Annual Report • Mar 26, 2025
Annual Report
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Sede legale: VIA BERLINO 39 VERDELLINO (BG) Iscritta al Registro Imprese di BERGAMO C.F. e numero iscrizione: 09320600969 Iscritta al R.E.A. di BERGAMO n. 454184 Capitale Sociale sottoscritto € 22.770.445,02 Interamente versato Partita IVA: 09320600969

Consiglio di Amministrazione del 13 marzo 2025
| Cariche sociali | pagina | 3 |
|---|---|---|
| Relazione sulla Gestione | " | 5 |
| Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 | " | 113 |
| Attestazione del Dirigente Preposto | " | 169 |
| Relazioni della Società Revisione e del Collegio Sindacale | " | 170 |
Presidente e Amministratore delegato
Marco Francesco Eigenmann
Pietro Oriani
Amministratori
Ada Imperadore
Adriano Pala Ciurlo
Deborah Maria Venturini
Elena Sacco
Giovanni Eigenmann
Marco Costaguta
Paolo Ferrario
Susanna Pedretti
Presidente Croci Guido Sindaci effettivi Massimo Petrelli Ottavia Alfano
EY S.p.A.
Pietro Bassani
Nominato dal Consiglio di Amministrazione del 21 aprile 2021 ai sensi dell'art. 27-bis dello Statuto.
Ada Imperadore
Elena Sacco
Susanna Pedretti
Cristiana Renna Paolo Villa Susanna Pedretti
Ada Imperadore Susanna Pedretti
Ada Imperadore Elena Sacco Susanna Pedretti
Ada Imperadore Deborah Maria Venturini Pietro Oriani
Relazione sulla gestione
| Premessa 7 | |
|---|---|
| Informativa sulle Società del Gruppo7 | |
| Andamento del mercato di riferimento12 | |
| Fatti di particolare rilievo14 | |
| Andamento economico generale14 | |
| Andamento della gestione 15 | |
| Evoluzione prevedibile della gestione 15 | |
| Andamento quotazione titolo Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A16 | |
| Situazione patrimoniale e finanziaria17 | |
| Situazione economica 19 | |
| Conto Economico 19 | |
| Indicatori Alternativi di Performance22 | |
| Principali rischi e incertezze a cui è esposto il Gruppo 23 | |
| Principali indicatori non finanziari 30 | |
| Informativa sull'ambiente30 | |
| Valutazione dei rischi di lavoro 30 | |
| Informazioni sulla gestione del personale31 | |
| Attività di ricerca e sviluppo 31 | |
| Rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti e imprese sottoposte al controllo delle controllanti 32 | |
| Rapporti con parti correlate 32 | |
| Programma di acquisto di Azioni proprie32 | |
| Azioni/quote della società controllante 33 | |
| Uso di strumenti finanziari rilevanti per la valutazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico dell'esercizio | |
| 33 | |
| Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio33 | |
| Protezione dati personali - Privacy 33 | |
| Rendicontazione consolidata di sostenibilità33 |
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e alle interpretazioni dell'IFRS Interpretations Committee (IFRSIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio. L'insieme di tutti i principi e interpretazioni di riferimento sopraindicati è di seguito definito "IAS/IFRS".
Il perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2024 include la Capogruppo Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M S.p.A. (nel seguito "Fine Foods") e la controllata Euro Cosmetic S.p.A., di cui Fine Foods detiene il 100% del capitale.
Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A., registrata e domiciliata a Bergamo, è una Società per azioni, con sede legale in Via Berlino 39, Verdellino – Zingonia (BG). La Società, quotata al segmento STAR dell'MTA di Borsa Italiana, è una CDMO (Contract Development & Manufacturing Organization) italiana indipendente. Il Gruppo sviluppa e produce in conto terzi prodotti per l'industria nutraceutica, farmaceutica e cosmetica.
Fondata nel 1984, Fine Foods ha dimostrato di essere un partner strategico affidabile e competente per i clienti dei diversi settori in cui opera, grazie ad una organizzazione che consente di costruire una progettualità vincente ed una relazione solida e di lungo periodo. La ricerca continua dell'eccellenza operativa è parte del modello di business: dalla ricerca e sviluppo all'innovazione, dall'affidabilità dei processi alla qualità dei prodotti, dall'attenzione alle tematiche ESG alla gestione sostenibile di tutta la supply chain del Gruppo. Fine Foods è una benefit corporation, che può contare su certificazioni e rating basati su standard internazionali a garanzia dell'impegno per la sostenibilità in tutte le funzioni aziendali. Con 244 milioni di Euro di ricavi nel 2024, Fine Foods si presenta come una realtà in crescita e orientata a cogliere le sfide del futuro.
In particolare, Fine Foods sviluppa e produce per conto di imprese farmaceutiche e nutraceutiche farmaci, integratori alimentari e altri prodotti nutraceutici e in via residuale dispositivi medici, in forme di polveri, granulati solubili, effervescenti e masticabili, compresse filmate e compresse effervescenti e capsule di gelatina dura, e in varie tipologie di confezionamento: buste, stick, pilloliere, barattoli, blister, tubetti e strips. La circostanza di operare sia nel settore farmaceutico sia nel settore nutraceutico consente di beneficiare di sinergie in termini commerciali e in termini di sfruttamento del know-how e delle tecnologie elaborate in ciascun segmento di mercato.

La produzione di farmaci è effettuata presso lo stabilimento di Brembate di proprietà dell'Azienda, dotato di un'area complessiva pari a 26.100 mq. Nel periodo 2016-2020 sono stati effettuati investimenti nello stabilimento per un importo pari a Euro 19 milioni portando il totale metri quadri coperti calpestabili a 14.200 mq. Nel corso dell'esercizio 2023 sono iniziati i lavori finalizzati alla realizzazione di un ulteriore ampliamento del sito, che prevede la realizzazione di un nuovo edificio di circa 10.000 mq destinato alla produzione di forme farmaceutiche solide-orali. Lo stabilimento farmaceutico di Brembate dispone di autorizzazione alla produzione di farmaci e di certificazione GMP europea, entrambe rilasciate dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), nonché dell'autorizzazione in materia di sicurezza sul lavoro e ambientale.
Le immagini che seguono rappresentano lo stabilimento attuale di Brembate.



L'immagine che segue rappresenta lo stabilimento in costruzione, contiguo all'attuale officina farmaceutica (aggiornamento ottobre 2024).

La produzione di prodotti nutraceutici, invece, è svolta presso lo stabilimento di Zingonia, Verdellino, di proprietà dell'Azienda, su un'area complessiva di circa 45.600 mq. Nel periodo 2016-2019 sono stati effettuati investimenti nel suddetto stabilimento per un importo pari a Euro 19,7 milioni e le attività di espansione si sono completate nel 2019. A tal riguardo si segnala che, in relazione alla produzione di prodotti nutraceutici, lo stabilimento di Zingonia - Verdellino, produce in conformità con la normativa HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points) e nel rispetto delle GMP (Good Manufacturing Practices) applicabili agli integratori alimentari. L'Azienda ha ottenuto l'autorizzazione da parte del Ministero della Salute ed è costantemente sottoposta alla sorveglianza dell'Autorità Sanitaria Locale (ATS). Possiede idonee certificazioni relative alla sicurezza ambientale, alimentare, dei lavoratori nonché per la produzione dei dispositivi medici; ha superato, inoltre, con esito positivo un'ispezione da parte della Food Drug Administration, autorità statunitense, nel 2017. Lo stabilimento di Zingonia - Verdellino ha una superficie totale coperta di proprietà dell'azienda di circa 28.800 mq, comprensiva di una recente espansione di circa 12.900 mq di superficie coperta con un incremento pari a circa l'80% della superficie preesistente.
Le immagini che seguono rappresentano dall'alto lo stabilimento di Zingonia.


Fine Foods N.T.M. & Pharmaceuticals S.p.A. possiede una serie di certificazioni:
Stabilimento di Verdellino-Zingonia:
Si segnala inoltre che Fine Foods NTM & Pharmaceuticals S.p.A. adotta un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001 "disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica" che ha introdotto nel sistema normativo italiano il concetto di responsabilità amministrativa per le persone giuridiche conseguente alla commissione di un fatto illecito penalmente rilevante (reato). Il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza delle regole e dei principi contenuti in tale Modello è affidato ad un Organismo di Vigilanza dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo. Nel corso del 2021 si è reso necessario un aggiornamento del modello a seguito dell'introduzione dei nuovi reati tributari di cui all'art. 25 quinquiesdecies e di contrabbando di cui all'art. 25 sexiesdecies all'interno del del D. Lgs. 231/2001. L'attività di aggiornamento ha riguardato l'inserimento di specifiche attività di presidio del rischio in relazione ai reati di cui agli articoli precedenti, oltre che una revisione del risk assessment già esistente.
Si comunica che il Consiglio di Amministrazione di Fine Foods, in data 14 novembre 2024, ha approvato la revisione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (MOG) con l'obiettivo di rispondere alle nuove integrazioni normative apportate al catalogo dei reati presupposto del D. Lgs. 231/2001, al fine di rafforzare il sistema di compliance aziendale.
A partire da luglio 2023, ai sensi del D.lgs. n. 24/2023, Fine Foods si impegna a rispettare e garantire l'anonimato di chi segnala violazioni o illeciti riscontrati all'interno del contesto aziendale attraverso la gestione delle suddette segnalazioni per mezzo di un canale esterno: La Piattaforma Teseo Whistleblowing ERM.
La controllata Euro Cosmetic S.p.A. è una CDMO (Contract Development & Manufacturing Organization) specializzata nella Ricerca & Sviluppo, Produzione e Vendita di Prodotti Cosmetici.
Da ottobre 2021 Euro Cosmetic entra a far parte dell'Azienda Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A., alimentando il percorso di crescita e innovazione, garantendo una maggiore capacità produttiva, un arricchimento di competenze trasversali e un'ampia gamma di soluzioni.
La superficie dello stabilimento, gli impianti di miscelazione, le linee di confezionamento e i laboratori sono cresciuti di pari passo, fino alla configurazione attuale: un moderno stabilimento che sorge su un'area di circa 20.000 m2. Il portafoglio Clienti è costituito da prestigiose aziende della cosmetica e della farmaceutica, che operano sia nei settori GD, GDO e Discount, sia nei canali specializzati quali farmacie e profumerie mono e multi-marca, nazionali e internazionali. Euro Cosmetic oggi sviluppa e produce conto terzi prodotti cosmetici nelle seguenti aree:
Il Sistema di Gestione della Qualità all'interno di Euro Cosmetic certifica:
Inoltre, lo stabilimento di Euro Cosmetic è registrato per la Produzione di Cosmetici per il Mercato USA (MoCRA) e detiene l'autorizzazione alla Produzione di Presidi Medico Chirurgici.

L'immagine che segue rappresenta alcuni dei prodotti del gruppo (BU Nutra, BU Pharma e BU Cosmetica):

Il Gruppo Fine Foods non detiene alcun diritto brevettuale sul prodotto, che rimane nella proprietà del cliente e non ha marchi propri. Il Gruppo detiene tuttavia rapporti con più di 130 clienti altamente fidelizzati, tra i quali importanti imprese farmaceutiche, nutraceutiche e cosmetiche italiane e multinazionali come Alfasigma, Angelini, Aurobindo, Bolton, Chiesi, Colgate, Coop, DOC, Dompè, Dr Max, EG-Stada, Equilibra, GFL, Giuliani, Gynov, Herbalife, IBSA, Krka, Menarini, Mirato, Orifarm Generics, Paglieri, PepsiCo, Perrigo, Pharmanutra, PXG Pharma, Recordati, Sandoz, Sanofi, Sheko, Teva, UGA, Uriach, Vemedia, Viatris, Zentiva.
Fine Foods è uno dei player del mercato nutraceutico europeo e, all'interno di esso, è focalizzato principalmente nella produzione in conto terzi di integratori alimentari. Il mercato nutraceutico è pertanto il principale mercato di riferimento del Gruppo, dove è stato registrato il 58,3% dei ricavi da contratti con clienti al 31 dicembre 2024 All'interno di tale mercato, il segmento cui si rivolge il Gruppo è quello degli integratori alimentari (Dietary Supplements) in Europa. Il valore atteso del segmento è previsto in crescita da circa 19,3 € mld nel 2024 a circa 23,6 € mld nel 2028, con un CAGR '24-'28 pari al 5,2%. Al 31 dicembre 2024 i ricavi da contratti con i clienti complessivi registrati generati dalla Business Unit Nutraceutica del Gruppo sono pari a 142.206.355, in diminuzione rispetto ai 152.432.303 Euro del 31 dicembre 2023.
Il secondo mercato di riferimento del Gruppo, dove è stato registrato il 31,1% dei ricavi da contratti con clienti nel 2024, è il mercato Farmaceutico. Al 31 dicembre 2024 la Società ha registrato nella Business Unit Pharma ricavi per Euro 75.765.229, dato in crescita rispetto ai 67.932.316 Euro alla chiusura dello stesso periodo dell'anno precedente (+11,5% rispetto all'esercizio precedente). Le previsioni relative al valore della produzione farmaceutica in Europa registrano un valore in crescita da 670,4 € mld nel 2024 a 803,1 € mld nel 2028, registrando un CAGR '24-'28 pari al 4,6%. Il mercato farmaceutico è contraddistinto da una notevole stabilità e fedeltà dei clienti nei confronti dei propri fornitori. Le crescite previste sono riflesse in quelle dei CDMO che producono medicinali per conto delle aziende farmaceutiche (i.e. Fine Foods). La domanda attesa di prodotti farmaceutici è stabilmente in crescita a seguito dell'aumento dell'età media della popolazione mondiale e dell'aumento degli standard di salute adottati, soprattutto nei paesi sviluppati.
Il terzo mercato di riferimento del Gruppo è quello in cui opera la controllata Eurocosmetic, dove è stato registrato il 10,6% dei ricavi da contratti con clienti nel 2024, pari ad Euro 25.781.247.
Tali dati aggregano i valori delle seguente categorie: "Cosmetica" si riferisce all'aggregazione delle categorie di Euromonitor "Bath and Shower", "Deodorants", "Hair Care" e "Skin Care". "Biocidi" si riferisce all'aggregazione delle categorie di Euromonitor "Oral Care", "Dermatologicals", "Surface Care" e "Adult Mouth Care".
Il seguente grafico riporta l'andamento e le previsioni relative a tale mercato, in termini di valore, in Europa. Si prevede che il mercato europeo dei cosmetici e dei biocidi acceleri la crescita nei prossimi anni. Nel periodo preso in considerazione si registra un CAGR '24- '28 del 5,2%.

Sources: Euromonitor International, Industrial, Pharmaceuticals, 2024 Edition Production MSP, EUR Fixed Ex Rates, Current Prices. Consumer Health, 2025 Edition, Retail Value RSP, EUR Fixed Ex Rates, Current Prices. Cosmetics as per aggregation of Euromonitor's Bath and Shower, Deodorants, Hair Care, Skin Care, Fragrances and Sun Care; Biocides as per aggregation of Euromonitor's Oral Care, Dermatologicals, Adult Mouth Care, 2024 Edition, Retail Value RSP, EUR Fixed Ex Rates, Current Prices.
Dalle analisi sopra riportate si evidenzia come Fine Foods sia sovraperformante rispetto al mercato e ai suoi competitors. I mercati di riferimento mostrano una crescita elevata e costante nonché resilienza durante le recessioni. Nonostante ciò, Fine Foods ha notevolmente superato i suoi mercati finali di riferimento nell'ultimo decennio, con vendite nel 2024 pari a 2,6 volte il livello raggiunto nel 2014.

Sources: Euromonitor International, Industrial, Pharmaceuticals, 2024 Edition Production MSP, EUR Fixed Ex Rates, Current Prices. Consumer Health, 2025 Edition, Retail Value RSP, EUR Fixed Ex Rates, Current Prices. Cosmetics as per aggregation of Euromonitor's Bath and Shower, Deodorants, Hair Care, Skin Care, Fragrances and Sun Care; Biocides as per aggregation of Euromonitor's Oral Care, Dermatologicals, Adult Mouth Care, 2024 Edition, Retail Value RSP, EUR Fixed Ex Rates, Current Prices. Methodology: the three variables' time series are divided by their respective 2013 value (the basis) and multiplied by a factor of 100; the considered variables are Fine Foods revenues, European Nutraceuticals – Vitamins & Dietary Supplements segment size, European Pharmaceuticals production size and European Cosmetics size
Il 25 luglio 2024 il Consiglio di Amministrazione di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. ha nominato, con decorrenza dal 2 agosto 2024, il Dott. Pietro Oriani quale Direttore Generale della Società conferendogli poteri relativi alla gestione ordinaria nelle sue diverse esplicazioni. Nella medesima riunione del Consiglio, il Dott. Giorgio Ferraris ha comunicato di rassegnare le proprie dimissioni dalla carica di Consigliere e Amministratore Delegato per sopraggiunte ragioni personali. Le dimissioni hanno avuto efficacia a decorrere dal 13 settembre 2024. Sempre in tale data, con deliberazione approvata dal Collegio Sindacale, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato all'unanimità la cooptazione del dott. Pietro Oriani in qualità di nuovo Consigliere e Amministratore Delegato della società.
In data 2 agosto 2024 la Società Capogruppo ha stipulato un contratto preliminare per l'acquisto di un'area di circa 21.000 mq. sita nel Comune di Zingonia-Verdellino (BG), via Madrid n.1, confinante con l'attuale stabilimento nutraceutico di Fine Foods. Il valore totale dell'investimento è previsto per circa 4 milioni di euro di cui euro 3.270.000 già versati a titolo di acconto.
Nel corso del 2024, l'economia globale ha continuato ad affrontare una serie di sfide derivanti da fattori macroeconomici, tra cui politiche monetarie restrittive, inflazione ancora elevata in molte regioni e incertezze geopolitiche, come la guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese.
In questo contesto di persistente incertezza, secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), la crescita economica globale del 2024 è stata del 3,2%, in calo rispetto al 3,3% del 2023.
Le principali economie avanzate hanno registrato un rallentamento: gli Stati Uniti sono cresciuti del 2,8%, mentre l'area euro ha visto una crescita limitata allo 0,8%. L'elevata inflazione e i tassi di interesse elevati hanno continuato a frenare gli investimenti e la domanda interna in queste aree.
Per quanto riguarda le economie emergenti, la Cina ha registrato una crescita del PIL del 4,8% nel 2024, grazie a politiche di stimolo economico interno, nonostante le difficoltà strutturali nel settore immobiliare e una continua transizione verso un'economia più orientata ai consumi interni. Tuttavia, l'incertezza geopolitica e la gestione del debito pubblico rimangono temi di preoccupazione per il paese. L'India, al contrario, ha continuato a crescere con tassi superiori al 6%, sostenendo le economie emergenti.
| Indicatori economici dell'esercizio (In migliaia di Euro) | 31.12.2024 | 31.12.2023 |
|---|---|---|
| Ricavi | 243.753 | 251.812 |
| EBITDA | 30.420 | 22.269 |
| Risultato operativo (EBIT) | 14.644 | 1.066 |
| Utile (Perdita) dell'esercizio | 8.156 | (3.522) |
La tabella di cui sopra fornisce una prima indicazione di massima sull'andamento economico del Gruppo nel 2024: nonostante la lieve flessione dei ricavi di circa il 3% rispetto al 2023, l'EBITDA registra una notevole crescita del 37%, toccando i 30 milioni di Euro al 31 dicembre 2024. L'EBITDA margin passa dal 8,8% al 31 dicembre 2023 al 12,5% alla data di chiusura dell'esercizio 2024.
L'EBIT, che al 31 dicembre 2023 risentiva anche della svalutazione apportata all'avviamento relativo alla ex CGU Pharmatek, pari a 4,4 milioni di Euro a seguito del test di impairment, risulta pari a Euro 14,6 milioni al 31 dicembre 2024.
Il 2024 si chiude con un utile netto di 8,2 milioni di Euro, contro una perdita netta di 3,5 milioni al 31 dicembre 2023. Nonostante la perdita complessiva, il risultato netto del 2023 era stato positivamente influenzato dalla gestione titoli patrimoniale della Capogruppo (variazione positiva di fair value di Euro 1,7 milioni), conclusasi definitivamente nel 2024, senza effetti significativi a conto economico.
I ricavi 2024 della capogruppo Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. ammontano ad Euro 218 milioni, contro gli Euro 220,4 milioni dell'esercizio precedente e registrano una lieve flessione (-1,1%).
La Business Unit Pharma continua la sua crescita, portando il fatturato a Euro 75,8 milioni e registrando un incremento percentuale dell'11,5% rispetto al 2023, compensando la flessione (-6,7%) della Business Unit Nutra, i cui ricavi nel 2024 si attestano a Euro 142,2 milioni rispetto a Euro 152,4 milioni dell'anno precedente, a causa del temporaneo riallineamento degli stock di alcuni clienti, protrattosi nel corso del 2024.
L'EBITDA della controllante risulta in crescita di oltre il 28% rispetto al 2023 ed è pari a 30,9 milioni di Euro (Euro 24 milioni al 31.12.2023). Il miglioramento della marginalità deriva principalmente dalla riduzione dell'impatto sul fatturato dei costi di materie prime e materiale di confezionamento, dovuta sia alla revisione della politica dei prezzi di vendita implementata nel corso del secondo semestre 2023 che ad un calo dei costi di approvvigionamento di materie prime e packaging.
L'EBITDA della Business Unit Nutra ha raggiunto Euro 22,3 milioni nel 2023 (+35,2% rispetto al 2023), mentre la BU Pharma chiude con un EBITDA di Euro 8,6 milioni (+13,5% rispetto al 2023).
L'Ebitda Margin della Capogruppo al 31 dicembre 2024 è pari al 14,2%, anch'esso in forte crescita rispetto allo stesso dato del 2023 pari all'10,9%. La Capogruppo al 31 dicembre 2024 chiude con un utile netto di 12 milioni di Euro.
I ricavi 2024 della Business Unit Cosmetica ammontano a Euro 25,8 milioni, in calo rispetto a Euro 31,5 milioni registrati alla data di chiusura dell'esercizio precedente. Tale calo deriva, principalmente, dallo slittamento dello sviluppo di nuovo business e per la revisione del portafoglio clienti, a seguito del processo di riorganizzazione della Business Unit. L'EBITDA della Società mostra un saldo negativo di Euro 0,5 milioni (-1,8 milioni al 31 dicembre 2023): tale risultato sul full year 2024 mostra un trend di miglioramento nel secondo semestre.
Nel corso del 2024, l'economia globale ha continuato ad affrontare una serie di sfide derivanti da fattori macroeconomici, tra cui politiche monetarie restrittive, inflazione ancora elevata in molte regioni e incertezze geopolitiche, come la guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese.
In questo contesto di persistente incertezza, secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), la crescita economica globale del 2024 è stata del 3,2%, in calo rispetto al 3,3% del 2023.
Le principali economie avanzate hanno registrato un rallentamento: gli Stati Uniti sono cresciuti del 2,8%, mentre l'area euro ha visto una crescita limitata allo 0,8%. L'elevata inflazione e i tassi di interesse elevati hanno continuato a frenare gli investimenti e la domanda interna in queste aree.
Per quanto riguarda le economie emergenti, la Cina ha registrato una crescita del PIL del 4,8% nel 2024, grazie a politiche di stimolo economico interno, nonostante le difficoltà strutturali nel settore immobiliare e una continua transizione verso un'economia più orientata ai consumi interni. Tuttavia, l'incertezza geopolitica e la gestione del debito pubblico rimangono temi di preoccupazione per il paese. L'India, al contrario, ha continuato a crescere con tassi superiori al 6%, sostenendo le economie emergenti.
Per quanto riguarda le prospettive future, il FMI ha previsto che nel 2025 e 2026 la crescita globale sarà in linea con il 2024, ossia pari al 3,3%, sotto la media storica del 3,7% (2000-2019). In particolare, gli Stati Uniti sono attesi crescere del 2,7% nel 2025 e del 2,1% nel 2026, grazie alla domanda interna e da condizioni finanziarie favorevoli, mentre l'area euro vedrà una crescita pari all'1,0% nel 2025 e 1,4% nel 2026, penalizzata dall'incertezza politica e dal rallentamento del settore manifatturiero. Le economie emergenti, invece, dovrebbero proseguire la loro espansione, con la Cina stimata crescere a un ritmo del 4,6% e l'India a circa il 6,5%.
L'inflazione globale è in calo, con una previsione del 4,2% per il 2025, avvicinandosi agli obiettivi delle principali banche centrali, anche se persistono differenze tra economie avanzate ed emergenti. Le condizioni finanziarie globali rimangono relativamente accomodanti, ma il rafforzamento del dollaro statunitense, alimentato da tassi di interesse ancora elevati, potrebbe avere impatti sulle economie emergenti e sugli equilibri commerciali globali.
Le principali incognite per l'economia globale riguardano il rischio di nuove tensioni geopolitiche, l'eventuale intensificazione di misure protezionistiche e l'andamento dei mercati finanziari, che potrebbero influenzare negativamente le dinamiche di crescita nei prossimi mesi.
I segmenti di mercato in cui il Gruppo opera sono attesi in crescita per i prossimi anni sia a livello europeo sia globale. Parallelamente, si conferma l'orientamento dei grandi player ad affidarsi a contoterzisti per la produzione nutraceutica, farmaceutica e cosmetica. Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. intende rafforzare la propria posizione competitiva espandendo le quote di mercato attraverso lo sviluppo del business lungo le tre direttrici principali - Nutra, Pharma e Cosmetics - valorizzando le sinergie tra di esse. Il Gruppo resta, inoltre, attento a possibili eventuali opportunità di crescita per linee esterne.
La BU Nutra continuerà a puntare su qualità e innovazione, oltre che sullo sviluppo di servizi avanzati a supporto dei clienti. È confermato il piano di espansione della capacità produttiva, iniziato nel 2024 con l'acquisto del terreno, con i primi investimenti previsti nel corso del 2025 per l'ampliamento dello stabilimento.
La BU Pharma proseguirà nel 2025 con attività mirate a gestire la forte crescita prevista, derivante da significativi accordi pluriennali già sottoscritti con importanti clienti internazionali. L'ampliamento dello stabilimento produttivo, avviato a fine 2023, procede secondo i piani e sarà completato nel 2025 con l'inizio della generazione di ricavi previsto per il 2026.
Nella BU Cosmetica, dopo la fase di integrazione, riorganizzazione e ottimizzazione sostenuta da investimenti e dall'ingresso di nuovi manager con esperienza nel settore, si iniziano a osservare i primi segnali positivi. Per il 2025 è atteso un progressivo miglioramento dei ricavi e della marginalità, con un impatto positivo sui risultati di Gruppo.
Pur considerando che, per la natura del business, la crescita della top line potrebbe non essere visibile progressivamente trimestre dopo trimestre, il portafoglio ordini positivo per l'anno in corso e gli accordi pluriennali in essere supportano la previsione di mantenere i trend storici di crescita in termini di ricavi e di marginalità, grazie a un'organizzazione sempre più solida e affidabile.
Il Gruppo proseguirà, inoltre, il proprio percorso di sostenibilità, confermandosi un partner di riferimento per i clienti, con soluzioni sempre più allineate alle crescenti aspettative del mercato in tema di sostenibilità.
Alla data del 30 dicembre 2024 il titolo Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. registrava una quotazione pari a 7,50 euro per azione, con una diminuzione di 14,5 punti percentuali rispetto alla quotazione al 29 dicembre 2023 (8,77 euro per azione). La capitalizzazione di Borsa al 30 dicembre 2024 risultava pari Euro 191,7 milioni.
Nel grafico seguente si riporta l'andamento del titolo Fine Foods confrontato con i principali indici di Borsa al 30 dicembre 2024:

| Dati azionari e borsistici | al 31 dicembre 2024 |
|---|---|
| Prezzo prima quotazione (02/01/2024) | 8,74 |
| Prezzo quotazione massima | 9,42 |
| Prezzo quotazione minima | 7,38 |
| Prezzo ultima quotazione (30/12/2024) | 7,50 |
| N. azioni circolazione quotate | 22.060.125 |
| N. azioni circolazione non quotate | 3.500.000 |
| Capitalizzazione totale | 191,7 M€ |
| GRAFICO TITOLO FINE FOODS E INDICI MIB - STAR | ||
|---|---|---|
| dic-22 gen-23 feb-23 mar-23 apr-23 mag-23 giu-23 lug-23 ago-23 |
set-23 ott-23 |
nov-23 dic-23 |
| FINE FOODS FTSE MIB FTSE ITALIA STAR |
||
| Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 31 dicembre 2024. | ||
| Dati azionari e borsistici | al 31 dicembre 2024 | |
| Prezzo prima quotazione (02/01/2024) Prezzo quotazione massima |
8,74 9,42 |
|
| Prezzo quotazione minima | 7,38 | |
| Prezzo ultima quotazione (30/12/2024) | 7,50 | |
| N. azioni circolazione quotate | 22.060.125 | |
| N. azioni circolazione non quotate | 3.500.000 | |
| Capitalizzazione totale | 191,7 M€ | |
| Situazione patrimoniale e finanziaria | ||
| Nel prospetto che segue è riportato l'indebitamento finanziario netto secondo quanto previsto dalla raccomandazione Consob del 21 aprile 2021 e in conformità con gli negli orientamenti ESMA32-382-1138. |
||
| in migliaia di Euro | 31/12/2024 | 31/12/2023 |
| A. Disponibilità liquide | 19.210 | 19.000 |
| B. Mezzi equivalenti a disponibilità liquide | - | - |
| C. Altre attività finanziarie correnti | - | 3.833 |
| D. Liquidità (A) + (B) + (C) | 19.210 | 22.833 |
| E. Crediti finanziari correnti | - | - |
| E. Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte corrente del debito finanziario non corrente) |
7.660 | 7.561 |
| F. Parte corrente del debito finanziario non corrente | 11.033 | 48.063 |
| G. Indebitamento finanziario corrente (E + F) | 18.693 | 55.624 |
| - di cui garantito | - | |
| - di cui coperto da garanzia reale | 1.921 | 2.169 |
| - di cui non garantito | 16.772 | 53.454 |
| H. Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) | (518) | 32.791 |
|---|---|---|
| I. Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di debito) | 35.835 | 10.767 |
| J. Strumenti di debito | - | - |
| K Debiti commerciali e altri debiti non correnti | - | - |
| L. Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) | 35.835 | 10.767 |
| - di cui garantito | - | - |
| - di cui coperto da garanzia reale | 5.495 | 7.484 |
| - di cui non garantito | 30.341 | 3.284 |
| M. Totale Indebitamento Finanziario (H + L) | 35.318 | 43.559 |
Al fine di una migliore comprensione della situazione patrimoniale e finanziaria della società, si fornisce di seguito un prospetto di riclassificazione dello Stato Patrimoniale.
| Capitale circolante | 31/12/2024 | 31/12/2023 |
|---|---|---|
| Rimanenze | 31.908.612 | 42.459.682 |
| Crediti commerciali | 37.536.476 | 38.057.766 |
| Altre attività correnti | 7.776.302 | 8.035.726 |
| Debiti commerciali | (36.555.144) | (32.369.462) |
| Altre passività correnti | (15.420.659) | (13.358.709) |
| Fondi per rischi ed oneri / imposte differite | (1.884.042) | (265.486) |
| Totale capitale circolante (A) | 23.361.545 | 42.559.517 |
| Capitale immobilizzato | 31/12/2024 | 31/12/2023 |
| Immobilizzazioni materiali | 126.139.938 | 106.919.123 |
| Immobilizzazioni immateriali e diritti d'uso | 15.970.398 | 16.308.450 |
| Altri crediti ed attività non correnti | 4.049.200 | 6.922.371 |
| TFR | (2.143.626) | (2.201.653) |
| Totale capitale immobilizzato (B) | 144.015.911 | 127.948.289 |
| Capitale investito netto (A) + (B) | 167.377.456 | 170.507.806 |
| Fonti | 31/12/2024 | 31/12/2023 |
| Patrimonio netto | 132.059.779 | 126.949.268 |
| Indebitamento finanziario netto | 35.317.677 | 43.558.538 |
| Totale Fonti | 167.377.456 | 170.507.806 |
Il capitale investito netto al 31 dicembre 2024 è pari a 167,4 milioni di euro (Euro 170,5 milioni al 31 dicembre 2023) ed è coperto da:
Il Capitale Circolante al 31 dicembre 2024 risulta pari ad Euro 23,4 milioni contro Euro 42,6 milioni alla data di chiusura dell'esercizio precedente. Il Capitale Circolante Netto commerciale al 31 dicembre 2024 si attesta a Euro 32,9 milioni contro i 48,1 al 31 dicembre 2023. Tale decremento deriva principalmente dalla diminuzione delle rimanenze di magazzino (da 42,4 milioni di Euro a 31,9 milioni di Euro, -10,6 milioni di Euro) e dall'aumento dei debiti commercial, che passano da 32,7 milioni di Euro a 36,6 milioni al 31 dicembre 2024 (+4,1 milioni di Euro). La voce Altre passività correnti si incrementa principalmente a fronte di maggiori stanziamenti di risconti passivi.
Le immobilizzazioni materiali si incrementano per circa 19,2 milioni nel 2024, a seguito di investimenti netti per Euro 33,6 milioni e ammortamenti e svalutazioni di periodo per circa Euro 14,4 milioni. Nel corso del 2024 sono stati effettuati investimenti straordinari per €25,8 milioni a fronte dell'ampliamento degli stabilimenti farmaceutico e nutraceutico.
Le immobilizzazioni immateriali e diritti d'uso sono pari a 16 milioni di Euro al 31 dicembre 2024, sostanzialmente in linea con la chiusura dell'esercizio precedente. (16,3 milioni di Euro alla chiusura dell'esercizio precedente). Le altre attività non correnti si riducono, principalmente, per l'utilizzo da parte della Capogruppo delle imposte anticipate stanziate sulle perdite fiscali (IRES) pregresse.
| Indicatore | 31/12/2024 | 31/12/2023 | Metodo Calcolo |
|---|---|---|---|
| Margine di struttura | (10.050.557) | 3.721.696 | Patrimonio Netto - Immobili, impianti e macchinari - Altre immobilizzazioni immateriali - Diritti d'uso |
| Quoziente di struttura | 0,9 | 1,0 | Patrimonio Netto/(Immobili, impianti e macchinari - Altre immobilizzazioni immateriali - Diritti d'uso) |
| Margine di liquidità | (6.145.412) | (32.425.736) | Totale attività correnti - Rimanenze- Totale passività correnti |
| Quoziente di liquidità | 0,9 | 0,7 | (Totale attività correnti - Rimanenze)/Totale passività correnti |
| CCN/Fatturato | 13,5% | 19,1% | (Crediti commerciale + rimanenze - debiti commerciali)/ Fatturato |
| Cash converting ratio | 48,5% | 38,9% | Flusso di cassa operativo/Ebitda adj. |
| Leverage | 1,1 | 1,7 | Posizione Finanziaria Netta/Ebitda adj. |
| DSO | 56 | 55 | (Crediti Commerciali/Ricavi delle vendite)*365 |
| DPO | 95 | 75 | (Debiti Commerciali/Costo di acquisto Materie Prime)*365 |
| DIO | 83 | 98 | (Rimanenze/Costo di acquisto Materie Prime)*365 |
Per meglio comprendere il risultato della gestione della società, si fornisce di seguito un prospetto di riclassificazione del Conto Economico.
| Voce | 31/12/2024 | % | 31/12/2023 | % | Variazione Assoluta |
Variazione % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 243.752.830 | 100,0% | 251.811.791 | 100,0% | (8.058.962) | (3,2%) |
| Costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione. |
(141.136.684) | (57,9%) | (158.188.424) | (62,8%) | 17.051.739 | (10,8%) |
| VALORE AGGIUNTO INDUSTRIALE | 102.616.146 | 42,1% | 93.623.368 | 37,2% | 8.992.778 | 9,6% |
| Altri proventi | 1.317.440 | 0,5% | 1.095.196 | 0,4% | 222.244 | 20,3% |
| Costi per servizi | (23.770.730) | (9,8%) | (25.888.270) | (10,3%) | 2.117.540 | (8,2%) |
| Costo del personale | (47.623.798) | (19,5%) | (44.431.271) | (17,6%) | (3.192.527) | 7,2% |
| Altri costi operativi | (2.118.683) | (0,9%) | (2.129.576) | (0,8%) | 10.893 | (0,5%) |
| EBITDA | 30.420.374 | 12,5% | 22.269.447 | 8,8% | 8.150.927 | 36,6% |
| EBITDA ADJUSTED | 33.182.689 | 13,6% | 25.833.182 | 10,3% | 7.349.507 | 28,4% |
| Ammortamenti e svalutazioni | (15.776.371) | (6,5%) | (21.203.442) | (8,4%) | 5.427.071 | (25,6%) |
| EBIT | 14.644.003 | 6,0% | 1.066.005 | 0,4% | 13.577.998 | 1273,7% |
| EBIT ADJUSTED | 17.406.318 | 7,1% | 9.705.213 | 3,9% | 7.701.105 | 79,4% |
| Proventi finanziari | 699.711 | 0,3% | 339.524 | 0,1% | 360.187 | 106,1% |
| Oneri finanziari | (3.498.895) | (1,4%) | (4.964.248) | (2,0%) | 1.465.354 | (29,5%) |
| Variazioni di fair-value delle attività e passività finanziarie |
(12.881) | (0,0%) | 1.703.519 | 0,7% | (1.716.400) | N/A |
| REDDITO ANTE IMPOSTE | 11.831.939 | 4,9% | (1.855.199) | (0,7%) | 13.687.138 | N/A |
| REDDITO ANTE IMPOSTE ADJUSTED | 14.594.254 | 6,0% | 6.784.008 | 2,7% | 7.810.245 | 115,1% |
| Imposte sul reddito | (3.676.060) | (1,5%) | (1.666.899) | (0,7%) | (2.009.161) | 120,5% |
| Utile (perdita) dell'esercizio | 8.155.879 | 3,3% | (3.522.098) | (1,4%) | 11.677.977 | N/A |
| Utile (perdita) ADJUSTED | 10.192.838 | 4,2% | 4.928.652 | 2,0% | 5.264.186 | 106,8% |
Nella tabella sottostante si riportano le riconciliazioni dei valori di Valore aggiunto industriale, EBITDA, EBIT, Reddito ante imposte nonché dell'utile (perdita) del periodo ed i relativi valori Adjusted.
Il Valore aggiunto industriale è stato determinato adottando la seguente classificazione del conto economico:
| 31/12/2024 | 31/12/2023 |
|---|---|
| 243.752.830 Ricavi da contratti con clienti |
251.811.791 |
| Costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti (141.136.684) e dei prodotti in corso di lavorazione |
(158.188.424) |
| Valore aggiunto industriale 102.616.146 |
93.623.368 |
Per quanto concerne le altre voci del conto economico si riporta lo schema sottostante che esplicita la definizione dei subtotali.
| 31/12/2024 | 31/12/2023 | |
|---|---|---|
| Utile (perdita) dell'esercizio (1) | 8.155.879 | (3.522.098) |
| Imposte sul reddito | (3.676.060) | (1.666.899) |
| Risultato ante imposte (2) | 11.831.939 | (1.855.199) |
| Variazioni di fair-value delle attività e passività finanziarie | 12.881 | (1.703.519) |
| Oneri finanziari | 3.498.895 | 4.964.248 |
| Proventi finanziari | (699.711) | (339.524) |
| EBIT (3) | 14.644.003 | 1.066.005 |
| Ammortamenti | 15.776.371 | 21.203.442 |
|---|---|---|
| EBITDA (4) | 30.420.374 | 22.269.447 |
Le partite straordinarie e non ricorrenti con impatto sull'EBITDA, che sono state rettificate nel corso del 2023 e del 2024, sono riportate nella tabella sottostante; per un maggior dettaglio si rimanda a quanto riportato nel proseguo.
| 31/12/2024 | 31/12/2023 | |
|---|---|---|
| Oneri e proventi non ricorrenti riconducibili a Fine Foods | 2.762.315 | - |
| Oneri e proventi non ricorrenti riconducibili a Euro Cosmetic | - | 3.563.735 |
| Totale Oneri e proventi non ricorrenti (5) | 2.762.315 | 3.563.735 |
In virtù di tali costi non ricorrenti l'EBITDA Adjusted, l'EBIT Adjusted nonché il risultato ante imposte Adjusted ed infine l'utile (perdita) Adjusted sono riportati nella tabella sottostante.
| 31/12/2024 | 31/12/2023 | |
|---|---|---|
| EBITDA ADJ (4) + (5) | 33.182.689 | 25.833.182 |
| Demolizione Fabbricato presso Brembate (6) | - | 675.472 |
| Svalutazione Avviamento (7) | - | 4.400.000 |
| EBIT ADJ (3) + (5) + (6) + (7) | 17.406.318 | 9.705.213 |
| Risultato ante imposte | 11.831.939 | (1.855.199) |
| Oneri e proventi non ricorrenti (5) | 2.762.315 | 3.563.735 |
| Demolizione Fabbricato presso Brembate (6) | - | 675.472 |
| Svalutazione Avviamento (7) | - | 4.400.000 |
| Risultato ante imposte ADJ | 14.594.254 | 6.784.008 |
| Imposte sul reddito | (3.676.060) | (1.666.899) |
| effetto fiscale sugli oneri e proventi non ricorrenti (da 5 a 8) | (725.356) | (188.457) |
| Utile (perdita) ADJ | 10.192.838 | 4.928.652 |
La voce Ricavi delle vendite e delle prestazioni è passata da Euro 251,8 milioni al 31 dicembre 2023 ad Euro 243,8 milioni al 31 dicembre 2024 registrando una lieve flessione del 3,2%. Si segnala, tuttavia, che il quarto trimestre 2024 ha registrato il più alto valore di ricavi trimestrali del Gruppo.
L'incidenza dei costi delle Materie prime sui Ricavi delle Vendite, pari a circa il 57,9%, risulta in miglioramento rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente (62,8%).
Il Costo per Servizi diminuisce di Euro 2,1 milioni, passando da 25,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2023 a Euro 23,8 milioni alla chiusura dell'esercizio 2024. Tale variazione dipende principalmente dalla contrazione del costo per le utenze (-1,3 milioni di Euro), per le lavorazioni esterne (-0,6 milioni di Euro) e dalla riduzione dei compensi di Amministratori e Sindaci (-0,7 milioni di Euro, derivante principalmente dai minori premi maturati) in parte compensate dalla sottoscrizione di un Patto di non concorrenza, con il precedente Amministratore Delegato dott. Ferraris per Euro 0,7 milioni.
Il Costo del Personale ammonta a 47,6 milioni di Euro, con un incremento pari a 3,2 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2023, in gran parte generato dallo stanziamento stimato per differenze retributive (1,5 milioni di Euro) e dai costi relativi alla conclusione del rapporto di lavoro con alcuni dirigenti della Capogruppo (0,5 milioni di Euro).
L'EBITDA ADJ 2024 del gruppo è pari a 33,2 milioni di Euro (13,6% di Ebitda Margin), in aumento rispetto ai 25,8 milioni dell'esercizio precedente (10,3% di Ebitda Margin). Si evidenzia nel corso dell'anno appena concluso sia un beneficio derivante dalla revisione della politica dei prezzi di vendita implementata nel corso del secondo semestre 2023 che un calo dei costi di approvvigionamento di materie prime e packaging che hanno consentito una diminuzione dell'incidenza dei costi delle materie prime e dei materiali di confezionamento sui ricavi. Inoltre, si registrano risultati positivi dai programmi di miglioramento continuo avviati da Fine Foods volti a ottimizzare l'efficienza operativa.
L'EBIT ADJ ammonta a 17,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2024 contro il valore registrato al 31 dicembre 2023 pari a 9,7 milioni di Euro. Il Risultato Ante Imposte ADJ al 31 dicembre 2024 si attesta a 14,6 rispetto a Euro 6,8 milioni dell'anno precedente. Infine, il Gruppo chiude il 2024 con un utile ADJ di Euro 10,2 milioni contro Euro 4,9 milioni del 2023.
Nel corso del 2024 sono stati sostenuti oneri di natura non ricorrente, con impatto sull'EBITDA, riconducibili alla capogruppo Fine Foods. In particolare:
Nel corso del 2023 sono stati sostenuti oneri di natura non ricorrente, con impatto sull'EBITDA, riconducibili alla controllata Euro Cosmetic per un totale di 3,6 milioni di Euro, principalmente a causa della riorganizzazione post fusione. Tra questi si segnalano:
Per quanto riguarda il 2023, si segnala come non ricorrente, con impatto sull'EBIT, la demolizione di un Fabbricato della Capogruppo sito presso Brembate effettuata ad ottobre 2023, che ha generato un impatto sul conto economico pari a Euro 675 mila nonché la svalutazione sull'avviamento della Business Unit cosmetica (già iscritto al 30 giugno 2023) per Euro 4,4 milioni.
Infine, per quanto riguarda gli effetti fiscali di tali adjustments: gli aggiustamenti del 2023 risultano interamente indeducibili, ad esclusione del costo iscritto a fronte della demolizione del fabbricato, sul quale sono stati individuate imposte figurative IRAP+IRES; gli aggiustamenti del 2024 sono stati, invece, considerati deducibili solo ai fini dell'IRES, ad eccezione dei costi stanziati a fondo rischi, sui quali è stata applicata l'aliquota figurativa di IRAP+IRES.
Allo scopo di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario di Fine Foods, gli amministratori hanno individuato nei paragrafi precedenti alcuni Indicatori Alternativi di Performance ("IAP"). Tali indicatori rappresentano, inoltre, gli strumenti che facilitano gli amministratori stessi nell'individuare tendenze operative e nel prendere decisioni circa investimenti, allocazione di risorse ed altre decisioni operative.
Per una corretta interpretazione di tali IAP si evidenzia quanto segue:
Gli IAP sotto riportati sono stati selezionati e rappresentati nella Relazione sulla gestione in quanto il Gruppo ritiene che:
Tali indicatori sono inoltre comunemente utilizzati dagli analisti ed investitori del settore a cui la società appartiene, al fine della valutazione delle performance aziendali.
Il paragrafo seguente illustra i principali rischi a cui il Gruppo è esposto e le azioni mitigatrici poste in essere dagli amministratori.
Il Gruppo monitora il rischio di una carenza di liquidità utilizzando uno strumento di pianificazione della liquidità. L'obiettivo del Gruppo è quello di mantenere un equilibrio tra continuità nella disponibilità di fondi e flessibilità di utilizzo attraverso l'utilizzo di strumenti quali affidamenti e prestiti bancari, mutui e obbligazioni. La politica del Gruppo è quella di mantenere nell'intorno del 60% il totale dei prestiti in scadenza nei prossimi 12 mesi. Al 31 dicembre 2024, il 34,3% del debito del Gruppo ha scadenza inferiore ad un anno (2023: 83,8%), calcolato sulla base del valore contabile dei debiti nella situazione finanziaria consolidata. A questo proposito si segnala che, nel 2023, se la Capogruppo Fine Foods non avesse temporaneamente riclassificato il debito a medio/lugo termine verso Intesa di originari 70 milioni, per Euro 36,4 milioni, nei debiti verso banche correnti, la quota di debito con scadenza inferiore ad un anno sarebbe stata pari al 29,9%.
La tabella sottostante riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie del Gruppo sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente non attualizzati.
| 31 dicembre 2024 | Totale | Da 1 a 12 mesi | Da 1 a 5 anni | > 5 anni |
|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie | ||||
| Debiti verso banche non correnti | 34.987.777 | - | 33.378.530 | 1.609.247 |
| Debiti verso banche correnti | 18.367.370 | 18.367.370 | - | - |
| Debiti per lease non correnti | 847.512 | - | 831.668 | 15.844 |
| Debiti per lease correnti | 325.230 | 325.230 | - | - |
| Totale passività finanziarie | 54.527.890 | 18.692.600 | 34.210.198 | 1.625.091 |
| 31 dicembre 2023 | Totale | Da 1 a 12 mesi | Da 1 a 5 anni | > 5 anni |
|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie | ||||
| Debiti verso banche non correnti | 9.734.877 | - | 7.800.401 | 1.934.476 |
| Debiti verso banche correnti | 55.269.592 | 55.269.592 | - | - |
| Debiti per lease non correnti | 1.032.604 | - | 1.032.604 | - |
| Debiti per lease correnti | 354.377 | 354.377 | - | - |
| Totale passività finanziarie | 66.391.450 | 55.623.969 | 8.833.005 | 1.934.476 |
Si segnala che, a sostegno degli importanti investimenti in corso, finanziati, per la parte sostenuta nel 2024, tramite la cassa generata dalla gestione operativa del business, la Capogruppo sta valutando la sottoscrizione di un nuovo finanziamento bancario a copertura degli investimenti ancora da effettuare.
Il rischio di tasso di intesse è funzione dell'andamento dei tassi di interesse e le posizioni aziendali ad esso connesse, identificabili in investimenti obbligazionari e in operazioni di indebitamento. Il rischio è costituito dall'aumento degli oneri finanziari connessi al rialzo dei tassi di interesse.
Tale rischio può essere diversamente indicato in funzione del parametro di valutazione:
• Rischio Cash Flow: esso è legato all'eventualità di realizzare perdite connesse o alla riduzione degli incassi previsti oppure all'aumento dei costi previsti. Esso è collegato a poste con profili di pagamento indicizzati ai tassi di mercato. Al variare di tali tassi, varierà la posizione dell'azienda (finanziamento a tasso variabile)
• Rischio Fair Value: esso è legato all'eventualità di perdite connesse ad una variazione inattesa di valore di una attività o di una passività a seguito di una improvvisa variazione dei tassi.
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; per il Gruppo il rischio è insito principalmente nel mancato incasso dei crediti commerciali. Le principali controparti di Fine Foods sono primarie società attive nel settore della nutraceutica e della farmaceutica. Il Gruppo, inoltre, valuta attentamente lo standing creditizio della propria clientela anche considerando che per natura del business i rapporti con i propri clienti sono di lungo periodo.
Viene mitigato attraverso una solida procedura di contabilità industriale utile a identificare correttamente il costo di produzione, attraverso il quale possono essere stabiliti e adottati prezzi remunerativi e competitivi presso il cliente.
Non è ritenuto significativo in considerazione della struttura patrimoniale del Gruppo. Si ritiene pertanto che i rischi a cui l'attività aziendale è esposta non siano complessivamente superiori a quelli fisiologicamente connessi al complessivo rischio d'impresa.
Le società del Gruppo sono soggette al sistema di tassazione previsto dalla normativa fiscale italiana vigente. Modifiche sfavorevoli a tale normativa, nonché qualsiasi orientamento delle autorità fiscali italiane o della giurisprudenza con riferimento all'applicazione, interpretazione della normativa fiscale in ordine alla determinazione del carico fiscale (Imposta sul Reddito delle Società "IRES", Imposta Regionale Attività Produttive "IRAP") nonché ai fini dell'Imposta sul Valore Aggiunto "IVA", potrebbero avere effetti negativi rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria delle stesse.
Nello svolgimento della propria attività, il Gruppo è esposto al rischio che l'amministrazione finanziaria o la giurisprudenza addivengano – in relazione alla legislazione in materia fiscale e tributaria – a interpretazioni o posizioni diverse rispetto a quelle fatte proprie dal Gruppo Fine Foods nello svolgimento della propria attività. La legislazione fiscale e tributaria, nonché la sua interpretazione, costituiscono elementi di particolare complessità, anche a causa della continua evoluzione della normativa stessa e della sua esegesi da parte degli organi amministrativi e giurisdizionali preposti.
Il Gruppo sarà periodicamente sottoposto ad accertamenti per verificare la corretta applicazione di tale normativa e il corretto pagamento delle imposte. In caso di contestazioni da parte delle autorità tributarie italiane o estere, le Società potrebbero essere coinvolte in lunghi procedimenti, risultanti nel pagamento di penali o sanzioni, con possibili effetti negativi rilevanti sull'attività, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dello stesso.
In considerazione della complessità e del continuo mutamento della normativa fiscale e tributaria, nonché della sua interpretazione, non è quindi possibile escludere che l'amministrazione finanziaria o la giurisprudenza possano in futuro addivenire a interpretazioni, o assumere posizioni, in contrasto con quelle adottate dal Gruppo nello svolgimento della propria attività, con possibili conseguenze negative sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della stessa.
Il Gruppo è esposto al rischio che si verifichino eventi accidentali o azioni dolose inerenti il sistema informatico (hardware, software, banche dati, etc.) che ne impattino l'affidabilità, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Il Gruppo ha in essere procedure e policy di sicurezza atte a garantire la corretta gestione dei sistemi informatici. È inoltre dotato di apparati di sicurezza perimetrale e interna. Le infrastrutture sono equipaggiate con sistemi di alta affidabilità per i sistemi critici e vengono verificate con frequenza annuale. Periodicamente la funzione IT effettua simulazione di attacchi esterni per verificare la tenuta del sistema di protezione. Dal punto di vista di gestione dei rischi, il Gruppo ha un piano di disaster recovery atto a garantire l'affidabilità dei sistemi informatici, inoltre i sistemi IT del Gruppo sono conformi alle normative GDPR per la protezione dei dati.
La funzione sistemi informativi è soggetta, inoltre, ad audit interni da parte della funzione di Quality Assurance ed esterni da parte di enti certificatori e clienti.
Il Gruppo registra una significativa concentrazione dei ricavi sui principali clienti, pari, al 31 dicembre 2024, a circa il 63,3% sui primi cinque clienti. Pertanto, il venir meno di uno o più di tali rapporti avrebbe un significativo impatto sui ricavi del Gruppo. Inoltre, di norma, i contratti con i principali clienti del Gruppo non prevedono quantitativi minimi garantiti. Pertanto, non vi è alcuna certezza che – in costanza di tali rapporti – negli esercizi successivi l'ammontare dei ricavi generati dal Gruppo sia analogo o superiore a quelli registrati negli esercizi precedenti. L'eventuale verificarsi di tali circostanze potrebbe determinare effetti negativi significativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Il Gruppo mitiga tale rischio da un lato, costruendo relazioni stabili e durature con i propri clienti volte ad una fortissima fidelizzazione degli stessi, dall'altro lato tramite attività commerciali volte all'acquisizione di nuovi clienti e attività di M&A volte all'individuazione e acquisizione di società target.
Il Gruppo è esposto al rischio della mancata approvazione, da parte di enti e istituzioni governative o sanitarie, delle singole fasi di produzione che caratterizzano la sua attività, laddove fosse rilevato il mancato rispetto dei requisiti normativi applicabili agli stabilimenti e alla produzione di farmaci e prodotti nutraceutici, con potenziali effetti negativi sulla sua situazione economica, finanziaria e patrimoniale.
Durante i numerosi audit svolti da clienti ed autorità, il Gruppo non ha mai ricevuto segnalazioni di non conformità critiche.
Ciò premesso, La compliance GMP viene garantita mediante l'applicazione di rigorose procedure di qualità e di periodici audit interni di tipo sistematico.
Il Gruppo inoltre dispone di una procedura per la rapida trattazione di eventuali osservazioni o deviazioni riscontrate dalle autorità.
Il Gruppo è esposto al rischio scaturente dall'eventuale contaminazione accidentale dell'ambiente in cui operano i propri dipendenti, nonché di possibili infortuni sul luogo di lavoro. Inoltre, eventuali violazioni della normativa ambientale, nonché l'adozione di sistemi di prevenzione e protezione in materia di sicurezza non appropriato alle esigenze del Gruppo potrebbe comportare l'applicazione di sanzioni amministrative anche significative, di natura monetaria oppure inibitoria, ivi incluse sospensioni o interruzioni dell'attività produttiva, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Per affrontare tali rischi, il Gruppo dispone di un robusto sistema di gestione degli standard di salute e sicurezza dei lavoratori e di tutela ambientale del contesto in cui il Gruppo opera. Inoltre, è in possesso di certificazioni quali la ISO45001:2018 (S&SL) e ISO14001:2015 (ambiente) che attestano la corretta strutturazione e applicazione del sistema stesso ed è soggetto annualmente ad audit da parte di enti certificati e, sempre annualmente, vengono effettuati audit interni.
I cambiamenti climatici possono produrre effetti sistemici che influiscono negativamente sulle attività economiche.
I rischi fisici possono essere "acuti", se causati da eventi estremi quali siccità, alluvioni e tempeste, o "cronici" se provocati da mutamenti progressivi quali aumento delle temperature, innalzamento del livello del mare, stress idrico e scarsità di risorse.
Il Gruppo è esposto al verificarsi di fermi operativi a causa di eventi meteo estremi a danno di infrastrutture di servizio, stabilimenti, impianti e macchinari, causando aumenti nei costi operativi per riparazioni e manutenzione, oltre che per i fermi o ritardi nelle operazioni, compromettendo la continuità del business e influendo negativamente sulla reputazione e sulla redditività dell'azienda.
Fenomeni come piogge torrenziali e alluvioni possono invece compromettere la salubrità delle acque utilizzate nei processi produttivo, arrecando un aumento dei costi per la depurazione.
Il Gruppo è consapevole dei possibili impatti dei cambiamenti climatici in atto sia sulle infrastrutture, causati da eventi catastrofici, sia relativamente al possibile aumento dei consumi energetici a causa dell'aumento delle temperature e sta valutando come approcciare eventuali piani di transizioni e/o analisi di resilienza del business. Il Gruppo ha inoltre attivato coperture assicurative per "rischi catastrofali". Per quanto riguarda la gestione dei "rischi di transizione" il gruppo aggiorna costantemente le proprie conoscenze e competenze, anche grazie all'adesione a Farminustria, per l'adeguamento delle proprie prestazioni energetiche agli standard internazionali
Il Gruppo ha nel proprio organico uno specifico team di lavoro, coordinato da un Energy manager incaricato di porre in essere le opportune misure per incrementare l'efficienza energetica di tutti i siti del gruppo.
Sono costantemente in corso attività per permettere la riduzione dei consumi idrici e una task force interna si riunisce periodicamente per monitorare i miglioramenti e l'efficacia delle misure messe in atto.
I rischi di transizione indicano la perdita finanziaria determinata dal processo di trasformazione dell'attuale modello economico verso un'economia a basse emissioni di carbonio e più sostenibile sotto il profilo ambientale. Tale situazione è causata, ad esempio, dall'adozione di Direttive e Regolamenti a tutela del clima, dal progresso tecnologico o dal mutare della fiducia e delle preferenze dei mercati.
L'assenza di investimenti per ridurre l'impatto sul clima attraverso la riduzione dei consumi energetici può comportare un impatto negativo sul conto economico del Gruppo per gli aumenti dei costi operativi e per l'esposizione a fluttuazioni dei prezzi dell'energia e a eventuali interventi regolatori mirati ad esempio ad introdurre imposte sulle emissioni di carbonio.
La scarsa disponibilità di acqua per uso industriale in seguito a periodi prolungati di siccità può inoltre compromettere l'efficienza produttiva, così come l'approvvigionamento di materie prime può risultare più difficoltoso a causa del verificarsi di fenomeni climatici estremi che possono comportare l'interruzione totale o parziale della catena di fornitura.
Il Gruppo è consapevole dei possibili impatti dei cambiamenti climatici in atto sia sulle infrastrutture, causati da eventi catastrofici, sia relativamente al possibile aumento dei consumi energetici a causa dell'aumento delle temperature e sta aggiornando una specifica valutazione dei rischi in questo senso. Il Gruppo ha inoltre attivato coperture assicurative per "rischi catastrofali". Per quanto riguarda la gestione dei "rischi di transizione" il gruppo aggiorna costantemente le proprie conoscenze e competenze, anche grazie all'adesione a Farminustria, per l'adeguamento delle proprie prestazioni energetiche agli standard internazionali
Il Gruppo ha nel proprio organico uno specifico team di lavoro, coordinato da un Energy manager incaricato di porre in essere le opportune misure per incrementare l'efficienza energetica di tutti i siti del gruppo.
Sono costantemente in corso attività per permettere la riduzione dei consumi idrici e una task force interna si riunisce periodicamente per monitorare i miglioramenti e l'efficacia delle misure messe in atto.
Il costo dell'energia risulta essere elevato rispetto al costo storico, con alta volatilità dei prezzi. La fornitura di energia disponibile per il mercato europeo nonché gli stock energetici interni sono i motivi per cui la stima degli impatti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo, nonché la probabilità che essi si verifichino, possano essere gradualmente ridotti.
Il Gruppo ha integrato nel proprio organico un team coordinato da un energy manager incaricato di monitorare l'andamento del mercato energetico al fine di minimizzare l'impatto dei costi dell'energia nonché di porre in essere le opportune misure per incrementare l'efficienza energetica dei siti produttivi. A tal proposito Fine Foods ha installato due cogeneratori per l'auto produzione di elettricità a partire dalla combustione di gas, grazie ai quali ha eliminato la sua esposizione dal rischio di fluttuazioni della componente energia elettrica e ha ottimizzato l'uso efficiente del calore sviluppato grazie alla cogenerazione. Inoltre, presso tre stabilimenti sono presenti altrettanti impianti fotovoltaici complessivamente di 850 Kw di potenza in grado di coprire parte del fabbisogno energetico (c.ca 1% fabbisogno energetico totale). Al fine di gestire la fluttuazione dei costi energetici, parte di essi verranno rifatturati nel corso del 2025.
Il superamento dei limiti di inquinamento o la gestione inadeguata di sostanze chimiche pericolose, che hanno effetti cronici sulla salute umana o sull'ambiente (come elencato nella lista delle sostanze candidate in REACH e nell'Allegato VI del Regolamento CLP), può comportare non solo multe e restrizioni operative, ma anche danni all'immagine di Fine Foods. Inoltre, l'uso di sostanze che ostacolano il riciclo di materiali secondari sicuri e di alta qualità, o le sostanze più nocive elencate nell'ECHA, può ulteriormente esporre l'azienda a rischi legali e reputazionali. Questo rischio può essere generato sia da impatti diretti delle attività aziendali che da dipendenze normative.
Il Gruppo dispone di un robusto sistema di gestione degli standard di salute e sicurezza dei lavoratori e di tutela ambientale del contesto in cui il Gruppo opera. Inoltre, è in possesso di certificazioni quali la ISO45001:2018 (S&SL) e ISO14001:2015 (ambiente) che attestano la corretta strutturazione e applicazione del sistema stesso ed è soggetto annualmente ad audit da parte di enti certificati e, sempre annualmente, vengono effettuati audit interni.
Rischio operativo legato alla scarsità di materie prime vergini, come olio di palma, caffè e vari estratti naturali, che può portare a un aumento dei costi operativi per Fine Foods a causa della competizione per l'approvvigionamento. Poiché questi beni sono soggetti a regolamentazioni più stringenti, la loro disponibilità limitata e il conseguente aumento dei costi possono influenzare negativamente la continuità produttiva e la redditività dell'azienda.
Fine Foods ha normalmente la possibilità di adeguare i prezzi di vendita in caso di aumenti del costo delle materie prime. L'ufficio acquisti informa l'ufficio commerciale dell'incremento di prezzo di una materia prima, l'ufficio commerciale valuta l'impatto di tale incremento sul pricing dei prodotti che includono tale materia prima e lo condivide con il cliente.
Il Gruppo mantiene un livello di giacenze relativo a materie prime di uso continuativo tale da sopperire ad un'improvvisa mancanza di materiali sul mercato.
Eventuali incidenti che coinvolgono i dipendenti possono causare sospensioni delle operazioni aziendali e danni reputazionali, rallentando le attività operative. Se tali incidenti compromettessero la salute e la sicurezza dei dipendenti, potrebbero derivarne reclami, risarcimenti e sanzioni legali per il mancato rispetto delle normative e dei modelli organizzativi (MOG 231). Inoltre, un ambiente di lavoro non sicuro potrebbe ridurre l'attrattività dell'azienda per i finanziatori e diminuire la motivazione dei lavoratori, aumentando i tassi di turnover.
Per affrontare tali rischi, il Gruppo dispone di un robusto sistema di gestione degli standard di salute e sicurezza dei lavoratori e di tutela ambientale del contesto in cui il Gruppo opera. Inoltre, è in possesso di certificazioni quali la ISO45001:2018 (S&SL) e ISO14001:2015 (ambiente) che attestano la corretta strutturazione e applicazione del sistema stesso ed è soggetto annualmente ad audit da parte di enti certificati e, sempre annualmente, vengono effettuati audit interni.
La crescente domanda del mercato del lavoro per alcuni profili tecnici e specializzati rende certi profili molto appetibili e espone l'azienda al rischio di turnover su figure altamente qualificate, che scarseggiano sul mercato. La mancata capacità di implementare le politiche necessarie per gestire con successo il capitale umano può avere un impatto negativo sul conto economico, finanziario e patrimoniale
Per affrontare tali rischi è necessario adottare nuovi modelli di business più inclusivi, politiche di valorizzazione e promozione dei talenti. Per questo motivo l'azienda ha adottato delle politiche e procedure di gestione del capitale umano in grado di accompagnare la risorsa lungo l'intero ciclo di vita in azienda, partendo dalla selezione, all'on-boarding, definendo percorsi di formazione continua, percorsi di crescita interna, misure di work-life balance, misure WHP, oltre ad attivare vari canali di comunicazione interna.
Fine Foods sviluppa e produce per conto terzi integratori alimentari, prodotti nutraceutici e farmaci ed occupa più di 650 dipendenti ai quali è applicato il Ccnl Alimentare Industria. I lavoratori che operano nei reparti produttivi, dopo aver timbrato nei tornelli esterni, devono raggiungere gli spogliatoi e ivi indossare pantaloni, casacca, cuffietta, scarpe ed, eventualmente, un copri barba. Una volta indossati gli indumenti, i lavoratori escono dallo spogliatoio ed effettuano la timbratura d'inizio turno dopodiché si recano in reparto alla propria postazione di lavoro; stesse operazioni vengono poste in essere a fine turno. Dagli ultimi mesi del 2024, la Società ha ricevuto talune richieste di rimborso, da parte, principalmente, di personale non più in forza per differenze retributive afferenti le tempistiche necessarie per indossare e togliere, negli spogliatoi, l'abbigliamento aziendale; alcune di esse, in aggiunta, chiedono anche il pagamento di differenze retributive per il periodo di tempo impiegato per percorrere il tragitto tra i tornelli esterni e lo spogliatoio e viceversa In tale contesto, la Società si è difesa giudizialmente nei procedimenti già avviati e ha iniziato a valutare l'ipotesi di intraprendere una trattativa con le organizzazioni sindacali per verificare la possibilità di una disciplina concordata che regoli l'attività di vestizione dei suoi dipendenti per il futuro e che consenta di addivenire ad una soluzione transattiva per le rivendicazioni relative al passato. Si segnala che la Società, a fronte del rischio appena descritto. ha stanziato un apposito fondo rischi al 31 dicembre 2024.
In considerazione della complessa situazione geopolitica e di rischi climatici che possono pregiudicare alcuni raccolti, anche per il 2025 si valuta che il Gruppo sia esposto al rischio di dover sostenere un incremento dei costi per l'acquisto delle materie prime e materiali di confezionamento necessari allo svolgimento della propria attività, unitamente al ritardo nella produzione, dovuto alla più difficile reperibilità di dette materie prime e materiali di confezionamento, con potenziali effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. L'attività del Gruppo è caratterizzata, in alcuni casi, da una limitata sostituibilità dei fornitori, particolarmente nel settore farmaceutico.
Fine Foods ha normalmente la possibilità di adeguare i prezzi di vendita in caso di aumenti del costo delle materie prime. L'ufficio acquisti informa l'ufficio commerciale dell'incremento di prezzo di una materia prima, l'ufficio commerciale valuta l'impatto di tale incremento sul pricing dei prodotti che includono tale materia prima e lo condivide con il cliente.
Il Gruppo mantiene un livello di giacenze relativo a materie prime di uso continuativo tale da sopperire ad un'improvvisa mancanza di materiali sul mercato. Azioni di mitigazione sono anche incluse nel Business Continuity Plan.
La mancata attenzione in merito all'osservanza di principi di diversità e pari opportunità da parte dei fornitori tra tutti i loro dipendenti, in termini di salari, avanzamento professionale, ecc., l'azienda potrebbe incorrere in un calo delle vendite a causa della perdita di fiducia da parte dei consumatori.
Il Gruppo ha adottato delle procedure di selezione dei fornitori basate su criteri ESG (prestazioni ambientali ed etico-sociali, conformità alle normative in materia di salute, sicurezza e diritti umani) e le valuta attraverso audit, analisi documentale e compilazione di questionari a seconda del livello di rischio specifico del fornitore.
Il Gruppo si è dotato di un Codice Condotta Fornitori che viene fatto sottoscrivere alla firma del contratto commerciale
e un sistema di monitoraggio del mantenimento dei requisiti che si basa su quattro fasi: 1) Valutazione annuale del rischio, attraverso la costruzione di tre diverse matrici di rischio (fornitori di chemicals, packaging e servizi) per assegnare a ciascun fornitore un indice di criticità. 2)Pianificazione e realizzazione audit di monitoraggio 3) invio questionario aggiornamento requisiti e dati, monitoraggio requisiti ESG 4) valutazione delle prestazioni.
Rischio reputazionale legato a eventuali casi di violazione dei diritti umani che interessano i fornitori lungo le diverse value chain del Gruppo. In caso di mancata tutela della salute e della sicurezza dei propri lavoratori e dei diritti fondamentali dell'uomo e del lavoratore, i fornitori del Gruppo potrebbero subire maggiori richieste di risarcimento e costi legati a sanzioni legali per non conformità normativa. Inoltre, questi eventi potrebbero mettere a repentaglio l'operatività dei fornitori e di Fine Foods, che potrebbe essere costretta a cessare il rapporto con il fornitore e, quindi, a rallentarne le operations.
Il Gruppo ha adottato delle procedure di selezione dei fornitori basate su criteri ESG (prestazioni ambientali ed etico-sociali, conformità alle normative in materia di salute, sicurezza e diritti umani) e le valuta attraverso audit, analisi documentale e compilazione di questionari a seconda del livello di rischio specifico del fornitore.
Il Gruppo si è dotato di un Codice Condotta Fornitori che viene fatto sottoscrivere alla firma del contratto commerciale
e un sistema di monitoraggio del mantenimento dei requisiti che si basa su quattro fasi: 1) Valutazione annuale del rischio, attraverso la costruzione di tre diverse matrici di rischio (fornitori di chemicals, packaging e servizi) per assegnare a ciascun fornitore un indice di criticità. 2)Pianificazione e realizzazione audit di monitoraggio 3) invio questionario aggiornamento requisiti e dati, monitoraggio requisiti ESG 4) valutazione delle prestazioni.
La violazione delle condizioni di sicurezza per i lavoratori lungo la catena del valore rappresenta un rischio significativo per il Gruppo. La mancata adozione di adeguate misure di sicurezza da parte dei fornitori e dei subappaltatori può portare a incidenti sul lavoro, interruzioni operative e sanzioni legali per queste entità. Questi fattori possono causare ritardi nelle consegne e aumentare i costi di approvvigionamento e di gestione dei progetti per il Gruppo, influenzando negativamente la reputazione dell'azienda e riducendo la fiducia degli stakeholder, con conseguenti perdite finanziarie.
Il Gruppo ha adottato delle procedure di selezione dei fornitori basate su criteri ESG (prestazioni ambientali ed etico-sociali, conformità alle normative in materia di salute, sicurezza e diritti umani) e le valuta attraverso audit, analisi documentale e compilazione di questionari a seconda del livello di rischio specifico del fornitore.
Il Gruppo si è dotato di un Codice Condotta Fornitori che viene fatto sottoscrivere alla firma del contratto commerciale
e un sistema di monitoraggio del mantenimento dei requisiti che si basa su quattro fasi: 1) Valutazione annuale del rischio, attraverso la costruzione di tre diverse matrici di rischio (fornitori di chemicals, packaging e servizi) per assegnare a ciascun fornitore un indice di criticità. 2)Pianificazione e realizzazione audit di monitoraggio 3) invio questionario aggiornamento requisiti e dati, monitoraggio requisiti ESG 4) valutazione delle prestazioni.
Il Gruppo affronta rischi significativi legati alla salute e sicurezza degli utilizzatori derivanti da prodotti non sicuri. La distribuzione di prodotti che non rispettano gli standard di sicurezza può causare danni fisici o alla salute degli utilizzatori, esponendo il Gruppo a potenziali azioni legali, richiami di prodotti e sanzioni regolamentari. Questi eventi possono comportare costi elevati per risarcimenti e spese legali, oltre a interruzioni operative. Inoltre, la percezione negativa da parte del pubblico e degli stakeholder può danneggiare gravemente la reputazione dell'azienda, riducendo la fiducia dei clienti e degli investitori, e influenzando negativamente i ricavi e la posizione di mercato del Gruppo.
Il Gruppo dispone di un robusto sistema di qualità e numerose certificazioni che garantiscono il rispetto delle norme di buona fabbricazione. Tutti i prodotti finiti e le materie prime vengono scrupolosamente analizzati per attestarne la conformità alle specifiche di rilascio.
Ai fini di una migliore comprensione della situazione della Società, dell'andamento e del risultato della gestione, si forniscono, nel seguito, alcuni indicatori non finanziari inerenti all'attività specifica della società:
Gli obiettivi e le politiche in materia ambientale, comprese le misure adottate e i miglioramenti apportati all'attività di impresa che hanno avuto maggior impatto sull'ambiente, possono essere così riassunti:
La Società Capogruppo nel mese di giugno 2024 ha ricevuto la visita ispettiva per la ricertificazione ai sensi della UNI EN ISO 14001:2015, la quale attesta la presenza di un sistema di gestione atto a prevenire i problemi ambientali relativi sia all'aria, alla gestione dei rifiuti, che all'acqua. La prossima visita di mantenimento è pianificata per il mese di giugno 2025.
Un sistema di gestione illustra ovviamente anche le modalità di intervento qualora si verificassero eventi dannosi.
Nel corso dell'esercizio non si sono verificati danni causati all'ambiente per cui le Società del gruppo siano state dichiarate colpevoli in via definitiva, ne siano state inflitte sanzioni o pene definitive per reati o danni ambientali.
Nell'ottica della tutela ambientale, le Società del Gruppo conferiscono a terzi, debitamente autorizzati ed in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente, tutte le tipologie di rifiuti che vengono generati dalle attività degli insediamenti di Zingonia – Verdellino, Brembate e Trenzano.
Ai sensi del D.lgs. n. 81 del 09/04/2008 del D.lgs. 106/09 e successive modifiche, che contengono tutte norme di riferimento in materia di Salute e Sicurezza dei luoghi di lavoro, la Società Capogruppo ha provveduto a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) depositato presso la sede sociale e revisionato in data 06 dicembre 2023, edizione n. 19. È pronta un'edizione n.20 che verrà emessa in sede della prossima Riunione Periodica.
Il Documento di Valutazione dei Rischi per la controllata Euro Cosmetic (sito di Trenzano) è depositato presso la sede sociale ed è revisionato al febbraio 2024 in edizione 4.
La Società Capogruppo nel mese di giugno 2024 ha ricevuto la visita annuale per il mantenimento della ISO 45001:2018 che rappresenta lo standard internazionale per un sistema di gestione della Sicurezza e della Salute dei lavoratori (dal 21 maggio 2014 Fine Foods era certificata ai sensi della OHSAS 18001, normativa di riferimento prima della ISO 45001).
Nel corso dell'esercizio del primo semestre 2024, non si sono verificati presso Fine Foods infortuni che hanno portato, in prima prognosi, a più di 40 giorni di assenza e che hanno comportato lesioni gravi al personale iscritto al libro matricola per il quale è stata accertata alcuna responsabilità aziendale.
Nel corso dell'anno 2024 sono state presentate quattro denunce di malattia professionale (tre da un ex dipendente da ormai tre anni). Tutte e quattro le denunce non sono state riconosciute dall'INAIL e, conseguentemente, la Società Capogruppo non è risultata imputabile.
Anche per quanto riguarda la consociata Euro Cosmetic, nel corso dell'esercizio non si sono verificati infortuni gravi sul lavoro che abbiano comportato lesioni gravi al personale iscritto al libro matricola per i quali è stata accertata una responsabilità aziendale. Non sono state presentate denunce di malattia professionale.
Si evidenzia che nel corso del dell'esercizio 2024 l'Organismo di Vigilanza di Fine Foods sulla base delle evidenze acquisite tramite lo svolgimento delle attività ad esso demandate, ha ritenuto corretto il sistema di presidi, integrato a livello generale da un costante processo di aggiornamento delle procedure stesse, e non hanno riscontrato, anche in costanza di emergenza Covid, nessuna anomalia concernente l'attuazione del vigente Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. n. 231/2001.
Ai fini di una migliore comprensione della situazione del Gruppo e dell'andamento della gestione si forniscono alcune informazioni inerenti alla gestione del personale.
Come ogni anno è stata posta particolare cura sulla crescita professionale del personale: nel 2024 sono stati effettuati 5.322 corsi e seminari di formazione, a tutti i livelli, per un totale di 29.434 ore di formazione somministrate, con l'obiettivo di incrementare le competenze tecniche e di mantenere un adeguato livello di aggiornamento in materia di qualità, sicurezza, igiene e ambiente.
| Stabilimento | Numero corsi | Ore totali somministrate |
|---|---|---|
| ZINGONIA | 1.412 | 11.998 |
| BREMBATE | 3.910 | 15.626 |
| Euro Cosmetic (Trenzano) | 80 | 1.810 |
| TOTALE | 5.322 | 29.434 |
Si segnala, che nel corso dell'esercizio non si sono verificati infortuni gravi sul lavoro che abbiano comportato lesioni gravi al personale iscritto al libro matricola per i quali è stata accertata una responsabilità aziendale né addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti o ex dipendenti.
La società nel corso dell'esercizio ha peraltro tempestivamente implementato tutte le tutele prescritte normativamente riservando incondizionato impegno alle tematiche inerenti la sicurezza dei lavoratori, dipendenti e non, e delle popolazioni limitrofe ai propri insediamenti, basando la propria strategia anche su:
Tale processo ha sostanzialmente interessato le seguenti fasi:
Il Gruppo definisce come risorse immateriali essenziali le seguenti risorse, prive di consistenza fisica da cui dipende fondamentalmente il modello aziendale dell'impresa e che costituiscono una fonte di creazione di valore:
a) il capitale intellettuale, che comprende principalmente le conoscenze implicite, i sistemi, le procedure e protocolli in essere nell'organizzazione, nonché il valore creato dall'azienda attraverso le sue innovazioni e i suoi processi;
b) il capitale umano, che riguarda le competenze, capacità ed esperienza delle dipendenti;
c) il capitale sociale e relazionale, e cioè principalmente le relazioni con i clienti, i fornitori e gli stakeholder in generale.
Per le informazioni relative alle attività iscritte a bilancio, si rimanda alla nota relative note del Bilancio consolidato e separato.
Fine Foods opera, oltre che nella produzione, anche nello sviluppo in conto terzi di forme solide orali destinate all'industria nutraceutica, farmaceutica e cosmetica.
Il lavoro della ricerca e sviluppo nasce da una strutturata collaborazione con i clienti volta a fornire loro nuove formulazioni per i loro prodotti, garantendone sempre l'efficacia, la qualità e l'innovazione.
I costi sostenuti per l'attività di ricerca e sviluppo dei prodotti non vengono capitalizzati, ma sono ricompresi per natura nei costi di gestione e, come tali, sono quindi interamente addebitati a conto economico.
La Società Capogruppo nel corso del 2024 ha distribuito un dividendo pari a 0,12 euro per azione all'impresa controllante Eigenfin S.r.l. come da delibera assembleare di approvazione del bilancio dell'esercizio 2023.
Il 30 marzo 2022 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha aggiornato la Procedura per le operazioni con parti correlate, prevista ai sensi dell'art. 2391-bis del Codice Civile e dell'art. 4 del "Regolamento operazioni con parti correlate" emesso da Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010; infatti, alla luce della nuova struttura societaria del Gruppo Fine Foods a seguito dell'acquisizione dell'intera quota di partecipazione in Euro Cosmetic S.p.A., si è ritenuto opportuno elaborare una modifica alla definizione di "Operazioni di importo esiguo" e sono state effettuate anche ulteriori modifiche di carattere puramente formale per una migliore comprensione della Procedura. Quest'ultima è disponibile sul sito internet della Società (https://www.finefoods.it/).
Per quanto concerne il 2024, si evidenzia che le operazioni tra la Società e le parti correlate individuate secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 24 concernono i compensi agli Amministratori, determinati nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti, sulla base di valutazioni di reciproco interesse e convenienza economica.
In data 29 maggio 2024 il Consiglio di Amministrazione della Società Capogruppo ha deliberato l'avvio del programma di acquisto e disposizione di azioni proprie, in esecuzione e nel rispetto dell'autorizzazione all'acquisto e disposizione di azioni proprie deliberata dall'Assemblea degli Azionisti in data 29 maggio 2024.
Il Programma avrà la durata di 18 mesi, a far data dal 29 maggio 2024, data della delibera autorizzativa dell'Assemblea, salvo eventuale anticipata interruzione della quale, nel caso, sarà data debita comunicazione al mercato ai sensi di legge. Resta fermo che la disposizione in una o più soluzioni delle azioni proprie è senza limiti temporali.
Nel prospetto di seguito riportato si riepiloga la situazione relativa alle azioni proprie con riferimento al 31/12/2024:
| Numero | Corrispettivi Euro | |
|---|---|---|
| Saldo iniziale | 1.064.682 | 14.021.029 |
| Azioni acquistate | 12.987 | 118.327 |
| Azioni assegnate gratuitamente | ||
| Azioni alienate | ||
| Azioni annullate per capitale esuberante | ||
| Azioni annullate per copertura perdite | ||
| Saldo finale | 1.077.669 | 14.139.356 |
Al 13 marzo 2025, Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. detiene complessive n. 1.077.669 azioni proprie pari al 4,2162% del capitale sociale, al prezzo medio ponderato di Euro 11,7423. Non si segnalano, quindi, variazioni dal 1° gennaio 2025 al 13 marzo 2025.
L'acquisto di azioni proprie ha comportato, ai sensi dell'art. 2357-ter del codice civile, l'iscrizione nel passivo della situazione finanziaria intermedia consolidata di una "Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio". Si precisa infine che il numero delle azioni proprie possedute dalla società facente ricorso al mercato del capitale di rischio non eccede la quinta parte del capitale sociale, come disposto dall'art. 2357 del codice civile.
La società, nel corso dell'esercizio, non ha posseduto azioni o quote della società controllante.
Il rischio di variazione dei flussi finanziari non è ritenuto significativo in considerazione della struttura patrimoniale della Società. Si ritiene pertanto che i rischi a cui l'attività aziendale è esposta non siano complessivamente superiori a quelli fisiologicamente connessi al complessivo rischio d'impresa.
Inoltre, ai fini del monitoraggio del rischio di liquidità, il Gruppo verifica la carenza di liquidità utilizzando uno strumento di pianificazione. L'obiettivo del Gruppo è quello di mantenere un equilibrio tra continuità nella disponibilità di fondi e flessibilità di utilizzo attraverso l'utilizzo di strumenti quali affidamenti e prestiti bancari, mutui e obbligazioni. La politica del Gruppo è quella di mantenere nell'intorno del 60% il totale dei prestiti in scadenza nei prossimi 12 mesi.
In data 28 febbraio 2025 l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A., tenutasi in unica convocazione, ha confermato la nomina di Pietro Oriani quale componente del Consiglio di amministrazione della Società, precedentemente nominato per cooptazione ai sensi dell'articolo 2386 del Codice Civile, fino all'approvazione del Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2026.
Il Consiglio di amministrazione, riunitosi al termine dell'Assemblea, accertato in capo al Dottor Oriani la sussistenza di tutti i requisiti necessari per lo svolgimento dell'incarico di Consigliere, ha deliberato all'unanimità la nomina dello stesso quale Amministratore Delegato di Fine Foods, conferendogli i relativi poteri e deleghe. Il Dottor Oriani ha anche assunto, fra gli altri, il ruolo di Chief Executive Officer, di Investor Relator e componente del Comitato ESG.
In applicazione al Regolamento UE 2016/679, Regolamento Generale sulla protezione dei Dati Personali (anche "GDPR"), la Società ha implementato un idoneo modello organizzativo sul sistema aziendale per la protezione dei dati personali al fine di adeguarsi alla compliance di riferimento UE, cui rafforza sostanzialmente il concetto di Privacy, e, parimenti, con l'obiettivo di rafforzare i diritti degli individui per la protezione dei dati personali.
conformemente alla direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, modificata dalla direttiva (UE) 2022/2464 del Parlamento europeo e del Consiglio
| Rendicontazione consolidata di sostenibilità33 | ||
|---|---|---|
| Informazioni generali 35 | ||
| Criteri per la redazione 35 | ||
| Governance 37 | ||
| Strategia 46 |
| Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 56 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Informazioni ambientali67 | |||||
| 2. | Informativa a norma dell'articolo 8 regolamento 2020/852 67 |
||||
| 3. | Cambiamenti climatici 77 | ||||
| Governance 77 | |||||
| Strategia 77 | |||||
| Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 78 | |||||
| Metriche e obiettivi79 | |||||
| 4. Inquinamento 83 |
|||||
| Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 83 | |||||
| Metriche e obiettivi84 | |||||
| 5. | Acque e risorse marine 85 |
||||
| Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 85 | |||||
| Metriche e obiettivi86 | |||||
| 6. | Biodiversità ed ecosistemi 87 |
||||
| Strategia 87 | |||||
| Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 87 | |||||
| 7. | Uso delle risorse ed economia circolare 89 |
||||
| Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 89 | |||||
| Metriche e obiettivi90 | |||||
| Informazioni sociali 92 | |||||
| 8. | Forza lavoro propria 92 |
||||
| Strategia 92 | |||||
| Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 93 | |||||
| Metriche e obiettivi98 | |||||
| 9. Lavoratori nella catena del valore 100 |
|||||
| Strategia 100 | |||||
| Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 102 | |||||
| Metriche e obiettivi104 | |||||
| 10. | Consumatori e utilizzatori finali 104 |
||||
| Strategia 105 | |||||
| Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 105 | |||||
| Metriche e obiettivi108 | |||||
| Informazioni sulla governance109 | |||||
| 11. | Condotta delle imprese 109 |
||||
| Governance 109 | |||||
| Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità 109 | |||||
| Metriche e obiettivi111 |
La presente Rendicontazione di Sostenibilità, è stata redatta in conformità alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), recepita nell'ordinamento italiano con il Decreto Legislativo 125 del 6 settembre 2024 e agli European Sustainability Reporting Standards (ESRS). Comprende tutte le società del Gruppo Fine Foods incluse nel Bilancio Consolidato. Il perimetro di rendicontazione, in linea con quello del bilancio finanziario, include la Capogruppo Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M S.p.A. e la controllata Euro Cosmetic S.p.A..
Le informazioni riportate nella Relazione di Sostenibilità derivano dall'analisi condotta secondo il principio della doppia rilevanza, che ha permesso di identificare gli impatti, i rischi e le opportunità (IRO) rilevanti per il Gruppo. Questa valutazione è svolta tenendo conto non solo delle attività dirette del Gruppo Fine Foods, ma anche della sua catena del valore e delle relazioni commerciali, garantendo così un approccio integrato e completo.
Il livello di copertura rispetto alla catena del valore del Gruppo è dettagliato nelle diverse sezioni del presente documento. L'analisi degli impatti, rischi e opportunità ha incluso un esame approfondito della value chain delle principali attività di Fine Foods, individuando le seguenti aree:
Nella presente rendicontazione, non è omessa alcuna informazione relativa a proprietà intellettuale, know-how o risultati dell'innovazione, né informazioni concernenti gli sviluppi imminenti o le questioni oggetto di negoziazione, a norma dall'articolo 19 bis, paragrafo 3, e dell'articolo 29 bis, paragrafo 3, della direttiva 2013/34/UE.
Le informazioni contenute nella presente Rendicontazione riguardano il periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024. Sono stati adottati i seguenti intervalli temporali, secondo quanto previsto dalla sezione 6.4 Definition of short-, medium- and long-term for reporting purposes dell'ESRS 1:
Per le informazioni soggette a stime, nel proseguo del presente documento, sono riportate le rispettive assunzioni nonché il processo che ha portato alla determinazione del dato inserito, ivi comprese le relative incertezze intrinseche. Le informazioni quantitative e monetarie incluse nella presente Rendicontazione, ove basate su stime, sono chiaramente identificate nel proseguo del presente capitolo oppure nei rispettivi capitoli2 .
Le seguenti metriche, relative alla catena del valore, indicate all'interno del presente documento sono state stimate e soggette ad un certo livello di incertezza:
• Calcolo delle categorie identificate come rilevanti per lo Scopo 3, come indicato nella tabella seguente.
| CATEGORIA DI SCOPE 3 |
DESCRIZIONE DELLA STIMA |
|---|---|
| ------------------------- | ------------------------- |
2 Tutte le eventuali disclosure di tipo prospettico sono il risultato di assunzioni ragionevoli da parte del management di Fine Foods ma, data la loro natura, sono intrinsecamente caratterizzate da elementi di incertezza.
| 3.1 | Emissioni associate a beni e servizi acquistati calcolati come il prodotto tra i kg di materie prime e imballi acquistati e i fattori di emissione associati provenienti dal database Ecoinvent 3.10. La modellizzazione delle categorie di prodotti ha seguito una delle logiche seguenti: - Per prodotti costituenti più del 50% della massa totale della categoria, si è considerata la categoria come se fosse costituita interamente da tale prodotto; - Qualora una categoria non presenti un prodotto costituente più del 50% della massa, l'intera categoria è stata modellizzata come se costituita in maniera proporzionale alla massa dei primi tre prodotti. |
|---|---|
| 3.2 | Emissioni associate ai beni capitali, in particolare al nuovo stabilimento in costruzione nel 2024, rendicontando l'intero impatto nell'anno di acquisto e utilizzando la logica spend-based. Gli impatti sono stati quantificati moltiplicando il budget speso per la sua realizzazione per i fattori provenienti dal documento DEFRA "UK full dataset 1990 to 2021 including conversion factors by SIC code per SCOPE 3". |
| 3.3 | Emissioni associate a combustibili ed energia non già rendicontate negli scope 1-2. Seguendo la logica market based, il fattore di emissione relativo alla fase upstream di produzione dell'energia elettrica è stato adeguato tenendo conto dei singoli fattori di emissione associati alle differenti fonti energetiche rinnovabili attestate nei certificati di garanzia d'origine. Nel caso specifico, non essendo ancora disponibili al momento del calcolo i certificati di garanzia d'origine per l'anno di riferimento, si è modellizzato il quantitativo 2024 secondo la distribuzione delle fonti energetiche rinnovabili del 2023. Sono stati quindi modellizzati 1.596,4 MWh come prodotti da impianti di cogenerazione e 1.689,4 MWh come prodotti da idroelettrico e utilizzati i fattori di emissione provenienti dal database Ecoinvent 3.10. |
| 3.4 | Emissioni associate alla logistica calcolando la distanza tra la capitale del paese di produzione e la sede di destinazione per i fornitori esteri o assumendo una distanza media di 250 km per i fornitori italiani. I trasporti sono stati modellizzati considerando: o un trasporto su gomma, tramite autocarro da 16-32 t, EURO 5; o una combinazione di trasporto su gomma e nave cargo. Le emissioni sono state quindi calcolate come il prodotto tra i kg km associati e i fattori di emissione provenienti dal database Ecoinvent 3.10 relativi al trasporto su gomma e via mare. |
| 3.5 | Emissioni associate al fine vita dei rifiuti generati dall'organizzazione calcolati come prodotto tra le quantità di rifiuti prodotti in kg o in m3 e avviati a trattamento/smaltimento (disitinti per codice CER) ed il fattore di emissione associato proveniente dal database Ecoinvent 3.10. |
| 3.6 | Non rilevante |
| 3.7 | Non rilevante |
| 3.8 | Non rilevante |
| 3.9 | Per le emissioni associate alla logistica in uscita il totale delle emissioni considerate è stato calcolato come il prodotto tra i kgkm associati alle attività dell'organizzazione e i fattori di emissione provenienti dal database Ecoinvent 3.10 relativi al trasporto su gomma e via mare. Il quantitativo di kgkm è stato individuato facendo riferimento al cliente principale (rappresentativo del totale) e alle destinazioni ad esso associate. Tramite una media pesata si è costruito una tratta media di 928,52 km percorsi su terra (modellizzati come percorsi da autocarro da 16-32 t, EURO 5) e 1206,47 km percorsi via mare (modellizzati come percorsi da nave cargo). I kg associati al cliente principale trasportati in uscita sono pari a 10.820.268. |
| 3.10 | Non rilevante |
| 3.11 | Non rilevante |
| 3.12 | Non rilevante |
| 3.13 | Non rilevante |
| 3.14 | Non rilevante |
| 3.15 | Non rilevante |
Le seguenti metriche indicate all'interno del presente documento sono state stimate e soggette ad un certo livello di incertezza:
La stima inerente le ore di attività degli impianti del Gruppo è stata effettuata considerando le ore di attività degli impianti giornalieri e i giorni di attività nel corso dell'anno. Si è stimato che gli impianti siano funzionanti durante tutta la giornata lavorativa e tutti i giorni in cui gli stabilimenti sono stati aperti.
Oltre alle informazioni previste dagli standard ESRS e dalla Direttiva 2022/2464, la presente Rendicontazione include informazioni relative alla valutazione di attività economiche ecosostenibili a norma del Regolamento (UE) 2020/852. Per maggiori dettagli, si faccia riferimento al capitolo "Informativa a norma dell'articolo 8 regolamento 2020/852" del presente documento. Inoltre, il calcolo dell'Inventario delle emissioni GHG dirette (Scope 1) ed indirette (Scope 2) del Gruppo è stato certificato secondo lo standard UNI EN ISO 14064.1:2019, il quale definisce le best practice internazionali per la gestione, la rendicontazione e la verifica delle emissioni GHG. Per maggiori informazioni, si faccia riferimento al capitolo "Emissioni lorde di GES di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES" del presente documento.
Il sistema di Governo d'impresa di Fine Foods è costruito in armonia con i Principi del Codice di Corporate Governance di Borsa Italiana. I Principi e le raccomandazioni riportate nel suddetto codice definiscono le caratteristiche che una buona governance dovrebbe avere, al fine di guidare il Gruppo verso il successo sostenibile.
Fine Foods ha adottato un modello di Governance di tipo tradizionale e si compone pertanto dei seguenti organi sociali:
Il ruolo principale del Consiglio di Amministrazione è quello di guidare il Gruppo, perseguendone il successo sostenibile, deliberando sugli indirizzi di carattere strategico del Gruppo e monitorandone l'attuazione. Inoltre, il CdA promuove, nelle forme più opportune, il dialogo con gli azionisti e gli altri Stakeholder rilevanti per il Gruppo. Il Consiglio di Amministrazione è composto da amministratori esecutivi e non esecutivi, nonché da una quota di amministratori indipendenti, tutti dotati di professionalità e di competenze adeguate ai compiti loro affidati. Inoltre, Fine Foods applica criteri di diversità per la composizione dell'organo di amministrazione, nel rispetto dell'obiettivo prioritario di assicurare adeguata competenza e professionalità dei suoi membri.
Il CdA della Capogruppo è composto da 10 membri di cui 4 indipendenti e 4 non esecutivi e il 40% dei membri è costituito dal genere meno rappresentato (6 uomini e 4 donne).
| N° membri | Fine Foods Capogruppo | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| età | M | F | |||
| da 30 e fino a 50 | 1 | 1 | |||
| più di 50 | 5 | 3 | |||
| TOT. | 6 | 4 |



