Quarterly Report • Mar 19, 2025
Quarterly Report
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BILANCIO 2024

| RELAZIONE SULLA GESTIONE |
5 |
|---|---|
| CONTESTO MACROECONOMICO E MERCATO DEL FACTORING NEL 2024 | 7 |
| QUADRO NORMATIVO. LA REGOLAMENTAZIONE DELL'ATTIVITA' DI FACTORING | 13 |
| ANDAMENTO E RISULTATO DELLA GESTIONE | 16 |
| GLI INDICATORI DI RISULTATO | 21 |
| TURNOVER | 22 |
| DATI ECONOMICI | 23 |
| DATI PATRIMONIALI E ASSET QUALITY | 23 |
| PATRIMONIO NETTO E CAPITAL RATIOS | 24 |
| ASPETTI DI RILIEVO INTERVENUTI NEL CORSO DELL'ESERCIZIO | 24 |
| ALTRI ASPETTI | 26 |
| FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO | 29 |
| EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE | 31 |
| PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL'UTILE D'ESERCIZIO | 32 |
| SCHEMI DI BILANCIO |
33 |
| STATO PATRIMONIALE | 34 |
| CONTO ECONOMICO | 35 |
| PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA | 36 |
| PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO | 37 |
| RENDICONTO FINANZIARIO | 39 |
| NOTA INTEGRATIVA | 41 |
| PARTE A – POLITICHE CONTABILI | 42 |
| PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE | 58 |
| PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO | 80 |
| PARTE D - ALTRE INFORMAZIONI | 90 |

Consiglio di Amministrazione
| Nome e cognome | Carica |
|---|---|
| Maurizio Dallocchio()()(***) | Presidente |
| Mauro Selvetti()()(***) | Vicepresidente |
| Massimo Gianolli(***) | Amministratore Delegato |
| Leonardo Luca Etro()()(***) | Amministratore |
| Maria Luisa Mosconi()()(***) | Amministratore |
| Annalisa Raffaella Donesana()()(***) | Amministratore |
| Marta Bavasso()()(***) | Amministratore |
| Gabriele Albertini ()()(***) | Amministratore |
| Federica Casalvolone ()()(***) | Amministratore |
(*) Amministratore indipendente ai sensi dell'articolo 147-ter, comma 4, del TUF.
(**) Amministratore indipendente ai sensi dell'articolo 2 del Codice di Corporate Governance.
(***) Amministratore esecutivo.
(****) Amministratore non esecutivo.
| Nome e cognome | Carica |
|---|---|
| Paolo Francesco Maria Lazzati | Presidente del Collegio sindacale |
| Marco Carrelli | Sindaco effettivo |
| Maria Enrica Spinardi | Sindaco effettivo |
| Andrea di Giuseppe Cafà | Sindaco supplente |
| Luca Zambanini | Sindaco supplente |
Società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.
Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Ugo Colombo

PAGINA NON UTILIZZATA



Signori Azionisti,
il bilancio al 31 dicembre 2024, sottoposto alla vostra approvazione, è stato redatto dagli Amministratori nel rispetto dei principi contabili internazionali emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB), omologati dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, tenendo conto delle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRC) in vigore alla data di riferimento del bilancio.
Esso è stato redatto in conformità agli schemi e alle istruzioni emanate da Banca d'Italia in data 17 novembre 2022 in materia di "bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari", in esecuzione di quanto stabilito dall'art. 9 del d.lgs. n° 38/2005 e dalle successive modifiche di legge, nonché in considerazione delle ulteriori specifiche disposizioni in tema di determinazione delle partite deteriorate, contenute nella circolare n° 217 del 5 agosto 1996 e nei successivi aggiornamenti.
Il bilancio al 31 dicembre 2024 è composto dai seguenti documenti: Stato Patrimoniale e Conto Economico, Prospetto della redditività complessiva, Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, Rendiconto finanziario e Nota integrativa.
Poiché Generalfinance S.p.A. ("Società" o "Generalfinance"), a partire dal 29 giugno 2022, è una società con azioni quotate sul mercato Euronext STAR Milan, alla relazione sulla gestione si aggiunge la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" redatta ai sensi dell'articolo 123-bis del Testo Unico della Finanza. Inoltre, la Società mette a disposizione del pubblico una "Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti", con le modalità stabilite dalla Consob con regolamento.
Le valutazioni e i giudizi degli Amministratori sono stati formulati secondo una prospettiva di continuità aziendale, alla luce dei positivi dati reddituali e finanziari storici - confermati anche dalle risultanze del bilancio 2024 - e prospettici registrati dalla Società e nel rispetto dei principi generali di corretta rappresentazione dei fatti e di prudente valutazione dei dati, nel contesto dell'attuale scenario economico-finanziario.
L'esercizio 2024, il quarantaduesimo anno dalla costituzione, si è chiuso con un utile netto di euro 21.099.149. I principali indicatori di riferimento, così come l'andamento degli aggregati economici e patrimoniali, l'ampia dotazione patrimoniale e le riserve di liquidità disponibili consentono ragionevolmente di escludere il rischio, attuale e prospettico, di interruzione della continuità aziendale e confermano la capacità della Società di produrre risultati positivi e generare flussi di cassa dalla gestione caratteristica. Tale conclusione è stata raggiunta anche considerando l'analisi degli impatti correnti e potenziali futuri rivenienti dal contesto macroeconomico e geopolitico attuale e prospettico, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici della Società sulla base delle evidenze attualmente disponibili e degli scenari allo stato ipotizzabili, pur nella consapevolezza che non sia possibile determinare con ragionevole certezza tali eventuali impatti.

In Italia il prodotto ha ristagnato nel terzo trimestre del 2024, ancora frenato dalla debolezza della manifattura a fronte della lieve espansione dei servizi e delle costruzioni. I consumi delle famiglie hanno segnato un deciso incremento, mentre gli investimenti sono fortemente diminuiti e il contributo delle esportazioni nette è stato negativo. Sulla base di nostre valutazioni, l'attività è rimasta debole anche nei mesi autunnali. Le nostre più recenti proiezioni prefigurano un'accelerazione del PIL nel triennio 2025-27, con ritmi di crescita di circa l'1 per cento all'anno nella media del periodo.
Nel terzo trimestre l'attività economica è rimasta invariata rispetto ai tre mesi precedenti. La domanda interna ha sostenuto l'andamento del PIL grazie alla crescita dei consumi delle famiglie e al contributo della variazione delle scorte, che hanno più che compensato la flessione degli investimenti. Il calo dell'accumulazione di capitale ha riguardato quasi tutte le principali componenti; in particolare, quella dei beni strumentali si è ridotta su base tendenziale per il quarto trimestre consecutivo. Crescono gli investimenti in fabbricati non residenziali, che beneficiano della realizzazione delle opere connesse con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). L'interscambio con l'estero ha invece sottratto 0,7 punti percentuali alla crescita del PIL, a causa della netta contrazione delle esportazioni di beni e servizi e del forte aumento delle importazioni. Dal lato dell'offerta, il valore aggiunto ha continuato a scendere nell'industria in senso stretto (-1,0 per cento), mentre è lievemente salito nelle costruzioni e nei servizi (0,3 e 0,2 per cento, rispettivamente). Nel terziario sono proseguite in maniera più accentuata sia l'espansione nei servizi di commercio, trasporto e alloggio, sia la contrazione in quelli professionali; l'attività di mercato nel comparto immobiliare segna un calo per la prima volta dall'inizio del 2021.

.
Secondo nostre stime, il prodotto sarebbe rimasto debole anche nel quarto trimestre. Si è protratta, pur attenuandosi, la fiacchezza nella manifattura, mentre il valore aggiunto risulterebbe di nuovo in lieve aumento nelle costruzioni e nei servizi. Dal lato della domanda, il recupero delle esportazioni nette, dovuto a una diminuzione delle importazioni, si sarebbe accompagnato a una dinamica ancora tenue degli investimenti e a un'attenuazione del contributo dei consumi dopo il balzo del trimestre precedente. L'indicatore Ita-coin, che misura la dinamica del
1Nel capitolo vengono citati e/o riportati ampi stralci del "Bollettino Economico n.1/2025" della Banca d'Italia e Assifact, circolare statistica 60-24 "Il factoring in cifre - Sintesi dei dati di settembre 2024"

prodotto depurata dalla volatilità congiunturale, si è mantenuto su valori prossimi allo zero nei mesi autunnali, confermando il proseguimento della debolezza dell'attività economica. In base alle nostre proiezioni macroeconomiche più recenti, il PIL, cresciuto dello 0,5 per cento nel 2024 (dello 0,7, escludendo la correzione per le giornate lavorative), si espanderebbe in media all'1,0 per cento nel triennio 2025-27.
| PIL e principali componenti (1) (variazioni percentuali sul periodo precedente e punti percentuali) |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2023 2023 |
2024 | ||||
| VOCI | 4° trim. | 1° trim. | 2° trim. | 3° trim. | |
| PIL | 0.7 | 0.0 | 0,3 | 0.2 | 0.0 |
| Importazione di beni e servizi | -0.4 | -1.1 | -1.0 | 0.3 | 1.2 |
| Domanda nazionale (2) | 0,3 | -0,9 | 0,1 | 0,7 | 0.7 |
| Consumi nazionali spesa delle famiglie (3) spesa delle Amministrazioni pubbliche |
1,2 1.0 1.9 |
-1.2 -1.7 0,3 |
0.0 0,2 -0,6 |
0.6 0.6 0,9 |
1.0 1,4 -0,2 |
| Investimenti fissi lordi costruzioni beni strumentali (4) |
8.5 14,5 2,3 |
1.5 2,3 0,7 |
-0.9 0,3 -2,2 |
-0.4 -1,0 0,2 |
-1.2 0,2 -2.9 |
| Variazioni delle scorte (5) | -2.5 | -0,3 | 0,3 | 0.3 | 0.2 |
| Esportazioni di beni e servizi | 0.8 | 1,3 | -0,2 | -1,2 | -0.9 |
| Esportazioni nette (6) | 0,4 | 0.8 | 0,3 | -0.5 | -0.7 |
Fonte: Banca d'Italia, bollettino economico n.1/2025
Nel quarto trimestre l'attività delle imprese è rimasta debole, ancora frenata dall'andamento del comparto manifatturiero. I servizi avrebbero continuato a espandersi, seppure lievemente, così come le costruzioni, grazie anche alle opere non residenziali legate al PNRR.
Nella media del bimestre ottobre-novembre la produzione industriale è aumentata dello 0,1 per cento rispetto all'estate. Per le componenti dei beni di consumo (soprattutto non durevoli), dei prodotti energetici e, in misura minore, di quelli strumentali si è registrata un'espansione, mentre la componente relativa ai beni intermedi è scesa. Riduzioni marcate hanno tuttavia riguardato nuovamente la fabbricazione dei mezzi di trasporto, che riflette la crisi del comparto nell'area dell'euro. Circa la metà dei settori è risultata in crescita a novembre nel confronto con lo stesso periodo dell'anno precedente.

Fonte: Banca d'Italia, bollettino economico n.1/2025

Nei mesi autunnali l'indice PMI per la manifattura è peggiorato, rimanendo al di sotto della soglia di espansione per il settimo trimestre consecutivo. Analoghi segnali di debolezza emergono dalle inchieste qualitative. Le imprese italiane riportano un progressivo deterioramento dei livelli di produzione e degli ordini, sia nei giudizi correnti sia nelle attese; il pessimismo è più marcato tra le aziende che producono beni intermedi e strumentali. La carenza della domanda, tanto domestica quanto estera, continua a essere indicata come il principale fattore che frena la produzione. Complessivamente, le nostre stime per dicembre − che tengono conto dei dati sui consumi di elettricità e di gas, sul traffico autostradale e su rotaia, nonché degli indicatori qualitativi sulla fiducia e sulle aspettative delle imprese − suggeriscono una prosecuzione della fiacchezza dell'attività industriale in autunno: vi contribuisce la fiacchezza del ciclo manifatturiero nell'area dell'euro, in particolare in Germania.
Nei mesi autunnali gli indici PMI per il settore terziario prefigurano una crescita modesta dell'attività. Anche gli indicatori di fiducia relativi alle imprese che offrono servizi di mercato forniscono segnali di rallentamento, sia negli affari correnti sia negli ordini; sono invece positivi e in miglioramento i giudizi delle aziende del commercio al dettaglio. Le inchieste della Banca d'Italia condotte tra novembre e dicembre dello scorso anno confermano l'indebolimento della domanda nel comparto.
Nel terzo trimestre gli investimenti sono diminuiti (-1,2 per cento), proseguendo la tendenza in atto dall'inizio dell'anno. Il calo ha riguardato tutte le principali componenti, ad eccezione delle costruzioni. In questo settore la marcata riduzione nel comparto abitativo è stata più che compensata dalla crescita in quello non residenziale, favorita dalla realizzazione dei progetti del PNRR. Gli investimenti in macchinari e attrezzature, in forte contrazione, hanno risentito della persistente fiacchezza del ciclo manifatturiero, nonché delle incertezze relative all'attuazione del piano Transizione 5.0. È tuttavia positivo, ma più contenuto nell'industria in senso stretto, il saldo tra la quota di aziende che si attendono per il 2025 un'espansione della spesa nominale per investimenti e quella delle imprese che ne indicano una riduzione. I giudizi sono più favorevoli nelle costruzioni, dove oltre la metà delle aziende prevede di beneficiare dei provvedimenti connessi con il PNRR.

Fonte: Banca d'Italia, bollettino economico n.1/2025
l taglio dei tassi ufficiali si sta trasmettendo al costo della raccolta bancaria e a quello del credito in linea con le regolarità storiche. I prestiti alle società non finanziarie si sono ulteriormente ridotti, in un contesto di persistente fiacchezza della domanda di credito e di criteri di offerta ancora restrittivi. Le imprese hanno inoltre effettuato rimborsi netti di titoli obbligazionari. Il credito alle famiglie resta debole, sebbene i mutui per l'acquisto di abitazioni abbiano registrato una lieve accelerazione, riflettendo la moderata espansione della domanda. Tra agosto e novembre il costo marginale della raccolta bancaria è sceso di 26 punti base (all'1,7 per cento). Vi hanno contribuito il calo dei tassi sul mercato interbancario, il minore costo della raccolta obbligazionaria e la flessione del rendimento dei nuovi depositi con durata prestabilita; il tasso sui depositi in conto corrente, su cui la restrizione monetaria del periodo 2022-23 si era riflessa in misura contenuta, è rimasto invariato (0,5 per cento). La raccolta bancaria ha

continuato a contrarsi (-2,2 per cento sui dodici mesi): il rimborso dei fondi TLTRO3 e il calo delle passività detenute da non residenti è stato solo in parte compensato dalla crescita delle altre fonti di finanziamento.

La trasmissione del calo dei tassi ufficiali al costo del credito alle società non finanziarie è in linea con le regolarità storiche: tra agosto e novembre si sono ridotti i tassi di interesse sia sui nuovi prestiti bancari (4,5 per cento, da 5,1), rispecchiando il calo del tasso di riferimento privo di rischio, sia su quelli già in essere, per via dell'ampia quota di operazioni a tasso variabile. Anche il costo medio dei nuovi mutui alle famiglie per l'acquisto di abitazioni è sceso (3,2 per cento, da 3,6), come quello del credito al consumo (8,5 per cento, da 8,8).
In novembre i prestiti alle imprese hanno continuato a ridursi, seppure in misura minore rispetto ad agosto (-1,5 per cento, da -5,3 sui tre mesi). La flessione – riconducibile principalmente alla quota dei rimborsi, elevata nel confronto storico – risulta più accentuata per le imprese con meno di 20 addetti e per il comparto della manifattura. Le banche italiane intervistate in settembre nell'indagine sul credito bancario nell'area dell'euro (Bank Lending Survey) hanno segnalato nel terzo trimestre un ulteriore lieve calo della domanda di prestiti da parte delle aziende, dovuto principalmente a un maggiore ricorso all'autofinanziamento; allo stesso tempo hanno riportato criteri di offerta invariati su livelli restrittivi.
Per il quarto trimestre del 2024 gli intermediari si attendevano criteri stabili e una crescita della domanda di finanziamenti. Le condizioni di accesso al credito rimarrebbero restrittive anche secondo l'Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita condotta dalla Banca d'Italia presso le imprese tra la fine di novembre e la metà di dicembre, in particolare per le aziende medio-piccole, e – secondo i dati dell'Istat – per quelle della manifattura e delle costruzioni. In novembre i finanziamenti alle famiglie sono rimasti deboli, nonostante la leggera ripresa dei mutui e la crescita significativa del credito al consumo. Secondo quanto segnalato dagli intermediari italiani nella Bank Lending Survey, nel terzo trimestre l'aumento della richiesta di finanziamenti per l'acquisto di abitazioni da parte delle famiglie avrebbe riflesso soprattutto la riduzione del livello generale dei tassi di interesse; i criteri di offerta per questi prestiti sono rimasti sostanzialmente immutati. Sulla base delle previsioni delle banche, nello scorcio del 2024 i criteri per la concessione di mutui si sarebbero lievemente allentati e la domanda di finanziamenti per l'acquisto di abitazioni sarebbe cresciuta. Nel terzo trimestre del 2024 la persistente debolezza della domanda di credito delle aziende si è associata, per la prima volta negli ultimi dodici mesi, a rimborsi netti di titoli obbligazionari (per 1,8 miliardi di euro): il calo delle emissioni lorde è stato compensato solo in parte dalla riduzione dei rimborsi. Secondo dati preliminari di fonte Bloomberg, alla fine del 2024 le emissioni nette delle società non finanziarie sarebbero ulteriormente diminuite rispetto all'autunno. Il finanziamento netto mediante capitale di rischio è rimasto contenuto. Dall'inizio di ottobre i rendimenti delle obbligazioni delle società non finanziarie italiane sono saliti di circa 6 punti base (al 3,7 per cento), in linea con l'aumento del tasso di riferimento privo di rischio.

Il mercato del factoring al termine del terzo trimestre 2024 ha registrato un turnover di 209,8 miliardi di euro, in crescita dell'1,5% rispetto all'anno precedente. Il turnover cumulativo da operazioni di supply chain finance al 30 settembre è stato pari a 20,6 miliardi di euro, registrando una crescita in linea con quella del mercato nel suo complesso. Gli operatori prevedono per l'intero 2025 una crescita del turnover nell'ordine del 4%. Il turnover internazionale ha evidenziato una prosecuzione della crescita del turnover nel terzo trimestre del 2024, registrando una performance pari al +18% rispetto allo stesso periodo del 2023. I crediti commerciali acquistati nei primi nove mesi del 2024 verso la Pubblica Amministrazione sono pari a 14,2 miliardi di euro (in calo del 3,9% a/a). A settembre 2024, i crediti in essere ammontano a 7,2 miliardi di euro, di cui 3,0 miliardi risultano scaduti in relazione ai tempi di pagamento notoriamente lunghi degli Enti Pubblici.
| Dati in migliaia di euro | Quota % sul totale |
Var. % rispetto all'anno precedente |
|
|---|---|---|---|
| Turnover Cumulativo | 209.774.908 | 1,48% | |
| Pro solvendo | 41.643.478 | 20% | |
| Pro soluto | 168.131.429 | 80% | |
| Outstanding | 59.104.593 | 0,33% | |
| Pro solvendo | 15.249.095 | 26% | |
| Pro soluto | 43.855.498 | 74% | |
| Anticipi e corrispettivi pagati | 47.380.736 | -0,28% |
Fonte: Assifact, circolare statistica 60-24 "Il factoring in cifre – Sintesi dei dati di settembre 2024".

Fonte: Assifact, circolare statistica 60-24 "Il factoring in cifre – Sintesi dei dati di settembre 2024".

Circa 32.100 imprese ricorrono al factoring, il 63% delle quali è composto da PMI. Il settore manufatturiero risulta prevalente.

Fonte: Assifact, circolare statistica 60-24 "Il factoring in cifre – Sintesi dei dati di settembre 2024".
Gli anticipi e i corrispettivi pagati, pari a 47,4 miliardi di euro, risultano sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. I crediti deteriorati alla fine del terzo trimestre 2024 (5,49%) risultano lievemente in aumento rispetto a giugno (5,02%). Le sofferenze rappresentano l'1,70% dell'esposizione lorda complessiva. Le politiche di copertura dei crediti deteriorati risultano molto prudenti rispetto a inadempienze probabili e sofferenze.

Fonte: Assifact, circolare statistica 06-25 "La definizione di default nel factoring e la Pubblica Amministrazione".
Sulla base dell'ultimo rapporto mensile disponibile, il turnover dell'anno 2024 risulta pari a circa 289 miliardi di euro, in decremento dello 0,4% circa sull'anno precedente (in aumento dell'1% rispetto all'anno precedente al netto degli acquisti di crediti fiscali derivanti da bonus edilizi). L'outstanding alla data di riferimento si posiziona a circa 71 miliardi, con una crescita dello 0,5% sull'anno precedente, mentre le anticipazioni ammontano a circa 59 miliardi, con una crescita dell'1,8% anno su anno.

| Dati in migliaia di euro | Quota % sul totale |
Var. % rispetto all'anno precedente |
Var. % rispetto all'anno precedente al netto acquisti crediti fiscali derivanti da bonus edilizi |
|
|---|---|---|---|---|
| Turnover Cumulativo1 | 288.587.255 | -0,40% | 1,00% | |
| Pro solvendo | 55.840.471 | 19% | ||
| Pro soluto | 232.746.784 | 81% | ||
| Outstanding | 70.656.943 | 0,52% | ||
| Pro solvendo | 15.723.862 | 22% | ||
| Pro soluto | 54.933.081 | 78% | ||
| Anticipi e corrispettivi pagati | 59.153.398 | 1,77% | ||
| 1 di cui Turnover riveniente da operazioni di Supply Chain Finance |
28.025.064 | 10% | 0,89% |
Fonte: Assifact, circolare statistica 05-25 "Il factoring in cifre – Sintesi dei dati di dicembre 2024".
Il quadro normativo e regolamentare riflette le spinte evolutive del sistema che impongono agli intermediari bancari e finanziari riflessioni sul modello e sulle strategie di business, per governare nuovi rischi, nuove tecnologie e nuovi paradigmi più sostenibili.
Fra le novità registrate nel corso del passato esercizio, con riferimento specifico al factoring, va segnalata innanzitutto l'emanazione da parte dell'Istituto internazionale per l'unificazione del diritto privato (UNIDROIT) della Legge Modello sul Factoring (MLF). UNIDROIT sottolinea che MLF, approvata nel maggio del 2023, fornisce un regime giuridico completo e autonomo per facilitare le operazioni di factoring. Lo strumento comprende una serie di norme rivolte principalmente agli Stati che non hanno ancora implementato un framework giuridico moderno e completo per il factoring ma, anche per gli Stati che hanno intrapreso tale percorso di riforma, MLF fornisce regole che potrebbero rafforzare ulteriormente il loro framework e incoraggiare il factoring, le cessioni di crediti e il trade finance.
A livello nazionale, sono proseguite le emanazioni di provvedimenti per l'attuazione del PNRR e per la realizzazione dell'agenda delle riforme. Ampio dibattito, in questo ambito, sull'applicazione e sull'evoluzione del Codice Appalti, che con riferimento specifico al factoring, ha registrato una riduzione del termine per il rifiuto della cessione da parte del debitore ceduto pubblico. Non sono mancate le norme, purtroppo ricorrenti, che introducono limiti alla possibilità di azionare il credito e di far valere le ragioni del creditore nell'ambito dei crediti vantati verso la Pubblica Amministrazione. Resta in ogni caso ancora in corso il processo di riforma della Pubblica Amministrazione, che dovrebbe andare nella direzione della semplificazione procedurale.
Transizione digitale e transizione sostenibile rappresentano le direttrici fondamentali e trasversali a tutte le altre tematiche che sono e saranno oggetto degli interventi regolamentari, sia a livello domestico che internazionale. A livello europeo, prosegue il dinamismo delle autorità di regolamentazione e supervisione impegnate in un'importante azione di armonizzazione e di adeguamento del quadro regolamentare rivolto agli intermediari creditizi e finanziari, per affrontare e accompagnare i cambiamenti in atto, incoraggiare l'innovazione e anche presidiare la stabilità complessiva del sistema.
Dal punto di vista della normativa prudenziale, nel corso dell'esercizio si è completato il processo di revisione con l'emanazione del testo definitivo della riforma del Capital Requirement Regulation (CRR3), che ha richiesto per il settore del factoring uno sforzo notevole nel tentativo di ottenere il riconoscimento del basso profilo di rischio del factoring attraverso la proposta di interventi sul trattamento dell'assicurazione del credito, sulla ponderazione applicabile ai crediti commerciali acquistati e sulla disciplina della definizione di default di cui all'art. 178.
La definizione di default per i crediti commerciali acquistati dopo il CRR3. Con la possibile introduzione di un nuovo

obbligo regolamentare volto a limitare i termini nominali di pagamento delle fatture, riprende intensità il dibattito finalizzato a risolvere le ben note problematiche connesse con la definizione di default EBA. Nel corso dell'esercizio è stato emanato il testo definitivo della riforma del Capital Requirement Regulation (CRR3), che prevede per EBA un mandato specifico ad aggiornare le proprie linee guida sulla definizione di default per introdurre maggiore flessibilità, in particolare con riferimento ai crediti ristrutturati. Grazie agli sforzi della Federazione europea del factoring, EBA ha introdotto anche la revisione del trattamento del factoring nel proprio piano di attività relativamente a tale mandato. Ad oggi sono in corso frequenti colloqui fra EUF ed EBA per introdurre modifiche al trattamento specifico dei crediti commerciali acquistati nelle linee guida per la definizione di default che possano aumentarne la flessibilità consentendo di contenere il livello di "falsi positivi" nell'individuare le esposizioni deteriorate.
Con riguardo ai principali provvedimenti adottati o in discussione a livello nazionale di maggiore interesse per il settore, si ricorda quanto segue.
Il nuovo Codice dei contratti pubblici, introdotto dal D. Lgs. 31 marzo 2023, n. 36 ed efficace dal 1° luglio 2023, non ha comportato modifiche della disciplina della cessione dei crediti della Pubblica Amministrazione rispetto al Codice precedente, se non meramente formali e di posizionamento delle norme all'interno dell'articolato normativo.
Tuttavia, il cosiddetto DL PNRR, del 2 marzo 2024 (DL. 19/24 convertito con modificazioni dalla L. 29 aprile 2024, n. 56) ha ridotto da quarantacinque a trenta giorni dalla notifica il termine entro il quale le stazioni appaltanti possono rifiutare le cessioni dei crediti da corrispettivo di appalto, concessione e concorso di progettazione.
La Legge 15 marzo 2024 n. 28 che converte il decreto-legge 18 gennaio 2024, n. 4, recante disposizioni urgenti in materia di amministrazione straordinaria delle imprese di carattere strategico (cd DL Ex-Ilva) include, fra le norme per la tutela dell'indotto delle grandi imprese ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria, la prededucibilità del factoring anche per le cessioni anteriori all'avvio della procedura. In particolare, è previsto che i crediti vantati dalle imprese dell'indotto o dai cessionari e garanti di tali crediti nei confronti di imprese committenti ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria in data successiva alla data del 3 febbraio 2024, che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale, sono prededucibili ai sensi del CCII e possono essere soddisfatti per il valore nominale del capitale, degli interessi e delle spese, anche se anteriori all'ammissione alla predetta procedura, ove riferiti a prestazioni di beni e servizi, anche non continuative.
La Legge di delegazione europea 2022-2023, ossia la Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea emanata con provvedimento del 21 febbraio 2024, n. 15, detta i principi e i criteri direttivi per il recepimento della Direttiva NPL (direttiva (UE) 2021/2167), che si applica alle operazioni inerenti a un "contratto di credito classificato come esposizione deteriorata", della Direttiva sulla Corporate Sustainability Reporting (cd. CSRD) e per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2022/2554 relativo alla resilienza operativa digitale per il settore finanziario (DORA).
Il susseguirsi di interventi integrativi e modificativi della normativa secondaria di Banca d'Italia, connessi ai necessari allineamenti alla normativa europea in materia di accesso all'attività creditizia e di vigilanza prudenziale, è proseguito anche nell'esercizio in esame.
Per gli intermediari finanziari, a titolo esemplificativo e non esaustivo, si ricorda:
Circolare n. 288 del 3 aprile 2015 recante le nuove Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari, che disciplina l'attività finanziaria dai profili soggettivi e dall'autorizzazione per l'iscrizione all'Albo Unico alle regole di vigilanza prudenziale, organizzazione e controlli interni, è giunta al 7° aggiornamento del 10 settembre 2024 che modifica il Capitolo 9 del Titolo IV della Circolare, riguardante le disposizioni in materia di "Rischio di controparte e rischio di aggiustamento della valutazione del credito", estendendo agli intermediari finanziari ex art. 106 TUB la disciplina europea in materia di rischio di controparte introdotta dal Regolamento (UE) n. 2019/876 ("CRR2"). Procedono a regime e senza interventi modificativi:
Istruzioni relative a "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari", emanate con Provvedimento Banca d'Italia del 17 novembre 2022 sostituiscono le precedenti istruzioni del 29 ottobre 2021 per tenere conto (come già fatto per le banche) dell'IFRS 17 e delle modifiche conseguenti anche in altri principi contabili. - Circolare n. 217 del 5 agosto 1996 contenente gli schemi segnaletici e le regole di compilazione delle segnalazioni, della quale è stato emanato nel corso dell'esercizio il 23° aggiornamento al fine di: 1) adeguare i riferimenti delle esposizioni creditizie deteriorate alla nuova disciplina della crisi d'impresa e dell'insolvenza; 2) recepire, nelle segnalazioni sui servizi di pagamento, delle precisazioni e indicazioni fornite dal Team PAY della BCE; 3) introdurre due nuove voci sugli acquisti e cessioni di finanziamenti per gli intermediari ex art. 106 TUB, così da migliorare il monitoraggio sulla qualità del credito.

Circolare n. 115 del 7 agosto 1990 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni di vigilanza su base consolidata" della quale è stato emanato nel corso dell'esercizio il 28° aggiornamento al fine di: 1) adeguare nel paragrafo "Istruzioni di carattere generale" i destinatari delle disposizioni segnaletiche dei gruppi di SIM alle previsioni dell'articolo 11, comma 1-bis del TUF in materia di gruppi di SIM; 2) ridenominare la Sezione III in "Segnalazioni non armonizzate - Gruppi di SIM prudenziali".
Circolare n. 154 del 22 novembre 1991 sulle "Segnalazioni di vigilanza delle istituzioni creditizie e finanziarie. Schemi di rilevazione e istruzioni per l'inoltro dei flussi informativi", della quale è stato emanato nel 2023 il 76° aggiornamento al fine di modificare gli schemi di segnalazione e il corrispondente sistema delle codifiche, coerentemente con i suddetti aggiornamenti alle Circolari nn. 272, 217, 148 e 286.
Le segnalazioni delle perdite storicamente registrate sulle posizioni in default, previste dalla Circolare Bankit n. 284 del 18 giugno 2013 (1° aggiornamento del 20 dicembre 2016), mediante le quali si alimenta un archivio dati sull'attività di recupero dei crediti svolta dagli intermediari vigilati (bancari e finanziari) che permette di calcolare i tassi di perdita registrati storicamente sulle posizioni deteriorate (default). Tali informazioni assumono particolare rilevanza ai fini dell'impairment previsto dal principio contabile IFRS 9 che richiede di stimare le perdite attese e dell'adozione dei modelli interni avanzati per il calcolo del requisito patrimoniale sul rischio di credito.
Le segnalazioni in Centrale dei rischi, secondo la disciplina contenuta nella Circolare n. 139 dell'11 febbraio 1991, giunta al 20° aggiornamento.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il c.d. "AML Package", ovvero il pacchetto di riforma della disciplina dell'antiriciclaggio e del contrasto al finanziamento del terrorismo, composto dalla Direttiva (UE) 2024/1640 (VI Direttiva Antiriciclaggio), dal Regolamento (UE) 2024/1624 (Regolamento Antiriciclaggio) e dal Regolamento (UE) 2024/1620 (Regolamento AMLA), volti a rafforzare il quadro antiriciclaggio e introdurre misure rafforzate di due diligence per verificare l'identificazione dei clienti e segnalare attività sospette. Più nel dettaglio, l'AML package è composto:
• dalla VI Direttiva Antiriciclaggio, ovvero la Direttiva (UE) 2024/1640 del 31 maggio 2024 relativa ai meccanismi che gli Stati membri devono istituire per prevenire l'uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo, che modifica la Direttiva (UE) 2019/1937, e abroga la direttiva (UE) 2015/849.
Entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea; gli Stati membri dovranno recepirla nel proprio ordinamento normativo entro il 10 luglio 2027, ad eccezione:
Entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, ma si applicherà a decorrere dal 10 luglio 2027, ad eccezione per i soggetti obbligati di cui all'art. 3, punto 3), lettere n) e o) (agenti calcistici e società calcistiche professionistiche), ai quali si applicherà a decorrere dal 10 luglio 2029.
• dal Regolamento (UE) 2024/1620 del 31 maggio 2024 che istituisce l'Autorità per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo (AMLA) e che modifica i Regolamenti (UE) n. 1093/2010, (UE) n. 1094/2010 e (UE) n. 1095/2010. Entra in vigore il settimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, ma si applicherà a decorrere dal 1° luglio 2025.
Banca d'Italia presidia e sostiene con determinazione il fronte evolutivo in materia di sostenibilità, partecipando al dibattito europeo e nazionale inerente all'impianto normativo, provvedendo a darne attuazione a livello nazionale e incoraggiando gli intermediari bancari e finanziari a definire e condividere best practices, in assenza di un quadro regolamentare completo e consolidato. In questi termini, a seguito dell'analisi dei piani di azione sull'integrazione dei rischi climatici e ambientali nei processi aziendali trasmessi dagli intermediari entro il 31 marzo 2023, Banca d'Italia ha pubblicato le principali evidenze emerse e le buone prassi rilevate. È stata pubblicata inoltre, nel dicembre 2023, un'analisi basata su un campione di banche italiane sulle implicazioni contabili derivanti dai fattori ESG, in particolare i rischi di natura climatica, e sulle prime informative pubbliche sui rischi climatici predisposte dagli intermediari in ottemperanza agli obblighi normativi di disclosure ESG.

La Commissione Europea ha avviato, nel corso del 2023, una consultazione riguardo alla revisione della Direttiva contro i ritardi di pagamento.
Nel corso dell'esercizio Assifact è stata intensamente coinvolta, sia direttamente che per il tramite dell'EUF, nel processo legislativo avviato dalla Commissione Europea per l'aggiornamento e la revisione della Direttiva contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali.
In materia di Governance ICT, si segnalano alcune normative in ambito digitale e in particolare di natura Cyber.
Gli operatori economici soggetti al Regolamento DORA (Regolamento (UE) 2022/2554) dovranno implementare, entro il 17 gennaio 2025, gli obblighi previsti dalla normativa europea in merito alla gestione dei rischi informatici, tenendo altresì in considerazione, in tale processo di adeguamento, gli standard tecnici definiti nel frattempo dalle Autorità Europee di Vigilanza, ossia le ITS (Implementing Technical Standard) e le RTS (Regulatory Technical Standard), che chiariscono e specificano alcuni obblighi di cui al Regolamento DORA.
Dal 17 gennaio 2025 le entità finanziarie dovranno prevedere e riesaminare periodicamente una strategia per la gestione dei rischi informatici derivanti da tutti i fornitori di servizi ICT. Il Regolamento, infatti, amplia considerevolmente il perimetro dei soggetti rispetto ai quali le entità finanziarie debbono disciplinare adeguatamente i propri rapporti: non più solo i fornitori di servizi informatici a cui le entità finanziarie abbiano esternalizzato funzioni essenziali o importanti, bensì tutti i fornitori di servizi ICT.
Sostituisce la Direttiva NIS2 (Network and Information Security Directive 2) – aggiornamento della Direttiva NIS (Direttiva 2016/1148) – con riferimento alle società finanziarie.
Si precisa tuttavia che nella Legge di delegazione europea 2022-2023 (Legge 21 febbraio 2024, n. 15, modificata dalla Legge 28 giugno 2024, n. 90), è stato introdotto un criterio di delega per individuare presidi di resilienza operativa digitale per gli intermediari ex art. 106 TUB e Poste Italiane S.p.A. (Patrimonio Bancoposta). Questi soggetti non sono infatti direttamente ricompresi nel campo di applicazione del Regolamento DORA. Più in dettaglio, nell'art. 16 si legge che il Governo è delegato ad adottare, entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi per l'adeguamento della normativa nazionale al regolamento (UE) 2022/2554 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2022, nonché per il recepimento della direttiva (UE) 2022/2556 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2022. Nell'esercizio della delega, il Governo è tenuto a seguire alcuni princìpi e criteri direttivi e tra questi, ad esempio apportare alla normativa vigente, compreso il sistema sanzionatorio, le modifiche e integrazioni necessarie all'adeguamento dell'ordinamento giuridico nazionale al regolamento (UE) 2022/2554 e al recepimento della direttiva (UE) 2022/2556, con l'eventuale esercizio, anche mediante la normativa secondaria, delle opzioni previste dal regolamento (UE) 2022/2554.
Il Regolamento sull'Intelligenza Artificiale (AI Act) proposto dall'Unione Europea è una normativa pionieristica mirata a regolamentare l'uso dell'intelligenza artificiale (IA) per garantire la sicurezza, i diritti fondamentali e la trasparenza. L'obiettivo principale del regolamento è di: garantire che i sistemi di IA siano sicuri e rispettosi dei diritti fondamentali delle persone; promuovere la fiducia nel settore dell'intelligenza artificiale; incoraggiare l'innovazione assicurando che le tecnologie di IA siano sviluppate e utilizzate in modo etico e responsabile. La classificazione dei Sistemi di IA si basa sui rischi identificati per i diritti e le libertà degli individui. In particolare, i sistemi di IA vengono classificati nelle seguenti categorie definite in base ai rischi potenziali: (a) rischio inaccettabile; (b) alto rischio; (c) rischio basso o minimo.
Nel corso del mese di giugno, Generalfinance ha sottoscritto un contratto per l'acquisizione del 96% circa del capitale di Workinvoice S.r.l. ("Workinvoice"), operatore leader e pioniere nel mercato dell'invoice trading in Italia (l'"Operazione"). Workinvoice, società fintech fondata a fine 2013 da Matteo Tarroni, Ettore Decio e Fabio Bolognini, gestisce la omonima piattaforma di invoice trading (www.workinvoice.it), che consente alle aziende di cedere i propri crediti commerciali ad investitori istituzionali, sulla quale sono stati scambiati più di 700 milioni di euro di crediti dall'avvio dell'operatività. Nel 2023 sul marketplace di Workinvoice sono state scambiate fatture commerciali per 107 milioni di euro di turnover e la società esprime un andamento reddituale virtuoso: con 1,9 milioni di euro di ricavi ha generato un EBITDA di 0,5 milioni di euro e 0,2 milioni di euro di utili netti. L'acquisizione di Workinvoice ha una forte

valenza strategica per Generalfinance in quanto consente di sviluppare l'attività di invoice discounting e di finanziamento del capitale circolante delle PMI offrendo prodotti e servizi innovativi di digital lending.
L'Operazione – subordinata all'ottenimento dell'autorizzazione della Banca d'Italia, in conformità alle norme di legge e regolamentari applicabili, nonché alle condizioni sospensive cui sono generalmente sottoposte operazioni di questo genere – prevede un corrispettivo iniziale pari a 6,4 milioni di euro, di cui 1,8 milioni da corrispondere in denaro e 4,6 milioni da regolare in azioni Generalfinance di nuova emissione, valorizzate, queste ultime, ad un prezzo unitario di euro 10,96. Tali azioni saranno emesse nel contesto di un aumento di capitale riservato ad alcuni dei soci di Workinvoice – tra cui i founder Matteo Tarroni, Ettore Decio e il partner industriale Crif S.p.A. – da liberarsi, ai sensi dell'art. 2441, comma 4, primo periodo, del codice civile, mediante il conferimento delle quote di Workinvoice detenute dagli stessi. È prevista inoltre la partecipazione all'Operazione anche di Banco di Desio e della Brianza S.p.A. ("Banco Desio"), che sottoscriverà un aumento di capitale in Workinvoice con successivo concambio della quota acquisita in azioni Generalfinance. Nell'ambito dell'Operazione, in funzione degli obiettivi (EBITDA) congiuntamente definiti nell'ambito del Piano Industriale 2024-2026 di Workinvoice – che prevede una significativa valorizzazione del business, delle competenze del management team e della piattaforma Workinvoice – sono previste due componenti aggiuntive di prezzo ("Earn Out"): un primo Earn Out che verrà regolato in azioni di Generalfinance, per un ammontare di 1,2 milioni di euro sulla base di una soglia predefinita di EBITDA target e un secondo Earn Out, che potrà essere regolato a discrezione di Generalfinance, in azioni o denaro, sino a un massimo di 3 milioni di euro, parametrato ad una soglia più elevata di EBITDA target. L'aumento di capitale al servizio dell'Operazione avrà, pertanto, un controvalore massimo di circa 8,7 milioni di euro. L'Operazione prevede che, successivamente all'acquisizione di Workinvoice da parte di Generalfinance, nei tempi tecnici più rapidi possibili e subordinatamente alle necessarie autorizzazioni dell'autorità di vigilanza, Workinvoice venga fusa per incorporazione in Generalfinance. A valle della fusione, verrà costituita una nuova Direzione «Fintech & Digital Lending» di Generalfinance, che sarà guidata da Matteo Tarroni, fondatore di Workinvoice. Generalfinance potrà quindi operare nel marketplace Workinvoice attraverso un veicolo ex l. 130/99 di nuova costituzione e acquistare fatture dalle imprese clienti di Workinvoice – nell'ambito di un plafond di investimento fino a 50 milioni di euro e sulla base di credit policy definite, in linea con gli standard di valutazione del rischio della Società – supportando l'accelerazione dei volumi intermediati dalla piattaforma e i risultati economici nel prossimo triennio. Soprattutto, con l'Operazione, Generalfinance intende specializzare ulteriormente la propria struttura di factoring sulla clientela corporate distressed impegnata in percorsi di turnaround, cui erogare servizi sempre più specializzati di finanziamento e gestione del capitale circolante, migliorando al contempo il presidio commerciale e il controllo del rischio. La clientela retail verrà progressivamente canalizzata sulla piattaforma Workinvoice, mediante il rilascio di prodotti digitali standard di finanziamento del working capital, con l'obiettivo di migliorare il time-to-serve, il livello di efficienza complessiva e il risk management, sfruttando anche le potenzialità dell'open banking, dell'intelligenza artificiale e del machine learning.
Nel corso del mese di dicembre 2024 Banca d'Italia ha rilasciato il proprio nulla osta all'apertura di una filiale in Spagna, la prima fuori dall'Italia; prende dunque avvio il progetto di internazionalizzazione di Generalfinance, iniziando da un mercato – quello spagnolo – con dinamiche simili a quello italiano, anche dal punto di vista delle tutele legali in ambito distressed financing. La filiale avrà sede a Madrid, in zona Azca, distretto finanziario della città. Il progetto prevede di mantenere le operation e il controllo del rischio in Italia, concentrando sulla filiale le attività di sviluppo commerciale e origination del business, costruendo, nel tempo, un network nell'ambito del mondo del restructuring con i principali player presenti nel mercato spagnolo, analogamente a quanto definito in Italia. L'apertura di questa prima filiale estera si inserisce negli obiettivi di Generalfinance di sviluppare la propria presenza anche a livello internazionale, nel contesto delle iniziative che verranno rappresentate nell'ambito del nuovo Piano Industriale 2025-2027, che sarà presentato al mercato nel primo trimestre del 2025. Si tratta di un passo strategico
che mira a consolidare la presenza di Generalfinance in nuovi mercati e rafforzare la propria posizione nel settore del factoring, con particolare attenzione alle aziende distressed/high risk.
Nel corso dell'esercizio la Società ha proseguito le attività preordinate a rafforzare e ampliare la disponibilità di funding per supportare lo sviluppo dell'attività caratteristica.
In data 4 dicembre 2024 è stato finalizzato il rinnovo anticipato per ulteriori tre anni circa (nuova scadenza: 31 dicembre 2027) del contratto di finanziamento a medio lungo termine di tipo rotativo stipulato con 14 banche ("Linea

RCF"), con un significativo aumento dell'ammontare finanziato, dai precedenti 173 milioni di euro a 260 milioni di euro. In particolare, l'incremento della Linea RCF è stato sottoscritto: dalle seguenti banche:
Oltre alle banche già presenti, sono entrate a far parte del pool le seguenti nuove banche:
L'operazione di finanziamento è supportata dalla garanzia di SACE, nell'ambito del "Rilievo Strategico", a copertura del rischio di mancato rimborso del capitale e degli interessi, per un importo massimo garantito pari al 50% dell'importo complessivo della Linea RCF. Grazie anche all'intervento di SACE, Generalfinance ha potuto ulteriormente ottimizzare il costo della provvista, con una riduzione dello spread della Linea RCF - rispetto al tasso di riferimento (Euribor 3 mesi) - dai precedenti 162 punti base a 150 punti base.
In data 18 dicembre 2024 è stato rinnovato il programma di cartolarizzazione "General", fino al 31 dicembre 2027, a supporto delle linee di funding relative alla propria attività caratteristica di finanziamento alle imprese nella forma tecnica del factoring. L'operazione di cartolarizzazione – avviata da Generalfinance nel 2021 con BNP Paribas, quale senior noteholder, attraverso il conduit Matchpoint – ha visto successivamente l'ingresso di Intesa Sanpaolo, attraverso il conduit Duomo Finance e di Banco BPM, quali ulteriori investitori senior. Il programma di cartolarizzazione prevede la cessione su base rotativa di portafogli di crediti commerciali performing – originati nell'esercizio dell'attività di factoring di Generalfinance – ad una società veicolo italiana (General SPV S.r.l.) costituita ai sensi della legge sulla cartolarizzazione (legge n. 130/99), fino ad un ammontare massimo di nominali 737,5 milioni di euro. Nell'ambito del rinnovo, l'importo complessivo della linea senior (committed e uncommitted) è aumentato da 300 a 345 milioni di euro.
In data 3 luglio 2024 Generalfinance ha rinnovato il programma di emissioni di cambiali finanziarie (Euro Commercial Paper Programme) sostanzialmente negli stessi termini e condizioni di cui al programma in essere, costituito nel 2021. Le Commercial Paper saranno emesse fino a un ammontare complessivo di 100 milioni di euro. Il programma (di durata triennale) prevede l'ammissione delle cambiali finanziarie in forma dematerializzata in Monte Titoli e le negoziazioni sull'ExtraMOT PRO, Segmento Professionale del Mercato ExtraMOT, sistema multilaterale di negoziazione gestito da Borsa Italiana S.p.A.. Il Programma è stato, inoltre, predisposto in conformità ai criteri e ai requisiti stabiliti nel Market Convention on Short-Term European Paper (STEP) e ha ricevuto la relativa certificazione di conformità (STEP Label).
In data 27 dicembre 2024 sono stati rinnovati i contratti di factoring – nella forma tecnica della ricessione di crediti ("Re-factoring") in modalità pro solvendo e pro soluto – con Factorit S.p.A., società di factoring del Gruppo Banca Popolare di Sondrio, e con Bper Factor S.p.A., società di factoring del Gruppo Bper. Gli accordi consentono a Generalfinance di effettuare ricessioni di crediti fino all'ammontare massimo di 215 milioni di euro, di cui 180 milioni con Factorit (incrementando il precedente limite di 100 milioni) e 35 milioni con Bper Factor.

