute dalla Capogruppo alla data di riferimento del presente documento riacquistate in esecuzione del "Programma di acquisto azioni proprie" avviato in data 30 luglio 2024 a seguito dell'approvazione da parte dell'Assemblea degli azionisti del 18 aprile 2024, che ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione a effettuare atti di acquisto di azioni proprie per un esborso complessivo di massimi Euro 20,2 milioni. Al 31 dicembre 2024 la Capogruppo detiene in portafoglio n. 1.038.006 azioni proprie.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023

Allocazione Variazioni dell'esercizio
Esistenze al 01.01.2023 risultato esercizio
precedente
Operazioni sul patrimonio netto
2.2022
Esistenze al 31.1
Modifica saldi apertura Riserve Dividendi e altre
destinazioni
Variazioni di riserve missione nuove azioni
E
Acquisto azioni proprie Distribuzione straordinaria
dividendi
menti di
capitale
Variazione stru
Derivati su proprie azioni Stock options Variazioni interessenze
partecipative
mplessiva
2.2023
esercizio 31.1
Redditività co
2.2023
monio netto del
gruppo al 31.1
Patri
monio netto di terzi al
2.2023
31.1
Patri
Capitale:
a) azioni ordinarie 70.693 - 70.693 - - - - - - - - - - - 70.693 -
b) altre azioni
Sovrapprezzi di
emissione
-
16.145
-
-
-
16.145
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
16.145
-
-
Riserve:
a) di utili 945.133 - 945.133 61.733 - 1.233 - - - - - - - - 1.008.099 -
b) altre 22.226 - 22.226 (6.726) - 53 - - - - - - - - 15.539 14
Riserve da valutazione: (13.192) - (13.192) - - - - - - - - - - 16.370 3.178 -
Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - - - -
Azioni proprie - - - - - - - - - - - - - - - -
Utile (Perdita) d'esercizio 81.463 - 81.463 (55.007) (26.456) - - - - - - - - 240.361 240.361 -
Patrimonio netto del
gruppo
1.122.454 - 1.122.454 - (26.456) 1.286 - - - - - - - 256.731 1.354.015 -
Patrimonio netto di terzi 14 - 14 - - - - - - - - - - - - 14

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO – METODO DIRETTO

31.12.2024 31.12.2023
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 174.148 246.967
- interessi attivi incassati (+) 615.429 572.028
- interessi passivi pagati (-) (263.369) (233.882)
- dividendi e proventi simili (+) 752 600
- commissioni nette (+/-) 204.864 202.983
- spese per il personale (-) (244.601) (202.594)
- premi netti incassati (+)
- altri proventi/oneri assicurativi (+/-)
- altri costi (-) (163.992) (154.786)
- altri ricavi (+) 85.233 123.218
- imposte e tasse (-) (63.127) (61.867)
- costi/ricavi relativi alle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale(+/-) 2.959 1.267
2. Liquidità generata (assorbita) dalle attività finanziarie (716.127) (188.535)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione (2.401) 18.584
- attività finanziarie designate al fair value
- altre attività valutate obbligatoriamente al fair value (43.561) (45.172)
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività (153.765) 34.088
complessiva
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (598.534) (234.141)
- altre attività 82.134 38.106
3. Liquidità generata (assorbita) dalle passività finanziarie (20.803) 688.695
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (132.787) 706.737
- passività finanziarie di negoziazione 204 (2.380)
- passività finanziarie designate al fair value
- altre passività 111.780 (15.662)
Liquidità netta generata (assorbita) dall'attività operativa (A) (562.782) 747.127
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 26 96.759
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività materiali 26 1
- vendite di attività immateriali
- vendite di società controllate e di rami d'azienda - 96.758
2. Liquidità assorbita da (35.248) (45.009)
- acquisti di partecipazioni - (149)
- acquisti di attività materiali (8.588) (15.858)
- acquisti di attività immateriali (4.969) (25.700)
- acquisti di società controllate e di rami d'azienda (21.691) (3.302)
Liquidità netta generata (assorbita) dall'attività d'investimento (B) (35.222) 51.750
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie (5.625) -
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità (35.391) (26.456)
- vendita/acquisto di controllo di terzi
Liquidità netta generata (assorbita) dall'attività di provvista (C) (41.016) (26.456)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA (ASSORBITA) NELL'ESERCIZIO (A+B+C) (639.020) 772.421

RICONCILIAZIONE

31.12.2024 31.12.2023
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 1.655.187 879.593
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (639.020) 772.421
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi 3.491 3.173
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 1.019.658 1.655.187

Nota integrativa consolidata

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 PARTE GENERALE

Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente bilancio consolidato, in applicazione del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, che ha recepito il Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, è redatto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS, in vigore alla data di riferimento del 31 dicembre 2024, emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) con le relative interpretazioni dell'IFRS Interpretations Committee (già IFRIC) omologati dalla Commissione Europea.

Sezione 2 - Principi generali di redazione

Il bilancio consolidato è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota Integrativa ed è inoltre corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione.

Per la predisposizione del bilancio consolidato sono state applicate le disposizioni pubblicate dalla Banca d'Italia con la Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti.

Si sono inoltre considerati, per quanto applicabili anche con riferimento alle tensioni geopolitiche internazionali, i documenti di tipo interpretativo e di supporto all'applicazione dei principi contabili in relazione agli impatti da Covid-19, emanati dagli organismi regolamentari e di vigilanza europei e dagli standard setter (Autorità bancaria europea, Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, Banca Centrale Europea, Banca d'Italia, Consob, IFRS Foundation) che forniscono raccomandazioni sugli aspetti di maggior rilevanza, sul trattamento contabile di particolari operazioni o sull'informativa finanziaria, per cui si fa rinvio al successivo paragrafo "Rischi e incertezze nell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico ".

Il bilancio consolidato è redatto con l'intento di chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico dell'esercizio nella prospettiva della continuità aziendale, rispettando il principio della rilevazione per competenza economica e privilegiando, nella rilevazione e rappresentazione dei fatti di gestione, il principio della sostanza economica sulla forma.

I principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e passività finanziarie, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, non si discostano da quelli utilizzati per la predisposizione del bilancio dell'esercizio precedente.

Le situazioni contabili individuali utilizzate per la preparazione di questo bilancio sono quelle predisposte dalle società controllate alla medesima data di riferimento e all'occorrenza rettificate ove necessario per adeguarle ai principi IAS/IFRS adottati dalla Capogruppo.

Gli importi dei Prospetti contabili e i dati riportati nella Nota Integrativa sono espressi – se non diversamente indicato – in migliaia di Euro.

La Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815 hanno introdotto l'obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere la relazione finanziaria annuale nel linguaggio XHTML, sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF (European Single Electronic Format), approvato da ESMA. Nel Bilancio consolidato 2024 gli schemi e le informative di nota integrativa sono stati oggetto di "marcatura" secondo la tassonomia ESEF, utilizzando un linguaggio informatico integrato (iXBRL).

Sezione 3 – Area e metodi di consolidamento

Rapporto di partecipazione
Denominazioni imprese Sede Tipo di rapporto Impresa partecipante Quota %
Fides S.p.A. Roma 1 Banco Desio 100,000
Dynamica Retail S.p.A. Roma 1 Banco Desio 89,23
Dynamica Retail Agenzia in Attività
Finanziaria S.r.l.
Roma 1 Dynamica Retail S.p.A. 100,00
Desio OBG S.r.l. (*) Conegliano 1 Banco Desio 60,000

1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Legenda

Tipo di rapporto:

1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria

4 = altre forme di controllo

(*) Società veicolo di operazioni di cartolarizzazione originate dal Gruppo

Nel corso del 2024 si evidenzia, quale variazione dell'area di consolidamento, l'ingresso di Dynamica Retail S.p.A. e della sua controllata Dynamica Retail Agenzia in Attività Finanziaria S.r.l., consolidate integralmente.

Sono consolidate, in assenza dei requisiti per la derecognition (cancellazione contabile), le operazioni di cartolarizzazione ("sotto la linea") originate dal Gruppo Banco Desio attraverso le società veicolo Desio OBG S.r.l., con originator Banco Desio, e Coppedè SPV S.r.l., con originator Fides, a cui nel periodo di riferimento si sono aggiunte le operazioni realizzate attraverso le società veicolo Desio SME SPV S.r.l., con originator Banco Desio, Rainbow SPV S.r.l., con originator Dynamica Retail e Fauno SPV S.r.l. con originator Fides.

A seguito di un affinamento apportato nel periodo di riferimento alla politica di consolidamento del Gruppo Banco Desio, per le SPV la verifica delle condizioni per il controllo avviene separatamente (a) per l'entità legale (cd. "sopra la linea") e (b) per il patrimonio separato (cd. "sotto la linea"), conseguentemente non è più oggetto di consolidamento l'entità legale Coppedè SPV in cui non vi è alcuna interessenza partecipativa e dunque alcuna esposizione ai rendimenti variabili della società.

2. Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

L'area di consolidamento è determinata in ossequio alle previsioni contenute nel principio contabile internazionale IFRS 10 Bilancio Consolidato. La Capogruppo, pertanto, consolida un'entità quando i tre elementi del controllo (1. potere sull'impresa acquisita; 2. esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa; 3. capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti) risultano soddisfatti. Generalmente quando un'entità è diretta per il tramite dei diritti di voto, il controllo deriva dalla detenzione di più della metà dei diritti di voto. Negli altri casi, la valutazione del controllo è più complessa ed implica un maggior uso di giudizio, in quanto richiede di prendere in considerazione un insieme di circostanze che possono stabilire l'esistenza del controllo sull'entità, tra cui, nello specifico i seguenti fattori:

  • lo scopo e la struttura dell'entità,
  • le attività rilevanti, ossia le attività che influenzano significativamente i rendimenti dell'entità, e come sono governate;
  • qualsiasi diritto, rappresentato da accordi contrattuali, che attribuisca la capacità di dirigere le attività rilevanti, ovvero il potere di determinare le politiche finanziarie e gestionali dell'entità, il potere

di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nell'organo deliberativo o il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dei membri dell'organo deliberativo;

l'esposizione del Gruppo alla variabilità dei rendimenti dell'entità.

3. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva con interessenze di terzi significative

3.1 Interessenze di terzi, disponibilità dei voti di terzi e dividendi distribuiti ai terzi

Denominazioni imprese Interessenze dei terzi % Dividendi distribuiti ai terzi
Desio OBG S.r.l. 40,000 -

3.2 Partecipazioni con interessenze di terzi: informazioni contabili

Denominazioni Totale
attivo
Cassa e
disponibilità
liquide
Attività
finanziarie
Attività
materiali e
immateriali
Passività
finanziarie
Patrimonio
netto
Margine
di
interesse
Margine di
intermediazione
Costi
operativi
Utile
(perdita)
della
operatività
corrente
al lordo
delle
imposte
Utile
(perdita)
della
operatività
corrente
al netto
delle
imposte
Utile
(perdita)
dei gruppi
di attività
in via di
dismissione
al netto
delle
imposte
Utile
(perdita)
d'esercizio
(1)
Altre
componenti
reddituali al
netto delle
imposte (2)
Redditività
complessiva
(3) = (1) +
(2)
Desio OBG
S.r.l.
52 33 - - - 10 - 104 (103) 1 - - - - -

4. Restrizioni significative

Non si rilevano restrizioni (per esempio restrizioni legali, contrattuali e normative) alla capacità della Capogruppo di accedere alle attività, o di utilizzarle, e di estinguere le passività del Gruppo quali, nello specifico, limitazioni alla capacità della Capogruppo o delle sue controllate di trasferire disponibilità liquide o limitazioni ai trasferimenti di fondi sotto forma di dividendi, prestiti o anticipazioni concessi ad (o da) altre società del Gruppo.

5. Altre informazioni

I criteri di consolidamento, definiti nell'IFRS 10, sono regolati come segue:

  • controllate in via esclusiva: le attività, le passività, il patrimonio netto, le "operazioni fuori bilancio", i costi e i ricavi sono integrati nelle relative componenti del consolidato, secondo il metodo del consolidamento integrale. L'eventuale differenza positiva emergente dal raffronto tra il valore di carico di ciascuna partecipazione e la rispettiva frazione del patrimonio netto della società controllata residuale dopo l'eventuale allocazione a voce propria è iscritta come avviamento e assoggettata alla procedura cosiddetta d'impairment test;
  • collegate: le partecipazioni nelle società collegate sono consolidate con il metodo definito del patrimonio netto (tale criterio è applicabile alla data di riferimento del presente bilancio in quanto la Capogruppo ha acquisito la partecipazione in Anthilia Capital Partners SGR S.p.A. che in forza degli accordi di partnership sottoscritti, si configura come una interessenza in società collegata).

Sezione 4 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Il presente bilancio è stato approvato in data 11 marzo 2025 dal Consiglio di Amministrazione di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. che ne ha contestualmente autorizzato la pubblicazione.

Di seguito vengono evidenziati gli eventi significativi intervenuti nel periodo compreso tra la data di riferimento del bilancio (31 dicembre 2024) e la data di approvazione del progetto di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione (11 marzo 2025), esclusivamente riconducibili alla fattispecie dei "non adjusting events" ai sensi del principio contabile IAS 10, ossia agli eventi che non comportano alcuna rettifica dei saldi in bilancio, in quanto espressione di situazioni sorte successivamente alla data di riferimento del bilancio.

Accordo con BEI per il sostegno degli investimenti innovativi delle PMI e MidCap

In data 21 gennaio 2025, è stato annunciato che la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e Banco Desio hanno siglato un accordo per complessivi 200 milioni di euro che mira a mettere a disposizione degli investimenti innovativi delle PMI e MidCap italiane nuova finanza per complessivi 400 milioni di euro. La prima tranche da 60 milioni di euro è stata sottoscritta il 21 gennaio u.s.

In base all'accordo sottoscritto Banco Desio garantirà l'erogazione di un ulteriore plafond del medesimo importo, mettendo a disposizione delle imprese, in questa prima fase, 120 milioni di euro complessivi. Il finanziamento, dalla durata di 24 mesi, ha come obiettivo di allocare almeno il 30% delle risorse a progetti che contribuiscono a promuovere l'innovazione e digitalizzazione.

Alla nuova linea di credito, con tassi di interesse più vantaggiosi, potranno avere accesso sia le PMI (imprese fino a un massimo di 249 dipendenti a livello consolidato) che le Mid cap (imprese fino a un massimo di 2,999 dipendenti a livello consolidato), che necessitano di finanziare gli investimenti nell'innovazione o l'acquisto di beni innovativi con durata minima di 24 mesi.

Sezione 5 - Altri aspetti

Nuovi principi contabili/interpretazioni o modifiche di quelli esistenti

Con riferimento ai nuovi principi contabili internazionali, o alle modifiche di principi già in vigore, già omologati dalla Commissione Europea, la cui applicazione è divenuta obbligatoria dal 1° gennaio 2024,

non sono emersi impatti derivanti dalle modifiche relative all'adozione dell'IFRS 16 Leasing.

L'International Accounting Standards Board (IASB) in data 9 aprile 2024 ha pubblicato il nuovo principio contabile IFRS 18 "Presentation and Disclosure in Financial Statements" che si pone l'obiettivo di migliorare l'informativa di bilancio delle società con particolare attenzione al conto economico applicabile ai bilanci a partire dal 1° gennaio 2027; il nuovo principio è in attesa di omologazione. Le modifiche dovranno trovare opportuno coordinamento con la Circolare n. 262 di Banca d'Italia.

Lo IASB in data 30 maggio 2024 ha pubblicato una modifica all'IFRS 9 (e di riflesso all'IFRS 7), la cui prima applicazione è prevista per il 1° gennaio 2026, derivante dalle risposte ai Post Implementation Review su alcune aree di dubbio applicativo del principio stesso, tra cui, la classificazione degli strumenti finanziari con caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali condizionati da clausole ESG; su tale argomento lo IASB ha previsto alcuni esempi, non esaustivi, di strumenti finanziari che determinano il superamento o meno del test SPPI.

Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio

La redazione del bilancio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull'informativa di bilancio.

L'impiego di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura, non è quindi possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione della situazione patrimoniale ed economica alla data di riferimento e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale.

Le principali fattispecie per le quali è utilizzato l'impiego di stime e valutazioni soggettive sono:

  • nei modelli valutativi e nei parametri utilizzati per lo svolgimento dei test d'impairment relativi alle partecipazioni e alle immobilizzazioni immateriali a vita indefinita (avviamenti);
  • la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle attività finanziarie;
  • la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell'informativa di bilancio;
  • l'utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi rischi e oneri;
  • le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.

La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce maggiori dettagli informativi sulle assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del presente bilancio.

Rischi e incertezze nell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico

Tra i principali fattori di incertezza che potrebbero incidere sugli scenari futuri in cui il Gruppo Banco Desio si troverà ad operare non devono essere sottovalutati gli effetti negativi sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati al perdurare delle tensioni geopolitiche e dei conflitti bellici (in particolare in Europa e in Medioriente) che aumentano i rischi di un contesto di escalation di guerre commerciali, tassi di interesse ancora alti, tensioni nelle catene di fornitura di materie prime strategiche e prezzi elevati.

Le iniziative delle Banche Centrali intraprese nel corso del 2024, hanno contrastato, attraverso il calo progressivo dei tassi di interesse, la dinamica dell'inflazione, che ha evidenziando un andamento decrescente più lento di quanto immaginato. L'inflazione interna infatti ha registrato una flessione ma resta elevata, principalmente perché salari e prezzi in determinati settori si stanno ancora adeguando al passato incremento dell'inflazione con considerevole ritardo. Le condizioni di finanziamento restano stringenti, in quanto la politica monetaria permane restrittiva. Questi elementi, unitamente alla sempre maggiore consapevolezza del rischio climatico a livello internazionale, rappresentano i principali elementi di incertezza per gli scenari futuri.

Al riguardo, viene di seguito fornita un'illustrazione dell'attività di accertamento del rischio di sostenibilità e quindi dei processi di stima che, più in generale, richiedono il ricorso a significativi elementi di giudizio nella selezione di ipotesi ed assunzioni sottostanti e le conseguenti soluzioni applicative adottate dal Gruppo, allineandole all'evoluzione del contesto tempo per tempo riscontrata, consapevole del proprio ruolo nel fornire il necessario supporto ai propri stakeholder, persone e imprese, nell'attuale contesto caratterizzato da rilevanti fattori di incertezza e volatilità.

Rischio di sostenibilità

Il Gruppo definisce il rischio di sostenibilità come il rischio di un effetto negativo significativo sulle proprie prestazioni, inclusi effetti finanziari e reputazionali, dovuto a eventi o condizioni ambientali, sociali e di governance (ESG) attuali o futuri. Il rischio di sostenibilità è quindi considerato un driver trasversale dei rischi esistenti (i convenzionali rischi di vigilanza prudenziale) come delineato nella tassonomia dei rischi del Gruppo, che può ulteriormente acutizzare i rischi che il Gruppo sta già affrontando. Il Gruppo può essere esposto al rischio di sostenibilità attraverso le proprie operazioni e impegni strategici e dalle attività delle sue varie controparti a monte e a valle nella catena del valore.

Il rischio di credito è considerato il tipo di rischio più materialmente influenzato dai driver di sostenibilità a lungo termine, di cui il rischio climatico è attualmente il più urgente di tutti i driver correlati all'ESG in grado di influenzare il rischio di credito del Gruppo. In termini di rischi derivanti dalle attività finanziarie, i rischi correlati al clima sono stati considerati i più rilevanti per le attività di impiego del Gruppo. Il rischio climatico riguarda i rischi di transizione, che sono i rischi associati al passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio, e i rischi fisici derivanti dai cambiamenti climatici previsti, inclusi sia i cambiamenti a lungo termine (cambiamenti cronici) sia i cambiamenti causati da eventi (cambiamenti acuti) nei modelli meteorologici. Il rischio di credito sarà influenzato da entrambi questi rischi correlati al clima nel medio e lungo termine e si stanno compiendo sforzi per migliorare la visione a lungo termine del rischio climatico nei diversi settori merceologici.

Nel corso dell'esercizio di riferimento il Gruppo ha perfezionato l'analisi dei canali di trasmissione dei rischi climatico-ambientali90 sui rischi finanziari, nel rispetto della tassonomia dei rischi definita dalle Autorità di Vigilanza Europea e Nazionale, tenuto conto della complessità operativa, dimensionale e organizzativa del Gruppo. A seguito dell'analisi dei canali di trasmissione il Gruppo ha condotto un'analisi di materialità finanziaria con l'obiettivo di identificare i rischi e le opportunità che hanno o di cui si può prevedere un'influenza rilevante sullo sviluppo del Gruppo, sulla sua situazione patrimoniale-finanziaria, risultato economico, sui flussi finanziari, nel breve medio o lungo termine.

A fronte delle evidenze emerse, il Gruppo ha quindi svolto l'analisi di accertamento focalizzata sulla valutazione (delle opportunità e) dei rischi derivanti dai fattori climatico-ambientali (fisico e transizione), funzionale alla quantificazione del relativo impatto sugli attivi aziendali. L'identificazione, il monitoraggio e l'accertamento dei rischi climatico-ambientale è quindi integrato nel processo di gestione complessiva dei rischi finanziari già presidiati dal Gruppo. Le analisi sopra menzionate sono condotte sugli attivi aziendali (es. crediti, immobili a garanzia, immobili di proprietà) utilizzando score ESG forniti da infoprovider esterni che tengono in considerazione diversi scenari climatici. Nel dettaglio gli score si basano sulle coordinate geospaziali specifiche delle sedi legali e produttive delle imprese, degli immobili a

90 Ad oggi focalizza su rischio fisico e rischio di transizione

garanzia dei finanziamenti e degli immobili di proprietà91 della Banca e tengono in considerazione il livello di sensibilità ai diversi fattori climatico-ambientali in base al settore di appartenenza delle controparti.

Il Gruppo continuerà ad affinare la propria metodologia di valutazione man mano che saranno disponibili più dati sui rischi climatici per supportare l'identificazione dei rischi sia di transizione che fisici allo scopo di determinare la significatività finanziaria, tuttavia, le conclusioni non hanno portato ad aggiustamenti allo staging o alle perdite di credito attese modellizzate, poiché gli impatti si manifestano in un periodo di tempo più lungo rispetto alle scadenze dei finanziamenti. Sia i rischi di transizione che quelli fisici sono gestiti tramite aggiustamenti di modello (euro 1,9 milioni) e post modello (euro 11,1 milioni) che coprono i rischi correlati alla componente climatico-ambientale nel suo complesso (euro 13,0 milioni).

Per ulteriori informazioni si fa rimando a quanto illustrato nella nota "Inclusione del rischio climatico ambientale (fisico e transizione)" del paragrafo "2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese" contenuto nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della presente Nota Integrativa, in corrispondenza della sezione dedicata al rischio di credito.

Le analisi di accertamento condotte alla data di riferimento hanno quindi comportato un aggiornamento del framework relativo alla determinazione delle perdite attese sulle esposizioni creditizie iscritte nell'attivo patrimoniale per includere il rischio climatico ambientale; non sono stati invece aggiornati, sempre ad esito delle suddette analisi di accertamento, altri framework valutativi (es. strumenti finanziari, impairment test, ecc.).

Determinazione delle perdite attese sulle esposizioni creditizie iscritte nell'attivo patrimoniale

Relativamente alla valutazione, si ricorda che il principio IFRS 9 Strumenti Finanziari richiede espressamente che un'entità proceda alla stima delle perdite attese su crediti prendendo in considerazione tutte le informazioni correnti e future disponibili ritenute ragionevoli e dimostrabili (reasonable and supportable).

Le Autorità regolamentari e di vigilanza europee e gli standard setter (le Autorità) che si sono espresse sull'argomento sono state concordi nel suggerire estrema cautela nel modificare gli scenari valutativi, a partire dalla fase di più acuta incertezza nel 2020.

In considerazione del perdurare delle motivazioni sottostanti, restano quindi confermate le scelte a suo tempo individuate nel corso del 2020 per la predisposizione delle relazioni finanziarie che, alla luce dell'andamento del contesto macroeconomico di riferimento, sono state tempo per tempo oggetto di calibrazione e affinamento in ragione dell'evoluzione del quadro macroeconomico generale e di settore.

Il Gruppo ha analizzato gli aspetti di valutazione in allineamento alle indicazioni dei diversi regulators tenendo conto delle indicazioni contenute nei documenti pubblicati da diverse istituzioni internazionali (ESMA, EBA, BCE-SSM, IFRS Foundation), mirando al raggiungimento di un equilibrio tra l'esigenza di evitare ipotesi eccessivamente procicliche nei modelli utilizzati per la stima delle perdite attese su crediti e la necessità di assicurare che i rischi correlati al contesto macroeconomico cui il Banco è (o sarà) esposto, si riflettano adeguatamente nelle valutazioni contabili e prudenziali.

Pertanto, tenuto conto degli elementi di incertezza e di cambiamento macroeconomico ancora presenti nell'attuale contesto di mercato, il Gruppo ha ritenuto opportuno aggiornare le previsioni macroeconomiche utilizzate per la stima delle perdite attese al fine di includere gli elementi di cambiamento macroeconomico attuali e prospettici forniti dai provider specializzati.

In relazione ai persistenti elementi di incertezza negli scenari macroeconomici già richiamati e coerentemente con le attese dei regulators, nonché con l'approccio di massima attenzione applicato nel monitoraggio andamentale delle esposizioni già adottato nei precedenti esercizi, la Banca ha ritenuto

91 Immobili di proprietà che sono comunque contabilizzati con il metodo del costo al netto delle quote di ammortamento

opportuno continuare ad adottare un approccio di prudenza nella valutazione degli impatti di più lungo periodo in relazione anche ai nuovi fattori di rischio emergenti, definendo aggiustamenti post modello.

Le principali caratteristiche del modello di determinazione della perdita attesa, degli scenari macroeconomici ivi incorporati e degli interventi di management overlay, in cui risultano già considerati gli effetti del cambiamento climatico, sono più nel dettaglio descritti nella successiva "Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" cui si fa rimando.

Anche la determinazione delle perdite attese sul portafoglio crediti deteriorato (stage 3) implica significativi elementi di giudizio, con particolare riferimento alla stima dei flussi ritenuti recuperabili e della relativa tempistica di recupero. Nel corso del periodo di riferimento si è agito con gli opportuni interventi al fine di poter adeguatamente gestire il contesto contingente legato al contesto macroeconomico ed assicurare comunque la corretta classificazione e valutazione di recuperabilità delle esposizioni classificate a deteriorato con conseguente riflesso sul costo del credito deteriorato di periodo, tenuto conto delle cessioni nel frattempo intervenute e delle possibili future opportunità di derisking in linea con la propria NPLs strategy.

Alla luce di quanto sopra esposto, non si può escludere che differenti metodologie, parametri, assunzioni nella determinazione del valore recuperabile delle esposizioni creditizie (influenzati peraltro anche da possibili strategie alternative di recupero delle stesse, deliberate dai competenti organi aziendali, nonché dall'evoluzione del contesto economico-finanziario e regolamentare di riferimento) possano determinare valutazioni differenti rispetto a quelle condotte ai fini della redazione del presente documento di bilancio.

Per gli aggiornamenti introdotti nella misurazione delle perdite attese sulle esposizioni non deteriorate si fa rinvio a quanto illustrato nella "Parte E -– Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura".

Valorizzazione degli strumenti finanziari al fair value

Ai fini della presente informativa finanziaria si è proceduto ad aggiornare la valutazione degli strumenti finanziari al fair value sulla base delle correnti condizioni di mercato, in linea con quanto previsto dall'IFRS 13 Valutazione del fair value e dalla Policy di fair value di Gruppo.

In particolare, per gli investimenti al fair value che derivano il loro valore direttamente, nel caso dei titoli quotati, o indirettamente, nel caso di investimenti convertibili o strettamente legati a strumenti quotati/valutati con multipli di mercato, da quotazioni di mercato (valutati quindi con metodologie ascrivibili ai livelli di fair value 1 e 2), si è proceduto ad aggiornare le valutazioni sulla base dei prezzi di borsa.

È da ritenersi piuttosto contenuto l'impiego di significativi elementi di giudizio nella valutazione degli strumenti finanziari in portafoglio in considerazione del fatto che il Banco continua a mantenere un'allocazione molto prudente, per cui il ricorso a modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi (livello 3), sostanzialmente riconducibili a quote di OICR di fondi chiusi, riguarda una limitata porzione degli investimenti detenuti. Con particolare riferimento ai fondi di investimento di tipo chiuso classificati tra gli strumenti finanziari obbligatoriamente valutati al fair value sono stati recepiti gli effetti economici negativi scaturiti dall'aggiornamento della valutazione sulla base degli ultimi elementi informativi disponibili (NAV, business plan, ecc.) secondo quanto previsto dalla richiamata Policy di fair value di Gruppo.

Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulla modalità di determinazione del fair value si fa rinvio a quanto contenuto nella successiva "Parte A.4 – Informativa sul fair value".

Impairment test delle attività immateriali a vita indefinita (avviamenti) e delle partecipazioni

Ai sensi dello IAS 36 Riduzione di valore delle attività, tutte le attività immateriali a vita utile indefinita, così come le partecipazioni, devono essere sottoposte almeno annualmente al test di impairment, al fine di

verificarne la recuperabilità del valore. In aggiunta, il principio stabilisce che i risultati del test annuale possano essere considerati validi ai fini delle successive valutazioni, purché sia considerata remota la probabilità che il valore recuperabile delle attività immateriali sia inferiore rispetto al valore contabile. Tale giudizio può basarsi sull'analisi dei fatti intervenuti e delle circostanze modificatesi successivamente al più recente test di impairment annuale condotto.

Anche in questo caso le Autorità si sono espresse nel suggerire estrema cautela nell'aggiornamento degli scenari valutativi, almeno nella fase di più acuta incertezza.

Per la predisposizione del presente documento di bilancio, In linea con quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione di valore delle attività e dalla Policy d'impairment, il Gruppo Banco Desio ha provveduto all'aggiornamento delle previsioni economico-finanziarie, con proiezioni su un orizzonte temporale esplicito di cinque anni.

Conseguentemente sulla data di riferimento, le analisi valutative del test di impairment non sono state condotte mediante l'utilizzo di un approccio multi-scenario in considerazione del fatto che le previsioni economico-finanziarie considerate sono basate su assunzioni ragionevoli, ancorate al quadro macroeconomico generale e di settore che risulta ancora interessato dagli elementi di significativa incertezza in precedenza richiamati.

Di seguito si elencano i principali parametri e assunzioni utilizzati alla data di riferimento del presente bilancio per il test di impairment, confrontati con quelli utilizzati per i due esercizi precedenti:

31.12.2024 31.12.2023 31.12.2022
CGU BDB
(avv.)
Fides
(avv.)
Gruppo
(avv.)
Anthilia
SGR
(part.)
BDB
(avv.)
Fides
(avv.)
Gruppo
(avv.)
Anthilia
SGR
(part.)
BDB
(avv.)
Fides
(avv.)
Gruppo
(avv.)
Modello DDM
Flussi Risultati Netti
Base dati Piano di
attività
Budget 2025 esteso al 2029
2024-2026
()
esteso al
2029 (
*)
Piano industriale 2024-26 esteso
al 2028
Piano di
attività
2023-
2025
esteso
al 2028
Budget 2023 esteso al 2027
CAGR RWA 2,00% 7,30% 2,50% 4,50% 2,60% 14,30% 3,81% 0,90% 2,40% 8,40% 2,90%
Ke 10,18% 11,92% 10,37%
g 1,97% 2,03% 2,06%
Tier 1 Ratio
(***)
15,07% 7,20% 13,74% 10,30% 13,01% 6,00% 12,06% 10,37% 10,93% 4,88% 10,37%

(*) Previsioni a 5 anni, approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 11 febbraio 2025, che sono state sviluppate dal management tenuto conto del budget 2025, sviluppato in coerenza con il Piano Industriale "Beyond26" (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Banco Desio in data 24 novembre 2023), e delle più recenti previsioni disponibili circa lo scenario macroeconomico atteso al 2029

(**) Previsioni a 5 anni che sono state sviluppate dal management di Banco Desio tenuto conto del Piano di attività 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione della SGR in data 14 marzo 2024, dei risultati consuntivi 2024 nonché delle più recenti previsioni disponibili circa lo scenario macroeconomico atteso al 2029

(***) Per Banco Desio e Fides è stato considerato il capitale allocato target sull'entità stimato (CET1 media 5Y) anche al fine di presidiare la coerenza con il rispetto dei livelli minimi di CET1 a livello di Gruppo CRR. Per Anthilia SGR è stato considerato il capitale allocato target stimato considerando il requisito relativo agli "Altri rischi"

Di seguito si riportano inoltre gli scostamenti percentuali o in punti base delle assunzioni considerate per rendere il valore recuperabile della CGU dedotto il patrimonio netto allocato alla stessa pari al valore d'iscrizione in bilancio dell'avviamento alla data di riferimento del presente bilancio e dei due esercizi precedenti:

31.12.2024 31.12.2023 31.12.2022
CGU BDB
(avv.)
Fides
(avv.)
Gruppo
(avv.)
Anthilia
SGR
(part.)
BDB
(avv.)
Fides
(avv.)
Gruppo
(avv.)
Anthilia
SGR
(part.)
BDB
(avv.)
Fides
(avv.)
Gruppo
(avv.)
Decremento in
% dei Risultati
Netti futuri (RN)
23,73% 57,49% 32,84% 33,97% 31,39% 53,00% 30,17% 20,14% 32,21% 54,91% 33,96%
Incremento in
p.b. del tasso
di
attualizzazione
dei flussi di
cassa futuri
(FCFE)
706 Oltre
7.000
555 387 Oltre
1.000
Oltre
4.000
536 230 Oltre
1.000
Oltre
1.000
747

Al riguardo si deve comunque segnalare che la verifica della recuperabilità di tali attività immateriali è un esercizio complesso i cui risultati risentono delle metodologie valutative adottate, nonché dei parametri e delle assunzioni sottostanti che in futuro potrebbero dover essere modificati per tenere conto delle nuove informazioni o di evoluzioni non prevedibili alla data di redazione del presente bilancio.

Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulla modalità di esecuzione del test di impairment, in cui sono stati considerati in modo implicito gli effetti del cambiamento climatico, si fa rinvio a quanto contenuto nelle successive sezioni "Partecipazioni – voce 70" e "Attività immateriali – voce 100" contenute nella "Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale".

Stima della recuperabilità delle attività fiscali per imposte anticipate

Tra le attività patrimoniali sono altresì presenti significative attività fiscali per imposte anticipate (DTA - Deferred Tax Asset) principalmente derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale i medesimi costi potranno essere dedotti, nonché derivanti da perdite fiscali riportabili a nuovo.

L'iscrizione di tali attività ed il successivo mantenimento in bilancio presuppone un giudizio di probabilità in merito al recupero delle stesse, che dovrà peraltro considerare le disposizioni normative fiscali vigenti alla data di redazione del bilancio.

Nel dettaglio, le attività per imposte anticipate che rispondono ai requisiti richiesti dalla Legge 214/2011 sono automaticamente trasformabili in crediti di imposta nell'ipotesi di rilevazione di una "perdita civilistica", di una "perdita fiscale" ai fini IRES e di un "valore della produzione netto negativo" ai fini IRAP; il loro recupero è quindi certo, in quanto prescinde dalla capacità di generare una redditività futura.

Per le residue attività fiscali non trasformabili in crediti di imposta il giudizio sulla probabilità di recupero deve essere fondato su ragionevoli previsioni reddituali desumibili dai piani strategici e previsionali approvati, tenuto anche conto che ai fini IRES la normativa fiscale prevede la riportabilità a nuovo delle perdite fiscali senza alcun limite temporale. Tale giudizio risulta essere un esercizio complesso, in particolar modo se riferito alle DTA sulle perdite fiscali riportabili a nuovo, la cui stessa esistenza potrebbe essere un indicatore del fatto di non disporre in futuro di redditi imponibili sufficienti per il loro recupero. In base a quanto previsto dal principio contabile IAS 12 Imposte sul reddito, il suddetto giudizio di recuperabilità (c.d. probability test) richiede un'attenta ricognizione di tutte le evidenze a supporto della probabilità di disporre in futuro di redditi imponibili sufficienti.

Per tenere conto delle incertezze dello scenario macroeconomico e delle potenziali ripercussioni sulla stima dei flussi finanziari imponibili, il probability test è stato condotto con la medesima metodologia adottata per i due esercizi precedenti, considerando le previsioni dei futuri redditi imponibili derivanti dalle medesime previsioni andamentali considerate anche ai fini del test di impairment delle attività immateriali a vita utile indefinita (avviamenti) e delle partecipazioni.

Per l'informativa qualitativa sulla modalità di verifica della recuperabilità delle attività per imposte anticipate, si fa rinvio a quanto contenuto nella successiva sezione "Attività fiscali – Voce 110", contenuta nella "Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato" della presente Nota integrativa.

Stima dei fondi per rischi e oneri

La complessità delle situazioni ed operazioni societarie che sono alla base dei contenziosi in essere, unitamente alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, richiedono significativi elementi di giudizio nella stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia l'an sia il quantum nonché i tempi di eventuale manifestazione della passività e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.

La peculiarità dell'oggetto del contendere e la conseguente assenza di giurisprudenza riferita a vertenze paragonabili, nonché i diversi orientamenti espressi dagli organi giudicanti, sia ai vari livelli del procedimento contenzioso, sia da organi del medesimo livello a distanza di tempo, rendono difficile la valutazione delle passività potenziali anche qualora siano disponibili le sentenze provvisorie emesse a seguito dei primi gradi di giudizio. L'esperienza storica dimostra che in diversi casi le decisioni assunte dai giudici nei primi gradi di giudizio sono state completamente sovvertite nei giudizi di appello o di cassazione e ciò sia a favore che a sfavore dei soggetti passivi.

In tale contesto la classificazione delle passività potenziali e la conseguente valutazione degli accantonamenti necessari è basata su elementi di giudizio non oggettivi che richiedono il ricorso a procedimenti di stima talvolta estremamente complessi. Non si può quindi escludere che a seguito dell'emissione delle sentenze definitive gli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri stanziati a fronte delle passività potenziali connesse alle vertenze legali e fiscali possano rivelarsi carenti od eccedenti.

Per l'informativa sulle principali posizioni di rischio relative a controversie legali (azioni revocatorie e cause passive in corso) si fa rinvio alla sezione "Fondi per rischi e oneri – Voce 100" contenuta nella "Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato" della presente Nota integrativa.

Stima delle obbligazioni relative ai benefici a favore dei dipendenti

La determinazione delle passività associate ai benefici a favore dei dipendenti, con particolare riferimento ai piani a benefici definiti ed ai benefici a lungo termine, implica un certo grado di complessità; le risultanze della valutazione dipendono, in larga misura, dalle ipotesi attuariali utilizzate di natura sia demografica (quali tassi di mortalità e di turnover dei dipendenti) sia finanziaria (quali tassi di attualizzazione e tassi di inflazione).

Risulta pertanto fondamentale il giudizio espresso dal management nella selezione delle basi tecniche più opportune per la valutazione della fattispecie, che risulta influenzato dal contesto socioeconomico in cui il Gruppo si trova ad operare, nonché dall'andamento dei mercati finanziari.

Di seguito si elencano le principali ipotesi attuariali utilizzate alla data di riferimento del presente bilancio, confrontati con quelli utilizzati per i due esercizi precedenti:

Ipotesi demografiche 31.12.2024 31.12.2023 31.12.2022
Tasso di mortalità dei dipendenti determinate dalla Ragioneria Generale dello Stato denominate RG48,
distinte per sesso
Frequenze ed ammontare delle anticipazioni
di TFR
4,00%
Frequenze del turnover 2,50%
Ipotesi finanziarie 31.12.2024 31.12.2023 31.12.2022
Tasso di attualizzazione Iboxx Euro Corporate
AA 5-7 anni (*)
2,93% 3,42% 3,42%
Tasso di inflazione 2,00% 3,04% 5,9% per il 2023 (**)

(*) Indice Iboxx Euro Corporate AA 7-10 per gli anni 2023 e 2022

(**) 2,3% per il 2024, 2,0% dal 2025

Si deve precisare che l'elenco dei processi valutativi sopra indicati viene fornito al solo fine di consentire al lettore una migliore comprensione delle principali aree di incertezza, ma non è inteso in alcun modo a suggerire che assunzioni alternative, allo stato attuale, possano essere più appropriate.

Per ulteriori dettagli si fa rinvio alla sezione "Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90" contenuto nella "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato" della presente Nota integrativa.

Continuità aziendale

Il presente bilancio è redatto ritenendo appropriato il presupposto della continuità aziendale. In considerazione della solidità patrimoniale e della gestione operativa in crescita con riferimento alle principali priorità commerciali di piano strategico, del livello di NPL ratio sotto controllo ed in linea con i precedenti esercizi e delle ulteriori iniziative adottate per minimizzare gli effetti della congiuntura economica, gli Amministratori hanno infatti la ragionevole aspettativa che la Banca continuerà con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile e hanno predisposto il bilancio nella presunzione della continuità aziendale. Gli Amministratori ritengono pertanto che i rischi e le incertezze a cui il Banco potrà andare incontro nello svolgimento della gestione, anche considerando il perdurare degli effetti negativi del contesto macroeconomico richiamato, non siano tali da generare dubbi sulla continuità aziendale.

Per l'informativa sui rischi e sui relativi presidi si fa rinvio alla successiva "Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura", nonché a quanto illustrato nella Relazione sulla gestione.

Modifiche contrattuali derivanti da Covid-19

1) Modifiche contrattuali e cancellazione contabile (IFRS 9)

Per quanto riguarda la classificazione, tenuto conto delle indicazioni dei diversi regulators che si sono espressi sul tema, nonché delle iniziative intraprese dal Gruppo, le posizioni in bonis interessate dalle misure di moratoria ex lege o comunque di portata generale decise autonomamente dal Gruppo in risposta dell'emergenza di Covid-19 sono trattate come segue:

  • non sono di norma considerate forborne secondo la normativa prudenziale né tantomeno oggetto di classificazione sistematica a stage 2, tenuto anche conto della sostanziale invarianza del valore attuale dei flussi di cassa successivi alla modifica contrattuale. Per le sole posizioni verso aziende con più elevata rischiosità preesistente all'emergenza sanitaria, nel caso di moratoria decisa autonomamente dal Gruppo, sono effettuate specifiche valutazioni per verificare se considerare o meno la rinegoziazione come misura di forbearance, con conseguente passaggio a stage 2;
  • non sono soggette a classificazione tra i deteriorati (stage 3). In particolare, i crediti in bonis oggetto di moratoria non vengono per tale circostanza classificati nella classe di rischio dei crediti scaduti o sconfinanti (past-due) in quanto, nel rispetto dei requisiti richiamati nelle linee guida dell'EBA, la moratoria interviene con l'interruzione del conteggio dei giorni di scaduto. Inoltre, l'adesione ad una moratoria per il Covid-19 non viene considerata un trigger automatico di inadempienza probabile.

Le moratorie concesse a clientela già classificata tra i crediti non performing sono oggetto di specifica valutazione e considerate come ulteriori misure di forbearance.

2) Emendamento del principio contabile IFRS 16

Con riferimento ai contratti di leasing, non è stato applicato il practical expedient di cui al Regolamento (UE) n. 1434/2020 che prevede un sostegno operativo connesso al Covid-19, facoltativo e temporaneo, per i locatari che beneficiano di concessioni sui pagamenti dei canoni dovuti. Le rinegoziazioni che sono state attuate nel periodo di riferimento non rientrano nelle fattispecie per cui è prevista l'applicazione dell'emendamento.

Operazioni TLTRO III – "Targeted Longer Term Refinancing Operations"

Le operazioni TLTRO III "Targeted Longer Term Refinancing Operations" sono operazioni di finanziamento condotte dalla Banca Centrale Europea finalizzate a mantenere condizioni favorevoli del credito bancario. Alla data del 31 dicembre 2024 Banco Desio le restanti tranche TLTRO III presenti alla fine del precedente esercizio pari a 1,4 miliardi di euro, risultano giunte a scadenza a marzo e dicembre 2024.

Il trattamento contabile delle operazioni in esame non risulta riconducibile, in modo diretto, ad alcun principio contabile IAS/IFRS. Conseguentemente, sulla base di quanto previsto dallo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori, Banco Desio ha definito una politica contabile secondo cui ha ritenuto applicabili le disposizioni previste dal principio contabile IFRS 9 Strumenti finanziari.

Al 31 dicembre 2024 Banco Desio ha rilevato interessi passivi per complessivi 26,1 milioni di euro (contro interessi negativi per 92,5 milioni di euro dell'esercizio precedente).

Contribuzione al Fondo di Risoluzione (SRM) e al Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS)

Nel corso dell'esercizio 2015 sono entrate in vigore le Direttive europee che disciplinano i meccanismi di risoluzione delle banche appartenenti all'Unione Europea ed il funzionamento dei sistemi di garanzia dei depositi. In particolare:

  • la Direttiva 2014/59/EU (Direttiva Bank Recovery and Resolution Directive), recepita nella legislazione nazionale con D. Lgs. n. 180 del 16 novembre 2015, definisce le regole di risoluzione e prevede l'attivazione di meccanismi di risoluzione mediante la costituzione di Fondi per contribuzione "ex ante", il cui livello target da raggiungere entro il 31 dicembre 2024 è pari all'1% dell'ammontare dei depositi protetti di sistema;
  • la Direttiva 2014/49/EU (Direttiva Deposit Guarantee Schemes), recepita nella legislazione nazionale con D. Lgs. n. 30 del 15 febbraio 2016, prevede che i fondi nazionali di tutela dei depositi (in Italia il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi - FITD) si dotino di fondi commisurati ai depositi garantiti, da costituire mediante un sistema di contribuzione ex ante fino a raggiungere, entro il 2024, il livello target pari allo 0,8% dei depositi garantiti.

Le contribuzioni ordinarie all'SRM e al DGS si sono concluse rispettivamente nel 2023 e nel 2024, salvo successive richieste di ulteriori fondi a titolo straordinario ovvero per revisione della dotazione obiettivo.

Pertanto, a seguito di quanto sopra esposto, gli oneri relativi ai contributi ordinari e straordinari versati sono contabilizzati a conto economico nella voce "150 b) Altre spese amministrative", come da indicazioni contenute nella comunicazione di Banca d'Italia del 19 gennaio 2016.

Vendite relative al business model "Held to Collect"

Nel corso dell'esercizio, sono intervenute operazioni di cessione riferite ad esposizioni non deteriorate classificate nel portafoglio delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

In particolare, si segnala che nell'anno sono stati conseguiti utili derivanti dalla cessione di titoli obbligazionari iscritti nel portafoglio HTC per Euro 9,8 milioni di Euro (rilevati nella voce "100. Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"). Le operazioni di cessione per nominali 551 milioni di euro sono avvenute nel rispetto delle soglie di turnover previste per il portafoglio HTC (turnover al 31 dicembre 2024 pari al 9,62% rispetto al 10% di valore soglia).

Trattandosi di esposizioni classificate tra le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", ossia nel portafoglio detenuto con l'obiettivo di incassare i flussi di cassa contrattuali (cosiddetto Business Model "Held to Collect" o "HTC"), il principio contabile IFRS 9 prevede che la loro cessione avvenga nel rispetto di determinate soglie di significatività o di frequenza, in prossimità della scadenza, in presenza di un incremento del rischio di credito o al ricorrere di circostanze eccezionali di stress di liquidità.

Tenuto conto dell'aggiornamento sopra richiamato, la gestione dei titoli di debito classificati nei portafogli

"HTC" e "Held To Collect and Sell" (o "HTCS") prosegue in continuità con le scelte operate in precedenza; nel corso del periodo di riferimento non si è pertanto verificato alcun cambiamento di business model che abbia comportato una riclassifica di portafoglio.

Opzione per il consolidato fiscale nazionale

Le società del Gruppo Banco Desio (ad eccezione di Desio OBG S.r.l., stante la sua natura di SPV) hanno adottato il cosiddetto "consolidato fiscale nazionale" per gli esercizi 2024-2026, disciplinato dagli artt. 117- 129 del TUIR, introdotto nella legislazione fiscale dal D.Lgs. n. 344/2003. Esso consiste in un regime opzionale, in virtù del quale il reddito complessivo netto o la perdita fiscale di ciascuna società controllata partecipante al consolidato fiscale – unitamente alle ritenute subite, alle detrazioni e ai crediti d'imposta – sono trasferiti alla società controllante, in capo alla quale è determinato un unico reddito imponibile o un'unica perdita fiscale riportabile (risultanti dalla somma algebrica dei redditi/perdite propri e delle società controllate partecipanti) e, conseguentemente, un unico debito/credito d'imposta.

Alla data di riferimento del 31 dicembre 2024 non sono incluse nel perimetro di consolidamento fiscale le controllate Dynamica Retail S.p.A. e Dynamica Retail Agenzia in attività finanziaria S.r.l., in assenza dei presupposti di legge stabiliti per la tassazione di Gruppo.

Informativa su erogazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 125 della Legge 4 agosto 2017, n. 124 ("Legge annuale per il mercato e la concorrenza")

Si deve premettere che la Legge n. 124 del 4 agosto 2017 "Legge annuale per il mercato e la concorrenza" (di seguito anche Legge n. 124/2017) ha introdotto all'art. 1, commi da 125 a 129, alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche. In particolare, tale legge prevede, che le imprese debbano fornire anche nella Nota integrativa del bilancio, e nell'eventuale Nota integrativa consolidata, informazioni relative a "sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere" (di seguito per brevità "erogazioni pubbliche") ricevuti dalle pubbliche amministrazioni e dagli altri soggetti indicati dalla citata legge. L'inosservanza dell'obbligo di pubblicazione comporta una sanzione amministrativa pari all'1% degli importi ricevuti con un minimo di Euro 2.000. Solo in un successivo momento la norma prevede la restituzione del contributo stesso.

Al fine di evitare l'accumulo di informazioni non rilevanti, è previsto che l'obbligo di pubblicazione non sussista qualora l'importo delle erogazioni pubbliche ricevute sia inferiore alla soglia di Euro 10.000 da un medesimo soggetto.

Dall'agosto 2017 è attivo il Registro nazionale degli aiuti di Stato presso la Direzione generale per gli incentivi alle imprese del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in cui devono essere pubblicati gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis a favore di ciascuna impresa, da parte dei soggetti che concedono o gestiscono gli aiuti medesimi. Per gli aiuti individuali a favore delle società del Gruppo Banco Desio, si fa quindi rinvio alla sezione "Trasparenza del Registro", il cui accesso è pubblicamente disponibile.

Ciò premesso, in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 1, comma 125, della legge 4 agosto 2017, n. 124, si fornisce di seguito evidenza degli importi deliberati nel corso dell'esercizio 2024 in favore delle entità del Gruppo Banco Desio a titolo di "sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere" e che saranno incassati successivamente all'erogazione delle lezioni previste nel piano formativo.

Entità del Gruppo Banco Desio Tipologia di contributi Importi incassati nell'esercizio 2024
Banco di Desio e della Brianza S.p.A. Formazione linguistica 2024 23 migliaia di euro

Comparabilità degli schemi del bilancio

Per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico viene fornita l'informazione comparativa relativa all'esercizio precedente, a meno che un principio contabile o una interpretazione non consentano o prevedano diversamente. I dati relativi al periodo di confronto possono essere opportunamente adattati, ove necessario, al fine di garantire la comparabilità delle informazioni relative al periodo in corso.

Nella presente relazione finanziaria consolidata è stato modificato il criterio di esposizione del costo ammortizzato applicato ai finanziamenti a medio-lungo termine della controllata Fides per renderlo omogeneo rispetto alla Capogruppo, riesponendo anche i dati relativi al periodo di confronto.

Inoltre, è stato modificato il criterio di esposizione dei debiti/interessi passivi connessi con le operazioni di cessione di attività finanziarie (cartolarizzazioni) che non rispettano i requisiti posti dall'IFRS 9 per la loro integrale cancellazione dal bilancio ("passività a fronte di attività cedute non cancellate") dalla voce "Titoli in circolazione" alla voce "Altri debiti" (ossia "Debiti verso banche" e "Debiti verso clienti"), riesponendo anche i dati relativi al periodo di confronto.

Raccordo tra lo stato patrimoniale al 31 dicembre 2023 pubblicato e quello rideterminato

Euro/000
Voci dello stato patrimoniale 31-12-2023 Riclassifiche 31-12-2023
rideterminato
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 16.795.988 - 16.795.988
a) Debiti verso banche 1.950.065 76.457 2.026.522
b) Debiti verso clientela 12.336.104 152.914 12.489.018
c) Titoli in circolazione 2.509.819 (229.371) 2.280.448

Raccordo tra il conto economico al 31 dicembre 2023 pubblicato e quello rideterminato

Euro/000
Voci del conto economico 31-12-2023 riclassifiche (*) 31-12-2023
rideterminato
10. Interessi attivi e proventi assimilati 620.703 (22.494) 598.209
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 434.620 (22.494) 412.126
20. Interessi passivi e oneri assimilati (250.267) 13.189 (237.078)
30. Margine di interesse 370.436 (9.305) 361.131
40. Commissioni attive 219.525 (2.679) 216.846
50. Commissioni passive (24.063) 11.984 (12.079)
60. Commissioni nette 195.462 9.305 204.767

(*) La modalità di rilevazione del costo ammortizzato, nonché la diversa esposizione degli interessi passivi connessi con le operazioni di cessione di attività finanziarie (cartolarizzazioni) dottata in precedenza non evidenzia criticità per quanto attiene alla misurazione e dunque all'attribuzione delle competenze economiche nel tempo, anche dal punto di vista fiscale in quanto, ai fini delle imposte dirette, non vi è un diverso trattamento delle relative voci di conto economico interessate dalle riclassifiche operate

Le grandezze patrimoniali ed economiche del periodo di riferimento risentono altresì dell'operazione di aggregazione denominata "Operazione Mercadante" in applicazione del principio contabile IFRS 3 Aggregazioni aziendali. Le grandezze patrimoniali ed economiche del periodo di confronto risentono degli effetti derivanti (i) dall'acquisizione del ramo sportelli dal Gruppo BPER, realizzata il 20 febbraio 2023, ivi inclusi quelli derivanti dal processo di Purchase Price Allocation (PPA)ai sensi dell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali e (ii) dalla cessione a Worldline Italia del ramo d'azienda relativo all'attività di merchant acquiring, avvenuta in data 28 marzo 2023.

Termini di approvazione e pubblicazione del bilancio

L'art. 154-ter del D.Lgs. 58/98 (T.U.F.) prevede che, entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio, sia approvato il bilancio d'esercizio e sia pubblicata la relazione finanziaria annuale comprendente il progetto di bilancio di esercizio, il bilancio consolidato, la relazione sulla gestione e l'attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di cui all'articolo 154-bis, comma 5.

Il progetto di bilancio di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta dell'11 marzo 2025 e sarà sottoposto all'approvazione da parte dell'Assemblea degli Azionisti convocata per il 17 aprile 2025.

Revisione legale

Il presente bilancio consolidato è sottoposto a revisione legale da parte della società KPMG S.p.A. ai sensi del D.Lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010 in esecuzione della delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 23 aprile 2020, che ha attribuito a questa società l'incarico per gli esercizi dal 2021 al 2029 compreso.

La relazione di revisione è messa integralmente a disposizione del pubblico insieme alla relazione finanziaria annuale, ai sensi dell'art. 154-ter del D.Lgs. 58/98.

A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

I criteri di valutazione di seguito descritti, utilizzati nella redazione del presente documento, sono conformi ai principi contabili internazionali IAS/IFRS omologati dalla Commissione Europea in vigore alla data di riferimento dello stesso e sono applicati nella prospettiva della continuità aziendale.

Per le operazioni di compravendita di attività finanziarie standardizzate, e cioè dei contratti per cui la consegna avviene in un arco di tempo stabilito da regolamenti o da convenzioni di mercato, si fa riferimento alla data di regolamento.

1 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (FVTPL)

Criteri di classificazione

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include:

  • le attività finanziarie detenute per la negoziazione, essenzialmente rappresentate da titoli di debito e di capitale e dal valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione;
  • le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono esclusivamente rimborsi del capitale e pagamenti dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI test non superato) oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali ("HTC") o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie ("HTCS");
  • le attività finanziarie designate al fair value, ossia le attività finanziarie così definite al momento della rilevazione iniziale e ove ne sussistano i presupposti. In relazione a tale fattispecie, un'entità può designare irrevocabilmente all'iscrizione un'attività finanziaria come valutata al fair value con impatto a conto economico solamente se così facendo elimina o riduce significativamente un'incoerenza valutativa.

In particolare, sono oggetto di rilevazione in questa voce:

  • i titoli di debito e i finanziamenti non riconducibili quindi ai business model "HTC" o "HTCS" (che sono quindi inclusi in un business model "Altro/Negoziazione") o che non superano il test SPPI;
  • gli strumenti di capitale non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto detenuti per finalità di negoziazione o per cui non si sia optato, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva (c.d. "FVOCI option");
  • le quote di OICR.

La voce accoglie, inoltre, i contratti derivati, contabilizzati tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione, che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo e come passività se il fair value è negativo. È possibile compensare i valori correnti positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte soltanto qualora si abbia correntemente il diritto legale di compensare gli importi rilevati contabilmente e si intenda procedere al regolamento su base netta delle posizioni oggetto di compensazione.

Secondo le regole generali previste dall'IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie (ad eccezione dei titoli di capitale per cui non è consentita alcuna riclassifica), non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business

per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto a conto economico in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassifica e gli effetti della stessa operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. In questo caso, il tasso di interesse effettivo dell'attività finanziaria riclassificata è rideterminato in base al suo fair value alla data di riclassificazione e tale data viene considerata come data di rilevazione iniziale per l'allocazione nei diversi stadi di rischio creditizio (stage assignment) ai fini dell'impairment.

Criteri di iscrizione

La rilevazione iniziale delle attività finanziarie è effettuata alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono rilevate al fair value, che corrisponde al corrispettivo pagato, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso che sono imputati nel Conto Economico.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel Conto Economico.

Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi comunemente adottati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato. Per i titoli di capitale non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità dei metodi di valutazione, ovvero in presenza di un'ampia gamma di possibili stime del fair value, nel cui ambito il costo rappresenta la stima più significativa.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie sono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Qualora sia stata invece mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie sono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI)

Criteri di classificazione

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente che mediante la vendita (HTCS) e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI test superato).

Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per cui al momento della rilevazione iniziale è stata esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI option).

In particolare, sono oggetto di rilevazione in questa voce:

  • i titoli di debito che sono riconducibili ad un modello di business HTCS e che hanno superato il test SPPI;
  • le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva ("FVOCI option").

Secondo le regole generali previste dall'IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie (ad eccezione dei titoli di capitale per cui non è consentita alcuna riclassifica), non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassifica e gli effetti della stessa operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Nel caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica del fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassificazione. Nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a Conto Economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie è effettuata alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale.

All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività classificate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value con la rilevazione a Conto Economico degli impatti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato, degli effetti dell'impairment e dell'eventuale effetto cambio, mentre gli altri utili o perdite derivanti da una variazione di fair value sono rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto finché l'attività finanziaria non è cancellata. Al

momento della dismissione, totale o parziale, l'utile o la perdita cumulati nella riserva da valutazione sono riversati, in tutto o in parte, a Conto Economico.

Gli strumenti di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto non devono essere successivamente trasferiti a Conto Economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già illustrati per le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono soggette alla verifica dell'incremento significativo del rischio creditizio (impairment) prevista dall'IFRS 9, al pari delle Attività al costo ammortizzato, con conseguente rilevazione a Conto Economico di una rettifica di valore a copertura delle perdite attese. Più in particolare, sugli strumenti classificati in stage 1 (ossia sulle attività finanziarie al momento dell'origination, ove non deteriorate, e sugli strumenti per cui non si è verificato un significativo incremento del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) è contabilizzata, ad ogni data di reporting, una perdita attesa ad un anno. Invece, per gli strumenti classificati in stage 2 (bonis per i quali si è verificato un incremento significativo del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) e in stage 3 (esposizioni deteriorate) viene contabilizzata una perdita attesa per l'intera vita residua dello strumento finanziario. Non sono assoggettati al processo di impairment i titoli di capitale.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie sono cancellate dal bilancio sulla base dei criteri già illustrati per le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

3 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie (in particolare finanziamenti e titoli di debito) che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (HTC), e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI test superato).

In particolare, sono oggetto di rilevazione in questa voce:

  • gli impieghi con banche nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;
  • gli impieghi con clientela nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;
  • i titoli di debito che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente.

Secondo le regole generali previste dall'IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie, non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al costo ammortizzato in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto

economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività finanziaria e il relativo fair value sono rilevati a conto economico nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e a Patrimonio netto, nell'apposita riserva di valutazione, nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale dell'attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito ed alla data di erogazione nel caso di crediti. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

In particolare, per quel che attiene ai crediti, la data di erogazione normalmente coincide con la data di sottoscrizione del contratto. Qualora tale coincidenza non si verifichi, in sede di sottoscrizione del contratto si provvede ad iscrivere un impegno ad erogare fondi che si chiude alla data di erogazione del finanziamento. L'iscrizione del credito avviene sulla base del fair value dello stesso, pari all'ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall'origine dell'operazione, ancorché liquidati in un momento successivo.

Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo: l'attività è rilevata per un ammontare pari al valore di prima iscrizione diminuito dei rimborsi di capitale, più o meno l'ammortamento cumulato (calcolato col richiamato metodo del tasso di interesse effettivo) della differenza tra tale importo iniziale e l'importo alla scadenza (riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente alla singola attività) e quindi nettato delle rettifiche di valore.

Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri dell'attività, per capitale ed interesse, all'ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti all'attività finanziaria medesima. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l'effetto economico dei costi/proventi direttamente attribuibili ad un'attività finanziaria lungo la sua vita residua attesa.

Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività (valorizzate al costo storico) la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione della logica dell'attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.

I criteri di valutazione sono strettamente connessi all'inclusione degli strumenti in esame in uno dei tre stadi di rischio creditizio (c.d. "stage") previsti dall'IFRS 9, l'ultimo dei quali (stage 3) comprende le attività finanziarie deteriorate e i restanti (stage 1 e 2) le attività finanziarie in bonis.

Con riferimento alla rappresentazione contabile dei suddetti effetti valutativi, le rettifiche di valore riferite a questa tipologia di attività sono rilevate nel Conto Economico:

  • all'atto dell'iscrizione iniziale, per un ammontare pari alla perdita attesa a dodici mesi;
  • all'atto della valutazione successiva dell'attività, ove il rischio creditizio non sia risultato significativamente incrementato rispetto all'iscrizione iniziale, in relazione alle variazioni dell'ammontare delle rettifiche di valore per perdite attese nei dodici mesi successivi;
  • all'atto della valutazione successiva dell'attività, ove il rischio creditizio sia risultato significativamente

incrementato rispetto all'iscrizione iniziale, in relazione alla rilevazione di rettifiche di valore per perdite attese riferibili all'intera vita residua prevista contrattualmente per l'attività;

– all'atto della valutazione successiva dell'attività, ove la "significatività" di tale incremento sia poi venuta meno, in relazione all'adeguamento delle rettifiche di valore cumulate per tener conto del passaggio da una perdita attesa lungo l'intera vita residua dello strumento ("lifetime") ad una a dodici mesi.

Le attività finanziarie in esame, ove risultino in bonis, sono sottoposte ad una valutazione, volta a definire le rettifiche di valore da rilevare in bilancio, a livello di singolo rapporto creditizio (o "tranche" di titolo), in funzione dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD), derivati dai modelli di rating interno in uso (Credit Rating System) opportunamente corretti per tener conto delle previsioni del principio contabile IFRS 9.

Qualora oltre ad un incremento significativo del rischio di credito si riscontrano anche oggettive evidenze di una perdita di valore, l'importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività (classificata come "deteriorata", al pari di tutti gli altri rapporti intercorrenti con la medesima controparte) e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario. L'importo della perdita, da rilevare a Conto Economico, è definito sulla base di un processo di valutazione analitica o determinato per categorie omogenee e, quindi, attribuito analiticamente ad ogni posizione e tiene conto di informazioni forward looking con l'inclusione dei possibili scenari alternativi di recupero ("disposal scenario").

Rientrano nell'ambito delle attività deteriorate gli strumenti finanziari ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto/sconfinante da oltre novanta giorni secondo le regole di Banca d'Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS e di vigilanza europea.

I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie.

Il tasso effettivo originario di ciascuna attività rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a Conto Economico. La ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono appostati nel margine di interesse.

I crediti per interessi di mora maturati su attività deteriorate sono rilevati solo al momento del loro incasso effettivo.

In alcuni casi, durante la vita delle attività finanziarie in esame e, in particolare, dei crediti, le condizioni contrattuali originarie sono oggetto di successiva modifica per volontà delle parti del contratto. Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica occorre verificare se l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.

In generale, le modifiche di un'attività finanziaria conducono alla cancellazione della stessa ed all'iscrizione di una nuova attività quando sono "sostanziali". La valutazione circa la "sostanzialità" della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi. In alcuni casi, infatti, potrà risultare chiaro, senza il ricorso a complesse analisi, che i cambiamenti introdotti

modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività mentre, in altri casi, dovranno essere svolte ulteriori analisi (anche di tipo quantitativo) per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione dell'attività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario.

Le analisi (quali-quantitative) volte a definire la "sostanzialità" delle modifiche contrattuali apportate ad un'attività finanziaria, dovranno pertanto considerare:

  • le finalità per cui le modifiche sono state effettuate: ad esempio, rinegoziazioni per motivi commerciali e concessioni per difficoltà finanziarie della controparte:
    • le prime, volte a "trattenere" il cliente, vedono coinvolto un debitore che non versa in una situazione di difficoltà finanziaria. In questa casistica sono incluse tutte le operazioni di rinegoziazione che sono volte ad adeguare l'onerosità del debito alle condizioni di mercato. Tali operazioni comportano una variazione delle condizioni originarie del contratto, solitamente richieste dal debitore, che attiene ad aspetti connessi alla onerosità del debito, con un conseguente beneficio economico per il debitore stesso. In linea generale si ritiene che, ogni qualvolta la banca effettui una rinegoziazione al fine di evitare di perdere il proprio cliente, tale rinegoziazione debba essere considerata come sostanziale in quanto, ove non fosse effettuata, il cliente potrebbe finanziarsi presso un altro intermediario e la banca subirebbe un decremento dei ricavi futuri previsti;
    • le seconde, effettuate per "ragioni di rischio creditizio" (misure di forbearance), sono riconducibili al tentativo della banca di massimizzare il recovery dei cash flow del credito originario. I rischi e i benefici sottostanti, successivamente alle modifiche, di norma, non sono sostanzialmente trasferiti e, conseguentemente, la rappresentazione contabile è quella effettuata tramite il "modification accounting" - che implica la rilevazione immediata alla voce di conto economico "140. "Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni" della differenza tra valore contabile e valore attuale dei flussi di cassa modificati scontati al tasso di interesse originario - e non tramite la derecognition;
  • la presenza di specifici elementi oggettivi ("trigger") che incidono sulle caratteristiche e/o sui flussi contrattuali dello strumento finanziario (quali, a solo titolo di esempio, il cambiamento di divisa o la modifica della tipologia di rischio a cui si è esposti, ove la si correli a parametri di equity e commodity), che si ritiene comportino la derecognition in considerazione del loro impatto (atteso come significativo) sui flussi contrattuali originari.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie sono cancellate dal bilancio sulla base dei criteri già illustrati per le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Il criterio di valutazione al costo ammortizzato genera nel conto economico una traslazione dei costi di transazione e dei ricavi accessori lungo la durata dell'attività finanziaria anziché movimentare il conto economico dell'esercizio di prima iscrizione.

Gli interessi che maturano nel tempo per effetto dell'attualizzazione dei crediti deteriorati sono rilevati a conto economico nella voce interessi attivi.

Gli effetti derivanti dalle valutazioni analitiche e collettive sono imputati a conto economico.

Il valore originario del credito è ripristinato al venir meno dei motivi della rettifica di valore effettuata, rilevandone gli effetti a conto economico.

In caso di crediti acquistati per il tramite di aggregazione aziendale, l'eventuale maggior valore iscritto nel bilancio consolidato alla prima iscrizione viene rilasciato con effetto a conto economico lungo la vita del credito in base al proprio piano di ammortamento oppure integralmente nell'esercizio in cui il credito viene estinto.

I crediti oggetto di operazioni di copertura di fair value sono valutati al fair value e le variazioni di valore sono imputate a conto economico nella voce "Risultato netto dell'attività di copertura", analogamente alle variazioni di fair value dello strumento di copertura.

4 – Operazioni di copertura

Il Gruppo Banco Desio si avvale della possibilità, prevista in sede di introduzione dell'IFRS 9, di continuare ad applicare integralmente le previsioni del principio contabile IAS 39 in tema di "hedge accounting" (nella versione carved out omologata dalla Commissione Europea) per ogni tipologia di copertura (sia per le coperture specifiche che per le macro-coperture).

Criteri di classificazione

Le operazioni di copertura hanno lo scopo di neutralizzare determinati rischi di perdita potenziale su attività o passività finanziarie tramite strumenti finanziari specifici, il cui utilizzo è finalizzato ad attutire gli effetti sul conto economico degli strumenti finanziari oggetto di copertura.

La tipologia di copertura utilizzata può essere del tipo:

  • Fair Value Hedge (copertura specifica del fair value): l'obiettivo è la copertura del rischio di variazione del fair value dello strumento coperto (attività, passività o impegno irrevocabile non iscritto esposti a variazioni di fair value attribuibili ad un rischio particolare che possono influenzare il conto economico, incluso il rischio di variazione nei tassi di cambio di una valuta estera);
  • Cash Flow Hedge (copertura dei flussi finanziari): l'obiettivo è la copertura della variazione di flussi di cassa attribuibili a particolari rischi dello strumento di bilancio (attività, passività o operazione programmata altamente probabile esposte a variazioni dei flussi di cassa attribuibili ad un rischio particolare che possono influenzare il conto economico).

Criteri di iscrizione

Gli strumenti derivati, pertanto anche quelli di copertura, sono inizialmente iscritti e successivamente misurati al fair value.

L'iscrizione in bilancio delle operazioni di copertura presuppone:

  • il coinvolgimento di controparti esterne al Gruppo Banco Desio;
  • una specifica designazione e identificazione degli strumenti finanziari di copertura e oggetto di copertura utilizzati per l'operazione;
  • la definizione degli obiettivi di risk management perseguiti, specificando la natura del rischio coperto;
  • il superamento del test d'efficacia all'accensione della relazione di copertura e in via prospettica, con modalità e periodicità di misurazione specifiche;
  • la predisposizione della documentazione formale completa della relazione di copertura.

Criteri di valutazione

Un'operazione di copertura si definisce efficace quando le variazioni del fair value (o dei flussi di cassa futuri) dello strumento finanziario di copertura compensano le variazioni dello strumento finanziario oggetto di copertura nei limiti dell'intervallo 80% - 125% stabilito dallo IAS 39.

I test d'efficacia sono eseguiti a ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale, sia in ottica

retrospettiva, per la misura dei risultati effettivi alla data, sia prospettica, per la dimostrazione dell'efficacia attesa per i periodi futuri.

Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura e tenuto conto della policy interna, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura, secondo quanto esposto, è interrotta, il contratto derivato di copertura è classificato tra gli strumenti di negoziazione e lo strumento finanziario coperto riacquisisce il criterio di valutazione corrispondente alla sua classificazione di bilancio.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali – Fair value hedge

Le variazioni di fair value dei derivati di copertura e degli strumenti finanziari coperti (per la parte attribuibile al rischio coperto) sono registrate in contropartita al conto economico, questa disposizione si applica anche quando l'elemento coperto è valutato al costo.

Tale compensazione è riconosciuta attraverso la rilevazione a conto economico, alla voce 90 "Risultato netto dell'attività di copertura", delle variazioni di valore riferite sia all'elemento coperto (per quanto riguarda le variazioni prodotte dal fattore di rischio sottostante), sia allo strumento di copertura. L'eventuale differenza, ne costituisce di conseguenza l'effetto economico netto.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali – Cash Flow hedge

L'utile o la perdita sullo strumento di copertura devono essere contabilizzati come segue:

  • la parte di utile/perdita definita efficace è registrata a patrimonio netto in contropartita alle riserve di valutazione;
  • la parte inefficace della copertura è registrata a conto economico.

In particolare, a patrimonio netto deve essere iscritto il minore tra l'utile/perdita complessiva sullo strumento di copertura dall'inizio della stessa e la variazione complessiva di fair value (valore attuale dei flussi finanziari attesi) sull'elemento coperto dall'inizio della copertura. L'eventuale utile o perdita residuo sullo strumento di copertura o la componente non efficace è rilevato nel conto economico.

Criteri di cancellazione

L'iscrizione in bilancio delle operazioni di copertura è interrotta quando non sono più rispettati i requisiti d'efficacia, quando esse sono revocate, quando lo strumento di copertura o lo strumento coperto giungono a scadenza, sono estinti o venduti.

Se lo strumento oggetto di copertura è soggetto alla valutazione al costo ammortizzato la differenza tra il fair value determinato alla data del discontinuing (interruzione della relazione di copertura) e il costo ammortizzato è ripartita sulla sua durata residua.

5 - Partecipazioni

Criteri di classificazione

La voce include le interessenze detenute in entità collegate o sottoposte a controllo congiunto, disciplinate dallo IAS 28. Le altre partecipazioni minoritarie seguono il trattamento previsto dall'IFRS 9, sono classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (FVTPL) o le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI).

Sono considerate sottoposte ad una influenza notevole (collegate) le entità in cui si possiede almeno il 20% dei diritti di voto (ivi inclusi i diritti di voto "potenziali") o in cui, pur detenendo una quota di diritti di voto inferiore, si ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato.

Sono considerate sottoposte a controllo congiunto (joint venture) le entità per cui, su base contrattuale, il controllo è condiviso con uno o più altri soggetti, ovvero quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Criteri di iscrizione

Le partecipazioni sono iscritte alla data di regolamento. L'iscrizione iniziale è al costo inclusivo degli oneri accessori direttamente attribuibili. Per le partecipazioni in valuta estera la conversione in euro viene effettuata usando il tasso di cambio in essere alla data di regolamento.

Criteri di valutazione

Il criterio della valutazione successiva alla prima iscrizione è il patrimonio netto.

A ogni data di riferimento del bilancio viene accertata l'eventuale obiettiva evidenza che la partecipazione abbia subito una perdita durevole di valore (test d'impairment).

La perdita durevole di valore si verifica quando il valore contabile dell'attività risulta superiore al suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il prezzo netto di vendita (cioè l'importo ottenibile dalla vendita dell'attivo in un'ipotetica transazione tra terzi, al netto dei costi di dismissione) e il valore d'uso (pari al valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi che si stima arriveranno dall'uso permanente e dalla dismissione dell'attività alla fine della sua vita utile).

A completamento del processo di impairment test, tenuto conto della policy interna, viene effettuato anche uno "stress test" di alcuni parametri chiave considerati nel modello di valutazione al fine di portare il valore recuperabile al valore di iscrizione in bilancio.

In relazione a quanto stabilisce lo IAS 36, il test d'impairment deve essere effettuato annualmente; ad ogni chiusura infrannuale, inoltre, si procede a verificare l'eventuale esistenza di presupposti che comportino la necessità di dover effettuare nuovamente il test di impairment: in particolare si effettua un monitoraggio di alcuni indicatori quantitativi e qualitativi di presunzione di riduzione di valore della partecipazione (trigger event).

Le eventuali rettifiche di valore dovute a perdita di valore (impairment), sono da rilevare in contropartita al conto economico.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di evento verificatosi successivamente alla rilevazione della perdita di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.

Criteri di cancellazione

Le partecipazioni sono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi e benefici connessi.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

I dividendi sono contabilizzati quando matura il diritto a ricevere il relativo pagamento. Gli utili/perdite da cessione sono determinati in base alla differenza tra il valore di carico della partecipazione in base al criterio del costo medio ponderato e il corrispettivo della transazione, al netto degli oneri accessori direttamente imputabili.

6 – Attività materiali

Criteri di classificazione

Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili, il patrimonio artistico, gli impianti, i mobili e gli arredi e le altre attrezzature. Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella fornitura di

servizi (attività ad uso funzionale), e per essere affittate a terzi (attività detenute a scopo di investimento) e che si ritiene di utilizzare per più di un esercizio. Sono inoltre inclusi i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di un'attività materiale (per le società locatarie), le attività concesse in leasing operativo (per le società locatrici).

Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono registrate inizialmente al costo d'acquisto, comprensivo degli oneri accessori sostenuti per l'acquisto e la messa in funzione del bene.

In occasione della prima adozione dei principi contabili IAS/IFRS ci si è avvalsi dell'esenzione prevista dall'IFRS 1 art. 16, optando per la valutazione degli immobili al fair value quale sostituto del costo alla data del 1° gennaio 2004. Successivamente a tale data, per la valutazione degli immobili si è adottato il modello del costo.

I costi di manutenzione straordinaria aventi natura incrementativa sono imputati a incremento del valore dei cespiti cui si riferiscono. Gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati direttamente a conto economico.

In applicazione dell'IFRS 16 i leasing sono contabilizzati sulla base del modello del right of use, per cui, alla data iniziale, il locatario ha un'obbligazione finanziaria a effettuare pagamenti dovuti al locatore per compensare il suo diritto a utilizzare il bene sottostante durante la durata del leasing.

Quando l'attività è resa disponibile al locatario per il relativo utilizzo (data iniziale), il locatario riconosce sia la passività che l'attività consistente nel diritto di utilizzo.

Criteri di valutazione

Le attività materiali sono rappresentate in bilancio al costo d'acquisto, comprensivo degli oneri accessori sostenuti, dedotto l'ammontare degli ammortamenti effettuati e delle eventuali perdite di valore subite, ad eccezione del patrimonio artistico che è valutato secondo il metodo della rideterminazione del valore.

Per le attività materiali soggette alla valutazione secondo il metodo della rideterminazione del valore:

  • se il valore contabile di un bene è incrementato a seguito di una rideterminazione di valore, l'incremento deve essere rilevato nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo e accumulato nel patrimonio netto sotto la voce riserva di rivalutazione; nel caso in cui ripristini, invece, una diminuzione di valore della stessa attività rilevata precedentemente nel conto economico deve essere rilevato come provento;
  • se il valore contabile di un bene è diminuito a seguito della rideterminazione di valore, la diminuzione deve essere rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo come eccedenza di rivalutazione nella misura in cui vi sia una riserva di valutazione positiva in riferimento a tale attività; altrimenti tale riduzione va contabilizzata nel conto economico.

Le immobilizzazioni materiali sono sistematicamente ammortizzate, adottando come criterio il metodo a quote costanti, mediante aliquote tecnico-economiche rappresentative della residua possibilità d'utilizzo dei beni. Fanno eccezione i terreni e le opere d'arte, non sottoposti ad ammortamento data l'indeterminazione della loro vita utile, e in considerazione del fatto che il relativo valore non è destinato normalmente a ridursi in funzione del trascorrere del tempo. I costi di manutenzione straordinaria aventi natura incrementativa sono ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei cespiti cui si riferiscono.

Con periodicità annuale è prevista la verifica di eventuali indici di perdita di valore. Qualora si accerti che il valore di carico di un cespite risulti superiore al proprio valore di recupero, detto valore di carico subisce l'opportuna rettifica in contropartita al conto economico.

Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo a una ripresa di valore, che non può superare il valore che l'attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati, in assenza di precedenti perdite di valore.

Con riferimento all'attività consistente nel diritto di utilizzo, contabilizzata in base all'IFRS 16, essa viene misurata utilizzando il modello del costo secondo lo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari; in questo caso l'attività è successivamente ammortizzata e soggetta a un impairment test nel caso emergano degli indicatori di impairment.

Criteri di cancellazione

Le attività materiali sono cancellate all'atto della loro dismissione.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti e le eventuali perdite di valore sono rilevati a conto economico tra le rettifiche di valore nette su attività materiali.

7 – Attività immateriali

Criteri di classificazione

Nelle attività immateriali sono iscritti l'avviamento e le altre attività immateriali se sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali (attività immateriali basate sulla tecnologia o legate ai rapporti con la clientela derivanti da operazioni di aggregazione). Sono inoltre inclusi i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di un'attività immateriale (per i locatari) e le attività concesse in leasing operativo (per i locatori). I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà (c.d. migliorie su beni di terzi) sono iscritti tra le Altre attività.

Criteri di iscrizione

L'avviamento rappresenta la differenza positiva tra il costo d'acquisto e il fair value delle attività e passività acquisite in operazioni di aggregazione. Esso è iscritto in bilancio tra le attività immateriali quando sia effettivamente rappresentativo dei benefici economici futuri degli elementi patrimoniali acquisiti.

Le altre attività immateriali sono iscritte al costo, e solo se rispettano i requisiti di autonoma identificabilità e separazione dall'avviamento, di probabile realizzo di futuri benefici economici, e di attendibile misurabilità del costo stesso.

Criteri di valutazione

Le attività immateriali sono rappresentate in bilancio al costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori sostenuti, dedotto l'ammontare degli ammortamenti effettuati e delle eventuali perdite di valore subite.

Per le attività immateriali a vita utile definita, gli ammortamenti sono calcolati in modo sistematico a quote costanti mediante aliquote tecnico-economiche rappresentative della residua vita utile.

L'avviamento non è soggetto ad ammortamento in considerazione della vita utile indefinita, ed è sottoposto con periodicità annuale alla verifica dell'adeguatezza del valore di iscrizione (impairment test). A tal fine viene identificata l'unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l'avviamento. Nell'ambito del Gruppo Banco Desio le unità generatrici di flussi finanziari (CGU) corrispondono alle legal entity.

L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell'avviamento e il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari attesi, al netto degli eventuali costi di vendita, e il relativo valore d'uso.

Eventuali rettifiche di valore dovute a perdita di valore (impairment), sono da rilevare in contropartita al

Conto Economico, senza possibilità di avere successive riprese di valore.

I costi per indennità di abbandono locali inerenti agli immobili non di proprietà sono ammortizzati con aliquote determinate in ragione della durata del corrispondente contratto d'affitto (compreso rinnovo).

Criteri di cancellazione

Le attività immateriali sono eliminate dall'attivo al momento della loro dismissione o quando non si attendono più benefici economici futuri.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti e le eventuali perdite di valore sono rilevati a conto economico tra le rettifiche di valore nette su attività immateriali.

Le rettifiche di valore relative ai costi di ristrutturazione d'immobili non di proprietà sono rilevate a conto economico tra gli altri oneri di gestione.

8 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

Criteri di classificazione

Sono classificate nella voce dell'attivo "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione", e in quella del passivo "Passività associate ad attività in via di dismissione", le attività/passività non correnti ed i gruppi di attività/passività il cui valore contabile sarà presumibilmente recuperato mediante la vendita anziché attraverso l'uso continuativo.

Criteri di iscrizione

Per essere classificate nelle predette voci, le attività o passività (o gruppo in dismissione) devono essere immediatamente disponibili per la vendita e devono essere riscontrati programmi attivi e concreti tali da far ritenere come altamente probabile la loro dismissione entro un anno rispetto alla data di classificazione come attività in via di dismissione.

Criteri di valutazione

In seguito alla classificazione nella suddetta categoria, tali attività sono valutate al minore tra il loro valore contabile ed il relativo fair value, al netto dei costi di vendita, fatta eccezione per alcune tipologie di attività – riconducibili, ad esempio, a tutti gli strumenti finanziari rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9 - per le quali il principio IFRS 5 prevede si debba continuare ad applicare i criteri valutativi del principio contabile di riferimento.

Nell'ipotesi in cui i beni in dismissione siano ammortizzabili, a decorrere dall'esercizio di classificazione tra le attività non correnti in via di dismissione cessa il processo di ammortamento.

I proventi e gli oneri riconducibili a gruppi di attività e passività in via di dismissione, qualora riconducibili alla fattispecie delle attività operative cessate ("discontinued operations" ai sensi dell'IFRS 5), sono esposti nel conto economico, al netto dell'effetto fiscale, nella voce "320. Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte" mentre quelli relativi a singole attività non correnti in via di dismissione sono iscritti nella voce di conto economico più idonea.

Per "attività operative cessate" si deve intendere un importante ramo autonomo o area geografica di attività, anche facente parte di un unico programma coordinato di dismissione, piuttosto che una società controllata acquisita esclusivamente in funzione di una sua rivendita.

Criteri di cancellazione

Le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono eliminati dallo stato patrimoniale al momento della dismissione.

9 – Fiscalità corrente e differita

Le imposte sul reddito d'esercizio sono computate stimando l'onere fiscale nel rispetto della competenza

economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate. Oltre alla fiscalità corrente, determinata in relazione alle vigenti norme tributarie, si rileva anche la fiscalità differita, originatasi per effetto delle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori fiscali. Le imposte rappresentano quindi il saldo della fiscalità corrente e differita relativa al reddito dell'esercizio.

L'iscrizione di attività per imposte anticipate attive è effettuata quando il loro recupero è probabile, cioè quando si prevede che possano rendersi disponibili in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività. Esse sono rilevate nell'attivo dello Stato Patrimoniale alla voce Attività fiscali – anticipate.

Le passività per imposte differite passive sono imputate, viceversa, nel passivo dello Stato Patrimoniale alla voce Passività fiscali – differite.

Allo stesso modo, le imposte correnti non ancora pagate sono distintamente rilevate alla voce Passività fiscali – correnti. In presenza di pagamenti in acconto eccedenti, il credito recuperabile è contabilizzato alla voce Attività fiscali – correnti.

Nei casi in cui le imposte anticipate e differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico, le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando le specifiche riserve (es. riserve da valutazione) quando previsto.

10 – Fondi per rischi ed oneri

Fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate

La sottovoce dei fondi per rischi ed oneri in esame accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre stadi di rischio creditizio (stage) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Altri fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi e oneri accolgono gli accantonamenti effettuati a fronte di obbligazioni legali o riferiti a rapporti di lavoro, oppure a contenziosi, anche fiscali, che siano il risultato di eventi passati, per le quali sia probabile l'impiego di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, purché possa essere effettuata una previsione attendibile del relativo ammontare.

Gli accantonamenti rispettano la miglior stima dei flussi di cassa futuri necessari per adempiere l'obbligazione esistente alla data di bilancio. Nei casi in cui l'effetto tempo sia un aspetto rilevante, gli importi accantonati sono sottoposti ad attualizzazione considerando la stima della scadenza temporale dell'obbligazione. Il tasso d'attualizzazione riflette le valutazioni correnti del valore attuale del denaro, tenendo conto dei rischi specifici connessi alla passività.

La valutazione dei premi anzianità ai dipendenti è curata da attuari indipendenti esterni, e segue le medesime logiche di calcolo già descritte per il fondo di Trattamento di Fine Rapporto del personale. Gli utili e le perdite attuariali vengono rilevati tutti immediatamente nel conto economico.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

L'accantonamento è rilevato a Conto Economico.

Gli effetti derivanti dal trascorrere del tempo per l'attualizzazione dei flussi futuri di cassa sono registrati a Conto Economico tra gli accantonamenti.

11 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

I Debiti verso banche, i Debiti verso clientela e i Titoli in circolazione ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela, le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto a termine e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito, titoli obbligazionari ed altri strumenti di raccolta in circolazione, al netto degli eventuali ammontari riacquistati. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing.

Criteri di iscrizione

La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con il momento della ricezione delle somme raccolte o della emissione dei titoli di debito. La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato o al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, per cui il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato. I debiti per leasing vengono rivalutati quando vi è una lease modification (e.g. una modifica del perimetro del contratto), che non è contabilizzata/considerata come contratto separato.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli obbligazionari precedentemente emessi; la differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare corrisposto per acquistarla viene registrata a Conto Economico.

Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento.

12 – Passività finanziarie di negoziazione

Criteri di iscrizione e classificazione

Gli strumenti finanziari imputati a questa voce sono iscritti alla data di sottoscrizione o alla data di emissione a un valore pari al fair value dello strumento, senza considerare eventuali costi o proventi di transazione direttamente imputabili agli stessi.

Sono iscritti in questa voce, in particolare, gli strumenti derivati di negoziazione con fair value negativo.

Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Le Passività finanziarie di negoziazione sono valutate al fair value con registrazione degli effetti a Conto Economico.

Criteri di cancellazione

Le Passività finanziarie detenute per negoziazione sono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui relativi flussi finanziari o quando la passività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà della stessa.

14 – Operazioni in valuta

Criteri di iscrizione

Le operazioni in valuta estera sono contabilizzate al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

Criteri di valutazione

A ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale le poste di bilancio in valuta sono così valutate:

  • le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura;
  • le poste non monetarie sono valutate al costo sono conversione al tasso di cambio alla data dell'operazione;
  • le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel Conto Economico del periodo in cui sorgono.

Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch'essa a patrimonio. Per contro, quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio.

16 – Altre informazioni

Cassa e disponibilità liquide

La voce comprende le valute aventi corso legale, comprese le banconote e le monete divisionali estere, i conti correnti ed i depositi "a vista" verso le Banche Centrali, ad eccezione della riserva obbligatoria, nonché i crediti "a vista" verso le banche. In quest'ultima definizione rientrano le disponibilità che possono essere ritirate in qualsiasi momento senza preavviso o con un preavviso di 24 ore o di un giorno lavorativo.

La voce è iscritta per il valore facciale. Per le divise estere il valore facciale viene convertito in euro al cambio di chiusura della data di fine periodo.

Adeguamento di valore delle attività finanziarie e delle passività finanziarie oggetto di copertura generica

Nelle presenti voci figurano rispettivamente le variazioni di fair value di attività e passività finanziarie oggetto di copertura generica ("macrohedging") dal rischio di tasso di interesse, in base al rispettivo saldo, sia esso positivo (voce "60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica") che negativo (voce "50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica"), la cui contropartita economica è rappresentata dalla voce "90. Risultato netto dell'attività di copertura", così come per le coperture specifiche di fair value.

Altre attività

Nella presente voce sono iscritte le attività non riconducibili nelle altre voci dell'attivo dello stato patrimoniale. La voce può includere a titolo esemplificativo:

  • l'oro, l'argento e i metalli preziosi;
  • i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15;
  • i crediti connessi alla fornitura di beni o servizi non finanziari;
  • le partite fiscali debitorie diverse da quelle rilevate nella voce "110. Attività fiscali"
  • i crediti d'imposta connessi con i Decreti-legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti.

Possono anche figurarvi eventuali rimanenze (di "saldo debitore") di partite viaggianti e sospese non ancora attribuite ai conti di pertinenza.

Altre passività

Nella presente voce figurano le passività non riconducibili nelle altre voci del passivo dello stato patrimoniale.

La voce include a titolo esemplificativo:

  • gli accordi di pagamento che l'IFRS 2 impone di classificare come debiti;
  • i debiti connessi con il pagamento di forniture di beni e servizi non finanziari;
  • i ratei passivi diversi da quelli da capitalizzare sulle pertinenti passività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15;
  • le partite fiscali creditorie varie diverse da quelle rilevate nella voce "60. Passività fiscali" connesse, ad esempio, all'attività di sostituto d'imposta.

Possono anche figurarvi eventuali rimanenze (di "saldo creditore") di partite viaggianti e sospese non ancora attribuite ai conti di pertinenza.

Trattamento di fine rapporto del personale

Criteri di valutazione

Il fondo per trattamento di fine rapporto del personale è valorizzato in bilancio con l'impiego di tecniche di calcolo attuariale.

La valutazione è affidata ad attuari indipendenti esterni, con il metodo dei benefici maturati, utilizzando il criterio del credito unitario previsto (Projected Unit Credit Method). L'importo così determinato rappresenta il valore attuale, calcolato in senso demografico-finanziario, delle prestazioni spettanti al lavoratore (liquidazioni di TFR) per l'anzianità già maturata, ottenuto riproporzionando il valore attuale complessivo dell'obbligazione al periodo di lavoro già prestato alla data di valutazione, tenuto conto della probabilità di dimissioni e richieste di anticipi.

Per determinare il tasso di attualizzazione si fa riferimento ad un indice rappresentativo del rendimento di un paniere di titoli di aziende primarie che emettono titoli nella stessa valuta utilizzata per il pagamento delle prestazioni spettanti ai lavoratori (c.d. high quality corporate bond). In linea con l'orientamento prevalente si è scelto un indice di classe "AA".

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

L'accantonamento al fondo Trattamento di Fine Rapporto del personale, derivante dalla valutazione attuariale, come previsto dallo IAS 19, è registrato in contropartita alle riserve di valutazione per la componente di utile (perdita) attuariale, e in contropartita del conto economico tra gli accantonamenti, per le altre componenti quali gli interessi maturati per effetto del trascorrere del tempo (attualizzazione).

Riserve da valutazione

Tale voce comprende le riserve da valutazione di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI), di contratti derivati di copertura di flussi finanziari, le riserve di valutazione costituite in applicazione di leggi speciali in esercizi passati e le riserve da valutazione attuariale dei benefici ai dipendenti in applicazione dello IAS 19. Sono inoltre inclusi gli effetti derivanti

dall'applicazione del fair value quale sostituto del costo delle attività materiali effettuata in sede di prima applicazione degli IAS/IFRS.

Riconoscimento dei costi e dei ricavi

I ricavi possono essere riconosciuti:

  • in un momento preciso, quando l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso, o
  • nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso.

Il bene è trasferito quando, o nel corso del periodo in cui, il cliente ne acquisisce il controllo. In particolare:

  • gli interessi corrispettivi sono riconosciuti pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato. La voce interessi attivi (ovvero interessi passivi) comprende anche i differenziali o i margini, positivi (o negativi), maturati sino alla data di riferimento del bilancio, relativi a contratti derivati finanziari:
    • a) di copertura di attività e passività che generano interessi;
    • b) classificati nello Stato Patrimoniale nel portafoglio di negoziazione, ma gestionalmente collegati ad attività e/o passività finanziarie valutate al fair value (fair value option);
    • c) connessi gestionalmente con attività e passività classificate nel portafoglio di negoziazione e che prevedono la liquidazione di differenziali o di margini a più scadenze.

Si evidenzia, inoltre, che nel bilancio la voce interessi attivi (ovvero interessi passivi) comprende anche l'ammortamento, di competenza dell'esercizio, delle differenze da fair-value rilevate con riferimento ad operazioni di aggregazione aziendale, in ragione della maggiore o minore redditività riconosciuta alle attività classificate fra i crediti e alle passività classificate fra i debiti e titoli in circolazione. Tuttavia, in caso di estinzione di tali crediti (acquistati per il tramite di aggregazione aziendale), l'eventuale maggior valore iscritto in bilancio alla prima iscrizione viene rilasciato integralmente nell'esercizio in cui il credito viene estinto con effetto a Conto Economico (voce Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato);

  • gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a Conto Economico solo al momento del loro effettivo incasso;
  • i dividendi sono rilevati nel Conto Economico quando sorge il diritto a riceverne il pagamento, è probabile che i benefici economici derivanti dagli stessi affluiranno alla Banca e l'ammontare può essere attendibilmente valutato;
  • le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell'esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui i servizi stessi sono stati prestati. Le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso effettivo, sono rilevate tra gli interessi;
  • i ricavi o i costi derivanti dall'intermediazione di strumenti finanziari di negoziazione, determinati dalla differenza tra il prezzo della transazione e il fair value dello strumento, vengono riconosciuti a conto economico in sede di rilevazione dell'operazione se il fair value è determinabile con riferimento a parametri o transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato (livello 1 e livello 2 della gerarchia del fair value). Qualora questi valori non siano agevolmente riscontrabili o essi presentino una ridotta liquidità (livello 3), lo strumento finanziario viene iscritto per un importo pari al prezzo della transazione, depurato dal margine commerciale; la differenza rispetto al fair value affluisce al Conto Economico lungo la durata dell'operazione attraverso una progressiva riduzione, nel modello valutativo, del fattore correttivo connesso con la ridotta liquidità dello

strumento;

– gli utili e perdite derivanti dalla negoziazione di strumenti finanziari sono riconosciuti a Conto Economico al momento del perfezionamento della vendita, sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o incassato e il valore di iscrizione degli strumenti stessi;

– i ricavi derivanti dalla vendita di attività non finanziarie sono rilevati al momento del perfezionamento della vendita, ovvero quando è adempiuta l'obbligazione di fare nei confronti del cliente.

I costi sono rilevati in Conto Economico secondo il principio della competenza; i costi relativi all'ottenimento e l'adempimento dei contratti con la clientela sono rilevati a Conto Economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi. Se l'associazione tra costi e ricavi può essere effettuata in modo generico e indiretto, i costi sono iscritti su più periodi con procedure razionali e su base sistematica. I costi che non possono essere associati ai proventi sono rilevati immediatamente in conto economico.

Si evidenzia, inoltre, che i costi relativi alle Contribuzioni al Fondo di Risoluzione (SRM) e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (DGS) vengono contabilizzati a conto economico nella voce "180 b) Altre spese amministrative" tenuto conto dell'interpretazione IFRIC 21 e della comunicazione di Banca d'Italia del 19 gennaio 2016. In particolare, il contributo (DGS) viene contabilizzato al verificarsi del "fatto vincolante" derivante dalle disposizioni del nuovo Statuto del FITD in base a cui il Fondo costituisce risorse finanziarie fino, al raggiungimento del livello obiettivo, attraverso contribuzioni ordinarie delle banche aderenti al 30 settembre di ciascun anno.

Pagamenti basati su azioni o azioni fantasma

Si tratta di pagamenti a favore dei dipendenti, come corrispettivo dell'attività lavorativa prestata, regolati con strumenti rappresentativi del capitale, che consistono, ad esempio, nell'assegnazione di:

  • diritti a sottoscrivere aumenti di capitale a pagamento (stock option);
  • diritti a ricevere azioni o azioni fantasma (cd. "phantom shares") al raggiungimento di determinati obiettivi.

Ai fini contabili, ai sensi del principio IFRS 2, i pagamenti basati su "phantom shares" adottati da Banco Desio si configurano come piani "cash settled", da rilevare in base al fair value delle prestazioni lavorative ricevute.

In considerazione delle difficoltà di stima diretta del fair value delle prestazioni lavorative ricevute in contropartita dell'assegnazione di azioni, è possibile misurare il valore delle prestazioni ricevute, in modo indiretto, facendo riferimento al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale, alla data della loro assegnazione.

I piani di incentivazione del personale basati su azioni proprie vengono quindi rilevati a conto economico (voce "190. a) Spese per il personale") in contropartita di un corrispondente incremento del patrimonio netto (voce "100. c) altri fondi per rischi e oneri"), sulla base del fair value degli strumenti finanziari attribuiti alla data di assegnazione ed in funzione del criterio di competenza della prestazione lavorativa fornita.

In particolare, quando le azioni assegnate non sono immediatamente "usufruibili" dal dipendente, ma lo saranno quando il dipendente avrà completato uno specifico periodo di servizio, l'impresa riconosce il costo, come corrispettivo della prestazione resa, lungo il periodo di maturazione delle condizioni stesse ("vesting period").

Anche per le società controllate, i piani di incentivo basati su "phantom shares" della Capogruppo, e non su azioni proprie, si configurano come piani "cash settled". Ai sensi dell'IFRS 2, nei rispettivi bilanci d'impresa e nell'ottica del bilancio consolidato, il costo di competenza viene quindi rilevato tra le spese

per il personale in contropartita di un incremento della voce "100. c) altri fondi per rischi e oneri per la componente cash e di un incremento della voce "150. Riserve" per la componente azionaria) regolata tramite le "phantom shares" della Capogruppo.

Pronti contro termine, prestito titoli e riporti

Le operazioni di pronti contro termine o di riporto, con cui il Gruppo vende a terzi dei titoli con l'obbligo di riacquisto degli stessi alla scadenza delle operazioni ad un prezzo predeterminato, vengono iscritte nei debiti verso banche o verso clientela a seconda della controparte. Analogamente, le operazioni di pronti contro termine o di riporto, con le quali il Gruppo acquista da terzi dei titoli con l'obbligo di rivendita degli stessi alla scadenza delle operazioni ad un prezzo predeterminato, sono contabilizzate come crediti verso banche o clientela (categoria contabile delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"), a seconda della controparte. La differenza tra il prezzo a pronti e il prezzo a termine delle sopra menzionate operazioni è contabilizzata come interesse (passivo o attivo a seconda dei casi) e registrata per competenza lungo la vita dell'operazione. Le operazioni di prestito titoli nelle quali la garanzia è rappresentata da contante che rientra nella piena disponibilità economica del prestatore vengono rilevate in bilancio come le anzidette operazioni di pronti contro termine.

Nel caso di operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli, ovvero senza garanzia, il prestatore e il prestatario continuano a rilevare nell'attivo dello stato patrimoniale, rispettivamente, il titolo oggetto del prestito e quello eventualmente dato in garanzia. La remunerazione di tale operatività è rilevata dal prestatore nella voce "40. Commissioni attive" e dal prestatario nella voce "50. Commissioni passive".

Cartolarizzazioni

Le esposizioni verso le cartolarizzazioni (nella forma di titoli junior o di deferred purchase price) sono allocate nella voce Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico. Se però il rapporto esistente tra la società originator e la società veicolo di cartolarizzazione (ovvero il patrimonio separato da questa gestito) ricade nella definizione di controllo92 definita dal principio contabile IFRS 10 questa viene ricompresa nel perimetro di consolidamento del Gruppo Banco Desio.

Tra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono rilevati, secondo la pertinente composizione merceologica, i crediti verso la clientela oggetto di operazioni di cartolarizzazione per cui non sussistono i requisiti richiesti dall'IFRS 9 per la cancellazione dal bilancio, ovvero per le operazioni con cui vengono ceduti crediti a società veicolo di cartolarizzazione e in cui, anche in presenza del formale trasferimento della titolarità giuridica dei crediti, viene mantenuto il controllo sui flussi finanziari derivanti dagli stessi e la sostanzialità dei rischi e dei benefici.

A fronte di detti crediti, il corrispettivo ricevuto per la cessione degli stessi, al netto dei titoli emessi dalla società veicolo e riacquistati dall'originator, è allocato tra le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Per ulteriori dettagli si fa rinvio all'informativa riportata nella presente Nota Integrativa, in corrispondenza della "Parte E – Sezione 1 – C. Operazioni di cartolarizzazione".

Leasing

L'IFRS 16 definisce il leasing come quel contratto, o parte di un contratto, in base al quale il locatore concede al locatario il diritto di utilizzare un bene identificato (c.d. ROU - "Right Of Use") per un certo periodo di tempo in cambio di un determinato corrispettivo. Gli elementi chiave per definire se un contratto, o una sua parte, rispetti la definizione di leasing sono rappresentati dal fatto che il bene sia

92 In base a tale definizione, un investitore controlla un'entità oggetto di investimento quando ha potere sulle attività rilevanti di questa, è esposto a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con tale entità ed ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere sulla stessa.

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identificato, che il locatario abbia il diritto di controllare l'utilizzo dello stesso e di riceverne sostanzialmente tutti i benefici economici.

Contabilizzazione nel bilancio del locatario

Qualora il Gruppo agisca nella veste di locatario, il modello contabile IFRS 16 prevede la rilevazione nella situazione patrimoniale di una passività sulla base del valore attuale dei canoni futuri da pagare per la durata contrattuale in contropartita dell'iscrizione, tra le attività, del diritto d'uso del bene oggetto del contratto di leasing.

Nel dettaglio, la data di rilevazione iniziale dell'attività e della passività nella situazione patrimoniale della società corrisponde alla data di decorrenza del contratto, ovvero alla data in cui l'attività viene resa disponibile al locatario.

A tale data il locatario rileva:

  • tra le "Attività materiali", l'attività per il diritto d'uso, determinata dalla somma dei seguenti valori:
    • valore attuale dei pagamenti futuri (valore della passività iscritta);
    • costi diretti iniziali (come, ad esempio, i costi per agenti);
    • canoni di leasing pagati in anticipo (maxicanone);
    • stima di eventuali costi per la rimozione e il ripristino, rilevati in ottemperanza allo IAS 37;
    • al netto di eventuali incentivi al leasing ricevuti dal locatore;

tra le "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", la passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing. Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al tasso di interesse marginale ("incremental borrowing rate") alla data di stipula del contratto.

Nell'identificare un contratto di leasing, il Gruppo Banco Desio si avvale della facoltà concessa dall'IFRS 16 di non considerare i contratti "short term", ossia quelli aventi una scadenza inferiore ai 12 mesi, e quelli "low value" ossia aventi un valore dei beni a nuovo inferiore a 5.000 euro. Tale facoltà può essere fatta valere contratto per contratto; in tal caso, i costi dei canoni vengono registrati direttamente a conto economico al momento della maturazione.

Con riferimento alla durata del leasing, oltre al periodo non annullabile in cui il Gruppo non può sottrarsi dal pagamento dei canoni, vengono considerate le opzioni di proroga qualora sia ritenuto ragionevolmente certo il loro esercizio da parte del Gruppo, tenuto conto di tutti i fatti e le circostanze. In particolare, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà del locatario di rinnovare la locazione al termine del primo periodo il Gruppo considera la durata iniziale del contratto di affitto (es. durata di 12 anni per i contratti di affitto 6 anni + 6 anni) e, decorsa tale durata, il successivo primo periodo di rinnovo (es. successivi 6 anni), laddove non vi siano evidenze ragionevoli che possano portare ad un ulteriore periodo di rinnovo o, viceversa, alla fine del contratto. Inoltre, si assume che il contratto di leasing venga rinnovato nel successivo periodo qualora nei 18 mesi antecedenti la scadenza del primo periodo o del successivo rinnovo il locatario non abbia dato disdetta al locatore.

Successivamente all'iscrizione:

  • il diritto d'uso deve essere valutato al costo in base allo IAS 16 ed oggetto di ammortamento ed eventuale impairment lungo la durata del contratto o la vita utile del bene;
  • la passività viene valutata al costo ammortizzato, ovvero viene incrementata a seguito della maturazione degli interessi passivi e progressivamente ridotta per effetto del pagamento dei canoni.

In caso di modifica nei pagamenti dovuti per il leasing, la passività deve essere rideterminata, in contropartita all'attività per diritto d'uso. La modifica può determinare l'iscrizione di un leasing separato (se aumenta l'oggetto del contratto in essere) oppure la modifica del contratto esistente (cosiddetta

"lease modification"). In presenza di una "lease modification" si rende necessario rilevare la variazione del debito per leasing alla data di efficacia della modifica, in contropartita dell'attività relativa al diritto d'uso, ad eccezione degli utili e delle perdite derivanti dalla cancellazione (parziale o totale) della locazione che confluiscono a conto economico.

Contabilizzazione nel bilancio del locatore

Qualora il Gruppo agisca in qualità di locatore, il modello contabile IFRS 16 prevede che sia necessario distinguere se trattasi di beni concessi in leasing finanziario piuttosto che di beni concessi in leasing operativo, in funzione del diverso trattamento contabile applicabile alle due fattispecie.

In dettaglio, un leasing è classificato come finanziario se trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici al locatario. Il leasing finanziario rappresenta, di fatto, un contratto di finanziamento con cui la società di leasing acquista, in vece del locatario, un bene cedendogli il diritto d'uso.

La contabilizzazione nel bilancio del locatore avviene con il metodo finanziario, mediante l'iscrizione di un credito di ammontare pari alla quota capitale dei canoni da percepire (aumentato dei costi esterni di transazione "up-front" non recuperati e ridotto dei ricavi di transazione "up-front" che concorrono alla remunerazione del credito), come se si trattasse di un'operazione di finanziamento.

Successivamente, il credito viene valutato al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito dei rimborsi di capitale, diminuito o aumentato dell'ammortamento - calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo - della differenza tra l'ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. I crediti sono soggetti alle regole dell'impairment. Per maggiori dettagli sulle regole di contabilizzazione dei crediti valutati al costo ammortizzato si fa rinvio al punto "3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" della presente parte A.2.

Per le operazioni di leasing operativo, nel bilancio del locatore continuano a figurare i beni di proprietà concessi in leasing ed i canoni di locazione sono iscritti a conto economico come ricavi. A livello di Gruppo la fattispecie è riconducibile agli immobili di proprietà concessi in affitto; in tal caso detti immobili continuano ad essere rilevati tra le "Attività materiali a scopo di investimento", in base al relativo criterio di valutazione (costo). Nel conto economico i proventi derivanti dalla locazione dei suddetti attivi confluiscono nella voce degli "altri proventi di gestione".

Esposizioni creditizie fuori bilancio - garanzie rilasciate ed impegni

Le esposizioni creditizie fuori bilancio sono rappresentate dalle garanzie rilasciate e dagli impegni ad erogare fondi a condizioni e termini predefiniti che comportano l'assunzione di un rischio creditizio e rientrano nel perimetro delle disposizioni in tema di impairment previsti dall'IFRS 9.

Il valore di prima iscrizione delle garanzie rilasciate è pari al fair value, che normalmente corrisponde all'importo ricevuto al momento dell'emissione della garanzia.

Successivamente le garanzie rilasciate sono valutate al maggiore tra l'importo rilevato in sede di prima iscrizione, al netto di eventuale quota ammortizzata, e l'importo stimato per adempiere all'obbligazione.

Ai fini del calcolo della perdita attesa sono utilizzate le stesse metodologie di allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previste dall'IFRS 9 e già descritte nell'ambito della parte "3 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e "2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" nonché nella parte "16 – Altre informazioni, Modalità di determinazione delle perdite di valore di attività finanziarie (impairment)".

Come rappresentato nella parte "10 – Fondi per rischi e oneri", i fondi correlati alla svalutazione di garanzie rilasciate ed impegni ad erogare fondi sono iscritti nella voce di stato patrimoniale "100. Fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate", in conformità alle disposizioni contenute nella Circolare n. 262 di

Banca d'Italia; la contropartita è la voce di conto economico "200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate".

Modalità di determinazione delle perdite di valore degli strumenti finanziari IFRS 9 (impairment)

Ad ogni data di bilancio o di situazione infrannuale, i finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle voci delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" - nonché le esposizioni fuori bilancio rappresentate dagli impegni ad erogare fondi e dalle garanzie rilasciate - devono essere assoggettate ad un processo di impairment, finalizzato a stimare le perdite di valore attese per rischio di credito (cosiddette "ECL – Expected Credit Losses").

Aspetti generali del modello di impairment

Secondo il modello di calcolo delle Expected Credit Losses le perdite devono essere registrate non solo facendo riferimento alle oggettive evidenze di perdite di valore già manifestatesi alla data di valutazione, ma anche sulla base dell'aspettativa di perdite di valore future non ancora verificatesi.

In particolare, il modello ECL prevede che i sopracitati strumenti debbano essere classificati in tre distinti "Stage", in funzione della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale, a cui corrispondono diversi criteri di misurazione delle perdite attese. Nel dettaglio:

  • Stage 1: accoglie le attività finanziarie performing, originate o acquisite, per le quali non si osserva un significativo deterioramento del rischio di credito ("SICR – Significant Increase in Credit Risk") rispetto alla data di rilevazione iniziale;
  • Stage 2: accoglie le attività finanziarie performing che alla data di valutazione hanno registrato un significativo deterioramento del rischio di credito (SICR) rispetto alla prima iscrizione, sebbene non deteriorate;
  • Stage 3: comprende tutte le esposizioni per le quali si riscontrino uno o più eventi in grado di impattare negativamente sui flussi finanziari (evidenze di impairment), ossia le esposizioni che sono considerate come deteriorate.

Per le esposizioni rientranti nello Stage 1 la perdita attesa viene contabilizzata, alla data di rilevazione iniziale e ad ogni data di reporting successiva, su un orizzonte temporale fino a un anno; per quelle riconducibili allo Stage 2 e 3 le perdite attese vengono rilevate in un orizzonte temporale che considera tutta la vita residua dello strumento (lifetime).

Eccezione a quanto sopra è rappresentata dalle attività finanziarie considerate come deteriorate fin dalla loro acquisizione o origine (cosiddetti "POCI – Purchased or Originated Credit Impaired"), per la quale si fa rinvio a quanto illustrato nel paragrafo "Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate".

Il perimetro delle esposizioni classificate nello Stage 3 corrisponde a quello delle esposizioni deteriorate, individuate sulla base delle definizioni stabilite dalla normativa di vigilanza (Circolare di Banca d'Italia n. 272 "Matrice dei conti") e richiamate dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", in quanto ritenute coerenti con la normativa contabile IAS/IFRS, in termini di evidenze obiettive di impairment. Nel dettaglio, le richiamate circolari individuano le seguenti categorie di attività deteriorate:

  • Sofferenze: rappresentano il complesso delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla Banca;
  • Inadempienze probabili ("unlikely to pay"): rappresentano le esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali si ritiene improbabile che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene effettuata in maniera indipendente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati.

La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie, quali il mancato rimborso, ma è legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore (ad esempio, una crisi del settore industriale in cui opera il debitore);

Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: le esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, presentano una posizione scaduta e/o sconfinante da più di 90 giorni, secondo le soglie di significatività previste dalla citata normativa. Per il Gruppo le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento alla posizione del singolo debitore.

In aggiunta, la normativa di Banca d'Italia, in linea con gli standard dell'EBA, ha introdotto la definizione di "esposizioni oggetto di concessione" (cosiddette "Forborne Exposure"). Trattasi in particolare delle esposizioni beneficiarie di misure di tolleranza, che consistono in concessioni, in termini di modifica e/o di rifinanziamento di un preesistente credito, nei confronti di un debitore esclusivamente in ragione di, o per prevenire, un suo stato di difficoltà finanziaria che potrebbe avere effetti negativi sulla sua capacità di adempiere agli impegni contrattuali originariamente assunti, e che non sarebbero state concesse ad un altro debitore con analogo profilo di rischio non in difficoltà finanziaria. Dette concessioni devono essere identificate a livello di singola linea di credito e possono riguardare esposizioni di debitori classificati sia nello status performing che nello status non performing (deteriorato).

Per le esposizioni con misure di forbearance, classificate tra le inadempienze probabili, il ritorno tra le esposizioni performing, ed in particolare tra le esposizioni dello "Stage 2", può avvenire solo dopo che sia trascorso un anno dal momento della concessione (cosiddetto "probation period") e che siano soddisfatte tutte le altre condizioni previste dal paragrafo 157 dell'ITS dell'EBA.

In ogni caso, le esposizioni rinegoziate non devono essere considerate forborne quando il debitore non si trovi in una situazione di difficoltà finanziaria: trattasi di rinegoziazioni concesse per motivi commerciali.

Perdite di valore su strumenti finanziari performing

Per le attività finanziarie performing, ossia per quelle attività non considerate deteriorate come in precedenza definite, si rende necessario valutare, a ciascuna reporting date, a livello di singolo rapporto, la presenza di un significativo deterioramento del rischio creditizio (SICR – "Significant Increase in Credit Risk"), tramite confronto tra il rischio di credito associato allo strumento finanziario all'atto della valutazione e quello al momento iniziale dell'erogazione o dell'acquisizione. Tale confronto viene effettuato assumendo a riferimento sia criteri quantitativi che qualitativi. Più in dettaglio, al fine di accertare l'esistenza di un significativo deterioramento della qualità creditizia ed il conseguente passaggio dello strumento finanziario dallo Stage 1 allo Stage 2, il Gruppo Banco Desio ha individuato i seguenti criteri ("Stage Assignment"):

  • criteri quantitativi relativi, basati su osservazioni statistiche o su variazioni della PD oltre una determinata soglia considerata come un indicatore di backstop, ritenute espressione di intervenuto significativo incremento del rischio di credito nel tempo;
  • criteri qualitativi assoluti, rappresentati dall'identificazione di trigger event o dal superamento di soglie assolute nell'ambito del processo di monitoraggio del credito;
  • backstop indicators, ovvero fattori di "delinquency" del credito, la cui manifestazione fa presumere che si sia verificato un significativo incremento del rischio di credito, a meno di evidenze contrarie.

Per ulteriori dettagli sul modello di determinazione delle perdite attese sulle esposizioni non deteriorate, con particolare riferimento ai criteri di stage assignment, alla modalità di calcolo dei parametri di rischio, agli scenari previsionali macroeconomici e alle relative probabilità di accadimento, si fa rinvio a quanto illustrato nel paragrafo "2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese" contenuto nella Parte E della presente Nota Integrativa, in corrispondenza della sezione dedicata al rischio di credito.

Perdite di valore su strumenti finanziari deteriorati

Come in precedenza illustrato, per le attività finanziarie deteriorate, alle quali è associata una probabilità di default del 100%, l'ammontare delle rettifiche di valore per le perdite attese relative a ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio (situazione infrannuale) dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato), ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario o una sua ragionevole approssimazione laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile. I flussi finanziari sono stimati sulla base delle previsioni di recupero attese lungo l'intera durata dell'attività (lifetime), tenuto conto del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie.

Al fine della stima dei previsti flussi incassati e relativa tempistica, i crediti in esame sono oggetto di un processo di valutazione analitica. Per alcune categorie omogenee di crediti deteriorati, i processi valutativi contemplano che le previsioni di perdita siano basate su metodologie di calcolo di tipo "forfettario", da ricondurre in modo analitico ad ogni singola posizione. Il perimetro delle esposizioni assoggettate ad un processo di valutazione forfettaria è rappresentato:

  • dalle sofferenze e inadempienze probabili con esposizione inferiore o uguale ad una soglia di rilevanza stabilita pari a 25 mila Euro;
  • dal complesso delle esposizioni "past due" deteriorate a prescindere dalla soglia di rilevanza dell'esposizione. Trattasi in particolare dei crediti che presentano sconfinamenti continuativi o ritardati pagamenti, individuati in via automatica a cura delle procedure informatiche del Gruppo, secondo le citate regole dell'Organo di Vigilanza.

La valutazione analitica prevede invece criteri minimi di perdita diversificati in funzione dello stato di rischio della controparte al momento della quantificazione (Sofferenza, Inadempienza Probabile, Past Due), della tipologia di esposizione (Secured, Unsecured), della presenza di garanzie diverse da quelle ipotecarie (fidejussioni, pegni, confidi). Nel dettaglio, per le esposizioni Secured la valutazione si basa sulla valorizzazione dei beni sottostanti (collateral) e sull'applicazione di opportuni haircut in funzione della tipologia di garanzia immobiliare, mentre per quelle Unsecured la previsione di perdita è definita come complemento rispetto alle curve di recupero basate sull'osservazione delle serie storiche interne, tenuto conto di eventuali elementi mitiganti derivanti dalla presenza di altre garanzie. In aggiunta, ai fini della previsione di perdita si considera il cosiddetto "time value", ossia il tempo stimato per il recupero del credito differenziato in funzione del vintage nonché la probabilità di passaggio allo stato di sofferenza (Danger Rate) per le esposizioni classificate ad Inadempienza probabile.

In coerenza con gli obiettivi di cessione delle esposizioni creditizie deteriorate, di volta in volta stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, la quantificazione delle perdite attese delle predette esposizioni include elementi forward looking, attraverso l'introduzione di specifici scenari di vendita, laddove la strategia NPL del Gruppo preveda che il recupero delle citate esposizioni possa avvenire attraverso una cessione sul mercato, nell'ottica di perseguire una strategia di derisking volta a ridurre l'NPL ratio, ossia l'incidenza percentuale delle esposizioni deteriorate rispetto al complesso delle esposizioni.

Conseguentemente, la stima delle perdite attese di tali posizioni riflette, oltre che il recupero atteso attraverso la gestione ordinaria (work out) anche la presenza, opportunamente calibrata, dello scenario di vendita e quindi dei relativi flussi di cassa.

Per ulteriori dettagli sul modello di determinazione delle perdite attese sulle esposizioni non deteriorate, con particolare riferimento ai criteri di stage assignment, alla modalità di calcolo dei parametri di rischio, agli scenari previsionali macroeconomici e alle relative probabilità di accadimento, si fa rinvio a quanto illustrato nel paragrafo "2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese" contenuto nella Parte E della presente Nota Integrativa, in corrispondenza della sezione dedicata al rischio di credito.

Considerazione del rischio climatico ambientale

Come indicato nella precedente informativa relativa al "Rischio di sostenibilità", nel corso dell'esercizio di riferimento il Gruppo ha perfezionato l'analisi dei canali di trasmissione dei rischi climatico-ambientali sui

rischi finanziari e l'analisi di accertamento focalizzata sulla valutazione (delle opportunità e) dei rischi derivanti dai fattori climatico-ambientali (fisico e transizione), funzionale alla quantificazione del relativo impatto sugli attivi aziendali. Il rischio di credito è risultato essere il rischio convenzionale di vigilanza prudenziale più materialmente influenzato dai fattori climatico-ambientali (fisico e transizione) che sono stati considerati nella quantificazione del relativo impatto sugli attivi aziendali per cui si fa rimando a quanto illustrato nella nota "Inclusione del rischio climatico ambientale (fisico e transizione)" del paragrafo "2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese" contenuto nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della presente Nota Integrativa, in corrispondenza della sezione dedicata al rischio di credito.

Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate

Qualora all'atto della rilevazione iniziale un'esposizione creditizia classificata nelle voci delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" o delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" risulti essere deteriorata, la stessa si qualifica come "Attività finanziaria deteriorata acquisita o originata" (cosiddetta "POCI – Purchase or Originated Credit Impaired").

Un'attività si considera deteriorata al momento della rilevazione iniziale qualora il rischio di credito sia molto elevato e, in caso di acquisto, il prezzo sia stato pagato con un significativo sconto rispetto al debito residuo contrattuale. Tali attività sono inizialmente iscritte nello Stage 3, con possibilità di riclassificarle nello Stage 2, pertanto sulle stesse andrà rilevata una perdita attesa con modello di impairment basato su ECL lifetime.

Con riferimento ai criteri di rilevazione iniziale, valutazione e cancellazione si rimanda a quanto illustrato in corrispondenza delle voci di attività in cui possono essere classificate, salvo quanto di seguito specificato, con riferimento alla modalità di determinazione del costo ammortizzato e dell'impairment.

Nel dettaglio il costo ammortizzato e conseguentemente gli interessi attivi sono calcolati considerando un tasso di interesse effettivo corretto per il credito (cosiddetto "credit-adjusted effective interest rate"). Rispetto alla determinazione del tasso di interesse effettivo, la citata correzione per il credito consiste nel considerare nella stima dei flussi di cassa futuri anche le perdite creditizie attese lungo l'intera durata residua dell'attività.

In aggiunta, le attività in esame prevedono un trattamento particolare anche per quanto riguarda il processo dell'impairment, in quanto le stesse sono sempre soggette alla determinazione di una perdita attesa lungo la vita dello strumento finanziario; successivamente all'iscrizione iniziale devono quindi essere rilevati a conto economico gli utili o le perdite derivanti dall'eventuale variazione delle perdite attese lungo tutta la vita del credito rispetto a quelle iniziali. Per tali attività non è quindi possibile che il calcolo delle perdite attese possa avvenire prendendo come riferimento un orizzonte temporale pari a un anno.

Per il Gruppo le principali fattispecie riferibili ai POCI sono quelle risultanti dall'operazione di aggregazione aziendale Lanternina e dal riacquisto di crediti a sofferenza del veicolo 2Worlds Srl (operazione GACS).

Crediti d'imposta connessi con i Decreti-legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti (es. ecobonus)

I Decreti-legge n. 18/2020 (c.d. "Cura Italia") e n. 34/2020 (c.d. "Rilancio") hanno introdotto nell'ordinamento italiano misure fiscali di incentivazione connesse sia con spese per investimenti (es. eco e sismabonus) sia con spese correnti (es. canoni di locazione di locali ad uso non abitativo). Tali incentivi fiscali si applicano a famiglie o imprese, sono commisurati a una percentuale della spesa sostenuta (che in alcuni casi raggiunge anche il 110%) e sono erogati sotto forma di crediti d'imposta o di detrazioni d'imposta (trasformabili su opzione in crediti d'imposta). Le caratteristiche principali di tali crediti d'imposta sono (i) la possibilità di utilizzo in compensazione; (ii) la cedibilità a terzi acquirenti e (iii) la non rimborsabilità da parte dell'Erario.

La contabilizzazione dei crediti d'imposta acquistati da un soggetto terzo (cessionario del credito d'imposta) non è riconducibile ad uno specifico principio contabile internazionale. Lo IAS 8 prevede che,

nei casi in cui vi sia una fattispecie non esplicitamente trattata da un principio contabile IAS/IFRS, la direzione aziendale definisca una accounting policy idonea a garantire un'informativa rilevante e attendibile di tali operazioni.

A tal fine il Gruppo, tenendo in considerazione le indicazioni espresse dalle Autorità di Vigilanza, si è dotato di una accounting policy che fa riferimento alla disciplina contabile prevista dall'IFRS 9, applicandone in via analogica le disposizioni compatibili con le caratteristiche dell'operazione e considerando che i crediti d'imposta in questione sono, sul piano sostanziale, assimilabili a un'attività finanziaria. Il Banco acquista i crediti secondo la propria tax capacity, con l'obiettivo di detenerli e utilizzarli per le compensazioni future, pertanto, tali crediti sono riconducibili ad un business model Hold to Collect e rilevati al costo ammortizzato, con rappresentazione della remunerazione nel margine di interesse durante l'arco temporale di recupero. La valutazione di tali crediti dovrà essere effettuata considerando i flussi di utilizzo attraverso le compensazioni future stimate, non risulta invece applicabile alla specifica casistica il framework contabile previsto dall'IFRS 9 per il calcolo delle perdite attese, ossia su questi crediti d'imposta non viene calcolata ECL, in quanto non esiste un rischio di credito della controparte, tenuto conto che il realizzo del credito avviene tramite compensazione con dei debiti e non tramite incasso.

Tenuto conto che i crediti d'imposta acquistati non rappresentano, ai sensi dei principi contabili internazionali, attività fiscali, contributi pubblici, attività immateriali o attività finanziarie, la classificazione più appropriata, ai fini della presentazione in bilancio, è quella residuale fra le Altre Attività dello stato patrimoniale.

Operazioni di aggregazione aziendale: allocazione del costo di acquisto

Premessa

È di seguito descritto il processo generale richiesto dall'IFRS 3 Aggregazioni aziendali per la contabilizzazione delle aggregazioni aziendali, ovvero delle operazioni o altri eventi in cui una società acquisisce il controllo di una o più attività aziendali e prevede il consolidamento delle attività, passività e passività potenziali acquisite ai rispettivi fair value, incluse eventuali attività immateriali identificabili non già rilevate nel bilancio dell'impresa acquisita.

Secondo l'IFRS 393, innanzitutto va condotta l'analisi specifica richiesta per l'individuazione delle caratteristiche di "Attività aziendale (o Business)", rispetto al perimetro acquisito, per procedere quindi all'individuazione di una aggregazione aziendale da contabilizzare sulla base del cd. Acquisition Method (o metodo dell'acquisizione del controllo).

L'entità procede quindi all'analisi qualitativa delle caratteristiche di quanto acquisito per verificare la presenza simultanea di i. Fattori di produzione, ii. Processi, iii. Produzione come definiti dall'IFRS 3 stesso, in particolare rispetto al concetto di Processo sostanziale.

Successivamente, sulla base dell'Acquisition Method si deve, con riferimento alla data di acquisizione del controllo, allocare il prezzo dell'aggregazione (Purchase Price Allocation – PPA) rilevando le attività acquisite e le passività (anche potenziali) assunte ai relativi fair value ed eventualmente gli interessi di minoranza ai relativi fair value, oltre ad identificare le attività immateriali implicite precedentemente non contabilizzate nella situazione contabile dell'acquisita. L'eventuale differenza che dovesse emergere fra il prezzo pagato per l'acquisizione (misurato anch'esso al fair value e considerando eventuali "corrispettivi potenziali") ed il fair value (al netto degli effetti fiscali) delle attività e passività acquisite, se positiva, determina un avviamento da rilevare tra le voci dello stato patrimoniale, se negativa, determina un

93 Le modifiche apportate all'IFRS 3 con Regolamento di omologazione 2020/551 hanno i. modificato il par. 3 e ii. introdotto i par. B7 – B12D rivedendo nella sostanza la definizione di "business" ai fini dell'identificazione delle operazioni qualificabili come "business combination".

impatto che dovrà essere rilevato a Conto economico quale componente positiva (cd. "badwill" o avviamento negativo).

L'IFRS 3 consente che la definitiva allocazione del costo dell'aggregazione possa essere effettuata entro dodici mesi dalla data di acquisizione.

Fair value delle attività e passività acquisite

Nella contabilizzazione di un'aggregazione aziendale (cd. business combination), l'entità determina il fair value delle attività, passività e passività potenziali, il quale viene rilevato separatamente solo se, alla data dell'acquisizione, tale valore soddisfa i seguenti criteri:

  • nel caso di un'attività diversa da un'attività immateriale, sia probabile che gli eventuali benefici economici futuri affluiscano all'acquirente;
  • nel caso di una passività diversa da una passività potenziale sia probabile che per estinguere l'obbligazione sarà richiesto l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici;
  • nel caso di un'attività immateriale (IAS 38) o di una passività potenziale (IAS 37), il relativo fair value possa essere valutato in maniera attendibile.

Le attività e passività finanziarie devono essere valutate al fair value alla data dell'aggregazione aziendale ancorché nel bilancio della società acquisita siano misurate secondo altri criteri. Nel caso di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi, trovano applicazione le modalità di determinazione del fair value descritte alla successiva Parte A.4, applicando il modello valutativo interno più appropriato in funzione del singolo strumento considerato.

Identificazione delle attività immateriali

In base alle caratteristiche della realtà aziendale acquisita, si impongono approfondimenti sull'eventualità di contabilizzare separatamente assets non già iscritti tra le sue attività, quali possono essere le attività immateriali legate ai rapporti con la clientela (customer related intangible o client relationship) e al marketing (brand name).

Attività immateriali legate al cliente: rientrano nella categoria delle immobilizzazioni immateriali in quanto, anche se non sempre derivanti da diritti contrattuali come le attività immateriali legate al marketing, possono essere separabili e possono essere valutate attendibilmente.

Rientrano in questa categoria:

  • liste clienti: sono costituite da tutte le informazioni possedute sui clienti (data base contenenti: nomi, recapiti, storico di ordini, informazioni demografiche, ecc.) che, poiché possono essere oggetto di noleggio e scambio, hanno un valore riconosciuto dal mercato; non possono essere considerate immobilizzazioni immateriali se sono considerate così confidenziali che nell'accordo di aggregazione ne venga vietata la vendita, la locazione o altri tipi di scambio;
  • contratti con i clienti e rapporti con la clientela stabiliti in conseguenza di essi: i contratti con i clienti soddisfano il requisito contrattuale/legale per costituire un'attività immateriale anche se nel contratto di aggregazione ne viene vietata la vendita o il trasferimento separatamente dall'impresa acquisita; a tal fine, rilevano anche i contatti stabiliti di prassi con la clientela, indipendentemente dall'esistenza di un contratto formale, e tutte le relazioni non contrattuali, a condizione che siano separabili e autonomamente valutabili;
  • relazioni con la clientela di natura non contrattuale: rientrano in questa categoria tutte le attività immateriali che, in quanto separabili e trasferibili separatamente dall'impresa acquisita, sono valutabili singolarmente e possono essere iscritte come intangibile.

Attività immateriali legate al marketing: marchi di fabbrica, nomi commerciali, marchi di servizi, marchi collettivi, marchi di qualità in quanto derivanti da diritti contrattuali o comunque in quanto risultano solitamente separabili. Tali attività tengono conto di quell'insieme di condizioni produttive correlate economicamente al nome commerciale, alla capacità relazionale, alla forza distributiva.

Un'attività immateriale deve essere misurata inizialmente al costo. Se questa è acquisita in una Business Combination, il suo costo è il fair value alla data di acquisizione del controllo.

Il fair value riflette, infatti, le aspettative di mercato circa la probabilità che i benefici economici futuri inerenti all'attività affluiranno all'entità che li controlla. L'entità deve valutare la probabilità che si verifichino benefici economici futuri usando presupposti ragionevoli e sostenibili che rappresentano la migliore stima della Direzione aziendale dell'insieme di condizioni economiche che esisteranno nel corso della vita utile dell'attività.

I principi contabili non prescrivono puntualmente il metodo di valutazione da utilizzare per la misurazione del fair value di tali attività ma, nell'ambito dei possibili metodi utilizzabili, privilegiano quelli che fanno riferimento a prezzi di mercato osservabili. In mancanza di ciò, i principi contabili ammettono l'utilizzo di modelli valutativi che devono comunque incorporare assunzioni generalmente utilizzate e riconosciute dal mercato.

La determinazione del fair value nel caso di attività immateriali legate alla clientela si basa sull'attualizzazione dei flussi rappresentativi dei margini reddituali generati dai depositi lungo un periodo esprimente la durata residua attesa dei rapporti in essere alla data di acquisizione.

Generalmente, per la valutazione del brand sono utilizzati sia metodi di mercato, sia metodi basati sui flussi derivanti dalla gestione dello stesso brand e sulla base di una royalty di mercato.

Determinazione dell'Avviamento (del cd. "badwill" o Avviamento negativo)

L'avviamento rappresenta l'importo residuale del costo di acquisizione, in quanto costituisce l'eccedenza del costo della Business Combination rispetto al fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili (ivi inclusi gli intangibles e le passività potenziali che abbiano i requisiti per l'iscrizione in bilancio).

Esso rappresenta il corrispettivo riconosciuto dall'acquirente in previsione di benefici economici futuri derivanti da attività che non possono essere identificate individualmente e rilevate separatamente, di fatto incorporando il valore delle sinergie attese, dell'immagine della società acquisita, del know-how, delle professionalità, delle procedure e altri fattori indistinti.

L'avviamento acquisito in una aggregazione aziendale non è ammortizzato. L'entità provvede a verificare annualmente, ovvero alla fine dell'esercizio in cui si è realizzata l'aggregazione e ogniqualvolta vi sia un'indicazione che il valore dell'attività possa aver subito un degrado, che l'importo iscritto non abbia subito delle riduzioni di valore (impairment test).

Qualora l'importo residuale derivante dall'allocazione del valore d'acquisto risultasse negativo, cd. badwill, esso viene riconosciuto come beneficio a Conto economico alla voce 230 "Altri oneri/proventi di gestione".

Criteri di redazione dell'informativa di settore

L'informativa di settore del Gruppo Banco Desio, in conformità ai requisiti informativi del principio IFRS 8, si basa sugli elementi che il management utilizza nel sistema di reporting interno tramite cui monitora l'andamento dei risultati e assume le decisioni operative in merito alle risorse da allocare.

La struttura organizzativa e direzionale del Gruppo si articola nei seguenti settori: Bancario e Parabancario.

Ai fini della predisposizione di detta informativa i risultati economici e patrimoniali attribuiti ai diversi settori

di attività sono determinati in base ai principi contabili utilizzati nella redazione e presentazione del bilancio consolidato. L'utilizzo degli stessi criteri di rendicontazione consente una più agevole riconciliazione dei dati settoriali con quelli consolidati. Si evidenzia, inoltre, che al fine di rappresentare più efficacemente i risultati e per meglio comprenderne le componenti che li hanno generati, i saldi per ciascun settore oggetto di informativa sono rappresentati al lordo delle rettifiche di consolidamento e delle elisioni infragruppo; una specifica colonna denominata "Rettifiche di consolidamento" consente la riconduzione al dato consolidato.

A.3 INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA' FINANZIARIE

A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore di bilancio e interessi attivi

Tipologia di
strumento
finanziario
Portafoglio di
Portafoglio di
provenienza
destinazione
Data di
riclassificazione
Valore di bilancio
riclassificato
Interessi attivi
registrati
nell'esercizio (ante
imposte)
Titoli di debito HTCS HTC 01.10.2018 12.318 n.a.

Con riferimento alle attività finanziarie riclassificate ancora iscritte nell'attivo alla data di riferimento di bilancio, nella colonna "Valore di bilancio riclassificato" è indicato l'importo trasferito dal portafoglio contabile HTCS al portafoglio contabile HTC (di originari Euro 1.045.956 mila), ivi inclusa la relativa riserva da valutazione OCI cumulata al 30 settembre 2018, negativa per circa Euro 927 mila (di originari Euro 51.459 mila, al lordo del relativo effetto fiscale), che alla data di riclassificazione è stata eliminata dal patrimonio netto in contropartita del fair value delle attività finanziarie riclassificate che, di conseguenza, sono rilevate come se fossero sempre state valutate al costo ammortizzato.

A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo

Come già rendicontato nei precedenti esercizi, a seguito del cambio di business model da parte della Capogruppo, avvenuto alla fine del terzo trimestre 2018, il portafoglio HTC è il portafoglio che risulta avere la posizione di strumenti finanziari in misura significativa rispetto al portafoglio HTCS.

Nel corso del 2020 sono stati aggiornati i limiti operativi del portafogli HTCS e del portafoglio di negoziazione al fine di renderne la composizione il più aderente possibile alle finalità di gestione dei business model alla luce dell'evoluzione nel frattempo intervenuta nel contesto dei mercati finanziari.

Nel corso del 2023 sono stati rivisti i criteri di ammissibilità delle vendite di attività finanziarie gestite con il modello di business HTC applicati al portafoglio titoli di proprietà. Al riguardo, è stata condotta un'analisi volta, tra l'altro, a rivedere l'impostazione adottata dalla Capogruppo rispetto alle attuali migliori prassi di mercato.

Tenuto conto dell'aggiornamento sopra richiamato, la gestione dei titoli di debito classificati nei portafogli HTC e HTCS prosegue in continuità con le scelte operate in precedenza; nel corso dell'esercizio di riferimento non si è pertanto verificato alcun cambiamento di business model che abbia comportato una riclassifica di portafoglio.

A.4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

Nel principio contabile IFRS 13 "Misurazione del fair value" il fair value è definito come il prezzo che sarebbe ricevuto nel caso di vendita di un'attività o pagato per trasferire una passività in una transazione ordinaria tra partecipanti al mercato (exit price). La definizione di fair value contenuta nell'IFRS 13 rende evidente che le tecniche di misurazione sono market based e non entity specific.

Il principio contabile indicato prevede l'obbligo di fornire sia informazioni riguardanti le tecniche di valutazione e i parametri utilizzati per la valutazione delle attività e delle passività valutate al fair value su base ricorrente o su base non ricorrente dopo la prima iscrizione in bilancio, sia informazioni in merito agli effetti sulla redditività complessiva delle valutazioni degli strumenti valutati utilizzando in misura efficace parametri non osservabili.

Quando non è rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica, si valuta il fair value applicando una tecnica di valutazione che massimizzi l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riduca al minimo l'utilizzo di input non osservabili.

In base al principio IFRS 13 e ai fini dalla determinazione del fair value dei derivati OTC va considerato il rischio di controparte.

La gerarchia del fair value prevede 3 livelli. È attribuita la massima priorità ai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche (dati di Livello 1) e la priorità minima agli input non osservabili (dati di Livello 2 e 3). La gerarchia del fair value dà priorità agli input delle tecniche di valutazione e non alle tecniche adottate per valutare il fair value. Una valutazione del fair value sviluppata utilizzando una tecnica del valore attuale potrebbe pertanto essere classificata nel Livello 2 o 3, secondo gli input significativi per l'intera valutazione e del livello della gerarchia del fair value in cui tali dati sono classificati.

Fair value determinato con input di livello 1

Il fair value è di livello 1 se determinato in base a prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Un prezzo quotato in un mercato attivo fornisce la prova più attendibile del fair value e, quando disponibile, deve essere utilizzato senza alcuna rettifica.

Per mercato attivo si intende quello in cui le operazioni relative all'attività o alla passività si verificano con una frequenza e con volumi sufficienti a fornire informazioni utili per la determinazione del prezzo su base continuativa.

Gli elementi fondamentali sono i seguenti:

  • Identificazione del mercato principale dell'attività o della passività o, in assenza di un mercato principale, del mercato più vantaggioso dell'attività o della passività;
  • la possibilità per l'entità di effettuare un'operazione con l'attività o con la passività al prezzo di quel mercato alla data di valutazione.

Il mercato principale è quello con il maggior volume e il massimo livello di attività o per la passività. In sua assenza, il mercato più vantaggioso è quello che massimizza l'ammontare che si percepirebbe per la vendita dell'attività o che riduce al minimo l'ammontare che si pagherebbe per il trasferimento delle passività.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Il fair value delle attività e passività finanziarie è determinato con tecniche di valutazione in relazione alla tipologia dello strumento finanziario valutato.

Per il fair value di livello 2 si utilizzano valutazioni supportate da info provider esterni e applicativi interni che utilizzano input osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o la passività, e comprendono:

  • prezzi quotati per attività o passività similari in mercati attivi;
  • prezzi quotati per attività o passività identiche o similari in mercati non attivi;
  • dati diversi dai prezzi quotati osservabili per l'attività o passività, per esempio:
    • o tassi di interesse e curve dei rendimenti osservabili a intervalli comunemente quotati;
    • o volatilità implicite;
    • o spread creditizi;
  • input corroborati dal mercato.

Per il fair value di livello 3 si impiegano input non osservabili per l'attività o per la passività. Il ricorso a tali input, anche di fonte interna, è ammesso qualora non siano disponibili informazioni di mercato osservabili utili alla stima e devono riflettere le ipotesi che assumerebbero i partecipanti al mercato nella determinazione del prezzo.

Per il fair value di livello 3 e con specifico riferimento ai derivati OTC in divisa estera, l'input inerente allo spread creditizio per la clientela non istituzionale è fornito dal modello interno di rating che classifica ogni controparte in classi di rischi aventi probabilità omogenea di insolvenza.

Si segnala, inoltre, l'applicazione del modello Credit Value Adjustment (CVA) per i derivati OTC con lo scopo di evidenziare l'impatto della qualità creditizia della controparte, fattore intrinseco nella quotazione degli strumenti obbligazionari ma non in quelli derivati. La modalità attuata consiste nel determinare il fair value mediante attualizzazione del Mark to Market (MTM) positivo del derivato con il Credit Spread ponderato per la vita residua dello strumento.

In relazione, invece, ai derivati OTC con Mark to Market (MTM) negativo il modello applicato è del Debit Value Adjustment (DVA) con lo scopo di evidenziare l'impatto della qualità del proprio merito creditizio. Il modello prevede l'applicazione della medesima formula di attualizzazione del CVA al valore negativo (MTM) del derivato con inclusione del Credit spread della banca.

Si segnala che, nell'applicazione di entrambi i modelli (CVA e DVA) e ai fini della determinazione dell'impatto della qualità creditizia della controparte, ovvero della qualità del proprio merito creditizio, viene tenuto in considerazione l'effetto di riduzione del rischio di credito in presenza di accordi di collateralizzazione (CSA).

Il fair value di attività e passività non finanziarie (crediti e debiti) è determinato con la metodologia di analisi dei DCF (discounted cash flows); il modulo in uso consente di integrare in modo consistente nella valutazione del fair value elementi di mercato, caratteristiche finanziarie dell'operazione e componenti di rischio di credito.

Con riferimento alle "attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente" per cui il cui il fair value è fornito ai soli fini dell'informativa di nota integrativa, si precisa quanto segue:

  • per i crediti il fair value è calcolato per le posizioni performing oltre il breve termine mediante tecnica di valutazione che prevede l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi considerando, altre al tasso free risk, il rischio di credito della relazione (in termini di PD e LGD rilevato nei modelli di rating interno in uso), mentre per le posizioni non performing e per quelle performing a breve termine il valore di bilancio è considerato una ragionevole approssimazione del fair value. In generale gli stessi sono classificati al Livello 3, fatto salvo nel caso in cui la significatività degli input osservabili rispetto all'intera valutazione sia superiore a una soglia prefissata (Livello 2), ovvero nel caso di attività in via di dismissione / transazioni in corso di perfezionamento alla data di riferimento (Livello 1). Tenuto conto dell'attuale contesto del mercato dei crediti, con particolare riferimento ai non performing loans, detto fair value (Livello 2 e 3), determinato tenendo conto di ipotesi multi-scenario che prevedono la combinazione tra la gestione interna e i c.d. "disposal scenario", potrebbe non rappresentare l'eventuale exit price in considerazione di un certo margine di aleatorietà comunque insito nelle componenti di formazione del prezzo considerate da un potenziale terzo acquirente;

  • i debiti e i certificati di deposito emessi sono esposti al loro valore di bilancio, che rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value (Livello 3);

  • per i prestiti obbligazionari emessi, il fair value è calcolato secondo la metodologia di attualizzazione dei flussi di cassa, applicando un credit spread (Livello 2);
  • attività materiali detenute a scopo di investimento: il fair value è determinato sulla base di una stima effettuata utilizzando una serie di fonti informative relative al mercato immobiliare e apportando le opportune rettifiche/incrementi in relazione a parametri quali la localizzazione, la consistenza, la vetustà, la destinazione d'uso dei locali e la manutenzione straordinaria, nonché mediante il confronto con la stima eseguita da esperti esterni indipendenti (Livello 3).

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Le tecniche di valutazione e gli input selezionati sono utilizzati in modo costante nel tempo, salvo che si verifichino circostanze che rendano necessaria la loro sostituzione o modifica quali ad esempio: lo sviluppo di nuovi mercati, la disponibilità e/o indisponibilità di nuove informazioni, il miglioramento delle tecniche stesse di valutazione.

ll processo di valutazione degli strumenti finanziari si articola nelle fasi sotto di seguito sintetizzate:

  • per ogni asset class sono identificati i parametri di mercato e le modalità secondo le quali tali dati devono essere recepiti e utilizzati;
  • i parametri di mercato utilizzati sono controllati sia con riferimento alla loro integrità sia nel loro utilizzo nelle modalità applicative;
  • le metodologie utilizzate per le valutazioni sono confrontate con le prassi di mercato in modo da individuare eventuali evoluzioni e definire modifiche alle valutazioni.

Con riferimento agli strumenti finanziari oggetto di valutazione al fair value su base ricorrente classificati nel Livello 3, non viene fornita l'analisi di sensibilità stante la loro natura, salvo quanto successivamente indicato.

A.4.3 Gerarchia del fair value

Con riferimento alle attività e passività finanziarie oggetto di valutazione al fair value su base ricorrente, la classificazione sulla base della predetta gerarchia di livelli riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni.

La perdita di qualifica di mercato attivo per un'attività o passività comporta la modifica della tecnica di valutazione e degli input utilizzati determinando una classificazione del fair value in un livello inferiore della gerarchia.

La tecnica di valutazione prescelta è utilizzata in modo costante nel tempo, salvo che sopraggiungano circostanze che rendano necessario sostituirla con un'altra più significativa come nel caso di sviluppo di nuovi mercati, disponibilità di nuove informazioni, cambi delle condizioni di mercato. Ciò comporta che un'attività o passività valutata in momenti differenti potrà essere classificata in un livello diverso della gerarchia.

L'applicazione dei principi adottati per la determinazione dei livelli avviene mensilmente

A.4.4 Altre informazioni

Nel corso dell'esercizio di riferimento il processo di classificazione del fair value dei crediti è stato semplificato in ottica prudenziale (esponendo tutti i finanziamenti alla clientela come L3), considerando il parametro relativo alla PD non osservabile su un mercato attivo da cui ne consegue la sostanziale difficoltà di dimostrarne in modo univoco la rilevanza tra i diversi parametri considerati nella determinazione del fair value. È stato pertanto riesposto anche il dato comparativo.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value.

31.12.2024 31.12.2023
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
50.883 1.203 146.816 35.235 1.573 122.467
a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione 7.143 691 1.379 6.232 907 759
b) Attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 43.740 512 145.437 29.003 666 121.708
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
986.853 10.000 3.208 822.257 10.000 3.208
3. Derivati di copertura - 12.578 - - 21.431 -
4. Attività materiali -
-
- -
-
- - -
5. Attività immateriali - - - - - -
Totale 1.037.736 23.781 150.024 857.492 33.004 125.675
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - 689 1.265 - 1.062 688
2. Passività finanziarie designate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 19.287 - - 14.556 -
Totale - 19.976 1.265 - 15.618 688

Legenda

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Gli investimenti valutati sulla base di parametri non osservabili (livello 3) costituiscono una quota particolarmente limitata di tutte le attività finanziarie misurate al fair value (12,38% rispetto al 12,37% di fine 2023). Detti investimenti sono costituiti per la quasi totalità da investimenti in OICR obbligatoriamente valutati al fair value.

Alla data del 31 dicembre 2024, l'impatto dell'applicazione del Credit Value Adjustment e del Debit Value Adjustment sui valori patrimoniali non è stato calcolato in quanto tutti i contratti derivati in essere sono assistiti da accordi di collaterilizzazione con le controparti a mitigazione del rischio di credito (CSA agreement).

economico
Totale di cui: a)
attività
finanziarie
detenute
per la
negoziazio
ne
di cui: b)
attività
finanziarie
designate
al fair value
di cui: c) altre attività
finanziarie
obbligatoriamente
valutate al fair value
Attività
finanziarie
valutate al fair
value con
impatto sulla
redditività
complessiva
Derivati di
copertura
Attività
materiali
Attività
immateriali
1. Esistenze iniziali 122.467 759 - 121.708 3.208 - - -
2. Aumenti 58.674 1.365 - 57.309 - - - -
2.1. Acquisti 38.105 - - 38.105 - - - -
2.2. Profitti imputati a: 4.243 1.365 - 2.878 - - - -
2.2.1. Conto Economico 4.243 1.365 - 2.878 - - - -
- di cui plusvalenze 4.243 1.365 - 2.878 - - - -
2.2.2. Patrimonio netto - X X - - - - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli - - - - - - - -
2.4. Altre variazioni in aumento 16.326 - - 16.326 - - - -
3. Diminuzioni 34.325 745 - 33.580 - - - -
3.1. Vendite - - - - - - - -
3.2. Rimborsi 7.535 - - 7.535 - - - -
3.3. Perdite imputate a: 11.657 745 - 10.912 - - - -
3.3.1. Conto Economico 11.657 745 - 10.912 - - - -
- di cui minusvalenze 11.657 745 - 10.912 - - - -
3.3.2. Patrimonio netto - X X - - - - -
3.4. Trasferimenti da altri livelli - - - - - - - -
3.5. Altre variazioni in
diminuzione
15.133 - - 15.133 - - - -
  1. Rimanenze finali 146.816 1.379 - 145.437 3.208 - - -

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Passività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
Passività
finanziarie
designate al
fair value
Derivati di
copertura
1. Esistenze iniziali 688 - -
2. Aumenti 1.265 - -
2.1 Emissioni - - -
2.2. Perdite imputate a: 1.265 - -
2.2.1. Conto Economico 1.265 - -
- di cui minusvalenze 1.265 - -
2.2.2. Patrimonio netto X - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli - - -
2.4. Altre variazioni in aumento - - -
3. Diminuzioni 688 - -
3.1. Rimborsi - - -
3.2. Riacquisti - - -
3.3. Profitti imputati a: 688 - -
3.3.1. Conto Economico 688 - -
- di cui plusvalenze 688 - -
3.3.2. Patrimonio netto X - -
3.4. Trasferimento ad altri livelli - - -
3.5. Altre variazioni in diminuzione - - -
4. Rimanenze finali 1.265 - -

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Attività/Passività non misurate al fair value o 31.12.2024 31.12.2023
misurate al fair value su base non ricorrente VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
15.468.174 2.736.046 168.551 12.567.970 14.888.148 2.596.743 240.361 10.365.661
2. Attività materiali detenute a scopo di
investimento
3.356 - - 5.337 2.790 - - 4.434
3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione
- - - - - -
Totale 15.471.530 2.736.046 168.551 12.573.307 14.890.938 2.596.743 240.361 10.370.095
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
16.664.203 - 2.572.034 14.079.379 16.795.988 - 2.205.972 14.515.893
2. Passività associate ad attività in via di
dismissione
- - - - - - - -
Totale 16.664.203 - 2.572.034 14.079.379 16.795.988 - 2.205.972 14.515.893

Legenda

VB = Valore di bilancio L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

A.5 INFORMATIVA SUL C.D. "DAY ONE PROFIT/LOSS"

Il principio IFRS 9 Strumenti finanziari prevede che il valore di iscrizione iniziale di uno strumento finanziario sia pari al fair value, il quale corrisponde di norma al prezzo di transazione (ossia all'importo erogato per le attività finanziarie e alla somma incassata per le passività finanziarie). Tale affermazione risulta verificata per le transazioni di strumenti quotati in un mercato attivo. Se il mercato di tale strumento finanziario non è attivo, è necessario determinare il fair value dello strumento mediante utilizzo di tecniche di valutazione. Qualora vi sia una differenza (c.d. "day one profit/loss") tra il prezzo di transazione e l'importo determinato al momento della rilevazione iniziale attraverso l'utilizzo delle tecniche di valutazione e tale differenza non è rilevata immediatamente a conto economico, è necessario fornire l'informativa di cui al paragrafo 28 dell'IFRS 7 indicando le politiche contabili adottate per imputare a Conto Economico, successivamente alla prima iscrizione dello strumento, le differenze così determinate.

In relazione all'operatività posta in essere e sulla base delle metodologie interne di valutazione attualmente in uso, il fair value degli strumenti finanziari alla prima iscrizione coincide generalmente con il prezzo di transazione; tuttavia, qualora sia stata rilevata una differenza fra il prezzo di transazione e l'importo determinato mediante utilizzo di tecniche di valutazione, tale differenza è stata rilevata immediatamente a Conto Economico.

PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

ATTIVO

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide – voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

31.12.2024 31.12.2023
a) Cassa 88.001 83.370
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali 883.000 1.521.338
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche 48.657 50.479
Totale 1.019.658 1.655.187

Nella voce dell'Attivo - 10."Cassa e disponibilità liquide" - risulta rilevato l'importo a vista di 883 milioni di euro (ex 1.521 milioni di euro) relativo alla liquidità eccedente rispetto all'impegno di mantenimento della Riserva obbligatoria.

Sezione 2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - voce 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Voci/Valori 31.12.2024
31.12.2023
L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 2.531 - - 1.819 - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 2.531 - - 1.819 - -
2. Titoli di capitale 4.472 - - 4.256 - -
3. Quote di O.I.C.R. 126 - - 128 - -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale (A) 7.129 - - 6.203 - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 14 691 1.379 29 907 759
1.1 di negoziazione 14 691 1.379 29 907 759
1.2 connessi con la fair value
option
- - - - - -
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value
option
- - - - - -
2.3 altri - - - - - -
Totale (B) 14 691 1.379 29 907 759
Totale (A+B) 7.143 691 1.379 6.232 907 759

Legenda

L1= Livello 1

L2= Livello 2 L3= Livello 3

La voce 20 "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" risulta composta da:

a) le attività per cassa destinate a finalità di negoziazione;

b) il valore positivo dei contratti derivati posti in essere con finalità di negoziazione.

La variazione della voce "A. Attività per cassa" deriva dall'ordinario turnover sul portafoglio di trading.

In particolare, l'importo indicato alla voce "B. Strumenti derivati" si riferisce prevalentemente al fair value degli strumenti finanziari derivati oggetto di discontinuing, per cui si è interrotta la relazione di copertura, e al fair value dei contratti swap e outright che sono oggetto di natural hedge.

I criteri adottati per la classificazione degli strumenti finanziari nei tre livelli previsti dalla "gerarchia del fair value" sono riportati nella precedente sezione "A.4 Informativa sul fair value" della Parte A "Politiche contabili" della Nota integrativa.

Tutti gli strumenti finanziari iscritti tra le attività finanziarie per negoziazione sono valorizzati al loro fair value.

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/controparti

Voci/Valori 31.12.2024 31.12.2023
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 2.531 1.819
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche 2.322 1.819
d) Altre società finanziarie 209 -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
2. Titoli di capitale 4.472 4.256
a) Banche 543 -
b) Altre società finanziarie 215 297
di cui: imprese di assicurazione - -
c) Società non finanziarie 3.714 3.959
d) Altri emittenti - -
3. Quote di O.I.C.R 126 128
4. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale (A) 7.129 6.203
B. Strumenti derivati
a) Controparti centrali 317 682
b) Altre 1.767 1.013
Totale (B) 2.084 1.695
Totale (A+B) 9.213 7.898

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

Voci/Valori 31.12.2024 31.12.2023
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito - 31 563 - 32 -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito - 31 563 - 32 -
2. Titoli di capitale - 481 - - 634 -
3. Quote di O.I.C.R. 43.740 - 144.874 29.003 - 121.708
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale 43.740 512 145.437 29.003 666 121.708

Legenda

L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3

La voce "Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" comprende principalmente le quote di OICR non destinate a finalità di negoziazione; tali strumenti per loro natura non superano l'SPPI test (solely payments of principal and interests) previsto dal principio IFRS9 "Strumenti Finanziari".

In particolare, alla voce "3. Quote di OICR", risultano iscritte le quote dei fondi chiusi sottoscritte ad esito del perfezionamento di cessioni di crediti non performing ai fondi medesimi; il fair value delle quote dei fondi (livello 3) è determinato applicando le policy previste dalla banca per tale tipologia di strumenti finanziari.

Nel corso del 2024 si sono perfezionate cessioni di crediti per 49.846 migliaia di Euro nominali con sottoscrizione di quote di Fondi Chiusi per 29.555 migliaia di Euro, valutati in coerenza con quanto previsto dalle policy di fair value di Gruppo

Si segnala, inoltre, che alla voce "3. Quote di OICR" risultano iscritte alla data di riferimento quote per 15.908 migliaia di euro relative ai seguenti Fondi sottoscritti da Banco Desio:

  • Planetarium Fund Anthilia White;
  • Planetarium Fund Anthilia Yellow;
  • Anthilia Gap.

Nella sottovoce "Titoli di capitale" risulta iscritto il valore della partecipazione acquisita in Yolo Group nel corso dell'esercizio precedente.

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

31.12.2024 31.12.2023
1.Titoli di capitale 481 634
di cui: banche - -
di cui: altre società finanziarie 481 634
di cui: società non finanziarie - -
2. Titoli di debito 594 32
a) Banche centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie 594 32
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
3. Quote di O.I.C.R. 188.614 150.711
4. Finanziamenti - -
a) Banche centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 189.689 151.377

Il valore della voce "Titoli di capitale" pari a 481 migliaia di euro si riferisce alla partecipazione in Yolo Group di cui si fornisce ulteriore informativa nella sezione 7 – Partecipazioni.

Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - voce 30

Voci/Valori 31.12.2024 31.12.2023
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 986.853 - - 822.257 - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 986.853 - - 822.257 - -
2. Titoli di capitale - 10.000 3.208 - 10.000 3.208
3. Finanziamenti - - - - - -
Totale 986.853 10.000 3.208 822.257 10.000 3.208

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

Legenda

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

La voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" comprende:

  • a) il portafoglio obbligazionario non destinato a finalità di negoziazione e non detenuto con esclusivo intento di incassare i flussi di cassa contrattuali;
  • b) quote di partecipazioni in società non controllate e non collegate per le quali è stata adottata la c.d. "FVOCI option".

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori 31.12.2024 31.12.2023
1. Titoli di debito 986.853 822.257
a) Banche centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 966.495 783.372
c) Banche 19.318 38.098
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie 1.040 787
2. Titoli di capitale 13.208 13.208
a) Banche 10.000 10.000
b) Altri emittenti: 3.208 3.208
- altre società finanziarie 2.224 2.224
di cui: imprese di assicurazione - -
- società non finanziarie 984 984
- altri - -
3. Finanziamenti - -
a) Banche centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 1.000.061 835.465

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore complessive Write-off
parziali
complessivi
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con
basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Write-off
parziali
complessivi
Titoli di
debito
987.133 987.133 - - - 280 - - - -
Finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale 31.12.2024 987.133 987.133 - - - 280 - - - -
Totale 31.12.2023 822.589 822.589 - - - 332 - - - -

Sezione 4 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - voce 40

31.12.2024 31.12.2023
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Impaired
Primo e
Terzo
acquisite
secondo
L1
L2
L3
stadio
o
stadio
originate
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3
A. Crediti verso Banche
Centrali
104.239 - - - - 104.239 58.568 - - - - 58.568
1. Depositi a scadenza - - - X X X - - - X X X
2. Riserva obbligatoria 104.239 - - X X X 58.568 - - X X X
3. Pronti contro termine - - - X X X - - - X X X
4. Altri - - - X X X - - - X X X
B. Crediti verso banche 851.294 - - 596.011 15.135 247.064 804.366 - - 555.800 10.593 175.861
1. Finanziamenti 249.451 - - - - 247.064 234.771 - - - - 174.061
1.1 Conti correnti - - - X X X - - - X X X
1.2. Depositi a
scadenza
12.048 - - X X X 26.521 - - X X X
1.3. Altri finanziamenti: 237.403 - - X X X 208.250 - - X X X
- Pronti contro termine
attivi
- - - X X X - - - X X X
- Finanziamenti per
leasing
- - - X X X - - - X X X
- Altri 237.403 - - X X X 208.250 - - X X X
2. Titoli di debito 601.843 - - 596.011 15.135 - 569.595 - - 555.800 10.593 1.800
2.1 Titoli strutturati 3.775 - - 3.839 - - 3.741 - - 3.582 - -
2.2 Altri titoli di debito 598.068 - - 592.172 15.135 - 565.854 - - 552.218 10.593 1.800
Totale 955.533 - - 596.011 15.135 351.303 862.934 - - 555.800 10.593 234.429

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

Legenda

L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Nel saldo della voce "A. Crediti verso Banche Centrali" è appostato l'ammontare della Riserva obbligatoria presso la Banca d'Italia. Il saldo puntuale, nell'ambito del rispetto del livello medio di mantenimento richiesto dalla normativa, può discostarsi, anche con variazioni significative, in relazione al fabbisogno contingente di tesoreria della Banca.

L'impegno di mantenimento della Riserva obbligatoria assunto dal Banco al 31 dicembre 2024 ammonta a 105,2 milioni di euro (109,2 milioni di euro assunti a dicembre 2023).

I saldi della voce "B. Crediti verso banche" sono esposti al netto delle rettifiche di valore derivanti dall'applicazione dei modelli per la determinazione della perdita attesa sul portafoglio titoli di debito "held to collect" in applicazione del principio contabile "IFRS9 - Strumenti finanziari".

Tra i crediti verso banche non figurano crediti classificabili come attività deteriorate.

Nella voce "2. Titoli di debito" sono inclusi i titoli detenuti nell'ambito del business model "held to collect", ovvero detenuti con l'intento di incassare i flussi di cassa contrattuali.

Il saldo della voce "1.3 Altri Finanziamenti", rispetto al periodo di confronto, include l'iscrizione del saldo interbancario ancora da regolare relativo all'acquisizione del ramo sportelli di Banca Popolare Puglia e Basilicata (BPPB) realizzata il 7 dicembre 2024.

Nella voce "2. Titoli di debito" sono inclusi i titoli detenuti nell'ambito del business model "held to collect", ovvero detenuti con l'intento di incassare i flussi di cassa contrattuali.

La segmentazione in stadi (stage) avviene rispettando i seguenti requisiti previsti dal principio contabile "IFRS9 Strumenti finanziari" in vigore dal 1° gennaio 2018:

  • a) stage 1 per le esposizioni con performance in linea con le aspettative;
  • b) stage 2 per le esposizioni con performance sotto le aspettative ovvero che hanno registrato un significativo incremento del rischio di credito rispetto al momento in cui le stesse si sono originate (ovvero sono state acquistate);
  • c) stage 3 per le esposizioni non performing.

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

31.12.2024 31.12.2023
Tipologia
operazioni/Valori
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3
1. Finanziamenti 11.841.832 189.062 5.635 - - 12.111.307 11.449.956 185.887 17.783 - - 10.131.232
1. Conti
correnti
897.877 15.242 455 X X X 871.119 15.602 1.333 X X X
2. Pronti contro
termine attivi
- - - X X X - - - X X X
3. Mutui 7.697.096 148.812 4.584 X X X 7.982.462 148.242 16.311 X X X
4. Carte di
credito, prestiti
personali e
cessioni del
quinto
1.958.913 13.579 - X X X 1.430.968 9.197 1 X X X
5.
Finanziamenti
per leasing
151.508 4.374 - X X X 149.843 4.563 3 X X X
6. Factoring 88.675 1.759 - X X X 92.218 3.122 - X X X
7. Altri
finanziamenti
1.047.763 5.296 596 X X X 923.346 5.161 135 X X X
2. Titoli di debito 2.476.112 - - 2.140.035 153.416 105.360 2.371.588 - - 2.040.943 229.768 -
1. Titoli
strutturati
4.494 - - - 4.525 - 1.982 - - - 2.016 -
2. Altri titoli di
debito
2.471.618 - - 2.140.035 148.891 105.360 2.369.606 - - 2.040.943 227.752 -
Totale 14.317.944 189.062 5.635 2.140.035 153.416 12.216.667 13.821.544 185.887 17.783 2.040.943 229.768 10.131.232

Il saldo al 31 dicembre 2024 della voce Finanziamenti, rispetto al periodo di confronto, è influenzato dall'inclusione delle posizioni ottenute a seguito dell'acquisizione del ramo sportelli di Banca Popolare Puglia e Basilicata (BPPB) realizzata il 7 dicembre 2024; per maggiori dettagli si rinvia alla "Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda".

I finanziamenti lordi ammontano a complessivi 12.350.338 migliaia di euro (11.952.134 migliaia di euro lo scorso esercizio), di cui 11.967.766 migliaia di euro relativi a crediti in bonis e 382.572 migliaia di euro a crediti deteriorati.