Ha iniziato la propria attività nella società di famiglia Eigenmann & Veronelli S.p.A., della quale è stato dal 1987 e sino al 1997 Direttore Divisione Pharma-Food Cosmesi e membro del Consiglio d'Amministrazione, e dal 1992 anche Vice Presidente. Dal 1992 è stato Amministratore Delegato di Fine Foods, inizialmente su designazione di Eigenmann & Veronelli S.p.A.. Nel 1997 ha rilevato da Eigenmann & Veronelli il 50% del capitale sociale di Fine Foods e la sua attività si è focalizzata esclusivamente su Fine Foods. Nel 2005, per il tramite di Eigenfin, ha acquistato il restante 50% del capitale della Società che faceva riferimento ad Alberto Sada. Attualmente ricopre la carica di Presidente con deleghe di Fine Foods.
Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Milano e ha seguito, tra gli altri, corsi di Executive Leadership Training di Siemens e di Strategic Leadership Development di Fujitsu-Siemens, di High Performance People Skills alla London Business School, di Executive Coaching presso The School of Coaching e ha conseguito il Diploma for Financial Analysts all'A.I.A.F. Dopo l'esperienza nello studio di Agenti di Cambio Oriani-Lesma e in Meda SIM BPM, la sua carriera professionale cresce in Siemens dove, nell'arco di 18 anni, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità e leadership in ambito finance, in diversi settori. Prima come Finance Director delle subsidiaries italiane per la produzione e commercializzazione di cavi energia (Gruppo Teleco Cavi), poi cedute al gruppo Pirelli. Successivamente, nel ruolo di CFO di Fujitsu Siemens Computers, una joint venture tra Fujitsu Ltd. e Siemens AG, per poi ricoprire numerose funzioni nella Regional Company Siemens, da ultimo quella di Controller per il South West Europe del settore Industry. Nel 2011 raggiunge il Gruppo Intercos come Direttore Amministrazione, Controlling e Reporting del Gruppo, con l'obiettivo di implementare un modello di controllo che consentisse al Gruppo di intraprendere il processo di quotazione. Dal 2018 Group CFO di Intercos, con un ruolo attivo nel processo di quotazione della Società, avvenuto nel 2021. Dall'agosto del 2024 in Fine Foods ricoprendo il ruolo prima di General Manager e poi di CEO.
Ha conseguito la laurea cum laude in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano nel 1984, nonché ha conseguito un Master in Business Administration presso l'INSEAD nel 1987. Dal 1984 al 1985 ha lavorato per la società Hewlett Packard, in Andover (Stati Uniti) ove è stato Responsabile del controllo qualità. Dal 1985 al 1988, tornato a Milano, in Italia, ha lavorato in McKinsey & Co. come Engagement Manager collaborando a progetti di strategia e operations per società italiane e multinazionali. Dal 1989 al 2021 ha collaborato, come Director, presso Bain & Company dove ha condotto progetti di strategia, operations e organizzazione in ambito italiano, inglese ed europeo, in particolare nei settori dei beni di largo consumo, industrie di processo e private equity. Nel 2012 ha fondato la società Long Term Partners S.r.l., boutique di Advisory Personal counseling a diversi grandi gruppi familiari su problemi di governance e successione, su strategia ed interventi operativi.
Consegue la laurea in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano e un master in Finanza e Management alla Cranfield University nel Regno Unito. Completa il percorso di studi con una specializzazione in contabilità e analisi finanziaria alla London Business School. Nel 2014 inizia la sua carriera nella divisione Investments Products and Services di UBS S.p.A. a supporto del team di consulenza e soluzioni finanziarie di investimento a clienti privati e istituzionali. Nel 2015 entra in Deloitte Financial Advisory Service S.p.A. nella divisione Corporate Finance M&A di Milano, assistendo primari player nazionali ed internazionali nell'ambito di mandati concernenti acquisizioni e cessioni, nonché valutazioni e ristrutturazioni del debito. Entra in Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. nel 2018 come Controller. Dopo un'esperienza in ambito contabilità industriale e lean manufacturing frequenta un executive program in pianificazione e controllo di gestione presso la SDA Bocconi. Costituisce in Fine Foods la divisione Continuous Improvement e successivamente la divisione Controlling per poi diventarne direttore. È attualmente Amministratore Delegato di Euro Cosmetic S.p.A., la Business Unit di Fine Foods dedicata alla cosmetica. Da maggio 2024 è entrato nel Consiglio di Amministrazione di Fine Foods.
Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Camerino nel 1995 ed è iscritto all'albo degli avvocati dal 1998 e all'albo dei cassazionisti dal 2015. È stato menzionato tra gli esperti nelle principali pubblicazioni di settore tra le quali: The Legal500, The European Legal, Chambers Global (2007-2008) e European Legal Experts ed è attualmente socio di Grimaldi Studio Legale dove si occupa prevalentemente di diritto societario e dei mercati finanziari nonché di operazioni societarie di carattere straordinario. È stato membro, dal 2012 al 2017, del Consiglio di Amministrazione di Frendy Energy S.p..A, società ammessa alle negoziazioni sull'Aim Italia. Prima di entrare a far parte dello Studio nel 2005, Adriano è stato socio dello Studio d'Urso Munari Galli. È componente, dal 2018, del Consiglio di Amministrazione di Fine Foods.
Laurea in Giurisprudenza, Università degli Studi di Milano, nel 1996 e abilitata all'esercizio della professione forense in Italia nel 2001 e al patrocinio avanti la Corte Suprema nel 2015. Elena Sacco lavora presso la sede di Milano dello Studio Legale Grimaldi Alliance e assiste società italiane e straniere, incluse società quotate sui mercati regolamentati italiani e non, e in particolare multiutilities e società operanti nei settori dell'energia in operazioni di M&A. Elena Sacco ha una consolidata esperienza in operazioni di equity capital markets quali offerte pubbliche iniziali, offerte pubbliche di acquisto e offerte di strumenti finanziari. Prima di entrare in Grimaldi Alliance, Elena ha collaborato con primari studi legali anche internazionali. Da maggio 2024 è Consigliere di Amministrazione di Fine Foods.
Ha conseguito la laurea in Economia e Commercio presso Università Studi di Verona, e ha seguito, tra gli altri, corsi post universitari di perfezionamento in Concordato Preventivo e Fallimentare, in Curatore Fallimentare, nonché un master in diritto tributario d'impresa ed un master "La Crisi della Piccola e Media Impresa nello scenario della riforma" presso l'Odcec di Verona. È iscritta all'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Verona, al Registro dei Revisori Legali, all'Elenco Nazionale Organismi Indipendenti di valutazione e all'Albo dei CTU e dei periti presso il Tribunale di Verona. Dal 1991 al 2000 ha collaborato, come Senior, presso lo Studio Dott. Renato Fiorio nel settore tributario/commercialistico. Dal 2001 al 2008 ha collaborato, come Senior, presso lo Studio Mercanti Dorio nel settore legale e tributario. Dal 2009 al 2018 diventa socio dello Studio Mercanti Dorio ricoprendo la carica di membro del C.d.A. dal 2013 al 2018 nonché la carica di Coordinatore del settore tributario/commercialistico dal 2009. È attualmente socio di Dorio Testa Imperadore – Professionisti Associati dal gennaio 2019, sempre nel settore tributario/commercialistico. Inoltre, dal 2017 ha ricoperto la carica di Presidente della Commissione di Formazione Istituzionale ODCEC di Verona, di Componente della Commissione di Studio su Principi Contabili di Bilancio, nonché di Componente della Commissione di Studio in Diritto di Impresa e Operazioni Straordinarie. Tra le esperienze professioni significative recenti in corso, tra le altre, Ada ricopre il ruolo di Advisor nella redazione e predisposizione del ricorso alla procedura di Concordato Preventivo e del Piano Concordatario in liquidazione ed in continuità per società di diversi settori, nonché le cariche di Consigliere di Amministrazione nella società AGSM S.P.A,; ii) Amministratore Unico della società Cattaneo Ventisei srl; iii) Consigliere della società Veneto Sviluppo Spa; iv) Consigliere della società Carol Invest srl,; v) Presidente del Collegio Sindacale e di Sindaco in società appartenenti a vari settori economici; vi) Presidente Collegio Sindacale ESA-COM. S.p.A., vii) Sindaco Effettivo in Consulfiduciaria S.p.A.; viii) Revisore Unico in VIdeosystem S.r.l.
Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Milano nel 1977 ed è iscritta all'albo degli avvocati dal 2005. È Founding Partner di Auditability S.r.l. S.B., società di consulenza che si occupa di"governance compliance and sustainability", di sistemi di controllo interno e di gestione dei rischi di società industriali e commerciali, ed è specializzata sui temi della compliance ex D.Lgs. 231/2001 e sistemi di controllo interno, corporate governance. Ricopre il ruolo di Amministratore indipendente presso le seguenti società quotate: i) Ambienthesis S.p.A., in qualità di Presidente del Comitato Rischi e Sostenibilità, ii) Full Six S.p.A., in qualità di Presidente del Comitato Controllo Rischi, e componente dei Comitati Parti Correlate e Remunerazione; iii) Digital Bros S.p.A., in qualità di Presidente del Comitato Remunerazione e componente del Comitato Rischi. Ha altresì partecipato in qualità di membro o Presidente in Organismi di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001.
Laureata con lode in Economia Aziendale all'Università Commerciale L. Bocconi, dal 1995 è stata iscritta all'Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano, dal 1999 è iscritta nel Registro dei Revisori Legali e dal 2016 all'Albo Unico dei Consulenti Finanziari – Sez. consulenti abilitati all'offerta fuori sede. Attualmente ricopre il ruolo di business development / M&A Senior Director del Gruppo Campari. In precedenza, è stata Partner di Praesidium SA, asset management focalizzato su investimenti in private equity e deal diretti, con un background di oltre 20 anni nel settore dell'investment banking (in particolare in attività di consulenza M&A ad aziende del segmento mid-market nel settore dei consumer good). Dal 2016 al 2019 è stata private Banker di Mediobanca. E dal 2002 al 2016 è stata M&A Director di Vitale & Co. e ancor prima M&A Senior Analyst di Euromobiliare Corporate Finance. Da maggio 2024 è Consigliere Indipendente di Amministrazione di Fine Foods.
Laurea in Ingegneria Gestionale presso il Politecnico di Milano e un Master con Lode in "Innovazione e Gestione di Impresa" presso il POLIMI - MIP Graduate School of Management. È attualmente Amministratore Delegato di Innova Investments S.r.l., Senior Director di Xenon Private Equityin precedenza è stato Presidente di Burke & Burke S.p.A.. Dal 2016 al 2018 è stato promotore e Amministratore Delegato delle spac Innova Italy 1 S.p.A. e dal 2018 al 2021 e Consigliere di Fine Foods. Dal 2013 al 2015 è stato Partner del fondo infrastrutturale Solar Investment Group BV, nel 2013 ha fondato Augent Partners, società di advisory nel settore del private equity di cui è attualmente amministratore unico. Dal 2009è stato Director presso il fondo di private equity Capital Dynamics. Dal 2006 al 2008 è entrato in Hewlett Packard Company come Director della Divisione Finance BPO Services. Tra il 1998 e il 2006 ha lavorato come consulente presso due società internazionali di management consulting. Nel 1996, dopo avere svolto il servizio militare nell'Aviazione dell'Esercito, è entrato nel Gruppo RADICI, in particolare nella partecipata Eutron S.p.A., come responsabile delle operations e assistente dell'Amministratore Delegato, successivamente collabora con il CFO di Gruppo. Ha iniziato la sua carriera nel 1994 nell'Ufficio Pianificazione e Controllo di ABB SACE S.p.A. Da maggio 2024 è Consigliere Indipendente di Amministrazione di Fine Foods.
Il Consiglio di Amministrazione di Fine Foods ha istituito al proprio interno 3 comitati con funzioni consultive e propositive:
Il Comitato ESG svolge funzioni propositive e consultive nei confronti del Consiglio di Amministrazione, con l'obiettivo di:
(i) promuovere la continua integrazione delle best practice nazionali e internazionali nella corporate governance di Fine Foods e dei fattori ambientali, sociali e di governance nelle strategie aziendali, nonché
(ii) creare valore per la generalità degli azionisti e per gli stakeholder in un orizzonte di medio-lungo periodo, nel rispetto dei principi di sviluppo sostenibile.
Tra i principali compiti del Comitato sono incluse le seguenti attività:
(a) supporta il Consiglio d'Amministrazione nell'individuazione delle tematiche rilevanti per la generazione di valore di lungo termine anche coordinandosi, laddove necessario, con il Comitato Controllo e Rischi del Gruppo;
(b) supporta il Consiglio d'Amministrazione nell'approvazione del piano industriale del Gruppo assicurando l'integrazione nel Piano dei temi rilevanti per la generazione di valore nel lungo termine per gli azionisti e per tutti gli altri stakeholder. A tal fine:
(c) presidia l'evoluzione delle tematiche sulla sostenibilità:
(d) promuove l'adozione di codici di comportamento e policy in base all'evoluzione delle suddette tematiche; (e) valuta l'idoneità della reportistica di sostenibilità, in base alla sua coerenza con i requisiti specificati nelle norme nazionali e internazionali e con i principi espressi dagli standard adottati per l'elaborazione della Dichiarazione stessa. L'esito delle proprie valutazioni viene presentato al Consiglio di Amministrazione;
(f) promuove la partecipazione del Gruppo ad iniziative ed eventi rilevanti in tema di responsabilità sociale, nell'ottica di consolidare la reputazione aziendale in ambito nazionale ed internazionale;
(g) esprime, su richiesta del Consiglio di Amministrazione o dell'Amministratore Delegato, pareri su questioni che possano avere un impatto sulle tematiche di sostenibilità;
(h) monitora l'applicazione delle decisioni adottate dal Consiglio di Amministrazione in tema di sostenibilità; (i) vigila sulle politiche e, più in generale, sulle questioni di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività di impresa;
(j) monitora e promuove l'attività di stakeholder engagement;
(k) promuove, valuta e verifica le attività inerenti l'attuazione del duplice scopo previsto per le Società Benefit, in particolare verifica che la Società Capogruppo, nell'esercizio della sua attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, persegua una o più finalità di beneficio comune e operi in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni, lavoratori, clienti, fornitori, finanziatori, creditori, pubblica amministrazione e società civile;
(l) svolge gli ulteriori compiti che gli vengono attribuiti dal Consiglio d'Amministrazione;
(m) riferisce al Consiglio di Amministrazione sull'attività svolta in materia di sostenibilità, almeno semestralmente.
Il Comitato Nomine e Remunerazione ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, di natura propositiva e consultiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione in tema di remunerazione e nomine. In tema di nomine al Comitato per la Remunerazione e le Nomine è attribuito il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, di natura propositiva e consultiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione nelle attività di:
Il Comitato Controllo, Rischi e Operazioni con Parti Correlate, svolge funzioni propositive e consultive nei confronti del Consiglio di Amministrazione al fine di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio stesso relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni periodiche di carattere finanziario e non finanziario. In particolare, il Comitato Controllo, Rischi e Operazioni con Parti Correlate, in conformità a quanto previsto nel Codice di Corporate Governance, offre il proprio supporto al Consiglio di Amministrazione con particolare riferimento alle attività di quest'ultimo di seguito indicate:
(a) definizione delle linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in coerenza con le strategie del Gruppo e valutazione, con cadenza almeno annuale, dell'adeguatezza del medesimo sistema rispetto alle caratteristiche dell'impresa e al profilo di rischio assunto, nonché la sua efficacia;
(b) nomina e revoca il responsabile della funzione di Internal Audit,
(c) approvazione, con cadenza almeno annuale, del piano di lavoro predisposto dal responsabile della funzione di Internal Audit, sentito l'organo di controllo e il Chief Executive Officer;
(d) valutazione dell'opportunità di adottare misure per garantire l'efficacia e l'imparzialità di giudizio delle altre funzioni aziendali indicate nella Raccomandazione 32, lett. e) del Codice di Corporate Governance, verificando che siano dotate di adeguate professionalità e risorse;
(e) attribuzione all'organo di controllo o a un organismo appositamente costituito delle funzioni di vigilanza ex art. 6, comma 1, lett. b) del Decreto Legislativo n. 231/2001.
(f) valutazione, sentito l'organo di controllo, dei risultati esposti dal revisore legale nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione aggiuntiva indirizzata all'organo di controllo;
(g) descrizione, nella relazione sul governo societario, delle principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e delle modalità di coordinamento tra i soggetti in esso coinvolti, indicando i modelli e le best practice nazionali e internazionali di riferimento, esprimere la propria valutazione complessiva sull'adeguatezza del sistema stesso e dare conto delle scelte effettuate in merito alla composizione dell'organismo di vigilanza di cui alla precedente lettera.
Il Comitato Controllo, Rischi e Operazioni con Parti Correlate, in ottemperanza al Codice di Corporate Governance, nel coadiuvare il Consiglio di Amministrazione:
(a) valuta, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e sentiti il revisore legale e il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato, preliminarmente all'approvazione da parte del Consiglio del bilancio consolidato;
(b) valuta l'idoneità dell'informazione periodica, finanziaria e non finanziaria, a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie del Gruppo, l'impatto della sua attività e le performance conseguite;
(c) esamina il contenuto dell'informazione periodica a carattere non finanziario rilevante ai fini del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
(d) esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali e supporta le valutazioni e le decisioni Consiglio di Amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui quest'ultimo sia venuto a conoscenza;
(e) esamina le relazioni periodiche aventi per oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla funzione Auditing di Gruppo;
(f) monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della funzione Auditing di Gruppo;
(g) può affidare alla funzione di Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale e all'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, salvo il caso in cui l'oggetto della richiesta di verifica riguardi specificamente l'attività di quest'ultimo;
(h) riferisce al Consiglio di Amministrazione, almeno semestralmente, in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.
Ai sensi dell'art. 26 dello Statuto, il Collegio Sindacale è composto di 3 (tre) membri effettivi e 2 (due) supplenti, nominati dall'Assemblea e funzionanti a norma di legge. I Sindaci sono nominati per 3 (tre) esercizi e scadono alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica e sono rieleggibili. Non possono essere eletti Sindaci, e se eletti decadono dall'incarico, coloro che superino i limiti al cumulo degli incarichi, o per i quali ricorrono cause di ineleggibilità e di decadenza o che non siano in possesso dei requisiti di indipendenza, onorabilità e professionalità e degli altri requisiti stabiliti dalle vigenti disposizioni di legge e regolamentari. Ai fini della determinazione dei requisiti di professionalità e onorabilità, si considerano strettamente attinenti all'ambito di attività della Società Capogruppo le materie inerenti il diritto commerciale e il diritto tributario, l'economia aziendale e la finanza aziendale, e discipline aventi oggetto analogo o assimilabile, nonché le materie e i settori inerenti al settore di attività della Società Capogruppo.
Il Collegio Sindacale, nello svolgimento della propria attività, si è coordinato con il responsabile della funzione internal audit e con il Comitato Controllo, Rischi e Operazioni con Parti Correlate attraverso la presenza costante alle riunioni del Comitato medesimo, cui solitamente partecipa altresì il responsabile della funzione internal audit. Il Collegio Sindacale ha collaborato inoltre con l'Organismo di Vigilanza nominato ai sensi del D.lgs. 231/2001 e si è relazionato con il Chief Executive Officer in merito al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Il Collegio Sindacale ha, infine, partecipato ai lavori del Comitato per la Remunerazione e le Nomine.
Laurea in Economia Aziendale all'Università Commerciale L. Bocconi. È iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti per la Giurisdizione del Tribunale di Milano dal 1986. È stato Partner dello Studio Casò – Dottori Commercialisti Associati dal 1990 al 2007. Revisore Ufficiale dei Conti D.M. del 7 ottobre 1993 e Revisore Contabile D.M. del 12 aprile 1995 GURI; inoltre, Membro del Comitato Direttivo dell'Unione Giovani Dottori Commercialisti Milano (1988-1991), Consigliere dell'Ordine dei Dottori Commercialisti (1995-2001 e 2004- 2008) e Consigliere delegato per la Commissione di Studio sui Principi contabili e per la Commissione di Studio sul Controllo Societario. È Curatore Fallimentare e Commissario Giudiziale per procedure concorsuali per il Tribunale di Milano e per il Ministero dell'Economia. È iscritto all'Albo dei Consulenti Tecnici del Tribunale di Milano e Docente della Scuola di Alta Formazione della Fondazione dei Dottori Commercialisti di Milano. Sindaco e Consigliere Indipendente in varie società, da maggio 2024 è Presidente del Collegio Sindacale e Sindaco Effettivo di Fine Foods.
Laurea in Scienze Economiche conseguita presso la Facoltà di Economia dell'Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma. Dal 1982 iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Firenze. Con Decreto del Ministero di Grazia e Giustizia del 10 aprile 1990 è stato nominato Revisore Ufficiale dei Conti. Dal 1997 è iscritto all'Albo dei Consulenti Tecnici di Ufficio del Tribunale di Firenze. Mediatore civile e commerciale, iscritto all'Organismo di Conciliazione OCF di Firenze dal 2012 e al Registro Revisori Enti Locali.
Si occupa di consulenza ed assistenza nei rapporti con l'amministrazione Finanziaria per quanto riguarda l'imposizione Diretta ed Indiretta, pianificazione fiscale nazionale ed internazionale, pareri professionali, organizzazione e tenuta della contabilità, predisposizione dichiarazioni fiscali, denunce di successione, consulenza in materia di diritto societario, consulenza e assistenza per operazioni straordinarie e in materia di formazione del bilancio. Svolge funzioni di Sindaco, di Revisore Unico e di Organismo di Vigilanza in società di capitali, Enti Pubblici e Fondazioni. Da maggio 2024 è Sindaco Effettivo di Fine Foods.
Laurea in Economia Aziendale all'Università Commerciale Luigi Bocconi. Iscritta dal 1996 all'Albo dei Dottori Commercialisti e dal 1999 al Registro dei Revisori Legali. Dopo un lungo periodo in Di Tanno Associati, dove è diventata equity partner nel 2007 e responsabile della sede di Milano, entra nel 2022 in Molinari Agostinelli in qualità di equity partner. Vanta una consolidata esperienza in ambito tributario, in particolare, nella consulenza fiscale in operazioni di M&A, di leveraged buy-out nazionali e internazionali e di private equity nonchè nella consulenza in materia di fiscalità internazionale, real estate, finanza strutturata e contenzioso tributario. Tra i clienti si annoverano molteplici gruppi societari, fondi di investimento e private client sia italiani sia esteri. Ottavia Alfano è membro del collegio sindacale di DiaSorin, Borsa Italiana, FSI SGR, Illimity SGR e di altre società, intermediari finanziari e fondazioni (tra cui Nice, Evolvere Società Benefit, Fondazione Vodafone Italia, Fondazione DiaSorin). Ricopre altresì il ruolo di Presidente del collegio sindacale di La Doria e di Evoca Group. Da maggio 2024 è Sindaco Effettivo di Fine Foods.
Iscritto all'Albo unico dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili e al registro dei Revisori legali, svolge la libera professione presso il proprio Studio professionale e in qualità di of counsel presso lo Studio Integrato Tributario di Milano. Per oltre 20 anni ha collaborato con uno dei più importanti Studi di consulenza societaria e fiscale di Bergamo, maturando una vasta esperienza in ambito societario e fiscale per gruppi industriali e strutture di holding e nell'ambito di processi generazionali con finalità economiche protezionale. Ricopre diverse cariche in qualità di organo di controllo e revisore legale anche in strutture di Gruppo. Sindaco e Consigliere Indipendente in varie società, da maggio 2024 è Sindaco Supplente di Fine Foods.
Laurea in Economia e Commercio presso l'Università Bocconi di Milano. Iscritto all'Albo dei Dottori Commercialisti dal 1986 e degli Esperti Contabili di Milano e al Registro dei Revisori Legali. Fino al 2005 co-managing partner di STS/Studio Fiscale Deloitte, successivamente ha intrapreso l'attività professionale in proprio costituendo con altri professionisti MGP Studio Tributario che, dopo aver aderito al Network Internazionale PKF, si è integrato prima in RSM e poi in Baker Tilly. La sua esperienza è maturata prevalentemente a beneficio di società di grandi dimensioni e multinazionali, quotate e non, nei settori petrolio energia e manifatturiero. Docente di diversi corsi di formazione professionale, così come per l'ordine dei Dottori Commercialisti di Milano nella Commissione di Fiscalità Internazionale. Sindaco e Consigliere Indipendente in varie società, da maggio 2024 è Sindaco Supplente di Fine Foods.
I compiti del responsabile della funzione di internal audit sono i seguenti:
(a) verificare, sia in via continuativa sia in relazione a specifiche necessità e nel rispetto degli standard internazionali, l'operatività e l'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, attraverso un piano di audit approvato dall'organo di amministrazione, basato su un processo strutturato di analisi e prioritizzazione dei principali rischi;
(b) predisporre relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento. Le relazioni periodiche contengono una valutazione sull'idoneità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
(c) anche su richiesta dell'organo di controllo, predisporre tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza;
(d) trasmettere le relazioni di cui alle lettere b) e c) ai presidenti dell'organo di controllo, del comitato controllo e rischi e dell'organo di amministrazione, nonché al Chief Executive Officer, salvo i casi in cui l'oggetto di tali relazioni riguardi specificamente l'attività di tali soggetti;
(e) verificare, nell'ambito del piano di audit, l'affidabilità dei sistemi informativi inclusi i sistemi di rilevazione contabile.
Fine Foods ha adottato e attua efficacemente un modello che rappresenta lo strumento organizzativo e gestionale finalizzato alla prevenzione della commissione da parte di dipendenti e collaboratori della Società di reati previsti dal D.Lgs. 231/2001 "Modello"). I compiti di vigilanza sull'adeguatezza, aggiornamento ed efficacia del Modello sono stati demandati ad un Organismo di Vigilanza appositamente costituto avente natura collegiale.

Il sistema di Corporate Governance del Gruppo, così come sopra descritto, garantisce un presidio efficace sugli aspetti legati alla sostenibilità. In primis, il Comitato ESG formula pareri e avanza proposte sulla definizione di una strategia che integri la sostenibilità nei processi di business, propone progetti e attività attuative della suddetta strategia, monitora lo stato di avanzamento delle attività e dei progetti che attuano la strategia di sostenibilità del Gruppo in base ad indicatori quantitativi e qualitativi preventivamente definiti. Parallelamente, il comitato ESG supporta il Consiglio di Amministrazione nell'attività di supervisione dei cosiddetti IROs (impacts, risks and opportunities). Questi ultimi, vengono classificati per area di riferimento (es. Personale, Fornitori etc) e condivisi con i responsabili di ciascuna area, in modo che possano identificare eventuali controlli utili da attuare e/o KPI quali-quantitativi da monitorare periodicamente.
In merito all'expertise ed alle competenze dei membri degli organi di Amministrazione e Controllo del Gruppo, si rimanda ai curricula esposti nel presente paragrafo, nella sezione "Curricula dei consiglieri" e "Curricula dei sindaci".
Non sono presenti rappresentanze dei dipendenti all'interno degli organi di amministrazione e controllo del Gruppo.
I membri del comitato ESG si interfacciano regolarmente con i referenti aziendali incaricati di vigilare sulle tematiche più rilevanti in ambito ESG e di perseguire i principali progetti di sviluppo nel medesimo ambito. Tra i referenti aziendali si annoverano dipendenti dedicati (es. ESG specialist), responsabili di area (es. HR Director, Procurement Director, ESG manager) e consulenti esterni esperti del settore incaricati dalla Società Capogruppo. Dopodiché, il comitato ESG si riunisce per analizzare i risultati di cui sono stati edotti, proporre piani di azione da introdurre, valutare nuove policy e/o l'aggiornamento delle stesse, identificare nuovi obiettivi etc. anche a fronte di temi divenuti di interesse pubblico e/o suggeriti dagli stakeholder aziendali. Durante tali incontri, particolare attenzione viene posta anche ai temi identificati come IROs, quindi impatti, rischi ed opportunità inerenti il mondo della sostenibilità. Per la lista degli IROs rilevanti, si rimanda a quanto descritto in seguito al paragrafo dedicato all'informativa "Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale".
Quanto emerge nelle riunioni del comitato viene riferito al Consiglio di Amministrazione con cadenza almeno semestrale; il comitato formula, infatti, pareri e avanza proposte sulla definizione di una strategia che integri la sostenibilità nei processi di business.
Le politiche di remunerazione degli Amministratori, dei componenti del Collegio Sindacale e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche sono oggetto di proposta e monitoraggio da parte del comitato per la Remunerazione e le Nomine. Si segnala che, sia per l'Amministratore Delegato in carica sino al 13 settembre 2024, dott. Giorgio Ferraris, che per l'Amministratore Delegato nominato in data 13 settembre 2024, dott. Pietro Oriani, era ed è stato previsto e approvato dal Comitato per la Remunerazione e le Nomine un compenso variabile quale componente di breve periodo, da corrispondersi al raggiungimento di obiettivi anche in ambito sostenibilità. Tali obiettivi, aggiornati annualmente, riguardano principalmente la qualifica ESG della catena di fornitura e la valutazione ESG del Gruppo ed hanno un'incidenza pari circa al 10% sul totale del premio potenzialmente raggiungibile nel breve periodo.
Pur individuando gli impatti negativi, effettivi e potenziali, legati alla propria attività ed implementando – in relazione alle proprie attività – iniziative che mirano a prevenirli o a mitigarne l'effetto (approfonditi nei successivi paragrafi sui c.d. Topic Standard rilevanti), attualmente, il Gruppo Fine Foods non ha implementato un processo di due diligence che possa dirsi in linea con le procedure definite da framework di riferimento internazionali, quali i principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e nelle linee guida dell'OCSE destinate alle imprese multinazionali.
Il Gruppo sta progressivamente integrando i principi ESG e le linee guida del reporting di sostenibilità nel proprio sistema di controllo e gestione dei rischi; a tal fine, Fine Foods ha incluso nella propria procedura di Financial Closing i processi da porre in atto per assicurarsi che i dati alla base dei valori esposti nel reporting siano completi ed accurati, nonché disponibili nei tempi richiesti.
Attualmente, il Gruppo si è premurato di esporre le proprie richieste di informazioni, sia internamente che esternamente, tramite istruzioni precise, fornendo indicazioni, laddove possibile, sul metodo di estrazione e/o salvataggio dei dati. Inoltre, in presenza di database storici, sono stati effettuati controlli circa la coerenza e la plausibilità degli scostamenti emergenti. Tali controlli sono formalizzati ad oggi per l'ambito di rendicontazione relativo alle emissioni di gas serra.
Ad oggi non ci sono processi formalizzati specifici per integrare i findings riferiti ai controlli interni in ambito di rendicontazione di sostenibilità nelle funzioni rilevanti.
Fine Foods sviluppa e produce in conto terzi forme solide e orali destinate all'industria nutraceutica e farmaceutica ed è attiva tramite lo stabilimento produttivo di Euro Cosmetic nel settore cosmetico.
Fine Foods è uno dei player del mercato nutraceutico europeo e, all'interno di esso, è focalizzato principalmente nella produzione in conto terzi di integratori alimentari. Per quanto riguarda la composizione del mercato farmaceutico, il segmento in cui si colloca il Gruppo è quello del CDMO Farmaceutico in Europa.
Infine, il terzo mercato del Gruppo è quello in cui opera la controllata Euro Cosmetic, quindi il settore "Cosmetico" europeo con riferimento principalmente a "Bath and Shower", "Deodorants", "Hair Care", "Skin Care", "Oral Care". Il Gruppo occupa circa 780 dipendenti al 31.12.24 e, nel 2024, ha registrato ricavi per complessivi Euro 244 milioni.
Per l'anno di reporting 2024, non sono disponibili informazioni in merito ai settori ESRS.
La strategia di Sostenibilità del Gruppo viene riassunta dal Piano di Sostenibilità 2022-2025. Nel seguito si riportano le tabelle con l'elenco delle azioni pianificate, i target raggiunti nel 2024 ed il riferimento ai pillar di sviluppo sostenibile ai quali ciascuna azione mira a contribuire.
L'obiettivo di Fine Foods è quello di avere una Governance fortemente orientata verso il successo sostenibile.
Il Gruppo mette infatti al primo posto la sicurezza dei propri prodotti, operando sempre in modo responsabile e trasparente, nei confronti dei propri Stakeholder.
Temi materiali per il Piano di sostenibilità 2022-2025
| Area | Target 2025 | Verifica – 2024 | |
|---|---|---|---|
| Corruzione e concussione Prassi anticoncorrenziali |
Aggiornamento del codice etico e implementazione della policy anti-corruzione |
Codice Etico e Policy anti-corruzione aggiornate nel 2024. | |
| Formazione al 100% del personale su codice etico e policy anti-corruzione |
100% personale formato su tematica anti-corruzione (whistle blowing) su portale on line "Fine Foods Academy" anche nel 2024 |
||
| Sistema MBO su criteri ESG al 100% manager che hanno influenza su risultati ESG |
Mantenimento sistema MBO su criteri ESG al 100% dei manager di 1° che hanno influenza su temi ESG |
||
| Mantenimento conformità a l.231/01 |
Implementazione del modello 231 in tutte le aziende del Gruppo già nel 2023. |
||
| Sicurezza dei dati | Mantenimento di un elevato livello di sicurezza dei dati aziendali e dei clienti Definizione e aggiornamento policy trattamento dei dati Nessuna Non Conformità rilevata |
Auditing interno continuativo e valutazione dei rischi aggiornata. Nessuna Non Conformità rilevata anche nel 2024. |
|
| Sicurezza del prodotto |
Nessun ritiro del prodotto dal mercato |
Nel 2024 si è verificata una casistica di ritiro dal mercato di un prodotto farmaceutico, quindi il target non risulta raggiunto. |
Fine Foods mette al primo posto la sicurezza delle persone e promuoviamo programmi per migliorare sempre di più gli standard di protezione e prevenzione applicati.
Il Gruppo punta ad avere all'interno del team i migliori talenti e ritiene pertanto di prioritaria importanza la costruzione di un ambiente sereno e inclusivo in cui le persone possano esprimere il loro potenziale ed essere valorizzate e premiate in base al loro impegno e alle loro capacità, e siano incentivate a contribuire al raggiungimento del successo dell'azienda.
Temi materiali per il Piano di sostenibilità 2022-2025
| Area | Target 2025 | Verifica - 2024 |
|---|---|---|
| Salute e sicurezza dei dipendenti |
Certificazione UNI EN ISO 45.001 tutti i siti |
Definizione unica policy e avvio armonizzazione procedure. |
| Mantenere indice infortunistico al di sotto della media degli ultimi 3 anni |
Tasso di infortuni allineato alla media 2021- 2023. |
|
| Condizioni lavorative | Mantenimento accreditamento WHP Regione Lombardi |
Accreditamento alla rete WHP "Regione Lombardia", per le 3 sedi di Zingonia, Brembate e Trenzano anche nel 2024. |
| Dialogo Sociale | Almeno un progetto formativo per il management per diffondere la cultura del feedback |
In programma entro il 2025. |
| Lavoro infantile, lavoro forzato e tratta di esseri umani |
Mantenimento Zero Non Conformità |
Nessuna anomalia emersa dalle verifiche di conformità di OdV e Internal Audit nel 2024. |
Il Gruppo Fine Foods vuole prepararsi ad un futuro neutrale da un punto di vista climatico, utilizzando le risorse naturali nella misura in cui esse potranno essere disponibili per la creazione di valore nel futuro.
Temi materiali per il Piano di sostenibilità 2022-2025
| Area | Target 2025 | Verifica - 2024 |
|---|---|---|
| Energia e GHG | Riduzione degli impatti di SCOPE 1 e 2 sul fatturato annuo (intensità) rispetto alla baseline del 2022 |
-7,1% ton CO2 eq - Confronto intensità GHG 2024-2022 Intensità calcolata come ton CO2 eq sul fatturato 2024 rispetto allo stesso indicatore del 2022 36.51 (indicatore CO2 2024 su fatturato 2024) - 39.30 (indicatore CO2 2022 su fatturato 2022) - |
| Acqua | Implementazione rete di monitoraggio in tutto il gruppo |
Attivata anche nello stabilimento di Brembate Implementata l'attività di autolettura presso Trenzano |
| Mantenere attivi progetti di riduzione dei consumi di acqua nelle attività produttive rispetto all'anno di baseline 2022 |
-33,6% m3 - Confronto intensità idrica 2024-2022 Intensità calcolata come m3 sul fatturato 2024 rispetto allo stesso indicatore del 2022 234,1 (indicatore m3 2024 su fatturato 2024) - 252,6 (indicatore m3 2022 su fatturato 2022) - |
|
| Biodiversità | Progetto Apicoltura Urbana | Progetto Apicoltura Urbana con l'installazione di 4 apiari in un campo di proprietà a Brembate |
| Materiali e rifiuti | Incremento della % dei rifiuti mandati a recupero sul totale dei rifiuti prodotti rispetto alla baseline del 2022 |
+ 25,8% - incremento della % di rifiuti mandati a recupero nel 2024 rispetto alla baseline: + 12,6% (% rifiuti recuperati nel 2022) + 15,9% (% rifiuti recuperati nel 2024) |
| Fine vita del prodotto |
Analisi di almeno 1 LCA di prodotto | Realizzata 1 LCA packaging sostenibile |
Il Gruppo si è posto l'obbiettivo di aiutare i propri clienti a raggiungere il pieno potenziale sul mercato, creando partnership di lungo termine. Fine Foods si impegna pertanto nella creazione di prodotti sempre più sostenibili, ritenendo che la sostenibilità possa essere il driver per l'innovazione.
Fine Foods punta ad essere lo stabilimento produttivo dei propri client, supportandoli nella creazione di prodotti sempre più sostenibili. Il Gruppo si impegnerà ad industrializzare i prodotti propri clienti trovando nuove strategie per decarbonizzare i processi, per minimizzare e usare in modo circolare le risorse naturali e le materie prime necessarie, ricercando e proponendo materiali più ecologici.
Temi materiali per il Piano di sostenibilità 2022-2025
| Area | Target 2025 | Verifica – 2024 |
|---|---|---|
| Eco-design e innovazione |
Un progetto formativo per acquisizione competenze in ambito LCA e 40% personale R&D, Acquisti e Commerciale formato |
Formazione 100% dei dipartimenti acquisti, commerciale, R&D |
| Eco-design e innovazione |
Almeno 4 progetti di sviluppo di prodotti più sostenibili in base a criteri LCA |
Realizzazione di: - 1 Progetto LCA di packaging sostenibile nel 2024. Obiettivo complessivamente raggiunto tramite risultati 2023 + 2024. |
| Ricerca e proposta di materiali ecologici |
N°4 progetto per la sostituzione dei materiali utilizzati con materiali certificati in base a standard di sostenibilità |
Realizzazione di: - 1 Progetto LCA di packaging sostenibile nel 2024. Obiettivo complessivamente raggiunto tramite risultati 2023 + 2024. |
Il Gruppo Fine Foods ha l'obiettivo di promuovere e condividere i propri valori lungo tutta la catena di fornitura e lavorare per una filiera qualificata anche sotto il profilo dell'etica di business con un focus sul rispetto dei diritti umani.
Temi materiali per il Piano di sostenibilità 2022-2025
| Obiettivi 2025 | Target 2025 | Verifica - 2024 |
|---|---|---|
| Prestazioni ambientali e sociali del fornitore |
100% dei fornitori valutati in base a criteri Ambientali e Sociali EcoVadis |
71% valore dell'ordinato di materie prime e materiali di confezionamento da fornitori valutati in base a criteri ESG con ECOVADIS superiore al 40/100 |
| 100% dei fornitori valutati in base a criteri ESG | Il 92% del valore dell'ordinato di materie prime e materiali di confezionamento sono valutati positivamente con EcoVadis o Questionario ESG. |
|
| 100% dei fornitori dotati di Codice di Condotta sottoscritto. |
Inserimento del Codice di Condotta (CoC) fornitori nei nuovi contratti di Gruppo + richiamo del CoC in tutti gli ordini emessi ai fornitori già esistenti. |
| hanno sottoscritto il CoC. fornitori che hanno sottoscritto il CoC. |
Il 96% della spesa in materie prime e materiali di confezionamento è rappresentato da fornitori che Il 67% della spesa in servizi è rappresentato da |
||
|---|---|---|---|
| ------------------------------------------------------------------------ | -- | -- | ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ |
Il Gruppo Fine Foods si impegna nella costruzione di un futuro equo promuovendo azioni di beneficio comune per le comunità in cui ha sede.
Temi materiali per il Piano di sostenibilità 2022-2025
• Relazioni con le comunità locali
| Area | Target 2025 | Verifica – 2024 |
|---|---|---|
| Relazioni con le comunità locali |
Almeno un progetto all'anno di beneficio comune attivato avente come scopo la cura delle persone, la cultura, la tutela ambientale del territorio e il consumo responsabile |
Finanziamento attività dell'associazione di volontariato "Arca di Leonardo" Supporto all'Accademia Carrara per la mostra temporanea "Tutta in voi la Luce mia". Finanziamento Teatro Donizetti per la Stagione di lirica, prosa e jazz 2024-2025 Supporto Concorso letterario "Letteratura di Impresa" Partecipazione aziendale alla StraBergamo 2024, devolvendo una quota per ogni km percorso ad AIRC. |
| Almeno 500 persone coinvolte sul territorio in progetti di sensibilizzazione |
Coinvolte più di 500 persone. |
Fine Foods si posiziona all'interno della catena di creazione del valore dei prodotti farmaceutici, nutraceutici e cosmetici, incentrando la sua attività nelle seguenti fasi principali: business development, R&D, scale up e produzione, controllo qualità.
Si riportano nel seguito il business model e la catena del valore per le tre business unit:

