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Anima Holding

Annual Report Mar 10, 2025

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Annual Report

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Relazione e Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2024

ANIMA HOLDING S.P.A.

MILANO –CORSO GARIBALDI, 99 -ITALIA CODICE FISCALE E PARTITA IVA 05942660969 REA MILANO N. 1861215 CAPITALE SOCIALE EURO 7.421.605,63 I.V.

CARICHE SOCIALI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Maria Patrizia Grieco (indipendente)

VICE PRESIDENTE Fabio Corsico

AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Alessandro Melzi d'Eril

CONSIGLIERI

Paolo Braghieri (indipendente) Karen Sylvie Nahum (indipendente) Costanza Torricelli (indipendente) Marco Tugnolo Francesco Valsecchi (indipendente) Gianfranco Venuti Maria Cristina Vismara (indipendente) Giovanna Zanotti (indipendente)

DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Enrico Maria Bosi

COLLEGIO SINDACALE

PRESIDENTE Mariella Tagliabue

SINDACI Gabriele Camillo Erba Claudia Rossi

SOCIETÀ DI REVISIONE

Deloitte & Touche S.p.A.

Lettera agli Azionisti
Relazione degli Amministratori sulla Gestione consolidata
Quadro generale di riferimento 1
Corporate Governance e Politiche di remunerazione
4
Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio per il Gruppo Anima 6
Operazioni con Parti Correlate 9
Principali rischi e incertezze 10
Altre informazioni 14
Attività del Gruppo e risultati dell'esercizio 202419
Evoluzione prevedibile della gestione 28
Schemi di Bilancio Consolidati30
Nota integrativa Consolidata
Parte A –
Politiche contabili 35
Parte B –
Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato75
Parte C –
Informazioni sul Conto Economico Consolidato
102
Parte D –
Altre informazioni sul Bilancio Consolidato113

Lettera agli Azionisti

Cari Azionisti, cari Stakeholder,

Il 2024 è stato un anno ricco di sviluppi favorevoli, a livello macroeconomico come sui mercati finanziari. Sul primo fronte, l'economia globale è rimasta solida, pur con alcune differenze a livello geografico, mentre sui principali mercati sviluppati l'inflazione ha proseguito nel lento ma graduale percorso di discesa già avviato nel 2023.

Nella parte centrale dell'anno, queste circostanze hanno permesso sia alla Banca Centrale Europea che alla Federal Reserve di iniziare un percorso di tagli ai tassi di interesse nell'Area Euro e negli Stati Uniti.

Sui mercati, il quadro macroeconomico positivo e l'avvio di un ciclo di allentamento monetario hanno consentito di registrare risultati favorevoli sui listini azionari, mentre gli indici obbligazionari hanno fatto segnare dinamiche meno omogenee, che hanno visto rendimenti sostanzialmente piatti o lievemente negativi per i titoli di Stato e performance positive per i bond societari.

Questo quadro nell'insieme positivo, però, si è accompagnato al persistere di fattori di incertezza già presenti negli anni precedenti, come la guerra fra Russia e Ucraina in Europa dell'Est e il conflitto fra Israele e Hamas in Medio Oriente. Nell'ultimo trimestre dell'anno, la vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali statunitensi ha posto poi le premesse per rilevanti trasformazioni nei rapporti politici e commerciali a livello globale.

Passando ad esaminare le prospettive per il 2025, le nostre previsioni si orientano su una sostanziale tenuta della crescita globale, su livelli prossimi a quelli registrati nel 2024, con l'economia statunitense in grado di esprimere maggior forza di quella dell'Area Euro. In tema di inflazione, ci aspettiamo che nei principali mercati sviluppati le pressioni sui prezzi continuino a decelerare in direzione degli obiettivi fissati dalle Banche centrali.

In questo contesto, per ANIMA il 2024 è stato un altro anno di crescita, che ricorderemo per l'ingresso nel Gruppo di Kairos Partners SGR S.p.A. e di Vita S.r.l., due società che – nell'ambito rispettivamente dell'asset e wealth management per la clientela ad alto potenziale Private e Istituzionale e del property management – rafforzano le nostre competenze e arricchiscono la gamma di prodotti e servizi offerta agli investitori.

La qualità del lavoro di tutti i professionisti di ANIMA è attestata peraltro anche dagli eccellenti risultati finanziari del 2024, che si fondano su raccolta positiva, aumento della redditività, diversificazione del business, forte generazione di cassa e grande attenzione alla remunerazione degli azionisti.

Si tratta di numeri che ci rendono orgogliosi e che descrivono meglio di qualsiasi parola la capacità del nostro Gruppo di generare valore.

Proprio questa capacità è stata all'origine, nell'ultima parte dello scorso anno, dell'interesse per ANIMA da parte di Banco BPM S.p.A. (attraverso la controllata Banco BPM Vita S.p.A.), che si è concretizzata mediante la comunicazione della promozione di un'offerta pubblica d'acquisto volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie della Società.

ANIMA ha dimostrato negli ultimi 15 anni di saper creare valore in tutti i contesti e questo ci rende fiduciosi che il futuro assetto azionario della Società avrà come primo interesse quello di preservare e valorizzare le caratteristiche e le specificità che ci hanno permesso di conseguire i risultati eccellenti registrati sinora.

Maria Patrizia Grieco Alessandro Melzi d'Eril

f.to Presidente del Consiglio di Amministrazione f.to Amministratore Delegato

Relazione sulla gestione consolidata

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 ("Bilancio consolidato") del Gruppo Anima (il "Gruppo") chiude con un risultato netto positivo pari a circa Euro 227,8 milioni (circa Euro 149,3 milioni al 31 dicembre 2023).

Il Gruppo è attivo nella istituzione, sviluppo, promozione e gestione di prodotti finanziari a marchio "Anima" e "Gestielle", nonché nell'erogazione di servizi di gestione individuale sia per la clientela c.d. "retail" che "istituzionale" e nella gestione di prodotti alternativi c.d. "illiquidi", in particolare di fondi di "private capital" e di fondi immobiliari rivolti alla clientela principalmente istituzionale.

L'acquisizione di Kairos Partners SGR S.p.A., avvenuta in data 2 maggio 2024, ha rafforzato la presenza del Gruppo sui segmenti di clientela private e istituzionale.

Al 31 dicembre 2024 il patrimonio gestito dal Gruppo Anima è pari a circa Euro 204,2 miliardi, comprensivo per circa Euro 1 miliardo di patrimonio amministrato.

Il Gruppo ha come società capogruppo Anima Holding S.p.A. (di seguito "Anima Holding" o la "Società"), società quotata sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., a cui viene attribuito il ruolo di indirizzo e coordinamento strategico del Gruppo.

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2024 include, oltre la controllante Anima Holding, le seguenti società consolidate integralmente:

  • Anima SGR S.p.A. ("Anima SGR") controllata diretta al 100%;
  • Anima Alternative SGR S.p.A. ("Anima Alternative") controllata diretta al 100%;
  • Castello SGR S.p.A. ("Castello SGR") controllata diretta all'80%;
  • Vita S.r.l. ("Vita Srl") controllata al 60,84% (tramite Castello SGR che detiene il 76,05%);
  • Kairos Partners SGR S.p.A. ("Kairos SGR") controllata diretta al 100%.

QUADRO GENERALE DI RIFERIMENTO

Scenario macroeconomico

Nel 2024 l'economia globale si è mantenuta resiliente. Dopo alcune fasi di rallentamento, il PIL ha evidenziando una moderata ripresa sia negli USA sia in Area Euro. Nei Paesi sviluppati, le pressioni inflative sui prezzi dei servizi sono state robuste, sostenute dalla domanda, alimentando incertezze per il processo disinflazionistico e riducendo le attese sui tagli dei tassi. Specularmente, i rallentamenti nelle componenti dell'indice dei prezzi al consumo hanno alleviato queste preoccupazioni.

Nel 2024 la Banca Centrale Europea e la Federal Reserve hanno fermato il rialzo dei tassi d'interesse avviato dal 2022 iniziando un ciclo di tagli, mentre la Banca Centrale cinese ha mantenuto un approccio espansivo ed accomodante, grazie a prospettive di inflazione ancora contenute.

Nel 2024, l'economia USA ha conservato basi solide e dinamiche costruttive. Dopo un rallentamento nel primo trimestre, la stima del PIL annualizzato è aumentata progressivamente. La domanda interna per consumi ed investimenti è stata il motore principale della crescita, mentre il mercato del lavoro è rimasto tonico, registrando, a novembre, un tasso di disoccupazione del 4,2%. La fiducia dei consumatori, sostenuta dal reddito reale disponibile e dalla consistenza dei risparmi, è apparsa solida. Dopo una certa tenuta dei prezzi nel primo trimestre, con pressioni vischiose, tra aprile e settembre l'inflazione ha registrato un rallentamento, a causa della flessione delle componenti dei beni e dell'energia. A livello politico, le elezioni presidenziali USA hanno visto la vittoria di Donald Trump e la conquista, da parte dei Repubblicani, di entrambi i rami del Congresso.

In Area Euro, dopo una lieve accelerazione del PIL nel primo trimestre, supportata dalle esportazioni nette, e una crescita moderata nei successivi due trimestri, i dati preliminari suggeriscono che i risultati sono stati influenzati al rialzo da fattori temporanei e volatili e che lo slancio si è indebolito. Le pressioni sui prezzi hanno espresso una certa resilienza, mentre a ottobre il tasso di disoccupazione si è confermato al minimo storico di 6,3%.

Le elezioni europee hanno riconfermato Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione Europea, ma la coabitazione di gruppi parlamentari eterogenei potrebbe rallentare le risposte alle

sfide strutturali, come l'integrazione fiscale. In Germania, la crisi politica ha portato alla convocazione di elezioni anticipate a fine febbraio, mentre in Francia la crisi politica è stata risolta dal Presidente Macron con la nomina di un nuovo Primo Ministro.

In Cina, il PIL, dopo un sorprendente rialzo nel primo trimestre, ha rallentato nei due trimestri successivi, arrivando a una stima di +4,8% da inizio anno, inferiore alle previsioni, a causa di una produzione industriale debole e di vendite al dettaglio fiacche. In particolare, l'attività immobiliare ha continuato a registrare arretramenti, mentre a dicembre la stima del tasso di disoccupazione si è stabilizzata a 5,1%. Il contesto generale dell'inflazione rimane molto debole.

Mercati finanziari

Nel 2024, i mercati finanziari sono stati influenzati principalmente dalle aspettative sull'allentamento delle politiche restrittive delle Banche Centrali, dalle prospettive globali di crescita e dalle tensioni geopolitiche.

Per tutto l'anno, i mercati azionari hanno registrato performance positive. Dopo che, nel primo semestre, i dati macroeconomici benevoli e la resilienza dell'economia avevano sostenuto i listini, l'incertezza sulla crescita e alcune trimestrali deludenti hanno innescato una correzione tra luglio e agosto. Successivamente, la moderazione dell'inflazione e l'inizio dei tagli dei tassi di interesse hanno ridotto i rischi.

L'indice globale azionario MSCI World Local ha registrato una performance di circa +20% in valuta locale, mentre gli indici azionari (MSCI) hanno fatto segnare ritorni superiori a +23% negli USA, +13% in Italia, +18% in Giappone, +6% in Europa, +5% nel Regno Unito e +10% nei Mercati Emergenti. I settori che hanno registrato le migliori performance sono stati comunicazione, tecnologia e finanziario, mentre i peggiori sono stati materie prime, energia e healthcare.

Gli indici obbligazionari hanno mostrato dinamiche eterogenee. L'indice globale in valuta locale dei comparti governativi ha registrato una performance piatta. Le obbligazioni societarie hanno segnato un incremento tra il +3 e il +9%, spinti dal flusso cedolare più elevato rispetto ai governativi, una minore esposizione al rischio tasso e da spread in flessione. I governativi dei Paesi emergenti in valuta forte hanno guadagnato circa il +7,5%.

In un contesto di incertezze politiche in Francia e Germania, i titoli di Stato italiani sono stati favoriti e lo spread BTP-Bund è sceso dai 150 punti di giugno a 106 punti in autunno, attestandosi sotto quota 116 a fine dicembre 2024.

Le performance annuali dei comparti governativi sono state: +1,76% per l'Area Euro, +0,5% per la Germania, -0,9% per la Francia, -1% per il Regno Unito, -3,1% per il Giappone; segni positivi per Italia (+5,2%), Spagna (+3,3%) e Treasury USA (+0,5%).

Sui mercati valutari, il cambio euro-dollaro si è attestato a 1,035 (al 31 dicembre 2024), con una perdita annua del -6,3%. Il biglietto verde ha beneficiato del ridimensionamento delle attese sui tagli ai tassi di interesse da parte della Fed e dall'escalation delle tensioni geopolitiche. Le politiche monetarie divergenti tra USA e Area Euro, i dati positivi sul mercato del lavoro statunitense e l'aumento del premio al rischio politico hanno supportato il dollaro fino ad aprile. Da luglio, l'euro ha mostrato una ripresa grazie alle rinnovate aspettative di tagli da parte della Fed, ma da ottobre a fine anno si è nuovamente indebolito a causa dei dati deludenti sull'attività economica dell'Area Euro e del differenziale dei tassi, mentre il dollaro si è rafforzato grazie ai rischi geopolitici e ai buoni dati macroeconomici USA.

Prospettive

Nel 2025 ci aspettiamo che la crescita e le dinamiche inflazionistiche delle principali economie globali possano registrare una certa moderazione, con intensità differenti a seconda delle aree geografiche e a fronte dei rischi legati alle tensioni geopolitiche. Nel breve termine, lo scenario macroeconomico dovrebbe rimanere moderatamente costruttivo ed evitare la recessione.

Negli USA, la crescita sarà sostenuta principalmente dalla spesa dei consumatori, grazie a un reddito disponibile personale superiore alla media storica. Anche se il PIL dovesse restare in territorio positivo, sarebbe improbabile che l'economia statunitense registri una forte crescita. La spesa per consumi privati rimarrà resiliente, mentre la politica monetaria della Fed dovrebbe rimanere relativamente

inalterata dalle politiche di Trump almeno fino al 2026. Per quanto riguarda l'inflazione, le attese sono di un graduale raffreddamento, con un possibile allentamento monetario da parte della Fed, che manterrà un approccio data-dependent legato alle politiche economiche del nuovo presidente, che potrebbero influenzare il ritmo delle riduzioni dei tassi.

In Area Euro le prospettive di crescita sono più caute, con un PIL annuo in crescita, ma sotto potenziale nel 2025. La produzione industriale e le vendite al dettaglio offrono segnali incerti e suggeriscono una ripresa sbilanciata tra domanda ed offerta. Il mercato del lavoro mostra segnali di raffreddamento della domanda, che potrebbe influire sulla fiducia delle famiglie. L'inflazione dovrebbe continuare a decelerare nel 2025, favorita dalla stagnazione della domanda interna e dalla minore rigidità dei prezzi dei servizi. La BCE, pur mantenendo un approccio data-dependent, è comunque ottimista sul raggiungimento dell'obiettivo di inflazione.

In Cina, la crescita sarà influenzata dal sostegno delle Autorità e dalle politiche commerciali dell'amministrazione Trump. La previsione per il 2025 è di un PIL con segno positivo, ma sotto potenziale. Le prospettive dei consumi interni e del settore immobiliare restano modeste: la loro stabilizzazione richiederà tempo. L'inflazione dovrebbe rimanere contenuta, influenzata da squilibri strutturali tra domanda e offerta. In questo contesto, la Banca Popolare cinese continuerà a favorire politiche di stimolo monetario e fiscale, mirando a sostenere la crescita economica del Paese.

Mercato M&A e del private equity in Italia

Nonostante il perdurare dell'incertezza a livello geopolitico, il 2024 è stato positivamente influenzato dall'andamento macroeconomico internazionale che, seppur in modo non omogeneo, ha visto una crescita economica accompagnata da un calo dell'inflazione, permettendo alle Banche Centrali di attuare un cambio di politica monetaria che ha creato le condizioni per facilitare la finalizzazione di grandi deal.

Secondo un'analisi condotta da KPMG (fonte "Mercato M&A in Italia nel 2024", KPMG - 30 dicembre 2024), il 2024 è stato un anno molto positivo per il mercato M&A italiano. Il numero di operazioni di M&A nel corso dell'anno si è attestato a n. 1.369, in aumento rispetto all'anno precedente (+8%). Il valore aggregato delle transazioni si è attestato oltre Euro 73 miliardi, in forte aumento rispetto all'anno precedente (+91%) grazie soprattutto all'aumento delle operazioni con valore superiore a Euro 1 miliardo (15 operazioni concluse).

In questo contesto, come riporta una recente analisi dell'Osservatorio Private Equity Monitor dell'Università Carlo Cattaneo – LIUC (fonte: "PEM, private equity monitor: l'anno si chiude con 423 operazioni", AIFI – 16 gennaio 2025), le operazioni condotte da fondi di private equity in Italia (a cui è fortemente correlato il segmento del private debt) hanno fatto registrare, nel corso del 2024, n. 423 operazioni concluse, in aumento rispetto all'anno precedente (+4%, n. 406 operazioni nel 2023) e in leggero calo rispetto al 2022 (-4%, n. 441 operazione concluse).

Mercato immobiliare

Il mercato immobiliare italiano nel 2024 ha registrato una notevole ripresa, con investimenti complessivi di circa Euro 9,9 miliardi (+47% rispetto al 2023 - fonte CBRE). Questo risultato è stato favorito dalla stabilizzazione dei rendimenti, grazie al repricing e al miglioramento delle condizioni finanziarie a seguito delle politiche monetarie più favorevoli della BCE. L'aumento dei volumi è stato trainato dal settore retail (circa Euro 2,9 miliardi).

L'Hospitality si è confermato uno dei settori più dinamici, con transazioni per Euro 2,1 miliardi (+36%), trainato da operazioni su proprietà iconiche nelle principali città d'arte. Il segmento Living, seppur limitato dalla scarsa disponibilità di asset core, ha visto una ripresa grazie al crescente interesse per lo Student Housing, con transazioni per oltre Euro 160 milioni solamente nel quarto trimestre.

Gli uffici hanno registrato transazioni per Euro 1,9 miliardi (+55% rispetto al 2023), con Milano e Roma che rimangono i mercati principali. L'interesse si è focalizzato su immobili di grado A/A+, con canoni prime in aumento, specialmente a Milano, dove il prime rent ha raggiunto 775 €/mq/anno. Anche la logistica ha registrato performance solide, con Euro 1,6 miliardi di investimenti, sostenuta dalla domanda di spazi in hub strategici come Milano e Piacenza, nonostante una normalizzazione del takeup.

Per il 2025 le prospettive rimangono positive, sostenute dalla pipeline già avviata e dal previsto ulteriore calo dei tassi di interesse. Gli investimenti nelle asset class tradizionali del real estate dovrebbero continuare a dominare, con un particolare focus su strategie value-add, ma cresce l'attenzione per settori alternativi che offrono opportunità di diversificazione in risposta a nuovi trend sociali ed economici. La sfida principale resta il superamento di criticità urbanistiche, in particolare a Milano, che limitano l'offerta di asset di alta qualità.

Il risparmio gestito

In base alla Mappa trimestrale al 31 dicembre 2024 pubblicata da Assogestioni, il mercato italiano del risparmio gestito evidenzia un patrimonio totale che si assesta a quota Euro 2.508,9 miliardi, in aumento di circa Euro 171,2 miliardi rispetto a Euro 2.337,7 miliardi rilevati alla fine del 2023. Al 31 dicembre 2024, il saldo della raccolta del risparmio gestito risulta positivo per circa Euro 33,1 miliardi (raccolta negativa per circa Euro 49,6 miliardi al 31 dicembre 2023). In particolare, le gestioni collettive registrano una raccolta positiva da inizio anno pari a circa Euro 19,2 miliardi, mentre le gestioni di portafoglio registrano una raccolta positiva pari a circa Euro 13,9 miliardi.

CORPORATE GOVERNANCE E POLITICHE DI REMUNERAZIONE

Offerta pubblica di acquisto

In data 6 novembre 2024 è stata annunciata ad Anima Holding (cfr. comunicato stampa "Offerta Pubblica d'Acquisto volontaria da Banco BPM Vita" del 8 novembre 2024) l'offerta pubblica d'acquisto volontaria ("OPA") promossa da Banco BPM Vita S.p.A. ("BBPM Vita"), di concerto con la capogruppo Banco BPM S.p.A. ("Banco BPM"), sulla totalità delle azioni ordinarie della Società, con un corrispettivo offerto pari a Euro 6,20 per azione cum dividendo (successivamente aumentato a Euro 7 per azione a seguito dell'approvazione da parte dell'assemblea di Banco BPM in data 28 febbraio 2025).

L'OPA è subordinata a talune condizioni, da distinguere tra condizioni al cui avveramento è subordinato lo svolgimento dell'OPA (Autorizzazioni Preventive) e condizioni cui è subordinata l'efficacia dell'OPA stessa (Condizioni di Efficacia).

Banco BPM è uno dei principali stakeholder della Società, sia in veste di primo azionista con una quota del 21,97% (alla data di approvazione del presente Bilancio consolidato) sia come partner industriale.

Si segnala che, per compiere il processo di analisi e valutazione dell'OPA, Il Consiglio di Amministrazione di Anima Holding in data 8 novembre 2024 ha nominato Goldman Sachs come advisor finanziario e Gatti Pavesi Bianchi Ludovici Studio Legale come advisor legale. In aggiunta, i Consiglieri indipendenti – per rendere su base volontaria – il parere sulla congruità, dal punto di vista finanziario, del corrispettivo offerto hanno incaricato Vitale & Co. in qualità di advisor finanziario e A&O Shearman per la parte legale. Successivamente (cfr. comunicato stampa "Risultati consolidati per l'esercizio 2025" del 5 febbraio 2025"), il Consiglio di Amministrazione in data 5 febbraio 2025, prendendo atto della rinuncia all'incarico da parte dello studio Gatti Pavesi Bianchi Ludovici, ha deliberato di conferire l'incarico di proprio consulente legale ad A&O Shearman, già selezionato quale consulente legale dei Consiglieri indipendenti.

Inoltre, si ricorda che in data 25 novembre 2024 UniCredit S.p,A. ha promosso un'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria ai sensi e per gli effetti degli artt. 102 e 106, comma 4, del TUF avente a oggetto la totalità delle azioni ordinarie di Banco BPM.

Governance Societaria

L'organizzazione di Anima Holding è basata sul modello tradizionale ed è conforme a quanto previsto dalla normativa in materia di emittenti quotati.

Per una descrizione puntuale del sistema di governo societario si rinvia alla "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" - disponibile sul sito internet della Società (sezione "Corporate Governance") – redatta sulla base di quanto previsto dall'art. 123-bis del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 - Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria ("TUF"),

ai sensi del quale gli emittenti devono annualmente fornire al mercato una serie di informazioni, dettagliatamente individuate dalla norma in oggetto, relative agli assetti proprietari, all'adesione a un codice di comportamento in materia di governo societario nonché alla struttura e al funzionamento degli organi sociali e alle pratiche di governance applicate.

L'azionariato

Sulla base delle comunicazioni rese ai sensi dell'art. 120 del TUF e delle ulteriori informazioni a disposizione della Società, alla data di approvazione del Bilancio Consolidato da parte del Consiglio di Amministrazione, gli azionisti detentori di partecipazioni rilevanti in Anima Holding (soci che partecipano direttamente o indirettamente in misura superiore al 3% del capitale sociale ovvero 5% per le c.d. "partecipazioni gestite"), risultano essere Banco BPM con il 21,97%, Poste Italiane S.p.A. ("Poste Italiane" o "Poste") con il 11,74%, FSI SGR S.p.A. (tramite FSI Holding 2 S.r.l. – "FSI")) con il 9,59%, Gaetano Francesco Caltagirone, tramite Gamma S.r.l., con il 5,20% e The Goldman Sachs Group Inc. con il 4,65%.

La Società al 31 dicembre 2024 deteneva in portafoglio n° 9.441.730 azioni proprie, senza diritto di voto, pari al 2,96% del capitale sociale.

Per ulteriori informazioni, si rimanda al successivo paragrafo "Altre Informazioni – Azioni proprie" della presente Relazione sulla gestione consolidata.

Pattuizioni parasociali

Alla data di approvazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 da parte del Consiglio di Amministrazione (4 marzo 2025), con riferimento agli accordi tra soci o tra la Società e soci rilevanti ai sensi dell'art. 122 del TUF, si rinvia ai documenti pubblicati in data 14 febbraio 2025 e consultabili nella sezione "Corporate governance - Documenti societari" del sito internet istituzionale.

Modello di Governo societario di Anima Holding

Il modello di governo societario della Capogruppo prevede i seguenti principali organi e cariche societarie:

  • l'Assemblea degli azionisti;
  • il Consiglio di Amministrazione;
  • il Presidente;
  • l'Amministratore Delegato e Direttore Generale;
  • il Condirettore Generale;
  • il Collegio Sindacale;
  • il Comitato Controlli, Rischi e Sostenibilità;
  • il Comitato Nomine e Remunerazione;
  • il Comitato Parti Correlate;
  • il Dirigente Preposto ex art. 154 bis del TUF;
  • l'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001.

Modifiche intervenute negli Organi Sociali di Anima Holding

Nel corso dell'esercizio 2024 non sono intervenute modifiche negli organi sociali di Anima Holding.

Le politiche di remunerazione

La Società ha adottato una politica di remunerazione ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e del codice di autodisciplina per le società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A. ("Codice di Autodisciplina" ora "Codice di Corporate Governance"), disponibile sul sito www.animaholding.it alla sezione Corporate Governance, alla quale si rimanda per ogni dettaglio.

Le società regolamentate controllate Anima SGR, Anima Alternative, Castello SGR e Kairos SGR si sono dotate di politiche di remunerazione in conformità alle previsioni normative vigenti. In particolare, si evidenzia che nel comparto del risparmio gestito, già dal 2011 con le previsioni contenute nella direttiva sui gestori di fondi alternativi ("AIFMD"), il legislatore europeo ha introdotto una normativa armonizzata in materia di politiche e prassi di remunerazione ed incentivazione per i

gestori di Fondi di Investimento Alternativi ("FIA"), che nel 2014 ha trovato un ulteriore sviluppo nelle previsioni contenute nella direttiva 2014/91/UE (c.d. "UCITS V"), applicabile alle società di gestione di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari ("OICVM").

Tali norme sono state recepite a livello nazionale con modifica al Regolamento congiunto della Banca d'Italia e della Consob del 29 ottobre 2007, arrivando all'attuale "Regolamento di attuazione degli articoli 4-undecies e 6, comma 1, lettere b) e c-bis), del TUF", come da ultimo modificato in data 23 dicembre 2022, che disciplina le politiche e le prassi di remunerazione e incentivazione unitaria ed organica per il settore del risparmio gestito assicurando un quadro di regole omogeneo per i gestori di OICVM e di FIA.

Il Regolamento UE 2088/2019, relativo all'informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari all'art. 5 «Trasparenza delle politiche di remunerazione relativamente all'integrazione dei rischi di sostenibilità», ha inoltre previsto per le società di gestione del risparmio ("SGR") l'obbligo di includere nelle loro politiche di remunerazione informazioni su come le stesse siano coerenti con l'integrazione dei rischi di sostenibilità e di pubblicare tali informazioni sui propri siti web.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI NELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO ANIMA

Crisi geopolitica

Con riferimento all'evoluzione del contesto geopolitico e al perdurare del conflitto bellico sul fronte est-europeo derivante dall'invasione militare della Russia in Ucraina, in ottemperanza anche alle raccomandazioni dell'European Securities and Markets Autority ("ESMA"), il Gruppo ha continuato a monitorare le indicazioni dell'Unione Europea in materia di restrizioni e sanzioni economiche impartite alla Federazione Russa, pur non avendo evidenziato effetti rilevanti (diretti ed indiretti – attuali e prevedibili) sulle attività di business, sulla situazione finanziaria e sulla performance economica derivanti dal conflitto in Ucraina.

Anche con riferimento alle tensioni e alle ostilità in Medio Oriente, sulla base degli elementi e delle informazioni disponibili, regolarmente monitorati, non si prevedono conseguenze di particolare rilievo sull'attività e sulla redditività complessiva della Società e del Gruppo.

Delibere Assembleari

In data 28 marzo 2024, l'Assemblea degli Azionisti della Società in sede ordinaria ha deliberato di:

  • approvare il Bilancio di esercizio della Società al 31 dicembre 2023 e la distribuzione di un dividendo pari ad Euro 0,25 per azione (con esclusione delle azioni proprie detenute dalla Società), che è stato pagato a partire dal 22 maggio 2024 (stacco della cedola n° 11 il 20 maggio 2024 e record date il 21 maggio 2024);
  • approvare la Politica sulla Remunerazione contenuta nella Sezione I della Relazione sulla Remunerazione ed esprimere parere favorevole sulla Sezione II della Relazione stessa;
  • approvare l'istituzione del piano di incentivazione azionaria di medio-lungo termine 2024-2026 ("LTIP 24-26") basato su strumenti finanziari della Società (deliberando inoltre di approvare, in sede straordinaria, l'emissione di massimo n° 11.521.711 azioni ordinarie a favore del Piano LTIP 24-26);
  • approvare il rinnovo della proposta del Consiglio di Amministrazione (nel seguito anche il "Consiglio") e di autorizzare lo stesso, previa revoca per la parte non eseguita della precedente autorizzazione, all'acquisto e disposizione di azioni proprie fino a un massimo del 10% del capitale sociale e per un periodo massimo di diciotto mesi.

Inoltre, la stessa Assemblea degli Azionisti ha approvato, in sede straordinaria, la proposta del Consiglio di annullare n° 9.875.753 azioni ordinarie prive del valore nominale (pari al 3% delle azioni complessive) detenute in portafoglio dalla Società, mantenendo invariato il capitale sociale con riduzione della riserva "Azioni proprie" (come risultante dal Patrimonio Netto del Bilancio al 31 dicembre 2023) e di modificare l'art. 5 comma 1 dello Statuto Sociale. Tale delibera è stata attuata in data 1° maggio 2024.

Per una completa descrizione della movimentazione delle azioni proprie in portafoglio alla Società si rinvia al successivo paragrafo "Altre informazioni - Azioni proprie" della presente Relazione sulla gestione consolidata.

Si informa che in data 17 febbraio 2025 (cfr. comunicato stampa "Variazione del capitale sociale" del 17 febbraio 2025) è avvenuto il deposito dell'attestazione di emissione di n° 5.899.814 nuove azioni ordinarie, godimento regolare, al servizio del piano LTIP 24-26 per massimi nominali Euro 129.795,91, mediante imputazione a capitale di un importo di corrispondente ammontare tratto dalle riserve disponibili, in esecuzione della delibera di aumento di capitale sociale a titolo gratuito approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 5 febbraio 2025 (cfr. comunicato stampa "Risultati consolidati per l'esercizio 2024" del 5 febbraio 2025), in parziale esercizio dell'autorizzazione conferita ai sensi dell'art. 2443 C.C. dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 28 marzo 2024.

Pertanto, alla data di approvazione del progetto di Bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione (4 marzo 2025), il capitale sociale di Anima Holding è pari a Euro 7.421.605,63 ed è rappresentato da n° 325.215.817 azioni ordinarie prive di valore nominale.

Operazioni che hanno coinvolto le Società del Gruppo

Acquisizione di Kairos SGR

Il 16 novembre 2023, la Società aveva comunicato di aver sottoscritto un accordo vincolante per l'acquisizione del 100% di Kairos SGR da Kairos Investment Management S.p.A. (cfr. comunicato stampa "Acquisizione di Kairos Partners SGR" del 16 novembre 2023).

In data 2 maggio 2024 è avvenuto il closing dell'operazione, a seguito del completamento dell'iter autorizzativo e in particolare del ricevimento del nulla-osta da parte di Banca d'Italia, secondo le tempistiche e modalità illustrate nel sopracitato comunicato stampa del 16 novembre 2023, attraverso l'utilizzo di risorse finanziarie disponibili per un prezzo provvisorio pari a circa Euro 19,3 milioni (cfr. comunicato stampa "Closing dell'acquisizione di Kairos Partners SGR" del 2 maggio 2024). Kairos è uno dei marchi più prestigiosi dell'asset e wealth management in Italia, con una gamma di prodotti e servizi orientati a una clientela ad alto potenziale private e istituzionale.

Per una completa informativa sull'acquisizione, si rimanda a quanto illustrato nella Nota integrativa consolidata "Parte A Politiche contabili – Altre informazioni – Operazione di aggregazione di Kairos SGR" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

Vita Srl

In data 24 gennaio 2024, Castello SGR ha costituito Vita Srl, con l'obiettivo di creare una piattaforma per la gestione professionale di immobili residenziali destinati alla locazione (c.d. settore Multifamily o Build-to-Rent).

Successivamente, in data 25 luglio 2024 ha avuto luogo l'aumento di capitale di Vita Srl, a seguito del quale sono entrati all'interno della compagine sociale della controllata indiretta Compass Rock Real Estate Ltd (2,95% quota liberata in contanti) e Halldis S.p.A. (41% quota liberata il 6 agosto attraverso il conferimento del ramo d'azienda operativo, attivo nella gestione professionale di immobili residenziali destinati alla locazione). In data 6 agosto 2024 Halldis S.p.A. ha contestualmente ceduto a Castello SGR una quota del 20% di Vita Srl per un corrispettivo in contanti pari a Euro 2,6 milioni (cfr. comunicato stampa "Il Gruppo Anima acquisisce le attività di Halldis" del 7 agosto 2024). A seguito di tale operazione, al 31 dicembre 2024, Castello SGR detiene il 76,05% del capitale di Vita Srl.

Si rimanda a quanto illustrato nella Nota integrativa consolidata "Parte A Politiche contabili – Altre informazioni – Operazione di conferimento ramo azienda in Vita Srl" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, per maggiori dettagli.

Riallineamento ai sensi D.L. 185/2008

In data 30 giugno 2024, la Società, avvalendosi delle disposizioni previste dall'art. 15, comma 10-ter, D.L. n. 185/2008, ha esercitato l'opzione che consente il riallineamento dei valori fiscali ai maggiori valori contabili ("Affrancamento") della quota parte del valore della partecipazione in Castello SGR, acquisita il 19 luglio 2023, riferibile all'avviamento della società partecipata rilevato nel Bilancio

Consolidato chiuso il 31 dicembre 2023, mediante il pagamento di un'imposta sostitutiva dell'IRES e dell'IRAP con aliquota del 16%.

L'esercizio dell'opzione consentirà ad Anima Holding di dedurre, in via extracontabile, sia ai fini IRES che ai fini IRAP, il valore dell'avviamento implicito nella partecipazione in Castello SGR (pari a circa Euro 45 milioni) in cinque periodi di imposta a decorrere dal 2026. Il risparmio complessivo di imposte correnti (nell'arco temporale fino al 2032, termine ultimo degli effetti fiscali in costanza di aliquote e di metodologia di versamento saldo/acconti, i.e. metodo storico) è pari a circa Euro 13,3 milioni. Tale importo è stato iscritto nella voce "100. Attività fiscali – b) anticipate" riducendo, in contropartita, la voce di conto economico "250. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente". Quest'ultima voce accoglie inoltre, come onere dell'esercizio, l'imposta sostitutiva versata per un importo pari a circa Euro 7,2 milioni, determinando così uno sbilancio economico positivo pari a circa Euro 6,1 milioni.

Acquisizione del 3% del capitale Banca Monte dei Paschi

In data 13 novembre 2024, la Società ha acquistato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF") n° 37.790.691 azioni ordinarie di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. ("BMPS"), pari al 3% del capitale sociale della banca (cfr. comunicato stampa "Anima Holding acquisisce il 3% di Banca Monte dei Paschi di Siena" del 13 novembre 2024), a fronte del pagamento di un corrispettivo complessivo di Euro 218,9 milioni, nell'ambito della procedura accelerata di raccolta ordini riservata a investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri che ha determinato la cessione da parte del MEF di una partecipazione complessiva pari al 15% del capitale di BMPS. Si rinvia a quanto illustrato nel successivo paragrafo "Operazioni con parti correlate - Procedura per le Operazioni con Parti Correlate" della presente Relazione sulla gestione consolidata.

Si evidenzia che predetta operazione di maggiore rilevanza è stata portata all'attenzione di BBPM Vita e Banco BPM che hanno comunicato alla Società di non considerarla in contrasto, né incompatibile o ostativa al conseguimento degli obiettivi dell'OPA e che, pertanto, l'operazione non ricadeva nell'ambito della c.d. Passivity Rule ex art. 104 TUF, né nell'ambito di applicazione delle condizioni di efficacia dell'OPA.

Per effetto dell'operazione, al 31 dicembre 2024 la Società (che già deteneva n° 12.500.000 azioni ordinarie pari a circa l'1% del capitale sociale) detiene n° 50.290.691 azioni ordinarie, pari al 3,99% del capitale sociale di BMPS.

I titoli azionari di BMPS sono stati classificati contabilmente tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", voce che accoglie gli strumenti finanziari valutati al fair value con la rilevazione delle variazioni dello stesso in una specifica riserva di patrimonio netto, in base alle previsioni contenute nell'IFRS 9. Tale trattamento contabile è coerente con la finalità dell'investimento.

Accelerazione Piani LTIP

Come precedentemente indicato, in data 6 novembre 2024 è stata annunciata l'OPA promossa da Banco BPM Vita S.p.A., di concerto con Banco BPM ("OPA BBPM Vita").

Si informa che, a seguito della comunicazione ai sensi dell'art. 102, comma 3 del TUF e dell'art. 37-ter, comma 3 del Regolamento Emittenti con cui BBPM Vita, in data 26 novembre 2024, ha reso nota la promozione dell'OPA BBPM Vita attraverso il deposito presso Consob del documento di offerta, in linea con quanto previsto nei regolamenti, ha determinato l'accelerazione dei piani di incentivazione a lungo termine "LTIP 21-23"(approvato in data 31 marzo 2021 dall'Assemblea ordinaria degli azionisti della Società, quanto ai due residui cicli triennali di vesting) e LTIP 24-26 (congiuntamente i "Piani"), con conseguente iscrizione anticipata nell'esercizio 2024 del costo residuo dei Piani, riconducile al numero dei diritti attribuiti e spettanti a ciascun Beneficiario (si rinvia a quanto illustrato nella Nota integrativa consolidata "Parte A Politiche Contabili – A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio – Altre informazioni – Long Term Incentive Plan ("LTIP")" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024).

Altri eventi di rilievo

Al fine di supportare la nuova articolazione del Gruppo e la crescita prospettata dal Piano Strategico approvato nel mese di maggio 2024 dal Consiglio di Amministrazione della Società, si evidenziano le seguenti variazioni organizzative:

  • in data 1° luglio 2024 (i) Davide Sosio, già Group CFO & HR Director, ha assunto il ruolo di Group Chief Operating Officer & HR Director, mantenendo la qualifica di Dirigente Strategico della Società e (ii) Marco Pogliani, già a capo della divisione Pianificazione e M&A, ha assunto il ruolo di Group Chief Financial Officer, acquisendo la qualifica di Dirigente Strategico della Società (cfr. comunicato stampa "Nomine di dirigenti strategici" del 1° luglio 2024);
  • in data 1° ottobre 2024 Francesco Betti, già COO di Anima SGR, ha assunto il ruolo della nuova carica di Group Chief Risk Officer, acquisendo la qualifica di Dirigente Strategico della Società (cfr. comunicato stampa "Nomina di dirigente strategico" dell'8 ottobre 2024).

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Procedura per le Operazioni con Parti Correlate

La Società, nel rispetto della normativa di riferimento, si è dotata di una procedura per le Operazioni con Parti Correlate (la "Procedura"), disponibile sul sito internet della Società all'indirizzo www.animaholding.it sezione Investor Relations –Corporate Governance.

La Procedura, in attuazione del Regolamento Consob recante disposizioni in materia di operazioni con Parti Correlate (delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche apportate dalla delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020 in vigore dal 1° luglio 2021), assicura la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con Parti Correlate realizzate direttamente o per il tramite di società controllate. In particolare, essa disciplina i seguenti aspetti:

  • rinvio diretto ai principi contabili internazionali per la definizione di "parte correlata" e di "operazioni con parti correlate";
  • ruolo e competenza del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate;
  • verifica dei requisiti di indipendenza degli esperti incaricati dal Comitato per le Operazioni con Parti Correlate;
  • processo di istruttoria, deliberazione e informazione agli Organi sociali per le operazioni realizzate con Parti Correlate;
  • informazione al mercato per le operazioni con Parti Correlate.

Il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato, con il preventivo parere favorevole rilasciato dal Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (composto esclusivamente da amministratori indipendenti) la rivisitazione della Procedura.

Nel corso dell'esercizio 2024, la Società e il Gruppo hanno intrattenuto rapporti, regolati da termini e condizioni in linea con quelli di mercato, con i soggetti identificati dalla Procedura.

Con riferimento al comma 8 dell'art. 5 del Regolamento Consob in materia d'informazione periodica sulle operazioni con Parti Correlate si evidenzia che, nel corso dell'esercizio 2024 non sono state effettuate operazioni di "minore rilevanza" e operazioni atipiche ed inusuali.

Si informa che la predetta acquisizione di n° 37.790.691 azioni ordinarie BMPS dal MEF, avvenuta in data 13 novembre 2024, è stata qualificata come "operazione di maggiore rilevanza" con Parti Correlate, poiché il controvalore dell'operazione è stato superiore alla soglia di rilevanza prevista dalla Procedura. Infatti il MEF, controparte venditrice nell'operazione BMPS, è parte correlata della Società in quanto controlla – direttamente e indirettamente (per il tramite di Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.) Poste Italiane, titolare alla data dell'operazione di una partecipazione pari all'11,95% del capitale sociale di Anima Holding (per maggiori dettagli si rinvia al "Documento informativo relativo ad operazioni di maggiore rilevanza con Parti Correlate tra Anima Holding S.p.A. e Ministero dell'Economia e delle Finanze" pubblicato il 20 novembre 2024 nella sezione "Corporate governance - Documenti societari" del sito internet istituzionale).

Le transazioni con Parti Correlate hanno riguardato principalmente le attività commerciali a supporto della distribuzione dei prodotti gestiti dal Gruppo, le deleghe di gestione ricevute, i rapporti di deposito di conto corrente/depositi a scadenza ("time deposit") e custodia titoli per la gestione della liquidità, i servizi di postalizzazione ricevuti, i compensi riconosciuti ai componenti del Consiglio di Amministrazione delle società del Gruppo di emanazione Banco BPM, Poste e FSI, oltre agli importi derivanti dai meccanismi di aggiustamento prezzo riferiti alle operazioni di acquisizione effettuate nel

corso del 2017 e del 2018 dal Gruppo con il gruppo Banco BPM e con il gruppo Poste, così come integrati/modificati da quanto sottoscritto nel corso del 2020 (per maggiori dettagli si rimanda al Capitolo XXII del Prospetto Informativo pubblicato in data 23 marzo 2018 relativo all'aumento di capitale e ai documenti informativi relativi ad operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate pubblicate in data 7 aprile 2020 e in data 21 maggio 2020, disponibili sul sito della Società).

Si rinvia alla Nota integrativa consolidata "Parte D – Altre informazioni - Sezione 6 - Operazioni con Parti Correlate" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 per un completo dettaglio sulle operazioni con Parti Correlate effettuate nell'esercizio in esame.

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE

I principali rischi d'impresa

I risultati economici del Gruppo dipendono da una molteplicità di fattori e in particolare dalle performance dei prodotti finanziari gestiti, dalla capacità di offrire prodotti che si adattino alle varie esigenze di investimento della clientela e dall'abilità di mantenere e sviluppare sia la propria clientela, sia quella delle reti distributive di cui il Gruppo si avvale, anche mediante una continua ed attenta attività di assistenza prestata direttamente ai clienti e alle strutture delle reti distributive.

Il mancato mantenimento della qualità della gestione operativa, ovvero l'incapacità di applicare la stessa con successo alle nuove iniziative, potrebbero avere un impatto negativo sulla capacità del Gruppo di mantenere, consolidare e ampliare la propria clientela e quella delle reti distributive di cui si avvale.

Il Gruppo si avvale, per la distribuzione dei propri prodotti di risparmio gestito, principalmente di reti distributive terze. Questo comporta che tali reti distributive collochino anche prodotti promossi da operatori concorrenti. Inoltre, qualora i collocatori terzi cedano parti rilevanti del proprio network distributivo o vi siano variazioni degli assetti azionari e/o di governance degli stessi collocatori, tali eventi potrebbero determinare effetti negativi in termini di raccolta netta e conseguentemente sui ricavi del Gruppo.

Con riferimento alla clientela di tipo istituzionale, la relazione non è tipicamente intermediata da reti distributive: fattore determinante è quindi la capacità del Gruppo di trovare in modo autonomo tale tipologia di clientela, caratterizzata da un elevato livello di sofisticazione e conoscenza in ambito finanziario; è quindi necessario che il Gruppo sia in grado di fornire, sia in termini di prodotti, sia in termini di servizio, un livello qualitativo adeguato alla tipologia di clientela a cui si rivolge. Carenze su questi aspetti potrebbero comportare difficoltà o rallentamenti nello sviluppo commerciale del Gruppo.

I proventi derivanti dall'attività di gestione dei prodotti sono rappresentati prevalentemente dalle commissioni di gestione e dalle commissioni di incentivo (ove contrattualmente previste), che rappresentano la maggior parte dei ricavi del Gruppo.

Con riferimento ad Anima SGR e Kairos SGR, le commissioni di gestione e di incentivo sono collegate al valore di mercato degli attivi gestiti (asset under management - "AuM") e al risultato della gestione dei prodotti. In particolare, le commissioni di gestione sono calcolate periodicamente come percentuale del patrimonio del singolo prodotto. Eventuali riduzioni di patrimonio dei prodotti, che possono derivare sia dall'andamento negativo dei mercati finanziari sia dai deflussi netti di raccolta, potrebbero determinare una diminuzione delle commissioni. Inoltre, con taluni partner con i quali sono stati formalizzati accordi di lungo termine (quali ad esempio Banco BPM e Poste), sono previsti KPI di performance che, se non rispettati, potrebbero causare una riduzione degli AuM e conseguentemente delle commissioni di gestione.

La commissione di incentivo, invece, viene applicata ai prodotti e corrisposta a favore delle società di gestione quando il rendimento del prodotto stesso, in un determinato periodo, supera la performance di un indice di riferimento o un valore prestabilito o un obiettivo di rendimento. In particolare, per taluni fondi la commissione di incentivo è dovuta se il valore della quota del fondo aumenta e il valore raggiunto risulta superiore a quello più elevato mai raggiunto in precedenza. Pertanto, il conseguimento delle commissioni di incentivo, così come il loro ammontare, sono fortemente

condizionati dal rendimento conseguito dai fondi e dagli altri prodotti gestiti: fattore che a sua volta risente, oltre che della qualità della gestione, anche dell'andamento dei mercati di riferimento e, più in generale, dall'andamento economico-finanziario nazionale e internazionale.

Ulteriore elemento di incertezza relativo alla possibilità di conseguire commissioni di incentivo deriva da evoluzioni normative qualora venissero introdotte condizioni più stringenti in materia.

Con riferimento ai prodotti FIAgestiti da Anima Alternative, le commissioni di gestione sono collegate, oltre che al valore degli impegni a sottoscrivere dei clienti, anche al patrimonio del FIA effettivamente investito. Eventuali riduzioni di patrimonio derivanti da rilevanti svalutazioni degli asset in portafoglio, potrebbero determinare una diminuzione delle commissioni di gestione percepite. Dato che gli investimenti effettuati da Anima Alternative si rivolgono verso strumenti illiquidi non quotati, l'ammontare delle commissioni di gestione percepite è fortemente dipendente anche dalla capacità di fare scouting e origination sugli investimenti. Una scarsa capacità di individuare nuove opportunità di investimento che vadano a buon fine potrebbe quindi ridurre l'ammontare delle commissioni di gestione che saranno percepite dal Gruppo.

Ove contrattualmente previste, ulteriori tipologie di ricavi legate all'andamento della performance dei prodotti FIA vengono tipicamente percepite al termine del ciclo di vita dei prodotti stessi. È tuttavia necessario che si verifichino i presupposti per la loro applicazione: tipicamente è richiesto che il risultato della gestione del prodotto, sull'intero arco di vita dello stesso, sia superiore ad una determinata soglia. Il conseguimento di tale tipologia di ricavi, così come il loro ammontare, sarà quindi fortemente condizionato dalla qualità della gestione, dall'andamento dei mercati di riferimento e, più in generale, dall'andamento economico-finanziario nazionale e internazionale.

Con riferimento ai FIA gestiti da Castello SGR, la struttura commissionale varia generalmente in funzione della tipologia e della strategia di investimento ed è definita nel regolamento dei fondi. Di norma le commissioni sono calcolate come percentuale del Valore Complessivo delle Attività del Fondo ("GAV") con definizione di importi minimi e, in taluni casi, determinate in misura fissa. Eventuali riduzioni di patrimonio dei fondi, che possono derivare sia dalle variazioni in diminuzione del valore di mercato degli immobili presenti nei portafogli dei fondi stessi sia dall'ordinario processo di dismissione, potrebbero determinare una diminuzione delle commissioni.

Un impatto negativo sui risultati economici del Gruppo può derivare dall'accadimento di eventi originati da cause di natura operativa (errori umani, frodi, processi organizzativi, tecnologia ed eventi esterni avversi). L'impatto di tali rischi, sia pur dimensionato alle specifiche attività svolte dal Gruppo, può essere mitigato dall'adozione di adeguati presidi di controllo.

L'immagine e la reputazione costituiscono un notevole punto di forza di tutte le società del Gruppo; una percezione negativa dell'immagine sul mercato da parte di Clienti, Controparti, Azionisti, Investitori o Autorità di vigilanza, derivante ad esempio dalla perdita di personale chiave, dal calo delle performance dei prodotti offerti, sia in termini assoluti sia rispetto ai parametri di riferimento ovvero verso la concorrenza, dalla violazione da parte dei gestori della normativa di settore e/o dall'eventuale insorgere di procedimenti giudiziari, tributari o arbitrali nei confronti delle società del Gruppo, indipendentemente dalla fondatezza delle pretese avanzate, così come l'eventuale erogazione di sanzioni da parte delle competenti autorità di vigilanza, potrebbe comportare un danno, anche significativo, all'immagine e alla reputazione di cui il Gruppo gode nel settore di riferimento e, più in generale, alla fiducia riposta nel Gruppo dai relativi clienti e reti distributive terze, con possibili effetti negativi sulle prospettive di crescita del Gruppo stesso, nonché sui ricavi e sui suoi risultati operativi.

Si evidenzia, inoltre, che l'attività di gestione del risparmio è soggetta a una significativa e mutevole regolamentazione. Le autorità regolamentari che sovrintendono all'attività svolta dalle società del Gruppo sono, per l'Italia, Consob, Banca d'Italia, Unità di Informazione Finanziaria e Covip e le equivalenti Autorità dei Paesi in cui opera il Gruppo. Tale esteso e penetrante contesto regolamentare rende particolarmente importanti i presidi organizzativi ed i sistemi di controllo per la gestione del rischio di non-conformità normativa (Compliance). Si segnala che, nel corso degli ultimi anni, alcune società del Gruppo sono state oggetto di accertamenti ispettivi di natura ordinaria da parte delle Autorità competenti.

Particolare considerazione è posta dal Gruppo alla valutazione delle attività immateriali.Con specifico riferimento alle stime contabili, si segnala l'attenzione del Gruppo sulle attività di stima del valore recuperabile dell'avviamento ("impairment test") da effettuarsi almeno annualmente in fase di

predisposizione del bilancio consolidato, ai sensi del principio contabile internazionale IAS 36; tale principio prevede altresì la verifica dell'esistenza di indicatori di perdite di valore ("trigger events") per le altre attività immateriali a vita utile definita.

Nel formulare tali stime sul 31 dicembre 2024, la Società ha tenuto conto anche di quanto raccomandato dalle Autorità di Vigilanza, in particolare di quanto indicato da European Securities and Markets Authority ("ESMA") nel "Public Statement" del 24 ottobre 2024 (ripreso anche da CONSOB nel Richiamo di attenzione 2/24 del 20 dicembre 2024),il Discussion paper n.1/22 dell'Organismo Italiano di Valutazione ("OIV") oltre a il documento "Recommendations on Accounting for Goodwill" emesso dall'International Organization of Securities Commissions ("IOSCO" - organizzazione internazionale che riunisce le Autorità di Vigilanza sui mercati finanziari) del dicembre 2023.

Al 31 dicembre 2024, gli esiti dell'impairment test non hanno evidenziato perdite di valore degli avviamenti e degli intangibili a vita utile definita iscritti nel Bilancio consolidato, sia nello scenario di riferimento che in tutti quelli ipotizzati dalle analisi effettuate. Anima Holding ha chiesto al consulente indipendente EY Advisory S.p.A. di predisporre una fairness opinion, dalla quale risulta che i metodi di valutazione adottati dalla Società sono adeguati e correttamente applicati ai fini della determinazione del valore recuperabile delle attività immateriali oggetto di analisi.

Per maggiori dettagli sull'impairment test, sulle analisi di sensitività e di scenario svolte si rimanda alla Nota Integrativa consolidata "Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato – Sezione 9 - Attività immateriali - voce 90 – Impairment Test" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

Rischi climatici

Il Gruppo è consapevole dei potenziali impatti diretti e indiretti che può creare con le proprie attività in ambito di sostenibilità ed ha pertanto attuato una serie di misure interne che permettono di considerare strategicamente e preventivamente tali rischi. A tal fine, ha valutato ed integrato, all'interno del proprio modello di gestione dei rischi, anche quelli correlati all'Environmental, Social, Governance ("ESG"). In tale ambito, assumono sempre più rilevanza i rischi derivanti dal cambiamento climatico, che si distinguono in:

  • rischio fisico indica l'impatto finanziario derivante dai danni materiali che le aziende possono subire come conseguenza dei cambiamenti climatici, e si distingue a sua volta in:
    • o rischio fisico acuto: se causato da eventi metereologici estremi quali siccità, alluvioni e tempeste;
    • o rischio fisico cronico: se provocato da mutamenti graduali del clima quali l'aumento delle temperature, l'innalzamento del livello del mare, lo stress idrico, la perdita di biodiversità, il cambio di destinazione dei terreni, la distruzione degli habitat e la scarsità di risorse.
  • rischio di transizione indica la perdita finanziaria in cui si può incorrere, direttamente o indirettamente, a seguito del processo di adeguamento verso un'economia a basse emissioni di gas serra per favorire la transizione economica verso attività meno dannose per il clima. Il rischio di transizione si distingue a sua volta in:
    • o normativo rischio derivante dall'introduzione di nuove e improvvise normative in ambito ambientale;
    • o tecnologico rischio derivante dall'adozione di innovazioni tecnologiche a minore impatto ambientale;
    • o di mercato rischio derivante dal mutamento delle preferenze dei consumatori e, di conseguenza, di adeguamento alla crescente richiesta di prodotti o investimenti a minore intensità di carbonio.

Con riferimento al rischio fisico, sia acuto che cronico, il Gruppo è scarsamente esposto ai rischi diretti sulle proprie sedi e sulla propria operatività, mentre potrebbe subire indirettamente le conseguenze di tali rischi sui portafogli gestiti. In particolare, gli asset in portafoglio potrebbero essere esposti ai seguenti rischi fisici:

  • rischi di subire danni materiali o un calo della produttività come conseguenza dei cambiamenti climatici;
  • rischio legale derivante da danni ambientali.

Di conseguenza, i potenziali impatti negativi per il Gruppo potrebbero concretizzarsi in:

  • perdita di valore degli asset che compongono i portafogli gestiti a seguito di un evento climatico, con la conseguente riduzione degli AuM in gestione;
  • perdita di competitività, con conseguente perdita di quote di mercato e riduzione degli AuM in gestione;
  • danno reputazionale e perdita di credibilità presso i propri Clienti con potenziale conseguente riduzione degli AuM in gestione.

Pertanto, il Gruppo si adopera costantemente per implementare un efficace sistema di monitoraggio e di presidio dei rischi collegati ai propri investimenti.

Con riferimento al rischio di transizione, il Gruppo potrebbe essere esposto ai seguenti rischi diretti:

  • rischi di compliance per non conformità a normative in ambito ambientale e relative sanzioni;
  • rischi di mercato e reputazionali derivanti dal mancato allineamento alle aspettative degli Stakeholder in ambito di tutela ambientale e limitazione degli impatti negativi, con potenziale conseguente riduzione degli AuM in gestione.

Inoltre, con riferimento agli asset in portafoglio, potrebbero subire indirettamente le conseguenze dei seguenti rischi di transizione:

rischi legati all'incremento dei costi operativi e di transizione a tecnologie e modelli di business più sostenibili per aziende ad alto impatto ambientale;

rischi legati all'incremento del costo dell'utilizzo di energia non rinnovabile.

Di conseguenza, i potenziali impatti negativi per il Gruppo potrebbero concretizzarsi in:

  • perdita di valore degli asset che compongono i portafogli gestiti, con la conseguente riduzione degli AuM in gestione;
  • multe o sanzioni derivanti dal mancato adeguamento normativo;
  • perdita di competitività, con conseguente perdita di quote di mercato e riduzione degli AuM in gestione;
  • danno reputazionale e perdita di credibilità presso i propri Clienti con potenziale riduzione degli AuM in gestione.

Al fine di mitigare tali rischi, il Gruppo monitora regolarmente le evoluzioni normative nazionali e internazionali per poter rispondere tempestivamente alle nuove richieste legislative e adegua costantemente la propria offerta di prodotti alle richieste ed esigenze della propria clientela.

Si precisa infine che, considerando le caratteristiche specifiche dell'operatività del Gruppo e la natura dei rischi climatici sopra richiamati, non si segnalano impatti rilevanti (ai sensi del principio contabile IAS 1) nelBilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

Decreto Legislativo n. 231 - 2001

Si ricorda che, con il Decreto Legislativo n. 231 del 8 giugno 2001 (di seguito, il "D.Lgs. 231/01") è stata introdotta la disciplina della "Responsabilità degli Enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato". In particolare, tale disciplina si applica agli enti forniti di personalità giuridica, alle società ed alle associazioni anche prive di personalità giuridica. Tale responsabilità amministrativa è, tuttavia, esclusa se la società ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione dei reati, modelli di organizzazione, gestione e controllo idonei a prevenire i reati stessi; tali modelli possono essere adottati sulla base di codici di comportamento o linee guida elaborati dalle associazioni rappresentative delle società (tra cui l'Associazione Italiana dei Gestori del Risparmio "Assogestioni" e l'Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt "AIFI") e comunicati al Ministero della Giustizia.

I Consigli di Amministrazione della Società e delle società controllate regolamentate hanno deliberato l'adozione dei rispettivi "Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/01" (i "Modelli"). I Modelli si compongono di (i) una "Parte Generale" contenente la descrizione della realtà aziendale, dei suoi aspetti di governance e di assetto organizzativo, la definizione della metodologia adottata per l'individuazione delle attività a rischio, la definizione dell'Organismo di Vigilanza nonché dei relativi compiti, i criteri di aggiornamento del Modello al fine di garantirne la costante adeguatezza alla struttura organizzativa interna e al framework normativo-regolamentaree (ii) una "Parte Speciale" costituita da Allegati, che contiene la descrizione delle fattispecie di reato ed illecito amministrativo

rilevanti ai fini del D. Lgs. 231/01, l'individuazione delle aree e attività potenzialmente a rischio di commissione di reati e la definizione dei protocolli di controllo in relazione a ciascuna Unità Organizzativa delle società del Gruppo, i flussi informativi, nonché le principali fonti deontologiche e comportamentali su cui è basata la costruzione e il funzionamento dei Modelli rappresentate dal Codice Etico e di Comportamento e dal Codice Disciplinare.

Si segnala inoltre che i Modelli sono stati integrati nel corso del 2024 al fine di recepire gli aggiornamenti normativi intervenuti al D.Lgs. 231/01.

Il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza del Modello e di curarne l'aggiornamento è stato affidato ad un Organismo di Vigilanza ex D. Lgs 231/01 indipendente, istituito dal Consiglio di Amministrazione delle rispettive società.

Con riferimento a Kairos SGR, entrata a far parte del Gruppo dal 2 maggio 2024, si segnala che la società controllata è dotata dei Modelli, composti anch'essi da una "Parte Generale" ed una "Parte Speciale" e che è in corso un'attività di aggiornamento degli stessi.

Da ultimo, si evidenzia che le informazioni sugli obiettivi e sulle politiche in materia di assunzione, gestione e copertura dei rischi in generale sono dettagliatamente illustrate nella Nota integrativa consolidata "Parte D – Altre Informazioni - Sezione 3 - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

ALTRE INFORMAZIONI

Azioni proprie

Al 31 dicembre 2024, la Società deteneva n° 9.441.730 azioni proprie, prive di valore nominale, pari a circa il 2,96% del capitale sociale; il controvalore delle azioni detenute, iscritto nella riserva negativa di Patrimonio Netto e comprensivo degli oneri/proventi accessori, è pari a circa Euro 44,5 milioni, corrispondente ad un prezzo medio unitario di circa Euro 4,716.

Si ricorda che:

  • in data 28 marzo 2024 l'Assemblea degli Azionisti della Società ha approvato, in sede straordinaria, la proposta del Consiglio di annullare n° 9.875.753 azioni ordinarie prive del valore nominale (pari al 3% delle azioni complessive) detenute in portafoglio dalla Società, mantenendo invariato il capitale sociale con riduzione della riserva negativa "Azioni proprie" (come risultante dal Patrimonio Netto del Bilancio al 31 dicembre 2023) e di modificare l'art. 5 comma 1 dello Statuto Sociale. Tale delibera è stata attuata in data 1° maggio 2024;
  • in data 4 aprile 2024 sono state esercitate dai beneficiari del Piano LTIP 21-23 i Diritti relativi al primo ciclo (riferito al triennio 2021-2023), con conseguente assegnazione gratuita di n° 1.760.051 azioni della Società, attraverso l'utilizzo di azioni proprie detenute nel portafoglio dalla stessa;
  • in data 21 maggio 2024, sulla base della delibera autorizzativa approvata dall'Assemblea degli Azionisti del 28 marzo 2024, la Società ha avviato un ulteriore programma di acquisto di azioni proprie per un controvalore massimo di Euro 40 milioni (cfr. comunicato stampa "Avvio programma di acquisto azioni proprie Anima Holding S.p.A. per un controvalore massimo pari a Euro 40 milioni" del 21 maggio 2024), conclusosi in data 13 settembre 2024 (le azioni acquistate dal 21 maggio al 13 settembre 2024 sono state pari a n° 8.267.500, per un controvalore pari a circa Euro 40 milioni) .