Le rettifiche di valore complessive relative agli stessi finanziamenti ammontano a 313.809 migliaia di euro (298.508 migliaia di euro lo scorso esercizio), di cui 191.462 migliaia di euro relative a crediti deteriorati (186.281 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio) e 122.347 migliaia di euro a crediti in bonis (112.227 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio).

La tabella comprende altresì gli importi dei crediti ceduti non cancellati costituenti attivi idonei per il programma di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG); al 31 dicembre 2024 tali crediti ammontano a 2.298.229 migliaia di euro (1.979.936 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).

Si segnala, inoltre, che la sottovoce "Mutui" include l'ammontare dei mutui collateralizzabili presso la Banca Centrale Europea (per il tramite della procedura A.Ba.Co) per 1.939.843 migliaia di euro (2.443.984 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).

Alla voce "Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto" risultano rilevati i crediti per prestiti personali e cessioni del quinto della Controllata Fides per 1.357.548 migliaia di euro. Tale saldo include gli importi relativi ai crediti ceduti alla società veicolo Coppedè SPV Srl e Fauno SPV Srl e non cancellati dalla Controllata con riferimento alle operazioni Coppedè 1 e Coppedè 2 già realizzate nei precedenti esercizi e all'operazione Fauno perfezionata nel 2024 in cui Fides assume contemporaneamente i ruoli di originator e sottoscrittore/finanziatore della totalità dei titoli emessi (per Coppedè 1), originator e unico investitore del titolo Junior per Coppedè 2 e Fauno.

La sottovoce "Altri finanziamenti" ricomprende invece le operazioni di finanziamento diverse da quelle indicate nelle sottovoci precedenti (ad esempio finanziamenti di tipo bullet, anticipi su fatture ed effetti salvo buon fine, anticipi import/export e altre partite diverse).

Nella voce sono ricompresi anche gli interessi conteggiati al 31 dicembre 2024 ed esigibili il 1° marzo dell'anno successivo a quello in cui sono maturati a seguito dell'applicazione delle norme per il computo degli interessi nelle operazioni bancarie definite con il Decreto n. 343/2016 del MEF, in attuazione dell'art. 120 comma 2 del Testo Unico Bancario (T.U.B.).

La voce "di cui impaired acquisite o originate" accoglie quelle linee di finanziamento originate nell'ambito di "concessioni" effettuate su crediti deteriorati.

Il fair value dei crediti è calcolato per le posizioni performing oltre il breve termine mediante tecnica di valutazione che prevede l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi considerando il rischio di credito della relazione, mentre per le posizioni non performing e per quelle performing a breve termine il valore di bilancio è considerato una ragionevole approssimazione del fair value. Tenuto conto dell'attuale contesto del mercato dei crediti, con particolare riferimento ai non performing loans, detto fair value, determinato tenendo conto di ipotesi multi-scenario che prevedono la combinazione tra la gestione interna e i c.d. "disposal scenario", potrebbe non rappresentare l'eventuale exit price in considerazione di un certo margine di aleatorietà comunque insito nelle componenti di formazione del prezzo considerate da un potenziale terzo acquirente.

Nella voce "2. Titoli di debito" sono inclusi i titoli detenuti nell'ambito del business model "held to collect", ovvero detenuti con l'intento di incassare i flussi di cassa contrattuali. Il valore dei titoli di debito è esposto al netto delle rettifiche di valore derivanti dall'applicazione dei nuovi modelli per la determinazione della perdita attesa sul portafoglio titoli di debito "held to collect" in applicazione del principio contabile "IFRS9 - Strumenti finanziari". Rientrano in questo portafoglio euro 88.134 migliaia di titoli senior emessi dal veicolo di cartolarizzazione "2Worlds s.r.l." a seguito della cessione di crediti a sofferenza mediante ricorso a schema "GACS" nel 2018.

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

31.12.2024 31.12.2023
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio Attività
impaired
acquisite o
originate
Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio
-
-
-
-
-
185.887
438
51
-
127.915
57.483
185.887
Attività
impaired
acquisite o
originate
1. Titoli di debito 2.476.112 - - 2.371.588 -
a) Amministrazioni pubbliche 2.145.769 - - 1.971.293 -
b) Altre società finanziarie 265.649 - - 339.055 -
di cui: imprese di assicurazione - - - - -
c) Società non finanziarie 64.694 - - 61.240 -
2. Finanziamenti verso: 11.841.832 189.062 5.635 11.449.956 17.783
a) Amministrazioni pubbliche 383.231 1.499 222 301.071 229
b) Altre società finanziarie 249.682 145 - 203.358 22
di cui: imprese di assicurazione 9.801 - - 8.949 -
c) Società non finanziarie 5.077.830 121.416 2.240 5.404.348 7.818
d) Famiglie 6.131.089 66.002 3.173 5.541.179 9.714
Totale 14.317.944 189.062 5.635 13.821.544 17.783

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo stadio di cui:
Strumenti
con
basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Write-off
parziali
complessivi
Titoli di debito 2.997.130 2.932.918 90.593 - - 7.309 2.459 - - -
Finanziamenti 10.602.261 64.277 1.715.629 378.792 7.524 20.224 102.144 189.730 1.889 1.242
Totale
31.12.2024
13.599.391 2.997.195 1.806.222 378.792 7.524 27.533 104.603 189.730 1.889 1.242
Totale
31.12.2023
12.613.975 2.890.557 2.193.498 368.423 21.660 24.264 98.730 182.536 3.877 18.708

La tabella fornisce la distribuzione delle esposizioni misurate al costo ammortizzato (sia verso banche che verso clientela) e delle relative rettifiche di valore nei tre stadi con livello crescente di rischio di credito (in ragione dell'evoluzione nel tempo) previsti dal principio contabile IFRS9 "Strumenti finanziari". La segmentazione in stadi (stage), in particolare, avviene rispettando i seguenti requisiti:

  • a) stage 1 per le esposizioni con performance in linea con le aspettative;
  • b) stage 2 per le esposizioni con performance sotto le aspettative ovvero che hanno registrato un significativo incremento del rischio di credito rispetto al momento in cui le stesse si sono originate (ovvero sono state acquistate);
  • c) stage 3 per le esposizioni non performing.

La ripartizione in stage è rilevante per l'applicazione del modello di calcolo dell'impairment basato sulle perdite attese, determinata sulla base di eventi passati, condizioni correnti e ragionevoli e «supportabili» previsioni future. In particolare il modello di calcolo della perdita attesa è caratterizzato dai seguenti aspetti:

  • orizzonte di calcolo della perdita attesa pari ad un anno (stage 1) oppure lifetime (stage 2 e 3);
  • inclusione nel modello di calcolo dell'impairment di componenti forward looking, ovvero delle variazioni attese dello scenario macroeconomico.

Con riferimento ai soli titoli di debito è attiva la c.d. "low credit risk exemption", in base alla quale vengono identificate come esposizioni a basso rischio di credito e dunque da considerare nello stage 1 le esposizioni che, ad ogni data di riferimento, risulteranno possedere un rating pari o superiore a "investment grade" (o di qualità similare), indipendentemente dal peggioramento o meno del rating rispetto al momento dell'acquisto del titolo.

4.4a Nuovi finanziamenti concessi mediante meccanismi di garanzia pubblica rilasciata a fronte del contesto COVID-19

Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo stadio Secondo stadio Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Nuovi finanziamenti concessi mediante meccanismi di
garanzia pubblica
718.845 286.731 65.294 642 803 9.895 16.273 134
Totale 31.12.2024 718.845 286.731 65.294 642 803 9.895 16.273 134

Sezione 5 - Derivati di copertura - voce 50

31.12.2024 31.12.2023
FV FV
L1 L2 L3 VN L1 L2 L3 VN
A. Derivati finanziari 12.578 420.000 21.431 - 445.000
1) Fair Value - 12.578 - 420.000 - 21.431 - 445.000
2) Flussi Finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi
1) Fair Value - - - - - - - -
2) Flussi Finanziari - - - - - - - -
Totale - 12.578 - 420.000 - 21.431 - 445.000

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

Legenda

VN = Valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Il Banco Desio ha posto in essere una strategia di copertura del proprio attivo.

In particolare, la voce accoglie:

• il fair value degli strumenti finanziari derivati posti in essere a copertura del rischio tasso di attività finanziarie classificate nel portafoglio held to collect (copertura di tipo fair value hedge);

• il fair value degli strumenti finanziari derivati posti in essere a copertura delle oscillazioni dei tassi di mercato in relazione ai mutui a tasso fisso con status creditizio in Bonis conclusi con la clientela al fine di porre in essere un "hedge accounting" secondo un approccio definito Macro Fair Value Hedge dinamico.

Si evidenzia, inoltre, che a partire dal 2023 il Banco ha aderito al servizio di Clearing per i derivati OTC di tasso individuando la controparte centrale (Eurex Clearing) per la compensazione di operazioni in derivati.

5.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura (valore di bilancio)

Flussi
finanziari
Operazioni/Tipo di copertura Investim.
esteri
rischio di
rischio di
tasso
cambio
rischio di
credito
rischio di
prezzo
Generica Specifica Generica
1. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
- - - - - X - X X
2. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
12.578 - - X - X - X X
3. Portafoglio X X X X X - X - X
4. Altre operazioni - - - - - X - X -
Totale attività 12.578 - - - - - - - -
Passività finanziarie - - - X - X - X X
Portafoglio X X X X X - X - X
Totale passività - - - - - - - - X
1. Transazioni attese X X X X X X - X X
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie X X X X X - X - -

Sezione 6 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica -voce 60

6.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti

Adeguamento di valore delle attività coperte / Componenti del gruppo 31.12.2024 31.12.2023
1. Adeguamento positivo 13.217 7.883
1.1 di specifici portafogli: 13.217 7.883
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 13.217 7.883
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- -
1.2 complessivo - -
2. Adeguamento negativo (11.556) (11.956)
2.1 di specifici portafogli: (11.556) (11.956)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (11.556) (11.956)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- -
2.2 complessivo - -
Totale 1.661 (4.073)

L'adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica si riferisce principalmente agli adeguamenti di fair value dei portafogli di mutui individuati come oggetto di copertura derivanti da relazioni di copertura del tipo Macro Fair Value Hedge.

Sezione 7 - Partecipazioni - voce 70

ll saldo della voce si riferisce alla partecipazione in Anthilia Capital Management SGR S.p.A..

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Sede
legale
Sede
operativa
Quota di
partecipazione
%
Disponibilità di
voti
%
B. Imprese sottoposte ad influenza notevole
Anthilia Capital Partners SGR S.p.A.
Milano Milano 15,000 15,000

7.2 Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti

Denominazioni Valore di
Bilancio
Fair Value Dividendi percepiti
B. Imprese sottoposte ad influenza notevole
Anthilia Capital Partners SGR S.p.A. 5.134 - 116
Totale 5.134 - 116

7.3 Partecipazioni significative: informazioni contabili

Denominazioni Cassa e
disponibilità
liquide
Attività
finanziarie
Attività
non
finanziarie
Passività
finanziarie
Passività non
finanziarie
Ricavi
totali
Margine
di
interesse
Rettifiche e
riprese di
valore su
attività
materiali e
immateriali
Utile (perdita)
della
operatività
corrente al
lordo delle
imposte
Utile (perdita)
della
operatività
corrente al
netto delle
imposte
Utile
(perdita)
dei gruppi
di attività
in via di
dismissione
al netto
delle
imposte
Utile
(perdita)
d'esercizio
(1)
Altre
componenti
reddituali al
netto delle
imposte
(2)
Redditività
complessiva
(3)
=
(1) + (2)
B. Imprese
sottoposte
a influenza
notevole
Anthilia
Capital
Partners
SGR S.p.A.
X 8.409 3.650 1.782 4.053 14.865 X X 3.214 2.131 - 2.131 (9) 2.122

7.5 Partecipazioni: variazioni annue

31.12.2024 31.12.2023
A. Esistenze iniziali 5.015 4.866
B. Aumenti 500 192
B.1 Acquisti - -
B.2 Riprese di valore - -
B.3 Rivalutazioni 500 192
B.4 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni 381 43
C.1 Vendite - -
C.2 Rettifiche di valore - -
C.3 Svalutazioni - -
C.4 Altre Variazioni 381 43
D. Rimanenze finali 5.134 5.015
E. Rivalutazioni totali 269 150
F. Rettifiche totali -

7.6 Valutazioni e assunzioni significative per stabilire l'esistenza di controllo congiunto o influenza notevole

In conformità al principio contabile IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint venture, l'influenza notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della

partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. Lo IAS 28 introduce altresì una presunzione relativa di influenza notevole ogniqualvolta la partecipante possegga – direttamente o indirettamente – una percentuale di diritti di voto pari o superiore al 20%. In presenza di una partecipazione pari o superiore al 20% sarà onere della partecipante dimostrare l'eventuale assenza di influenza notevole. Di contro, laddove la partecipazione risulti inferiore al 20%, sarà onere della partecipante dimostrare l'esistenza di influenza notevole.

L'esistenza di influenza notevole è solitamente segnalata dal verificarsi di una o più delle seguenti circostanze:

  • a) la rappresentanza nel consiglio di amministrazione, o nell'organo equivalente, della partecipata;
  • b) la partecipazione nel processo decisionale, inclusa la partecipazione alle decisioni in merito ai dividendi o ad altro tipo di distribuzione degli utili;
  • c) la presenza di operazioni rilevanti tra l'entità e la partecipata;
  • d) l'interscambio di personale dirigente; o
  • e) la messa a disposizione di informazioni tecniche essenziali.

Con riferimento alla partecipazione in Anthilia Capital Management SGR S.p.A. (Anthilia), di cui Banco Desio ha sottoscritto un numero di azioni ordinarie pari al 15% del capitale sociale della stessa, sono stati considerati i contenuti (i) degli accordi di partnership (accordo d'investimento e accordo quadro commerciale) sottoscritti in data 4 novembre 2021 tra Banco Desio, Anthilia e la sua controllante Anthilia Holding S.r.l. e (ii) del patto parasociale sottoscritto in pari data tra Banco Desio e Anthilia Holding S.r.l. avente ad oggetto i diritti e gli obblighi di Banco Desio in relazione al governo societario della SGR e al trasferimento della propria partecipazione. Dai complessivi contenuti di questi accordi è stata desunta la valenza strategica della relazione, qualificando il potere di partecipare alla determinazione delle politiche gestionali della partecipata come influenza notevole in virtù, in particolare, del peso sul processo decisionale attraverso la rappresentanza nel Consiglio di Amministrazione di Anthilia.

7.8 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole

Impegni derivanti dagli accordi con Anthilia sull'asset management

In esecuzione dell'Accordo di Investimento sottoscritto in data 4 novembre 2021 tra Banco Desio, Anthilia e la sua controllante Anthilia Holding S.r.l., in data 29 giugno 2022 Banco Desio ha sottoscritto e liberato l'aumento di capitale deliberato dalla SGR e riservato in sottoscrizione a Banco Desio per complessivi Euro 4,6 milioni circa. Conseguentemente Banco Desio risulta titolare di una quota di partecipazione pari al 15% del capitale sociale della SGR. In conformità a quanto stabilito dal predetto Accordo di Investimento, contestualmente all'aumento di capitale riservato, la SGR ha emesso e assegnato a Banco Desio complessivi n. 1.354.144 warrant ("Warrant"): a fronte della proficua collaborazione tra le Parti, dei risultati finora raggiunti e della volontà condivisa di mantenere e rinnovare gli accordi commerciali, si è proceduto (nelle more di tale rinnovo che riguarderà anche i Warrant stessi) all'estensione al 31 marzo 2025 del termine per l'esercizio del diritto di opzione per la sottoscrizione di detti Warrant attuali. Ad esito dell'eventuale conversione dei medesimi Warrant, Banco Desio potrà quindi incrementare la propria partecipazione attestando così il proprio investimento ad una quota di partecipazione pari al 30% del capitale sociale della SGR.

7.9 Restrizioni significative

Non si rilevano restrizioni significative (per esempio restrizioni legali, contrattuali e normative) alla capacità della società collegata di trasferire fondi alla Capogruppo sotto forma di dividendi, di rimborsi di prestiti o anticipazioni concessi dalla Capogruppo.

7.10 Altre informazioni

7.10.1 Il test di impairment delle partecipazioni

Secondo le disposizioni dello IAS 36 e tenuto conto delle indicazioni richiamate dal documento congiunto

Banca d'Italia/Consob/Isvap del 3 marzo 2010, si riporta di seguito l'informativa relativa al test di impairment effettuato sulle partecipazioni.

Il processo di impairment è finalizzato a verificare che il valore contabile (carrying amount) delle partecipazioni non sia superiore al relativo valore recuperabile (recoverable amount), inteso come il maggiore fra il valore ritraibile dall'uso continuato (value in use, o valore d'uso) e il possibile prezzo di cessione sul mercato (fair value al netto dei costi di vendita, o valore di scambio) della partecipazione stessa.

Come illustrato nel paragrafo "Rischi e incertezze nell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico" alla precedente "Sezione 5 – Altri aspetti" contenuta nella "A.1 Parte generale" della "Parte A – Politiche contabili" della presente Nota Integrativa (cui si fa rimando), per la predisposizione del presente bilancio si è provveduto all'esecuzione dei test d'impairment su avviamenti e partecipazioni tenuto conto delle previsioni economico-finanziarie del Piano di attività 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione di Anthilia Capital Partners SGR in data 14 marzo 2024, dei risultati consuntivi 2024 nonché delle più recenti previsioni disponibili circa lo scenario macroeconomico atteso al 2029.

In particolare, ai sensi del citato IAS 36 e in applicazione della Policy d'impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni è stato determinato, laddove non è risultato disponibile il fair value derivante da transazioni riguardanti il target oggetto d'impairment o da transazioni di mercato riguardanti target similari, facendo riferimento al valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso lo IAS 36 prevede la possibilità di utilizzare il metodo finanziario conosciuto nella dottrina come Discounted Cash Flow. Tale modello individua il valore d'uso di una CGU o di un'azienda tramite la stima dei flussi di cassa (operativi) futuri da essa generati, attualizzati secondo un appropriato tasso, in funzione dell'arco temporale esplicito in cui s'ipotizza saranno conseguiti.

Nella prassi operativa, nel caso di aziende di credito o finanziarie si ricorre al Free Cash Flow to Equity (FCFE), noto nel mondo anglosassone come Dividend Discount Model (DDM) nella versione Excess Capital. Tale metodologia determina il valore di un'azienda sulla base dei flussi di cassa futuri che sarà in grado di distribuire ai suoi azionisti, senza intaccare gli assets necessari a sostenere lo sviluppo atteso e nel rispetto delle regolamentazioni sul capitale imposte dall'Autorità di Vigilanza, scontati ad un tasso che esprime lo specifico rischio del capitale. Si noti peraltro che, nonostante l'espressione Dividend Discount Model richiami la parola dividendo, i flussi di cassa considerati dal modello non sono i dividendi che si prevede verranno distribuiti agli azionisti, ma i flussi di cassa di cui un azionista potenzialmente potrebbe beneficiare nel rispetto dei limiti delle dotazioni patrimoniali richieste dall'operatività aziendale.

Si precisa, inoltre, che le metodologie, gli assunti e gli esiti della procedura di impairment test delle attività intangibili e dell'avviamento, definiti dal management, sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione preliminarmente all'approvazione del bilancio consolidato.

Il test d'impairment è stato conseguentemente effettuato sulla collegata Anthilia Capital Partners SGR S.p.A. base dei criteri e delle assunzioni di seguito illustrati.

a) Criterio di stima del valore recuperabile (Impairment)

Per il criterio di stima del valore recuperabile della Partecipazione si fa riferimento al cosiddetto valore d'uso (equity value) per le banche e gli intermediari finanziari.

Arco temporale "esplicito" per la determinazione dei flussi di cassa futuri

Viene considerato l'arco temporale riconducibile al Piano di attività 2024-2026 per Anthilia Capital Partners SGR, nonché l'ulteriore sviluppo di tali piani, curato dal Management di Banco Desio ed approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 febbraio 2025, con proiezioni prudenti dei risultati futuri fino a ricomprendere un periodo di previsione esplicita di 5 anni, per ridurre le distorsioni ricollegabili all'utilizzo del solo orizzonte temporale del Piano Industriale, che può risultare fortemente condizionato da una situazione sistemica che permane complessa per le incerte previsioni dello

scenario macro economico e di settore per i riflessi della crisi pandemica, o comunque ricollegabili a eventi straordinari rispetto ai quali sia opportuno effettuare una normalizzazione dei risultati per permettere di mettere a fuoco più correttamente le effettive potenzialità nel medio/lungo periodo dell'entità oggetto del test.

Flussi finanziari

Nella valutazione delle banche e degli intermediari finanziari viene utilizzato l'approccio "equity side", nell'ambito della metodologia DDM, per la determinazione dell'equity value in quanto, stante l'attività caratteristica d'intermediazione dei fondi (raccolta/impieghi), risulta particolarmente complesso operare una distinzione fra debiti finanziari e debiti operativi; inoltre nella versione Excess Capital, i flussi di cassa disponibili per gli azionisti sono i flussi di cassa di cui un azionista potrebbe potenzialmente beneficiare nel rispetto dei limiti delle dotazioni patrimoniali richieste dall'operatività aziendale, quindi tengono in debita considerazione l'assorbimento del patrimonio di vigilanza.

Tasso di attualizzazione

Nella valutazione delle banche e degli intermediari finanziari si fa riferimento al cosiddetto costo del capitale Ke (cost of equity).

Tasso di crescita dei flussi oltre l'arco temporale "esplicito" per la determinazione dei flussi di cassa futuri

Viene considerato un tasso di crescita di lungo periodo in linea con le aspettative del tasso d'inflazione a lungo termine.

Terminal Value

Viene determinato attraverso l'applicazione della formula che si ricollega a quella canonica della "rendita perpetua".

L'equity value della Partecipazione, determinato, alla data di effettuazione delle rilevazioni, in base alla procedura sopra delineata, viene quindi confrontato con il valore d'iscrizione a bilancio della specifica Partecipazione, con l'obiettivo esclusivo di verificare l'eventuale perdita di valore.

b) Parametri di valutazione utilizzati e determinazioni del test

Di seguito sono riportati le principali assumption utilizzate per i test d'impairment.

Legal entity Modello Base dati CAGR
RWA
Ke g Flussi Piano Ter 1 Ratio
(**)
Anthilia Capital
Partners SGR S.p.A.
(collegata)
DDM Piano di attività
2024-2026 esteso al
2029 (*)
4,50% 10,18% 1,97% Risultati Netti Tier 1
10,30%

(*) Previsioni a 5 anni, approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 11 febbraio 2025, che sono state sviluppate dal management di Banco Desio tenuto conto del Piano di attività 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione della SGR in data 14 marzo 2024, dei risultati consuntivi 2024 nonché delle più recenti previsioni disponibili circa lo scenario macroeconomico atteso al 2029

(**) Per Anthilia SGR è stato considerato il capitale allocato target stimato considerando il requisito relativo agli "Altri rischi"

Dal test d'impairment svolto non è emersa la necessità di effettuare alcuna svalutazione per la summenzionata partecipazione.

Si sottolinea che i parametri e le informazioni considerate nello sviluppo del test d'impairment sono influenzati dalla congiuntura economica e dei mercati finanziari e potrebbero subire modifiche/variazioni, ad oggi non prevedibili, con conseguenti effetti sulle principali assumption considerate e dunque, potenzialmente, anche sui risultati che negli esercizi futuri potrebbero risultare diversi rispetto a quelli esposti nel presente documento di bilancio.

c) Analisi di sensitività

Poiché la valutazione d'impairment è resa particolarmente complessa dall'attuale contesto macroeconomico e di mercato e dalla conseguente difficoltà nella formulazione di previsioni circa la redditività futura di lungo periodo, a supporto del test effettuato viene condotto un ulteriore "stress test" ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell'ambito della procedura di impairment test.

Nella tabella sottostante sono riepilogati gli scostamenti percentuali o in punti percentuali degli assunti di base necessari a rendere il valore recuperabile delle partecipazioni pari al loro valore d'iscrizione in bilancio.

Partecipazioni Decremento in %
dei Risultati Netti
futuri (RN)
Incremento in p.b. del
tasso di attualizzazione dei
flussi di cassa futuri (FCFE)
Anthilia Capital Partners SGR S.p.A. (collegata) 33,97% 387

Sezione 9 - Attività materiali - voce 90

Attività/Valori 31.12.2024 31.12.2023
1. Attività di proprietà 170.286 170.936
a) terreni 54.776 54.529
b) fabbricati 95.970 97.921
c) mobili 3.165 3.372
d) impianti elettronici 5.759 4.723
e) altre 10.616 10.391
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 56.611 57.268
a) terreni - -
b) fabbricati 55.337 56.414
c) mobili - -
d) impianti elettronici - -
e) altre 1.274 854
Totale 226.897 228.204
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -

9.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Il saldo esposto in tabella include l'effetto dell'iscrizione di attività ad esito del processo di Purchase Price Allocation (PPA) connesso all'acquisizione del ramo sportelli di Banca Popolare Puglia e Basilicata (BPPB) realizzata il 7 dicembre 2024.

Il criterio di valutazione utilizzato per terreni e fabbricati è il valore rivalutato al 1° gennaio 2004 in sede di prima applicazione dei principi IAS. A regime il criterio adottato è il costo; tale criterio è adottato anche per tutte le altre attività materiali.

La vita utile stimata per le principali categorie di beni è così stabilita:

  • fabbricati: 50 anni,
  • mobili per ufficio, arredi, impianti e attrezzature varie, banconi blindati e bussole, impianti di allarme: 10 anni,
  • terminali e pc, automezzi ad uso promiscuo: 4 anni.

All'interno delle singole tipologie di beni, ove necessario, vengono individuate alcune tipologie alle quali sono attribuite vite utili ulteriormente specificate.

L'ammortamento è calcolato in modo lineare per tutte le classi di attività materiali, fatta eccezione per i terreni e le opere d'arte che non vengono ammortizzati.

Alla voce "2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing" sono rilevate, in applicazione del principio IFRS16 "Leases" in vigore dal 1° gennaio 2019, le attività consistenti nei diritto d'uso oggetto dei contratti di locazione (c.d. "Right of Use Asset" o "RoU Asset"), calcolate come sommatoria del debito per leasing, dei costi diretti iniziali, dei pagamenti effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto (al netto degli eventuali incentivi al leasing ricevuti) e dei costi di smantellamento e/o ripristino.

9.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori 31.12.2024 31.12.2023
Valore
di
Fair value Valore
di
bilancio
Fair value
bilancio L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività di proprietà 3.356 - - 5.337 2.790 - - 4.434
a) terreni 1.208 - - 1.883 1.067 - - 1.663
b) fabbricati
2. Diritti d'uso acquisiti con il
leasing
2.148
-
-
-
-
-
3.454
-
1.723
-
-
-
-
-
2.771
-
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati - - - - - - - -
Totale 3.356 - - 5.337 2.790 - - 4.434
di cui: ottenute tramite
l'escussione delle garanzie
ricevute
- - - - - - - -

Legenda

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c)

Si segnala che alla chiusura del periodo di riferimento non vi sono impegni per l'acquisto di attività materiali.

9.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate

Alle date di riferimento il Banco non detiene attività materiali ad uso funzionale rivalutate.

9.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value

Alla date di riferimento il Banco non detiene attività materiali detenute a scopo di investimento valutate al fair value.

9.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Impianti
Attività/Valori Terreni Fabbricati Mobili elettronici Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde 54.528 252.883 39.742 32.684 64.530 444.367
A.1 Riduzioni di valore totali nette 98.550 36.371 27.959 53.283 216.163
A.2 Esistenze iniziali nette 54.528 154.333 3.371 4.725 11.247 228.204
B. Aumenti: 388 12.424 525 3.635 3.188 20.160
B.1 Acquisti 388 6.413 342 3.128 3.019 13.290
-
di cui operazioni di aggregazione aziendale
- 1.493 38 254 35 1.820
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di
investimento
- - - - - -
B.7 Altre variazioni - 6.011 183 507 169 6.870
-
di cui operazioni di aggregazione aziendale
- 364 30 27 109 530
C. Diminuzioni: 140 15.556 732 2.602 2.437 21.467
C.1 Vendite 158 482 82 722
C.2 Ammortamenti 13.855 456 2.119 2.345 18.775
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a
- - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -
C.6 Trasferimenti a: - - - - - -
a) attività materiali detenute a scopo di
investimento
- - - - - -
b) attività non correnti e gruppi di attività in via
di dismissione
- - - - - -
C.7 Altre variazioni 140 1.701 118 1 10 1.970
D. Rimanenze finali nette 54.776 151.201 3.164 5.758 11.998 226.897
D.1 Riduzioni di valore totali nette 112.050 36.668 29.590 55.532 233.840
D.2 Rimanenze finali lorde 54.776 263.251 39.832 35.348 67.530 460.737
E. Valutazione al costo - - - - - -

Alle voci A.1 e D.1 – "Riduzioni di valore totali nette" sono riportati gli importi relativi agli ammortamenti complessivamente operati.

La voce "B 1 Acquisti - operazioni di aggregazione aziendale" accoglie il saldo dei cespiti di BPPS, acquisite nel corso dell'esercizio per il tramite di operazione di aggregazione aziendale, iscritte nel bilancio consolidato in applicazione del Principio contabile internazionale IFRS 3.

Alle voci "B.7 Altre variazioni", "C.1 Vendite" e "C.7 Altre variazioni" trovano rappresentazione:

gli effetti delle dismissioni e delle vendite di attività materiali effettuate nell'esercizio; in particolare, la voce "B.7 Altre variazioni" include lo scarico del fondo ammortamento di tali cespiti dismessi e la voce "C.7 Altre variazioni" accoglie lo scarico del costo storico dei medesimi cespiti. Ad esito delle suddette dismissioni sono state rilevate perdite da realizzo per complessivi 26 migliaia di euro, contabilizzati a conto economico alla voce 200 "Altri oneri / proventi di gestione";

gli effetti incrementativi di Lease Modifications intervenuti nell'esercizio sui valori di RoU Asset iscritti in bilancio in applicazione del principio contabile IFRS 16.

In particolare:

Alla Voce "B.1. Acquisti - di cui operazioni di aggregazione aziendale" risulta esposto il valore dell'iscrizione di attività ad esito del processo di Purchase Price Allocation (PPA) connesso all'acquisizione del ramo sportelli realizzata nel mese di dicembre 2024 con BPPB; per maggiori dettagli si rinvia alla "Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda".

La voce "C.7 Atre Variazioni" accoglie il saldo delle attività iscritte di Dynamica Retail S.p.A., acquisite nel corso dell'esercizio per il tramite di operazione di aggregazione aziendale, iscritte nel bilancio consolidato in applicazione del Principio contabile internazionale IFRS 3.

9.7 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

Totale
Attività/Valori Terreni Fabbricati
A. Esistenze iniziali lorde 1.067 1.723
A.1 Riduzioni di valore totali nette (923)
A.2 Esistenze iniziali nette 1.067 2.646
B. Aumenti 141 558
B.1 Acquisti - -
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - -
B.3 Variazioni positive di fair value - -
B.4 Riprese di valore - -
B.5 Differenze di cambio positive - -
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale - -
B.7 Altre variazioni 141 558
C. Diminuzioni 133
C.1 Vendite -
C.2 Ammortamenti - 64
C.3 Variazioni negative di fair value - -
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento - -
C.5 Differenze di cambio negative - -
C.6 Trasferimenti a: - -
a) immobili ad uso funzionale - -
b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
C.7 Altre variazioni - 69
D. Rimanenze finali 1.208 2.148
E. Valutazione al fair value 1.883 3.454

9.9 Impegni per acquisto di attività materiali

Si segnala che a fine esercizio non vi sono impegni per acquisto di attività materiali.

Sezione 10 - Attività immateriali - voce 100

10.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

31.12.2024 31.12.2023
Attività/Valori Durata
definita
Durata
indefinita
Durata
definita
Durata
indefinita
A.1 Avviamento 15.322 15.322
A.1.1 di pertinenza del gruppo 15.322 15.322
A.1.2 di pertinenza di terzi - -
A.2 Altre attività immateriali 26.694 - 26.297 -
di cui: software 6.369 - 4.934 -
A.2.1 Attività valutate al costo: 26.694 - 26.297 -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 26.694 - 26.297 -
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 26.694 15.322 26.297 15.322

Le attività immateriali del Gruppo sono valutate al costo.

La voce include il saldo delle attività intangibili identificate con riferimento alle cd. client realationship ad esito del processo di Purchase Price Allocation (PPA) connesso all'acquisizione del ramo sportelli dal Gruppo BPER avvenuta nel precedente esercizio (il saldo di dette risulta pari a 18.559 migliaia di Euro, ex 19.911 migliaia di Euro).

La vita utile è stata stimata in funzione dell'orizzonte temporale compreso tra 14 e 16 anni.

Gli avviamenti iscritti a bilancio, in quanto a vita utile indefinita, non sono oggetto di sistematico ammortamento ma sottoposti ad impairment test almeno una volta all'anno ed in particolare ai fini della redazione del bilancio o comunque tutte le volte che si manifestano circostanze che facciano prevedere una riduzione di valore.

Si veda il successivo paragrafo "Informazioni sulle attività intangibili e sull'avviamento".

Le altre attività immateriali basate sulla tecnologia sono ammortizzate in modo lineare in ragione della loro vita utile, che per le indennità di abbandono locali è stimata pari alla durata del contratto di locazione, per il software connesso alle macchine è pari a 4 anni e per il software applicativo è di 4 o 5 anni in ragione della vita utile ulteriormente specificata all'interno della classe di attività.

10.2 Attività immateriali: variazioni annue

Avviamento Altre attività immateriali:
generate internamente
Altre attività
immateriali: altre
Totale
DEF INDEF DEF INDEF
A. Esistenze iniziali 35.963 50.718 86.681
A.1 Riduzioni di valore totali nette 20.641 24.421 45.062
A.2 Esistenze iniziali nette 15.322 26.297 41.619
B. Aumenti - - - 4.977 - 4.977
B.1 Acquisti - - - 4.691 - 4.691
B.2 Incrementi di attività immateriali
interne
X - - - - -
B.3 Riprese di valore X - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -
B.6 Altre variazioni - - - 286 - 286
- di cui operazioni di aggregazione
aziendale
- - - 286 286
C. Diminuzioni - - - 4.580 4.580
C.1 Vendite - - - - - -
- di cui operazioni di aggregazione
aziendale
- - - - - -
C.2 Rettifiche di valore - - - 4.580 4.580
- Ammortamenti X - - 4.580 4.580
- Svalutazioni - - - - - -
+ patrimonio netto X - - - - -
+ conto economico - - - - - -
C.3 Variazioni negative di fair value: - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attività non
correnti in via di dismissione
- - - - - -
C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -
C.6 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette 15.322 - - 26.694 - 42.016
D.1 Rettifiche di valori totali nette 20.641 - - 34.252 - 54.893
E. Rimanenze finali lorde 35.963 - - 60.946 - 96.909
F. Valutazione al costo - - - - - -

Legenda

DEF: a durata definita INDEF: a durata indefinita

La voce "B.1 Acquisti – di cui: operazioni di aggregazione aziendale" accoglie il saldo delle attività immateriali (costituite principalmente da software) di Dynamica Retail S.p.A, acquisite nel corso dell'esercizio per il tramite di operazione di aggregazione aziendale, iscritte nel bilancio consolidato in applicazione del Principio contabile internazionale IFRS 3.

10.3 Altre informazioni

Si segnala che a fine esercizio non sono presenti impegni per l'acquisto di attività immateriali.

10.3.rmazioni sulle attività intangibili e sull'avviamento

L'applicazione del principio contabile IFRS 3 Aggregazioni aziendali nella contabilizzazione delle operazioni di acquisizione può comportare l'iscrizione di nuove attività immateriali e la rilevazione di avviamenti. Nel caso di Banco Desio, le operazioni di acquisizione realizzate negli anni hanno comportato la rilevazione di importi a titolo di avviamento e, più recentemente, a titolo di attività immateriali.

Nel prospetto che segue sono sintetizzati i valori delle attività intangibili e dell'avviamento iscritti nel bilancio consolidato con la relativa dinamica nel corso dell'esercizio, suddivisi per Cash Generating Unit (CGU), che rappresentano le aggregazioni di attività al cui livello devono essere effettuati gli impairment test delle attività intangibili per la verifica del valore recuperabile. Nel caso del Gruppo Banco Desio le CGU coincidono con le singole legal entity.

(Euro/000)
CGU / legal entity Bilancio 2023 Ammortamento Rettifica di valore Bilancio 2024
Banco di Desio e della Brianza 29.707 1.352 28.355
Avviamento 9.796 9.796
Intangibile AuA 233 18 215
Intangibile AuM 6.157 437 5.720
Intangibile Core Deposits 13.521 897 12.624
Fides 5.526 5.526
Avviamento 5.526 5.526
Totale Gruppo Banco Desio 35.233 1.352 33.881

Le attività intangibili a vita definita rilevate fanno riferimento ai rapporti con la clientela e si riferiscono alla valorizzazione della raccolta amministrata (Asset Under Administration, AuA) e gestita (Asset Under Management, AuM) e dei Core Deposits. A fronte delle attività immateriali a vita utile definita, si è provveduto ad imputare a conto economico la quota di ammortamento di competenza dell'anno (incluso nella voce "220. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali") per un ammontare complessivo pari a 1.352 migliaia di euro al lordo dell'effetto fiscale.

In base al principio IAS 36 Riduzione di valore delle attività, devono essere sottoposte annualmente ad impairment test per verificare la recuperabilità del valore sia le attività immateriali a vita utile indefinita sia l'avviamento. Inoltre, per le attività immateriali a vita utile definita l'impairment test deve essere svolto quando sia rilevata la presenza di indicatori di perdita. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il Valore d'Uso ed il Fair value, al netto dei costi di vendita.

Ai fini della determinazione del Valore d'Uso degli intangibili soggetti ad impairment test, lo IAS 36 dispone che si debba fare riferimento ai flussi di cassa relativi all'intangibile nelle sue condizioni correnti (alla data di impairment test), senza distinzione tra i flussi di cassa riferiti all'asset originariamente rilevato in sede di applicazione dell'IFRS 3 e quelli relativi agli asset in essere al momento dell'impairment test; questo in quanto risulterebbe difficile, specie in caso di operazioni straordinarie tra business o modifiche dell'asset a seguito di significativi turnover delle masse, dei clienti, dei contratti, ecc., distinguere i flussi riferiti all'asset originario dagli altri.

Tale concetto è replicabile anche per la determinazione, ai fini dell'impairment test degli avviamenti, del Valore d'Uso delle CGU, i cui flussi di cassa devono essere considerati con riferimento a tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per le attività e passività a fronte delle quali è stato rilevato un avviamento in sede di applicazione dell'IFRS 3.

Ai sensi dello IAS 36 il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il Valore d'Uso ed il Fair Value, al netto dei costi di vendita. Anche con riferimento agli impairment test alla data di riferimento, come già

avvenuto per i precedenti esercizi, ai fini della determinazione del valore recuperabile si è fatto riferimento al Valore d'Uso che rappresenta il valore attuale dei flussi finanziari netti futuri ricavabili dall'attività (o business) oggetto di valutazione.

10.3.1.1 Il test di impairment dell'avviamento

Secondo le disposizioni dello IAS 36 e tenuto conto delle indicazioni richiamate dal documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Isvap del 3 marzo 2010, si riporta di seguito l'informativa relativa al test di impairment effettuato sulle Cash Generating Unit (CGU).

Il processo di impairment è finalizzato a verificare che il valore contabile (carrying amount) delle CGU non sia superiore al relativo valore recuperabile (recoverable amount), inteso come il maggiore fra il valore ritraibile dall'uso continuato (value in use, o valore d'uso) e il possibile prezzo di cessione sul mercato (fair value al netto dei costi di vendita, o valore di scambio) della CGU stessa.

Come illustrato nel paragrafo "Rischi e incertezze nell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico" alla precedente "Sezione 5 – Altri aspetti" contenuta nella "A.1 Parte generale" della "Parte A – Politiche contabili" della presente Nota Integrativa (cui si fa rimando), per la predisposizione del presente bilancio si è provveduto all'esecuzione dei test d'impairment su avviamenti e partecipazioni tenuto conto dalle previsioni economico-finanziarie del budget 2025 approvato dal Consiglio di Amministrazione di Banco Desio in data 19 dicembre 2024, sviluppato in coerenza con il Piano Industriale "Beyond26" (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Banco Desio in data 24 novembre 2023), e delle più recenti previsioni disponibili circa lo scenario macroeconomico atteso al 2029 per le entità/CGU del Gruppo Banco Desio.

In particolare, ai sensi del citato IAS 36 e in applicazione della Policy d'impairment delle attività immateriali a vita utile indefinita (avviamenti) e delle Partecipazioni, il valore recuperabile delle CGU è stato determinato facendo riferimento al valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso lo IAS 36 prevede la possibilità di utilizzare il metodo finanziario conosciuto nella dottrina come Discounted Cash Flow. Tale modello individua il valore d'uso di una CGU o di un'azienda tramite la stima dei flussi di cassa (operativi) futuri da essa generati, attualizzati secondo un appropriato tasso, in funzione dell'arco temporale esplicito in cui s'ipotizza saranno conseguiti.

Nella prassi operativa, nel caso di aziende di credito o finanziarie si ricorre al Free Cash Flow to Equity (FCFE), noto nel mondo anglosassone come Dividend Discount Model (DDM) nella versione Excess Capital. Tale metodologia determina il valore di un'azienda sulla base dei flussi di cassa futuri che sarà in grado di distribuire ai suoi azionisti, senza intaccare gli assets necessari a sostenere lo sviluppo atteso e nel rispetto delle regolamentazioni sul capitale imposte dall'Autorità di Vigilanza, scontati ad un tasso che esprime lo specifico rischio del capitale. Si noti peraltro che, nonostante l'espressione Dividend Discount Model richiami la parola dividendo, i flussi di cassa considerati dal modello non sono i dividendi che si prevede verranno distribuiti agli azionisti, ma i flussi di cassa di cui un azionista potenzialmente potrebbe beneficiare nel rispetto dei limiti delle dotazioni patrimoniali richieste dall'operatività aziendale.

Coerentemente con quanto fatto per il bilancio dell'esercizio precedente, le CGU sono state identificate con le singole legal entity tenuto conto del fatto che il Gruppo bancario prevede un'attività d'indirizzo e coordinamento strategico unitaria da parte della Capogruppo puntata al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo e di redditività a livello di ciascuna legal entity e che, di conseguenza, vi è una rilevazione autonoma dei risultati (per il tramite di sistemi di reporting gestionale) che vedono coincidere la CGU con la legal entity e, pertanto, tutta la reportistica direzionale, così come l'attività di budgeting, analizza, monitora ed effettua stime patrimoniali e reddituali secondo tale impostazione.

Si precisa, inoltre, che le metodologie, gli assunti e gli esiti della procedura di impairment test delle attività intangibili e dell'avviamento, definiti dal management, sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione preliminarmente all'approvazione del bilancio consolidato.

Il test d'impairment è stato quindi condotto direttamente sulle legal entity Banco di Desio e della Brianza S.p.A. e Fides S.p.A. sulla base dei criteri e delle assunzioni di seguito illustrati.

a) Criterio di stima del valore recuperabile (Impairment)

Per il criterio di stima del valore recuperabile dell'avviamento appartenente alla legal entity specifica si fa riferimento al cosiddetto valore d'uso (equity value per le banche e gli intermediari finanziari).

Arco temporale "esplicito" per la determinazione dei flussi di cassa futuri

Viene considerato l'arco temporale riconducibile al Piano Industriale 2024-2026 "Beyond 26", nonché l'ulteriore sviluppo di tale piano, curato dal Management ed approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 8 febbraio 2024, con proiezioni prudenti dei risultati futuri fino a ricomprendere un periodo di previsione esplicita di 5 anni, per ridurre le distorsioni ricollegabili all'utilizzo del solo orizzonte temporale del Piano Industriale, che può risultare fortemente condizionato da una situazione sistemica che permane complessa per le incerte previsioni dello scenario macro economico e di settore per i riflessi della crisi pandemica, o comunque ricollegabili a eventi straordinari rispetto ai quali sia opportuno effettuare una normalizzazione dei risultati per permettere di mettere a fuoco più correttamente le effettive potenzialità nel medio/lungo periodo dell'entità oggetto del test.

Flussi finanziari

Nella valutazione delle banche e degli intermediari finanziari viene utilizzato l'approccio "equity side", nell'ambito della metodologia DDM, per la determinazione dell'equity value in quanto, stante l'attività caratteristica d'intermediazione dei fondi (raccolta/impieghi), risulta particolarmente complesso operare una distinzione fra debiti finanziari e debiti operativi; inoltre nella versione Excess Capital, i flussi di cassa disponibili per gli azionisti sono i flussi di cassa di cui un azionista potrebbe potenzialmente beneficiare nel rispetto dei limiti delle dotazioni patrimoniali richieste dall'operatività aziendale, quindi tengono in debita considerazione l'assorbimento del patrimonio di vigilanza.

Tasso di attualizzazione

Nella valutazione delle banche e degli intermediari finanziari si fa riferimento al cosiddetto costo del capitale Ke (cost of equity).

Tasso di crescita dei flussi oltre l'arco temporale "esplicito" per la determinazione dei flussi di cassa futuri.

Viene considerato un tasso di crescita di lungo periodo in linea con le aspettative del tasso d'inflazione a lungo termine.

Terminal Value

Viene determinato attraverso l'applicazione della formula che si ricollega a quella canonica della "rendita perpetua".

L'equity value della CGU, determinato alla data di effettuazione delle rilevazioni, in base alla procedura sopra delineata, dedotto il patrimonio netto contabile, viene quindi confrontato con il valore d'iscrizione a bilancio dello specifico avviamento appartenente alla CGU in questione, con l'obiettivo esclusivo di verificare l'eventuale perdita di valore.

b) Parametri di valutazione utilizzati e determinazioni del test

Di seguito sono riportati le principali assumption utilizzate per i test d'impairment.

CGU Modello Base dati CAGR
RWA
Ke g Flussi Piano Tier 1 Ratio
(**)
Banco di
Desio e della
Brianza S.p.A.
DDM Budget 2025 esteso
al 2029 (*)
2,00% 10,18% 1,97% Risultati
Netti
15,07%
Fides S.p.A. 7,30% 7,20%

(*) Previsioni a 5 anni, approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 11 febbraio 2025, che sono state sviluppate dal management tenuto conto del budget 2025, sviluppato in coerenza con il Piano Industriale "Beyond26" (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Banco Desio in data 24 novembre 2023), e delle più recenti previsioni disponibili circa lo scenario macroeconomico atteso al 2029

(**) Per Banco Desio e Fides è stato considerato il capitale allocato target sull'entità stimato (CET1 media 5Y) anche al fine di presidiare la coerenza con il rispetto dei livelli minimi di CET1 a livello di Gruppo CRR

Dal test d'impairment svolto non è emersa la necessità di effettuare alcuna svalutazione dell'avviamento.

Si sottolinea che i parametri e le informazioni considerate nello sviluppo del test d'impairment sono influenzati dalla congiuntura economica e dei mercati finanziari e potrebbero subire modifiche/variazioni, ad oggi non prevedibili, con conseguenti effetti sulle principali assumption considerate e dunque, potenzialmente, anche sui risultati che negli esercizi futuri potrebbero risultare diversi rispetto a quelli esposti nel presente documento di bilancio.

c) Analisi di sensitività

Poiché la valutazione d'impairment è resa particolarmente complessa dall'attuale contesto macroeconomico e di mercato e dalla conseguente difficoltà nella formulazione di previsioni circa la redditività futura di lungo periodo, a supporto del test effettuato viene condotto un ulteriore "stress test" ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell'ambito della procedura di impairment test.

Nella tabella sottostante sono riepilogati gli scostamenti percentuali o in punti percentuali degli assunti di base necessari a rendere il valore recuperabile della CGU dedotto il patrimonio netto allocato alla stessa pari al valore d'iscrizione in bilancio dell'avviamento.

CGU Decremento in % dei
Risultati Netti futuri (RN)
Incremento in p.p. del tasso
di attualizzazione dei flussi di
cassa futuri (FCFE)
Banco di Desio e della Brianza S.p.A. 23,73% 706
Fides S.p.A. 57,49% Oltre 7.000

10.3.1.2 Il test d'impairment di 2° livello

In continuità con gli esercizi precedenti, come previsto dalla Policy d'impairment, si è provveduto ad effettuare il test d'impairment del Gruppo Banco Desio (impairment di 2° livello) nella sua interezza.

Il test d'impairment è stato effettuato sulla base dei criteri e delle assunzioni di seguito illustrati.

a) Criterio di stima del valore recuperabile (Impairment)

Per il criterio di stima del valore recuperabile della Partecipazione si fa riferimento al cosiddetto valore d'uso (equity value per le banche e gli intermediari finanziari).

Arco temporale "esplicito" per la determinazione dei flussi di cassa futuri

Viene considerato l'arco temporale residuo riconducibile al Piano Industriale 2024-2026 "Beyond 26" e l'ulteriore sviluppo di tale piano, curato dal Management di Banco Desio ed approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 febbraio 2025, con proiezioni prudenti dei risultati futuri fino a ricomprendere un periodo di previsione esplicita di 5 anni, per ridurre le distorsioni ricollegabili all'utilizzo del solo orizzonte temporale del Piano Industriale, che può risultare fortemente condizionato da una situazione sistemica che permane complessa per le incerte previsioni dello scenario macro economico e di settore per i riflessi della crisi pandemica, o comunque ricollegabili a eventi straordinari rispetto ai quali sia opportuno effettuare una normalizzazione dei risultati per permettere di mettere a fuoco più correttamente le effettive potenzialità nel medio/lungo periodo dell'entità oggetto del test.

Flussi finanziari

Nella valutazione delle banche e degli intermediari finanziari viene utilizzato l'approccio "equity side", nell'ambito della metodologia DDM, per la determinazione dell'equity value in quanto, stante l'attività caratteristica d'intermediazione dei fondi (raccolta/impieghi), risulta particolarmente complesso operare una distinzione fra debiti finanziari e debiti operativi; inoltre nella versione Excess Capital, i flussi di cassa disponibili per gli azionisti sono i flussi di cassa di cui un azionista potrebbe potenzialmente beneficiare nel rispetto dei limiti delle dotazioni patrimoniali richieste dall'operatività aziendale, quindi tengono in debita considerazione l'assorbimento del patrimonio di vigilanza.

Tasso di attualizzazione

Nella valutazione delle banche e degli intermediari finanziari si fa riferimento al cosiddetto costo del capitale Ke (cost of equity).

Tasso di crescita dei flussi oltre l'arco temporale "esplicito" per la determinazione dei flussi di cassa futuri

Viene considerato un tasso di crescita di lungo periodo in linea con le aspettative del tasso d'inflazione a lungo termine.

Terminal Value

Viene determinato attraverso l'applicazione della formula che si ricollega a quella canonica della "rendita perpetua".

L'equity value determinato, alla data di effettuazione delle rilevazioni, in base alla procedura sopra delineata, viene quindi confrontato con il valore contabile dei Mezzi Propri Consolidati, con l'obiettivo esclusivo di verificare l'eventuale perdita di valore.

b) Parametri di valutazione utilizzati e determinazioni del test

Di seguito sono riportati le principali assumption utilizzate per i test d'impairment.

CGU Modello Base dati CAGR
RWA
Ke g Flussi Piano Tier 1 Ratio
(**)
Gruppo
Banco Desio
DDM Budget 2025 esteso
al 2029 (*)
2,00% 10,18% 1,97% Risultati
Netti
13,74% (**)

(*) Previsioni a 5 anni, approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 11 febbraio 2025, che sono state sviluppate dal management tenuto conto del budget 2025, sviluppato in coerenza con il Piano Industriale "Beyond26" (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Banco Desio in data 24 novembre 2023), e delle più recenti previsioni disponibili circa lo scenario macroeconomico atteso al 2029 (**) Per il Gruppo Banco Desio è stato considerato il capitale allocato target sull'entità stimato (CET1 media 5Y) anche al fine di presidiare la coerenza con il rispetto dei livelli minimi di CET1 a livello di Gruppo CRR

Dal test d'impairment svolto non è emersa la necessità di effettuare alcuna svalutazione dell'avviamento.

Si sottolinea che i parametri e le informazioni considerate nello sviluppo del test d'impairment sono influenzati dalla congiuntura economica e dei mercati finanziari e potrebbero subire modifiche/variazioni, ad oggi non prevedibili, con conseguenti effetti sulle principali assumption considerate e dunque, potenzialmente, anche sui risultati che negli esercizi futuri potrebbero risultare diversi rispetto a quelli esposti nel presente documento di bilancio.

c) Analisi di sensitività

Poiché la valutazione d'impairment è resa particolarmente complessa dall'attuale contesto macroeconomico e di mercato e dalla conseguente difficoltà nella formulazione di previsioni circa la redditività futura di lungo periodo, a supporto del test effettuato viene condotto un ulteriore "stress test" ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell'ambito della procedura di impairment test.

Nella tabella sottostante sono riepilogati gli scostamenti percentuali o in punti percentuali, degli assunti di base necessari a rendere il valore recuperabile pari al valore contabile dei Mezzi Propri Consolidati alla data di effettuazione delle rilevazioni.

CGU Decremento in % dei
Risultati Netti futuri (RN)
Incremento in punti percentuali
del tasso di attualizzazione dei
flussi di cassa futuri (FCFE)
Gruppo Banco Desio 32,84% 555

10.3.1.3 Il test di impairment dei valori intangibili

Il portafoglio di asset under management e under administration

L'attività immateriale iscritta è considerata "a vita definita", pertanto, sono state effettuate analisi sui principali indicatori del valore dell'attività medesima, comunque monitorati in corso d'esercizio (tra di essi, andamento delle masse, della redditività di queste e del costo del capitale proprio). Tali analisi hanno avuto a riferimento la componente dell'intangibile legata alla raccolta amministrata e gestita (Asset Under Administration, AuA e Asset under Management, AuM), rappresentata dalla capacità dei rapporti esistenti alla data di acquisizione di generare flussi reddituali lungo la vita utile residua di tali rapporti, iscritta in bilancio a seguito delle operazioni di acquisizione avvenute nel tempo.

Più precisamente si tratta del portafoglio di asset management del ramo d'azienda acquisito dal Gruppo BPER acquisito nel corso del 2023.

Come indicato in precedenza, lo IAS 36 dispone che l'impairment test non debba limitarsi ai soli flussi di cassa rivenienti dalle masse acquisite, ma deve tenere conto dei flussi di cassa legati a tutte le masse della CGU di riferimento, comprendendo anche i flussi di cassa riferiti alle masse generatesi successivamente alla valorizzazione iniziale delle attività intangibili; a tale proposito si evidenzia che i volumi delle masse sottostanti alla valorizzazione delle attività intangibili iscritte in bilancio risultano ricomprese nelle masse complessive della CGU di riferimento che coincide con la legal entity Banco Desio.

Pertanto, alla luce di quanto sopra riportato si conferma l'assenza di segnali di perdita di valore per le attività intangibili iscritte in bilancio e legate ai rapporti di Asset under Management e Asset under Administration.

I Core Deposits

I "core deposits" rappresentano un'attività immateriale legata alle relazioni con la clientela ("customer related intangible"), generalmente rilevata in aggregazioni in campo bancario. Il valore di tale intangibile è di fatto riconducibile ai benefici futuri di cui l'acquirente delle masse raccolte potrà beneficiare grazie al fatto che si tratta di una forma di raccolta stabile e che presenta costi inferiori a quelli di mercato. In sostanza l'acquirente può disporre di una massa di raccolta per la propria attività creditizia e per investimenti il cui tasso di remunerazione è inferiore ai tassi del mercato interbancario. L'attività immateriale consiste nella valorizzazione di questo margine futuro denominato "deposit premium", che rappresenta un asset il cui valore è correlato all'evoluzione dei tassi di mercato e alla dinamica delle masse raccolte.

Tale attività intangibile è stata rilevata nel 2023 sempre nell'ambito dell'acquisizione del ramo d'azienda acquisito dal Gruppo BPER.

Analogamente agli AuA e AuM, la verifica sulla tenuta del valore dei core deposits è avvenuta considerando le masse complessive della CGU di riferimento che coincide con la legal entity Banco Desio.

Anche in questo caso non sono stati individuati indicatori di impairment per le attività intangibili iscritte in bilancio e legate ai core deposits.

Sezione 11 - Le attività e le passività fiscali - voce 110 dell'Attivo e voce 60 del Passivo

11.1 Attività per imposte anticipate: composizione

IRES IRAP 31.12.2024 31.12.2023
A) In contropartita al conto economico:
Perdite fiscali 3.873 - 3.873 -
Avviamento fiscalmente deducibile 2.170 439 2.609 3.153
Svalutazione crediti verso clientela 40.055 5.869 45.924 77.868
Fondo svalutazione crediti forfetario 305 - 305 305
Ammortamento civilistico immobilizzazioni materiali 444 1 445 445
Accantonamento al fondo garanzie impegni e rischio paese 894 - 894 1.052
Accantonamento per oneri del personale 8.576 1.514 10.090 7.184
Accantonamento al Fdo cause legali 3.540 - 3.540 3.022
Accantonamento al Fdo revocatorie fallimentari 405 82 487 471
Accantonamento al Fdo oneri vari 5.956 432 6.388 4.328
Accantonamento fiscale al TFR 9 - 9 4
Altre spese generali deducibili nell'esercizio successivo 28 - 28 9
Altre 10.460 649 11.109 11.056
Totale A 76.715 8.986 85.701 108.897
B) In contropartita al Patrimonio Netto:
Accantonamento fiscale al TFR 721 - 721 721
Svalutazione titoli classificati al FVOCI 4.070 825 4.895 9.050
Altre 55 11 66 74
Totale B 4.846 836 5.682 9.845
Totale (A+B) 81.561 9.822 91.383 118.742

Probability test sulla fiscalità anticipata

In relazione alle imposte anticipate sopra descritte, si evidenzia che le stesse sono riferibili per un importo di 34.975 migliaia di euro a imposte di cui alla Legge 214/2011, che ha conferito certezza al recupero delle stesse rendendo di fatto automaticamente soddisfatto il probability test contemplato dallo IAS 12 Imposte sul reddito.

A tale riguardo si precisa che la Capogruppo Banco di Desio e della Brianza S.p.A. non è tenuta al versamento del canone annuale di garanzia per la trasformabilità delle attività per imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011 in crediti d'imposta, introdotto dall'art. 11 del D.L. n. 59/2016, in quanto la base imponibile, calcolata secondo le disposizioni normative, è negativa.

Le ulteriori imposte anticipate sopra descritte, non rientranti nell'ambito della Legge 214/2011, sono state iscritte in considerazione della probabilità del loro recupero, prevedendo che possano rendersi disponibili in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività.

In particolare, è stata effettuata un'analisi delle imposte anticipate per tipologia e per timing di riassorbimento, nonché della redditività futura della banca e dei relativi imponibili fiscali sulla base delle previsioni economico finanziarie contenute nel Piano Industriale 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 23 novembre 2023, aggiornate dal processo di budget 2025 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 19 Dicembre 2024 e della loro estensione al 2029, meglio descritta nell'ambito dei test di impairment sugli avviamenti.

Dall'analisi è emerso che i futuri imponibili fiscali siano tali da consentire il recupero delle suddette imposte anticipate.

IRES IRAP 31.12.2024 31.12.2023
A) In contropartita al conto economico:
Ammortamenti fiscali immobilizzazioni materiali - 13 13 13
Ammortamento fiscale avviamento 38 8 46 35
Intangibili fiscalmente non rilevanti 5.104 1.034 6.138 6.585
Altre 3.270 5 3.275 750
Totale A 8.412 1.060 9.472 7.383
B) In contropartita al Patrimonio Netto
Accantonamento fiscale al TFR 7 - 7 4
Rivalutazione titoli classificati al FVOCI 1.114 226 1.340 833
Rivalutazione partecipazioni - - - -
Rivalutazione patrimonio artistico 39 8 47 47
Totale B 1.160 234 1.394 884
Totale (A+B) 9.572 1.294 10.866 8.267

11.2 Passività per imposte differite: composizione

La tabella evidenzia tutta la fiscalità differita che sarà assorbita nei prossimi esercizi.

11.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

31.12.2024 31.12.2023
1. Importo iniziale 108.897 136.037
2. Aumenti 26.159 18.746
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 17.783 18.122
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) riprese di valore - -
d) altre 17.783 18.122
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti 8.376 624
-
di cui operazioni di aggregazione aziendale
8.376 623
3. Diminuzioni 49.355 45.886
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 49.354 45.869
a) rigiri 49.354 45.869
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni: 1 17
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge.n.214/2011 - -
b) altre 1 17
4. Importo finale 85.701 108.897

Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio si riferiscono principalmente:

  • per 16.962 migliaia di euro, agli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri e ai fondi relativi al personale non deducibili;
  • per 694 migliaia di euro, agli accantonamenti ai fondi cause legali e revocatorie fallimentari non deducibili.

La voce "2.3 Altri aumenti" si riferisce:

  • per 5.419 migliaia di euro al saldo delle imposte anticipate di Dynamica S.p.A.;
  • per 2.957 migliaia di euro alle differenze da fair value iscritte nel bilancio consolidato in applicazione del principio contabile internazionale IFRS 3, a seguito dell'operazione di aggregazione aziendale con Dynamica S.p.A.

Le imposte anticipate annullate nell'esercizio sono essenzialmente determinate:

  • per 29.042 migliaia di euro dal recupero delle svalutazioni sui crediti di esercizi precedenti, ai sensi dell'art. 16 comma 4 del Decreto Legge 27 giugno 2015, n. 83 e successive modifiche e integrazioni;
  • per 13.503 migliaia di euro dall'utilizzo di fondi tassati;
  • per 3.037 migliaia di euro dalla deduzione della quota annuale del 10%, ai sensi dei commi 1067 e 1068 dell'art. 1 della L. n. 145/2018, delle componenti reddituali derivanti dall'adozione del modello di rilevazione delle perdite attese sui crediti verso la clientela, iscritte in sede di prima applicazione del principio contabile IFRS 9;

per 2.017 migliaia di euro dal rigiro delle differenze da fair value iscritte nel bilancio consolidato in applicazione del principio contabile internazionale IFRS 3, a seguito dell'operazione di aggregazione aziendale con Dynamica S.p.A.

11.4 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011

31.12.2024 31.12.2023
1. Importo iniziale 64.273 95.278
2. Aumenti - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale
3. Diminuzioni 29.298 31.005
3.1 Rigiri 29.298 31.005
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta - -
a) derivante da perdite di esercizio - -
b) derivante da perdite fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 34.975 64.273

La voce "3.1 Rigiri" si riferisce:

  • per 29.042 migliaia di euro al recupero delle svalutazioni sui crediti di esercizi precedenti, ai sensi dell'art. 16 comma 4 del Decreto Legge 27 giugno 2015, n. 83 e successive modifiche e integrazioni;
  • per 256 migliaia di euro all'ammortamento degli avviamenti precedentemente affrancati.
11.5 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
-- --------------------------------------------------------------------------------
31.12.2024 31.12.2023
1. Importo iniziale 7.383 788
2. Aumenti 2.566 7.005
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 11 11
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 11 11
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti 2.555 6.994
- di cui operazioni di aggregazione aziendale 2.555 6.994
3. Diminuzioni 477 410
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 477 410
a) rigiri 477 410
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
4. Importo finale 9.472 7.383

La voce "2.3 Altri aumenti" si riferisce allo stanziamento di debiti per imposte differite relativi alle differenze da fair value iscritte nel bilancio consolidato in applicazione del principio contabile internazionale IFRS 3, a seguito dell'operazione di aggregazione aziendale con Dynamica S.p.A.

Le imposte differite annullate nell'esercizio sono relative agli ammortamenti effettuati sulle attività intangibili, sorte nell'esercizio precedente con riferimento alla cd. Operazione Lanternina.

11.6 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

31.12.2024 31.12.2023
1. Importo iniziale 9.845 17.855
2. Aumenti 228 11
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 228 11
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 228 11
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
3. Diminuzioni 4.391 8.021
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 4.391 8.021
a) rigiri 4.391 8.021
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) dovute al mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
4. Importo finale 5.682 9.845

Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio sono imputabili alla valutazione di titoli classificati tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI).

Le imposte anticipate annullate nell'esercizio sono relative principalmente alla valutazione di titoli classificati tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI).

11.7 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

31.12.2024 31.12.2023
1. Importo iniziale 884 249
2. Aumenti 1.302 802
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 1.302 802
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento dei criteri contabili - -
c) altre 1.302 802
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 792 167
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 792 167
a) rigiri 792 167
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 1.394 884

Le imposte differite rilevate nell'esercizio sono principalmente dovute alla valutazione di titoli classificati tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI).

Le imposte differite annullate nell'esercizio sono essenzialmente relative alla valutazione di titoli classificati tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI).

Sezione 13 - Altre attività - voce 130

13.1 Altre attività: composizione

31.12.2024 31.12.2023
Crediti d'imposta
- quota capitale 382.791 453.303
- quota interessi - -
Crediti vs l'erario per acconti versati 31.017 22.728
Ritenute d'acconto subite 30 4
Assegni negoziati da regolare 13.249 12.529
Depositi cauzionali 12
Fatture emesse da incassare 121 78
Debitori per titoli e cedole di terzi da incassare - 200
Scorte di stampanti e cancelleria - -
Partite in corso di lavorazione e viaggianti con le filiali 33.654 36.317
Scarti valuta su operazioni di portafoglio - -
Investimenti fdo integrativo liquidazione personale - -
Spese incrementative su beni di terzi 5.860 6.341
Ratei e risconti attivi 31.795 28.737
Altre partite 51.431 42.688
Totale 549.960 602.925

Il saldo esposto in tabella include l'effetto dell'iscrizione di attività ad esito del processo di Purchase Price Allocation (PPA) connesso all'acquisizione del ramo sportelli di Banca Popolare Puglia e Basilicata (BPPB) realizzata il 7 dicembre 2024.

La voce "Crediti d'imposta" si riferisce principalmente:

  • per 369.311 migliaia di euro (442.773 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio) a crediti fiscali ecobonus/sismabonus acquistati ex art. 121 del Decreto-legge 34/2020 ed iscritti al costo ammortizzato come indicato nella Parte A – A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio cui si fa rimando.
  • per 1.120 migliaia di euro, al credito connesso alla gestione dei mutui erogati per la ricostruzione post sisma Abruzzo del 2009 (1.121 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio);
  • per 10.197 migliaia di euro, al credito connesso alla gestione dei mutui erogati per la ricostruzione post sisma Centro Italia del 2016 (7.027 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio).

L'importo dei crediti fiscali ecobonus/sismabonus acquistati tiene conto dell'aggiornamento della valutazione del potenziale rischio a cui Banco Desio potrebbe essere esposto a seguito del sequestro preventivo dei crediti d'imposta acquistati nel tempo (mercato primario e secondario) per complessivi 44,2 milioni di euro, tra cui l'impossibilità di compensazione degli stessi, per quelli che saranno i casi accertati di frodi. In considerazione della posizione assunta dalla giurisprudenza in merito alla inutilizzabilità del credito d'imposta in ragione di comportamenti che prescindono dal cessionario, dei nuovi elementi informativi acquisiti circa lo stato delle indagini delle Procure, nonché dell'analisi legale e tecnica condotta, la banca ha ritenuto opportuno mantenere cautelativamente lo stanziamento complessivo di 31,2 milioni di euro.

Le novità introdotte dal D.L. n. 39/2024, tenuto conto della tax capacity di Banco Desio, non hanno generato alcun effetto rettificativo dei crediti fiscali ecobonus/sismabonus acquistati.

I "Crediti verso l'Erario per acconti versati" si riferiscono ad imposte per le quali sono stati effettuati maggiori versamenti in acconto rispetto al debito che risulterà dalle specifiche dichiarazioni; in dettaglio riguardano:

  • il credito per imposta di bollo assolta in modo virtuale pari a 23.285 migliaia di euro (16.676 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio);
  • il credito per l'acconto dell'imposta sostitutiva dovuto sul "capital gain" amministrato pari a 7.723 migliaia di euro, di cui all'art. 2, co. 5, del D.L. 30 novembre 2013, n. 133 (5.099 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio).

La voce "Partite in corso di lavorazione e viaggianti tra le filiali" accoglie poste relative ad operazioni che generalmente trovano sistemazione definitiva nei primi giorni dell'anno successivo. Le poste più significative sono quelle relative a:

  • recupero delle commissioni di messa a disposizione fondi dalla clientela per 9.132 migliaia di euro (9.101 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio);
  • conti regolamento delle carte di debito per 7.858 migliaia di euro (6.429 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio);
  • deleghe F24 per 6.001 migliaia di euro (3.213 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio)
  • regolamento operazioni SDD (addebiti diretti) per 2.235 migliaia di euro (1.115 migliaia alla fine del precedente esercizio);
  • bonifici in attesa di essere regolati per 1.215 migliaia di euro (3.601 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio);

Le "Spese incrementative su beni di terzi" sono soggette ad ammortamento annuo in relazione al periodo residuo di valenza del contratto d'affitto.

Alla voce "Ratei e risconti attivi" trovano evidenza quelle posizioni non riconducibili a specifiche voci dell'Attivo patrimoniale; la principale componente di questa voce è relativa a risconti attivi su spese amministrative.

Tra le principali voci che compongono la voce "Altre partite" vi sono:

  • i crediti in attesa di riscossione relativi ad altre partite per 22.713 migliaia di euro (22.889 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio), riconducibili principalmente a crediti per imposta di bollo su estratti conto, crediti per servizi addebitati alla clientela trimestralmente e per proventi interbancari;
  • i crediti per 6.899 migliaia di euro nei confronti dei promotori finanziari per la quota erogata a titolo di bonus di ingresso e non ancora maturata (5.634 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio);
  • le fatture da emettere per 5.688 migliaia di euro (2.095 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio).

PASSIVO

Sezione 1 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - voce 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

31.12.2024 31.12.2023
Fair Value Fair Value
L1 L2 L3 L1 L2 L3
- X X X 1.479.445 X X X
798.673 X X X 547.077 X X X
16.791 X X X 25.388 X X X
477 X X X - X X X
465.525 X X X 445.232 X X X
345.170 X X X 445.232 X X X
120.355 X X X - X X X
- X X X - X X X
- X X X - X X X
315.880 X X X 76.457 X X X
798.673 - - 798.673 2.026.522 - - 2.026.522
VB VB

Legenda

VB = Valore di bilancio L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3

La voce "Debiti verso banche centrali" alla data di riferimento del presente bilancio non evidenzia alcun saldo poiché non sono più in essere operazioni di "TLTRO" per naturale scadenza delle due linee di finanziamento presenti alla fine del precedente esercizio; nel periodo di confronto il saldo della linea di finanziamento assegnata al Banco da parte della Banca Centrale Europea era pari a 1.479.445 migliaia di euro.

Al 31 dicembre 2024 sono stati rilevati nella voce interessi passivi le competenze maturate nell'anno per 26,0 milioni di euro (ex 92,5 milioni di euro).

Alla voce "2.3.1 Pronti contro termine passivi" trovano evidenza i contratti di Long Term Repo su parte degli attivi di portafoglio (eligible e non) posti in essere con primarie controparti di mercato al fine di ottimizzare le attività di funding.

La voce "2.3.2 Altri" espone la passività relativa al mutuo passivo concesso da JP Morgan Milan Branch nell'ambito dell'operazione di cartolarizzazione Desio SME.

La voce "2.6 Altri debiti" risulta composta principalmente dal debito verso sottoscrittori Notes Coppedè correlato all'operazione di cartolarizzazione Coppedè e Fauno per 315.047 migliaia di euro aventi come originator la controllata Fides (a fine esercizio precedente pari a 76.547 poiché relativo alle sole Notes Coppedè).

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

31.12.2023
Tipologia operazioni/Valori Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1
L2
L3
1. Conti correnti e depositi a vista 10.126.755 X X X 10.116.726 X X X
2. Depositi a scadenza 852.818 X X X 1.012.693 X X X
3. Finanziamenti 1.950.313 X X X 1.101.325 X X X
3.1 Pronti contro termine passivi 1.207.009 X X X 607.637 X X X
3.2 Altri 743.304 X X X 493.688 X X X
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri
strumenti patrimoniali
- X X X - X X X
5. Debiti per leasing 58.315 X X X 58.693 X X X
6. Altri debiti 292.456 X X X 199.581 X X X
31/12/2024 13.280.657 - - 13.280.657 12.489.018 - - 12.489.018

Legenda

VB = Valore di bilancio L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3

Il saldo esposto in tabella include l'effetto dell'iscrizione di passività ad esito del processo di Purchase Price Allocation (PPA) connesso all'acquisizione del ramo sportelli di Banca Popolare Puglia e Basilicata (BPPB) realizzata il 7 dicembre 2024.

La voce "3.1 Pronti contro termine passivi" accoglie per 9.882 migliaia di euro relativi ai finanziamenti attuati con la forma tecnica del REPO attuati dalla società "Duomo" del Gruppo Intesa aventi come sottostante le Obbligazioni di Classe A emesse da Dyrect SPV srl nell'ambito della cartolarizzazione Dyrect II e Direct III nonché le obbligazioni di classe A emesse nell'ambito dell'operazione di cartolarizzazione da Rainbow Spv Srl.

La voce "3.2 Finanziamenti: Altri" rappresenta l'importo dei mutui passivi in essere con Cassa Depositi e Prestiti, che "pareggiano" l'importo dei mutui alla clientela concessi per la ricostruzione a seguito degli eventi sismici del 2009 in Abruzzo.

Risulta inoltre rilevata la linea di finanziamento concessa da Cassa Depositi e Prestiti al Banco a fronte di finanziamenti al segmento retail, PMI e MID-CAP. In particolare:

  • 362 milioni di euro (279 milioni di euro nel periodo di confronto) relativo al segmento retail;
  • 382 milioni di euro (215 milioni di euro nel periodo di confronto) relativo al segmento corporate (PMI e MID-CAP).

Alla voce "5. Debiti per leasing" sono rilevate, in applicazione del principio IFRS16 in vigore dal 1° gennaio 2019, le passività connesse ai debiti per leasing (c.d. "Lease Liability"), consistenti nel valore attuale dei pagamenti che, alla data di riferimento, devono essere ancora corrisposti al locatore.

Le principali poste della voce "6. Altri debiti" si riferiscono principalmente a: assegni circolari per 34.540 migliaia di euro, gli assegni di traenza per 540 migliaia di euro (a fine esercizio precedente rispettivamente di 40.520 migliaia di euro gli assegni circolari e 540 migliaia di euro gli assegni di traenza); debito verso sottoscrittori Notes Coppedè correlato all'operazione di cartolarizzazione Coppedè per 199.202 migliaia

di euro avente come originator la controllata Fides (a fine esercizio precedente pari a 152.914); debito verso sottoscrittori Notes Senior e Mezzanine correlato all'operazione di cartolarizzazione Rainbow per 55.297 migliaia di euro avente come originator la controllata Dynamica Retail (non presenti nel periodo di confronto per ingresso della controllata Dynamica Retail nel Gruppo Banco Desio nel corso dell'esercizio).

31.12.2024 31.12.2023
Tipologia titoli/Valori Fair Value VB Fair Value
VB L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Titoli
1. obbligazioni 2.584.824 - 2.572.034 - 2.280.095 - 2.205.972 -
1.1 strutturate - - - - - - - -
1.2 altre 2.584.824 - 2.572.034 - 2.280.095 - 2.205.972 -
2. altri titoli 49 - - 49 353 - - 353
2.1 strutturati - - - - - - - -
2.2 altri 49 - - 49 353 - - 353
Totale 2.584.873 - 2.572.034 49 2.280.448 - 2.205.972 353

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

Legenda

VB = Valore di bilancio L1 = Livello 1

L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Alla voce trova evidenza la raccolta rappresentata da titoli, che comprende obbligazioni e certificati di deposito, il cui valore di bilancio è determinato con il criterio del costo ammortizzato (ovvero al fair value laddove il titolo sia oggetto di copertura), comprensivo quindi dei ratei maturati. La raccolta complessiva è evidenziata al netto dei titoli riacquistati.

La voce "A.1.2 Obbligazioni: altre" include le Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) complessivamente emesse per 1.617 milioni di euro.

La sottovoce "A.2.2 Altri titoli: altri" è composta principalmente da certificati di deposito con scadenza a breve termine e relativi ratei maturati.

Prestiti Obbligazionari Data di emissione Data di scadenza Divisa Tasso 31.12.2024 31.12.2023
Codice ISIN IT0005554644 06.07.2023 06.07.2033 EUR TF 62.602 62.544
Totale 62.602 62.544

1.4 Dettaglio dei debiti/titoli subordinati

Sezione 2 - Passività finanziarie di negoziazione - voce 20

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
---------------------------------------------------------------------- --
31.12.2024 31.12.2023
Tipologia operazioni/Valori Fair Value Fair Fair Value Fair
VN L1 L2 L3 Value * VN L1 L2 L3 Value *
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -
3. Titoli di debito - - - - - - - - - -
3.1 Obbligazioni - - - - - - - - - -
3.1.1 Strutturate - - - - X - - - - X
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - X - - - - X
3.2 Altri titoli - - - - - - - - - -
3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X
3.2.2 Altri - - - - X - - - - X
Totale A - - - - - - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - - 689 1.265 - - - 1.062 688 -
1.1 Di negoziazione X - 689 1.265 X X - 1.062 688 X
1.2 Connessi con la fair
value option
X - - - X X - - - X
1.3 Altri X - - - X X - - - X
2. Derivati creditizi - - - - - - - - - -
2.1 Di negoziazione X - - - X X - - - X
2.2 Connessi con la fair
value option
X - - - X X - - - X
2.3 Altri X - - - X X - - - X
Totale B X - 689 1.265 X X - 1.062 688 X
Totale (A+B) X - 689 1.265 X X - 1.062 688 X

Legenda

VN = Valore nominale o nozionale

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3 Fair Value * = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio

dell'emittente rispetto alla data di emissione

La voce 20 "Passività finanziarie di negoziazione" si riferisce sostanzialmente al fair value negativo degli strumenti finanziari derivati oggetto di discontinuing, per cui si è interrotta la relazione di copertura, e al fair value dei contratti swap e outright che sono oggetto di natural hedge.

2.2 Dettaglio delle "Passività finanziarie di negoziazione": passività subordinate

Alla data di riferimento non sono presenti passività finanziarie di negoziazione subordinate.

2.3 Dettaglio delle "Passività finanziarie di negoziazione": debiti strutturati

Alla data di riferimento non sono presenti, tra le passività finanziarie di negoziazione, debiti strutturati.

Sezione 4 - Derivati di copertura - voce 40

Fair value 31.12.2024 VN Fair value 31.12.2023 VN
L1 L2 L3 31.12.2024 L1 L2 L3 31.12.2023
A. Derivati finanziari - 19.287 - 635.000 - 14.556 - 610.000
1) Fair value - 19.287 - 635.000 - 14.556 - 610.000
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 19.287 - 635.000 - 14.556 - 610.000

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

Legenda

VN = Valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

Banco Desio ha posto in essere una strategia di copertura del proprio attivo. La voce accoglie:

• il fair value degli strumenti finanziari derivati posti in essere a copertura del rischio tasso di titoli di debito a tasso fisso classificati nel portafoglio held to collect (copertura di tipo fair value hedge);

• il fair value degli strumenti finanziari derivati posti in essere a copertura delle oscillazioni dei tassi di mercato in relazione ai mutui a tasso fisso con status creditizio in Bonis conclusi con la clientela al fine di porre in essere un "hedge accounting" secondo un approccio definito Macro Fair Value Hedge dinamico.

Si evidenzia, inoltre, che a partire dall'anno 2023 il Banco ha aderito al servizio di Clearing per i derivati OTC di tasso individuando la controparte centrale (Eurex Clearing) per la compensazione di operazioni in derivati.

Sezione 6 - Passività fiscali - voce 60

La composizione e movimentazione delle passività fiscali sono fornite nella Sezione 11 dell'Attivo unitamente alle informazioni relative alle imposte anticipate.

Sezione 8 - Altre passività - voce 80

8.1 Altre passività: composizione

31.12.2024 31.12.2023
Debiti verso l'Erario 673 168
Importi da versare all'Erario per conto Terzi 48.145 44.725
Contributi previdenziali da riversare 8.266 8.625
Azionisti conto dividendi 34 25
Fornitori 34.735 31.797
Somme a disposizione della clientela 15.666 14.769
Interessi e competenze da accreditare
Versamenti a fronte disposizione su effetti 55 87
Versamenti anticipati su crediti a scadere 1.320 1.050
Partite in corso di lavorazione e partite viaggianti con le Filiali 15.570 22.680
Scarti valute su operazioni di portafoglio 140.340 18.267
Debiti verso il personale 1.543 2.252
Creditori diversi 101.780 134.619
Fondi su garanzie rilasciate e impegni
Ratei e risconti passivi 16.842 15.387
Totale 384.969 294.451

La voce "Importi da versare all'Erario per conto di terzi" accoglie principalmente poste relative a Deleghe F24 da riversare per conto della clientela e somme da versare all'Erario relative a ritenute operate dal Banco.

Le "Partite in corso di lavorazione e le partite viaggianti con le Filiali" sono poste che generalmente trovano sistemazione definitiva nei primi giorni del periodo successivo. Le principali tra queste poste sono quelle relative:

  • incassi relativi ad operazioni di factoring da clientela per 4.627 migliaia di euro (6.424 migliaia di euro alla fine dell'esercizio precedente),
  • sistemazioni delle rate incassate relative ai mutui ceduti a Desio OBG e SME per 2.808 migliaia di euro (236 migliaia alla fine dell'esercizio precedente)
  • a bonifici in lavorazione per complessivi 1.489 migliaia di euro (2.507 migliaia di euro alla fine dell'esercizio precedente),
  • disposizioni canale CBILL per 1.277 migliaia di euro (3.418 migliaia di euro alla fine dell'esercizio precedente),
  • ad incassi M.A.V., R.A.V., bollettini e disposizioni SDD per 449 migliaia di euro (618 migliaia di euro alla fine dell'esercizio precedente),
  • a poste connesse ad operazioni in titoli successivamente regolate per 177 (2.581 migliaia di euro alla fine dell'esercizio precedente).

L'ammontare della voce "Scarti valute su operazioni di portafoglio" è il risultato della compensazione di partite illiquide dare e partite illiquide avere a fronte di diverse tipologie di operazioni che hanno interessato sia i conti della clientela sia quelli delle banche corrispondenti

Le principali poste che compongono la voce "Creditori diversi" riguardano: i bonifici da regolare in Stanza Compensazione in uscita a favore di correntisti di altri istituti di credito per complessivi 81.325 migliaia di euro (117.213 migliaia di euro alla fine dello scorso esercizio), i creditori diversi per operazioni di negoziazione valuta per 476 migliaia di euro (3.559 migliaia di euro lo scorso anno).

Sezione 9 - Trattamento di fine rapporto del personale - voce 90

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

31.12.2024 31.12.2023
A. Esistenze iniziali 19.364 17.790
B. Aumenti 1.820 2.398
B.1 Accantonamento dell'esercizio 703 668
B.2 Altre variazioni 1.117 1.730
C. Diminuzioni (1.538) (824)
C.1 Liquidazioni effettuate (708) (766)
C.2 Altre variazioni (830) (58)
D. Rimanenze finali 19.646 19.364
Totale 19.646 19.364

In applicazione dei principi contabili internazionali il fondo Trattamento di Fine Rapporto del personale è classificato come fondo a prestazione definita, soggetto quindi a valutazione attuariale, le cui ipotesi utilizzate sono esplicitate nel paragrafo successivo.

L'accantonamento dell'esercizio non comprende le quote direttamente versate dal Banco, in funzione delle scelte espresse dai dipendenti, a forme di previdenza complementare oppure al Fondo tesoreria gestito direttamente dall'INPS. Il costo di tali scelte, che per l'esercizio ammonta a 14.811 migliaia di euro è rilevato tra le Spese del personale alla sottovoce "g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: a contribuzione definita".

Le voci "B.2 Altre variazioni" e "C.2 Altre variazioni" sono relative all'effetto (positivo o negativo) dell'attualizzazione del fondo TFR civilistico.

Il debito maturato a fine esercizio secondo la norma civilistica per il personale in essere presso il Banco ammonta a 20.187 migliaia di euro.

9.2 Altre informazioni

Le ipotesi attuariali utilizzate dall' attuario indipendente per la determinazione delle passività alla data di riferimento di bilancio sono le seguenti:

Ipotesi demografiche

  • per le probabilità di morte quelle determinate dalla Ragioneria Generale dello Stato denominate RG48, distinte per sesso;
  • per le probabilità di inabilità quelle, distinte per sesso, adottate nel modello INPS per le proiezioni al 2010. Tali probabilità sono state costruite partendo dalla distribuzione per età e sesso delle pensioni vigenti al 1° gennaio 1987 con decorrenza 1984, 1985, 1986 relative al personale del ramo credito;
  • per l'epoca di pensionamento per il generico attivo si è supposto il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l'Assicurazione Generale Obbligatoria;
  • per le probabilità di uscita dall'attività lavorativa per cause diverse dalla morte, in base a statistiche interne, sono state considerate delle frequenze annue del 2,50%; si è tenuto altresì conto del piano di esuberi previsto dal Banco;
  • per le probabilità di anticipazione si è supposto un valore anno per anno pari al 4%;

Ipotesi economiche – finanziarie

Le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base delle seguenti ipotesi:

  • tasso tecnico di attualizzazione 2,93%
  • tasso annuo di inflazione 2,00%
  • tasso annuo aumento retribuzioni complessivo 3,00%
  • tasso annuo incremento TFR 3,00%.

In merito al tasso di attualizzazione, è stato preso come riferimento per la valorizzazione di detto parametro l'indice iBoxx Eurozone Corporates AA 5 -7 alla data di valutazione.

La seguente tabella rappresenta l'analisi di sensitività della passività iscritta al variare delle ipotesi economico-finanziarie:

Variazione positiva
parametro (+)
Variazione negativa
parametro (-)
Tasso annuo di attualizzazione (+/- 0,25%) 19.395 19.900
Tasso annuo di inflazione (+/- 0,25%) 19.783 19.507
Tasso annuo di turn over (+/- 2,00%) 19.658 19.629

Sezione 10 - Fondi per rischi ed oneri - voce 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Componenti 31.12.2024 31.12.2023
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie
finanziarie rilasciate
3.531 4.096
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate - -
3. Fondi di quiescenza aziendali - -
4. Altri fondi per rischi ed oneri 79.758 59.256
4.1 controversie legali e fiscali 12.469 12.885
4.2 oneri per il personale 32.387 23.101
4.3 altri 34.902 23.270
Totale 83.289 63.352

Nella voce "1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate" trova accoglimento il fondo rischi determinato applicando i modelli di calcolo della perdita attesa definiti in sede di prima applicazione del principio contabile "IFRS9 Strumenti finanziari".

La sottovoce "4.1 controversie legali" comprende gli accantonamenti costituiti per fronteggiare le previsioni di perdita sulle cause passive, di cui 12.917 migliaia di euro a fronte di cause legali (ex 11.421 migliaia di euro) e 1.474 migliaia di euro a fronte di revocatorie fallimentari (ex 1.465 migliaia di euro).

La voce "4.2 oneri per il personale" comprende principalmente le passività:

  • per il sistema premiante per 14.820 migliaia di euro (ex 11.845 migliaia di euro),
  • premi aziendali e welfare 13.336 migliaia di euro (ex 7.632 migliaia di euro) che comprende l'onere di 9,5 milioni di euro relativo all'iniziativa di razionalizzazione del modello distributivo e organizzativo prevista dal piano industriale;

premi anzianità e ferie aggiuntive per 4.126 migliaia di euro (ex 3.364 migliaia di euro).

La voce "4.3 altri" comprende principalmente:

  • fondi atti a fronteggiare oneri per altri rischi operativi, tra cui:
    • a) 7.131 migliaia di euro relativi allo stanziamento effettuato per rischi operativi legati alla situazione di particolare incertezza giuridica che è emersa a seguito della sentenza della

Corte Costituzionale che ha dichiarato l'incostituzionalità di parte dell'art. 11-octies, comma 2, del Decreto Sostegni bis (ex 4.829 migliaia di euro);

b) 4.863 migliaia di euro allo stanziamento sui futuri storni provvigionali (c.d. "refund liability" su commissioni riconosciute per il collocamento alla clientela di polizze assicurative) da riconoscere alle compagnie assicurative in caso di estinzione anticipata del contratto(ex 5.126 migliaia di euro);

fondi accantonati a fronte di incentivi previsti contrattualmente per i promotori finanziari al maturare di determinate condizioni per 12.653 migliaia di euro (ex 9.760 migliaia di euro).

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

Fondi su altri
impegni e altre
garanzie
rilasciate
Altri fondi per
rischi ed oneri
Totale
A. Esistenze iniziali - 59.256 59.256
B. Aumenti - 65.306 65.306
B.1 Accantonamento dell'esercizio - 55.418 55.418
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - 212 212
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -
B.4 Altre variazioni - 9.676 9.676
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - 7.287 7.287
C. Diminuzioni - 44.804 44.804
C.1 Utilizzo nell'esercizio - 43.722 43.722
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -
C.3 Altre variazioni - 1.082 1.082
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - - -
D. Rimanenze finali - 79.758 79.758

10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Primo stadio Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisiti/e o
originati/e
Totale
Impegni a erogare fondi 491 72 - - 563
Garanzie finanziarie rilasciate 208 917 1.843 - 2.968
Totale 699 989 1.843 - 3.531

10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

La voce a fine esercizio non presenta rimanenze.

10.6 Fondi per rischi e oneri: altri fondi

Il dettaglio della voce "Altri fondi per rischi ed oneri" è stato fornito a commento della Sezione 10.1.

Sezione 13 - Patrimonio del Gruppo - voci 120,130, 140, 150, 160, 170 e 180

13.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

31.12.2024 31.12.2023
A. Capitale 70.693 70.693
A.1 Azioni ordinarie 70.693 70.693
A.2 Azioni di risparmio
A.3 Azioni privilegiate
B. Azioni proprie
B.1 Azioni ordinarie (5.625)
B.2 Azioni di risparmio
B.3 Azioni privilegiate
Totale 65.068 70.693

Il Capitale sociale di Banco Desio Brianza, interamente sottoscritto e versato, è composto da n. 134.363.049 azioni ordinarie prive del valore nominale. Al 31 dicembre 2024 la Banca detiene in portafoglio n. 1.038.006 azioni proprie.

13.2 Capitale - Numero azioni della Capogruppo: variazioni annue

Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 134.363.049 -
- interamente liberate 134.363.049
- non interamente liberate
A.1 Azioni proprie (-)
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 134.363.049
B. Aumenti
B.1 Nuove emissioni
- a pagamento
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
- altre
- a titolo gratuito
- a favore dei dipendenti
- a favore degli amministratori
- altre
B.2 Vendita azioni proprie
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Annullamento
C.2 Acquisto di azioni proprie - 1.038.006
C.3 Operazioni di cessione di imprese
C.4 Altre variazioni
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 133.325.043 -
D.1 Azioni proprie (+) 1.038.006
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 134.363.049
- interamente liberate 134.363.049
- non interamente liberate

La voce "Acquisto di Azioni Proprie" espone gli acquisti effettuati in esecuzione del "Programma di acquisto azioni proprie" della Capogruppo avviato in data 30 luglio 2024 a seguito dell'approvazione da parte dell'Assemblea degli azionisti del 18 aprile 2024, che ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione a effettuare atti di acquisto di azioni proprie per un esborso complessivo di massimi Euro 20,2 milioni.

13.3 Capitale: altre informazioni

Non vi sono altre informazioni in aggiunta a quelle già fornite nei paragrafi precedenti.

13.4 Riserve di utili: altre informazioni

31.12.2024 31.12.2023
Riserva legale 143.055 119.250
Riserve statutarie 799.025 687.141
Utili (Perdite) portati a nuovo 98.660 98.660
Riserve altre FTA 102.964 102.964
Riserva indisponibile ex. Art. 26 D. Lgs. 10/08/2023 n.104 46.700 -
Riserva vincolata per operazioni di acquisto azioni proprie 20.200 -
Altre riserve 88 84
Totale 1.210.692 1.008.099

Sezione 14 - Patrimonio di pertinenza di terzi - voce 190

14.1 Dettaglio della voce 190 "patrimonio di pertinenza di terzi"

Denominazione imprese 31.12.2024 31.12.2023
Partecipazioni in società consolidate con interessenze di terzi significative 4 4
Desio OBG S.r.l. 4 4
Altre partecipazioni 544 10
Dynamica Retail Spa 544 -
Coppedè' SPV Srl - 10
Totale 548 14

La tabella espone la frazione del patrimonio netto consolidato attribuibile ad azioni o quote di pertinenza dei terzi. Per maggiori dettagli relativi alle variazioni dell'area di consolidamento avvenute nel periodo di riferimento si rimanda alla sezione "Area e metodi di consolidamento" nella Parte Generale dei "Criteri di redazione e principi contabili" della presente Relazione.

14.2 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

Non presenti.

ALTRE INFORMAZIONI

1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie
rilasciate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisiti/
e o
originati/
e
31.12.2024 31.12.2023
1. Impegni a 3.461.471 108.971 21.758 - 3.592.200 3.428.274
erogare fondi
a) Banche
Centrali
b) Amministrazioni
- - - - - -
pubbliche 213.723 - - - 213.723 76.844
c) Banche 8.755 - - - 8.755 10.802
d) Altre società
finanziarie
159.190 249 1 - 159.440 183.924
e) Società non
finanziarie
2.878.481 103.411 21.163 - 3.003.055 2.934.248
f) Famiglie 201.322 5.311 594 - 207.227 222.456
2. Garanzie
finanziarie rilasciate
12.990 1.617 441 - 15.049 21.178
a) Banche
Centrali
- - - - - -
b) Amministrazioni
pubbliche
- - - - - -
c) Banche 32 - - - 32 32
d) Altre società
finanziarie
1.200 - - - 1.200 2.778
e) Società non
finanziarie
9.579 1.448 423 - 11.451 15.391
f) Famiglie 2.179 169 18 - 2.366 2.977

2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate

Valore nominale Valore nominale
31.12.2024 31.12.2023
206.331 217.376
2.750 3.889
- -
- 46
5.690 5.495
2.177 2.227
181.587 193.784
16.877 15.824
- -
- -
- -
- -
- -
- -
- -

3. Attività costituite in garanzia di proprie passività e impegni

Portafogli 31.12.2024 31.12.2023
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - -
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività 430.525 382.219
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 5.282.995 5.294.646
4. Attività materiali - -
di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze - -

Alla voce "3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" trovano rappresentazione i crediti ceduti alla Società Veicolo Desio OBG Srl costituenti attivi idonei per il programma di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG), i crediti ceduti alla società veicolo di cartolarizzazione Desio SME SPV Srl nell'ambito dell'operazione Desio SME, i mutui collateralizzati presso Cassa compensazione e garanzia e Cassa depositi e prestiti e i crediti ceduti alla Società Veicolo Coppedè Srl relativi alle operazioni di Cartolarizzazione Coppedè 1, Coppedè 2, i crediti ceduto alla società Fauno SPV S.r.l. e i crediti ceduti alla Società Rainbow SPV S.r.l.

5. Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia servizi 31.12.2024
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela -
a) acquisti -
1. regolati -
2. non regolati -
b) vendite -
1. regolati -
2. non regolati -
2. Gestioni di portafogli
a)
individuali
b)
collettive
1.946.627
1.946.627
3. Custodia e amministrazione di titoli 33.563.361
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria
(escluse le gestioni di portafoglio)
-
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio -
2. altri titoli -
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 14.177.126
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 1.031.865
2. altri titoli 13.145.261
c) titoli di terzi depositati presso terzi 14.091.512
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 5.294.723
4. Altre operazioni -
  1. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
Ammontare Ammontare
delle
Ammontare
netto delle
Ammontari correlati
non oggetto di
compensazione in
Bilancio
Ammontare
netto (f=c
d-e)
Ammontare
netto
Forme tecniche lordo delle
attività
finanziarie
(a)
passività
finanziarie
compensate
in bilancio
(b)
attività
finanziarie
riportato in
bilancio
(c=a-b)
Strumenti
finanziari
(d)
Depositi
di
contante
ricevuti
in
garanzia
(e)
31.12.2024 31.12.2023
1. Derivati 6.680 - 6.680 - 6.680 - -
termine 2. Pronti contro - - - - - - -
3. Prestito titoli - - - - - - -
4. Altre - - - - - - -
Totale 31.12.2024 6.680 - 6.680 - 6.680 - -
Totale 31.12.2023 7.339 - 7.339 - 7.339 - -
  1. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
Forme tecniche Ammontare
lordo delle
Ammontare
delle attività
finanziarie
Ammontare
netto delle
passività
Ammontari correlati non
oggetto di
compensazione in
Bilancio
Ammontare
netto (f=c
d-e)
Ammontare
netto
passività
finanziarie
(a)
compensate
in bilancio
(b)
riportato in
bilancio
(c=a-b)
finanziarie
Depositi di
Strumenti
contante
finanziari
ricevuti in
(d)
garanzia (e)
31.12.2024 31.12.2023
1. Derivati - - - - - - -
2. Pronti contro
termine
- - - - - - -
3. Prestito titoli - - - - - - -
4. Altre - - - - - - -
Totale 31.12.2024 - - - - - -
Totale 31.12.2023 - - - - - - -

Nelle tabelle 6 e 7 sono riportati i fair value positivi (Tabella 6 colonna (a) "Ammontare lordo delle attività finanziarie" e (c) "Ammontare netto delle attività finanziarie riportato in bilancio") ed i fair value negativi (Tabella 7 colonna (a) "Ammontare lordo delle passività finanziarie" e (c) "Ammontare netto delle passività finanziarie riportato in bilancio") dei derivati per i quali sono in essere accordi di tipo ISDA (Credit Support Annex). Tali accordi, pur non rispettando tutti i requisiti previsti dallo IAS 32 paragrafo 42 per la compensazione in bilancio, prevedono dei meccanismi di mitigazione del rischio di default della controparte mediante lo scambio di collateral su depositi vincolati e consentono il netting delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati finanziari e creditizi al ricorrere di taluni eventi quali il default della

controparte. In linea con quanto previsto dall'IFRS7 e dalle ultime disposizioni relative alle regole di compilazione del bilancio bancario, nella compilazione delle tabelle si è tenuto conto:

  • degli effetti della potenziale compensazione dei controvalori di bilancio delle attività e passività finanziarie, indicati nella colonna (d) "Strumenti finanziari", unitamente al fair value delle garanzie reali finanziarie rappresentate da titoli;
  • degli effetti della potenziale compensazione delle esposizioni con le garanzie in contanti, indicati nella colonna (e) "Depositi in contante ricevuti in garanzia".

Tali effetti sono computati per le controparti con cui è in essere un accordo quadro di netting nei limiti dell'ammontare riportato nella colonna (c) "Ammontare netto delle attività finanziarie riportato in bilancio".

PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Sezione 1 - Interessi - voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Titoli di
debito
Finanziamenti Altre
operazioni
31.12.2024 31.12.2023
1. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico:
254 - - 254 550
1.1 Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
218 - - 218 549
1.2 Attività finanziarie designate al fair value - - - - -
1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
36 - - 36 1
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
24.040 - X 24.040 18.706
3. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato:
84.022 507.975 - 591.997 550.596
3.1 Crediti verso banche 21.053 57.712 X 78.765 83.272
3.2 Crediti verso clientela 62.969 450.263 X 513.232 467.324
4. Derivati di copertura X X 13.851 13.851 8.423
5. Altre attività X X 20.015 20.015 19.913
6. Passività finanziarie X X X - 21
Totale 108.316 507.975 33.866 650.157 598.209
di cui: interessi attivi su attività finanziarie
impaired
- 5.285 - 5.285 301
di cui: interessi attivi su leasing finanziario X 8.284 X 8.284 7.653

I valori del periodo di riferimento includono l'effetto del consolidamento della società Dynamica Retail a far data dal 1° giugno 2024.

Gli interessi su "Attività finanziarie al costo ammortizzato" sono esposti al netto degli interessi di mora maturati e non incassati nel periodo di riferimento su attività deteriorate, perché gli stessi trovano evidenza in bilancio solo a incasso avvenuto. Complessivamente gli interessi della specie maturati a fine anno ammontano a 3.152 migliaia di euro (5.576 migliaia di euro lo scorso anno). Per contro alla voce sono stati contabilizzati interessi di mora riferiti ad esercizi precedenti e riscossi nell'esercizio per complessive 367 migliaia di euro (382 migliaia di euro lo scorso anno).

Si segnala che il saldo della voce "3.2 Crediti verso clientela" include il rilascio della componente Time value delle attività finanziarie deteriorate pari a 5.017 migliaia di euro (ex 5.134 migliaia di euro) e le rettifiche di valore su interessi relativi a crediti deteriorati negative per circa 1.187 migliaia di euro (ex 1.365 migliaia di euro).

La voce "5. Altre attività" comprende i ricavi relativi a crediti d'imposta Eco e Sismabonus iscritti dal Banco a seguito della cessione da parte della clientela la cui remunerazione è rilevata negli interessi attivi lungo l'arco temporale di recupero dei crediti stessi.

Nella voce "6. Passività finanziarie" si riferisce agli interessi attivi su pronti contro termine di raccolta.

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

Voci 31.12.2024 31.12.2023
Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 2.432 2.798

1.2.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario

Il totale degli interessi attivi rilevati come proventi dell'esercizio, ricompresi nella voce "Crediti verso clientela – finanziamenti", ammontano a 8.272 migliaia di euro (7.629 migliaia di euro lo scorso anno); tra questi 8.068 migliaia di euro si riferiscono a contratti indicizzati, di cui 256 migliaia di euro su contratti con retrolocazione (nel 2023 rispettivamente 7.182 migliaia di euro su contratti indicizzati, di cui 257 migliaia di euro su contratti con retrolocazione).

Gli utili finanziari di competenza degli esercizi successivi ammontano a 13.362 migliaia di euro, di cui 591 migliaia di euro su contratti con retrolocazione (lo scorso anno rispettivamente 13.195 migliaia di euro e 735 migliaia di euro).

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni
31.12.2024 31.12.2023
1. Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
(204.924) (60.018) X (264.942) (235.066)
1.1 Debiti verso banche centrali (26.083) X X (26.083) (92.540)
1.2 Debiti verso banche (30.666) X X (30.666) (20.123)
1.3 Debiti verso clientela (148.175) X X (148.175) (93.750)
1.4 Titoli in circolazione X (60.018) X (60.018) (28.653)
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
3. Passività finanziarie designate al fair
value
- - - - -
4. Altre passività e fondi X X (623) (623) (1.652)
5. Derivati di copertura X X - - -
6. Attività finanziarie X X X (534) (360)
Totale (204.924) (60.018) (623) (266.099) (237.078)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti
per leasing
(1.256) X X (1.256) (1.141)

Alla voce "1.1 – Debiti verso banche centrali" sono iscritti gli interessi passivi maturati su finanziamenti TLTRO III ottenuti dall'Eurosistema e rilevati al tasso di interesse effettivo secondo il criterio del costo ammortizzato. Si precisa che a dicembre 2024 è arrivata a scadenza l'ultima tranche del finanziamento TLTRO III.

La variazione della voce "1.2 – Debiti verso banche" è riconducibile alla rilevazione degli interessi passivi relativi al mutuo concesso da JP Morgan Milan Branch nell'ambito dell'operazione di cartolarizzazione Desio SME realizzata nel 2024 per 7.216 migliaia di euro e alla rilevazione di interessi relativi alle Notes correlate all'operazione di cartolarizzazione Coppedè e Fauno aventi come originator la controllata Fides per 4.802 migliaia di euro (ex 618 migliaia di euro poiché relativi alle sole Notes Coppedè).

La variazione della voce "1.3 – Debiti verso clientela" è riconducibile principalmente a:

  • interessi passivi su conti correnti per 62.000 migliaia di euro (48.806 migliaia di euro lo scorso esercizio);

  • interessi passivi sui PCT con controparte Cassa Compensazione e Garanzia per 34.325 miglia di euro (19.150 migliaia di euro lo scorso esercizio);

  • interessi passivi su time deposit per 24.614 migliaia di euro (14.289 migliaia di euro lo scorso esercizio);
  • interessi passivi su mutui passivi con controparte Cassa Depositi e Prestiti per 20.847 migliaia di euro (8.946 migliaia di euro lo scorso esercizio).

Nella voce "6. Attività finanziarie" nel periodo di confronto trovavano accoglimento gli interessi passivi su titoli iscritti nel portafoglio FVOCI per 533 migliaia di euro (ex 360 migliaia di euro).

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.4.1 Interessi passivi su passività in valuta

Voci 31.12.2024 31.12.2023
Interessi passivi su passività finanziarie in valuta (1.157) (872)

1.5 Differenziali relativi alle operazioni di copertura

Voci 31.12.2024 31.12.2023
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 13.851 8.423
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura - -
C. Saldo (A-B) 13.851 8.423

Sezione 2 - Le commissioni - voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori 31.12.2024 31.12.2023
a) Strumenti finanziari 21.795 19.683
1. Collocamento titoli 3.441 3.415
1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile - -
1.2 Senza impegno irrevocabile 3.441 3.415
2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto
dei clienti
6.469 5.682
2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari 6.469 5.682
2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti - -
3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari 11.885 10.586
di cui: negoziazione per conto proprio - -
di cui: gestione di portafogli individuali 11.885 10.586
b) Corporate Finance - -
1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni - -
2. Servizi di tesoreria - -
3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance - -
c) Attività di consulenza in materia di investimenti - -
d) Compensazione e regolamento - -
e) Gestione di portafogli collettive - -
f) Custodia e amministrazione 2.161 1.966
1. Banca depositaria - -
2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 2.161 1.966
g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive - -
h) Attività fiduciaria - -
i) Servizi di pagamento 109.925 115.171
1. Conti correnti 76.182 85.246
2. Carte di credito 8.656 2.779
3. Carte di debito ed altre carte di pagamento 6.396 6.238
4. Bonifici e altri ordini di pagamento 13.018 12.629
5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento 5.673 8.279
j) Distribuzione di servizi di terzi 69.934 62.330
1. Gestioni di portafogli collettive 39.557 35.211
2. Prodotti assicurativi 29.503 26.092
3. Altri prodotti 874 1.027
di cui: gestioni di portafogli individuali 338 327
k) Finanza strutturata - -
l) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione 1 -
m) Impegni a erogare fondi - -
n) Garanzie finanziarie rilasciate 2.367 2.495
di cui: derivati su crediti - -
o) Operazioni di finanziamento 3.802 3.901
di cui: per operazioni di factoring 1.781 2.235
p) Negoziazione di valute 1.816 1.636
q) Merci - -
r) Altre commissioni attive 9.919 9.664
di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio - -
di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione - -
Totale 221.720 216.846

La voce "i) servizi di pagamento – 5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento" ricomprende anche l'onere relativo alla restituzione di commissioni alla clientela in materia di trasparenza (per informazioni di dettaglio si rinvia al precedente paragrafo "3.2 – Eventi societari di rilevo" della Relazione sulla gestione).

La voce per "altre commissioni attive" include principalmente:

  • canoni per il servizio di internet banking per 2.290 migliaia di euro (2.141 migliaia di euro lo scorso anno),
  • recupero spese sugli incassi delle rate di mutui per 1.785 migliaia di euro (1.724 migliaia di euro lo scorso anno),
  • commissioni per contratti di promozione d'affari per 1.432 migliaia di euro (1.649 migliaia di euro lo scorso anno),
  • commissioni per altre operazioni di credito rese ai clienti 1.378 migliaia di euro (1.114 migliaia di euro lo scorso anno).

Con riferimento al periodo di confronto, la tabella è esposta al netto dell'importo di 1.801 migliaia di euro relativi alle componenti economiche riferite al ramo aziendale oggetto di trasferimento a Worldline Italia, riclassificato ai sensi dell'IFRS 5 alla voce "Utile/perdita delle attività operative cessate al netto delle imposte".

2.2 Commissioni passive: composizione

Servizi/Valori 31.12.2024 31.12.2023
a) Strumenti finanziari (486) (467)
di cui: negoziazione di strumenti finanziari (486) (467)
di cui: collocamento di strumenti finanziari - -
di cui: gestione di portafogli individuali - -
- Proprie - -
- Delegate a terzi - -
b) Compensazione e regolamento - -
c) Gestione di portafogli collettive - -
1. Proprie - -
2. Delegate a terzi - -
d) Custodia e amministrazione (1.460) (1.360)
e) Servizi di incasso e pagamento (2.330) (2.179)
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento - (658)
f) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
g) Impegni a ricevere fondi - -
h) Garanzie finanziarie ricevute (1.449) (1.112)
di cui: derivati su crediti - -
i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (6.803) (5.673)
j) Negoziazione di valute (3) -
m) Altre commissioni passive (1.810) (1.288)
Totale (14.341) (12.079)

Alla voce "offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi resi" è esposto il saldo delle commissioni passive relative ad oneri connessi alla rete dei promotori finanziari e agenti in attività finanziaria.

La voce "Altre commissioni passive" include principalmente:

  • commissioni riconosciute per servizi "cash letter" per 553 migliaia di euro (427 migliaia di euro lo scorso anno),

  • commissioni su operazioni di prestito titoli per 520 migliaia di euro (719 migliaia di euro lo scorso anno),

  • commissioni riconosciute a banche estere per la gestione di conti in divisa per 269 migliaia di euro (250 migliaia di euro lo scorso anno),

  • servicing fee per la gestione del portafoglio polizze ex Eurovita per 231 migliaia di euro (47 migliaia di euro lo scorso anno).

Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Voci/Proventi 31.12.2024 31.12.2023
Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie di negoziazione 200 - 147 -
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
- - - -
C. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
552 - 453 -
D. Partecipazioni - - - -
Totale 752 - 600 -

La tabella evidenzia dividendi su partecipazioni classificate tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e i dividendi relativi a titoli di capitale classificati fra le "Attività finanziarie detenute per la negoziazione".

Sezione 4 - Il risultato netto dell'attività di negoziazione - voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato
netto
[(A+B)-
(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 110 1.248 (1.397) (65) (104)
1.1 Titoli di debito 106 341 - - 447
1.2 Titoli di capitale 4 814 (1.394) (65) (641)
1.3 Quote di O.I.C.R. - - (3) - (3)
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - 93 - - 93
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - - - - -
3.Attività e passività finanziarie:
differenze di cambio
X X X X 3.580
4. Strumenti derivati 608 5.113 (466) (4.866) 438
4.1 Derivati finanziari: 608 5.113 (466) (4.866) 438
- Su titoli di debito e tassi di interesse 598 3.299 (441) (2.822) 634
- Su titoli di capitale e indici azionari 10 1.814 (25) (2.044) (245)
- Su valute e oro X X X X 49
- Altri - - - - -
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con
la fair value option
X X X X -
Totale 718 6.361 (1.863) (4.931) 3.914

Alle voci "1. Attività finanziarie di negoziazione" e "4. Strumenti derivati" è riportato il risultato economico riconducibile alle attività finanziarie detenute per la negoziazione.

Alla voce "3 Attività e passività finanziarie: differenze cambio" è esposto il saldo positivo (o negativo) delle variazioni di valore delle attività e passività finanziarie denominate in valuta, diverse da quelle di negoziazione.

La voce "4. Strumenti derivati" accoglie gli effetti dei derivati sottoscritti dalla clientela con i relativi derivati "speculari" sottoscritti dal Banco e l'effetto di derivati oggetto di discontinuing (in esercizi precedenti) classificati originariamente come derivati di copertura.

Sezione 5 - Il risultato netto dell'attività di copertura - voce 90

5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

Componenti reddituali/Valori 31.12.2024 31.12.2023
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value - 14.415
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 12.405 46.485
A.3 Passivita' finanziarie coperte (fair value) - -
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
A.5 Attività e passività in valuta - -
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 12.405 60.900
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value (12.207) (56.625)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) - -
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - -
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
B.5 Attività e passività in valuta - -
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (12.207) (56.625)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) 198 4.275
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette - -

Alla voce è riportato principalmente il risultato netto derivante dall'attività di copertura del rischio tasso di attività finanziarie classificate nel portafoglio held to collect (copertura di tipo fair value hedge). Alle diverse sottovoci sono indicate le componenti di reddito derivanti dal processo di valutazione sia delle attività e passività oggetto di copertura chedei relativi contratti derivati di copertura.Alle diverse sottovoci sono indicate le componenti di reddito derivanti dal processo di valutazione sia delle attività e passività oggetto di copertura che dei relativi contratti derivati di copertura.

La voce "A.2 Attività finanziarie coperte (fair value)" riflette l'effetto positivo dell'attività di copertura sulla voce in questione.

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

31.12.2024 31.12.2023
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
12.922 (11.115) 1.807 7.080 (15.268) (8.188)
1.1 Crediti verso banche 2.905 - 2.905 179 - 179
1.2 Crediti verso clientela 10.017 (11.115) (1.098) 6.901 (15.268) (8.367)
2. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
4.205 (455) 3.750 2.580 (560) 2.020
2.1 Titoli di debito 4.205 (455) 3.750 2.580 (560) 2.020
2.2 Finanziamenti - - -
Totale attività 17.127 (11.570) 5.557 9.660 (15.828) (6.168)
Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
- - - - - -
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione 86 (3) 83 544 - 544
Totale passività 86 (3) 83 544 - 544

Alla presente voce è riportato il risultato economico derivante dalla cessione di attività finanziarie non comprese tra quelle detenute per la negoziazione e tra quelle valutate al fair value con variazioni a conto economico, e, inoltre, il risultato derivante dal riacquisto di propri titoli.

Alla voce "1.2 Crediti verso clientela" sono altresì riportati i risultati derivanti dalla cessione di crediti deteriorati.

Alla voce "2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" è rappresentato l'effetto economico delle vendite dell'esercizio, comprensivo del rilascio delle relative riserve da valutazione al lordo dell'effetto fiscale.

Con riferimento alle passività finanziarie, alla voce "3. Titoli in circolazione" è riportato il risultato degli utili/perdite derivanti dal riacquisto di propri prestiti obbligazionari.

Sezione 7 - Il risultato delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - voce 110

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
realizzo (B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
realizzo (D)
Risultato
netto
[(A+B) -
(C+D)]
1. Attività finanziarie 5.469 86 (10.792) - (5.237)
1.1 Titoli di debito - - (77) - (77)
1.2 Titoli di capitale - - (375) - (375)
1.3 Quote di O.I.C.R. 5.469 86 (10.340) - (4.785)
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Attività finanziarie: differenze di cambio X X X X 1
Totale 5.469 86 (10.792) - (5.236)

La voce è composta dal risultato degli strumenti finanziari che sono obbligatoriamente valutati al fair value con impatto a conto economico, ancorché non detenuti per la negoziazione, per effetto del mancato superamento del test SPPI (Solely payments of principal and interests) previsto dal principio principio IFRS9 Strumenti finanziari. La voce è prevalentemente composta da OICR che per loro natura non hanno delle caratteristiche compatibili con il superamento del test.

Sezione 8 - Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito - voce 130

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti
reddituali
Primo
Secondo
stadio
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
31.12.2024 31.12.2023
Write
off
Altre Write
off
Altre originate
A. Crediti verso banche - - - - - - 554 - - 554 (108)
- Finanziamenti - - - - - - 19 - - - 19 (96)
- Titoli di debito - - - - - - 535 - - - 535 (12)
B. Crediti verso clientela (8.736) (74) (1.183) (61.123) (16) - 2.304 43 26.160 - (42.625) (58.506)
- Finanziamenti (8.736) (74) (1.183) (61.123) (16) - 2.304 43 25.845 - (42.940) (54.138)
- Titoli di debito - - - - - - - - 315 - 315 (4.368)
Totale (8.736) (74) (1.183) (61.123) (16) - 2.858 43 26.160 - (42.071) (58.614)

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

La voce accoglie le rettifiche e le riprese di valore contabilizzate a fronte del rischio di credito delle attività valutate al costo ammortizzato (portafoglio crediti verso banche e verso clientela inclusi i titoli di debito).

Con riferimento alle "Rettifiche di valore" il dato della colonna "Write-off" registra le perdite a fronte della cancellazione definitiva di crediti classificati a sofferenza.

Le "Rettifiche di valore – Terzo Stadio", determinate dalla valutazione analitica di probabilità di recupero sui crediti deteriorati e dall'attualizzazione dei flussi di cassa attesi, si riferiscono a:

  • posizioni in sofferenza 22.655 migliaia di euro (ex 23.984 migliaia di euro);
  • inadempienze probabili 36.405 migliaia di euro (ex 41.359 migliaia di euro);
  • esposizioni scadute 2.063 migliaia di euro (ex 2.274 migliaia di euro);

Le riprese di valore "primo e secondo stadio" sono determinate sull'ammontare del portafoglio crediti in bonis.

Le "Riprese di valore specifiche (Terzo Stadio)" si riferiscono a:

  • pratiche a sofferenza ammortizzate in esercizi precedenti e con recuperi effettivi superiori a quelli attesi per 402 migliaia di euro (ex 433 migliaia di euro);
  • ad incassi di crediti precedentemente svalutati per 15.324 migliaia di euro (ex 12.052 migliaia di euro);
  • a riprese da valutazioni per 10.119 migliaia di euro (ex 7.420 migliaia di euro).

Le rettifiche di valore su finanziamenti e su titoli di debito risultano dall'applicazione dei modelli per la determinazione della perdita attesa su crediti adottati dal Gruppo.

Per quanto riguarda la determinazione delle perdite su crediti, a complemento di quanto già esposto nel paragrafo "Rischi e incertezze nell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico" alla precedente "Sezione 5 – Altri aspetti" contenuta nella "A.1 Parte generale" della "Parte A – Politiche contabili" si fa rinvio a quanto illustrato nel paragrafo "Metodi di misurazione delle perdite attese " contenuto nella "Parte E -– Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" della presente Nota Integrativa.

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti
reddituali
Primo Secondo Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Primo Secondo Terzo Impaired
acquisite
o
originate
31.12.2024 31.12.2023
stadio stadio Write
off
Altre Write
off
Altre stadio stadio stadio
A. Titoli di debito (182) - - - - - 234 - - - 52 (9)
B. Finanziamenti - - - - - - - - - - - -
- Verso clientela - - - - - - - - - - - -
- Verso banche - - - - - - - - - - - -
Totale (182) - - - - - 234 - - - 52 (9)

La voce accoglie le rettifiche e le riprese di valore derivanti dall'applicazione dei nuovi modelli per la determinazione della perdita attesa sul portafoglio titoli di debito "held to collect & sell" in applicazione del principio contabile "IFRS9 - Strumenti finanziari".

Sezione 9 - Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140

9.1 Utili (perdite) da modifiche contrattuali: composizione

La voce accoglie l'adeguamento operato ai valori contabili dei finanziamenti a clientela che subiscono delle modifiche ai flussi di cassa contrattuali senza dar luogo a cancellazioni contabili ai sensi del par. 5.4.3 e dell'Appendice A del principio contabile IFRS9.

Sezione 12 - Spese amministrative - voce 190

12.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spese/Valori 31.12.2024 31.12.2023
1) Personale dipendente (228.712) (200.163)
a) salari e stipendi (143.006) (129.240)
b) oneri sociali (38.035) (34.704)
c) indennità di fine rapporto - -
d) spese previdenziali (10) -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (860) (750)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (14.811) (12.838)
- a contribuzione definita (14.810) (12.838)
- a benefici definiti (1) -
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti
patrimoniali
- -
i) altri benefici a favore dei dipendenti (31.990) (22.631)
2) Altro personale in attività (2.785) (2.255)
3) Amministratori e sindaci (3.604) (3.176)
4) Personale collocato a riposo - -
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende - -
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società - -
Totale (235.101) (205.594)

Il saldo al 31 dicembre 2024 della voce, rispetto al periodo di confronto, è influenzato dall'ingresso nel perimetro di consolidamento di Dynamica Retail e Dynamica Agenzia a far data dal 1° giugno 2024 e dell'acquisizione del ramo sportelli di Banca Popolare Puglia e Basilicata (BPPB) realizzata il 7 dicembre 2024; per maggiori dettagli si rinvia alla "Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda".

Il saldo della voce delle "1. a) salari e stipendi" risente dell'adeguamento che prevede l'applicazione di tranche di incremento della voce retributiva "stipendio", fissate dall'accordo di rinnovo del c.c.n.l. del 23 novembre 2023 al 1° settembre 2024, 1° giugno 2025 e 1° marzo 2026.

La voce "1.g - versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: a contribuzione definita" comprende la quota di TFR versata al Fondo Tesoreria e a Fondi pensione complementari.

Il dettaglio della voce "1.i - altri benefici a favore dei dipendenti" è fornito nella successiva tabella 12.4.

12.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

31.12.2024 31.12.2023
1) Personale dipendente 2.566 2.399
a) dirigenti 35 28
b) quadri direttivi 1.250 1.147
c) restante personale dipendente 1.281 1.224
2) Altro personale 53 52

12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi

Non presenti alle date di riferimento.

12.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

31.12.2024 31.12.2023
Stanziamento oneri vari (23.751) (14.986)
Contribuzione cassa assistenza (3.222) (2.630)
Spese formazione e addestramento (843) (1.100)
Canoni fabbricati ad uso dipendenti (80) (83)
Incentivazione all'esodo - (6)
Altre (4.094) (3.826)
Totale (31.990) (22.631)

La voce "Stanziamento oneri vari" accoglie l'onere di 9,5 milioni di euro relativo all'iniziativa di razionalizzazione del modello distributivo e organizzativo prevista dal piano industriale. Detta voce, accoglie altresì l'accantonamento al sistema premiante del personale dipendente, tra cui l'onere atteso di circa 2,3 milioni di euro per il piano "Phantom shares 2024" e l'onere annuale atteso pari a 3,2 milioni di euro per il piano "LTI 2024-26" unitamente ad un minor onere di 0,2 milioni di euro per adeguamento del piano "Phantom shares 2023" (nel periodo di confronto per il Piano "Phantom shares 2023" era stato iscritto un onere atteso di 2,1 milioni di euro).

Tra le principali componenti della voce "Altre" si segnalano gli oneri relativi alla fornitura di servizi per la ristorazione del personale (ticket restaurant) per 2.890 migliaia di euro (ex 2.527 migliaia di euro) e gli oneri relativi a premi assicurativi a favore dei dipendenti per 261 migliaia di euro (ex 254 migliaia di euro).

12.5 Altre spese amministrative: composizione

31.12.2024 31.12.2023
Imposte indirette e tasse:
-Imposte di bollo (35.970) (32.111)
-Altre (4.546) (4.093)
Altre spese:
-Spese informatiche (31.020) (25.913)
-Locazione immobili/cespiti (2.321) (2.373)
-Manutenzione immobili, mobili e impianti (10.628) (9.259)
-Postali e telegrafiche (1.407) (1.313)
-Telefoniche e trasmissione dati (5.471) (5.539)
-Energia elettrica, riscaldamento, acqua (5.073) (7.291)
-Servizi di pulizia (2.455) (2.503)
-Stampanti, cancelleria e materiale cons. (680) (717)
-Spese trasporto (1.398) (1.343)
-Spese viaggio (1.508) (2.596)
-Vigilanza e sicurezza (1.828) (1.651)
-Pubblicitarie (1.995) (1.590)
-Informazioni e visure (3.260) (2.579)
-Premi assicurativi (1.501) (1.441)
-Spese legali (3.346) (3.052)
-Spese per consulenze professionali (15.451) (14.043)
-Contribuzioni varie e liberalità (318) (244)
-Spese diverse (19.960) (26.565)
Totale (150.136) (146.216)

Il saldo della voce del periodo di riferimento include l'effetto del consolidamento di Dynamica Retail e Dynamica Agenzia a far data dal 1° giugno 2024.

La voce "Locazione immobili/cespiti" accoglie gli oneri relativi ai contratti di locazione/noleggio non ricompresi nel campo d'applicazione del principio IFRS 16 ed in particolare relativi a software.

La voce "Spese informatiche" e "Spese per consulenze professionali" risentono degli oneri sostenuti per l'incorporazione delle filiali acquisite da Banca Popolare di Puglia e Basilicata.

La voce "Spese diverse" include il contributo ordinario e straordinario al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (DGS) per 10.832 migliaia di euro (ex 11.292 migliaia di euro). Al 31 dicembre 2023 risultano inoltre iscritti 6.798 migliaia di euro relativi al fondo di risoluzione SRM, la cui contribuzione si è conclusa nel 2023), spese verso fornitori per servizi diversi per 3.181 migliaia di euro (3.745 migliaia di euro nel precedente esercizio) e contributi versati ad associazioni di categoria per 1.685 migliaia di euro (1.080 migliaia di euro nel precedente esercizio).

Sono inoltre ricompresi i compensi corrisposti al network di appartenenza della società di revisione KPMG S.p.A. per i servizi prestati alla Banca, come di seguito riepilogati in base alle diverse tipologie di servizi prestati.

Tipologia di servizi Soggetto che ha
erogato il servizio
Destinatario Compensi
(migliaia di
euro)
Revisione contabile Banco di Desio e della Brianza S.p.A. 401,7
KPMG S.p.A. Fides S.p.A. 38,5
Dynamica Retail S.p.A. 37,7
Desio OBG S.r.l. 16,0
Servizi di attestazione Banco di Desio e della Brianza S.p.A. 282,2
KPMG S.p.A. Fides S.p.A. 1,2
Totale 777,3

I compensi esposti sono al netto delle spese, del contributo CONSOB (ove dovuto) e dell'IVA.

Sezione 13 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - voce 200

13.1 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

Accantonamenti Utilizzi 31.12.2024 31.12.2023
Impegni per garanzie rilasciate (811) 1.297 486 (300)
Oneri per controversie legali (5.158) 2.690 (2.468) (6.421)
Altri (19.454) 17.068 (2.386) (1.699)
Totale (25.423) 21.055 (4.368) (8.420)

Il saldo della voce del periodo di riferimento include l'effetto del consolidamento di Dynamica Retail e Dynamica Agenzia a far data dal 1° giugno 2024.

La voce impegni per garanzie rilasciate rappresenta l'accantonamento netto a fondo rischi determinato applicando i modelli di calcolo della perdita attesa definiti in applicazione del principio contabile "IFRS9 Strumenti finanziari".

La voce oneri per controversie legali comprende gli accantonamenti costituiti nell'esercizio per fronteggiare le previsioni di perdita a fronte di cause legali e revocatorie fallimentari.

La voce altri accantonamenti comprende gli stanziamenti utili a fronteggiare altri rischi operativi tra cui l'onere di 480 mila euro relativo all'irrogazione di una sanzione pecuniaria94 nei confronti di Banco Desio in materia di trasparenza.

94 Versata nel mese di febbraio 2025

Sezione 14 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - voce 210

Attività/Componente reddituali Rettifiche di
Ammortamento
valore per
deterioramento
Riprese di valore Risultato netto
(a) (b) (c) (a + b - c)
A. Attività materiali
1 Ad uso funzionale (18.774) - - (18.774)
- Di proprietà (7.678) - - (7.678)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing (11.096) - - (11.096)
A.2 Detenute a scopo di investimento (64) - - (64)
- Di proprietà (64) - - (64)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - -
3 Rimanenze X - - -
Totale (18.838) - - (18.838)

14.1. Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Le rettifiche di valore su immobili di proprietà si riferiscono esclusivamente agli ammortamenti calcolati in base alla vita utile dei cespiti.

Alla voce "Diritti d'uso acquisiti con il leasing" risultano iscritti gli ammortamenti delle attività consistenti nel diritto d'uso oggetto dei contratti di locazione (c.d. "Right of Use Asset" o "RoU Asset") rilevato in applicazione del principio contabile IFRS16 "leases" in vigore dal 1° gennaio 2019, e calcolato come sommatoria del debito per leasing, dei costi diretti iniziali, dei pagamenti effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto (al netto degli eventuali incentivi al leasing ricevuti) e dei costi di smantellamento e/o ripristino.

Il dettaglio, per categorie di cespiti, dell'impatto a conto economico delle rettifiche su attività materiali, è riportato alla voce "C.2 Ammortamenti" della tabella "9.5 e 9.6 Variazioni annue" della Sezione 9 dell'Attivo dello Stato patrimoniale.

Il dettaglio, per categorie di cespiti, dell'impatto a conto economico delle rettifiche su attività materiali, è riportato alla voce "C.2 Ammortamenti" della tabella "8.6 Attività materiali ad uso funzionale: Variazioni annue" e della tabella "8.7 Attività materiali detenute a scopo d'investimento: Variazioni annue" della Sezione 8 della Parte B.

Sezione 15 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - voce 220

15.1 Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione

Attività/Componente reddituale Rettifiche di
Ammortamento
valore per
deterioramento
Riprese di valore Risultato netto
(a) (b) (c) (a + b - c)
A. Attività immateriali
di cui:software (557) - - (557)
A.1 Di proprietà (4.582) - - (4.582)
- Generate internamente
dall'azienda
- - - -
- Altre (4.582) - - (4.582)
A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - -
B. Attività possedute per la vendita X - - -
Totale (4.582) - - (4.582)

Le rettifiche di valore si riferiscono esclusivamente agli ammortamenti calcolati in base alla vita utile delle attività immateriali.

Sezione 16 - Gli altri oneri e proventi di gestione - voce 230

16.1 Altri oneri di gestione: composizione

31.12.2024 31.12.2023
Ammortamento spese per migliorie su beni di terzi (1.105) (1.228)
Perdite da realizzo di beni materiali (26) (15)
Oneri su servizi non bancari (3.729) (20.349)
Totale (4.860) (21.592)

La voce "Oneri su servizi non bancari" includeva a fine 2023, per 18.632 migliaia di euro, l'impatto dell'accantonamento prudenziale relativo alla valutazione del potenziale rischio a seguito del sequestro preventivo dei crediti d'imposta Ecobonus/Sismabonus acquistati nel tempo.

16.2 Altri proventi di gestione: composizione

31.12.2024 31.12.2023
Recupero di imposte da terzi 37.097 33.054
Recupero spese su conti correnti e depositi 1.677 2.054
Fitti e canoni attivi 99 55
Altri recuperi di spesa 2.682 2.207
Utili da realizzo beni materiali 1 1
Altri 8.267 67.490
Totale 49.823 104.861

La voce "Recupero di imposte da terzi" include principalmente i recuperi relativi a imposta di bollo su conti correnti, conti depositi e altri investimenti della clientela per complessivi 34.793 migliaia di euro (ex 31.277 migliaia di euro) e i recuperi dell'imposta sostitutiva per 2.121 migliaia di euro (ex 1.793 migliaia di euro).

La voce "Altri" include al 31 dicembre 2024:

  • la rilevazione del badwill lordo per 2,8 milioni di euro risultante dal processo di purchase price allocation (PPA) provvisorio a seguito dall'acquisizione del ramo d'azienda di BPPB nella c.d. "Operazione Mercadante" finalizzata il 7 dicembre 2024.
  • la rilevazione del badwill lordo per 2,6 milioni di euro risultante dal processo di purchase price allocation (PPA) definitivo a seguito dall'acquisizione di Dynamica Retail e Dynamica Agenzia finalizzata il 1° Giugno 2024.

Tale voce, al 31 dicembre 2023, accoglieva la rilevazione del badwill lordo per 66,1 milioni di euro risultante dal processo di purchase price allocation (PPA) definitivo a seguito dall'acquisizione dei rami d'azienda del Gruppo BPER nella c.d. "Operazione Lanternina".

Sezione 17 - Utili (perdite) delle partecipazioni - voce 250

17.1 Utile (perdite) delle partecipazioni: composizione

-
-
1) Imprese a controllo congiunto
-
-
A. Proventi
-
-
1. Rivalutazioni
-
-
2. Utili da cessione
-
-
3. Riprese di valore
-
-
4. Altri proventi
-
-
B. Oneri
-
-
1. Svalutazioni
-
-
2. Rettifiche di valore da deterioramento
-
-
3. Perdite da cessione
-
-
4. Altri oneri
-
-
Risultato Netto
2) Imprese sottoposte a influenza notevole
501
192
A. Proventi
501
192
1. Rivalutazioni
501
192
-
-
2. Utili da cessione
-
-
3. Riprese di valore
-
-
4. Altri proventi
-
-
B. Oneri
-
-
1. Svalutazioni
-
-
2. Rettifiche di valore da deterioramento
-
-
3. Perdite da cessione
-
-
4. Altri oneri
Risultato Netto
501
192
501
192
Totale
Componente reddituale/Valori 31.12.2024 31.12.2023

Le voci "2) A.1 Rivalutazioni" e "2) B.1 Svalutazioni" espongono il risultato dell'attribuzione del risultato di periodo della collegata Anthilia Capital Partners SGR S.p.A. a fronte della sua valutazione col metodo del patrimonio netto.

Sezione 18 - Risultato netto delle valutazioni al far value delle attività materiali e immateriali - Voce 260

18.1 Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) o al valore di presumibile realizzo delle attività materiali e immateriali: composizione

Rivalutazioni Svalutazioni Differenze cambio Risultato
netto
Attività/Componenti reddituale Positive Negative
(a) (b) (c) (d) (a-b+c-d)
A. Attività materiali - (120) - - (120)
A.1 Ad uso funzionale: - (120) - - (120)
- Di proprietà - (120) - - (120)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
A.3 Rimanenze - - - - -
A.2 Detenute a scopo di investimento: - - - - -
- Di proprietà - - - - -
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
B. Attività immateriali - - - - -
B.1 Di proprietà: - - - - -
B.1.1 Generate internamente dall'azienda - - - - -
B.1.2 Altre - - - - -
B.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
Totale - (120) - - (120)

La voce accoglie la variazione negativa riferita alla categoria delle opere d'arte in conseguenza dell'aggiornamento della valutazione del patrimonio artistico di pregio (disciplinato dallo IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari").

Sezione 19 - Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 270

I risultati dei test d'impairment degli avviamenti iscritti in bilancio non hanno comportato la rilevazione di rettifiche di valore.

Per quanto riguarda la metodologia adottata per l'effettuazione dei test si rimanda al commento della "Sezione 10 – Attività immateriali" dell'Attivo dello Stato patrimoniale

Sezione 21 - Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - voce 300

Componenti reddituali/Settori 31.12.2024 31.12.2023
1. Imposte correnti (-) (33.942) (34.580)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) (67) 62
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n.
214/2011 (+)
- -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (31.571) (27.747)
5. Variazione delle imposte differite (+/-) 466 398
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) (65.114) (61.867)

21.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

La voce "2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi" si riferisce al ricalcolo delle imposte al 31 dicembre 2023.

L'importo evidenziato alla voce "4. Variazione delle imposte anticipate" è dovuto principalmente alle imposte anticipate annullate per effetto della deduzione delle svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela secondo il piano di riassorbimento previsto dal D.L. n. 83 del 2015 e successive modifiche e integrazioni.

21.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

IRES
IRAP
Risultato prima delle imposte 190.012 190.012
Costi non deducibili ai fini IRAP 42.653
Ricavi non tassabili ai fini IRAP (12.018)
Sub Totale 190.012 220.647
Onere fiscale teorico
24% Ires - 3,5% Addizionale Ires - 5,57% Irap
(52.253) (12.290)
Differenze temporanee tassabili in esercizi
successivi
(35) (35)
Differenze temporanee deducibili in esercizi
successivi
56.038 42.618
Rigiro delle differenze temporanee da esercizi
precedenti
(156.199) (106.345)
Differenze che non si riverseranno negli esercizi
successivi
3.150 (5.764)
Imponibile fiscale 92.966 151.121
Imposte correnti dell'esercizio
24% Ires - 3,5% Addizionale Ires - 5,57% Irap
(25.566) (8.417)

Il totale della voce "Imposte correnti dell'esercizio" della presente tabella, pari a 33.983 migliaia di euro, corrisponde alla somma di quanto indicato alla voce "1. Imposte correnti" della tabella 21.1 e alla voce "5. Imposte e tasse" della tabella 22.1.

La differenza tra l'onere fiscale teorico e le imposte correnti è dovuta principalmente:

  • al recupero delle svalutazioni sui crediti di esercizi precedenti, ai sensi dell'art. 16 comma 4 del Decreto Legge 27 giugno 2015, n. 83 e successive modifiche e integrazioni;
  • alla deduzione della quota annuale del 10%, ai sensi dei commi 1067 e 1068 dell'art. 1 della L. n. 145/2018, delle componenti reddituali derivanti dall'adozione del modello di rilevazione delle perdite attese sui crediti verso la clientela, iscritte in sede di prima applicazione del principio contabile IFRS 9.

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Sezione 22 - Utili / Perdite delle attività operative cessate al netto delle imposte - voce 320

22.1 Utile (perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte: composizione

Componenti reddituali/Settori 31.12.2024 31.12.2023
1. Proventi - 1.801
2. Oneri - (1.947)
3. Risultato delle valutazioni del gruppo di attività e delle passività
associate
- -
4. Utili (perdite) da realizzo 3.000 100.012
5. Imposte e tasse (41) (1.841)
Utile (perdita) 2.959 98.025

Il saldo della voce espone il conguaglio di 3 milioni di euro incassato da Banco Desio nel primo semestre 2024, quale aggiustamento prezzo definito sulla base di target valutati ad un anno dalla data del closing, come previsto negli accordi con Worldline (con riferimento all'operazione "Aquarius" perfezionata nell'esercizio precedente). Il saldo del periodo di confronto si riferisce ai proventi ed oneri relativi al ramo aziendale trasferito con riferimento alla medesima operazione.

22.2 Dettaglio delle imposte sul reddito relative alle attività operative cessate

Componenti reddituali/Settori 31.12.2024 31.12.2023
1. Fiscalità corrente (-) (41) (1.841)
2. Variazioni delle imposte anticipate (+/-) - -
3. Variazioni delle imposte differite (-/+) - -
4. Imposte sul reddito di esercizio (-1 +/-2 +/-3) (41) (1.841)

Sezione 23 - Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi - voce 340

23.1 Dettaglio della voce 340 "Utile d'esercizio di pertinenza di terzi"

Denominazione imprese 31.12.2024 31.12.2023
Altre Partecipazioni
Dynamica Retail Spa (687) -
Utile/(Perdita) di pertinenza di Terzi (687) -

Sezione 25 - Utile per azione

31.12.2024 31.12.2023
Azioni
ordinarie
Azioni di
risparmio
Azioni
ordinarie
Azioni di
risparmio
Utile netto di pertinenza del Gruppo attribuibile
alle diverse categorie di azioni (migliaia di euro)
125.543 - 240.361 -
Numero medio azioni in circolazione(*) 134.136.791 - 134.363.049 -
Numero medio azioni potenzialmente diluitive - - - -
Numero medio azioni diluite 134.136.791 - 134.363.049 -
Utile per azione (euro) 0,94 - 1,79 -
Utile per azione diluito (euro) 0,94 - 1,79 -

(*) La media ponderata delle azioni in circolazione è calcolata escludendo le azioni proprie riacquistate

25.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

Nell'esercizio non è stata effettuata alcuna operazione sul capitale sociale, fatto salvo il Programma di acquisto Azioni Proprie autorizzato dall'Assemblea in data 18 aprile 2024 su proposta del Consiglio stesso; non sono stati emessi, inoltre, strumenti finanziari che potrebbero comportare l'emissione di azioni.

Il numero medio delle azioni utilizzato per il calcolo dell'utile per azioni diluito è, pertanto, pari al numero medio delle azioni in circolazione (calcolato escludendo le azioni proprie riacquistate), ossia n.134.136.791 azioni ordinarie prive del valore nominale.

25.2 Altre informazioni

Nessuna ulteriore informazione.

PARTE D - REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA

Utile (Perdita) d'esercizio
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva:
a) variazione di fair value
31.12.2024
124.856
31.12.2023
240.361
(1.148)
(1.148)
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto
Attività materiali (41)
Piani a benefici definiti 20 (95)
Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a
conto economico
(7) 112
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva:
14.095 26.207
a) variazioni di fair value 3.280 26.470
b) rigiro a conto economico 5.017 (263)
- rettifiche per rischio di credito (52) 10
- utili/perdite da realizzo 5.069 (273)
c) altre variazioni 5.798
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto:
(1) 2
a) variazioni di fair value (1) 2
b) rigiro a conto economico
Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a
conto economico
(4.661) (8.667)
Totale altre componenti reddituali 9.446 16.370
Redditività complessiva (Voce 10+220) 134.302 256.731
Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi (696) -
Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 134.998 256.731

PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

Premessa

Il Sistema dei Controlli Interni e di Gestione dei Rischi è costituito dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi. Tale sistema è integrato negli assetti organizzativi e di governo societario adottati dal Gruppo.

Le linee guida del sistema sono definite in apposita normativa interna. Le disposizioni operative e informative di dettaglio in merito ai controlli posti in essere, ai vari livelli, sui processi aziendali sono contenute nella specifica normativa di funzione e procedure interne.

Il modello organizzativo adottato dal Gruppo prevede che la funzione di Risk Management sia a diretto riporto dell'Amministratore Delegato e partecipi al processo di gestione dei rischi volto a identificare, misurare, valutare, monitorare, prevenire e attenuare nonché comunicare i rischi assunti o assumibili nell'esercizio di impresa. Tale funzione svolge l'attività anche nei confronti delle controllate, secondo quanto previsto da appositi Accordi di Servizio in materia.

Il Consiglio di Amministrazione approva, almeno su base annuale, il "Risk Appetite Framework (RAF)" e la "Policy di gestione dei rischi aziendali" del Gruppo che definiscono la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti nonché le regole e le metodologie di monitoraggio dei rischi. Nell'ambito di tali documenti sono previsti, a livello di singola entità giuridica, specifici indicatori di rischio con le relative soglie di attenzione, individuando le funzioni competenti per gli specifici meccanismi di controllo e prevedendo flussi informativi dedicati. È altresì parte del sistema di gestione dei rischi del Gruppo anche il processo interno di adeguatezza patrimoniale (ICAAP) e del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità (ILAAP).

SEZIONE 1 – RISCHI DEL CONSOLIDATO CONTABILE

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenza, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni scadute
non deteriorate
Altre esposizioni
non deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
36.471 138.288 16.351 94.477 15.182.587 15.468.174
2. Attività finanziarie
valutate al fair value
con impatto sulla
redditività
complessiva
- - - - 986.853 986.853
3. Attività finanziarie
designate al fair
value
- - - - - -
4. Altre attività
finanziarie
obbligatoriamente
valutate al fair value
- - - - 31 31
5. Attività finanziarie
in corso di dismissione
- - - - - -
Totale 31.12.2024 36.471 138.288 16.351 94.477 16.169.471 16.455.058
Totale 31.12.2023 47.890 139.722 12.701 63.127 15.446.997 15.710.437

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Portafogli/qualità Deteriorate Totale (esposizione netta)
Esposizione
Rettifiche di
lorda
Esposizione
complessive
valore
netta
complessivi
Write-off*
parziali
Esposizione
lorda
Rettifiche di
complessive
valore
Esposizione
netta
1. Attività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
2. Attività finanziarie
382.571 (191.461) 191.110
1.242
15.407.254 (130.190) 15.277.064 15.468.174
valutate al fair value
con impatto sulla
redditività complessiva
- - -
-
987.133 (280) 986.853 986.853
3. Attività finanziarie
designate al fair value
4. Altre attività
- - -
-
X X - -
finanziarie
obbligatoriamente
valutate al fair value
5. Attività finanziarie in
- - -
-
X X 31 31
corso di dismissione - - -
-
- - - -
Totale 31.12.2024
Totale 31.12.2023
382.571
386.594
(191.461)
(186.281)
191.110
1.242
200.313
18.708
16.394.387
15.633.548
(130.470)
(123.456)
16.263.948
15.510.124
16.455.058
15.710.437
Attività di evidente scarsa qualità creditizia Altre attività
Portafogli/qualità Minusvalenze cumulate Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - 4.615
2. Derivati di copertura - - 12.578
Totale
31.12.2024
- - 17.193
Totale
31.12.2023
- - 24.945

SEZIONE 2 – RISCHI DEL CONSOLIDATO PRUDENZIALE

1.1 Rischio di credito

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

L'attività creditizia della banca è sviluppata in linea con gli indirizzi gestionali del Piano Industriale e indirizzata alle economie locali articolate principalmente nei mercati retail, small business e piccole medie imprese. In misura meno marcata l'attività creditizia è rivolta al mercato corporate.

Nelle attività rivolte alla clientela privata, small business (artigiani, famiglie produttrici, professionisti), PMI e Corporate e alla clientela con caratteristiche di società finanziaria, confluiscono i prodotti sostanzialmente relativi a: prestiti e depositi, servizi finanziari, bancari e di pagamento, credito documentario, leasing, factoring, prodotti finanziari, assicurativi e di risparmio gestito, carte di debito e di credito.

La politica commerciale è perseguita principalmente per mezzo della rete delle filiali sulla base di politiche creditizie orientate al sostegno delle economie locali. Particolare attenzione è posta al mantenimento delle relazioni instaurate con la clientela e al loro sviluppo sia nelle aree geografiche dove la banca è tradizionalmente presente, sia nei nuovi mercati d'insediamento con l'obiettivo di acquisire nuove quote di mercato ed agevolare la crescita del volume d'affari. Le società controllate, attive nell'erogazione di finanziamenti a clientela privata nelle forme tecniche della cessione del quinto, dell'anticipo del trattamento di fine mandato e di prestiti personali, si avvalgono, nel collocamento dei propri prodotti, anche di agenti esterni alla rete commerciale della capogruppo. La banca opera inoltre aderendo agli accordi stipulati fra l'Associazione Bancaria Italiana, le Associazioni di categoria e le Associazioni imprenditoriali con la stipula di Convenzioni finalizzate al sostegno creditizio delle imprese in un'ottica di presidio della qualità degli attivi.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1. Aspetti organizzativi

I fattori che generano rischio di credito sono riconducibili alla possibilità che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte, nei confronti della quale esiste un'esposizione, generi una corrispondente variazione inattesa del valore della posizione creditoria. Pertanto, deve considerarsi una manifestazione del rischio di credito non solo la possibilità dell'insolvenza di una controparte, ma anche il semplice deterioramento del merito creditizio.

L'assetto organizzativo del Gruppo assicura un adeguato processo per il presidio e la gestione del rischio di credito, in una logica di separatezza fra funzioni di business e di controllo. Al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo è riservata in via esclusiva la determinazione di indirizzi che incidono sulla gestione generale degli affari dell'istituto, nonché, in tale ambito, le decisioni concernenti le linee e le operazioni strategiche ed i piani industriali e finanziari, e quelle concernenti, sempre a livello di supervisione strategica, il Sistema dei Controlli Interni e di Gestione dei Rischi in conformità alle Disposizioni di Vigilanza Prudenziale tempo per tempo vigenti. In linea con le previsioni della circolare 285/2013 di Banca d'Italia la Capogruppo ha attribuito alla Direzione Risk Management la verifica e la supervisione delle attività di monitoraggio e di recupero crediti svolta dalle competenti funzioni aziendali prevedendo la facoltà di intervento, ove necessario, in tema di classificazione del credito anomalo e di accantonamentoappostamento provvisionale.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

I sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito si sviluppano in un contesto organizzativo che vede coinvolto tutto il ciclo del processo del credito, dalla fase iniziale di istruttoria al riesame periodico e a quella finale di revoca e recupero.

Nelle fasi di istruttoria del credito il Gruppo effettua indagini sia interne sia esterne sul cliente da affidare, e perviene alla decisione finale di concessione del credito considerando anche tutto l'insieme di informazioni relative al soggetto economico, frutto di una diretta conoscenza della clientela e del contesto economico ove opera.

Nel processo di erogazione del credito, il Gruppo opera avendo come linea guida sia il frazionamento del rischio fra una molteplicità di clienti operanti in settori di attività economica e segmenti di mercato diversi, sia la congruità del fido in funzione dell'autonoma capacità di credito del prenditore, della forma tecnica di utilizzo e delle garanzie collaterali acquisibili.

L'attività di analisi e monitoraggio del rischio connesso all'attività creditizia è svolta operando con il supporto di specifiche procedure operative. La finalità di un tempestivo sistema di monitoraggio è di individuare, quanto prima, segnali di deterioramento delle esposizioni per intervenire con azioni correttive efficaci. A tal fine le esposizioni creditizie sono monitorate mediante l'analisi andamentale dei rapporti e della centrale dei rischi tramite procedure dedicate. Tale esame consente di individuare la clientela che presenta anomalie nella conduzione del rapporto rispetto a quella con andamento regolare.

Sulla clientela affidata prosegue l'attività di monitoraggio da parte della Direzione Crediti: dalle analisi delle posizioni, è emerso un incremento rispetto ai trimestri precedenti del deterioramento degli affidamenti in essere - seppure su livelli in linea con il periodo pre pandemico - su cui sono state attivate azioni di contenimento e gestione del rischio. Il monitoraggio delle posizioni indirettamente più esposte costituisce uno dei primi driver di attenzione al fine di garantire la migliore qualità del portafoglio crediti nel tempo e, al medesimo tempo, per individuare le migliori soluzioni per consentire alle imprese di proseguire il loro business

Nell'ambito delle politiche di gestione dei rischi aziendali la banca ha previsto un sistema di limiti operativi e specifici Key Risk Indicators (KRI). Nel contesto di monitoraggio e controllo, a fronte del superamento delle soglie previste, la funzione Risk Management attiva procedure interne per l'intervento al fine di mantenere un livello di propensione al rischio coerente con quanto definito nel RAF e nelle politiche di gestione dei rischi.

Il Gruppo utilizza, a fini gestionali e in ottica di risk management, un sistema interno di rating in grado di classificare ogni controparte in classi di rischio aventi probabilità di insolvenza omogenee. La classificazione delle controparti in bonis sottoposte a valutazione è articolata su una scala da 1 a 10. Restano esclusi dall'assegnazione del rating i crediti non performing (esposizioni scadute e/o sconfinanti, inadempienze probabili e sofferenze).

Ai fini del calcolo del requisito patrimoniale a fronte dei rischi di credito la banca segue le regole previste dalla normativa per il metodo standardizzato, ricorrendo, per determinate controparti, all'utilizzo dei rating forniti da ECAI esterne autorizzate.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

L'approccio generale definito dal principio IFRS 9 Strumenti finanziari per stimare l'impairment si basa su un processo finalizzato a dare evidenza del deterioramento della qualità del credito di uno strumento finanziario alla data di reporting rispetto alla data di iscrizione iniziale. Le indicazioni normative in tema di assegnazione dei crediti ai diversi "stage" previsti dal Principio ("staging" o "stage allocation") prevedono, infatti, di identificare le variazioni significative del rischio di credito facendo riferimento alla variazione del merito creditizio rispetto alla rilevazione iniziale della controparte, alla vita attesa dell'attività finanziaria e ad altre informazioni forward-looking che possono influenzare il rischio di credito.

Coerentemente con quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, i crediti in bonis sono quindi suddivisi in due diverse categorie:

Stage 1: in tale bucket sono classificate le attività che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito. Per questo Stage è previsto il calcolo della perdita attesa ad un anno su base collettiva;

Stage 2: in tale bucket sono classificate le attività che presentano un significativo deterioramento della qualità del credito tra la data di reporting e la rilevazione iniziale. Per tale bucket la perdita attesa deve essere calcolata in ottica lifetime, ovvero nell'arco di tutta la durata dello strumento, su base collettiva.

Nell'ambito del processo di monitoraggio on going del framework applicativo del principio contabile IFRS 9, in considerazione del contesto di riferimento ancora condizionato da elementi di incertezza, tra cui il proseguire dell'emergenza relativa al conflitto bellico tra Russia e Ucraina sopraggiunta nel 2022 e alle ulteriori tensioni internazionali sopraggiunte nel 2023, la presenza di importanti shock inflattivi, le difficoltà di approvvigionamento energetico e alimentare e l'aumento del costo della vita e i conseguenti risvolti sociali, si evidenzia che nella predisposizione della presente reportistica finanziaria il Banco ha tenuto conto delle indicazioni contenute nei documenti pubblicati da diverse istituzioni internazionali (ESMA, EBA, BCE-SSM, IFRS Foundation), mirando al raggiungimento di un equilibrio tra l'esigenza di evitare ipotesi eccessivamente procicliche nei modelli utilizzati per la stima delle perdite attese su crediti e la necessità di assicurare che i rischi cui il Gruppo è (o sarà) esposto si riflettano adeguatamente nelle valutazioni contabili e prudenziali.

In tale contesto, il Gruppo ha ritenuto opportuno aggiornare le previsioni macroeconomiche utilizzate per la stima delle perdite attese al fine di includere gli elementi di cambiamento macroeconomico attuali e prospettici forniti dai provider specializzati.

Stima della perdita attesa (Expected Credit Loss) – Stage 1 e Stage 2

Il modello di calcolo dell'Expected Credit Loss (ECL) per la misurazione dell'impairment degli strumenti non deteriorati, differenziato in funzione della classificazione dell'esposizione nello Stage 1 o nello Stage 2, si basa sulla seguente formula:

$$ECL = \sum_{t=1}^{T} PDt \text{ \textquotedblleft EADt \textquotedblright} LGDt \text{ \textquotedblright} (1+r)^{-t}$$

dove:

  • PDt rappresenta la probabilità di default ad ogni data di cash flow. Trattasi della probabilità di passare dallo stato performing a quello del deteriorato nell'orizzonte temporale di un anno (PD a 1 anno) o lungo l'intera durata dell'esposizione (PD lifetime)
  • EADt rappresenta l'esposizione di controparte ad ogni data di cash flow
  • LGDt rappresenta la perdita associata per controparte a ogni data di cash flow. Trattasi della percentuale di perdita in caso di default, sulla base dell'esperienza storica osservata in un determinato periodo di osservazione, nonché dell'evoluzione prospettica lungo l'intera durata dell'esposizione (lifetime);
  • r rappresenta il tasso di sconto
  • t rappresenta il numero di cash flow
  • T rappresenta il numero complessivo di cash flow, limitato ai 12 mesi successivi per i rapporti in stage 1, e riferito a tutta la vita residua per gli stage 2

Come rappresentato al paragrafo "Inclusione dei fattori forward looking", le curve di PD stimate sono distinte per ciascuno scenario macroeconomico selezionato e vengono applicate per Il calcolo dell'ECL per ciascuno di tali scenari. La misura di perdita attesa finale è ottenuta ponderando le misure di Expected Credit Loss condizionate agli scenari macroeconomici per le rispettive probabilità di accadimento.

I modelli utilizzati per la stima dei suddetti parametri derivano dagli omologhi parametri sviluppati in base alle più recenti linee guida in ambito regolamentare, apportando specifici adattamenti per tenere conto dei differenti requisiti e finalità del modello di impairment IFRS 9 rispetto a quello regolamentare.

La definizione dei suddetti parametri ha quindi tenuto conto dei seguenti obiettivi:

rimozione degli elementi previsti ai soli fini regolamentari, quali la componente down turn considerata nel calcolo LGD regolamentare per tenere conto del ciclo economico avverso, i margin of conservativism previsti per la PD, LGD ed EAD e l'add-on dei costi indiretti con l'obiettivo di evitare un effetto double-counting sul conto economico;

  • inclusione delle condizioni del ciclo economico corrente (Point-in-Time risk measures) in sostituzione di una misurazione dei parametri lungo il ciclo economico (TTC – Through The Cycle) prevista ai fini regolamentari;
  • introduzione di informazioni previsionali riguardanti la futura dinamica dei fattori macroeconomici (Forward looking risk) ritenuti potenzialmente in grado di influenzare la situazione del debitore;
  • estensione dei parametri di rischio ad una prospettiva pluriennale, tenendo conto della durata dell'esposizione creditizia da valutare (lifetime).

Di seguito si forniscono informazioni di maggior dettaglio sulla modalità con la quali il Banco Desio ha determinato i citati parametri di rischio IFRS 9 compliant, con particolare riferimento alla modalità con la quale sono stati inclusi i fattori forward looking.

Al riguardo si deve precisare che l'aggiornamento delle serie storiche dei parametri e conseguentemente l'attività di ricalibrazione degli stessi è effettuata su base annua.

Stima del parametro PD

I parametri PD sono stati opportunamente calibrati, mediante modelli satellite, per riflettere i tassi di inadempienza in base alle condizioni correnti (PiT) e a quelle prospettiche (forward looking). Detti parametri sono stimati non solo con riferimento all'orizzonte dei dodici mesi successivi alla data di reporting, ma anche negli anni futuri, in modo da consentire il calcolo degli accantonamenti lifetime.

Per il Banco Desio, le curve di PD lifetime sono state costruite moltiplicando tra loro, con approccio markoviano, le matrici di migrazione del rating a 12 mesi distinte per segmenti e condizionate agli scenari macroeconomici prospettici. Ad ogni classe di rating assegnata alle controparti tramite modelli interni viene associata la relativa curva di PD lifetime. Di seguito i principali step metodologici utilizzati per la stima del parametro PD lifetime:

  • costruzione delle matrici di migrazione Point in Time (PiT) storiche per ogni segmento di rischio definito dai modelli di rating e, sulla base della media di tali matrici, ottenimento delle matrici di migrazione a 3 anni per ogni segmento di rischio. Si evidenzia che al fine di ridurre i bias sul default rate derivanti dalle politiche di sostegno, la matrice di migrazione del 2020 è stata depurata dalle controparti beneficiarie di moratorie;
  • determinazione delle matrici di migrazione PiT future per i primi tre anni successivi rispetto alla data di reporting, ottenute sulla base delle matrici di migrazione PiT condizionate in base ad alcuni selezionati scenari macroeconomici, tramite modelli satellite (metodo Merton) in grado di esprimere la sensitività delle misure di PD rispetto alle variazioni delle principali grandezze economiche. Tali modelli satellite sono differenziati per segmento Imprese e Privati ed utilizzano variabili specifiche per ogni segmento;
  • ottenimento delle PD cumulate per classe di rating e scenario, mediante prodotto matriciale (markov chain techniques) delle matrici di migrazione Pit future per i primi tre anni, come in precedenza calcolate, mentre dal quarto anno in poi viene utilizzata la matrice 1-yr TTC ipotizzata costante in ogni periodo t, ottenuta mediante il decondizionamento delle singole matrici di migrazione annuali osservate negli ultimi cinque anni attraverso il metodo di Merton–Vasicek;
  • generazione della curva PD cumulata lifetime come media delle curve di PD cumulate di ogni scenario macroeconomico selezionato.

Si fa rinvio al successivo paragrafo "Inclusione dei fattori forward looking" per ulteriori dettagli sulla modalità di costruzione del parametro PD.

Stima del parametro LGD

I parametri LGD sono stati opportunamente calibrati, per riflettere i tassi di perdita in base alle condizioni correnti (PiT) e a quelle prospettiche (forward looking). Detti parametri sono stimati non solo con riferimento all'orizzonte dei dodici mesi successivi alla data di reporting, ma anche negli anni futuri, in modo da consentire il calcolo degli accantonamenti lifetime.

Per il Gruppo, le curve di LGD lifetime sono distinte per segmenti e condizionate agli scenari prospettici macroeconomici.

Ad ogni esposizione tramite modelli interni viene associata la relativa curva di LGD lifetime. Di seguito i principali step metodologici utilizzati per la stima del parametro:

  • stima Point in Time (PiT) della probabilità di migrazione allo stato di Sofferenza (in seguito P-Soff) e del tasso di perdita in stato di Sofferenza (in seguito LGS), sulla base dei dati storici degli ultimi 3 anni per ogni segmento di rischio;
  • determinazione del parametro P-Soff futuro per i primi tre anni successivi rispetto alla data di reporting, ottenuto condizionandolo in base ad alcuni selezionati scenari macroeconomici, tramite modelli satellite in grado di esprimere la sensitività delle misure di P-Soff rispetto alle variazioni delle principali grandezze economiche. Tali modelli satellite sono differenziati per segmento Imprese e Privati ed utilizzano variabili specifiche per ogni segmento;
  • ottenimento delle LGD lifetime tramite l'applicazione dei parametri PiT e forward looking per i primi tre anni, come in precedenza calcolati, nel modello di calcolo a componenti della LGD. Dal quarto anno in poi viene utilizzata la LGD TTC ipotizzata costante in ogni periodo t, basata sui parametri stimati sulle medie di lungo periodo.

Stima EAD

Per le esposizioni per cassa, il parametro EAD è rappresentato, ad ogni data di pagamento futura, dal debito residuo sulla base del piano di ammortamento, maggiorato delle eventuali rate non pagate e/o scadute.

Per le esposizioni fuori bilancio, rappresentate dalle garanzie e dagli impegni ad erogare fondi irrevocabili o revocabili, l'EAD è pari al valore nominale ponderato per un apposito fattore di conversione creditizia (CCF – Credit Conversion Factor), determinato in conformità ai modelli interni ed utilizzando l'approccio standard per le rimanenti esposizioni.

Inclusione dei fattori forward looking

Ai fini della determinazione delle perdite attese, l'inclusione delle informazioni forward looking è ottenuta considerando gli effetti sui parametri di rischio, derivanti da differenti scenari macroeconomici. Nel dettaglio, i molteplici possibili scenari macroeconomici alternativi sono stati ricondotti ad un numero limitato di tre scenari (positivo, base e negativo) che costituiscono l'input dei cosiddetti "modelli satellite". Il ricorso a questi ultimi modelli permette di definire, tramite tecniche di regressione statistica, la relazione tra un numero limitato di variabili macroeconomiche significative, assunte a riferimento, ed i tassi di decadimento dei diversi segmenti. Il risultato di queste stime è utilizzato per creare dei fattori di stress, distinti per scenario e segmenti di rischio.

Ai fini di includere valutazioni di rischio prospettiche distinte per settori commerciali ed aree geografiche, i "modelli satellite" della PD sono distinti per macro-settore commerciale per il segmento Imprese e per macro-area geografica per il segmento Privati. Dunque, la stima della relazione econometrica sopra citata tra il tasso di default e le variabili macroeconomiche esplicative è condotta con un maggiore livello di granularità in modo da cogliere l'impatto asimmetrico di eventi economici storici su diversi settori ed aree geografiche e di inglobare elementi previsionali differenziati che riflettono maggiormente la rischiosità prospettica del portafoglio.

Infine, considerato il persistere dell'incertezza dell'attuale contesto economico, influenzato anche dal contesto bellico in corso e da shock inflattivi, e i relativi effetti economici degli stessi, è stato mantenuto

invariato il mix delle probabilità di accadimento affiancando allo scenario "base" ritenuto maggiormente probabile (con probabilità del 55%), uno scenario alternativo "negativo" (con probabilità del 35%) ed uno "positivo" (con probabilità del 10%).

Nelle seguenti tabelle si fornisce evidenza dei valori minimi e massimi ("range di valori") riferiti ad alcuni dei parametri macroeconomici considerati nei modelli di condizionamento forward looking (c.d. modelli satellite, tempo per tempo oggetto di calibrazione e affinamento), per gli scenari ritenuti maggiormente in grado di influenzare le perdite attese delle esposizioni creditizie in bonis e le relative probabilità di accadimento considerate al 31 dicembre 2024, 2023 e 2022:

bilancio 31 dicembre 2024 Scenario Positivo Scenario Base Scenario Negativo
Indicatori macroeconomici Min Max Min Max Min Max
PIL Italia 0.18 0.39 0.09 0.19 -0.09 0.55
Indice dei prezzi al consumo 0.27 0.52 0.42 0.53 0.48 0.66
Tasso di disoccupazione -3.49 -1.10 -0.96 0.12 0.72 3.78
Probabilità di accadimento 10% 55% 35%
bilancio 31 dicembre 2023 Scenario Positivo Scenario Base Scenario Negativo
Indicatori macroeconomici Min Max Min Max Min Max
PIL Italia 0.59 1.94 0.26 0.85 -1.27 0.19
Indice dei prezzi al consumo 1.11 1.56 1.52 2.67 1.41 5.86
Tasso di disoccupazione -0.87 -0.15 -0.15 -0.11 0.01 1.37
Probabilità di accadimento 10% 55% 35%
bilancio 31 dicembre 2022 Scenario Positivo Scenario Base Scenario Negativo
Indicatori macroeconomici Min Max Min Max Min Max
PIL Italia 0.40 3.80 0.40 3.80 -0.48 3.43
Spread Bund - BTP a 10 anni 1.80 2.57 2.04 2.58 2.62 2.69
Probabilità di accadimento 10% 55% 35%

Inclusione del rischio climatico ambientale (fisico e transizione)

Nell'esercizio di riferimento, il Gruppo ha condotto una specifica progettualità volta a definire gli interventi da effettuare sui modelli interni utilizzati per la valutazione del rischio di credito per incorporare le componenti di rischio climatico ambientale in coerenza con le evidenze derivanti dall'analisi dei canali di trasmissione e dall'analisi di accertamento focalizzata sulla valutazione (delle opportunità e) dei rischi derivanti dai fattori climatico-ambientali (fisico e transizione), funzionale alla quantificazione del relativo impatto sugli attivi aziendali.

In particolare, alla data di riferimento del 31 dicembre 2024, per tener conto dei rischi derivanti dai fattori climatico-ambientali (fisico e transizione) nel calcolo delle perdite attese (impairment) in applicazione del principio contabile internazionale IFRS9 è stato implementato un primo intervento di aggiustamento alle componenti modellistiche dei parametri di rischio adottati (euro 1,9 milioni, si veda il successivo punto "In-Model Adjustment") accompagnato, per una prudente copertura delle perdite attese nell'attuale contesto di incertezza sugli scenari futuri, da rettifiche post modello (euro 11,1 milioni, si veda il successivo punto "Post-Model Adjustment") che determinano un impatto complessivo sugli attivi aziendali di euro 13,0 milioni correlati alla componente climatico-ambientale.