Si rende noto che in data 6 settembre 2024 l'Assemblea Straordinaria della Società ha approvato le modifiche statutarie proposte dal Consiglio di Amministrazione in data 6 giugno 2024 e attinenti principalmente alle nuove disposizioni introdotte dalla Legge n. 21 del 5 marzo 2024 (la "Legge Capitali"). In particolare, l'Assemblea Straordinaria ha approvato: (i) l'introduzione del voto maggiorato rafforzato rispetto al sistema di voto maggiorato attualmente in vigore, prevedendo fino a 10 voti per azione2 e (ii) l'introduzione della possibilità di tenere le assemblee anche con l'intervento esclusivo del rappresentante designato di cui all'art. 135-undecies del TUF.
In conseguenza delle suddette delibere, un (solo) socio – che non ha concorso all'adozione delle medesime – ha esercitato il diritto di recesso con riferimento a n. 600 azioni ordinarie, rappresentative dello 0,004% circa del capitale sociale della Società. Conseguentemente la Società ha attivato il procedimento di liquidazione delle azioni oggetto di recesso, di cui all'art. 2437-quater, del codice civile, finalizzato a offrire le azioni oggetto di recesso in opzione agli altri azionisti, all'esito del quale tutte le azioni oggetto di recesso sono state interamente assegnate: n. 326 nell'ambito dell'esercizio dei diritti di opzione e n. 274 in esercizio del diritto di prelazione.
Il capitale della Società è attualmente pari ad euro 4.202.329,36 ed è suddiviso in n. 12.635.066 azioni ordinarie di valore nominale inespresso, a norma del 3° comma dell'art. 2346 C.C. e dell'art. 5 del vigente Statuto sociale. Sulla base delle informazioni in possesso della Società, al 31 dicembre 2024, esso è ripartito come segue:
Le azioni, tutte ordinarie e negoziate su Euronext STAR Milan, hanno pari diritti, sia amministrativi che patrimoniali, come stabiliti dalla legge e dallo statuto, salvo quanto previsto da quest'ultimo in materia di voto maggiorato, come più oltre precisato. Esse sono indivisibili, nominative e liberamente trasferibili per atto tra vivi e trasmissibili a causa di morte. Alle azioni si applica la normativa, anche regolamentare, di tempo in tempo vigente in materia di rappresentazione, legittimazione e circolazione della partecipazione sociale prevista per gli strumenti finanziari negoziati nei mercati regolamentati. Le azioni sono emesse in regime di dematerializzazione.
Ai sensi dell'articolo 127-quinquies del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 ("TUF"), a ciascuna azione appartenuta al medesimo soggetto, in virtù di un diritto reale legittimante l'esercizio del diritto di voto (piena proprietà con diritto di voto o nuda proprietà con diritto di voto o usufrutto con diritto di voto) per un periodo continuativo di almeno ventiquattro mesi attestata dall'iscrizione continuativa, per un periodo di almeno ventiquattro mesi, nell'elenco appositamente istituito, tenuto a cura della Società, sono attribuiti due voti. Inoltre, nei limiti in cui sia consentito dalla legge pro tempore vigente, a ciascuna azione appartenuta al medesimo soggetto, in virtù di un diritto reale legittimante l'esercizio del diritto di voto, è attribuito un voto ulteriore alla scadenza di ogni periodo di dodici mesi successivo alla maturazione del periodo di ventiquattro mesi di cui sopra, fino a un massimo complessivo pari a dieci voti per azione.
Al 31 dicembre 2024, gli azionisti GGH - Gruppo General Holding S.r.l., Investment Club S.r.l., Firt4Progress 1 S.r.l. e Banca del Ceresio SA hanno acquisito la maggiorazione del diritto di voto, rispetto alle azioni per le quali, in tale data,
2 Ai sensi del rinnovato articolo 127-quinquies del Testo Unico della Finanza – modificato dalla legge 5 marzo 2024, n. 21, (Legge Capitali) – le società che adottano il meccanismo del voto maggiorato possono altresì prevedere in statuto che, oltre alla maggiorazione ordinaria fino a un massimo di due voti per azione che può essere conseguita dopo un periodo di possesso dell'azione ininterrotto pari almeno a 24 mesi, i diritti di voto possano essere ulteriormente incrementati nella misura di un voto per azione per ogni periodo di 12 mesi di possesso continuato delle azioni, fino ad un massimo di 10 voti per azione, secondo un meccanismo di step-up progressivo.

è stato accertato l'avvenuto decorso del periodo di ventiquattro mesi di iscrizione ininterrotta nell'Elenco Speciale. Alla medesima data, nessun azionista ha maturato la maggiorazione di voto cosiddetta rafforzata.
Di seguito viene rappresentata l'attuale composizione del capitale sociale della Società, rispetto al quale non sono intervenute variazioni.
| Capitale sociale | |||
|---|---|---|---|
| Euro | n. azioni | Valore nominale unitario | |
| Totale | 4.202.329,36 | 12.635.066 | (*) |
| di cui: Azioni ordinarie (godimento regolare) | 4.202.329,36 | 12.635.066 | (*) |
(*) Azioni prive di valore nominale.
Di seguito viene rappresentato l'ammontare complessivo dei diritti di voto al 31 dicembre 2024.
| Situazione al 31 dicembre 2024 | |||
|---|---|---|---|
| Numero azioni che compongono il capitale |
Numero diritti di voto | ||
| Totale azioni ordinarie | 12.635.066 | 19.530.005 | |
| di cui: | |||
| Azioni ordinarie senza maggiorazione del diritto di voto |
5.740.127 | 5.740.127 | |
| Azioni ordinarie con maggiorazione del diritto di voto |
6.894.939 | 13.789.878 |
In forza di quanto precede, alla data odierna, i diritti di voto esercitabili dagli azionisti sono i seguenti:
| 31 dicembre 2024 | |||
|---|---|---|---|
| Azionista | Azioni possedute |
% capitale | % diritti voto |
| GGH - Gruppo General Holding S.r.l. | 5.227.750 | 41,375 | 53,533 |
| Investment Club S.r.l. | 1.207.267 | 9,555 | 9,413 |
| First4Progress 1 S.r.l. | 681.140 | 5,391 | 6,662 |
| BFF Bank S.p.A. | 1.013.470 | 8,021 | 5,189 |
| Banca del Ceresio SA | 589.694 | 4,667 | 5,153 |
| Mercato | 3.915.745 | 30,991 | 20,050 |
Al 31 dicembre 2024 sussiste un pegno di primo grado su 1.263.900 azioni ordinarie di proprietà di GGH, costituito da quest'ultima a favore di Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., a garanzia delle obbligazioni assunte da GGH medesima in relazione a un finanziamento concesso dal predetto Istituto di credito, per un importo affidato di euro 5 milioni. In deroga a quanto disposto dall'art. 2352 codice civile, il diritto di voto relativo alle azioni gravate dal pegno viene regolarmente esercitato da GGH, sia nelle assemblee ordinarie che in quelle straordinarie. Analogamente, GGH ha mantenuto il diritto alla percezione di qualunque somma dovuta da Generalfinance in relazione alle azioni gravate dal pegno.
Si segnala che, alla data della presente relazione, la Società non detiene azioni proprie in portafoglio.

Generalfinance ha chiuso l'esercizio 2024 con un utile netto pari a 21,1 milioni di euro (+40% sul 2023) e un'ulteriore crescita nell'ambito dell'attività caratteristica (distressed financing). Il turnover – incluse le operazioni di anticipo ordini e contratti - ha raggiunto i 3.030 milioni di euro (+18%) con 2.394 milioni di euro di erogato (+11%).
Al fine di consentire una chiara ed immediata visione riguardo all'andamento economico della Società, nelle seguenti tabelle vengono esposti alcuni indicatori dell'esercizio, comparati con i dati relativi all'anno precedente.
Di seguito si rappresentano i principali dati economici, patrimoniali e alcuni indicatori gestionali e nei paragrafi successivi un commento sull'andamento degli stessi.
| Proventi per: | Anno 2024 | Anno 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Margine d'interesse | 12.376 | 8.980 | 38% |
| Commissioni nette | 36.379 | 27.219 | 34% |
| Margine di intermediazione | 48.819 | 36.199 | 35% |
| Costi operativi | (16.043) | (12.934) | 24% |
| Utile attività corrente al lordo delle imposte | 31.541 | 22.002 | 43% |
| Utile d'esercizio | 21.099 | 15.067 | 40% |
| Voce di stato patrimoniale | Anno 2024 | Anno 2023 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Attività finanziarie al costo ammortizzato | 614.946 | 462.365 | 33% |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato | 635.239 | 409.388 | 55% |
| Patrimonio netto | 80.088 | 66.433 | 21% |
| Totale dell'attivo | 769.705 | 500.043 | 54% |
| Indicatore | Anno 2024 | Anno 2023 |
|---|---|---|
| Cost / Income ratio | 33% | 36% |
| ROE | 36% | 29% |
| Margine Interesse / Margine Intermediazione | 25% | 25% |
| Commissioni nette / Margine Intermediazione | 75% | 75% |
Note:
- Cost income ratio calcolato come rapporto fra costi operativi e margine d'intermediazione
- ROE calcolato come rapporto fra utile di periodo e patrimonio netto di fine periodo, escluso l'utile di periodo
Si fa presente che la Banca d'Italia ha pubblicato un documento intitolato "Disposizioni in materia di bilancio delle banche e degli altri intermediari finanziari vigilati aventi ad oggetto: 1) gli impatti del Covid-19 e delle misure di sostegno adottate per far fronte alla pandemia; 2) emendamenti agli IAS/IFRS", con cui la Vigilanza ha inteso apportare talune modifiche e integrazioni alle disposizioni che disciplinano gli schemi e le regole di compilazione dei bilanci delle banche e degli altri intermediari finanziari vigilati (Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" e Provvedimento della Banca d'Italia "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari"), con l'obiettivo di fornire una disclosure degli effetti del Covid-19 e delle misure di sostegno poste in essere per far fronte alla pandemia. Gli interventi proposti tengono anche conto dei contenuti dei documenti pubblicati dagli

organismi regolamentari e di vigilanza europei e dagli standard setter volti a chiarire le modalità di applicazione degli IAS/IFRS, con particolare riferimento all'IFRS 9.
Per quanto riguarda, in particolare, l'informativa di natura quantitativa, questa viene limitata a:
A tale riguardo, si fa presente che l'attività di Generalfinance non è risultata impattata dalle tre fattispecie sopra riportate, data la particolarità della forma tecnica con cui la Società eroga credito; il factoring, trattandosi di un rapporto revolving senza piano di ammortamento, ha durata di breve termine e, pertanto, difficilmente può essere oggetto di misure che, viceversa, si rivolgono prevalentemente al credito di medio lungo termine.
Nel corso del 2024 la Società non ha deliberato moratorie su finanziamenti in essere, non ha concesso modifiche, a seguito della pandemia Covid-19, ai contratti di finanziamento e non ha erogato finanziamenti assistiti dalla garanzia dello Stato. Si è peraltro resa disponibile a rimodulare alcune scadenze al fine di agevolare debitori ceduti e cedenti, con alcune operazioni di riscadenzamento di crediti commerciali, nell'ambito della normale attività operativa.
Il turnover è costantemente cresciuto negli ultimi anni, passando da circa 478 milioni di euro del 2018 ai circa 3.030 milioni di euro del 2024, registrando un significativo incremento anche nell'ultimo esercizio (+18%). Osservando la disaggregazione per nazionalità dei debitori ceduti, si evidenzia un peso relativo del factoring internazionale pari circa il 24% circa dei volumi di business, con un'importante diversificazione per paese, a testimonianza dell'elevato livello di servizio che la Società è in grado di fornire alla clientela orientata all'export.

Guardando alla sede del Cedente, la Società risulta fortemente radicata nel Nord del Paese, con un forte focus su Lombardia (55,1% del turnover), Veneto (9,5%) e Emilia-Romagna (6,1%); a seguire, Lazio (9,6%). Complessivamente queste quattro regioni rappresentano circa l'80,4% del turnover, evidenziando la forte presenza di Generalfinance nelle aree più rilevanti e produttive del Paese.
Da un punto di vista settoriale, la manifattura rappresenta la fetta più importante del turnover, con il 60% circa; tale posizionamento è coerente con il "DNA" di Generalfinance quale factor di riferimento delle PMI manifatturiere interessate da processi di turnaround.

L'attività è rappresentata principalmente dal factoring pro solvendo – inclusa l'operatività su crediti futuri e contratti – che incide per circa il 76% sui volumi, mentre la quota pro soluto, pari al circa il 24%, risulta in crescita rispetto allo

scorso anno. Da ultimo, circa il 52% del turnover è sviluppato nei confronti di cedenti "distressed", vale a dire impegnati in progetti di ristrutturazione attraverso i diversi strumenti previsti dal Codice della crisi d'impresa.

Il margine di interesse si attesta a 12,4 milioni di euro, in aumento (+38%) rispetto al 2023 grazie principalmente alla crescita dei crediti erogati.
Le commissioni nette sono pari a 36,4 milioni di euro, in crescita rispetto a 27,2 milioni di euro del 2023 (+34%). In tale ambito, la dinamica delle commissioni attive risente dell'evoluzione particolarmente positiva del turnover (+18% anno su anno), a testimonianza dell'ottima performance commerciale ed operativa della Società nel corso dell'anno. Il margine di intermediazione ammonta a 48,8 milioni di euro (+35%) mentre le rettifiche nette di valore su crediti ammontano a 1,2 milioni di euro, determinando un costo del rischio, calcolato rapportando le rettifiche all'erogato annuo, pari a 5 basis point.
I costi operativi sono pari a 16,0 milioni di euro (+24% rispetto al 2023). Gli altri proventi e oneri di gestione ammontano a 1,5 milioni di euro (2,2 milioni nel 2023).
A fine esercizio il numero di dipendenti di Generalfinance si attesta a 77 rispetto ai 71 di fine 2023.
Tenendo conto della voce delle imposte pari a circa 10,4 milioni di euro, il risultato netto di periodo si attesta pari a circa 21,1 milioni di euro a fronte di 15,1 milioni di euro registrati nel 2023.
Le attività finanziarie al costo ammortizzato – rappresentate in larga misura da crediti netti verso la clientela – si attestano a 615 milioni di euro, in crescita del 33% rispetto al 31 dicembre 2023, per effetto principalmente dell'incremento del flusso di crediti erogati, passato da 2.161 milioni di euro del 2023 a 2.394 milioni di euro del 2024 (+11%). La percentuale di erogazione complessiva (media fra pro solvendo e pro soluto) – rapporto fra erogato e turnover dell'esercizio – è passata dall'84% del 2023 al 79% del 2024; i giorni medi di credito risultano in aumento da 69 del 2023 a 77 del 2024.
All'interno dell'aggregato, i crediti deteriorati lordi totalizzano 5,6 milioni di euro, con un NPE ratio lordo pari a 0,9% circa, a fronte dello 0,6% del 2023. La copertura dei crediti deteriorati si attesta al 27% circa.
L'incremento dello stock dei crediti deteriorati al 31 dicembre 2024 è stato determinato, in particolare, dall'aumento delle posizioni classificate a inadempienza probabile, anche in conseguenza delle policy di classificazione e valutazione più stringenti, introdotte nel corso del 2023.
La cassa e le disponibilità liquide – in larga parte rappresentata da depositi a vista verso banche – risulta pari a 122,4 milioni di euro mentre il totale dell'attivo di bilancio ammonta a 769,7 milioni di euro, a fronte di 500,0 milioni di fine 2023.
Le attività materiali – immobili strumentali e diritti d'uso riferiti a immobili e beni strumentali – sono pari a 6,5 milioni di euro, in aumento rispetto all'ammontare del precedente esercizio (5,0 milioni di euro nel 2023). Le immobilizzazioni immateriali – principalmente rappresentate dalla piattaforma informatica proprietaria – ammontano a 3,3 milioni di euro, a fronte dei 2,6 milioni del 2023.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, pari a 635,2 milioni di euro, sono costituite da debiti per 558,4 milioni di euro e da titoli in circolazione per 76,8 milioni di euro.
I debiti sono principalmente rappresentati dal finanziamento in pool (260,7 milioni di euro) stipulato con alcune banche italiane, oltre alle altre linee bilaterali con banche e società di factoring, il cui rinnovo per ulteriori 3 anni è avvenuto a dicembre 2024. Inoltre, nella voce viene rilevato il debito nei confronti del veicolo (201,6 milioni di euro) relativo all'operazione di cartolarizzazione in essere.
I titoli sono costituti da due prestiti obbligazionari subordinati emessi, oltre che dalle cambiali finanziarie outstanding alla data di bilancio.

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2024 si attesta a 80,1 milioni di euro, rispetto a 66,4 milioni di euro al 31 dicembre 2023.
I coefficienti patrimoniali di Generalfinance – includendo l'utile netto al terzo trimestre 2024, al netto dei dividendi attesi - evidenziano i seguenti valori:
I coefficienti risultano ampiamente superiori ai valori minimi regolamentari previsti dalla circolare 288 di Banca d'Italia.
La Società non svolge "attività di ricerca e sviluppo" ai sensi del 3° comma, n. 1, dell'articolo 2428 Codice civile. Si ritiene tuttavia utile segnalare che per il periodo 2025-2027 si prevede, in coerenza con le politiche d'investimento previste nell'ambito del Piano Industriale, una ulteriore evoluzione sia della piattaforma informatica proprietaria in particolare in ambito infrastrutture ICT, cyber security, digital transformation e business intelligence.
Alla data odierna la Società non detiene - direttamente o indirettamente - azioni proprie né, nel corso dell'esercizio 2024 ha detenuto – direttamente o indirettamente – acquistato o alienato azioni proprie.
*
Oltre agli aspetti in precedenza citati nel paragrafo "Andamento e risultato della gestione" si segnalano gli ulteriori aspetti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio.
Si fa presente che l'informativa di Terzo Pilastro relativa al 2023, redatta in conformità a quanto previsto dalla Circolare 288 di Banca d'Italia, è disponibile sul sito internet di Generalfinance al seguente indirizzo https://investors.generalfinance.it/it/informativa-al-pubblico/. Al medesimo indirizzo sono disponibili le informative al pubblico relative ai precedenti esercizi.
Il bilancio è assoggettato a revisione contabile da parte di Deloitte & Touche S.p.A. per il novennio 2017-2025. In considerazione del fatto che il mandato conferito dall'Assemblea dei soci dell'8 marzo 2022 a Deloitte & Touche S.p.A. andrà a scadere in concomitanza dell'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2025, l'Assemblea dei soci del 5 aprile 2024 ha deliberato di conferire – previa proposta motivata del Collegio Sindacale (rilasciata ai sensi dell'articolo 13, comma 1, del D.Lgs. 39/2010) – per nove esercizi a partire dall'esercizio 2026 e con scadenza in occasione dell'Assemblea dei soci chiamata ad approvare il bilancio al 31 dicembre 2034, alla società di revisione EY S.p.a., con sede a Milano, Via Meravigli n.12, ("EY S.p.A.") l'incarico per la revisione legale dei conti alle condizioni, modalità e termini contenuti nella proposta di offerta formulata dalla predetta società di revisione.
Il sistema dei controlli interni ("SCI") è costituito dall'insieme di regole, funzioni, strutture, risorse, processi e procedure volti ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:

Esso si articola come segue:
Per garantire efficacia alla loro azione, alle funzioni di controllo è assicurato l'accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico.
Ciascun responsabile delle funzioni di controllo di secondo e terzo livello possiede adeguati requisiti di professionalità ed è collocato in posizione gerarchico-funzionale adeguata: i responsabili delle funzioni di controllo dei rischi e di conformità sono alle dirette dipendenze dell'Amministratore Delegato; il responsabile della funzione di revisione interna, invece, è collocato alle dirette dipendenze dell'organo con funzione di supervisione strategica. Nessun responsabile delle funzioni di controllo ha responsabilità diretta in aree operative sottoposte a controllo.
Le funzioni di controllo producono report periodici in relazione all'attività svolta e, con cadenza almeno annuale, una relazione sulle attività svolte nel corso dell'anno precedente destinata al Consiglio di Amministrazione.
I livelli del sistema dei controlli interni possono essere così riassunti:

Completano il sistema dei controlli interni della Società:

E' attivo presso la Società l'Organismo di Vigilanza previsto dal n. 1 della lettera "b" dell'art. 6 del D.lgs. n. 231/2001 (recante "Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300") ("OdV") le cui funzioni sono, principalmente, quelle di vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Modello di organizzazione, gestione e controllo ("Modello") adottato dalla Società e di curarne il relativo aggiornamento.
Tenuto conto delle caratteristiche dimensionali di Generalfinance e della sua operatività, delle relative regole di corporate governance, delle necessità di realizzare un equo bilanciamento tra costi e benefici, la Società ha istituito un Organismo di Vigilanza di natura collegiale. Esso è costituito da due componenti, uno membro del Collegio Sindacale, con funzioni di Presidente, e l'altro interno, appartenente alla Direzione Affari Legali e Societari.
A completamento del quadro normativo delineato dal Modello, la Società si è dotata (sin dal 2010) del Codice Etico al fine di evidenziare e rendere noti i valori, i principi e le regole di comportamento cui la Società si ispira e di condividerli con tutti i propri interlocutori.
Con riferimento a quanto indicato da ESMA nel public statement "Implications of Russia's invasion of Ukraine on halfyearly financial reports" in data 14 marzo 2022 e alla comunicazione Consob del 19 marzo 2022 "Conflitto in Ucraina: richiami di attenzione Consob agli emittenti vigilati sull'informativa finanziaria e sugli adempimenti connessi al rispetto delle misure restrittive adottate dall'Unione Europea nei confronti della Russia, nonché sugli adempimenti dei gestori di portali on-line", la Società – nel quadro del costante monitoraggio del proprio portafoglio prestiti – ha posto particolare attenzione, sul fronte geopolitico, agli sviluppi della situazione di conflitto tra Ucraina e Russia, sfociata nell'invasione da parte della Russia del territorio ucraino iniziata in data 24 febbraio 2022 e nell'adozione di sanzioni economiche da parte dell'Unione Europea, della Svizzera, del Giappone, dell'Australia e dei Paesi della NATO nei confronti di Russia e Bielorussia e di alcuni esponenti di tali Paesi. Conflitto e sanzioni hanno avuto, a partire da febbraio 2022, ripercussioni negative significative sull'economia globale, anche tenuto conto degli effetti negativi sull'andamento dei costi delle materie prime (con particolare riferimento ai prezzi e alla disponibilità di energia elettrica e gas), nonché sull'andamento dei mercati finanziari.
In tale contesto, va sottolineato che la presenza diretta di Generalfinance nel mercato russo/ucraino/bielorusso (aree direttamente interessate dal conflitto) è estremamente contenuta, poiché la Società ha rapporti di factoring unicamente con cedenti attivi in Italia. Alla data del 31 dicembre 2024, Generalfinance ha un'esposizione di circa 55.000 euro nei confronti di debitori ceduti aventi sede in Russia, Ucraina e Bielorussia. A partire dall'invasione dell'Ucraina, Generalfinance ha sospeso gli affidamenti relativi a debitori ceduti operanti nei paesi direttamente coinvolti dal conflitto.
Il persistere – per un periodo prolungato – dello scenario di crisi potrebbe poi determinare un incremento del numero di società con carenza di liquidità, alimentando il mercato di riferimento della Società.
Conformemente alle prescrizioni del d.lgs. n. 24/2023 la Società ha in essere una specifica policy in materia di whistleblowing che prevede un sistema di segnalazione con elevati livelli di confidenzialità e che consente a dipendenti, collaboratori, clienti e fornitori di segnalare alla Società o all'Organismo di Vigilanza (a seconda della competenza) eventuali condotte illecite, irregolarità o violazioni di legge.
La piattaforma di segnalazione e i relativi documenti sono accessibili sul sito internet istituzionale al seguente link: https://www.generalfinance.it/modello-231.
Nel corso dell'esercizio 2024, ai soggetti preposti alla gestione del sistema whistleblowing non è pervenuta alcuna segnalazione.
La Società adempie puntualmente agli obblighi informativi previsti dalle disposizioni in materia di Trasparenza dei servizi bancari e finanziari (Sez. II, Par. 2 delle "Disposizioni sulla trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e

finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti") rendendo disponibile la documentazione richiesta in forma elettronica sul proprio sito internet, sul portale aziendale Generalweb e, in forma cartacea, presso gli uffici di Milano e Biella. Tra di essi, è presente anche (come richiesto dal Provvedimento del Governatore di Banca d'Italia del 9 febbraio 2011, Sezione XI, paragrafo 3) il rendiconto sull'attività di gestione dei reclami periodicamente aggiornato. Generalfinance aderisce al sistema stragiudiziale di risoluzione delle controversie istituito presso l'Arbitro Bancario Finanziario. A tale proposito, si segnala che, nel corso dell'esercizio 2024, la Società ha ricevuto due comunicazioni classificabili come "reclamo", che sono state gestite dall'Ufficio Reclami, in conformità alle norme di riferimento. Nel medesimo periodo, la Società non ha ricevuto la notifica di ricorsi all'Arbitro Bancario Finanziario, ovvero ad altro organismo di risoluzione alternativa delle controversie o all'autorità giudiziaria ordinaria in conseguenza di reclami proposti dalla clientela, né procedure originate da ricorsi presentati dai clienti all'Arbitro Bancario Finanziario.
La Società presidia costantemente e tutela la salute dei dipendenti e la loro sicurezza sui luoghi di lavoro coadiuvata da un consulente esterno, al quale è stato conferito l'incarico di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale ("RSPP"). Oltre agli adempimenti previsti per la sua funzione, il RSPP fornisce anche supporto tecnico specifico e consulenza per assicurare il rispetto della disciplina di riferimento e l'assolvimento degli adempimenti da essa previsti.
In materia di sorveglianza sanitaria, la Società adempie alle disposizioni di cui alle Linee Guida sulla Formazione di Dirigenti, Preposti, Lavoratori e Datore di Lavoro/RSPP (art. 34 e 37 del d.lgs. 81/2008), approvate il 25/07/2012 dalla Conferenza Stato-Regioni. Tutti i dipendenti sono regolarmente sottoposti alle visite periodiche e, in caso di nuove assunzioni, a quelle preassuntive. Inoltre, viene tempestivamente effettuata la formazione obbligatoria per i nuovi assunti nonché le consuete attività di aggiornamento per gli addetti al primo soccorso e antincendio. Nel corso dell'esercizio 2024 non si sono verificati altri eventi degni di nota.
Per Generalfinance l'attività di formazione assume un rilevante ruolo nel contesto della programmazione strategica in quanto funzionale al progressivo sviluppo delle competenze tecnico-professionali e manageriali di tutto il personale. Per tale ragione, la Società eroga periodicamente, ai propri dipendenti e collaboratori, corsi di formazione e aggiornamento, non solo in adempimento agli specifici doveri normativi, ma anche sessioni dedicate a specifici argomenti legati all'attività caratteristica, finalizzati alla formazione delle risorse interne e all'acquisizione e allo sviluppo di nuove e più approfondite competenze.
Un ruolo cruciale è svolto anche dalla formazione e dall'aggiornamento rivolto ai componenti degli organi apicali su tematiche che si riferiscono, tipicamente, all'attività degli intermediari bancari e finanziari (quali, a titolo esemplificativo, l'antiriciclaggio e il contrasto al fenomeno del terrorismo, l'usura, la qualità del credito etc.) ma anche a tematiche più di interesse generale quali, ad esempio, la sostenibilità ambientali e i temi ESG.
In tale contesto, i percorsi formativi sono messi a disposizione sia mediante l'ausilio di docenti interni, sia avvalendosi di strutture esterne, sia consentendo al personale di prender parte e seguire corsi, convegni e giornate studio organizzate da associazioni di categoria o altri enti pubblici o privati di elevato standing.
Tra le più rilevanti iniziative formative condotte nell'esercizio 2024 si segnalano i corsi in materia di disciplina dell'attività di factoring, crisi d'impresa, antiriciclaggio e contrasto al fenomeno del terrorismo, privacy e data protection, sicurezza informatica e cyber risk (per quest'ultimo sfruttando la modalità della gamification erogata attraverso Laborplay). I corsi di formazione erogati nel secondo semestre 2024 tramite la piattaforma Eco Learning, sono stati impostati secondo due tipologie di percorsi «New Joiners» e «Corsi obbligatori I anno», in modo tale da avere una formazione differenziata e integrativa per i nuovi ingressi. Di seguito il dettaglio:

La Società ha inoltre organizzato, con il supporto del Dipartimento Forensic & Integrity Services di EY una sessione di board induction avente ad oggetto "Contrasto del riciclaggio e dell'uso del sistema finanziario per il finanziamento del terrorismo". A dicembre il Responsabile AML ha erogato una sessione di formazione dedicata nei confronti della Direzione Operativa sugli indicatori di anomalia, con focus sul transaction monitoring.
Con riferimento al tema della risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari, oltre a partecipare a specifiche sessioni tenute dal Responsabile della funzione su particolari temi che riguardano l'attività corrente della Società, il personale dell'Ufficio Reclami viene aggiornato regolarmente mediante la messa a disposizione e l'illustrazione delle periodiche comunicazioni inviate dal Conciliatore Bancario Finanziario (associazione cui la Società fa parte) contenenti notizie di natura normativa e organizzativa, nonché la rassegna della giurisprudenza dei Collegi territoriali e del Collegio di Coordinamento dell'Arbitro Bancario Finanziario.
La Società ha attivato un programma di adeguamento di tutti i presidi relativi alla materia della protezione dei dati personali al Regolamento 679/2016/UE (il "Regolamento" o "GDPR"). Nell'ambito delle attività di adeguamento al GDPR, è stato affidato a LTA (consulente in materia di privacy) l'incarico di Data Protection Officer (DPO), nella persona del dott. Luigi Recupero.
In esecuzione del programma, sono stati predisposti due distinti Registri ex art. 30 GDPR: uno per le attività di trattamento effettuate dalla Società in qualità di Titolare, l'altro, per le attività di trattamento effettuate dalla Società quale Responsabile. Entrambi i Registri sono gestiti in modo informatizzato, attraverso una piattaforma gestita da LTA.
A corollario dell'attività di mappatura delle attività di trattamento di dati personali è stata aggiornata l'analisi del rischio sui trattamenti operati dalla Società operando ai sensi dell'articolo 24.1 del GDPR.
In occasione dell'attività di adeguamento si è provveduto inoltre ad aggiornare l'intero set documentale in materia privacy, tra cui da ultimo il Modello Organizzativo Privacy (MOP).
Le attività svolte sino ad ora hanno ottenuto un giudizio di piena adeguatezza da parte del DPO, da ultimo in occasione dell'audit di ottobre sui responsabili esterni. A tal riguardo è stato previsto un programma di valutazione speciale per le nuove nomine post DORA (Digital Operational Resilience Act).
Al termine dell'attività di adeguamento, la Società ha erogato tre sessioni di formazione interna generale in tema di Data Protection. Nel 2024 sono stati erogate due sessioni formative, una base per i neoassunti e una di approfondimento in materia di misure di sicurezza e data breach per il personale già in forza.
Nel corso del 2024 sono stati registrati quattro episodi di Data Breach, notificati alla Società da un fornitore, due consulenti esterni e un dipendente interno, tutti valutati a Basso impatto da parte del DPO, in particolare:
Per ciascun evento sono state predisposte apposite note e azioni al fine di mitigare eventuali rischi correnti o anche tramite azioni di sviluppo. In tutti questi casi, il DPO ha ritenuto improbabile il determinarsi di un rischio per i diritti e le libertà delle persone fisiche in quanto, benché da tali eventi si sia determinata la perdita di confidenzialità di dati personali, in tutti i casi si è tuttavia trattato, esclusivamente, di dati identificativi personali comuni. Per tale motivo, non si è ravvisata la necessità di procedere con comunicazione al Garante Privacy, pur avendo, tuttavia, provveduto ad annotare gli incidenti nel "Registro degli incidenti".
La funzione Compliance, anche supportata ove richiesto dalla Direzione ICT, mantiene costantemente attivi i flussi con il DPO, con particolare riferimento a tematiche critiche dal punto di vista operativo (soprattutto quelle interconnesse con altre discipline, ad esempio quella giuslavoristica - es. gestione account aziendali dei lavori in fase di cessazione del rapporto di lavoro, per cui Generalfinance ha predisposto una nota ad hoc) o provvedimenti rilevanti del Garante Privacy (es. Provvedimento del 6 giugno 2024 - Documento di indirizzo. Programmi e servizi informatici di gestione della posta elettronica nel contesto lavorativo e trattamento dei metadati", per cui la Società ha predisposto una nota interna, validata dal DPO, anche per procedere con ulteriori adempimenti GDPR). A tal riguardo un particolare monitoraggio è dedicato alla gestione di trattamenti critici come quello dei dati di navigazione in rete, in correlazione con i servizi SOC e Zscaler, per cui è stata disposta prontamente l'anonimizzazione.
La Società, con il supporto dell'Organismo di Vigilanza, garantisce un sistematico monitoraggio e un costante aggiornamento del Modello al fine di garantirne la conformità e l'efficacia. Nel secondo semestre del 2024, la Società

ha avviato un'attività di revisione e adeguamento del Modello, integrandovi le più recenti innovazioni legislative, gli sviluppi giurisprudenziali e le implicazioni derivanti dalla riforma della disciplina in materia di Whistleblowing.
La Società non ha redatto la dichiarazione non finanziaria in quanto allo stato non è tenuta a tale adempimento, non ricorrendo i presupposti dimensionali previsti dalla normativa di riferimento.
Tuttavia, la Società su base volontaria nel corso del 2024 ha approvato il proprio secondo Bilancio di Sostenibilità (riferito all'esercizio 2023). Il documento presenta le politiche di gestione, i risultati raggiunti, i rischi attuali e potenziali e gli indicatori rilevanti per il business della Società, con riferimento esteso al triennio 2021-2023. Esso è stato realizzato, in linea con le best practice a livello italiano ed europeo, in conformità con i principi di rendicontazione e con le richieste informative definite dalla Global Reporting Initiative (ente senza scopo di lucro nato con l'obiettivo di fornire supporto concreto nella rendicontazione delle performance di sostenibilità ad aziende e istituzioni di qualsiasi dimensione, ai fini della misurazione dell'impatto ambientale, sociale ed economico generato dalle proprie attività).
Rispetto allo specifico tema del rischio climatico (rischio fisico e rischio di transazione) in seguito a una specifica analisi condotta nel contesto della predisposizione del Bilancio di Sostenibilità - considerata la natura delle proprie operazioni, ovvero erogazione di crediti commerciali in modalità pro solvendo e, in misura minore, pro soluto, la cui durata media risulta essere mediamente inferiore agli 80 giorni nonché il numero limitato di unità immobiliari in cui svolge la propria attività - la Società ritiene di esserne esposta in misura limitata.
Per maggiori informazioni circa i termini delle transazioni eseguite con parti correlate si rimanda all'apposita sezione della nota integrativa, Parte D – Altre Informazioni.
Nel corso dell'esercizio 2024 è continuata l'attività della Società e delle sue funzioni di controllo tesa a vigilare sul rispetto dei parametri stabiliti dalle norme vigenti in materia di concentrazione di rischio e patrimonio di vigilanza. Maggiori dettagli sono specificati nella nota integrativa, Parte D – Altre Informazioni, cui si rimanda per ogni informazione in merito.
In riferimento al pegno di primo grado su azioni Generalfinance, costituito da GGH in data 02 marzo 2023 a favore di Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. (di cui si è fatto cenno nel precedente paragrafo "Capitale sociale - Operazioni che hanno inciso sulla struttura societaria"), si rende noto che, in data 4 febbraio 2025, GGH e la banca hanno stipulato una modifica dell'atto di pegno mediante la quale il numero di azioni concesse in garanzia è stato ridotto da 1.263.900 azioni a 1.100.000 azioni.
Si fa inoltre presente che, in data 12 febbraio 2025, a fronte di un finanziamento accordatole da Crédit Agricole Italia S.p.A., GGH ha concesso al predetto Istituto una garanzia nella forma di pegno su n.ro 396.825 azioni Generalfinance. Si precisa che, in entrambi i casi, il pegno non comporta alcuna limitazione in ordine ai diritti della costituente in quanto, in deroga all'art. 2352 codice civile, il diritto di voto relativo alle azioni gravate dal pegno continua ad essere regolarmente esercitato da GGH, sia nelle assemblee ordinarie e/o straordinarie, così come rimane in capo a GGH il diritto alla percezione di qualunque somma dovuta da Generalfinance in relazione alle azioni gravate dal pegno.
Infine, in data 3 febbraio 2025 Generalfinance ha stipulato un nuovo contratto di finanziamento con Banco di Desio e della Brianza S.p.A., nella forma tecnica della ricessione di crediti ("Re-factoring") in modalità pro soluto, per un plafond massimo di 6,8 milioni di euro.
In data 28 febbraio 2025 Generalfinance ha approvato il Piano Industriale 2025-2027, confermando la traiettoria di crescita dei risultati nel proprio core business, il commitment all'innovazione digitale dei prodotti e servizi e l'avvio del progetto di espansione internazionale.
Il piano di crescita si fonda in particolare su cinque pilastri strategici:

tensione finanziaria (ambito in cui Generalfinance evidenzia una quota del mercato potenziale del factoring distressed3 del 7,6% a fine 2024) e con un turnover in Italia in crescita (Cagr 2024 - 2027 pari al 12%).
Generalfinance intende consolidare la propria leadership nell'ambito del factoring ad imprese distressed nel prossimo triennio. La crescita media del turnover del factoring delle attività italiane è stimata pari all'11%, con una quota sul mercato potenziale in aumento rispetto al 7,6% del 2024. Il turnover intermediato al 2027 relativo ad aziende italiane è stimato a oltre 4,2 miliardi di euro, rispetto ai 3 miliardi di euro del 2024.
Generalfinance conferma il proprio impegno nell'innovazione tecnologica con investimenti significativi nella piattaforma digitale proprietaria (front end e back end), in ambito data center, cybersecurity e data governance. È prevista l'ulteriore evoluzione della Pratica Elettronica di Fido, con l'implementazione di workflow specifici in funzione dei poteri delegati e una specializzazione delle strutture di valutazione del rischio tra attività distressed e high risk / crossover.
L'acquisizione di Workinvoice permetterà inoltre lo sviluppo di nuove soluzioni nel digital lending e nell'invoice discounting integrabili nel modello di business di Generalfinance, accelerando il percorso di trasformazione digitale dell'azienda, con particolare riferimento alla clientela small business.
Il turnover intermediato dalla piattaforma Workinvoice è stimato in forte crescita dai circa 110 milioni di euro del 2024 a oltre 400 milioni di euro al 2027, includendo anche le sinergie commerciali relative al portafoglio small retail attualmente gestito da Generalfinance.
Il mercato spagnolo rappresenta una grande opportunità per Generalfinance, grazie a un contesto normativo flessibile, normative di composizione della crisi d'impresa favorevoli e a un mercato del factoring in crescita. Generalfinance prevede di replicare il proprio modello operativo anche a livello internazionale con una nuova filiale a Madrid, avviata a seguito del nulla osta di Banca d'Italia a fine 2024.
Analogamente, si prevede di avviare una seconda filiale in territorio elvetico, tenuto conto di un mercato dalle dimensioni contenute ma, al contempo, caratterizzato da una scarsa offerta di prodotti e servizi di credito dedicati alle PMI e da un ridotto numero di operatori attivi nel finanziamento alle PMI.
Entrambe le filiali saranno caratterizzate da un modello snello ed efficiente, concentrato sull'attività di origination di business. L'attività di valutazione e controllo del rischio nonché di gestione del credito saranno invece mantenute in Italia, facendo leva sui sistemi, le procedure e le capacità operative sviluppate in oltre 35 anni di esperienza nel mercato del factoring domestico e internazionale (export factoring).
Complessivamente, il contributo in termini di turnover riveniente dalle attività internazionali è stimato pari a circa 580 milioni di euro al 2027, l'11% del turnover complessivamente intermediato.
Nell'orizzonte del piano si prevede un pieno utilizzo del funding disponibile, complessivamente pari a circa 1,1 miliardi di euro. In particolare, verrà utilizzata per importi via via crescenti l'operazione di cartolarizzazione revolving. Si prevede inoltre un pieno tiraggio della linea di finanziamento revolving in pool e un ulteriore aumento delle operazioni di ricessione a società di factoring, sia pro solvendo che pro soluto. Si prevede un ulteriore ottimizzazione del costo del passivo, con un funding spread medio in riduzione rispetto al 2024.
3 Mercato del factoring distressed stimato a un turnover pari a 40 miliardi di euro nel 2024, sulla base dell'analisi di Deloitte "Il Factoring come Strumento per il Rilancio delle Imprese in Crisi", Novembre 2023.