Gli acquisti sono stati effettuati per il tramite di un intermediario abilitato, secondo le modalità e nei termini stabiliti dalla predetta delibera assembleare, nel rispetto delle condizioni di negoziazione previste dall'art. 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052.

Anima Holding ha comunicato i dettagli degli acquisti effettuati e ogni altro elemento richiesto dalla normativa applicabile entro la fine della settima giornata di borsa successiva alla data di esecuzione dell'operazione.

Come segnalato nel precedente paragrafo "Accelerazione Piani LTIP", si evidenzia che l'annuncio della promozione dell'OPA, in linea con le previsioni dei rispettivi regolamenti, ha comportato l'accelerazione dei Piani e la maturazione dei diritti attribuibili ai Beneficiari (per maggiori dettagli sui

Piani LTIP si rimanda alla Nota integrativa consolidata "Politiche Contabili - A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio – Altre informazioni – Long Term Incentive Plan ("LTIP")" del presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024).

I diritti complessivamente maturati sono pari a n° 15.341.544: considerato che la Società deteneva n° 9.441.730 azioni proprie in portafoglio, in data 5 febbraio 2025 - come precedentemente illustrato - il Consiglio di Amministrazione, in parziale esercizio della delega conferita ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile dall'Assemblea degli Azionisti del 28 marzo 2024 e ai sensi dell'art. 2349 del Codice Civile, ha deliberato di aumentare gratuitamente il capitale sociale di massime 5.899.814 azioni ordinarie a servizio del Piano LTIP 24-26 (cfr. comunicato stampa "ANIMA Holding: risultati consolidati per l'esercizio 2024" del 5 febbraio 2025).

Si informa che in data 12 febbraio 2025, verificate le Condizioni di Permanenza, sono state attribuite ai Beneficiari n° 15.341.544 azioni in relazione ai Piani LTIP 21-23 e LTIP 24-26, con l'utilizzo di n° 9.441.730 azioni proprie detenute nel portafoglio dalla Società e n° 5.899.814 azioni derivanti dal predetto aumento di capitale (cfr. comunicato stampa "Variazione del capitale sociale" del 17 febbraio 2025).

Pertanto, alla data di approvazione del presente Bilancio consolidato, la Società non detiene azioni proprie in portafoglio.

Infine, si conferma che al 31 dicembre 2024 le società controllate incluse nel perimetro di consolidamento non detengono in portafoglio né azioni proprie, né azioni della Società.

Attività di ricerca e sviluppo

Nel corso dell'esercizio 2024, la controllata Anima SGR ha proseguito nell'attività di ricerca e sviluppo ed innovazione tecnologica; tale attività è finalizzata all'ideazione di nuovi prodotti e servizi che possano essere ricompresi nell'offerta aziendale con l'introduzione di nuove tecnologie utili a migliorare i processi interni di sviluppo, analisi delle soluzioni finanziarie/tecniche e successiva erogazione dei nuovi prodotti e servizi.

Anima SGR ha indirizzato i propri sforzi su progetti ritenuti particolarmente innovativi identificati nelle (i) attività di sviluppo di nuove soluzioni ICT innovative rispetto al settore di riferimento, destinate all'evoluzione ed alla razionalizzazione dei sistemi destinati alla clientela ed all'erogazione di nuovi servizi, (ii) attività di analisi, progettazione, simulazione e definizione di nuovi prodotti finanziari destinati ad entrare a far parte della proposta commerciale di Anima SGR e (iii) ideazione di modelli, algoritmi e tecniche quantitative innovative con l'impiego di tecnologie di machine learning ed intelligenza artificiale.

Queste attività si prevede continuino anche nel corso del 2025.

Inoltre, con riferimento all'esercizio 2023, si segnala che è stata effettuata la quantificazione definitiva, per un importo pari a circa Euro 0,13 milioni, del credito d'imposta riveniente dal sostenimento dei costi di ricerca, sviluppo, innovazione tecnologica, design ed ideazione estetica agevolabili ai sensi dell'art. 1, commi 198 - 209 della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 e successive modifiche e integrazioni.

Attività del Gruppo in ambito di Sostenibilità

Il Gruppo Anima, nel suo ruolo di principale asset manager italiano indipendente, accompagna investitori retail ed investitori istituzionali nella scelta delle migliori soluzioni di investimento.

Le tematiche ambientali, sociali e di governo societario (ESG) sono sempre più al centro dell'attenzione degli investitori, nella piena consapevolezza che la sostenibilità debba essere il valore cardine delle scelte di politica economica così come in quelle individuali.

In questo contesto, tali tematiche assumono per il Gruppo un'importanza fondamentale, anche in considerazione del delicato ambito di attività in cui opera (gestione del risparmio).

Governance, sistemi di gestione e Politiche di sostenibilità

Il Consiglio di Amministrazione della Società ha affidato al proprio Comitato Controlli, Rischi e Sostenibilità anche le funzioni propositive e consultive di supporto in materia di sostenibilità. In ambito di corporate governance, il Gruppo ha inoltre da tempo adottato un Codice Etico e di Comportamento, un Codice Disciplinare e un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/01.

Il Gruppo si è dotato di una Politica di Sostenibilità, al fine di formalizzare i valori e i principi che orientano il Gruppo nel modo di operare e nella conduzione dei rapporti sia al proprio interno che nei confronti dei terzi. Inoltre, il Gruppo si è dotato di una "Politica in Materia di Diversità e Inclusione" in coerenza con i propri valori fondanti, nella quale si impegna formalmente a riconoscere e sostenere l'importanza di comportamenti atti a valorizzare la diversità e l'inclusione, nella convinzione che da questi derivino tangibili effetti positivi sul luogo di lavoro che, a loro volta, produrranno un miglioramento della complessiva performance aziendale.

Le società di gestione del risparmio del Gruppo hanno elaborato, ciascuna per i propri ambiti di attività, una Politica ESG che definisce il loro approccio agli investimenti responsabili.

In parallelo, si segnala che, al pari della Società, al 31 dicembre 2024 tutte le SGR del Gruppo hanno adottato un sistema di gestione conforme con le norme "ISO 14001 – Sistema di gestione ambientale" e "ISO 45001 – Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro", oltre a un sistema di gestione conforme con la norma "ISO 37001 - Sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione". Inoltre, Castello SGR è dotata di un sistema di gestione conforme con la norma "ISO 9001 – Sistema di Gestione della Qualità".

Per ulteriori approfondimenti sulle certificazioni e sulle Politiche in ambito di Sostenibilità si rimanda all'apposita sezione "Anima Holding / Investor Relations – Sostenibilità" del sito internet istituzionale.

Rendicontazione e Piano di sostenibilità

Con riferimento alla rendicontazione di informazioni non finanziarie, dal 2021 al 2023 il Gruppo ha pubblicato il proprio Rapporto di Sostenibilità volontario ("Rapporto"), volto a illustrare il percorso intrapreso sulla base di un progetto di crescita ESG, che parte dall'integrazione nella strategia di business di aspetti ambientali, sociali e di governance. Il Rapporto è stato finora redatto in conformità ai Sustainability Reporting Standards pubblicati dal Global Reporting Initiative ("GRI") – secondo l'opzione "in accordance". I documenti, redatti su base volontaria, sono stati sottoposti a esame limitato ("Limited assurance engagement" secondo i criteri indicati dal principio ISAE 3000 Revised) da parte della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.

Tutte le edizioni del Rapporto sono disponibili nella sezione "Anima Holding / Investor Relations – Sostenibilità" del sito internet istituzionale.

Il Decreto Legislativo n. 125 del 6 settembre 2024 ha recepito in Italia la Corporate Sustainability Reporting Directive ("CSRD"), che disciplina la nuova normativa europea sulla rendicontazione non finanziaria. Con riferimento al Gruppo Anima, considerando il perimetro di consolidamento e il numero dei dipendenti del Gruppo, l'obbligo di rendicontazione secondo la CSRD dovrebbe entrare in vigore nel 2025 (per il bilancio 31/12/2025 che sarà pubblicato nel 2026). Anima Holding ha già avviato il processo di adeguamento alla nuova normativa per poter far fronte alle richieste della CSRD.

Il Consiglio di Amministrazione della Società il 19 dicembre 2023 ha rielaborato un nuovo Piano di Sostenibilità 2024-2028 (disponibile nell'apposita sezione "Anima Holding / Investor Relations – Sostenibilità – Strategia di sostenibilità" del sito internet istituzionale), documento che definisce le linee di indirizzo strategico in ambito ESG che il Gruppo intende perseguire nei prossimi anni, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals- SDGs) dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il Piano individua gli obiettivi ESG in due ambiti principali:

  • Corporate: suddiviso in quattro macroaree di intervento (Ambiente, Comunità, Personale, Governance & Risk management);
  • Investimenti Responsabili & Prodotti: relativo alle attività di gestione del risparmio delle società operative del Gruppo.

Adesione a iniziative

Per quanto riguarda le iniziative internazionali in ambito ESG, la Società:

  • aderisce al Global Compact delle Nazioni Unite - la più grande iniziativa di sostenibilità aziendale al mondo, che mira a mobilitare un movimento globale di imprese e stakeholder tramite la promozione di Dieci Princìpi relativi ai diritti umani e dei lavoratori, alla tutela dell'ambiente e alla lotta alla corruzione, nonché dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals - SDGs);

  • sostiene il Fondo per l'Ambiente Italiano FAI attraverso l'adesione al programma di membership aziendale Corporate Golden Donor;
  • è associata a Valore D, la prima associazione italiana di imprese che promuove l'equilibrio di genere e una cultura inclusiva attraverso la partecipazione, la collaborazione e il dialogo tra le aziende associate;
  • compila dal 2023 il questionario CDP (Carbon Disclosure Project), per il quale ha ricevuto un rating complessivo pari a B – corrispondente al livello Management – che identifica le aziende che intraprendono azioni coordinate sulle questioni ambientali.

Con riferimento a Kairos SGR e Anima SGR, si segnala che le società:

  • aderiscono in qualità di investitori a CDP (Carbon Disclosure Project), organizzazione che promuove attività di engagement che incentivino e guidino le aziende in un percorso per diventare leader nella trasparenza e nell'azione ambientale;
  • sono associate al Forum per la Finanza Sostenibile associazione che promuove la conoscenza e la pratica dell'investimento sostenibile e responsabile in Italia con l'obiettivo di incoraggiare l'inclusione dei criteri ESG nei prodotti e nei processi finanziari;
  • hanno adottato la "Politica di Impegno" e prendono in considerazione i principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità all'interno di un apposito documento ("Dichiarazione sugli effetti negativi per la sostenibilità (PAI)").

Anima SGR inoltre:

  • è associata all'Institutional Investors Group on Climate Change ("IIGCC") organismo europeo per la collaborazione tra investitori sul tema del cambiamento climatico con l'intento di supportare la comunità degli investitori nella realizzazione di un reale e significativo progresso verso un futuro net-zero e resiliente entro il 2030;
  • aderisce a Farm Animal Investment Risk & Return - FAIRR Initiative, una rete di investitori impegnata a sensibilizzare il mercato sui rischi e le opportunità in ambito ambientale, sociale e di governance nel settore alimentare;
  • è membro della Investor Alliance for Human Rights di Interfaith Center on Corporate Responsibility - ICCR, iniziativa non-profit focalizzata sulla responsabilità degli investitori di rispettare i diritti umani e di dare impulso all'applicazione di pratiche di business responsabile.

Tutte le SGR del Gruppo sono infine firmatarie dei Principles for Responsible Investment ("PRI") e, come tali, si impegnano a:

  • incorporare aspetti relativi ad ambiente, società e governance nell'analisi degli investimenti e nei processi decisionali, tenendo sempre conto delle specificità di ogni singola operazione;
  • operare come investitore attivo nelle imprese oggetto di investimento (le "Imprese Target"), integrando, secondo le modalità più adeguate in base al ruolo di volta in volta ricoperto nella specifica transazione, nelle sue attività di engagement anche le questioni ESG;
  • richiedere, ove possibile, un'adeguata comunicazione sulle tematiche ESG da parte delle Imprese Target;
  • promuovere l'accettazione e l'implementazione dei PRI nel settore finanziario;
  • collaborare con gli operatori e gli enti del settore per migliorare l'efficacia nell'attuazione dei PRI;
  • rendicontare periodicamente le attività e i progressi compiuti nell'attuazione dei PRI.

In conseguenza dell'incorporazione dei principi del PRI all'interno dei processi di investimento, le SGR del Gruppo prendono in considerazione, oltre ai consueti parametri, anche criteri ambientali, sociali e di governance; alcuni emittenti sono inoltre stati esclusi dall'universo investibile e un apposito Comitato ESG, nel caso di Anima SGR e Castello SGR, è stato istituito al fine di monitorare costantemente il profilo ESG dei fondi.

L'impegno del Gruppo in ambito di investimenti responsabili è evidenziato nella sezione "Anima Holding/Investor Relations – Sostenibilità" del sito internet istituzionale.

Consolidato fiscale nazionale e regime di liquidazione e versamento dell'IVA di Gruppo

La Società aderisce, in qualità di consolidante, al regime di tassazione di gruppo ex art. 117 e seguenti del T.U.I.R. ("Consolidato fiscale nazionale") con Anima SGR e con Anima Alternative, regolando con appositi contratti i rapporti derivanti dal regime di tassazione scelto. Si precisa che Castello SGR e

Kairos SGR, quest'ultima acquisita nel corso dell'anno, per l'esercizio 2024 non hanno aderito al Consolidato fiscale nazionale di Gruppo.

Inoltre, si informa che la Società, unitamente alle controllate Anima SGR e Anima Alternative, aderisce al regime di liquidazione e versamento mensile dell'IVA di gruppo previsto dall'articolo 73, comma 3, del Decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, così come attuato dal Decreto Ministeriale 13 dicembre 1979, come modificato dal Decreto Ministeriale del 13 febbraio 2017 ("IVA di Gruppo").

Il personale

Con riferimento al personale dipendente, si segnala che nell'esercizio in esame il numero medio del personale in forza nel Gruppo è stato pari a 494 risorse, mentre nell'esercizio precedente era pari a 376 risorse. L'incremento del numero di risorse registrato è dovuto principalmente all'acquisizione sopra descritta di Kairos SGR. L'età media dei dipendenti del Gruppo è di circa 42,6 anni, con un'incidenza del personale laureato di circa l'81,4%.

Nel rispetto del piano di formazione 2024, sono stati svolti diversi corsi finalizzati allo sviluppo di competenze manageriali e comportamentali delle risorse. In particolare, i corsi hanno riguardato tematiche di formazione obbligatoria (ad esempio Responsabilità Amministrativa degli Enti ex D.Lgs. 231/01, Market Abuse, Cybersecurity ecc.), tematiche di formazione comportamentale e di attualità, oltre a tematiche tecniche (per esempio lingue straniere, corsi specialistici e informatici) e di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Il Gruppo pone particolare attenzione alle tematiche di diversità, adottando specifici criteri, sia in fase di selezione che di sviluppo del personale, volti a promuovere la diversità sui luoghi di lavoro.

Tematiche fiscali

In merito alle tematiche e ai contenziosi di natura fiscale, alla data di approvazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, si segnala che non sono intervenute variazioni rispetto a quanto indicato nel precedente esercizio.

In particolare, risultano ancora non definiti i contenziosi fiscali inerenti gli avvisi di accertamento relativi agli esercizi dal 2006 al 2008 e riferiti all'imposta diretta IRES, conseguenti alle verifiche effettuate nel corso del 2010 sulla controllata Anima SGR dall'Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale della Lombardia.

Anima SGR e la Società hanno avviato, anche per il tramite dei propri consulenti, le consultazioni e gli approfondimenti delle tematiche sollevate dai verificatori presentando, a fronte dei provvedimenti derivanti dai contenziosi, i relativi ricorsi, deduzioni difensive o istanze di accertamento con adesione. Con riferimento ai periodi di imposta 2006 e 2007, essendo i rilievi mossi dall'Agenzia delle Entrate antecedenti all'acquisto da parte di Anima Holding della totalità del capitale sociale di Anima SGR, risultano applicabili le procedure di indennizzo previste dal combinato disposto degli articoli 9 e 10 del contratto di compravendita sottoscritto in data 31 marzo 2009 e dagli accordi dell' "Alleanza Strategica" sottoscritti il 29 dicembre 2010, che consentirebbero di esercitare un'eventuale rivalsa nei confronti dei venditori ad Anima Holding della partecipazione in Anima SGR (riveniente dall'ex Prima SGR) in caso di sentenza sfavorevole definitiva.

In particolare, con riferimento all'esercizio 2007, per il quale è ancora pendente il ricorso in Cassazione presentato da Anima SGR (dopo due gradi di giudizio conclusisi in maniera divergente), si segnala che nel corso del 2019 è stata pagata, a titolo provvisorio, l'intimazione di pagamento emessa in dipendenza della pronuncia della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, per un importo complessivo di circa Euro 5,5 milioni. Tale importo, essendo correlato ad un atto che ha comportato un pagamento provvisoriamente esecutivo anche se non definitivo, è ricompreso nella voce dell'attivo "120 - Altre Attività - Crediti verso l'Erario" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024. Inoltre, in esecuzione degli accordi contrattuali sopra indicati, il venditore Banca Monte dei Paschi di Siena aveva versato ad Anima SGR, sempre nel corso del 2019, il medesimo importo, che è ricompreso nella voce

del passivo "80 – Altre Passività" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024. Tutto ciò premesso, si conferma che non si è ritenuto necessario effettuare accantonamenti nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 a fronte del rischio latente, in quanto, per gli esercizi 2006 e

2007, indipendentemente da ogni possibile valutazione sul prevedibile esito delle controversie, sono in vigore gli accordi contrattuali poc'anzi indicati che prevedono il riconoscimento di indennizzi a favore di Anima SGR a fronte dell'insorgere di eventuali costi e oneri. L'esito avverso di tali controversie è ritenuto ad ogni modo non probabile.

Con riferimento al periodo di imposta 2008 (per il quale si ricorda che è ancora pendente il ricorso in Cassazione, dopo due gradi di giudizio conclusisi in maniera divergente), essendo i rilievi mossi dall'Agenzia delle Entrate antecedenti all'acquisto da parte di Anima Holding della totalità del capitale sociale di Anima SGR, risultano applicabili le procedure di indennizzo previste dal combinato disposto degli articoli 6.1.1 e 6.1.2 dell'accordo di garanzia dell'"Alleanza Strategica" sottoscritto il 29 dicembre 2010, che consentirebbero di esercitare un'eventuale parziale rivalsa di costi ed oneri, in caso di soccombenza definitiva del contradditorio, nei confronti dei venditori ad Anima Holding della partecipazione in Anima SGR (riveniente dall'ex Prima SGR).

In considerazione dei pareri rilasciati dai sopra citati consulenti, le menzionate pretese da parte dell'Agenzia delle Entrate per l'esercizio 2008 sono da ritenersi non motivate, con un rischio di soccombenza giudicato possibile e conseguentemente non si è provveduto ad effettuare accantonamenti nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, coerentemente con quanto previsto dal principio contabile IAS 37 e con quanto già indicato nei precedenti Bilanci consolidati.

Si segnala che il possibile onere per Anima SGR, in caso di inattesa sentenza sfavorevole della Cassazione per l'esercizio 2008, al netto delle garanzie contrattuali ricevute, può essere quantificato in un importo inferiore a Euro 2 milioni.

Anche con riferimento al contenzioso fiscale per l'anno 2008, si ricorda che nel corso del 2019 era stata pagata, a titolo provvisorio, l'intimazione di pagamento emessa in dipendenza della pronuncia della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, per l'importo complessivo di circa Euro 4,5 milioni. Tale importo, essendo correlato a un atto che ha comportato un pagamento provvisoriamente esecutivo anche se non definitivo, è ricompreso nella voce dell'attivo "120 - Altre Attività - Crediti verso l'Erario" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

Altri aspetti

Con riferimento ai fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio si rinvia a quanto riportato nella "Parte A.1 Parte generale, Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio consolidato" della Nota integrativa consolidata.

Inoltre, in relazione all'informativa richiesta dall'art. 2428, comma 6 bis del Codice Civile si rinvia a quanto descritto nella "Parte D – Sezione 3.1 Rischi finanziari" della Nota integrativa consolidata.

L'ATTIVITA' DEL GRUPPO E I RISULTATI DELL'ESERCIZIO 2024

Informazioni sull'andamento della gestione

Le masse gestite dal Gruppo Anima al 31 dicembre 2024 sono pari ad Euro 204,2 miliardi (comprensive per circa Euro 1 miliardo di patrimoni amministrati), in aumento di circa Euro 12,7 miliardi (+7%) rispetto agli AuM al 31 dicembre 2023 (pari a circa Euro 191,5 miliardi).

Tale variazione è principalmente riconducibile (i) per circa Euro 5,8 miliardi agli AuM rivenienti dall'acquisizione di Kairos SGR e (ii) per circa Euro 12,1 miliardi all'andamento positivo dei mercati finanziari, parzialmente compensata (iii) dalla raccolta netta negativa del periodo pari a circa Euro 5,2 miliardi.

Conto Economico Consolidato Riclassificato al 31 dicembre 2024

Il conto economico consolidato riclassificato evidenzia, in forma scalare, la formazione dell'utile netto del periodo attraverso l'indicazione di grandezze comunemente utilizzate per dare rappresentazione sintetica dei risultati aziendali.

Si segnala che i risultati conseguiti da Kairos SGR sono stati consolidati nel conto economico del Gruppo a partire dalla data di acquisizione (2 maggio 2024). I dati comparativi considerano invece nel conto economico la contribuzione di Castello SGR dal 19 luglio 2023 (data di acquisizione).

Si rappresentano,inoltre,gli aggiustamenti all'utilenettoconsolidatoalfinedineutralizzarei principali effetti su quest'ultimo derivanti da costi e ricavi di natura non ricorrente e/o non monetaria e/o non attinenti alla gestione caratteristica del Gruppo, al netto dei rispettivi effettifiscali.

I suddetti margini sono identificabili quali "Indicatori Alternativi di Performance" ("IAP") ai sensi della comunicazione Consob del 3 dicembre 2015 che riprende gli orientamenti ESMA del 5 ottobre 2015. Si precisa che gli effetti contabili dell'applicazione del principio contabile IFRS 16 sono stati riclassificati nel Conto Economico Consolidato Riclassificato, in continuità con le analisi gestionali utilizzate dal Gruppo.

Valori Euro/000 31/12/2024 31/12/2023 ∆ % 2024 VS
2023
Commissioni nette di gestione 338.710 290.498 17%
Commissioni di incentivo 125.282 34.889 n.s.
Altri ricavi 65.952 42.644 55%
Totale Ricavi 529.944 368.031 44%
Costi del personale (86.081) (59.565) 45%
Costi amministrativi (53.863) (42.430) 27%
Totale Costi Operativi (139.944) (101.995) 37%
EBITDA Adjusted 390.000 266.036 47%
Costi straordinari (45.778) (12.359) n.s.
Altri costi e ricavi 11.516 5.082 n.s.
Rettifiche di valore nette attività materiali e immateriali (46.062) (44.301) 4%
EBIT 309.675 214.458 44%
Proventi / Oneri Finanziari Netti 9.004 5.371 68%
Dividendi 3.125 0 n.s.
Utile ante imposte 321.803 219.829 46%
Imposte sul reddito d'esercizio (93.958) (70.540) 33%
Utile netto consolidato 227.845 149.288 53%
Aggiustamenti netti effetto fiscale 48.681 35.452 37%
Utile netto consolidato normalizzato 276.527 184.740 50%

Il risultato netto consolidato comprende una perdita di pertinenza di terzi è a pari a Euro 77 migliaia.

La Società definisce l'EBITDA(Earnings before interest and taxes, depreciation and amortization) Adjusted come la differenza fra il totale ricavi e il totale costi operativi del conto economico riclassificato.

Al 31 dicembre 2024, l'EBITDA Adjusted di Gruppo è pari a circa Euro 390 milioni, in aumento di circa Euro 124 milioni rispetto al corrispondente periodo al 31 dicembre 2023 (circa Euro 266 milioni). I principali fattori che hanno caratterizzato l'andamento dell'EBITDA Adjusted nel periodo sono:

  • "Commissioni nette di gestione", pari a circa Euro 338,7 milioni, superiori rispetto al precedente periodo di riferimento per circa Euro 48,2 milioni (+17%);
  • "Commissioni di incentivo" pari a circa Euro 125,3 milioni (circa Euro 34,9 milioni al 31 dicembre 2023) con un incremento di circa Euro 90,4 milioni;
  • "Altri ricavi", pari a circa Euro 66 milioni (circa Euro 42,6 milioni al 31 dicembre 2023), voce che comprende i riaddebiti per diritti fissi e altre commissioni tra cui quelle per l'attività di controllo calcolo NAV;
  • il "Totale Costi Operativi", pari a circa Euro 139,9 milioni (circa Euro 102,0 milioni al 31 dicembre 2023), risulta superiore rispetto a quanto osservato nell'esercizio precedente per complessivi Euro 37,9 milioni, variazione ascrivibile anche al contributo di Castello SGR e di Kairos SGR, nonché alla risultante della dinamica riscontrata con riferimento:
    • "Costi del Personale", pari a Euro 86,1 milioni, in crescita rispetto al dato al 31 dicembre 2023

di circa Euro 26,5milioni, principalmente per l'aumento del numero di risorse in forza al Gruppo (anche per le acquisizioni effettuate), nonché per il maggior costo della componente di retribuzione variabile anche correlata alle commissioni di incentivo, quest'ultime significativamente maggiori rispetto al dato osservato al 31 dicembre 2023;

"Costi Amministrativi", pari a Euro 53,9 milioni al 31 dicembre 2024, risultano superiori di circa Euro 11,5 milioni rispetto al medesimo dato osservato nel periodo precedente; oltre all'aumento derivante dalla società acquisite, si segnalano maggiori costi per IT & Telecomunicazione e per iniziative di marketing.

Per quanto concerne l'EBIT (Earnings before interest and taxes), che rappresenta il margine della gestione prima del contributo della gestione finanziaria (Proventi / Oneri Finanziari Netti oltre a dividendi incassati) al lordo delle imposte, il saldo al 31 dicembre 2024 risulta pari a circa Euro 309,7 milioni, superiore per complessivi Euro 95,2 milioni rispetto a quanto osservato nel periodo precedente. Tale dinamica è frutto, oltre all'andamento dell'EBITDA Adjusted, dalla variazione derivante (i) dagli "Altri costi e ricavi", proventi aumentati per circa Euro 6,4 milioni, voce tra l'altro comprensiva del badwill relativo all'operazione di acquisizione della partecipazione in Kairos SGR (pari a circa Euro 8,7 milioni) e (ii) dalla variazione dei costi straordinari per circa Euro 33,4 milioni dovuti principalmente all'accelerazione dei Piani LTIP a seguito dell'OPA BBPM Vita.

L'utile netto consolidato al 31 dicembre 2024 è pari a circa Euro 227,8 milioni, in aumento di circa Euro 78,5 milioni rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio (pari a circa Euro 149,3 milioni). La variazione, oltre a quanto sopra descritto, è dovuta anche al beneficio fiscale netto, pari a Euro 6,1 milioni, derivante dall'Affrancamento dell'avviamento di Castello SGR (al riguardo si rinvia a quanto evidenziato nella sezione "Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio per il Gruppo Anima - Riallineamento ai sensi D.L. 185/2008" della presente Relazione sulla gestione consolidata al 31 dicembre 2024).

In virtù della natura non ordinaria, il calcolo dell'utile netto normalizzato al 31 dicembre 2024, pari a circa Euro 276,5 milioni, in crescita di circa il 50% rispetto al dato osservato nel medesimo periodo dell'anno precedente, ha previsto la sterilizzazione dei sopracitati elementi straordinari.

Valori Euro/000 31/12/2024 31/12/2023
Utile netto consolidato 227.845 149.288
Ammortamenti Intangibili 42.680 41.147
Ammortamenti costi capitalizzati sui finanziamenti 1.383 788
Altri proventi ed oneri (7.646) 173
Variazione fondi rischi ed oneri (199) 0
Altri proventi/oneri finanziari 0 (4.050)
Costi straordinari operativi 5.201 6.718
Costi LTIP (*) 40.577 5.641
Utile da compravendita crediti fiscali (1.047) (966)
Imposte e tasse straordinarie (6.112) 0
Effetti fiscali degli aggiustamenti (26.156) (13.999)
Totale Netto aggiustamenti 48.681 35.452
Utile netto consolidato normalizzato 276.527 184.740

Di seguito si fornisce una riconciliazione fra l'utile netto consolidato e l'utile netto consolidato normalizzato:

(*) Dato riclassificato ai fini gestionali

L'utile netto consolidato normalizzato è stato calcolato rettificando l'utile netto consolidato al 31 dicembre 2024 principalmente delle seguenti voci (i) ammortamenti degli asset intangibili a vita utile definita, (ii) costi associati ai piani di incentivazione a medio-lungo termine del personale (LTIP), (iii) altri costi straordinari operativi che includono le spese per le operazioni di acquisizione (in particolare riferite a Kairos SGR e Vita Srl) e OPA e (iv) componenti one-off relative al badwill di Kairos e all'affrancamento dell'avviamento di Castello SGR.

Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2024

L'indebitamento finanziario netto è calcolato come il totale dei debiti finanziari al netto delle disponibilità liquide, includendo debiti e crediti di natura finanziaria ed escludendo quelli di natura commerciale. Nell'indebitamento finanziario netto sono, inoltre, inclusi i crediti verso gli OICR gestiti e relativi alle commissioni di performance maturate e incassate nei primi giorni del mese successivo al periodo di riferimento. In aggiunta, si precisa che lo schema relativo all'indebitamento finanziario netto è identificabile quale "Indicatore Alternativo di Performance" ai sensi delle indicazioni Consob ed ESMA sopra richiamate.

Per quanto concerne il prospetto di calcolo della posizione finanziaria netta, come di seguito rappresentato, risulta redatto secondo quanto indicato dall'ESMA in data 4 Marzo 2021 in tema di "Orientamenti in materia di obblighi di informativa ai sensi del regolamento sul prospetto". Il documento ha quale obiettivo quello di stabilire prassi di vigilanza uniformi, efficienti ed efficaci tra le autorità competenti nella valutazione della completezza, della comprensibilità e della coerenza delle informazioni contenute nei prospetti informativi, nonché assicurare l'applicazione comune, uniforme e coerente degli obblighi di informativa stabiliti dal Regolamento delegato (UE) 2019/980. Una volta approvata la normativa a livello europeo, il documento è stato recepito dalla Consob con un richiamo di attenzione del 29 aprile 2021.

€/mln 31/12/2024 31/12/2023 31/12/2022
A Disponibilità liquide (306,9) (169,5) (475,6)
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide (420,2) (115,7) (123,0)
C Altre attività finanziarie correnti
- di cui Time Deposit
- di cui Crediti per commissioni di performance
- di cui Altro
(156,0)
(122,6)
(33,4)
(0,0)
(320,3)
(290,3)
(30,0)
(0,0)
(11,8)
-
(11,7)
(0,0)
D Liquidità (A + B + C) (883,1) (605,4) (610,4)
E Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte
corrente del debito finanziario non corrente)
- di cui Ratei passivi per interessi su strumenti di debito
4,1
4,1
4,1
4,1
4,1
4,1
- di cui Dividendi da pagare
- di cui: Altro
-
-
-
-
0,0
-
F Parte corrente del debito finanziario non corrente
- di cui Rimborsi Anticipati ("Cash Sweep")*
- di cui Ratei passivi per interessi
-
-
-
-
-
-
53,4
53,4
0,0
G Indebitamento finanziario corrente (E + F) 4,1 4,1 57,5
H Indebitamento finanziario corrente netto (G + D) (879,1) (601,4) (553,0)
I Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di
debito)
44,3 31,9 32,1
- di cui Finanziamento Bancario - - 28,6
- di cui Debiti netti per contratti di locazione (IFRS 16) 25,5 18,2 3,5
- di cui Passività per opzione acquisto 20% Castello SGR
- di cui Passività per opzione acquisto 21% VITA Srl
14,4
4,4
13,7
-
-
-
J Strumenti di debito
- di cui Prestito Obbligazionario 10/2026
- di cui Prestito Obbligazionario 04/2028
582,7
283,6
299,1
582,2
283,3
298,9
581,8
283,1
298,6
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti 0,5 0,5 -
L Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 627,6 614,6 613,9
M Totale indebitamento finanziario (H + L) (251,5) 13,2 60,9

*Dato stimato alla luce delle previsioni contrattuali e delle informazioni disponibili alla data di redazione

Le variazioni delle disponibilità liquide a livello consolidato sono principalmente riconducibili alla (i) liquidità generata dalla gestione caratteristica alla quale si aggiunge (ii) il saldo delle componenti reddituali che non hanno avuto manifestazione finanziaria al netto (iii) del dividendo distribuito relativo al risultato dell'esercizio 2023 della Società, pari a circa Euro 79,5 milioni, (iv) degli acquisti di azioni proprie effettuati nell'ambito del programma di buyback concluso il 13 settembre 2024 per complessivi Euro 40 milioni, (v) dell'acquisto del 100% del capitale sociale di Kairos SGR per Euro 19,3 milioni, (vi) del pagamento dell'imposta sostitutiva versata dalla Società relativa all'Affrancamento dell'avviamento di Castello SGR per circa Euro 7,2 milioni e (vii) del pagamento del saldo 2023 e degli

acconti 2024 per le imposte IRES e IRAP di competenza dalle società del Gruppo, per un importo complessivo di circa Euro 75,4 milioni.

Infine, si evidenzia che nella voce "I - Debito finanziario non corrente" sono esposte anche le passività finanziarie riferite a Castello SGR e Vita Srl; per maggiori informazioni si rinvia a quanto evidenziato nella sezione "Parte B - Passivo – Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10" della Nota integrativa consolidata.

**********

Il Bilancio consolidato è costituito dallo stato patrimoniale consolidato, dal conto economico consolidato, dal prospetto della redditività consolidata complessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dalla nota integrativa consolidata.

Vengono qui di seguito commentate le voci più significative e le variazioni più importanti intervenute nel corso dell'esercizio 2024. Si ricorda che il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024 di Anima Holding accoglie anche la contribuzione di Kairos SGR: in particolare, il conto economico consolidato espone l'apporto della controllata riferito al periodo che intercorre dal 2 maggio 2024 (data di acquisizione).

Lo stato patrimoniale consolidato presenta un totale attivo di Euro 2.689,9 milioni.

La voce "10. Cassa e disponibilità liquide" presenta un saldo pari a circa Euro 306,9 milioni (circa Euro 169,5 milioni al 31 dicembre 2023) e si riferisce prevalentemente ai depositi di conto corrente a vista aperti presso primari istituti di credito. Nel corso dell'esercizio, il Gruppo ha continuato ad investire parte della liquidità disponibile in depositi a scadenza ("time deposit") esposti nella successiva voce "40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e, in misura marginale, in titoli di Stato italiani (Buoni Ordinari del Tesoro - "BOT") e in OICR (istituiti o gestiti dal Gruppo) esposti nella successiva voce "20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".

Il contributo di Kairos SGR alla voce è pari a circa Euro 19,4 milioni.

La voce "20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" evidenzia un saldo di circa Euro 119,2 milioni (circa Euro 96,1 milioni al 31 dicembre 2023) e comprende principalmente quote di OICR istituiti o gestiti (i) da Anima SGR per Euro 51 milioni, (ii) da Anima Alternative SGR per Euro 19,2 milioni, (iii) da Castello SGR per Euro 20 milioni e (iv) da Kairos SGR per Euro 4,2 milioni; sono inoltre presenti nel portafoglio anche BOT per Euro 23,8 milioni.

La voce "30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" evidenzia un saldo pari a Euro 342,3 milioni (circa Euro 38,1 milioni al 31 dicembre 2023). In tale voce si rappresenta il fair value al 31 dicembre 2024 di circa n° 50,3 milioni di azioni di BMPS detenute dalla Società, pari a circa il 4% del capitale della banca. L'incremento della voce rispetto all'esercizio precedente è dovuto (i) al già menzionato acquisto di azioni dal MEF effettuato lo scorso novembre per un controvalore pari a circa Euro 218,9 milioni e (ii) alla variazione positiva di fair value dell'esercizio evidenziata al 31 dicembre 2024, per un importo pari a circa Euro 84,9 milioni; si ricorda che questa variazione viene rilevata in contropartita della voce di patrimonio netto "160. Riserva da valutazione".

La voce "40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" evidenzia un saldo di circa Euro 259,9 milioni (circa Euro 428,1 milioni al 31 dicembre 2023) e si suddivide principalmente in:

  • "Crediti per servizio di gestione di patrimoni" in cui sono classificati principalmente (i) i crediti per le commissioni di gestione e di performance che il Gruppo vanta principalmente nei confronti degli OICR gestiti, (ii) i crediti per le commissioni derivanti dalle deleghe di gestione e (iii) i crediti per le commissioni derivanti dall'attività di gestione di patrimoni a favore di clientela istituzionale, retail e fondi pensione.

La sottovoce presenta un saldo pari a Euro 135,5 milioni (Euro 136,3 milioni al 31 dicembre 2023). La variazione della voce deriva principalmente da (i) minori crediti derivanti dalle ritenute fiscali ed imposte sostitutive calcolate sui prodotti gestiti per i quali le SGR del Gruppo agiscono quali sostituto d'imposta per circa Euro 14,4 milioni al netto di (ii) maggiori crediti riferiti alle commissioni correlate ai prodotti gestiti dal Gruppo per circa Euro 13,9 milioni. Il contributo di Kairos SGR alla sottovoce è pari a circa Euro 9,8 milioni;

  • "Crediti per altri servizi" in cui sono classificati principalmente i crediti derivanti dalle attività di ricezione e trasmissione ordini e prestito titoli per circa Euro 0,7 milioni, oltre ai crediti derivanti dall'attività di "Advisory" effettuata dal Gruppo a favore di Clientela Istituzionale per circa Euro 0,5 milioni;
  • "Altri crediti" in cui sono classificati (i) i time deposit aperti con primari istituti di credito, per un importo pari a circa Euro 122,6 milioni (circa Euro 290,3 milioni al 31 dicembre 2023) e (ii) i crediti finanziari iscritti in relazione a contratti di sublocazione di attività costituite da diritti d'uso acquisiti tramite contratti di locazione rientranti nel campo di applicazione del principio contabile IFRS 16, per Euro 0,6 milioni (circa Euro 0,7 milioni al 31 dicembre 2023).

La voce "80 - Attività materiali" presenta un saldo pari a circa Euro 27,8 milioni (circa Euro 21,8 milioni al 31 dicembre 2023) e accoglie, in applicazione del principio IFRS 16, principalmente (i) i contratti di locazione degli uffici delle società del Gruppo e (ii) i contratti di noleggio delle auto aziendali concesse in uso promiscuo a taluni dipendenti del Gruppo. Nel corso dell'esercizio la voce ha subito variazioni in aumento derivanti anche dalla rilevazione:

  • dei contratti di Kairos SGR riferiti alle locazioni relative alle sedi di Milano, Roma e Torino, oltre ai contratti di locazione delle auto e altri beni, pari complessivamente a circa Euro 2,7 milioni;
  • dei contratti di locazione di Vita Srl, relativi agli immobili strumentali all'attività svolta dalla controllata indiretta, complessivamente pari a circa Euro 5,8 milioni.

La voce "90. Attività immateriali" ammonta a circa Euro 1.556,2 milioni (circa Euro 1.593,7 milioni al 31 dicembre 2023) e accoglie:

  • le attività immateriali a vita utile indefinita, rappresentate dagli avviamenti per circa Euro 1.168,2 milioni (valore in aumento rispetto al 31 dicembre 2023 principalmente per la rilevazione dell'avviamento provvisorio relativo al conferimento del ramo d'azienda a favore di Vita Srl per circa Euro 2,8 milioni);
  • le attività immateriali a vita utile definita per Euro 388 milioni, principalmente riferite (i) agli intangibili PPA Anima SGR per Euro 13,9 milioni, (ii) agli intangibili PPA ex Gestielle SGR per Euro 202,8 milioni, (iii) agli intangibili PPA riferiti al compendio scisso da BancoPosta Fondi SGR ("Compendio Scisso") per Euro 62,9 milioni, (iv) agli intangibili riferiti all'acquisto dei mandati per la gestione in delega degli attivi derivanti dalle attività di impresa assicurativa da Banca Aletti ("Mandati") per Euro 93,7 milioni, (v) agli intangibili riferiti alla PPA di Castello SGR per Euro 7,3 milioni, (vi) al marchio di Kairos SGR per Euro 2 milioni e (vii) alle altre immobilizzazioni immateriale (software) per Euro 5,3 milioni.

La voce "100. Attività fiscali – a) correnti" / "60. Passività fiscali – a) correnti" viene esposto il saldo delle posizioni fiscali nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria ai fini IRAP riguardante le singole società del Gruppo. Ai fini IRES, si ricorda che la Società ha aderito, in qualità di consolidante, al regime di tassazione di gruppo ex art. 117 e seg. del T.U.I.R. (cosiddetto "Consolidato fiscale nazionale") con le controllate Anima SGR e Anima Alternative ("IRES di Gruppo"). Per tale motivo nello stato patrimoniale consolidato viene rappresentate nelle "Attività fiscali correnti" e/o nelle "Passività fiscali correnti" il saldo netto tra gli acconti versati e le imposte di competenza del periodo in relazione all'IRES di Gruppo; si precisa che Castello SGR e Kairos SGR non hanno aderito al Consolidato fiscale nazionale.

Al 31 dicembre 2024, si evidenzia un credito IRAP ed IRES vantato da Kairos SGR per un importo complessivamente pari a circa Euro 6,4 milioni; nel passivo si evidenzia (i) un debito IRAP a carico delle altre società del Gruppo per un importo complessivo di circa Euro 10,4 milioni, (ii) un debito IRES di Castello SGR per circa Euro 0,7 milioni e (iii) un debito IRES di Gruppo per circa Euro 27,2 milioni.

La sottovoce "100. Attività fiscali – b) anticipate", valorizzata per circa Euro 23,3 milioni (circa Euro 4,5 milioni al 31 dicembre 2023), è principalmente composta dalle imposte anticipate iscritte nell'esercizio per l'opzione di Affrancamento riferibile a Castello SGR per circa Euro 13,3 milioni.

Con riferimento alla sottovoce "60. Passività fiscali – a) differite" che evidenzia un saldo pari a circa Euro 74,5 milioni (circa Euro 81,4 milioni al 31 dicembre 2023), si rappresenta che è riconducibile principalmente alle attività intangibili a vita utile definita individuate in occasione delle PPA effettuate dal Gruppo in relazione alle diverse aggregazioni aziendali realizzate, per un importo pari a circa Euro 65,7 milioni (Euro 74,1 milioni al 31 dicembre 2023).

Nella voce "120. Altre attività", che presenta un saldo di circa Euro 48 milioni (circa Euro 36,5 milioni al 31 dicembre 2023), sono ricompresi, tra l'altro:

  • crediti verso l'Erario per Euro 21,7 milioni;
  • risconti attivi per costi di competenza futura per Euro 11,8 milioni;
  • risconti per commissioni una tantum pagate ai collocatori per i Fondi Forza, Capitale Più e per la Sicav Anima Funds per Euro 2,8 milioni;
  • crediti dovuti da ex soci per indennizzi ai sensi degli accordi sottoscritti dalla Società nel dicembre 2010 per circa Euro 3,3 milioni;
  • migliorie beni di terzi e altre attività per circa Euro 1 milioni;
  • ratei attivi per circa Euro 1,9 milioni.

Il contributo di Kairos SGR alla voce è pari a circa Euro 13,3 milioni.

Di seguito si dettagliano le principali voci dello Stato Patrimoniale consolidato passivo.

La voce "10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – a) Debiti" ammonta a circa Euro Euro 215,5 milioni (circa Euro 183,4 milioni al 31 dicembre 2023), mentre la voce "10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – b) Titoli in circolazione" ammonta a circa Euro 585,2 milioni (voce valorizzata per circa Euro 584,1 milioni nel precedente esercizio). In particolare:

  • le "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) Debiti" si compongono:
    • o della sottovoce "Debiti verso reti di vendita" e "Debiti per attività di gestione" valorizzate complessivamente per circa Euro 170,6 milioni (circa Euro 150,8 milioni al 31 dicembre 2023); tali debiti sono riconducibili principalmente alle diverse tipologie di commissioni da riconoscere ai distributori dei prodotti gestiti dal Gruppo;
    • o della sottovoce "Altri debiti 4.2 debiti per Leasing", valorizzata per circa Euro 26,1 milioni (pari a circa Euro 18,9 milioni al 31 dicembre 2023) e costituita dal debito residuo, al 31 dicembre 2024, rappresentato dalla "lease liability" principalmente correlata ai diritti d'uso iscritti tra le "Attività materiali" in applicazione del principio contabile IFRS 16;
    • o della sottovoce "Altri debiti 4.3 altri" che comprende (i) la passività finanziaria, pari a circa Euro 14,4 milioni (circa Euro 13,7 milioni al 31 dicembre 2023), rilevata a seguito dell'acquisizione di Castello SGR e riferibile all'ammontare atteso, opportunamente attualizzato, che la Società prevede di corrispondere a OCM OPPS Xb Investements S.a.r.l. a seguito dell'esercizio dell'opzione put per gli effetti dell'Accordo di put e call per l'acquisto del 20% di Castello SGR e (ii) la passività finanziaria, pari a circa Euro 4,4 milioni, rilevata nell'esercizio a seguito della sottoscrizione da parte di Castello SGR del patto parasociale con Halldis S.p.A. e riferibile all'ammontare atteso, opportunamente attualizzato, che Castello prevede di corrispondere a Halldis S.p.A., a seguito dell'esercizio dell'opzione put per l'acquisto del 21% del capitale di Vita Srl e disciplinata nell'ambito del sopracitato patto parasociale (rif. put e call). Si rimanda a quanto illustrato nella Nota integrativa consolidata "Parte A Politiche contabili – Altre informazioni – Operazione di conferimento ramo azienda in Vita Srl" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, per maggiori dettagli;
  • le "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) Titoli in circolazione" si compongono:
    • o del prestito obbligazionario emesso dalla Società in data 23 ottobre 2019 e con scadenza ottobre 2026 ("Prestito Obbligazionario 2026"), esposto al costo ammortizzato per l'importo di circa Euro284 milioni; tale valore è rappresentato (i)

dall'importo incassato all'emissione (al netto della parte riacquistata in data 10 giugno 2020) per circa Euro 282,4 milioni, (ii) maggiorato degli interessi passivi maturati dalla data dell'ultimo stacco cedola al 31 dicembre 2024 e determinati con il metodo del costo ammortizzato (sulla base del tasso di interesse effettivo) per circa Euro 2,1 milioni e (iii) diminuito dei costi di transazione correlati all'emissione obbligazionaria capitalizzati ed esposti al valore residuo per circa Euro 0,5 milioni;

o del prestito obbligazionario emesso dalla Società in data 22 aprile 2021 e con scadenza aprile 2028 ("Prestito Obbligazionario 2028"), esposto al costo ammortizzato per l'importo di circa Euro 301,2 milioni; tale valore è rappresentato (i) dall'importo incassato all'emissione per circa Euro 298,2 milioni, (ii) maggiorato degli interessi passivi maturati dalla data dell'ultimo stacco cedola al 31 dicembre 2024 e determinati con il metodo del costo ammortizzato (sulla base del tasso di interesse effettivo) per circa Euro 4 milioni e (iii) diminuito dei costi di transazione correlati all'emissione obbligazionaria capitalizzati ed esposti al valore residuo per circa Euro 1 milioni.

La voce "80. Altre passività", che ammonta a circa Euro 81,1 milioni (circa Euro 89,4 milioni al 31 dicembre 2023), è riconducibile principalmente:

  • ai debiti verso fornitori per Euro 16,3 milioni (circa Euro 12,5 milioni al 31 dicembre 2023;
  • ai debiti verso il personale dipendente ed Enti previdenziali per circa Euro 18,9 milioni (circa Euro 29,8 milioni al 31 dicembre 2023). Nell'esercizio, la componente di remunerazione variabile del personale pari a circa Euro 26,8 milioni è stata contabilizzata nella voce "100. Fondi per rischi e oneri – c) altri fondi per rischi e oneri";
  • altre passività verso l'Erario pari a circa Euro 3,3 milioni (circa Euro 1,9 milioni al 31 dicembre 2023);
  • ai debiti per ritenute e imposte sostitutive da versare all'erario per conto dei prodotti gestiti e ai debiti per l'imposta di bollo virtuale per circa Euro 31,3 milioni (circa Euro 34,7 milioni al 31 dicembre 2023);
  • i debiti verso ex Soci per partite pregresse derivanti dai precedenti rapporti di consolidato fiscale e dagli accordi sottoscritti dalla Capogruppo nel dicembre del 2010 per Euro 8,8 milioni;
  • altri debiti diversi per circa Euro 2,5 milioni.

La voce "100. Fondi per rischi e oneri – c) altri fondi per rischi e oneri" ammonta a circa Euro 27,7 milioni (circa Euro 1,3 milioni al 31 dicembre 2023) e accoglie principalmente la stima della componente di remunerazione variabile del personale accantonata nell'esercizio, pari a circa Euro 26,8 milioni. Si rimanda alla Nota integrativa Consolidata "Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale – Passivo - Sezione 10 - Fondi per rischi e oneri - Voce 100" del Bilancio Consolidato per maggiori dettagli.

Il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2024 è pari a circa Euro 1.660,9 milioni (comprensivo dell'utile dell'esercizio di circa Euro 227,8 milioni), mentre era pari a circa Euro 1.441,5 milioni al 31 dicembre 2023 (comprensivo dell'utile d'esercizio di circa Euro 149,3 milioni).

Passando all'esame dei principali valori del conto economico consolidato dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, si evidenzia quanto di seguito.

La voce "10. Commissioni attive" è valorizzata per Euro 1.291,7 milioni (Euro 1.001,1 milioni al 31 dicembre 2023); la componente commissionale passiva si attesta a Euro 763,8 milioni (Euro 634,2 milioni al 31 dicembre 2023). Le Commissioni Nette, pertanto, risultano essere pari a Euro 527,8 milioni (Euro 366,9 milioni al 31 dicembre 2023).

L'aumento delle commissioni nette, pari a circa Euro 160,9 milioni, è riconducibile principalmente (i) al maggior contributo di Anima SGR per circa Euro 120 milioni, di cui circa Euro 81,8 milioni riconducibili a maggiori commissioni di incentivo,oltre a maggiori commissioni di gestione, collocamento, diritti fissi e controllo calcolo del valore quote per circa Euro 37,9 milioni, (ii) maggiori commissioni di gestione sui FIA riconducibili a Castello SGR per circa Euro 11,1 milioni, (iii) maggiori commissioni generate da

Anima Alternative per circa Euro 1,7 milioni, oltre (iv) alle commissioni nette di Kairos SGR pari a circa Euro 26,6 milioni, di cui circa Euro 8,6 milioni relative a commissioni di incentivo.

La voce "40. Dividendi e proventi assimilati", pari a circa Euro 3.1 milioni (voce non valorizza al 31 dicembre 2023), accoglie i dividendi rivenienti dalle azioni BMPS detenute in portafoglio alla data di stacco.

La voce "50. Interessi attivi e proventi assimilati" ammonta a circa Euro 20,4 milioni (circa Euro 13 milioni al 31 dicembre 2023) e comprende principalmente gli interessi attivi maturati (i) sui conti correnti bancari e postali per circa Euro 11,1 milioni, (ii) sui time deposit per circa Euro 8,5 milioni e (iii) sui BOT per circa Euro 0,8 milioni. L'apporto alla voce di Kairos SGR è pari a circa Euro 2 milioni.

La voce "60. Interessi passivi e oneri assimilati" ammonta a circa Euro 12,1 milioni (circa Euro 11,7 milioni al 31 dicembre 2023) e comprende principalmente gli interessi passivi sul Prestito Obbligazionario 2026 e sul Prestito Obbligazionario 2028, complessivamente pari a circa Euro 10,5 milioni (pari importo al 31 dicembre 2023).

La voce "100. Risultato netto delle altre attività e delle passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" è valorizzata come risultato positivo per Euro 3,3 milioni (circa Euro 3,9 milioni al 31 dicembre 2023), principalmente derivante dalla variazione del fair value e dalla movimentazione degli investimenti in OICR del Gruppo.

La voce "140. Spese amministrative" ammonta a circa Euro 180,6 milioni (circa Euro 111,6 milioni al 31 dicembre 2023).

La sottovoce "a) spese per il personale" è valorizzata per circa Euro 127,7 milioni (circa Euro 66,8 milioni al 31 dicembre 2023) e si compone (i) dei costi riferiti al personale dipendente, agli Amministratori e ai Collegi Sindacali per circa Euro 62,5 milioni (pari a circa Euro 43,2 milioni al 31 dicembre 2023), (ii) dei costi riferiti alla componente di remunerazione variabile del personale per circa Euro 29,2 milioni (pari a circa Euro 18 milioni al 31 dicembre 2023) e (iii) dei costi riferiti ai piani di LTIP di Gruppo per circa Euro 36 milioni (rispetto a circa Euro 5,6 milioni al 31 dicembre 2023) a seguito della predetta accelerazione dei Piani. Il contributo complessivo di Kairos SGR alla sottovoce è pari a circa Euro 21,3 milioni.

La sottovoce "b) altre spese amministrative" è valorizzata per circa Euro 52,9 milioni (circa Euro 44,9 milioni al 31 dicembre 2023). Si segnala che il contributo di Kairos SGR alla sottovoce è pari a circa Euro 5,3 milioni.

La voce "170.Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali" è valorizzata per Euro 45 milioni (Euro 43,1 milioni al 31 dicembre 2023) e ricomprende (i) l'ammortamento del periodo riferito alle attività immateriali a vita utile definita per Euro 42,8 milioni (circa Euro 41,1 milioni al 31 dicembre 2023) e (ii) l'ammortamento delle altre immobilizzazioni immateriali (software) per Euro 2,2 milioni (circa Euro 2 milioni al 31 dicembre 2023).

La voce "180. Altri proventi e oneri di gestione" è valorizzata per Euro 10,4 milioni (circa Euro 1,5 milioni al 31 dicembre 2023) ed accoglie principalmente il provento provvisorio (badwill) rilevato a seguito dell'acquisizione di Kairos SGR per circa Euro 8,7 milioni. Per una completa informativa sull'acquisizione di Kairos SGR, si rimanda a quanto illustrato nella Nota integrativa consolidata "Parte A Politiche contabili – Altre informazioni – Operazione di aggregazione di Kairos SGR" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

La voce "250. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente" presenta un saldo negativo di circa Euro 94 milioni (circa Euro 70,5 milioni al 31 dicembre 2023); il rapporto di tale voce sull'utile dell'attività corrente (voce 240) è di circa il 29,02% (circa il 32,09% al 31 dicembre 2023).

Si rimanda a quanto illustrato nella Nota integrativa consolidata "Parte C - Informazioni sul Conto Economico Consolidato – Sezione 18 – Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 250" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 per maggiori dettagli.

* * *

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Il Gruppo ha realizzato un'importante diversificazione in termini di tipologia di clientela servita e quindi di fonti di ricavo, con un beneficio complessivo dal punto di vista della riduzione del profilo di rischio delle attività gestite nel loro complesso.

Ai fini della crescita e dello sviluppo, particolare attenzione continuerà ad essere dedicata alla valorizzazione dei canali dei Partner strategici e allo sviluppo e gestione di prodotti dedicati agli investitori retail e istituzionali, facendo leva anche sulle competenze delle società di nuova acquisizione.

per il Consiglio di Amministrazione

f.to l'Amministratore Delegato

BILANCIO CONSOLIDATO DI ANIMA HOLDING AL 31.12.2024

SCHEMI DI BILANCIO CONSOLIDATI

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Valori in euro migliaia

Voci dell'attivo 31/12/2024 31/12/2023
10. Cassa e disponibilità liquide 306.883 169.476
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 119.217 96.063
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 119.217 96.063
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 342.278 38.075
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 259.860 428.138
70. Partecipazioni 8
80. Attività materiali 27.776 21.831
90. Attività immateriali 1.556.185 1.593.673
di cui:
- avviamento 1.168.200 1.165.022
100. Attività fiscali 29.715 6.706
a) correnti 6.386 2.245
b) anticipate 23.329 4.461
120. Altre attività 48.017 36.461
TOTALE ATTIVO 2.689.939 2.390.423
Voci del passivo e el patrimonio netto 31/12/2024 31/12/2023
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 800.757 767.569
a) Debiti 215.543 183.424
b) Titoli in circolazione 585.214 584.145
60. Passività fiscali 112.840 87.849
a) correnti 38.309 6.454
b) differite 74.531 81.395
80. Altre passività 81.112 89.379
90. Trattamento di fine rapporto del personale 6.634 2.825
100. Fondi per rischi e oneri: 27.691 1.282
a) impegni e garanzie rilasciate 24 34
c) altri fondi per rischi e oneri 27.667 1.248
110. Capitale 7.292 7.292
120. Azioni proprie (-) (44.529) (48.757)
140. Sovrapprezzi di emissione 787.652 787.652
150. Riserve 574.062 518.069
160. Riserve da valutazione 91.855 12.671
170. Utile (Perdita) d'esercizio 227.922 148.879
180. Patrimonio di pertinenza di terzi 16.651 15.713
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 2.689.939 2.390.423

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Valori in euro migliaia

Voci 31/12/2024 31/12/2023
10. Commissioni attive 1.291.661 1.001.101
20. Commissioni passive (763.818) (634.163)
30. COMMISSIONI NETTE 527.843 366.938
40. Dividendi e proventi simili 3.125
50. Interessi attivi e proventi assimilati 20.440 12.950
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo
60. Interessi passivi e oneri assimilati (12.116) (11.690)
70. Risultato netto dell'attività di negoziazione 4.046
90. Utile/perdita da cessione o riacquisto di: 1.047 966
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.047 966
Risultato netto delle altre attività e delle passività finanziarie valutate al fair value con
100. impatto a conto economico 3.279 3.863
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 3.279 3.863
110. MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 543.618 377.073
120. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: (923) (357)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (923) (357)
130. RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 542.695 376.716
140. Spese amministrative: (180.625) (111.633)
a) spese per il personale (127.687) (66.762)
b) altre spese amministrative (52.938) (44.871)
150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 199 310
160. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (5.889) (4.002)
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (45.013) (43.097)
180. Altri proventi e oneri di gestione 10.436 1.534
190. COSTI OPERATIVI (220.892) (156.888)
240. UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 321.803 219.828
250. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (93.958) (70.540)
260. UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 227.845 149.288
280. UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 227.845 149.288
290. Utili (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi (77) 409
300. Utili (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo 227.922 148.879
Utile base per azione - euro 0,726 0,474
Utile diluito per azione - euro 0,696 0,455

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA

Valori in euro migliaia

Voci 31/12/2024 31/12/2023
10. Utile (Perdita) d'esercizio 227.845 149.288
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva 78.968 13.237
70. Piani a benefici definiti 274 (46)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
120. Copertura dei flussi finanziari (3.306)
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 79.242 9.885
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 307.087 159.173
190. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi (57) 407
200. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 307.144 158.766

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Valori in euro migliaia

Esistenze
al 31.12.23
Modifica
saldi
Esistenze
al 01.01.24
Allocazione risultato di periodo
precedente
Variazioni Variazioni di periodo
Operazioni sul patrimonio netto
Redditività
complessiva
Patrimonio
netto
Patrimonio
netto del Gruppo netto di Terzi
Patrimonio
apertura Riserve Dividendi
e altre
destinazioni
nuove
azioni
azioni
proprie
di riserve Emissione Acquisto Distribuzione Variazioni
straordinaria strumenti
dividendi
di capitale Altre
variazioni
al 31.12.2024 al 31.12.2024 al 31.12.2024 al 31.12.2024
Capitale 7.292 7.292 7.292 7.292 -
Sovrapprezzo emissioni 787.652 787.652 787.652 787.652 -
Riserve:
a) di utili
533.375
630.437
533.375
630.437
69.753
90.675
- - - - - (12.396)
(37.154)
- 590.732
683.958
574.062
683.958
16.670
-
b) altre (97.062) (97.062) (20.922) 24.758 (93.226) (109.896) 16.670
Riserve da valutazione 12.671 12.671 79.242 91.913 91.855 58
Strumenti di capitale - - - -
Azioni proprie (48.757) (48.757) (40.060) 44.288 (44.529) (44.529) -
Utile (Perdita) di esercizio 149.288 149.288 (69.753) (79.535) - 227.845 227.845 227.922 (77)
Patrimonio netto 1.441.521 1.441.521 - (79.535) (40.060) 31.892 307.087 1.660.905 1.644.254 16.651
Patrimonio netto del gruppo 1.425.808 1.425.808 - (79.535) (40.060) 30.897 307.144 1.644.254 - -
Patrimonio netto di terzi 15.713 15.713 - - - 995 (57) 16.651 - -
Esistenze
al 31.12.22
Modifica
saldi
Esistenze
al 01.01.23
Allocazione risultato di periodo
precedente
Variazioni Variazioni di periodo
Operazioni sul patrimonio netto
Redditività
complessiva
Patrimonio
netto
Patrimonio
netto del Gruppo netto di Terzi
Patrimonio
apertura Riserve Dividendi
e altre
destinazioni
nuove
azioni
azioni
proprie
di riserve Emissione Acquisto Distribuzione Variazioni
straordinaria strumenti
dividendi
di capitale Altre
variazioni
al 31.12.2023 al 31.12.2023 al 31.12.2023 al 31.12.2023
Capitale 7.292 7.292 7.292 7.292 -
Sovrapprezzo emissioni 787.652 787.652 787.652 787.652 -
Riserve: 545.163 545.163 49.486 - - (61.274) - 533.375 518.069 15.306
a) di utili 501.225 501.225 192.351 (63.139) 630.437 630.437 -
b) altre 43.938 43.938 (142.865) 1.865 (97.062) (112.368) 15.306
Riserve da valutazione 2.786 2.786 9.885 12.671 12.673 (2)
Strumenti di capitale - - - - -
Azioni proprie (72.254) (72.254) (45.078) 68.575 (48.757) (48.757) -
Utile (Perdita) di esercizio 120.801 120.801 (49.486) (71.315) 149.288 149.288 148.879 409
Patrimonio netto 1.391.440 1.391.440 - (71.315) (45.078) 7.301 159.173 1.441.521 1.425.808 15.713
Patrimonio netto del gruppo 1.391.440 1.391.440 - (71.315) (45.078) (8.005) 158.766 1.425.808 - -
Patrimonio netto di terzi - - - - - 15.306 407 15.713 - -

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(Metodo indiretto) Valori in euro migliaia

Importo
A. ATTIVITÀ OPERATIVA 31/12/2024 31/12/2023
1. Gestione 346.701 220.879
- risultato del periodo (+/-) 227.845 149.288
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre
attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) (2.853)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 1.140
- rettifiche di valore nette per rischio di credito (+/-) 923 357
- rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 50.902 47.099
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 26.409 (331)
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) (3.149) 6.835
- rettifiche di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-) 46.624 16.491
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (83.823) (330.610)
- altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (20.301) 14.809
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (219.321) (14.017)
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 167.355 (337.300)
- altre attivita' (11.556) 5.898
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 19.265 (16.095)
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 23.997 (53.110)
- altre passività (4.732) 37.015
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 282.143 (125.826)
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di attività materiali
73
73
16
6
- vendite di attività immateriali
2. Liquidità assorbita da (25.215) 10
(63.975)
- acquisti di partecipazioni (22.646) (61.735)
- acquisti di attività materiali (326) (512)
- acquisti di attività immateriali (2.243) (1.728)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (25.142) (63.959)
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie (40.060) (45.078)
- distribuzione dividendi e altre finalità (79.535) (71.315)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (119.595) (116.393)
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO 137.405 (306.178)
RICONCILIAZIONE
Importo
31/12/2024 31/12/2023
Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo 169.485 475.662
Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo 137.405 (306.178)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo 306.891 169.485

NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA

PARTE A- POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il Bilancio consolidato di Anima Holding al 31 dicembre 2024 ("Bilancio consolidato"), in applicazione del D. Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, è redatto secondo i principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting lnterpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. Non sono state effettuate deroghe all'applicazione dei principi contabili IFRS.