Al riguardo si fa ulteriormente rimando a quanto illustrato (i) nel paragrafo "La misurazione e la gestione dei rischi" della relazione sulla gestione consolidata, (ii) nel paragrafo "12.1.4 Valutazione della rilevanza" della Rendicontazione di sostenibilità contenuta nella relazione sulla gestione consolidata e (iii) nella nota "Rischio di sostenibilità" del paragrafo "Rischi e incertezze nell'attuale contesto macroeconomico e

geopolitico" contenuto nella Parte A – Politiche Contabili della nota integrativa consolidata, in corrispondenza della sezione dedicata agli altri aspetti della parte generale.

In-Model Adjustment

Nel corso del 2024 il Gruppo ha ritenuto opportuno aggiornare le componenti modellistiche dei parametri di rischio PD e LGD adottati per il calcolo della perdita attesa sul portafoglio crediti in bonis, inserendo dei correttivi "in model " per riflettere il rischio climatico-ambientale (fisico e di transizione) nelle svalutazioni collettive.

In particolare, il correttivo climatico ambientale è risultato ad esito del processo di valutazione degli score elaborati da qualificato provider esterno, ovvero di rischio fisico in relazione ai singoli immobili a garanzia delle esposizioni garantite da immobili del segmento gestionale Privati e di rischio di transizione in relazione alle esposizioni del segmento gestionale Imprese.

Il framework prevede pertanto di applicare aggiustamenti manageriali nei casi in cui lo score sia "Alto" e "Molto Alto", mediante la penalizzazione delle probabilità di default (PD) e dei tassi di perdita (LGD) utilizzati per il calcolo della ECL.

Di seguito gli elementi presi in considerazione ai fini dell'attribuzione degli score di rischio climatico:

Rischio Fisico Rischio di Transizione
Frana aspetti regolatori, legislativi e di mercato
Alluvione classificazione secondo la Tassonomia dell'UE e i
Vento (eventi legati al vento estremo) successivi Atti Delegati
Incendio analisi dell'intensità delle emissioni
Onde estreme (onde estreme, mareggiate) elementi aggiuntivi (rifiuti, consumo e in generale,
rilevanza per DNSH, ecc.)
Occorrenze di gelo
Occorrenze di calore (eventi di calore estremo, anche
di breve durata)
Ondata di calore
Aridità
Tsunami (non climatico)
Sismico (non climatico)
Erosione del suolo da precipitazioni
Erosione delle coste
Innalzamento del livello del mare

Post-Model Adjustment

Coerentemente con l'approccio di massima attenzione applicato nel monitoraggio andamentale delle esposizioni, sono stati mantenuti e aggiornati gli aggiustamenti post modello (cd. management overlay) per l'allocazione delle esposizioni in stage 2 e per la determinazione delle perdite attese su specifici cluster poiché il contesto geopolitico e le previsioni macroeconomiche presentano ancora forti elementi di incertezza e volatilità.

Focalizzandosi sui rating pari o peggiori alla classe mediana (rating 5) sono pertanto stati definiti aggiustamenti post modello (management overlay) che prendano in considerazione per il passaggio in stage 2:

per i mutui verso imprese, l'attrattività settoriale attribuita dal Gruppo partendo da specifici studi di settore;

per i mutui verso i privati, un Loan to Value > 50% combinato con zone critiche e rischio fisico alto/molto alto.

Con particolare riferimento ai settori considerati meno attrattivi, si è deciso di mantenere in attenzione tutti i settori che in passato sono stati classificati a bassa attrattività (utilizzati come driver per le specifiche azioni di monitoraggio e contenimento del rischio nell'ambito delle politiche creditizie) e di estendere la classificazione ai settori a media attrattività che hanno evidenziato maggiori classificazioni a default nell'anno 2024, come di seguito dettagliato:

per i mutui verso i privati, un Loan to Value > 50% combinato con zone critiche e rischio fisico
Con particolare riferimento ai settori considerati meno attrattivi, si è deciso di mantenere in attenzione
tutti i settori che in passato sono stati classificati a bassa attrattività (utilizzati come driver per le specifiche
azioni di monitoraggio e contenimento del rischio nell'ambito delle politiche creditizie) e di estendere la
classificazione ai settori a media attrattività che hanno evidenziato maggiori classificazioni a default
Codice Settore Attrattività
da1 a 3 Agricoltura BASSA
da 13 a 15 Tessile E Abbigliamento BASSA
24-25 Metallurgia BASSA
29 Automotive BASSA
35 Produzione E Fornitura Energia Elettrica, Gas MEDIA (*)
da 41 a 45 Costruzioni BASSA
47 Commercio Al Dettaglio BASSA
55 Alloggio E Ristorazione MEDIA (*)
56 Alloggio E Ristorazione BASSA
68 Immobiliare BASSA
70, 73, 77, 78, 80, 81, 82 Servizi Alle Imprese MEDIA (*)
79, 90, 91, 92, 93 Attività Ricreative, Sportive E Agenzie Viaggio BASSA
46 Commercio all'ingrosso MEDIA (**)
28 Altra Manifattura MEDIA (**)
(*) Settore classificato con attrattività bassa nei precedenti overlay

All'interno delle posizioni in stage 2, per i mutui verso imprese sono stati individuati specifici cluster di maggior rischio cui applicare una copertura minima crescente.

Nella definizione dei suddetti cluster sono stati utilizzati i criteri già adottati per lo staging overlay, integrati per riflettere una maggiore cautela sulle filiali ubicate nelle province colpite dalle alluvioni in Emilia-Romagna, Toscana e Marche, su controparti cui è associato un rischio fisico alto/molto alto, sulle esposizioni con garanzia pubblica e su altri elementi oggettivi di classificazione a stage 2.

Per la definizione delle coperture minime da applicare sui vari cluster identificati, in un range compreso tra il 5,6% e il 17,4%, sono stati presi a riferimento i livelli di copertura media espressi dal modello su fasce di rischio differenti. Per la quota non garantita di mutui con garanzia pubblica clusterizzati è stata introdotta una percentuale di copertura minima pari al 28,7% quale media tra la copertura degli scaduti deteriorati (17,4%) e la copertura da Policy per Utp chirografari verso imprese (40%).

Al 31 dicembre 2024, le rettifiche post-modello ammontano a 71,0 milioni di euro (65,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023), di cui 11,1 milioni di euro relativi al già menzionato rischio climatico ambientale (fisico e transizione). Il Gruppo continua a mantenere significativi aggiustamenti post-modello a causa delle attuali incertezze macroeconomiche e geopolitiche.

Analisi di sensitività delle perdite attese

Come rappresentato nel paragrafo "Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio " contenuto nella parte A - "Politiche contabili", la determinazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti implica significativi elementi di giudizio, con particolare riferimento al modello utilizzato per la misurazione delle perdite e dei relativi parametri di rischio, ai trigger ritenuti espressivi di un significativo deterioramento del credito, alla selezione degli scenari macroeconomici.

In particolare, l'inclusione dei fattori forward looking risulta essere un esercizio particolarmente complesso, in quanto richiede di formulare previsioni macroeconomiche, di selezionare scenari e relative probabilità di accadimento, nonché di definire un modello in grado di esprimere la relazione tra i citati fattori macroeconomici ed i tassi di inadempimento delle esposizioni oggetto di valutazione, come illustrato nel precedente paragrafo.

Al fine di valutare come i fattori forward looking possano influenzare le perdite attese si ritiene ragionevole effettuare un'analisi di sensitività nel contesto di differenti scenari basati su previsioni coerenti nell'evoluzione dei diversi fattori macroeconomici. Le innumerevoli interrelazioni tra i singoli fattori macroeconomici sono, infatti, tali da rendere scarsamente significativa un'analisi di sensitività delle perdite attese basata sul singolo fattore macroeconomico.

Il Gruppo ha pertanto ritenuto ragionevole effettuare un'analisi di sensitività considerando una probabilità di accadimento dello scenario negativo del 70%, da cui deriverebbe un ulteriore incremento delle rettifiche di valore sul portafoglio in bonis per circa Euro 2,7 milioni lordi.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Nello sviluppo del processo operativo che porta all'erogazione del credito, pur alla presenza di valutazioni positive circa i requisiti necessari, il Gruppo acquisisce ogni qualvolta possibile garanzie accessorie reali e/o personali finalizzate alla mitigazione del rischio.

Sul complesso dei crediti appare preminente la garanzia reale rappresentata dall'ipoteca, riferita principalmente alla forma tecnica dei mutui (particolarmente su immobili residenziali). Sempre su livelli significativi, sono presenti anche fattispecie di garanzia pubblica quali garanzie e controgaranzie rilasciate dal Fondo di Garanzia per le PMI ex L. 662/96, dalla SACE o dal Fondo Europeo per gli Investimenti, nonché garanzie pignoratizie su valori mobiliari e/o denaro.

Le garanzie ricevute sono redatte su schemi contrattuali, in linea con gli standard di categoria e con gli orientamenti giurisprudenziali, approvati dalle competenti funzioni aziendali. Il processo di gestione delle garanzie, in coerenza con quanto richiesto dalla regolamentazione di vigilanza, prevede attività di monitoraggio e specifici controlli finalizzati alla verifica dell'eleggibilità.

Le fattispecie di garanzia pubblica quali garanzie e controgaranzie rilasciate dal Fondo di Garanzia per le PMI ex L. 662/96 e da SACE sono state modellizzate nel calcolo della perdita attesa (ECL); sulla parte di esposizione garantita è stata peraltro determinata una perdita attesa che rifletta il rischio di una controparte pubblica. Analogo approccio è stato adottato per le garanzie finanziarie eleggibili a fini prudenziali.

3. Esposizioni creditizie deteriorate

3.1 Strategie e politiche di gestione

L'attuale quadro regolamentare prevede la classificazione delle attività finanziarie deteriorate in funzione del loro stato di criticità. In particolare, sono previste tre categorie: "sofferenze", "inadempienze probabili" ed "esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate".

  • Sofferenze: esposizione nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle previsioni di perdita formulate dall'intermediario.
  • Inadempienze probabili: le esposizioni per le quali l'intermediario giudichi improbabile l'integrale adempimento da parte del debitore senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, indipendentemente dalla presenza di importi scaduti e/o sconfinanti.
  • Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: le esposizioni, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che presentano importi scaduti e/o sconfinanti in modo continuativo da oltre 90 gg.

È inoltre prevista la tipologia delle "esposizioni oggetto di concessioni – forbearance", riferita alle esposizioni oggetto di rinegoziazione e/o di rifinanziamento per difficoltà finanziaria (manifesta o in via di manifestazione) del cliente. Tali esposizioni possono costituire un sotto insieme sia dei crediti deteriorati (esposizioni oggetto di concessioni su posizioni deteriorate) che di quelli in bonis (esposizioni oggetto di concessioni su posizioni in bonis). La gestione di tali esposizioni, nel rispetto delle previsioni regolamentari rispetto a tempi e modalità di classificazione, è coadiuvata attraverso processi di lavoro e strumenti informatici specifici.

Il Gruppo dispone di una policy che disciplina criteri e modalità di applicazione delle rettifiche di valore che, in funzione del tipo di credito deteriorato, della forma tecnica originaria e del tipo di garanzia a supporto, fissano le percentuali minime da applicare per la determinazione delle previsioni di perdita. La gestione delle esposizioni deteriorate di Capogruppo è delegata ad una specifica unità organizzativa, l'Area NPL, responsabile della identificazione delle strategie per la massimizzazione del recupero sulle singole posizioni e della definizione delle rettifiche di valore da applicare alle stesse. Le sole esposizioni "scadute/sconfinanti deteriorate" assoggettate a svalutazione forfetaria e con elevate probabilità di riclassificazione tra le esposizioni "in bonis" sono gestite dalla funzione delegata al monitoraggio andamentale del credito, che procede eventualmente alla classificazione tra le "inadempienze probabili", trasferendone la gestione all'Area NPL.

La previsione di perdita rappresenta la sintesi di più elementi derivanti da diverse valutazioni (interne ed esterne) circa la rispondenza patrimoniale del debitore principale e degli eventuali garanti, e, nel caso degli UTP tiene altresì conto dei driver utilizzati nella definizione del parametro LGD. Il monitoraggio delle previsioni di perdita è costante e rapportato allo sviluppo della singola posizione. La funzione Risk Management controlla periodicamente il rispetto delle percentuali di dubbio esito previste dalla policy di gestione dei crediti deteriorati, segnalando eventuali scostamenti alle funzioni competenti per gli interventi di riallineamento, e supervisiona le attività di recupero del credito deteriorato, sia gestite direttamente dalle preposte funzioni che attraverso operatori esterni specializzati.

L'elemento temporale inerente all'attualizzazione del credito deteriorato è determinato da specifiche valutazioni, effettuate per singoli tipi di attività, redatte sulla base delle informazioni relative alle singole piazze giudiziarie ed oggetto di aggiornamento periodico.

In coerenza con gli obiettivi di riduzione dello stock di crediti deteriorati della banca indicati nel piano industriale e nel Piano di Gestione degli NPL e in ottica di massimizzazione dei recuperi, le competenti funzioni aziendali definiscono la migliore strategia di gestione delle esposizioni deteriorate, che, sulla base delle caratteristiche soggettive della singola controparte/esposizione e delle policy interne, possono essere identificate in una revisione dei termini contrattuali (forbearance), nell'assegnazione ad una unità di recupero interna piuttosto che ad un operatore terzo specializzato, all'identificazione di possibilità di cessione a terzi del credito (a livello di singola esposizione oppure nell'ambito di un complesso di posizioni con caratteristiche omogenee). In particolare, nel corso dell'esercizio si è proseguito nel monitoraggio proattivo delle esposizioni favorendo il rientro ed il recupero degli unlikely to pay (UTP), e finalizzando altresì operazioni di cessione a terzi formalizzatesi entro l'anno, per quelle esposizioni dove l'intervento di investitori potesse essere migliorativo rispetto alle ordinarie azioni di contenimento del rischio della banca. Per quanto riguarda le sofferenze, si è proceduto all'azione di recupero del credito favorendo soluzioni a stralcio, laddove convenienti, e procedendo anche alla cessione di perimetri di crediti sia ipotecari che chirografari.

In esecuzione della propria strategia di capital management, il Banco ha portato a compimento un programma di cessioni di NPL, particolarmente significativo negli ultimi anni, con riferimento sia a crediti classificati a sofferenze sia a crediti classificati ad UTP. Le ulteriori operazioni di dismissione perfezionate nel corso dell'anno hanno confermato un livello dell'NPL Ratio (rapporto crediti deteriorati lordi/impieghi lordi) al 3,1%, confermando un livello allineato ai migliori del panorama bancario italiano.

L'azione di contenimento dello stock degli UTP viene conseguita attraverso due azioni:

    1. prevenzione dei flussi in ingresso a UTP;
    1. gestione efficace del portafoglio deteriorato finalizzata al mantenimento di buone percentuali di recupero e/o ritorno in bonis, insieme con una politica di cessioni mirate volte ad ottimizzarne il controvalore.

Poiché le controparti imprese rappresentano una quota significativa, in termini di volume, l'attenzione viene maggiormente focalizzata alla riduzione dei trasferimenti ad UTP per questa tipologia di crediti.

Le modalità e gli strumenti operativi in uso presso Banco Desio, mediante i quali sono individuate e gestite le posizioni che presentano anomalie creditizie e fattori di criticità, sono disciplinate e formalizzate nella documentazione interna. In particolare, l'attività di monitoraggio è fortemente focalizzata sulle analisi di andamento delle singole posizioni di rischio intercettate in base a controlli periodici e puntuali, sulla base delle segnalazioni sistematiche prodotte dalla procedura informatica interna (Credit Quality Manager) e rilevate dal Cruscotto di Monitoraggio. Quest'ultimo strumento, oltre a fotografare e monitorare periodicamente l'andamento delle anomalie, fornisce, ai fini di controllo ed eventuale intervento, una valutazione delle singole filiali, attribuendo ad ognuna di esse un ranking, calcolato sulla base di indicatori di rischiosità.

Tale strumento di reportistica, utilizzato anche a supporto dell'Alta Direzione e della Rete di Capogruppo, permette di interpretare, elaborare e storicizzare i dati presenti in varie fonti alimentanti certificate, al fine di rilevare la qualità del credito della Capogruppo stessa, delle Aree Territoriali, delle Filiali.

In coerenza con gli obiettivi di cessione, di volta in volta stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, le esposizioni del Gruppo classificate nello status di sofferenza o di inadempienza probabile sono valutate attraverso la configurazione di due differenti stime dei flussi di cassa attesi:

  • la prima, determinata assumendo a riferimento lo scenario di recupero dal debitore sulla base dell'attività interna, secondo le linee guida di valutazione ordinaria seguite dal Gruppo in precedenza illustrate (scenario work out);
  • la seconda assumendo a riferimento lo scenario di recupero tramite cessione del credito (scenario vendita), la cui stima discende dall'importo definito per il recupero interno.

La quantificazione delle perdite attese delle predette esposizioni include elementi forward looking, attraverso l'introduzione di specifici scenari di vendita, laddove la strategia NPL del Gruppo preveda che il recupero delle citate esposizioni possa avvenire attraverso una cessione sul mercato, nell'ottica di perseguire una strategia di derisking volta a ridurre l'NPL ratio, ossia l'incidenza percentuale delle esposizioni deteriorate rispetto al complesso delle esposizioni.

Conseguentemente, la stima delle perdite attese di tali posizioni riflette, oltre che il recupero atteso attraverso la gestione ordinaria (work out) anche la presenza, opportunamente calibrata, dello scenario di vendita e quindi dei relativi flussi di cassa.

Come espressamente previsto dall'ITG1 dello IASB, nella determinazione delle perdite attese è infatti possibile considerare i flussi recuperabili per il tramite della vendita, nella misura in cui sia possibile elaborare aspettative ed assunzioni desunte in base ad informazioni ragionevoli e dimostrabili (si veda al riguardo il documento: "Meeting Summary – 11 December 2015 - Inclusion of cash flows expected from the sale on default of a loan in the measurement of expected credit losses").

In caso di introduzione di specifici scenari di vendita, la stima dei flussi recuperabili sarà quindi pari alla media ponderata per le probabilità assegnate ai due scenari delle stime dei flussi di cassa che il Gruppo si aspetta di ricevere nei due suddetti scenari. Le perdite attese saranno quindi determinate sulla base della differenza tra il valore lordo dell'esposizione creditizia ed i minori flussi recuperabili stimati.

In tali casi, la metodologia di stima delle perdite attese prevede quindi i seguenti passaggi:

la segmentazione del portafoglio in differenti cluster ritenuti rilevanti ai fini dell'analisi del portafoglio, in funzione dello status (sofferenze o inadempienze probabili), della data di ingresso tra le esposizioni deteriorate (vintage), dell'ammontare delle esposizioni, dell'esistenza di vendite programmate;

  • l'assegnazione a ciascun cluster di una differente probabilità di cessione, in coerenza con il raggiungimento del livello di cessioni target deliberate dai competenti organi;
  • la determinazione dei flussi di recupero tramite la vendita, fondata su un modello interno di attualizzazione dei flussi di cassa recuperabili, in base alla tecnica del "discounted cash flows", in funzione di alcuni parametri ritenuti rappresentativi nell'ottica del potenziale acquirente, con l'obiettivo di addivenire ad un prezzo dell'ipotetica cessione di ogni cluster, opportunamente calibrati al fine di tenere conto delle transazioni comparabili osservate sul mercato.

Tenuto conto che le esposizioni oggetto di probabile cessione possono non essere singolarmente identificabili alla data di reporting, il modello prevede che a ciascun credito sia associata una probabilità di cessione.

La perdita attesa delle esposizioni in esame è quindi pari alla media ponderata per le probabilità assegnate ai due scenari delle stime dei flussi di cassa recuperabili nei due scenari (workout e vendita).

L'assegnazione delle probabilità ai vari scenari avviene assumendo a riferimento la segmentazione del portafoglio complessivo dei crediti classificati come sofferenza o inadempienza probabile del Gruppo in funzione delle principali caratteristiche che influenzano il valore attribuito dal mercato ai crediti della specie (vintage, ammontare delle esposizioni).

L'assegnazione delle probabilità ai vari cluster è guidata dall'ammontare delle cessioni target approvato di volta in volta dal Consiglio di Amministrazione. In altre parole, le probabilità sono assegnate ai vari cluster in modo tale che la sommatoria dei valori nominali complessivi di ciascun cluster moltiplicato per la relativa probabilità di cessione (di seguito anche "valore atteso di cessione") sia pari al suddetto ammontare di cessioni target approvato dal Consiglio di Amministrazione. Le probabilità assegnate ai vari cluster sono pertanto variabili nel tempo e possono andare da un minimo pari allo 0%, per quelle posizioni che si ritiene di escludere dalla vendita per le loro caratteristiche intrinseche, fino ad un massimo del 90%, assegnato al cluster in cui sono inseriti i crediti che si ritiene più probabile possano essere ceduti (vendite programmate). Anche la composizione dei cluster è variabile nel tempo in funzione dell'andamento dell'appetito del mercato per le varie tipologie di esposizioni e delle conseguenti valutazioni di convenienza effettuate dai competenti organi della Banca.

Per volumi target di cessioni propedeutiche al mantenimento di livelli di NPL Ratio già raggiunti, le operazioni sono considerate di carattere fisiologico, con conseguente applicazione del solo scenario di workout interno nella determinazione delle perdite attese.

Per la determinazione dei flussi di recupero tramite la vendita, la metodologia valutativa utilizzata è fondata su un processo di attualizzazione dei flussi di cassa recuperabili ("discounted cash flows"), che tiene in considerazione i principali parametri che vengono normalmente considerati dai potenziali acquirenti in sede di definizione del prezzo di acquisto opportunamente calibrati al fine di tenere conto delle transazioni comparabili osservate sul mercato. In maggior dettaglio, i fattori considerati nel processo di stima sono: la stima del valore recuperabile in coerenza con il valore stimato nello scenario workout; le spese che l'acquirente dovrà sostenere per recuperare il credito; la stima dei tempi di recupero, fondata su informazioni di mercato (es. tempi medi dei tribunali); i tassi di rendimento attesi dagli acquirenti e fattori specifici di mercato definiti anche in funzione della tipologia dell'operazione di cessione posta in essere.

Si ritiene opportuno precisare che la metodologia in precedenza illustrata non trova applicazione agli eventuali crediti che, alla data di redazione del bilancio, sono già identificati analiticamente come destinati alla vendita, in relazione ai quali ricorrono le condizioni previste dal principio contabile IFRS 5 per la classificazione nel portafoglio delle attività in via di dismissione. La valutazione di tali crediti è effettuata considerando il solo scenario di cessione, a cui è assegnata una probabilità del 100% ed assumendo a riferimento i prezzi di vendita o comunque le informazioni contenute negli accordi perfezionati con le controparti (offerte vincolanti).

3.2 Write-off

Le esposizioni deteriorate per le quali non vi sia possibilità di recupero (sia totale che parziale) vengono assoggettate a cancellazione (write-off) dalle scritture contabili in coerenza con le policy tempo per tempo vigenti, approvate dal Consiglio di Amministrazione di Capogruppo. Tra le strategie individuate per il contenimento dei crediti deteriorati è stato previsto, per le inadempienze probabili, anche un approccio gestionale basato sulle cessioni "single name" con particolare riferimento a quei crediti gestiti in ottica liquidatoria o di rientro totale (gone concern).

Con riferimento agli indicatori utilizzati per valutare le aspettative di recupero, la Capogruppo si è dotata di specifiche policy di valutazione analitica dei crediti deteriorati che prevedono apposite percentuali di rettifica distinguendo la presenza e la tipologia delle garanzie sottostanti (reali o personali), la sottoposizione dei clienti ad una specifica procedura (concordati in bianco; concordati liquidatori; concordati in continuità; crisi da sovraindebitamento; ex art. 67 L.F.; ex art. 182 L.F.).

3.3 Attività finanziarie impaired acquisite o originate

Come indicato dal principio contabile "IFRS 9 – Strumenti finanziari", in alcuni casi, un'attività finanziaria è considerata deteriorata al momento della rilevazione iniziale poiché il rischio di credito è molto elevato e, in caso di acquisto, è acquistata con significativi sconti (rispetto al valore di erogazione iniziale). Nel caso in cui le attività finanziarie in oggetto, sulla base dell'applicazione dei driver di classificazione (ovvero SPPI test e Business model), siano classificate tra le attività valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le stesse sono qualificate come "Purchased or Originated Credit Impaired Asset" (in breve "POCI") e sono assoggettate ad un trattamento peculiare. In particolare, a fronte delle stesse, sin dalla data di rilevazione iniziale e per tutta la loro vita, vengono contabilizzate rettifiche di valore pari all'Expected credit loss (ECL) lifetime. Alla luce di quanto esposto, le attività finanziarie POCI sono inizialmente iscritte tra le attività deteriorate, ferma restando la possibilità di essere spostate successivamente fra i crediti performing, nel qual caso continuerà ad essere rilevata una perdita attesa pari all'ECL lifetime. Un'attività finanziaria "POCI" è pertanto qualificata come tale nei processi segnaletici e di calcolo della perdita attesa (ECL).

4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni

A fronte di difficoltà creditizie del debitore le esposizioni possono essere oggetto di modifiche dei termini contrattuali in senso favorevole al debitore al fine di rendere sostenibile il rimborso delle stesse. A seconda delle caratteristiche soggettive dell'esposizione e delle motivazioni alla base delle difficoltà creditizie del debitore le modifiche possono agire nel breve termine (sospensione temporanea dal pagamento della quota capitale di un finanziamento o proroga di una scadenza) o nel lungo termine (allungamento della durata di un finanziamento, revisione del tasso di interesse) e portano alla classificazione dell'esposizione (sia in bonis che deteriorata) come "forborne". Le esposizioni "forborne" sono soggette a specifiche previsioni in ottica di classificazione, come indicato negli ITS EBA 2013-35 recepite dalle policy creditizie del Gruppo; qualora le misure di concessione vengano applicate a esposizioni in bonis, queste sono tenute in considerazione nell'ambito del processo di assegnazione del rating interno gestionale e rientrano nel novero delle esposizioni in stage 2, qualora non ricorrano i presupposti per una classificazione in stage 3 laddove una ristrutturazione onerosa implichi una riduzione del Net Present Value per la Banca superiore all'1%. Tutte le esposizioni classificate "forborne" sono inserite in specifici processi di monitoraggio da parte delle preposte funzioni aziendali.

Nello specifico, tali funzioni, attraverso il supporto di adeguate procedure informatiche, monitorano l'efficacia delle misure concesse, rilevando miglioramenti o peggioramenti nella situazione finanziaria del cliente successivamente alla concessione. Qualora al termine del periodo di monitoraggio la posizione rispetti tutti i criteri previsti dalla normativa in materia, la stessa non è più considerata fra i crediti "forborne"; viceversa continua a permanere fra le esposizioni "forborne".

È facoltà della rete commerciale procedere, qualora ne ravvisi l'opportunità, ad una revisione delle condizioni applicate alle esposizioni dei clienti anche in assenza di difficoltà finanziarie, nell'ambito delle autonomie tempo per tempo vigenti.

In tal caso l'esposizione non ricade nel novero delle esposizioni "forborne".

Informazioni di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenza, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica

A.1.1 Consolidato prudenziale – Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

Portafogli/stadi di rischio Primo stadio
Secondo stadio
Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Da 1 giorno a
30 giorni
giorni fino a 90
Da oltre 30
giorni
Oltre 90 giorni Da 1 giorno a
30 giorni
giorni fino a 90
Da oltre 30
giorni
Oltre 90 giorni Da 1 giorno a
30 giorni
giorni fino a 90
Da oltre 30
giorni
Oltre 90 giorni Da 1 giorno a
30 giorni
giorni fino a 90
Da oltre 30
giorni
Oltre 90 giorni
1. Attività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
2. Attività finanziarie
valutate al fair value con
impatto sulla redditività
complessiva
3. Attività finanziarie in corso
di dismissione
18.066
-
-
5.502
-
-
10.341
-
-
18.060
-
-
24.379
-
-
3.655
-
-
12.646
-
-
20.789
-
-
89.638
-
-
142
-
-
39
-
-
398
-
-
Totale
31.12.2024
18.066 5.502 10.341 18.060 24.379 3.655 12.646 20.789 89.638 142 39 398
Totale
31.12.2023
11.798 3.989 6.082 20.490 15.509 5.256 11.761 23.311 89.929 4.373 1.080 4.502

A.1.2 Consolidato Prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi (Parte 1)

Rettifiche di valore complessive
Causali/ stadi di rischio Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio
Crediti verso banche e Banche
Centrali a vista
Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
Attività finanziarie in corso di
dismissione
di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Crediti verso banche e Banche
Centrali a vista
Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
Attività finanziarie in corso di
redditività complessiva
dismissione
di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive
Rettifiche complessive iniziali 42 24.284 332 - - 24.658 - 98.730 - - - 98.730
Variazioni in aumento da attività
finanziarie acquisite o originate
26 10.407 49 - - 10.482 - 4.880 - - - 4.880
Cancellazioni diverse dai write-off - (816) - - - (816) - (548) - - - (548)
Rett/riprese di valore nette per rischio di
credito
(35) (6.878) (101) - - (7.014) - 1.534 - - - 1.534
Modifiche contrattuali senza
cancellazioni
- 4 - - - 4 - 6 - - - 6
Cambiamenti della metodologia di
stima
- - - - - - - - - - - -
Write-off non rilevati direttamente a
conto economico
- - - - - - - - - - - -
Altre variazioni - - - - - - - - - - - -
Rettifiche complessive finali 33 27.001 280 - - 27.314 - 104.602 - - - 104.602
Recuperi da incasso su attività finanziarie
oggetto di write-off
- - - - - - - - - - - -
Write-off rilevati direttamente a conto
economico
- - - - - - - - - - - -

A.1.2 Consolidato prudenziale – Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi (Parte 2)

Causali/ stadi Rettifiche di valore complessive Accantonamenti complessivi su
di rischio Attività rientranti nel terzo stadio Attività fin. impaired acquisite o originate impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
Tot.
Crediti verso banche e Banche Centrali a vista Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
Attività finanziarie in corso di dismissione di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
Attività finanziarie in corso di dismissione di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impegni a erogare fondi e garanzie fin. rilasciate impaired
acquisiti/e o originati/
Rettifiche
complessive
iniziali
- 182.534 - - 182.534 - 3.879 - - 3.747 129 534 816 2.747 - 313.898
Variazioni in
aumento da
attività
finanziarie
acquisite o
originate
- 5.754 - - 5.754 - 569 2.936 6.989 - 31.610
Cancellazioni
diverse dai
write-off
- (1.079) - - (1.079) - (32) - - (31) (1) (411) (2.683) (7.922) - (13.491)
Rett/riprese di
valore nette
per rischio di
credito
Modifiche
- 1.936 - - 1.936 - (2.411) - - (1.765) (646) 7 (80) 29 - (5.999)
contrattuali
senza
cancellazioni
Cambiamenti
- (2) - - (2) - - - - - - - - - - 8
della
metodologia di
stima
Write-off non
rilevati
- - - - - - - - - - - - - - - -
direttamente a
conto
economico
- (3.173) - - (3.173) - (10) - - - (10) - - - - (3.183)
Altre variazioni - 3.759 - - - - 464 - - 463 1 - - - - 4.223
Rettifiche
complessive
finali
- 189.729 - - 185.970 - 1.890 - - 2.414 (527) 699 989 1.843 - 327.066
Recuperi da
incasso su
attività
finanziarie
oggetto di
write-off
- 1.098 - - 1.098 - - - - - - - - - - 1.098
Write-off rilevati
direttamente a
conto
economico
- (1.242) - - (1.242) - - - - - - - - - - (1.242)

A.1.3 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)

Esposizione lorda/valore nominale
Trasferimenti tra primo
stadio e secondo stadio
Trasferimenti tra secondo
stadio e terzo
Trasferimenti tra primo
stadio e terzo stadio
Portafogli/stadi di rischio secondo stadio
Da primo a
stadio a primo
Da secondo
stadio
stadio a terzo
Da secondo
stadio
Da terzo stadio a
secondo stadio
Da primo stadio a
terzo stadio
Da terzo stadio a
primo stadio
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
693.803 638.406 57.430 12.233 60.754 5.985
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
- - - - - -
3. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie
rilasciate
96.897 104.035 802 544 10.138 104
Totale 31.12.2024 790.700 742.441 58.232 12.777 70.892 6.089
Totale 31.12.2023 996.753 564.439 75.317 7.407 75.033 3.418

A.1.3a Consolidato prudenziale - Nuovi finanziamenti concessi mediante meccanismi di garanzia pubblica rilasciata a fronte del contesto COVID-19: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi)

Valori lordi
Trasferimenti tra primo
stadio e secondo stadio
Trasferimenti tra secondo
stadio e terzo stadio
Trasferimenti tra primo
stadio e terzo stadio
Portafogli/stadi di rischio a secondo stadio
Da primo stadio
Da secondo stadio
a primo stadio
Da secondo stadio
a terzo stadio
a secondo stadio
Da terzo stadio
Da primo stadio
a terzo stadio
Da terzo stadio
a primo stadio
A. Finanziamenti valutati al costo ammortizzato
Nuovi finanziamenti concessi mediante meccanismi di
garanzia pubblica
110.142 50.541 20.233 1.207 13.760 101
Totale 31.12.2024 110.142 50.541 20.233 1.207 13.760 101
Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti
complessivi
Write-off
parziali
complessi
vi*
Tipologie
esposizioni/valori
Primo stadio Second
o stadio
Terz
o
sta
dio
Impaire
d
acquisit
e o
originat
e
Primo
stadio
Sec
ond
o
stadi
o
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Esposizio
ne Netta
A. ESPOSIZIONI
CREDITIZIE PER
CASSA
A.1 A VISTA 931.692 931.692 - - - 35 35 - - - 931.657 -
a) Deteriorate - - - - - - -
b) Non
deteriorate
931.692 931.692 - X - 35 35 - X - 931.657 -
A.2 ALTRE 978.176 975.645 - - - 794 794 - - - 977.382 -
a) Sofferenze - - - - - - - - - - - -
- di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
- - - - - - - - - - - -
b) Inademp.
probabili
- - - - - - - - - - - -
- di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
c) Esposizioni
- - - - - - - - - - - -
scadute
deteriorate
- di cui:
esposizioni
oggetto di
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
concessioni
d) Esposizioni
scadute non
deteriorate
- X - X - - X - X - - -
- di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
e) Altre
- X - X - - X - X - - -
esposizioni non
deteriorate
- di cui:
978.176 975.645 - X - 794 794 - X - 977.382 -
esposizioni
oggetto di
concessioni
- - - X - - X - - -
TOTALE (A) 1.909.868 1.907.337 829 829 1.909.039 -
B. ESPOSIZIONI
CREDITIZIE FUORI
BILANCIO
- - - -
a) Deteriorate - - - - - - - -
b) Non
deteriorate
421.088 14.411 - X - 1 1 - X - 421.087 -
TOTALE (B) 421.088 14.411 - X - 1 1 - X - 421.087 -
TOTALE (A+B) 2.330.956 1.921.748 830 830 2.330.126 -

Le "esposizioni per cassa" comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate verso banche, qualunque sia il portafoglio di allocazione contabile (valutate al fair value con impatto a conto economico, valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, valutate al costo ammortizzato).

Le "esposizioni fuori bilancio" includono tutte le operazioni finanziarie diverse da quelle per cassa (garanzie rilasciate, impegni, derivati, ecc.) che comportano l'assunzione di rischio creditizio, qualunque sia la finalità delle operazioni (negoziazione, copertura, ecc.).

A.1.5 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti
complessivi
Tipologie esposizioni/valori Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired acquisite
o originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite
o
originate
Esposizione
Netta
Write-off
parziali
complessivi
A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA
a) Sofferenze 151.973 - 151.620 353 115.502 - 115.181 321 36.471 1.242
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 13.700 - 13.636 64 10.114 - 10.053 61 3.586 -
b) Inadempienze probabili 211.505 - 208.146 3.359 73.217 - 71.817 1.400 138.288 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 66.874 - 65.445 1.429 24.194 - 23.587 607 42.680 -
c) Esposizioni scadute deteriorate 19.094 - 19.023 71 2.743 - 2.731 12 16.351 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 1.635 - 1.635 - 320 - 320 - 1.315 -
d) Esposizioni scadute non deteriorate 97.280 48.104 49.174 2 2.803 190 2.613 - 94.477 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 3.933 - 3.933 - 471 - 471 - 3.462 -
e) Altre esposizioni non deteriorate 15.331.980 13.570.878 1.757.090 3.739 128.990 26.844 101.989 157 15.202.990 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 65.301 - 64.762 539 8.265 - 8.214 51 57.036 -
TOTALE (A) 15.811.832 13.618.982 1.806.264 378.789 7.524 323.255 27.034 104.602 189.729 1.890 15.488.577 1.242
B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI BILANCIO
a) Deteriorate 24.948 - 24.948 - 1.917 - 1.917 - 23.031 -
b) Non deteriorate 4.984.686 3.644.060 130.027 - 1.614 625 989 - 4.983.072 -
TOTALE (B) 5.009.634 3.644.060 130.027 24.948 - 3.531 625 989 1.917 - 5.006.103 -
TOTALE (A+B) 20.821.466 17.263.042 1.936.291 403.737 7.524 326.786 27.659 105.591 191.646 1.890 20.494.680 1.242

Le "esposizioni per cassa" comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate verso clientela, qualunque sia il portafoglio di allocazione contabile (valutate al fair value con impatto a conto economico, valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, valutate al costo ammortizzato). Le "esposizioni fuori bilancio" includono tutte le operazioni finanziarie diverse da quelle per cassa (garanzie rilasciate, impegni, derivati, ecc.) che comportano l'assunzione di un rischio creditizio, qualunque sia la finalità delle operazioni (negoziazione, copertura, ecc.).

A.1.5a Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: nuovi finanziamenti concessi mediante meccanismi di garanzia pubblica rilasciata a fronte del contesto COVID-19 - valori lordi e netti

Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Esposizione
netta
A. FINANZIAMENTI IN SOFFERENZA
Nuovi finanziamenti concessi
mediante meccanismi di garanzia
pubblica
B. FINANZIAMENTI IN INADEMPIENZE
PROBABILI
13.279 - - 13.245 34 5.187 - - 5.176 11 8.092
Nuovi finanziamenti concessi
mediante meccanismi di garanzia
pubblica
49.788 - - 49.579 209 10.778 - - 10.670 108 39.010
C. FINANZIAMENTI SCADUTI
DETERIORATI
Nuovi finanziamenti concessi
mediante meccanismi di garanzia
pubblica
2.503 - - 2.470 33 433 - - 427 6 2.070
D. FINANZIAMENTI NON DETERIORATI
Nuovi finanziamenti concessi
mediante meccanismi di garanzia
pubblica
4.497 742 3.755 - - 126 1 125 - - 4.371
E. ALTRI FINANZIAMENTI NON
DETERIORATI
Nuovi finanziamenti concessi
mediante meccanismi di garanzia
pubblica
1.001.445 718.103 282.976 - 366 10.581 802 9.770 - 9 990.864
TOTALE (A+B+C+D+E) 1.071.512 718.845 286.731 65.294 642 27.105 803 9.895 16.273 134 1.044.407

A.1.6 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Non presenti alle date di riferimento

A.1.6bis Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

Non presenti alle date di riferimento.

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 156.896 214.606 15.091
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -
B. Variazioni in aumento 59.717 184.424 30.003
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate 297 126.800 20.074
B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate - 1.530 38
B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 58.859 10.626 1.335
B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni - 2 -
B.5 altre variazioni in aumento 561 45.466 8.556
C. Variazioni in diminuzione 64.640 187.525 26.000
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate 329 21.542 6.934
C.2 write-off 1.749 120 1
C.3 incassi 27.773 71.369 7.797
C.4 realizzi per cessioni 12.781 20.448 -
C.5 perdite da cessione 21.854 14.011 -
C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 74 59.898 10.848
C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni - 2 -
C.8 altre variazioni in diminuzione 80 135 420
D. Esposizione lorda finale 151.973 211.505 19.094
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - 640 1.147

A.1.7bis Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

Causali/Qualità Esposizioni oggetto di
concessioni: deteriorate
Esposizioni oggetto di concessioni:
non deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 92.309 78.545
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -
B. Variazioni in aumento 92.607 58.413
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non
oggetto di concessioni
2.092 38.073
B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate
oggetto di concessioni
14.094
B.3 ingressi da esposizioni oggetto di
concessioni deteriorate
13.013
B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non
oggetto di concessione
61.732
B.5 altre variazioni in aumento 14.689 7.327
C. Variazioni in diminuzione 102.707 67.724
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate
non oggetto di concessioni
40.939
C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate
oggetto di concessioni
13.259
C.3 uscite verso esposizioni oggetto di
concessioni deteriorate
14.094
C.4 write-off 833 -
C.5 incassi 8.302 10.405
C.6 realizzi per cessioni 5.952 7
C.7 perdite da cessione 6.606 -
C.8 altre variazioni in diminuzione 67.755 2.279
D. Esposizione lorda finale 82.209 69.234
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -

A.1.9 Consolidato Prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni scadute
deteriorate
Causali/Categorie Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
A. Rettifiche complessive iniziali 109.007 8.624 74.884 26.017 2.390 639
- di cui: esposizioni cedute non
cancellate
- - - - - -
B. Variazioni in aumento 46.006 10.212 47.771 12.993 3.003 352
B.1 rettifiche di valore da attività
finanziarie impaired acquisite o
originate
- X - X - X
B.2 altre rettifiche di valore 32.620 1.941 37.267 11.988 2.206 128
B.3 perdite da cessione 3.621 1.054 6.737 476 - -
B.4 trasferimenti da altre categorie di
esposizioni deteriorate
9.346 6.844 1.152 517 356 224
B.5 modifiche contrattuali senza
cancellazioni
- - - - - -
B.6 altre variazioni in aumento 419 373 2.615 12 441 -
C. Variazioni in diminuzione 39.511 8.722 49.438 14.816 2.650 671
C.1 riprese di valore da valutazione 1.297 1.655 11.954 5.993 1.049 109
C.2 riprese di valore da incasso 9.569 2.993 6.092 1.101 204 15
C.3 utili da cessione 1.393 688 1.031 150 - -
C.4 write-off 1.749 833 120 - 1 -
C.5 trasferimenti ad altre categorie di
esposizioni deteriorate
28 - 9.493 7.069 1.274 544
C.6 modifiche contrattuali senza
cancellazioni
- - - - - -
C.7 altre variazioni in diminuzione 25.475 2.553 20.748 503 122 3
D. Rettifiche complessive finali 115.502 10.114 73.217 24.194 2.743 320
- di cui: esposizioni cedute non
cancellate
- - 210 14 49 -

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)

Classi di rating esterni Senza
Esposizioni Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe
5
Classe
6
rating Totale
A. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
89.883 425.493 3.497.224 653.457 112.870 29.281 10.991.321 15.799.529
- Primo stadio 82.198 410.709 3.429.295 546.911 59.220 7.920 9.112.007 13.648.260
- Secondo stadio 7.685 14.784 67.680 105.688 47.099 21.361 1.516.224 1.780.521
- Terzo stadio - - 27 858 6.551 - 355.788 363.224
- Impaired acquisite o originate - - 222 - - - 7.302 7.524
B. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
redditività complessiva
4.887 - 686.466 16.823 - - 278.957 987.133
- Primo stadio 4.887 - 686.466 16.823 - - 278.957 987.133
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
- Impaired acquisite o originate - - - - - - - -
C. Attività finanziarie in corso di
dismissione
- - - - - - - -
- Primo stadio - - - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
- Impaired acquisite o originate - - - - - - - -
Totale (A+B+C) 94.770 425.493 4.183.690 670.280 112.870 29.281 11.270.278 16.786.662
D. Impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
63.948 289.088 365.903 173.773 28.053 16.308 2.869.523 3.806.596
- Primo stadio 57.526 284.102 350.070 168.078 22.550 15.158 2.754.303 3.651.787
- Secondo stadio 6.422 4.986 15.833 4.695 5.503 1.150 91.438 130.027
- Terzo stadio - - - 1.000 - - 23.782 24.782
- Impaired acquisite o originate - - - - - - - -
Totale (D) 63.948 289.088 365.903 173.773 28.053 16.308 2.869.523 3.806.596
Totale (A+B+C+D) 158.718 714.581 4.549.593 844.053 140.923 45.589 14.139.801 20.593.258

L'attribuzione di rating esterni si riferisce alle posizioni del portafoglio titoli di proprietà del Gruppo e alle posizioni di finanziamento per le quali l'ECAI (External Credit Assessment Institution) Cerved ha attribuito un rating sul rischio di credito.

Di seguito, si fornisce una tabella di raccordo tra le classi di rating indicate nella tabella A.2.1 e quelle fornite dalle ECAI Moody's e Mode Finance, le agenzie a cui fa riferimento il Gruppo per la determinazione dei rating esterni.

Classi di merito di credito Rating Moody's Mode finance
1 da Aaa a Aa3 da EA1 a EA2-
2 da A1 a A3 da EA3+ a EA3-
3 da Baa1 a Baa3 da EB1+ a EB1-
4 da Ba1 a Ba3 da EB2+ a EB2-
5 da B1 a B3 da EB3+ a EB3-
6 Caa1 e inferiori EC1+ e inferiori

A.2.2 Consolidato prudenziale – Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating interni

Consolidato prudenziale – Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating interni (valori lordi)

Il Gruppo non utilizza modelli di rating interno per la determinazione dei requisiti patrimoniali.

Il Gruppo utilizza, a fini gestionali, un modello di rating orientato alla valutazione della clientela Privati Consumatori e alla clientela Imprese (Imprese Retail, Corporate e Finanziarie e Istituzionali)

Nella tabella seguente, per le esposizioni in bonis appartenenti ai segmenti di esposizione di cui sopra, si riporta l'incidenza di ogni classe di rating rispetto al totale delle esposizioni.

Classi di rating interni
Esposizioni da 1 a 4 da 5 a 6 da 7 a 10 Finanziarie e
Istituzionali
Totale
Esposizioni per cassa 62,12% 31,19% 4,27% 2,41% 100%
Esposizioni fuori bilancio 68,56% 10,53% 2,69% 18,22% 100%

A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

Non presenti alla data di riferimento.

A.3.2 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

Garanzie reali Garanzie personali
(1) (2) Totale
Derivati su crediti Crediti di firma
Esposizione lorda
Esposizione netta
mobili - Ipoteche
mobili - leasing
finanziario
CLN Altri derivati ministrazioni Altri soggetti
m
I
m
I
Titoli Altre garanzie reali Controparti
centrali
Banche finanziarie
società
Altre
soggetti
Altri
pubbliche
m
A
Banche Altre società finanziarie (1)+(2)
1. Esposizioni creditizie
per cassa garantite:
7.981.707 7.739.938 4.744.281 50.357 246.563 157.798 - - - - - 1.465.567 - 22.814 813.599 7.500.979
1.1. totalmente
garantite
6.805.461 6.598.516 4.742.269 50.357 226.831 155.601 - - - - - 666.164 - 21.142 727.579 6.589.943
- di cui deteriorate 234.912 122.529 66.963 4.269 3.738 1.315 - - - - - 33.559 - 139 12.528 122.511
1.2. parzialmente
garantite
1.176.246 1.141.422 2.012 - 19.732 2.197 - - - - - 799.403 - 1.672 86.020 911.036
- di cui deteriorate 64.372 41.155 - - 304 432 - - - - - 34.973 - - 317 36.026
2. Esposizioni creditizie
"fuori bilancio"
garantite:
825.556 824.571 1.865 - 83.445 40.206 - - - - - 4.720 665 24.326 624.115 779.342
2.1. totalmente
garantite
696.741 695.916 1.865 - 68.461 35.925 - - - - - 2.930 - 14.609 572.114 695.904
- di cui deteriorate 3.390 3.218 10 - 70 196 - - - - - 17 - - 2.926 3.219
2.2. parzialmente
garantite
128.815 128.655 - - 14.984 4.281 - - - - - 1.790 665 9.717 52.001 83.438
- di cui deteriorate 1.890 1.887 - - 31 133 - - - - - 44 - - 1.583 1.791

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(Parte 1)

Amministrazioni Pubbliche Società Finanziarie Società Finanziarie (di cui imprese di
assicurazione)
Esposizioni/Controparti Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per
cassa
A.1 Sofferenze - - 117 10.606 - -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
- - 1 15 - -
A.2 Inadempienze probabili - - 28 76 - -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
- - - - - -
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
1.523 317 - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
- - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 3.495.741 1.378 512.979 9.612 10.259 95
- di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
- - 77 16 - -
Totale A 3.497.264 1.695 513.124 20.294 10.259 95
B. Esposizioni creditizie fuori
bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate
- - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 213.723 - 175.657 164 - -
Totale B 213.723 - 175.657 164 - -
Totale (A+B) 3.710.987
31.12.2024
1.695 688.781 20.458 10.259 95
Totale (A+B) 31.12.2023
3.135.347
1.591 753.596 20.721 8.949 57

B.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(Parte 2)

Società non finanziarie Famiglie
Esposizioni/Controparti Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 30.163 92.845 6.191 12.051
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 2.422 8.703 1.161 1.396
A.2 Inadempienze probabili 88.015 51.516 50.245 21.625
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 26.142 16.316 16.539 7.878
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 4.104 898 10.724 1.528
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 854 211 462 109
A.4 Esposizioni non deteriorate 5.152.500 79.101 6.136.247 41.512
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 36.802 6.156 23.620 2.564
Totale A 5.274.782 224.360 6.203.407 76.716
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate 22.398 1.831 633 12
B.2 Esposizioni non deteriorate 3.172.065 1.165 225.542 285
Totale B 3.194.463 2.996 226.175 297
Totale (A+B) 31.12.2024 8.469.245 227.356 6.429.582 77.013
Totale (A+B) 31.12.2023 8.741.023 214.778 5.850.567 75.223

B.2 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(Parte 1)

Italia Altri paesi europei America
Esposizioni/Aree geografiche Esposizioni
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizioni
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizioni
netta
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 36.471 -115.499 - -4 -
A.2 Inadempienze probabili 137.442 -72.568 846 -649 -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 16.319 -2.738 32 -5 1
A.4 Esposizioni non deteriorate 14.996.318 -131.602 288.172 -171 7.779
Totale (A) 15.186.550 -322.407 289.050 -829 7.780
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate 22.997 -1.843 34 - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 3.769.134 -1.614 17.149 - 704
Totale (B) 3.792.131 -3.457 17.183 - 704
Totale (A+B) 31.12.2024 18.978.681 -325.864 306.233 -829 8.484
Totale (A+B) 31.12.2023 18.227.826 -311.145 248.460 -1.169 2.221

B.2 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela

(Parte 2)

America Asia Resto del mondo
Esposizioni/Aree geografiche Rettifiche valore
complessive
Esposizioni
netta
Rettifiche valore
complessive
Esposizioni
netta
Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - -
1
A.2 Inadempienze probabili - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate - 7 1.092 - 3 4.105 -
8
Totale (A) -7 1.092 -3 4.105 -9
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate - - - - -
Totale (B) - - - - -
Totale (A+B) 31.12.2024 -7 1.092 -3 4.105 -9
Totale (A+B) 31.12.2023 - 437 - 1.589 -1

B.3 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche (Parte 1)

Italia Altri paesi europei America
Esposizioni/Aree geografiche Esposizioni netta Rettifiche valore
complessive
Esposizioni netta Rettifiche valore
complessive
Esposizioni netta
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 1.762.484 (705) 144.787 (119) 606
Totale (A) 1.762.484 (705) 144.787 (119) 606
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate
B.2 Esposizioni non deteriorate 13.626 (1) 724
Totale (B) 13.626 (1) 724
Totale (A+B) 31.12.2024 1.776.110 (706) 145.511 (119) 606
Totale (A+B) 31.12.2023 2.359.423 (1.399) 127.486 (162) 210

B.3 Consolidato prudenziale - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche

(Parte 2)

America Asia Resto del mondo
Esposizioni/Aree geografiche Rettifiche valore
complessive
Esposizioni netta Rettifiche valore
complessive
Esposizioni netta Rettifiche valore
complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate - 985 (1) 177 (3)
Totale (A) - 985 (1) 177 (3)
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate - 2.860 - 100 -
Totale (B) - 2.860 - 100 -
Totale (A+B) 31.12.2024 - 3.845 (1) 277 (3)
Totale (A+B) 31.12.2023 - 4.094 - 126 -

B.4 Grandi esposizioni

Con riferimento alla normativa di vigilanza vigente è stata rilevata la seguente situazione al 31 dicembre 2024:

Descrizione Ammontare
(valore di
bilancio)
Ammontare
(valore
ponderato)
Numero
Grandi esposizioni 8.098.382 293.274 6

Le posizioni rilevate sono riconducibili a:

  • attività fiscali della banca e titoli governativi italiani,
  • partecipazione al capitale della Banca d'Italia,
  • garanzie prestate dal Fondo di garanzia L.23.12.1996 N.662,
  • operatività in pronti contro termine con Cassa di Compensazione e Garanzia.
  • esposizioni con Credite Agricole per liquidità depositata nell'ambito dell'operazione di covered bond, per titoli di debito inclusi nel portafoglio di proprietà e per long term repo,
  • garanzie prestate da SACE.

C. Operazioni di cartolarizzazione

Informazioni di natura qualitativa

Operazione GACS "2Worlds s.r.l." realizzata da Banco Desio quale originator

Nel corso del 2018 è stata realizzata un'operazione di cartolarizzazione con ricorso alla procedura per il rilascio da parte dello Stato italiano della garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze sui titoli senior ai sensi del D.L. 18/2016 ("GACS") finalizzata al deconsolidamento di crediti del Gruppo Banco Desio per un controvalore lordo di Euro 1,0 miliardi (l'"Operazione").

L'Operazione è stata strutturata al fine di realizzare il trasferimento significativo del rischio di credito associato ai crediti cartolarizzati ("SRT") ai sensi degli artt. 243 e ss. del Regolamento (UE) n. 575/2013; il portafoglio sofferenze di riferimento, ceduto il 12 giugno 2018 alla società veicolo "2Worlds s.r.l." ("SPV" o "Veicolo") appositamente costituita, è composto da contratti di finanziamento ipotecari o chirografari erogati da Banco di Desio e della Brianza e da Banca Popolare di Spoleto in favore della clientela "secured", ovvero con rapporti garantiti da ipoteche, ed "unsecured", ovvero con rapporti privi di garanzie reali.

In data 25 giugno 2018 la SPV ha quindi emesso le seguenti classi di titoli ABS (Asset-Backed Securities):

  • titoli senior pari a Euro 288,5 milioni, corrispondenti al 28,8% del Gross Book Value (GBV) alla data di individuazione dei crediti del 31 dicembre 2020, a cui è stato attribuito il rating "BBB Low" e "BBB" rispettivamente da parte di DBRS Ratings Ltd e Scope Ratings GmbH;
  • titoli mezzanine pari a Euro 30,2 milioni a cui è stato attribuito il rating "B Low" e "B" rispettivamente da parte di DBRS Ratings Ltd e Scope Ratings GmbH;
  • titoli junior pari a Euro 9,0 milioni, privi di rating.

In data 11 luglio 2018, il Gruppo Banco Desio ha accettato l'accordo definitivo vincolante per la cessione del 95% dei titoli mezzanine e junior, che si è perfezionata in data 23 luglio 2018 mediante il regolamento della transazione stessa e quindi il deconsolidamento delle sofferenze cedute.

In data 3 ottobre 2018 il Gruppo Banco Desio ha ricevuto formale comunicazione che il Ministro dell'economia e delle finanze, con provvedimento del 5 settembre 2018, ha concesso la garanzia dello Stato sui titoli senior emessi dal Veicolo con efficacia sin dalla data di adozione del suddetto provvedimento in quanto risultavano già verificate le condizioni previste dal D.L. 18/2016.

Si segnala che nel corso del mese di dicembre 2023 il Banco Desio ha riacquistato sofferenze incluse nel portafoglio ceduto nel 2018 alla società veicolo di cartolarizzazione "2Worlds srl", oggetto di richiesta di indennizzo, per un GBV pari a 22,4 milioni di euro. Il prezzo di riacquisto è stato pattuito in 8 milioni di euro (pari al prezzo originario, aumentato degli interessi e al netto di eventuali incassi dalla cut-off alla data di riacquisto). I crediti sono stati trattati come previsto dal principio IFRS9 come POCI (purchased or originated credit impaired) ed iscritti ad un fair value di Euro 4,6 mln determinato coerentemente con le policy di valutazione della Banca).

Operazione Lumen realizzata da Banco Desio mediante investimento in ABS

Nel 2020 il Banco ha sottoscritto un titolo (Asset-Backed Security o "ABS") per Euro 50 milioni, emesso da Lumen SPV S.r.l. (società veicolo o "SPV"), avente come attività sottostante finanziamenti a medio lungo termine concessi da Credimi S.p.A. ("Originator") a PMI e assistiti da garanzia del Medio Credito Centrale (MCC) come previsto dal DL 23 dell'8 aprile 2020 (cd DL Liquidità). Nel corso del 2021 è stata sottoscritta un'altra emissione di Lumen con sottostanti finanziamenti della stessa tipologia per ulteriori Euro 50 milioni.

Gli obiettivi dell'iniziativa sono:

    1. ottenere un rendimento atteso coerente con il profilo di rischio dell'operazione con sottostante finanziamenti garantiti da Medio Credito Centrale;
    1. aumentare la clientela con un target in linea con le politiche commerciali e creditizie (geografia, dimensione aziende e perdita attesa del portafoglio);
    1. avviare un'operatività su canali fintech (portale co-branded) che consenta alla clientela una user experience completamente on-line, semplice e veloce.

Operazione Viveracqua realizzata da Banco Desio mediante investimento in ABS

Nel corso dell'esercizio 2020 la Banca ha inoltre effettuato, in un'ottica di diversificazione del proprio portafoglio titoli e alla ricerca di un rendimento interessante, un investimento di Euro 5 milioni in note senior emesse dalla società veicolo Viveracqua con scadenza 2034 aventi come sottostante nr. 6 emissioni obbligazionarie di società operanti nel comparto idrico.

Operazioni di investimento di Banco Desio in tranche senior di terzi

Sempre in un'ottica di diversificazione del proprio portafoglio titoli nel corso del 2021 sono stati effettuati investimenti in tranche senior di cartolarizzazioni di terzi come di seguito:

  • impegno iniziale di Euro 30 milioni riferiti ad un'emissione senior semplice trasparente standardizzata ("STS") di Kripton SPV con sottostante finanziamenti a PMI garantiti da Medio Credito Centrale: alla data del 31 dicembre 2024 risulta terminata la fase di ramp-up e l'investimento risulta essere pari a Euro 9,9 milioni circa;
  • impegno iniziale di Euro Euro 15 milioni riferiti ad un'emissione senior del veicolo P2P Lendit con sottostanti finanziamenti a privati di credito al consumo: alla data del 31 dicembre 2024 risulta terminata la fase di ramp-up e l'investimento risulta essere pari a Euro 3,8 milioni circa.

Operazione GACS "Cassa Centrale Banca (Buonconsiglio 4)" multioriginator (tra cui Banco Desio)

Nel mese di dicembre 2021 il Banco Desio ha altresì preso parte ad un'operazione multi-originator di cartolarizzazione di sofferenze con garanzia di Stato GACS svolta dal team di Cassa Centrale Banca (Buonconsiglio 4). In particolare, in data 15 dicembre il Banco ha perfezionato la cessione pro-soluto sotto forma di cartolarizzazione, effettuata ai sensi della Legge 130/1999 (l'"Operazione"), di un portafoglio di

posizioni a sofferenza ("NPLs") con un valore complessivo lordo ("GBV") pari ad Euro 22,9 milioni, in favore della Società Veicolo "Buonconsiglio 4 S.r.l." ("SPV" o "Veicolo").

Al fine di adempiere all'obbligo di retention di cui (i) all'art. 405, par. 1, del Regolamento EU 575/2013 ("CRR"), (ii) all'art. 51, par. 1, del Regolamento Delegato (UE) 231/2013 ("Regolamento AIMFD") e (iii) all'art. 254 del Regolamento Delegato (UE) 35/2015 ("Regolamento Solvency II"), il Gruppo ha deciso di mantenere un interesse economico netto del valore nominale di ciascuna tranche Junior (circa 7%) e Mezzanine (circa 6%) trasferita a investitori terzi, oltre a mantenere il 100% della tranche Senior, ai sensi dell'art. 405, par. 1, lett. (a), del CRR. Il corrispettivo della cessione, pari ad Euro 4,59 milioni (al lordo degli incassi pari ad Euro 90 mila relativi al periodo 1 agosto 2021 – 1 dicembre 2021, come previsto dal Decreto GACS del 3 agosto 2016, art. 2, comma 1, lett. a), è stato riconosciuto mediante la sottoscrizione da parte di BDB di titoli ABS ("Notes") emessi dall'SPV il 14 dicembre 2021, a fronte degli NPLs acquistati pro-quota da ciascuna banca cedente. In data 15 dicembre 2021 il Banco di Desio e della Brianza ha sottoscritto l'accordo definitivo vincolante per la cessione da parte delle banche Originator di circa il 94% dei titoli Mezzanine e 93% dei titoli Junior formulato da un investitore istituzionale terzo per un corrispettivo proquota di Euro 202.322, incassandone il corrispettivo nella data prevista per il regolamento della transazione dei titoli, ovvero il 17 dicembre 2021.

Operazione Desio SME

In data 12 febbraio 2024 ("data di efficacia giuridica") è stata perfezionata la cessione a titolo oneroso, in blocco e "pro soluto" di un portafoglio di crediti derivanti da finanziamenti a PMI italiane ipotecari, chirografari e, in parte, garantiti da Medio Credito Centrale, erogati da Banco di Desio e della Brianza S.p.A. (o dall'incorporata Banca Popolare di Spoleto S.p.A.) alla società veicolo di cartolarizzazione appositamente costituita, Desio SME SPV Srl, con sede in Italia ed avente come socio unico la Stichting Rugiada. Il valore del portafoglio crediti oggetto di cessione nell'operazione è pari ad euro 540 milioni di euro in termini di gross book value.

Nell'ambito dell'Operazione la Banca è stata incaricata da Desio SME SPV Srl di svolgere, nel ruolo di Servicer, le attività di riscossione dei crediti ceduti e servizi di cassa e pagamento ai sensi dell'art. 2, commi 3, 6 e 6-bis della Legge 130.

L'iniziativa rientra nel contesto di un'operazione di cartolarizzazione di crediti in bonis (senza "derecognition") finalizzata a conseguire il miglioramento della gestione della liquidità, attraverso l'ottimizzazione della gestione del portafoglio e la diversificazione delle fonti di finanziamento.

Operazione Coppedè 2

Si segnala che la controllata Fides nell'anno 2023 ha perfezionato la cessione a titolo oneroso e pro soluto di un portafoglio di crediti pecuniari derivanti da finanziamenti alla clientela rimborsabili mediante delegazione di pagamento e/o cessione del quinto dello stipendio e/o della pensione (il "Portafoglio" ed i "Crediti") dalla Fides S.p.A. ("Originator") alla società veicolo di cartolarizzazione appositamente costituita, Coppedé SPV srl ("SPV"), con sede in Italia ed avente come socio unico la Stichting Lapislazzuli.

La cartolarizzazione è stata strutturata nel rispetto dei requisiti di "semplicità, trasparenza e standardizzazione" (STS) previsti dal Regolamento (UE) 2017/2402.

L'operazione è strutturata con l'obiettivo di conseguire il miglioramento della gestione della liquidità, incentrato sulla ottimizzazione della gestione del portafoglio crediti e la diversificazione delle fonti di finanziamento, la riduzione del loro costo e l'alimentazione delle scadenze naturali dell'attivo con quelle del passivo ed ha consentito di disporre di liquidità necessaria per la propria operatività.

L'Operazione - oggetto di private placement - è stata perfezionata mediante l'emissione di titoli "partly paid" e ha previsto un periodo di ramp-up pari a 12 mesi, nel corso del quale, nell'anno 2024 sono stati ceduti ulteriori portafogli di crediti, con definiti criteri di eleggibilità, derivanti da finanziamenti della medesima natura originati da Fides.

Il portafoglio iniziale dell'operazione ha valore nominale di Euro 267.349.509 (Outstanding Principal) e trattasi tutti di crediti performing con un corrispettivo di cessione comprensivo del rateo interessi pari ad euro 267.668.072.

Nel corso del periodo di ramp-up sono stati ceduti ulteriori euro 135.553.917 di crediti per cui l'importo della notes al 31dicembre 2024 risulta così composto:

  • Nota Senior: euro 296.955.612;
  • Nota Junior: euro 59.984.039.

La nota Senior è stata sottoscritta interamente da Investitori professionali e l'importo è stato integralmente incassato dalla Società. Il controvalore della nota Senior è rappresentato nella Voce 10 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato. I corrispondenti interessi passivi sono rappresentati a conto economico nella Voce 20 Interessi passivi e oneri assimilati.

La nota Junior è stata integralmente sottoscritta dalla Società. Fides, quindi, ottempera agli obblighi di retention di cui all'art. 6 del Regolamento (UE) 2017/2402 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2017 attraverso l'opzione di cui al paragrafo 3 (d) (c.d. first loss) avendo sottoscritto integralmente il titolo Junior da cui consegue il permanere in capo all'Originator di tutti i rischi e benefici degli stessi crediti ceduti. La Società avendo mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici relativi alle attività cedute, mantiene in bilancio detti crediti per il loro intero ammontare, applicando il trattamento contabile previsto dall'IFRS9 per la categoria di strumenti finanziari a cui questi appartengono. Almeno fino a quando parte dei titoli junior non saranno eventualmente collocati sul mercato, le suddette operazioni di cessione e acquisto, da considerarsi congiuntamente in virtù del principio della prevalenza della sostanza sulla forma, configurano una semplice trasformazione dei crediti in valori mobiliari (titoli), senza che vi sia alcun effetto economico sostanziale.

Nell'ambito dell'Operazione Fides ricopre il ruolo di Servicer svolgendo le attività di riscossione dei crediti ceduti e servizi di cassa e pagamento ai sensi dell'art. 2, commi 3, 6 e 6-bis della Legge 130.

Si riepilogano nella tabella che segue le informazioni relative alle Notes dell'operazione Coppedè 2023 riferite al 31 dicembre 2024:

ISIN Descrizione Operazione Piazza
Quotazione
Tasso/Spread Rating Data Chiusura Valore
nominale
emesso*
Valore residuo
a fine
esercizio*
IT0005568925 Classe A -
Senior
Coppedè
2023
n.q Euribor 3M/ 1 Not rated November 2044 300.000 296.956
IT0005568933 Classe J -
Junior
Coppedè
2023
n.q 2 Not rated November 2044 60.770 59.984
Totale 360.770 356.940

*(importi in migliaia di euro)

Da ultimo si precisa che l'informativa relativa alle operazioni cosiddette di "auto-cartolarizzazione" è contenuta nella Parte E - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale - 1.4 Rischio di liquidità. Trattasi, infatti, di operazioni in cui il Gruppo ha sottoscritto integralmente i titoli emessi dal veicolo, con l'obiettivo di utilizzarli per l'ottenimento di liquidità, attraverso operazioni di politica monetaria con l'Eurosistema o mediante operazioni di pronti contro termine con controparti di mercato.

Operazione Fauno

Nel corso del 2024 la controllata Fides S.p.A. ha perfezionata la cessione a titolo oneroso e pro soluto di un portafoglio di crediti pecuniari derivanti da Prestiti personali (il "Portafoglio" ed i "Crediti") dalla Fides S.p.A. ("Originator") alla società veicolo di cartolarizzazione appositamente costituita, Fauno SPV srl ("SPV"), con sede in Italia ed avente come socio unico la M&G Trustee Company Limited.

La cartolarizzazione è stata strutturata nel rispetto dei requisiti di "semplicità, trasparenza e standardizzazione" (STS) previsti dal Regolamento (UE) 2017/2402.

L'operazione è strutturata con l'obiettivo di ottimizzare la gestione della liquidità, e al contempo di diversificare le fonti di finanziamento per consentire alla Società di finanziare la propria operatività.

L'operazione - oggetto di private placement - è stata perfezionata mediante l'emissione di titoli "fully paid". L'importo dei titoli alla issue date del 12 dicembre 2024 è pari a:

  • Classe A Senior Euro 215.000.000 (Issue price: 100%)
  • Classe J Junior Euro 39.700.000 (Issue price: 100%)

Il portafoglio iniziale dell'operazione ha valore nominale di euro 249.657.089,25 (Outstanding Principal) e trattasi tutti di crediti performino con un corrispettivo di cessione comprensivo del rateo interessi e delle spese incasso rata a scadere pari ad euro 252.049.127,20.

La nota Senior è stata sottoscritta da Investitori istituzionali e l'importo è stato integralmente incassato dalla Società. Il controvalore della nota Senior è rappresentato nella Voce 10 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti; i correlati interessi passivi sono rappresentati a conto economico nella Voce 20 Interessi passivi e oneri assimilati.

La nota Junior è stata integralmente sottoscritta dalla Società. Fides, quindi, ottempera agli obblighi di retention di cui all'art. 6 del Regolamento (UE) 2017/2402 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 dicembre 2017 attraverso l'opzione di cui al paragrafo 3 (d) (c.d. first loss) avendo sottoscritto integralmente il titolo Junior da cui consegue il permanere in capo all'Originator di tutti i rischi e benefici degli stessi crediti ceduti. La Società avendo mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici relativi alle attività cedute, mantiene in bilancio detti crediti per il loro intero ammontare, applicando il trattamento contabile previsto dall'IFRS9 per la categoria di strumenti finanziari a cui questi appartengono. Almeno fino a quando parte dei titoli junior non saranno eventualmente collocati sul mercato, le suddette operazioni di cessione e acquisto, da considerarsi congiuntamente in virtù del principio della prevalenza della sostanza sulla forma, configurano una semplice trasformazione dei crediti in valori mobiliari (titoli), senza che vi sia alcun effetto economico sostanziale.

Nell'ambito dell'operazione, Fides ricopre il ruolo di Servicer svolgendo le attività di riscossione dei crediti ceduti e servizi di cassa e pagamento ai sensi dell'art. 2, commi 3, 6 e 6-bis della Legge 130.

Gli incassi gestiti nel 2024 ammontano complessivamente ad euro 11.052 migliaia di euro.

ISIN Descrizione Operazione Piazza
Quotazione
Tasso/Spread Rating Data Chiusura Valore
nominale
emesso*
Valore residuo
a fine
esercizio*
IT0005624587 Classe A -
Senior
Fauno n.q Euribor 3M/ 0,80 Not rated December 2036 215.000 215.000
IT0005624595 Classe J -
Junior
Fauno n.q 2 Not rated December 2036 39.700 39.700
Totale 254.700 254.700

Si riepilogano nella tabella che segue le informazioni relative alle Notes dell'operazione Fauno riferite al 31 dicembre 2024:

*(importi in migliaia di euro)

Operazione Rainbow

Nel corso del mese di dicembre 2021 Dynamica Retail ha avviato l'operazione di cartolarizzazione tramite il veicolo Rainbow SPV, con struttura partly paid, nella quale Dynamica Retail S.p.A. ha assunto la qualifica di originator, di servicer - anche ai sensi dell'art.2 co.3 L130/1999 – e di sottoscrittore della intera tranche junior dei titoli ABS emessi dal veicolo. In aggiunta a tutta la classe junior, Dynamica Retail S.p.A. ha acquisito una porzione dei titoli mezzanine e senior pari circa al 5% di ciascuna serie conformemente alla prescrizione dell'art.6 Reg UE 2017/2402 al fine di mantenere nell'operazione un interesse economico

netto rilevante. La cessione del portafoglio iniziale ha avuto luogo il 7 dicembre 2021 e l'emissione dei titoli è stata il successivo 21 dicembre. Il periodo di ramp-up relativo all'operazione Rainbow (come previsto nell'amendment agreement stipulato a gennaio 2023) si è concluso ad aprile 2023.

In particolare, nel mese di dicembre 2021 sono state emesse 3 classi di titoli:

  • Class A Asset Backed Floating Rate Notes due December 2038: Euro 46.800.000
  • Class B Asset Backed Floating Rate Notes due December 2038: Euro 3.850.000
  • Class C Asset Backed Fixed Rate Variable Return Notes due December 2038: Euro 6.229.000

Successivamente, nel mese di maggio 2022, il valore nominale dei titoli è stato aumentato nel modo seguente:

  • Class A Asset Backed Floating Rate Notes due December 2038: Euro 93.500.000
  • Class B Asset Backed Floating Rate Notes due December 2038: Euro 7.700.000
  • Class C Asset Backed Fixed Rate Variable Return Notes due December 2038: Euro 12.120.000

Nell'ottica di vendere le pratiche e smobilizzare pertanto i crediti originati, nel corso del 2022 e del 2023 Dynamica ha stipulato un accordo di cessione pro-soluto con il Gruppo Bancario "IBL" e con il Gruppo Banco Desio. Con quest'ultimo è stato inoltre stipulato un contratto di servicing con durata fino a fine anno 2023 per un importo finanziato di euro 120 milioni.

Tenuto conto che la Società, sottoscrivendo l'intera tranche junior, ha mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e i benefici, gli attivi cartolarizzati non sono stati cancellati dal bilancio in quanto non risultano soddisfatti i criteri di "derecognition" previsti dall'IFRS 9.

Si riepilogano nella tabella che segue gli importi detenuti da Dynamica Retail, alla data del 31 Dicembre 2024, dei titoli emessi nell'ambito dell'operazione Rainbow:

ISIN Descrizione Operazione Veicolo Tipo Margine Tasso di
Riferimento
Valore al
31.12.2024
IT0005474504 Classe A Rainbow Rainbow SPV Tasso Variabile 1,00% EUR1M 2.837.628
IT0005474520 Classe B Rainbow Rainbow SPV Tasso Variabile 5,00% EUR1M 220.986
Tasso Fisso 10,00% Non previsto
IT0005474538 Classe C Rainbow Rainbow SPV Variabile Return Non
previsto
Non previsto 6.660.476

Operazione Dyret II

A seguito della cessione del portafoglio iniziale avvenuta il 6 Dicembre 2018, composto dal portafoglio ex Lake Securitisation e da un portafoglio Dynamica Retail, sono state emesse 4 classi di titoli su base partly paid. L'importo nominale dei titoli è il seguente:

  • Senior Class A Asset Backed Floating Rate Notes due 2035: Euro 172.800.000;
  • Mezzanine Class B1 Asset Backed Floating Rate Notes due 2035: Euro 12.200.000;
  • Mezzanine Class B2 Asset Backed Floating Rate Notes due 2035: Euro 8.200.000;
  • Junior Class C Asset Backed Variable Return Notes due 2035: Euro 14.566.000;

Il primo "tiraggio" sulle notes a seguito della cessione del portafoglio iniziale è stato il seguente:

  • Class A Asset Backed Floating Rate Notes due 2035: Euro 86.515.186;
  • Class B1 Asset Backed Floating Rate Notes due 2035: Euro 6.106.954;
  • Class B2 Asset Backed Floating Rate Notes due 2035: Euro 4.071.303;
  • Class C Asset Backed Variable Return Notes due 2035: Euro 8.479.417.

I compiti assegnati a Dynamica in qualità di Servicer sono quelli standard propri del ruolo assunto.

Alla fine di Marzo 2019 è stato concluso il processo di incorporazione nel portafoglio Dyret II dei crediti appartenenti al precedente comparto Dyret I relativo a un'operazione avviata sui crediti della Società nel 2014.

L'incorporazione ha comportato la risoluzione dell'operazione Dyret I e la ristrutturazione dell'operazione Dyret II. Nel dettaglio, Il processo di incorporazione ha comportato:

  • il ritiro dei rating sui titoli Senior e Mezzanine dell'operazione Dyret I;
  • la liquidazione di tutti i titoli emessi nell'ambito di tale operazione;
  • il riacquisto da parte di Dynamica Retail del portafoglio cartolarizzato nell'ambito dell'operazione Dyret I e la contestuale cessione da Dynamica a Dyret di tale portafoglio che in questo modo è stato incorporato nel portafoglio Dyret II;
  • l'incremento del valore nominale dei titoli emessi nell'ambito dell'operazione Dyret II.

La struttura del Ramp up è rimasta inalterata sia per caratteristiche che per durata.

Sono stati incrementati i committed amounts nella seguente misura:

  • Senior (Classe A) da 172,8 milioni di euro a 307,1 milioni di euro;
  • Mezzanine (Classe B1) da 12,2 milioni di euro a 21,678 milioni di euro;
  • Mezzanine (Classe B2) da 8,2 milioni di euro a 14,452 milioni di euro;
  • Junior (Classe C) da 14,566 milioni di euro a 25,252 milioni di euro.

Alla fine di Agosto 2019, e in particolare con la Payment Date di Settembre 2019, considerato che il valore totale dei titoli Junior (Class C) complessivamente emessi era superiore al committed amount del titolo Junior stesso e al fine di poter concludere il periodo di ramp up (cessione dei portafogli incrementali da ottobre 2019 a dicembre 2019), è stato incrementato il valore nominale del titolo Junior che è passato da complessivi euro 25.252.000 a complessivi euro 32.000.000.

Il periodo di ramp up dell'operazione Dyret II è terminato con la cessione del portafoglio incrementale di dicembre 2019. I titoli sono entrati quindi nel periodo di ammortamento ancora in corso alla data di redazione di questo bilancio.

Si riepilogano nella tabella che segue gli importi detenuti da Dynamica Retail, alla data del 31 Dicembre 2024, dei titoli emessi nell'ambito dell'operazione Dyret II:

ISIN Descrizion
e
Operazione Veicolo Tipo Margine Tasso di
Riferimento
Valore al
31.12.2024
Dyrect
IT0005356818 Classe A Dyrect II SPV Tasso Variabile 1,25% EUR1M 882.154
Dyrect
IT0005356826 Classe B 1 Dyrect II SPV Tasso Variabile 2,50% EUR1M 397.514
Dyrect
IT0005356834 Class B 2 Dyrect II SPV Tasso Variabile 7,00% EUR1M 286.040
Dyrect
IT0005356842 Class C Dyrect II SPV Tasso Return Non previsto Non previsto 1.068.322

Operazione Dyret III

Nel mese di gennaio 2020 è stato avviato il programma di cartolarizzazione Dyret III. È stato ceduto il portafoglio iniziale e sono state emesse 4 classi di titoli:

  • Senior Class A Asset Backed Floating Rate Notes due 2036: Euro 203.100.000;
  • Mezzanine Class B1 Asset Backed Floating Rate Notes due 2036: Euro 14.340.000;
  • Mezzanine Class B2 Asset Backed Floating Rate Notes due 2036: Euro 9.560.000;
  • Junior Class C Asset Backed Variable Return Notes due 2036: Euro 19.111.000;

Il periodo di ramp up dell'operazione Dyret III è terminato con la cessione del portafoglio incrementale di dicembre 2020. I titoli sono entrati quindi nel periodo di ammortamento.

Nel mese di luglio 2022, Dyret III ha incorporato i seguenti titoli precedentemente emessi nell'ambito dell'operazione Dyrect IV:

  • Senior Class A Asset Backed Floating Rate Notes due 2036: Euro 256.800.000;
  • Mezzanine Class B1 Asset Backed Floating Rate Notes due 2036: Euro 11.810.000;
  • Mezzanine Class B2 Asset Backed Floating Rate Notes due 2036: Euro 11.810.000;
  • Junior Class C Asset Backed Variable Return Notes due 2036: Euro 23.543.000.

L'incorporazione ha pertanto determinato la risoluzione dell'operazione Dyret IV e la ristrutturazione dell'operazione Dyret III, determinando l'incremento del valore nominale dei titoli emessi.

Si riepilogano nella tabella che segue gli importi detenuti da Dynamica Retail, alla data del 31 Dicembre 2024, dei titoli emessi nell'ambito dell'operazione Dyret III:

ISIN Descrizione Operazione Veicolo Tipo Margine Tasso di
Riferimento
Valore al
31.12.2024
IT0005398547 Classe A Dyret III Dyret SPV Tasso Variabile 1,20% EUR1M 6.273.012
IT0005398554 Classe B 1 Dyret III Dyret SPV Tasso Variabile 5,00% EUR1M 543.113
IT0005398562 Classe B2 Dyret III Dyret SPV Tasso Variabile 4,00% EUR1M 544.030
IT0005398570 Classe C Dyret III Dyret SPV Variabile Return Non previsto Non previsto 1.132.234

Informazioni di natura quantitativa

C.1 Consolidato Prudenziale - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "proprie" ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni

TIPOLOGIA ATTIVITA' CARTOLARIZZATE/
ESPOSIZIONI
Esposizioni per cassa
Senior
Mezzanine
Junior
Valore di
bilancio
Rettif./ripr.
di valore
Valore
di
bilancio
Rettif./ripr.
di valore
Valore
di
bilancio
Rettif./ripr. di
valore
A. Oggetto di integrale cancellazione dal
bilancio
97.568 2.460 1.802 - 2 -
- attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
97.568 2.460 1.802 - 2 -
B. Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio - - - - - -
C. Non cancellate dal bilancio - - - - 167.735 3.281

Per le operazioni in cui le attività cedute sono oggetto di integrale cancellazione, il valore di bilancio rappresenta il valore dei titoli senior, mezzanine e junior detenuti al costo ammortizzato o al loro fair value coerentemente al portafoglio in cui sono allocati (attività finanziarie al costo ammortizzato o attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value).

Per le operazioni in cui le attività cedute sono rimaste integralmente iscritte nell'attivo dello stato patrimoniale, il valore di bilancio corrisponde al "rischio trattenuto", misurato come sbilancio fra le attività cedute e le corrispondenti passività alla data di riferimento del bilancio.

C.2 Consolidato Prudenziale - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "di terzi" ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni

Esposizioni per cassa
TIPOLOGIA ATTIVITA' SOTTOSTANTI/ ESPOSIZIONI Senior Mezzanine Junior
Valore di
bilancio
Rettif./ripr.
di valore
Valore di
bilancio
Rettif./ripr.
di valore
Valore di
bilancio
Rettif./ripr.
di valore
Crediti verso clientela 150.691 6.023

C.3 Consolidato Prudenziale – Interessenze in società veicolo per la cartolarizzazione

Si segnala che, nell'ambito delle operazioni di cartolarizzazioni strutturate dal Gruppo a valere su proprie attività, sono stati utilizzati special purpose vehicles che rappresentano soggetti terzi, nei confronti dei quali il Gruppo non intrattiene legami partecipativi: per tale motivo non viene fornita alcuna informativa nella presente sezione.

C.4 Società veicolo per la cartolarizzazione non consolidate

Il presente paragrafo accoglie l'informativa sulle società veicolo per la cartolarizzazione non consolidate, diverse da quelle utilizzate in operazioni di autocartolarizzazione, nelle quali il Gruppo non detiene alcuna partecipazione al capitale; si rinvia al precedente paragrafo "C – Operazioni di cartolarizzazione" "Informazioni di natura qualitativa" per l'informativa relativa alle operazioni 2Worlds s.r.l., Desio SME SPV S.r.l., con originator Banco Desio, Coppedè SPV S.r.l. e Fauno SPV S.r.l. con originator Fides e Rainbow SPV S.r.l. e Dyret, con originator Dynamica Retail.

D. Operazioni di cessione

C. Consolidato prudenziale - Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente

Informazioni di natura qualitativa

In continuità con la strategia di gestione proattiva dei crediti deteriorati e in coerenza con le linee guida emanate dalla Banca Centrale Europea, si sono perfezionate nell'anno 8 operazioni di cessione di portafogli crediti costituiti da rapporti ipotecari e chirografari classificati a sofferenza e ad inadempienza probabile per un gross book value (GBV) di 49,8 milioni di euro a fondi di investimento chiusi a fronte dell'investimento in quote dei fondi stessi per un controvalore di 29,6 milioni di euro.

Come emerge dall'analisi delle informazioni di natura quantitativa riportate nel successivo paragrafo, la struttura di ciascuna delle operazioni ha una configurazione tale da aver consentito a Banco Desio di soddisfare i requisiti previsti dall'IFRS 10 Bilancio consolidato circa l'assenza delle condizioni richieste per l'esercizio del controllo sul relativo Fondo d'investimento (e quindi l'esclusione di questi dal perimetro di consolidamento contabile del Gruppo Banco Desio). Parimenti risultano rispettati i presupposti previsti dall'IFRS 9 Strumenti finanziari per il trasferimento sostanziale dei diritti a ricevere i flussi finanziari dalle singole attività cedute e dei rischi e benefici associati ad esse. Ne deriva per tutte le operazioni il totale deconsolidamento contabile dei medesimi crediti trasferiti tenuto anche conto che non sono state concesse, a favore di ciascun Fondo, ulteriori garanzie rispetto a quelle usuali sull'esistenza del credito.

Nell'ambito degli accordi delle operazioni (side letter) è stata comunque prevista una specifica reportistica informativa periodica onde permettere ai sottoscrittori delle quote adeguati meccanismi di riscontro delle attività sottostanti il net asset value di ciascun Fondo chiuso.

Informazioni di natura quantitativa

A fronte delle suddette cessioni, di natura multioriginator per la presenza di cessioni di crediti deteriorati al medesimo fondo da parte di una pluralità di investitori, sono state sottoscritte nel corso del 2024 quote di fondi per:

  • Euro 17,5 milioni nel fondo Efesto,
  • Euro 7,4 milioni nel fondo Illimity Real Estate,
  • Euro 4,0 milioni nel fondo Persefone,
  • Euro 3,0 milioni nel fondo Kleos,

• Euro 1 milione nel fondo Illimity Granulare

In ragione delle preesistenti rettifiche di valore al 31 dicembre 2023 sui crediti oggetto di cessione nel 2024, sono state registrate perdite nette da cessione di attività finanziarie al costo ammortizzato per circa 7,6 milioni di euro.

A fronte delle suddette cessioni di natura multioriginator, per la presenza di cessioni di crediti deteriorati da parte di una pluralità di investitori, Banco Desio detiene, alla data del 31 dicembre 2024, i seguenti investimenti in OIC chiusi di crediti deteriorati:

    1. Numero 27.806.868,69 quote del fondo Efesto, corrispondenti all'1,9% del totale delle quote emesse;
    1. Numero 25.144.643 quote del fondo Keystone, corrispondenti al 6,6% del totale delle quote emesse;
    1. Numero 16.855.155,00 quote del fondo Persefone (già fondo Small e Med Npe), corrispondenti al 13,0% del totale delle quote emesse;
    1. Numero 15.762.813,48 quote del fondo Clessidra Credit Recovery (CCRF), corrispondenti al 8,6% del totale delle quote emesse (a far data dal 16 dicembre 2024 ha avuto efficacia la fusione dei fondi ex Value Vic2 e Vir 1 nel neocostituito Clessidra Credit Recovery Fund - CCRF);
    1. Numero 7.367.632 ,00 quote del fondo Illimity Real Estate, corrispondenti al 3,3% del totale delle quote emesse;
    1. Numero 6.120.074 quote del fondo Illimity CR (classe A e A1), corrispondenti rispettivamente al 2,5% e allo 0,6% del totale delle quote crediti emesse (classe A e A1);
    1. Numero 4.946.851,00 quote del fondo UTP Italia Credit, corrispondenti al 0,9% del totale delle quote emesse;
    1. Numero 3.000.000,00 quote del fondo Kleos, corrispondenti al 21,0% del totale delle quote emesse;
    1. Numero 985,00 quote del fondo Illimity Granulare, corrispondenti al 100,0% del totale delle quote emesse;
  • 10.Numero 206,00 quote del fondo P-G CR Manag Uno, corrispondenti al 23,4% del totale delle quote e messe;
  • 11.Numero 139,00 quote del fondo PEG UTP MANAG DT PT, corrispondenti al 20,0% del totale delle quote emesse;
    1. Numero 34,1845 quote del fondo Back2Bonis, corrispondenti al 1,6% del totale delle quote emesse.

Tenuto conto della partecipazione in ciascuno dei fondi rispetto alla pluralità degli investitori coinvolti, risultano in tutti i casi assenti le condizioni richieste dall'IFRS10 per l'esercizio del controllo sul relativo Fondo, così come risultano rispettate le condizioni previste dall'IFRS9 per la derecognition dei crediti ceduti in

ragione delle mutate caratteristiche dell'asset iscritto in bilancio in luogo dei crediti originati dal Banco (in termini di numerosità, caratteristiche e valore nominale dei finanziamenti) e cancellati per effetto delle operazioni. Per giungere a tali conclusioni sono stati valutati:

  • l'assenza di elementi che potessero identificare la capacità di indirizzare o controllare i rendimenti variabili dei fondi, cui la Banca in qualità di detentrice delle quote è esposta;
  • la numerosità dei debitori, il segmento di appartenenza, la presenza di garanzie, le tempistiche di recupero e la tipologia di finanziamenti: questi fattori qualitativi fanno emergere un effetto diversificazione molto forte, prodotto dalla presenza di debitori diversi con caratteristiche disomogenee tra le diverse entità apportanti a cui corrisponde, inoltre, una diversa strategia di recupero adottata dai Fondi rispetto a quella che avrebbero adottato le singole banche aderenti;
  • per i casi di apporti maggiormente rilevanti rispetto al totale degli attivi dei fondi, le conclusioni di un test quantitativo articolato calcolando il rapporto tra la variabilità dei cash flow relativi al portafoglio di crediti delle singole banche aderenti e la variabilità dei cash flow relativi al portafoglio crediti complessivamente detenuto dal Fondo.

Le quote dei fondi di investimento chiusi sottoscritte, classificate tra gli strumenti obbligatoriamente valutati al fair value con impatto a conto economico, sono valorizzate secondo le modalità previste in applicazione dalla Policy di fair value adottate da Banco Desio per la tipologia di asset.

D4. Consolidato prudenziale - Operazioni di covered bond

Nella presente sezione sono descritte le operazioni di covered bond in cui la Banca cedente e la Banca finanziatrice coincidono.

Nel corso del 2017 è stato dato avvio al Programma "Covered Bond – Desio OBG" finalizzato all'ottenimento di benefici di Gruppo in termini di funding (diversificazione della raccolta, riduzione del relativo costo, nonché allungamento delle scadenze delle fonti di finanziamento). Tale Programma, che ha natura multi-seller, vede coinvolti:

  • Banco di Desio e della Brianza (Capogruppo) nel ruolo di (1) banca originator, (2) banca finanziatrice, e (3) banca emittente i covered bond;
  • Desio OBG S.r.l. (Veicolo o SPV), in qualità di società veicolo appositamente costituita per la cessione di attivi idonei da parte di Banco Desio, controllata al 60% dalla Capogruppo;
  • BNP Paribas, quale controparte swap richiesta in considerazione dell'esposizione al possibile rischio generato dal mismatch tra il tasso fisso del covered bond e il mix di tassi del portafoglio ceduto.

Nel corso del 2024 Banco Desio ha concluso con successo il collocamento di una emissione di Covered Bond a valere sul proprio programma di Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG, rating AA da parte di Fitch) per un importo complessivo di 500 milioni di euro con scadenza 5 anni destinata ad investitori istituzionali.

Il covered bond, prezzato con cedola pari al 3% e un rendimento pari a mid swap +62 bps, ha registrato nel corso del collocamento ordini superiori a 850 milioni.

L'operazione è coerente con il Funding Plan 2024 del Banco Desio e con il nuovo Piano Industriale "Beyond26" e rappresenta per il Banco la continuità di accesso al mercato del funding wholesale di differenti giurisdizioni.

Si riepilogano di seguito le principali caratteristiche dell'operazione:

a) Denominazione veicolo: Desio OBG S.r.l.

  • b) Tipologia di crediti sottostanti: Mutui ipotecari residenziali;
  • c) Valore dei crediti ceduti dall'inizio del programma: pari complessivamente a 3.574 milioni di euro;
  • d) Importo del finanziamento subordinato: pari a complessivi 2.456 milioni di euro al 31 dicembre 2024;
  • e) Valore nominale dei covered bond emessi: 1.600 milioni di euro;
  • f) Tasso dei covered bond emessi: tasso fisso pari a 0,875% (emissione del 2017), a 0,375% (emissione 2019), a 0% con prezzo di emissione 98,493% (emissione 2021), tasso fisso pari al 4% (emissione del 2023) e tasso fisso pari al 3% (emissione del 2024).

Alla data del 31 dicembre 2024 il portafoglio dei crediti ceduti dal Banco ha un valore di bilancio pari a circa 2.298 milioni di euro.

E. Consolidato prudenziale - Modelli per la misurazione del rischio di credito

Il Banco non utilizza modelli interni di portafoglio per la misurazione dell'esposizione al rischio di credito.

1.2 Rischi di mercato

1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali

Le variazioni inattese nei tassi di mercato, in presenza di differenze nelle scadenze e nei tempi di revisione dei tassi di interesse delle attività e delle passività, determinano una variazione del flusso netto degli interessi e quindi del margine d'interesse. Inoltre, tali fluttuazioni inattese, espongono il Gruppo a variazioni nel valore economico delle attività e delle passività.

Il Gruppo ha adottato una strategia atta a consolidare un rendimento in linea con il budget pur garantendo un basso profilo di rischio mediante una bassa duration di portafoglio.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso d'interesse e del rischio prezzo

Nell'esercizio delle proprie attribuzioni in materia di direzione e coordinamento il Consiglio di Amministrazione di Capogruppo, ha emanato specifiche disposizioni in materia di controlli.

L'attività di negoziazione dell'Area Finanza è soggetta a limiti operativi così come declinato nella "Policy di rischio" e nei testi di normativa interna; al fine di contenere il rischio di mercato sono fissati specifici limiti di consistenza, di sensibilità (duration), di redditività (stop loss) e Valore a Rischio (Value at Risk – VaR). Uno specifico sistema di reporting è lo strumento finalizzato a fornire alle unità organizzative coinvolte un'adeguata informativa.

Il monitoraggio degli indicatori e dei limiti operativi è eseguito, come presidio di primo livello, nel continuo dall'Area Finanza mentre la Direzione Risk Management esegue il monitoraggio di secondo livello, attivando eventuali procedure di escalation in caso di sconfini secondo quanto previsto dalla normativa interna.

Per la quantificazione dei rischi generici e specifici, il Gruppo ha adottato un modello basato sul concetto di Valore a Rischio (Value at Risk – VaR) in modo da esprimere sinteticamente e in termini monetari la massima perdita probabile di un portafoglio statico con riferimento ad uno specifico orizzonte temporale e ad uno specifico livello di confidenza in normali condizioni di mercato. Tale metodologia presenta il vantaggio di consentire l'aggregazione delle posizioni assunte inerenti a fattori di rischio di natura eterogenea; fornisce, inoltre, un numero sintetico che, essendo un'espressione monetaria, è agevolmente utilizzato dalla struttura organizzativa interessata. Il modello VaR utilizza la tecnica della simulazione Monte Carlo ove, fatte le opportune assunzioni e correlazioni, stima, mediante il calcolo di una serie di rivalutazioni possibili, il valore del portafoglio e, dato il vettore dei rendimenti attesi del portafoglio, si determina il percentile desiderato della distribuzione. Il modello utilizza un intervallo di confidenza del 95% con un periodo temporale pari a 1 giorno. L'applicativo utilizzato per il calcolo del VaR è l'infoprovider Bloomberg.

Il modello interno non è utilizzato nel calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato.

Informazioni di natura quantitativa

  1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Euro
Tipologia/Durata residua A
vista
Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino
a 6 mesi
Da
oltre 6
mesi
fino a
1
anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da
oltre
5
anni
fino
a 10
anni
Oltre 10 anni Durata
indeterminata
A. Attitivà per cassa - - - - 1.851 621 - -
1.1 Titoli di debito - - - - 1.851 621 - -
- con opzione di
rimborso anticipato
- - - - 1.851 416 - -
- altri - - - - - 205 - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo
sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - 14 14 - - -
- Altri
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - 14 14 - - -
3.2 Senza titolo
sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ Posizioni lunghe - 136.021 10.445 17.269 22.668 1.847 - -
+ Posizioni corte - 133.521 10.432 17.253 22.663 1.847 - -
  1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari – Altre Valute
Tipologia/Durata
residua
A
vista
Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino
a 6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino
a 5 anni
Da oltre 5
anni fino
a 10 anni
Oltre
10
anni
Durata
indeterminata
A. Attività per cassa - - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di
rimborso
anticipato
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo
sottostante
- Opzioni
+ Posizioni
lunghe
+ Posizioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
corte
- Altri
+ Posizioni
lunghe
+ Posizioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
corte
3.2 Senza titolo
sottostante
- Opzioni
+ Posizioni
lunghe
+ Posizioni
- - - - - - - -
corte - - - - - - - -
- Altri
+ Posizioni
lunghe
- 107.364 8.373 22.870 6.189 - - -
+ Posizioni
corte
- 109.808 8.373 22.870 6.189 - - -

2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione

Non
Tipologia operazione / indice quotazione Italia Stati Uniti Altri quotati
A. Titoli di capitale
posizioni lunghe 1.327 - 3.145 -
posizioni corte - - - -
B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale
posizioni lunghe - - - -
posizioni corte - - - -
C. Altri derivati su titoli di capitale
posizioni lunghe 27 - - -
posizioni corte - - - -
D. Derivati su indici azionari
posizioni lunghe - - - -
posizioni corte - - - -

3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Il monitoraggio effettuato fino al terzo trimestre sul portafoglio di negoziazione di vigilanza evidenzia una struttura con rischi di mercato contenuti. Il VaR simulazione Monte Carlo alla data del 31 dicembre 2024 ammonta a 93 migliaia di euro, con una percentuale pari a 1,32% del portafoglio di negoziazione.

1.2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

La misurazione del rischio di tasso di interesse è effettuata dalla Direzione Risk Management. L'attività è svolta per la Capogruppo, che copre la quasi totalità del portafoglio bancario. L'insieme dell'attività commerciale connessa con la trasformazione delle scadenze dell'attivo e del passivo del bilancio, il portafoglio titoli, l'operatività di tesoreria e i rispettivi derivati di copertura sono monitorati con metodologie Asset and Liability Management (A.L.M.) mediante l'applicativo ERMAS5.

Le analisi poste in essere permettono di misurare gli impatti prodotti dalle variazioni della struttura dei tassi d'interesse espressi in termini sia di variazione del valore economico del patrimonio sia del margine di interesse. In questo ambito sono presentati i risultati del portafoglio bancario ai fini di bilancio escludendo dall'analisi gli strumenti finanziari rientranti nel portafoglio di negoziazione di vigilanza.

La variabilità del margine di interesse, determinata da variazioni positive e negative dei tassi su un orizzonte temporale di 365 giorni, è stimata mediante la Full Evaluation al tasso FTP tramite l'applicativo Ermas5. Le variazioni del valore economico delle attività e delle passività sono analizzate mediante l'applicazione di approcci di Sensitivity Analysis. A partire dal Settembre 2024 la Banca ha predisposto l'invio delle segnalazioni obbligatorie in materia di rischio di tasso di interesse nel portafoglio bancario.

Le analisi sono eseguite considerando anche spostamenti non paralleli della curva dei rendimenti e l'applicazione di modelli comportamentali delle poste a vista. Nell'analisi di simulazione è possibile prevedere specifici scenari di variazione dei tassi di mercato.

Il contesto economico e politico globale ha subito negli ultimi due anni un forte stress causato recenti eventi bellici, dall'andamento dell'inflazione e dal quadro macro-economico globale.

Come richiamato in precedenza, la Banca Centrale Europea, al fine di rispondere ad una serie di shock esogeni, nel corso del 2022, 2023 ha provveduto a mettere in atto una politica monetaria restrittiva con un innalzamento dei tassi di interesse; nella seconda parte del 2024 la banca centrale ha dato inizio ad una politica di aggiustamento al ribasso dei tassi di interesse in vista del raggiungimento degli obiettivi di inflazione.

In questo contesto di tassi variabili, il Gruppo ha predisposto una strategia di copertura del proprio attivo, attraverso la sottoscrizione di strumenti finanziari derivati di copertura.

Si evidenzia inoltre che nel corso del 2023 il Banco ha aderito al servizio di Clearing per i derivati OTC di tasso individuando la controparte centrale (Eurex Clearing) per la compensazione di operazioni in derivati.

Per maggiori dettagli si rimanda alla "Sezione 5 - Derivati di copertura - voce 50 della Nota integrativa".

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

EURO

Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Da oltre 6 mesi a fino
a 1 anno
Da oltre 1 anno fino
a 5 anni
Da oltre 5 anni fino
a 10 anni
Oltre 10
anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa 2.391.200 4.532.112 813.475 848.170 4.387.794 2.813.257 1.537.682 -
1.1 Titoli di debito - 505.428 457.935 328.485 1.749.190 986.358 40.157 -
- con opzione di rimborso
anticipato
- 93.053 22.729 10.568 312.897 33.885 - -
- altri - 412.375 435.206 317.917 1.436.293 952.473 40.157 -
1.2 Finanziamenti a banche 1.112.056 104.262 24 71 1.071 2.887 20.965 -
1.3 Finanziamenti a clientela 1.279.144 3.922.422 355.516 519.614 2.637.533 1.824.012 1.476.560 -
- c/c 264.196 647.115 15 94 2.004 289 7 -
- altri finanziamenti 1.014.948 3.275.307 355.501 519.520 2.635.529 1.823.723 1.476.553 -
- con opzione di rimborso 494.715 2.617.501 282.702 416.284 1.882.305 1.306.087 1.476.158 -
anticipato
- altri
520.233 657.806 72.799 103.236 753.224 517.636 395 -
2. Passività per cassa 8.892.348 3.164.220 244.280 378.255 3.378.073 273.109 235.215 -
2.1 Debiti verso clientela 8.870.992 3.038.241 185.388 116.944 626.945 109.207 235.193 -
- c/c 8.765.372 1.818.191 130.325 38.769 64.641 - - -
- altri debiti 105.620 1.220.050 55.063 78.175 562.304 109.207 235.193 -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri 105.620 1.220.050 55.063 78.175 562.304 109.207 235.193 -
2.2 Debiti verso banche 21.307 125.979 58.892 183.007 343.593 64.939 22 -
- c/c 15.199 - - - - - - -
- altri debiti 6.108 125.979 58.892 183.007 343.593 64.939 22 -
2.3 Titoli di debito 49 - - 78.304 2.407.535 98.963 - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - 62.579 - - -
- altri 49 - - 78.304 2.344.956 98.963 - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - 117 - - 65 - - -
+ Posizioni corte - 133 - - 115 - - -
3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - 890.000 165.000 - - - - -
+ Posizioni corte - - - - 410.000 445.000 200.000 -
4. Altre operazioni fuori
bilancio
- - - - - - - -
+ Posizioni lunghe 302.894 - - - - - - -
+ Posizioni corte 302.894 - - - - - - -
  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a
6 mesi
Da
oltre 6
mesi a
fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5
anni fino a
10 anni
Oltre
10
anni
Durata indeterminata
1. Attività per cassa 28.908 26.651 2.855 6.908 5.124 240 - -
1.1 Titoli di debito - - - - 4.884 - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - 4.884 - - -
1.2 Finanziamenti a banche 28.491 5.875 2.769 6.878 - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 417 20.776 86 30 240 240 - -
- conti correnti 6 - - - - - -
- altri finanziamenti 411 20.776 86 30 240 240 - -
- con opzione di rimborso - - 30 30 240 240 - -
anticipato
- altri 411 20.776 56 - - - - -
2. Passività per cassa 52.097 1.079 2.957 6.629 - - - -
2.1 Debiti verso clientela 52.097 602 2.957 6.629 - - - -
- conti correnti 52.097 602 2.957 6.629 - -
- altri debiti - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.2 Debiti verso banche - 477 - - - - - -
- conti correnti - -
- altri debiti - - - - - - - -
2.3 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - - - - - - - -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -

2. Portafoglio bancario - modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

L'impostazione gestionale e strategica del Banco è volta a considerare la volatilità del margine di interesse e del valore economico complessivo dei fondi propri.

L'esposizione al rischio non presenta criticità mantenendosi nel limite definito nella normativa di vigilanza prudenziale. La distribuzione delle poste di bilancio in termini di data di scadenza e di riprezzamento presenta, tuttavia, alcune peculiarità derivanti dall'attuale contesto di mercato che continua a registrare un incremento della raccolta a vista e a breve termine; tutto ciò ha condotto ad una fisiologica diminuzione della durata media del passivo, mentre l'attivo di bilancio non ha subito sostanziali modifiche in termini di durata media.

Il Gruppo effettua regolarmente analisi di scenario e di stress per stimare il possibile impatto di variazioni dei tassi di mercato sul margine di interesse, nell'orizzonte temporale di un anno, e sul valore economico, come prescritto dalla normativa europea.

Con l'obiettivo di affinare tali analisi tenendo conto dell'effettiva velocità di riprezzamento delle poste prive di scadenza contrattuale, è stata approvata l'adozione di un modello di stima comportamentale delle poste a vista in sostituzione di quello previsto dall'Allegato C della Circ. 285. Il modello è stato validato dalla funzione di Convalida interna del Gruppo.

Per quanto riguarda le analisi di impatto sul valore economico, la metodologia utilizzata è basata sull'integrazione delle risultanze del modello gestionale che rappresenta le poste di bilancio in termini di volumi e bucket di riprezzamento, includendo gli esiti del modello comportamentale delle poste a vista, applicando una metodologia in linea con l'approccio descritto nell'allegato C della Circolare 285.

In questo approccio di rivalutazione semplificata, l'impatto di rialzi dei tassi diminuirebbe il valore economico del portafoglio bancario, mentre una diminuzione dei tassi produrrebbe un aumento.

Il Banco ha posto in essere operazioni di copertura di Fair Value con approccio macro-hedge e microhedge per gestire il rischio tasso del banking book (per maggiori dettagli si rimanda alla successiva Sezione "Politiche di copertura contabile").

Si evidenzia, inoltre, che nel corso del primo semestre 2023 il Banco ha aderito al servizio di Clearing per i derivati OTC di tasso individuando la controparte centrale (Eurex Clearing) per la compensazione di operazioni in derivati

1.2.3. RISCHIO DI CAMBIO

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Il Gruppo è esposta al rischio di cambio in conseguenza della propria attività di negoziazione sui mercati valutari e per la propria attività di investimento e di raccolta fondi con strumenti denominati in una valuta diversa da quella nazionale.

L'esposizione al rischio cambio è marginale. In riferimento alle sole realtà bancarie italiane, l'operatività in cambi è gestita dall'Area Finanza della Capogruppo.

Il rischio cambio è amministrato mediante limiti operativi sia per aree di divisa sia per concentrazione su ogni singola divisa. Inoltre, sono stabiliti limiti operativi di stop/loss giornalieri ed annuali.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Obiettivo primario del Gruppo è di gestire in maniera prudente il rischio cambio, tenendo sempre in considerazione la possibilità di cogliere eventuali opportunità di mercato, di conseguenza le operazioni che comportano assunzione di rischio cambio sono gestite mediante opportune strategie di hedging.

Informazioni di natura quantitativa

  1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati
Valute
Voci Dollaro
USA
Franco
svizzero
Sterlina Yuan Dollaro
canadese
Altre valute
A. Attività finanziarie 57.396 6.218 2.573 1.085 444 3.907
A.1 Titoli di debito 4.883 - - - - -
A.2 Titoli di capitale 138 - - - - -
A.3 Finanziamenti a banche 35.225 4.588 1.955 23 41 1.923
A.4 Finanziamenti a clientela 17.150 1.630 618 1.062 403 1.984
A.5 Altre attività finanziarie - - - - - -
B. Altre attività 743 372 585 113 152 368
C. Passività finanziarie 50.502 6.298 2.540 29 443 2.728
C.1 Debiti verso banche - - - - 201 276
C.2 Debiti verso clientela 50.502 6.298 2.540 29 242 2.452
C.3 Titoli di debito - - - - - -
C.4 Altre passività finanziarie - - - - - -
D. Altre passività 161 - - - - -
E. Derivati finanziari - - - - - -
- Opzioni - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 118.456 8.961 4.645 5.275 4.884 7.843
+ Posizioni corte 119.920 8.917 4.672 6.330 4.884 8.846
Totale attività 176.595 15.551 7.803 6.473 5.480 12.118
Totale passività 170.583 15.215 7.212 6.359 5.327 11.574
Sbilancio (+/-) 6.012 336 591 114 153 544

2. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

ll profilo di rischio cambio assunto dal Gruppo è poco significativo, considerata l'esposizione in valuta delle poste presenti e le relative coperture poste in atto mediante strumenti finanziari derivati.

1.3 GLI STRUMENTI DERIVATI E LE POLITICHE DI COPERTURA

1.3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
Over the counter Mercati
Attività
sottostanti/Tipologi
Senza controparti centrali Mercati
e derivati Contropart
i centrali
Con accordi di
compensazion
e
Senza accordi
di
compensazion
e
organizzat
i
Contropart
i centrali
Con accordi di
compensazion
e
Over the counter
Senza controparti centrali
Senza accordi
di
compensazion
e
26.627
-
26.627
-
-
-
43
43
-
-
-
-
114.621
-
-
114.621
-
-
-
-
141.291
organizzat
i
1. Titoli di debito
e tassi
d'interesse
26.320 - 26.320 - 25.325 - -
a) Opzioni - - - - - - -
b) Swap 26.320 - 26.320 - 25.325 - -
c) Forward - - - - - - -
d) Futures - - - - - - -
e) Altri
2. Titoli di
capitale e indici
azionari
-
-
-
-
-
28
-
-
-
-
-
-
-
-
a) Opzioni - - 28 - - - -
b) Swap - - - - - - -
c) Forward - - - - - - -
d) Futures - - - - - - -
e) Altri - - - - - - -
3. Valute e oro - 1.444 268.950 - - - -
a) Opzioni - - - - - - -
b) Swap - - - - - - -
c) Forward - 1.444 268.950 - - - -
d) Futures - - - - - - -
e) Altri - - - - - - -
4. Merci - - - - - - -
5. Altri - - - - - - -
Totale 26.320 1.444 295.298 - 25.325 - -

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

31.12.2024 31.12.2023
Over the counter Over the counter
Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza
accordi di
compensa
zione
organiz
zati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza
accordi di
compensa
zione
organiz
zati
1. Fair value positivo
a) Opzioni - - 27 - - - 43 -
b) Interest rate swap 316 - 288 - 682 - 218 -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - 1.453 - - - 752 -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - -
Totale 316 - 1.768 - 682 - 1.013 -
2. Fair value negativo
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Interest rate swap 287 - 321 - 218 - 843 -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - 80 1.265 - - - 689 -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - -
Totale 287 80 1.586 - 218 - 1.532 -

A.3 Derivati finanziari di negoziazione OTC – valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di
compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale X - - 26.320
- fair value positivo X - - 288
- fair value negativo X - - 321
2) Titoli di capitale e indici azionari - -
- valore nozionale X - 14 14
- fair value positivo X - 14 14
- fair value negativo X - - -
3) Valute e oro -
- valore nozionale X 138.267 91.084 39.598
- fair value positivo X 148 166 1.139
- fair value negativo X 1.134 23 109
4) Merci - - -
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
5) Altri - - -
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
Contratti rientranti in accordi di
compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale 26.320 - - -
- fair value positivo 317 - - -
- fair value negativo 287 - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
3) Valute e oro -
- valore nozionale - 1.444 - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - 80 - -
4) Merci -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
5) Altri - - - -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -

A.4 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

Sottostanti/Vita residua Fino ad 1
anno
Oltre 1
anno e
fino a 5
anni
Oltre 5
anni
Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 15.847 33.098 3.695 52.640
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari 14 14 - 28
A.3 Derivati finanziari su valute e oro 258.016 12.377 - 270.393
A.4 Derivati finanziari su merci - - - -
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale 31.12.2024 273.877 45.489 3.695 323.061
Totale 31.12.2023 124.439 35.629 6.548 166.616

1.3.2 Le coperture contabili

Informazioni di natura qualitativa

A. Attività di copertura del Fair Value

Il Gruppo ha posto in essere operazioni di copertura di Fair Value con approccio micro-hedge e macrohedge per gestire il rischio tasso del banking book.

B. Attività di copertura dei flussi finanziari

Nell'ottica di una gestione atta a ridurre l'esposizione a variazioni avverse dei flussi di cassa attesi, il Banco svolge all'occorrenza anche l'attività di copertura di tipo Cash Flow Hedge; l'obiettivo è quello di stabilizzare i flussi di cassa dello strumento coperto con i flussi dello strumento di copertura.

D. Strumenti di copertura

Come strumenti di copertura si utilizzano strumenti derivati, rappresentati da Interest Rate Swap impiegati al fine della copertura del solo rischio di tasso di interesse.

E. Elementi coperti

Ad oggi gli strumenti coperti si riferiscono alle seguenti categorie:

  • impieghi a tasso fisso (obbligazioni) tramite micro-coperture specifiche
  • impieghi a tasso fisso (finanziamenti) tramite macro-coperture di portafoglio

Come strumenti di copertura si utilizzano strumenti derivati, rappresentati da Interest Rate Swap impiegati al fine della copertura del solo rischio di tasso di interesse.

Il Gruppo ha predisposto un modello in grado di gestire l'hedge accounting coerentemente con la normativa di riferimento dettata dai principi contabili Internazionali. La metodologia utilizzata per effettuare i test di efficacia è il "Dollar Offset Method" (hedge ratio) su base cumulativa.

Informazioni di natura quantitativa

A. Derivati finanziari di copertura

A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
Over the counter Mercati
organizzati
Mercati
organizzati
Attività sottostanti/
Tipologie derivati
Senza controparti centrali Senza controparti centrali
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
1. Titoli di debito
e tassi 1.055.000 - - - 1.055.000 - - -
d'interesse
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap 1.055.000 - - - 1.055.000 - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
2. Titoli di
capitale e indici - - - - - - - -
azionari
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
3. Valute e oro - - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
4. Merci - - - - - - - -
5. Altri - - - - - - - -
Totale 1.055.000 - - - 1.055.000 - - -

A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

Fair value positivo e negativo Variazione del valore usato
per calcolare l'efficacia della
copertura
31.12.2024 31.12.2023
Tipologie derivati Over the counter Over the counter 31.12.2024 31.12.2023
Senza controparti centrali Mercati
organizzati
Senza controparti centrali Mercati
organizzati
Controparti
centrali
Con accordi
di
compensazi
one
Senza accordi di
compensazione
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Fair value
positivo
a) Opzioni - - - - - - - - - -
b) Interest
rate swap
c) Cross
12.578 - - - 21.431 - - - 12.578 21.431
currency
swap
d) Equity
- - - - - - - - - -
swap - - - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - - - -
f) Futures - - - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - - - -
Totale 12.578 - - - 21.431 - - - 12.578 21.431
Fair value
negativo
a) Opzioni - - - - - - - - - -
b) Interest
rate swap
c) Cross
19.287 - - - 14.556 - - - 19.287 14.556
currency
swap
d) Equity
- - - - - - - - - -
swap - - - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - - - -
f) Futures - - - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - - - -
Totale 19.287 - - - 14.556 - - - 19.287 14.556

A.3 Derivati finanziari di copertura OTC – valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

Contratti non rientranti in accordi di
compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale
X
-
-
-
- fair value positivo
X
-
-
-
- fair value negativo
X
-
-
-
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
X
-
-
-
- fair value positivo
X
-
-
-
- fair value negativo
X
-
-
-
3) Valute e oro
- valore nozionale
X
-
-
-
- fair value positivo
X
-
-
-
- fair value negativo
X
-
-
-
4) Merci
- valore nozionale
X
-
-
-
- fair value positivo
X
-
-
-
- fair value negativo
X
-
-
-
5)Altri
- valore nozionale
X
-
-
-
- fair value positivo
X
-
-
-
- fair value negativo
X
-
-
-
Contratti rientranti in accordi di
compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale
1.055.000
-
-
-
12.578
-
- fair value positivo
-
-
- fair value negativo
19.287
-
-
-
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
3) Valute e oro
- valore nozionale
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
4) Merci
- valore nozionale
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
5)Altri
- valore nozionale
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali

Sottostanti/Vita residua Fino a 1
anno
Oltre 1 anno e fino a
5 anni
Oltre 5
anni
Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi
di interesse
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed
-
-
410.000
-
645.000
-
1.055.000
-
indici azionari
A.3 Derivati finanziari su valute ed oro
- - - -
A.4 Derivati finanziari su merci - - - -
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale 31.12.2024 - 410.000 645.000 1.055.000
Totale 31.12.2023 - 340.000 715.000 1.055.000

1.4. Gruppo bancario - Rischio di liquidità

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

La gestione del rischio liquidità è effettuata tramite l'Area Finanza di Capogruppo con l'obiettivo di verificare la capacità del Gruppo di far fronte al fabbisogno di liquidità evitando situazioni d'eccessiva e/o insufficiente disponibilità, con la conseguente necessità di investire e/o reperire fondi a tassi sfavorevoli rispetto a quelli di mercato.

L'attività di monitoraggio e reporting periodico sul rischio di liquidità compete alla funzione di Risk Management in coerenza con la soglia di tolleranza al rischio determinata nella Policy per la gestione del rischio di liquidità. L'attività di Tesoreria consiste nell'approvvigionamento e allocazione della liquidità disponibile tramite il mercato interbancario, operazioni di mercato aperto, operazioni in Pronti contro Termine e derivati.

La gestione della liquidità operativa ha l'obiettivo di assicurare la capacità del Gruppo di far fronte agli impegni di pagamento per cassa previsti o imprevisti, in un contesto di "normale corso degli affari" (going concern) su un orizzonte temporale di breve termine non superiore ai 3 mesi. Il perimetro di riferimento del report giornaliero della liquidità operativa si riferisce alle poste con elevato livello di volatilità e forte impatto sulla base monetaria. Il monitoraggio e il controllo del rispetto dei limiti operativi è realizzato mediante l'acquisizione delle informazioni derivanti dalle operazioni di incasso e pagamento, dalla gestione dei conti per i servizi e dall'attività di negoziazione di strumenti finanziari dei portafogli di proprietà.

Il calcolo della counterbalancing capacity permette di integrare il report con tutte quelle attività libere che possono essere prontamente utilizzate sia per essere stanziabili per il rifinanziamento presso la BCE sia per essere smobilizzate. Accanto all'applicazione degli haircut determinati da BCE per i titoli stanziabili e i finanziamenti A.Ba.Co., si predispongono adeguati fattori di sconto (suddivisi per tipologia titolo, rating, divisa) anche per tutti i titoli non stanziabili ma comunque considerati negoziabili opportunamente posizionati in intervalli temporali.

Ulteriore supporto alla gestione del rischio di liquidità deriva dal monitoraggio della liquidità strutturale con l'obiettivo primario del mantenimento di un adeguato rapporto dinamico tra passività ed attività a medio/lungo termine.

L'operatività è misurata con metodologie Asset and Liability Management (A.L.M.) mediante l'applicativo ERMAS5 che, sviluppando tutti i flussi di cassa delle operazioni, consente di valutare e di gestire nei diversi periodi l'eventuale fabbisogno di liquidità della banca generato dallo squilibrio dei flussi in entrata ed uscita.

L'analisi della liquidità strutturale complessiva, è sviluppata su base mensile con la tecnica della Gap Liquidity Analysis, ossia si evidenziano gli sbilanci per data liquidazione dei flussi di capitale nell'orizzonte temporale predefinito.

Al fine di valutare l'impatto di eventi negativi sull'esposizione al rischio si effettuano prove di stress test, condotte a livello consolidato; gli eventi considerati, in particolare, sono:

  • deflusso dei conti correnti passivi a vista definiti "non core";
  • mancato afflusso delle poste contrattuali (mutui, leasing, prestiti personali) e a "a vista" a causa dell'aumento del credito deteriorato;
  • riduzione di valore del portafoglio titoli di proprietà ((Held to collect and sell "HTCS" e Held to collect "HTC");
  • riacquisto Prestiti Obbligazionari emessi;
  • utilizzo dei margini disponibili su linee di credito revocabili (rischio chiamata).

Ai fini dell'analisi si costruiscono tre tipologie di scenari:

  1. Idiosincratico, definito come perdita di confidenza da parte del mercato del Gruppo;

    1. Mercato, definito come perdita derivante da eventi esogeni e come impatto di un generale declino economico;
    1. Combinato, combinazione congiunta degli scenari 1 e 2.

L'orizzonte di simulazione previsto per tutti gli scenari simulati è pari a 1 mese, periodo in cui il Gruppo dovrà fronteggiare la crisi prima di avviare interventi strutturali.

In relazione alla politica di funding la strategia di finanziamento adottata dal Gruppo, data la situazione economica finanziaria in atto, è indirizzata verso una stabilizzazione della raccolta a breve termine da parte della clientela ordinaria, privilegiando la clientela di dettaglio rispetto quella all'ingrosso, e a un maggiore ricorso alle operazioni di funding strutturale a medio/lungo termine, mediante emissioni di obbligazioni garantite (Covered Bond), cartolarizzazioni, prestito titoli ed operazioni in derivati.

In particolare, alla luce delle nuove e meno favorevoli condizioni relative alle operazioni di TLTRO già in essere con la Banca Centrale, il Banco ha posto in essere con primarie controparti di mercato contratti di Long Term Repo su parte degli attivi di portafoglio (eligible e non), prevedendo di incrementare il ricorso a detta fonte di finanziamento.

Nel corso del 2024, il Banco Desio ha provveduto al rimborso di 1,4 miliardi di euro per la naturale scadenza di due tranche TLTRO III (rispettivamente marzo e dicembre 2024). Pertanto, non risultano finanziamenti TLTRO III attivi al 31 dicembre 2024.

La liquidità del Gruppo al 31 Dicembre 2024 è ampiamente sotto controllo con un indicatore LCR pari a 191,64%.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Euro

Voci/ Scaglioni
temporali
A vista Da oltre
1 giorno
a 7
giorni
Da oltre
7 giorni
a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1
mese fino 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Oltre 5
anni
Durata
Indetermina
ta
A. Attività per cassa 2.446.913 59.505 260.530 377.458 1.175.617 691.458 1.432.576 6.043.087 5.428.106 106.640
A.1 Titoli di Stato 2.043 23.695 35.857 117.240 147.906 13.409 325.850 1.344.676 1.154.723 -
A.2 Altri titoli di debito 3.278 - 6.388 11.245 20.744 40.534 33.640 574.352 283.933 -
A.3 Quote OICR 188.602 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 2.252.990 35.810 218.285 248.973 1.006.967 637.515 1.073.086 4.124.059 3.989.450 106.640
- Banche 1.207.278 147 - - - - - - 22.730 106.640
- Clientela 1.045.712 35.663 218.285 248.973 1.006.967 637.515 1.073.086 4.124.059 3.966.720 -
B. Passività per cassa 10.149.593 1.210.104 98.868 112.324 449.951 282.036 448.465 3.370.835 565.318 -
B.1 Depositi e conti
correnti 10.102.372 52.544 58.621 109.452 392.718 135.766 43.869 97.535 21.880 -
- Banche 16.791 - - - - - - - - -
- Clientela 10.085.581 52.544 58.621 109.452 392.718 135.766 43.869 97.535 21.880 -
B.2 Titoli di debito 47 349 262 2.872 23.648 5.647 104.677 2.317.952 160.000 -
B.3 Altre passività 47.174 1.157.211 39.985 - 33.585 140.623 299.919 955.348 383.438 -
C. Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari
con scambio di
capitale
- Posizioni lunghe
- 8.773 688 86.388 12.449 8.026 13.285 6.183 - -
- Posizioni corte - 6.361 687 86.331 12.436 8.013 13.282 6.243 - -
C.2 Derivati finanziari
senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe 604 16 125 - 1.798 1.658 1.747 - - -
- Posizioni corte 609 - 9 - 74 165 453 - - -
C.3 Depositi e
finanziamenti da
ricevere
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni a erogare
fondi
- Posizioni lunghe 28.864 4.500 6.000 3.380 1.429 1.861 4.911 109.009 142.940 -
- Posizioni corte 302.894 - - - - - - - - -
C.5 Garanzie
finanziarie rilasciate
- - - - - - - - - -
C.6 Garanzie
finanziarie ricevute
- - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi
con scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi
senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie ALTRE VALUTE

Voci/ Scaglioni temporali A
vista
Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da
oltre 1
mese
fino 3
mesi
Da
oltre 3
mesi
fino a
6 mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre
5
anni
Indeterminata
Durata
A. Attività per cassa 29.073 1.637 12.316 3.319 9.537 3.016 7.221 5.055 242 -
A.1 Titoli di Stato - - - - - 109 108 4.813 - -
A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - -
A.3 Quote OICR 138 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 28.935 1.637 12.316 3.319 9.537 2.907 7.113 242 242 -
- Banche 28.518 1.637 4.252 - - 2.815 7.077 - - -
- Clientela 417 - 8.064 3.319 9.537 92 35 242 242 -
B. Passività per cassa 52.098 201 276 - 606 2.998 6.798 - - -
B.1 Depositi e conti correnti 201 276 - 606 2.998 6.798 - - -
- Banche 52.098
-
201 276 - - - - - - -
- Clientela - - - 606 2.998 6.798 - -
52.098 -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività - - - - - - - - - -
C. Operazioni "fuori bilancio" - - - - - - - - - -
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - 7.365 707 86.581 12.710 8.373 22.870 6.189 - -
- Posizioni corte - 9.809 707 86.581 12.710 8.373 22.871 6.189 - -
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti
da ricevere
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni a erogare fondi
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie - - - - - - - - - -
rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie
ricevute
C.7 Derivati creditizi con
scambio di capitale
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

Operazioni di auto-cartolarizzazione

Come descritto nella "Parte E - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.1 Rischio di credito - C. Operazioni di cartolarizzazione", Banco Desio, a fronte di operazioni di "auto-cartolarizzazione" generate da entità del Gruppo, ha sottoscritto titoli utilizzabili per operazioni di rifinanziamento in BCE o per operazioni di pronti contro termine con controparti di mercato. Di seguito vengono descritte le operazioni di auto-cartolarizzazione non cancellate dal bilancio in essere al 31 dicembre 2024.

Operazione Coppedè 1 realizzata da Fides

Operazioni di auto-cartolarizzazione non cancellate dal bilancio

Società Veicolo Originator Data emissione titoli Operazione Tipologia di
cartolarizzazione
Coppedé S.r.l. Fides S.p.A. Novembre 2022 Coppedé Crediti al consumo

In data 13 ottobre 2022 Fides S.p.A., controllata al 100% da Banco Desio, ha ceduto alla società veicolo Coppedé SPV S.r.l. un portafoglio di crediti al consumo in bonis per un valore pari a 507,4 milioni di euro.

Portafoglio crediti Originator Valore 31.12.2024 Valore 31.12.2023 Fides S.p.A. 289.811 397.243 Gli importi indicati rappresentano la quota capitale dei crediti in bonis, le inadempienze probabili e gli scaduti deteriorati.

La società veicolo ha emesso in data 23 novembre 2022 due classi di Titoli: (i) Classe A (Senior Notes), dotati di rating, quotati presso il mercato Euronext della Borsa Irlandese e (ii) Classe J (Junior Notes), non dotati di rating e non quotati. Entrambe le classi di titoli risultano interamente sottoscritte dall'Originator Fides; i Titoli Senior sono oggetto di un'operazione di prestito titoli per un valore pari a 406 milioni in favore di Banco Desio che a sua volta li ha utilizzati per un'operazione di long-term repo con controparte di mercato.

Caratteristiche delle emissioni

Classi Tipologia Valore
emissione
Valore
31.12.2024
Tasso d'interesse Scadenza Rating Moody's/Fitch
(*)
A Senior 436.000 218.449 Euribor 3M+1,30
(spread)
Gennaio
2039
Aa3 / AA
J Junior 71.362 71.362 2,00 Gennaio
2039
n.a.
Totale 507.362 289.811

(*) Rating al 31 dicembre 2024.

Nell'ambito dell'operazione l'Originator Fides ha assunto l'incarico di Servicer gestendo l'incasso dei crediti.

Operazione Desio SME realizzata da Banco Desio e della Brianza S.p.A.

Con riferimento all'Operazione "Desio SME", descritta nel precedente paragrafo "C. Operazioni di cartolarizzazione", Banco Desio ha ceduto alla società veicolo di cartolarizzazione appositamente costituita Desio SME SPV Srl, un portafoglio di crediti derivanti da finanziamenti a PMI italiane, ipotecari, chirografari e, in parte, garantiti da Medio Credito Centrale (44%), erogati da Banco di Desio e della Brianza S.p.A. (o dall'incorporata Banca Popolare di Spoleto S.p.A.).

A fronte di detta operazione, la società veicolo ha emesso le seguenti due classi di Titoli e un Loans:

  • Class A1 Loan (€ 200 milioni) sottoscritto da JP Morgan Milan Branch,

  • Class A2 Notes (€ 145 milioni) sottoscritte da Banco Desio,

  • Class B Junior (€ 198 milioni) sottoscritte da Banco Desio.

Le notes di Classe A2, risultano interamente sottoscritte dall'Originator Banco Desio e al 31 dicembre 2024, non risultano essere state utilizzate in nessuna operazione di long-term repo.

Operazioni di auto-cartolarizzazione non cancellate dal bilancio
Società Veicolo Originator Data emissione titoli Operazione Tipologia di
cartolarizzazione
Desio SME SPV S.r.l. Banco Desio e della
Brianza S.p.A.
Febbraio 2024 Desio SME Crediti in bonis

Il valore delle Notes di Classe A, alla data del 31 dicembre 2024, risulta rappresentato nella seguente tabella.

Originator Valore 31.12.2024
Banco Desio S.p.A. 87.210

1.5. RISCHI OPERATIVI

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Per "rischio operativo", si intende il rischio di perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzione di processi, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni, ivi compreso il rischio giuridico (cfr. regolamento UE 575/2013).

Il Gruppo utilizza la definizione di rischio operativo sopra riportata all'interno del modello di gestione dei Rischi Operativi approvato e formalizzato all'interno della normativa aziendale.

In tale ambito è stato definito uno specifico macroprocesso di gestione dei rischi operativi (definito Framework di ORM) che si compone delle seguenti fasi:

  • Identificazione: rilevazione, raccolta e classificazione delle informazioni relative ai rischi operativi;
  • Valutazione: valutazione in termini economici dei rischi operativi rilevati connessi all'operatività aziendale;
  • Monitoraggio e reporting: raccolta e organizzazione strutturata dei risultati al fine di monitorare l'evoluzione dell'esposizione al rischio operativo;
  • Mitigazione e controllo: trasferimento del rischio e miglioramento dei processi aziendali.

A supporto del modello di gestione dei rischi operativi sono stati formalizzati i seguenti processi operativi:

  • Loss Data Collection processo strutturato per la raccolta delle perdite operative manifestate all'interno della Banca;
  • Risk Self Assessment processo strutturato per la valutazione dei rischi operativi potenziali finalizzato ad avere una visione complessiva degli eventi di rischio operativo rappresentata per macro-processo aziendale;
  • Determinazione del requisito patrimoniale TSA Banco Desio calcola il requisito patrimoniale con metodo denominato "Traditional Standardised Approach". Il Banco, al fine di adempiere ai requisiti normativi in materia, si è dotato di un processo operativo e di una metodologia di allocazione dell'Indicatore Rilevante nelle 8 linee di attività previste dalla normativa e si è dotato di un'apposita procedura informatica interna.

La Direzione Risk Management, nell'ambito di quanto definito nella normativa interna, ha strutturato un'adeguata attività di monitoraggio e reporting in tema rischi operativi integrandola con i dettami della normativa di vigilanza in merito a quanto previsto in tema di Coordinamento tra le funzioni di controllo. Relativamente agli eventi pregiudizievoli raccolti nel Database delle Perdite Operative Aziendale (DBPOA), è stato implementato un sistema di reporting in grado di fornire tutte le informazioni riguardanti gli eventi medesimi: numero eventi, ammontare perdite lorde ed eventuali recuperi. Tale reportistica è stata integrata anche con le risultanze del processo di Risk Self Assessment.

In linea con quanto previsto dalla normativa di riferimento i risultati del processo di Loss Data Collection sono comunicati tramite flusso COREP a Banca d'Italia.

In tema di gestione e monitoraggio del rischio di Outsourcing è stata definita e implementata una metodologia di valutazione del rischio connesso alle terze parti.

La sicurezza informatica e la protezione dei dati rappresentano priorità di Banco Desio, che attribuisce importanza centrale alle strategie di gestione dei rischi adottando nel continuo misure conformi alle disposizioni vigenti in materia di privacy, alle normative di sicurezza ed ai principali standard di settore con l'obiettivo di garantire la protezione dei sistemi informativi da eventi che possano avere impatti negativi su Banco Desio e della Brianza e sui diritti degli interessati.

La gestione, il controllo e la misurazione dei rischi informatici e di sicurezza, ivi incluso il rischio cyber, è incardinata nel più ampio sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi adottato dal Banco Desio.

Con riferimento ai principali presidi operativi ed organizzativi attualmente in essere per garantire la sicurezza e la protezione dei dati si rappresenta che il Banco Desio è dotato di:

  • un processo di ICT Risk Assessment volto ad identificare e misurare l'esposizione al rischio informatico e di sicurezza. Tale processo è inclusivo della valutazione dei rischi derivanti dal sistema informativo della banca acquisito in full-outsourcing da Cedacri S.p.a.;
  • un sistema di key risk indicators atti a monitorare nel continuo l'esposizione alle principali minacce informatiche in tema di sicurezza dei dati, tra cui: eventi che implichino la violazione delle norme e delle prassi aziendali in materia di sicurezza delle informazioni (i.e. frodi informatiche, attacchi attraverso internet e malfunzionamenti e disservizi), tentativi fraudolenti aventi ad oggetto i canali di virtual banking e fenomeni malware potenziali rilevati sui vettori e-mail o web;
  • un processo di valutazione delle terze parti e dei presidi organizzativi e tecnologici che queste ultime pongono in essere per garantire, tra gli altri aspetti, la sicurezza informatica e la continuità operativa nell'ambito dei servizi erogati sia in fase di contrattualizzazione, sia durante l'intero ciclo di vita del rapporto;
  • un processo di DPIA (Data Protection Impact Assessment), volto a valutare la necessità e la proporzionalità dei trattamenti privacy, valutare e gestire gli eventuali rischi per i diritti e le libertà dei soggetti interessati, stabilire la necessità di implementare misure di mitigazione a fronte di eventuali carenze riscontrate in merito all'esistenza e all'efficacia di adeguati presidi fisici, organizzativi e tecnologici;
  • formazione interna relativamente alla normativa in tema di sicurezza informativas, data protection ed alle modalità di trattamento e protezione dei dati;
  • procedure antifrode in progressivo potenziamento rispetto alle dinamiche evolutive delle tecniche di attacco informatico;
  • procedure di gestione degli incidenti di sicurezza;
  • procedure di gestione dei change applicativi ed infrastrutturali;
  • sistemi di alerting da minacce anche attraverso il ricorso a servizi SOC (Security Operation Center) da parte di operatori specializzati;
  • un servizio di monitoraggio giornaliero delle performance di sicurezza ICT mediante un sistema di rating (valutazione esterna da parte di operatore specializzato ampiamente diffuso a livello mondiale).

Con riferimento ai più recenti sviluppi normativi (i.e. Regolamento DORA), sono stati effettuati i seguenti interventi preliminari con impatto sulla normativa interna di riferimento in ambito IT Operation ed IT Risk Management nonché sugli strumenti a supporto dei processi:

  • rafforzamento del framework di gestione del Rischio Informatico e di Sicurezza mediante l'implementazione di nuovi controlli di II livello;
  • identificazione di una metodologia per l'identificazione delle c.d. Critical or Important Functions (CIFs), così come definite dal Regolamento DORA;
  • rafforzamento della metodologia di Business Impact Analisys (BIA);
  • rafforzamento del processo di incident management e di gestione degli early warnings;
  • creazione di sinergie nella gestione della c.d. "value chain" in ambito ICT mediante l'implementazione ed il costante sviluppo di tool informatici di supporto, con l'obiettivo di efficientare i processi di IT Operations e Risk Management mediante l'integrazione di informazioni e lo scambio di dati.

Gestione Sicurezza Logica

In risposta alle esigenze straordinarie emerse in connessione al contesto geopolitico di riferimento e agli effetti residui da Covid-19, il Gruppo ha:

rafforzato le misure di sicurezza contro gli attacchi cyber in coerenza con le iniziative dichiarate nello specifico piano investimenti dichiarato nel documento di "Piano di Sicurezza Informatica";

  • rivisto le policy rule presenti nei sistemi firewall e i controlli di Office 365 mediante strumenti di analisi avanzati;
  • sviluppato ulteriori sinergie con il SOC (Security Operation Center) con adozione di nuovi sistemi di controllo basati su motori di AI con attivazione di sistemi in cloud per la protezione degli utenti in mobilità e la navigazione Internet:
  • rivisto le politiche di antispam mediante l'attivazione delle configurazioni di dominio ed il loro monitoraggio (attività di controllo periodica);
  • potenziato sistemi di protezione della posta elettronica aziendale alla luce degli attacchi di canale sempre più sofisticati con acquisizione di strumenti avanzati di mercato;
  • previsto uno specifico programma formativo per tutti gli utenti interni del Banco Desio in tema di cyber security con particolare focus sugli attacchi di phishing;
  • rafforzato l'impianto normativo in materia di sicurezza con la redazione di un set documentale ispirato alle best practices internazionali in materia di Sicurezza delle Informazioni (ISO27001) e in ottica di adeguamento al Regolamento DORA;
  • potenziati i temi di vulnerability management con definizione di processi di gestione e valutazione delle vulnerabilità dei sistemi informativi;
  • rivisto i processi di Fraud Management in ottica di raccolta delle evidenze delle operazioni di online banking e relativa reportistica per le funzioni Legali e di controllo avviando il progetto di integrazione per una soluzione di transaction monitoring.

Business Continuity Management

In particolare, il business continuity management ha assicurato la continuità operativa dei processi critici e sistemici mediante l'individuazione di risorse di business continuity e la possibilità di operare in Smart working, fornendo a tutto il personale individuato dispositivi laptop e smartphone. I nuovi standard implementati all'interno della Business Impact Analysis (BIA) e le analisi di rischio inerente (RIA) hanno portato ad una metodologia più accurata e di dettaglio nell'analisi della resilienza in ottica business continuity. Sono stati inoltre svolti test a garanzia della correttezza delle procedure nei seguenti ambiti: sistemi informativi interni (inclusa la connettività), sistemi esterni (i.e. IT outsourcer Cedacri S.p.A.) dove sono stati eseguiti sia il test "in bolla" (effettuato in un ambiente isolato senza interdipendenze tra sistemi e canali) sia il test dei canali digitali, mercati finanziari e sistemi di erogazione dell'energia elettrica.

Rischio relativo alle responsabilità amministrative

Per il presidio dei rischi di commissione di reati ai sensi del D.Lgs. n.231/2001 "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica", le Società del Gruppo hanno adottato un modello organizzativo di prevenzione. La vigilanza sull'efficace attuazione dei predetti modelli è stata demandata a uno specifico organismo interno.

Rischi connessi al contenzioso legale in essere

Per quanto riguarda il rischio legale le singole funzioni aziendali, nei rapporti con la clientela, operano con schemi contrattuali standard e comunque previamente valutati dalle strutture aziendali preposte. Ciò premesso va evidenziato che la maggior parte delle cause passive in corso a fine esercizio sono ricomprese nell'ambito di vertenze riguardanti controversie relative a contestazioni per usura e per anatocismo ed estinzione anticipata.

Nell'ambito della propria operatività, il Gruppo è coinvolto in procedimenti giudiziari in presenza dei quali, ove ritenuto opportuno dalle competenti funzioni aziendali, sono valutate specifiche previsioni di perdita. La seguente tabella riepiloga i contenziosi in corso alla chiusura del periodo di riferimento con i relativi accantonamenti:

Numero Petitum Fondi stanziati
Cause per revocatorie 7 € 8,7 mln € 1,5 mln
Altre cause 1.872 € 132,7 mln € 11,9 mln

Di seguito sono descritte le principali controversie, con petitum superiore ad un milione di euro, in essere alla data di riferimento:

  • Petitum di Euro 42,0 milioni. Il credito del Banco, ceduto ad altra società nel dicembre 2017, è stato ammesso al passivo del fallimento per complessivi Euro 1.125.000 collocati, come da domanda, nella classe dei privilegiati ipotecari. In data 28 maggio 2020 era pervenuta, dalla Curatela Fallimentare, lettera di diffida con la quale si formulava richiesta di risarcimento, quantificando il danno nella misura ora reclamata. Identica iniziativa era stata assunta anche nei confronti delle altre banche già affidanti. Nella comunicazione si sosteneva che il Banco, pur consapevole dello stato di insolvenza in cui versava la società fallita, avrebbe proseguito il rapporto fiduciario in essere e deliberata l'erogazione di nuovo credito (in parte destinato al ripianamento di precedenti sospesi). È stato immediatamente conferito incarico ad un legale esterno per dare riscontro al Curatore con sollecito quanto fermo diniego ad ogni pretesa. Successivamente alla diffida del fallimento di cui sopra, è pervenuto il formale atto di citazione notificato al Banco ed agli Istituti di Credito coinvolti, per il 31 gennaio 2022 avanti il Tribunale di Roma. La richiesta di risarcimento e la somma sono riconfermate come anche le motivazioni poste a fondamento della domanda giudiziale. Il CTP del Banco ha svolto una consulenza tecnica preliminare ove precisa che deve (anche) escludersi l'imputabilità al Banco del danno come determinato dal ricorrente. All'udienza del 31 ottobre 2022 la Curatela Fallimentare ha insistito per la CTU e l'ordine di esibizione; le Banche convenute, tra cui Banco Desio, si sono opposte in quanto strumentale ed irrilevante alla luce delle evidenze documentali già depositate. Il Giudice all'udienza per la discussione dei mezzi istruttori ha disposto CTU chiamata per il giuramento alla data del 10 febbraio 2025;
  • Petitum di Euro 40,0 milioni. La Spoleto Credito e Servizi Soc. Coop. (SCS, ex controllante dell'incorporata Banca Popolare di Spoleto) nonché alcuni soci della cooperativa medesima hanno notificato al Banco e ai componenti del C.d.A. dell'incorporata in carica nel periodo 2014- 2016 un atto di citazione avanti al Tribunale di Milano – Sezione Specializzata delle Imprese – al fine di ottenere che venga accertata: (i) la presunta responsabilità dei convenuti con riguardo all'operazione di conferimento di n. 32 Sportelli bancari del Banco nell'incorporata (conclusasi nel primo semestre del 2015) in forza dell'Accordo di Investimento concluso il 1° aprile 2014 tra il Banco e i Commissari Straordinari dell'incorporata, sul presupposto della non correttezza dei criteri adottati per la stima del ramo di azienda e del mancato controllo in merito da parte del C.d.A. dell'incorporata e dei componenti del Compitato Parti Correlate; (ii) la responsabilità del Banco con riguardo all'asserito inadempimento dell'impegno assunto nell'Accordo Quadro di concedere alla medesima SCS un finanziamento di Euro 15,0 milioni. Oltre ai dubbi sulla legittimazione attiva degli attori, si ritengono del tutto strumentali e infondate le argomentazioni e soprattutto priva di ogni supporto probatorio l'abnorme richiesta risarcitoria. Il Tribunale di Milano, precisate le conclusioni all'udienza del 28 marzo 2023, ha rimesso la causa in decisione;
  • Petitum di Euro 12,6 milioni. L'attore, successivamente alla reiezione dell'Accertamento Tecnico Preventivo instaurato nel marzo 2018, ha instaurato un giudizio di merito presso il Tribunale di Monza (prima udienza il 28 marzo 2019) per richiedere la restituzione delle somme disposte (bonifici e richieste emissioni assegni circolari), secondo l'attore, su firme apocrife e conseguentemente distratte dal proprio patrimonio per l'importo totale di Euro 12,6 milioni. Allo stato, il legale incaricato per la difesa del Banco, anche in considerazione dell'esito del procedimento per Accertamento

Tecnico Preventivo, ha espresso una valutazione di rischio di soccombenza remoto. La CTU grafologica richiesta dal Giudice ha concluso per la riconducibilità di tutte le sottoscrizioni all'attore. L'udienza per l'esame della CTU era stata fissata in data 12 febbraio 2021. Nel frattempo, è intervenuto il decesso della controparte e il Giudice ha dichiarato l'interruzione del giudizio a far data dal 3 giugno 2021. La causa è stata riassunta e rimessa in decisione. Il Tribunale di Monza con sentenza di primo grado ha rigettato le domande di controparte. Controparte ha promosso appello avverso la sentenza di primo grado. Alla prima udienza la Corte di Appello di Milano ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusioni il 2 aprile 2025;

  • Petitum di Euro 7,3 milioni. La Curatela, con citazione notificata nel 2013, ha convenuto avanti al Tribunale di Perugia l'incorporata Banca Popolare di Spoleto unitamente a Banca delle Marche e a Monte dei Paschi di Siena al fine di sentire accertare e dichiarare la nullità e/o inefficacia e/o inopponibilità alla curatela attrice della cessione del credito e, quindi, sentirle condannare, in solido, a versare la somma. La domanda appare destituita di ogni fondamento come confermato anche dal legale fiduciario al quale è stato affidato l'incarico per la costituzione in giudizio. La Banca, unitamente agli altri due istituti di credito, in data 2 dicembre 2009 (circa tre anni prima della dichiarazione di fallimento intervenuta con sentenza del 21 marzo 2013), aveva concesso una apertura di credito alla società fallita, utilizzabile nella forma tecnica dell'anticipo su contratti verso enti pubblici e/o pubblica amministrazione, per l'ammontare di Euro 1 milioni da parte di ciascuna banca; nell'atto di concessione è stata espressamente convenuta la rotatività dell'anticipazione accordata. Il Tribunale di Perugia con sentenza di primo grado nel rigettare le prime due domande, ha accolto la domanda relativa alla proposta di azione revocatoria e per l'effetto ha dichiarato l'inefficacia del contratto di cessione di credito, condannando le tre banche in solido tra loro a restituire al fallimento la somma di Euro 21,9 milioni oltre interessi legali e spese legali. Le banche hanno proceduto ad appellare la sentenza di primo grado che si ritiene infondata in fatto e in diritto, la cui esecutività è stata sospesa medio tempore dalla Corte d'Appello. L'appello è in decisione;
  • Petitum di Euro 5,5 milioni. L'attrice, ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi ex "Legge Marzano", aveva già promosso nel maggio 2022 un primo giudizio nei confronti del Banco Desio chiedendo al Tribunale di Roma una revocatoria fallimentare per Euro 0,7 milioni. Verso la fine del mese di dicembre 2022 i Commissari Straordinari hanno fatto notificare un secondo atto di citazione, relativo questa volta ad una richiesta risarcitoria per una somma complessiva pari a Euro 389,3 milioni calcolata sulla base dell'aggravio del deficit patrimoniale (o del netto patrimoniale) della società concretizzatosi dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2017. La domanda di condanna risarcitoria è stata proposta in via solidale ad un pool composto da 32 istituti di credito e società di factoring, tra cui il Banco, ad una società di revisione e ai componenti del consiglio di gestione e del consiglio di sorveglianza di parte attrice. Alla luce dei primi approfondimenti effettuati, stante il fatto che la causa è soltanto all'inizio, il Banco allo stato ritiene le richieste di controparte sostanzialmente infondate in considerazione del fatto che gli elementi informativi acquisiti nella fase istruttoria che ha portato alla concessione del mutuo chirografo concesso nel mese di luglio 2016 non erano tali da palesare elementi di dissesto economico-finanziario della controparte che si trovava in una fase di sviluppo del proprio business con investimenti nel settore delle concessioni (anche all'estero e anche mediante l'acquisizione di aziende con specifici know how). La causa è stata interrotta per il decesso di uno dei legali. L'attrice ha depositato ricorso per la riassunzione della causa e il Tribunale ha fissato la prima udienza il 25 febbraio 2025;

Petitum di Euro 3,6 milioni. La Curatela del Fallimento ha citato l'incorporata Banca Popolare di Spoleto avanti il Tribunale di Perugia – Sezione specializzata in materia di impresa (prima udienza fissata al 4 novembre 2019) chiedendo l'accertamento dell'annullabilità ex art. 2377 CC della delibera assembleare di Banca Popolare di Spoleto S.p.A. del 7 maggio 2019 che ha approvato il Progetto di fusione per incorporazione della stessa in Banco di Desio e della Brianza S.p.A. per mancanza di informazioni e di incongruità sulla determinazione del rapporto di cambio tra le azioni delle due banche e quindi la condanna a risarcire il Fallimento per il presunto danno che ad esso avrebbe cagionato in conseguenza dell'incongruità del rapporto di cambio, danno quantificato da controparte in Euro 3,6 milioni o nella somma maggiore o minore che risulterà di giustizia. Fermo restando che, ai sensi dell'art. 2504-quater CC, essendo ormai stata eseguita l'iscrizione dell'atto di fusione, non può più essere pronunciata l'invalidità dell'atto di fusione il Banco si è costituito in giudizio, ribadendo la congruità del rapporto di cambio stabilito per l'operazione. La CTU disposta in corso di causa tesa a verificare la congruità del concambio delle azioni nell'ambito della fusione societaria in questione ha prospettato, sulla base di considerazioni peraltro opinabili in materia di valutazioni d'azienda, la restituzione da parte della Banca al Fallimento dell'importo di circa Euro 0,9 milioni a titolo di risarcimento. Il Giudice all'udienza del 10 novembre 2022 per precisazione delle conclusioni ha rimesso la causa in decisione. Con sentenza di primo grado il Banco è stato condannato al pagamento dell'importo di 939.349 euro. Il Banco ha promosso appello avverso la sentenza in quanto infondata in fatto e in diritto; il Giudice ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusioni in data 5 maggio 2025;

  • Petitum di Euro 2,6 milioni. Controparte ha convenuto in giudizio il Banco avanti il Tribunale di Brescia per ottenere la restituzione della somma derivante dalla perdita subita investendo in Boost WTI Oil 3x Leverage ETP e Boost Natural Gas 3x Leverage ETP. L'attore è cliente del Banco dal 2011 ed ha aperto un deposito amministrato nell'ambito del quale ha svolto diverse compravendite in strumenti finanziari prima di concentrare la maggior parte dei propri investimenti nei due strumenti finanziari che vengono contestati. L'attore tra le varie contestazioni relative alla propria profilatura, alla consulenza svolta dal Banco negli strumenti finanziari, alla presunta gestione surrettizia da parte della Banca nell'ambito dei propri investimenti, lamenta che i due strumenti finanziari siano stati consigliati dalla Banca e che la relativa scheda prodotto non contenesse la spiegazione che a fronte di una certa percentuale di perdita tali strumenti finanziari sarebbero stati ritirati dal mercato e rimborsati al valore ribassato, cosa che è avvenuta in data 8 marzo 2020 generando la minusvalenza evidenziata dall'attore. La contrattualistica risulta correttamente firmata con una profilatura del cliente per cui gli investimenti effettuati risultano appropriati/adeguati. La causa in decisione è stata rimessa in istruttoria per escussione testimoniale e successivamente è stata disposta CTU il cui esame ci sarà all'udienza del 30 aprile 2025;
  • Petitum di Euro 1,8 milioni. Trattasi di opposizione ad atto di precetto di complessivi Euro 28,1 milioni per un finanziamento bancario in pool in cui il Banco è esposto per Euro 1,8 milioni. Il Giudice, con provvedimento notificato il 10 dicembre 2024 ha ritenuto di non concedere la sospensione "inaudita altera parte" ed ha fissato l'udienza per la trattazione in contradditorio al 16 gennaio 2025 poi rinviata al 23 gennaio 2025; in tale udienza, dopo il contraddittorio delle parti in merito all'esecutività e validità del titolo, il Giudice si è riservato. Successivamente, con provvedimento avente data 5 febbraio 2025 il Giudice ha rinviato l'udienza di prima comparizione al 15 maggio 2025;
  • Petitum di Euro 1,6 milioni. La parte attrice contesta un conto corrente chiuso in data 6 dicembre 2017 per passaggio a sofferenza con saldo negativo per complessivi Euro 310.217. La controparte cita in giudizio il Banco sulla scorta di una perizia econometrica redatta al solo fine di far verificare, dal Tribunale competente, l'applicazione di tassi non contrattualizzati, presuntivamente illegittimi

o comunque illegali, nonché il presunto superamento del tasso soglia di usura. Sempre a dire di controparte, proprio in forza della segnalazione a sofferenze di cui sopra, l'attrice avrebbe visto progressivamente ridursi il proprio credito, sia da parte degli istituti di credito, sia da parte dei fornitori. Tale difficoltà economico finanziaria, in base a quanto argomentato da controparte, avrebbe pertanto causato un presunto danno patrimoniale, complessivamente quantificato da controparte in Euro 1,4 mln, nonché un presunto danno non patrimoniale quantificato in Euro 85 mila per ogni anno di segnalazione, da liquidarsi anche in via equitativa. A scioglimento della riserva assunta all'udienza del 17 gennaio 2022, il Giudice ha solo parzialmente ammesso le prove articolate, rinviando all'udienza del 4 luglio 2022 ove il Banco, come disposto dal Giudice, ha prodotto l'originale del contratto di conto corrente e la documentazione relativa, mentre controparte ha insistito nella richiesta di CTU. Il Banco, dopo aver eccepito l'infondatezza di quanto ex adverso dedotto, ha chiesto il rinvio per la precisazione delle conclusioni. Il Giudice ha disposto CTU grafologica da verificare all'udienza del 24 aprile 2024, disponendo la custodia in cassaforte dell'originale prodotto in atti;

  • Petitum di Euro 1,6 milioni. Parte attrice ha convenuto in giudizio Banco Desio avanti al Tribunale di Teramo per ottenere la restituzione di Euro 1,6 milioni a seguito di operazioni ritenute nulle e illegittime aventi ad oggetto delle gestioni patrimoniali e un atto di pegno a garanzia di una società. Controparte contesta di non aver mai disposto la vendita di strumenti finanziari per il complessivo importo di un milione di euro da una gestione patrimoniale (vendita che sarebbe stata disposta da soggetto non facoltizzato, legale rappresentante della società garantita) il cui importo sarebbe servito per l'apertura di due nuove gestioni patrimoniali poste a garanzia di affidamenti della società che controparte afferma non aver mai costituito ed essere di conseguenza stata costretta a bonificare importi per 460.000 euro al fine di ripianare gli affidamenti della società. La prima udienza è fissata il 3 marzo 2025;
  • Petitum di Euro 1,5 milioni. Parte attrice ha convenuto in giudizio il nostro Istituto avanti il Tribunale di Spoleto per ottenere la restituzione di Euro 1,5 milioni che ritiene essere stati illegittimamente percepiti dal Banco principalmente per: anatocismo, interessi ultralegali, commissione di massimo scoperto, commissione istruttoria veloce (civ), commissione messa a disposizione fondi, commissioni e spese non pattuite con riferimento a due conti correnti ordinari e ai relativi affidamenti. La prima udienza è fissata il 15 aprile 2025.

Informazioni di natura quantitativa

Il numero di eventi pregiudizievoli rilevati dal Gruppo al 31 dicembre 2024 ammonta a 4.778 eventi. Il risultato del processo di raccolta degli eventi pregiudizievoli è riassunto nella tabella di seguito riportata:

Tipo Evento % Eventi % perdita
lorda sul
totale
% perdita
netta sul
totale
%
Recuperi
FRODE INTERNA Perdite dovute ad atti di frode, appropriazione indebita,
aggiramento di statuti, leggi o politiche aziendali (esclusi gli episodi di
discriminazione), che coinvolgono almeno un membro interno della
banca
0,02% 0,01% 0,01% 0,00%
FRODE ESTERNA Perdite dovute ad atti di frode, appropriazione indebita,
aggiramento di statuti, leggi o politiche aziendali (esclusi gli episodi di
discriminazione) perpetuati da parte di terzi
0,75% 1,44% 0,85% 41,53%
CONTRATTO DI LAVORO E SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO Perdite
dovute ad azioni in contrasto con le leggi e i contratti di lavoro, sanitarie e
sicurezza sul posto di lavoro, e al risarcimento per infortunio o per episodi di
discriminazione
0,08% 1,33% 1,34% 0,00%
ATTIVITA' RELAZIONALE CONNESSA A CLIENTI, PRODOTTI E CANALI Perdite
per incapacità (non intenzionale o per negligenza) di realizzare impegni
professionali presi con la clientela (compresi i requisiti fiduciari e di
adeguata informazione sugli investimenti
70,24% 82,16% 82,89% 0,00%
DANNI AGLI ASSET Rientrano in questa categoria gli eventi di origine
naturale o riconducibili ad azioni compiute da soggetti esterni che
provocano danni ai beni materiali della banca
0,17% 0,13% 0,11% 18,61%
INTERRUZIONE ATTIVITA' E DISFUNZIONI DEI SISTEMI Perdite derivanti dal
blocco di sistemi informatici o di collegamenti di linea
0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
ESECUZIONE DELLE DISPOSIZIONI, EROGAZIONE DEI PRODOTTI E GESTIONE
DEI PROCESSI
28,74% 14,93% 14,80% 1,67%
TOTALE Gruppo Banco Desio e della Brianza 100,00% 100,00% 100,0% 0,87%

Il valore di perdita operativa lorda è pari a 21.783 migliaia di euro su cui, nel corso del periodo di riferimento, sono stati effettuati accantonamenti per 3.311 migliaia di euro e si sono manifestati recuperi per 190 migliaia di euro; conseguentemente la perdita operativa netta ammonta a 21.593 migliaia di euro.

PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO CONSOLIDATO

SEZIONE 1 – IL PATRIMONIO CONSOLIDATO

A. Informazioni di natura qualitativa

Il Gruppo Banco Desio dedica primaria attenzione al capitale proprio, consapevole sia della sua funzione come fattore di presidio della fiducia dei propri stakeholder, in quanto utilizzabile per assorbire eventuali perdite, sia per l'importanza dello stesso nella gestione a fini prettamente operativi e di sviluppo aziendale.

Un buon livello di patrimonializzazione consente, infatti, di affrontare lo sviluppo aziendale con i necessari margini di autonomia e preservare la stabilità del Gruppo.

La politica della Capogruppo è pertanto quella di attribuire una rilevante priorità al capitale proprio per utilizzarlo al meglio nell'espansione dell'attività.

La nozione di patrimonio contabile utilizzata dal Gruppo è data dalla somma algebrica delle seguenti voci del passivo di Stato patrimoniale: Capitale, Riserve da valutazione, Riserve, Sovrapprezzi di emissione e Utile d'esercizio.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio contabile consolidato: ripartizione per tipologia di impresa

Voci del patrimonio netto Gruppo
Prudenziale
Imprese di
assicurazione
Altre
imprese
Elisioni e
aggiustamenti
da
consolidamento
31.12.2024
1. Capitale sociale 54.026 54.026
2. Sovrapprezzi di emissione 10.809 10.809
3. Riserve 1.254.216 1.254.216
- di utili: 26.492 26.492
a) legale 7.261 7.261
d) altre 19.231 19.231
- altre 1.227.724 1.227.724
4. Strumenti di capitale
5. (Azioni proprie)
6. Riserve da valutazione: 12.601 23 12.624
- Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
(523) (523)
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
(7.196) (7.196
- Attività materiali 95 95
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (2.840) (2.840)
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipazioni
valutate al patrimonio netto
23 23
- Leggi speciali di rivalutazione 23.065 23.065
Utile (perdita) d'esercizio (+/-) del gruppo e di terzi 124.259 124.259
Patrimonio netto
1.455.911
23

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Attività/valori Consolidato Prudenziale Imprese di
assicurazione
Altre imprese Elisioni e
aggiustamenti da
consolidamento
Totale
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
1. Titoli di debito 2.712 (9.908) 2.712 (9.908)
2. Titoli di capitale - (523) (523)
3. Finanziamenti
Totale 31.12.2024 2.712 (10.431) 2.712 (10.431)
Totale 31.12.2023 1.686 (18.839) 1.686 (18.839)

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
1. Esistenze iniziali (16.630) (523)
2. Variazioni positive 11.491
2.1 Incrementi di fair value 6.521
2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito 50
2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo 4.920
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di
capitale)
2.5 Altre variazioni
3. Variazioni negative (2.057)
3.1 Riduzioni di fair value (446)
3.2 Riprese di valore per rischio di credito (85)
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive da realizzo (1.526)
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di
capitale)
3.5 Altre variazioni
4. Rimanenze finali (7.196) (523)

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

Le riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti hanno registrato nel corso dell'esercizio un effetto positivo per 13 migliaia di euro (al netto del relativo effetto fiscale di 7 migliaia di euro), derivante dalla variazione dell'attualizzazione sul fondo trattamento di fine rapporto determinato a fini civilistici.

SEZIONE 2 – I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA BANCARI

2.1 Ambito di applicazione della normativa

Come previsto dall'8° Aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", si fa rimando a quanto contenuto nell'informativa al pubblico ("Terzo Pilastro") fornita a livello consolidato dal Banco.

PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

Sezione 1 – Operazioni realizzate durante l'esercizio

1.1 Operazioni di aggregazione

In data 31 maggio 2024, a seguito del completamento degli iter autorizzativi e in esecuzione degli Accordi comunicati al mercato in data 31 gennaio u.s., è stata data esecuzione all'accordo strategico con cui Banco Desio ha acquisito, principalmente attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato per 6,4 milioni di euro, l'89,23% del capitale sociale di Dynamica Retail S.p.A. (l'"Operazione") con l'ingresso di Dynamica Retail S.p.A. ("Dynamica"), nonché della sua controllata Dynamica Retail Agenzia in Attività Finanziaria S.r.l. (insieme "Gruppo Dynamica"), nel perimetro del Gruppo Banco Desio dal 1° giugno 2024.

Si ricorda che gli Accordi a suo tempo sottoscritti tra le Parti prevedono altresì un'opzione di acquisto a favore di Banco Desio da esercitare a partire dall'approvazione del bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2025, avente ad oggetto le azioni rimanenti, il cui prezzo di acquisto sarà determinato sulla base dei risultati di Dynamica e degli obiettivi di business condivisi.

Dynamica Retail S.p.A. è una società attiva nel campo dell'erogazione di finanziamenti a clientela privata garantiti dalla cessione del quinto dello stipendio e delegazione di pagamento. L'Operazione contribuisce alla realizzazione del Piano Industriale "Beyond 2026", in particolare nelle attività di consumer lending già presidiate dalla controllata Fides S.p.A. che avrà un ruolo centrale nell'integrazione di Dynamica nel Gruppo.

La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione e il processo di Purchase Price Allocation (PPA)

L'acquisizione del controllo di Dynamica si è configurata come "business combination" (o aggregazione aziendale) da contabilizzarsi in base all'IFRS 3 che prevede l'applicazione del metodo dell'acquisizione. In base a tale metodo occorre procedere a:

  • identificare l'acquirente e la data dell'acquisizione;
  • determinare il costo dell'acquisizione;
  • allocare il costo dell'acquisizione (cosiddetta "Purchase Price Allocation", di seguito "PPA") rilevando le attività, le passività e le passività potenziali ritenute identificabili della società acquisita ai relativi fair value alla data di acquisizione, ad eccezione delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita secondo quanto previsto dall'IFRS 5. Queste ultime, infatti, sono contabilizzate al fair value al netto dei costi di vendita. Devono, inoltre, essere iscritte eventuali attività immateriali ancorché non già rilevate dal soggetto acquisito.

Ferma restando l'identificazione di Banco Desio quale soggetto acquirente, la data di acquisizione è stata identificata nel 1° giugno 2024, vale a dire la data in cui è stata perfezionata l'operazione. È dunque da tale data che Banco Desio (e di conseguenza il Gruppo Banco Desio) ha acquisito il controllo di Dynamica Retail e Dynamica Agenzia, ai sensi dell'IFRS 10, con conseguente obbligo di includerle nel proprio perimetro di consolidamento.

Ai fini del processo di PPA e del primo consolidamento nel bilancio consolidato del Gruppo Banco Desio, si è fatto riferimento alla situazione patrimoniale delle due entità predisposta al 31 maggio 2024, mentre il risultato economico della società nel bilancio consolidato di Banco Desio è stato incluso a partire dal 1° giugno 2024.

Il costo dell'acquisizione, pari a 7,6 milioni, è stato determinato a partire dal corrispettivo trasferito alla data del closing per l'89,23% del capitale sociale di Dynamica Retail. Una volta definito il costo di acquisizione (di cui 1,2 milioni per il subentro nelle quote partecipative di alcuni azionisti e 6,4 milioni per la sottoscrizione dell'aumento di capitale riservato), esso è stato allocato al patrimonio netto oggetto di acquisizione rettificato per tener conto del fair value delle attività e passività acquisite.

Nella predisposizione della presente Relazione finanziaria annuale, è stata effettuata la Purchase Price Allocation (PPA) definitiva (conformemente all'IFRS 3 Aggregazioni aziendali) che ha condotto ad evidenziare un "gain from a bargain purchase", o badwill o negative goodwill.

La determinazione degli impatti del processo di PPA ha comportato la necessità di avvalersi in alcuni casi del supporto di qualificati esperti indipendenti, mediante i quali si è proceduto alla determinazione, anche con il supporto delle strutture interne di Banco Desio, del fair value alla data di acquisizione di talune poste patrimoniali. Le restanti poste patrimoniali sono state valutate internamente dalle strutture di Banco Desio.