L'azienda continuerà a investire in ESG, promuovendo la sostenibilità all'interno della governance aziendale e nei processi operativi. In particolare, la Società intende consolidare ulteriormente il proprio posizionamento nell'ambito dell'assistenza finanziaria alle aziende in crisi, supportando un indotto complessivamente costituito da oltre 50.000 posti di lavoro diretti e indiretti nei diversi tessuti locali in cui Generalfinance opera. L'adozione di energia rinnovabile certificata, l'inclusione di criteri ESG nei piani incentivanti e il rafforzamento delle politiche di gender equality sono tra le priorità del triennio.
In sintesi, di seguito vengono elencati i principali target del Piano 2025-2027:
In esecuzione di un programma di emissioni approvato dal Consiglio di Amministrazione del 21 settembre 2021, nel corso dei mesi di settembre e ottobre 2021, la Società ha emesso e collocato due bond, classificati come "capitale di classe 2" (Tier II) ai sensi e per gli effetti delle disposizioni contenute negli articoli 62, 63 e 71 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del 26 giugno 2013 relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento ("CRR") e della Circolare di Banca d'Italia n. 288 del 3 aprile 2015 "Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari".
Il primo, con scadenza sei anni, per un ammontare di 5 milioni di euro con cedola annuale a tasso fisso del 10%. Il secondo, con scadenza a cinque anni, per un ammontare di 7,5 milioni di euro e con cedola annuale a tasso variabile pari all'euribor 3 mesi maggiorato di uno spread pari a 800 basis points. Le obbligazioni – sottoscritte da investitori istituzionali – sono state immesse nel sistema di gestione accentrata presso la Monte Titoli S.p.A. ed assoggettate alla disciplina di dematerializzazione di cui agli articoli 82 e ss. del D.Lgs. 58/1998 ("TUF") e al Provvedimento Congiunto Consob/Banca d'Italia del 13 agosto 2018, come successivamente modificati ed integrati e hanno consentito di rafforzare la struttura di capitale della Società e di diversificare ulteriormente la base di investitori con un positivo impatto sul Total Capital Ratio.
Inoltre, si segnala che Generalfinance ha costituito un programma di cambiali finanziarie, collocate attraverso due dealer (Intesa Sanpaolo ed Equita) presso investitori istituzionali.
La Società ha la propria sede legale a Milano, in via Giorgio Stephenson n.43/A. Negli immobili di Biella, in Via Carso n.36 e Via Piave n.22, sono invece collocati gli uffici amministrativi.
La positiva dinamica dell'attività commerciale riscontrata nel 2024 – andamento del turnover, dell'erogato, ricavi e redditività – e il contesto di riferimento favorevole all'attività di Generalfinance consente di guardare con ottimismo all'andamento economico finanziario della Società nel 2025. La Società si attende infatti risultati in ulteriore crescita rispetto a quelli realizzati nel 2024 ed in linea con gli obiettivi definiti nel Piano Strategico.
4 Capitalizzazione al 26 febbraio 2025.
5 ROE calcolato come rapporto fra Utile Netto e Patrimonio Netto a inizio periodo, escluso l'Utile Netto.

Signori Azionisti,
il Bilancio al 31 dicembre 2024, che oggi viene sottoposto al vostro esame ed alla vostra approvazione, esprime un utile netto di euro 21.099.149,25.
Il positivo risultato dell'esercizio è ancora più significativo tenuto conto cha la Società – grazie anche alle specifiche peculiarità del business caratteristico – ha saputo affrontare un contesto geopolitico e macroeconomico sfidante.
Nel formulare la proposta di destinazione dell'utile di esercizio, il Consiglio di Amministrazione – tenuto conto della opportunità di rafforzare nel continuo i ratio patrimoniali in linea con gli obiettivi strategici pluriennali - invita l'Assemblea dei soci ad approvare il Bilancio 2024 e propone di destinare l'utile netto dell'esercizio come segue:
Al termine della presente relazione, il Consiglio di Amministrazione esprime vivo apprezzamento e un sentito ringraziamento a tutto il personale ed ai collaboratori che hanno contribuito, con dedizione e professionalità, al positivo sviluppo dell'attività aziendale ed al conseguimento dei risultati evidenziati nel bilancio 2024, nonché al Collegio Sindacale ed alla Società di Revisione Legale per la preziosa attività di controllo.
Milano, 28 febbraio 2025
per il Consiglio di Amministrazione il Presidente, Prof. Maurizio Dallocchio



| Voci dell'attivo | 31/12/2024 | 31/12/2023 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 122.398.342 | 21.640.716 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
8.145.408 | 22.974 |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
8.145.408 | 22.974 | |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 614.945.539 | 462.365.495 |
| a) crediti verso banche | 17.169 | 65.750 | |
| b) crediti verso società finanziarie | 57.587 | 200.017 | |
| c) crediti verso clientela | 614.870.783 | 462.099.728 | |
| 70. | Partecipazioni | 0 | 12.500 |
| 80. | Attività materiali | 6.477.209 | 4.993.230 |
| 90. | Attività immateriali | 3.260.736 | 2.603.700 |
| - di cui avviamento |
0 | 0 | |
| 100. | Attività fiscali | 7.342.424 | 5.387.823 |
| a) correnti | 6.866.662 | 4.830.332 | |
| b) anticipate | 475.762 | 557.491 | |
| 120. | Altre attività | 7.134.863 | 3.016.664 |
| Totale attivo | 769.704.521 | 500.043.102 |
| Voci del passivo e del patrimonio netto | 31/12/2024 | 31/12/2023 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 635.239.008 | 409.388.039 |
| a) debiti | 558.396.802 | 376.750.770 | |
| b) titoli in circolazione | 76.842.206 | 32.637.269 | |
| 60. | Passività fiscali | 10.411.242 | 7.125.134 |
| a) correnti | 10.361.986 | 7.077.869 | |
| b) differite | 49.256 | 47.265 | |
| 80. | Altre passività | 42.207.360 | 14.037.517 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 1.550.314 | 1.471.156 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | 208.695 | 1.587.887 |
| b) quiescenza e obblighi simili | 186.116 | 164.705 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 22.579 | 1.423.182 | |
| 110. | Capitale | 4.202.329 | 4.202.329 |
| 140. | Sovrapprezzi di emissione | 25.419.745 | 25.419.745 |
| 150. | Riserve | 29.236.823 | 21.624.119 |
| 160. | Riserve da valutazione | 129.856 | 119.783 |
| 170. | Utile (Perdita) d'esercizio | 21.099.149 | 15.067.393 |
| Totale passivo e patrimonio netto | 769.704.521 | 500.043.102 |

| Voci | 31/12/2024 | 31/12/2023 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 39.688.416 | 30.591.811 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 39.688.416 | 30.591.811 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (27.312.830) | (21.612.119) |
| 30. | Margine di interesse | 12.375.586 | 8.979.692 |
| 40. | Commissioni attive | 41.149.967 | 31.709.532 |
| 50. | Commissioni passive | (4.771.009) | (4.490.201) |
| 60. | Commissioni nette | 36.378.958 | 27.219.331 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 98.166 | 0 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | (519) | 622 |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e delle passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
(33.324) | (150) |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | (33.324) | (150) | |
| 120. | Margine di intermediazione | 48.818.867 | 36.199.495 |
| 130. | Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: | (1.166.541) | (1.264.087) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (1.166.541) | (1.264.087) | |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 47.652.326 | 34.935.408 |
| 160. | Spese amministrative | (16.178.319) | (13.853.626) |
| a) spese per il personale | (9.095.838) | (7.196.181) | |
| b) altre spese amministrative | (7.082.481) | (6.657.445) | |
| 170. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | 222.093 | (82.218) |
| b) altri accantonamenti netti | 222.093 | (82.218) | |
| 180. | Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | (942.476) | (801.884) |
| 190. | Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali | (672.747) | (442.855) |
| 200. | Altri proventi e oneri di gestione | 1.528.907 | 2.246.804 |
| 210. | Costi operativi | (16.042.542) | (12.933.779) |
| 220. | Utili (Perdite) delle partecipazioni | (68.750) | 0 |
| 260. | Utile (perdita) dell'attività corrente al lordo delle imposte | 31.541.034 | 22.001.629 |
| 270. | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (10.441.885) | (6.934.236) |
| 280. | Utile (perdita) dell'attività corrente al netto delle imposte | 21.099.149 | 15.067.393 |
| 300. | Utile (perdita) d'esercizio | 21.099.149 | 15.067.393 |

| Voci dell'attivo | 31/12/2024 | 31/12/2023 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 21.099.149 | 15.067.393 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | |||
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni | - | - |
| del proprio merito creditizio) | |||
| 40. | Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività | - | - |
| complessiva | |||
| 50. | Attività materiali | - | - |
| 60. | Attività immateriali | - | - |
| 70. | Piani a benefici definiti | 10.073 | 24.309 |
| 80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| 90. | Quota delle riserve di valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | - | - |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | |||
| 100. | Copertura di investimenti esteri | - | - |
| 110. | Differenze di cambio | - | - |
| 120. | Copertura dei flussi finanziari | - | - |
| 130. | Strumenti di copertura (elementi non designati) | - | - |
| Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla | |||
| 140. | redditività complessiva | - | - |
| 150. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| 160. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | - | - |
| 170. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 10.073 | 24.309 |
| 180. | Redditività complessiva (Voce 10 + 170) | 21.109.222 | 15.091.702 |

| Allocazione risultato Variazioni dell'esercizio esercizio precedente |
Redditività | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze al | Modifica saldi |
Esistenze al | Dividendi e | Operazioni sul patrimonio netto | complessiva | Patrimonio netto al |
|||||||
| 31/12/2023 | apertura | 01/01/2024 | Riserve | altre destinazioni |
Variazioni di riserve |
Emissione nuove azioni |
Acquisto azioni proprie |
Distribuzione straordinaria dividendi |
Variazione strumenti di capitale |
Altre variazioni |
esercizio 2024 |
31/12/2024 | |
| Capitale | 4.202.329 | - | 4.202.329 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 4.202.329 |
| Sovrapprezzo emissioni | 25.419.745 | - | 25.419.745 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 25.419.745 |
| Riserve | |||||||||||||
| a) di utili |
21.284.601 | - | 21.284.601 | 7.612.704 | - | - | - | - | - | - | - | - | 28.897.305 |
| b) altre |
339.518 | - | 339.518 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 339.518 |
| Riserve da valutazione | 119.783 | - | 119.783 | - | - | - | - | - | - | - | - | 10.073 | 129.856 |
| Strumenti di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Utile (perdita) di esercizio | 15.067.393 | - | 15.067.393 | (7.612.704) | (7.454.689) | - | - | - | - | - | - | 21.099.149 | 21.099.149 |
| Patrimonio netto | 66.433.369 | - | 66.433.369 | - | (7.454.689) | - | - | - | - | - | - | 21.109.222 | 80.087.902 |

| Modifica Esistenze al |
Allocazione risultato esercizio precedente |
Variazioni dell'esercizio | Redditività | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| saldi | Esistenze al | Dividendi e | Operazioni sul patrimonio netto | complessiva | Patrimonio netto al |
||||||||||||
| 31/12/2022 | apertura | 01/01/2023 | Riserve | altre destinazioni |
Variazioni di riserve |
Emissione nuove azioni |
Acquisto azioni proprie |
Distribuzione straordinaria dividendi |
Variazione strumenti di capitale |
Altre variazioni |
esercizio 2023 |
31/12/2023 | |||||
| Capitale | 4.202.329 | - | 4.202.329 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 4.202.329 | ||||
| Sovrapprezzo emissioni | 25.419.745 | - | 25.419.745 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 25.419.745 | ||||
| Riserve | |||||||||||||||||
| c) di utili |
15.832.293 | - | 15.832.293 | 5.452.309 | - | (1) | - | - | - | - | - | - | 21.284.601 | ||||
| d) altre |
339.518 | - | 339.518 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 339.518 | ||||
| Riserve da valutazione | 95.474 | - | 95.474 | - | - | - | - | - | - | - | - | 24.309 | 119.783 | ||||
| Strumenti di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||
| Azioni proprie | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||||
| Utile (perdita) di esercizio | 10.885.387 | - | 10.885.387 | (5.452.309) | (5.433.078) | - | - | - | - | - | - | 15.067.393 | 15.067.393 | ||||
| Patrimonio netto | 56.774.746 | - | 56.774.746 | - | (5.433.078) | (1) | - | - | - | - | - | 15.091.702 | 66.433.369 |

| Importo | ||||
|---|---|---|---|---|
| A. ATTIVITA' OPERATIVA | 31/12/2024 | 31/12/2023 | ||
| 1. Gestione | 37.809.550 | 29.482.981 | ||
| - risultato d'esercizio (+/-) | 21.099.149 | 15.067.393 | ||
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) |
102.074 | 150 | ||
| - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | - | - | ||
| - rettifiche di valore nette per rischio di credito (+/-) | 1.166.541 | 1.264.087 | ||
| - rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 1.615.223 | 1.244.739 | ||
| - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | (574.278) | 808.260 | ||
| - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) | 10.358.621 | 6.644.148 | ||
| - rettifiche di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) | - | - | ||
| - altri aggiustamenti (+/-) | 4.042.220 | 4.454.204 | ||
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (168.507.903) | (80.053.382) | ||
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | ||
| - attività finanziarie designate al fair value | - | - | ||
| - altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | (8.155.758) | - | ||
| - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | ||
| - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (154.332.941) | (79.816.059) | ||
| - altre attività | (6.019.204) | (237.323) | ||
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 242.184.500 | 34.962.853 | ||
| - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 224.195.256 | 38.090.436 | ||
| - passività finanziarie di negoziazione | - | - | ||
| - passività finanziarie designate al fair value | - | - | ||
| - altre passività | 17.989.244 | (3.127.583) | ||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | 111.486.147 | (15.607.548) | ||
| B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | ||||
| 1. Liquidità generata da | 32.578 | 11.187 | ||
| - vendite di partecipazioni | 6.250 | 150 | ||
| - dividendi incassati su partecipazioni | - | - | ||
| - vendite di attività materiali | 26.328 | 11.037 | ||
| - vendite di attività immateriali | - | - | ||
| - vendite di rami d'azienda | - | - | ||
| 2. Liquidità assorbita da | (3.305.617) | (1.061.202) | ||
| - acquisti di partecipazioni | (62.500) | (15.474) | ||
| - acquisti di attività materiali | (2.430.511) | (172.706) | ||
| - acquisti di attività immateriali | (812.606) | (873.022) | ||
| - acquisti di rami d'azienda | - | - | ||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | (3.273.039) | (1.050.015) | ||
| C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | ||||
| - emissioni/acquisti di azioni proprie | - | - | ||
| - emissioni/acquisti di strumenti di capitale | - | - | ||
| - distribuzione dividendi e altre finalità | (7.454.689) | (5.433.078) | ||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | (7.454.689) | (5.433.078) | ||
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | 100.758.419 | (22.090.641) |

| RICONCILIAZIONE | Importo | |||
|---|---|---|---|---|
| 31/12/2024 | 31/12/2023 | |||
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 21.641.149 | 43.731.790 | ||
| Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio | 100.758.419 | (22.090.641) | ||
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | - | - | ||
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 122.399.568 | 21.641.149 |



Il bilancio d'esercizio di Generalfinance S.p.A. al 31 dicembre 2024 è redatto secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS) emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB), omologati dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, tenendo conto delle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRC) in vigore alla data di riferimento del bilancio.
Il bilancio d'esercizio è stato predisposto secondo gli schemi e le istruzioni impartite dalla Banca d'Italia in data 17 novembre 2022 ed emanate in conformità a quanto stabilito dall'art. 9 del D.Lgs. n° 38/2005 e dalle successive modifiche di legge.
La normativa rimanda inoltre a specifiche disposizioni in tema di determinazione delle partite deteriorate contenute nella circolare n° 217 del 5 agosto 1996 e nei successivi aggiornamenti.
Il bilancio d'esercizio, corredato dalla relativa Relazione sulla gestione, è costituito dai seguenti documenti:
Il bilancio d'esercizio è completato inoltre dalle relative informazioni comparative come richiesto dallo IAS 1 ed è redatto nella prospettiva della continuità aziendale, valutata tenendo conto delle prospettive reddituali e finanziarie presenti e future. Gli importi riportati nei prospetti di bilancio e nelle tabelle della nota integrativa sono espressi in unità di euro.
Il presente bilancio, redatto in unità di euro, si fonda sull'applicazione dei seguenti principi generali di redazione dettati dallo IAS 1.
1) Continuità aziendale. Il bilancio è stato predisposto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale: pertanto, attività, passività ed operazioni "fuori bilancio" sono valutate secondo valori di funzionamento. A riguardo, i principali indicatori di riferimento, così come l'andamento degli aggregati economici e patrimoniali, l'ampia dotazione patrimoniale e le riserve di liquidità disponibili consentono ragionevolmente di escludere il rischio, attuale e prospettico, di interruzione della continuità aziendale e confermano la capacità della Società di produrre risultati positivi e generare flussi di cassa dalla gestione caratteristica. Tale conclusione è stata raggiunta anche considerando l'analisi degli impatti correnti e potenziali futuri rivenienti dal contesto macroeconomico e geopolitico attuale e prospettico, sulla situazione finanziaria e sui risultati economici della Società sulla base delle evidenze attualmente disponibili e degli scenari allo stato ipotizzabili, pur nella consapevolezza che non sia possibile determinare con ragionevole certezza tali eventuali impatti.
2) Competenza economica. Costi e ricavi vengono rilevati, a prescindere dal momento del loro regolamento monetario, per periodo di maturazione economica e secondo il criterio di correlazione.
3) Coerenza di presentazione. Presentazione e classificazione delle voci sono mantenute costanti nel tempo allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni, salvo che la loro variazione sia richiesta da un Principio Contabile Internazionale o da una interpretazione oppure renda più appropriata, in termini di significatività e di affidabilità, la rappresentazione dei valori. Se un criterio di presentazione o di classificazione viene cambiato, quello nuovo si applica – ove possibile – in modo retroattivo; in tal caso, vengono anche indicati la natura ed il motivo della variazione, nonché le voci interessate. Nella presentazione e nella classificazione delle voci sono adottati gli schemi rappresentati dalla Banca d'Italia nelle istruzioni per "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" come rappresentati nella normativa emanata in data 17 novembre 2022.
4) Aggregazione e rilevanza. Tutti i raggruppamenti significativi di voci con natura o funzione simili sono riportati separatamente. Gli elementi di natura o funzione diversa, se rilevanti, vengono presentati in modo distinto.
5) Divieto di compensazione. Attività e passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro, salvo che ciò non sia richiesto o permesso da un Principio Contabile Internazionale o da una interpretazione oppure dagli schemi predisposti dalla Banca d'Italia e rappresentati all'interno delle istruzioni per "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari".
6) Informativa comparativa. Le informazioni comparative dell'esercizio precedente sono riportate per tutti i dati contenuti nei prospetti contabili, a meno che un Principio Contabile Internazionale, una interpretazione o le istruzioni predisposte da Banca d'Italia per gli Intermediari Finanziari non prescrivano o consentano diversamente. Sono incluse anche informazioni di natura descrittiva o commenti, quando utili per la comprensione dei dati.
La redazione del presente bilancio è avvenuta, come detto sopra, in base ai principi contabili internazionali omologati dalla

Commissione Europea; inoltre, a supporto dell'applicazione sono stati utilizzati i documenti ESMA (European Securities and Markets Authority) ed in particolare il documento pubblicato il 24 ottobre 2024, il public statement "European common enforcement priorities for 2024 corporate reporting " che richiama l'applicazione di specifiche disposizioni negli IFRS richiedendo altresì di fornire specifiche informazioni in caso di talune operazioni.
Nella redazione del bilancio si è inoltre tenuto conto, laddove applicabili, delle comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, BCE, EBA, Consob, ESMA) e dei documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS attraverso i quali sono state fornite raccomandazioni sull'informativa da riportare in bilancio, su taluni aspetti di maggior rilevanza in ambito contabile o sul trattamento contabile di particolari operazioni.
PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS ACCOUNTING STANDARDS APPLICATI DAL 1° GENNAIO 2024 I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS Accounting Standards sono stati applicati per la prima volta dalla Società a partire dal 1° gennaio 2024:
L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio della Società.
Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti ma non sono ancora obbligatoriamente applicabili e non sono stati adottati in via anticipata dalla Società al 31 dicembre 2024:
• In data 15 agosto 2023 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability". Il documento richiede ad un'entità di applicare una metodologia da applicare in maniera coerente al fine di verificare se una valuta può essere convertita in un'altra e, quando ciò non è possibile, come determinare il tasso di cambio da utilizzare e l'informativa da fornire in nota integrativa. La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2025, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della Società dall'adozione di tale emendamento.
Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.
• In data 30 maggio 2024 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to the Classification and Measurement of Financial Instruments—Amendments to IFRS 9 and IFRS 7″. Il documento chiarisce alcuni aspetti problematici emersi

dalla post-implementation review dell'IFRS 9, tra cui il trattamento contabile delle attività finanziarie i cui rendimenti variano al raggiungimento di obiettivi ESG (i.e. green bonds). In particolare, le modifiche hanno l'obiettivo di:
Con queste modifiche, lo IASB ha inoltre introdotto ulteriori requisiti di informativa riguardo in particolare ad investimenti in strumenti di capitale designati a FVOCI.
Le modifiche si applicheranno a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2026.
Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questo emendamento sul bilancio della Società.
Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata.
Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questi emendamenti sul bilancio della Società.
La modifica si applicherà dal 1° gennaio 2026, ma è consentita un'applicazione anticipata. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questo emendamento sul bilancio della Società.
o presentare due nuovi sub-totali, il risultato operativo e il risultato prima degli interessi e tasse (i.e. EBIT). Il nuovo principio inoltre:
Il nuovo principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2027, ma è consentita un'applicazione anticipata.
Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questo principio sul bilancio della Società.

Successivamente alla chiusura dell'esercizio 2024 non si sono verificati fatti o circostanze tali da modificare in maniera apprezzabile quanto è stato rappresentato nel bilancio, nella nota integrativa e nella relazione sulla gestione.
Si rende noto che, ai sensi dello IAS 10, la data in cui il bilancio è stato autorizzato alla pubblicazione dagli Amministratori della società è il 28 febbraio 2025.
Il bilancio di Generalfinance S.p.A. è sottoposto alla revisione contabile, ai sensi del Decreto Legislativo del 27 gennaio 2010 n. 39, da parte della società Deloitte & Touche S.p.A. alla quale è stato conferito l'incarico per il periodo 2017 - 2025 dall'Assemblea degli Azionisti del 15 febbraio 2018, successivamente confermato dall'Assemblea dell'8 marzo 2022 in relazione all'acquisizione dello status giuridico di EIP.
La redazione del bilancio d'esercizio richiede il ricorso a stime ed assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull'informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio.
L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata al fine di formulare assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione.
Per la loro stessa natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio, pertanto, non è possibile escludere che già nel prossimo esercizio gli attuali valori iscritti in bilancio possano differire anche in maniera rilevante a seguito del cambiamento delle valutazioni soggettive utilizzate.
Le fattispecie per le quali è stato richiesto l'impiego di valutazioni soggettive nella predisposizione del presente bilancio riguardano:
Con riferimento a talune fattispecie sopra indicate e in considerazione dell'attuale situazione finanziaria ed economica si è ritenuto opportuno fornire adeguata informativa nella "Parte D – Altre informazioni" in merito alle motivazioni sottostanti le decisioni assunte, le valutazioni svolte ed i criteri di stima adottati nell'applicazione dei principi contabili internazionali.
Per alcune voci dello stato patrimoniale sono illustrati i seguenti punti:

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include:
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione, sostanzialmente rappresentate da titoli di debito e di capitale e dal valore positivo dei contratti derivati detenuti con finalità di negoziazione;
b) attività finanziarie designate al fair value, ossia le attività finanziarie non derivate così definite al momento della rilevazione iniziale e qualora ne sussistano i presupposti. Un'entità può designare irrevocabilmente all'iscrizione un'attività finanziaria come valutata al fair value con impatto a conto economico solo se, così facendo, elimina o riduce significativamente un'incoerenza valutativa;
c) attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. In particolare, rientrano in questa categoria:
▪ strumenti di debito, titoli e finanziamenti che non presentano flussi di cassa costituiti solo dal rimborso del capitale e da interessi coerenti con un "basic lending arrangement", (cd. "SPPI test" non superato);
▪ strumenti di debito, titoli e finanziamenti il cui business model non risulta essere né "Held to collect" (il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali né "Held to collect and sell" (il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia mediante la vendita di attività finanziarie); ▪ le quote di OICR;
Fra i contratti derivati sono inclusi anche quelli incorporati in strumenti finanziari complessi, in cui il contratto primario non sia una attività finanziaria che rientra nel perimetro di applicazione dell'IFRS9, che sono oggetto di rilevazione separata nel caso in cui:
• le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato incorporato non siano strettamente correlati alle caratteristiche economiche e ai rischi del contratto primario;
• uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato;
• lo strumento ibrido cui appartengono non sia valutato al fair value con le relative variazioni a conto economico.
Non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al fair value con impatto a conto economico in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. In questo caso, il tasso di interesse effettivo dell'attività finanziaria riclassificata è determinato in base al suo fair value alla data di riclassificazione e tale data viene considerata come data di rilevazione iniziale per l'allocazione nei diversi stadi di rischio creditizio (stage allocation) ai fini dell'impairment.
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale ed alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono rilevate ad un valore pari al corrispettivo pagato, inteso come il fair value dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso, che vengono imputati a conto economico.
Anche successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono valorizzate al fair value e gli effetti dell'applicazione di questo criterio sono imputati nel conto economico. La determinazione del fair value degli strumenti finanziari classificati nel presente portafoglio è basata su prezzi rilevati in mercati attivi, su prezzi forniti da operatori di mercato o su modelli interni di valutazione, generalmente utilizzati dalla pratica finanziaria, che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato. Per le attività finanziarie non quotate in un mercato attivo, il criterio del costo è utilizzato quale stima del fair value soltanto in via residuale e limitatamente a poche circostanze, ossia in caso di non applicabilità di tutti i metodi di valutazione precedentemente richiamati.

Le componenti di reddito relative alle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" vengono allocate nella voce di conto economico "Risultato netto dell'attività di negoziazione".
Le componenti di reddito relative alle "Attività finanziarie designate al fair value" e alle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" vengono allocate nella voce di conto economico "Risultato netto delle altre attività e delle passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico".
La cancellazione delle attività finanziarie avviene solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Qualora sia stata mantenuta una parte dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse. Infine, per quanto riguarda il trasferimento dei diritti all'incasso, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio anche quando si mantengono i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma viene assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità.
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie (in particolare finanziamenti e titoli di debito) che soddisfano entrambe le seguenti condizioni:
• l'attività finanziaria è posseduta secondo un modello di business il cui obiettivo è conseguito mediante l'incasso dei flussi finanziari previsti contrattualmente (Business model "Held to Collect"), e
• i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono, a determinate date, flussi finanziari costituiti solo dal rimborso del capitale e da interessi coerenti con un "basic lending arrangement", in cui la remunerazione del valore temporale del denaro e del rischio di credito rappresentano gli elementi più significativi (cd. "SPPI test" superato).
In particolare, sono ricompresi in questa voce, qualora ne presentino i requisiti tecnici precedentemente illustrati:
principalmente costituiti da anticipazioni a vista erogate alla clientela nell'ambito dell'attività di factoring a fronte del portafoglio crediti ricevuto pro solvendo che rimane iscritto nel bilancio della controparte cedente, o da crediti acquisiti pro soluto, per i quali sia stata accertata l'inesistenza di clausole contrattuali che facciano venire meno i presupposti per la loro iscrizione.
Non sono ammesse riclassifiche verso altre categorie di attività finanziarie salvo il caso in cui l'entità modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tali casi, che ci si attende siano altamente infrequenti, le attività finanziarie potranno essere riclassificate dalla categoria valutata al costo ammortizzato in una delle altre due categorie previste dall'IFRS 9 (Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico). Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value al momento della riclassificazione e gli effetti della riclassificazione operano in maniera prospettica a partire dalla data di riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività finanziaria e il relativo fair value sono rilevati a conto economico nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e a Patrimonio netto, nell'apposita riserva di valutazione, nel caso di riclassifica tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
La prima iscrizione di tali attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e alla data di erogazione per i finanziamenti. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono iscritte al fair value, comprensivo dei costi o proventi di

transazione direttamente attribuibili alla stessa attività. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo. Le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritte in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l'importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l'importo corrisposto a pronti.
Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell'ammortamento calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all'ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti all'attività finanziaria stessa. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una metodologia finanziaria, consente di distribuire l'effetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito. Il metodo del costo ammortizzato non viene di norma utilizzato per i crediti la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'attualizzazione. Tali crediti – fra cui la quasi totalità delle anticipazioni factoring erogate da Generalfinance - vengono valorizzati al costo d'acquisto. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca. Ad ogni chiusura di Bilancio o di situazione infrannuale viene calcolata la stima delle perdite di valore di tali attività, determinata in ossequio alle regole di impairment dell'IFRS 9, applicate a livello di ogni singolo debitore Ceduto, in funzione dei parametri di rischio rappresentati da probability of default (PD), loss given default (LGD) ed exposure at default (EAD). Per maggiori dettagli si rimanda alla "Parte D – Altre informazioni – Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura".
Le perdite di valore riscontrate sono iscritte a Conto economico nella voce "Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito" così come i recuperi di parte o tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni. Le riprese di valore sono iscritte a fronte di una migliorata qualità dell'esposizione tale da comportare una diminuzione della svalutazione complessiva precedentemente rilevata. In nota integrativa le rettifiche di valore su esposizioni deteriorate sono classificate come analitiche nella citata voce di conto economico. In alcuni casi, durante la vita delle attività finanziarie in esame e, in particolare, dei crediti, le condizioni contrattuali originarie sono oggetto di successiva modifica per volontà delle parti del contratto. Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica occorre verificare se l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario. In generale, le modifiche di un'attività finanziaria conducono alla cancellazione della stessa ed all'iscrizione di una nuova attività quando sono "sostanziali". La valutazione circa la "sostanzialità" della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia elementi quantitativi. In alcuni casi, infatti, potrà risultare chiaro, senza il ricorso a complesse analisi, che i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività mentre, in altri casi, dovranno essere svolte ulteriori analisi (anche di tipo quantitativo) per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione dell'attività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario.
Le analisi (quali-quantitative) volte a definire la "sostanzialità" delle modifiche contrattuali apportate ad un'attività finanziaria, dovranno pertanto considerare:
le finalità per cui le modifiche sono state effettuate: ad esempio, rinegoziazioni per motivi commerciali e concessioni per difficoltà finanziarie della controparte:
le prime, volte a "trattenere" il cliente, vedono coinvolto un debitore che non versa in una situazione di difficoltà finanziaria. In questa casistica sono incluse tutte le operazioni di rinegoziazione che sono volte ad adeguare l'onerosità del debito alle condizioni di mercato. Tali operazioni comportano una variazione delle condizioni originarie del contratto, solitamente richieste dal debitore, che attiene ad aspetti connessi alla onerosità del debito, con un conseguente beneficio economico per il debitore stesso. In linea generale si ritiene che, ogniqualvolta la Società effettui una rinegoziazione al fine di evitare di perdere il proprio cliente, tale rinegoziazione debba essere considerata come sostanziale in quanto, ove non fosse effettuata, il cliente potrebbe finanziarsi presso un altro intermediario e la Società subirebbe un decremento dei ricavi futuri previsti;

L'allocazione delle componenti di reddito nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto riportato di seguito:
L'eliminazione integrale di un credito è effettuata quando lo stesso è considerato irrecuperabile con rinuncia al diritto legale di recuperare il credito da parte della Società. A titolo esemplificativo e non esaustivo, ciò avviene in presenza della chiusura di una procedura concorsuale, morte del debitore senza eredi, sentenza definitiva di insussistenza del credito, ecc. Per quello che riguarda le cancellazioni totali o parziali senza rinuncia al credito, al fine di evitare il mantenimento in bilancio di crediti che, pur continuando ad essere gestiti dalle strutture di recupero, presentano possibilità di recupero marginali, su base almeno semestrale si procede all'individuazione dei rapporti da assoggettare ad una cancellazione contabile che presentano contemporaneamente le seguenti caratteristiche: - svalutazione totale del credito; - anzianità di permanenza nello status sofferenza superiore a 2 anni; - avvenuta dichiarazione di fallimento, o ammissione a liquidazione coatta amministrativa o altra procedura concorsuale in corso.
Le cancellazioni sono imputate direttamente alla voce "rettifiche di valore nette per rischio di credito" per la quota residua non ancora rettificata e sono rilevate in riduzione della quota capitale del credito. Recuperi di parte o di interi importi precedentemente svalutati sono iscritti in riduzione della medesima voce "rettifiche di valore nette per rischio di credito". Le attività finanziarie cedute o cartolarizzate sono eliminate solo quando la cessione ha comportato il trasferimento sostanziale di tutti i relativi rischi e benefici. Peraltro, qualora i rischi e i benefici siano stati mantenuti, tali attività finanziarie continuano ad essere iscritte, ancorché giuridicamente la loro titolarità sia stata effettivamente trasferita. A fronte del mantenimento dell'iscrizione dell'attività finanziaria ceduta, è rilevata una passività finanziaria per un importo pari al corrispettivo incassato al momento della cessione dello strumento finanziario. Nel caso in cui non tutti i rischi e benefici siano stati trasferiti, le attività finanziarie sono eliminate soltanto se non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Qualora, invece, il controllo sia stato conservato, le attività finanziarie sono esposte proporzionalmente al coinvolgimento residuo. Infine, per quanto riguarda il trasferimento dei diritti all'incasso, i crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio anche quando si mantengono i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma viene assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità.
La voce include le interessenze detenute in società direttamente controllate e collegate.
Sono considerate controllate le imprese nelle quali la capogruppo, direttamente o indirettamente, possiede più della metà dei diritti di voto o quando pur con una quota di diritti inferiore, la capogruppo ha il potere di nominare la maggioranza degli amministratori della partecipata o di determinare le politiche finanziarie ed operative della stessa.
Si considerano collegate le società non controllate in cui si esercita un'influenza significativa. Si presume che la società eserciti un'influenza significativa in tutti i casi in cui detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto (inclusi i diritti di voto "potenziali") e, indipendentemente dalla quota posseduta, qualora sussista il potere di partecipare alle decisioni gestionali e finanziarie delle partecipate, in virtù di particolari legami giuridici, quali patti parasociali, aventi la finalità per i partecipanti al patto di assicurare la rappresentatività negli organi di gestione e di salvaguardare l'unitarietà di indirizzo della gestione, senza tuttavia averne il controllo.
Le partecipazioni sono iscritte alla data di regolamento. All'atto della rilevazione iniziale le interessenze partecipative sono contabilizzate al costo, comprensivo dei costi o proventi direttamente attribuibili alla transazione.

Nelle valutazioni successive, se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare incluso il valore finale di dismissione dell'investimento.
L'allocazione delle componenti di reddito nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto riportato di seguito:
La verifica dell'esistenza di obiettive evidenze di perdite di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione semestrale.
Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
La voce include sia i beni di uso funzionale di proprietà che i diritti d'uso relativi ai contratti di leasing. Le attività materiali ad uso funzionale comprendono:
Si tratta di attività aventi consistenza fisica detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo. In questa voce sono inclusi anche i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di un'attività materiale.
Ai sensi dell'IFRS 16 il leasing è un contratto, o parte di un contratto, che, in cambio di un corrispettivo, conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo, quindi, se lungo tutto il periodo di utilizzo del bene si godrà di entrambi i seguenti diritti:
a) il diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dell'attività; e
b) il diritto di decidere sull'utilizzo dell'attività.
In caso di modifica dei termini e delle condizioni del contratto si procede ad una nuova valutazione per determinare se il contratto è o contiene un leasing.
Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In genere tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.
Si evidenzia ulteriormente come la Società non detenga attività materiali detenute a scopo di investimento.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione, comprensivo degli oneri accessori sostenuti e direttamente imputabili alla messa in funzione del bene o al miglioramento della sua capacità produttiva.
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato; altrimenti sono rilevate nel conto economico. Secondo l'IFRS 16, i leasing sono contabilizzati sulla base del modello del right of use, per cui, alla data di decorrenza del contratto si rileva l'attività consistente nel diritto di utilizzo e la passività del leasing.