| TRASPORTO (trasversale alle fasi) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Nutraceutica Cosmetica |
Approvvigionamento materiali (principi attivi, sostanze chimiche e packaging) |
Produzione e R&D del prodotto confezionamento |
Amministrazione e vendita |
Distribuzione | Fine vita de prodotto |
|||||
| Assicurazione e Controllo Qualità | ||||||||||
| Upstream | Direct Operations | Downstream | ||||||||
| Prodotti farmaceutici | TRASPORTO (trasversale alle fasi) | |||||||||
| Approvvigionamento materiali (principi attivi, sostanze chimiche e packaging) |
Produzione e confezionamento |
Amministrazione e vendita |
Distribuzione | Uso del prodotto | Fine vita del prodotto |
|||||
| Assicurazione e controllo qualità | ||||||||||
| Upstream | Direct Operations | Downstream |
Nel seguito sono elencati i principali stakeholder del Gruppo, con le relative aspettative ed esigenze e modalità di coinvolgimento:
| Gruppo stakeholder | Modalità di coinvolgimento | Aspettative ed esigenze | ||
|---|---|---|---|---|
| Dipendenti | - Questionari di soddisfazione - Workshop - Survey su tematiche specifiche - Tavoli di confronto sindacali Attività di comunicazione interna - (portale Zucchetti, bacheche) - Momenti di formazione |
- Vivere una condizione lavorativa stabile - Opportunità di crescita professionale e formazione - Pagamento regolare delle retribuzioni - Poter svolgere il proprio lavoro in condizioni di massima sicurezza e con efficacia ed efficienza - Avere istruzioni chiare al lavoro - Avere una valutazione oggettiva delle proprie prestazioni - Tutela del benessere psico-fisico delle persone - Rispetto e valorizzazione delle diversità - Possibilità di usufruire di forme di flessibilità per il worklife balance - Riconoscimento nei valori sottoscritti dall'azienda Uso sostenibile delle risorse e consumo - responsabile - Formazione dei giovani - Supporto alla salute della comunità |
||
| Clienti | Relazioni quotidiane con team - commerciale e team tecnici (R&D, REG, QA) - Interviste mirate a rilevare le necessità ed il grado di soddisfazione della relazione Business review meeting con - cadenza almeno semestrale - F2F meeting in azienda o ad eventi/fiere di settore - Innovation meeting - Campagne prodotto per promuovere le ultime novità Processo di qualificazione come - fornitori |
Qualità - - Sicurezza dei prodotti Affidabilità della struttura organizzativa e - capacità di gestione dei rischi - Etica ed integrità - Favorevole rapporto qualità/Prezzo - Sviluppo di partnership - Professionalità - Relazione - Disponibilità e collaborazione - Tempi di reazione veloci - Rispetto dei tempi di consegna - Flessibilità - Business continuity - Supporto del team tecnico |
| - | Know-how e competenze | |||
|---|---|---|---|---|
| - | Sostegno allo sviluppo di prodotti ad hoc | |||
| - | Innovazione | |||
| - | Promozione di nuove idee e spunti di | |||
| prodotto | ||||
| - | Buona qualità della documentazione | |||
| - | Supporto nello sviluppo di prodotti a | |||
| minor impatto ambientale | ||||
| - | Supporto nel fornire dati per calcolare la | |||
| carbon footprint del prodotto | ||||
| - | Decarbonizzazione della filiera | |||
| Azionisti/ investitori | - | Relazioni con direzione investor | - | Crescita del valore azionario |
| relations. | - | Riduzione dei rischi legati all'investimento | ||
| - | Assemblea | - | Corporate Governance | |
| - | Processo di qualifica | - | Rating ESG | |
| - | Agenzie di rating ESG | |||
| Fornitori | - | Relazioni quotidiane con team | - | Continuità nel rapporto di collaborazione |
| acquisti | - | Rispetto delle condizioni contrattuali | ||
| - | Portale di valutazione performance | - | Sviluppo di partnership | |
| rating ESG | ||||
| - | Processo di qualifica fornitori | |||
| Future generazioni | - | Monitoraggio canali delle principali | - | Contributo al raggiungimento degli |
| organizzazioni internazionali non | obiettivi di sviluppo sostenibile delle | |||
| governative (es. ONU, ILO, GRI, SBT, | Nazioni Unite (SDGs). | |||
| - | WWF) Recepimento di linee guida |
- | Tutela dell'ambiente e dei diritti umani lungo la catena di creazione del valore |
|
| - | Partecipazione ad eventi formativi | |||
| Comunità locali | - | Relazione con il team HR | - | Continuità nella collaborazione |
| - | Contratti di collaborazione con | - | Sviluppo di nuovi progetti di valore | |
| università e istituti tecnici | condiviso. | |||
| - | Accordi per accoglienza studenti in | |||
| alternanza | ||||
| - | Riunioni con la Dirigenza degli istituti | |||
| scolastici sul territorio | ||||
| Enti locali e autorità | - | Richiesta e rilascio di autorizzazioni | - | Conformità normativa |
| regolatorie | - | Ispezioni | - | Informazioni di ritorno dal mercato |
| - | Consultazioni | |||
| Enti di certificazione | - | Audit | - | Rispetto dei regolamenti |
| - | Correttezza delle informazioni | |||
| Associazioni di |
- | Monitoraggio canali di aggiornamento | - | Collaborazione e flusso informativo |
| categoria | - | Contatto diretto per scambi di | costante | |
| informazioni su trend ed esigenze | ||||
| dell'aziende di settore | ||||
| Banche | - | Contatto diretto con uffici | - | Correttezza delle informazioni |
| amministrativi | - | Solvibilità | ||
| - | Solidità economica | |||
| Assicurazioni | - | Contatto con uffici | - | Previsione e gestione dei rischi |
| amministrativi/Direzionali |
Si segnala che il CDA di Fine Foods del 30 marzo 2022 ha approvato l'engagement policy: l'obiettivo di tale politica, così come di tutta l'attività di gestione del dialogo, è favorire la trasparenza di Fine Foods verso la comunità finanziaria e i mercati, attraverso la costruzione, il mantenimento e lo sviluppo di un rapporto attivo di fiducia con gli Investitori.
In aggiunta al dialogo continuativo intrattenuto con i principali stakeholder del Gruppo, come sopra descritto, ai fini dell'identificazione dei cosiddetti IROs, il Gruppo ha ritenuto di coinvolgere alcuni soggetti interni che, per natura e/o competenza, fossero più affini alle tematiche di sostenibilità. Sono quindi stati intervistati alcuni dipendenti esperti (tra cui responsabili HSE, Procurement, HR, Energy) al fine di intercettare impatti, rischi ed opportunità di rilievo per il business del Gruppo. Il Comitato ESG, in sede di approvazione della Doppia Rilevanza, è stato reso edotto del contributo apportato dall'engagement dei sopra citati stakeholder interni in sede di individuazione degli IROs. Non sono stati svolti altri passaggi informativi rispetto agli altri organi.
Si segnala che non sono intervenute, per ora, modifiche alle strategie o al modello di business del Gruppo per assecondare eventuali aspettative degli stakeholder.
Nelle seguenti tabelle viene fornita una descrizione degli impatti, dei rischi e delle opportunità di sostenibilità considerati rilevanti dal Gruppo Fine Foods in seguito allo sviluppo dell'analisi di doppia rilevanza su cui si è basata la stesura della presente Informativa. Per ogni rischio e/o opportunità viene esplicitato:
Per quanto concerne gli impatti:
| Topic | Sub-topic / Sub-sub-topic | Impatto | Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|
| E1 - Climate Change | Climate change mitigation Energy |
Contributo al cambiamento climatico dovuto alla generazione di emissioni GHG dirette e indirette |
Breve termine e Lungo termine |
| E3 – Water and Marine Resources |
Water (Water consumption and water withdrawals) |
Potenziali impatti negativi su ecosistemi e comunità locali dovuti al consumo eccessivo di acqua in zone a stress idrico |
Medio termine |
| E2 – Pollution | Pollution of air | Potenziale inquinamento dell'aria e peggioramento delle condizioni di salute umana dovuti alle emissioni di inquinanti in aria (es. NOx, PM, VOCs) generate da processi industriali (Direct) |
Medio termine |
| E5 - Resource Use and Circular Economy |
Waste Resource outflows |
Potenziale occupazione e inquinamento di suolo dovuto a una gestione non corretta dei rifiuti di processo |
Medio termine |
| S1 - Own Workforce | Working conditions - Health and Safety |
Infortuni e malattie professionali dei lavoratori dovuti a condizioni di lavoro non adeguate e all'esposizione a sostanze chimiche |
Medio termine |
| S1 - Own Workforce | Equal treatment and opportunities for all - Training and skills development |
Impatto negativo sullo sviluppo professionale e formativo dei sui lavoratori dovuto all'eventuale mancanza di servizi offerti di formazione e sviluppo delle competenze |
Medio termine |
| S1 - Own Workforce | Equal treatment and opportunities for all -Gender equality and equal pay for work of equal value; Measures against violence and harassment in the workplace; Diversity |
Danni ai lavoratori dovuti ad una mancanza di politiche legate all'inclusione e la diversità e episodi di discriminazione, molestie e/o violenze |
Medio termine |
| S1 - Own Workforce | Working conditions - Working time; Work-life balance |
Potenziali impatti negativi sul benessere dei dipendenti a causa di un mancato equilibrio vita-lavoro, salari inadeguati, inefficiente organizzazione degli orari lavorativi |
Medio termine |
| S4 - Consumers and End-users |
Personal safety of consumers and/or end-users - Health and Safety |
Potenziale impatto negativo sulla salute degli utilizzatori dei prodotti venduti dovuti a una inefficace comunicazione, a eventuali difetti dei prodotti |
Medio termine |
| G1 - Business Conduct |
Business Conduct - Protection of whistle blowers |
Impatto potenziale negativo sulle persone generato dalla mancanza di adeguati canali di segnalazione che garantiscano un efficace funzionamento dei meccanismi di whistleblowing. |
Medio termine |
|---|---|---|---|
| G1 - Business Conduct |
Business Conduct - Management of relationships with suppliers including payment practices |
Impatto negativo sul business dei fornitori dovuto a scorrette pratiche di pagamento |
Medio termine |
| G1 - Business Conduct |
Business Conduct - Corruption and bribery - Incidents |
Impatto potenziale negativo sul settore e sull'economia in generale derivante da pratiche corruttive. |
Medio termine |
| Topic | Sub-topic / Sub-sub-topic | Impatto | Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|
| E1 - Climate Change |
Climate change mitigation Energy |
Contributo al cambiamento climatico dovuto alla generazione di emissioni GHG indirette associate alle attività dei fornitori e in generale lungo la value chain |
Breve termine e Lungo termine |
| E2 - Pollution | Pollution of water – Pollution of soil |
Potenziale inquinamento di acqua e suolo dovuto da sversamenti accidentali | Medio termine |
| E2 - Pollution | Substances of concern | Potenziale impatto negativo sulla salute umana e sull'ambiente dovuto alla presenza di sostanze attive nei farmaci, nonché ai processi di produzione della materia prima da parte dei fornitori e smaltimento degli stessi |
Breve termine |
| E2 - Pollution | Microplastics | Potenziale impatto negativo sull'ambiente e la salute umana dovuto dalla creazione e dispersione di microplastiche |
Medio termine |
| E3 – Water and Marine Resources |
Water (Water consumption, water discharge and water withdrawals) |
Potenziali impatti negativi su ecosistemi e comunità locali dovuti al consumo eccessivo di acqua in zone a stress idrico, nonché agli scarichi idrici a valle della fase produttiva del fornitore. |
Medio termine |
| E4 - Biodiversity and Ecosystems |
Impacts on the extent and condition of ecosystems |
Potenziale perdita di biodiversità e danni agli ecosistemi causati dalla lavorazione di materie prime |
Medio termine |
| E5 - Resource Use and Circular Economy |
Resource inflows | Contributo alla scarsità di materie prime/Uso irresponsabile dei materiali accessori |
Medio termine |
| E5 - Resource Use and Circular Economy |
Waste | Potenziale occupazione e inquinamento di suolo dovuto a una gestione non corretta dei rifiuti di processo |
Medio termine |
| S2 - Workers in the value chain |
Equal treatment and opportunities for all -Gender equality and equal pay for work of equal value; Measures against violence and harassment in the workplace |
Danni ai lavoratori lungo la catena del valore dovuti ad una mancanza di politiche legate all'inclusione e la diversità e episodi di discriminazione, molestie e/o violenze |
Breve, medio e lungo termine |
| S2 - Workers in the value chain |
Working conditions - Working time; Work-life balance |
Potenziali impatti negativi sul benessere dei lavoratori lungo la catena del valore a causa di un mancato equilibrio vita-lavoro, salari inadeguati, inefficiente organizzazione degli orari lavorativi |
Medio termine |
| S2 - Workers in the value chain |
Other work related rights - Child labour - Forced labour |
Danni ai lavoratori lungo la catena del valore causati dalla mancanza o dalla violazione di politiche contro il lavoro forzato e il lavoro minorile. |
Medio termine |
| S2 - Workers in the value chain |
Working conditions - Health and safety |
Infortuni e malattie professionali dei lavoratori lungo la catena del valore dovuti a condizioni di lavoro non adeguate e all'esposizione a sostanze chimiche |
Medio termine |
| S4 - Consumers and End-users |
Personal safety of consumers and/or end-users - Health and Safety |
Potenziale impatto negativo sulla salute degli utilizzatori dei prodotti venduti dovuti a una inefficace comunicazione, a eventuali difetti di progettazione e realizzazione dei prodotti |
Medio termine |
| RISCHIO/OPPORTUNITÀ | TIPOLOGIA | FONTE | RILEVANZA | TOPIC | SUB-TOPIC / SUB SUB-TOPIC |
Orizzonte temporale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Opportunità finanziaria e operativa di accesso a piani di finanza agevolata grazie a nuovi investimenti in impianti di energia rinnovabile |
Opportunity | Impatto: Implementazione di pratiche sostenibili |
Relevant | E1 - Climate change |
Climate change mitigation Energy |
Medio e Lungo termine |
| Rischio operativo di incremento dei costi legato all'acquisto di energia per via del progressivo depauperamento della fonte fossile da un lato e dell'incremento della domanda di garanzie di origine dall'altra |
Risk | Dipendenza: Materie prime e risorse di processo |
Relevant | E1 - Climate change |
Energy | Breve termine |
| Rischio legale e reputazionale derivante da una gestione scorretta delle sostanze chimiche preoccupanti |
Risk | Dipendenza: Quadro normativo Impatto: potenziale impatto negativo sulla salute umana e sull'ambiente dovuto alla presenza di sostanze attive nei farmaci, nonché ai processi di produzione e smaltimento degli stessi |
Relevant | E2 – Pollution | Substances of concern | Breve termine |
| Rischio operativo legato alla scarsità di materie prime vergini |
Risk | Impatto: Contributo alla scarsità di materie prime |
Relevant | E5 - Resource Use and Circular Economy |
Resource inflows, including resource use |
Medio e Lungo termine |
| Rischi legati alla gestione del capitale umano |
Risk | Dipendenza: personale qualificato |
Relevant | S1 - Own Workforce |
Equal treatment and opportunities for all Training and skills development |
Lungo termine |
| Rischi legati all'avanzamento di richieste di rimborso per differenze retributive |
Risk | Impatto: Potenziali impatti negativi sul benessere dei dipendenti a causa di un mancato equilibrio vita-lavoro, salari inadeguati, inefficiente organizzazione degli orari lavorativi |
Relevant | S1 - Own Workforce |
Working conditions Adeguate wages |
Breve termine |
| Rischio economico e reputazionale derivante da infortuni e incidenti |
Risk | Impatto: Infortuni e malattie professionali dei lavoratori dovuti a condizioni di lavoro non adeguate e all'esposizione a sostanze chimiche |
Relevant | S1 - Own Workforce |
Own Workforce - Working conditions - Health and safety |
Medio e Lungo termine |
| Rischio reputazionale dovuto al mancato rispetto delle leggi sulle pari opportunità e diversità da parte dei fornitori |
Risk | Impatto: Danni ai lavoratori lungo la catena del valore dovuti ad una mancanza di politiche legate all'inclusione e la diversità e episodi di discriminazione, molestie e/o violenze |
Relevant | S2 - Workers in the Value Chain |
Gender equality and equal pay for equal value |
Breve, medio e lungo termine |
| Rischio reputazionale e legale dovuto alla violazioni dei diritti umani dei lavoratori lungo la catena del valore |
Risk | Impatto: Danni ai lavoratori lungo la catena del valore causati dalla mancanza o dalla violazione di politiche contro il lavoro forzato e il lavoro minorile. |
Relevant | S2 - Workers in the Value Chain |
Other work related rights - Child labour - Forced labour |
Medio e Lungo termine |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Rischio economico e reputazionale legato alla violazione di condizioni di sicurezza per i lavorativi lungo la catena del valore |
Risk | Impatto: Infortuni e malattie professionali dei lavoratori lungo la catena del valore dovuti a condizioni di lavoro non adeguate e all'esposizione a sostanze chimiche |
Relevant | S2 - Workers in the Value Chain |
Working conditions - Health and safety |
Breve termine |
Il Gruppo ritiene che nessuna opportunità generi un rischio significativo di correzioni rilevanti di attivi e passività nell'esercizio successivo. Guardando ai rischi invece, ne è presente uno attuale legato al tema dell'orario di lavoro. Il Gruppo ha già provveduto a stanziare un fondo per la sua copertura (si veda paragrafo 4.5 Fondi per rischi ed oneri del bilancio consolidato).
Il Gruppo Fine Foods ha sviluppato una strategia aziendale che considera gli impatti e i rischi rilevanti, nonché delle opportunità emergenti. Nello specifico, Il Gruppo ha implementato un processo di valutazione del rischio che vede la compartecipazione da un lato dei vari Manager e/o Responsabili di Processo. Ai fini dell'identificazione dei rischi aziendali, ciascun Manager o Responsabile di Processo è infatti responsabile di valutare e gestire tutti i rischi pertinenti con la propria area di attività. In fase di prioritizzazione è previsto l'intervento dell'amministratore delegato. Infine, la funzione di Internal Audit interviene nella fase finale di monitoraggio dei rischi individuati dai vari dirigenti, elaborando di conseguenza un piano di controllo degli stessi. In tale processo sono inclusi gli aspetti legati alla sostenibilità.
La Dichiarazione non Finanziaria del Gruppo Fine Foods per l'anno di rendicontazione 2023 è stata redatta in coerenza con le richieste dello Standard GRI della Global Reporting Initiative. In ragione del cambio di standard non si ritiene possibile confrontare le risultanze della doppia rilevanza – in termini di impatti rischi ed opportunità definiti rilevanti – svolta secondo standard ESRS con quelle dell'analisi di rilevanza svolta lo scorso anno in compliance con lo Standard GRI.
Sempre analizzando le tabelle sopra riportate, è possibile evincere che – attualmente – nessun impatto, rischio ed opportunità è rendicontato attraverso informative aggiuntive specifiche per il Gruppo.
Lo Standard ESRS stabilisce che una tematica di sostenibilità può essere materiale da una o entrambe le seguenti prospettive:
Al fine di identificare le tematiche di sostenibilità rilevanti, il Gruppo ha condotto un'analisi di doppia rilevanza, descritta nei dettagli di seguito.
Per quanto riguarda le tematiche di sostenibilità materiali, il Gruppo Fine Foods è partito dall'identificazione e valutazione degli impatti da esso generati sulle persone e sull'ambiente.
Tale processo si è articolato nelle seguenti fasi:
1) Comprensione del contesto in cui opera il Gruppo, anche in termini di attività svolte, relazioni commerciali e geografie. Nel definire gli impatti materiali del Gruppo Fine Foods verso persone e ambiente si è tenuto conto di:
Il coinvolgimento dei portatori di interesse è stato realizzato attraverso un processo di stakeholder engagement, che si è svolto principalmente durante la fase di individuazione e valutazione degli impatti negativi, sia effettivi che potenziali, in grado di influenzare le decisioni nei confronti del Gruppo. Questo processo ha incluso un'analisi approfondita condotta dal management a livello corporate, in cui la long list di impatti è stata esaminata sulla base di criteri quali probabilità, entità, portata e irrimediabilità. Particolare attenzione è stata riservata agli impatti legati a specifiche attività, rapporti commerciali e aree geografiche caratterizzate da un rischio più elevato di conseguenze negative. Inoltre, il processo ha previsto per il momento solo la consultazione di stakeholder interni, con l'obiettivo di comprendere in che modo potrebbero essere influenzati dagli impatti, garantendo così che le priorità siano assegnate in base alla loro gravità e probabilità, oltre che agli impatti positivi, se rilevanti. Gli stakeholder esterni sono stati mappati in vista di future attività di engagement. Questo approccio ha permesso di identificare le questioni di sostenibilità più rilevanti ai fini dell'informativa, assicurando un'analisi strutturata e coerente con gli obiettivi di sostenibilità dell'impresa. Per una panoramica dettagliata dei portatori di interesse del Gruppo Fine Foods e delle modalità di coinvolgimento si rimanda al precedente paragrafo "Interessi e opinioni dei portatori di interessi".
Rispetto alla valutazione e prioritizzazione degli impatti negativi e positivi sono state utilizzate due differenti scale di valutazione:
| Impatti negativi | Impatti positivi | |||
|---|---|---|---|---|
| Gli impatti negativi sono stati prioritizzati sulla base della loro probabilità di accadimento e della loro gravità, data dalla combinazione di: |
Gli impatti negativi sono stati prioritizzati sulla base della loro probabilità di accadimento, nonché della loro portata e dell'ambito in cui si manifestano. |
|||
| o portata o ambito o carattere di irrimediabilità. |
In generale, la portata indica quanto è grave un impatto; l'ambito indica l'ampiezza dell'impatto in termini di fasi della catena del valore in cui si realizza, mentre il carattere di irrimediabilità indica quanto è difficile rimediare ad un impatto negativo.
Dopo avere definito i propri impatti di sostenibilità materiali, il Gruppo ha identificato e valutato i rischi e le opportunità legati alla sostenibilità che hanno o potrebbero avere effetti finanziari a breve, medio e lungo termine sul Gruppo Fine Foods.
Tali rischi e opportunità sono stati correlati:
La significatività dei rischi e delle opportunità è stata valutata e prioritizzata in base a una combinazione di probabilità di accadimento e di potenziale entità degli effetti finanziari, utilizzando strumenti di valutazione del rischio che consentono di classificare i rischi in base alla loro gravità e di definire strategie di gestione appropriate.
Infine, i risultati delle due analisi – Impact Materiality e Financial Materiality – sono stati aggregati: impatti, rischi e opportunità materiali sono stati ricondotti a tematiche di sostenibilità materiali.
Il Gruppo Fine Foods ha coinvolto diversi stakeholder – tra cui investitori, top management e membri del Consiglio di Amministrazione – nel processo di valutazione della rilevanza delle tematiche di sostenibilità materiali.
Come specificato nel paragrafo precedente "Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo", il CdA, con il supporto del Comitato Environment, Social and Governance (Comitato ESG), esamina annualmente i risultati del processo di identificazione dei temi materiali da rendicontare nell'Informativa di Sostenibilità.
La redazione del report è coordinata dall'ufficio ESG della Capogruppo, in stretta collaborazione con le funzioni aziendali coinvolte, per garantire un'accurata raccolta e analisi dei dati. Il documento viene pubblicato contestualmente alla Relazione Finanziaria Annuale, previa approvazione del Consiglio di Amministrazione.
In generale, gli impatti emersi dall'analisi di doppia rilevanza sono stati successivamente associati alle diverse aree di rischio presenti nel Modello di Gestione Rischi aziendale, che trae ispirazione dal Framework COSO ERM senza costituirne un'adozione integrale. Tale approccio garantisce che la mappatura sia coerente con i principi di allineamento del rischio con la strategia e le relative performance. Per ogni impatto, sono stati inoltre individuati i relativi presidi di controllo implementati dal Gruppo, al fine di supportare il CdA nell'adozione di processi decisionali informati e nella gestione efficace dei rischi critici per il raggiungimento degli obiettivi strategici.
Analogamente a quanto emerso nella presente sezione, nel processo di definizione degli impatti materiali sono state considerate tutte le attività produttive svolte dal Gruppo Fine Foods. Per quanto concerne, invece, le ipotesi utilizzate per redigere la presente Informativa, come emerge dalla precedente sezione "Informativa in relazione a circostanze specifiche", le uniche metriche soggette a stima sono quelle relative alle Emissioni inquinanti in atmosfera. Nello specifico, i valori relativi alle emissioni degli inquinanti significativi sono stati estrapolati dai rapporti di analisi eseguiti annualmente a campione dai punti di emissione soggetti ad Autorizzazione.
La Dichiarazione non Finanziaria del Gruppo Fine Foods per l'anno di rendicontazione 2023 è stata redatta in coerenza con le richieste dello Standard GRI della Global Reporting Initiative. In ragione del cambio di standard, non si ritiene possibile confrontare il processo di valutazione della rilevanza delle tematiche di sostenibilità di questo e del precedente periodo di rendicontazione.
Al termine dell'analisi di doppia rilevanza, sono emersi come rilevanti gli obblighi di informativa elencati nella seguente tabella, in cui sono state evidenziate le pagine in cui tali informative sono incluse:
| ESRS | Tematica materiale | pag. | |
|---|---|---|---|
| E1 - Cambiamenti climatici | Energia e cambiamenti climatici | Pag 77 | |
| Sostanze pericolose | Pag 83 | ||
| E2 - Inquinamento | Inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo | Pag 84 | |
| Microplastiche | Pag 84 | ||
| E3 - Acque e risorse marine | Acque e Risorse Marine | Pag 85 | |
| E4 – Biodiversità ed ecosistemi |
Biodiversità ed ecosistemi | Pag 87 | |
| E5 - Uso delle risorse ed economia circolare |
Afflussi di risorse, compreso l'uso delle risorse | Pag 90 | |
| Rifiuti, Deflussi di risorse connessi a prodotti e servizi | Pag 91 | ||
| Condizioni di lavoro | Pag 92 | ||
| S1 - Forza lavoro propria | Parità di trattamento e di opportunità per tutti | Pag 92 | |
| Parità di trattamento e di opportunità per tutti | Pag 100 | ||
| S2 - Lavoratori nella catena del valore |
Condizioni di lavoro | ||
| Altri diritti connessi al lavoro | Pag 101 | ||
| S4 - Consumatori e utilizzatori finali |
Sicurezza personale dei consumatori finali | ||
| G1 - Condotta delle imprese | Cultura d'impresa | Pag 109 |
Nella seguente tabella vengono inoltre rese note le informazioni incluse nella presente Informativa derivanti da altri atti legislativi dell'Unione Europea rispetto al Regolamento Delegato 2023/5303 sugli European Sustainability Reporting Standards, con l'indicazione delle pagine in cui sono collocate:
| Obbligo di informativa ed elemento d'informazione corrispondente |
Riferimento SFDR3 |
Riferimento | Riferimento regolamento sugli indici di |
Riferimento normativa dell'UE sul |
Materialità | Pag. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| ------------------------------------------------------------------------ | ---------------------- | ------------- | ----------------------------------------------- | ----------------------------------------- | ------------- | ------ |
3 Regolamento (UE) 2019/2088 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 novembre 2019, relativo all'informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR) (GU L 317 del 9.12.2019, pag. 1).
| terzo pilastro4 | riferimento5 | clima6 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| ESRS 2 GOV-1 Diversità di genere nel consiglio, paragrafo 21, lettera d) |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 13 |
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione7 , allegato II |
Materiale | Pag 121 |
||
| ESRS 2 GOV-1 Percentuale di membri indipendenti del consiglio di amministrazione, paragrafo 21, lettera e) |
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II |
Materiale | Pag 121 |
|||
| ESRS 2 GOV-4 Dichiarazione sul dovere di diligenza, paragrafo 30 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 10 |
Non materiale |
||||
| ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività collegate ad attività nel settore dei combustibili fossili, paragrafo 40, lettera d), punto i) |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 4 |
Articolo 449 bis del regolamento (UE) n.575/2013; regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione8 tabella 1 – Informazioni qualitative sul rischio ambientale e tabella 2 – Informazioni qualitative sul rischio sociale |
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II |
Non materiale |
||
| ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività collegate alla produzione di sostanze chimiche, paragrafo 40, lettera d), punto ii) |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 9 |
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II |
Non materiale |
|||
| ESRS 2 SBM-1 Partecipazione ad attività connesse ad armi controverse, paragrafo 40, lettera d), punto iii) |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 14 |
Articolo 12, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818 e allegato II del Regolamento delegato (UE) 2020/1816 |
Non materiale |
4 Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012 (regolamento sui requisiti patrimoniali) (GU L 176 del 27.6.2013, pag.1).
5 Regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'8 giugno 2016, sugli indici usati come indici di riferimento
negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014 (GU L 171 del 29.6.2016, pag. 1).
6 Regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 giugno 2021, che istituisce il quadro per il conseguimento della neutralità climatica e che modifica il regolamento (CE) n. 401/2009 e il regolamento (UE) 2018/1999 («Normativa europea sul clima») (GU L 243 del 9.7.2021, pag. 1).
7 Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione del 17 luglio 2020 che integra il regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la spiegazione nella dichiarazione sull'indice di riferimento del modo in cui i fattori ambientali, sociali e di governance si riflettono in ciascun indice di riferimento fornito e pubblicato (GU L 406 del 3.12.2020, pag. 1).
8 Regolamento delegato (UE) 2020/1818 della Commissione, del 17 luglio 2020, che integra il regolamento (UE) 2016/1011 del
Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme minime per gli indici di riferimento UE di transizione climatica e per gli indici di riferimento UE allineati con l'accordo di Parigi (GU L 406 del 3.12.2020, pag. 17).
| ESRS 2 SBM-1 Coinvolgimento in attività collegate alla coltivazione e alla produzione di tabacco, paragrafo 40, lettera d), punto iv) |
Articolo 12, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/18189 e allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/1816 |
Non materiale |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| ESRS E1-1 Piano di transizione per conseguire la neutralità climatica entro il 2050, paragrafo 14 |
Articolo 2, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/1119 |
Non materiale |
||||
| ESRS E1-1 Imprese escluse dagli indici di riferimento allineati con l'accordo di Parigi, paragrafo 16, lettera g) |
Articolo 449 bis del regolamento (UE) n. 575/2013; regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione, modello 1: Portafoglio bancario – Indicatori del potenziale rischio di transizione connesso ai cambiamenti climatici: Qualità creditizia delle esposizioni per settore, emissioni e durata residua |
Articolo 12, paragrafo 1, lettere a d) a g), e paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2020/1818 |
Non materiale |
|||
| ESRS E1-4 Obiettivi di riduzione delle emissioni di GES, paragrafo 34 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 4 |
Articolo 449 bis del regolamento (UE) n. 575/2013; regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione, modello 3: Portafoglio bancario – Indicatori del potenziale rischio di transizione connesso ai cambiamenti climatici: metriche di allineamento |
Articolo 6 del regolamento delegato (UE) 2020/1818 |
Materiale | Pag 81- 82 |
|
| ESRS E1-5 Consumo di |
Allegato I, tabella 1, |
Materiale | Pag 85- |
| energia da combustibili fossili disaggregato per fonte (solo settori ad alto impatto climatico), paragrafo 38 ESRS E1 -5 Consumo di energia e mix energetico, paragrafo 37 |
indicatore n. 5 e allegato I, tabella 2, indicatore n. 5 Allegato I, tabella 1, indicatore n. 5 |
Materiale | 86 Pag 85 - 86 |
||
|---|---|---|---|---|---|
| ESRS E1 -5 Intensità energetica associata con attività in settori ad alto impatto climatico, paragrafi da 40 a 43 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 6 |
Materiale | Pag 85 - 86 |
||
| ESRS E1 -6 Emissioni lorde di ambito 1, 2, 3 ed emissioni totali di GES, paragrafo 44 |
Allegato I, tabella 1, indicatori nn. 1 e 2 |
Articolo 449 bis del regolamento (UE) n. 575/2013; regolamento di esecuzione (UE) 2022/245 3 della Commissione, modello 1: Portafoglio bancario – Indicatori del potenziale rischio di transizione connesso ai cambiamenti climatici: Qualità creditizia delle esposizioni per settore, emissioni e durata residua |
Articolo 5, paragrafo 1, articolo 6 e articolo 8, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818 |
Materiale | Pag 87 - 88 |
| ESRS E1 -6 Intensità delle emissioni lorde di GES, paragrafi da 53 a 55 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 3 |
Articolo 449 bis del regolamento (UE) n. 575/2013; regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione, modello 3: Portafoglio bancario – Indicatori del potenziale rischio di transizione connesso ai cambiamenti climatici: metriche di allineamento |
Articolo 8, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818 |
Materiale | Pag 87 - 88 |
| ESRS E1 -7 Assorbimenti di GES e crediti di carbonio, paragrafo 56 |
Articolo 2, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/1119 |
Non materiale |
|||
|---|---|---|---|---|---|
| ESRS E1 -9 Esposizione del portafoglio dell'indice di riferimento verso rischi fisici legati al clima, paragrafo 66 |
Allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/1818 e allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/1816 |
Non materiale |
|||
| ESRS E1 -9 Disaggregazione degli importi monetari per rischio fisico acuto e cronico, paragrafo 66, lettera a) ESRS E1 -9 Posizione delle attività significative a rischio fisico rilevante, paragrafo 66, lettera c) |
Articolo 449 bis del regolamento (UE) n. 575/2013; punti 46 e 47 del regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione; modello 5: Portafoglio bancario – Indicatori del potenziale rischio fisico connesso ai cambiamenti climatici: esposizioni soggette al rischio fisico |
Non materiale |
|||
| ESRS E1 -9 Ripartizione del valore contabile dei suoi attivi immobiliari per classi di efficienza energetica, paragrafo 67, lettera c) ESRS E1 -9 Grado di |
Articolo 449 bis del regolamento (UE) n. 575/2013; punto 34 del regolamento di esecuzione (UE) 2022/2453 della Commissione; Modello 2: Portafoglio bancario – Indicatori del potenziale rischio di transizione connesso ai cambiamenti climatici: prestiti garantiti da beni immobili – Efficienza energetica delle garanzie reali |
Allegato II del | Non materiale Non |
| esposizione del portafoglio a opportunità legate al clima, paragrafo 69 |
Regolamento delegato (UE) 2020/1818 |
materiale | ||
|---|---|---|---|---|
| ESRS E2 -4 Quantità di ciascun inquinante che figura nell'allegato II del regolamento E -PRTR (registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti) emesso nell'aria, nell'acqua e nel suolo, paragrafo 28 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 8; allegato I, tabella 2, indicatore n. 2; allegato 1, tabella 2, indicatore n. 1; allegato I, tabella 2, indicatore n. 3 |
Materiale | Pag 90 |
|
| ESRS E3 -1 Acque e risorse marine, paragrafo 9 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 7 |
Materiale | Pag 92 |
|
| ESRS E3 -1 Politica dedicata, paragrafo 13 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 8 |
Materiale | Pag 92 |
|
| ESRS E3 -1 Sostenibilità degli oceani e dei mari paragrafo 14 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 12 |
Non materiale |
Pag 92 |
|
| ESRS E3 -4 Totale dell'acqua riciclata e riutilizzata, paragrafo 28, lettera c) |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 6.2 |
Materiale | Pag 93 |
|
| ESRS E3 -4 Consumo idrico totale in m rispetto ai ricavi 3 netti da operazioni proprie, paragrafo 29 |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 6.1 |
Materiale | Pag 93 |
|
| ESRS 2 IRO -1 – E4 paragrafo 16, lettera a), punto i) |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 7 |
Materiale | Pag 83 |
|
| ESRS 2 IRO -1 – E4 paragrafo 16, lettera b) |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 10 |
Materiale | Pag 83 |
|
| ESRS 2 IRO -1 – E4 paragrafo 16, lettera c) |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 14 |
Materiale | Pag 83 |
|
| ESRS E4 -2 Politiche o pratiche agricole/di utilizzo del suolo sostenibili, paragrafo 24, lettera b) |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 11 |
Non materiale |
||
| ESRS E4 -2 Pratiche o politiche di utilizzo del mare/degli oceani sostenibili, paragrafo 24, lettera c) |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 12 |
Materiale | Pag 94 |
|
| ESRS E4 -2 Politiche volte ad affrontare la deforestazione, paragrafo 24, lettera d) |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 15 |
Materiale | Pag 94 |
|
| ESRS E5 -5 Rifiuti non riciclati, paragrafo 37, lettera d) |
Allegato I, tabella 2, indicatore n. 13 |
Materiale | Pag 99 |
| ESRS E5 -5 Rifiuti pericolosi e rifiuti radioattivi, paragrafo 39 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 9 |
Non materiale |
Pag 99 |
|
|---|---|---|---|---|
| ESRS 2 – SBM3 – S1 Rischio di lavoro forzato, paragrafo 14, lettera f) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 13 |
Materiale | Pag 83 |
|
| ESRS 2 – SBM3 – S1 Rischio di lavoro minorile, paragrafo 14, lettera g) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 12 |
Materiale | Pag 83 |
|
| ESRS S1 -1 Impegni politici in materia di diritti umani, paragrafo 20 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 9 e allegato I, tabella 1, indicatore n. 11 |
Materiale | Pag 100 |
|
| ESRS S1 -1 Politiche in materia di dovuta diligenza sulle questioni oggetto delle convenzioni fondamentali da 1 a 8 dell'Organizzazione internazionale del lavoro, paragrafo 21 |
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II |
Materiale | Pag 100 |
|
| ESRS S1 -1 Procedure e misure per prevenire la tratta di esseri umani, paragrafo 22 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 11 |
Materiale | Pag 100 |
|
| ESRS S1 -1 Politica di prevenzione o sistema di gestione degli infortuni sul lavoro, paragrafo 23 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 1 |
Materiale | Pag 100 |
|
| ESRS S1 -3 Meccanismi di trattamento dei reclami/delle denunce, paragrafo 32, lettera c) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 5 |
Materiale | Pag 106 |
|
| ESRS S1 -14 Numero di decessi e numero e tasso di infortuni connessi al lavoro, paragrafo 88, lettere b) e c) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 2 |
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II |
Non materiale |
|
| ESRS S1 -14 Numero di giornate perdute a causa di ferite, infortuni, incidenti mortali o malattie, paragrafo 88, lettera e) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 3 |
Non materiale |
||
| ESRS S1 -16 Divario retributivo di genere non corretto, paragrafo 97, lettera a) |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 12 |
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II |
Materiale | Pag 111 |
| ESRS S1 -16 Eccesso di divario retributivo a favore dell'amministratore delegato, paragrafo 97, lettera b) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 8 |
Materiale | Pag 111 |
| ESRS S1 -17 Incidenti legati alla discriminazione, paragrafo 103, lettera a) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 7 |
Materiale | Pag 111 |
|
|---|---|---|---|---|
| ESR S1 -17 Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e OCSE, paragrafo 104, lettera a) |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 10 e allegato I, tabella 3, indicatore n. 14 |
Allegato II del regolamento delegato (UE) 20201816 e articolo 12, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818 |
Materiale | Pag 111 |
| ESRS 2 SBM -3 – S2 Grave rischio di lavoro minorile o di lavoro forzato nella catena del lavoro, paragrafo 11, lettera b) |
Allegato I, tabella 3, indicatori nn. 12 e 13 |
Materiale | Pag 83 |
|
| ESRS S2 -1 Impegni politici in materia di diritti umani, paragrafo 17 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 9 e allegato I, tabella 1, indicatore n. 11 |
Materiale | Pag 112 - 113 |
|
| ESRS S2 -1 Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore, paragrafo 18 |
Allegato I, tabella 3, indicatori nn. 11 e 4 |
Materiale | Pag 112 - 113 |
|
| ESRS S2 -1 Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e delle linee guida dell'OCSE, paragrafo 19 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 10 |
Allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/1816 e articolo 12, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818 |
Materiale | Pag 112 - 113 |
| ESRS S2 -1 Politiche in materia di dovuta diligenza sulle questioni oggetto delle convenzioni fondamentali da 1 a 8 dell'Organizzazione internazionale del lavoro, paragrafo 19 |
Regolamento delegato (UE) 2020/1816 della Commissione, allegato II |
Materiale | Pag 112 - 113 |
|
| ESRS S2 -4 Problemi e incidenti in materia di diritti umani nella sua catena del valore a monte e a valle, paragrafo 36 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n.14 |
Materiale | Pag 115 |
|
| ESRS S3 -1 Impegni politici in materia di diritti umani, paragrafo 16 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 9 e allegato I, tabella 1, indicatore n. 11 |
Non materiale |
||
| ESRS S3 -1 Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 10 |
Allegato II del regolamento delegato (UE) |
Non materiale |
| diritti umani, dei principi dell'OIL o delle linee guida dell'OCSE, paragrafo 17 |
2020/1816 e articolo 12, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818 |
|||
|---|---|---|---|---|
| ESRS S3-4 Problemi e incidenti in materia di diritti umani, paragrafo 36 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 14 |
Non materiale |
||
| ESRS S4-1 Politiche connesse ai consumatori e agli utilizzatori finali, paragrafo 16 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 9 e allegato I, tabella 1, indicatore n. 11 |
Materiale | Pag 117 |
|
| ESRS S4-1 Mancato rispetto dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e delle linee guida dell'OCSE, paragrafo 17 |
Allegato I, tabella 1, indicatore n. 10 |
Allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/1816 e articolo 12, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2020/1818 |
Materiale | Pag 117 |
| ESRS S4-4 Problemi e incidenti in materia di diritti umani, paragrafo 35 |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 14 |
Materiale | Pag 117 |
|
| ESRS G1-1 Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, paragrafo 10, lettera b) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 15 |
Materiale | Pag 121 |
|
| ESRS G1-1 Protezione degli informatori, paragrafo 10, lettera d) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 6 |
Materiale | Pag 121 |
|
| ESRS G1-4 Ammende inflitte per violazioni delle leggi contro la corruzione attiva e passiva, paragrafo 24, lettera a) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 17 |
Allegato II del regolamento delegato (UE) 2020/1816 |
Materiale | Pag 124 |
| ESRS G1-4 Norme di lotta alla corruzione attiva e passiva, paragrafo 24, lettera b) |
Allegato I, tabella 3, indicatore n. 16 |
Materiale | Pag 124 |
Il Gruppo Fine Foods ha suddiviso i propri impatti, rischi ed opportunità in tre soglie di rilevanza: bassa, media e alta. La rilevanza (media o alta) degli impatti, dei rischi e delle opportunità materiali è dettagliata nel precedente paragrafo "Obbligo di informativa SBM-3: Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale".
Le analisi svolte hanno portato all'identificazione sia di attività economiche ammissibili svolte direttamente dal Gruppo, sia di costi sostenuti nell'anno relativi all'acquisto di prodotti derivanti da attività economiche ammissibili alla tassonomia. La lista di attività ammissibili è quindi la seguente:
Il Regolamento prevede criteri di contributo sostanziale diversi per le attività ammissibili, come riportato nella seguente tabella:
| ATTIVITÀ | CRITERIO DI CONTRIBUTO SOSTANZIALE | VALUTAZIONE PER IL GRUPPO |
|---|---|---|
| 1.2 PCC | Il processo produttivo rispetta determinati criteri relativi alla formulazione dei medicinali. |
Poichè la formulazione dei medicinali non compete al business del Gruppo, per l'anno di reporting 2024 non è stato possibile accertare il rispetto dei criteri di contributo sostanziale. |
| 6.5 CCM | I veicoli delle categorie hanno emissioni specifiche di CO2 inferiori a 50 gCO2/km. |
Solo i veicoli ibridi della flotta rispettano tali parametri. |
| 7.2 CCM | La ristrutturazione degli edifici è conforme ai requisiti applicabili per le ristrutturazioni importanti in ambito di prestazioni energetiche. |
Non è stato possibile verificare il rispetto di tutti i |
| 3.2 CE | Sono previsti diverse condizioni relative alle modalità in cui vengono svolte le attività di ristrutturazione e di cantiere. |
parametri previsti sul cantiere di Brembate. |
| 7.7 CCM | L'edificio di riferimento dell'attività dispone come minimo di un attestato di prestazione energetica di classe A |
Gli asset ricompresi nell'ambito dell'attività ammissibile non dispongono di una attestazione di prestazione energetica di classe A |
| 1.2 CE | Gli investimenti devono rispettare un complesso set di criteri, definiti dal Regolamento finalizzati a definire i parametri di durabilità, progettazione e sicurezza del prodotto, nonché di comunicazione al consumatore e responsabilità del produttore. |
Data la complessità dei criteri da verificare, che richiedono accesso alla documentazione dei diversi fornitori, adottando un approccio cautelativo il Gruppo considera il criterio non soddisfatto per gli acquisti associati a questa attività. |
Il Regolamento prevede criteri di DNSH diversi per le attività ammissibili, come riportato nella seguente tabella:
| ATTIVITÀ | CRITERIO DI DNSH | VALUTAZIONE PER IL GRUPPO |
|---|---|---|
| 1.2 PPC | CCM: sono fissati una serie di soglie in termini di emissioni di gas a effetto serra relative alle fasi produttive |
CCM: Non è stato possibile, per questo anno di reporting, valutare il rispetto del criterio. |
| CCA: I rischi climatici fisici che pesano sull'attività sono stati identificati effettuando una solida valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità. |
CCA: Non è stata svolta ad oggi una valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità. |
|
| WTR: I rischi di degrado ambientale connessi alla conservazione della qualità dell'acqua e alla prevenzione dello stress idrico sono individuati e affrontati con l'obiettivo di conseguire un buono stato delle acque e un buon potenziale ecologico. |
WTR: Non è stata svolta ad oggi una mappatura dei rischi di degrado ambientale connessi alla conservazione della qualità dell'acqua. |
|
| CE: Viene valutata la disponibilità di tecniche che sostengono il riutilizzo e l'utilizzo di materie prime secondarie, una gestione dei rifiuti che privilegia il riciclaggio rispetto allo smaltimento nel processo di fabbricazione e informazioni sugli ingredienti del prodotto lungo la catena di approvvigionamento. |
CE: I criteri previsti sono rispettati da parte delle produzioni del Gruppo. |
|
| BIO: Si è proceduto a una valutazione dell'impatto ambientale o a un esame conformemente alla direttiva 2011/92/UE. |
BIO: Non è stata svolta una valutazione dell'impatto ambientale secondo quanto previsto dal Regolamento. |
|
| 6.5 CCM | CCA: I rischi climatici fisici che pesano sull'attività sono stati identificati effettuando una solida valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità. |
CCA: Non è stata svolta ad oggi una valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità. |
| WTR: N/A | WTR: N/A | |
| CE: I veicoli sono: riutilizzabili o riciclabili per almeno l'85 % del peso; e |
CE: il Gruppo non dispone attualmente di tutte le informazioni necessarie per valutare la conformità di questo criterio. |
|
| riutilizzabili o recuperabili per almeno il 95 % del peso. |
||
| Sono in atto misure per la gestione dei rifiuti sia nella fase di utilizzo che a fine vita della flotta conformemente alla gerarchia dei rifiuti. |
||
| PPC: I veicoli sono conformi ai requisiti della più recente fase applicabile dell'omologazione Euro 6 per le emissioni dei veicoli leggeri. |
PPC: i veicoli del Gruppo di recente immatricolazione rispettano i parametri e le caratteristiche in esame. |
|
| I veicoli rispettano le soglie di emissione per i veicoli leggeri puliti. |
| Gi pneumatici sono conformi ai requisiti relativi al rumore esterno di rotolamento della classe più elevata e al coefficiente di resistenza al rotolamento nelle due classi più elevate. |
||
|---|---|---|
| BIO: N/A | BIO: N/A | |
| 7.2 CCM / 3.2 CE |
CCM: L'edificio non è adibito all'estrazione, allo stoccaggio, al trasporto o alla produzione di combustibili fossili |
CCM: Il criterio è soddisfatto con riferimento al nuovo stabilimento di Brembate. |
| CCA: I rischi climatici fisici che pesano sull'attività sono stati identificati effettuando una solida valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità. |
CCA: Non è stata svolta ad oggi una valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità. |
|
| WTR: I lavori svolti rispettano una serie di parametri definiti dal Regolamento relativi ai consumi idrici degli apparecchi idraulici installati. |
WTR: Il criterio è applicabile solo a parte degli interventi svolti ma non è stato possibile verificarne il rispetto. |
|
| CE: I lavori svolti rispettano una serie di parametri definiti dal Regolamento relativi al trattamento dei rifiuti prodotti nel corso degli interventi sostenuti. |
CE: Non è stato possibile verificare il rispetto del criterio nell'ambito degli interventi svolti nell'anno. |
|
| PPC: I materiali utilizzati nell'ambito dei lavori svolti rispettano i criteri per le sostanze richiamate nell'Appendice C del Regolamento |
PPC: Non è stato possibile, per questo anno di reporting, valutare il completo rispetto delle prescrizioni di cui all'Appendice C del Regolamento. |
|
| BIO: N/A | BIO: N/A | |
| 7.7 CCM | CCA: I rischi climatici fisici che pesano sull'attività sono stati identificati effettuando una solida valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità. |
CCA: Non è stata svolta ad oggi una valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità. |
| WTR: N/A | WTR: N/A | |
| PPC: N/A | PPC: N/A | |
| CE: N/A | CE: N/A | |
| BIO: N/A | BIO: N/A | |
| 8.1 CCA | CCM: sono messe in atto le pratiche pertinenti indicate come "pratiche attese" nella versione più recente del codice di condotta europeo sull'efficienza energetica dei centri di dati |
CCM: Non è stato possibile, per questo anno di reporting, valutare il completo rispetto delle prescrizioni del Regolamento in relazione agli investimenti sostenuti in ambito IT. |
| WTR: I rischi di degrado ambientale connessi alla conservazione della qualità dell'acqua e alla prevenzione dello stress idrico sono individuati e affrontati con l'obiettivo di conseguire un buono stato delle acque e un buon potenziale ecologico. |
WTR: Non è stata svolta ad oggi una mappatura dei rischi di degrado ambientale connessi alla conservazione della qualità dell'acqua in relazione agli investimenti sostenuti in ambito IT. |
|
| PPC: N/A | PPC: N/A |
| CE: Sono rispettati definiti criteri relativi alle apparecchiature utilizzate |
CE: Non è stato possibile, per questo anno di reporting, valutare il completo rispetto delle prescrizioni del Regolamento in relazione agli investimenti sostenuti in ambito IT. |
|
|---|---|---|
| BIO: N/A | BIO: N/A | |
| 1.2 CE | CCM: Se contiene refrigeranti, il prodotto fabbricato è conforme al rendimento del potenziale di riscaldamento globale «GWP» di cui al regolamento (UE) n. 517/2014. L'attività non fabbrica prodotti contenenti esafluoruro di zolfo (SF6). Se del caso, il prodotto fabbricato non ottiene un |
CCM: Non è stato possibile, per questo anno di reporting, valutare il rispetto del criterio. |
| punteggio inferiore alla terza classe di efficienza energetica più elevata tra quelle in cui si situa una percentuale significativa dei prodotti. |
||
| CCA: I rischi climatici fisici che pesano sull'attività sono stati identificati effettuando una solida valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità. |
CCA: Non è stata svolta ad oggi una valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità. |
|
| WTR: I rischi di degrado ambientale connessi alla conservazione della qualità dell'acqua e alla prevenzione dello stress idrico sono individuati e affrontati con l'obiettivo di conseguire un buono stato delle acque e un buon potenziale ecologico. |
WTR: Non è stata svolta ad oggi una mappatura dei rischi di degrado ambientale connessi alla conservazione della qualità dell'acqua. |
|
| PPC: L'attività non comporta la fabbricazione, l'immissione in commercio o l'uso delle sostanze richiamate nell'Appendice C del Regolamento. |
PPC: Non è stato possibile, per questo anno di reporting, valutare il competo rispetto delle prescrizioni di cui all'Appendice C del Regolamento. |
|
| 1.2 CE | CCM: I prodotti acquistati rispettano definiti limiti in ambito di gas refrigeranti |
CCM: Sono conformi tutti i prodotti privi di refrigeranti. |
| CCA: I rischi climatici fisici che pesano sull'attività sono stati identificati effettuando una solida valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità. |
CCA: Non è stata svolta ad oggi una valutazione del rischio climatico e della vulnerabilità. |
|
| WTR: I rischi di degrado ambientale connessi alla conservazione della qualità dell'acqua e alla prevenzione dello stress idrico sono individuati e affrontati con l'obiettivo di conseguire un buono stato delle acque e un buon potenziale ecologico. |
WTR: Non è stata svolta ad oggi una mappatura dei rischi di degrado ambientale connessi alla conservazione della qualità dell'acqua. |
|
| PPC: L'attività non comporta la fabbricazione, l'immissione in commercio o l'uso delle sostanze richiamate nell'Appendice C del Regolamento. |
PPC: Non è stato possibile, per questo anno di reporting, valutare il competo rispetto delle prescrizioni di cui all'Appendice C del Regolamento. |
|
| BIO: Si è proceduto a una valutazione dell'impatto ambientale o a un esame conformemente alla direttiva 2011/92/UE. |
BIO: Non è stata svolta una valutazione dell'impatto ambientale. |
| CCM: Se contiene refrigeranti, il prodotto fabbricato è conforme al rendimento del potenziale di riscaldamento globale «GWP» di cui al regolamento (UE) n. 517/2014. L'attività non fabbrica prodotti contenenti esafluoruro di zolfo (SF6). |
CCM: Non è stato possibile, per questo anno di reporting, valutare la presenza di refrigeranti. |
|---|---|
| Se del caso, il prodotto fabbricato non ottiene un punteggio inferiore alla terza classe di efficienza energetica più elevata tra quelle in cui si situa una percentuale significativa dei prodotti. |
Infine, il Gruppo ha analizzato il proprio grado di adesione ai principi richiamati dell'articolo 18 del Regolamento, anche sulla base delle indicazioni fornite dalla Platform on Sustainabile Finance.
Per quanto riguarda i presidi in essere all'interno del Gruppo, Fine Foods opera e richiede ai propri dipendenti, collaboratori esterni e partners commerciali di operare in conformità al proprio Codice Etico che definisce i principi etici e morali alla base delle regole di condotta a cui gli stakeholder interni ed esterni del Gruppo devono attenersi. Per i presidi e controlli in essere per rispondere ai requisiti richiamati dall'articolo 18 del Regolamento si rimanda alla sezione G1, paragrafo "Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese".
Inoltre, si rimanda alla sezione G1, paragrafo "Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo" per le informative rispetto alla diversità negli organi di governo. Rispetto al tema del gender pay gap si specifica che il gruppo, anche in assenza di politiche formali, assicura la parità di rapporto economico su tutti i dipendenti e ha recentemente intrapreso un percorso per l'ottenimento della certificazione volontaria per le pari opportunità.
Rispetto all'analisi sugli investimenti sostenuti, il Gruppo non ritiene sufficienti le attuali pratiche in essere sulla catena di fornitura per poter considerare allineate ai criteri di garanzia di salvaguardia le attività identificate come ammissibili.
Per il calcolo della quota di Turnover, il Gruppo ha considerato i seguenti valori:
Il Gruppo, per il calcolo del denominatore del KPI di CapEx, ha considerato le addition incorse nel periodo di riferimento relative ad asset materiali (sviluppo e ristrutturazione di asset aziendali), ad asset immateriali (brevetti, software e costi di ricerca e sviluppo capitalizzata) e Right of Use Asset (RoU). L'approccio utilizzato per l'estrazione delle suddette numeriche ha previsto un'analisi puntuale della reportistica gestionale riportante gli investimenti condotti nel corso dell'esercizio da tutte le società all'interno del perimetro di consolidamento.
In linea con il Disclosures Delegated Act (Regolamento Delegato 2021/2178), per il calcolo della quota di CapEx, il Gruppo ha considerato i seguenti valori:
Per il calcolo della quota di OpEx, il Gruppo ha considerato i seguenti valori:
Il risultato di tali analisi ha determinato un valore pari a 4,3 Milioni da considerarsi non materiale rispetto alle spese operative complessive, e per tanto il KPI non viene rendicontato.
| Financial year 2024 ytd 31.12 | Substantial Contribution Criteria | DNSH criteria ('Does Not Significantly Harm') |
|||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Economic activities | Code | Absolute Turnover (Eur) |
Proportion of Turnover, Year N | mate Change Mitigation Cli |
mate Change Adaptation Cli |
Water | Pollution | my Circular econo |
Biodiversity | mate Change Mitigation Cli |
mate Change Adaptation Cli |
Water | Pollution | my Circular econo |
Biodiversity | m Safeguards mu Mini |
proportion of Turnover, FY 2023 my-aligned or eligible Taxono |
Category enabling activity | Category transitional activity |
| A. TAXONOMY-ELIGIBLE ACTIVITIES | |||||||||||||||||||
| A.1 Environmentally sustainable activities (Taxonomy-aligned) | |||||||||||||||||||
| … | 0% | N/EL | N/EL | N/EL | N/EL | N/EL | N/EL | Y | Y | Y | Y | Y | Y | Y | 0% | ||||
| Turnover of environmentally sustainable activities (Taxonomy aligned) (A.1) |
- | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | Y | Y | Y | Y | Y | Y | Y | 0% | |||
| of which Enabling | - | - | E | ||||||||||||||||
| of which Transitional | - | - | T | ||||||||||||||||
| A.2 Taxonomy-Eligible but not environmentally sustainable activities (not Taxonomy-aligned activities) | |||||||||||||||||||
| Manufacture of medicinal products | PP | 75.765.229 | 31% | N | N | N | N | N | N | 27% | |||||||||
| Turnover of Taxonomy eligible but not environmentally sustainable activities (not Taxonomy-aligned activities) (A.2) |
75.765.229 | 31% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 27% | ||||||||||
| A. Turnover of Taxonomy eligible activities (A.1+A.2) | 75.765.229 | 31% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 27% | ||||||||||
| B. TAXONOMY-NON-ELIGIBLE ACTIVITIES | |||||||||||||||||||
| Turnover of Taxonomy-non-eligible activities | 167.987.601 | 69% | |||||||||||||||||
| Total (A+B) | 243.752.830 100% |
| Taxonomy aligned per objective |
Taxonomy eligible per objective |
|
|---|---|---|
| CCM | 0% | 0% |
| CCA | 0% | 0% |
| WTR | 0% | 0% |
| CE | 0% | 0% |
| PP | 0% | 31% |
| BIO | 0% | 0% |
| Financial year 2024 ytd 31.12 | Year | Substantial Contribution Criteria | DNSH criteria ('Does Not Significantly Harm') |
||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Economic activities | Code | Absolute Capex (Eur) |
Proportion of Capex, Year N |
mate Change Mitigation Cli |
mate Change Adaptation Cli |
Water | Pollution | my Circular econo |
Biodiversity | mate Change Cli |
mate Change Mitigation Cli |
Adaptation Water |
Pollution | my Circular econo |
Biodiversity | m mu Mini |
ainserireiligned or Safeguards my Taxono |
eligible proportion Category enabling |
transitional activity of Capex, FY 2023 Category activity |
| A. TAXONOMY-ELIGIBLE ACTIVITIES | |||||||||||||||||||
| A.1 Environmentally sustainable activities (Taxonomy-aligned) | |||||||||||||||||||
| … | 0% | N/EL | N/EL | N/EL | N/EL | N/EL | N/EL | Y | Y | Y | Y | Y | Y | Y | 0% | ||||
| Capex of environmentally sustainable activities (Taxonomy-aligned) (A.1) | - | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | Y | Y | Y | Y | Y | Y | Y | 0% | |||
| of which Enabling | - | - | E | ||||||||||||||||
| of which Transitional | - | - | T | ||||||||||||||||
| A.2 Taxonomy-Eligible but not environmentally sustainable activities (not Taxonomy-aligned activities) | |||||||||||||||||||
| Acquisition and ownership of buildings | CCM 7.7 | 3.398.713 | 10% | 1% | |||||||||||||||
| Renovation of existing buildings | CCM 7.2 / CE 3.2 |
1.154.383 | 3% | Y | Y | N | Y | Y | 21% | T | |||||||||
| Manufacture of electrical and electronic equipment | CE 1.2 | 1.155.288 | 3% | 15% | |||||||||||||||
| Transport by motorbikes, passenger cars and light commercial vehicles |
CCM 6.5 | 304.677 | 1% | 3% | |||||||||||||||
| Manufacture of medicinal products | PPC 1.2 | 26.231.716 | 75% | N | N | N | N | N | N | N | 42% | ||||||||
| Capex of Taxonomy eligible but not environmentally sustainable activities (not Taxonomy-aligned activities) (A.2) |
32.244.777 | 92% 0 | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 82% | |||||||||||
| A. Capex of Taxonomy eligible activities (A.1+A.2) | 32.244.777 | 92% 0 | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 82% | |||||||||||
| B. TAXONOMY-NON-ELIGIBLE ACTIVITIES | |||||||||||||||||||
| Capex of Taxonomy-non-eligible activities | 2.695.754 | 8% | |||||||||||||||||
| Total (A+B) | 34.940.531 | 100% |
| Taxonomy aligned per objective |
Taxonomy eligible per objective |
|
|---|---|---|
| CCM | 0% | 14% |
| CCA | 0% | 2% |
| WTR | 0% | 0% |
| CE | 0% | 3% |
| PPC | 0% | 75% |
| BIO | 0% | 0% |
| Modello 1 – Attività legate al nucleare e ai gas fossili | ||
|---|---|---|
| Ri ga |
Attività legate all'energia nucleare | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la ricerca, lo sviluppo, la dimostrazione e la No realizzazione di impianti innovativi per la generazione di energia elettrica che producono energia a partire da processi nucleari con una quantità minima di rifiuti del ciclo del combustibile. |
|||||||
| 2. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione e l'esercizio sicuro di nuovi impianti nucleari per la generazione di energia elettrica o calore di processo, anche a fini di teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno, e miglioramenti della loro sicurezza, con l'ausilio delle migliori tecnologie disponibili. |
No | ||||||
| 3. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso l'esercizio sicuro di impianti nucleari esistenti che generano energia elettrica o calore di processo, anche per il teleriscaldamento o per processi industriali quali la produzione di idrogeno a partire da energia nucleare, e miglioramenti della loro sicurezza. |
No | ||||||
| Attività legate ai gas fossili | ||||||||
| 4. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione o la gestione di impianti per la produzione di energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili. |
No | ||||||
| 5. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione combinata di calore/freddo ed energia elettrica che utilizzano combustibili gassosi fossili. |
No | ||||||
| 6. | L'impresa svolge, finanzia o ha esposizioni verso la costruzione, la riqualificazione e la gestione di impianti di generazione di calore che producono calore/freddo utilizzando combustibili gassosi fossili |
No |
Integrazione delle prestazioni in termini di sostenibilità nei sistemi di incentivazione
Per i sistemi di incentivazione degli Amministratori e del management correlati a performance di sostenibilità, si rimanda a quanto indicato nel paragrafo "Informazioni generali - Integrazione delle prestazioni di sostenibilità nei sistemi di incentivazione".
Al momento, Fine Foods non si è dotata di un piano di transizione per mitigare il cambiamento climatico che possa garantire che la strategia aziendale ed il modello di business siano coerenti con l'obiettivo di limitare il surriscaldamento globale come da accordo di Parigi (1.5°C); tuttavia, il Gruppo intende avviare le analisi preliminari volte ad identificare il migliore approccio a tale tematica.
Per i target del Gruppo sia in ambito di riduzione delle emissioni GHG che in ambito di decarbonizzazione, entrambi con l'obiettivo di mitigare il cambiamento climatico, si rimanda ai paragrafi "Azioni e risorse relative alle politiche in materia di cambiamenti climatici" e "Obbiettivi relativi alla mitigazione dei cambiamenti climatici e l'adattamento degli stessi".
Non avendo un piano di transizione il Gruppo non ha identificato investimenti o finanziamenti con riferimento all'attuazione del medesimo piano.
Si segnala infine che non vi sono emissioni di GES bloccate derivanti dai prodotti e dagli attivi chiave dell'impresa.
Al momento non è possibile fornire spiegazioni circa l'inclusione e l'allineamento del piano di transizione alla strategia del Gruppo, essendo Fine Foods priva di un piano di transizione. Nessun piano di transizione per mitigare il cambiamento climatico è stato approvato da organi di amministrazione e controllo del Gruppo nè è previsto per il prossimo esercizio.
Il Gruppo ha identificato un rischio legato al cambiamento climatico di tipo fisico (Rischio operativo e finanziario dovuto a danni fisici agli asset del Gruppo causati da eventi climatici acuti e cronici) ed uno di transizione (Rischio operativo di incremento dei costi legato all'acquisto di energia).
Al momento il Gruppo non ha condotto un'analisi di resilienza del proprio modello di business nè delle strategie che intende implementare su nessun orizzonte temporale. Non vi sono, quindi, ad oggi, scenari da illustrare, nè risultati da commentare.
Il processo seguito per l'individuazione, la valutazione e la prioritizzazione degli impatti, rischi ed opportunità è riportato al capitolo Gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità del presente documento.
Dall'analisi di Doppia Rilevanza condotta dal Gruppo, sono emersi come rilevanti i seguenti impatti sui cambiamenti climatici:
In merito a rischi ed opportunità legati al cambiamento climatico, invece, è emerso come rilevante il seguente rischio fisico:
Sono stati inoltre identificati i seguenti rischi ed opportunità di transizione:
Anche in questo caso, il rischio e l'opportunità individuati sono stati considerati tenendo conto di orizzonti temporali di breve, medio e lungo periodo. Nel caso di rischi o opportunità climatici di transizione, si è fatto riferimento allo scenario Net-zero Emissions (NZE) dell'International Energy Agency, che rappresenta l'azzeramento delle emissioni nette al 2050. Il ricorso agli scenari elencati è stato utile per l'identificazione e la valutazione dei rischi e delle opportunità negli orizzonti temporali prefissati, in quanto hanno permesso di basare l'analisi condotta su dati scientifici, come possibili trend nei consumi energetici e nell'andamento delle temperature globali.
Lo scenario SSP5-8.5, infatti, indica non solo l'aumento dell'uso di combustibili fossili a livello globale, accompagnato da un drastico aumento nelle temperature globali nel corso del secolo presente, ma fa riferimento anche ad un aumento di circa 4.4°C della temperatura terrestre e conseguenti incrementi negli eventi climatici estremi, i quali potrebbero provocare gravi danni agli asset e alle attività del Gruppo. Al contrario, lo scenario Net-zero Emissions by 2050 (NZE) mostra il percorso verso il raggiungimento di zero emissioni nette di CO2 nel settore energetico entro il 2050. Con l'obiettivo di limitare il riscaldamento globale di 1.5°C rispetto ai livelli pre-industriali, come previsto dall'Accordo di Parigi, richiede una rapida trasformazione nella produzione e nei consumi energetici, incentivando l'utilizzo sempre crescente di fonti energetiche rinnovabili.
Nell'ambito della Tassonomia Europea, non è stata condotta un'analisi sugli attivi o attività aziendali per valutarne la compatibilità alla transizione verso un'economia globale neutrale dal punto di vista climatico.
Il Comitato ESG ha approvato la politica per la protezione del clima e dell'ambiente che, in continuità con l'attuale Politica HSE già definita nell'ambito del sistema di gestione ISO 14001 e ISO 45001, aggiorna e attua gli elementi che sono alla base dell'attuale strategia globale per un futuro sostenibile.
Tale Policy abbraccia inoltre i principi del Global Compact al quale Fine Foods aderisce, in particolare:
Allineandosi ai principi espressi dal Global Compact, Fine Foods si impegna a contribuire anche agli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare si impegna a contribuire ai seguenti obiettivi:
La politica per la protezione del clima e dell'ambiente è definita sulla base dei seguenti 3 pilastri fondamentali:
III. uso sostenibile delle risorse ed eco-progettazione
Le misure attuative della suddetta policy di carattere più generale sono riassumibili come segue:
In merito alla tutale del clima, la policy sopra citata mira ad intercettare sia la mitigazione che l'adattamento al cambiamento climatico, oltre all'efficientamento energetico ed al maggior ricorso ad energie rinnovabili.
Le misure attuative della suddetta policy prevedono, per quanto tecnicamente ed economicamente sostenibile, di mettere in atto tutte le soluzioni disponibili per ridurre l'impatto sul clima attraverso la decarbonizzazione dei propri processi produttivi. A tal fine si mettono in atto prioritariamente le seguenti azioni:
Il Gruppo non ha, ad oggi, identificato un obiettivo in termini di riduzione delle emissioni GHG.
Solo dopo aver identificato le azioni da intraprendere, il Gruppo potrà effettuare un'analisi circa la disponibilità delle risorse per metterle in atto.
Non si rilevano voci di costo rilevanti, né OPEX né CAPEX, nelle spese già sostenute né in quelle pianificate per l'implementazione delle misure come da policy sopra citata. Ad oggi, il Gruppo non ha previsto uno specifico piano CAPEX per allineare le proprie iniziative a quanto previsto dal Regolamento Delegato EU 2021/2178.
Per quanto riguarda gli obiettivi che il Gruppo si è prefissato in ambito di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, si rimanda ai target elencati al paragrafo SBM-1_21 ed identificati nel Piano di Sostenibilità Fine Foods for Future 2022-2025 approvato dal Comitato ESG il 21 aprile 2022. I target e i KPI specifici sono stati definiti e concordati in collaborazione con i manager di ciascuna area, ma non sono stati coinvolti i lavoratori della catena di fornitura. Il Piano viene monitorato e aggiornato annualmente dal Comitato ESG al fine di rendicontarne i progressi, sempre in assenza di coinvolgimento dei lavoratori della catena di fornitura. Solo al termine del 2025 verranno analizzate eventuali casistiche di mancato raggiungimento dei target, anche per identificare delle strategie di miglioramento
Nella seguente tabella si presentano i dati relativi ai consumi energetici del Gruppo Fine Foods disaggregati per provenienza da fonti fossili, fonti nucleari e fonti rinnovabili.
Poiché il Gruppo opera in un settore ad alto impatto climatico, le informazioni inerenti ai consumi energetici provenienti da fonti fossili sono state a loro volta disaggregate nelle cinque voci (da 1 a 5) presentate nella tabella stessa.
| Consumo di energia e mix energetico | 2024 (MWh) |
|---|---|
| (1) Consumo di combustibile da carbone e prodotti del carbone | - |
| (2) Consumo di combustibile da petrolio grezzo e prodotti petroliferi | 823,95 |
| di cui benzina | 421,36 |
| di cui diesel | 402,59 |
| (3) Consumo di combustibile da gas naturale | 35.648,11 |
| (4) Consumo di combustibile da altre fonti non rinnovabili | - |
| (5) Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti fossili, acquistati o acquisiti |
- |
| (6) Consumo totale di energia da fonti fossili (somma da linea 1 a 5) | 36.472,06 |
| Quota di fonti fossili sul consumo totale di energia (%) | 90,07 |
| (7) Consumo da fonti nucleari | - |
| Quota di fonti nucleari sul consumo totale di energia (%) | - |
| (8) Consumo di combustibili per le fonti rinnovabili, compresa la biomassa (include anche i rifiuti industriali e urbani di origine biologica, il biogas, l'idrogeno rinnovabile ecc.) |
- |
| (9) Consumo di energia elettrica, calore, vapore e raffrescamento da fonti rinnovabili, acquistati o acquisiti |
3.285,78 |
| (10) Consumo di energia rinnovabile autoprodotta senza ricorrere a combustibili | 739,20 |
| (11) Consumo totale di energia da fonti rinnovabili (somma da linea 8 a 10) | 4.024,98 |
| Quota di fonti rinnovabili sul consumo totale di energia (%) | 9,93 |
| Consumo totale di energia (somma righe 6, 7 e 11) | 40.497,04 |
In particolare, nel 2024 sono stati consumati 40.497,04 MWh di energia, di cui il 90,07% proveniente da fonti fossili ed il restante 9,93% da fonti rinnovabili.
Si sottolinea che l'energia elettrica acquistata dal Gruppo deriva interamente da fonti rinnovabili, grazie alla sottoscrizione di contratti di fornitura 100% green sia per le sedi di Fine Foods che di Euro Cosmetic. Poiché le Garanzie d'Origine (GO) relative al 2024 non sono ancora state rilasciate, si stima che la quota di energia elettrica coperta da GO sia pari a quella del 2023.
I dati relativi ai consumi di energia elettrica e gas sono stati rilevati tramite bollettazione, tranne per il consumo di gas sia di Euro Cosmetic che di Fine Foods relativo al mese di dicembre per i quali si è provveduto ad utilizzare le autoletture di dicembre stesso. Nel caso di Euro Cosmetic, il valore è stato stimato combinando un'autolettura effettuata fino al 20/12/2024 con una proiezione basata sul consumo registrato a dicembre 2023 per i giorni rimanenti.
I dati relativi alla produzione e immissione in rete di energia elettrica da impianti fotovoltaici derivano, invece, dalle letture dei singoli contatori.
Infine, per quanto riguarda i combustibili, sono state rilevate le quantità di consumo in litri, convertite successivamente in MWh.
Nel calcolo dei consumi energetici non sono stati inseriti, invece, i dati relativi ai consumi di Pharmatek PMC Srl, società chiusa nell'ottobre 2022 e non considerata nei confini del sistema. Si sottolinea comunque che i consumi energetici rilevati nel primo trimestre del 2024 per la società in questione risultano pari a 0,756 MWh.
In quanto operante in un settore ad alto impatto climatico (riferito al codice NACE 10.8.6 - Manufacture of homogenised food preparations and dietetic food), il Gruppo riporta di seguito il calcolo della propria intensità energetica.
| Intensità energetica rispetto ai ricavi netti | 2024 |
|---|---|
| Consumi energetici (MWh) | 40.497,04 |
| Ricavi netti (Milioni €) | 243,75 |
| Consumi energetici totali (MWh) rispetto ai ricavi netti (MWh/M€) |
166,14 |
Fine Foods ha calcolato la propria Corporate Carbon Footprint (CFO), ovvero la misura dell'ammontare totale delle emissioni di gas ad effetto serra causate direttamente e indirettamente dalle attività svolte dall'organizzazione stessa nel periodo relativo al 2024. Nella tabella seguente vengono presentati i risultati riguardanti sia gli stabilimenti di Fine Foods a Zingonia e Brembate sia lo stabilimento di Euro Cosmetic a Trenzano.
| 2024 | |||
|---|---|---|---|
| Emissioni di GHG Scope 1 | |||
| Emissioni lorde di GHG di Scope 1 (tCO2eq) | 8.103,83 | ||
| Percentuale di emissioni di GHG di Scope 1 coperta da sistemi regolamentati di scambio quote di emissioni (%) |
- | ||
| Emissioni di GHG Scope 2 | |||
| Emissioni lorde di GHG di Scope 2 - location-based (tCO2eq) | 774,13 | ||
| Emissioni lorde di GHG di Scope 2 - market-based (tCO2eq) | - | ||
| Percentuale di emissioni di GHG di Scope 2 coperta da sistemi regolamentati di scambio quote di emissioni (%) |
- | ||
| Emissioni di GHG Scope 3 | |||
| Emissioni indirette lorde di GHG di Scope 3 (tCO2eq) | 64.017,13 | ||
| 1. Beni e servizi acquistati |
47.276,10 | ||
| 2. Beni strumentali |
9.414,86 | ||
| 3. Attività legate ai combustibili e all'energia (non incluse in scope 1 e 2) |
2.803,05 | ||
| 4. Trasporto e distribuzione a monte |
2.436,37 | ||
| 5. Rifiuti generati nel corso delle operazioni |
7,10 | ||
| 9. Trasporto e distribuzione a valle |
2.079,65 | ||
| Emissioni totali di GHG | |||
| Emissioni totali di GHG location-based | 72.895,09 | ||
| Emissioni totali di GHG market-based | 72.120,96 |
Lo studio è stato inizialmente effettuato in conformità alla norma UNI EN ISO 14064-1:2019 e poi riportato in ottica di GHG Protocol, per ottemperare alle richieste degli ESRS calcolando le emissioni suddivise per Scope 1, Scope 2 (logica location-based e marketbased) e Scope 3. Si dà inoltre atto che le metodologie di calcolo relative alle emissioni di gas a effetto serra Scope 3 sono soggette a maggiori limitazioni intrinseche rispetto a quelle Scope 1 e 2, a causa della scarsa disponibilità e della precisione relativa delle informazioni utilizzate per definire tali informazioni, sia di natura quantitativa sia di natura qualitativa, relative alla catena del valore. È intenzione dell'azienda effettuare tale studio e aggiornare il calcolo con una frequenza annuale.
Per la contabilizzazione delle emissioni di gas serra, l'unità di misura utilizzata è la tonnellata di CO2 equivalente (tCO2), la quale permette di pesare insieme emissioni di GHG diversi (CO2, CH4, N2O, HFC, PFC, SF6), caratterizzati da differenti effetti climalteranti. Nello studio in questione sono stati utilizzati i Global Warming Potentials (GWP) aggiornati dall'IPCC nel 2021 e calcolati facendo riferimento ad un intervallo temporale di 100 anni.
L'organizzazione ha selezionato e utilizzato metodologie che minimizzano l'incertezza e forniscono risultati accurati, coerenti e riproducibili, basate su calcoli (dati di attività relativa ai GHG moltiplicati per specifici fattori di emissione di GHG), misurazioni o combinazioni di calcoli e misurazioni. Inoltre, la quantificazione delle emissioni di GHG è stata effettuata con il supporto del database internazionale Ecoinvent 3.10, del software SimaPro v. 9.6.0.1 e del DEFRA 2024. Eventuali conversioni di unità di misura sono invece state effettuate utilizzando la versione più recente della "Tabella parametri standard nazionali" pubblicata annualmente dal Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica e utilizzabile per il calcolo delle emissioni 2024.
Per ciò che concerne il calcolo dello Scope 2, come indicato nella tabella precedente, è stata utilizzata sia la logica location-based che quella market-based. In particolare, tramite la logica market-based è stato possibile considerare le emissioni di GHG pari a zero, in quanto tutta l'energia elettrica acquistata dal Gruppo risulta coperta da Garanzie d'Origine. Per maggiori dettagli in merito, si riporta al capitolo "Consumo di energia e mix energetico ".
Nel calcolo delle emissioni dello Scope 3 secondo il GHG Protocol, sono state considerate le seguenti 5 categorie su 15:
Il dato del carbonio biogenico è stato elaborato mediante il software SimaPro che permette la classificazione delle emissioni di CO2eq in tre differenti componenti che sommate costituiscono il dato totale di GHG: fossil, biogenic e land use. Le emissioni non antropogeniche risultano nulle, mentre le antropogeniche sono dovute alla presenza di combustione di biomassa nei mix energetici considerati nella modellizzazione delle sorgenti appartenenti alle varie categorie analizzate.
Non si riscontrano, invece, percentuali di emissioni di GHG provenienti da sistemi di scambio di quote di emissioni regolamentati. La tabella seguente rappresenta invece l'intensità emissiva rispetto ai ricavi netti, calcolata come il rapporto tra le emissioni totali di GHG (sia location-based sia market-based) e i ricavi netti del Gruppo in milioni di euro (con riferimento al bilancio finanziario).
| Intensità emissiva rispetto ai ricavi netti | 2024 |
|---|---|
| Emissioni totali di GHG (location-based) | 72.895,09 |
| Emissioni totali di GHG (market-based) | 72.120,96 |
| Ricavi netti (Milioni €) | 243,75 |
| Emissioni totali di GHG (location-based) rispetto ai ricavi netti (tCO2eq/M€) |
299,06 |
| Emissioni totali di GHG (market-based) rispetto ai ricavi netti (tCO2eq/M€) |
295,88 |
Sulla base dell'analisi delle attività svolte dai siti del Gruppo, i processi industriali più impattanti sotto il profilo delle emissioni inquinanti in aria sono materiali, mentre quelle in suolo e acqua sono marginali. Anche quando presenti, il Gruppo adotta i controlli necessari per monitorare gli impatti e garantire il rispetto delle normative locali. È importante notare che nella catena del valore del Gruppo vi sono fornitori che potrebbero avere un impatto ambientale maggiore. In merito a questi ultimi, in linea con le disposizioni di phase-in, si stanno definendo le analisi appropriate per rendicontare i relativi IRO.
La metodologia per l'individuazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità ha tenuto conto degli aspetti descritti nel paragrafo "Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti", incluso nel capitolo dedicato alle Informazioni Generali (ESRS 2). Tale metodologia è stata applicata anche per le analisi svolte in riferimento all'inquinamento e ha previsto la comprensione del contesto operativo, l'identificazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità, e la loro valutazione e prioritizzazione.
Come già indicato nel paragrafo "Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale", incluso nel capitolo dedicato alle Informazioni Generali (ESRS 2), al termine dell'analisi di doppia Rilevanza svolta dal Gruppo Fine Foods è stato identificato un solo impatto di sostenibilità rilevante effettivo legato all'inquinamento, associato al sub-topic: inquinamento dell'aria. L'impatto avviene nelle operazioni dirette (direct operations) associate al Gruppo.
Per quanto riguarda l'individuazione dei rischi e delle opportunità, è stato identificato il seguente rischio rilevante associato al sub-topic "Substances of concern" e derivante da una dipendenza (quadro normativo) e da un impatto (seppure non rilevante) del Gruppo: -Rischio legale e reputazionale derivante da una gestione scorretta delle sostanze chimiche preoccupanti.
Si evidenzia che, in relazione al tema dell'inquinamento, il Gruppo non ha ancora condotto consultazioni specifiche con gruppi di stakeholder. Gli sforzi sono stati invece concentrati su ambiti considerati più rilevanti per l'ampiezza e la portata degli impatti generati.
Come indicato al paragrafo "Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi", il Comitato ESG ha approvato una politica per la protezione del clima e dell'ambiente. Fine Foods mette al primo posto la garanzia di protezione dell'ambiente e dei suoi abitanti nei territori su cui essa si insedia e per questo mette in atto processi per la riduzione dei propri impatti e adotta le migliori pratiche disponibili per garantire la tutela delle matrici ambientali - aria, acqua e suolo - e per evitare qualsiasi forma di inquinamento anche accidentale.
La policy mira ad una riduzione degli impatti negativi sull'inquinamento di aria, acqua e suolo. In particolare, le misure attuative prevedono di:
La policy di cui sopra si pone come obiettivo di portare l'intera filiera verso una gestione rispettosa dell'ambiente. A tal fine, il Gruppo si impegna ad adottare strumenti per valutare l'impatto ambientale degli attori coinvolti lungo la catena del valore ed ingaggiarli in un processo di miglioramento e a collaborare, in partnership con i propri fornitori, allo sviluppo di soluzioni più ecologiche.
In particolare, laddove possibile, applicabile ed economicamente sostenibile, il Gruppo opta per l'acquisto di prodotti o servizi che, a parità di funzionalità, garantiscano la migliore performance ambientale adottando i seguenti criteri:
Nel Piano di Sostenibilità Fine Foods for Future 2022-2025 approvato dal Comitato ESG il 21 aprile 2022, il Gruppo si era prefissato in ambito di inquinamento alcuni obiettivi che, tuttavia, sono stati raggiunti negli esercizi precedenti all'anno di attuale rendicontazione. Ad oggi non ne sono stati definiti di nuovi.
Di seguito si presentano le quantità in tonnellate degli inquinanti emessi dal Gruppo nelle operazioni proprie effettuate nel corso del 2024, con particolare attenzione agli inquinanti in aria. Le emissioni di ammoniaca riguardano il solo stabilimento di Trenzano, mentre quelle di NOx come NO2 i soli stabilimenti di Zingonia e Brembate. I COV/COT e il materiale particellare, invece, provengono da tutti gli stabilimenti del Gruppo.
Non si rilevano, invece, particolari emissioni di microplastiche.
| Quantità (ton) | ||
|---|---|---|
| Regolamento CE n. 166/2006) | Emissione di inquinanti nell'aria, acqua e suolo (All. II del | |
| Ammoniaca | 0,0001 | |
| NOx - NO2 | 22,18 | |
| COV/COT | 15,42 | |
| Materiale particellare | 1,92 | |
| Microplastiche generate o utilizzate | 0 |
I suddetti valori provengono dai campionamenti effettuati con la seguente cadenza:
Per tutti gli stabilimenti è stata ipotizzata una durata di funzionamento dei punti emissione pari a 8 ore al giorno per 220 giorni, per un totale stimato di 1760 ore annue di emissioni.
Le misurazioni complete delle emissioni in atmosfera relative al 2024 sono presentate negli specifici rapporti di prova redatti da laboratori indipendenti specializzati e accreditati secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018. Nella valutazione della conformità dei risultati rispetto ai valori limite si applica quanto definito dal Manuale Unichim 158:1988 al paragrafo "Criteri di valutazione dei risultati", tenendo in considerazione il valore medio delle N misure effettuate con impianto a regime e della relativa deviazione standard.
Non sono state rilevate sostanze preoccupanti o estremamente preoccupanti utilizzate dal Gruppo nel corso del 2024.