Con riferimento al periodo di valutazione entro il quale ottenere le informazioni necessarie per effettuare la valutazione al fair value delle attività e passività identificabili del soggetto acquisito e terminare il processo di PPA, l'IFRS 3 prevede che tale periodo termini non appena l'acquirente abbia ricevuto tutte le informazioni necessarie in essere alla data di acquisizione o abbia appurato che non è possibile ottenere maggiori informazioni per effettuare le valutazioni delle poste acquisite. In ogni caso il periodo di valutazione non può protrarsi per oltre un anno dalla data di acquisizione.

Relativamente all'operazione di acquisizione del controllo di Dynamica, il periodo di valutazione e, conseguentemente il processo di PPA, sono terminati l'11 febbraio 2025, data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione dei risultati d'esercizio e consolidati di Banco Desio al 31 dicembre 2024, in quanto, a tale data, tutte le attività di identificazione delle attività e passività acquisite (comprese quelle potenziali) e di misurazione del fair value delle stesse risultano terminate.

In particolare, Deloitte (primario esperto indipendente attivo nel settore del Financial Advisory) ha ritenuto di avere tutti gli elementi necessari per la determinazione del fair value delle attività e delle passività, concludendo così le proprie attività di stima delle attività acquisite e delle passività assunte95 .

Si riporta di seguito la situazione patrimoniale del Gruppo Dynamica alla data di acquisizione con il confronto tra i valori contabili rivenienti dal bilancio IAS / IFRS e i relativi fair value rivenienti dal processo di allocazione del costo dell'acquisizione definitiva.

Euro/000
Voci dell'attivo Gruppo
Dynamica
Differenze di
FV
FV di
acquisizione
10. Cassa e disponibilità liquide 4.843 - 4.843
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
15.286 561 15.847
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 15.211 - 15.211
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 75 561 636
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 90.396 2.294 92.690
a) crediti verso banche 5.871 - 5.871
b) crediti verso clientela 84.525 2.294 86.819
90. Attività materiali 531 - 531
100. Attività immateriali 288 - 288
110. Attività fiscali 5.497 2.956 8.453
a) correnti 78 - 78
b) anticipate 5.419 2.956 8.375
130. Altre attività 2.608 - 2.608
Totale dell'attivo 119.449 5.811 125.260
[A]

95 In particolare, per la determinazione degli effetti della valutazione al fair value delle attività e delle passività finanziarie, è stata assunta come data di riferimento quella del 30 giugno 2024 in quanto l'utilizzo della data del 1° giugno avrebbe comportato la necessità di sostenere "undue cost or effort" esplicitamente esclusi dai principi contabili internazionali anche e soprattutto in considerazione della scarsa significatività degli effetti economici e patrimoniali tra le due date

Euro/000

Voci del passivo e del patrimonio netto Gruppo
Dynamica
Differenze di
FV
FV di
acquisizione
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 88.669 (2.820) 85.849
a) debiti verso banche 15.397 - 15.397
b) debiti verso clientela 73.272 (2.820) 70.452
60. Passività fiscali 115 2.554 2.669
a) correnti 115 - 115
b) differite - 2.554 2.554
80. Altre passività 11.739 (1.580) 10.159
90. Trattamento di fine rapporto del personale 625 - 625
100. Fondi per rischi e oneri 4.268 10.185 14.454
c) altri fondi per rischi e oneri 4.268 10.185 14.454
Totale del passivo 105.416 8.339 113.755
[B]

Alla data di approvazione della presente Relazione finanziaria annuale consolidata sono stati determinati in via definitiva i saldi patrimoniali acquisiti, valutati al fair value anche con il supporto dell'esperto indipendente, come di seguito indicato

  • attività finanziarie valutate al fair value: le analisi condotte hanno portato a identificare un aggiustamento di fair value positivo per 0,6 milioni relativo a strumenti finanziari (note junior delle cartolarizzazioni Dyret II e Dyret III);
  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: le analisi condotte hanno portato a identificare un aggiustamento di fair value positivo per 2,3 milioni, di cui -0,3 milioni relativo a strumenti finanziari (note mezzanine e senior delle cartolarizzazioni Dyret II e Dyret III) e +2,6 milioni relativo al portafoglio crediti;
  • passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: le analisi condotte hanno portato a identificare un aggiustamento di fair value positivo per 4,4 milioni, di cui 2,8 milioni relativi a strumenti finanziari di raccolta (note mezzanine e senior della cartolarizzazione Rainbow) e 1,6 milioni relativi ad altre passività verso cessionari;
  • fondi per rischi ed oneri: le analisi condotte hanno portato a identificare la necessità di maggiori accantonamenti per 10,2 milioni, di cui 8,7 milioni relativi alla situazione di incertezza giuridica afferente all'operatività con la clientela nel comparto del credito al consumo per la nota sentenza Lexitor (di cui 4,8 milioni a titolo di rischio potenziale), 1,2 milioni relativi al fondo estinzioni anticipate e 0,4 milioni per oneri futuri;
  • correlati effetti fiscali positivi per 0,4 milioni, di cui 2,9 milioni per l'iscrizione di imposte anticipate e 2,5 milioni per l'iscrizione di imposte differite.

La metodologia utilizzata dall'esperto al fine di stimare il fair value delle attività e delle passività finanziarie a medio lungo termine, in linea con la prassi di mercato, ha previsto l'attualizzazione dei flussi di cassa ad un determinato tasso di sconto di mercato (metodo Discounted Cash Flow, DCF).

Sono state condotte analisi specifiche che non hanno portato alla rilevazione di un intangibile relativo alle attività legate alla clientela (c.d. customer relationship), cioè al complesso di relazioni commerciali, a carattere contrattuale, instaurate dalla società con la clientela il cui valore di tali attività risiede nei benefici economici di cui l'acquirente può beneficiare nel corso del tempo per effetto delle relazioni instaurate con la propria clientela.

Non sono emersi effetti valutativi riferiti alla controllata Dynamica Agenzia stante l'operatività posta in essere dalla stessa e quindi la natura a breve termine delle relative poste di bilancio.

Sintesi del processo di allocazione del costo di acquisizione e la determinazione del "badwill"

Come disposto dall'IFRS 3, alla data di acquisizione l'acquirente deve, tra l'altro, provvedere (i) alla rilevazione e alla "valutazione delle attività identificabili acquisite e delle passività identificabili assunte" e

(ii) alla rilevazione e alla "valutazione dell'avviamento o di un utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli".

Nel caso specifico, Banco Desio si è trovato effettivamente nella condizione di dover rilevare un utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli (c.d. badwill) che è stato determinato come differenza tra il costo dell'aggregazione aziendale rispetto alla quota d'interessenza dell'acquirente nel patrimonio netto della società espresso al fair value alla data di acquisizione.

Il costo dell'acquisizione, come detto, è risultato pari a 7,6 milioni, mentre l'89,23% del patrimonio netto IAS/IFRS di Dynamica Retail e Dynamica Agenzia oggetto di acquisizione al 1° giugno 2024, opportunamente rivalutato al fair value, si è attestato a 10,2 milioni di euro.

Nella tabella seguente è riepilogata l'allocazione del costo di acquisizione e la determinazione definitiva del badwill:

Euro/000
Rilevazione e valutazione dell'avviamento o di un utile derivante da un
acquisto a prezzi favorevoli (ex IFRS 3.32)
Dynamica
Retail S.p.A.
Dynamica
Agenzia S.r.l.
Gruppo
Dynamica
Patrimonio Netto 13.981 51 14.032 [1]
di cui Aucap Banco Desio -
Effetti di adeguamento al fair value delle poste contabili (2.528) [2] = [A] - [B]
- di cui adeguamento FV delle attività finanziarie valutate al fair value 561
- di cui adeguamento FV delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.764
- di cui adeguamento FV delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4.400
- di cui adeguamento altri fondi per rischi ed oneri (10.185)
- di cui effetti fiscali connessi 402
Sbilancio netto al fair value alla data di acquisizione 11.504 [3] = [1] + [2]
Attività nette acquisite = [3] * 89,23% 10.265 [4] = [3] * 89,23%
Costo di acquisizione (corrispettivo trasferito ex IFRS 3.37) 7.624 [5]
di cui Aucap Banco Desio 6.400
di cui subentro agli azionisti di minoranza 1.224
(+) Badwill 2.641 [6] = [4] - [5]

Dal confronto tra il costo di acquisizione complessivo e l'89,23% del patrimonio netto al fair value del Gruppo Dynamica è emersa una differenza residua pari a 2,6 milioni di euro che è stata imputata a badwill a seguito del processo di PPA definitivo. Tale differenza, che fa parte della dotazione patrimoniale apportata in Dynamica dall'azionista Banco Desio, è rappresentata nella voce "Altri oneri/proventi di gestione" del conto economico consolidato.

Sezione 2 – Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio

2.1 Operazioni di aggregazione

Successivamente alla chiusura dell'esercizio di riferimento non sono state realizzate operazioni di aggregazione aziendale disciplinate dall'IFRS 3.

Sezione 3 – Rettifiche retrospettive

Non si segnalano rettifiche rilevate nell'esercizio corrente relative alle aggregazioni aziendali verificatesi in esercizi precedenti.

PARTE H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

1 - Informazioni sui compensi dei Dirigenti con responsabilità strategiche

Per le informazioni sui compensi relativi agli Amministratori e Dirigenti con responsabilità strategiche si rinvia alla "Relazione sulle Politiche di Remunerazione del Gruppo" al 31 dicembre 2024 redatta ai sensi dell'Art. 123-ter TUF e pubblicate sul sito internet all'indirizzo www.bancodesio.it.

2 - Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Nell'anno di riferimento, non si segnalano operazioni degne di nota ad eccezione ad eccezione dell'acquisizione di una partecipazione di controllo da parte di Banco di Desio e della Brianza SpA in Dynamica Retail S.p.A.

In data 31 maggio 2024, a seguito del perfezionamento degli iter deliberativi e in esecuzione degli Accordi sottoscritti tra le Parti, è stato perfezionato il "closing" dell'operazione avente ad oggetto l'ingresso di Banco Desio nel capitale sociale di Dynamica Retail S.p.A. mediante l'acquisto della maggioranza del capitale sociale e la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato a Banco Desio (l'"Operazione").

Per effetto dell'Operazione Dynamica Retail S.p.A. "Dynamica", nonché la sua controllata, Dynamica Retail Agenzia in Attività Finanziaria Srl - entrambe soggette a direzione e coordinamento da parte di Banco Desio - sono entrate a far parte del perimetro del Gruppo bancario, nonché del perimetro delle parti correlate, con efficacia 1° giugno 2024.

Ad esito del perfezionamento dell'Operazione Banco Desio risulta detenere n. 11.033.182 azioni pari all'89,23% del capitale sociale della Società; la quota rimanente è detenuta dai soci manager di Dynamica.

Per ulteriori informazioni sull'operazione, si rinvia al Paragrafo "Eventi societari di rilievo del periodo", nonché al comunicato stampa diffuso in data 31 maggio 2024 ed altresì disponibile sul sito internet istituzionale.

Successivamente alla data di acquisizione della partecipazione, è stato stipulato con la controllata in data 2 luglio 2024 un accordo di acquisto di crediti che prevedeva, inter alia, la sottoscrizione di un accordo quadro vincolante relativo alla cessione di crediti pro-soluto tra BDB e Dynamica (l'"Accordo Quadro") regolante i termini e condizioni chiave, inclusi i relativi economics, della cessione a BDB dei crediti derivanti da finanziamenti tempo per tempo erogati da Dynamica tramite contratti di prestiti personali contro la cessione del quinto dello stipendio e/o della pensione o assistiti da delegazione di pagamento di quote degli stipendi (la "Cessione"). L'accordo stipulato in data 8 febbraio (prima dell'acquisizione della partecipazione) aveva durata fino al 31 maggio 2024 e prevedeva un importo massimo di crediti acquistati pari a 120 mln euro mentre l'accordo siglato in data 2 luglio 2024, avente scadenza 31 dicembre 2024, in conseguenza dell'entrata di Dynamica nel Gruppo Banco Desio impegnava la Banca all'acquisto di tutta la produzione originata da Dynamica. (fermo il rispetto di criteri assuntivi determinati contrattualmente). È stata altresì prevista la sottoscrizione, contestuale all'Accordo Quadro, di un contratto di servicing (il "Contratto di Servicing") avente ad oggetto il conferimento da parte di BDB a Dynamica dell'incarico di svolgere attività di incasso, rimessa e rendicontazione in relazione a crediti – dalla prima acquistati – verso dipendenti o pensionati di amministrazioni pubbliche ed aziende private nell'ambito della Cessione.

* * *

I rapporti con parti correlate sono generalmente regolati a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard e trovano comunque la loro giustificazione nell'interesse del gruppo di appartenenza. Il raffronto con le condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard viene indicato nella rendicontazione periodica verso gli Organi Sociali delle operazioni poste in essere.

In tale contesto, non si segnalano operazioni in essere al 31 dicembre 2024 che presentino profili di rischio particolare rispetto a quelli valutati nell'ambito dell'ordinario esercizio dell'operatività di natura bancaria e della connessa attività finanziaria o che comunque presentino profili di atipicità/inusualità degni di nota.

Nei paragrafi seguenti sono riepilogati – in una logica prudenziale di gestione unitaria dei potenziali conflitti d'interesse – i rapporti in essere con la Società Controllante e gli altri Soggetti Collegati ai sensi dell'art. 53 TUB e/o dell'Art. 2391-bis c.c. (inclusi i soggetti trattati ai sensi dell'Art. 136 TUB in conformità alla normativa anche interna vigente), evidenziando in particolare i saldi dei rapporti di c/c e dei dossier titoli alla chiusura dell'esercizio.

I – Società controllante

In data 3 luglio 2023, Banco di Desio e della Brianza S.p.A. ha sottoscritto, con Brianza Unione di Luigi Gavazzi e Stefano Lado S.A.p.A. ("Brianza Unione"), un accordo per la sottoscrizione da parte di quest'ultima di un Bond Tier 2 Subordinato 10Y non call 5Y per un importo pari a 60 milioni di euro.

L'emissione del Bond Tier 2 Subordinato da parte di Banco Desio è stata contestuale all'emissione, da parte di Brianza Unione, di un prestito obbligazionario nella forma di private placement con le medesime caratteristiche, interamente sottoscritto da investitori professionali.

Le due emissioni di Bond Tier 2 Subordinati si collocano nel più ampio contesto di un'operazione finalizzata a determinare l'apposizione di una passività Tier 2 nel quadro della disciplina prudenziale applicabile ai sensi del CRR ai fini di vigilanza prudenziale individuale e consolidata, rispettivamente di Banco Desio e del Gruppo Bancario Banco Desio (l'"Operazione").

Per i dettagli dell'Operazione, si rinvia al documento informativo, redatto da Banco Desio ai sensi e per gli effetti dell'art. 5 del Regolamento OPC reso disponibile al pubblico, nei termini di legge, presso la sede sociale di Banco Desio, sulla piattaforma di stoccaggio (all'indirizzo ), nonché sul sito internet di Banco Desio (sezione Governance/Documenti societari/Soggetti collegati).

***

Alla chiusura dell'esercizio, i saldi debitori (verso clientela) nei confronti della Controllante Brianza Unione ammontano a complessivi Euro 0,4 milioni riferiti al rapporto di c/corrente a vista detenuto presso Banco Desio. Si segnala, altresì, la posizione relativa al Dossier Titoli in custodia e amministrazione pari ad Euro 539,7 milioni.

Con la Controllante Brianza Unione di Luigi Gavazzi e Stefano Lado SapA è stato rinnovato l'accordo di servizio disciplinante i diritti e obblighi reciproci inerenti alle attività contabili e segnaletiche delegate al Banco di Desio e della Brianza S.p.A. relativamente al consolidamento prudenziale ai sensi degli artt. 11 e 99 del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR). I corrispettivi a favore di quest'ultima sono di ammontare esiguo e sono stati comunque determinati con la stessa metodologia degli analoghi accordi con le società Controllate. Si precisa che anche tale operazione ricade nell'ambito di applicazione dell'art. 136 TUB in virtù delle cariche rivestite da alcuni Esponenti di cui al successivo paragrafo "Operazioni con Esponenti e con soggetti riconducibili agli stessi".

II - Operazioni con Esponenti e con soggetti riconducibili agli stessi 96

Per quanto riguarda le operazioni di affidamento approvate nel 2024 ai sensi dell'art. 53 del TUB (anche in conformità alle nuove disposizioni introdotte dal Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2013/36/UE, c.d. CRD IV) e/o dell'art. 2391-bis c.c. (inclusi i soggetti trattati ai sensi dell'Art. 136 TUB in conformità alla normativa anche interna vigente), si segnala che si è trattato principalmente di ordinarie operazioni di erogazione del credito a Esponenti del Gruppo e/o a soggetti agli stessi connessi (per tali intendendosi gli amministratori, i sindaci ed i dirigenti con responsabilità strategiche nel Banco e nelle società in rapporto di controllo). Tali legami non hanno influito sull'applicazione dei normali criteri di valutazione del merito creditizio. L'ammontare complessivo accordato sulle n. 37 posizioni in essere al 31 dicembre 2024 è pari ad Euro 11,7 milioni circa e i relativi utilizzi ammontano globalmente a Euro 4,3 milioni circa.

96 Soggetti collegati ai sensi dell'art. 53 TUB (inclusi i soggetti trattati ai sensi dell'Art. 136 TUB) e/o dell'art. 2391-bis c.c. (diversi dalla Società controllante e dalle Società in rapporto di controllo/collegamento)

Per quanto concerne i rapporti di raccolta intrattenuti dal Banco direttamente con gli Esponenti, nonché con soggetti connessi si segnala altresì che i saldi complessivi al 31 dicembre 2024 ammontano ad Euro 281,1 milioni circa nei debiti verso la clientela (comprensivo di Euro 257,2 milioni circa nei dossier titoli).

Sono esclusi dai computi suddetti le operazioni e i saldi riferiti alla Società controllante di cui al precedente paragrafo I ed alle Società controllate e collegate.

Il dettaglio relativo ai predetti rapporti di affidamento e di raccolta di cui al presente paragrafo è esposto nella seguente tavola:

Saldi al 31.12.2024
(Espressi in Euro/milioni)
Operazioni di affidamento:
Ammontare accordato 11,7
Ammontare utilizzato 4,3
Operazioni di raccolta:
Ammontare c/c e d/r (a) 23,9
Ammontare dossier titoli (b) 257,2
Totale (a+b) 281,1

In conformità alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 si precisa che l'incidenza complessiva dei saldi, indicati nei precedenti paragrafi, sotto il profilo patrimoniale, finanziario ed economico, risulta sostanzialmente marginale.

PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

1.1 Remunerazione collegata a sistemi di incentivazione: piani di compensi basati su azioni

Banco di Desio e della Brianza S.p.A., in qualità di Capogruppo, predispone l'annuale Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione della Banca d'Italia (Circolare n. 285/2013, 37° aggiornamento del 24 novembre 2021, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione"), dell'art.123-ter del Decreto Legislativo 58/1998 ("Testo Unico della Finanza" o "TUF") e successive modificazioni e dell'art. 84-quater della delibera Consob n.11971/1999 e successive modificazioni ("Regolamento Emittenti").

La politica in materia di remunerazione ("Policy") rappresenta un'importante leva gestionale, ai fini di attrarre, motivare e trattenere il management e il personale e di orientarne i comportamenti verso una logica di contenimento dei rischi assunti dall'intermediario (inclusi quelli legali e reputazionali) e di tutela e fidelizzazione del cliente, in un'ottica di correttezza delle condotte e gestione dei conflitti di interesse. Essa è inoltre funzionale al perseguimento del successo sostenibile, che si sostanzia nella creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti tenendo conto degli interessi di tutti gli stakeholder rilevanti per il Gruppo.

La Policy 2024 definisce le linee guida dei sistemi di remunerazione e incentivazione del personale del Gruppo con l'obiettivo di favorire il perseguimento delle strategie, degli obiettivi e dei risultati di lungo periodo, in coerenza con il quadro generale di politiche di governo e di gestione dei rischi nel rispetto dei livelli di liquidità e patrimonializzazione. Con riferimento ai fattori ESG (Environmental, Social, Governance), la Policy 2024, proseguendo il percorso avviato negli anni scorsi, rafforza ulteriormente la correlazione tra la remunerazione variabile del management e del personale e le azioni strategiche inerenti alle tematiche ESG come declinate nel Masterplan aziendale. La politica in materia di remunerazione del Gruppo Banco Desio è neutrale rispetto al genere del personale.

La remunerazione del personale dipendente del Gruppo prevede una componente variabile (incentivo) collegata al sistema di incentivazione con periodicità annuale (Short Term Incentive), il cui riconoscimento è subordinato alla contestuale positiva verifica di predefinite condizioni di accesso (cancelli) costituite da indicatori di adeguatezza patrimoniale, adeguatezza della liquidità e di redditività. Successivamente alla verifica dei cancelli, ma in via anticipata rispetto alle eventuali erogazioni, l'ammontare delle risorse economiche effettivamente disponibile è determinato in ragione dei risultati economici conseguiti, definiti e monitorati, in coerenza con il quadro di propensione al rischio del Gruppo, nell'ambito del Risk Appetite Framework.

L'incentivo del personale più rilevante identificato nell'anno 2024 è corrisposto nell'arco di cinque o sei anni, suddiviso in una quota up-front e in quattro o cinque quote differite annuali subordinate alla positiva verifica di future condizioni. La quota up-front a prescindere dal beneficiario è pari al:

  • 60% dell'incentivo riconosciuto, nei casi in cui la remunerazione variabile individuale annua sia inferiore a 435 mila euro;
  • 40% dell'incentivo riconosciuto, nei casi in cui la remunerazione variabile individuale annua sia pari o superiore a 435 mila euro.

Il valore di 435 mila euro rappresenta per il Gruppo il livello di remunerazione variabile di importo particolarmente elevato, determinato in coerenza al criterio stabilito dalle Disposizioni di Vigilanza della Banca d'Italia.

Il 50% della quota up-front dell'incentivo è riconosciuto in "phantom shares Banco Desio" rappresentative di azioni ordinarie di Banco Desio. Le quote differite sono costituite da:

  • quattro quote annue differite nel periodo quadriennale successivo all'anno di maturazione della quota up-front, per il 50% in phantom shares Banco Desio, per il personale più rilevante non indicato al punto precedente.
  • cinque quote annue differite nel periodo quinquennale successivo all'anno di maturazione della quota up-front, per il 55% in phantom shares Banco Desio, per il personale più rilevante apicale nel caso in cui l'importo della remunerazione variabile individuale annua riconosciuta sia pari o superiore a 435 mila euro;

Come previsto dalle Disposizioni di Vigilanza della Banca d'Italia, nei casi in cui la remunerazione variabile individuale annua risulti inferiore o pari alla soglia di rilevanza di 50 mila euro e contestualmente inferiore o pari a un terzo della remunerazione totale individuale annua, il relativo importo riconosciuto è erogato cash e in un'unica soluzione.

Per allineare gli interessi tra management e azionisti e supportare il Piano Strategico Beyond 26, remunerando le risorse strategiche del Gruppo in funzione della creazione di valore nel medio-lungo termine, il Gruppo ha introdotto il piano Long Term Incentive (LTI) correlato alle performance da conseguire nel triennio 2024-2026, che si affianca al piano Short Term Incentive (STI) 2024.

Il Piano "LTI 2024-2026" è destinato a circa 40 ruoli manageriali del Gruppo (inclusi gli appartenenti alle funzioni di controllo, mediante KPI dedicati), selezionati in base al livello della posizione e all'impatto sul business, inclusi l'Amministratore Delegato e i dirigenti con responsabilità strategiche di Capogruppo e di Fides, considerati fondamentali per le rispettive competenze al fine dell'implementazione e del successo del Piano Strategico 2024-2026 "Beyond 26", approvato dal Consiglio di Amministrazione il 23 novembre 2023, con facoltà di individuarne eventualmente ulteriori in ragione di cambiamenti organizzativi o in ottica di attraction e retention (i "Destinatari"). L'incentivo correlato al Piano LTI (incentivo LTI) prevede anche l'assegnazione di "phantom shares Banco Desio" che avverrà al termine del periodo di performance, nel 2027, a valle della verifica del conseguimento dei risultati nel periodo di Vesting.

Per i Piani Short Term Incentive e Long Term Incentive, per le azioni maturate (up-front e differite) è previsto un periodo di retention di un anno, che decorre dal momento della maturazione; l'effettivo riconoscimento al beneficiario avviene al termine di tale periodo.

Sia la quota up-front, sia le quote differite sono soggette a meccanismi di malus e di claw-back, così come declinati nella Policy.

Oltre ai piani di compensi basati su phantom shares Banco di Desio, relativi al Piano Short Term Incentive 2024 e al Piano Long Term Incentive 2024-2026, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. in data 18 aprile 2024 ha approvato:

  • la politica in materia di remunerazione per l'esercizio 2024 contenuta nella Sezione I della "Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2024 e sui compensi corrisposti 2023" e
  • la relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2023 contenuta nella Sezione II della medesima "Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2024 e sui compensi corrisposti 2023".

Per maggiori informazioni di dettaglio si rinvia a quanto contenuto nei documenti "Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2024 e sui compensi corrisposti 2023" e "Documento Informativo relativo al Piano "sistema incentivante 2024" basato sull'assegnazione di phantom shares" e "Documento informativo relativo al piano di incentivazione di lungo termine "LTI 2024-2026" basato sull'assegnazione di phantom shares", pubblicati nel sito istituzionale all'indirizzo www.bancodesio.it.

1.2 Piani di compensi basati su azioni di esercizi precedenti

Il Consiglio di Amministrazione di Banco Desio in data 8 febbraio 2024 ha preso atto della maturazione, nell'esercizio 2024, della componente azionaria delle quote differite di incentivo di breve termine, riferite

al Piano "sistema incentivante 2022" basato sull'assegnazione di phantom shares Banco Desio in corso di validità e approvato sulla base della precedente delibera assembleare del 14 aprile 2022.

Per un maggior dettaglio sulle modalità e sui termini di attribuzione delle azioni a valere sul Piano sopra richiamato si rinvia al relativo "Documento Informativo relativo al Piano "sistema incentivante 2022" basato sull'assegnazione di phantom shares", pubblicato nel sito istituzionale all'indirizzo www.bancodesio.it.

1.3 Rappresentazione dei piani di compensi basati su azioni

Le componenti di remunerazione per il personale più rilevante sopra descritte (STI 2022, STI 2023 e LTI 2024- 2026), che prevedono il pagamento basato su phantom shares di Banco Desio, si configurano come piani di gruppo "cash settled" in accordo con le previsioni del principio contabile IFRS 2 Pagamenti basati su azioni.

Tali pagamenti basati su azioni sono rilevati nel bilancio consolidato nella voce dello stato patrimoniale passivo "Fondi per rischi ed oneri" in contropartita del conto economico nella voce "Spese per il personale".

Le società controllate invece, nel proprio bilancio separato, contabilizzano il costo di competenza del periodo nella voce di conto economico "Spese per il personale" in contropartita della voce "Riserve" di patrimonio netto.

B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

2. Altre informazioni

Con riferimento a quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Banco Desio in data 25 marzo 2024 relativamente al piano di compensi basati su azioni approvato dall'Assemblea ordinaria degli azionisti del 27 aprile 2023, sono state complessivamente assegnate n. 120.333 phantom shares Banco Desio a 9 beneficiari (8 dipendenti di Banco Desio e 1 della controllata Fides) di cui (i) n. 58.310 relative alla quota upfront e (ii) n. 62.023 relative alle quote differite nei tre anni successivi, la cui maturazione rimane subordinata alle regole del Piano, ivi comprese la positiva verifica di future condizioni consolidate nonché l'assenza di comportamenti di misconduct. Si precisa che la Capogruppo Banco Desio ha riconosciuto ai propri 8 beneficiari n. 110.774 phantom shares Banco Desio, di cui n. 52.575 relative alla quota up-front e n. 58.199 relative alle quote differite come sopra specificato.

2.1 Impatti economici

Relativamente ai sistemi di incentivazione in azioni del personale più rilevante, per l'anno 2024 il Gruppo ha stanziato un onere atteso di 2,3 milioni di euro da ricondursi sostanzialmente al" Piano Phantom Shares 2024" della Capogruppo ed un minor onere di 0,2 milioni di euro per adeguamento del piano "Phantom shares 2023". Per quanto attiene, invece, il Piano "LTI 2024-2026" al 31 dicembre 2024 risulta stanziato un onere atteso di 3,2 milioni di euro.

PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE

Il Gruppo Banco Desio opera svolgendo la tradizionale attività di intermediazione creditizia, la gestione del risparmio, l'offerta di prodotti di bancassicurazione vita e danni.

In coerenza con il sistema di reporting interno con cui il management monitora l'andamento dei risultati e assume le decisioni operative in merito alle risorse da allocare, l'informativa di settore tiene conto della struttura organizzativa e direzionale di seguito descritta.

Il settore "bancario" comprende la banca rete del Gruppo, ovvero la Capogruppo Banco di Desio e della Brianza S.p.A., la Società veicolo "Desio OBG S.r.l.", costituita appositamente per il programma di emissione di obbligazioni bancarie garantite.

Il settore "parabancario" comprende Fides S.p.A. e Dynamica Retail S.p.A., intermediari finanziari iscritti all'albo di cui all'art. 106 TUB, oltre a Dynamica Retail Agenzia in attività finanziaria S.r.l.

Nella colonna "rettifiche di consolidato" sono incluse le scritture di consolidamento e le elisioni infragruppo con eccezione delle scritture relative alla Purchase Price Allocation (PPA) definitiva determinate alla data di acquisizione (1° giugno 2024) di Dynamica Retail S.p.A e a Dynamica Retail Agenzia attribuite al settore "parabancario" cui si riferiscono.

Dati economici Bancario Parabancario Rettifiche di
consolidato
Totale
31.12.2024
Margine della gestione finanziaria e assicurativa (1) 619.180 35.424 (12.930) 641.674
Costi di struttura (2) (391.975) (17.088) 406 (408.657)
Accantonamenti e rettifiche (3) (45.636) (2.318) 1.477 (46.507)
Utili (Perdite) sulle partecipazioni valutate al P.N. - - 501 501
Utili (Perdite) da cessione di investimenti - - - -
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 181.569 16.018 (10.576) 187.011
Dati patrimoniali Bancario Parabancario Rettifiche di
consolidato
Totale
31.12.2024
Attività finanziarie 4.224.734 64.762 - 4.289.496
Crediti verso banche (4) 330.952 22.751 (13) 353.690
Crediti verso clientela (4) 11.475.028 1.438.604 (877.103) 12.036.529
Debiti verso banche 483.251 1.184.929 (869.507) 1.950.065
Debiti verso clientela 13.020.253 270.071 (9.667) 12.336.104
Titoli in circolazione 2.584.873 - - 2.509.819
Raccolta indiretta, amministrata e gestita 22.534.481 20.075.615
Dati economici Bancario Parabancario Rettifiche di
consolidato
Totale
31.12.2023
Margine della gestione finanziaria e assicurativa (1) 628.145 22.529 (5.608) 645.066
Costi di struttura (2) (363.993) (10.222) 363 (373.852)
Accantonamenti e rettifiche (3) (65.753) (1.583) 133 (67.203)
Utili (Perdite) sulle partecipazioni valutate al P.N. 192 192
Utili (Perdite) da cessione di investimenti -
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 198.399 10.724 (4.920) 204.203
Dati patrimoniali Bancario Parabancario Rettifiche di
consolidato
Totale
31.12.2023
Attività finanziarie 3.957.354 - 3.957.354
Crediti verso banche (4) 232.629 60.728 (18) 293.339
Crediti verso clientela (4) 11.648.252 1.200.925 (1.195.551) 11.653.626
Debiti verso banche 1.950.065 1.271.868 (1.195.411) 2.026.522
Debiti verso clientela 12.553.929 159.289 (224.200) 12.489.018
Titoli in circolazione 2.280.448 - - 2.280.448
Raccolta indiretta, amministrata e gestita 20.075.615 20.075.615

Note:

(1) inclusi altri oneri/proventi di gestione

(2) spese amministrative, rettifiche nette su attività materiali ed immateriali

(3) rettifiche nette per deterioramento di crediti ed attività finanziarie, accantonamenti ai fondi per rischi ed oneri, avviamento (4) al netto dei titoli di debito Held to collect (HTC) rilevati al costo ammortizzato ed esposti tra le Attività finanziarie

PARTE M – INFORMATIVA SUL LEASING

SEZIONE 1 - LOCATARIO

Informazioni qualitative

In conformità al principio contabile IFRS16 "Leases" per i contratti che conferiscono il diritto di controllare l'utilizzo di un asset identificato (cfr. IFRS 16.B9 e paragrafi B13-B20) per un certo periodo di tempo, lungo il periodo di utilizzo, Banco Desio valuta se sono verificati entrambi i seguenti requisiti:

a) Il diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici dall'utilizzo dell'asset identificato, come descritto nei paragrafi B21-B23;

b) Il diritto a dirigere l'utilizzo dell'asset identificato, come descritto nei paragrafi B24-B30.

Conseguentemente, quando viene identificato un contratto di leasing e l'attività è resa disponibile all'utilizzo da parte del locatario, il Banco rileva:

  • una passività consistente nei pagamenti dovuti per il leasing (i.e. Lease Liability). Tale passività è inizialmente rilevata al valore attuale dei futuri pagamenti dovuti per il leasing attualizzati al tasso di interesse implicito nel leasing o, se tale tasso non può essere prontamente determinato, al tasso di finanziamento marginale del locatario;
  • un'attività consistente nel diritto di utilizzo (i.e. RoU Asset). Tale attività è inizialmente rilevata come sommatoria di Lease Liability, costi diretti iniziali, pagamenti effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto al netto degli incentivi al leasing ricevuti, costi di smantellamento.

La rilevazione di tali valori patrimoniali è effettuata distintamente in ragione della tipologia degli asset identificati, che in Banco Desio sono rappresentati esclusivamente da immobili ed autovetture.

Banco Desio ha adottato alcuni degli espedienti pratici e recognition exemptions previsti dal principio IFRS16 "Leases":

  • sono esclusi i contratti con valore del bene sottostante inferiore o uguale a Euro 5.000 alla data di applicazione iniziale (c.d. low value asset);
  • sono esclusi i contratti con lease term complessiva inferiore o uguale ai 12 mesi (c.d. short term asset);
  • sono esclusi i costi diretti iniziali dalla valutazione del RoU Asset alla data di applicazione iniziale.

Non sono considerati i costi di smantellamento stimati ai fini della determinazione del RoU Asset, dal momento che tale tipologia di costi deve essere considerata solo alla data di decorrenza del contratto di leasing.

Con riferimento al Lease term, Banco Desio ha deciso di considerare a regime per i nuovi contratti solo il primo periodo di rinnovo come ragionevolmente certo, a meno che non vi siano clausole contrattuali che lo vietino, ovvero, fatti o circostanze che portino a considerare rinnovi aggiuntivi o a determinare la fine del contratto di leasing. Per i contratti in essere alla data di FTA, era stato aggiunto un periodo di rinnovo, qualora il contratto si trovasse nel primo periodo contrattuale (ovvero non sia ancora scattato il primo periodo di rinnovo), oppure qualora il contratto si trovasse in un periodo di rinnovo successivo al primo ma era ormai scaduto il termine per la comunicazione della disdetta.

Con riferimento al tasso per l'attualizzazione dei futuri pagamenti dovuti per il leasing, Banco Desio ha deciso di utilizzare quale tasso di finanziamento marginale (incremental borrowing rate) un'unica curva di tassi di interesse, considerando peraltro un floor pari allo 0% per le scadenze in cui i tassi risultano negativi. Tale curva è basata su un tasso risk free (i.e. tasso di interesse di mercato) e sullo spread finanziamento (i.e. rischio di credito del locatario), ed è amortizing. Tipicamente il contratto di leasing non prevede infatti un unico pagamento a scadenza, bensì un pagamento periodico dei canoni lungo l'intera durata del contratto, che comporta un andamento decrescente del debito residuo.

Informazioni quantitative

Con riferimento alle attività e passività connesse ai contratti di leasing in essere al 31 dicembre 2024, si evidenziano i seguenti saldi:

  • un "RoU Asset" per 55,3 milioni di euro riferito ad immobili e per 1,3 milioni di euro riferito ad autovetture;
  • una "Lease Liability" per 57,0 milioni di euro riferito ad immobili e per 1,3 milioni di euro riferito ad autovetture.

Nel corso dell'esercizio sono stati rilevati oneri per 12.382 migliaia di euro connessi ai contratti di leasing, di cui 1.286 migliaia di euro rilevati nella voce "Interessi Passivi" e 11.096 migliaia di euro nella voce "Rettifiche di valore nette su attività materiali" a titolo di ammortamento del diritto d'uso.

Si segnala, in particolare, che l'ammortamento rilevato in conto economico fa riferimento:

  • per 459 migliaia di euro ad autovetture,
  • per 10.637 migliaia di euro ad immobili.

Complessivamente i costi dell'esercizio riferiti a contratti di leasing e non rientranti nell'applicazione dell'IFRS16 (c.d. low value asset e short term asset) ammontano ad euro 2.321 migliaia.

Con riferimento alla "Lease liability" rilevata al 31 dicembre 2024, pari a complessivi 58.315 migliaia di euro, si riporta di seguito una ripartizione per fasce di scadenza residua delle passività:

  • 10.880 migliaia di euro entro i 12 mesi;
  • 18.855 migliaia di euro da 1 a 3 anni;
  • 13.813 migliaia di euro da 3 a 5 anni;
  • 14.767 migliaia di euro oltre i 5 anni.

SEZIONE 2 – LOCATORE

Informazioni qualitative

I beni concessi in locazione finanziaria sono esposti come crediti, per un ammontare pari all'investimento netto del leasing. La rilevazione dei proventi finanziari riflette un tasso di rendimento periodico costante.

Informazioni quantitative

2. Leasing finanziario

2.1 Classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere e riconciliazione con i finanziamenti per leasing iscritti nell'attivo

31.12.2024 31.12.2023
Pagamenti da Pagamenti da
Fasce temporali ricevere per il
leasing
ricevere per il
leasing
Fino a 1 anno 53.661 45.696
Da oltre 1 anno fino a 2 anni 44.347 44.492
Da oltre 2 anni fino a 3 anni 36.608 33.701
Da oltre 3 anni fino a 4 anni 23.433 25.782
Da oltre 4 anni fino a 5 anni 11.023 13.599
Da oltre 5 anni 11.586 16.256
Totale pagamenti da ricevere per il leasing 180.658 179.526
RICONCILIAZIONE CON FINANZIAMENTI
Utili finanziari non maturati (-) 13.362 13.195
Valore residuo non garantito (-) - -
Finanziamenti per leasing 167.296 166.331

La tabella fornisce la classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere per il leasing e la riconciliazione tra i pagamenti da ricevere e i finanziamenti per leasing, in conformità a quanto previsto dall'IFRS 16, paragrafo 94. Si precisa, in particolare, che i pagamenti da ricevere per leasing, rappresentativi della sommatoria dei pagamenti dovuti in linea capitale e in linea interessi, sono esposti al lordo dei fondi rettificativi. La riconciliazione con i finanziamenti per leasing, esposti in bilancio nell'ambito delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, alla tabella 4.2 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso la clientela", avviene sottraendo gli utili finanziari non maturati e le rettifiche di valore relative ai medesimi finanziamenti pari a 11.415 migliaia di euro (11.922 migliaia di euro alla fine del periodo di confronto).

Attestazione ai sensi dell'art. 154-bis, commi 3 e 4, del D. LGS. 58/98 al Bilancio Consolidato

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Relazione della società di Revisione ai sensi dell'art.14 del D.lgs. 39/2010 e dell'art. 10 del Reg. (UE) 537/2014 al Bilancio Consolidato

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto
chiave
L'erogazione di crediti alla clientela rappresenta una
rilevante attività del Gruppo. I crediti verso la clientela,
iscritti tra le attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato, al 31 dicembre 2024 ammontano a
€14.513 milioni e rappresentano il 78% del totale attivo
del bilancio consolidato.
Le rettifiche di valore nette sui crediti verso la clientela
addebitate al conto economico dell'esercizio chiuso al
31 dicembre 2024 ammontano a €42 millioni.
Ai fini della valutazione, gli Amministratori effettuano
analisi, talvolta complesse, rivolte a individuare le
posizioni che, successivamente all'erogazione,
mostrano evidenze sia di un significativo incremento
del rischio di credito, sia di una possibile perdita di
valore, considerando sia informazioni interne, legate
all'andamento delle posizioni creditorie, sia
informazioni esterne, legate al settore di riferimento o
Le nostre procedure di revisione hanno incluso:
· la comprensione dei processi aziendali e del
relativo ambiente informatico della
Capogruppo e delle società del Gruppo con
riferimento all'erogazione, al monitoraggio, alla
classificazione e alla valutazione dei crediti verso
la clientela;
· l'esame della configurazione e della messa in atto
dei controlli e lo svolgimento di procedure per
valutare l'efficacia operativa dei controlli ritenuti
nilevanti, con particolare riferimento
all'identificazione dei crediti che presentano
indicatori di perdite di valore e alla determinazione
delle rettifiche di valore;
· l'analisi dei criteri di classificazione utilizzati al fine
di ricondurre i crediti verso la clientela alle
categorie richieste dall'IFRS 9 (c.d. "staging");
all'esposizione complessiva dei debitori verso il sistema
bancario.
La valutazione dei crediti verso la clientela è un'attività
di stima complessa, caratterizzata da un alto grado di
incertezza e di soggettività, nella quale gli
Amministratori utilizzano modelli di valutazione
sviluppati internamente che tengono in considerazione
numerosi elementi quantitativi e qualitativi quali, tra gli
altri, i dati storici relativi agli incassi, i fiussi di cassa
attesi e i relativi tempi attesi di recupero, l'esistenza di
indicatori di possibili perdite di valore, la valutazione
delle eventuali garanzie, l'impatto di variabili
macroeconomiche, di scenari futuri e di rischi dei settori
nei qualli operano i clienti della Capogruppo e delle
· l'analisi delle politiche e dei modelli di valutazione
analitici e forfetari utilizzati e l'esame della
ragionevolezza delle principali assunzioni e
variabili in essi contenuti, nonché l'analisi degli
adeguamenti resi necessan alla luce degli effetti
economici riconducibili al contesto geopolitico; tale
attività è stata svolta con il supporto di esperti del
network KPMG:
· la selezione di un campione di crediti valutati con
metodologie forfetarie, la verifica dell'applicazione
dei modelli di valutazione adottati e la verifica della
corrispondenza delle percentuali di svalutazione
applicate con quelle previste da tali modelli;

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto
chiave
La complessità dell'attività di stima degli Amministratori
è influenzata dalle accresciute incertezze del contesto
geopolitico che hanno inciso sulle condizioni
economiche attuali e sugli scenari macroeconomici
prospettici, con impatti rilevanti sul mercato
dell'energia, sulle catene di fornitura, sulla tensione
inflazionistica ed il suo effetto sulle politiche monetarie
dei tassi di interesse delle principali economie e sulle
dinamiche e indicatori del mercato immobiliare. Tale
contesto ha richiesto un aggiornamento dei processi e
delle metodologie di valutazione.
Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione dei
crediti verso la clientela iscritti tra le attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato un aspetto chiave
dell'attività di revisione.
· la selezione di un campione di crediti valutati
analiticamente e l'esame della ragionevolezza
degli indicatori di perdite di valore identificati e
delle assunzioni relative alla recuperabilità, anche
in base alle eventuali garanzie ricevute;
· l'analisi delle variazioni significative delle categorie
di crediti e delle relative rettifiche di valore rispetto
ai dati degli esercizi precedenti e la discussione dei
risultati con le funzioni aziendali coinvolte:
· l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di
bilancio relativa ai crediti verso la clientela iscritti
tra le attività finanziane valutate al costo
ammorizzato.
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto
chiave
L'acquisto, la vendita e la detenzione di strumenti Le nostre procedure di revisione hanno incluso:
finanziari costituiscono rilevanti attività della
Capogruppo e delle società del Gruppo. Il bilancio
consolidato al 31 dicembre 2024 include attività
finanziarie valutate al fair value per complessivi €1.211
milioni.
· la comprensione dei processi aziendali e del
relativo ambiente informatico della Capogruppo e
delle società del Gruppo con riferimento
all'acquisto, alla vendita, alla classificazione e alla
valutazione degli strumenti finanziari;
Una parte di esse, pari a €150 millioni, è costituita da
attività finanziarie valutate al fair value per le quali non
esiste un prezzo quotato su un mercato attivo,
identificate dagli Amministratori della Capogruppo e
delle società del Gruppo come strumenti finanziani con
livello di fair value 3.
· l'esame della configurazione e della messa in atto
dei controlli e lo svolgimento di procedure per
valutare l'efficacia operativa dei controlli ritenuti
rilevanti con particolare riferimento al processo di
valutazione degli strumenti finanziari con livello di
fair value 3, anche alla luce degli effetti economici
riconducibili al contesto geopolitico:

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto
chiave
Ai fini della valutazione degli strumenti finanziari con · l'analisi, per un campione di strumenti finanzian
livello di fair value 3, gli Amministratori esercitano un con livello di fair value 3, della ragionevolezza dei
elevato grado di giudizio in relazione alla complessita parametri utilizzati dagli Amministratori ai fini della
dei modelli e dei parametri utilizzati. valutazione, anche alla luce degli effetti economici
Tale complessità è anche influenzata dalle accresciute riconducibili al contesto geopolitico: tale attività è
incertezze del contesto geopolitico e dai relativi effetti stata svolta con il supporto di esperti del network
sull'andamento delle principali variabili economico KPMG:
finanziarie. · l'analisi delle vanazioni nella composizione dei
Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione portafogli di strumenti finanzian nspetto
delle attività finanziarie valutate al fair value livello 3 un all'esercizio precedente e la discussione dei
aspetto chiave dell'attività di revisione. risultati con le funzioni aziendali coinvolte:
· l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di
bilancio relativa agli strumenti finanzian e ai relativi
livalli di fair valua

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Informativa al Pubblico Stato per Stato

INFORMATIVA AL PUBBLICO STATO PER STATO

(ai sensi della Circolare della Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza per le banche" – 49° aggiornamento del 23 luglio 2024)

Sono di seguito riportate le informazioni relative ai punti a), b), c), d), e) ed f) dell'Allegato A della Parte Prima, Titolo III, Capitolo 2 delle richiamate Disposizioni di Vigilanza per le banche.

Situazione risultante dal bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024

A seguito degli eventi societari avvenuti negli ultimi anni che sono stati volta per volta oggetto di informativa al pubblico mediante comunicati stampa ovvero nell'ambito della reportistica finanziaria periodica, il Gruppo Banco Desio alla data di riferimento del 31 dicembre 2024 è insediato esclusivamente in Italia.

a) Denominazione delle società insediate e natura dell'attività

Il Banco di Desio e della Brianza S.p.A., con sede in Desio, via E. Rovagnati 1, è capogruppo del Gruppo Bancario Banco Desio, iscritto all'Albo dei Gruppi bancari al n. 3440/5.

Il Gruppo Banco Desio è composto dalla capogruppo Banco di Desio e della Brianza S.p.A., dalla controllata Fides S.p.A., con sede in Roma, Viale Regina Margherita 279, dalla controllata Dynamica Retail S.p.A. e Dynamica Retail Agenzia Srl con sede in Roma, Via Guidubaldo del Monte 61 e dalla Società veicolo Desio OBG S.r.l. con sede a Conegliano.

Oltre alla tradizionale attività di intermediazione creditizia, il Banco di Desio e della Brianza offre servizi di gestione del risparmio, prodotti di bancassicurazione vita e danni, sistemi di pagamento, prodotti factoring, leasing e credito al consumo, anche attraverso la controllata Fides, intermediario finanziario iscritto all'albo di cui all'art. 106 TUB, che svolge attività di concessione di finanziamenti ai dipendenti pubblici e privati.

Informazioni/Area geografica Italia
b) Fatturato (1) Euro migliaia 596.705
c) Numero di dipendenti su base equivalente a tempo pieno (2) Numero unità 2.151
d) Utile prima delle imposte (3) Euro migliaia 187.011
e) Imposte sull'utile (4) Euro migliaia (65.155)
f) Contributi pubblici ricevuti (5) Euro migliaia -

Note:

(1) il dato rappresenta la voce 120 "Margine di intermediazione" del Conto Economico del bilancio consolidato.

(2) il numero dei dipendenti è stato calcolato considerando il monte ore effettivamente lavorato complessivamente da tutti i dipendenti, esclusi gli straordinari, fratto l'orario settimanale, contrattualmente previsto per il tempo pieno, moltiplicato per 52 settimane al netto di 25 giorni convenzionalmente definito - per il periodo feriale.

(3) il dato rappresenta la somma delle voci 290 "Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte" e 320 "Utile (Perdita) delle attività operative cessate" (quest'ultima al lordo delle imposte) del Conto Economico del bilancio consolidato.

(4) il dato rappresenta la somma delle voci 300 "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente" e 320 "Utile (Perdita) delle attività operative cessate" (per la sola quota di imposte) del Conto Economico del bilancio consolidato.

(5) il dato indica i contributi pubblici non considerati nelle operazioni che rientrano negli schemi in materia di aiuti di Stato riportati nella parte A della Nota integrativa.

Relazione sulla Gestione

Premessa

I dati e gli indicatori alternativi di performance riportati nella presente Relazione sulla gestione, oltre ai commenti sulle composizioni delle voci e sugli scostamenti intervenuti, laddove riconducibili, fanno riferimento allo Stato patrimoniale dello Schema del bilancio nonché al Conto economico riclassificato predisposto a partire dallo Schema del bilancio.

I saldi esposti negli schemi di bilancio e nelle relative tabelle di dettaglio per il periodo di riferimento esprimono gli effetti derivanti dall'acquisizione del ramo sportelli da Banca Popolare di Puglia e Basilicata (BPPB), realizzata il 7 dicembre 2024, ivi inclusi quelli derivanti dal processo di Purchase Price Allocation (PPA) provvisoriamente determinato, ai sensi dell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali.

Si segnala, inoltre, che con riferimento al periodo di confronto, i saldi esposti includono gli effetti derivanti (i) dall'acquisizione del ramo sportelli dal Gruppo BPER, realizzata il 20 febbraio 2023, ivi inclusi quelli derivanti dal processo di Purchase Price Allocation (PPA)ai sensi dell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali e (ii) dalla cessione a Worldline Italia del ramo d'azienda relativo all'attività di merchant acquiring, avvenuta in data 28 marzo 2023.

Nella definizione dei contenuti delle note di commento si è tenuto peraltro conto delle indicazioni contenute nella Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" di Banca d'Italia, nel documento dell'ESMA "European common enforcement priorities for 2024 corporate reporting" del 27 ottobre 2024, nonché nel Richiamo di attenzione Consob n. 2/24 "L'informativa sul clima fornita nei bilanci" del 20 dicembre 2024.

Con particolare riferimento alle informazioni relative al rischio climatico ambientale si fa rimando a quanto illustrato (i) nel paragrafo "La misurazione e la gestione dei rischi" della relazione sulla gestione, (ii) nel paragrafo "12.1.4 Valutazione della rilevanza" della Rendicontazione di sostenibilità contenuta nella relazione sulla gestione consolidata, (iii) nella nota "Rischio di sostenibilità" del paragrafo "Rischi e incertezze nell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico" contenuto nella Parte A – Politiche Contabili della nota integrativa, in corrispondenza della sezione dedicata agli altri aspetti della parte generale, e (iii) nella nota "Inclusione del rischio climatico ambientale (fisico e transizione)" del paragrafo "2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese" contenuto nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa, in corrispondenza della sezione dedicata al rischio di credito.

1 - Indicatori Alternativi di Performance (IAP)

Gli indicatori alternativi di performance (IAP) esposti nella presente Relazione sulla gestione sono stati individuati per facilitare la comprensione della performance di Banco Desio. Gli IAP non sono previsti dai principi contabili internazionali, rappresentano informazioni supplementari rispetto alle misure definite in ambito IAS/IFRS e non sono in alcun modo sostitutivi di queste ultime.

Per ciascun IAP è fornita evidenza della formula di calcolo e le grandezze utilizzate sono desumibili dalle informazioni contenute nelle relative tabelle e/o negli schemi di bilancio riclassificati contenuti nella sezione "Risultati" della presente Relazione.

I suddetti indicatori si basano sulle linee guida dell'European Securities and Markets Authority (ESMA) del 5 ottobre 2015 (ESMA/2015/1415), incorporate nella Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015. Aderendo alle indicazioni contenute nell'aggiornamento del documento "ESMA32_51_370 – Question and answer – ESMA Guidelines on Alternative Performance Measures (APMS)", pubblicato il 17 aprile 2020, non è stata apportata alcuna modifica agli IAP né sono stati introdotti nuovi indicatori ad hoc per evidenziare in modo separato gli effetti delle crisi geo-politiche internazionali e dell'epidemia da Covid-19.

Dati di sintesi e indici patrimoniali, economici, di rischiosità e di struttura rilevanti

Valori patrimoniali

Dati di sintesi e indici patrimoniali, economici, di rischiosità e di struttura rilevanti
Valori patrimoniali
Importi in migliaia di euro
Totale attiv
o
Attiv
ità finanziarie
31.12.2023 Variazioni
31.12.2024 ass. %
18.000.113 18.511.105 -510.992 -2,8%
4.224.735 3.957.354 267.381 6,8%
Cassa e disponibilità liquide (1) 1.019.141 1.654.697 -635.556 -38,4%
erso banche (2)
Crediti v
379.091 282.619 96.472 34,1%
erso clientela (2)
Crediti v
11.475.028 11.648.092 -173.064 -1,5%
ità materiali (3)
Attiv
226.864 228.041 -1.177 -0,5%
Attiv
ità immateriali
34.542 34.696 -154 -0,4%
Debiti v
erso banche
483.251 1.950.065 -1.466.814 -75,2%
Debiti v
erso clientela (4)
(5)
12.965.064 12.497.939 467.125 3,7%
Titoli in circolazione 2.584.873 2.280.448 304.425 13,3%
Patrimonio (incluso l'Utile di periodo) 1.440.436 1.347.800 92.636 6,9%
Fondi Propri 1.420.100 1.369.800 50.300 3,7%
Raccolta indiretta totale 22.534.481 20.075.207 2.459.274 12,3%
di cui Raccolta indiretta da clientela ordinaria 14.396.060 12.683.668 1.712.392 13,5%
di cui Raccolta indiretta da clientela istituzionale 8.138.421 7.391.539 746.882 10,1%
(1) Alla data del 31 dicembre 2024 nella v
oce Cassa e Disponibilità Liquide risultano contabilizzati i conti correnti, i depositi a v
liquidità eccedente rispetto all'impegno di mantenimento della Riserv
a obbligatoria, inv
estita in depositi ov ista e l'importo a v
ernight (1,5 miliardi di euro alla fine del periodo precedente)
ista di 0,9 miliardi di euro relativ o alla
(2) in base alla Circolare 262 il saldo della v
oce da schema di bilancio include i titoli di debito Held to collect (HTC) rilev
ati al costo ammortizzato, che nei presenti dati di sintesi sono esposti
tra le attiv
ità finanziarie e non include i conti correnti e depositi a v
ista rilev
ato nella v
oce Cassa e Disponibilità Liquide
(3) il saldo della v
oce al 31 dicembre 2024 include i diritto d'uso (RoU Asset) pari a Euro 53,6 milioni a fronte dei contratti di leasing operativ
o rientranti nell'ambito di applicazione del principio
contabile IFRS16 Leases entrato in v
igore a partire dal 1° gennaio 2019
(4) il saldo della v
oce non include la passiv
ità rilev
ata nella v
oce Debiti v
erso clientela dello schema di bilancio a fronte dei contratti di leasing operativ o rientranti nell'ambito di
applicazione del principio contabile IFRS16
(5) Incluse operazioni di pronti contro termine di raccolta con clientela istituzionale per Euro 1,2 miliardi (Euro 608 milioni al 31 dicembre 2023)
Valori economici (6)
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
ass. %
Importi in migliaia di euro 602.066 560.912 41.154 7,3%
Prov
enti operativ
i
352.346 333.353 18.993 5,7%
di cui Margine d'interesse 331.854 310.785 21.069 6,8%
Oneri operativ
i
250.127 20.085 8,0%
Risultato della gestione operativ
a
270.212 13.945 -7.090 -50,8%
Oneri relativ
i al sistema bancario
6.855 22.241 20,4%
n.s.
Risultato corrente al netto delle imposte 131.191 108.950
Risultato non ricorrente al netto delle imposte -7.005 129.095 -136.100
Utile (perdita) d'esercizio 124.186 238.045 -113.859 -47,8%
(6) da Conto Economico riclassificato

Valori economici (6)

Risultato corrente al netto delle imposte 131.191 108.950 22.241 20,4%
Risultato non ricorrente al netto delle imposte -7.005 129.095 -136.100 n.s.
Utile (perdita) d'esercizio 124.186 238.045 -113.859 -47,8%

Indici patrimoniali, economici e di rischiosità

Indici patrimoniali, economici e di rischiosità
Variazioni
31.12.2024
31.12.2023
ass.
Patrimonio / Totale attiv
o
8,0%
7,3%
0,7%
Patrimonio / Crediti v
erso clientela
12,6%
11,6%
1,0%
Patrimonio / Debiti v
erso clientela
11,1%
10,8%
0,3%
Patrimonio / Titoli in circolazione
55,7%
59,1%
-3,4%
ità di rischio ponderate (Common Equity Tier1) (7)
Capitale primario di classe 1 (CET1) / Attiv
18,8%
18,6%
0,2%
ità di rischio ponderate (Tier1) (7)
Totale capitale di classe 1 (T1) / Attiv
18,8%
18,6%
0,2%
ità di rischio ponderate (Total capital ratio) (7)
Totale Fondi Propri / Attiv
19,6%
19,5%
0,1%
Attiv
ità finanziarie / Totale attiv
o
23,5%
21,4%
2,1%
Crediti v
erso banche / Totale attiv
o
2,1%
1,5%
0,6%
Crediti v
erso clientela / Totale attiv
o
63,7%
62,9%
0,8%
Crediti v
erso clientela / Raccolta diretta da clientela
73,8%
78,8%
-5,0%
Debiti v
erso banche / Totale attiv
o
2,7%
10,5%
-7,8%
Debiti v
erso clientela / Totale attiv
o
72,0%
67,5%
4,5%
Titoli in circolazione / Totale attiv
o
14,4%
12,3%
2,1%
Raccolta diretta da clientela / Totale attiv
o
86,4%
79,8%
6,6%
Variazioni
31.12.2024
31.12.2023
ass.
Oneri operativ
i / Prov
enti operativ
i (Cost/Income ratio)
55,1%
55,4%
-0,3%
(Oneri operativ
i + Oneri relativ
i al sistema bancario) / Prov
enti operativ
i (Cost/Income ratio)
56,3%
57,9%
-1,6%
Margine di interesse / Prov
enti operativ
i
58,5%
59,4%
-0,9%
Risultato della gestione operativ
a / Prov
enti operativ
i
44,9%
44,6%
0,3%
Risultato corrente al netto delle imposte / Patrimonio (8)
10,0%
9,8%
0,2%
Utile d'esercizio / Patrimonio (8) (R.O.E.) (9)
9,4%
21,5%
-12,1%
Risultato corrente al lordo delle imposte / Totale attiv
o (R.O.A.)
1,1%
0,9%
0,2%
Variazioni
31.12.2024
31.12.2023
ass.
Sofferenze nette / Crediti v
erso clientela
0,3%
0,4%
-0,1%
Crediti deteriorati netti / Crediti v
erso clientela
1,6%
1,7%
-0,1%
% Copertura sofferenze
76,5%
69,9%
6,6%
% Copertura sofferenze al lordo delle cancellazioni
76,7%
70,2%
6,5%
% Copertura totale crediti deteriorati
51,3%
49,4%
1,9%
% Copertura crediti deteriorati al lordo delle cancellazioni
51,4%
49,6%
1,8%
% Copertura crediti in bonis
1,05%
0,96%
0,09%

Dati di struttura e produttività

Variazioni
ass.
Dati di struttura e produttività Variazioni
31.12.2024 31.12.2023
Numero filiali 281 280 1 0,4%
Importi in migliaia di euro
erso clientela per dipendente (10)
Crediti v
(10)
4.848 5.316 -468 -8,8%
Raccolta diretta da clientela per dipendente 6.569
31.12.2024
6.745
31.12.2023
-176
Variazioni
-2,6%
ass. %
i per dipendente (10)
Prov
enti operativ
a per dipendente (10)
254 256 -2 -0,8%

2 - Lo scenario di riferimento

Con riferimento alla descrizione dello scenario di riferimento si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla gestione consolidata.

3 - Presidio territoriale e temi di rilevanza societaria

3.1 – Canali distributivi

Il Banco è presente sul territorio italiano in 11 regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Liguria, Umbria (con il marchio Banca Popolare di Spoleto), Lazio, Toscana, Marche, Abruzzo e Sardegna.

A seguito dell'acquisizione di 14 sportelli bancari, realizzata nel mese di dicembre 2024 da Banca Popolare di Puglia e Basilicata (BPPB), 8 nuove filiali sono entrate in Banco Desio (n. 6 agenzie sono state immediatamente migrate nelle filiali Banco Desio attigue).

Inoltre, nel corso del primo semestre 2024, in un'ottica di razionalizzazione e ottimizzazione del modello distributivo, il Banco Desio ha provveduto alla chiusura di 7 filiali in overlap geografico, trasferendo i rapporti nelle filiali del medesimo comune.

Nell'attuale contesto, in costante e rapida evoluzione, i clienti bancari italiani stanno diventando sempre più digitali. In particolare, negli ultimi anni c'è stata una crescita a doppia cifra dell'utilizzo di internet e dei canali self. Per rispondere alle esigenze dei clienti e in linea con i più recenti trend di mercato, il Banco, sta proseguendo nella realizzazione di una strategia omnicanale bilanciata e integrata con il modello di servizio complessivo che tiene conto sia delle caratteristiche del mercato che della segmentazione dei clienti.

Il Modello organizzativo prevede in particolare:

  • l'organizzazione di una rete distributiva articolata in Aree territoriali, ciascuna presidiata da un Responsabile di Area, che assume il ruolo di principale referente commerciale sul territorio, con un chiaro riporto gerarchico dei Gestori Imprese e della Rete di Filiali con il supporto del Responsabile Imprese e dello Specialista Retail; è inoltre è stata avviata nel corso del periodo di riferimento, una struttura centrale per il coordinamento commerciale e operativo del segmento Small Business, con la conseguente creazione delle nuove figure professionali di rete dei relative ai "Gestori POE" e ai "Gestori Family POE";
  • un riporto gerarchico e funzionale dei Private Banker ai rispettivi Area Manager Private di riferimento, a loro volta coordinati dall'Area Private Banking a diretto riporto della Direzione Wealth Management.
  • un riporto gerarchico e funzionale dei Consulenti Finanziari all'Area Consulenti Finanziari, a diretto riporto della Direzione Wealth Management.

Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, al 31 dicembre 2024, la struttura distributiva è costituita da 281 filiali (rispetto al consuntivo di fine esercizio precedente pari a 280).

Il grafico seguente offre il dettaglio della presenza territoriale per regioni della rete distributiva.

Grafico n. 1 - RIPARTIZIONE % RETE DISTRIBUTIVA PER REGIONI

Tabella n. 1 - RIPARTIZIONE FILIALI DI GRUPPO CON INDICAZIONE DELLA PRESENZA DI CONSULENTI FINANZIARI E
PRIVATE BANKER
Tabella n. 1 - RIPARTIZIONE FILIALI DI GRUPPO CON INDICAZIONE DELLA PRESENZA DI CONSULENTI FINANZIARI E
PRIVATE BANKER
Ripartizione per
regione
Filiali
Banco
Desio
31.12.2024
di cui filiali
con
consulenti
finanziari
di cui
filiali con
private
banker
Filiali
Banco
Desio
31.12.2023
di cui
filiali con
consulenti
finanziari
di cui
filiali con
private
banker
Lombardia 101 8 28 99 8 27
Piemonte 14 5 4 13 5 4
Emilia Romagna 15 8 5 17 4 5
Liguria 23 2 4 24 2 4
Veneto 13 3 2 12 3 1
Toscana 15 0 3 16 0 2
Lazio 34 3 2 33 1 2
Umbria 41 5 4 41 5 5
Marche 11 6 2 10 6 2
Abruzzo 2 0 0 2 1 0
Sardegna 12 0 0 13 0 0
Calabria 0 0 0 0 0 0
Sicilia 0 0 0 0 0 0
Campania 0 0 0 0 0 0
Puglia 0 0 0 0 0 0
Totale 281 40 54 280 35 52

3.2 - Eventi societari di rilievo

Approvazione del bilancio e destinazione del risultato d'esercizio 2023

L'Assemblea Ordinaria tenutasi il 18 aprile 2024 ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2023. L'utile netto di esercizio è pari a Euro 238.044.542,60. In tale ambito l'Assemblea ha approvato la distribuzione agli azionisti di un dividendo, pari a Euro 0,2634 per ciascuna delle n. 134.363.049 azioni ordinarie. In ottemperanza al calendario di Borsa, il dividendo è posto in pagamento il giorno 24 aprile 2024, contro stacco della cedola n. 33; la data di "stacco", ai fini delle quotazioni dei titoli, e la "record date" sono state rispettivamente il giorno 22 e 23 aprile 2024. L'Assemblea Ordinaria ha altresì approvato la destinazione di Euro 46.700.000,00 ad apposita riserva vincolata ex art. 26 del Decreto-legge 10 agosto 2023 n. 104, in luogo del versamento dell'imposta straordinaria (cd. "tassa sugli extraprofitti"), avvalendosi dell'opzione prevista dal medesimo provvedimento normativo.

Le ulteriori deliberazioni assunte hanno riguardato i seguenti argomenti:

  • Relazione annuale sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti
  • Piano di incentivazione annuale basato sull'assegnazione di "Phantom Shares"
  • Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni ordinarie proprie
  • Nomina di un Amministratore ai sensi dell'art. 15 comma 3 dello Statuto Sociale

Operazione di cartolarizzazione Desio SME

In data 12 febbraio 2024 ("data di efficacia giuridica") è stata perfezionata la cessione a titolo oneroso, in blocco e "pro soluto" di un portafoglio di crediti derivanti da finanziamenti a PMI italiane ipotecari, chirografari e, in parte, garantiti da Medio Credito Centrale, erogati da Banco di Desio e della Brianza S.p.A. (o dall'incorporata Banca Popolare di Spoleto S.p.A.) alla società veicolo di cartolarizzazione appositamente costituita, Desio SME SPV Srl, con sede in Italia ed avente come socio unico la Stichting Rugiada. Il valore del portafoglio crediti oggetto di cessione nell'operazione è pari ad euro 540 milioni di euro in termini di gross book value.

Nell'ambito dell'Operazione la Banca è stata incaricata da Desio SME SPV Srl di svolgere, nel ruolo di Servicer, le attività di riscossione dei crediti ceduti e servizi di cassa e pagamento ai sensi dell'art. 2, commi 3, 6 e 6-bis della Legge 130.

L'iniziativa rientra nel contesto di un'operazione di cartolarizzazione di crediti in bonis (senza "derecognition") finalizzata a conseguire il miglioramento della gestione della liquidità, attraverso l'ottimizzazione della gestione del portafoglio e la diversificazione delle fonti di finanziamento.

Accertamenti ispettivi

In data 19 marzo 2024 la Banca d'Italia ha presentato al Consiglio di Amministrazione di Banco Desio gli esiti degli accertamenti ispettivi in materia di "Assetti di governo e di controllo dei processi rilevanti in un'ottica di tutela della clientela" (cd. trasparenza bancaria), per cui è stata richiesta la predisposizione di un piano di rimedio. Tale piano, oltre a ricomprendere progettualità procedurali e organizzative che la Banca sta realizzando nel rispetto delle scadenze, ha previsto anche la restituzione di talune commissioni alla clientela per un ammontare complessivo di 14,0 milioni di euro che è avvenuta entro il mese di novembre 2024, nel rispetto delle scadenze. Ad esito di tali accertamenti, nel mese di gennaio 2025 l'Autorità di Vigilanza Nazionale ha irrogato una sanzione pecuniaria di 480.000 euro97 nei confronti di Banco Desio.

In data 9 aprile 2024 la Banca d'Italia ha inoltre presentato al Consiglio di Amministrazione di Banco Desio gli esiti degli accertamenti ispettivi in materia di "Rispetto della normativa in materia di contrasto al riciclaggio e del finanziamento al terrorismo" (cd. antiriciclaggio), per cui la Banca sta completando nel

97 Versata nel mese di febbraio 2025

rispetto delle scadenze adeguati interventi di miglioramento. Al riguardo non è stata avviata alcuna procedura sanzionatoria.

A partire dal 9 dicembre 2024 la Banca d'Italia ha avviato presso Banco Desio accertamenti ispettivi di vigilanza mirati alla verifica dell'effettiva realizzazione dei "Preliminari interventi di rimedio" relativi al sistema interno di misurazione del rischio di credito AIRB di cui al comunicato stampa pubblicato il 31 maggio 2023.

Accordo con Banca Popolare di Puglia e Basilicata per l'acquisizione di 14 filiali

In data 16 maggio 2024 Banco Desio ha sottoscritto con Banca Popolare di Puglia e Basilicata S.C.p.A. ("BPPB") un accordo per l'acquisto di un ramo d'azienda composto da un totale di 14 sportelli bancari ubicati in Lazio, Lombardia, Veneto, Marche e Piemonte (il "Ramo d'Azienda" o più brevemente il "Ramo").

L'acquisizione del Ramo d'Azienda è coerente con gli obiettivi del Piano Industriale del Gruppo Banco Desio "Beyond26" volti a consolidare ulteriormente il posizionamento di banca di prossimità nei segmenti di clientela retail e PMI. L'acquisizione del Ramo d'Azienda permetterà di fare accedere i nuovi clienti ai prodotti e ai servizi del Gruppo Banco Desio ed offrirà un'opportunità di stabilità e crescita professionale ai nuovi dipendenti.

In data 19 luglio u.s. Banco Desio ha ricevuto il provvedimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri di non applicabilità della normativa sul golden power.

In data 6 dicembre 2024, è stato quindi perfezionato – entro i termini previsti dall'accordo – il "closing" dell'operazione. L'atto di cessione ha avuto efficacia a far data dal 7 dicembre 2024.

Ingresso nel capitale sociale di Dynamica Retail S.p.A.

In data 31 maggio 2024, a seguito del completamento degli iter autorizzativi e in esecuzione degli Accordi annunciati in data 31 gennaio u.s., oggetto di comunicato stampa cui si rimanda, è stato perfezionato il "closing" dell'operazione avente ad oggetto l'ingresso di Banco Desio nel capitale sociale di Dynamica Retail mediante l'acquisto della maggioranza del capitale sociale e la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato a Banco Desio (l'"Operazione").

L'Operazione, che ha consentito l'ingresso di Dynamica Retail, nonché della sua controllata, Dynamica Agenzia, nel perimetro del Gruppo bancario con efficacia 1° giugno p.v., è avvenuta principalmente attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato per Euro 6,4 milioni.

Ad esito del perfezionamento dell'Operazione Banco Desio risulta detenere una partecipazione pari all'89,23% del capitale sociale della Società, mentre la quota rimanente è detenuta dai soci manager di Dynamica che continueranno a contribuire alla crescita della Società nell'ambito del Gruppo Banco Desio.

Dynamica Retail è una società attiva nel campo dell'erogazione di finanziamenti a clientela privata garantiti dalla cessione del quinto dello stipendio e delegazione di pagamento. L'Operazione contribuisce alla realizzazione del Piano Industriale "Beyond 2026", in particolare nelle attività di consumer lending già presidiate dalla controllata Fides S.p.A. che avrà un ruolo centrale nell'integrazione di Dynamica nel Gruppo.

Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie

Il Consiglio di Amministrazione del Banco di Desio e della Brianza S.p.A. ("Banco Desio"), in data 30 luglio 2024, preso atto del provvedimento autorizzativo rilasciato in data 12 luglio 2024 dalla Banca d'Italia ai sensi degli artt. 77 e 78 del Reg. UE n. 575/2013 ("CRR"), ha deliberato l'avvio dell'operatività del programma di acquisto di azioni proprie (il "Programma") autorizzato dall'Assemblea in data 18 aprile 2024 su proposta del Consiglio stesso.

Il Programma ha come finalità principale l'ottimizzazione del capitale rispetto alle esigenze prospettiche del Gruppo Banco Desio.

Il Programma riguarda l'acquisto di massime n. 4.030.891 azioni proprie, pari al 3% del capitale, per un importo massimo complessivo quantificato in Euro 20,2 milioni, ad un corrispettivo unitario che non sia superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell'ultima operazione indipendente e il prezzo dell'offerta indipendente più elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l'acquisto, fermo restando che non potrà comunque essere inferiore nel minimo del 10% e superiore nel massimo del 10% rispetto alla media del prezzo ufficiale registrato dal titolo Banco Desio nei 10 giorni di borsa precedenti ogni singola operazione di acquisto. Indipendentemente dal controvalore, Banco Desio ha assunto l'impegno di non eccedere il quantitativo massimo di azioni proprie acquistabili secondo la normativa applicabile e cioè le predette n. 4.030.891 azioni.

Gli acquisti sono stati effettuati, a decorrere dal 31 luglio 2024, sul mercato con le modalità stabilite nelle applicabili disposizioni di legge e di regolamento tempo per tempo vigenti, ivi inclusi l'art. 132 TUF, le relative disposizioni di attuazione, l'art. 144-bis del Regolamento Consob n. 11971/1999 e nel rispetto delle condizioni e delle restrizioni relative alla negoziazione di cui agli artt. 3 e 4 del Regolamento (UE) n. 1052/2016. Banco Desio ha incaricato Equita SIM S.p.A. come intermediario che darà esecuzione al Programma.

L'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie è stata rilasciata dall'Assemblea per il periodo di 18 mesi a far data dalla delibera dell'Assemblea ordinaria e, in ogni caso, per la durata di 12 mesi dal provvedimento autorizzativo di Banca d'Italia, talché l'autorizzazione scadrà il 12 luglio 2025. L'autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie è stata rilasciata dall'Assemblea stessa senza limiti temporali.

Alla data del 31 dicembre 2024 Banco Desio detiene in portafoglio n. 1.038.006 azioni proprie.

Emissione di un nuovo covered bond

In data 3 settembre 2024, Banco Desio ha concluso con successo il collocamento di una emissione di Covered Bond a valere sul proprio programma di Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG, rating AA da parte di Fitch) per un importo complessivo di 500 milioni di euro con scadenza 5 anni destinata ad investitori istituzionali.

Il covered bond, prezzato con cedola pari al 3% e un rendimento pari a mid swap +62 bps, ha registrato nel corso del collocamento ordini superiori a 850 milioni.

L'emissione è stata allocata con la seguente distribuzione geografica: Italia (53%), DACH (22%), Paesi Nordici (12%), BeNeLux (8%), Spagna (3%), altri (2%). L'allocazione finale è stata principalmente a favore di banche e banche private (72%), fondi e asset manager (19%), assicurazioni (5%), Official Institution (4%).

L'operazione è coerente con il Funding Plan 2024 del Banco Desio e con il nuovo Piano Industriale "Beyond26" e rappresenta per il Banco la continuità di accesso al mercato del funding wholesale di differenti giurisdizioni.

Il collocamento dell'emissione è stato curato da BNP Paribas (Arranger del Programma), Banco Santander, IntesaSanpaolo, Natixis, Raiffeisen Bank International e UniCredit che hanno agito in qualità di Joint bookrunner.

Entrata in nuovi indici FTSE

In data 6 settembre 2024, Banco Desio, quotata su Euronext Milan ha comunicato al pubblico che con efficacia dal successivo lunedì 23 settembre 2024, ovvero dopo la chiusura delle contrattazioni di venerdì 20 settembre 2024, entra nei seguenti indici, secondo quanto comunicato da FTSE Russel in data 4 settembre 2024: FTSE Italia Mid Cap Index, FTSE Italia All-Share Index, FTSE Italia PIR PMI Index, FTSE Italia PIR Mid Small Cap Index, FTSE Italia PIR All Cap Index e FTSE Italia PIR PMI All Index.

Alla chiusura delle contrattazioni del 5 settembre 2024 Banco di Desio e della Brianza ha riportato una capitalizzazione di mercato pari a circa 696 milioni.

Banco Desio aderisce ai principi per l'investimento responsabile – Principles for responsible investment (PRI)

In data 11 settembre 2024, Banco Desio ha annunciato di aver aderito ai Principi per L'investimento Responsabile (PRI) delle Nazioni Unite.

Il PRI (Principles for Responsible Investment) è una rete internazionale di investitori che si impegnano a integrare fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle loro pratiche di investimento. Fondata nel 2005 con il supporto delle Nazioni Unite, il PRI è diventato il più importante organismo globale per la finanza responsabile. Gli investitori aderenti si impegnano a seguire alcuni principi fondamentali che promuovono l'integrazione dei temi ESG nell'analisi, nelle decisioni di investimento e nella gestione degli attivi.

L'adesione di Banco Desio rappresenta un momento di straordinaria importanza per l'Istituto. Questo passo è un segnale di responsabilità e impegno verso le migliori pratiche, ma anche un riconoscimento che rimarca ancora una volta l'importanza di un approccio sostenibile ed etico nell'operatività finanziaria. Entrando a far parte del network globale di istituzioni finanziarie impegnate nella sostenibilità, Banco Desio avrà l'opportunità di scambiare buone pratiche e costruire un dialogo sempre più internazionale per affrontare le sfide comuni a livello mondiale. Questo traguardo non solo rafforza la posizione dell'Istituto nel settore bancario, ma contribuisce anche a promuovere un futuro più sostenibile per tutti.

Adozione del Piano di risoluzione 2023 per il Gruppo Banco Desio

In data 25 settembre 2024, la Banca d'Italia ha trasmesso a Banco Desio, quale Capogruppo bancaria, la sintesi degli elementi fondamentali del piano e del provvedimento di determinazione del requisito MREL. La Banca d'Italia, in qualità di Autorità di Risoluzione, ha adottato il piano di risoluzione 2023 per il Gruppo Banco Desio. Il piano di risoluzione è stato redatto secondo un principio di proporzionalità, in ragione delle caratteristiche operative e dimensionali del Gruppo bancario.

Allo stato, il piano di risoluzione individua quale strategia di gestione preferita della crisi la risoluzione, con utilizzo dello strumento per la vendita dell'attività di impresa (c.d. "sale of business", mediante "share deal").

Proseguono le attività progettuali finalizzate ad assicurare la risolvibilità del gruppo, la cui valutazione viene condotta annualmente dalla Banca d'Italia nell'ambito dell'attività di pianificazione della risoluzione. Tali attività sono individuate in coerenza con il quadro regolamentare previsto dalle linee guida dell'Autorità Bancaria Europea e dalle policy del Single Resolution Board, modulate in applicazione del principio di proporzionalità. Esse sono da condurre all'interno di un periodo transitorio triennale, secondo le priorità tempo per tempo rappresentate dall'Autorità di Risoluzione al Gruppo bancario.

Collocamento della prima emissione di un Green Bond

In data 1° ottobre 2024, Banco Desio ha concluso con successo il collocamento della prima obbligazione Senior Preferred qualificata "green", in coerenza con il Green Bond Framework del Gruppo per un ammontare complessivo pari a Euro 40 milioni. L'elevata domanda ha consentito di chiudere l'offerta dopo soli sei giorni dall'apertura.

L'emissione, i cui proventi saranno destinati al finanziamento e/o al rifinanziamento di Eligible Green Asset, si integra nella strategia ESG del Banco Desio e rappresenta la concreta realizzazione di obiettivi di sostenibilità ambientale. Il Green Bond Framework è stato redatto secondo i Green Bond Principles dell'International Capital Market Association e corredato dalla second party opinion della società indipendente ISS-Corporate. Sono previste ulteriori emissioni nei prossimi mesi.

L'operazione è coerente con il Funding Plan 2024, con il nuovo Piano Industriale "Beyond26" e con il Piano ESG del Banco Desio che ha l'obiettivo di integrare i fattori di sostenibilità nel sistema decisionale della banca, a partire dai rischi climatico-ambientali.

A novembre 2024 è stato inoltre concluso con successo il collocamento di una seconda obbligazione qualificata "green" per un ammontare complessivo pari a 30 milioni di euro.

Acquisto da Sigla S.r.l. di crediti garantiti da cessione del quinto dello stipendio

In data 18 novembre 2024 Banco Desio ha annunciato il perfezionamento del closing dell'operazione di acquisto da Sigla S.r.l. di circa € 101 milioni, per un totale di circa 7.000 contratti, di crediti derivanti da finanziamenti alla clientela privata garantiti dalla cessione del quinto dello stipendio e delegazione di pagamento.

L'operazione si inserisce nel solco della realizzazione delle linee strategiche del piano industriale "Beyond 2026", in particolare nelle attività di consumer lending già presidiate dalle controllate Fides S.p.A. e Dynamica S.p.A. e rappresenta un ulteriore passo verso la diversificazione dei ricavi a fronte di un limitato assorbimento di capitale.

Adesione al regime di adempimento collaborativo

In data 31 dicembre 2024, il Banco Desio ha presentato istanza per accedere al regime di Adempimento Collaborativo o di "Cooperative compliance" istituito con il decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 128, rubricato "Disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente, in attuazione degli articoli 5, 6 e 8, comma 2, della legge 11 marzo 2014, n. 23". Detto regime è riservato ai contribuenti dotati di un efficace sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale, inteso quale rischio di operare in violazione di norme di natura fiscale o in contrasto con i principi o con le finalità dell'ordinamento tributario ("Tax Control Framework" o "TCF").

A tale proposito, il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 19 dicembre 2024 ha deciso di adottare una Policy di Strategia Fiscale fondata sui valori che si traducono nel perseguimento di due obiettivi strategici: Contestualmente il Consiglio d'Amministrazione ha approvato la Policy di Strategia Fiscale del Gruppo Banco Desio. Detta policy rappresenta il primo pilastro su cui si basa l'architettura del Tax Control Framework (TCF). Nella policy vengono declinati i principi che il Gruppo Banco Desio adotta con riferimento alla gestione della variabile fiscale e le linee strategiche volte ad assicurare il rispetto della normativa tributaria.

4 - D.Lgs. 231/2001

Nel contesto dei provvedimenti assunti in materia di responsabilità amministrativa delle società per reati commessi da loro esponenti e/o dipendenti, il Consiglio di Amministrazione del Banco sin dal 2004 ha deliberato l'adozione di un Modello di Organizzazione e Gestione per la prevenzione dei reati contemplati dal D.Lgs. n. 231/2001 (di seguito il "Modello 231"). Tale Modello è stato via via implementato con le successive previsioni di legge ed è pubblicato sul sito internet www.bancodesio.it.

Ulteriori informazioni sul Modello 231 e sull'Organismo di Vigilanza ai sensi del citato D.Lgs. n. 231/2001, le cui funzioni sono svolte dal 2012 dal Collegio Sindacale, sono riportate nel paragrafo 4.7 della Relazione annuale sul Governo Societario resa disponibile, ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, sul sito internet cui si fa rimando.

5 - Le risorse umane

5.1 – Gestione e ripartizione delle risorse

L'anno 2024 è stato caratterizzato dall'avvio delle attività derivanti dal nuovo Piano Industriale Beyond 2026; in tale ottica le attività della Direzione Risorse si sono orientate verso interventi strategici e gestionali funzionali alla messa a terra dei progetti declinati nel Piano.

Nel primo trimestre dell'anno ha preso avvio il progetto Small Business e POE. Il mondo bancario ha rivolto particolare attenzione verso la clientela Small Business, ambito in cui l'attività bancaria ha visto una significativa evoluzione in virtù delle mutate esigenze della clientela, con l'obiettivo di fornire agli imprenditori strumenti alternativi e mirati. Da qui la focalizzazione sui due comparti, Small Business e POE, con obiettivi di maggiore efficacia ed efficienza. Il focus sul comparto Small Business ha visto la creazione di un team di Specialisti in Direzione Commerciale con focus dedicato al governo del segmento, con la nomina di 4 colleghi che, per competenze specialistiche e manageriali, sono dedicati al presidio del comparto. Sulla rete delle filiali un intervento di riposizionamento dei clienti in portafoglio ha generato la creazione di portafogli targati POE assegnati a colleghi di filiale dedicati a questo segmento di clientela.

In linea con le indicazioni di Piano, particolare attenzione è stata, poi, rivolta alla Direzione Wealth Management, su cui sono proseguiti gli investimenti su profili di Private Banker dal mercato, portando in azienda competenza e valore commerciale, mantenendo l'attenzione al ricambio generazionale che preservi la nostra clientela. Nell'ottica di un sempre maggior consolidamento sul mercato, oltre all'investimento con nuovi Bankers, la Banca ha inserito dal mercato profili con tratto manageriale, quali figure di sintesi e coordinamento a presidio delle strutture sul territorio.

Con l'obiettivo di razionalizzare il modello distributivo e organizzativo per il recupero di tempo commerciale e perseguire nell'aumento del livello di soddisfazione del cliente, la Direzione Risorse è stata impegnata nella riqualificazione delle risorse rivenienti dall'evoluzione di filiali verso il modello cash-light, unitamente al rafforzamento delle strutture di back-office accentrato.

La seconda parte dell'anno è stata caratterizzata dall'acquisizione di 14 sportelli da Banca Popolare Puglia e Basilicata, che ha visto, con il mese di dicembre 2024, l'integrazione di 76 nuove risorse.

L'operazione si è concretizzata con l'arrivo di 8 nuove filiali sul territorio, da subito integrate sulle Aree Territoriali di competenza, e la contestuale chiusura di 7 sportelli; tale intervento, in particolare, ha coinvolto la Direzione Risorse in un processo di assegnazione e, in alcuni casi, di riqualificazione dei nuovi colleghi che sono stati assegnati, fin dal loro ingresso in Banco Desio, presso strutture di Direzione Centrale e/o di rete commerciale, con la garanzia di nessun impatto sulla mobilità rispetto al territorio di provenienza.

Le Aree Territoriali, coordinate dalla Governance di Progetto e dalla Direzione Risorse, sono state coinvolte nel processo di onboarding per l'individuazione delle filiali Gemelle e Accorpanti e di una squadra di colleghi (Ambassador e Affiancatori) che hanno supportato i nuovi colleghi nella delicata fase di ingresso in Banco Desio.

Anche nel 2024 è proseguita l'azione di inserimento di profili specialistici, sia di rete che di sede, in linea con gli obiettivi di passaggio generazionale, investendo su nuove competenze e rimanendo sensibili alle esigenze dei colleghi in vista dell'uscita per quiescenza.

In particolare, sulla rete commerciale sono stati inseriti profili specialistici e titolari di portafoglio clienti, con particolare focus sul comparto Affluent e Imprese, e concentrandosi sulle aree geografiche a più alto potenziale di sviluppo per aree di business.

I fisiologici avvicendamenti di personale e la necessità di dimensionare le strutture centrali per renderle efficienti ed efficaci nella dimensione di Banca innovativa e veloce, hanno, inoltre, portato ad importanti investimenti nell'inserimento di figure specialistiche e di controllo a supporto di progetti ordinari e straordinari e a garanzia del corretto supporto alla rete commerciale in espansione.

Come di consueto, nel mese di ottobre 2024 si è realizzato il momento legato agli avanzamenti professionali, importante appuntamento volto alla valorizzazione delle professionalità in azienda e al sostegno dello sviluppo e della crescita dei colleghi, anche con l'obiettivo di valorizzare i giovani talenti e la Diversity.

A chiusura d'anno, nel mese di novembre 2024, il Gruppo ha effettuato una Survey su tutta la popolazione aziendale per verificare i livelli adesione delle Persone – di Sede e di Rete - ai processi evolutivi che la Banca ha realizzato e sta realizzando. Tale iniziativa, finora mai realizzata nel Gruppo, rappresenta uno strumento di ascolto dell'intera popolazione aziendale che ha l'obiettivo di verificare anche il livello di partecipazione e coinvolgimento delle persone alla luce dei profondi cambiamenti che la Banca ha realizzato in questi anni e che hanno portato ad un posizionamento sul mercato quale competitor di rilievo, anche guardando, in prospettiva, quanto si realizzerà nell'ambito del presente piano industriale.

Le scelte gestionali e l'attenzione alle politiche retributive anche per l'anno 2024 hanno consentito di valorizzare la componente femminile, con livelli di Gender Gap e Gender Pay Gap in linea con gli obiettivi ESG che la Banca persegue, mantenendo, quindi, il target di Gender Pay Equality.

valorizzare la componente femminile, con livelli di Gender Gap e Gender Pay Gap in linea con gli obiettivi
ESG che la Banca persegue, mantenendo, quindi, il target di Gender Pay Equality.
In linea con l'attenzione che Banco Desio dedica alle tematiche ESG, nell'ambito dei progetti di
sostenibilità ambientale, la Banca, in collaborazione con Movision S.r.l., ha aderito al progetto di mobilità
sostenibile con un'iniziativa dedicata ai dipendenti. Movision S.r.l. è una società che opera nel settore
della mobilità sostenibile e del welfare aziendale, dal 2014 leader nel campo del mobility management
in qualità di fornitore di servizi e soluzioni tecnologiche per oltre 250 tra aziende private e Pubbliche
Amministrazioni su tutto il territorio nazionale.
Al 31 dicembre 2024 il personale dipendente del Banco, per effetto di quanto in precedenza descritto, si
è attestato a 2.408 risorse, con un incremento di 82 risorse rispetto al consuntivo di fine esercizio
precedente, per effetto principalmente dell'ingresso di 76 dipendenti rinveniente dall'acquisizione del
ramo d'azienda da Banca Popolare Puglia e Basilicata sopra richiamata.
Le tabelle che seguono offrono il dettaglio del totale delle risorse del Gruppo e delle relative dinamiche
nel periodo di riferimento.
Tabella n. 2 - RIPARTIZIONE PERSONALE DELLA BANCA PER QUALIFICA
N. Dipendenti Donne Incidenza % 31.12.2024
Uomini
Incidenza % Totale Donne 31.12.2023
Incidenza %
Uomini Incidenza % Totale
Personale dipendente del Gruppo
Dirigenti
Quadri direttiv
i
Restante personale
Collaboratori esterni
1.051
5
391
655
32
43,6%
18,5%
31,6%
57,3%
27,4%
1.357
22
847
488
85
56,4%
81,5%
68,4%
42,7%
72,6%
2.408
27
1.238
1.143
117
1.016
4
370
642
36
43,7%
15,4%
31,9%
56,3%
32,1%
1.310
22
789
499
76
56,3%
84,6%
68,1%
43,7%
67,9%
2.326
26
1.159
1.141
112
Consulenti finanziari
Altri collaboratori
Totale risorse
11
21
1.083
16,4%
42,0%
42,9%
56
29
1.442
83,6%
58,0%
57,1%
67
50
2.525
9
27
1.052
15,0%
51,9%
43,2%
51
25
1.386
85,0%
48,1%
56,8%
60
52
2.438
Tabella n. 3 - INGRESSI DI RISORSE DELLA BANCA PER QUALIFICA NEL 2024
N. Dipendenti
Donne Incidenza % 31.12.2024
Uomini
Incidenza % Totale Donne 31.12.2023
Incidenza %
Uomini Incidenza % Totale
Personale dipendente del Banco
Dirigenti
Quadri direttiv
i
Restante personale
Collaboratori esterni
Consulenti finanziari
Altri collaboratori
75
2
32
41
7
4
3
44,4%
40,0%
33,7%
59,4%
25,9%
28,6%
23,1%
94
3
63
28
20
10
10
55,6%
60,0%
66,3%
40,6%
74,1%
71,4%
76,9%
169
5
95
69
27
14
13
191
0
39
152
26
3
23
52,2%
0,0%
32,8%
62,0%
56,5%
27,3%
65,7%
175
2
80
93
20
8
12
47,8%
100,0%
67,2%
38,0%
43,5%
72,7%
34,3%
366
2
119
245
46
11
35
Personale dipendente 82 41,8% 114 58,2% 196 217 52,7% 195 47,3% 412
524
Totale

Tabella n. 4 - USCITE DI RISORSE DELLA BANCA PER QUALIFICA NEL 2024

Tabella n. 4 - USCITE DI RISORSE DELLA BANCA PER QUALIFICA NEL 2024
31.12.2024 31.12.2023
N. Dipendenti Donne Incidenza % Uomini Incidenza % Totale Donne Incidenza % Uomini Incidenza % Totale
Personale dipendente del Banco 40 46,0% 47 54,0% 87 24 25,0% 72 75,0% 96
Dirigenti 1 20,0% 4 80,0% 5 0 n.s 1 n.s 1
Quadri direttiv
i
Restante personale
14
25
33,3%
62,5%
28
15
66,7%
37,5%
42
40
6
18
14,6%
33,3%
35
36
85,4%
66,7%
41
54
Collaboratori esterni 10 43,5% 13 56,5% 23 10 43,5% 13 56,5% 23
5 71,4% 7 0 0,0% 6 100,0% 6
Consulenti finanziari 2 28,6%
Altri collaboratori 8 50,0% 8 50,0% 16 10 58,8% 7 41,2% 17
Personale dipendente 50 45,5% 60 54,5% 110 34 28,6% 85 71,4% 119
Tabella n. 5 - RIPARTIZIONE DELLE RISORSE DELLA BANCA PER AREA DI APPARTENENZA
N. Dipendent
i
Donne Incidenza % 31.12.2024
Uomini
Incidenza % Totale Donne 31.12.2023
Incidenza %
Uomini Totale
Direzione Generale e supporto operativo 309 43% 405 57% 714 300 44% 384 Incidenza %
56%
684
Personale dipendente 288 43% 376 57% 664 273 43% 359 57% 632
Altri collaboratori 21 42% 29 58% 50 27 52% 25 48% 52
Rete distributiva 774 43% 1037 57% 1.811 752 43% 1002 57% 1.754
Personale dipendente
di cui Private banker
763
19
44%
25%
981
58
56%
75%
1.744
77
743
15
44%
21%
951
58
56%
79%
1.694
73
Consulenti finanziari
Personale dipendente
11
1.083
16%
42,9%
56
1.442
84%
57,1%
67
2.525
9
1.052
15%
43,2%
51
1.386
85%
56,8%
60
2.438

Tabella n. 5 - RIPARTIZIONE DELLE RISORSE DELLA BANCA PER AREA DI APPARTENENZA

Totale

Grafico n. 2 - RIPARTIZIONE PERSONALE DIPENDENTE PER AREA DI APPARTENENZA

Per ulteriori informazioni si rimanda all'apposita informativa pubblicata nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (Bilancio di sostenibilità 2024 del Gruppo Banco Desio).

5.2 - L'attività formativa

In continuità con l'ultimo triennio, anche l'anno 2024 si è concluso confermando un importante investimento in termini formativi, in linea con gli obiettivi e le direttrici di intervento tracciate nel piano formativo ad inizio d'anno, che è stato realizzato in coerenza con gli orientamenti strategici definiti nell'ambito del Piano Industriale. I programmi formativi erogati si sono concretizzati in attività finalizzate sia a sostenere il rafforzamento delle conoscenze tecniche ed incrementare il potenziamento delle capacità comportamentali necessarie nell'esercizio dei diversi ruoli organizzativi sia a sviluppare le potenzialità possedute dalle risorse.

Tale investimento è confermato anche dalle ore di formazione registrate, consuntivando il raggiungimento di 185.486 ore/uomo complessive erogate (ex 174.014), che corrispondono a 10,4 giornate medie per dipendente (ex 10,6) con 11.472 ore effettuate in più rispetto al 2023.

Nell'ambito dei vari programmi erogati, di particolare rilievo si evidenzia l'estensione del programma di on-boarding differenziato per ciascun ruolo ed indirizzato a tutte le nuove risorse introdotte nella struttura organizzativa, con particolare riferimento all'operazione straordinaria di acquisizione di 14 sportelli bancari da BPPB e delle relative 76 risorse. Tale programma è stato strutturato su differenti fasi erogate in differenti modalità: video tutorial per illustrare i sistemi applicativi e le procedure aziendali, videolezioni per esplorare il mondo del Business ed acquisire conoscenze sull'offerta commerciale e webinar di accompagnamento nell'esercizio dell'operatività di Rete.

Di seguito si riportano i 3 pillar sui quali si è articolata la proposta 2024 descrivendoli nelle loro caratteristiche più rappresentative:

  1. I programmi formativi:

  2. potenziamento della progettazione interna dei moduli formativi inerenti a differenti tipologie (formazione di business, formazione obbligatoria e formazione tecnicoprofessionale), al fine di contestualizzare lo sviluppo dei contenuti sulla nostra specifica realtà organizzativa, valorizzando nel contempo il capitale di competenze delle diverse Funzioni che collaborano nella realizzazione dei programmi;

  3. incremento dell'utilizzo di risorse di docenza interna sia di Sede che di Rete per l'erogazione di contenuti di natura specialistica e di business, al fine di alimentare la conoscenza sui processi organizzativi e sugli strumenti di lavoro da utilizzare per gestire le attività professionali con maggiore efficacia;
  4. rafforzamento del coinvolgimento dei colleghi destinatari dell'attività formativa nella costruzione dei programmi formativi, al fine di indirizzare le proposte formative sui reali fabbisogni professionali, valorizzando nel contempo il contributo professionale dei colleghi.
    1. Gli strumenti di erogazione:
    2. alimentazione di DeveIUP che costituisce il sistema integrato di erogazione e di fruizione di tutte le attività formative, che appartengono alle differenti tipologie formative (formazione comportamentale, formazione di business, formazione tecnico-professionale, formazione obbligatoria);
    3. composizione del Catalogo della Formazione che descrive le differenti iniziative formative, aggregandole per specifica area di competenza;
    4. costruzione del Cruscotto della Formazione che consente ai Capi Zona ed ai RDF di Rete di monitorare l'attività formativa effettuata e da effettuare da parte di tutti i collaboratori appartenenti alla propria struttura organizzativa;
    5. creazione della Rubrica della Formazione che costituisce uno spazio dedicato all'approfondimento di differenti argomenti appartenenti al contesto delle soft skill, suggerendo spunti di riflessione e cercando nel contempo di intercettare gli interessi degli stessi lettori.
    1. Le modalità di erogazione:
    2. programmazione di differenti sessioni di training oh the job che hanno supportato l'apprendimento rendendo concretamente applicabili le competenze acquisite;
    3. avvio del programma di coaching individuale rivolto a risorse che appartengono al perimetro del Progetto Talenti ed iniziative di team coaching inserite nell'ambito di programmi di natura comportamentale;
    4. incremento dell'utilizzo di strumenti interattivi per favorire il coinvolgimento dei destinatari attraverso dinamiche di gamification.

Questi elementi hanno consentito di proseguire nel percorso di realizzazione di una learning experience diversificata ed orientata a fornire sempre maggiori strumenti di lavoro, utili sia per leggere e comprendere le dinamiche organizzative sia per acquisire ulteriori competenze necessarie ad esercitare con sempre maggiore consapevolezza la propria professionalità.

Le diverse iniziative erogate sono rappresentate nelle tre tipologie che hanno caratterizzato l'offerta formativa; di seguito se ne riporta una descrizione sintetica:

  • la Formazione "Generale" raggruppa le iniziative aventi ad oggetto le conoscenze trasversali indirizzate a tutte le famiglie professionali. L'allineamento delle competenze richieste in funzione di evoluzioni del contesto regolamentare è garantito dalle attività declinate nell'ambito della formazione obbligatoria (comprese in tale raggruppamento).
  • la Formazione "Tecnico-professionale" comprende iniziative finalizzate sia alla costruzione delle competenze tecniche necessarie per esercitare uno specifico ruolo, sia al consolidamento di competenze funzionali al profilo professionale ricoperto.
  • la Formazione "Comportamentale" finalizzata allo sviluppo delle capacità relazionali, gestionali ed organizzative, che consentono di applicare al meglio le conoscenze tecnico-professionali possedute.

Il grafico che segue evidenzia la ripartizione percentuale delle giornate di incontri formativi svolte nell'esercizio per i tre ambiti sopra indicati.

Grafico n. 3 - RAPPRESENTAZIONE ATTIVITA' FORMATIVA PER TIPOLOGIA

La formazione "Generale" ha registrato un incremento pari al 24,7% di ore erogate rispetto all'anno precedente.

o Area Normativa

Nell'ambito di quest'area si richiamano le iniziative appartenenti ai diversi contesti normativi e che sono state realizzate avvalendosi del contributo delle differenti Funzioni specialistiche.

In tema di "Antiriciclaggio" si segnala il programma in pillole strutturato con l'obiettivo di assicurare un presidio continuo dei rischi di riciclaggio ed antiterrorismo. La prima tematica fa riferimento alle segnalazioni di operazioni sospette (SOS) ed è sviluppata attraverso moduli interattivi e casi pratici che approfondiscono cosa è necessario e cosa non è necessario segnalare, quali sono gli elementi oggettivi e soggettivi ai quali prestare attenzione e quale comportamento adottare dopo aver inoltrato una segnalazione. Tale programma si accompagna anche ai due moduli realizzati attraverso game: "I risvolti antiriciclaggio" ed il "Game assegni" proposti in continuità rispetto all'anno precedente.

Inoltre, al fine di incrementare la consapevolezza delle risorse di Rete sulle modalità di gestione dei rischi in Banca - in collaborazione con la Direzione Risk e con la Direzione Audit – è stato realizzato il modulo "Conoscere e Gestire i Rischi in Banca", costruito sulla base di casistiche situazionali riscontrate nel contesto operativo di Rete.

Nell'ambito di quest'area tematica si segnalano, inoltre, differenti altri moduli formativi, quali: il modulo "Il MOG 231 nella sua evoluzione" che illustra l'impianto del Modello Organizzativo e di Gestione della Banca e ne declina gli impatti sull'operatività quotidiana, il modulo inerente ai "Sistemi di pagamento" che tratta temi di attualità sviluppati attraverso differenti situation room finalizzati all'applicazione delle proprie conoscenze, il modulo inerente all' "Evoluzione del whisterblowing" che - ripercorrendo il processo di segnalazione - introduce la nuova piattaforma di Banco Desio e la videolezione POG realizzata con l'obiettivo di assicurare un ripasso sui punti cardine del Modello POG della Banca, attraverso l'analisi delle componenti del questionario. In riferimento, invece, alla progettualità aziendale inerente al contesto ESG, è stato progettato uno specifico modulo formativo dal titolo "L'introduzione dei fattori ESG in Banco Desio", con l'obiettivo di definire il contesto di riferimento e di declinare i principali ambiti di applicazione: l'erogazione di questo modulo è stata anticipata sia da un video introduttivo che ne esplicita le finalità sia da un'intervista rivolta ad alcune risorse di Rete e di Sede per raccogliere le riflessioni dei colleghi sulle tematiche in oggetto.

Si evidenzia anche la realizzazione del modulo "La Trasparenza nella Nostra Banca" distribuito su tutta la popolazione aziendale e strutturato attraverso simulazioni che enfatizzano i concetti chiave del percorso.

In ultimo, si evidenzia la continuità assegnata sia al percorso "Training Cyber" articolato attraverso pillole mensili che propongono temi relativi ai rischi connessi al mondo del digitale sia ai diversi programmi in materia di Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro (addetti antincendio, primo soccorso, tutor disabili, programma di base per lavoratori e per preposti).

o Altra Formazione

Nell'ambito dell'intelligenza artificiale, di particolare rilievo risulta essere il programma di accompagnamento all'utilizzo dello strumento Microsoft Copilot che è stato destinato a differenti strutture di Sede e di Rete con l'obiettivo di efficientare la propria attività operativa.

Inoltre, è stato strutturato un Programma di Certificazione delle competenze indirizzato alle risorse appartenenti alla Direzione Audit, al fine di rafforzare la propria specializzazione sulle differenti materie che caratterizzano il mestiere esercitato.

La formazione "Tecnico–Professionale" ha rappresentato il 70,8% delle attività complessive

Di seguito si illustrano le principali iniziative aggregate per aree tematiche di competenza, evidenziando che i programmi appartenenti a questa tipologia sono stati progettati con l'obiettivo di accompagnare l'evoluzione di nuove expertise e di valorizzare ulteriormente le competenze possedute dalle risorse, in coerenza con le esigenze di specializzazione richieste dal modello di business.

Di seguito si illustrano le principali iniziative aggregate per aree tematiche di competenza:

o Area Finanza ed Area Assicurativa (82,0%)

In particolare, si richiama l'avvio del programma di mantenimento integrato ESMA e IVASS che è stato strutturato su contenuti validi per entrambe le abilitazioni. Le tematiche che compongono il programma aggregano contenuti di natura tecnico-professionale, quali "La distribuzione di prodotti di investimento assicurativi", "Il sistema finanziario", "I prodotti assicurativi con finalità di investimento", "I prodotti di investimento con finalità pensionistiche" a moduli di soft skill che alimentano il percorso complessivo: le tematiche affrontano consentono anche il mantenimento dell'abilitazione ai fini EFPA.

Inoltre, si segnala l'avvio della seconda fase del programma formativo di accompagnamento all'introduzione del nuovo "Modello di Consulenza e di Analisi dei Bisogni Assicurativi" strutturato su due differenti moduli: uno di natura procedurale - che illustra il processo e le funzionalità del modulo "Consulenza Finanziaria" - ed un altro di natura motivazionale, focalizzato sul valore della consulenza nella relazione con il Cliente.

Sempre nell'ambito del programma di mantenimento integrato ESMA ed IVASS si inseriscono altri due moduli formativi realizzati attraverso la collaborazione con le Funzioni di Sede: il primo è il game "Sai riconoscere un abuso di mercato?" che ha l'obiettivo di sensibilizzare sulle principali regole da seguire nell'ambito del Market Abuse e sui processi da considerare per contrastare tale fenomeno, il secondo è la videolezione "ESG nei servizi d'investimento" che declina l'evoluzione del contesto normativo di riferimento, con un focus sul perimetro relativo ai servizi d'investimento. Di particolare rilievo per l'importanza professionale che assume si segnala il Percorso di Certificazione delle Competenze specialistiche rivolto alle risorse che appartengono ai ruoli di Gestori Personal e Affluent; questo programma è strutturato in 7 giornate di formazione focalizzate su temi come lo scenario macro-economico, gli strumenti di investimento, la fiscalità e la costruzione del portafoglio. Tale programma ha consentito di trasferire alle risorse coinvolte contenuti di valore per l'esercizio della propria professionalità, redendoli spendibili anche nella relazione con i propri Clienti.

Con particolare riferimento ai programmi assicurati si evidenzia il percorso finalizzato all'iscrizione alla sezione A del RUI che è stato definito in collaborazione con l'Area Bancassicurazione ed ha coinvolto circa 30 risorse su differenti aree tematiche.

o Area Crediti

Di particolare rilievo sono risultate le sessioni erogate nell'ambito del piano formativo destinato ai Gestori Family POE e Gestori POE in tema di "Valutazione del merito del credito" e di "Credito per soggetti che non presentano bilancio". Tale programma è stato accompagnato da training on the job applicativi focalizzati sulla "PEF" ed il "Pricing Tool", al fine di fornire ai partecipanti strumenti operativi concreti per agevolare l'operatività ed approfondire le proprie conoscenze sui vari passaggi operativi.

Sempre nell'ambito del piano formativo ESG, si segnala anche il modulo focalizzato sull'implementazione dei processi creditizi che costituiscono uno dei contenitori sui quali si articola tale progettualità.

Inoltre, di specifico interesse è risultato il modulo specialistico inerente al tema "Crisi d'impresa" indirizzato ai Gestori Imprese con l'obiettivo di fornire conoscenze sugli elementi che caratterizzano sia il quadro normativo che quello applicativo.

Infine, si evidenziano anche sia il rilascio del video tutorial addestrativo sulla "Procedura Leasing" sia le sessioni formative in webinar sul tema "Factoring".

o Altra formazione

Nell'ambito dell'area tematica "Estero" sono state effettuate alcune sessioni di training rivolte sia al comparto aziende sia al comparto privati, al fine di supportare le risorse di Rete nella gestione dei processi aziendali e nell'utilizzo delle procedure aziendali. Tra le altre attività di natura tecnicoprofessionale si richiamano anche i molteplici video tutorial inerenti all'operatività di filiale che impatta su differenti segmenti professionali di Rete.

o Area Commerciale

Per acquisire ed approfondire le conoscenze relative all'offerta commerciale della Banca è stato articolato un percorso sequenziale sviluppato attraverso videolezioni e webinar indirizzati sia al segmento aziende sia al segmento Privati di Rete: a queste iniziative - che appartengono anche al programma di on-boarding - sono state integrati focus digitali sviluppati in pillole.

Inoltre, di particolare rilievo risultano le sessioni inserite nell'ambito del piano formativo indirizzato alla costruzione del nuovo ruolo di Gestori Family POE e Gestori POE: i contenuti trattati sono inerenti all'offerta commerciale della Banca (C/C, monetica, home banking e remote banking), con un focus specifico sulle iniziative dedicate all'evoluzione del "Dialogo digitale" con il Cliente, quali "Remote selling carta di credito", "Stanza documentale" e "Digital Lending".

Nell'ambito della formazione "Comportamentale", si evidenzia la proposta focalizzata sui temi di inclusion e di diversity, i programmi interaziendali indirizzati ad alcune risorse di Sede. Inoltre, nell'ambito del piano di sostenibilità HR si richiama sia il percorso formativo in pillole dal titolo "Prosegue il Nostro viaggio nel mondo della sostenibilità sociale" costruito attraverso testimonianze di esperienze che stimolano la riflessione su contenuti di soft skill, quali "La Motivazione come chiave per il proprio sviluppo".

Di particolare rilievo risultano anche sia il programma di sviluppo delle competenze manageriali indirizzato agli RDF di Rete e proposto con l'obiettivo di valorizzare l'esercizio del proprio ruolo manageriale attraverso contenuti inerenti alla valutazione delle risorse ed alla restituzione di feedback sia il percorso di rafforzamento delle capacità di business funzionali al raggiungimento degli obiettivi commerciali, destinato a tutti i Gestori di Rete con l'obiettivo di fornire supporti comportamentali utili nella trattativa con i Clienti.

Infine, si richiamano i percorsi formativi che rientrano nel "Progetto Talenti": si tratta di differenti attività dedicate allo sviluppo delle competenze e delle potenzialità possedute dalle risorse, in coerenza con il piano di sviluppo tracciato. Sempre nell'ambito del Progetto Talenti, di particolare rilievo comunicativo ha assunto l'iniziativa TalentIUP realizzata attraverso un palinsesto di interviste delle risorse che raccontano cosa ha significato per loro partecipare al Progetto Talenti e come quest'esperienza ha influenzato positivamente il proprio percorso professionale e personale.

Le tabelle che seguono offrono il dettaglio (i) della formazione per tipologia di offerta formativa, (ii) della formazione per inquadramento professionale e (iii) della formazione erogata ai consulenti finanziari.

Tabella n. 6 - FORMAZIONE PER TIPOLOGIA DI OFFERTA FORMATIVA
31.12.2024 31.12.2023
Formazione per tipologia di offerta formativa N.ore di Incidenza % N.ore di Incidenza %
formazione formazione
Formazione Comportamentale 6.380 3% 4.329 2%
Formazione Tecnico-Professionale 131.383 71% 131.412 76%
di cui:
Area Finanza 40.684 54.668
Area Crediti 10.469 7.644
Area Assicurativ
a
67.077 61.371
Area Commerciale 10.842 6.593
Altra Formazione 2.311 1.136
Formazione Generale 47.723 26% 38.273 22%
di cui:
Area Normativ
a
43.569 36.881
Altra Formazione 4.154 1.392
Totale 185.486 100% 174.014 100%
Tabella n. 7 - FORMAZIONE PER INQUADRAMENTO PROFESSIONALE
Formazione per inquadramento N.Dipendenti 31.12.2024 Ore medie N.Dipendenti 31.12.2023 Ore medie
professionale coinvolti N.ore pro-capite coinvolti N.ore pro-capite
Dirigenti 25 960 38,4 25
824
33,0
Uomini 20 752 37,6 21
713
34,0
Donne 5 208 27,6 4
111
27,6
Quadri direttivi 1.224
835
93.872
63.408
76,7
1.120
75,9
762
89.657
61.038
80,1
80,1
Uomini
Donne
389 30.464 79,9
358
28.619 79,9

Tabella n. 6 - FORMAZIONE PER TIPOLOGIA DI OFFERTA FORMATIVA

Tabella n. 7 - FORMAZIONE PER INQUADRAMENTO PROFESSIONALE

di cui:
Tabella n. 7 - FORMAZIONE PER INQUADRAMENTO PROFESSIONALE
Formazione per inquadramento 31.12.2024 31.12.2023
professionale N.Dipendenti
coinvolti
N.ore Ore medie
pro-capite
N.Dipendenti
coinvolti
N.ore Ore medie
pro-capite
Dirigenti 25 960 38,4 25 824 33,0
Uomini 20 752 37,6 21 713 34,0
5 208 27,6 4 111 27,6
Donne
Quadri direttivi 1.224 93.872 76,7 1.120 89.657 80,1
Uomini 835 63.408 75,9 762 61.038 80,1
Donne 389 30.464 79,9 358 28.619 79,9
Aree Professionali 1.116 90.654 81,2 1.104 83.533 75,7
Uomini 482 39.811 82,6 488 38.635 79,2
Donne 634 50.843 72,9 616 44.898 72,9
Totale 2.365 185.486 78,4 2.249 174.014 77,4
Uomini
Donne
1.337
1.028
103.971
81.515
77,8
79,3
1.271
978
100.386
73.628
79,0
75,3
Tabella n. 8 - FORMAZIONE EROGATA AI CONSULENTI FINANZIARI
31.12.2024 31.12.2023
N.ore di
formazione
Incidenza % N.ore di
formazione
Incidenza %
Formazione Comportamentale 1.830 34% 325 6%
Formazione Tecnico-Professionale
di cui:
3.548 65% 4.423 88%
Area amministrativ
a
Area Finanza 2.707 2.354
Area Estero
Area Crediti 4 2
Area Assicurativ
a
756 2.004
Area Commerciale 81 63
Formazione Esterna
Altra Formazione
Formazione Generale 76 1% 294 6%
di cui:
Area Normativ
a
76 293
Altra Formazione 1

Focus Piano Formativo ESG

In riferimento alla progettualità aziendale inerente al contesto ESG, è stato definito uno specifico Piano Formativo costituito sia da una parte trasversale sia da altre parti specialistiche.

La parte generale dal titolo "L'introduzione dei fattori ESG in Banco Desio" - distribuita a tutta la popolazione aziendale – è stata progettata con l'obiettivo di definire il contesto di riferimento e di declinare i principali ambiti di applicazione: l'erogazione di questo modulo è stata anticipata sia da un video introduttivo che ne esplicita le finalità sia da un'intervista rivolta ad alcune risorse di Rete e di Sede per raccogliere le riflessioni dei colleghi sulle tematiche in oggetto.

La parte specialistica si è articolata su più moduli, quali: l'ambito "Risk", l'ambito relativo alla "Gestione del credito" e quello relativo ai "Servizi d'Investimento"; si tratta di iniziative erogate in modalità differenti e rivolte a differenti target di destinatari.

In particolare, l'ambito relativo ai "Servizi d'investimento" è stato trattato nella videolezione "ESG nei servizi d'investimento" che declina l'evoluzione del contesto normativo di riferimento oltre ad illustrare le caratteristiche dei prodotti e servizi, introducendo anche il primo Green Bond. Tale modulo è stato esteso a tutte le figure di Rete ed inserito anche nel programma di mantenimento integrato ESMA ed IVASS. Il modulo inerente alle implementazioni registrate sul framework creditizio è stato indirizzato in modalità webinar sia al Segmento Imprese di Rete sia ad alcune Funzioni specialistiche di Sede, mentre il tema Risk è stato destinato alle Funzioni interne che impattano sui processi specifici. In ultimo, si evidenziano le sessioni dedicate alla presentazione dei nuovi prodotti commerciali ESG che sono state destinate a differenti target di Rete.

Inoltre, nell'ambito del "Piano Formativo ESG" hanno assunto una specifica attenzione alle tematiche inerenti al contesto della sostenibilità sociale.

I principali programmi formativi effettuati sono:

  • il percorso in pillole dal titolo "Prosegue il Nostro viaggio nel mondo della sostenibilità sociale" rivolto a tutta la popolazione aziendale e costruito attraverso testimonianze di esperienze che stimolano la riflessione su contenuti di soft skill (quali, ad esempio: "La Motivazione come chiave per il proprio sviluppo", "La Resilienza: che cos'è e come potenziarla", "L'empatia ed i suoi derivati", "La Leadership ed i suoi diversi significati") che richiamano anche temi di inclusion e di diversity ed i moduli di natura comportamentale rivolti alle figure che rivestono ruoli gestionali (quali, ad esempio: "Unconscious Bias", "Assegnare e comunicare obiettivi al proprio team" e "La gestione del colloquio di feedback");
  • i percorsi di mentoring cross-aziendali finalizzati ad incrementare il confronto interaziendale su tematiche di natura comportamentale ed i programmi specifici rivolti a risorse di Sede e distinti per target professionale (senior manager, middle manager, young talent) che sono finalizzati allo sviluppo manageriale delle risorse che hanno potuto sperimentare molteplici espressioni della leadership inclusiva;
  • il programma di sviluppo delle competenze manageriali indirizzato ai RDF di Rete ed il percorso di rafforzamento delle capacità di business destinato a tutti i Gestori di Rete;
  • i vari percorsi formativi che rientrano nel "Progetto Talenti" e che sono dedicati allo sviluppo delle competenze e delle potenzialità possedute dalle risorse, in coerenza con il piano di sviluppo tracciato da ciascuno.

5.3 - Le relazioni sindacali

Nel corso del 2024, le relazioni con le Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori presenti nel Banco (di seguito OO.SS.), oltre a prevedere le ordinarie occasioni di incontro e di confronto sulle tematiche di legge e di contratto, hanno consentito il raggiungimento di specifiche intese che, perseguendo politiche del lavoro in linea con le migliori prassi di settore, hanno rinnovato anche per il 2025 gli strumenti di work life balance introdotti nell'anno appena trascorso, con l'obiettivo di garantire le iniziative di sostenibilità e di welfare aziendale a beneficio del benessere delle persone presenti nonché lo sviluppo di un ambiente di lavoro positivo e flessibile. In particolare:

  • l'accessibilità, anche per il 2025, alla modalità di lavoro agile ordinaria (c.d. smart working) per il personale di Direzione centrale, in linea con le previsioni del c.c.n.l. e con le best practice di settore;
  • l'accessibilità, anche per l'anno 2025, della modalità di partecipazione ai corsi di formazione da remoto, anche al di fuori della sede di lavoro di assegnazione (c.d. smart learning fino a 4 giornate annue) a favore di tutte le Risorse;
  • il rinnovo, per l'anno 2025, della c.d. "banca del tempo", alimentata dall'azienda e dalla solidarietà delle Risorse che decideranno di aderire all'iniziativa. La banca del tempo è finalizzata ad offrire l'accesso a una dotazione di permessi retribuiti aggiuntiva a quella ordinaria, a beneficio dei dipendenti interessati da specifiche e particolari necessità di carattere personale o familiare, ivi comprese le esigenze legate ai/alle dipendenti genitori;

il rinnovo, per l'anno 2025, delle provvidenze previste a titolo di particolare contributo a sostegno della disabilità: in particolare, sia il contributo economico in favore di lavoratori con figli o coniuge a carico affetti da grave infermità, sia il contributo a rimborso di spese sostenute per strumenti e apparecchiature mediche necessari per medesime situazioni di grave disabilità.

Nei primi mesi dell'anno, le relazioni sindacali si sono particolarmente incentrate sul percorso di definitiva armonizzazione dei trattamenti economico normativi applicabili ai dipendenti acquisiti nell'ambito dell'operazione di cessione di ramo d'azienda dal Gruppo BPER, con il raggiungimento, in data 23 aprile 2024, del relativo accordo sindacale con le OO.SS. del Banco. Dopo l'estate, si è dato seguito alla procedura relativa all'operazione straordinaria con Banca Popolare di Puglia e Basilicata per la cessione a Banco Desio di un ramo d'azienda costituito da 14 sportelli; tale procedura si è perfezionata con la sottoscrizione da parte di tutte le OO.SS. dello specifico accordo sindacale dell'11 ottobre 2024.

Nella seconda parte dell'anno 2024, tenuto conto della scadenza al 31 dicembre 2024 della copertura in essere, si è svolto il periodico confronto con le OO.SS. per il rinnovo del piano sanitario in favore dei dipendenti, preceduto in via preliminare anche dal confronto in sede di commissione tecnica paritetica. All'esito del confronto e delle analisi effettuate, sono state individuate le più opportune soluzioni condivise, addivenendo in data 19 dicembre 2024 alla sottoscrizione dell'accordo di rinnovo della copertura sanitaria per l'anno 2025.

5.4 - Attività prospettiche

Il 2025 si propone come prosecuzione nell'attuazione del piano industriale "Beyond 26", confermando, in ambito risorse, il processo di ottimizzazione dell'organico favorendo percorsi di ricambio generazionale, oltre alla revisione dei processi funzionali al rilascio di risorse e al rafforzamento delle strutture di sede e di rete. L'attrazione e la fidelizzazione di giovani talenti tramite value proposition attrattiva e programmi di sviluppo specifici, saranno inoltre, al centro dei piani d'azione della Direzione Risorse.

Ulteriormente, l'anno 2025, vedrà impegnata anche la Direzione Risorse nell'ambito delle ulteriori direttrici previste dal richiamato Piano industriale:

  • rafforzamento manageriale in comparti a più elevato potenziale di sviluppo / trasformazione (es. WM, Bancassicurazione, PMI, Operations, ALM), anche tramite insourcing di competenze dall'esterno;
  • processi di riqualificazione e riallocazione di risorse funzionalmente ai processi di efficientamento che si concretizzeranno sulla rete commerciale;
  • processi di integrazione per i nuovi sportelli, che puntano alla conoscenza dei nuovi colleghi e delle dinamiche che caratterizzano le nuove filiali, unitamente alla diffusione dei calori e delle prassi aziendali;
  • ulteriore implementazione della formazione manageriale tramite introduzione di piani incentrati sui nuovi trend emergenti e sullo sviluppo di soft skills;
  • ulteriore investimento sulla remunerazione variabile e incentivante per la rete e le strutture direzionali in logica profit sharing;
  • con particolare riferimento agli obietti ESG di piano, lo sviluppo e la cura dei dipendenti con incremento giovani talenti e formazione ESG dei dipendenti;
  • prosecuzione del percorso già intrapreso in ambito Diversity (figure manageriali femminili); nuove assunzioni donne; Gender pay equality.

Nel corso del 2025 è prevista inoltre la prosecuzione del progetto di implementazione della struttura di Wealth Management in coerenza con gli obiettivi del Piano industriale "Beyond 26".

Infine, la Direzione Risorse prosegue nel percorso già intrapreso di attuazione delle novità introdotte dal nuovo contratto nazionale di settore, avendo già provveduto nel 2024 ad applicare, per la parte economica, la tranche di incremento della voce retributiva "stipendio" fissata dall'accordo di rinnovo del c.c.n.l. del 23 novembre 2023 a settembre 2024 (residuano le tranche del 1° giugno 2025 e del 1° marzo 2026) nonché, per la parte normativa, il nuovo orario di lavoro settimanale pari a 37 ore con decorrenza 1° luglio 2024.

6 - L'attività di controllo

6.1 - I livelli di controllo nella funzione di direzione e coordinamento

Nell'esercizio della propria funzione di direzione e coordinamento, in qualità di Capogruppo, il Banco pone in essere un triplice livello di controllo nei confronti delle società controllate, al fine di attuare lo specifico "modello di coordinamento" prescelto, tenuto conto della natura e delle dimensioni dell'attività svolta dalle singole società, nonché della specifica localizzazione, individuando al proprio interno le funzioni competenti per gli specifici meccanismi di controllo.

Un primo livello, di natura strategica, è volto alla costante verifica degli indirizzi dettati dalla Capogruppo e viene attuato anche attraverso la presenza nei Consigli di Amministrazione di ciascuna società controllata, di un certo numero di propri esponenti.

Il secondo livello è di tipo gestionale e riguarda lo svolgimento delle attività di analisi, sistematizzazione e valutazione dei flussi informativi periodici delle società controllate, al fine di verificare il perseguimento degli obiettivi strategici nel rispetto della normativa di vigilanza, la predisposizione di adeguata reportistica su andamento e redditività, l'analisi dei progetti di sviluppo, ricerca / investimento e di opportunità strategiche, i flussi previsionali e le altre informazioni necessarie per la predisposizione del budget di Gruppo.

Il terzo livello è definito tecnico-operativo, e si concretizza principalmente attraverso il presidio del sistema dei controlli interni.

I livelli di controllo sopra indicati sono peraltro declinati e attuati in modo proporzionale rispetto alla natura, alle finalità e alle dimensioni delle società controllate tempo per tempo presenti all'interno del Gruppo.

Ulteriori informazioni sulle attività di direzione e coordinamento sono contenute nel paragrafo 1.4 e nel capitolo 4 della Relazione annuale sul Governo Societario resa disponibile, ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, sul sito internet www.bancodesio.it.

6.2 - Il sistema dei controlli interni

Il sistema dei controlli interni è costituito dall'insieme dei principi di comportamento, delle regole e delle procedure organizzative che - nel rispetto delle leggi, delle disposizioni delle Autorità di vigilanza e delle strategie aziendali - presidia la corretta gestione di tutte le attività del Gruppo, coinvolgendo gli Organi e soggetti apicali e, in generale, tutto il personale.

Informazioni di dettaglio sul sistema dei controlli interni, nonché sul Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, e quindi anche sui sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno sul processo di informativa finanziaria, sono contenute nei paragrafi 4.1, 4.3 e 4.5 della Relazione annuale sul Governo Societario resa disponibile, ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, sul sito internet www.bancodesio.it.

6.3 - La misurazione e la gestione dei rischi

Banco Desio adotta un approccio prudenziale nella gestione dei rischi aziendali, in ottica di prevenzione e mitigazione dei medesimi. Tali presidi coprono ogni tipologia di rischio aziendale assunto coerentemente con le caratteristiche, le dimensioni e la complessità delle attività svolte. A tal fine, in linea con quanto previsto dalla Circolare n. 285 della Banca d'Italia, la banca predispone il Risk Appetite Framework (RAF), oggetto di aggiornamento su base annuale in coerenza con l'evoluzione degli obiettivi e delle strategie di rischio del Gruppo. L'approccio metodologico adottato prevede una valutazione di tipo quantitativo basata su tre differenti tipologie di indicatori (indicatori di rischio di primo livello, indicatori di rischio di secondo livello e key-risk indicators) e una valutazione di tipo qualitativo concernente i presidi organizzativi. A ciò si aggiungono specifiche policy riguardanti le varie tipologie di rischio, che forniscono i criteri per la gestione operativa degli stessi in una prospettiva individuale e di gruppo.

Le decisioni strategiche a livello di Gruppo in materia di gestione dei rischi aziendali sono rimesse agli organi aziendali della Capogruppo; per quanto riguarda le altre società controllate, gli organi aziendali di ciascuna di esse sono consapevoli del profilo di rischio e delle politiche di gestione definiti dalla Capogruppo e sono responsabili dell'attuazione di tali politiche in modo coerente con la propria realtà aziendale. Nella prospettiva di un efficace ed efficiente sistema di gestione e controllo dei rischi, il Gruppo declina sulla propria struttura organizzativa specifiche responsabilità in materia: in quest'ottica è applicato il principio di separazione delle funzioni coinvolte nel processo di controllo del rischio secondo quanto previsto dalla normativa di vigilanza prudenziale.

L'attività di identificazione dei rischi a cui è o potrebbe essere esposto Banco Desio e il Gruppo, prevede un costante aggiornamento che tiene conto della propria operatività, dei mercati di riferimento e dell'evoluzione del contesto regolamentare di vigilanza prudenziale.

Tale attività deriva da un processo ricognitivo integrato e continuo svolto centralmente dalla Capogruppo che tiene conto, in relazione all'evoluzione e/o alle variazioni del modello di business, delle specificità operative delle singole legal entity ricomprese nel perimetro di consolidamento.

Il processo di identificazione dei rischi determina il periodico aggiornamento del documento "Mappa dei Rischi di Gruppo", che illustra la posizione della Banca rispetto ai rischi di primo e di secondo pilastro, sia in ottica attuale che prospettica, al fine di anticipare eventuali rischi in grado di impattare sull'operatività delle singole legal entity e dunque del Gruppo. L'aggiornamento della stessa ha l'obiettivo di definire il perimetro rischi/entità rilevanti, tramite l'applicazione di opportuni criteri di applicabilità e materialità, che consentono di discriminare tra rischi materiali e immateriali.

Il perimetro dei rischi materiali risulta composto da tutti i rischi di Primo Pilastro, obbligatori da normativa, e da rischi di Secondo Pilastro autonomamente individuati. Essi sono quantificati e monitorati in funzione delle specificità a livello di singola legal entity e di Gruppo in coerenza con la normativa vigente e tenendo conto dell'evoluzione regolamentare nazionale e internazionale.

Rispetto ad una preliminare identificazione dei rischi Environmental Social e Governance (ESG), correlati ai rischi di business definiti nelle politiche interne del Gruppo, ad esito di una specifica progettualità condotta nel 2021 il Gruppo Banco Desio ha sviluppato un piano d'azione, denominato Masterplan E(SG), che tra gli ambiti di intervento previsti, contempla anche lo sviluppo del tema specifico del governo e della gestione del rischio climatico ambientale.

Durante il 2024, sono proseguite le attività identificate nell'ambito del Masterplan E(SG) sopra citato. Nello specifico il Gruppo, con l'obiettivo di integrare i fattori climatico-ambientali all'interno del Risk Management Framework, ha perfezionato l'analisi dei canali di trasmissione dei rischi climaticoambientali98 sui rischi finanziari, nel rispetto della tassonomia dei rischi definita dalle Autorità di Vigilanza Europea e Nazionale, tenuto conto della complessità operativa, dimensionale e organizzativa del Gruppo.

A seguito dell'analisi dei canali di trasmissione il Gruppo ha condotto un'analisi di materialità finanziaria con l'obiettivo di identificare i rischi e le opportunità che hanno o di cui si può prevedere un'influenza rilevante sullo sviluppo del Gruppo, sulla sua situazione patrimoniale-finanziaria, sul risultato economico, sui flussi finanziari, nel breve medio o lungo termine.

Conseguentemente, il Gruppo ha condotto l'analisi di accertamento focalizzata sulla valutazione (delle opportunità e) dei rischi derivanti dai fattori climatico-ambientali (fisico e transizione), funzionale alla quantificazione del relativo impatto sugli attivi aziendali per cui si fa rimando a quanto illustrato (i) nel paragrafo "12.1.4 Valutazione della rilevanza" della Rendicontazione di sostenibilità contenuta nella relazione sulla gestione consolidata e (ii) nella nota "Rischio di sostenibilità" del paragrafo "Rischi e

98 Ad oggi focalizza su rischio fisico e rischio di transizione

incertezze nell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico" contenuto nella Parte A – Politiche Contabili della nota integrativa, in corrispondenza della sezione dedicata agli altri aspetti della parte generale, e (iii) nella nota "Inclusione del rischio climatico ambientale (fisico e transizione)" del paragrafo "2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese" contenuto nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa, in corrispondenza della sezione dedicata al rischio di credito.

Ai fini delle valutazioni svolte dal Gruppo per quanto concerne la potenziale esposizione a fattori climatico-ambientali, anche nel 2024 è stato effettuato un arricchimento delle basi dati mediante informazioni ottenute da qualificati infoprovider appositamente selezionati. Tale integrazione, in linea con le Aspettative di Vigilanza volte a promuovere l'incorporazione della valutazione dei rischi climatici e ambientali, è finalizzata alla creazione di una base dati sui profili di rischio climatico ambientale.

Il programma per l'integrazione dei fattori di sostenibilità nel sistema decisionale del Gruppo Banco Desio (Masterplan E(SG)) conferma l'approccio strategico adottato, anche con riferimento alla compiuta definizione e gestione dei rischi di sostenibilità o ESG.

La complessiva progettualità tiene conto delle aspettative delle Autorità di Vigilanza Nazionale ed Europea pubblicate in materia, in cui viene chiaramente evidenziato come la transizione climatico ambientale comporti al tempo stesso rischi e opportunità per tutto il sistema economico e per le istituzioni finanziarie, così come i danni fisici causati dai cambiamenti climatici e dal degrado ambientale possono avere un impatto significativo sull'economia reale e sul settore finanziario.

Nella prosecuzione delle attività del Masterplan E(SG) continueranno ad essere valorizzati gli aspetti qualificanti emersi dal dialogo in corso con l'Autorità di Vigilanza Nazionale.

Per quanto attiene, più in generale, alle specifiche attività svolte dalla Direzione Risk Management di Banco Desio, con l'obiettivo di assicurare i controlli sulla gestione delle varie tipologie di rischio attraverso l'adozione di processi integrati, si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della Nota Integrativa.

7 - L'andamento della gestione

7.1 - La raccolta del risparmio: le masse amministrate della clientela

Il totale delle masse amministrate della clientela si attesta a circa 38,1 miliardi di euro, in aumento rispetto al saldo di fine esercizio 2023 (+9,3%), attribuibile all'andamento della raccolta indiretta (+12,3%) e di quella diretta (+ 5,2%).

La composizione ed i saldi delle voci dell'aggregato con gli scostamenti registrati nel periodo analizzato vengono riportati nella tabella sottostante.

Tabella n. 9 - RACCOLTA DA CLIENTELA

Tabella n. 9 - RACCOLTA DA CLIENTELA
Variazioni
Importi in migliaia di euro 31.12.2024 Incidenza % 31.12.2023 Incidenza Valore %
%
Debiti v
erso clientela
12.965.064 34,0% 12.497.939 35,9% 467.125 3,7%
Titoli in circolazione 2.584.873 6,8% 2.280.448 6,5% 304.425 13,3%
Raccolta diretta 15.549.937 40,8% 14.778.387 42,4% 771.550 5,2%
Raccolta da clientela ordinaria 14.396.060 37,8% 12.683.668 36,4% 1.712.392 13,5%
Raccolta da clientela istituzionale
Raccolta indiretta
8.138.421
22.534.481
21,4%
59,2%
7.391.539
20.075.207
21,2%
57,6%
746.882
2.459.274
10,1%
12,3%
Totale Raccolta da clientela 38.084.418 100,0% 34.853.594 100,0% 3.230.824 9,3%
Con l'istogramma sottostante viene rappresentato l'andamento registrato dalla raccolta totale a partire

Con l'istogramma sottostante viene rappresentato l'andamento registrato dalla raccolta totale a partire dal 2021, che evidenzia un tasso di crescita medio annuo composto del 7,7%.

La raccolta diretta

La raccolta diretta ammonta a circa 15,5 miliardi di euro ed evidenzia un incremento del 5,2% che riviene dalla crescita dei debiti verso clientela di circa 0,5 miliardi (+3,7%) e dei titoli in circolazione (+13,3%). L'andamento registrato dalla raccolta diretta nel corso degli ultimi anni viene rappresentato dalla tabella e dal grafico seguenti.

Tabella n. 10 - RACCOLTA DIRETTA

Tabella n. 10 - RACCOLTA DIRETTA
Importi in migliaia di euro 31.12.2024 Incidenza % 31.12.2023 Incidenza Variazioni
Valore
%
%
Debiti verso clientela 83,4% 12.497.939 84,6% 467.125 3,7%
11.353.600 76,9% -364.373 -3,2%
12.965.064 70,0% -204.498 -2,0%
Conti correnti e depositi
conti correnti e depositi a vista
10.989.227
10.136.409
70,7%
65,2%
10.340.907 -159.875 -15,8%
depositi a scadenza e c/c vincolati 852.818 5,5% 1.012.693 6,9%
Pronti contro termine e presito titoli 1.197.127 7,7% 607.637 4,1% 589.490 97,0%
Finanziamenti ed altri debiti 778.710 5,0% 536.702 3,6% 242.008 45,1%
Titoli in circolazione 2.584.873 16,6% 2.280.448 15,4% 304.425 13,3%
obbligazioni al costo ammortizzato e passiv
ità v
alutate al fair v
alue
certificati di deposito e altri titoli
2.584.824
49
16,6%
0,0%
2.280.095
353
15,4%
0,0%
304.729
-304
13,4%
-86,1%

I debiti verso clientela, pari a 13,0 miliardi di euro, rappresentano la voce più rilevante con l'83,4% del saldo complessivo e sono riferibili per circa 10,1 miliardi di euro alla componente "a vista" della raccolta, ossia a conti correnti e depositi a risparmio liberi, per circa 0,9 miliardi di euro a depositi vincolati, per 1,2 miliardi ad operazioni di pronti contro termine di raccolta con Cassa di compensazione e Garanzia, e per la parte residuale ad altri debiti.

I titoli in circolazione sono riferibili ad obbligazioni emesse e tutte collocate per circa 2,6 miliardi di euro e a certificati di deposito per il residuo.

Sul lato dl funding il Banco Desio ha mostrato un atteggiamento di particolare attenzione alla diversificazione delle fonti di finanziamento. Nel corso dell'esercizio si è quindi intensificata l'attività di raccolta tramite l'emissione di prestiti obbligazionari alla clientela retail (per un totale di ca € 263 mln) con l'avvio, nella seconda parte dell'anno, delle prime emissioni di Green Bond (per un importo totale di 70 milioni di euro), esclusivamente destinate alla clientela retail. Inoltre, nel mese di settembre 2024 il Banco è ritornato sul mercato con un'emissione di Covered Bond da 500 milioni di euro, durata 5 anni, tasso fisso cedolare 3%, che ha riscontrato un notevole successo presso investitori istituzionali.

Ulteriore stimolo alla raccolta è derivato dalla crescente attività di operazioni di cartolarizzazione effettuate ai sensi della legge 130/1999. In particolare, nel mese di marzo il Banco ha realizzato un'operazione di cartolarizzazione di crediti in bonis derivanti da finanziamenti a PMI italiane e, in parte, garantiti da Medio Credito Centrale alla società Veicolo "Desio SME Srl", appositamente costituita per l'operazione, generando funding per 200 milioni di euro a seguito del finanziamento della Class A1 Senior da parte di un investitore terzo.

È inoltre aumentata nel corso dell'anno anche l'attività di funding effettuata con Cassa Depositi e Prestiti (per un totale outstanding di circa 382 milioni di euro, con conseguente incremento della provvista finanziaria da destinare in favore di PMI e Mid-Cap che operano sull'intero territorio nazionale e in tutti i settori produttivi. Nel mese di giugno è stato inoltre perfezionato il rinnovo del Long Term repo avente come sottostante titoli ABS Lumen SPV e la GACS 2Worlds. I principali termini del rinnovo hanno interessato la rimodulazione del profilo di rimborso (da cash equivalent ad amortizing) e l'incremento del cash amount (da 100 milioni di euro a 116,2 milioni di euro), oltre all'adeguamento dei nuovi termini economici (durata, tasso, etc.).

I titoli in circolazione emessi presentano in base al valore nominale la seguente distribuzione relativamente alla maturity:

  • entro un anno 78 milioni di euro;
  • tra 1 e 3 anni 1.093 milioni di euro;
  • tra 3 e 5 anni 1.226 milioni di euro;
  • oltre i 5 anni 160 milioni di euro.

La raccolta indiretta

-
tra 3 e 5 anni 1.226 milioni di euro;
-
oltre i 5 anni
160 milioni di euro.
La raccolta indiretta
La raccolta indiretta ha registrato un saldo di 22,5 miliardi di euro (+12,3%). La raccolta da clientela
ordinaria si è attestata a 14,4 miliardi di euro, in aumento del 13,5% rispetto alla fine dell'esercizio
precedente, riconducibile all'andamento del risparmio amministrato (+18,6%) e del risparmio gestito
(+10,6%).
La raccolta da clientela istituzionale, pari al 36,1%, ha raggiunto un saldo di circa 8,1 miliardi di euro, in
aumento del 10,1% rispetto al saldo del precedente esercizio.
Tabella n. 11 - RACCOLTA INDIRETTA
Importi in migliaia di euro 31.12.2024 Incidenza % 31.12.2023 Incidenza Variazioni
Valore
%
Risparmio amministrato 5.387.484 23,9% 4.541.442 %
22,6%
846.042 18,6%
Risparmio gestito 9.008.576 40,0% 8.142.226 40,6% 866.350 10,6%
Gestioni patrimoniali 1.436.103 6,4% 1.230.805 6,1% 205.298 16,7%
Fondi comuni e Sicav 4.544.952 20,2% 3.923.722 19,5% 621.230 15,8%
Prodotti bancario- assicurativi 3.027.521 13,4% 2.987.699 15,0% 39.822 1,3%
Raccolta indirietta da clientela ordinaria 14.396.060 63,9% 12.683.668 63,2% 1.712.392 13,5%
Raccolta da clientela istituzionale (1) 8.138.421 36,1% 7.391.539 36,8% 746.882 10,1%
7.403.456 6.741.531
Risparmio amministrato
Risparmio gestito
734.965 32,9%
3,2%
650.008 33,6%
3,2%
661.925
84.957
9,8%
13,1%

Tabella n. 11 - RACCOLTA INDIRETTA

Dagli approfondimenti svolti sugli investimenti detenuti dalla clientela (titoli, fondi, gestioni patrimoniali, ecc.) relativi a emittenti con sede in Russia, Bielorussia e Ucraina, o comunque aventi il rublo quale valuta di emissione, non emergono ad oggi profili di rischio rilevanti.

Con l'istogramma sottostante viene rappresentato l'andamento della raccolta indiretta nel corso degli ultimi anni che evidenzia a partire dal 2021 un tasso di crescita medio annuo composto del 7,7%.

Grafico n. 7 - ANDAMENTO RACCOLTA INDIRETTA NEGLI ULTIMI ANNI

Il grafico che segue rappresenta la composizione percentuale per comparto della raccolta indiretta da clientela ordinaria mentre quello successivo si focalizza sulla ripartizione per componenti del risparmio gestito. Si evidenzia un maggio peso in favore del comparto del risparmio gestito rispetto a quello del risparmio amministrato, in continuità con l'andamento del precedente esercizio.

Grafico n. 8 - RIPARTIZIONE RACCOLTA INDIRETTA DA CLIENTELA ORDINARIA PER COMPARTO AL 31.12.2024

Grafico n. 9 - RIPARTIZIONE RACCOLTA INDIRETTA DA CLIENTELA ISTITUZIONALE PER COMPARTO AL 31.12.2024

Grafico n. 10 - RIPARTIZIONE RACCOLTA INDIRETTA PER COMPONENTI RISPARMIO GESTITO AL 31.12.2024

Nel corso del 2024, i mercati finanziari internazionali hanno affrontato una fase di incertezze e sfide, con dinamiche diverse nelle principali aree geografiche, inclusi Stati Uniti, Cina e zona euro. Negli Stati Uniti, l'economia ha mostrato segni di resilienza nonostante le pressioni inflazionistiche persistenti. Il PIL ha continuato a crescere, con una stima di crescita annuale che si attesta intorno al 2,8%. La Federal Reserve ha ridotto i tassi di interesse a settembre, segnando il primo allentamento della politica monetaria dopo un lungo periodo di restrizioni. Nella zona euro, l'economia ha mostrato segni di ripresa moderata. Nel secondo semestre del 2024, il PIL è cresciuto dello 0,4% nel terzo trimestre, superando le attese iniziali. Tuttavia, l'inflazione è rimasta stabile, attestandosi al 2,3% a novembre. La Banca Centrale Europea ha proseguito la propria politica di allentamento monetario. In Cina, il governo ha cercato di stimolare l'economia attraverso misure fiscali e monetarie. Le tensioni commerciali con gli Stati Uniti e le preoccupazioni geopolitiche hanno ulteriormente complicato la situazione economica.

In questo contesto, nella gestione Azionaria, il Banco Desio ha mantenuto un'esposizione pari a quella del parametro di riferimento. Dal punto di vista geografico gli Stati Uniti hanno rappresentato il peso prevalente del portafoglio, a scapito del resto del mondo. Tra i settori, la preferenza è andata ai tecnologici e alle risorse di base; i consumi stabili, inizialmente in sovrappeso, sono poi stati ridotti a favore dei finanziari e dei consumi ciclici. Sono stati inoltre privilegiati i titoli a grande capitalizzazione e con elevato dividendo.

La gestione Obbligazionaria ha mantenuto il sovrappeso delle obbligazioni a spread a scapito dei titoli di Stato; il settore finanziario e l'asset class dei Paesi emergenti sono stati privilegiati.

7.2 – La gestione del credito: gli impieghi alla clientela

Il valore complessivo degli impieghi verso clientela al 31 dicembre 2024 si attesta a circa 11,5 miliardi di euro, in lieve calo (-1,5%) rispetto al saldo di fine esercizio 2023.

Pur allentandosi a seguito delle recenti riduzioni dei tassi di interesse decise dal Consiglio direttivo di BCE, che rendono i nuovi prestiti a imprese e famiglie gradualmente meno onerosi, le condizioni di finanziamento restano stringenti, in quanto la politica monetaria permane restrittiva e i passati rialzi dei tassi di interesse si stanno ancora trasmettendo alle consistenze dei crediti in essere.

Nel processo di erogazione del credito, il Gruppo opera avendo come linea guida sia il frazionamento del rischio fra una molteplicità di clienti operanti in settori di attività economica e segmenti di mercato diversi, sia la congruità del fido in funzione dell'autonoma capacità di credito del prenditore, della forma tecnica di utilizzo e delle garanzie collaterali acquisibili.

Sul portafoglio complessivo è proseguita, da parte della Direzione Crediti, l'attività di monitoraggio, dalle cui analisi delle posizioni, è emerso un incremento del deterioramento degli affidamenti in essere rispetto ai trimestri precedenti - seppure su livelli in linea con il periodo pre pandemico - su cui sono state attivate azioni di contenimento e gestione del rischio.

Il monitoraggio delle posizioni indirettamente più esposte costituisce uno dei primi driver di attenzione al fine di garantire la migliore qualità del portafoglio crediti nel tempo e, al medesimo tempo, per individuare le migliori soluzioni per consentire alle imprese di proseguire il loro business. Il Banco, ha ottenuto un plafond FEI che, unitamente alle garanzie MCC, ha permesso alle PMI di richiedere l'accesso a finanziamenti con garanzia pubblica per fronteggiare le esigenze di liquidità connesse alle turbolenze economiche e finanziarie causate dai conflitti in corso.

L'istogramma che segue rappresenta graficamente l'andamento degli impieghi verificatosi nell'ultimo quadriennio che evidenzia un tasso di crescita medio annuo composto del +1,2%.

Grafico n. 11 - DINAMICA IMPIEGHI ALLA CLIENTELA NEGLI ULTIMI ANNI

Gli scostamenti dei saldi nelle voci che compongono gli impieghi per forma tecnica vengono sintetizzati dalla tabella che segue, mentre quella successiva evidenzia le variazioni registrate nell'esercizio in base alla suddivisione per tipologia della clientela.

Tabella n. 12 - CREDITI VERSO CLIENTELA

Tabella n. 12 - CREDITI VERSO CLIENTELA
Variazioni
Importi in migliaia di euro 31.12.2024 Incidenza % 31.12.2023 Incidenza % Valore %
Mutui 7.850.492 68,4% 8.147.015 69,9% -296.523 -3,6%
a tasso fisso 4.909.756 42,8% 4.943.202 42,4% -33.446 -0,7%
a tasso variabile 754.485 6,6% 747.764 6,4% 6.721 0,9%
isto (1)
a tasso m
2.186.251 19,0% 2.456.049 21,1% -269.798 -11,0%
Conti correnti 1.779.085 15,5% 2.080.650 17,9% -301.565 -14,5%
Leasing finanziario 155.881 1,4% 154.409 1,3% 1.472 1,0%
Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 544.923 4,7% 242.754 2,1% 302.169 124,5%
Altre operazioni 1.144.647 10,0% 1.023.264 8,8% 121.383 11,9%
Crediti verso clientela 11.475.028 100,0% 11.648.092 100,0% -173.064 -1,5%
(1) Tale categoria di mutui ricomprende i finanziamenti il cui tasso d'interesse può passare da fisso a v ariabile a scadenze e/o a condizioni stabilite nel contratto.
Tabella n. 13 - RIPARTIZIONE CREDITI VERSO CLIENTELA PER TIPOLOGIA DI CLIENTELA
Variazioni
Importi in migliaia di euro 31.12.2024 Incidenza % 31.12.2023 Incidenza % Valore %
Famiglie 4.420.996 38,5% 4.013.475 34,5% 407.521 10,2%
Soc non finanz, artig. e altre fam. prod. 5.514.959 48,1% 5.897.726 50,6% -382.767 -6,5%
Società finanziarie 1.060.132 9,2% 1.333.057 11,4% -272.924 -20,5%
Istituzioni sociali private a altro (1) 478.941 4,2% 403.834 3,5% 75.107 18,6%
Crediti verso clientela 11.475.028 100,0% 11.648.092 100,0% -173.064 -1,5%
(1) incluso le società finanziarie e non finanziarie resto del mondo
Gli impieghi riferibili alla categoria che raggruppa le società non finanziarie, gli artigiani e le altre famiglie

Tabella n. 13 - RIPARTIZIONE CREDITI VERSO CLIENTELA PER TIPOLOGIA DI CLIENTELA

Variazioni

Gli impieghi riferibili alla categoria che raggruppa le società non finanziarie, gli artigiani e le altre famiglie produttive, pari a circa 5,5 miliardi di euro, pur in leggero calo rispetto il dato del precedente periodo, in conseguenza del contesto di mercato più difficoltoso per le nuove erogazioni di mutui, continua a rappresentare la quota preponderante del portafoglio crediti verso la clientela, con un'incidenza del 48,1% sul totale della voce (ex 50,6% nell'anno di confronto). Le erogazioni a famiglie, complessivamente pari ad Euro 4,4 miliardi, sono risultate in crescita del 10,2% principalmente per effetto del contributo positivo al consumer lending.

Il seguente grafico espone in termini percentuale la predetta composizione degli impieghi alla fine del 2024, suddivisi per tipologia di clientela, mentre quello successivo si concentra sulla composizione degli impieghi riferibili alla categoria delle società non finanziarie, degli artigiani e delle altre famiglie produttrici, in base al settore economico di appartenenza.

Grafico n. 12 - RIPARTIZIONE % CREDITI VERSO CLIENTELA AL 31.12.2024 PER TIPOLOGIA DI CLIENTELA

(1) incluso le società finanziarie e non finanziarie resto del mondo

Continuano ad essere di particolare rilevanza gli impieghi alla clientela appartenente al settore terziario
in generale, con particolare evidenza degli altri servizi destinati alla vendita, di quelli del commercio,
recuperi e riparazioni, e del settore dell'edilizia. Unitamente considerati, tali impieghi rappresentano una
quota pari al 51,3% (ex 53,0%), corrispondente a circa 2,8 miliardi di euro.
Nell'ambito della distribuzione dei crediti lordi, inclusi quelli di firma, l'incidenza percentuale degli utilizzi
riconducibile ai primi 50 clienti alla fine dell'esercizio 2024 continua a riflettere un elevato grado di
frazionamento del rischio.
Tabella n. 14 - INDICI DI CONCENTRAZIONE DEL CREDITO SUI PRIMI CLIENTI
31.12.2024 31.12.2023
ero clienti (1)
Num
Primi 10 1,26% 1,15%
Primi 20 2,15% 1,93%
Primi 30 2,92% 2,60%
Primi 50 4,23% 3,75%
(1) al netto degli impieghi verso la controllata FIDES S.p.A.

Alla data di riferimento nessun cliente si configura come "Grande Esposizione" a fini di vigilanza; sono state infatti rilevate come "Grandi Esposizioni" esclusivamente attività fiscali della banca e titoli governativi italiani, società del Gruppo, partecipazione al capitale della Banca d'Italia, garanzie prestate dal Fondo di garanzia L.23.12.1996 N.662, garanzie prestate da SACE, operatività in pronti contro termine con Cassa di Compensazione e Garanzia ed esposizioni con Credite Agricole per liquidità depositata nell'ambito dell'operazione di covered bond, per titoli di debito inclusi nel portafoglio di proprietà e per long term repo.

Alla data di riferimento l'NPL ratio lordo si è attestato al 3,1%, (ex 3,3% dicembre 2023). La gestione del portafoglio deteriorato è stata caratterizzata nell'anno dall'afflusso del ramo BPPB di utp e scaduti deteriorati per circa 9,5 milioni di Euro e da cessioni di utp e sofferenze per circa 66 milioni di euro. Il livello di copertura complessivo del portafoglio crediti pari al 2,6% in linea con il precedente esercizio (ex 2,5%).

Il coverage complessivo del deteriorato si è attestato al 51,3%, in aumento rispetto il dato di fine esercizio 2023 pari al 49,4%; sulle sofferenze la copertura passa dal 69,9% del 31 dicembre 2023 al 76,5% di fine 2024; il livello di copertura UTP e scaduti risente della maggior incidenza delle posizioni garantite MCC. L'ammontare complessivo dei crediti deteriorati netti costituiti da sofferenze, inadempienze probabili nonché esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, è risultato di 180,3 milioni di euro, al netto di rettifiche di valore per 189,7 milioni di euro, con un decremento di circa 12,3 milioni di euro rispetto ai 192,6 milioni di euro di fine 2023. Si rilevano, in particolare, sofferenze nette per 35,3 milioni di euro (ex 46,9 milioni), inadempienze probabili nette per 133,6 milioni di euro (ex 136,1 milioni), ed esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate nette per 11,4 milioni di euro (ex 9,7 milioni di euro).

Le esposizioni non deteriorate, pur in un contesto di mercato più difficoltoso per le nuove erogazioni di
mutui, sono in crescita grazie all'acquisizione dei rami BPPB e al contributo positivo del consumer lending;
la copertura complessiva del portafoglio in bonis si attesta allo 1,05% in crescita rispetto lo 0,96% del 31
dicembre 2023, per riflettere la cautela legata al complesso contesto macro-economico di riferimento.
La tabella che segue riepiloga gli indicatori lordi e netti relativi alla rischiosità dei crediti e ai relativi livelli
di copertura (i valori ivi riportati sono lordizzati dell'importo relativo al minor fair value dei crediti acquisiti
impaired del perimetro Lanternina).
Si rilevano pertanto 1,2 migliaia di euro relativi alle sofferenze e 1,7 milioni di euro relativi a inadempienze
probabili, per un totale di 2,9 milioni di euro.
Tabella n. 15 - INDICATORI SULLA RISCHIOSITA' DEI CREDITI VERSO CLIENTELA E RELATIVE COPERTURE
31.12.2024
Importi in migliaia di euro Esposizione
lorda
Incidenza
% sul totale
dei crediti
Rettifiche di
valore
Coverage
ratio
Esposizione
netta
Incidenza
% sul totale
dei crediti
Sofferenze 149.982 1,3% (114.710) 76,5% 35.272 0,3%
Inadempimenti probabili 206.202 1,7% (72.552) 35,2% 133.650 1,2%
Esposizioni scadute deteriorate 13.795 0,1% (2.405) 17,4% 11.390 0,1%
Totale Deteriorati 369.979 3,1% (189.667) 51,3% 180.312 1,6%
Esposizioni in stage 1 9.721.366 82,5% (18.151) 0,19% 9.703.215 84,6%
Esposizioni in stage 2 1.693.724 14,4% (102.223) 6,04% 1.591.501 13,8%
Esposizioni non deteriorate 11.415.090 96,9% (120.374) 1,05% 11.294.716 98,4%
Totale crediti verso la clientela 11.785.069 100,0% (310.041) 2,6% 11.475.028 100,0%
Importi in migliaia di euro Esposizione lorda Incidenza % sul totale
dei crediti
31.12.2023
Rettifiche di valore
Coverage ratio Esposizione
netta
Incidenza % sul totale
dei crediti
Sofferenze 155.563 1,3% (108.674) 69,9% 46.889 0,4%
Inadempimenti probabili 213.100 1,8% (77.046) 36,2% 136.054 1,2%
Esposizioni scadute deteriorate 11.882 0,1% (2.195) 18,5% 9.687 0,1%
3,2% (187.915) 49,4% 192.630 1,7%
Totale Deteriorati 380.545
Esposizioni in stage 1 9.503.749 79,6% (14.443) 0,15% 9.489.306 81,4%
Esposizioni in stage 2 2.062.523 17,2% (96.367) 4,67% 1.966.156 16,9%
Importi in migliaia di euro Esposizione lorda Incidenza % sul totale
dei crediti
31.12.2023
Rettifiche di valore
Coverage ratio Esposizione
netta
Incidenza % sul totale
dei crediti
Sofferenze 155.563 1,3% (108.674) 69,9% 46.889 0,4%
Inadempimenti probabili 213.100 1,8% (77.046) 36,2% 136.054 1,2%
Esposizioni scadute deteriorate 11.882 0,1% (2.195) 18,5% 9.687 0,1%
Totale Deteriorati 380.545 3,2% (187.915) 49,4% 192.630 1,7%
Esposizioni in stage 1 9.503.749 79,6% (14.443) 0,15% 9.489.306 81,4%
2.062.523 17,2% (96.367) 4,67% 1.966.156 16,9%
Esposizioni in stage 2 96,8% (110.810) 0,96% 11.455.462 98,3%
Esposizioni non deteriorate 11.566.272

Tabella n. 16 - INDICATORI SULLE COPERTURE DEI CREDITI VERSO CLIENTELA

Vengono riepilogati di seguito i principali indicatori in merito alle coperture dei crediti deteriorati,
considerando inoltre per le sofferenze in essere l'entità delle svalutazioni dirette apportate nel corso degli
anni, e di quelle dei crediti in bonis.
Tabella n. 16 - INDICATORI SULLE COPERTURE DEI CREDITI VERSO CLIENTELA
% di Copert
ura credit
i det
eriorat
i e in bonis
31.12.2024 31.12.2023
% Copertura sofferenze 76,48% 69,86%
% Copertura sofferenze al lordo delle cancellazioni 76,68% 70,15%
% Copertura totale crediti deteriorati 51,26% 49,38%
% Copertura crediti deteriorati al lordo delle cancellazioni
% Copertura crediti in bonis
51,43%
1,05%
49,58%
0,96%

7.3 - Il portafoglio titoli, i derivati e la posizione interbancaria

Il portafoglio titoli

7.3 - Il portafoglio titoli, i derivati e la posizione interbancaria
Il portafoglio titoli
Al 31 dicembre 2024 le attività finanziarie complessive della Banca sono risultate pari a circa 4,2
miliardi di euro, in aumento del 6,8% rispetto al consuntivo di fine anno precedente, come riportato
nella tabella seguente che offre il dettaglio dell'aggregato in esame, evidenziando le variazioni
effettuate nell'arco temporale considerato.
Tabella n. 17 - ATTIVITA' FINANZIARIE: COMPOSIZIONE DEL PORTAFOGLIO DI PROPRIETA' DEL BANCO
Variazioni
Import
i in migliaia di euro
31.12.2024 Incidenza
%
31.12.2023 Incidenza
%
Valore %
Portafoglio titoli e derivati (FVTPL) 210.917 5,0% 180.706 4,6% 30.211 16,7%
Titoli di debito 2.562 1.850
4.890
Titoli di capitale 4.953
Fondi comuni e SICAV 188.740 150.840
Derivati di negoziazione e di copertura 14.662 23.126
Portafoglio bancario (FVOCI) 1.000.062 23,7% 835.465 21,1% 164.597 19,7%
Titoli di debito 986.854 822.257
Titoli di capitale 13.208 13.208
Attività finanziarie al costo ammortizzato (CA)
Titoli di debito (*)
3.013.756
3.013.756
71,3% 2.941.183
2.941.183
74,3% 72.573 2,5%
Attività finanziarie 4.224.735 100,0% 3.957.354 100,0% 267.381 6,8%

L'anno è iniziato con aspettative di robusti tagli dei tassi di interesse che hanno portato ad un positivo andamento dei listini azionari europei nel primo trimestre. Il primo taglio di 25bp. da parte della BCE si è concretizzato solo nella riunione di giugno e ha segnato l'avvio di un allentamento che, tramite tre ulteriori decisioni, ha portato ad una riduzione di 1 punto percentuale dei tassi di interesse al 31 dicembre 2024 (attualmente il tasso di deposito è pari al 2,75% a seguito dell'ulteriore riduzione di gennaio 2025).

L'allentamento della politica monetaria ha dato forza ai mercati obbligazionari che hanno ben performato a partire da giugno, mentre l'aggravarsi della congiuntura economica, in particolar modo relativamente al settore industriale tedesco, ha pesato sui listini azionari che hanno perso lo smalto che avevano dimostrato nel corso del primo trimestre.

Nel corso della seconda parte dell'anno, a fianco del perdurare del conflitto in Ucraina, sono inoltre aumentati i segnali di instabilità politica nella zona euro con crisi di governo in Francia e Germania. Negli USA è invece da segnalare il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump che ha portato i mercati a prezzare un incremento delle misure di stimolo dell'economia, accompagnate però da una minore riduzione dell'inflazione e dei tassi d'interesse. Le dichiarate e attese misure protezionistiche hanno sortito l'effetto di pesare sui titoli europei maggiormente orientati alle esportazioni (settore automobilistico e lusso in primis).

In Europa, pur in presenza di dati economici deludenti, si è assistito ad una discesa del tasso di inflazione meno rapida del previsto, in particolar modo relativamente all'indice "core", che ha condizionato di conseguenza le scelte della Banca Centrale.

A livello mondiale ad un rallentamento della crescita cinese ha fatto da contraltare un progresso al di sopra delle attese dell'economia statunitense accompagnata da una notevole crescita dei listini azionari d'oltreoceano (S&P500 +23.31% e Nasdaq100 +24,88%), spinti in modo particolare dai titoli tecnologici e dall'interesse degli investitori nei confronti delle società legate al mondo dell'intelligenza artificiale.

L'attività di gestione del portafoglio Held to Collect ha perseguito un'ottica di reinvestimento dei titoli in scadenza con una lieve crescita dell'ammontare investito ed un moderato aumento della duration (2,81 al lordo di coperture) derivante in particolar modo dalla riduzione della componente a tasso variabile del portafoglio.

Si segnala inoltre, in ottica di ottimizzazione presente e prospettica, del consumo di capitale, la parziale vendita dei titoli Senior non Preferred detenuti.

Da segnalare infine, la prosecuzione dell'incremento degli interessi attivi derivanti dal portafoglio titoli, rispetto ad un 2023 già di forte crescita.

Con riferimento agli emittenti dei titoli, il Portafoglio complessivo alla fine dell'esercizio è costituito per il 72,4% da Titoli di Stato, per il 15,0% da titoli di primari emittenti bancari e per la quota rimanente da altri emittenti, come di seguito graficamente rappresentato.

Si evidenzia che non esistono nel portafoglio di proprietà investimenti in strumenti finanziari di emittenti con sede in Russia, Bielorussia e Ucraina, o comunque strumenti finanziari aventi il rublo quale valuta di emissione.

Esposizioni detenute nei titoli di debito sovrano

Con riferimento al documento n. 2011/266 pubblicato il 28 luglio 2011 dalla European Securities and Markets Authority (ESMA) riguardante l'informativa relativa al rischio sovrano da includere nelle Relazioni finanziarie annuali e semestrali redatte dalle società quotate che adottano i principi contabili internazionali IAS/IFRS, si dettagliano di seguito le posizioni riferite al 31 dicembre 2024 tenendo presente che, secondo le indicazioni della predetta Autorità di vigilanza europea, per "debito sovrano" devono intendersi i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e dagli Enti governativi, nonché i prestiti agli stessi erogati.