La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto di utilizzo avviene al costo che comprende:
Per i leasing immobiliari la contabilizzazione come leasing avviene per ogni componente di leasing separandola dalle componenti non di leasing; per i veicoli, in applicazione dell'espediente pratico previsto dal principio, le componenti non leasing non sono separate dalle componenti leasing.
I costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a Conto Economico per competenza.
L'iscrizione in bilancio successiva a quella iniziale è effettuata al costo diminuito delle quote di ammortamento e delle eventuali perdite durevoli di valore. Il valore ammortizzabile è ripartito sistematicamente ed a quote costanti lungo tutta la vita utile dell'attività materiale. Se ricorrono evidenze sintomatiche dell'esistenza di perdite durevoli, le attività materiali sono sottoposte ad impairment test con la registrazione delle eventuali perdite di valore. Le successive riprese di valore non possono comunque eccedere l'ammontare delle perdite da impairment test in precedenza registrate.
Con riferimento all'attività consistente nel diritto di utilizzo, contabilizzata in base all'IFRS 16, dopo la data di iscrizione iniziale, la valutazione dell'attività avviene applicando il modello del costo.
Le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono ammortizzate a quote costanti dalla data di decorrenza del contratto sino al termine della durata del leasing e sono soggette a un impairment test nel caso emergano degli indicatori di impairment.
L'allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto riportato di seguito:
a) gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore e le riprese di valore vengono allocate nella voce "Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali";
b) i profitti e le perdite derivanti dalle operazioni di cessione vengono allocati nella voce "Altri proventi e oneri di gestione".
Le attività materiali sono cancellate dal bilancio all'atto della loro dismissione ovvero quando hanno esaurito integralmente la loro funzionalità economica e non si attendono benefici economici futuri.
Il diritto d'uso derivante da contratti di leasing è eliminato dallo stato patrimoniale al termine della durata del leasing.
La voce include attività intangibili, identificabili pur se prive di consistenza fisica, che possiedono le caratteristiche di un'utilità pluriennale e di una capacità di produrre benefici futuri.
La Società non possiede attività immateriali a vita indefinita; esse sono rappresentate unicamente da software, anche prodotto internamente, e licenze d'uso.
Le attività immateriali sono iscritte inizialmente al costo di acquisto/produzione, comprensivo degli oneri accessori sostenuti e direttamente imputabili alla messa in funzione o al miglioramento della loro capacità produttiva. I costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a Conto Economico per competenza.
L'iscrizione in bilancio successiva a quella iniziale è effettuata al costo diminuito delle quote di ammortamento e delle eventuali perdite di valore.
Gli ammortamenti sono calcolati sulla base della miglior stima della vita utile mediante l'utilizzo del metodo di ripartizione a quote costanti.
Periodicamente, viene accertato se sono intervenuti mutamenti sostanziali delle condizioni originarie che impongono di

modificare gli iniziali piani di ammortamento.
Qualora si riscontri che una singola attività possa aver subito una perdita durevole di valore, essa viene sottoposta ad impairment test con la rilevazione e registrazione delle relative perdite.
L'allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di Conto Economico avviene sulla base di quanto di seguito riportato:
a) gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore e le riprese di valore sono allocate nella voce "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali".
Le attività immateriali sono cancellate dal bilancio d'esercizio all'atto della loro dismissione ovvero all'integrale esaurimento della loro capacità di produrre benefici futuri.
Le voci includono attività fiscali correnti ed anticipate e passività fiscali correnti e differite.
Le attività fiscali correnti includono eccedenze ed acconti di pagamenti mentre le passività fiscali correnti includono i debiti da assolvere per imposte sul reddito di competenza del periodo.
Le poste di fiscalità differita rappresentano, invece, imposte sul reddito recuperabili in periodi futuri in connessione con differenze temporanee deducibili (attività anticipate) ed imposte sul reddito pagabili in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (passività differite).
Le imposte sul reddito sono calcolate sulla base delle aliquote vigenti.
Le attività fiscali anticipate formano oggetto di rilevazione, conformemente al "balance sheet liability method", soltanto a condizione che vi sia piena capienza di assorbimento delle differenze temporanee deducibili da parte dei redditi imponibili futuri, mentre le passività fiscali differite sono di regola contabilizzate se di importo significativo.
Attività e passività fiscali sono imputate a Conto Economico alla voce "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente", salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente al Patrimonio Netto; in questa fattispecie, vengono attribuiti direttamente a Patrimonio Netto.
Sono classificate in questa categoria le passività finanziarie diverse dalle passività di negoziazione e dalle passività designate al fair value.
La voce include i debiti verso banche, i debiti verso società finanziarie, in relazione ai contratti in essere, gli eventuali debiti verso la clientela, i debiti iscritti dal locatario nell'ambito di operazioni di leasing ed i titoli in circolazione, rappresentati da prestiti obbligazionari e cambiali finanziarie.
Le predette passività finanziarie sono inizialmente iscritte al loro fair value che, di norma, corrisponde, per i debiti verso banche, per i debiti verso società finanziarie e per i titoli in circolazione, al valore riscosso dalla Società, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria e, per quelli verso la clientela, all'importo del debito, stante la durata a breve delle relative operazioni.
La valutazione iniziale della passività del leasing avviene al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale della Società.
Successivamente alla rilevazione iniziale, tali strumenti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le passività la cui breve durata fa ritenere

trascurabile l'effetto dell'attualizzazione.
Dopo la data di decorrenza la passività del leasing è valutata:
Gli interessi sulla passività del leasing e i pagamenti variabili dovuti per il leasing, non inclusi nella valutazione della passività del leasing, sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti.
L'allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di Conto Economico avviene sulla base di quanto riportato di seguito:
a) gli interessi passivi vengono allocati nella voce "Interessi passivi e oneri assimilati";
b) le commissioni passive, ove non incluse nel costo ammortizzato, sono allocate nella voce "Commissioni passive".
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scaduti i relativi diritti contrattuali o sono estinte.
Riflette la passività nei confronti di tutti i dipendenti relativa all'indennità da corrispondere al momento della risoluzione del rapporto di lavoro.
In base a quanto previsto dalla Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (Finanziaria 2007), dal 1° gennaio 2007 ciascun lavoratore dipendente è stato chiamato a scegliere di destinare il proprio TFR maturando alle norme pensionistiche complementari o di mantenere il TFR presso il datore di lavoro. In quest'ultimo caso, per i lavoratori di aziende con più di 50 dipendenti (dunque è esclusa la società Generalfinance), il TFR sarà depositato dal datore di lavoro in un fondo gestito dall'INPS per conto dello Stato. I dipendenti sono stati chiamati ad esprimere la propria scelta entro il 30 giugno 2007 (per chi era già in servizio al 1° gennaio 2007), ovvero entro sei mesi dall'assunzione (se avvenuta successivamente al 1° gennaio 2007).
Alla luce di queste nuove disposizioni, gli organismi preposti all'analisi tecnica e giuridica dell'argomento hanno stabilito che il TFR maturato dal 1° gennaio 2007 destinato al Fondo di Tesoreria dell'INPS e quello destinato alla Previdenza Complementare siano da considerarsi come un piano a contribuzione definita e, quindi, non più oggetto di valutazione attuariale. Tale impostazione riguarda le aziende con media dei dipendenti dell'anno 2006 superiore a 50 in quanto le altre (come la società Generalfinance), in caso di scelta del dipendente di tenere il TFR maturando in azienda, continuano effettivamente a mantenere il TFR presso il proprio fondo.
Il TFR maturato al 31 dicembre 2006 permane invece come piano a prestazione definita ovvero una obbligazione a benefici definiti e pertanto in osservanza ai criteri dettati dallo IAS 19 si è proceduto alla determinazione del valore dell'obbligazione proiettando al futuro, sulla base di ipotesi attuariali, l'ammontare già maturato per stimare l'importo da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro e procedendo successivamente alla sua attualizzazione.
La determinazione è stata condotta sviluppando la quota di obbligazioni maturate alla data della valutazione nonché le ulteriori quote maturande, nel caso di scelta del dipendente di tenere il TFR maturando in azienda, per effetto dei futuri accantonamenti dovuti per la prosecuzione del rapporto di lavoro.
Il piano di sviluppo è stato effettuato mediante la proiezione del valore maturato delle posizioni dei singoli dipendenti alla data di presunta risoluzione del rapporto tenendo conto di parametri demografici, economici e finanziari riguardanti la loro posizione lavorativa.
Il valore futuro così ottenuto è stato attualizzato secondo una struttura di tassi in grado di conciliare una logica di corrispondenza fra la scadenza delle uscite e i fattori di sconto da applicare alle stesse.
Le prestazioni attualizzate sono state infine riproporzionate in base all'anzianità maturata alla data della valutazione rispetto all'anzianità complessiva stimata al momento aleatorio della liquidazione.
L'analisi attuariale è stata svolta mediante un incarico assegnato ad un attuario di fiducia.
L'allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di Conto Economico avviene sulla base di quanto di seguito

a) gli accantonamenti maturati a fronte del Fondo di trattamento di fine rapporto del personale sono stati imputati a conto economico nelle spese amministrative;
b) gli utili e le perdite attuariali derivanti da aggiustamenti delle stime attuariali sono state contabilizzate in contropartita del patrimonio netto in osservanza a quanto stabilito dalla nuova versione dello IAS 19 emanata dallo IASB nel giugno dell'anno 2011.
I fondi rischi ed oneri esprimono passività certe e probabili quali risultato di un evento passato, di cui è incerto l'ammontare o il tempo dell'assolvimento pur potendo essere effettuata una stima attendibile in merito all'ammontare dell'erogazione. La società, per contro, non effettua alcun accantonamento a fronte di rischi potenziali o non probabili.
L'accantonamento al fondo rischi ed oneri rappresenta la miglior stima degli oneri che si suppone dovranno essere sostenuti dalla Società per l'estinzione dell'obbligazione.
L'allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di Conto Economico avviene sulla base di quanto di seguito riportato:
a) gli accantonamenti a fronte dei fondi per rischi ed oneri vengono allocati nella voce "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri".
Gli accantonamenti sono oggetto di riesame ad ogni data di riferimento del bilancio al fine di riflettere la miglior stima della passività. In caso di utilizzo ed in caso non siano più riscontrate le condizioni per il mantenimento in essere, il fondo viene cancellato dal bilancio.
Nel corso dell'esercizio in esame non sono state effettuate operazioni in valuta.
I costi sono rilevati in conto economico quando ha luogo un decremento di benefici economici che comporta un decremento di attività o un incremento di passività.
I ricavi sono rilevati quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno ricevuti e quando possono essere quantificati in modo attendibile.
La Società non detiene in portafoglio azioni proprie.
La Società non ha in essere piani di stock options a favore dei propri dipendenti e degli Amministratori.
Nel corso dell'esercizio la Società non ha effettuato trasferimenti di attività finanziarie tra portafogli.
La presente sezione comprende l'informativa sul fair value così come richiesta dall'IFRS 13.
Conformemente a quanto stabilito dai principi contabili internazionali, la Società determina il fair value nella misura del corrispettivo con cui due controparti di mercato, indipendenti e consapevoli, sarebbero disposte, alla data di riferimento del bilancio, a concludere una transazione finalizzata alla vendita di un'attività o al trasferimento di una passività.
I principi contabili internazionali riclassificano il fair value degli strumenti finanziari su tre livelli in ragione degli input rilevabili

dai mercati e più precisamente:
L'attivo di bilancio della Società è costituito prevalentemente da crediti di natura commerciale ceduti in regime pro soluto e da anticipazioni erogate a fronte di crediti di natura commerciale ceduti nell'ambito della disciplina di cui alla Legge n.52 del 21 febbraio 1991.
Il metodo della valutazione del fair value più appropriato dei crediti ceduti e delle anticipazioni concesse è quello di rilevare il valore attuale sulla base dei flussi di incasso futuri attualizzati, utilizzando un tasso, di norma, corrispondente al tasso effettivo del rapporto convenuto con la controparte cedente, tasso che tiene peraltro conto delle altre componenti del costo della transazione.
Va peraltro precisato che i crediti ceduti e le anticipazioni concesse presentano, di norma, una scadenza a breve ed il tasso dei rapporti assume tendenzialmente un andamento variabile.
Per tali motivi è possibile affermare che il fair value dei crediti è assimilabile al valore della transazione rappresentato dall'importo nominale dei crediti ceduti nel caso di operazione in regime di pro soluto ovvero dall'ammontare delle anticipazioni concesse e pertanto è riclassificato in assenza di input esterni unicamente al livello 3.
Il passivo di bilancio è costituito in prevalenza da debiti finanziari verso il sistema bancario che presentano la caratteristica di passività a breve termine, il cui fair value corrisponde al valore delle somme o dei fondi riscossi dalla Società.
Dette partite sono collocate in via gerarchica al terzo livello in quanto esse sono regolate da accordi contrattuali di natura privatistica di volta in volta convenuti con le rispettive controparti e, pertanto, non trovano riscontro in quotazioni o in parametri osservabili sul mercato.
Il fair value delle attività finanziarie valutate al fair value, dei crediti ceduti e delle anticipazioni concesse può subire variazioni per eventuali perdite che dovessero sorgere a causa di fattori che ne determinano la parziale o totale inesigibilità.
Il bilancio presenta attività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente. Si tratta delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate da partecipazioni minoritarie in banche e società finanziarie, in un fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso riservato e in un fondo di investimento alternativo a capitale variabile.

| Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività misurate al fair value | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
- | - | 8.145.408 | - | - | 22.974 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | - | - |
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | 8.145.408 | - | - | 22.974 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati di copertura | - | - | - | - | - | - |
| 4. Attività materiali | - | - | - | - | - | - |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 8.145.408 | - | - | 22.974 |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati di copertura | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | - | - | - |
Nel corso dell'anno 2024 sono state versate parte delle quote sottoscritte del fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso riservato, denominato "Finint Special Credit Opportunity Fund" e sono state versate le quote sottoscritte del fondo, gestito da Ver Capital, denominato "Ver Capital Credit Partners IX - Trade Receivables" che investe prevalentemente in private debt italiano.
Il fair value di tali strumenti è stato determinato sulla base dell'ultimo aggiornamento disponibile del Valore Complessivo Netto (NAV) comunicato dalle società di gestione del risparmio.

| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | Attività | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
di cui: b) attività finanziarie designate al fair value |
di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Derivati di copertura |
Attività materiali | Attività immateriali |
|
| 1. Esistenze iniziali | 22.974 | - | - | 22.974 | - | - | - | - |
| 2. Aumenti | 8.155.758 | - | - | 8.155.758 | - | - | - | - |
| 2.1. Acquisti | 8.155.758 | - | - | 8.155.758 | - | - | - | - |
| 2.2. Profitti imputati a: | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2.1. Conto economico | - | - | - | - | - | - | - | - |
| di cui plusvalenze | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2.2. Patrimonio netto | - | X | X | - | - | - | - | - |
| 2.3. Trasferimenti da altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4. Altre variazioni in aumento | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | 33.324 | - | - | 33.324 | - | - | - | - |
| 3.1. Vendite | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2. Rimborsi |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.3. Perdite imputate a: | 33.324 | - | - | 33.324 | - | - | - | - |
| 3.3.1. Conto economico | 33.324 | - | - | 33.324 | - | - | - | - |
| di cui minusvalenze | 33.324 | - | - | 33.324 | - | - | - | - |
| 3.3.2. Patrimonio netto | - | X | X | - | - | - | - | - |
| 3.4. Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.5. Altre variazioni in diminuzione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 8.145.408 | - | - | 8.145.408 | - | - | - | - |

| Attività/passività non misurate al fair | Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| value o misurate al fair value su base non ricorrente |
VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
614.945.539 | - | - | 614.945.539 | 462.365.495 | - | - | 462.365.495 |
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 614.945.539 | - | - | 614.945.539 | 462.365.495 | - | - | 462.365.495 |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
635.239.008 | - | - | 635.239.008 | 409.388.039 | - | - | 409.388.039 |
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 635.239.008 | - | - | 635.239.008 | 409.388.039 | - | - | 409.388.039 |
Legenda: VB = Valore di bilancio; L1 = Livello 1; L2 = Livello 2; L3 = Livello 3
La Società non effettua operatività comportanti perdite/profitti secondo quanto stabilito dall'IFRS 7 par. 28.
Composizione della voce 10 "Cassa e disponibilità liquide"
| Voci/Valori | Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 |
|---|---|---|
| Cassa | 1.355 | 1.404 |
| Crediti "a vista" verso banche | 120.395.453 | 19.131.910 |
| Crediti "a termine" verso banche | 2.001.534 | 2.507.402 |
| Totale | 122.398.342 | 21.640.716 |
L'ammontare di euro 120.395.453 è costituito da temporanee giacenze di liquidità "a vista" presso Istituti di Credito. Si evidenzia che, in data 29 gennaio 2019, contestualmente alla stipula di un contratto di finanziamento a medio-lungo termine con un pool di banche rinnovato nel corso del mese di dicembre 2024, la società ha sottoscritto uno specifico contratto di pegno in forza del quale il saldo attivo dei conti correnti ivi indicati, è costituito a garanzia del debito relativo al finanziamento erogato dal pool di banche.
Al 31 dicembre 2024, il saldo attivo dei conti correnti assoggettati al pegno è pari ad euro 21.724.347, mentre il debito relativo al finanziamento a medio-lungo termine con un pool di banche, comprensivo degli interessi passivi maturati, è pari ad euro 260.743.467.

L'importo classificato nel Livello 3 dei Titoli di capitale si riferisce alle azioni della Banca di Credito Cooperativo di Milano e alle azioni della Rete Fidi Liguria, la cui valorizzazione è oggetto di verifica periodica sulla base di metodologie interne. L'importo classificato nel Livello 3 delle Quote di OICR si riferisce ai fondi di investimento di cui si è già fatto cenno, la cui valorizzazione è effettuata sulla base degli ultimi rendiconti di gestione ricevuti dalle società che li hanno istituiti.
2.7 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti
| Voci/Valori | Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Titoli di capitale | 22.974 | 22.974 | |||
| di cui: banche | 2.974 | 2.974 | |||
| di cui: altre società finanziarie | 20.000 | 20.000 | |||
| di cui: società non finanziarie | - | - | |||
| 2. Titoli di debito | - | - | |||
| a) Amministrazioni pubbliche |
- | - | |||
| b) Banche |
- | - | |||
| c) Altre società finanziarie |
- | - | |||
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | |||
| d) Società non finanziarie |
- | - | |||
| 3. Quote di O.I.C.R. | 8.122.434 | - | |||
| 4. Finanziamenti | - | - | |||
| a) Amministrazioni pubbliche | - | - | |||
| b) Banche | - | - | |||
| c) Altre società finanziarie | - | - | |||
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | |||
| d) Società non finanziarie | - | - | |||
| e) Famiglie | - | - | |||
| Totale | 8.145.408 | 22.974 |

| Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di bilancio | Fair Value | Valore di bilancio | Fair Value | |||||||||
| Composizione | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 |
| 1. Depositi a scadenza | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Conti correnti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | 17.169 | - | - | - | - | 17.169 | 65.750 | - | - | - | - | 65.750 |
| 3.1 Pronti conto termine | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Finanziamenti per leasing |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.3 Factoring |
17.169 | - | - | - | - | 17.169 | 65.750 | - | - | - | - | 65.750 |
| - pro-solvendo |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - pro-soluto |
17.169 | - | - | - | - | 17.169 | 65.750 | - | - | - | - | 65.750 |
| 3.4 Altri finanziamenti |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4.1 titoli strutturati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4.2 altri titoli di debito |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 5. Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 17.169 | - | - | - | - | 17.169 | 65.750 | - | - | - | - | 65.750 |
L1 = livello 1; L2 = livello 2; L3 = livello 3

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso società finanziarie
| Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di bilancio | Fair Value | Valore di bilancio | Fair Value | |||||||||
| Composizione | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 |
| 1. Finanziamenti | 57.587 | - | - | - | - | 57.587 | 200.017 | - | - | - | - | 200.017 |
| 1.1 Pronti conto termine | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Finanziamenti per leasing |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.3 Factoring |
57.587 | - | - | - | - | 57.587 | 200.017 | - | - | - | - | 200.017 |
| - pro-solvendo |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - pro-soluto |
57.587 | - | - | - | - | 57.587 | 200.017 | - | - | - | - | 200.017 |
| 1.4 Altri finanziamenti |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 altri titoli di debito |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 57.587 | - | - | - | - | 57.587 | 200.017 | - | - | - | - | 200.017 |
L1 = livello 1; L2 = livello 2; L3 = livello 3

| Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore di bilancio | Fair Value | Valore di bilancio | Fair Value | |||||||||
| Composizione | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 |
| 1. Finanziamenti | 610.846.274 | 4.024.509 | - | - | - | 614.870.783 | 460.179.378 | 1.920.350 | - | - | - | 462.099.728 |
| 1.1 Finanziamenti per leasing |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| di cui: senza opzione finale d'acquisto |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Factoring | 610.846.274 | 4.024.509 | - | - | - | 614.870.783 | 460.179.378 | 1.920.350 | - | - | - | 462.099.728 |
| - pro-solvendo |
415.377.788 | 4.001.258 | - | - | - | 419.379.046 | 338.471.255 | 1.920.350 | - | - | - | 340.391.605 |
| - pro-soluto |
195.468.486 | 23 251 |
- | - | - | 195.491.737 | 121.708.123 | - | - | - | - | 121.708.123 |
| 1.3 Credito al consumo | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.4 Carte di credito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.5 Prestiti su pegno | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.6 Finanziamenti concessi in relazione ai servizi di pagamento prestati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.7 Altri finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| di cui: da escussione di garanzie e impegni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4.1 titoli strutturati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4.2 altri titoli di debito |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 610.846.274 | 4.024.509 | - | - | - | 614.870.783 | 460.179.378 | 1.920.350 | - | - | - | 462.099.728 |
L1 = livello 1; L2 = livello 2; L3 = livello 3

| Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
|||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | |||
| a) Amministrazioni pubbliche |
- | - | - | - | - | - | |||
| b) Società non finanziarie |
- | - | - | - | - | - | |||
| 2. Finanziamenti verso: | 610.846.274 | 4.024.509 | - | 460.179.378 | 1.920.350 | - | |||
| a) Amministrazioni pubbliche | 9.249.959 | - | - | - | - | - | |||
| b) Società non finanziarie | 590.093.385 | 4.024.509 | - | 449.098.554 | 1.920.350 | - | |||
| c) Famiglie | 11.502.930 | - | - | 11.080.824 | - | - | |||
| 3. Altre attività | - | - | - | - | - | - | |||
| Totale | 610.846.274 | 4.024.509 | - | 460.179.378 | 1.920.350 | - |

| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | Write-off parziali complessivi |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
||
| Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Finanziamenti | 596.157.089 | - | 16.336.278 | 5.524.082 | - | 1.458.059 | 114.278 | 1.499.573 | - | - |
| Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2024 | 596.157.089 | - | 16.336.278 | 5.524.082 | - | 1.458.059 | 114.278 | 1.499.573 | - | - |
| Totale 31/12/2023 | 440.566.120 | - | 20.936.515 | 2.819.952 | - | 890.927 | 166.563 | 899.602 | - | - |
Alla data di riferimento del presente bilancio non risultano finanziamenti oggetto di "moratorie" ex lege o altre misure di concessione o che costituiscono nuova liquidità concessa mediante meccanismi di garanzia pubblica rilasciata a fronte del contesto Covid-19.

| Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti verso banche |
Crediti verso società finanziarie |
Crediti verso clientela | Crediti verso banche |
Crediti verso società finanziarie |
Crediti verso clientela | |||||||
| VE | VG | VE | VG | VE | VG | VE | VG | VE | VG | VE | VG | |
| 1. Attività non deteriorate garantite da: | - | - | - | - | 406.771.893 | 406.771.893 | - | - | - | - | 313.853.516 | 313.853.516 |
| - Beni in leasing finanziario |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Crediti per factoring |
- | - | - | - | 335.099.884 | 335.099.884 | - | - | - | - | 300.409.913 | 300.409.913 |
| - Ipoteche |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Pegni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Garanzie personali |
- | - | - | - | 71.672.009 | 71.672.009 | - | - | - | - | 13.443.603 | 13.443.603 |
| - Derivati su crediti |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Attività deteriorate garantite da: | - | - | - | - | 4.001.258 | 4.001.258 | - | - | - | - | 1.856.127 | 1.856.127 |
| - Beni in leasing finanziario |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Crediti per factoring |
- | - | - | - | 3.923.648 | 3.923.648 | - | - | - | - | 1.615.508 | 1.615.508 |
| - Ipoteche |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Pegni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Garanzie personali |
- | - | - | - | 77.610 | 77.610 | - | - | - | - | 240.619 | 240.619 |
| - Derivati su crediti |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | - | 410.773.151 | 410.773.151 | - | - | - | - | 315.709.643 | 315.709.643 |
VE = valore di bilancio delle esposizioni
VG = fair value delle garanzie
La tabella riporta il valore delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che sono garantite e l'importo della relativa garanzia. Le garanzie sono costituite da crediti ceduti rinvenienti dall'operatività di factoring.
Inoltre, la Società acquisisce i) garanzie assicurative a protezione dal rischio di default dei debitori ceduti, ii) lettere di patronage, iii) lettere di compensazione tra cedenti e, in taluni casi, iv) garanzie personali (fidejussioni) da amministratori o soci dei propri cedenti.
Nel caso di garanzie che presentano un valore che eccede l'importo dell'attività garantita, nella colonna "Valore garanzie" è indicato il valore dell'attività garantita.

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi
| Denominazioni | Sede legale |
Sede operativa |
Quota di partecip. % |
Dispon. voti % |
Valore di bilancio |
Fair value |
|---|---|---|---|---|---|---|
| C. Imprese sottoposte a influenza notevole |
||||||
| a) Mit Partners S.p.A. | Milano | Milano | 25% | 25% | -- | -- |
| Totale | -- |
In data 11 maggio 2023 la Società ha acquisito una quota di partecipazione pari al 25% nella società Mit Partners S.p.A., con sede a Milano, Via Lodovico Mancini, 5, che ha per oggetto l'attività di assunzione e gestione di partecipazioni in altre società o enti e la prestazione di servizi di consulenza aziendale e strategica, incluso nell'ambito di management e turnaround. Al 31 dicembre 2024 la partecipazione è stata integralmente svalutata.
7.2 Variazioni annue delle partecipazioni
| Partecipazioni di gruppo | Partecipazioni non di gruppo |
Totale | ||
|---|---|---|---|---|
| A. | Esistenze iniziali | - | 12.500 | 12.500 |
| B. | Aumenti | - | 62.500 | 62.500 |
| B.1 Acquisti | - | 62.500 | 62.500 | |
| B.2 Riprese di valore | - | - | - | |
| B.3 Rivalutazioni | - | - | - | |
| B.4 Altre variazioni | - | - | - | |
| C. | Diminuzioni | - | 75.000 | 75.000 |
| C.1 Vendite | - | 6.250 | 6.250 | |
| C.2 Rettifiche di valore | - | - | - | |
| C.3 Svalutazioni | - | 68.750 | 68.750 | |
| C.4 Altre variazioni | - | - | - | |
| D. | Rimanenze finali | - | - | - |
In data 30 maggio 2024 Generalfinance ha ceduto n. 6.250 azioni della società partecipata, per un controvalore di euro 6.250,00.
Successivamente, in data 28 giugno 2024, esercitando il proprio diritto di opzione, ha sottoscritto, pro quota, 62.500 azioni della partecipata, per un controvalore di euro 62.500,00, emesse in conseguenza dell'aumento capitale deliberato in data 30 maggio 2024 dall'assemblea dei soci della medesima partecipata.
7.5 Partecipazioni non significative: informazioni contabili
I valori esposti si riferiscono al bilancio 2024, approvato in data 29 gennaio 2025.
| Denominazione | Valore di Bilancio |
Totale Attivo | Totale Passività |
Utile (Perdita) d'esercizio |
|---|---|---|---|---|
| Mit Partners S.p.A. | - | 115.603 | 134.145 | (259.044) |

8.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
| Attività/Valori | Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 |
|---|---|---|
| 1. Attività di proprietà | 2.502.101 | 2.502.858 |
| a) terreni | 178.952 | 178.952 |
| b) fabbricati | 1.644.845 | 1.714.471 |
| c) mobili | 244.646 | 197.762 |
| d) impianti elettronici | - | - |
| e) altre | 433.658 | 411.673 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 3.975.108 | 2.490.372 |
| a) terreni | - | - |
| b) fabbricati | 3.540.050 | 2.133.006 |
| c) mobili | - | - |
| d) impianti elettronici | - | - |
| e) altre | 435.058 | 357.366 |
| Totale | 6.477.209 | 4.993.230 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute |
- | - |
In tale voce, a partire dal primo gennaio 2019 sono inclusi, altresì, i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi ad attività materiali che la Società utilizza a scopo funzionale accogliendo anche gli effetti contabili relativi ai contratti di locazione e noleggio operativo in cui la Società è il locatario.

| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali lorde | 178.952 | 6.345.915 | 647.902 | - | 2.447.943 | 9.620.712 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | 2.498.438 | 450.140 | - | 1.678.904 | 4.627.482 |
| A.2 Esistenze iniziali nette | 178.952 | 3.847.477 | 197.762 | - | 769.039 | 4.993.230 |
| B. Aumenti: | - | 1.871.812 | 112.172 | - | 447.552 | 2.431.536 |
| B.1 Acquisti | - | - | 112.172 | - | 233.494 | 345.666 |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | 441.354 | - | - | - | 441.354 |
| B.3 Riprese di valore | - | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value imputate a |
- | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze positive di cambio | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento |
- | - | X | X | X | - |
| B.7 Altre variazioni | - | 1.430.458 | - | - | 214.058 | 1.644.516 |
| C. Diminuzioni: | - | 534.394 | 65.288 | - | 347.875 | 947.557 |
| C.1 Vendite | - | - | - | - | 5.081 | 5.081 |
| C.2 Ammortamenti | - | 534.394 | 65.288 | - | 342.794 | 942.476 |
| C.3 Rettifiche di valore da | - | - | - | - | - | - |
| deterioramento imputate a | ||||||
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Variazioni negative di fair value imputate a |
- | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze negative di cambio | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Trasferimenti a: | - | - | - | - | - | - |
| a) attività materiali detenute a scopo di investimento |
- | - | - | - | - | - |
| b) attività in via di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| D. Rimanenze finali nette | 178.952 | 5.184.895 | 244.646 | - | 868.716 | 6.477.209 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | - | 3.032.832 | 515.428 | - | 1.928.530 | 5.476.790 |
| D.2 Rimanenze finali lorde | 178.952 | 8.217.727 | 760.074 | - | 2.797.246 | 11.953.999 |
| E. Valutazione al costo | 178.952 | 5.184.895 | 244.646 | - | 868.716 | 6.477.209 |
8.6 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
La voce in aumento "Altre variazioni" è rappresentata dall'incremento in corso d'anno dei diritti d'uso su immobili e autovetture.

9.1 Attività immateriali: composizione
| Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | |||
|---|---|---|---|---|
| Voci/Valutazione | Attività valutate al costo |
Attività valutate al fair value |
Attività valutate al costo |
Attività valutate al fair value |
| 1. Avviamento | - | - | - | - |
| 2. Altre attività immateriali | ||||
| di cui: software | - | - | - | - |
| 2.1 di proprietà | 3.260.736 | - | 2.603.700 | - |
| - generate internamente | 814.093 | - | 423.499 | - |
| - altre | 2.446.643 | - | 2.180.201 | - |
| 2.2 diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - |
| Totale 2 | 3.260.736 | - | 2.603.700 | - |
| 3. Attività riferibili al leasing finanziario | ||||
| 3.1 beni inoptati | - | - | - | - |
| 3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione | - | - | - | - |
| 3.3 altri beni | - | - | - | - |
| Totale 3 | - | - | - | - |
| Totale (1+2+3) | 3.260.736 | - | 2.603.700 | - |
| Totale | 3.260.736 | 2.603.700 |
Nella voce "Altre attività immateriali di proprietà generate internamente" è contabilizzato, in termini di salari, stipendi e altri costi connessi all'impiego di personale dipendente coinvolto nel generare l'attività, quanto investito per lo sviluppo degli applicativi software che non esauriscono la loro utilità in un solo esercizio, ma generano benefici economici che si manifesteranno anche in futuro.
La voce "Altre attività immateriali di proprietà - altre" comprende il costo sostenuto per l'acquisizione e lo sviluppo di software, ammortizzato a quote costanti per un periodo stimato di durata utile pari a cinque anni dall'entrata in funzione e il costo sostenuto per l'acquisizione e lo sviluppo di software per i quali non è ancora iniziato il periodo di ammortamento, non essendo gli asset, alla data di riferimento del bilancio, utilizzati e disponibili all'uso.
9.2 Attività immateriali: variazioni annue
| Totale | |
|---|---|
| A. Esistenze iniziali | 2.603.700 |
| B. Aumenti: | 1.329.783 |
| B.1 Acquisti | 812.606 |
| B.2 Riprese di valore | - |
| B.3 Variazioni positive di fair value | - |
| - a patrimonio netto |
- |
| - a conto economico |
- |
| B.4 Altre variazioni | 517.177 |
| C. Diminuzioni: | 672.747 |
| C.1 Vendite | - |
| C.2 Ammortamenti | 672.747 |
| C.3 Rettifiche di valore | - |
| - a patrimonio netto |
- |
| - a conto economico |
- |
| C.4 Variazioni negative di fair value | - |
| - a patrimonio netto |
- |
| - a conto economico |
- |
| C.5 Altre variazioni | - |
| D. Rimanenze finali | 3.260.736 |
La voce in aumento "Altre variazioni" è rappresentata da software generato internamente.

Le attività immateriali comprendono il costo sostenuto per software applicativi utilizzati per la gestione di attività aziendali e per software applicativi per i quali non è ancora iniziato il periodo di ammortamento, non essendo gli asset, alla data di riferimento del bilancio, utilizzati e disponibili all'uso.
| Denominazioni | Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 |
|---|---|---|
| Attività fiscali correnti | 6.866.662 | 4.830.332 |
| Attività fiscali anticipate | 475.762 | 557.491 |
| Totale | 7.342.424 | 5.387.823 |
Si evidenzia che per una più corretta rappresentazione in bilancio, i crediti di imposta sugli investimenti e i crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti, sono stati classificati nella voce 120 dell'attivo dello stato patrimoniale "Altre attività", in linea con i paragrafi 54 e 55 dello IAS 1 "Presentazione del bilancio". Al fine di assicurare una diretta comparabilità delle voci dell'attivo patrimoniale i corrispondenti dati relativi all'esercizio precedente, classificati nella voce 100 dell'attivo "Attività fiscali", sono stati soggetti ad opportuna riesposizione di uguale natura.
La voce "Attività fiscali correnti" è composta per la totalità da crediti verso Erario per acconti IRES per euro 5.581.995 e per acconti IRAP per euro 1.284.667.
La voce "Imposte anticipate" accoglie le imposte anticipate originate principalmente dalle differenze temporanee per gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti, per gli accantonamenti al fondo per rischi ed oneri e per i compensi differiti per gli amministratori sostenuti e deducibili secondo la normativa fiscale vigente.
| Denominazioni | Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 |
|---|---|---|
| Passività fiscali correnti | 10.361.986 | 7.077.869 |
| Passività fiscali differite | 49.256 | 47.265 |
| Totale | 10.411.242 | 7.125.134 |
La voce "Passività fiscali correnti" è costituita dal debito verso l'Erario per IRES pari ad euro 8.459.962 e per IRAP pari ad euro 1.902.024.
La voce "Passività fiscali differite" è relativa all'effetto attuariale (Actuarial Gain) emerso in sede di valutazione attuariale del Fondo Trattamento di fine rapporto secondo il principio contabile IAS 19.

10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
| Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | |
|---|---|---|
| 1. Esistenze iniziali | 557.491 | 423.078 |
| 2. Aumenti | 575.487 | 213.789 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 575.487 | 213.789 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) riprese di valore | - | - |
| d) altre | 575.487 | 213.789 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni | 657.216 | 79.376 |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | 657.216 | 79.376 |
| a) rigiri | 657.216 | 79.376 |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni: | - | - |
| a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. 214/2011 | - | - |
| b) altre | - | - |
| 4. Importo finale | 475.762 | 557.491 |
La voce si incrementa per euro 575.487 per nuove imposte anticipate rilevate nell'esercizio.
Tale incremento si riferisce principalmente:
Il decremento per euro 657.216 si riferisce principalmente:
10.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L.214/2011 (in contropartita del conto economico)
| Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | |
|---|---|---|
| 1. Importo iniziale | 66.188 | 98.653 |
| 2. Aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni | 30.661 | 32.465 |
| 3.1 Rigiri | 30.661 | 32.465 |
| 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta |
- | - |
| a) derivante da perdite d'esercizio | - | - |
| b) derivante da perdite fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 35.527 | 66.188 |
La tabella riporta l'importo delle imposte anticipate, originate interamente da svalutazioni su crediti, trasformabili in crediti d'imposta secondo le modalità individuate dalla Legge 214/2011.