L'applicazione degli IFRS è stata effettuata facendo riferimento anche al "Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio (c.d. "Framework")", con particolare riguardo ai principi di prevalenza della sostanza sulla forma, di competenza, nonché ai concetti di rilevanza e significatività dell'informazione.

Nella predisposizione del Bilancio consolidato sono stati applicati i principi contabili IFRS omologati ed applicabili ai bilanci degli esercizi che chiudono il 31 dicembre 2024.

Nel seguito sono stati riportati i nuovi principi contabili internazionali o le modifiche di principi contabili già in vigore, omologati dall'Unione Europea e applicabili a partire dal 1° gennaio 2024:

  • Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback omologato il 20 novembre 2023 con Regolamento UE n. 2023/2579. Le nuove disposizioni forniscono indicazioni sulla valutazione successiva da parte del locatario venditore nelle operazioni di vendita e retrolocazione (c.d. sale and lease back). In particolare, prevedono che il locatario venditore debba rilevare: (i) il right of use e la lease liabilities derivante dal leaseback, come percentuale del precedente valore contabile dell'attività che si riferisce al diritto d'uso trattenuto e (ii) l'eventuale guadagno/perdita solo in relazione alla percentuale del guadagno/perdita che si riferisce ai diritti trasferiti all'acquirente locatario;
  • Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements omologato il 19 dicembre 2023 con Regolamento UE n. 2023/2822. Più nel dettaglio le nuove disposizioni riguardano la corretta classificazione in bilancio delle "passività con covenants", tra le passività correnti o non correnti, e l'informativa obbligatoria da fornire sulle stesse. Tali modifiche sono volte a migliorare le informazioni che un'impresa è tenuta a fornire relativamente alle passività con covenants, in particolare quelle non correnti; consentendo agli investitori di comprendere con maggiore chiarezza se tali passività potrebbero dover essere rimborsate entro 12 mesi;
  • Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements omologati il 15 maggio 2024 con Regolamento UE n. 2024/1317. Le modifiche prevedono disclosure integrative in merito all'introduzione di obblighi informativi sugli accordi di finanziamento per le forniture stipulati da un'impresa (c.d. Reverse Factoring). Nello specifico attraverso le seguenti modifiche viene richiesto all'impresa di fornire informazioni sugli accordi stipulati, quali termini e condizioni degli accordi, valori contabili soggetti a tali accordi e eventuali anticipi e/o proroghe nei termini di pagamento. L'informativa consentirà agli utilizzatori del bilancio di valutare gli effetti di tali accordi sulle passività e sui flussi finanziari dell'entità e sull'esposizione dell'entità stessa al rischio di liquidità.

Si evidenzia che l'adozione di tali modifiche non ha comportato effetti sul Bilancio consolidato.

Principi contabili internazionali omologati al 31 dicembre 2024 ma con entrata in vigore negli esercizi successivi

Regolamento
omologazione
Titolo Data di entrata in
vigore
2862/2024 Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foregn Exchange Rates:
Lack of Exchangeability
01/01/2025

Principi contabili internazionali non ancora omologati al 31 dicembre 2024

Tipologia Principio/Interpretazione Data di
pubblicazione
Nuovo principio IFRS 19 Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures 09/05/2024
Nuovo principio IFRS 18 Presentation and Disclosure in Financial Statements 09/04/2024
Modifica Contracts Referencing Nature-dependent Electricity – Amendments to
IFRS 9 and IFRS 7
18/12/2024
Modifica Amendments to the Classification and Measurement of Financial
Instruments (Amendment to IFRS 9 and IFRS 7)
30/05/2024

Non si prevedono impatti rilevanti dall'introduzione e dalle modifiche dei principi elencati e, come sopra evidenziato, tali principi e modifiche non rilevano ai fini della redazione del presente Bilancio consolidato, posto che la loro applicazione è subordinata all'omologazione mediante emissione di appositi Regolamenti comunitari da parte della Commissione Europea.

Regolamento ESEF

La Direttiva 2013/50/UE, che ha modificato la Direttiva 2004/109/CE (Transparency Directive), ha stabilito che tutte le Relazioni Finanziarie Annuali degli Emittenti, i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato, devono essere redatte in un formato elettronico unico di comunicazione. La Commissione Europea ha recepito tali regole nel Regolamento Delegato 2019/815 (European Single Electronic Format – "Regolamento ESEF"). Ciò al fine di rendere le relazioni finanziarie annuali leggibili sia da utenti umani che da dispositivi automatici e migliorare la comparabilità e l'analisi delle informazioni incluse nelle relazioni finanziarie annuali.

Il Regolamento ESEF ha previsto che gli emittenti che redigono il bilancio consolidato in conformità agli IFRS devono redigere e pubblicare la loro relazione finanziaria annuale nel formato eXtensible Hypertext Markup Language ("XHTML"), utilizzando il linguaggio Inline Extensible Business Reporting Language ("iXBRL") per la marcatura (i) dei Prospetti Contabili Consolidati (Stato Patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato, Prospetto della Redditività consolidata complessiva, Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto consolidato, Rendiconto Finanziario consolidato) e (ii) delle informazioni contenute nella Nota integrativa consolidata.

In data 29 novembre 2021 è stato pubblicato il Regolamento Delegato (UE) 2022/352, che ha modificato il Regolamento ESEF con riferimento all'aggiornamento 2021 della tassonomia stabilita nelle norme tecniche di regolamentazione ("Regulatory technical standards" o "RTS") relative al formato elettronico unico di comunicazione e ha fornito ulteriori orientamenti per la marcatura dei bilanci IFRS.

In data 21 settembre 2022 è stato pubblicato il Regolamento Delegato (UE) 2022/2553, che ha reso noti gli aggiornamenti 2022 della tassonomia IFRS e ha fornito ulteriori orientamenti per la marcatura dei bilanci. La tassonomia 2022 deve essere applicata alle relazioni finanziarie annuali contenenti i bilanci degli esercizi aventi inizio il 1° gennaio 2023.

Nel corso dell'esercizio 2024 sono infine stati pubblicati:

  • il 26 settembre il Regolamento Delegato (UE) 2025/19, che ha reso noti gli aggiornamenti rilasciati rispettivamente nei mesi di marzo 2023 e marzo 2024 della tassonomia IFRS e ha modificato le specifiche del documento Inline XBRL che gli emittenti devono trasmettere. Tale nuova tassonomia deve essere applicata alle relazioni finanziarie annuali contenenti i bilanci degli esercizi aventi inizio il 1° gennaio 2025;

  • il 24 ottobre la dichiarazione annuale "European common enforcement priorities for 2024 annual financial reports" dell'ESMA in cui si richiama l'attenzione degli emittenti sugli errori più comuni riscontrati nei prospetti di stato patrimoniale dei bilanci ESEF depositati (in particolare in termini di correttezza della taggatura, creazioni delle estensioni, coerenza e completezza della taggatura, correttezza dei segni e delle scale e coerenza dei calcoli).

Alla luce di quanto sopra, la Società ha predisposto il Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2024 applicando la tassonomia prevista dal Regolamento Delegato (UE) 2022/2553 per la marcatura dello stesso.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

Il Bilancio consolidato è costituito dallo stato patrimoniale consolidato, dal conto economico consolidato, dal prospetto della redditività consolidata complessiva, dal rendiconto finanziario consolidato (predisposto col metodo indiretto), dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato, dalla nota integrativa consolidata e corredato dalla Relazione sulla gestione consolidata ed è stato predisposto sulla base delle istruzioni "Il bilancio degli Intermediari IFRS diversi dagli Intermediari bancari" (le "Istruzioni di redazione"), utilizzando gli schemi di bilancio e di nota integrativa delle Società di Gestione del Risparmio, emanate da Banca d'Italia, nell'esercizio dei poteri stabiliti dall'art. 43 del D. Lgs. n. 136/2015, con il Provvedimento del 17 novembre 2022 e successive integrazioni.

Si richiamano inoltre i documenti di tipo interpretativo e di supporto all'applicazione dei principi contabili emanati dagli organismi regolamentari internazionali e di vigilanza italiani e dagli standard setter di cui si è tenuto conto anche nella redazione del presente Bilancio, laddove applicabili; tra i più significativi per il Gruppo si segnalano:

  • Pubblic Statement del 24 ottobre 2024 dell'ESMA "European common enforcement priorities for 2024 corporate reporting" (ripreso anche da CONSOB nel Richiamo di attenzione 2/24 del 20 dicembre 2024). In particolare, è richiesta particolare attenzione sui seguenti temi:
    • o per i bilanci redatti secondo i principi contabili IFRS sull'adeguatezza delle informazioni fornite con riferimento alla gestione della liquidità ed ai rischi associati, oltre alla chiarezza e trasparenza nelle politiche contabili adottate, in particolare con riferimento alle poste valutative che comportano giudizi e stime significative in bilancio;
    • o con riferimento ai reporting di sostenibilità redatti secondo i nuovi principi European Sustainability Reporting Standards (ESRS), è richiesta attenzione con riferimento (i) alla corretta applicazione degli stessi e in particolare alla valutazione della doppia materialità, (ii) alla conformità all'articolo 8 del Regolamento Tassonomia, oltre (iii) a ribadire nuovamente l'importanza della coerenza e della connessione tra le informazioni relative ai rischi e alle opportunità climatiche fornite nei bilanci e le informazioni incluse nella rendicontazione di sostenibilità;
    • o per i bilanci predisposti nel formato ESEF è richiamata l'attenzione sull'accuratezza e sulla conformità nella predisposizione del documento in formato elettronico con quanto previsto dalla normativa, oltre ad essere evidenziati gli errori di archiviazione più comuni riscontrati su cui porre attenzione;
  • il Discussion paper n. 1/2022 "Impairment test dei non financial assets (IAS 36) a seguito della guerra in Ucraina" pubblicato il 29 giugno 2022 dall'Organismo Italiano di Valutazione ("OIV"), che riprende i contenuti Public Statement del 13 maggio 2022 dell'ESMA (oggetto del Richiamo di attenzione di Consob del 19 maggio 2022) e fornisce indicazioni operative per trattare l'incertezza dell'attuale contesto nell'ambito dell'eventuale esercizio dell'impairment test;
  • il documento "Recommendations on Accounting for Goodwill" emesso dall'International Organization of Securities Commissions ("IOSCO" - organizzazione internazionale che riunisce le Autorità di Vigilanza sui mercati finanziari) del dicembre 2023, richiamato anche da Consob, contenente raccomandazioni sulla contabilizzazione dell'avviamento destinate agli emittenti, agli audit committee (ai responsabili delle attività di governance dell'impresa) e ai revisori legali. Le raccomandazioni intendono contribuire a migliorare l'affidabilità, la fedele rappresentazione e la

trasparenza dell'informativa finanziaria sull'avviamento così come contabilizzato e rappresentato nei bilanci.

Il Bilancio consolidato è stato redatto nella prospettiva della continuità dell'attività aziendale, che appare appropriata alla luce dell'andamento economico e delle prospettive aziendali, secondo il principio della contabilizzazione per competenza economica, nel rispetto del principio di rilevanza e di significatività dell'informazione e della prevalenza della sostanza sulla forma. Non sono stati rilevati eventi o circostanze che risultino essere significativi e che possano generare dubbi sulla continuità aziendale.

Gli schemi riportano, oltre agli importi relativi al periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti al 31 dicembre 2023.

In conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio è redatto utilizzando l'Euro come moneta di conto.

Se non diversamente specificato, gli importi del Bilancio consolidato sono esposti in migliaia di Euro.

Nello stato patrimoniale consolidato, nel conto economico consolidato e nel prospetto della redditività consolidata complessiva non sono stati indicati i conti che presentano saldi a zero in entrambi i periodi confrontati. Analogamente, nella nota integrativa consolidata non sono state presentate le sezioni e/o le tabelle che non contengono alcun valore.

Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.

In relazione al rendiconto finanziario consolidato, come previsto dallo IAS 7 paragrafi 45 e 46, la riconciliazione considera le voci di cassa e di conto corrente (a vista e non a vista) di inizio e fine esercizio quale aggregato relativo al cosiddetto "cash equivalent".

Inoltre, il rendiconto finanziario accoglie nella voce "Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo" anche l'assorbimento di liquidità derivante dall'investimento in depositi a scadenza ("time deposit") effettuati nell'esercizio e pari a circa Euro 122,6 milioni al 31 dicembre 2024.

Global minimum tax

Con il D.Lgs. n. 209 del 27 dicembre 2023 è stata recepita in Italia la Direttiva UE n. 2523/2022 che, in attuazione delle norme tipo globali di lotta contro l'erosione della base imponibile — secondo pilastro ("Tax Challenges Arising from the Digitalisation of the Economy — Global Anti- Base Erosion Model Rules (Pillar Two)") adottate a fine 2021 dall'OCSE, ha istituito un sistema di regole comuni intese a garantire un livello minimo di imposizione globale del 15% (c.d. "Global minimum tax") per i gruppi multinazionali e i gruppi nazionali su larga scala che presentano ricavi complessivi superiori a Euro 750 milioni l'anno. Nello specifico, al fine di raggiungere tale obiettivo, il D.Lgs. n. 209/2023 ha introdotto, con decorrenza 1° gennaio 2024, una imposizione integrativa prelevata attraverso:

  • a) l'imposta minima nazionale (c.d. "Qualified Domestic Minimum Top-Up Tax- QDMTT"), dovuta in relazione alle imprese di un gruppo multinazionale o nazionale soggette ad una bassa imposizione localizzate in Italia, le cui regole di attuazione sono contenute nel Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 1° luglio 2024;
  • b) l'imposta minima integrativa, dovuta da controllanti localizzate in Italia di gruppi multinazionali o nazionali in relazione alle imprese soggette ad una bassa imposizione facenti parte del gruppo, tenendo conto di quanto eventualmente prelevato attraverso una imposta minima nazionale (c.d. "IIR – Income Inclusion Rule");
  • c) l'imposta minima suppletiva, dovuta da una o più imprese di un gruppo multinazionale localizzate in Italia in relazione alle imprese facenti parte del gruppo soggette ad una bassa imposizione quando non è stata applicata, in tutto o in parte, l'imposta minima integrativa equivalente in altri Paesi (c.d. "Undertaxed Profit Rule - UTPR").

Inoltre, con Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 20 maggio 2024 sono stati implementati i c.d. regimi transitori semplificati da rendicontazione paese per paese (c.d. "Country by Country Reporting Transitional Safe Harbours – CbCr TSH"). Si tratta di un sistema di regole basato principalmente sulle informazioni contabili disponibili per ogni giurisdizione rilevante che, in caso di superamento di almeno uno dei tre test previsti, comporta, per i primi tre esercizi successivi all'entrata in vigore della normativa, l'azzeramento delle imposte da secondo pilastro e la riduzione degli oneri da adempimento.

A far data 1° gennaio 2024, il Gruppo Anima, quale gruppo nazionale con ricavi annui superiori a Euro 750 milioni per almeno due dei quattro esercizi precedenti, rientra nel campo di applicazione della legislazione del secondo pilastro.

Il Gruppo Anima ha pertanto effettuato, sulla base dei dati consuntivi dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, i test previsti dai regimi transitori semplificati con riguardo all'unica giurisdizione (Italia) in cui sono localizzate tutte le entità del Gruppo (e le entità a controllo congiunto in base al D.Lgs. n. 209); almeno uno dei test risulta soddisfatto, con conseguente possibilità per il Gruppo Anima di beneficiare del regime transitorio per l'esercizio 2024.

Alla data di chiusura dell'esercizio 2024 non risulta alcuna esposizione del Gruppo Anima alle imposte del secondo pilastro.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio consolidato

Alla data del 4 marzo 2025, data di approvazione del presente Bilancio consolidato da parte del Consiglio di Amministrazione di Anima Holding S.p.A. (di seguito "Anima Holding", la "Capogruppo", l'"Emittente" o la "Società"), non sono intervenuti eventi che comportino rettifiche o che richiedano una modifica di valori di attività e passività ovvero menzione nella nota integrativa consolidata. Si segnala che:

  • con riferimento alle società controllate si segnala che:
    • o in data 12 febbraio 2025 il Consiglio di Amministrazione della controllata indiretta Vita S.r.l. ("Vita Srl") ha approvato il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, attestante una perdita netta pari a circa Euro 456 mila;
    • o in data 13 febbraio 2025 il Consiglio di Amministrazione della controllata diretta Anima Alternative SGR S.p.A. ("Anima Alternative") ha approvato il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, attestante un utile netto pari a circa Euro 3 milioni;
    • o in data 19 febbraio 2025 il Consiglio di Amministrazione della controllata diretta Kairos Partners SGR S.p.A. ("Kairos SGR") ha approvato il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, che registra un utile netto pari a circa Euro 755 mila;
    • o in data 20 febbraio 2025 il Consiglio di Amministrazione della controllata diretta Anima SGR S.p.A. ("Anima SGR") ha approvato il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, che registra un utile netto pari a circa Euro 252,5 milioni;
    • o in data 3 marzo 2025 il Consiglio di Amministrazione della controllata diretta Castello SGR S.p.A. ("Castello SGR") ha approvato il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, attestante un utile netto pari a circa Euro 2 milioni;

• in data 17 febbraio 2025 (cfr. comunicato stampa "Variazione del capitale sociale" del 17 febbraio 2025) è avvenuto il deposito dell'attestazione di emissione di n° 5.899.814 nuove azioni ordinarie, godimento regolare, al servizio del piano di incentivazione azionaria di mediolungo termine approvato dall'Assemblea ordinaria di Anima Holding in data 28 marzo 2024 ("LTIP 24-26") per massimi nominali Euro 129.795,91, mediante imputazione a capitale di un importo di corrispondente ammontare tratto dalle riserve disponibili, in esecuzione della delibera di aumento di capitale sociale a titolo gratuito approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 5 febbraio 2025 (cfr. comunicato stampa "Risultati consolidati per l'esercizio 2024" del 5 febbraio 2025), in parziale esercizio dell'autorizzazione conferita ai sensi dell'art. 2443 C.C. dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 28 marzo 2024.

Pertanto, alla data di approvazione del progetto di Bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione, il capitale sociale di Anima Holding è pari a Euro 7.421.605,63 ed è rappresentato da n° 325.215.817 azioni ordinarie prive di valore nominale.

Si segnala inoltre che, verificate le Condizioni di Permanenza, sono state attribuite ai Beneficiari n° 15.341.544 azioni in relazione al piano di incentivazione azionaria di mediolungo termine approvato dall'Assemblea ordinaria di Anima Holding in data 31 marzo 2021 ("LTIP 21-23") e al piano LTIP 24-26, con l'utilizzo di n° 9.441.730 azioni proprie detenute nel portafoglio dalla Società e n° 5.899.814 azioni derivanti dal predetto aumento di capitale;

  • in data 24 febbraio 2025 la Presidente del Collegio Sindacale Dott.sa Mariella Tagliabue ha comunicato le sue dimissioni dalla carica, con efficacia dal 1° aprile 2025. Le dimissioni sono motivate dalla volontà di perseguire nuove opportunità professionali. A partire dal 1° aprile 2025 le subentrerà nella carica di Sindaco Effettivo e Presidente del Collegio Sindacale il Dott. Maurizio Tani, attuale Sindaco Supplente, componente della medesima lista di minoranza presentata all'Assemblea degli Azionisti del 21 marzo 2023 (cfr. comunicato stampa "Dimissioni della Presidente del Collegio Sindacale e subentro Sindaco supplente" del 25 febbraio 2025);
  • in data 28 febbraio, in merito all'offerta pubblica d'acquisto volontaria ("OPA") promossa da Banco BPM Vita S.p.A. ("BBPM Vita"), di concerto con la capogruppo Banco BPM S.p.A. ("Banco BPM"), sulla totalità delle azioni ordinarie della Società, l'assemblea ordinaria di Banco BPM ha deliberato di (i) incrementare a Euro 7 cum dividendo il corrispettivo unitario offerto e (ii) esercitare la facoltà, ove ritenuto opportuno, di rinunciare in tutto o in parte a una o più delle condizioni di efficacia volontarie apposte all'OPA BBPM Vita e non ancora soddisfatte al 28 febbraio 2025.

Sezione 4 – Altri aspetti

In relazione all'informativa richiesta dallo IAS 10 riguardo la pubblicazione dell'informativa finanziaria, si informa che il presente Bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 4 marzo 2025.

Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione dell'informativa finanziaria

La predisposizione dell'informativa finanziaria richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello Stato Patrimoniale consolidato e nel Conto Economico consolidato, nonché sull'informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate nel Bilancio consolidato. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti in bilancio possano variare anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:

  • o l'eventuale identificazione e quantificazione delle perdite per riduzione di valore degli avviamenti e delle altre attività immateriali iscritti nell'attivo del Bilancio consolidato;
  • o la quantificazione dei fondi per rischi e oneri e dei relativi accantonamenti, con specifico riferimento alle passività stimate verso il personale, ai contenziosi legali e fiscali, oltre alla stima degli oneri del personale correlata alla componente di remunerazione variabile;
  • o le stime e assunzioni relative alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • o le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità anticipata;
  • o le stime e le assunzioni relative alla determinazione del valore attuariale del TFR;
  • o le stime e le assunzioni relative al numero dei diritti correlati ai piani di incentivo a lungo termine e alla determinazione del loro fair value;
  • o le stime e le assunzioni sulla recuperabilità degli importi iscritti tra i risconti attivi relativi alle commissioni una tantum pagate ai collocatori;
  • o le stime relative alla determinazione delle commissioni attive dei FIA immobiliari nei casi in cui il parametro di riferimento previsto per il calcolo delle stesse non risulti ancora puntualmente quantificabile (totale attivo del fondo);

  • o le stime e le assunzioni relative alla valutazione delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • o le stime connesse alla determinazione degli impegni relativi alle garanzie prestate dalla controllata Anima SGR per i comparti dei fondi pensione che prevedono la restituzione del capitale;
  • o l'allocazione del prezzo di acquisto nell'ambito delle operazioni di aggregazione aziendale (Purchase Price Allocation – "PPA").

Rischi

Shock di natura esogena, come le instabilità del contesto geopolitico con le correlate conseguenze, potrebbero avere impatti importanti sulla redditività del Gruppo, soprattutto in termini di riduzione dei ricavi. Tali eventi sono per loro natura improvvisi e con dinamiche non prevedibili e proprio per questa loro imprevedibilità nelle loro modalità di manifestazione sono difficilmente modellizzabili ex ante.

A causa dell'incertezza relativa all'ambito e alla portata degli eventi esogeni di questa natura, la reazione dei sistemi economici e finanziari è tipicamente una immediata riduzione dell'esposizione al rischio, indipendentemente dalla valutazione effettiva degli impatti economici dello shock, con conseguenti crash di mercato e incremento prociclico dei rischi sistemici. In tali eventi, la riduzione dei ricavi può derivare: (i) dalla svalutazione degli Asset under Management ("AuM") sui quali vengono calcolate le commissioni, (ii) dalle maggiori difficoltà nella generazione di commissioni legate all'andamento della performance dei prodotti, qualora contrattualmente previste, (iii) dalla riduzione della raccolta netta dovuta al clima di incertezza generato sia dallo shock che dalla reazione dei mercati finanziari.

Dal punto di vista operativo, il Gruppo ha un piano di continuità aziendale che può essere prontamente attivato in caso di necessità al fine di garantire la continuità operativa del business. Le caratteristiche del business, le dimensioni aziendali e le tecnologie in uso consentono inoltre una risposta agile, veloce ed efficace anche in caso di situazioni di particolare emergenza, facendo ampio e tempestivo ricorso a modalità di lavoro da remoto e garantendo la piena continuità operativa. La presenza di una gamma di prodotti ampiamente diversificata sia in termini di mercati, sia in termini di strategie, con una presenza significativa di soluzioni a ritorno assoluto/flessibili e a basso rischio, consente di ridurre l'impatto di eventuali shock di mercato sullo stock di AuM. Inoltre, l'elevata presenza di investitori istituzionali, tipicamente orientati verso prodotti a rischio medio-basso, contribuisce a proteggere lo stock di AuM da potenziali shock di mercato. Inoltre, il modello di business commerciale focalizzato sulla vicinanza e sull'affiancamento continuo a collocatori e clienti consente, anche in situazioni di particolare incertezza, di avere un contatto diretto con loro, finalizzato a supportare in modo razionale i loro processi decisionali.

Con riferimento alle attività conferite in outsourcing a fornitori terzi, le società del Gruppo, in particolare quelle operative, hanno verificato le modalità di attivazione dei rispettivi piani di emergenza, richiedendo e ottenendo comunicazioni e aggiornamenti periodici sulle condizioni di prestazione delle attività. Il Gruppo è dotato di un sistema di monitoraggio continuativo e di valutazione periodica dell'operato degli outsourcer che tiene conto dei livelli di continuità, efficacia ed efficienza dei servizi svolti, anche al fine di reagire prontamente alle mutate condizioni dell'ambiente operativo. Tale presidio è stato adeguato nel corso dell'esercizio anche al fine di dare attuazione a quanto previsto dall'aggiornamento del Regolamento di attuazione degli art. 4 undecies e 6 comma 1b) e c-bis) del TUF che recepisce gli orientamenti ESMA in materia di esternalizzazione a fornitori di servizi cloud.

Nel corso del 2024 sono state progressivamente implementate le nuove strutture organizzative di Gruppo, che prevedono il rafforzamento di Anima Holding con particolare riferimento alla gestione unitaria dei rischi d'impresa, anche alla luce delle acquisizioni di Castello SGR e Kairos SGR. Per tale motivo, dal 1° Ottobre 2024 è attiva la nuova Direzione Rischi, a diretto riporto dell'Amministratore Delegato di Anima Holding, con contestuale istituzione della carica di Group Chief Risk Officer ("CRO"). La Direzione Rischi svolge un coordinamento metodologico dei presidi di rischio adottati dalle

diverse società del Gruppo e monitora che i rischi di impresa siano compatibili con il raggiungimento degli obiettivi dei Piani pluriennali e dei budget annuali nonché coerenti con il risk appetite espresso dal Consiglio di Amministrazione di ciascuna società del Gruppo per le diverse categorie di esposizione al rischio (rischi finanziari, operativi, reputazionali, di conformità, legali, ecc...).

Impairment test e analisi di sensitività

In sede di predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 il Gruppo ha tenuto conto delle raccomandazioni delle varie Autorità di Vigilanza e Regolamentari.

In particolare, l'ESMA nel Public Statement del 24 ottobre 2024 (ripreso anche da CONSOB nel Richiamo di attenzione 2/24 del 20 dicembre 2024), come già richiamato nella "Parte A – Politiche Contabili - A.1 Parte generale - Sezione 2 Principi generali di redazione" della presente Nota integrativa consolidata, ha ribadito alcune raccomandazioni che gli emittenti dovrebbero seguire in modo da riflettere, qualora presenti, gli impatti del cambiamento climatico sul business delle società.

Pertanto, anche al fine di riflettere la prospettiva climatica, sono state utilizzate per lo svolgimento del test di impairment come disciplinato dallo IAS 36, le assunzioni aggiornate che riflettono gli sviluppi più recenti e le ultime informazioni disponibili.

In sede di predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024, come già effettuato nell'esercizio precedente, nell'annuale valutazione eseguita circa la tenuta del valore degli avviamenti e nello specifico nelle ipotesi di scenari particolarmente negativi, sono stati presi in considerazione anche i rischi climatici per la determinazione degli assunti di base utilizzati nell'applicazione dei modelli valutativi volti a determinare il valore recuperabile dell'avviamento iscritto in Bilancio consolidato. Si evidenzia inoltre che, alla luce delle caratteristiche dell'operatività del Gruppo, pur avendo considerato i rischi climatici ai fini dell'esercizio di impairment test, tali rischi sono stati ritenuti non rilevanti ai sensi del principio contabile IAS 1.

Inoltre, il Gruppo fornisce in Nota integrativa consolidata un'analisi di sensitività del valore d'uso della Cash Generating Unit a cui è allocato l'avviamento ("CGU Anima"), ipotizzando anche scenari particolarmente negativi, al fine di permettere una rappresentazione completa delle valutazioni effettuate.

Gli esiti dell'impairment test non hanno evidenziato perdite di valore degli avviamenti e degli intangibili a vita utile definita, sia nello scenario di riferimento che negli altri ipotizzati, con un recoverable amount della CGU Anima superiore al valore di carrying amount evidenziata nel presente Bilancio consolidato. Per maggiori dettagli sull'impairment test, sulle analisi di sensitività e di scenario svolte si rimanda alla "Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato –Attivo - Sezione 9 –Attività immateriali – voce 90 – Impairment Test" della presente Nota integrativa consolidata.

Sezione 5 – Area e metodi di consolidamento

1. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Nel prospetto che segue sono indicate le partecipazioni incluse nell'area di consolidamento integrale del presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024:

Sede
legale
Tipo di
rapporto
(a)
Rapporto di partecipazione
Denominazione impresa Sede
operativa
Impresa
partecipante
Quota % Disponibilità
voti % (b)
Anima SGR S.p.A. Milano – Milano – 1 Anima Holding 100%
Italia Italia S.p.A.
Anima Alternative S.p.A. Milano – Milano – 1 Anima Holding 100%
SGR Italia Italia S.p.A.
Castello SGR S.p.A. Milano – Milano – 1 Anima Holding 80%
Italia Italia S.p.A
Kairos Partners SGR S.p.A. Milano - Milano – 1 Anima Holding 100%
Italia Italia S.p.A.
Vita S.r.l. Milano - Milano – 1 Castello SGR 76,05%
Italia Italia S.p.A.

a) Tipo di rapporto: 1=maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria

b) Ove differente dalla quota % di partecipazione è indicata la disponibilità dei voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali

Rispetto al 31 dicembre 2023, l'area di consolidamento ha subito le seguenti variazioni:

  • acquisizione del 100% di Kairos SGR, perfezionata in data 2 maggio 2024 (al riguardo si rinvia a quanto evidenziato nella "Parte A - Politiche contabili – Altre Informazioni – Operazione di aggregazione di Kairos SGR" della presente Nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2024);
  • in data 24 gennaio 2024, Castello SGR ha costituito la società Vita Srl, riducendo, a seguito degli eventi societari intercorsi nel corso del terzo trimestre 2024, la sua quota di partecipazione al 76,05% (per ulteriori dettagli si rinvia a quanto riportato nella "Parte A - Politiche contabili – Altre informazioni – Operazione di conferimento ramo azienda in Vita Srl" della presente Nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2024).

2. Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Società controllate

Sono considerate controllate le imprese nelle quali Anima Holding è esposta a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con le stesse e, nel contempo, ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tali entità.

Il controllo può configurarsi solamente con la presenza contemporanea dei seguenti elementi:

  • il potere di dirigere le attività rilevanti della partecipata;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Nello specifico il Gruppo considera i seguenti fattori per valutare l'esistenza di controllo:

  • lo scopo e la struttura della partecipata al fine di identificare gli obiettivi dell'entità, le sue attività rilevanti (ovvero quelle che maggiormente ne influenzano i rendimenti) e come tali attività sono governate;
  • il potere al fine di comprendere se il Gruppo ha diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di dirigere le attività rilevanti;
  • l'esposizione alla variabilità dei rendimenti della partecipata al fine di valutare se il rendimento percepito dal Gruppo può variare, in via potenziale, in funzione dei risultati raggiunti dalla partecipata.

Determinata l'esistenza del controllo, per valutare se si opera come "principale" o come "agente", il Gruppo prende in considerazione i seguenti fattori:

  • il potere decisionale sulla attività rilevanti della partecipata;

  • i diritti detenuti da altri soggetti;
  • la remunerazione a cui il Gruppo ha diritto;
  • l'esposizione del Gruppo alla variabilità dei rendimenti derivanti dall'eventuale partecipazione detenuta nella partecipata.

L'IFRS 10 identifica come "attività rilevanti" solo le attività che influenzano significativamente i rendimenti della società partecipata.

In termini generali, quando le attività rilevanti sono gestite attraverso diritti di voto, i seguenti fattori forniscono evidenza di controllo:

  • a) possesso, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, di più della metà dei diritti di voto di una entità a meno che, in casi eccezionali, possa essere chiaramente dimostrato che tale possesso non costituisce controllo;
  • b) possesso della metà, o di una quota inferiore, dei voti esercitabili in assemblea e capacità pratica di governare unilateralmente le attività rilevanti attraverso:
    • il controllo di più della metà dei diritti di voto in virtù di un accordo con altri investitori;
    • il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità in virtù di clausole statutarie o di un contratto;
    • il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione o dell'equivalente organo di governo societario;
    • il potere di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute del consiglio di amministrazione o dell'equivalente organo di governo societario.

Per esercitare tali poteri è necessario che i diritti vantati dal Gruppo sull'entità partecipata siano sostanziali; per essere sostanziali tali diritti devono essere praticamente esercitabili quando le decisioni sulle attività rilevanti devono essere prese.

Società collegate

Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né controllata in maniera esclusiva nécontrollata in modo congiunto. L'influenza notevole si presume in tutti i casi in cui la Società detiene il 20% o una quota superiore dei diritti di voto e, indipendentemente dalla quota posseduta, qualora sussista il potere di partecipare alle decisioni gestionali e finanziarie della partecipata, in virtù di particolari legami giuridici (i.e. patti parasociali) aventi la finalità di assicurare la rappresentatività negli organi di gestione e di salvaguardare l'unitarietà di indirizzo della gestione, senza tuttavia averne il controllo.

Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto.

Denominazione impresa Interessenze di
terzi (%)
Disponibilità voti
dei terzi (%)
Dividendi
distribuiti ai terzi
(migliaia di Euro)
Castello SGR S.p.A. 20% 20% -
Vita S.r.l. 39,16% 39,16% -

3. Partecipazioni in società controllate in via esclusiva con interessenze di terzi significative

Rispetto al 31 dicembre 2023, in relazione alle interessenze di terzi significative, si segnala che in data 24 gennaio 2024 Castello SGR ha costituito la società Vita Srl, con l'obiettivo di creare una piattaforma per la gestione professionale di immobili residenziali destinati alla locazione (c.d. settore Multifamily o Build-to-Rent). In data 25 luglio 2024 ha avuto luogo l'aumento di capitale di Vita Srl, a seguito del quale sono entrati all'interno della compagine sociale della controllata indiretta Compass Rock Real Estate Ltd (2,95% quota liberata in contanti) e Halldis S.p.A. (41% quota liberata il 6 agosto attraverso il conferimento del ramo d'azienda operativo, attivo nella gestione professionale di immobili residenziali destinati alla locazione). In data 6 agosto 2024 Halldis S.p.A. ha contestualmente ceduto a Castello SGR una quota pari al 20% del capitale sociale di Vita Srl per un corrispettivo in contanti pari a Euro 2,6 milioni. A seguito di tale operazione, al 31 dicembre 2024, Castello SGR detiene direttamente il 76,05% del capitale di Vita Srl, e di conseguenza Anima Holding detiene indirettamente il 60,84% (si rinvia a quanto descritto nel successivo paragrafo "Parte A – Politiche contabili - Altre

informazioni - "Operazione di conferimento ramo azienda in Vita Srl" della presente Nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2024).

Denominazione impresa Totale Attivo Totale Passivo Patrimonio Netto Utile/Perdita
d'esercizio
Margine
commissionale
Castello SGR S.p.A. 36.313 36.313 19.507 1.985 21.711
Vita S.r.l. 11.620 11.620 3.185 (456) -

Si segnala che al 31 dicembre 2024 Vita Srl detiene una partecipazione dell'80% in GEM Hospitality S.r.l. (società costituita ad inizio 2024). La partecipazione non è stata consolidata al 31 dicembre 2024 in quanto, sulla base dell'analisi dei patti parasociali e dei contratti in essere, Anima Holding non ne detiene il controllo, ma esercita comunque un'influenza significativa.

4. Restrizioni significative

Il Gruppo ritiene di non avere vincoli di natura statuaria, parasociale o regolamentare che impediscano o limitino la sua capacità di accedere alle attività o di regolare le passività.

5. Altre informazioni

Nella redazione del Bilancio consolidato sono stati utilizzati principi contabili omogenei sulla base dei bilanci al 31 dicembre 2024 approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione delle società integralmente consolidate. Tutte le società consolidate adottano l'Euro quale moneta di conto funzionale. Non risultano bilanci di società controllate utilizzati per la redazione del Bilancio consolidato che hanno come data di riferimento una data diversa da quella del Bilancio consolidato stesso.

Tra le controllate possono essere ricomprese anche le cosiddette "entità strutturate", nelle quali i diritti di voto non sono significativi ai fini della sussistenza del controllo, ivi incluse società o entità a destinazione specifica ("special purpose entities") e fondi di investimento.

I fondi di investimento gestiti dalle società del Gruppo sono considerati controllati qualora il Gruppo sia esposto in misura significativa alla variabilità dei rendimenti e nel caso in cui gli investitori terzi non abbiano diritti di rimozione della società di gestione.

Con riferimento al 31 dicembre 2024 non risultano fondi comuni di investimento da considerarsi entità controllate.

Metodi di consolidamento

Consolidamento integrale

Il consolidamento integrale consiste nell'acquisizione "linea per linea" degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico delle società controllate. Il valore delle partecipazioni è annullato in contropartita al valore del patrimonio delle controllate, attribuendo ai terzi, se presenti, le quote di loro pertinenza del patrimonio e del risultato economico.

Le differenze risultanti da questa operazione, se positive, sono rilevate – dopo l'eventuale imputazione ad elementi dell'attivo o del passivo della controllata – nella voce Attività immateriali come avviamento o come altre attività intangibili. Le differenze negative sono imputate al conto economico. Gli importi riferiti ad attività, passività, proventi ed oneri tra imprese consolidate vengono integralmente eliminati.

Le acquisizioni di società sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione" previsto dall'IFRS 3, così come modificato dal Regolamento 495/2009, in base al quale le attività identificabili acquisite e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. Inoltre, per ogni aggregazione aziendale, eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili delle società acquisite. L'eventuale eccedenza del corrispettivo trasferito - rappresentato dal fair value delle attività cedute, delle passività sostenute, degli strumenti di capitale emessi e della eventuale rilevazione al fair value delle quote di minoranza rispetto al fair value delle attività e passività acquisite - viene rilevata come avviamento; qualora il prezzo risulti inferiore, la differenza viene imputata a conto economico.

Il "metodo dell'acquisizione" viene applicato a partire dalla data dell'acquisizione, ossia dal momento in cui si ottiene effettivamente il controllo della società acquisita. Pertanto, i risultati economici di una controllata acquisita nel corso del periodo di riferimento sono inclusi nel Bilancio consolidato a partire dalla data della sua acquisizione. Parimenti, i risultati economici di una controllata ceduta sono inclusi nel Bilancio consolidato fino alla data in cui il controllo è cessato.

La differenza tra il corrispettivo di cessione e il valore contabile alla data di dismissione è rilevata nel conto economico.

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

Cassa e disponibilità liquide

In questa voce sono classificate le giacenze di valute aventi corso legale, comprese le banconote e le monete divisionali estere ("cassa contante"), nonché le disponibilità dei conti correnti e depositi a vista depositati presso Istituti di credito. Tali disponibilità sono iscritte al loro valore nominale.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (FVTPL) Criteri di classificazione

In questa categoria sono classificate le attività finanziarie gestite con l'obiettivo di realizzare flussi finanziari principalmente mediante la vendita delle attività e i cui flussi finanziari contrattuali non siano esclusivamente rappresentati da pagamenti di capitale e interessi maturati sull'importo del capitale da restituire (titoli di capitale, titoli di debito e quote di OICR).

In particolare, la categoria in esame ricomprende le seguenti sottocategorie:

  • attività finanziarie di negoziazione: ricomprendono attività finanziarie acquisite principalmente al fine di essere vendute a breve termine e derivati non designati quali strumenti di copertura ed efficaci (titoli di debito, titoli di capitale, finanziamenti, quote di OICR e derivati);
  • attività finanziarie designate al fair value: attività finanziarie che al momento della rilevazione iniziale sono designate al fair value su basi volontarie al fine di eliminare o ridurre significativamente un'incoerenza nella valutazione o nella rilevazione (talvolta definita come «asimmetria contabile») che altrimenti risulterebbe dalla valutazione delle attività su basi diverse (titoli di debito e finanziamenti);
  • altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: attività finanziarie non detenute con finalità di negoziazione (titoli di debito, titoli di capitale, finanziamenti, quote di OICR).

Sono infine incluse in questa voce le interessenze azionarie non qualificabili come di controllo, di collegamento o di controllo congiunto.

Quando, e solo quando, si modifichi il modello di business adottato per la gestione delle attività finanziarie è possibile effettuare riclassifiche in altre categorie previste dall'IFRS 9. La riclassifica avviene prospetticamente a partire dalla data di riclassificazione.

Criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione

Iscrizione iniziale

Al momento della rilevazione iniziale l'attività è valutata al suo fair value, normalmente coincidente con il costo, integrati dei costi o dei proventi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività.

Valutazione successiva e rilevazione delle componenti reddituali

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in oggetto sono valorizzate al fair value e gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono rilevati nel conto economico.

Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, sono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi domanda-offerta o prezzi medi) e l'ultimo valore quota calcolato e reso disponibile al pubblico per le parti di OICR.

Cancellazione

Tali attività vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse, o quando vengono cedute trasferendo tutti o sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad esse connesse.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva Criteri di classificazione

In questa categoria sono rilevati i titoli di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione e non qualificabili di controllo esclusivo, collegamento e controllo congiunto, per i quali si applica l'opzione di classificarli tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Tale opzione è esercitabile al momento dell'iscrizione iniziale del singolo strumento finanziario ed è irrevocabile.

Criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione

Iscrizione iniziale

L'iscrizione iniziale dell'attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, comprensivo dei costi e/o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Valutazione successiva e rilevazione delle componenti reddituali

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie classificate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono valorizzate al fair value e gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono contabilizzati in contropartita della specifica riserva di patrimonio netto (voce 160. Riserve da valutazione). Gli importi rilevati in questa riserva non saranno mai oggetto di rigiro nel conto economico, nemmeno in caso di cessione dell'attività.

Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, sono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi domanda-offerta o prezzi medi).

L'unica componente rilevata nel conto economico è rappresentata dai dividendi incassati, contabilizzata nella voce "40. Dividendi e proventi assimilati".

Cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando sono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad esse connessi.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

In questa categoria sono classificate le attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali e i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

In tale categoria sono ricompresi i crediti relativi a commissioni per la gestione di patrimoni e gli eventuali costi anticipati a favore dei patrimoni gestiti, oltre alla liquidità depositata presso conti correnti bancari non a vista.

Criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione

Iscrizione iniziale

Alla data di prima iscrizione le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono rilevate al loro fair value, corrispondente di norma all'ammontare erogato o al corrispettivo pagato, a cui sono aggiunti gli eventuali costi/proventi di transazione di diretta imputazione, se materiali e determinabili. I crediti sono iscritti alla data di erogazione.

Valutazione successiva e rilevazione delle componenti reddituali

Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie in oggetto sono valutate sulla base del costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e della differenza tra l'ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato

non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata (inferiore ai 12 mesi) fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione della logica di attualizzazione. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito (capitale ed interessi) al valore di prima iscrizione.

In accordo con l'IFRS 9, le eventuali perdite di valore attese vengono determinate in un'ottica 'forward looking, ' lungo tutta la vita dei crediti (Expected credit losses).

I criteri di valutazione sono strettamente connessi allo stadio ("stage") cui il credito viene classificato, in particolare:

  • stage 1 accoglie le attività finanziarie per cui non c'è stato un deterioramento significativo nella qualità del credito dalla data di rilevazione iniziale oppure con un rischio di credito basso (crediti in bonis). Per queste attività finanziarie viene rilevata una svalutazione pari alle perdite attese nei successivi 12 mesi (12 month expected credit losses);
  • stage 2 accoglie i crediti under-performing, ossia i crediti ove vi è stato un aumento significativo del rischio di credito ("significativo deterioramento") rispetto all'iscrizione iniziale, ma per i quali non si ha un'obiettiva evidenza di un evento di perdita. Per queste attività finanziarie la svalutazione è determinata sulla base della perdita attesa complessiva (lifetime expected credit losses);
  • stage 3 accoglie i crediti non performing, ovvero quelle attività finanziarie per le quali ci sia un'obiettiva evidenza di perdita alla data di bilancio. In questo caso è necessario determinare la svalutazione in una misura pari alla perdita attesa complessiva (lifetime expected credit losses). In tali circostanze il processo di valutazione è analitico e determinato per categorie omogenee e attribuito analiticamente ad ogni posizione, tenendo in considerazioni informazioni forward looking ed i possibili scenari alternativi di recupero.

L'Expected credit losses (ECL) è definito dal principio come la media delle perdite su crediti ponderata per i rispettivi rischi di inadempimento. In generale, tale stima prende in considerazione tre parametri di rischio: (i) la probabilità di default, (ii) la percentuale di perdita in caso d'insolvenza e (iii) la stima dell'esposizione creditizia al verificarsi dell'insolvenza.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a Conto Economico. La ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

Cancellazione

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse o quando sono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad esse connesse.

Partecipazioni

Criteri di classificazione, iscrizione e valutazione

La voce include le interessenze detenute in società collegate. Una società collegata è un'impresa nella quale si esercita un'influenza notevole, che non risulta controllata in maniera esclusiva o in modo congiunto. L'influenza notevole si presume in tutti i casi in cui si detiene il 20% dei diritti di voto (inclusi i diritti di voto "potenziali") o una quota superiore o quando, indipendentemente dalla quota posseduta, sussista il potere di partecipare alle decisioni gestionali e finanziarie dell'impresa, in virtù di particolari legami giuridici (i.e. patti parasociali), senza tuttavia averne il controllo. Contrariamente, non sono considerate sottoposte ad influenza notevole alcune interessenze superiori al 20% quando si detengono esclusivamente diritti patrimoniali, senza avere accesso alle politiche di gestione e con diritti di governance limitati a tutelare gli interessi patrimoniali.

Le partecipazioni sono rilevate al costo e contabilizzate in base al metodo del patrimonio netto. Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito

di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.

Cancellazione

Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

Attività materiali

Criteri di classificazione

Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, le opere d'arte, i mobili e gli arredi nonché le attrezzature di qualsiasi tipo che si ritiene di utilizzare per più di un esercizio. Le attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi sono classificate come "attività ad uso funzionale" secondo lo IAS 16.

Nelle attività materiali confluiscono inoltre le migliorie su beni di terzi qualora le stesse costituiscano spese incrementative relative ad attività identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sotto voci specifiche di riferimento (ad esempio impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Qualora le migliorie e spese incrementative siano relative ad attività materiali identificabili ma non separabili, le stesse sono invece incluse nella voce 120. "Altre attività".

Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico.

Criteri di valutazione

Le attività materiali sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore.

Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, lungo la loro vita utile. L'ammortamento inizia quando i beni sono disponibili per l'uso.

Non vengono invece ammortizzati:

  • i terreni in quanto hanno vita utile indefinita;
  • il patrimonio artistico in quanto la vita utile di un'opera d'arte non può essere stimata ed il loro valore è normalmente destinato ad aumentare nel tempo;

Se esiste qualche indicazione che dimostri che un'attività materiale valutata al costo possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a Conto Economico.

Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l'attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati, in assenza di precedenti perdite di valore.

Criteri di cancellazione

Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall'uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri.

Leasing (Locatario)

Criteri di classificazione

Un contratto, o parte di esso, è classificato come leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo, quindi, se lungo tutto il periodo di utilizzo del bene si godrà di entrambi i seguenti diritti:

a) il diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dell'attività; e b) il diritto di decidere sull'utilizzo dell'attività.

In caso di modifica dei termini e delle condizioni del contratto si procede ad una nuova valutazione per determinare se il contratto è o contiene un leasing.

Il Gruppo non applica le presenti regole:

  • ai leasing di attività immateriali;
  • ai leasing a breve termine (durata minore o uguale a 12 mesi);
  • ai leasing in cui l'attività sottostante sia di modesto valore (attività il cui valore unitario è minore o uguale a 5.000 Euro).

Criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione

Una volta verificato se un contratto si configuri quale leasing, alla data di decorrenza del contratto si rileva l'attività consistente nel diritto di utilizzo e la passività del leasing.

La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto di utilizzo avviene al costo che comprende:

  • a) l'importo della valutazione iniziale della passività del leasing;
  • b) i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti;
  • c) i costi iniziali diretti sostenuti dal locatario; e
  • d) la stima dei costi che si dovranno sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino del sito in cui è ubicata o per il ripristino dell'attività sottostante nelle condizioni previste dai termini e dalle condizioni del leasing.

La valutazione iniziale della passività del leasing avviene al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale della Capogruppo.

In caso di operazioni in cui l'attività sottostante un contratto di leasing è a sua volta data in leasing dal Gruppo ad una terza parte, rimanendo in vigore il leasing con il locatario principale, l'attività è rilevata come credito finanziario ad un valore pari agli incassi esigibili per il sub-leasing attualizzati al tasso di attualizzazione per il leasing principale.

La contabilizzazione come leasing avviene per ogni componente di leasing separandola dalle componenti non di leasing.

La durata del leasing è determinata come il periodo non annullabile del leasing, a cui vanno aggiunti entrambi i seguenti periodi:

  • a) periodi coperti da un'opzione di proroga del leasing, se si ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione; e
  • b) periodi coperti dall'opzione di risoluzione del leasing, se si ha la ragionevole certezza di non esercitare l'opzione.

Si ridetermina la durata del leasing in caso di cambiamento del periodo non annullabile del leasing. Dopo la data di iscrizione iniziale, la valutazione dell'attività avviene applicando il modello del costo. Le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono ammortizzate dalla data di decorrenza del contratto sino al termine della durata del leasing.

Dopo la data di decorrenza la passività del leasing è valutata:

  • a) aumentando il valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività del leasing;
  • b) diminuendo il valore contabile per tener conto dei pagamenti effettuati per il leasing;
  • c) rideterminando il valore contabile per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing o della revisione dei pagamenti dovuti per il leasing.

Gli interessi sulla passività del leasing e i pagamenti variabili dovuti per il leasing, non inclusi nella valutazione della passività del leasing, sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti.

In bilancio le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono esposte separatamente dalle altre attività, le passività del leasing separatamente dalle altre passività, gli interessi passivi sulla passività del leasing sono rilevati come oneri finanziari e separatamente dalla quota di ammortamento dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.

Attività immateriali

Criteri di classificazione

Le attività immateriali sono iscritte come tali se sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali. Tra le attività immateriali è anche iscritto l'avviamento che rappresenta la differenza

positiva tra il costo di acquisto ed il fair value delle attività e passività acquisite in ambito di operazioni di aggregazione aziendale.

Criteri di iscrizione e valutazione

Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività stessa può essere attendibilmente determinato. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è rilevato a conto economico nell'esercizio in cui è stato sostenuto.

Per le attività a vita utile definita, il costo è ammortizzato in quote costanti o in quote decrescenti determinate in funzione dell'afflusso dei benefici economici attesi dall'attività. Le attività a vita utile indefinita non sono invece soggette ad ammortamento sistematico, bensì ad un test periodico di verifica dell'adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio.

In particolare, nel caso di software generati internamente i costi sostenuti per lo sviluppo del progetto sono iscritti fra le attività immateriali a condizione che siano dimostrati i seguenti elementi: la fattibilità tecnica, l'intenzione del completamento, l'utilità futura, la disponibilità di risorse finanziarie e tecniche sufficienti e la capacità di determinare in modo attendibile i costi del progetto.

Se esiste qualche indicazione che dimostri che un'attività possa avere subìto una perdita di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L'ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell'attività ed il valore recuperabile. In particolare, tra le attività immateriali sono incluse:

  • attività immateriali basate sulla tecnologia, quali il software applicativo, ammortizzato in funzione della prevista obsolescenza tecnologica dello stesso e comunque non oltre un periodo massimo di 5 anni;
  • attività immateriali rappresentate (i) dalla valorizzazione, in occasione di operazioni di aggregazione, di relazioni con la clientela o mandati di gestione sanciti dai contratti di acquisizione sottoscritti, (ii) dal rapporto contrattuale acquisito. Tali attività, a vita definita, sono originariamente valorizzate al fair value attraverso l'attualizzazione, con l'utilizzo di un tasso rappresentativo del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività, dei flussi rappresentativi del margine commissionale netto lungo un periodo esprimente la durata residua, contrattuale o stimata, dei rapporti in essere al momento dell'operazione di aggregazione/acquisizione. Esse sono ammortizzate lungo il periodo di afflusso dei benefici economici attesi;
  • attività immateriali legate alla valorizzazione dei marchi iscritti anche in occasione di operazioni di aggregazioni aziendali;
  • infine, tra le attività immateriali è incluso l'avviamento. L'avviamento può essere iscritto, nell'ambito di operazioni di aggregazione aziendale, quando la differenza positiva fra il corrispettivo trasferito e l'eventuale rilevazione al fair value della quota di minoranza ed il fair value degli elementi patrimoniali acquisiti è rappresentativo delle capacità reddituali future della

partecipazione/attivi trasferiti (goodwill). Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell'ipotesi in cui il goodwill non trovi giustificazione nelle capacità reddituali future della partecipata, la differenza stessa viene iscritta direttamente a conto economico. Con periodicità annuale (o ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore) viene effettuato un test di verifica dell'adeguatezza del valore dell'avviamento. A tal fine viene identificata l'Unità generatrice di flussi finanziari cui attribuire l'avviamento. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore di iscrizione dell'avviamento ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'Unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico.

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o qualora non siano più attesi benefici economici futuri.

Altre attività

Le altre attività accolgono essenzialmente poste non riconducibili ad altre voci dello stato patrimoniale, tra cui si ricordano i crediti derivanti da forniture di beni e servizi non finanziari, le partite fiscali diverse da quelle rilevate a voce propria (ad esempio, connesse con l'attività di sostituto di imposta), i ratei e risconti attivi.

In particolare, nella voce risconti attivi sono rilevate le commissioni una tantum pagate ai collocatori, in particolare tali risconti si riferiscono a costi per il collocamento dei prodotti che sono trattati come costi per l'ottenimento del contratto, ai sensi dell'IFRS 15, e pertanto rilevati come attività e riversati a conto economico nel periodo nel quale saranno riconosciuti i ricavi correlati alle masse sottostanti. Alla fine di ogni esercizio è effettuato il test per verificare la recuperabilità del valore iscritto nell'attivo.

Le altre attività comprendono inoltre le migliorie e le spese incrementative sostenute su immobili di terzi, capitalizzate considerando che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre benefici economici futuri. I suddetti costi sono classificati tra le altre attività in ottemperanza alle Istruzioni di redazione di Banca d'Italia e vengono ammortizzate secondo il periodo più breve tra quello in cui le migliorie e le spese possono essere utilizzate e quello di durata residua del contratto di affitto.

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

Le "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato" includono le passività finanziarie derivanti dai rapporti intrattenuti con le reti di vendita, i finanziamenti erogati a favore della Capogruppo a medio lungo termine e i titoli obbligazionari emessi dalla Capogruppo.

Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dal Gruppo in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing. Criteri di iscrizione

La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato o al prezzo di emissione.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo.

Fanno eccezione le passività a breve termine (inferiori a 12 mesi), che rimangono iscritte al fair value e per le quali il fattore temporale risulta trascurabile.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli obbligazionari precedentemente emessi.

Fiscalità corrente e differita

Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono contabilizzate come costo in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate. Esse rappresentano pertanto il saldo della fiscalità corrente e differita relativa al reddito dell'esercizio.

Le Attività e Passività fiscali correnti accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali delle società del Gruppo nei confronti dell'Amministrazioni finanziaria ovvero la differenza tra le passività fiscali correnti dell'esercizio, calcolate in base ad una previsione dell'onere tributario dovuto per l'esercizio, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fiscali correnti rappresentate dagli acconti e dagli altri crediti d'imposta per ritenute d'acconto subite.

Si ricorda che la Capogruppo, Anima SGR e Anima Alternative hanno aderito al regime di tassazione di gruppo ex art. 117 e seg. del T.U.I.R. (cosiddetto "Consolidato fiscale nazionale"). I rapporti tra la Società e ciascuna delle due consolidate sono regolati da apposito contratto di Consolidato fiscale.

La fiscalità differita è determinata, tenendo conto dell'effetto fiscale connesso alle differenze temporanee tra il valore contabile delle attività e passività ed il loro valore fiscale che determineranno importi imponibili o deducibili nei futuri periodi. A tali fini, si intendono "differenze temporanee

tassabili" quelle che nei periodi futuri determineranno importi imponibili e "differenze temporanee deducibili" quelle che negli esercizi futuri determineranno importi deducibili.

La fiscalità differita non è rilevata nel caso in cui derivi dalla rilevazione iniziale dell'avviamento e dalla rilevazione iniziale di un'attività o di una passività in operazioni che non rappresentino un'aggregazione aziendale e al momento dell'operazione non influenza né l'utile contabile né il reddito imponibile (perdita fiscale).

La fiscalità differita è calcolata applicando le aliquote fiscali stabilite dalle disposizioni di legge applicabili nei periodi di imposta in cui le relative differenze temporanee diverranno tassabili o imponibili; l'iscrizione della fiscalità differita può essere rilevata quando esiste la probabilità di un effettivo sostenimento di imposte dei periodi di riversamento di tali differenze temporanee e quando esiste una ragionevole certezza che vi siano ammontari imponibili futuri nei periodi in cui si manifesterà la relativa deducibilità fiscale correlata a tali differenze temporali.

Il valore contabile delle attività fiscali differite è rivisto a ciascuna data di bilancio ed è ridotto nella misura in cui non è probabile che sia realizzabile un reddito imponibile sufficiente per consentire che sia utilizzato il beneficio in parte o di tutta quell'attività fiscale differita.

La valutazione delle passività e delle attività fiscali differite riflette gli effetti fiscali che derivano dalle modalità in cui la Società si attende, alla data di riferimento del bilancio, di recuperare o estinguere il valore contabile delle sue attività e passività.

Qualora le Attività e Passività fiscali differite si riferiscano a componenti che hanno interessato il conto economico, la contropartita è rappresentata dalle imposte sul reddito.

Nei casi in cui le imposte anticipate e differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico (quali le rettifiche di prima applicazione degli IFRS, le valutazioni degli strumenti finanziari rilevati al fair value con impatto sulla redditività complessiva o dei contratti derivati di copertura di flussi finanziari), le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando le specifiche riserve quando previsto (es. riserve da valutazione).

Benefici ai dipendenti

Si definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall'azienda in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti. I benefici ai dipendenti si suddividono tra:

  • benefici a breve termine (diversi dai benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro e dai benefici retributivi sotto forma di partecipazione al capitale) che si prevede di liquidare interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato l'attività lavorativa e rilevati interamente a conto economico al momento della maturazione (rientrano in tale categoria, ad esempio, i salari, gli stipendi e le prestazioni "straordinarie");
  • benefici successivi al rapporto di lavoro dovuti dopo la conclusione del rapporto di lavoro che obbligano l'impresa ad un'erogazione futura nei confronti dei dipendenti. Tra questi, rientrano il trattamento di fine rapporto e i fondi pensione che, a loro volta si suddividono in piani a contribuzione definita e piani a benefici definiti o fondi di quiescenza aziendale;
  • benefici per la cessazione del rapporto di lavoro, ossia quei compensi che l'azienda riconosce ai dipendenti come contropartita alla cessazione del rapporto di lavoro, in seguito alla decisione della stessa di concludere il rapporto di lavoro prima della normale data di pensionamento;
  • benefici a lungo termine, diversi dai precedenti, che non si prevede siano estinti interamente entro i dodici mesi successivi al temine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno svolto le proprie prestazioni lavorative. La valutazione e contabilizzazione degli altri benefici a lungo termine avviene utilizzando la stessa metodologia di valutazione dei benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro, ma non sono rilevati utili/perdite attuariali nelle altre componenti di conto economico complessivo.