Tabella n. 18 - TITOLI DI DEBITO SOVRANO: COMPOSIZIONE PER PORTAFOGLIO DI APPARTENENZA ED EMITTENTE

Tabella n. 18 - TITOLI DI DEBITO SOVRANO: COMPOSIZIONE PER PORTAFOGLIO DI APPARTENENZA ED EMITTENTE
31.12.2024 31.12.2023
Importi in migliaia di euro Italia Spagna USA Francia Totale Italia Spagna Regno Unito Totale
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
V
alore nominale
976.000 4.813 980.813 811.000 575 811.575
sulla redditività complessiva
V
alore di bilancio
961.611 4.884 966.495 782.799 573 783.372
0,0
V
alore nominale
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
V
alore di bilancio
1.968.290
1.978.144
65.000
65.405
40.000
39.608
2.073.290
2.083.157
1.905.790
1.900.006
65.000
65.172
1.970.790
1.965.178
Valore nominale
Titoli di debito sovrano (1)
2.944.290 65.000 4.813 40.000 3.054.103 2.716.790 65.000 575 2.782.365
Valore di bilancio 2.939.755 65.405 4.884 39.608 3.049.652 2.682.805 65.172 573 2.748.550
(1) in tale rappresentazione non risulta incluso al 31.12.2024 l'investimento nei titoli HTC emessi da Invitalia per 3.521 milioni di euro (3.519 milioni di euro al 31.12.2023) e nel titolo HTC emesso da Amco-Ass Mng
Co SpA per 2.598 milioni di euro (2.595 milioni di euro al 31.12.2023) e da RAI per 1.020 milioni di euro

Tabella n. 19 - TITOLI DI DEBITO SOVRANO: COMPOSIZIONE PER PORTAFOGLIO DI APPARTENENZA, EMITTENTE E DURATA RESIDUA

Importi in migliaia di euro
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Tabella n. 19 - TITOLI DI DEBITO SOVRANO: COMPOSIZIONE PER PORTAFOGLIO DI APPARTENENZA, EMITTENTE E
DURATA RESIDUA
Importi in migliaia di euro 31.12.2024
Italia Francia Spagna USA Romania Valore nominale Valore di bilancio
sino a 1 anno 280.000 - - - - 280.000 277.848
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla da 1 a 3 anni 305.000 - - 4.813 - 309.813 314.757
redditività complessiva da 3 a 5 anni 236.000 - - - - 236.000 235.486
oltre 5 anni
Totale
155.000
976.000
-
-
-
-
-
4.813
-
-
155.000
980.813
138.404
966.495
sino a 1 anno 235.000 40.000 - - - 275.000 274.292
da 1 a 3 anni 444.790 - - - - 444.790 446.877
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato da 3 a 5 anni 355.000 - - - - 355.000 361.791
oltre 5 anni 933.500 - 65.000 - - 998.500 1.000.197
Totale 1.968.290 40.000 65.000 - - 2.073.290 2.083.157
sino a 1 anno 515.000 40.000 - - - 555.000 552.140
da 1 a 3 anni 749.790 - - 4.813 - 754.603 761.634
Titoli di debito sovrano da 3 a 5 anni
oltre 5 anni
591.000
1.088.500
-
-
-
65.000
-
-
-
-
591.000
1.153.500
597.277
1.138.601

Gli strumenti finanziari derivati

Il contesto economico e politico globale ha subito nell'ultimo triennio un forte stress causato in ultima battuta dalle tensioni geopolitiche in corso.

Tenuto conto della politica monetaria adottata dalla Banca Centrale Europea, il Banco Desio ha posto in essere una strategia di copertura del proprio attivo ponendo in essere operazioni di copertura di tipo Micro Fair Value hedge e Macro Fair Value Hedge.

La voce "Strumenti finanziari di negoziazione" si riferisce al fair value degli strumenti finanziari derivati oggetto di discontinuing, per cui si è interrotta la relazione di copertura, e al fair value dei contratti swap e outright che sono oggetto di natural hedge. L'aggregato dei derivati di negoziazione netti corrisponde allo sbilancio fra i derivati compresi nella voce di bilancio 20 a) dell'attivo "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - detenute per la negoziazione" e 20 del passivo "Passività finanziarie di negoziazione"; tale aggregato si compone principalmente di derivati su tassi, valute intermediati con la clientela e da operazioni a termine in valuta.

La tabella che segue offre il dettaglio dell'aggregato in esame, evidenziando le variazioni effettuate nell'arco temporale considerato.

Tabella n. 20 - GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI DI GRUPPO: VALORE CONTABILE

Tabella n. 20 -
GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI DI GRUPPO: VALORE CONTABILE
Valore contabile Variazioni
Import
i in migliaia di euro
31.12.2024 31.12.2023 Valore %
Strumenti finanziari derivati di copertura netti -6.709 6.875 -13.584 n.s.
attività finanziarie di copertura 12.578 21.431 -8.853 -41,3%
passività finanziarie di copertura -19.287 -14.556 -4.731 32,5%
Strumenti finanziari derivati di negoziazione netti 1.395 -55 1.450 n.s.
attività finanziarie di negoziazione 2.084 1.695 389 22,9%
passività finanziarie di negoziazione -689 -1.750 1.061 -60,6%
Strumenti finanziari derivati netti -5.314 6.820 -12.134 n.s.
Tabella n. 21 -
GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI DI GRUPPO: VALORE NOZIONALE
Valore nozionale Variazioni
Import
i in migliaia di euro
31.12.2024 31.12.2023 Valore %
Strumenti finanziari derivati di copertura 1.055.000 1.055.000 0 0,0%
attività finanziarie di copertura 420.000 445.000 -25.000 -5,6%
passività finanziarie di copertura 635.000 610.000 25.000 4,1%
Strumenti finanziari derivati di negoziazione 475.988 166.615 309.373 185,7%
219.907 83.445 136.462 163,5%
attività finanziarie di negoziazione
passività finanziarie di negoziazione
Strumenti finanziari derivati totali 256.081
1.530.988
83.170
1.221.615
172.911
309.373
207,9%
25,3%

Tabella n. 21 - GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI DI GRUPPO: VALORE NOZIONALE

Valore contabile Variazioni
Tabella n. 21 -
GLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI DI GRUPPO: VALORE NOZIONALE
Valore nozionale Variazioni
Import
i in migliaia di euro
31.12.2024 31.12.2023 Valore %
Strumenti finanziari derivati di copertura 1.055.000 1.055.000 0 0,0%
attività finanziarie di copertura 420.000 445.000 -25.000 -5,6%
passività finanziarie di copertura 635.000 610.000 25.000 4,1%
Strumenti finanziari derivati di negoziazione 475.988 166.615 309.373 185,7%
attività finanziarie di negoziazione 219.907 83.445 136.462 163,5%
passività finanziarie di negoziazione 256.081 83.170 172.911 207,9%
Strumenti finanziari derivati totali 1.530.988 1.221.615 309.373 25,3%
La posizione interbancaria netta
La posizione interbancaria netta del Gruppo al 31 dicembre 2024 è risultata a credito per circa 0,8 miliardi
di euro, rispetto ad un saldo a debito per circa 0,1 miliardi di euro di fine esercizio precedente.
Di seguito viene riportata la tabella di dettaglio della posizione interbancaria netta.
Tabella n. 22 -
LA POSIZIONE INTERBANCARIA NETTA AL 31 DICEMBRE 2024
Importi in migliaia di euro 31.12.2024 Incidenza % 31.12.2023 Incidenza % Variazioni
Valore
Crediti verso banche centrali 987.239 126,8% 1.579.906 n.s. -592.667
-37,5%
Crediti verso banche 274.852 35,3% 224.051 -153,3% 50.801
22,7%
-1.850
-3,7%
Conti correnti e depositi a vista
Depositi a scadenza
48.140
9.647
6,2%
1,2%
49.990
26.521
-34,2%
-18,2%
-16.874
-63,6%
Finanziamenti ed altri crediti
Debiti verso banche centrali
217.065
0
27,9%
0,0%
147.540
1.479.445
-101,0%
n.s.
69.525
47,1%
-1.479.445
-100,0%
Debiti verso banche 483.251 62,1% 470.620 -322,1% 12.631
2,7%
Conti correnti e depositi a vista 16.791 2,2% 25.388 -17,4% -8.597
-33,9%
Depositi a scadenza
Pronti contro termine e prestito titoli
477
345.170
0,1%
44,3%
0
445.232
0,0%
-304,7%
477
0,1%
-100.062
-22,5%
Finanziamenti ed altri debiti 120.813 15,5% 0 0,0% 13,1%
120.813

La posizione interbancaria netta

Tabella n. 22 - LA POSIZIONE INTERBANCARIA NETTA AL 31 DICEMBRE 2024

La posizione interbancaria netta
La posizione interbancaria netta del Gruppo al 31 dicembre 2024 è risultata a credito per circa 0,8 miliardi
di euro, rispetto ad un saldo a debito per circa 0,1 miliardi di euro di fine esercizio precedente.
Di seguito viene riportata la tabella di dettaglio della posizione interbancaria netta.
Tabella n. 22 -
LA POSIZIONE INTERBANCARIA NETTA AL 31 DICEMBRE 2024
Importi in migliaia di euro 31.12.2024 Incidenza % 31.12.2023 Variazioni
Valore
%
Crediti verso banche centrali 987.239 126,8% 1.579.906 Incidenza %
n.s.
-592.667 -37,5%
Crediti verso banche 274.852 35,3% 224.051 -153,3% 50.801 22,7%
Conti correnti e depositi a vista
Depositi a scadenza
48.140
9.647
6,2%
1,2%
49.990
26.521
-34,2%
-18,2%
-1.850
-16.874
-3,7%
-63,6%
Finanziamenti ed altri crediti 217.065 27,9% 147.540 -101,0% 69.525 47,1%
Debiti verso banche centrali 0 0,0% 1.479.445 n.s. -1.479.445 -100,0%
Debiti verso banche 483.251 62,1% 470.620 -322,1% 12.631 2,7%
Conti correnti e depositi a vista 16.791 2,2% 25.388 -17,4% -8.597 -33,9%
Depositi a scadenza 477 0,1% 0 0,0% 477 0,1%
Pronti contro termine e prestito titoli
Finanziamenti ed altri debiti
345.170
120.813
44,3%
15,5%
445.232
0
-304,7%
0,0%
-100.062
120.813
-22,5%
13,1%

La BCE e la Fed hanno proseguito nel corso dell'anno alla riduzione dei propri bilanci; in particolare si evidenzia come il Banco abbia completato i rimborsi delle rimanenti tranches di TLTRO III per un totale di 1,445 miliardi di euro, nei mesi di marzo e dicembre 2024, entrambi effettuati alla data di naturale scadenza). Alla data del 31 dicembre 2024 non risultano quindi più in essere finanziamenti TLTRO.

Tabella n. 23 - OPERAZIONI DI RIFINANZIAMENTO CON BANCA CENTRALE EUROPEA

Tabella n. 23 -
OPERAZIONI DI RIFINANZIAMENTO CON BANCA CENTRALE EUROPEA
Import
i in migliaia di euro
31.12.2024 Incidenza
%
31.12.2023 Incidenza
%
Variazioni
Valore
%
1. Operazione TLTRO-III con scadenza 27/03/2024 - 0,0% 1.000.000 69,2% -1.000.000 -100,0%
2. Operazione TLTRO-III con scadenza 18/12/2024 - 0,0% 445.000 30,8% -445.000 -100,0%
Totale quota capitale operazioni TLTRO-III 0 0,0% 1.445.000 100,0% -1.445.000 -100,0%

Tabella n. 23 bis - TITOLI E PRESTITI RIFINANZIABILI PRESSO BCE AL 31 DICEMBRE 2024

Nella tabella che segue è esposto il dettaglio dei titoli e prestiti rifinanziabili presso la Banca Centrale
Europea.
Tabella n. 23 bis -
TITOLI E PRESTITI RIFINANZIABILI PRESSO BCE AL 31 DICEMBRE 2024
Variazioni
31.12.2024
Incidenza
31.12.2023
Incidenza
Valore
%
Import
i in migliaia di euro
%
%
Valore Garanzia
1.469.759
100,0%
1.888.786
100,0%
-419.027
-22,2%
Quota Impegnata
-
0,0%
1.479.124
78,3%
-1.479.124
-100,0%
Quota disponibile
1.469.759
100,0%
409.662
21,7%
1.060.097
258,8%
31.12.2023 Incidenza
% %
Nel corso dell'esercizio è inoltre proseguita l'attività di funding secured in bilaterale con primarie
controparti di mercato mediante l'utilizzo anche delle Note Senior delle cartolarizzazioni Coppedè (crediti
relativi al prodotto di cessione del quinto della controllata Fides) e di obbligazioni non ECB eligible presenti
nel Portafoglio Titoli di Proprietà. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte E –
Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della Nota Integrativa del bilancio consolidato.
Al 31 dicembre 2024 risultano disponibili presso la Tesoreria accentrata, nel conto c.d. Pooling, risorse
riferibili a titoli e prestiti ammissibili al rifinanziamento presso la Banca Centrale Europea, quantificabili in un

Al 31 dicembre 2024 risultano disponibili presso la Tesoreria accentrata, nel conto c.d. Pooling, risorse riferibili a titoli e prestiti ammissibili al rifinanziamento presso la Banca Centrale Europea, quantificabili in un ammontare complessivo, al netto degli scarti di garanzia previsti, di Euro 1.470 milioni, disponibili per l'intero ammontare (al 31 dicembre 2023 erano presenti nel conto Pooling risorse complessive per Euro 1.889 milioni, di cui rifinanziati per Euro 1.480 milioni e disponibili per Euro 244 milioni).

7.4 - Il patrimonio netto e l'adeguatezza patrimoniale

Il patrimonio netto di pertinenza della Capogruppo Banco Desio al 31 dicembre 2024, incluso il risultato di periodo, ammonta complessivamente a 1.440,4 milioni di euro, rispetto a 1.347,8 milioni di euro del consuntivo 2023. La variazione positiva di 92,6 milioni di euro è riconducibile all'andamento della redditività complessiva di periodo positiva per 133,7 milioni di euro, parzialmente compensata dal pagamento del dividendo dell'esercizio 2023 e dall'acquisto di azioni proprie per 5,6 milioni di euro.

Il patrimonio calcolato secondo la normativa di Vigilanza, definito Fondi Propri, dopo le previsioni di pay out, come da policy sui dividendi, (determinato in funzione della proposta di destinazione dell'utile netto soggetta ad approvazione da parte dell'Assemblea degli Azionisti), ammonta al 31 dicembre 2024 a 1.420,1 milioni di euro (CET1 + AT1 a 1.360,3 milioni di euro + T2 a 59,8 milioni di euro), in aumento di 50,3 milioni di euro rispetto a 1.369,8 milioni di euro di fine esercizio precedente.

Al 31 dicembre 2024 il coefficiente patrimoniale Common Equity Tier1, costituito dal Capitale primario di classe 1 (CET1) rapportato alle Attività di rischio ponderate è risultato pari al 18,8%. Il Tier1, costituito dal totale Capitale di classe 1 (T1) rapportato alle Attività di rischio ponderate, è risultato pari al 18,8%, mentre il Total capital ratio, costituito dal totale Fondi Propri rapportato alle Attività di rischio ponderate, è risultato pari al 19,6%.

I requisiti minimi di capitale richiesti dalla normativa vigente alle banche appartenenti a gruppi bancari, inclusa la riserva di conservazione del capitale del 2,5%, sono pari al 7,0% di Common Equity Tier1, all'8,5% di Tier1 e al 10,5% di Total capital ratio. La riserva di conservazione del capitale, aggiuntiva ai requisiti minimi, ha l'obiettivo di dotare le banche di mezzi patrimoniali di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito.

Il Banco Desio è inoltre tenuto al rispetto del coefficiente di riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (SyRB) stabilito al 31 dicembre 2024 nella misura dello 0,5% delle esposizioni ponderate per il rischio di credito e di controparte verso i residenti in Italia. Al 31 dicembre 2024 il requisito aggiuntivo di CET1 rispetto agli RWA complessivi risulta pari a 0,43%.

In data 25 gennaio 2018, il Consiglio di Amministrazione della banca, ha deliberato di aderire alle disposizioni transitorie introdotte dal Regolamento (UE) 2017/2395 del 12 dicembre 2017 volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione del principio contabile IFRS9 sui fondi propri e i coefficienti patrimoniali. Il Regolamento UE 873/2020 ha successivamente modificato le suddette disposizioni transitorie dell'IFRS 9 consentendo alle banche di sterilizzare in maniera decrescente gli impatti patrimoniali connessi all'incremento delle rettifiche di valore su crediti rilevato nel periodo 2020 – 2024 rispetto al 1° gennaio 2020 per i portafogli stage 1 e 2.

In data 9 luglio 2024 è entrato in vigore il Regolamento UE 2024/1623 noto come CRR 3 che reintroduce fino al 2025 il filtro prudenziale sulle plus/ minus dei titoli di stato classificati nel portafoglio IFRS 9 delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (art 468 della CRR). Il Banco applica il ripristinato filtro prudenziale in continuità con il passato, come comunicato a Banca d'Italia in data 20 settembre 2024.

Nella tabella sottostante, pertanto, si riporta la composizione dei fondi propri e dei coefficienti patrimoniali calcolati sia in applicazione delle disposizioni transitorie che senza l'applicazione di tali disposizioni.

Fondi Propri e Coefficienti con e senza applicazione del regime transitorio

Fondi Propri e Coefficienti con e senza applicazione del regime transitorio
31.12.2024
Applicazione
regime transitorio Fully loaded
FONDI PROPRI
Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) 1.360.278
Capit
ale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) senza applicazione delle disposizioni transitorie
1.340.259
Capitale di Classe 1 (Tier 1 capital) 1.360.278
Capit
ale di Classe 1 (Tier 1 capital) senza applicazione delle disposizioni transitorie
1.340.259
Total fondi propri 1.420.100
Total fondi propri senza applicazione delle disposizioni transitorie 1.400.081
ATTIVITA' DI RISCHIO
Attiv
ità di rischio ponderate
7.243.571
Attività di rischio ponderate senza applicazione delle disposizioni transitorie 7.226.783
COEFFICIENTI DI VIGILANZA
Capitale primario di classe 1/Attiv
ità di rischio ponderate (CET1 capital ratio)
18,779%
Capit
ale primario di classe 1/Att
ività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) senza applicazione delle disposizioni transitorie
18,546%
Capitale di classe 1/Attiv
ità di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
18,779%
Capit
ale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) senza applicazione delle disposizioni transitorie
18,546%
Totale fondi propri/Attiv
ità di rischio ponderate (Total capital ratio)
19,605%
Totale fondi propri/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) senza applicazione delle disposizioni transitorie 19,374%

7.5 - Il Conto economico riclassificato

Per consentire una visione più coerente con l'andamento gestionale è stato predisposto un prospetto di Conto economico riclassificato rispetto a quello riportato nei Prospetti contabili, che costituisce la base di riferimento per i commenti specifici.

I criteri per la costruzione del prospetto di Conto economico riclassificato vengono così riepilogati:

  • esplicitazione di due aggregati di voci contabili, definiti "Proventi operativi" ed "Oneri operativi", il cui saldo algebrico determina il "Risultato della gestione operativa";
  • suddivisione dell'Utile (Perdita) di periodo tra "Risultato corrente al netto delle imposte" e "Utile (Perdita) non ricorrente al netto delle imposte";
  • nei "Proventi operativi" viene ricompreso anche il saldo della voce 190 "Altri proventi/oneri di gestione", pur al netto dei recuperi di imposta per bolli su e/c e depositi titoli della clientela, imposta sostitutiva su finanziamenti a m/l termine e dei recuperi su spese legali nonché degli ammortamenti delle spese per migliorie su beni di terzi, riclassificati rispettivamente a riduzione della voce 160b) "Altre spese amministrative" e ad incremento della voce 190 "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali" di cui all'aggregato "Oneri operativi";
  • le componenti time value delle attività finanziarie deteriorate (calcolato sulla base dell'originario tasso di interesse effettivo) e le rettifiche di valore su interessi relativi a crediti deteriorati vengono riclassificati dalla voce "Margine di interesse" a quella del "Costo del credito";
  • il saldo della voce 100a) "Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie al costo ammortizzato" dei "Proventi operativi" per la parte riferita a finanziamenti verso la clientela viene riclassificato all'apposita voce "Costo del Credito" (dove è inclusa anche la voce 130a) "Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti"), successiva al "Risultato della gestione operativa";
  • il saldo della voce 110 "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico" dei "Proventi operativi" per la parte riferita a quote di OICR chiusi sottoscritte ad esito del perfezionamento di cessione di crediti non performing viene riclassificato all'apposita voce "Costo del Credito" (dove è inclusa anche la voce 130a) "Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti"), successiva al "Risultato della gestione operativa";
  • la componente della perdita attesa su titoli al costo ammortizzato inclusa nel saldo della voce 130a) "Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti", viene riclassificata nella voce 130b)

"Rettifiche di valore nette su titoli di proprietà" (dove è incluso il saldo delle rettifiche di valore nette per rischio di credito su titoli al fair value con impatto sulla redditività complessiva).

  • gli accantonamenti relativi ad azioni revocatorie su crediti in contenzioso vengono riclassificati dalla voce 170 "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - altri" alla voce "Costo del Credito", voci entrambe successive al "Risultato della gestione operativa";

  • gli oneri per leasing operativi rientranti nell'ambito di applicazione del principio contabile IFRS16 "Leases", iscritti contabilmente nella voce "20. Interessi passivi e oneri assimilati" e nella voce "180 Rettifiche di valore nette su attività materiali" sono ricondotti nella voce "160 b) Altre Spese Amministrative";

  • le contribuzioni ordinarie ai fondi di risoluzione ("SRM") e tutela dei depositanti ("DGS") vengono ricondotte dalla voce "160 b) Altre Spese Amministrative" alla voce "Oneri relativi al sistema bancario";
  • gli accantonamenti, le spese e ricavi di natura straordinaria o "una tantum" vengono riclassificati alla voce "Accantonamenti straordinari a fondi per rischi e oneri, altri accantonamenti, spese e ricavi "una tantum";
  • l'effetto fiscale sull'Utile (Perdita) non ricorrente viene riclassificato, unitamente a componenti fiscali di natura straordinaria, dalla voce 270 "Imposte sul reddito dell'operatività corrente" alla voce "Imposte sul reddito da componenti non ricorrenti".

L'Utile di periodo è pari a 124,2 milioni di euro, in aumento YoY del 20,4% sulla performance ordinaria e in diminuzione del -47,8% tenendo anche conto delle poste straordinarie rilevate al 31 dicembre 2023 per 129,1 milioni di euro. In particolare, il risultato registrato al 31 dicembre 2023 risentiva degli effetti positivi non ricorrenti derivanti (1) dall'acquisizione dei rami d'azienda del Gruppo BPER con la rilevazione del badwill lordo di 66,1 milioni di euro, risultante dal processo di purchase price allocation (PPA) ai sensi dell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali e (2) dalla cessione a Worldline Italia del ramo d'azienda relativo all'attività di merchant acquiring con la rilevazione di una plusvalenza di 98,1 milioni di euro, al lordo delle imposte.

La parte ordinaria contribuisce al risultato di periodo con un risultato corrente di 131,2 milioni di euro, al netto delle imposte, in crescita del 20,4% rispetto al periodo di confronto (108,9 milioni di euro) per effetto della crescita dei proventi operativi (+7,3%) a fronte di una più contenuta crescita dei relativi oneri (+6,8%)

Tabella n. 24 - CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO

Voci Tabella n. 24 - CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
Import i in migliaia di euro Valore %
10+20
70
Margine di interesse
Dividendi e proventi simili
352.346
867
333.353
629
18.993
238
5,7%
37,8%
40+50 Commissioni nette 226.378 211.413 14.965 7,1%
80+90+100+
110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie 19.380 12.353 7.027 56,9%
200 Altri proventi/oneri di gestione 3.095 3.164 -69 -2,2%
Proventi operativi 602.066 560.912 41.154 7,3%
160 a Spese per il personale -217.567 -200.708 -16.859 8,4%
160 b Altre spese amministrative -101.675 -98.245 -3.430 3,5%
180+190 Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -12.612 -11.832 -780 6,6%
Oneri operativi -331.854 -310.785 -21.069 6,8%
Risultato della gestione operativa 270.212 250.127 20.085 8,0%
100a+130a Costo del credito -53.484 -66.406 12.922 -19,5%
130 b Rettifiche di valore nette su titoli di proprietà 902 -4.389 5.291 n.s.
140 Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni 6 88 -82 -93,2%
170 a Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - impegni e garanzie rilasciate 486 -300 786 n.s.
170 b Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - altri
Oneri relativi al sistema bancario
-18.233
-6.855
-7.607
-13.945
-10.626
7.090
139,7%
-50,8%
Dividendi da partecipazioni in società controllate 3.618 2.781 837 30,1%
Risultato corrente al lordo delle imposte 196.652 160.349 36.303 22,6%
270 Imposte sul reddito dell'operatività corrente -65.461 -51.399 -14.062 27,4%
Risultato corrente al netto delle imposte 131.191 108.950 22.241 20,4%
230 Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali
Accantonamenti a fondi per rischi e oneri, altri accantonamenti, spese e ricavi "una
-120 -160 40 -25,0%
tantum" -11.964 138.075 -150.039 n.s.
Risultato non ricorrente al lordo delle imposte -12.084 137.915 -149.999 n.s.
Imposte sul reddito da componenti non ricorrenti 5.079 -8.820 13.899 n.s.
-7.005 129.095 -136.100 n.s.
Risultato non ricorrente al netto delle imposte
oella 25 - Raccordo tra schema di bilancio e conto economico
Voci Da schema di
bilancio
Riclassifiche Prospetto
riclassificato
Importi in migliaia di euro 31.12.2024 crediti deteriorati
Effetti valutativi
Recupero
imposte /
spese
ammortizzato
da società
Dividendi
partecipat
e
migliorie su
beni di terzi
Amm.to
attesa su titoli
al costo
Perdita
Utili (Perdite)
da cessione
o riacquisto
di crediti
spese e ricavi
rischi e oneri /
"una tantum"
Acc.ti fondi
altri acc.ti,
Oneri relativi
al sistema
bancario
IFRS16 - Leasing
Riclassifiche
sul reddito
Imposte
rischi e oneri - altri
Accantonamenti
netti ai fondi per
31.12.2024
10+20
40+50
Dividendi e proventi simili
Margine di interesse
Commissioni nette
354.920
4.485
212.418
-3.830 -3.618 0 1.256 13.960 352.346
867
226.378
80+90+100+ Risultato netto delle attività e passività finanziarie 4.697 14.683 0 19.380
Altri proventi/oneri di gestione 42.550 -37.659 1.004 -2.800 3.095
160 a Proventi operativi 619.070 -3.830 -37.659 -3.618 0 14.683
1.004
-2.800 0 1.256 0
13.960
602.066
160 b Altre spese amministrative
Spese per il personale
-227.065
-142.517
37.659 9.498
4.289
10.832 -11.938 -217.567
-101.675
180+190 Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -22.290 -1.004 10.682 -12.612
Oneri operativi -391.872 0 37.659 -1.004 13.787 10.832 -1.256 0
0
-331.854
Risultato della gestione operativa 227.198 -3.830 0 -3.618 0 14.683
0
10.987 10.832 0 0
13.960
270.212
100a+130a Costo del credito -41.639 3.830 -850 -14.683 -142 -53.484
130 b Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni
Rettifiche di valore nette su titoli di proprietà
52
6
850 902
6
170 a Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - impegni e garanzie 486 486
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - altri
rilasciate
-4.415 142 -13.960 -18.233
Oneri relativi al sistema bancario -6.855 -6.855
Dividendi da partecipazioni in società controllate 3.618 3.618
Risultato corrente al lordo delle imposte 181.688 0 0 0 0 0
0
10.987 3.977 0 0
0
196.652
Imposte sul reddito dell'operatività corrente -60.341 -5.120 -65.461
Risultato corrente al netto delle imposte 121.347 0 0 0 0 0
0
10.987 3.977 0 -5.120
0
131.191
Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e -120 -120
accantonamenti,
altri
oneri,
e
rischi
per
fondi
a
Accantonamenti
immateriali
spese e ricavi "una tantum" 0 -7.987 -3.977 -11.964
Risultato non ricorrente al lordo delle imposte -120 0 0 0 0 0
0
-7.987 -3.977 0 0
0
-12.084
Imposte sul reddito da componenti non ricorrenti 0 5.079 5.079
Risultato non ricorrente al netto delle imposte -120 0 0 0 0 0
0
-7.987 -3.977 0 5.079
0
-7.005
Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte 2.959 -3.000 41
0
0
Utile (Perdita) d'esercizio 124.186 0 0 0 0 0
0
0 0 0 0
0
124.186

Tabella 26 - Raccordo tra schema di bilancio e conto economico 31.12.2023

Proventi operativi

Proventi operativi
Le voci di ricavo caratteristiche della gestione operativa registrano un incremento di circa 41,2 milioni di
euro (+7,3%) rispetto al periodo di confronto, attestandosi a 602,1 milioni di euro. L'andamento è
prevalentemente attribuibile alla crescita del margine di interesse per Euro 19,0 milioni (+5,7%), delle
commissioni nette per Euro 15,0milioni (+7,1%), del risultato netto delle attività e passività finanziarie pari a
7,0 milioni di euro (+56,9%), parzialmente compensato dal lieve decremento degli altri proventi ed oneri
di gestione per Euro 0,1 milioni (-2,2%).
La voce dividendi che si attesta infine ad euro 0,9 milioni (ex 0,6 milioni di euro).
La tabella che segue riporta la suddivisione delle commissioni nette per tipologia.
Tabella n. 27 - RIPARTIZIONE COMMISSIONI NETTE PER TIPOLOGIA DI SERVIZIO
Variazioni
Importi in migliaia di euro
31.12.2024
Incidenza
31.12.2023
Incidenza
Valore
%
%
%
Serv
izi di incasso e pagamento
32.718
14,5%
29.546
14,0%
3.172
10,7%
Collocamento di titoli
3.376
1,5%
3.415
1,6%
-39
-1,1%
Gestioni Patrimoniali e Ricez./ trasmiss. ordini
18.016
8,0%
15.905
7,5%
2.111
13,3%
Distribuzione prodotti assicurativ
i
31.836
14,1%
28.388
13,4%
3.448
12,1%
Tenuta e gestione dei conti correnti
88.904
39,3%
85.299
40,3%
3.605
4,2%
Collocamento OICR
39.802
17,6%
35.280
16,7%
4.522
12,8%
Altre commissioni
11.726
5,0%
13.580
6,5%
-1.854
-13,7%
Commissioni nette
226.378
100,0%
211.413
100,0%
14.965
7,1%

Tabella n. 27 - RIPARTIZIONE COMMISSIONI NETTE PER TIPOLOGIA DI SERVIZIO

La voce "Altre commissioni" ricomprende prevalentemente le commissioni per factoring per 1,8 milioni di euro (ex 2,2 milioni di euro), le commissioni relative al collocamento di prodotti di credito al consumo per 3,2 milioni di euro (ex 4,1 milioni di euro), le commissioni per spese di recupero incasso mutui per 1,8 milioni di euro (ex 1,7 milioni di euro), commissioni relative al canone del digital banking pari a 2,3 milioni di euro (ex 2,1 milioni di euro).

Oneri operativi

L'aggregato degli oneri operativi, che include le spese per il personale, le altre spese amministrative e le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali, si attesta a 331,9 milioni di euro (310,8 milioni di euro nel periodo di raffronto) evidenziando un andamento in crescita rispetto al periodo di confronto di 21,1 milioni di euro (+8,4% anche per il rinnovo del CCNL) con riferimento alle spese per il personale, di 3,4 milioni di euro (+3,5%) con riferimento alle altre spese amministrative e di 0,8 milioni di euro (+6,6%) con riferimento alle rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali.

Risultato della gestione operativa

Il risultato della gestione operativa al 31 dicembre 2024, conseguentemente, è pari a 270,2 milioni di euro, con un incremento di 20,1 milioni di euro rispetto al periodo di confronto (+8,0%).

Risultato corrente al netto delle imposte

Dal risultato della gestione operativa di 270,2 milioni di euro si perviene al risultato corrente al netto delle imposte di 131,2 milioni di euro, in aumento del 20,4% rispetto a quello di 108,9 milioni di euro del periodo di confronto, in considerazione principalmente:

  • del costo del credito (dato dal saldo delle rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti verso clientela e dagli utili (perdite) da cessione o riacquisto di crediti), pari a circa 53,5 milioni di euro, a fronte di 66,4 milioni di euro del periodo di confronto;
  • delle rettifiche di valore nette su titoli di proprietà positive per 0,9 milioni di euro (negative per 4,4 milioni di euro nel periodo di confronto);
  • degli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri per 17,7 milioni di euro (7,9 milioni di euro nel periodo di confronto) che ricomprendono anche l'onere per circa 14 milioni di euro relativo alla restituzione di commissioni alla clientela in materia di trasparenza (nell'ambito del piano di rimedio realizzato a seguito degli accertamenti ispettivi) e il correlato onere di 480 mila euro relativo all'irrogazione di una sanzione pecuniaria99 nei confronti di Banco Desio;
  • degli oneri relativi al sistema bancario a titolo di contribuzione ordinaria pari a circa 6,9 milioni di euro (13,9 milioni di euro nel periodo di confronto) per il venir meno della contribuzione ordinaria all'SRM;
  • dei dividendi da partecipazioni in società controllate per 3,6 milioni di euro (ex euro 2,8 milioni di euro);
  • delle imposte sul reddito dell'operatività corrente pari a 65,5 milioni di euro (ex euro 51,4 milioni di euro).

Risultato della gestione non ricorrente al netto delle imposte

Al 31 dicembre 2024 si evidenzia un risultato della gestione non ricorrente al netto delle imposte negativo per 12,1 milioni di euro (ex 137,9 milioni di euro positivo). La voce è essenzialmente costituita:

  • dall'onere di 9,5 milioni di euro relativo all'iniziativa di razionalizzazione del modello distributivo e organizzativo prevista dal piano industriale;
  • dagli oneri pari a 4,3 milioni di euro relativi ai costi connessi all' accordo sottoscritto con Banca Popolare di Puglia e Basilicata S.C.p.A. ("BPPB") per l'acquisto di un ramo d'azienda composto da un totale di 14 sportelli bancari ubicati in Lazio, Lombardia, Veneto, Marche (si rimanda al paragrafo precedente "Eventi societari di rilievo");
  • dagli oneri relativi alla contribuzione straordinaria al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ("DGS") per 4,0 milioni di euro;
  • dalla componente lorda positiva di 3,0 milioni di euro conseguita a titolo di conguaglio, per aggiustamento prezzo sulla base di target valutati ad un anno dalla data del closing, sulla base degli accordi siglati con Worldline con riferimento all'operazione "Aquarius" realizzata nell'esercizio precedente;
  • dal badwill di 2,8 milioni di euro risultante dal processo di purchase price allocation (PPA) provvisorio relativo all'acquisto da BPPB di un ramo d'azienda composto da un totale di 14 sportelli bancari con atto di cessione efficace dal 7 dicembre 2024 (si rimanda al precedente paragrafo "Eventi societari di rilievo")

al netto del relativo effetto fiscale positivo per 5,1 milioni di euro.

Al periodo di confronto si evidenzia una perdita della gestione non ricorrente al netto delle imposte di 7,0 milioni di euro. La voce è essenzialmente costituita:

99 Versata nel mese di febbraio 2025

  • dal provento lordo di 98,1 milioni di euro al netto dei relativi costi amministrativi connessi, a fronte del perfezionamento dell'operazione di trasferimento a Worldline Italia dell'attività di merchant acquiring di Banco Desio (cd. "Operazione Aquarius");
  • dal badwill di 66,1 milioni di euro risultante dal processo di purchase price allocation (PPA) definitivo relativo all'acquisizione dei 48 sportelli bancari da BPER Banca S.p.A. (già Banca Carige S.p.A.) e da Banco di Sardegna S.p.A. con efficacia a far data dal 20 febbraio 2023 (cd. "Operazione Lanternina");
  • dalla componente di costo di 18,6 milioni di euro per riflettere l'aggiornamento della valutazione dei potenziali rischi a cui Banco Desio potrebbe essere esposto a seguito del sequestro preventivo dei crediti d'imposta acquistati nel tempo, tra cui l'impossibilità di compensazione degli stessi100;
  • dall'onere di circa 4,1 milioni di euro riferiti alla contribuzione aggiuntiva al Fondo di tutela dei depositanti - "Deposit Guarantee Scheme" richiesto dal FITD nel mese di dicembre;
  • dagli oneri pari a 3,3 milioni di euro relativi ai costi di consulenza e di migrazione informatica connessi alla sopracitata Operazione Lanternina.

al netto del relativo effetto fiscale negativo per 8,8 milioni di euro.

Utile di periodo

La somma del Risultato corrente e del risultato non ricorrete, entrambi al netto delle imposte, determina l'utile d'esercizio al 31 dicembre 2024 di circa 124,2 milioni di euro (ex 238,0 milioni di euro).

100 La valutazione dei suddetti rischi ha richiesto necessariamente l'applicazione di un significativo grado di giudizio professionale, i cui principali elementi di incertezza sono riconducibili all'esito dei procedimenti in corso, all'individuazione dei crediti le cui detrazioni che hanno formato oggetto di cessione siano effettivamente inesistenti e al risultato delle iniziative che verranno attivate da Banco Desio per recuperare gli importi pagati verso i soggetti nei confronti dei quali siano stati appurati casi di frode.

8 - Altre informazioni

8 - Altre informazioni
8.1 – Partecipazioni in Banco di Desio e della Brianza S.p.A. detenute dai
componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dall'Amministratore
Delegato e dal Direttore Generale e in carica alla fine dell'esercizio
Nome e Cognome Carica ricoperta in Banco di Titolo / Modalità di Azioni %* Azioni Conversione Azioni Azioni %*
Desio e della Brianza S.p.A. possesso ordinarie al
31.12.2023
ordinarie
acquistate
azioni di
risparmio
ordinarie
vendute
ordinarie al
31.12.2024
Stefano Lado ** Presidente Proprietà 2.353.957 1,752 37.500 0 0 2.391.457 1,780
Intestate al coniuge
Proprietà tramite Vega
6.500 0,005 0 0 6.500 0 0,000
Finanziaria SpA * 7.632.605 5,681 435.000 0 0 8.067.605 6,004
Alessandro Decio Amministratore Delegato e
Direttore Generale
0 0 0 0 0 0 0
Graziella Bologna Consigliere 0 0 0 0 0 0 0
Valentina Casella Consigliere 0 0 0 0 0 0 0
Agostino Gav
azzi
Consigliere Proprietà 11.590 0,009 0 0 0 11.590 0,009
Intestate al coniuge 2.900 0,002 0 0 0 2.900 0,002
Proprietà tramite
Fondazione Gerolamo
19.400 0,014 0 0 0 19.400 0,014
Gerolamo Gav
azzi
Consigliere Gav
azzi
Intestate al coniuge 524.640 0,390 0 0 0 524.640 0,390
Proprietà tramite
Av
erla Srl
5.000.000 3,721 375.000 0 0 5.375.000 4,000
Tito Gav
azzi
Consigliere 0 0,000 0 0 0 0 0
Laura Tulli Consigliere 0 0,000 0 0 0 0 0
Emiliano Barcaroli Presidente del Collegio
Sindacale
0 0,000 0 0 0 0 0
Proprietà 7.040 0,005 0 0 0 7.040 0,005
Rodolfo Anghileri Sindaco Effettiv
o
Intestate al coniuge 7.040 0,005 0 0 0 7.040 0,005
0 0,000 0 0 0 0 0
Stefania Chiaruttini Sindaco Effettiv
o
0 0
Stefano Antonini Sindaco Supplente 0 0,000 0 0 0
Massimo Celli Sindaco Supplente 0 0,000 0 0 0 0 0

8.2 – Partecipazioni in società controllate detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo e dal Direttore Generale in carica alla fine dell'esercizio

Al 31 dicembre 2024, come nel corso dell'esercizio, non risultano in essere partecipazioni in società controllate detenute dai componenti degli Organi di amministrazione e di controllo e dal Direttore Generale in carica.

8.3 - Azioni proprie e dell'impresa controllante

Al 31 dicembre 2024, il Banco detiene n. 1.038.006 azioni proprie acquistate nell'ambito del programma di acquisto di azioni proprie autorizzato dall'Assemblea dei soci di Banco Desio in data 18 aprile 2024 su proposta del Consiglio di Amministrazione della Banca, a seguito del provvedimento autorizzativo rilasciato in data 12 luglio 2024 dalla Banca d'Italia ai sensi degli artt. 77 e 78 del Reg. UE n. 575/2013 ("CRR").

Per maggiori informazioni si rimanda all'apposita informativa riportata nel paragrafo "3.2 Eventi societari" della Relazione sulla gestione.

8.4 – Rapporti di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. con la società controllante e con le società controllate o sottoposte ad influenza notevole

Tabella n. 28 - RAPPORTI CON SOCIETA' CONTROLLANTE, SOCIETA' CONTROLLATE O SOTTOPOSTE AD INFLUENZA
NOTEVOLE AL 31.12.2024
Società Controllante
Brianza Unione di Luigi Gavazzi e Stefano Lado S.a.p.A.
9
63.160
0
16
5.710
Società controllate
FIDES S.p.A.
867.814
7.125
0
30.851
8.471
Desio OBG
0
0
0
6
102
Dynamica Retail S.p.A.
1.856
2.670
40.498
446
84
Dynamica Agenzia Srl
0
1
5
0
0
Società sottoposte ad influenza notevole
Anthilia Capital Partners SGR S.p.A.
606
0
0
1.205
0
Rapporti per società
870.285
72.956
40.503
32.524
14.367
Suddivisione dei rapporti per tipologia
Finanziaria
869.366
72.939
40.503
25.179
14.254
Commerciale
615
13
0
6.986
102
Locazione / gestione cespiti
9
0
0
0
0
Fornitura servizi
0
4
0
311
11
Import
i in migliaia di euro
Attività
Passività
Garanzie /
Proventi
Oneri
impegni

Si segnala che tutti i rapporti evidenziati nella presente tabella sono stati regolati, ove sia stato possibile effettuarne un raffronto, applicando le condizioni ed i tassi mediamente espressi dal mercato e comunque trovano la loro giustificazione nell'interesse della Banca stessa o del Gruppo cui la stessa appartiene.

Ai sensi dell'art. 16, comma 4, del Regolamento Mercati di Consob (adottato con Delibera n. 20249 del 28 dicembre 2017 e successive modifiche e integrazioni), si precisa che Brianza Unione di Luigi Gavazzi e Stefano Lado S.a.p.A., società controllante del Banco, per espressa previsione statutaria non esercita attività di direzione e coordinamento sul Banco stesso e sulle sue controllate, né in base alla normativa bancaria, né in base alla normativa civilistica. Per maggiori dettagli sulla struttura del Gruppo ai fini dell'esercizio delle attività di direzione e coordinamento, si rimanda al paragrafo 2.3 della Relazione annuale sul governo societario resa disponibile, ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, sul sito internet www.bancodesio.it.

8.5 - Il rating

Rating finanziario

In data 31 maggio 2024 l'Agenzia internazionale Fitch Ratings, a seguito della revisione annuale del rating, ha confermato tutti i ratings assegnati alla Banca ed ha alzato di un notch i ratings sui Depositi.

Il giudizio dell'Agenzia riflette il costante miglioramento dei fondamentali della Banca, in particolare in termini di redditività ed asset quality meritevole di upgrade del rispettivo outlook.

Apprezzamento anche per la solida patrimonializzazione della Banca, il cui rating passa a livello "investment grade" con un adeguato profilo di funding. L'Agenzia riconosce il superamento degli obiettivi economici e finanziari fissati dal Piano strategico triennale grazie alla accelerazione della strategia di riduzione del rischio che si è tradotta in una maggiore redditività e in un surplus di capitale disponibile per la crescita anche attraverso operazioni di finanza straordinaria. Il miglioramento della redditività viene difatti sostenuto sia dalle recenti acquisizioni di sportelli, che permettono di migliorare la diffusione del franchising della Banca, sia dalle operazioni in corso volte a consolidare ed espandere la presenza del Gruppo Bancario nel settore del credito al consumo con effetti concreti sulla stabilità e la diversificazione dei ricavi ed il cross-selling di prodotti patrimoniali e assicurativi. I robusti livelli di copertura sugli NPL forniscono inoltre alla Banca un buffer adeguato per assorbire un eventuale indebolimento della qualità degli attivi atteso a livello di Sistema.

L'Agenzia ha infine migliorato di un notch i ratings sui Depositi a breve e a medio-lungo termine della Banca riflettendo l'elevata protezione che maturerebbe per i depositanti in uno scenario di default grazie al buffer MREL sui requisiti patrimoniali regolamentari.

I Ratings aggiornati sono pertanto i seguenti:

  • Long term IDR: confermato a "BB+" Outlook Stabile
  • Viability Rating: confermato a "bb+"
  • Short term IDR: confermato a "B"
  • Government Support Rating: confermato a "No Support"
  • Deposit Rating BT: migliorato da "B" a "F3"
  • Deposit Rating MLT: migliorato da "BB+" a "BBB-"

In data 5 marzo 2025 l'agenzia internazionale di rating S&P Global Ratings ("S&P"), a seguito del completamento del processo di valutazione, ha assegnato a Banco Desio i seguenti rating:

  • Long-term Issuer Credit Rating: "BBB-"
  • Short-Term Issuer Credit Rating: "A-3"

Il livello investment grade del rating assegnato da S&P, con outlook stabile, evidenzia una valutazione positiva principalmente in relazione ai seguenti aspetti:

  • Strategia di crescita coniugata con attenta gestione dei rischi;
  • Capacità di esecuzione della strategia di business prevista dal piano industriale, mantenendo buoni profili di asset quality, patrimoniali e di liquidità;
  • Compagine azionaria stabile che ha favorito un elevato livello di patrimonializzazione della Banca;
  • Forte radicamento territoriale, con posizionamento consolidato nel centro-nord Italia.

Rating di sostenibilità

In data 20 febbraio 2024 è stato reso noto l'ultimo aggiornamento del Corporate rating SER assegnato dall'agenzia internazionale di rating di sostenibilità "Standard Ethics" in crescita a "EE / Strong" dal precedente "EE- / Adequate", posizionando sempre più Banco Desio tra le realtà best performer del

settore di riferimento (per il relativo comunicato stampa si rimanda alla pagina web: https://www.standardethics.eu/media-en/press-releases/banco-desio-brianza-sustainability-ratingupgraded).

In data 19 settembre 2024 è stato reso noto l'aggiornamento del rating di sostenibilità a cura dell'agenzia specializzata S&P che ha aggiornato lo S&P Global ESG Score assegnato a Banco Desio in crescita a 44/100 punti (dal precedente 38/100), raggiungendo così il target (fascia 40-60 "Adequate") in anticipo rispetto al target di piano (entro il 2026).

8.6 – Operazioni con parti correlate e/o soggetti collegati

Per una descrizione più dettagliata delle procedure che regolano le operazioni con Parti correlate (ai sensi dell'art. 2391-bis c.c.) e/o con Soggetti collegati (ai sensi dell'art. 53 del TUB) si rimanda al paragrafo 5 della Relazione annuale sul governo societario, resa disponibile, ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, sul sito internet www.bancodesio.it.

Il dettaglio delle operazioni con Parti correlate approvate dal Consiglio di Amministrazione nel corso dell'esercizio è riportato nella Parte H della Nota Integrativa.

8.7 – Informazioni sui piani di incentivazione ("Phantom shares")

Nell'ambito della politica di remunerazione, particolare rilevanza hanno lo short term incentive e il long term incentive, piani di incentivazione che coinvolgono il personale nel raggiungimento degli obiettivi aziendali e del Gruppo, di breve e di medio lungo termine.

Lo short term incentive rappresenta una leva gestionale per valorizzare il contributo del personale e riconoscere il merito individuale. Il long term incentive supporta il Piano Industriale 2024-2026 "Beyond 26" e allinea gli interessi del management a quelli degli stakeholder rilevanti per il Gruppo.

In particolare, i più recenti piani di incentivazione adottati da Banco Desio a livello di Gruppo sono basati sull'assegnazione di "phantom shares" relative a Banco Desio destinate all'Amministratore Delegato e Direttore Generale e al restante personale più rilevante di Banco Desio e della controllata Fides.

Ulteriori informazioni sugli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali sono contenute nella successiva "Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" della nota integrativa, mentre l'informativa dettagliata sulla politica di remunerazione del Gruppo è contenuta nella "Relazione annuale sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti", redatta in conformità alle disposizioni di vigilanza e resa disponibile, ai sensi dell'art. 123-ter del TUF, sul sito internet www.bancodesio.it.

8.8 – Relazione sull'adesione al codice di autodisciplina delle società quotate

Le informazioni sull'adesione al Codice di Autodisciplina delle società quotate sono contenute nella Relazione annuale sul governo societario, resa disponibile, ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, sul sito internet www.bancodesio.it.

8.9 – Attività di ricerca e sviluppo

Considerata la natura bancaria del Gruppo, le attività di ricerca e sviluppo sono prevalentemente indirizzate a studiare la possibile applicazione delle novità tecnologiche nei rapporti con la clientela, per migliorare e/o ampliare l'offerta di prodotti/servizi, come anche nei processi interni aziendali, per semplificarli e renderli più efficienti. Inoltre, sono stati realizzati e sono in corso di realizzazione importanti progetti di natura regolamentare, legati all'emissione di nuove normative a livello di sistema. Tali attività sono gestite in forma accentrata dalla Capogruppo Banco Desio.

Nel mese di novembre 2023, il Consiglio di Amministrazione del Banco aveva approvato il Piano Industriale 2024-2026 "Beyond 26", che attribuisce particolare rilevanza all'identificazione e all'attivazione dei fattori

abilitanti al raggiungimento degli obiettivi con l'adozione di strategie focalizzate anche in ambito di miglioramento tecnologico.

Il Piano è infatti incentrato sullo sviluppo delle soluzioni digitali a valore aggiunto dedicate alle imprese con l'obiettivo di potenziare il sistema One-D affinchè diventi il "one stop shop" delle imprese sia per i servizi finanziari che per i servizi non prettamente bancari.

Nel seguito sono evidenziate le principali iniziative di ricerca e sviluppo per ciascuna area.

Progetti tecnologici

Nel corso del 2024 Banco Desio ha proseguito con il piano di accelerazione basato sulla digitalizzazione, con l'obiettivo di creare un vero e proprio ecosistema di soluzioni in grado di:

  • rispondere alle esigenze dei clienti, sia quelli regolarmente propensi al canale online sia quelli che pur non essendo 'nativamente' digitali iniziano a privilegiare il canale online;
  • creare e garantire una customer experience seamless per disegnare e costruire la strategia omnicanale in modo da poter offrire prodotti e servizi sui diversi canali distributivi e servire i diversi segmenti di clienti in maniera uniforme in base alle loro caratteristiche;
  • creare progressivamente un'infrastruttura in grado di integrare rapidamente soluzioni e servizi già esistenti.

In particolare, oltre a quanto fatto nell'anno 2023 con i rilasci sul mercato di:

  • Remote Selling: Piattaforma per la vendita a distanza della carta di credito Nexi, permettendo ai clienti correntisti di richiederla in modalità full digital tramite home banking.
  • Digital Onboarding: Servizio che consente agli utenti di diventare clienti Banco Desio tramite l'app OneD, completando il processo di apertura conto in pochi semplici step.
  • CBI Globe: Adesione all'ecosistema di Open Finance che include il servizio Check Iban per ridurre i rischi operativi e di frode.
  • One-D Business: App per imprese che permette di visualizzare e gestire tutti i conti correnti da un'unica piattaforma, sfruttando le opportunità della normativa PSD2.
  • Digital Credit Desio: Piattaforma per richiedere e sottoscrivere mutui chirografari online, disponibile per POE, SB, società di capitali, società di persone e ditte individuali.

Nell'anno 2024 sono stati rilasciati ulteriori servizi che consentono al Banco di proseguire il percorso di digitalizzazione, focalizzato principalmente sulle Imprese POE e SB:

  • Nel 2024 è stato effettuato il lancio commerciale della piattaforma Anticipo Fatture, a seguito di una progettualità durata 7 mesi in collaborazione con Fabrick, Sei Consulting, Links e Cedacri. La piattaforma permette alle imprese di richiedere ed ottenere un anticipo sulle fatture in modo rapido, online e senza costi aggiuntivi.
  • Anticipo Transato POS fornisce la possibilità al cliente di richiedere un anticipo di liquidità che sarà rimborsato attraverso la funzionalità dello Split Repayment. Nell'arco dei successivi 12 mesi, il rimborso avverrà attraverso una quota parte degli incassi POS futuri della propria attività, sulla base della percentuale contrattualizzata scelta. Il cliente può, quindi, sulla piattaforma visualizzare in anteprima il massimo importo erogabile e personalizzare in totale autonomia le condizioni di rimborso.

Inoltre, dall'8 ottobre 2024 è online il nuovo sito web di Banco Desio, sviluppato in collaborazione con Alkemy. Il progetto ha migliorato le prestazioni del sito con tecnologie avanzate, rendendo l'architettura flessibile e scalabile. Il nuovo design facilita una navigazione fluida e intuitiva, con uno storytelling chiaro e attraente per acquisire nuovi clienti e aumentare la soddisfazione di quelli attuali. Inoltre, il restyling ha reso più visibile la sezione Trasparenza, fornendo ai clienti informazioni chiare e dettagliate sui prodotti e servizi offerti.

Come da linee guide del Gruppo la sicurezza informatica e la protezione dei dati rappresentano una priorità che attribuisce importanza centrale alle strategie di gestione dei rischi adottando nel continuo misure conformi alle disposizioni vigenti in materia di privacy, alle normative di sicurezza ed ai principali standard di settore con l'obiettivo di garantire la protezione dei sistemi informativi da eventi che possano avere impatti negativi sul Gruppo e sui diritti degli interessati.

Il Gruppo ha continuato ad adattare ed evolvere i propri processi operativi e informativi riconducibili ad attività di Compliance, incrementando presidi e controlli necessari.

La gestione, il controllo e la misurazione dei rischi informatici, ivi incluso il rischio cyber, è incardinata nel più ampio sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi adottato dal Banco quale capogruppo del Gruppo Banco Desio. Con riferimento alle principali linee evolutive previste si segnala che la Capogruppo è impegnata in un percorso di continuo irrobustimento dei presidi di primo livello in ambito sicurezza informatica101 mediante lo sviluppo di un sistema di KPI in grado di monitorare in maniera continuativa i seguenti ambiti: posizionamento del Gruppo in ambito cyber security, efficacia dei sistemi di rilevazione antifrode, esposizione alle vulnerabilità, gestione degli incident.

8.10 – Opzione di deroga all'obbligo di redazione dei documenti informativi da predisporre in occasione di operazioni straordinarie ai sensi della normativa Consob

Il Banco ha aderito al regime di "opt-out" previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti di Consob (adottato con Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni), avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dall'Allegato 3B del medesimo Regolamento in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

8.11 – Rendicontazione di sostenibilità

In applicazione del D.lgs. n. 125/2024 di recepimento nella normativa nazionale della Direttiva (UE) 2022/2464, nota come Direttiva CSRD, Banco Desio pubblica la "Rendicontazione di sostenibilità" in un'apposita sezione della Relazione sulla gestione a corredo del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 cui si fa rimando.

101 Con riferimento ai più recenti sviluppi normativi in materia di sicurezza informatica e rischio informatico (i.e. 40°o aggiornamento della Circ. 285/13), si richiamano gli interventi adottati da Banco Desio relativi (a) all'ampliamento dei compiti del Consiglio di Amministrazione e dell'Amministratore Delegato in materia, (b) al modello organizzativo (responsabilità di controllo in ambito ICT e sicurezza alle funzioni di Risk Management e Compliance), (c) al modello operativo e (d) alla definizione di un piano di intervento di breve e medio-lungo periodo per la gestione dei Rischi ICT e di Sicurezza, come descritto nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della Nota integrativa cui si rimanda.

9 – Evoluzione prevedibile della gestione e principali rischi ed incertezze

Il Bilancio al 31 dicembre 2024 è stato predisposto nella prospettiva della continuità aziendale, non essendovi ragioni per ritenere plausibile il contrario in un futuro prevedibile, in considerazione della solidità patrimoniale, della gestione operativa in crescita con riferimento alle principali priorità commerciali di piano strategico, dell'attenta gestione della qualità del credito e del ridotto NPL ratio a conferma della forza commerciale e resilienza della Banca che ha confermato l'overperformance rispetto agli obiettivi di Budget e di Piano Industriale pur in un contesto macroeconomico ancora instabile a causa delle tensioni internazionali e delle attese circa le risposte degli investitori e della domanda di beni e di servizi a fronte degli interventi di politica monetaria volti a ridurre il tasso di inflazione attuale e atteso.

Sulla base dei risultati consuntivati nel periodo di riferimento si ritiene ragionevole ipotizzare per l'esercizio 2025 il raggiungimento di risultati positivi, sempre che lo scenario macroeconomico e/o dei mercati di riferimento del Gruppo non evidenzino consistenti eventi critici avversi al di fuori del controllo del management.

Tra i principali fattori di instabilità che potrebbero influenzare la strategia commerciale e di funding del Banco Desio l'andamento dell'inflazione rimane la variabile di maggiore interesse e significatività per gli effetti che sta avendo sulle decisioni di politica monetaria.

In tale contesto Banco Desio continuerà a svolgere una attenta attività di monitoraggio e di anticipazione degli effetti attesi dell'andamento dei tassi. Il Consiglio di Amministrazione del 19 dicembre 2024 ha approvato il Budget dell'esercizio 2025 che, in totale continuità con il Piano Industriale "Beyond 26" (approvato dal Consiglio di Amministrazione il 24 Novembre 2023), conferma e rafforza la strategia commerciale ed operativa del Banco, confermando la mission di sostegno alle famiglie, alle PMI nelle loro attività e nella gestione del risparmio attraverso una crescita degli impieghi e del risparmio gestito.

Il Budget mantiene il forte impegno ed investimenti ESG con l'ambizione di portare Banco Desio a diventare la migliore Banca di prossimità in Italia grazie a innovazione, digitale, applicazione dei criteri ESG e vicinanza ai clienti.

Nel capitolo sullo scenario di riferimento macroeconomico della presente Relazione sulla gestione annuale sono stati descritti l'andamento del contesto macroeconomico e dei mercati finanziari da cui sono desumibili i correlati rischi di contesto, mentre i controlli sulla gestione aziendale delle varie tipologie di rischio sono dettagliatamente illustrate nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della Nota integrativa.

Inoltre, note illustrative sui livelli di controllo nella funzione di direzione e coordinamento nonché sul sistema dei controlli interni e di risk management trovano spazio nei relativi paragrafi della presente Relazione sulla gestione con rimandi, per informazioni di dettaglio, alla Relazione annuale sul governo societario, resa disponibile, ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, sul sito internet www.bancodesio.it.

10 – Proposta di approvazione del bilancio e destinazione dell'utile netto

Signori Azionisti,

sottoponiamo dunque alla Vostra approvazione il Bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2024, che si chiude con un Utile netto d'esercizio di Euro 124.186.049,75 come da prospetto di Conto economico.

Tenuto conto:

  • di quanto previsto dall'art. 28 dello statuto sociale;
  • delle politiche di distribuzione dei dividendi, approvate dal Consiglio di Amministrazione, che tengono conto delle indicazioni a suo tempo ricevute dalla Banca d'Italia affinché le politiche di distribuzione dei dividendi siano improntate alla prudenza soprattutto quando l'evoluzione delle prospettive macroeconomiche si caratterizza per elementi di particolare incertezza;

si propone la seguente destinazione dell'Utile netto:

Totale Utile netto Euro 124.186.049,75
- da assegnare ulteriormente alla riserva statutaria Euro 38.746.207,04
- da assegnare alla riserva per beneficenza Euro 62.104,00
- da assegnare agli Azionisti Euro 0,4566102 per ciascuna delle n. 132.589.857 azioni
ordinarie in circolazione
Euro 60.540.528,71
- da assegnare alla riserva statutaria (10% dell'Utile netto) Euro 12.418.605,00
- da assegnare alla riserva legale (10% dell'Utile netto) Euro 12.418.605,00

Il rapporto fra il dividendo unitario in proposta e il valore di Borsa medio dell'esercizio (Dividend Yield) si attesta al 9,39%.

Desio, 11 marzo 2025 Il Consiglio di Amministrazione

102 Calcolo del dividendo per azione effettuato tenendo conto del numero di azioni ordinarie in circolazione alla data dell'11 marzo 2025. Si precisa che l'importo del dividendo per azione rimarrà invariato anche a seguito della riduzione delle azioni ordinarie in circolazione in esecuzione del programma di buy back in corso per cui sono previsti, prima della record date del dividendo, ulteriori acquisti di azioni proprie che non avranno diritto al dividendo. In particolare, l'importo relativo al dividendo delle ulteriori azioni acquistate tra la data di approvazione del Progetto di bilancio e la predetta record date sarà assegnato alla Riserva statutaria.

Schemi del bilancio dell'impresa

STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Variazioni
Voci dell'attivo 31.12.2024 31.12.2023 assolute %
10.
Cassa e disponibilità liquide
1.019.141.035 1.654.696.902 (635.555.867) -38,4%
20.
Attiv
ità finanziarie v
alutate al fair v
alue con impatto a conto economico
198.338.939 159.275.020 39.063.919 24,5%
a) Attiv
ità finanziarie detenute per la negoziazione
9.213.093 7.897.661 1.315.432 16,7%
c) Altre attiv
ità finanziarie obbligatoriamente v
alutate al fair v
alue
189.125.846 151.377.359 37.748.487 24,9%
Attiv
ità finanziarie v
alutate al fair v
alue con impatto sulla redditiv
ità
30.
complessiv
a
1.000.062.324 835.464.917 164.597.407 19,7%
40.
Attiv
ità finanziarie v
alutate al costo ammortizzato
14.819.735.222 14.821.904.403 (2.169.181) 0,0%
a) Crediti v
erso banche
932.794.583 802.224.398 130.570.185 16,3%
b) Crediti v
erso clientela
13.886.940.639 14.019.680.005 (132.739.366) -0,9%
50.
Deriv
ati di copertura
12.577.546 21.431.370 (8.853.824) -41,3%
Adeguamento di v
alore delle attiv
ità finanziarie oggetto di copertura
60.
generica (+/-)
1.660.621 (4.072.680) 5.733.301 n.s.
70.
Partecipazioni
55.102.178 47.106.488 7.995.690 17,0%
80.
Attiv
ità materiali
226.864.258 228.040.814 (1.176.556) -0,5%
90.
Attiv
ità immateriali
34.541.608 34.696.029 (154.421) -0,4%
9.796.226 9.796.226
di cui:
- av
v
iamento
116.672.482 (23.603.276) -20,2%
100.
Attiv
ità fiscali
93.069.206 10.740.063 n.s.
a) correnti 10.936.764 196.701
b) anticipate 82.132.442 116.475.781 (34.343.339) -29,5%
120.
Altre attiv
ità
Totale dell'attivo
539.020.225 595.889.504 (56.869.279) -9,5%

PASSIVO

PASSIVO
Voci del passivo e del patrimonio netto 31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
assolute %
10.
Passiv
ità finanziarie v
alutate al costo ammortizzato
16.088.377.047 16.784.443.144 (696.066.097) -4,1%
a) Debiti v
erso banche
483.250.949 1.950.065.333 (1.466.814.384) -75,2%
b) Debiti v
erso clientela
13.020.252.565 12.553.930.068 466.322.497 3,7%
c) Titoli in circolazione 2.584.873.533 2.280.447.743 304.425.790 13,3%
20.
Passiv
ità finanziarie di negoziazione
1.954.283 1.749.777 204.506 11,7%
40.
Deriv
ati di copertura
19.287.022 14.556.367 4.730.655 32,5%
60.
Passiv
ità fiscali
9.289.111 11.594.769 (2.305.658) -19,9%
a) correnti 954.757 3.332.021 (2.377.264) -71,3%
b) differite 8.334.354 8.262.748 71.606 0,9%
80.
Altre passiv
ità
355.029.560 275.250.881 79.778.679 29,0%
90.
Trattamento di fine rapporto del personale
18.630.156 19.108.303 (478.147) -2,5%
100.
Fondi per rischi e oneri
67.110.217 56.601.949 10.508.268 18,6%
a) impegni e garanzie rilasciate 3.530.591 4.095.570 (564.979) -13,8%
c) altri fondi per rischi e oneri 63.579.626 52.506.379 11.073.247 21,1%
12.663.332 3.136.802 9.526.530 303,7%
110.
Riserv
e da v
alutazione
1.222.373.542 1.019.781.036 202.592.506 19,9%
140.
Riserv
e
16.145.088
150.
Sov
rapprezzi di emissione
16.145.088
160.
Capitale
70.692.590 70.692.590
170.
Azioni proprie (-)
(5.624.836) - (5.624.836) 0,0%
180.
Utile (Perdita) d'esercizio (+/-)
124.186.050 238.044.543 (113.858.493) -47,8%

CONTO ECONOMICO

CONTO ECONOMICO
Voci 31.12.2024 31.12.2023 Variazioni
assolute
%
10.
Interessi attiv
i e prov
enti assimilati
613.165.016 572.909.366 40.255.650 7,0%
di cui: interessi attiv
i calcolati con il metodo dell'interesse effettiv
o 434.295.391 391.125.952 43.169.439 11,0%
20.
Interessi passiv
i e oneri assimilati
(258.245.251) (236.927.340) (21.317.911) 9,0%
30.
Margine di interesse
354.919.765 335.982.026 18.937.739 5,6%
40.
Commissioni attiv
e
225.517.632 221.639.412 3.878.220 1,7%
50.
Commissioni passiv
e
(13.100.378) (12.027.843) (1.072.535) 8,9%
60.
Commissioni nette
212.417.254 209.611.569 2.805.685 1,3%
70.
Div
idendi e prov
enti simili
4.485.259 3.410.403 1.074.856 31,5%
80.
Risultato netto dell'attiv
ità di negoziazione
3.914.491 4.396.929 (482.438) -11,0%
90.
Risultato netto dell'attiv
ità di copertura
198.255 4.274.752 (4.076.497) -95,4%
100.
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
5.746.122 (5.361.901) 11.108.023 n.s.
a) attiv
ità finanziarie v
alutate al costo ammortizzato
1.913.509 (7.926.197) 9.839.706 n.s.
b) attiv
ità finanziarie v
alutate al fair v
alue con impatto sulla redditiv
ità
3.749.507 2.020.401 1.729.106 85,6%
complessiv
a
c) passiv
ità finanziarie
(460.789) -84,7%
Risultato netto delle altre attiv
ità e passiv
ità finanziarie v
alutate al fair v
alue
83.106 543.895
110.
con impatto a conto economico
(5.161.813) (7.836.513) 2.674.700 -34,1%
b) altre attiv
ità finanziarie obbligatoriamente v
alutate al fair v
alue
(5.161.813) (7.836.513) 2.674.700 -34,1%
120.
Margine di intermediazione
576.519.333 544.477.265 32.042.068 5,9%
130.
Rettifiche/Riprese di v
alore nette per rischio di credito relativ
o a: (41.586.683) (57.282.958) 15.696.275 -27,4%
a) attiv
ità finanziarie v
alutate al costo ammortizzato
(41.639.051) (57.273.466) 15.634.415 -27,3%
b) attiv
ità finanziarie v
alutate al fair v
alue con impatto sulla redditiv
ità
52.368 (9.492) 61.860 n.s.
complessiv
a
140.
Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni
6.185 88.388 (82.203) -93,0%
150.
Risultato netto della gestione finanziaria
534.938.835 487.282.695 47.656.140 9,8%
160.
Spese amministrativ
e:
(369.581.451) (342.725.907) (26.855.544) 7,8%
a) spese per il personale (227.064.597) (200.701.718) (26.362.879) 13,1%
b) altre spese amministrativ
e
170.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(142.516.854) (142.024.189) (492.665)
4.381.925
0,3%
-52,7%
a) impegni per garanzie rilasciate (3.929.107) (8.311.032) 785.858 n.s.
b) altri accantonamenti netti 485.531 (300.327) 3.596.067 -44,9%
180.
Rettifiche/Riprese di v
alore nette su attiv
ità materiali (4.414.638) (8.010.705) (709.233) 4,0%
190.
Rettifiche/Riprese di v
alore nette su attiv
ità immateriali (18.330.016) (17.620.783) (488.097) 14,1%
200.
Altri oneri/prov
enti di gestione
(3.959.794) (3.471.697) (40.854.391) -49,0%
210.
Costi operativi
42.550.251 83.404.642 (64.525.340) 22,3%
Risultato netto della v
alutazione al fair v
alue delle attiv
ità materiali e
(353.250.117) (288.724.777)
230.
immateriali
(119.999) (159.609) 39.610 -24,8%
260.
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
181.568.719 198.398.309 (16.829.590) -8,5%
270.
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operativ
ità corrente (60.341.419) (58.378.299) (1.963.120) 3,4%
280.
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte
121.227.300 140.020.010 (18.792.710) -13,4%
290.
Utile (Perdita) delle attiv
ità operativ
e cessate al netto delle imposte 2.958.750 98.024.533 (95.065.783) -97,0%
300.
Utile (Perdita) d'esercizio
124.186.050 (113.858.493) -47,8%

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA
Voci 31.12.2024 31.12.2023
10. Utile (Perdita) d'esercizio 124.186.050 238.044.543
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair v
alue con impatto sulla redditiv
ità complessiv
a
-
50. Attiv
ità materiali
-
70. Piani a benefici definiti 92.776
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
140. Attiv
ità finanziarie (div
erse da titoli di capitale) v
alutate al fair v
alue con impatto
(1.073.768)
(27.234)
(72.908)
sulla redditiv
ità complessiv
a
9.433.754 17.540.639
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 9.526.530 16.366.729
12.2024 netto al 31.
Patrimonio
70.692.590
-
16.145.088 1.210.691.505 11.682.037
12.663.332
- (5.624.836)
124.186.050
1.440.435.766
a al 31.12.2024
complessiv
Redditività
9.526.530 124.186.050 133.712.580
Stock opti
ons
-
azioni
proprie
Derivati su
-
Operazioni sul patrimonio netto capitale
i
strumenti d
Variazione
-
Variazioni dell'esercizio a dividendi
straordinari
e
Distribuzion
-
zioni propri
Acquisto a
e
(5.624.836) (5.624.836)
uove azioni
Emissione n
-
di riserve
Variazioni
(60.810) -
-
(60.810)
destinazioni
e altre
Dividendi
(35.391.227) (35.391.227)
Allocazione risultato esercizio precedente Riserve 202.653.316 (202.653.316) -
01.01.2024
Esistenze al
70.692.590
-
16.145.088 1.008.098.999 11.682.037
3.136.802
- 238.044.543
-
1.347.800.059
ra aldi apertu
Modifica s
- - - -
31.12.2023
Esistenze al
70.692.590
-
16.145.088 1.008.098.999 11.682.037
3.136.802
- 238.044.543
-
1.347.800.059
a) azioni ordinarie
b) altre azioni
Capitale:
rapprezzi di emissione
Sov
e:
Riserv
a) di utili alutazione
e da v
b) altre
Riserv
Strumenti di capitale Utile (Perdita) d'esercizio
Azioni proprie
Patrimonio netto

Nota. La voce "Azioni Proprie" espone il saldo delle azioni proprie detenute alla data di riferimento del presente documento riacquistate in esecuzione del "Programma di acquisto azioni proprie" avviato in data 30 luglio 2024 a seguito dell'approvazione da parte dell'Assemblea degli azionisti del 18 aprile 2024, che ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione a effettuare atti di acquisto di azioni proprie per un esborso complessivo di massimi Euro 20,2 milioni. Al 31 dicembre 2024 il Banco detiene in portafoglio n. 1.038.006 azioni proprie.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 31.12.23
3 31.12.202 o netto al
Patrimoni
70.692.590
-
16.145.088 1.008.098.999 11.682.037 3.136.802 - - 238.044.543 1.347.800.059
3
31.12.202
à comple
ssiva al
Redditivit
16.366.729 238.044.543 254.411.272
Stock opt
ions
-
azioni
u proprie
Derivati s
-
Variazioni dell'esercizio Operazioni sul patrimonio netto capitale
ti di
e strumen
Variazion
-
-
ndi
ria divide
straordina
one
Distribuzi
-
prie
azioni pro
Acquisto
- -
ioni
nuove az
Emissione
-
i di riserve
Variazion
1.232.313 - - 1.232.313
destinazio
ni
e altre
Dividendi
(26.456.084) (26.456.084)
Allocazione risultato esercizio precedente Riserve 61.733.168 (61.733.168) -
023 al 01.01.2
Esistenze
70.692.590
-
16.145.088 945.133.518 11.682.037 (13.229.927) - - 88.189.252 1.118.612.558
tura saldi aper
Modifica
- - - -
022 al 31.12.2
Esistenze
70.692.590
-
16.145.088 945.133.518 11.682.037 (13.229.927) - - 88.189.252 1.118.612.558
Capitale: a) azioni ordinarie
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione Riserve: a) di utili b) altre Riserve da valutazione Strumenti di capitale Azioni proprie Utile (Perdita) d'esercizio Patrimonio netto

RENDICONTO FINANZIARIO – METODO DIRETTO

RENDICONTO FINANZIARIO – METODO DIRETTO
31.12.2024 31.12.2023
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 192.280.656 240.798.840
- interessi attiv
i incassati (+)
578.571.230 546.726.989
- interessi passiv
i pagati (-)
(255.609.424) (233.730.443)
- div
idendi e prov
enti simili (+)
751.660 600.343
- commissioni nette (+/-) 209.902.332 207.828.461
- spese per il personale (-) (217.564.597) (197.701.718)
- altri costi (-) (148.813.471) (155.747.413)
- altri ricav
i (+)
82.425.595 129.933.560
- imposte e tasse (-) (60.341.419) (58.378.299)
- costi/ricav
i relativ
i alle attiv
ità operativ
e cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-)
2.958.750 1.267.360
2. Liquidità generata (assorbita) dalle attività finanziarie (120.067.636) (172.935.899)
- attiv
ità finanziarie detenute per la negoziazione
(2.401.665) 18.584.562
- attiv
ità finanziarie designate al fair v
alue
- altre attiv
ità v
alutate obbligatoriamente al fair v
alue
(42.996.984) (45.172.074)
- attiv
ità finanziarie v
alutate al fair v
alue con impatto sulla redditiv
ità complessiv
a
(153.766.309) 34.089.537
- attiv
ità finanziarie v
alutate al costo ammortizzato
(16.338.920) (219.700.947)
- altre attiv
ità
95.436.242 39.263.023
3. Liquidità generata (assorbita) dalle passività finanziarie (632.805.092) 675.569.867
- passiv
ità finanziarie v
alutate al costo ammortizzato
(696.873.394) 695.012.361
- passiv
ità finanziarie di negoziazione
204.506 (2.379.815)
- passiv
ità finanziarie designate al fair v
alue
- altre passiv
ità
63.863.796 (17.062.679)
Liquidità netta generata (assorbita) dall'attività operativa (A) (560.592.072) 743.432.808
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 3.760.419 99.568.432
- v
endite di partecipazioni
- div
idendi incassati su partecipazioni
3.733.599 2.810.059
- v
endite di attiv
ità materiali
26.820 1.200
- v
endite di attiv
ità immateriali
- v
endite di rami d'azienda
96.757.173
2. Liquidità assorbita da (41.199.583) (44.434.787)
- acquisti di partecipazioni (7.995.690) (42.209)
- acquisti di attiv
ità materiali
(7.707.296) (15.848.061)
- acquisti di attiv
ità immateriali
(3.805.373) (25.242.718)
- acquisti di rami d'azienda (21.691.224) (3.301.799)
Liquidità netta generata (assorbita) dall'attività d'investimento (B) (37.439.164) 55.133.645
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie (5.624.835)
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione div
idendi e altre finalità
(35.391.227) (26.456.084)
Liquidità netta generata (assorbita) dall'attività di provvista (C) (41.016.062) (26.456.084)
(639.047.298) 772.110.369
LIQUIDITA' NETTA GENERATA (ASSORBITA) NELL'ESERCIZIO (A+B+C)
Legenda
(+) generata
(-) assorbita

RICONCILIAZIONE

RICONCILIAZIONE
31.12.2024 31.12.2023
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 1.654.696.902 879.413.999
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (639.047.298) 772.110.369
Cassa e disponibilità liquide: effetto della v
ariazione dei cambi
3.491.431
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 1.019.141.035 3.172.534
1.654.696.902

Nota integrativa

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 PARTE GENERALE

Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente bilancio d'esercizio, in applicazione del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, che ha recepito il Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, è redatto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS, in vigore alla data di riferimento del 31 dicembre 2024, emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) con le relative interpretazioni dell'IFRS Interpretations Committee (già IFRIC) ed omologati dalla Commissione Europea.

Sezione 2 - Principi generali di redazione

Il bilancio d'esercizio è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota Integrativa ed è inoltre corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione.

Per la predisposizione del bilancio d'esercizio sono state applicate le disposizioni pubblicate dalla Banca d'Italia con la Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" del 22 dicembre 2005 e con i successivi aggiornamenti.

Si sono inoltre considerati, per quanto applicabili anche con riferimento alle tensioni geopolitiche internazionali, i documenti di tipo interpretativo e di supporto all'applicazione dei principi contabili in relazione agli impatti da Covid-19, emanati dagli organismi regolamentari e di vigilanza europei e dagli standard setter (Autorità bancaria europea, Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, Banca Centrale Europea, Banca d'Italia, Consob, IFRS Foundation) che forniscono raccomandazioni sugli aspetti di maggior rilevanza, sul trattamento contabile di particolari operazioni o sull'informativa finanziaria, per cui si fa rinvio al successivo paragrafo "Rischi e incertezze nell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico".

Il bilancio d'esercizio è redatto con l'intento di chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico dell'esercizio nella prospettiva della continuità aziendale, rispettando il principio della rilevazione per competenza economica e privilegiando, nella rilevazione e rappresentazione dei fatti di gestione, il principio della sostanza economica sulla forma.

I principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e passività finanziarie, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, non si discostano da quelli utilizzati per la predisposizione del bilancio dell'esercizio precedente.

Gli importi dei Prospetti contabili sono espressi in unità di Euro, mentre i dati riportati nella Nota Integrativa sono espressi – se non diversamente indicato – in migliaia di Euro.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

Il presente bilancio è stato approvato in data 11 marzo 2025 dal Consiglio di Amministrazione di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. che ne ha contestualmente autorizzato la pubblicazione.

Di seguito vengono evidenziati gli eventi significativi intervenuti nel periodo compreso tra la data di riferimento del bilancio (31 dicembre 2024) e la data di approvazione del progetto di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione (11 marzo 2025), esclusivamente riconducibili alla fattispecie dei "non adjusting events" ai sensi del principio contabile IAS 10, ossia agli eventi che non comportano alcuna rettifica dei saldi in bilancio, in quanto espressione di situazioni sorte successivamente alla data di riferimento del bilancio.

Accordo con BEI per il sostegno degli investimenti innovativi delle PMI e MidCap

In data 21 gennaio 2025, è stato annunciato che la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e Banco Desio hanno siglato un accordo per complessivi 200 milioni di euro che mira a mettere a disposizione degli investimenti innovativi delle PMI e MidCap italiane nuova finanza per complessivi 400 milioni di euro. La prima tranche da 60 milioni di euro è stata sottoscritta il 21 gennaio u.s.

In base all'accordo sottoscritto Banco Desio garantirà l'erogazione di un ulteriore plafond del medesimo importo, mettendo a disposizione delle imprese, in questa prima fase, 120 milioni di euro complessivi. Il finanziamento, dalla durata di 24 mesi, ha come obiettivo di allocare almeno il 30% delle risorse a progetti che contribuiscono a promuovere l'innovazione e digitalizzazione.

Alla nuova linea di credito, con tassi di interesse più vantaggiosi, potranno avere accesso sia le PMI (imprese fino a un massimo di 249 dipendenti a livello consolidato) che le Mid cap (imprese fino a un massimo di 2,999 dipendenti a livello consolidato), che necessitano di finanziare gli investimenti nell'innovazione o l'acquisto di beni innovativi con durata minima di 24 mesi.

Sezione 4 – Altri aspetti

Nuovi principi contabili/interpretazioni o modifiche di quelli esistenti

Con riferimento ai nuovi principi contabili internazionali, o alle modifiche di principi già in vigore, già omologati dalla Commissione Europea, la cui applicazione è divenuta obbligatoria dal 1° gennaio 2024, non sono emersi impatti derivanti dalle modifiche relative all'adozione dell'IFRS 16 Leasing.

L'International Accounting Standards Board (IASB) in data 9 aprile 2024 ha pubblicato il nuovo principio contabile IFRS 18 "Presentation and Disclosure in Financial Statements" che si pone l'obiettivo di migliorare l'informativa di bilancio delle società con particolare attenzione al conto economico applicabile ai bilanci a partire dal 1° gennaio 2027; il nuovo principio è in attesa di omologazione. Le modifiche dovranno trovare opportuno coordinamento con la Circolare n. 262 di Banca d'Italia.

Lo IASB in data 30 maggio 2024 ha pubblicato una modifica all'IFRS 9 (e di riflesso all'IFRS 7), la cui prima applicazione è prevista per il 1° gennaio 2026, derivante dalle risposte ai Post Implementation Review su alcune aree di dubbio applicativo del principio stesso, tra cui, la classificazione degli strumenti finanziari con caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali condizionati da clausole ESG; su tale argomento lo IASB ha previsto alcuni esempi, non esaustivi, di strumenti finanziari che determinano il superamento o meno del test SPPI.

Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio

La redazione del bilancio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull'informativa di bilancio.

L'impiego di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura, non è quindi possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui la Banca si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione della situazione patrimoniale ed economica alla data di riferimento e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale.

Le principali fattispecie per le quali è utilizzato l'impiego di stime e valutazioni soggettive sono:

  • nei modelli valutativi e nei parametri utilizzati per lo svolgimento dei test d'impairment relativi alle partecipazioni e alle immobilizzazioni immateriali a vita indefinita (avviamenti);
  • la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle attività finanziarie;
  • la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell'informativa di bilancio;
  • l'utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi rischi e oneri;
  • le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.

La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce maggiori dettagli informativi sulle assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del presente bilancio.

Rischi e incertezze nell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico

Tra i principali fattori di incertezza che potrebbero incidere sugli scenari futuri in cui il Gruppo Banco Desio si troverà ad operare non devono essere sottovalutati gli effetti negativi sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati al perdurare delle tensioni geopolitiche e dei conflitti bellici (in particolare in Europa e in Medioriente) che aumentano i rischi di un contesto di escalation di guerre commerciali, tassi di interesse ancora alti, tensioni nelle catene di fornitura di materie prime strategiche e prezzi elevati.

Le iniziative delle Banche Centrali intraprese nel corso del 2024, hanno contrastato, attraverso il calo progressivo dei tassi di interesse, la dinamica dell'inflazione, che ha evidenziando un andamento decrescente più lento di quanto immaginato. L'inflazione interna infatti ha registrato una flessione ma resta elevata, principalmente perché salari e prezzi in determinati settori si stanno ancora adeguando al passato incremento dell'inflazione con considerevole ritardo. Le condizioni di finanziamento restano stringenti, in quanto la politica monetaria permane restrittiva. Questi elementi, unitamente alla sempre maggiore consapevolezza del rischio climatico a livello internazionale, rappresentano i principali elementi di incertezza per gli scenari futuri.

Al riguardo, viene di seguito fornita un'illustrazione dell'attività di accertamento del rischio di sostenibilità e quindi dei processi di stima che, più in generale, richiedono il ricorso a significativi elementi di giudizio nella selezione di ipotesi ed assunzioni sottostanti e le conseguenti soluzioni applicative adottate dal Gruppo, allineandole all'evoluzione del contesto tempo per tempo riscontrata, consapevole del proprio ruolo nel fornire il necessario supporto ai propri stakeholder, persone e imprese, nell'attuale contesto caratterizzato da rilevanti fattori di incertezza e volatilità.

Rischio di sostenibilità

Il Banco definisce il rischio di sostenibilità come il rischio di un effetto negativo significativo sulle proprie prestazioni, inclusi effetti finanziari e reputazionali, dovuto a eventi o condizioni ambientali, sociali e di governance (ESG) attuali o futuri. Il rischio di sostenibilità è quindi considerato un driver trasversale dei rischi esistenti (i convenzionali rischi di vigilanza prudenziale) come delineato nella tassonomia dei rischi del Banco, che può ulteriormente acutizzare i rischi che il Banco sta già affrontando. Il Banco può essere esposto al rischio di sostenibilità attraverso le proprie operazioni e impegni strategici e dalle attività delle sue varie controparti a monte e a valle nella catena del valore.

Il rischio di credito è considerato il tipo di rischio più materialmente influenzato dai driver di sostenibilità a lungo termine, di cui il rischio climatico è attualmente il più urgente di tutti i driver correlati all'ESG in grado di influenzare il rischio di credito del Banco. In termini di rischi derivanti dalle attività finanziarie, i rischi correlati al clima sono stati considerati i più rilevanti per le attività di impiego del Banco. Il rischio climatico riguarda i rischi di transizione, che sono i rischi associati al passaggio a un'economia a basse emissioni di carbonio, e i rischi fisici derivanti dai cambiamenti climatici previsti, inclusi sia i cambiamenti a lungo termine (cambiamenti cronici) sia i cambiamenti causati da eventi (cambiamenti acuti) nei modelli meteorologici. Il rischio di credito sarà influenzato da entrambi questi rischi correlati al clima nel medio e lungo termine e si stanno compiendo sforzi per migliorare la visione a lungo termine del rischio climatico nei diversi settori merceologici.

Nel corso dell'esercizio di riferimento il Banco ha perfezionato l'analisi dei canali di trasmissione dei rischi climatico-ambientali103 sui rischi finanziari, nel rispetto della tassonomia dei rischi definita dalle Autorità di Vigilanza Europea e Nazionale, tenuto conto della complessità operativa, dimensionale e organizzativa del Banco. A seguito dell'analisi dei canali di trasmissione il Gruppo ha condotto un'analisi di materialità finanziaria con l'obiettivo di identificare i rischi e le opportunità che hanno o di cui si può prevedere un'influenza rilevante sullo sviluppo del Banco, sulla sua situazione patrimoniale-finanziaria, risultato economico, sui flussi finanziari, nel breve medio o lungo termine.

A fronte delle evidenze emerse, il Banco ha quindi svolto l'analisi di accertamento focalizzata sulla valutazione (delle opportunità e) dei rischi derivanti dai fattori climatico-ambientali (fisico e transizione), funzionale alla quantificazione del relativo impatto sugli attivi aziendali. L'identificazione, il monitoraggio e l'accertamento dei rischi climatico-ambientale è quindi integrato nel processo di gestione complessiva dei rischi finanziari già presidiati dal Banco. Le analisi sopra menzionate sono condotte sugli attivi aziendali (es. crediti, immobili a garanzia, immobili di proprietà) utilizzando score ESG forniti da info-provider esterni che tengono in considerazione diversi scenari climatici. Nel dettaglio gli score si basano sulle coordinate geospaziali specifiche delle sedi legali e produttive delle imprese, degli immobili a garanzia dei finanziamenti e degli immobili di proprietà104 della Banca e tengono in considerazione il livello di sensibilità ai diversi fattori climatico-ambientali in base al settore di appartenenza delle controparti.

Il Banco continuerà ad affinare la propria metodologia di valutazione man mano che saranno disponibili più dati sui rischi climatici per supportare l'identificazione dei rischi sia di transizione che fisici allo scopo di determinare la significatività finanziaria, tuttavia, le conclusioni non hanno portato ad aggiustamenti allo staging o alle perdite di credito attese modellizzate, poiché gli impatti si manifestano in un periodo di tempo più lungo rispetto alle scadenze dei finanziamenti. Sia i rischi di transizione che quelli fisici sono gestiti tramite aggiustamenti di modello (euro 1,9 milioni) e post modello (euro 11,1 milioni) che coprono i rischi correlati alla componente climatico-ambientale nel suo complesso (euro 13,0 milioni).

Per ulteriori informazioni si fa rimando a quanto illustrato nella nota "Inclusione del rischio climatico ambientale (fisico e transizione)" del paragrafo "2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese" contenuto nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della presente Nota Integrativa, in corrispondenza della sezione dedicata al rischio di credito.

Le analisi di accertamento condotte alla data di riferimento hanno quindi comportato un aggiornamento del framework relativo alla determinazione delle perdite attese sulle esposizioni creditizie iscritte nell'attivo patrimoniale per includere il rischio climatico ambientale; non sono stati invece aggiornati, sempre ad esito delle suddette analisi di accertamento, altri framework valutativi (es. strumenti finanziari, impairment test, ecc.).

Determinazione delle perdite attese sulle esposizioni creditizie iscritte nell'attivo patrimoniale

Relativamente alla valutazione, si ricorda che il principio IFRS 9 Strumenti Finanziari richiede espressamente che un'entità proceda alla stima delle perdite attese su crediti prendendo in considerazione tutte le informazioni correnti e future disponibili ritenute ragionevoli e dimostrabili (reasonable and supportable).

Le Autorità regolamentari e di vigilanza europee e gli standard setter (le Autorità) che si sono espresse sull'argomento sono state concordi nel suggerire estrema cautela nel modificare gli scenari valutativi, a partire dalla fase di più acuta incertezza nel 2020.

In considerazione del perdurare delle motivazioni sottostanti, restano quindi confermate le scelte a suo tempo individuate nel corso del 2020 per la predisposizione delle relazioni finanziarie che, alla luce dell'andamento del contesto macroeconomico di riferimento, sono state tempo per tempo oggetto di calibrazione e affinamento in ragione dell'evoluzione del quadro macroeconomico generale e di settore.

103 Ad oggi focalizza su rischio fisico e rischio di transizione

104 Immobili di proprietà che sono comunque contabilizzati con il metodo del costo al netto delle quote di ammortamento

Il Banco ha analizzato gli aspetti di valutazione in allineamento alle indicazioni dei diversi regulators tenendo conto delle indicazioni contenute nei documenti pubblicati da diverse istituzioni internazionali (ESMA, EBA, BCE-SSM, IFRS Foundation), mirando al raggiungimento di un equilibrio tra l'esigenza di evitare ipotesi eccessivamente procicliche nei modelli utilizzati per la stima delle perdite attese su crediti e la necessità di assicurare che i rischi correlati al contesto macroeconomico cui il Banco è (o sarà) esposto, si riflettano adeguatamente nelle valutazioni contabili e prudenziali.

Pertanto, tenuto conto degli elementi di incertezza e di cambiamento macroeconomico ancora presenti nell'attuale contesto di mercato, il Banco ha ritenuto opportuno aggiornare le previsioni macroeconomiche utilizzate per la stima delle perdite attese al fine di includere gli elementi di cambiamento macroeconomico attuali e prospettici forniti dai provider specializzati.

In relazione ai persistenti elementi di incertezza negli scenari macroeconomici già richiamati e coerentemente con le attese dei regulators, nonché con l'approccio di massima attenzione applicato nel monitoraggio andamentale delle esposizioni già adottato nei precedenti esercizi, la Banca ha ritenuto opportuno continuare ad adottare un approccio di prudenza nella valutazione degli impatti di più lungo periodo in relazione anche ai nuovi fattori di rischio emergenti, definendo aggiustamenti post modello.

Le principali caratteristiche del modello di determinazione della perdita attesa, degli scenari macroeconomici ivi incorporati e degli interventi di management overlay, in cui risultano già considerati gli effetti del cambiamento climatico, sono più nel dettaglio descritti nella successiva "Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" cui si fa rimando.

Anche la determinazione delle perdite attese sul portafoglio crediti deteriorato (stage 3) implica significativi elementi di giudizio, con particolare riferimento alla stima dei flussi ritenuti recuperabili e della relativa tempistica di recupero. Nel corso del periodo di riferimento si è agito con gli opportuni interventi al fine di poter adeguatamente gestire il contesto contingente legato al contesto macroeconomico ed assicurare comunque la corretta classificazione e valutazione di recuperabilità delle esposizioni classificate a deteriorato con conseguente riflesso sul costo del credito deteriorato di periodo, tenuto conto delle cessioni nel frattempo intervenute e delle possibili future opportunità di derisking in linea con la propria NPLs strategy.

Alla luce di quanto sopra esposto, non si può escludere che differenti metodologie, parametri, assunzioni nella determinazione del valore recuperabile delle esposizioni creditizie (influenzati peraltro anche da possibili strategie alternative di recupero delle stesse, deliberate dai competenti organi aziendali, nonché dall'evoluzione del contesto economico-finanziario e regolamentare di riferimento) possano determinare valutazioni differenti rispetto a quelle condotte ai fini della redazione del presente documento di bilancio.

Per gli aggiornamenti introdotti nella misurazione delle perdite attese sulle esposizioni non deteriorate si fa rinvio a quanto illustrato nella "Parte E -– Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura".

Valorizzazione degli strumenti finanziari al fair value

Ai fini della presente informativa finanziaria si è proceduto ad aggiornare la valutazione degli strumenti finanziari al fair value sulla base delle correnti condizioni di mercato, in linea con quanto previsto dall'IFRS 13 Valutazione del fair value e dalla Policy di fair value di Gruppo.

In particolare, per gli investimenti al fair value che derivano il loro valore direttamente, nel caso dei titoli quotati, o indirettamente, nel caso di investimenti convertibili o strettamente legati a strumenti quotati/valutati con multipli di mercato, da quotazioni di mercato (valutati quindi con metodologie ascrivibili ai livelli di fair value 1 e 2), si è proceduto ad aggiornare le valutazioni sulla base dei prezzi di borsa.

È da ritenersi piuttosto contenuto l'impiego di significativi elementi di giudizio nella valutazione degli strumenti finanziari in portafoglio in considerazione del fatto che il Banco continua a mantenere

un'allocazione molto prudente, per cui il ricorso a modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi (livello 3), sostanzialmente riconducibili a quote di OICR di fondi chiusi, riguarda una limitata porzione degli investimenti detenuti. Con particolare riferimento ai fondi di investimento di tipo chiuso classificati tra gli strumenti finanziari obbligatoriamente valutati al fair value sono stati recepiti gli effetti economici negativi scaturiti dall'aggiornamento della valutazione sulla base degli ultimi elementi informativi disponibili (NAV, business plan, ecc.) secondo quanto previsto dalla richiamata Policy di fair value di Gruppo.

Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulla modalità di determinazione del fair value si fa rinvio a quanto contenuto nella successiva "Parte A.4 – Informativa sul fair value".

Impairment test delle attività immateriali a vita indefinita (avviamenti) e delle partecipazioni

Ai sensi dello IAS 36 Riduzione di valore delle attività, tutte le attività immateriali a vita utile indefinita, così come le partecipazioni, devono essere sottoposte almeno annualmente al test di impairment, al fine di verificarne la recuperabilità del valore. In aggiunta, il principio stabilisce che i risultati del test annuale possano essere considerati validi ai fini delle successive valutazioni, purché sia considerata remota la probabilità che il valore recuperabile delle attività immateriali sia inferiore rispetto al valore contabile. Tale giudizio può basarsi sull'analisi dei fatti intervenuti e delle circostanze modificatesi successivamente al più recente test di impairment annuale condotto.

Anche in questo caso le Autorità si sono espresse nel suggerire estrema cautela nell'aggiornamento degli scenari valutativi, almeno nella fase di più acuta incertezza.

Per la predisposizione del presente documento di bilancio, In linea con quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione di valore delle attività e dalla Policy d'impairment, il Banco ha provveduto all'aggiornamento delle previsioni economico-finanziarie, con proiezioni su un orizzonte temporale esplicito di cinque anni.

Conseguentemente sulla data di riferimento, le analisi valutative del test di impairment non sono state condotte mediante l'utilizzo di un approccio multi-scenario in considerazione del fatto che le previsioni economico-finanziarie considerate sono basate su assunzioni ragionevoli, ancorate al quadro macroeconomico generale e di settore che risulta ancora interessato dagli elementi di significativa incertezza in precedenza richiamati.

Di seguito si elencano i principali parametri e assunzioni utilizzati alla data di riferimento del presente bilancio per il test di impairment, confrontati con quelli utilizzati per i due esercizi precedenti:

31.12.2024 31.12.2023 31.12.2022
CGU BDB
(avviam.)
Fides
(partecip.)
Anthilia SGR
(partecip.)
BDB
(avviam.)
Fides
(partecip.)
Anthilia SGR
(partecip.)
BDB
(avviam.)
Fides
(partecip.)
Modello DDM
Flussi Risultati Netti
Base dati Budget 2025 esteso al
2029 (*)
Piano di
attività
2024-2026
esteso al
2029 (**)
Piano industriale 2024-
26 esteso al 2028
Piano di
attività
2023-2025
esteso al
2028
Budget 2023 esteso al
2027
CAGR RWA 2,00% 7,30% 4,50% 2,60% 14,30% 0,90% 2,40% 8,40%
Ke 10,18% 11,92% 10,37%
g 1,97% 2,03% 2,06%
Tier 1 Ratio (***) 15,07% 7,20% 10,30% 13,01% 6,00% 10,37% 10,93% 4,88%

(*) Previsioni a 5 anni, approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 11 febbraio 2025, che sono state sviluppate dal management tenuto conto del budget 2025, sviluppato in coerenza con il Piano Industriale "Beyond26" (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Banco Desio in data 24 novembre 2023), e delle più recenti previsioni disponibili circa lo scenario macroeconomico atteso al 2029

(**) Previsioni a 5 anni che sono state sviluppate dal management di Banco Desio tenuto conto del Piano di attività 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione della SGR in data 14 marzo 2024, dei risultati consuntivi 2024 nonché delle più recenti previsioni disponibili circa lo scenario macroeconomico atteso al 2029

(***) Per Banco Desio e Fides è stato considerato il capitale allocato target sull'entità stimato (CET1 media 5Y) anche al fine di presidiare la coerenza con il rispetto dei livelli minimi di CET1 a livello di Gruppo CRR. Per Anthilia SGR è stato considerato il capitale allocato target stimato considerando il requisito relativo agli "Altri rischi"

Di seguito si riportano inoltre gli scostamenti percentuali o in punti base delle assunzioni considerate per rendere il valore recuperabile della CGU dedotto il patrimonio netto allocato alla stessa pari al valore d'iscrizione in bilancio dell'avviamento alla data di riferimento del presente bilancio e dei due esercizi precedenti:

31.12.2024 31.12.2023 31.12.2022
CGU BDB
(avviam.)
Fides
(partecip.)
Anthilia SGR
(partecip.)
BDB
(avviam.)
Fides
(partecip.)
Anthilia SGR
(partecip.)
BDB
(avviam.)
Fides
(partecip.)
Decremento in %
dei Risultati Netti
futuri (RN)
23,73% 61,13% 38,71% 31,39% 56,91% 23,23% 32,21% 60,22%
Incremento in p.b.
del tasso di
attualizzazione dei
flussi di cassa futuri
(FCFE)
706 Oltre
16.000
473 Oltre
1.000
Oltre
7.000
275 Oltre
1.000
Oltre
1.000

Al riguardo si deve comunque segnalare che la verifica della recuperabilità di tali attività immateriali è un esercizio complesso i cui risultati risentono delle metodologie valutative adottate, nonché dei parametri e delle assunzioni sottostanti che in futuro potrebbero dover essere modificati per tenere conto delle nuove informazioni o di evoluzioni non prevedibili alla data di redazione del presente bilancio.

Per l'informativa qualitativa e quantitativa sulla modalità di esecuzione del test di impairment, si fa rinvio a quanto contenuto nelle successive sezioni "Partecipazioni – voce 70" e "Attività immateriali – voce 90" contenute nella "Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale".

Stima della recuperabilità delle attività fiscali per imposte anticipate

Tra le attività patrimoniali sono altresì presenti significative attività fiscali per imposte anticipate (DTA - Deferred Tax Asset) principalmente derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale i medesimi costi potranno essere dedotti, nonché derivanti da perdite fiscali riportabili a nuovo.

L'iscrizione di tali attività ed il successivo mantenimento in bilancio presuppone un giudizio di probabilità in merito al recupero delle stesse, che dovrà peraltro considerare le disposizioni normative fiscali vigenti alla data di redazione del bilancio.

Nel dettaglio, le attività per imposte anticipate che rispondono ai requisiti richiesti dalla Legge 214/2011 sono automaticamente trasformabili in crediti di imposta nell'ipotesi di rilevazione di una "perdita civilistica", di una "perdita fiscale" ai fini IRES e di un "valore della produzione netto negativo" ai fini IRAP; il loro recupero è quindi certo, in quanto prescinde dalla capacità di generare una redditività futura.

Per le residue attività fiscali non trasformabili in crediti di imposta il giudizio sulla probabilità di recupero deve essere fondato su ragionevoli previsioni reddituali desumibili dai piani strategici e previsionali approvati, tenuto anche conto che ai fini IRES la normativa fiscale prevede la riportabilità a nuovo delle perdite fiscali senza alcun limite temporale. Tale giudizio risulta essere un esercizio complesso, in particolar modo se riferito alle DTA sulle perdite fiscali riportabili a nuovo, la cui stessa esistenza potrebbe essere un indicatore del fatto di non disporre in futuro di redditi imponibili sufficienti per il loro recupero. In base a quanto previsto dal principio contabile IAS 12 Imposte sul reddito, il suddetto giudizio di recuperabilità (c.d. probability test) richiede un'attenta ricognizione di tutte le evidenze a supporto della probabilità di disporre in futuro di redditi imponibili sufficienti.

Per tenere conto delle incertezze dello scenario macroeconomico e delle potenziali ripercussioni sulla stima dei flussi finanziari imponibili, il probability test è stato condotto con la medesima metodologia adottata per i due esercizi precedenti, considerando le previsioni dei futuri redditi imponibili derivanti dalle medesime previsioni andamentali considerate anche ai fini del test di impairment delle attività immateriali a vita utile indefinita (avviamenti) e delle partecipazioni.

Per l'informativa qualitativa sulla modalità di verifica della recuperabilità delle attività per imposte anticipate, si fa rinvio a quanto contenuto nella successiva sezione "Attività fiscali – Voce 100", contenuta nella "Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale".

Stima dei fondi per rischi e oneri

La complessità delle situazioni ed operazioni societarie che sono alla base dei contenziosi in essere, unitamente alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, richiedono significativi elementi di giudizio nella stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia l'an sia il quantum nonché i tempi di eventuale manifestazione della passività e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.

La peculiarità dell'oggetto del contendere e la conseguente assenza di giurisprudenza riferita a vertenze paragonabili, nonché i diversi orientamenti espressi dagli organi giudicanti, sia ai vari livelli del procedimento contenzioso, sia da organi del medesimo livello a distanza di tempo, rendono difficile la valutazione delle passività potenziali anche qualora siano disponibili le sentenze provvisorie emesse a seguito dei primi gradi di giudizio. L'esperienza storica dimostra che in diversi casi le decisioni assunte dai giudici nei primi gradi di giudizio sono state completamente sovvertite nei giudizi di appello o di cassazione e ciò sia a favore che a sfavore dei soggetti passivi.

In tale contesto la classificazione delle passività potenziali e la conseguente valutazione degli accantonamenti necessari è basata su elementi di giudizio non oggettivi che richiedono il ricorso a procedimenti di stima talvolta estremamente complessi. Non si può quindi escludere che a seguito dell'emissione delle sentenze definitive gli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri stanziati a fronte delle passività potenziali connesse alle vertenze legali e fiscali possano rivelarsi carenti od eccedenti.

Per l'informativa sulle principali posizioni di rischio relative a controversie legali (azioni revocatorie e cause passive in corso) si fa rinvio alla sezione "Fondi per rischi e oneri – Voce 100" contenuta nella "Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale".

Stima delle obbligazioni relative ai benefici a favore dei dipendenti

La determinazione delle passività associate ai benefici a favore dei dipendenti, con particolare riferimento ai piani a benefici definiti ed ai benefici a lungo termine, implica un certo grado di complessità; le risultanze della valutazione dipendono, in larga misura, dalle ipotesi attuariali utilizzate di natura sia demografica (quali tassi di mortalità e di turnover dei dipendenti) sia finanziaria (quali tassi di attualizzazione e tassi di inflazione).

Risulta pertanto fondamentale il giudizio espresso dal management nella selezione delle basi tecniche più opportune per la valutazione della fattispecie, che risulta influenzato dal contesto socio-economico in cui il Banco si trova ad operare, nonché dall'andamento dei mercati finanziari.

Di seguito si elencano le principali ipotesi attuariali utilizzate alla data di riferimento del presente bilancio, confrontati con quelli utilizzati per i due esercizi precedenti:

Ipotesi demografiche 31.12.2024 31.12.2023 31.12.2022
Tasso di mortalità dei dipendenti determinate dalla Ragioneria Generale dello Stato denominate RG48,
distinte per sesso
Frequenze ed ammontare delle anticipazioni
di TFR
4,00%
Frequenze del turnover 2,50%
Ipotesi finanziarie 31.12.2024 31.12.2023 31.12.2022
Tasso di attualizzazione Iboxx Euro Corporate
AA 5-7 anni (*)
2,93% 3,42% 3,42%
Tasso di inflazione 2,00% 3,04% 5,9% per il 2023 (**)

(*) Indice Iboxx Euro Corporate AA 7-10 per gli anni 2023 e 2022

(**) 2,3% per il 2024, 2,0% dal 2025

Si deve precisare che l'elenco dei processi valutativi sopra indicati viene fornito al solo fine di consentire al lettore una migliore comprensione delle principali aree di incertezza, ma non è inteso in alcun modo a suggerire che assunzioni alternative, allo stato attuale, possano essere più appropriate.

Per ulteriori dettagli si va rinvio alla sezione "Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90" contenuto nella "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale" della presente Nota integrativa.

Continuità aziendale

Il presente bilancio è redatto ritenendo appropriato il presupposto della continuità aziendale. In considerazione della solidità patrimoniale e della gestione operativa in crescita con riferimento alle principali priorità commerciali di piano strategico, del livello di NPL ratio sotto controllo ed in linea con i precedenti esercizi e delle ulteriori iniziative adottate per minimizzare gli effetti della congiuntura economica, gli Amministratori hanno infatti la ragionevole aspettativa che la Banca continuerà con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile e hanno predisposto il bilancio nella presunzione della continuità aziendale. Gli Amministratori ritengono pertanto che i rischi e le incertezze a cui il Banco potrà andare incontro nello svolgimento della gestione, anche considerando il perdurare degli effetti negativi del contesto macroeconomico richiamato, non siano tali da generare dubbi sulla continuità aziendale.

Per l'informativa sui rischi e sui relativi presidi si fa rinvio alla successiva "Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura", nonché a quanto illustrato nella Relazione sulla gestione.

Modifiche contrattuali derivanti da covid-19

1) Modifiche contrattuali e cancellazione contabile (IFRS 9)

Per quanto riguarda la classificazione, tenuto conto delle indicazioni dei diversi regulators che si sono espressi sul tema, nonché delle iniziative intraprese, le posizioni in bonis interessate dalle misure di moratoria ex lege o comunque di portata generale decise autonomamente dalla Banca in risposta dell'emergenza di Covid-19 sono trattate come segue:

  • non sono di norma considerate forborne secondo la normativa prudenziale né tantomeno oggetto di classificazione sistematica automatica a stage 2, tenuto anche conto della sostanziale invarianza del valore attuale dei flussi di cassa successivi alla modifica contrattuale. Per le posizioni verso aziende con più elevata rischiosità preesistente all'emergenza sanitaria, nel caso di moratoria decisa autonomamente dal Banco, sono effettuate specifiche valutazioni per verificare se considerare o meno la rinegoziazione come misura di forbearance, con conseguente passaggio a stage 2;
  • non sono soggette a classificazione tra i deteriorati (stage 3). In particolare, i crediti in bonis oggetto di moratoria non vengono per tale circostanza classificati nella classe di rischio dei crediti scaduti o sconfinanti (past-due) in quanto, nel rispetto dei requisiti richiamati nelle linee guida dell'EBA, la moratoria interviene con l'interruzione del conteggio dei giorni di scaduto. Inoltre, l'adesione ad una moratoria per il Covid-19 non viene considerata un trigger automatico di inadempienza probabile.

Le moratorie concesse a clientela già classificata tra i crediti non performing sono oggetto di specifica valutazione e considerate come ulteriori misure di forbearance.

2) Emendamento del principio contabile IFRS 16

Con riferimento ai contratti di leasing, non è stato applicato il practical expedient di cui al Regolamento (UE) n. 1434/2020 che prevede un sostegno operativo connesso al Covid-19, facoltativo e temporaneo, per i locatari che beneficiano di concessioni sui pagamenti dei canoni dovuti. Le rinegoziazioni che sono state attuate nel periodo di riferimento non rientrano nelle fattispecie per cui è prevista l'applicazione dell'emendamento.

Operazioni TLTRO III – "Targeted Longer Term Refinancing Operations"

Le operazioni TLTRO III "Targeted Longer Term Refinancing Operations" sono operazioni di finanziamento condotte dalla Banca Centrale Europea finalizzate a mantenere condizioni favorevoli del credito bancario. Alla data del 31 dicembre 2024 Banco Desio le restanti tranche TLTRO III presenti alla fine del precedente esercizio pari a 1,4 miliardi di euro, risultano giunte a scadenza a marzo e dicembre 2024.

Il trattamento contabile delle operazioni in esame non risulta riconducibile, in modo diretto, ad alcun principio contabile IAS/IFRS. Conseguentemente, sulla base di quanto previsto dallo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori, Banco Desio ha definito una politica contabile secondo cui ha ritenuto applicabili le disposizioni previste dal principio contabile IFRS 9 Strumenti finanziari.

Al 31 dicembre 2024 Banco Desio ha rilevato interessi passivi per complessivi 26,1 milioni di euro (contro interessi negativi per 92,5 milioni di euro dell'esercizio precedente).

Contribuzione al Fondo di Risoluzione (SRM) e al Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS)

Nel corso dell'esercizio 2015 sono entrate in vigore le Direttive europee che disciplinano i meccanismi di risoluzione delle banche appartenenti all'Unione Europea ed il funzionamento dei sistemi di garanzia dei depositi. In particolare:

  • la Direttiva 2014/59/EU (Direttiva Bank Recovery and Resolution Directive), recepita nella legislazione nazionale con D. Lgs. n. 180 del 16 novembre 2015, definisce le regole di risoluzione e prevede l'attivazione di meccanismi di risoluzione mediante la costituzione di Fondi per contribuzione "ex ante", il cui livello target da raggiungere entro il 31 dicembre 2024 è pari all'1% dell'ammontare dei depositi protetti di sistema;
  • la Direttiva 2014/49/EU (Direttiva Deposit Guarantee Schemes), recepita nella legislazione nazionale con D. Lgs. n. 30 del 15 febbraio 2016, prevede che i fondi nazionali di tutela dei depositi (in Italia il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi - FITD) si dotino di fondi commisurati ai depositi garantiti, da costituire mediante un sistema di contribuzione ex ante fino a raggiungere, entro il 2024, il livello target pari allo 0,8% dei depositi garantiti.

Le contribuzioni ordinarie all'SRM e al DGS si sono concluse rispettivamente nel 2023 e nel 2024, salvo successive richieste di ulteriori fondi a titolo straordinario ovvero per revisione della dotazione obiettivo.

Pertanto, a seguito di quanto sopra esposto, gli oneri relativi ai contributi ordinari e straordinari versati sono contabilizzati a conto economico nella voce "150 b) Altre spese amministrative", come da indicazioni contenute nella comunicazione di Banca d'Italia del 19 gennaio 2016.

Vendite relative al business model "Held to Collect"

Nel corso dell'esercizio, sono intervenute operazioni di cessione riferite ad esposizioni non deteriorate classificate nel portafoglio delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

In particolare, si segnala che nell'anno sono stati conseguiti utili derivanti dalla cessione di titoli obbligazionari iscritti nel portafoglio HTC per Euro 9,8 milioni di Euro (rilevati nella voce "100. Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"). Le operazioni di cessione per nominali 551 milioni di euro sono avvenute nel rispetto delle soglie di turnover previste per il portafoglio HTC (turnover al 31 dicembre 2024 pari al 9,62% rispetto al 10% di valore soglia).

Trattandosi di esposizioni classificate tra le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", ossia nel portafoglio detenuto con l'obiettivo di incassare i flussi di cassa contrattuali (cosiddetto Business Model "Held to Collect" o "HTC"), il principio contabile IFRS 9 prevede che la loro cessione avvenga nel rispetto di determinate soglie di significatività o di frequenza, in prossimità della scadenza, in presenza di un incremento del rischio di credito o al ricorrere di circostanze eccezionali di stress di liquidità.

Tenuto conto dell'aggiornamento sopra richiamato, la gestione dei titoli di debito classificati nei portafogli "HTC" e "Held To Collect and Sell" (o "HTCS") prosegue in continuità con le scelte operate in precedenza; nel corso del periodo di riferimento non si è pertanto verificato alcun cambiamento di business model che abbia comportato una riclassifica di portafoglio.

Opzione per il consolidato fiscale nazionale

Le società del Gruppo Banco Desio (ad eccezione di Desio OBG S.r.l., stante la sua natura di SPV) hanno adottato il cosiddetto "consolidato fiscale nazionale" per gli esercizi 2024-2026, disciplinato dagli artt. 117- 129 del TUIR, introdotto nella legislazione fiscale dal D.Lgs. n. 344/2003. Esso consiste in un regime opzionale, in virtù del quale il reddito complessivo netto o la perdita fiscale di ciascuna società controllata partecipante al consolidato fiscale – unitamente alle ritenute subite, alle detrazioni e ai crediti d'imposta – sono trasferiti alla società controllante, in capo alla quale è determinato un unico reddito imponibile o un'unica perdita fiscale riportabile (risultanti dalla somma algebrica dei redditi/perdite propri e delle società controllate partecipanti) e, conseguentemente, un unico debito/credito d'imposta.

Alla data di riferimento del 31 dicembre 2024 non sono incluse nel perimetro di consolidamento fiscale le controllate Dynamica Retail S.p.A. e Dynamica Retail Agenzia in attività finanziaria S.r.l., in assenza dei presupposti di legge stabiliti per la tassazione di Gruppo.

Informativa su erogazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 125 della Legge 4 agosto 2017, n. 124 ("Legge annuale per il mercato e la concorrenza")

Si deve premettere che la Legge n. 124 del 4 agosto 2017 "Legge annuale per il mercato e la concorrenza" (di seguito anche Legge n. 124/2017) ha introdotto all'art. 1, commi da 125 a 129, alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche. In particolare, tale legge prevede, che le imprese debbano fornire anche nella Nota integrativa del bilancio, e nell'eventuale Nota integrativa consolidata, informazioni relative a "sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere" (di seguito per brevità "erogazioni pubbliche") ricevuti dalle pubbliche amministrazioni e dagli altri soggetti indicati dalla citata legge. L'inosservanza dell'obbligo di pubblicazione comporta una sanzione amministrativa pari all'1% degli importi ricevuti con un minimo di Euro 2.000. Solo in un successivo momento la norma prevede la restituzione del contributo stesso.

Al fine di evitare l'accumulo di informazioni non rilevanti, è previsto che l'obbligo di pubblicazione non sussista qualora l'importo delle erogazioni pubbliche ricevute sia inferiore alla soglia di Euro 10.000 da un medesimo soggetto.

Dall'agosto 2017 è attivo il Registro nazionale degli aiuti di Stato presso la Direzione generale per gli incentivi alle imprese del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in cui devono essere pubblicati gli aiuti di Stato e gli aiuti de minimis a favore di ciascuna impresa, da parte dei soggetti che concedono o gestiscono gli aiuti medesimi. Per gli aiuti individuali a favore delle società del Gruppo Banco Desio, si fa quindi rinvio alla sezione "Trasparenza del Registro", il cui accesso è pubblicamente disponibile.

Ciò premesso, in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 1, comma 125, della legge 4 agosto 2017, n. 124, si fornisce di seguito evidenza degli importi deliberati nel corso dell'esercizio 2024 in favore delle entità del Gruppo Banco Desio a titolo di "sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere" e che saranno incassati successivamente all'erogazione delle lezioni previste nel piano formativo.

Entità del Gruppo Banco Desio Tipologia di contributi Importi incassati nell'esercizio 2024
Banco di Desio e della Brianza S.p.A. Formazione linguistica 2024 23 migliaia di euro

Comparabilità degli schemi del bilancio

Per ogni conto degli schemi del bilancio occorre indicare anche l'importo dell'esercizio precedente: se tali conti non sono comparabili, quelli relativi all'esercizio precedente devono essere adattati.

Le grandezze patrimoniali ed economiche del periodo di riferimento risentono dell'operazione di aggregazione denominata "Operazione Mercadante" in applicazione del principio contabile IFRS 3 Aggregazioni aziendali. Le grandezze patrimoniali ed economiche del periodo di confronto risentono inoltre degli effetti derivanti (i) dall'acquisizione del ramo sportelli dal Gruppo BPER, realizzata il 20 febbraio 2023, ivi inclusi quelli derivanti dal processo di Purchase Price Allocation (PPA)ai sensi dell'IFRS 3 Aggregazioni aziendali e (ii) dalla cessione a Worldline Italia del ramo d'azienda relativo all'attività di merchant acquiring, avvenuta in data 28 marzo 2023.

Termini di approvazione e pubblicazione del bilancio

L'art. 154-ter del D.Lgs. 58/98 (T.U.F.) prevede che, entro centoventi giorni dalla chiusura dell'esercizio, sia approvato il bilancio d'esercizio e sia pubblicata la relazione finanziaria annuale comprendente il progetto di bilancio di esercizio, il bilancio consolidato, la relazione sulla gestione e l'attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di cui all'articolo 154-bis, comma 5.

Il progetto di bilancio di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta dell'11 marzo 2025 e sarà sottoposto all'approvazione da parte dell'Assemblea degli Azionisti convocata per il 17 aprile 2025.

Revisione legale

Il presente bilancio è sottoposto a revisione legale da parte della società KPMG S.p.A. ai sensi del D.Lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010 in esecuzione della delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 23 aprile 2020, che ha attribuito a questa società l'incarico per gli esercizi dal 2021 al 2029 compreso.

La relazione di revisione è messa integralmente a disposizione del pubblico insieme alla relazione finanziaria annuale, ai sensi dell'art. 154-ter del D.Lgs. 58/98.

A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

I criteri di valutazione di seguito descritti, utilizzati nella redazione del presente documento, sono conformi ai principi contabili internazionali IAS/IFRS omologati dalla Commissione Europea in vigore alla data di riferimento dello stesso e sono applicati nella prospettiva della continuità aziendale.

Per le operazioni di compravendita di attività finanziarie standardizzate, e cioè dei contratti per cui la consegna avviene in un arco di tempo stabilito da regolamenti o da convenzioni di mercato, si fa riferimento alla data di regolamento.

1 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (FVTPL)

Criteri di classificazione

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include:

  • le attività finanziarie detenute per la negoziazione, essenzialmente rappresentate da titoli di debito e di capitale e dal valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione;
  • le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono esclusivamente rimborsi del capitale e pagamenti dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI test non superato) oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali ("HTC") o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie ("HTCS");
  • le attività finanziarie designate al fair value, ossia le attività finanziarie così definite al momento della rilevazione iniziale e ove ne sussistano i presupposti. In relazione a tale fattispecie, un'entità può designare irrevocabilmente all'iscrizione un'attività finanziaria come valutata al fair value con impatto a conto economico solamente se così facendo elimina o riduce significativamente un'incoerenza valutativa.

In particolare, sono oggetto di rilevazione in questa voce:

  • i titoli di debito e i finanziamenti non riconducibili quindi ai business model "HTC" o "HTCS" (che sono quindi inclusi in un business model "Altro/Negoziazione") o che non superano il test SPPI;
  • gli strumenti di capitale non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto detenuti per finalità di negoziazione o per cui non si sia optato, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva (c.d. "FVOCI option");
  • le quote di OICR.

La voce accoglie, inoltre, i contratti derivati, contabilizzati tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione, che sono rappresentati come attività se il fair value è positivo e come passività se il fair value è negativo. È possibile compensare i valori correnti positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte soltanto qualora si abbia correntemente il diritto legale di compensare gli importi rilevati contabilmente e si intenda procedere al regolamento su base netta delle posizioni oggetto di compensazione.

Secondo le regole generali previste dall'IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie (ad eccezione dei titoli di capitale per cui non è consentita alcuna riclassifica), non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto a conto economico in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva). Il valore

di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassifica e gli effetti della stessa operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. In questo caso, il tasso di interesse effettivo dell'attività finanziaria riclassificata è rideterminato in base al suo fair value alla data di riclassificazione e tale data viene considerata come data di rilevazione iniziale per l'allocazione nei diversi stadi di rischio creditizio (stage assignment) ai fini dell'impairment.

Criteri di iscrizione

La rilevazione iniziale delle attività finanziarie è effettuata alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono rilevate al fair value, che corrisponde al corrispettivo pagato, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso che sono imputati nel Conto Economico.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel Conto Economico.

Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi comunemente adottati, che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato. Per i titoli di capitale non quotati in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità dei metodi di valutazione, ovvero in presenza di un'ampia gamma di possibili stime del fair value, nel cui ambito il costo rappresenta la stima più significativa.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie sono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Qualora sia stata invece mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie sono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI)

Criteri di classificazione

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente che mediante la vendita (HTCS) e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI test superato).

Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per cui al momento della rilevazione iniziale è stata esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI option).

In particolare, sono oggetto di rilevazione in questa voce:

  • i titoli di debito che sono riconducibili ad un modello di business HTCS e che hanno superato il test SPPI;
  • le interessenze azionarie, non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, che non sono detenute con finalità di negoziazione, per cui si è esercitata l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva ("FVOCI option").

Secondo le regole generali previste dall'IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie (ad eccezione dei titoli di capitale per cui non è consentita alcuna riclassifica), non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto sulla redditività complessiva in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassifica e gli effetti della stessa operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Nel caso di riclassifica dalla categoria in oggetto a quella del costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato nella riserva da valutazione è portato a rettifica del fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassificazione. Nel caso invece di riclassifica nella categoria del fair value con impatto a Conto Economico, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nella riserva da valutazione è riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie è effettuata alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale.

All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività classificate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value con la rilevazione a Conto Economico degli impatti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato, degli effetti dell'impairment e dell'eventuale effetto cambio, mentre gli altri utili o perdite derivanti da una variazione di fair value sono rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto finché l'attività finanziaria non è cancellata. Al momento della dismissione, totale o parziale, l'utile o la perdita cumulati nella riserva da valutazione sono riversati, in tutto o in parte, a Conto Economico.

Gli strumenti di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente categoria sono valutati al fair value e gli importi rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto non devono essere successivamente trasferiti a Conto Economico, neanche in caso di cessione. La sola componente riferibile ai titoli di capitale in questione che è oggetto di rilevazione a conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

Il fair value viene determinato sulla base dei criteri già illustrati per le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono soggette alla verifica dell'incremento significativo del rischio creditizio (impairment) prevista dall'IFRS 9, al pari delle Attività al costo ammortizzato, con conseguente rilevazione a Conto Economico di una rettifica di valore a copertura delle perdite attese. Più in particolare, sugli strumenti classificati in stage 1 (ossia sulle attività finanziarie al momento dell'origination, ove non deteriorate, e sugli strumenti per cui non si è verificato un

significativo incremento del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) è contabilizzata, ad ogni data di reporting, una perdita attesa ad un anno. Invece, per gli strumenti classificati in stage 2 (bonis per i quali si è verificato un incremento significativo del rischio creditizio rispetto alla data di rilevazione iniziale) e in stage 3 (esposizioni deteriorate) viene contabilizzata una perdita attesa per l'intera vita residua dello strumento finanziario. Non sono assoggettati al processo di impairment i titoli di capitale.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie sono cancellate dal bilancio sulla base dei criteri già illustrati per le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

3 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie (in particolare finanziamenti e titoli di debito) che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:

  • l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (HTC), e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI test superato).

In particolare, sono oggetto di rilevazione in questa voce:

  • gli impieghi con banche nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;
  • gli impieghi con clientela nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;
  • i titoli di debito che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente.

Secondo le regole generali previste dall'IFRS 9 in materia di riclassificazione delle attività finanziarie, non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al costo ammortizzato in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività finanziaria e il relativo fair value sono rilevati a conto economico nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e a Patrimonio netto, nell'apposita riserva di valutazione, nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale dell'attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito ed alla data di erogazione nel caso di crediti. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

In particolare, per quel che attiene ai crediti, la data di erogazione normalmente coincide con la data di sottoscrizione del contratto. Qualora tale coincidenza non si verifichi, in sede di sottoscrizione del contratto si provvede ad iscrivere un impegno ad erogare fondi che si chiude alla data di erogazione del finanziamento. L'iscrizione del credito avviene sulla base del fair value dello stesso, pari all'ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall'origine dell'operazione, ancorché liquidati in un momento successivo.

Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della

controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo: l'attività è rilevata per un ammontare pari al valore di prima iscrizione diminuito dei rimborsi di capitale, più o meno l'ammortamento cumulato (calcolato col richiamato metodo del tasso di interesse effettivo) della differenza tra tale importo iniziale e l'importo alla scadenza (riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente alla singola attività) e quindi nettato delle rettifiche di valore.

Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri dell'attività, per capitale ed interesse, all'ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti all'attività finanziaria medesima. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l'effetto economico dei costi/proventi direttamente attribuibili ad un'attività finanziaria lungo la sua vita residua attesa.

Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività (valorizzate al costo storico) la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione della logica dell'attualizzazione, per quelle senza una scadenza definita e per i crediti a revoca.

I criteri di valutazione sono strettamente connessi all'inclusione degli strumenti in esame in uno dei tre stadi di rischio creditizio (c.d. "stage") previsti dall'IFRS 9, l'ultimo dei quali (stage 3) comprende le attività finanziarie deteriorate e i restanti (stage 1 e 2) le attività finanziarie in bonis.

Con riferimento alla rappresentazione contabile dei suddetti effetti valutativi, le rettifiche di valore riferite a questa tipologia di attività sono rilevate nel Conto Economico:

  • all'atto dell'iscrizione iniziale, per un ammontare pari alla perdita attesa a dodici mesi;
  • all'atto della valutazione successiva dell'attività, ove il rischio creditizio non sia risultato significativamente incrementato rispetto all'iscrizione iniziale, in relazione alle variazioni dell'ammontare delle rettifiche di valore per perdite attese nei dodici mesi successivi;
  • all'atto della valutazione successiva dell'attività, ove il rischio creditizio sia risultato significativamente incrementato rispetto all'iscrizione iniziale, in relazione alla rilevazione di rettifiche di valore per perdite attese riferibili all'intera vita residua prevista contrattualmente per l'attività;
  • all'atto della valutazione successiva dell'attività, ove la "significatività" di tale incremento sia poi venuta meno, in relazione all'adeguamento delle rettifiche di valore cumulate per tener conto del passaggio da una perdita attesa lungo l'intera vita residua dello strumento ("lifetime") ad una a dodici mesi.

Le attività finanziarie in esame, ove risultino in bonis, sono sottoposte ad una valutazione, volta a definire le rettifiche di valore da rilevare in bilancio, a livello di singolo rapporto creditizio (o "tranche" di titolo), in funzione dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD), derivati dai modelli di rating interno in uso (Credit Rating System) opportunamente corretti per tener conto delle previsioni del principio contabile IFRS 9.

Qualora oltre ad un incremento significativo del rischio di credito si riscontrano anche oggettive evidenze di una perdita di valore, l'importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell'attività (classificata come "deteriorata", al pari di tutti gli altri rapporti intercorrenti con la medesima controparte) e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario. L'importo della perdita, da rilevare a Conto Economico, è definito sulla base di un processo di valutazione analitica o determinato per categorie omogenee e, quindi, attribuito analiticamente ad ogni posizione e tiene conto di informazioni forward looking con l'inclusione dei possibili scenari alternativi di recupero ("disposal scenario").

Rientrano nell'ambito delle attività deteriorate gli strumenti finanziari ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto/sconfinante da oltre novanta giorni secondo le regole

di Banca d'Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS e di vigilanza europea.

I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi e del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie.

Il tasso effettivo originario di ciascuna attività rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a Conto Economico. La ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono appostati nel margine di interesse.

I crediti per interessi di mora maturati su attività deteriorate sono rilevati solo al momento del loro incasso effettivo.

In alcuni casi, durante la vita delle attività finanziarie in esame e, in particolare, dei crediti, le condizioni contrattuali originarie sono oggetto di successiva modifica per volontà delle parti del contratto. Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica occorre verificare se l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.

In generale, le modifiche di un'attività finanziaria conducono alla cancellazione della stessa ed all'iscrizione di una nuova attività quando sono "sostanziali". La valutazione circa la "sostanzialità" della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi. In alcuni casi, infatti, potrà risultare chiaro, senza il ricorso a complesse analisi, che i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività mentre, in altri casi, dovranno essere svolte ulteriori analisi (anche di tipo quantitativo) per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione dell'attività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario.

Le analisi (quali-quantitative) volte a definire la "sostanzialità" delle modifiche contrattuali apportate ad un'attività finanziaria, dovranno pertanto considerare:

  • le finalità per cui le modifiche sono state effettuate: ad esempio, rinegoziazioni per motivi commerciali e concessioni per difficoltà finanziarie della controparte:
    • le prime, volte a "trattenere" il cliente, vedono coinvolto un debitore che non versa in una situazione di difficoltà finanziaria. In questa casistica sono incluse tutte le operazioni di rinegoziazione che sono volte ad adeguare l'onerosità del debito alle condizioni di mercato. Tali operazioni comportano una variazione delle condizioni originarie del contratto, solitamente richieste dal debitore, che attiene ad aspetti connessi alla onerosità del debito, con un conseguente beneficio economico per il debitore stesso. In linea generale si ritiene che, ogni qualvolta la banca effettui una rinegoziazione al fine di evitare di perdere il proprio cliente, tale rinegoziazione debba essere considerata come sostanziale in quanto, ove non fosse effettuata, il cliente potrebbe finanziarsi presso un altro intermediario e la banca subirebbe un decremento dei ricavi futuri previsti;
    • le seconde, effettuate per "ragioni di rischio creditizio" (misure di forbearance), sono riconducibili al tentativo della banca di massimizzare il recovery dei cash flow del credito originario. I rischi e i benefici sottostanti, successivamente alle modifiche, di norma, non sono sostanzialmente trasferiti e, conseguentemente, la rappresentazione contabile è quella effettuata tramite il "modification accounting" - che implica la rilevazione immediata alla voce di conto economico "140. "Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni" della differenza tra valore contabile e valore attuale dei flussi di cassa modificati scontati al tasso di interesse originario - e

non tramite la derecognition;

la presenza di specifici elementi oggettivi ("trigger") che incidono sulle caratteristiche e/o sui flussi contrattuali dello strumento finanziario (quali, a solo titolo di esempio, il cambiamento di divisa o la modifica della tipologia di rischio a cui si è esposti, ove la si correli a parametri di equity e commodity), che si ritiene comportino la derecognition in considerazione del loro impatto (atteso come significativo) sui flussi contrattuali originari.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie sono cancellate dal bilancio sulla base dei criteri già illustrati per le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Il criterio di valutazione al costo ammortizzato genera nel conto economico una traslazione dei costi di transazione e dei ricavi accessori lungo la durata dell'attività finanziaria anziché movimentare il conto economico dell'esercizio di prima iscrizione.

Gli interessi che maturano nel tempo per effetto dell'attualizzazione dei crediti deteriorati sono rilevati a conto economico nella voce interessi attivi.

Gli effetti derivanti dalle valutazioni analitiche e collettive sono imputati a conto economico.

Il valore originario del credito è ripristinato al venir meno dei motivi della rettifica di valore effettuata, rilevandone gli effetti a conto economico.

In caso di crediti acquistati per il tramite di aggregazione aziendale, l'eventuale maggior valore iscritto nel bilancio consolidato alla prima iscrizione viene rilasciato con effetto a conto economico lungo la vita del credito in base al proprio piano di ammortamento oppure integralmente nell'esercizio in cui il credito viene estinto.

I crediti oggetto di operazioni di copertura di fair value sono valutati al fair value e le variazioni di valore sono imputate a conto economico nella voce "Risultato netto dell'attività di copertura", analogamente alle variazioni di fair value dello strumento di copertura.

4 – Operazioni di copertura

La banca si avvale della possibilità, prevista in sede di introduzione dell'IFRS 9, di continuare ad applicare integralmente le previsioni del principio contabile IAS 39 in tema di "hedge accounting" (nella versione carved out omologata dalla Commissione Europea) per ogni tipologia di copertura (sia per le coperture specifiche che per le macro-coperture).

Criteri di classificazione

Le operazioni di copertura hanno lo scopo di neutralizzare determinati rischi di perdita potenziale su attività o passività finanziarie tramite strumenti finanziari specifici, il cui utilizzo è finalizzato ad attutire gli effetti sul conto economico degli strumenti finanziari oggetto di copertura.

La tipologia di copertura utilizzata può essere del tipo:

  • Fair Value Hedge (copertura specifica del fair value): l'obiettivo è la copertura del rischio di variazione del fair value dello strumento coperto (attività, passività o impegno irrevocabile non iscritto esposti a variazioni di fair value attribuibili ad un rischio particolare che possono influenzare il conto economico, incluso il rischio di variazione nei tassi di cambio di una valuta estera);
  • Cash Flow Hedge (copertura dei flussi finanziari): l'obiettivo è la copertura della variazione di flussi di cassa attribuibili a particolari rischi dello strumento di bilancio (attività, passività o operazione programmata altamente probabile esposte a variazioni dei flussi di cassa attribuibili ad un rischio particolare che possono influenzare il conto economico).

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Criteri di iscrizione

Gli strumenti derivati, pertanto anche quelli di copertura, sono inizialmente iscritti e successivamente misurati al fair value.

L'iscrizione in bilancio delle operazioni di copertura presuppone:

  • il coinvolgimento di controparti esterne al Gruppo Banco Desio;
  • una specifica designazione e identificazione degli strumenti finanziari di copertura e oggetto di copertura utilizzati per l'operazione;
  • la definizione degli obiettivi di risk management perseguiti, specificando la natura del rischio coperto;
  • il superamento del test d'efficacia all'accensione della relazione di copertura e in via prospettica, con modalità e periodicità di misurazione specifiche;
  • la predisposizione della documentazione formale completa della relazione di copertura.

Criteri di valutazione

Un'operazione di copertura si definisce efficace quando le variazioni del fair value (o dei flussi di cassa futuri) dello strumento finanziario di copertura compensano le variazioni dello strumento finanziario oggetto di copertura nei limiti dell'intervallo 80% - 125% stabilito dallo IAS 39.

I test d'efficacia sono eseguiti a ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale, sia in ottica retrospettiva, per la misura dei risultati effettivi alla data, sia prospettica, per la dimostrazione dell'efficacia attesa per i periodi futuri.

Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura e tenuto conto della policy interna, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura, secondo quanto esposto, è interrotta, il contratto derivato di copertura è classificato tra gli strumenti di negoziazione e lo strumento finanziario coperto riacquisisce il criterio di valutazione corrispondente alla sua classificazione di bilancio.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali – Fair value hedge

Le variazioni di fair value dei derivati di copertura e degli strumenti finanziari coperti (per la parte attribuibile al rischio coperto) sono registrate in contropartita al conto economico, questa disposizione si applica anche quando l'elemento coperto è valutato al costo.

Tale compensazione è riconosciuta attraverso la rilevazione a conto economico, alla voce 90 "Risultato netto dell'attività di copertura", delle variazioni di valore riferite sia all'elemento coperto (per quanto riguarda le variazioni prodotte dal fattore di rischio sottostante), sia allo strumento di copertura. L'eventuale differenza, ne costituisce di conseguenza l'effetto economico netto.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali – Cash Flow hedge

L'utile o la perdita sullo strumento di copertura devono essere contabilizzati come segue:

  • la parte di utile/perdita definita efficace è registrata a patrimonio netto in contropartita alle riserve di valutazione;
  • la parte inefficace della copertura è registrata a conto economico.

In particolare, a patrimonio netto deve essere iscritto il minore tra l'utile/perdita complessiva sullo strumento di copertura dall'inizio della stessa e la variazione complessiva di fair value (valore attuale dei flussi finanziari attesi) sull'elemento coperto dall'inizio della copertura. L'eventuale utile o perdita residuo sullo strumento di copertura o la componente non efficace è rilevato nel conto economico.

Criteri di cancellazione

L'iscrizione in bilancio delle operazioni di copertura è interrotta quando non sono più rispettati i requisiti d'efficacia, quando esse sono revocate, quando lo strumento di copertura o lo strumento coperto giungono a scadenza, sono estinti o venduti.

Se lo strumento oggetto di copertura è soggetto alla valutazione al costo ammortizzato la differenza tra il fair value determinato alla data del discontinuing (interruzione della relazione di copertura) e il costo ammortizzato è ripartita sulla sua durata residua.

5 – Partecipazioni

Criteri di classificazione

Le partecipazioni sono classificate come partecipazioni in imprese controllate, in imprese collegate, oppure come partecipazioni in imprese sottoposte a controllo congiunto. Le altre partecipazioni minoritarie seguono il trattamento previsto dall'IFRS 9, sono classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (FVTPL) o le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI).

Sono considerate controllate le entità in cui si è esposti a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con le stesse e nel contempo si ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tali entità.

Sono considerate sottoposte ad una influenza notevole (collegate), le entità in cui si possiede almeno il 20% dei diritti di voto (ivi inclusi i diritti di voto "potenziali") o in cui, pur detenendo una quota di diritti di voto inferiore, si ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato.

Sono considerate sottoposte a controllo congiunto (joint venture), le entità per le quali, su base contrattuale, il controllo è condiviso con uno o più altri soggetti, ovvero quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Criteri di iscrizione

Le partecipazioni sono iscritte alla data di regolamento. L'iscrizione iniziale è al costo inclusivo degli oneri accessori direttamente attribuibili. Per le partecipazioni in valuta estera la conversione in euro viene effettuata usando il tasso di cambio in essere alla data di regolamento.

Criteri di valutazione

Il criterio della valutazione successiva alla prima iscrizione applicato alle partecipazioni è il costo, eventualmente rettificato per perdite di valore.

A ogni data di riferimento del bilancio viene accertata l'eventuale obiettiva evidenza che la partecipazione abbia subito una perdita durevole di valore (test d'impairment).

La perdita durevole di valore si verifica quando il valore contabile dell'attività risulta superiore al suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il prezzo netto di vendita (cioè l'importo ottenibile dalla vendita dell'attivo in un'ipotetica transazione tra terzi, al netto dei costi di dismissione) e il valore d'uso (pari al valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi che si stima arriveranno dall'uso permanente e dalla dismissione dell'attività alla fine della sua vita utile).

A completamento del processo di impairment test, tenuto conto della policy interna, viene effettuato anche uno "stress test" di alcuni parametri chiave considerati nel modello di valutazione al fine di portare il valore recuperabile al valore di iscrizione in bilancio.

In relazione a quanto stabilisce lo IAS 36, il test d'impairment deve essere effettuato annualmente; ad ogni chiusura infrannuale, inoltre, si procede a verificare l'eventuale esistenza di presupposti che comportino la necessità di dover effettuare nuovamente il test di impairment: in particolare si effettua un monitoraggio di alcuni indicatori quantitativi e qualitativi di presunzione di riduzione di valore della partecipazione (trigger event).

Le eventuali rettifiche di valore dovute a perdita di valore (impairment), sono da rilevare in contropartita al conto economico.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di evento verificatosi successivamente alla rilevazione della perdita di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto

economico.

Criteri di cancellazione

Le partecipazioni sono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi e benefici connessi.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

I dividendi sono contabilizzati quando matura il diritto a ricevere il relativo pagamento. Gli utili/perdite da cessione sono determinati in base alla differenza tra il valore di carico della partecipazione in base al criterio del costo medio ponderato e il corrispettivo della transazione, al netto degli oneri accessori direttamente imputabili.

6 – Attività materiali

Criteri di classificazione

Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili, il patrimonio artistico, gli impianti, i mobili e gli arredi e le altre attrezzature. Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella fornitura di servizi (attività ad uso funzionale), e per essere affittate a terzi (attività detenute a scopo di investimento) e che si ritiene di utilizzare per più di un esercizio. Sono inoltre inclusi i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di un'attività materiale (per le società locatarie), le attività concesse in leasing operativo (per le società locatrici).

Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono registrate inizialmente al costo d'acquisto, comprensivo degli oneri accessori sostenuti per l'acquisto e la messa in funzione del bene.

In occasione della prima adozione dei principi contabili IAS/IFRS ci si è avvalsi dell'esenzione prevista dall'IFRS 1 art. 16, optando per la valutazione degli immobili al fair value quale sostituto del costo alla data del 1° gennaio 2004. Successivamente a tale data, per la valutazione degli immobili si è adottato il modello del costo.

I costi di manutenzione straordinaria aventi natura incrementativa sono imputati a incremento del valore dei cespiti cui si riferiscono. Gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati direttamente a conto economico.

In applicazione dell'IFRS 16 i leasing sono contabilizzati sulla base del modello del right of use, per cui, alla data iniziale, il locatario ha un'obbligazione finanziaria a effettuare pagamenti dovuti al locatore per compensare il suo diritto a utilizzare il bene sottostante durante la durata del leasing.

Quando l'attività è resa disponibile al locatario per il relativo utilizzo (data iniziale), il locatario riconosce sia la passività che l'attività consistente nel diritto di utilizzo.

Criteri di valutazione

Le attività materiali sono rappresentate in bilancio al costo d'acquisto, comprensivo degli oneri accessori sostenuti, dedotto l'ammontare degli ammortamenti effettuati e delle eventuali perdite di valore subite, ad eccezione del patrimonio artistico che è valutato secondo il metodo della rideterminazione del valore.

Per le attività materiali soggette alla valutazione secondo il metodo della rideterminazione del valore:

  • se il valore contabile di un bene è incrementato a seguito di una rideterminazione di valore, l'incremento deve essere rilevato nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo e accumulato nel patrimonio netto sotto la voce riserva di rivalutazione; invece nel caso in cui ripristini una diminuzione di valore della stessa attività rilevata precedentemente nel conto economico deve essere rilevato come provento;
  • se il valore contabile di un bene è diminuito a seguito della rideterminazione di valore, la diminuzione deve essere rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo come

eccedenza di rivalutazione nella misura in cui vi sia una riserva di valutazione positiva in riferimento a tale attività; altrimenti tale riduzione va contabilizzata nel conto economico.

Le immobilizzazioni materiali sono sistematicamente ammortizzate, adottando come criterio il metodo a quote costanti, mediante aliquote tecnico-economiche rappresentative della residua possibilità d'utilizzo dei beni. Fanno eccezione i terreni e le opere d'arte, non sottoposti ad ammortamento data l'indeterminazione della loro vita utile, e in considerazione del fatto che il relativo valore non è destinato normalmente a ridursi in funzione del trascorrere del tempo. I costi di manutenzione straordinaria aventi natura incrementativa sono ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei cespiti cui si riferiscono.

Con periodicità annuale è prevista la verifica di eventuali indici di perdita di valore. Qualora si accerti che il valore di carico di un cespite risulti superiore al proprio valore di recupero, detto valore di carico subisce l'opportuna rettifica in contropartita al conto economico.

Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo a una ripresa di valore, che non può superare il valore che l'attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati, in assenza di precedenti perdite di valore.

Con riferimento all'attività consistente nel diritto di utilizzo, contabilizzata in base all'IFRS 16, essa viene misurata utilizzando il modello del costo secondo lo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari; in questo caso l'attività è successivamente ammortizzata e soggetta a un impairment test nel caso emergano degli indicatori di impairment.

Criteri di cancellazione

Le attività materiali sono cancellate all'atto della loro dismissione.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti e le eventuali perdite di valore sono rilevati a conto economico tra le rettifiche di valore nette su attività materiali.

7 – Attività immateriali

Criteri di classificazione

Nelle attività immateriali sono iscritti l'avviamento e le altre attività immateriali se sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali (attività immateriali basate sulla tecnologia o legate ai rapporti con la clientela derivanti da operazioni di aggregazione). Sono inoltre inclusi i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di un'attività immateriale (per i locatari) e le attività concesse in leasing operativo (per i locatori). I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà (c.d. migliorie su beni di terzi) sono iscritti tra le Altre attività.

Criteri di iscrizione

L'avviamento rappresenta la differenza positiva tra il costo d'acquisto e il fair value delle attività e passività acquisite in operazioni di aggregazione. Esso è iscritto in bilancio tra le attività immateriali quando sia effettivamente rappresentativo dei benefici economici futuri degli elementi patrimoniali acquisiti.

Le altre attività immateriali sono iscritte al costo, e solo se rispettano i requisiti di autonoma identificabilità e separazione dall'avviamento, di probabile realizzo di futuri benefici economici, e di attendibile misurabilità del costo stesso.

Criteri di valutazione

Le attività immateriali sono rappresentate in bilancio al costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori sostenuti, dedotto l'ammontare degli ammortamenti effettuati e delle eventuali perdite di valore subite.

Per le attività immateriali a vita utile definita, gli ammortamenti sono calcolati in modo sistematico a quote costanti mediante aliquote tecnico-economiche rappresentative della residua vita utile.

L'avviamento non è soggetto ad ammortamento in considerazione della vita utile indefinita, ed è sottoposto con periodicità annuale alla verifica dell'adeguatezza del valore di iscrizione (impairment test). A tal fine viene identificata l'unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l'avviamento. Nell'ambito del Gruppo Banco Desio le unità generatrici di flussi finanziari (CGU) corrispondono alle legal entity.

L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell'avviamento e il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari attesi, al netto degli eventuali costi di vendita, e il relativo valore d'uso.

Eventuali rettifiche di valore dovute a perdita di valore (impairment), sono da rilevare in contropartita al Conto Economico, senza possibilità di avere successive riprese di valore.

I costi per indennità di abbandono locali inerenti agli immobili non di proprietà sono ammortizzati con aliquote determinate in ragione della durata del corrispondente contratto d'affitto (compreso rinnovo).

Criteri di cancellazione

Le attività immateriali sono eliminate dall'attivo al momento della loro dismissione o quando non si attendono più benefici economici futuri.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti e le eventuali perdite di valore sono rilevati a conto economico tra le rettifiche di valore nette su attività immateriali.

Le rettifiche di valore relative ai costi di ristrutturazione d'immobili non di proprietà sono rilevate a conto economico tra gli altri oneri di gestione.

8 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

Criteri di classificazione

Sono classificate nella voce dell'attivo "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione", e in quella del passivo "Passività associate ad attività in via di dismissione", le attività/passività non correnti ed i gruppi di attività/passività il cui valore contabile sarà presumibilmente recuperato mediante la vendita anziché attraverso l'uso continuativo.

Criteri di iscrizione

Per essere classificate nelle predette voci, le attività o passività (o gruppo in dismissione) devono essere immediatamente disponibili per la vendita e devono essere riscontrati programmi attivi e concreti tali da far ritenere come altamente probabile la loro dismissione entro un anno rispetto alla data di classificazione come attività in via di dismissione.

Criteri di valutazione

In seguito alla classificazione nella suddetta categoria, tali attività sono valutate al minore tra il loro valore contabile ed il relativo fair value, al netto dei costi di vendita, fatta eccezione per alcune tipologie di attività - riconducibili ad esempio a tutti gli strumenti finanziari rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9 - per le quali il principio IFRS 5 prevede si debba continuare ad applicare i criteri valutativi del principio contabile di riferimento.

Nell'ipotesi in cui i beni in dismissione siano ammortizzabili, a decorrere dall'esercizio di classificazione tra le attività non correnti in via di dismissione cessa il processo di ammortamento.

I proventi e gli oneri riconducibili a gruppi di attività e passività in via di dismissione, qualora riconducibili alla fattispecie delle attività operative cessate ("discontinued operations" ai sensi dell'IFRS 5), sono esposti nel conto economico, al netto dell'effetto fiscale, nella voce "320. Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte" mentre quelli relativi a singole attività non correnti in via di dismissione sono iscritti nella voce di conto economico più idonea.

Per "attività operative cessate" si deve intendere un importante ramo autonomo o area geografica di

attività, anche facente parte di un unico programma coordinato di dismissione, piuttosto che una società controllata acquisita esclusivamente in funzione di una sua rivendita.

Criteri di cancellazione

Le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono eliminati dallo stato patrimoniale al momento della dismissione.

9 – Fiscalità corrente e differita

Le imposte sul reddito d'esercizio sono computate stimando l'onere fiscale nel rispetto della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate. Oltre alla fiscalità corrente, determinata in relazione alle vigenti norme tributarie, si rileva anche la fiscalità differita, originatasi per effetto delle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori fiscali. Le imposte rappresentano quindi il saldo della fiscalità corrente e differita relativa al reddito dell'esercizio.

L'iscrizione di attività per imposte anticipate attive è effettuata quando il loro recupero è probabile, cioè quando si prevede che possano rendersi disponibili in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività. Esse sono rilevate nell'attivo dello Stato Patrimoniale alla voce Attività fiscali – anticipate.

Le passività per imposte differite passive sono imputate, viceversa, nel passivo dello Stato Patrimoniale alla voce Passività fiscali – differite.

Allo stesso modo, le imposte correnti non ancora pagate sono distintamente rilevate alla voce Passività fiscali – correnti. In presenza di pagamenti in acconto eccedenti, il credito recuperabile è contabilizzato alla voce Attività fiscali – correnti.

Nei casi in cui le imposte anticipate e differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico, le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando le specifiche riserve (es. riserve da valutazione) quando previsto.

10 – Fondi per rischi ed oneri

Fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate

La sottovoce dei fondi per rischi ed oneri in esame accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9. Per tali fattispecie sono adottate, in linea di principio, le medesime modalità di allocazione tra i tre stadi di rischio creditizio (stage) e di calcolo della perdita attesa esposte con riferimento alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Altri fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi e oneri accolgono gli accantonamenti effettuati a fronte di obbligazioni legali o riferiti a rapporti di lavoro, oppure a contenziosi, anche fiscali, che siano il risultato di eventi passati, per le quali sia probabile l'impiego di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, purché possa essere effettuata una previsione attendibile del relativo ammontare.

Gli accantonamenti rispettano la miglior stima dei flussi di cassa futuri necessari per adempiere l'obbligazione esistente alla data di bilancio. Nei casi in cui l'effetto tempo sia un aspetto rilevante, gli importi accantonati sono sottoposti ad attualizzazione considerando la stima della scadenza temporale dell'obbligazione. Il tasso d'attualizzazione riflette le valutazioni correnti del valore attuale del denaro, tenendo conto dei rischi specifici connessi alla passività.

La valutazione dei premi anzianità ai dipendenti è curata da attuari indipendenti esterni, e segue le medesime logiche di calcolo già descritte per il fondo di Trattamento di Fine Rapporto del personale. Gli utili e le perdite attuariali vengono rilevati tutti immediatamente nel conto economico.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

L'accantonamento è rilevato a Conto Economico.

Gli effetti derivanti dal trascorrere del tempo per l'attualizzazione dei flussi futuri di cassa sono registrati a Conto Economico tra gli accantonamenti.

11 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

I Debiti verso banche, i Debiti verso clientela e i Titoli in circolazione ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela, le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto a termine e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito, titoli obbligazionari ed altri strumenti di raccolta in circolazione, al netto degli eventuali ammontari riacquistati. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing.

Criteri di iscrizione

La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con il momento della ricezione delle somme raccolte o della emissione dei titoli di debito. La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato o al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, per cui il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato. I debiti per leasing vengono rivalutati quando vi è una lease modification (e.g. una modifica del perimetro del contratto), che non è contabilizzata/considerata come contratto separato.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli obbligazionari precedentemente emessi; la differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare corrisposto per acquistarla viene registrata a Conto Economico.

Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento.

12 – Passività finanziarie di negoziazione

Criteri di iscrizione e classificazione

Gli strumenti finanziari imputati a questa voce sono iscritti alla data di sottoscrizione o alla data di emissione a un valore pari al fair value dello strumento, senza considerare eventuali costi o proventi di transazione direttamente imputabili agli stessi.

Sono iscritti in questa voce, in particolare, gli strumenti derivati di negoziazione con fair value negativo.

Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Le Passività finanziarie di negoziazione sono valutate al fair value con registrazione degli effetti a Conto Economico.

Criteri di cancellazione

Le Passività finanziarie detenute per negoziazione sono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui relativi flussi finanziari o quando la passività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà della stessa.

14 – Operazioni in valuta

Criteri di iscrizione

Le operazioni in valuta estera sono contabilizzate al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

Criteri di valutazione

A ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale le poste di bilancio in valuta sono così valutate:

  • le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura;
  • le poste non monetarie sono valutate al costo sono conversione al tasso di cambio alla data dell'operazione;
  • le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel Conto Economico del periodo in cui sorgono.

Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch'essa a patrimonio. Per contro, quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio.

15 – Altre informazioni

Cassa e disponibilità liquide

La voce comprende le valute aventi corso legale, comprese le banconote e le monete divisionali estere, i conti correnti ed i depositi "a vista" verso le Banche Centrali, ad eccezione della riserva obbligatoria, nonché i crediti "a vista" verso le banche. In quest'ultima definizione rientrano le disponibilità che possono essere ritirate in qualsiasi momento senza preavviso o con un preavviso di 24 ore o di un giorno lavorativo.

La voce è iscritta per il valore facciale. Per le divise estere il valore facciale viene convertito in euro al cambio di chiusura della data di fine periodo.

Adeguamento di valore delle attività finanziarie e delle passività finanziarie oggetto di copertura generica

Nelle presenti voci figurano rispettivamente le variazioni di fair value di attività e passività finanziarie oggetto di copertura generica ("macrohedging") dal rischio di tasso di interesse, in base al rispettivo saldo, sia esso positivo (voce "60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica") che negativo (voce "50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica"), la cui contropartita economica è rappresentata dalla voce "90. Risultato netto dell'attività di copertura", così come per le coperture specifiche di fair value.

Altre attività

Nella presente voce sono iscritte le attività non riconducibili nelle altre voci dell'attivo dello stato patrimoniale. La voce può includere a titolo esemplificativo:

  • l'oro, l'argento e i metalli preziosi;
  • i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15;
  • i crediti connessi alla fornitura di beni o servizi non finanziari;
  • le partite fiscali debitorie diverse da quelle rilevate nella voce "110. Attività fiscali"

i crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti.

Possono anche figurarvi eventuali rimanenze (di "saldo debitore") di partite viaggianti e sospese non ancora attribuite ai conti di pertinenza.

Altre passività

Nella presente voce figurano le passività non riconducibili nelle altre voci del passivo dello stato patrimoniale.

La voce include a titolo esemplificativo:

  • gli accordi di pagamento che l'IFRS 2 impone di classificare come debiti;
  • i debiti connessi con il pagamento di forniture di beni e servizi non finanziari;
  • i ratei passivi diversi da quelli da capitalizzare sulle pertinenti passività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15;
  • le partite fiscali creditorie varie diverse da quelle rilevate nella voce "60. Passività fiscali" connesse, ad esempio, all'attività di sostituto d'imposta;

Possono anche figurarvi eventuali rimanenze (di "saldo creditore") di partite viaggianti e sospese non ancora attribuite ai conti di pertinenza.

Trattamento di fine rapporto del personale

Criteri di valutazione

Il fondo per trattamento di fine rapporto del personale è valorizzato in bilancio con l'impiego di tecniche di calcolo attuariale.

La valutazione è affidata ad attuari indipendenti esterni, con il metodo dei benefici maturati, utilizzando il criterio del credito unitario previsto (Projected Unit Credit Method). L'importo così determinato rappresenta il valore attuale, calcolato in senso demografico-finanziario, delle prestazioni spettanti al lavoratore (liquidazioni di TFR) per l'anzianità già maturata, ottenuto riproporzionando il valore attuale complessivo dell'obbligazione al periodo di lavoro già prestato alla data di valutazione, tenuto conto della probabilità di dimissioni e richieste di anticipi.

Per determinare il tasso di attualizzazione si fa riferimento ad un indice rappresentativo del rendimento di un paniere di titoli di aziende primarie che emettono titoli nella stessa valuta utilizzata per il pagamento delle prestazioni spettanti ai lavoratori (c.d. high quality corporate bond). In linea con l'orientamento prevalente si è scelto un indice di classe "AA".

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

L'accantonamento al fondo Trattamento di Fine Rapporto del personale, derivante dalla valutazione attuariale, come previsto dallo IAS 19, è registrato in contropartita alle riserve di valutazione per la componente di utile (perdita) attuariale, e in contropartita del conto economico tra gli accantonamenti, per le altre componenti quali gli interessi maturati per effetto del trascorrere del tempo (attualizzazione).

Riserve da valutazione

Tale voce comprende le riserve da valutazione di attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI), di contratti derivati di copertura di flussi finanziari, le riserve di valutazione costituite in applicazione di leggi speciali in esercizi passati e le riserve da valutazione attuariale dei benefici ai dipendenti in applicazione dello IAS 19. Sono inoltre inclusi gli effetti derivanti dall'applicazione del fair value quale sostituto del costo delle attività materiali effettuata in sede di prima applicazione degli IAS/IFRS.

Riconoscimento dei costi e dei ricavi

I ricavi possono essere riconosciuti:

  • in un momento preciso, quando l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso, o
  • nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso.

Il bene è trasferito quando, o nel corso del periodo in cui, il cliente ne acquisisce il controllo. In particolare:

  • gli interessi corrispettivi sono riconosciuti pro rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato. La voce interessi attivi (ovvero interessi passivi) comprende anche i differenziali o i margini, positivi (o negativi), maturati sino alla data di riferimento del bilancio, relativi a contratti derivati finanziari:

    • a) di copertura di attività e passività che generano interessi;
  • b) classificati nello Stato Patrimoniale nel portafoglio di negoziazione, ma gestionalmente collegati ad attività e/o passività finanziarie valutate al fair value (fair value option);

  • c) connessi gestionalmente con attività e passività classificate nel portafoglio di negoziazione e che prevedono la liquidazione di differenziali o di margini a più scadenze.

Si evidenzia, inoltre, che nel bilancio la voce interessi attivi (ovvero interessi passivi) comprende anche l'ammortamento, di competenza dell'esercizio, delle differenze da fair-value rilevate con riferimento ad operazioni di aggregazione aziendale, in ragione della maggiore o minore redditività riconosciuta alle attività classificate fra i crediti e alle passività classificate fra i debiti e titoli in circolazione. Tuttavia in caso di estinzione di tali crediti (acquistati per il tramite di aggregazione aziendale), l'eventuale maggior valore iscritto in bilancio alla prima iscrizione viene rilasciato integralmente nell'esercizio in cui il credito viene estinto con effetto a Conto Economico (voce Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato);

  • gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a Conto Economico solo al momento del loro effettivo incasso;
  • i dividendi sono rilevati nel Conto Economico quando sorge il diritto a riceverne il pagamento, è probabile che i benefici economici derivanti dagli stessi affluiranno alla Banca e l'ammontare può essere attendibilmente valutato; le commissioni per ricavi da servizi sono iscritte, sulla base dell'esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui i servizi stessi sono stati prestati. Le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso effettivo, sono rilevate tra gli interessi;
  • i ricavi o i costi derivanti dall'intermediazione di strumenti finanziari di negoziazione, determinati dalla differenza tra il prezzo della transazione e il fair value dello strumento, vengono riconosciuti a conto economico in sede di rilevazione dell'operazione se il fair value è determinabile con riferimento a parametri o transazioni recenti osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato (livello 1 e livello 2 della gerarchia del fair value). Qualora questi valori non siano agevolmente riscontrabili o essi presentino una ridotta liquidità (livello 3), lo strumento finanziario viene iscritto per un importo pari al prezzo della transazione, depurato dal margine commerciale; la differenza rispetto al fair value affluisce al Conto Economico lungo la durata dell'operazione attraverso una progressiva riduzione, nel modello valutativo, del fattore correttivo connesso con la ridotta liquidità dello strumento;
  • gli utili e perdite derivanti dalla negoziazione di strumenti finanziari sono riconosciuti a Conto Economico al momento del perfezionamento della vendita, sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o incassato e il valore di iscrizione degli strumenti stessi;
  • i ricavi derivanti dalla vendita di attività non finanziarie sono rilevati al momento del perfezionamento della vendita, ovvero quando è adempiuta l'obbligazione di fare nei confronti del cliente.

I costi sono rilevati in Conto Economico secondo il principio della competenza; i costi relativi all'ottenimento e l'adempimento dei contratti con la clientela sono rilevati a Conto Economico nei

periodi nei quali sono contabilizzati i relativi ricavi. Se l'associazione tra costi e ricavi può essere effettuata in modo generico e indiretto, i costi sono iscritti su più periodi con procedure razionali e su base sistematica. I costi che non possono essere associati ai proventi sono rilevati immediatamente in conto economico.

Si evidenzia, inoltre, che i costi relativi alle Contribuzioni al Fondo di Risoluzione (SRM) e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (DGS) vengono contabilizzati a conto economico nella voce "180 b) Altre spese amministrative" tenuto conto dell'interpretazione IFRIC 21 e della comunicazione di Banca d'Italia del 19 gennaio 2016. In particolare, il contributo (DGS) viene contabilizzato al verificarsi del "fatto vincolante" derivante dalle disposizioni del nuovo Statuto del FITD in base a cui il Fondo costituisce risorse finanziarie fino, al raggiungimento del livello obiettivo, attraverso contribuzioni ordinarie delle banche aderenti al 30 settembre di ciascun anno.

Pagamenti basati su azioni o azioni fantasma

Si tratta di pagamenti a favore dei dipendenti, come corrispettivo dell'attività lavorativa prestata, regolati con strumenti rappresentativi del capitale, che consistono, ad esempio, nell'assegnazione di:

  • diritti a sottoscrivere aumenti di capitale a pagamento (stock option);
  • diritti a ricevere azioni o azioni fantasma (cd. "phantom shares") al raggiungimento di determinati obiettivi.

Ai fini contabili, ai sensi del principio IFRS 2, i pagamenti basati su "phantom shares" adottati da Banco Desio si configurano come piani "cash settled", da rilevare in base al fair value delle prestazioni lavorative ricevute.

In considerazione delle difficoltà di stima diretta del fair value delle prestazioni lavorative ricevute in contropartita dell'assegnazione di azioni, è possibile misurare il valore delle prestazioni ricevute, in modo indiretto, facendo riferimento al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale, alla data della loro assegnazione.

I piani di incentivazione del personale basati su azioni proprie vengono quindi rilevati a conto economico (voce "190. a) Spese per il personale") in contropartita di un corrispondente incremento del patrimonio netto (voce "100. c) altri fondi per rischi e oneri"), sulla base del fair value degli strumenti finanziari attribuiti alla data di assegnazione ed in funzione del criterio di competenza della prestazione lavorativa fornita.

In particolare, quando le azioni assegnate non sono immediatamente "usufruibili" dal dipendente, ma lo saranno quando il dipendente avrà completato uno specifico periodo di servizio, l'impresa riconosce il costo, come corrispettivo della prestazione resa, lungo il periodo di maturazione delle condizioni stesse ("vesting period").

Anche per le società controllate, i piani di incentivo basati su "phantom shares" della Capogruppo, e non su azioni proprie, si configurano come piani "cash settled". Ai sensi dell'IFRS 2, nei rispettivi bilanci d'impresa e nell'ottica del bilancio consolidato, il costo di competenza viene quindi rilevato tra le spese per il personale in contropartita di un incremento della voce "100. c) altri fondi per rischi e oneri per la componente cash e di un incremento della voce "150. Riserve" per la componente azionaria) regolata tramite le "phantom shares" della Capogruppo.

Pronti contro termine, prestito titoli e riporti

Le operazioni di pronti contro termine o di riporto, con cui il Gruppo vende a terzi dei titoli con l'obbligo di riacquisto degli stessi alla scadenza delle operazioni ad un prezzo predeterminato, vengono iscritte nei debiti verso banche o verso clientela a seconda della controparte. Analogamente, le operazioni di pronti contro termine o di riporto, con le quali il Gruppo acquista da terzi dei titoli con l'obbligo di rivendita degli stessi alla scadenza delle operazioni ad un prezzo predeterminato, sono contabilizzate come crediti verso

banche o clientela (categoria contabile delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"), a seconda della controparte. La differenza tra il prezzo a pronti e il prezzo a termine delle sopra menzionate operazioni è contabilizzata come interesse (passivo o attivo a seconda dei casi) e registrata per competenza lungo la vita dell'operazione. Le operazioni di prestito titoli nelle quali la garanzia è rappresentata da contante che rientra nella piena disponibilità economica del prestatore vengono rilevate in bilancio come le anzidette operazioni di pronti contro termine.

Nel caso di operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli, ovvero senza garanzia, il prestatore e il prestatario continuano a rilevare nell'attivo dello stato patrimoniale, rispettivamente, il titolo oggetto del prestito e quello eventualmente dato in garanzia. La remunerazione di tale operatività è rilevata dal prestatore nella voce "40. Commissioni attive" e dal prestatario nella voce "50. Commissioni passive".

Cartolarizzazioni

Le esposizioni verso le cartolarizzazioni (nella forma di titoli junior o di deferred purchase price) sono allocate nella voce Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico. Se però il rapporto esistente tra la società originator e la società veicolo di cartolarizzazione (ovvero il patrimonio separato da questa gestito) ricade nella definizione di controllo105 definita dal principio contabile IFRS 10 questa viene ricompresa nel perimetro di consolidamento del Gruppo Banco Desio.

Tra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono rilevati, secondo la pertinente composizione merceologica, i crediti verso la clientela oggetto di operazioni di cartolarizzazione successive al 1° gennaio 2004, per cui non sussistono i requisiti richiesti dall'IFRS 9 per la cancellazione dal bilancio, ovvero per le operazioni con cui vengono ceduti crediti a società veicolo di cartolarizzazione e in cui, anche in presenza del formale trasferimento della titolarità giuridica dei crediti, viene mantenuto il controllo sui flussi finanziari derivanti dagli stessi e la sostanzialità dei rischi e dei benefici.

A fronte di detti crediti, il corrispettivo ricevuto per la cessione degli stessi, al netto dei titoli emessi dalla società veicolo e riacquistati dall'originator, è allocato tra le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Per ulteriori dettagli si fa rinvio all'informativa riportata nella presente Nota Integrativa, in corrispondenza della "Parte E – Sezione 1 – C. Operazioni di cartolarizzazione".

Leasing

L'IFRS 16 definisce il leasing come quel contratto, o parte di un contratto, in base al quale il locatore concede al locatario il diritto di utilizzare un bene identificato (c.d. ROU - "Right Of Use") per un certo periodo di tempo in cambio di un determinato corrispettivo. Gli elementi chiave per definire se un contratto, o una sua parte, rispetti la definizione di leasing sono rappresentati dal fatto che il bene sia identificato, che il locatario abbia il diritto di controllare l'utilizzo dello stesso e di riceverne sostanzialmente tutti i benefici economici.