La metodologia per l'individuazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità ha tenuto conto degli aspetti descritti nel paragrafo "Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti", incluso nel capitolo dedicato alle Informazioni Generali (ESRS 2). Questa metodologia è stata applicata anche per le analisi svolte in riferimento alla tematica dell'acqua e ha previsto la comprensione del contesto operativo, l'identificazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità, e la loro valutazione e prioritizzazione.
Come già indicato nel precedente paragrafo "Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale", al termine dell'analisi di doppia Rilevanza svolta dal Gruppo Fine Foods è stato identificato un impatto di sostenibilità rilevante, effettivo, associato al sub-topic acque. L'impatto riguarda il consumo di acqua ed è stato rilevato sia nella fase di operazioni dirette (direct operations) legata alle attività produttive del gruppo, sia a monte della catena del valore (upstream).
Per quanto riguarda l'individuazione dei rischi e delle opportunità, non sono stati identificati rischi o opportunità rilevanti legati al tema dell'acqua, né in relazione alle dipendenze né alle azioni del piano ESG 2022-2025.
Nello svolgimento delle analisi di rilevanza della tematica dell'acqua il Gruppo si è servito di Acqueduct, strumento sviluppato dal World Resources Institute (WRI) che serve a mappare, misurare e gestire i rischi legati all'acqua.
Si evidenzia che, in relazione al tema dell'utilizzo della risorsa idrica, il Gruppo non ha ancora condotto consultazioni specifiche con gruppi di stakeholder. Gli sforzi sono stati invece concentrati su ambiti considerati più rilevanti per l'ampiezza e la portata degli impatti generati.
Come indicato al paragrafo "Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi", il Comitato ESG ha approvato una politica per la protezione del clima e dell'ambiente. La policy mira alla garanzia di protezione dell'ambiente nei territori in cui il Gruppo si insedia, inclusa l'area di Trenzano, classificata ad elevato stress idrico, e per questo mette in atto processi per la riduzione sistematica del proprio impatto sull'ambiente e adotta le migliori pratiche disponibili per garantire la tutela delle matrici ambientali - aria, acqua e suolo.
Per i temi legati all'inquinamento ambientale, incluso l'inquinamento dell'acqua, si rimanda al paragrafo dedicato al principio ESRS E2.
Il Gruppo tiene in considerazione gli impatti ambientali fin dalla progettazione dei prodotti, per ridurre a monte l'uso di materie prime non rinnovabili. Non solo, Fine Foods valuta anche la progettazione dei propri processi per consuntivare una riduzione dei consumi idrici, anche in collaborazione con gli attori lungo la catena di fornitura.
Il Gruppo non ha adottato, al momento, delle politiche dedicate alla sostenibilità di mari ed oceani.
In ottica cautelativa, il Gruppo Fine Foods ritiene di non avere attualmente adottato azioni per la gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità connessi alle acque e alle risorse marine che possano definirsi conformi alle richieste dello Standard ESRS. Nel piano ESG 2022-2025, sono state previste delle azioni che, non essendo associate a specifici target quantitativi da raggiungere entro un determinato orizzonte temporale, non possono essere considerate in linea con le richieste dello Standard. In futuro, si procederà a valutare la definizione o l'aggiornamento di eventuali azioni che contengano tutti gli elementi richiesti dalla normativa
Ciò premesso, data l'importanza del tema, il Gruppo ha comunque intrapreso delle azioni in relazione ad un miglior utilizzo delle risorse idriche prevedono di:
In ottica cautelativa, il Gruppo Fine Foods ritiene di non avere attualmente adottato una politica di gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità connessi alle acque e alle risorse marine che possa definirsi conforme alle richieste dello Standard ESRS. In futuro, si procederà a valutare la definizione o l'aggiornamento di eventuali politiche che contengano tutti gli elementi richiesti dalla normativa. Tuttavia, con l'obiettivo di prevenire, ridurre e mitigare le possibili conseguenze che le proprie attività possono arrecare all'ambiente, il Gruppo si è prefissato dei target interni - identificati nel Piano di Sostenibilità Fine Foods for Future 2022-2025, approvato dal Comitato ESG il 21 aprile 2022 sui temi delle risorse idriche, per i quali si rimanda al paragrafo "Strategia, modello aziendale e catena del valore". I target e i KPI specifici sono stati definiti e concordati in collaborazione con i manager di ciascuna area. Il Piano viene monitorato e aggiornato annualmente dal Comitato ESG al fine di rendicontarne i progressi. Solo al termine del 2025 verranno analizzate eventuali casistiche di mancato raggiungimento dei target, anche per identificare delle strategie di miglioramento.
Gli obiettivi che il Gruppo si è prefissato sono di tipo volontario, non si tratta di target obbligatori per legge.
Il Gruppo non ha rilevato IROs relativi alle risorse marine e non si è prefissato obiettivi in tale ambito.
Nel 2024 il Gruppo Fine Foods ha consumato complessivamente 57.084 m3 d'acqua, di cui 19.687 m3 in zone a rischio idrico, come indicato nella tabella seguente. Non si registra, invece, alcuna quantità di acqua riciclata, riutilizzata o immagazzinata.
| Consumo idrico | Volume (m3) |
|---|---|
| Consumo idrico totale | 57.084,00 |
| di cui in zone a rischio idrico, comprese quelle a elevato stress idrico | 19.687,00 |
| Volume totale di acqua riciclata e riutilizzata | - |
| Volume totale di acqua immagazzinata | - |
| di cui relative variazioni | - |
Nella tabella seguente, invece, si presenta l'intensità idrica del Gruppo calcolata per il 2024, pari a 234,19 e risultante dal rapporto tra il consumo idrico totale in m3 e i ricavi netti del Gruppo in milioni di euro (con riferimento alla voce contabile in bilancio finanziario).
| Intensità idrica | Valore |
|---|---|
| Consumo idrico totale (m3) | 57.084,00 |
| Ricavi netti da operazioni proprie (milioni di €) | 243,75 |
| Intensità idrica | 234,19 |
Nell'analisi del rischio idrico, solo l'area in cui si trova Euro Cosmetic è stata classificata come a rischio, mentre le sedi di Fine Foods (Zingonia e Brembate) risultano in zone a basso rischio.
L'analisi è stata condotta utilizzando la piattaforma Aqueduct 4.0 del WRI, considerando i parametri relativi ai rischi idrici fisici (quantitativi e qualitativi) e la media generale del Regulatory and Reputational Risk. Il RepRisk Country ESG Risk Index non è stato incluso nell'analisi, poiché una valutazione complessiva dei rischi ESG è già stata effettuata attraverso l'approccio della doppia rilevanza. Questa scelta è motivata dal fatto che il Regulatory and Reputational Risk è classificato come Low e, di conseguenza, non influisce in modo significativo sul calcolo finale dell'Overall Water Risk.
I dati riportati provengono prevalentemente da bollettazione, ove non ancora disponibili per i mesi di novembre e dicembre provengono invece dalle autoletture.
Rispetto ai rischi fisici, di transizione e sistemici legati alla biodiversità e agli ecosistemi, il Gruppo Fine Foods non ha effettuato una valutazione della resilienza in merito alla strategia e al modello aziendale attuale. Di conseguenza, per il periodo di riferimento, non è stato definito un piano di transizione sul tema.
Come evidenziato nel precedente paragrafo "Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale", incluso nel capitolo dedicato alle Informazioni Generali (ESRS 2), l'impatto materiale relativo alla biodiversità (potenziale perdita di biodiversità e danni agli ecosistemi causati dalla lavorazione di materie prime) è relativo alle attività dei fornitori a cui il Gruppo si rivolge per approvvigionarsi di materie prime e materiali di confezionamento. Non si ritengono, pertanto, applicabili i requisiti di cui al paragrafo "Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale".
L'analisi di Doppia Rilevanza condotta dal Gruppo Fine Foods, ha evidenziato un impatto significativo per quanto riguarda il tema ESRS E4 in merito alla biodiversità e agli ecosistemi.
Il Gruppo ha identificato un impatto negativo legato al sub-topic "impatti sull'estensione e sulla condizione degli ecosistemi" relativo alla propria catena del valore, che consiste in:
− "Potenziale perdita di biodiversità e danni agli ecosistemi causati dalla lavorazione di materie prime".
In merito a rischi ed opportunità legati alla biodiversità e agli ecosistemi, invece, è emerso come rilevante il seguente rischio di transizione:
− "Rischio di interruzioni nella catena di approvvigionamento e aumento dei costi produttivi dovuti a lavorazione di materia prima e produzione impattanti rispetto alla biodiversità locale".
Inoltre, il fatto che Fine Foods non abbia ancora condotto consultazioni con le comunità interessate rappresenta un'importante opportunità per avviare un dialogo costruttivo. Collaborare con le comunità locali, gli esperti e le organizzazioni ambientaliste potrebbe fornire all'azienda preziose informazioni e prospettive che arricchiranno la sua comprensione delle dinamiche ambientali.
Il Gruppo Fine Foods non possiede siti ubicati nelle vicinanze di aree sensibili per la biodiversità. Inoltre, non è emersa la necessità di implementare misure di mitigazione della biodiversità, come quelle previste dalla Direttiva 2009/147/CE sulla conservazione degli uccelli selvatici, dalla Direttiva 92/43/CEE sulla conservazione degli habitat naturali e della fauna e flora selvatiche, o da una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ai sensi della Direttiva 2011/92/UE. Analogamente, per le attività svolte in paesi terzi, non si rende applicabile l'adozione di misure in conformità con disposizioni nazionali equivalenti o standard internazionali, quali lo Standard di Prestazione 6 dell'International Finance Corporation (IFC) sulla Conservazione della Biodiversità e la Gestione Sostenibile delle Risorse Naturali Viventi.
In ottica cautelativa, il Gruppo Fine Foods ritiene di non avere attualmente adottato una politica di gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità connessi alla biodiversità e agli ecosistemi che possa definirsi del tutto conforme alle richieste dello Standard ESRS. In futuro, si procederà a valutare la definizione o l'aggiornamento di eventuali politiche che contengano tutti gli elementi richiesti dalla normativa.
Tuttavia, con l'obbiettivo di prevenire, ridurre e mitigare le possibili conseguenze che le proprie attività possono arrecare all'ambiente, il Gruppo Fine Foods ha definito, come indicato nel capitolo "Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi", una politica per la protezione dell'ambiente e del clima, approvata dal Comitato ESG e con massima responsabilità nella figura dell'Amministratore Delegato. Il tema principale è il danneggiamento degli ecosistemi a livello globale, che può essere mitigato tramite l'uso sostenibile delle risorse e la possibilità di mettere in atto criteri di ecoprogettazione.
Nello specifico, vengono definite diverse misure attuative, volte a regolare i propri impatti ambientali e a monitorare le dipendenze lungo la catena del valore, con un focus specifico sulla catena di fornitura.
L'obiettivo aziendale è infatti quello di portare l'intera filiera verso una gestione ottimale e sostenibile dei diritti umani e dell'ambiente. Laddove fattibile, applicabile ed economicamente ragionevole, l'azienda si impegna ad orientare l'acquisto verso prodotti o servizi che garantiscano la migliore performance ambientale, a parità di funzionalità, adottando i seguenti criteri:
La corretta gestione della catena di fornitura risulta, dunque, un tema rilevante all'interno della politica in questione, in linea con quanto emerso dalla doppia rilevanza. Infatti, è stato evidenziato come l'approvvigionamento di materiali abbia un potenziale impatto sulla perdita di biodiversità aumentando i danni agli ecosistemi, causati dall'estrazione e dalla produzione delle materie prime necessarie. La politica si impegna a diffondere la cultura aziendale anche su questi temi, nei confronti sia dei lavoratori, tramite attività di informazione e formazione, sia collaborando con enti pubblici, istituti scolastici ed aziende private.
In ottica cautelativa, il Gruppo Fine Foods ritiene di non avere attualmente adottato azioni per la gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità connessi alla biodiversità e agli ecosistemi che possano definirsi conformi alle richieste dello Standard ESRS. In futuro, si procederà a valutare la definizione o l'aggiornamento di eventuali azioni che contengano tutti gli elementi richiesti dalla normativa.
Ciò premesso, nel 2024 Fine Foods si è impegnata ad approfondire il tema della Deforestazione, rispetto ai requisiti di legalità e sostenibilità definiti dallo European Deforestation–Free Products Regulation (EUDR), entrato in vigore il 29 giugno 2023, con applicazione al 30 dicembre 2025.
Al fine di ottemperare alle suddette richieste, è stata eseguita un'attività di due diligence secondo le seguenti fasi:
In particolare, le materie prime strategiche necessarie per la produzione del Gruppo Fine Foods e individuate dal suddetto Regolamento sono: cacao, caffè, soia, olio di palma e legno.
Nello specifico, l'olio di palma è una sostanza di origine vegetale che, come tale o come derivato ottenuto per reazione o per estrazione di determinati componenti, è utilizzato nel settore cosmetico per la produzione dei tensioattivi schiumogeni. Negli ultimi trent'anni la coltivazione della palma da olio si è sviluppata soprattutto nel Sud-Est Asiatico, dov'è considerata, insieme all'industria del legno, la maggiore responsabile dell'intenso fenomeno della deforestazione. Per contribuire alla riduzione dello sfruttamento della terra e delle foreste e per far fronte al potenziale rischio di un coinvolgimento indiretto in attività di deforestazione, Fine Foods aderisce alla Roundtable on Sustainable Palm Oil (RSPO), associazione no-profit che ha definito specifici criteri ambientali e sociali, volti a sviluppare uno standard internazionale per l'olio di palma sostenibile. Questo standard dovrà poi essere rispettato dalle aziende associate per produrre e commercializzare un olio di palma sostenibile e certificato.
La metodologia per l'individuazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità ha tenuto conto degli aspetti descritti nel paragrafo "Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti", incluso nel capitolo dedicato alle Informazioni Generali (ESRS 2). Questa metodologia è stata applicata anche per le analisi svolte in riferimento ai flussi di risorse in entrata ed in uscita e ai rifiuti e ha previsto la comprensione del contesto operativo, l'identificazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità, e la loro valutazione e prioritizzazione.
Al termine dell'analisi di doppia Rilevanza svolta dal Gruppo Fine Foods è stato individuato un impatto sulla sostenibilità molto rilevante, legato all'uso delle risorse e all'economia circolare, che si realizza nelle attività dirette del Gruppo e fa riferimento al sub-topic "afflusso di risorse". Sono stati inoltre identificati altri due impatti rilevanti nell'ambito delle attività produttive e lungo la catena del valore, associati al subtopic "rifiuti".
Contestualmente, sono stati individuati due rischi e un'opportunità di sostenibilità associati ai sub-topic rifiuti e afflusso di risorse compreso l'uso delle risorse. I rischi e l'opportunità, si manifestano sia in relazione alle attività produttive (direct operations) sia in relazione alla catena del valore del Gruppo.
Si segnala come rispetto al tema dell'uso delle risorse e dell'economia circolare nell'ambito delle attività realizzate dal Gruppo non siano ad oggi state condotte consultazioni specifiche con gruppi di stakeholder, preferendo concentrare gli sforzi in questo senso su ambiti maggiormente rilevanti per ampiezza e portata degli impatti generati.
In ottica cautelativa, il Gruppo Fine Foods ritiene di non avere attualmente adottato una politica di gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità connessi all'uso delle risorse e all'economia circolare che possa definirsi conforme alle richieste dello Standard ESRS. In futuro, si procederà a valutare la definizione o l'aggiornamento di eventuali politiche che contengano tutti gli elementi richiesti dalla normativa.
Tuttavia, occorre segnalare che, come indicato al paragrafo "Politiche relative alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento agli stessi", il Comitato ESG ha approvato una politica per la protezione del clima e dell'ambiente. In tale documento, il Gruppo tratta anche le tematiche relative all'economia circolare e indica le seguenti misure da adottare, impegnandosi a:
In ottica cautelativa, il Gruppo Fine Foods ritiene di non avere attualmente adottato azioni per la gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità connessi all'uso delle risorse e all'economia circolare che possano definirsi conformi alle richieste dello Standard ESRS. Nel piano ESG 2022-2025, sono state previste delle azioni che, non essendo associate a specifici target quantitativi da raggiungere entro un determinato orizzonte temporale, non possono essere considerate in linea con le richieste dello Standard. In futuro, si procederà a valutare la definizione o l'aggiornamento di eventuali azioni che contengano tutti gli elementi richiesti dalla normativa.
Ciò premesso, il Gruppo adotta i concetti di economia circolare ed eco-design fin dalla progettazione di un prodotto (incluso il suo packaging) per favorire soluzioni che permettano di rendere nuovamente disponibili le risorse e ridurre l'impatto sull'ambiente, applicando le seguenti strategie generali:
preferire materiali a basso impatto;
ridurre la quantità (peso e volume) dei materiali utilizzati;
Il Gruppo coinvolge anche la propria filiera in una gestione che presti attenzione alle tematiche di economia circolare, e laddove possibile, applicabile ed economicamente sostenibile, opta per l'acquisto di prodotti o servizi che, a parità di funzionalità, garantiscano la migliore performance ambientale adottando i seguenti criteri:
Il Gruppo Fine Foods non ha attualmente individuato obiettivi per la gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità connessi all'uso delle risorse e all'economia circolare che possano ritenersi conformi alle richieste dello Standard ESRS. Si rimanda al prossimo triennio per una valutazione di azioni che possano prevedere l'identificazione di obiettivi rispondenti alle richieste dello Standard.
Tuttavia, il Gruppo si è comunque prefissato degli obiettivi interni in ambito di economia circolare, per cui si rimanda ai target elencati al ed identificati nel Piano di Sostenibilità Fine Foods for Future 2022-2025 approvato dal Comitato ESG il 21 aprile 2022. I target e i KPI specifici sono stati definiti e concordati in collaborazione con i manager di ciascuna area. Il Piano viene monitorato e aggiornato annualmente dal Comitato ESG al fine di rendicontarne i progressi. Solo al termine del 2025 verranno analizzate eventuali casistiche di mancato raggiungimento dei target, anche per identificare delle strategie di miglioramento.
Un obiettivo fa riferimento alla prevenzione nella produzione del rifiuto.
Gli obiettivi che il Gruppo si è prefissato sono di tipo volontario, non si tratta di target obbligatori per legge.
La tabella sotto riportata indica il peso totale in tonnellate delle risorse in entrata durante il 2024, considerato come il risultato della somma tra le materie prime e gli imballi acquistati. Si sottolinea che durante il periodo di riferimento, il Gruppo non ha acquistato materie prime biologiche nè componenti o materiali secondari riutilizzati o riciclati per i prodotti offerti dal Gruppo.
| Quantità (ton) | % | |
|---|---|---|
| Peso totale delle risorse in entrata | 23.943,49 | 100% |
| Materiali biologici | - | - |
|---|---|---|
| Componenti secondari riutilizzati o riciclati, prodotti e materiali secondari utilizzati per prodotti e servizi (compresi imballaggi) |
- | - |
La quantità delle risorse in entrata complessive provengono dall'estrazione puntuale del gestionale utilizzato dall'ufficio acquisti del Gruppo.
Nella tabella seguente, invece, si presentano le quantità di rifiuti in kg prodotti da tutto il Gruppo Fine Foods, suddivisi tra pericolosi e non pericolosi, specificando quali sono stati destinati a smaltimento e quali a recupero. Non si rilevano rifiuti radioattivi.
| RIFIUTI | Pericolosi | Non pericolosi | Totale | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Peso | % | Peso | % | Peso | % | |
| Totale rifiuti prodotti | 8.603.947 | 100 % |
9.069.973 | 100 % |
17.673.920 | 100 % |
| Non destinati a smaltimento (recupero) |
385.217 | 4% | 2.424.324 | 27% | 2.809.541 | 16% |
| Destinati a smaltimento | 8.218.730 | 96% | 6.645.649 | 73% | 14.864.379 | 84% |
Per quanto riguarda i rifiuti speciali pericolosi, il Gruppo produce le seguenti tipologie:
Per quanto riguarda invece i rifiuti speciali non pericolosi, il Gruppo produce le seguenti tipologie:
Per il calcolo delle suddette quantità sono stati elaborati i dati puntuali scaricati da apposita piattaforma relativi ad ogni singola movimentazione di rifiuti effettuata nel corso del 2024.
Come già evidenziato nel paragrafo "Obbligo di informativa SBM-3: impatti, rischi e opportunità rilevanti e la loro interazione con la strategia e il modello aziendale", incluso nel capitolo dedicato alle Informazioni Generali (ESRS 2), l'intera forza lavoro del Gruppo, comprendente sia il personale dipendente che quello somministrato, è potenzialmente esposta agli impatti e ai rischi descritti in questa sezione.
Si riportano di seguito, gli impatti negativi sulla forza lavoro classificati come rilevanti ed identificati sulle operations del Gruppo:
| Topic | Sub-topic/Sub-sub-topic | Impatto | |
|---|---|---|---|
| S1 - Own Workforce | Working conditions - Health and Safety | Infortuni e malattie professionali dei lavoratori dovuti a condizioni di lavoro non adeguate e all'esposizione a sostanze chimiche |
|
| S1 - Own Workforce | Equal treatment and opportunities for all - Training and skills development |
Impatto negativo sullo sviluppo professionale e formativo dei lavoratori dovuto all'eventuale mancanza di servizi offerti di formazione e sviluppo delle competenze |
|
| S1 - Own Workforce | Equal treatment and opportunities for all - Gender equality and equal pay for work of equal value; Measures against violence and harassment in the workplace; Diversity |
Danni ai lavoratori dovuti ad una mancanza di politiche legate all'inclusione e la diversità e episodi di discriminazione, molestie e/o violenze |
|
| S1 - Own Workforce | Working conditions - Working time; Work life balance |
Potenziali impatti negativi sul benessere dei dipendenti a causa di un mancato equilibrio vita-lavoro, salari inadeguati, inefficiente organizzazione degli orari lavorativi |
Non si segnalano impatti positivi rilevanti.
Si riportano nel seguito i rischi rilevanti emersi sul tema della forza lavoro:
| RISCHIO/OPPORTUNITÀ | TIPOLOGIA | FONTE | RILEVANZA | TOPIC | SUB-TOPIC / SUB-SUB TOPIC |
|---|---|---|---|---|---|
| Rischio economico e reputazionale derivante da infortuni e incidenti |
Risk | Impatto: Infortuni e malattie professionali dei lavoratori dovuti a condizioni di lavoro non adeguate e all'esposizione a sostanze chimiche |
Relevant | S1 - Own Workforce |
Own Workforce - Working conditions - Health and safety |
| Rischi legati alla gestione del capitale umano |
Risk | Dipendenza: personale qualificato |
Relevant | S1 - Own Workforce |
Equal treatment and opportunities for all- Training |
| and skills development |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| Rischi legati all'avanzamento di richieste di rimborso per differenze retributive |
Risk | Impatto: Potenziali impatti negativi sul benessere dei dipendenti a causa di un mancato equilibrio vita lavoro, salari inadeguati, inefficiente organizzazione degli orari lavorativi |
Relevant | S1 - Own Workforce |
Working conditions Adeguate wages |
| Rischio economico e reputazionale derivante da infortuni e incidenti |
Risk | Impatto: Infortuni e malattie professionali dei lavoratori dovuti a condizioni di lavoro non adeguate e all'esposizione a sostanze chimiche |
Relevant | S1 - Own Workforce |
Own Workforce - Working conditions - Health and safety |
Al momento, Fine Foods non si è dotata di un piano di transizione per mitigare il cambiamento climatico (si veda il paragrafo "Piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici"). Conseguentemente, non si rilevano potenziali impatti sulla forza lavoro generati dall'attuazione di tale piano.
In relazione alle operazioni aziendali e alle aree geografiche in cui il Gruppo opera, non è stato rilevato alcun rischio di lavoro forzato o minorile.
Per quanto riguarda i rischi e le opportunità materiali derivanti dagli impatti e dalle dipendenze sulle persone all'interno della propria forza lavoro, si segnala che il Gruppo Fine Foods non ha al momento identificato rischi o opportunità che interessino esclusivamente specifici gruppi di persone, come particolari fasce d'età o lavoratori operanti in specifici stabilimenti o paesi.
Il Gruppo Fine Foods ha adottato le seguenti policy aventi ad oggetto, tra le altre, le tematiche di sicurezza dei propri lavoratori:
Abbracciando i principi espressi dal Global Compact, Fine Foods si impegna a contribuire anche agli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs) dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, e in particolare, attraverso le policy sopra citate, si impegna a contribuire ai seguenti obiettivi:
Tali politiche si ispirano inoltre alla norma ISO 45001 "Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro - Requisiti e guida per l'uso", al programma "Luoghi di lavoro che Promuovono Salute – Rete WHP Lombardia", alla Prassi di Riferimento UNI/PdR 125:2022 "Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l'adozione di specifici indicatori inerenti alle Politiche di parità di genere nelle organizzazioni".
Attraverso le Policy sopra citate, Fine Foods ribadisce il proprio impegno ad attuare i seguenti principi fondamentali:
In attuazione del Codice etico di Fine Foods e in armonia con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, le convenzioni fondamentali dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e i Principi del Global
Compact, Fine Foods garantisce pari dignità e opportunità a tutte le persone a prescindere dal Paese di origine, dalla religione, dalla cultura, dal genere, dall'età, dall'orientamento sessuale e da ogni altra caratteristica e stile personale.
Inoltre, traendo ispirazione dalla norma UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere, Fine Foods si impegna a recepire i principi di gender equality, articolati sull'intero percorso professionale dei dipendenti, dal momento del recruiting fino al pensionamento, con l'obiettivo non solo di garantire una equa presenza maschile e femminile all'interno del contesto lavorativo ma anche di garantire pari opportunità di carriera, fino ai più importanti ruoli apicali, pari trattamento economico, condizioni di work-life balance adeguate alle diverse fasi di vita e proattive nel riequilibrio dei carichi familiari tra uomini e donne, nonché un ambiente di lavoro che rifiuti stereotipi, discriminazioni, ogni forma di abuso fisico, verbale e digitale, proponendo invece una cultura della diversità e dell'inclusione.
Fine Foods aderisce al Global Compact e si impegna a rispettare i 10 principi universali relativi a diritti umani, standard lavorativi, tutela dell'ambiente e lotta alla corruzione. Fine Foods intende salvaguardare l'integrità fisica, culturale e morale delle persone, garantendo un ambiente di lavoro sano e sicuro, sereno e motivante.
In attuazione del Codice etico di Fine Foods, nel rispetto del decreto legislativo 231/2001 ed in armonia con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, le convenzioni fondamentali dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e i Principi del Global Compact, il Gruppo condanna ogni pratica inerente il traffico di esseri umani, il lavoro forzato e/o minorile, pur non avendo adottato una policy specifica in merito, ad eccezione di quanto incluso nel codice di condotta sottoscritto dai fornitori.
Il gruppo Fine Foods riconosce che la sicurezza delle persone debba essere al primo posto e per questo l'azienda si impegna in programmi per migliorare sempre di più gli standard di protezione e prevenzione applicati. Come richiamato anche all'interno del suo codice etico, la Società opera affinché sia evitato ogni comportamento contrario alla normativa vigente e tale, comunque, da esporre dipendenti, collaboratori e terzi a danni della persona.
La Capogruppo adotta un sistema di gestione per la sicurezza e salute sui luoghi di lavoro (SSL) certificato ISO 45001. La tracciabilità delle attività in tema SSL è garantita dal sistema di registrazioni (incidenti, mancati incidenti, manutenzioni, formazione etc.). Il processo è segregato in relazione a deleghe, responsabilità e compiti operativi. I Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) vengono regolarmente consultati e con loro vengono eseguiti periodicamente sopralluoghi in campo per verificare la salubrità e la sicurezza degli ambienti di lavoro.
Il D.lgs 81/2008 definisce le modalità con cui deve essere svolta una corretta valutazione dei rischi e le relative responsabilità. Nell'ambito del sistema di gestione interno la funzione HSE della capogruppo ha predisposto una apposita procedura che stabilisce i principi generali per l'identificazione dei pericoli, la valutazione dei rischi e la determinazione delle azioni di controllo, nonché dei ruoli e delle responsabilità.
Il titolare di ciascuna azienda del gruppo, in collaborazione con le figure interne che costituiscono il Servizio di Prevenzione e Protezione, è responsabile di stabilire le risorse necessarie per le attività di valutazione dei rischi routinarie e straordinarie. La metodologia adottata per l'identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi è stata condivisa con i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e risulta schematicamente suddivisa nelle seguenti fasi:
Nel processo di valutazione dei rischi si è inoltre tenuto conto di tutte le operazioni, ordinarie e straordinarie, delle situazioni di emergenza, dei cambi organizzativi, delle modifiche di gestione, organizzative e del lay-out dei luoghi di lavoro e degli impianti.
I risultati della valutazione dei rischi sono utilizzati dai datori di lavoro di stabilimento per verificare se le misure di controllo dei pericoli sono adeguate o necessitano di miglioramenti e se ne sono necessarie di ulteriori, per strutturare, attuare e mantenere attivo il sistema di gestione della sicurezza e per definire le politiche e gli obiettivi di miglioramento.
Qualora si rendessero necessari miglioramenti o nuove misure di controllo viene definito, nell'ambito della riunione periodica, il piano di miglioramento in cui le attività in esso contenuti vengono messe in ordine in base al principio di gerarchia indicato all'art. 15 del D.lgs 81/08, ossia privilegiando l'eliminazione dei pericoli e in seguito, laddove non fosse possibile, mirare alla riduzione del rischio
prima attraverso misure di prevenzione tecniche e collettive, lasciando come ultima opzione l'uso dei dispositivi di protezione individuale.
Sia nel proprio Codice Etico che nella Policy per la salute, la sicurezza, il benessere e l'inclusione citata ad inizio capitolo, Fine Foods disciplina i temi di diversità ed inclusione.
I rapporti tra le persone che lavorano o che comunque interagiscono con Fine Foods, a tutti i livelli, sono improntati a criteri e comportamenti di onestà, correttezza, collaborazione, lealtà e reciproco rispetto. È condannata da Fine Foods ogni sorta di discriminazione, a mero titolo esemplificativo e non esaustivo: di razza, sesso e religione. Fine Foods promuove il rispetto dell'integrità fisica e culturale della persona e il rispetto della dimensione di relazione con gli altri e della parità di genere. Nella gestione dei rapporti gerarchici l'autorità è esercitata con equità e correttezza evitando ogni forma di abuso e prevaricazione. La Società promuove lo sviluppo di un ambiente di lavoro inclusivo, collaborativo e solidale basato sulla cultura del rispetto, della non discriminazione e della valorizzazione delle diversità. A tal fine, Fine Foods adotta misure volte ad assicurare una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro e ridurre il gender gap attraverso la creazione di un sistema teso a migliorare le condizioni di lavoro del genere femminile anche in termini qualitativi, di remunerazione e di ruolo e a promuovere la trasparenza sui processi lavorativi. Il Gruppo, dunque, si preoccupa di incentivare modalità organizzative che favoriscano pari opportunità, durante l'intero percorso lavorativo della risorsa, partendo dal processo di selezione per poi proseguire nelle attività di onboarding, formazione e crescita all'interno dell'impresa.
Le aziende che fanno parte del Gruppo Fine Foods pertanto si impegnano a:
Per Fine Foods, la comunicazione trasparente con i lavoratori è da sempre una caratteristica nella gestione dei rapporti aziendali. Il gruppo Fine Foods mantiene aperto e coltiva il dialogo sociale all'interno di tutti gli stabilimenti, considerandolo un elemento portante del tessuto lavorativo. Il dialogo sociale rappresenta l'integrazione e la collaborazione tra i diversi livelli istituzionali del lavoro e, di conseguenza, non solo contribuisce allo sviluppo dell'occupazione e dei settori produttivi, ma ne migliora la qualità.
Nell'ambito della gestione della sicurezza dei lavoratori, sono previsti strutturati di aggiornamento periodico tra l'HSE manager aziendale con i Datori di Lavoro delegati per singolo stabilimento sia con i sei Rappresentati dei lavoratori per la sicurezza, presenti in ogni stabilimento.
Un altro esempio di questo approccio è l'organizzazione di uno "Sportello Risorse umane" settimanale permanente nei diversi stabilimenti: da giugno 2024 lo Sportello è attivo anche presso il sito di Trenzano. Per 4 volte alla settimana a Brembate e Zingonia e per 2 volte alla settimana a Trenzano, i dipendenti possono incontrare le risorse umane per proporsi per posizioni aperte, richiedere informazioni, portare i loro problemi lavorativi etc.
La direzione aziendale ha avuto nel 2024, 23 occasioni di confronto (17 in Fine Foods e 6 in Euro Cosmetic) con le rappresentanze sindacali in merito a diverse tematiche, dall'organizzazione del lavoro alla definizione di accordi aziendali. Nello stesso periodo, le rappresentanze sindacali hanno gestito 19 diverse assemblee (15 in Fine Foods e 4 in Euro Cosmetic) con i lavoratori.
La comunicazione e la condivisione degli obiettivi raggiunti e da raggiungere e le sfide da fronteggiare da parte della Direzione aziendale, a tutti i livelli dell'organizzazione, è determinante per mantenere alta la motivazione e l'engagement del personale poiché influisce positivamente sulla percezione dell'importanza che il lavoro di ciascuno ha per il raggiungimento del successo aziendale.
Ogni sei mesi, la Direzione organizza riunioni in plenaria alle quali sono invitati a partecipare tutti i dipendenti Fine Foods, proprio con l'obiettivo di condividere gli obiettivi, i successi e le sfide, rispondere alle domande e chiarire dubbi dei collaboratori.
L'amministratore delegato di Fine Foods apre una finestra di dialogo, settimanalmente, con due dipendenti di Fine Foods estratti a sorte da HR. Tali incontri rappresentano momenti di estremo valore poiché permettono di raccogliere diversi punti di vista personali e restituiscono alla Direzione un riscontro diretto sul clima aziendale, sulle problematiche più sentite dai lavoratori nonché costituiscono anche un momento per condividere idee e proposte di miglioramento.
Momenti di condivisione sono previsti anche tra manager e collaboratori, per illustrare come funziona l'ente da loro diretto e le attività di cui ciascuno di loro è responsabile.
Ogni anno Fine Foods rileva tramite sondaggio online la soddisfazione dei propri dipendenti in merito ad alcune tematiche chiave, come il carico di lavoro, la soddisfazione per il proprio impiego e il rapporto tra colleghi e responsabili. Tale sondaggio permette inoltre di verificare l'effettiva efficacia delle misure intraprese per la gestione delle risorse umane. I risultati del questionario per il 2024 sono considerati soddisfacenti.
Fine Foods, a supporto del proprio programma di etica e compliance, sentite le rappresentanze sindacali, ha adottato un canale di comunicazione interno per effettuare segnalazioni di violazioni effettive o sospette senza timore di subire ritorsioni e nel massimo rispetto delle tutele fornite al segnalante. Il Regolamento per la comunicazione delle segnalazioni e tutela del segnalante (whisteblowing) definisce le modalità operative adottate dal Gruppo con lo scopo di:
Con l'entrata in vigore del Decreto Legislativo 24/2023, è stata introdotta una nuova disciplina in materia di segnalazioni di condotte illecite – Whistleblowing.
Tra le novità introdotte troviamo:
Fine Foods ha deciso di dotarsi di un sistema per la gestione delle segnalazioni Whistleblowing adottando un'infrastruttura applicativa, progettata per garantire che le segnalazioni siano gestite in modo confidenziale e che solo le persone autorizzate abbiano accesso alle informazioni pertinenti. Vengono adottate misure di sicurezza avanzate, come la crittografia dei dati ed i controlli di accesso, per prevenire eventuali violazioni della riservatezza. In questo modo, sia i Segnalanti che le persone coinvolte nell'istruttoria possono operare in un ambiente sicuro e fidato durante tutto il processo di whistleblowing. Tale sistema utilizza la piattaforma TESEO ERM. Le segnalazioni verranno indirizzate all'HR Director e al Presidente dell'Organismo di Vigilanza, che insieme costituiscono il Comitato Whistleblowing incaricato di gestire eventuali segnalazioni. Le segnalazioni anonime verranno prese in considerazione solo se circostanziate e ricche di evidenze al fine di verificarne l'attendibilità.
Ulteriori dettagli vengono esposti nei successivi paragrafi dedicati a "Politiche in materia di cultura d'impresa e condotta delle imprese". La struttura che disciplina il meccanismo di whistleblowing sopra descritto è sancita all'interno della policy anticorruzione, pubblicata sul sito aziendale ed accessibile a tutti i dipendenti.
All'interno della policy, sono previste specifiche misure per prevenire il rischio di ritorsioni.
Fine Foods ritiene fondamentale il benessere psico-fisico dei suoi dipendenti e collaboratori, e si impegna a tutelare qualunque soggetto che effettui una segnalazione in buona fede.
Le aziende del Gruppo Fine Foods si impegnano ad agire con trasparenza e a garantire il rispetto delle norme vigenti in materia di tutela delle pari opportunità, della salute e della sicurezza sul posto di lavoro, adottando le seguenti misure organizzative:
Il gruppo Fine Foods riconosce che la sicurezza delle persone debba essere messa al primo posto e per questo l'organizzazione si impegna ad attuare programmi per migliorare sempre di più gli standard di protezione e prevenzione applicati, oltre a ridurre nel tempo la frequenza e la gravità degli infortuni fino al loro azzeramento. A tal fine, oltre ad attuare quanto già previsto dalla normativa in materia di sicurezza (es. servizio di prevenzione e protezione, valutazione dei rischi, gestione dei rischi, misure di prevenzione, formazione ecc…), le aziende del Gruppo adottano misure per:
Fine Foods è consapevole del ruolo che l'azienda ha nel mettere in pratica azioni, non solo che garantiscano la salute e la sicurezza sul lavoro per tutti i dipendenti, ma che massimizzino anche i contributi positivi sul benessere dei suoi dipendenti e nel work-life balance. In armonia con l'obiettivo di sviluppo sostenibile numero 3 delle Nazioni Unite (salute e benessere), le aziende del Gruppo Fine Foods si impegnano pertanto a:
Fine Foods si impegna ad offrire piani di formazione per aggiornare e/o integrare le competenze delle persone e promuove percorsi per lo sviluppo professionale. In particolare, le aziende del gruppo Fine Foods attuano misure per:
• supportare lo sviluppo professionale e la crescita delle risorse, ispirando i dipendenti a raggiungere il loro pieno potenziale;
Fine Foods ritiene che le persone siano il fattore chiave del successo dell'organizzazione e crede che la diversità e la pluralità di punti di vista favoriscano l'innovazione e di conseguenza la competitività. La costruzione di un ambiente sereno e inclusivo è pertanto di primaria importanza per il Gruppo.
Le aziende che fanno parte del Gruppo Fine Foods pertanto si impegnano a:
Per quanto riguarda gli obiettivi che il Gruppo si è prefissato in ambito Personale, si rimanda ai target elencati al paragrafo "Strategia, modello aziendale e catena del valore" e identificati nel Piano di Sostenibilità Fine Foods for Future 2022-2025 approvato dal Comitato ESG il 21 aprile 2022. I target e i KPI specifici sono stati definiti e concordati in collaborazione con i manager di ciascuna area. Il Piano viene monitorato e aggiornato annualmente dal Comitato ESG al fine di rendicontarne i progressi. Solo al termine del 2025 verranno analizzate eventuali casistiche di mancato raggiungimento dei target, anche per identificare delle strategie di miglioramento.
All'interno della propria forza lavoro propria, Fine Foods conta 779 dipendenti, suddivisi equamente tra uomini e donne. In particolare, le donne rappresentano il 48% della forza lavoro totale, mentre gli uomini il 52%.
| Genere | Numero di dipendenti (in numero di persone) |
|---|---|
| Uomini | 408 |
| Donne | 371 |
| Altro | 0 |
| Non comunicato | 0 |
| Totale dipendenti | 779 |
Inoltre, la maggior parte dei dipendenti (quasi il 99% della forza lavoro totale) possiede un contratto a tempo indeterminato, mentre la restante minoranza lavora a tempo determinato. Nessun dipendente svolge il proprio lavoro a orario variabile, come indicato in tabella.
| Donne Uomini |
Altro Non comunicato Totale |
|---|---|
| ----------------- | ----------------------------------- |
| Numero di dipendenti (in numero di persone) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 371 | 408 | 0 | 0 | 779 |
| Numero di dipendenti a tempo indeterminato (in numero di persone) | ||||
| 366 | 401 | 0 | 0 | 767 |
| Numero di dipendenti a tempo determinato (in numero di persone) | ||||
| 5 | 7 | 0 | 0 | 12 |
| Numero di dipendenti a orario variabile (in numero di persone) | ||||
| 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Durante il periodo di riferimento, 78 dipendenti hanno lasciato il Gruppo, portando il tasso di turnover in uscita ad un valore pari al 10%. Si registrano però 104 nuovi ingressi durante l'anno che concorrono alla formazione di un tasso di turnover complessivo pari al 24%.
| Dipendenti totali al 31/12/N-1 | 753 |
|---|---|
| Entrati nell'anno N | 104 |
| Usciti nell'anno N (su base volontaria, licenziamento, pensionamento o decesso in servizio) |
69 |
| Dipendenti totali al 31/12/N | 779 |
| Tasso di turnover in uscita | 10% |
I valori relativi ai dipendenti sono stati rendicontati calcolando il numero effettivo di persone al 31/12 del periodo di riferimento, escludendo i lavoratori somministrati, in quanto non risultati rilevanti a seguito dell'analisi di doppia rilevanza. I dati sono stati reperiti dai tabulati ricevuto dallo studio di consulenza del lavoro e scaricati dal portale Qlik.
Il tasso di turnover in uscita è stato calcolato come: (usciti nell'anno N)/(dipendenti totali N-1).
Si rimanda alle note illustrative del bilancio consolidato per l'identificazione del numero medio dei dipendenti del Gruppo nell'anno 2024, considerato il valore più rappresentativo in bilancio.
L'alta dirigenza del Gruppo, intesa come coloro che appartengono al primo e al secondo livello sotto il CdA, è composta da 20 membri, di cui il 70% uomini e il 30% donne.
| Alta dirigenza per genere | Numero (primo e secondo livello sotto il CdA) |
Percentuale |
|---|---|---|
| Uomini | 14 | 70% |
| Donne | 6 | 30% |
| Altro | 0 | 0% |
| Non comunicato | 0 | 0% |
| Totale alti dirigenti | 20 | 100% |
Per ciò che concerne la diversità dei dipendenti, invece, il 59% di essi appartiene alla fascia compresa tra i 30 e i 50 anni, mentre si registra un 27% di over 50 e un 15% di under 30.
| Dipendenti per fascia d'età | Numero (in numero di persone) | Percentuale |
|---|---|---|
| ----------------------------- | ------------------------------- | ------------- |
| Totale dipendenti | 779 | 100% |
|---|---|---|
| > 50 anni | 207 | 27% |
| 30-50 anni | 458 | 59% |
| < 30 anni | 114 | 15% |
Tutti gli impiegati sono adeguatamente retribuiti: gli stipendi del Gruppo sono perfettamente allineati ai Contratti Collettivi Nazionali cui fanno riferimento, ovvero il CCNL Alimentare per Fine Foods e il CCNL Chimico per Euro Cosmetic.
Si segnala che i Disclosures Requirements relativi a formazione e sviluppo delle competenze, salute e sicurezza e equilibrio tra vita professionale e vita privata risultano materiali dall'analisi di doppia rilevanza, ma non sono riportati per questo primo anno di reporting in quanto soggetti a phase-in di un anno.
Per il calcolo del divario retributivo per genere è stata effettuata una suddivisione per qualifiche contrattuali: dirigenti, quadri, impiegati e operai sia per Fine Foods che Euro Cosmetic.
Di seguito si mantengono separati i risultati relativi alle due legal entities, in quanto appartenenti a due CCNL differenti, in aggiunta ai risultati consolidati di Gruppo, calcolati come il rapporto tra la somma di tutte le RAL di Gruppo e le ore di lavoro previste annualmente.
| Divario retributivo di genere | Dirigenti | Quadri | Impiegati | Operai | Media Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| Media della retribuzione oraria lorda maschile |
54,8 | 28,32 | 16,17 | 12,64 | 27,98 |
| Media della retribuzione oraria lorda femminile |
44,15 | 26,87 | 15,07 | 11,25 | 24,34 |
| Divario retributivo di genere | 19% | 5% | 7% | 11% | 13% |
Infine, è stato calcolato il tasso di remunerazione totale annua come rapporto tra la remunerazione totale annua della persona con il salario più elevato e la remunerazione totale annua mediana dei dipendenti (esclusa la persona con il salario più elevato) sia separatamente per le due legal entities Fine Foods ed Euro Cosmetic, sia come risultato consolidato di Gruppo, come indicato nella tabella seguente. Il tasso di remunerazione totale annua di Gruppo è 23,10.
Nel 2024, all'interno di Fine Foods è stato registrato 1 episodio di discriminazione con conseguente denuncia. Il caso è stato esaminato dall'impresa e la segnalazione è risultata essere infondata, motivo per cui non è stato necessario attuare piani di azione correttivi.
Per quanto riguarda Euro Cosmetic invece, non si sono registrati incidenti e/o denunce connessi al lavoro, né impatti gravi in materi adi diritti umani. Di conseguenza, non sono state ricevute ammende o sanzioni per il periodo di riferimento.
Il Gruppo Fine Foods si impegna a mantenere un dialogo continuativo con tutti i propri stakeholder, al fine di prendere in considerazione le necessità e gli spunti di miglioramento da ciascuno di essi.
Tuttavia, tra le categorie di stakeholder identificate dal Gruppo, non figura al momento quella dei lavoratori nella catena del valore.
Come evidenziato nel precedente paragrafo "Impatti, rischi e opportunità rilevanti e loro interazione con la strategia e il modello aziendale", incluso nel capitolo dedicato alle Informazioni Generali (ESRS 2), il Gruppo Fine Foods ha individuato i seguenti impatti relativi ai lavoratori nella catena del valore, riportati qui di seguito:
| Topic | Sub-topic/Sub-sub-topic | Impatto |
|---|---|---|
| S2 - Workers in the value chain |
Equal treatment and opportunities for all - Gender equality and equal pay for work of equal value; Measures against violence and harassment in the workplace |
Danni ai lavoratori lungo la catena del valore dovuti ad una mancanza di politiche legate all'inclusione e la diversità e episodi di discriminazione, molestie e/o violenze |
| S2 - Workers in the value chain |
Working conditions - Working time; Work life balance |
Potenziali impatti negativi sul benessere dei lavoratori lungo la catena del valore a causa di un mancato equilibrio vita-lavoro, salari inadeguati, inefficiente organizzazione degli orari lavorativi |
| S2 - Workers in the value chain |
Other work related rights - Child labour - Forced labour |
Danni ai lavoratori lungo la catena del valore causati dalla mancanza o dalla violazione di politiche contro il lavoro forzato e il lavoro minorile. |
| S2 - Workers in the value chain |
Working conditions - Health and safety | Infortuni e malattie professionali dei lavoratori lungo la catena del valore dovuti a condizioni di lavoro non adeguate e all'esposizione a sostanze chimiche |
| S4 - Consumers and End-users |
Personal safety of consumers and/or end users - Health and Safety |
Potenziale impatto negativo sulla salute degli utilizzatori dei prodotti venduti dovuti a una inefficace comunicazione, a eventuali difetti di progettazione e realizzazione dei prodotti |
Contestualmente, al termine del processo di analisi di doppia rilevanza sono stati indentificati come rilevanti i seguenti rischi in relazione ai lavoratori della catena del valore del Gruppo:
| RISCHIO/OPPORTUNITÀ | TIPOLOGIA | FONTE | RILEVANZA | TOPIC | SUB-TOPIC / SUB SUB-TOPIC |
|---|---|---|---|---|---|
| Rischio reputazionale dovuto al mancato rispetto delle leggi sulle pari opportunità e diversità da parte dei fornitori |
Risk | Impatto: Danni ai lavoratori lungo la catena del valore dovuti ad una mancanza di politiche legate all'inclusione e la diversità e episodi di discriminazione, molestie e/o violenze |
Relevant | S2 - Workers in the Value Chain |
Gender equality and equal pay for equal value |
| Rischio reputazionale e legale dovuto alla violazioni dei diritti umani dei lavoratori lungo la catena del valore |
Risk | Impatto: Danni ai lavoratori lungo la catena del valore causati dalla mancanza o dalla violazione di politiche contro il lavoro forzato e il lavoro minorile. |
Relevant | S2 - Workers in the Value Chain |
Other work related rights - Child labour - Forced labour |
| Rischio economico e reputazionale legato alla violazione di condizioni di sicurezza per i lavorativi lungo la catena del valore |
Risk | Impatto: Infortuni e malattie professionali dei lavoratori lungo la catena del valore dovuti a condizioni di lavoro non adeguate e all'esposizione a sostanze chimiche |
Relevant | S2 - Workers in the Value Chain |
Working conditions - Health and safety |
| Rischi legali e reputazionali legati a danni alla salute e sicurezza degli utilizzatori a causa di prodotti non sicuri |
Risk | Impatto: Potenziale impatto negativo sulla salute degli utilizzatori dei prodotti venduti dovuti a una inefficace comunicazione, a eventuali difetti di realizzazione dei prodotti |
Relevant | S4 - Consumers and End-users |
Personal safety of consumers and/or end users - Health and Safety |
Al fine di mitigare potenziali rischi connessi ai lavoratori della propria catena del valore – nello specifico, quelli connessi alla dipendenza dai fornitori - il Gruppo effettua una mappatura dei propri fornitori basata su criteri ESG. Il 71% del valore dell'ordinato di materie prime e materiali di confezionamento di Fine Foods proviene infatti da fornitori valutati con un punteggio superiore a 40/100 secondo i criteri ESG di EcoVadis. Inoltre, il 92% del valore dell'ordinato di materie prime e materiali di confezionamento è valutato positivamente tramite EcoVadis o apposito Questionario ESG.
Le considerazioni espresse all'interno del paragrafo Informazioni Generali (ESRS 2) riguardano tutti i lavoratori della catena del valore del Gruppo Fine Foods, senza distinzione di categorie specifiche. Questo include:
Inoltre, tutti gli impatti di sostenibilità sui lavoratori nella catena del valore individuati dal Gruppo Fine Foods, sono considerati negativi. Di questi, gli impatti connessi alla mancanza di politiche sull'inclusione e la diversità, episodi di discriminazione, molestie e violenze, così come le condizioni di lavoro non adeguate che portano a infortuni e malattie professionali, sono classificati come impatti sistemici. Questi derivano infatti da politiche aziendali specifiche e hanno effetti a lungo termine e su larga scala. Al contrario, gli impatti connessi a ad equilibrio vita-lavoro, salari inadeguati e la presenza di lavoro minorile e forzato sono da considerare impatti generalizzati, poiché sono diffusi lungo la catena del valore e non necessariamente legati a politiche aziendali specifiche del Gruppo. Anche i potenziali impatti negativi sulla salute dei consumatori a causa di difetti di progettazione e realizzazione dei prodotti rientrano tra gli impatti sistemici del Gruppo, evidenziando l'importanza di politiche aziendali efficaci per mitigare tali rischi.
Tutti i rischi e le opportunità di sostenibilità rilevanti individuate dal Gruppo Fine Foods si estendono in maniera generalizzata ai lavoratori della catena del valore inclusi nel perimetro di analisi, indipendentemente dalle geografie in cui operano o dalle attività che svolgono. Attualmente non sono state individuate attività o geografie particolarmente più esposte a rischi di sostenibilità rispetto ad altre.
In ottica cautelativa, il Gruppo Fine Foods ritiene di non avere attualmente adottato una politica di gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità connessi ai lavoratori nella catena del valore che possa definirsi conforme alle richieste dello Standard ESRS.
Tuttavia, data la strategicità dei soggetti che operano all'interno della value chain, il Gruppo promuove e condivide i propri valori lungo tutta la catena di fornitura e lavora per una filiera qualificata anche sotto il profilo dell'etica di business con un focus sul rispetto dei diritti umani. Fine Foods vuole essere un partner strategico per i propri clienti, in grado di presidiare tutta la catena del valore, dal trend scouting, alla ricerca e alla selezione dei fornitori, fino alla produzione e commercializzazione dei prodotti.
Fine Foods introduce sempre il proprio Codice di Condotta nei nuovi contratti stipulati e richiama lo stesso in sede di emissione ordine fornitore. La quasi totalità dei fornitori di materie prime e materiali di confezionamento e circa due terzi dei fornitori di servizi e cespiti, al 31 dicembre 2024, ha sottoscritto il Codice di Condotta del Gruppo Fine Foods.
Il Codice di Condotta è coerente con i valori espressi dal Codice Etico del Gruppo Fine Foods e si riferisce alle principali norme riconosciute a livello internazionale quali: la "Dichiarazione universale dei diritti umani" delle Nazioni Unite (UN), la Dichiarazione dell'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro, i principi espressi dal UN Global Compact, i principi del "Pharmaceutical supply chain initiative" (PSCI), i Sustainable Development Goal dell'agenda 2030 delle Nazioni Unite (SDGs), il Paris Agreement della COP21 (Conference of the Parties) e il Green Deal Europeo.
In tale documento sono espressi:
Per quanto riguarda i temi del punto 3, I Fornitori devono impegnarsi a trattare i lavoratori con dignità e rispetto e a difenderne i diritti umani e quelli in materia di lavoro. Gli aspetti relativi al lavoro comprendono:
I Fornitori non devono servirsi di manodopera forzata, vincolata, coatta né di manodopera carceraria non volontaria. Nessun lavoratore deve pagare per lavorare, né gli deve essere negata la libertà di movimento.
Il lavoro minorile si riferisce a qualsiasi attività dannosa per la crescita dei minori, che ne comprometta la salute o impedisca loro di frequentare la scuola dell'obbligo (ILO). I Fornitori non potranno assumere lavoratori al di sotto dell'età minima di ammissione al lavoro, così come stipulato dalle Convenzioni fondamentali della Dichiarazione dell'Organizzazione internazionale del lavoro e nel rispetto del contesto di lavoro locale, sociale e legale nel caso in cui prescriva un'età minima superiore. Se le leggi locali permettono l'occupazione di giovani lavoratori, i Fornitori dovranno tutelare i giovani con l'età minima per accedere al lavoro, fino ai 18 anni di età, assicurando che vengano trattati ai sensi della legge; ciò include misure che evitino situazioni di pericolo e lavori notturni che potrebbero compromettere la loro salute, sicurezza o integrità morale. L'impiego di giovani lavoratori di età inferiore ai 18 anni dovrà avvenire solo per attività non rischiose e se i lavoratori hanno superato, oltre all'età legale del Paese, anche l'età stabilita per il completamento dell'istruzione obbligatoria.
I Fornitori devono garantire un ambiente di lavoro libero da discriminazioni. Non dovrà esserci discriminazione per motivi quali razza, colore della pelle, età, stato di gravidanza, identità di genere, orientamento sessuale, etnia, disabilità, religione, affiliazione politica, appartenenza sindacale o stato civile.
I Fornitori dovranno trattare i propri dipendenti e lavoratori con equità, rispetto e dignità, garantendo pari opportunità a tutti. I Fornitori devono far sì che l'ambiente di lavoro sia privo di molestie, di trattamenti crudeli e disumani (ciò include molestie e abusi sessuali, punizioni corporali, coercizione mentale o fisica, aggressione verbale dei lavoratori) e di minacce di simili trattamenti.
I Fornitori devono retribuire i lavoratori in base alle leggi salariali vigenti, incluse quelle riguardanti i salari minimi, le ore di straordinario ed i benefit obbligatori. Devono altresì comunicare in modo tempestivo al lavoratore su quale base è retribuito e sono tenuti a informarlo in merito alla necessità di effettuare straordinari ed alla retribuzione che riceverà per lo svolgimento di tale attività. Il lavoro straordinario deve essere conforme agli standard nazionali ed internazionali vigenti.
I Fornitori devono rispettare i diritti dei lavoratori, secondo quanto stabilito dalle leggi locali, di associarsi liberamente, di aderire o non aderire a sindacati, di farsi rappresentare e di aderire a comitati. I lavoratori devono poter comunicare apertamente con la dirigenza per riferire in merito alle condizioni di lavoro senza timore di subire ritorsioni, intimidazioni o vessazioni.
Si incoraggia una comunicazione aperta ed un impegno diretto con i lavoratori per risolvere i problemi relativi al posto di lavoro e alla retribuzione.
I Fornitori devono agire secondo le leggi vigenti sulla privacy e il trattamento dei dati personali, proteggendo sempre la privacy dei propri lavoratori e i diritti relativi ai propri dati personali.
I Fornitori devono garantire un ambiente di lavoro sicuro e salutare, anche in eventuali alloggi aziendali se forniti. Le misure in materia di salute e sicurezza presso i siti dei fornitori devono essere estese ad appaltatori e subappaltatori. I Fornitori devono adottare procedure per identificare e valutare i rischi connessi all'attività lavorativa. I Fornitori devono proteggere i lavoratori dall'esposizione a tutti i rischi anche attraverso la fornitura, laddove necessario, dell'attrezzatura di protezione individuale in forma gratuita, la messa a disposizione di attrezzatture, impianti e luoghi di lavoro sicuri e conformi, la programmazione di controlli su di essi, nonché la definizione di procedure di lavoro sicure. I Fornitori assicurano di fornire ai lavoratori adeguata formazione e informazioni sulla sicurezza idonea a proteggere i lavoratori dai rischi. La costruzione e la manutenzione delle strutture lavorative devono avvenire in conformità con gli standard, i regolamenti e le leggi vigenti. Inoltre, devono essere garantiti l'accesso all'acqua potabile, l'illuminazione adatta, condizioni di temperatura adeguate e la pulizia degli ambienti. I Fornitori devono identificare e valutare le situazioni di emergenza sul posto di lavoro e negli alloggi forniti dall'azienda e ridurne al minimo l'impatto mediante l'attuazione di piani di emergenza e procedure di risposta. Il Fornitore è tenuto al pagamento regolare dei contributi di sicurezza sociale per ogni lavoratore; se non esiste sistema
previdenziale pubblico per i lavoratori, il Fornitore è invitato a fornire servizi per la salute o remunerazione in caso di infortunio sul lavoro o malattia professionale.
Il Gruppo non ha ancora intrapreso un processo di coinvolgimento dei lavoratori appartenenti alla propria catena del valore.
Processi per porre rimedio agli impatti negativi e canali che consentono ai lavoratori nella catena del valore di esprimere preoccupazioni
Fine Foods non ha ancora istituito un canale dedicato attraverso il quale i lavoratori appartenenti alla propria catena del valore possano comunicare eventuali temi di loro interesse al Gruppo. Anche i lavoratori della catena del valore possono avvalersi del canale pubblico dedicato al whistleblowing.
Il Gruppo agisce per portare l'intera filiera verso una gestione rispettosa dei diritti umani. A tal fine, adotta strumenti per valutare l'impatto sociale degli attori coinvolti lungo la catena del valore ed ingaggiarli in un processo di miglioramento. Per ulteriori dettagli, si rimanda al paragrafo "Gestione dei rapporti con i fornitori".
Le azioni di miglioramento vengono suggerite da Ecovadis in base alle aree in cui emergono eventuali lacune e possono essere integrate e/o customizzate dal Gruppo.
I piani di correzione sopra citati vengono riepilogati nella piattaforma Ecovadis, cui anche il fornitore ha accesso per fornire il proprio feedback sullo stato di avanzamento delle attività correttive assegnate. Fine Foods monitora, quindi, in tempo reale, le azioni di miglioramento da intraprendersi, in corso, completate e/o archiviate.
Non sono ancora state intraprese iniziative che abbiano, come obiettivo primario, la generazione di impatti positivi sui lavoratori della catena di fornitura.
Non si rilevano rischi inerenti ai lavoratori della catena del valore del Gruppo emersi da dipendenze.
Il Gruppo non è a conoscenza di gravi eventi o fatti riconducibili a violazioni dei diritti umani lungo la propria catena del valore (nè downstream nè upstream).
Il Gruppo dedica parte del tempo delle proprie risorse degli uffici interni "Procurement" ed "ESG" alla verifica dei risultati emergenti dalle analisi effettuate circa le condotte dei propri fornitori (valutazioni tramite piattaforma e/o questionari). Inoltre, il Gruppo è affiancato da Ecovadis, primario attore del settore, nella attività di rating dei soggetti appartenenti alla catena di fornitura.
Per quanto riguarda gli obiettivi che il Gruppo si è prefissato in ambito catena di fornitura, si rimanda ai target elencati al paragrafo Strategia, modello aziendale e catena del valore" ed identificati nel Piano di Sostenibilità Fine Foods for Future 2022-2025 approvato dal Comitato ESG il 21 aprile 2022. I target e i KPI specifici sono stati definiti e concordati in collaborazione con i manager di ciascuna area, ma non sono stati coinvolti i lavoratori della catena di fornitura. Il Piano viene monitorato e aggiornato annualmente dal Comitato ESG al fine di rendicontarne i progressi, sempre in assenza di coinvolgimento dei lavoratori della catena di fornitura. Solo al termine del 2025 verranno analizzate eventuali casistiche di mancato raggiungimento dei target, anche per identificare delle strategie di miglioramento.
Per le caratteristiche del modello di business del Gruppo, non sono in essere momenti di coinvolgimento di consumatori e utilizzatori finali. Il Gruppo si rapporta regolarmente con i periodicamente con i propri clienti attraverso attività di customer voice e prospect mirati oltre a questionari di soddisfazione.
Fine Foods è un produttore conto terzi attivo nella realizzazione di integratori alimentari, farmaci, dispositivi medici e cosmetici che si pone, come obiettivo prioritario, di garantire la sicurezza delle persone che utilizzano tali prodotti.
Il Gruppo affronta rischi significativi legati alla salute degli utilizzatori derivanti da prodotti non sicuri. La distribuzione di prodotti che non rispettano gli standard di sicurezza può causare danni fisici o alla salute degli utilizzatori, esponendo il Gruppo a potenziali azioni legali, richiami di prodotti e sanzioni regolamentari. Questi eventi possono comportare costi elevati per risarcimenti e spese legali, oltre a interruzioni operative. Inoltre, la percezione negativa da parte del pubblico e degli stakeholder può danneggiare gravemente la reputazione dell'azienda, riducendo la fiducia dei clienti e degli investitori, e influenzando negativamente i ricavi e la posizione di mercato del Gruppo.
L'analisi degli IROs dedicata ai consumatori finali non è stata condotta separatamente per gruppi specifici di utilizzatori, ritenendo il Gruppo che la generalità delle persone possa essere soggetta ai massimi rischi in ambito di salute e sicurezza. Non si rilevano rischi nè opportunità derivanti da dipendenze da consumatori o utilizzatori finali.
Il Gruppo ha adottato, con ultimo aggiornamento a novembre 2024, una policy, approvata dal CEO, dedicata alla qualità volta ad inquadrare un più ampio Sistema di Gestione per la Qualità. Fine Foods profonde, infatti, il massimo impegno sul versante della sicurezza del prodotto (e quindi, indirettamente, del consumatore finale), investendo in tecnologie avanzate di identificazione e tracciabilità dei materiali e applicando rigorosi protocolli per garantire la compliance regolatoria dei componenti, dell'etichettatura e il monitoraggio igienico degli ambienti. Il Gruppo ha in essere processi di qualità trasversali a tutto il ciclo produttivo.
Fine Foods opera come conto terzista e adotta, quindi, un modello di business di tipo B2B. Il Gruppo non intrattiene rapporti diretti con i consumatori finali, i quali interagiscono con i clienti del Gruppo, essendo questi ultimi i soggetti che immettono i beni sul mercato. In questo contesto, Fine Foods non si è dotata di una policy avente ad oggetto i diritti umani degli utilizzatori finali del prodotto, avendo con questi ultimi una relazione solo di tipo indiretto. Per lo stesso motivo, il Gruppo non ha intrapreso attività di engagement dei consumatori.
Come sopra citato, Fine Foods non intrattiene rapporti diretti con i consumatori dei propri prodotti ma solo con i propri clienti, i quali vengono coinvolti con programmi di customer voice come sondaggi e questionari di valutazione di fine anno e business review meeting su base trimestrale o semestrale. Il Gruppo, quindi, ad oggi, non ha adottato un processo di engagement degli utilizzatori finali.
Come pocanzi indicato, il Gruppo non si è dotato di canali specifici di interazione con i consumatori, non intrattenendo, con questi ultimi, relazioni se non di tipo indiretto, attraverso i propri clienti. Anche i consumatori ed utilizzatori finali possono avvalersi del canale pubblico dedicato al whistleblowing.
Interventi su impatti rilevanti per i consumatori e gli utilizzatori finali e approcci per la mitigazione dei rischi rilevanti e il conseguimento di opportunità rilevanti in relazione ai consumatori e agli utilizzatori finali, nonché efficacia di tali azioni
L'attività di produzione è gestita in ottemperanza a specifiche procedure operative dedicate e a normative di settore. In particolare, gli stabilimenti del Gruppo Fine Foods, in base al settore merceologico di riferimento, sono in possesso delle seguenti certificazioni:
Adottando un sistema di gestione della qualità certificato in base allo standard ISO 9001, Fine Foods offre la garanzia di una struttura solida, valutata da un ente accreditato, organizzata in modo tale da tenere sotto controllo tutti gli aspetti della propria attività e garantire la riproducibilità delle performance e dunque il mantenimento e il miglioramento continuo dei processi di realizzazione.
L'attuazione di tale norma fornisce alle organizzazioni che la applicano la certificazione della conformità alla Direttiva Dispositivi Medici e ai requisiti di qualità della norma stessa.
La conformità ai requisiti GMP (buone prassi di fabbricazione) nella produzione di integratori alimentari comporta il rispetto di requisiti sanitari e di lavorazione imprescindibili per la qualità e la sicurezza dei prodotti finiti immessi in commercio.
Essere certificati in base allo Standard FSSC 22000 (Food Safety System Certification Scheme 22000), significa possedere i requisiti per un sistema di gestione della sicurezza alimentare che dimostra la capacità di tenuta sotto controllo dei pericoli igienici (chimici, fisici e biologici) in modo da assicurare che gli alimenti siano sicuri per il consumo umano. La FSSC 22000 incorpora la norma ISO 22000, la specifica tecnica BSI-PAS 220 e la norma ISO/TS 22004, cioè la linea guida per la corretta applicazione della ISO 22000.
Data la sempre crescente domanda di prodotti privi di Glutine, Fine Foods ha adeguato il proprio piano di autocontrollo sviluppando protocolli di lavorazione atti a garantire l'assenza di tracce di Glutine nei prodotti destinati a soggetti celiaci oltre i limiti di legge. Diversi protocolli vengono applicati, ove richiesto, anche per la fabbricazione di prodotti privi di altri allergeni.
La norma armonizzata che descrive i requisiti GMP specifici per il settore cosmetico è la UNI EN ISO 22716. La certificazione basata su questo standard dimostra l'impegno della Società nel garantire la sicurezza e la qualità di questa tipologia di prodotti.
La certificazione IFS HPC garantisce al mercato internazionale la qualità e l'affidabilità dei prodotti per la cura della persona e della casa. Fine Foods, attraverso tale certificazione, vuole assicurare che i suoi prodotti non rappresentino alcun pericolo per la salute dei consumatori, in quanto conformi alle normative nazionali e internazionali vigenti.
In base al settore merceologico di riferimento, gli stabilimenti sono in possesso di specifiche autorizzazioni per la produzione e confezionamento di medicinali, dispositivi medici, prodotti alimentari e l'impiego di stupefacenti.
Di seguito il dettaglio delle certificazioni, divise per stabilimento:
Stabilimento di Brembate (Fine Foods & Pharmaceuticals):
• ISO 9001
Lo stabilimento farmaceutico per operare deve avere l'autorizzazione alla produzione (MIA) rilasciata dall'Autorità competente (AIFA = Agenzia Italiana del Farmaco). L'autorizzazione viene rilasciata dopo verifica ispettiva, atta a certificare che l'azienda è conforme agli standard delle "current Good Manufacturing Practices" dell'Unione Europea (EU cGMP).
L'obiettivo delle GMP è far sì che il paziente assuma un farmaco di qualità, quindi sicuro ed efficace.
Per fare questo, l'azienda si è dotata di un robusto sistema di assicurazione della qualità che, dalle prime fasi di sviluppo del farmaco fino al prodotto finale, garantisce l'applicazione delle norme GMP. Tutta la filiera viene gestita e monitorata lato quality (a partire quindi dai fornitori).
Per quanto riguarda l'anticontraffazione, Fine Foods si è conformata alla direttiva europea 2011/62/EU (Falsified Medicines Directive – FMD) che impone la serializzazione delle confezioni e l'utilizzo di anti-tampering devices (ATD) sulle confezioni (per tutta l'Europa, ad eccezione dell'Italia dove per ora la tracciabilità è garantita dall'applicazione del bollino). Il requisito viene applicato anche per altri mercati extra-EU, quali la Russia, dove il prodotto, oltre ad essere serializzato, è sottoposto a processo di aggregazione.
La bontà delle azioni poste in essere dal Gruppo aventi come obiettivo la sicurezza del prodotto viene riconfermata dall'aggiornamento periodico delle certificazioni sopra descritte.
Non si rilevano iniziative o azioni intraprese per il solo conseguimento di un beneficio addizionale rispetto alla funzionalità dei beni che il Gruppo produce, da parte del consumatore finale.
Il processo di identificazione delle azioni da adottare affinchè il Gruppo possa fare affidamento su un sistema di Qualità atto ad accertare la sicurezza dei beni prodotti si basa principalmente sugli output emersi sia dagli audit interni che dagli audit di enti certificatori e clienti. I risultati consuntivati in tali occasioni, quali osservazioni, raccomandazioni, punti di miglioramento o criticità, vengono infatti analizzati prontamente dai reparti dedicati ma anche valutati annualmente in sede del cosiddetto "Riesame della direzione", portando all'identificazione di un piano di azione. Altri elementi presi in esame per l'identificazione degli interventi da effettuare solo le cosiddette anomalie di processo, come le non conformità, deviazioni, distruzioni o rilavorazioni.
Non si rilevano rischi inerenti ai consumatori finali emersi da dipendenze.
Nel corso del 2024, si è verificata una casistica di ritiro di un prodotto farmaceutico dal mercato in seguito ad un'attività di verifica standard effettuata a campione da parte delle autorità spagnole, dalla quale è emerso un fuori specifica di dissoluzione. Le indagini interne hanno evidenziato come il fenomeno non fosse diffuso in tutti i lotti prodotti, ma solamente in alcuni, immessi sul mercato in Italia e Spagna, che presentavano delle caratteristiche in comune. A fronte di quanto emerso, sono stati proposti al cliente i seguenti miglioramenti:
Il cliente ha accettato integralmente quanto sopra e sta collaborando con Fine Foods per aggiornare la parte regolatoria e procedere con i trails di test.
Nell'anno di reporting 2024 non si rilevano problematiche da segnalare inerenti i diritti umani.
Il Gruppo investe costantemente nelle attività di assicurazione e controllo qualità, sia per intercettare nuove tecnologie all'avanguardia che per formare il proprio personale: al 31 dicembre 2024 circa 110 dipendenti (su un totale di circa 780) sono dedicati a Quality Assurance, Controllo Qualità, Pharmaceuticals Activities e Regulatory Compliance.
I Target di qualità vengono annualmente definiti nel cosiddetto "Riesame" citato pocanzi; in tale occasione, in cui sono presenti il Presidente del Consiglio di Amministrazione, l'Amministratore Delegato e il Direttore della Quality Unit, oltre a verificare il raggiungimento degli obiettivi stabiliti per l'anno precedente, vengono identificati gli obiettivi per l'anno successivo. Tali target sono di tipo quantitativo:
I consumatori finali non vengono, quindi, coinvolti nel processo di identificazione e consuntivazione dei target, nè nell'individuazione dei punti di miglioramento, laddove gli obiettivi non vengano raggiunti.
Per quanto riguarda il ruolo svolto dagli organi di Amministrazione e Controllo del Gruppo, nonché il loro background e la loro expertise, anche in riferimento alla condotta del business, si rimanda a quanto riportato in precedenza al paragrafo "Ruolo degli organi di amministrazione, direzione e controllo".
La metodologia per l'individuazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità ha tenuto conto degli aspetti descritti nel paragrafo "Descrizione dei processi per individuare e valutare gli impatti, i rischi e le opportunità rilevanti", incluso nel capitolo dedicato alle Informazioni Generali (ESRS 2). Questa metodologia è stata applicata anche per le analisi svolte in riferimento alla tematica della governance e ha previsto la comprensione del contesto operativo, l'identificazione degli impatti, dei rischi e delle opportunità, e la loro valutazione e prioritizzazione.
Il Gruppo ha adottato sin dal 2019 un Codice Etico, approvato e regolarmente aggiornato dal Consiglio di Amministrazione. Fine Foods ha anche introdotto dal 2022 una Policy Anticorruzione, anch'essa approvata e periodicamente aggiornata dal Consiglio di Amministrazione.
Il Codice Etico di Gruppo, oggetto di un'apposita campagna informativa lanciata nel 2022, dopo l'insediamento del comitato ESG, per diffonderne i valori, include le seguenti condotte:
Le norme di comportamento riguardano in particolare i seguenti ambiti di azione aziendali: responsabilità dei destinatari, rapporti con le risorse umane, conflitto di interesse, qualità dei prodotti, utilizzo dei beni di proprietà, riservatezza dei dati e delle informazioni, rapporto con i fornitori, rapporti con le istituzioni e i pubblici, funzionari, gestione degli omaggi, gestione comunicazioni, terzi destinatari. Inoltre, in base alla politica di Anticorruzione, Fine Foods e le sue controllate si impegnano a condurre le proprie attività, sotto ogni aspetto, in conformità alle normative e ai più stringenti principi etici, richiedendo il medesimo impegno a tutti i dipendenti e alle persone
che agisce per conto del Gruppo. Il Gruppo non ha mai tollerato né tollera alcun atto di corruzione, nonché pagamenti indebiti di alcun tipo, siano essi commessi direttamente o tramite terzi, in Italia o all'estero.
Fine Foods, in conformità alla normativa prevista dal D.Lgs. 24/2023 che recepisce la Direttiva UE 1937/2019, ha provveduto a stabilire canali di comunicazione attraverso i quali i soggetti interessati possano rivolgere le proprie segnalazioni in merito al Codice Etico o a sue eventuali violazioni direttamente al Comitato Whistleblowing, di cui è parte anche il Presidente dell'Organismo di Vigilanza, che provvede ad un'analisi della segnalazione, ascoltando eventualmente l'autore e il responsabile della presunta violazione. Il Comitato Whistleblowing e l'Organismo di Vigilanza agiscono in modo da garantire i segnalanti contro qualsiasi tipo di ritorsione, intesa come atto che possa dar adito anche al solo sospetto di essere una forma di discriminazione o penalizzazione. È inoltre assicurata la riservatezza dell'identità del segnalante, fatti salvi gli obblighi di legge.
Inoltre, secondo quanto disposto dalla policy anticorruzione, qualora un destinatario (amministratori, dipendenti, agenti, collaboratori esterni e interni in generale, qualunque sia la formula di collaborazione, distributori, business partners e ogni altra persona che agisca per conto del Gruppo) sia a conoscenza o ritenga che sia stato/sarà fatto un pagamento improprio o che sia stata/sarà offerta altra utilità di valore, il medesimo dovrà segnalare tale circostanza al proprio Responsabile e/o all'organo sociale investito di compiti in materia di compliance, quale l'Organismo di Vigilanza ai sensi del D. Lgs. 231/01, o al Comitato Whistleblowing, di cui è parte anche il Presidente dell'OdV come da "Regolamento per la comunicazione delle segnalazioni e tutela del segnalante (whistleblowing)".
Entrando maggiormente nel dettaglio, in base al Regolamento per la comunicazione delle segnalazioni e tutela del segnalante (whistleblowing), sono previste più di una modalità di segnalazione:
Il sopracitato regolamento prevede un meccanismo di tutela della riservatezza: l'identità̀ del segnalante, del segnalato e degli altri soggetti coinvolti (esempio facilitatore) sono protette in ogni contesto successivo alla segnalazione. Nell'ambito del procedimento disciplinare, l'identità del Segnalante non può essere rivelata, ove la contestazione dell'addebito disciplinare sia fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione, anche se conseguenti alla stessa. Qualora la contestazione sia fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione e la conoscenza dell'identità del segnalante sia indispensabile per la diesa dell'incolpato, la segnalazione sarà utilizzabile ai fini del procedimento disciplinare solo in presenza del consenso espresso del segnalante alla rivelazione della propria identità. La violazione dell'obbligo di riservatezza è fonte di responsabilità̀disciplinare, fatta salva ogni ulteriore forma di responsabilità̀prevista dalla legge. Nel procedimento disciplinare attivato contro il presunto autore della condotta segnalata, l'identità del segnalante può essere rivelata al segnalato per consentirne la difesa solo previo consenso espresso del segnalante. La Società tutela l'identità delle persone coinvolte e delle persone menzionate nella Segnalazione fino alla conclusione dei procedimenti avviati in ragione della stessa nel rispetto delle medesime garanzie previste in favore del segnalante. Fermo quanto sopra descritto nelle procedure di segnalazione Interna ed Esterna, la persona coinvolta può essere sentita, ovvero, su sua richiesta, è sentita, anche mediante procedimento cartolare attraverso l'acquisizione di osservazioni scritte e documenti. La violazione degli obblighi di riservatezza del segnalante comporta la violazione dei doveri di ufficio con la conseguente responsabilità disciplinare.
Infine, Fine Foods, in ottemperanza agli obblighi di legge, ha adottato una rigorosa politica anti-ritorsione.
Fine Foods ha istituito un Comitato Interno Whistleblowing (di seguito il Comitato) preposto alla ricezione e alla gestione delle segnalazioni. Il Comitato è composto dalle seguenti funzioni:
Il Comitato è stato formalmente istituito con atto dell'Amministratore Delegato ed ha il compito di analizzare tutte le segnalazioni ricevute.
Il Comitato, in via preliminare, effettua una valutazione circa la sussistenza dei requisiti essenziali della segnalazione al fine di valutarne la sua ammissibilità (istruttoria preliminare).
Dopo aver valutato la segnalazione come ammissibile, il Comitato svolge l'attività di indagine (investigazione) necessaria a dare seguito alla stessa, anche mediante audizioni e acquisizione di documenti, sempre nel rispetto dei principi di imparzialità e riservatezza. Nel caso di violazioni del Codice Etico e del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo, viene sempre interessato anche tutto l'Organismo di Vigilanza. All'esito dell'istruttoria e, comunque, entro 3 mesi dalla data dell'avviso di ricevimento (notifica), il Comitato si impegna a fornire riscontro al segnalante, salvo estensione dei termini a 6 mesi se adeguatamente motivata.
Fine Foods si impegna a diffondere i contenuti della presente procedura a tutti i soggetti interessati, interni ed esterni alla Società, attraverso apposite attività di informazione e formazione periodica. Le istruzioni allegate alla presente procedura sono pubblicate su sito internet di Fine Foods e portale interno. La funzione HR assicura, per quanto di competenza, la divulgazione dei contenuti della procedura a tutti i dipendenti, organizzando apposita formazione, anche attraverso gli strumenti di "e-learning" di cui Fine Foods è dotata (Fine Foods Academy).
I soggetti destinatari sia del Codice Etico che della Policy anticorruzione sono amministratori, dipendenti, agenti, collaboratori esterni e interni in generale, qualunque sia la formula di collaborazione, distributori, business partners e ogni altra persona che agisca per conto del Gruppo. Tuttavia, le funzioni che, in via del tutto teorica, potrebbero essere più soggette ad un rischio di corruzione, sono quelle deputate alle interazioni con i soggetti esterni/terzi.
Il Gruppo non ha istituito nessuna policy per prevenire i ritardi nei pagamenti dei fornitori e non prevede alcuna classificazione interna dei propri fornitori dipendente dalla loro rilevanza in termini di dimensione. La policy non risulta, infatti, necessaria, essendo il Gruppo Fine Foods rispettoso dei termini di pagamento concordati con ogni soggetto con cui intrattiene rapporti di fornitura.
Le informazioni richieste vengono dettagliate nel paragrafo "Politiche connesse ai lavoratori nella catena del valore".
Fine Foods adotta anche criteri di tipo ESG nella valutazione dei propri fornitori. In primis, il Gruppo, tramite l'accesso alla piattaforma Ecovadis monitora lo score di certificazione dei propri fornitori, considerando come positivo ai fini ESG solo un punteggio pari o superiore a 40/100. In presenza di uno score sotto la soglia, sia Fine Foods che Ecovadis propongono dei piani di miglioramento e ne monitorano, in seguito, l'implementazione. Qualora il fornitore non sia iscritto ad Ecovadis, Fine Foods invia un questionario predisposto internamente contenente domande mirate su temi sociali e ambientali, che restituisce come output una valutazione di rischio basso/medio/alto. L'obiettivo del Gruppo è quello di intrattenere rapporti prevalentemente con fornitori con elevati standard ESG, riducendo progressivamente l'approvvigionamento da fornitori che non si allineano a tali requisiti. Si segnala, comunque che, al 31 dicembre 2024, la quasi totalità dei fornitori è stata valutata positivamente (o tramite Ecovadis o tramite questionario).
Il Gruppo effettua almeno annualmente, principalmente, le seguenti azioni per mitigare impatti negativi e rischi in ambito di anticorruzione e concussione:
Non si rilevano violazioni alle leggi anticorruzione e concussione, conseguentemente, non vi sono nè condanne nè multe da segnalare. Inoltre, non si sono verificati casi di violazione delle procedure attuate con la finalità di contrastare corruzione e concussione e, quindi, non sono state intraprese azioni per mitigarle.
Si riportano nel seguito le ore di formazione effettuate dai dipendenti della Capogruppo Fine Foods nel corso del 2024 sui temi del Codice Etico, delle Politiche Antiriciclaggio, del Whistleblowing e argomenti simili:
| CORSO | Numero ore suddivise per qualifica | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dirigente | Quadro | Impiegato | Operaio | Totale Ore per corso | |
| L. 231/01 | 1 | 28 | 172 | 201 | |
| Policy Anticorruzione | 31 | 3 | 34 | ||
| Whistleblowing | 11 | 6 | 207 | 328 | 552 |
| Totale Ore per qualifica | 12 | 6 | 266 | 503 | 787 |
Si segnala che, a causa di un ritardo dovuto a difficoltà tecniche per il rilascio della piattaforma dedicata, la formazione dei dipendenti di Euro Cosmetic non è partita nel 2024, come previsto, ma inizierà nel 2025.
La Capogruppo paga i propri fornitori mediamente con 1,8 giorni di ritardo rispetto alla data di scadenza della fattura. Non è stato possibile effettuare un calcolo altrettanto puntuale per la controllata Euro Cosmetic, ma essendo le policy e le linee guida condivise a livello di Gruppo, si stima che il risultato sia coerente con lo stesso intervallo di ritardo della Capogruppo.
Tale valore è stato calcolato estraendo tutte le fatture fornitori della Capogruppo registrate nel 2024 e confrontando le relative date di scadenza con quelle di effettivo pagamento (ove presente al 28 febbraio 2025). I pagamenti che rispettano i termini concordati sono il 77% del totale. Tale valore è stato calcolato considerando, tra le casistiche di rispetto del pagamento: un ritardo tollerabile di 2 giorni dovuto a giornate non lavorative coincidenti con la data di scadenza della fattura nonchè le casistiche di pagamento anticipato.
Il Gruppo utilizza principalmente i seguenti termini di pagamento con i propri fornitori di materie prime e packaging: 60 giorni fine mese, 30 giorni fine mese, 30 giorni data fattura e 90 giorni fine mese. Per i fornitori di servizi e cespiti, invece: 60 giorni fine mese, vista fattura e 60 giorni data fattura.
Non si segnalano contenziosi in corso circa ritardi e/o mancati pagamenti ai fornitori del Gruppo.
Verdellino, 13 marzo 2025
per il Consiglio di Amministrazione il Presidente
Marco Francesco Eigenmann
Sede Legale: Via Berlino 39 – VERDELLINO (BG), Italia Iscritta al Registro Imprese di Bergamo C.F. e Num. Di Iscrizione 09320600969 Iscritta al R.E.A. di Bergamo n. 454184 Capitale Sociale sottoscritto Euro 22.590.304 i.v. P.IVA n. 09320600969