Trattamento di fine rapporto del personale

Il trattamento di fine rapporto si configura come un "beneficio successivo al rapporto di lavoro" classificato come:

  • "piano a contribuzione definita" per le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007 (data di entrata in vigore della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252) sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l'INPS. Per tali quote l'importo contabilizzato tra i costi del personale è determinato sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali;
  • "piano a benefici definiti" iscritto sulla base del suo valore attuariale determinato utilizzando il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito", per la quota del trattamento di fine rapporto del personale maturata sino al 31 dicembre 2006.Tali quote sono iscritte sulla base del loro valore attuariale determinato utilizzando il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito", senza applicazione del pro-rata del servizio prestato in quanto il costo previdenziale ("current service cost") del TFR è quasi interamente maturato e la rivalutazione dello stesso, per gli anni a venire, non si ritiene dia luogo a significativi benefici per i dipendenti.

Ai fini dell'attualizzazione, il tasso utilizzato è determinato con riferimento al rendimento di mercato di obbligazioni di aziende primarie tenendo conto della durata media residua della passività, ponderata in base alla percentuale dell'importo pagato e anticipato, per ciascuna scadenza, rispetto al totale da pagare e anticipare fino all'estinzione finale dell'intera obbligazione. I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, mentre gli utili e le perdite attuariali sono rilevati in contropartita ad apposita riserva di patrimonio netto (con effetto sulla redditività complessiva).

Fondi per rischi ed oneri

Fondi per rischi ed oneri a fronte di impegni e garanzie rilasciate

La sottovoce dei fondi per rischi ed oneri in esame accoglie le garanzie rilasciate dalla controllata Anima SGR ai sottoscrittori per i comparti del fondo pensione aperto Arti & Mestieri "Garanzia 1+" ed "Incremento e Garanzia 5+", nonché per il comparto "Linea Garantita" del fondo pensione negoziale Gruppo ICBPI in delega, circa la corresponsione di un importo minimo, pari a quanto sottoscritto dall'aderente indipendentemente dai risultati di gestione.

Altri fondi per rischi ed oneri

Gli altri fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi a rapporti di lavoro oppure a contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare. Tali fondi inoltre accolgono l'accantonamento degli oneri del personale per la componente di remunerazione variabile.

Conseguentemente, la rilevazione di un accantonamento avviene se e solo se:

  • vi è un'obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici; e
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione.

L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento e gli incrementi dovuti al fattore temporale sono rilevati a Conto Economico.

L'accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione oppure quando si estingue l'obbligazione.

Altre passività

Le altre passività accolgono essenzialmente poste non riconducibili ad altre voci passive dello stato patrimoniale, tra cui si ricordano i debiti derivanti da forniture di beni e servizi non finanziari, i ratei passivi diversi da quelli da capitalizzare sulle pertinenti passività finanziarie e risconti passivi.

Capitale e azioni proprie

La voce capitale include l'importo del capitale sottoscritto e versato alla data di bilancio (si segnala che come riportato nello Statuto societario la durata della Società è fissata sino al 31 dicembre 2050).

Inoltre, nelle voci che compongono il Patrimonio Netto sono valorizzate eventuali azioni proprie detenute dal Gruppo; queste ultime vengono iscritte in bilancio a voce propria come componente negativa del Patrimonio Netto.

Nessun utile o perdita derivante da acquisto, vendita, emissione o cancellazione di azioni proprie viene iscritto al conto economico. Le differenze tra prezzo di acquisto e di vendita derivanti da tali transazioni sono registrate tra le riserve del patrimonio netto

Riconoscimento dei ricavi e dei costi

Ricavi d'esercizio

Il riconoscimento dei ricavi avviene attraverso le seguenti fasi:

    1. identificazione del contratto (o dei contratti) con il cliente;
    1. individuazione delle obbligazioni di fare (o "performance obligations");
  • determinazione del prezzo della transazione: il prezzo della transazione è l'importo del corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei servizi promessi;

  • ripartizione del prezzo dell'operazione tra le "performance obligations" del contratto;

  • riconoscimento del ricavo nel momento del soddisfacimento della "performance obligation; specificatamente i ricavi possono essere riconosciuti:

  • in un momento preciso, quando è adempiuta l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("at a point in time"), o

  • nel corso del tempo, mano a mano che è adempiuta l'obbligazione di fare, trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("over time").

Le società operative del Gruppo svolgono l'attività tipica delle società di gestione del risparmio e i ricavi derivanti dall'attività di gestione dei prodotti sono rappresentati principalmente dalle commissioni di gestione, dalle commissioni di incentivo e da quelle di collocamento.

Le commissioni di gestione e di incentivo sono collegate al valore di mercato degli AuM dei prodotti e al risultato della loro gestione.

In particolare, la commissione di gestione è calcolata periodicamente come percentuale applicata sul patrimonio medio del singolo prodotto.

Le commissioni di incentivo, invece, vengono applicate a taluni prodotti e corrisposte a favore delle società di gestione solo al raggiungimento di determinati obiettivi di rendimento. In linea generale, sono previste tre differenti criteri di applicazione della commissione di incentivo in ragione della politica d'investimento dei singoli fondi: (i) quando la performance del prodotto supera nell'anno solare oggetto della verifica un indice di riferimento o un valore prestabilito o un obiettivo di rendimento ("commissione vs. benchmark"), (ii) quando il valore unitario della quota del fondo supera quello più elevato mai raggiunto in precedenza ("commissione high watermark assoluto") e (iii) quando il valore unitario della quota sia superiore al valore dell'indice cui si intende fare riferimento (o all'obiettivo di rendimento) e la differenza rispetto al parametro di confronto prescelto sia maggiore di quella mai realizzata in precedenza ("commissione high watermark relativo").

Infine, le commissioni di collocamento sono determinate, quando previste, sul capitale complessivamente raccolto durante il "Periodo di Collocamento".

Le commissioni sono iscritte, sulla base dell'esistenza di accordi contrattuali, nel periodo in cui i servizi stessi sono stati prestati. In particolare, rappresentando la remunerazione per specifiche "obbligazioni di fare", adempiute nei confronti dei Fondi/Patrimoni in un momento preciso, sono rilevate a Conto economico "at a point in time".

I ricavi configurati da corrispettivi variabili (le commissioni di incentivo) vengono rilevati a conto economico se attendibilmente stimabili e unicamente se è altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere, in periodi successivi, in tutto o in una sua parte significativa, stornato dal conto economico.

In caso di forte prevalenza di fattori di incertezza sulla quantificazione del corrispettivo, il medesimo sarà rilevato solo al momento in cui tale incertezza verrà risolta. In particolare, le commissioni determinate con il metodo "benchmark" sono rilevate nel conto economico della società di gestione solo al termine dell'esercizio di riferimento, quando possono considerarsi definitivamente maturate a favore della stessa.

Costi d'esercizio

I costi d'esercizio sono decrementi nei benefici economici di competenza dell'esercizio amministrativo che si manifestano sotto forma di flussi finanziari in uscita o riduzione di valore di attività o sostenimento di passività che si concretizzano in decrementi di patrimonio netto, diversi da quelli relativi alle distribuzioni a coloro che partecipano al capitale. I costi comprendono anche le perdite. I costi e le perdite sorgono nel corso dell'attività ordinaria.

I costi sono contabilizzati secondo il principio della competenza e quando sostenuti.

Un costo è considerato sostenuto quando:

  • ne è divenuta certa l'esistenza;
  • è determinabile in modo obiettivo l'ammontare;
  • nella sostanza dell'operazione, è possibile riscontare che l'impresa ha sostenuto quel costo in base al principio di competenza

Il costo di acquisto di merci e prodotti di consumo è ricompreso in bilancio alla data del passaggio dei rischi e dei benefici che può coincidere con la data di consegna degli stessi o, se anteriore, al momento del passaggio della proprietà.

I costi per imposte indirette sorgono al momento dell'operazione commerciale soggetta all'imposizione.

I costi per imposte dirette si manifestano al momento in cui viene determinato il relativo presupposto, cioè in sede di chiusura del bilancio d'esercizio; una stima attendibile viene effettuata anche nella predisposizione delle situazioni infra-annuali.

I costi sono valutati al fair value dell'ammontare pagato o da pagare.

I costi dei servizi, in quanto remunerazione di fattori produttivi, sono di competenza dell'esercizio nel quale i medesimi fattori della produzione sono stati utilizzati per conseguire i ricavi di vendita dei prodotti e dei servizi. In merito alla rilevazione dei costi sostenuti per le prestazioni di servizio, generalmente si fa riferimento alle tempistiche di prestazione del servizio da parte di entità terze.

Altre informazioni

Impairment Test

Le attività immateriali con vita utile definita sono soggette alla verifica di perdite di valore ("test di impairment") se esiste un'indicazione che il valore contabile del bene non possa più essere recuperato. Il valore recuperabile è determinato dal maggiore tra il fair value dell'attività al netto degli oneri di dismissione e il valore d'uso.

Le attività immateriali a vita utile indefinita, invece, sono sottoposte ad un test di impairment al fine di verificare se esistono obiettive evidenze che l'attività possa aver subito una riduzione di valore, ad ogni data di redazione del bilancio. In particolare, tra le attività immateriali a vita utile indefinita è compreso l'avviamento, rilevato a seguito di operazioni di acquisizione ed in applicazione del principio contabile internazionale IFRS 3.

L'avviamento, non presentando flussi finanziari autonomi, è sottoposto ad una verifica dell'adeguatezza del valore iscritto tra le attività con riferimento alla Cash Generating Unit ("CGU") a cui i valori sono stati attribuiti in occasione delle operazioni di aggregazione aziendale.

L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore contabile della CGU e il valore recuperabile della stessa, rappresentato dal maggiore tra il fair value, (al netto di eventuali costi di vendita) ed il valore d'uso.

Il valore d'uso della CGU è determinato attraverso la stima del valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede possano essere generati dalla CGU, utilizzando il metodo di valutazione Discounted Cash Flow. I flussi finanziari sono determinati utilizzando l'ultimo piano d'impresa disponibile ovvero, in mancanza, attraverso la formulazione di un piano previsionale interno da parte del management o attraverso altre evidenze esterne disponibili. Normalmente il periodo di previsione analitico comprende un arco temporale massimo di cinque anni.

La perdita di valore registrata dalla CGU è allocata alle singole attività non monetarie che la compongono nel seguente ordine:

  • a) in primo luogo, all'avviamento allocato alla CGU;
  • b) in secondo luogo, alle altre attività non monetarie proporzionalmente ai relativi valori contabili.

Nel caso in cui le ragioni che hanno portato a rilevare una perdita di valore siano rimosse a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, si procede a registrare una ripresa di valore rilevata a conto economico. L'eventuale svalutazione dell'avviamento non viene in nessun caso ripristinata.

Long Term Incentive Plan ("LTIP")

A seguito della promozione da parte di BBPM Vita dell'offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Anima Holding (OPA BBPM Vita), con il supporto di un consulente legale esterno indipendente, sono stati verificati i meccanismi di accelerazione previsti dai piani di incentivazione a lungo termine (long term incentive plan) in essere (i "Piani di Incentivazione" o "Piani"), in particolare:

  • il piano di incentivazione a lungo termine approvato dall'assemblea ordinaria di Anima Holding in data 31 marzo 2021 ("Long Term Incentive Plan 21-23", "Piano 21-23" o "LTIP 21-23"), basato su propri strumenti finanziari da assegnarsi gratuitamente, ai sensi dell'art. 2349, primo comma, cod. civ., ai dipendenti e/o categorie di dipendenti dell'Emittente e di società da quest'ultimo controllate investiti di funzioni e ruoli rilevanti all'interno del Gruppo (i "Beneficiari");
  • il piano di incentivazione a lungo termine approvato dall'assemblea ordinaria di Anima Holding in data 28 marzo 2024 ("Long Term Incentive Plan 24-26", "Piano 24-26" o "LTIP 24-26"), basato su propri strumenti finanziari da assegnarsi gratuitamente, ai sensi dell'art. 2349, primo comma, cod. civ., ai dirigenti e ai dipendenti considerati "risorse chiave" dell'Emittente e di società da quest'ultimo controllate (i "Beneficiari").

Si rimanda ai termini e alle condizioni dei Piani di Incentivazione, nonché alle caratteristiche dei diritti assegnati, come descritti nei documenti informativi disponibili sul sito internet della Società (i "Regolamenti"), redatti ai sensi dell'art. 114-bis del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, dell'art. 84-bis del Regolamento adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 ("Regolamento Emittenti"), nonché sulla base dello schema 7 dell'Allegato 3° del Regolamento Emittenti.

In particolare, entrambi i Regolamenti prevedono che i Piani di Incentivazione subiranno un'accelerazione "qualora venisse resa pubblica la promozione di un'offerta pubblica di acquisto (OPA) […] avente ad oggetto tutte o parte delle Azioni della Società". Conseguentemente, a seguito della comunicazione ai sensi dell'art. 102, comma 3 del TUF e dell'art. 37-ter, comma 3 del Regolamento Emittenti con cui BBPM Vita, in data 26 novembre 2024, ha reso nota la promozione dell'OPA BBPM Vita attraverso il depositopresso Consob del documento di offerta, i Piani devono intendersi accelerati con definizione del periodo di maturazione e conseguente iscrizione anticipata dei costi residuali dei Piani.

Aspetti contabili

Ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 2, i Piani sono da considerarsi un pagamento basato su strumenti rappresentativi di capitale a fronte della prestazione lavorativa offerta dal Beneficiario durante la durata di attuazione degli stessi, e sono da ritenersi equity-settled (saldato tramite azioni). Pertanto, l'impresa riceve servizi dai dipendenti in cambio di strumenti rappresentativi del capitale. Essendovi oggettiva impossibilità di stimare il fair value dei servizi ricevuti, il fair value dei Piani è

stimato facendo riferimento al fair value, alle rispettive date di assegnazione ("Grant Date"), degli strumenti rappresentativi del capitale dell'impresa assegnati (i "Diritti").

Conseguentemente, a ciascuna Grant Date, i Diritti attribuiti costituiscono specifici piani in funzione del rispettivo fair value individuato, con opportuna distinta quantificazione.

Tale fair value, determinato al momento dell'iscrizione iniziale, non viene più modificato: le variazioni successive sono determinate unicamente dall'evoluzione delle condizioni di maturazione (vesting conditions).

Anima Holding si è avvalsa di un consulente esterno indipendente per la stima del fair value attribuito a ciascuna Grant Date, stima effettuata attraverso metodi e ipotesi in linea con la normativa vigente in conformità alle previsioni dall'International Accounting Standards Board riguardo i "pagamenti basati su azioni", secondo quanto disposto dal principio contabile IFRS 2.

Il costo per ciascuna delle condizioni dei Piani è stato determinato moltiplicando il fair value per il numero dei Diritti che, per ciascuna condizione, si prevede diventeranno esigibili al termine del periodo di maturazione stimato alla data di assegnazione. La stima dei Diritti dipende dalle ipotesi riguardanti il numero di Beneficiari che si prevede siano ancora in servizio al termine di ciascun Ciclo (service condition) e la probabilità di soddisfacimento delle Condizioni non di mercato (performance condition): per entrambe le ipotesi, la valutazione effettuata a ciascuna Grant Date è stata del 100%

Il costo per ciascuna delle condizioni dei Piani deve essere allocato proporzionalmente lungo il periodo di maturazione stimato. La rilevazione del costo va effettuata in capo all'entità con la quale il Beneficiario intrattiene il rapporto di lavoro o fornisce la prestazione lavorativa (attraverso il distacco di personale); per essa, a ogni data di reporting, la rilevazione del costo di competenza avviene imputando l'ammontare a "Spese per il personale" in contropartita di Riserva di Patrimonio Netto "Altri strumenti rappresentativi di patrimonio netto".

La stima del numero dei Diritti che si ritiene diventerà esigibile alla scadenza del periodo di maturazione va rivista a ogni data di reporting fino alla scadenza del periodo di maturazione, quando diventa definito il numero finale dei Diritti maturati dai Beneficiari (il fair value invece non viene mai rideterminato nell'arco dei Piani).

In caso di revisione della stima iniziale del numero dei Diritti, la variazione avviene determinando la stima del costo cumulato alla data e iscrivendone gli effetti a conto economico, al netto del costo cumulato iscritto nelle precedenti date di reporting.

Si precisa che, in forza dell'applicazione del principio IFRS 2, il mancato raggiungimento delle Condizioni di mercato non determina la ri-misurazione del costo del Piano.

Al termine del periodo di maturazione si possono verificare le seguenti situazioni:

  • le vesting condition (service e performance condition) non sono, in tutto o in parte, soddisfatte, pertanto il costo dei Diritti non assegnati è rilevato stornando la Riserva di Patrimonio Netto "Altri strumenti rappresentativi di patrimonio netto" contro "Spese per il personale" per il mancato soddisfacimento della condizione;
  • le vesting condition (service e performance condition) sono, in tutto o in parte, soddisfatte: alla maturazione definitiva del costo dei Piani, il principio contabile IFRS 2 non detta i criteri contabili per questo caso e, pertanto, la Società ha selezionato quale criterio quello di effettuare una riclassifica della Riserva di Patrimonio Netto "Altri strumenti rappresentativi di patrimonio netto" alla voce "Altre riserve".

LTIP 21-23

A servizio del Piano Long Term Incentive 2021-2023 era previsto un aumento del capitale sociale a titolo gratuito della Società, fino ad un massimo del 2,85% del capitale sociale (pari a un numero massimo di 10.506.120 Azioni) alla data di approvazione del Piano 21-23. A tale scopo era stata approvata dall'Assemblea Straordinaria di Anima Holding, nell'adunanza del 31 marzo 2021, l'attribuzione di una delega al Consiglio di Amministrazione, ex art. 2443 Codice Civile, ad aumentare gratuitamente il capitale sociale, in una o più tranche, a norma dell'art. 2349, primo comma, Codice Civile, utilizzando un ammontare corrispondente agli utili e/o riserve di utili quali risultanti dal bilancio

di esercizio di volta in volta approvato, fino ad un importo massimo di Euro 207.816,58. In aggiunta o in alternativa anche parziale all'aumento del capitale sociale, Anima Holding poteva altresì attribuire ai Beneficiari azioni proprie, detenute in portafoglio dalla Società.

Il Piano 21-23 era finalizzato a (i) mantenere il focus sul conseguimento degli obiettivi strategici a medio-lungo termine del Gruppo, (ii) rafforzare, in un orizzonte di lungo periodo, l'allineamento tra gli interessi dei Beneficiari e quelli degli azionisti e degli stakeholder del Gruppo, (iii) sostenere la creazione di valore e la responsabilità sociale d'impresa nel lungo termine e (iv) favorire l'attraction e la fidelizzazione delle "risorse chiave" per il conseguimento delle direttrici strategiche del Gruppo.

L'esercizio dei diritti era subordinato al raggiungimento di determinati obiettivi di performance nel corso di tre periodi triennali di attuazione del Piano 21-23 ("Ciclo 21-23", "Ciclo 22-24" e "Ciclo 23- 25").

Si rinvia a quanto illustrato nella "Nota integrativa consolidata – Parte A - Politiche contabili – A.2 Parte relativa alle principali voci del bilancio – Long Term Incentive Plan ("LTIP") – LTIP 2021-2023" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 per gli aspetti contabili e i dettagli di ciascuna assegnazione dei Diritti/riquantificazioni effettuate a tutto il 31 dicembre 2023.

Si segnala che nel corso del 2024 è stato possibile effettuare la verifica definitiva del raggiungimento di alcune condizioni di esercizio riferite al Ciclo 21-23 che alla data di redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023 risultavano ancora quantificate in modalità provvisoria. In particolare:

  • la condizione non di mercato LRN gestioni patrimoniali, definita sulla base dei dati contenuti nella Mappa trimestrale Assogestioni del IV° trimestre 2023, è risultata parzialmente soddisfatta e ha comportato una percentuale di assegnazione dei Diritti esercitabili del 14,61% (precedente valorizzazione stimata contenuta nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023 pari al 15,21%);
  • la condizione non di mercato LRN gestioni collettive, anch'essa definita sulla base dei dati contenuti nella Mappa trimestrale Assogestioni del IV° trimestre 2023, è risultata confermata come non soddisfatta, con conseguente mancata assegnazione dei Diritti esercitabili.

In data 28 marzo 2024, con l'approvazione del Bilancio d'esercizio della Società al 31 dicembre 2023 da parte dell'Assemblea, si è concluso il Periodo di Maturazione del Ciclo 21-23 con conseguente cessazione della rilevazione dei suoi costi nel Conto Economico del Gruppo e la determinazione di n° 1.760.051 Diritti esercitabili dai Beneficiari, pari complessivamente al 53,48% dei Diritti disponibili del Ciclo 21-23. Successivamente, in data 4 aprile 2024, sono state esercitate dai Beneficiari i Diritti relativi al Ciclo 21-23, con conseguente assegnazione gratuita di n° 1.760.051 azioni della Società, attraverso l'utilizzo di azioni proprie detenute nel portafoglio dalla stessa.

Inoltre, nel corso dell'esercizio, sono state effettuate delle riquantificazioni dei Diritti esercitabili in seguito all'uscita dal Gruppo di taluni Beneficiari che, ai sensi del Regolamento del Piano 21-23, ha comportato il decadimento totale o parziale della facoltà d'esercizio dei Diritti precedentemente attribuiti (i) alla Grant Date 25/05/2021 in misura pari allo 0,15% dei Diritti totali riferiti al Ciclo 22- 24 e allo 0,58% dei Diritti totali riferiti al Ciclo 23-25 e (ii) alla Grant Date 20/04/2023 in misura pari allo 0,24% dei Diritti totali riferiti al Ciclo 23-25.

Si ricorda che, in data 7 maggio 2024, è stato assegnato un ulteriore 0,75% dei Diritti totali (riferiti al Ciclo 23-25) a 9 Beneficiari (di cui n° 3 Beneficiari già selezionati alla data di assegnazione del 25 maggio 2021) individuati dall'Amministratore Delegato di Anima Holding ("Grant Date 7/05/2024"); si evidenziano qui di seguito i valori di fair value correlati:

(i) alle Condizioni non di mercato - pari a Euro 4,24,

(ii) alla Condizione di mercato TRS Italia - pari a Euro 1,55 e

(iii) alla Condizione di mercato TRS Europa - pari ad Euro 3,42.

Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 23-25, assegnati il 7 maggio 2024, è stato pari a circa Euro 0,28 milioni.

Alla data di assegnazione, ai fini della contabilizzazione del costo in bilancio, il Periodo di Maturazione stimato era stato di 23 mesi per i Diritti assegnati del Ciclo 23-25, dal 1° giugno 2024 al 30 aprile 2026 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2025).

Alla data di riferimento del presente Bilancio risultano pertanto assegnati complessivamente il 100% dei Diritti totali disponibili previsti dal Piano 21-23.

Come previsto dal Regolamento del Piano 21-23 e in conseguenza dell'annuncio riguardante la promozione dell'OPA BBPM Vita (considerato, tra l'altro, che il corrispettivo offerto integra un premio superiore al 30% sul prezzo delle azioni della Società registrato al 1° gennaio 2021), si è resa necessaria la verifica al 31 dicembre 2024 di taluni potenziali meccanismi di riduzione pro-rata temporis del numero di azioni attribuibili ai Beneficiari e di taluni potenziali aggiustamenti riguardanti gli obiettivi di performance, dalla quale è stato possibile determinare che:

  • il numero di azioni attribuibili ai Beneficiari in corrispondenza dei Diritti assegnati non subirà riduzioni pro-rata temporis e
  • gli obiettivi di performance si considereranno raggiunti al livello target senza applicazione di aggiustamenti.

Pertanto, il numero di azioni attribuibili riferite ai residui Ciclo 22-24 e Ciclo 23-25 è pari al 100% dei Diritti assegnati a ciascun Beneficiario, fatta salva la Condizione di Permanenza, per un numero complessivo di 7.190.275 azioni della Società; tali azioni sono assegnate attraverso l'utilizzo di azioni proprie detenute nel portafoglio da Anima Holding. Si informa che, verificate le Condizioni di Permanenza di ciascun Beneficiario, sono state attribuite tali azioni.

Per quanto sopra, il valore complessivo del Piano 21-23 per il Gruppo, interamente contabilizzato per la parte residuale nell'esercizio, viene qui di seguito rappresentato (dati in unità di Euro):

Costo per il Gruppo
Periodo di riferimento 31/12/2024 31/12/2023
Ciclo 21-23 7.134.730 7.209.219
Ciclo 22-24 10.090.032 10.136.027
Ciclo 23-25 11.017.949 10.982.679
Totale Euro 28.242.711 28.327.925

Nel presente Bilancio consolidato è iscritto nel conto economico un importo pari a circa Euro 10,5 milioni, derivante (a) dalla componente del periodo riferita al Piano 21-23 (piano originale in assenza dell'OPA) per un importo di circa Euro 6 milioni (tenuto anche conto (i) delle riquantificazioni effettuate nel corso dell'esercizio per effetto dell'uscita di taluni Beneficiari dal Gruppo e (ii) della verifica definitiva delle condizioni di esercizio dei Diritti esercitabili del Ciclo 21-23), oltre (b) alla componente di costo anticipata derivante dalla definizione del periodo di maturazione per l'accelerazione del Piano 21-23, in conseguenza dell'annuncio riguardante la promozione dell'OPA BBPM Vita, per un importo di circa Euro 4,6 milioni.

LTIP 24-26

Il Piano Long Term Incentive 2024-2026 prevede che le azioni a servizio del Piano derivino dalla cessione di azioni proprie detenute in portafoglio dalla Società nel rispetto della normativa – anche regolamentare – in vigore o, in aggiunta o in alternativa anche parziale, da un aumento del capitale sociale a titolo gratuito della Società a servizio del Piano, fino ad un massimo del 3,50% del capitale sociale (percentuale alla data di approvazione del Piano 24-26), mediante emissione di massime n. 11.521.711 azioni ordinarie senza valore nominale, utilizzando un ammontare corrispondente agli utili e/o riserve di utili quali risultanti dal bilancio di esercizio di volta in volta approvato, fino ad un importo massimo di Euro 255.213,33. A tale scopo è stata approvata dall'Assemblea Straordinaria della Società, nell'adunanza del 28 marzo 2024, l'attribuzione di delega al Consiglio di Amministrazione, ex art. 2443 Codice civile, ad aumentare gratuitamente il capitale sociale, in una o più tranche, a norma dell'art. 2349, primo comma, Codice Civile.

Il Piano 24-26 è finalizzato a (i) mantenere il focus sul conseguimento degli obiettivi strategici a mediolungo termine del Gruppo, (ii) rafforzare, in un orizzonte di lungo periodo, l'allineamento tra gli interessi dei Beneficiari e quelli degli azionisti e degli stakeholder del Gruppo, (iii) sostenere la creazione di valore e la responsabilità sociale d'impresa nel lungo termine e (iv) favorire l'attraction e la fidelizzazione delle "risorse chiave" per il conseguimento delle direttrici strategiche del Gruppo.

Il Piano è rivolto:

(i) all'Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società,

(ii) ai due Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e

(iii) a selezionate risorse chiave individuate tra i dipendenti della Società o delle società controllate che svolgono funzioni o ruoli rilevanti all'interno del Gruppo.

Il LTIP 24-26 prevede l'assegnazione di diritti che consentiranno ai Beneficiari di sottoscrivere a titolo gratuito azioni ordinarie Anima Holding. L'esercizio dei diritti era subordinato al raggiungimento di determinati obiettivi di performance nel corso di tre periodi triennali di attuazione del Piano 24-26 ("Ciclo 24-26", "Ciclo 25-27" e "Ciclo 26-28").

Gli obiettivi di performance individuati sono collegati ai seguenti parametri:

Condizioni di mercato:

livello di total shareholders return rispetto a società quotate italiane e estere (i "Comparable") operative nel settore in cui opera il Gruppo, nel triennio corrispondente a ciascun Ciclo, con peso complessivo del 35% del Piano 24-26;

Condizioni non di mercato:

(a) Obiettivi di Performance - Business Growth (Relative to Market KPIs): con un peso complessivo fino al 40% del Piano 24-26, subordinata al conseguimento da parte del Gruppo Anima di un determinato livello di posizionamento rispetto a società concorrenti nel settore italiano del risparmio gestito (i) nella raccolta netta delle gestioni collettive ("LRN gestioni collettive" – peso 10% del Piano 24-26) e (ii) nella raccolta netta delle gestioni di portafoglio ("LRN gestioni patrimoniali" - peso 10% del Piano 24-26), oltre a (iii) un determinato punteggio medio di periodo con riferimento alla soddisfazione delle reti di distribuzione/vendita ("LSR" peso 20% del Piano 24-26).

(b) Obiettivi di Performance – Sustainability (ESG) (Non Relative to Market KPIs): con un peso complessivo del 25% del Piano 24-26, da assegnarsi secondo la somma dei punteggi raggiunti per i seguenti obiettivi ESG individuati: (i) conseguimento da parte delle società controllate di un determinato score medio di PRI Assessment (ponderato per società controllata) nell'ultimo anno di ciascun Ciclo ("PRI" - peso 12,5% del Piano 24-26) e (ii) Talent Pool&Diversity conseguimento da parte del Gruppo di un determinato livello di retention del talent pool ("Talent P&D"- peso 12,5% del Piano 24-26).

Costo delle condizioni di mercato – non di mercato

Come precisato il costo per ciascuna delle condizioni del Piano 24-26 è stato determinato moltiplicando il fair value per il numero dei Diritti che, per ciascuna condizione, si prevede diventeranno esigibili al termine del periodo di maturazione stimato alla data di assegnazione. La stima dei Diritti dipende dalle ipotesi riguardanti il numero di Beneficiari che si prevede siano ancora in servizio al termine di ciascun Ciclo (service condition) e la probabilità di soddisfacimento delle Condizioni non di mercato (performance condition): per entrambe le ipotesi, la valutazione effettuata a ciascuna Grant Date è stata del 100%.

Al 28 marzo 2024, data di approvazione del Piano 24-26 da parte dell'Assemblea di Anima Holding è stato direttamente assegnato da quest'ultima il 29,72% dei Diritti totali (pari al 9,91% per ciascun Ciclo triennale previsto) all'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Anima Holding e ai due Dirigenti con Responsabilità Strategiche a quella data individuati ("Grant Date 28/03/2024"); si evidenziano qui di seguito i fair value correlati a ciascuna condizione:

  • alla Grant Date 28/03/2024 il fair value per ciascun Diritto riferito al Ciclo 24-26 correlato (i) alle Condizioni non di mercato è stato pari a Euro 3,73 e (ii) alla Condizione di mercato è stato pari a Euro 2,59. Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 24-26, assegnati il 28 marzo 2024, è pari a circa Euro 3,8 milioni;
  • alla Grant Date 28/03/2024 il fair value per ciascun Diritto riferito al Ciclo 25-27 correlato (i) alle Condizioni non di mercato è stato pari a Euro 3,53 e (ii) alla Condizione di mercato è stato pari a Euro 2,18. Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 25-27, assegnati il 28 marzo 2024, è pari a circa Euro 3,5 milioni;
  • alla Grant Date 28/03/2024 il fair value per ciascun Diritto riferito al Ciclo 26-28 correlato (i) alle Condizioni non di mercato è stato pari a Euro 3,35 e (ii) alla Condizione di mercato è stato

pari a Euro 2,13. Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 26-28, assegnati il 28 marzo 2024, è pari a circa Euro 3,3 milioni.

Con riferimento alla Grant Date 28/03/2024, ai fini della contabilizzazione del costo in bilancio, la durata stimata del Piano 24-26 ("Periodo di Maturazione") è stata la seguente:

  • 37 mesi per i Diritti del Ciclo 24-26, dal 1° aprile 2024 al 30 aprile 2027 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2026);
  • 49 mesi per i Diritti del Ciclo 25-27, dal 1° aprile 2024 al 30 aprile 2028 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2027);
  • 61 mesi per i Diritti del Ciclo 26-28, dal 1° aprile 2024 al 30 aprile 2029 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2028).

Successivamente, in data 24 aprile 2024, è stato assegnato un ulteriore 50,42% dei Diritti totali (riferiti per il 19,98% al Ciclo 24-26, per il 15,21% al Ciclo 25-27 e per il 15,23% al Ciclo 26-28) a 64 Beneficiari individuati dall'Amministratore Delegato di Anima Holding ("Grant Date 24/04/2024"); si evidenziano qui di seguito i fair value correlati a ciascuna condizione:

  • alla Grant Date 24/04/2024 il fair value per ciascun Diritto riferito al Ciclo 24-26 correlato (i) alle Condizioni non di mercato è stato pari a Euro 3,69 e (ii) alla Condizione di mercato è stato pari a Euro 2,62. Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 24-26, assegnati il 24 aprile 2024, è pari a circa Euro 7,6 milioni;
  • alla Grant Date 24/04/2024 il fair value per ciascun Diritto riferito al Ciclo 25-27 correlato (i) alle Condizioni non di mercato è stato pari a Euro 3,5 e (ii) alla Condizione di mercato è stato pari a Euro 2,16. Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 25-27, assegnati il 24 aprile 2024, è pari a circa Euro 5,3 milioni;
  • alla Grant Date 24/04/2024 il fair value per ciascun Diritto riferito al Ciclo 26-28 correlato (i) alle Condizioni non di mercato è stato pari a Euro 3,32 e (ii) alla Condizione di mercato è stato pari a Euro 2,11. Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 26-28, assegnati il 24 aprile 2024, è pari a circa Euro 5,1 milioni.

Con riferimento alla Grant Date 24/04/2024, ai fini della contabilizzazione del costo in bilancio, la durata stimata del Piano 24-26 ("Periodo di Maturazione") è stata la seguente:

  • 36 mesi per i Diritti del Ciclo 24-26, dal 1° maggio 2024 al 30 aprile 2027 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2026);
  • 48 mesi per i Diritti del Ciclo 25-27, dal 1° maggio 2024 al 30 aprile 2028 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2027);
  • 60 mesi per i Diritti del Ciclo 26-28, dal 1° maggio 2024 al 30 aprile 2029 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2028).

Successivamente, è stata effettuata una cancellazione di alcuni Diritti a seguito dell'uscita dal Gruppo di un Beneficiario che, ai sensi del Regolamento del Piano 24-26, ha comportato il decadimento totale della facoltà d'esercizio dei Diritti riferiti al Ciclo 24-26 e attribuiti alla Grant Date 24/04/2024, in misura pari allo 0,20% dei Diritti totali.

Infine, in data 25 luglio 2024, è stato assegnato un ulteriore 3,29% dei Diritti totali (riferiti per il 1,1% al Ciclo 24-26, per il 1,1% al Ciclo 25-27 e per il 1,1% al Ciclo 26-28) a 3 nuovi Beneficiari individuati dall'Amministratore Delegato di Anima Holding ("Grant Date 25/07/2024"); si evidenziano qui di seguito i fair value correlati a ciascuna condizione:

• alla Grant Date 25/07/2024 il fair value per ciascun Diritto riferito al Ciclo 24-26 correlato (i) alle Condizioni non di mercato è stato pari a Euro 4,15 e (ii) alla Condizione di mercato è stato pari a Euro 3,31. Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 24-26, assegnati il 25 luglio 2024, è pari a circa Euro 0,5 milioni;

  • alla Grant Date 25/07/2024 il fair value per ciascun Diritto riferito al Ciclo 25-27 correlato (i) alle Condizioni non di mercato è stato pari a Euro 3,92 e (ii) alla Condizione di mercato è stato pari a Euro 2,39. Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 25-27, assegnati il 25 luglio 2024, è pari a circa Euro 0,4 milioni;
  • alla Grant Date 25/07/2024 il fair value per ciascun Diritto riferito al Ciclo 26-28 correlato (i) alle Condizioni non di mercato è stato pari a Euro 3,71 e (ii) alla Condizione di mercato è stato pari a Euro 2,33. Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 26-28, assegnati il 25 luglio 2024, è pari a circa Euro 0,4 milioni.

Con riferimento alla Grant Date 25/07/2024, ai fini della contabilizzazione del costo in bilancio, la durata stimata del Piano 24-26 ("Periodo di Maturazione") è stata la seguente:

  • 33 mesi per i Diritti del Ciclo 24-26, dal 1° agosto 2024 al 30 aprile 2027 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2026);
  • 45 mesi per i Diritti del Ciclo 25-27, dal 1° agosto 2024 al 30 aprile 2028 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2027);
  • 57 mesi per i Diritti del Ciclo 26-28, dal 1° agosto 2024 al 30 aprile 2029 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2028).

Per quanto sopra esposto, alla data di riferimento del presente Bilancio risultano assegnati complessivamente l'83,23% dei Diritti totali disponibili previsti dal Piano 24-26.

Come previsto dal Regolamento del Piano 24-26 e in conseguenza dell'annuncio riguardante la promozione dell'OPA BBPM Vita (considerato, tra l'altro, che il corrispettivo offerto integra un premio superiore al 30% sul prezzo delle azioni della Società registrato al 1° gennaio 2024), si è resa necessaria la verifica al 31 dicembre 2024 di taluni potenziali meccanismi di riduzione pro-rata temporis del numero di azioni attribuibili ai Beneficiari e di taluni potenziali aggiustamenti riguardanti gli obiettivi di performance "Shareholders' Alignment", "Business Growth" e "Sustainability (ESG)", dalle quali è stato possibile determinare che:

  • il numero di azioni attribuibili ai Beneficiari in corrispondenza dei Diritti assegnati subirà una riduzione del 15% (riferimento pro-rata temporis) e
  • gli obiettivi di performance si considereranno raggiunti al livello target senza applicazione di aggiustamenti.

Pertanto, il numero di azioni attribuibili riferite a ciascun Ciclo del Piano 24-26 è pari all'85% dei Diritti assegnati a ciascun Beneficiario, fatta salva la Condizione di Permanenza, per un numero complessivo di 8.151.269 azioni della Società; tali azioni sono assegnate attraverso:

  • utilizzo di azioni proprie detenute nel portafoglio da Anima Holding, per un numero di 2.251.455 azioni; si informa che, verificate le Condizioni di Permanenza di ciascun Beneficiario, sono state attribuite tali azioni;
  • aumento gratuito di capitale sociale di Anima Holding mediante emissione di massime n° 5.899.814 azioni senza valore nominale. Si informa che il Consiglio di Amministrazione della Società, in data 5 febbraio 2025, ha deliberato di aumentare gratuitamente il capitale sociale, ai sensi degli artt. 2443 e 2349 del Codice Civile, per massimi nominali Euro 129.795,91, mediante imputazione a capitale di un importo di corrispondente ammontare tratto dalle riserve disponibili, con emissione di n° 5.899.814 azioni ordinarie, godimento regolare, da assegnare ai Beneficiari che ne hanno diritto secondo le previsioni del Piano 24-26. Successivamente, verificate le Condizioni di Permanenza di ciascun Beneficiario, è stata data esecuzione a predetta delibera.

Il valore complessivo del Piano 24-26 per il Gruppo, determinato per quanto poc'anzi esposto, è stato pertanto contabilizzato interamente nel presente Bilancio per un importo pari a circa Euro 25,4 milioni, derivante sia dalla componente dell'esercizio del Piano 24-26 che della componente di costo anticipata correlata dalla definizione del periodo di maturazione per l'accelerazione del Piano 24-26 in conseguenza dell'annuncio riguardante la promozione dell'OPA BBPM Vita. Nelle successive tabelle viene rappresentato il costo complessivo del Piano 24—26 per il Gruppo (dati in unità di Euro):

Costo per il Gruppo
Periodo di riferimento 31/12/2024
Ciclo 24-26 10.069.268
Ciclo 25-27 7.843.845
Ciclo 26-28 7.503.515
Totale Euro 25.416.628

Aggregazioni aziendali

Il trasferimento del controllo di un'impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura un'operazione di aggregazione aziendale.

A tal fine il controllo si considera trasferito quando l'investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e nel contempo ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

L'IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività. Nel caso in cui non si sia in grado di identificare un soggetto controllante seguendo la definizione di controllo sopra descritta, come per esempio nel caso di operazioni di scambio di interessenze partecipative, l'individuazione dell'acquirente deve avvenire con l'utilizzo di altri fattori quali: l'entità il cui fair value è significativamente maggiore, l'entità che eventualmente versa un corrispettivo in denaro, l'entità che emette le nuove azioni.

L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia, è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio.

Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo.

Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro (o quando è previsto il pagamento mediante strumenti finanziari assimilabili alla cassa) il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento rateale con riferimento ad un periodo superiore al breve termine; nel caso in cui il pagamento avvenga tramite uno strumento diverso dalla cassa, quindi mediante l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale, il prezzo è pari al fair value del mezzo di pagamento al netto dei costi direttamente attribuibili all'operazione di emissione di capitale. Sono inclusi nel corrispettivo dell'aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo, mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate in quanto già considerati o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio o incremento dello sconto sull'emissione iniziale nel caso di emissione di strumenti di debito.

I costi correlati all'acquisizione sono gli oneri che l'acquirente sostiene per la realizzazione dell'aggregazione aziendale; a titolo esemplificativo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti e consulenti legali, i costi per perizie e controllo dei conti, i costi per la predisposizione di documenti informativi richiesti dalle norme, nonché le spese di consulenza sostenute per identificare potenziali target da acquisire se è contrattualmente stabilito che il pagamento sia effettuato solo in caso di esito positivo dell'aggregazione, nonché i costi di registrazione ed emissione di titoli di debito o titoli azionari. L'acquirente deve contabilizzare i costi correlati all'acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, ad eccezione dei costi di emissione di titoli azionari o di titoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dallo IAS 32 e dallo IAS 39.

Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza

non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.

Inoltre, eventuali quote di minoranza nella società acquisita (per ogni aggregazione aziendale) possono essere rilevate al fair value (con conseguente incremento del corrispettivo trasferito) o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili delle società acquisite.

Se il controllo viene realizzato attraverso acquisti successivi, l'acquirente deve ricalcolare l'interessenza che deteneva in precedenza nella società acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevare nel conto economico l'eventuale differenza rispetto al precedente valore di carico.

L'eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente), eventualmente integrato dal valore delle quote di minoranza (determinato come sopra esposto) e dal fair value delle interessenze già possedute dall'acquirente, ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento; qualora il fair value di tali attività e passività acquisite risultino, invece, superiori alla sommatoria del corrispettivo, delle quote di minoranza e del fair value delle quote già possedute, la differenza deve essere imputata a conto economico.

La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione.

Le contabilizzazioni di ulteriori quote di partecipazione in società già controllate sono considerate, ai sensi dell'IFRS 10, come operazione sul capitale, ossia operazioni con soci che agiscono nella loro qualità di soci. Pertanto, le differenze tra i costi di acquisizione ed il valore contabile delle quote di minoranza acquisite sono imputate al patrimonio netto di gruppo; parimenti, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite nel conto economico ma variazioni del patrimonio netto di Gruppo.

Non sono configurabili come aggregazioni aziendali le operazioni finalizzate (i) al controllo di una o più imprese che non costituiscono un'attività aziendale, (ii) al controllo in via transitoria, (iii) con scopi riorganizzativi, quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte del Gruppo e che non comporta cambiamento degli assetti di controllo indipendentemente dalla percentuale di diritti di terzi prima e dopo l'operazione (cosiddette aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune); tali operazioni sono considerate prive di sostanza economica. Pertanto, in assenza di specifiche indicazioni previste dai principi IFRS e in aderenza con le presunzioni dello IAS 8, (le cui previsioni indicano che, in assenza di un principio specifico, l'impresa debba fare uso del proprio giudizio nell'applicare un principio contabile che fornisca un'informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica dell'operazione), esse sono contabilizzate salvaguardando la continuità dei valori dell'acquisita nel bilancio dell'acquirente.

Le fusioni rientrano tra le operazioni di concentrazione tra imprese, rappresentando la forma di aggregazione aziendale più completa, in quanto comportano l'unificazione sia giuridica che economica dei soggetti che vi partecipano.

Le fusioni, siano esse proprie, cioè con la costituzione di un nuovo soggetto giuridico oppure "per incorporazione" con la confluenza di un'impresa in un'altra impresa già esistente, sono trattate secondo i criteri precedentemente illustrati, in particolare:

  • se l'operazione comporta il trasferimento del controllo di un'impresa, essa viene trattata come un'operazione di aggregazione ai sensi dell'IFRS 3;
  • se l'operazione non comporta il trasferimento del controllo, essa viene contabilizzata privilegiando la continuità dei valori della società incorporata.

A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA' FINANZIARIE

Per quanto riguarda l'informativa richiesta dall'IFRS 7 - paragrafo 12 B, si attesta che nel corso dell'esercizio il Gruppo non ha effettuato alcun trasferimento di attività finanziarie tra portafogli come definiti dal principio IFRS9.

A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

INFORMATIVA DI NATURA QUALITATIVA

La presente sezione comprende l'informativa sul fair value così come richiesta dall'IFRS 13, paragrafi 91 e 92.

La gerarchia del fair value deve essere applicata a tutti gli strumenti finanziari per i quali la valutazione al fair value è rilevata nello stato patrimoniale.

Il paragrafo 24 dell'IFRS 13 definisce fair value (valore equo) il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato, nel mercato principale.

Per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato, nel caso di strumenti quotati su mercati attivi, attraverso l'utilizzo di prezzi acquisiti dai mercati finanziari, oppure, per gli altri strumenti finanziari, mediante l'utilizzo di prezzi quotati per strumenti similari o di modelli valutativi interni.

Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate per le valutazioni.

Di seguito sono indicate le modalità di classificazione degli strumenti finanziari nei tre livelli della gerarchia del fair value.

Livello 1

In tale livello devono essere classificati gli strumenti finanziari valutati utilizzando, senza apportare aggiustamenti, prezzi quotati in mercati attivi per strumenti identici a quelli oggetto di valutazione. Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo quando:

a) i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino di borsa oppure tramite un operatore, un intermediario, una società di settore o attraverso servizi di quotazione, enti autorizzati o autorità di regolamentazione;

b) i prezzi quotati rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni.

Se i prezzi quotati soddisfano tali requisiti, essi rappresentano la migliore stima del fair value e devono essere obbligatoriamente utilizzati per la valutazione dello strumento finanziario.

Si definisce Attivo, un mercato in cui le operazioni relative ad attività e passività oggetto di valutazione si verificano con una frequenza e con volumi sufficienti a fornire informazioni utili per la determinazione del prezzo su base continuativa.

Dalla definizione si evince che il concetto di mercato attivo è proprio del singolo strumento finanziario oggetto di valutazione e non del mercato di quotazione; di conseguenza, la circostanza che uno strumento finanziario sia quotato in un mercato regolamentato non è di per sé condizione sufficiente perché tale strumento possa essere definito come quotato in un mercato attivo.

Livello 2 e 3

Gli strumenti finanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classificati nei livelli 2 o 3. La classificazione nel livello 2 piuttosto che nel livello 3 è determinata in base all'osservabilità sui mercati degli input significativi utilizzati ai fini della determinazione del fair value. Uno strumento finanziario deve essere classificato nella sua interezza in un unico livello; quando, ai fini della valutazione di uno strumento, sono utilizzati input appartenenti a livelli diversi, allo strumento oggetto di valutazione viene attribuito il livello al quale appartiene l'input significativo di livello più basso.

Uno strumento è classificato nel livello 2 se tutti gli input significativi sono osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente. Un input è osservabile quando riflette le stesse assunzioni utilizzate dai partecipanti al mercato, basate su dati di mercato forniti da fonti indipendenti rispetto al valutatore.

Gli input di livello 2 sono i seguenti:

  • prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività similari;
  • prezzi quotati per lo strumento in analisi o per strumenti simili su mercati non attivi, vale a dire mercati in cui:
    • ci sono poche transazioni;
    • i prezzi non sono correnti o variano in modo sostanziale nel tempo e tra i diversi market maker o poca informazione è resa pubblica;

e inoltre siano rilevabili:

  • input di mercato osservabili (ad es.: tassi di interesse o curve di rendimento osservabili sui diversi buckets, volatilità, etc.);
  • input che derivano principalmente da dati di mercato osservabili la cui relazione è avvalorata da parametri tra cui la correlazione.

Uno strumento finanziario è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non osservabili sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato significativo.

Sono classificati nel livello 3 tutti gli strumenti finanziari non quotati in un mercato attivo quando, pur disponendo di dati osservabili, si rendono necessari aggiustamenti significativi sugli stessi basati su dati non osservabili, la stima si basa su assunzioni interne alla società circa i futuri cash flow e l'aggiustamento per il rischio della curva di sconto.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Al 31 dicembre 2024, gli elementi patrimoniali valutati su base ricorrente al fair value sono costituiti:

  • da attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico, rappresentate da quote di OICVM, la cui valutazione avviene utilizzando esclusivamente input di livello 1 (valori di riferimento pubblicati quotidianamente);
  • da attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, rappresentate da titoli di capitale, la cui valutazione avviene utilizzando esclusivamente input di livello 1 (titolo quotato su Borsa Italiana);
  • da "Subscriber shares" della Sicav Anima Funds rappresentative del valore nominale (che da Statuto non attribuiscono alcun diritto/obbligo a partecipare agli utili o alle perdite) con classificazione del fair value riferito allo strumento finanziario nel livello 2;
  • da attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico, rappresentate principalmente dalle seguenti quote di fondi d'investimento alternativo ("FIA") chiusi, riservati e di diritto italiano, tutte con classificazione del fair value nel livello 3:
    • o FIA promossi e gestiti da Anima Alternative (i) Anima Alternative 1 ("AA1") e (ii) Anima Alternative 2 ("AA2"), la cui valutazione avviene utilizzando l'ultimo Net Asset Value (NAV) riportato nel report IPEV (International Private Equity & Venture Capital Valuation) approvato e pubblicato con cadenza trimestrale;
    • o FIA chiusi riservati di diritto italiano gestiti da Kairos SGR e da una SGR terza, la cui valutazione avviene utilizzando l'ultimo valore quota reso disponibile dalla società di gestione;
    • o FIA immobiliari promossi e gestiti da Castello SGR, la cui valutazione avviene utilizzando l'ultimo valore quota reso disponibile dalla società di gestione.

INFORMATIVA DI NATURA QUANTITATIVA

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Nella tabella che segue le attività e passività finanziarie valutate al fair value sono suddivise tra i diversi livelli della gerarchia di fair value sopra descritti.

Attività/Passività misurate al fair value Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
L1 L2 L3 Totale L1 L2 L3 Totale
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 77.936 10 41.271 119.217 77.573 10 18.480 96.063
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione -
b) attività finanziarie designate al fair value -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 77.936 10 41.271 119.217 77.573 10 18.480 96.063
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 342.278 342.278 38.075 38.075
3. Derivati di copertura
4. Attività materiali
5. Attività immateriali
Totale 420.214 10 41.271 461.495 115.648 10 18.480 134.138
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - -
2. Passività finanziarie designate al fair value - -
3.Derivati di copertura - -
Totale

Legenda: L1=Livello 1; L2=Livello 2; L2=Livello 3.

Nel corso dell'esercizio non si sono verificati trasferimenti dalle attività/passività finanziarie tra il livello 1 ed il livello 2 di fair value in riferimento al IFRS 13 paragrafo 93 lettera c.

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
Totale di cui:
a) attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
di cui:
b) attività
finanziarie
designate al
fair value
di cui:
c) altre attività
finanziarie
obbligatoriamente
valutate al fair value
Attività finanziarie
valutate al fair value con
impatto sulla redditività
complessiva
Derivati di
copertura
Attività materiali Attività
immateriali
1. Esistenze iniziali 18.480 18.480
2. Aumenti 23.190 23.190
2.1. Acquisti 20.647 20.647
2.2. Profitti imputati a: 1.353 1.353
2.2.1. Conto Economico 1.353 1.353
− di cui plusvalenze 1.353 1.353
2.4. Altre variazioni in aumento 1.190 1.190
3. Diminuzioni (399) (399)
3.2. Rimborsi (396) (396)
3.3. Perdite imputate a: (3) (3)
3.3.1. Conto Economico (3) (3)
− di cui minusvalenze (3) (3)
4. Rimanenze finali 41.271 41.271

Nella tabella gli importi sono principalmente riferiti alla movimentazione delle quote dei FIA in portafoglio, gestiti da Anima Alternative e Castello SGR, effettuate nel periodo di riferimento.

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livello di fair value.

Nella tabella che segue, le attività e passività finanziarie non valutate al fair value, o valutate al fair value su base non ricorrente, sono suddivise tra i diversi livelli della gerarchia di fair value sopra descritti.

Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non ricorrente Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 259.860 254.090 5.770 428.138 421.042 7.096
2. Attività materiali detenute a scopo di investimento
3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 0
Totale 259.860 254.090 5.770 428.138 421.042 7.096
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (800.757) (585.214) (196.733) (18.810) (767.569) (584.145) (169.759) (13.665)
2. Passività associate ad attività in via di dismissione 0 0
Totale (800.757) (585.214) (196.733) (18.810) (767.569) (584.145) (169.759) (13.665)

Legenda: VB= Valore di Bilancio; L1=Livello 1; L2=Livello 2; L2=Livello 3.

A.5 – INFORMATIVA SUL C.D. "DAY ONE PROFIT/LOSS"

In merito a quanto richiesto dal paragrafo 28 del Principio IFRS 7, la casistica non risulta applicabile.

ALTRE INFORMAZIONI

Operazione di aggregazione di Kairos SGR

Il 2 maggio 2024 Anima Holding ha acquisito da Kairos Investment Management S.p.A. una quota pari al 100% del capitale sociale di Kairos SGR, ad un prezzo provvisorio pari a Euro 19,3 milioni.

Kairos è uno dei marchi più prestigiosi dell'asset e wealth management in Italia, con una gamma di prodotti e servizi orientati a una clientela ad alto potenziale private e istituzionale.

Come descritto nel paragrafo precedente "Aggregazioni aziendali", l'acquisizione del controllo di Kairos SGR si configura come una business combination, da contabilizzarsi in base all'IFRS 3 applicando il "metodo dell'acquisizione". Pertanto, come prevede l'IFRS 3, alla data dell'acquisizione è necessario procedere a:

  • identificare l'acquirente e la data dell'acquisizione;
  • determinare il costo dell'acquisizione;
  • allocare il costo dell'acquisizione (PPA) rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili della società acquisita ai relativi fair value alla data di acquisizione. Devono inoltre essere iscritte eventuali attività immateriali ancorché non già rilevate dal soggetto acquisito.

Nell' operazione di acquisizione di Kairos SGR l'acquirente è Anima Holding, che il 2 maggio 2024, data in cui si è perfezionata l'operazione e previo ottenimento delle autorizzazioni previste dalle Autorità di Vigilanza, ha acquisito il controllo di Kairos SGR ai sensi dell'IFRS 10, con conseguente obbligo di includerla nel perimetro di consolidamento accogliendo il risultato economico della società a partire da tale data.

Per effettuare l'operazione di aggregazione aziendale, Anima Holding ha sostenuto costi pari a circa Euro 0,8 milioni (per consulenze ed imposte indirette) che sono stati rilevati nel conto economico consolidato per circa Euro 0,5 milioni nell'esercizio 2023 e circa Euro 0,3 milioni nell'esercizio 2024, come richiesto dall'IFRS 3.

Successivamente alla data del closing, sono state verificate talune clausole contrattuali che hanno determinato un aggiustamento in riduzione del prezzo corrisposto dalla Società di circa Euro 0,7 milioni.

Con riferimento all'allocazione del costo di acquisizione e alla rilevazione al fair value di attività e passività acquisite e di potenziali nuovi attività intangibili non già iscritte nel bilancio di Kairos SGR, il

Gruppo si è avvalso della facoltà prevista dal paragrafo 45 dell'IFRS 3 che concede al soggetto acquirente 12 mesi dalla data di acquisizione per completare in via definitiva il processo di PPA.

Il costo dell'acquisizione, pari al corrispettivo trasferito alla data di acquisizione al netto degli aggiustamenti prezzo, per un importo di circa Euro 18,6 milioni è pertanto il valore complessivo da allocare ai sensi dell'IFRS 3.

Definito il costo dell'acquisizione complessivo, è stato possibile determinare un badwill provvisorio pari a circa Euro 8,7 milioni (calcolato considerando il Patrimonio Netto di Kairos SGR alla data del closing pari a circa Euro 27,3 milioni), che sarà eventualmente rettificato in sede di PPA per tenere in considerazione il fair value delle attività e passività acquisite.

Operazione di conferimento ramo azienda in Vita Srl

In data 24 gennaio 2024, Castello SGR ha costituito la società Vita Srl, con l'obiettivo di creare una piattaforma per la gestione professionale di immobili residenziali destinati alla locazione (c.d. settore Multifamily o Build-to-Rent).

In data 25 luglio 2024 ha avuto luogo l'aumento di capitale di Vita Srl, a seguito del quale sono entrati all'interno della compagine sociale della controllata indiretta Compass Rock Real Estate Ltd (2,95% quota liberata in contanti) e Halldis S.p.A. (41% quota liberata il 6 agosto attraverso il conferimento del ramo d'azienda operativo, attivo nella gestione professionale di immobili residenziali destinati alla locazione). In data 6 agosto 2024 Halldis S.p.A. ha contestualmente ceduto a Castello SGR una quota pari al 20% del capitale sociale di Vita Srl per un corrispettivo in contanti pari a Euro 2,6 milioni (cfr. comunicato stampa "Il Gruppo Anima acquisisce le attività di Halldis" del 7 agosto 2024). A seguito di tale operazione, al 31 dicembre 2024, Castello SGR detiene il 76,05% del capitale di Vita Srl.

Si evidenzia che il conferimento del ramo d'azienda si configura come una business combination, da contabilizzarsi in base all'IFRS 3 applicando il "metodo dell'acquisizione".

Pertanto, si è determinato che la data di acquisizione che identifica il momento a partire dalla quale i risultati del ramo acquisito sono inclusi linea per linea nella situazione contabile di Vita Srl, è stata il 6 agosto 2024.

Inoltre, per completare l'operazione, sono stati sostenuti costi per circa Euro 0,3 milioni (relativi a consulenze), che sono stati rilevati nel conto economico di Vita Srl.

Il valore economico attribuito al ramo conferito è stato di circa Euro 3,3 milioni, che al 31 dicembre 2024 ha comportato la rilevazione di un avviamento provvisorio pari a circa Euro 2,6 milioni, ammontare determinato considerando il valore netto delle attività e passività conferite al 6 agosto 2024 pari a circa Euro 0,7 milioni.

Inoltre, sempre in data 6 agosto 2024, Castello SGR ha sottoscritto un patto parasociale con Halldis S.p.A. nell'ambito del quale è disciplinata l'opzione di Acquisto e di Vendita del residuale 21% del capitale sociale di Vita Srl detenuto da Halldis S.p.A. ("quota di minoranza").

In particolare, in forza dell'opzione di vendita, Castello SGR ha riconosciuto a Halldis S.p.A. il diritto di venderle le quota di minoranza in suo possesso, obbligandosi pertanto irrevocabilmente ad acquistare le azioni stesse da Halldis S.p.A.; specularmente, tramite l'opzione di acquisto, Castello SGR si è assicurata il diritto all'acquisto della quota di minoranza detenuta da Halldis S.p.A., con corrispondente obbligo di vendita a carico di quest'ultima. Entrambe le opzioni prevedono la corresponsione di un prezzo in denaro.

Le opzioni possono essere esercitate dai rispettivi aventi diritto su base discrezionale a partire dal 5° anniversario dalla sottoscrizione del patto parasociale (7 agosto 2029).

Al 31 dicembre 2024, per effetto delle opzioni di Acquisto e Vendita, è stata evidenziata nel presente Bilancio consolidato l'obbligazione assunta da Castello SGR attraverso la rilevazione di una passività finanziaria quantificata in circa Euro 4,4 milioni (importo iscritto nella voce "10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – a) debiti").

Prospetto di raccordo tra il Patrimonio Netto e il risultato di esercizio della Capogruppo con il consolidato

Capitale e riserve Utile (perdita)
Saldo come da bilancio al 31 dicembre 2024 della Capogruppo 1.567.856 184.884
Effetto del consolidamento con il metodo integrale delle Società controllate 274 257.790
Totale Elisione oneri accessori sostenuti per operazioni di aggregazione aziendale avvenute in esercizi precedenti (22.524)
di cui Elisione oneri accessori su acquisto partecipazione Castello SGR (1.749) (1)
di cui Elisione oneri accessori su acquisto partecipazione Kairos SGR (519) (281)
Rett. ammortamento intangibili riferiti ad Anima SGR al netto delle imposte differite (PPA Aperta e PPA Anima) (102.234) (375)
Rett. ammortamento intangibili riferiti ad Anima SGR al netto delle imposte differite (PPA Gestielle SGR) (107.148) (17.858)
Rett. ammortamento intangibili riferiti a Castello SGR al netto delle imposte differite (PPA Castello SGR) (770) (1.711)
Storno svalutazione intangibili Anima SGR (2011-2012) al netto delle imposte differite 1.661
Rettifica prestito subordinato al netto imposte differite (609)
Interessi passivi per i corrispettivi potenziali individuati in sede di PPA di ex Aperta (657)
Rilevazione aggiustamento prezzo PPA Anima SGR (IFRS3 R) 55.494
Rilevazione aggiustamento prezzo PPA Compendio Scisso BPF (IFRS3 R) (1.577)
Storno svalutazione ex Anima SA nel bilancio di Anima SGR 2.954
Storno utile da cessione partecipazione della ex Lussemburgo Gestioni SA tra Anima Holding e Anima Sgr (146)
Storno perdita da cessione partecipazione della AAM LTD tra Anima Sgr e Anima Holding 56
Aggiustamento prezzo Castello 77
Riserva da consolidamento 40.353
di cui:
Utili e riserve esercizi precedenti delle controllate di pertinenza del consolidato (143.244)
Utili e riserve esercizio 2021 delle controllate di pertinenza delle controllate (1.107)
Ripristino differenza di consolidamento ex AAA IF (787)
Ripristino differenza di consolidamento Vita 748
Passività finanziaria ed interessi di attualizzazione Put&Call Castello (13.377) (732)
Passività finanziaria ed interessi di attualizzazione Put&Call Vita (4.343) (70)
Badwill provvisorio al 31 dicembre 2024 PPA Kairos 8.661
Storno dividendi incassati 2024 da società controllate di pertinenza del Gruppo 202.463 (202.463)
Patrimonio netto e Utile al 31 dicembre 2024 consolidato 1.433.060 227.845

Informativa sui settori operativi (IFRS 8)

L'attività del Gruppo Anima, riconducibile alle società controllate operative Anima SGR, Anima Alternative, Kairos SGR, Castello SGR e sua controllata, ciascuna specializzata nella promozione e gestione di prodotti finanziari, fa riferimento ad un unico settore operativo. Infatti, la natura dei prodotti e servizi offerti, la struttura dei processi di gestione ed operativi nonché la tipologia della clientela non presentano aspetti di differenziazione tali da determinare rischi o benefici diversi ma, al contrario, presentano molti aspetti similari e di correlazione tra loro.