10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
| Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | |
|---|---|---|
| 1. Esistenze iniziali | 47.265 | 47.265 |
| 2. Aumenti | 3.821 | - |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 3.821 | - |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 3.821 | - |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni | 1.830 | - |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | 1.830 | - |
| a) rigiri | - | - |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | 1.830 | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 49.256 | 47.265 |
12.1 Altre attività: composizione
| Voci/Valori | Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 |
|---|---|---|
| Depositi cauzionali | 88.175 | 32.623 |
| Fornitori c/anticipi | 31.232 | 87.553 |
| Erario c/IVA e ritenute fiscali | 440.725 | 231.575 |
| Risconti attivi | 2.438.288 | 1.610.441 |
| Ratei attivi | 57.346 | 69.263 |
| Crediti di imposta | 3.350.552 | 290.088 |
| Attività diverse | 728.545 | 695.121 |
| Totale | 7.134.863 | 3.016.664 |
Si evidenzia che per una più corretta rappresentazione in bilancio, i crediti di imposta sugli investimenti e i crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti, sono stati classificati nella voce 120 dell'attivo dello stato patrimoniale "Altre attività", in linea con i paragrafi 54 e 55 dello IAS 1 "Presentazione del bilancio". Al fine di assicurare una diretta comparabilità delle voci dell'attivo patrimoniale i corrispondenti dati relativi all'esercizio precedente, classificati nella voce 100 dell'attivo "Attività fiscali", sono stati soggetti ad opportuna riesposizione di uguale natura.
La voce "Risconti attivi" è determinata dai seguenti costi di competenza dell'esercizio 2025:
| Descrizione | Importo |
|---|---|
| Risconto assicurazioni | 25.755 |
| Risconto canoni software | 224.571 |
| Risconto costi finanziamento in pool | 1.558.862 |
| Risconto costi prestiti obbligazionari | 75.640 |
| Risconto costi cartolarizzazione | 12.528 |
| Risconto costi cambiali finanziarie | 35.292 |
| Risconto diversi | 505.640 |
| Totale | 2.438.288 |

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti
| Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | verso banche |
verso società finanziarie |
verso clientela |
verso banche |
verso società finanziarie |
verso clientela |
| 1. Finanziamenti | 277.625.116 | 71.649.724 | - | 183.917.293 | 23.554.445 | - |
| 1.1 pronti contro termine | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 altri finanziamenti | 277.625.116 | 71.649.724 | - | 183.917.293 | 23.554.445 | - |
| 2. Debiti per leasing | - | - | 3.186.688 | - | - | 1.974.806 |
| 3. Altri debiti | - | 202.235.521 | 3.699.753 | - | 166.501.036 | 803.190 |
| Totale | 277.625.116 | 273.885.245 | 6.886.441 | 183.917.293 | 190.055.481 | 2.777.996 |
| Fair value - livello 1 | - | - | - | - | - | - |
| Fair value - livello 2 | - | - | - | - | - | - |
| Fair value - livello 3 | 277.625.116 | 273.885.245 | 6.886.441 | 183.917.293 | 190.055.481 | 2.777.996 |
| Totale Fair Value | 277.625.116 | 273.885.245 | 6.886.441 | 183.917.293 | 190.055.481 | 2.777.996 |
Il totale della voce ammonta pertanto ad euro 558.396.802.
Il debito verso banche si riferisce a:
| Forma tecnica | Importo |
|---|---|
| Esposizioni in c/c a vista per anticipi SBF | 1.806.662 |
| Mutui chirografari | 15.074.987 |
| Finanziamento in pool | 260.743.467 |
| Totale | 277.625.116 |
Alla data del bilancio sono in essere i seguenti mutui chirografari:
| Banca | Scadenza | Capitale residuo |
|---|---|---|
| Cassa di Risparmio di Asti S.p.A. | 22/04/2025 | 5.065.530 |
| Banca Intesa S.p.A. | 30/09/2027 | 10.000.000 |
Relativamente al contratto di finanziamento revolving in pool ("Contratto RCF"), si fa presente che la Società – nel contesto delle strategie di funding – in data 4 dicembre 2024 ha ottenuto dagli istituti di credito la proroga della scadenza del contratto da gennaio 2025 a dicembre 2027. Al riguardo, si specifica che il Contratto RCF prevede taluni covenant relativi in particolare:
Tali covenant sono stati costantemente rispettati sin dalla firma del Contratto RCF e sono in linea con i limiti contrattuali anche con riferimento al 31 dicembre 2024.
Nel contesto della rinegoziazione volta all'estensione della durata del Contratto RCF, sono stati ottenuti da parte della Società alcuni elementi significativi:
modifiche contrattuali con condizioni operative migliorative, relativamente anche al finanziamento dell'operatività estera; - incremento dell'ammontare del funding disponibile da 173 a 260 milioni di euro, con un aumento del numero di banche aderenti al pool;
riduzione del costo del finanziamento (spread su Euribor 3 mesi da 162 a 150 punti base).
Il debito per finanziamenti verso società finanziarie si riferisce principalmente a debiti per ricessioni pro solvendo di fatture Italia ed estero (c.d. operazioni di re-factoring).
Gli altri debiti verso società finanziarie si riferiscono a debiti verso la società veicolo relativi all'operazione di cartolarizzazione conclusa a dicembre 2021 e rinnovata a dicembre 2024 sino a dicembre 2027 ed avente ad oggetto un portafoglio rotativo di

crediti derivanti da contratti di factoring pro solvendo e pro soluto di titolarità della Società. Con riferimento all'operazione di cartolarizzazione in essere, si fa presente che la documentazione contrattuale sottoscritta con i lender, prevede taluni trigger, al superamento dei quali l'operazione può andare in una fase di ammortamento. Tali trigger si riferiscono in particolare alle performance del portafoglio cartolarizzato (livelli di delinquency e default). Tali triggersono in linea con i limiti contrattuali anche con riferimento al 31 dicembre 2024.
Come anticipato, la Società, in data 18 dicembre 2024, ha concluso con i senior lender le attività preordinate a un'estensione della scadenza del programma di cartolarizzazione per ulteriori tre anni, sino a dicembre 2027. Le condizioni del programma di cartolarizzazione (in particolare lo spread sull'euribor) sono risultate sostanzialmente invariate rispetto a quelle vigenti alla data di rinnovo del programma.
I debiti verso la clientela si riferiscono ad importi da riconoscere a cedenti rinvenienti da incassi di crediti ceduti e a debiti per leasing, iscritti a seguito dell'adozione del nuovo principio contabile "IFRS 16 Leases".
| Tipologia titoli/Valori | Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | Fair value | |||||||
| VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | |
| A. Titoli | ||||||||
| 1. obbligazioni | 12.776.933 | - | - | 12.776.933 | 12.781.091 | - | - | 12.781.091 |
| 1.1 strutturate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 altre | 12.776.933 | - | - | 12.776.933 | 12.781.091 | - | - | 12.781.091 |
| 2. altri titoli | 64.065.273 | 64.065.273 | - | - | 19.856.178 | 19.856.178 | - | - |
| 2.1 strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 altri | 64.065.273 | 64.065.273 | - | - | 19.856.178 | 19.856.178 | - | - |
| Totale | 76.842.206 | 64.065.273 | - | 12.776.933 | 32.637.269 | 19.856.178 | - | 12.781.091 |
1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione
Per quanto riguarda le obbligazioni, nel corso dei mesi di settembre e ottobre 2021, la Società ha emesso e collocato due prestiti obbligazionari subordinati Tier 2.
Il primo, con durata sei anni e scadenza 30 settembre 2027, è stato emesso per un ammontare di 5 milioni di euro con cedola annuale a tasso fisso del 10%.
Il secondo, con durata cinque anni e scadenza 28 ottobre 2026, è stato emesso per un ammontare di 7,5 milioni di euro e con cedola annuale a tasso variabile pari all'euribor 3 mesi maggiorato di uno spread pari a 800 basis points.
Le obbligazioni – sottoscritte da investitori istituzionali – sono state immesse nel sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli S.p.A. ed assoggettate alla disciplina di dematerializzazione.
Gli altri titoli sono cambiali finanziarie ammesse in forma dematerializzata in Monte Titoli e negoziate sull'Euronext Access Milan, sistema multilaterale di negoziazione gestito da Borsa Italiana S.p.A.
In particolare, sono stati emessi e ancora non rimborsati alla data del bilancio sette titoli. Il primo, con durata 6 mesi, è stato emesso per un ammontare di 5 milioni di euro - zero coupon - a tasso fisso annuo pari a 4,65%. Il secondo, con durata 10 mesi, è stato emesso per un ammontare di 20 milioni di euro - zero coupon - a tasso fisso annuo pari a 4,95%. Il terzo, con durata 3 mesi e mezzo, è stato emesso per un ammontare di 10 milioni di euro - zero coupon - a tasso fisso annuo pari a 4,26%. Il quarto, con durata 12 mesi, è stato emesso per un ammontare di 5 milioni di euro -zero coupon - a tasso fisso annuo pari a 2,023%. Il quinto, con durata 12 mesi, è stato emesso per un ammontare di 5 milioni di euro - zero coupon - a tasso fisso annuo pari a 3,42%. Il sesto, con durata 1 mese, è stato emesso per un ammontare di 10 milioni di euro - zero coupon a tasso fisso annuo pari a 3,66%. Il settimo ed ultimo, con durata 3 mesi, è stato emesso per un ammontare di 10 milioni di euro - zero coupon - a tasso fisso annuo pari a 3,75%.
La voce "Titoli in circolazione", come già anticipato nel precedente paragrafo, comprende Titoli subordinati per 12,8 milioni di euro, relativi all'emissione di prestiti obbligazionari Tier 2 per nominali 12,5 milioni di euro.
Per il contenuto della voce "Passività fiscali" si rimanda a quanto riportato nella Sezione 10 dell'attivo "Attività fiscali e Passività fiscali".

| 8.1 Altre passività: composizione | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | ||
| Ratei e risconti passivi | 6.150.528 | 3.841.299 | ||
| Debiti verso Erario | 360.885 | 318.249 | ||
| Enti previdenziali e assistenziali | 261.689 | 199.902 | ||
| Debiti verso dipendenti | 1.572.595 | 475.933 | ||
| Debiti verso fornitori e prestatori | 3.287.255 | 2.462.378 | ||
| Debiti diversi | 30.574.408 | 6.739.756 | ||
| Totale | 42.207.360 | 14.037.517 |
La voce "debiti diversi" accoglie principalmente i pagamenti ricevuti dai debitori per le operazioni di factoring in essere per i quali l'imputazione alle relative posizioni generalmente è avvenuta nei primi giorni del mese di gennaio 2025 e il differenziale tra gli effetti presentati presso istituti di credito e le relative posizioni ancora aperte sui debitori ceduti, dovuto allo sfasamento temporale tra l'operazione di chiusura fatta dagli istituti di credito e quella fatta dalla Società che, a parità di scadenza, avverrà all'effettivo incasso del titolo.
| Descrizione | Importo |
|---|---|
| Ratei passivi per 14° mensilità, ferie, permessi, premi e contributi relativi | 1.210.144 |
| Ratei passivi diversi | 41.877 |
| Risconto commissioni attive | 4.807.950 |
| Risconti crediti d'imposta | 90.557 |
| Totale | 6.150.528 |
9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
| Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | |
|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali | 1.471.156 | 1.316.956 |
| B. Aumenti | 217.408 | 194.056 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | 217.408 | 194.056 |
| B.2 Altre variazioni in aumento | - | - |
| C. Diminuzioni | 138.250 | 39.856 |
| C.1 Liquidazioni effettuate | 124.356 | 6.327 |
| C.2 Altre variazioni in diminuzione | 13.894 | 33.529 |
| D. Rimanenze finali | 1.550.314 | 1.471.156 |
La passività iscritta in bilancio al 31 dicembre 2024, relativa al Trattamento di Fine Rapporto, è pari al valore attuale dell'obbligazione stimata da uno studio attuariale indipendente sulla base di ipotesi di carattere demografico ed economico.
Si riportano di seguito le principali ipotesi attuariali:
Incremento e inflazione salariale: Sulla base delle analisi condotte sui dati aziendali aggiornati al 30 novembre 2024, si è stabilito di adottare un tasso di incremento salariale annuo pari al 3,0% per tutte le categorie lavorative. Oltre a tale incremento salariale, è stato ipotizzato un incremento annuo dovuto all'inflazione, i cui indici sono indicati successivamente; Probabilità e percentuali medie di utilizzo del fondo TFR: data la modesta dimensione della collettività oggetto d'indagine, le probabilità e le percentuali di utilizzo sono state stimate, in funzione dell'anzianità e in base all'esperienza desunta da imprese similari;
Probabilità di eliminazione dalla collettività per decesso: sono state utilizzate le tavole censuarie della popolazione generale italiana (Tavole ISTAT SIM/F 2023 dell'Istituto Italiano di Statistica) differenziate secondo il sesso;
Probabilità di eliminazione dalla collettività per pensionamento: considerata la scarsa numerosità della collettività, sono state utilizzate probabilità già adottate per imprese similari. Tali probabilità, differenziate per sesso e per categoria lavorativa, tengono conto delle ultime disposizioni in materia di età di pensionamento;

Probabilità di eliminazione dalla collettività per cause diverse da morte e pensionamento (dimissioni, invalidità permanente, ecc.): sulla base delle serie storiche registrate dalla Società, tali probabilità sono state poste pari al 5% annuo; Tassi di rivalutazione del TFR: l'inflazione è posta pari all'indice stimato per il medio termine dalla Banca Centrale Europea per L'Eurozona ed è pari al 2,0% flat;
Tassi d'interesse: è stata impiegata la curva Europe Corporate di rating AA prodotta da Bloomberg Finance al 31 dicembre 2024.
Nella tabella di seguito riportata sono sintetizzati i risultati relativi all'analisi di sensitività (valori in migliaia di euro).
| Valore del DBO | Incremento (o decremento) del DBO |
|
|---|---|---|
| Valutazione base | 1.550 | |
| Sensitività rispetto ai tassi d'interesse | ||
| I) decremento dello 0,5% dei tassi | 1.622 | 4,61% |
| II) incremento dello 0,5% dei tassi | 1.484 | -4,27% |
| Sensitività rispetto alla scala salariale | ||
| III) decremento dello 0,5% della scala salariale | 1.529 | -1,38% |
| IV) incremento dello 0,5% della scala salariale | 1.573 | 1,47% |
10.1 Fondi per rischi ed oneri: composizione
| Voci/Valori | Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 |
|---|---|---|
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie | - | - |
| finanziarie rilasciate | ||
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | - | - |
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | 186.116 | 164.705 |
| 4. Altri fondi per rischi ed oneri | 22.579 | 1.423.182 |
| 4.1 controversie legali e fiscali | - | - |
| 4.2 oneri per il personale | 22.549 | 5.649 |
| 4.3 altri | 30 | 1.417.533 |
| Totale | 208.695 | 1.587.887 |
10.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni annue
| Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
Fondi di quiescenza |
Altri fondi per rischi ed oneri |
Totale | |
|---|---|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali | - | 164.705 | 1.423.182 | 1.587.887 |
| B. Aumenti | - | 21.411 | 16.930 | 38.341 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | - | 21.411 | 16.930 | 38.341 |
| B.2 Variazioni dovute al passare del tempo | - | - | - | - |
| B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | - | - |
| B.4 Altre variazioni in aumento | - | - | - | - |
| C. Diminuzioni | - | - | 1.417.533 | 1.417.533 |
| C.1 Utilizzo dell'esercizio | - | - | 1.417.533 | 1.417.533 |
| C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | - | - |
| C.3 Altre variazioni in diminuzione | - | - | - | - |
| D. Rimanenze finali | - | 186.116 | 22.579 | 208.695 |
I "Fondi di quiescenza" si riferiscono al "Fondo acc.to indennità suppletiva di clientela" e al "Fondo per patto di non concorrenza" accantonati a favore dell'unico agente. Tali somme verranno corrisposte al momento della chiusura del rapporto.

Gli "Altri fondi per rischi e oneri" si riferiscono all'accantonamento effettuato a fronte della sottoscrizione con alcuni dipendenti di un patto di stabilità.
La variazione in diminuzione si riferisce all'utilizzo del fondo accantonato nel 2022 e 2023 in relazione al piano di incentivazione a lungo termine maturato nel triennio 2022 – 2024 e all'utilizzo del fondo accantonato a fronte delle due sanzioni comminate da parte di Banca d'Italia a Generalfinance - relative all'ispezione condotta dalla Vigilanza nel corso del 2022.
In riferimento ai contenziosi passivi in cui è coinvolta la Società, anche sulla base degli specifici pareri resi dai legali incaricati alla difesa giudiziale, alla data del bilancio, gli stessi contenziosi sono stati tutti valutati con rischio di soccombenza "remoto", salvo due:
il primo, originatosi nel 2018, relativo alla domanda di restituzione di somme addebitate nel corso del rapporto. Il valore della causa (come dichiarato da parte attrice in atto di citazione) è pari ad euro 201.626,19, mentre il rischio di soccombenza è valutato "possibile" per euro 94.986,76 (ma "remoto" per la residua somma);
il secondo, conseguente all'impugnazione proposta da controparte della sentenza di primo grado favorevole alla Società, è relativo a una domanda ex art. 67 L.F., rigettata dal tribunale di primo grado e riproposta in grado d'appello dal fallimento. Il valore della causa è pari ad euro 2.246.457,00, mentre il rischio di soccombenza è valutato "possibile".
In coerenza con quanto previsto dai principi contabili e dalle policy interne in materia, la Società non ha effettuato accantonamenti.
Alla data del bilancio la Società è coinvolta in sette contenziosi passivi.
11.1 Capitale: composizione
| Tipologie | Importo |
|---|---|
| 1. Capitale | 4.202.329 |
| 1.1 Azioni ordinarie | 4.202.329 |
| 1.2 Altre azioni | - |
Il capitale sociale è pari a euro 4.202.329,36 ed è suddiviso in n. 12.635.066 azioni ordinarie prive di valore nominale a norma del 3° comma dell'art. 2346 C.C. e dell'art. 5 del vigente Statuto sociale.
Sulla base delle informazioni in possesso della Società, esso è ripartito come segue:
Le azioni, tutte ordinarie e negoziate su Euronext STAR Milan, hanno pari diritti, sia amministrativi che patrimoniali, come stabiliti dalla legge e dallo statuto, salvo quanto previsto da quest'ultimo in materia di voto maggiorato, come più oltre precisato. Esse sono indivisibili, nominative e liberamente trasferibili per atto tra vivi e trasmissibili a causa di morte. Alle azioni si applica la normativa, anche regolamentare, di tempo in tempo vigente in materia di rappresentazione, legittimazione e circolazione della partecipazione sociale prevista per gli strumenti finanziari negoziati nei mercati regolamentati. Le azioni sono emesse in regime di dematerializzazione.
Ai sensi dell'articolo 127-quinquies del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 ("TUF"), a ciascuna azione appartenuta al medesimo soggetto, in virtù di un diritto reale legittimante l'esercizio del diritto di voto (piena proprietà con diritto di voto o nuda proprietà con diritto di voto o usufrutto con diritto di voto) per un periodo continuativo di almeno ventiquattro mesi attestata dall'iscrizione continuativa, per un periodo di almeno ventiquattro mesi, nell'elenco appositamente istituito, tenuto a cura

della Società, sono attribuiti due voti. Inoltre, nei limiti in cui sia consentito dalla legge pro tempore vigente, a ciascuna azione appartenuta al medesimo soggetto, in virtù di un diritto reale legittimante l'esercizio del diritto di voto, è attribuito un voto ulteriore alla scadenza di ogni periodo di dodici mesi successivo alla maturazione del periodo di ventiquattro mesi di cui sopra, fino a un massimo complessivo pari a dieci voti per azione.
Al 31 dicembre 2024, gli azionisti GGH - Gruppo General Holding S.r.l., Investment Club S.r.l., Firt4Progress 1 S.r.l. e Banca del Ceresio SA hanno acquisito la maggiorazione del diritto di voto, rispetto alle azioni per le quali, in tale data, è stato accertato l'avvenuto decorso del periodo di ventiquattro mesi di iscrizione ininterrotta nell'Elenco Speciale. Alla medesima data, nessun azionista ha maturato la maggiorazione di voto cosiddetta rafforzata.
Al 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 la Società non possiede azioni proprie.
Alle date del 31 dicembre 2024 e al 31 dicembre 2023 la Società non ha valorizzato la voce strumenti di capitale.
| Tipologie | Importo | ||
|---|---|---|---|
| 1. Sovrapprezzi di emissione | 25.419.745 | ||
| 1.1 Azioni ordinarie | 25.419.745 | ||
| 1.2 Altre azioni | - |
Al 31 dicembre 2024, la voce "Sovrapprezzi di emissione" non è variata rispetto all'anno precedente.
Variazione delle Riserve
| Legale | Straordinaria | Riserva FTA | Riserva di rivalut. DL 185/08 |
Riserve da valutazione |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali | 840.465 | 21.214.805 | (770.669) | 339.518 | 119.783 | 21.743.902 |
| B. Aumenti | - | 7.612.704 | - | - | 10.073 | 7.622.777 |
| B.1 Attribuzione di utili | - | 7.612.704 | - | - | - | 7.612.704 |
| B.2 Altre variazioni | - | - | - | - | 10.073 | 10.073 |
| C. Diminuzioni | - | - | - | - | - | - |
| C.1 Utilizzi | - | - | - | - | - | - |
| - copertura perdite |
- | - | - | - | - | - |
| - distribuzione |
- | - | - | - | - | - |
| - trasferimento a capitale |
- | - | - | - | - | - |
| C.2 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| D. Rimanenze finali | 840.465 | 28.827.509 | (770.669) | 339.518 | 129.856 | 29.366.679 |
L'attribuzione di utili si riferisce a quanto deliberato in sede di assemblea ordinaria del 5 aprile 2024 in cui è stato destinato l'utile di esercizio 2023 di complessivi euro 15.067 migliaia prevedendo altresì la distribuzione di dividendi per complessivi euro 7.455 migliaia.
La variazione delle riserve da valutazione riflette l'effetto attuariale relativo al TFR.

Sulla base di quanto previsto dall'art. 2427, comma 7-bis, si riportano di seguito le possibilità di utilizzo e di distribuibilità delle singole poste patrimoniali.
| Descrizione | Possibilità di | Quota disponibile |
Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre precedenti esercizi |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo | utilizzazione | per copertura perdite |
per altre ragioni |
|||
| Capitale | 4.202.329 | --- | - | - | - | |
| Riserva legale | 840.465 | B | 840.465 | - | - | |
| Riserva sovrapprezzo azioni | 25.419.745 | A, B | 25.419.745 | - | - | |
| Riserva straordinaria | 28.827.509 | A, B, C | 28.827.509 | - | - | |
| Riserva FTA | (770.669) | --- | - | - | - | |
| Riserva di rivalut. DL 185/08 | 339.518 | A, B | 339.518 | - | - | |
| Riserve da valutazione | 129.856 | --- | - | - | - | |
| Totale | 58.988.753 | 55.427.237 | - | - |
A = possibilità utilizzo per aumento capitale
B = possibilità utilizzo per copertura perdite
C = possibilità utilizzo per distribuzione ai soci
Si segnala che per le riserve di rivalutazione, sia la copertura delle perdite, sia la distribuzione sono subordinate alle prescrizioni in materia previste dalla L. 342/2000.
Per quanto riguarda la distribuzione dell'utile dell'esercizio, pari ad euro 21.099.149,25 si rinvia a quanto già esposto nelle conclusioni della Relazione sulla Gestione.
Nel presente bilancio, ad eccezione di quanto riportato nella "Parte D – Altre informazioni - D. Garanzie rilasciate e Impegni", non sussistono impegni e garanzie finanziarie rilasciate, altri impegni e altre garanzie rilasciate, attività e passività oggetto di compensazione o soggette ad accordi quadro di compensazione o similari e operazioni di prestito titoli.
In riferimento alle garanzie ricevute, si rimanda alla "Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale – ATTIVO" punto "4.6 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: attività garantite".

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito |
Finanziamenti | Altre operazioni |
31/12/2024 | 31/12/2023 |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con | - | - | - | - | - |
| impatto a conto economico: | |||||
| 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione |
- | - | - | - | - |
| 1.2 Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | X | - | - |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
- | 39.138.156 | - | 39.138.156 | 30.492.733 |
| 3.1 Crediti verso banche | - | 1.695.096 | X | 1.695.096 | 834.042 |
| 3.2 Crediti verso società finanziarie | - | 1.493.230 | X | 1.493.230 | 1.109.224 |
| 3.3 Crediti verso clientela | - | 35.949.830 | X | 35.949.830 | 28.549.467 |
| 4. Derivati di copertura | X | X | - | - | - |
| 5. Altre attività | X | X | 550.260 | 550.260 | 99.078 |
| 6. Passività finanziarie | X | X | X | - | - |
| Totale | - | 39.138.156 | 550.260 | 39.688.416 | 30.591.811 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired |
- | - | - | - | - |
| di cui: interessi attivi su leasing | X | - | X | - | - |
| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni |
31/12/2024 | 31/12/2023 |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
24.114.402 | 3.197.920 | - | 27.312.322 | 21.612.116 |
| 1.1 Debiti verso banche | 10.012.299 | X | X | 10.012.299 | 7.618.708 |
| 1.2 Debiti verso società finanziarie | 14.015.858 | X | X | 14.015.858 | 11.265.491 |
| 1.3 Debiti verso clientela | 86.245 | X | X | 86.245 | 44.078 |
| 1.4 Titoli in circolazione | X | 3.197.920 | X | 3.197.920 | 2.683.839 |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - |
| 3. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 4. Altre passività | X | X | 508 | 508 | 3 |
| 5. Derivati di copertura | X | X | - | - | - |
| 6. Attività finanziarie | X | X | X | - | - |
| Totale | 24.114.402 | 3.197.920 | 508 | 27.312.830 | 21.612.119 |
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing |
86.245 | X | X | 86.245 | 44.078 |

2.1 Commissioni attive: composizione
| Dettaglio | Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 |
|---|---|---|
| a) operazioni di leasing | - | - |
| b) operazioni di factoring | 41.149.967 | 31.709.532 |
| c) credito al consumo | - | - |
| d) garanzie rilasciate | - | - |
| e) servizi di: | - | - |
| - gestione fondi per conto terzi |
- | - |
| - intermediazione in cambi |
- | - |
| - distribuzione prodotti |
- | - |
| - altri |
- | - |
| f) servizi di incasso e pagamento | - | - |
| g) servicing in operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| h) altre commissioni | - | - |
| Totale | 41.149.967 | 31.709.532 |
| Dettaglio/Settori | Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 |
|---|---|---|
| a) garanzie ricevute | 376 | 375 |
| b) distribuzione di servizi da terzi | - | - |
| c) servizi di incasso e pagamento | - | - |
| d) altre commissioni | 4.770.633 | 4.489.826 |
| d.1 operazioni di anticipazione di crediti di impresa (L.52/91) | 1.751.095 | 1.678.603 |
| d.2 altre | 3.019.538 | 2.811.223 |
| Totale | 4.771.009 | 4.490.201 |
Le commissioni passive per operazioni di anticipazione di crediti d'impresa sono rappresentate da provvigioni e compensi corrisposti a soggetti terzi e da commissioni passive per operazioni ricessione (c.d. operazioni di re-factoring). La sottovoce "Altre" è composta principalmente da spese e commissioni bancarie per euro 840.918 e da costi sostenuti per l'assicurazione del credito per euro 2.119.586.
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
| Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | |||
|---|---|---|---|---|
| Voci/Proventi | Dividendi | Proventi simili | Dividendi | Proventi simili |
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
98.166 | - | - | - |
| C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - |
| D. Partecipazioni | - | - | - | - |
| Totale | 98.166 | - | - | - |

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) |
Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B)- (C+D)] |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 1.2 Titoli di capitale | - | - | - | - | - |
| 1.3 Quote di OICR | - | - | - | - | - |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | - | - | - | - | - |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio |
X | X | X | X | (519) |
| 4. Strumenti derivati | - | - | - | - | - |
| 4.1 Derivati finanziari | - | - | - | - | - |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option |
- | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | - | (519) |
7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) |
Utili da realizzo (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B)- (C+D)] |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie | - | - | 33.324 | - | (33.324) |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 1.2 Titoli di capitale | - | - | - | - | - |
| 1.3 Quote di OICR | - | - | 33.324 | - | (33.324) |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio |
X | X | X | X | - |
| Totale | - | - | 33.324 | - | (33.324) |

8.1 Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione
| Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Primo | Secondo | Terzo | Impaired acquisite |
Totale 31/12/2024 |
Totale 31/12/2023 |
||
| Write-off | Altre | Write-off | Altre | stadio | stadio | stadio | o originate |
|||||
| 1. Crediti verso banche | (922) | - | - | - | - | - | 131 | - | - | - | (791) | 5.383 |
| - per leasing |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - per factoring |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (743) |
| - altri crediti |
(922) | - | - | - | - | - | 131 | - | - | - | (791) | 6.126 |
| 2. Crediti verso società finanziarie |
(1) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (1) | (895) |
| - per leasing |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - per factoring |
(1) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (1) | (895) |
| - altri crediti |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Crediti verso clientela | (567.132) | (30.688) | (14.789) | (1.243.337) | - | - | - | 82.972 | 607.225 | - | (1.165.749) | (1.268.575) |
| - per leasing |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - per factoring |
(567.132) | (30.688) | (14.789) | (1.243.337) | - | - | - | 82.972 | 607.225 | - | (1.165.749) | (1.268.575) |
| - per credito al consumo |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - prestiti su pegno |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri crediti |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (568.055) | (30.688) | (14.789) | (1.243.337) | - | - | 131 | 82.972 | 607.225 | - | (1.166.541) | (1.264.087) |
Gli importi inseriti nella voce "Crediti verso banche – altri crediti" si riferiscono prevalentemente ai crediti verso banche "a vista" riportati nella voce "Cassa e disponibilità liquide".
Le rettifiche di valore comprendono sia gli accantonamenti al fondo a copertura delle perdite attese su crediti che le perdite su crediti. Il valore dei write-off rilevati direttamente a conto economico è pari ad euro 14.789.
Per maggiori dettagli si rimanda alla "Parte D – Altre informazioni – Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura".

10.1 Spese per il personale: composizione
| Tipologie di spese/Valori | Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 |
|---|---|---|
| 1. Personale dipendente | 7.637.358 | 5.976.201 |
| a) salari e stipendi | 5.136.030 | 3.952.445 |
| b) oneri sociali | 1.328.402 | 1.102.861 |
| c) indennità di fine rapporto | 9.216 | 6.311 |
| d) spese previdenziali | - | - |
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | 222.425 | 198.126 |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: |
- | - |
| - a contribuzione definita | - | - |
| - a benefici definiti | - | - |
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: | 139.978 | 108.805 |
| - a contribuzione definita | 139.978 | 108.805 |
| - a benefici definiti | - | - |
| h) altri benefici a favore dei dipendenti | 801.307 | 607.653 |
| 2. Altro personale in attività | - | - |
| 3. Amministratori e Sindaci | 1.458.480 | 1.219.980 |
| 4. Personale collocato a riposo | - | - |
| 5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende |
- | - |
| 6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società | - | - |
| Totale | 9.095.838 | 7.196.181 |
Nella voce "h) altri benefici a favore dei dipendenti" e nella voce "3. Amministratori e Sindaci" è compreso il premio maturato a fronte del piano di incentivazione a lungo termine per il periodo 2022-2024 approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione nelle sedute del 6 giugno e del 22 novembre 2022.
| 2024 | 2023 | |
|---|---|---|
| Personale dipendente | 74 | 68 |
| a) dirigenti | 3 | 2 |
| b) quadri direttivi | 11 | 10 |
| c) restante personale dipendente | 60 | 56 |
| Altro personale | - | - |
| Totale | 74 | 68 |
| Tipologia di spesa/Valori | Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 |
|---|---|---|
| Compensi professionali e consulenze | 3.090.732 | 2.892.075 |
| Oneri per imposte indirette e tasse | 171.151 | 139.098 |
| Spese di manutenzione | 74.405 | 75.441 |
| Spese per utenze | 183.604 | 136.637 |
| Affitti passivi e spese condominiali | 184.361 | 168.541 |
| Assicurazioni | 39.725 | 38.590 |
| Informazioni commerciali | 785.523 | 698.631 |
| Altri oneri amministrativi | 2.552.980 | 2.508.432 |
| Totale | 7.082.481 | 6.657.445 |

| Accantonamenti | Utilizzi | Riprese di valore |
Riattribuzioni di eccedenze |
31/12/2024 | 31/12/2023 | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Accantonamenti al fondo quiescenza |
(21.410) | - | - | - | (21.410) | (22.218) | |
| 2. Accantonamenti ad altri fondi per rischi ed oneri: |
(30) | - | 243.533 | - | 243.503 | (60.000) | |
| a) | controversie legali e fiscali |
- | - | - | - | - | - |
| b) | oneri per il personale | - | - | 243.533 | - | 243.533 | - |
| c) | altri | (30) | - | - | - | (30) | (60.000) |
| Totale | (21.440) | - | 243.533 | - | 222.093 | (82.218) |
La ripresa di valore si riferisce al fondo accantonato nel 2022 e 2023 in relazione al piano di incentivazione a lungo termine di un dipendente che ha cessato il rapporto di lavoro nel corso del primo semestre 2024.
12.1 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali: composizione
| Attività/Componente reddituale | Ammortamento (a) |
Rettifiche di valore per deterioramento (b) |
Riprese di valore (c) |
Risultato netto (a+b-c) |
|---|---|---|---|---|
| A. Attività materiali | (942.476) | - | - | (942.476) |
| A.1 Ad uso funzionale | (942.476) | - | - | (942.476) |
| - di proprietà | (341.343) | - | - | (341.343) |
| - diritti d'uso acquisiti con il leasing | (601.133) | - | - | (601.133) |
| A.2 Detenute a scopo di investimento | - | - | - | - |
| - di proprietà | - | - | - | - |
| - diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - |
| A.3 Rimanenze | X | - | - | X |
| Totale | (942.476) | - | - | (942.476) |
| Attività/Componente reddituale | Ammortamento (a) |
Rettifiche di valore per deterioramento (b) |
Riprese di valore (c) |
Risultato netto (a+b-c) |
|---|---|---|---|---|
| 1. Attività immateriali diverse dall'avviamento | (672.747) | - | - | (672.747) |
| di cui: software | ||||
| 1.1 di proprietà | (672.747) | - | - | (672.747) |
| 1.2 diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - |
| 2. Attività riferibili al leasing finanziario | - | - | - | - |
| 3. Attività concesse in leasing operativo | - | - | - | - |
| Totale | (672.747) | - | - | (672.747) |

14.1 Altri oneri di gestione: composizione
| Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | |
|---|---|---|
| Sopravvenienze passive | (38.898) | (32.931) |
| Erogazioni liberali | (98.400) | (81.500) |
| Altri | (128.762) | (134.848) |
| Totale | (266.060) | (249.279) |
| Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | |
|---|---|---|
| Rimborsi spese | 676.110 | 671.789 |
| Rimborsi assicurativi | 37.068 | 382.207 |
| Sopravvenienze attive | 393.681 | 1.159.975 |
| Altri | 688.108 | 282.112 |
| Totale | 1.794.967 | 2.496.083 |
La sottovoce "Sopravvenienze attive" comprende i seguenti contributi e crediti d'imposta:
La sottovoce "Altri" comprende, per euro 517.177, i costi diretti (sostanzialmente costi del personale) relativi allo sviluppo di software generati internamente.
| Voci | Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 |
|---|---|---|
| 1. Proventi | - | - |
| 1.1 Rivalutazioni | - | - |
| 1.2 Utili da cessione | - | - |
| 1.3 Riprese di valore | - | - |
| 1.4 Altri proventi | - | - |
| 2. Oneri | (68.750) | - |
| 2.1 Svalutazioni | (68.750) | - |
| 2.2 Perdite da cessione | - | - |
| 2.3 Rettifiche di valore da deterioramento | - | - |
| 2.4 Altri oneri | - | - |
| Risultato netto | (68.750) | - |
19.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione
| Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | ||
|---|---|---|---|
| 1. | Imposte correnti (-) | (10.361.986) | (7.077.869) |
| 2. | Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | - | - |
| 3. | Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | - | - |
| 3 bis. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta | - | - | |
| di cui alla legge n. 214/2011 (+) | |||
| 4. | Variazione delle imposte anticipate (+/-) | (81.729) | 134.413 |
| 5. | Variazione delle imposte differite (+/-) | 1.830 | 9.220 |
| 6. | Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3 bis+/-4+/-5) | (10.441.885) | (6.934.236) |
Le imposte correnti sono dovute per euro 8.459.962 da IRES e per euro 1.902.024 da IRAP.

Per la determinazione dell'imposta sui redditi (IRES) è stata applicata l'aliquota del 27,5%, comprensiva del 3,5% relativa all'addizionale IRES. Per l'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) è stata adottata l'aliquota del 5,57%.
La variazione delle imposte anticipate è determinata dalla somma algebrica ottenuta da aumenti per euro 575.487 per nuove imposte anticipate sorte nell'esercizio e da diminuzioni per euro 657.216 per effetto del riassorbimento della variazione in aumento effettuata nell'anno precedente e dei reversal così come previsti dalla norma.
| IRES | Aliquote | IRAP | Aliquote | |
|---|---|---|---|---|
| IMPOSTE SULL'UTILE LORDO DI ESERCIZIO | 8.673.785 | 27,50% | 1.756.836 | 5,57% |
| Compensi non pagati agli amministratori | 53.968 | 0,17% | 0 | 0,00% |
| Bonus amministratori da corrispondere | 276.937 | 0,88% | 0 | 0,00% |
| Spese mezzi di trasporto indeducibili | 35.915 | 0,11% | 0 | 0,00% |
| Ammortamenti indeducibili e diritti d'uso | 92.034 | 0,29% | 8.997 | 0,03% |
| Spese alberghi/pasti e rappresentanza | 18.482 | 0,06% | 0 | 0,00% |
| Spese varie indetraibili | 17.271 | 0,05% | 0 | 0,00% |
| Spese telefoniche | 9.116 | 0,03% | 0 | 0,00% |
| Acc.to TFR – quota attuariale conto economico | 11.320 | 0,04% | 0 | 0,00% |
| Svalutazione e accantonamenti indeducibili | 232.886 | 0,74% | 0 | 0,00% |
| Svalutazione partecipazioni | 18.906 | 0,06% | 0 | 0,00% |
| Spese foresterie | 26.408 | 0,08% | 0 | 0,00% |
| Dividendi da fondi | 0 | 0,00% | 2.736 | 0,01% |
| Altre spese amministrative IRAP | 0 | 0,00% | 39.449 | 0,13% |
| Spese del personale | 0 | 0,00% | 147.977 | 0,47% |
| Altre rettifiche Ires in aumento | 12.714 | 0,04% | 0 | 0,00% |
| Altre rettifiche Irap in aumento | 0 | 0,00% | 1.507 | 0,00% |
| Quote svalutazione crediti anni precedenti | (28.170) | (0,09%) | (2.491) | (0,01%) |
| Compensi ad amministratori corrisposti da | (23.015) | (0,07%) | 0 | (0,00%) |
| esercizi precedenti | ||||
| TFR non dedotto in precedenti esercizi | 0 | (0,00%) | 0 | (0,00%) |
| Deduc. 10% Irap e Irap su personale | (37.019) | (0,12%) | 0 | (0,00%) |
| Effetti IFRS 16 – Canoni locazione | (101.428) | (0,32%) | 0 | (0,00%) |
| Quote costi non capitalizzabili IAS | (171) | (0,00%) | 0 | (0,00%) |
| Superammortamenti | (9.465) | (0,03%) | 0 | (0,00%) |
| Sopravvenienze attive non tassabili | (22.898) | (0,07%) | 0 | (0,00%) |
| Maggiorazione costo del personale | (28.870) | (0,09%) | 0 | (0,00%) |
| Beneficio Patent Box | (149.487) | (0,47%) | (30.278) | (0,10%) |
| Utilizzo fondo rischi e oneri | (616.153) | (1,95%) | 0 | (0,00%) |
| Altre rettifiche Ires in diminuzione | (3.104) | (0,01%) | 0 | (0,00%) |
| Proventi tassati per correlazione IRAP | 0 | 0,00% | (22.366) | (0,07%) |
| Altre rettifiche Irap in diminuzione | 0 | 0,00% | (343) | (0,00%) |
| TOTALE VARIAZIONI IMPOSTE | (213.823) | (0,67%) | 145.188 | 0,46% |
| IMPOSTE SUL REDDITO ED ALIQUOTA FISCALE EFFETTIVA |
8.459.962 | 26,83% | 1.902.024 | 6,03% |
| Variazione Imposte Anticipate | 79.279 | 0,25% | 2.450 | 0,01% |
| Variazione Imposte Differite | (1.830) | (0,01%) | 0 | 0,00% |
| TOTALE IMPOSTE | 8.537.411 | 27,07% | 1.904.474 | 6,04% |
| Totale imposte complessive | 10.441.885 | 33,11% |
19.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Le modalità di calcolo dell'utile (perdita) base per azione e dell'utile (perdita) diluito per azione sono definite dallo IAS 33 – Utile per azione. L'utile (perdita) base per azione è definito come il rapporto fra il risultato economico o il risultato delle attività operative in esercizio (escludendo quindi il risultato delle attività non correnti in via di dismissione al netto delle imposte) attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. Nella tabella che segue si riporta l'utile (perdita) base per azione con i dettagli del calcolo.
| Dettaglio | 31/12/2024 | 31/12/2023 |
|---|---|---|
| Utile (perdita) attribuibile ai possessori di azioni ordinarie | 21.099.149 | 15.067.393 |
| Media ponderata azioni ordinarie | 12.635.066 | 12.635.066 |
| Utile (perdita) base per azione | 1,67 | 1,19 |
Non ci sono strumenti in essere con potenziale effetto diluitivo, pertanto, l'utile (perdita) diluito per azione risulta quindi pari all'utile (perdita) base per azione.
21.1 Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioni attive
| Interessi attivi | Commissioni attive | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Controparte | Banche | Società finanziarie |
Clientela | Banche | Società finanziarie |
Clientela | Totale 31/12/2024 |
Totale 31/12/2023 |
| 1. Leasing finanziario | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - beni immobili | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - beni mobili | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - beni strumentali | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - beni immateriali | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Factoring | - | - | 35.949.830 | - | - | 41.149.967 | 77.099.797 | 60.258.999 |
| - su crediti correnti | - | - | 22.542.181 | - | - | 25.652.568 | 48.194.749 | 43.916.115 |
| - su crediti futuri | - | - | 4.240.231 | - | - | 6.076.053 | 10.316.284 | 4.394.566 |
| - su crediti acquistati a titolo definitivo |
- | - | 9.167.418 | - | - | 9.421.346 | 18.588.764 | 11.948.318 |
| - su crediti acquistati al di sotto del valore originario |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - per altri finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Credito al consumo | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - prestiti personali | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - prestiti finalizzati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - cessione del quinto | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Prestiti su pegno | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 5. Garanzie e impegni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - di natura commerciale | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - di natura finanziaria | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 35.949.830 | - | - | 41.149.967 | 77.099.797 | 60.258.999 |
La differenza tra l'importo degli interessi attivi esposto nella tabella sopra riportata e quello della tabella 1.1 - PARTE C - Sezione 1 - Interessi - è dato principalmente dagli interessi attivi verso banche e dagli interessi attivi derivanti dall'operazione di cartolarizzazione.

Composizione analitica degli interessi passivi ed oneri assimilati
| Forma tecnica | Importo |
|---|---|
| Conti correnti passivi | 81.751 |
| Finanziamento in pool | 9.365.645 |
| Mutui | 564.903 |
| Anticipo fatture Italia ed estero | 3.283.849 |
| Prestiti obbligazionari | 1.394.981 |
| Cambiali finanziarie | 1.802.939 |
| Cartolarizzazione | 10.732.009 |
| Debiti per leasing | 86.245 |
| Altri interessi passivi | 508 |
| Totale | 27.312.830 |

B.1 – Valore lordo e valore di bilancio
B.1.1 – Operazioni di factoring
| Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Valore lordo |
Rettifiche di valore |
Valore netto | Valore lordo |
Rettifiche di valore |
Valore netto | |
| 1. Non deteriorate | 612.493.367 | 1.572.337 | 610.921.030 | 461.502.635 | 1.057.490 | 460.445.145 | |
| • esposizioni verso cedenti (pro solvendo) |
416.579.491 | 1.201.703 | 415.377.788 | 339.282.225 | 810.970 | 338.471.255 | |
| - cessioni di crediti futuri | 81.068.333 | 790.429 | 80.277.904 | 38.503.033 | 441.691 | 38.061.342 | |
| - altre | 335.511.158 | 411.274 | 335.099.884 | 300.779.192 | 369.279 | 300.409.913 | |
| • esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto) |
195.913.876 | 370.634 | 195.543.242 | 122.220.410 | 246.520 | 121.973.890 | |
| 2. Deteriorate | 5.524.082 | 1.499.573 | 4.024.509 | 2.819.952 | 899.602 | 1.920.350 | |
| 2.1 Sofferenze | 2.513.329 | 1.159.630 | 1.353.699 | 1.890.833 | 776.898 | 1.113.935 | |
| • esposizioni verso cedenti (pro solvendo) |
2.513.329 | 1.159.630 | 1.353.699 | 1.890.833 | 776.898 | 1.113.935 | |
| - cessioni di crediti futuri | 388.051 | 310.441 | 77.610 | 481.239 | 240.620 | 240.619 | |
| - altre | 2.125.278 | 849.189 | 1.276.089 | 1.409.594 | 536.278 | 873.316 | |
| • esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto) |
- | - | - | - | - | - | |
| - acquisti al di sotto del valore nominale |
- | - | - | - | - | - | |
| - altre | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2 Inadempienze probabili | 2.766.421 | 324.695 | 2.441.726 | 929.119 | 122.704 | 806.415 | |
| • esposizioni verso cedenti (pro solvendo) |
2.766.421 | 324.695 | 2.441.726 | 929.119 | 122.704 | 806.415 | |
| - cessioni di crediti futuri | - | - | - | 75.557 | 11.334 | 64.223 | |
| - altre | 2.766.421 | 324.695 | 2.441.726 | 853.562 | 111.370 | 742.192 | |
| • esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto) |
- | - | - | - | - | - | |
| - acquisti al di sotto del valore nominale |
- | - | - | - | - | - | |
| - altre | - | - | - | - | - | - | |
| 2.3 Esposizioni scadute deteriorate | 244.332 | 15.248 | 229.084 | - | - | - | |
| • esposizioni verso cedenti (pro solvendo) |
218.222 | 12.389 | 205.833 | - | - | - | |
| - cessioni di crediti futuri | - | - | - | - | - | - | |
| - altre | 218.222 | 12.389 | 205.833 | - | - | - | |
| • esposizioni verso debitori ceduti (pro-soluto) |
26.110 | 2.859 | 23.251 | - | - | - | |
| - acquisti al di sotto del valore nominale |
- | - | - | - | - | - | |
| - altre | 26.110 | 2.859 | 23.251 | - | - | - | |
| Totale | 618.017.449 | 3.071.910 | 614.945.539 | 464.322.587 | 1.957.092 | 462.365.495 |
La tabella fornisce un dettaglio del valore dei crediti iscritti alla voce 40 dell'Attivo, con esclusivo riferimento alle esposizioni relative all'attività specifica dell'anticipazione dei crediti d'impresa (factoring).
I crediti sono distinti tra attività in bonis ed attività deteriorate e classificati per tipologia di controparte: cedente e debitore ceduto.
L'iscrizione di un credito nella categoria "Esposizioni verso debitori ceduti" presuppone che la cessione dei crediti abbia determinato l'effettivo trasferimento al cessionario di tutti i rischi e benefici.