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2024
Preparato in virtù di quanto previsto dai Principi Contabili Internazionali emanati dallo IASB, nonché le interpretazioni SIC e IFRIC emesse dall'International Financial Reporting Interpretations Committee, che siano stati omologati secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606 del 19 luglio 2002
I valori esposti negli schemi e nelle note illustrative al Bilancio, ove non diversamente specificato, sono esposti in euro unità ed arrotondati qualora necessario all'euro.
| Prospetto di conto economico consolidato 116 | ||
|---|---|---|
| Prospetto di conto economico consolidato complessivo 116 | ||
| Prospetto della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata 117 | ||
| Prospetto di Rendiconto finanziario consolidato118 | ||
| Prospetto di movimentazione del patrimonio netto consolidato 119 | ||
| BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2024 120 | ||
| 1. | Informazioni societarie………………………………………………………………………………………………………………………120 |
|
| Eventi significativi del periodo 120 | ||
| Continuità aziendale 120 | ||
| Forma e contenuto del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024120 | ||
| Sintesi dei principali principi contabili 122 | ||
| Settori operativi: informativa 133 | ||
| Gestione del capitale 136 | ||
| Gestione dei rischi finanziari137 | ||
| Valutazioni discrezionali e stime contabili significative143 | ||
| CONTO ECONOMICO146 | ||
| Ricavi derivanti da contratti con clienti 146 | ||
| Altri proventi146 | ||
| Costi per materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione147 | ||
| Costi del personale147 | ||
| Costi per servizi 148 | ||
| Altri costi operativi 148 | ||
| Ammortamenti e svalutazioni 149 | ||
| Variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie 149 | ||
| Proventi finanziari 150 | ||
| Oneri finanziari 150 | ||
| Imposte sul reddito 150 | ||
| Utile/(perdita) per azione 151 | ||
| STATO PATRIMONIALE153 | ||
| ATTIVITÀ153 | ||
| Immobili, impianti e macchinari 153 | ||
| Avviamento153 | ||
| Altre immobilizzazioni immateriali154 | ||
| Leases 155 | ||
| Altre attività non correnti156 | ||
| Attività per imposte anticipate156 | ||
| Fondo imposte differite 156 | ||
| Rimanenze 157 | ||
|---|---|---|
| Crediti commerciali 157 | ||
| Crediti tributari 158 | ||
| Altre Attività Correnti159 | ||
| Attività Finanziarie Correnti 159 | ||
| Cassa e Altre Disponibilità Liquide 160 | ||
| PATRIMONIO NETTO161 | ||
| Patrimonio Netto161 | ||
| PASSIVITÀ 162 | ||
| Debiti verso banche non correnti162 | ||
| Debiti verso banche correnti162 | ||
| Benefici ai dipendenti 163 | ||
| Fondi per rischi ed oneri 164 | ||
| Debiti commerciali 164 | ||
| Debiti tributari 165 | ||
| Altre passività correnti 165 | ||
| 5. Altre |
||
| informazioni…………………………………………………………………………………………………………………………….165 | ||
| Impegni e garanzie165 | ||
| Passività potenziali 166 | ||
| Sovvenzioni, contributi e simili166 | ||
| Informazioni sulle operazioni con parti correlate 166 | ||
| Eventi successivi alla data di bilancio166 | ||
| Evoluzione prevedibile della gestione 167 | ||
| Attestazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio |
| Esercizio chiuso al 31 dicembre | |||
|---|---|---|---|
| Note | 2024 | 2023 | |
| Ricavi e proventi | |||
| Ricavi da contratti con clienti | 2.1 | 243.752.830 | 251.811.791 |
| Altri proventi | 2.2 | 1.317.440 | 1.095.196 |
| Totale ricavi | 245.070.270 | 252.906.988 | |
| Costi operativi | |||
| Costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione. |
2.3 | 141.136.684 | 158.188.424 |
| Costi del personale | 2.4 | 47.623.798 | 44.431.271 |
| Costi per servizi | 2.5 | 23.770.730 | 25.888.270 |
| Altri costi operativi | 2.6 | 2.118.683 | 2.129.576 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 2.7 | 15.776.371 | 21.203.442 |
| Totale costi operativi | 230.426.267 | 251.840.983 | |
| Risultato operativo | 14.644.003 | 1.066.005 | |
| Variazioni di fair-value delle attività e passività finanziarie | 2.8 | (12.881) | 1.703.519 |
| Proventi finanziari | 2.9 | 699.711 | 339.524 |
| Oneri finanziari | 2.10 | (3.498.895) | (4.964.248) |
| Risultato ante imposte | 11.831.939 | (1.855.199) | |
| Imposte sul reddito | 3.676.060 | 1.666.899 | |
| Utile/(perdita) d'esercizio | 8.155.879 | (3.522.098) | |
| Utile/(perdita) per azione | |||
| Base, utile d'esercizio attribuibile agli azionisti ordinari della Società |
2.12 | 0.32 | (0,14) |
| Diluito, utile d'esercizio attribuibile agli azionisti ordinari della Società |
2.12 | 0.32 | (0,14) |
| Note | 2024 | 2023 | |
|---|---|---|---|
| Utile/(perdita) d'esercizio (A) | 8.155.879 | (3.522.098) | |
| Componenti che non saranno successivamente riclassificati nel risultato d'esercizio | |||
| Rivalutazione delle passività/attività nette per benefici ai dipendenti | 4.5 | 14.282 | (33.043) |
| Effetto fiscale | (3.428) | 7.930 | |
| Altre componenti conto economico complessivo (B) | 10.854 | (25.113) | |
| Utile/(perdita) complessiva (A+B) | 8.166.733 | (3.547.211) |
| Al 31 Dicembre | Al 31 Dicembre | ||
|---|---|---|---|
| (importi in unità di euro) | Note | 2024 | 2023 |
| Attività | |||
| Attività non correnti | |||
| Immobili, impianti e macchinari | 3.1 | 126.139.938 | 106.919.123 |
| Avviamento | 3.2 | 11.507.954 | 11.507.954 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 3.3 | 1.556.083 | 1.634.888 |
| Diritti d'uso | 3.4 | 2.906.361 | 3.165.607 |
| Altre attività non correnti | 3.5 | 597.853 | 688.139 |
| Attività per imposte differite | 3.6 | 3.451.347 | 6.234.232 |
| Totale attività non correnti | 146.159.536 | 130.149.943 | |
| Attività correnti | |||
| Rimanenze | 3.8 | 31.908.612 | 42.459.682 |
| Crediti commerciali | 3.9 | 37.536.476 | 38.057.766 |
| Crediti tributari | 3.10 | 17.998 | 320.689 |
| Altre attività correnti | 3.11 | 7.758.304 | 7.715.036 |
| Attività finanziarie correnti | 3.12 | - | 3.832.865 |
| Cassa e altre disponibilità liquide | 3.13 | 19.210.213 | 19.000.047 |
| Totale attività correnti | 96.431.604 | 111.386.085 | |
| Totale attività | 242.591.140 | 241.536.028 | |
| Patrimonio netto | |||
| Capitale sociale | 4.1 | 22.770.445 | 22.770.445 |
| Altre riserve | 4.1 | 102.919.409 | 114.167.028 |
| Riserva per benefici ai dipendenti | 4.1 | 191.928 | 181.073 |
| Riserva FTA | 4.1 | (6.669.789) | (6.669.789) |
| Utili a nuovo | 4.1 | 4.691.909 | 22.610 |
| Utile/(perdita) d'esercizio | 4.1 | 8.155.879 | (3.522.098) |
| Totale patrimonio netto | 132.059.779 | 126.949.268 | |
| Passività non correnti | |||
| Debiti verso banche non correnti | 4.2 | 34.987.777 | 9.734.877 |
| Benefici ai dipendenti | 4.4 | 2.143.626 | 2.201.653 |
| Fondo rischi e oneri | 4.5 | 1.600.000 | 2.105 |
| Fondo imposte differite | 3.7 | 284.042 | 263.381 |
| Debiti per lease non correnti | 3.4 | 847.512 | 1.032.604 |
| Totale Passività non correnti | 39.862.958 | 13.234.620 | |
| Passività correnti | |||
| Debiti verso banche correnti | 4.3 | 18.367.370 | 55.269.592 |
| Debiti commerciali | 4.6 | 36.555.144 | 32.369.462 |
| Debiti tributari | 4.7 | 219.112 | 575.488 |
| Debiti per lease correnti | 3.4 | 325.230 | 354.377 |
| Altre passività correnti | 4.8 | 15.201.547 | 12.783.221 |
| Totale Passività correnti | 70.668.403 | 101.352.140 | |
| Totale Patrimonio Netto e Passività | 242.591.140 | 241.536.028 |
| Esercizio chiuso al 31 dicembre |
|||
|---|---|---|---|
| (importi in unità di euro) | Note | 2024 | 2023 |
| UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO | 8.155.879 | (3.522.098) | |
| Aggiustamenti per riconciliare l'utile al netto delle imposte con i flussi finanziari netti: | |||
| Ammortamenti e perdita durevole di valore di immobili, impianti e macchinari | 2.7 | 14.394.213 | 14.756.626 |
| Ammortamento e perdita durevole valore delle immobilizzazioni immateriali | 2.7 | 917.131 | 887.277 |
| Ammortamento diritto d'uso | 2.7 | 462.004 | 1.159.538 |
| Altre svalutazioni delle immobilizzazioni | 2.7 | 3.023 | 4.400.000 |
| Proventi finanziari | 2.9 | (699.711) | (339.524) |
| Oneri finanziari | 2.10 | 3.439.943 | 4.916.704 |
| Variazioni di fair-value delle attività e passività finanziarie | 2.8 | 12.881 | (1.703.519) |
| Oneri finanziari su passività finanziarie per leasing | 3.4 | 58.951 | 47.544 |
| Imposte sul reddito | 2.11 | 952.274 | 557.982 |
| Utili sulla cessione di immobili, impianti e macchinari | 2.2 | (118.199) | (26.247) |
| Svalutazione attivo circolante | 3.8,3.9 | 455.149 | 762.713 |
| Variazione netta TFR e fondi pensionistici | 4.4 | (106.848) | (324.435) |
| Variazione netta fondi rischi e oneri | 4.5 | 1.597.895 | (39.000) |
| Variazione netta delle imposte differite attive e passive | 3.6,3.7 | 2.800.118 | 1.108.918 |
| Interessi pagati | 2.10 | (2.736.085) | (4.550.692) |
| Imposte sul reddito pagate | 2.11 | (1.259.340) | - |
| Variazioni nel capitale circolante: | |||
| (Aumento)/diminuzione delle rimanenze | 3.8 | 10.325.127 | (2.453.558) |
| (Aumento)/diminuzione dei crediti commerciali | 3.9 | 292.083 | 943.218 |
| (Aumento)/diminuzione delle altre attività e passività non finanziarie | 3.5,3.10,3.11,4.7,4.8 | 2.718.725 | 3.037.755 |
| Aumento/(diminuzione) dei debiti commerciali | 4.6 | 4.185.682 | (1.081.006) |
| FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' OPERATIVE | 45.850.897 | 18.538.195 | |
| Attività d'investimento: | |||
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | 3.1 | (33.889.860) | (18.126.331) |
| Disinvestimenti in immobilizzazioni materiali | 3.1 | 390.009 | 638.881 |
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali | 3.3 | (838.323) | (741.615) |
| (Investimenti)/disinvestimenti netti in immobilizzazioni finanziarie | 3.12 | 2.780.735 | 64.116.756 |
| FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | (31.557.438) | 45.887.691 | |
| Attività di finanziamento: | |||
| Accensione di finanziamenti | 4.2,4.3 | 1.511.921 | 2.303.613 |
| Rimborso di finanziamenti e prestito obbligazionario | 4.2,4.3 | (12.121.995) | (54.519.856) |
| Pagamenti della quota capitale -passività per leasing | 3.4 | (416.997) | (648.576) |
| Dividendi pagati agli azionisti della Capogruppo | 4.1 | (2.937.895) | (2.452.708) |
| Cessione (acquisto) azioni proprie | 4.1 | (118.327) | (340.575) |
| FLUSSI FINANZIARI DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO | (14.083.292) | (55.658.102) | |
| VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE | 210.167 | 8.767.784 | |
| Disponibilità liquide e depositi a breve termine al 1° gennaio | 19.000.047 | 10.232.262 | |
| Disponibilità liquide e depositi a breve termine al 31 dicembre | 19.210.213 | 19.000.047 |
| Note | Capitale Sociale |
Riserva Legale |
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio |
Riserva da avanzo da fusione |
Riserva da sovrapprezzo |
Riserva straordinaria |
Altre riserve | Riserva FTA | Riserva per benefici ai dipendenti |
Utili/Perdite a nuovo |
Utile/Perdita d'esercizio |
Totale Patrimonio netto |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31 dicembre 2022 | 4.1 | 22.770.445 | 5.000.000 | (13.680.454) | 29.741.389 | 86.743.750 | 14.240.490 | 4.416.281 | (6.669.789) | 206.186 | 22.610 | (9.501.145) | 133.289.763 |
| Utile/ perdita) d'esercizio | (3.522.098) | (3.522.098) | |||||||||||
| Altri componenti di conto economico | (25.113) | (25.113) | |||||||||||
| Utile/(perdita) complessiva | - | - | - | - | - | - | - | (25.113) | - | (3.522.098) | (3.547.211) | ||
| Dividendi | (2.452.708) | (2.452.708) | |||||||||||
| Acquisto azioni proprie | (340.575) | (340.575) | |||||||||||
| Destinazione utile 2021 | (9.501.145) | 9.501.145 | - | ||||||||||
| Saldo al 31 dicembre 2023 | 4.1 | 22.770.445 | 5.000.000 | (14.021.029) | 29.741.389 | 86.743.750 | 2.286.638 | 4.416.281 | (6.669.789) | 181.073 | 22.610 | (3.522.098) | 126.949.268 |
| Utile/ perdita) d'esercizio | 8.155.879 | 8.155.879 | |||||||||||
| Altri componenti di conto economico | 10.854 | 10.854 | |||||||||||
| Utile/(perdita) complessiva | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 10.854 | - | 8.155.879 | 8.166.733 |
| Dividendi | (2.937.895) | (2.937.895) | |||||||||||
| Riclassifica PN | (754.088) | 754.088 | - | ||||||||||
| Acquisto azioni proprie | (118.327) | (118.327) | |||||||||||
| Destinazione utile 2023 | (7.437.309) | 3.915.211 | 3.522.098 | - | |||||||||
| Saldo al 31 dicembre 2024 | 4.1 | 22.770.445 | 5.000.000 | (14.139.356) | 19.366.185 | 86.743.750 | 1.532.549 | 4.416.281 | (6.669.789) | 191.928 | 4.691.909 | 8.155.879 | 132.059.779 |
Il bilancio consolidato di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 è stato approvato dal Consiglio d'Amministrazione in data 13 marzo 2025.
Il perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2024 include la Capogruppo Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M S.p.A. e la controllata Euro Cosmetic S.p.A.
La capogruppo Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. (nel seguito anche "Fine Foods" e/o la "Società"), registrata e domiciliata a Bergamo, è una Società per azioni, con sede legale in Via Berlino 39, Verdellino – Zingonia (BG) in Italia. Fine Foods, quotata al segmento STAR dell'MTA di Borsa Italiana, è una CDMO (Contract Development & Manufacturing Organization) italiana indipendente. Il presente bilancio è stato redatto in Euro.
Il 25 luglio 2024 il Consiglio di Amministrazione di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. ha nominato, con decorrenza dal 2 agosto 2024, il Dott. Pietro Oriani quale Direttore Generale della Società conferendogli poteri relativi alla gestione ordinaria nelle sue diverse esplicazioni. Nella medesima riunione del Consiglio, il Dott. Giorgio Ferraris ha comunicato di rassegnare le proprie dimissioni dalla carica di Consigliere e Amministratore Delegato per sopraggiunte ragioni personali. Le dimissioni hanno avuto efficacia a decorrere dal 13 settembre 2024. Sempre in tale data, con deliberazione approvata dal Collegio Sindacale, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato all'unanimità la cooptazione del dott. Pietro Oriani in qualità di nuovo Consigliere e Amministratore Delegato della società.
In data 2 agosto 2024 la Società Capogruppo ha stipulato un contratto preliminare per l'acquisto di un'area di circa 21.000 mq. sita nel Comune di Zingonia-Verdellino (BG), via Madrid n.1, confinante con l'attuale stabilimento nutraceutico di Fine Foods. Il valore totale dell'investimento è previsto per circa 4 milioni di euro di cui euro 3.270.000 già versati a titolo di acconto.
Il presente bilancio è stato redatto sulla base della continuità aziendale.
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e alle interpretazioni dell'IFRS Interpretations Committee (IFRSIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio. L'insieme di tutti i principi e interpretazioni di riferimento sopraindicati è di seguito definito "IAS/IFRS".
Gli schemi adottati dalla Società e in conformità con il principio contabile internazionale IAS 1, si compongono come segue:
Prospetto di conto economico consolidato: riporta le voci per natura, poiché è considerato quello che fornisce informazioni maggiormente esplicative.
Prospetto di conto economico consolidato complessivo: accoglie le altre voci di ricavo e costo che sono consentiti rilevare a patrimonio netto secondo i principi IAS/IFRS.
Il bilancio consolidato comprende i bilanci di Fine Foods N.T.M. S.p.A. e della sua controllata Euro Cosmetic S.p.A. al 31 dicembre 2024. Nel corso del 2023 infatti è divenuta efficace la fusione per incorporazione della Pharmatek PMC in Euro Cosmetic.
Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità. Specificatamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:
Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.
L'utile (perdita) d'esercizio e ciascuna delle altre componenti di conto economico complessivo sono attribuite ai soci della controllante e alle partecipazioni di minoranza, anche se ciò implica che le partecipazioni di minoranza hanno un saldo negativo. Quando necessario, vengono apportate le opportune rettifiche ai bilanci delle controllate, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo. Tutte le attività e passività, il patrimonio netto, i ricavi, i costi e i flussi finanziari infragruppo relativi a operazioni tra entità del gruppo sono eliminati completamente in fase di consolidamento.
Le variazioni nelle quote di partecipazione in una società controllata che non comportano la perdita di controllo sono contabilizzate a patrimonio netto.
Se il Gruppo perde il controllo di una controllata, deve eliminare le relative attività (incluso l'avviamento), passività, le interessenze delle minoranze e le altre componenti di patrimonio netto, mentre l'eventuale utile o perdita è rilevato a conto economico. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.
In conformità a quanto disposto dagli articoli 38 e 39 del D. Lgs.127/91 e dall'articolo 126 della deliberazione Consob n.11971 del 14 maggio 1999, modificata con deliberazione n.12475 del 6 aprile 2000, è fornito di seguito il dettaglio delle imprese incluse nell'area di consolidamento di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. al 31 dicembre 2024.
Capogruppo:
| Denominazione sociale | Sede legale | Valuta | Capitale sociale |
|---|---|---|---|
| Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. | Verdellino (BG) | EUR | 22.770.445,02 |
Società controllate consolidate:
| Denominazione sociale | Percentuale di possesso |
Sede legale | Valuta | Capitale sociale |
|---|---|---|---|---|
| Euro Cosmetic S.p.A. | 100% | Trenzano (BS) | EUR | 1.582.968 |
La controllante ultima di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. è Eigenfin S.r.l., società non quotata con sede in Italia.
Le attività e passività nel bilancio del Gruppo sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente. Un'attività è corrente quando
Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.
Una passività è corrente quanto:
Le condizioni contrattuali della passività che potrebbero, su opzione della controparte, comportare la estinzione della stessa attraverso l'emissione di strumenti di capitale non ne influenzano la classificazione.
Il Gruppo classifica tutte le altre passività come non correnti.
Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.
Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative. Il Gruppo determina di aver acquisito un'attività aziendale quando l'insieme integrato di attività e beni include almeno un fattore della produzione ed un processo sostanziale che insieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di generare un output. Il processo acquisito è considerato sostanziale se è cruciale per la capacità di continuare a generare un output e i fattori di produzione acquisiti comprendono una forza lavoro organizzata che dispone delle necessarie competenze, conoscenze o esperienza per eseguire tale processo o contribuisce significativamente alla capacità di continuare a generare un output ed è considerato unico o scarso o non può essere sostituito senza costi, sforzi o ritardi significativi per le capacità di continuare a generare un output. Quando il Gruppo acquisisce un business, classifica o designa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario. L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. Il corrispettivo potenziale classificato come patrimonio non è oggetto di rimisurazione e il suo successivo pagamento è contabilizzato con contropartita il patrimonio netto. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9 Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con IFRS 9. Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scopo dell'IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni del fair value sono rilevate a conto economico. L'avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette acquisite eccede l'insieme del corrispettivo corrisposto, il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato correttamente tutte le attività acquisite e tutte le passività assunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla nuova valutazione emerge ancora un fair value delle
attività nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza (utile) viene rilevata a conto economico. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità. Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.
Nell'effettuare quanto espresso sopra gli amministratori fanno quindi ricorso ad assunzioni e stime, a volte anche complesse, che sono soggette al giudizio stesso degli amministratori. Le principali assunzioni alla base di tale attività riguardano:
Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari quali i derivati, e le attività non finanziarie quali gli investimenti immobiliari, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per il Gruppo. Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo. Il Gruppo utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.
Per le attività e passività rilevate nel bilancio al fair value su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.
La Direzione finanziaria di Gruppo determina i criteri e le procedure sia per le valutazioni del fair value ricorrenti, quali investimenti immobiliari e strumenti partecipativi in società non quotate, sia per le valutazioni non ricorrenti, quali le attività cessate destinate alla vendita.
Ad ogni chiusura di bilancio la Direzione finanziaria di Gruppo analizza le variazioni nei valori di attività e passività per le quali è richiesta, in base ai principi contabili del Gruppo, la rivalutazione o la rideterminazione.
Per tale analisi, vengono verificati i principali input applicati nella valutazione più recente, raccordando le informazioni utilizzate nella valutazione ai contratti e agli altri documenti rilevanti.
La Direzione finanziaria di Gruppo effettua una comparazione tra ogni variazione nel fair value di ciascuna attività e passività e le fonti esterne rilevanti, al fine di determinare se la variazione sia ragionevole.
Ai fini dell'informativa relativa al fair value, il Gruppo determina le classi di attività e passività sulla base della natura, caratteristiche e rischi dell'attività o della passività ed il livello della gerarchia del fair value come precedentemente illustrato.
Nella seguente tabella è riportata la gerarchia della valutazione del fair value per attività e passività della Società al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023.
| 31 dicembre 2024 | Totale | Valore contabile | Fair value livello 1 |
Fair value livello 2 |
Fair value livello 3 |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie | |||||
| Attività finanziarie correnti | - | - | - | - | - |
| Cassa e altre disponibilità liquide | 19.210.213 | 19.210.213 | 19.210.213 | - | - |
| Totale attività finanziarie | 19.210.213 | 19.210.213 | 19.210.213 | - | - |
| Passività finanziarie | |||||
| Debiti verso banche non correnti | 34.987.777 | 34.987.777 | - | 34.987.777 | - |
| Debiti verso banche correnti | 18.367.370 | 18.367.370 | - | 18.367.370 | - |
| Debiti per lease non correnti | 847.512 | 847.512 | - | 847.512 | - |
| Debiti per lease correnti | 325.230 | 325.230 | - | 325.230 | - |
| Totale passività finanziarie | 54.527.890 | 54.527.890 | - | 54.527.890 | - |
| 31 dicembre 2023 | Totale | Valore contabile | Fair value livello 1 |
Fair value livello 2 |
Fair value livello 3 |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie | |||||
| Attività finanziarie correnti | 3.832.865 | 3.832.865 | 365.889 | 3.466.976 | - |
| Cassa e altre disponibilità liquide | 19.000.047 | 19.000.047 | 19.000.047 | - | - |
| Totale attività finanziarie | 22.832.912 | 22.832.912 | 19.365.936 | 3.466.976 | - |
| Passività finanziarie | |||||
| Debiti verso banche non correnti | 9.734.877 | 9.734.877 | - | 9.734.877 | - |
| Debiti verso banche correnti | 55.269.592 | 55.269.592 | 55.269.592 | - | |
| Debiti per lease non correnti | 1.032.604 | 1.032.604 | - | 1.032.604 | - |
| Debiti per lease correnti | 354.377 | 354.377 | - | 354.377 | - |
| Totale passività finanziarie | 66.391.450 | 66.391.450 | - | 66.391.450 | - |
Il management della Società ha verificato che il Fair Value delle attività e passività finanziarie approssima il valore contabile.
Il Gruppo. si occupa dello sviluppo e della produzione in conto terzi (contract development and manufacturing organization, 'CDMO') di forme solide orali destinate all'industria farmaceutica, nutraceutica e cosmetica
I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono rilevati quando il controllo dei beni è trasferito al cliente, generalmente alla consegna, per un ammontare che riflette il corrispettivo che la Società si aspetta di ricevere in cambio di tali beni.
La Società considera se ci sono altre promesse nel contratto che rappresentano obbligazioni contrattuali sulle quali una parte del corrispettivo della transazione deve essere allocato. Nel determinare il prezzo della transazione di vendita dei prodotti, la Società considera gli eventuali effetti derivanti dalla presenza di corrispettivi variabili e di componenti finanziarie significative.
Se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile, la Società stima l'importo del corrispettivo variabile al momento della stipula del contratto. Tale valore non rilevato fino a quando non sia altamente probabile il suo riconoscimento tenuto conto di quanto concordato.
Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.
Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti
Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.
Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.
Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch'esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.
I benefici fiscali acquisiti a seguito di un'aggregazione aziendale, ma che non soddisfano i criteri per la rilevazione separata alla data di acquisizione, sono eventualmente riconosciuti successivamente, nel momento in cui si ottengono nuove informazioni sui cambiamenti dei fatti e delle circostanze. L'aggiustamento è riconosciuto a riduzione dell'avviamento (fino a concorrenza del valore dell'avviamento), nel caso in cui sia rilevato durante il periodo di misurazione, ovvero nel conto economico, se rilevato successivamente.
Il Gruppo compensa imposte differite attive ed imposte differite passive se e solo se esiste un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte differite attive e passive facciano riferimento ad imposte sul reddito dovute alla stessa autorità fiscale dallo stesso soggetto contribuente o da soggetti contribuenti diversi che intendono saldare le attività e passività fiscali correnti su base netta.
I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:
Le operazioni in valuta estera, se presenti, sono rilevate inizialmente nella valuta funzionale, applicando il tasso di cambio a pronti alla data dell'operazione.
Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio alla data del bilancio.
Le differenze di cambio realizzate o quelle derivanti dalla conversione di poste monetarie sono rilevate nel conto economico. Le imposte attribuibili alle differenze cambio sugli elementi monetari sono anch'esse rilevate nel prospetto di conto economico complessivo. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite ai tassi di cambio alla data di rilevazione iniziale della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta estera sono convertite al tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore. L'utile o la perdita che emerge dalla conversione di poste non monetarie è trattato coerentemente con la rilevazione degli utili e delle perdite relative alla variazione del fair value delle suddette poste (i.e. le differenze di conversione sulle voci la cui variazione del fair value è rilevata nel conto economico complessivo o nel conto economico sono rilevate, rispettivamente, nel conto economico complessivo o nel conto economico).
La Società Capogruppo rileva una passività a fronte del pagamento di un dividendo quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. La rilevazione nel passivo ha come contropartita una riduzione del patrimonio netto alla riserva indicata dal verbale assembleare.
Gli immobili in costruzione sono rilevati al costo storico, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate. Gli Immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo storico, al netto del relativo fondo di ammortamento e delle perdite di valore cumulate. Tale costo include i costi per la sostituzione di parte di macchinari e impianti nel momento in cui sono sostenuti, se conformi ai criteri di rilevazione. Laddove sia necessaria la sostituzione periodica di parti significative di impianti e macchinari, il Gruppo li ammortizza separatamente in base alla specifica vita utile. Allo stesso modo, in occasione di revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario come nel caso della sostituzione, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. Il valore attuale del costo di smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel costo del bene, se sono soddisfatti i criteri di rilevazione per un accantonamento.
| L'ammortamento è calcolato a quote costanti sulla vita utile stimata del bene come segue: | |||
|---|---|---|---|
| Tabella delle aliquote di ammortamento | |||
| Nutra | Pharma | Cosmetica | |
| Fabbricati industriali, secondo la tipologia | 3% | 5,50% | 5.5% |
| Costruzioni leggere | 10% | 10% | |
| Impianti generici, secondo la tipologia | 7,50% | 10% | 10% |
| Impianti e macchinari specifici, secondo la tipologia |
14% | 12% | 12.5% |
| Attrezzature industriali e commerciali, secondo la tipologia |
20% | 40% | 35% |
| Altri beni: Mobili e arredi | 12% | - | 12% |
| Altri beni: Macchine elettroniche di ufficio | 20% | - | 20% |
Altri beni: Autoveicoli da trasporto 20% - 20% Altri beni: Autovetture 25% - 25%
L'ammortamento è calcolato a quote costanti sulla vita utile stimata del bene come segue:
Il valore contabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari ed ogni componente significativo inizialmente rilevato è eliminato al momento di un eventuale dismissione o quando non ci si attende alcun beneficio economico futuro dal suo utilizzo o dismissione. L'utile/perdita che emerge al momento dell'eliminazione contabile dell'attività (calcolato come differenza tra il valore netto contabile dell'attività ed il corrispettivo percepito) è rilevato a conto economico quando l'elemento è eliminato contabilmente.
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.
Il Gruppo alla stipula di ogni contratto, verifica se lo stesso soddisfa la definizione di leasing prevista dal principio. La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca alla controparte tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dello stesso.
Per ogni contratto che soddisfa la definizione di leasing o che contiene un leasing, il Gruppo contabilizza un Diritto d'uso e una Passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri del leasing più i costi iniziali diretti, obbligazioni a riportare il bene alle sue iniziali condizioni meno qualsiasi incentivo pagato al fornitore.
Gli oneri finanziari sono imputati al conto economico.
I beni in leasing sono ammortizzati sulla base della durata del contratto di locazione.
Il Gruppo riconoscerà nel proprio bilancio:
Pur presentando un valore trascurabile, il Gruppo ha provveduto ad iscrivere le spese per opere di miglioramento effettuate sugli immobili in locazione, quando hanno i requisiti per essere capitalizzati, all'interno del diritto d'uso ammortizzandoli sulla base della vita utile residua di ogni singolo contratto.
Nell'adottare l'IFRS 16, il Gruppo ha deciso di avvalersi dell'esenzione concessa dal principio in relazione relativamente ai meglio conosciuti short-term leases (contratti con durata inferiore a 12 mesi) per tutte classi di attività e ai low-value asset, ossia contratti di lease per i quali il valore unitario dei beni sottostanti non è superiore a 5 migliaia di euro quando nuovi.
I contratti per i quali è stata applicata l'esenzione ricadono principalmente all'interno della categoria dei carrelli elevatori, in quanto acquistati nel corso del 2019 e considerati pertanto contratti di breve durata.
Per tali contratti l'adozione dell'IFRS 16 non comporterà la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione saranno rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.
I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo alla Società tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I proventi da leasing derivanti da leasing operativi sono rilevati in quote costanti lungo la durata del leasing, e sono inclusi tra gli altri ricavi nel conto economico data la loro natura operativa. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione.
Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.
Le attività immateriali sono inizialmente rilevate al costo. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento accumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo che soddisfano specifici requisiti così definiti dallo IAS 38, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore, ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno ad ogni chiusura d'esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa (IAS 36). La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da "vita utile indefinita" a "vita utile definita" si applica su base prospettica.
Un'attività immateriale viene eliminata al momento della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando non ci si attendono benefici economici futuri dal suo utilizzo o dismissione.
Qualsiasi utile o perdita derivante dall'eliminazione dell'attività (calcolata come differenza tra il corrispettivo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività) è inclusa nel conto economico.
I Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno sono ammortizzati con un'aliquota annua del 20%.
Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dà origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.
Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo (di seguito anche OCI) e al fair value rilevato nel conto economico.
La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale, oltre che dalla natura dello strumento, dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali, il Gruppo inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value oltre agli eventuali costi di transazione. I crediti commerciali sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.
Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto 'solely payments of principal and interest (SPPI)'). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.
Le attività finanziarie i cui flussi di cassa non soddisfano i requisiti sopra indicati (e.g. SPPI) sono classificati e misurati al fair value rilevato a conto economico.
Il modello di business del Gruppo per la gestione delle attività finanziarie si riferisce al modo in cui gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.
Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:
Il Gruppo valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:
e
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite sono rilevati a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata.
Il Gruppo valuta le attività da strumenti di debito al fair value rilevato nel conto economico complessivo se entrambe le seguenti condizioni sono soddisfatte:
e
Per le attività da strumenti di debito valutati al fair value rilevato in OCI, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite di valore, insieme alle riprese, sono rilevati a conto economico e sono calcolati allo stesso modo delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate in OCI. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene riclassificata nel conto economico.
Le attività da strumenti di debito della Società valutati al fair value rilevato in OCI comprendono gli investimenti in strumenti di debito quotati inclusi nelle altre attività finanziarie non correnti.
All'atto della rilevazione iniziale, il Gruppo può irrevocabilmente scegliere di classificare i propri investimenti azionari come strumenti rappresentativi di capitale rilevati al fair value in OCI quando soddisfano la definizione di strumenti rappresentativi di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e non sono detenuti per la negoziazione. La classificazione è determinata per ogni singolo strumento.
Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico. I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a impairment test.
Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo) quando:
Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.
Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.
Il Gruppo alla data del presente bilancio detiene un portafoglio di investimento che include strumenti finanziari e di liquidità., conferiti e gestiti per mezzo di un primario Istituto di Credito, valorizzati al fair value tramite conto economico. Per maggiori dettagli sii rimanda al paragrafo 3.12 "Attività finanziare correnti".
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.
Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.
Le passività finanziarie del Gruppo comprendono mutui e finanziamenti, e strumenti finanziari derivati.
La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:
Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.
Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IFRS 9. I derivati incorporati, scorporati dal contratto principale, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.
Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.
Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.
Le rimanenze sono valutate al minore fra il costo e il valore di presumibile netto realizzo. Il criterio di valorizzazione adottato è il metodo del costo medio ponderato.
I costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo e nelle condizioni attuali sono rilevati come segue:
Il valore di presumibile netto realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita nel corso normale delle attività, dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita.
Ad ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, il Gruppo effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value dell'attività o unità generatrice di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non sono ampiamente
indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile.
Nel determinare il valore d'uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di sconto ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Nel determinare il fair value al netto dei costi di vendita si tiene conto di transazioni recenti intervenute sul mercato. Il Gruppo basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente sull'unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di quattro anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il quinto anno viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine (terminal value).
Le perdite di valore di attività in funzionamento sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione.
Per le attività diverse dall'avviamento, a ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicatori del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicatori esistano, stima il valore recuperabile dell'attività o della CGU. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio salvo che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa, sia in valuta nazionale che estera, i valori bollati e le giacenze monetarie risultanti dai conti intrattenuti dal Gruppo con enti creditizi. Sono tutti espressi al loro valore nominale. Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentati dalle disponibilità liquide come definite sopra.
Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.
Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando il Gruppo deve far fronte ad un'obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un esborso di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando il Gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo.
Se l'effetto del valore del denaro nel tempo è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando la passività viene attualizzata, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
Il costo dei benefici previsti ai sensi del piano a benefici definiti è determinato usando il metodo attuariale della proiezione unitaria del credito.
Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività, esclusi gli importi compresi negli interessi netti sulla passività netta per benefici definiti ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli importi compresi negli interessi netti sulla passività netta per benefici definiti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria addebitando o accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di conto economico complessivo nell'esercizio in cui si manifestano.
Le rivalutazioni non sono riclassificate a conto economico negli esercizi successivi.
Il costo relativo alle prestazioni di lavoro passate è rilevato a conto economico alla data più remota tra le seguenti:
Gli interessi netti sulla passività /attività netta per benefici definiti devono essere determinati moltiplicando la passività /attività netta per il tasso di sconto. Il Gruppo rileva le seguenti variazioni dell'obbligazione netta per benefici definiti nel costo del venduto, nelle spese amministrative e nei costi di vendita e distribuzione nel conto economico (per natura):
Il Gruppo ha applicato per la prima volta alcuni principi o modifiche che sono in vigore dal 1° gennaio 2024. Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emessi ma non ancora in vigore.
Le modifiche all'IFRS 16 specificano i requisiti che un venditore-locatore utilizza nel determinare la passività per leasing che deriva da una transazione di sale and lease back, per assicurarsi che il venditore – locatore non contabilizzi un'utile od una perdita che si riferisce al diritto d'uso mantenuto dallo stesso.
La modifica non ha avuto impatti sul bilancio del Gruppo.
Le modifiche dello IAS 1 specificano i requisiti per classificare una passività come corrente o non corrente. Le modifiche chiariscono:
Inoltre, è stato introdotto un requisito che richiede di dare informativa quando una passività che deriva da un contratto di finanziamento è classificata come non corrente ed il diritto di postergazione dell'entità è subordinato al rispetto di covenants entro dodici mesi.
La modifica non ha avuto impatti sul bilancio del Gruppo.
Le modifiche allo IAS 7 Rendiconto Finanziario ed all'IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative chiariscono le caratteristiche degli accordi di finanziamento per le forniture (Supply finance arrangements) e richiedono di fornire informativa aggiuntiva di tali accordi. I requisiti di informativa introdotti hanno l'intenzione di assistere gli utilizzatori dei bilanci nel comprendere gli effetti degli accordi di finanziamento per le forniture (Supply finance arrangements) sulle passività e flussi di cassa di un'entità e la sua esposizione al rischio di liquidità.
La modifica non ha avuto impatti sul bilancio del Gruppo.
Si riporta nel proseguo gli altri principi, interpretazioni o modifiche omologati o non omologati e non ancora entrati in vigore alla data di predisposizione del presente bilancio.
Ad aprile 2024, lo IASB ha emesso l'IFRS 18, che sostituisce lo IAS 1 Presentazione del bilancio. L'IFRS 18 introduce nuovi requisiti per la presentazione del prospetto di conto economico, inclusi specifici totali e subtotali. Ulteriormente, le entità dovranno classificare tutti i costi ed i ricavi all'interno del prospetto di conto economico all'interno di quattro categorie: operativa, investimento, finanziamento, imposte sul reddito ed attività operative cessate, dove le prime tre categorie sono nuove.
Il principio richiede inoltre di dare informativa sulla base della nuova definizione degli indicatori di performance definiti dal management (management-defined performance measures (MPMs)), subotali di costi e ricavi, e include nuove disposizioni per l'aggregazione e disaggregazione delle informazioni finanziare sulla base dei ruoli identificati dei prospetti di biancio "primari" (Primary Financial Statements – PFS) e delle note.
Inoltre, sono state introdotte delle modifiche allo IAS 7 Rendiconto finanziario, che includono il cambiamento del punto di partenza per la determinazione dei flussi di cassa della gestione operativa sulla base del metodo indiretto; dall'utile o perdita all'utile o perdita operativi e la rimozione della facoltà per classificazione dei flussi di cassa dai dividendi e degli interessi. Ulteriormente, sono state apportate modifiche consequenziali a molteplici altri principi contabili.
L'IFRS 18, e le modifiche agli altri principi, sono effettivi per gli esercizi che incominciano al o successivamente il 1° gennaio 2027, ma l'applicazione anticipata è permessa salvo darne informativa. L'IFRS 18 si applicherà retrospettivamente.
Il Gruppo sta al momento lavorando per identificare gli impatti che le modifiche avranno sui propri prospetti di bilancio e sulle note al bilancio.
A maggio 2024, lo IASB ha emanato l'IFRS 19, che permette alle entitià eligibili di optare per una riduzione dei propri requisiti di informativa pur continuando ad applicare le disposizioni per la rilevazione, misurazione e presentazione negli altri IFRS accounting standards. Per essere eleggibile, alla fine dell'esercizio, un'entità deve essere una controllata così come definito all'interno dell'IFRS 19, non può avere una "public accountability" e deve avere una controllante (ultima od intermedia) che prepara il bilancio consolidato, disponibile al pubblico, predisposto in accordo agli IFRS accounting standards.
L'IFRS 19 diventerà effettivo per gli esercizi a partire dal 1° Gennaio 2027, con la possibilità di applicazione anticipata.
Ai fini gestionali e produttivi, il Gruppo è organizzato in business units in base ai prodotti e servizi forniti ed ha tre settori operativi, illustrati di seguito:
Gli amministratori monitorano separatamente i risultati conseguiti dalle business unit allo scopo di prendere decisioni in merito all'allocazione delle risorse e alla verifica della performance. La performance dei settori è valutata sulla base del risultato operativo. La gestione finanziaria e le imposte sul reddito sono gestiti a livello di Società e non sono allocati ai settori operativi.
| 31-dic-24 | Nutra | Pharma | Cosmetica | Totale settori |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi e proventi | ||||
| Ricavi da contratti con clienti | 142.206.355 | 75.765.229 | 25.781.247 | 243.752.830 |
| Altri proventi | 641.100 | 422.587 | 253.754 | 1.317.440 |
| Totale ricavi | 142.847.455 | 76.187.815 | 26.035.000 | 245.070.270 |
|---|---|---|---|---|
| Costi operativi Costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione |
87.767.887 | 37.032.632 | 16.336.165 | 141.136.684 |
| Costi del personale Costi per servizi Altri costi operativi Ammortamenti e svalutazioni |
20.874.588 11.142.762 779.849 7.011.143 |
20.587.059 8.942.737 1.030.966 6.301.074 |
6.162.151 3.685.231 307.869 2.464.154 |
47.623.798 23.770.730 2.118.683 15.776.371 |
| Totale costi operativi | 127.576.230 | 73.894.468 | 28.955.570 | 230.426.267 |
| RISULTATO OPERATIVO | 15.271.225 | 2.293.348 | (2.920.570) | 14.644.003 |
| 31-dic-23 | Nutra | Pharma | Cosmetica | Totale settori |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi e proventi | ||||
| Ricavi da contratti con clienti | 152.432.303 | 67.932.316 | 31.447.173 | 251.811.791 |
| Altri proventi | 406.451 | 293.534 | 395.211 | 1.095.196 |
| Totale ricavi | 152.838.754 | 68.225.849 | 31.842.384 | 252.906.988 |
| Costi operativi | ||||
| Costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione |
104.186.715 | 34.056.933 | 19.944.776 | 158.188.424 |
| Costi del personale | 19.979.389 | 17.239.939 | 7.211.943 | 44.431.271 |
| Costi per servizi | 11.827.979 | 8.543.503 | 5.516.788 | 25.888.270 |
| Altri costi operativi | 688.096 | 492.444 | 949.037 | 2.129.576 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 7.056.129 | 6.743.067 | 7.404.246 | 21.203.442 |
| Totale costi operativi | 143.738.308 | 67.075.885 | 41.026.789 | 251.840.983 |
| RISULTATO OPERATIVO | 9.100.446 | 1.149.964 | (9.184.405) | 1.066.005 |
| 31-dic-24 | |
|---|---|
| Nutra | Pharma | Cosmetica | Non di settore | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività | |||||
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | 48.030.175 | 61.708.822 | 15.343.136 | 1.057.806 | 126.139.938 |
| Avviamento | - | - | 11.507.954 | - | 11.507.954 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 860.675 | 445.753 | 249.654 | - | 1.556.083 |
| Diritti d'uso | 99.171 | 44.562 | 2.762.628 | - | 2.906.361 |
| Altre attività non correnti | - | - | - | 597.853 | 597.853 |
| Attività per imposte differite | - | - | - | 3.451.347 | 3.451.347 |
| Totale attività non correnti | 48.990.022 | 62.199.137 | 29.863.372 | 5.107.006 | 146.159.536 |
| Attività correnti | |||||
| Rimanenze | 14.762.030 | 12.935.039 | 4.211.543 | - | 31.908.612 |
| Crediti commerciali | 19.278.745 | 13.365.900 | 4.891.832 | - | 37.536.476 |
| Crediti tributari | - | - | - | 17.998 | 17.998 |
| Altre attività correnti | 295.001 | 171.612 | 171.417 | 7.120.275 | 7.758.304 |
| Cassa e altre disponibilità liquide | - | - | - | 19.210.213 | 19.210.213 |
| Totale attività correnti | 34.335.775 | 26.472.551 | 9.274.792 | 26.348.486 | 96.431.604 |
| Totale attività | 83.325.797 | 88.671.688 | 39.138.163 | 31.455.492 | 242.591.140 |
| Totale Patrimonio Netto e Passività | 23.119.945 | 22.425.034 | 7.236.337 | 189.809.824 | 242.591.140 |
|---|---|---|---|---|---|
| Totale Passività correnti | 21.827.770 | 21.231.511 | 5.130.897 | 22.478.226 | 70.668.403 |
| Altre passività correnti | 5.626.936 | 4.319.003 | 1.363.865 | 3.891.744 | 15.201.547 |
| Debiti per lease correnti | 33.871 | 15.219 | 276.140 | - | 325.230 |
| Debiti tributari | - | - | - | 219.112 | 219.112 |
| Debiti commerciali | 16.166.964 | 16.897.288 | 3.490.892 | - | 36.555.144 |
| Debiti verso banche correnti | - | - | - | 18.367.370 | 18.367.370 |
| Passività correnti | |||||
| Totale Passività non correnti | 1.292.175 | 1.193.523 | 2.105.440 | 35.271.819 | 39.862.958 |
| Debiti per lease non correnti | 67.109 | 30.155 | 750.249 | - | 847.512 |
| Fondo imposte differite | - | - | - | 284.042 | 284.042 |
| Fondi rischi e oneri | 833.638 | 766.362 | - | - | 1.600.000 |
| Benefici ai dipendenti | 391.428 | 397.007 | 1.355.191 | - | 2.143.626 |
| Debiti verso banche non correnti | - | - | - | 34.987.777 | 34.987.777 |
| Prestito obbligazionario | - | - | - | - | - |
| Passività non correnti | |||||
| Totale patrimonio netto | - | - | - | 132.059.779 | 132.059.779 |
| Utile/(perdita) d'esercizio | - | - | - | 8.155.879 | 8.155.879 |
| Utili a nuovo | - | - | - | 4.691.909 | 4.691.909 |
| Riserva FTA | - | - | - | (6.669.789) | (6.669.789) |
| Riserva per benefici ai dipendenti | - | - | - | 191.928 | 191.928 |
| Altre riserve | - | - | - | 102.919.409 | 102.919.409 |
| Capitale sociale | - | - | - | 22.770.445 | 22.770.445 |
| Patrimonio netto |
| 31-dic-23 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Nutra | Pharma | Cosmetica | Non di settore | Totale | |
| Attività | |||||
| Attività non correnti | |||||
| Immobili, impianti e macchinari | 48.301.493 | 41.885.726 | 15.751.071 | 980.832 | 106.919.123 |
| Avviamento | - | - | 11.507.954 | - | 11.507.954 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 920.658 | 386.352 | 327.878 | - | 1.634.888 |
| Diritti d'uso | 64.998 | 22.192 | 3.078.417 | - | 3.165.607 |
| Altre attività non correnti | - | - | - | 688.139 | 688.139 |
| Attività per imposte differite | - | - | - | 6.234.232 | 6.234.232 |
| Totale attività non correnti | 49.287.149 | 42.294.271 | 30.665.320 | 7.903.203 | 130.149.943 |
| Attività correnti | |||||
| Rimanenze | 20.116.778 | 13.988.671 | 8.354.233 | - | 42.459.682 |
| Crediti commerciali | 17.760.067 | 12.238.069 | 8.059.629 | - | 38.057.766 |
| Crediti tributari | - | - | - | 320.689 | 320.689 |
| Altre attività correnti | 437.012 | 101.698 | 1.277.272 | 5.924.874 | 7.740.856 |
| Attività finanziarie correnti | - | - | - | 3.832.865 | 3.832.865 |
| Cassa e altre disponibilità liquide | - | - | - | 19.000.047 | 19.000.047 |
| Totale attività correnti | 38.313.857 | 26.328.438 | 17.691.135 | 29.078.475 | 111.411.905 |
| Totale attività | 87.601.006 | 68.622.708 | 48.356.455 | 36.981.678 | 241.561.848 |
|---|---|---|---|---|---|
| Patrimonio netto | |||||
| Capitale sociale | - | - | - | 22.770.445 | 22.770.445 |
| Altre riserve | - | - | - | 114.167.028 | 114.167.028 |
| Riserva per benefici ai dipendenti | - | - | - | 181.073 | 181.073 |
| Riserva FTA | - | - | - | (6.669.789) | (6.669.789) |
| Utili a nuovo | - | - | - | 22.610 | 22.610 |
| Utile/(perdita) d'esercizio | - | - | - | (3.522.098) | (3.522.098) |
| Totale patrimonio netto | - | - | - | 126.949.268 | 126.949.268 |
| Passività non correnti | |||||
| Debiti verso banche non correnti | - | - | - | 9.734.877 | 9.734.877 |
| Benefici ai dipendenti | 531.716 | 322.014 | 1.347.924 | - | 2.201.653 |
| Fondi rischi e oneri | - | - | - | 2.105 | 2.105 |
| Fondo imposte differite | - | - | - | 263.381 | 263.381 |
| Debiti per lease non correnti | 25.076 | 10.504 | 997.025 | - | 1.032.604 |
| Totale Passività non correnti | 556.792 | 332.518 | 2.344.949 | 10.000.363 | 13.234.620 |
| Passività correnti | |||||
| Debiti verso banche correnti | - | - | - | 55.269.592 | 55.269.592 |
| Debiti commerciali | 18.026.582 | 8.480.235 | 5.862.646 | - | 32.369.462 |
| Debiti tributari | - | - | - | 575.488 | 575.488 |
| Debiti per lease correnti | 38.170 | 14.634 | 301.572 | - | 354.377 |
| Altre passività correnti | 5.940.953 | 3.821.171 | 1.198.891 | 1.848.027 | 12.809.041 |
| Totale Passività correnti | 24.005.705 | 12.316.039 | 7.363.109 | 57.693.106 | 101.377.960 |
| Totale Patrimonio Netto e Passività | 24.562.496 | 12.648.557 | 9.708.058 | 194.642.737 | 241.561.848 |
Si precisa che non si rende necessaria una riconciliazione tra i valori di Ricavi e Risultato operativo riportati in bilancio con quanto indicato nell'informativa di settore poiché non vi sono poste in riconciliazione.
Per quanto concerne l'aggregazione dei ricavi si segnala che il Gruppo genera una parte significativa del proprio fatturato da un numero circoscritto di clienti, in particolare i primi cinque clienti, nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 rappresentano cumulativamente circa il 63,3% del fatturato.
Si noti infine che la suddivisione dei ricavi per area geografica è riportata nel paragrafo "2.1. Ricavi da contratti con clienti".
Ai fini della gestione del capitale del Gruppo, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso, le azioni privilegiate convertibili, la riserva sovraprezzo azioni e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Società Capogruppo. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti. La Società gestisce la struttura patrimoniale ed effettua aggiustamenti in base alle condizioni economiche ed ai requisiti dei covenants finanziari. Allo scopo di mantenere o rettificare la struttura patrimoniale, la Capogruppo potrebbe intervenire sui dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale agli azionisti o emettere nuove azioni. La Società Capogruppo controlla il patrimonio utilizzando un gearing ratio, costituito dal rapporto tra il debito netto ed il totale del capitale più il debito netto. La politica del Gruppo consiste nel mantenere questo rapporto inferiore al 40%. Nel 2024 tale rapporto si attesta attorno al 21% (26% al 31 dicembre 2024).
| 2024 | 2023 | |
|---|---|---|
| Finanziamenti fruttiferi e prestiti diversi da azioni privilegiate convertibili | 53.355.147 | 65.004.469 |
| Debiti per obbligazioni | - | - |
| Debiti per strumenti derivati passivi - warrant | - | - |
| Debiti per Lease | 1.172.743 | 1.386.981 |
| Meno: disponibilità liquide e depositi a breve termine | (19.210.213) | (19.000.047) |
| Meno: attività finanziarie correnti | - | (3.832.865) |
| Debito netto | 35.317.677 | 43.558.538 |
| Patrimonio netto | 132.059.779 | 126.949.268 |
| Capitale e debito netto | 167.377.456 | 170.507.806 |
| Gearing ratio | 21% | 26% |
Il Gruppo monitora il rischio di una carenza di liquidità utilizzando uno strumento di pianificazione della liquidità. L'obiettivo del Gruppo è quello di mantenere un equilibrio tra continuità nella disponibilità di fondi e flessibilità di utilizzo attraverso l'utilizzo di strumenti quali affidamenti e prestiti bancari, mutui e obbligazioni. La politica del Gruppo è quella di mantenere nell'intorno del 60% il totale dei prestiti in scadenza nei prossimi 12 mesi. Al 31 dicembre 2024, il 34,3% del debito del Gruppo ha scadenza inferiore ad un anno (2023: 83,8%), calcolato sulla base del valore contabile dei debiti nella situazione finanziaria consolidata.
Per quanto riguarda l'esercizio chiuso il 31.12.2023, si segnala che, se la Capogruppo Fine Foods non avesse temporaneamente riclassificato il debito a medio/lugo termine verso Intesa di originari 70 milioni, per Euro 36,4 milioni, nei debiti verso banche correnti, la quota di debito con scadenza inferiore ad un anno sarebbe stata pari al 29,9%.
La tabella sottostante riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie del Gruppo sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente non attualizzati.
| 31 dicembre 2024 | Totale | Da 1 a 12 mesi | Da 1 a 5 anni | > 5 anni |
|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie | ||||
| Debiti verso banche non correnti | 34.987.777 | - | 33.378.530 | 1.609.247 |
| Debiti verso banche correnti | 18.367.370 | 18.367.370 | - | - |
| Debiti per lease non correnti | 847.512 | - | 831.668 | 15.844 |
| Debiti per lease correnti | 325.230 | 325.230 | - | - |
| Totale passività finanziarie | 54.527.890 | 18.692.600 | 34.210.198 | 1.625.091 |
| 31 dicembre 2023 | Totale | Da 1 a 12 mesi | Da 1 a 5 anni | > 5 anni |
|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie | ||||
| Debiti verso banche non correnti | 9.734.877 | - | 7.800.401 | 1.934.476 |
| Debiti verso banche correnti | 55.269.592 | 55.269.592 | - | - |
| Debiti per lease non correnti | 1.032.604 | - | 1.032.604 | - |
| Debiti per lease correnti | 354.377 | 354.377 | - | - |
| Totale passività finanziarie | 66.391.450 | 55.623.969 | 8.833.005 | 1.934.476 |
Si segnala che, a sostegno degli importanti investimenti in corso, finanziati, per la parte sostenuta nel 2024, tramite la cassa generata dalla gestione operativa del business, la Capogruppo sta valutando la sottoscrizione di un nuovo finanziamento bancario a copertura degli investimenti ancora da effettuare.
Il rischio di tasso di intesse è funzione dell'andamento dei tassi di interesse e le posizioni aziendali ad esso connesse, identificabili in investimenti obbligazionari e in operazioni di indebitamento. Il rischio è costituito dall'aumento degli oneri finanziari connessi al rialzo dei tassi di interesse.
Tale rischio può essere diversamente indicato in funzione del parametro di valutazione:
• Rischio Cash Flow: esso è legato all'eventualità di realizzare perdite connesse o alla riduzione degli incassi previsti oppure all'aumento dei costi previsti. Esso è collegato a poste con profili di pagamento indicizzati ai tassi di mercato. Al variare di tali tassi, varierà la posizione dell'azienda (finanziamento a tasso variabile)
• Rischio Fair Value: esso è legato all'eventualità di perdite connesse ad una variazione inattesa di valore di una attività o di una passività a seguito di una improvvisa variazione dei tassi.
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; il rischio è insito principalmente nel mancato incasso dei crediti commerciali. Le principali controparti del Gruppo sono primarie società attive nel settore della nutraceutica e della farmaceutica e multinazionali. Il Gruppo, inoltre, valuta attentamente lo standing creditizio della propria clientela anche considerando che per natura del business i rapporti con i propri clienti sono di lungo periodo.
Viene mitigato attraverso una solida procedura di contabilità industriale utile a identificare correttamente il costo di produzione, attraverso il quale possono essere stabiliti e adottati prezzi remunerativi e competitivi presso il cliente.
Non è ritenuto significativo in considerazione della struttura patrimoniale della Società. Si ritiene pertanto che i rischi a cui l'attività aziendale è esposta non siano complessivamente superiori a quelli fisiologicamente connessi al complessivo rischio d'impresa.
Le società del Gruppo sono soggette al sistema di tassazione previsto dalla normativa fiscale italiana vigente. Modifiche sfavorevoli a tale normativa, nonché qualsiasi orientamento delle autorità fiscali italiane o della giurisprudenza con riferimento all'applicazione, interpretazione della normativa fiscale in ordine alla determinazione del carico fiscale (Imposta sul Reddito delle Società "IRES", Imposta Regionale Attività Produttive "IRAP") nonché ai fini dell'Imposta sul Valore Aggiunto "IVA", potrebbero avere effetti negativi rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria delle stesse.
Nello svolgimento della propria attività, il Gruppo è esposto al rischio che l'amministrazione finanziaria o la giurisprudenza addivengano – in relazione alla legislazione in materia fiscale e tributaria – a interpretazioni o posizioni diverse rispetto a quelle fatte proprie dal Gruppo Fine Foods nello svolgimento della propria attività. La legislazione fiscale e tributaria, nonché la sua interpretazione, costituiscono elementi di particolare complessità, anche a causa della continua evoluzione della normativa stessa e della sua esegesi da parte degli organi amministrativi e giurisdizionali preposti.
Il Gruppo sarà periodicamente sottoposto ad accertamenti per verificare la corretta applicazione di tale normativa e il corretto pagamento delle imposte. In caso di contestazioni da parte delle autorità tributarie italiane o estere, le Società potrebbero essere coinvolte in lunghi procedimenti, risultanti nel pagamento di penali o sanzioni, con possibili effetti negativi rilevanti sull'attività, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dello stesso.
In considerazione della complessità e del continuo mutamento della normativa fiscale e tributaria, nonché della sua interpretazione, non è quindi possibile escludere che l'amministrazione finanziaria o la giurisprudenza possano in futuro addivenire a interpretazioni, o assumere posizioni, in contrasto con quelle adottate dal Gruppo nello svolgimento della propria attività, con possibili conseguenze negative sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della stessa.
Il Gruppo è esposto al rischio che si verifichino eventi accidentali o azioni dolose inerenti il sistema informatico (hardware, software, banche dati, etc.) che ne impattino l'affidabilità, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Il Gruppo ha in essere procedure e policy di sicurezza atte a garantire la corretta gestione dei sistemi informatici. È inoltre dotato di apparati di sicurezza perimetrale e interna. Le infrastrutture sono equipaggiate con sistemi di alta affidabilità per i sistemi critici e vengono verificate con frequenza annuale. Periodicamente la funzione IT effettua simulazione di attacchi esterni per verificare la tenuta del sistema di protezione. Dal punto di vista di gestione dei rischi, il Gruppo ha un piano di disaster recovery atto a garantire l'affidabilità dei sistemi informatici, inoltre i sistemi IT del Gruppo sono conformi alle normative GDPR per la protezione dei dati.
La funzione sistemi informativi è soggetta, inoltre, ad audit interni da parte della funzione di Quality Assurance ed esterni da parte di enti certificatori e clienti.
Il Gruppo registra una significativa concentrazione dei ricavi sui principali clienti, pari, al 31 dicembre 2024, a circa il 63,3% sui primi cinque clienti. Pertanto, il venir meno di uno o più di tali rapporti avrebbe un significativo impatto sui ricavi del Gruppo. Inoltre, di norma, i contratti con i principali clienti del Gruppo non prevedono quantitativi minimi garantiti. Pertanto, non vi è alcuna certezza che – in costanza di tali rapporti – negli esercizi successivi l'ammontare dei ricavi generati dal Gruppo sia analogo o superiore a quelli registrati negli esercizi precedenti. L'eventuale verificarsi di tali circostanze potrebbe determinare effetti negativi significativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Il Gruppo mitiga tale rischio da un lato, costruendo relazioni stabili e durature con i propri clienti volte ad una fortissima fidelizzazione degli stessi, dall'altro lato tramite attività commerciali volte all'acquisizione di nuovi clienti e attività di M&A volte all'individuazione e acquisizione di società target.
Il Gruppo è esposto al rischio della mancata approvazione, da parte di enti e istituzioni governative o sanitarie, delle singole fasi di produzione che caratterizzano la sua attività, laddove fosse rilevato il mancato rispetto dei requisiti normativi applicabili agli stabilimenti e alla produzione di farmaci e prodotti nutraceutici, con potenziali effetti negativi sulla sua situazione economica, finanziaria e patrimoniale.
Durante i numerosi audit svolti da clienti ed autorità, il Gruppo non ha mai ricevuto segnalazioni di non conformità critiche.
Ciò premesso, La compliance GMP viene garantita mediante l'applicazione di rigorose procedure di qualità e di periodici audit interni di tipo sistematico.
Il Gruppo inoltre dispone di una procedura per la rapida trattazione di eventuali osservazioni o deviazioni riscontrate dalle autorità.
Il Gruppo è esposto al rischio scaturente dall'eventuale contaminazione accidentale dell'ambiente in cui operano i propri dipendenti, nonché di possibili infortuni sul luogo di lavoro. Inoltre, eventuali violazioni della normativa ambientale, nonché l'adozione di sistemi di prevenzione e protezione in materia di sicurezza non appropriato alle esigenze del Gruppo potrebbe comportare l'applicazione di sanzioni amministrative anche significative, di natura monetaria oppure inibitoria, ivi incluse sospensioni o interruzioni dell'attività produttiva, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Per affrontare tali rischi, il Gruppo dispone di un robusto sistema di gestione degli standard di salute e sicurezza dei lavoratori e di tutela ambientale del contesto in cui il Gruppo opera. Inoltre, è in possesso di certificazioni quali la ISO45001:2018 (S&SL) e ISO14001:2015 (ambiente) che attestano la corretta strutturazione e applicazione del sistema stesso ed è soggetto annualmente ad audit da parte di enti certificati e, sempre annualmente, vengono effettuati audit interni.
I cambiamenti climatici possono produrre effetti sistemici che influiscono negativamente sulle attività economiche.
I rischi fisici possono essere "acuti", se causati da eventi estremi quali siccità, alluvioni e tempeste, o "cronici" se provocati da mutamenti progressivi quali aumento delle temperature, innalzamento del livello del mare, stress idrico e scarsità di risorse.
Il Gruppo è esposto al verificarsi di fermi operativi a causa di eventi meteo estremi a danno di infrastrutture di servizio, stabilimenti, impianti e macchinari, causando aumenti nei costi operativi per riparazioni e manutenzione, oltre che per i fermi o ritardi nelle operazioni, compromettendo la continuità del business e influendo negativamente sulla reputazione e sulla redditività dell'azienda.
Fenomeni come piogge torrenziali e alluvioni possono invece compromettere la salubrità delle acque utilizzate nei processi produttivo, arrecando un aumento dei costi per la depurazione.
Il Gruppo è consapevole dei possibili impatti dei cambiamenti climatici in atto sia sulle infrastrutture, causati da eventi catastrofici, sia relativamente al possibile aumento dei consumi energetici a causa dell'aumento delle temperature e sta aggiornando una specifica valutazione dei rischi in questo senso. Il Gruppo ha inoltre attivato coperture assicurative per "rischi catastrofali". Per quanto riguarda la gestione dei "rischi di transizione" il gruppo aggiorna costantemente le proprie conoscenze e competenze, anche grazie all'adesione a Farminustria, per l'adeguamento delle proprie prestazioni energetiche agli standard internazionali
Il Gruppo ha nel proprio organico uno specifico team di lavoro, coordinato da un Energy manager incaricato di porre in essere le opportune misure per incrementare l'efficienza energetica di tutti i siti del gruppo.
Sono costantemente in corso attività per permettere la riduzione dei consumi idrici e una task force interna si riunisce periodicamente per monitorare i miglioramenti e l'efficacia delle misure messe in atto.
I rischi di transizione indicano la perdita finanziaria determinata dal processo di trasformazione dell'attuale modello economico verso un'economia a basse emissioni di carbonio e più sostenibile sotto il profilo ambientale. Tale situazione è causata, ad esempio, dall'adozione di Direttive e Regolamenti a tutela del clima, dal progresso tecnologico o dal mutare della fiducia e delle preferenze dei mercati.
L'assenza di investimenti per ridurre l'impatto sul clima attraverso la riduzione dei consumi energetici può comportare un impatto negativo sul conto economico del Gruppo per gli aumenti dei costi operativi e per l'esposizione a fluttuazioni dei prezzi dell'energia e a eventuali interventi regolatori mirati ad esempio ad introdurre imposte sulle emissioni di carbonio.
La scarsa disponibilità di acqua per uso industriale in seguito a periodi prolungati di siccità può inoltre compromettere l'efficienza produttiva, così come l'approvvigionamento di materie prime può risultare più difficoltoso a causa del verificarsi di fenomeni climatici estremi che possono comportare l'interruzione totale o parziale della catena di fornitura.
Il Gruppo è consapevole dei possibili impatti dei cambiamenti climatici in atto sia sulle infrastrutture, causati da eventi catastrofici, sia relativamente al possibile aumento dei consumi energetici a causa dell'aumento delle temperature e sta valutando come approcciare eventuali piani di transizioni e/o analisi di resilienza del business. Il Gruppo ha inoltre attivato coperture assicurative per "rischi catastrofali". Per quanto riguarda la gestione dei "rischi di transizione" il gruppo aggiorna costantemente le proprie conoscenze e competenze, anche grazie all'adesione a Farminustria, per l'adeguamento delle proprie prestazioni energetiche agli standard internazionali
Il Gruppo ha nel proprio organico uno specifico team di lavoro, coordinato da un Energy manager incaricato di porre in essere le opportune misure per incrementare l'efficienza energetica di tutti i siti del gruppo.
Sono costantemente in corso attività per permettere la riduzione dei consumi idrici e una task force interna si riunisce periodicamente per monitorare i miglioramenti e l'efficacia delle misure messe in atto.
Il costo dell'energia risulta essere elevato rispetto al costo storico, con alta volatilità dei prezzi. La fornitura di energia disponibile per il mercato europeo nonché gli stock energetici interni sono i motivi per cui la stima degli impatti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo, nonché la probabilità che essi si verifichino, possano essere gradualmente ridotti.
Il Gruppo ha integrato nel proprio organico un team coordinato da un energy manager incaricato di monitorare l'andamento del mercato energetico al fine di minimizzare l'impatto dei costi dell'energia nonché di porre in essere le opportune misure per incrementare l'efficienza energetica dei siti produttivi. A tal proposito Fine Foods ha installato due cogeneratori per l'auto produzione di elettricità a partire dalla combustione di gas, grazie ai quali ha eliminato la sua esposizione dal rischio di fluttuazioni della componente energia elettrica e ha ottimizzato l'uso efficiente del calore sviluppato grazie alla cogenerazione. Inoltre, presso tre stabilimenti sono presenti altrettanti impianti fotovoltaici complessivamente di 850 Kw di potenza in grado di coprire parte del fabbisogno energetico (c.ca 1% fabbisogno energetico totale). Al fine di gestire la fluttuazione dei costi energetici, parte di essi verranno rifatturati nel corso del 2025.
Il superamento dei limiti di inquinamento o la gestione inadeguata di sostanze chimiche pericolose, che hanno effetti cronici sulla salute umana o sull'ambiente (come elencato nella lista delle sostanze candidate in REACH e nell'Allegato VI del Regolamento CLP), può comportare non solo multe e restrizioni operative, ma anche danni all'immagine di FineFoods. Inoltre, l'uso di sostanze che ostacolano il riciclo di materiali secondari sicuri e di alta qualità, o le sostanze più nocive elencate nell'ECHA, può ulteriormente esporre l'azienda a rischi legali e reputazionali. Questo rischio può essere generato sia da impatti diretti delle attività aziendali che da dipendenze normative.
Il Gruppo dispone di un robusto sistema di gestione degli standard di salute e sicurezza dei lavoratori e di tutela ambientale del contesto in cui il Gruppo opera. Inoltre, è in possesso di certificazioni quali la ISO45001:2018 (S&SL) e ISO14001:2015 (ambiente) che attestano la corretta strutturazione e applicazione del sistema stesso ed è soggetto annualmente ad audit da parte di enti certificati e, sempre annualmente, vengono effettuati audit interni.
Rischio operativo legato alla scarsità di materie prime vergini, come olio di palma, caffè e vari estratti naturali, che può portare a un aumento dei costi operativi per Fine Foods a causa della competizione per l'approvvigionamento. Poiché questi beni sono soggetti a regolamentazioni più stringenti, la loro disponibilità limitata e il conseguente aumento dei costi possono influenzare negativamente la continuità produttiva e la redditività dell'azienda.
Fine Foods ha normalmente la possibilità di adeguare i prezzi di vendita in caso di aumenti del costo delle materie prime. L'ufficio acquisti informa l'ufficio commerciale dell'incremento di prezzo di una materia prima, l'ufficio commerciale valuta l'impatto di tale incremento sul pricing dei prodotti che includono tale materia prima e lo condivide con il cliente.
Il Gruppo mantiene un livello di giacenze relativo a materie prime di uso continuativo tale da sopperire ad un'improvvisa mancanza di materiali sul mercato.
Eventuali incidenti che coinvolgono i dipendenti possono causare sospensioni delle operazioni aziendali e danni reputazionali, rallentando le attività operative. Se tali incidenti compromettessero la salute e la sicurezza dei dipendenti, potrebbero derivarne reclami, risarcimenti e sanzioni legali per il mancato rispetto delle normative e dei modelli organizzativi (MOG 231). Inoltre, un ambiente di lavoro non sicuro potrebbe ridurre l'attrattività dell'azienda per i finanziatori e diminuire la motivazione dei lavoratori, aumentando i tassi di turnover.