Tutte le società del Gruppo, pur operando in piena autonomia sotto la direzione ed il coordinamento di Anima Holding, sono individuate sotto un'unica CGU, complessivamente dedicata alla gestione del risparmio e in grado di generare flussi di reddito e di cassa, con un'esposizione dei risultati e delle performance aziendali che non prevede un reporting separato ("segment reporting").

Conseguentemente, le informazioni contabili non sono state presentate in forma distinta per settori operativi, coerentemente con il sistema di reporting interno utilizzato dal management e basato sui dati contabili delle suddette società utilizzati per la redazione del Bilancio consolidato redatto secondo criteri IFRS.

Analogamente, non vengono fornite informazioni in merito a ricavi da clienti e attività non correnti distinti per area geografica, né informazioni circa il grado di dipendenza dai clienti medesimi, in quanto ritenute di scarsa rilevanza informativa dal management.

Pertanto, essendoci di fatto un unico settore oggetto di informativa, per quanto riguarda le informazioni in merito ai ricavi da clienti distinti per prodotto/servizio si può fare riferimento al dettaglio delle commissioni attive riportato nell'ambito delle informazioni sul conto economico della presente Nota integrativa consolidata.

Sostenibilità

Nell'ambito del "Green Deal europeo" adottato nel 2019, l'UE ha delineato un quadro della finanza sostenibile che ha lo scopo di contribuire a integrare fattori di sostenibilità a vari livelli dell'economia. Esso prevede l'applicazione delle nuove normative UE sulla trasparenza aziendale; in particolare, i tre capisaldi più importanti sono la direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale - CSRD, il regolamento sull'informativa sulla finanza sostenibile – SFDR e la tassonomia dell'UE.

Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) – Direttiva 2022/2464

Il 5 gennaio 2023, è entrata in vigore la Direttiva Corporate Sustainability Reporting ("CSRD") che disciplina, per talune imprese, l'obbligo di integrare nella relazione sulla gestione che accompagna i bilanci anche le informazioni di sostenibilità. La CSRD modifica la Non-Financial Reporting Directive – Direttiva 2014/95/UE ("NFRD"), concernente l'obbligo di comunicazione di informazioni di carattere non finanziario per gli Enti di Interesse Pubblico ("EIP") di grandi dimensioni. L'introduzione della CSRD amplia notevolmente il perimetro delle aziende coinvolte nella redazione dell'informativa di sostenibilità rispetto alla NFRD, dalle circa 12.000 attuali a oltre 40 mila a livello europeo.

Le tempistiche di applicazione della CSRD variano in base alla categoria di riferimento in cui si collocano le aziende, in particolare negli esercizi:

  • 2024 (bilanci pubblicati da gennaio 2025) saranno soggette agli obblighi le grandi società europee (EIP) con oltre 500 dipendenti (già soggette a NFRD);
  • 2025 (bilanci pubblicati da gennaio 2026) saranno soggette agli obblighi le grandi società europee (quotate e non quotate);
  • 2026 (bilanci pubblicati da gennaio 2027) saranno soggette agli obblighi le PMI quotate sui mercati regolamentati UE;
  • 2028 (bilanci pubblicati da gennaio 2029) saranno soggette agli obblighi le società extra UE che generino nell'UE un fatturato ≥ Euro 150 milioni e che abbiano almeno una controllata/ branch in UE.

Le società soggette alla CSRD dovranno presentare relazioni secondo gli European Sustainability Reporting Standards ("ESRS"). Gli standard sono stati sviluppati dall'European Financial Reporting Advisory Group ("EFRAG"), un organismo indipendente che riunisce varie parti interessate. Il 22 dicembre 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell'UE il Regolamento UE 2023/2772 riguardante gli ESRS. Tra le novità, la CSRD richiede che le informazioni di sostenibilità divulgate dalle società siano sottoposte ad attività di "assurance" e doppia materialità, secondo l'approccio inside-out (l'impatto delle attività aziendali sulle persone e sull'ambiente) e outside-in (l'impatto finanziario dei fattori di sostenibilità sui risultati dell'azienda). In Italia, la Direttiva CSRD è stata recepita con il Decreto Legislativo n. 125 del 6 settembre 2024.

Con riferimento al Gruppo Anima, considerando il perimetro di consolidamento e il numero dei dipendenti del Gruppo, l'obbligo di rendicontazione secondo la CSRD dovrebbe entrare in vigore nel 2025 (per il bilancio 31/12/2025 che sarà pubblicato nel 2026). La Società ha tuttavia già avviato il processo di adeguamento alla nuova normativa per poter far fronte alle richieste della CSRD. La Società prevede infatti di pubblicare nel corso del 2025 – successivamente alla pubblicazione del Bilancio – un'informativa di sostenibilità al 31/12/2024 di natura volontaria e conforme agli standard ESRS. In questo ambito si segnala che è stata finalizzata, tra le altre attività, la gap analysis delle richieste degli standard ESRS rispetto ai presidi presenti nel Gruppo Anima, utile a comprendere le priorità, le responsabilità interne e i processi da implementare al fine di garantire la completa compliance e preparazione alla nuova Direttiva Europea CSRD.

Sustainable finance disclosure regulation (SFDR) – Regolamento UE 2019/2088

In conformità alla normativa e alla regolamentazione europea di riferimento, con particolare riguardo alla c.d. Sustainable Finance Disclosure Regulation ("SFDR"), entrata in vigore il 10 marzo 2021, e successivamente aggiornata a fine dicembre 2022, le società operative del Gruppo hanno adempiuto alle richieste normative del Regolamento SFDR in materia di disclosure e rendicontazione relativamente alle tematiche ESG per i prodotti classificati come artt. 8 e 9.

In particolare, con riferimento ai prodotti gestiti da Anima SGR e Kairos SGR si segnala che le controllate (i) forniscono le disclosure nella documentazione di offerta e la rendicontazione secondo gli RTS (Regulatory technical stardards) della SFDR per i prodotti classificati come artt. 8 e 9, (ii) rilevano, tramite i dati resi disponibili dai propri info provider, gli indicatori PAI (Principal Adverse sustainability Impact) nei tempi richiesti dalla normativa e (iii) predispongono i rendiconti periodici per i prodotti classificati come artt. 8 e 9, a partire dal 2024, riportando la percentuale di allineamento alla Tassonomia europea (Regolamento UE 2020/852) per la quota parte degli investimenti considerati sostenibili.

Per quanto riguarda il FIA di venture capital classificato ai sensi dell'art. 8 della SFDR, Kairos SGR ha adottato un questionario di due diligence che include fattori di sostenibilità nella valutazione preinvestimento e accompagna le società target verso l'implementazione di politiche aziendali e di trasparenza in linea con le best practice delle società quotate, tenuto conto delle relative differenze dimensionali e dello stadio di sviluppo.

Con riferimento ad Anima Alternative la società nella gestione dei FIA chiusi considera i fattori ESG (i) nel processo di investimento, analizzando in modo approfondito nella fase di due diligence le tematiche giuslavoristiche, ambientali e di corporate governance delle "imprese target" (sia PMI che Mid-Cap) e (ii) nel processo di monitoraggio post investimento, anche attraverso il supporto della Funzione Risk Management. In particolare, nel caso del FIA ex art. 6 SFDR, su richiesta degli investitori, Anima Alternative predispone delle schede di monitoraggio sui singoli investimenti relativamente a fattori ESG specificamente individuati e, nel caso del FIA ex art. 8 SFDR, viene richiesto al Provider ESG un aggiornamento dello score ESG su base annuale. Si segnala altresì che a partire dal 31 dicembre 2023 non risultano FIA Aperti attivi nel portafoglio della SGR.

Si segnala infine che Castello SGR riconosce l'importanza attribuita al rischio di sostenibilità e all'impatto positivo che tale rischio può avere sul valore e la redditività dei beni immobili in cui è investito il patrimonio dei FIA immobiliari gestiti. Si precisa che, al momento, Castello gestisce n. 3 Fondi ed una SICAF classificati art. 8 ai sensi della SFDR, mentre tutti gli altri Fondi istituiti e gestiti non promuovono in maniera esplicita caratteristiche di tipo ambientale e sociale né si pongono investimenti sostenibili quale obiettivo di investimento, in quanto rientranti nel perimetro delle disposizioni normative di cui all'art. 6 del Regolamento SFDR.

ESMA - European common enforcement priorities for 2024 annual financial reports

Come già citato, l'ESMA il 24 ottobre 2024 ribadisce alcune raccomandazioni da seguire nella predisposizione delle relazioni finanziarie 2024 con riferimento agli aspetti climatici e alla coerenza tra le informazioni contenute nei bilanci e le informazioni riportate nelle dichiarazioni non finanziarie. Si segnala in particolare che per il Gruppo non ci sono impatti rilevanti dal punto di vista economico derivanti dalle attività di riduzione di emissioni legate alla propria operatività; inoltre, non ha attualmente formalizzato un piano di transizione. Il Gruppo vede come primaria fonte di emissioni per la propria operatività l'acquisto di corrente elettrica; per tale motivo, per il suo approvvigionamento, predilige energia elettrica certificata da fonti rinnovabili. In ogni caso, le restanti emissioni di Scope 1 e Scope 2, non provenienti da fonti rinnovabili, sono di norma oggetto di compensazione tramite l'acquisto di crediti di carbonio (sebbene il Gruppo non sia soggetto ad alcun obbligo). Vista la natura delle attività del Gruppo, le emissioni di Scope 1 e Scope 2 sono comunque di entità limitata, di conseguenza l'acquisto di tali crediti di carbonio risulta limitata sia come quantità, sia come impatto economico.

Utile per azione

L'utile per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto consolidato dell'esercizio di riferimento per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione.

31.12.2024 31.12.2023
Media ponderata azioni (numero) 313.907.206 313.907.206 (*)
Risultato (euro) 227.922.000 148.879.000
Utile base per azione (euro) 0,72608082 0,47427710
Media ponderata azioni diluita (numero) 327.268.210 327.268.210 (*)
Risultato (euro) 227.922.000 148.879.000
Utile diluito per azione (euro) 0,696437947 0,454914335

(*) Il dato riferito al 31 dicembre 2023 è riesposto per tenere in considerazione le operazioni sul capitale che hanno avuto luogo nel corso del 2024 (così come previsto dallo IAS 33).

La media ponderata delle azioni diluite tiene conto degli effetti diluitivi derivanti del LTIP 21-23 (approvato in data 31 marzo 2021 dall'Assemblea ordinaria della Società) e del LTIP 24-26 (approvato in data 28 marzo 2024 dall'Assemblea ordinaria della Società), in particolare della media ponderata dei Diritti che potrebbero essere esercitati al termine del periodo di maturazione e conseguentemente convertiti in azioni ordinarie della Società.

PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

ATTIVO

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide -Voce 10

31.12.2024 31.12.2023
Cassa contanti 19 5
Depositi e conti correnti a vista 306.864 169.471
Totale 306.883 169.476

Nella tabella sono rappresentati sia il denaro contante presente nella cassa sia i depositi di conto corrente a vista aperti presso primari istituti di credito. Nel corso dell'esercizio, il Gruppo ha continuato a investire parte della liquidità disponibile in depositi a scadenza ("time deposit") esposti nella successiva voce "40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e, in misura marginale, in titoli di Stato italiani (Buoni Ordinari del Tesoro -"BOT") e in quote di O.I.C.R. istituiti e/o gestiti dal Gruppo, esposti nella successiva voce "20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value". Il contributo di Kairos SGR alla voce è pari a circa Euro 19,4 milioni.

Sezione 2-Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico -Voce 20

Voci/Valori Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito 23.849 - - 25.976 - -
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito 23.849 25.976
2. Titoli di capitale 2
3. Quote di O.I.C.R. 54.087 10 41.269 51.597 10 18.480
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1 Pronti contro termine
4.2 Altri
Totale 77.936 10 41.271 77.573 10 18.480

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

Legenda: L1= Livello 1; L2= Livello 2; L3= Livello 3.

I titoli di debito in portafoglio si riferiscono ai BOT detenuti da Anima SGR. Le quote di O.I.C.R. si riferiscono principalmente a (i) quote di fondi istituiti o gestiti da Anima SGR per circa Euro 51 milioni, (ii) quote di OICVM e di FIA istituiti o gestiti da Kairos SGR per circa Euro 4,2 milioni, (iii) quote dei FIA gestiti da Anima Alternative per Euro 19,2 milioni, (iv) quote di FIA immobiliari gestiti da Castello SGR per Euro 20 milioni e (v) quote di FIA gestiti da SGR terze per circa Euro un milione.

La variazione in aumento della voce, rispetto all'esercizio precedente, è principalmente dovuta al saldo netto positivo tra sottoscrizioni/rimborsi di OICVM, FIA e BOT effettuati nell'esercizio, per un importo complessivo pari a circa Euro 15,7 milioni e all'oscillazione positiva del fair value/utili-perdite da realizzo degli OICR e del fair value dei BOT detenuti in portafoglio, per un importo complessivo pari a circa Euro 3,3 milioni, oltre alla contribuzione del portafoglio detenuto da Kairos SGR pari a circa Euro 4,2 milioni.

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
1. Titoli di capitale 2
di cui: altre società non finanziarie 2
2. Titoli di debito 23.849 25.976
a) Amministrazioni pubbliche 23.849 25.976
3. Quote di O.I.C.R. 95.366 70.087
4. Finanziamenti
Totale 119.217 96.063

Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - Voce 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

Voci/Valori Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito -
- di cui: Titoli di Stato
2. Titoli di capitale 342.278 38.075
3. Finanziamenti
Totale 342.278 38.075

Legenda: L1= Livello 1; L2= Livello 2; L3= Livello 3.

La voce accoglie il fair value al 31 dicembre 2024 di circa n° 50,3 milioni di azioni di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. ("BMPS") detenute dalla Società. L'incremento della voce rispetto all'esercizio precedente è dovuto (i) all'acquisto delle azioni effettuato lo scorso novembre per un controvalore pari a circa Euro 218,9 milioni (oltre a oneri accessori - Italian Financial Transaction Tax) e (ii) alla variazione positiva di fair value evidenziata al 31 dicembre 2024, pari a circa Euro 84,9 milioni.

Si ricorda che i titoli classificati in questa voce determinano la contabilizzazione delle variazioni di fair value dell'esercizio in una riserva di patrimonio netto, nello specifico "160. Riserva da valutazione", in base alle previsioni contenute nell'IFRS 9. Tale trattamento contabile è coerente con la finalità dell'investimento.

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittente

Voci/Valori Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
1. Titoli di debito - -
2. Titoli di capitale 342.278 38.075
a) Banche 342.278 38.075
3. Finanziamenti - -
Totale 342.278 38.075

Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40

Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
Fair Value
Valore di bilancio
Valore di bilancio Fair Value
Dettaglio/Valori Primo e
secondo stadio
Terzo stadio di cui: impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo stadio
Terzo stadio di cui: impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
1. Crediti per servizio di gestioni di patrimoni 132.173 3.369 130.427 5.115 132.217 4.075 129.894 6.398
1.1 gestione di OICR 101.894 3.369 100.148 5.115 91.919 4.075 89.596 6.398
1.2 gestione individuale 22.998 22.998 11.294 11.294
1.3 gestione di fondi pensione 7.281 7.281 29.004 29.004
2. Crediti per altri servizi 1.147 492 655 836 138 698
2.1 consulenze 492 492 138 138
2.2 funzioni aziendali in outsourcing
2.3 altri 655 655 698 698
3. Altri crediti: 123.171 123.171 291.010 291.010
3.1 pronti contro termine
3.2 depositi a scadenza e conti correnti 122.613 122.613 290.310 290.310
3.3 altri 558 558 700 700
4. Titoli di debito
Totale 256.491 3.369 254.090 5.770 424.063 4.075 421.042 7.096

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica

Nella tabella sopra rappresentata nella voce "1. Crediti per servizio di gestione di patrimoni" sono classificati (i) i crediti per le commissioni di gestione e di performance che il Gruppo vanta principalmente nei confronti dei fondi da esso istituiti, (ii) i crediti per le commissioni derivanti dalle deleghe di gestione e (iii) i crediti per le commissioni derivanti dall'attività di gestione di patrimoni a favore di clientela istituzionale, retail, private e fondi pensione.

La variazione della voce, rispetto all'esercizio precedente è principalmente attribuibile a (i) minori crediti derivanti dalle ritenute fiscali ed imposte sostitutive calcolate sui prodotti gestiti per i quali le SGR del Gruppo agiscono quali sostituto di imposta per circa Euro 14,4 milioni al netto di (ii) maggiori crediti riferiti a commissioni correlate ai prodotti gestiti dal Gruppo per circa Euro 13,9 milioni. Il contributo di Kairos SGR alla sottovoce è pari a circa Euro 9,8 milioni.

I crediti correlati alle commissioni di gestione sopra esposti sono incassati prevalentemente entro il mese successivo alla data di riferimento.

Nella voce "2. Crediti per altri servizi" sono rappresentati principalmente i crediti derivanti dalle attività di "order routing" e "securities lending" effettuate dalla controllata Anima Alternative per circa Euro 0,7 milioni e dall'attività di "Advisory" effettuata dalla controllata Anima SGR per circa Euro 0,2 milioni e dalla controllata Kairos SGR per circa Euro 0,2 milioni.

Nella voce "3. Altri crediti" sono classificati (i) nella sottovoce "3.2 depositi a scadenza e conti correnti" i time deposit aperti con primari istituti di credito, per un importo pari a circa Euro 122,6 milioni (circa Euro 290,3 milioni nel precedente esercizio) e (ii) nella sottovoce "3.3 altri" i crediti finanziari iscritti in relazione a contratti di sublocazione di attività costituite da diritti d'uso acquisiti tramite contratti di locazione rientranti nel campo di applicazione del principio contabile IFRS 16, per Euro 0,6 milioni (Euro 0,7 milioni al 31 dicembre 2023).

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti

Banche Società finanziarie Clientela
Composizione/Controparte di cui: del Gruppo di cui: del Gruppo di cui: del Gruppo
1.
Crediti per servizi di gestione di patrimoni
400 - 24.830 - 110.312 -
1.1 gestione di OICR - 24.830 - 80.433 -
1.2 gestione individuale 400 - - 22.598 -
1.3 gestione di fondi pensione - - 7.281 -
2.
Crediti per altri servizi
77 - 492 - 578 -
2.1 consulenze 492
2.2 funzioni aziendali in outsourcing
2.3 altri 77 - - 578 -
3.
Altri crediti
122.613 - - - 558 -
3.1 pronti contro termine -
3.2 depositi a scadenza e conti correnti 122.613
3.3 altri - - - 558 -
4.
Titoli di debito
Totale 31.12.2024 123.090 - 25.322 - 111.448 -
Totale 31.12.2023 290.547 - 11.094 - 126.497 -

Sezione 7 – Partecipazioni - Voce 70

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Deniminazioni Sede legale Sede operativa Quota di partecipazione % Disponibilità di voti % Valore di bilancio Fair Value
A. Imprese controllate in via esclusiva
B. Imprese controllate in modo congiunto
C. Imprese sottoposte a influenza notevole
GEM Hospitality S.r.l. Italia-Milano Via Puccini, 3 Italia-Milano Via Puccini, 3 80% 80% 8 8
Totale 8 8

Si informa che in data 21 febbraio 2024, la controllata indiretta Vita Srl ed il FIA Immobiliare GEM FUND (gestito da Castello SGR) hanno costituito la società GEM Hospitality S.r.l.. Tale società, accessoria allo svolgimento dell'attività del fondo stesso, non rientra nel perimetro del bilancio consolidato in base a quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 10 in quanto non controllata sulla base delle analisi dei patti parasociali e dei contratti in essere.

7.2 Variazioni annue delle partecipazioni

Partecipazioni di gruppo Partecipazioni non
di gruppo
Totale
A. Esistenze iniziali -
B. Aumenti 8 8
B.1 Acquisti 8 8
B.2 Riprese di valore
B.3 Rivalutazioni
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore
C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 8 8

7.6 Valutazioni e assunzioni significative per stabilire l'esistenza di controllo congiunto o influenza notevole

GEM Hospitality S.r.l., pur essendo detenuta all'80% da Vita Srl, è considerata società collegata in quanto i patti parasociali e i contratti in essere, nella sostanza, non consentono al Gruppo di partecipare alle decisioni gestionali e finanziarie della società.

Sezione 8 – Attività materiali – Voce 80

8.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
1. Attività proprietà 2.809 3.479
a) terreni 755 755
b) fabbricati 345 638
c) mobili 543 607
d) impianti elettronici 1.147 1.467
e) altre 19 12
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 24.967 18.352
a) terreni
b) fabbricati 22.296 17.391
c) mobili 362 125
d) impianti elettronici 1.124 213
e) altre 1.185 623
Totale 27.776 21.831

La voce "1. Attività di proprietà" ricomprende le attività materiali ad uso funzionale di proprietà del Gruppo; in particolare, la sottovoce "a) terreni" e "b) fabbricati" si riferiscono all'immobile di Novara (proprietà di Anima SGR), per il quale è stato scorporato il costo storico del terreno (non sottoposto ad ammortamento) da quello del fabbricato (il valore di quest'ultimo è stato adeguato al fair value determinato con riferimento al prezzo concertato di possibile vendita). La sottovoce "d) impianti elettronici" è composta prevalentemente da impianti elettronici ed elettromeccanici e da hardware informatici.

La voce "2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing" ricomprende i diritti d'uso acquisiti tramite contratti di locazione (principalmente correlati agli uffici) e noleggio (auto aziendali concesse in uso promiscuo a taluni dipendenti e hardware) rientranti nel campo di applicazione del principio contabile IFRS 16.

Si evidenzia che la variazione in aumento della voce rispetto al precedente esercizio deriva principalmente (i) dai contratti di locazione di Kairos SGR relativi alle sedi di Milano, Roma e Torino pari a circa Euro 2,3 milioni, oltre ai contratti di locazione delle auto e altri beni pari a circa Euro 0,7 milioni e (ii) i contratti di locazione di Vita Srl, relativi agli immobili strumentali all'attività svolta dalla controllata indiretta (siti in Roma, Gressoney e Ponte di Legno pari a circa Euro 5,6 milioni, oltre ai contratti di locazione degli arredi degli immobili di Roma e Gressoney per circa Euro 0,3 milioni.

Le ulteriori informazioni previste dal principio contabile IFRS 16 sono fornite nella "Parte D – Altre Informazioni – Sezione 7 – Informativa sul leasing" della presente Nota integrativa Consolidata a cui si rimanda per dettaglio.

8.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti Altre Totale
elettronici 31.12.2024
A. Esistenze iniziali lorde 755 23.480 2.282 8.056 2.562 37.135
A.1 Riduzioni di valore totali nette (5.451) (1.550) (6.376) (1.927) (15.304)
A.2 Esistenze iniziali nette 755 18.029 731 1.680 635 21.831
B. Aumenti 15.899 2.705 5.982 2.719 27.306
B.1. Acquisti 1.351 56 1.320 656 3.385
B.7 Altre variazioni 14.548 2.649 4.662 2.063 23.921
C. Diminuzioni (11.288) (2.532) (5.391) (2.150) (21.360)
C.1 Vendite (1.483) (246) (855) (2.584)
C.2 Ammortamenti - (4.091) (297) (955) (547) (5.889)
C.7 Altre variazioni (5.714) (2.236) (4.190) (747) (12.887)
D. Rimanenze finali nette 755 22.641 904 2.271 1.205 27.776
D.1 Riduzioni di valore totali nette (14.062) (4.083) (11.261) (2.499) (31.904)
D.2 Rimanenze finali lorde 755 36.703 4.987 13.532 3.703 59.680
E. Valutazione al costo 755 22.641 904 2.271 1.205 27.776

Sezione 9 – Attività immateriali – Voce 90

9.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
Attività valutate al costo Attività valutate al fair value Attività valutate al costo Attività valutate al fair value
1. Avviamento 1.168.200 1.165.022
2. Altre attività immateriali 387.985 - 428.651 -
2.1 Generate internamente - -
2.2 Altre 387.985 428.651
di cui software e altre 5.296 5.379
di cui intangibili 382.689 423.272
Totale 1.556.185 1.593.673

Nel prospetto che segue è riepilogata la composizione delle attività immateriali iscritte nel presente Bilancio consolidato del Gruppo:

31.12.2024 31.12.2023
Avviamento da PPA ex Gestielle Sgr 421.951 421.951
Avviamento da PPA ex Prima Sgr 304.736 304.736
Avviamento da PPA Anima Sgr 316.738 316.738
Avviamento da PPA Compendio Scisso BPF 44.327 44.327
Avviamento PPA ex Aperta SGR e ex Lussemburgo Gestioni SA 17.711 17.711
Avviamento da PPA Castello Sgr 59.944 59.559
Avviamento provvisorio Vita S.r.l. 2.793
TOTALE AVVIAMENTO CONSOLIDATO 1.168.200 1.165.022
ALTRE ATTIVITA' IMMATERALI
Intangibili
Intangibili PPA Anima Sgr 112.121 112.121
- di cui Intangibili bilancio Anima Sgr 17.745 17.745
- ammortamenti e rettifiche di valore esercizi precedenti (97.736) (97.203)
- ammortamento e rettifiche di valore esercizio corrente (533) (533)
Valore Residuo intangibili PPA Anima Sgr 13.852 14.385
Intangibili PPA ex Gestielle Sgr 380.341 380.341
- ammortamenti e rettifiche di valore esercizi precedenti (152.136) (126.780)
- ammortamento e rettifiche di valore esercizio corrente (25.356) (25.356)
Valore Residuo intangibili PPA ex Gestielle Sgr 202.849 228.205
Intangibili PPA Compendio Scisso BPF 106.875 106.875
- ammortamenti e rettifiche di valore esercizi precedenti (36.808) (29.689)
- ammortamento e rettifiche di valore esercizio corrente (7.139) (7.119)
Valore Residuo intangibili PPA Compendio Scisso BPF 62.928 70.067
Intangibili PPA Castello Sgr 11.272 11.422
- di cui Intangibili bilancio Castello Sgr 2.329 2.479
- ammortamenti e rettifiche di valore esercizi precedenti (1.220)
- ammortamento e rettifiche di valore esercizio corrente (2.712) (1.220)
Valore Residuo intangibili PPA Castello Sgr 7.341 10.201
Totale Intangibili consolidati da PPA 286.969 322.858
Intangibili riferiti ai Mandati di Gestione 138.750 138.519
- ammortamenti e rettifiche di valore esercizi precedenti (38.105) (31.187)
- ammortamento e rettifiche di valore esercizio corrente (6.941) (6.918)
Valore Residuo intangibili riferiti ai Mandati di Gestione 93.704 100.414
Marchio Kairos SGR 1.963
Marchio Vita srl (Halldis) 53
Totale Intangibili 382.689 423.272
Altre attività immateriali consolidate 5.296 5.379
TOTALE ALTRE ATTIVITA' IMMATERIALI 387.985 428.651
TOTALE ATTIVITA' IMMATERIALI CONSOLIDATE 1.556.185 1.593.673

Le attività immateriali a vita utile indefinita, rappresentate dagli avviamenti, ammontano complessivamente a Euro 1.168,2 milioni. L'incremento di circa Euro 3,2 milioni rispetto alla 31 dicembre 2023 è stato determinato dalla rilevazione di (i) un avviamento provvisorio relativo al

conferimento del ramo d'azienda effettuata in data 6 agosto 2024 in Vita Srl per circa Euro 2,8 milioni (per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo "Parte A – Politiche contabili, Altre informazioni "Operazione di conferimento ramo azienda in Vita Srl" della presente Nota Integrativa consolidata) e (ii) un aggiustamento del prezzo di acquisizione di Castello SGR, pari a circa Euro 0,4 milioni, rilevato il 29 febbraio 2024, a seguito del verificarsi di eventi che hanno reso certa la sua rilevazione.

Le attività intangibili a vita utile definita sono principalmente costituite da:

  • rapporti contrattuali, valorizzati in sede di Purchase Price Allocation ("PPA") di Anima SGR avvenuta nel 2011, nei quali si sostanziava la relazione con la clientela acquista (completamente ammortizzata) ed il marchio "Anima", quest'ultimo iscritto per un valore residuo di circa Euro 13,9 milioni e con vita utile stimata definita sulla base della durata di Anima SGR come previsto dallo statuto; il valore di tale intangibile era stato quantificato sulla base dei costi di pubblicità sostenuti dalla società nei 7 anni precedenti all'acquisizione e rivalutati ad un tasso del 2%;
  • rapporti contrattuali, valorizzati in sede di PPA effettuata sulla ex Aletti Gestielle SGR S.p.A. ("Gestielle SGR" – società poi incorporata in Anima SGR), nei quali si sostanzia la relazione con la clientela acquisita per un valore residuo di Euro 202,8 milioni; in particolare, tenuto conto delle specificità delle acquisizioni in esame e della prassi ormai consolidata nel settore dell'asset management, è stato identificato l'intangibile "Customer Relationship" il cui valore è dato dal margine commissionale netto lungo la durata economica del rapporto acquisito, distinguendo la redditività netta associabile alle differenti tipologie di fondi gestiti. I volumi utilizzati come base di partenza per la valutazione dell'intangibile, sono stati quelli relativi agli AuM dei fondi gestiti da Gestielle SGR alla data di acquisizione, ovvero al 28 dicembre 2017; la vita utile stimata per tale intangibile è stata definita in quindici anni, con ammortamento in quote costanti;
  • rapporti contrattuali, valorizzati in sede di PPA effettuata con riferimento alla scissione parziale del ramo d'azienda di BancoPosta Fondi SGR ("Compendio Scisso" – scissione a favore di Anima SGR), per un valore residuo pari a Euro 62,9 milioni; in particolare è stato identificato l'intangibile "Accordo Operativo", il cui valore è stato determinato sulla base dei flussi finanziari attesi, generati dalle masse in gestione (AuM), lungo la durata dell'Accordo Operativo, stipulato in data 6 marzo 2018 tra Poste Italiane, BancoPosta Fondi SGR, Poste Vita, Anima Holding e Anima SGR. La vita utile di tale attività immateriale è stata stimata in quindici anni, con ammortamento in quote costanti;
  • rapporti contrattuali, valorizzati in sede di PPA effettuata con riferimento all'acquisizione di Castello SGR avvenuta in data 19 luglio 2023, per un valore residuo pari a Euro 7,3 milioni; in particolare, sono stati individuati 57 intangibili a vita utile definita relativi alle "Customer Relationship" connesse al rapporto di clientela sottostante le masse gestite dai fondi immobiliari di Castello SGR, il cui valore è stato determinato considerando il margine commissionale netto generato dalle masse in gestione lungo la durata dei singoli fondi immobiliari considerati. Come richiesto dai principi contabili internazionali, sono stati analizzati solo i fondi attivi prima della data di acquisizione, mentre in relazione alla vita utile delle Customer Relationship è stata considerata la durata residua per ciascun fondo. L'ammortamento totale riportato in tabella è calcolato come la sommatoria degli ammortamenti specifici di ciascun fondo.

Si informa che su tali intangibili, in particolare su quelli rivenienti dal bilancio separato di Castello SGR, è stata rilevata nel corso dell'esercizio una svalutazione per circa Euro 150 migliaia, dovuta principalmente alla contrazione delle proiezioni dei flussi di cassa generati dai sottostanti contratti di gestione dei fondi immobiliari per il significativo mutamento del contesto macroeconomico e finanziario rispetto a quanto osservabile alla data di acquisizione;

mandati per la gestione in delega degli attivi derivanti dalle attività di impresa assicurativa ("Mandati di Gestione") acquisiti dalla controllata Anima SGR da Banca Aletti S.p.A. il 29 giugno 2018 per un valore residuo di Euro 93,7 milioni. In particolare, tenuto conto della specificità dell'acquisizione in esame, il valore dell'attività intangibile (pari al prezzo corrisposto a Banca Aletti), è stato determinato sulla base delle masse trasferite ad Anima SGR alla data di acquisto (pari a circa Euro 9,4 miliardi). La vita utile stimata per tale intangibile è stata definita in venti anni, con ammortamento in quote costanti. Si informa che su tale intangibile, così come previsto dagli accordi sottoscritti in sede di acquisto (integrati/modificati nel corso del 2020), è stato rilevato nel corso dell'esercizio 2024 un aggiustamento prezzo da corrispondere alla controparte per circa Euro 231 migliaia.

Si ricorda che, per le operazioni di acquisizione riferite alla ex Gestielle SGR, al Compendio Scisso e ai Mandati di Gestione, gli accordi definiti (come integrati/modificati da quanto sottoscritto nel corso del 2020) prevedono, in linea con la prassi di operazioni analoghe, specifici meccanismi di protezione e garanzia (ad esempio meccanismi di aggiustamento prezzo, meccanismi di earn-in / earn-out, mantenimento di determinati livelli di quote di mercato da parte delle controparti dei prodotti gestiti dal Gruppo, meccanismi di verifica della performance dei prodotti gestiti dal Gruppo e rimedi in caso di underperformance degli stessi). Per maggiori dettagli, si rimanda al Capitolo XXII del Prospetto Informativo pubblicato in data 23 marzo 2018 relativo all'aumento di capitale e ai documenti informativi relativi ad operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate pubblicate in data 7 aprile 2020 e in data 21 maggio 2020, disponibili sul sito della Società.

Nella successiva tabella si fornisce la riconciliazione tra le partecipazioni detenute dalla Società ed iscritte nel Bilancio di Esercizio e le attività immateriali evidenziate nel presente Bilancio Consolidato:

Partecipazioni iscritte su Anima Holding bilancio separato 1.929.316
Rettifica per LTIP delle partecipazioni iscritte su Anima Holding (82.649)
Rettifica per versamento a fondo peduto per acquisizione Mandati di Gestione da Banca Aletti (90.000)
Capitale Sociale Anima Alternative e versamenti a fondo perduto (6.567)
Patrimonio Netto di Anima SGR alla data di acquisizione (172.084)
Anima SGR
Anima SGR (rif. Gestielle SGR)
Anima SGR (rif. BPF)
(161.509)
(10.175)
(400)
Differenze storiche di consolidamento delle società controllate da Anima SGR 9.186
Lussemburgo Gestioni SA
Anima Management Company SA
Anima Asset Management Ltd e ex AAA IF
5.836
5.218
(1.868)
Patrimonio Netto di Castello SGR alla data di acquisizione e interessenze di terzi 2.342
Castello SGR
Interessenze di terzi
(13.092)
15.434
Avviamento presente nelle società partecipate alla data di acquisizione 30.259
Anima SGR
Castello SGR
Vita S.r.l.
25.686
1.780
2.793
Rilevazioni Marchi (2.016)
Kairos Partners SGR
Vita S.r.l.
(1.963)
(53)
Adeguamento per intangibili rilevati in sede di PPA (al netto delle imposte differite) (460.147)
Anima SGR (PPA esercizi precedenti)
Anima SGR (presenti nel bilancio civilistico della controllata)
(91.164)
(17.745)
Anima SGR (rif. Aperta SGR e Luss. Gestioni)
Anima SGR (presenti nel bilancio civilistico della controllata e rif. Aperta SGR e Luss. Gestioni)
7.886
(9.680)
Anima SGR (rif. Gestielle SGR) (267.874)
Anima SGR (rif. BPF)
Castello SGR (PPA)
(75.272)
(8.777)
Castello SGR (presenti nel bilanccio civilistico della controllata) 2.479
Rettifiche di valore per oneri accessori acquisto partecipazione ricondotti a conto economico (IFRS 3) (22.004)
Anima SGR
ex Aperta SGR
(9.517)
(671)
Lussemburgo Gestioni SA
Aletti SGR
(185)
(6.438)
BPF (3.445)
di cui Castello SGR
di cui Kairos Parteners SGR
(1.748)
(800)
Altre rettifiche di valore per principi internazionali (881)
Anima SGR (adeg. al fair value prestito subordinato presente alla data di acquisizione al netto delle imposte differite
di cui Passività per corrispettivi potenziali individuati in sede di PPA ex Aperta
di cui adjustment Castello SGR su avviamento al Full Goodwill
(609)
(657)
385
Rilevazione nel conto economico consolidato dell'aggiustamento prezzo (IFRS3) acquisizioni esercizi precedenti 54.148
Rilevazione nel conto economico consolidato del Badwill (IFRS3) acquisizione Kairos Partners (18.681)
Rettifica utili/perdite da cessione di partecipazione intragruppo esercizi precedenti (90)
Totale avviamento Bilancio consolidato al 31/12/2024 1.170.132
Riconciliazione attività immateriali Bilancio Consolidato al 31/12/2024
Fair value degli intangible identificati in sede di PPA al lordo di ammortamenti ed imposte differite
Fair value degli altri intangibili a vita utile definita
622.971
138.750
Ammortamenti intangibili anni 2009-2023 (381.047)
Totale Intangibili Bilancio consolidato al 31/12/2024 380.674
Altre immobilizzazioni immateriali consolidate 5.379
Totale attività immateriali da Bilancio Consolidato al 31/12/2024 1.556.185

Impairment test

L'avviamento, secondo quanto disposto dallo IAS 36, deve essere sottoposto annualmente ad impairment test per verificarne la recuperabilità.

Vi è una perdita di valore ogniqualvolta il valore contabile ("carrying amount") di un'attività - intesa individualmente o come cash generating unit ("CGU"), ovvero il "centro di ricavo" di minori dimensioni a cui è possibile imputare specifici flussi di cassa – è maggiore del valore recuperabile della stessa ("recoverable amount"). Il valore recuperabile è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso ("value in use").

A tal fine, l'avviamento deve essere allocato a singole o a gruppi di unità generatrici di flussi finanziari dell'acquirente in modo che tali unità beneficino delle sinergie dell'aggregazione, indipendentemente dal fatto che altre attività o passività dell'acquisito siano assegnate a tali unità o gruppi di unità.

Nel Bilancio consolidato di Anima Holding, le attività immateriali a vita utile indefinita, rappresentate dagli avviamenti, ammontano complessivamente a Euro 1.168,2 milioni; in seguito, alle varie acquisizioni/fusioni per incorporazione avvenute negli anni, gli avviamenti sono da considerarsi un unico ed indistinto avviamento, allocato all'unica CGU complessivamente dedicata alla gestione del risparmio ("CGU Anima" - rappresentata dalle società operative del Gruppo), in quanto:

  • il management del Gruppo gestisce le società alla stregua di un'unica CGU, in grado di generare flussi di reddito e di cassa;
  • non esiste un reporting separato ("segment reporting") per le attività oggetto di acquisizione;
  • Anima Holding non detiene alcuna attività/passività estranea al proprio business (c.d. surplus asset).

Inoltre, all'interno della CGU Anima a cui è allocato l'avviamento, sono ricomprese le attività immateriali a vita utile definita, individuate in fase di PPA o attraverso attività acquisite, per un importo totale residuo (al netto degli ammortamenti e delle imposte differite eventualmente iscritte) di circa Euro 314,9 milioni.

Il principio contabile internazionale IAS 36 prevede che su tali attività immateriali a vita utile definita venga effettuato una verifica dell'esistenza di indicatori di perdite di valore ("trigger events").

Si conferma che le valutazioni effettuate dal Gruppo su tali attività immateriali a vita utile definita non hanno rilevato la presenza di indicatori di perdita di valore e quindi non è stato effettuato un impairment test specifico sulle singole attività immateriali a vita utile definita.

Tuttavia, in continuità con le scelte effettuate in passato, il Gruppo ha ritenuto opportuno sottoporre ad impairment test, oltre che all'avviamento, anche le altre attività immateriali a vita utile definita presenti nel presente Bilancio consolidato. Pertanto, l'impairment test ha l'obiettivo di valutare la tenuta del carrying amount della CGU Anima.

Nella conduzione del test di impairment al 31 dicembre 2024, si è tenuto conto anche di quanto segue:

  • Il Public Statement del 24 ottobre 2024 dell'ESMA "European common enforcement priorities for 2024 corporate reporting" (ripreso anche da CONSOB nel Richiamo di attenzione 2/24 del 20 dicembre 2024) ribadisce alcune raccomandazioni che gli emittenti dovrebbero seguire in modo da riflettere, qualora presenti, gli impatti del cambiamento climatico sul business delle società. In particolare, tali priorità fanno riferimento principalmente:
    • alla considerazione dei rischi legati al cambiamento climatico durante la predisposizione e la revisione del bilancio;
    • all'importanza di proiezioni realistiche dei flussi di cassa nell'ambito delle determinazioni del valore d'uso delle CGU oggetto di impairment test;
    • alla valutazione degli impatti finanziari derivanti dalle questioni climatiche sulle attività non finanziarie.
  • il Discussion paper n. 1/2022 "Impairment test dei non financial assets (IAS 36) a seguito della guerra in Ucraina" pubblicato il 29 giugno 2022 dall'Organismo Italiano di Valutazione ("OIV"), che riprende i contenuti Public Statement del 13 maggio 2022 dell'ESMA (oggetto del Richiamo di attenzione di Consob del 19 maggio 2022) e fornisce indicazioni operative per

trattare l'incertezza dell'attuale contesto nell'ambito dell'eventuale esercizio dell'impairment test.

Ai fini del test di impairment, già oggetto di analisi da parte del Comitato Controlli, Rischi e Sostenibilità e di successiva approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Anima Holding in data 5 febbraio 2025, il Gruppo ha utilizzato il metodo del valore d'uso per la verifica della recuperabilità dell'avviamento e delle altre attività immateriali a vita utile definita, tenendo conto anche di quanto sopra riportato in merito alle raccomandazioni dell'ESMA e dell'OIV.

Al fine dello svolgimento dell'impairment test come disciplinato dallo IAS 36, il Gruppo ha utilizzato il metodo del valore d'uso e le assunzioni aggiornate che riflettono gli sviluppi più recenti e le ultime informazioni disponibili.

Metodo: Valore d'uso (Value in use)

Il valore d'uso è determinato attraverso la stima del valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede possano essere generati dalla CGU Anima. Il valore di un'attività è calcolato attraverso l'attualizzazione dei flussi finanziari comprensivi del valore terminale calcolato come una rendita perpetua stimata in base adun flusso normalizzato economicamente sostenibile e coerente con il tasso stimato di crescita di lungo termine.

Con l'attualizzazione dei flussi di cassa si determina l'Enterprise Value della CGU.

Il metodo di valutazione utilizzato ai fini della stima del Value in Use è il Discounted Cash Flow ("DCF") riferito ai flussi di reddito della CGU Anima.

I flussi di cassa

A norma dello IAS 36, le proiezioni dei flussi finanziari attesi devono basarsi sul più recente budget/piano industriale approvato dal Gruppo, nonché su presupposti ragionevoli e dimostrabili in grado di rappresentare la migliore stima delle condizioni economiche future, attese lungo la restante vita utile delle attività. Per la determinazione del Value in use al 31 dicembre 2024, le stime prospettiche dei flussi di cassa generati dalla CGU Anima sono state sviluppate a partire dai dati del Budget 2025 e dell'aggiornamento delle proiezioni economico-finanziarie 2026-2028 ("Proiezioni"), approvati dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 30 gennaio 2025 (si ricorda che il Piano Industriale 2024-2028 sottostante alle Proiezioni era stata approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 6 maggio 2024. Tali valori sono stati opportunamente esaminati sulla base di presupposti ragionevoli e dimostrabili, al fine di riflettere i risultati nel frattempo consuntivati e svolgendo le opportune analisi di sensitività volte ad apprezzare eventuali impatti, sulle assunzioni sottostanti le stime effettuate, derivanti dall'incertezza e la volatilità che caratterizza l'attuale contesto macroeconomico e di settore, sviluppando opportuni scenari peggiorativi che incorporano anche specifiche considerazioni legate al climate change risk.

Tasso di attualizzazione - "Ke"

Nel determinare il Value in use, i flussi finanziari devono essere attualizzati ad un tasso che incorpori sia il valore temporale del denaro che i rischi propri dell'attività svolta. Il tasso di sconto utilizzato è pari all'10,05% (10,83% al 31 dicembre 2023) calcolato con metodologia in linea con la prassi valutativa. Il tasso di attualizzazione utilizzato corrisponde al costo del capitale di rischio, pari al tasso di rendimento dei mezzi propri richiesto dagli investitori/azionisti per investimenti con analoghe caratteristiche di rischio. Tale tasso è stato stimato utilizzando il Capital Asset Pricing Model ("CAPM") sulla base della seguente formula:

Dove:

Rf = tasso di rendimento delle attività prive di rischio determinato come media degli ultimi 12 mesi del rendimento lordo annuo del BTP Italia decennale (Banca d'Italia, gennaio 2025) pari al 3,71% (4,28% al 31 dicembre 2023);

Ke = Rf + β * ERP

ERP = extra rendimento medio del mercato (Equity risk premium), determinato sulla base del differenziale di rendimento di lungo periodo tra i titoli azionari e obbligazionari. In continuità con quanto effettuato negli esercizi precedenti, è stato considerato il maggior valore tra (i) la stima fornita

da A. Damodaran rilevata nel mese di dicembre 2024 pari al 4,33% (valore che riflette le ripercussioni negative sulle attività economiche a livello globale e sui mercati finanziari connessi al contesto macroeconomico, nonché alle conseguenti politiche monetarie restrittive) e (ii) un parametro pari al 5,50%, in linea con le osservazioni mediamente applicabili dalla prassi professionale. Al fine di riflettere anche le raccomandazioni fornite da ESMA e tenere in considerazione il rischio legato alla maggiore incertezza sui mercati, la Società ha fatto pertanto riferimento al parametro del 5,50% (stesso % utilizzata nel precedente esercizio, quando la stima fornita da A. Damodaran rilevata nel mese di dicembre 2023 era pari al 4,60%);

β (Beta)= fattore di correlazione tra il rendimento effettivo di un'azione e il rendimento complessivo del mercato di riferimento (misura della volatilità di un titolo rispetto al mercato), determinato considerando il beta levered di Anima Holding con un periodo di osservazione quinquennale e una frequenza di rilevazione settimanale, pari a 1,15 (1,19 al 31 dicembre 2023).

Ai fini del calcolo del terminal value viene utilizzato un tasso di crescita in perpetuity in linea con le stime di inflazione e di crescita dei consumi attese di lungo periodo fornite da autorevoli fonti esterne (Fondo Monetario Internazionale, Prometeia, BCE, Oxford Economics e Banca d'Italia).

Sulla base delle fonti sopra riportate, tenuto conto del tasso di inflazione target fissato da BCE nel medio-lungo periodo per l'Area Euro (∼2%), il tasso di crescita di lungo periodo si colloca in un range tra l'1,5% e il 2,0%. In via prudenziale e in continuità con gli impairment test condotti negli esercizi precedenti, il Gruppo ha deciso di adottare un tasso di crescita pari all'1,5%.

I flussi scontati sono al netto delle imposte, calcolate con le aliquote fiscali vigenti alla data di approvazione del presente Bilancio consolidato.

Analisi di sensitivity

Al fine di meglio apprezzare la sensibilità dei risultati dell'impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base, è stata svolta, ai fini del calcolo del valore d'uso, un'analisi di sensitivity rispetto al tasso di attualizzazione complessivo Ke e al tasso di crescita utilizzato ai fini del calcolo del terminal value. Gli intervalli di variazione analizzati sono i seguenti:

  • Ke fra 9,05% e 11,05%;
  • Tasso di crescita in perpetuity fra 0,5% e 2,5%.

Analisi di Scenario

In continuità con gli anni precedenti e in conformità con quanto suggerito dalla prassi di mercato, al fine di riflettere la maggiore incertezza del periodo corrente e rispondere alle esigenze derivanti dal contesto normativo, il Gruppo ha ritenuto opportuno sviluppare degli scenari peggiorativi delle ipotesi sottostanti le Proiezioni utilizzate nella stima del Value in use.

La finalità di tale analisi è quella di evidenziare, con un approccio sintetico, i rischi di deterioramento della redditività considerando un peggioramento di diverse grandezze, in particolare una riduzione (i) degli AuM per shock di mercato, (ii) dei flussi di raccolta netta e (iii) delle commissioni di performance. Tali scenari prevedono una riduzione lineare dell'EBITDA prospettica su ogni anno di previsione esplicita (-5%; -10%; -20%) rispetto alle Proiezioni.

Inoltre, il Gruppo ha delineato un ulteriore scenario ("Stress Case scenario"), volto a determinare una significativa riduzione delle performance del Gruppo; lo Stress scenario tiene conto del peggioramento simultaneo di diverse grandezze, incorporando nelle analisi condotte la riduzione delle principali variabili che influenzano il risultato economico e caratterizzano il contesto di riferimento nel quale il Gruppo opera (AuM, raccolta netta e commissioni di performance), pur mantenendo sostanzialmente invariati gli investimenti previsti dalle Proiezioni e i costi ad essi correlati. Tale scenario considera inoltre le indicazioni dell'ESMA con riferimento ai rischi climatici.

Le considerazioni effettuate hanno inoltre permesso di individuare il livello ''soglia'' di Ebitda che conduce alla stima di un valore recuperabile pari al valore contabile della CGU Anima.

Esiti dell'impairment test

Gli esiti dell'impairment test non hanno evidenziato perdite di valore degli avviamenti e degli intangibili a vita utile definita, sia nello scenario di riferimento che negli altri ipotizzati, con un recoverable amount della CGU Anima superiore al valore di carrying amount evidenziata nel presente Bilancio consolidato.

Nell'ambito delle analisi svolte, a fronte anche delle sopracitate raccomandazioni ESMA, si precisa che ad oggi non si evidenziano impatti rilevanti sul business e sulle prospettive future della Società e del Gruppo in ambito climate change risk, anche in considerazione della centralità della strategia ESG esistente a livello di Gruppo come opportunità di crescita del business.

Si segnala che ai fini delle analisi di sensitivity nello scenario di riferimento:

  • considerando l'utilizzo del tasso di attualizzazione complessivo Ke al 11,05%, il valore recuperabile si riduce del 9,62%;
  • considerando l'utilizzo del tasso di crescita in perpetuity allo 0,5%, il valore recuperabile si riduce del 7,55%;
  • nel caso più estremo dell'analisi di sensitività considerando congiuntamente l'utilizzo del tasso di attualizzazione complessivo Ke all'11,05% e del tasso di crescita in perpetuity allo 0,5%, il valore recuperabile si riduce del 15,58%;

Inoltre, è stata condotta un'analisi per individuare il tasso di attualizzazione "soglia" che eguaglia il valore d'uso della CGU Anima al suo valore contabile; tale valore è pari al 21,99% (pari al 16,11% al 31 dicembre 2023).

Infine, con riferimento allo Stress senario, l'Ebitda "soglia" che determina l'equivalenza del valore recuperabile della CGU Anima al suo valore contabile è pari a circa -58,6 % rispetto allo scenario base.

Nel contesto della procedura di impairment test sopra descritta, Anima Holding ha chiesto al consulente indipendente EY Advisory S.p.A. ("EY Advisory") di predisporre una fairness opinion rispetto alla determinazione del valore recuperabile della CGU Anima effettuata dalla Società. Le principali considerazioni sulle analisi valutative condotte da Anima Holding, espresse da EY Advisory, sono di seguito riportate:

  • il processo di impairment test sviluppato dalla Società risulta in continuità con quanto svolto al 31 dicembre 2023. Tale processo risulta strutturato, razionale, tracciabile e ripercorribile;
  • l'approccio valutativo adottato dalla Società risulta in linea con le indicazioni dei principi contabili di riferimento, nonché tecnicamente idoneo a determinare in modo ragionevole il valore d'uso della CGU Anima. La metodologia utilizzata (DCF) presenta consolidate basi dottrinali, risulta comunemente adottata nella prassi valutativa nel settore di riferimento e tiene conto delle prospettive reddituali e finanziarie della CGU Anima;
  • i parametri valutativi adottati risultano compresi in intervalli ragionevolmente osservabili nell'attuale scenario di mercato;
  • gli ambiti di variabilità considerati ai fini delle analisi di sensitività appaiono ragionevoli e coerenti e risultano sostanzialmente allineati a quanto mediamente osservabile sul mercato. Gli indicatori selezionati per condurre dette analisi sono quelli abitualmente utilizzati nella prassi valutativa di riferimento;
  • è stata riscontrata una sostanziale correttezza matematica dei calcoli effettuati dalla Società ai fini della determinazione del valore recuperabile della CGU Anima;
  • è stato osservato che alla data di riferimento il fair value implicito nella quotazione borsistica del titolo Anima risulti superiore al valore contabile della CGU. Occorre tuttavia considerare come tale quotazione risulti influenzata dall'offerta pubblica di acquisto promossa da Banco BPM Vita e comunicata al mercato in data 6 novembre 2024;
  • infine, è stato riscontrato che il fair value stimato in funzione del corrispettivo riconosciuto nell'OPA risulti superiore al valore contabile della relativa CGU.

Di conseguenza, EY Advisory ritiene che il metodo di valutazione adottato dalla Società sia adeguato, in quanto nella circostanza ragionevole e non arbitrario, conforme alle indicazioni dei principi contabili di riferimento e che lo stesso sia stato correttamente applicato ai fini della determinazione del valore d'uso della CGU Anima oggetto di analisi.

9.2 Attività immateriali: variazioni annue

31.12.2024
A. Esistenze iniziali 1.593.673
B. Aumenti 7.675
B.1 Acquisti 1.743
B.4 Altre variazioni 5.932
C. Diminuzioni (45.163)
C.1 Vendite -
C.2 Ammortamenti (45.013)
C.3 Rettifiche di valore (150)
- a Conto economico (150)
D. Rimanenze finali 1.556.185

La voce "B.1 Acquisti" si riferisce principalmente a software acquistati nell'esercizio da Anima SGR. La voce "B.4 Altre variazioni" si riferisce principalmente a (i) l'avviamento provvisorio relativo al conferimento del ramo d'azienda effettuata in data 6 agosto 2024 in Vita Srl per circa Euro 2,8 milioni, (ii) l'avviamento per aggiustamento del prezzo di acquisizione di Castello SGR, pari a circa Euro 0,4 milioni, rilevato il 29 febbraio 2024 a seguito del verificarsi di eventi che hanno reso certa la sua rilevazione, (iii) al marchio "Kairos" pari a circa Euro 2 milioni presente nel bilancio separato di Kairos SGR, (iv) alle attività immateriali a vita utile definita presenti nei bilanci separati di Kairos SGR e Vita Srl, rispettivamente pre-acquisizione e pre-conferimento, per un totale di circa Euro 0,5 milioni e (v) all'aggiustamento prezzo da corrispondere, pari a circa Euro 0,2 milioni, riferito ai Mandati di Gestione, così come previsto dagli accordi sottoscritti in sede di acquisto (integrati/modificati nel corso del 2020.

Sezione 10 – Attività fiscali e passività fiscali – Voce 100 dell'attivo e Voce 60 del passivo

Le attività e passività fiscali correnti accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali delle singole società del Gruppo nei confronti delle rispettive Amministrazioni finanziarie.

Si ricorda che la Società ha aderito, in qualità di consolidante, al regime di tassazione di gruppo ex artt. 117 e seg. del T.U.I.R. (cosiddetto "Consolidato fiscale nazionale") con le controllate Anima SGR e Anima Alternative ("IRES di Gruppo"). Per tale motivo nello stato patrimoniale vengono rappresentate nelle "Attività fiscali correnti" e/o nelle "Passività fiscali correnti" il saldo netto tra gli acconti versati e le imposte di competenza dell'esercizio in relazione all'IRES di Gruppo.

10.1 Attività fiscali correnti e anticipate: composizione

Voce 100 a) "Attività fiscali correnti"

31.12.2024 31.12.2023
IRAP 1.657 1.662
IRES 4.729 583
Totale 6.386 2.245

Si evidenzia che nelle attività fiscali correnti il saldo IRAP pari a circa Euro 1,7 milioni è riveniente dal credito derivante dalla differenza tra gli acconti versati (in anni precedenti) rispetto alla quantificazione dell'imposta calcolata sulla base imponibile dell'esercizio di Kairos SGR.

Ai fini IRES, si evidenzia che il saldo sopra esposto, pari a circa Euro 4,7 milioni, deriva dal credito derivante dagli acconti versati da Kairos SGR (in anni precedenti) al netto dell'imposta quantificata dalla controllata sulla sua base imponibile dell'esercizio.

Di seguito vengono esposti gli eventi che generano differenze temporali e la relativa fiscalità anticipata.

31.12.2024 31.12.2023
Accantonamenti a fondi rischi 7.741 176
Affrancamento avviamento 842 3.655
Affrancamento avviamento Castello SGR 13.357
Ammortamento ex Aperta SGR e Aletti Gestielle SGR 359 443
Altre 1.030 187
Totale 23.329 4.461

Le attività per imposte anticipate presentano un saldo pari a circa Euro 23,3 milioni (circa Euro 4,5 milioni al 31 dicembre 2023) e ricomprendono principalmente (i) le imposte differite attive, per circa Euro 13,3 milioni, rilevate dalla Società in seguito all'esercizio – effettuato a giugno 2024 - dell'opzione di riallineamento dei valori fiscali ai maggiori valori contabili ("Affrancamento") - ai sensi dell'art. 15, comma 10, D.L. 29 novembre 2008, n. 185 - in relazione al valore dell'avviamento implicito nell'acquisto della partecipazione in Castello SGR (al riguardo si rinvia a quanto evidenziato nella sezione "Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio per il Gruppo Anima – Riallineamento ai sensi D.L. 185/2008" della Relazione sulla gestione consolidata che accompagna il presente Bilancio consolidato) e (ii) le imposte antipate inserite nella sottovoce "accantonamento a fondo rischi" per circa Euro 7,7 milioni, correlate allo stanziamento della retribuzione variabile dell'anno accantonata nella voca "100 - Fondi per rischi e oneri".

Voce 100 b) "Attività fiscali anticipate" (di cui alla L. 214/2011)

31.12.2024 31.12.2023
Affrancamento avviamento 842 990
Ammortamento ex Aperta SGR e Aletti Gestielle SGR 359 443
Altre 37 44
Totale 1.238 1.477

10.2 Passività fiscali correnti e differite: composizione

Voce 60 a) "Passività fiscali correnti"

31.12.2024 31.12.2023
IRAP 10.387 633
IRES 27.922 5.821
Totale 38.309 6.454

Si evidenzia che nelle passività fiscali correnti il saldo IRAP sopra riportato, pari a circa Euro 10,4 milioni, è riveniente dalla Società per circa Euro 3,9 milioni, da Anima SGR per circa Euro 6,4 milioni, da Anima Alternative per circa Euro 82 mila e da Castello SGR per circa Euro 26 mila.

Ai fini IRES, si evidenzia che il saldo sopra esposto, pari a circa Euro 27,9 milioni, deriva principalmente dal debito per l'IRES di Gruppo per circa Euro 27,2 milioni e dal debito IRES di Castello SGR per circa Euro 0,7 milioni.

Di seguito vengono esposti gli eventi che generano differenze temporali e la relativa fiscalità differita.

Voce 60 b) "Passività fiscali differite"

31.12.2024 31.12.2023
Avviamenti 7.595 7.271
Attività immateriali per PPA 65.682 74.056
Azioni MPS 1.186 -
Altre 68 68
Totale 74.531 81.395

Le passività per imposte differite presentano un saldo pari a circa Euro 74,5 milioni (circa Euro 81,4 milioni al 31 dicembre 2023) e ricomprendono principalmente (i) le imposte differite passive residue riferite alle attività intangibili a vita utile definita individuate nei processi di PPA e in relazione alle diverse aggregazioni aziendali effettuate dal Gruppo (si rinvia a quanto illustrato nelle Sezione 9 – Attività immateriali – Voce 90 della presente Nota Integrativa per il dettaglio delle aggregazioni effettuate) e (ii) la fiscalità differita IRES quantificata sul delta fair value positivo delle azioni di BMPS in portafoglio, valorizzate dalla Società nella voce "30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

31.12.2024 31.12.2023
1. Esistenze iniziali 4.461 7.287
2. Aumenti 23.185 625
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 21.537 237
a) relative a precedenti esercizi - 16
d) altre 21.537 221
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali -
2.3 Altri aumenti 1.648 388
3. Diminuzioni 4.311 3.451
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 4.311 3.451
a) rigiri 4.311 3.451
3.2 Riduzione di aliquote fiscali -
3.3 Altre diminuzioni -
4. Importo finale 23.335 4.461

L'incremento della sottovoce "2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio - d) altre" è principalmente riferito all'iscrizione delle imposte differite attive rilevate in seguito (i) all'Affrancamento e (ii) agli oneri di remunerazione variabile del personale accantonati dal Gruppo, entrambi precedentemente illustrati.

Non vi sono valori iscritti tra le attività relative ad imposte anticipate derivanti da perdite fiscali riportabili ad esercizi successivi, con esclusione di quelle rilevate il 31 dicembre 2024, suo primo anno di attività, dalla società controllata indiretta Vita Srl per circa Euro 93 migliaia.