Contabilizzazione nel bilancio del locatario

Qualora il Banco agisca nella veste di locatario, il modello contabile IFRS 16 prevede la rilevazione nella situazione patrimoniale di una passività sulla base del valore attuale dei canoni futuri da pagare per la durata contrattuale in contropartita dell'iscrizione, tra le attività, del diritto d'uso del bene oggetto del contratto di leasing.

Nel dettaglio, la data di rilevazione iniziale dell'attività e della passività nella situazione patrimoniale della società corrisponde alla data di decorrenza del contratto, ovvero alla data in cui l'attività viene resa disponibile al locatario.

105 In base a tale definizione, un investitore controlla un'entità oggetto di investimento quando ha potere sulle attività rilevanti di questa, è esposto a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con tale entità ed ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere sulla stessa.

A tale data il locatario rileva:

  • tra le "Attività materiali", l'attività per il diritto d'uso, determinata dalla somma dei seguenti valori:
    • valore attuale dei pagamenti futuri (valore della passività iscritta);
    • costi diretti iniziali (come, ad esempio, i costi per agenti);
    • canoni di leasing pagati in anticipo (maxicanone);
    • stima di eventuali costi per la rimozione e il ripristino, rilevati in ottemperanza allo IAS 37;
    • al netto di eventuali incentivi al leasing ricevuti dal locatore;
    • tra le "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", la passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing. Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al tasso di interesse marginale ("incremental borrowing rate") alla data di stipula del contratto.

Nell'identificare un contratto di leasing, Banco Desio si avvale della facoltà concessa dall'IFRS 16 di non considerare i contratti "short term", ossia quelli aventi una scadenza inferiore ai 12 mesi, e quelli "low value" ossia aventi un valore dei beni a nuovo inferiore a 5.000 euro. Tale facoltà può essere fatta valere contratto per contratto; in tal caso, i costi dei canoni vengono registrati direttamente a conto economico al momento della maturazione.

Con riferimento alla durata del leasing, oltre al periodo non annullabile in cui il Banco non può sottrarsi dal pagamento dei canoni, vengono considerate le opzioni di proroga qualora sia ritenuto ragionevolmente certo il loro esercizio da parte della banca, tenuto conto di tutti i fatti e le circostanze. In particolare, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà del locatario di rinnovare la locazione al termine del primo periodo Banco Desio considera la durata iniziale del contratto di affitto (es. durata di 12 anni per i contratti di affitto 6 anni + 6 anni) e, decorsa tale durata, il successivo primo periodo di rinnovo (es. successivi 6 anni), laddove non vi siano evidenze ragionevoli che possano portare ad un ulteriore periodo di rinnovo o, viceversa, alla fine del contratto. Inoltre, si assume che il contratto di leasing venga rinnovato nel successivo periodo qualora nei 18 mesi antecedenti la scadenza del primo periodo o del successivo rinnovo il locatario non abbia dato disdetta al locatore.

Successivamente all'iscrizione:

  • il diritto d'uso deve essere valutato al costo in base allo IAS 16 ed oggetto di ammortamento ed eventuale impairment lungo la durata del contratto o la vita utile del bene;
  • la passività viene valutata al costo ammortizzato, ovvero viene incrementata a seguito della maturazione degli interessi passivi e progressivamente ridotta per effetto del pagamento dei canoni.

In caso di modifica nei pagamenti dovuti per il leasing, la passività deve essere rideterminata, in contropartita all'attività per diritto d'uso. La modifica può determinare l'iscrizione di un leasing separato (se aumenta l'oggetto del contratto in essere) oppure la modifica del contratto esistente (cosiddetta "lease modification"). In presenza di una "lease modification" si rende necessario rilevare la variazione del debito per leasing alla data di efficacia della modifica, in contropartita dell'attività relativa al diritto d'uso, ad eccezione degli utili e delle perdite derivanti dalla cancellazione (parziale o totale) della locazione che confluiscono a conto economico.

Contabilizzazione nel bilancio del locatore

Qualora il Banco agisca in qualità di locatore, il modello contabile IFRS 16 prevede che sia necessario distinguere se trattasi di beni concessi in leasing finanziario piuttosto che di beni concessi in leasing operativo, in funzione del diverso trattamento contabile applicabile alle due fattispecie.

In dettaglio, un leasing è classificato come finanziario se trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici al locatario. Il leasing finanziario rappresenta, di fatto, un contratto di finanziamento con cui la società di leasing acquista, in vece del locatario, un bene cedendogli il diritto d'uso.

La contabilizzazione nel bilancio del locatore avviene con il metodo finanziario, mediante l'iscrizione di un credito di ammontare pari alla quota capitale dei canoni da percepire (aumentato dei costi esterni di transazione "up-front" non recuperati e ridotto dei ricavi di transazione "up-front" che concorrono alla remunerazione del credito), come se si trattasse di un'operazione di finanziamento.

Successivamente, il credito viene valutato al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito dei rimborsi di capitale, diminuito o aumentato dell'ammortamento - calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo - della differenza tra l'ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. I crediti sono soggetti alle regole dell'impairment. Per maggiori dettagli sulle regole di contabilizzazione dei crediti valutati al costo ammortizzato si fa rinvio al punto "3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" della presente parte A.2.

Per le operazioni di leasing operativo, nel bilancio del locatore continuano a figurare i beni di proprietà concessi in leasing ed i canoni di locazione sono iscritti a conto economico come ricavi. A livello Banco Desio la fattispecie è riconducibile agli immobili di proprietà concessi in affitto; in tal caso detti immobili continuano ad essere rilevati tra le "Attività materiali a scopo di investimento", in base al relativo criterio di valutazione (costo). Nel conto economico i proventi derivanti dalla locazione dei suddetti attivi confluiscono nella voce degli "Altri proventi di gestione".

Esposizioni creditizie fuori bilancio - garanzie rilasciate ed impegni

Le esposizioni creditizie fuori bilancio sono rappresentate dalle garanzie rilasciate e dagli impegni ad erogare fondi a condizioni e termini predefiniti che comportano l'assunzione di un rischio creditizio e rientrano nel perimetro delle disposizioni in tema di impairment previsti dall'IFRS 9.

Il valore di prima iscrizione delle garanzie rilasciate è pari al fair value, che normalmente corrisponde all'importo ricevuto al momento dell'emissione della garanzia.

Successivamente le garanzie rilasciate sono valutate al maggiore tra l'importo rilevato in sede di prima iscrizione, al netto di eventuale quota ammortizzata, e l'importo stimato per adempiere all'obbligazione.

Ai fini del calcolo della perdita attesa sono utilizzate le stesse metodologie di allocazione nei tre stadi di rischio creditizio previste dall'IFRS 9 e già descritte nell'ambito della parte "3 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e "2 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" nonché nella parte "16 – Altre informazioni, Modalità di determinazione delle perdite di valore di attività finanziarie (impairment)".

Come rappresentato nella parte "10 – Fondi per rischi e oneri", i fondi correlati alla svalutazione di garanzie rilasciate ed impegni ad erogare fondi sono iscritti nella voce di stato patrimoniale "100. Fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate", in conformità alle disposizioni contenute nella Circolare n. 262 di Banca d'Italia; la contropartita è la voce di conto economico "200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: a) impegni e garanzie rilasciate".

Modalità di determinazione delle perdite di valore degli strumenti finanziari IFRS 9 (impairment)

Ad ogni data di bilancio o di situazione infrannuale, i finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle voci delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" - nonché le esposizioni fuori bilancio rappresentate dagli impegni ad erogare fondi e dalle garanzie rilasciate - devono essere assoggettate ad un processo di impairment, finalizzato a stimare le perdite di valore attese per rischio di credito (cosiddette "ECL – Expected Credit Losses").

Aspetti generali del modello di impairment

Secondo il modello di calcolo delle Expected Credit Losses le perdite devono essere registrate non solo facendo riferimento alle oggettive evidenze di perdite di valore già manifestatesi alla data di valutazione, ma anche sulla base dell'aspettativa di perdite di valore future non ancora verificatesi.

In particolare, il modello ECL prevede che i sopracitati strumenti debbano essere classificati in tre distinti "Stage", in funzione della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale, a cui corrispondono diversi criteri di misurazione delle perdite attese. Nel dettaglio:

  • Stage 1: accoglie le attività finanziarie performing, originate o acquisite, per le quali non si osserva un significativo deterioramento del rischio di credito ("SICR – Significant Increase in Credit Risk") rispetto alla data di rilevazione iniziale;
  • Stage 2: accoglie le attività finanziarie performing che alla data di valutazione hanno registrato un significativo deterioramento del rischio di credito (SICR) rispetto alla prima iscrizione, sebbene non deteriorate;
  • Stage 3: comprende tutte le esposizioni per le quali si riscontrino uno o più eventi in grado di impattare negativamente sui flussi finanziari (evidenze di impairment), ossia le esposizioni che sono considerate come deteriorate.

Per le esposizioni rientranti nello Stage 1 la perdita attesa viene contabilizzata, alla data di rilevazione iniziale e ad ogni data di reporting successiva, su un orizzonte temporale fino a un anno; per quelle riconducibili allo Stage 2 e 3 le perdite attese vengono rilevate in un orizzonte temporale che considera tutta la vita residua dello strumento (lifetime).

Eccezione a quanto sopra è rappresentata dalle attività finanziarie considerate come deteriorate fin dalla loro acquisizione o origine (cosiddetti "POCI – Purchased or Originated Credit Impaired"), per la quale si fa rinvio a quanto illustrato nel paragrafo "Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate".

Il perimetro delle esposizioni classificate nello Stage 3 corrisponde a quello delle esposizioni deteriorate, individuate sulla base delle definizioni stabilite dalla normativa di vigilanza (Circolare di Banca d'Italia n. 272 "Matrice dei conti") e richiamate dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", in quanto ritenute coerenti con la normativa contabile IAS/IFRS, in termini di evidenze obiettive di impairment. Nel dettaglio, le richiamate circolari individuano le seguenti categorie di attività deteriorate:

  • Sofferenze: rappresentano il complesso delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla Banca;
  • Inadempienze probabili ("unlikely to pay"): rappresentano le esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali si ritiene improbabile che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene effettuata in maniera indipendente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie, quali il mancato rimborso, ma è legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore (ad esempio, una crisi del settore industriale in cui opera il debitore);
  • Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: le esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, presentano una posizione scaduta e/o sconfinante da più di 90 giorni, secondo le soglie di significatività previste dalla citata normativa. Per il Gruppo le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento alla posizione del singolo debitore.

In aggiunta, la normativa di Banca d'Italia, in linea con gli standard dell'EBA, ha introdotto la definizione di "esposizioni oggetto di concessione" (cosiddette "Forborne Exposure"). Trattasi in particolare delle esposizioni beneficiarie di misure di tolleranza, che consistono in concessioni, in termini di modifica e/o di rifinanziamento di un preesistente credito, nei confronti di un debitore esclusivamente in ragione di, o per prevenire, un suo stato di difficoltà finanziaria che potrebbe avere effetti negativi sulla sua capacità di

adempiere agli impegni contrattuali originariamente assunti, e che non sarebbero state concesse ad un altro debitore con analogo profilo di rischio non in difficoltà finanziaria. Dette concessioni devono essere identificate a livello di singola linea di credito e possono riguardare esposizioni di debitori classificati sia nello status performing che nello status non performing (deteriorato).

Per le esposizioni con misure di forbearance, classificate tra le inadempienze probabili, il ritorno tra le esposizioni performing, ed in particolare tra le esposizioni dello "Stage 2", può avvenire solo dopo che sia trascorso un anno dal momento della concessione (cosiddetto "probation period") e che siano soddisfatte tutte le altre condizioni previste dal paragrafo 157 dell'ITS dell'EBA.

In ogni caso, le esposizioni rinegoziate non devono essere considerate forborne quando il debitore non si trovi in una situazione di difficoltà finanziaria: trattasi di rinegoziazioni concesse per motivi commerciali.

Perdite di valore su strumenti finanziari performing

Per le attività finanziarie performing, ossia per quelle attività non considerate deteriorate come in precedenza definite, si rende necessario valutare, a ciascuna reporting date, a livello di singolo rapporto, la presenza di un significativo deterioramento del rischio creditizio (SICR – "Significant Increase in Credit Risk"), tramite confronto tra il rischio di credito associato allo strumento finanziario all'atto della valutazione e quello al momento iniziale dell'erogazione o dell'acquisizione. Tale confronto viene effettuato assumendo a riferimento sia criteri quantitativi che qualitativi. Più in dettaglio, al fine di accertare l'esistenza di un significativo deterioramento della qualità creditizia ed il conseguente passaggio dello strumento finanziario dallo Stage 1 allo Stage 2, il Gruppo Banco Desio ha individuato i seguenti criteri ("Stage Assignment"):

  • criteri quantitativi relativi, basati su osservazioni statistiche o su variazioni della PD oltre una determinata soglia considerata come un indicatore di backstop, ritenute espressione di intervenuto significativo incremento del rischio di credito nel tempo;
  • criteri qualitativi assoluti, rappresentati dall'identificazione di trigger event o dal superamento di soglie assolute nell'ambito del processo di monitoraggio del credito;
  • backstop indicators, ovvero fattori di "delinquency" del credito, la cui manifestazione fa presumere che si sia verificato un significativo incremento del rischio di credito, a meno di evidenze contrarie.

Per ulteriori dettagli sul modello di determinazione delle perdite attese sulle esposizioni non deteriorate, con particolare riferimento ai criteri di stage assignment, alla modalità di calcolo dei parametri di rischio, agli scenari previsionali macroeconomici e alle relative probabilità di accadimento, si fa rinvio a quanto illustrato nel paragrafo "2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese" contenuto nella Parte E della presente Nota Integrativa, in corrispondenza della sezione dedicata al rischio di credito.

Perdite di valore su strumenti finanziari deteriorati

Come in precedenza illustrato, per le attività finanziarie deteriorate, alle quali è associata una probabilità di default del 100%, l'ammontare delle rettifiche di valore per le perdite attese relative a ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio (situazione infrannuale) dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato), ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario o una sua ragionevole approssimazione laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile. I flussi finanziari sono stimati sulla base delle previsioni di recupero attese lungo l'intera durata dell'attività (lifetime), tenuto conto del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie.

Al fine della stima dei previsti flussi incassati e relativa tempistica, i crediti in esame sono oggetto di un processo di valutazione analitica. Per alcune categorie omogenee di crediti deteriorati, i processi valutativi contemplano che le previsioni di perdita siano basate su metodologie di calcolo di tipo "forfettario", da ricondurre in modo analitico ad ogni singola posizione. Il perimetro delle esposizioni assoggettate ad un processo di valutazione forfettaria è rappresentato:

dalle sofferenze e inadempienze probabili con esposizione inferiore o uguale ad una soglia di rilevanza stabilita pari a 25 mila Euro;

dal complesso delle esposizioni "past due" deteriorate a prescindere dalla soglia di rilevanza dell'esposizione. Trattasi in particolare dei crediti che presentano sconfinamenti continuativi o ritardati pagamenti, individuati in via automatica a cura delle procedure informatiche del Gruppo, secondo le citate regole dell'Organo di Vigilanza.

La valutazione analitica prevede invece criteri minimi di perdita diversificati in funzione dello stato di rischio della controparte al momento della quantificazione (Sofferenza, Inadempienza Probabile, Past Due), della tipologia di esposizione (Secured, Unsecured), della presenza di garanzie diverse da quelle ipotecarie (fidejussioni, pegni, confidi). Nel dettaglio, per le esposizioni Secured la valutazione si basa sulla valorizzazione dei beni sottostanti (collateral) e sull'applicazione di opportuni haircut in funzione della tipologia di garanzia immobiliare, mentre per quelle Unsecured la previsione di perdita è definita come complemento rispetto alle curve di recupero basate sull'osservazione delle serie storiche interne, tenuto conto di eventuali elementi mitiganti derivanti dalla presenza di altre garanzie. In aggiunta, ai fini della previsione di perdita si considera il cosiddetto "time value", ossia il tempo stimato per il recupero del credito differenziato in funzione del vintage nonché la probabilità di passaggio allo stato di sofferenza (Danger Rate) per le esposizioni classificate ad Inadempienza probabile.

In coerenza con gli obiettivi di cessione delle esposizioni creditizie deteriorate, di volta in volta stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, la quantificazione delle perdite attese delle predette esposizioni include elementi forward looking, attraverso l'introduzione di specifici scenari di vendita, laddove la strategia NPL del Gruppo preveda che il recupero delle citate esposizioni possa avvenire attraverso una cessione sul mercato, nell'ottica di perseguire una strategia di derisking volta a ridurre l'NPL ratio, ossia l'incidenza percentuale delle esposizioni deteriorate rispetto al complesso delle esposizioni.

Conseguentemente, la stima delle perdite attese di tali posizioni riflette, oltre che il recupero atteso attraverso la gestione ordinaria (work out) anche la presenza, opportunamente calibrata, dello scenario di vendita e quindi dei relativi flussi di cassa.

Per ulteriori dettagli sul modello di determinazione delle perdite attese sulle esposizioni non deteriorate, con particolare riferimento ai criteri di stage assignment, alla modalità di calcolo dei parametri di rischio, agli scenari previsionali macroeconomici e alle relative probabilità di accadimento, si fa rinvio a quanto illustrato nel paragrafo "2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese" contenuto nella Parte E della presente Nota Integrativa, in corrispondenza della sezione dedicata al rischio di credito.

Considerazione del rischio climatico ambientale

Come indicato nella precedente informativa relativa al "Rischio di sostenibilità", nel corso dell'esercizio di riferimento il Banco ha perfezionato l'analisi dei canali di trasmissione dei rischi climatico-ambientali sui rischi finanziari e l'analisi di accertamento focalizzata sulla valutazione (delle opportunità e) dei rischi derivanti dai fattori climatico-ambientali (fisico e transizione), funzionale alla quantificazione del relativo impatto sugli attivi aziendali. Il rischio di credito è risultato essere il rischio convenzionale di vigilanza prudenziale più materialmente influenzato dai fattori climatico-ambientali (fisico e transizione) che sono stati considerati nella quantificazione del relativo impatto sugli attivi aziendali per cui si fa rimando a quanto illustrato nella nota "Inclusione del rischio climatico ambientale (fisico e transizione)" del paragrafo "2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese" contenuto nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della presente Nota Integrativa, in corrispondenza della sezione dedicata al rischio di credito.

Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate

Qualora all'atto della rilevazione iniziale un'esposizione creditizia classificata nelle voci delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" o delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" risulti essere deteriorata, la stessa si qualifica come "Attività finanziaria deteriorata acquisita o originata" (cosiddetta "POCI – Purchase or Originated Credit Impaired").

Un'attività si considera deteriorata al momento della rilevazione iniziale qualora il rischio di credito sia molto elevato e, in caso di acquisto, il prezzo sia stato pagato con un significativo sconto rispetto al debito residuo contrattuale. Tali attività sono inizialmente iscritte nello Stage 3, con possibilità di riclassificarle nello

Stage 2, pertanto sulle stesse andrà rilevata una perdita attesa con modello di impairment basato su ECL lifetime.

Con riferimento ai criteri di rilevazione iniziale, valutazione e cancellazione si rimanda a quanto illustrato in corrispondenza delle voci di attività in cui possono essere classificate, salvo quanto di seguito specificato, con riferimento alla modalità di determinazione del costo ammortizzato e dell'impairment.

Nel dettaglio il costo ammortizzato e conseguentemente gli interessi attivi sono calcolati considerando un tasso di interesse effettivo corretto per il credito (cosiddetto "credit-adjusted effective interest rate"). Rispetto alla determinazione del tasso di interesse effettivo, la citata correzione per il credito consiste nel considerare nella stima dei flussi di cassa futuri anche le perdite creditizie attese lungo l'intera durata residua dell'attività.

In aggiunta, le attività in esame prevedono un trattamento particolare anche per quanto riguarda il processo dell'impairment, in quanto le stesse sono sempre soggette alla determinazione di una perdita attesa lungo la vita dello strumento finanziario; successivamente all'iscrizione iniziale devono quindi essere rilevati a conto economico gli utili o le perdite derivanti dall'eventuale variazione delle perdite attese lungo tutta la vita del credito rispetto a quelle iniziali. Per tali attività non è quindi possibile che il calcolo delle perdite attese possa avvenire prendendo come riferimento un orizzonte temporale pari a un anno.

Per il Gruppo le principali fattispecie riferibili ai POCI sono quelle risultanti dall'operazione di aggregazione aziendale Lanternina e dal riacquisto di crediti a sofferenza del veicolo 2Worlds Srl (operazione GACS).

Crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti (es. ecobonus)

I Decreti-legge n. 18/2020 (c.d. "Cura Italia") e n. 34/2020 (c.d. "Rilancio") hanno introdotto nell'ordinamento italiano misure fiscali di incentivazione connesse sia con spese per investimenti (es. eco e sismabonus) sia con spese correnti (es. canoni di locazione di locali ad uso non abitativo). Tali incentivi fiscali si applicano a famiglie o imprese, sono commisurati a una percentuale della spesa sostenuta (che in alcuni casi raggiunge anche il 110%) e sono erogati sotto forma di crediti d'imposta o di detrazioni d'imposta (trasformabili su opzione in crediti d'imposta). Le caratteristiche principali di tali crediti d'imposta sono (i) la possibilità di utilizzo in compensazione; (ii) la cedibilità a terzi acquirenti e (iii) la non rimborsabilità da parte dell'Erario.

La contabilizzazione dei crediti d'imposta acquistati da un soggetto terzo (cessionario del credito d'imposta) non è riconducibile ad uno specifico principio contabile internazionale. Lo IAS 8 prevede che, nei casi in cui vi sia una fattispecie non esplicitamente trattata da un principio contabile IAS/IFRS, la direzione aziendale definisca una accounting policy idonea a garantire un'informativa rilevante e attendibile di tali operazioni.

A tal fine il Banco, tenendo in considerazione le indicazioni espresse dalle Autorità di Vigilanza, si è dotato di una accounting policy che fa riferimento alla disciplina contabile prevista dall'IFRS 9, applicandone in via analogica le disposizioni compatibili con le caratteristiche dell'operazione e considerando che i crediti d'imposta in questione sono, sul piano sostanziale, assimilabili a un'attività finanziaria. Il Banco acquista i crediti secondo la propria tax capacity, con l'obiettivo di detenerli e utilizzarli per le compensazioni future, pertanto, tali crediti sono riconducibili ad un business model Hold to Collect e rilevati al costo ammortizzato, con rappresentazione della remunerazione nel margine di interesse durante l'arco temporale di recupero. La valutazione di tali crediti dovrà essere effettuata considerando i flussi di utilizzo attraverso le compensazioni future stimate, non risulta invece applicabile alla specifica casistica il framework contabile previsto dall'IFRS 9 per il calcolo delle perdite attese, ossia su questi crediti d'imposta non viene calcolata ECL, in quanto non esiste un rischio di credito della controparte, tenuto conto che il realizzo del credito avviene tramite compensazione con dei debiti e non tramite incasso.

Tenuto conto che i crediti d'imposta acquistati non rappresentano, ai sensi dei principi contabili internazionali, attività fiscali, contributi pubblici, attività immateriali o attività finanziarie, la classificazione più appropriata, ai fini della presentazione in bilancio, è quella residuale fra le Altre Attività dello stato patrimoniale.

Operazioni di aggregazione aziendale: allocazione del costo di acquisto

Premessa

È di seguito descritto il processo generale richiesto dall'IFRS 3 Aggregazioni aziendali per la contabilizzazione delle aggregazioni aziendali, ovvero delle operazioni o altri eventi in cui una società acquisisce il controllo di una o più attività aziendali e prevede il consolidamento delle attività, passività e passività potenziali acquisite ai rispettivi fair value, incluse eventuali attività immateriali identificabili non già rilevate nel bilancio dell'impresa acquisita.

Secondo l'IFRS 3106, innanzitutto va condotta l'analisi specifica richiesta per l'individuazione delle caratteristiche di "Attività aziendale (o Business)", rispetto al perimetro acquisito, per procedere quindi all'individuazione di una aggregazione aziendale da contabilizzare sulla base del cd. Acquisition Method (o metodo dell'acquisizione del controllo).

L'entità procede quindi all'analisi qualitativa delle caratteristiche di quanto acquisito per verificare la presenza simultanea di i. Fattori di produzione, ii. Processi, iii. Produzione come definiti dall'IFRS 3 stesso, in particolare rispetto al concetto di Processo sostanziale.

Successivamente, sulla base dell'Acquisition Method si deve, con riferimento alla data di acquisizione del controllo, allocare il prezzo dell'aggregazione (Purchase Price Allocation – PPA) rilevando le attività acquisite e le passività (anche potenziali) assunte ai relativi fair value ed eventualmente gli interessi di minoranza ai relativi fair value, oltre ad identificare le attività immateriali implicite precedentemente non contabilizzate nella situazione contabile dell'acquisita. L'eventuale differenza che dovesse emergere fra il prezzo pagato per l'acquisizione (misurato anch'esso al fair value e considerando eventuali "corrispettivi potenziali") ed il fair value (al netto degli effetti fiscali) delle attività e passività acquisite, se positiva, determina un avviamento da rilevare tra le voci dello stato patrimoniale, se negativa, determina un impatto che dovrà essere rilevato a Conto economico quale componente positiva (cd. "badwill" o avviamento negativo).

L'IFRS 3 consente che la definitiva allocazione del costo dell'aggregazione possa essere effettuata entro dodici mesi dalla data di acquisizione.

Fair value delle attività e passività acquisite

Nella contabilizzazione di un'aggregazione aziendale (cd. business combination), l'entità determina il fair value delle attività, passività e passività potenziali, il quale viene rilevato separatamente solo se, alla data dell'acquisizione, tale valore soddisfa i seguenti criteri:

  • nel caso di un'attività diversa da un'attività immateriale, sia probabile che gli eventuali benefici economici futuri affluiscano all'acquirente;
  • nel caso di una passività diversa da una passività potenziale sia probabile che per estinguere l'obbligazione sarà richiesto l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici;
  • nel caso di un'attività immateriale (IAS 38) o di una passività potenziale (IAS 37), il relativo fair value possa essere valutato in maniera attendibile.

Le attività e passività finanziarie devono essere valutate al fair value alla data dell'aggregazione aziendale ancorché nel bilancio della società acquisita siano misurate secondo altri criteri. Nel caso di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi, trovano applicazione le modalità di determinazione del fair value descritte alla successiva Parte A.4, applicando il modello valutativo interno più appropriato in funzione del singolo strumento considerato.

Identificazione delle attività immateriali

In base alle caratteristiche della realtà aziendale acquisita, si impongono approfondimenti sull'eventualità di contabilizzare separatamente assets non già iscritti tra le sue attività, quali possono

106 Le modifiche apportate all'IFRS 3 con Regolamento di omologazione 2020/551 hanno i. modificato il par. 3 e ii. introdotto i par. B7 – B12D rivedendo nella sostanza la definizione di "business" ai fini dell'identificazione delle operazioni qualificabili come "business combination".

essere le attività immateriali legate ai rapporti con la clientela (customer related intangible o client relationship) e al marketing (brand name).

Attività immateriali legate al cliente: rientrano nella categoria delle immobilizzazioni immateriali in quanto, anche se non sempre derivanti da diritti contrattuali come le attività immateriali legate al marketing, possono essere separabili e possono essere valutate attendibilmente.

Rientrano in questa categoria:

  • liste clienti: sono costituite da tutte le informazioni possedute sui clienti (data base contenenti: nomi, recapiti, storico di ordini, informazioni demografiche, ecc.) che, poiché possono essere oggetto di noleggio e scambio, hanno un valore riconosciuto dal mercato; non possono essere considerate immobilizzazioni immateriali se sono considerate così confidenziali che nell'accordo di aggregazione ne venga vietata la vendita, la locazione o altri tipi di scambio;
  • contratti con i clienti e rapporti con la clientela stabiliti in conseguenza di essi: i contratti con i clienti soddisfano il requisito contrattuale/legale per costituire un'attività immateriale anche se nel contratto di aggregazione ne viene vietata la vendita o il trasferimento separatamente dall'impresa acquisita; a tal fine, rilevano anche i contatti stabiliti di prassi con la clientela, indipendentemente dall'esistenza di un contratto formale, e tutte le relazioni non contrattuali, a condizione che siano separabili e autonomamente valutabili;
  • relazioni con la clientela di natura non contrattuale: rientrano in questa categoria tutte le attività immateriali che, in quanto separabili e trasferibili separatamente dall'impresa acquisita, sono valutabili singolarmente e possono essere iscritte come intangibile.

Attività immateriali legate al marketing: marchi di fabbrica, nomi commerciali, marchi di servizi, marchi collettivi, marchi di qualità in quanto derivanti da diritti contrattuali o comunque in quanto risultano solitamente separabili. Tali attività tengono conto di quell'insieme di condizioni produttive correlate economicamente al nome commerciale, alla capacità relazionale, alla forza distributiva.

Un'attività immateriale deve essere misurata inizialmente al costo. Se questa è acquisita in una Business Combination, il suo costo è il fair value alla data di acquisizione del controllo.

Il fair value riflette, infatti, le aspettative di mercato circa la probabilità che i benefici economici futuri inerenti all'attività affluiranno all'entità che li controlla. L'entità deve valutare la probabilità che si verifichino benefici economici futuri usando presupposti ragionevoli e sostenibili che rappresentano la migliore stima della Direzione aziendale dell'insieme di condizioni economiche che esisteranno nel corso della vita utile dell'attività.

I principi contabili non prescrivono puntualmente il metodo di valutazione da utilizzare per la misurazione del fair value di tali attività ma, nell'ambito dei possibili metodi utilizzabili, privilegiano quelli che fanno riferimento a prezzi di mercato osservabili. In mancanza di ciò, i principi contabili ammettono l'utilizzo di modelli valutativi che devono comunque incorporare assunzioni generalmente utilizzate e riconosciute dal mercato.

La determinazione del fair value nel caso di attività immateriali legate alla clientela si basa sull'attualizzazione dei flussi rappresentativi dei margini reddituali generati dai depositi lungo un periodo esprimente la durata residua attesa dei rapporti in essere alla data di acquisizione.

Generalmente, per la valutazione del brand sono utilizzati sia metodi di mercato, sia metodi basati sui flussi derivanti dalla gestione dello stesso brand e sulla base di una royalty di mercato.

Determinazione dell'Avviamento (del cd. "badwill" o Avviamento negativo)

L'avviamento rappresenta l'importo residuale del costo di acquisizione, in quanto costituisce l'eccedenza del costo della Business Combination rispetto al fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili (ivi inclusi gli intangibles e le passività potenziali che abbiano i requisiti per l'iscrizione in bilancio).

Esso rappresenta il corrispettivo riconosciuto dall'acquirente in previsione di benefici economici futuri derivanti da attività che non possono essere identificate individualmente e rilevate separatamente, di fatto incorporando il valore delle sinergie attese, dell'immagine della società acquisita, del know-how, delle professionalità, delle procedure e altri fattori indistinti.

L'avviamento acquisito in una aggregazione aziendale non è ammortizzato. L'entità provvede a verificare annualmente, ovvero alla fine dell'esercizio in cui si è realizzata l'aggregazione e ogniqualvolta vi sia un'indicazione che il valore dell'attività possa aver subito un degrado, che l'importo iscritto non abbia subito delle riduzioni di valore (impairment test).

Qualora l'importo residuale derivante dall'allocazione del valore d'acquisto risultasse negativo, cd. badwill, esso viene riconosciuto come beneficio a Conto economico alla voce 200 "Altri oneri/proventi di gestione".

A.3 INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA' FINANZIARIE

A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore di bilancio e interessi attivi

Tipologia di
strumento
finanziario
Portafoglio di
provenienza
Portafoglio di
destinazione
Data di
riclassificazione
Valore di
bilancio
riclassificato
Interessi attivi
registrati
nell'esercizio
(ante imposte)
Titoli di debito HTCS HTC 01.10.2018 12.318 n.a.

Con riferimento alle attività finanziarie riclassificate ancora iscritte nell'attivo alla data di riferimento di bilancio, nella colonna "Valore di bilancio riclassificato" è indicato l'importo trasferito dal portafoglio contabile HTCS al portafoglio contabile HTC (di originari Euro 1.045.956 mila), ivi inclusa la relativa riserva da valutazione OCI cumulata al 30 settembre 2018, negativa per circa Euro 927 mila (di originari Euro 51.459 mila, al lordo del relativo effetto fiscale), che alla data di riclassificazione è stata eliminata dal patrimonio netto in contropartita del fair value delle attività finanziarie riclassificate che, di conseguenza, sono rilevate come se fossero sempre state valutate al costo ammortizzato.

A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo

Come già rendicontato nei precedenti esercizi, a seguito del cambio di business model da parte della Capogruppo, avvenuto alla fine del terzo trimestre 2018, il portafoglio HTC è il portafoglio che risulta avere la posizione di strumenti finanziari in misura significativa rispetto al portafoglio HTCS.

Nel corso del 2020 sono stati aggiornati i limiti operativi del portafogli HTCS e del portafoglio di negoziazione al fine di renderne la composizione il più aderente possibile alle finalità di gestione dei business model alla luce dell'evoluzione nel frattempo intervenuta nel contesto dei mercati finanziari.

Nel corso del 2023 sono stati rivisti i criteri di ammissibilità delle vendite di attività finanziarie gestite con il modello di business HTC applicati al portafoglio titoli di proprietà. Al riguardo, è stata condotta un'analisi volta, tra l'altro, a rivedere l'impostazione adottata dalla Capogruppo rispetto alle attuali migliori prassi di mercato.

Tenuto conto dell'aggiornamento sopra richiamato, la gestione dei titoli di debito classificati nei portafogli HTC e HTCS prosegue in continuità con le scelte operate in precedenza; nel corso dell'esercizio di riferimento non si è pertanto verificato alcun cambiamento di business model che abbia comportato una riclassifica di portafoglio.

A.4 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

Nel principio contabile IFRS 13 "Misurazione del fair value" il fair value è definito come il prezzo che sarebbe ricevuto nel caso di vendita di un'attività o pagato per trasferire una passività in una transazione ordinaria tra partecipanti al mercato (exit price). La definizione di fair value contenuta nell'IFRS 13 rende evidente che le tecniche di misurazione sono market based e non entity specific.

Il principio contabile indicato prevede l'obbligo di fornire sia informazioni riguardanti le tecniche di valutazione e i parametri utilizzati per la valutazione delle attività e delle passività valutate al fair value su base ricorrente o su base non ricorrente dopo la prima iscrizione in bilancio, sia informazioni in merito agli effetti sulla redditività complessiva delle valutazioni degli strumenti valutati utilizzando in misura efficace parametri non osservabili.

Quando non è rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica, si valuta il fair value applicando una tecnica di valutazione che massimizzi l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riduca al minimo l'utilizzo di input non osservabili.

In base al principio IFRS 13 e ai fini dalla determinazione del fair value dei derivati OTC va considerato il rischio di controparte.

La gerarchia del fair value prevede 3 livelli. È attribuita la massima priorità ai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche (dati di Livello 1) e la priorità minima agli input non osservabili (dati di Livello 2 e 3). La gerarchia del fair value dà priorità agli input delle tecniche di valutazione e non alle tecniche adottate per valutare il fair value. Una valutazione del fair value sviluppata utilizzando una tecnica del valore attuale potrebbe pertanto essere classificata nel Livello 2 o 3, secondo gli input significativi per l'intera valutazione e del livello della gerarchia del fair value in cui tali dati sono classificati.

Fair value determinato con input di livello 1

Il fair value è di livello 1 se determinato in base a prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Un prezzo quotato in un mercato attivo fornisce la prova più attendibile del fair value e, quando disponibile, deve essere utilizzato senza alcuna rettifica.

Per mercato attivo si intende quello in cui le operazioni relative all'attività o alla passività si verificano con una frequenza e con volumi sufficienti a fornire informazioni utili per la determinazione del prezzo su base continuativa.

Gli elementi fondamentali sono i seguenti:

  • Identificazione del mercato principale dell'attività o della passività o, in assenza di un mercato principale, del mercato più vantaggioso dell'attività o della passività;
  • la possibilità per l'entità di effettuare un'operazione con l'attività o con la passività al prezzo di quel mercato alla data di valutazione.

Il mercato principale è quello con il maggior volume e il massimo livello di attività o per la passività. In sua assenza, il mercato più vantaggioso è quello che massimizza l'ammontare che si percepirebbe per la vendita dell'attività o che riduce al minimo l'ammontare che si pagherebbe per il trasferimento delle passività.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Il fair value delle attività e passività finanziarie è determinato con tecniche di valutazione in relazione alla tipologia dello strumento finanziario valutato.

Per il fair value di livello 2 si utilizzano valutazioni supportate da info provider esterni e applicativi interni che utilizzano input osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o la passività, e comprendono:

  • prezzi quotati per attività o passività similari in mercati attivi;
  • prezzi quotati per attività o passività identiche o similari in mercati non attivi;
  • dati diversi dai prezzi quotati osservabili per l'attività o passività, per esempio:

    • o tassi di interesse e curve dei rendimenti osservabili a intervalli comunemente quotati;
    • o volatilità implicite;
    • o spread creditizi;
  • input corroborati dal mercato.

Per il fair value di livello 3 si impiegano input non osservabili per l'attività o per la passività. Il ricorso a tali input, anche di fonte interna, è ammesso qualora non siano disponibili informazioni di mercato osservabili utili alla stima e devono riflettere le ipotesi che assumerebbero i partecipanti al mercato nella determinazione del prezzo.

Per il fair value di livello 3 e con specifico riferimento ai derivati OTC in divisa estera, l'input inerente allo spread creditizio per la clientela non istituzionale è fornito dal modello interno di rating che classifica ogni controparte in classi di rischi aventi probabilità omogenea di insolvenza.

Si segnala, inoltre, l'applicazione del modello Credit Value Adjustment (CVA) per i derivati OTC con lo scopo di evidenziare l'impatto della qualità creditizia della controparte, fattore intrinseco nella quotazione degli strumenti obbligazionari ma non in quelli derivati. La modalità attuata consiste nel determinare il fair value mediante attualizzazione del Mark to Market (MTM) positivo del derivato con il Credit Spread ponderato per la vita residua dello strumento.

In relazione, invece, ai derivati OTC con Mark to Market (MTM) negativo il modello applicato è del Debit Value Adjustment (DVA) con lo scopo di evidenziare l'impatto della qualità del proprio merito creditizio. Il modello prevede l'applicazione della medesima formula di attualizzazione del CVA al valore negativo (MTM) del derivato con inclusione del Credit spread della banca.

Si segnala che, nell'applicazione di entrambi i modelli (CVA e DVA) e ai fini della determinazione dell'impatto della qualità creditizia della controparte, ovvero della qualità del proprio merito creditizio, viene tenuto in considerazione l'effetto di riduzione del rischio di credito in presenza di accordi di collateralizzazione (CSA).

Il fair value di attività e passività non finanziarie (crediti e debiti) è determinato con la metodologia di analisi dei DCF (discounted cash flows); il modulo in uso consente di integrare in modo consistente nella valutazione del fair value elementi di mercato, caratteristiche finanziarie dell'operazione e componenti di rischio di credito.

Con riferimento alle "attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente" per cui il cui il fair value è fornito ai soli fini dell'informativa di nota integrativa, si precisa quanto segue:

  • per i crediti il fair value è calcolato per le posizioni performing oltre il breve termine mediante tecnica di valutazione che prevede l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi considerando, altre al tasso free risk, il rischio di credito della relazione (in termini di PD e LGD rilevato nei modelli di rating interno in uso), mentre per le posizioni non performing e per quelle performing a breve termine il valore di bilancio è considerato una ragionevole approssimazione del fair value. In generale gli stessi sono classificati al Livello 3, fatto salvo nel caso in cui la significatività degli input osservabili rispetto all'intera valutazione sia superiore a una soglia prefissata (Livello 2), ovvero nel caso di attività in via di dismissione / transazioni in corso di perfezionamento alla data di riferimento (Livello 1). Tenuto conto dell'attuale contesto del mercato dei crediti, con particolare riferimento ai non performing loans, detto fair value (Livello 2 e 3), determinato tenendo conto di ipotesi multi-scenario che prevedono la combinazione tra la gestione interna e i c.d. "disposal scenario", potrebbe non rappresentare l'eventuale exit price in considerazione di un certo margine di aleatorietà comunque insito nelle componenti di formazione del prezzo considerate da un potenziale terzo acquirente;

  • i debiti e i certificati di deposito emessi dalle banche del Gruppo sono esposti al loro valore di bilancio, che rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value (Livello 3);

  • per i prestiti obbligazionari emessi dalle banche del Gruppo, il fair value è calcolato secondo la metodologia di attualizzazione dei flussi di cassa, applicando un credit spread (Livello 2);
  • attività materiali detenute a scopo di investimento: il fair value è determinato sulla base di una stima effettuata utilizzando una serie di fonti informative relative al mercato immobiliare e apportando le opportune rettifiche/incrementi in relazione a parametri quali la localizzazione, la consistenza, la vetustà, la destinazione d'uso dei locali e la manutenzione straordinaria, nonché mediante il confronto con la stima eseguita da esperti esterni indipendenti (Livello 3).

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

Le tecniche di valutazione e gli input selezionati sono utilizzati in modo costante nel tempo, salvo che si verifichino circostanze che rendano necessaria la loro sostituzione o modifica quali ad esempio: lo sviluppo di nuovi mercati, la disponibilità e/o indisponibilità di nuove informazioni, il miglioramento delle tecniche stesse di valutazione.

ll processo di valutazione degli strumenti finanziari si articola nelle fasi sotto di seguito sintetizzate:

  • per ogni asset class sono identificati i parametri di mercato e le modalità secondo le quali tali dati devono essere recepiti e utilizzati;
  • i parametri di mercato utilizzati sono controllati sia con riferimento alla loro integrità sia nel loro utilizzo nelle modalità applicative;
  • le metodologie utilizzate per le valutazioni sono confrontate con le prassi di mercato in modo da individuare eventuali evoluzioni e definire modifiche alle valutazioni.

Con riferimento agli strumenti finanziari oggetto di valutazione al fair value su base ricorrente classificati nel Livello 3, non viene fornita l'analisi di sensibilità stante la loro natura.

A.4.3 Gerarchia del fair value

Con riferimento alle attività e passività finanziarie oggetto di valutazione al fair value su base ricorrente, la classificazione sulla base della predetta gerarchia di livelli riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni.

La perdita di qualifica di mercato attivo per un'attività o passività comporta la modifica della tecnica di valutazione e degli input utilizzati determinando una classificazione del fair value in un livello inferiore della gerarchia.

La tecnica di valutazione prescelta è utilizzata in modo costante nel tempo, salvo che sopraggiungano circostanze che rendano necessario sostituirla con un'altra più significativa come nel caso di sviluppo di nuovi mercati, disponibilità di nuove informazioni, cambi delle condizioni di mercato. Ciò comporta che un'attività o passività valutata in momenti differenti potrà essere classificata in un livello diverso della gerarchia.

L'applicazione dei principi adottati per la determinazione dei livelli avviene mensilmente.

A.4.4 Altre informazioni

Nel corso dell'esercizio di riferimento il processo di classificazione del fair value dei crediti è stato semplificato in ottica prudenziale (esponendo tutti i finanziamenti alla clientela come L3), considerando il parametro relativo alla PD non osservabile su un mercato attivo da cui ne consegue la sostanziale difficoltà di dimostrarne in modo univoco la rilevanza tra i diversi parametri considerati nella determinazione del fair value. È stato pertanto riesposto anche il dato comparativo.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

31.12.2024 31.12.2023
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico
50.883 1.203 146.253 35.235 1.573 122.467
a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione 7.143 691 1.379 6.232 907 759
b) Attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
c) Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
43.740 512 144.874 29.003 666 121.708
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
986.854 10.000 3.208 822.257 10.000 3.208
3. Derivati di copertura - 12.578 - - 21.431 -
4. Attività materiali - - - - - -
5. Attività immateriali - - - - - -
Totale 1.037.737 23.781 149.461 857.492 33.004 125.675
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - 689 1.265 - 1.062 688
2. Passività finanziarie designate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 19.287 - - 14.556 -
Totale - 19.976 1.265 - 15.618 688

Legenda

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Gli investimenti valutati sulla base di parametri non osservabili (livello 3) costituiscono una quota limitata di tutte le Attività misurate al fair value (12,34% al 31 dicembre 2024 rispetto al 12,37% dell'esercizio precedente. Detti investimenti sono costituiti per la quasi totalità da investimenti in OICR obbligatoriamente valutati al fair value.

Alla data del 31 dicembre 2024, l'impatto dell'applicazione del Credit Value Adjustment e del Debit Value Adjustment sui valori patrimoniali non è stato calcolato in quanto tutti i contratti derivati in essere sono assistiti da accordi di collateralizzazione con le controparti a mitigazione del rischio di credito (CSA agreement).

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a
conto economico
Attività
finanziarie
Totale di cui: a)
attività
finanziarie
detenute
per la
negozia
zione
di cui: b)
attività
finanziari
e
designate
al fair
value
di cui: c) altre
attività finanziarie
obbligatoriament
e valutate al fair
value
valutate al
fair value
con impatto
sulla
redditività
complessi
va
Derivati
di
copertur
a
Attività
materia
li
Attività
immateria
li
1. Esistenze iniziali 122.467 759 - 121.708 3.208 - - -
2. Aumenti 58.111 1.365 - 56.746 - - - -
2.1. Acquisti 38.105 - - 38.105 - - - -
2.2. Profitti imputati a: 4.243 1.365 2.878 - - - -
2.2.1. Conto Economico 4.243 1.365 - 2.878 - - - -
- di cui plusvalenze 4.243 1.365 - 2.878 - - - -
2.2.2. Patrimonio netto - - - - - - - -
2.3. Trasferimenti da altri
livelli
- - X - - - - -
2.4. Altre variazioni in
aumento
15.763 - - 15.763 - - - -
3. Diminuzioni 34.325 745 - 33.580 - - - -
3.1. Vendite - - - - - - - -
3.2. Rimborsi 7.535 - - 7.535 - - - -
3.3. Perdite imputate a: 11.657 745 10.912 - - - -
3.3.1. Conto Economico 11.657 745 - 10.912 - - - -
- di cui minusvalenze 11.657 745 - 10.912 - - - -
3.3.2. Patrimonio netto - X X - - - - -
3.4. Trasferimenti da altri
livelli
- - - - - - - -
3.5. Altre variazioni in
diminuzione
15.133 - 15.133 - - - -
4. Rimanenze finali 146.253 1.379 - 144.874 3.208 - - -

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Passività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Passività finanziarie
designate al fair
value
Derivati di
copertura
1. Esistenze iniziali 688 - -
2. Aumenti 1.265 - -
2.1 Emissioni - - -
2.2. Perdite imputate a: 1.265 - -
2.2.1. Conto Economico 1.265 - -
- di cui minusvalenze 1.265 - -
2.2.2. Patrimonio Netto X - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli - - -
2.4. Altre variazioni in aumento - - -
3. Diminuzioni 688 - -
3.1. Rimborsi - - -
3.2. Riacquisti - - -
3.3. Profitti imputati a: 688 - -
3.3.1. Conto Economico 688 - -
- di cui plusvalenze 688 - -
3.3.2. Patrimonio Netto X - -
3.4. Trasferimento ad altri livelli - - -
3.5. Altre variazioni in diminuzione - - -
4. Rimanenze finali 1.265 - -

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Attività/Passività 31.12.2024 31.12.2023
non misurate al
fair value o
misurate al fair
value su base non
ricorrente
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività
finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
2. Attività materiali
14.819.735 2.736.046 168.551 11.856.067 14.821.904 2.596.743 240.361 11.558.416
detenute a scopo
di investimento
3. Attività non
correnti e gruppi
di attività in via di
dismissione
3.356
-
-
-
-
-
5.337 2.790
-
-
-
-
-
4.434
-
Totale 14.823.091 2.736.046 168.551 11.861.404 14.824.694 2.596.743 240.361 11.562.850
1. Passività
finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
2. Passività
16.088.377 - 2.572.034 13.503.552 16.784.443 - 2.205.972 14.504.348
associate ad
attività in via di
dismissione
- - - - - - - -
Totale 16.088.377 - 2.572.034 13.503.552 16.784.443 - 2.205.972 14.504.348

Legenda

VB = Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

A.5 INFORMATIVA SUL C.D. "DAY ONE PROFIT/LOSS"

Il principio IFRS9 – Strumenti finanziari prevede che il valore di iscrizione iniziale di uno strumento finanziario sia pari al fair value, il quale corrisponde di norma al prezzo di transazione (ossia all'importo erogato per le attività finanziarie e alla somma incassata per le passività finanziarie). Tale affermazione risulta verificata per le transazioni di strumenti quotati in un mercato attivo. Se il mercato di tale strumento finanziario non è attivo, è necessario determinare il fair value dello strumento mediante utilizzo di tecniche di valutazione. Qualora vi sia una differenza (c.d. "day one profit/loss") tra il prezzo di transazione e l'importo determinato al momento della rilevazione iniziale attraverso l'utilizzo delle tecniche di valutazione e tale differenza non è rilevata immediatamente a conto economico, è necessario fornire l'informativa di cui al paragrafo 28 dell'IFRS 7 indicando le politiche contabili adottate per imputare a Conto Economico, successivamente alla prima iscrizione dello strumento, le differenze così determinate.

In relazione all'operatività posta in essere e sulla base delle metodologie interne di valutazione attualmente in uso, il fair value degli strumenti finanziari alla prima iscrizione coincide generalmente con il prezzo di transazione; tuttavia, qualora sia stata rilevata una differenza fra il prezzo di transazione e l'importo determinato mediante utilizzo di tecniche di valutazione, tale differenza è stata rilevata immediatamente a Conto Economico.

PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

31.12.2024 31.12.2023
a) Cassa 88.001 83.369
b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali 883.000 1.521.338
c) Conti correnti e depositi a vista presso banche 48.140 49.990
Totale 1.019.141 1.654.697

Nella voce dell'Attivo - 10."Cassa e disponibilità liquide" - risulta rilevato l'importo a vista di 883 milioni di euro (ex 1.521 milioni di euro) relativo alla liquidità eccedente rispetto all'impegno di mantenimento della Riserva obbligatoria.

Sezione 2 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - voce 20

Voci/Valori L1 31.12.2024
L2
L3 L1 31.12.2023
L2
L3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 2.531 - - 1.819 - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 2.531 - - 1.819 - -
2. Titoli di capitale 4.472 - - 4.256 - -
3. Quote di O.I.C.R. 126 - - 128 - -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale (A) 7.129 - - 6.203 - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari 14 691 1.379 29 907 759
1.1 di negoziazione 14 691 1.379 29 907 759
1.2 connessi con la fair value
option
- - - - - -
1.3 altri - - - - - -
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 di negoziazione - - - - - -
2.2 connessi con la fair value - - - - - -
option
2.3 altri - - - - - -
Totale (B) 14 691 1.379 29 907 759
Totale (A+B) 7.143 691 1.379 6.232 907 759

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Legenda

L1= Livello 1

L2= Livello 2 L3= Livello 3

La voce 20 "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" risulta composta da:

a) le attività per cassa destinate a finalità di negoziazione;

b) il valore positivo dei contratti derivati posti in essere con finalità di negoziazione.

La variazione della voce "A. Attività per cassa" deriva dall'ordinario turnover sul portafoglio di trading.

In particolare, l'importo indicato alla voce "B. Strumenti derivati" si riferisce prevalentemente al fair value degli strumenti finanziari derivati oggetto di discontinuing, per cui si è interrotta la relazione di copertura, e al fair value dei contratti swap e outright che sono oggetto di natural hedge.

I criteri adottati per la classificazione degli strumenti finanziari nei tre livelli previsti dalla "gerarchia del fair value" sono riportati nella precedente sezione "A.4 Informativa sul fair value" della Parte A "Politiche contabili" della Nota integrativa.

Tutti gli strumenti finanziari iscritti tra le attività finanziarie per negoziazione sono valorizzati al loro fair value.

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti/controparti

Voci/Valori 31.12.2024 31.12.2023
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito 2.531 1.819
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche 2.322 1.819
d) Altre società finanziarie 209 -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
2. Titoli di capitale 4.472 4.256
a) Banche 543 -
b) Altre società finanziarie 215 297
di cui: imprese di assicurazione - -
c) Società non finanziarie 3.714 3.959
d) Altri emittenti - -
3. Quote di O.I.C.R 126 128
4. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale (A) 7.129 6.203
B. STRUMENTI DERIVATI - -
a) Controparti centrali 317 682
b) Altre 1.767 1.013
Totale (B) 2.084 1.695
Totale (A+B) 9.213 7.898

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

Voci/Valori 31.12.2024 31.12.2023
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito - 31 - - 32 -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito - 31 - - 32 -
2. Titoli di capitale - 481 - - 634 -
3. Quote di O.I.C.R. 43.740 - 144.874 29.003 - 121.708
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine - - - - - -
4.2 Altri - - - - - -
Totale 43.740 512 144.874 29.003 666 121.708

Legenda L1= Livello 1

L2= Livello 2 L3= Livello 3

La voce "Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" comprende principalmente le quote di OICR non destinate a finalità di negoziazione; tali strumenti per loro natura non superano l'SPPI test (solely payments of principal and interests) previsto dal principio IFRS9 "Strumenti Finanziari".

In particolare, alla voce "3. Quote di OICR", risultano iscritte le quote dei fondi chiusi sottoscritte ad esito del perfezionamento di cessioni di crediti non performing ai fondi medesimi; il fair value delle quote dei fondi (livello 3) è determinato applicando le policy previste dalla banca per tale tipologia di strumenti finanziari.

Nel corso del 2024 si sono perfezionate cessioni di crediti per 48.846 migliaia di Euro nominali con sottoscrizione di quote di Fondi Chiusi per 29.555 migliaia di Euro, valutati in coerenza con quanto previsto dalle policy di fair value di Gruppo.

Si segnala, inoltre, che alla voce "3. Quote di OICR" risultano iscritte alla data di riferimento quote per 15.908 migliaia di euro relative ai seguenti Fondi sottoscritti da Banco Desio:

  • Planetarium Fund Anthilia White;
  • Planetarium Fund Anthilia Yellow;
  • Anthilia Gap.

Nella sottovoce "Titoli di capitale" risulta iscritto il valore della partecipazione acquisita in Yolo Group nel corso dell'esercizio precedente.

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

31.12.2024 31.12.2023
1.Titoli di capitale 481 634
di cui: banche - -
di cui: altre società finanziarie 481 634
di cui: società non finanziarie - -
2. Titoli di debito 31 32
a) Banche centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie 31 32
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
3. Quote di O.I.C.R. 188.614 150.711
4. Finanziamenti - -
a) Banche centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 189.126 151.377

Il valore della voce "Titoli di capitale" pari a 481 migliaia di euro si riferisce alla partecipazione in Yolo Group di cui si fornisce ulteriore informativa nella sezione 7 – Partecipazioni.

Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - voce 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

Voci/Valori 31.12.2024 31.12.2023
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 986.854 - - 822.257 - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 986.854 - - 822.257 - -
2. Titoli di capitale - 10.000 3.208 - 10.000 3.208
3. Finanziamenti - - - - - -
Totale 986.854 10.000 3.208 822.257 10.000 3.208

Legenda

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

La voce "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" comprende:

  • c) il portafoglio obbligazionario non destinato a finalità di negoziazione e non detenuto con esclusivo intento di incassare i flussi di cassa contrattuali;
  • d) quote di partecipazioni in società non controllate e non collegate per le quali è stata adottata la c.d. "FVOCI option".

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori 31.12.2024 31.12.2023
1. Titoli di debito 986.854 822.257
a) Banche centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 966.494 783.372
c) Banche 19.319 38.098
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie 1.041 787
2. Titoli di capitale 13.208 13.208
a) Banche 10.000 10.000
b) Altri emittenti: 3.208 3.208
- altre società finanziarie 2.224 2.224
di cui: imprese di assicurazione - -
- società non finanziarie 984 984
- altri - -
3. Finanziamenti - -
a) Banche centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 1.000.062 835.465

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con
basso
rischio di
credito
Secon
do
stadio
Terzo
stadio
Impair
ed
acquisi
te o
originat
e
Primo
stadio
Secon
do
stadio
Terzo
stadi
o
Impair
ed
acquisi
te o
originat
e
Write-off
parziali
complessivi
Titoli di debito 987.134 987.134 - - - 280 - - - -
Finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale 31.12.2024 987.134 987.134 - - - 280 - - - -
Totale 31.12.2023 822.589 822.589 - - - 332 - - - -

Sezione 4 - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - voce 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

31.12.2024 31.12.2023
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia
operazioni/Valori
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3
A. Crediti verso Banche
Centrali
104.239 - - - - 104.239 58.568 - - - - 58.568
1. Depositi a scadenza - - - X X X - - - X X X
2. Riserva obbligatoria 104.239 - - X X X 58.568 - - X X X
3. Pronti contro termine - - - X X X - - - X X X
4. Altri - - - X X X - - - X X X
B. Crediti verso banche 828.555 - - 596.011 15.135 226.713 743.656 - - 555.800 10.593 175.861
1. Finanziamenti 226.713 - - - - 226.713 174.061 - - - - 174.061
1.1 Conti correnti - - - X X X - - - X X X
1.2. Depositi a
scadenza
9.647 - - X X X 26.521 - - X X X
1.3. Altri
finanziamenti:
217.066 - - X X X 147.540 - - X X X
- Pronti contro
termine attivi
- - - X X X - - - X X X
- Finanziamenti per
leasing
- - - X X X - - - X X X
- Altri 217.066 - - X X X 147.540 - - X X X
2. Titoli di debito 601.842 - - 596.011 15.135 - 569.595 - - 555.800 10.593 1.800
2.1 Titoli strutturati 3.775 - - 3.839 - - 3.741 - - 3.582 - -
2.2 Altri titoli di debito 598.067 - - 592.172 15.135 - 565.854 - - 552.218 10.593 1.800
Totale 932.794 - - 596.011 15.135 330.952 802.224 - - 555.800 10.593 234.429

Legenda

L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3

Nel saldo della voce "A. Crediti verso Banche Centrali" è appostato l'ammontare della Riserva obbligatoria presso la Banca d'Italia. Il saldo puntuale, nell'ambito del rispetto del livello medio di mantenimento richiesto dalla normativa, può discostarsi, anche con variazioni significative, in relazione al fabbisogno contingente di tesoreria della Banca.

L'impegno di mantenimento della Riserva obbligatoria assunto dal Banco al 31 dicembre 2024 ammonta a 105,2 milioni di euro (109,2 milioni di euro assunti a dicembre 2023).

I saldi della voce "B. Crediti verso banche" sono esposti al netto delle rettifiche di valore derivanti dall'applicazione dei modelli per la determinazione della perdita attesa sul portafoglio titoli di debito "held to collect" in applicazione del principio contabile "IFRS9 - Strumenti finanziari".

Tra i crediti verso banche non figurano crediti classificabili come attività deteriorate.

Nella voce "2. Titoli di debito" sono inclusi i titoli detenuti nell'ambito del business model "held to collect", ovvero detenuti con l'intento di incassare i flussi di cassa contrattuali.

Il saldo della voce "1.3 Altri Finanziamenti" rispetto al periodo di confronto è influenzato dalla presenza del saldo interbancario ancora da regolare relativo all'acquisizione del ramo d'azienda di Banca Popolare Puglia e Basilicata (c.d. Operazione Mercadante).

Nella voce "2. Titoli di debito" sono inclusi i titoli detenuti nell'ambito del business model "held to collect", ovvero detenuti con l'intento di incassare i flussi di cassa contrattuali.

La segmentazione in stadi (stage) avviene rispettando i seguenti requisiti previsti dal principio contabile "IFRS9 Strumenti finanziari" in vigore dal 1° gennaio 2018:

  • d) stage 1 per le esposizioni con performance in linea con le aspettative;
  • e) stage 2 per le esposizioni con performance sotto le aspettative ovvero che hanno registrato un significativo incremento del rischio di credito rispetto al momento in cui le stesse si sono originate (ovvero sono state acquistate);
  • f) stage 3 per le esposizioni non performing.

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

31.12.2023
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia
operazioni/Valori
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
L1 L2 L3
1. Finanziamenti 11.291.130 178.263 5.635 - - 11.475.028 11.452.104 178.204 17.784 - - 11.323.987
1.1. Conti
correnti
1.763.388 15.242 455 X X X 2.063.715 15.602 1.333 X X X
1.2. Pronti
contro termine
attivi
- - - X X X - - - X X X
1.3. Mutui 7.697.096 148.812 4.584 X X X 7.982.462 148.242 16.311 X X X
1.4. Carte di
credito, prestiti
personali e
cessioni del
quinto
541.942 2.981 - X X X 241.113 1.640 1 X X X
1.5
Finanziamenti
per leasing
151.508 4.373 - X X X 149.843 4.563 3 X X X
1.6. Factoring 88.675 1.759 - X X X 92.218 3.122 - X X X
1.7. Altri
finanziamenti
1.048.521 5.096 596 X X X 922.753 5.035 136 X X X
2. Titoli di debito 2.411.913 - - 2.140.035 153.416 50.087 2.371.588 - - 2.040.943 229.768 -
1. Titoli
strutturati
4.494 - - - 4.525 - 1.982 - - - 2.016 -
2. Altri titoli di
debito
2.407.419 - - 2.140.035 148.891 50.087 2.369.606 - - 2.040.943 227.752 -
Totale 13.703.043 178.263 5.635 2.140.035 153.416 11.525.115 13.823.692 178.204 17.784 2.040.943 229.768 11.323.987

Legenda

L1= Livello 1

L2= Livello 2

L3= Livello 3

I finanziamenti lordi ammontano a complessivi 11.782.117 migliaia di euro (ex 11.942.120 migliaia di euro alla fine dello scorso esercizio), di cui 11.415.090 (ex 11.566.272 migliaia di euro) relativi a crediti in bonis e 367.027 migliaia di euro (ex 375.848 migliaia di euro) a crediti deteriorati.

Le rettifiche di valore complessive relative agli stessi finanziamenti ammontano a 307.088 migliaia di euro (ex 294.027 migliaia di euro), di cui 186.714 (ex 183.217 migliaia di euro) relative a crediti deteriorati e 120.374 migliaia di euro (ex 110.810 migliaia di euro) a crediti in bonis.

La tabella comprende altresì gli importi dei crediti ceduti non cancellati costituenti attivi idonei per il programma di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG); al 31 dicembre 2024 tali crediti ammontano a 2.298.229 migliaia di euro (1.979.936 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).

Si segnala, inoltre, che la sottovoce "Mutui" include l'ammontare dei mutui collateralizzabili presso la Banca Centrale Europea (per il tramite della procedura A.Ba.Co) per 1.939.843 migliaia di euro (2.443.984 migliaia di euro al 31 dicembre 2023).

La sottovoce "Altri finanziamenti" ricomprende invece le operazioni di finanziamento diverse da quelle indicate nelle sottovoci precedenti (ad esempio finanziamenti di tipo bullet, anticipi su fatture ed effetti salvo buon fine, anticipi import/export e altre partite diverse).

I crediti verso società appartenenti al Gruppo Banco Desio ammontano a 869.483 migliaia di euro riferiti alle controllate Fides S.p.A. (per 867.636 migliaia di euro) e Dynamica Retail (per 1.847 migliaia di euro).

Nella voce sono ricompresi anche gli interessi conteggiati al 31 dicembre 2020 ed esigibili il 1° marzo dell'anno successivo a quello in cui sono maturati a seguito dell'applicazione delle norme per il computo degli interessi nelle operazioni bancarie definite con il Decreto n. 343/2016 del MEF, in attuazione dell'art. 120 comma 2 del Testo Unico Bancario (T.U.B.).

La voce "di cui impaired acquisite o originate" accoglie quelle linee di finanziamento originate nell'ambito di "concessioni" effettuate sia a seguito dei crediti acquistati a seguito dell'operazione Lanternina nel corso del precedente esercizio.

Il fair value dei crediti è calcolato per le posizioni performing oltre il breve termine mediante tecnica di valutazione che prevede l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi considerando il rischio di credito della relazione, mentre per le posizioni non performing e per quelle performing a breve termine il valore di bilancio è considerato una ragionevole approssimazione del fair value. Tenuto conto dell'attuale contesto del mercato dei crediti, con particolare riferimento ai non performing loans, detto fair value, determinato tenendo conto di ipotesi multi-scenario che prevedono la combinazione tra la gestione interna e i c.d. "disposal scenario", potrebbe non rappresentare l'eventuale exit price in considerazione di un certo margine di aleatorietà comunque insito nelle componenti di formazione del prezzo considerate da un potenziale terzo acquirente.

Nella voce "2. Titoli di debito" sono inclusi i titoli detenuti nell'ambito del business model "held to collect", ovvero detenuti con l'intento di incassare i flussi di cassa contrattuali. Il valore dei titoli di debito è esposto al netto delle rettifiche di valore derivanti dall'applicazione dei nuovi modelli per la determinazione della perdita attesa sul portafoglio titoli di debito "held to collect" in applicazione del principio contabile "IFRS9 - Strumenti finanziari". Rientrano in questo portafoglio euro 88.134 migliaia di titoli senior emessi dal veicolo di cartolarizzazione "2Worlds s.r.l." a seguito della cessione di crediti a sofferenza mediante ricorso a schema "GACS" nel 2018.

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

31.12.2024 31.12.2023
Tipologia
operazioni/Valori
Primo e
secondo stadio
Terzo
stadio
Attività impaired
acquisite o originate
Primo e
secondo stadio
Terzo
stadio
Attività impaired
acquisite o originate
1. Titoli di debito 2.411.913 - - 2.371.588 - -
a) Amministrazioni
pubbliche
2.090.297 - - 1.971.293 - -
b) Altre società
finanziarie
256.922 - - 339.055 - -
di cui: imprese di
assicurazione
- - - - - -
c) Società non
finanziarie
64.694 - - 61.240 - -
2. Finanziamenti verso: 11.291.130 178.263 5.635 11.452.104 178.204 17.784
a) Amministrazioni
pubbliche
383.231 1.499 222 301.072 438 229
b) Altre società
finanziarie
1.117.410 145 - 1.396.512 51 22
di cui: imprese di
assicurazione
9.010 - - 7.269 - -
c) Società non
finanziarie
5.076.413 121.216 2.240 5.403.201 127.789 7.818
d) Famiglie 4.714.076 55.403 3.173 4.351.319 49.926 9.715
Totale 13.703.043 178.263 5.635 13.823.692 178.024 17.784

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Primo
stadio
di cui:
Strumenti
con basso
rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Write-off
parziali
complessivi
Titoli di debito 2.932.918 2.932.918 90.593 - - 7.297 2.459 - - -
Finanziamenti 10.052.495 64.277 1.689.983 363.244 7.524 18.328 102.068 184.981 1.889 1.242
Totale
31.12.2024
12.985.413 2.997.195 1.780.576 363.244 7.524 25.625 104.527 184.981 1.889 1.242
Totale
31.12.2023
12.568.177 2.890.557 2.179.319 357.675 21.660 22.883 98.695 179.472 3.877 18.708

La tabella fornisce la distribuzione delle esposizioni misurate al costo ammortizzato (sia verso banche che verso clientela) e delle relative rettifiche di valore nei tre stadi con livello crescente di rischio di credito (in ragione dell'evoluzione nel tempo) previsti dal principio contabile IFRS9 "Strumenti finanziari". In particolare la segmentazione in stadi (stage) avviene rispettando i seguenti requisiti:

  • d) stage 1 per le esposizioni con performance in linea con le aspettative;
  • e) stage 2 per le esposizioni con performance sotto le aspettative ovvero che hanno registrato un significativo incremento del rischio di credito rispetto al momento in cui le stesse si sono originate (ovvero sono state acquistate);
  • f) stage 3 per le esposizioni non performing.

La ripartizione in stage è rilevante per l'applicazione del modello di calcolo dell'impairment basato sulle perdite attese, determinata sulla base di eventi passati, condizioni correnti e ragionevoli e «supportabili» previsioni future. In particolare il modello di calcolo della perdita attesa è caratterizzato dai seguenti aspetti:

orizzonte di calcolo della perdita attesa pari ad un anno (stage 1) oppure lifetime (stage 2 e 3);

inclusione nel modello di calcolo dell'impairment di componenti forward looking, ovvero delle variazioni attese dello scenario macroeconomico.

Con riferimento ai soli titoli di debito è attiva la c.d. "low credit risk exemption", in base alla quale vengono identificate come esposizioni a basso rischio di credito e dunque da considerare nello stage 1 le esposizioni che, ad ogni data di riferimento, risulteranno possedere un rating pari o superiore a "investment grade" (o di qualità similare), indipendentemente dal peggioramento o meno del rating rispetto al momento dell'acquisto del titolo.

4.4a Nuovi finanziamenti concessi mediante meccanismi di garanzia pubblica rilasciata a fronte del contesto COVID-19

Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Nuovi finanziamenti concessi mediante meccanismi di
garanzia pubblica
718.845 286.731 65.294 642 803 9.895 16.273 134
Totale 31.12.2024 718.845 286.731 65.294 642 803 9.895 16.273 134

Sezione 5 - Derivati di copertura - voce 50

31.12.2024 31.12.2023
FV FV VN
L1 L2 L3 VN L1 L2 L3
A. Derivati finanziari 12.578 - 420.000 21.431 445.000
1) Fair Value - 12.578 - 420.000 - 21.431 - 445.000
2) Flussi Finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi
1) Fair Value - - - - - - - -
2) Flussi Finanziari - - - - - - - -
Totale - 12.578 - 420.000 - 21.431 - 445.000

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

Legenda

VN = Valore nozionale

L1 = Livello 1 L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Il Banco Desio ha posto in essere una strategia di copertura del proprio attivo.

In particolare, la voce accoglie:

• il fair value degli strumenti finanziari derivati posti in essere a copertura del rischio tasso di attività finanziarie classificate nel portafoglio held to collect (copertura di tipo fair value hedge);

• il fair value degli strumenti finanziari derivati posti in essere a copertura delle oscillazioni dei tassi di mercato in relazione ai mutui a tasso fisso con status creditizio in Bonis conclusi con la clientela al fine di porre in essere un "hedge accounting" secondo un approccio definito Macro Fair Value Hedge dinamico.

Si evidenzia, inoltre, che a partire dal 2023 il Banco ha aderito al servizio di Clearing per i derivati OTC di tasso individuando la controparte centrale (Eurex Clearing) per la compensazione di operazioni in derivati.

5.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura (valore di bilancio)

Fair Value Flussi finanziari
Operazioni/Tipo di copertura Specifica Investim.
esteri
rischio di
tasso
rischio di
cambio
rischio di
credito
rischio di
prezzo
più rischi Generica Specifica Generica
1. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - - - X - X X
2. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
12.578 - - X - X - X X
3. Portafoglio X X X X X - X - X
4. Altre operazioni - - - - - X - X -
Totale attività 12.578 - - - - - - - -
Passività finanziarie - - - X - X - X X
Portafoglio X X X X X - X - X
Totale passività - - - - - - - - X
1. Transazioni attese X X X X X X - X X
2. Portafoglio di attività e passività
finanziarie
X X X X X - X - -

Sezione 6 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica voce 60

6.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti

Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori 31.12.2024 31.12.2023
1. Adeguamento positivo 13.217 7.883
1.1 di specifici portafogli: 13.217 7.883
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 13.217 7.883
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- -
1.2 complessivo - -
2. Adeguamento negativo (11.556) (11.956)
2.1 di specifici portafogli: (11.556) (11.956)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (11.556) (11.956)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
- -
2.2 complessivo - -
Totale 1.661 (4.073)

L'adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica si riferisce principalmente agli adeguamenti di fair value dei portafogli di mutui individuati come oggetto di copertura derivanti da relazioni di copertura del tipo Macro Fair Value Hedge.

Sezione 7 - Partecipazioni - voce 70

L'incremento registrato nel periodo di riferimento si riferisce all'iscrizione della partecipazione in Dynamica Retail S.p.A.

In particolare, in data 31 maggio 2024, a seguito del completamento degli iter autorizzativi e in esecuzione degli Accordi comunicati al mercato in data 31 gennaio u.s., è stata data esecuzione all'accordo strategico con cui Banco Desio ha acquisito, principalmente attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato per 6,4 milioni di euro, l'89,23% del capitale sociale di Dynamica Retail S.p.A. ("Dynamica"), con l'ingresso Dynamica nel perimetro del Gruppo Banco Desio dal 1° giugno 2024.

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Sede
legale
Sede
operativa
Quota di
partecipazione
%
Disponibilità di
voti
%
A. Imprese controllate in via esclusiva
Fides S.p.A. Roma Roma 100,000 100,000
Desio OBG S.r.l Conegliano Conegliano 60,000 60,000
Dynamica Retail S.p.A. Roma Roma 89,23 89,23
C. Imprese sottoposte ad influenza notevole
Anthilia Capital Partners SGR S.p.A. Milano Milano 15,000 15,000

7.2 Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti

L'informativa di cui alla presente voce non deve essere fornita nel presente Bilancio da parte delle banche che redigono il bilancio consolidato ai sensi della Circolare 262 di Banca d'Italia, si rinvia pertanto alla medesima sezione del Bilancio Consolidato del Gruppo Banco Desio.

7.3 Partecipazioni significative: informazioni contabili

L'informativa di cui alla presente voce non deve essere fornita nel presente Bilancio da parte delle banche che redigono il bilancio consolidato ai sensi della Circolare 262 di Banca d'Italia, si rinvia pertanto alla medesima sezione del Bilancio Consolidato del Gruppo Banco Desio.

7.4 Partecipazioni non significative: informazioni contabili

L'informativa di cui alla presente voce non deve essere fornita nel presente Bilancio da parte delle banche che redigono il bilancio consolidato ai sensi della Circolare 262 di Banca d'Italia, si rinvia pertanto alla medesima sezione del Bilancio Consolidato del Gruppo Banco Desio.

7.5 Partecipazioni: variazioni annue

Totale
31.12.2024
Totale
31.12.2023
A. Esistenze inziali 47.106 47.064
B. Aumenti 7.996 42
B.1 Acquisti 7.951 -
B.2 Riprese di valore - -
B.3 Rivalutazioni - -
B.4 Altre variazioni 45 42
C. Diminuzioni - -
C.1 Vendite - -
C.2 Rettifiche di valore - -
C.3 Svalutazioni - -
C.4 Altre variazioni - -
D. Rimanenze finali 55.102 47.106
E. Rivalutazioni totali - -
F. Rettifiche totali - -

Alla voce "B.1 Acquisti" risulta iscritto il valore della sopra citata partecipazione in Dynamica Retail S.p.A.

Alla voce "B.4 Altre Variazioni" risulta iscritto il valore delle Phantom Shares Banco Desio assegnate alle risorse della Controllata Fides, relativamente al piano di compensi basati su azioni approvato dall'Assemblea ordinaria degli azionisti del 2023, ad incremento del valore della partecipazione detenuta nella stessa società.

ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI E DELLE PARTECIPAZIONI RILEVANTI

Elenco delle partecipazioni di controllo (Voce 100. Partecipazioni)

(importi all'unità di euro)
Partecipazioni Numero azioni
o quote
%
partecipazione
Valore nominale
partecipazione
Valore di
bilancio
Controllate
Fides S.p.A. 35.000.000 100,000 35.000.000 42.281.033
Desio OBG S.r.l. 1 60,000 6.000 6.000
Dynamica Retail S.p.A. 11.033.182 89,233 - 7.950.595
Collegate
Anthilia Capital Partners SGR S.p.A. 947.902 - 947.902 4.864.550
Totale Voce 100. Partecipazioni 55.102.178

Elenco delle partecipazioni (Voce 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico)

(importi all'unità di euro)
Partecipazioni Numero azioni
o quote
%
partecipazione
Valore nominale
partecipazione
Valore di
bilancio
Yolo Group S.p.A. 388.080 3,068 - 481.219
Totale 481.219

Elenco delle partecipazioni (Voce 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva)

(importi all'unità di euro)

Partecipazioni
Numero azioni
o quote
%
partecipazione
Valore nominale
partecipazione
Valore di
bilancio
Banca d'Italia 400 0,133 10.000.000 10.000.000
S.W.I.F.T. 17 0,016 2.125 38.226
Sviluppo Como - ComoNExt Spa 150.000 1,542 150.000 150.000
Unione Fiduciaria 15.050 1,394 82.775 485.212
Bancomat S.p.A. 29.150 0,691 145.750 145.749
Gepafin S.p.A. 113.848 10,728 683.088 1.593.417
CBI S.C.P.A. 5.720 1,243 11.440 11.440
Baires Produzioni S.r.l - - - 120.000
Totale 12.544.044

7.8 Restrizioni significative

Non si rilevano restrizioni significative (per esempio restrizioni legali, contrattuali e normative) alla capacità della Capogruppo di accedere alle attività, o di utilizzarle, e di estinguere le passività del Gruppo, quali, nello specifico, limitazioni alla capacità della Capogruppo o delle sue controllate di trasferire disponibilità liquide o limitazioni ai trasferimenti di fondi sotto forma di dividendi, prestiti o anticipazioni concessi ad (o da) altre società del Gruppo.

7.9 Altre informazioni

Il test di impairment delle partecipazioni

Secondo le disposizioni dello IAS 36 e tenuto conto delle indicazioni richiamate dal documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Isvap del 3 marzo 2010, si riporta di seguito l'informativa relativa al test di impairment effettuato sulle partecipazioni.

Il processo di impairment è finalizzato a verificare che il valore contabile (carrying amount) delle partecipazioni non sia superiore al relativo valore recuperabile (recoverable amount), inteso come il maggiore fra il valore ritraibile dall'uso continuato (value in use, o valore d'uso) e il possibile prezzo di cessione sul mercato (fair value al netto dei costi di vendita, o valore di scambio) della partecipazione stessa.

Come illustrato nel paragrafo "Rischi e incertezze nell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico" alla precedente "Sezione 4 – Altri aspetti" contenuta nella "A.1 Parte generale" della "Parte A – Politiche contabili" della presente Nota Integrativa (cui si fa rimando), per la predisposizione del presente bilancio si è provveduto all'esecuzione dei test d'impairment tenuto conto delle previsioni economico-finanziarie (i) del budget 2025 approvato dal Consiglio di Amministrazione di Banco Desio in data 19 dicembre 2024, sviluppato in coerenza con il Piano Industriale "Beyond26" (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Banco Desio in data 24 novembre 2023), e delle più recenti previsioni disponibili circa lo scenario macroeconomico atteso al 2029 per le entità/CGU del Gruppo Banco Desio e (ii) del Piano di attività 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione di Anthilia Capital Partners SGR in data 14 marzo 2024, dei risultati consuntivi 2024 nonché delle più recenti previsioni disponibili circa lo scenario macroeconomico atteso al 2029.

In particolare, ai sensi del citato IAS 36 e in applicazione della Policy d'impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni è stato determinato, laddove non è risultato disponibile il fair value derivante da transazioni riguardanti il target oggetto d'impairment o da transazioni di mercato riguardanti target similari, facendo riferimento al valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso lo IAS 36 prevede la possibilità di utilizzare il metodo finanziario conosciuto nella dottrina come Discounted Cash Flow. Tale modello individua il valore d'uso di una CGU o di un'azienda tramite la stima dei flussi di cassa (operativi) futuri da essa generati, attualizzati secondo un appropriato tasso, in funzione dell'arco temporale esplicito in cui s'ipotizza saranno conseguiti.

Nella prassi operativa, nel caso di aziende di credito o finanziarie si ricorre al Free Cash Flow to Equity (FCFE), noto nel mondo anglosassone come Dividend Discount Model (DDM) nella versione Excess Capital. Tale metodologia determina il valore di un'azienda sulla base dei flussi di cassa futuri che sarà in grado di distribuire ai suoi azionisti, senza intaccare gli assets necessari a sostenere lo sviluppo atteso e nel rispetto delle regolamentazioni sul capitale imposte dall'Autorità di Vigilanza, scontati ad un tasso che esprime lo specifico rischio del capitale. Si noti peraltro che, nonostante l'espressione Dividend Discount Model richiami la parola dividendo, i flussi di cassa considerati dal modello non sono i dividendi che si prevede verranno distribuiti agli azionisti, ma i flussi di cassa di cui un azionista potenzialmente potrebbe beneficiare nel rispetto dei limiti delle dotazioni patrimoniali richieste dall'operatività aziendale.

Si precisa, inoltre, che le metodologie, gli assunti e gli esiti della procedura di impairment test delle attività intangibili e dell'avviamento, definiti dal management, sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione preliminarmente all'approvazione del progetto di bilancio.

Il test d'impairment è stato conseguentemente effettuato sulla controllata Fides S.p.A. e sulla collegata Anthilia Capital Partners SGR S.p.A. base dei criteri e delle assunzioni di seguito illustrati.

a) Criterio di stima del valore recuperabile (Impairment)

Per il criterio di stima del valore recuperabile della Partecipazione si fa riferimento al cosiddetto valore d'uso (equity value) per le banche e gli intermediari finanziari.

Arco temporale "esplicito" per la determinazione dei flussi di cassa futuri

Viene considerato l'arco temporale residuo riconducibile al Piano Industriale 2024-2026 "Beyond 26" per Fides e al Piano di attività 2024-2026 per Anthilia Capital Partners SGR, nonché l'ulteriore sviluppo di tali piani, curato dal Management di Banco Desio ed approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 febbraio 2025, con proiezioni prudenti dei risultati futuri fino a ricomprendere un periodo di previsione esplicita di 5 anni, per ridurre le distorsioni ricollegabili all'utilizzo del solo orizzonte temporale del Piano Industriale, che può risultare fortemente condizionato da una situazione sistemica che permane complessa per le incerte previsioni dello scenario macro economico e di settore per i riflessi della crisi pandemica, o comunque ricollegabili a eventi straordinari rispetto ai quali sia opportuno effettuare una normalizzazione dei risultati per permettere di mettere a fuoco più correttamente le effettive potenzialità nel medio/lungo periodo dell'entità oggetto del test.

Flussi finanziari

Nella valutazione delle banche e degli intermediari finanziari viene utilizzato l'approccio "equity side", nell'ambito della metodologia DDM, per la determinazione dell'equity value in quanto, stante l'attività caratteristica d'intermediazione dei fondi (raccolta/impieghi), risulta particolarmente complesso operare una distinzione fra debiti finanziari e debiti operativi; inoltre nella versione Excess Capital, i flussi di cassa disponibili per gli azionisti sono i flussi di cassa di cui un azionista potrebbe potenzialmente beneficiare nel rispetto dei limiti delle dotazioni patrimoniali richieste dall'operatività aziendale, quindi tengono in debita considerazione l'assorbimento del patrimonio di vigilanza.

Tasso di attualizzazione

Nella valutazione delle banche e degli intermediari finanziari si fa riferimento al cosiddetto costo del capitale Ke (cost of equity).

Tasso di crescita dei flussi oltre l'arco temporale "esplicito" per la determinazione dei flussi di cassa futuri

Viene considerato un tasso di crescita di lungo periodo in linea con le aspettative del tasso d'inflazione a lungo termine.

Terminal Value

Viene determinato attraverso l'applicazione della formula che si ricollega a quella canonica della "rendita perpetua".

L'equity value della Partecipazione, determinato, alla data di effettuazione delle rilevazioni, in base alla procedura sopra delineata, viene quindi confrontato con il valore d'iscrizione a bilancio della specifica Partecipazione, con l'obiettivo esclusivo di verificare l'eventuale perdita di valore.

b) Parametri di valutazione utilizzati e determinazioni del test

Legal entity Modello Base dati CAGR
RWA
Ke g Flussi Piano Ter 1 Ratio
(***)
Fides S.p.A.
(controllata)
Budget 2025
esteso al 2029 (*)
7,30% 1,97% Risultati Netti 7,20%
Anthilia Capital
Partners SGR S.p.A.
(collegata)
DDM Piano di attività
2024-2026 esteso al
2029 (**)
4,50% 10,18% 10,30%

Di seguito sono riportati le principali assumption utilizzate per i test d'impairment.

(*) Previsioni a 5 anni, approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 11 febbraio 2025, che sono state sviluppate dal management tenuto conto del budget 2025, sviluppato in coerenza con il Piano Industriale "Beyond26" (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Banco Desio in data 24 novembre 2023), e delle più recenti previsioni disponibili circa lo scenario macroeconomico atteso al 2029

(**) Previsioni a 5 anni che sono state sviluppate dal management di Banco Desio tenuto conto del Piano di attività 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione della SGR in data 14 marzo 2024, dei risultati consuntivi 2024 nonché delle più recenti previsioni disponibili circa lo scenario macroeconomico atteso al 2029

(***) Per Fides è stato considerato il capitale allocato target sull'entità stimato (CET1 media 5Y) anche al fine di presidiare la coerenza con il rispetto dei livelli minimi di CET1 a livello di Gruppo CRR. Per Anthilia SGR è stato considerato il capitale allocato target stimato considerando il requisito relativo agli "Altri rischi

Dal test d'impairment svolto non è emersa la necessità di effettuare alcuna svalutazione per la summenzionata partecipazione.

Si sottolinea che i parametri e le informazioni considerate nello sviluppo del test d'impairment sono influenzati dalla congiuntura economica e dei mercati finanziari e potrebbero subire modifiche/variazioni, ad oggi non prevedibili, con conseguenti effetti sulle principali assumption considerate e dunque, potenzialmente, anche sui risultati che negli esercizi futuri potrebbero risultare diversi rispetto a quelli esposti nel presente documento di bilancio.

c) Analisi di sensitività

Poiché la valutazione d'impairment è resa particolarmente complessa dall'attuale contesto macroeconomico e di mercato e dalla conseguente difficoltà nella formulazione di previsioni circa la redditività futura di lungo periodo, a supporto del test effettuato viene condotto un ulteriore "stress test" ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell'ambito della procedura di impairment test.

Nella tabella sottostante sono riepilogati gli scostamenti percentuali o in punti percentuali degli assunti di base necessari a rendere il valore recuperabile delle partecipazioni pari al loro valore d'iscrizione in bilancio.

Partecipazioni Decremento in %
dei Risultati Netti
futuri (RN)
Incremento in p.b. del tasso di
attualizzazione dei flussi di
cassa futuri (FCFE)
Fides S.p.A. (controllata) 61,13% Oltre 16.000
Anthilia Capital Partners SGR S.p.A. (collegata) 38,71% 473

Sezione 8 - Attività materiali - voce 80

8.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori 31.12.2024 31.12.2023
1. Attività di proprietà 169.910 170.573
a) terreni 54.776 54.529
b) fabbricati 95.970 97.921
c) mobili 2.919 3.114
d) impianti elettronici 5.667 4.659
e) altre 10.578 10.350
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 53.598 54.678
a) terreni - -
b) fabbricati 52.475 53.856
c) mobili - -
d) impianti elettronici - -
e) altre 1.123 822
Totale 223.508 225.251
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute - -

Il criterio di valutazione utilizzato per terreni e fabbricati è il valore rivalutato al 1° gennaio 2004 in sede di prima applicazione dei principi IAS. A regime il criterio adottato è il costo; tale criterio è adottato anche per tutte le altre attività materiali.

La vita utile stimata per le principali categorie di beni è così stabilita:

  • fabbricati: 50 anni,
  • mobili per ufficio, arredi, impianti e attrezzature varie, banconi blindati e bussole, impianti di allarme: 10 anni,
  • terminali e pc, automezzi ad uso promiscuo: 4 anni.

All'interno delle singole tipologie di beni, ove necessario, vengono individuate alcune tipologie alle quali sono attribuite vite utili ulteriormente specificate.

L'ammortamento è calcolato in modo lineare per tutte le classi di attività materiali, fatta eccezione per i terreni e le opere d'arte che non vengono ammortizzati.

Alla voce "2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing" sono rilevate, in applicazione del principio IFRS16 "Leases" in vigore dal 1° gennaio 2019, le attività consistenti nei diritto d'uso oggetto dei contratti di locazione (c.d. "Right of Use Asset" o "RoU Asset"), calcolate come sommatoria del debito per leasing, dei costi diretti iniziali, dei pagamenti effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto (al netto degli eventuali incentivi al leasing ricevuti) e dei costi di smantellamento e/o ripristino.

8.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo

31.12.2024 31.12.2023
Attività/Valori Valore Fair value Valore Fair value
di
bilancio
L1 L2 L3 di
bilancio
L1 L2 L3
1. Attività di proprietà 3.356 - - 5.337 2.790 - - 4.434
a) terreni 1.208 - - 1.883 1.067 - - 1.663
b) fabbricati
2. Diritti d'uso acquisiti con il
leasing
2.148
-
-
-
-
-
3.454
-
1.723
-
-
-
-
-
2.771
-
a) terreni - - - - - - - -
b) fabbricati - - - - - - - -
Totale 3.356 - - 5.337 2.790 - - 4.434
di cui: ottenute tramite
l'escussione delle garanzie
ricevute
- - - - - - - -

Legenda

L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3

Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c)

Si segnala che alla chiusura del periodo di riferimento non vi sono impegni per l'acquisto di attività materiali.

8.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate

Alle date di riferimento il Banco non detiene attività materiali ad uso funzionale rivalutate.

8.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value

Alla data di riferimento il Banco non detiene attività materiali detenute a scopo di investimento valutate al fair value.

8.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Attività/Valori Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde 54.528 248.942 39.439 32.362 64.262 439.533
A.1 Riduzioni di valore totali nette - 97.167 36.324 27.702 53.089 214.282
A.2 Esistenze iniziali nette 54.528 151.775 3.115 4.660 11.173 225.251
B. Aumenti: 388 11.866 495 3.576 2.891 19.216
B.1 Acquisti 388 6.237 342 3.096 2.831 12.894
-di cui operazioni di aggregazione aziendale - 1.493 38 254 35 1.820
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -
B.3 Riprese di valore - - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di
investimento
- - X X X -
B.7 Altre variazioni 5.629 153 480 60 6.322
C. Diminuzioni: 140 15.196 692 2.569 2.362 20.959
C.1 Vendite - - 158 482 82 722
C.2 Ammortamenti - 13.495 414 2.087 2.271 18.267
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a
- - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -
C.6 Trasferimenti a: - - - - - -
a) attività materiali detenute a scopo di
investimento
- - X X X -
b) attività non correnti e gruppi di attività in via
di dismissione
- - - - - -
C.7 Altre variazioni 140 1.701 120 9 1.970
D. Rimanenze finali nette 54.776 148.445 2.918 5.667 11.702 223.508
D.1 Riduzioni di valore totali nette 110.378 36.584 29.310 55.299 231.571
D.2 Rimanenze finali lorde 54.776 258.823 39.502 34.977 67.001 455.079
E. Valutazione al costo - - - - - -

Alle voci A.1 e D.1 – "Riduzioni di valore totali nette" sono riportati gli importi relativi agli ammortamenti complessivamente operati.

Alla Voce "B.1. Acquisti - di cui operazioni di aggregazione aziendale" risulta esposto il valore delle attività iscritte ad esito del processo di Purchase Price Allocation (PPA) provvisorio connesso all'acquisizione del ramo sportelli realizzata nel mese di dicembre 2024 con il BPPB; per maggiori dettagli si rinvia alla "Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda".

Alle voci "B.7 Altre variazioni", "C.1 Vendite" e "C.7 Altre variazioni" trovano rappresentazione:

gli effetti delle dismissioni e delle vendite di attività materiali effettuate nell'esercizio; in particolare, la voce "B.7 Altre variazioni" include lo scarico del fondo ammortamento di tali cespiti dismessi e la voce "C.7 Altre variazioni" accoglie lo scarico del costo storico dei medesimi cespiti.

Ad esito delle suddette dismissioni sono state rilevate perdite da realizzo per complessivi 26 migliaia di euro, contabilizzati a conto economico alla voce 200 "Altri oneri / proventi di gestione";

gli effetti incrementativi di Lease Modifications intervenuti nell'esercizio sui valori di RoU Asset iscritti in bilancio in applicazione del principio contabile IFRS 16.

8.7 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue

Totale
Attività/Valori Terreni
A. Esistenze iniziali lorde 1.067 1.723
A.1 Riduzioni di valore totali nette (923)
A.2 Esistenze iniziali nette 1.067 2.646
B. Aumenti 141 558
B.1 Acquisti - -
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - -
B.3 Variazioni positive di fair value - -
B.4 Riprese di valore - -
B.5 Differenze di cambio positive - -
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale - -
B.7 Altre variazioni 141 558
C. Diminuzioni 133
C.1 Vendite -
C.2 Ammortamenti - 64
C.3 Variazioni negative di fair value - -
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento - -
C.5 Differenze di cambio negative - -
C.6 Trasferimenti a: - -
a) immobili ad uso funzionale - -
b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
C.7 Altre variazioni - 69
D. Rimanenze finali 1.208 2.148
E. Valutazione al fair value 1.883 3.454

8.9 Impegni per acquisto di attività materiali

Si segnala che a fine esercizio non vi sono impegni per acquisto di attività materiali.

Ubicazione dell'immobile superficie in mq Valore netto
uso ufficio di carico
(in migliaia di euro)
ALBINO Viale Libertà 23/25 332 586
ALGHERO Viia Sassari, 13 183 434
AMELIA Via Orvieto, 14 204 127
ARCORE Via Casati, 7 362 461
ASSISI Piazza Santa Chiara, 19 464 600
BAREGGIO Via Falcone, 14 200 231
BESANA BRIANZA Via Vittorio Emanuele, 1/3 625 690
BEVAGNA Corso Matteotti, 36/38 103 118
BOLOGNA Porta Santo Stefano,3 1.223 7.844
BOVISIO MASCIAGO Via Garibaldi, 8 382 350
BRESCIA Via Verdi, 1 720 2.617
BRIOSCO Via Trieste, 14 430 340
BRUGHERIO Viale Lombardia,216/218 425 1.062
BRUGNATO VIA Briniati, 3 145 129
BUSTO ARSIZIO Via Volta, 1 456 869
CADORAGO Via Mameli, 5 187 247
CAGLIARI Largo Carlo Felice, 38 650 706
CANTU' Via Manzoni, 41 1.749 1.856
CARATE BRIANZA Via Azimonti, 2 773 826
CARRARA Via Parma,13 400 387
CARUGATE Via XX Settembre, 8 574 523
CARUGO Via Cavour, 2 252 315
CASCIA Piazza G. Garibaldi, 1 372 171
CASTELLANZA Corso Matteotti, 18 337 348
CESANO MADERNO Corso Roma, 15 692 727
CHIAVARI Piazza Matteotti, 11 68 874
CINISELLO BALSAMO Via Frova, 1 729 772
COLOGNO MONZESE Via Cavallotti, 10 128 39
COMO Piazza Cacciatori delle Alpi, 4 548 1.996
CORCIANO Via Gramsci, 2 290 170
CUSANO MILANINO Viale Matteotti, 39 522 575
DESIO Piazza Conciliazione, 1 1.694 1.735
DESIO Via Volta, 96 238 490
DESIO Via Rovagnati, 1 20.032 24.544
EMPOLI Via Busoni, 83/97 578 1.347
FOLIGNO Via Cesare Battisti, 2 2.280 1.598
GARBAGNATE Via Varese, 1 400 990
GENOVA Via Molassana 70 r 702 428

IMMOBILI DI PROPRIETA' (ad esclusione degli immobili concessi in locazione finanziaria)

Ubicazione dell'immobile superficie in mq Valore netto
uso ufficio di carico
(in migliaia di euro)
GENOVA Via San Giovanni d'Acri 6 402 300
GENOVA Via Prà 140 a 230 175
GENOVA Via Struppa 146 e 313 190
GENOVA Via dei Mille 57/59 184 300
GIUSSANO Via Addolorata, 5 728 776
IMPERIA Piazza fratelli Serra 10 392 505
LA SPEZIA Corso Cavour 152-154 163 420
LECA D'ALBENGA Via al Piemonte/Piazza del Popolo 13 168 266
LECCO Via Volta, ang. Via Montello 615 1.476
LEGNANO Corso Italia, 8 1.545 2.491
LISSONE Via San Carlo, 23 583 1.086
MASSA Viale della stazione 108 3.108 1.352
MEDA Via Indipendenza, 60 678 665
MILANO Via della Posta, 8 1.912 7.082
MILANO Via Moscova, 30/32 668 4.660
MILANO Via Trau', 3 422 1.770
MILANO Piazza De Angeli, 7/9 385 1.866
MILANO Via Foppa, 5 223 693
MILANO Via Menotti,2 825 2.617
MIRANDOLA Via G. Pico 18/20 315 347
MISINTO Piazza Mosca, 3 330 308
MODENA Via Saragozza, 130 720 3.607
MONZA Piazza S. Paolo, 5 496 3.196
MONZA Via Rota, 66 330 488
NORCIA Corso Sertorio, 5 259 319
NOVA MILANESE Piazza Marconi, 5 526 575
NOVATE MILANESE Via Matteotti, 7 462 566
ORIGGIO Largo Croce, 6 574 636
PADOVA Via Matteotti, 26 550 3.036
PALAZZOLO MILANESE Via Monte Sabotino, 1 605 550
PERUGIA C.so Vannucci, 30 901 1.639
PERUGIA Via delle Marche, 26 113 111
PERUGIA Via Tagliapietra,3 518 418
PERUGIA Via Settevalli, 175 521 1.323
PIACENZA Via Vittorio Veneto,67/a 486 1.211
REGGIO EMILIA Via Terrachini,1 713 2.233
RENATE Piazza don Zanzi, 2 429 532
RHO Via Martiri Libertà, 3 410 623
ROMA Via Emanuele Filiberto 180 e 353 1.329
ROMA PRATI FISCALI Via Val Maggia, 135 197 1.727
RUBIERA Via Emilia Ovest, 7 310 1.229
Ubicazione dell'immobile superficie in mq Valore netto
uso ufficio di carico
(in migliaia di euro)
RUBIERA Via Giacomo Matteotti 12 145 164
SAN GIOVANNI PERSICETO via Dogali 1/Piazza Giuseppe Garibaldi 200 327
SARONNO Via Rimembranze, 42 530 748
SARZANA Via Brigata Partigiana Ugo Muccini 65 560 415
SASSARI Via Roma 111 953 666
SAVONA Corso Vittorio Veneto 172 250 164
SAVONA Via Alessandria 7 a 531 453
SEGRATE Via Cassanese, 200 170 248
SEREGNO Via Trabattoni, 40 1.233 1.786
SESTO SAN GIOVANNI Piazza Oldrini 377 744
SEVESO Via Manzoni, 9 382 877
SORA Via Vittorio Veneto 8 633 810
SOVICO Via Frette, 10 673 894
SPOLETO Via G. Marconi, 220 189 120
SPOLETO Via Nursina, 1 815 977
SPOLETO Viale Trento e Trieste 3.793 2.149
SPOLETO Piazza Pianciani 8.423 17.096
TERNI Corso del Popolo, 45 1.895 2.178
TERNI Via del Rivo, 104/F 180 166
TORINO Via Filadelfia 136 370 1.512
TREVI Piazza Garibaldi, 7 703 413
VAREDO Via Umberto I, 123 501 439
VEDUGGIO Via Vittorio Veneto, 51 257 199
VENTIMIGLIA Via Matteotti 1/4 921 1.191
VERANO BRIANZA Via Preda, 17 322 321
VERANO BRIANZA Piano terra Via Furlanelli, 3 420 315
VIGEVANO Via Decembrio, 21 655 1.752
VIMERCATE Via Milano 6 338 807
Sub totale 90.530 150.746
Immobili a scopo di investimento
Bologna santa Viola Via Della Ferriera, 4 200 879
FOLIGNO Via Velino, 2 168 73
MEDA posto auto Via Indipendenza, 60 15 6
MILANO 1° piano Via Trau', 3 205 936
MONZA Corso Milano, 47 453 721
SCHEGGINO Piazza del Mercato, 1 170 120
SAVONA Via Gramsci, 62 321 347
VERANO BRIANZA 1° piano Via Furlanelli, 3 370 274
Sub totale 1.902 3.356
Totale 92.432 154.102

Prospetto delle rivalutazioni effettuate su attività iscritte in bilancio

(ai sensi dell'art. 10 legge 19/3/1983 n. 72)

(importi all'unità di euro)

Rivalutazioni monetarie Rivalutazioni economiche
Disavanzo Rivalutazioni
L. 576/75 L. 72/83 L. 413/91 di fusione Volontarie TOTALE
DESIO, Via Rovagnati 937.369 6.844.273 7.781.642
CINISELLO, P.zza Gramsci 1.173 1.173
CUSANO M.NO, Via Matteotti 10.170 25.483 19.944 12.925 68.522
CANTU', Via Manzoni 22.884 185.972 1.321.713 1.530.569
CARUGATE, Via XX Settembre 355 4.132 4.487
MILANO, Via della Posta 189.958 51.645 241.603
NOVATE M.SE, Via Matteotti 22.022 170.257 192.279
GIUSSANO, Via
dell'Addolorata 26.067 26.067
MEDA, Via Indipendenza 51.616 51.616
MONZA, Corso Milano 227.521 227.521
BOVISIO, Via Garibaldi 26.357 26.357
PADERNO DUGNANO, Via
Casati 24.339 24.339
LEGNANO, Corso Garibaldi 176.676 176.676
SOVICO, Via G. da Sovico 62.703 62.703
Totali 10.170 985.736 7.858.976 1.491.970 68.702 10.415.554

Sezione 9 - Attività immateriali - voce 90

9.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

Attività/Valori 31.12.2024 31.12.2023
Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita
A.1 Avviamento 9.796 9.796
A.2 Altre attività immateriali 24.746 - 24.900 -
di cui: software 6.096 - 4.934 -
A.2.1 Attività valutate al costo: 24.746 - 24.900 -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 24.746 - 24.900 -
A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - - -
Totale 24.746 9.796 24.900 9.796

Le attività immateriali della Banca sono valutate al costo.

La voce include il saldo delle attività intangibili identificate con riferimento alle cd. client realationship ad esito del processo di Purchase Price Allocation (PPA) connesso all'acquisizione del ramo sportelli dal Gruppo BPER avvenuta nel precedente esercizio (il saldo di dette risulta pari a 18.559 migliaia di Euro, ex 19.911 migliaia di Euro).

La vita utile è stata stimata in funzione dell'orizzonte temporale compreso tra 14 e 16 anni.

Gli avviamenti iscritti a bilancio, in quanto a vita utile indefinita, non sono oggetto di sistematico ammortamento ma sottoposti ad impairment test almeno una volta all'anno ed in particolare ai fini della redazione del bilancio o comunque tutte le volte che si manifestano circostanze che facciano prevedere una riduzione di valore.

Si veda il successivo paragrafo "Informazioni sulle attività intangibili e sull'avviamento".

Le altre attività immateriali basate sulla tecnologia sono ammortizzate in modo lineare in ragione della loro vita utile, che per le indennità di abbandono locali è stimata pari alla durata del contratto di locazione, per il software connesso alle macchine è pari a 4 anni e per il software applicativo è di 4 o 5 anni in ragione della vita utile ulteriormente specificata all'interno della classe di attività.

9.2 Attività immateriali: variazioni annue

Avviamento Altre attività
immateriali:
generate
internamente
Altre attività
immateriali: altre
Totale
DEF INDEF DEF INDEF
A. Esistenze iniziali 11.940 - - 49.321 - 61.261
A.1 Riduzioni di valore totali nette 2.144 - - 24.421 - 26.565
A.2 Esistenze iniziali nette 9.796 - - 24.900 - 34.696
B. Aumenti - - - 3.805 - 3.805
B.1 Acquisti - - - 3.805 - 3.805
B.2 Incrementi di attività immateriali interne X - - - - -
B.3 Riprese di valore X - - - - -
B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -
B.6 Altre variazioni - - - - - -
C. Diminuzioni - - - 3.959 3.959
C.1 Vendite - - - - - -
C.2 Rettifiche di valore - - - 3.959 3.959
- Ammortamenti X - - 3.959 3.959
- Svalutazioni - - - - - -
+ patrimonio netto X - - - - -
+ conto economico - - - - - -
C.3 Variazioni negative di fair value: - - - - - -
- a patrimonio netto X - - - - -
- a conto economico X - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via
di dismissione
- - - - - -
C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -
C.6 Altre variazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette 9.796 24.746 34.542
D.1 Rettifiche di valori totali nette 2.144 28.380 30.524
E. Rimanenze finali lorde 11.940 53.126 65.066
F. Valutazione al costo - - - - - -

Legenda DEF: a durata definita INDEF: a durata indefinita

9.3 Altre informazioni

Si segnala che a fine esercizio non vi sono impegni per acquisto di attività immateriali.

9.3.rmazioni sulle attività intangibili e sull'avviamento

L'applicazione del principio contabile IFRS 3 Aggregazioni aziendali nella contabilizzazione delle operazioni di acquisizione può comportare l'iscrizione di nuove attività immateriali e la rilevazione di avviamenti. Nel caso di Banco Desio, le operazioni di acquisizione realizzate negli anni hanno comportato la rilevazione di importi a titolo di avviamento e, più recentemente, a titolo di attività immateriali.

Nel prospetto che segue sono sintetizzati i valori delle attività intangibili e dell'avviamento iscritti nel bilancio del Banco con la relativa dinamica nel corso dell'esercizio, suddivisi per Cash Generating Unit (CGU), che rappresentano le aggregazioni di attività al cui livello devono essere effettuati gli impairment test delle attività intangibili per la verifica del valore recuperabile. Nel caso del Gruppo Banco Desio le CGU coincidono con le singole legal entity.

(Euro/000)

CGU / legal entity Bilancio 2023 Ammortamento Rettifica di valore Bilancio 2024
Banco di Desio e della Brianza 29.707 1.352 28.355
Avviamento 9.796 9.796
Intangibile AuA 233 18 215
Intangibile AuM 6.157 437 5.720
Intangibile Core Deposits 13.521 897 12.624

Le attività intangibili a vita definita rilevate fanno riferimento ai rapporti con la clientela e si riferiscono alla valorizzazione della raccolta amministrata (Asset Under Administration, AuA) e gestita (Asset Under Management, AuM) e dei Core Deposits. A fronte delle attività immateriali a vita utile definita, si è provveduto ad imputare a conto economico la quota di ammortamento di competenza dell'anno (incluso nella voce "220. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali") per un ammontare complessivo pari a 1.352,0 migliaia di euro al lordo dell'effetto fiscale.

In base al principio IAS 36 Riduzione di valore delle attività, devono essere sottoposte annualmente ad impairment test per verificare la recuperabilità del valore sia le attività immateriali a vita utile indefinita sia l'avviamento. Inoltre, per le attività immateriali a vita utile definita l'impairment test deve essere svolto quando sia rilevata la presenza di indicatori di perdita. Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il Valore d'Uso ed il Fair value, al netto dei costi di vendita.

Ai fini della determinazione del Valore d'Uso degli intangibili soggetti ad impairment test, lo IAS 36 dispone che si debba fare riferimento ai flussi di cassa relativi all'intangibile nelle sue condizioni correnti (alla data di impairment test), senza distinzione tra i flussi di cassa riferiti all'asset originariamente rilevato in sede di applicazione dell'IFRS 3 e quelli relativi agli asset in essere al momento dell'impairment test; questo in quanto risulterebbe difficile, specie in caso di operazioni straordinarie tra business o modifiche dell'asset a seguito di significativi turnover delle masse, dei clienti, dei contratti, ecc., distinguere i flussi riferiti all'asset originario dagli altri.

Tale concetto è replicabile anche per la determinazione, ai fini dell'impairment test degli avviamenti, del Valore d'Uso delle CGU, i cui flussi di cassa devono essere considerati con riferimento a tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per le attività e passività a fronte delle quali è stato rilevato un avviamento in sede di applicazione dell'IFRS 3.

Ai sensi dello IAS 36 il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il Valore d'Uso ed il Fair Value, al netto dei costi di vendita. Anche con riferimento agli impairment test alla data di riferimento, come già avvenuto per i precedenti esercizi, ai fini della determinazione del valore recuperabile si è fatto riferimento al Valore d'Uso che rappresenta il valore attuale dei flussi finanziari netti futuri ricavabili dall'attività (o business) oggetto di valutazione.

9.3.1.1 Il test di impairment dell'avviamento

Secondo le disposizioni dello IAS 36 e tenuto conto delle indicazioni richiamate dal documento congiunto Banca d'Italia/Consob/Isvap del 3 marzo 2010, si riporta di seguito l'informativa relativa al test di impairment effettuato sulle Cash Generating Unit (CGU).

Il processo di impairment è finalizzato a verificare che il valore contabile (carrying amount) delle CGU non sia superiore al relativo valore recuperabile (recoverable amount), inteso come il maggiore fra il valore ritraibile dall'uso continuato (value in use, o valore d'uso) e il possibile prezzo di cessione sul mercato (fair value al netto dei costi di vendita, o valore di scambio) della CGU stessa.

Come illustrato nel paragrafo "Rischi e incertezze nell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico" alla precedente "Sezione 4 – Altri aspetti" contenuta nella "A.1 Parte generale" della "Parte A – Politiche contabili" della presente Nota Integrativa (cui si fa rimando), per la predisposizione del presente bilancio si è provveduto all'esecuzione dei test d'impairment tenuto conto dalle previsioni economico-finanziarie

del budget 2025 approvato dal Consiglio di Amministrazione di Banco Desio in data 19 dicembre 2024, sviluppato in coerenza con il Piano Industriale "Beyond26" (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Banco Desio in data 24 novembre 2023), e delle più recenti previsioni disponibili circa lo scenario macroeconomico atteso al 2029 per le entità/CGU del Gruppo Banco Desio.

In particolare, ai sensi del citato IAS 36 e in applicazione della Policy d'impairment, il valore recuperabile delle CGU è stato determinato, laddove non è risultato disponibile il fair value derivante da transazioni riguardanti il target oggetto d'impairment o da transazioni di mercato riguardanti target similari, facendo riferimento al valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso lo IAS 36 prevede la possibilità di utilizzare il metodo finanziario conosciuto nella dottrina come Discounted Cash Flow. Tale modello individua il valore d'uso di una CGU o di un'azienda tramite la stima dei flussi di cassa (operativi) futuri da essa generati, attualizzati secondo un appropriato tasso, in funzione dell'arco temporale esplicito in cui s'ipotizza saranno conseguiti.

Nella prassi operativa, nel caso di aziende di credito o finanziarie si ricorre al Free Cash Flow to Equity (FCFE), noto nel mondo anglosassone come Dividend Discount Model (DDM) nella versione Excess Capital. Tale metodologia determina il valore di un'azienda sulla base dei flussi di cassa futuri che sarà in grado di distribuire ai suoi azionisti, senza intaccare gli assets necessari a sostenere lo sviluppo atteso e nel rispetto delle regolamentazioni sul capitale imposte dall'Autorità di Vigilanza, scontati ad un tasso che esprime lo specifico rischio del capitale. Si noti peraltro che, nonostante l'espressione Dividend Discount Model richiami la parola dividendo, i flussi di cassa considerati dal modello non sono i dividendi che si prevede verranno distribuiti agli azionisti, ma i flussi di cassa di cui un azionista potenzialmente potrebbe beneficiare nel rispetto dei limiti delle dotazioni patrimoniali richieste dall'operatività aziendale.

Coerentemente con quanto fatto per il bilancio dell'esercizio precedente, le CGU sono state identificate con le singole legal entity tenuto conto del fatto che il Gruppo bancario prevede un'attività d'indirizzo e coordinamento strategico unitaria da parte della Capogruppo puntata al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo e di redditività a livello di ciascuna legal entity e che, di conseguenza, vi è una rilevazione autonoma dei risultati (per il tramite di sistemi di reporting gestionale) che vedono coincidere la CGU con la legal entity e, pertanto, tutta la reportistica direzionale, così come l'attività di budgeting, analizza, monitora ed effettua stime patrimoniali e reddituali secondo tale impostazione.

Si precisa, inoltre, che le metodologie, gli assunti e gli esiti della procedura di impairment test delle attività intangibili e dell'avviamento, definiti dal management, sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione preliminarmente all'approvazione del progetto di bilancio.

Il test d'impairment è stato quindi condotto direttamente sulla legal entity Banco di Desio e della Brianza S.p.A. in base ai criteri e delle assunzioni di seguito illustrati.

a) Criterio di stima del valore recuperabile (Impairment)

Per il criterio di stima del valore recuperabile dell'avviamento appartenente alla legal entity specifica si fa riferimento al cosiddetto valore d'uso (equity value per le banche e gli intermediari finanziari).

Arco temporale "esplicito" per la determinazione dei flussi di cassa futuri

Viene considerato l'arco temporale residuo riconducibile al Piano Industriale 2024-2026 "Beyond 26" e l'ulteriore sviluppo di tale piano, curato dal Management di Banco Desio ed approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 febbraio 2025, con proiezioni prudenti dei risultati futuri fino a ricomprendere un periodo di previsione esplicita di 5 anni, per ridurre le distorsioni ricollegabili all'utilizzo del solo orizzonte temporale del Piano Industriale, che può risultare fortemente condizionato da una situazione sistemica che permane complessa per le incerte previsioni dello scenario macro economico e di settore per i riflessi della crisi pandemica, o comunque ricollegabili a eventi straordinari rispetto ai quali sia opportuno effettuare una normalizzazione dei risultati per permettere di mettere a fuoco più correttamente le effettive potenzialità nel medio/lungo periodo dell'entità oggetto del test.

Flussi finanziari

Nella valutazione delle banche e degli intermediari finanziari viene utilizzato l'approccio "equity side", nell'ambito della metodologia DDM, per la determinazione dell'equity value in quanto, stante l'attività caratteristica d'intermediazione dei fondi (raccolta/impieghi), risulta particolarmente complesso operare una distinzione fra debiti finanziari e debiti operativi; inoltre nella versione Excess Capital, i flussi di cassa disponibili per gli azionisti sono i flussi di cassa di cui un azionista potrebbe potenzialmente beneficiare nel rispetto dei limiti delle dotazioni patrimoniali richieste dall'operatività aziendale, quindi tengono in debita considerazione l'assorbimento del patrimonio di vigilanza.

Tasso di attualizzazione

Nella valutazione delle banche e degli intermediari finanziari si fa riferimento al cosiddetto costo del capitale Ke (cost of equity).

Tasso di crescita dei flussi oltre l'arco temporale "esplicito" per la determinazione dei flussi di cassa futuri

Viene considerato un tasso di crescita di lungo periodo in linea con le aspettative del tasso d'inflazione a lungo termine.

Terminal Value

Viene determinato attraverso l'applicazione della formula che si ricollega a quella canonica della "rendita perpetua".

L'equity value della CGU, determinato alla data di effettuazione delle rilevazioni, in base alla procedura sopra delineata, dedotto il patrimonio netto contabile, viene quindi confrontato con il valore d'iscrizione a bilancio dello specifico avviamento appartenente alla CGU in questione, con l'obiettivo esclusivo di verificare l'eventuale perdita di valore.

b) Parametri di valutazione utilizzati e determinazioni del test

Di seguito sono riportati le principali assumption utilizzate per i test d'impairment.

CGU Modello Base dati CAGR
RWA
Ke g Flussi Piano Ter 1 Ratio (**)
Banco di Desio
e della Brianza
S.p.A.
DDM Budget 2025
esteso al 2029 (*)
2,00% 10,18% 1,97% Risultati
Netti
15,07%

(*) Previsioni a 5 anni, approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 11 febbraio 2025, che sono state sviluppate dal management tenuto conto del budget 2025, sviluppato in coerenza con il Piano Industriale "Beyond26" (approvato dal Consiglio di Amministrazione di Banco Desio in data 24 novembre 2023), e delle più recenti previsioni disponibili circa lo scenario macroeconomico atteso al 2029

(**) Per la CGU Banco Desio è stato considerato il capitale allocato target sull'entità stimato (CET1 media 5Y) anche al fine di presidiare la coerenza con il rispetto dei livelli minimi di CET1 a livello di Gruppo CRR

Dal test d'impairment svolto non è emersa la necessità di effettuare alcuna svalutazione dell'avviamento.

Si sottolinea che i parametri e le informazioni considerate nello sviluppo del test d'impairment sono influenzati dalla congiuntura economica e dei mercati finanziari e potrebbero subire modifiche/variazioni, ad oggi non prevedibili, con conseguenti effetti sulle principali assumption considerate e dunque, potenzialmente, anche sui risultati che negli esercizi futuri potrebbero risultare diversi rispetto a quelli esposti nel presente documento di bilancio.

c) Analisi di sensitività

Poiché la valutazione d'impairment è resa particolarmente complessa dall'attuale contesto macroeconomico e di mercato e dalla conseguente difficoltà nella formulazione di previsioni circa la redditività futura di lungo periodo, a supporto del test effettuato viene condotto un ulteriore "stress test" ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell'ambito della procedura di impairment test.

Nella tabella sottostante sono riepilogati gli scostamenti percentuali o in punti percentuali degli assunti di base necessari a rendere il valore recuperabile della CGU dedotto il patrimonio netto allocato alla stessa pari al valore d'iscrizione in bilancio dell'avviamento.

CGU Decremento in % dei Risultati
Netti futuri (RN)
Incremento in p.p. del tasso di
attualizzazione dei flussi di cassa
futuri (FCFE)
Banco di Desio e della Brianza S.p.A. 23,73% 706

9.3.1.2 Il test di impairment dei valori intangibili

Il portafoglio di asset under management e under administration

L'attività immateriale iscritta è considerata "a vita definita", pertanto, sono state effettuate analisi sui principali indicatori del valore dell'attività medesima, comunque monitorati in corso d'esercizio (tra di essi, andamento delle masse, della redditività di queste e del costo del capitale proprio). Tali analisi hanno avuto a riferimento la componente dell'intangibile legata alla raccolta amministrata e gestita (Asset Under Administration, AuA e Asset under Management, AuM), rappresentata dalla capacità dei rapporti esistenti alla data di acquisizione di generare flussi reddituali lungo la vita utile residua di tali rapporti, iscritta in bilancio a seguito delle operazioni di acquisizione avvenute nel tempo.

Più precisamente si tratta del portafoglio di asset management del ramo d'azienda acquisito dal Gruppo BPER acquisito nel corso del 2023.

Come indicato in precedenza, lo IAS 36 dispone che l'impairment test non debba limitarsi ai soli flussi di cassa rivenienti dalle masse acquisite, ma deve tenere conto dei flussi di cassa legati a tutte le masse della CGU di riferimento, comprendendo anche i flussi di cassa riferiti alle masse generatesi successivamente alla valorizzazione iniziale delle attività intangibili; a tale proposito si evidenzia che i volumi delle masse sottostanti alla valorizzazione delle attività intangibili iscritte in bilancio risultano ricomprese nelle masse complessive della CGU di riferimento che coincide con la legal entity Banco Desio.

Pertanto, alla luce di quanto sopra riportato si conferma l'assenza di segnali di perdita di valore per le attività intangibili iscritte in bilancio e legate ai rapporti di Asset under Management e Asset under Administration.

I Core Deposits

I "core deposits" rappresentano un'attività immateriale legata alle relazioni con la clientela ("customer related intangible"), generalmente rilevata in aggregazioni in campo bancario. Il valore di tale intangibile è di fatto riconducibile ai benefici futuri di cui l'acquirente delle masse raccolte potrà beneficiare grazie al fatto che si tratta di una forma di raccolta stabile e che presenta costi inferiori a quelli di mercato. In sostanza l'acquirente può disporre di una massa di raccolta per la propria attività creditizia e per investimenti il cui tasso di remunerazione è inferiore ai tassi del mercato interbancario. L'attività immateriale consiste nella valorizzazione di questo margine futuro denominato "deposit premium", che rappresenta un asset il cui valore è correlato all'evoluzione dei tassi di mercato e alla dinamica delle masse raccolte.

Tale attività intangibile è stata rilevata nel 2023 sempre nell'ambito dell'acquisizione del ramo d'azienda acquisito dal Gruppo BPER.

Analogamente agli AuA e AuM, la verifica sulla tenuta del valore dei core deposits è avvenuta considerando le masse complessive della CGU di riferimento che coincide con la legal entity Banco Desio.

Anche in questo caso non sono stati individuati indicatori di impairment per le attività intangibili iscritte in bilancio e legate ai core deposits.

Sezione 10 - Attività fiscali e le passività fiscali - voce 100 dell'Attivo e voce 60 del Passivo

10.1 Attività per imposte anticipate: composizione

IRES IRAP 31.12.2024 31.12.2023
A) In contropartita al conto economico:
Perdite fiscali
Avviamento fiscalmente deducibile 2.170 439 2.609 3.153
Svalutazione crediti clientela deducibili in quote costanti 39.888 5.863 45.751 77.798
Fondo svalutazione crediti forfetario 305 305 305
Svalutazione crediti verso clientela in essere al 31.12.1994
Ammortamento civilistico immobilizzazioni materiali
Accantonamento al fondo garanzie impegni e rischio
434 1 435 435
paese 894 894 1.052
Accantonamento per oneri del personale 8.417 1.482 9.899 7.007
Accantonamento al Fdo cause legali 2.876 2.876 3.006
Accantonamento al Fdo revocatorie 405 82 487 471
Accantonamento al fondo oneri vari 1.933 268 2.201 2.395
Accantonamento fiscale al TFR
Altre spese generali deducibili nell'esercizio successivo
Altre 10.345 648 10.993 11.009
Totale A 67.667 8.783 76.450 106.631
B) In contropartita al Patrimonio Netto:
Accantonamento fiscale al TFR 721 721 721
Svalutazione titoli classificati al FVOCI 4.070 825 4.895 9.050
Avviamento fiscalmente deducibile 55 11 66 74
Totale B 4.846 836 5.682 9.845
Totale (A+B) 72.513 9.619 82.132 116.476

Probability test sulla fiscalità anticipata

In relazione alle imposte anticipate sopra descritte, si evidenzia che le stesse sono riferibili per un importo di 34.941 migliaia di euro a imposte di cui alla Legge 214/2011, che ha conferito certezza al recupero delle stesse rendendo di fatto automaticamente soddisfatto il probability test contemplato dallo IAS 12 Imposte sul reddito.

A tale riguardo si precisa che la Capogruppo Banco di Desio e della Brianza S.p.A. non è tenuta al versamento del canone annuale di garanzia per la trasformabilità delle attività per imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011 in crediti d'imposta, introdotto dall'art. 11 del D.L. n. 59/2016, in quanto la base imponibile, calcolata secondo le disposizioni normative, è negativa.

Le ulteriori imposte anticipate sopra descritte, non rientranti nell'ambito della Legge 214/2011, sono state iscritte in considerazione della probabilità del loro recupero, prevedendo che possano rendersi disponibili in futuro imponibili fiscali sufficienti a recuperare l'attività.

In particolare, è stata effettuata un'analisi delle imposte anticipate per tipologia e per timing di riassorbimento, nonché della redditività futura della banca e dei relativi imponibili fiscali sulla base delle previsioni economico finanziarie contenute nel Piano Industriale 2024-2026 approvato dal Consiglio di

Amministrazione in data 23 novembre 2023, aggiornate dal processo di budget 2025 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 19 Dicembre 2024 e della loro estensione al 2029, meglio descritta nell'ambito dei test di impairment sugli avviamenti.

Dall'analisi è emerso che i futuri imponibili fiscali siano tali da consentire il recupero delle suddette imposte anticipate.

10.2 Passività per imposte differite: composizione

IRES IRAP 31.12.2024 31.12.2023
- 13 13 13
38 8 46 35
5.104 1.034 6.138 6.585
745 5 750 750
5.887 1.060 6.947 7.383
1.114 226 1.340 833
39 8 47 47
1.153 234 1.387 880
7.040 1.294 8.334 8.263

10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

31.12.2024 31.12.2023
1. Importo iniziale 106.631 133.657
2. Aumenti 14.714 18.274
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 14.714 17.650
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) riprese di valore - -
d) altre 14.714 17.650
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - 624
d) altre - 624
3. Diminuzioni 44.895 45.300
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 44.894 45.283
a) rigiri 44.894 45.283
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni: 1 17
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla
legge.n.214/2011
- -
b) altre 1 17
4. Importo finale 76.450 106.631

Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio si riferiscono principalmente:

  • per 13.927 migliaia di euro, agli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri e ai fondi relativi al personale non deducibili;
  • per 691 migliaia di euro, agli accantonamenti ai fondi cause legali e revocatorie fallimentari non deducibili.

La voce "2.3 Altri aumenti" del periodo di confronto accoglieva lo stanziamento di crediti per imposte anticipate, rilevate in contropartita del badwill iscritto con riferimento alla cd. Operazione Lanternina, in relazione alle rettifiche di fair value sugli immobili e sulle altre attività materiali.

Le imposte anticipate annullate nell'esercizio sono essenzialmente determinate:

  • per 29.012 migliaia di euro dal recupero delle svalutazioni sui crediti di esercizi precedenti, ai sensi dell'art. 16 comma 4 del Decreto Legge 27 giugno 2015, n. 83 e successive modifiche e integrazioni;
  • per 3.036 migliaia di euro dalla deduzione della quota annuale del 10%, ai sensi dei commi 1067 e 1068 dell'art. 1 della L. n. 145/2018, delle componenti reddituali derivanti dall'adozione del modello di rilevazione delle perdite attese sui crediti verso la clientela, iscritte in sede di prima applicazione del principio contabile IFRS 9;
  • per 12.195 migliaia di euro dall'utilizzo di fondi tassati.

10.3 bis Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011

31.12.2024 31.12.2023
64.209 95.183
- -
29.268 30.974
29.268 30.974
- -
- -
- -
- -
34.941 64.209

La voce "3.1 Rigiri" si riferisce:

  • per 29.012 migliaia di euro al recupero delle svalutazioni sui crediti di esercizi precedenti, ai sensi dell'art. 16 comma 4 del Decreto Legge 27 giugno 2015, n. 83 e successive modifiche e integrazioni;
  • per 256 migliaia di euro all'ammortamento degli avviamenti precedentemente affrancati.

10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

31.12.2024 31.12.2023
1. Importo iniziale 7.383 788
2. Aumenti 11 7.005
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 11 11
a) relative a precedenti esercizi - 11
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 11 -
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - 6.994
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - 6.994
3. Diminuzioni 452 410
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 452 410
a) rigiri 452 410
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
4. Importo finale 6.942 7.383

Le imposte differite annullate nell'esercizio sono relative agli ammortamenti effettuati sulle attività intangibili, sorte nell'esercizio precedente con riferimento alla cd. Operazione Lanternina.

Con riferimento al periodo di confronto, la voce "2.3 Altri aumenti" si riferiva allo stanziamento di debiti per imposte differite, rilevate in contropartita del badwill iscritto con riferimento alla cd. Operazione Lanternina, in relazione alla rilevazione di nuove attività intangibili.

10.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

Totale
31.12.2024
Totale
31.12.2023
1. Importo iniziale 9.845 17.854
2. Aumenti 228 11
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 228 11
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre 228 11
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 4.391 8.020
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 4.391 8.020
a) rigiri 4.391 8.020
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) dovute al mutamento di criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 5.682 9.845

Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio sono imputabili alla valutazione di titoli classificati tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI).

Le imposte anticipate annullate nell'esercizio sono relative principalmente alla valutazione di titoli classificati tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI).

10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

31.12.2024 31.12.2023
1. Importo iniziale 880 245
2. Aumenti 1.295 802
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 1.295 802
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento dei criteri contabili - -
c) altre 1.295 802
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 788 167
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 788 167
a) rigiri 788 167
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 1.387 880

Le imposte differite rilevate nell'esercizio sono dovute alla valutazione di titoli classificati tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI).

Le imposte differite annullate nell'esercizio sono essenzialmente relative alla valutazione di titoli classificati tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI).

10.7 Altre informazioni

Attività per imposte correnti

Voci 31.12.2024 31.12.2023
Ires 10.937 -
Irap - 197
Totale 10.937 197

Passività per imposte correnti

Voci 31.12.2024 31.12.2023
Ires - 3.332
Irap 955 -
Totale 955 3.332

Sezione 12 - Altre attività – voce 120

12.1 Altre attività: composizione

31.12.2024 31.12.2023
Crediti d'imposta
- quota capitale 382.610 453.275
Crediti vs l'erario per acconti versati 30.519 22.296
Assegni negoziati da regolare 13.249 12.529
Fatture emesse da incassare 63 77
Debitori per titoli e cedole di terzi da incassare 0 200
Partite in corso di lavorazione e viaggianti con le filiali 33.654 36.317
Spese incrementative su beni di terzi 5.072 5.885
Ratei e risconti attivi 25.054 22.593
Altre partite 48.799 42.718
Totale 539.020 595.890

La voce "Crediti d'imposta" si riferisce principalmente:

  • per 369.311 migliaia di euro (442.773 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio) a crediti fiscali ecobonus/sismabonus acquistati ex art. 121 del Decreto-legge 34/2020 ed iscritti al costo ammortizzato come indicato nella Parte A – A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio cui si fa rimando.
  • per 1.120 migliaia di euro, al credito connesso alla gestione dei mutui erogati per la ricostruzione post sisma Abruzzo del 2009 (1.121 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio);
  • per 10.197 migliaia di euro, al credito connesso alla gestione dei mutui erogati per la ricostruzione post sisma Centro Italia del 2016 (7.027 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio).

L'importo dei crediti fiscali ecobonus/sismabonus acquistati tiene conto dell'aggiornamento della valutazione del potenziale rischio a cui Banco Desio potrebbe essere esposto a seguito del sequestro preventivo dei crediti d'imposta acquistati nel tempo (mercato primario e secondario) per complessivi 44,2 milioni di euro, tra cui l'impossibilità di compensazione degli stessi, per quelli che saranno i casi accertati di frodi. In considerazione della posizione assunta dalla giurisprudenza in merito alla inutilizzabilità del credito d'imposta in ragione di comportamenti che prescindono dal cessionario, dei nuovi elementi informativi acquisiti circa lo stato delle indagini delle Procure, nonché dell'analisi legale e tecnica condotta, la banca ha ritenuto opportuno mantenere cautelativamente lo stanziamento complessivo di 31,2 milioni di euro.

  • I "Crediti verso l'Erario per acconti versati" si riferiscono ad imposte per le quali sono stati effettuati maggiori versamenti in acconto rispetto al debito che risulterà dalle specifiche dichiarazioni; in dettaglio riguardano:
  • il credito per imposta di bollo assolta in modo virtuale pari a 22.795 migliaia di euro (16.246 migliaia di euro allla fine del precedente esercizio);
  • il credito per l'acconto dell'imposta sostitutiva dovuto sul "capital gain" amministrato pari a 7.723 migliaia di euro, di cui all'art. 2, co. 5, del D.L. 30 novembre 2013, n. 133 (5.099 migliaia di euro allla fine del precedente esercizio).

La voce "Partite in corso di lavorazione e viaggianti tra le filiali" accoglie poste relative ad operazioni che generalmente trovano sistemazione definitiva nei primi giorni dell'anno successivo. Le poste più significative sono quelle relative a:

  • recupero delle commissioni di messa a disposizione fondi dalla clientela per 9.132 migliaia di euro (7.197 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio);
  • conti regolamento delle carte di debito per 7.858 migliaia di euro (6.429 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio);
  • deleghe F24 per 6.001 migliaia di euro (3.213 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio)
  • regolamento operazioni SDD (addebiti diretti) per 2.235 migliaia di euro (1.115 migliaia alla fine del precedente esercizio);
  • bonifici in attesa di essere regolati per 1.215 migliaia di euro (3.601 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio);

Le "Spese incrementative su beni di terzi" sono soggette ad ammortamento annuo in relazione al periodo residuo di valenza del contratto d'affitto.

Alla voce "Ratei e risconti attivi" trovano evidenza quelle posizioni non riconducibili a specifiche voci dell'Attivo patrimoniale; la principale componente di questa voce è relativa a risconti attivi su spese amministrative.

Tra le principali voci che compongono la voce "Altre partite" vi sono:

  • i crediti in attesa di riscossione relativi ad altre partite per 22.713 migliaia di euro (22.889 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio), riconducibili principalmente a crediti per imposta di bollo su estratti conto, crediti per servizi addebitati alla clientela trimestralmente e per proventi interbancari;
  • i crediti per 6.899 migliaia di euro nei confronti dei promotori finanziari per la quota erogata a titolo di bonus di ingresso e non ancora maturata (5.634 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio);
  • le fatture da emettere per 5.688 migliaia di euro (2.095 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio).

PASSIVO

Sezione 1 - Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - voce 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche

31.12.2023
Tipologia operazioni/Valori Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Debiti verso banche centrali - X X X 1.479.445 X X X
2. Debiti verso banche 483.251 X X X 470.620 X X X
2.1 Conti correnti e depositi a vista 16.791 X X X 25.388 X X X
2.2 Depositi a scadenza 477 X X X - X X X
2.3 Finanziamenti 465.524 X X X 445.232 X X X
2.3.1 Pronti contro termine passivi 345.170 X X X 445.232 X X X
2.3.2 Altri 120.354 X X X - X X X
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di
propri strumenti patrimoniali
- X X X - X X X
2.5 Debiti per leasing - X X X - X X X
2.6 Altri debiti 459 X X X - X X X
Totale 483.251 - - 483.251 1.950.065 - - 1.950.065

Legenda

VB = Valore di bilancio L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3

La riduzione delle Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è riconducibile alla voce "Debiti verso banche centrali": al 31 dicembre 2023 trovava accoglimento il saldo della linea di finanziamento assegnata al Banco da parte della Banca Centrale Europea nell'ambito delle operazioni "TLTRO"; alla data del 31 dicembre 2024 non sono più in essere operazioni di "TLTRO" per naturale scadenza delle due linee di finanziamento presenti alla fine del precedente esercizio.

Al 31 dicembre 2024 sono stati rilevati nella voce interessi passivi le competenze maturate nell'anno per 26,0 milioni di euro (ex 92,5 milioni di euro).

Alla voce "2.3.1 Pronti contro termine passivi" trovano evidenza i contratti di Long Term Repo su parte degli attivi di portafoglio (eligible e non) posti in essere con primarie controparti di mercato al fine di ottimizzare le attività di funding.

Alla voce "2.3.2 Altri" espone la passività relativa al mutuo passivo concesso da JP Morgan Milan Branch nell'ambito dell'operazione di cartolarizzazione Desio SME.

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

31.12.2023
Tipologia operazioni/Valori Fair Value Fair Value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Conti correnti e depositi a vista 10.136.409 X X X 10.340.907 X X X
2. Depositi a scadenza 852.818 X X X 1.012.693 X X X
3. Finanziamenti 1.940.431 X X X 1.101.325 X X X
3.1 Pronti contro termine passivi 1.197.127 X X X 607.637 X X X
3.2 Altri 743.304 X X X 493.688 X X X
4. Debiti per impegni di riacquisto di
propri strumenti patrimoniali
- X X X - X X X
5. Debiti per leasing 55.189 X X X 55.991 X X X
6. Altri debiti 35.405 X X X 43.014 X X X
Totale 13.020.252 - - 13.020.252 12.553.930 - - 12.553.930

Legenda

L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3

La voce "3.2 Finanziamenti: Altri" rappresenta l'importo dei mutui passivi in essere con Cassa Depositi e Prestiti, che "pareggiano" l'importo dei mutui alla clientela concessi per la ricostruzione a seguito degli eventi sismici del 2009 in Abruzzo.

Risulta inoltre rilevata la linea di finanziamento concessa da Cassa Depositi e Prestiti al Banco a fronte di finanziamenti al segmento retail, PMI e MID-CAP. In particolare:

  • 362 milioni di euro (279 milioni di euro nel periodo di confronto) relativo al segmento retail;
  • 382 milioni di euro (215 milioni di euro nel periodo di confronto) relativo al segmento corporate (PMI e MID-CAP).

Alla voce "5. Debiti per leasing" sono rilevate, in applicazione del principio IFRS16, le passività connesse ai debiti per leasing (c.d. "Lease Liability"), consistenti nel valore attuale dei pagamenti che, alla data di valutazione, devono essere ancora corrisposti al locatore.

Le principali poste della voce "6. Altri debiti" riguardano: gli assegni circolari per 34.540 migliaia di euro e gli assegni di traenza per 540 migliaia di euro (a fine esercizio precedente rispettivamente di 40.520 migliaia di euro gli assegni circolari e 540 migliaia di euro gli assegni di traenza). Al 31 dicembre 2023 tale voce includeva inoltre il debito per la componente di marginazione sui derivati in Clearing al variare del NPV del portafoglio dei derivati in essere per 1.914 migliaia di euro.

I debiti verso società appartenenti al Gruppo Banco Desio ammontano a 9.667 migliaia di euro: riferiti alla controllata Fides S.p.A. per 7.007 migliaia di euro (224.199 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio) e alla controllata Dynamica per 2.666 migliaia di euro.

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione

Tipologia titoli/Valori 31.12.2024 31.12.2023
Fair Value VB Fair Value
VB L1 L2 L3 L1 L2 L3
A. Titoli
1. obbligazioni 2.584.825 - 2.572.034 - 2.280.095 - 2.205.972 -
1.1 strutturate - - - - - - - -
1.2 altre 2.584.825 - 2.572.034 - 2.280.095 - 2.205.972 -
2. altri titoli 49 - - 49 353 - - 353
2.1 strutturati - - - - - - - -
2.2 altri 49 - - 49 353 - - 353
Totale 2.584.874 - 2.572.034 49 2.280.448 - 2.205.972 353

Legenda

VB = Valore di bilancio L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3

Alla voce trova evidenza la raccolta rappresentata da titoli, che comprende obbligazioni e certificati di deposito, il cui valore di bilancio è determinato con il criterio del costo ammortizzato (ovvero al fair value laddove il titolo sia oggetto di copertura), comprensivo quindi dei ratei maturati. La raccolta complessiva è evidenziata al netto dei titoli riacquistati.

La voce "A.1.2 Obbligazioni: altre" include le Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) complessivamente emesse per 1.617 milioni di euro.

La sottovoce "A.2.2 Altri titoli: altri" è composta principalmente da certificati di deposito con scadenza a breve termine e relativi ratei maturati.

1.4 Dettaglio dei debiti/titoli subordinati

Prestiti Obbligazionari Data di emissione Data di scadenza Divisa Tasso 31.12.2024 31.12.2023
Codice ISIN IT0005554644 06.07.2023 06.07.2033 EUR TF 62.602 62.544
Totale 62.602 62.544

Sezione 2 - Passività finanziarie di negoziazione - voce 20

2.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

31.12.2024 31.12.2023
Tipologia operazioni/Valori Fair Value Fair Fair Value Fair
VN L1 L2 L3 Value
*
VN L1 L2 L3 Value
*
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -
3. Titoli di debito - - - - - - - - - -
3.1 Obbligazioni - - - - - - - - - -
3.1.1 Strutturate - - - - X - - - - X
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - X - - - - X
3.2 Altri titoli - - - - - - - - - -
3.2.1 Strutturati - - - - X - - - - X
3.2.2 Altri - - - - X - - - - X
Totale A - - - - - - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - - 689 1.265 - - - 1.062 688 -
1.1 Di negoziazione X - 689 1.265 X X - 1.062 688 X
1.2 Connessi con la fair value
option
X - - - X X - - - X
1.3 Altri X - - - X X - - - X
2. Derivati creditizi - - - - - - - - - -
2.1 Di negoziazione X - - - X X - - - X
2.2 Connessi con la fair value
option
X - - - X X - - - X
2.3 Altri X - - - X X - - - X
Totale B X - 689 1.265 X X - 1.062 688 X
Totale (A+B) X - 689 1.265 X X - 1.062 688 X

Legenda

VN= Valore nominale o nozionale

L1= Livello 1

L2= Livello 2 L3= Livello 3

Fair Value * = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione

La voce 20 "Passività finanziarie di negoziazione" si riferisce sostanzialmente al fair value negativo degli strumenti finanziari derivati oggetto di discontinuing nei precedenti esercizi, per cui si è interrotta la relazione di copertura, e al fair value dei contratti swap e outright che sono oggetto di natural hedge.

2.2 Dettaglio delle "Passività finanziarie di negoziazione": passività subordinate

Alla data di riferimento non sono presenti passività finanziarie di negoziazione subordinate.

2.3 Dettaglio delle "Passività finanziarie di negoziazione": debiti strutturati

Alla data di riferimento non sono presenti, tra le passività finanziarie di negoziazione, debiti strutturati.

Sezione 4 - Derivati di copertura - voce 40

Fair value 31.12.2024 VN Fair value 31.12.2023 VN
L1 L2 L3 31.12.2024 L1 L2 L3 31.12.2023
A. Derivati finanziari - 19.287 - 635.000 - 14.556 - 610.000
1) Fair value - 19.287 - 635.000 - 14.556 - 610.000
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 19.287 - 635.000 - 14.556 - 610.000

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

Legenda

VN= Valore nozionale L1= Livello 1 L2= Livello 2 L3= Livello 3

Banco Desio ha posto in essere una strategia di copertura del proprio attivo. La voce accoglie:

• il fair value degli strumenti finanziari derivati posti in essere a copertura del rischio tasso di titoli di debito a tasso fisso classificati nel portafoglio held to collect (copertura di tipo fair value hedge);

• il fair value degli strumenti finanziari derivati posti in essere a copertura delle oscillazioni dei tassi di mercato in relazione ai mutui a tasso fisso con status creditizio in Bonis conclusi con la clientela al fine di porre in essere un "hedge accounting" secondo un approccio definito Macro Fair Value Hedge dinamico.

Si evidenzia, inoltre, che a partire dall'anno 2023 il Banco ha aderito al servizio di Clearing per i derivati OTC di tasso individuando la controparte centrale (Eurex Clearing) per la compensazione di operazioni in derivati.

Sezione 6 - Passività fiscali - voce 60

La composizione e la movimentazione dell'esercizio delle passività fiscali sono fornite nella Sezione 10 dell'Attivo unitamente alle informazioni relative alle attività per imposte anticipate.

Sezione 8 - Altre passività - voce 80

8.1 Altre passività: composizione

31.12.2024 31.12.2023
Debiti verso l'Erario 534 102
Importi da versare all'Erario per conto Terzi 47.192 44.141
Contributi previdenziali da riversare 7.729 8.400
Azionisti conto dividendi 34 25
Fornitori 30.907 31.287
Somme a disposizione della clientela 15.666 14.769
Versamenti a fronte disposizione su effetti 55 86
Versamenti anticipati su crediti a scadere 1.320 1.050
Partite in corso di lavorazione e partite viaggianti con le Filiali 15.570 22.680
Scarti valute su operazioni di portafoglio 140.340 18.267
Debiti verso il personale 1.040 2.113
Creditori diversi 92.383 130.594
Ratei e risconti passivi 2.260 1.737
Totale 355.030 275.251

La voce "Importi da versare all'Erario per conto di terzi" accoglie principalmente poste relative a Deleghe F24 da riversare per conto della clientela e somme da versare all'Erario relative a ritenute operate dal Banco.

Le "Partite in corso di lavorazione e le partite viaggianti con le Filiali" sono poste che generalmente trovano sistemazione definitiva nei primi giorni del periodo successivo. Le principali tra queste poste sono quelle relative:

  • incassi relativi ad operazioni di factoring da clientela per 4.627 migliaia di euro (6.424 migliaia di euro alla fine dell'esercizio precedente);
  • sistemazioni delle rate incassate relative ai mutui ceduti a Desio OBG e SME per 2.808 migliaia di euro (236 migliaia alla fine dell'esercizio precedente);
  • a bonifici in lavorazione per complessivi 1.489 migliaia di euro (2.507 migliaia di euro alla fine dell'esercizio precedente);
  • disposizioni canale CBILL per 1.277 migliaia di euro (3.418 migliaia di euro alla fine dell'esercizio precedente);
  • ad incassi M.A.V., R.A.V., bollettini e disposizioni SDD per 449 migliaia di euro (618 migliaia di euro alla fine dell'esercizio precedente);
  • a poste connesse ad operazioni in titoli successivamente regolate per 177 migliaia di euro (2.581 migliaia di euro alla fine dell'esercizio precedente).

L'ammontare della voce "Scarti valute su operazioni di portafoglio" è il risultato della compensazione di partite illiquide dare e partite illiquide avere a fronte di diverse tipologie di operazioni che hanno interessato sia i conti della clientela sia quelli delle banche corrispondenti.

Le principali poste che compongono la voce "Creditori diversi" riguardano: i bonifici da regolare in Stanza Compensazione in uscita a favore di correntisti di altri istituti di credito per complessivi 81.325 migliaia di euro (117.213 migliaia di euro alla fine dello scorso esercizio), i creditori diversi per effetti ritirati per i creditori diversi per 1.929 migliaia di euro (1.145 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio) e operazioni di negoziazione valuta per 476 migliaia di euro (3.559 migliaia di euro lo scorso anno).

Sezione 9 - Trattamento di fine rapporto del personale - voce 90

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

31.12.2024 31.12.2023
A. Esistenze iniziali 19.108 17.555
B. Aumenti 1.008 2.366
B.1 Accantonamento dell'esercizio 571 634
B.2 Altre variazioni 437 1.732
C. Diminuzioni (1.486) (813)
C.1 Liquidazioni effettuate (658) (761)
C.2 Altre variazioni (828) (52)
D. Rimanenze finali 18.630 19.108
Totale 18.630 19.108

In applicazione dei principi contabili internazionali il fondo Trattamento di Fine Rapporto del personale è classificato come fondo a prestazione definita, soggetto quindi a valutazione attuariale, le cui ipotesi utilizzate sono esplicitate nel paragrafo successivo.

L'accantonamento dell'esercizio non comprende le quote direttamente versate dal Banco, in funzione delle scelte espresse dai dipendenti, a forme di previdenza complementare oppure al Fondo tesoreria gestito direttamente dall'INPS. Il costo di tali scelte, che per l'esercizio ammonta a 14.530 migliaia di euro è rilevato tra le Spese del personale alla sottovoce "g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: a contribuzione definita".

Le voci "B.2 Altre variazioni" e "C.2 Altre variazioni" sono relative all'effetto (positivo o negativo) dell'attualizzazione del fondo TFR civilistico.

Il debito maturato a fine esercizio secondo la norma civilistica per il personale in essere presso il Banco ammonta a 19.279 migliaia di euro.

9.2 Altre informazioni

Le ipotesi attuariali utilizzate dall' attuario indipendente per la determinazione delle passività alla data di riferimento di bilancio sono le seguenti:

Ipotesi demografiche

  • per le probabilità di morte quelle determinate dalla Ragioneria Generale dello Stato denominate RG48, distinte per sesso;
  • per l'epoca di pensionamento per il generico attivo si è supposto il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l'Assicurazione Generale Obbligatoria;
  • per le probabilità di uscita dall'attività lavorativa per cause diverse dalla morte, in base a statistiche interne, sono state considerate delle frequenze annue del 2,50%;

Ipotesi economiche – finanziarie

Le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base delle seguenti ipotesi:

  • tasso tecnico di attualizzazione 2,95%
  • tasso annuo di adeguamento del premio di anzianità 0,00%
  • tasso annuo aumento retribuzioni complessivo 3,00%

In merito al tasso di attualizzazione, è stato preso come riferimento per la valorizzazione di detto parametro l'indice iBoxx Eurozone Corporates AA 5 -7 alla data di valutazione.

La seguente tabella rappresenta l'analisi di sensitività della passività iscritta al variare delle ipotesi economico-finanziarie:

Variazione positiva
parametro (+)
Variazione negativa
parametro (-)
Tasso annuo di attualizzazione (+/- 0,25%) 18.409 18.856
Tasso annuo di inflazione (+/- 0,25%) 18.757 18.505
Tasso annuo di turn over (+/- 2,00%) 18.662 18.592

*Valori espressi in migliaia di euro.

Sezione 10 - Fondi per rischi ed oneri - voce 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/Valori 31.12.2024 31.12.2023
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie
finanziarie rilasciate
3.530 4.096
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate - -
3. Fondi di quiescenza aziendali - -
4. Altri fondi per rischi ed oneri 63.580 52.506
4.1 controversie legali e fiscali 12.403 12.826
4.2 oneri per il personale 31.808 22.565
4.3 altri 19.369 17.115
Totale 67.110 56.602

Nella voce "1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate" trova accoglimento il fondo rischi determinato applicando i modelli di calcolo della perdita attesa definiti in sede di prima applicazione del principio contabile "IFRS9 Strumenti finanziari".

La sottovoce "4.1 controversie legali" comprende gli accantonamenti costituiti per fronteggiare le previsioni di perdita sulle cause passive, di cui 10.929 migliaia di euro a fronte di cause legali (11.362 migliaia di euro lo scorso fine esercizio) e 1.474 migliaia di euro a fronte di revocatorie fallimentari (ex 1.465 migliaia di euro).

La voce "4.2 oneri per il personale" comprende principalmente le passività:

  • per il sistema premiante per 14.241 migliaia di euro (ex 11.309 migliaia di euro),
  • premi aziendali e welfare 13.336 migliaia di euro (ex 7.632 migliaia di euro) che comprende lo stanziamento effettuato nel 2024 per il piano esodazione rivolto ai dipendenti,
  • premi anzianità e ferie aggiuntive per 4.126 migliaia di euro (ex 3.364 migliaia di euro).

La voce "4.3 altri" comprende i fondi atti a fronteggiare oneri per altri rischi operativi; sono ricompresi anche i fondi accantonati a fronte di incentivi previsti contrattualmente per i promotori finanziari al maturare di determinate condizioni per 12.653 migliaia di euro (ex 9.760 migliaia di euro).

10.2 - Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

Altri fondi per rischi ed oneri Totale
A. Esistenze iniziali 52.506 52.506
B. Aumenti 48.342 48.342
B.1 Accantonamento dell'esercizio 48.130 48.130
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo 212 212
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - -
B.4 Altre variazioni - -
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
C. Diminuzioni 37.268 37.268
C.1 Utilizzo nell'esercizio 37.030 37.030
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - -
C.3 Altre variazioni 238 238
- di cui operazioni di aggregazione aziendale - -
D. Rimanenze finali 63.580 63.580

Con riferimento agli "Altri fondi", nella voce "B.1 Accantonamenti dell'esercizio" sono inclusi i principali seguenti stanziamenti:

  • al fondo per sistema premiante inclusi ulteriori stanziamenti per il personale dipendente (es. fondo esodazione) per 27.158 migliaia di euro;
  • per altri rischi operativi, ivi inclusa la valutazione del rischio in materia di trasparenza, ed i fondi accantonati a fronte di incentivi previsti contrattualmente per i promotori finanziari al maturare di determinate condizioni per 18.700 migliaia di euro;
  • per oneri a fronte di controversie legali e revocatorie fallimentari per 2.272 migliaia di euro.

La voce "C.1 Utilizzi nell'esercizio" rappresenta gli utilizzi diretti dei Fondi per rischi e oneri, effettuati a fronte di accordi e transazioni perfezionate nel periodo, piuttosto che al verificarsi delle condizioni previste per l'erogazione di fondi al personale.

Detti utilizzi, in particolare, sono relativi principalmente a esborsi per controversie legali e revocatorie fallimentari per 2.908 migliaia di euro. per erogazioni relative al sistema premiante e welfare per 17.758 migliaia di euro e ai rischi operativi per 16.365 migliaia di euro.

10.3 Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate

Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired acquisiti/e o
originati/e
Totale
Impegni a erogare fondi 491 71 - - 562
Garanzie finanziarie rilasciate 208 917 1.843 - 2.968
Totale 699 988 1.843 - 3.530

10.5 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti

Alle date di riferimento la voce non presenta rimanenze.

10.6 Fondi per rischi e oneri: altri fondi

31.12.2024 31.12.2023
12.403 12.826
19.370 17.115
103 260
4.127 3.364
27.577 18.941
63.580 52.506

Sezione 11 - Azioni rimborsabili - voce 120

In Banco Desio non esiste la tipologia di azioni in oggetto.

Sezione 12 - Patrimonio dell'impresa - voci 110,130, 140, 150, 160, 170 e 180

12.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione
31.12.2024 31.12.2023
A. Capitale 70.693 70.693
A.1 Azioni ordinarie 70.693 70.693
A.2 Azioni di risparmio
A.3 Azioni privilegiate
B. Azioni proprie
B.1 Azioni ordinarie (5.625)
B.2 Azioni di risparmio
B.3 Azioni privilegiate
Totale 65.068 70.693

Il Capitale sociale di Banco Desio Brianza, interamente sottoscritto e versato, è composto da n. 134.363.049 azioni ordinarie prive del valore nominale. Al 31 dicembre 2024 la Banca detiene in portafoglio n. 1.038.006 azioni proprie.

12.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue

Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 134.363.049
- interamente liberate 134.363.049
- non interamente liberate
A.1 Azioni proprie (-)
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 134.363.049
B. Aumenti
B.1 Nuove emissioni
- a pagamento
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
- altre
- a titolo gratuito
- a favore dei dipendenti
- a favore degli amministratori
- altre
B.2 Vendita azioni proprie
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Annullamento
C.2 Acquisto di azioni proprie - 1.038.006
C.3 Operazioni di cessione di imprese
C.4 Altre variazioni
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 133.325.043
D.1 Azioni proprie (+) 1.038.006
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 134.363.049
- interamente liberate 134.363.049
- non interamente liberate

La voce "Acquisto di Azioni Proprie" espone gli acquisti effettuati in esecuzione del "Programma di acquisto azioni proprie" avviato in data 30 luglio 2024 a seguito dell'approvazione da parte dell'Assemblea degli azionisti del 18 aprile 2024, che ha autorizzato il Consiglio di Amministrazione a effettuare atti di acquisto di azioni proprie per un esborso complessivo di massimi Euro 20,2 milioni.

12.3 Capitale: altre informazioni

Non vi sono altre informazioni in aggiunta a quelle già fornite nei paragrafi precedenti.

12.4 Riserve di utili: altre informazioni

In conformità a quanto disposto dall'art. 2427, comma 1, n. 7 bis C.C., si riporta il riepilogo delle voci di Patrimonio netto distinte secondo la loro origine e con l'indicazione delle possibilità di utilizzo e distribuzione, nonché della loro utilizzazione nei tre precedenti esercizi.

Utilizzi ultimi tre esercizi
31.12.2024 Possibilità di
utilizzo
Quota
disponibile
Copertura
perdite
Altri utilizzi
Capitale Sociale 70.693
Azioni Proprie (5.625)
Sovrapprezzi di emissione 16.145 A,B,C (1) 16.145
Riserve 1.222.374 901.054 189
Riserva legale 143.055 A, B (2)(3)
Riserva statutaria 799.025 A,B,C 799.025
Riserve per operazioni infragruppo 8.313 A, B (4)
Riserve per transizione ai principi contabili
IAS
121.936 (5)
Riserve per FTA IFRS 9 (18.972) (5)
Riserva per Utili (Perdite) portati a nuovo 98.763 A,B,C 98.763
Riserva per beneficenza 88 (6) 189
Riserva per imposta extra-profitti ex. Art. 26
comma 5-bis D. L. n.104/2023
46.700 (7)
Riserva vincolata per operazioni di acquisto
azioni proprie
20.200
Altre 3.266 A,B,C 3.266
Riserve da valutazione 12.663 697
- attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
(7.719) (8)
- attività materiali 95
- valutazione attuariale TFR (2.779) (8)
- leggi speciali di rivalutazione 22.369 A,B (9)
- riserva di rivalutazione L. 413/1991 697 A,B,C 697
Totale 1.316.250 917.896 189

Legenda: A = per aumento di capitale B = per copertura perdite C = per distribuzione ai soci

(1) La Riserva da sovrapprezzo azioni, ai sensi dell'art. 2431 del c.c., è considerata non distribuibile per la parte necessaria ad integrare al minimo di legge la Riserva Legale (un quinto del Capitale Sociale)

(2) E' utilizzabile per aumento di capitale solo per la quota che supera un quinto del capitale sociale

(3) Costituzione di vincolo ai fini fiscali per effetto del riallineamento dei valori fiscali ai maggiori valori di bilancio per Euro 31.640 migliaia

(4) Riserve originate da operazioni di aggregazione infragruppo

(5) Le riserve per applicazione IAS/IFRS seguono il disposto dell'articolo 7 del D.Lgs. 38/2005

(6) Riserva destinata a contribuzioni per scopi socio-culturali come stabilito dallo Statuto

(7) Riserva in sospensione di imposta accantonata in alternativa al versamento dell'imposta straordinaria 2023 ex

articolo 26 del decreto-legge 10 agosto 2023, n. 104 convertito con modificazioni dalla legge 9 ottobre 2023 n.136.

La riserva è vincolata in sospensione di imposta; jn caso di distribuzione della riserva (anche parziale) agli azionisti, l'intera imposta deve essere versata.

(8) Riserva indisponibile ai sensi dell'art. 6 del D.Lgs.n° 38/2005

(9) Riserva costituita in sede di prima applicazione degli IAS/IFRS, per effetto della valutazione al "costo presunto" delle attività materiali; secondo quanto previsto dal "decreto IAS"

12.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue

In Banco Desio non sono presenti tipologie della specie.

12.6 Altre informazioni

Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite nella presente Sezione.

ALTRE INFORMAZIONI

  1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate (diversi da quelli designati al fair value)
Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie
rilasciate
31.12.2023
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisiti/e o
originati/e
1. Impegni a erogare fondi 3.800.047 108.971 21.605 - 3.930.623 3.413.719
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche 213.723 - - - 213.723 76.844
c) Banche 8.755 - - - 8.755 10.802
d) Altre società finanziarie 504.590 249 1 - 504.840 186.168
e) Società non finanziarie 2.878.481 103.411 21.163 - 3.003.055 2.934.248
f) Famiglie 194.498 5.311 441 - 200.250 205.657
2. Garanzie finanziarie rilasciate 12.990 1.618 441 - 15.049 21.178
a) Banche Centrali - - - - - -
b) Amministrazioni pubbliche - - - - - -
c) Banche 32 - - - 32 32
d) Altre società finanziarie 1.200 - - - 1.200 2.778
e) Società non finanziarie 9.579 1.448 423 - 11.450 15.391
f) Famiglie 2.179 170 18 - 2.367 2.977

2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate

Valore nominale Valore nominale
31.12.2024 31.12.2023
1. Altre garanzie rilasciate 246.903 217.422
di cui: deteriorati 2.750 3.889
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - 46
c) Banche 5.690 5.495
d) Altre società finanziarie 42.748 2.275
e) Società non finanziarie 181.588 193.783
f) Famiglie 16.877 15.823
2. Altri impegni
di cui: deteriorati - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -

3. Attività costituite in garanzia di proprie passività e impegni

Portafogli 31.12.2024 31.12.2023
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - -
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività 430.526 382.219
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4.369.645 4.663.076
4. Attività materiali - -
di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze - -

Alla voce "3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" trovano rappresentazione i crediti ceduti alla Società Veicolo Desio OBG Srl costituenti attivi idonei per il programma di emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG), i crediti ceduti alla società veicolo di cartolarizzazione Desio SME SPV Srl nell'ambito dell'operazione Desio SME e i mutui collateralizzati presso Cassa compensazione e garanzia e Cassa depositi e prestiti.

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia servizi 31.12.2024
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela -
a) acquisti -
1. regolati -
2. non regolati -
b) vendite -
1. regolati -
2. non regolati -
2. Gestioni individuale di portafogli 1.946.627
3. Custodia e amministrazione di titoli 33.563.361
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria
(escluse le gestioni di portafoglio)
-
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio -
2. altri titoli -
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 14.177.126
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 1.031.865
2. altri titoli 13.145.261
c) titoli di terzi depositati presso terzi 14.091.512
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 5.294.723
4. Altre operazioni -

5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

Ammontare
lordo delle
Ammontare
delle
passività
Ammontare
netto delle
attività
Ammontari correlati
non oggetto di
compensazione in
Bilancio
Ammontare
netto (f=c
d-e)
Ammontare
netto
Forme tecniche attività
finanziarie
(a)
finanziarie
compensate
in bilancio
(b)
finanziarie
riportato in
bilancio
(c=a-b)
Strumenti
finanziari
(d)
Depositi
di
contante
ricevuti in
garanzia
(e)
31.12.2024 31.12.2023
1. Derivati 6.680 - 6.680 - 6.680 - -
termine 2. Pronti contro - - - - - - -
3. Prestito titoli - - - - - - -
4. Altre - - - - - - -
Totale 31.12.2024 6.680 - 6.680 - 6.680 -
Totale 31.12.2023 7.339 - 7.339 - 7.339 - -

6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari

Forme tecniche Ammontare
lordo delle
passività
finanziarie
Ammontare
Ammontare
netto delle
delle attività
passività
finanziarie
finanziarie
compensate
riportato in
in bilancio
Ammontari correlati non
oggetto di
compensazione in
bilancio
Depositi in
Strumenti
contanti
Ammontare
netto (f=c-d
e)
Ammontare
netto
(a) (b) bilancio
(c=a-b)
finanziari
(d)
posti a
garanzia
(e)
31.12.2024 31.12.2023
1. Derivati - - - - - - -
2. Pronti contro - - - - - - -
termine
3. Prestito titoli - - - - - - -
4. Altri - - - - - - -
Totale
31.12.2024
- - - - - -
Totale
31.12.2023
- - - - - - -

Nelle tabelle 5 e 6 sono riportati i fair value positivi (Tabella 5 colonna (a) "Ammontare lordo delle attività finanziarie" e (c) "Ammontare netto delle attività finanziarie riportato in bilancio") ed i fair value negativi (Tabella 6 colonna (a) "Ammontare lordo delle attività finanziarie" e (c) "Ammontare netto delle attività finanziarie riportato in bilancio") dei derivati per i quali sono in essere accordi di tipo ISDA (Credit Support Annex). Tali accordi, pur non rispettando tutti i requisiti previsti dallo IAS 32 paragrafo 42 per la compensazione in bilancio, prevedono dei meccanismi di mitigazione del rischio di default della controparte mediante lo scambio di collateral su depositi vincolati e consentono il netting delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati finanziari e creditizi al ricorrere di taluni eventi quali il default della controparte. In linea con quanto previsto dall'IFRS7 e dalle ultime disposizioni relative alle regole di compilazione del bilancio bancario, nella compilazione delle tabelle si è tenuto conto:

  • degli effetti della potenziale compensazione dei controvalori di bilancio delle attività e passività finanziarie, indicati nella colonna (d) "Strumenti finanziari";
  • degli effetti della potenziale compensazione delle esposizioni con le garanzie in contanti, indicati nella colonna (e) "Depositi in contante ricevuti in garanzia".

Tali effetti sono computati per le controparti con cui è in essere un accordo quadro di netting nei limiti dell'ammontare riportato nella colonna (c) "Ammontare netto delle attività finanziarie riportato in bilancio".

PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Sezione 1 - Gli interessi – voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Titoli di
debito
Finanziamenti Altre
operazioni
31.12.2024 31.12.2023
1. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a conto economico:
249 - - 249 550
1.1 Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
218 - - 218 549
1.2 Attività finanziarie designate al fair value - - - - -
1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
31 - - 31 1
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
24.040 - X 24.040 18.706
3. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato:
83.248 471.762 - 555.010 525.592
3.1 Crediti verso banche 21.051 51.123 X 72.174 82.018
3.2 Crediti verso clientela 62.197 420.639 X 482.836 443.574
4. Derivati di copertura X X 13.851 13.851 8.423
5. Altre attività X X 20.015 20.015 19.617
6. Passività finanziarie X X X - 21
Totale 107.537 471.762 33.866 613.165 572.909
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired - 5.285 - 5.285 301
di cui: interessi attivi su leasing finanziario X 8.284 X 8.284 7.653

Gli interessi su "Attività finanziarie al costo ammortizzato" sono esposti al netto degli interessi di mora maturati e non incassati nel periodo di riferimento su attività deteriorate, perché gli stessi trovano evidenza in bilancio solo a incasso avvenuto. Complessivamente gli interessi della specie maturati a fine anno ammontano a 3.152 migliaia di euro (5.576 migliaia di euro lo scorso anno). Per contro alla voce sono stati contabilizzati interessi di mora riferiti ad esercizi precedenti e riscossi nell'esercizio per complessive 367 migliaia di euro (382 migliaia di euro lo scorso anno).

La voce comprende interessi su c/c relativi alla controllata Fides S.p.A. per complessivi 21.094 migliaia di euro (18.772 migliaia di euro lo scorso anno) e alla controllata Dynamica per complessivi 423 migliaia di euro.

Si segnala che il saldo della voce "3.2 Crediti verso clientela" include il rilascio della componente Time value delle attività finanziarie deteriorate pari a 5.017 migliaia di euro (ex 5.134 migliaia di euro) e le rettifiche di valore su interessi relativi a crediti deteriorati negative per circa 1.187 migliaia di euro (ex 1.365 migliaia di euro).

La voce "5. Altre attività" è costituita principalmente da ricavi relativi a crediti d'imposta Eco e Sismabonus iscritti dal Banco a seguito della cessione da parte della clientela la cui remunerazione è rilevata negli interessi attivi lungo l'arco temporale di recupero dei crediti stessi.

Nella voce "6. Passività finanziarie" si riferisce agli interessi attivi su pronti contro termine di raccolta.

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

Voci 31.12.2024 31.12.2023
Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 2.432 2.798

1.2.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario

Il totale degli interessi attivi rilevati come proventi dell'esercizio, ricompresi nella voce "Crediti verso clientela – finanziamenti", ammontano a 8.272 migliaia di euro (7.629 migliaia di euro lo scorso anno); tra questi 8.068 migliaia di euro si riferiscono a contratti indicizzati, di cui 256 migliaia di euro su contratti con retrolocazione (nel 2023 rispettivamente 7.182 migliaia di euro su contratti indicizzati, di cui 257 migliaia di euro su contratti con retrolocazione).