B.2.1 – Operazioni di factoring pro-solvendo: anticipi e "montecrediti"
| Fasce temporali | ANTICIPI | MONTECREDITI | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2024 | 31/12/2023 | 31/12/2024 | 31/12/2023 | ||
| - a vista | 61.955.591 | 59.826.176 | 88.130.204 | 84.626.615 | |
| - fino a 3 mesi | 312.715.107 | 235.922.583 | 320.742.419 | 266.675.970 | |
| - oltre 3 mesi fino a 6 mesi | 35.035.041 | 41.840.282 | 32.298.002 | 30.765.060 | |
| - da 6 mesi a 1 anno | 8.299.834 | 1.300.753 | 4.019.242 | 150.731 | |
| - oltre 1 anno | 1.373.473 | 1.501.811 | 2.387.319 | - | |
| - durata indeterminata | - | - | - | - | |
| Totale | 419.379.046 | 340.391.605 | 447.577.186 | 382.218.376 |
La tabella fornisce un dettaglio delle esposizioni delle attività verso cedenti per operazioni di factoring e del relativo montecrediti, ripartite temporalmente in ragione delle scadenze.
| ESPOSIZIONI | ||||
|---|---|---|---|---|
| Fasce temporali | 31/12/2024 | 31/12/2023 | ||
| - a vista | 36.462.747 | 18.345.014 | ||
| - fino a 3 mesi | 118.477.702 | 95.645.678 | ||
| - oltre 3 mesi fino a 6 mesi | 20.758.916 | 7.802.362 | ||
| - da 6 mesi a 1 anno | 11.952.040 | 180.836 | ||
| - oltre 1 anno | 7.915.088 | - | ||
| - durata indeterminata | - | - | ||
| Totale | 195.566.493 | 121.973.890 |
| Voci | 31/12/2024 | 31/12/2023 | ||
|---|---|---|---|---|
| 1. Operazioni pro-soluto | 723.989.643 | 612.966.197 | ||
| - di cui: acquisti al di sotto del valore nominale | ||||
| 2. Operazioni pro-solvendo | 2.017.764.920 | 1.781.994.192 | ||
| Totale | 2.741.754.563 | 2.394.960.389 |
La tabella dettaglia il turnover dei crediti ceduti (ammontare del flusso lordo dei crediti ceduti dalla clientela alla Società nel corso dell'esercizio), distinguendo le operazioni in relazione all'assunzione o meno da parte del cedente della garanzia della solvenza del debitore ceduto.
La Società non ha effettuato servizi di solo incasso nell'esercizio 2024.
| Voci | 31/12/2024 | 31/12/2023 |
|---|---|---|
| Flusso dei contratti di acquisto di crediti futuri nell'esercizio | 287.792.603 | 164.314.119 |
| Ammontare dei contratti in essere alla data di chiusura dell'esercizio | 135.689.882 | 59.170.246 |
Al 31 dicembre 2024 l'esposizione netta per crediti futuri è pari ad euro 80.355.514.

D.1 – Valore delle garanzie (reali o personali) rilasciate e degli impegni
| Operazioni | Importo 31/12/2024 | Importo 31/12/2023 | ||
|---|---|---|---|---|
| 1. Garanzie rilasciate di natura finanziaria a prima richiesta | 93.374.071 | 32.592.007 | ||
| a) Banche | 21.724.347 | 9.037.562 | ||
| b) Società finanziarie | 71.649.724 | 23.554.445 | ||
| c) Clientela | - | - | ||
| 2. Altre garanzie rilasciate di natura finanziaria | - | - | ||
| a) Banche | - | - | ||
| b) Società finanziarie | - | - | ||
| c) Clientela | - | - | ||
| 3. Garanzie rilasciate di natura commerciale | - | - | ||
| a) Banche | - | - | ||
| b) Società finanziarie | - | - | ||
| c) Clientela | - | - | ||
| 4. Impegni irrevocabili a erogare fondi | - | - | ||
| a) Banche | - | - | ||
| i) a utilizzo certo |
- | - | ||
| ii) a utilizzo incerto |
- | - | ||
| b) Società finanziarie | - | - | ||
| i) a utilizzo certo |
- | - | ||
| ii) a utilizzo incerto |
- | - | ||
| c) Clientela | - | - | ||
| i) a utilizzo certo |
- | - | ||
| ii) a utilizzo incerto |
- | - | ||
| 5. Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione | - | - | ||
| 6. Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi | - | - | ||
| 7. Altri impegni irrevocabili | - | - | ||
| a) a rilasciare garanzie | - | - | ||
| b) altri | - | - | ||
| Totale | 93.374.071 | 32.592.007 |
In riferimento alle "Garanzie rilasciate di natura finanziaria a prima richiesta – a) Banche", si evidenzia che, in relazione al contratto di finanziamento a medio-lungo termine in essere con un pool di banche, la società ha sottoscritto uno specifico contratto di pegno in forza del quale il saldo attivo dei conti correnti ivi indicati, è costituito a garanzia del debito relativo al finanziamento erogato dal pool di banche.
Al 31 dicembre 2024, il saldo attivo dei conti correnti assoggettati al pegno è pari ad euro 21.724.347, mentre il debito relativo al finanziamento, comprensivo degli interessi passivi maturati, è pari ad euro 260.743.467.
Inoltre, si segnala che la Società ha riceduto in garanzia al medesimo pool di banche parte dei crediti acquistati dai propri cedenti, in linea con quanto previsto dal contratto di finanziamento a medio-lungo termine. In particolare, il contratto prevede che Generalfinance – ad ogni tiraggio della linea – effettui cessioni in garanzia di crediti nominali per un ammontare complessivo pari all'ammontare della linea utilizzata alla data di riferimento. Trattandosi di fattispecie particolare e diversa da garanzia finanziaria o personale, tale garanzia non viene indicata nella tabella sopra riportata.
Nelle "Garanzie rilasciate di natura finanziaria a prima richiesta – b) Società finanziarie" è indicato l'importo delle garanzie pro solvendo rilasciate in relazione alle operazioni di finanziamento "refactoring" con controparti società di factoring italiane, nell'ambito delle quali Generalfinance mantiene la garanzia di solvenza sui crediti riceduti. L'ammontare della garanzia, coprendo l'intera esposizione pro solvendo, risulta pari all'indebitamento per operazioni di ricessione pro solvendo alla data di riferimento.

| Garanzie rilasciate non deteriorate Garanzie rilasciate deteriorate: sofferenze |
Altre garanzie deteriorate | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Contro garantite Altre |
Contro garantite | Altre | Contro garantite | Altre | ||||||||
| Tipologia di rischio assunto | Valore lordo | m enti totali Accantona |
Valore lordo | m enti totali Accantona |
Valore lordo | m enti totali Accantona |
Valore lordo | m enti totali Accantona |
Valore lordo | m enti totali Accantona |
Valore lordo | m enti totali Accantona |
| Garanzie rilasciate con assunzione di rischio di prima perdita |
- | - | 93.374.071 | 218 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - garanzie finanziarie a prima richiesta |
- | - | 93.374.071 | 218 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altre garanzie finanziarie |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - garanzie di natura commerciale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Garanzie rilasciate con assunzione di rischio di tipo mezzanine |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - garanzie finanziarie a prima richiesta |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altre garanzie finanziarie |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - garanzie di natura commerciale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Garanzie rilasciate pro quota | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - garanzie finanziarie a prima richiesta |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altre garanzie finanziarie |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - garanzie di natura commerciale |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 93.374.071 | 218 | - | - | - | - | - | - | - | - |

D.11 – Variazione delle garanzie rilasciate (reali o personali) non deteriorate
| Ammontare delle variazioni | Garanzie di natura finanziaria a prima richiesta |
Altre garanzie di natura finanziaria |
Garanzie di natura commerciale |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Contro garantite |
Altre | Contro garantite |
Altre | Contro garantite |
Altre | ||
| (A) Valore lordo iniziale | - | 32.592.007 | - | - | - | - | |
| (B) Variazioni in aumento | - | 60.782.064 | - | - | - | - | |
| - (b1) garanzie rilasciate | - | 60.782.064 | - | - | - | - | |
| - (b2) altre variazioni in aumento | - | - | - | - | - | - | |
| (C) Variazioni in diminuzione | - | - | - | - | - | - | |
| - (c1) garanzie non escusse | - | - | - | - | - | - | |
| - (c2) trasferimenti a garanzie deteriorate | - | - | - | - | - | - | |
| - (c3) altre variazioni in diminuzione | - | - | - | - | - | - | |
| (D) Valore lordo finale | - | 93.374.071 | - | - | - | - |
D.12 – Dinamica delle rettifiche di valore/accantonamenti complessivi
| Causali/Categorie | Importo |
|---|---|
| A. Rettifiche di valore/accantonamenti complessivi iniziali | 181 |
| B. Variazioni in aumento | 37 |
| B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate | - |
| B.2 altre rettifiche di valore/accantonamenti | 37 |
| B.3 perdite da cessione | - |
| B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - |
| B.5 altre variazioni in aumento | - |
| C. Variazioni in diminuzione | - |
| C.1 riprese di valore da valutazione | - |
| C.2 riprese di valore da incasso | - |
| C.3 utili da cessione | - |
| C.4 write-off | - |
| C.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - |
| C.6 altre variazioni in diminuzione | - |
| D. Rettifiche di valore/accantonamenti complessivi finali | 218 |

Sezione 2 – Operazioni di cartolarizzazione, informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione) e operazioni di cessione delle attività
Generalfinance ha sottoscritto in data 13 dicembre 2021 un programma di cartolarizzazione – triennale e soggetto a rinnovo annuale – di crediti commerciali nell'ambito del quale cede pro soluto, su base rotativa, portafogli di crediti commerciali performing originati nell'esercizio della propria attività caratteristica ad una società veicolo italiana costituita ai sensi della legge sulla cartolarizzazione (General SPV S.r.l.). Successivamente, rispettivamente in data 14 giugno e 9 dicembre 2022, è stato definito l'ingresso di Intesa Sanpaolo (Divisione IMI Corporate & Investment Banking) e Banco BPM quali nuovi senior lender – a fianco di BNP Paribas – nell'ambito del programma di cartolarizzazione. Nel corso del mese di dicembre 2024 il programma triennale è stato quindi rinnovato fino al 31 dicembre 2027. Attualmente il programma prevede un ammontare massimo di crediti nominali outstanding pari a euro 737,5 milioni.
Gli acquisti dei crediti sono finanziati attraverso l'emissione di diverse classi di titoli ABS di tipo partly paid, con differente grado di subordinazione; di seguito il dettaglio delle note in essere al 31 dicembre 2024:
Ammontare Massimo Euro 150.000.000 di Senior Notes A1, sottoscritte da BNP Paribas, attraverso il conduit Matchpoint Finance LTD, con un commitment amount di euro 100 milioni e un uncommitted amount di euro 50 milioni;
Ammontare Massimo Euro 125.000.000 di Senior Notes A2, sottoscritte da Intesa Sanpaolo, attraverso il conduit Duomo Funding PLC, con un commitment amount di euro 100 milioni e un uncommitted amount di euro 25 milioni;
Ammontare Massimo Euro 70.000.000 di Senior Notes A3, sottoscritte da Banco BPM, con un commitment amount di euro 50 milioni e un uncommitted amount di euro 20 milioni;
Ammontare Massimo Euro 36.570.000 di Mezzanine Notes B1, B2 e B3, sottoscritte e ritenute da Generalfinance e che potranno essere successivamente collocate presso investitori istituzionali;
Ammontare Massimo Euro 25.530.000 di Junior Notes, integralmente sottoscritte e ritenute da Generalfinance, anche al fine di soddisfare la retention rule regolamentare.
I titoli emessi da General SPV sono privi di rating e non sono quotati.
Nell'ambito della cartolarizzazione – che non determina il deconsolidamento dei crediti verso la clientela, che continuano dunque a rimanere iscritti nel bilancio del factor – Generalfinance opera come Originator e Sub-Servicer dei crediti.
Da un punto di vista contabile – sulla base della sostanza economica dell'operazione – è stato rilevato nel passivo dello stato patrimoniale, fra le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, l'ammontare delle note senior sottoscritte da Matchpoint Finance LTD, da Duomo Funding PLC e da Banco BPM, al netto della liquidità disponibile sul conto corrente del veicolo, in quanto rappresenta l'indebitamento netto ottenuto da Generalfinance attraverso la struttura di cartolarizzazione. Le note mezzanine e junior – interamente ritenute da Generalfinance – sono state sottoscritte per compensazione della corrispondente parte del corrispettivo iniziale relativo alla cessione dei crediti da parte dell'originator; pertanto, tali note non compaiono in bilancio, in quanto non rappresentano un'esposizione per cassa di Generalfinance, e sono rilevate nei conti d'ordine.
La società non ha alcuna esposizione verso cartolarizzazione di terzi.
Al 31 dicembre 2024 il debito verso la società veicolo (comprensivo degli interessi maturati) è pari ad euro 202.235.521.
Si riporta di seguito la struttura di capitale – con i relativi valori nominali – dell'unica operazione di cartolarizzazione in essere alla data di bilancio.
| Operazione: General SPV | Importo |
|---|---|
| Outstanding massimo nominale dei Crediti | 737.500.000 |
| Nominale massimo delle note emesse – General SPV | |
| Senior (A1) | 200.000.000 |
| Senior (A2) | 200.000.000 |
| Senior (A3) | 100.000.000 |
| Mezzanine (B1) | 21.200.000 |
| Mezzanine (B2) | 21.200.000 |
| Mezzanine (B3) | 10.600.000 |
| Junior | 37.000.000 |
| TOTALE | 590.000.000 |

Nella tabella di seguito sono indicate le parti dell'operazione di cartolarizzazione General SPV.
| Ruolo | Soggetto |
|---|---|
| Emittente e Cessionario | General SPV S.r.l. – Società Veicolo costituita ai sensi della L. 130/99 |
| Master Servicer | Zenith Service S.p.A. |
| Originator /Sub-Servicer | Generalfinance S.p.A. |
| Programme Agent | BNP Paribas S.A., italian branch |
| Calculation Agent | Zenith Service S.p.A. |
| Corporate Servicer | Zenith Service S.p.A. |
| Rappresentante degli obbligazionisti | Zenith Service S.p.A. |
| Interim Account Bank | Banco BPM S.p.A. |
| Account Bank | The Bank of New York Mellon SA/NV Milan branch |
| Paying Agent | The Bank of New York Mellon SA/NV Milan branch |
| Sottoscrittore dei Titoli ABS Senior A1 | BNP Paribas S.A., attraverso il conduit Matchpoint Finance LTD |
| Sottoscrittore dei Titoli ABS Senior A2 | Intesa Sanpaolo S.p.A., attraverso il conduit Duomo Funding PLC |
| Sottoscrittore dei Titoli ABS Senior A3 | Banco BPM S.p.A. |
| Sottoscrittore dei Titoli ABS Mezzanine e Junior | Generalfinance S.p.A. |
Nella tabella seguente sono indicate le condizioni del funding senior, sottoscritto da Banco BPM, da BNP Paribas, tramite Matchpoint Finance LTD, e da Intesa Sanpaolo, tramite Duomo Funding PLC.
| Descrizione | Livello | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Senior Noteholder | BNP Paribas S.A., tramite Matchpoint Finance LTD Intesa Sanpaolo, tramite Duomo Funding PLC Banco BPM S.p.A. |
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| Target Linea di Senior Funding | Ammontare Nominale titoli senior: € 500 mln Ammontare massimo dei titoli senior: € 345 mln |
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| Linea senior committed | € 250 mln | ||||
| Linea senior committed e uncommitted (ammontare massimo titoli senior) |
€ 345 mln | ||||
| Durata | 3 anni con commitment rinnovabile annualmente, scadenza 31.12.2027 | ||||
| Periodo revolving | 3 anni, soggetto ad eventi di terminazione anticipata | ||||
| Limite percentuale di erogazione di Generalfinance |
Limite 85% | ||||
| Senior Advance Rate | 85% (senior note) delle anticipazioni (Initial Advanced Amount) | ||||
| Portafoglio oggetto dell'Operazione | Factoring Pro-Solvendo e Factoring Pro-Soluto | ||||
| Supporto di credito | Credit Enhancement dinamico in funzione dei livelli di (i) default, (ii) dilution, (iii) dell'ammontare medio finanziato ai cedenti originati, soggetto ad un floor e aggiustato per il livello di concentrazione dei debitori. Il Supporto di Credito corrisponde al prezzo differito (Deferred Purchase Price, DPP) |
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| Titoli Senior | Variable Funding Notes pari all'85% delle anticipazioni di GF | ||||
| Titoli Mezzanine | Partly Paid Notes pari all' 8,8% circa delle anticipazioni di GF | ||||
| Titoli Junior | Partly Paid Notes pari al 6,2%1 circa delle anticipazioni di GF | ||||
| Interest Rate | EURIBOR 1M con floor a 0% + Margine per le note A1 e A2 EURIBOR 3M con floor a 0% + Margine per le note A3 |
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| Margine | 1,2% per le note A1 e A2 1,15% per note A3 |
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| Commitment Fee | 30% del margine delle note senior, calcolato sulla porzione di linea committed non utilizzata |
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| Rating | Non previsto | ||||
| Hedging | Non previsto |
Note: 1Assumendo un Prezzo di Acquisto Iniziale pari all'80% del valore nominale dei crediti ceduti in essere (factoring pro solvendo).

Generalfinance è esposta ai rischi tipici di un intermediario finanziario. In particolare, anche sulla base del processo ICAAP definito, la Società è esposta ai seguenti rischi rilevanti di "primo pilastro":

In tale ambito, i rischi conseguenti sono presidiati da specifiche strutture organizzative, che operano d'intesa con l'Ufficio Risk Management, da politiche e procedure volte alla loro identificazione, monitoraggio e gestione. In particolare:
Sul piano operativo, la Direzione Finanza e Amministrazione fornisce alle funzioni e agli organi aziendali (attraverso il sistema di pianificazione e controllo di gestione) la reportistica periodica sull'andamento delle attività e sugli scostamenti rispetto al budget e al piano industriale; tale informativa è strutturata su base giornaliera (dati commerciali, grandezze patrimoniali, redditività delle operazioni di factoring) e mensile/trimestrale (tableau de bord che sintetizza le informazioni finanziarie, di rischiosità del portafoglio, di liquidità, patrimonializzazione). L'Ufficio Risk Management monitora in dettaglio l'andamento dei principali indicatori di rischio con uno specifico "tableau de bord Risk", che viene presentato trimestralmente al Consiglio di Amministrazione, e attraverso il monitoraggio dei principali indici definiti nel Risk Appetite Framework, attraverso una specifica informativa trimestrale (Risk Appetite Statement), sottoposta al vaglio del Consiglio.
La Società è pertanto dotata di un sistema di controllo gestionale e di risk management volto a consentire alle aree operative di disporre periodicamente di informazioni dettagliate ed aggiornate circa la situazione economico-patrimoniale e finanziaria e l'andamento delle principali grandezze relative ai rischi assunti. Il sistema di controllo di gestione, che fa parte del più ampio sistema di controllo interno, è stato sviluppato da Generalfinance in ottica strategica in quanto richiama, con sistematicità e in via anticipata, l'attenzione del management sulle conseguenze delle decisioni assunte quotidianamente (gestione operativa). Esso è quindi inteso come l'insieme integrato degli strumenti tecnico-contabili, delle informazioni e delle soluzioni di processo utilizzate dal management a supporto delle attività di pianificazione e controllo.
Tale modello prevede l'assegnazione di responsabilità a soggetti ben identificati all'interno della Società per garantire il costante monitoraggio dei fattori critici di successo (FCS) e di rischio (FCR) attraverso l'identificazione di indicatori di performance e di rischio (KPI e KRI) e, ove necessario, l'attivazione di altre tipologie di controllo.
Il sistema dei controlli interni implementato dalla Società ("SCI") è costituito dall'insieme di regole, funzioni, strutture, risorse, processi e procedure volti ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:

Nell'organizzazione di Generalfinance la funzione di gestione dei rischi è collocata presso l'Ufficio Risk Management.
L'ufficio è posto alle dirette dipendenze dell'organo con funzioni di gestione (Amministratore Delegato), con accesso diretto al Consiglio di Amministrazione mediante flussi informativi periodici.
Le attività di gestione del rischio hanno lo scopo di verificare il rispetto delle regole di vigilanza prudenziale e la gestione dei rischi aziendali. In particolare, tale ufficio concorre al processo di identificazione, analisi, modellizzazione, valutazione e misurazione dei rischi, verificando il rispetto nel continuo dei limiti complessivi di vigilanza prudenziale imposti dall'Autorità di Vigilanza.
La funzione di compliance è svolta dall'Ufficio AML e Compliance, al quale sono demandate le attività attinenti al monitoraggio e alla verifica di conformità alle norme. Le attività di controllo di conformità hanno lo scopo di vigilare sulla conformità delle procedure, dei regolamenti e delle policy aziendali nei confronti delle disposizioni normative. In particolare, l'Ufficio AML e Compliance, con l'ausilio della Direzione Affari Legali e Societari, identifica le norme applicabili alla Società e ne valuta e misura l'impatto sull'attività aziendale, proponendo opportune modifiche organizzative al fine di garantire un efficace ed efficiente presidio dei rischi di non conformità e reputazionali individuati.
La Funzione Antiriciclaggio è collocata presso l'Ufficio AML e Compliance. L'ufficio è posto alle dirette dipendenze dell'organo con funzioni di gestione (Amministratore Delegato), con accesso diretto al Consiglio di Amministrazione mediante flussi informativi periodici.
La Funzione Antiriciclaggio (di seguito AML) si occupa di:
Inoltre, essa è coinvolta nel processo istruttorio propedeutico alla segnalazione delle operazioni sospette agli organi preposti. In ossequio al principio generale di proporzionalità, al responsabile della Funzione AML è conferita anche la delega per la Segnalazione delle Operazioni Sospette ("SOS"), di cui all'art. 35 del decreto legislativo 21 novembre 207, n. 231. La Funzione AML trasmette al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale, con cadenza almeno annuale, una relazione sulle attività svolte nel corso dell'anno precedente.
La funzione di revisione interna è svolta dall'Ufficio Internal Audit – che riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione – onde assicurare il rispetto della sana e prudente gestione.
L'attività di revisione interna è volta da un lato a controllare, anche con verifiche ex post presso le singole unità organizzative, la regolarità dell'operatività e l'andamento dei rischi, dall'altro a valutare la funzionalità del complessivo sistema di controlli interni e a portare all'attenzione del Consiglio di Amministrazione i possibili miglioramenti alle politiche di gestione dei rischi, ai meccanismi di controllo e alle procedure.
Il rischio di credito è un rischio tipico dell'attività di intermediazione finanziaria e può essere considerato il principale rischio cui è esposta la Società. L'attività di factoring, che costituisce l'ambito operativo di Generalfinance, è la principale determinante del rischio di credito. L'attività di factoring ha peraltro alcune specificità che contribuiscono a contenere i relativi fattori di rischio: la presenza di più soggetti (cedente e debitore ceduto), la garanzia assicurativa che copre buona parte dei volumi di business, le ulteriori eventuali garanzie personali acquisite e, soprattutto, la cessione a favore del factor

del credito di fornitura intercorrente tra il cedente ed il debitore ceduto. Tali fattori, da un lato, permettono di contenere il rischio di credito rispetto a quello della ordinaria attività bancaria e, dall'altro, connotano l'intero processo creditizio che in Generalfinance è regolamentato da specifiche policy.
La Società non ha deliberato moratorie su finanziamenti in essere, non ha concesso modifiche a seguito del Covid-19 ai contratti di finanziamento e non ha erogato finanziamenti assistiti dalla garanzia dello Stato. La Società si è resa disponibile – nell'ambito della ordinaria attività di gestione dei crediti commerciali – a rimodulare alcune scadenze al fine di agevolare debitori ceduti e cedenti, con alcune operazioni di riscadenzamento di crediti commerciali, quasi tutti poi rientrati e incassati alla data di bilancio.
L'assunzione del rischio di credito è disciplinata dalle politiche deliberate dal Consiglio di Amministrazione ed è regolata da procedure interne che definiscono le attività di gestione, misurazione e controllo e identificano le unità organizzative responsabili delle stesse.
Le attività di valutazione e gestione del rischio di credito sono incardinate presso la Direzione Crediti e la Direzione Operativa, secondo i rispettivi ambiti di competenza.
La Direzione Crediti agisce attraverso:
La Direzione Operativa agisce attraverso:
La competenza in materia di erogazione del credito appartiene principalmente al Comitato Crediti della Società sulla base delle deleghe ad esso conferite dal Consiglio di Amministrazione. Talune deleghe in materia di plafond debitori sono altresì attribuite al Chief Lending Officer.
Il Comitato Crediti è composto da sei membri, dei quali tre con diritto di voto e tre senza diritto di voto.
Sono membri con diritto di voto:
Sono membri senza diritto di voto:
Alle sessioni in cui il Comitato Crediti è chiamato ad esaminare la classificazione creditizia di una posizione attiva, partecipa anche il Responsabile dell'Ufficio Risk Management, il quale interviene con funzione consultive, senza diritto di voto.
Le deliberazioni del Comitato Crediti sono prese a voto palese e a maggioranza semplice dei membri presenti aventi diritto di voto. Benché ciascuno dei membri votanti possa esprimere un solo voto, qualora l'Amministratore Delegato (in quanto elemento di collegamento e di controllo del Consiglio di Amministrazione) venga messo in minoranza, la decisione non può

essere validamente assunta dal Comitato Crediti ma è rimessa alla competenza del Consiglio di Amministrazione.
Alle riunioni del Comitato Crediti partecipano anche il Responsabile dell'Ufficio Valutazione Cedenti, nella sua qualità di Segretario del Comitato Crediti e, in funzione degli argomenti trattati o dell'oggetto della delibera, i gestori commerciali dei clienti (ciascuno con riferimento ai nominativi di propria competenza).
Nell'ambito delle proprie funzioni, il Comitato esegue un'analisi approfondita della documentazione e del livello di rischiosità dell'operazione di finanziamento e provvede a deliberare, in caso di esito positivo della valutazione, l'erogazione del credito. Nella fase di analisi, il Comitato Crediti è supportato dal sistema informativo gestionale proprietario (Generalweb/TOR) e dal sistema di data analytics (QLIK), che permettono un'analisi di dettaglio di ogni singolo fido richiesto, sia con riferimento alla valutazione del cedente che dei debitori ceduti. Il processo di delibera di concessione/erogazione del credito viene gestito elettronicamente tramite apposite funzioni del sistema informativo aziendale (Pratica Elettronica di Fido e posizione cedente), mediante le quali è possibile avere l'immediata evidenza di tutti i dati relativi alle varie posizioni oggetto di valutazione e dell'esito delle deliberazioni. Terminata l'analisi e adottata la delibera da parte del Comitato Crediti, il processo si conclude con la generazione di specifiche comunicazioni informative destinate alle varie funzioni aziendali interessate e ai clienti.
Successivamente viene generato un documento contenente l'esito della deliberazione. L'esito della deliberazione viene poi caricato a sistema per alimentare o aggiornare i record gestionali che riportano le condizioni economiche ed operative specifiche che regolano il rapporto con il cedente, in modo tale che siano parametrizzati in maniera definitiva e completa tutti criteri e i limiti operativi per la successiva fase di erogazione.
Il Comitato Crediti – delibera – in conformità a quanto previsto dalla "Policy in materia di Classificazione e valutazione delle esposizioni creditizie" – i passaggi dei crediti tra stati amministrativi (inadempienza probabile (UTP), sofferenza) e i relativi accantonamenti analitici; il Comitato, inoltre, riceve puntuale informativa dall'Ufficio Monitoraggio Portafoglio dei trasferimenti "automatici" da Stadio 1 a Stadio 2, verificatisi in esecuzione della specifica policy aziendale e secondo quanto previsto dal principio contabile IFRS 9.
Inoltre, il Comitato, trimestralmente, analizza le posizioni in Watchlist e valuta all'occorrenza le eventuali proposte di riclassificazione in cluster differenti dallo stage 1.
Gli esiti delle delibere del Comitato sono sempre trasmessi al CFO, al responsabile dell'Ufficio Amministrazione e Personale e al responsabile dell'Ufficio Segnalazioni di Vigilanza, al fine del corretto recepimento degli esiti nell'ambito del reporting finanziario e segnaletico, nonché al responsabile dell'Ufficio Risk Management.
Nell'ambito del processo del credito riveste poi un ruolo di rilievo l'Ufficio Risk Management che si occupa dei controlli di secondo livello del rischio di portafoglio crediti della Società mediante il monitoraggio andamentale delle esposizioni creditizie e l'individuazione delle posizioni potenzialmente problematiche. L'Ufficio Risk Management svolge le proprie attività di verifica sulla base di flussi informativi provenienti dalle funzioni aziendali illustrando periodicamente al Consiglio di Amministrazione l'andamento del rischio di credito formalizzato nel Tableau de Bord sul Monitoraggio del Rischio di Credito. Le principali attività di risk management riguardano i seguenti ambiti:
• la misurazione del rischio di credito sottostante al portafoglio in bonis e al portafoglio problematico;
• il monitoraggio dei "crediti anomali" (soggetti in sofferenza, soggetti incagliati, soggetti in stage 2 e soggetti in osservazione);
• il monitoraggio dei limiti e delle deroghe alle policy aziendali;
• la verifica della coerenza nel tempo tra le regole di valutazione del merito creditizio ed il pricing correlato;
• il monitoraggio dei limiti di concentrazione delle esposizioni creditizie verso un'unica Controparte (Gruppi di società), come da normativa dell'Autorità di Vigilanza;
• il monitoraggio del framework IFRS 9, nell'ambito della determinazione della c.d. Expected Credit Loss.
Infine, sono attribuite al Chief Operating Officer talune deleghe in materia di sconfini a livello di massimo erogabile per cedente e/o plafond a livello debitore, nonché per la definizione di proroghe / riscadenziamenti e piani di rientro.
Le principali tipologie di clienti sono rappresentate dai seguenti due segmenti in cui viene declinata l'operatività in ambito "Distressed":
L'ambito territoriale di riferimento in cui opera la società, quanto ai debitori ceduti, è rappresentato principalmente dalla cosiddetta "Area Euro". Una componente - storicamente intorno al 25% - del turnover è realizzata con debitori ceduti esteri,

principalmente area UE e nord America, con una limitata assunzione di "rischio paese". Per quanto riguarda i cedenti, l'ambito di operatività è relativo ad aziende italiane e spagnole, tenuto conto dell'apertura di una filiale a Madrid autorizzata dalla Banca d'Italia nel corso dell'esercizio. In particolare, a livello geografico l'operatività è concentrata prevalentemente nel nord Italia – con un particolare focus sulla Lombardia – e, a livello settoriale, nel settore manifatturiero e commerciale.
Il core business della Società è rappresentato dalla concessione di finanziamenti ai soggetti sopra indicati (tipicamente identificati con il termine "clienti cedenti" o semplicemente "cedenti") mediante l'anticipo di crediti commerciali da questi vantati attraverso la forma tecnica del factoring.
In particolare, le principali operazioni della Società si sostanziano nelle seguenti:
• Factoring pro solvendo: la Società opera tramite la concessione di un finanziamento a favore della clientela, che contestualmente cede alla Società crediti di impresa, il pagamento dei quali viene imputato a restituzione della somma finanziata. L'incasso del credito ceduto va progressivamente ad estinguere il finanziamento e a coprirne i costi e la somma residua (eventuale differenza tra il nominale del credito incassato e l'importo erogato a titolo di anticipazione) viene trasferita al cedente.
La percentuale media di anticipo sull'intero portafoglio pro solvendo si è mediamente attestata, negli anni, intorno all'80% del valore nominale del credito ceduto; la percentuale di erogazione per singola cessione è variabile in funzione delle caratteristiche specifiche dell'operazione, del cedente e dei debitori ceduti (ad es. in funzione della modalità di pagamento dei crediti, della natura e della solvibilità del debitore ceduto, della situazione del cedente, della storicità della relazione, dei dati andamentali di incasso e di altri elementi che vengono valutati di volta in volta ai fini di concessione). In tale tipologia di operazione il rischio di insolvenza del debitore ceduto rimane a carico del cedente.
• Factoring pro soluto: tale tipologia di operazione segue le medesime modalità operative descritte al punto precedente ma prevede che sia la Società ad assumersi il rischio del mancato pagamento del credito ceduto. Le operazioni pro soluto poste in essere dalla società sono di tipo IAS-compliant, con il trasferimento dei rischi dal cedente al factor.
Le operazioni effettuate da Generalfinance prevedono di norma la notifica delle singole cessioni al debitore ceduto ("Factoring Notification"); a fronte di specifici presidi operativi, vengono attuate operazioni senza notifica ("Not notification"). Le cessioni hanno di norma oggetto crediti già sorti mentre in talune situazioni – sulla base di puntuali presidi operativi di volta in volta definiti dall'organo deliberante – vengono effettuate cessioni di crediti futuri (contratti oppure ordini).
L'assunzione dei rischi prevede l'acquisizione di idonea documentazione atta a permettere una valutazione del singolo cliente, codificata in un processo di istruttoria, che prevede anche la profilazione della clientela ai fini di antiriciclaggio. Tramite tale attività viene predisposta, a favore del Comitato Crediti o del CLO a seconda dei casi, una relazione di analisi (sintetizzata in un documento denominato Pratica Elettronica di Fido o PEF) diretta ad evidenziare il livello di rischio creditizio associato sia al cedente che ai debitori ceduti (valutato, in tal caso, anche a livello di portafoglio complessivo), nonché la compatibilità fra le singole richieste di affidamento e la politica creditizia assunta dalla Società. Il processo di istruttoria si completa una volta concluse tutte le ulteriori verifiche previste dalla normativa interna e di vigilanza (es. antiriciclaggio), al termine delle quali la pratica può essere sottoposta all'esame del Comitato Crediti.
In qualità di cessionario di crediti commerciali, Generalfinance è esposta al rischio di credito commerciale e, successivamente, in via mediata, al rischio di credito finanziario. In particolare, il rischio viene opportunamente gestito tramite:
Oltre ai citati elementi di natura prettamente valutativa, la politica prudenziale della Società si esplica anche nell'adozione di presidi di natura assuntiva e contrattuale:

• Istruttoria: rappresenta il momento in cui sono acquisite e valutate le richieste di credito avanzate dalla clientela al fine di fornire, con la massima obiettività possibile, agli organi decisionali una rappresentazione completa ed esaustiva della posizione del richiedente il credito sia per quanto concerne la sua consistenza patrimoniale, che per tutti gli altri elementi necessari alla valutazione del merito creditizio e della sua affidabilità. In tale fase sono analizzate le informazioni raccolte con riferimento ai potenziali debitori ceduti ai fini della loro valutazione.
• Delibera: atto conclusivo del processo decisionale cui vengono sottoposte le richieste di credito. Essa può avere ad oggetto l'accettazione o il rifiuto della richiesta.
• Attivazione del rapporto: fase nella quale si provvede a formalizzare la documentazione contrattuale.
• Erogazione: indica il processo gestionale al termine del quale viene accreditato al cedente l'importo oggetto di anticipazione del credito ceduto. Esso si riferisce pertanto ad una progressione di attività gestionali che hanno come esito la messa a disposizione di fondi a favore del cedente.
• Liquidazione: indica il processo gestionale eventuale, al termine del quale vengono accreditate al cedente le somme Non Erogate Disponibili, maturate in conseguenza dell'incasso dei crediti ceduti, a seguito del pagamento effettuato dal debitore ceduto.
• Monitoraggio e revisione: descrivono le modalità di monitoraggio dei crediti erogati al fine di garantire una corretta gestione del credito, nonché una corretta rappresentazione dell'esposizione della Società nei confronti di ciascun cedente o gruppo di clienti connessi. Il monitoraggio è inoltre eseguito allo scopo di procedere tempestivamente ad una revisione delle condizioni del credito qualora dovessero mutare le circostanze relative sia all'andamento economico della situazione del cedente che al valore delle garanzie.
• Rinnovo/Revisione: rappresenta l'attività periodica, con cadenza variabile in base al profilo di rischio dell'operazione (12 mesi per le operazioni meno rischiose e 6 mesi per le altre), di completa revisione della posizione del Cedente. In base alle attività di monitoraggio operativo mensilmente condotte dall'Ufficio Monitoraggio Portafoglio possono essere poste in revisione anche posizioni che rilevano scostamenti significativi dei profili di rischio nell'arco temporale di 1 mese.
• Reporting: l'attività di reporting è l'insieme dei flussi informativi destinati agli Organi Aziendali e alle funzioni coinvolte nel processo di erogazione e monitoraggio del credito.
La possibilità per il cedente di ricevere l'anticipazione del corrispettivo d'acquisto dei crediti è condizionata allo svolgimento di un'approfondita valutazione dei debitori ceduti, nonché del cedente stesso e alla previa concessione di un adeguato affidamento, riferito a ciascun debitore.
Viene inoltre definito un limite ("Massimo Erogabile") che rappresenta l'importo massimo entro il quale Generalfinance è disponibile ad erogare somme a titolo di pagamento anticipato del corrispettivo di acquisto dei crediti. Esso è riferito all'intera posizione del cedente (singolo o a livello di Gruppo), considerata nel suo complesso e costituisce un massimale operativo, deliberato internamente alla Società, predeterminato e definito per soddisfare esigenze operative di natura gestionale. Avendo tali caratteristiche e non rappresentando alcun impegno contrattuale nei confronti del cliente ad accordare anticipazioni sui crediti ceduti sino all'importo definito, il suddetto limite è suscettibile di essere revisionato e modificato discrezionalmente dalla Società in ogni momento. Il Massimo Erogabile per cedente viene deliberato dal Comitato Crediti o dal Consiglio di Amministrazione in funzione delle autonomie e delle deleghe conferite.
Viene definita percentuale di erogazione il rapporto tra valore anticipato da Generalfinance in fase di erogazione e il valore nominale dei crediti ceduti dal cliente alla Società.
La percentuale di erogazione, relativamente al factoring pro solvendo, per singolo cedente / debitore è variabile a discrezione del factor in funzione delle caratteristiche specifiche dell'operazione, del cedente e dei debitori ceduti (ad es. in funzione della modalità di pagamento dei crediti, della natura e della solvibilità del debitore ceduto e di altri elementi che vengono valutati di volta in volta che si effettua un'erogazione). Relativamente al factoring pro soluto, la percentuale di erogazione è pari al 100%, trattandosi unicamente di operazioni di acquisto a titolo definitivo (c.d. Ias Compliant). La percentuale di

erogazione per cedente viene deliberata dal Comitato Crediti o dal Consiglio di Amministrazione in funzione delle autonomie e delle deleghe conferite.
Oltre al precedente, viene valutato un ulteriore limite operativo ("Limite di Anticipazione Debitore" o "Fido Incrocio") che rappresenta l'importo massimo entro il quale Generalfinance è disponibile ad erogare somme a titolo di Anticipazione di crediti vantati verso un singolo debitore o un gruppo di debitori connessi. Esso rappresenta il rapporto tra il limite massimo (in termini di valore nominale) di crediti vantati nei confronti di un singolo debitore (o gruppo di debitori connessi) che la Società è disposta ad acquisire da un particolare cedente ("Fido Incrocio") e la percentuale di anticipazione dei singoli crediti. Il Limite di Anticipazione Debitore non può in ogni caso superare i limiti previsti dalle disposizioni di Vigilanza applicabili. Il Fido Incrocio per debitore viene deliberato dal CLO, dal Comitato Crediti o dal Consiglio di Amministrazione in funzione delle autonomie e delle deleghe conferite.
Il pricing delle operazioni di factoring viene calcolato sulla base di una preliminare valutazione del Cedente, ma è condizionato significativamente dall'esito dell'analisi dei debitori ceduti.
A tal fine sono rilevanti, ai fini della proposta commerciale:
le previsioni di turnover prospettate dal cedente (il cluster del turnover);
la rischiosità complessiva del rapporto sintetizzata dallo "score dell'operazione" (inteso come la valutazione del rischio sul Cedente unitamente alla valutazione di rischio sul portafoglio debitori ceduti);
la complessità del rapporto, rappresentativa di una proxy dei costi operativi, calcolata valutando un insieme di indicatori che riflettono l'onere di gestione della pratica come, ad esempio, la numerosità dei debitori, la percentuale delle controparti estere sul totale, la forma di pagamento e la gestione del credito a carico del Factor.
Il pricing finale è determinato come la somma tra il tasso di interesse (costituito da uno spread fisso e dall'Euribor 3 mesi base 365 rilevato al penultimo giorno lavorativo del mese precedente e che remunera l'attività di erogazione dell'anticipazione finanziaria e il rischio di credito e liquidità assunto dal factor), definito in funzione del turnover e dello scoring, e il tasso commissionale, definito in funzione del turnover, dello scoring e della complessità del rapporto. Il tasso commissionale tende a valutare la componente di servizi associata all'attività di factoring, che rappresenta il servizio principale atto a gestire il portafoglio crediti dall'acquisto delle fatture sino all'incasso delle medesime.
La risultanza derivante – i cui valori base di partenza vengono revisionati annualmente in funzione del business plan adottato dalla Società – anche tenendo conto del c.d. "presidio commerciale" inteso come il rapporto tra i volumi di cessioni sviluppati dal Cedente con la Società rispetto alla potenzialità dello stesso rilevabile dai propri ricavi delle vendite.
La Società attribuisce ad ogni operazione una valutazione interna propria definita "Score operazione" atta a classificare, secondo una progressione numerica, la rischiosità del rapporto di factoring.
Lo score operazione viene calcolato sulla base di valutazioni indipendenti tra loro circa le performance economicopatrimoniali, sia storiche che prospettiche del Cedente, e l'analisi di ulteriori fattori di performance e connessi al contesto legale che caratterizza l'azienda cliente (fattori sintetizzati nel c.d. "score cedente") e la rischiosità del suo portafoglio di debitori ceduti (c.d. "score di portafoglio").
Lo score Cedente è un punteggio che sintetizza la rischiosità della controparte attraverso la valutazione di specifici indicatori chiave di performance (identificati e differentemente valutati in base alla tipologia di azienda oggetto di analisi), raggruppati in dimensioni che ne definiscono l'ambito di analisi; le logiche di ponderazione dei KPI permettono di calcolare il valore della singola dimensione alla quale, a sua volta, è stato attribuito un peso specifico che permette di determinare lo score finale.
Il modello di valutazione è stato consolidato, definendo almeno un indicatore obbligatorio per ogni dimensione, distribuendo il peso degli indicatori eventualmente non valutabili in modo proporzionale sugli indicatori valutati. Infine, le diverse dimensioni sono a loro volta ponderate al fine di generare uno score del Cedente che verrà poi espresso su una scala da 1 a 4, dove il 4 rappresenta il grado massimo di rischiosità della controparte.
I principali indicatori oggetto di valutazione sono:
• sostenibilità del rimborso della posizione debitoria rispetto ai flussi generati e declinati nel piano di ristrutturazione (in caso di Cedente Distressed) o nel Business Plan (in caso di Cedente Bonis);
• valutazione oggettiva e soggettiva del Cedente (mediante l'analisi quali/quantitativa delle sue risultanze economiche e patrimoniali unitamente ad una valutazione dei principali elementi aziendali come, ad esempio: i beni/servizi offerti, il mercato di appartenenza, l'organizzazione produttiva e gestionale, oltre che sullo stato giuridico e i rapporti societari);
• eventuale presenza di tutele legali (fideiussioni, pegni, ipoteche ecc.).