Per affrontare tali rischi, il Gruppo dispone di un robusto sistema di gestione degli standard di salute e sicurezza dei lavoratori e di tutela ambientale del contesto in cui il Gruppo opera. Inoltre, è in possesso di certificazioni quali la ISO45001:2018 (S&SL) e ISO14001:2015 (ambiente) che attestano la corretta strutturazione e applicazione del sistema stesso ed è soggetto annualmente ad audit da parte di enti certificati e, sempre annualmente, vengono effettuati audit interni.
La crescente domanda del mercato del lavoro per alcuni profili tecnici e specializzati rende certi profili molto appetibili e espone l'azienda al rischio di turnover su figure altamente qualificate, che scarseggiano sul mercato. La mancata capacità di implementare le politiche necessarie per gestire con successo il capitale umano può avere un impatto negativo sul conto economico, finanziario e patrimoniale
Per affrontare tali rischi è necessario adottare nuovi modelli di business più inclusivi, politiche di valorizzazione e promozione dei talenti. Per questo motivo l'azienda ha adottato delle politiche e procedure di gestione del capitale umano in grado di accompagnare la risorsa lungo l'intero ciclo di vita in azienda, partendo dalla selezione, all'on-boarding, definendo percorsi di formazione continua, percorsi di crescita interna, misure di work-life balance, misure WHP, oltre ad attivare vari canali di comunicazione interna.
Fine Foods sviluppa e produce per conto terzi integratori alimentari, prodotti nutraceutici e farmaci ed occupa più di 650 dipendenti ai quali è applicato il Ccnl Alimentare Industria. I lavoratori che operano nei reparti produttivi, dopo aver timbrato nei tornelli esterni, devono raggiungere gli spogliatoi e ivi indossare pantaloni, casacca, cuffietta, scarpe ed, eventualmente, un copri barba. Una volta indossati gli indumenti, i lavoratori escono dallo spogliatoio ed effettuano la timbratura d'inizio turno dopodiché si recano in reparto alla propria postazione di lavoro; stesse operazioni vengono poste in essere a fine turno. Dagli ultimi mesi del 2024, la Società ha ricevuto talune richieste di rimborso, da parte, principalmente, di personale non più in forza per differenze retributive afferenti le tempistiche necessarie per indossare e togliere, negli spogliatoi, l'abbigliamento aziendale; alcune di esse, in aggiunta, chiedono anche il pagamento di differenze retributive per il periodo di tempo impiegato per percorrere il tragitto tra i tornelli esterni e lo spogliatoio e viceversa In tale contesto, la Società si è difesa giudizialmente nei procedimenti già avviati e ha iniziato a valutare l'ipotesi di intraprendere una trattativa con le organizzazioni sindacali per verificare la possibilità di una disciplina concordata che regoli l'attività di vestizione dei suoi dipendenti per il futuro e che consenta di addivenire ad una soluzione transattiva per le rivendicazioni relative al passato. Si segnala che la Società, a fronte del rischio appena descritto. ha stanziato un apposito fondo rischi al 31 dicembre 2024.
In considerazione della complessa situazione geopolitica e di rischi climatici che possono pregiudicare alcuni raccolti, anche per il 2025 si valuta che il Gruppo sia esposto al rischio di dover sostenere un incremento dei costi per l'acquisto delle materie prime e materiali di confezionamento necessari allo svolgimento della propria attività, unitamente al ritardo nella produzione, dovuto alla più difficile reperibilità di dette materie prime e materiali di confezionamento, con potenziali effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. L'attività del Gruppo è caratterizzata, in alcuni casi, da una limitata sostituibilità dei fornitori, particolarmente nel settore farmaceutico.
Fine Foods ha normalmente la possibilità di adeguare i prezzi di vendita in caso di aumenti del costo delle materie prime. L'ufficio acquisti informa l'ufficio commerciale dell'incremento di prezzo di una materia prima, l'ufficio commerciale valuta l'impatto di tale incremento sul pricing dei prodotti che includono tale materia prima e lo condivide con il cliente.
Il Gruppo mantiene un livello di giacenze relativo a materie prime di uso continuativo tale da sopperire ad un'improvvisa mancanza di materiali sul mercato. Azioni di mitigazione sono anche incluse nel Business Continuity Plan.
La mancata attenzione in merito all'osservanza di principi di diversità e pari opportunità da parte dei fornitori tra tutti i loro dipendenti, in termini di salari, avanzamento professionale, ecc., l'azienda potrebbe incorrere in un calo delle vendite a causa della perdita di fiducia da parte dei consumatori.
Il Gruppo ha adottato delle procedure di selezione dei fornitori basate su criteri ESG (prestazioni ambientali ed etico-sociali, conformità alle normative in materia di salute, sicurezza e diritti umani) e le valuta attraverso audit, analisi documentale e compilazione di questionari a seconda del livello di rischio specifico del fornitore.
Il Gruppo si è dotato di un Codice Condotta Fornitori che viene fatto sottoscrivere alla firma del contratto commerciale
e un sistema di monitoraggio del mantenimento dei requisiti che si basa su quattro fasi: 1) Valutazione annuale del rischio, attraverso la costruzione di tre diverse matrici di rischio (fornitori di chemicals, packaging e servizi) per assegnare a ciascun fornitore un indice di criticità. 2)Pianificazione e realizzazione audit di monitoraggio 3) invio questionario aggiornamento requisiti e dati, monitoraggio requisiti ESG 4) valutazione delle prestazioni.
Rischio reputazionale legato a eventuali casi di violazione dei diritti umani che interessano i fornitori lungo le diverse value chain del Gruppo. In caso di mancata tutela della salute e della sicurezza dei propri lavoratori e dei diritti fondamentali dell'uomo e del lavoratore, i fornitori del Gruppo potrebbero subire maggiori richieste di risarcimento e costi legati a sanzioni legali per non conformità normativa. Inoltre, questi eventi
potrebbero mettere a repentaglio l'operatività dei fornitori e di Fine Foods, che potrebbe essere costretta a cessare il rapporto con il fornitore e, quindi, a rallentarne le operations.
Il Gruppo ha adottato delle procedure di selezione dei fornitori basate su criteri ESG (prestazioni ambientali ed etico-sociali, conformità alle normative in materia di salute, sicurezza e diritti umani) e le valuta attraverso audit, analisi documentale e compilazione di questionari a seconda del livello di rischio specifico del fornitore.
Il Gruppo si è dotato di un Codice Condotta Fornitori che viene fatto sottoscrivere alla firma del contratto commerciale
e un sistema di monitoraggio del mantenimento dei requisiti che si basa su quattro fasi: 1) Valutazione annuale del rischio, attraverso la costruzione di tre diverse matrici di rischio (fornitori di chemicals, packaging e servizi) per assegnare a ciascun fornitore un indice di criticità. 2)Pianificazione e realizzazione audit di monitoraggio 3) invio questionario aggiornamento requisiti e dati, monitoraggio requisiti ESG 4) valutazione delle prestazioni.
La violazione delle condizioni di sicurezza per i lavoratori lungo la catena del valore rappresenta un rischio significativo per il Gruppo. La mancata adozione di adeguate misure di sicurezza da parte dei fornitori e dei subappaltatori può portare a incidenti sul lavoro, interruzioni operative e sanzioni legali per queste entità. Questi fattori possono causare ritardi nelle consegne e aumentare i costi di approvvigionamento e di gestione dei progetti per il Gruppo, influenzando negativamente la reputazione dell'azienda e riducendo la fiducia degli stakeholder, con conseguenti perdite finanziarie.
Il Gruppo ha adottato delle procedure di selezione dei fornitori basate su criteri ESG (prestazioni ambientali ed etico-sociali, conformità alle normative in materia di salute, sicurezza e diritti umani) e le valuta attraverso audit, analisi documentale e compilazione di questionari a seconda del livello di rischio specifico del fornitore.
Il Gruppo si è dotato di un Codice Condotta Fornitori che viene fatto sottoscrivere alla firma del contratto commerciale
e un sistema di monitoraggio del mantenimento dei requisiti che si basa su quattro fasi: 1) Valutazione annuale del rischio, attraverso la costruzione di tre diverse matrici di rischio (fornitori di chemicals, packaging e servizi) per assegnare a ciascun fornitore un indice di criticità. 2)Pianificazione e realizzazione audit di monitoraggio 3) invio questionario aggiornamento requisiti e dati, monitoraggio requisiti ESG 4) valutazione delle prestazioni.
Il Gruppo affronta rischi significativi legati alla salute e sicurezza degli utilizzatori derivanti da prodotti non sicuri. La distribuzione di prodotti che non rispettano gli standard di sicurezza può causare danni fisici o alla salute degli utilizzatori, esponendo il Gruppo a potenziali azioni legali, richiami di prodotti e sanzioni regolamentari. Questi eventi possono comportare costi elevati per risarcimenti e spese legali, oltre a interruzioni operative. Inoltre, la percezione negativa da parte del pubblico e degli stakeholder può danneggiare gravemente la reputazione dell'azienda, riducendo la fiducia dei clienti e degli investitori, e influenzando negativamente i ricavi e la posizione di mercato del Gruppo.
Il Gruppo dispone di un robusto sistema di qualità e numerose certificazioni che garantiscono il rispetto delle norme di buona fabbricazione. Tutti i prodotti finiti e le materie prime vengono scrupolosamente analizzati per attestarne la conformità alle specifiche di rilascio.
La preparazione del bilancio del Gruppo richiede agli amministratori di effettuare valutazioni discrezionali, stime e ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività e l'informativa a questi relativa, nonché l'indicazione di passività potenziali. L'incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.
Nell'applicare i principi contabili del Gruppo, gli amministratori hanno assunto decisioni basate sulle seguenti valutazioni discrezionali (escluse quelle che comportano delle stime).
Giudizio significativo nel determinare la durata del leasing dei contratti che contengono un'opzione di proroga – Le Società del Gruppo come locatari
Il Gruppo determina la durata del leasing come il periodo non annullabile del leasing a cui vanno aggiunti sia i periodi coperti dall'opzione di estensione del leasing stesso, qualora vi sia la ragionevole certezza di esercitare tale opzione, sia i periodi coperti dall'opzione di risoluzione del leasing qualora vi sia la ragionevole certezza di non esercitare tale opzione.
Il Gruppo ha la possibilità, per alcuni dei suoi leasing, di prolungare il leasing o di concluderlo anticipatamente. Il Gruppo applica il proprio giudizio nel valutare se vi sia la ragionevole certezza di esercitare le opzioni di rinnovo. Ciò detto, il Gruppo considera tutti i fattori rilevati che possano comportare un incentivo economico ad esercitare le opzioni di rinnovo o a concludere il contratto. Dopo la data di decorrenza, il Gruppo rivede le stime circa la durata del leasing nel caso in cui si presenti un significativo evento o una significativa modifica in circostanze che sono sotto il proprio controllo e che possono influire sulla capacità di esercitare (o di non esercitare) l'opzione di rinnovo o di cancellazione anticipata (ad esempio, investimenti in migliorie sui beni in leasing o rilevanti modifiche specifiche sul bene in leasing) (si veda paragrafo 3.4 "Leases").
Sono di seguito illustrate le assunzioni principali riguardanti il futuro e le altre principali cause d'incertezza valutativa che, alla data di chiusura dell'esercizio, presentano il rischio rilevante di dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili delle attività e passività entro l'esercizio successivo. Il Gruppo ha basato le proprie stime ed assunzioni su parametri disponibili al momento della preparazione del bilancio d'esercizio. Tuttavia, le attuali circostanze ed assunzioni su eventi futuri potrebbero modificarsi a causa di cambiamenti nel mercato o di accadimenti non controllabili dal Gruppo. Tali cambiamenti, qualora avvengano, sono riflessi nelle assunzioni quando avvengono.
Il Gruppo utilizza un metodo a matrice per calcolare le ECL per i crediti commerciali. Le aliquote di accantonamento sono infatti determinate principalmente sulle probabilità di default del settore di riferimento ma anche in base al tasso di insolvenza storico osservato dalle Società del Gruppo.
Ad ogni data di riferimento, i tassi di insolvenza storici vengono aggiornati e vengono analizzati i cambiamenti nelle stime su elementi previsionali.
La valutazione della correlazione tra i tassi di insolvenza storici, le condizioni economiche previsionali e le ECL è una stima significativa. L'ammontare di ECL è sensibile ai cambiamenti delle circostanze e delle condizioni economiche previste. Anche l'esperienza storica sull'andamento delle perdite su credito delle Società del Gruppo e la previsione delle condizioni economiche future potrebbero non essere rappresentative dell'insolvenza effettiva del cliente in futuro.
Ad ogni data di riferimento il Gruppo provvede a verificare eventuali perdite di valore relative alle rimanenze in giacenza. Tale attività viene eseguita a livello di lotto di produzione e fa rifermento oltre che alla scadenza del materiale anche a eventuali non conformità dei prodotti.
Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici successivi al rapporto di lavoro ed il valore attuale dell'obbligazione per benefici definiti sono determinati utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede l'elaborazione di varie assunzioni che possono differire dagli effettivi sviluppi futuri. Queste assunzioni includono la determinazione del tasso di sconto, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità e il futuro incremento delle pensioni. A causa della complessità della valutazione e della sua natura di lungo termine, tali stime sono estremante sensibili a cambiamenti nelle assunzioni. Tutte le assunzioni sono riviste con periodicità annuale.
Le società del Gruppo sono sottoposte al regime fiscale e tributario italiano. Gli amministratori nella definizione del reddito imponibile e quindi nella quantificazione delle imposte da liquidare interpretano tali normative. Le attività fiscali differite sono rilevate per le perdite fiscali non utilizzate, nella misura in cui è probabile che in futuro vi sarà un utile imponibile tale da permettere l'utilizzo delle perdite. È richiesta un'attività di stima rilevante da parte della direzione aziendale per determinare l'ammontare delle attività fiscali che possono essere rilevate sulla base del livello di utili imponibili futuri, sulla tempistica della loro manifestazione e sulle strategie di pianificazione fiscale applicabili.
Con riferimento alla recuperabilità dell'attivo di bilancio iscritto a titolo di imposte anticipate si dà atto che gli amministratori hanno redatto un piano industriale a livello di Gruppo e di legal entity strutturato su un orizzonte temporale 2024-2028, approvato dal consiglio di amministrazione riunitosi il 28 marzo 2024, dal quale si evince che gli utili fiscali generarti in arco piano sono sufficientemente capienti al fine di poter recupere le imposte differite attive iscritte sulle perdite fiscali.
Una riduzione di valore si verifica quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi di cassa eccede il proprio valore recuperabile, che è il maggiore tra il suo fair value dedotti i costi di vendita e il suo valore d'uso. Il calcolo del valore d'uso è basato su un modello di attualizzazione dei flussi di cassa. Il valore recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato nel modello di attualizzazione dei flussi di cassa, così come dai flussi di cassa attesi in futuro e dal tasso di crescita utilizzato per l'estrapolazione. Le assunzioni chiave utilizzate per determinare il valore recuperabile per le diverse unità generatrici di flussi di cassa, inclusa un'analisi di sensitività, sono dettagliatamente descritte alla nota 3.1 "Immobili, impianti e macchinari" ed alla nota 3.2 "Avviamento" delle presenti Note illustrative.
Così come più dettagliatamente esposto al paragrafo 1.4.1 inerente il trattamento contabile delle aggregazioni aziendali ed avviamento, gli amministratori in sede di i) allocazione delle attività nette acquisite alle relative unità generatrici di cassa (CGU) ii) redazione dei piani pluriennali iii) svolgimento degli impairment test, fanno ricorso ad assunzioni e stime, a volte anche complesse, che sono soggette al giudizio stesso degli amministratori. Le principali assunzioni alla base di tale attività riguardano:
I ricavi al 31 dicembre 2024 ammontano ad Euro 243.752.830, contro gli Euro 251.811.791 dell'esercizio precedente, registrando quindi una lieve flessione del 3,2%. Si fornisce di seguito la suddivisione per business unit e per area geografica:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Business Unit – Nutra | 142.206.355 | 152.432.303 |
| Business Unit - Pharma | 75.765.229 | 67.932.316 |
| Business Unit - Cosmetica | 25.781.247 | 31.447.173 |
| Totale ricavi da contratti con clienti | 243.752.830 | 251.811.791 |
Nel corso del 2024 il fatturato del Gruppo nel settore Nutra diminuisce, passando da 152.432.303 Euro al 31 dicembre 2023 a 142.206.355 al 31 dicembre 2024, registrando un decremento del 6,7%. Il fatturato della BU Nutra rappresenta il 58,3% del fatturato complessivo del Gruppo.
Per quanto riguarda il settore Pharma, che rappresenta il 31,1% del fatturato complessivo, esso continua a evidenziare una espansione con una crescita pari all'11,5 %, passando da 67.932.316 Euro alla chiusura dell'esercizio precedente a 75.765.229 Euro al 31 dicembre 2024.
Per quanto riguarda i ricavi della Business Unit Cosmetica, essi passano da 31.447.173 al 31 dicembre 2023 a 25.781.247 Euro alla data di chiusura dell'esercizio.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Ricavi Italia | 132.654.789 | 159.655.745 |
| Ricavi estero | 111.098.041 | 92.156.047 |
| Totale ricavi da contratti con clienti | 243.752.830 | 251.811.791 |
Il fatturato del 31 dicembre 2024 risulta riconducibile prevalentemente a vendite effettuate nei confronti di soggetti aventi Partita Iva italiana (54,4%).
Al 31 dicembre 2024 gli altri proventi del Gruppo ammontano ad Euro 1.317.440 contro gli Euro 1.095.196 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Certificati Bianchi | 375.056 | 303.869 |
| Altri proventi | 604.146 | 214.270 |
| Sopravvenienze | 75.296 | 69.668 |
| Rettifiche svalutazione crediti e liquidità | 25.673 | 56.719 |
| Plusvalenze | 189.265 | 332.340 |
| Rimborsi assicurativi e risarcimenti | 44.131 | 114.346 |
| Abbuoni e arrotondamenti attivi | 3.873 | 3.985 |
| Totale altri proventi | 1.317.440 | 1.095.196 |
I ricavi da certificati bianchi derivano principalmente dall'iscrizione nell'attivo circolante dei titoli di efficienza energetica maturati dalla Società nel 2024 in seguito all'installazione dei cogeneratori presso gli stabilimenti di Verdellino e Brembate. Il numero di TEE del 2024 è stato quantitativamente stimato dalla Società, anche con il supporto di consulenti esperti in materia. Il valore assegnato ai titoli è pari al cosiddetto minimo garantito di ritiro, così come disciplinato dalla convenzione sottoscritta tra Fine Foods ed il GSE.
Gli Altri proventi includono principalmente la quota di competenza dell'esercizio dei contributi ricevuti a titolo di credito di imposta.
Al 31 dicembre 2024 i costi per materie prime e materiale di consumo, al netto della variazione delle rimanenze, ammontano ad Euro 141.136.684 contro gli Euro 158.188.424 dell'esercizio precedente, registrando un decremento del 10,8%. L'incidenza dei costi connessi all'acquisto di materie sui ricavi da contratti con clienti (57,9%) è in calo rispetto al valore registrato nel 2023 (62,8%). Si evidenzia nel corso dell'anno appena concluso un beneficio derivante dalla revisione della politica dei prezzi di vendita implementata nel corso del secondo semestre 2023.
Di seguito se ne riporta la composizione:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Merci conto acquisti | 127.345.186 | 157.557.438 |
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 3.249.398 | 2.912.900 |
| Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e merci | 5.347.765 | 816.597 |
| Variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione |
5.194.336 | (3.098.511) |
| Totale costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione |
141.136.684 | 158.188.424 |
Si precisa che nella voce Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e merci sono inclusi gli effetti a conto economico della movimentazione del fondo svalutazione di magazzino per la cui movimentazione si rimanda a quanto contenuto nella nota "3.8 Rimanenze".
Al 31 dicembre 2024 i costi del personale del Gruppo ammontano ad Euro 47.623.798 contro gli Euro 44.431.271 dell'esercizio precedente, con un incremento del 7,2%. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 28.901.526 | 27.778.755 |
| Oneri sociali | 9.037.225 | 9.085.284 |
| Trattamento di fine rapporto | 1.815.396 | 1.771.190 |
| Personale Interinale | 6.369.651 | 5.791.055 |
| Stanziamento differenze retributive | 1.500.000 | - |
| Altri costi | - | 4.987 |
| Totale costi del personale | 47.623.798 | 44.431.271 |
L'aumento del costo del personale deriva dall'inserimento di nuovi dipendenti, dal maggior ricorso a personale somministrato, dallo stanziamento stimato per differenze retributive (1,5 milioni di Euro) e dai costi relativi alla conclusione del rapporto di lavoro con alcuni dirigenti della Capogruppo (0,5 milioni di Euro).
Riportiamo di seguito il numero dei dipendenti del Gruppo suddivisi per categoria:
| Dati sull' occupazione (espressi in unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Dirigenti | 20 | 18 |
| Impiegati | 284 | 255 |
| Operai | 475 | 480 |
| Totale dipendenti | 779 | 753 |
|---|---|---|
Il numero medio dei dipendenti del Gruppo per l'esercizio 2024 è pari a 766.
Al 31 dicembre 2024 i costi per servizi del Gruppo ammontano ad Euro 23.770.730 contro gli Euro 25.888.270 dell'esercizio precedente, con un decremento dell'8,2%%. Di seguito se ne riporta la composizione:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Altri Costi | 846.886 | 635.211 |
| Analisi esterne e analisi ecologiche | 882.271 | 739.225 |
| Assicurazioni | 650.908 | 675.489 |
| Canoni per Electronic Data Processing | 829.688 | 770.095 |
| Commissioni bancarie | 92.034 | 207.400 |
| Compensi a sindaci e amministratori | 1.469.070 | 2.189.650 |
| Costi per affitti, noleggio e varie | 826.175 | 1.059.305 |
| Costi per fiere e pubblicità | 580.558 | 605.760 |
| Costi per lavorazione merci in conto terzi | 785.289 | 1.403.207 |
| Costi per manutenzioni ordinarie | 3.804.941 | 3.399.129 |
| Costi per pulizia, disinfestazione e sorveglianza | 1.999.040 | 1.924.949 |
| Costi per trasporto, carburante e pedaggi | 872.461 | 1.363.976 |
| Prestazione di lavoro interinale | 1.085.037 | 970.954 |
| Provvigioni per vendite | 291.413 | 205.541 |
| Qualifiche e Taratura | 213.866 | 200.987 |
| Smaltimento rifiuti, reflui e solidi | 1.432.955 | 1.866.353 |
| Spese legali una tantum per contenzioso personale | 100.000 | - |
| Patto di non concorrenza | 700.000 | - |
| Spese per consulenze | 2.345.344 | 2.418.841 |
| Ticket | 850.206 | 828.446 |
| Utenze varie | 3.112.588 | 4.423.752 |
| Totale costi per servizi | 23.770.730 | 25.888.270 |
La voce "Costi per affitti, noleggio e vari" riferisce a contratti short term e low-value per i quali il Gruppo si è avvalso dell'esenzione concessa dal principio, come riportato nel paragrafo "3.4 Leases". La voce utenze varie risulta in diminuzione rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2023, che mostrava ancora gli effetti significativi dell'aumento dei costi di energia elettrica e metano.
La voce compensi amministratori 2024 si riduce notevolmente rispetto al 2023 principalmente per i minori bonus stanziati per competenza.
Sul 2024 si evidenziano, inoltre, taluni costi una tantum, tra cui il patto di non concorrenza riconosciuto al precedente Amministratore Delegato, dott. Ferraris.
Gli altri costi operativi al 31 dicembre 2024 ammontano ad Euro 2.118.683 contro gli Euro 2.129.576 dell'esercizio precedente.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Penalità e indennizzi | 762.754 | 210.498 |
| Imposte e tasse | 479.537 | 516.911 |
| Sopravvenienze passive | 6.767 | 170.966 |
| Minusvalenze | 71.066 | 306.092 |
| Quote Associative | 203.972 | 168.063 |
| Costi di rappresentanza e omaggi | 38.231 | 19.456 |
|---|---|---|
| Costi per rifiuti e bonifica | 29.240 | 31.767 |
| Costi per certificazioni, vidimazioni e diritti CCIAA | 27.645 | 30.625 |
| Erogazioni liberali | 35.680 | 43.820 |
| Accantonamento fondo svalutazione crediti | 248.932 | 396.338 |
| Altri costi operativi | 214.860 | 235.039 |
| Totale altri costi operativi | 2.118.683 | 2.129.576 |
Nel 2023 la voce minusvalenze accoglieva principalmente gli effetti derivanti dalle dismissioni degli impianti e macchinari e delle linee produttive della Pharmatek considerate non più strategiche.
La voce altri costi operativi include una serie di costi residuali (bolli autovetture, multe, spese corriere, spese sociali e aziendali etc).
Al 31 dicembre 2024 gli ammortamenti e le svalutazioni della Società ammontano ad Euro 15.776.371 contro gli Euro 21.203.442 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Ammortamento immobilizzazioni materiali | 14.394.213 | 14.081.154 |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali | 978.400 | 1.594.363 |
| Ammortamento diritto d'uso | 400.735 | 452.452 |
| Svalutazioni immobilizzazioni materiali | 3.023 | 675.472 |
| Svalutazione avviamento | - | 4.400.000 |
| Totale ammortamenti e svalutazioni | 15.776.371 | 21.203.442 |
La voce Svalutazioni immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2023 accoglie la demolizione di un Fabbricato della Controllante Fine Foods sito presso Brembate per complessivi Euro 675.472 Euro avvenuta ad ottobre 2023.
La svalutazione dell'avviamento al 31 dicembre 2023 è riconducibile all'avviamento della CGU "Pharmatek".
Al 31 dicembre 2024 le variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie presentano un saldo negativo pari ad Euro 12.881 contro un saldo positivo pari ad Euro 1.703.519 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Variazione fair value altri titoli | (12.881) | 1.703.519 |
| Totale variazioni di fair value delle attività e passività finanziarie | (12.881) | 1.703.519 |
La voce "Variazioni fair value altri titoli" presenta principalmente la variazione di Fair Value di titoli detenuti presso un importante istituto di credito, come menzionato nel paragrafo 3.12 "Attività finanziarie correnti". Il portafoglio titoli è stato definitivamente ed integralmente dismesso nel corso del primo semestre 2024 e quindi gli oneri iscritti nel conto economico nel 2024 risultano essere conseguiti a titolo definitivo. Si segnala che, dall'accensione all'estinzione, la gestione patrimoniale ha generato complessivamente un flusso positivo per Euro 5,7 milioni.
Al 31 dicembre 2024 i proventi finanziari della Società ammontano ad Euro 699.711 contro gli Euro 339.524 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Differenze di cambio attive | 34.352 | 62.565 |
| Interessi bancari attivi | 5.473 | 276.960 |
| Interessi credito leakages | 659.886 | - |
| Totale proventi finanziari | 699.711 | 339.524 |
Nel corso del secondo semestre 2024, la Società capogruppo ha incassato il credito finanziario precedentemente iscritto nell'attivo corrente a titolo di Credito Leakages; solo al momento dell'incasso, sono stati registrati a conto economico anche gli interessi attivi maturati dalla data di spettanza del credito.
Al 31 dicembre 2024 gli oneri finanziari della Società ammontano ad Euro 3.498.895 contro gli Euro 4.964.248 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Interessi passivi su prestito obbligazionario | - | 68.353 |
| Interessi passivi su finanziamenti e mutui bancari | 2.935.613 | 4.051.755 |
| Interessi passivi di c/c bancario | 202.283 | 604.265 |
| Differenze di cambio passive | 139.068 | 82.660 |
| Oneri finanziari su attualizzazione del TFR | 63.098 | 74.032 |
| Interessi passivi Factoring | 99.881 | 35.639 |
| Interessi su passività finanziarie per lease | 58.951 | 47.544 |
| Totale oneri finanziari | 3.498.895 | 4.964.248 |
La riduzione degli oneri finanziari è principalmente riconducibile alla minore esposizione debitoria nei confronti degli istituti di credito, nonché ad una riduzione dei tassi di interesse.
Il totale delle imposte sul reddito dell'anno 2024 ammonta complessivamente ad Euro 3.676.060 contro gli Euro 1.666.899 dell'esercizio precedente.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 |
31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | 952.274 | 549.729 |
| Imposte anticipate e differite | 2.793.517 | 1.061.400 |
| Imposte esercizi precedenti | (69.732) | 55.771 |
| Totale imposte sul reddito | 3.676.060 | 1.666.899 |
Anche al 31 dicembre 2024, la controllata Euro Cosmetic non rileva imposte correnti né IRES né IRAP né stanzia, prudenzialmente, imposte anticipate sulla base imponibile negativa IRES. Le imposte esercizi precedenti fanno riferimento all'adeguamento della stima IRAP e IRES effettuata ai fini del bilancio, in sede di predisposizione dei modelli fiscali.
La controllante Fine Foods al 31 dicembre 2024 ha maturato un debito per imposte correnti ai fini IRAP ed ha utilizzato quota parte delle proprie imposte anticipate stanziate sulle perdite fiscali pregresse e sulla agevolazione ACE a fronte di una base imponibile IRES positiva.
La riconciliazione tra le imposte sul reddito contabilizzate e le imposte teoriche risultanti dall'applicazione dell'aliquota in vigore in Italia all'utile ante imposte per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2024 e 2023 è la seguente:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Utile/(perdita) ante imposte dalla gestione delle attività in | 11.831.939 | (1.855.199) |
| funzionamento | ||
| Utile/(perdita) ante imposte delle attività destinate alla | - | - |
| dismissione | ||
| Utile/(perdita) contabile prima delle imposte | 11.831.939 | (1.855.199) |
| Imposte sul reddito teoriche | 3.301.111 | (517.601) |
| Effetto fiscale sulle differenze permanenti | 141.233 | 1.699.071 |
| Effetto fiscale sulle differenze temporanee | (160.165) | 218.692 |
| Effetto sulle agevolazioni fiscali | (672.379) | (1.061.900) |
| Effetto base imponibile IRAP negativa + mancato | ||
| stanziamento anticipate su base imponibile IRES negativa | 1.103.903 | 1.583.862 |
| Imposte sul reddito | 3.713.703 | 1.922.124 |
| Aliquota fiscale effettiva sul reddito: | (31%) | (104%) |
Per quanto concerne il dettaglio circa le imposte differite si rimanda alla 3.6 Attività per imposte anticipate e alla nota 3.7 Fondo imposte differite.
L'utile/(perdita) base per azione è calcolato dividendo l'utile dell'anno attribuibile agli azionisti ordinari della Società per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.
L'utile/(perdita) per azione diluito è calcolato dividendo l'utile attribuibile agli azionisti ordinari della Società per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno e di quelle potenzialmente derivanti dalla conversione di tutti gli strumenti di capitale convertibili.
Di seguito sono esposti il risultato e le informazioni sulle azioni utilizzati ai fini del calcolo dell'utile per azione base e diluito.
| 2024 | 2023 | |
|---|---|---|
| Utile attribuibile agli azionisti ordinari della Società per utile base |
8.155.879 | (3.522.098) |
| Numero medio ponderato di azioni ordinarie (escluse le azioni proprie) ai fini dell'utile base per azione* |
25.560.125 | 25.560.125 |
| Azioni Ordinarie | 22.060.125 | 22.060.125 |
| Azioni Riscattabili Azioni a Voto Plurimo Numero medio ponderato di azioni ordinarie rettificato per effetto della diluizione * |
- 3.500.000 25.560.125 |
- 3.500.000 25.560.125 |
| Azioni Ordinarie | 22.060.125 | 22.060.125 |
| Azioni Riscattabili Azioni a Voto Plurimo Azioni Speciali * Warrant convertibili |
- 3.500.000 - - |
- 3.500.000 - - |
| EPS Base EPS Diluito |
0,32 0,32 |
(0,14) (0,14) |
Il valore netto contabile delle immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2024 risulta essere pari ad Euro 126.139.938 contro gli Euro 106.919.123 al 31 dicembre 2023. Qui di seguito la movimentazione delle immobilizzazioni materiali e dei rispettivi fondi ammortamento.
| (Importi in euro unità) | Terreni e fabbricati |
Impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni | Immobilizzazioni in corso e acconti a fornitori |
Totale immobili impianti e macchinari |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo storico - 31 dicembre 2023 |
75.962.178 | 127.872.376 | 13.653.445 | 10.914.660 | 5.665.328 | 234.067.988 |
| Incrementi | 681.334 | 2.653.339 | 1.228.950 | 918.554 | 28.414.734 | 33.896.911 |
| Decrementi | - | (731.417) | (220.180) | (551.707) | - | (1.503.303) |
| Riclassifiche | 67.511 | 3.270.437 | 37.013 | 25.685 | (3.400.644) | - |
| Svalutazione | - | (3.500) | - | - | - | (3.500) |
| Altre variazioni | 2 | (2.109) | (17.680) | (34.656) | (270) | (54.713) |
| Costo storico - 31 dicembre 2024 |
76.711.024 | 133.059.126 | 14.681.549 | 11.272.537 | 30.679.149 | 266.403.383 |
| Fondo ammortamento - 31 dicembre 2023 |
26.488.490 | 81.370.504 | 11.559.342 | 7.730.529 | - | 127.148.864 |
| Incrementi | 2.740.251 | 9.303.903 | 1.219.771 | 1.129.633 | - | 14.393.558 |
| Decrementi | - | (603.921) | (214.582) | (412.991) | - | (1.231.494) |
| Riclassifiche | - | - | - | - | - | - |
| Svalutazione | - | (477) | - | - | - | (477) |
| Altre variazioni | - | - | (17.683) | (29.322) | - | (47.005) |
| Fondo ammortamento – 31 dicembre 2024 |
29.228.740 | 90.070.009 | 12.546.848 | 8.417.849 | - | 140.263.446 |
| Valore netto contabile – 31 dicembre 2023 |
49.473.689 | 46.501.872 | 2.094.103 | 3.184.132 | 5.665.328 | 106.919.123 |
| Valore netto contabile – 31 dicembre 2024 |
47.482.284 | 42.989.117 | 2.134.701 | 2.854.687 | 30.679.149 | 126.139.938 |
I principali investimenti realizzati nel periodo riguardano acconti a fornitori per l'acquisto di impianti e macchinari e per la realizzazione di un ampliamento dello stabilimento produttivo farmaceutico di Brembate.
Il valore netto contabile dell'avviamento al 31 dicembre 2024 risulta essere pari ad Euro 11.507.954.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Segment reporting: Cosmetica | ||
| Avviamento Euro Cosmetic | 11.507.954 | 11.507.954 |
| Totale Avviamento | 11.507.954 | 11.507.954 |
Così come richiesto dal principio contabile internazionale IAS 36, Il Gruppo effettua il test di impairment almeno una volta all'anno e in tutte le circostanze in cui si manifesta un indicatore di perdita durevole di valore. Tra i vari indicatori di perdita di valore, il Gruppo considera elementi quali i) la relazione tra la sua capitalizzazione di borsa e il patrimonio netto (che tuttavia al 31 dicembre 2024 non
evidenzia indicatori di perdita di valore), ii) i risultati consuntivati nel corso dell'esercizio iii) altri fattori quali ad esempio le scelte strategiche di business intraprese o ancora iv) il repentino mutamento del quadro competitivo o delle principali variabili economiche. La CGU Cosmetica, ora corrispondente alla società Euro Cosmetic, al 31 dicembre 2024 presenta indicatori economici (EBITDA ed EBIT) negativi. Alla luce di tali elementi gli amministratori hanno sottoposto ad impairment test la CGU Cosmetica.
Gli Amministratori hanno quindi determinato il valore recuperabile della Cash Generating Unit Cosmetica, attualizzandone i flussi finanziari attesi e confrontandone il risultato con il Capitale Investito Netto.
In base ai principi contabili di riferimento, la stima del valore d'uso è effettuata attualizzando i flussi finanziari operativi, ovvero i flussi disponibili prima del rimborso dei debiti finanziari e della remunerazione degli azionisti ad un tasso pari alla media ponderata del costo del debito e dei mezzi propri (WACC).
Le principali assunzioni utilizzate ai fini della determinazione del valore in uso della CGU sono relative ai flussi finanziari derivanti dal business plan aziendale, al tasso di sconto ed al tasso di crescita di lungo periodo.
Gli amministratori hanno stimato il valore d'uso della CGU cosmetica attraverso la metodologia dell'unlevered discounted cash flow sulla base:
Gli esercizi di impairment test ed i relativi piani aziendali sottostanti sono stati approvati dal consiglio di amministrazione riunitosi in data 7 marzo 2025.
Nell'esecuzione dell'esercizio di impairment test gli amministratori sono stati coadiuvati da un esperto che ha rilasciato una "fairness opinion" avente ad oggetto un parere di congruità rispetto: (i) alla metodologia valutativa utilizzata per la determinazione del valore recuperabile di Euro Cosmetic e (ii) ai parametri di valutazione ivi adottati dal management.
Dai test condotti non emerge alcuna svalutazione da apportare al capitale investito della CGU Cosmetica.
È stata effettuata anche un'analisi di sensitivity, avente ad oggetto:
Da tale attività emerge, sull'impairment test svolto con proiezione esplicita dei flussi a 3 anni, un delta tra Recoverable Amount e Carrying Amount che varia da + 17.167 migliaia di Euro a – 874 migliaia di Euro circa, mentre, sull'impairment test svolto con proiezione esplicita dei flussi a 5 anni, un delta tra Recoverable Amount e Carrying Amount che varia da + 28.376 migliaia di Euro a + 6.700 migliaia di Euro circa, al crescere o al decrescere anche congiunto delle variabili sopra citate.
Il valore netto contabile delle immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2024 risulta essere pari ad Euro 1.556.083 contro gli Euro 1.634.888 al 31 dicembre 2023.
Qui di seguito la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali e dei rispettivi fondi ammortamento.
| (Importi in euro unità) | Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno |
Totale immobilizzazioni immateriali |
|---|---|---|
| Costo storico - 31 dicembre 2023 | 6.516.494 | 6.516.494 |
| Incrementi | 838.325 | 838.325 |
| Decrementi | - | - |
| Rivalutazioni | - | - |
| Svalutazioni | - | - |
| Costo storico - 31 dicembre 2024 | 7.354.819 | 7.354.819 |
|---|---|---|
| Fondo ammortamento - 31 dicembre 2023 | 4.881.606 | 4.881.606 |
| Incrementi | 917.131 | 917.131 |
| Decrementi | - | - |
| Svalutazioni | - | - |
| Fondo ammortamento - 31 dicembre 2024 | 5.798.737 | 5.798.737 |
| Valore netto contabile - 31 dicembre 2023 | 1.634.888 | 1.634.888 |
| Valore netto contabile - 31 dicembre 2024 | 1.556.083 | 1.556.083 |
Per quanto concerne la composizione delle immobilizzazioni immateriali, si segnala che esse fanno principalmente riferimento a licenze software.
Di seguito si presenta la ripartizione del diritto d'uso per natura delle attività sottostanti:
| (Importi in euro unità) | Immobili | Impianti e Macchinari |
Attrezzature | Autovetture e autoveicoli |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| Diritto d'uso al 31 dicembre 2023 | 7.801.000 | 2.049.345 | 154.939 | 124.552 | 10.129.836 |
| Incremento | 205.175 | 120 | - | - | 205.295 |
| Decrementi | - | - | - | - | - |
| Altre variazioni | (2.537) | - | - | - | (2.537) |
| Diritto d'uso al 31 dicembre 2024 | 8.003.638 | 2.049.465 | 154.939 | 124.552 | 10.332.595 |
| Fondo Ammortamento al 31 dicembre 2023 | 5.174.309 | 1.516.907 | 151.735 | 121.278 | 6.964.229 |
| Incremento | 326.093 | 132.221 | 3.204 | 3.022 | 464.541 |
| Decrementi | - | - | - | - | - |
| Altre variazioni | (2.537) | - | - | - | (2.537) |
| Fondo Ammortamento al 31 dicembre 2024 | 5.497.866 | 1.649.128 | 154.939 | 124.300 | 7.426.234 |
| Valore Netto Contabile al 31 dicembre 2023 | 2.626.691 | 532.438 | 3.204 | 3.274 | 3.165.607 |
| Valore Netto Contabile al 31 dicembre 2024 | 2.505.772 | 400.337 | - | 252 | 2.906.361 |
Il leasing principale del Gruppo riguarda un fabbricato sito a Trenzano presso la controllata Euro Cosmetic.
A titolo completezza, di seguito, si esplicita un dettaglio di composizione della liability corrente e non corrente nata dall'applicazione dell'IFRS 16 contestualmente al Diritto d'uso al 31 dicembre 2024.
| Passività finanziaria | |
|---|---|
| Passività finanziaria al 1° gennaio 2024 | 1.386.981 |
| Incrementi | 166.362 |
| Decrementi | - |
| Interessi | 22.430 |
| Canoni | (400.493) |
| Altre variazioni | (2.537) |
| Passività finanziaria al 31 dicembre 2024 | 1.172.742 |
| Passività finanziaria a breve | 325.230 |
| Passività finanziaria a lungo | 847.512 |
In conformità al principio contabile internazionale IFRS 16 – "Leases" – è stato considerato un tasso di finanziamento marginale (IBR) come somma del tasso risk free (Swap Standard rate vs Euribor 6 mesi per ogni scadenza), rilevato alla data di transizione ai principi contabili internazionali e di una componente di puro rischio che riflette il "credit risk" attribuibile alla Società (1%).
La Società ha alcuni contratti di leasing che includono opzioni di estensione o cancellazione anticipata. Queste opzioni sono negoziate dalla direzione aziendale per gestire il portafoglio di beni in leasing in modo flessibile ed allineare tale gestione alle necessità operative della Società. La direzione aziendale esercita un significativo giudizio professionale per determinare le opzioni di estensione o di cancellazione anticipata saranno esercitate con ragionevole certezza. Si evidenzia che non è stato considerato il rinnovo per i contratti che non prevedevano alcun rinnovo e/o per i contratti per cui è già stata avanzata ipotesi di cancellazione anticipata.
Il valore delle altre attività non correnti al 31 dicembre 2024 risulta essere pari ad Euro 597.853 contro gli Euro 688.139 dell'esercizio precedente.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Credito di imposta beni agevolati - quota oltre 12 mesi | 597.853 | 688.139 |
| Totale Altre attività non correnti | 597.853 | 688.139 |
Trattasi principalmente della quota oltre 12 mesi del credito di imposta per beni strumentali 4.0.
Le imposte differite attive al 31 dicembre 2024 sono pari ad Euro 3.451.347 contro gli Euro 6.234.232 al 31 dicembre 2023, e sono calcolate sulle quote di costi a tassazione differita nel rispetto delle aliquote vigenti alla data di riferimento (IRES 24% e IRAP 3,9%). Di seguito si fornisce un dettaglio della sua composizione.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | Imposte CE 2024 | 31 dicembre 2024 |
|---|---|---|---|
| Imposte anticipate per svalutazione magazzino | 381.029 | (18.097) | 362.932 |
| Imposte anticipate per ammortamento su avviamento | 135.415 | (27.084) | 108.331 |
| Imposte anticipate su perdita fiscale IRES | 5.697.542 | (3.171.057) | 2.526.486 |
| Imposte anticipate su differenze retributive | - | 446.400 | 446.400 |
| Imposte anticipate per altre voci | 20.246 | (13.047) | 7.199 |
| Totale attività per imposte anticipate | 6.234.232 | (2.782.885) | 3.451.347 |
La variazione delle imposte anticipate per perdite fiscali rilevata nel corso del 2024, deriva dall'utilizzo delle stesse per effetto del conseguimento di una base imponibile positiva (IRES) nella stima delle imposte al 31.12.24 da parte della capogruppo Fine Foods. Si segnala, inoltre, che Fine Foods usufruisce della agevolazione ACE accumulata ma non più sufficientemente capiente per compensare integralmente l'imposta IRES dovuta: al 31 dicembre 2024, si rileva, quindi, un debito IRES, seppur non significativo.
La controllata Euro Cosmetic non ha, prudenzialmente, iscritto imposte anticipate sulle perdite fiscali maturate nel 2024.
Per quanto riguarda il saldo al 31.12.24 delle imposte anticipate iscritte sulle perdite fiscali generate dal Gruppo nel corso degli esercizi precedenti, gli amministratori ritengono ragionevole, così come previsto all'interno del piano pluriennale (2025-2029) approvato dal CdA del 7 marzo 2025, il loro integrale recupero mediante gli utili fiscali che le società del Gruppo conseguiranno in futuro.
Le imposte anticipate su differenze retributive fanno, invece, riferimento al fondo rischi stanziato al 31.12.24.
Al 31 dicembre 2024, il fondo imposte differite ammonta ad Euro 284.042 contro gli Euro 263.381 al 31 dicembre 2023 ed è stato calcolato nel rispetto delle aliquote vigenti alla data di riferimento (IRES 24% e IRAP 3,9%).
Di seguito un dettaglio delle operazioni che hanno generato imposte differite e il loro impatto a Conto Economico e a Patrimonio Netto al 31 dicembre 2024.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | Esercizio 2024 | OCI | 31 dicembre 2024 |
|---|---|---|---|---|
| Imposte differite lease IFRS 16 | 245.007 | 20.545 | - | 265.552 |
| Imposte differite IAS 19 | 18.374 | (3.311) | 3.428 | 18.491 |
| Totale imposte differite | 263.381 | 17.234 | 3.428 | 284.042 |
Le giacenze di magazzino al netto del relativo fondo svalutazione prodotti finiti e merci al 31 dicembre 2024 è pari ad Euro 31.908.612 contro gli Euro 42.459.682 al 31 dicembre 2023.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 24.135.322 | 29.556.922 |
| Fondo svalutazione magazzino | (1.300.830) | (1.365.695) |
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 4.014.787 | 4.680.855 |
| Prodotti finiti e merci | 5.059.332 | 9.587.600 |
| Totale rimanenze | 31.908.612 | 42.459.682 |
Le rimanenze mostrano un decremento di 10.551 migliaia principalmente a fronte delle minori giacenze di materie prime e materiali di confezionamento e prodotti finiti.
Le rimanenze di beni sono valutate al minore tra il costo di acquisto e/o di produzione e il valore di realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Il costo di acquisto comprende gli eventuali oneri accessori di diretta imputazione.
Qui di seguito la movimentazione del fondo obsolescenza:
| Saldo 31 dicembre 2023 | 1.365.695 |
|---|---|
| Accantonamenti a Fondo | 302.486 |
| Utilizzo Fondo | (367.351) |
| Saldo 31 dicembre 2024 | 1.300.830 |
Il fondo obsolescenza magazzino accantonato al 31 dicembre 2024 ammonta a 1.300.830 euro ed è volto a coprire principalmente le svalutazioni effettuate a seguito di merce in scadenza e/o non conforme. Gli utilizzi dell'anno fanno riferimento agli smaltimenti effettuati nel 2024 riguardanti lotti scaduti o non conformi stanziati al 31 dicembre 2023.
Al 31 dicembre 2024 il valore dei crediti commerciali ammonta complessivamente ad Euro 37.536.476 (al 31 dicembre 2023 pari ad Euro 38.057.766) al netto del relativo fondo svalutazione crediti che ammonta ad Euro 990.188 (al 31 dicembre 2023 pari ad Euro 1.199.597). A parità di perimetro i crediti commerciali, al lordo del fondo svalutazione crediti, mostrano un decremento di Euro 521 migliaia. Si segnala che, al 31 dicembre 2024, così come al 31 dicembre 2023, la Società Capogruppo ha posto in essere un'operazione di cessione del credito pro soluto (factoring) per Euro 4,9 milioni (Euro 3,6 milioni al 31 dicembre 2023). In accordo con quanto previsto dall'IFRS 9, avendo sostanzialmente trasferito tutti i rischi ed i benefici in capo alla società di factoring, tale cessione è stata considerata a titolo definitivo e quindi è stata effettuata la relativa de-recognition del credito.
Nella successiva tabella viene evidenziata la distribuzione per area geografica dell'ammontare dei crediti commerciali, che non tiene conto del fondo svalutazione crediti.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Crediti verso clienti ITALIA | 21.773.899 | 25.869.279 |
| Crediti verso clienti CEE | 15.295.328 | 11.147.615 |
| Crediti verso clienti EXTRA-CEE | 1.457.437 | 2.240.469 |
| Totale crediti commerciali | 38.526.664 | 39.257.363 |
Si precisa che i primi cinque clienti rappresentano il 50,5% dei crediti commerciali (al lordo del fondo svalutazione crediti) riportati a bilancio per un valore complessivo di circa 19,5 Milioni di Euro.
La movimentazione del fondo svalutazione crediti è di seguito riepilogata:
| Saldo 31 dicembre 2023 | 1.199.597 |
|---|---|
| Accantonamenti a Fondo | 248.932 |
| Utilizzo Fondo | (458.341) |
| Saldo 31 dicembre 2024 | 990.188 |
L'utilizzo del fondo svalutazione crediti fa riferimento principalmente alla copertura di alcune partite scadute della controllata Euro Cosmetic, per le quali, dopo aver appostato una svalutazione già al 31 dicembre 2023, si è trovato un accordo definitivo nel corso del 2024.
I crediti commerciali, al netto del fondo svalutazione crediti, sono riportati nella seguente tabella:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Crediti verso clienti ITALIA | 21.459.866 | 25.105.140 |
| Crediti verso clienti CEE | 14.863.898 | 10.974.236 |
| Crediti verso clienti EXTRA-CEE | 1.212.712 | 1.978.390 |
| Totale crediti commerciali | 37.536.476 | 38.057.766 |
La qualità del credito dei clienti viene valutata sulla base di una valutazione generica di settore. Sono inoltre stabiliti limiti di credito individuali per tutti i clienti sulla base di questa valutazione. I crediti aperti verso clienti e le attività derivanti da contratto sono regolarmente monitorati. A ogni data di bilancio viene svolta un'analisi di impairment sui crediti, utilizzando una matrice per la misurazione delle perdite attese.
Il calcolo si basa sia sulla probabilità di recupero del credito, sia su una analisi storica delle perdite su crediti che non sono mai state di importo significato. Infine, la valutazione tiene conto del fattore temporale del denaro, e le informazioni sugli eventi passati che sono disponibili alla data di reporting, le condizioni correnti e gli scenari di mercato attesi.
Di seguito il prospetto dell'ageing dei crediti verso clienti:
(Importi in euro unità)
| 31 dicembre 2024 | Totale crediti |
Non scaduto |
Scaduto 0- 30 |
Scaduto 30-60 |
Scaduto 60-90 |
Scaduto 90-180 |
Scaduto +180 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 21.915.762 | 18.628.012 | 2.721.191 | 145.558 | 23.759 | 3.733 | 393.509 |
| CEE | 15.328.206 | 10.790.009 | 3.895.255 | 234.962 | 211.080 | 2.612 | 194.288 |
| Extra-CEE | 1.282.696 | 405.169 | 714.274 | 122.679 | 176 | 420 | 39.978 |
| Crediti commerciali lordi | 38.526.664 | 29.823.190 | 7.330.721 | 503.199 | 235.015 | 6.765 | 627.775 |
| % svalutazione crediti | 2,6% | 0,0% | 0,0% | 24,0% | 100,0% | 100,0% | 100,0% |
| f.do svalutazione crediti | 990.188 | - | - | 120.633 | 235.015 | 6.765 | 627.775 |
| Crediti commerciali netti | 37.536.476 | 29.823.190 | 7.330.721 | 382.566 | - | - | - |
Al 31 dicembre 2024 i crediti tributari ammontano ad Euro 17.998 contro gli Euro 320.689 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Crediti IRES | 17.998 | 218.384 |
| Crediti IRAP | - | 102.305 |
| Totale crediti tributari | 17.998 | 320.689 |
La Società capogruppo, al 31.12.23, risultava a debito IRAP ma a credito per l'IRES. Al 31 dicembre 2024, invece, iscrive un debito sia ai fini IRAP che ai fini IRES.
Euro Cosmetic, invece, non ha pagato acconti per imposte nel 2024 ed evidenzia un saldo a credito IRES su IRAP maturato in esercizi precedenti, di cui è tutt'ora in attesa di rimborso.
Il totale delle altre attività correnti al 31 dicembre 2024 è pari ad Euro 7.758.304 contro gli Euro 7.715.036 al 31 dicembre 2023. Nella seguente tabella se ne riporta la composizione.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Certificati Bianchi | 333.630 | 444.959 |
| Crediti di imposta per benefici fiscali | 1.370.260 | 891.366 |
| Crediti diversi | 281.517 | 509.032 |
| Crediti IVA | 4.233.479 | 4.581.999 |
| Crediti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 35.625 | 37.216 |
| Credito per ritenute Conto Energia | 4.836 | 4.281 |
| Credito per ritenute su incassi di cedole, dividendi e plusvalenze realizzate |
1.178.069 | 1.195.794 |
| Ratei e risconti attivi | 320.887 | 50.390 |
| Totale altre attività correnti | 7.758.304 | 7.715.036 |
Il credito IVA, che afferisce principalmente alla controllante Fine Foods, verrà compensato anche orizzontalmente nel corso del 2025, dopo aver completato le pratiche di invio del Modello IVA 2025.
La voce "Crediti per ritenute su incassi di cedole, dividendi e plusvalenze" si riferisce principalmente alle somme trattenute sulla gestione patrimoniale di Fine Foods e che verranno recuperate o mediante la presentazione di apposite istanze di rimborso alle autorità fiscali competenti oppure tramite compensazione del debito IRES.
Il saldo "Crediti diversi" è composto principalmente da anticipi a fornitori per merci e servizi.
Al 31 dicembre 2024, il Gruppo non ha più iscritto alcuna attività finanziaria corrente, mentre emergeva un saldo di 3.832.865 al 31 dicembre 2023. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Altri titoli Fine Foods | - | 154.624 |
| Credito TFM | - | 211.265 |
| Credito Leakeges | - | 3.466.976 |
| Totale attività finanziarie correnti | - | 3.832.865 |
Nel mese di gennaio 2019 la Società aveva conferito ad un primario Istituto di Credito l'incarico di prestare il servizio di gestione, su base discrezionale ed individualizzata, di un portafoglio di investimento che include strumenti finanziari e di liquidità. Come previsto dal principio contabile internazionale IFRS 9 – Strumenti finanziari – tali strumenti sono stati riconosciuti al valore di Fair Value alla data di riferimento.
Il business model della Società era quello di detenere tali titoli ai fini della negoziazione. Per tal motivo, il portafoglio titoli è stato classificato come attività finanziarie valutate al fair value con variazioni imputate direttamente a conto economico, nella voce "Variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie.
In merito al Credito Leakeges, il 9 luglio 2024 il Giudice designato per la causa di opposizione, rilevata la mancanza di prova della manifesta erroneità o iniquità della determinazione effettuata dall'Esperto in relazione all'aggiustamento del prezzo e la vincolatività di tale determinazione per entrambe le parti, ha concesso la provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo opposto, ed ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusioni al 17 febbraio 2026. Si segnala che, nel corso del secondo semestre 2024, il Credito Leakages, è stato interamente incassato, così come gli interessi attivi maturati sino alla data dell'incasso stesso.
Al 31 dicembre 2024 la cassa e le altre disponibilità liquide del Gruppo ammontano ad Euro 19.210.213 contro gli Euro 19.000.047 al 31 dicembre 2023. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 19.208.969 | 18.997.210 |
| Danaro e valori in cassa | 1.244 | 2.837 |
| Totale cassa e altre disponibilità liquide | 19.210.213 | 19.000.047 |
Per quanto riguarda la composizione del capitale sociale si rimanda al paragrafo sottostante "Categorie di azioni emesse dalla Società Capogruppo".
Tutte le azioni sottoscritte sono state interamente liberate.
Di seguito si riporta il dettaglio delle altre riserve:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Riserva Legale | 5.000.000 | 5.000.000 |
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (14.139.356) | (14.021.029) |
| Riserva da avanzo da fusione | 19.366.185 | 29.741.389 |
| Riserva da sovrapprezzo | 86.743.750 | 86.743.750 |
| Riserva straordinaria | 1.532.549 | 2.286.637 |
| Riserva 1° consolidamento Euro Cosmetic | (6.928.892) | (6.928.892) |
| Riserva copertura derivati IRS | 33.384 | 33.384 |
| Riserva conversione Warrant | 11.311.789 | 11.311.789 |
| Totale riserve | 102.919.409 | 114.167.028 |
Categorie di azioni emesse dalla Società Capogruppo
Nel seguente prospetto è indicato il numero e il valore nominale delle azioni della Società. Non si sono verificate movimentazioni durante il periodo.
| Tipologia | Consistenza finale, numero |
|---|---|
| Azioni Ordinarie | 22.060.125 |
| Azioni Riscattabili | - |
| Azioni a Voto Plurimo | 3.500.000 |
| Azioni Speciali | - |
| Totale | 25.560.125 |
A titolo di completezza informativa, si rammenta che la Società Capogruppo è impegnata nell'attività di buy back (riacquisto dei propri titoli sul mercato), indicativa del fatto che la Società Capogruppo crede nella propria crescita strutturale e di mercato e di cui se ne riporta il proprio valore all'interno della riserva negativa per azioni proprie in portafoglio. Il piano di buy back ha come obiettivo quello di far fronte a future acquisizioni e sinergie volte ad accrescere la fase di crescita pianificata.
Al 31 dicembre 2024 i debiti verso banche non correnti ammontano ad Euro 34.987.777 contro gli Euro 9.734.877 al 31 dicembre 2023. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Mutuo ipotecario MedioCredito | 2.489.863 | 4.141.720 |
| Finanziamento Intesa | 28.309.906 | - |
| Finanziamenti intestati alla società controllata | 4.188.008 | 5.593.157 |
| Totale debiti verso banche non correnti | 34.987.777 | 9.734.877 |
Il debito a fronte del mutuo ipotecario sottoscritto nel 2016 da Fine Foods con scadenza al 30 giugno 2027, con corresponsione di interessi e di relativi costi, è stato valutato al costo ammortizzato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, conformemente a quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 9 "Strumenti finanziari".
In relazione al contratto di mutuo ipotecario, stipulato in data 6/8/2016, qui di seguito si specificano le principali caratteristiche:
In data 25 febbraio 2022, Intesa Sanpaolo e Fine Foods hanno concluso un'operazione di finanziamento per un ammontare di 70 milioni di euro finalizzato a sostenerne i progetti di crescita e sviluppo. Nel corso del 2023, Fine Foods, a fronte della chiusura del portafoglio titoli, ha rimborsato anticipatamente Euro 20 milioni di capitale. Il finanziamento prevede dei covenants finanziari sulla base dei seguenti indicatori da calcolare sul bilancio consolidato di Gruppo:
Con riferimento alla data di rilevazione del 31 dicembre 2024, tutti i parametri finanziari risultano rispettati. Inoltre, in base al piano aziendale di Gruppo 2025-2029, approvato in data 7 marzo 2025, tali covenants verranno rispettati per tutta la durata del finanziamento.
Al 31 dicembre 2023, il parametro finanziario EBITDA/Oneri Finanziari, calcolato come previsto contrattualmente, eccedeva il limite previsto. In data 12 marzo 2024 la controparte bancaria aveva dato il suo consenso ad includere nel computo del ratio anche i proventi derivanti dalla valutazione al fair value delle attività finanziarie, principalmente relative all'estinzione del portafoglio titoli citato in precedenza. Con questa metodologia di calcolo il covenant risultava rispettato.
Il finanziamento a medio e lungo termine era stato conseguentemente riclassificato a breve termine al 31 dicembre 2023 in applicazione al principio contabile IAS 1.74. Già a partire dalla relazione trimestrale al 31 marzo 2024, la classificazione del finanziamento bancario era stata ripristinata secondo il piano di ammortamento originariamente previsto.
Al 31 dicembre 2024 i debiti verso banche correnti sono pari ad Euro 18.367.370 contro gli Euro 55.269.592 al 31 dicembre 2023, articolati come di seguito:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Anticipi fatture | 6.900.000 | 6.900.000 |
| Ratei passivi Interessi | 9.482 | 306.396 |
| Factor | 424.887 | - |
| Finanziamenti e mutui - quota es. entro l'es. successivo | 11.033.001 | 48.063.196 |
| Totale debiti verso banche correnti | 18.367.370 | 55.269.592 |
Per la variazione della quota di finanziamenti e mutui entro l'esercizio si rimanda a quanto esposto al paragrafo precedente. Il saldo presente alla voce Factor deriva dal debito maturato da parte della controllante verso la banca operante quale Factor a fronte dell'incasso di crediti clienti ceduti pro-soluto non ancora rimborsati al Factor al 31 dicembre 2024.
Al 31 dicembre 2024 la voce Benefici ai dipendenti ammonta complessivamente ad Euro 2.143.626 contro gli Euro 2.201.653 al 31 dicembre 2023. Tale voce si riferisce ai fondi accantonati per il trattamento di fine rapporto e di fine mandato.
| Saldo 31 dicembre 2023 | 2.201.653 |
|---|---|
| Utilizzo Fondo | (307.297) |
| Interessi da attualizzazione anno corrente | 63.098 |
| Service cost | 200.453 |
| Utili e perdite attuariali anno corrente | (14.282) |
| Saldo 31 dicembre 2024 | 2.143.626 |
La valutazione del Fondo TFR, come previsto dal principio contabile internazionale, IAS19, segue il metodo della proiezione del valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti con la stima dei benefici maturati dai dipendenti.
In seguito alle modifiche introdotte dalla Legge 27 dicembre 2006 n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e dai successivi Decreti e Regolamenti attuativi, le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 continueranno a rimanere in azienda configurando un piano a benefici definiti (obbligazione per i benefici maturati soggetta a valutazione attuariale), mentre le quote maturande a partire dal 1° gennaio 2007, per effetto delle scelte operate dai dipendenti nel corso dell'anno, saranno destinate a forme di previdenza complementare o trasferite dall'azienda al fondo di tesoreria gestito dall'INPS, configurandosi a partire dal momento in cui la scelta è formalizzata dal dipendente, come piani a contribuzione definita (non più soggetti a valutazione attuariale).
La determinazione del TFR è quindi il risultato dell'applicazione di un modello attuariale che ha alla base diverse ipotesi, sia di tipo demografico che di tipo economico.
Si riportano nella tabella di seguito le basi tecniche economiche utilizzate:
| 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 | |
|---|---|---|
| Tasso annuo di attualizzazione | 3,18% | 3,08% |
| Tasso annuo di inflazione | 2,00% | 2,00% |
| Tasso annuo incremento TFR | 3,00% | 3,00% |
In particolare, si rileva che il tasso annuo di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato desunto, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento ai rendimenti di mercato, alla data di chiusura dell'esercizio, di titoli obbligazionari di aziende primarie.
Come previsto dal principio contabile IAS19 "Benefici ai dipendenti" di seguito, si riporta l'analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale alla fine dell'anno:
| Analisi di sensitività dei principali parametri valutativi | DBO al 31 dicembre 2024 | DBO al 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| ------------------------------------------------------------ | ------------------------- | ------------------------- |
| 1.995.780 |
|---|
| 1.984.402 |
| 2.017.458 |
| 1.963.926 |
| 1.953.697 |
| 2.028.372 |
| Service cost e durata | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| Service Cost annuo profuturo Fine Foods | - | - |
| Duration del piano Fine Foods | 7,7 | 8,4 |
| Service Cost annuo profuturo Euro Cosmetic | 216.508 | 201.590 |
| Duration del piano Euro Cosmetic | 11,7 | 12,3 |
| Erogazioni future stimate – Anni | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| 1 | 312.924 | 248.906 |
| 2 | 219.081 | 212.307 |
| 3 | 175.703 | 226.059 |
| 4 | 181.997 | 183.335 |
| 5 | 187.655 | 187.885 |
I fondi per rischi ed oneri al 31 dicembre 2024 ammontano ad Euro 1.600.000 contro Euro 2.105 alla chiusura dell'esercizio precedente. Tale voce al 31 dicembre 2023 si riferiva esclusivamente a passività potenziali della controllata Euro Cosmetic.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Fondi rischi differenze retributive | 1.600.000 | - |
| Fondo rischi IMU | - | 2.105 |
| Totale Fondi per rischi ed oneri | 1.600.000 | 2.105 |
Al 31 dicembre 2024, Fine Foods, a fronte delle valutazioni in corso circa la possibilità di intraprendere una trattativa con le organizzazioni sindacali per addivenire ad una soluzione transattiva per le rivendicazioni ricevute relative ai tempi di vestizione dei propri dipendenti, ha stanziato a fondo rischi Euro 1.600.000, di cui Euro 1.500.000 per retribuzioni e contributi ed Euro 100.000 per spese legali. Tale stima si basa sull'identificazione di un costo medio per anno e per dipendente, applicato poi al numero di dipendenti in forza per anno di assunzione. Il medesimo costo annuo individuale è stato stimato anche per i cessati, cioè il personale uscito nei precedenti 5 anni e per i somministrati in forza al 31 dicembre 2024.
I debiti verso fornitori al 31 dicembre 2024 ammontano ad Euro 36.555.143, contro gli Euro 32.369.462 al 31 dicembre 2023, ripartiti geograficamente come segue:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Debiti v.so fornitori ITALIA | 31.303.986 | 25.752.552 |
| Debiti v.so fornitori CEE | 4.103.040 | 4.875.661 |
| Debiti v.so fornitori EXTRA-CEE | 1.148.117 | 1.741.249 |
| Totale debiti commerciali | 36.555.143 | 32.369.462 |
L'aumento dei debiti verso fornitori deriva principalmente dagli investimenti cespiti effettuati dalla Capogruppo nel corso dell'ultimo quarter 2024, per i quali è stata, alternativamente, registrata la fattura di debito oppure iscritto il debito per fatture da ricevere.
Il totale dei debiti tributari al 31 dicembre 2024 è pari ad Euro 219.112 contro 575.488 Euro al 31 dicembre 2023, di seguito suddiviso:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Debiti per Ires | 16.044 | - |
| Debiti per Irap | 203.068 | 575.488 |
| Totale debiti tributari | 219.112 | 575.488 |
I debiti tributari sono riferiti esclusivamente alla Capogruppo e riguardano lo stanziamento delle imposte correnti.
Il totale delle altre passività correnti al 31 dicembre 2024 sono pari ad Euro 15.201.547, contro gli Euro 12.783.221 al 31 dicembre 2023, e sono così di seguito suddivise:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 3.282.460 | 2.955.570 |
| Debiti verso dipendenti per premi di produzione e rateo 13°, 14° ferie | 5.150.974 | 4.883.086 |
| Debiti per ritenute su lavoro dipendente | 1.019.689 | 984.384 |
| Debiti per ritenute su lavoro autonomo | 47.850 | 9.580 |
| Erario per imposta sostitutiva TFR | 612 | 9.778 |
| Ratei e risconti passivi | 3.891.744 | 1.848.027 |
| Anticipi da clienti | 301.223 | 147.213 |
| Altri debiti | 1.506.996 | 1.945.584 |
| Totale altre passività e debiti diversi correnti | 15.201.547 | 12.783.221 |
La voce altri debiti accoglie debiti verso la società di assicurazione e debiti verso gli amministratori per compensi non pagati (inclusi i bonus di competenza).
La voce ratei e risconti passivi accoglie i risconti afferenti i crediti d'imposta per investimenti in beni strumentali al fine di linearizzare gli stessi lungo la vita utile delle relative immobilizzazioni nonché, al 31 dicembre 2024, il risconto passivo di un ricavo già fatturato ma in gran parte di competenza degli esercizi successivi.
| Importo | |
|---|---|
| Garanzie | 25.000.000 |
| di cui reali (Ipoteca sul compendio Imm. di Verdellino a favore di Mediocredito) | 25.000.000 |
| Fideiussioni | 41.000 |
Per la controllata Euro Cosmetic non si segnalano impegni e garanzie.
Alla data di redazione del presente documento non vi sono passività ancorché potenziali da riflettere nella situazione finanziaria oppure da darne informativa.
In merito all'obbligo di dare evidenza in Nota Integrativa delle somme di denaro eventualmente ricevute nell'esercizio a titolo di sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere dalle pubbliche amministrazioni, il Gruppo non ha nulla da segnalare.
Ad eccezione dei compensi agli amministratori e a determinate categorie di dipendenti, la Società non ha posto in essere nel corso del 2024 operazioni i con parti correlate non concluse a normali condizioni di mercato.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 |
|---|---|
| Compensi ad amministratori | 1.359.939 |
| Collegio Sindacale | 109.131 |
Inoltre, si segnala che i compensi alla revisione legale sono di seguito indicati:
| (Importi in euro unità) | 31-dic-24 |
|---|---|
| Corrispettivi della Società di revisione per la prestazione servizi di revisione |
116.340 |
| alla capogruppo | 88.350 |
| alle società controllate | 28.080 |
| Corrispettivi della Società di revisione per la prestazione servizi di verifica finalizzati all'emissione di un'attestazione |
64.630 |
| alla capogruppo | 59.500 |
| alle società controllate | 5.130 |
| Corrispettivi della Società di revisione per prestazione di altri servizi |
30.000 |
| alla capogruppo | 30.000 |
| alle società controllate | - |
In data 28 febbraio 2025 l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A., tenutasi in unica convocazione, ha confermato la nomina di Pietro Oriani quale componente del Consiglio di amministrazione della Società, precedentemente nominato per cooptazione ai sensi dell'articolo 2386 del Codice Civile, fino all'approvazione del Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2026.
Il Consiglio di amministrazione, riunitosi al termine dell'Assemblea, accertato in capo al Dottor Oriani la sussistenza di tutti i requisiti necessari per lo svolgimento dell'incarico di Consigliere, ha deliberato all'unanimità la nomina dello stesso quale Amministratore Delegato di Fine Foods, conferendogli i relativi poteri e deleghe. Il Dottor Oriani ha anche assunto, fra gli altri, il ruolo di Chief Executive Officer, di Investor Relator e componente del Comitato ESG.
Nel corso del 2024, l'economia globale ha continuato ad affrontare una serie di sfide derivanti da fattori macroeconomici, tra cui politiche monetarie restrittive, inflazione ancora elevata in molte regioni e incertezze geopolitiche, come la guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese.
In questo contesto di persistente incertezza, secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), la crescita economica globale del 2024 è stata del 3,2%, in calo rispetto al 3,3% del 2023.
Le principali economie avanzate hanno registrato un rallentamento: gli Stati Uniti sono cresciuti del 2,8%, mentre l'area euro ha visto una crescita limitata allo 0,8%. L'elevata inflazione e i tassi di interesse elevati hanno continuato a frenare gli investimenti e la domanda interna in queste aree.
Per quanto riguarda le economie emergenti, la Cina ha registrato una crescita del PIL del 4,8% nel 2024, grazie a politiche di stimolo economico interno, nonostante le difficoltà strutturali nel settore immobiliare e una continua transizione verso un'economia più orientata ai consumi interni. Tuttavia, l'incertezza geopolitica e la gestione del debito pubblico rimangono temi di preoccupazione per il paese. L'India, al contrario, ha continuato a crescere con tassi superiori al 6%, sostenendo le economie emergenti.
Per quanto riguarda le prospettive future, il FMI ha previsto che nel 2025 e 2026 la crescita globale sarà in linea con il 2024, ossia pari al 3,3%, sotto la media storica del 3,7% (2000-2019). In particolare, gli Stati Uniti sono attesi crescere del 2,7% nel 2025 e del 2,1% nel 2026, grazie alla domanda interna e da condizioni finanziarie favorevoli, mentre l'area euro vedrà una crescita pari all'1,0% nel 2025 e 1,4% nel 2026, penalizzata dall'incertezza politica e dal rallentamento del settore manifatturiero. Le economie emergenti, invece, dovrebbero proseguire la loro espansione, con la Cina stimata crescere a un ritmo del 4,6% e l'India a circa il 6,5%.
L'inflazione globale è in calo, con una previsione del 4,2% per il 2025, avvicinandosi agli obiettivi delle principali banche centrali, anche se persistono differenze tra economie avanzate ed emergenti. Le condizioni finanziarie globali rimangono relativamente accomodanti, ma il rafforzamento del dollaro statunitense, alimentato da tassi di interesse ancora elevati, potrebbe avere impatti sulle economie emergenti e sugli equilibri commerciali globali.
Le principali incognite per l'economia globale riguardano il rischio di nuove tensioni geopolitiche, l'eventuale intensificazione di misure protezionistiche e l'andamento dei mercati finanziari, che potrebbero influenzare negativamente le dinamiche di crescita nei prossimi mesi.
I segmenti di mercato in cui il Gruppo opera sono attesi in crescita per i prossimi anni sia a livello europeo sia globale. Parallelamente, si conferma l'orientamento dei grandi player ad affidarsi a contoterzisti per la produzione nutraceutica, farmaceutica e cosmetica. Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. intende rafforzare la propria posizione competitiva espandendo le quote di mercato attraverso lo sviluppo del business lungo le tre direttrici principali - Nutra, Pharma e Cosmetics - valorizzando le sinergie tra di esse. Il Gruppo resta, inoltre, attento a possibili eventuali opportunità di crescita per linee esterne.
La BU Nutra continuerà a puntare su qualità e innovazione, oltre che sullo sviluppo di servizi avanzati a supporto dei clienti. È confermato il piano di espansione della capacità produttiva, iniziato nel 2024 con l'acquisto del terreno, con i primi investimenti previsti nel corso del 2025 per l'ampliamento dello stabilimento.
La BU Pharma proseguirà nel 2025 con attività mirate a gestire la forte crescita prevista, derivante da significativi accordi pluriennali già sottoscritti con importanti clienti internazionali. L'ampliamento dello stabilimento produttivo, avviato a fine 2023, procede secondo i piani e sarà completato nel 2025 con l'inizio della generazione di ricavi previsto per il 2026.Nella BU Cosmetica, dopo la fase di integrazione, riorganizzazione e ottimizzazione sostenuta da investimenti e dall'ingresso di nuovi manager con esperienza nel settore, si iniziano a osservare i primi segnali positivi. Per il 2025 è atteso un progressivo miglioramento dei ricavi e della marginalità, con un impatto positivo sui risultati di Gruppo.
Pur considerando che, per la natura del business, la crescita della top line potrebbe non essere visibile progressivamente trimestre dopo trimestre, il portafoglio ordini positivo per l'anno in corso e gli accordi pluriennali in essere supportano la previsione di mantenere i trend storici di crescita in termini di ricavi e di marginalità, grazie a un'organizzazione sempre più solida e affidabile.
Il Gruppo proseguirà, inoltre, il proprio percorso di sostenibilità, confermandosi un partner di riferimento per i clienti, con soluzioni sempre più allineate alle crescenti aspettative del mercato in tema di sostenibilità.
Verdellino, 13 marzo 2025
per il Consiglio di Amministrazione il Presidente
Marco Francesco Eigenmann
I sottoscritti, Pietro Oriani, in qualità di Amministratore Delegato, e Pietro Bassani, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
Si attesta inoltre che:
Verdellino-Zingonia, 13 marzo 2025
L'Amministratore Delegato Pietro Oriani
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Pietro Bassani