10.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico)

31.12.2024 31.12.2023
1. Esistenze iniziali 1.477 1.716
2. Aumenti - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 239 239
3.1 Rigiri 239 239
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 1.238 1.477

10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

31.12.2024 31.12.2023
1. Esistenze iniziali 81.379 86.389
2. Aumenti 324 2.969
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 324 2.969
c) altre 324 2.969
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni 8.374 7.979
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 8.374 7.979
a) rigiri 8.374 7.979
3.2 Riduzione di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 73.329 81.379

Nella sottovoce "3. Diminuzioni – a) rigiri" è evidenziato lo scarico dele imposte differite passive dell'esercizio riferite alle attività intangibili a vita utile definita individuate nei processi di PPA e in relazione alle diverse aggregazioni aziendali effettuate dal Gruppo.

10.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

31.12.2024 31.12.2023
1. Esistenze iniziali 6 -
2. Aumenti 6
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio - -
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti - 6
3. Diminuzioni 6 -
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 6 -
a) rigiri 6 -
3.2 Riduzione di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale - 6

31.12.2024 31.12.2023
1. Esistenze iniziali 16 1.404
2. Aumenti 1.186 139
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 1.186 139
c) altre 1.186 139
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 1.527
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio - 1.527
a) rigiri 1.527
3.2 Riduzione di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 1.202 16

10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

La voce "2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio - c) altre" si riferisce alla rilevazione delle imposte differite iscritte in relazione alla variazione positiva di fair value registrata nell'esercizio delle azioni di BMPS detenute in portafoglio dalla Società.

Sezione 12 – Altre attività – Voce 120

12.1 Altre attività: composizione

Dettaglio/Valori 31.12.2024 31.12.2023
1. Attività per crediti verso l'Erario 21.769 15.920
Istanza di rimborso IRES per deduzione IRAP 161 161
Crediti verso l'erario per IVA 45 76
Bollo Virtuale 9.967 5.346
Altri crediti verso Erario 11.596 10.337
2. Crediti diversi 26.248 20.541
Ratei e risconti attivi 13.697 8.164
Risconti per commiss. una tantum pagate ai collocatori 2.774 5.089
Crediti per istanze rimb. IRES da deduz. IRAP 1.291 1.130
Crediti per indenizi da ex soci 3.304 3.304
Altre attività 4.232 1.666
Migliorie su beni di terzi 950 1.188
Totale 48.017 36.461

Nella voce "Altre attività" sono rappresentati (i) i crediti verso l'Erario per circa Euro 21,8 milioni, (ii) i risconti e ratei per circa Euro 13,7 milioni, (iii) i risconti per commissioni una tantum pagate ai collocatori per i Fondi Forza, Capitale Più e per la Sicav Anima Funds per circa Euro 2,8 milioni, (iv) i crediti derivanti dalle istanze di rimborso IRES per mancata deduzione dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente e assimilato (ai sensi dell'art. 2 comma 1-quater, Decreto Legge n. 201/2011), relativa ai periodi d'imposta 2004–2011, per circa Euro 1,3 milioni, (v) crediti dovuti da ex soci per

indennizzi ai sensi degli accordi sottoscritti dalla Società nel dicembre 2010 per circa Euro 3,3 milioni, (vi) altre attività per circa Euro 4,2 milioni e (vii) attività per migliorie su beni di terzi per Euro 1 milioni. Il contributo alla voce "120 - Altre attività" derivante da Kairos SGR è pari a circa Euro 13,1 milioni e derivante da Vita Srl per circa Euro 2 milioni.

PASSIVO

Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10

1.1Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti

Dettaglio/Valori 31.12.2024 31.12.2023
1. Debiti verso reti di vendita: 167.258 148.567
1.1 per attività di collocamento OICR 163.132 144.980
1.2 per attività di collocamento gestioni individuali 1.565 1.485
1.3 per attività di collocamento fondi pensione 2.561 2.102
2. Debiti per attività di gestione: 3.356 2.210
2.1 per gestioni proprie 1.292
2.2 per gestioni ricevute in delega 2.062 2.193
2.3 per altro 2 17
3. Debiti per altri servizi 0 0
4. Altri debiti 44.929 32.647
4.1 pronti contro termine 0 0
4.2 Debiti per leasing 26.090 18.917
4.3 Altri debiti 18.839 13.730
Totale 215.543 183.424
Fair value - livello 1
Fair value - livello 2 196.733 169.759
Fair value - livello 3 18.810 13.665
Totale fair value 215.543 183.424

I valori indicati nella sottovoce "1. Debiti verso reti di vendita" sono riconducibili quasi interamente alle commissioni da riconoscere ai distributori dei prodotti istituiti e gestiti dal Gruppo; tali commissioni verranno pagate quasi interamente nel corso del primo trimestre del 2025. L'aumento, rispetto al 31 dicembre 2023, è principalmente dovuto a maggiori commissioni di collocamento per circa Euro 17,2 milioni. Il contributo di Kairos alla sottovoce è pari a circa Euro 2,7 milioni.

Nella sottovoce "2. Debiti per attività di gestione", sono evidenziati i debiti riconducibili principalmente (i) alle commissioni da riconoscere ai distributori delle Sicav promosse e/o gestite dal Gruppo per circa 2,1 milioni e (ii) alle commissioni per l'attività di gestioni di patrimoni a favore di enti finanziari svolte da Kairos SGR per circa Euro 1,3 milioni.

La sottovoce "4. Altri debiti – 4.2 Debiti per leasing" è costituita dal debito residuo, al 31 dicembre 2024, in relazione ai diritti d'uso iscritti in all'applicazione del principio contabile IFRS 16. L'incremento della voce per un importo complessivo pari a circa Euro 14,6 milioni è dovuto principalmente (i) ai debiti per i contratti di locazione di Kairos SGR relativi alle sedi di Milano, Roma e Torino pari a circa Euro 2,3 milioni, oltre ai contratti di locazione delle auto aziendali concesse in uso gratuito al personale e di altri beni per un importo complessivo pari a circa Euro 0,7 milioni e (ii) ai contratti di locazione di Vita Srl, relativi agli immobili strumentali all'attività svolta dalla controllata indiretta (siti in Roma, Gressoney e Ponte di Legno) per circa Euro 5,6 milioni, oltre ai contratti di locazione degli arredi degli

immobili di Roma e Gressoney per circa Euro 0,3 milioni, al netto (iii) dei pagamenti effettuati nel corso del periodo. Per maggiori informazioni si rimanda alla "Parte D –Altre Informazioni – Sezione 7 – Informativa sul leasing" della presente Nota integrativa consolidata.

La sottovoce "4. Altri debiti – 4.3 altri" comprende (i) la passività finanziaria, pari a circa Euro 14,4 milioni, rilevata a seguito dell'acquisizione di Castello SGR e riferibile all'ammontare atteso, opportunamente attualizzato, che la Società prevede di corrispondere a OCM OPPS Xb Investements (Castello) S.a.r.l. a seguito dell'esercizio dell'opzione put per gli effetti dell'Accordo di put e call per l'acquisto del 20% di Castello SGR e (ii) la passività finanziaria, pari a circa Euro 4,4 milioni, rilevata a seguito della sottoscrizione da parte di Castello SGR del patto parasociale con Halldis S.p.a. e riferibile all'ammontare atteso, opportunamente attualizzato, che la controllata Castello SGR prevede di corrispondere a Halldis S.p.a., a seguito dell'esercizio dell'opzione put riferita al 21% del capitale di Vita Srl e disciplinata nell'ambito del sopracitato patto parasociale. Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo "Parte A – Politiche contabili - Altre informazioni "Operazione di conferimento ramo azienda in Vita Srl" della presente Nota integrativa consolidata.

Il contributo alla voce "10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato" (i) di Kairos SGR è pari a circa Euro 5,7 milioni (di cui circa Euro 3 milioni riferiti a debiti per leasing IFRS 16) e (ii) di Vita Srl è pari a circa Euro 5,9 milioni, riferiti esclusivamente ai debiti per leasing IFRS 16.

1.2Composizione delle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato": "Titoli in circolazione"

Titoli 31.12.2024 31.12.2023
Fair value Fair value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Titoli 585.214 564.037 - - 584.145 538.320 - -
- obbligazioni 585.214 564.037 584.145 538.320
- altri titoli
Totale 585.214 564.037 - - 584.145 538.320 - -

Legenda: VB= Valore di bilancio; L1= Livello 1; L2= Livello 2; L3= Livello 3.

La voce "Titoli – obbligazioni" è costituita da titoli obbligazionari emessi dalla Società in data 23 ottobre 2019 ("Prestito Obbligazionario 2026") e in data 22 aprile 2021 ("Prestito Obbligazionario 2028").

Il Prestito Obbligazionario 2026 è esposto nel Bilancio al costo ammortizzato per un ammontare pari a circa Euro 284 milioni. Tale valore è rappresentato (i) dall'importo incassato per l'emissione (al netto della parte riacquistata in data 10 giugno 2020) per circa Euro 282,4 milioni, (ii) maggiorato degli interessi passivi maturati dalla data dell'ultimo stacco cedola al 31 dicembre 2024 e determinati con il metodo del costo ammortizzato (sulla base del tasso di interesse effettivo) per circa Euro 2,1 milioni e (iii) diminuito dei costi di transazione correlati all'emissione obbligazionaria che sono stati capitalizzati e sono esposti al valore residuo per circa Euro 0,5 milioni.

Con riferimento al Prestito Obbligazionario 2028, è esposto nel Bilancio al costo ammortizzato, per un ammontare pari a circa Euro 301,2 milioni. Tale valore è rappresentato (i) dall'importo incassato a seguito dell'emissione per circa Euro 298,2 milioni, (ii) maggiorato degli interessi passivi maturati dall'ultimo stacco cedola al 31 dicembre 2024 e determinati con il metodo del costo ammortizzato (sulla base del tasso di interesse effettivo) per circa Euro 4 milioni e (iii) diminuito dei costi di transazione correlati all'emissione obbligazionaria che sono stati capitalizzati e sono esposti al valore residuo per circa Euro un milione.

Per ulteriori dettagli sul Prestito Obbligazionario 2026 e sul Prestito Obbligazionario 2028 si rinvia alla "Parte D - Altre Informazioni – Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - 3.1 Rischi finanziari" della presente Nota Integrativa consolidata.

1.5Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Debiti: composizione per controparte

Banche Clientela
Composizione/Controparte di cui: del Gruppo di cui: del Gruppo di cui: del Gruppo
1. Debiti verso reti di vendita 162.641 - 930 - 3.687 -
1.1 per attività di collocamento OICR 158.949 735 3.448
1.2 per attività di collocamento gestioni individuali 1.338 227
1.3 per attività di collocamento fondi pensione 2.354 195 12
2. Debiti per attività di gestione 875 - 1.225 - 1.256 -
2.1 per gestioni proprie 71 1.221
2.2 per gestioni ricevute in delega 804 2 1.256
2.3 per altro 2
3. Debiti per altri servizi 0 - 0 - 0 -
4. Altri debiti 29 - - 44.900 -
4.1 pronti contro termine
4.2 debiti per leasing 26.090
4.3 altri 29 18.810
Totale 31.12.2024 163.545 - 2.155 - 49.843 -
Totale 31.12.2023 159.600 - 465 - 23.359 -

Sezione 8 – Altre passività – Voce 80

8.1 Composizione delle "Altre passività"

Dettaglio/Valori 31.12.2024 31.12.2023
Debiti verso fornitori per fatture e fatture da ricevere 16.260 12.515
Debiti verso il personale ed enti previdenziali 18.894 29.812
Ritenute e imposte sostitutive da versare (Redditi OICR/FP/GP) 29.124 32.359
Altre passività verso l'Erario (Irpef, Iva, altro) 3.311 1.949
Debiti per imposta di bollo Virtuale 2.214 2.335
Debiti verso ex soci per partite pregresse 8.835 8.835
Debito verso gli Azionisti per dividendi -
Ratei e risconti passivi 171 122
Debiti diversi 2.303 1.452
Totale 81.112 89.379

Nella voce "Altre passività" sono, tra l'altro, ricompresi: (i) i debiti verso fornitori, (ii) i debiti verso gli Enti previdenziali ed il personale dipendente (si evidenzia che nell'esercizio, la componente di remunerazione variabile del personale pari a circa Euro 26,8 milioni è stata contabilizzata nella voce "100. Fondi per rischi e oneri – c) altri fondi per rischi e oneri"), (iii) i debiti per ritenute e imposte sostitutive da versare all'erario principalmente per conto dei prodotti gestiti, (iv) i debiti derivanti da rapporti di consolidato fiscale pregressi e dagli accordi sottoscritti dalla Società nel dicembre del 2010 con ex soci, (v) i ratei e i risconti passivi e altri debiti diversi.

Il contributo alla voce derivante (i) da Kairos SGR è pari a circa Euro 14,1 milioni, e (ii) da Vita Srl per un importo pari a circa Euro 2,1 milioni.

Sezione 9 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 90

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
A. Esistenze iniziali 2.825 1.820
B. Aumenti 5.160 1.179
B.1. Accantonamento dell'esercizio 656 286
B.2. Altre variazioni in aumento 4.504 893
C. Diminuzioni 1.351 174
C.1. Liquidazioni effettuate 992 174
C.2. Altre variazioni in diminuzione 359
D. Rimanenze finali 6.634 2.825

9.2 Altre informazioni

Si riportano nella tabella che segue le principali ipotesi utilizzate nella valutazione attuariale del fondo TFR:

Assunzioni base 2024 2023
Tasso di Turnover 3,00% 3,00%
Tasso di anticipazioni 1,00% 1,00%
Tavola di mortalità (diversificata per sesso) ISTAT 2022 ISTAT 2021
Tasso d'inflazione 1,90% 2,10%
Tasso di sconto 3,20% 3,20%
Valore dell'obbligazione 6.634 2.825

Si segnala che per la determinazione del tasso d'inflazione è stato preso come riferimento il tasso indicato dalla Banca Centrale Europea sul medio termine (con specifica rettifica correlata alla nostra nazione), mentre per il tasso di sconto il parametro di riferimento è la curva "Corporate Bond AA" al 31 dicembre 2024.

Infine, nelle successive tabelle si riporta l'analisi di sensitività e le informazioni aggiuntive previste dal principio IAS 19:

Analisi di sensività Variazione % del tasso base
(Anima Holding, Anima SGR,
Anima Alternative, Castello SGR)
Valore dell'obbligazione
(Anima Holding, Anima SGR,
Anima Alternative, Castello SGR)
Variazione % del tasso base
(Kairos)
Valore dell'obbligazione
(Kairos)
Variazione del valore
dell'obbligazione totale
Tasso di sconto 0,50% 2.898 0,25% 3.570 (167)
Tasso di sconto -0,50% 3.103 -0,25% 3.703 172
Tasso d'inflazione 0,50% 3.062 0,25% 3.686 114
Tasso d'inflazione -0,50% 2.934 -0,25% 3.587 (113)
Tavola di mortalità (diversificata per sesso) + 1 anno 2.997 + 1 anno 3.635 (2)
Tavola di mortalità (diversificata per sesso) - 1 anno 2.997 - 1 anno 3.635 (2)

Erogazioni previste nei prossimi anni in base alle assunzioni attuariali sottostanti la stima del valore dell'obbligazione

31 dicembre 2025 1.092
31 dicembre 2026 703
31 dicembre 2027 348
31 dicembre 2028 350
31 dicembre 2029 371
1 gennaio 2030-31 dicembre 2034 1.591

Si segnala che la stima delle erogazioni previste per gli anni che vanno dal 2030 al 2034 riportata in tabella e paria circa Euro 1,6 milioni non include il dato di Kairos SGR, in quanto non disponibile.

Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri – Voce 100

10.1 "Fondi per rischi e oneri": composizione

Voci/Valori Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
1. Fondi su impegni e garanzie rilasciate 24 34
2. Fondi di quiescenza aziendali
3. Altri fondi per rischi ed oneri 27.667 1.248
3.1 controversie legali e fiscali 539 937
3.2 oneri per il personale 27.128 311
3.3 altri
Totale 27.691 1.282

La voce "100 - Fondi per rischi e oneri" presenta un saldo pari a circa Euro 27,7 milioni (Euro 1,3 milioni al 31 dicembre 2024).

L'aumento della voce è dovuto principalmente all'accantonamento della componente variabile della remunerazione del personale dipendente e degli Amministratori del Gruppo, rilevata nella sottovoce "3.2 oneri per il personale" per un importo di circa Euro 27,1 milioni (in contropartita della voce di conto economico "140 - Spese amministrative b) spese per il personale"). Al 31 dicembre 2023, tale costo era stato rilevato nella voce patrimoniale "80. Altre passività". La diversa contabilizzazione si origina dalla circostanza che, alla data di redazione del presente Bilancio consolidato, l'importo della remunerazione variabile, sebbene approvato con una quantificazione di massima, non può considerarsi definitivo in quanto potenzialmente oggetto di successivi affinamenti.

Pertanto, in linea con quanto previsto dai principi contabili, è stata effettuata la miglior stima del costo rilevando un accantonamento a "Fondo rischi – altri fondi per rischi e oneri" e iscrivendo le necessarie imposte anticipate sul valore accantonato, come in precedenza illustrato.

Per i comparti del fondo pensione aperto Arti & Mestieri "Garanzia 1+" ed "Incremento e Garanzia 5+", nonché per il comparto "Linea Garantita" del fondo pensione negoziale "Extenso" ricevuto in delega, Anima SGR fornisce garanzia ai sottoscrittori circa la corresponsione di un importo minimo, pari a quanto sottoscritto dall'aderente, indipendentemente dai risultati di gestione.

Al 31 dicembre 2024, non si è resa necessaria alcuna integrazione a fronte della garanzia prevista dai comparti; tale informazione è compresa nella comunicazione che viene inviata a Banca d'Italia da Anima SGR relativa al "Patrimonio di Vigilanza e ai requisiti patrimoniali a supporto della garanzia sul capitale offerta dai comparti garantiti dei fondi pensione gestiti".

Anima SGR ha definito i criteri e le procedure adottate per la determinazione degli impegni assunti nell'apposita politica "Criteri e procedure per la determinazione degli impegni assunti per la gestione di fondi pensione accompagnati dalla garanzia di restituzione del capitale".

La sopracitata politica prevede che, per finalità di bilancio e di gestione del rischio, la funzione di Risk Management determini la stima degli impegni assunti a fronte delle garanzie di restituzione del capitale rilasciate da Anima SGR sulla base di un modello, implementato mediante un apposito strumento informatico basato su metodologie di simulazione di tipo "Monte Carlo".

In particolare, lo strumento stima il valore della garanzia per ogni aderente con il metodo della riserva prospettiva. La valutazione è implementata come il valore della garanzia ponderato per la probabilità di retrocedere la garanzia stessa entro l'orizzonte di riferimento. La probabilità di corrispondere la garanzia tiene conto della situazione iniziale degli aderenti, della probabilità di pensionamento, della probabilità di morte o invalidità, della probabilità di disoccupazione, della probabilità che sia richiesto il trasferimento della posizione ad altro fondo o comparto, delle attese circa i nuovi aderenti e degli eventi che danno luogo alla corresponsione della garanzia previsti dai regolamenti dei fondi.

Per ciascuno scenario di riscatto, l'applicativo provvede a simulare un elevato numero di scenari di possibili valori della quota del fondo (comunque non inferiore a n° 50.000), al fine di calcolare l'eventuale importo che la Società sarebbe tenuta a integrare all'aderente. Ciascuno scenario è simulato tenendo conto del valore iniziale della quota del fondo o della classe e della sua evoluzione futura, descritta da un Moto Geometrico Browniano parametrizzato con rendimento e volatilità attesi del portafoglio del fondo.

Una volta calcolata la distribuzione delle possibili perdite sull'orizzonte di riferimento, è rilevato il 99,5-esimo peggior percentile per determinare l'impegno della Società a fronte del rischio in analisi.

Dato l'orizzonte temporale annuale e tenuto conto delle prassi contabili per le passività che non superano i 12 mesi, il valore degli impegni così stimato non è attualizzato.

Al 31 dicembre 2024 l'impegno così determinato risulta pari a circa Euro 24 mila, importo che viene evidenziato nella voce "1. Fondi su impegni e garanzie rilasciate" della sopra evidenziata tabella di composizione del Fondo per rischi ed oneri.

Infine, la sottovoce "3.1 controversie legali e fiscali", valorizzata per circa Euro 0,5 milioni, accoglie accantonamenti per vertenze varie, comprensive delle correlate spese di consulenza legale e/o fiscale. Non sono stati previsti accantonamenti per cause nelle quali le società del Gruppo sono chiamate come corresponsabile ma che, in base a sentenze pregresse per la stessa tipologia di contenzioso ovvero all'opinione di consulenti terzi, si ritiene non comporteranno oneri.

10.2 "Fondi di quiescenza aziendali" ed "Altri fondi per rischi e oneri": variazioni annue

Fondi di quiescenza Altri fondi per rischi ed oneri Totale 31.12.2024
A. Esistenze iniziali 1.248 1.248
B. Aumenti 27.474 27.474
B.1 Accantonamento dell'esercizio 27.468 27.468
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo -
B.1 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto 6 6
B.1 Altre variazioni -
C. Diminuzioni 1.055 1.055
C.1 Utilizzo dell'esercizio 398 398
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
C.3 Alre variazioni 657 657
D. Rimanenze finali 27.667 27.667

Il valore indicato nella sottovoce "B.1 Accantonamento dell'esercizio – colonna Altri fondi per rischi ed oneri" si riferisce principalmente ai valori correlati agli stanziamenti relativi alla predetta stima dell'onere di remunerazione variabile del personale dipendente.

Nella sottovoce "C.1 Utilizzo nell'esercizio - colonna Altri fondi per rischi ed oneri" viene rappresentato l'utilizzo dei fondi accantonati in periodi precedenti e principalmente correlati a definizioni con il personale dipendente, mentre la sottovoce "C.3 Altre variazioni" si riferisce al rilascio nel conto economico consolidato dell'esercizio dei fondi in esubero rispetto alla definizione delle obbligazioni che ne avevano determinato l'accantonamento.

Sezione 11 – Patrimonio – Voci 110, 120, 130, 140, 150 e 160

11.1 Composizione del "Capitale"

Tipologie 31.12.2024 31.12.2023
1. Capitale 7.292 7.292
1.1 Azioni ordinarie 7.292 7.292
1.2 Altre azioni 0

Si ricorda che in data 1° maggio 2024 è divenuta efficace la delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 28 marzo 2024 che, in sede straordinaria, ha disposto l'annullamento di n° 9.875.753 azioni ordinarie prive del valore nominale (pari al 3% delle azioni complessive alla data di delibera) detenute in portafoglio dalla Società, mantenendo invariato il capitale sociale con riduzione della riserva "Azioni proprie" (come risultante dal Patrimonio Netto del Bilancio al 31 dicembre 2023) per un valore pari a Euro 37,6 milioni.

Al 31 dicembre 2024 il capitale sociale è pari a Euro 7.291.809,72 ed è rappresentato da n° 319.316.003 azioni ordinarie prive di valore nominale.

Le azioni della Società sono quotate al Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa italiana S.p.A. dal 16 aprile 2014.

Si rimanda a quanto evidenziato nella "Parte A – Politiche contabili - Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio consolidato" della presente Nota Integrativa consolidata per gli accadimenti intervenuti successivamente al 31 dicembre 2024.

Tipologie 31.12.2024 31.12.2023
1. Azioni proprie (44.529) (48.757)
1.1 Azioni ordinarie (44.529) (48.757)
1.2 Altre azioni 0

11.2 Composizione delle "Azioni proprie"

Al 31 dicembre 2023 la Società deteneva n° 12.810.034 azioni proprie, prive di valore nominale (per un controvalore pari a circa Euro 48,8 milioni e un prezzo medio unitario di circa Euro 3,806), corrispondenti a circa il 3,891% del capitale sociale.

Si ricorda che:

in data 13 settembre 2024 è stato completato il programma di acquisto di azioni proprie (avviato in data 21 maggio 2024) sulla base della delibera autorizzativa approvata dall'Assemblea degli Azionisti della Società del 28 marzo 2024; le azioni acquistate nel periodo 21 maggio – 13 settembre 2024 sono state pari a n° 8.267.500, per un controvalore di circa Euro 40 milioni.

Come precedentemente indicato, in data 1° maggio 2024 è divenuta efficace la delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 28 marzo 2024 che, in sede straordinaria, ha disposto l'annullamento di n° 9.875.753 azioni ordinarie prive del valore nominale (pari al 3% delle azioni complessive alla data di delibera) detenute in portafoglio dalla Società, mantenendo invariato il capitale sociale con riduzione della riserva "Azioni proprie" (come risultante dal Patrimonio Netto del Bilancio al 31 dicembre 2023) per un valore pari a Euro 37,6 milioni.

Inoltre, si ricorda che in data 4 aprile 2024 sono state esercitate dai beneficiari del Piano LTIP 2021- 2023 i diritti relativi al primo ciclo (riferito al triennio 2021-2023), con conseguente assegnazione gratuita di n° 1.760.051 azioni della Società, attraverso l'utilizzo di azioni proprie detenute nel

portafoglio dalla stessa, con riduzione della riserva "Azioni proprie" per un valore pari a Euro 6,7 milioni.

Per quanto sopra, alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato, la Società deteneva n° 9.441.730 azioni proprie, prive di valore nominale, pari a circa il 2,957% del capitale sociale, per un controvalore complessivo pari a circa Euro 44,5 milioni, corrispondente ad un prezzo medio unitario di circa Euro 4,716.

Si rimanda a quanto evidenziato nella "Parte A – Politiche contabili - Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio consolidato" della presente Nota Integrativa consolidata per gli accadimenti intervenuti successivamente al 31 dicembre 2024.

11.4 Composizione dei "Sovrapprezzi di emissione"

Tipologie 31.12.2024 31.12.2023
Sovrapprezzi di emissione 787.652 787.652

Sezione 12 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voci 180

12.1 Composizione della voce 180 "Patrimonio di pertinenza di terzi"

Voci/Valori 31/12/2024 31/12/2023
5. Riserve 16.670 15.306
6. Riserve da Valutazione 58 (2)
7. Utile (Perdita) dell'esercizio (77) 409
Totale 16.651 15.713

La voce fornisce l'evidenza del patrimonio netto di pertinenza di terzi per un importo pari a circa Euro 16,7 milioni, detenuto da (i) OCM OPPS Xb Investements (Castello) S.a.r.l. per il 20% del patrimonio netto di Castello SGR e (ii) Halldis S.p.A. per il 21% e Compass Rock per il 2,95% del patrimonio netto di Vita Srl.

PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

I dati comparativi riportati nella presente sezione economica considerano la contribuzione di Castello SGR dalla data di acquisizione (19 luglio 2023). Kairos SGR contribuisce esclusivamente alla formazione dei dati economici 2024 a partire dal 2 maggio 2024, data di acquisizione.

Sezione 1 – Commissioni attive e passive – Voci 10 e 20

1.1 "Commissioni attive e passive"

SERVIZI Comm. Attive 31.12.2024
Comm. Passive
Comm. Nette Comm. Attive 31.12.2023
Comm. Passive
Comm. Nette
A. GESTIONI DI PATRIMONI
1. Gestioni proprie
1.1 Fondi comuni
- Commissioni di gestione 628.087 (425.400) 202.687 584.523 (413.343) 171.180
- Commissioni di incentivo 109.508 (302) 109.206 33.678 (7) 33.671
- Comm. di sottoscriz./rimborso 81.477 (80.550) 927 62.808 (61.789) 1.019
- Commissioni di switch
- Altre commissioni 302.197 (230.526) 71.671 178.212 (134.347) 43.865
Totale commissioni da fondi comuni 1.121.269 (736.777) 384.492 859.221 (609.485) 249.736
1.2 Gestioni individuali
- Commissioni di gestione 45.642 (6.035) 39.607 41.833 (6.405) 35.428
- Commissioni di incentivo 874 874 6 6
- Comm. di sottoscriz./rimborso 17 (17)
- Altre commissioni 35 35 36 36
Totale commissioni da gestioni individuali 46.568 (6.052) 40.516 41.875 (6.405) 35.470
1.3 Fondi pensione aperti
- Commissioni di gestione 17.630 (9.346) 8.284 14.670 (7.851) 6.819
- Commissioni di incentivo 33 33
- Comm. di sottoscriz./rimborso
- Altre commissioni 873 (231) 641 780 (266) 514
Totale commissioni da fondi pensione aperti 18.536 (9.578) 8.958 15.450 (8.117) 7.333
2. Gestioni ricevute in delega
- Commissioni di gestione 72.474 (8.311) 64.164 71.877 (8.423) 63.454
- Commissioni di incentivo 15.056 15.056 1.212 1.212
- Altre commissioni 2.810 (873) 1.937 3.880 (1.699) 2.181
Totale commissioni da gestioni ricevute in delega 90.340 (9.183) 81.157 76.969 (10.122) 66.847
TOTALE COMMISSIONI PER GESTIONE (A) 1.276.713 (761.590) 515.122 993.515 (634.129) 359.386
B. ALTRI SERVIZI
- Consulenza 1.466 (27) 1.438 459 (34) 425
- Altri servizi 13.482 (2.199) 11.283 7.127 7.127
TOTALE COMMISSIONI PER ALTRI SERVIZI (B) 14.948 (2.227) 12.721 7.586 (34) 7.552
COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B) 1.291.661 (763.818) 527.843 1.001.101 (634.163) 366.938

I proventi derivanti dall'attività di gestione dei prodotti sono rappresentati prevalentemente dalle commissioni di gestione e dalle commissioni di incentivo (ove contrattualmente previste), che rappresentano la maggior parte dei ricavi del Gruppo. Le commissioni di gestione e di incentivo sono prevalentemente collegate al valore di mercato degli AuM e al risultato della gestione degli stessi prodotti. In particolare, le commissioni di gestione sono calcolate periodicamente come percentuale del patrimonio (NAV/GAV/commitment) del singolo prodotto; la commissione di incentivo, invece, viene applicata a taluni prodotti e corrisposta a favore delle società di gestione del Gruppo quando il rendimento del prodotto stesso, in un determinato periodo, supera la performance di un indice di riferimento o un valore prestabilito o un obiettivo di rendimento. In particolare, per taluni fondi la commissione di incentivo è dovuta alle società di gestione del Gruppo se il valore della quota del fondo aumenta e il valore raggiunto è superiore a quello più elevato mai raggiunto in precedenza. Pertanto, il conseguimento delle commissioni di incentivo, così come il loro ammontare, sono fortemente condizionati dal rendimento conseguito dai fondi e dagli altri prodotti gestiti: fattore che a sua volta risente, oltre che della qualità della gestione, anche dell'andamento dei mercati di riferimento e, più in generale, dall'andamento economico-finanziario nazionale e internazionale.

Le commissioni attive di gestione da fondi comuni non alternativi (OICVM), vengono generalmente incassate con periodicità mensile, mentre quelle derivanti da gestioni individuali, da gestioni ricevute in delega e da gestione di FIA con periodicità mensile/trimestrale/semestrale.

Al 31 dicembre 2024, le commissioni nette complessive hanno registrato un incremento di circa Euro 160,9 milioni.

Le commissioni nette rivenienti dai Fondi Comuni, rispetto all'anno precedente, hanno consuntivato un aumento pari a circa Euro 134,8 milioni, principalmente per l'effetto di (i) maggiori commissioni di incentivo nette per circa Euro 75,5 milioni, (ii) maggiori commissioni di gestione nette pari a Euro 31,5 milioni (di cui rivenienti dai FIA gestiti da Castello SGR circa Euro 11,1 milioni), (iii) maggiori altre commissioni (tra cui quelle di collocamento e diritti fissi) per Euro 27,8 milioni. Il contributo di Kairos SGR alle commissioni nette rivenienti dai Fondi Comuni è pari a Euro 20,8 milioni.

Con riferimento alle Gestioni individuali, si evidenzia un incremento delle commissioni nette rispetto all'esercizio precedente pari a circa Euro 5 milioni, principalmente legato alla contribuzione di Kairos per circa Euro 3,9 milioni.

Le commissioni nette da Fondi pensione aperti, rispetto all'esercizio 2023, sono aumentate complessivamente di circa Euro 1,6 milioni.

Le commissioni nette delle Gestioni ricevute in delega, rispetto all'esercizio 2023, si sono incrementate complessivamente di circa Euro 14,3 milioni, principalmente per effetto (i) di maggiori commissioni di incentivo per circa Euro 13,8 milioni, (ii) di maggiori commissioni di gestione per circa Euro 0,7 milioni, al netto (iii) di minori altre commissioni per circa Euro 0,2 milioni.

Inoltre, con riferimento alle commissioni nette rivenienti da Altri servizi, si evidenzia un aumento rispetto all'esercizio 2023 pari a circa Euro 5,2 milioni principalmente dovuto a (i) maggiori commissioni attive registrate sulle attività di order routing e securities lending, (ii) maggiori commissioni di consulenza per circa Euro 0,3 milioni, (iii) al contributo di Kairos SGR per circa Euro 1,8 milioni ed infine (iv) al contributo per le attività svolte da Vita Srl per circa Euro 1,5 milioni.

Banche Enti Finanziari Altri soggetti Totale 31.12.2024
Tipologia/Controparte di cui Gruppo di cui Gruppo di cui Gruppo di cui Gruppo
A. GESTIONE DI PATRIMONI
1. Gestioni proprie (729.083) - (3.914) - (19.409) - (752.407) -
1.1 Commissioni di collocamento (82.843) - (540) - (338) - (83.720) -
- OICR (82.826) - (540) - (74) - (83.440) -
- Gestioni individuali (17) - - - (264) - (281) -
- Fondi Pensione - - - -
1.2 Commissioni di mantenimento (415.483) - (3.375) - (18.769) - (437.627) -
- OICR (401.294) - (2.639) - (18.576) - (422.510) -
- Gestioni individuali (5.578) - - - (193) - (5.771) -
- Fondi Pensione (8.610) - (736) - - - (9.346) -
1.3 Commissioni di incentivazione - - (302) - (302) -
- OICR - - - - (302) - (302) -
- Gestioni individuali - - -
- Fondi Pensione - - -
1.4 Altre commissioni (230.758) - - - (230.758) -
- OICR (230.526) - - - - - (230.526) -
- Gestioni individuali - - - -
- Fondi Pensione (231) - - - - - (231) -
2. Gestioni ricevute in delega (2.949) - (230) - (6.003) - (9.183) -
- OICR (2.949) - (230) - (6.003) - (9.183) -
- Gestioni individuali - - - -
- Fondi Pensione - - - -
TOTALE COMMISSIONI PER ATTIVITA' DI GESTIONE (A) (732.033) - (4.145) - (25.412) - (761.590) -
B. ALTRI SERVIZI
Consulenze (1) - - - (26) - (27) -
Altri servizi (65) - - (2.134) - (2.199) -
TOTALE COMMISSIONI PER ALTRI SERVIZI (B) (66) - - (2.160) - (2.226) -
COMMISSIONI COMPLESSIVE (A+B) (732.099) - (4.145) - (27.573) - (763.817) -

1.2 "Commissioni passive": ripartizione per tipologia e controparte

Sezione 2 – Dividendi e proventi assimilati – Voce 40

2.1 Composizione dei "Dividenti e proventi assimilati"

Voci/Proventi Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
Dividendi Proventi simili Dividendi Proventi simili
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
C. Attività finanziarie valuate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
D. Partecipazioni 3.125 0
Totale 3.125

La voce accoglie i dividendi incassati rivenienti dalle azioni di BMPS detenute in portafoglio alla data di stacco cedola.

Sezione 3 – Interessi – Voci 50 e 60

3.1 Composizione degli "Interessi attivi e proventi assimilati"

Voci/Forme tecniche Titoli di debito PCT Depositi e conti correnti Altre operazioni Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 809 0
0
0 809 965
1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 0
1.2 Attività finanziarie designate al fair value 0
1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 809 0
0
0 809 965
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 0
0
0 0
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 8.607 11 8.618 7.555
3.1 Crediti verso banche 8.607 8.607 7.545
3.2 Crediti verso società finanziarie 0 0
3.3 Crediti verso clientela 11 11 10
4. Derivati di copertura 0 0 0
5. Altre attività 0 29 29 5
6. Passività finanziarie 0 0
0
0 0
7. Altro: Cassa e disponibilità liquide 10.984 10.984 4.425
Totale 809 19.591 40 20.440 12.950
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired

Gli importi iscritti nella sottovoce "1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value – Titoli di debito" si riferiscono agli interessi attivi maturati nel corso dell'esercizio in relazione ai BOT detenuti in portafoglio dal Gruppo.

La sottovoce "3.1 Crediti verso banche – Depositi e conti correnti" si riferisce agli interessi attivi generati dalla liquidità investita attraverso la sottoscrizione dei time deposit, mentre nella sottovoce "7 Altro: Cassa e disponibilità liquide - Depositi e conti correnti" trovano esposizione gli interessi attivi generati dalla liquidità del Gruppo depositata presso conti correnti bancari e postali.

La contribuzione di Kairos alla voce è pari a circa Euro 2 milioni derivante dagli interessi maturati sui conti correnti bancari.

3.2Composizione degli "Interessi passivi e oneri assimilati"

Depositi e conti correnti Altre operazioni Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
(12.812)
(2.317)
(10.495)
0
0
(5)
1.127
0
0
(11.690)
(95)

Nella sottovoce "1.1 Debiti - Finanziamenti" sono evidenziati gli interessi passivi maturati nel corso dell'esercizio in esame in relazione ai debiti per leasing iscritti in all'applicazione del principio contabile IFRS 16 per un importo di circa Euro 0,8 milioni.

Nella sottovoce "1.1 Debiti – Altre operazioni" sono evidenziati gli interessi di attualizzazione delle passività finanziarie rilevate a seguito delle operazioni di (i) acquisizione di Castello SGR e di (ii) conferimento del Ramo di azienda in Vita Srl, per un valore complessivo di circa Euro 0,8 milioni.

Nella sottovoce "1.2 Titoli in circolazione – Titoli" sono rappresentati gli interessi passivi determinati con il metodo del costo ammortizzato (sulla base del tasso di interesse effettivo) e maturati nel corso dell'esercizio sul Prestito Obbligazionario 2026 per circa Euro 5,5 milioni e sul Prestito Obbligazionario 2028 per circa Euro 5 milioni.

Sezione 6 – Utile (Perdita) da cessione o riacquisto – Voce 90

6.1 Composizione dell'"Utile (Perdita) da cessione o riacquisto"

Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
Voci/componenti reddituali Perdita Risultato netto Utile Perdita Risultato netto
1.1 Attività finanziarie
1.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.047 1.047 966 966
- verso banche 1.047 1.047 966 966
1.2 Attività finanziarie al fair value con impatto sulla redditività complessiva
Totale attività (1) 1.047 1.047 966 966
2. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
2.1 Debiti
2.2 Titoli in circolazione
Totale passività (2)
Totale (1+2) 1.047 1.047 966 966

La voce accoglie il differenziale positivo generatosi tra il valore nominale dei crediti fiscali acquisiti da istituto bancari da parte della controllata Anima SGR e l'importo corrisposto alla controparte. Tali crediti sono stati acquistati ed interamente utilizzati nel corso dell'anno.

Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e delle passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 100

7.2 Composizione del "Risultato netto delle altre attività e delle passività finanziarie valutate al fair value" con impatto a conto economico: altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Voci/Componenti reddituali Plusvalenze Utili da realizzo Minusvalenze Perdite da realizzo Risultato netto
1. Attività finanziarie
1.1 Titoli di debito di cui titoli di Stato 32 (8) 24
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R. 3.086 264 (93) (2) 3.255
di cui OICR propri
1.4 Finanziamenti
2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio
Totale 3.118 264 (93) (10) 3.279

Nella tabella sono ricomprese le variazioni positive/negative (plusvalenze/minusvalenze) derivanti dalla valutazione al fair value delle attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, oltre agli utili e alle perdite realizzati nell'esercizio e derivanti dalla vendita degli strumenti finanziari in portafoglio.

Sezione 8 – Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito – Voce 120

8.1 Composizione delle "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"

Rettifiche di valore Riprese di valore
Terzo stadio Impaired acquisite
o originate
Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
Primo stadio Secondo stadio Write-off Altre Write-off Altre Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio Impaired acquisite o
originate
Titoli di debito
Finanziamenti
Altro: commissioni (42) (728) - - - - - - (770) (357)
Altro: altri crediti 0 (153) - - - - - - (153)
Totale (42) (881) (923) (357)

La voce evidenzia un saldo pari a Euro 0,9 milioni (Euro 0,4 milioni al 31 dicembre 2023) ed accoglie le perdite attese e i ripristini di valore sulle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato riferiti alla controllata Castello SGR.

Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 140

9.1 Spese per il personale: composizione

Voci Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
1. Personale dipendente (121.541) (64.211)
a) salari e stipendi (59.166) (39.111)
b) oneri sociali (13.630) (9.885)
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali (1.406) (1.024)
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (412) (191)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - -
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (4.309) (2.684)
- a contribuzione definita (4.309) (2.684)
- a benefici definiti
h) altri benefici a favore dei dipendenti (42.618) (11.316)
2. Altro personale in attività (433) (140)
3. Amministratori e Sindaci (5.836) (2.530)
4. Personale collocato a riposo
5. Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende 123 119
6. Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società
Totale (127.687) (66.762)

La voce "Spese per il personale" evidenzia un saldo di Euro 127,7 milioni (Euro 66,8 milioni al 31 dicembre 2023) e comprende principalmente (i) i costi complessivi riferiti al personale dipendente e agli Amministratori (componente fissa) ed al Collegio Sindacale per circa Euro 48,9 milioni, (ii) i costi riferiti alla componente di remunerazione variabile del personale dipendente e degli Amministratori per circa Euro 25,4 milioni e (iii) i costi riferiti ai piani di LTIP, iscritti nella sottovoce "h) altri benefici a favore dei dipendenti" sono pari a circa Euro 35,9 milioni, in aumento di circa Euro 32,4 milioni rispetto all'esercizio precedente in correlazione all'accelerazione dei Piani in conseguenza dell'OPA sulla Società (si rimanda alla Nota integrativa Consolidata "Parte A – Politiche Contabili - A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio – Altre informazioni – Long Term Incentive Plan "LTIP"" per i dettagli e i principi contabili adottati).

Il contributo di Kairos SGR alla voce "spese per il personale" è pari a circa Euro 21,2 milioni.

9.2 Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria

N. medio
2024
N. medio
2023
Personale dipendente
a) dirigenti 98 65
b) altro personale 395 310
Totale 494 375

Il numero medio dei dipendenti di Kairos SGR nell'esercizio è stato complessivamente pari a circa 89 risorse; nella tabella tale valore è stato ponderato dalla data di acquisizione (2 maggio 2024).

Voci Totale
31.12.2024
Totale
31.12.2023
Consulenze (7.244) (4.636)
Locazione immobili e oneri gestione (2.161) (2.169)
Servizi di outsourcing (7.908) (7.712)
Spese di marketing e comunicazione (7.351) (6.682)
Costo per Infoprovider (12.151) (10.604)
Costi per telefonia e sistemi informatici (9.230) (8.186)
Altri costi di funzionamento (6.893) (4.882)
Totale (52.938) (44.871)

9.3 Composizione delle "Altre spese amministrative"

La voce "Altre spese amministrative" evidenzia un saldo di circa Euro 52,9 milioni (Euro 44,9 milioni al 31 dicembre 2023); l'incremento è principalmente attribuibile a (i) maggiori consulenze, prevalentemente straordinarie, per le acquisizioni societarie effettuate nell'esercizio e per l'OPA per circa Euro 2,6 milioni, (ii) maggiori costi commerciali e di marketing per circa Euro 0,7 milioni, (iii) maggiori costi per i sistemi informatici per circa Euro 1 milione, (iv) maggiori altri costi di funzionamento per circa Euro 2 milioni e (v) maggiori costi per info provider per circa Euro 1,5 milioni. Il contributo complessivo alla voce "Altre spese amministrative" da parte di Kairos SGR è pari a circa Euro 5 milioni.

Sezione 10 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 150

10.1 Composizione della voce 150 "Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri"

Totale Totale
Voci 31.12.2024 31.12.2023
Incrementi per accantonamenti (480) (142)
Altre variazioni (effetto attuariale) (6) (3)
Rilasci per stralci o riduzioni 686 455
Totale 199 310

Nella tabella sopra esposta, gli incrementi dell'esercizio sono principalmente riferiti ad accantonamenti per fronteggiare le possibili vertenze.

I "rilasci per stralci o riduzioni" derivano da importi che erano stati accantonati negli anni precedenti al fondo rischi e rilasciati a conto economico per l'importo eccedente le passività effettivamente sostenute.

Per ulteriori dettagli, si rimanda alla "Parte B - Sezione 10 – Fondi per rischi ed oneri - Voce 100" della presente Nota integrativa consolidata.

Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 160

11.1 Composizione delle "Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali"

Voci/Rettifiche e riprese di valore Ammortamento Rettifiche
di valore per
deterioramento
Riprese
di valore
Risultato netto
31.12.2024
1. Ad uso funzionale (5.889) (5.889)
- Di proprietà (911) (911)
- Dirittti d'uso acquisiti con il leasing (4.978) (4.978)
2. Detenute a scopo di investimento
- Di proprietà -
- Dirittti d'uso acquisiti con il leasing -
Totale (5.889) (5.889)

Nella sottovoce "1. Ad uso funzionale - di proprietà" sono ricompresi gli ammortamenti dell'esercizio inerenti le attività materiali ad uso funzionale di proprietà del Gruppo.

Nella sottovoce "1. Ad uso funzionale - diritti d'uso acquisiti con il leasing" sono ricompresi gli ammortamenti dell'esercizio dei diritti d'uso acquisiti tramite contratti di locazione e noleggio rientranti nel campo di applicazione del principio contabile IFRS 16. In relazione ai dettagli informativi previsti dallo stesso principio contabile si rinvia alla "Parte D – Altre Informazioni – Sezione 7 – Informativa sul leasing" della presente Nota integrativa consolidata.

Il contributo complessivo alla voce "Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali" da parte di Kairos SGR è pari a circa Euro 0,9 milioni.

Sezione 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 170

12.1 Composizione delle "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali"

Voci/Rettifiche e riprese di valore Ammortamento Rettifiche
di valore per
deterioramento
Riprese
di valore
Risultato netto
31.12.2024
1. Attività immateriali diverse dall'avviamento (45.013) (45.013)
1.1 di proprietà
- generate internamente
(45.013) (45.013)
-
- altre (45.013) (45.013)
1.2 diritti d'uso acquisiti con il leasing -
Totale (45.013) (45.013)

Nella tabella sono rappresentati gli ammortamenti delle attività immateriali, che comprendono (i) gli ammortamenti dell'esercizio riconducibili alle attività intangibili a vita utile definita per circa Euro 42,9 milioni e (ii) all'ammortamento delle altre immobilizzazioni immateriali (software) per circa Euro 2,1 milioni.

Sezione 13 – Altri proventi e oneri di gestione - Voce 180

13.1 Composizione degli "Altri proventi e oneri di gestione"

Proventi Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
Proventi vari relativi ai prodotti gestiti 1.892 52
Recupero spese da contratti di sublocazione 55 78
Proventi per crediti d'imposta vari 131 172
Provento provvisorio da primo consolidamento Kairos SGR 8.661
Proventi vari 3.228 1.943
Totale 13.967 2.245
Oneri Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
Oneri relativi ai prodotti gestiti (1.909) (81)
Oneri per migliorie su beni di tezi (287) (357)
Oneri vari (1.335) (273)
Totale (3.531) (711)
Totale netto 10.436 1.534

La sottovoce "Proventi – Proventi vari relativi ai prodotti gestiti" si riferisce principalmente al recupero per l'imposta di bollo sulla rendicontazione inviata alla clientela evidenziata da Kairos SGR.

La sottovoce "Proventi – Provento provvisorio da primo consolidamento Kairos" accoglie per circa Euro 8,7 milioni il provento provvisorio rilevato a seguito dell'acquisizione di Kairos SGR ("badwill") avvenuta il 2 maggio 2024 (si rimanda alla "Nota integrativa consolidata – Parte A Politiche contabili – Altre Informazioni – Operazione di aggregazione di Kairos SGR" del presente Bilancio Consolidato).

La sottovoce "Proventi - Proventi vari" accoglie in particolare (i) il ricavo per le attività formative effettuate da Anima SGR a favore di alcune reti di vendita per circa Euro 0,8 milioni e (ii) i proventi generati da Castello SGR su crediti incassati (per circa Euro un milione).

La sottovoce "Oneri – Oneri relativi ai prodotti gestiti" si riferisce principalmente all'imposta di bollo sulla rendicontazione inviata alla clientela evidenziata da Kairos SGR.

La sottovoce "Oneri vari" accoglie principalmente (i) gli oneri derivanti dal riversamento del credito R&S relativo a periodi precedenti per circa Euro 0,4 milioni e (ii) l'adeguamento al fair value dell'immobile di proprietà di Novara per Euro 0,2 milioni, per allinearne il valore contabile dell'immobile al prezzo di possibile vendita, evidenziato dalla controllata Anima SGR.

Sezione 18 – Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 250

18.1 Composizione delle "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente"

Voci Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
1. Imposte correnti (119.402) (75.107)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi 147 127
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio
4. Variazioni delle imposte anticipate 17.248 (3.215)
di cui relative a precedenti esercizi
5. Variazioni delle imposte differite 8.049 7.655
di cui relative a precedenti esercizi
Imposte di competenza dell'esercizio (93.958) (70.540)

Nella sottovoce "Imposte correnti", pari a circa Euro 119,4 milioni, sono ricomprese principalmente (i) l'imposta IRES di competenza del periodo per circa Euro 86,4 milioni, (ii) l'IRAP di competenza di ciascuna società del Gruppo per circa Euro 25 milioni e (iii) l'imposta sostitutiva versata a seguito dall'esercizio dell'opzione di Affrancamento effettuata con riferimento a Castello SGR, pari a circa Euro 7,2 milioni.

La sottovoce "Variazioni delle imposte anticipate" beneficia, tra l'altro, dell'importo di circa Euro 13,3 milioni derivante dalla rilevazione di imposte anticipate per l'Affrancamento poc'anzi accennato (si rinvia a quanto evidenziato nella sezione "Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio per il Gruppo Anima – Riallineamento ai sensi D.L. 185/2008" della Relazione sulla gestione consolidata).

Il rapporto tra la voce "250. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente" e la voce "240. Utile (perdita) dell'attività corrente al lordo delle imposte" è di circa il 29,2% (circa il 32,09% al 31 dicembre 2023). Il decremento del rapporto % è principalmente dovuto (i) all'effetto economico netto positivo sulle imposte di circa Euro 6,1 milioni derivante dall'Affrancamento e (ii) della componente di reddito positiva straordinaria riferita al badwill evidenziato sull'acquisizione di Kairos SGR per circa Euro 8,7 milioni che non ha rilevanza fiscale; neutralizzando il loro effetto, il rapporto % evidenzierebbe un'aliquota pari al 31,95%.

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico ed onere fiscale effettivo di bilancio

Dati riferiti al 31 dicembre 2024

IRES IRAP
Imponibile Imposta Imponibile Imposta
Utile prima delle imposte
Utile prima delle imposte rilevante ai fini IRES 321.803
Onere fiscale teorico IRES 130.938
Aliquota fiscale teorica IRES 24,00%
Differenza tra valore e costo della produzione 543.949
Onere fiscale teorico IRAP 30.298
Aliquota fiscale teorica IRAP 5,57%
Differenze tassabili - bilanci individuali 29.216 7.012 103.101 5.743
Differenze deducibili - bilanci individuali (212.617) (51.028) (193.311) (10.767)
Differenze deducibili/tassabili - bilancio consolidato 223.181 0
Imponibile IRES 362.175
IRES corrente sul reddito dell'esercizio 86.922
Imponibile IRAP 453.739
IRAP corrente per l'esercizio 25.273
Imposte Società Estere 0
Onere fiscale rilevato 86.922 25.273
Dati riferiti al 31 dicembre 2023
IRES IRAP
Imponibile Imposta Imponibile Imposta
Utile prima delle imposte
Utile prima delle imposte rilevante ai fini IRES
219.827
Onere fiscale teorico IRES 103.343
Aliquota fiscale teorica IRES 24,00%
Differenza tra valore e costo della produzione 398.328
Onere fiscale teorico IRAP 22.187
Aliquota fiscale teorica IRAP 5,57%
Differenze tassabili - bilanci individuali 4.163 999 20.374 1.135
Differenze deducibili - bilanci individuali
Differenze deducibili/tassabili - bilancio consolidato
(198.576)
210.768
(47.658) (87.595) (4.879)
0
Imponibile IRES 236.183
IRES corrente sul reddito dell'esercizio 56.684
Imponibile IRAP 333.341
IRAP corrente per l'esercizio 18.423
Imposte Società Estere
Onere fiscale rilevato
56.684 0
18.423

Sezione 20 – Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi – Voce 290

La voce presenta un saldo negativo di circa Euro 77 mila ed è riferita alla perdita di pertinenza di terzi correlata alle azioni/quote di minoranza valorizzate pro quota sul risultato registrato nell'esercizio da Castello SGR e Vita Srl (si rimanda per maggiori dettagli al paragrafo "Parte A - Politiche contabili, A.1 Parte generale, Sezione 5 Area di consolidamento" della Nota integrativa consolidata).

PARTE D- ALTRE INFORMAZIONI SUL BILANCIO CONSOLIDATO

Sezione 1 – Riferimenti specifici sulle attività svolte

La Società svolge in prevalenza attività di coordinamento e di gestione operativa delle partecipazioni, mentre le società controllate svolgono l'attività tipica delle società di Gestione del Risparmio.

Si segnala che la società del Gruppo si avvalgono di differenti banche depositarie per le varie gamme di fondi offerti e, in particolare:

  • in relazione ai fondi comuni di diritto italiano OICVM, i FIA chiusi e il fondo pensione Arti & Mestieri di BNP Paribas;

  • per i FIA immobiliari di Société Générale Securities Services S.p.A., Caceis Bank Italy Branch, BFF Bank S.p.A., State Street International Bank GmbH e BNP Paribas;

  • per Anima Investment Sicav (SICAV di diritto lussemburghese, precedentemente denominata "Gestielle Investment Sicav") e Anima Funds Plc (SICAV di diritto irlandese) per le quali Anima SGR agisce in qualità di Management Company rispettivamente, BNP Paribas e State Street quali banche depositarie;

  • per Kairos International Sicav, Kairos Alternative Investment S.A. Sicav e Kairos Multi Strategy Fund S.A. Sicav-RAIF (SICAV di diritto lussemburghese), per le quali Kairos SGR agisce in qualità di Management Company, di BNP Paribas

1.rmazioni relative agli impegni, garanzie e beni di terzi

1.1.1 Impegni e garanzie rilasciate a terzi (diverse da quelle indicate nelle altre sezioni)

Si ricorda che, per le operazioni di acquisizione effettuate nel corso del 2017 e del 2018 con il Gruppo Banco BPM e con il Gruppo Poste, gli accordi definiti (così come integrati/modificati da quanto sottoscritto nel corso del 2020) prevedono, in linea con la prassi di operazioni analoghe, specifici meccanismi di protezione e garanzia (ad esempio meccanismi di aggiustamento prezzo, meccanismi di earn-in / earn-out, mantenimento di determinati livelli di quote di mercato da parte delle controparti dei prodotti gestiti dal Gruppo, meccanismi di verifica della performance dei prodotti gestiti dal Gruppo e rimedi in caso di underperformance degli stessi).

Per maggiori dettagli, si rimanda al Capitolo XXII del Prospetto Informativo pubblicato in data 23 marzo 2018 relativo all'aumento di capitale e ai documenti informativi relativi ad operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate pubblicate in data 7 aprile 2020 e in data 21 maggio 2020, disponibili sul sito della Società.

Si segnala, inoltre, che il Gruppo al 31 dicembre 2024 ha sottoscritto i seguenti impegni:

  • FIA chiuso AA1, gestito da Anima Alternative: importo sottoscritto Euro 15 milioni, di cui sono stati richiamati complessivamente circa Euro 13 milioni e pertanto residuano impegni totali di circa Euro 2 milioni;
  • FIA chiuso AA2, gestito da Anima Alternative: importo sottoscritto Euro 10,3 milioni, di cui sono stati richiamati complessivamente circa Euro 3,8 milioni e pertanto residuano impegni totali di circa Euro 6,6 milioni;
  • FIA Immobiliare GEM Fund, gestito da Castello SGR: importo sottoscritto Euro 10,5 milioni, di cui sono stati richiamati complessivamente circa Euro 7,4 milioni e pertanto residuano impegni totali di circa Euro 3,1 milioni;
  • HIIP Sicaf S.p.A., società gestita da Castello SGR: importo complessivo impegnato circa Euro 5,1 milioni, di cui sono stati richiamati complessivamente circa Euro 2,4 milioni e pertanto residuano impegni complessivi per circa Euro 2,7 milioni;
  • FIA chiuso Kairos Ventures ESG One, gestito da Kairos SGR: importo complessivo impegnato Euro 100 migliaia, di cui sono stati richiamati Euro 36 migliaia e pertanto residuano impegni pari a Euro 64 migliaia;
  • Castello SGR ha in essere impegni per un importo complessivo di circa Euro 2,9 milioni, costituiti principalmente da liquidità depositata su c/c intestati alla controllata ma di

pertinenza di n. 16 fondi liquidati, vincolata presso il depositario sino al completamento del processo di liquidazione degli stessi.

Infine, si segnala che al 31 dicembre 2024 (i) la Società ha rilevato una fidejussione di Euro 0,575 milioni, rilasciata al proprietario dell'immobile di Corso Garibaldi 99 – Milano e (ii) Castello SGR ha rilevato due fidejussioni per un valore complessivo pari a Euro 0,155 milioni, rilasciate ai proprietari degli immobili della sede di Milano e Roma, tutte correlate ai contratti di locazione in essere.

1.1.2 Impegni relativi ai fondi pensione gestiti con garanzia di restituzione del capitale

Si conferma che, per i comparti del fondo pensione aperto Arti & Mestieri "Garanzia 1+" ed "Incremento e Garanzia 5+", nonché per il comparto "Linea Garantita" del fondo pensione negoziale "Extenso" ricevuto in delega, la controllata Anima SGR fornisce garanzia ai sottoscrittori circa la corresponsione di un importo minimo, pari a quanto sottoscritto dall'aderente, indipendentemente dai risultati di gestione.

Si rimanda a quanto illustrato nella "Parte B – Informazioni sullo stato Patrimoniale – Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri – Voce 100" della presente Nota integrativa consolidata per maggiori dettagli.

31.12.2024 31.12.2023
Numero azioni proprie 9.441.730 12.810.034
Numero azioni di terzi (*) 50.290.691 12.500.000
Titoli di Stato 24.000.000 26.000.000
Numero quote di OICR propri (fondi comuni) 3.964.772 4.125.034
Numero quote di OICR di terzi (fondi comuni e sicav) 4.391.551 4.515.236
Numero quote di OICR propri (fondi FIA) 299.473 255.843
Numero quote di OICR di terzi (fondi FIA) - 100

1.1.4 Titoli di proprietà in deposito c/o terzi

(*) Si riferiscono ad azioni quotate BMPS detenute da Anima Holding.