Con riferimento ai debitori ceduti, il merito creditizio viene calcolato utilizzando una formula matriciale che attiva – in base alla classe dimensionale di esposizione complessiva stimata verso il Debitore – differenti richieste di informazioni a selezionati infoprovider.
Tale analisi si basa su 3 distinti elementi valutativi: valutazione finanziaria, andamentale e di assicurabilità, a cui si aggiunge la valutazione dell'effettiva copertura assicurativa ottenuta sul Debitore.
La componente di valutazione finanziaria sintetizza la valorizzazione dei dati disponibili da fonti camerali (tra cui i dati storici di bilancio e ulteriori elementi quali ad esempio l'attività dell'azienda, la storicità, la governance) unitamente ad un'analisi degli elementi economici/patrimoniali del Debitore, oltre a verificare la presenza di qualsivoglia pregiudizievole o elemento pubblico negativo.
La componente di valutazione andamentale intercetta invece – attingendo da primarie banche dati private – la puntualità nei pagamenti ai propri fornitori.
La componente di valutazione assicurativa integra sia la valutazione sintetica di merito creditizio espressa da diverse compagnie di assicurazione del credito che la valutazione puntuale della garanzia assicurativa rilasciata dalla Compagnia di Assicurazione con cui è in corso la copertura assicurativa (Allianz Trade).
Una volta ottenuto lo score di ogni singolo ceduto (in scala da 1 a 4 dove il 4 rappresenta il grado massimo di rischiosità della controparte), ciascuno di essi viene ponderato in base all'importo erogabile del relativo fido incrocio (inteso come il prodotto tra l'importo del fido incrocio e la percentuale di erogazione prevista), così da poter determinare lo score del portafoglio cedente.
Una volta ottenuti lo score del Cedente e lo score del suo portafoglio, questi vengono utilizzati per determinare lo score dell'operazione finale. Nel caso di Cedenti Distressed, lo score dell'operazione viene calcolato ponderando lo score del cedente e lo score del portafoglio ceduti in base alla tipologia dello strumento di composizione della crisi d'impresa che caratterizza lo status legale del Cedente.
Nel caso in cui l'analisi sul merito creditizio del debitore dovesse fare emergere la sussistenza di fattori di rischiosità o comunque punti di attenzione, la Direzione Crediti provvede a segnalarlo nella relazione di analisi destinata al Comitato Crediti. Per queste posizioni, in sede di delibera, il Comitato Crediti può definire specifiche modalità operative, volte a mitigare il rischio di credito quali, ad esempio, la riduzione della percentuale di anticipo relativamente a crediti vantati nei confronti del debitore interessato, ovvero il contenimento dell'esposizione, sempre nei confronti del debitore interessato, entro un determinato limite massimo del fido complessivo concesso al cedente.
Qualora, invece, l'analisi sul merito creditizio del debitore dovesse fare emergere la sussistenza di fattori di significativa rischiosità, il Comitato Crediti provvede ad escludere i crediti ceduti vantati verso il debitore interessato da quelli oggetto di anticipazione.
In considerazione del fatto che la regolamentazione di settore (i.e. Circolare n. 288 del 3 aprile 2015) consente di intestare l'esposizione performing al debitore ceduto – anziché al cedente – qualora siano soddisfatti alcuni requisiti legali e operativi volti ad assicurare che il recupero delle esposizioni creditizie dipenda dai pagamenti effettuati dal debitore medesimo, anziché dalla solvibilità del cedente, il Comitato Crediti valuta l'opportunità di adottare tale approccio nel caso di operazioni che, nel complesso: (i) riguardano anticipazioni al cedente per un importo superiore a due milioni di euro ovvero (ii) nel caso in cui ritenga necessario rafforzare i presidi di monitoraggio del rapporto di cessione del credito, in virtù delle caratteristiche del portafoglio di "clienti-ceduti".
Al fine di verificare il soddisfacimento dei suddetti requisiti richiesti dalla normativa di vigilanza, Generalfinance ha previsto che, nel caso di scelta dell'approccio per "cliente-ceduto", sia compilata un'apposita "check list", sottoposta alla valutazione e all'approvazione del Comitato Crediti e conservata elettronicamente a corredo dell'istruttoria della posizione cedente.
Specifici presidi sono definiti con riferimento all'operatività not notification, al fine di rispettare puntualmente quanto previsto nella Circolare 288.
Inoltre, sia con riferimento all'approccio per "debitore ceduto" che per quello relativo al "debitore cedente", Generalfinance si è dotata di procedure interne che consentono di accertare ex ante il deterioramento della situazione finanziaria del singolo debitore e la qualità dei crediti commerciali acquistati, nonché di adeguate procedure che permettono di poter gestire le anomalie che dovessero presentarsi nel corso del rapporto (es. gestione dei crediti anomali, azioni di recupero, etc.).
Gli organi deliberanti (CLO, Comitato Crediti e Consiglio di Amministrazione, a seconda dei casi) definiscono livelli minimi di copertura assicurativa associati al portafoglio debitori ceduti e durate massime dei crediti. In particolare, sono previste soglie

minime di copertura assicurativa differenziate fra operazioni pro soluto e pro solvendo. Oltre determinate soglie previste dal Regolamento del Credito in materia di durata del credito o copertura assicurativa, le delibere possono essere assunte esclusivamente dagli organi superiori, sino al Consiglio di Amministrazione.
La Società - in coerenza all'approccio definito dal principio contabile IFRS 9 per la classificazione delle attività finanziarie (il "Principio"), nonché in relazione alle modalità di determinazione del relativo fondo a copertura delle perdite - prevede l'allocazione delle attività finanziarie in tre cluster denominati Stage, in relazione al livello di rischio di credito insito nello strumento.
Le rettifiche di valore sono conseguentemente definite come segue:
Ai fini della classificazione nei tre Stage, valgono le seguenti regole:
Il processo di allocazione in stage adottato dalla Società, con contestuale verifica delle condizioni inerenti al significativo incremento del rischio di credito, è caratterizzato anche da elementi di complessità e soggettività. In linea con i requisiti del Principio, la quantificazione del SICR deve fondarsi sulla variazione del rischio di default previsto per la vita attesa dell'attività finanziaria e non sulla variazione dell'ammontare di perdita attesa (ECL). La Società ha scelto di misurare il significativo incremento del rischio di credito della controparte (cedente) con conseguente classificazione dell'esposizione in Stage 2 in relazione a taluni eventi (trigger) automatici per i quali viene valutata la condizione di scaduto, secondo la definizione del Regolamento Delegato (UE) n. 171/2018 sulla soglia di rilevanza delle obbligazioni creditizie in arretrato ai sensi dell'art. 178, par. 2, lettera d) CRR (RD) e discrezionali (basati sulla valutazione dello status della controparte, in particolare nei casi di accesso ad una procedura concorsuale da parte del cedente dopo l'erogazione del credito).
Qualora in relazione ad un'esposizione classificata in Stage 2, ad una successiva data di reporting vengano meno le condizioni per tale classificazione, la stessa verrà riclassificata dal Comitato Crediti in Stage 1.
Il Principio richiede che si utilizzino gli stessi criteri di trasferimento per trasferire un'esposizione dai diversi Stage. Ciò in riferimento anche al cosiddetto approccio simmetrico, che consente ad un'entità di rilevare una perdita attesa su un orizzonte temporale di 12 mesi per tutte le esposizioni classificate nello Stage 1, salvo modificare la rilevazione della perdita attesa lungo tutta la vita del credito una volta che il rischio di credito di tali esposizioni risulti essere aumentato in misura significativa dopo la rilevazione iniziale. L'IFRS 9 prevede pertanto la possibilità di allocare le attività finanziarie nello Stage 2 o nello Stage 3 e di riportare tali esposizioni nelle categorie iniziali qualora le valutazioni successive dimostrino che il rischio di credito è diminuito in misura significativa.
A questo proposito il Principio afferma che "se nel precedente esercizio un'entità ha valutato il fondo a copertura perdite dello strumento finanziario a un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita dello strumento, ma alla data di riferimento corrente del bilancio determina che il paragrafo 5.5.3 non è più soddisfatto, essa deve valutare il fondo a copertura perdite a un importo pari alle perdite attese su crediti nei 12 mesi successivi alla data di riferimento corrente del bilancio".
La Società ha implementato un modello contabile in linea con le previsioni dei principi contabili internazionali, al fine di calcolare i parametri di rischio sottostanti la determinazione della Expected Credit Loss (ECL): PD, LGD, EAD, a livello di singola esposizione.
Il Principio prevede che il calcolo delle perdite attese (ECL) deve riflettere:
a) un importo obiettivo e ponderato in base alle probabilità, determinato valutando una gamma di possibili risultati;

Per la misurazione delle perdite attese, la Società dispone di un insieme di regole definite in coerenza con i requisiti declinati dallo standard contabile.
Per le esposizioni in Stage 1 e 2 vengono calcolate rispettivamente le perdite attese a 12 mesi e lifetime, in base allo stage assegnato all'esposizione, tenuto comunque conto della durata dello strumento finanziario.
A tal riguardo, l'approccio adottato è differenziato per tenere in debita considerazione il potenziale significativo incremento del rischio di credito associato ai crediti classificati nello Stage 2. Sulla scorta di tali considerazioni, tenendo in adeguata considerazione la breve durata (inferiore all'anno) dei crediti erogati dalla Società, alle posizioni classificate come Stage 1 si applica un fattore temporale che riproporziona l'esposizione sulla base della vita residua del credito, secondo la seguente formula:
Dove N rappresenta il numero di giorni residui per la singola scadenza del credito (c.d. "riga pratica").
Nel caso di crediti classificati come Stage 1, operano in ogni caso i seguenti elementi:
a) un "floor" minimo pari a 30 giorni nel caso di crediti a scadere aventi una vita residua inferiore ad 1 mese e per crediti scaduti performing non oltre i 5 giorni (tempo tecnico minimo previsto per la registrazione dell'incasso);
b) un fattore N pari a 365, ovvero nessun frazionamento, nel caso in cui l'esposizione creditoria risulti scaduta da almeno 6 giorni e non ancora incassata.
Relativamente invece alle posizioni classificate in Stage 2, in considerazione dell'osservato incremento significativo del rischio di credito, si ritiene di non adoperare alcun riproporzionamento temporale dell'esposizione. Di fatto, si assume una durata temporale dell'esposizione di 12 mesi, coerente con l'orizzonte temporale della Probability of Default (PD).
Il calcolo delle perdite attese – con la connessa definizione dei parametri di rischio – viene aggiornato con cadenza mensile e comunque ad ogni data di reporting. In particolare, la perdita attesa rilevata è misurata tenendo in considerazione la specificità del portafoglio e del modello di business, ovvero delle politiche attive di mitigazione del rischio utilizzate nella gestione del portafoglio.
La ECL è pertanto calcolata secondo la seguente formula:
$$ECL = PD \, * \, LGD \, * \, EAD$$
Considerato che i giorni medi di credito sono molto contenuti (mediamente inferiori ai 90 giorni), il diverso grado di rischio rilevato tra le posizioni classificate in Stage 2 rispetto alle posizioni in Stage 1 viene intercettato tramite l'utilizzo di un fattore temporale applicato alla EAD, aggiunto alla formula di calcolo, come specificato in precedenza.
Per quanto riguarda invece le esposizioni creditizie verso intermediari finanziari, si considera una ECL a 12 mesi (non avendo la società esposizioni oltre quelle a vista verso enti finanziari) pari alla EL media di un peer group di banche italiane, sulla base delle probabilità di default fornite da provider esterni (Bloomberg), tenuto conto di una LGD stimata pari a 10%.
La Probability of Default è misurata a livello di debitore ceduto; tale approccio è tra l'altro coerente con il modello di business della Società, che valuta la rischiosità delle controparti prioritariamente sulla base del portafoglio debitori ceduti. L'approccio è altresì coerente con il disposto della normativa di Vigilanza che, al ricorrere di talune condizioni legali ed operative, consente l'intestazione del rischio sul debitore ceduto – in luogo del cedente – a fini prudenziali anche per l'operatività pro solvendo, che rappresenta il core business di Generalfinance.
La PD a 12 mesi è quella desunta dai rating forniti da provider esterni associata alle classi di rating che poi vengono ricondotte all'interno di una unica distribuzione di classi di rischio (mapping). L'individuazione e l'assegnazione del parametro di PD al debitore ceduto avviene secondo i seguenti step:
1) identificazione dei rating associati al debitore ceduto;

Tenuto conto dell'orizzonte temporale di stima della PD, ovvero 12 mesi, si ritiene ragionevole procedere alla considerazione del rating di ogni debitore ceduto su base annuale. Laddove il rating sia stato validato oltre i 12 mesi precedenti, lo stesso viene scartato dal sistema e la posizione viene trattata come unrated.
Relativamente alla stima della PD lifetime da utilizzare ai fini del calcolo della ECL per i crediti classificati come Stage 2, sono stati tenuti in considerazione i seguenti elementi:
La proxy della PD lifetime è la PD 12 mesi individuata secondo le logiche precedentemente riportate.
Per quanto riguarda le controparti per le quali non è possibile individuare alcun rating fornito dai provider esterni, viene utilizzata quale proxy di PD, la PD media ponderata del portafoglio crediti. Tale PD viene aggiornata periodicamente (almeno con cadenza annuale) al fine di riflettere nel calcolo le ultime informazioni disponibili sul portafoglio.
Qualora il debitore ceduto sia una Pubblica Amministrazione (es: Agenzia delle Entrate, Ministeri o altri enti pubblici dell'Amministrazione Centrale), la PD utilizzata è quella fornita da Bloomberg relativamente alla Repubblica Italiana alla data di riferimento.
Infine, nel caso di una posizione pro soluto in relazione alla quale il credito verso il debitore ceduto sia integralmente fronteggiato dal ciclo attivo in cui lo stesso soggetto è cedente (situazione associabile ad un reverse factoring), è previsto uno specifico trattamento a fini di calcolo della ECL. In particolare, la PD relativa a quel debitore ceduto sarà pari alla media ponderata per l'esposizione della PD del portafoglio dei debitori ceduti relativi ai crediti commerciali acquistati dal cedente.
Per la definizione del parametro di Loss Given Default (LGD) da utilizzare, è stato tenuto in debita considerazione il modello di business della società che consente, su cessioni pro solvendo dei crediti già sorti, di poter recuperare la posizione creditoria sia dal ceduto che dal cedente. In tal senso, si ritiene ragionevole utilizzare approcci diversi, per portafoglio pro soluto, portafoglio pro solvendo e portafoglio anticipo crediti futuri, al fine di incorporare una differente stima della perdita, coerentemente con i) la gestione del portafoglio ii) la specificità del business factoring iii) le politiche di mitigazione del rischio che vengono utilizzate dalla società. Nel caso in cui il debitore ceduto sia una Pubblica Amministrazione (es: Agenzia delle Entrate, Ministeri o altri enti pubblici dell'Amministrazione Centrale) la LGD, in mancanza di informazioni e dati storici sul default di tali enti, è prevista pari al 5%.
In riferimento alle anticipazioni su crediti futuri, la relativa LGD è prudenzialmente assunta pari alla LGD regolamentare dei modelli IRB – Foundation (45%).
In riferimento alle posizioni in Stage 3, la policy prevede accantonamenti analitici rispettando dei livelli minimi di accantonamento crescenti per le posizioni scadute, inadempienze probabili e sofferenze.
L'Exposure at Default o EAD alla data di riferimento consiste nel valore contabile al costo ammortizzato. Più nello specifico, l'EAD per le operazioni di factoring risulta pari all'esposizione (erogato non ancora incassato, al netto di eventuali quote non anticipate già incassate e non ancora retrocesse al cedente) alla data di reporting.
Il principio IFRS 9 richiede l'inclusione di elementi forward-looking nelle stime di perdita attesa, in modo che queste siano idonee a rappresentare le condizioni macroeconomiche previste per il futuro. L'inclusione di informazioni forward-looking nella stima della perdita attesa lifetime è quindi fondamentale per una corretta implementazione dell'IFRS 9. Tuttavia, in considerazione dell'approccio adottato per la stima della ECL si rilevano i seguenti elementi:

Il write-off costituisce un evento che dà luogo a una cancellazione contabile, integrale o parziale, quando non si hanno più ragionevoli aspettative di recuperare, in tutto o in parte, l'attività finanziaria.
Il Principio configura la svalutazione del valore contabile lordo di un'attività finanziaria conseguente alla ragionevole aspettativa di mancato recupero come un caso di eliminazione contabile. Il write-off può riguardare l'intero ammontare di un'attività finanziaria o una parte di essa e corrisponde allo storno delle rettifiche di valore complessive, in contropartita del valore lordo dell'attività finanziaria e, per la parte eccedente l'importo delle rettifiche di valore complessive, alla perdita di valore dell'attività finanziaria rilevata direttamente a conto economico.
Se la Società ha ragionevoli aspettative di recuperare il credito, quest'ultimo può essere mantenuto in bilancio (credito vivo) senza effettuare un write-off e, in tutti casi in cui ci sia una perdita attesa, dovrà essere effettuato un congruo accantonamento atto a coprire il possibile mancato recupero integrale.
In caso contrario, se la Società non ha ragionevoli aspettative di recuperarlo, in tutto o in parte, deve essere effettuato il write-off, con l'effetto di spostare il credito stesso o parte di esso dall'attivo di Bilancio a conti di evidenza dedicati.
L'ammontare dei write-off operati nell'esercizio di riferimento che eccede l'importo delle rettifiche complessive operate nei precedenti esercizi (e che quindi è iscritto come perdita direttamente a conto economico) viene incluso nelle rettifiche di valore.
Gli eventuali recuperi da incasso successivi al write-off, invece, sono rilevati a conto economico tra le riprese di valore conseguentemente al miglioramento del merito creditizio del debitore ed ai recuperi delle attività precedentemente svalutate.
Operativamente, le delibere di write-off vengono assunte dal Comitato Crediti su proposta della Direzione Crediti, una volta venute meno le ragionevoli aspettative di recupero, anche legale, dell'esposizione. In ogni caso, il termine massimo per il mantenimento dell'esposizione in bilancio è di 2 anni. Oltre tale termine, l'esposizione deve essere oggetto di integrale writeoff contabile.
Generalfinance ha sottoscritto con Allianz Trade (già Euler Hermes S.A.), sede secondaria e rappresentanza generale per l'Italia, due polizze di assicurazione contro i rischi d'insolvenza dei soggetti cedenti i crediti commerciali e/o dei relativi debitori ceduti acquisiti dalla Società nel contesto delle operazioni di factoring (le "Polizze").
Al fine di poter migliorare la rappresentazione informativa delle attività di rischio ponderate relative all'attività caratteristica, la Società utilizza le Polizze quali strumenti di attenuazione del rischio di credito anche a fini prudenziali per la gestione del rischio di credito (credit risk management, "CRM"), in conformità a quanto previsto dal CRR e dalla Circ. 288/2015. Tale utilizzo avviene nel contesto di una partnership strategica di lungo termine con la compagnia che ha l'obiettivo primario di supportare le strutture interne nell'attività di valutazione del rischio, grazie all'enorme patrimonio informativo, a livello mondiale, che può vantare sui debitori ceduti. Per Generalfinance, la compagnia è vista dunque come un partner di business, più che un puro "fornitore" di protezione, il che rende il contratto assicurativo particolarmente efficace nella gestione ordinaria dell'attività e performante dal punto di vista del rapporto "sinistri su premi".
Per effetto del riconoscimento delle Polizze a fini di CRM, la Società si trova ad avere una c.d. "grande esposizione" nei confronti del garante Allianz Trade. L'esposizione complessiva nei confronti di Allianz Trade, pertanto, deve rispettare i requisiti previsti dal CRR e, in particolare, non eccedere il 25% del capitale ammissibile della Società, così limitando a tale importo gli effetti massimi di protezione riconoscibili a fini prudenziali.
In tale contesto, gli impatti derivanti dal riconoscimento delle Polizze a fini prudenziali – in termini di minori attività di rischio ponderate – sono calcolati sulla base dell'esposizione massima verso Allianz Trade, soggetto attualmente ponderato al 20% in base al proprio rating; in sostanza, Generalfinance calcola trimestralmente il rapporto fra il limite dei grandi rischi e il totale dell'esposizione assicurata da Allianz Trade. Tale percentuale viene quindi applicata sul rischio assicurato di ogni esposizione, ripartendo in tal modo il beneficio assicurativo proporzionalmente su tutte le esposizioni garantite.

Nel seguito si sintetizzano le attività poste in essere da Generalfinance e definite nella specifica policy aziendale al fine di verificare nel continuo l'ammissibilità delle polizze assicurative ai fini di CRM e di conseguenza riconoscerne l'effetto nel calcolo dei requisiti patrimoniali.
Il processo di gestione della garanzia ai fini CRM si articola nelle sottofasi di seguito descritte:
Inoltre, a fronte di specifiche esposizioni creditizie, sono state acquisite garanzie eligible a fini di CRM fornite da SACE S.p.A.. La valutazione di eleggibilità delle predette garanzie anche a fini di calcolo dei requisiti patrimoniali è supportata anche da un parere di un primario studio legale, oltre che dalle analisi delle competenti strutture interne.
Ai fini del metodo Standardizzato, per determinare il fattore di ponderazione del rischio di un'esposizione, il regolatore prevede l'utilizzo della valutazione esterna del merito di credito solo se emessa, o avallata, da un'agenzia esterna di valutazione del merito di credito (External Credit Assessment Institution "ECAI").
L'elenco delle ECAI autorizzate viene periodicamente pubblicato sul sito web dell'ABE e recepito dalla Banca d'Italia. Le norme tecniche in merito all'associazione tra le valutazioni del rischio di credito e le classi di merito di credito delle ECAI sono identificate nel Regolamento di esecuzione (UE) 2016/1799, in conformità all'articolo 1361, paragrafi 1 e 3, del Regolamento (UE) n. 575/2013.
Coerentemente con la normativa citata, Generalfinance si avvale di Cerved Rating Agency e di Modefinance quali agenzie di rating esterne (c.d. ECAI) per il calcolo delle RWA relative alle esposizioni verso imprese, con specifico riferimento a quelle controparti (italiane ed estere, rispettivamente) che hanno, alla data di segnalazione, esposizione superiore ad euro 100.000, nell'ambito del rapporto di factoring (pro soluto o pro solvendo, con intestazione del rischio sul debitore ceduto) con un Massimo Erogabile accordato superiore a 2 milioni di euro.

La Società si è dotata di procedure interne che consentono di accertare ex ante il deterioramento della situazione finanziaria del singolo debitore e la qualità dei crediti commerciali acquistati, nonché di adeguate procedure che permettono di poter gestire le anomalie che dovessero presentarsi nel corso del rapporto (es. gestione degli insoluti, azioni di recupero, etc.).
L'intero processo di business è omogeneo per le tipologie di clientela e viene attuato da tutte le funzioni aziendali. Esso si sviluppa – come richiamato in precedenza – lungo le seguenti fasi principali: (i) acquisizione della clientela; (ii) istruttoria (valutazione del cliente/cedente, valutazione del debitore, valutazione dei garanti); (iii) delibera del Comitato Crediti; (iv) formalizzazione e attivazione del rapporto di anticipazione; (v) monitoraggio e gestione rapporti in essere, fidi e garanzie.
La Società esegue periodici controlli – tipicamente su base giornaliera – per verificare l'insorgenza, sia tra i cedenti che tra i debitori, di posizioni insolute che possano generare particolari criticità e al fine di adottare tempestivamente le opportune determinazioni, qualora si riscontrassero motivi di allarme o criticità. Inoltre, sulla base del flusso acquisito dal sistema Home Banking e delle eventuali informazioni ottenute da altre fonti aziendali o esterne, sono puntualmente e tempestivamente registrati tutti i mancati pagamenti ed è effettuato un continuo monitoraggio del rischio di credito.
Riferendosi allo specifico rischio derivante da ritardo o mancato incasso dei crediti, la metodologia operativa sviluppata permette a Generalfinance di ottenere una serie di importanti protezioni per la propria esposizione. Infatti, in forza del contratto di cessione del credito, la Società ha la possibilità di rivalersi sul debitore ceduto e nel caso di cessione pro solvendo, anche sul cedente.
Lo Stage 3 racchiude tutte le esposizioni con oggettiva evidenza di impairment, pertanto tutte le esposizioni in stato deteriorato: crediti scaduti, inadempienze probabili e sofferenze.
Per quanto riguarda la classificazione nei tre stadi evidenziati, si fa presente che:
La classificazione a inadempienza/sofferenza viene sempre deliberata dal Comitato Crediti su proposta della Direzione Crediti. Venendo meno i presupposti, il medesimo Comitato delibera l'eventuale riclassificazione dell'esposizione da inadempienza probabile o sofferenza.
Il Principio prevede che l'entità rilevi un fondo a copertura perdite per perdite attese su crediti riguardanti attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulle altre componenti reddituali (FVOCI), crediti impliciti nei contratti di leasing, attività derivanti da contratto o impegni all'erogazione di finanziamenti e contratti di garanzia finanziaria ai quali si applicano le disposizioni in materia di riduzione di valore.
L'Esposizione al Default (EAD) (alla data di riferimento) consiste nel valore contabile al costo ammortizzato al netto della garanzia assicurativa che assiste il credito, eccetto per la componente di impegno all'erogazione del credito, per cui l'esposizione è il valore fuori bilancio ponderato per il fattore di conversione creditizia (CCF) stimato dalla Società. Si precisa a tale riguardo che la Società non ha in essere impegni ad erogare fondi; pertanto, l'EAD risulta pari all'esposizione (erogato non ancora incassato al netto di eventuali quote non anticipate già incassate e non ancora retrocesse al cedente) al netto della garanzia assicurativa alla data di reporting.
Il Principio prevede inoltre che l'entità valuti le perdite attese su crediti dello strumento finanziario in modo che rifletta:
Per un'attività finanziaria deteriorata alla data di riferimento del bilancio, che non è un'attività finanziaria deteriorata acquistata od originata, l'entità deve valutare le perdite attese su crediti come la differenza tra il valore contabile lordo dell'attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati attualizzati al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria. Le rettifiche sono rilevate come utile o perdita per riduzione di valore nel conto economico.
Per quanto riguarda le inadempienze probabili e le sofferenze, il valore degli accantonamenti è sempre stabilito con delibera del Comitato Crediti su proposta della Direzione Crediti, all'atto della classificazione in detti stati amministrativi.

La policy aziendale prevede peraltro soglie minime di accantonamento crescenti per quanto riguarda le posizioni classificate a scaduto, inadempienza probabile o sofferenza.
Sotto il profilo della gestione del rischio di credito, l'Ufficio Risk Management si occupa del controllo di secondo livello mediante il monitoraggio nel continuo delle esposizioni creditizie individuando posizioni potenzialmente problematiche ed il relativo livello di accantonamenti. L'Ufficio Risk Management svolge le proprie attività di verifica sulla base di flussi informativi provenienti dalle funzioni aziendali, illustrando periodicamente al Consiglio di Amministrazione l'andamento del rischio di credito.

| Portafogli/Qualità | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Esposizioni scadute non deteriorate |
Altre esposizioni non deteriorate |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.353.699 | 2.441.726 | 229.084 | 15.447.585 | 595.473.445 | 614.945.539 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | 8.145.408 | 8.145.408 | |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 31/12/2024 | 1.353.699 | 2.441.726 | 229.084 | 15.447.585 | 603.618.853 | 623.090.947 | |
| Totale 31/12/2023 | 1.113.935 | 806.415 | - | 15.069.753 | 445.398.366 | 462.388.469 |
| Portafogli/Qualità | Deteriorate | Totale | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Write-off parziali complessivi |
Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
(esposizione netta) |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 5.524.082 | 1.499.573 | 4.024.509 | - | 612.493.367 | 1.572.337 | 610.921.030 | 614.945.539 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | X | X | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | X | X | 8.145.408 | 8.145.408 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2024 | 5.524.082 | 1.499.573 | 4.024.509 | - | 612.493.367 | 1.572.337 | 619.066.438 | 623.090.947 |
| Totale 31/12/2023 | 2.819.952 | 899.602 | 1.920.350 | - | 461.502.635 | 1.057.490 | 460.468.119 | 462.388.469 |

| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/stadi di rischio | Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni | Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni | Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni | Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 5.997.117 | 2.574.452 | 208.937 | 2.860.663 | 3.389.133 | 417.283 | 43.375 | 2.697 | 1.463.250 | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2024 | 5.997.117 | 2.574.452 | 208.937 | 2.860.663 | 3.389.133 | 417.283 | 43.375 | 2.697 | 1.463.250 | - | - | - |
| Totale 31/12/2023 | 8.647.125 | 4.525.446 | 14.034 | 996.199 | 738.554 | 148.395 | 99.471 | 738.523 | 426.944 | - | - | - |

| Rettifiche di valore complessive | Accantonamenti complessivi su impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
Totale | ||||||||||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività rientranti nel primo stadio | Attività rientranti nel secondo stadio | Attività rientranti nel terzo stadio | Attività finanziarie impaired acquisite o originate |
|||||||||||||||||||||||||
| Causali/ stadi di rischio |
Crediti verso banche a vista |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
valutate al fair value Attività finanziarie con impatto sulla |
redditività complessiva Attività finanziarie in |
corso di dismissione di cui: svalutazioni |
di cui: svalutazioni individuali collettive |
Crediti verso banche a vista |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
valutate al fair value Attività finanziarie |
redditività complessiva Attività finanziarie in con impatto sulla |
corso di dismissione di cui: svalutazioni |
di cui: svalutazioni individuali collettive |
Crediti verso banche a vista |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
valutate al fair value Attività finanziarie |
redditività complessiva Attività finanziarie in corso di dismissione con impatto sulla |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
Attività finanziarie valutate al costo |
valutate al fair value Attività finanziarie con impatto sulla ammortizzato |
redditività complessiva Attività finanziarie in |
corso di dismissione di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impegni a erogare fondi acquisiti /e o originati/e e garanzie finanziarie rilasciate impaired |
|
| Rettifiche complessive iniziali |
433 | 890.927 | - | - | - | 891.360 | - | 166.563 | - | - | - | 166.563 | - | 899.602 | - | - | 899.602 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.957.525 |
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | X | X | X | X | X | - | - | - | - | - |
| Cancellazioni diverse dai write-off |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) |
793 | 567.132 | - | - | - | 567.925 | - | (52.285) | - | - | - | (52.285) | - | 636.112 | - | - | 636.112 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1.151.752 |
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Cambiamenti della metodologia di stima |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Write-off non rilevati direttamente a conto economico |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (36.141) | - | - | (36.141) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (36.141) |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Rettifiche complessive finali |
1.226 1.458.059 | - | - | - | 1.459.285 | - | 114.278 | - | - | - | 114.278 | - | 1.499.573 | - | - | 1.499.573 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 3.073.136 | |
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 14.789 | - | - | 14.789 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 14.789 |

| Valori lordi / valore nominale | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| primo e secondo stadio | Trasferimenti tra | Trasferimenti tra secondo e terzo stadio |
Trasferimenti tra primo e terzo stadio |
|||||||||
| Portafogli/stadi di rischio | Da primo stadio a secondo stadio |
Da secondo stadio a primo stadio |
Da secondo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a secondo stadio |
Da primo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a primo stadio |
||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
13.665.628 | 20.329.168 | - | 4.024.849 | 714.469 | - | ||||||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | ||||||
| 3. Attività finanziarie in corso di formazione | - | - | - | - | - | - | ||||||
| 4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
- | - | - | - | - | - | ||||||
| Totale 31/12/2024 | 13.665.628 | 20.329.168 | - | 4.024.849 | 714.469 | - | ||||||
| Totale 31/12/2023 | 15.797.578 | 1.384.184 | - | - | 2.069.138 | - |
Alla data di riferimento del presente bilancio non risultano finanziamenti oggetto di moratoria o altre misure di concessione o che costituiscono nuova liquidità concessa mediante meccanismi di garanzia pubblica.

6.1 Esposizioni creditizie e fuori bilancio verso banche e società finanziarie: valori lordi e netti
| Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e accantonamenti | complessivi | Esposizione netta |
Write-off parziali complessivi |
||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie esposizioni/Valori | Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
||||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||||||||
| A.1 A vista | 122.398.213 | 122.398.213 | - | - | - | 1.226 | 1.226 | - | - | - | 122.396.987 | - |
| a) Deteriorate | X | X | - | - | - | X | X | - | - | - | - | - |
| b) Non deteriorate | 122.398.213 | 122.398.213 | - | X | - | 1.226 | 1.226 | - | X | - | 122.396.987 | - |
| A.2 Altre | 74.757 | 74.757 | - | - | - | 1 | 1 | - | - | - | 74.756 | - |
| a) Sofferenze |
X | X | - | - | - | X | X | - | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | X | - | - | - | X | X | - | - | - | - | - |
| b) Inadempienze probabili |
X | X | - | - | - | X | X | - | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | X | - | - | - | X | X | - | - | - | - | - |
| c) Esposizioni scadute deteriorate |
X | X | - | - | - | X | X | - | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | X | - | - | - | X | X | - | - | - | - | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate |
- | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate |
74.757 | 74.757 | - | X | - | 1 | 1 | - | X | - | 74.756 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - |
| TOTALE (A) | 122.472.970 | 122.472.970 | - | - | - | 1.227 | 1.227 | - | - | - | 122.471.743 | - |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio |
||||||||||||
| a) Deteriorate | X | X | - | - | - | X | X | - | - | - | - | - |
| b) Non deteriorate | - | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - |
| TOTALE (B) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| TOTALE (A+B) | 122.472.970 | 122.472.970 | - | - | - | 1.227 | 1.227 | - | - | - | 122.471.743 | - |

| Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e accantonamenti | Esposizione netta |
Write-off parziali complessivi |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie esposizioni/Valori | Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
||||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||||||||
| a) Sofferenze |
2.513.329 | X | - | 2.513.329 | - | 1.159.630 | X | - | 1.159.630 | - | 1.353.699 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| b) Inadempienze probabili |
2.766.421 | X | - | 2.766.421 | - | 324.695 | X | - | 324.695 | - | 2.441.726 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| c) Esposizioni scadute deteriorate |
244.332 | X | - | 244.332 | - | 15.248 | X | - | 15.248 | - | 229.084 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate |
15.613.161 | 8.888.321 | 6.724.840 | X | - | 165.576 | 107.815 | 57.761 | X | - | 15.447.585 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate |
596.805.449 | 587.194.011 | 9.611.438 | X | - | 1.406.760 | 1.350.242 | 56.518 | X | - | 595.398.689 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - |
| TOTALE (A) | 617.942.692 | 596.082.332 | 16.336.278 | 5.524.082 | - | 3.071.909 | 1.458.057 | 114.279 | 1.499.573 | - | 614.870.783 | - |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio |
||||||||||||
| a) Deteriorate | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| b) Non deteriorate | - | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - |
| TOTALE (B) | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| TOTALE (A+B) | 617.942.692 | 596.082.332 | 16.336.278 | 5.524.082 | - | 3.071.909 | 1.458.057 | 114.279 | 1.499.573 | - | 614.870.783 | - |
Alla data di riferimento del presente bilancio non risultano finanziamenti oggetto di moratoria o altre misure di concessione o che costituiscono nuova liquidità concessa mediante meccanismi di garanzia pubblica.

| 6.5 Esposizioni creditizie verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde | |||
|---|---|---|---|
| Causali/Categorie | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
|---|---|---|---|
| A. Esposizione lorda iniziale | 1.890.833 | 929.119 | - |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - |
| B. Variazioni in aumento | 2.083.932 | 2.766.421 | 244.332 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate | 2.083.932 | 2.766.421 | 244.332 |
| B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | - | - |
| B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate |
- | - | - |
| B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - |
| B.5 altre variazioni in aumento | - | - | - |
| C. Variazioni in diminuzione | 1.461.436 | 929.119 | - |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate | - | - | - |
| C.2 write-off | 36.141 | - | - |
| C.3 incassi | 1.425.295 | 929.119 | - |
| C.4 realizzi per cessioni | - | - | - |
| C.5 perdite da cessione | - | - | - |
| C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate |
- | - | - |
| C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | - | - | - |
| D. Esposizione lorda finale | 2.513.329 | 2.766.421 | 244.332 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - |

| Causali/Categorie | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
|
| A. Rettifiche complessive iniziali | 776.898 | - | 122.704 | - | - | - |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - | - | - | - |
| B. Variazioni in aumento | 903.394 | - | 324.695 | - | 15.248 | - |
| B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originale |
- | X | - | X | - | X |
| B.2 altre rettifiche di valore | 903.394 | - | 324.695 | - | 15.248 | - |
| B.3 perdite da cessione | - | - | - | - | - | - |
| B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate |
- | - | - | - | - | - |
| B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | - | - | - | - | - |
| B.6 altre variazioni in aumento | - | - | - | - | - | - |
| C. Variazioni in diminuzione | 520.662 | - | 122.704 | - | - | - |
| C.1 riprese di valore da valutazione | - | - | - | - | - | - |
| C.2 riprese di valore da incasso | 484.521 | - | 122.704 | - | - | - |
| C.3 utili da cessione | - | - | - | - | - | - |
| C.4 write-off | 36.141 | - | - | - | - | - |
| C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate |
- | - | - | - | - | - |
| C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | - | - | - | - | - |
| C.7 altre variazioni in diminuzione | - | - | - | - | - | - |
| D. Rettifiche complessive finali | 1.159.630 | - | 324.695 | - | 15.248 | - |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - | - | - | - |

7.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating esterni (valori lordi)
| Esposizioni | Classi di rating esterni | Senza rating | Totale | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Classe 1 | Classe 2 | Classe 3 | Classe 4 | Classe 5 | Classe 6 | ||||
| A. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
3.222.709 | 111.593.609 | 38.106.967 | 63.477.693 | 26.461.921 | 1.764.911 | 373.389.639 | 618.017.449 |
| - Primo stadio |
3.222.709 | 111.363.891 | 37.710.445 | 63.317.935 | 26.387.177 | 1.764.911 | 352.390.021 | 596.157.089 | |
| - Secondo stadio |
- | 229.718 | 290.426 | 159.758 | 74.744 | - | 15.581.632 | 16.336.278 | |
| - Terzo stadio |
- | - | 106.096 | - | - | - | 5.417.986 | 5.524.082 | |
| - Impaired acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| B. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - Primo stadio |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Secondo stadio |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Terzo stadio |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Impaired acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| C. | Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| - Primo stadio |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Secondo stadio |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Terzo stadio |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Impaired acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (A + B + C) | 3.222.709 | 111.593.609 | 38.106.967 | 63.477.693 | 26.461.921 | 1.764.911 | 373.389.639 | 618.017.449 | |
| D. | Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
- | - | - | - | - | - | 93.374.071 | 93.374.071 |
| - Primo stadio |
- | - | - | - | - | - | 93.374.071 | 93.374.071 | |
| - Secondo stadio |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Terzo stadio |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| - Impaired acquisiti/e o originati/e |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale ( D ) | - | - | - | - | - | - | 93.374.071 | 93.374.071 | |
| Totale (A + B + C + D) | 3.222.709 | 111.593.609 | 38.106.967 | 63.477.693 | 26.461.921 | 1.764.911 | 466.763.710 | 711.391.520 |
Nella tabella 7.1 vengono indicate le esposizioni dotate di rating esterno. Nella fattispecie, si è fatto riferimento ai rating utilizzati anche a fini regolamentari. Ai fini del metodo Standardizzato, per determinare il fattore di ponderazione del rischio di un'esposizione, la normativa prevede l'utilizzo della valutazione esterna del merito di credito solo se emessa, o avallata, da un'agenzia esterna di valutazione del merito di credito (External Credit Assessment Institution "ECAI"). L'elenco delle ECAI autorizzate viene periodicamente pubblicato sul sito web dell'Autorità Bancaria Europea (ABE) e recepito dalla Banca d'Italia. Le norme tecniche in merito all'associazione tra le valutazioni del rischio di credito e le classi di merito di credito delle ECAI sono identificate nel Regolamento di esecuzione (UE) 2016/1799, in conformità all'articolo 1361, paragrafi 1 e 3, del Regolamento (UE) n. 575/2013. di Cerved Rating Agency e Modefinance quali agenzie di rating esterne (c.d. ECAI) per il calcolo delle RWA relative alle esposizioni verso imprese, con specifico riferimento a quelle controparti (rispettivamente, italiane ed

estere) che hanno, alla data di segnalazione, esposizione superiore ad euro 100.000, nell'ambito del rapporto di factoring (pro soluto o pro solvendo, con intestazione del rischio sul debitore ceduto) con un Massimo Erogabile accordato superiore a 2 milioni di euro.
Infine, con riferimento a specifiche esposizioni, la Società acquisisce garanzie fornite da SACE S.p.A. a fini di mitigazione del rischio.
Si riporta la tabella di corrispondenza delle classificazioni di rating calcolati dalla ECAI con le classi di merito definite a livello regolamentare.
| Cerved Rating Agency | Modefinance | Classe di merito | Ponderazione |
|---|---|---|---|
| A1.1, A1.2, A1.3 | da A2- a A1 | 1 | 20% |
| A2.1, A2.2, A3.1 | da A3- a A3+ | 2 | 50% |
| B1.1, B1.2 | da B1- a B1+ | 3 | 100% |
| B2.1, B2.2 | da B2- a B2+ | 4 | 100% |
| C1.1 | da B3- a B3+ | 5 | 150% |
| C1.2, C2.1 | da C1+ e inferiori | 6 | 150% |
9.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per settore di attività economica della controparte
| Importo | |
|---|---|
| Altri operatori | - |
| Enti pubblici e amministrazioni centrali | 9.249.959 |
| Banche e imprese finanziarie | 122.471.743 |
| Imprese non finanziarie e famiglie produttrici | 605.620.824 |
| Altro | - |
| Totale 31/12/2024 | 737.342.526 |
9.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per area geografica della controparte
| Importo attività per cassa | Importo attività fuori bilancio | |
|---|---|---|
| Italia | 727.728.471 | - |
| Altri paesi europei | 7.310.345 | - |
| America | 2.303.710 | - |
| Totale 31/12/2024 | 737.342.526 | - |
| (valori in unità di Euro) | 31/12/2024 | |
|---|---|---|
| a) valore di bilancio | 325.051.253 | |
| b) valore ponderato | 125.010.734 | |
| c) numero | 17 |
La tabella evidenzia l'ammontare ed il numero delle controparti con esposizione ponderata, secondo le regole previste dalla disciplina di Vigilanza prudenziale, maggiore del 10% del capitale ammissibile.
I rischi nei confronti di singoli clienti del medesimo intermediario sono considerati unitariamente qualora tra i clienti stessi sussistano connessioni di carattere giuridico o economico.
L'ammontare è la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di un cliente.
Generalfinance adotta, ai fini della misurazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito, l'approccio standardizzato previsto dalla normativa prudenziale, tenuto conto dell'eventuale quota di esposizione garantita da polizze assicurative sui crediti eligible a fini di CRM. La società si avvale inoltre di Cerved Rating Agency e Modefinance quali agenzie

di rating esterne (c.d. ECAI) per il calcolo delle RWA relative alle esposizioni verso imprese, con specifico riferimento a quelle controparti (rispettivamente, italiane ed estere) che hanno, alla data di segnalazione, esposizione superiore ad Euro 100.000, nell'ambito del rapporto di factoring (pro soluto o pro solvendo, con intestazione del rischio sul debitore ceduto) con un Massimo Erogabile accordato superiore a 2 milioni di Euro.
Infine, con riferimento a specifiche esposizioni, la Società acquisisce garanzie fornite da SACE S.p.A. ai fini di mitigazione del rischio.
Non si evidenziano altri aspetti di natura quantitativa degni di menzione nella presente sezione.
3.2.1 Rischio di tasso di interesse
Informazioni di natura qualitativa
Il rischio di tasso di interesse è causato dalle differenze nelle scadenze e nei tempi di riprezzamento del tasso di interesse delle attività e delle passività. In presenza di tali differenze, fluttuazioni dei tassi di interesse possono determinare sia una variazione del margine di interesse atteso, sia una variazione del valore delle attività e delle passività e quindi del valore del patrimonio netto.
L'operatività di Generalfinance è concentrata nel breve termine; i finanziamenti concessi sono di tipo autoliquidante ed hanno una vita residua breve, direttamente connessa ai tempi di incasso dei crediti commerciali ceduti.
Inoltre, larga parte delle poste dell'attivo e del passivo sono a tasso variabile, con una immunizzazione naturale rispetto a fluttuazioni dei tassi di mercato.
Tali caratteristiche determinano una mitigazione notevole dell'esposizione al rischio di tasso di interesse.
| Voci durata residua |
A vista | Fino a 3 mesi | Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività | 220.767.545 | 431.240.622 | 55.765.960 | 18.395.279 | 11.173.151 | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Crediti | 220.767.545 | 431.240.622 | 55.765.960 | 18.395.279 | 11.173.151 | - | - | - |
| 1.3 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività | 21.493.045 | 576.414.343 | 19.647.845 | 9.987.387 | 6.612.139 | 649.944 | 434.311 | - |
| 2.1 Debiti | 21.216.110 | 534.110.343 | 129.734 | 244.225 | 1.612.139 | 649.944 | 434.311 | - |
| 2.2 Titoli di debito | 276.935 | 42.304.000 | 19.518.111 | 9.743.162 | 5.000.000 | - | - | - |
| 2.3 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari opzioni |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.1 Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.3 Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.4 Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
Nella sottovoce "Crediti" delle Attività sono compresi 122.396.987 di crediti verso banche.
Informazioni di natura qualitativa
L'ente finanziario non assume, di norma, rischi di oscillazione di prezzo.

3.2.3 Rischio di cambio
Informazioni di natura qualitativa
L'ente finanziario non assume, di norma, rischi di cambio.
La Società ha adottato la definizione di rischio operativo quale "rischio di perdite derivante dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni". La Società è costantemente impegnata nell'attività di implementazione dei processi e dei controlli – anche per quanto riguarda la piattaforma informatica proprietaria - al fine di migliorare il presidio dei rischi operativi.
Generalfinance è esposta ai rischi tipicamente collegati con l'operatività che includono, tra l'altro, rischi connessi all'interruzione e/o al malfunzionamento dei servizi (compresi quelli di natura informatica), ad errori, omissioni e ritardi nei servizi offerti, così come al mancato rispetto delle procedure relative alla gestione dei rischi stessi.
La Società è pertanto esposta a molteplici tipi di rischio operativo: (i) rischio di frode da parte di dipendenti e di soggetti esterni, (ii) rischio di operazioni non autorizzate e/o di errori operativi; (iii) rischi connessi alla mancata conservazione della documentazione relativa alle operazioni; (iv) rischi connessi all'inadeguatezza o al non corretto funzionamento delle procedure aziendali relative all'identificazione, monitoraggio e gestione dei rischi aziendali; (v) errori e/o ritardi nella prestazione dei servizi offerti; (vi) rischio di sanzioni derivanti da violazione delle normative applicabili alla Società; (vii) rischi connessi al mancato e/o non corretto funzionamento dei sistemi informatici; (viii) rischi connessi a danni provocati a beni materiali derivanti da eventi atmosferici o catastrofi naturali.
Per il monitoraggio del rischio operativo, la Società è dotata dei seguenti presidi:
In relazione all'operatività della Società, una fattispecie significativa di rischio operativo è rappresentata dal rischio legale. Al riguardo, a mitigazione delle potenziali perdite economiche conseguenti ai procedimenti giudiziari pendenti nei confronti della Società, è effettuato un accantonamento in bilancio in misura congrua e coerente con i principi contabili internazionali. A fronte delle richieste ricevute, la Società apposta congrui accantonamenti a bilancio in base alla definizione degli importi potenzialmente a rischio, alla valutazione della rischiosità effettuata in funzione del grado di effettiva "probabilità" di soccombenza, così come definito dal principio contabile IAS 37 e tenendo conto della più consolidata giurisprudenza in merito.
In particolare, l'ammontare dell'accantonamento è stimato in base a molteplici elementi di giudizio concernenti principalmente la previsione sull'esito della causa e, in particolare, la probabilità di soccombenza nel giudizio con condanna della Società e gli elementi di quantificazione dell'importo che in caso di soccombenza la Società potrebbe essere tenuta a corrispondere alla controparte.
La previsione sull'esito della causa (rischio di soccombenza) tiene conto, per ogni singola causa, degli aspetti di diritto dedotti in giudizio, valutati alla luce dell'orientamento giurisprudenziale, delle prove in concreto emerse in corso di causa e dell'andamento del processo, oltre che dell'esito del giudizio, nonché dell'esperienza passata e di ogni altro elemento utile, inclusi i pareri di esperti, che permettano di tenere in adeguato conto il prevedibile evolversi del contenzioso.
L'ammontare dell'importo dovuto in caso di soccombenza è espresso in valore assoluto e riporta il valore stimato in base alle risultanze processuali, tenendo conto dell'importo richiesto dalla controparte, della stima tecnica effettuata internamente

sulla base dei riscontri contabili e/o emersi nel corso del giudizio e, in particolare, dell'importo accertato dalla consulenza tecnica d'ufficio - ove disposta - nonché degli interessi legali, calcolati sul capitale fin dalla notifica dell'atto introduttivo, oltre alle spese eventualmente dovute per la soccombenza. Nei casi in cui non sia possibile determinare una stima attendibile (mancata quantificazione delle richieste risarcitorie da parte del ricorrente, presenza di incertezze di diritto e di fatto che rendono inattendibile qualunque stima) non vengono effettuati accantonamenti fintanto che persiste l'impossibilità di prevedere gli esiti del giudizio e stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale perdita.
Ai fini della misurazione del rischio operativo, Generalfinance adotta il metodo base proposto dall'Autorità di Vigilanza. Il requisito patrimoniale a fronte del rischio operativo è pari al 15% della media degli indicatori rilevanti relativi agli esercizi 2022-2024 ai sensi dell'art. 316 del regolamento (UE) n.575/2013.
Il rischio di liquidità misura il rischio che la Società non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza. Il mancato pagamento può essere causato dall'incapacità di reperire i fondi necessari (funding liquidity risk) oppure da limiti allo smobilizzo di alcuni asset (market liquidity risk). Rientra nel calcolo del rischio di liquidità anche il rischio di far fronte alle proprie scadenze di pagamento a costi fuori mercato, sostenendo cioè un costo della provvista elevato oppure, addirittura incorrere in perdite in conto capitale. Con riferimento specifico all'operatività di Generalfinance risulta rilevante il funding liquidity risk.
La valutazione del rischio avviene attraverso la predisposizione di una maturity ladder (predisposta a cadenza sia giornaliera, sia mensile) che modellizza le entrate future (che, per la Società,si identificano sostanzialmente con l'incasso dei crediti ceduti dai clienti, più l'accensione di nuovi finanziamenti e i cash flow generati dalla redditività del core business) e le uscite di cassa previste (principalmente: erogazioni di crediti, pagamento di fornitori, rimborsi di finanziamenti, pagamento di dividendi e imposte), determinando gli sbilanci positivi e negativi relativi agli orizzonti temporali definiti e raffrontando gli sbilanci stessi con l'ammontare delle riserve di liquidità (disponibilità sui conti correnti bancari e affidamenti o linee di credito o altri strumenti di funding non utilizzati).
Il rischio di liquidità viene dunque presidiato in funzione delle dinamiche dei flussi di liquidità prospettici, generati dalle attese di erogazioni e dalle necessità finanziarie coperte con utilizzo delle linee disponibili e con il cash flow generato dalla gestione caratteristica. La struttura di funding garantisce un equilibrio strutturale adeguato, beneficiando di linee di credito e strumenti di finanziamento diversificati, in parte committed; in particolare:
un finanziamento erogato da un pool di banche – con scadenza dicembre 2027 - per l'importo di 260 milioni di euro, interamente committed;
un programma di cartolarizzazione, scadenza triennale a dicembre 2027, per un totale di senior financing massimo pari a 500 milioni di euro, con una linea deliberata di 345 milioni, di cui 250 committed. L'outstanding massimo dei crediti acquistabili rimane invariato a 737,5 milioni di euro;
linee bilaterali bancarie e linee con società di factoring per un totale di circa 262 milioni di euro;
un programma di emissione di cambiali finanziarie fino a 100 milioni di euro.
Infine, la Società ha inoltre emesso prestiti obbligazionari subordinati per 12,5 milioni di euro.
La Società adotta una attenta politica di acquisizione dei crediti, che ha storicamente garantito una durata dell'attivo (crediti verso clientela) contenuta (circa 75 giorni nel 2024) e una bassa stagionalità del turnover, elementi che contribuiscono a ridurre le esigenze di funding; oltre a ciò, il costante monitoraggio delle scadenze e l'efficace collection del credito consentono importanti benefici sul profilo di liquidità strutturale, riducendone i fabbisogni complessivi.
Infine, la Società ha definito un Contingency Funding Plan che consente di monitorare il rischio di liquidità su base giornaliera ed eventualmente di attivare prontamente iniziative sul fronte del funding, laddove i livelli di liquidità scendessero al di sotto dei livelli minimi stabiliti, tenuto anche conto del contesto esterno di mercato.

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie
| Voci/Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno fino a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni fino a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni fino a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 3 anni |
Da oltre 3anni fino a 5 anni |
Oltre 5 anni |
Durata indeterminata |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività per cassa | 229.117.267 | 14.364.595 | 38.402.521 | 79.826.874 | 302.427.872 | 56.123.331 | 18.451.828 | 11.199.327 | - | - | - |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.3 Finanziamenti | 220.994.833 | 14.364.595 | 38.402.521 | 79.826.874 | 302.427.872 | 56.123.331 | 18.451.828 | 11.199.327 | - | - | - |
| A.4 Altre attività | 8.122.434 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Passività per cassa | 5.837.861 | 48.146 | 83.191 | 14.999.059 | 554.055.573 | 24.988.375 | 10.537.386 | 23.458.509 | 615.993 | 1.084.255 | - |
| B.1 Debiti verso | 5.557.913 | 30.064 | 59.441 | - | 534.020.838 | 5.195.264 | 244.224 | 10.958.509 | 615.993 | 1.084.255 | - |
| - Banche |
1.853.755 | - | - | - | 260.743.467 | 5.065.530 | - | 9.962.364 | - | - | - |
| - Società finanziarie |
- | - | - | - | 273.254.948 | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela |
3.704.158 | 30.064 | 59.441 | - | 22.423 | 129.734 | 244.224 | 996.145 | 615.993 | 1.084.255 | - |
| B.2 Titoli di debito | 279.948 | 18.082 | 23.750 | 14.999.059 | 20.034.735 | 19.793.111 | 10.293.162 | 12.500.000 | - | - | - |
| B.3 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Operazioni "fuori bilancio" | 93.374.071 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni lunghe |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Differenziali positivi |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Differenziali negativi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Finanziamenti da ricevere | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni lunghe |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni lunghe |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | 93.374.071 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Si evidenzia che l'importo relativo alle "garanzie finanziarie rilasciate" si riferisce al saldo attivo dei conti correnti assoggettati al pegno e alle garanzie pro solvendo rilasciate in relazione alle operazioni di finanziamento "refactoring" poste in essere con controparti società di factoring italiane, in cui Generalfinance mantiene la garanzia di solvenza sui crediti riceduti, di cui si è già fatto cenno nella "Parte D – ALTRE INFORMAZIONI – D. Garanzie rilasciate e Impegni". L'importo è al lordo degli accantonamenti totali.

Nell'esercizio in corso l'utile si è quantificato in euro 21.099.149 portando il patrimonio netto a euro 80.087.902.
Generalfinance è tenuta al rispetto dei requisiti patrimoniali minimi obbligatori, ai sensi della normativa prudenziale, con riferimento al rischio di credito e al rischio operativo. Il rischio di mercato, secondo la definizione fornita dalla normativa prudenziale, non è significativo relativamente all'attività di Generalfinance, poiché la Società non detiene un portafoglio di negoziazione di vigilanza. Il rischio non rileva quindi ai fini della determinazione dei requisiti minimi obbligatori.
Anche il rischio di cambio, secondo la definizione fornita dalla normativa prudenziale, non è rilevante nell'attività di Generalfinance in quanto attivo e passivo sono integralmente denominati in euro e le fatture gestite in valuta diversa dall'euro rappresentano comunque una percentuale molto contenuta del turnover gestito.
La società svolge una costante analisi dell'assorbimento patrimoniale a fronte del rischio di credito e al rischio operativo. Le modalità di controllo del rischio di credito e la relativa reportistica di supporto sono descritti nelle policy aziendali.
La presenza dei requisiti operativi strumentali alla traslazione del rischio sul debitore nell'ambito di esposizioni pro solvendo è garantita dalle procedure definite in ambito crediti.
Il presidio del rischio operativo è affidato principalmente alle unità organizzative (controlli di linea), alle funzioni di risk management e compliance (controlli di secondo livello) e alla funzione internal audit (controlli di terzo livello).

| Voci/Valori | Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 |
|---|---|---|
| 1. Capitale | 4.202.329 | 4.202.329 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 25.419.745 | 25.419.745 |
| 3. Riserve | 29.236.823 | 21.624.119 |
| - di utili |
29.236.823 | 21.624.119 |
| a) legale |
840.465 | 840.465 |
| b) statutaria |
- | - |
| c) azioni proprie |
- | - |
| d) altre |
28.396.358 | 20.783.654 |
| - altre |
- | - |
| 4. (Azioni proprie) | - | - |
| 5. Riserve da valutazione | 129.856 | 119.783 |
| - Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - |
| - Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - |
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - |
| - Attività materiali |
- | - |
| - Attività immateriali |
- | - |
| - Copertura di investimenti esteri |
- | - |
| - Copertura dei flussi finanziari |
- | - |
| - Strumenti di copertura (elementi non designati) |
- | - |
| - Differenze di cambio |
- | - |
| - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - |
| - Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del merito creditizio) |
- | - |
| - Leggi speciali di rivalutazione |
- | - |
| - Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti |
129.856 | 119.783 |
| - Quota delle riserve da valutazione relative a partecipazioni valutate al patrimonio netto |
- | - |
| 6. Strumenti di capitale | - | - |
| 7. Utile (perdita) d'esercizio | 21.099.149 | 15.067.393 |
| Totale | 80.087.902 | 66.433.369 |
4.2.1.rmazioni di natura qualitativa
Si precisa che - ai sensi dell'articolo 26, paragrafo 2, del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo (il "CRR") – nel Patrimonio di base sono inclusi gli utili netti risultanti dal resoconto intermedio di gestione del terzo trimestre 2024, al netto dei dividendi attesi.
Ai fini di quanto sopra, si fa presente che:
gli utili sono stati verificati da soggetti indipendenti dall'ente che sono responsabili della revisione dei conti dell'ente stesso, come richiesto dall'articolo 26, paragrafo 2, del CRR;
gli utili sono stati valutati in conformità ai principi stabiliti dalla disciplina contabile applicabile;
l'importo dei dividendi da dedurre è stato stimato in conformità della normativa applicabile;
l'organo di amministrazione di Generalfinance formulerà una proposta di distribuzione dei dividendi coerente con il calcolo degli utili netti.
Dal patrimonio di base inoltre è dedotto l'importo riferito al cosiddetto "Quick Fix" con cui si è determinato il valore delle attività sotto forma di software da dedurre dagli elementi del capitale primario di classe 1 e l'importo riferito alle

immobilizzazioni immateriali in corso.
Nel Patrimonio supplementare (TIER 2) sono compresi i titoli obbligazionari subordinati che la Società ha emesso nel corso del 2021 al netto della quota di ammortamento calcolata come previsto dall'art. 64 dal CRR (Regolamento UE 575/2013).
| Totale 31/12/2024 | Totale 31/12/2023 | |
|---|---|---|
| A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali | 72.567.333 | 62.033.139 |
| B. Filtri prudenziali del patrimonio base | - | - |
| B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) | - | - |
| B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) | - | - |
| C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B) | 72.567.333 | 62.033.139 |
| D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base | 8.489.416 | 6.276.890 |
| E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C - D) | 64.077.917 | 55.756.249 |
| F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali |
12.500.000 | 12.500.000 |
| G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare | - | - |
| G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) | - | - |
| G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) | - | - |
| H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G) |
12.500.000 | 12.500.000 |
| I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare | 7.005.750 | 4.500.274 |
| L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H – I) | 5.494.250 | 7.999.726 |
| M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare |
- | - |
| N. Patrimonio di vigilanza (E + L - M) | 69.572.167 | 63.755.975 |
Generalfinance valuta l'adeguatezza dei fondi propri a sostegno delle attività correnti e prospettiche, coerentemente con la propria policy di contenimento del rischio.
Nel contesto del processo ICAAP, Generalfinance definisce le componenti del capitale complessivo (componenti patrimoniali a copertura del capitale interno, ossia del fabbisogno di capitale relativo ad un determinato rischio) sulla base della metodologia prudenziale. Le componenti del capitale complessivo coincidono quindi con le poste del patrimonio netto e con quelle dei fondi propri.
La Società misura le seguenti tipologie di rischio di primo e secondo pilastro: di credito, operativo, di concentrazione, di tasso di interesse sul portafoglio bancario, di liquidità. A fronte delle prime quattro tipologie, la Società determina il capitale interno necessario per la copertura dei rischi generati dalle attività correnti e prospettiche. I rischi di primo pilastro (credito e operativo) sono misurati con i medesimi criteri utilizzati per la determinazione dei requisiti prudenziali minimi obbligatori e, in particolare, il metodo standardizzato per il rischio di credito e il metodo base per il rischio operativo. Con riferimento ai rischi di secondo pilastro, Generalfinance utilizza i seguenti metodi di misurazione quantitativa proposti nella Circolare di Banca d'Italia n. 288/15 (la "Circolare"):
Gli altri rischi di secondo pilastro sono oggetto di valutazione qualitativa.

| Importi non ponderati | Importi ponderati/requisiti | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Categorie/Valori | 31/12/2024 | 31/12/2023 | 31/12/2024 | 31/12/2023 | |
| A. ATTIVITA' DI RISCHIO | - | - | - | - | |
| A.1 Rischio di credito e di controparte | 777.359.272 | 506.583.205 | 461.975.860 | 369.062.956 | |
| B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA | - | - | - | - | |
| B.1 Rischio di credito e di controparte | - | - | 36.958.068 | 29.525.036 | |
| B.2 Rischio per la prestazione dei servizi di pagamento |
- | - | - | - | |
| B.3 Requisito a fronte dell'emissione di moneta elettronica |
- | - | - | - | |
| B.4 Requisiti prudenziali specifici | - | - | 5.908.657 | 4.656.969 | |
| B.5 Totale requisiti prudenziali | - | - | 42.866.725 | 34.182.005 | |
| C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA | - | - | - | - | |
| C.1 Attività di rischio ponderate | - | - | 535.834.068 | 427.275.078 | |
| C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (TIER 1 capital ratio) |
- | - | 12,0% | 13,0% | |
| C.3 Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) |
- | - | 13,0% | 14,9% |
Le attività di rischio ponderate, esposte nella voce C.1, utilizzate anche nel calcolo dei coefficienti riportati nelle voci C.2 e C.3, sono calcolate come il prodotto tra il totale requisito prudenziale (voce B.5) e 12,50 (inverso del coefficiente minimo obbligatorio pari all'8%).

| Voci dell'attivo | 31/12/2024 | 31/12/2023 | |
|---|---|---|---|
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 21.099.149 | 15.067.393 |
| Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | |||
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | - | - |
| a) variazione di fair value | - | - | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | - | - | |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del | - | - |
| proprio merito creditizio): | |||
| a) variazione di fair value | - | - | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | - | - | |
| 40. | Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulle altre componenti | - | - |
| reddituali: | |||
| a) variazione di fair value (strumento coperto) | - | - | |
| b) variazione di fair value (strumento di copertura) | - | - | |
| 50. | Attività materiali | - | - |
| 60. | Attività immateriali | - | - |
| 70. | Piani a benefici definiti | 10.073 | 24.309 |
| 80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | - | - |
| 100. | Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | - | - |
| 110. | Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico Copertura di investimenti esteri: |
- | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 120. | Differenze di cambio: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 130. | Copertura dei flussi finanziari: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| di cui: risultato delle posizioni nette | - | - | |
| 140. | Strumenti di copertura (elementi non designati): | - | - |
| a) variazioni di valore | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla | |||
| 150. | redditività complessiva: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| - rettifiche da deterioramento |
- | - | |
| - utili/perdite da realizzo |
- | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 160. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 170. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| - rettifiche da deterioramento |
- | - | |
| - utili/perdite da realizzo |
- | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 180. | Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | - | - |
| 190. | Totale altre componenti reddituali | 10.073 | 24.309 |
| 200. | Redditività complessiva (Voce 10 + 190) | 21.109.222 | 15.091.702 |

La normativa nazionale, allo stato attuale, non fornisce alcuna definizione di "parti correlate"; l'art. 2427, co. 2, rimanda quindi a quanto previsto dalla prassi contabile internazionale. Il principio contabile di riferimento è lo IAS 24 la cui nuova versione, approvata dallo IASB il 4/11/2009, è stata omologata con il regolamento 19/07/2010, n.632. Tale versione definisce parte correlata una persona o un'entità correlata a quella che redige il bilancio. Non possono essere annoverate tra le parti correlate due entità per il solo fatto di avere in comune un amministratore o un altro dirigente con responsabilità strategiche.
Oltre agli amministratori, sono stati identificati tre dirigenti con responsabilità strategica, ovvero il CFO, il CCO ed il CLO. La retribuzione annua lorda dei dirigenti con responsabilità strategica è complessivamente pari ad euro 452.500.
Tale importo non considera l'accantonamento al Fondo TFR, il TFR versato ai fondi di previdenza complementare, il patto di non concorrenza e gli eventuali bonus a fronte di piani di incentivazione di tipo monetario sia a breve termine che a mediolungo termine determinati sulla base dei risultati della Società.
Si precisa che la società non vanta alcun credito nei confronti di amministratori e sindaci e che non sono state rilasciate garanzie a favore di amministratori e sindaci
Nel seguente prospetto si evidenziano gli importi relativi ai rapporti di natura patrimoniale ed economica intrattenuti nel corso del 2024 con le parti correlate come sopra definite sulla base di quanto previsto dallo IAS 24.
| TRANSAZIONI CON PARTI CORRELATE (valori in euro) |
Società controllante | Altre parti correlate |
|---|---|---|
| VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE | ||
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
- | 942.868 |
| Totale attivo | - | 942.868 |
| 80. Altre passività | - | 2.121.945 |
| 90. Trattamento di fine rapporto del personale | - | 66.827 |
| Totale passivo | - | 2.188.772 |
| TRANSAZIONI CON PARTI CORRELATE (valori in euro) |
Società controllante | Altre parti correlate |
|---|---|---|
| VOCI DI CONTO ECONOMICO | ||
| 10. Interessi attivi e proventi assimilati | - | 50.697 |
| 40. Commissioni attive | - | 43.576 |
| 160. Spese amministrative: a) spese per il personale | - | (2.658.390) |
| 160. Spese amministrative: b) altre spese amministrative |
- | (646.217) |
| 200. Altri oneri/proventi di gestione | 15.602 | 4.508 |
| Totale voci | 15.602 | (3.205.826) |
| NB. Si precisa che i costi sono comprensivi di Iva indetraibile. |
| PROSPETTO DI DETTAGLIO DEI RAPPORTI CON SOCIETA' DEL GRUPPO (valori in euro) |
GGH – Gruppo general Holding S.r.l. |
Generalbroker S.r.l. |
|---|---|---|
| VOCI DI CONTO ECONOMICO | ||
| 200. Altri oneri/proventi di gestione | 15.602 | 302 |
| Totale voci | 15.602 | 302 |
Tutti le operazioni con parti correlate sono state effettuate a condizioni di mercato.

Il principio IFRS 16 si applica a tutti i contratti di leasing (o che contengono un leasing) che concedono al locatario il diritto di controllo dell'utilizzo di un bene identificato per uno specifico periodo di tempo in cambio di un corrispettivo. Il concetto di controllo è riferibile a tutte quelle attività identificabili (sia esplicitamente che implicitamente) all'interno di un contratto per i quali il locatario ha il diritto di controllare le attività stesse, ovvero di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici dall'utilizzo delle attività e di decidere circa il loro utilizzo. Rientrano in questa fattispecie i contratti di leasing immobiliare che fanno riferimento principalmente ad immobili destinati ad uso ufficio ed i contratti di leasing di autovetture che fanno riferimento al parco auto.
I compensi corrisposti ai componenti del Consiglio di Amministrazione sono pari a euro 1.375.311. L'importo, indicato secondo un criterio di competenza, si riferisce principalmente al compenso dell'Amministratore Delegato ed è comprensivo degli eventuali bonus a fronte di piani di incentivazione di tipo monetario sia a breve termine che a medio-lungo termine, determinati sulla base dei risultati della Società, e del costo della polizza R.C. professionale delle Assicurazioni Generali per euro 22.020.
I compensi corrisposti ai componenti del collegio sindacale sono pari a euro 55.000 oltre ad IVA, contributi previdenziali e rimborsi spese.
L'importo è indicato secondo un criterio di competenza.
Di seguito si riporta la tabella dei compensi di competenza dell'esercizio a fronte dei servizi forniti alla Società dalla società di revisione e dalle entità appartenenti alla rete della società di revisione.
Il valore non include le spese e l'IVA.
| Tipologia servizio | Soggetto | Onorari |
|---|---|---|
| Revisione contabile | Deloitte & Touche Spa | 73.102 |
| Servizi di attestazione | Deloitte & Touche Spa | 70.000 |
| Totale | 143.102 |
Ai fini dell'informativa di settore richiesta dallo IFRS 8 di seguito si riporta la ripartizione per settore operativo (Corporate e Retail) dei dati economici, patrimoniali e operativi.
In merito alle voci di accantonamento ai Fondi rischi, alle rettifiche delle attività Materiali e Immateriali e agli Altri proventi e oneri, la ripartizione è stata fatta considerando incidenza percentuale del settore sul Turnover.

| Conto Economico | Corporate | Retail | Totale |
|---|---|---|---|
| Interessi attivi e proventi assimilati | 33.184.843 | 6.503.573 | 39.688.416 |
| Interessi passivi e oneri assimilati | (23.397.883) | (3.914.947) | (27.312.830) |
| Margine di interesse | 9.786.959 | 2.588.627 | 12.375.586 |
| Commissioni attive | 33.798.301 | 7.351.666 | 41.149.967 |
| Commissioni passive | (4.033.371) | (737.638) | (4.771.009) |
| Commissioni nette | 29.764.930 | 6.614.028 | 36.378.958 |
| Margine di intermediazione | 39.606.267 | 9.212.600 | 48.818.867 |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | (1.320.513) | 153.972 | (1.166.541) |
| Risultato netto della gestione finanziaria | 38.285.754 | 9.366.572 | 47.652.326 |
| Spese per il personale | (6.329.147) | (2.766.691) | (9.095.838) |
| Altre spese amministrative | (4.928.195) | (2.154.286) | (7.082.481) |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | 191.501 | 30.592 | 222.093 |
| Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali | (812.658) | (129.818) | (942.476) |
| Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali | (580.082) | (92.665) | (672.747) |
| Altri proventi e oneri di gestione | 1.318.312 | 210.595 | 1.528.907 |
| Costi Operativi | (11.140.267) | (4.902.275) | (16.042.542) |
| Utili (Perdite) delle partecipazioni | - | (68.750) | (68.750) |
| Utile/perdita dell'attività corrente al lordo delle imposte | 27.145.487 | 4.395.547 | 31.541.034 |
| Imposte dul reddito | (9.003.600) | (1.438.285) | (10.441.885) |
| Utile d'esercizio | 18.141.887 | 2.957.262 | 21.099.149 |
| Dati Patrimoniali | Corporate | Retail | Totale |
|---|---|---|---|
| Crediti vs la Clientela | 492.659.893 | 122.285.646 | 614.945.539 |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato |
544.751.851 | 90.487.157 | 635.239.008 |
| Dati commerciali | Corporate | Retail | Totale |
|---|---|---|---|
| Turnover | 2.612.251.576 | 417.295.590 | 3.029.547.166 |
| Erogato | 2.052.674.384 | 340.963.817 | 2.393.638.201 |
L'informativa per settore ricomprende due settori, coerentemente con la segmentazione commerciale della clientela (Cedenti) di Generalfinance:
▪ Settore Corporate, che comprende tutti i Cedenti con ultimo fatturato disponibile superiore a 20 milioni di euro;
▪ Settore Retail, che comprende tutti i Cedenti con ultimo fatturato disponibile inferiore a 20 milioni di euro.
L'informativa secondaria per area geografica è stata omessa in quanto non rilevante essendo la clientela totalmente concentrata nel mercato domestico.
Milano, 28 febbraio 2025
In nome e per conto del Consiglio di Amministrazione Il Presidente Prof. Maurizio Dallocchio



ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. n. 58/1998 e dell'art. 2429 cod. civ.
Signori Azionisti,
la presente relazione riferisce sull'attività svolta dal Collegio Sindacale di Generalfinance S.p.A. (nel seguito "Generalfinance" o la "Società") nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024 (di seguito "Esercizio").
Poiché le azioni emesse dalla Società sono quotate nel mercato Euronext STAR Milan a far data dal 29 giugno 2022, questa relazione viene redatta in osservanza di quanto richiesto dalla normativa regolamentare e auto-regolamentare in materia (art. 153 del d.lgs. 58/1998 "TUF"; artt. 2429 e segg.; artt. 17 e 19 del d.lgs. n. 39/2010).
Nel corso dell'esercizio è proseguita l'attività volta a rafforzare ed efficientare l'organizzazione amministrativa e di controllo, considerata anche la costante crescita dell'attività e la progettata espansione verso nuovi mercati. Tra gli interventi più significativi, si segnalano: (i) il rilascio della Pratica Elettronica di Fido (PEF), un insieme di procedure elettroniche e presidi organizzativi volti a gestire efficacemente ed efficientemente l'acquisizione, l'analisi e l'archiviazione delle informazioni relative alle controparti; (ii) la costituzione, finalizzata ad aumentare la sicurezza dei sistemi operativi, dell'Ufficio Cyber Security, quale funzione autonoma, nell'ambito della Direzione ICT e Organizzazione, destinata ad occuparsi -di concerto con il Chief Operating Officer e il Responsabile dell'Ufficio Sistemi ICT- di valutare e definire le misure di sicurezza da adottare, monitorare l'integrità dell'infrastruttura ICT, supervisionare sul corretto utilizzo degli strumenti in azienda e collaborare alla creazione di linee guida e policy per i collaboratori.
Con riferimento specifico al tema della sostenibilità, il Collegio Sindacale ha preso atto che la Società in esecuzione del piano di cui si era dotata, anche in risposta alle aspettative della Banca d'Italia contenute in alcune comunicazioni inviate a tutti gli intermediari finanziari- ha redatto, su base volontaria, il suo secondo Bilancio di sostenibilità, in conformità con i principi di rendicontazione e con le richieste informative definite dalla Global Reporting Initiative (GRI); in questo documento sono illustrate le politiche di gestione, i risultati raggiunti, i rischi attuali e potenziali e gli indicatori rilevanti per il business della Società, con riferimento al triennio 2021-2023.

Il Collegio può ragionevolmente assicurare che le operazioni deliberate e poste in essere sono conformi alle leggi e allo Statuto e non sono manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale. Le delibere del Consiglio di Amministrazione vengono eseguite dall'alta direzione e dalla struttura con criteri di massima conformità;

informazioni rilevanti, dai quali non sono emerse criticità;
Dall'attività svolta non sono emerse anomalie che possano essere considerate indicatori di inadeguatezze nel sistema di controllo interno e gestione rischi;

dell'Esercizio e non ha comunicato fatti di rilievo;
In qualità di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, ai sensi dell'articolo 19 del decreto legislativo n. 39 del 27 gennaio 2010, così come modificato dal decreto legislativo n. 135 del 17 luglio 2016 in attuazione della direttiva 2014/56/UE, il Collegio Sindacale nel corso dell'Esercizio:
Il Collegio Sindacale, nel corso dell'Esercizio, si è riunito 14 volte e ha partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità nonché del Comitato Nomine e Remunerazione.
In merito allo scambio di informazioni con l'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. n. 231/2001, lo stesso Organismo ha informato periodicamente il Collegio Sindacale in merito alle attività di monitoraggio svolte sul Modello Organizzativo adottato dalla Società ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001.
Tenuto conto delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale ritiene che l'attività si sia svolta nel rispetto dei principi di corretta amministrazione e che l'assetto organizzativo, il sistema dei controlli interni e l'apparato amministrativo-contabile siano nel complesso adeguati alle esigenze aziendali.


d) La società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. e le società appartenenti al network Deloitte & Touche, in aggiunta ai compiti previsti dalla normativa per le società quotate, hanno ricevuto ulteriori incarichi per servizi diversi dalla revisione legale, i cui corrispettivi sono riportati in nota del bilancio come richiesto dall'art. 149-duodecies del Regolamento emittenti nonché dall'art. 2427, n.16-bis Codice civile. I servizi diversi dalla revisione contabile consentiti sono stati preventivamente approvati dal Collegio Sindacale, che ne ha valutato la congruità e l'opportunità con riferimento ai criteri previsti dal Regolamento UE 537/2014.
Preso atto della dichiarazione di indipendenza rilasciata da Deloitte & Touche S.p.A. e della relazione di trasparenza prodotta dalla stessa, nonché degli incarichi ad essa conferiti e/o alle società appartenenti alla sua rete, il Collegio Sindacale ritiene che non esistano aspetti critici in materia d'indipendenza di Deloitte & Touche S.p.A.
Milano, 14 marzo 2025.
Per il Collegio Sindacale
Dott. Paolo Francesco Maria Lazzati
Dott. Marco Carrelli
Dott.ssa Maria Enrica Spinardi
Il Presidente



| Descrizione dell'aspetto chiave della revisione |
Nel bilancio al 31 dicembre 2024 i finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato non deteriorati (stage 1 e 2), rappresentati dall'anticipazione, principalmente nell'ambito del settore distressed, di crediti commerciali in modalità pro-solvendo e, in misura minore, pro- soluto, ammontano complessivamente a 612,5 Euro milioni (Euro 461,5 milioni a fine 2023); a fronte degli stessi risultano iscritte rettifiche di valore complessive per Euro 1,6 milioni (Euro 1,1 milioni a fine 2023), con un tasso di copertura dello 0,26% (0,23% a fine 2023). |
|---|---|
| Tali crediti sono valutati collettivamente previa allocazione degli stessi in cluster (stage), così come previsto dal principio contabile IFRS 9, attraverso un articolato meccanismo di classificazione in funzione del livello di rischio di credito insito nello strumento. |
|
| Nella nota integrativa, "Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale", alla Sezione 4 dell'attivo, "Parte C - Informazioni sul conto economico", alla Sezione 8, e "Parte D - Altre Informazioni", alla sezione 3, e nella Relazione sulla gestione, al paragrafo "Gli indicatori di risultato" è riportata l'informativa sugli aspetti sopra descritti. |
|
| In considerazione della complessità del processo di classificazione dei crediti nei diversi stage previsti dal principio contabile IFRS 9 adottato dagli Amministratori, che riflette anche elementi di soggettività, nonchè della significatività dell'ammontare dei finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato non deteriorati iscritti in bilancio, abbiamo ritenuto che la classificazione degli stessi rappresenti un aspetto chiave della revisione del bilancio d'esercizio della Società al 31 dicembre 2024. |
|
| Procedure di revisione svolte |
Nell'ambito delle attività di revisione, sono state svolte le seguenti principali procedure: |
| · rilevazione e comprensione dei presidi organizzativi e procedurali messi in atto dalla Società con riferimento al processo creditizio, con particolare riguardo al monitoraggio della qualità del credito e alla classificazione in conformità ai principi contabili applicabili e a quanto disposto dalla normativa di settore, e verifica dell'efficacia operativa dei relativi controlli rilevanti; |
|
| · verifica della corretta alimentazione e gestione degli archivi informatici rilevanti, anche mediante il supporto di specialisti appartenenti alla rete Deloitte; |





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