EY S.p.A. Viale Papa Giovanni XXIII, 48
24121 Bergamo Tel: +39 035 3592111 ey.com

| Aspetto chiave | Risposte di revisione |
|---|---|
| Valutazione dell'avviamento | |
| ll Gruppo al 31 dicembre 2024 ha iscritto tra le Le nostre procedure di revisione in risposta |




EY S.p.A. Viale Papa Giovanni XXIII, 48 24121 Bergamo



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Sede Legale: Via Berlino 39 – VERDELLINO (BG) Iscritta al Registro Imprese di Bergamo C.F. e Num. Di Iscrizione 09320600969 Iscritta al R.E.A. di Bergamo n. 454184 Capitale Sociale sottoscritto Euro 22.770.445,02 i.v. P.IVA n. 09320600969

BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2024
Preparato in virtù di quanto previsto dai Principi Contabili Internazionali emanati dallo IASB, nonché le interpretazioni SIC e IFRIC emesse dall'International Financial Reporting Interpretations Committee, che siano stati omologati secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606 del 19 luglio 2002
I valori esposti negli schemi e nelle note illustrative al Bilancio d'esercizio, ove non diversamente specificato, sono esposti in euro unità ed arrotondati qualora necessario all'euro.
| Prospetto di conto economico 4 | |||
|---|---|---|---|
| Prospetto di conto economico complessivo 4 | |||
| Prospetto della situazione patrimoniale – finanziaria 5 | |||
| Prospetto di Rendiconto finanziario6 | |||
| Prospetto di movimentazione del patrimonio netto7 | |||
| BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 20248 | |||
| 1. | Informazioni societarie………………………………………………………………………………………………………………………8 | ||
| Eventi significativi del periodo 8 | |||
| Continuità aziendale 8 | |||
| Principi Contabili8 | |||
| Criteri di classificazione 9 | |||
| Sintesi dei principali principi contabili 9 | |||
| Gestione del capitale 20 | |||
| Gestione dei rischi finanziari21 | |||
| Valutazioni discrezionali e stime contabili significative27 | |||
| CONTO ECONOMICO30 | |||
| Ricavi derivanti da contratti con clienti 30 | |||
| Altri proventi30 | |||
| Costi per materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione31 | |||
| Costi del personale31 | |||
| Costi per servizi 31 | |||
| Altri costi operativi 32 | |||
| Ammortamenti e svalutazioni 33 | |||
| Variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie 33 | |||
| Proventi e oneri da partecipazione 33 | |||
| Proventi finanziari 33 | |||
| Oneri finanziari 34 | |||
| 2.12 | Imposte sul reddito 34 | ||
| STATO PATRIMONIALE36 | |||
| ATTIVITÀ36 | |||
| Immobili, impianti e macchinari 36 | |||
| Altre immobilizzazioni immateriali36 | |||
| Leases 37 | |||
| Partecipazioni 38 | |||
| Attività finanziarie non correnti 39 | |||
| Altre attività non correnti39 | |||
| Attività per imposte anticipate39 | |||
| Fondo imposte differite 40 | ||
|---|---|---|
| Rimanenze 40 | ||
| Crediti commerciali 40 | ||
| Crediti tributari 41 | ||
| Altre Attività Correnti42 | ||
| Attività Finanziarie Correnti 42 | ||
| Cassa e Altre Disponibilità Liquide 43 | ||
| PATRIMONIO NETTO43 | ||
| Patrimonio Netto43 | ||
| PASSIVITÀ 45 | ||
| Debiti verso banche non correnti45 | ||
| Debiti verso banche correnti45 | ||
| Benefici ai dipendenti 46 | ||
| Fondo rischi e oneri47 | ||
| Debiti commerciali 47 | ||
| Debiti tributari 47 | ||
| Altre passività correnti 48 | ||
| 5. | Altre informazioni…………………………………………………………………………………………………………………………….48 | |
| Impegni e garanzie48 | ||
| Passività potenziali 48 | ||
| Sovvenzioni, contributi e simili48 | ||
| Informazioni sulle operazioni con parti correlate 49 | ||
| Eventi successivi alla data di bilancio49 | ||
| Evoluzione prevedibile della gestione 49 | ||
| Proposta di destinazione del risultato d'esercizio50 | ||
| Attestazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio |
| Esercizio chiuso al 31 dicembre |
Esercizio chiuso al 31 dicembre |
||
|---|---|---|---|
| Note | 2024 | 2023 | |
| Ricavi e proventi | |||
| Ricavi da contratti con clienti | 2.1 | 217.971.583 | 220.364.619 |
| Altri proventi | 2.2 | 1.063.687 | 699.985 |
| Totale ricavi | 219.035.270 | 221.064.604 | |
| Costi operativi | |||
| Costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione. |
2.3 | 124.800.519 | 138.243.648 |
| Costi del personale | 2.4 | 41.461.647 | 37.219.328 |
| Costi per servizi | 2.5 | 20.085.499 | 20.371.482 |
| Altri costi operativi | 2.6 | 1.810.815 | 1.180.540 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 2.7 | 13.312.217 | 13.799.196 |
| Totale costi operativi | 201.470.697 | 210.814.193 | |
| Risultato operativo | 17.564.573 | 10.250.411 | |
| Variazioni di fair-value delle attività e passività finanziarie | 2.8 | (12.881) | 1.703.519 |
| Proventi e oneri da partecipazione | 2.9 | - | (13.922.188) |
| Proventi finanziari | 2.10 | 1.261.200 | 593.428 |
| Oneri finanziari | 2.11 | (3.128.364) | (4.411.200) |
| Risultato ante imposte | 15.684.527 | (5.786.030) | |
| Imposte sul reddito | 2.12 | 3.647.029 | 1.651.280 |
| Utile/(perdita) d'esercizio | 12.037.498 | (7.437.309) |
| Esercizio chiuso al 31 |
Esercizio chiuso al 31 |
||
|---|---|---|---|
| dicembre | dicembre | ||
| 2024 | 2023 | ||
| Utile/(perdita) d'esercizio (A) | Note | 12.037.498 | (7.437.309) |
| Componenti che non saranno successivamente riclassificati nel risultato d'esercizio Rivalutazione delle passività/attività nette per benefici ai dipendenti Effetto fiscale |
4.4 | 9.319 (2.237) |
(15.158) 3.638 |
| Altre componenti conto economico complessivo (B) | 7.082 | (11.520) | |
| Utile/(perdita) complessiva (A+B) | 12.044.580 | (7.448.829) |
| Al 31 Dicembre | Al 31 Dicembre | ||
|---|---|---|---|
| (importi in unità di euro) | Note | 2024 | 2023 |
| Attività | |||
| Attività non correnti | |||
| Immobili, impianti e macchinari | 3.1 | 110.796.803 | 91.168.051 |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 3.2 | 1.306.429 | 1.307.010 |
| Diritti d'uso | 3.3 | 143.733 | 87.190 |
| Partecipazioni | 3.4 | 24.951.994 | 24.951.994 |
| Attività finanziarie non correnti | 3.5 | 11.000.000 | 11.000.000 |
| Altre attività non correnti | 3.6 | 583.749 | 425.315 |
| Attività per imposte differite | 3.7 | 2.551.438 | 5.324.991 |
| Totale attività non correnti | 151.334.146 | 134.264.551 | |
| Attività correnti | |||
| Rimanenze | 3.9 | 27.697.069 | 34.105.448 |
| Crediti commerciali | 3.10 | 32.644.644 | 29.998.136 |
| Crediti tributari | 3.11 | - | 86.473 |
| Altre attività correnti | 3.12 | 7.243.968 | 6.353.192 |
| Attività finanziarie correnti | 3.13 | 786.107 | 3.888.082 |
| Cassa e altre disponibilità liquide | 3.14 | 15.506.069 | 17.047.578 |
| Totale attività correnti | 83.877.856 | 91.478.911 | |
| Totale attività | 235.212.002 | 225.743.463 | |
| Patrimonio netto | |||
| Capitale sociale | 4.1 | 22.770.445 | 22.770.445 |
| Altre riserve | 4.1 | 109.814.917 | 120.308.448 |
| Riserva per benefici ai dipendenti | 4.1 | 23.990 | 16.908 |
| Riserva FTA | 4.1 | (6.669.789) | (6.669.789) |
| Utili a nuovo | 4.1 | - | - |
| Utile/(perdita) d'esercizio | 4.1 | 12.037.498 | (7.437.309) |
| Totale patrimonio netto | 137.977.061 | 128.988.702 | |
| Passività non correnti | |||
| Debiti verso banche non correnti | 4.2 | 30.799.769 | 4.141.720 |
| Benefici ai dipendenti | 4.4 | 788.435 | 853.729 |
| Fondo per rischi e oneri | 4.5 | 1.600.000 | - |
| Fondo imposte differite | 3.8 | 9.213 | 9.441 |
| Debiti per lease non correnti | 3.3 | 97.263 | 35.580 |
| Totale Passività non correnti | 33.294.680 | 5.040.471 | |
| Passività correnti | |||
| Debiti verso banche correnti | 4.3 | 17.028.200 | 53.335.668 |
| Debiti commerciali | 4.6 | 33.064.252 | 26.506.816 |
| Debiti tributari | 4.7 | 219.112 | 575.488 |
| Debiti per lease correnti | 3.3 | 49.090 | 52.804 |
| Altre passività correnti | 4.8 | 13.579.607 | 11.243.513 |
| Totale Passività correnti | 63.940.261 | 91.714.289 | |
| Totale Patrimonio Netto e Passività | 235.212.002 | 225.743.463 |
| Esercizio chiuso al 31 dicembre | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (importi in unità di euro) | Note | 2024 | 2023 | ||
| UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO | 12.037.498 | (7.437.309) | |||
| Aggiustamenti per riconciliare l'utile al netto delle imposte con i flussi finanziari netti: | |||||
| Ammortamenti e perdita durevole di valore di immobili, impianti e macchinari | 2.7 | 12.561.544 | 13.048.935 | ||
| Ammortamento e perdita durevole valore delle immobilizzazioni immateriali | 2.7 | 701.440 | 695.058 | ||
| Ammortamento diritto d'uso | 2.7 | 49.233 | 55.204 | ||
| Svalutazione Partecipazione | 2.9 | - | 13.922.188 | ||
| Proventi finanziari | 2.10 | (1.261.200) | (593.428) | ||
| Oneri finanziari | 2.11 | 3.122.932 | 4.412.087 | ||
| Variazioni di fair-value delle attività e passività finanziarie | 2.8 | 12.881 | (1.703.519) | ||
| Oneri finanziari su passività finanziarie per leasing | 3.3 | 5.433 | (887) | ||
| Imposte sul reddito | 2.12 | 952.274 | 549.729 | ||
| Utili sulla cessione di immobili, impianti e macchinari | 2.2 | 8.820 | (113.745) | ||
| Svalutazione attivo circolante | 3.9,3.10 | 374.268 | 367.270 | ||
| Variazione netta TFR e fondi pensionistici | 4.4 | (82.526) | (36.290) | ||
| Variazione netta fondi rischi e oneri | 4.5 | 1.600.000 | - | ||
| Variazione netta delle imposte differite attive e passive | 3.7,3.8 | 2.771.088 | 1.101.551 | ||
| Interessi pagati | 2.11 | (1.840.619) | (3.787.253) | ||
| Imposte sul reddito pagate | (1.259.340) | - | |||
| Variazioni nel capitale circolante: | |||||
| (Aumento)/diminuzione delle rimanenze | 3.9 | 6.182.437 | (819.503) | ||
| (Aumento)/diminuzione dei crediti commerciali | 3.10 | (2.794.833) | (99.292) | ||
| (Aumento)/diminuzione delle altre attività e passività non finanziarie | 3.6,3.11,3.12,4.7,4.8 | 1.324.048 | 2.287.600 | ||
| Aumento/(diminuzione) dei debiti commerciali | 4.6 | 6.557.436 | 28.904 | ||
| FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' OPERATIVE | 41.022.813 | 21.877.299 | |||
| Attività d'investimento: | (32.344.993) | (12.461.210) | |||
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | 3.1 | ||||
| Disinvestimenti in immobilizzazioni materiali | 3.1 | 145.880 (700.856) |
289.432 (530.560) |
||
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali | 3.2 | 3.089.095 | 53.116.756 | ||
| (Investimenti)/disinvestimenti netti in immobilizzazioni finanziarie | 3.13 | (29.810.874) | 40.414.417 | ||
| FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | |||||
| Attività di finanziamento: | |||||
| Accensione di finanziamenti | 4.2,4.3 | 424.887 | 2.117.638 | ||
| Rimborso di finanziamenti e Prestito obbligazionario | 4.2,4.3 | (10.074.306) | (50.766.321) | ||
| Pagamenti della quota capitale -passività per leasing | 3.3 | (47.807) | (57.638) | ||
| Dividendi pagati agli azionisti della Capogruppo | 4.1 | (2.937.895) | (2.452.708) | ||
| Cessione (acquisto) azioni proprie | 4.1 | (118.327) | (340.575) | ||
| FLUSSI FINANZIARI DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO | (12.753.449) | (51.499.335) | |||
| VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITA' LIQUIDE | (1.541.510) | 10.792.382 | |||
| Disponibilità liquide e depositi a breve termine al 1° gennaio | 17.047.578 | 6.255.196 | |||
| Disponibilità liquide e depositi a breve termine al 31 dicembre | 15.506.069 | 17.047.578 |
| Note | Capitale Sociale |
Riserva Legale |
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio |
Riserva da avanzo da fusione |
Riserva da sovrapprezzo |
Riserva straordinaria |
Altre riserve |
Riserva FTA | Riserva per benefici ai dipendenti |
Utili/Perdite a nuovo |
Utile/Perdita d'esercizio |
Totale Patrimonio netto |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31 dicembre 2022 | 4.1 | 22.770.445 | 5.000.000 | (13.680.454) | 29.741.389 | 86.743.750 | 11.569.401 | 11.311.789 | (6.669.789) | 28.428 | - | (7.584.144) | 139.230.815 |
| Utile/ perdita d'esercizio Altri componenti di conto economico |
(11.520) | (7.437.309) | (7.437.309) (11.520) |
||||||||||
| Utile/(perdita) complessiva | - | - | - | - | - | - | - | - | (11.520) | - | (7.437.309) | (7.448.829) | |
| Dividendi Stock Grant |
(2.452.708) | (2.452.708) | |||||||||||
| Acquisto azioni proprie | (340.575) | (340.575) | |||||||||||
| Esercizio warrant Destinazione risultato 2022 |
(7.584.144) | 7.584.144 | - - |
||||||||||
| Saldo al 31 dicembre 2023 | 4.1 | 22.770.445 | 5.000.000 | (14.021.029) | 29.741.389 | 86.743.750 | 1.532.549 | 11.311.789 | (6.669.789) | 16.908 | - | (7.437.309) | 128.988.702 |
| Utile/ perdita d'esercizio Altri componenti di conto economico |
7.082 | 12.037.498 | 12.037.498 7.082 |
||||||||||
| Utile/(perdita) complessiva | - | - | - | - | - | - | - | - | 7.082 | - | 12.037.498 | 12.044.580 | |
| Dividendi Stock Grant |
(2.937.895) | (2.937.895) - |
|||||||||||
| Acquisto azioni proprie | (118.327) | (118.327) | |||||||||||
| Esercizio warrant Destinazione risultato 2023 |
(7.437.309) | 7.437.309 | - - |
||||||||||
| Saldo al 31 dicembre 2024 | 4.1 | 22.770.445 | 5.000.000 | (14.139.356) | 19.366.185 | 86.743.750 | 1.532.549 | 11.311.789 | (6.669.789) | 23.990 | - | 12.037.498 | 137.977.061 |
Il bilancio di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 è stato approvato dal Consiglio d'Amministrazione in data 13 marzo 2025.
Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. (nel seguito anche "Fine Foods" e/o la "Società"), registrata e domiciliata a Bergamo, è una Società per azioni, con sede legale in Via Berlino 39, Verdellino – Zingonia (BG) in Italia. Fine Foods, quotata al segmento STAR dell'MTA di Borsa Italiana, è una CDMO (Contract Development & Manufacturing Organization) italiana indipendente. Il presente bilancio è stato redatto in Euro.
Il 25 luglio 2024 il Consiglio di Amministrazione di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. ha nominato, con decorrenza dal 2 agosto 2024, il Dott. Pietro Oriani quale Direttore Generale della Società conferendogli poteri relativi alla gestione ordinaria nelle sue diverse esplicazioni. Nella medesima riunione del Consiglio, il Dott. Giorgio Ferraris ha comunicato di rassegnare le proprie dimissioni dalla carica di Consigliere e Amministratore Delegato per sopraggiunte ragioni personali. Le dimissioni hanno efficacia a decorrere dal 13 settembre 2024.
In data 2 agosto 2024 la Società Capogruppo ha stipulato un contratto preliminare per l'acquisto di un'area di circa 21.000 mq. sita nel Comune di Zingonia-Verdellino (BG), via Madrid n.1, confinante con l'attuale stabilimento nutraceutico di Fine Foods. Il valore totale dell'investimento è previsto per circa 4 milioni di euro di cui euro 3.270.000 già versati a titolo di acconto.
Il presente bilancio è stato redatto sulla base della continuità aziendale.
Il bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e alle interpretazioni dell'IFRS Interpretations Committee (IFRSIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio. L'insieme di tutti i principi e interpretazioni di riferimento sopraindicati è di seguito definito "IAS/IFRS".
Gli schemi adottati dalla Società e in conformità con il principio contabile internazionale IAS 1, si compongono come segue:
Prospetto di Rendiconto finanziario: presenta i flussi finanziari dell'attività operativa, d'investimento e finanziaria come previsto dal principio IAS 7.
Prospetto di movimentazione del patrimonio netto: evidenzia il risultato complessivo dell'esercizio e le ulteriori movimentazioni nel capitale di rischio della Società.
Le attività e passività nel bilancio della Società sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente. Un'attività è corrente quando:
Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.
Una passività è corrente quando:
La Società classifica tutte le altre passività come non correnti.
Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.
Con riferimento invece al conto economico, si precisa che lo stesso è classificato per natura, in quanto si ritiene che tale rappresentazione sia quella che meglio fornisca una corretta rappresentazione della gestione della Società.
La Società ha deciso di presentare due prospetti separati, un prospetto di conto economico ed un prospetto di conto economico complessivo (OCI), piuttosto che un unico prospetto che combini i due elementi.
Il rendiconto finanziario è esposto con il metodo indiretto.
La Società valuta gli strumenti finanziari quali i derivati al fair value ad ogni chiusura di bilancio.
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:
oppure
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società.
Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.
La Società utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l'utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l'uso di input non osservabili.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione
Il bilancio d'esercizio della Società espone a fair value le attività finanziarie e le passività finanziarie nonché gli strumenti derivati. Per tali poste di bilancio, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.
Ad ogni chiusura di bilancio la Direzione della Società analizza le variazioni nei valori di attività e passività per le quali è richiesta, in base ai principi contabili della Società, la rivalutazione o la rideterminazione.
Per tale analisi, vengono verificati i principali input applicati nella valutazione più recente, raccordando le informazioni utilizzate nella valutazione ai contratti e agli altri documenti rilevanti.
La Direzione effettuata, con il supporto degli esperti esterni, una comparazione tra ogni variazione nel fair value di ciascuna attività e passività e le fonti esterne rilevanti, al fine di determinare se la variazione sia ragionevole.
Ai fini dell'informativa relativa al fair value, la Società determina le classi di attività e passività sulla base della natura, caratteristiche e rischi dell'attività o della passività ed il livello della gerarchia del fair value come precedentemente illustrato.
Nella seguente tabella è riportata la gerarchia della valutazione del fair value per attività e passività della Società al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023.
| 31-dic-24 | Totale | Valore contabile | Fair value | Fair value | Fair value |
|---|---|---|---|---|---|
| livello 1 | livello 2 | livello 3 | |||
| Attività finanziarie | |||||
| Attività finanziarie non correnti | 11.000.000 | 11.000.000 | 11.000.000 | ||
| Attività finanziarie correnti | 786.107 | 786.107 | 786.107 | ||
| Cassa e altre disponibilità liquide | 15.506.069 | 15.506.069 | 15.506.069 | ||
| Totale attività finanziarie | 27.292.175 | 27.292.175 | 27.292.175 | - | - |
| Passività finanziarie | |||||
| Debiti verso banche non correnti | 30.799.769 | 30.799.769 | 30.799.769 | ||
| Debiti verso banche correnti | 17.028.200 | 17.028.200 | 17.028.200 | ||
| Debiti per lease non correnti | 97.263 | 97.263 | 97.263 | ||
| Debiti per lease correnti | 49.090 | 49.090 | 49.090 | ||
| Totale passività finanziarie | 47.974.322 | 47.974.322 | - | 47.974.322 |
| 31-dic-23 | Totale | Valore contabile | Fair value | Fair value | Fair value |
|---|---|---|---|---|---|
| livello 1 | livello 2 | livello 3 | |||
| Attività finanziarie | |||||
| Attività finanziarie non correnti | 11.000.000 | 11.000.000 | 11.000.000 | ||
| Attività finanziarie correnti | 3.888.082 | 3.888.082 | 421.106 | 3.466.976 | |
| Cassa e altre disponibilità liquide | 17.047.578 | 17.047.578 | 17.047.578 | ||
| Totale attività finanziarie | 31.935.661 | 31.935.661 | 28.468.685 | 3.466.976 | - |
| Passività finanziarie | |||||
| Debiti verso banche non correnti | 4.141.720 | 4.141.720 | 4.141.720 | ||
| Debiti verso banche correnti | 53.335.668 | 53.335.668 | 53.335.668 | ||
| Debiti per lease non correnti | 35.580 | 35.580 | 35.580 | ||
| Debiti per lease correnti | 52.804 | 52.804 | 52.804 | ||
| Totale passività finanziarie | 57.565.772 | 57.565.772 | - | 57.565.772 | - |
Il management della Società ha verificato che il Fair Value delle attività e passività finanziarie approssima il valore contabile.
La Società Fine Foods & Pharmaceutical N.T.M. S.p.A. si occupa dello sviluppo e della produzione in conto terzi (contract development and manufacturing organization, 'CDMO') di forme solide orali destinate all'industria farmaceutica e nutraceutica.
I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono rilevati quando il controllo dei beni è trasferito al cliente, generalmente alla consegna, per un ammontare che riflette il corrispettivo che la Società si aspetta di ricevere in cambio di tali beni.
La Società considera se ci sono altre promesse nel contratto che rappresentano obbligazioni contrattuali sulle quali una parte del corrispettivo della transazione deve essere allocato. Nel determinare il prezzo della transazione di vendita dei prodotti, la Società considera gli eventuali effetti derivanti dalla presenza di corrispettivi variabili e di componenti finanziarie significative.
Se il corrispettivo promesso nel contratto include un importo variabile, la Società stima l'importo del corrispettivo variabile al momento della stipula del contratto. Tale valore non rilevato fino a quando non sia altamente probabile il suo riconoscimento tenuto conto di quanto concordato.
Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nel paese dove la Società opera e genera il proprio reddito imponibile.
Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.
Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.
Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:
Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.
Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch'esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.
I benefici fiscali acquisiti a seguito di un'aggregazione aziendale, ma che non soddisfano i criteri per la rilevazione separata alla data di acquisizione, sono eventualmente riconosciuti successivamente, nel momento in cui si ottengono nuove informazioni sui cambiamenti dei fatti e delle circostanze. L'aggiustamento è riconosciuto a riduzione dell'avviamento (fino a concorrenza del valore dell'avviamento), nel caso in cui sia rilevato durante il periodo di misurazione, ovvero nel conto economico, se rilevato successivamente.
La Società compensa imposte differite attive ed imposte differite passive se e solo se esiste un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte differite attive e passive facciano riferimento ad imposte sul reddito dovute alla stessa autorità fiscale dallo stesso soggetto contribuente o da soggetti contribuenti diversi che intendono saldare le attività e passività fiscali correnti su base netta.
I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:
Le operazioni in valuta estera, se presenti, sono rilevate inizialmente nella valuta funzionale, applicando il tasso di cambio a pronti alla data dell'operazione.
Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono convertite nella valuta funzionale al tasso di cambio alla data del bilancio.
Le differenze di cambio realizzate o quelle derivanti dalla conversione di poste monetarie sono rilevate nel conto economico. Le imposte attribuibili alle differenze cambio sugli elementi monetari sono anch'esse rilevate nel prospetto di conto economico complessivo. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite ai tassi di cambio alla data di rilevazione iniziale della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta estera sono convertite al tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore. L'utile o la perdita che emerge dalla conversione di poste non monetarie è trattato coerentemente con la rilevazione degli utili e delle perdite relative alla variazione del fair value delle suddette poste (i.e. le differenze di conversione sulle voci la cui variazione del fair value è rilevata nel conto economico complessivo o nel conto economico sono rilevate, rispettivamente, nel conto economico complessivo o nel conto economico).
La Società rileva una passività a fronte del pagamento di un dividendo quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. La rilevazione nel passivo ha come contropartita una riduzione del patrimonio netto alla riserva indicata dal verbale assembleare.
Gli immobili in costruzione sono rilevati al costo storico, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate. Gli Immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo storico, al netto del relativo fondo di ammortamento e delle perdite di valore cumulate. Tale costo include i costi per la sostituzione di parte di macchinari e impianti nel momento in cui sono sostenuti, se conformi ai criteri di rilevazione. Laddove sia necessaria la sostituzione periodica di parti significative di impianti e macchinari, la Società li ammortizza separatamente in base alla specifica vita utile. Allo stesso modo, in occasione di revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario come nel caso della sostituzione, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. Il valore attuale del costo di smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel costo del bene, se sono soddisfatti i criteri di rilevazione per un accantonamento.
L'ammortamento è calcolato a quote costanti sulla vita utile stimata del bene come segue:
| Tabella delle aliquote di ammortamento | ||||
|---|---|---|---|---|
| Nutra | Pharma | |||
| Fabbricati industriali, secondo la tipologia | 3% | 5,50% | ||
| Costruzioni leggere | 10% | 10% | ||
| Impianti generici, secondo la tipologia | 7,50% | 10% | ||
| Impianti e macchinari specifici, secondo la tipologia | 14% | 12% | ||
| Attrezzature industriali e commerciali, secondo la tipologia | 20% | 40% | ||
| Altri beni: Mobili e arredi | 12% | 12% | ||
| Altri beni: Macchine elettroniche di ufficio | 20% | 20% | ||
| Altri beni: Autoveicoli da trasporto | 20% | 20% | ||
| Altri beni: Autovetture | 25% | 25% |
Il valore contabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari ed ogni componente significativo inizialmente rilevato è eliminato al momento di un eventuale dismissione o quando non ci si attende alcun beneficio economico futuro dal suo utilizzo o dismissione. L'utile/perdita che emerge al momento dell'eliminazione contabile dell'attività (calcolato come differenza tra il valore netto contabile dell'attività ed il corrispettivo percepito) è rilevato a conto economico quando l'elemento è eliminato contabilmente.
I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.
La Società alla stipula di ogni contratto, verifica se lo stesso soddisfa la definizione di leasing prevista dal principio. La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca alla controparte tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dello stesso.
Per ogni contratto che soddisfa la definizione di leasing o che contiene un leasing, la Società contabilizza un Diritto d'uso e una Passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri del leasing più i costi iniziali diretti, obbligazioni a riportare il bene alle sue iniziali condizioni meno qualsiasi incentivo pagato al fornitore.
Gli oneri finanziari sono imputati al conto economico.
I beni in leasing sono ammortizzati sulla base della durata del contratto di locazione.
L'entità riconoscerà nel proprio bilancio:
Pur presentando un valore trascurabile, la Società ha provveduto ad iscrivere le spese per opere di miglioramento effettuate sugli immobili in locazione, quando hanno i requisiti per essere capitalizzati, all'interno del diritto d'uso ammortizzandoli sulla base della vita utile residua di ogni singolo contratto.
Nell'adottare l'IFRS 16, la Società ha deciso di avvalersi dell'esenzione concessa dal principio in relazione relativamente ai meglio conosciuti short-term leases (contratti con durata inferiore a 12 mesi) per tutte classi di attività e ai low-value asset, ossia contratti di lease per i quali il valore unitario dei beni sottostanti non è superiore a 5 migliaia di euro quando nuovi.
I contratti per i quali è stata applicata l'esenzione ricadono principalmente all'interno della categoria dei carrelli elevatori, in quanto acquistati nel corso del 2019 e considerati pertanto contratti di breve durata.
Per tali contratti l'adozione dell'IFRS 16 non comporterà la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione saranno rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.
I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo alla Società tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I proventi da leasing derivanti da leasing operativi sono rilevati in quote costanti lungo la durata del leasing, e sono inclusi tra gli altri ricavi nel conto economico data la loro natura operativa. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione.
Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.
Le attività immateriali sono inizialmente rilevate al costo. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento accumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo che soddisfano specifici requisiti così definiti dallo IAS 38, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.
Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore, ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno ad ogni chiusura d'esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di cassa (IAS 36). La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da "vita utile indefinita" a "vita utile definita" si applica su base prospettica.
Un'attività immateriale viene eliminata al momento della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando non ci si attendono benefici economici futuri dal suo utilizzo o dismissione.
Qualsiasi utile o perdita derivante dall'eliminazione dell'attività (calcolata come differenza tra il corrispettivo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività) è inclusa nel conto economico.
I Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno sono ammortizzati con un'aliquota annua del 20%.
Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dà origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.
Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo (di seguito anche OCI) e al fair value rilevato nel conto economico.
La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale, oltre che dalla natura dello strumento, dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che la Società usa per la loro gestione. Ad eccezione dei crediti commerciali, la Società inizialmente valuta un'attività finanziaria al suo fair value oltre agli eventuali costi di transazione. I crediti commerciali sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15.
Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto 'solely payments of principal and interest (SPPI)'). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.
Le attività finanziarie i cui flussi di cassa non soddisfano i requisiti sopra indicati (e.g. SPPI) sono classificati e misurati al fair value rilevato a conto economico.
Il modello di business della Società per la gestione delle attività finanziarie si riferisce al modo in cui gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi finanziari. Il modello aziendale determina se i flussi finanziari deriveranno dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.
Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:
La Società valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:
e
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite sono rilevati a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata.
La Società valuta le attività da strumenti di debito al fair value rilevato nel conto economico complessivo se entrambe le seguenti condizioni sono soddisfatte:
e
Per le attività da strumenti di debito valutati al fair value rilevato in OCI, gli interessi attivi, le variazioni per differenze cambio e le perdite di valore, insieme alle riprese, sono rilevati a conto economico e sono calcolati allo stesso modo delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le rimanenti variazioni del fair value sono rilevate in OCI. Al momento dell'eliminazione, la variazione cumulativa del fair value rilevata in OCI viene riclassificata nel conto economico.
Le attività da strumenti di debito della Società valutati al fair value rilevato in OCI comprendono gli investimenti in strumenti di debito quotati inclusi nelle altre attività finanziarie non correnti.
All'atto della rilevazione iniziale, la Società può irrevocabilmente scegliere di classificare i propri investimenti azionari come strumenti rappresentativi di capitale rilevati al fair value in OCI quando soddisfano la definizione di strumenti rappresentativi di capitale ai sensi dello IAS 32 "Strumenti finanziari: Presentazione" e non sono detenuti per la negoziazione. La classificazione è determinata per ogni singolo strumento.
Gli utili e le perdite conseguite su tali attività finanziarie non vengono mai rigirati nel conto economico. I dividendi sono rilevati come altri ricavi nel conto economico quando il diritto al pagamento è stato deliberato. Gli strumenti rappresentativi di capitale iscritti al fair value rilevato in OCI non sono soggetti a impairment test.
Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria della Società) quando:
Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della Società.
Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.
La Società alla data del presente bilancio detiene un portafoglio di investimento che include strumenti finanziari e di liquidità., conferiti e gestiti per mezzo di un primario Istituto di Credito, valorizzati al fair value tramite conto economico. Per maggiori dettagli sii rimanda al paragrafo 3.12 "Attività finanziare correnti".
Rilevazione e valutazione iniziale
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.
Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.
Le passività finanziarie della Società comprendono mutui e finanziamenti, e strumenti finanziari derivati.
La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:
Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.
Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IFRS 9. I derivati incorporati, scorporati dal contratto principale, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.
Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.
Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, la Società non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).
Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.
Le rimanenze sono valutate al minore fra il costo e il valore di presumibile netto realizzo. Il criterio di valorizzazione adottato è il metodo del costo medio ponderato.
I costi sostenuti per portare ciascun bene nel luogo e nelle condizioni attuali sono rilevati come segue:
Il valore di presumibile netto realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita nel corso normale delle attività, dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita.
Ad ogni chiusura di bilancio la Società valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, la Società effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value dell'attività o unità generatrice di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non sono ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile.
Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di sconto anteimposte, che riflette le valutazioni di mercato del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Nel determinare il fair value al netto dei costi di vendita si tiene conto di transazioni recenti intervenute sul mercato. La Società basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente sull'unità generatrice di flussi di cassa della Società cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di quattro anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il quinto anno viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine (terminal value).
La società basa il proprio test di impairment su budget più recenti e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa in cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di tre anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il terzo anno viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine.
Le perdite di valore di attività in funzionamento sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nelle categorie di costo coerenti con la destinazione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobilizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivalutazione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è a sua volta rilevata tra le altre componenti conto economico complessivo fino a concorrenza della precedente rivalutazione. Per le attività diverse dall'avviamento, a ogni chiusura di bilancio, la Società valuta l'eventuale esistenza di indicatori del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicatori esistano, stima il valore recuperabile dell'attività o della CGU. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio salvo che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa, sia in valuta nazionale che estera, i valori bollati e le giacenze monetarie risultanti dai conti intrattenuti dalla Società con enti creditizi. Sono tutti espressi al loro valore nominale.
Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentati dalle disponibilità liquide come definite sopra.
Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di ri-emissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.
Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando la Società deve far fronte ad un'obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un esborso di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando la Società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo.
Se l'effetto del valore del denaro nel tempo è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando la passività viene attualizzata, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.
Il costo dei benefici previsti ai sensi del piano a benefici definiti è determinato usando il metodo attuariale della proiezione unitaria del credito.
Le rivalutazioni, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, le variazioni nell'effetto del massimale delle attività, esclusi gli importi compresi negli interessi netti sulla passività netta per benefici definiti ed il rendimento delle attività a servizio del piano (esclusi gli importi compresi negli interessi netti sulla passività netta per benefici definiti), sono rilevate immediatamente nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria addebitando o accreditando gli utili portati a nuovo attraverso le altre componenti di conto economico complessivo nell'esercizio in cui si manifestano.
Le rivalutazioni non sono riclassificate a conto economico negli esercizi successivi.
Il costo relativo alle prestazioni di lavoro passate è rilevato a conto economico alla data più remota tra le seguenti:
Gli interessi netti sulla passività /attività netta per benefici definiti devono essere determinati moltiplicando la passività /attività netta per il tasso di sconto. La Società rileva le seguenti variazioni dell'obbligazione netta per benefici definiti nel costo del venduto, nelle spese amministrative e nei costi di vendita e distribuzione nel conto economico (per natura):
Le partecipazioni sono iscritte al costo rettificato in presenza di perdite di valore e di eventuali corrispettivi variabili quali ad esempio earn-out o leakages. La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione. Le partecipazioni sono oggetto di impairment test, laddove siano stati individuati indicatori di impairment. Qualora esistano evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel Conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la Società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a Conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.
La Società ha applicato per la prima volta alcuni principi o modifiche che sono in vigore dal 1° gennaio 2024. La Società non ha adottato anticipatamente alcun nuovo principio, interpretazione o modifica emessi ma non ancora in vigore.
Le modifiche all'IFRS 16 specificano i requisiti che un venditore-locatore utilizza nel determinare la passività per leasing che deriva da una transazione di sale and lease back, per assicurarsi che il venditore – locatore non contabilizzi un'utile od una perdita che si riferisce al diritto d'uso mantenuto dallo stesso.
La modifica non ha avuto impatti sul bilancio della Società.
Le modifiche dello IAS 1 specificano i requisiti per classificare una passività come corrente o non corrente. Le modifiche chiariscono:
Inoltre, è stato introdotto un requisito che richiede di dare informativa quando una passività che deriva da un contratto di finanziamento è classificata come non corrente ed il diritto di postergazione dell'entità è subordinato al rispetto di covenants entro dodici mesi.
La modifica non ha avuto impatti sul bilancio della Società.
Le modifiche allo IAS 7 Rendiconto Finanziario ed all'IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative chiariscono le caratteristiche degli accordi di finanziamento per le forniture (Supply finance arrangements) e richiedono di fornire informativa aggiuntiva di tali accordi. I requisiti di informativa introdotti hanno l'intenzione di assistere gli utilizzatori dei bilanci nel comprendere gli effetti degli accordi di finanziamento per le forniture (Supply finance arrangements) sulle passività e flussi di cassa di un'entità e la sua esposizione al rischio di liquidità.
La modifica non ha avuto impatti sul bilancio della Società.
Si riporta nel proseguo gli altri principi, interpretazioni o modifiche omologati o non omologati e non ancora entrati in vigore alla data di predisposizione del presente bilancio.
Ad aprile 2024, lo IASB ha emesso l'IFRS 18, che sostituisce lo IAS 1 Presentazione del bilancio. L'IFRS 18 introduce nuovi requisiti per la presentazione del prospetto di conto economico, inclusi specifici totali e subtotali. Ulteriormente, le entità dovranno classificare tutti i costi ed i ricavi all'interno del prospetto di conto economico all'interno di quattro categorie: operativa, investimento, finanziamento, imposte sul reddito ed attività operative cessate, dove le prime tre categorie sono nuove.
Il principio richiede inoltre di dare informativa sulla base della nuova definizione degli indicatori di performance definiti dal management (management-defined performance measures (MPMs)), subotali di costi e ricavi, e include nuove disposizioni per l'aggregazione e disaggregazione delle informazioni finanziare sulla base dei ruoli identificati dei prospetti di biancio "primari" (Primary Financial Statements – PFS) e delle note.
Inoltre, sono state introdotte delle modifiche allo IAS 7 Rendiconto finanziario, che includono il cambiamento del punto di partenza per la determinazione dei flussi di cassa della gestione operativa sulla base del metodo indiretto; dall'utile o perdita all'utile o perdita operativi e la rimozione della facoltà per classificazione dei flussi di cassa dai dividendi e degli interessi. Ulteriormente, sono state apportate modifiche consequenziali a molteplici altri principi contabili.
L'IFRS 18, e le modifiche agli altri principi, sono effettivi per gli esercizi che incominciano al o successivamente il 1° gennaio 2027, ma l'applicazione anticipata è permessa salvo darne informativa. L'IFRS 18 si applicherà retrospettivamente.
La società sta al momento lavorando per identificare gli impatti che le modifiche avranno sui propri prospetti di bilancio e sulle note al bilancio.
A maggio 2024, lo IASB ha emanato l'IFRS 19, che permette alle entitià eligibili di optare per una riduzione dei propri requisiti di informativa pur continuando ad applicare le disposizioni per la rilevazione, misurazione e presentazione negli altri IFRS accounting standards. Per essere eleggibile, alla fine dell'esercizio, un'entità deve essere una controllata così come definito all'interno dell'IFRS 19, non può avere una "public accountability" e deve avere una controllante (ultima od intermedia) che prepara il bilancio consolidato, disponibile al pubblico, predisposto in accordo agli IFRS accounting standards.
L'IFRS 19 diventerà effettivo per gli esercizi a partire dal 1° Gennaio 2027, con la possibilità di applicazione anticipata.
Ai fini della gestione del capitale della Società, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso, le azioni privilegiate convertibili, la riserva sovraprezzo azioni e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Società. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti. La Società gestisce la struttura patrimoniale ed effettua aggiustamenti in base alle condizioni economiche ed ai requisiti dei covenants finanziari. Allo scopo di mantenere o rettificare la struttura patrimoniale, la Società potrebbe intervenire sui dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale agli azionisti o emettere nuove azioni. La Società controlla il patrimonio utilizzando un gearing ratio, costituito dal rapporto tra il debito netto ed il totale del capitale più il debito netto. La politica della Società consiste nel mantenere questo rapporto inferiore al 40%. Negli anni 2019 e 2020, essendo la Posizione Finanziaria Netta della Società positiva (Cassa Netta), tale obiettivo risulta raggiunto per definizione. Nel 2024 tale rapporto si attesta intorno al 19%.
| 2024 | 2023 | |
|---|---|---|
| Finanziamenti fruttiferi e prestiti diversi da azioni privilegiate convertibili | 47.827.969 | 57.477.388 |
| Debiti per obbligazioni | - | - |
| Debiti per Lease | 146.353 | 88.384 |
| Meno: disponibilità liquide e depositi a breve termine | (15.506.069) | (17.047.578) |
| Meno: attività finanziarie correnti | (786.107) | (3.888.082) |
| Debito netto | 31.682.147 | 36.630.112 |
| Patrimonio netto | 137.977.061 | 128.988.702 |
| Capitale e debito netto | 169.659.208 | 165.618.814 |
| Gearing ratio | 19% | 22% |
La Società monitora il rischio di una carenza di liquidità utilizzando uno strumento di pianificazione della liquidità. L'obiettivo della Società è quello di mantenere un equilibrio tra continuità nella disponibilità di fondi e flessibilità di utilizzo attraverso l'utilizzo di strumenti quali affidamenti, presiti bancari e mutui. La politica della Società è quella di mantenere nell'intorno del 60% il totale dei prestiti in scadenza nei prossimi 12 mesi. Al 31 dicembre 2024, il 35,6% del debito della Società ha scadenza inferiore ad un anno (2023: 92,7%), calcolato sulla base del valore contabile dei debiti in bilancio. Per quanto riguarda l'esercizio chiuso il 31.12.2023, si segnala che la Capogruppo Fine Foods aveva temporaneamente riclassificato il debito a medio/lugo termine verso Intesa di originari 70 milioni, per Euro 36,4 milioni, nei debiti verso banche correnti.
La tabella sottostante riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie della Società sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente non attualizzati.
| 31 dicembre 2024 | Totale | Da 1 a 12 mesi | Da 1 a 5 anni | > 5 anni |
|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie | ||||
| Debiti verso banche non correnti | 30.799.769 | - | 30.799.769 | - |
| Debiti verso banche correnti | 17.028.200 | 17.028.200 | - | - |
| Debiti per lease non correnti | 97.263 | - | 97.263 | - |
| Debiti per lease correnti | 49.090 | 49.090 | - | - |
| Totale passività finanziarie | 47.974.322 | 17.077.290 | 30.897.032 | - |
| 31 dicembre 2023 | Totale | Da 1 a 12 mesi | Da 1 a 5 anni | > 5 anni |
|---|---|---|---|---|
| Passività finanziarie | ||||
| Debiti verso banche non correnti | 4.141.720 | - | 4.141.720 | - |
| Debiti verso banche correnti | 53.335.668 | 53.335.668 | - | - |
| Debiti per lease non correnti | 35.580 | - | 35.580 | - |
| Debiti per lease correnti | 52.804 | 52.804 | - | - |
| Totale passività finanziarie | 57.565.772 | 53.388.472 | 4.177.300 | - |
Si segnala che, a sostegno degli importanti investimenti in corso, finanziati, per la parte sostenuta nel 2024, tramite la cassa generata dalla gestione operativa del business, la Società sta valutando la sottoscrizione di un nuovo finanziamento bancario a copertura degli investimenti ancora da effettuare.
Il rischio di tasso di intesse è funzione dell'andamento dei tassi di interesse e le posizioni aziendali ad esso connesse, identificabili in investimenti obbligazionari e in operazioni di indebitamento. Il rischio è costituito dall'aumento degli oneri finanziari connessi al rialzo dei tassi di interesse.
Tale rischio può essere diversamente indicato in funzione del parametro di valutazione:
• Rischio Cash Flow: esso è legato all'eventualità di realizzare perdite connesse o alla riduzione degli incassi previsti oppure all'aumento dei costi previsti. Esso è collegato a poste con profili di pagamento indicizzati ai tassi di mercato. Al variare di tali tassi, varierà la posizione dell'azienda (finanziamento a tasso variabile)
• Rischio Fair Value: esso è legato all'eventualità di perdite connesse ad una variazione inattesa di valore di una attività o di una passività a seguito di una improvvisa variazione dei tassi.
È il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione; per la società il rischio è insito principalmente nel mancato incasso dei crediti commerciali. Le principali controparti di Fine Foods sono primarie società attive nel settore della nutraceutica e della farmaceutica. La società, inoltre, valuta attentamente lo standing creditizio della propria clientela anche considerando che per natura del business i rapporti con i propri clienti sono di lungo periodo.
Viene mitigato attraverso una solida procedura di contabilità industriale utile a identificare correttamente il costo di produzione, attraverso il quale possono essere stabiliti e adottati prezzi remunerativi e competitivi presso il cliente.
Non è ritenuto significativo in considerazione della struttura patrimoniale della Società. Si ritiene pertanto che i rischi a cui l'attività aziendale è esposta non siano complessivamente superiori a quelli fisiologicamente connessi al complessivo rischio d'impresa.
La Società è soggetta al sistema di tassazione previsto dalla normativa fiscale italiana vigente. Modifiche sfavorevoli a tale normativa, nonché qualsiasi orientamento delle autorità fiscali italiane o della giurisprudenza con riferimento all'applicazione, interpretazione della normativa fiscale in ordine alla determinazione del carico fiscale (Imposta sul Reddito delle Società "IRES", Imposta Regionale Attività Produttive "IRAP") nonché ai fini dell'Imposta sul Valore Aggiunto "IVA", potrebbero avere effetti negativi rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Nello svolgimento della propria attività, la Società è esposta al rischio che l'amministrazione finanziaria o la giurisprudenza addivengano – in relazione alla legislazione in materia fiscale e tributaria – a interpretazioni o posizioni diverse rispetto a quelle fatte proprie da Fine Foods nello svolgimento della propria attività. La legislazione fiscale e tributaria, nonché la sua interpretazione, costituiscono elementi di particolare complessità, anche a causa della continua evoluzione della normativa stessa e della sua esegesi da parte degli organi amministrativi e giurisdizionali preposti.
La Società sarà periodicamente sottoposta ad accertamenti per verificare la corretta applicazione di tale normativa e il corretto pagamento delle imposte. In caso di contestazioni da parte delle autorità tributarie italiane o estere, la Società potrebbe essere coinvolta in lunghi procedimenti, risultanti nel pagamento di penali o sanzioni, con possibili effetti negativi rilevanti sull'attività, nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
In considerazione della complessità e del continuo mutamento della normativa fiscale e tributaria, nonché della sua interpretazione, non è quindi possibile escludere che l'amministrazione finanziaria o la giurisprudenza possano in futuro addivenire a interpretazioni, o assumere posizioni, in contrasto con quelle adottate dalla Società nello svolgimento della propria attività, con possibili conseguenze negative sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della stessa.
La Società è esposta al rischio che si verifichino eventi accidentali o azioni dolose inerenti il sistema informatico (hardware, software, banche dati, etc.) che ne impattino l'affidabilità, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
La Società ha in essere procedure e policy di sicurezza atte a garantire la corretta gestione dei sistemi informatici. È inoltre dotata di apparati di sicurezza perimetrale e interna. Le infrastrutture sono equipaggiate con sistemi di alta affidabilità per i sistemi critici e vengono verificate con frequenza annuale. Periodicamente la funzione IT effettua simulazione di attacchi esterni per verificare la tenuta del sistema di protezione. Dal punto di vista di gestione dei rischi, il Gruppo ha un piano di disaster recovery atto a garantire l'affidabilità dei sistemi informatici, inoltre i sistemi IT del Gruppo sono conformi alle normative GDPR per la protezione dei dati.
La funzione sistemi informativi è soggetta, inoltre, ad audit interni da parte della funzione di Quality Assurance ed esterni da parte di enti certificatori e clienti.
La Società registra una significativa concentrazione dei ricavi sui principali clienti, pari, al 31 dicembre 2024, a circa il 68,9% sui primi cinque clienti. Pertanto, il venir meno di uno o più di tali rapporti avrebbe un significativo impatto sui ricavi della Società. Inoltre, di norma, i contratti con i principali clienti della Società non prevedono quantitativi minimi garantiti. Pertanto, non vi è alcuna certezza che – in costanza di tali rapporti – negli esercizi successivi l'ammontare dei ricavi generati dalla Società sia analogo o superiore a quelli registrati negli esercizi precedenti. L'eventuale verificarsi di tali circostanze potrebbe determinare effetti negativi significativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
La Società mitiga tale rischio da un lato, costruendo relazioni stabili e durature con i propri clienti volte ad una fortissima fidelizzazione degli stessi, dall'altro lato tramite attività commerciali volte all'acquisizione di nuovi clienti e attività di M&A volte all'individuazione e acquisizione di società target.
La Società è esposta al rischio della mancata approvazione, da parte di enti e istituzioni governative o sanitarie, delle singole fasi di produzione che caratterizzano la sua attività, laddove fosse rilevato il mancato rispetto dei requisiti normativi applicabili agli stabilimenti e alla produzione di farmaci e prodotti nutraceutici, con potenziali effetti negativi sulla sua situazione economica, finanziaria e patrimoniale.
Durante i numerosi audit svolti da clienti ed autorità, la Società non ha mai ricevuto segnalazioni di non conformità critiche.
Ciò premesso, La compliance GMP viene garantita mediante l'applicazione di rigorose procedure di qualità e di periodici audit interni di tipo sistematico.
La Società inoltre dispone di una procedura per la rapida trattazione di eventuali osservazioni o deviazioni riscontrate dalle autorità.
La Società è esposta al rischio scaturente dall'eventuale contaminazione accidentale dell'ambiente in cui operano i propri dipendenti, nonché di possibili infortuni sul luogo di lavoro. Inoltre, eventuali violazioni della normativa ambientale, nonché l'adozione di sistemi di prevenzione e protezione in materia di sicurezza non appropriato alle esigenze della Società potrebbe comportare l'applicazione di sanzioni amministrative anche significative, di natura monetaria oppure inibitoria, ivi incluse sospensioni o interruzioni dell'attività produttiva, con potenziali effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società.
Per affrontare tali rischi, la Società dispone di un robusto sistema di gestione degli standard di salute e sicurezza dei lavoratori e di tutela ambientale del contesto in cui la Società opera. Inoltre, è in possesso di certificazioni quali la ISO45001:2018 (S&SL) e ISO14001:2015 (ambiente) che attestano la corretta strutturazione e applicazione del sistema stesso ed è soggetto annualmente ad audit da parte di enti certificati e, sempre annualmente, vengono effettuati audit interni.
I cambiamenti climatici possono produrre effetti sistemici che influiscono negativamente sulle attività economiche.
I rischi fisici possono essere "acuti", se causati da eventi estremi quali siccità, alluvioni e tempeste, o "cronici" se provocati da mutamenti progressivi quali aumento delle temperature, innalzamento del livello del mare, stress idrico e scarsità di risorse.
La Società è esposta al verificarsi di fermi operativi a causa di eventi meteo estremi a danno di infrastrutture di servizio, stabilimenti, impianti e macchinari, causando aumenti nei costi operativi per riparazioni e manutenzione, oltre che per i fermi o ritardi nelle operazioni, compromettendo la continuità del business e influendo negativamente sulla reputazione e sulla redditività dell'azienda.
Fenomeni come piogge torrenziali e alluvioni possono invece compromettere la salubrità delle acque utilizzate nei processi produttivo, arrecando un aumento dei costi per la depurazione.
La Società è consapevole dei possibili impatti dei cambiamenti climatici in atto sia sulle infrastrutture, causati da eventi catastrofici, sia relativamente al possibile aumento dei consumi energetici a causa dell'aumento delle temperature e sta aggiornando una specifica valutazione dei rischi in questo senso. La Società ha inoltre attivato coperture assicurative per "rischi catastrofali". Per quanto riguarda la gestione dei "rischi di transizione" il gruppo aggiorna costantemente le proprie conoscenze e competenze, anche grazie all'adesione a Farminustria, per l'adeguamento delle proprie prestazioni energetiche agli standard internazionali
La Società ha nel proprio organico uno specifico team di lavoro, coordinato da un Energy manager incaricato di porre in essere le opportune misure per incrementare l'efficienza energetica di tutti i siti del gruppo.
Sono costantemente in corso attività per permettere la riduzione dei consumi idrici e una task force interna si riunisce periodicamente per monitorare i miglioramenti e l'efficacia delle misure messe in atto.
I rischi di transizione indicano la perdita finanziaria determinata dal processo di trasformazione dell'attuale modello economico verso un'economia a basse emissioni di carbonio e più sostenibile sotto il profilo ambientale. Tale situazione è causata, ad esempio, dall'adozione di Direttive e Regolamenti a tutela del clima, dal progresso tecnologico o dal mutare della fiducia e delle preferenze dei mercati.
L'assenza di investimenti per ridurre l'impatto sul clima attraverso la riduzione dei consumi energetici può comportare un impatto negativo sul conto economico della Società per gli aumenti dei costi operativi e per l'esposizione a fluttuazioni dei prezzi dell'energia e a eventuali interventi regolatori mirati ad esempio ad introdurre imposte sulle emissioni di carbonio.
La scarsa disponibilità di acqua per uso industriale in seguito a periodi prolungati di siccità può inoltre compromettere l'efficienza produttiva, così come l'approvvigionamento di materie prime può risultare più difficoltoso a causa del verificarsi di fenomeni climatici estremi che possono comportare l'interruzione totale o parziale della catena di fornitura.
La Società è consapevole dei possibili impatti dei cambiamenti climatici in atto sia sulle infrastrutture, causati da eventi catastrofici, sia relativamente al possibile aumento dei consumi energetici a causa dell'aumento delle temperature e sta valutando come approcciare eventuali piani di transizioni e/o analisi di resilienza del business. La Società ha inoltre attivato coperture assicurative per "rischi catastrofali". Per quanto riguarda la gestione dei "rischi di transizione" il gruppo aggiorna costantemente le proprie conoscenze e competenze, anche grazie all'adesione a Farminustria, per l'adeguamento delle proprie prestazioni energetiche agli standard internazionali
La Società ha nel proprio organico uno specifico team di lavoro, coordinato da un Energy manager incaricato di porre in essere le opportune misure per incrementare l'efficienza energetica di tutti i siti del gruppo.
Sono costantemente in corso attività per permettere la riduzione dei consumi idrici e una task force interna si riunisce periodicamente per monitorare i miglioramenti e l'efficacia delle misure messe in atto.
Il costo dell'energia risulta essere elevato rispetto al costo storico, con alta volatilità dei prezzi. La fornitura di energia disponibile per il mercato europeo nonché gli stock energetici interni sono i motivi per cui la stima degli impatti negativi sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale della Società, nonché la probabilità che essi si verifichino, possano essere gradualmente ridotti.
La Società ha integrato nel proprio organico un team coordinato da un energy manager incaricato di monitorare l'andamento del mercato energetico al fine di minimizzare l'impatto dei costi dell'energia nonché di porre in essere le opportune misure per incrementare l'efficienza energetica dei siti produttivi. A tal proposito Fine Foods ha installato due cogeneratori per l'auto produzione di elettricità a partire dalla combustione di gas, grazie ai quali ha eliminato la sua esposizione dal rischio di fluttuazioni della componente energia elettrica e ha ottimizzato l'uso efficiente del calore sviluppato grazie alla cogenerazione. Inoltre, presso tre stabilimenti sono presenti altrettanti impianti fotovoltaici complessivamente di 850 Kw di potenza in grado di coprire parte del fabbisogno energetico (c.ca 1% fabbisogno energetico totale). Al fine di gestire la fluttuazione dei costi energetici, parte di essi verranno rifatturati nel corso del 2025.
Il superamento dei limiti di inquinamento o la gestione inadeguata di sostanze chimiche pericolose, che hanno effetti cronici sulla salute umana o sull'ambiente (come elencato nella lista delle sostanze candidate in REACH e nell'Allegato VI del Regolamento CLP), può comportare non solo multe e restrizioni operative, ma anche danni all'immagine di Fine Foods. Inoltre, l'uso di sostanze che ostacolano il riciclo di materiali secondari sicuri e di alta qualità, o le sostanze più nocive elencate nell'ECHA, può ulteriormente esporre l'azienda a rischi legali e reputazionali. Questo rischio può essere generato sia da impatti diretti delle attività aziendali che da dipendenze normative.
La Società dispone di un robusto sistema di gestione degli standard di salute e sicurezza dei lavoratori e di tutela ambientale del contesto in cui la Società opera. Inoltre, è in possesso di certificazioni quali la ISO45001:2018 (S&SL) e ISO14001:2015 (ambiente) che attestano la corretta strutturazione e applicazione del sistema stesso ed è soggetto annualmente ad audit da parte di enti certificati e, sempre annualmente, vengono effettuati audit interni.
Rischio operativo legato alla scarsità di materie prime vergini, come olio di palma, caffè e vari estratti naturali, che può portare a un aumento dei costi operativi per Fine Foods a causa della competizione per l'approvvigionamento. Poiché questi beni sono soggetti a regolamentazioni più stringenti, la loro disponibilità limitata e il conseguente aumento dei costi possono influenzare negativamente la continuità produttiva e la redditività dell'azienda.
Fine Foods ha normalmente la possibilità di adeguare i prezzi di vendita in caso di aumenti del costo delle materie prime. L'ufficio acquisti informa l'ufficio commerciale dell'incremento di prezzo di una materia prima, l'ufficio commerciale valuta l'impatto di tale incremento sul pricing dei prodotti che includono tale materia prima e lo condivide con il cliente.
La Società mantiene un livello di giacenze relativo a materie prime di uso continuativo tale da sopperire ad un'improvvisa mancanza di materiali sul mercato.
Eventuali incidenti che coinvolgono i dipendenti possono causare sospensioni delle operazioni aziendali e danni reputazionali, rallentando le attività operative. Se tali incidenti compromettessero la salute e la sicurezza dei dipendenti, potrebbero derivarne reclami, risarcimenti e sanzioni legali per il mancato rispetto delle normative e dei modelli organizzativi (MOG 231). Inoltre, un ambiente di lavoro non sicuro potrebbe ridurre l'attrattività dell'azienda per i finanziatori e diminuire la motivazione dei lavoratori, aumentando i tassi di turnover.
Per affrontare tali rischi, la Società dispone di un robusto sistema di gestione degli standard di salute e sicurezza dei lavoratori e di tutela ambientale del contesto in cui la Società opera. Inoltre, è in possesso di certificazioni quali la ISO45001:2018 (S&SL) e ISO14001:2015 (ambiente) che attestano la corretta strutturazione e applicazione del sistema stesso ed è soggetto annualmente ad audit da parte di enti certificati e, sempre annualmente, vengono effettuati audit interni.
La crescente domanda del mercato del lavoro per alcuni profili tecnici e specializzati rende certi profili molto appetibili e espone l'azienda al rischio di turnover su figure altamente qualificate, che scarseggiano sul mercato. La mancata capacità di implementare le politiche necessarie per gestire con successo il capitale umano può avere un impatto negativo sul conto economico, finanziario e patrimoniale
Per affrontare tali rischi è necessario adottare nuovi modelli di business più inclusivi, politiche di valorizzazione e promozione dei talenti. Per questo motivo l'azienda ha adottato delle politiche e procedure di gestione del capitale umano in grado di accompagnare la risorsa lungo l'intero ciclo di vita in azienda, partendo dalla selezione, all'on-boarding, definendo percorsi di formazione continua, percorsi di crescita interna, misure di work-life balance, misure WHP, oltre ad attivare vari canali di comunicazione interna.
Fine Foods sviluppa e produce per conto terzi integratori alimentari, prodotti nutraceutici e farmaci ed occupa più di 650 dipendenti ai quali è applicato il Ccnl Alimentare Industria. I lavoratori che operano nei reparti produttivi, dopo aver timbrato nei tornelli esterni, devono raggiungere gli spogliatoi e ivi indossare pantaloni, casacca, cuffietta, scarpe ed, eventualmente, un copri barba. Una volta indossati gli indumenti, i lavoratori escono dallo spogliatoio ed effettuano la timbratura d'inizio turno dopodiché si recano in reparto alla propria postazione di lavoro; stesse operazioni vengono poste in essere a fine turno. Dagli ultimi mesi del 2024, la Società ha ricevuto talune richieste di rimborso, da parte, principalmente, di personale non più in forza per differenze retributive afferenti le tempistiche necessarie per indossare e togliere, negli spogliatoi, l'abbigliamento aziendale; alcune di esse, in aggiunta, chiedono anche il pagamento di differenze retributive per il periodo di tempo impiegato per percorrere il tragitto tra i tornelli esterni e lo spogliatoio e viceversa In tale contesto, la Società si è difesa giudizialmente nei procedimenti già avviati e ha iniziato a valutare l'ipotesi di intraprendere una trattativa con le organizzazioni sindacali per verificare la possibilità di una disciplina concordata che regoli l'attività di vestizione dei suoi dipendenti per il futuro e che consenta di addivenire ad una soluzione transattiva per le rivendicazioni relative al passato. Si segnala che la Società, a fronte del rischio appena descritto. ha stanziato un apposito fondo rischi al 31 dicembre 2024.
In considerazione della complessa situazione geopolitica e di rischi climatici che possono pregiudicare alcuni raccolti, anche per il 2025 si valuta che la Società sia esposta al rischio di dover sostenere un incremento dei costi per l'acquisto delle materie prime e materiali di confezionamento necessari allo svolgimento della propria attività, unitamente al ritardo nella produzione, dovuto alla più difficile reperibilità di dette materie prime e materiali di confezionamento, con potenziali effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società. L'attività della Società è caratterizzata, in alcuni casi, da una limitata sostituibilità dei fornitori, particolarmente nel settore farmaceutico.
Fine Foods ha normalmente la possibilità di adeguare i prezzi di vendita in caso di aumenti del costo delle materie prime. L'ufficio acquisti informa l'ufficio commerciale dell'incremento di prezzo di una materia prima, l'ufficio commerciale valuta l'impatto di tale incremento sul pricing dei prodotti che includono tale materia prima e lo condivide con il cliente.