1.2 Informazioni relative ai patrimoni gestiti

1.2.1 Valore complessivo netto degli OICR (dettaglio per ciascun OICR)

OICR 31/12/24 31/12/23
1. Gestioni proprie
Fondi comuni:
Anima America 2.097.323 1.851.005
Anima Valore Globale 2.095.395 1.854.554
Anima Risparmio 1.851.715 1.482.291
Anima Sforzesco 2.879.719 3.425.172
Anima Pianeta 570.519 867.881
Anima Visconteo 2.527.494 2.815.039
Anima Obbligazionario corporate 1.053.950 1.098.387
Anima Italia 462.091 404.290
Anima Pacifico 489.186 619.037
Anima Iniziativa Europa 345.175 404.309
Anima Obbligazionario Emergente 554.448 731.831
Anima Capitale Piu' Obbligazionario (*) 15.848
Anima Capitale Piu' 15 (*) 36.428
Anima Capitale Piu' 30 (*) 56.585
Anima Capitale Piu' 70 (*) 87.290
Anima Fondo Trading 268.841 435.170
Anima Liquidita' Euro 3.536.468 2.978.392
Anima Emergenti 560.919 677.586
Anima Europa 318.610 363.367
Anima Riserva Globale 19.094 23.116
Anima Riserva Emergente (*) 64.930
Anima Tricolore
Anima Riserva Dollaro
792.137
40.500
500.534
41.525
Anima Selection 676.048 773.722
Anima Russell Multi-Asset (*) 27.327
Anima Selezione Globale 527.137 445.638
Anima Obbligazionario Euro BT 355.668 416.039
Anima Selezione Europa 845.090 779.234
Anima Forza Moderato 311.365 406.854
Anima Forza Equilibrato 285.158 301.194
Anima Forza Dinamico 217.309 216.701
Anima Obbligazionario High Yield 338.210 468.933
Anima Alto Potenziale Italia (*) 117.350
Anima Forza Prudente 172.751 240.364
Anima Alto Potenziale Europa 861.757 1.151.879
Anima Obbligazionario Euro MLT 872.954 1.060.005
Anima Global Macro Diversified 71.543 169.819
Anima BlueBay Reddito Emergenti 64.935 87.924
Anima Sforzesco Plus 441.366 624.416
Anima Visconteo Plus 537.711 660.889
Anima Obbligazionario High Yield BT 506.111 413.982
Anima Iniziativa Italia 696.608 571.217
Anima Sviluppo Multi-Asset 2023 II (*) 1.055
Anima Vespucci 278.546 437.450
Anima Crescita Italia 651.575 811.554
Anima Magellano 1.492.293 1.489.633
Anima Obbligazionario Euro Core 92.396 64.164
Anima Obbligazionario Flessibile 47.712 113.532
Anima Metodo&Selezione 2024 (*) 19.959
Anima Reddito Consumer 2023 (*) 27.589
Anima Traguardo 2023 (*) 68.467
Anima Traguardo 2023 Flex (*) 79.696
Anima Patrimonio Globale 2024 (*) 115.035
Anima Valore 2026 97.639 104.388
Anima Commodities 39.889 8.207
Anima Quant Globale 227.003 99.782
Anima ESaloGo Azionario Globale 1.063.471 981.879
Anima ESaloGo Bilanciato 2.755.064 2.551.852
Anima ESaloGo Obbligazionario Corporate 482.274 409.599
Anima Metodo Attivo 2024 II (*) 88.189

31/12/24 31/12/23
Anima Metodo Attivo 2024 (*) 93.342
Anima Franklin Templeton Multi Credit (*) 12.454
Anima Obiettivo Globale 2024 (*) 103.931
Anima Megatrend People 852.005 600.270
Anima Azionario Globale ex EMU 28.599 15.487
Anima Azionario Paesi Sviluppati LTE 952.896 749.145
Anima Obiettivo Globale Plus 2025 48.200 98.088
Anima Obiettivo Globale 2024 II 21.113 59.539
Anima Traguardo 2024 Flex (*) 143.396
Anima Patrimonio Globale & I-Tech 2024 (*) 57.627
Anima Patrimonio Globale & Robotica 2024 (*) 54.257
Anima Investimento Robotica&Intelligenza Artificiale 2024 (*) 328.713
Anima Patrimonio Globale Lusso&Moda 2024 (*) 126.762
Anima Investimento ENG 2025 125.412 251.061
Anima Patrimonio Globale & Clean Energy 2024 49.093 130.794
Anima Valore Obbligazionario 408.290 394.737
Anima Crescita Italia New 181.214 124.088
Anima Valore Multi-Credit 2027 67.989 66.960
Anima Bilanciato Megatrend People 1.616.047 1.110.458
ALTEIA Europa 182.632 312.824
Anima America AI 31.476 33.210
Anima Global Macro Risk Control 174.732 254.054
Anima Global Macro Flexible (*) 35.779
Anima Obbligazionario Internazionale 50.147 49.681
Anima Obbligazionario Governativo US 186.214 149.196
Anima Patrimonio Globale & Nuovi Consumi 2025 50.843 103.004
Anima PicPac Visconteo Plus 2025 54.000 101.721
Anima PicPac Megatrend 2023 II (*) 4.182
Anima Azionario Europa LTE 159.645 177.284
Anima Azionario Nord America LTE 57.494 57.769
Anima Accumulo Mercati Globali 2025 13.049 25.125
Anima Azionario Internazionale 186.597 149.677
Anima Investimento Agritech 2026 373.329 543.471
Anima Patrimonio Globale & Mobility 2025
Anima Investimento Circular Economy 2025
35.846
171.122
75.876
367.160
Anima Patrimonio Globale & Longevity 2025 66.901 157.319
Anima Patrimonio Globale & Health Care 2025 74.928 155.727
Anima Investimento New Normal 2025 110.337 223.763
Anima Investimento Global Recovery 2025 107.661 208.299
Anima Investimento Future Mobility 2025 47.654 103.170
Anima Tricolore Corporate 2023 (*) 25.546
Anima Target Visconteo 2024 (*) 42.268
Anima Selection Multi-Brand 47.462 61.247
Anima Obiettivo Emerging Markets 49.844 68.860
Anima Obiettivo Italia 16.241 19.914
Anima Obiettivo Europa 30.854 41.157
Anima Obiettivo Internazionale 126.187 163.383
Anima Obbligazionario Corporate Blend 481.823 254.350
Anima Valore Corporate ESG 2027 285.024 343.723
Anima Quasar Obbligazionario Flex 356.431 354.019
Anima Europa AI 17.975 17.654
Anima Quantamental Flexible (*) 11.380
Patrimonio Difesa 15.320 21.961
Patrimonio Reddito 40.928 58.682
Patrimonio Reddito & Crescita 44.787 61.383
Patrimonio Crescita Sostenibile 29.123 40.291
Anima Obbligazionario Governativo Flex 44.030 77.980
Anima Investimento Cyber Security & Big Data 2027 493.095 475.468

31/12/24 31/12/23
Anima Investimento Gender Equality 2026 337.857 333.691
Anima ESaloGo Prudente 663.784 456.185
Anima Comunitam Azionario Internazionale 38.823 35.770
Anima Comunitam Bilanciato Prudente 96.611 75.388
Anima Comunitam Obbligazionario Corporate 60.752 58.727
Anima Patrimonio Globale & Cyber Security 2026 206.780 261.591
Anima Patrimonio Globale & Digital Economy 2026 224.450 314.698
Anima Patrimonio Globale & Energy Transition 2026 251.777 327.872
Anima Patrimonio Globale Smart City & Climate Change 2026 201.632 280.699
Anima Fondo Imprese 117.281 146.411
Anima Selection Prudente 272.223 234.717
Anima PicPac ESaloGo Bilanciato 2025
Anima PicPac Bilanciato Megatrend 2025
75.887
41.722
194.348
101.337
Anima PicPac Bilanciato Megatrend 2025 II 76.894 181.348
Anima PicPac ESaloGo Bilanciato 2025 II 29.316 72.754
Anima STEP Equality 2024 6.221 20.860
Anima PrimoPasso ESG 2024 III 20.482 36.232
Anima PrimoPasso ESG 2024 II (*) 40.044
Anima Investimento Clean Energy 2026 442.231 667.905
Anima PrimoPasso ESG 2024 (*) 114.846
Anima Investimento Health Care Innovation 2026 573.793 582.021
Anima Europa AI Flex 10.185 9.808
Anima Multistrategy Allocation Risk Control (*) 9.492
Anima Corporate Euro 100.296 88.666
Anima Investimento Smart Industry 4.0 2027 314.729 301.056
Anima Investimento Smart City 2027 349.837 343.251
Anima Investimento Globale & Longevity 2028 70.854 71.285
Anima Investimento Globale & Infrastrutture 2027 134.018 132.390
Anima Investimento Globale & Lusso 2027 57.951 58.896
Anima Patrimonio Globale & AgriTech 2027 254.500 306.238
Anima Patrimonio Globale & Circular Economy 2027 62.437 102.460
Anima Patrimonio Globale & New Normal 2027 166.561 228.969
Anima Patrimonio Globale & Blue Economy 2027 23.145 35.536
Anima Net Zero Azionario Internazionale 365.561 152.717
Anima Dinamix 2.157 1.702
Anima Fondo Imprese Plus 27.785 34.212
Anima PicPac Bilanciato Megatrend People 2026 68.347 156.677
Anima PicPac Bilanciato Megatrend 2026 167.845 352.017
Anima PicPac ESaloGo Bilanciato 2025 III 42.685 93.658
Anima PicPac ESaloGo Bilanciato 2026 103.803 208.868
Anima PicPac Valore Globale 2027
Anima Step Equality 2025
161.173
11.696
269.215
22.622
Anima Traguardo 2027 467.883 554.313
Anima Traguardo 2027 II 202.132 245.912
Anima Evoluzione Bilanciato Megatrend People 2027 19.704 28.055
Anima Evoluzione Bilanciato Megatrend People 2026 50.832 89.082
Anima PrimaSoluzione 2025 102.748 117.267
Anima Azionario Internazionale LTE 747.627 629.585
Anima ELTIF Italia 2026 35.314 33.667
Anima Pro Italia 36.130 52.862
Anima Absolute Return 121.859 178.087
Anima Private Alto Potenziale 2028 36.806 39.721
Anima Cedola Più 2029 442.777 37.688
Anima Cedola Più 2028 621.487 635.153
Anima Cedola Più 2028 II 511.103 519.088
Anima Cedola Più 2027 56.794 55.633
Anima Tesoreria 34.073 39.375
Anima Traguardo Obbligazionario 2028 927.185 1.048.302
Anima Traguardo Cedola 2028 146.543 155.350
Anima Traguardo Obbligazionario 2028 II 473.911 575.818

31/12/24 31/12/23
Anima Cedola Più 2028 III 504.906 494.685
Anima Traguardo Cedola Più 2028 322.313 345.265
Anima Traguardo Obbligazionario 2028 III 245.659 290.029
Prestige 2026 462.278 571.795
Prestige 2026 II 670.718 722.884
Anima Investimento Globale & Trend Media 2028 50.820 50.415
Anima Obiettivo America Bilanciato 2028 68.252 62.845
Anima Obiettivo Valore Globale Bilanciato 2029 35.122 21.607
Anima Reddito Flessibile 21.420 21.664
Anima Obiettivo Valore Globale Bilanciato 2028 64.244 61.981
Anima PicPac Bilanciato Megatrend People 2026 II 36.421 70.250
Anima PicPac Megatrend People 2028 84.089 127.641
Anima PicPac Megatrend People 2028 II 83.827 99.604
Anima PicPac ESaloGo Azionario Globale 2028 88.223 117.812
Anima PicPac Valore Globale 2028 106.463 142.498
Anima PrimaSoluzione 2025 V 39.478 41.805
Anima PrimaSoluzione 2025 II 90.977 169.876
Anima PrimaSoluzione 2025 III 75.375 131.370
Anima PrimaSoluzione 2025 IV 44.651 58.295
Anima Cedola Più 2029 II 389.788
Anima Cedola Più 2027 II 393.529
Anima Cedola Più 2027 III 355.467
Anima Tricolore Corporate Plus 2029 111.241
Anima Cedola Più 2029 IV 255.655
Anima Cedola Più 2027 IV 277.597
Anima Cedola Più 2029 V 243.482
Anima Cedola Più 2027 V 293.932
Anima Tricolore Corporate Plus 2029 II 52.583
Anima Cedola Più 2028 3 anni 54.129
Anima Valore High Yield 2027 227.899
Anima Valore High Yield 2029 201.797
Anima Traguardo Cedola Più 2029 III 592.180
Anima Traguardo Cedola Più 2029 II 582.520
Anima Traguardo Cedola Più 2029 657.937
PRESTIGE 2027 958.302
PRESTIGE 2027 II 498.590
PRESTIGE 2027 III 482.813
PRESTIGE 2027 IV 208.957
Anima Traguardo Flex 2029 510.604
Anima Traguardo Flessibile 2030 75.960
Anima Collezione Multi-Brand 2029 III 33.073
Anima Collezione Multi-Brand 2030 21.020
Anima Patrimonio Globale & Tech Revolution 2029 228.313
Anima Obiettivo Bilanciato World 2029 66.177
Anima Collezione Multi-Brand 2029 51.989
Anima PicPac Megatrend People 2029 411.352
Anima Net Zero Bilanciato Prudente 10.093
Anima Net Zero Corporate 10.025
Anima PicPac Iniziativa Europa 2029 116.962
Anima PicPac America 2029 363.689
Anima PicPac Best Selection 2029 346.223
Anima PicPac Best Selection 2029 II 314.494
Anima Tricolore Breve Termine 307.696
Gestielle Cedola Corporate 92.595
Gestielle Cedola Corporate Professionale 15.102
Gestielle Hedge Low Volatility 3.871 3.612
ANIMA ALTERNATIVE 1 141.947 112.562
ANIMA ALTERNATIVE 2 71.184 4.608

31/12/24 31/12/23
Kairos Ventures ESG One 7.551
Kairos International Sicav 2.807.372
Kairos Alternative Investment Sicav- Renaissance ELTIF 48.581
Kairos Multi-Strategy 93.030
Kairos Multi Strategy Fund S.A. SICAV-RAIF
ALPS ENERGY RE FUND
12.943
33.232
37.984
AUGUSTO 89.382 89.764
AVANGUARDIA - COMPARTO MUNCH 4.917 4.130
AVANGUARDIA - COMPARTO SAN NICOLA 6.914 7.460
AZOTO (4.226)
BGOGC I Fund
CANOVA
22.475 424
22.784
CASATI I 47.969 64.666
CASATI II 24.637 19.168
CLESIO (84.587) (47.280)
COSIMO I 1.024
ELITE LOGISTICS ITALY FUND 34.839 34.042
ENERGHEIA
FABIO MASSIMO
31.395
(3.434)
34.302
(3.126)
FIVE LAKES 54.501 37.017
FONTANA - COMPARTO FEDERICO II 18.582 18.185
FONTANA - COMPARTO PUGLIA DUE 8.113 7.401
FONTANA - COMPARTO TULIPANO 7.957 7.913
FORMA ITALIAN FUND
FORMA ITALIAN FUND II
31.724
17.369
34.519
20.562
FORMA ITALIAN FUND III 25.423 26.457
FUSION (1) 75.099 3.700
FUTURISMO - COMPARTO BALLA 2.916 3.061
FUTURISMO - COMPARTO CARRA 6.521 6.876
FUTURISMO - COMPARTO FIMCO (4.784) (2.426)
FUTURISMO - COMPARTO MARINETTI
FUSION
17.737
8.124
17.990
GEM FUND (1) 50.219 3.858
GENNAKER 37.989 49.488
GIORGIONE DUE (22.676) (19.696)
GIOTTO 1.650 3.089
GOETHE
GO ITALIA IX (1)
(47.290)
39.804
(45.353)
35.200
GO ITALIA X 1.477 1.608
GREEN FUND ONE 37.833 36.762
HEISENBERG (1) 15.456 6.065
IHF FUND 22.238 16.380
INIZIATIVE IMMOBILIARI MILANO
ITALIAN DEVELOPMENT FUND I
9.450
8.783
9.565
8.984
ITALIAN DEVELOPMENT FUND II 11.422 10.417
ITALIAN OPPORTUNITIES FUND I 75.331 82.791
LEONIDA 4.797 5.766
MARGOT 82 4.666
MASACCIO
MATRIX - in liquidazione
13.372
(4.013)
13.464
(4.202)
MILAN CORE I 34.809 35.540
MILAN URBAN PRIVATE FUND 24.617 25.444
MIRUNA (13.356) (19.508)
OPLON - in liquidazione (5.373) (4.893)
OROBLU
PERUGINO
2.022
6.410
4.017
7.015
PICASSO 188.169 196.298
PRIULA 42.169 47.977
PROTEGO 154.448 155.786
RAIFFEISEN OPPORTUNITY
RAINBOW
15.337
(22.383)
12.534
(23.862)
REAL EMERGING (503) (420)
REAL ENERGY 38.503 41.027
REALE IMMOBILI 38.116 35.146
RIUE 18.855 22.331
ROME CORE I 56.548 58.628
RUTENIO
SANSOVINO
(68.188)
285
(58.125)
2.746
SANT'ALESSIO 209.511 210.397
SEI (14.372) (13.169)
STAR 144.219 99.833
STAR II 107.272 82.549
STAR III (2)
TBGO 1 (1)
120.218
64.748
110.196
31.640
TRENTINO RE 17.849 17.565

31/12/24 31/12/23
UNO (16.838) (7.749)
URBAN LIVING III (1) 44.513 41.040
URBAN LIVING III - CHIARAMONTI (1) 28.792 29.010
URBAN LIVING III - CORTINA (1) 7.409 6.930
URBAN LIVING III - KULISCIOFF (1) 5.973 3.500
WHITESTONE 936 2.121
FORMA I SICAF S.p.A. (3) 81.906
Borgia (1) 9.810
Casati III 3.938
Casati IV 4.945
Drive (2)
Gem Fund II (1)
89.231
12.800
HIIP Sicaf (1) 13.712
HIIP I (1) 10.000
HIIP II (1) 2.700
Intracento (1) 20.502
Lithium (1) 92.000
Sivan (1) 4.600
Urban Living I (2) 38.909
Urban Living II 30.228
Totale gestioni proprie
2. Gestioni ricevute in delega
73.591.567 65.466.353
OICR:
- OICR aperti
Etica Obbligazionario Breve Termine 358.580 346.374
Etica Obbligazionario Misto 1.432.143 1.556.934
Etica Bilanciato 2.461.399 2.315.528
Etica Azionario 695.516 679.976
Etica Rendita Bilanciata 1.134.816 1.204.567
Etica Impatto Clima
Etica Obiettivo Sociale
1.191.531
80.718
1.281.985
40.188
BancoPosta Mix 3 1.394.195 1.414.352
BancoPosta Mix 1 1.110.817 1.183.613
BancoPosta Mix 2 1.104.366 1.138.647
BancoPosta Azionario Internazionale 1.115.489 897.062
BancoPosta CedolaChiara 2024 I (*) 22.785
BancoPosta Focus Digital 2025 67.572 72.879
BancoPosta Sviluppo Re-Mix 2025 39.083 41.904
BancoPosta Focus Benessere 2024 (*) 189.187
BancoPosta Sviluppo Re-Mix 2024 (*) 34.368
BancoPosta Focus Benessere 2024 II (*) 59.677
BancoPosta Sviluppo Re-Mix 2024 II 17.442 24.341
BancoPosta Focus Digital 2025 II 16.235 17.752
BancoPosta Rinascimento 48.388 43.436
BancoPosta Focus Ambiente 2027
BancoPosta Focus Rilancio 2026
70.289
99.926
71.918
103.643
BancoPosta Focus Rilancio Giugno 2027 55.437 57.144
BancoPosta Equity Developed Countries 803.875 702.737
BancoPosta Equity All Country 376.690 315.844
BancoPosta Focus Nuovi Consumi 2028 19.246 19.804
BancoPosta Focus Ambiente Marzo 2028 45.388 46.548
BancoPosta Obbligazionario 5 Anni 1.008.159 1.027.685
BancoPosta Obbligazionario 3 anni 1.154.502 1.145.813
BancoPosta Obbligazionario Dicembre 2029 1.211.441
BA3 Sicav Reddito e Crescita (*) 6.324
FCH Anima Evoluzione Demografica 2029 31.004 7.084
FCP Montecuccoli 90.589 82.955
Caixabank Global Sicav - Alternative Strategies Fund 440.107
Etica Sustainable Conservative Allocation 24.283 24.172
Etica Sustainable Dynamic Allocation 25.954 23.975
Etica Sustainable Global Equity
Quaestio Solutions Funds
33.293
78.057
29.945
67.571

31/12/24 31/12/23
Anima Star High Potential Europe 658.663 987.481
Anima Emerging Markets Equity 42.756 46.255
Anima Global Equity Value 38.843 42.398
Anima Europe Equity 173.191 272.319
Anima Asia Pacific Equity 76.469 73.865
Anima U.S. Equity 731.494 703.535
Anima Short Term Corporate Bond 200.878 221.500
Anima Euro Equity 63.860 98.190
Anima Trading Fund 98.113 121.877
Anima Star High Potential Italy (*) 17.805
Anima Hybrid Bond 372.450 111.294
Anima Credit Opportunities 519.936 495.310
Anima Euro Government Bond 272.361 221.503
Anima Italian Small Mid Cap Equity 32.436 24.394
Anima Opportunities 2027 53.980 50.836
Anima Global Macro 10.465 83.522
Anima Variable Rate Bond 27.000 29.685
Anima Brightview 2024-I (**) 21.873
Anima Brightview 2024-II (**) 43.154
Anima Brightview 2024-III (**) 26.449
Anima Brightview 2024-IV (**) 27.667
Anima Brightview 2024-V (**) 46.963
Anima Brightview 2027-I 29.574 44.519
Anima Brightview 2025-I 53.349 96.111
Anima Brightview II 35.000 42.970
Anima Brightview III 18.089 32.979
Anima Brightview IV 17.194 30.183
Anima Italian Bond 71.707 22.870
Anima Liquidity 221.558 295.281
Anima Medium Term Bond 1.853.551 1.656.381
Anima Short Term Bond 235.680 186.170
Anima Bond Dollar 195.145 309.539
Anima Defensive 7.298 10.740
Anima Orizzonte Consumi 2023 (**) 5.982
Anima Smart Volatility Global 126.476 142.145
Anima Smart Volatility USA 112.617 128.057
Anima Smart Volatility Emerging Markets 95.929 116.640
Anima Global Bond 40.619 56.934
Anima International Bond 84.292 91.515
Anima High Yield Bond 138.898 175.675
Anima Solution EM ()
Anima Zephyr Global (
)
17.250
28.253
Anima Zephyr Real Assets (**)
Anima Zephyr Global Allocation
32.080 12.641
39.356
Anima Active Selection (**) 4.387
Anima Zephyr New 11.104 13.292
Anima Brightview V 11.911 23.203

31/12/24 31/12/23
Anima Brightview VI 67.067 139.195
Anima Brightview VII 44.136 76.767
ANIMA Brightview VIII 75.006 90.418
Anima Global Selection 28.627 26.069
Anima Bond Flex 82.676 102.959
Anima Brightview IX 66.614 74.535
Anima Selection Conservative 5.259 9.841
Anima Selection Moderate 10.938 18.457
Anima Thematic 54.751 58.773
Anima Thematic II 50.624 51.463
Anima Thematic III 77.488 78.603
Anima Italy 72.595 89.737
Anima Megatrend People Fund 119.717 95.241
Anima Thematic IV 84.275 86.804
Anima Thematic V 70.188 75.158
Anima Thematic VI 100.975 106.198
Anima Thematic VII 165.485 167.584
ANIMA Europe Selection 54.464 55.295
ANIMA Systematic U.S. Corporate 229.731 231.303
ANIMA Thematic X 27.673 27.668
Anima Thematic VIII 130.469 132.327
Anima Thematic IX 64.107 65.612
Gis Cedola Risk Control Health Care 7.609
Gis Cedola Risk Control Health Care II 6.291
Gis Cedola Risk Control Megatrend 8.846
Ais Quant 1 7.118
Gis Cedola Risk Control Digital Revolution 11.701 23.201
Gis Cedola Risk Control Energie Rinnovabili 14.091 21.381
Gis Cedola Risk Control Global Science for Life 1.892
Gis Cedola Risk Control Longevity 8.523 13.019
Ais Selection Moderate 55.805 49.420
Totale gestioni ricevute in delega 26.374.482 25.648.451
3. Gestioni date in delega a terzi
OICR:
- OICR aperti
- OICR chiusi
- OICR di terzi 334.005
Totale gestioni date in delega a terzi 334.005 -

(*) Fondo incorporato

(**) Fondo liquidato

1) Operatività iniziata in H2 2024 - gli importi riportati sono pari alla raccolta netta fino al 31 dicembre 2024

2) Fondo nella cui gestione Castello SGR è subentrata in H2 2024 - utilizzate informazioni riportate nella relazione al 30 giugno 2024 predisposta dalla precedente SGR la quale gestiva tali fondi

1.2.2 Valore complessivo della gestione di portafogli

31.12.24 31.12.23
di cui investiti in di cui investiti in
fondi della SGR fondi della SGR
1. Gestioni proprie 91.899.137 5.060.873 90.671.827 4.230.611
2. Gestioni ricevute in delega
3. Gestioni date in delega a terzi 0 0

1.2.3 Valore complessivo netto dei fondi pensione

31/12/24 31/12/23
1. Gestioni proprie
1.1 Fondi pensione aperti:
Arti & Mestieri 1.497.829 1.272.386
Totale gestioni proprie 1.497.829 1.272.386
2. Gestioni ricevute in delega
2.1 Fondi pensione:
- aperti
- chiusi 525.250 471.098
- altre forme pensionistiche 6.402.855 5.392.036
Totale gestioni ricevute in delega 6.928.105 5.863.135
3. Gestioni date in delega a terzi
3.1 Fondi Pensione:
- aperti
- chiusi
- altre forme pensionistiche
Totale gestioni date in delega a terzi - -

1.2.4 Impegni per sottoscrizioni da regolare

31/12/24 31/12/23
Fondi Comuni
Anima America 176,8 297,7
Anima Valore Globale 84,4 603,6
Anima Risparmio 1,1 371,7
Anima Sforzesco 8,8 210,3
Anima Sforzesco Plus 27,0 22,4
Anima Pianeta 342,4 20,7
Anima Visconteo 5,5 454,8
Anima Visconteo Plus 71,8 31,7
Anima Obbligazionario Corporate 5,9 493,9
Anima Capitale Piu' 70 - 27,2
Anima Italia 16,0 69,4
Anima Pacifico 0,3 61,2
Anima Iniziativa Europa 4,4 63,0
Anima Capitale Piu' 30 - 0,2
Anima Obbligazionario Emergente 549,3 10,9
Anima Capitale Piu' 15 - 0,1
Anima Obbligazionario High Yield 738,0 11,5
Anima Fondo Trading 1,7 7,8
Anima Capitale Piu' Obbligazionario - 0,1
Anima Riserva Emergente - 0,4
Anima Riserva Globale 2,9 3,0
Anima Liquidita' Euro 655,4 2.609,5
Anima Emergenti 117,8 31,3
Anima Tricolore 409,3 643,6
Anima Europa 275,4 28,7
Anima Russell Multi-Asset - 0,1
Anima Selection 643,0 6,3
Anima Riserva Dollaro 31,8 17,3
Anima Selezione Globale 65,6 51,8
Anima Obbligazionario Euro BT 1,3 318,7
Anima Selezione Europa 27,0 82,4
Anima Forza Moderato 12,5 5,2
Anima Forza Equilibrato 10,7 25,2
Anima Forza Dinamico 158,3 33,0
Anima Alto Potenziale Italia - 18,2
Anima Forza Prudente 79,0 19,1

31/12/24 31/12/23
Anima Alto Potenziale Europa 59,9 105,4
Anima Obbligazionario Euro MLT 2,7 471,8
Anima Bluebay Reddito Emergenti 31,0 2,9
Anima Iniziativa Italia 86,5 116,7
Anima Global Macro Diversified 194,4 4,8
Anima Crescita Italia 2,5 2,4
Anima Obbligazionario High Yield BT 8,0 111,0
Anima Magellano 53,2 154,3
Anima Vespucci 23,0 29,7
Anima Obbligazionario Euro Core 460,9 55,1
Anima Azionario Globale ex EMU 1.856,7 36,5
Anima ESaloGo Azionario Globale 134,5 271,4
Anima ESaloGo Bilanciato 124,3 372,3
Anima ESaloGo Obbligazionario Corporate 6,9 34,2
Anima Megatrend People 1.036,8 582,6
Anima Obbligazionario Corporate Blend 33,8 39,0
Anima Obbligazionario Flessibile 7,9 -
Anima Crescita Italia New 0,1 69,7
Anima Obiettivo Emerging Markets 151,2 3,8
Anima Obiettivo Internazionale 268,3 4,2
Anima Absolute Return 2,6 7,6
Anima Selection Multi-Brand 13,9 1,1
Anima Obiettivo Europa 1,0 1,6
Anima Obiettivo Italia 41,3 1,1
Anima Pro Italia 42,0 0,8
Anima ESaloGo Prudente 662,7 84,0
Patrimonio Crescita Sostenibile 5,4 1,2
Anima Comunitam Bilanciato Prudente 109,7 0,1
Anima Bilanciato Megatrend People 88,8 101,3
Patrimonio Reddito & Crescita 32,4 1,1
Anima Selection Prudente 4,4 0,1
Anima Obbligazionario Governativo US - 0,7
Patrimonio Reddito 2,4 0,9
Anima Fondo Imprese 38,0 7,5
ALTEIA Europa 88,3 6,6
Patrimonio Difesa 19,6 0,4
Anima Comunitam Azionario Internazionale 156,8 1,5

31/12/24 31/12/23
Anima Azionario Nord America LTE - 0,5
Anima Cedola Piu' 2028 3 anni 10,7 -
Anima Collezione Multi-Brand 2030 48,9 -
Anima Tricolore Breve Termine 1,4 -
Anima Traguardo Flessibile 2030 159,0 -
Anima Asia Pacific Equity 1,2 4,1
Anima Bond Dollar - 0,0
Anima Emerging Markets Equity 0,8 2,0
Anima Europe Equity 9,6 12,9
Anima Global Bond - 20,4
Anima Hybrid Bond 4,4 51,6
Anima Liquidity 0,0 2,9
Anima Medium Term Bond - 5,0
Anima Short Term Bond 10,1 24,3
Anima Short Term Corporate Bond 4,2 12,0
Anima Star High Potential Europe 6,7 114,8
Anima U.S. Equity 11,5 101,5
Anima Variable Rate Bond - 0,3
Anima Trading Fund 0,1 0,4
Anima Global Equity Value 0,2 0,2
Anima Italian Small Mid Cap Equity 15,0 2,1
Anima Comunitam Obbligazionario Corporate 250,8 0,5
Anima Fondo Imprese Plus 1.340,6 6,5
Anima Megatrend People Fund 4,7 -
Anima Net Zero Azionario Internazionale 103,3 51,6
Anima Obiettivo Valore Globale Bilanciato 2029 - 503,0
Anima Obbligazionario Governativo Flex 1,2 0,4
Anima Cedola Piu' 2029 - 1.303,1
Anima Italy - 4,7
Anima Italian Bond 161,8 -
Anima Euro Equity - 0,1
Anima Star High Potential Italy - 0,1
KIS - KEY 24,1 -
KIS - Bond Plus 10.003,1 -
KIS - Italia 251,4 -
KIS - Bond 104,1 -
KIS - Opportunities Long/Short 12,1 -
KIS - Pentagon 198,8 -
KIS - Financial Income 3.974,3 -
KIS - ActivESG 12,2 -
KIS - Patriot 25,0 -
KIS - Made in Italy 107,3 -
KIS - Innovation Trends 547,3 -
Totale fondi comuni 27.781 11.562

1.2.5 Attività di consulenza: numero di contratti di consulenza in essere

Alla chiusura dell'esercizio risultano attivi 793 contratti per consulenza in materia di investimenti in strumenti finanziari.

Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Premessa

L'organizzazione del Gruppo

In conformità con il quadro normativo applicabile e secondo quanto stabilito dal "Regolamento di Gruppo", Anima Holding in qualità di capogruppo, esercita l'attività di direzione e coordinamento delle società appartenenti al Gruppo e svolge la funzione di governo e indirizzo del Gruppo stesso in particolare in materia di:

  • indirizzi generali programmatici e strategici del Gruppo;
  • indirizzi di governo societario;
  • allocazione del capitale e mantenimento/monitoraggio di un corretto equilibrio patrimoniale, economico e finanziario di Gruppo e delle Società Controllate;
  • analisi del contesto competitivo e individuazione delle linee di crescita (interne ed esterne) volte a migliorare il posizionamento del Gruppo nei mercati di riferimento;
  • operazioni di natura straordinaria e operazioni di significativo rilievo sotto il profilo strategico, economico, patrimoniale o finanziario;
  • definizione del sistema di regolamentazione interno di Gruppo;
  • definizione e valutazione degli assetti organizzativi e dell'assetto amministrativo e contabile di Gruppo;
  • definizione delle linee guida e valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCIGR) di Gruppo;
  • definizione delle strategie ICT di Gruppo;
  • definizione dei criteri generali e linee guida in materia di politiche di remunerazione e di incentivazione;
  • gestione finanziaria;
  • definizione delle linee guida a livello di Gruppo per la costruzione dei modelli di organizzazione, gestione e controllo ex D.lgs. 231/01;
  • definizione delle strategie di Sostenibilità.

Le società controllate sono competenti in via esclusiva in materia di prestazione dei servizi di gestione del risparmio e dei servizi di investimento, nonché delle ulteriori attività funzionali all'offerta dei prodotti e all'esercizio delle attività del Gruppo a beneficio della propria clientela.

La configurazione organizzativa del Gruppo vede, quindi, l'attività operativa quasi esclusivamente concentrata sulle società controllate.

Le politiche relative all'assunzione dei rischi sono definite dal Consiglio di Amministrazione della Società, con funzioni di supervisione strategica e di gestione. Il Consiglio di Amministrazione svolge la propria attività anche attraverso specifici comitati costituiti al proprio interno, tra i quali il Comitato Controlli e Rischi e Sostenibilità (il "Comitato"). Tale Comitato è un organo avente potere consultivo e informativo, è composto da tre Amministratori Indipendenti, con competenze ed esperienze in materia contabile e finanziaria e/o di gestione del rischio.

Alle riunioni del Comitato, di norma, partecipa l'Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società (quale incaricato a sovraintendere il sistema di controllo interno e gestione dei rischi), il Presidente del Collegio Sindacale della Società (di norma sono invitati a partecipare anche gli altri componenti del Collegio Sindacale), i responsabili della Società delle funzioni Internal Audit e Compliance e, in relazione ai punti all'ordine del giorno, il Group CFO e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e il Group CRO.

Il Comitato è costituito allo scopo di assicurare il presidio e la gestione dei rischi e la salvaguardia del valore aziendale a livello di Gruppo, ivi compreso il sistema dei controlli interni, in attuazione degli indirizzi strategici e delle politiche di gestione definite dagli Organi Societari.

Il Sistema dei controlli interni

La Società è dotata di un apposito Sistema dei Controlli Interni e di Gestione dei Rischi ("SCIGR"), in linea con la disciplina civilistica e con le indicazioni del Codice di Corporate Governance, idoneo a presidiare nel continuo i rischi tipici dell'attività sociale. Il SCIGR costituisce la cornice di riferimento nell'ambito della quale sono delineati gli obiettivi ed i principi che devono ispirare il disegno, il funzionamento e l'evoluzione nel continuo di un efficace sistema di controllo, nonché i ruoli, i compiti e le responsabilità degli Organi e delle Funzioni Aziendali. Il SCIGR è altresì strutturato per assicurare una corretta informativa finanziaria ed un'adeguata copertura del controllo su tutte le attività del Gruppo, assicurando l'affidabilità dei dati contabili e gestionali, il rispetto delle leggi e dei regolamenti e la salvaguardia dell'integrità aziendale, anche al fine di prevenire frodi a danno della Società e dei mercati finanziari. Il SCIGR adottato è proporzionato alla natura ed intensità dei rischi aziendali (c.d. risk based approach), alle dimensioni ed alle caratteristiche operative dell'impresa. Il SCIGR si articola su tre livelli di controllo:

  • controlli di primo livello (o controlli di linea), che costituiscono la vera e propria gestione operativa dei rischi e che hanno l'obiettivo di assicurare il corretto svolgimento delle operazioni effettuate nell'ambito dei processi aziendali. Tali controlli, messi in atto dai responsabili delle attività operative (c.d. risk owner), sono di tipo gerarchico, sistematico e a campione, ovvero incorporati nelle procedure informatiche di cui dispone la Società;
  • controlli di secondo livello, volti a verificare i rischi cui è esposta la Società nello svolgimento della propria attività. Tali controlli sono effettuati dalla funzione Group Compliance (che riporta alla Direzione Rischi) per quanto attiene i rischi di non conformità alla normativa in materia di Antiriciclaggio, Market Abuse e Conflitto di Interesse, dalla funzione di Revisione Interna (Internal Audit) limitatamente alle procedure amministrative e contabili predisposte ai sensi della L. 262/05. Le società operative possono avere, inoltre, ulteriori presidi specifici sulla base delle attività svolte;
  • controlli di terzo livello, volti a valutare con cadenza prefissata, la completezza, la funzionalità e l'adeguatezza del SCIGR in relazione alla natura e all'intensità dei rischi e delle complessive esigenze aziendali. Detti controlli sono messi in atto dalla funzione di Internal Audit, anche a valere sulle società controllate.

Il posizionamento organizzativo e i riporti gerarchici che caratterizzano le strutture di controllo di secondo e terzo livello ne assicurano l'indipendenza dalle funzioni di gestione operativa.

Al fine di assicurare il corretto funzionamento di tale sistema sono state adottate regole interne, tecniche di misurazione e meccanismi di controllo formalmente descritti in specifiche procedure aziendali.

L'effettivo funzionamento e la verifica di adeguatezza del SCIGR sono affidati alla responsabilità dei seguenti Organi e Funzioni aziendali:

Anima Holding

  • Consiglio di Amministrazione;
  • Collegio Sindacale;
  • Amministratore Delegato e Direttore Generale;
  • Condirettore Generale;
  • Comitato Controlli, Rischi e Sostenibilità;
  • Responsabile della funzione Internal Audit;
  • Responsabile della direzione Rischi ("Group Chief Risk Office");
  • Responsabile della funzione Group Compliance;
  • Dirigente Preposto ex art. 154 bis del TUF;
  • Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001.

In generale il perimetro dei rischi individuati e presidiati dal Gruppo include: (i) i rischi che attengono i processi aziendali tipici (i "Rischi di impresa"), (ii) quelli riguardanti i processi di investimento applicati ai patrimoni collettivi o individuali gestiti (i "Rischi dei portafogli gestiti") e (iii) i rischi connessi all'informativa finanziaria (ex art. 123 bis, c. 2, lett. B) del TUF).

Sono considerati rischi d'impresa i rischi di subire impatti negativi sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria di ciascuna società del Gruppo (fino al caso estremo di porre in pericolo la continuità aziendale).

Nell'ambito dell'Enterprise Risk Management ("ERM") Framework di Gruppo sono stati individuate le seguenti categorie di rischi d'impresa, intesi come rischi che potrebbero impattare il Gruppo nel suo complesso e/o una o più delle società che lo costituiscono:

  • Rischio Operativo, il rischio di subire impatti negativi sui risultati economici della Società o del Gruppo a seguito di un accadimento legato a cause di natura operativa (gestione delle risorse umane, dei processi, della tecnologia ed eventi esterni). Sono esclusi i rischi derivanti dalla gestione dei reclami e i rischi legali, i rischi reputazionali, strategici e finanziari;
  • Rischio Reputazionale, il rischio di subire impatti negativi sui risultati economici della Società o del Gruppo in seguito al danneggiamento della reputazione della Società o del Gruppo presso terzi. Gli impatti negativi sul conto economico della Società o del Gruppo derivano principalmente dalla diminuzione dei ricavi conseguenti alla riduzione dei volumi di affari, ma possono derivare dall'incremento dei costi che la Società o il Gruppo decide di sostenere per limitare gli impatti di eventi reputazionali negativi;
  • Rischio Strategico, il rischio di subire impatti negativi sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria della Società o del Gruppo in seguito all'errata definizione delle strategie aziendali. Il rischio strategico è funzione della compatibilità fra gli obiettivi strategici dell'azienda, il contesto esterno, le strategie programmate per il raggiungimento degli obiettivi strategici, le risorse dedicate allo scopo e la qualità dell'implementazione delle strategie definite;
  • Rischio di Business, il rischio che la Società o il Gruppo non riesca a raggiungere i propri obiettivi finanziari e/o operativi a causa di fattori interni e/o esterni che influenzano negativamente la sua attività e l'implementazione delle strategie di business. Questi fattori possono includere cambiamenti nel mercato, riduzione della domanda dei prodotti o servizi, aumento della concorrenza, evoluzione normativa, fluttuazioni dei costi operativi o inefficienze interne;
  • Rischio Finanziario, il rischio di subire impatti negativi sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria della Società o del Gruppo in seguito a perdite subite dagli strumenti finanziari e dagli altri attivi in cui sia investito il portafoglio di proprietà della Società o del Gruppo (rientra in questa fattispecie il rischio di credito derivante dai depositi di liquidità);
  • Rischio di Sostenibilità, il rischio di subire impatti negativi sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria della Società o del Gruppo in seguito alla possibilità che si verifichi un evento o una condizione avversa di tipo ambientale, sociale o di governance ("ESG");
  • Rischio connesso a garanzie rilasciate su fondi pensione, il rischio di subire impatti negativi sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria della Società o del Gruppo in seguito alle perdite connesse al reintegro a favore degli aderenti a fondi pensione gestiti dal Gruppo, per i quali lo stesso abbia rilasciato garanzie di restituzione del capitale o di rendimento minimo;
  • Rischio di Compliance e Legale, può essere a sua volta suddiviso in:
    • rischio di compliance: il rischio di perdite o danni finanziari derivanti da una violazione delle leggi e dei regolamenti applicabili o dalla mancata osservanza di norme e regolamenti interni o esterni o di prassi di mercato. In tali circostanze la perdita o il danno può presentarsi sotto forma di multe e sanzioni imposte dalle autorità di regolamentazione e/o dalle autorità penali o altre, sanzioni quali restrizioni delle attività commerciali,

imposizione di misure correttive obbligatorie (compreso il monitoraggio) o persino la perdita della licenza;

  • rischio legale: rischio legato alle potenziali perdite finanziarie o danni derivanti da controversie legali, reclami, cause civili o azioni legali intraprese contro la Società o il Gruppo. Questo tipo di rischio può derivare da contratti non adeguati o incompleti, violazioni di leggi o regolamenti, negligenza o altri comportamenti illeciti che espongono l'organizzazione a responsabilità legale.
  • Rischio di Liquidità, possibilità che la Società o il Gruppo non sia in grado di far fronte alle richieste di liquidità dei propri clienti o di adempiere agli obblighi finanziari nei tempi previsti;
  • Rischio di Leva Finanziaria eccessiva, il rischio che un livello di indebitamento particolarmente elevato rispetto alla dotazione di mezzi propri renda la Società o il Gruppo vulnerabile, richiedendo l'adozione di misure correttive al Piano industriale;
  • Rischio Sistemico, il rischio che l'insolvenza o il fallimento di uno o più operatori del mercato determini generalizzati fenomeni d'insolvenza o fallimenti a catena di altri intermediari.

A tal fine la Società si è dotata di un modello di "Enterprise Risk Management" (ERM), che costituisce un framework integrato e coerente per la gestione dei rischi di impresa, incrementando la complessiva resilienza del Gruppo e delle società controllate. Tale modello prevede la convergenza tra le funzioni di gestione del rischio tramite, l'adozione di:

  • linee guida comuni (reporting, gestione dei processi di escalation, ecc….)
  • un coerente approccio metodologico e strumenti/sistemi per la gestione dei rischi di impresa;
  • flussi e modalità di coordinamento, scambio informativo e integrazione nella struttura di governance.

Più in particolare il Framework ERM prevede:

  • l'identificazione dei rischi rilevanti da valutare (c.d "Risk Assessment") ovvero quelli che possono avere impatti significativi sull'equilibrio economico-finanziario e patrimoniale del Gruppo, ostacolando o limitando il pieno raggiungimento dei propri obiettivi strategici ed operativi, cui il Gruppo è o potrebbe essere esposto, in ottica attuale e prospettica, sulla base di specifici criteri di rilevanza;
  • l'identificazione e l'implementazione del "Risk Appetite Framework" ("RAF"), che rappresenta l'insieme di metodologie, processi, policy, controlli e sistemi attraverso cui il Gruppo esprime la propria propensione al rischio (nonché ulteriormente declinata nelle sue componenti afferenti alle società controllate) e definita in coerenza con le indicazioni normative e in linea con le leading practice di settore;
  • l'adozione di strumenti comuni di monitoraggio e reporting verso gli stakeholder interni ed esterni;
  • lo scambio di flussi tra le funzioni di controllo e con la Direzione Rischi di Anima Holding sia per le attività ordinarie sia in caso di situazioni di escalation e definizione piani di rientro (così come previsti nella Policy Enterprise Risk Management adottata dalle società controllate da Anima Holding).

Con riferimento ai rischi di natura strategica, la Società si è dotata di un presidio specifico all'interno della Direzione Rischi, tramite il servizio Strategy & Risk, che svolge analisi mirate, sia di tipo qualitativo, sia di tipo quantitativo, in ambito di Gruppo.

Tenuto conto che la Società svolge in prevalenza attività di direzione, coordinamento e gestione delle partecipazioni, l'esposizione ai rischi operativi della stessa risulta poco rilevante. Il presidio e il monitoraggio articolato dei rischi operativi sono invece previsti all'interno delle società operative del Gruppo. La Società mantiene peraltro una visione di insieme dell'esposizione ai rischi operativi dell'intero Gruppo mediante un sistema di reporting alimentato dalle società controllate. La Società, e le sue controllate ove rilevante, si sono inoltre dotate di policy e presidi specifici per monitorare i rischi finanziari che si possono originare in presenza di una eccedenza di liquidità aziendale disponibile per finalità di investimento.

Con specifico riferimento ai rischi di sostenibilità la Società ha progressivamente integrato tali aspetti, trasversalmente presenti nelle attività aziendali proprie e delle controllate, nelle policy e nelle procedure in essere.

Il Consiglio di Amministrazione della Società, con il supporto del Comitato Controlli e Rischi e Sostenibilità, accerta la natura ed il livello di rischio compatibile con gli obiettivi aziendali, tenuto conto di parametri collegati al risultato di gestione, al patrimonio netto e alla posizione finanziaria netta della Società.

Per quanto concerne l'informativa finanziaria lo SCIGR si sostanzia in una serie di procedure amministrative e contabili, assistite da apposite applicazioni informatiche, e di strumenti di valutazione dell'adeguatezza e dell'effettivo funzionamento delle stesse (modello di "financial risk reporting"). L'implementazione e la manutenzione del modello si svolge secondo un processo articolato nelle

seguenti principali fasi:

  • a) identificazione e valutazione dei rischi applicabili all'informativa finanziaria;
  • b) identificazione dei controlli a fronte dei rischi individuati a livello di processo rilevante;
  • c) valutazione dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili e dei relativi controlli.

3.1 Rischi finanziari

L'informativa è prevista dall'art. 2428 C.C. e dai principi contabili IAS 32 e IFRS 7. I rischi finanziari comprendono:

  • il rischio di liquidità, connesso alla difficoltà di smobilizzare un'attività in tempi rapidi e ad un prezzo di mercato, ovvero di accedere tempestivamente alle risorse finanziarie necessarie all'azienda a costi sostenibili;
  • il rischio di credito, cioè il rischio di incorrere in perdite a causa dell'inadempienza o dell'insolvenza della controparte;
  • il rischio di mercato, legato ad oscillazioni del valore di attività/passività a seguito di variazioni delle condizioni di mercato (prezzo, tasso, cambio, commodity).

Il Gruppo è esposto a tutti i tre rischi sopra menzionati. In particolare, tale esposizione è essenzialmente riconducibile alla gestione della liquidità delle società del Gruppo, sia in relazione al rimborso dell'indebitamento sottoscritto dalla Società (prestito obbligazionario), sia in relazione alle eccedenze di risorse finanziarie rispetto ai fabbisogni attesi di liquidità generati dall'operatività ordinaria, ovvero il portafoglio di proprietà del Gruppo.

Gestione liquidità aziendale: indebitamento

Al 31 dicembre 2024 il Gruppo presenta la seguente struttura debitoria:

Tipologia Valore Nominale Esposizione debitoria
al
31.12.2024
Prestito Obbligazionario 2026 283.978 283.987
Prestito Obbligazionario 2028 300.000 301.227
Totale indebitamento 583.978 585.214

Il profilo di scadenza della struttura nominale debitoria risulta essere:

Scadenza Prestito
Obbligazionario
2026
Prestito
Obbligazionario
2028
Totale
inferiore a 6 mesi -
inferiore a 1 anno -
tra 1 e 3 anni 283.978 283.978
tra 3 e 5 anni 300.000 300.000
oltre 5 anni -
Totale 283.978 300.000 583.978

Il Prestito Obbligazionario 2026 non convertibile senior unsecured è stato emesso in data 23 ottobre 2019, per un nominale di Euro 300 milioni con scadenza a 7 anni. Le obbligazioni sono state emesse al prezzo di 99,459%, con un tasso di interesse fisso annuo di riferimento pari a 1,75% (cfr. comunicato

stampa del 17 ottobre 2019). L'emissione obbligazionaria ha comportato un incasso netto per Anima Holding di circa Euro 298,38 milioni.

Si ricorda che in data 10 giugno 2020 è avvenuto il regolamento dell'offerta di riacquisto parziale avente ad oggetto le obbligazioni emesse dalla Società per un importo nominale complessivo di Euro 16,02 milioni.

Al 31 dicembre 2024, il valore nominale residuo del Prestito Obbligazionario 2026 è pari a Euro 283,98 milioni.

Il Prestito Obbligazionario 2026 è stato riservato a investitori qualificati in Italia e all'estero, escludendo gli Stati Uniti d'America ed altri paesi selezionati. La quotazione delle obbligazioni è avvenuta sul sistema multilaterale di negoziazione, come definito ai sensi della Direttiva 2014/65/UE (multilateral trading facility, o MTF), denominato "Global Exchange Market", gestito da Euronext Dublin. Alle obbligazioni è attualmente assegnato un rating pari a BBB da parte di Fitch Ratings Ltd..

Nella tabella seguente si riassumono le principali caratteristiche dello strumento:

Emittente Codice ISIN Mercato di
quotatazione
Rating Valuta Valore
Nominle
Valore IAS di
bilancio
Cedola Data
scadenza
Anima Holding S.p.A. XS2069040389 MTF BBB Euro 283.978 283.987 Annuale
tasso fisso
1,75%
23/10/2026

Il Prestito Obbligazionario 2028 non convertibile senior unsecured è stato emesso in data 22 aprile 2021, per un nominale di Euro 300 milioni con scadenza a 7 anni. Le obbligazioni sono state emesse al prezzo di 99,408, con un tasso di interesse fisso annuo di riferimento pari a 1,5% (cfr. comunicato stampa del collocamento obbligazionario del 15 aprile 2021). L'emissione obbligazionaria ha comportato un incasso netto per Anima Holding di circa Euro 298,224 milioni.

Al 31 dicembre 2024, il valore nominale residuo del Prestito Obbligazionario 2028 è pari a Euro 300 milioni.

Il Prestito Obbligazionario 2028 è stato riservato a investitori qualificati in Italia e all'estero (escludendo gli Stati Uniti d'America ed altri paesi selezionati). La quotazione delle obbligazioni è avvenuta sul sistema multilaterale di negoziazione, come definito ai sensi della Direttiva 2014/65/UE (multilateral trading facility, o MTF), denominato "Global Exchange Market", gestito da Euronext Dublin. Alle obbligazioni è stato assegnato un rating pari a BBB da parte di Fitch Ratings Ltd..

Nella tabella seguente si riassumono le principali caratteristiche dello strumento:

Emittente Codice ISIN Mercato di
quotatazione
Rating Valuta Valore
Nominle
Valore IAS di
bilancio
Cedola Data
scadenza
Annuale
Anima Holding S.p.A. XS2331921390 MTF BBB Euro 300.000 301.227 tasso fisso
1,5%
22/04/2028

In merito a ulteriori clausole correlate all'indebitamento del Gruppo, si rinvia alla "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" - disponibile sul sito internet della Società (sezione Corporate Governance) redatta sulla base di quanto previsto dall'art. 123-bis del TUF, ai sensi del quale gli emittenti devono annualmente fornire al mercato una serie di informazioni, dettagliatamente individuate dalla norma in oggetto.

Gestione liquidità aziendale: eccedenza risorse finanziarie

In materia di gestione della liquidità aziendale, le società del Gruppo investono le eccedenze di risorse finanziarie in (i) OICR, prevalentemente in OICVM e in FIA chiusi riservati istituiti e/o gestiti da società principalmente appartenenti al Gruppo, (ii) in emissioni governative a breve termine in Euro e (iii) in depositi bancari e postali a vista e in time deposit.

I rischi finanziari del portafoglio di proprietà sono gestiti attraverso la definizione di limitazioni operative finalizzate alla mitigazione del rischio che tale portafoglio può assumere. Tali limitazioni

sono espresse (i) in termini di tipologie di investimenti ammessi, (ii) in termini di ammontare e (iii) in termini di limite massimo di rischio (identificato come volatilità) che può essere assunto.

I Consigli di Amministrazione delle società del Gruppo deliberano annualmente in merito alle caratteristiche ed ai limiti operativi riguardanti gli investimenti in strumenti finanziari ed in depositi bancari e/o postali. L'attività di controllo è svolta dalle funzioni di Risk Management preposte.

L'investimento in OICVM è rappresentato da prodotti istituiti e/o gestiti dal Gruppo, selezionati secondo gli obiettivi di rendimento ed i limiti di rischio stabiliti dai rispettivi Consigli di Amministrazione. Tale tipologia di investimento è caratterizzata da un elevato livello di liquidità e dal ridotto rischio diretto di credito, in quanto gli OICVM detenuti hanno un proprio patrimonio separato. I rischi finanziari derivanti da questa tipologia di investimento sono riconducibili essenzialmente al rischio di mercato degli investimenti effettuati, che risulta comunque compatibile con il profilo prudente che caratterizza la strategia di investimento della liquidità aziendale del Gruppo.

I rischi derivanti dall'investimento in OICVM sono monitorati mediante la verifica del rispetto dei limiti deliberati dai rispettivi Consigli di Amministrazione. In particolare, i limiti di rischio stabiliti in termini di volatilità sono monitorati con il modello di rischio in uso presso la società controllata Anima SGR. Per quanto sopra, unitamente alla natura diversificata degli investimenti in OICVM, il Gruppo non ritiene rappresentativa l'analisi di sensitività rispetto ai rischi di mercato a cui è esposta.

Gli investimenti in emissioni governative in Euro sono rappresentati da titoli emessi dallo Stato italiano (BOT) con duration massima di 12 mesi. I rischi derivanti da tale investimento sono monitorati mediante la verifica del rispetto dei limiti deliberati dal Consiglio di Amministrazione. In particolare, i limiti di rischio stabiliti in termini di volatilità sono monitorati anche in questo caso con il modello di rischio in uso presso Anima SGR.

Il Gruppo può inoltre investire nei FIA chiusi immobiliari riservati istituiti e/o gestiti principalmente da società appartenenti al Gruppo. Viste le caratteristiche, specialmente in termini di illiquidità, di questa tipologia di investimenti, l'ammontare ad essi destinato viene autorizzato specificatamente dai rispettivi Consigli di Amministrazione. Dal punto di vista della liquidità, tale tipologia di investimenti è caratterizzata infatti da un orizzonte temporale di lungo periodo, senza la possibilità di richiedere un rimborso anticipato rispetto alla scadenza del fondo. Nell'ambito del rischio di mercato, per questi strumenti rappresenta un elemento mitigante l'esposizione minoritaria a investimenti di natura azionaria e la strategia di investimento di lungo periodo, che viene riflessa anche nella valorizzazione dei sottostanti. Può essere rilevante la presenza del rischio di credito nei confronti delle società che vengono finanziate da questi strumenti di investimento: la mitigazione avviene principalmente tramite tecniche di diversificazione implementate dal gestore dei FIA e un'attenta fase di analisi preventiva. Infine, gli investimenti in depositi bancari e postali e in time deposit (questi ultimi sottoscrivili con

scadenza non superiore a 12 mesi) sono, per loro natura, caratterizzati da un elevato livello di liquidità e assenza di rischio di mercato. I rischi finanziari derivanti da questa tipologia di investimento sono sostanzialmente riconducibili al rischio di credito e sono regolarmente monitorati nonché mitigati anche tramite limiti finalizzati al frazionamento del rischio.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Si segnala che la Società ha inoltre acquisito n° 50.290.691 azioni ordinarie di BMPS, per un valore complessivo al 31 dicembre 2024 pari a Euro 342,3 milioni, (i) aderendo nell'ottobre 2022, all'aumento di capitale della banca con la sottoscrizione di n° 12,5 milioni di azioni ordinarie di nuova emissione e (ii) con l'acquisto avvenuto in data 13 novembre 2024 dal MEF di n° 37.790.691 azioni ordinarie nell'ambito della procedura accelerata di raccolta ordini riservata a investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri (si rinvia al paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio - Acquisizione del 3% del capitale Banca Monte dei Paschi" della Relazione sulla gestione).

I titoli azionari di BMPS sono stati classificati contabilmente tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", voce che accoglie gli strumenti finanziari valutati al fair value con la rilevazione delle variazioni dello stesso in una specifica riserva di patrimonio netto, in base alle previsioni contenute nell'IFRS 9. Tale trattamento contabile è coerente con la finalità dell'investimento, in quanto tali azioni non sono detenute per finalità di negoziazione e non sono qualificabili di controllo esclusivo, collegamento e controllo congiunto. La finalità dell'investimento è stata definita dal Consiglio di Amministrazione della Società.

3.2 Rischi operativi

La Società svolge in prevalenza attività di coordinamento e di gestione operativa delle partecipazioni e pertanto l'esposizione ai rischi operativi è dunque limitata ai processi amministrativi, in parte effettuati anche per le società del Gruppo.

Il presidio e il monitoraggio articolato dei rischi operativi sono invece previsti all'interno delle società operative del Gruppo. Le esposizioni individuali ai rischi operativi vengono poi raccordate a livello di Gruppo dalla Direzione Rischi, nell'ambito delle sue attività di Enterprise Risk Management.

Con riferimento in particolare ad Anima SGR (che gestisce la maggior parte degli AuM del Gruppo), la controllata provvede al monitoraggio dei rischi operativi alla quale è esposta sulla base di un processo formalizzato nella procedura operativa denominata "Gestione dei Rischi di Impresa". La responsabilità dell'attività è attribuita alla funzione di Risk Management. Il processo si articola nelle fasi di (i) mappatura dei rischi, (ii) analisi degli eventi di rischio (limitatamente agli eventi di natura operativa), (iii) valutazione dei rischi, (iv) gestione dei rischi e (v) monitoraggio delle azioni di mitigazione.

La metodologia di rilevazione dei rischi aziendali e la predisposizione delle informazioni ad essi collegate si fondano sul risk reporting: quest'ultimo fornisce ai vertici aziendali una visione sintetica ed immediata dei rischi a cui Anima SGR risulta maggiormente esposta e, contemporaneamente, dei processi sui quali detti rischi si concentrano. La rappresentazione della situazione di rischio è proposta attraverso una matrice che riporta i processi caratteristici dell'azienda ed i rischi (categorie di rischio) ad essi intrinseci, valorizzati in base al peso ed al numero di risk gap ad essi collegati. Tali risk gap sono identificati e valutati nel corso delle verifiche condotte dalle funzioni di controllo interne o dagli altri organi di controllo.

Il peso di ogni risk gap (scoring) è attribuito sulla base di una stima dei livelli di significatività, inteso come entità della perdita conseguibile e di probabilità di accadimento dell'evento negativo sotteso. Il report è poi completato da tabelle di analisi dei risk gap in essere e delle relative azioni correttive.

Inoltre, Anima SGR, per quanto riguarda l'analisi degli eventi di rischio operativo dell'anno 2024, ha provveduto al censimento dei dati circa le perdite operative.

Per quanto concerne i servizi affidati a terze parti, nel rispetto delle norme sulle esternalizzazioni delle funzioni operative essenziali o importanti previste dal Regolamento della Banca d'Italia di attuazione degli articoli 4-undecies e 6, comma 1, lettere b) e c-bis) del TUF, il Gruppo affida in outsourcing a società terze, sulla base di appositi contratti, lo svolgimento di alcuni servizi rilevanti che riguardano principalmente attività amministrativo-contabili di back-office ed attività informatiche inerenti i prodotti gestiti, ivi compreso quelle relative al fondo pensione Arti & Mestieri, nonché per i FIA immobiliari attività di asset, property e facility management e per i FIA di Credito attività di gestione e recupero dei crediti.

Al fine di monitorare il mantenimento di elevati standard di efficienza dei processi esternalizzati, sono stati stipulati appositi Service Level Agreement ("SLA") con gli outsourcer; in tali contratti sono indicati i presidi posti in essere dal fornitore ed i livelli quali-quantitativi del servizio che l'outsourcer deve garantire attraverso il raggiungimento di specifici obiettivi (KPI). Con riferimento ai servizi informatici esternalizzati sono previste specifiche clausole in ordine ai piani di Disaster Recovery e Business Continuity Plan implementati dagli outsourcer, al fine di garantire la continuità del servizio, la conservazione, la sicurezza e l'integrità dei dati.

Tali contratti prevedono inoltre specifiche clausole che consentono al Gruppo di rivalersi sui fornitori in caso di danni economici derivanti da anomalie nelle prestazioni.

In caso di mutamenti (i) della normativa di riferimento, (ii) dei sistemi informativi, o (iii) dell'organizzazione interna degli outsourcer, è prevista la revisione della contrattualistica, al fine di mantenerla aggiornata e adeguata al nuovo contesto di riferimento.

In ogni caso si evidenzia che, il mancato rispetto di tali livelli minimi di servizio ivi individuati da parte degli outsourcer, potrebbe determinare effetti pregiudizievoli sull'operatività del Gruppo e conseguenti danni reputazionali.

Con riferimento a tali rischi, si precisa che il Gruppo ha posto in essere i presidi richiesti dalla normativa applicabile per la verifica del rispetto degli SLA stipulati con gli outsourcer.

Con riferimento ai sistemi informatici, si ricorda che il Gruppo è dotato di piani di Disaster Recovery e Business Continuity Plan implementati al fine di garantire la continuità dell'operatività, la conservazione, la sicurezza e l'integrità dei dati societari.

Inoltre, il Gruppo svolge, in particolare attraverso Anima SGR che accentra buona parte delle attività di Information Technology ("IT") anche tramite il supporto di consulenti esterni specializzati, un constante monitoraggio del livello di sicurezza dei sistemi IT per fronteggiare eventuali attacchi di pirateria provenienti dall'esterno o dall'interno dell'azienda, oltre ad una proattiva verifica della presenza di nuovi vettori di attacco.

Il servizio di Sicurezza Informatica effettua attività di monitoraggio ed analisi dei sistemi al fine di rilevare, proteggere ed in caso di incidente effettuare il ritorno all'operatività mitigando al massimo i rischi informatici. Tali attività sono attribuite alla responsabilità del Chief Information Security Officer ("CISO" – figura istituita per l'esercizio 2024 presso Anima SGR), che ha operato in staff al responsabile della Direzione Operations della controllata e in stretto raccordo con le funzioni operative. Il servizio di Sicurezza Informatica ha inoltre il compito di proporre le strategie ai vertici aziendali e la rendicontazione periodica verso gli organi e le strutture aziendali di Gruppo. Si evidenzia che, dal 1° gennaio 2025, il ridenominato Servizio Cyber Security è stato riallocato presso la Direzione Rischi di Anima Holding e svolge in modalità di outsourcing le sue attività di monitoraggio a favore della Società e di tutte le società di gestione del risparmio del Gruppo. Il posizionamento rispetto a questa categoria di rischio concorre alla definizione dei rischi di impresa in capo alla Direzione Rischi.

Nel corso dell'esercizio si sono svolte regolari attività di monitoraggio e indirizzo del Comitato di Cyber Security e sono proseguite le verifiche (sia da parte delle strutture interne sia con il ricorso a specifiche consulenze esterne) della complessiva postura di sicurezza informatica, anche attraverso simulazioni di attacco o penetration test su ambiti o applicativi specifici. Si rammenta che all'interno del Gruppo è in corso di svolgimento il progetto per la conformità alle disposizioni contenute nel Regolamento (EU) 2022/2554 del Parlamento Europeo e del Consiglio in tema di resilienza operativa digitale per il settore finanziario (Digital Operational resilience Act, o "DORA"), la cui piena efficacia è decorsa dal 17 gennaio 2025. Anche per tale motivo, il Gruppo ha acquisito le competenze necessarie tramite l'assunzione di una figura professionale con il ruolo di ICT Risk Manager e la definizione di un Servizio di ICT Risk Management, anch'esso – dal 1° gennaio 2025 – inserito nella citata Direzione Rischi di Anima Holding.