Gli utili finanziari di competenza degli esercizi successivi ammontano a 13.362 migliaia di euro, di cui 591 migliaia di euro su contratti con retrolocazione (lo scorso anno rispettivamente 13.195 migliaia di euro e 735 migliaia di euro).

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni
31.12.2024 31.12.2023
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (197.071) (60.018) X (257.089) (234.915)
1.1 Debiti verso banche centrali (26.083) X X (26.083) (92.540)
1.2 Debiti verso banche (25.608) X X (25.608) (19.365)
1.3 Debiti verso clientela (145.380) X X (145.380) (94.357)
1.4 Titoli in circolazione X (60.018) X (60.018) (28.653)
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
3. Passività finanziarie designate al fair value - - - - -
4. Altre passività e fondi X X (623) (623) (1.652)
5. Derivati di copertura X X - - -
6. Attività finanziarie X X X (533) (360)
Totale (197.071) (60.018) (623) (258.245) (236.927)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing (1.256) X X (1.256) (1.141)

Alla voce "1.1 – Debiti verso banche centrali" sono iscritti gli interessi passivi maturati su finanziamenti TLTRO III ottenuti dall'Eurosistema e rilevati al tasso di interesse effettivo secondo il criterio del costo ammortizzato. Si precisa che a dicembre 2024 è arrivata a scadenza l'ultima tranche del finanziamento TLTRO III.

La variazione della voce "1.2 – Debiti verso banche" è riconducibile alla rilevazione degli interessi passivi relativi al mutuo concesso da JP Morgan Milan Branch nell'ambito dell'operazione di cartolarizzazione Desio SME realizzata nel 2024 per 7.216 migliaia di euro.

La variazione della voce "1.3 – Debiti verso clientela" è riconducibile principalmente a:

  • interessi passivi su conti correnti per 62.000 migliaia di euro (48.806 migliaia di euro lo scorso esercizio);
  • interessi passivi sui PCT con controparte Cassa Compensazione e Garanzia per 34.325 miglia di euro (19.150 migliaia di euro lo scorso esercizio);
  • interessi passivi su time deposit per 24.614 migliaia di euro (14.289 migliaia di euro lo scorso esercizio);
  • interessi passivi su mutui passivi con controparte Cassa Depositi e Prestiti per 20.847 migliaia di euro (8.946 migliaia di euro lo scorso esercizio).

Nella voce "6. Attività finanziarie" nel periodo di confronto trovavano accoglimento gli interessi passivi su titoli iscritti nel portafoglio FVOCI per 533 migliaia di euro (ex 360 migliaia di euro).

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.4.1 Interessi passivi su passività in valuta

Voci 31.12.2024 31.12.2023
Interessi passivi su passività finanziarie in valuta (1.157) (872)

1.4.2 Interessi passivi su operazioni di leasing finanziario

Banco Desio non ha in essere contratti di locazione finanziaria che generano interessi passivi.

1.5 Differenziali relativi alle operazioni di copertura

Voci 31.12.2024 31.12.2023
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 13.851 8.423
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura - -
C. Saldo (A-B) 13.851 8.423

Sezione 2 - Commissioni - voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori 31.12.2024 31.12.2023
a) Strumenti finanziari 21.730 19.683
1. Collocamento titoli 3.376 3.415
1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile - -
1.2 Senza impegno irrevocabile 3.376 3.415
2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti 6.469 5.682
2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari 6.469 5.682
2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti - -
3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari 11.885 10.586
di cui: negoziazione per conto proprio - -
di cui: gestione di portafogli individuali 11.885 10.586
b) Corporate Finance - -
1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni - -
2. Servizi di tesoreria - -
3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance - -
c) Attività di consulenza in materia di investimenti - -
d) Compensazione e regolamento - -
e) Custodia e amministrazione 2.161 1.966
1. Banca depositaria - -
2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione 2.161 1.966
f) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive - -
g) Attività fiduciaria - -
h) Servizi di pagamento 109.992 115.224
1. Conti correnti 88.904 85.299
2. Carte di credito 8.656 2.779
3. Carte di debito ed altre carte di pagamento 6.396 6.238
4. Bonifici e altri ordini di pagamento 13.018 12.629
5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento (6.982) 8.279
i) Distribuzione di servizi di terzi 75.744 68.735
1. Gestioni di portafogli collettive 39.802 35.280
2. Prodotti assicurativi 31.836 28.388
3. Altri prodotti 4.106 5.067
di cui: gestioni di portafogli individuali 338 327
j) Finanza strutturata - -
k) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
l) Impegni a erogare fondi - -
m) Garanzie finanziarie rilasciate 2.367 2.495
di cui: derivati su crediti - -
n) Operazioni di finanziamento 1.781 2.236
di cui: per operazioni di factoring 1.781 2.236
o) Negoziazione di valute 1.816 1.636
p) Merci - -
q) Altre commissioni attive 9.927 9.664
di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio - -
di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione - -
Totale 225.518 221.639

Con riferimento al periodo di confronto, la tabella è esposta al netto dell'importo di 1.801 migliaia di euro relativi alle componenti economiche riferite al ramo aziendale oggetto di trasferimento a Worldline Italia, riclassificato ai sensi dell'IFRS 5 alla voce "Utile/perdita delle attività operative cessate al netto delle imposte".

Le commissioni riconosciute dalla controllata Fides S.p.A. ammontano a 4.755 migliaia di euro e sono principalmente riconducibili alla voce "i) Distribuzione di servizi di terzi" mentre quelle riconosciute dalla controllata Dynamica ammontano a 4 migliaia di euro e sono riconducibili alla voce "h) Servizi di pagamento.

La voce "h) servizi di pagamento – 5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento" alla fine del corrente esercizio ha saldo negativo poiché ricomprende anche l'onere relativo alla restituzione di commissioni alla clientela in materia di trasparenza (per informazioni di dettaglio si rinvia al precedente paragrafo "3.2 – Eventi societari di rilevo" della Relazione sulla gestione).

La voce per "altre commissioni attive" include principalmente:

  • canoni per il servizio di internet banking per 2.290 migliaia di euro (2.141 migliaia di euro lo scorso anno),
  • recupero spese sugli incassi delle rate di mutui per 1.785 migliaia di euro (1.724 migliaia di euro lo scorso anno),
  • commissioni per contratti di promozione d'affari per 1.432 migliaia di euro (1.649 migliaia di euro lo scorso anno),
  • commissioni per altre operazioni di credito rese ai clienti per 1.378 migliaia di euro (1.114 migliaia di euro lo scorso anno).

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

Canali/Valori 31.12.2024 31.12.2023
a) presso propri sportelli: 91.004 82.735
1. gestioni di portafogli 11.885 10.586
2. collocamento di titoli 3.376 3.415
3. servizi e prodotti di terzi 75.743 68.734
b) offerta fuori sede: - -
1. gestioni di portafogli - -
2. collocamento di titoli - -
3. servizi e prodotti di terzi - -
c) altri canali distributivi: - -
1. gestioni di portafogli - -
2. collocamento di titoli - -
3. servizi e prodotti di terzi - -

2.3 Commissioni passive: composizione

Servizi/Valori 31.12.2024 31.12.2023
a) Strumenti finanziari (338) (363)
di cui: negoziazione di strumenti finanziari (338) (363)
di cui: collocamento di strumenti finanziari - -
di cui: gestione di portafogli individuali - -
- Proprie - -
- Delegate a terzi - -
b) Compensazione e regolamento - -
c) Custodia e amministrazione (1.460) (1.360)
d) Servizi di incasso e pagamento (2.330) (2.179)
di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento (795) (658)
e) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
f) Impegni a ricevere fondi - -
g) Garanzie finanziarie ricevute (1.448) (1.113)
di cui: derivati su crediti - -
h) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (5.593) (5.183)
i) Negoziazione di valute - -
j) Altre commissioni passive (1.931) (1.830)
Totale (13.100) (12.028)

La voce "Altre commissioni passive" include principalmente:

  • commissioni riconosciute per servizi "cash letter" per 553 migliaia di euro (427 migliaia di euro lo scorso anno),
  • commissioni su operazioni di prestito titoli per 520 migliaia di euro (719 migliaia di euro lo scorso anno),
  • commissioni riconosciute a banche estere per la gestione di conti in divisa per 269 migliaia di euro (250 migliaia di euro lo scorso anno),
  • servicing fee per la gestione del portafoglio polizze ex Eurovita per 231 migliaia di euro (47 migliaia di euro lo scorso anno).

Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Voci/Proventi 31.12.2024 31.12.2023
Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie di negoziazione 200 - 147 -
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
- - - -
C. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
551 - 453 -
D. Partecipazioni 3.734 - 2.810 -
Totale 4.485 - 3.410 -

La tabella evidenzia, oltre all'ammontare dei dividendi incassati da società controllate, anche i dividendi su partecipazioni minoritarie classificate tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e i dividendi relativi a titoli di capitale classificati fra le "Attività finanziarie detenute per la negoziazione".

I dividendi incassati su partecipazioni, di cui alla voce "D. Partecipazioni", si riferiscono per 3.618 migliaia di euro alla controllata Fides S.p.A. per 116 migliaia di euro alla collegata Anthilia.

Sezione 4 - Il risultato netto dell'attività di negoziazione - voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato
netto
[(A+B)-
(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione 110 1.248 (1.397) (65) (104)
1.1 Titoli di debito 106 341 - - 447
1.2 Titoli di capitale 4 814 (1.394) (65) (641)
1.3 Quote di O.I.C.R. - - (3) - (3)
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - 93 - - 93
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - - - - -
3.Attività e passività finanziarie: differenze di
cambio
X X X X 3.580
4. Strumenti derivati 608 5.113 (466) (4.866) 438
4.1 Derivati finanziari: 608 5.113 (466) (4.866) 438
- Su titoli di debito e tassi di interesse 598 3.299 (441) (2.822) 634
- Su titoli di capitale e indici azionari 10 1.814 (25) (2.044) (245)
- Su valute e oro X X X X 49
- Altri - - - - -
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con la
fair value option
X X X X -
Totale 718 6.361 (1.863) (4.931) 3.914

Alle voci "1. Attività finanziarie di negoziazione" e "4. Strumenti derivati" è riportato il risultato economico riconducibile alle attività finanziarie detenute per la negoziazione.

Alla voce "3 Attività e passività finanziarie: differenze cambio" è esposto il saldo positivo (o negativo) delle variazioni di valore delle attività e passività finanziarie denominate in valuta, diverse da quelle di negoziazione.

La voce "4. Strumenti derivati" accoglie gli effetti dei derivati sottoscritti dalla clientela con i relativi derivati "speculari" sottoscritti dal Banco e l'effetto di derivati oggetto di discontinuing (in esercizi precedenti) classificati originariamente come derivati di copertura.

Sezione 5 - Il risultato netto dell'attività di copertura - voce 90

5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

Componenti reddituali/Valori 31.12.2024 31.12.2023
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value - 14.415
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 12.405 46.485
A.3 Passivita' finanziarie coperte (fair value) - -
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
A.5 Attività e passività in valuta - -
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 12.405 60.900
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value (12.207) (56.625)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) - -
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - -
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -
B.5 Attività e passività in valuta - -
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (12.207) (56.625)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) 198 4.275
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette - -

Alla voce è riportato principalmente il risultato netto derivante dall'attività di copertura del rischio tasso di attività finanziarie classificate nel portafoglio held to collect (copertura di tipo fair value hedge). Alle diverse sottovoci sono indicate le componenti di reddito derivanti dal processo di valutazione sia delle attività e passività oggetto di copertura chedei relativi contratti derivati di copertura. Alle diverse sottovoci sono indicate le componenti di reddito derivanti dal processo di valutazione sia delle attività e passività oggetto di copertura che dei relativi contratti derivati di copertura.

La voce "A.2 Attività finanziarie coperte (fair value)" riflette l'effetto positivo dell'attività di copertura sulla voce in questione.

Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione / riacquisto - voce 100

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

31.12.2024 31.12.2023
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
12.922 (11.008) 1.914 7.079 (15.005) (7.926)
1.1 Crediti verso banche 2.905 - 2.905 179 - 179
1.2 Crediti verso clientela 10.017 (11.008) (991) 6.900 (15.005) (8.105)
2. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
4.205 (455) 3.750 2.580 (560) 2.020
2.1 Titoli di debito 4.205 (455) 3.750 2.580 (560) 2.020
2.2 Finanziamenti - - - - - -
Totale attività 17.127 (11.463) 5.664 9.659 (15.565) (5.906)
Passività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione 86 (3) 83 544 - 544
Totale passività 86 (3) 83 544 - 544

Alla presente voce è riportato il risultato economico derivante dalla cessione di attività finanziarie non comprese tra quelle detenute per la negoziazione e tra quelle valutate al fair value con variazioni a conto economico, e, inoltre, il risultato derivante dal riacquisto di propri titoli.

Alla voce "1.2 Crediti verso clientela" sono altresì riportati i risultati derivanti dalla cessione di crediti deteriorati.

Alla voce "2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" è rappresentato l'effetto economico delle vendite dell'esercizio, comprensivo del rilascio delle relative riserve da valutazione al lordo dell'effetto fiscale.

Con riferimento alle passività finanziarie, alla voce "3. Titoli in circolazione" è riportato il risultato degli utili/perdite derivanti dal riacquisto di propri prestiti obbligazionari.

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Sezione 7 - Il risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - voce 110

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
realizzo (B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
realizzo (D)
Risultato
netto [(A+B)
- (C+D)]
1. Attività finanziarie 5.469 86 (10.718) - (5.163)
1.1 Titoli di debito - - (3) - (3)
1.2 Titoli di capitale - - (375) - (375)
1.3 Quote di O.I.C.R. 5.469 86 (10.340) - (4.785)
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Attività finanziarie: differenze di cambio X X X X 1
Totale 5.469 86 (10.718) - (5.162)

La voce è composta dal risultato degli strumenti finanziari che sono obbligatoriamente valutati al fair value con impatto a conto economico, ancorché non detenuti per la negoziazione, per effetto del mancato superamento del test SPPI (Solely payments of principal and interests) previsto dal principio principio IFRS9 Strumenti finanziari. La voce è prevalentemente composta da OICR che per loro natura non hanno delle caratteristiche compatibili con il superamento del test.

Sezione 8 - Rettifiche / riprese di valore nette per rischio di credito - voce 130

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Operazioni/Componenti
reddituali
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo stadio Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
31.12.2024 31.12.2023
Write
off
Altre Write
off
Altre originate
A. Crediti verso banche - - - - - - 535 - - - 535 (77)
- Finanziamenti - - - - - - - - - - - (65)
- Titoli di debito - - - - - - 535 - - - 535 (12)
B. Crediti verso clientela (7.844) - (1.183) (57.943) - - 439 - 24.357 - (42.174) (57.196)
- Finanziamenti (7.844) - (1.183) (57.943) - - 124 - 24.357 - (42.489) (52.828)
- Titoli di debito - - - - - - 315 - - - 315 (4.368)
Totale (7.844) - (1.183) (57.943) - - 974 - 24.357 - (41.639) (57.273)

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

La voce accoglie le rettifiche e le riprese di valore contabilizzate a fronte del rischio di credito delle attività valutate al costo ammortizzato (portafoglio crediti verso banche e verso clientela inclusi i titoli di debito).

Con riferimento alle "Rettifiche di valore" il dato della colonna "Write-off" registra le perdite a fronte della cancellazione definitiva di crediti classificati a sofferenza.

Le "Rettifiche di valore – Terzo Stadio", determinate dalla valutazione analitica di probabilità di recupero sui crediti deteriorati e dall'attualizzazione dei flussi di cassa attesi, si riferiscono a:

  • posizioni in sofferenza 21.487 migliaia di euro (ex 23.498 migliaia di euro)
  • inadempienze probabili 34.626 migliaia di euro (ex 40.001 migliaia di euro)
  • esposizioni scadute 1.830 migliaia di euro (ex 2.126 migliaia di euro)

Le "Rettifiche di valore – Primo e Secondo Stadio" sono determinate sull'ammontare del portafoglio crediti in bonis.

Le "Riprese di valore - Terzo Stadio" si riferiscono a:

  • pratiche a sofferenza ammortizzate in esercizi precedenti e con recuperi effettivi superiori a quelli attesi per 402 migliaia di euro (ex 433 migliaia di euro)
  • ad incassi di crediti precedentemente svalutati per 14.576 migliaia di euro (ex 11.679 migliaia di euro)
  • a riprese da valutazioni per 9.214 migliaia di euro (ex 6.744 migliaia di euro).

Le rettifiche di valore su finanziamenti e su titoli di debito sono determinate applicando i modelli per la determinazione della perdita attesa su crediti adottati dalla banca in applicazione del principio contabile "IFRS9 Strumenti finanziari".

Per quanto riguarda la determinazione delle perdite su crediti, a complemento di quanto già esposto nel paragrafo "Rischi e incertezze nell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico" alla precedente "Sezione 5 – Altri aspetti" contenuta nella "A.1 Parte generale" della "Parte A – Politiche contabili" si fa rinvio a quanto illustrato nel paragrafo "Metodi di misurazione delle perdite attese " contenuto nella "Parte E -– Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" della presente Nota Integrativa.

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Operazi
oni/Co
mpone
Prim
nti
o
redditu
stadi
ali
o
Second Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo Seco Terz
o
Impaired
acquisite
31.12.2024 31.12.2023
o stadio Wr
ite
-
off
Al
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e
Write
-off
Alt
re
stadio ndo
stadio
sta
dio
o
originate
A. Titoli
di
debito
B.
Finanzia
(182) - - - - - 234 - - - 52 (9)
menti
-
Verso
client
ela
-
Verso
banc
he
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale -
(182)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
234
-
-
-
-
-
-
-
52
-
(9)

La voce accoglie le rettifiche e le riprese di valore derivanti dall'applicazione dei nuovi modelli per la determinazione della perdita attesa sul portafoglio titoli di debito "held to collect & sell" in applicazione del principio contabile "IFRS9 - Strumenti finanziari".

Sezione 9 - Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140

9.1 Utili (perdite) da modifiche contrattuali: composizione

La voce accoglie l'adeguamento operato ai valori contabili dei finanziamenti a clientela che subiscono delle modifiche ai flussi di cassa contrattuali senza dar luogo a cancellazioni contabili ai sensi del par. 5.4.3 e dell'Appendice A del principio contabile IFRS9.

Sezione 10 - Spese amministrative - voce 160

10.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spese/Valori 31.12.2024 31.12.2023
1) Personale dipendente (221.242) (195.717)
a) salari e stipendi (138.097) (126.422)
b) oneri sociali (36.613) (33.808)
c) indennità di fine rapporto - -
d) spese previdenziali - -
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (732) (713)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (14.530) (12.657)
- a contribuzione definita (14.530) (12.657)
- a benefici definiti - -
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti
patrimoniali
- -
i) altri benefici a favore dei dipendenti (31.270) (22.117)
2) Altro personale in attività (2.772) (2.255)
3) Amministratori e sindaci (3.100) (2.806)
4) Personale collocato a riposo - -
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 49 76
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società - -
Totale (227.065) (200.702)

Il saldo della voce delle "1. a) salari e stipendi" risente dell'adeguamento che prevede l'applicazione di tranche di incremento della voce retributiva "stipendio", fissate dall'accordo di rinnovo del c.c.n.l. del 23 novembre 2023 al 1° settembre 2024, 1° giugno 2025 e 1° marzo 2026.

La voce "1.g – versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: a contribuzione definita" comprende la quota di TFR versata al Fondo Tesoreria e a Fondi pensione complementari.

Il dettaglio della voce "1.i) – altri benefici a favore dei dipendenti" è fornito nella successiva tabella 10.4.

10.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

31.12.2024 31.12.2023
1) Personale dipendente 2.364 2.335
a) dirigenti 27 27
b) quadri direttivi 1.202 1.133
c) restante personale dipendente 1.135 1.175
2) Altro personale 48 50

10.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

31.12.2024 31.12.2023
Stanziamento oneri vari (14.251) (14.986)
Contribuzione cassa assistenza (3.213) (2.629)
Spese formazione e addestramento (828) (1.087)
Canoni fabbricati ad uso dipendenti (73) (77)
Incentivazione all'esodo (9.498) (6)
Altre (3.407) (3.332)
Totale (31.270) (22.117)

La voce "Stanziamento oneri vari" accoglie l'onere di 9,5 milioni di euro relativo all'iniziativa di razionalizzazione del modello distributivo e organizzativo prevista dal piano industriale. Detta voce, accoglie altresì l'accantonamento al sistema premiante del personale dipendente, tra cui l'onere atteso di circa 2,2 milioni di euro per il piano "Phantom shares 2024" e l'onere annuale atteso pari a 3,1 milioni di euro per il piano "LTI 2024-26" unitamente ad un minor onere di 0,1 milioni di euro per adeguamento del piano "Phantom shares 2023" (nel periodo di confronto per il Piano "Phantom shares 2023" era stato iscritto un onere atteso di 2,0 milioni di euro).

Tra le principali componenti della voce "Altre" si segnalano gli oneri relativi alla fornitura di servizi per la ristorazione del personale (ticket restaurant) per 2.777 migliaia di euro (ex 2.465 migliaia di euro) e gli oneri relativi a premi assicurativi a favore dei dipendenti per 254 migliaia di euro (ex 254 migliaia di euro).

10.5 Altre spese amministrative: composizione

31.12.2024 31.12.2023
Imposte indirette e tasse:
-Imposte di bollo (35.215) (31.585)
-Altre (4.511) (4.091)
Altre spese:
-Spese informatiche (29.210) (24.519)
-Locazione immobili/cespiti (2.025) (2.202)
-Manutenzione immobili, mobili e impianti (10.624) (9.259)
-Postali e telegrafiche (1.112) (1.188)
-Telefoniche e trasmissione dati (5.406) (5.491)
-Energia elettrica, riscaldamento, acqua (5.028) (7.256)
-Servizi di pulizia (2.391) (2.454)
-Stampanti, cancelleria e materiale cons. (572) (603)
-Spese trasporto (1.269) (1.247)
-Spese viaggio (1.497) (2.596)
-Vigilanza e sicurezza (1.789) (1.649)
-Pubblicitarie (1.495) (1.515)
-Informazioni e visure (2.355) (2.249)
-Premi assicurativi (1.461) (1.427)
-Spese legali (2.638) (3.047)
-Spese per consulenze professionali (14.994) (13.452)
-Contribuzioni varie e liberalità (317) (244)
-Spese diverse (18.608) (25.950)
Totale (142.517) (142.024)

La voce "Locazione immobili/cespiti" accoglie gli oneri relativi ai contratti di locazione/noleggio non ricompresi nel campo d'applicazione del principio IFRS 16 ed in particolare relativi a software.

La voce "Spese informatiche" e "Spese per consulenze professionali" risentono degli oneri sostenuti per l'incorporazione delle filiali acquisite da Banca Popolare di Puglia e Basilicata.

La voce "Spese diverse" include il contributo ordinario e straordinario al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (DGS) per 10.832 migliaia di euro (ex 11.292 migliaia di euro). Al 31 dicembre 2023 risultano inoltre iscritti 6.798 migliaia di euro relativi al fondo di risoluzione SRM, la cui contribuzione si è conclusa nel 2023, spese verso fornitori per servizi diversi per 3.181 migliaia di euro (3.745 migliaia di euro nel precedente esercizio) e contributi versati ad associazioni di categoria per 1.540 migliaia di euro (1.000 migliaia di euro nel precedente esercizio).

Sono inoltre ricompresi i compensi corrisposti al network di appartenenza della società di revisione KPMG S.p.A. per i servizi prestati alla Banca, come di seguito riepilogati in base alle diverse tipologie di servizi prestati.

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il
servizio
Compensi
(migliaia di euro)
Revisione contabile KPMG S.p.A. 401,7
Servizi di attestazione KPMG S.p.A. 282,2
Totale 683,9

I compensi esposti sono al netto delle spese, del contributo CONSOB (ove dovuto) e dell'IVA.

Sezione 11 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - voce 170

Accantonamenti Utilizzi 31.12.2024 31.12.2023
Impegni per garanzie rilasciate (802) 1.288 486 (301)
Oneri per controversie legali (5.149) 2.664 (2.485) (6.411)
Altri (18.372) 16.442 (1.930) (1.599)
Totale (24.323) 20.394 (3.929) (8.311)

11.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

La voce impegni per garanzie rilasciate rappresenta l'accantonamento netto a fondo rischi determinato applicando i modelli di calcolo della perdita attesa definiti in applicazione del principio contabile "IFRS9 Strumenti finanziari".

La voce oneri per controversie legali comprende gli accantonamenti costituiti nell'esercizio per fronteggiare le previsioni di perdita a fronte di cause legali e revocatorie fallimentari.

La voce altri accantonamenti comprende gli stanziamenti utili a fronteggiare altri rischi operativi tra cui l'onere di 480 mila euro relativo all'irrogazione di una sanzione pecuniaria107 nei confronti di Banco Desio in materia di trasparenza.

107 Versata nel mese di febbraio 2025

Sezione 12 - Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali - voce 180

Attività/Componente reddituali Ammortamento Rettifiche di valore per
deterioramento
Riprese di
valore
Risultato netto
(a) (b) (c) (a + b - c)
A. Attività materiali
1 Ad uso funzionale (18.266) - - (18.266)
- Di proprietà (7.584) - - (7.584)
- Diritti d'uso acquisiti con il
leasing
(10.682) - - (10.682)
A.2 Detenute a scopo di
investimento
(64) - - (64)
- Di proprietà (64) - - (64)
- Diritti d'uso acquisiti con il
leasing
- - - -
3 Rimanenze X - - -
Totale (18.330) - - (18.330)

12.1. Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Le rettifiche di valore su immobili di proprietà si riferiscono esclusivamente agli ammortamenti calcolati in base alla vita utile dei cespiti.

Alla voce "Diritti d'uso acquisiti con il leasing" risultano iscritti gli ammortamenti delle attività consistenti nel diritto d'uso oggetto dei contratti di locazione (c.d. "Right of Use Asset" o "RoU Asset") rilevato in applicazione del principio contabile IFRS16 "leases" in vigore dal 1° gennaio 2019, e calcolato come sommatoria del debito per leasing, dei costi diretti iniziali, dei pagamenti effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto (al netto degli eventuali incentivi al leasing ricevuti) e dei costi di smantellamento e/o ripristino.

Il dettaglio, per categorie di cespiti, dell'impatto a conto economico delle rettifiche su attività materiali, è riportato alla voce "C.2 Ammortamenti" della tabella "9.5 e 9.6 Variazioni annue" della Sezione 9 dell'Attivo dello Stato patrimoniale.

Il dettaglio, per categorie di cespiti, dell'impatto a conto economico delle rettifiche su attività materiali, è riportato alla voce "C.2 Ammortamenti" della tabella "8.6 Attività materiali ad uso funzionale: Variazioni annue" e della tabella "8.7 Attività materiali detenute a scopo d'investimento: Variazioni annue" della Sezione 8 della Parte B.

Sezione 13 - Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali - voce 190

Attività/Componente reddituale Ammortamento Rettifiche di valore
per deterioramento
Riprese di
valore
Risultato netto
(a) (b) (c) (a + b - c)
A. Attività immateriali
di cui:software - - - -
A.1 Di proprietà (3.960) - - (3.960)
- Generate internamente
dall'azienda
- - - -
- Altre (3.960) - - (3.960)
A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - -
Totale (3.960) - - (3.960)

13.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione

Le rettifiche di valore si riferiscono esclusivamente agli ammortamenti calcolati in base alla vita utile delle attività immateriali.

Sezione 14 - Altri oneri e proventi di gestione – Voce 200

14.1 Altri oneri di gestione: composizione

31.12.2024 31.12.2023
Ammortamento spese per migliorie su beni di terzi (1.004) (1.185)
Perdite da realizzo di beni materiali (26) (15)
Oneri su servizi non bancari (1.634) (19.970)
Totale (2.664) (21.170)

La voce "Oneri su servizi non bancari" includeva a fine 2023, per 18.632 migliaia di euro, l'impatto dell'accantonamento prudenziale relativo alla valutazione del potenziale rischio seguito del sequestro preventivo dei crediti d'imposta Ecobonus/Sismabonus acquistati nel tempo e oggetto di sequestro preventivo.

14.2 Altri proventi di gestione: composizione

31.12.2024 31.12.2023
Recupero di imposte da terzi 36.643 32.761
Recupero spese su conti correnti e depositi 1.677 2.054
Fitti e canoni attivi 99 55
Altri recuperi di spesa 2.682 2.207
Utili da realizzo beni materiali 1 1
Altri 4.112 67.497
Totale 45.214 104.575

La voce "Recupero di imposte da terzi" include principalmente i recuperi relativi a imposta di bollo su conti correnti, conti depositi e altri investimenti della clientela per complessivi 34.563 migliaia di euro (ex 30.983 migliaia di euro) e i recuperi dell'imposta sostitutiva per 2.121 migliaia di euro (ex 1.793 migliaia di euro).

La voce "Altri" include al 31 dicembre 2024, la rilevazione del badwill lordo per 2,8 milioni di euro risultante dal processo di purchase price allocation (PPA) provvisorio a seguito dall'acquisizione del ramo d'azienda di BPPB nella c.d. "Operazione Mercadante" finalizzata a dicembre 2024. Tale voce, al 31 dicembre 2023, accoglieva la rilevazione del badwill lordo per 66,1 milioni di euro risultante dal processo di purchase price allocation (PPA) definitivo a seguito dall'acquisizione dei rami d'azienda del Gruppo BPER nella c.d. "Operazione Lanternina".

Sezione 16 - Risultato netto delle valutazioni al far value delle attività materiali e immateriali – Voce 230

16.1 Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) o al valore di presumibile realizzo delle attività materiali e immateriali: composizione

Differenze cambio
Attività/Componente reddituale Rivalutazioni Svalutazioni Positive Negative Risultato
netto
(a) (b) (c) (d) (a-b+c-d)
A. Attività materiali - (120) - - (120)
A.1 Ad uso funzionale: - (120) - - (120)
- Di proprietà - (120) - - (120)
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
A.3 Rimanenze - - - - -
A.2 Detenute a scopo di investimento: - - - - -
- Di proprietà - - - - -
- Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
B. Attività immateriali - - - - -
B.1 Di proprietà: - - - - -
B.1.1 Generate internamente
dall'azienda
- - - - -
B.1.2 Altre - - - - -
B.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing - - - - -
Totale - (120) - - (120)

La voce accoglie la variazione negativa riferita alla categoria delle opere d'arte in conseguenza dell'aggiornamento della valutazione del patrimonio artistico di pregio (disciplinato dallo IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari").

Sezione 17 - Rettifiche di valore dell'avviamento - voce 240

I risultati dei test d'impairment degli avviamenti iscritti in bilancio non hanno comportato la rilevazione di rettifiche di valore.

Per quanto riguarda la metodologia adottata per l'effettuazione dei test si rimanda al commento della "Sezione 10 – Attività immateriali" dell'Attivo dello Stato patrimoniale.

Sezione 19 - Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - voce 270

19.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

Componenti reddituali/Valori 31.12.2024 31.12.2023
1. Imposte correnti (-) (30.515) (31.202)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) (82) 58
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti
d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+)
- -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (30.180) (27.633)
5. Variazione delle imposte differite (+/-) 436 399
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) (60.341) (58.378)

La voce "2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi" si riferisce al ricalcolo delle imposte al 31 dicembre 2023.

L'importo evidenziato alla voce "4. Variazione delle imposte anticipate" è dovuto principalmente alle imposte anticipate annullate per effetto della deduzione delle svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela secondo il piano di riassorbimento previsto dal D.L. n. 83 del 2015 e successive modifiche e integrazioni.

19.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

IRAP
IRES
Risultato prima delle imposte 184.569 184.569
Costi non deducibili ai fini IRAP 31.771
Ricavi non tassabili ai fini IRAP (10.701)
Sub Totale 184.569 205.639
Onere fiscale teorico
24% Ires - 3,5% Addizionale Ires - 5,57%
Irap
(50.756) (11.454)
Differenze temporanee tassabili in esercizi
successivi
(35) (35)
Differenze temporanee deducibili in
esercizi successivi
45.239 40.817
Rigiro delle differenze temporanee da
esercizi precedenti
(140.806) (102.797)
Differenze che non si riverseranno negli
esercizi successivi
(5.552) (6.874)
Imponibile fiscale 83.415 136.750
Imposte correnti dell'esercizio
24% Ires - 3,5% Addizionale Ires - 5,57%
Irap
(22.939) (7.617)

Il totale della voce "Imposte correnti dell'esercizio" della presente tabella, pari a 30.556 migliaia di euro, corrisponde alla somma di quanto indicato alla voce "1. Imposte correnti" della tabella 19.1 e alla voce "5. Imposte e tasse" della tabella 20.1.

La differenza tra l'onere fiscale teorico e le imposte correnti è dovuta principalmente:

  • al recupero delle svalutazioni sui crediti di esercizi precedenti, ai sensi dell'art. 16 comma 4 del Decreto Legge 27 giugno 2015, n. 83 e successive modifiche e integrazioni;
  • alla deduzione della quota annuale del 10%, ai sensi dei commi 1067 e 1068 dell'art. 1 della L. n. 145/2018, delle componenti reddituali derivanti dall'adozione del modello di rilevazione delle perdite attese sui crediti verso la clientela, iscritte in sede di prima applicazione del principio contabile IFRS 9.

Sezione 20 - Utili / Perdite delle attività operative cessate al netto delle imposte - voce 290

20.1 Utile (perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte: composizione

Componenti reddituali/Settori 31.12.2024 31.12.2023
1. Proventi - 1.801
2. Oneri - (1.947)
3. Risultato delle valutazioni del gruppo di attività e delle passività associate - -
4. Utili (perdite) da realizzo 3.000 100.012
5. Imposte e tasse (41) (1.841)
Utile (perdita) 2.959 98.025

Il saldo della voce espone il conguaglio di 3 milioni di euro incassato da Banco Desio nel primo semestre 2024, quale aggiustamento prezzo definito sulla base di target valutati ad un anno dalla data del closing, come previsto negli accordi con Worldline (con riferimento all'operazione "Aquarius" perfezionata nell'esercizio precedente). Il saldo del periodo di confronto si riferisce ai proventi ed oneri relativi al ramo aziendale trasferito con riferimento alla medesima operazione.

20.2 Dettaglio delle imposte sul reddito relative alle attività operative cessate

Componenti reddituali/Settori 31.12.2024 31.12.2023
1. Fiscalità corrente (-) (41) (1.841)
2. Variazioni delle imposte anticipate (+/-) - -
3. Variazioni delle imposte differite (+/-) - -
Utile (perdita) (41) (1.841)

Sezione 22 - Utile per azione

22.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

Si rinvia all'analoga sezione del Bilancio Consolidato per l'informativa relativa all'Utile per azione.

22.2 Altre informazioni

Nessuna ulteriore informazione.

PARTE D – REDDITIVITA' COMPLESSIVA

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

Voci 31.12.2024 31.12.2023
10. Utile (Perdita) d'esercizio 124.186 238.045
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva:
(1.148)
a) variazione di fair value (1.148)
b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto
50. Attività materiali (41)
70. Piani a benefici definiti 128 (100)
100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a
conto economico
(35) 115
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
130. Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva:
14.095 26.207
a) variazioni di fair value 3.280 26.470
b) rigiro a conto economico 5.017 (263)
- rettifiche per rischio di credito (52) 10
- utili/perdite da realizzo 5.069 (273)
c) altre variazioni 5.798
180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a
conto economico
(4.661) (8.667)
190. Totale altre componenti reddituali 9.527 16.366
200. Redditività complessiva (Voce 10+190) 133.713 254.411

PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

Premessa

Il Sistema dei Controlli Interni e di Gestione dei Rischi è costituito dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi. Tale sistema è integrato negli assetti organizzativi e di governo societario adottati dal Gruppo.

Le linee guida del sistema sono definite in apposita normativa interna. Le disposizioni operative e informative di dettaglio in merito ai controlli posti in essere, ai vari livelli, sui processi aziendali sono contenute nella specifica normativa di funzione e procedure interne.

Il modello organizzativo adottato dal Gruppo prevede che la funzione di Risk Management sia a diretto riporto dell'Amministratore Delegato e partecipi al processo di gestione dei rischi volto a identificare, misurare, valutare, monitorare, prevenire e attenuare nonché comunicare i rischi assunti o assumibili nell'esercizio di impresa. Tale funzione svolge l'attività anche nei confronti delle controllate, secondo quanto previsto da appositi Accordi di Servizio in materia.

Il Consiglio di Amministrazione approva, almeno su base annuale, il "Risk Appetite Framework (RAF)" e la "Policy di gestione dei rischi aziendali" del Gruppo che definiscono la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti nonché le regole e le metodologie di monitoraggio dei rischi. Nell'ambito di tali documenti sono previsti, a livello di singola entità giuridica, specifici indicatori di rischio con le relative soglie di attenzione, individuando le funzioni competenti per gli specifici meccanismi di controllo e prevedendo flussi informativi dedicati. È altresì parte del sistema di gestione dei rischi del Gruppo anche il processo interno di adeguatezza patrimoniale (ICAAP) e del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità (ILAAP).

SEZIONE 1 – RISCHIO DI CREDITO

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

L'attività creditizia della banca è sviluppata in linea con gli indirizzi gestionali del Piano Industriale e indirizzata alle economie locali articolate principalmente nei mercati retail, small business e piccole medie imprese. In misura meno marcata l'attività creditizia è rivolta al mercato corporate.

Nelle attività rivolte alla clientela privata, small business (artigiani, famiglie produttrici, professionisti), PMI e Corporate e alla clientela con caratteristiche di società finanziaria, confluiscono i prodotti sostanzialmente relativi a: prestiti e depositi, servizi finanziari, bancari e di pagamento, credito documentario, leasing, factoring, prodotti finanziari, assicurativi e di risparmio gestito, carte di debito e di credito.

La politica commerciale è perseguita principalmente per mezzo della rete delle filiali sulla base di politiche creditizie orientate al sostegno delle economie locali. Particolare attenzione è posta al mantenimento delle relazioni instaurate con la clientela e al loro sviluppo sia nelle aree geografiche dove la banca è tradizionalmente presente, sia nei nuovi mercati d'insediamento con l'obiettivo di acquisire nuove quote di mercato ed agevolare la crescita del volume d'affari. Le società controllate, attive nell'erogazione di finanziamenti a clientela privata nelle forme tecniche della cessione del quinto, dell'anticipo del trattamento di fine mandato e di prestiti personali, si avvalgono, nel collocamento dei propri prodotti, anche di agenti esterni alla rete commerciale della capogruppo. La banca opera inoltre aderendo agli accordi stipulati fra l'Associazione Bancaria Italiana, le Associazioni di categoria e le Associazioni imprenditoriali con la stipula di Convenzioni finalizzate al sostegno creditizio delle imprese in un'ottica di presidio della qualità degli attivi.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1. Aspetti organizzativi

I fattori che generano rischio di credito sono riconducibili alla possibilità che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte, nei confronti della quale esiste un'esposizione, generi una corrispondente variazione inattesa del valore della posizione creditoria. Pertanto, deve considerarsi una manifestazione del rischio di credito non solo la possibilità dell'insolvenza di una controparte, ma anche il semplice deterioramento del merito creditizio.

L'assetto organizzativo del Gruppo assicura un adeguato processo per il presidio e la gestione del rischio di credito, in una logica di separatezza fra funzioni di business e di controllo. Al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo è riservata in via esclusiva la determinazione di indirizzi che incidono sulla gestione generale degli affari dell'istituto, nonché, in tale ambito, le decisioni concernenti le linee e le operazioni strategiche ed i piani industriali e finanziari, e quelle concernenti, sempre a livello di supervisione strategica, il Sistema dei Controlli Interni e di Gestione dei Rischi in conformità alle Disposizioni di Vigilanza Prudenziale tempo per tempo vigenti. In linea con le previsioni della circolare 285/2013 di Banca d'Italia la Capogruppo ha attribuito alla Direzione Risk Management la verifica e la supervisione delle attività di monitoraggio e di recupero crediti svolta dalle competenti funzioni aziendali prevedendo la facoltà di intervento, ove necessario, in tema di classificazione del credito anomalo e di accantonamentoappostamento provvisionale.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

I sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito si sviluppano in un contesto organizzativo che vede coinvolto tutto il ciclo del processo del credito, dalla fase iniziale di istruttoria al riesame periodico e a quella finale di revoca e recupero.

Nelle fasi di istruttoria del credito la banca effettua indagini sia interne sia esterne sul cliente da affidare, e perviene alla decisione finale di concessione del credito considerando anche tutto l'insieme di informazioni relative al soggetto economico, frutto di una diretta conoscenza della clientela e del contesto economico ove opera.

Nel processo di erogazione del credito, il Banco opera avendo come linea guida sia il frazionamento del rischio fra una molteplicità di clienti operanti in settori di attività economica e segmenti di mercato diversi, sia la congruità del fido in funzione dell'autonoma capacità di credito del prenditore, della forma tecnica di utilizzo e delle garanzie collaterali acquisibili.

L'attività di analisi e monitoraggio del rischio connesso all'attività creditizia è svolta operando con il supporto di specifiche procedure operative. La finalità di un tempestivo sistema di monitoraggio è di individuare, quanto prima, segnali di deterioramento delle esposizioni per intervenire con azioni correttive efficaci. A tal fine le esposizioni creditizie sono monitorate mediante l'analisi andamentale dei rapporti e della centrale dei rischi tramite procedure dedicate. Tale esame consente di individuare la clientela che presenta anomalie nella conduzione del rapporto rispetto a quella con andamento regolare.

Sulla clientela affidata prosegue l'attività di monitoraggio da parte della Direzione Crediti: dalle analisi delle posizioni, è emerso un incremento rispetto ai trimestri precedenti del deterioramento degli affidamenti in essere - seppure su livelli in linea con il periodo pre pandemico - su cui sono state attivate azioni di contenimento e gestione del rischio. Il monitoraggio delle posizioni indirettamente più esposte costituisce uno dei primi driver di attenzione al fine di garantire la migliore qualità del portafoglio crediti nel tempo e, al medesimo tempo, per individuare le migliori soluzioni per consentire alle imprese di proseguire il loro business.

Nell'ambito delle politiche di gestione dei rischi aziendali la banca ha previsto un sistema di limiti operativi e specifici Key Risk Indicators (KRI). Nel contesto di monitoraggio e controllo, a fronte del superamento delle soglie previste, la funzione Risk Management attiva procedure interne per l'intervento al fine di mantenere un livello di propensione al rischio coerente con quanto definito nel RAF e nelle politiche di gestione dei rischi.

Il Banco Desio utilizza, a fini gestionali e in ottica di risk management, un sistema interno di rating in grado di classificare ogni controparte in classi di rischio aventi probabilità di insolvenza omogenee. La classificazione delle controparti in bonis sottoposte a valutazione è articolata su una scala da 1 a 10. Restano esclusi dall'assegnazione del rating i crediti non performing (esposizioni scadute e/o sconfinanti, inadempienze probabili e sofferenze).

Ai fini del calcolo del requisito patrimoniale a fronte dei rischi di credito la banca segue le regole previste dalla normativa per il metodo standardizzato, ricorrendo, per determinate controparti, all'utilizzo dei rating forniti da ECAI esterne autorizzate.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

L'approccio generale definito dal principio IFRS 9 Strumenti finanziari per stimare l'impairment si basa su un processo finalizzato a dare evidenza del deterioramento della qualità del credito di uno strumento finanziario alla data di reporting rispetto alla data di iscrizione iniziale. Le indicazioni normative in tema di assegnazione dei crediti ai diversi "stage" previsti dal Principio ("staging" o "stage allocation") prevedono, infatti, di identificare le variazioni significative del rischio di credito facendo riferimento alla variazione del merito creditizio rispetto alla rilevazione iniziale della controparte, alla vita attesa dell'attività finanziaria e ad altre informazioni forward-looking che possono influenzare il rischio di credito.

Coerentemente con quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, i crediti in bonis sono quindi suddivisi in due diverse categorie:

  • Stage 1: in tale bucket sono classificate le attività che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito. Per questo Stage è previsto il calcolo della perdita attesa ad un anno su base collettiva;
  • Stage 2: in tale bucket sono classificate le attività che presentano un significativo deterioramento della qualità del credito tra la data di reporting e la rilevazione iniziale. Per tale bucket la perdita attesa deve essere calcolata in ottica lifetime, ovvero nell'arco di tutta la durata dello strumento, su base collettiva.

Nell'ambito del processo di monitoraggio on going del framework applicativo del principio contabile IFRS 9, in considerazione del contesto di riferimento ancora condizionato da elementi di incertezza, tra cui il proseguire dell'emergenza relativa al conflitto bellico tra Russia e Ucraina sopraggiunta nel 2022 e alle ulteriori tensioni internazionali sopraggiunte nel 2023, la presenza di importanti shock inflattivi, le difficoltà di approvvigionamento energetico e alimentare e l'aumento del costo della vita e i conseguenti risvolti sociali, si evidenzia che nella predisposizione della presente reportistica finanziaria il Banco ha tenuto conto delle indicazioni contenute nei documenti pubblicati da diverse istituzioni internazionali (ESMA, EBA, BCE-SSM, IFRS Foundation), mirando al raggiungimento di un equilibrio tra l'esigenza di evitare ipotesi eccessivamente procicliche nei modelli utilizzati per la stima delle perdite attese su crediti e la necessità di assicurare che i rischi cui la Banca è (o sarà) esposto si riflettano adeguatamente nelle valutazioni contabili e prudenziali.

In tale contesto, il Banco Desio ha ritenuto opportuno aggiornare le previsioni macroeconomiche utilizzate per la stima delle perdite attese al fine di includere gli elementi di cambiamento macroeconomico attuali e prospettici forniti dai provider specializzati.

Stima della perdita attesa (Expected Credit Loss) – Stage 1 e Stage 2

Il modello di calcolo dell'Expected Credit Loss (ECL) per la misurazione dell'impairment degli strumenti non deteriorati, differenziato in funzione della classificazione dell'esposizione nello Stage 1 o nello Stage 2, si basa sulla seguente formula:

$$ECL = \sum_{t=1}^{T} PDt \text{ \textquotedblleft EADt \textquotedblright} LGDt \text{ \textquotedblright} (1+r)^{-t}$$

dove:

  • PDt rappresenta la probabilità di default ad ogni data di cash flow. Trattasi della probabilità di passare dallo stato performing a quello del deteriorato nell'orizzonte temporale di un anno (PD a 1 anno) o lungo l'intera durata dell'esposizione (PD lifetime)
  • EADt rappresenta l'esposizione di controparte ad ogni data di cash flow
  • LGDt rappresenta la perdita associata per controparte a ogni data di cash flow. Trattasi della percentuale di perdita in caso di default, sulla base dell'esperienza storica osservata in un determinato periodo di osservazione, nonché dell'evoluzione prospettica lungo l'intera durata dell'esposizione (lifetime);
  • r rappresenta il tasso di sconto

  • t rappresenta il numero di cash flow

  • T rappresenta il numero complessivo di cash flow, limitato ai 12 mesi successivi per i rapporti in stage 1, e riferito a tutta la vita residua per gli stage 2

Come rappresentato al paragrafo "Inclusione dei fattori forward looking", le curve di PD stimate sono distinte per ciascuno scenario macroeconomico selezionato e vengono applicate per Il calcolo dell'ECL per ciascuno di tali scenari. La misura di perdita attesa finale è ottenuta ponderando le misure di Expected Credit Loss condizionate agli scenari macroeconomici per le rispettive probabilità di accadimento.

I modelli utilizzati per la stima dei suddetti parametri derivano dagli omologhi parametri sviluppati in base alle più recenti linee guida in ambito regolamentare, apportando specifici adattamenti per tenere conto dei differenti requisiti e finalità del modello di impairment IFRS 9 rispetto a quello regolamentare.

La definizione dei suddetti parametri ha quindi tenuto conto dei seguenti obiettivi:

  • rimozione degli elementi previsti ai soli fini regolamentari, quali la componente down turn considerata nel calcolo LGD regolamentare per tenere conto del ciclo economico avverso, i margin of conservativism previsti per la PD, LGD ed EAD e l'add-on dei costi indiretti con l'obiettivo di evitare un effetto double-counting sul conto economico;
  • inclusione delle condizioni del ciclo economico corrente (Point-in-Time risk measures) in sostituzione di una misurazione dei parametri lungo il ciclo economico (TTC – Through The Cycle) prevista ai fini regolamentari;
  • introduzione di informazioni previsionali riguardanti la futura dinamica dei fattori macroeconomici (Forward looking risk) ritenuti potenzialmente in grado di influenzare la situazione del debitore;
  • estensione dei parametri di rischio ad una prospettiva pluriennale, tenendo conto della durata dell'esposizione creditizia da valutare (lifetime).

Di seguito si forniscono informazioni di maggior dettaglio sulla modalità con la quali il Banco Desio ha determinato i citati parametri di rischio IFRS 9 compliant, con particolare riferimento alla modalità con la quale sono stati inclusi i fattori forward looking.

Al riguardo si deve precisare che l'aggiornamento delle serie storiche dei parametri e conseguentemente l'attività di ricalibrazione degli stessi è effettuata su base annua.

Stima del parametro PD

I parametri PD sono stati opportunamente calibrati, mediante modelli satellite, per riflettere i tassi di inadempienza in base alle condizioni correnti (PiT) e a quelle prospettiche (forward looking). Detti parametri sono stimati non solo con riferimento all'orizzonte dei dodici mesi successivi alla data di reporting, ma anche negli anni futuri, in modo da consentire il calcolo degli accantonamenti lifetime.

Per il Banco Desio, le curve di PD lifetime sono state costruite moltiplicando tra loro, con approccio markoviano, le matrici di migrazione del rating a 12 mesi distinte per segmenti e condizionate agli scenari macroeconomici prospettici. Ad ogni classe di rating assegnata alle controparti tramite modelli interni viene associata la relativa curva di PD lifetime. Di seguito i principali step metodologici utilizzati per la stima del parametro PD lifetime:

  • costruzione delle matrici di migrazione Point in Time (PiT) storiche per ogni segmento di rischio definito dai modelli di rating e, sulla base della media di tali matrici, ottenimento delle matrici di migrazione a 3 anni per ogni segmento di rischio. Si evidenzia che al fine di ridurre i bias sul default rate derivanti dalle politiche di sostegno, la matrice di migrazione del 2020 è stata depurata dalle controparti beneficiarie di moratorie;
  • determinazione delle matrici di migrazione PiT future per i primi tre anni successivi rispetto alla data di reporting, ottenute sulla base delle matrici di migrazione PiT condizionate in base ad alcuni selezionati scenari macroeconomici, tramite modelli satellite (metodo Merton) in grado di esprimere la sensitività delle misure di PD rispetto alle variazioni delle principali grandezze economiche. Tali modelli satellite sono differenziati per segmento Imprese e Privati ed utilizzano variabili specifiche per ogni segmento;
  • ottenimento delle PD cumulate per classe di rating e scenario, mediante prodotto matriciale (markov chain techniques) delle matrici di migrazione Pit future per i primi tre anni, come in precedenza calcolate, mentre dal quarto anno in poi viene utilizzata la matrice 1-yr TTC ipotizzata costante in ogni periodo t, ottenuta mediante il decondizionamento delle singole matrici di migrazione annuali osservate negli ultimi cinque anni attraverso il metodo di Merton–Vasicek;
  • generazione della curva PD cumulata lifetime come media delle curve di PD cumulate di ogni scenario macroeconomico selezionato.

Si fa rinvio al successivo paragrafo "Inclusione dei fattori forward looking" per ulteriori dettagli sulla modalità di costruzione del parametro PD.

Stima del parametro LGD

I parametri LGD sono stati opportunamente calibrati, per riflettere i tassi di perdita in base alle condizioni correnti (PiT) e a quelle prospettiche (forward looking). Detti parametri sono stimati non solo con riferimento all'orizzonte dei dodici mesi successivi alla data di reporting, ma anche negli anni futuri, in modo da consentire il calcolo degli accantonamenti lifetime.

Per il Banco Desio, le curve di LGD lifetime sono distinte per segmenti e condizionate agli scenari prospettici macroeconomici.

Ad ogni esposizione tramite modelli interni viene associata la relativa curva di LGD lifetime. Di seguito i principali step metodologici utilizzati per la stima del parametro:

  • stima Point in Time (PiT) della probabilità di migrazione allo stato di Sofferenza (in seguito P-Soff) e del tasso di perdita in stato di Sofferenza (in seguito LGS), sulla base dei dati storici degli ultimi 3 anni per ogni segmento di rischio;
  • determinazione del parametro P-Soff futuro per i primi tre anni successivi rispetto alla data di reporting, ottenuto condizionandolo in base ad alcuni selezionati scenari macroeconomici, tramite modelli satellite in grado di esprimere la sensitività delle misure di P-Soff rispetto alle variazioni delle principali grandezze economiche. Tali modelli satellite sono differenziati per segmento Imprese e Privati ed utilizzano variabili specifiche per ogni segmento;
  • ottenimento delle LGD lifetime tramite l'applicazione dei parametri PiT e forward looking per i primi tre anni, come in precedenza calcolati, nel modello di calcolo a componenti della LGD. Dal quarto anno in poi viene utilizzata la LGD TTC ipotizzata costante in ogni periodo t, basata sui parametri stimati sulle medie di lungo periodo.

Stima EAD

Per le esposizioni per cassa, il parametro EAD è rappresentato, ad ogni data di pagamento futura, dal debito residuo sulla base del piano di ammortamento, maggiorato delle eventuali rate non pagate e/o scadute.

Per le esposizioni fuori bilancio, rappresentate dalle garanzie e dagli impegni ad erogare fondi irrevocabili o revocabili, l'EAD è pari al valore nominale ponderato per un apposito fattore di conversione creditizia

(CCF – Credit Conversion Factor), determinato in conformità ai modelli interni ed utilizzando l'approccio standard per le rimanenti esposizioni.

Inclusione dei fattori forward looking

Ai fini della determinazione delle perdite attese, l'inclusione delle informazioni forward looking è ottenuta considerando gli effetti sui parametri di rischio, derivanti da differenti scenari macroeconomici. Nel dettaglio, i molteplici possibili scenari macroeconomici alternativi sono stati ricondotti ad un numero limitato di tre scenari (positivo, base e negativo) che costituiscono l'input dei cosiddetti "modelli satellite". Il ricorso a questi ultimi modelli permette di definire, tramite tecniche di regressione statistica, la relazione tra un numero limitato di variabili macroeconomiche significative, assunte a riferimento, ed i tassi di decadimento dei diversi segmenti. Il risultato di queste stime è utilizzato per creare dei fattori di stress, distinti per scenario e segmenti di rischio.

Ai fini di includere valutazioni di rischio prospettiche distinte per settori commerciali ed aree geografiche, i "modelli satellite" della PD sono distinti per macro-settore commerciale per il segmento Imprese e per macro-area geografica per il segmento Privati. Dunque, la stima della relazione econometrica sopra citata tra il tasso di default e le variabili macroeconomiche esplicative è condotta con un maggiore livello di granularità in modo da cogliere l'impatto asimmetrico di eventi economici storici su diversi settori ed aree geografiche e di inglobare elementi previsionali differenziati che riflettono maggiormente la rischiosità prospettica del portafoglio.

Infine, considerato il persistere dell'incertezza dell'attuale contesto economico, influenzato anche dal contesto bellico in corso e da shock inflattivi, e i relativi effetti economici degli stessi, è stato mantenuto invariato il mix delle probabilità di accadimento affiancando allo scenario "base" ritenuto maggiormente probabile (con probabilità del 55%), uno scenario alternativo "negativo" (con probabilità del 35%) ed uno "positivo" (con probabilità del 10%).

Nelle seguenti tabelle si fornisce evidenza dei valori minimi e massimi ("range di valori") riferiti ad alcuni dei parametri macroeconomici considerati nei modelli di condizionamento forward looking (c.d. modelli satellite, tempo per tempo oggetto di calibrazione e affinamento), per gli scenari ritenuti maggiormente in grado di influenzare le perdite attese delle esposizioni creditizie in bonis e le relative probabilità di accadimento considerate al 31 dicembre 2024, 2023 e 2022:

bilancio 31 dicembre 2024 Scenario Positivo Scenario Base Scenario Negativo
Indicatori macroeconomici Min Max Min Max Min Max
PIL Italia 0.18 0.39 0.09 0.19 -0.09 0.55
Indice dei prezzi al consumo 0.27 0.52 0.42 0.53 0.48 0.66
Tasso di disoccupazione -3.49 -1.10 -0.96 0.12 0.72 3.78
Probabilità di accadimento 10% 55% 35%
bilancio 31 dicembre 2023
Scenario Positivo
Scenario Base Scenario Negativo
Indicatori macroeconomici Min Max Min Max Min Max
PIL Italia 0.59 1.94 0.26 0.85 -1.27 0.19
Indice dei prezzi al consumo 1.11 1.56 1.52 2.67 1.41 5.86
Tasso di disoccupazione -0.87 -0.15 -0.15 -0.11 0.01 1.37
Probabilità di accadimento 10% 55% 35%
bilancio 31 dicembre 2022
Scenario Positivo
Scenario Base Scenario Negativo
Indicatori macroeconomici Min Max Min Max Min Max
PIL Italia 0.40 3.80 0.40 3.80 -0.48 3.43
Spread Bund - BTP a 10 anni 1.80 2.57 2.04 2.58 2.62 2.69
Probabilità di accadimento 10% 55% 35%

Inclusione del rischio climatico ambientale (fisico e transizione)

Nell'esercizio di riferimento, il Banco ha condotto una specifica progettualità volta a definire gli interventi da effettuare sui modelli interni utilizzati per la valutazione del rischio di credito per incorporare le componenti di rischio climatico ambientale in coerenza con le evidenze derivanti dall'analisi dei canali di trasmissione e dall'analisi di accertamento focalizzata sulla valutazione (delle opportunità e) dei rischi derivanti dai fattori climatico-ambientali (fisico e transizione), funzionale alla quantificazione del relativo impatto sugli attivi aziendali.

In particolare, alla data di riferimento del 31 dicembre 2024, per tener conto dei rischi derivanti dai fattori climatico-ambientali (fisico e transizione) nel calcolo delle perdite attese (impairment) in applicazione del principio contabile internazionale IFRS9 è stato implementato un primo intervento di aggiustamento alle componenti modellistiche dei parametri di rischio adottati (euro 1,9 milioni, si veda il successivo punto "In-Model Adjustment") accompagnato, per una prudente copertura delle perdite attese nell'attuale contesto di incertezza sugli scenari futuri, da rettifiche post modello (euro 11,1 milioni, si veda il successivo punto "Post-Model Adjustment") che determinano un impatto complessivo sugli attivi aziendali di euro 13,0 milioni correlati alla componente climatico-ambientale.

Al riguardo si fa ulteriormente rimando a quanto illustrato (i) nel paragrafo "La misurazione e la gestione dei rischi" della relazione sulla gestione, (ii) nel paragrafo "12.1.4 Valutazione della rilevanza" della Rendicontazione di sostenibilità contenuta nella relazione sulla gestione consolidata e (iii) nella nota "Rischio di sostenibilità" del paragrafo "Rischi e incertezze nell'attuale contesto macroeconomico e geopolitico" contenuto nella Parte A – Politiche Contabili della nota integrativa, in corrispondenza della sezione dedicata agli altri aspetti della parte generale.

In-Model Adjustment

Nel corso del 2024 il Banco ha ritenuto opportuno aggiornare le componenti modellistiche dei parametri di rischio PD e LGD adottati per il calcolo della perdita attesa sul portafoglio crediti in bonis, inserendo dei correttivi "in model " per riflettere il rischio climatico-ambientale (fisico e di transizione) nelle svalutazioni collettive.

In particolare, il correttivo climatico ambientale è risultato ad esito del processo di valutazione degli score elaborati da qualificato provider esterno, ovvero di rischio fisico in relazione ai singoli immobili a garanzia delle esposizioni garantite da immobili del segmento gestionale Privati e di rischio di transizione in relazione alle esposizioni del segmento gestionale Imprese.

Il framework prevede pertanto di applicare aggiustamenti manageriali nei casi in cui lo score sia "Alto" e "Molto Alto", mediante la penalizzazione delle probabilità di default (PD) e dei tassi di perdita (LGD) utilizzati per il calcolo della ECL.

Di seguito gli elementi presi in considerazione ai fini dell'attribuzione degli score di rischio climatico:

Rischio Fisico Rischio di Transizione
Frana aspetti regolatori, legislativi e di mercato
Alluvione classificazione secondo la Tassonomia dell'UE e i
Vento (eventi legati al vento estremo) successivi Atti Delegati
Incendio analisi dell'intensità delle emissioni
Onde estreme (onde estreme, mareggiate) elementi aggiuntivi (rifiuti, consumo e in generale,
rilevanza per DNSH, ecc.)
Occorrenze di gelo
Occorrenze di calore (eventi di calore estremo, anche
di breve durata)
Ondata di calore
Aridità
Tsunami (non climatico)
Sismico (non climatico)
Erosione del suolo da precipitazioni
Erosione delle coste
Innalzamento del livello del mare

Post-Model Adjustment

Coerentemente con l'approccio di massima attenzione applicato nel monitoraggio andamentale delle esposizioni, sono stati mantenuti e aggiornati gli aggiustamenti post modello (cd. management overlay) per l'allocazione delle esposizioni in stage 2 e per la determinazione delle perdite attese su specifici cluster poiché il contesto geopolitico e le previsioni macroeconomiche presentano ancora forti elementi di incertezza e volatilità.

Focalizzandosi sui rating pari o peggiori alla classe mediana (rating 5) sono pertanto stati definiti aggiustamenti post modello (management overlay) che prendano in considerazione per il passaggio in stage 2:

  • per i mutui verso imprese, l'attrattività settoriale attribuita dalla Banca partendo da specifici studi di settore;
  • per i mutui verso i privati, un Loan to Value > 50% combinato con zone critiche e rischio fisico alto/molto alto.

Con particolare riferimento ai settori considerati meno attrattivi, si è deciso di mantenere in attenzione tutti i settori che in passato sono stati classificati a bassa attrattività (utilizzati come driver per le specifiche azioni di monitoraggio e contenimento del rischio nell'ambito delle politiche creditizie) e di estendere la classificazione ai settori a media attrattività che hanno evidenziato maggiori classificazioni a default nell'anno 2024, come di seguito dettagliato:

per l'allocazione delle esposizioni in stage 2 e per la determinazione delle perdite attese su specifici cluster
poiché il contesto geopolitico e le previsioni macroeconomiche presentano ancora forti elementi di
Focalizzandosi sui rating pari o peggiori alla classe mediana (rating 5) sono pertanto stati definiti
aggiustamenti post modello (management overlay) che prendano in considerazione per il passaggio in
per i mutui verso imprese, l'attrattività settoriale attribuita dalla Banca partendo da specifici studi di
per i mutui verso i privati, un Loan to Value > 50% combinato con zone critiche e rischio fisico
tutti i settori che in passato sono stati classificati a bassa attrattività (utilizzati come driver per le specifiche
azioni di monitoraggio e contenimento del rischio nell'ambito delle politiche creditizie) e di estendere la
classificazione ai settori a media attrattività che hanno evidenziato maggiori classificazioni a default
Codice Settore Attrattività
da1 a 3 Agricoltura BASSA
da 13 a 15 Tessile E Abbigliamento BASSA
24-25 Metallurgia BASSA
29 Automotive BASSA
35 Produzione E Fornitura Energia Elettrica, Gas MEDIA (*)
da 41 a 45 Costruzioni BASSA
47 Commercio Al Dettaglio BASSA
55 Alloggio E Ristorazione MEDIA (*)
56 Alloggio E Ristorazione BASSA
68 Immobiliare BASSA
70, 73, 77, 78, 80, 81, 82 Servizi Alle Imprese MEDIA (*)
79, 90, 91, 92, 93 Attività Ricreative, Sportive E Agenzie Viaggio BASSA
46 Commercio all'ingrosso MEDIA (**)
28 Altra Manifattura MEDIA (**)
(*) Settore classificato con attrattività bassa nei precedenti overlay
(**) Settore che ha evidenziato maggiori classificazioni a default nell'anno 2024
All'interno delle posizioni in stage 2, per i mutui verso imprese sono stati individuati specifici cluster di

All'interno delle posizioni in stage 2, per i mutui verso imprese sono stati individuati specifici cluster di maggior rischio cui applicare una copertura minima crescente.

Nella definizione dei suddetti cluster sono stati utilizzati i criteri già adottati per lo staging overlay, integrati per riflettere una maggiore cautela sulle filiali ubicate nelle province colpite dalle alluvioni in EmiliaRomagna, Toscana e Marche, su controparti cui è associato un rischio fisico alto/molto alto, sulle esposizioni con garanzia pubblica e su altri elementi oggettivi di classificazione a stage 2.

Per la definizione delle coperture minime da applicare sui vari cluster identificati, in un range compreso tra il 5,6% e il 17,4%, sono stati presi a riferimento i livelli di copertura media espressi dal modello su fasce di rischio differenti. Per la quota non garantita di mutui con garanzia pubblica clusterizzati è stata introdotta una percentuale di copertura minima pari al 28,7% quale media tra la copertura degli scaduti deteriorati (17,4%) e la copertura da Policy per Utp chirografari verso imprese (40%).

Al 31 dicembre 2024, le rettifiche post-modello ammontano a 71,0 milioni di euro (65,9 milioni di euro al 31 dicembre 2023), di cui 11,1 milioni di euro relativi al già menzionato rischio climatico ambientale (fisico e transizione). Il Banco continua a mantenere significativi aggiustamenti post-modello a causa delle attuali incertezze macroeconomiche e geopolitiche.

Analisi di sensitività delle perdite attese

Come rappresentato nel paragrafo "Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio " contenuto nella parte A - "Politiche contabili", la determinazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti implica significativi elementi di giudizio, con particolare riferimento al modello utilizzato per la misurazione delle perdite e dei relativi parametri di rischio, ai trigger ritenuti espressivi di un significativo deterioramento del credito, alla selezione degli scenari macroeconomici.

In particolare, l'inclusione dei fattori forward looking risulta essere un esercizio particolarmente complesso, in quanto richiede di formulare previsioni macroeconomiche, di selezionare scenari e relative probabilità di accadimento, nonché di definire un modello in grado di esprimere la relazione tra i citati fattori macroeconomici ed i tassi di inadempimento delle esposizioni oggetto di valutazione, come illustrato nel precedente paragrafo.

Al fine di valutare come i fattori forward looking possano influenzare le perdite attese si ritiene ragionevole effettuare un'analisi di sensitività nel contesto di differenti scenari basati su previsioni coerenti nell'evoluzione dei diversi fattori macroeconomici. Le innumerevoli interrelazioni tra i singoli fattori macroeconomici sono, infatti, tali da rendere scarsamente significativa un'analisi di sensitività delle perdite attese basata sul singolo fattore macroeconomico.

Il Banco ha pertanto ritenuto ragionevole effettuare un'analisi di sensitività considerando una probabilità di accadimento dello scenario negativo del 70%, da cui deriverebbe un ulteriore incremento delle rettifiche di valore sul portafoglio in bonis per circa Euro 2,7 milioni lordi.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Nello sviluppo del processo operativo che porta all'erogazione del credito, pur alla presenza di valutazioni positive circa i requisiti necessari, il Banco acquisisce ogni qualvolta possibile garanzie accessorie reali e/o personali finalizzate alla mitigazione del rischio.

Sul complesso dei crediti appare preminente la garanzia reale rappresentata dall'ipoteca, riferita principalmente alla forma tecnica dei mutui (particolarmente su immobili residenziali). Sempre su livelli significativi, sono presenti anche fattispecie di garanzia pubblica quali garanzie e controgaranzie rilasciate dal Fondo di Garanzia per le PMI ex L. 662/96, dalla SACE o dal Fondo Europeo per gli Investimenti, nonché garanzie pignoratizie su valori mobiliari e/o denaro.

Le garanzie ricevute sono redatte su schemi contrattuali, in linea con gli standard di categoria e con gli orientamenti giurisprudenziali, approvati dalle competenti funzioni aziendali. Il processo di gestione delle garanzie, in coerenza con quanto richiesto dalla regolamentazione di vigilanza, prevede attività di monitoraggio e specifici controlli finalizzati alla verifica dell'eleggibilità.

Le fattispecie di garanzia pubblica quali garanzie e controgaranzie rilasciate dal Fondo di Garanzia per le PMI ex L. 662/96 e da SACE sono state modellizzate nel calcolo della perdita attesa (ECL); sulla parte di esposizione garantita è stata peraltro determinata una perdita attesa che rifletta il rischio di una

controparte pubblica. Analogo approccio è stato adottato per le garanzie finanziarie eleggibili a fini prudenziali.

3. Esposizioni creditizie deteriorate 3.1 Strategie e politiche di gestione

L'attuale quadro regolamentare prevede la classificazione delle attività finanziarie deteriorate in funzione del loro stato di criticità. In particolare, sono previste tre categorie: "sofferenze", "inadempienze probabili" ed "esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate".

  • Sofferenze: esposizione nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle previsioni di perdita formulate dall'intermediario.
  • Inadempienze probabili: le esposizioni per le quali l'intermediario giudichi improbabile l'integrale adempimento da parte del debitore senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, indipendentemente dalla presenza di importi scaduti e/o sconfinanti.
  • Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: le esposizioni, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che presentano importi scaduti e/o sconfinanti in modo continuativo da oltre 90 gg.

È inoltre prevista la tipologia delle "esposizioni oggetto di concessioni – forbearance", riferita alle esposizioni oggetto di rinegoziazione e/o di rifinanziamento per difficoltà finanziaria (manifesta o in via di manifestazione) del cliente. Tali esposizioni possono costituire un sotto insieme sia dei crediti deteriorati (esposizioni oggetto di concessioni su posizioni deteriorate) che di quelli in bonis (esposizioni oggetto di concessioni su posizioni in bonis). La gestione di tali esposizioni, nel rispetto delle previsioni regolamentari rispetto a tempi e modalità di classificazione, è coadiuvata attraverso processi di lavoro e strumenti informatici specifici.

Il Banco dispone di una policy che disciplina criteri e modalità di applicazione delle rettifiche di valore che, in funzione del tipo di credito deteriorato, della forma tecnica originaria e del tipo di garanzia a supporto, fissano le percentuali minime da applicare per la determinazione delle previsioni di perdita. La gestione delle esposizioni deteriorate di Capogruppo è delegata ad una specifica unità organizzativa, l'Area NPL, responsabile della identificazione delle strategie per la massimizzazione del recupero sulle singole posizioni e della definizione delle rettifiche di valore da applicare alle stesse. Le sole esposizioni "scadute/sconfinanti deteriorate" assoggettate a svalutazione forfetaria e con elevate probabilità di riclassificazione tra le esposizioni "in bonis" sono gestite dalla funzione delegata al monitoraggio andamentale del credito, che procede eventualmente alla classificazione tra le "inadempienze probabili", trasferendone la gestione all'Area NPL.

La previsione di perdita rappresenta la sintesi di più elementi derivanti da diverse valutazioni (interne ed esterne) circa la rispondenza patrimoniale del debitore principale e degli eventuali garanti, e, nel caso degli UTP tiene altresì conto dei driver utilizzati nella definizione del parametro LGD. Il monitoraggio delle previsioni di perdita è costante e rapportato allo sviluppo della singola posizione. La funzione Risk Management controlla periodicamente il rispetto delle percentuali di dubbio esito previste dalla policy di gestione dei crediti deteriorati, segnalando eventuali scostamenti alle funzioni competenti per gli interventi di riallineamento, e supervisiona le attività di recupero del credito deteriorato, sia gestite direttamente dalle preposte funzioni che attraverso operatori esterni specializzati.

L'elemento temporale inerente all'attualizzazione del credito deteriorato è determinato da specifiche valutazioni, effettuate per singoli tipi di attività, redatte sulla base delle informazioni relative alle singole piazze giudiziarie ed oggetto di aggiornamento periodico.

In coerenza con gli obiettivi di riduzione dello stock di crediti deteriorati della banca indicati nel piano industriale e nel Piano di Gestione degli NPL e in ottica di massimizzazione dei recuperi, le competenti funzioni aziendali definiscono la migliore strategia di gestione delle esposizioni deteriorate, che, sulla base delle caratteristiche soggettive della singola controparte/esposizione e delle policy interne, possono essere identificate in una revisione dei termini contrattuali (forbearance), nell'assegnazione ad una unità di recupero interna piuttosto che ad un operatore terzo specializzato, all'identificazione di possibilità di cessione a terzi del credito (a livello di singola esposizione oppure nell'ambito di un complesso di posizioni con caratteristiche omogenee). In particolare, nel corso dell'esercizio si è proseguito nel monitoraggio proattivo delle esposizioni favorendo il rientro ed il recupero degli unlikely to pay (UTP), e finalizzando altresì operazioni di cessione a terzi formalizzatesi entro l'anno, per quelle esposizioni dove l'intervento di investitori potesse essere migliorativo rispetto alle ordinarie azioni di contenimento del rischio della banca. Per quanto riguarda le sofferenze, si è proceduto all'azione di recupero del credito favorendo soluzioni a stralcio, laddove convenienti, e procedendo anche alla cessione di perimetri di crediti sia ipotecari che chirografari.

In esecuzione della propria strategia di capital management, il Banco ha portato a compimento un programma di cessioni di NPL, particolarmente significativo negli ultimi anni, con riferimento sia a crediti classificati a sofferenze sia a crediti classificati ad UTP. Le ulteriori operazioni di dismissione perfezionate nel corso dell'anno hanno portatato a un livello dell'NPL Ratio (rapporto crediti deteriorati lordi/impieghi lordi) al 3,1%.

L'azione di contenimento dello stock degli UTP viene conseguita attraverso due azioni:

  1. prevenzione dei flussi in ingresso a UTP;

  2. gestione efficace del portafoglio deteriorato finalizzata al mantenimento di buone percentuali di recupero e/o ritorno in bonis, insieme con una politica di cessioni mirate volte ad ottimizzarne il controvalore.

Poiché le controparti imprese rappresentano una quota significativa, in termini di volume, l'attenzione viene maggiormente focalizzata alla riduzione dei trasferimenti ad UTP per questa tipologia di crediti.

Le modalità e gli strumenti operativi in uso presso Banco Desio, mediante i quali sono individuate e gestite le posizioni che presentano anomalie creditizie e fattori di criticità, sono disciplinate e formalizzate nella documentazione interna. In particolare, l'attività di monitoraggio è fortemente focalizzata sulle analisi di andamento delle singole posizioni di rischio intercettate in base a controlli periodici e puntuali, sulla base delle segnalazioni sistematiche prodotte dalla procedura informatica interna (Credit Quality Manager) e rilevate dal Cruscotto di Monitoraggio. Quest'ultimo strumento, oltre a fotografare e monitorare periodicamente l'andamento delle anomalie, fornisce, ai fini di controllo ed eventuale intervento, una valutazione delle singole filiali, attribuendo ad ognuna di esse un ranking, calcolato sulla base di indicatori di rischiosità.

Tale strumento di reportistica, utilizzato anche a supporto dell'Alta Direzione e della Rete di Capogruppo, permette di interpretare, elaborare e storicizzare i dati presenti in varie fonti alimentanti certificate, al fine di rilevare la qualità del credito della Capogruppo stessa, delle Aree Territoriali, delle Filiali.

In coerenza con gli obiettivi di cessione, di volta in volta stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, le esposizioni del Gruppo classificate nello status di sofferenza o di inadempienza probabile sono valutate attraverso la configurazione di due differenti stime dei flussi di cassa attesi:

  • la prima, determinata assumendo a riferimento lo scenario di recupero dal debitore sulla base dell'attività interna, secondo le linee guida di valutazione ordinaria seguite dal Gruppo in precedenza illustrate (scenario work out);
  • la seconda assumendo a riferimento lo scenario di recupero tramite cessione del credito (scenario vendita), la cui stima discende dall'importo definito per il recupero interno.

La quantificazione delle perdite attese delle predette esposizioni include elementi forward looking, attraverso l'introduzione di specifici scenari di vendita, laddove la strategia NPL del Gruppo preveda che il recupero delle citate esposizioni possa avvenire attraverso una cessione sul mercato, nell'ottica di perseguire una strategia di derisking volta a ridurre l'NPL ratio, ossia l'incidenza percentuale delle esposizioni deteriorate rispetto al complesso delle esposizioni.

Conseguentemente, la stima delle perdite attese di tali posizioni riflette, oltre che il recupero atteso attraverso la gestione ordinaria (work out) anche la presenza, opportunamente calibrata, dello scenario di vendita e quindi dei relativi flussi di cassa.

Come espressamente previsto dall'ITG1 dello IASB, nella determinazione delle perdite attese è infatti possibile considerare i flussi recuperabili per il tramite della vendita, nella misura in cui sia possibile elaborare aspettative ed assunzioni desunte in base ad informazioni ragionevoli e dimostrabili (si veda al riguardo il documento: "Meeting Summary – 11 December 2015 - Inclusion of cash flows expected from the sale on default of a loan in the measurement of expected credit losses").

In caso di introduzione di specifici scenari di vendita, la stima dei flussi recuperabili sarà quindi pari alla media ponderata per le probabilità assegnate ai due scenari delle stime dei flussi di cassa che il Gruppo si aspetta di ricevere nei due suddetti scenari. Le perdite attese saranno quindi determinate sulla base della differenza tra il valore lordo dell'esposizione creditizia ed i minori flussi recuperabili stimati.

In tali casi, la metodologia di stima delle perdite attese prevede quindi i seguenti passaggi:

  • la segmentazione del portafoglio in differenti cluster ritenuti rilevanti ai fini dell'analisi del portafoglio, in funzione dello status (sofferenze o inadempienze probabili), della data di ingresso tra le esposizioni deteriorate (vintage), dell'ammontare delle esposizioni, dell'esistenza di vendite programmate;
  • l'assegnazione a ciascun cluster di una differente probabilità di cessione, in coerenza con il raggiungimento del livello di cessioni target deliberate dai competenti organi;
  • la determinazione dei flussi di recupero tramite la vendita, fondata su un modello interno di attualizzazione dei flussi di cassa recuperabili, in base alla tecnica del "discounted cash flows", in funzione di alcuni parametri ritenuti rappresentativi nell'ottica del potenziale acquirente, con l'obiettivo di addivenire ad un prezzo dell'ipotetica cessione di ogni cluster, opportunamente calibrati al fine di tenere conto delle transazioni comparabili osservate sul mercato.

Tenuto conto che le esposizioni oggetto di probabile cessione possono non essere singolarmente identificabili alla data di reporting, il modello prevede che a ciascun credito sia associata una probabilità di cessione.

La perdita attesa delle esposizioni in esame è quindi pari alla media ponderata per le probabilità assegnate ai due scenari delle stime dei flussi di cassa recuperabili nei due scenari (workout e vendita).

L'assegnazione delle probabilità ai vari scenari avviene assumendo a riferimento la segmentazione del portafoglio complessivo dei crediti classificati come sofferenza o inadempienza probabile del Gruppo in funzione delle principali caratteristiche che influenzano il valore attribuito dal mercato ai crediti della specie (vintage, ammontare delle esposizioni).

L'assegnazione delle probabilità ai vari cluster è guidata dall'ammontare delle cessioni target approvato di volta in volta dal Consiglio di Amministrazione. In altre parole, le probabilità sono assegnate ai vari cluster in modo tale che la sommatoria dei valori nominali complessivi di ciascun cluster moltiplicato per la relativa probabilità di cessione (di seguito anche "valore atteso di cessione") sia pari al suddetto ammontare di cessioni target approvato dal Consiglio di Amministrazione. Le probabilità assegnate ai vari cluster sono pertanto variabili nel tempo e possono andare da un minimo pari allo 0%, per quelle posizioni che si ritiene di escludere dalla vendita per le loro caratteristiche intrinseche, fino ad un massimo del 90%, assegnato al cluster in cui sono inseriti i crediti che si ritiene più probabile possano essere ceduti (vendite programmate). Anche la composizione dei cluster è variabile nel tempo in funzione dell'andamento dell'appetito del mercato per le varie tipologie di esposizioni e delle conseguenti valutazioni di convenienza effettuate dai competenti organi della Banca.

Per volumi target di cessioni propedeutiche al mantenimento di livelli di NPL Ratio già raggiunti, le operazioni sono considerate di carattere fisiologico, con conseguente applicazione del solo scenario di workout interno nella determinazione delle perdite attese.

Per la determinazione dei flussi di recupero tramite la vendita, la metodologia valutativa utilizzata è fondata su un processo di attualizzazione dei flussi di cassa recuperabili ("discounted cash flows"), che tiene in considerazione i principali parametri che vengono normalmente considerati dai potenziali acquirenti in sede di definizione del prezzo di acquisto opportunamente calibrati al fine di tenere conto delle transazioni comparabili osservate sul mercato. In maggior dettaglio, i fattori considerati nel processo di stima sono: la stima del valore recuperabile in coerenza con il valore stimato nello scenario workout; le spese che l'acquirente dovrà sostenere per recuperare il credito; la stima dei tempi di recupero, fondata su informazioni di mercato (es. tempi medi dei tribunali); i tassi di rendimento attesi dagli acquirenti e fattori specifici di mercato definiti anche in funzione della tipologia dell'operazione di cessione posta in essere.

Si ritiene opportuno precisare che la metodologia in precedenza illustrata non trova applicazione agli eventuali crediti che, alla data di redazione del bilancio, sono già identificati analiticamente come destinati alla vendita, in relazione ai quali ricorrono le condizioni previste dal principio contabile IFRS 5 per la classificazione nel portafoglio delle attività in via di dismissione. La valutazione di tali crediti è effettuata considerando il solo scenario di cessione, a cui è assegnata una probabilità del 100% ed assumendo a riferimento i prezzi di vendita o comunque le informazioni contenute negli accordi perfezionati con le controparti (offerte vincolanti).

3.2 Write-off

Le esposizioni deteriorate per le quali non vi sia possibilità di recupero (sia totale che parziale) vengono assoggettate a cancellazione (write-off) dalle scritture contabili in coerenza con le policy tempo per tempo vigenti, approvate dal Consiglio di Amministrazione. Tra le strategie individuate per il contenimento dei crediti deteriorati è stato previsto, per le inadempienze probabili, anche un approccio gestionale basato sulle cessioni "single name" con particolare riferimento a quei crediti gestiti in ottica liquidatoria o di rientro totale (gone concern).

Con riferimento agli indicatori utilizzati per valutare le aspettative di recupero, il Banco si è dotato di specifiche policy di valutazione analitica dei crediti deteriorati che prevedono apposite percentuali di rettifica distinguendo la presenza e la tipologia delle garanzie sottostanti (reali o personali), la sottoposizione dei clienti ad una specifica procedura (concordati in bianco; concordati liquidatori; concordati in continuità; crisi da sovraindebitamento; ex art. 67 L.F.; ex art. 182 L.F.).

3.3 Attività finanziarie impaired acquisite o originate

Come indicato dal principio contabile "IFRS 9 – Strumenti finanziari", in alcuni casi, un'attività finanziaria è considerata deteriorata al momento della rilevazione iniziale poiché il rischio di credito è molto elevato e, in caso di acquisto, è acquistata con significativi sconti (rispetto al valore di erogazione iniziale). Nel caso in cui le attività finanziarie in oggetto, sulla base dell'applicazione dei driver di classificazione (ovvero SPPI test e Business model), siano classificate tra le attività valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le stesse sono qualificate come "Purchased or Originated Credit Impaired Asset" (in breve "POCI") e sono assoggettate ad un trattamento peculiare. In particolare, a fronte delle stesse, sin dalla data di rilevazione iniziale e per tutta la loro vita, vengono contabilizzate rettifiche di valore pari all'Expected credit loss (ECL) lifetime. Alla luce di quanto esposto, le attività finanziarie POCI sono inizialmente iscritte tra le attività deteriorate, ferma restando la possibilità di essere spostate successivamente fra i crediti performing, nel qual caso continuerà ad essere rilevata una perdita attesa pari all'ECL lifetime. Un'attività finanziaria "POCI" è pertanto qualificata come tale nei processi segnaletici e di calcolo della perdita attesa (ECL).

4. Attività finanziarie oggetto di rinegoziazioni commerciali e esposizioni oggetto di concessioni

A fronte di difficoltà creditizie del debitore le esposizioni possono essere oggetto di modifiche dei termini contrattuali in senso favorevole al debitore al fine di rendere sostenibile il rimborso delle stesse. A seconda delle caratteristiche soggettive dell'esposizione e delle motivazioni alla base delle difficoltà creditizie del debitore le modifiche possono agire nel breve termine (sospensione temporanea dal pagamento della quota capitale di un finanziamento o proroga di una scadenza) o nel lungo termine (allungamento della durata di un finanziamento, revisione del tasso di interesse) e portano alla classificazione dell'esposizione (sia in bonis che deteriorata) come "forborne". Le esposizioni "forborne" sono soggette a specifiche previsioni in ottica di classificazione, come indicato negli ITS EBA 2013-35 recepite dalle policy creditizie del Gruppo; qualora le misure di concessione vengano applicate a esposizioni in bonis, queste sono tenute in considerazione nell'ambito del processo di assegnazione del rating interno gestionale e rientrano nel novero delle esposizioni in stage 2, qualora non ricorrano i presupposti per una classificazione in stage 3 laddove una ristrutturazione onerosa implichi una riduzione del Net Present Value per la Banca superiore all'1%. Tutte le esposizioni classificate "forborne" sono inserite in specifici processi di monitoraggio da parte delle preposte funzioni aziendali.

Nello specifico, tali funzioni, attraverso il supporto di adeguate procedure informatiche, monitorano l'efficacia delle misure concesse, rilevando miglioramenti o peggioramenti nella situazione finanziaria del cliente successivamente alla concessione. Qualora al termine del periodo di monitoraggio la posizione rispetti tutti i criteri previsti dalla normativa in materia, la stessa non è più considerata fra i crediti "forborne"; viceversa continua a permanere fra le esposizioni "forborne".

È facoltà della rete commerciale procedere, qualora ne ravvisi l'opportunità, ad una revisione delle condizioni applicate alle esposizioni dei clienti anche in assenza di difficoltà finanziarie, nell'ambito delle autonomie tempo per tempo vigenti.

In tal caso l'esposizione non ricade nel novero delle esposizioni "forborne".

Informazioni di natura quantitativa

A Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Altre esposizioni
non deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
35.272 133.650 11.391 46.357 14.593.065 14.819.735
2. Attività finanziarie valutate al fair
value con impatto sulla redditività
complessiva
- - - - 986.853 986.853
3. Attività finanziarie designate al fair
value
- - - - - -
4. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair
value
- - - - 31 31
5. Attività finanziarie in corso di
dismissione
- - - - - -
Totale
31.12.2024
35.272 133.650 11.391 46.357 15.579.949 15.806.619
Totale
31.12.2023
46.889 136.054 9.687 43.249 15.408.314 15.644.193

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta Write-off parziali
complessivi*
Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta Totale (esposizione netta)
1. Attività finanziarie
valutate al costo
ammortizzato
367.027 (186.714) 180.313 1.242 14.769.729 (130.307) 14.639.422 14.819.735
2. Attività finanziarie
valutate al fair value con
impatto sulla redditività
complessiva
3. Attività finanziarie
-
-
-
-
-
-
-
-
987.133
X
(280)
X
986.853
-
986.853
-
designate al fair value
4. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente
valutate al fair value
- - - - X X 31 31
5. Attività finanziarie in
corso di dismissione
- - - - - - - -
Totale
31.12.2024
367.027 (186.714) 180.313 1.242 15.756.862 (130.587) 15.626.306 15.806.619
Totale
31.12.2023
375.848 (183.218) 192.630 18.708 15.573.572 (122.041) 15.451.563 15.644.193
Attività di evidente scarsa qualità creditizia Altre attività
Portafogli/qualità Minusvalenze cumulate Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - 4.615
2. Derivati di copertura - - 12.578
Totale
31.12.2024
- - 17.193
Totale
31.12.2023
- - 24.945

A.1.3 Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

Primo stadio Secondo stadio Impaired acquisite o
Terzo stadio
originate
Portafogli/stadi di rischio Da 1 giorno a
30 giorni
giorni fino a 90
Da oltre 30
giorni
Oltre 90 giorni Da 1 giorno a
30 giorni
giorni fino a 90
Da oltre 30
giorni
Oltre 90 giorni Da 1 giorno a
30 giorni
giorni fino a 90
Da oltre 30
giorni
Oltre 90 giorni Da 1 giorno a
30 giorni
giorni fino a 90
Da oltre 30
giorni
Oltre 90 giorni
1. Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
16.590 2 - 18.037 11.273 453 8.479 19.487 84.243 142 39 398
2. Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - - - - - - - - -
3. Attività finanziarie in corso
di dismissione
- - - - - - - - - - - -
Totale
31.12.2024
16.590 2 - 18.037 11.273 453 8.479 19.487 84.243 142 39 398
Totale
31.12.2023
11.778 1 1 20.490 10.609 368 8.481 23.029 85.808 4.373 1.080 4.502

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi – Parte 1

Rettifiche di valore complessive
Causali/ stadi di rischio Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio
Crediti verso banche e Banche Centrali a vista Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Attività finanziarie in corso di dismissione di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Crediti verso banche e Banche Centrali a vista Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Attività finanziarie in corso di dismissione di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive
Rettifiche complessive iniziali 42 22.884 332 - - 23.258 - 98.694 - - - 98.694
Variazioni in aumento da attività finanziarie
acquisite o originate
26 10.407 49 - - 10.482 - 4.946 - - - 4.946
Cancellazioni diverse dai write-off - (816) - - - (816) - (654) - - - (654)
Rett/riprese di valore nette per rischio di credito
(+/-)
(35) (6.877) (101) - - (7.013) - 1.534 - - - 1.534
Modifiche contrattuali senza cancellazioni - 4 - - - 4 - 6 - - - 6
Cambiamenti della metodologia di stima - - - - - - - - - - - -
Write-off non rilevati direttamente a conto
economico
- - - - - - - - - - - -
Altre variazioni - - - - - - - - - - - -
Rettifiche complessive finali 33 25.602 280 - - 25.915 - 104.526 - - - 104.526
Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto
di write-off
- - - - - - - - - - - -
Write-off rilevati direttamente a conto economico - - - - - - - - - - - -

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessive – Parte 2

Rettifiche di valore complessive
Accantonamenti complessivi
Causali/ stadi di rischio Attività rientranti nel terzo stadio Attività fin. impaired acquisite o
originate
su impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
Crediti verso banche e Banche Centrali
a vista
Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività
Attività finanziarie in corso di dismissione di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività
Attività finanziarie in corso di dismissione di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impegni a erogare fondi e garanzie fin.
rilasciate impaired acquisiti/e o
Tot.
Rettifiche complessive iniziali - 179.471 - - 179.471 - 3.877 - - 3.745 132 530 816 2.750 - 309.396
Variazioni in aumento da attività
finanziarie acquisite o originate
- 7.828 7.828 X X X X X 569 2.773 6.989 - 33.587
Cancellazioni diverse dai write-off - (1.079) (1.079) (32) - - (31) (1) (411) (2.683) (7.922) - (13.597)
Rett/riprese di valore nette per rischio
di credito
- 1.936 - 1.936 (2.411) - (1.765) (646) 11 82 26 - (5.835)
Modifiche contrattuali senza
cancellazioni
- (2) (2) - - - - - - - 8
Cambiamenti della metodologia di
stima
- - - - - - - - - - -
Write-off non rilevati direttamente a
conto economico
- (3.173) (3.173) (10) - (10) - - - (3.183)
Altre variazioni - 465 - 463 2 - - - 465
Rettifiche complessive finali - 184.981 - 184.981 1.889 - 2.412 (523) 699 988 1.843 - 320.841
Recuperi da incasso su attività
finanziarie oggetto di write-off
- 1.098 - - 1.098 - - - - - - - - 1.098
Write-off rilevati direttamente a conto
economico
- 1.242 - - 1.242 - - - - - - - - 1.242

A.1.5 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)

Valori lordi/valore nominale
Trasferimenti tra
primo
stadio e secondo
stadio
Trasferimenti tra
secondo stadio e
terzo
Trasferimenti tra
primo stadio e terzo
stadio
Portafogli/stadi di rischio secondo stadio
Da primo a
stadio a primo
Da secondo
stadio
stadio a terzo
Da secondo
stadio
Da terzo stadio
a secondo
stadio
Da primo stadio
a terzo stadio
Da terzo stadio
a primo stadio
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 680.273 623.841 56.614 11.862 55.259 4.384
2. Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
- - - - - -
3. Attività finanziarie in corso di
dismissione
- - - - - -
4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie
rilasciate
96.897 104.035 802 544 10.138 104
Totale 31.12.2024 777.170 727.876 57.416 12.406 65.397 4.488
Totale 31.12.2023 990.636 564.351 74.673 7.402 71.553 2.250

A.1.5a Nuovi finanziamenti concessi mediante meccanismi di garanzia pubblica rilasciata a fronte del contesto COVID-19: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi)

Valori lordi
Trasferimenti tra primo Trasferimenti tra secondo Trasferimenti tra primo
stadio e secondo stadio stadio e terzo stadio stadio e terzo stadio
Portafogli/stadi di rischio Da primo
stadio
a secondo
stadio
Da secondo
stadio
a primo stadio
Da secondo
stadio
a terzo stadio
Da terzo
stadio
a secondo
stadio
Da primo
stadio
a terzo stadio
Da terzo
stadio
a primo stadio
A. Finanziamenti valutati al costo ammortizzato
Nuovi finanziamenti concessi mediante meccanismi di
garanzia pubblica
110.142 50.541 20.233 1.207 13.760 101
Totale 31.12.2024 110.142 50.541 20.233 1.207 13.760 101

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti
complessivi
Write-off
parziali
complessi
vi*
Tipologie
esposizioni/valori
Primo stadio Second
o stadio
Terz
o
sta
dio
Impaire
d
acquisit
e o
originat
e
Primo
stadio
Sec
ond
o
stadi
o
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Esposizio
ne Netta
A. ESPOSIZIONI
CREDITIZIE PER
CASSA
A.1 A VISTA 931.175 931.175 - - - 35 35 - - - 931.140 -
a) Deteriorate - - - - - - -
b) Non
deteriorate
931.175 931.175 - X - 35 35 - X - 931.140 -
A.2 ALTRE 955.213 952.892 - - - 778 778 - - - 954.435 -
a) Sofferenze - - - - - - - - - - - -
- di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
- - - - - - - - - - - -
b) Inademp.
probabili
- - - - - - - - - - - -
- di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
- - - - - - - - - - - -
c) Esposizioni
scadute
deteriorate
- di cui:
- - - - - - - - - - - -
esposizioni
oggetto di
concessioni
- - - - - - - - - - - -
d) Esposizioni
scadute non
deteriorate
- X - X - - X - X - - -
- di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
- X - X - - X - X - - -
e) Altre
esposizioni non
deteriorate
- di cui:
955.213 952.892 - X - 778 778 - X - 954.435 -
esposizioni
oggetto di
concessioni
- X - X - - X - - -
TOTALE (A) 1.886.388 1.884.067 813 813 1.885.575 -
B. ESPOSIZIONI
CREDITIZIE FUORI
BILANCIO
- - - -
a) Deteriorate - - - - - - - -
b) Non
deteriorate
421.088 14.411 - X - 1 1 - X - 421.087 -
TOTALE (B) 421.088 14.411 - X - 1 1 - X - 421.087 -
TOTALE (A+B) 2.307.476 1.898.478 814 814 2.306.662 -

Le "esposizioni creditizie per cassa" comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate verso banche, qualunque sia il portafoglio di allocazione contabile.

Le "esposizioni creditizie fuori bilancio" includono tutte le operazioni finanziarie diverse da quelle per cassa (garanzie rilasciate, impegni, derivati, ecc.) che comportano l'assunzione di rischio creditizio, qualunque sia la finalità delle operazioni (negoziazione, copertura, ecc.).

Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi
Tipologie
esposizioni/valo
ri
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite
o
originate
Primo stadio Second
o stadio
Terzo
stadio
Impaire
d
acquisit
e o
originat
e
Esposizion
e Netta
Write-off
parziali
complessivi
*
A. ESPOSIZIONI
CREDITIZIE PER
CASSA
a) Sofferenze 148.751 - - 148.399 352 113.479 - - 113.158 321 35.272 1.242
- di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
13.693 - - 13.629 64 10.109 - - 10.048 61 3.584 -
b)
Inadempienze
probabili
204.494 - - 201.135 3.359 70.844 - - 69.444 1.400 133.650 -
- di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
66.645 - - 65.216 1.429 24.149 - - 23.542 607 42.496 -
c) Esposizioni
scadute
deteriorate
13.782 - - 13.782 - 2.391 - - 2.379 12 11.391 -
- di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
1.635 - - 1.635 - 320 - - 320 - 1.315 -
d) Esposizioni
scadute non
deteriorate
49.051 16.707 32.344 - - 2.694 112 2.582 - - 46.357 -
- di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
3.910 - - - - 471 471 - - 3.439 -
e) Altre
esposizioni non
deteriorate
14.755.162 13.002.951 1.748.231 - 3.739 127.115 25.015 101.944 - 156 14.628.047 -
- di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
65.058 - - - 539 8.264 - - - 51 56.794 -
TOTALE (A) 15.171.240 13.019.658 1.780.575 363.316 7.450 316.523 25.127 104.526 184.981 1.889 14.854.717 1.242
B. ESPOSIZIONI
CREDITIZIE FUORI
BILANCIO
a) Deteriorate 24.794 - - 24.794 - 1.842 - - 1.842 - 22.952 -
b) Non
deteriorate
5.363.834 4.023.208 130.027 - - 1.687 698 989 - 5.362.147 -
TOTALE (B) 5.388.628 4.023.208 130.027 24.794 - 3.529 698 989 1.842 - 5.385.099 -
TOTALE (A+B) 20.559.868 17.042.863 1.910.602 388.110 7.450 320.052 25.825 105.515 186.823 1.889 20.239.816 1.242

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

Le "esposizioni creditizie per cassa" comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate verso clientela, qualunque sia il portafoglio di allocazione contabile.

Le "esposizioni creditizie fuori bilancio" includono tutte le operazioni finanziarie diverse da quelle per cassa (garanzie rilasciate, impegni, derivati, ecc.) che comportano l'assunzione di un rischio creditizio, qualunque sia la finalità delle operazioni (negoziazione, copertura, ecc.).

A.1.7a Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: nuovi finanziamenti concessi mediante meccanismi di garanzia pubblica rilasciata a fronte del contesto COVID-19 - valori lordi e netti

Esposizione lorda Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi
Primo stadio Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Impaired
acquisite o
originate
Esposizione
netta
A. FINANZIAMENTI IN SOFFERENZA
Nuovi finanziamenti concessi mediante
meccanismi di garanzia pubblica
B. FINANZIAMENTI IN INADEMPIENZE
PROBABILI
13.279 - - 13.245 34 5.187 - - 5.176 11 8.092
Nuovi finanziamenti concessi mediante
meccanismi di garanzia pubblica
49.788 - - 49.579 209 10.778 - - 10.670 108 39.010
C. FINANZIAMENTI SCADUTI DETERIORATI
Nuovi finanziamenti concessi mediante
meccanismi di garanzia pubblica
2.503 - - 2.470 33 433 - - 427 6 2.070
D. FINANZIAMENTI NON DETERIORATI
Nuovi finanziamenti concessi mediante
meccanismi di garanzia pubblica
4.497 742 3.755 - - 126 1 125 - - 4.371
E. ALTRI FINANZIAMENTI NON DETERIORATI
Nuovi finanziamenti concessi mediante
meccanismi di garanzia pubblica
1.001.445 718.103 282.976 - 366 10.581 802 9.770 - 9 990.864
TOTALE (A+B+C+D+E) 1.071.512 718.845 286.731 65.294 642 27.105 803 9.895 16.273 134 1.044.407

A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Non presenti alle date di riferimento

A.1.8 bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

Non presenti alle date di riferimento.

A.1.9 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 154.722 209.243 11.882
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento 57.937 179.474 25.026
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate 12 123.610 17.238
B.2 ingressi da attività finanziarie impaired
acquisite o originate
- 1.530 37
B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni
deteriorate
57.669 10.150 1.313
B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni - 3 -
B.5 altre variazioni in aumento 256 44.181 6.438
C. Variazioni in diminuzione 63.908 184.223 23.126
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate 218 20.613 5.974
C.2 write-off 1.633 - -
C.3 incassi 27.420 70.169 6.998
C.4 realizzi per cessioni 12.781 20.448 -
C.5 perdite da cessione 21.854 14.011 -
C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni
deteriorate
2 58.979 10.150
C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni - 3 4
C.8 altre variazioni in diminuzione - - -
D. Esposizione lorda finale 148.751 204.494 13.782
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -

A.1.9bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia

Causali/Qualità Esposizioni
oggetto di
concessioni:
deteriorate
Esposizioni
oggetto di
concessioni:
non
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 91.770 78.365
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -
B. Variazioni in aumento 92.517 58.185
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni 2.070 37.934
B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni 14.094 X
B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X 13.013
B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione 61.732 X
B.5 altre variazioni in aumento 14.621 7.238
C. Variazioni in diminuzione 102.314 67.581
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni X 40.865
C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni 13.013 X
C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate X 14.094
C.4 write-off 833 X
C.5 incassi 8.271 10.365
C.6 realizzi per cessioni 5.952 7
C.7 perdite da cessione 6.606 -
C.8 altre variazioni in diminuzione 67.639 2.250
D. Esposizione lorda finale 81.973 68.969
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - -

A.1.10 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive Non presenti alle date di riferimento.

A.1.11 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute
deteriorate
Causali/Categorie Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
A. Rettifiche complessive
iniziali
107.834 8.618 73.187 25.920 2.196 636
- di cui: esposizioni cedute
non cancellate
- - - - - -
B. Variazioni in aumento 44.851 10.211 45.939 12.980 2.638 352
B.1 rettifiche di valore da
attività finanziarie impaired
acquisite o originate
- X - X - X
B.2 altre rettifiche di valore 31.993 1.941 35.802 11.987 1.841 128
B.3 perdite da cessione 3.621 1.054 6.737 476 - -
B.4 trasferimenti da altre
categorie di esposizioni
deteriorate
8.835 6.843 1.086 517 355 224
B.5 modifiche contrattuali
senza cancellazioni
- - - - - -
B.6 altre variazioni in aumento 402 373 2.314 - 442 -
C. Variazioni in diminuzione 39.205 8.719 48.282 14.751 2.442 667
C.1 riprese di valore da
valutazione
1.289 1.655 11.907 5.993 1.035 109
C.2 riprese di valore da
incasso
9.416 2.991 5.542 1.092 186 15
C.3 utili da cessione 1.393 688 1.031 150 - -
C.4 write-off 1.633 833 - - - -
C.5 trasferimenti ad altre
categorie di esposizioni
deteriorate
- - 9.055 7.041 1.221 543
C.6 modifiche contrattuali
senza cancellazioni
- - - - - -
C.7 altre variazioni in
diminuzione
25.474 2.552 20.747 475 - -
D. Rettifiche complessive finali 113.480 10.110 70.844 24.149 2.392 321
- di cui: esposizioni cedute
non cancellate
- - 26 14 1 -

A.2 Classificazione attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating esterni (valori lordi)

Classi di rating esterni
Senza rating
Totale
Esposizioni Classe 1 classe 2 classe 3 classe 4 classe 5 classe 6
A. Attività
finanziarie
valutate al
costo
ammortizzato
89.883 425.493 3.497.224 653.457 112.870 29.281 10.328.549 15.136.757
- Primo stadio 82.198 410.709 3.429.295 546.911 59.220 7.920 8.449.157 12.985.410
- Secondo
stadio
7.685 14.784 67.680 105.688 47.099 21.361 1.516.281 1.780.578
- Terzo stadio - - 27 858 6.551 - 355.809 363.245
- Impaired
acquisite o
originate
B. Attività
finanziarie
valutate al fair
value con
impatto sulla
-
4.887
-
-
222
686.466
-
16.823
-
-
-
-
7.302
278.957
7.524
987.133
redditività
complessiva
- Primo stadio 4.887 - 686.466 16.823 - - 278.957 987.133
- Secondo
stadio
- - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
- Impaired
acquisite o
originate
C. Attività
finanziarie in
corso di
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
dismissione
- Primo stadio
- Secondo
stadio
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Terzo stadio - - - - - - - -
- Impaired
acquisite o
originate
- - - - - - - -
Totale (A+B+C) 94.770 425.493 4.183.690 670.280 112.870 29.281 10.607.506 16.123.890
D. Impegni a
erogare fondi
e garanzie
finanziarie
rilasciate
63.948 289.088 365.903 173.773 28.053 16.308 3.255.502 4.192.575
- Primo stadio 57.526 284.102 350.070 168.078 22.550 15.158 3.140.267 4.037.751
- Secondo
stadio
6.422 4.986 15.833 4.695 5.503 1.150 91.439 130.028
- Terzo stadio - - - 1.000 - - 23.796 24.796
- Impaired
acquisiti/e o
originati/e
- - - - - - 0 0
Totale (D) 63.948 289.088 365.903 173.773 28.053 16.308 3.255.502 4.192.575
Totale
(A+B+C+D)
158.718 714.581 4.549.593 844.053 140.923 45.589 13.863.008 20.316.465

L'attribuzione di rating esterni si riferisce alle posizioni del portafoglio titoli di proprietà del Banco e alle posizioni di finanziamento per le quali l'ECAI (External Credit Assessment Institution) Cerved ha attribuito un rating sul rischio di credito.

Di seguito, si fornisce una tabella di raccordo tra le classi di rating indicate nella tabella A.2.1 e quelle fornite dalle ECAI Moody's e Mode Finance, le agenzie a cui fa riferimento il Gruppo per la determinazione dei rating esterni.

Classi di merito di credito Rating Moody's Mode finance
1 da Aaa a Aa3 da EA1 a EA2-
2 da A1 a A3 da EA3+ a EA3-
3 da Baa1 a Baa3 da EB1+ a EB1-
4 da Ba1 a Ba3 da EB2+ a EB2-
5 da B1 a B3 da EB3+ a EB3-
6 Caa1 e inferiori EC1+ e inferiori

A.2.2 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating interni (valori lordi)

Il Banca non utilizza modelli di rating interno per la determinazione dei requisiti patrimoniali.

Il Banca utilizza, a fini gestionali, un modello di rating orientato alla valutazione della clientela Privati Consumatori e alla clientela Imprese (Imprese Retail, Corporate e Finanziarie e Istituzionali).

Nella tabella seguente, per le esposizioni in bonis appartenenti ai segmenti di esposizione di cui sopra, si riporta l'incidenza di ogni classe di rating rispetto al totale delle esposizioni.

Classi di rating interni
Esposizioni da 1 a 4 da 5 a 6 da 7 a 10 Finanziarie e
Istituzionali
Totale
Esposizioni per cassa 62,12% 31,19% 4,27% 2,41% 100%
Esposizioni fuori bilancio 68,56% 10,53% 2,69% 18,22% 100%

A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite

Non presenti alla data di bilancio.

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite (Parte 1)

Garanzie reali
(1)
Garanzie
personali
(2)
Derivati su crediti
Esposizione lorda Esposizione netta Altri
derivati
Immobili - Ipoteche Immobili - leasing
finanziario
Altre garanzie reali CLN Controparti
centrali
1. Esposizioni
creditizie per cassa
garantite:
7.981.707 7.739.938 4.744.280 50.357 246.563 157.799 - -
1.1. totalmente
garantite
6.805.461 6.598.516 4.742.269 50.357 226.831 155.601 - -
- di cui
deteriorate
1.2. parzialmente
234.912 122.529 66.963 4.269 3.738 1.315 - -
garantite
- di cui
1.176.246 1.141.422 2.011 - 19.732 2.198 - -
deteriorate
2. Esposizioni
64.372 41.155 - - 304 432 - -
creditizie "fuori
bilancio" garantite:
825.556 824.571 1.865 - 83.445 40.207 - -
2.1. totalmente
garantite
- di cui
696.741 695.916 1.865 - 68.461 35.925 - -
deteriorate
2.2. parzialmente
3.404 3.232 10 - 70 196 - -
garantite
- di cui
128.815 128.655 - - 14.984 4.282 - -
deteriorate 1.890 1.887 - - 31 133 - -

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite (Parte 2)

Derivati su
crediti
(2)
Crediti di firma
Totale
Altri derivati (1)+(2)
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti Amministrazioni
pubbliche
Banche Altre società
Altri soggetti
finanziarie
1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: - - - 1.465.567 - 22.814 813.599 7.500.979
1.1. totalmente garantite - - - 666.164 - 21.142 727.579 6.589.943
- di cui deteriorate - - - 33.559 - 139 12.528 122.511
1.2. parzialmente garantite - - - 799.403 - 1.672 86.020 911.036
- di cui deteriorate - - - 34.973 - - 317 36.026
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio"
garantite:
- - - 4.721 665 24.326 624.115 779.344
2.1. totalmente garantite - - - 2.930 - 14.609 572.114 695.904
- di cui deteriorate - - - 17 - - 2.926 3.219
2.2. parzialmente garantite - - - 1.791 665 9.717 52.001 83.440
- di cui deteriorate - - - 44 - - 1.583 1.791

B Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)

(Parte 1)

Amministrazioni pubbliche Società finanziarie Società finanziarie (di
cui: imprese di
assicurazione)
Esposizioni/Controparti Esposizione netta Rettifich
e
valore
comple
ssive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessiv
e
Esposizion
e netta
Rettifiche
valore
complessiv
e
A.
Esposizioni
creditizie
per cassa
A.1
Sofferenze - - 117 10.606 - -
- di cui:
esposizioni
oggetto di
concessio
- - 1 15 - -
ni
A.2
Inadempien - - 27 76 - -
ze probabili
- di cui:
esposizioni
oggetto di - - - - - -
concessio
ni
A.3
Esposizioni
scadute
1.499 316 - - - -
deteriorate
- di cui:
esposizioni
oggetto di - - - - - -
concessio
ni
A.4
Esposizioni 3.440.245 1.365 1.374.572 9.729 9.010 94
non
deteriorate
- di cui:
esposizioni
oggetto di - - 77 16 - -
concessio
ni
Totale A 3.441.744 1.681 1.374.716 20.411 9.010 94
B.
Esposizioni
creditizie - - - - - -
fuori
bilancio
B.1
Esposizioni
deteriorate
- - - - - -
B.2
Esposizioni
non 213.723 561.556 237 - -
deteriorate
Totale B 213.723 - 561.556 237 - -
Totale (A+B) 31.12.2024 3.655.467 1.681 1.936.272 20.648 9.010 94
Totale (A+B) 31.12.2023 3.133.295 1.591 1.949.040 20.881 7.269 56

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)

(Parte 2)

Società non finanziarie Famiglie
Esposizioni/Controparti Esposizione netta Rettifiche valore complessive Esposizione netta Rettifiche valore complessive
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 30.159 92.841 4.996 10.033
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 2.422 8.703 1.160 1.391
A.2 Inadempienze probabili 87.986 51.508 45.637 19.260
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 26.142 16.316 16.354 7.833
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 3.969 892 5.923 1.183
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 854 211 462 109
A.4 Esposizioni non deteriorate 5.143.489 79.096 4.716.098 39.619
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 36.802 6.156 23.355 2.563
Totale A 5.265.603 224.337 4.772.654 70.095
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio - - - -
B.1 Esposizioni deteriorate 22.472 1.831 480 12
B.2 Esposizioni non deteriorate 3.172.065 1.166 218.718 285
Totale B 3.194.537 2.997 219.198 297
Totale (A+B) 31.12.2024 8.460.140 227.334 4.991.852 70.392
Totale (A+B) 31.12.2023 8.741.023 214.777 4.635.079 70.584

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (Parte 1)

Italia Altri paesi europei
Esposizioni/Aree geografiche Esposizioni
netta
Rettifiche valore
mplessive
co
Esposizioni
netta
Rettifiche valore
mplessive
co
Esposizioni
netta
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze 35.272 113.476 - 4 -
A.2 Inadempienze probabili 132.807 70.200 843 644 -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate 11.358 2.386 33 5 1
A.4 Esposizioni non deteriorate 14.433.903 129.645 229.952 153 7.331
Totale (A) 14.613.340 315.707 230.828 806 7.332
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate 22.918 1.843 34 - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 4.148.209 1.687 17.149 704
Totale (B) 4.171.127 3.530 17.183 - 704
Totale (A+B) 31.12.2024
18.784.467
319.237 248.011 806 8.036
Totale (A+B) 31.12.2023
18.208.019
306.667 247.270 1.165 2.221

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (Parte 2)

America Resto del mondo
Esposizioni/Aree geografiche Rettifiche valore
mplessive
co
Esposizioni
netta
Rettifiche valore
mplessive
co
Esposizioni
netta
Rettifiche valore
mplessive
co
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 5 971 2 2.246 4
Totale (A) 5 971 2 2.246 4
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate - - - - -
Totale (B) - - - - -
Totale (A+B) 31.12.2024 5 971 2 2.246 4
Totale (A+B) 31.12.2023 - 437 - 492 1

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche (Parte 1)

Italia Altri paesi europei
Esposizioni/Aree geografiche Esposizioni netta Rettifiche valore
mplessive
co
Rettifiche valore
mplessive
co
Esposizioni netta
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 1.739.022 694 144.788 117 606
Totale (A) 1.739.022 694 144.788 117 606
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 10.873 1 724 - -
Totale (B) 10.873 1 724 - -
Totale (A+B)
31.12.2024
1.749.895 695 145.512 117 606
Totale (A+B)
31.12.2023
2.298.338 1.399 127.486 161 210

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche (Parte 2)

America Asia Resto del mondo
Esposizioni/Aree geografiche Rettifiche valore
mplessive
co
Esposizioni netta Rettifiche valore
mplessive
co
Esposizioni netta Rettifiche valore
mplessive
co
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze -
-
- - -
A.2 Inadempienze probabili -
-
- - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate -
-
- - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 1 985 1 174 -
Totale (A) 1 955 1 174 -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate -
-
- - -
B.2 Esposizioni non deteriorate -
2.860
- 100 -
Totale (B) -
2.860
- 100 -
Totale (A+B) 31.12.2024 1 3.845 1 274 -
Totale (A+B) 31.12.2023 -
4.095
1 127 -

B.4 Grandi esposizioni

Con riferimento alla normativa di vigilanza vigente è stata rilevata la seguente situazione al 31 dicembre 2024:

Descrizione Ammontare
(valore di bilancio)
Ammontare
(valore ponderato)
Numero
Grandi esposizioni 9.396.995 329.262 7

Le posizioni rilevate sono riconducibili a:

  • attività fiscali della banca e titoli governativi italiani,
  • società del Gruppo,
  • partecipazione al capitale della Banca d'Italia,
  • garanzie prestate dal Fondo di garanzia L.23.12.1996 N.662,
  • operatività in pronti contro termine con Cassa di Compensazione e Garanzia.
  • esposizioni con Credite Agricole per liquidità depositata nell'ambito dell'operazione di covered bond, per titoli di debito inclusi nel portafoglio di proprietà e per long term repo,
  • garanzie prestate da SACE.

C. Operazioni di cartolarizzazione

Informazioni di natura qualitativa

Operazione GACS "2Worlds s.r.l." realizzata da Banco Desio quale originator

Nel corso del 2018 è stata realizzata un'operazione di cartolarizzazione con ricorso alla procedura per il rilascio da parte dello Stato italiano della garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze sui titoli senior ai sensi del D.L. 18/2016 ("GACS") finalizzata al deconsolidamento di crediti del Gruppo Banco Desio per un controvalore lordo di Euro 1,0 miliardi (l'"Operazione").

L'Operazione è stata strutturata al fine di realizzare il trasferimento significativo del rischio di credito associato ai crediti cartolarizzati ("SRT") ai sensi degli artt. 243 e ss. del Regolamento (UE) n. 575/2013; il portafoglio sofferenze di riferimento, ceduto il 12 giugno 2018 alla società veicolo "2Worlds s.r.l." ("SPV" o "Veicolo") appositamente costituita, è composto da contratti di finanziamento ipotecari o chirografari erogati da Banco di Desio e della Brianza e da Banca Popolare di Spoleto in favore della clientela "secured", ovvero con rapporti garantiti da ipoteche, ed "unsecured", ovvero con rapporti privi di garanzie reali.

In data 25 giugno 2018 la SPV ha quindi emesso le seguenti classi di titoli ABS (Asset-Backed Securities):

  • titoli senior pari a Euro 288,5 milioni, corrispondenti al 28,8% del Gross Book Value (GBV) alla data di individuazione dei crediti del 31 dicembre 2020, a cui è stato attribuito il rating "BBB Low" e "BBB" rispettivamente da parte di DBRS Ratings Ltd e Scope Ratings GmbH;
  • titoli mezzanine pari a Euro 30,2 milioni a cui è stato attribuito il rating "B Low" e "B" rispettivamente da parte di DBRS Ratings Ltd e Scope Ratings GmbH;
  • titoli junior pari a Euro 9,0 milioni, privi di rating.

In data 11 luglio 2018, il Gruppo Banco Desio ha accettato l'accordo definitivo vincolante per la cessione del 95% dei titoli mezzanine e junior, che si è perfezionata in data 23 luglio 2018 mediante il regolamento della transazione stessa e quindi il deconsolidamento delle sofferenze cedute.

In data 3 ottobre 2018 il Gruppo Banco Desio ha ricevuto formale comunicazione che il Ministro dell'economia e delle finanze, con provvedimento del 5 settembre 2018, ha concesso la garanzia dello Stato sui titoli senior emessi dal Veicolo con efficacia sin dalla data di adozione del suddetto provvedimento in quanto risultavano già verificate le condizioni previste dal D.L. 18/2016.

Si segnala che nel corso del mese di dicembre 2023 il Banco Desio ha riacquistato sofferenze incluse nel portafoglio ceduto nel 2018 alla società veicolo di cartolarizzazione "2Worlds srl", oggetto di richiesta di indennizzo, per un GBV pari a 22,4 milioni di euro. Il prezzo di riacquisto è stato pattuito in 8 milioni di euro (pari al prezzo originario, aumentato degli interessi e al netto di eventuali incassi dalla cut-off alla data di riacquisto). I crediti sono stati trattati come previsto dal principio IFRS9 come POCI (purchased or originated credit impaired) ed iscritti ad un fair value di Euro 4,6 mln determinato coerentemente con le policy di valutazione della Banca).

Operazione Lumen realizzata da Banco Desio mediante investimento in ABS

Nel 2020 il Banco ha sottoscritto un titolo (Asset-Backed Security o "ABS") per Euro 50 milioni, emesso da Lumen SPV S.r.l. (società veicolo o "SPV"), avente come attività sottostante finanziamenti a medio lungo termine concessi da Credimi S.p.A. ("Originator") a PMI e assistiti da garanzia del Medio Credito Centrale (MCC) come previsto dal DL 23 dell'8 aprile 2020 (cd DL Liquidità). Nel corso del 2021 è stata sottoscritta un'altra emissione di Lumen con sottostanti finanziamenti della stessa tipologia per ulteriori Euro 50 milioni.

Gli obiettivi dell'iniziativa sono:

    1. ottenere un rendimento atteso coerente con il profilo di rischio dell'operazione con sottostante finanziamenti garantiti da Medio Credito Centrale;
    1. aumentare la clientela con un target in linea con le politiche commerciali e creditizie (geografia, dimensione aziende e perdita attesa del portafoglio);
    1. avviare un'operatività su canali fintech (portale co-branded) che consenta alla clientela una user experience completamente on-line, semplice e veloce.

Operazione Viveracqua realizzata da Banco Desio mediante investimento in ABS

Nel corso dell'esercizio 2020 la Banca ha inoltre effettuato, in un'ottica di diversificazione del proprio portafoglio titoli e alla ricerca di un rendimento interessante, un investimento di Euro 5 milioni in note senior emesse dalla società veicolo Viveracqua con scadenza 2034 aventi come sottostante nr. 6 emissioni obbligazionarie di società operanti nel comparto idrico.

Operazioni di investimento di Banco Desio in tranche senior di terzi

Sempre in un'ottica di diversificazione del proprio portafoglio titoli nel corso del 2021 sono stati effettuati investimenti in tranche senior di cartolarizzazioni di terzi come di seguito:

Operazioni di investimento di Banco Desio in tranche senior di terzi

Sempre in un'ottica di diversificazione del proprio portafoglio titoli nel corso del 2021 sono stati effettuati investimenti in tranche senior di cartolarizzazioni di terzi come di seguito:

  • impegno iniziale di Euro 30 milioni riferiti ad un'emissione senior semplice trasparente standardizzata ("STS") di Kripton SPV con sottostante finanziamenti a PMI garantiti da Medio Credito Centrale: alla data del 31 dicembre 2024 risulta terminata la fase di ramp-up e l'investimento risulta essere pari a Euro 9,9 milioni circa;
    • impegno iniziale di Euro Euro 15 milioni riferiti ad un'emissione senior del veicolo P2P Lendit con sottostanti finanziamenti a privati di credito al consumo: alla data del 31 dicembre 2024 risulta terminata la fase di ramp-up e l'investimento risulta essere pari a Euro 3,8 milioni circa.

Operazione GACS "Cassa Centrale Banca (Buonconsiglio 4)" multioriginator (tra cui Banco Desio)

Nel mese di dicembre 2021 il Banco Desio ha altresì preso parte ad un'operazione multi-originator di cartolarizzazione di sofferenze con garanzia di Stato GACS svolta dal team di Cassa Centrale Banca (Buonconsiglio 4). In particolare, in data 15 dicembre il Banco ha perfezionato la cessione pro-soluto sotto forma di cartolarizzazione, effettuata ai sensi della Legge 130/1999 (l'"Operazione"), di un portafoglio di posizioni a sofferenza ("NPLs") con un valore complessivo lordo ("GBV") pari ad Euro 22,9 milioni, in favore della Società Veicolo "Buonconsiglio 4 S.r.l." ("SPV" o "Veicolo").

Al fine di adempiere all'obbligo di retention di cui (i) all'art. 405, par. 1, del Regolamento EU 575/2013 ("CRR"), (ii) all'art. 51, par. 1, del Regolamento Delegato (UE) 231/2013 ("Regolamento AIMFD") e (iii) all'art. 254 del Regolamento Delegato (UE) 35/2015 ("Regolamento Solvency II"), il Gruppo ha deciso di mantenere un interesse economico netto del valore nominale di ciascuna tranche Junior (circa 7%) e Mezzanine (circa 6%) trasferita a investitori terzi, oltre a mantenere il 100% della tranche Senior, ai sensi dell'art. 405, par. 1, lett. (a), del CRR. Il corrispettivo della cessione, pari ad Euro 4,59 milioni (al lordo degli incassi pari ad Euro 90 mila relativi al periodo 1 agosto 2021 – 1 dicembre 2021, come previsto dal Decreto GACS del 3 agosto 2016, art. 2, comma 1, lett. a), è stato riconosciuto mediante la sottoscrizione da parte di BDB di titoli ABS ("Notes") emessi dall'SPV il 14 dicembre 2021, a fronte degli NPLs acquistati pro-quota da ciascuna banca cedente. In data 15 dicembre 2021 il Banco di Desio e della Brianza ha sottoscritto l'accordo definitivo vincolante per la cessione da parte delle banche Originator di circa il 94% dei titoli Mezzanine e 93% dei titoli Junior formulato da un investitore istituzionale terzo per un corrispettivo proquota di Euro 202.322, incassandone il corrispettivo nella data prevista per il regolamento della transazione dei titoli, ovvero il 17 dicembre 2021.

Operazione Desio SME

In data 12 febbraio 2024 ("data di efficacia giuridica") è stata perfezionata la cessione a titolo oneroso, in blocco e "pro soluto" di un portafoglio di crediti derivanti da finanziamenti a PMI italiane ipotecari, chirografari e, in parte, garantiti da Medio Credito Centrale, erogati da Banco di Desio e della Brianza S.p.A. (o dall'incorporata Banca Popolare di Spoleto S.p.A.) alla società veicolo di cartolarizzazione appositamente costituita, Desio SME SPV Srl, con sede in Italia ed avente come socio unico la Stichting Rugiada. Il valore del portafoglio crediti oggetto di cessione nell'operazione è pari ad euro 540 milioni di euro in termini di gross book value.

Nell'ambito dell'Operazione la Banca è stata incaricata da Desio SME SPV Srl di svolgere, nel ruolo di Servicer, le attività di riscossione dei crediti ceduti e servizi di cassa e pagamento ai sensi dell'art. 2, commi 3, 6 e 6-bis della Legge 130.

L'iniziativa rientra nel contesto di un'operazione di cartolarizzazione di crediti in bonis (senza "derecognition") finalizzata a conseguire il miglioramento della gestione della liquidità, attraverso l'ottimizzazione della gestione del portafoglio e la diversificazione delle fonti di finanziamento.

Informazioni di natura quantitativa

C.1 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "proprie" ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni

TIPOLOGIA ATTIVITA'
CARTOLARIZZATE/ ESPOSIZIONI
Esposizioni per cassa
Senior
Mezzanine
Junior
Valore di
bilancio
Rettif./ripr.
di valore
Valore
di
bilancio
Rettif./ripr.
di valore
Valore
di
bilancio
Rettif./ripr.
di valore
A. Oggetto di integrale
cancellazione dal bilancio
90.413 2.460 31 - - -
- attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
90.413 2.460 31 - - -
B. Oggetto di parziale cancellazione
dal bilancio
- - - - - -
C. Non cancellate dal bilancio - - - - 90.458 3.427

Per le operazioni in cui le attività cedute sono oggetto di integrale cancellazione, il valore di bilancio rappresenta il valore dei titoli senior, mezzanine e junior detenuti al costo ammortizzato o al loro fair value coerentemente al portafoglio in cui sono allocati (attività finanziarie al costo ammortizzato o attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value).

Per le operazioni in cui le attività cedute sono rimaste integralmente iscritte nell'attivo dello stato patrimoniale, il valore di bilancio corrisponde al "rischio trattenuto", misurato come sbilancio fra le attività cedute e le corrispondenti passività alla data di riferimento del bilancio.

C.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "di terzi" ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni

TIPOLOGIA ATTIVITA' SOTTOSTANTI/ Esposizioni per cassa
ESPOSIZIONI Senior Mezzanine Junior
Valore di
bilancio
Rettif./ripr.
di valore
Valore
di
bilancio
Rettif./ripr.
di valore
Valore
di
bilancio
Rettif./ripr.
di valore
Crediti verso clientela 150.691 6.023 - - - -

E. Operazioni di cessione

C. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente

Informazioni di natura qualitativa

In continuità con la strategia di gestione proattiva dei crediti deteriorati e in coerenza con le linee guida emanate dalla Banca Centrale Europea, si sono perfezionate nell'anno 8 operazioni di cessione di portafogli crediti costituiti da rapporti ipotecari e chirografari classificati a sofferenza e ad inadempienza probabile per un gross book value (GBV) di 49,8 milioni di euro a fondi di investimento chiusi a fronte dell'investimento in quote dei fondi stessi per un controvalore di 29,6 milioni di euro.

Come emerge dall'analisi delle informazioni di natura quantitativa riportate nel successivo paragrafo, la struttura di ciascuna delle operazioni ha una configurazione tale da aver consentito a Banco Desio di soddisfare i requisiti previsti dall'IFRS 10 Bilancio consolidato circa l'assenza delle condizioni richieste per l'esercizio del controllo sul relativo Fondo d'investimento (e quindi l'esclusione di questi dal perimetro di consolidamento contabile del Gruppo Banco Desio). Parimenti risultano rispettati i presupposti previsti dall'IFRS 9 Strumenti finanziari per il trasferimento sostanziale dei diritti a ricevere i flussi finanziari dalle singole attività cedute e dei rischi e benefici associati ad esse. Ne deriva per tutte le operazioni il totale deconsolidamento contabile dei medesimi crediti trasferiti tenuto anche conto che non sono state concesse, a favore di ciascun Fondo, ulteriori garanzie rispetto a quelle usuali sull'esistenza del credito.

Nell'ambito degli accordi delle operazioni (side letter) è stata comunque prevista una specifica reportistica informativa periodica onde permettere ai sottoscrittori delle quote adeguati meccanismi di riscontro delle attività sottostanti il net asset value di ciascun Fondo chiuso.

Informazioni di natura quantitativa

A fronte delle suddette cessioni, di natura multioriginator per la presenza di cessioni di crediti deteriorati al medesimo fondo da parte di una pluralità di investitori, sono state sottoscritte nel corso del 2024 quote di fondi per:

• Euro 17,5 milioni nel fondo Efesto,

  • Euro 7,4 milioni nel fondo Illimity Real Estate,
  • Euro 4,0 milioni nel fondo Persefone,
  • Euro 3,0 milioni nel fondo Kleos,
  • Euro 1 milione nel fondo Illimity Granulare

In ragione delle preesistenti rettifiche di valore al 31 dicembre 2023 sui crediti oggetto di cessione nel 2024, sono state registrate perdite nette da cessione di attività finanziarie al costo ammortizzato per circa 7,6 milioni di euro.

A fronte delle suddette cessioni di natura multioriginator, per la presenza di cessioni di crediti deteriorati da parte di una pluralità di investitori, Banco Desio detiene, alla data del 31 dicembre 2024, i seguenti investimenti in OIC chiusi di crediti deteriorati:

  • 12.Numero 27.806.868,69 quote del fondo Efesto, corrispondenti all'1,9% del totale delle quote emesse;
  • 13.Numero 25.144.643 quote del fondo Keystone, corrispondenti al 6,6% del totale delle quote emesse;
  • 14.Numero 16.855.155,00 quote del fondo Persefone (già fondo Small e Med Npe), corrispondenti al 13,0% del totale delle quote emesse;
  • 15.Numero 15.762.813,48 quote del fondo Clessidra Credit Recovery (CCRF), corrispondenti al 8,6% del totale delle quote emesse (a far data dal 16 dicembre 2024 ha avuto efficacia la fusione dei fondi ex Value Vic2 e Vir 1 nel neocostituito Clessidra Credit Recovery Fund - CCRF);
  • 16.Numero 7.367.632 ,00 quote del fondo Illimity Real Estate, corrispondenti al 3,3% del totale delle quote emesse;
  • 17.Numero 6.120.074 quote del fondo Illimity CR (classe A e A1), corrispondenti rispettivamente al 2,5% e allo 0,6% del totale delle quote crediti emesse (classe A e A1);
  • 18.Numero 4.946.851,00 quote del fondo UTP Italia Credit, corrispondenti al 0,9% del totale delle quote emesse;
  • 19.Numero 3.000.000,00 quote del fondo Kleos, corrispondenti al 21,0% del totale delle quote emesse;
  • 20.Numero 985,00 quote del fondo Illimity Granulare, corrispondenti al 100,0% del totale delle quote emesse;
  • 21.Numero 206,00 quote del fondo P-G CR Manag Uno, corrispondenti al 23,4% del totale delle quote e messe;
  • 22.Numero 139,00 quote del fondo PEG UTP MANAG DT PT, corrispondenti al 20,0% del totale delle quote emesse;
    1. Numero 34,1845 quote del fondo Back2Bonis, corrispondenti al 1,6% del totale delle quote emesse.

Tenuto conto della partecipazione in ciascuno dei fondi rispetto alla pluralità degli investitori coinvolti, risultano in tutti i casi assenti le condizioni richieste dall'IFRS10 per l'esercizio del controllo sul relativo Fondo, così come risultano rispettate le condizioni previste dall'IFRS9 per la derecognition dei crediti ceduti in ragione delle mutate caratteristiche dell'asset iscritto in bilancio in luogo dei crediti originati dal Banco (in termini di numerosità, caratteristiche e valore nominale dei finanziamenti) e cancellati per effetto delle operazioni. Per giungere a tali conclusioni sono stati valutati:

  • l'assenza di elementi che potessero identificare la capacità di indirizzare o controllare i rendimenti variabili dei fondi, cui la Banca in qualità di detentrice delle quote è esposta;
  • la numerosità dei debitori, il segmento di appartenenza, la presenza di garanzie, le tempistiche di recupero e la tipologia di finanziamenti: questi fattori qualitativi fanno emergere un effetto diversificazione molto forte, prodotto dalla presenza di debitori diversi con caratteristiche

disomogenee tra le diverse entità apportanti a cui corrisponde, inoltre, una diversa strategia di recupero adottata dai Fondi rispetto a quella che avrebbero adottato le singole banche aderenti;

  • per i casi di apporti maggiormente rilevanti rispetto al totale degli attivi dei fondi, le conclusioni di un test quantitativo articolato calcolando il rapporto tra la variabilità dei cash flow relativi al portafoglio di crediti delle singole banche aderenti e la variabilità dei cash flow relativi al portafoglio crediti complessivamente detenuto dal Fondo.

Le quote dei fondi di investimento chiusi sottoscritte, classificate tra gli strumenti obbligatoriamente valutati al fair value con impatto a conto economico, sono valorizzate secondo le modalità previste in applicazione dalla Policy di fair value adottate da Banco Desio per la tipologia di asset.

D. Operazioni di covered bond

Nella presente sezione sono descritte le operazioni di covered bond in cui la Banca cedente e la Banca finanziatrice coincidono.

Nel corso del 2017 è stato dato avvio al Programma "Covered Bond – Desio OBG" finalizzato all'ottenimento di benefici di Gruppo in termini di funding (diversificazione della raccolta, riduzione del relativo costo, nonché allungamento delle scadenze delle fonti di finanziamento). Tale Programma, che ha natura multi-seller, vede coinvolti:

  • Banco di Desio e della Brianza (Capogruppo) nel ruolo di (1) banca originator, (2) banca finanziatrice, e (3) banca emittente i covered bond;
  • Desio OBG S.r.l. (Veicolo o SPV), in qualità di società veicolo appositamente costituita per la cessione di attivi idonei da parte di Banco Desio, controllata al 60% dalla Capogruppo;
  • BNP Paribas, quale controparte swap richiesta in considerazione dell'esposizione al possibile rischio generato dal mismatch tra il tasso fisso del covered bond e il mix di tassi del portafoglio ceduto.

Nel corso del 2024 Banco Desio ha concluso con successo il collocamento di una emissione di Covered Bond a valere sul proprio programma di Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG, rating AA da parte di Fitch) per un importo complessivo di 500 milioni di euro con scadenza 5 anni destinata ad investitori istituzionali.

Il covered bond, prezzato con cedola pari al 3% e un rendimento pari a mid swap +62 bps, ha registrato nel corso del collocamento ordini superiori a 850 milioni.

L'operazione è coerente con il Funding Plan 2024 del Banco Desio e con il nuovo Piano Industriale "Beyond26" e rappresenta per il Banco la continuità di accesso al mercato del funding wholesale di differenti giurisdizioni.

Si riepilogano di seguito le principali caratteristiche dell'operazione:

  • g) Denominazione veicolo: Desio OBG S.r.l.
  • h) Tipologia di crediti sottostanti: Mutui ipotecari residenziali;
  • i) Valore dei crediti ceduti dall'inizio del programma: pari complessivamente a 3.574 milioni di euro;
  • j) Importo del finanziamento subordinato: pari a complessivi 2.456 milioni di euro al 31 dicembre 2024;
  • k) Valore nominale dei covered bond emessi: 1.600 milioni di euro;
  • l) Tasso dei covered bond emessi: tasso fisso pari a 0,875% (emissione del 2017), a 0,375% (emissione 2019), a 0% con prezzo di emissione 98,493% (emissione 2021), tasso fisso pari al 4% (emissione del 2023) e tasso fisso pari al 3% (emissione del 2024).

Alla data del 31 dicembre 2024 il portafoglio dei crediti ceduti dal Banco ha un valore di bilancio pari a circa 2.298 milioni di euro.

F. Modelli per la misurazione del rischio di credito

Il Banco non utilizza modelli interni di portafoglio per la misurazione dell'esposizione al rischio di credito.

SEZIONE 2 – RISCHIO DI MERCATO

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio prezzo – Portafoglio di negoziazione di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

C. Aspetti generali

Le variazioni inattese nei tassi di mercato, in presenza di differenze nelle scadenze e nei tempi di revisione dei tassi di interesse delle attività e delle passività, determinano una variazione del flusso netto degli interessi e quindi del margine d'interesse. Inoltre, tali fluttuazioni inattese, espongono il Banco a variazioni nel valore economico delle attività e delle passività.

La Banca ha adottato una strategia atta a consolidare un rendimento in linea con il budget pur garantendo un profilo di rischio in linea con i Supervisory Outlier Tests (SOT) previsti dalle ultime linee guida EBA.

D. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso d'interesse e del rischio prezzo

Nell'esercizio delle proprie attribuzioni in materia di direzione e coordinamento il Consiglio di Amministrazione, ha emanato specifiche disposizioni in materia di controlli.

L'attività di negoziazione dell'Area Finanza è soggetta a limiti operativi così come declinato nella "Policy di rischio" e nei testi di normativa interna; al fine di contenere il rischio di mercato sono fissati specifici limiti di consistenza, di sensibilità (duration), di redditività (stop loss) e Valore a Rischio (Value at Risk – VaR). Uno specifico sistema di reporting è lo strumento finalizzato a fornire alle unità organizzative coinvolte un'adeguata informativa.

Il monitoraggio degli indicatori e dei limiti operativi è eseguito, come presidio di primo livello, nel continuo dall'Area Finanza mentre la Direzione Risk Management esegue il monitoraggio di secondo livello, attivando eventuali procedure di escalation in caso di sconfini secondo quanto previsto dalla normativa interna.

Per la quantificazione dei rischi generici e specifici, il Gruppo ha adottato un modello basato sul concetto di Valore a Rischio (Value at Risk – VaR) in modo da esprimere sinteticamente e in termini monetari la massima perdita probabile di un portafoglio statico con riferimento ad uno specifico orizzonte temporale e ad uno specifico livello di confidenza in normali condizioni di mercato. Tale metodologia presenta il vantaggio di consentire l'aggregazione delle posizioni assunte inerenti a fattori di rischio di natura eterogenea; fornisce, inoltre, un numero sintetico che, essendo un'espressione monetaria, è agevolmente utilizzato dalla struttura organizzativa interessata. Il modello VaR utilizza la tecnica della simulazione Monte Carlo ove, fatte le opportune assunzioni e correlazioni, stima, mediante il calcolo di una serie di rivalutazioni possibili, il valore del portafoglio e, dato il vettore dei rendimenti attesi del portafoglio, si determina il percentile desiderato della distribuzione. Il modello utilizza un intervallo di confidenza del 95% con un periodo temporale pari a 1 giorno. L'applicativo utilizzato per il calcolo del VaR è l'infoprovider Bloomberg.

Il modello interno non è utilizzato nel calcolo dei requisiti patrimoniali sui rischi di mercato.

Informazioni di natura quantitativa

  1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Euro
Tipologia/Durata residua A
vista
Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino
a 6 mesi
Da
oltre 6
mesi
fino a
1
anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da
oltre
5
anni
fino
a 10
anni
Oltre 10 anni Durata
indeterminata
A. Attitivà per cassa - - - - 1.851 621 - -
1.1 Titoli di debito - - - - 1.851 621 - -
- con opzione di
rimborso anticipato
- - - - 1.851 416 - -
- altri - - - - - 205 - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo
sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - 14 14 - - -
- Altri
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - 14 14 - - -
3.2 Senza titolo
sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ Posizioni lunghe - 136.021 10.445 17.269 22.668 1.847 - -
+ Posizioni corte - 133.521 10.432 17.253 22.663 1.847 - -
  1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari – Altre Valute
Tipologia/Durata
residua
A
vista
Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino
a 5 anni
Da oltre 5
anni fino a
10 anni
Oltre
10
anni
Durata
indeterminata
A. Attività per cassa - - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di
rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Altre attività - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -
2.2 Altre passività - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo
sottostante
- Opzioni
+ Posizioni
lunghe
- - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ Posizioni
lunghe
- - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo
sottostante
- Opzioni
+ Posizioni
lunghe
- - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri
+ Posizioni
lunghe
- 107.364 8.373 22.870 6.189 - - -
+ Posizioni corte - 109.808 8.373 22.870 6.189 - - -

2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione

Non
Tipologia operazione / indice quotazione Italia Stati Uniti Altri quotati
A. Titoli di capitale
posizioni lunghe 1.327 - 3.145 -
posizioni corte - - - -
B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale
posizioni lunghe - - - -
posizioni corte - - - -
C. Altri derivati su titoli di capitale
posizioni lunghe 27 - - -
posizioni corte - - - -
D. Derivati su indici azionari
posizioni lunghe - - - -
posizioni corte - - - -

3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Il monitoraggio effettuato fino al quarto trimestre sul portafoglio di negoziazione di vigilanza evidenzia una struttura con rischi di mercato contenuti. Il VaR simulazione Monte Carlo alla data del 31 dicembre 2024 ammonta a 93 migliaia di euro con una percentuale pari a 1,32% del portafoglio di negoziazione.

2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – Portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

B. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio prezzo

La misurazione del rischio di tasso di interesse è effettuata dalla Direzione Risk Management. L'insieme dell'attività commerciale connessa con la trasformazione delle scadenze dell'attivo e del passivo del bilancio, il portafoglio titoli, l'operatività di tesoreria e i rispettivi derivati di copertura sono monitorati con metodologie Asset and Liability Management (A.L.M.) mediante l'applicativo ERMAS5.

Le analisi poste in essere permettono di misurare gli impatti prodotti dalle variazioni della struttura dei tassi d'interesse espressi in termini sia di variazione del valore economico del patrimonio sia del margine di interesse. In questo ambito sono presentati i risultati del portafoglio bancario ai fini di bilancio escludendo dall'analisi gli strumenti finanziari rientranti nel portafoglio di negoziazione di vigilanza.

La variabilità del margine di interesse, determinata da variazioni positive e negative dei tassi su un orizzonte temporale di 365 giorni, è stimata mediante la Full Evaluation al tasso FTP tramite l'applicativo Ermas5. Le variazioni del valore economico delle attività e delle passività sono analizzate mediante l'applicazione di approcci di Sensitivity Analysis. A partire dal Settembre 2024 la Banca ha predisposto l'invio delle segnalazioni obbligatorie in materia di rischio di tasso di interesse nel portafoglio bancario.

Le analisi sono eseguite considerando anche spostamenti non paralleli della curva dei rendimenti e l'applicazione di modelli comportamentali delle poste a vista. Nell'analisi di simulazione è possibile prevedere specifici scenari di variazione dei tassi di mercato.

Il contesto economico e politico globale ha subito negli ultimi due anni un forte stress causato recenti eventi bellici, dall'andamento dell'inflazione e dal quadro macro-economico globale.

Come richiamato in precedenza, la Banca Centrale Europea, al fine di rispondere ad una serie di shock esogeni, nel corso del 2022, 2023 ha provveduto a mettere in atto una politica monetaria restrittiva con un innalzamento dei tassi di interesse; nella seconda parte del 2024 la banca centrale ha dato inizio ad una politica di aggiustamento al ribasso dei tassi di interesse in vista del raggiungimento degli obiettivi di inflazione.

In questo contesto di tassi variabili, il Banco Desio ha predisposto una strategia di copertura del proprio attivo, attraverso la sottoscrizione di strumenti finanziari derivati di copertura.

Per maggiori dettagli si rimanda alla "Sezione 5 - Derivati di copertura - voce 50 della Nota integrativa".

Informazioni di natura quantitativa

  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Euro
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Da oltre 6 mesi a
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Da oltre 5 anni fino
a 10 anni
Oltre 10
anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa 3.238.350 4.424.114 759.849 753.509 3.679.151 2.300.464 1.509.679 -
1.1 Titoli di debito - 448.185 451.813 327.010 1.749.190 986.358 33.201 -
- con opzione di
rimborso
anticipato
- 93.053 22.730 10.568 312.897 33.886 - -
- altri - 355.132 429.083 316.442 1.436.293 952.473 33.201 -
1.2 Finanziamenti a 1.111.570 104.239 - - - 2.271 - -
banche
1.3 Finanziamenti a
clientela
2.126.780 3.871.690 308.037 426.499 1.929.961 1.311.835 1.476.479 -
- c/c 1.129.707 647.114 15 94 2.004 289 7 -
- altri finanziamenti 997.074 3.224.575 308.021 426.405 1.927.957 1.311.546 1.476.471 -
- con opzione di
rimborso
anticipato
496.627 2.617.642 282.846 416.584 1.885.221 1.310.243 1.476.160 -
- altri 500.446 606.933 25.175 9.821 42.736 1.303 311 -
2. Passività per cassa 8.892.032 3.137.176 217.510 324.556 3.008.043 187.075 223.685 -
2.1 Debiti verso
clientela
8.875.192 3.016.821 173.126 92.241 453.710 88.112 223.685 -
- c/c 8.775.407 1.818.190 130.326 38.768 64.641 - - -
- altri debiti 99.784 1.198.631 42.800 53.473 389.069 88.112 223.685 -
- con opzione di
rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri 99.784 1.198.631 42.800 53.473 389.069 88.112 223.685 -
2.2 Debiti verso
banche
16.791 120.355 44.385 154.011 146.775 - - -
- c/c 15.199 - - - - - - -
- altri debiti 1.592 120.355 44.385 154.011 146.775 - - -
2.3 Titoli di debito 49 - - 78.304 2.407.558 98.963 - -
- con opzione di
rimborso
anticipato
- - - - 62.602 - - -
- altri 49 - - 78.304 2.344.956 98.963 - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di
rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - - - - - - - -
3.1 Con titolo
sottostante
- - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni
lunghe
- - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni
lunghe
- 117 - - 65 - - -
+ Posizioni corte - 133 - - 115 - - -
3.2 Senza titolo
sottostante
- - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni
lunghe
- - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni
lunghe
- 890.000 165.000 - - - - -
+ Posizioni corte - - - - 410.000 445.000 200.000 -
4. Altre operazioni
fuori bilancio
- - - - - - - -
+ Posizioni lunghe 295.917 - - - - - - -
+ Posizioni corte 295.917 - - - - - - -

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie – Altre Valute

Tipologia/Durata residua A
vista
Fino a 3
mesi
Da oltre 3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre 6 mesi a
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Da oltre 5 anni fino
a 10 anni
Oltre 10
anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa 28.908 26.651 2.855 6.908 5.124 240 - -
1.1 Titoli di debito - - - - 4.884 - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - 4.884 - - -
1.2 Finanziamenti a banche 28.491 5.875 2.769 6.878 - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 417 20.776 86 30 240 240 - -
- c/c 6 - - - - - - -
- altri finanziamenti 411 20.776 86 30 240 240 - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - 30 30 240 240 - -
- altri 411 20.776 56 - - - - -
2. Passività per cassa 52.097 1.079 2.957 6.629 - - - -
2.1 Debiti verso clientela 52.097 602 2.957 6.629 - - - -
- c/c 52.097 602 2.957 6.629 - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.2 Debiti verso banche - 477 - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - 477 - - - - - -
2.3 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso
anticipato
- - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - - - - - - - -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -

2. Portafoglio bancario - modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

L'impostazione gestionale e strategica del Banco è volta a considerare la volatilità del margine di interesse e del valore economico complessivo, rispetto ai fondi propri.

L'esposizione al rischio non presenta criticità mantenendosi nel limite definito nella normativa di vigilanza prudenziale (Supervisory Outlier Tests). La distribuzione delle poste di bilancio in termini di data di scadenza e di riprezzamento presenta, alcune peculiarità derivanti dall'attuale contesto macro-economico, ovvero un fisiologico ri-dimensionamento del profilo degli impieghi e della raccolta.

ll Banco effettua regolarmente analisi di scenario e di stress per stimare il possibile impatto di variazioni dei tassi di mercato sul margine di interesse, nell'orizzonte temporale di un anno, e sul valore economico, come prescritto dalla normativa europea.

Con l'obiettivo di affinare tali analisi tenendo conto dell'effettiva velocità di riprezzamento delle poste prive di scadenza contrattuale, è stata approvata l'adozione di un modello di stima comportamentale delle poste a vista in sostituzione di quello previsto dall'Allegato C della Circ. 285. Il modello è stato validato dalla funzione di Convalida interna del Gruppo.

Per quanto riguarda le analisi di impatto sul valore economico, la metodologia utilizzata è basata sulla Full Evaluation delle poste di bilancio tramite applicativo Ermas5, con le opportune ipotesi di bilancio costante nell'orizzonte di simulazione. La rappresentazione delle poste priva di scadenza contrattuale si basa sul relativo portafoglio di replica.

In questo approccio di rivalutazione, l'impatto di rialzi dei tassi diminuirebbe il valore economico del portafoglio bancario, mentre una diminuzione dei tassi produrrebbe un aumento.

Il Banco ha predisposto operazioni di copertura di Fair Value con approccio macro-hedge e micro-hedge per gestire il rischio tasso del banking book (per maggiori dettagli si rimanda alla successiva Sezione "Politiche di copertura contabile").

2.3 RISCHIO DI CAMBIO

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

La banca è esposta al rischio di cambio in conseguenza della propria attività di negoziazione sui mercati valutari e per la propria attività di investimento e di raccolta fondi con strumenti denominati in una valuta diversa da quella nazionale.

L'esposizione al rischio cambio è marginale, l'operatività in cambi è gestita dall'Area Finanza.

Il rischio cambio è amministrato mediante limiti operativi sia per aree di divisa sia per concentrazione su ogni singola divisa. Inoltre, sono stabiliti limiti operativi di stop/loss giornalieri ed annuali.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Obiettivo primario della banca è di gestire in maniera prudente il rischio cambio, tenendo sempre in considerazione la possibilità di cogliere eventuali opportunità di mercato, di conseguenza le operazioni che comportano assunzione di rischio cambio sono gestite mediante opportune strategie di hedging.

Informazioni di natura quantitativa

  1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati
Valute
Voci Dollaro
USA
Franco
svizzero
Sterlina Yuan Dollaro
canadese
Altre valute
A. Attività finanziarie 57.396 6.218 2.573 1.085 444 3.907
A.1 Titoli di debito 4.883 - - - - -
A.2 Titoli di capitale 138 - - - - -
A.3 Finanziamenti a banche 35.225 4.588 1.955 23 41 1.923
A.4 Finanziamenti a clientela 17.150 1.630 618 1.062 403 1.984
A.5 Altre attività finanziarie - - - - - -
B. Altre attività 1.339 787 356 - 164 368
C. Passività finanziarie 50.502 6.298 2.540 29 443 2.728
C.1 Debiti verso banche - - - - 201 276
C.2 Debiti verso clientela 50.502 6.298 2.540 29 242 2.452
C.3 Titoli di debito - - - - - -
C.4 Altre passività finanziarie - - - - - -
D. Altre passività 161 - - - - -
E. Derivati finanziari - - - - - -
- Opzioni - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 118.456 8.961 4.645 5.275 4.884 7.843
+ Posizioni corte 119.920 8.917 4.672 6.330 4.884 8.846
Totale attività 177.191 15.966 7.574 6.360 5.492 12.118
Totale passività 170.583 15.215 7.212 6.359 5.327 11.574
Sbilancio (+/-) 6.608 751 362 1 165 544

2. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Il profilo di rischio cambio assunto dal Banco è poco significativo, considerata l'esposizione in valuta delle poste presenti e le relative coperture poste in atto mediante strumenti finanziari derivati.

SEZIONE 3. GLI STRUMENTI DERIVATI E LE POLITICHE DI COPERTURA

3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

31.12.2024 31.12.2023
Attività Over the counter
Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati
sottostanti/Tipol
ogie derivati
Controp
arti
centrali
Con accordi
di
compensazi
one
Senza
accordi di
compensazi
one
organizz
ati
Controp
arti
centrali
Con accordi
di
compensazi
one
Senza
accordi di
compensazi
one
organizz
ati
1. Titoli di debito
e tassi
d'interesse
a) Opzioni
26.320
-
-
-
26.320
-
-
-
25.325
-
-
-
26.627
-
-
-
b) Swap 26.320 - 26.320 - 25.325 - 26.627 -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
2. Titoli di
capitale e indici
azionari
- - 28 - - - 43 -
a) Opzioni - - 28 - - - 43 -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
3. Valute e oro - 1.444 268.950 - - - 114.621 -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - 1.444 268.950 - - - 114.621 -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
4. Merci - - - - - - - -
5. Altri - - - - - - - -
Totale 26.320 1.444 295.298 - 25.325 - 141.291 -

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

31.12.2023
Over the counter Mercati
Senza controparti centrali Senza controparti centrali
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza
accordi di
compensa
zione
organiz
zati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza
accordi di
compensa
zione
organiz
zati
- - 27 - - - 43 -
316 - 288 - 682 - 218 -
- - - - - - - -
- - - - - - - -
- - 1.453 - - - 752 -
- - - - - - - -
- - - - - - - -
316 - 1.768 - 682 - 1.013 -
- - - - - - - -
287 - 321 - 218 - 843 -
- - - - - - - -
- - - - - - - -
- 80 1.265 - - - 689 -
- - - - - - - -
- - - - - - - -
287 80 1.586 - 218 - 1.532 -
31.12.2024 Mercati Over the counter

A.3 Derivati finanziari di negoziazione OTC – valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di
compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale X - - 26.320
- fair value positivo X - - 288
- fair value negativo X - - 321
2) Titoli di capitale e indici azionari - -
- valore nozionale X - 14 14
- fair value positivo X - 14 14
- fair value negativo X - - -
3) Valute e oro -
- valore nozionale X 138.267 91.084 39.598
- fair value positivo X 148 166 1.139
- fair value negativo X 1.134 23 109
4) Merci - - -
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
5) Altri - - -
- valore nozionale X - - -
- fair value positivo X - - -
- fair value negativo X - - -
Contratti rientranti in accordi di
compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale 26.320 - - -
- fair value positivo 317 - - -
- fair value negativo 287 - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
3) Valute e oro -
- valore nozionale - 1.444 - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - 80 - -
4) Merci -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
5) Altri - - - -
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -

A.4 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

Sottostanti/Vita residua Fino ad 1
anno
Oltre 1
anno e
fino a 5
anni
Oltre 5
anni
Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse 15.847 33.098 3.695 52.640
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari 14 14 - 28
A.3 Derivati finanziari su valute e oro 258.016 12.377 - 270.393
A.4 Derivati finanziari su merci - - - -
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale 31.12.2024 273.877 45.489 3.695 323.061
Totale 31.12.2023 124.439 35.629 6.548 166.616

3.2 Le coperture contabili

Informazioni di natura qualitativa

A. Attività di copertura del Fair Value

Il Banco ha posto in essere operazioni di copertura di Fair Value con approccio macro-hedge e microhedge per gestire il rischio tasso del banking book.

B. Attività di copertura dei flussi finanziari

Nell'ottica di una gestione atta a ridurre l'esposizione a variazioni avverse dei flussi di cassa attesi, il Banco svolge all'occorrenza anche l'attività di copertura di tipo Cash Flow Hedge; l'obiettivo è quello di stabilizzare i flussi di cassa dello strumento coperto con i flussi dello strumento di copertura.

D. Strumenti di copertura

Come strumenti di copertura si utilizzano strumenti derivati, rappresentati da Interest Rate Swap impiegati al fine della copertura del solo rischio di tasso di interesse.

E. Elementi coperti

Ad oggi gli strumenti coperti si riferiscono alle seguenti categorie:

  • impieghi a tasso fisso (obbligazioni) tramite micro-coperture specifiche
  • impieghi a tasso fisso (finanziamenti) tramite macro-coperture di portafoglio

Come strumenti di copertura si utilizzano strumenti derivati, rappresentati da Interest Rate Swap impiegati al fine della copertura del solo rischio di tasso di interesse.

Il Banco ha predisposto un modello in grado di gestire l'hedge accounting coerentemente con la normativa di riferimento dettata dai principi contabili Internazionali. La metodologia utilizzata per effettuare i test di efficacia è il "Dollar Offset Method" (hedge ratio) su base cumulativa.

Informazioni di natura quantitativa

A. Derivati finanziari di copertura

A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
Attività sottostanti/ Over the counter
Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati
Tipologie derivati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Titoli di debito
e tassi 1.055.000 - - - 1.055.000 - - -
d'interesse
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap 1.055.000 - - - 1.055.000 - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
2. Titoli di
capitale e indici - - - - - - - -
azionari
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
3. Valute e oro - - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
4. Merci - - - - - - - -
5. Altri - - - - - - - -
Totale 1.055.000 - - - 1.055.000 - - -

A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

Fair value positivo e negativo per calcolare l'efficacia della
copertura
31.12.2024
31.12.2023
Tipologie derivati Over the counter Over the counter
Senza controparti centrali Mercati
organizzati
Senza controparti centrali Mercati
organizzati
31.12.2024 31.12.2023
Controparti
centrali
Con accordi
di
compensazi
one
Senza accordi di
compensazione
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
Fair value
positivo
a) Opzioni - - - - - - - - - -
b) Interest
rate swap
c) Cross
12.578 - - - 21.431 - - - 12.578 21.431
currency
swap
d) Equity
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
swap
e) Forward
- - - - - - - - - -
f) Futures - - - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - - - -
Totale 12.578 - - - 21.431 - - - 12.578 21.431
Fair value
negativo
a) Opzioni - - - - - - - - - -
b) Interest
rate swap
c) Cross
19.287 - - - 14.556 - - - 19.287 14.556
currency
swap
d) Equity
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
swap
e) Forward - - - - - - - - - -
f) Futures - - - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - - - -
Totale 19.287 - - - 14.556 - - - 19.287 14.556

Fair value positivo e negativo

Variazione del valore usato

A.3 Derivati finanziari di copertura OTC – valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

Altre società
Controparti
finanziarie
centrali
Banche
Attività sottostanti
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di
compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
-
- valore nozionale
X
-
-
- fair value positivo
X
-
-
-
- fair value negativo
X
-
-
-
-
2) Titoli di capitale e indici azionari
-
-
- valore nozionale
X
-
-
-
- fair value positivo
X
-
-
-
-
-
- fair value negativo
X
-
3) Valute e oro
-
-
-
- valore nozionale
X
-
-
-
-
-
- fair value positivo
X
-
- fair value negativo
X
-
-
-
4) Merci
- valore nozionale
X
-
-
-
- fair value positivo
X
-
-
-
- fair value negativo
X
-
-
-
5)Altri
- valore nozionale
X
-
-
-
- fair value positivo
X
-
-
-
- fair value negativo
X
-
-
-
Contratti rientranti in accordi di
compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
1.055.000
- valore nozionale
-
-
-
- fair value positivo
12.578
-
-
-
19.287
-
- fair value negativo
-
-
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
3) Valute e oro
- valore nozionale
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
4) Merci
- valore nozionale
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
5)Altri
- valore nozionale
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali

Sottostanti/Vita residua Fino a 1
anno
Oltre 1 anno e fino a
5 anni
Oltre 5
anni
Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi
di interesse
- 410.000 645.000 1.055.000
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed
indici azionari
- - - -
A.3 Derivati finanziari su valute ed oro - - - -
A.4 Derivati finanziari su merci - - - -
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale 31.12.2024 - 410.000 645.000 1.055.000
Totale 31.12.2023 - 340.000 715.000 1.055.000

SEZIONE 4 - RISCHIO DI LIQUIDITA'

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

La gestione del rischio liquidità è effettuata tramite l'Area Finanza con l'obiettivo di verificare la capacità del Gruppo di far fronte al fabbisogno di liquidità evitando situazioni d'eccessiva e/o insufficiente disponibilità, con la conseguente necessità di investire e/o reperire fondi a tassi sfavorevoli rispetto a quelli di mercato.

L'attività di monitoraggio e reporting periodico sul rischio di liquidità compete alla funzione di Risk Management in coerenza con la soglia di tolleranza al rischio determinata nella Policy per la gestione del rischio di liquidità. L'attività dell'Area Finanza consiste nell'approvvigionamento e allocazione della liquidità disponibile tramite operazioni di cartolarizzazione, operazioni di mercato aperto, operazioni in Pronti contro Termine e derivati.

La gestione della liquidità operativa ha l'obiettivo di assicurare la capacità del Gruppo di far fronte agli impegni di pagamento per cassa previsti o imprevisti, in un contesto di "normale corso degli affari" (going concern) su un orizzonte temporale di breve termine non superiore ai 3 mesi. Il perimetro di riferimento del report giornaliero della liquidità operativa si riferisce alle poste con elevato livello di volatilità e forte impatto sulla base monetaria. Il monitoraggio e il controllo del rispetto dei limiti operativi sono realizzati mediante l'acquisizione delle informazioni derivanti dalle operazioni di incasso e pagamento, dalla gestione dei conti per i servizi e dall'attività di negoziazione di strumenti finanziari dei portafogli di proprietà.

Il calcolo della counterbalancing capacity permette di integrare il report con tutte quelle attività libere che possono essere prontamente utilizzate sia per essere stanziabili per il rifinanziamento presso la BCE sia per essere smobilizzate. Accanto all'applicazione degli haircut determinati da BCE per i titoli stanziabili e i finanziamenti A.Ba.Co., si predispongono adeguati fattori di sconto (suddivisi per tipologia titolo, rating, divisa) anche per tutti i titoli non stanziabili ma comunque considerati negoziabili opportunamente posizionati in intervalli temporali.

Ulteriore supporto alla gestione del rischio di liquidità deriva dal monitoraggio della liquidità strutturale con l'obiettivo primario del mantenimento di un adeguato rapporto dinamico tra passività ed attività a medio/lungo termine.

L'operatività è misurata con metodologie Asset and Liability Management (A.L.M.) mediante l'applicativo ERMAS5 ed ObjFin che, sviluppando tutti i flussi di cassa delle operazioni, consente di valutare e di gestire nei diversi periodi l'eventuale fabbisogno di liquidità della banca generato dallo squilibrio dei flussi in entrata ed uscita.

L'analisi della liquidità strutturale complessiva, è sviluppata su base mensile con la tecnica della Gap Liquidity Analysis, ossia si evidenziano gli sbilanci per data liquidazione dei flussi di capitale nell'orizzonte temporale predefinito.

Al fine di valutare l'impatto di eventi negativi sull'esposizione al rischio si effettuano prove di stress test, condotte a livello consolidato; gli eventi considerati, in particolare, sono:

  • deflusso dei conti correnti passivi a vista definiti "non core";
  • mancato afflusso delle poste contrattuali (mutui, leasing, prestiti personali) e a "a vista" a causa dell'aumento del credito deteriorato;
  • riduzione di valore del portafoglio titoli di proprietà ((Held to collect and sell "HTCS" e Held to collect "HTC");
  • riacquisto Prestiti Obbligazionari emessi;
  • utilizzo dei margini disponibili su linee di credito revocabili (rischio chiamata).

Ai fini dell'analisi si costruiscono tre tipologie di scenari:

    1. Idiosincratico, definito come perdita di confidenza da parte del mercato del Gruppo;
    1. Mercato, definito come perdita derivante da eventi esogeni e come impatto di un generale declino economico;
    1. Combinato, combinazione congiunta degli scenari 1 e 2.

L'orizzonte di simulazione previsto per tutti gli scenari simulati è pari a 1 mese, periodo in cui la Banca dovrà fronteggiare la crisi prima di avviare interventi strutturali.

In relazione alla politica di funding la strategia di finanziamento adottata dal Gruppo, data la situazione economica finanziaria in atto, è indirizzata verso una stabilizzazione della raccolta a breve termine da parte della clientela ordinaria, privilegiando la clientela di dettaglio rispetto quella all'ingrosso, e a un maggiore ricorso alle operazioni di funding strutturale a medio/lungo termine, cartolarizzazioni, prestito titoli ed operazioni in derivati.

In particolare, alla luce delle nuove e meno favorevoli condizioni relative alle operazioni di TLTRO già in essere con la Banca Centrale, il Banco ha posto in essere con primarie controparti di mercato contratti di Long Term Repo su parte degli attivi di portafoglio (eligible e non), prevedendo di incrementare il ricorso a detta fonte di finanziamento.

Nel corso del 2024, il Banco Desio ha provveduto al rimborso di 1,4 miliardi di euro per la naturale scadenza di due tranche TLTRO III (rispettivamente marzo e dicembre 2024). Pertanto, non risultano finanziamenti TLTRO III attivi al 31 dicembre 2024.

La liquidità del Banco Desio al 31 Dicembre 2024 è ampiamente sotto controllo con un indicatore LCR pari a 191,64%.