La Società mantiene un livello di giacenze relativo a materie prime di uso continuativo tale da sopperire ad un'improvvisa mancanza di materiali sul mercato. Azioni di mitigazione sono anche incluse nel Business Continuity Plan.
La mancata attenzione in merito all'osservanza di principi di diversità e pari opportunità da parte dei fornitori tra tutti i loro dipendenti, in termini di salari, avanzamento professionale, ecc., l'azienda potrebbe incorrere in un calo delle vendite a causa della perdita di fiducia da parte dei consumatori.
La Società ha adottato delle procedure di selezione dei fornitori basate su criteri ESG (prestazioni ambientali ed etico-sociali, conformità alle normative in materia di salute, sicurezza e diritti umani) e le valuta attraverso audit, analisi documentale e compilazione di questionari a seconda del livello di rischio specifico del fornitore.
La Società si è dotata di un Codice Condotta Fornitori che viene fatto sottoscrivere alla firma del contratto commerciale
e un sistema di monitoraggio del mantenimento dei requisiti che si basa su quattro fasi: 1) Valutazione annuale del rischio, attraverso la costruzione di tre diverse matrici di rischio (fornitori di chemicals, packaging e servizi) per assegnare a ciascun fornitore un indice di criticità. 2)Pianificazione e realizzazione audit di monitoraggio 3) invio questionario aggiornamento requisiti e dati, monitoraggio requisiti ESG 4) valutazione delle prestazioni.
Rischio reputazionale legato a eventuali casi di violazione dei diritti umani che interessano i fornitori lungo le diverse value chain della Società. In caso di mancata tutela della salute e della sicurezza dei propri lavoratori e dei diritti fondamentali dell'uomo e del lavoratore, i fornitori della Società potrebbero subire maggiori richieste di risarcimento e costi legati a sanzioni legali per non conformità normativa. Inoltre, questi eventi potrebbero mettere a repentaglio l'operatività dei fornitori e di Fine Foods, che potrebbe essere costretta a cessare il rapporto con il fornitore e, quindi, a rallentarne le operations.
La Società ha adottato delle procedure di selezione dei fornitori basate su criteri ESG (prestazioni ambientali ed etico-sociali, conformità alle normative in materia di salute, sicurezza e diritti umani) e le valuta attraverso audit, analisi documentale e compilazione di questionari a seconda del livello di rischio specifico del fornitore.
La Società si è dotata di un Codice Condotta Fornitori che viene fatto sottoscrivere alla firma del contratto commerciale
e un sistema di monitoraggio del mantenimento dei requisiti che si basa su quattro fasi: 1) Valutazione annuale del rischio, attraverso la costruzione di tre diverse matrici di rischio (fornitori di chemicals, packaging e servizi) per assegnare a ciascun fornitore un indice di criticità. 2)Pianificazione e realizzazione audit di monitoraggio 3) invio questionario aggiornamento requisiti e dati, monitoraggio requisiti ESG 4) valutazione delle prestazioni.
La violazione delle condizioni di sicurezza per i lavoratori lungo la catena del valore rappresenta un rischio significativo per la Società. La mancata adozione di adeguate misure di sicurezza da parte dei fornitori e dei subappaltatori può portare a incidenti sul lavoro, interruzioni operative e sanzioni legali per queste entità. Questi fattori possono causare ritardi nelle consegne e aumentare i costi di approvvigionamento e di gestione dei progetti per la Società, influenzando negativamente la reputazione dell'azienda e riducendo la fiducia degli stakeholder, con conseguenti perdite finanziarie.
La Società ha adottato delle procedure di selezione dei fornitori basate su criteri ESG (prestazioni ambientali ed etico-sociali, conformità alle normative in materia di salute, sicurezza e diritti umani) e le valuta attraverso audit, analisi documentale e compilazione di questionari a seconda del livello di rischio specifico del fornitore.
La Società si è dotato di un Codice Condotta Fornitori che viene fatto sottoscrivere alla firma del contratto commerciale
e un sistema di monitoraggio del mantenimento dei requisiti che si basa su quattro fasi: 1) Valutazione annuale del rischio, attraverso la costruzione di tre diverse matrici di rischio (fornitori di chemicals, packaging e servizi) per assegnare a ciascun fornitore un indice di criticità. 2)Pianificazione e realizzazione audit di monitoraggio 3) invio questionario aggiornamento requisiti e dati, monitoraggio requisiti ESG 4) valutazione delle prestazioni.
La Società affronta rischi significativi legati alla salute e sicurezza degli utilizzatori derivanti da prodotti non sicuri. La distribuzione di prodotti che non rispettano gli standard di sicurezza può causare danni fisici o alla salute degli utilizzatori, esponendo la Società a potenziali azioni legali, richiami di prodotti e sanzioni regolamentari. Questi eventi possono comportare costi elevati per risarcimenti e spese legali, oltre a interruzioni operative. Inoltre, la percezione negativa da parte del pubblico e degli stakeholder può danneggiare gravemente la reputazione dell'azienda, riducendo la fiducia dei clienti e degli investitori, e influenzando negativamente i ricavi e la posizione di mercato della Società.
La Società dispone di un robusto sistema di qualità e numerose certificazioni che garantiscono il rispetto delle norme di buona fabbricazione. Tutti i prodotti finiti e le materie prime vengono scrupolosamente analizzati per attestarne la conformità alle specifiche di rilascio.
La preparazione del bilancio della Società richiede agli amministratori di effettuare valutazioni discrezionali, stime e ipotesi che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività e l'informativa a questi relativa, nonché l'indicazione di passività potenziali. L'incertezza circa tali ipotesi e stime potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro, un aggiustamento significativo al valore contabile di tali attività e/o passività.
Nell'applicare i principi contabili della Società, gli amministratori hanno assunto decisioni basate sulle seguenti valutazioni discrezionali (escluse quelle che comportano delle stime).
La Società determina la durata del leasing come il periodo non annullabile del leasing a cui vanno aggiunti sia i periodi coperti dall'opzione di estensione del leasing stesso, qualora vi sia la ragionevole certezza di esercitare tale opzione, sia i periodi coperti dall'opzione di risoluzione del leasing qualora vi sia la ragionevole certezza di non esercitare tale opzione.
La Società ha la possibilità, per alcuni dei suoi leasing, di prolungare il leasing o di concluderlo anticipatamente. La Società applica il proprio giudizio nel valutare se vi sia la ragionevole certezza di esercitare le opzioni di rinnovo. Ciò detto, la Società considera tutti i fattori rilevati che possano comportare un incentivo economico ad esercitare le opzioni di rinnovo o a concludere il contratto. Dopo la data di decorrenza, la Società rivede le stime circa la durata del leasing nel caso in cui si presenti un significativo evento o una significativa modifica in circostanze che sono sotto il proprio controllo e che possono influire sulla capacità di esercitare (o di non esercitare) l'opzione di rinnovo o di cancellazione anticipata (ad esempio, investimenti in migliorie sui beni in leasing o rilevanti modifiche specifiche sul bene in leasing) (si veda paragrafo 3.3 "Leases").
Sono di seguito illustrate le assunzioni principali riguardanti il futuro e le altre principali cause d'incertezza valutativa che, alla data di chiusura dell'esercizio, presentano il rischio rilevante di dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili delle attività e passività entro l'esercizio successivo. La Società ha basato le proprie stime ed assunzioni su parametri disponibili al momento della preparazione del bilancio d'esercizio. Tuttavia, le attuali circostanze ed assunzioni su eventi futuri potrebbero modificarsi a causa di cambiamenti nel mercato o di accadimenti non controllabili dalla Società. Tali cambiamenti, qualora avvengano, sono riflessi nelle assunzioni quando avvengono.
La Società utilizza un metodo a matrice per calcolare le ECL per i crediti commerciali. Le aliquote di accantonamento sono infatti determinate principalmente sulle probabilità di default del settore di riferimento ma anche in base al tasso di insolvenza storico osservato dalla Società.
Ad ogni data di riferimento, i tassi di insolvenza storici vengono aggiornati e vengono analizzati i cambiamenti nelle stime su elementi previsionali.
La valutazione della correlazione tra i tassi di insolvenza storici, le condizioni economiche previsionali e le ECL è una stima significativa. L'ammontare di ECL è sensibile ai cambiamenti delle circostanze e delle condizioni economiche previste. Anche l'esperienza storica sull'andamento delle perdite su credito della Società e la previsione delle condizioni economiche future potrebbero non essere rappresentative dell'insolvenza effettiva del cliente in futuro.
Ad ogni data di riferimento la Società provvede a verificare eventuali perdite di valore relative alle rimanenze in giacenza. Tale attività viene eseguita a livello di lotto di produzione e fa rifermento oltre che alla scadenza del materiale anche a eventuali non conformità dei prodotti.
Il costo dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici successivi al rapporto di lavoro ed il valore attuale dell'obbligazione per benefici definiti sono determinati utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede l'elaborazione di varie assunzioni che possono differire dagli effettivi sviluppi futuri. Queste assunzioni includono la determinazione del tasso di sconto, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità e il futuro incremento delle pensioni. A causa della complessità della valutazione e della sua natura di lungo termine, tali stime sono estremante sensibili a cambiamenti nelle assunzioni. Tutte le assunzioni sono riviste con periodicità annuale.
La società è sottoposta al regime fiscale e tributario italiano. Gli amministratori nella definizione del reddito imponibile e quindi nella quantificazione delle imposte da liquidare interpretano tali normative. Le attività fiscali differite sono rilevate per le perdite fiscali non utilizzate, nella misura in cui è probabile che in futuro vi sarà un utile imponibile tale da permettere l'utilizzo delle perdite. È richiesta un'attività di stima rilevante da parte della direzione aziendale per determinare l'ammontare delle attività fiscali che possono essere rilevate sulla base del livello di utili imponibili futuri, sulla tempistica della loro manifestazione e sulle strategie di pianificazione fiscale applicabili.
Con riferimento alla recuperabilità dell'attivo di bilancio iscritto a titolo di imposte anticipare si dà atto che gli amministratori hanno redatto un piano industriale a livello di Gruppo e di legal entity strutturato su un orizzonte temporale 2025-2029, approvato dal consiglio di amministrazione riunitosi il 7 marzo 2025, dal quale si evince che gli utili fiscali generarti in arco piano sono sufficientemente capienti al fine di poter recupere le imposte differite attive iscritte sulle perdite fiscali.
Una riduzione di valore si verifica quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi di cassa eccede il proprio valore recuperabile, che è il maggiore tra il suo fair value dedotti i costi di vendita e il suo valore d'uso. Il calcolo del valore d'uso è basato su un modello di attualizzazione dei flussi di cassa. Il valore recuperabile dipende sensibilmente dal tasso di sconto utilizzato nel modello di attualizzazione dei flussi di cassa, così come dai flussi di cassa attesi in futuro e dal tasso di crescita utilizzato per l'estrapolazione. Poiché al 31 dicembre 2024 gli amministratori non hanno identificato indicatori di impairment per le BU Nutra e Pharma, non si è proceduto ad alcun test di impairment sul relativo capitale investito.
Così come più dettagliatamente esposto al paragrafo sui principi contabili con specifico riferimento al trattamento contabile delle partecipazioni, gli amministratori nello svolgimento degli impairment test, fanno ricorso ad assunzioni e stime, a volte anche complesse, che sono soggette al giudizio stesso degli amministratori. Le principali assunzioni alla base di tale attività riguardano:
I ricavi al 31 dicembre 2024 ammontano ad Euro 217.971.583, contro gli Euro 220.634.619 dell'esercizio precedente e registrano un decremento dell'1,1%. Si fornisce di seguito la suddivisione per business unit e per area geografica:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Business Unit – Nutra | 142.206.355 | 152.432.303 |
| Business Unit – Pharma | 75.765.229 | 67.932.316 |
| Totale ricavi da contratti con clienti | 217.971.583 | 220.364.619 |
Da quanto sopra si può evincere come il fatturato del settore Nutra, che rappresenta il 65,2% del fatturato della Società, è in calo rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, passando da 152,4 a 142,2 milioni di Euro, registrando un decremento del 6,7%. Il settore Pharma, invece, risulta in crescita nel 2024, con un incremento percentuale del 11,6% rispetto al 31 dicembre 2023 (+ Euro 7,8 milioni).
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Ricavi Italia | 118.621.102 | 135.693.021 |
| Ricavi estero | 99.350.481 | 84.671.597 |
| Totale ricavi da contratti con clienti | 217.971.583 | 220.364.619 |
Il fatturato del 31 dicembre 2024 risulta riconducibile prevalentemente a vendite effettuate nei confronti di soggetti aventi Partita Iva italiana (54,4%).
Al 31 dicembre 2024 gli altri proventi della Società ammontano ad Euro 1.063.687 contro gli Euro 699.985 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Certificati bianchi | 895.435 | 303.869 |
| Rettifiche svalutazione crediti e liquidità | 25.673 | 56.719 |
| Plusvalenze | 57.612 | 221.066 |
| Abbuoni e arrotondamenti attivi | 3.873 | 3.985 |
| Risarcimento danni | 44.131 | 114.346 |
| Sopravvenienze attive | 36.962 | - |
| Totale altri proventi | 1.063.687 | 699.985 |
I ricavi da certificati bianchi derivano principalmente dall'iscrizione nell'attivo circolante dei titoli di efficienza energetica maturati dalla Società nel 2024 in seguito all'installazione dei cogeneratori presso gli stabilimenti di Verdellino e Brembate. Il numero di TEE del 2024 è stato quantitativamente stimato dalla Società, anche con il supporto di consulenti esperti in materia. Il valore assegnato ai titoli è pari al cosiddetto minimo garantito di ritiro, così come disciplinato dalla convenzione sottoscritta tra Fine Foods ed il GSE.
Gli Altri proventi includono principalmente la quota di competenza dell'esercizio dei contributi ricevuti a titolo di credito di imposta. I ricavi da risarcimento danni accolgono principalmente rimborsi di sinistri da parte delle assicurazioni. In particolare, nel 2023 è stato registrato il risarcimento da parte di Zurich relativo all'incendio avvenuto nello stabilimento di Brembate per 101 mila euro.
Al 31 dicembre 2024 i costi per materie prime e materiale di consumo, al netto della variazione delle rimanenze, ammontano ad Euro 124.800.519 contro gli Euro 138.243.648 dell'esercizio precedente, con un decremento del 9,7%. L'incidenza dei costi connessi all'acquisto di materie sui ricavi da contratti con clienti (57,3%) è in diminuzione rispetto al valore registrato nel 2023 (62,7%). Di seguito se ne riporta la composizione:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Merci conto acquisti | 115.568.806 | 136.379.989 |
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 2.823.334 | 2.470.349 |
| Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e merci | 3.610.776 | 954.517 |
| Variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione | 2.797.604 | (1.561.207) |
| Totale costi per consumo materie prime, variazione delle rimanenze dei prodotti finiti e dei prodotti in corso di lavorazione |
124.800.519 | 138.243.648 |
Si precisa che nella voce Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e merci sono inclusi gli effetti a conto economico della movimentazione del fondo svalutazione di magazzino per la cui movimentazione si rimanda a quanto contenuto nella nota "3.9 Rimanenze".
Al 31 dicembre 2024 i costi del personale della Società ammontano ad Euro 41.461.647 contro gli Euro 37.219.328 dell'esercizio precedente, con un incremento dell'11,4%. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 25.238.419 | 23.731.520 |
| Oneri sociali | 8.053.536 | 7.896.099 |
| Trattamento di fine rapporto | 1.580.786 | 1.499.323 |
| Personale Interinale | 5.088.907 | 4.092.385 |
| Stanziamento differenze retributive | 1.500.000 | - |
| Totale costi del personale | 41.461.647 | 37.219.328 |
L'aumento del costo del personale deriva dall'inserimento di nuovi dipendenti, dal maggior ricorso a personale somministrato, dallo stanziamento stimato per differenze retributive (1,5 milioni di Euro) e dai costi relativi alla conclusione del rapporto di lavoro con alcuni dirigenti (0,5 milioni di Euro).
Riportiamo di seguito il numero dei dipendenti della Società suddivisi per categoria:
| Dati sull' occupazione (espressi in unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Dirigenti | 17 | 17 |
| Impiegati | 245 | 219 |
| Operai | 398 | 402 |
| Totale dipendenti | 660 | 638 |
Al 31 dicembre 2024 i costi per servizi della Società ammontano ad Euro 20.085.499 contro gli Euro 20.371.482 dell'esercizio precedente, con un decremento dell'1,4%. Di seguito se ne riporta la composizione:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Costi per manutenzioni ordinarie | 3.304.842 | 2.830.461 |
| Prestazione di lavoro interinale | 819.367 | 635.101 |
| Utenze varie | 2.449.872 | 3.536.192 |
| Costi per trasporto, carburante e pedaggi | 627.971 | 841.646 |
| Spese per consulenze | 2.205.732 | 1.987.417 |
| Costi per pulizia, disinfestazione e sorveglianza | 1.709.032 | 1.672.574 |
| Compensi a sindaci e amministratori | 1.272.482 | 1.974.550 |
| Costi per lavorazione merci in conto terzi | 570.916 | 633.892 |
| Costi per affitti, noleggio e varie | 596.044 | 686.943 |
| Ticket restaurant | 850.206 | 828.446 |
| Costi per fiere e pubblicità | 572.290 | 603.006 |
| Smaltimento rifiuti, reflui e solidi | 953.719 | 1.087.946 |
| Assicurazioni | 546.232 | 570.942 |
| Canoni per Electronic Data Processing | 722.757 | 688.162 |
| Commissioni bancarie | 74.508 | 196.571 |
| Analisi esterne e analisi ecologiche | 802.637 | 667.518 |
| Qualifiche e Taratura | 213.866 | 200.987 |
| Spese legali un tantum | 100.000 | - |
| Patto di non concorrenza | 700.000 | - |
| Provvigioni per vendite | 286.533 | 205.541 |
| Altri Costi | 706.493 | 523.586 |
| Totale costi per servizi | 20.085.499 | 20.371.482 |
La voce "Costi per affitti, noleggio e vari" riferisce a contratti short term e low-value per i quali la Società si è avvalsa dell'esenzione concessa dal principio, come riportato nel paragrafo "3.4 Leases". La voce utenze varie risulta in diminuzione rispetto al dato registrato al 31 dicembre 2023, che mostrava ancora gli effetti significativi dell'aumento dei costi di energia elettrica e metano.
La voce compensi amministratori 2024 si riduce notevolmente rispetto al 2023 principalmente per i minori bonus stanziati per competenza.
Sul 2024 si evidenziano, inoltre, taluni costi una tantum, tra cui il patto di non concorrenza riconosciuto al precedente Amministratore Delegato, dott. Ferraris.
Gli altri costi operativi al 31 dicembre 2024 ammontano ad Euro 1.810.815 contro gli Euro 1.180.540 dell'esercizio precedente.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Penalità e indennizzi | 709.416 | 84.024 |
| Imposte e tasse | 388.707 | 417.688 |
| Sopravvenienze passive | 5.389 | - |
| Minusvalenze | 66.432 | 107.321 |
| Quote Associative | 184.229 | 151.388 |
| Costi di rappresentanza e omaggi | 38.202 | 19.456 |
| Costi per rifiuti e bonifica | 25.907 | 22.095 |
| Costi per certificazioni, vidimazioni e diritti CCIAA | 25.787 | 28.844 |
| Erogazioni Liberali | 35.180 | 43.820 |
| Accantonamento fondo svalutazione crediti | 168.051 | 154.458 |
| Altri costi operativi | 163.513 | 151.446 |
| Totale altri costi operativi | 1.810.815 | 1.180.540 |
La voce altri costi operativi include una serie di costi residuali (bolli autovetture, multe, spese corriere, spese sociali e aziendali etc).
Al 31 dicembre 2024 gli ammortamenti e le svalutazioni della Società ammontano ad Euro 13.312.217 contro gli Euro 13.799.196 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Ammortamento immobilizzazioni materiali | 12.561.544 | 12.373.463 |
| Ammortamento immobilizzazioni immateriali | 701.440 | 695.058 |
| Ammortamento diritto d'uso | 49.233 | 55.204 |
| Svalutazioni Immobilizzazioni Materiali | - | 675.472 |
| Totale ammortamenti e svalutazioni | 13.312.217 | 13.799.196 |
La voce "Svalutazioni immobilizzazioni materiali" accoglie la demolizione di un Fabbricato sito presso Brembate avvenuta nel mese di ottobre 2023 nell'ambito dei lavori straordinari di ampliamento del sito produttivo dedicato al mercato Pharma.
Al 31 dicembre 2024 le variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie presentano un saldo negativo pari a 12.881 Euro contro un saldo positivo pari ad Euro 1.703.519 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Variazione fair value altri titoli | (12.881) | 1.703.519 |
| Totale variazioni di fair value delle attività e passività finanziarie | (12.881) | 1.703.519 |
La voce "Variazioni fair value altri titoli" presenta principalmente la variazione di Fair Value di titoli detenuti presso un importante istituto di credito, come menzionato nel paragrafo 3.12 "Attività finanziarie correnti". Il portafoglio titoli è stato definitivamente ed integralmente dismesso nel corso del primo semestre 2024 e quindi gli oneri iscritti nel conto economico nel 2024 risultano essere conseguiti a titolo definitivo. Si segnala che, dall'accensione all'estinzione, la gestione patrimoniale ha generato complessivamente un flusso positivo per Euro 5,7 milioni.
Al 31 dicembre 2024 non si evidenziano proventi e oneri da partecipazione, che invece ammontavano a Euro 13.922.188 al 31 dicembre 2023. Di seguito se ne riporta il dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Svalutazione partecipazione | - | 13.922.188 |
| Totale proventi e oneri da partecipazione | - | 13.922.188 |
Nel 2023 a seguito dell'impairment test realizzato sul valore della partecipazione in Euro Cosmetic, si è resa necessaria una svalutazione per Euro 13,9 milioni. A fronte del medesimo test di impairment effettuato nel 2024, non si rilevano ulteriori svalutazioni. Si rimanda al paragrafo 3.4 "Partecipazioni" per maggiori dettagli.
Al 31 dicembre 2024 i proventi finanziari della Società ammontano ad Euro 1.261.200 contro gli Euro 593.248 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Differenze di cambio attive | 34.352 | 55.811 |
| Interessi bancari attivi | 657 | 271.135 |
| Totale proventi finanziari | 1.261.200 | 593.428 |
|---|---|---|
| Interessi credito leakages | 659.886 | - |
| Interessi finanziamento Intercompany | 566.304 | 266.482 |
Gli interessi attivi pari ad Euro 566 migliaia derivano dal finanziamento di Euro 11 milioni che Fine Foods ha concesso alla controllata Euro Cosmetic, come riportato al paragrafo 1.1 "Eventi significativi del periodo".
Nel corso del secondo semestre 2024, la Società ha incassato il credito finanziario precedentemente iscritto nell'attivo corrente a titolo di Credito Leakages; solo al momento dell'incasso, sono stati registrati a conto economico anche gli interessi attivi maturati dalla data di spettanza del credito.
Al 31 dicembre 2024 gli oneri finanziari della Società ammontano ad Euro 3.128.364 contro gli Euro 4.411.200 dell'esercizio precedente. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | |
|---|---|---|
| Interessi passivi su prestito obbligazionario | - | 68.353 |
| Interessi passivi su finanziamenti e mutui bancari | 2.764.381 | 3.745.224 |
| Interessi passivi di c/c bancario | 115.718 | 458.069 |
| Interessi passivi Factoring | 116.405 | 73.396 |
| Differenze di cambio passive | 99.881 | 35.639 |
| Oneri finanziari su attualizzazione del TFR | 26.546 | 30.519 |
| Interessi su passività finanziarie per lease | 5.433 | - |
| Totale oneri finanziari | 3.128.364 | 4.411.200 |
La riduzione degli oneri finanziari è principalmente riconducibile alla minore esposizione debitoria nei confronti degli istituti di credito, nonché ad una riduzione dei tassi di interesse.
Al 31 dicembre 2024 il saldo della voce imposte sul reddito mostra un saldo positivo (costo) e più precisamente ammonta complessivamente ad Euro 3.647.029 contro il saldo positivo (costo) di Euro 1.651.280 dell'esercizio precedente.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Imposte correnti | 952.274 | 549.729 |
| Imposte anticipate e differite | 2.764.487 | 1.054.033 |
| Imposte esercizi precedenti | (69.732) | 47.518 |
| Totale imposte sul reddito | 3.647.029 | 1.651.280 |
Sia al 31 dicembre 2024 che al 31 dicembre 2023, Fine Foods ha maturato un debito per imposte correnti ai fini IRAP ed ha utilizzato quota parte delle proprie imposte anticipate stanziate sulle perdite fiscali pregresse e sulla agevolazione ACE a fronte di una base imponibile IRES positiva.
Le imposte esercizi precedenti fanno riferimento all'adeguamento della stima IRAP e IRES effettuata ai fini del bilancio, in sede di predisposizione dei modelli fiscali.
La riconciliazione tra le imposte sul reddito contabilizzate e le imposte teoriche risultanti dall'applicazione dell'aliquota in vigore in Italia all'utile ante imposte per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2023 e 2024 è la seguente:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Utile ante imposte dalla gestione delle attività in funzionamento | 15.684.527 | (5.786.030) |
| Utile/(perdita) ante imposte delle attività destinate alla dismissione | - | - |
| Utile contabile prima delle imposte | 15.684.527 | (5.786.030) |
|---|---|---|
| Imposte sul reddito teoriche | 4.375.983 | (1.614.302) |
| Effetto fiscale sulle differenze permanenti | 141.233 | 4.355.762 |
| Effetto fiscale sulle differenze temporanee | (160.165) | 218.692 |
| Effetto sulle agevolazioni fiscali | (672.379) | (1.061.900) |
| Imposte sul reddito | 3.684.672 | 1.898.251 |
| Aliquota fiscale effettiva sul reddito: | 23,5% | (32,8%) |
Per quanto concerne il dettaglio circa le imposte differite si rimanda alla 3.7 attività per imposte anticipate e alla nota 3.8 Fondo imposte differite.
Il valore netto contabile delle immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2024 risulta essere pari ad Euro 110.796.803 contro gli Euro 91.168.051 al 31 dicembre 2023. Qui di seguito la movimentazione delle immobilizzazioni materiali e dei rispettivi fondi ammortamento.
| (Importi in euro unità) | Terreni e fabbricati |
Impianti e macchinari |
Attrezzature industriali e commerciali |
Altri beni | Immobilizzazioni in corso e acconti a fornitori |
Totale immobili impianti e macchinari |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo storico - 31 dicembre 2023 |
65.173.546 | 116.007.965 | 10.853.781 | 9.333.183 | 5.664.864 | 207.033.339 |
| Incrementi | 228.716 | 2.277.680 | 1.032.374 | 726.185 | 28.084.990 | 32.349.944 |
| Decrementi | - | (551.891) | (211.299) | (516.862) | - | (1.280.052) |
| Riclassifiche | 67.511 | 3.129.138 | 26.562 | 25.220 | (3.248.431) | - |
| Svalutazioni | - | - | - | - | - | |
| Altre variazioni | 2 | (9) | (17.680) | (34.656) | (270) | (52.613) |
| Costo storico - 31 dicembre 2024 |
65.469.775 | 120.862.883 | 11.683.739 | 9.533.069 | 30.501.153 | 238.050.619 |
| Fondo ammortamento - 31 dicembre 2023 |
25.278.652 | 74.683.225 | 9.085.963 | 6.817.446 | - | 115.865.286 |
| Incrementi | 2.225.193 | 8.363.737 | 1.019.989 | 951.969 | - | 12.560.888 |
| Decrementi | - | (535.322) | (211.299) | (378.731) | - | (1.125.352) |
| Riclassifiche | - | - | - | - | - | |
| Svalutazioni | - | - | - | - | - | - |
| Altre variazioni | - | - | (17.685) | (29.322) | - | (47.007) |
| Fondo ammortamento - 31 dicembre 2024 |
27.503.845 | 82.511.642 | 9.876.968 | 7.361.363 | - | 127.253.817 |
| Valore netto contabile - 31 dicembre 2023 |
39.894.895 | 41.324.740 | 1.767.818 | 2.515.736 | 5.664.864 | 91.168.051 |
| Valore netto contabile - 31 dicembre 2024 |
37.965.931 | 38.351.241 | 1.806.771 | 2.171.708 | 30.501.153 | 110.796.803 |
I principali investimenti realizzati nel periodo riguardano acconti a fornitori per l'acquisto di impianti e macchinari e per la realizzazione di un ampliamento dello stabilimento produttivo farmaceutico di Brembate
Il valore netto contabile delle immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2024 risulta essere pari ad Euro 1.306.429 contro gli Euro 1.307.011 al 31 dicembre 2023.
Qui di seguito la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali e dei rispettivi fondi ammortamento.
| (Importi in euro unità) | Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno |
Totale immobilizzazioni immateriali |
|---|---|---|
| ------------------------- | ------------------------------------------------------------------------------------------- | ---------------------------------------- |
| Costo storico - 31 dicembre 2023 | 5.539.363 | 5.539.363 |
|---|---|---|
| Incrementi | 700.858 | 700.858 |
| Decrementi | - | - |
| Costo storico - 31 dicembre 2024 | 6.240.221 | 6.240.221 |
| Fondo ammortamento - 31 dicembre 2023 | 4.232.352 | 4.232.352 |
| Incrementi | 701.440 | 701.440 |
| Decrementi | - | - |
| Fondo ammortamento - 31 dicembre 2024 | 4.933.792 | 4.933.792 |
| Valore netto contabile - 31 dicembre 2023 | 1.307.011 | 1.307.011 |
| Valore netto contabile - 31 dicembre 2024 | 1.306.429 | 1.306.429 |
Per quanto concerne la composizione delle immobilizzazioni immateriali si segnala che esse fanno principalmente riferimento a licenze software.
Come già introdotto, la Società ha adottato l'IFRS 16 dal 1° gennaio 2019.
Di seguito si presenta la ripartizione del diritto d'uso per natura delle attività sottostanti:
| (Importi in euro unità) | Immobili | Attrezzature | Totale |
|---|---|---|---|
| Diritto d'uso al 31 dicembre 2023 | 873.158 | 136.898 | 1.010.056 |
| Incremento | 108.313 | - | 108.313 |
| Decremento | - | - | - |
| Svalutazioni | - | - | - |
| Altre variazioni | (2.537) | - | (2.537) |
| Diritto d'uso al 31 dicembre 2024 | 978.934 | 136.898 | 1.115.832 |
| Fondo Ammortamento al 31 dicembre 2023 | 789.171 | 133.694 | 922.866 |
| Incremento | 48.566 | 3.204 | 51.770 |
| Decremento | - | - | - |
| Svalutazioni | - | - | - |
| Altre variazioni | (2.537) | - | (2.537) |
| Fondo Ammortamento al 31 dicembre 2024 | 835.201 | 136.898 | 972.099 |
| Valore Netto Contabile al 31 dicembre 2023 | 83.987 | 3.204 | 87.190 |
| Valore Netto Contabile al 31 dicembre 2024 | 143.734 | - | 143.733 |
A titolo completezza, di seguito, si esplicita un dettaglio di composizione della liability corrente e non corrente nata dall'applicazione dell'IFRS 16 contestualmente al Diritto d'uso al 31 dicembre 2024.
| Passività finanziaria | |
|---|---|
| Passività finanziaria al 1° gennaio 2024 | 88.384 |
| Incrementi | 108.313 |
| Interessi | 5.433 |
| Canoni | (53.240) |
| Altre variazioni | (2.537) |
| Passività finanziaria al 31 dicembre 2024 | 146.353 |
| Passività finanziaria a breve | 49.090 |
| Passività finanziaria a lungo | 97.263 |
In conformità al principio contabili internazionale IFRS 16 – "Leases" – è stato considerato un tasso di finanziamento marginale (IBR) come somma del tasso risk free (Swap Standard rate vs Euribor 6 mesi per ogni scadenza), rilevato alla data di transizione ai principi contabili internazionali e di una componente di puro rischio che riflette il "credit risk" attribuibile alla Società (1%).
La Società ha alcuni contratti di leasing che includono opzioni di estensione o cancellazione anticipata. Queste opzioni sono negoziate dalla direzione aziendale per gestire il portafoglio di beni in leasing in modo flessibile ed allineare tale gestione alle necessità operative della Società. La direzione aziendale esercita un significativo giudizio professionale per determinare le opzioni di estensione o di cancellazione anticipata saranno esercitate con ragionevole certezza. Si evidenzia che non è stato considerato il rinnovo per i contratti che non prevedevano alcun rinnovo e/o per i contratti per cui è già stata avanzata ipotesi di cancellazione anticipata.
Il valore netto contabile delle partecipazioni al 31 dicembre 2024 risulta essere pari ad Euro 24.951.994.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Partecipazione Euro Cosmetic | 24.951.994 | 24.951.994 |
| Totale Partecipazioni | 24.951.994 | 24.951.994 |
Così come richiesto dai principi contabili di riferimento, la Società effettua il test di impairment in tutte le circostanze in cui si manifesta un indicatore di perdita durevole di valore. Tra i vari indicatori di perdita di valore, la società considera elementi quali i) la relazione tra il valore d'iscrizione della partecipazione ed il patrimonio netto della controllata, ii) i risultati consuntivati nel corso dell'esercizio dalla controllata iii) altri fattori quali ad esempio le scelte strategiche di business intraprese, iv) il repentino mutamento del quadro competitivo o delle principali variabili economiche.
La società, a fronte del risultato operativo lordo negativo della controllata ha ritenuto opportuno procedere ad un impairment test.
Nell'effettuare la verifica di recuperabilità, il valore netto contabile della partecipazione è stato confrontato con il suo valore recuperabile, ovvero con il maggiore tra il fair value ed il valore d'uso ottenibile attualizzando i flussi finanziari attesi.
Le principali assunzioni utilizzate nella determinazione dell'equity value della partecipazione sono relative al tasso di sconto, al tasso di crescita di lungo periodo e ai flussi finanziari derivanti dai business plan aziendali.
In base ai principi contabili di riferimento, la stima del valore d'uso è effettuata attualizzando i flussi finanziari operativi, ovvero i flussi disponibili prima del rimborso dei debiti finanziari e della remunerazione degli azionisti ad un tasso pari alla media ponderata del costo del debito e dei mezzi propri (WACC).
Le principali assunzioni utilizzate ai fini della determinazione del valore in uso della partecipazione sono relative ai flussi finanziari derivanti dal business plan aziendale, al tasso di sconto ed al tasso di crescita di lungo periodo.
Gli amministratori hanno stimato l'equity value della controllata Euro Cosmetic S.p.A. attraverso la metodologia dell'unlevered discounted cash flow sulla base:
Gli esercizi di impairment test ed i relativi piani aziendali sottostanti sono stati approvati dal consiglio di amministrazione riunitosi in data 7 marzo 2025.
Nell'esecuzione dell'esercizio di impairment test gli amministratori sono stati coadiuvati da un esperto che ha rilasciato una "fairness opinion" avente ad oggetto un parere di congruità rispetto: (i) alla metodologia valutativa utilizzata per la determinazione del valore recuperabile di Euro Cosmetic e (ii) ai parametri di valutazione ivi adottati dal management.
Dai test condotti, non emerge alcune necessità di apportare una svalutazione alla partecipazione nella controllata Euro Cosmetic.
È stata effettuata anche un'analisi di sensitivity, avente ad oggetto:
Da tale attività emerge, sull'impairment test svolto con proiezione esplicita dei flussi a 3 anni, un delta tra Recoverable Amount e Carrying Amount che varia da + 11.249 migliaia di Euro a – 6.792 migliaia di Euro circa, mentre, sull'impairment test svolto con proiezione esplicita dei flussi a 5 anni, un delta tra Recoverable Amount e Carrying Amount che varia da + 22.459 migliaia di Euro a + 782 migliaia di Euro circa, al crescere o al decrescere anche congiunto delle variabili sopra citate.
Il valore delle attività finanziarie non correnti al 31 dicembre 2024 risulta essere pari ad Euro 11 milioni e accoglie il finanziamento erogato da Fine Foods alla controllata Euro Cosmetic, il cui rimborso, anche coerentemente con il piano industriale, avrà inizio nel corso del 2026.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Finanziamento Intercompany | 11.000.000 | 11.000.000 |
| Totale Attività finanziarie non correnti | 11.000.000 | 11.000.000 |
Il valore delle altre attività non correnti al 31 dicembre 2024 risulta essere pari ad Euro 583.749 contro ad Euro 425.315 al 31 dicembre 2023.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Credito di imposta beni agevolati - quota oltre 12 mesi | 583.749 | 425.315 |
| Totale Altre attività non correnti | 583.749 | 425.315 |
Trattasi della quota oltre 12 mesi del credito di imposta per beni strumentali 4.0 e del credito di imposta per gli investimenti in beni materiali (ex superammortamento).
Le imposte differite attive al 31 dicembre 2024 sono pari ad Euro 2.551.439, contro gli Euro 5.324.992 al 31 dicembre 2023, e sono calcolate sulle quote di costi a tassazione differita nel rispetto delle aliquote vigenti alla data di riferimento (IRES 24% e IRAP 3,9%). Di seguito si fornisce un dettaglio della composizione.
| (Importi in euro unità) | 01-gen-24 | Imposte CE 2024 | 31-dic-24 |
|---|---|---|---|
| Imposte anticipate per svalutazione magazzino | 167.540 | (2.754) | 164.786 |
| Imposte anticipate per ammortamento su avviamento | 135.415 | (27.084) | 108.331 |
| Imposte anticipate su perdite fiscali | 5.013.091 | (3.188.338) | 1.824.753 |
| Imposte anticipate su differenze retributive | - | 446.400 | 446.400 |
| Imposte anticipate per altre voci | 8.945 | (1.777) | 7.169 |
| Totale attività per imposte anticipate | 5.324.992 | (2.773.553) | 2.551.439 |
La variazione delle imposte anticipate per perdite fiscali rilevata nel corso del 2024, deriva dall'utilizzo delle stesse per effetto del conseguimento di una base imponibile positiva (IRES) nella stima delle imposte al 31.12.24 da parte della Società. Si segnala, inoltre, che Fine Foods usufruisce della agevolazione ACE accumulata ma non più sufficientemente capiente per compensare integralmente l'imposta IRES dovuta: al 31 dicembre 2024, si rileva, quindi, un debito IRES, seppur non significativo.
Per quanto riguarda il saldo residuo al 31.12.24 delle imposte anticipate iscritte sulle perdite fiscali generate da Fine Foods nel corso degli esercizi precedenti, gli amministratori ritengono ragionevole, così come previsto all'interno del piano pluriennale (2025-2029) approvato dal CdA del 7 marzo 2025, il loro integrale recupero mediante gli utili fiscali che la società conseguirà in futuro.
Le imposte anticipate su differenze retributive fanno, invece, riferimento al fondo rischi stanziato al 31.12.24.
Al 31 dicembre 2024, il fondo imposte differite della Società ammonta ad Euro 9.213 contro gli Euro 9.441 al 31 dicembre 2023 ed è stato calcolato nel rispetto delle aliquote vigenti alla data di riferimento (IRES 24% e IRAP 3,9%).
Di seguito un dettaglio delle operazioni che hanno generato imposte differite e il loro impatto a Conto Economico e a Patrimonio Netto al 31 dicembre 2024.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2023 | Esercizio 2024 | OCI | 31 dicembre 2024 |
|---|---|---|---|---|
| Imposte differite TFR IAS 19 | 9.441 | (2.465) | 2.237 | 9.213 |
| Totale imposte differite | 9.441 | (2.465) | 2.237 | 9.213 |
Le giacenze di magazzino al netto del relativo fondo svalutazione prodotti finiti e merci al 31 dicembre 2024 sono pari ad Euro 27.697.069 contro gli Euro 34.105.448 al 31 dicembre 2023.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Materie prime, sussidiarie e di consumo | 20.245.341 | 23.865.988 |
| Fondo svalutazione materie prime, sussidiarie e di consumo | (590.632) | (600.503) |
| Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati | 3.656.358 | 3.516.046 |
| Prodotti finiti e merci | 4.386.001 | 7.323.918 |
| Totale rimanenze | 27.697.069 | 34.105.448 |
Le rimanenze di beni sono valutate al minore tra il costo di acquisto e/o di produzione e il valore di realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Il costo di acquisto comprende gli eventuali oneri accessori di diretta imputazione.
Qui di seguito la movimentazione del fondo obsolescenza:
| Saldo 31 dicembre 2023 | 600.503 |
|---|---|
| Accantonamenti a Fondo | 225.943 |
| Utilizzo Fondo | (235.814) |
| Saldo 31 dicembre 2024 | 590.632 |
Il fondo obsolescenza magazzino accantonato al 31 dicembre 2024 ammonta a 590.632 euro ed è volto a coprire le svalutazioni effettuate a seguito di merce in scadenza e/o non conforme.
Gli utilizzi dell'anno fanno riferimento agli smaltimenti effettuati nel 2024 riguardanti lotti scaduti o non conformi stanziati al 31 dicembre 2023.
Al 31 dicembre 2024 il valore dei crediti commerciali ammonta complessivamente ad Euro 32.644.644 (al 31 dicembre 2023 pari ad Euro 29.998.136) al netto del relativo fondo svalutazione crediti che ammonta ad Euro 965.606 (al 31 dicembre 2023 pari ad Euro 893.455).
Si segnala che, al 31 dicembre 2024, così come al 31 dicembre 2023, la Società ha posto in essere un'operazione di cessione del credito pro soluto (factoring) per Euro 4,9 milioni (Euro 3,6 milioni al 31 dicembre 2023). In accordo con quanto previsto dall'IFRS 9, avendo sostanzialmente trasferito tutti i rischi ed i benefici in capo alla società di factoring, tale cessione è stata considerata a titolo definitivo e quindi è stata effettuata la relativa de-recognition del credito.
Nella successiva tabella viene evidenziata la distribuzione per area geografica dell'ammontare dei crediti commerciali, che non tiene conto del fondo svalutazione crediti.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Crediti verso clienti ITALIA | 18.582.154 | 18.211.653 |
| 33.610.250 | 30.891.591 |
|---|---|
| 1.337.371 | 2.069.239 |
| 13.690.725 | 10.610.699 |
Al 31 dicembre 2024 risultano essere stanziate fatture da emettere per complessi Euro 1.049.804 e note di credito da emettere per complessivi Euro 436.241, riferite prevalentemente ad aggiustamenti prezzi applicati ad uno dei principali clienti.
Si precisa che i primi cinque clienti rappresentano il 57,6% dei crediti commerciali (al lordo del fondo svalutazione crediti) riportati a bilancio per un valore complessivo di circa 19.368.882 Euro.
La movimentazione del fondo svalutazione crediti è di seguito riepilogata:
| Saldo 31 dicembre 2023 | 893.455 |
|---|---|
| Accantonamenti a Fondo | 168.051 |
| Utilizzo Fondo | (95.900) |
| Saldo 31 dicembre 2024 | 965.606 |
I crediti commerciali, al netto del fondo svalutazione crediti, sono riportati nella seguente tabella:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Crediti verso clienti ITALIA | 18.413.345 | 17.770.877 |
| Crediti verso clienti CEE | 13.145.830 | 10.419.518 |
| Crediti verso clienti EXTRA-CEE | 1.085.468 | 1.807.742 |
| Totale crediti commerciali | 32.644.644 | 29.998.136 |
La qualità del credito dei clienti viene valutata sulla base di una valutazione generica di settore. Sono inoltre stabiliti limiti di credito individuali per tutti i clienti sulla base di questa valutazione. I crediti aperti verso clienti e le attività derivanti da contratto sono regolarmente monitorati. A ogni data di bilancio viene svolta un'analisi di impairment sui crediti, utilizzando una matrice per la misurazione delle perdite attese.
Il calcolo si basa sia sulla probabilità di recupero del credito, sia su una analisi storica delle perdite su crediti che non sono mai state di importo significato. Infine, la valutazione tiene conto del fattore temporale del denaro, e le informazioni sugli eventi passati che sono disponibili alla data di reporting, le condizioni correnti e gli scenari di mercato attesi.
Di seguito il prospetto dell'ageing dei crediti verso clienti:
| (Importi in euro unità) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31 dicembre 2024 | Totale crediti | Non scaduto |
Scaduto 0- 30 |
Scaduto 30-60 | Scaduto 60-90 |
Scaduto 90-180 |
Scaduto +180 |
| Italia CEE Extra-CEE |
18.724.017 13.723.603 1.162.630 |
15.862.696 9.315.231 376.843 |
2.520.811 3.783.205 692.978 |
138.866 220.576 72.818 |
25.686 207.692 176 |
7.904 2.612 420 |
168.054 194.288 19.394 |
| Crediti commerciali lordi |
33.610.250 | 25.554.770 | 6.996.994 | 432.260 | 233.553 | 10.936 | 381.736 |
| % svalutazione crediti | 2,9% | 0,0% | 0,0% | 78,5% | 100,0% | 100,0% | 100,0% |
| f.do svalutazione crediti | 965.606 | - | - | 339.381 | 233.553 | 10.936 | 381.736 |
| Crediti commerciali netti | 32.644.644 | 25.554.770 | 6.996.994 | 92.879 | - | - | - |
Al 31 dicembre 2024 i crediti tributari ammontano ad Euro 0, mentre nel 2023 ammontavano ad Euro 86.473. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Crediti IRES | - | 86.473 |
| Crediti IRAP | - | - |
| Totale crediti tributari | - | 86.473 |
|---|---|---|
Il totale delle altre attività correnti al 31 dicembre 2024 è pari ad Euro 7.243.968 contro gli Euro 6.353.192 al 31 dicembre 2023. Nella seguente tabella se ne riporta la composizione.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Crediti IVA | 3.981.790 | 3.291.099 |
| Credito per ritenute su incassi di cedole, dividendi e plusvalenze realizzate | 1.178.044 | 1.195.789 |
| Crediti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 35.625 | 36.203 |
| Certificati Bianchi | 333.630 | 444.959 |
| Credito per ritenute Conto Energia | 4.836 | 4.281 |
| Ratei e risconti attivi | 282.661 | 22.285 |
| Crediti diversi | 148.327 | 453.578 |
| Credito d'imposta per investimenti agevolati | 1.279.054 | 904.998 |
| Altri crediti | - | - |
| Totale altre attività correnti | 7.243.968 | 6.353.192 |
Il credito IVA verrà compensato anche orizzontalmente nel corso del 2025, dopo aver completato le pratiche di invio del Modello IVA 2025.
La voce "Crediti per ritenute su incassi di cedole, dividendi e plusvalenze" si riferisce principalmente alle somme trattenute sulla gestione patrimoniale di Fine Foods e che verranno recuperate o mediante la presentazione di apposite istanze di rimborso alle autorità fiscali competenti oppure tramite compensazione del debito IRES.
Il saldo "Crediti diversi" è composto principalmente da anticipi a fornitori per merci e servizi.
Al 31 dicembre 2024 le attività finanziarie correnti sono pari ad Euro 786.107 (al 31 dicembre 2023 pari ad Euro 3.888.082). Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Altri titoli | - | 154.624 |
| Ratei attivi – interessi finanziamento intercompany | 786.107 | 266.482 |
| Credito Leakeges | - | 3.466.976 |
| Totale attività finanziarie correnti | 786.107 | 3.888.082 |
Nel mese di gennaio 2019 la Società aveva conferito ad un primario Istituto di Credito l'incarico di prestare il servizio di gestione, su base discrezionale ed individualizzata, di un portafoglio di investimento che include strumenti finanziari e di liquidità. Come previsto dal principio contabile internazionale IFRS 9 – Strumenti finanziari – tali strumenti sono stati riconosciuti al valore di Fair Value alla data di riferimento.
Il business model della Società era quello di detenere tali titoli ai fini della negoziazione. Per tal motivo, il portafoglio titoli è stato classificato come attività finanziarie valutate al fair value con variazioni imputate direttamente a conto economico, nella voce "Variazioni di Fair Value delle attività e passività finanziarie.
In merito al Credito Leakeges, il 9 luglio 2024 il Giudice designato per la causa di opposizione, rilevata la mancanza di prova della manifesta erroneità o iniquità della determinazione effettuata dall'Esperto in relazione all'aggiustamento del prezzo e la vincolatività di tale determinazione per entrambe le parti, ha concesso la provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo opposto, ed ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusioni al 17 febbraio 2026. Si segnala che, nel corso del secondo semestre 2024, il Credito Leakages, è stato interamente incassato, così come gli interessi attivi maturati sino alla data dell'incasso stesso.
Al 31 dicembre 2024 la cassa e le altre disponibilità liquide della Società ammontano ad Euro 15.506.069 contro gli Euro 17.047.578 al 31 dicembre 2023. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 15.500.862 | 17.041.296 |
| Danaro e valori in cassa | 5.207 | 6.283 |
| Totale cassa e altre disponibilità liquide | 15.506.069 | 17.047.578 |
Per quanto riguarda la composizione del capitale sociale si rimanda al paragrafo sottostante "Categorie di azioni emesse dalla Società". Tutte le azioni sottoscritte sono state interamente liberate.
Di seguito si riporta il dettaglio delle altre riserve:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Riserva Legale | 5.000.000 | 5.000.000 |
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (14.139.356) | (14.021.029) |
| Riserva da avanzo da fusione | 19.366.185 | 29.741.389 |
| Riserva da sovrapprezzo | 86.743.750 | 86.743.750 |
| Riserva straordinaria | 1.532.549 | 1.532.549 |
| Riserva per pagamenti basati su azioni | - | - |
| Altre riserve | 11.311.789 | 11.311.789 |
| Totale riserve | 109.814.917 | 120.308.448 |
Nei seguenti prospetti sono analiticamente indicate le voci di patrimonio netto, con specificazione della loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità.
| (Importi in euro unità) | Importo | Origine/Natura | Utilizzo | Quota disponibile |
|---|---|---|---|---|
| Capitale Sociale | 22.770.445 | Capitale | - | - |
| Riserva Legale | 5.000.000 | Capitale | B | 5.000.000 |
| Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio | (14.139.356) | Capitale | - | - |
| Riserva da avanzo da fusione | 19.366.185 | Capitale | A,B | 16.178.147 |
| Riserva da sovrapprezzo azioni | 86.743.750 | Capitale | A,B,C | 86.743.750 |
| Riserva straordinaria | 1.532.549 | Utili | A,B,C | 1.532.549 |
| Riserva conversione Warrant | 11.311.789 | Capitale | A,B,C | 11.311.789 |
| Riserva FTA | (6.669.789) | Capitale | - | - |
| Riserva per benefici ai dipendenti | 23.990 | Capitale | - | - |
| Risultato d'esercizio | 12.037.498 | Utili | - | - |
|---|---|---|---|---|
| Totale Patrimonio netto | 137.977.061 | 120.766.235 | ||
| Legenda: A – per aumento di capitale; B - per copertura perdite; C - per distribuzione ai soci; D - per altri vincoli statutari; E- altro |
.
Nel seguente prospetto è indicato il numero e il valore nominale delle azioni della Società Capogruppo. Non si sono verificate movimentazioni durante il periodo.
| Tipologia | Consistenza finale, numero |
|---|---|
| Azioni Ordinarie | 22.060.125 |
| Azioni Riscattabili | - |
| Azioni a Voto Plurimo | 3.500.000 |
| Azioni Speciali | - |
| Totale | 25.560.125 |
A titolo di completezza informativa, si rammenta che la Società è impegnata costantemente nell'attività di buy back (riacquisto dei propri titoli sul mercato), indicativo del fatto che la Società crede nella propria crescita strutturale e di mercato e di cui se ne riporta il proprio valore all'interno della riserva negativa per azioni proprie in portafoglio. Il piano di buy back ha come obiettivo quello di far fronte a future acquisizioni e sinergie volte ad accrescere la fase di crescita pianificata.
Al 31 dicembre 2024 i debiti verso banche non correnti ammontano ad Euro 30.799.769 contro gli Euro 4.141.720 al 31 dicembre 2023. Di seguito se ne riporta un dettaglio:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Mutuo ipotecario MedioCredito | 2.489.863 | 4.141.720 |
| Finanziamento Intesa | 28.309.906 | - |
| Totale debiti verso banche non correnti | 30.799.769 | 4.141.720 |
Il debito a fronte del mutuo ipotecario sottoscritto nel 2016 da Fine Foods con scadenza al 30 giugno 2027, con corresponsione di interessi e di relativi costi, è stato valutato al costo ammortizzato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo, conformemente a quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 9 "Strumenti finanziari".
In relazione al contratto di mutuo ipotecario, stipulato in data 6/8/2016, qui di seguito si specificano le principali caratteristiche:
In data 25 febbraio 2022, Intesa Sanpaolo e Fine Foods hanno concluso un'operazione di finanziamento per un ammontare di 70 milioni di euro finalizzato a sostenerne i progetti di crescita e sviluppo. Nel corso del 2023, Fine Foods, a fronte della chiusura del portafoglio titoli, ha rimborsato anticipatamente Euro 20 milioni di capitale. Il finanziamento prevede dei covenants finanziari sulla base dei seguenti indicatori da calcolare sul bilancio consolidato di Gruppo:
Con riferimento alla data di rilevazione del 31 dicembre 2024, tutti i parametri finanziari risultano rispettati. Inoltre, in base al piano aziendale di Gruppo 2025-2029, approvato in data 7 marzo 2025, tali covenants verranno rispettati per tutta la durata del finanziamento.
Al 31 dicembre 2023, il parametro finanziario EBITDA/Oneri Finanziari, calcolato come previsto contrattualmente, eccedeva il limite previsto. In data 12 marzo 2024 la controparte bancaria aveva dato il suo consenso ad includere nel computo del ratio anche i proventi derivanti dalla valutazione al fair value delle attività finanziarie, principalmente relative all'estinzione del portafoglio titoli citato in precedenza. Con questa metodologia di calcolo il covenant risultava rispettato.
Il finanziamento a medio e lungo termine era stato conseguentemente riclassificato a breve termine al 31 dicembre 2023 in applicazione al principio contabile IAS 1.74. Già a partire dalla relazione trimestrale al 31 marzo 2024, la classificazione del finanziamento bancario era stata ripristinata secondo il piano di ammortamento originariamente previsto.
Al 31 dicembre 2024 i debiti verso banche correnti sono pari ad Euro 17.028.200, contro gli Euro 53.335.668 al 31 dicembre 2023, articolati come di seguito:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 | |
|---|---|---|---|
| -- | ------------------------- | ------------------ | ------------------ |
| Anticipi fatture | 6.900.000 | 6.900.000 |
|---|---|---|
| Ratei passivi | 4.971 | 298.014 |
| Factor | 424.887 | - |
| Finanziamenti e mutui - quota es. entro l'es. successivo | 9.698.342 | 46.137.654 |
| Totale debiti verso banche correnti | 17.028.200 | 53.335.668 |
Per la variazione della quota di finanziamenti e mutui entro l'esercizio si rimanda a quanto esposto al paragrafo precedente.
Il saldo presente alla voce Factor deriva dal debito maturato da parte di Fine Foods verso la banca operante quale Factor a fronte dell'incasso di crediti clienti ceduti pro-soluto non ancora rimborsati al Factor al 31 dicembre 2024.
Al 31 dicembre 2024 la voce Benefici ai dipendenti ammonta complessivamente ad Euro 788.435 contro gli Euro 853.730 al 31 dicembre 2023. Tale voce si riferisce esclusivamente ai fondi accantonati per il trattamento di fine rapporto.
| (Importi in euro unità) | |
|---|---|
| Saldo 1 gennaio 2024 | 853.730 |
| Utilizzo Fondo | (82.522) |
| Interessi da attualizzazione anno corrente | 26.546 |
| Utili e perdite attuariali anno corrente | (9.319) |
| Saldo 31 dicembre 2024 | 788.435 |
La valutazione del Fondo TFR, come previsto dal principio contabile internazionale, IAS19, segue il metodo della proiezione del valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti con la stima dei benefici maturati dai dipendenti.
In seguito alle modifiche introdotte dalla Legge 27 dicembre 2006 n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e dai successivi Decreti e Regolamenti attuativi, le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 continueranno a rimanere in azienda configurando un piano a benefici definiti (obbligazione per i benefici maturati soggetta a valutazione attuariale), mentre le quote maturande a partire dal 1° gennaio 2007, per effetto delle scelte operate dai dipendenti nel corso dell' anno, saranno destinate a forme di previdenza complementare o trasferite dall'azienda al fondo di tesoreria gestito dall'INPS, configurandosi a partire dal momento in cui la scelta è formalizzata dal dipendente, come piani a contribuzione definita (non più soggetti a valutazione attuariale).
La determinazione del TFR è quindi il risultato dell'applicazione di un modello attuariale che ha alla base diverse ipotesi, sia di tipo demografico che di tipo economico.
Si riportano nella tabella di seguito le basi tecniche economiche utilizzate:
| 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 | |
|---|---|---|
| Tasso annuo di attualizzazione | 3,18% | 3,08% |
| Tasso annuo di inflazione | 2,00% | 2,00% |
| Tasso annuo incremento TFR | 3,00% | 3,00% |
In particolare, si rileva che il tasso annuo di attualizzazione utilizzato per la determinazione del valore attuale dell'obbligazione è stato desunto, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, con riferimento ai rendimenti di mercato, alla data di chiusura dell'esercizio, di titoli obbligazionari di aziende primarie.
Come previsto dal principio contabile IAS19 "Benefici ai dipendenti" di seguito, si riporta l'analisi di sensitività per ciascuna ipotesi attuariale alla fine dell'anno:
| Analisi di sensitività dei principali parametri valutativi | DBO al 31 dicembre 2024 |
DBO al 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Tasso di turnover +1% | 790.779 | 856.236 |
| Tasso di turnover -1% | 785.888 | 850.991 |
| Tasso di inflazione +0,25% | 797.153 | 864.069 |
| Tasso di inflazione -0,25% | 779.849 | 843.559 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione +0,25% | 774.932 | 837.664 |
| Tasso di attualizzazione -0,25% | 802.343 | 870.304 |
| Service cost e durata | 2024 | 2023 |
| Service Cost annuo profuturo | - | - |
Duration del piano 7,7 8,4
| Erogazioni future stimate - Anni | 2024 | 2023 |
|---|---|---|
| 1 | 84.711 | 57.458 |
| 2 | 88.197 | 79.720 |
| 3 | 38.431 | 87.132 |
| 4 | 40.066 | 39.804 |
| 5 | 42.557 | 41.248 |
Il fondo per rischi e oneri al 31 dicembre 2024 ammonta a Euro 1.600.000 ed è ripartito come segue
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Fondo rischi per differenze retributive | 1.600.000 | - |
| Totale Fondo rischi e oneri | 1.600.000 | - |
Al 31 dicembre 2024, Fine Foods, a fronte delle valutazioni in corso circa la possibilità di intraprendere una trattativa con le organizzazioni sindacali per addivenire ad una soluzione transattiva per le rivendicazioni ricevute relative ai tempi di vestizione dei propri dipendenti, ha stanziato a fondo rischi Euro 1.600.000, di cui Euro 1.500.000 per retribuzioni e contributi ed Euro 100.000 per spese legali. Tale stima si basa sull'identificazione di un costo medio per anno e per dipendente, applicato poi al numero di dipendenti in forza per anno di assunzione. Il medesimo costo annuo individuale è stato stimato anche per i cessati, cioè il personale uscito nei precedenti 5 anni e per i somministrati in forza al 31 dicembre 2024.
I debiti verso fornitori al 31 dicembre 2024 ammontano ad Euro 33.064.251, contro gli Euro 26.506.816 al 31 dicembre 2023, ripartiti geograficamente come segue:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Debiti v.so fornitori ITALIA | 28.515.733 | 21.349.223 |
| Debiti v.so fornitori CEE | 3.459.832 | 3.728.640 |
| Debiti v.so fornitori EXTRA-CEE | 1.088.686 | 1.428.953 |
| Totale debiti commerciali | 33.064.251 | 26.506.816 |
L'aumento dei debiti verso fornitori deriva principalmente dagli investimenti cespiti effettuati dalla Società nel corso dell'ultimo quarter 2024, per i quali è stata, alternativamente, registrata la fattura di debito oppure iscritto il debito per fatture da ricevere.
I debiti tributari al 31 dicembre 2024 ammontano ad Euro 219.112 e sono ripartiti come segue:
| (Importi in euro unità) 31 dicembre 2024 |
31 dicembre 2023 |
|---|---|
| --------------------------------------------- | ------------------ |
| Totale debiti tributari | 219.112 | 575.488 |
|---|---|---|
| Debiti IRAP | 203.068 | 575.488 |
| Debiti IRES | 16.044 | - |
I debiti tributari fanno riferimento allo stanziamento delle imposte correnti.
Il totale delle altre passività correnti al 31 dicembre 2024 sono pari ad Euro 13.579.607, contro gli Euro 11.243.513 al 31 dicembre 2023, e sono così di seguito suddivise:
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 | 31 dicembre 2023 |
|---|---|---|
| Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale | 2.985.595 | 2.667.932 |
| Debiti verso dipendenti per premi di produzione e rateo 13°, 14° ferie | 4.571.432 | 4.239.942 |
| Debiti per ritenute su lavoro dipendente | 921.630 | 870.346 |
| Debiti per ritenute su lavoro autonomo | 5.928 | 8.780 |
| Erario per imposta sostitutiva TFR | 612 | 3.122 |
| Ratei e risconti passivi | 3.633.669 | 1.508.035 |
| Clienti conto Anticipi | - | 147.213 |
| Altri debiti | 1.460.742 | 1.798.144 |
| Totale altre passività e debiti diversi correnti | 13.579.607 | 11.243.513 |
La voce altri debiti accoglie debiti verso la società di assicurazione e debiti verso gli amministratori per compensi non pagati (inclusi i bonus di competenza).
La voce ratei e risconti passivi accoglie i risconti afferenti i crediti d'imposta per investimenti in beni strumentali al fine di linearizzare gli stessi lungo la vita utile delle relative immobilizzazioni nonché, al 31 dicembre 2024, il risconto passivo di un ricavo già fatturato ma in gran parte di competenza degli esercizi successivi.
| Importo | |
|---|---|
| Garanzie | 25.000.000 |
| di cui reali (Ipoteca sul compendio Imm. di Verdellino a favore di Mediocredito e Sace) | 25.000.000 |
| Fideiussioni | 41.000 |
Alla data di redazione del presente documento non vi sono passività ancorché potenziali da riflettere nella situazione finanziaria oppure da darne informativa.
In merito all'obbligo di dare evidenza in Nota Integrativa delle somme di denaro eventualmente ricevute nell'esercizio a titolo di sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere dalle pubbliche amministrazioni, la Società attesta che non è stata ricevuta alcuna somma di denaro.
Ad eccezione dei compensi agli amministratori la Società non ha posto in essere nel corso del 2024 operazioni con parti correlate non concluse a normali condizioni di mercato.
| (Importi in euro unità) | 31 dicembre 2024 |
|---|---|
| Compensi ad amministratori | 1.199.682 |
| Collegio sindacale | 72.800 |
Inoltre, si segnala che i compensi alla revisione legale sono di seguito indicati:
| (Importi in euro unità) Corrispettivi della Società di revisione per la prestazione servizi di |
31 dicembre 2024 88.350 |
|---|---|
| revisione Corrispettivi della Società di revisione per la prestazione servizi di verifica finalizzati all'emissione di un'attestazione |
59.500 |
| Corrispettivi della Società di revisione per prestazione di altri servizi | 30.000 |
In data 28 febbraio 2025 l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A., tenutasi in unica convocazione, ha confermato la nomina di Pietro Oriani quale componente del Consiglio di amministrazione della Società, precedentemente nominato per cooptazione ai sensi dell'articolo 2386 del Codice Civile, fino all'approvazione del Bilancio d'Esercizio al 31 dicembre 2026.
Il Consiglio di amministrazione, riunitosi al termine dell'Assemblea, accertato in capo al Dottor Oriani la sussistenza di tutti i requisiti necessari per lo svolgimento dell'incarico di Consigliere, ha deliberato all'unanimità la nomina dello stesso quale Amministratore Delegato di Fine Foods, conferendogli i relativi poteri e deleghe. Il Dottor Oriani ha anche assunto, fra gli altri, il ruolo di Chief Executive Officer, di Investor Relator e componente del Comitato ESG.
Nel corso del 2024, l'economia globale ha continuato ad affrontare una serie di sfide derivanti da fattori macroeconomici, tra cui politiche monetarie restrittive, inflazione ancora elevata in molte regioni e incertezze geopolitiche, come la guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese.
In questo contesto di persistente incertezza, secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), la crescita economica globale del 2024 è stata del 3,2%, in calo rispetto al 3,3% del 2023.
Le principali economie avanzate hanno registrato un rallentamento: gli Stati Uniti sono cresciuti del 2,8%, mentre l'area euro ha visto una crescita limitata allo 0,8%. L'elevata inflazione e i tassi di interesse elevati hanno continuato a frenare gli investimenti e la domanda interna in queste aree.
Per quanto riguarda le economie emergenti, la Cina ha registrato una crescita del PIL del 4,8% nel 2024, grazie a politiche di stimolo economico interno, nonostante le difficoltà strutturali nel settore immobiliare e una continua transizione verso un'economia più orientata ai consumi interni. Tuttavia, l'incertezza geopolitica e la gestione del debito pubblico rimangono temi di preoccupazione per il paese. L'India, al contrario, ha continuato a crescere con tassi superiori al 6%, sostenendo le economie emergenti.
Per quanto riguarda le prospettive future, il FMI ha previsto che nel 2025 e 2026 la crescita globale sarà in linea con il 2024, ossia pari al 3,3%, sotto la media storica del 3,7% (2000-2019). In particolare, gli Stati Uniti sono attesi crescere del 2,7% nel 2025 e del 2,1% nel 2026, grazie alla domanda interna e da condizioni finanziarie favorevoli, mentre l'area euro vedrà una crescita pari all'1,0% nel 2025 e 1,4% nel 2026, penalizzata dall'incertezza politica e dal rallentamento del settore manifatturiero. Le economie emergenti, invece, dovrebbero proseguire la loro espansione, con la Cina stimata crescere a un ritmo del 4,6% e l'India a circa il 6,5%.
L'inflazione globale è in calo, con una previsione del 4,2% per il 2025, avvicinandosi agli obiettivi delle principali banche centrali, anche se persistono differenze tra economie avanzate ed emergenti. Le condizioni finanziarie globali rimangono relativamente accomodanti, ma il rafforzamento del dollaro statunitense, alimentato da tassi di interesse ancora elevati, potrebbe avere impatti sulle economie emergenti e sugli equilibri commerciali globali.
Le principali incognite per l'economia globale riguardano il rischio di nuove tensioni geopolitiche, l'eventuale intensificazione di misure protezionistiche e l'andamento dei mercati finanziari, che potrebbero influenzare negativamente le dinamiche di crescita nei prossimi mesi.
I segmenti di mercato in cui la Società opera sono attesi in crescita per i prossimi anni sia a livello europeo sia globale. Parallelamente, si conferma l'orientamento dei grandi player ad affidarsi a contoterzisti per la produzione nutraceutica, farmaceutica e cosmetica. Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. intende rafforzare la propria posizione competitiva espandendo le quote di mercato attraverso lo sviluppo del business lungo le direttrici Nutra e Pharma valorizzando le sinergie tra di esse. La Società resta, inoltre, attento a possibili eventuali opportunità di crescita per linee esterne.
La BU Nutra continuerà a puntare su qualità e innovazione, oltre che sullo sviluppo di servizi avanzati a supporto dei clienti. È confermato il piano di espansione della capacità produttiva con l'ampliamento dell'attuale stabilimento, con i primi investimenti previsti nel corso del 2025.
La BU Pharma proseguirà nel 2025 con attività mirate a gestire la forte crescita prevista, derivante da significativi accordi pluriennali già sottoscritti con importanti clienti internazionali. L'ampliamento dello stabilimento produttivo, avviato a fine 2023, procede secondo i piani e sarà completato nel 2025 con l'inizio della generazione di ricavi previsto per il 2026.La Società proseguirà, inoltre, il proprio percorso di sostenibilità, confermandosi un partner di riferimento per i clienti, con soluzioni sempre più allineate alle crescenti aspettative del mercato in tema di sostenibilità.
Signori Azionisti, alla luce di quanto sopra esposto, l'organo amministrativo Vi propone:
Verdellino, 13 marzo 2025
per il Consiglio di Amministrazione
il Presidente
Marco Francesco Eigenmann
I sottoscritti, Pietro Oriani, in qualità di Amministratore Delegato, e Pietro Bassani, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Fine Foods & Pharmaceuticals N.T.M. S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
Si attesta inoltre che:
Verdellino-Zingonia, 13 marzo 2025
L'Amministratore Delegato
Pietro Oriani
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Pietro Bassani


EY S.p.A. Viale Papa Giovanni XXIII, 48
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