Informativa di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

EURO

Voci/ Scaglioni
temporali
A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1
mese fino
3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Oltre 5
anni
Indeterminata
Durata
A. Attività per cassa 2.342.316 32.752 228.735 357.692 1.125.801 623.810 1.298.775 5.357.458 4.930.986 104.239
A.1 Titoli di Stato 2.043 - 4.080 117.240 147.906 13.409 323.361 1.340.790 1.153.500 -
A.2 Altri titoli di debito 2.631 - 6.388 11.245 20.744 40.534 33.640 574.352 275.005 -
A.3 Quote OICR 188.602 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 2.149.040 32.752 218.267 229.207 957.151 569.867 941.774 3.442.316 3.502.481 104.239
- Banche 1.111.606 147 - - - - - - 2.273 104.239
- Clientela 1.037.434 32.605 218.267 229.207 957.151 569.867 941.774 3.442.316 3.500.208 -
B. Passività per cassa 10.138.500 1.210.088 98.868 111.768 419.783 247.636 384.584 2.993.927 471.641 -
B.1 Depositi e conti
correnti
10.099.969 52.528 58.621 108.896 381.695 132.273 40.242 64.326 - -
- Banche 16.791 - - - - - - - - -
- Clientela 10.083.178 52.528 58.621 108.896 381.695 132.273 40.242 64.326 - -
B.2 Titoli di debito 47 349 262 2.872 23.648 5.647 104.677 2.317.952 160.000 -
B.3 Altre passività 38.484 1.157.211 39.985 - 14.440 109.716 239.665 611.649 311.641 -
C. Operazioni "fuori
bilancio"
C.1 Derivati finanziari
con scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - 8.773 688 86.388 12.449 8.026 13.285 6.183 - -
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari
senza scambio di
capitale
- 6.361 687 86.331 12.436 8.013 13.282 6.243 - -
- Posizioni lunghe 604 16 125 - 1.798 1.658 1.747 - - -
- Posizioni corte
C.3 Depositi e
finanziamenti da
ricevere
609 - 9 - 74 165 453 - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte
C.4 Impegni a erogare
fondi
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe 21.887 4.500 6.000 3.380 1.429 1.861 4.911 109.009 142.940 -
- Posizioni corte 295.917 - - - - - - - - -
C.5 Garanzie
finanziarie rilasciate
C.6 Garanzie
- - - - - - - - - -
finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi
con scambio di
capitale
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte
C.8 Derivati creditizi
senza scambio di
capitale
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie ALTRE VALUTE

Voci/ Scaglioni temporali A
vista
Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da
oltre 1
mese
fino 3
mesi
Da
oltre 3
mesi
fino a
6 mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre
5
anni
Indeterminata
Durata
A. Attività per cassa 29.073 1.637 12.316 3.319 9.537 3.016 7.221 5.055 242 -
A.1 Titoli di Stato - - - - - 109 108 4.813 - -
A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - -
A.3 Quote OICR 138 - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 28.935 1.637 12.316 3.319 9.537 2.907 7.113 242 242 -
- Banche 28.518 1.637 4.252 - - 2.815 7.077 - - -
- Clientela 417 - 8.064 3.319 9.537 92 35 242 242 -
B. Passività per cassa 52.098 201 276 - 606 2.998 6.798 - - -
B.1 Depositi e conti correnti 52.098 201 276 - 606 2.998 6.798 - - -
- Banche - 201 276 - - - - - - -
- Clientela 52.098 - - - 606 2.998 6.798 - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività - - - - - - - - - -
C. Operazioni "fuori bilancio" - - - - - - - - - -
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - 7.365 707 86.581 12.710 8.373 22.870 6.189 - -
- Posizioni corte - 9.809 707 86.581 12.710 8.373 22.871 6.189 - -
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti
da ricevere
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni a erogare fondi
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie
rilasciate
- - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie
ricevute
C.7 Derivati creditizi con
scambio di capitale
- - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza
scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

Operazioni di auto-cartolarizzazione

Come descritto nella "Parte E - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - 1.1 Rischio di credito - C. Operazioni di cartolarizzazione", Banco Desio, a fronte di operazioni di "auto-cartolarizzazione" generate ha sottoscritto titoli utilizzabili per operazioni di rifinanziamento in BCE o per operazioni di pronti contro termine con controparti di mercato. Di seguito vengono descritte le operazioni di auto-cartolarizzazione non cancellate dal bilancio in essere al 31 dicembre 2024.

Operazione Desio SME

Con riferimento all'Operazione "Desio SME", descritta nel precedente paragrafo "C. Operazioni di cartolarizzazione", Banco Desio ha ceduto alla società veicolo di cartolarizzazione appositamente

costituita Desio SME SPV Srl, un portafoglio di crediti derivanti da finanziamenti a PMI italiane, ipotecari, chirografari e, in parte, garantiti da Medio Credito Centrale (44%), erogati da Banco di Desio e della Brianza S.p.A. (o dall'incorporata Banca Popolare di Spoleto S.p.A.).

A fronte di detta operazione, la società veicolo ha emesso le seguenti due classi di Titoli e un Loans:

  • Class A1 Loan (€ 200 milioni) sottoscritto da JP Morgan Milan Branch ,
  • Class A2 Notes (€ 145 milioni) sottoscritte da Banco Desio,

  • Class B Junior (€ 198 milioni) sottoscritte da Banco Desio.

Le notes di Classe A2 risultano interamente sottoscritte dall'Originator Banco Desio e al 31 dicembre 2024, non risultano essere state utilizzate in nessuna operazione di long-term repo.

Operazioni di auto-cartolarizzazione non cancellate dal bilancio

Società Veicolo Originator Data emissione titoli Operazione Tipologia di
cartolarizzazione
Desio SME SPV S.r.l. Banco Desio e della
Brianza S.p.A.
Febbraio 2024 Desio SME Crediti in bonis

Il valore delle Notes di Classe A, alla data del 31 dicembre 2024, risulta rappresentato nella seguente tabella.

Originator Valore 31.12.2024
Banco Desio S.p.A. 87.210

SEZIONE 5 - RISCHIO OPERATIVO

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Per "rischio operativo", si intende il rischio di perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzione di processi, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni, ivi compreso il rischio giuridico (cfr. regolamento UE 575/2013).

Banco Desio utilizza la definizione di rischio operativo sopra riportata all'interno del modello di gestione dei Rischi Operativi approvato e formalizzato all'interno della normativa aziendale.

In tale ambito è stato definito uno specifico macroprocesso di gestione dei rischi operativi (definito Framework di ORM) che si compone delle seguenti fasi:

  • Identificazione: rilevazione, raccolta e classificazione delle informazioni relative ai rischi operativi;
  • Valutazione: valutazione in termini economici dei rischi operativi rilevati connessi all'operatività aziendale;
  • Monitoraggio e reporting: raccolta e organizzazione strutturata dei risultati al fine di monitorare l'evoluzione dell'esposizione al rischio operativo;
  • Mitigazione e controllo: trasferimento del rischio e miglioramento dei processi aziendali.

A supporto del modello di gestione dei rischi operativi sono stati formalizzati i seguenti processi operativi:

  • Loss Data Collection processo strutturato per la raccolta delle perdite operative manifestate all'interno della Banca;
  • Risk Self Assessment processo strutturato per la valutazione dei rischi operativi potenziali finalizzato ad avere una visione complessiva degli eventi di rischio operativo rappresentata per macro-processo aziendale;
  • Determinazione del requisito patrimoniale TSA Banco Desio calcola il requisito patrimoniale con metodo denominato "Traditional Standardised Approach". Il Banco, al fine di adempiere ai requisiti normativi in materia, si è dotato di un processo operativo e di una metodologia di allocazione dell'Indicatore rilevante nelle 8 linee di attività previste dalla normativa e si è dotato di un'apposita procedura informatica interna.

La Direzione Risk Management, nell'ambito di quanto definito nella normativa interna, ha strutturato un'adeguata attività di monitoraggio e reporting in tema rischi operativi integrandola con i dettami della normativa di vigilanza in merito a quanto previsto in tema di Coordinamento tra le funzioni di controllo. Relativamente agli eventi pregiudizievoli raccolti nel Database delle Perdite Operative Aziendale (DBPOA), è stato implementato un sistema di reporting in grado di fornire tutte le informazioni riguardanti gli eventi medesimi: numero eventi, ammontare perdite lorde ed eventuali recuperi. Tale reportistica è stata integrata anche con le risultanze del processo di Risk Self Assessment.

In linea con quanto previsto dalla normativa di riferimento i risultati del processo di Loss Data Collection sono comunicati tramite flusso COREP a Banca d'Italia.

In tema di gestione e monitoraggio del rischio di Outsourcing è stata definita e implementata una metodologia di valutazione del rischio connesso alle terze parti.

La sicurezza informatica e la protezione dei dati rappresentano priorità di Banco Desio, che attribuisce importanza centrale alle strategie di gestione dei rischi adottando nel continuo misure conformi alle disposizioni vigenti in materia di privacy, alle normative di sicurezza ed ai principali standard di settore con l'obiettivo di garantire la protezione dei sistemi informativi da eventi che possano avere impatti negativi su Banco Desio e della Brianza e sui diritti degli interessati.

La gestione, il controllo e la misurazione dei rischi informatici e di sicurezza, ivi incluso il rischio cyber, è incardinata nel più ampio sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi adottato da Banco Desio.

Con riferimento ai principali presidi operativi ed organizzativi attualmente in essere per garantire la sicurezza e la protezione dei dati si rappresenta che Banco Desio è dotato di:

  • un processo di ICT Risk Assessment volto ad identificare e misurare l'esposizione al rischio informatico e di sicurezza. Tale processo è inclusivo della valutazione dei rischi derivanti dal sistema informativo della banca acquisito in full-outsourcing da Cedacri S.p.a.;
  • un sistema di key risk indicators atti a monitorare nel continuo l'esposizione alle principali minacce informatiche in tema di sicurezza dei dati, tra cui: eventi che implichino la violazione delle norme e delle prassi aziendali in materia di sicurezza delle informazioni (i.e. frodi informatiche, attacchi attraverso internet e malfunzionamenti e disservizi), tentativi fraudolenti aventi ad oggetto i canali di virtual banking e fenomeni malware potenziali rilevati sui vettori e-mail o web;
  • un processo di valutazione delle terze parti e dei presidi organizzativi e tecnologici che queste ultime pongono in essere per garantire, tra gli altri aspetti, la sicurezza informatica e la continuità operativa nell'ambito dei servizi erogati sia in fase di contrattualizzazione, sia durante l'intero ciclo di vita del rapporto;
  • un processo di DPIA (Data Protection Impact Assessment), volto a valutare la necessità e la proporzionalità dei trattamenti privacy, valutare e gestire gli eventuali rischi per i diritti e le libertà dei soggetti interessati, stabilire la necessità di implementare misure di mitigazione a fronte di eventuali carenze riscontrate in merito all'esistenza e all'efficacia di adeguati presidi fisici, organizzativi e tecnologici;
  • formazione interna relativamente alla normativa in tema di sicurezza informativa, data protection ed alle modalità di trattamento e protezione dei dati;
  • procedure antifrode in progressivo potenziamento rispetto alle dinamiche evolutive delle tecniche di attacco informatico;
  • procedure di gestione degli incidenti di sicurezza;
  • procedure di gestione dei change applicativi ed infrastrutturali;
  • sistemi di alerting da minacce anche attraverso il ricorso a servizi SOC (Security Operation Center) da parte di operatori specializzati;
  • un servizio di monitoraggio giornaliero delle performance di sicurezza ICT mediante un sistema di rating (valutazione esterna da parte di operatore specializzato ampiamente diffuso a livello mondiale).

Con riferimento ai più recenti sviluppi normativi (i.e. Regolamento DORA), sono stati effettuati i seguenti interventi preliminari con impatto sulla normativa interna di riferimento in ambito IT Operation ed IT Risk Management nonché sugli strumenti a supporto dei processi:

  • rafforzamento del framework di gestione del Rischio Informatico e di Sicurezza mediante l'implementazione di nuovi controlli di II livello;
  • identificazione di una metodologia per l'identificazione delle c.d. Critical or Important Functions (CIFs), così come definite dal Regolamento DORA;
  • rafforzamento della metodologia di Business Impact Analisys (BIA);
  • rafforzamento del processo di incident management e di gestione degli early warnings;
  • creazione di sinergie nella gestione della c.d. "value chain" in ambito ICT mediante l'implementazione ed il costante sviluppo di tool informatici di supporto, con l'obiettivo di efficientare i processi di IT Operations e Risk Management mediante l'integrazione di informazioni e lo scambio di dati.

Gestione Sicurezza Logica

In risposta alle esigenze straordinarie emerse in connessione al contesto geopolitico di riferimento e agli effetti residui da Covid-19, Banco Desio ha:

  • rafforzato le misure di sicurezza contro gli attacchi cyber in coerenza con le iniziative dichiarate nello specifico piano investimenti dichiarato nel documento di "Piano di Sicurezza Informatica";
  • rivisto le policy rule presenti nei sistemi firewall e i controlli di Office 365 mediante strumenti di analisi avanzati;
  • sviluppato ulteriori sinergie con il SOC (Security Operation Center) con adozione di nuovi sistemi di controllo basati su motori di AI con attivazione di sistemi in cloud per la protezione degli utenti in mobilità e la navigazione Internet:
  • rivisto le politiche di antispam mediante l'attivazione delle configurazioni di dominio ed il loro monitoraggio (attività di controllo periodica);
  • potenziato sistemi di protezione della posta elettronica aziendale alla luce degli attacchi di canale sempre più sofisticati con acquisizione di strumenti avanzati di mercato;
  • previsto uno specifico programma formativo per tutti gli utenti interni del Banco Desio in tema di cyber security con particolare focus sugli attacchi di phishing;
  • rafforzato l'impianto normativo in materia di sicurezza con la redazione di un set documentale ispirato alle best practices internazionali in materia di Sicurezza delle Informazioni (ISO27001) e in ottica di adeguamento al Regolamento DORA;
  • potenziati i temi di vulnerability management con definizione di processi di gestione e valutazione delle vulnerabilità dei sistemi informativi;
  • rivisto i processi di Fraud Management in ottica di raccolta delle evidenze delle operazioni di online banking e relativa reportistica per le funzioni Legali e di controllo avviando il progetto di integrazione per una soluzione di transaction monitoring.

Business Continuity Management

In particolare, il business continuity management ha assicurato la continuità operativa dei processi critici e sistemici mediante l'individuazione di risorse di business continuity e la possibilità di operare in Smart working, fornendo a tutto il personale individuato dispositivi laptop e smartphone. I nuovi standard implementati all'interno della Business Impact Analysis (BIA) e le analisi di rischio inerente (RIA) hanno portato ad una metodologia più accurata e di dettaglio nell'analisi della resilienza in ottica business continuity. Sono stati inoltre svolti test a garanzia della correttezza delle procedure nei seguenti ambiti: sistemi informativi interni (inclusa la connettività), sistemi esterni (i.e. IT outsourcer Cedacri S.p.A.) dove sono stati eseguiti sia il test "in bolla" (effettuato in un ambiente isolato senza interdipendenze tra sistemi e canali) sia il test dei canali digitali, mercati finanziari e sistemi di erogazione dell'energia elettrica.

Rischio relativo alle responsabilità amministrative

Per quanto riguarda il rischio legale le singole funzioni aziendali, nei rapporti con la clientela, operano con schemi contrattuali standard e comunque previamente valutati dalle strutture aziendali preposte. Ciò premesso va evidenziato che la maggior parte delle cause passive in corso a fine esercizio sono ricomprese nell'ambito di vertenze riguardanti controversie relative a contestazioni per usura e per anatocismo ed estinzione anticipata.

Rischi connessi al contenzioso legale in essere

Per il presidio dei rischi di commissione di reati ai sensi del D.Lgs. n.231/2001 "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica", le Società del Gruppo hanno adottato un modello organizzativo di prevenzione. La vigilanza sull'efficace attuazione dei predetti modelli è stata demandata a uno specifico organismo interno.

Banco Desio e della Brianza, nell'ambito della propria operatività è stato coinvolto in procedimenti giudiziari in presenza dei quali, ove ritenuto opportuno dalle competenti funzioni aziendali sono valutate specifiche previsioni di perdita. La seguente tabella riepiloga i contenziosi in corso alla chiusura del periodo di riferimento con i relativi accantonamenti:

Numero Petitum Fondi stanziati
Cause per revocatorie 7 € 8,7 mln € 1,5 mln
Altre cause 461 € 129,8 mln € 9,4 mln

Nell'informativa "1.5. Rischi operativi" della "Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale" contenuta nella "Parte E -– Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" della Nota integrativa consolidata sono descritte le principali controversie, con petitum superiore ad 1 milione di euro, in essere alla data di riferimento.

Informazioni di natura quantitativa

Il numero di eventi pregiudizievoli rilevati dal Banco Desio e della Brianza al 31 dicembre 2024 ammonta a 1.560 eventi. Il risultato del processo di raccolta degli eventi pregiudizievoli è riassunto nella tabella di seguito riportata:

% Eventi %
sul
%
sul
%
Tipo Evento totale totale Recuperi
FRODE INTERNA Perdite dovute ad atti di frode, appropriazione 0,06% 0,0% 0,0% 0,00%
indebita, aggiramento di statuti, leggi o politiche aziendali (esclusi gli
episodi di discriminazione), che coinvolgono almeno un membro
interno della banca
FRODE ESTERNA Perdite dovute ad atti di frode, appropriazione 2,31% 1,6% 1,0% 41,52%
indebita, aggiramento di statuti, leggi o politiche aziendali (esclusi gli
episodi di discriminazione) perpetuati da parte di terzi
CONTRATTO DI LAVORO E SICUREZZA SUL POSTO DI LAVORO Perdite 0,26% 1,5% 1,5% 0,00%
dovute ad azioni in contrasto con le leggi e i contratti di lavoro,
sanitarie e sicurezza sul posto di lavoro, e al risarcimento per infortunio
o per episodi di discriminazione
ATTIVITA' RELAZIONALE CONNESSA A CLIENTI, PRODOTTI E CANALI 9,42% 79,8% 80,6% 0,00%
Perdite per incapacità (non intenzionale o per negligenza) di realizzare
impegni professionali presi con la clientela (compresi i requisiti fiduciari
e di adeguata informazione sugli investimenti
DANNI AGLI ASSET Rientrano in questa categoria gli eventi di origine 0,51% 0,2% 0,1% 0,00%
naturale o riconducibili ad azioni compiute da soggetti esterni che
provocano danni ai beni materiali della banca
INTERRUZIONE ATTIVITA' E DISFUNZIONI DEI SISTEMI Perdite derivanti dal 0,00% 0,0% 0,0% 0,00%
blocco di sistemi informatici o di collegamenti di linea
ESECUZIONE DELLE DISPOSIZIONI, EROGAZIONE DEI PRODOTTI E 87,44% 16,9% 16,8% 1,68%
GESTIONE DEI PROCESSI
TOTALE Banco Desio e della Brianza 100,00% 100,00% 100,0% 1,0%

Il valore di perdita operativa lorda è pari ad Euro 19.153 migliaia di euro su cui, nel corso del periodo di riferimento, sono stati effettuati accantonamenti per Euro 3.311 migliaia di euro e si sono manifestati recuperi per Euro 190 migliaia; conseguentemente la perdita operativa netta ammonta a Euro 18.964 migliaia.

PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

Sezione 1 – Il patrimonio dell'impresa

A.Informazioni di natura qualitativa

Il Consiglio di Amministrazione dedica da sempre una primaria attenzione al capitale proprio della banca, consapevole sia della sua funzione come fattore di presidio della fiducia dei propri stakeholder, in quanto utilizzabile per assorbire eventuali perdite, sia per l'importanza dello stesso nella gestione ai fini prettamente operativi e di sviluppo aziendale. Un buon livello di patrimonializzazione consente, infatti, di affrontare lo sviluppo aziendale con i necessari margini di autonomia e preservare la stabilità della banca.

La nozione di patrimonio contabile utilizzata dal Banco è data dalla somma algebrica delle seguenti voci del passivo di Stato patrimoniale: Capitale, Riserve da valutazione, Riserve, Sovrapprezzi di emissione e Utile d'esercizio.

La politica del Consiglio di Amministrazione è pertanto quella di attribuire una rilevante priorità al capitale proprio per utilizzarlo al meglio nell'espansione dell'attività della banca, ed ottimizzare il ritorno per gli azionisti mantenendo un prudente profilo di rischio. Per quest'ultimo aspetto va rammentato che la principale componente dei requisiti patrimoniali minimi obbligatori è relativa al rischio di credito a fronte di un portafoglio crediti frazionato sul suo settore "core" costituito da imprese locali e famiglie.

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2024, incluso l'utile netto di periodo si è incrementato a complessivi 1.440,4 milioni di euro rispetto a 1.347,8 milioni di euro del consuntivo 2023.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Voci/Valori 31.12.2024 31.12.2023
1. Capitale 70.693 70.693
2. Sovrapprezzi di emissione 16.145 16.145
3. Riserve 1.222.374 1.019.781
- di utili 1.210.692 1.008.099
a) legale 143.055 119.250
b) straordinaria 799.025 687.141
d) altre 268.612 201.708
- altre 11.682 11.682
5. Azioni proprie (5.625) -
6. Riserve da valutazione: 12.663 3.136
- Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
(523) (523)
- Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
(7.196) (16.630)
- Attività materiali 95 95
- Copertura dei flussi finanziari - -
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (2.779) (2.872)
- Leggi speciali di rivalutazione 23.066 23.066
7. Utile (perdita) d'esercizio 124.186 238.045
Totale 1.440.436 1.347.800

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Riserva positiva
2.712
Riserva negativa
9.908
Riserva positiva
1.686
Riserva negativa
18.316
- 523 - 523
2.712 10.431 1.686 18.839

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

Titoli di
debito
Titoli di capitale Finanziamenti
1. Esistenze iniziali (16.630) (523)
2. Variazioni positive 11.491
2.1 Incrementi di fair value 6.521
2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito 50
2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo 4.920
2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto
(titoli di capitale)
2.5 Altre variazioni
3. Variazioni negative (2.057)
3.1 Riduzioni di fair value (446)
3.2 Riprese di valore per rischio di credito (85)
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive da realizzo (1.526)
3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto
(titoli di capitale)
3.5 Altre variazioni
4. Rimanenze finali (7.196) (523)

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

Le riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti hanno registrato nel corso dell'esercizio un effetto positivo per 93 migliaia di euro (al netto del relativo effetto fiscale di 35 migliaia di euro), derivante dalla variazione dell'attualizzazione sul fondo trattamento di fine rapporto determinato a fini civilistici.

Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza

Come previsto dall' 8° Aggiornamento della Circolare 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", si fa rimando a quanto contenuto nell'informativa al pubblico ("Terzo Pilastro") fornita a livello consolidato dal Banco.

PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

Sezione 1 – Operazioni realizzate durante l'esercizio

1.1 Operazioni di aggregazione

In data 6 dicembre 2024, avendo ottenuto le necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti, è stata data esecuzione all'accordo strategico con cui Banco Desio ha acquisito da Banca Popolare Puglia e Basilicata S.C.p.A. ("BPPB") il compendio aziendale, composto dal ramo d'azienda costituito da 14 sportelli bancari, di cui agli Accordi siglati tra le parti a partire dal 16 maggio 2024 (cd. Operazione Mercadante). Il contratto di cessione definitivo ha previsto il trasferimento del ramo d'azienda con efficacia giuridica in data 7 dicembre 2024.

L'Operazione Mercadante risulta in linea con gli obiettivi del piano strategico del Gruppo Banco Desio orientati a consolidare ulteriormente la propria vocazione di banca del territorio focalizzata sui segmenti di clientela prioritari, ossia PMI, affluent e wealth management. L'acquisizione si configura come una "business combination" (aggregazione aziendale) da contabilizzare in base alle previsioni dell'International Financial Reporting Standard (IFRS) 3 Aggregazioni aziendali, avendo soddisfatto le condizioni richieste dallo stesso principio per l'identificazione di un "business" acquisito.

Il corrispettivo complessivo convenuto per la compravendita del ramo d'azienda è pari a 21,7 milioni di euro, ed è stato corrisposto da Banco Desio interamente in disponibilità liquide alla data di efficacia del trasferimento del ramo. Lo sbilancio patrimoniale netto dell'intero compendio aziendale è stato determinato in 24,5 milioni di euro.

Il richiamato principio IFRS 3 prevede che il periodo per la valutazione al fair value delle attività acquisite e delle passività assunte termini non appena l'acquirente abbia ricevuto tutte le informazioni necessarie in essere alla data di acquisizione o abbia appurato che non è possibile ottenere maggiori informazioni per effettuare le valutazioni delle poste acquisite.

In considerazione della vicinanza tra la data di acquisizione e la data di riferimento della presente Relazione finanziaria annuale, conformemente a quanto indicato al paragrafo 45 dell'IFRS 3 che concede al soggetto acquirente 12 mesi dalla data di acquisizione per completare in via definitiva il processo di Purchase Price Allocation (PPA), è stata effettuata in via provvisoria l'allocazione del costo di acquisizione (c.d. PPA provvisoria) che ha condotto ad evidenziare un "gain from a bargain purchase", o badwill o negative goodwill lordo di 2,8 milioni di euro.

La determinazione degli impatti del processo di PPA ha comportato la necessità di avvalersi in alcuni casi del supporto di qualificati esperti indipendenti, mediante i quali si sta procedendo alla determinazione, anche con il supporto delle strutture interne di Banco Desio, del fair value alla data di acquisizione di talune poste patrimoniali. Le restanti poste sono valutate internamente dalle strutture di Banco Desio.

Le strutture di Banco Desio, con il supporto degli esperti indipendenti, sono impegnate ad acquisire le informazioni necessarie per effettuare la valutazione al fair value delle attività e passività identificabili del ramo acquisito e ad individuare eventuali intangibili specifici non rilevati in precedenza nel bilancio di Banca Popolare Puglia e Basilicata.

Trattamento contabile dell'operazione

L'operazione descritta si configura come aggregazione aziendale ai sensi dell'IFRS 3, avendo soddisfatto le condizioni richieste dallo stesso principio per l'identificazione di un "business" acquisito.

Più nello specifico, gli accordi firmati nel corso del 2024 tra Banco Desio e BPPB, le cui previsioni sono state confermate dal contratto definitivo del 6 dicembre 2024, evidenziavano come oggetto degli accordi stessi, fosse il trasferimento di un perimetro di "Filiali" bancarie, definite come insieme di diritti, obblighi e rapporti giuridici relativi a (o connessi con): (i) contratti sottoscritti con la clientela di pertinenza, (ii) rapporti di lavoro inerenti i dipendenti operanti presso le stesse, (iii) contratti di locazione e per utenze ad esse

riferiti, e (iv) proprietà di (o diritti reali o di godimento su) beni materiali mobili e immobili utilizzati dalla Filiale. Rispetto alle caratteristiche del compendio acquisito, è quindi possibile individuarne108:

  • Fattori di produzione: contratti con la clientela (e conseguenti crediti, raccolta diretta ed indiretta), dipendenti (quale "forza lavoro organizzata che dispone delle necessarie competenze, conoscenze o esperienza"), locali (immobili di proprietà o in locazione) e attrezzature necessari alla prestazione dei servizi bancari.
  • Processi: tutti quelli connessi con l'erogazione alla clientela di servizi bancari (ossia processi quali: erogazione creditizia, monitoraggio del credito, fornitura di servizi di pagamento, fornitura di servizi finanziari e di investimento), nonché di sviluppo della stessa (processo d'accettazione della stessa). Tali processi sono considerati "sostanziali" nell'accezione dell'IFRS 3 in quanto, trattandosi di Ramo aziendale già "in produzione" alla data dell'aggregazione, viene eseguito da personale dipendente che già dispone delle necessarie competenze, conoscenze o esperienza in ambito bancario (intesa anche come relazione con la clientela) e che non può essere sostituito senza costi, sforzi o ritardi significativi per la capacità di continuare a generare "produzione derivante dall'attività bancaria"109 .
  • Produzione: intesa come capacità di generare ricavi non solo sotto forma di interessi, ma anche di commissioni derivanti dai servizi bancari prestati alla clientela.

Si evidenzia quindi che il c.d. "test di concentrazione" previsto dai par. B7A e B7B dell'IFRS 3 (in vigore dal 1° gennaio 2020), indicato come facoltativo, non è stato applicato in quanto l'analisi qualitativa sopra riportata circa le componenti del compendio trasferito ha evidenziato elementi sufficienti a concludere che quanto acquisito rappresenti un business.

Avendo qualificato l'operazione come aggregazione aziendale, trova quindi applicazione l'acquisition
method previsto dall'IFRS 3, come meglio descritto nella Parte A.2 della presente Nota Integrativa, cui si
rimanda.
Secondo l'IFRS 3, l'aggregazione aziendale deve essere rilevata alla data in cui l'acquirente ottiene
effettivamente il controllo sulle attività acquisite; nello specifico, la data di acquisizione è stata identificata
con l'efficacia giuridica del trasferimento dei rami (come risultante dal contratto di cessione). Infatti, al 6
dicembre 2024, risultavano già realizzate le preliminari migrazioni informatiche, in relazione al ramo
acquisito da BPPB.
Si presentano di seguito i valori patrimoniali del ramo acquisito in data 7 dicembre 2024 che, per quanto
sopra premesso, non comprendono i relativi aggiustamenti per la valutazione al fair value delle attività
acquisite e alle passività assunte nell'ambito del processo provvisorio di allocazione del prezzo di acquisto,
salvo l'effetto esclusivamente patrimoniale per l'iscrizione dei diritti d'uso e delle passività per i leasing
passivi acquisiti.
Euro/000
Differenze di
FV di
Voci dell'attivo
Ramo BPPB
FV
acquisizione
40.
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
295.202
-
295.202
a) crediti verso banche
39.039
-
39.039
b) crediti verso clientela
256.163
-
256.163
80.
Attività materiali
2.536
(716)
1.820
120.
Altre attività
953
-
953
Totale dell'attivo
298.691
(716)
297.975
[A]
riportata circa le componenti del compendio trasferito ha evidenziato elementi sufficienti a concludere
che quanto acquisito rappresenti un business.

108 Come richiesto dal par. 3B dell'IFRS 3

109 Cfr. Par. B12C dell'IFRS 3: Qualora un insieme di attività e beni abbia una produzione alla data di acquisizione, il processo (o gruppo di processi) acquisito è considerato sostanziale se, applicato a uno o più fattori di produzione acquisiti:

a) è di cruciale importanza per la capacità di continuare a generare produzione e i fattori di produzione acquisiti comprendono una forza lavoro organizzata che dispone delle necessarie competenze, conoscenze o esperienza per eseguire tale processo (o gruppo di processi); b) contribuisce significativamente alla capacità di continuare a generare produzione ed:

i) è considerato unico o scarso;

ii) non può essere sostituito senza costi, sforzi o ritardi significativi per la capacità di continuare a generare produzione.

Euro/000

Euro/000 Differenze di FV di
Voci del passivo e del patrimonio netto Ramo BPPB FV acquisizione
(716) 272.965
10.
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
273.681
b) debiti verso clientela 273.681 (716) 272.965
80.
Altre passività
90.
Trattamento di fine rapporto del personale
86
424
-
-
86
424
100.
Fondi per rischi e oneri
9
-
9
a) impegni e garanzie rilasciate 9
-
9
Totale del passivo 274.200 (716) 273.484
120.
Riserve da valutazione
- -
150.
Riserve
-
170.
Capitale
200.
Utile (Perdita) d'esercizio (+/-)
-
-
-
-
-
Totale del passivo e del patrimonio netto 274.200 (716) 273.484
  • Crediti verso clientela: il portafoglio acquisito è prevalentemente riconducibile (circa 240,0 milioni di euro) all'operatività a medio e lungo termine;
  • Attività materiali: sono riconducibili a beni mobili e attrezzature per 0,3 milioni di euro e ai diritti d'uso per beni in leasing passivi acquisiti per 2,2 milioni di euro per cui si rimanda al punto successivo;
  • Right of use e lease liability: per i leasing passivi acquisiti (relativi ad asset immobiliari) è stata applicata la metodologia di valorizzazione del Gruppo Banco Desio alla data del 7 dicembre 2024, come richiesto dai paragrafi 28A e 28B dell'IFRS 3. Tale rivalutazione ha comportato l'iscrizione di 1,5 milioni di euro sulle "Attività materiali" per diritti d'uso e specularmente sui "Debiti verso clientela" per debiti per leasing;
  • Attività immateriali: sono in corso le analisi volte ad appurare se vi siano i presupposti per la valorizzazione di intangibili originati dalle cd. client relationship, non già rilevate nel bilancio del cedente;
  • Altre a attività: sono riconducibili a partite viaggianti e conti transitori afferenti all'operatività delle filiali acquisite;
  • Raccolta diretta: è sostanzialmente rappresentata da poste a vista o a breve termine;
  • Passività potenziali: sono in corso le attività di ricognizione di eventuali rischi impliciti nel compendio acquisito, nonché la valutazione al fair value delle passività potenziali ad essi connesse, così come la valutazione al fair value dei rischi legali connessi con i contenziosi radicati nelle filiali acquisite;
  • Effetti fiscali: ai fini della predisposizione della presente Relazione finanziaria annuale è stata data rilevanza fiscale al risultato economico, ancorché provvisorio, dell'aggregazione (inquadrata come acquisizione di ramo d'azienda) ai fini delle imposte dirette IRES di competenza dell'esercizio, coerentemente con il Parere dell'Agenzia delle Entrate ricevuto in data 9 ottobre 2023 con riferimento ad analoga operazione realizzata da Banco Desio nel precedente esercizio. Il conseguente carico fiscale corrente è stato rappresentato all'interno della voce "Imposte sul reddito di periodo dell'operatività corrente" per complessivi 0,8 milioni di euro.

In funzione di quanto sopra riportato, viene di seguito rappresentata la differenza tra la dotazione patrimoniale acquisita in data 7 dicembre 2024 e il costo di acquisizione, così da identificare il risultato del processo di PPA provvisoria.

Euro/000
Rilevazione e valutazione dell'avviamento o di un utile derivante da
un acquisto a prezzi favorevoli (ex IFRS 3.32) Ramo BPPB
Dotazione patrimoniale ai valori contabili del 7 dicembre 2024 24.491
Effetti di adeguamento al fair value delle poste contabili -
Sbilancio netto al fair value alla data di acquisizione 24.491
Costo di acquisizione (corrispettivo trasferito ex IFRS 3.37) 21.691
di cui Prezzo Base 21.691
(+) Badwill alla data di acquisizione risultante dalla PPA provvisoria 2.800
[se positivo è provento a CE se negativo è avviamento]
Imposte correnti IRES sul badwill imponibile (770)
Badwill al netto delle imposte 2.030
A conclusione del processo di allocazione, il beneficio netto complessivo derivante dall'acquisizione è

A conclusione del processo di allocazione, il beneficio netto complessivo derivante dall'acquisizione è risultato pari a 2,0 milioni di euro, registrato come provento alla voce "Altri oneri/proventi di gestione" di Conto economico.

In relazione all'informativa richiesta dal par. B64 (q) (i) e (ii) dell'IFRS 3 e riferita, rispettivamente, ai ricavi e utili del business acquisito a partire dalla data di acquisizione fino alla data di riferimento della presente Relazione finanziaria annuale nonché alla presentazione dei ricavi, profitti e perdite dell'entità risultante dall'aggregazione stessa per il periodo corrente, assumendo che la stessa sia avvenuta all'inizio del reporting period, si evidenzia che la stessa non risulta disponibile in quanto il business acquisito non rappresenta un settore operativo a sé stante e, pertanto, non è oggetto di reporting separato.

PARTE H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

1 - Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Per le informazioni sui compensi relativi a chi ha il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Banca, definizione in cui rientrano gli amministratori, i membri degli organi di controllo e i dirigenti con tali responsabilità strategiche, si rinvia alla "Relazione sulle Politiche di Remunerazione del Gruppo" al 31 dicembre 2024 redatta ai sensi dell'Art. 123-ter TUF e pubblicata sul sito internet all'indirizzo www.bancodesio.it.

2 - Informazioni sulle transazioni con parti correlate

La Procedura Interna ("Regolamento Interno") per la gestione delle operazioni con soggetti collegati e soggetti inclusi nel perimetro di applicazione dell'Art. 136 TUB, adottata in conformità al Regolamento Consob n. 17221/2010, come aggiornato dalla Delibera n. 21624/2020, ed integrata in conformità alle Disposizioni di Vigilanza Prudenziale in materia di attività di rischio e conflitti d'interessi nei confronti dei soggetti collegati alla Banca o al Gruppo bancario ai sensi dell'Art. 53 TUB e da ultimo integrata in conformità al 35° aggiornamento della Circolare Banca d'Italia n. 285 e relativo atto di emanazione in attuazione della Direttiva UE c.d. CRD5, è descritta nella Relazione annuale sul governo societario al 31 dicembre 2024. La Procedura stessa è pubblicata, in ottemperanza al Regolamento citato, sul sito internet all'indirizzo www.bancodesio.it, sezione "la Banca/Governance/Documenti societari/Soggetti Collegati".

Premesso che, ai sensi dell'art. 5 del Regolamento Consob n. 17221/2010 e dell'art. 154-ter del TUF dallo stesso richiamato, vanno fornite informazioni periodiche:

  • a) sulle singole operazioni "di maggiore rilevanza" concluse nel periodo di riferimento, per tali intendendosi le operazioni che, anche cumulativamente, superano le soglie previste nell'Allegato 3 del Regolamento citato110;
  • b) sulle altre eventuali singole operazioni con parti correlate, come definite ai sensi dell'articolo 2427, secondo comma, del Codice Civile, concluse nel periodo di riferimento, che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca;
  • c) su qualsiasi modifica o sviluppo delle operazioni con parti correlate descritte nell'ultima relazione annuale che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca,

nell'anno di riferimento non si segnalano operazioni degne di nota ad eccezione dell'acquisizione di una partecipazione di controllo da parte di Banco di Desio e della Brianza SpA in Dynamica Retail SpA

In data 31 maggio 2024, a seguito del perfezionamento degli iter deliberativi e in esecuzione degli Accordi sottoscritti tra le Parti, è stato perfezionato il "closing" dell'operazione avente ad oggetto l'ingresso di Banco Desio nel capitale sociale di Dynamica Retail SpA mediante l'acquisto della maggioranza del capitale sociale e la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato a Banco Desio (l'"Operazione").

Per effetto dell'Operazione Dynamica Retail SpA "Dynamica", nonché la sua controllata, Dynamica Retail Agenzia in Attività Finanziaria Srl - entrambe soggette a direzione e coordinamento da parte di Banco Desio - sono entrate a far parte del perimetro del Gruppo bancario, nonché del perimetro delle parti correlate, con efficacia 1° giugno 2024.

Ad esito del perfezionamento dell'Operazione Banco Desio risulta detenere n. 11.033.182 azioni pari all'89,23% del capitale sociale della Società; la quota rimanente è detenuta dai soci manager di Dynamica.

110 Per quanto attiene all'indice di rilevanza del controvalore delle operazioni con parti correlate, il Regolamento Interno fa riferimento ad una soglia di rilevanza pari ad Euro 37,5 milioni (corrispondente al 5% del patrimonio di vigilanza consolidato, calcolato in capo a Banco Desio come rilevato alla data di adozione della Procedura stessa)

Per ulteriori informazioni sull'operazione, si rinvia al Paragrafo "Eventi societari di rilievo", nonché al comunicato stampa diffuso in data 31 maggio 2024 ed altresì disponibile sul sito internet istituzionale.

Successivamente alla data di acquisizione della partecipazione, è stato stipulato con la controllata in data 2 luglio 2024 un accordo di acquisto di crediti che prevedeva, inter alia, la sottoscrizione di un accordo quadro vincolante relativo alla cessione di crediti pro-soluto tra BDB e Dynamica (l'"Accordo Quadro") regolante i termini e condizioni chiave, inclusi i relativi economics, della cessione a BDB dei crediti derivanti da finanziamenti tempo per tempo erogati da Dynamica tramite contratti di prestiti personali contro la cessione del quinto dello stipendio e/o della pensione o assistiti da delegazione di pagamento di quote degli stipendi (la "Cessione"). L'accordo stipulato in data 8 febbraio 2024 (prima dell'acquisizione della partecipazione) aveva durata fino al 31 maggio 2024 e prevedeva un importo massimo di crediti acquistati pari a 120 mln euro, mentre l'accordo siglato in data 2 luglio 2024, avente scadenza 31 dicembre 2024, in conseguenza dell'entrata di Dynamica nel Gruppo Banco Desio impegnava la Banca all'acquisto di tutta la produzione originata da Dynamica. (fermo il rispetto di criteri assuntivi determinati contrattualmente). È stata altresì prevista la sottoscrizione, contestuale all'Accordo Quadro, di un contratto di servicing (il "Contratto di Servicing") avente ad oggetto il conferimento da parte di BDB a Dynamica dell'incarico di svolgere attività di incasso, rimessa e rendicontazione in relazione a crediti – dalla prima acquistati – verso dipendenti o pensionati di amministrazioni pubbliche ed aziende private nell'ambito della Cessione.

* * *

I rapporti con parti correlate sono generalmente regolati a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard e trovano comunque la loro giustificazione nell'interesse del gruppo di appartenenza. Il raffronto con le condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard viene indicato nella rendicontazione periodica verso gli Organi Sociali delle operazioni poste in essere.

In tale contesto, non si segnalano operazioni in essere al 31 dicembre 2024 che presentino profili di rischio particolare rispetto a quelli valutati nell'ambito dell'ordinario esercizio dell'operatività di natura bancaria e della connessa attività finanziaria o che comunque presentino profili di atipicità/inusualità degni di nota.

Nei paragrafi seguenti sono riepilogati – in un logica prudenziale di gestione unitaria dei potenziali conflitti d'interesse – i rapporti in essere con la Società controllante, le società controllate e collegate, nonché con gli altri soggetti collegati ai sensi dell'art. 53 TUB e/o dell'Art. 2391-bis c.c. (inclusi i soggetti trattati ai sensi dell'Art. 136 TUB in conformità alla normativa anche interna vigente), evidenziando in particolare i saldi dei rapporti di c/c e dei dossier titoli alla chiusura dell'esercizi.

I – Società controllante

In data 3 luglio 2023, Banco di Desio e della Brianza S.p.A. ha sottoscritto, con Brianza Unione di Luigi Gavazzi e Stefano Lado S.A.p.A. ("Brianza Unione"), un accordo per la sottoscrizione da parte di quest'ultima di un Bond Tier 2 Subordinato 10Y non call 5Y per un importo pari a 60 milioni di euro.

L'emissione del Bond Tier 2 Subordinato da parte di Banco Desio è stata contestuale all'emissione, da parte di Brianza Unione, di un prestito obbligazionario nella forma di private placement con le medesime caratteristiche, interamente sottoscritto da investitori professionali.

Le due emissioni di Bond Tier 2 Subordinati si collocano nel più ampio contesto di un'operazione finalizzata a determinare l'apposizione di una passività Tier 2 nel quadro della disciplina prudenziale applicabile ai sensi del CRR ai fini di vigilanza prudenziale individuale e consolidata, rispettivamente di Banco Desio e del Gruppo Bancario Banco Desio (l'"Operazione").

Entrambi i Bond Tier 2 Subordinati sono stati destinati alla negoziazione sul Segmento ExtraMOT PRO del Mercato ExtraMOT gestito da Borsa Italiana S.p.A.

Per i dettagli dell'operazione, si rinvia al documento informativo, redatto da Banco Desio ai sensi e per gli effetti dell'art. 5 del Regolamento OPC reso disponibile al pubblico, nei termini di legge, presso la sede sociale di Banco Desio, sulla piattaforma di stoccaggio (all'indirizzo ), nonché sul sito internet di Banco Desio (sezione La Banca/Governance/Documenti societari/Soggetti collegati).

*** Alla chiusura dell'esercizio, i saldi debitori (verso clientela) nei confronti della Controllante Brianza Unione ammontano a complessivi Euro 0,4 milioni riferiti al rapporto di c/corrente a vista detenuto presso Banco Desio. Si segnala, altresì, la posizione relativa al Dossier Titoli in custodia e amministrazione pari ad Euro 539,7 milioni.

Con la Controllante Brianza Unione di Luigi Gavazzi e Stefano Lado SapA è stato rinnovato l'accordo di servizio disciplinante i diritti e obblighi reciproci inerenti alle attività contabili e segnaletiche delegate al Banco di Desio e della Brianza S.p.A. relativamente al consolidamento prudenziale ai sensi degli artt. 11 e 99 del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR). I corrispettivi a favore di quest'ultima sono di ammontare esiguo e sono stati comunque determinati con la stessa metodologia degli analoghi accordi con le società Controllate. Si precisa che anche tale operazione ricade nell'ambito di applicazione dell'art. 136 TUB in virtù delle cariche rivestite da alcuni Esponenti di cui al successivo paragrafo "Operazioni con Esponenti e con soggetti riconducibili agli stessi".

II – Società controllate

Si riporta un riepilogo delle operazioni significative con le società controllate approvate dal Consiglio di Amministrazione nel corso dell'esercizio, nell'ambito della Procedura di cui sopra.

Tipo Operazione Importi/condizioni
economiche
(Euro)
Controparte
Linea di credito Euro 1.195.000.000 Fides SpA
Fidejussione commerciale (revoca) Euro 46.500
Linea di credito Euro 16.000.000 Dynamica Retail SpA
Adesione al "Gruppo IVA" Condizioni
dettagliate
in
delibera
Dynamica Retail SpA
Dynamica Retail Agenzia in Attività
Finanziaria Srl
Rinnovo Adesione al "Gruppo IVA" Condizioni
dettagliate
in
delibera
Fides SpA
Desio OBG Srl
Adesione al Consolidato Fiscale per il
triennio 2024-2025- 2026
Condizioni
dettagliate
in
delibera
Fides SpA
Linea di credito Euro 647.000 Dynamica Retail SpA
Linea di credito Euro 5.400 Dynamica Retail Agenzia in Attività
Finanziaria Srl

L'ammontare delle attività/passività, nonché delle garanzie/impegni e dei proventi/oneri, derivanti dai rapporti con le già menzionate società è rappresentato nel Par. 8.4 della Relazione sulla gestione alla voce "società controllate".

III – Società collegate

Si rammenta che, in data 29 giugno 2022, a seguito dell'ottenimento delle necessarie autorizzazioni di legge, è stata data esecuzione agli Accordi di partnership per l'ingresso di Banco Desio nel capitale sociale di Anthilia Capital Partners SGR S.p.A. (di seguito "Anthilia" o la "SGR"). In virtù dell'entità della partecipazione detenuta nella predetta Società - pari al 15% del capitale sociale della SGR - e dei contenuti previsti dagli accodi di partnership stipulati (accordo di investimento, accordo quadro commerciale, patti parasociali), risulta attualmente in essere una partecipazione di collegamento con la predetta società.

Il Banco risulta inoltre tra i principali investitori del nuovo Fondo "Anthilia GAP – Special Situation Fund". L'operazione di investimento (fino ad un ammontare massimo Euro 23.000.000) nel predetto fondo di investimento alternativo è stata sottoposta al parere preventivo del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati in considerazione delle caratteristiche di "non ordinarietà" dell'operazione stessa.

Per completezza si segnalano le sottoscrizioni per un controvalore di Euro 7.000.000 nei Fondi aperti Planetarium Fund – Anthilia White e Planetarium Fund – Anthilia Yellow.

Per maggiori dettagli si rinvia a quanto descritto nella relazione sulla gestione al 31 dicembre 2024.

IV - Operazioni con Esponenti e con soggetti riconducibili agli stessi 111

Per quanto riguarda le operazioni di affidamento approvate nel 2024 ai sensi dell'art. 53 del TUB (anche in conformità alle nuove disposizioni introdotte dal Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2013/36/UE, c.d. CRD IV) e/o dell'art. 2391-bis c.c. (inclusi i soggetti trattati ai sensi dell'Art. 136 TUB in conformità alla normativa anche interna vigente), si segnala che si è trattato principalmente di ordinarie operazioni di erogazione del credito a Esponenti del Banco e/o a soggetti agli stessi connessi (per tali intendendosi gli amministratori, i sindaci ed i dirigenti con responsabilità strategiche nel Banco e nelle società in rapporto di controllo). Tali legami non hanno influito sull'applicazione dei normali criteri di valutazione del merito creditizio. L'ammontare complessivo accordato sulle n. 37 posizioni in essere al 31 dicembre 2025 è pari ad Euro 11,7 milioni circa e i relativi utilizzi ammontano globalmente a Euro 4,3 milioni circa.

Per quanto concerne i rapporti di raccolta intrattenuti dal Banco direttamente con gli Esponenti, nonché con soggetti connessi si segnala altresì che i saldi complessivi al 31 dicembre 2024 ammontano ad Euro 281,1 milioni circa nei debiti verso la clientela (comprensivo di Euro 257,2 milioni circa nei dossier titoli).

Sono esclusi dai suddetti computi le operazioni e i saldi riferiti alla società controllante e alle società controllate e collegate di cui ai precedenti paragrafi I, II e III.

Il dettaglio relativo ai predetti rapporti di affidamento e di raccolta di cui al presente paragrafo è esposto nella seguente tavola:

Saldi al 31.12.2024
(Espressi in
Euro/milioni)
Operazioni di affidamento:
Ammontare accordato 11,7
Ammontare utilizzato 4,3
Operazioni di raccolta:
Ammontare c/c e d/r (a) 23,9
Ammontare dossier titoli (b) 257,2
Totale (a+b) 281,1

In conformità alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 si precisa che l'incidenza complessiva dei saldi, indicati nei precedenti paragrafi, sotto il profilo patrimoniale, finanziario ed economico, risulta sostanzialmente marginale.

V – Altre operazioni

Per quanto riguarda le altre operazioni significative con Esponenti e con soggetti connessi si segnala l'aggiornamento delle condizioni economiche applicate a Esponenti aziendali e soggetti connessi in allineamento all'andamento del mercato.

111 Soggetti collegati ai sensi dell'art. 53 TUB (inclusi i soggetti trattati ai sensi dell'Art. 136 TUB) e/o dell'art. 2391-bis c.c. (diversi dalla Società controllante e dalle Società in rapporto di controllo/collegamento)

PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

1.1 Remunerazione collegata a sistemi di incentivazione: piani di compensi basati su azioni

Banco di Desio e della Brianza S.p.A., in qualità di Capogruppo, predispone l'annuale Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione della Banca d'Italia (Circolare n. 285/2013, 37° aggiornamento del 24 novembre 2021, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione"), dell'art.123-ter del Decreto Legislativo 58/1998 ("Testo Unico della Finanza" o "TUF") e successive modificazioni e dell'art. 84-quater della delibera Consob n.11971/1999 e successive modificazioni ("Regolamento Emittenti").

La politica in materia di remunerazione ("Policy") rappresenta un'importante leva gestionale, ai fini di attrarre, motivare e trattenere il management e il personale e di orientarne i comportamenti verso una logica di contenimento dei rischi assunti dall'intermediario (inclusi quelli legali e reputazionali) e di tutela e fidelizzazione del cliente, in un'ottica di correttezza delle condotte e gestione dei conflitti di interesse. Essa è inoltre funzionale al perseguimento del successo sostenibile, che si sostanzia nella creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti tenendo conto degli interessi di tutti gli stakeholder rilevanti per il Gruppo.

La Policy 2024 definisce le linee guida dei sistemi di remunerazione e incentivazione del personale del Gruppo con l'obiettivo di favorire il perseguimento delle strategie, degli obiettivi e dei risultati di lungo periodo, in coerenza con il quadro generale di politiche di governo e di gestione dei rischi nel rispetto dei livelli di liquidità e patrimonializzazione. Con riferimento ai fattori ESG (Environmental, Social, Governance), la Policy 2024, proseguendo il percorso avviato negli anni scorsi, rafforza ulteriormente la correlazione tra la remunerazione variabile del management e del personale e le azioni strategiche inerenti alle tematiche ESG come declinate nel Masterplan aziendale. La politica in materia di remunerazione del Gruppo Banco Desio è neutrale rispetto al genere del personale.

La remunerazione del personale dipendente del Gruppo prevede una componente variabile (incentivo) collegata al sistema di incentivazione con periodicità annuale (Short Term Incentive), il cui riconoscimento è subordinato alla contestuale positiva verifica di predefinite condizioni di accesso (cancelli) costituite da indicatori di adeguatezza patrimoniale, adeguatezza della liquidità e di redditività. Successivamente alla verifica dei cancelli, ma in via anticipata rispetto alle eventuali erogazioni, l'ammontare delle risorse economiche effettivamente disponibile è determinato in ragione dei risultati economici conseguiti, definiti e monitorati, in coerenza con il quadro di propensione al rischio del Gruppo, nell'ambito del Risk Appetite Framework.

L'incentivo del personale più rilevante identificato nell'anno 2024 è corrisposto nell'arco di cinque o sei anni, suddiviso in una quota up-front e in quattro o cinque quote differite annuali subordinate alla positiva verifica di future condizioni. La quota up-front a prescindere dal beneficiario è pari al:

60% dell'incentivo riconosciuto, nei casi in cui la remunerazione variabile individuale annua sia inferiore a 435 mila euro;

40% dell'incentivo riconosciuto, nei casi in cui la remunerazione variabile individuale annua sia pari o superiore a 435 mila euro.

Il valore di 435 mila euro rappresenta per il Gruppo il livello di remunerazione variabile di importo particolarmente elevato, determinato in coerenza al criterio stabilito dalle Disposizioni di Vigilanza della Banca d'Italia.

Il 50% della quota up-front dell'incentivo è riconosciuto in "phantom shares Banco Desio" rappresentative di azioni ordinarie di Banco Desio. Le quote differite sono costituite da:

  • quattro quote annue differite nel periodo quadriennale successivo all'anno di maturazione della quota up-front, per il 50% in phantom shares Banco Desio, per il personale più rilevante non indicato al punto precedente.
  • cinque quote annue differite nel periodo quinquennale successivo all'anno di maturazione della quota up-front, per il 55% in phantom shares Banco Desio, per il personale più rilevante apicale nel caso in cui l'importo della remunerazione variabile individuale annua riconosciuta sia pari o superiore a 435 mila euro;

Come previsto dalle Disposizioni di Vigilanza della Banca d'Italia, nei casi in cui la remunerazione variabile individuale annua risulti inferiore o pari alla soglia di rilevanza di 50 mila euro e contestualmente inferiore o pari a un terzo della remunerazione totale individuale annua, il relativo importo riconosciuto è erogato cash e in un'unica soluzione.

Per allineare gli interessi tra management e azionisti e supportare il Piano Strategico Beyond 26, remunerando le risorse strategiche del Gruppo in funzione della creazione di valore nel medio-lungo termine, il Gruppo ha introdotto il piano Long Term Incentive (LTI) correlato alle performance da conseguire nel triennio 2024-2026, che si affianca al piano Short Term Incentive (STI) 2024.

Il Piano "LTI 2024-2026" è destinato a circa 40 ruoli manageriali del Gruppo (inclusi gli appartenenti alle funzioni di controllo, mediante KPI dedicati), selezionati in base al livello della posizione e all'impatto sul business, inclusi l'Amministratore Delegato e i dirigenti con responsabilità strategiche di Capogruppo e di Fides, considerati fondamentali per le rispettive competenze al fine dell'implementazione e del successo del Piano Strategico 2024-2026 "Beyond 26", approvato dal Consiglio di Amministrazione il 23 novembre 2023, con facoltà di individuarne eventualmente ulteriori in ragione di cambiamenti organizzativi o in ottica di attraction e retention (i "Destinatari"). L'incentivo correlato al Piano LTI (incentivo LTI) prevede anche l'assegnazione di "phantom shares Banco Desio" che avverrà al termine del periodo di performance, nel 2027, a valle della verifica del conseguimento dei risultati nel periodo di Vesting.

Per i Piani Short Term Incentive e Long Term Incentive, per le azioni maturate (up-front e differite) è previsto un periodo di retention di un anno, che decorre dal momento della maturazione; l'effettivo riconoscimento al beneficiario avviene al termine di tale periodo.

Sia la quota up-front, sia le quote differite sono soggette a meccanismi di malus e di claw-back, così come declinati nella Policy.

Oltre ai piani di compensi basati su phantom shares Banco di Desio, relativi al Piano Short Term Incentive 2024 e al Piano Long Term Incentive 2024-2026, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. in data 18 aprile 2024 ha approvato:

  • la politica in materia di remunerazione per l'esercizio 2024 contenuta nella Sezione I della "Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2024 e sui compensi corrisposti 2023" e
  • la relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2023 contenuta nella Sezione II della medesima "Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2024 e sui compensi corrisposti 2023".

Per maggiori informazioni di dettaglio si rinvia a quanto contenuto nei documenti "Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2024 e sui compensi corrisposti 2023" e "Documento Informativo relativo al Piano "sistema incentivante 2024" basato sull'assegnazione di phantom shares" e "Documento informativo relativo al piano di incentivazione di lungo termine "LTI 2024-2026" basato sull'assegnazione di phantom shares", pubblicati nel sito istituzionale all'indirizzo www.bancodesio.it.

1.2 Piani di compensi basati su azioni di esercizi precedenti

Il Consiglio di Amministrazione di Banco Desio in data 8 febbraio 2024 ha preso atto della maturazione, nell'esercizio 2024, della componente azionaria delle quote differite di incentivo di breve termine, riferite al Piano "sistema incentivante 2022" basato sull'assegnazione di phantom shares Banco Desio in corso di validità e approvato sulla base della precedente delibera assembleare del 14 aprile 2022.

Per un maggior dettaglio sulle modalità e sui termini di attribuzione delle azioni a valere sul Piano sopra richiamato si rinvia al relativo "Documento Informativo relativo al Piano "sistema incentivante 2022" basato sull'assegnazione di phantom shares", pubblicato nel sito istituzionale all'indirizzo www.bancodesio.it.

1.3 Rappresentazione dei piani di compensi basati su azioni

Le componenti di remunerazione per il personale più rilevante sopra descritte (STI 2022, STI 2023 e LTI 2024- 2026), che prevedono il pagamento basato su phantom shares di Banco Desio, si configurano come piani di gruppo "cash settled" in accordo con le previsioni del principio contabile IFRS 2 Pagamenti basati su azioni.

Tali pagamenti basati su azioni sono rilevati nel bilancio individuale della Capogruppo nella voce dello stato patrimoniale passivo "Fondi per rischi ed oneri" in contropartita (i) del conto economico nella voce "Spese per il personale" per il personale più rilevante della Capogruppo stessa e (ii) dello stato patrimoniale attivo nella voce "Partecipazioni" per il personale più rilevante delle società controllate.

Le società controllate invece, nel proprio bilancio separato, contabilizzano il costo di competenza del periodo nella voce di conto economico "Spese per il personale" in contropartita della voce "Riserve" di patrimonio netto.

B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

2. Altre informazioni

Con riferimento a quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Banco Desio in data 25 marzo 2024 relativamente al piano di compensi basati su azioni approvato dall'Assemblea ordinaria degli azionisti del 27 aprile 2023, sono state complessivamente assegnate n. 120.333 phantom shares Banco Desio a 9 beneficiari (8 dipendenti di Banco Desio e 1 della controllata Fides) di cui (i) n. 58.310 relative alla quota upfront e (ii) n. 62.023 relative alle quote differite nei tre anni successivi, la cui maturazione rimane subordinata alle regole del Piano, ivi comprese la positiva verifica di future condizioni consolidate nonché l'assenza di comportamenti di misconduct. Si precisa che la Capogruppo Banco Desio ha riconosciuto ai propri 8 beneficiari n. 110.774 phantom shares Banco Desio, di cui n. 52.575 relative alla quota up-front e n. 58.199 relative alle quote differite come sopra specificato.

2.1 Impatti economici

Relativamente ai sistemi di incentivazione in azioni del personale più rilevante, per l'anno 2024 Banco Desio ha stanziato un onere atteso di 2,2 milioni di euro da ricondursi sostanzialmente al" Piano Phantom Shares 2024" della Capogruppo ed un minor onere di 0,1 milioni di euro per adeguamento del piano "Phantom shares 2023". Per quanto attiene, invece, il Piano "LTI 2024-2026" al 31 dicembre 2024 risulta stanziato un onere atteso di 3,1 milioni di euro.

PARTE M – INFORMATIVA SUL LEASING

SEZIONE 1 - LOCATARIO

Informazioni qualitative

In conformità al principio contabile IFRS16 "Leases", per i contratti che conferiscono il diritto di controllare l'utilizzo di un asset identificato (cfr. IFRS 16.B9 e paragrafi B13-B20) per un certo periodo di tempo, lungo il periodo di utilizzo, Banco Desio valuta se sono verificati entrambi i seguenti requisiti:

a) Il diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici dall'utilizzo dell'asset identificato, come descritto nei paragrafi B21-B23;

b) Il diritto a dirigere l'utilizzo dell'asset identificato, come descritto nei paragrafi B24-B30.

Conseguentemente, quando viene identificato un contratto di leasing e l'attività è resa disponibile all'utilizzo da parte del locatario, il Banco rileva:

  • una passività consistente nei pagamenti dovuti per il leasing (i.e. Lease Liability). Tale passività è inizialmente rilevata al valore attuale dei futuri pagamenti dovuti per il leasing attualizzati al tasso di interesse implicito nel leasing o, se tale tasso non può essere prontamente determinato, al tasso di finanziamento marginale del locatario;
  • un'attività consistente nel diritto di utilizzo (i.e. RoU Asset). Tale attività è inizialmente rilevata come sommatoria di Lease Liability, costi diretti iniziali, pagamenti effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto al netto degli incentivi al leasing ricevuti, costi di smantellamento.

La rilevazione di tali valori patrimoniali è effettuata distintamente in ragione della tipologia degli asset identificati, che in Banco Desio sono rappresentati esclusivamente da immobili ed autovetture.

Banco Desio ha adottato alcuni degli espedienti pratici e recognition exemptions previsti dal principio IFRS16 "Leases":

  • sono esclusi i contratti con valore del bene sottostante inferiore o uguale a Euro 5.000 alla data di applicazione iniziale (c.d. low value asset);
  • sono esclusi i contratti con lease term complessiva inferiore o uguale ai 12 mesi (c.d. short term asset);
  • sono esclusi i costi diretti iniziali dalla valutazione del RoU Asset alla data di applicazione iniziale.

Non sono considerati i costi di smantellamento stimati ai fini della determinazione del RoU Asset, dal momento che tale tipologia di costi deve essere considerata solo alla data di decorrenza del contratto di leasing.

Con riferimento al Lease term, Banco Desio ha deciso di considerare a regime per i nuovi contratti solo il primo periodo di rinnovo come ragionevolmente certo, a meno che non vi siano clausole contrattuali che lo vietino, ovvero, fatti o circostanze che portino a considerare rinnovi aggiuntivi o a determinare la fine del contratto di leasing. Per i contratti in essere alla data di FTA, era stato aggiunto un periodo di rinnovo, qualora il contratto si trovasse nel primo periodo contrattuale (ovvero non sia ancora scattato il primo periodo di rinnovo), oppure qualora il contratto si trovasse in un periodo di rinnovo successivo al primo ma era ormai scaduto il termine per la comunicazione della disdetta.

Con riferimento al tasso per l'attualizzazione dei futuri pagamenti dovuti per il leasing, Banco Desio ha deciso di utilizzare quale tasso di finanziamento marginale (incremental borrowing rate) un'unica curva di tassi di interesse, considerando peraltro un floor pari allo 0% per le scadenze in cui i tassi risultano negativi. Tale curva è basata su un tasso risk free (i.e. tasso di interesse di mercato) e sullo spread finanziamento (i.e. rischio di credito del locatario), ed è amortizing. Tipicamente il contratto di leasing non prevede infatti un unico pagamento a scadenza, bensì un pagamento periodico dei canoni lungo l'intera durata del contratto, che comporta un andamento decrescente del debito residuo.

Informazioni quantitative

Con riferimento alle attività e passività connesse ai contratti di leasing in essere al 31 dicembre 2024, si evidenziano i seguenti saldi:

  • un "RoU Asset" per 52,5 milioni di euro riferito ad immobili e per 1,1 milioni di euro riferito ad autovetture;
  • una "Lease Liability" per 54,0 milioni di euro riferito ad immobili e per 1,1 milioni di euro riferito ad autovetture.

Nel corso dell'esercizio sono stati rilevati oneri per 11.938 migliaia di euro connessi ai contratti di leasing, di cui 1.256 migliaia di euro rilevati nella voce "Interessi Passivi" e 10.682 migliaia di euro nella voce "Rettifiche di valore nette su attività materiali" a titolo di ammortamento del diritto d'uso.

Si segnala, in particolare, che l'ammortamento rilevato in conto economico fa riferimento:

  • per 405 migliaia di euro ad autovetture,
  • per 10.277 migliaia di euro ad immobili.

Complessivamente i costi dell'esercizio riferiti a contratti di leasing e non rientranti nell'applicazione dell'IFRS16 (c.d. low value asset e short term asset) ammontano ad euro 2.025 migliaia.

Con riferimento alla "Lease liability" rilevata al 31 dicembre 2024, pari a complessivi 55.189 migliaia di euro, si riporta di seguito una ripartizione per fasce di scadenza residua delle passività:

  • 10.342 migliaia di euro entro i 12 mesi;
  • 17.982 migliaia di euro da 1 a 3 anni;
  • 13.246 migliaia di euro da 3 a 5 anni;
  • 13.619 migliaia di euro oltre i 5 anni.

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SEZIONE 2 – LOCATORE

Informazioni qualitative

I beni concessi in locazione finanziaria sono esposti come crediti, per un ammontare pari all'investimento netto del leasing. La rilevazione dei proventi finanziari riflette un tasso di rendimento periodico costante.

Informazioni quantitative

2. Leasing finanziario

2.1 Classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere e riconciliazione con i finanziamenti per leasing iscritti nell'attivo

31.12.2024 31.12.2023
Pagamenti da Pagamenti da
Fasce temporali ricevere per il ricevere per il
leasing leasing
Fino a 1 anno 53.661 45.696
Da oltre 1 anno fino a 2 anni 44.347 44.492
Da oltre 2 anni fino a 3 anni 36.608 33.701
Da oltre 3 anni fino a 4 anni 23.433 25.782
Da oltre 4 anni fino a 5 anni 11.023 13.599
Da oltre 5 anni 11.586 16.256
Totale pagamenti da ricevere per il leasing 180.658 179.526
RICONCILIAZIONE CON FINANZIAMENTI
Utili finanziari non maturati (-) 13.362 13.195
Valore residuo non garantito (-) - -
Finanziamenti per leasing 167.296 166.331

La tabella fornisce la classificazione per fasce temporali dei pagamenti da ricevere per il leasing e la riconciliazione tra i pagamenti da ricevere e i finanziamenti per leasing, in conformità a quanto previsto dall'IFRS 16, paragrafo 94. Si precisa, in particolare, che i pagamenti da ricevere per leasing, rappresentativi della sommatoria dei pagamenti dovuti in linea capitale e in linea interessi, sono esposti al lordo dei fondi rettificativi. La riconciliazione con i finanziamenti per leasing, esposti in bilancio nell'ambito delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, alla tabella 4.2 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso la clientela", avviene sottraendo gli utili finanziari non maturati e le rettifiche di valore relative ai medesimi finanziamenti pari a 11.415 migliaia di euro (11.922 migliaia di euro alla fine del periodo di confronto).

Attestazione ai sensi dell'art. 154-bis del D. LGS. 58/98 al Bilancio d'Esercizio

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art.154-bis, commi 3 e 4, del D.lgs. 58/1998

    1. I sottoscitti Alessandro M. Declo, nella sua qualità di Amministratore Delegato di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. e Mauro W. Colombo, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Banco di Desio e della Brianza S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 tebbraio 1998, n. 58:
    2. · l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    3. · l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio nel corso dell'esercizio 2024.
    1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio 2024 è basata su di un modello definito da Banco di Desio e della Brianza S.p.A. in coerenza con l'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" che rappresenta uno standard di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.
    1. I sottoscritti attestano, inoltre, che:
    2. 3.1 il Billancio di esercizio 2024:
      • a) è redatto in conformilà ai principi contabili internazionali riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002:
      • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • c) è idoneo a fomire una rappresentazione verittera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;
    3. 3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e dell'isultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Desio, 11 marzo 2025

lessandro M. Decio

Amministratore Delegato

Mauro W. Calombo

Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Relazione della società di Revisione al Bilancio d'Esercizio

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Vittor Pisani, 25 20124 MILANO MI Telefono +39 02 6763.1 Email [email protected] PEC [email protected]

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014

Agli Azionisti di Banco di Desio e della Brianza S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. (nel seguito anche la "Banca"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2024, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto e dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa che include le informazioni rilevanti sui principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. al 31 dicembre 2024, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché al provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto a Banco di Desio e della Brianza S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro qiudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiornente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

KPMO S g A, è una ascielà per azioni di dirito italiata a KPMC latematonal
relavori KPMO di ensid indisendens alfiliata a KPMC latematonal
Limitod, società di dirito ingles

ncona Bari Bergamo Bologna Bolzano Bilescia
Crasan Milano Niesti Naturalia
Lasoa Millano Nilano Nasianova
Padova Millano Nama Manariana
Pladova Pilano Pilang Pierra Traviso
Trifesto Vierese Vie

Società per azioni Capitale sociale
Euro 10.415.600,00 i.v. Reference Mario Menoa Menoa Brianza Losil
R C A M Proposis N 2007 Catologia
R C A M Program Streams:
National VA Cromonomica Program 25
2012 - Millano Mi TFALIA

Banco di Desio e della Brianza S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2024

Valutazione dei crediti verso la clientela iscritti tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Nota integrativa "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.3 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Nota integrativa "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 4 "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Nota integrativa "Parte C - Informazioni sul conto economico": Sezione 8.1 "Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione".

Nota integrativa "Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura": Sezione 1 "Rischio di credito".

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto
chiave
L'erogazione di crediti alla clientela rappresenta una
rilevante attività della Banca. I crediti verso la clientela,
iscritti tra le attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato, al 31 dicembre 2024 ammontano a
€13.887 milioni e rappresentano il 77% del totale attivo
del bilancio d'esercizio.
Le rettifiche di valore nette sui crediti verso la clientela
addebitate al conto economico dell'esercizio chiuso al
31 dicembre 2024 ammontano a €42 milioni.
Ai fini della valutazione, gli Amministratori effettuano
analisi, talvolta complesse, rivolte a individuare le
posizioni che, successivamente all'erogazione,
mostrano evidenze sia di un significativo incremento
del rischio di credito, sia di una possibile perdita di
valore, considerando sia informazioni interne, legate
all'andamento delle posizioni creditorie, sia
informazioni esterne, legate al settore di riferimento o
all'esposizione complessiva dei debiton verso il sistema
bancario.
La valutazione dei crediti verso la clientela è un'attività
di stima complessa, caratterizzata da un alto grado di
incertezza e di soggettività, nella quale gli
Amministratori utilizzano modelli di valutazione
sviluppati internamente che tengono in considerazione
numerosi elementi quantitativi e qualitativi quali, tra gli
altri, i dati storici relativi agli incassi, i flussi di cassa
attesi e i relativi tempi attesi di recupero, l'esistenza di
indicaton di possibili perdite di valore, la valutazione
delle eventuali garanzie, l'impatto di variabili
macroeconomiche, di scenari futuri e di rischi dei settori
nei quali operano i clienti della Banca.
La complessità dell'attività di stima degli Amministratori
è influenzata dalle accresciute incertezze del contesto
geopolitico che hanno inciso sulle condizioni
economiche attuali e sugli scenari macroeconomici
prospettici, con impatti rilevanti sul mercato
dell'energia, sulle catene di fomitura, sulla tensione
inflazionistica ed il suo effetto sulle politiche monetarie
dei tassi di interesse delle principali economie e sulle
dinamiche e indicatori del mercato immobiliare.
Le nostre procedure di revisione hanno incluso:
· la comprensione dei processi aziendali e del
relativo ambiente informatico della Banca con
riferimento all'erogazione, al monitoraggio, alla
classificazione e alla valutazione dei crediti verso
la clientela:
l'esame della configurazione e della messa in atto
dei controlli e lo svolgimento di procedure per
valutare l'efficacia operativa dei controlli ritenuti
rilevanti, con particolare riferimento
all'identificazione dei crediti che presentano
indicatori di perdite di valore e alla determinazione
delle rettifiche di valore;
l'analisi dei criteri di classificazione utilizzati al fine
di ricondurre i crediti verso la clientela alle
categorie richieste dall'IFRS 9 (c.d. "staging");
l'analisi delle politiche e dei modelli di valutazione
analitici e forfetari utilizzati e l'esame della
ragionevolezza delle principali assunzioni e
vanabili in essi contenuti, nonché l'analisi degli
adeguamenti resi necessari alla luce degli effetti
economici riconducibili al contesto geopolitico; tale
attività è stata svolta con il supporto di esperti del
network KPMG;
la selezione di un campione di crediti valutati con
metodologie forfetarie, la venfica dell'applicazione
dei modelli di valutazione adottati e la verifica della
corrispondenza delle percentuali di svalutazione
applicate con quelle previste da tali modelli;
· la selezione di un campione di crediti valutati
analiticamente e l'esame della ragionevolezza
degli indicatori di perdite di valore identificati e
delle assunzioni relative alla recuperabilità, anche
in base alle eventuali garanzie ricevute;
l'analisi delle variazioni significative delle categorie
di crediti e delle relative rettifiche di valore rispetto
al dati degli esercizi precedenti e la discussione dei
risultati con le funzioni aziendali coinvoite;

Banco di Desio e della Brianza S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2024

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto
chiave
Tale contesto ha richiesto un aggiornamento dei
processi e delle metodologie di valutazione.
Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione dei
crediti verso la clientela iscritti tra le attività finanziane
valutate al costo ammortizzato un aspetto chiave
dell'attività di revisione.
· l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di
bilancio relativa ai crediti verso la clientela iscritti
tra le attività finanziane valutate al costo
ammorizzato.

Valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value livello 3

Nota integrativa "Parte A - Politiche contabili": paragrafo A.2.1 "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico", paragrafo A.2.2 "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", paragrafo A.2.4 "Operazioni di copertura", paragrafo A.4 "Informativa sul fair value".

Nota integrativa "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Attivo": Sezione 2 "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico", Sezione 3 "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", Sezione 5 "Derivati di copertura".

Nota integrativa "Parte C - Informazioni sul conto economico": Sezione 4 "Il risultato netto dell'attività di negoziazione", Sezione 5 "Il risultato netto dell'attività di copertura", Sezione 7 "Il risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico".

Nota integrativa "Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura": Sezione 2 "Rischio di mercato", Sezione 3 "Gli strumenti derivati e le politiche di copertura".

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto
chiave
L'acquisto, la vendita e la detenzione di strumenti
finanzian costituiscono rilevanti attività della Banca. Il
bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 include attività
finanziane valutate al fair value per complessivi €1.211
milioni.
Una parte di esse, pari a €149 milioni, è costituita da
attività finanziarie valutate al fair value, per le quali non
esiste un prezzo quotato su un mercato attivo,
identificate dagli Amministratori della Banca come
strumenti finanzian con livello di fair value 3.
Ai fini della valutazione degli strumenti finanziari con
livello di fair value 3, gli Amministratori esercitano un
elevato grado di giudizio in relazione alla complessità
dei modelli e dei parametri utilizzati.
Tale complessità è anche influenzata dalle accresciute
incertezze del contesto geopolitico e dai relativi effetti
sull'andamento delle principali variabili economico
finanziarie.
Per tali ragioni abbiamo considerato la valutazione
delle attività finanziarie valutate al fair value livello 3 un
aspetto chiave dell'attività di revisione.
Le nostre procedure di revisione hanno incluso:
· la comprensione dei processi aziendali e del
relativo ambiente informatico della Banca con
riferimento all'acquisto, alla vendita, alla
classificazione e alla valutazione degli strumenti
finanziari;
· l'esame della configurazione e della messa in atto
dei controlli e lo svolgimento di procedure per
valutare l'efficacia operativa dei controlli ritenuti
rilevanti con particolare riferimento al processo di
valutazione degli strumenti finanzian con livello di
fair value 3, anche alla luce degli effetti economici
riconducibili al contesto geopolitico;
· l'analisi, per un campione di strumenti finanziari
con livello di fair value 3, della ragionevolezza dei
parametri utilizzati dagli Amministratori ai fini della
valutazione, anche alla luce degli effetti economici
riconducibili al contesto geopolitico; tale attività è
stata svolta con il supporto di esperti del network
KPMG:
· l'analisi delle variazioni nella composizione dei
portafogli di strumenti finanzian rispetto
all'esercizio precedente e la discussione dei
risultati con le funzioni aziendali coinvolte:

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta all'aspetto
chiave
· l'esame dell'appropriatezza dell'informativa di
bilancio relativa agli strumenti finanziari e ai relativi
livelli di fair value,

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. per il bilancio d'esercizio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità ai principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board e adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. 136/15 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della Banca di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per un'adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Banca o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Banca.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • · abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali. poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Banca;

Banco di Desio e della Brianza S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2024

  • · abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • · siamo giunti a una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di un'incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Banca di continuare a operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Banca cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • · abbiamo valutato la presentazione. Ia struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le azioni intraprese per eliminare i relativi rischi o le misure di salvaguardia applicate.

Tra di aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/14

L'Assemblea degli Azionisti di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. ci ha conferito in data 23 aprile 2020 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio della Banca e del bilancio consolidato del Gruppo Banco Desio per gli esercizi dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2029.

Dichiariamo che non sono stati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1. del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Banca nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF - European Single Electronic Format) al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Banco di Desio e della Brianza S.p.A. Relazione della società di revisione 31 dicembre 2024

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio d'esercizio alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 è stato predisposto nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815.

Giudizi e dichiarazione ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettere e), e-bis) ed e-ter), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. al 31 dicembre 2024, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 720B al fine di:

  • · esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio;
  • · esprimere un giudizio sulla conformità alle norme di legge della relazione sulla gestione, e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98;
  • · rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi nella relazione sulla gestione e in alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98.

A nostro giudizio, la relazione e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art.123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98 sono coerenti con il bilancio d'esercizio di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. al 31 dicembre 2024.

Inoltre, a nostro giudizio la relazione sulla gestione, e le specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art.123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98 sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e-ler), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Milano, 21 marzo 2025

KPMG S.p.A.

Alessandro Nespoli Socio

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Relazione del Collegio Sindacale

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DEL BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA SPA PER L'ESERCIZIO CHIUSO IL 31 DICEMBRE 2024

Signori Azionisti,

in conformità all'art. 153 D.Lgs n. 58 del 24 febbraio 1998 Vi esponiamo la presente Relazione per riferirVi in ordine all'attività di vigilanza e controllo svolta nel corso dell'esercizio conclusosi con il bilancio al 31 dicembre 2024, bilancio che Vi viene presentato corredato dalla Relazione sulla Gestione e dai documenti d'informazione nei quali sono adeguatamente illustrati l'andamento del Banco di Desio della Brianza S.p.A. (in seguito anche "il Banco" o "la Banca") e delle sue controllate, con i dati patrimoniali, economici, finanziari ed i risultati conseguiti.

Il Collegio Sindacale in carica alla data della presente Relazione è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023 nell'ambito del rinnovo degli Organi Sociali e terminerà il proprio mandato con l'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.

Per quanto attiene al controllo sulla contabilità e sul bilancio Vi ricordiamo che il compito è stato svolto dalla Società di Revisione KPMG S.p.A. (in seguito anche "KPMG" o "la Società di Revisione"), il cui incarico di revisione legale a norma del D. Lgs. n. 58/1998 e del D. Lgs. n. 39/2010, per gli esercizi 2021-2029, era stato conferito, su proposta motivata del Collegio Sindacale, dall'Assemblea Ordinaria del 23 aprile 2020 e, sempre su proposta motivata del Collegio Sindacale, il corrispettivo per l'incarico di revisione è stato adeguato in relazione agli ulteriori onorari da riconoscere alla Società di Revisione con riferimento all'acquisizione del ramo di sportelli bancari da BPER Banca c.d. Operazione Lanternina (Assemblea Ordinaria del 27 aprile 2023). Inoltre, verrà sottoposta all' Assemblea degli Azionisti convocata per il prossimo 17 aprile la prosposta motivata del Collegio Sindacale di integrare il corrispettivo da riconoscere alla Società di Revisione per lo svolgimento dell'incarico di attestazione della conformità della rendicontazione societaria di sostenibilità per gli esercizi 2024-2029 ai sensi del D. Lgs. 125/2024.

****

Attività di vigilanza e controllo

Il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali conformemente alle prescrizioni del Codice Civile, ai Decreti Legislativi n. 385/1993 (TUB), n. 58/1998 (TUF), n. 39/2010 e n. 125/2024 alle norme statutarie ed a quelle emanate dalle Autorità pubbliche che esercitano attività di vigilanza e di controllo, tenendo altresì in considerazione quanto prescritto dal Codice di Corporate Governance, nonché i principi di comportamento raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Nel darVi conto dello svolgimento, sino alla data di redazione della presente Relazione, dell'attività istituzionale di nostra competenza, Vi segnaliamo di avere:

  • partecipato alle Assemblee degli Azionisti, alle adunanze del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo nonché dei Comitati endoconsiliari (i.e. Comitato Controllo Rischi, Comitato Sostenibilità, Comitato Operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati, Comitato Nomine e Comitato Remunerazione) ed ottenuto, nel rispetto delle disposizioni di legge e di Statuto, esaurienti informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo effettuate dalla Banca e dalle società da questa controllate;
  • acquisito le informazioni necessarie per valutare l'osservanza della legge e dello statuto, il rispetto dei principi di corretta amministrazione nonché la funzionalità e l'adeguatezza della struttura organizzativa della Banca e dei sistemi di controllo interno ed amministrativo-contabile, mediante

indagini dirette e raccolta di dati e di informazioni dai Responsabili delle principali funzioni aziendali interessate nonché dalla Società di Revisione;

  • svolto le nostre verifiche sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi, anche in ambito ESG (ovvero al rischio climatico-ambientale, come riportato nell'informativa di bilancio), per quanto di competenza, avvalendoci dell'assidua presenza ai nostri lavori del Dirigente Preposto, il cui ambito di attività è esteso anche alla materia della sostenibilità, dei Responsabili delle Direzioni Internal Audit e Risk Management e dei Responsabili degli Uffici Compliance, Antiriciclaggio e Convalida Interna che hanno assicurato in tal modo il necessario scambio informativo sulle modalità di svolgimento dei rispettivi compiti istituzionali di controllo, nonché sugli esiti delle rispettive attività;
  • svolto i dovuti accertamenti sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle società controllate, anche ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D. Lgs. n. 58/1998;
  • verificato l'osservanza delle norme di legge e regolamentari inerenti al processo di formazione, all'impostazione e agli schemi di bilancio per l'esercizio 2024 nonché alla conformità alle leggi ed ai regolamenti vigenti e alla coerenza con le deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione;
  • preso atto che la Legge n. 238/2021 (c.d. Legge europea 2019-2020) ha, tra l'altro, modificato l'art. 154-ter del D.Lgs. n. 58/98 inserendo due nuovi commi in vigore dal 1° febbraio 2022. In particolare, il nuovo comma 1.1 indica che gli Amministratori curano l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea (c.d. "Regolamento ESEF" – European Single Electronic Format) in materia di norme tecniche relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF) delle relazioni finanziarie annuali che gli emittenti pubblicano conformemente al comma 1 del medesimo articolo, mentre il nuovo comma 1.2 definisce le responsabilità del revisore legale;
  • effettuato l'attività di vigilanza nei diversi profili previsti dall'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010 in qualità di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile;
  • monitorato le concrete modalità di attuazione delle regole di governo societario previste dalla vigente edizione del Codice di Corporate Governance delle Società Quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A. Le Raccomandazioni formulate dal Presidente del Comitato per la Corporate Governance con lettera del 17 dicembre 2024 sono state portate dall'Area Affari Societari del Banco all'attenzione del Presidente del Consiglio di Amministrazione nonché dell'Amministratore Delegato e del Presidente del Collegio Sindacale. Abbiamo esaminato il contenuto della lettera in data 30 gennaio 2025 e abbiamo constatato che le Raccomandazioni sono state prese in considerazione nella Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari dove in allegato è stata predisposta anche la ormai consueta tabella riepilogativa. Le Raccomandazioni sono state altresì considerate in sede di autovalutazione. Le società che adottano il Codice informano il mercato nella Relazione sul Governo Societario da pubblicarsi contestualmente alla presente Relazione; rammentiamo che in data 19 novembre 2020 il Consiglio di Amministrazione aveva deliberato l'adozione integrale del nuovo Codice:
    • nel perimetro delle raccomandazioni applicabili alle società "non grandi" e "a proprietà concentrata1";
    • nel rispetto delle Disposizioni di Vigilanza applicabili alle banche quotate in quanto equiparate alle "banche di maggiori dimensioni" ai sensi della Circolare n. 285, a far data dal 1° gennaio 2021, fatto salvo che le raccomandazioni relative ai criteri d'indipendenza sono state applicate contestualmente ai requisiti d'indipendenza di cui al citato Regolamento del MEF ex art. 26 TUB

1 Si riportano le rispettive definizioni: "società grande": la società la cui capitalizzazione è stata superiore a 1 miliardo di euro l'ultimo giorno di mercato aperto di ciascuno dei tre anni solari precedenti; "società a proprietà concentrata": società in cui uno o più soci che partecipano a un patto parasociale di voto dispongono, direttamente o indirettamente (attraverso società controllate, fiduciari o interposta persona), della maggioranza dei voti esercitabili in assemblea ordinaria.

al fine di assicurare la coerenza dell'impianto in occasione dell'ultimo rinnovo delle cariche sociali;

  • vigilato sulla conformità al Regolamento Interno Operazioni con "Soggetti Collegati" delle operazioni realizzate direttamente o per il tramite di società controllate, di cui al Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche e alle Disposizioni di Vigilanza emanate dalla Banca d'Italia ai sensi dell'art. 53 TUB, nonché sul rispetto del Regolamento e delle Disposizioni medesime sul rispetto dell'art. 136 TUB;
  • accertato, sulla base delle dichiarazioni rilasciate dai singoli Amministratori e delle valutazioni collegialmente espresse dal Consiglio di Amministrazione, che i criteri e le procedure da quest'ultimo adottati per valutare l'indipendenza dei propri membri sono stati correttamente applicati.

****

Organismo di Vigilanza ("OdV")

Le funzioni di Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. n. 231/2001 ("OdV") sono attribuite statutariamente (art. 26 dello Statuto Sociale) al Collegio Sindacale.

Riteniamo quindi opportuno riferirVi, in funzione di tale attribuzione di compiti, le principali attività svolte nel corso dei n. 20 incontri tenutisi nell'esercizio 2024 da parte dell'Organismo di Vigilanza.

Abbiamo vigilato sul funzionamento e sull'osservanza del Modello Organizzativo e Gestionale adottato ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 ("MOG 231") e riferito semestralmente al Consiglio di Amministrazione in ordine alle attività di presidio e di verifica compiute e ai relativi esiti.

Nel corso del 2024 l'OdV ha ricevuto da tutte le Funzioni coinvolte la reportistica semestrale richiesta, dalla quale è emerso il rispetto e l'adeguatezza del MOG e non sono emerse segnalazioni di violazioni dello stesso. Per le segnalazioni provenienti dal Sistema di whistleblowing si rinvia all'apposito paragrafo.

Si rammentano le attività di aggiornamento del MOG 231 svolte nell'esercizio 2021 a seguito delle evoluzioni normative e organizzative e di un assessment che ha condotto allo snellimento e alla semplificazione del modello stesso, riarticolando i protocolli per "rischi" anziché per "funzioni" (inclusi i rischi insiti nella legislazione emergenziale anche sotto il profilo AML) e perseguendo anche una maggiore uniformità di comportamenti tra Funzioni specie nei rapporti con le Autorità.

Nel tempo è proseguita l'attività di aggiornamento del MOG 231 a fronte di nuove norme entrate in vigore che hanno interessato i reati presupposto esistenti o introdotto nuovi reati, nonchè le procedure di segnalazione delle violazioni di normative. Su tale attività di aggiornamento sono state coinvolte le Funzioni aziendali di riferimento con il supporto di un qualificato professionista, esperto in materia penale, appositamente incaricato dall'OdV, nell'ambito del proprio autonomo budget di spesa.

Attività ispettive delle Autorità di Vigilanza

Verifica ispettiva in ambito Antiriciclaggio

Il Collegio Sindacale, anche in veste di OdV, ha seguito costantemente, in particolare per gli aspetti di competenza, le attività connesse alla verifica ispettiva condotta dalla Banca d'Italia in ambito Antiriciclaggio, le cui risultanze sono state notificate agli Organi aziendali il 9 aprile 2024. Il relativo Piano rimediale approvato dai medesimi Organi aziendali è stato trasmesso all'Autorità di Vigilanza il 6 giugno 2024.

Nel corso dell'anno il Collegio è stato fortemente impegnato nel monitoraggio costante dell'attuazione del predetto Piano rimediale AML oltre che in occasione dell'esame delle rendicontazioni periodiche di

stato avanzamento lavori del Piano stesso anche nell'ambito degli approfondimenti svolti con riguardo agli interventi correttivi specifici.

Il Collegio ha quindi preso positivamente atto circa gli interventi attuati e in corso di perfezionamento e intende continuare a monitorare l'effettiva realizzazione del citato Piano al fine di dar seguito ai profili attenzionati in sede ispettiva dall'Autorità di Vigilanza e assicurare, tempo per tempo, un adeguato presidio al rischio di riciclaggio, coerentemente con l'evoluzione e la crescita aziendale, in ottica attuale e prospettica.

Verifica ispettivia in ambito "assetti di governo e di controllo dei processi rilevanti in un'ottica di tutela della clientela" c.d. Trasparenza bancaria

Il Collegio Sindacale, consapevole della centralità delle tematiche di trasparenza e tutela della correttezza delle relazioni tra la Banca e la clientela, ha altresì seguito costantemente le attività connesse alla verifica ispettiva condotta dalla Banca d'Italia in ambito Trasparenza bancaria le cui risultanze sono state notificate agli Organi aziendali il 19 marzo 2024 richiedendo la realizzazione di talune iniziative correttive connesse agli esiti degli accertamenti. La Banca ha predisposto un Piano rimediale Trasparenza, che ha previsto anche la restituzione di talune commissioni alla clientela, approvato dagli Organi aziendali il 16 maggio 2024 e successivamente trasmesso all'Autorità di Vigilanza. Detto Piano prevede tra l'altro azioni di efficientamento sotto il profilo operativo e in relazione ai controlli di I e II livello che il Collegio ha invitato le strutture aziendali a proseguire, monitorandone la puntuale realizzazione nel tempo.

In particolare, il Collegio ha provveduto a monitorare lo stato di attuazione del predetto Piano sulla base delle informative rese dalla Direzione Internal Audit, alla quale l'Autorità di Vigilanza ha chiesto di produrre una relazione intermedia sullo stato di avanzamento dei lavori e degli interventi realizzati nell'ambito del Piano, nonché una relazione finale, nel mese di novembre 2024, a conclusione del Piano stesso.

Ad esito di tali accertamenti, nel mese di gennaio 2025 l'Autorità di Vigilanza ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria (cfr. paragrafo Accertamenti ispettivi). A maggior ragione, il Collegio, preso positivamente atto delle azioni e progettualità poste in essere e in corso di perfezionamento, intende continuare a monitorare che detti interventi consentano di indirizzare, anche attraverso ulteriori e costanti azioni di rafforzamento dei presidi di Trasparenza, i rilievi identificati dall'Autorità di Vigilanza in sede di ispezione.

La predetta sanzione non ha inficiato in alcun modo i requisiti degli Esponenti aziendali. A tal fine, si precisa che il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale hanno effettuato una nuova valutazione di idoneità sui propri componenti con specifico riferimento al requisito di correttezza ai sensi degli artt. 4 e 5 del Decreto Ministeriale n. 169 del 23 novembre 2020. All'esito di tale valutazione è risultata confermata la sussistenza del requisito, tenuto conto dei criteri per la relativa valutazione di cui al citato Decreto, dei rilievi che hanno dato avvio al procedimento sanzionatorio, nonché del ruolo degli Organi aziendali in materia di trasparenza.

AIRB - Interventi preliminari e Ispezione di validazione

Il Collegio Sindacale ha attivamente partecipato a suo tempo alle attività condotte per finalizzare alla Vigilanza l'istanza di validazione dei modelli di rating AIRB (giugno 2022) seguendo con attenzione gli sviluppi e gli esiti dell' ispezione AIRB e del successivo provvedimento autorizzativo di Banca d'Italia (24 maggio 2023), che ha condizionato il riconoscimento ai fini prudenziali del sistema interno di misurazione del rischio di credito AIRB all'attuazione di interventi di rimedio in relazione ai due c.d. rilievi preliminari -

inerenti il Framework di Governance e la Funzione di Convalida - da completarsi entro 18 mesi dalla ricezione del provvedimento (i.e. entro il 24 novembre 2024).

Il Collegio è stato fortemente impegnato a monitorare l'attuazione degli interventi rafforzativi avviati dalla Banca rispetto ai due predetti rilievi sulla cui efficacia l'Autorità di Vigilanza ha richiesto il monitoraggio trimestrale della Direzione Internal Audit tramite verifiche d'impianto e di funzionamento.

Si evidenzia ulteriormente che il Collegio, con l'obiettivo, per quanto di competenza, di assicurare un monitoraggio efficace ed una governance adeguata del progetto AIRB, oltre ad analizzare le predette relazioni trimestrali predisposte dalla Direzione Internal Audit, ha preso parte a incontri di approfondimento e sessioni di induction sulle tematiche in parola, con l'ausilio della Direzione Risk Management e di un advisor specializzato.

Con particolare riferimento alla valutazione dell'adeguatezza dell'intero Sistema dei Controlli Interni in relazione all'impatto del progetto AIRB, il Collegio si è avvalso del supporto consulenziale del richiamato advisor, che ad esito delle proprie analisi ha riscontrato un complessivo adeguato dimensionamento quali-quantitativo delle funzioni di controllo interno a vario titolo coinvolte nell'implementazione dell'infrastruttura AIRB.

Da ultimo, l'Autorità di Vigilanza in data 9 dicembre 2024 ha avviato un nuovo accertamento ispettivo mirato a verificare l'attuazione degli interventi di rimedio di cui al citato provvedimento, al fine della rimozione della condizione sospensiva degli effetti autorizzativi.

La Banca è in attesa delle risultanze delle attività ispettive conclusesi il 28 Febbraio 2025.

Attività di altra natura delle Autorità di Vigilanza

Nel corso del 2024 il Collegio Sindacale ha esaminato le comunicazioni pervenute dalla Vigilanza e le relative risposte elaborate dalle Funzioni di competenza, in particolare le FAC.

Tematiche creditizie

Il Collegio Sindacale, anche nella sua veste di OdV, ha continuato a focalizzare l'attenzione delle strutture del Banco sul monitoraggio del portafoglio finanziamenti assistiti da garanzia pubblica e sullo stato dei rimborsi e delle escussioni, in ottica di gestione prudenziale del rischio creditizio, attenzionando gli esiti di un assessment sui finanziamenti garantiti da fondi pubblici, che l'Autorità di Vigilanza ha richiesto in particolare alle Less Significant Istitutions ("LSI"), conclusosi, per la Banca, con risultanze confortanti peraltro in linea con un'analoga analisi di monitoraggio a suo tempo appositamente richiesta alle Funzioni aziendali dal Collegio stesso.

Il Collegio ha raccomandato altresì di non trascurare i rischi -in particolare in ambito antiriciclaggio - ma anche di natura legale, potenzialmente correlati alle operazioni garantite e/o agevolate dal settore pubblico, ove accordate in presenza di criticità sotto il profilo del merito creditizio.

Più in generale, a miglior presidio del rischio creditizio il Collegio ha continuato a raccomandare alle Funzioni un attento monitoraggio dei criteri di valutazione del credito nonché delle garanzie - in particolare immobiliari- in ottica di costante monitoraggio dell'adeguatezza delle misure di presidio attive, anche mediante un'apposita verifica di processo e la campionatura di posizioni commissionata alla Funzione Internal Audit. Con riguardo agli overlay legati alla valutazione degli immobili, le Funzioni competenti hanno confermato al Collegio come trovi regolare applicazione la logica dell'aggiornamento periodico dei valori di perizia, in conformità con la normativa interna del Banco.

Tali tematiche sono state trattate in particolare negli incontri congiunti con il Comitato Controllo Rischi, la Società di Revisione e il Dirigente Preposto, prendendo atto – nell'incontro tenutosi lo scorso 6 febbraio – che non si rilevano punti di attenzione da segnalare.

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Vi forniamo nel seguito gli specifici ragguagli richiesti dalla Comunicazione Consob n. 1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti.

Operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale

Attraverso la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Esecutivo e dei Comitati endoconsiliari, abbiamo ottenuto adeguate informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale poste in essere nel corso dell'esercizio 2024, di cui è stata data ampia informazione nella Relazione sulla Gestione.

Sulla base delle informazioni ricevute e in esito alle analisi condotte, è emerso che le iniziative e le operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale che hanno riguardato il Banco sono essenzialmente costituite dalle seguenti:

Operazione di cartolarizzazione Desio SME

In data 12 febbraio 2024 ("data di efficacia giuridica") è stata perfezionata la cessione a titolo oneroso, in blocco e "pro soluto" di un portafoglio di crediti derivanti da finanziamenti a PMI italiane ipotecari, chirografari e, in parte, garantiti da Medio Credito Centrale, erogati da Banco di Desio e della Brianza S.p.A. (o dall'incorporata Banca Popolare di Spoleto S.p.A.) alla società veicolo di cartolarizzazione appositamente costituita, Desio SME SPV Srl, con sede in Italia ed avente come socio unico la Stichting Rugiada. Il valore del portafoglio crediti oggetto di cessione nell'operazione è pari ad euro 540 milioni di euro in termini di gross book value.

Nell'ambito dell'Operazione la Banca è stata incaricata da Desio SME SPV Srl di svolgere, nel ruolo di Servicer, le attività di riscossione dei crediti ceduti e servizi di cassa e pagamento ai sensi dell'art. 2, commi 3, 6 e 6-bis della Legge 130.

L'iniziativa rientra nel contesto di un'operazione di cartolarizzazione di crediti in bonis (senza "derecognition") finalizzata a conseguire il miglioramento della gestione della liquidità, attraverso l'ottimizzazione della gestione del portafoglio e la diversificazione delle fonti di finanziamento.

Accertamenti ispettivi

Con riferimento ai citati accertamenti ispettivi in materia di "Assetti di governo e di controllo dei processi rilevanti in un'ottica di tutela della clientela" (c.d. Trasparenza bancaria), oltre a quanto riportato nel paragrafo "Attività ispettive delle Autorità di Vigilanza" si evidenzia che la Banca ha previsto la restituzione di talune commissioni alla clientela per un ammontare complessivo di 14,0 milioni di euro che è avvenuta entro il mese di novembre 2024, nel rispetto delle scadenze. Ad esito di tali accertamenti, nel mese di gennaio 2025 l'Autorità di Vigilanza ha irrogato, come detto, una sanzione pecuniaria che è risultata pari a 480.000 euro2

Con riferimento ai citati accertamenti ispettivi in materia di "Rispetto della normativa in materia di contrasto al riciclaggio e del finanziamento al terrorismo" (c.d. antiriciclaggio), per cui la Banca sta completando nel rispetto delle scadenze adeguati interventi di miglioramento, si evidenzia che non è

2 Versata nel mese di febbraio 2025

stata avviata alcuna procedura sanzionatoria.

Accordo con Banca Popolare di Puglia e Basilicata per l'acquisizione di 14 filiali

In data 16 maggio 2024 Banco Desio ha sottoscritto con Banca Popolare di Puglia e Basilicata S.C.p.A. ("BPPB") un accordo per l'acquisto di un ramo d'azienda composto da un totale di 14 sportelli bancari ubicati in Lazio, Lombardia, Veneto, Marche e Piemonte (il "Ramo d'Azienda" o più brevemente il "Ramo").

L'acquisizione del Ramo d'Azienda (c.d. "operazione Mercadante") è coerente con gli obiettivi del Piano Industriale del Gruppo Banco Desio "Beyond26" volti a consolidare ulteriormente il posizionamento di banca di prossimità nei segmenti di clientela retail e PMI.

In data 19 luglio u.s. il Banco ha ricevuto il provvedimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri di non applicabilità della normativa sul golden power.

In data 6 dicembre 2024, è stato quindi perfezionato – entro i termini previsti dall'accordo – il "closing" dell'operazione. L'atto di cessione ha avuto efficacia a far data dal 7 dicembre 2024.

Ingresso nel capitale sociale di Dynamica Retail S.p.A.

In data 31 maggio 2024, a seguito del completamento degli iter autorizzativi e in esecuzione degli Accordi sottoscritti fra le Parti è stato perfezionato il "closing" dell'operazione avente ad oggetto l'ingresso di Banco Desio nel capitale sociale di Dynamica Retail mediante l'acquisto della maggioranza del capitale sociale e la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato a Banco Desio (l'"Operazione").

L'Operazione, che ha consentito l'ingresso di Dynamica Retail SpA ("Dynamica") nonché della sua controllata, Dynamica Agenzia in Attività Finanziaria Srl, nel perimetro del Gruppo bancario con efficacia 1° giugno p.v., è avvenuta principalmente attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato per Euro 6,4 milioni.

Ad esito del perfezionamento dell'Operazione Banco Desio risulta detenere una partecipazione pari all'89,23% del capitale sociale della Società, mentre la quota rimanente è detenuta dai soci manager di Dynamica.

Dynamica Retail è una società attiva nel campo dell'erogazione di finanziamenti a clientela privata garantiti dalla cessione del quinto dello stipendio e delegazione di pagamento. L'Operazione contribuisce alla realizzazione del Piano Industriale "Beyond 2026", in particolare nelle attività di consumer lending già presidiate dalla controllata Fides S.p.A. che avrà un ruolo centrale nell'integrazione di Dynamica nel Gruppo.

Focus particolari sono stati dedicati dal Collegio Sindacale - nell'ambito degli incontri congiunti con il Comitato Controllo Rischi, la Società di Revisione e il Dirigente Preposto - alle operazioni "Dynamica" e "Mercadante" sotto il profilo amministrativo/contabile e fiscale, riservando particolare attenzione alle Price Purchase Allocation ("PPA") delle citate operazioni.

Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie

Il Consiglio di Amministrazione, in data 30 luglio 2024, preso atto del provvedimento autorizzativo rilasciato in data 12 luglio 2024 dalla Banca d'Italia ai sensi degli artt. 77 e 78 del Reg. UE n. 575/2013 ("CRR"), ha deliberato l'avvio dell'operatività del programma di acquisto di azioni proprie (il "Programma") autorizzato dall'Assemblea in data 18 aprile 2024 su proposta del Consiglio stesso.

Il Programma ha come finalità principale l'ottimizzazione del capitale rispetto alle esigenze prospettiche

del Gruppo Banco Desio.

Il Programma riguarda l'acquisto di massime n. 4.030.891 azioni proprie, pari al 3% del capitale, per un importo massimo complessivo quantificato in Euro 20,2 milioni, ad un corrispettivo unitario che non sia superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell'ultima operazione indipendente e il prezzo dell'offerta indipendente più elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l'acquisto, fermo restando che non potrà comunque essere inferiore nel minimo del 10% e superiore nel massimo del 10% rispetto alla media del prezzo ufficiale registrato dal titolo Banco Desio nei 10 giorni di borsa precedenti ogni singola operazione di acquisto. Indipendentemente dal controvalore, Banco Desio ha assunto l'impegno di non eccedere il quantitativo massimo di azioni proprie acquistabili secondo la normativa applicabile e cioè le predette n. 4.030.891 azioni (fermo restando il controvalore massimo pari a Euro 20,2 milioni).

Gli acquisti sono stati effettuati, a decorrere dal 31 luglio 2024, sul mercato con le modalità stabilite nelle applicabili disposizioni di legge e di regolamento tempo per tempo vigenti, ivi inclusi l'art. 132 TUF, le relative disposizioni di attuazione, l'art. 144-bis del Regolamento Consob n. 11971/1999 e nel rispetto delle condizioni e delle restrizioni relative alla negoziazione di cui agli artt. 3 e 4 del Regolamento (UE) n. 1052/2016. Banco Desio ha incaricato Equita SIM S.p.A. come intermediario che dà esecuzione al Programma.

L'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie è stata rilasciata dall'Assemblea per il periodo di 18 mesi a far data dalla delibera dell'Assemblea ordinaria e, in ogni caso, per la durata di 12 mesi dal provvedimento autorizzativo di Banca d'Italia, talché l'autorizzazione scadrà il 12 luglio 2025. L'autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie è stata rilasciata dall'Assemblea stessa senza limiti temporali.

L'ammontare di azioni proprie detenute in portafoglio, alla data del 31 dicembre 2024, è pari a n. 1.038.006 azioni. Gli effetti degli ulteriori acquisti sul dividendo unitario proposto all'Assemblea sono rappresentati nel paragrafo conclusivo.

ll Collegio Sindacale, anche in veste di OdV, ha commissionato alla Funzione Compliance una verifica sulle modalità di esecuzione del Programma di acquisto di azioni proprie che ha accertato l'esecuzione nel rispetto dei criteri definiti dal Programma stesso e della normativa di riferimento.

Emissione di un nuovo covered bond

In data 3 settembre 2024, Banco Desio ha concluso il collocamento di una emissione di Covered Bond a valere sul proprio programma di Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG, rating AA da parte di Fitch) per un importo complessivo di 500 milioni di euro con scadenza 5 anni destinata ad investitori istituzionali.

Il covered bond, prezzato con cedola pari al 3% e un rendimento pari a mid swap +62 bps, ha registrato nel corso del collocamento ordini superiori a 850 milioni.

L'operazione è coerente con il Funding Plan 2024 del Banco Desio e con il nuovo Piano Industriale "Beyond26" e rappresenta per il Banco la continuità di accesso al mercato del funding wholesale di differenti giurisdizioni.

Collocamento della prima emissione di un Green Bond

In data 1° ottobre 2024, Banco Desio ha concluso con successo il collocamento della prima obbligazione Senior Preferred qualificata "green", in coerenza con il Green Bond Framework del Gruppo per un ammontare complessivo pari a Euro 40 milioni. L'elevata domanda ha consentito di chiudere l'offerta dopo soli sei giorni dall'apertura.

L'emissione, i cui proventi saranno destinati al finanziamento e/o al rifinanziamento di Eligible Green Asset, si integra nella strategia ESG del Banco Desio e rappresenta la concreta realizzazione di obiettivi di sostenibilità ambientale. Il Green Bond Framework è stato redatto secondo i Green Bond Principles dell'International Capital Market Association e corredato dalla second party opinion della società indipendente ISS-Corporate. Sono previste ulteriori emissioni nei prossimi mesi.

L'operazione è coerente con il Funding Plan 2024, con il nuovo Piano Industriale "Beyond26" e con il Piano ESG del Banco Desio che ha l'obiettivo di integrare i fattori di sostenibilità nel sistema decisionale della banca, a partire dai rischi climatico-ambientali.

A novembre 2024 è stato inoltre concluso con successo il collocamento di una seconda obbligazione qualificata "green" per un ammontare complessivo pari a 30 milioni di euro.

Entrata in nuovi indici FTSE

In data 6 settembre 2024, Banco Desio, quotata su Euronext Milan ha comunicato al pubblico che con efficacia da lunedì 23 settembre 2024, ovvero dopo la chiusura delle contrattazioni di venerdì 20 settembre 2024, è poi entrata nei seguenti indici, secondo quanto comunicato da FTSE Russel in data 4 settembre 2024: FTSE Italia Mid Cap Index, FTSE Italia All-Share Index, FTSE Italia PIR PMI Index, FTSE Italia PIR Mid Small Cap Index, FTSE Italia PIR All Cap Index e FTSE Italia PIR PMI All Index.

Adesione ai principi per l'investimento responsabile – Principles for responsible investment (PRI)

In data 11 settembre 2024, Banco Desio ha annunciato di aver aderito ai Principi per l'investimento Responsabile (PRI) delle Nazioni Unite.

Il PRI (Principles for Responsible Investment) è una rete internazionale di investitori che si impegnano a integrare fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle loro pratiche di investimento. Fondata nel 2005 con il supporto delle Nazioni Unite, il PRI è diventato il più importante organismo globale per la finanza responsabile. Gli investitori aderenti si impegnano a seguire alcuni principi fondamentali che promuovono l'integrazione dei temi ESG nell'analisi, nelle decisioni di investimento e nella gestione degli attivi. Adozione del Piano di risoluzione 2023 per il Gruppo Banco Desio

In data 25 settembre 2024, la Banca d'Italia ha trasmesso a Banco Desio, quale Capogruppo bancaria, la sintesi degli elementi fondamentali del piano e del provvedimento di determinazione del requisito MREL. La Banca d'Italia, in qualità di Autorità di Risoluzione, ha adottato il piano di risoluzione 2023 per il Gruppo Banco Desio. Il piano di risoluzione è stato redatto secondo un principio di proporzionalità, in ragione delle caratteristiche operative e dimensionali del Gruppo bancario.

Allo stato, il piano di risoluzione individua quale strategia di gestione preferita della crisi la risoluzione, con utilizzo dello strumento per la vendita dell'attività di impresa (c.d. "sale of business", mediante "share deal").

Proseguono le attività progettuali finalizzate ad assicurare la risolvibilità del gruppo, la cui valutazione viene condotta annualmente dalla Banca d'Italia nell'ambito dell'attività di pianificazione della risoluzione. Tali attività sono individuate in coerenza con il quadro regolamentare previsto dalle linee guida dell'Autorità Bancaria Europea e dalle policy del Single Resolution Board, modulate in applicazione del principio di proporzionalità. Esse sono da condurre all'interno di un periodo transitorio triennale, secondo le priorità tempo per tempo rappresentate dall'Autorità di Risoluzione al Gruppo bancario.

Fides: Operazione di cartolarizzazione di crediti in bonis derivanti da prestiti personali

In data 12 dicembre 2024 è stato annunciato che la controllata Fides S.p.A. ha realizzato la prima operazione di cartolarizzazione di crediti in bonis derivanti da prestiti personali. BNP Paribas ha agito in qualità di arranger.

L'operazione è stata strutturata ai sensi della legge 130/1999 mediante l'emissione di titoli asset backed per un importo complessivo di euro 254,7 milioni ed è coerente con la strategia del Gruppo Banco Desio improntata alla crescita in ambito personal finance ed è funzionale al perseguimento degli obiettivi di Fides nell'orizzonte di piano industriale, in continuità con i positivi risultati ottenuti nel 2024.

I titoli senior emessi nell'ambito dell'operazione, pari a euro 215 mln, sono stati sottoscritti da BNP Paribas mentre i titoli junior sono stati sottoscritti dall'Originator anche per finalità regolamentari di mantenimento dell'interesse economico netto.

L'operazione risponde ai requisiti di "semplicità, trasparenza e standardizzazione" (STS) previsti dal Regolamento (UE) 2017/2402.

Adesione al regime di adempimento collaborativo

In data 31 dicembre 2024, il Banco Desio ha presentato istanza per accedere al regime di Adempimento Collaborativo o di "Cooperative compliance" istituito con il decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 128, rubricato "Disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente, in attuazione degli articoli 5, 6 e 8, comma 2, della legge 11 marzo 2014, n. 23". Detto regime è riservato ai contribuenti dotati di un efficace sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale, inteso quale rischio di operare in violazione di norme di natura fiscale o in contrasto con i principi o con le finalità dell'ordinamento tributario ("Tax Control Framework" o "TCF").

A tale proposito, il Consiglio d'Amministrazione nella seduta del 19 dicembre 2024 ha approvato la Policy di Strategia Fiscale del Gruppo Banco Desio. Detta policy rappresenta il primo pilastro su cui si basa l'architettura del Tax Control Framework (TCF). Nella policy vengono declinati i principi che il Gruppo Banco Desio adotta con riferimento alla gestione della variabile fiscale e le linee strategiche volte ad assicurare il rispetto della normativa tributaria.

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Diamo atto che in data 29 gennaio 2025 la Banca d'Italia ha formalizzato la propria decisione sul capitale a conclusione del periodico processo di revisione prudenziale ("SREP"), mantenendo invariati rispetto al 2024 i requisiti di capitale richiesti a livello consolidato a partire dalla data di riferimento del 31 marzo 2025. Il Collegio è impegnato a monitorare il follow up di taluni aspetti di internal governance richiamati nella medesima decisione.

Operazioni atipiche e/o inusuali, infragruppo o con parti correlate/soggetti collegati

Nel corso del 2024 non vi sono state operazioni atipiche e/o inusuali.

Le operazioni infragruppo e le altre operazioni di natura ordinaria con parti correlate/soggetti collegati, ai sensi dell'art. 2391-bis C.C. e dell'art. 53 TUB, nonché le operazioni con esponenti bancari ai sensi dall'art. 136 TUB, hanno sempre formato oggetto di specifica analisi da parte del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate e del Consiglio di Amministrazione.

Nella Relazione sulla gestione e nella Nota integrativa a corredo del bilancio, il Consiglio di Amministrazione ha adeguatamente segnalato e illustrato, descrivendone le caratteristiche, le principali operazioni con terzi, infragruppo e parti correlate, di cui abbiamo verificato la conformità alla legge ed ai regolamenti interni tempo per tempo vigenti.

Quanto alle operazioni di cui sopra, avendone esaminato nell'ambito del Comitato per le Operazioni con

Parti Correlate i profili di legittimità e ragionevolezza, possiamo attestare che le stesse si fondano su corretti principi economici, finanziari e contabili.

Nell'anno di riferimento, non si segnalano operazioni degne di nota ad eccezione dell'acquisizione di una partecipazione di controllo da parte di Banco di Desio e della Brianza SpA in Dynamica Retail S.p.A

Per effetto dell'Operazione Dynamica Retail S.p.A. "Dynamica", nonché la sua controllata, Dynamica Retail Agenzia in Attività Finanziaria Srl - entrambe soggette a direzione e coordinamento da parte di Banco Desio - sono entrate a far parte del perimetro del Gruppo bancario, nonché del perimetro delle parti correlate, con efficacia 1° giugno 2024. (cfr. paragrafo Ingresso nel capitale sociale di Dynamica Retail S.p.A.).

Successivamente alla data di acquisizione della partecipazione, è stato stipulato con la controllata in data 2 luglio 2024 un accordo di acquisto di crediti che prevedeva, inter alia, la sottoscrizione di un accordo quadro vincolante relativo alla cessione di crediti pro-soluto tra Banco Desio e Dynamica (l'"Accordo Quadro") regolante i termini e condizioni chiave, inclusi i relativi economics, della cessione a Banco Desio dei crediti derivanti da finanziamenti tempo per tempo erogati da Dynamica tramite contratti di prestiti personali contro la cessione del quinto dello stipendio e/o della pensione o assistiti da delegazione di pagamento di quote degli stipendi (la "Cessione"). L'accordo stipulato in data 8 febbraio (prima dell'acquisizione della partecipazione) aveva durata fino al 31 maggio 2024 e prevedeva un importo massimo di crediti acquistati pari a 120 mln euro mentre l'accordo siglato in data 2 luglio 2024, avente scadenza 31 dicembre 2024, in conseguenza dell'entrata di Dynamica nel Gruppo Banco Desio impegnava la Banca all'acquisto di tutta la produzione originata da Dynamica. (fermo il rispetto di criteri assuntivi determinati contrattualmente). È stata altresì prevista la sottoscrizione, contestuale all'Accordo Quadro, di un contratto di servicing (il "Contratto di Servicing") avente ad oggetto il conferimento da parte di BDB a Dynamica dell'incarico di svolgere attività di incasso, rimessa e rendicontazione in relazione a crediti – dalla prima acquistati – verso dipendenti o pensionati di amministrazioni pubbliche ed aziende private nell'ambito della Cessione.

Si rammenta quale operazione della specie avvenuta nel corso del 2023, ritenuta degna di nota, l'emissione del Bond Subordinato Tier 2 per un importo pari a Euro 60 milioni, sottoscritto dalla controllante Brianza Unione di Luigi Gavazzi e Stefano Lado S.A.p.A., contestuale all'emissione da parte della medesima controllante di un prestito obbligazionario nella forma di private placement avente le medesime caratteristiche.

Denunce ex art. 2408 C.C.

Precisiamo che nel corso dell'esercizio 2024 non siamo stati destinatari di alcuna denuncia ex art. 2408 C.C.

Denunce di altra natura - esposti – reclami

Per completezza di informazione Vi segnaliamo che tutti i reclami pervenuti al Banco nel corso del 2024 da parte della clientela (complessivamente n. 565, di cui n. 14 relativi a servizi d'investimento) sono stati debitamente esaminati dall'Ufficio Reclami, che ha provveduto agli adempimenti previsti; di tali reclami n. 373 sono stati rigettati, n. 172 sono stati accolti e n. 20 erano ancora in trattazione al 31 dicembre 2024. Alla data del 3/3/2025 risultano accolti n. 176 reclami e respinti n. 389.

Sono state inoltre regolarmente evase n. 51 richieste di informativa pervenute dalla Banca d'Italia a fronte di esposti inoltrati da clienti alla medesima Autorità di Vigilanza.

Attività di vigilanza sull'attività di revisione legale dei conti e sull'indipendenza del Revisore legale

I bilanci di Banco Desio al 31 dicembre 2024, dell'Impresa e Consolidato, sono sottoposti a revisione legale da parte della Società di revisione KPMG S.p.A. (di seguito, anche "KPMG") ai sensi del D.lgs. 39/2010 e successive modifiche, con incarico di revisione legale conferito dall'Assemblea per gli esercizi 2021-2029. I bilanci delle altre società del Gruppo sono sottoposti a revisione legale da parte della stessa KPMG in applicazione della "Policy per la selezione del revisore legale" che prevede la figura del revisore unico. Anche la controllata Dynamica Retail, che è entrata a far parte del Gruppo a partire dal 1° giugno 2024, risulta aver conferito alla suddetta KPMG l'incarico di revisione legale per gli esercizi 2017-2025.

Ai sensi dell'art.19 del D.lgs 39/2010 il Collegio Sindacale, in qualità di Comitato per il controllo e la revisione contabile, ha svolto, nel periodo di riferimento e sino alla data della presente Relazione agli Azionisti, un costante processo di monitoraggio dell'attività realizzata dalla Società di revisione.

In particolare, il Comitato ha effettuato una serie di incontri ad hoc nel corso del periodo (congiuntamente con il Comitato Controllo Rischi e il Comitato Sostenibilità), in cui ha, tra l'altro, esaminato:

  • il Piano di revisione 2024, comprendente (i) le attività di revisione relative all'incarico di revisione legale e (ii) le attività di esame limitato relative alla rendicontazione societaria di sostenibilità;
  • la Relazione di trasparenza riferita all'esercizio chiuso al 30 settembre 2024.

Il Comitato ha analizzato l'impianto metodologico adottato dal Revisore e acquisito le necessarie informazioni in merito alle figure professionali-specialistiche del team, all'approccio di revisione utilizzato per le diverse aree significative di bilancio, allo scope of work, alla materiality, ai significant risk e alle tempistiche delle attività.

Il Comitato ha esaminato le seguenti relazioni redatte dal Revisore legale KPMG S.p.A., la cui attività integra il quadro generale delle funzioni di controllo stabilite dalla normativa con riferimento al processo di informativa finanziaria:

  • le relazioni di revisione rilasciate in data 21 marzo 2025, ai sensi dell'art.14 del D.lgs. 39/2010 e dell'art.10 del Regolamento (UE) 537/2014 del 16 aprile 2014 (il "Regolamento");
  • la relazione aggiuntiva rilasciata in data 21 marzo 2025, ai sensi dell'art.11 del citato Regolamento, al Collegio Sindacale in qualità di Comitato per il controllo interno e revisione contabile;
  • la conferma annuale dell'indipendenza, rilasciata in data 21 marzo 2025, ai sensi dell'art.6, par.2), lett. a) del citato Regolamento e ai sensi del paragrafo 17 dell'ISA Italia 260.

Le citate relazioni sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. e consolidato del Gruppo evidenziano che entrambi i documenti forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. e del Gruppo Banco Desio al 31 dicembre 2024, nonché del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità ai principi contabili International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art.9 del D.lgs. 38/2005 e dell'art.43 del D.lgs. 136/2015.

Inoltre, a giudizio del Revisore, la Relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art.123-bis, comma 4, del D.lgs. 58/1998 (TUF), sono coerenti con il bilancio d'esercizio di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. e con il bilancio consolidato del Gruppo Banco Desio al 31 dicembre 2024 e redatte in conformità alle norme di legge. Con riferimento all'eventuale identificazione di errori significativi nella Relazione sulla gestione (art.14, comma 2, lett. e-ter del D.lgs. 39/2010), il Revisore ha dichiarato di non avere nulla da riportare.

La relazione di revisione per il bilancio consolidato contiene, altresì, il giudizio di conformità espresso dal Revisore sulla predisposizione del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (Regolamento ESEF- European Single Electronic Format).

Il Revisore legale, periodicamente incontrato anche in ossequio al disposto dell'art.150, comma 3, del D.lgs. 58/1998 (TUF) al fine dello scambio di reciproche informazioni, non ha evidenziato al Collegio

Sindacale atti o fatti ritenuti censurabili né irregolarità che abbiano richiesto la formulazione di specifiche segnalazioni ai sensi dell'art.155, comma 2, del D.lgs. 58/1998 (TUF). Alla luce di quanto precede, il Collegio Sindacale ritiene adeguato e trasparente il processo di interazione con la Società di Revisione.

Circa l'attività di vigilanza in merito all'indipendenza della Società di revisione, nel corso dell'esercizio 2024 il Collegio Sindacale ha effettuato le proprie attività di verifica e monitoraggio, ai sensi dell'art.19 del D.lgs. 39/2010 e a norma degli articoli 10, 10-bis, 10-ter, 10-quater e 17 del citato decreto e dell'articolo 6 del Regolamento (UE) 537/2014, in particolare per quanto concerne la prestazione di servizi diversi dalla revisione (cosiddetti "servizi non audit") all'ente sottoposto a revisione. Inoltre, il Collegio, come sopra richiamato, ha ricevuto da KPMG la dichiarazione di conferma della propria indipendenza.

A supporto delle proprie istruttorie sul tema dell'indipendenza della Società di Revisione il Collegio, come ormai di prassi, ha anche acquisito le valutazioni della Funzione Compliance per quanto di competenza. La Banca, ai fini della corretta applicazione del Regolamento, ha adottato già dal 2019 un'apposita normativa interna di Gruppo, denominata "Policy per la selezione del revisore legale" (già "Regolamento per la selezione del revisore legale e per il conferimento a questi e alla sua rete di altri incarichi diversi dalla revisione legale") contenente istruzioni operative dirette a tutte le società del Gruppo Banco Desio, perché sottopongano preventivamente gli incarichi non audit alla valutazione e approvazione dell'Organo di Controllo interno (collegio sindacale) di ciascuna società e quindi al Collegio Sindacale di Banco Desio per l'emissione da parte di quest'ultimo del definitivo parere preventivo vincolante.

Nel 2024 il Collegio Sindacale di Banco Desio ha emesso un parere vincolante per l'incarico di attestazione della conformità della rendicontazione di sostenibilità ai sensi del D.lgs. 125/2024 per cui il Consiglio di Amministrazione sottoporrà all'Assemblea degli Azionisti del 17 aprile 2025 il parere motivato emesso dal medesimo Collegio Sindacale ex articolo 13, comma 2-ter, del D.lgs. 39/2010 ed ex articolo 18, comma 1, del D.lgs. 25/2024.

Inoltre, ha preso atto dell'informativa riguardante i servizi audit e non audit predisposta attraverso un flusso consuntivo e semestrale dalla competente funzione: ai sensi di tale processo, tutte le società del Gruppo Banco Desio hanno contribuito alla trasmissione dei dati richiesti e previsti dalla normativa interna, al fine di consentire il monitoraggio dei costi per i servizi erogati dal Revisore legale e dalle entità appartenenti al suo network.

Nella nota integrativa del bilancio d'esercizio di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. e consolidato del Gruppo è resa apposita informativa dei compensi riconosciuti nell'esercizio alla Società di revisione e al suo network.

Il rapporto tra il costo dei servizi non audit resi dal revisore KPMG S.p.A. e la media dei servizi di revisione riferiti agli ultimi tre esercizi di incarico sulla Capogruppo, si è attestato per il 2024 al 15%, inferiore al limite del 70% stabilito dall'articolo 4, comma 2, del Regolamento (UE) 537/2014 ("fee cap").

Nel corso dell'esercizio non sono pertanto emersi aspetti critici con riferimento all'indipendenza della Società di Revisione ancorché il Collegio – rammentiamo – abbia espresso come orientamento generale quello di contenere gli incarichi di consulenza al network della Società di Revisione.

Attività di vigilanza sul processo di informativa finanziaria

Il bilancio d'esercizio di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. e consolidato del Gruppo Banco Desio al 31 dicembre 2024 sono redatti in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS, secondo quanto disposto dalle istruzioni della Banca d'Italia contenute nella Circolare 262 del 22 dicembre 2005 (e successivi aggiornamenti) e comprendono l'Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto ai sensi dell'articolo 154-bis, comma 3 e 4, del D. Lgs 58/1998 e successive modifiche e integrazioni. Il Collegio Sindacale ha preso atto della dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) nella redazione del bilancio di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. e del bilancio consolidato.

Come indicato nel fascicolo di bilancio, la Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815 hanno introdotto l'obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere la relazione finanziaria annuale nel linguaggio XHTML, sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF (European Single Electronic Format), approvato da ESMA.

Le procedure amministrative e contabili per la formazione delle relazioni trimestrali, della relazione semestrale e del bilancio individuale e consolidato, come per ogni altra comunicazione finanziaria, sono state predisposte sotto la responsabilità del Dirigente Preposto che, congiuntamente all'Amministratore Delegato, ne attesta l'adeguatezza e l'effettiva applicazione.

Ai fini della vigilanza sui processi di informativa finanziaria, il Collegio Sindacale, oltre ai già citati approfondimenti effettuati con la Società di revisione (si veda paragrafo precedente), da cui non sono emerse criticità significative del sistema di controllo interno inerente al processo di informativa finanziaria, ha svolto i previsti e periodici incontri con il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari e con le competenti strutture della Direzione Amministrazione e Affari Generali.

Gli incontri di approfondimento (con esame, tra gli altri, delle principali tematiche di bilancio) si sono tenuti in occasione delle relazioni periodiche trimestrali, semestrali e di bilancio di fine esercizio e preventivamente all'approvazione delle stesse da parte del Consiglio di Amministrazione, a cui il Collegio Sindacale, nell'esercizio delle proprie funzioni, ha relazionato in merito.

Nel corso dei citati periodici incontri, il Dirigente Preposto non ha segnalato al Collegio significative carenze nei processi operativi e di controllo che possano inficiare il giudizio sull'effettiva applicazione delle procedure e sull'adeguatezza nel loro complesso degli assetti amministrativo-contabili, necessari al fine della corretta rappresentazione economica, patrimoniale e finanziaria dei fatti di gestione in conformità ai principi contabili internazionali.

Il Collegio Sindacale ha, inoltre, preventivamente esaminato:

  • la nuova "Policy del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari" con cui, tra l'altro in applicazione del D.lgs. 125/2024 e continuità con la soluzione organizzativa già adottata, Banco Desio ha scelto di non nominare "un dirigente diverso dal dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dotato di specifiche competenze in materia di rendicontazione di sostenibilità" in quanto il Dirigente Preposto assolve anche a tale funzione;
  • l'aggiornamento della "Policy per la selezione del revisore legale del Gruppo Banco Desio", volto a recepire il D.lgs. 125/2024, con cui è stata confermata la scelta di assegnare l'attività di attestazione di conformità della rendicontazione di sostenibilità alla medesima società incaricata della revisione legale del bilancio;
  • gli aggiornamenti apportati alle principali politiche contabili di Gruppo, approvati dal Consiglio di Amministrazione nel corso dell'esercizio di riferimento, principalmente finalizzati a fornire chiarimenti nell'applicazione dei principi contabili nell'ambito di specifiche aree;
  • la Relazione annuale del Dirigente Preposto 2024, riportante in dettaglio i principali temi e poste contabili e il loro relativo trattamento in bilancio al 31 dicembre 2024. Il Collegio ritiene il documento in oggetto particolarmente adeguato e adatto a rappresentare compiutamente e correttamente i fatti contabili.

Alla luce delle informazioni ricevute, delle analisi effettuate, come anche di seguito richiamate, il Collegio Sindacale ritiene il sistema amministrativo-contabile in essere nel complesso adeguato a quanto previsto dalle attuali normative di riferimento e idoneo a rappresentare correttamente i fatti di gestione.

Attività di vigilanza sulla rendicontazione di sostenibilità

Il richiamato Decreto Legislativo n. 125 del 6 settembre 2024 ha recepito nell'ordinamento italiano la Direttiva (UE) 2022/2464, nota come Corporate Sustainability Reporting Directive (Direttiva CSRD), che riforma la disciplina sulla Rendicontazione societaria in materia di sostenibilità.

In conformità a tale direttiva, a partire dal 31 dicembre 2024, Banco Desio è tenuto alla predisposizione della Rendicontazione di sostenibilità quale parte integrante della Relazione sulla gestione predisposta dagli Amministratori a corredo del bilancio consolidato, ivi riportata come sezione finale espressamente contrassegnata in tal senso, unitamente all'Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto ai sensi dell'articolo 154-bis, comma 5-ter, del D. Lgs 58/1998.

La Banca, nell'ambito del programma "Masterplan E(sg)", ha per tempo avviato il progetto dedicato alla predisposizione della rendicontazione di sostenibilità ai sensi del nuovo quadro normativo derivante dalla richiamata Direttiva CSRD.

Il Collegio Sindacale ha esaminato nel tempo le varie fasi di implementazione del progetto in questione, guidato dalla competente struttura operativa del Dirigente Preposto, stante anche la complessità e numerosità delle tematiche connesse.

Pertanto, il Collegio ha specificamente esaminato lo stato di avanzamento delle attività del progetto in questione, soffermandosi anche sul disegno e implementazione del sistema di controllo interno in tema di rendicontazione di sostenibilità, riscontrando una sostanziale coerenza dello stesso con il modello "262" già adottato in termini di adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio e consolidato.

In particolare, il sistema di controllo interno sulla sostenibilità prevede l'applicazione di un'architettura metodologica comune, basata sull'utilizzo di un sistema di controlli interni di Gruppo coerente e ispirato al CoSO Framework riferito alla rendicontazione finanziaria.

Il Collegio Sindacale ha tenuto incontri specifici con la Società di revisione KPMG, anche in merito alle attività di accompagnamento/confronto circa l'attuazione della CSRD, nonché con il Dirigente preposto. Inoltre, il Collegio Sindacale ha preventivamente esaminato:

  • la nuova "Policy del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari", già menzionata;
  • l'aggiornamento della "Policy per la selezione del revisore legale del Gruppo Banco Desio", già menzionato;
  • la Relazione annuale del Dirigente Preposto 2024, riportante anche la sintesi delle attività di controllo svolte per la predisposizione della rendicontazione di sostenibilità;
  • la nuova "Policy per l'informativa di sostenibilità del Gruppo Banco Desio" che è stata adottata unitamente all'aggiornamento della normativa interna in materia di rendicontazione di sostenibilità e relativo SCI.

Il Collegio ha quindi esaminato la relazione rilasciata dal Revisore legale KPMG S.p.A. in data 21 marzo 2025, ai sensi dell'art.14-bis del D.lgs. 39/2010, sull'esame limitato della rendicontazione consolidata di sostenibilità del Gruppo Banco Desio al 31 dicembre 2024, con cui la Società di revisione attesta che, in base al previsto incarico di revisione limitata, non sono pervenuti alla sua attenzione elementi che facciano ritenere che:

  • la Rendicontazione di sostenibilità del Gruppo Banco Desio non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità ai principi di rendicontazione adottati dalla Commissione Europea ai sensi della Direttiva 2013/34/UE (European Sustainability Reporting Standards "ESRS");
  • le informazioni contenute nel paragrafo dell'informativa a norma dell'art. 8 del Regolamento 2020/852 (Regolamento sulla Tassonomia UE), all'interno della Rendicontazione consolidata di sostenibilità, non siano state redatte, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al medesimo art. 8 del Regolamento 2020/852.

Alla luce delle informazioni ricevute, delle analisi effettuate, il Collegio Sindacale attesta che, nel corso delle proprie attività di verifica relative alla Rendicontazione di sostenibilità, non sono pervenuti alla sua attenzione elementi di non conformità e/o di violazione delle relative disposizioni normative.

Pareri rilasciati dal Collegio Sindacale

Nel corso dell'esercizio 2024 abbiamo rilasciato pareri, anche ai sensi di legge e di norme regolamentari, assunti durante apposite riunioni collegiali principalmente sui seguenti argomenti:

Resoconto del processo interno di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP) e del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità (ILAAP) al 31 dicembre 2024

In diverse occasioni, anche nell'ambito dei Comitati endoconsiliari, abbiamo espresso per quanto di competenza, anche in veste di OdV, il nostro parere favorevole sull'aggiornamento/adozione di Policy e Regolamenti aziendali, oltre a quanto indicato ai paragrafi "Attivita' di vigilanza sul processo di Informativa Finanziaria" e "Attività di vigilanza sulla Rendicontazione di Sostenibilità" si segnalano in particolare:

  • l'aggiornamento del "Regolamento Interno Operazioni con Parti Correlate" in relazione alla definizione del ruolo dei Comitato Controllo Rischi/Comitato Operazioni Parti Correlate e Soggetti Collegati su aspetti di Vigilanza;
  • l'adozione della "Policy per la gestione delle iniziative restitutorie nei confronti della clientela";
  • l'aggiornamento della "Policy Fit& Proper per gli Esponenti aziendali".

Il Collegio, anche in veste di OdV, in più occasioni, ha altresì esaminato le modifiche di aggiornamento della Policy Antiriciclaggio - oltre che di Regolamenti aziendali e altra normativa interna connessa - a recepimento di nuove disposizioni normative antiriciclaggio, degli interventi di processo correlati all'attuazione del Piano rimediale AML, nonché in relazione introduzione di nuove tipologie di prodotti/offerte commerciali (principalmente tramite canale digitale).

Abbiamo altresì espresso la nostra opinione in tutti quei casi in cui lo abbiamo ritenuto opportuno ovvero ci è stato richiesto da un Comitato endoconsiliare o dal Consiglio di Amministrazione.

In particolare, tenuto anche conto della nostra costante partecipazione al Comitato Controllo Rischi nonché delle riunioni congiunte svolte con il medesimo Comitato, abbiamo tra l'altro attenzionato, per gli aspetti di nostra competenza, la reportistica delle FAC.

Frequenza e numero delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, dei Comitati endoconsiliari e del Collegio Sindacale

Al fine di acquisire le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti di vigilanza, Vi diamo atto che, quasi sempre nella sua interezza, il Collegio Sindacale ha:

  • partecipato all'Assemblea Ordinaria tenutesi in data 18 aprile 2024
  • partecipato a n. 24 riunioni del Consiglio di Amministrazione e a n. 16 riunioni del Comitato Esecutivo tenutesi nel corso dell'esercizio 2024;
  • svolto n. 50 attività collegiali ed individuali 3 e n. 20 attività come Organismo di Vigilanza 231.
  • partecipato a n. 31 riunioni del Comitato Controllo Rischi n. 16 riunioni del Comitato Sostenibilità, nonché n. 14 riunioni del Comitato Remunerazione, n. 10 riunioni del Comitato Nomine e n. 8 riunioni del Comitato Operazioni con Parti Correlate e Soggetti Collegati

3 Si segnalano tra l'altro n. 12 verifiche individuali presso le Filiali.

Rispetto dei principi di corretta amministrazione

Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e in occasione di numerosi incontri con Dirigenti e responsabili di struttura.

Riteniamo che gli strumenti e i processi di governance adottati dalla Banca costituiscano un valido presidio per il rispetto dei principi di corretta amministrazione nella prassi operativa. In particolare, per quanto attiene ai processi deliberativi del Consiglio di Amministrazione, abbiamo vigilato affinché le operazioni deliberate e poste in essere dagli Amministratori fossero conformi alle predette regole e principi di razionalità economica e non manifestatamente imprudenti o azzardate, in conflitto d'interessi con la Banca, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, ovvero tali da compromettere l'integrità del patrimonio.

Informazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale

Abbiamo visionato il documento "Terzo pilastro di Basilea 3 – Informativa al pubblico al 31 dicembre 2024" del Gruppo Banco Desio con cui la Banca assolve all'obbligo annuale di pubblicazione delle informazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale, l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all'identificazione, alla misurazione e alla gestione di tali rischi, nonché le informazioni relative ai temi della governance, delle remunerazioni, delle attività non vincolate e la disclosure degli indicatori di liquidità.

Adeguatezza della struttura organizzativa

Abbiamo acquisito conoscenza e vigilato con attenzione sulle principali evoluzioni dell'organizzazione e delle metodologie organizzative e vigilato sull'adeguatezza della struttura organizzativa rispetto agli obiettivi strategici della Banca in considerazione dell'oggetto sociale, delle caratteristiche e delle dimensioni della stessa. Tenuto conto della significativa crescita anche per linee esterne che sta interessando il Gruppo (da ultimo con le citate operazioni "Lanternina", "Mercadante" e "Dynamica") il Collegio è intervenuto più volte nel corso dell'anno per raccomandare che la struttura organizzativa sia a tutti i livelli - allineata in maniera coerente agli sviluppi in termini di complessità operativa richiedendo interventi di rafforzamento che sono attualmente in corso e che il Collegio continuerà a monitorare.

Adeguatezza del Sistema dei Controlli Interni e di Gestione dei Rischi

Il Banco si è dotato di un Sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi volto ad identificare, misurare, gestire e monitorare nel continuo i rischi a cui esso è o potrebbe risultare esposto al fine di garantire il conseguimento dell'efficacia e dell'efficienza dei processi aziendali mediante il costante controllo dei processi svolti nel rispetto delle disposizioni di legge e di vigilanza in materia di controlli interni.

In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell'emittente, includendo nelle proprie valutazioni tutti i rischi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo periodo dell'attività del Banco.

Tale sistema è caratterizzato da un'articolata struttura che coinvolge tutti i livelli aziendali, con specifiche incombenze riservate al Consiglio di Amministrazione, al Collegio Sindacale, all'Amministratore Delegato e Direttore Generale ed al preposto ai controlli interni, individuato nella persona del Responsabile protempore della Direzione Internal Audit. Detta Direzione, è collocata a diretto riporto del Consiglio di Amministrazione. Ricordiamo che le funzioni di Risk Management (a cui riporta l'Ufficio Convalida Interna), Compliance e Antiriciclaggio sono collocate attualmente a riporto dell'Amministratore Delegato. L'articolazione delle attività di verifica e reporting svolte dalla Direzione Internal Audit è coerente con le

specifiche raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, oltre che con le Disposizioni di Vigilanza. La Capogruppo svolge in outsourcing le funzioni di internal audit, risk management, compliance e antiriciclaggio per le controllate Fides S.p.A. e Dynamica Retail S.p.A.

Il Collegio Sindacale ha regolarmente analizzato l'attività svolta dalle Filiali attraverso le verifiche ispettive supportate dalla Direzione Internal Audit (svoltesi a distanza). Tali verifiche si sono principalmente focalizzate sulle tematiche creditizie, antiriciclaggio e trasparenza.

In occasione di ogni visita ispettiva si è anche analizzato, avvalendosi di estrazioni a campione, l'allineamento alle prescrizioni di "remediation" derivanti dalla precedente ispezione del Collegio stesso e/o della Direzione Internal Audit. Il Collegio ha, tra l'altro, raccomandato in linea generale l'attenta gestione delle esposizioni creditizie anomale, ai fini del recupero - ove possibile - delle somme dovute alla Banca, anche invitando i Responsabili delle Filiali via via esaminate a valutare criticamente l'opportunità di mantenimento dei rapporti.

Nell'ambito del particolare focus riservato alle tematiche di antiriciclaggio, il Collegio ha proseguito nella sensibilizzazione di tutte le strutture coinvolte al monitoraggio nel continuo delle posizioni evidenziate dagli applicativi in uso, richiamando l'importanza del tempestivo riconoscimento e monitoraggio di soggetti e situazioni potenzialmente a rischio nonchè l'importanza della fruizione della specifica formazione da parte del personale di rete.

Le tematiche in questione sono state menzionate anche in occasione di riunioni del Comitato Controllo Rischi e di Consiglio anche per quanto attiene in generale alla revisione dei processi operativi e di controllo.

Il Collegio ha continuato ad effettuare un follow-up sul rafforzamento delle strutture di controllo a tutti i livelli, soprattutto nei confronti delle Filiali, anche alla luce dell'aumento delle stesse in conseguenza delle Operazioni "Lanternina" e "Mercadante", monitorando l'efficacia dei controlli. In linea più generale, constatando la forte crescita dimensionale della Banca e del Gruppo (cfr. citata operazione "Dynamica"), il Collegio si impegna, in un'ottica di coerente presidio dei rischi, a monitorare di conseguenza l'adeguatezza delle strutture aziendali deputate ai controlli sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo, oltre che l'adeguatezza dei controlli stessi, ritenendo, tuttora, che per alcune aree sia necessario rafforzare la struttura.

Il Collegio, anche in quest'ottica, ha costantemente monitorato l'operatività delle filiali mediante verifiche dirette, fondamentali per accertare la conformità della Rete commerciale rispetto alle normative e alle procedure operative della Banca e funzionale a misurare l'efficacia dei presidi posti a mitigazione i rischi, riservando, nell'esercizio delle proprie attività di controllo, particolare attenzione al perimetro delle filiali di recente acquisizione.

Il Collegio ha continuato a porre particolare enfasi sull'esigenza di massimizzare in generale l'efficacia del coordinamento tra le FAC.

Il Consiglio di Amministrazione ha a suo tempo istituito un Comitato Controllo Rischi e un Comitato Sostenibilità alle cui sedute partecipa il Collegio Sindacale o comunque almeno un Sindaco: attualmente essi sono composti ciascuno da n. 1 Amministratore non esecutivo e da n. 2 Amministratori indipendenti, tra cui il Presidente del Comitato. Al Collegio Sindacale ed al Comitato Controllo Rischi spettano, nell'ambito delle rispettive finalità e tenuto conto di quanto previsto dal D.Lgs. n. 39/2010, i compiti di valutazione dell'efficacia ed efficienza dei servizi di controllo istituiti in virtù delle delibere del Consiglio di Amministrazione. Peraltro, sono prassi ormai consolidata gli incontri congiunti dei Collegi Sindacali del Gruppo con il Comitato Controllo Rischi e la Società di Revisione, almeno in occasione della predisposizione delle rendicontazioni contabili annuali e semestrali.

Nella Relazione annuale sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari sono descritte le Linee Guida del

Sistema dei Controlli Interni e gestione dei rischi di Gruppo, in coerenza con le previsioni statutarie e regolamentari.

Tutte le Società del Gruppo condividono - pur facendo salve le specificità operative di ciascuna tipologia aziendale - i modelli di misurazione e gestione dei rischi definiti a livello generale dalla Capogruppo, inclusi anche i rischi socio-ambientali (ex D.Lgs. n. 254/2016) derivanti dall'attività dell'impresa, dai prodotti/servizi offerti come anche dalle catene di fornitura e subappalto.

La Capogruppo delinea il modello di riferimento della gestione integrata dei rischi e del sistema dei controlli interni quale elemento centrale dell'attività di coordinamento tra le funzioni di controllo e tra queste e gli Organi aziendali, curandone l'implementazione anche all'interno delle Controllate.

La Capogruppo valuta le modalità di accentramento, anche parziale, di funzioni/attività di controllo interno delle Controllate, assicurando la presenza di figure di presidio e controllo locale.

In conformità alle disposizioni della Banca d' Italia contenute nella Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 (Titolo IV, Capitolo 3 "Il sistema dei controlli interni"), la Banca ha predisposto, come detto, il "Regolamento di Coordinamento dei Controlli e dei flussi informativi della Capogruppo" da ultimo, come detto, aggiornato nel corso del 2023. Il Regolamento definisce compiti e responsabilità degli Organi e delle funzioni di controllo all'interno del Gruppo Banco Desio (in particolare, le procedure, i momenti di coordinamento, i riporti organizzativi e i relativi raccordi tra le predette funzioni aziendali, nonché i compiti e le responsabilità delle funzioni di controllo, i principali controlli effettuati da ciascuna funzione, i flussi informativi tra le diverse funzioni). Si rammenta che la Capogruppo, nel quadro dell'attività di direzione e coordinamento del Gruppo, disciplinata in modo organico dal "Regolamento di Gruppo" a suo tempo adottato, esercita: a) un controllo strategico sull'evoluzione delle diverse aree di attività in cui il Gruppo opera e dei rischi incombenti sul portafoglio di attività esercitate; b) un controllo gestionale volto ad assicurare il mantenimento delle condizioni di equilibrio economico, finanziario e patrimoniale sia delle singole società sia del Gruppo nel suo insieme; c) un controllo tecnico-operativo finalizzato alla valutazione dei vari profili di rischio apportati al Gruppo dalle singole controllate. Tali attività si estendono anche alla nuova controllata Dynamica Retail S.p.A..

Nell'ambito del proprio ruolo istituzionale, il Collegio è chiamato, ai sensi di quanto disposto dalla Banca d'Italia con la Circolare 285 del 17 dicembre 2013, a vigilare sull'adeguatezza e sulla rispondenza ai requisiti stabiliti dalla normativa del processo interno di valutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP) e del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità (ILAAP) e, in generale, del sistema di gestione e controllo dei rischi. Nel corso di apposite riunioni abbiamo valutato con esito positivo, con l'ausilio del Chief Risk Officer, la funzionalità e l'adeguatezza del processo stesso, nonché la rispondenza ai requisiti previsti dalla normativa.

In linea con quanto previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 (Titolo IV, Capitolo 3 "Il sistema dei controlli interni") Vi diamo atto dell'aggiornamento del documento che delinea il Risk Appetite Framework (RAF) che definisce - in coerenza con il modello di business e il piano strategico - la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio e le politiche di riferimento necessarie per definire ed attenuare i rischi stessi.

Tra i profili di rischio sempre più attenzionati dal Collegio vi è anche quello dei rischi ICT trattato in appositi report della Direzione Risk Management e dall'Ufficio Compliance (che svolgono congiuntamente la Funzione di controllo ICT di II livello ai sensi della citata Circolare n. 285) nonché nel corso di approfondimenti ad hoc con la Direzione Operativa e Sistemi specie in tema di regolamentazione Digital Operational Resilience Act ("DORA"). Ulteriori approfondimenti sono previsti per il corrente anno.

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi contempla anche il già citato MOG 231, volto a prevenire la commissione dei reati che possono comportare una responsabilità della Banca.

Sulla base delle informazioni acquisite, Vi diamo atto della valutazione di complessiva adeguatezza ed

efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi rispetto alle caratteristiche della Banca ed al profilo di rischio assunto, fatti salvi i rimedi che verranno posti in essere e il rafforzamento qualiquantitativo di alcune strutture e di alcune procedure, anche in coerenza con le iniziative strategiche, così come detto in precedenza.

Sistema interno di segnalazione delle violazioni

Il Gruppo Banco Desio (di seguito il "Gruppo") si impegna a promuovere una cultura interna basata su condotte etiche e trasparenti, favorite da una buona governance aziendale. Il Gruppo incoraggia i Dipendenti e le Terze Parti a segnalare comportamenti, atti o omissioni che ledono l'interesse pubblico o che minano l'integrità del Gruppo stesso, ai sensi della normativa di riferimento settoriale e nel rispetto del D. Lgs. n. 24 del 10 marzo 2023. Si ricorda che sin dal 1° gennaio 2016 il Gruppo Banco Desio ha definito un sistema interno di segnalazione, con carattere di riservatezza, delle violazioni ("whistleblowing"). Nel corso del 2023 il Legislatore – in attuazione della Direttiva (UE) 2019/1937 – ha emanato il D. Lgs. n. 24 del 10 marzo 2023 riguardante "la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali". Tale novità legislativa è stata puntualmente recepita nella normativa interna.

Il Gruppo ha, pertanto, adottato il Regolamento con la finalità di: (i) introdurre la normativa in materia di whistleblowing, anche nel rispetto del D. Lgs. n. 24 del 10 marzo 2023; (ii) definire la Governance del processo di gestione delle segnalazioni; (iii) definire l'oggetto e i contenuti della segnalazione; (iv) definire le modalità operative in cui si articola il processo di gestione delle segnalazioni.

La disciplina prevede specifici requisiti organizzativi e regole di comportamento, definisce le modalità di gestione delle segnalazioni con la finalità di creare un ambiente lavorativo sano, in cui i valori etici sono al centro delle decisioni e delle azioni.

In ottemperanza alle previsioni del sopracitato decreto legislativo, il Gruppo ha reso disponibile sui siti di Banco Desio, Fides e da ultimo Dynamica la nuova piattaforma di segnalazione. Tale piattaforma cloud sviluppata e gestita da una primaria società nell'ambito dei sistemi digitali di compliance possiede tutti i necessari requisiti di sicurezza informatica e garantisce l'indispensabile riservatezza al segnalante con riferimento sia all'invio della segnalazione sia alla gestione della stessa. La ricezione e la gestione delle segnalazioni sono, dunque, esclusivo appannaggio: (i) del Responsabile della Direzione Internal Audit e dei suoi delegati (definiti "case manager") in ossequio al mandato di audit; (ii) dei Presidenti del Collegio Sindacale delle Società del Gruppo, qualora le segnalazioni rientrassero nell'ambito di applicazione del D. Lgs 231/2001.

Nel corso del 2024 non sono state ricevute segnalazioni di violazioni né sono state effettuate segnalazioni all'OdV.

Per completezza si segnala che il Responsabile della Direzione Internal Audit in qualità di Responsabile dei sistemi interni di segnalazione delle violazioni ha ricevuto nel corso del 2024 n 6 segnalazioni, tutte evase, dalle quali non sono emersi particolari aspetti degni di nota.

Codice Etico

Con delibera consiliare del 17 dicembre 2020 è stato approvato l'aggiornamento al Codice Etico di cui sopra, con particolare riferimento come detto alle regole di carattere commerciale e alla disciplina dei rapporti con gli azionisti.

Disposizioni impartite alle Società Controllate (art. 114, comma 2, D. Lgs n. 58/98)

I rapporti intrattenuti dalla Capogruppo con le Società Controllate hanno sempre formato oggetto di illustrazione nelle riunioni degli Organi consiliari della Capogruppo. Abbiamo ottenuto, ove necessario, esaurienti risposte alle richieste di approfondimento. Il sistema di indirizzo, coordinamento e controllo attuato dal Banco nello svolgimento delle funzioni di guida ed indirizzo strategico dell'intero Gruppo, anche ai sensi dell'art. 61 del TUB e dell'art. 2497 C. C., è adeguato e funzionale.

Il Collegio Sindacale ha preso atto delle disposizioni impartite dalla Capogruppo alle Società Controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, TUF ritenendole adeguate ad adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge. Al riguardo, si segnala che la Capogruppo regola, con apposite procedure periodicamente manutenute, i flussi informativi a essa diretti dalle Società Controllate. A tal fine, il Regolamento di Direzione e Coordinamento del Gruppo Banco Desio è stato da ultimo aggiornato nel corso del 2023.

Rapporti con i corrispondenti organi delle Società Controllate

Nell'ambito della nostra attività di coordinamento dell'attività di controllo, abbiamo scambiato informazioni con i Collegi Sindacali delle Società Controllate Fides S.p.A. e Dynamica Retail S.p.A tenendo altresì diverse riunioni congiunte con gli stessi, senza ricevere evidenza di fatti di rilievo da segnalare nella presente Relazione.

Codice di Corporate Governance

Oltre a quanto indicato nella parte introduttiva della presente Relazione, per quanto attiene alle regole di governo societario, rammentiamo che il Banco aderisce al Codice di Corporate Governance delle Società Quotate, come riportato nella Relazione annuale sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari, resa disponibile sul sito internet del Banco, redatta ai sensi dell'art. 123-bis del D.Lgs. n. 58/1998 e successive modifiche ed integrazioni; detta Relazione annuale sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari illustra le modalità ed i comportamenti con cui i principi ed i criteri applicativi del Codice sono stati effettivamente applicati, nonché la mancata o parziale adozione o applicazione di alcune delle raccomandazioni del Codice fornendo in tal caso le relative motivazioni.

Il Codice attribuisce, tra l'altro, al Consiglio di Amministrazione un nuovo ruolo nella promozione delle strategie di sostenibilità e del dialogo con il mercato e con gli stakeholder rilevanti e in particolare con gli azionisti. Il Collegio esamina quindi l'informativa annuale resa dal Presidente al Consiglio di Amministrazione e all'Organo di Controllo sullo sviluppo e sui contenuti significativi del dialogo intervenuto con tutti gli Azionisti in attuazione a quanto disposto della Policy di Shareholders' Engagement adottata dal Banco.

Nell'ambito di quanto raccomandato dal Codice il Collegio Sindacale ha tra l'altro verificato che il Consiglio di Amministrazione abbia utilizzato criteri corretti per la valutazione dell'indipendenza degli Amministratori.

Il Collegio ha verificato la sussistenza del requisito di indipendenza in capo a ciascuno dei suoi membri.

Il Collegio ha continuato a monitorare l'attuazione della già citata delibera consiliare del 19 novembre 2020 con cui il Banco ha adottato il Codice.

Autovalutazione e formazione del Collegio Sindacale

In conformità a quanto previsto dalla citata Circolare di Banca d'Italia n. 285/2013, anche l'Organo con

funzione di controllo è chiamato a svolgere un'autovalutazione sulla propria composizione e funzionamento, sulla base di criteri e modalità coerenti con le proprie caratteristiche. Abbiamo pertanto effettuato la nostra autovalutazione con riferimento all'esercizio 2024, redigendo l'apposita Relazione. L'esercizio di autovalutazione, impostato secondo una metodologia di consulenza che combina questionari quali-quantitativi, uniti a interviste con i Sindaci, si è concluso con una valutazione di adeguatezza della composizione qualitativa dell'Organo sia per mix di conoscenze, competenze ed esperienze complessive sia per la disponibilità di tempo ed il committment espresso come anche di

funzionamento dello stesso.

Si evidenzia l'impegno costante e proattivo dimostrato dai Sindaci, non solo durante le riunioni del Collegio, ma anche attraverso la loro partecipazione assidua alle sedute del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, sottolineandone il contributo, nel pieno rispetto del ruolo di Organo di controllo.

L'autovalutazione ha toccato tra l'altro, anche in chiave prospettica, l'aspetto formativo si precisa al riguardo che nel 2024 i Sindaci hanno svolto un'intensa attività di induction partecipando alle 7 sessioni organizzate congiuntamente al Consiglio di Amministrazione oltre che a 2 sessioni appositamente riservate al Collegio Sindacale.

Tutti gli aspetti delineati nell'autovalutazione continueranno in ogni caso ad essere oggetto di monitoraggio in relazione all'evolversi del contesto normativo del settore finanziario e/o del perimetro operativo del Gruppo Banco Desio.

Organizzazione e Governo Societario

Nel corso dell'esercizio 2024 non sono intervenute variazioni di rilievo nell'assetto complessivo del governo societario del Banco e del Gruppo.

Ogni informazione in merito a tali assetti è riportata nella Relazione annuale sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari che abbiamo attentamente esaminato, per quanto di competenza, e a cui integralmente si rinvia per quanto attiene anche alla gestione dell'informazione societaria, dei conflitti d'interesse, ecc.

Politiche di remunerazione e incentivazione

Nel corso del 2024 abbiamo verificato con esito positivo le modalità attraverso le quali è stata assicurata la conformità alle prescrizioni di legge e regolamenti delle politiche di remunerazione applicate dal Banco nell'esercizio 2024, avvalendoci anche degli esiti delle verifiche svolte, per quanto di rispettiva competenza, da parte delle Funzioni di controllo interno.

Abbiamo esaminato la Relazione annuale sulle Politiche di Remunerazione e di Incentivazione di Gruppo, sottoposta al Consiglio di Amministrazione del 11 marzo 2025 e redatta ai sensi delle normative applicabili in materia di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione nelle banche e nei gruppi bancari.

La Relazione illustra le politiche e le procedure adottate dal Gruppo in materia di remunerazione per l'esercizio 2025 e dà conto dell'applicazione nel corso del 2024 delle politiche approvate nell'esercizio precedente.

Il Collegio Sindacale ha ribadito la raccomandazione che la remunerazione, a tutti i livelli (di Sede e di Rete), sia correlata, oltre che al raggiungimento degli obiettivi di budget, anche al puntuale rispetto delle norme aziendali.

Politiche di diversità

Vi diamo atto che nella documentazione societaria , ai sensi dell'art. 123 bis, comma 2, lettera d bis) del TUF sono riportate le informazioni richieste circa le politiche in materia di diversità applicate dal Gruppo Banco Desio in relazione alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo relativamente ad aspetti quali l'età, la composizione di genere e il percorso formativo e professionale nonché una descrizione degli obiettivi, delle modalità di attuazione e dei risultati di tali politiche.

Le prassi adottate dal Gruppo Banco Desio sono coerenti, oltre che con le disposizioni di legge in materia di quote di genere (artt. 147-ter e 148 del TUF), con le Disposizioni di Vigilanza in materia di composizione degli Organi Sociali, che prevedono "un adeguato grado di diversificazione in termini, tra l'altro, di competenze, esperienze, età, genere, proiezione internazionale". Tale aspetto è tra l'altro oggetto di analisi nell'ambito del processo di autovalutazione, tenendo conto della complessità operativa e dimensionale della realtà aziendale.

Le suddette prassi, anche su impulso del Collegio Sindacale, sono state formalizzate in un'apposita Policy approvata dal Consiglio di Amministrazione il 28 febbraio 2019 (da ultimo, aggiornata nel 2021) anche in coerenza con le già citate indicazioni del Comitato italiano per la Corporate Governance e con il quadro regolamentare in materia.

Valutazioni conclusive dell'attività di vigilanza ed eventuali proposte ex art. 153, comma 2, del D.Lgs. n. 58/98

A seguito dell'attività di vigilanza svolta, come sopra descritta, non sono emerse omissioni, fatti censurabili o irregolarità meritevoli di menzione in questa sede. Non riteniamo che ricorrano i presupposti che rendano necessario esercitare la facoltà di formulare proposte all'Assemblea degli Azionisti ai sensi dell'art. 153, comma 2, del D.Lgs. n. 58/1998.

Tutto quanto sopra premesso, possiamo pertanto confermarVi l'adeguatezza complessiva:

  • del Sistema di Governance e del correlato Sistema dei Controlli Interni e Gestione dei rischi, i cui fondamenti sono delineati nell'ambito della Relazione annuale sul Governo Societario ai sensi dell'art. 123-bis del TUF;
  • del Processo Interno di Valutazione dell'Adeguatezza Patrimoniale (ICAAP) e del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità (ILAAP), la cui elaborazione ed aggiornamento è oggetto di verifica in ossequio alle specifiche disposizioni di Vigilanza;
  • dei presidi organizzativi e di controllo in materia di Antiriciclaggio e Trasparenza, in linea con le disposizioni di legge e la normativa di Vigilanza, tenuto conto dei Piani rimediali di cui sopra;
  • del Regolamento Flussi informativi inerenti agli Organi sociali e alle funzioni di controllo interno e annesso Documento di Coordinamento dei Controlli, redatti in conformità alle Disposizioni di Vigilanza in materia di Governo Societario e in materia di Sistema dei Controlli Interni, Sistemi Informativi e Continuità Operativa;
  • delle attività di controllo svolte dalle preposte funzioni e, in particolare, dalla Direzione Revisione Interna, dalla Direzione Risk Management, dall'Ufficio Compliance, dall'Ufficio Antiriciclaggio e dal Dirigente Preposto, anche attraverso la periodica valutazione della reportistica istituzionale;
  • delle procedure di gestione dei reclami pervenuti dalla clientela del Gruppo, anche con riferimento a quelli relativi ai servizi di investimento;
  • delle attività svolte in materia di Privacy (Legge n. 196/2003 come modificata dal D.Lgs. n. 101/2018 e dal Regolamento (UE) n. 679/2016);
  • dei presidi esistenti in materia di Sicurezza sul Lavoro ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008;
  • del Regolamento del sistema interno di segnalazione delle violazioni ai sensi della circolare Banca d'Italia n. 285/2013, della Legge n. 179/2017 e, da ultimo, dal D. Lgs. n. 24 del 10 marzo 2023;

Possiamo pertanto concludere che attraverso l'attività svolta nell'esercizio abbiamo potuto accertare:

  • l'osservanza della Legge e dello Statuto;

  • l'adeguatezza del sistema amministrativo contabile;

  • l'adeguatezza sostanziale della struttura organizzativa e di controllo interno tenuto conto dei suddetti interventi di rafforzamento;
  • l'applicazione dei principi di corretta amministrazione;
  • la concreta attuazione delle regole di governo societario;
  • l'adeguatezza delle disposizioni impartite alle Controllate;
  • l'adeguatezza complessiva dei presidi di vigilanza sulle operazioni con parti correlate;
  • la redazione della reportistica di bilancio in conformità sia ai principi contabili internazionali IFRS sia alle disposizioni di Banca d'Italia (Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti), in considerazione anche delle specifiche comunicazioni inviate in materia dalla Banca d'Italia.

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Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024

Abbiamo esaminato il progetto di bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, messo a nostra disposizione nei termini di legge, in merito al quale riferiamo quanto segue.

Il bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 è redatto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS, in vigore alla data di riferimento, emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) con le relative interpretazioni dell'IFRS Interpretations Committee (già IFRIC) ed omologati dalla Commissione Europea nonché alle regole di compilazione stabilite da Banca d'Italia con la Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti.

La Relazione sulla Gestione commenta ed illustra in modo adeguato l'andamento dell'esercizio e fornisce indicazioni sulla evoluzione prospettica della gestione. La stessa Relazione adempie, tra l'altro, all'informativa prescritta dall'art. 123-bis del TUF in tema di assetti proprietari, con pertinente rimando alla connessa Relazione annuale sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari e in materia rendicontazione di sostenibilità ai sensi del D. Lgs. n. 125/2024.

La Società di Revisione KPMG S.p.A., come già ricordato, ha espresso il suo giudizio professionale sul bilancio d'esercizio rilasciando, in data 21 marzo 2025, la propria relazione redatta ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/ 2010 e art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/14, che non contiene rilievi, eccezioni o richiami d'informativa.

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Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024

Abbiamo altresì esaminato il bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, che Vi viene presentato dagli Amministratori. Lo stesso è stato redatto in conformità alle disposizioni di legge e la Relazione sulla gestione, contenente anche la rendicontazione di sostenibilità, integra l'illustrazione dell'andamento della Banca e di quello, in sintesi, delle controllate, nonché della struttura del Gruppo, così come previsto dall'art. 25 e seguenti del D.Lgs. n. 127/91 e successive modificazioni, nonché dal citato D. Lgs. 125/2024.

Risultano consolidate con metodo integrale le società controllate:

  • Fides S.p.A. partecipata al 100%;
  • Dynamica Retail S.p.A partecipata al 89,23% e la sua controllata Dynamica Agenzia Srl4
  • Desio OBG S.r.l. partecipata al 60%.

4 Dynamica Retail S.p.A. ("Dynamica Retail") e la sua controllata Dynamica Retail Agenzia in Attività Finanziaria S.r.l. ("Dynamica Agenzia") risultano incluse nel perimetro di consolidamento a partire dal 1° giugno 2024, a seguito del perfezionamento dell'accordo strategico con cui Banco Desio ha acquisito l'89,23% del capitale sociale di Dynamica Retail che a sua volta controlla il 100% di Dynamica Agenzia Srl.

La responsabilità della redazione del bilancio consolidato compete all'organo amministrativo del Banco, così come previsto dall'art. 29 del D.Lgs. n. 127/91 e successive modificazioni, ed è compito della Società di Revisione esprimere su di esso un giudizio professionale, basato sulla revisione contabile. Tale giudizio è stato rilasciato da KPMG S.p.A. in data 21 marzo 2025 e non contiene rilievi, eccezioni o richiami d'informativa.

Per la rendicontazione di sostenibilità si rinvia al paragrafo "Attività di vigilanza sulla rendicontazione di sostenibilità"

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Signori Azionisti,

concludiamo la nostra Relazione sull'attività di controllo svolta dando un giudizio positivo sull'attività della Vostra Banca, sull'organizzazione della stessa, sul sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi, sul rispetto delle Leggi e dello Statuto sociale.

Esprimiamo pertanto parere favorevole all'approvazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 sottopostoVi dal Consiglio di Amministrazione.

Tenuto conto che la proposta di distribuzione dei dividendi contenuta nella Relazione sulla Gestione al bilancio d'esercizio rispetta quanto previsto:

  • dall'art. 28 dello statuto sociale;
  • delle politiche di distribuzione dei dividendi, approvate dal Consiglio di Amministrazione il 13 maggio 2014 e aggiornate il 23 marzo 2023 e il 16 gennaio 2025;

esprimiamo parere favorevole alla destinazione dell'utile netto di esercizio 2024, pari a Euro 124.186.049,75 come segue:

10 % da assegnare alla riserva legale: Euro 12.418.605,00
10% da assegnare alla riserva statutaria: Euro 12.418.605,00
Agli Azionisti:
Euro 0,45665
per ciascuna delle n. 132.589.857 azioni ordinarie pari ad
Euro 60.540.528,71
Riserva per Beneficenza Euro 62.104,00
Riserva statutaria, il residuo di Euro 38.746.207,04

Desio 21 marzo 2025

I Sindaci Dott. Emiliano Barcaroli – Presidente Dott. Rodolfo Anghileri Dott.ssa Stefania Chiaruttini

5 Calcolo del dividendo per azione effettuato tenendo conto del numero di azioni ordinarie in circolazione alla data dell'11 marzo 2025. Si precisa che l'importo del dividendo per azione rimarrà invariato anche a seguito della riduzione delle azioni ordinarie in circolazione in esecuzione del programma di buy back in corso per cui sono previsti, prima della record date del dividendo, ulteriori acquisti di azioni proprie che non avranno diritto al dividendo. In particolare, l'importo relativo al dividendo delle ulteriori azioni acquistate tra la data di approvazione del Progetto di bilancio e la predetta record date sarà assegnato alla Riserva statutaria.

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