Infine, si conferma che il Gruppo ha in essere una specifica polizza assicurativa per coprire i rischi di natura informatica derivanti da possibili azioni esterne.

ALTRI RISCHI: RISCHI AMBIENTALI

Il Gruppo è consapevole dei potenziali impatti diretti e indiretti che può creare con le proprie attività in ambito di sostenibilità ed ha pertanto attuato una serie di misure interne che permettono di considerare strategicamente e preventivamente tali rischi. A tal fine il Gruppo ha valutato ed integrato, all'interno del proprio modello di gestione dei rischi, anche quelli correlati all'Environmental, Social, Governance ("ESG"). In tale ambito, assumono sempre più rilevanza i rischi derivanti dal cambiamento climatico, che si distinguono in:

  • rischio fisico indica l'impatto finanziario derivante dai danni materiali che le aziende possono subire come conseguenza dei cambiamenti climatici, e si distingue a sua volta in:
    • o rischio fisico acuto: se causato da eventi metereologici estremi quali siccità, alluvioni e tempeste;
    • o rischio fisico cronico: se provocato da mutamenti graduali del clima quali l'aumento delle temperature, l'innalzamento del livello del mare, lo stress idrico, la perdita di biodiversità, il cambio di destinazione dei terreni, la distruzione degli habitat e la scarsità di risorse;
  • rischio di transizione indica la perdita finanziaria in cui si può incorrere, direttamente o indirettamente, a seguito del processo di adeguamento verso un'economia a basse emissioni di gas serra per favorire la transizione economica verso attività meno dannose per il clima. Il rischio di transizione si distingue a sua volta in:
    • o normativo rischio derivante dall'introduzione di nuove e improvvise normative in ambito ambientale;

  • o tecnologico rischio derivante dall'adozione di innovazioni tecnologiche a minore impatto ambientale;
  • o di mercato rischio derivante dal mutamento delle preferenze dei consumatori e, di conseguenza, di adeguamento alla crescente richiesta di prodotti o investimenti a minore intensità di carbonio.

Con riferimento al rischio fisico, sia acuto che cronico, il Gruppo è scarsamente esposto ai rischi fisici diretti sulle proprie sedi e sulla propria operatività, mentre potrebbe subire indirettamente le conseguenze di tali rischi sui portafogli gestiti. Tale eventualità potrebbe concretizzarsi sotto forma di perdita di valore degli asset che compongono i portafogli gestiti a seguito di un evento climatico, con la conseguente riduzione degli AuM in gestione e delle relative commissioni, oltre a potenziali impatti reputazionali derivanti da performance poco soddisfacenti. Per tale ragione, il Gruppo si adopera costantemente per implementare un efficace sistema di monitoraggio e di presidio dei rischi collegati ai propri investimenti.

Con riferimento al rischio di transizione, il Gruppo potrebbe essere esposto a tali rischi soprattutto con riferimento all'ambito dell'evoluzione normativa e dei cambiamenti nelle preferenze del mercato. Al fine di mitigare tali rischi, il Gruppo monitora regolarmente le evoluzioni normative nazionali e internazionali per poter rispondere tempestivamente alle nuove richieste legislative e adegua costantemente la propria offerta di prodotti alle richieste ed esigenze della propria clientela.

Si precisa infine che al 31 dicembre 2024, considerando le caratteristiche specifiche dell'operatività del Gruppo e la natura dei rischi climatici sopra richiamati, non si segnalano impatti rilevanti (ai sensi del principio contabile IAS 1) nel presente Bilancio consolidato.

3.3 GLI STRUMENTI DERIVATI E LE POLITICHE DI COPERTURA

DERIVATI DI NEGOZIAZIONE

Il Gruppo non ha sottoscritto derivati di negoziazione.

LE COPERTURE CONTABILI

Informazioni di natura qualitativa Il Gruppo non ha sottoscritto derivati di copertura

Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio

4.1 Il patrimonio dell'impresa

4.1.rmazioni di natura qualitativa

Il capitale sociale della Società al 31 dicembre 2024 è interamente sottoscritto e versato e risulta essere pari a Euro 7.291.809,72 diviso in n. 319.316.003 azioni prive dell'indicazione del valore nominale.

Le azioni della Società sono quotate al Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa italiana S.p.A. dal 16 aprile 2014.

Si ricorda che in data 17 febbraio 2025 (cfr. comunicato stampa "Variazione del capitale sociale" del 17 febbraio 2025) è avvenuto il deposito dell'attestazione di emissione di n° 5.899.814 nuove azioni ordinarie, godimento regolare, al servizio del piano LTIP 24-26 per massimi nominali Euro 129.795,91, mediante imputazione a capitale di un importo di corrispondente ammontare tratto dalle riserve disponibili, in esecuzione della delibera di aumento di capitale sociale a titolo gratuito approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 5 febbraio 2025 (cfr. comunicato stampa "Risultati consolidati per l'esercizio 2024" del 5 febbraio 2025), in parziale esercizio dell'autorizzazione conferita ai sensi dell'art. 2443 C.C. dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 28 marzo 2024.

Pertanto, alla data di approvazione del progetto di Bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione (4 marzo 2025), il capitale sociale di Anima Holding è pari a Euro 7.421.605,63 ed è rappresentato da n° 325.215.817 azioni ordinarie prive di valore nominale.

Si informa che in data 12 febbraio 2025, verificate le Condizioni di Permanenza, sono state attribuite ai Beneficiari n° 15.341.544 azioni in relazione ai Piani LTIP 21-23 e LTIP 24-26, con l'utilizzo di n° 9.441.730 azioni proprie detenute nel portafoglio dalla Società e n° 5.899.814 azioni derivanti dal predetto aumento di capitale (cfr. comunicato stampa "Variazione del capitale sociale" del 17 febbraio 2025). Pertanto, alla data di approvazione del presente Bilancio consolidato, la Società non detiene azioni proprie in portafoglio.

Sulla base delle comunicazioni rese ai sensi dell'art. 120 del D.Lgs. n. 58/98 e delle ulteriori informazioni a disposizione della Società, alla data di approvazione del progetto di Bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione, gli azionisti detentori di partecipazioni rilevanti in Anima Holding (soci che partecipano direttamente o indirettamente in misura superiore al 3% del capitale sociale ovvero 5% per le c.d. "partecipazioni gestite"), risultano essere Banco BPM S.p.A. ("Banco BPM") con il 21,97%, Poste Italiane S.p.A. ("Poste Italiane" o "Poste") con il 11,74%, FSI SGR S.p.A. (tramite FSI Holding 2 S.r.l. – "FSI")) con il 9,59%, Gaetano Francesco Caltagirone, tramite Gamma S.r.l., con il 5,20% e The Goldman Sachs Group Inc. con il 4,65%.

Anima Holding non ha emesso azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni, né titoli o valori similari.

4.1.2 Informazioni di natura quantitativa

4.1.2.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Voci/Valori 31.12.2024 31.12.2023
1. Capitale 7.292 7.292
2. Sovrapprezzi di emissione 787.652 787.652
3. Riserve 590.732 533.375
- di utili 683.958 630.437
a) legale 1.458 1.458
d) altre 682.500 628.979
- altre (93.226) (97.062)
4. (Azioni proprie) (44.529) (48.757)
5. Riserve da valutazione 91.913 12.671
- Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva 92.148 13.180
- Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (235) (509)
6. Strumenti di capitale - -
7. Utile (perdita) d'esercizio 227.845 149.288
Totale 1.660.905 1.441.521

Si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti della Società, in data 28 marzo 2024, ha deliberato la distribuzione di un dividendo, pari ad Euro 0,25 per azione (con esclusione delle azioni proprie detenute dalla Società), che è stato pagato a partire dal 22 maggio 2024 (stacco della cedola n° 11 il 20 maggio 2024 e record date il 21 maggio 2024).

4.1.2.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Attività/Valori Totale
31.12.2024
Totale
31.12.2023
Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale 92.148 13.180
3. Finanziamenti 0 0
Totale 92.148 13.180

Nella tabella sopra esposta, la voce "2. Titoli di capitale" accoglie la variazione del fair value al 31 dicembre 2024 dei titoli azionari BMPS acquisiti dalla Società.

4.1.2.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

Titoli di capitale
1. Esistenze iniziali 13.180
2. Variazioni positive 78.968
2.1 Incrementi di fair value 78.968
3. Variazioni negative 0
3.1 Riduzioni di fair value 0
4. Rimanenze finali 92.148

Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva

Voci 31.12.2024 31.12.2023
10. UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 227.845 149.288
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla reddività complessiva:
a) variazioni di fair value 78.968 13.237
30. Attività immateriali -
70. Piani a benefici definiti 274 (46)
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
130. Copertura dei flussi finanziari - (3.306)
a) variazioni di fair value - 333
b) rigiro a conto economico - (794)
c) altre variazioni - (2.845)
190 TOTALE COMPONENTI REDDITUALI 79.242 9.885
200. REDDITIVITA' COMPLESSIVA (Voce 10+190) 307.087 159.173
210. redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi (57) 407
220. redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 307.144 158.766

Sezione 6 – Operazioni con Parti Correlate

6.rmazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

La tabella che segue riporta l'ammontare dei compensi dell'esercizio maturati dagli Organi di Amministrazione e Controllo e dai Dirigenti con responsabilità strategiche.

Collegio Sindacale Consiglio di
Amministrazi
one -
Comitati
Dirigenti con
respons.
Strategica
Totale al 31.12.2024
Benefici a breve termine (1) 475 5.204 4.144 9.823
Benefici successivi al rapporto di lavoro (2) 356 356
Altri benefici a lungo termine
Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro
Pagamenti in azioni (3) 13.553 13.553
Totale 475 5.204 18.053 23.732

(1) Include i compensi fissi e variabili, i contributi per oneri sociali a carico del Gruppo e i benefici in natura.

(2) Include la contribuzione aziendale al fondo pensione e l'accantonamento al TFR nelle misure previste dai regolamenti aziendali e dalla legge.

(3) Il valore esposto è riferito alla parte variabile della retribuzione a lungo termine di competenza dell'esercizio derivante dalla partecipazione dei Dirigenti con responsabilità Strategiche ai piani di LTIP, quantificati come definito nelle "Parte A Politiche contabili - A2 Parte relativa alle principali voci di bilancio – Altre informazioni – Long Term Incentive Plan ("LTIP")" del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2024.

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono state rilasciate garanzie a favore di Amministratori, Sindaci e Dirigenti Strategici.

6.2 Informazioni sulle transazioni con Parti Correlate

La Società, nel rispetto della normativa di riferimento, si è dotata di Procedura per le Operazioni con Parti Correlate (la "Procedura") disponibile sul sito internet di Anima Holding all'indirizzo www.animaholding.it sezione Investor Relations –Corporate Governance.

Nel corso dell'esercizio in esame, il Gruppo ha intrattenuto rapporti, regolati da termini e condizioni in linea con quelli di mercato, con i soggetti identificati dalle procedure da essa approvata che assicurano la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con Parti Correlate.

Con riferimento al comma 8 dell'art. 5 del Regolamento Consob in materia d'informazione periodica sulle operazioni con Parti Correlate si evidenzia che, nel corso dell'esercizio 2024, non sono state effettuate operazioni qualificabili come di "minore rilevanza" e non sono state effettuate operazioni atipiche ed inusuali.

Si informa che la predetta acquisizione di n° 37.790.691 azioni ordinarie BMPS dal MEF, avvenuta in data 13 novembre 2024, è stata qualificata come "operazione di maggiore rilevanza" con Parti Correlate, poiché il controvalore dell'operazione è stato superiore alla soglia di rilevanza prevista dalla Procedura. Infatti il MEF, controparte venditrice nell'operazione BMPS, è parte correlata della Società in quanto controlla – direttamente e indirettamente (per il tramite di Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.) Poste Italiane, titolare alla data dell'operazione di una partecipazione pari all'11,95% del capitale sociale di Anima Holding (per maggiori dettagli si rinvia al "Documento informativo relativo ad operazioni di maggiore rilevanza con Parti Correlate tra Anima Holding S.p.A. e Ministero dell'Economia e delle Finanze" pubblicato il 20 novembre 2024 nella sezione "Corporate governance - Documenti societari" del sito internet istituzionale).

Le transazioni con Parti Correlate hanno riguardato principalmente le attività commerciali a supporto della distribuzione dei prodotti gestiti dal Gruppo, le deleghe di gestione ricevute, i rapporti di deposito di conto corrente/time deposit e custodia titoli per la gestione della liquidità, i servizi di postalizzazione ricevuti, i compensi riconosciuti ai componenti del Consiglio di Amministrazione delle società del Gruppo di emanazione Banco BPM, Poste e FSI, oltre agli importi derivanti dai meccanismi di aggiustamento prezzo riferiti alle operazioni di acquisizione effettuate nel corso del 2017 e del 2018 dal Gruppo con il gruppo Banco BPM e con il gruppo Poste, così come integrati/modificati da quanto sottoscritto nel corso del 2020 (per maggiori dettagli si rimanda al Capitolo XXII del Prospetto Informativo pubblicato in data 23 marzo 2018 relativo all'aumento di capitale e ai documenti informativi relativi ad operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate pubblicate in data 7 aprile 2020 e in data 21 maggio 2020, disponibili sul sito della Società).

STATO PATRIMONIALE Gruppo Banco
BPM
Gruppo Poste
Italiane
FSI Totali correlate
ATTIVO
10 Cassa e disponibilità liquide 15.052 2 - 15.053
40 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3.448 7.455 - 10.903
a) per gestione di patrimoni 3.448 7.268 - 10.715
b) altri crediti 0 188 - 188
120 Altre attività 41 0 - 41
Totale attivo 18.540 7.457 - 25.997
PASSIVO
10 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
(81.154) - - (81.154)
- per distribuzione prodotti (81.154) - - (81.154)
80 Altre passività (18) (383) (38) (439)
Totale passivo (81.173) (383) (38) (81.593)
CONTO ECONOMICO
10 Commissioni attive 13.012 28.661 - 41.673
20 Commissioni passive (373.317) - - (373.317)
50 Interessi attivi su depositi e conti correnti 47 0 - 47
140a Spese per il personale (75) (25) (75) (175)
140b Altre spese amministrative (40) (2.569) - (2.609)
180 Altri proventi e oneri di gestione 30 750 - 780
TOTALE CONTO ECONOMICO (360.344) 26.817 (75) (333.602)

Sezione 7 – Informativa sul Leasing

Informazioni qualitative

I contratti sottoscritti dal Gruppo e rientranti nell'ambito di applicazione del principio contabile IFRS 16 riguardano le seguenti fattispecie: immobili, materiale hardware e autovetture. I contratti di leasing immobiliare rappresentano l'area d'impatto più significativa, in quanto tali contratti rappresentano circa l'89% dei valori dei diritti d'uso iscritti; risultano invece marginali gli impatti derivanti dal comparto autovetture e hardware.

Si segnala che non sussistono flussi finanziari in uscita a cui le società del Gruppo, in qualità di locatario, sono potenzialmente esposte, che non siano già state valutate nelle passività iscritte in applicazione del principio contabile IFRS16.

Con riferimento alla durata dei contratti di leasing si evidenzia che il Gruppo considera:

  • per le locazioni immobiliari, come ragionevolmente certo solo il primo rinnovo, a meno che non vi siano clausole contrattuali che vietino il rinnovo, ovvero fatti o circostanze che portino a considerare rinnovi aggiuntivi o a determinare la fine del contratto di leasing;
  • per i leasing relativi ad autovetture, anche laddove presenti opzioni di rinnovo, di non considerarne ragionevolmente certo l'esercizio.

Si dichiara che, nel corso dell'esercizio di riferimento, non sono state effettuate operazioni di vendita e retro-locazione su beni di proprietà del Gruppo.

Per i contratti di leasing a breve termine o per i contratti di leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore, il Gruppo esercita le esenzioni di applicazione concesse dal paragrafo 5 del principio contabile IFRS 16: pertanto, per tali contratti, i pagamenti dovuti per il leasing sono rilevati nelle spese amministrative su base lineare, lungo la durata dei rispettivi contratti.

Inoltre, si ricorda che alla data di decorrenza di ciascun nuovo contratto subordinato all'applicazione del principio contabile IFRS16 - al fine di attualizzare i pagamenti dovuti per il leasing - viene utilizzato il tasso di finanziamento marginale della Società a tale data.

Informazioni quantitative

Attività materiali - diritti d'uso acquisiti con il leasing e i debiti per leasing: composizione

Voci dell'attivo 31.12.2024 31.12.2023
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 558 700
Crediti finanziairi per contratti di subleasing immobiliari 558 700
80. Attività materiali 24.967 18.352
fabbricati 22.296 17.391
mobili 362 125
impianti elettronici 1.124 213
altri beni - auto 1.185 623
Totale attivo 25.525 19.052
Voci del passivo 31.12.2024 31.12.2023
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (26.090) (18.917)
a) debiti (26.090) (18.917)
debiti per leasing su fabbricati (23.321) (17.972)
debiti per mobili (361) (103)
debiti per leasing su impianti elettronici (1.196) (217)
debiti per leasing su altri beni - auto (1.212) (625)
Totale passivo (26.090) (18.917)

Componenti reddituali correlate ai contratti di leasing IFRS 16

Voci del conto economico 31.12.2024 31.12.2023
50. Interessi attivi e proventi assimilati 11 10
di cui interessi attivi relativi ai debiti per leasing su fabbricati 11 10
60. Interessi passivi e oneri assimilati (750) (95)
di cui relativi ai debiti per leasing su fabbricati (675) (79)
di cui relativi ai debiti per leasing su mobili (5) (1)
di cui relativi ai debiti per leasing su impianti elettronici (36) (5)
di cui relativi ai debiti per leasing su altri beni - auto (34) (10)
140. Spese amministrative: 504 21
a) spese per il personale 92 21
costi per noleggio auto a breve termine 92 21
b) altre spese amministrative 412 0
costi per noleggio impianti elettronici 135 0
locazioni immobili a breve termine 277 0
160. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (4.978) (3.150)
Ammortamenti Dirittti d'uso su fabbricati acquisiti con il leasing (4.005) (2.704)
Ammortamenti Dirittti d'uso su mobili acquisiti con il leasing (151)
Ammortamenti Dirittti d'uso su impianti elettronici acquisiti con il leasing (280) (328)
Ammortamenti Dirittti d'uso su altri beni (auto) acquisiti con il leasing (542) (118)

Attività materiali – diritti d'uso acquisiti con il leasing: variazioni annue

Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde 20.686 186 516 1.197 22.585
A.1 Riduzioni di valori totali nette (3.295) (61) (303) (573) (4.232)
A.2 Esistenze iniziali nette 17.391 125 213 624 18.352
B. Aumenti: 15.899 388 1.440 2.701 20.429
B.1 Acquisti 1.351 1.009 644 3.004
B.7 Altre variazioni 14.548 388 432 2.057 17.424
C. Diminuzioni: (10.995) (151) (529) (2.139) (13.813)
C.1 Vendite (1.483) (173) (855) (2.511)
C.2 Ammortamenti (4.005) (151) (280) (542) (4.978)
C.7 Altre variazioni (5.507) (75) (742) (6.324)
D. Rimanenze finali nette 22.295 362 1.124 1.186 24.967
D.1 Riduzioni di valore totali nette (11.821) (211) (485) (1.135) (13.652)
D.2 Rimanenze finali lorde 34.116 574 1.609 2.320 38.620
E. Valutazione al costo 22.295 362 1.124 1.186 24.967

Tassi utilizzati nell'attualizzazione degli incassi e pagamenti dovuti per il leasing

Tassi Crediti finanziairi per contratti
di subleasing immobiliari
Totale Crediti
1,325% 507 507
4,057% 51 51
Totale 558 558
Tassi Debiti per leasing
su fabbricati
Debiti per leasing su
impianti elettronici
Debiti per leasing
su mobili
Debiti per leasing su
altri beni - auto
Totale Debiti
1,325% 1.179 - - - 1.179
1,504% - (0) - - (0)
1,540% 115 - - - 115
1,544% - - - 0 0
1,587% - - - 2 2
1,709% - - - 6 6
1,711% - - - 11 11
2,020% 51 115 - 129 294
4,057% 10.024 692 - 395 11.112
4,820% - - - 101 101
4,060% 6.497 245 288 160 7.189
1,770% 1.489 - - - 1.489
4,120% - 145 - 295 440
0,090% - - - 23 23
0,140% - - - 45 45
1,161% - - 73 37 110
0,820% - - - 2 2
0,975% - - - 6 6
2,061% 99 - - - 99
2,138% 2.187 - - - 2.187
1,542% 1.680 - - - 1.680
Totale 23.321 1.197 361 1.212 26.090

Profilo di scadenza delle attività e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato e connesse all'acquisto di diritti d'uso tramite contratti di leasing

Attività/Passività finanziarie valutate al
costo ammortizzato Inferiore a 6 mesi Inferiori a 1 anno Tra 1 e 3 anni Tra 3 e 5 anni Oltre i 5 anni Totale
Attività
Crediti finanziairi per contratti di subleasing
immobiliari 109 110 341 0 700
Totale 109 110 341 0
-
700
Passività
Debiti per leasing su fabbricati (1.807) (2.360) (8.962) (10.191) 0 (23.321)
Debiti per leasing su mobili e arredi (158) (161) (43) 0 - (361)
Debiti per leasing su impianti elettronici (164) (168) (584) (281) - (1.197)
Debiti per leasing su altri beni - auto (286) (276) (623) (27) - (1.212)
Totale (2.415) (2.964) (10.212) (10.498) 0 (26.090)

Sezione 8 – Altri dettagli informativi

Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione ai sensi dell'art. 149 duodecies del Regolamento Consob n° 11971/99 e successive modifiche ed integrazioni

Deloitte & Touche S.p.A.
Revisione contabile 252
Altri servizi di revisione 30
Servizi di attestazione 117
Revisione Fondo Pensione 21
Revisione OICR 2.356
Altrei servizi OICR 49
Totale dei compensi 2.826

Gli importi sopra indicati non comprendono le spese e l'IVA.

Si ricorda che gli oneri di revisione in relazione ai rendiconti degli OICR sono a carico dei prodotti stessi.

Milano, 4 marzo 2025

per il Consiglio di Amministrazione

f.to l'Amministratore Delegato

Attestazione al Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154-Bis, comma quinto, del D.Lgs. 58/98 e dell'art.81-ter del Regolamento Consob n.11971/99 e successive modifiche ed integrazioni

I sottoscritti Alessandro Melzi d'Eril in qualità di Amministratore Delegato ed Enrico Maria Bosi in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Anima Holding attestano, in considerazione anche di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

• l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2024.

La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 si è basata su di un processo definito da Anima Holding in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

Si attesta, inoltre, che

    1. il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024:
    2. è redatto in conformità ai principi contabili IFRS, emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting lnterpretations Committee (IFRIC) ed omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002; nonché alle disposizioni di cui al Codice Civile, al D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 ed ai provvedimenti, regolamenti e circolari dell'Organo di Vigilanza applicabili;
    3. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    4. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
    1. la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato di gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze a cui sono esposti.

Milano, 4 marzo 2025

l'Amministratore Delegato il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

f.to Alessandro Melzi d'Eril f.to Enrico Maria Bosi

ANIMA Holding S.p.A. Corso Garibaldi, 99 20121 Milano

-

In considerazione della complessità e della soggettività della stima dei
flussi di cassa attesi e delle variabili chiave del modello valutativo
adottato dalla Società, nonché della rilevanza dell'ammontare
dell'avviamento iscritto nel bilancio consolidato, si ritiene che
l'impairment test dell'avviamento rappresenti un aspetto chiave della
revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre
2024.
Procedure di
revisione svolte
Le nostre procedure di revisione, svolte anche con il supporto di
specialisti appartenenti al nostro network, hanno incluso, tra le altre, le
seguenti:
· esame delle modalità usate dalla Società per la determinazione del
valore d'uso della CGU Anima, analizzando i metodi e le assunzioni
adottati dagli Amministratori per lo sviluppo dell'impairment test. In
tale ambito abbiamo effettuato incontri e discussioni con la
Direzione;
· comprensione e rilevazione dei controlli rilevanti posti in essere dalla
Società sul processo di effettuazione dell'impairment test;
· analisi della fairness opinion del Consulente Esterno;
· verifica della ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per
la formulazione delle previsioni dei flussi di cassa;
· valutazione della ragionevolezza del tasso di attualizzazione, del
tasso di crescita di lungo periodo e delle altre variabili chiave
utilizzate nel modello valutativo;
· verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la
determinazione del valore d'uso della CGU Anima.
Abbiamo inoltre esaminato la completezza e la conformità
dell'informativa fornita dalla Società a quanto previsto dallo IAS 36,
nonché ai contenuti dei documenti di tipo interpretativo e di supporto
all'applicazione dei principi contabili emanati dagli organismi
regolamentari e di vigilanza.

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ANIMA Holding S.p.A.

Relazione e Bilancio d'esercizio al 31 Dicembre 2024

ANIMA HOLDING S.P.A.

MILANO –CORSO GARIBALDI, 99 -ITALIA CODICE FISCALE E PARTITA IVA 05942660969 REAMILANO N. 1861215 CAPITALE SOCIALE EURO 7.421.605,63 I.V.

CARICHE SOCIALI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Maria Patrizia Grieco (indipendente)

VICE PRESIDENTE Fabio Corsico

AMMINISTRATORE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE Alessandro Melzi d'Eril

CONSIGLIERI

Paolo Braghieri (indipendente) Karen Sylvie Nahum (indipendente) Costanza Torricelli (indipendente) Marco Tugnolo Francesco Valsecchi (indipendente) Gianfranco Venuti Maria Cristina Vismara (indipendente) Giovanna Zanotti (indipendente)

DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI Enrico Maria Bosi

COLLEGIO SINDACALE

PRESIDENTE Mariella Tagliabue

SINDACI Gabriele Camillo Erba Claudia Rossi

SOCIETÀ DI REVISIONE Deloitte & Touche S.p.A.

Relazione degli Amministratori sulla Gestione
Parte I -
Quadro generale di riferimento
1
Parte II -
Considerazioni generali sulla Società
4
Parte III -
Informazioni sull'andamento della Gestione
15
Schemi di Bilancio 22
Nota integrativa
Parte A –
Politiche contabili 27
Parte B –
Informazioni sullo Stato Patrimoniale 54
Parte C –
Informazioni sul Conto Economico 70
Parte D –
Altre informazioni 76

Relazione sulla gestione

Signori Azionisti,

Vi sottoponiamo per l'esame e la sua approvazione il progetto di bilancio di Anima Holding S.p.A. (di seguito anche "Anima Holding" o la "Società") al 31 dicembre 2024, esercizio che si è chiuso con un utile netto di Euro 184,9 milioni.

Anima Holding è una società quotata sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., alla quale è attribuito il ruolo di indirizzo e coordinamento strategico del Gruppo Anima (il "Gruppo"), che rappresenta il principale operatore indipendente nel settore dell'asset management in Italia, con un patrimonio in gestione di circa Euro 204,2 miliardi (comprensivo per circa Euro 1 miliardo di patrimonio amministrato) al 31 dicembre 2024.

  • Al 31 dicembre 2024 la Società controlla direttamente le seguenti società:
    • Anima SGR S.p.A. ("Anima SGR") controllata al 100%;
    • Anima Alternative SGR S.p.A. ("Anima Alternative") controllata al 100%;
    • Castello SGR S.p.A. ("Castello SGR") controllata all'80%.
    • Kairos Partners SGR S.p.A. ("Kairos SGR") controllata al 100%

Il Gruppo è attivo nella istituzione, sviluppo, promozione e gestione di prodotti finanziari a marchio "Anima" e "Gestielle", nonché nell'erogazione di servizi di gestione individuale sia per la clientela c.d. "retail" che "istituzionale" e nella gestione di prodotti alternativi c.d. "illiquidi", in particolare di fondi di "private capital" e di fondi immobiliari rivolti alla clientela principalmente istituzionale.

L'acquisizione di Kairos SGR, avvenuta in data 2 maggio 2024, ha rafforzato la presenza del Gruppo sui segmenti di clientela private e istituzionale.

PARTE I

QUADRO GENERALE DI RIFERIMENTO

Scenario macroeconomico

Nel 2024 l'economia globale si è mantenuta resiliente. Dopo alcune fasi di rallentamento, il PIL ha evidenziando una moderata ripresa sia negli USA sia in Area Euro. Nei Paesi sviluppati, le pressioni inflative sui prezzi dei servizi sono state robuste, sostenute dalla domanda, alimentando incertezze per il processo disinflazionistico e riducendo le attese sui tagli dei tassi. Specularmente, i rallentamenti nelle componenti dell'indice dei prezzi al consumo hanno alleviato queste preoccupazioni.

Nel 2024 la Banca Centrale Europea e la Federal Reserve hanno fermato il rialzo dei tassi d'interesse avviato dal 2022 iniziando un ciclo di tagli, mentre la Banca Centrale cinese ha mantenuto un approccio espansivo ed accomodante, grazie a prospettive di inflazione ancora contenute.

Nel 2024, l'economia USA ha conservato basi solide e dinamiche costruttive. Dopo un rallentamento nel primo trimestre, la stima del PIL annualizzato è aumentata progressivamente. La domanda interna per consumi ed investimenti è stata il motore principale della crescita, mentre il mercato del lavoro è rimasto tonico, registrando, a novembre, un tasso di disoccupazione del 4,2%. La fiducia dei consumatori, sostenuta dal reddito reale disponibile e dalla consistenza dei risparmi, è apparsa solida. Dopo una certa tenuta dei prezzi nel primo trimestre, con pressioni vischiose, tra aprile e settembre l'inflazione ha registrato un rallentamento, a causa della flessione delle componenti dei beni e dell'energia. A livello politico, le elezioni presidenziali USA hanno visto la vittoria di Donald Trump e la conquista, da parte dei Repubblicani, di entrambi i rami del Congresso.

In Area Euro, dopo una lieve accelerazione del PIL nel primo trimestre, supportata dalle esportazioni nette, e una crescita moderata nei successivi due trimestri, i dati preliminari suggeriscono che i risultati sono stati influenzati al rialzo da fattori temporanei e volatili e che lo slancio si è indebolito. Le pressioni sui prezzi hanno espresso una certa resilienza, mentre a ottobre il tasso di disoccupazione si è confermato al minimo storico di 6,3%.

Le elezioni europee hanno riconfermato Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione Europea, ma la coabitazione di gruppi parlamentari eterogenei potrebbe rallentare le risposte alle sfide strutturali, come l'integrazione fiscale. In Germania, la crisi politica ha portato alla convocazione

di elezioni anticipate a fine febbraio, mentre in Francia la crisi politica è stata risolta dal Presidente Macron con la nomina di un nuovo Primo Ministro.

In Cina, il PIL, dopo un sorprendente rialzo nel primo trimestre, ha rallentato nei due trimestri successivi, arrivando a una stima di +4,8% da inizio anno, inferiore alle previsioni, a causa di una produzione industriale debole e di vendite al dettaglio fiacche. In particolare, l'attività immobiliare ha continuato a registrare arretramenti, mentre a dicembre la stima del tasso di disoccupazione si è stabilizzata a 5,1%. Il contesto generale dell'inflazione rimane molto debole.

Mercati finanziari

Nel 2024, i mercati finanziari sono stati influenzati principalmente dalle aspettative sull'allentamento delle politiche restrittive delle Banche Centrali, dalle prospettive globali di crescita e dalle tensioni geopolitiche.

Per tutto l'anno, i mercati azionari hanno registrato performance positive. Dopo che, nel primo semestre, i dati macroeconomici benevoli e la resilienza dell'economia avevano sostenuto i listini, l'incertezza sulla crescita e alcune trimestrali deludenti hanno innescato una correzione tra luglio e agosto. Successivamente, la moderazione dell'inflazione e l'inizio dei tagli dei tassi di interesse hanno ridotto i rischi.

L'indice globale azionario MSCI World Local ha registrato una performance di circa +20% in valuta locale, mentre gli indici azionari (MSCI) hanno fatto segnare ritorni superiori a +23% negli USA, +13% in Italia, +18% in Giappone, +6% in Europa, +5% nel Regno Unito e +10% nei Mercati Emergenti. I settori che hanno registrato le migliori performance sono stati comunicazione, tecnologia e finanziario, mentre i peggiori sono stati materie prime, energia e healthcare.

Gli indici obbligazionari hanno mostrato dinamiche eterogenee. L'indice globale in valuta locale dei comparti governativi ha registrato una performance piatta. Le obbligazioni societarie hanno segnato un incremento tra il +3 e il +9%, spinti dal flusso cedolare più elevato rispetto ai governativi, una minore esposizione al rischio tasso e da spread in flessione. I governativi dei Paesi emergenti in valuta forte hanno guadagnato circa il +7,5%.

In un contesto di incertezze politiche in Francia e Germania, i titoli di Stato italiani sono stati favoriti e lo spread BTP-Bund è sceso dai 150 punti di giugno a 106 punti in autunno, attestandosi sotto quota 116 a fine dicembre 2024.

Le performance annuali dei comparti governativi sono state: +1,76% per l'Area Euro, +0,5% per la Germania, -0,9% per la Francia, -1% per il Regno Unito, -3,1% per il Giappone; segni positivi per Italia (+5,2%), Spagna (+3,3%) e Treasury USA (+0,5%).

Sui mercati valutari, il cambio euro-dollaro si è attestato a 1,035 (al 31 dicembre 2024), con una perdita annua del -6,3%. Il biglietto verde ha beneficiato del ridimensionamento delle attese sui tagli ai tassi di interesse da parte della Fed e dall'escalation delle tensioni geopolitiche. Le politiche monetarie divergenti tra USA e Area Euro, i dati positivi sul mercato del lavoro statunitense e l'aumento del premio al rischio politico hanno supportato il dollaro fino ad aprile. Da luglio, l'euro ha mostrato una ripresa grazie alle rinnovate aspettative di tagli da parte della Fed, ma da ottobre a fine anno si è nuovamente indebolito a causa dei dati deludenti sull'attività economica dell'Area Euro e del differenziale dei tassi, mentre il dollaro si è rafforzato grazie ai rischi geopolitici e ai buoni dati macroeconomici USA.

Prospettive

Nel 2025 ci aspettiamo che la crescita e le dinamiche inflazionistiche delle principali economie globali possano registrare una certa moderazione, con intensità differenti a seconda delle aree geografiche e a fronte dei rischi legati alle tensioni geopolitiche. Nel breve termine, lo scenario macroeconomico dovrebbe rimanere moderatamente costruttivo ed evitare la recessione.

Negli USA, la crescita sarà sostenuta principalmente dalla spesa dei consumatori, grazie a un reddito disponibile personale superiore alla media storica. Anche se il PIL dovesse restare in territorio positivo, sarebbe improbabile che l'economia statunitense registri una forte crescita. La spesa per consumi privati rimarrà resiliente, mentre la politica monetaria della Fed dovrebbe rimanere relativamente inalterata dalle politiche di Trump almeno fino al 2026. Per quanto riguarda l'inflazione, le attese sono di un graduale raffreddamento, con un possibile allentamento monetario da parte della Fed, che

manterrà un approccio data-dependent legato alle politiche economiche del nuovo presidente, che potrebbero influenzare il ritmo delle riduzioni dei tassi.

In Area Euro le prospettive di crescita sono più caute, con un PIL annuo in crescita, ma sotto potenziale nel 2025. La produzione industriale e le vendite al dettaglio offrono segnali incerti e suggeriscono una ripresa sbilanciata tra domanda ed offerta. Il mercato del lavoro mostra segnali di raffreddamento della domanda, che potrebbe influire sulla fiducia delle famiglie. L'inflazione dovrebbe continuare a decelerare nel 2025, favorita dalla stagnazione della domanda interna e dalla minore rigidità dei prezzi dei servizi. La BCE, pur mantenendo un approccio data-dependent, è comunque ottimista sul raggiungimento dell'obiettivo di inflazione.

In Cina, la crescita sarà influenzata dal sostegno delle Autorità e dalle politiche commerciali dell'amministrazione Trump. La previsione per il 2025 è di un PIL con segno positivo, ma sotto potenziale. Le prospettive dei consumi interni e del settore immobiliare restano modeste: la loro stabilizzazione richiederà tempo. L'inflazione dovrebbe rimanere contenuta, influenzata da squilibri strutturali tra domanda e offerta. In questo contesto, la Banca Popolare cinese continuerà a favorire politiche di stimolo monetario e fiscale, mirando a sostenere la crescita economica del Paese.

Mercato M&A e del private equity in Italia

Nonostante il perdurare dell'incertezza a livello geopolitico, il 2024 è stato positivamente influenzato dall'andamento macroeconomico internazionale che, seppur in modo non omogeneo, ha visto una crescita economica accompagnata da un calo dell'inflazione, permettendo alle Banche Centrali di attuare un cambio di politica monetaria che ha creato le condizioni per facilitare la finalizzazione di grandi deal.

Secondo un'analisi condotta da KPMG (fonte "Mercato M&A in Italia nel 2024", KPMG - 30 dicembre 2024), il 2024 è stato un anno molto positivo per il mercato M&A italiano. Il numero di operazioni di M&A nel corso dell'anno si è attestato a n. 1.369, in aumento rispetto all'anno precedente (+8%). Il valore aggregato delle transazioni si è attestato oltre Euro 73 miliardi, in forte aumento rispetto all'anno precedente (+91%) grazie soprattutto all'aumento delle operazioni con valore superiore a Euro 1 miliardo (15 operazioni concluse).

In questo contesto, come riporta una recente analisi dell'Osservatorio Private Equity Monitor dell'Università Carlo Cattaneo – LIUC (fonte: "PEM, private equity monitor: l'anno si chiude con 423 operazioni", AIFI – 16 gennaio 2025), le operazioni condotte da fondi di private equity in Italia (a cui è fortemente correlato il segmento del private debt) hanno fatto registrare, nel corso del 2024, n. 423 operazioni concluse, in aumento rispetto all'anno precedente (+4%, n. 406 operazioni nel 2023) e in leggero calo rispetto al 2022 (-4%, n. 441 operazione concluse).

Mercato immobiliare

Il mercato immobiliare italiano nel 2024 ha registrato una notevole ripresa, con investimenti complessivi di circa Euro 9,9 miliardi (+47% rispetto al 2023 - fonte CBRE). Questo risultato è stato favorito dalla stabilizzazione dei rendimenti, grazie al repricing e al miglioramento delle condizioni finanziarie a seguito delle politiche monetarie più favorevoli della BCE. L'aumento dei volumi è stato trainato dal settore retail (circa Euro 2,9 miliardi).

L'Hospitality si è confermato uno dei settori più dinamici, con transazioni per Euro 2,1 miliardi (+36%), trainato da operazioni su proprietà iconiche nelle principali città d'arte. Il segmento Living, seppur limitato dalla scarsa disponibilità di asset core, ha visto una ripresa grazie al crescente interesse per lo Student Housing, con transazioni per oltre Euro 160 milioni solamente nel quarto trimestre.

Gli uffici hanno registrato transazioni per Euro 1,9 miliardi (+55% rispetto al 2023), con Milano e Roma che rimangono i mercati principali. L'interesse si è focalizzato su immobili di grado A/A+, con canoni prime in aumento, specialmente a Milano, dove il prime rent ha raggiunto 775 €/mq/anno. Anche la logistica ha registrato performance solide, con Euro 1,6 miliardi di investimenti, sostenuta dalla domanda di spazi in hub strategici come Milano e Piacenza, nonostante una normalizzazione del takeup.

Per il 2025 le prospettive rimangono positive, sostenute dalla pipeline già avviata e dal previsto ulteriore calo dei tassi di interesse. Gli investimenti nelle asset class tradizionali del real estate dovrebbero continuare a dominare, con un particolare focus su strategie value-add, ma cresce

l'attenzione per settori alternativi che offrono opportunità di diversificazione in risposta a nuovi trend sociali ed economici. La sfida principale resta il superamento di criticità urbanistiche, in particolare a Milano, che limitano l'offerta di asset di alta qualità.

Il risparmio gestito

In base alla Mappa trimestrale al 31 dicembre 2024 pubblicata da Assogestioni, il mercato italiano del risparmio gestito evidenzia un patrimonio totale che si assesta a quota Euro 2.508,9 miliardi, in aumento di circa Euro 171,2 miliardi rispetto a Euro 2.337,7 miliardi rilevati alla fine del 2023. Al 31 dicembre 2024, il saldo della raccolta del risparmio gestito risulta positivo per circa Euro 33,1 miliardi (raccolta negativa per circa Euro 49,6 miliardi al 31 dicembre 2023). In particolare, le gestioni collettive registrano una raccolta positiva da inizio anno pari a circa Euro 19,2 miliardi, mentre le gestioni di portafoglio registrano una raccolta positiva pari a circa Euro 13,9 miliardi.

PARTE II

CORPORATE GOVERNANCE

Offerta pubblica di acquisto

In data 6 novembre 2024 è stata annunciata ad Anima Holding (cfr. comunicato stampa "Offerta Pubblica d'Acquisto volontaria da Banco BPM Vita" del 8 novembre 2024) l'offerta pubblica d'acquisto volontaria ("OPA") promossa da Banco BPM Vita S.p.A. ("BBPM Vita"), di concerto con la capogruppo Banco BPM S.p.A. ("Banco BPM"), sulla totalità delle azioni ordinarie della Società, con un corrispettivo offerto pari a Euro 6,20 per azione cum dividendo (successivamente aumentato a Euro 7 per azione a seguito dell'approvazione da parte dell'assemblea di Banco BPM in data 28 febbraio 2025).

L'OPA è subordinata a talune condizioni, da distinguere tra condizioni al cui avveramento è subordinato lo svolgimento dell'OPA (Autorizzazioni Preventive) e condizioni cui è subordinata l'efficacia dell'OPA stessa (Condizioni di Efficacia).

Banco BPM è uno dei principali stakeholder della Società, sia in veste di primo azionista con una quota del 21,97% (alla data di approvazione del presente Bilancio consolidato) sia come partner industriale. Si segnala che, per compiere il processo di analisi e valutazione dell'OPA, Il Consiglio di Amministrazione di Anima Holding in data 8 novembre 2024 ha nominato Goldman Sachs come advisor finanziario e Gatti Pavesi Bianchi Ludovici Studio Legale come advisor legale. In aggiunta, i Consiglieri indipendenti – per rendere su base volontaria – il parere sulla congruità, dal punto di vista finanziario, del corrispettivo offerto hanno incaricato Vitale & Co. in qualità di advisor finanziario e A&O Shearman per la parte legale. Successivamente (cfr. comunicato stampa "Risultati consolidati per l'esercizio 2025" del 5 febbraio 2025"), il Consiglio di Amministrazione in data 5 febbraio 2025, prendendo atto della rinuncia all'incarico da parte dello studio Gatti Pavesi Bianchi Ludovici, ha deliberato di conferire l'incarico di proprio consulente legale ad A&O Shearman, già selezionato quale consulente legale dei Consiglieri indipendenti.

Inoltre, si ricorda che in data 25 novembre 2024 UniCredit S.p,A. ha promosso un'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria ai sensi e per gli effetti degli artt. 102 e 106, comma 4, del TUF avente a oggetto la totalità delle azioni ordinarie di Banco BPM.

Governance Societaria

L'organizzazione di Anima Holding è basata sul modello tradizionale ed è conforme a quanto previsto dalla normativa in materia di emittenti quotati.

Per una descrizione puntuale del sistema di governo societario si rinvia alla "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" - disponibile sul sito internet della Società (sezione "Corporate Governance") – redatta sulla base di quanto previsto dall'art. 123-bis del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 - Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria ("TUF"), ai sensi del quale gli emittenti devono annualmente fornire al mercato una serie di informazioni, dettagliatamente individuate dalla norma in oggetto, relative agli assetti proprietari, all'adesione a un

codice di comportamento in materia di governo societario nonché alla struttura e al funzionamento degli organi sociali e alle pratiche di governance applicate.

L'azionariato

Sulla base delle comunicazioni rese ai sensi dell'art. 120 del TUF e delle ulteriori informazioni a disposizione della Società, alla data di approvazione del progetto di Bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione, gli azionisti detentori di partecipazioni rilevanti in Anima Holding (soci che partecipano direttamente o indirettamente in misura superiore al 3% del capitale sociale ovvero 5% per le c.d. "partecipazioni gestite"), risultano essere Banco BPM S.p.A. ("Banco BPM") con il 21,97%, Poste Italiane S.p.A. ("Poste Italiane" o "Poste") con il 11,74%, FSI SGR S.p.A. (tramite FSI Holding 2 S.r.l. – "FSI") con il 9,59%, Gaetano Francesco Caltagirone, tramite Gamma S.r.l., con il 5,20%e The Goldman Sachs Group Inc. con il 4,65%.

La Società al 31 dicembre 2024 deteneva in portafoglio n° 9.441.730 azioni proprie, senza diritto di voto, pari al 2,96% del capitale sociale.

Per ulteriori informazioni, si rimanda al successivo paragrafo "Altre Informazioni – Azioni proprie" della presente Relazione sulla gestione.

Pattuizioni parasociali

Alla data di approvazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024 da parte del Consiglio di Amministrazione (4 marzo 2025), con riferimento agli accordi tra soci o tra la Società e soci rilevanti ai sensi dell'art. 122 del TUF, si rinvia ai documenti pubblicati in data 14 febbraio 2025 e consultabili nella sezione "Corporate governance - Documenti societari" del sito internet istituzionale.

Modello di Governo societario di Anima Holding

Il modello di governo societario della Società prevede i seguenti principali organi e cariche societarie:

  • l'Assemblea degli azionisti;
  • il Consiglio di Amministrazione;
  • il Presidente;
  • l'Amministratore Delegato e Direttore Generale;
  • il Condirettore Generale;
  • il Collegio Sindacale;
  • il Comitato Controlli,Rischi e Sostenibilità;
  • il Comitato Nomine e Remunerazione;
  • il Comitato Parti Correlate;
  • il Dirigente Preposto ex art. 154 bis del TUF;
  • l'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001.

Modifiche intervenute negli Organi Sociali di Anima Holding

Nel corso dell'esercizio 2024 non sono intervenute modifiche negli organi sociali di Anima Holding.

EVENTI SOCIETARI DELL'ESERCIZIO

Crisi geopolitica

Con riferimento all'evoluzione del contesto geopolitico e al perdurare del conflitto bellico sul fronte est-europeo derivante dall'invasione militare della Russia in Ucraina, in ottemperanza anche alle raccomandazioni dell'European Securities and Markets Autority ("ESMA"), la Società ha continuato a monitorare le indicazioni dell'Unione Europea in materia di restrizioni e sanzioni economiche impartite alla Federazione Russa, pur non avendo evidenziato effetti rilevanti (diretti ed indiretti – attuali e prevedibili) sulle attività di business, sulla situazione finanziaria e sulla performance economica derivanti dal conflitto in Ucraina.

Anche con riferimento alle tensioni e alle ostilità in Medio Oriente, sulla base degli elementi e delle informazioni disponibili, regolarmente monitorati, non si prevedono conseguenze di particolare rilievo sull'attività e sulla redditività complessiva della Società.

Delibere Assembleari

In data 28 marzo 2024, l'Assemblea degli Azionisti della Società in sede ordinaria ha deliberato di:

  • approvare il Bilancio di esercizio della Società al 31 dicembre 2023 e la distribuzione di un dividendo pari ad Euro 0,25 per azione (con esclusione delle azioni proprie detenute dalla Società), che è stato pagato a partire dal 22 maggio 2024 (stacco della cedola n° 11 il 20 maggio 2024 e record date il 21 maggio 2024);
  • approvare la Politica sulla Remunerazione contenuta nella Sezione I della Relazione sulla Remunerazione ed esprimere parere favorevole sulla Sezione II della Relazione stessa;
  • approvare l'istituzione del piano di incentivazione azionaria di medio-lungo termine 2024-2026 ("LTIP 24-26") basato su strumenti finanziari della Società (deliberando inoltre di approvare, in sede straordinaria, l'emissione di massimo n° 11.521.711 azioni ordinarie a favore del Piano LTIP 24-26);
  • approvare il rinnovo della proposta del Consiglio di Amministrazione (nel seguito anche il "Consiglio") e di autorizzare lo stesso, previa revoca per la parte non eseguita della precedente autorizzazione, all'acquisto e disposizione di azioni proprie fino a un massimo del 10% del capitale sociale e per un periodo massimo di diciotto mesi.

Inoltre, la stessa Assemblea degli Azionisti ha approvato, in sede straordinaria, la proposta del Consiglio di annullare n° 9.875.753 azioni ordinarie prive del valore nominale (pari al 3% delle azioni complessive) detenute in portafoglio dalla Società, mantenendo invariato il capitale sociale con riduzione della riserva "Azioni proprie" (come risultante dal Patrimonio Netto del Bilancio al 31 dicembre 2023) e di modificare l'art. 5 comma 1 dello Statuto Sociale. Tale delibera è stata attuata in data 1° maggio 2024.

Per una completa descrizione della movimentazione delle azioni proprie in portafoglio alla Società si rinvia al successivo paragrafo "Altre informazioni - Azioni proprie" della presente Relazione sulla gestione.

Si informa che in data 17 febbraio 2025 (cfr. comunicato stampa "Variazione del capitale sociale" del 17 febbraio 2025) è avvenuto il deposito dell'attestazione di emissione di n° 5.899.814 nuove azioni ordinarie, godimento regolare, al servizio del piano LTIP 24-26 per massimi nominali Euro 129.795,91, mediante imputazione a capitale di un importo di corrispondente ammontare tratto dalle riserve disponibili, in esecuzione della delibera di aumento di capitale sociale a titolo gratuito approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 5 febbraio 2025 (cfr. comunicato stampa "Risultati consolidati per l'esercizio 2024" del 5 febbraio 2025), in parziale esercizio dell'autorizzazione conferita ai sensi dell'art. 2443 C.C. dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 28 marzo 2024.

Pertanto, alla data di approvazione del progetto di Bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione (4 marzo 2025), il capitale sociale di Anima Holding è pari a Euro 7.421.605,63 ed è rappresentato da n° 325.215.817 azioni ordinarie prive di valore nominale.

Acquisizione di Kairos SGR

Il 16 novembre 2023, la Società aveva comunicato di aver sottoscritto un accordo vincolante per l'acquisizione del 100% di Kairos SGR da Kairos Investment Management S.p.A. (cfr. comunicato stampa "Acquisizione di Kairos Partners SGR" del 16 novembre 2023).

In data 2 maggio 2024 è avvenuto il closing dell'operazione, a seguito del completamento dell'iter autorizzativo e in particolare del ricevimento del nulla-osta da parte di Banca d'Italia, secondo le tempistiche e modalità illustrate nel sopracitato comunicato stampa del 16 novembre 2023, attraverso l'utilizzo di risorse finanziarie disponibili per un prezzo provvisorio pari a circa Euro 19,3 milioni (cfr. comunicato stampa "Closing dell'acquisizione di Kairos Partners SGR" del 2 maggio 2024). Kairos è uno dei marchi più prestigiosi dell'asset e wealth management in Italia, con una gamma di prodotti e servizi orientati a una clientela ad alto potenziale private e istituzionale.

Per una ulteriore informativa sull'acquisizione, si rimanda a quanto illustrato nella Nota integrativa "Parte A Politiche contabili – Sezione 4 - Altri aspetti – Acquisizione di Kairos Partners SGR" del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024.

Riallineamento ai sensi D.L. 185/2008

In data 30 giugno 2024, la Società, avvalendosi delle disposizioni previste dall'art. 15, comma 10-ter, D.L. n. 185/2008, ha esercitato l'opzione che consente il riallineamento dei valori fiscali ai maggiori valori contabili ("Affrancamento") della quota parte del valore della partecipazione in Castello SGR, acquisita il 19 luglio 2023, riferibile all'avviamento della società partecipata rilevato nel Bilancio Consolidato chiuso il 31 dicembre 2023, mediante il pagamento di un'imposta sostitutiva dell'IRES e dell'IRAP con aliquota del 16%.

L'esercizio dell'opzione consentirà ad Anima Holding di dedurre, in via extracontabile, sia ai fini IRES che ai fini IRAP, il valore dell'avviamento implicito nella partecipazione in Castello SGR (pari a circa Euro 45 milioni) in cinque periodi di imposta a decorrere dal 2026. Il risparmio complessivo di imposte correnti (nell'arco temporale fino al 2032 termine ultimo degli effetti fiscali in costanza di aliquote e di metodologia di versamento saldo/acconti, i.e. metodo storico) è pari a circa Euro 13,3 milioni. Tale importo è stato iscritto nella voce "100. Attività fiscali – b) anticipate" riducendo, in contropartita, la voce di conto economico "250. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente". Quest'ultima voce accoglie inoltre, come onere dell'esercizio, l'imposta sostitutiva versata per un importo pari a circa Euro 7,2 milioni, determinando così uno sbilancio economico positivo pari a circa Euro 6,1 milioni.

Acquisizione del 3% del capitale Banca Monte dei Paschi

In data 13 novembre 2024, la Società ha acquistato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze ("MEF") n° 37.790.691 azioni ordinarie di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. ("BMPS"), pari al 3% del capitale sociale della banca (cfr. comunicato stampa "Anima Holding acquisisce il 3% di Banca Monte dei Paschi di Siena" del 13 novembre 2024), a fronte del pagamento di un corrispettivo complessivo di Euro 218,9 milioni, nell'ambito della procedura accelerata di raccolta ordini riservata a investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri che ha determinato la cessione da parte del MEF di una partecipazione complessiva pari al 15% del capitale di BMPS. Si rinvia a quanto illustrato nel successivo paragrafo "Operazioni con parti correlate - Procedura per le Operazioni con Parti Correlate" della presente Relazione sulla gestione.

Si evidenzia che predetta operazione di maggiore rilevanza è stata portata all'attenzione di BBPM Vita e Banco BPM che hanno comunicato alla Società di non considerarla in contrasto, né incompatibile o ostativa al conseguimento degli obiettivi dell'OPA e che, pertanto, l'operazione non ricadeva nell'ambito della c.d. Passivity Rule ex art. 104 TUF, né nell'ambito di applicazione delle condizioni di efficacia dell'OPA.

Per effetto dell'operazione, al 31 dicembre 2024 la Società (che già deteneva n° 12.500.000 azioni ordinarie) detiene n° 50.290.691 azioni ordinarie, pari al 3,99% del capitale sociale di BMPS.

I titoli azionari di BMPS sono stati classificati contabilmente tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", voce che accoglie gli strumenti finanziari valutati al fair value con la rilevazione delle variazioni dello stesso in una specifica riserva di patrimonio netto, in base alle previsioni contenute nell'IFRS 9. Tale trattamento contabile è coerente con la finalità dell'investimento.

Accelerazione Piani LTIP

Come precedentemente indicato, in data 6 novembre 2024 è stata annunciata l'OPA promossa da Banco BPM Vita S.p.A., di concerto con Banco BPM ("OPA BBPM Vita").

Si informa che, a seguito della comunicazione ai sensi dell'art. 102, comma 3 del TUF e dell'art. 37-ter, comma 3 del Regolamento Emittenti con cui BBPM Vita, in data 26 novembre 2024, ha reso nota la promozione dell'OPA BBPM Vita attraverso il deposito presso Consob del documento di offerta, in linea con quanto previsto nei regolamenti, ha determinato l'accelerazione dei piani di incentivazione a lungo termine "LTIP 21-23" (approvato in data 31 marzo 2021 dall'Assemblea ordinaria degli azionisti della Società, quanto ai due residui cicli triennali di vesting) e LTIP 24-26 (congiuntamente i "Piani"), con conseguente iscrizione anticipata nell'esercizio 2024 del costo residuo dei Piani, riconducile al numero dei diritti attribuiti e spettanti a ciascun Beneficiario (si rinvia a quanto illustrato nella Nota integrativa "Parte A Politiche Contabili – A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio – Altre informazioni – Long Term Incentive Plan ("LTIP")" del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024).

Altri eventi di rilievo

Al fine di supportare la nuova articolazione del Gruppo e la crescita prospettata dal Piano Strategico approvato nel mese di maggio 2024 dal Consiglio di Amministrazione della Società, si evidenziano le seguenti variazioni organizzative:

  • in data 1° luglio 2024 (i) Davide Sosio, già Group CFO & HR Director, ha assunto il ruolo di Group Chief Operating Officer & HR Director, mantenendo la qualifica di Dirigente Strategico della Società e (ii) Marco Pogliani, già a capo della divisione Pianificazione e M&A, ha assunto il ruolo di Group Chief Financial Officer, acquisendo la qualifica di Dirigente Strategico della Società (cfr. comunicato stampa "Nomine di dirigenti strategici" del 1° luglio 2024);
  • in data 1° ottobre 2024 Francesco Betti, già COO di Anima SGR, ha assunto il ruolo della nuova carica di Group Chief Risk Officer, acquisendo la qualifica di Dirigente Strategico della Società (cfr. comunicato stampa "Nomina di dirigente strategico" dell'8 ottobre 2024).

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Procedura per le Operazioni con Parti Correlate

La Società, nel rispetto della normativa di riferimento, si è dotata di una procedura per le Operazioni con Parti Correlate (la "Procedura"), disponibile sul sito internet della Società all'indirizzo www.animaholding.it sezione Investor Relations – Corporate Governance.

La Procedura in attuazione del Regolamento Consob recante disposizioni in materia di operazioni con Parti Correlate (delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche apportate dalla delibera n.21624 del 10 dicembre 2020 in vigore dal 1° luglio 2021), assicura la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con Parti Correlate realizzate direttamente o per il tramite di società controllate. In particolare, essa disciplina i seguenti aspetti:

  • rinvio diretto ai principi contabili internazionali per la definizione di "parte correlata" e di "operazioni con parti correlate";
  • ruolo e competenza del Comitato per le Operazioni con Parti Correlate;
  • verifica dei requisiti di indipendenza degli esperti incaricati dal Comitato per le Operazioni con Parti Correlate;
  • processo di istruttoria, deliberazione e informazione agli Organi sociali per le operazioni realizzate con Parti Correlate;
  • l'informazione al mercato per le operazioni con Parti Correlate.

Il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato, con il preventivo parere favorevole rilasciato dal Comitato per le Operazioni con Parti Correlate (composto esclusivamente da amministratori indipendenti), la rivisitazione della Procedura.

La Procedura è disponibile sul sito internet di Anima Holding all'indirizzo www.animaholding.it sezione Investor Relations – Corporate Governance.

Nel corso dell'esercizio 2024, la Società e il Gruppo hanno intrattenuto rapporti, regolati da termini e condizioni in linea con quelli di mercato, con i soggetti identificati dalla Procedura.

Con riferimento al comma 8 dell'art. 5 del Regolamento Consob in materia d'informazione periodica sulle operazioni con Parti Correlate si evidenzia che, nel corso dell'esercizio 2024 non sono state effettuate operazioni di "minore rilevanza" e operazioni atipiche ed inusuali.

Si informa che la predetta acquisizione di n° 37.790.691 azioni ordinarie BMPS dal MEF, avvenuta in data 13 novembre 2024, è stata qualificata come "operazione di maggiore rilevanza" con Parti Correlate, poiché il controvalore dell'operazione è stato superiore alla soglia di rilevanza prevista dalla Procedura. Infatti il MEF, controparte venditrice nell'operazione BMPS, è parte correlata della Società in quanto controlla – direttamente e indirettamente (per il tramite di Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.) Poste Italiane, titolare alla data dell'operazione di una partecipazione pari all'11,95% del capitale sociale di Anima Holding (per maggiori dettagli si rinvia al "Documento informativo relativo ad operazioni di maggiore rilevanza con Parti Correlate tra Anima Holding S.p.A. e Ministero

dell'Economia e delle Finanze" pubblicato il 20 novembre 2024 nella sezione "Corporate governance - Documenti societari" del sito internet istituzionale).

Per la Società, le transazioni con Parti Correlate hanno riguardato principalmente i rapporti di conto corrente/depositi a scadenza ("time deposit") per la gestione della liquidità, il compenso riconosciuto ai componenti del Consiglio di Amministrazione di emanazione Banco BPM, Poste e FSI, oltre agli importi derivanti dai meccanismi di aggiustamento prezzo riferiti alle operazioni di acquisizione effettuate nel corso del 2017 e del 2018 dalla Società con il gruppo Banco BPM e con il gruppo Poste, così come integrati/modificati da quanto sottoscritto nel corso del 2020 (per maggiori dettagli si rimanda al Capitolo XXII del Prospetto Informativo pubblicato in data 23 marzo 2018 relativo all'aumento di capitale e ai documenti informativi relativi ad operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate pubblicate in data 7 aprile 2020 e in data 21 maggio 2020, disponibili sul sito della Società).

Si rinvia alla Nota integrativa "Parte D –Altre informazioni -Sezione 6 -Operazioni con Parti Correlate" del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 per un completo dettaglio sulle operazioni con Parti Correlate effettuate nell'esercizio in esame.

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE

In conformità con il quadro normativo applicabile e secondo quanto stabilito dal "Regolamento di Gruppo",Anima Holding, in qualità di capogruppo, esercita l'attività di direzione e coordinamento delle società appartenenti al Gruppo e svolge la funzione di governo e indirizzo del Gruppo stesso in particolare in materia di:

  • indirizzi generali programmatici e strategici di Gruppo;
  • indirizzi di governo societario;
  • allocazione del capitale e mantenimento/monitoraggio di un corretto equilibrio patrimoniale economico e finanziario di Gruppo e delle Società controllate;
  • analisi del contesto competitivo e individuazione delle linee di crescita (interne ed esterne) volte a migliorare il posizionamento del Gruppo nel mercato di riferimento;
  • operazioni di natura straordinaria e operazioni di significativo rilievo sotto il profilo strategico, economico, patrimoniale o finanziario;
  • definizione del sistema di regolamentazione interno di Gruppo;
  • definizione e valutazione degli assetti organizzativi e dell'assetto amministrativo e contabile di Gruppo;
  • definizione delle linee guida e valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCIGR) di Gruppo;
  • definizione delle strategie ICT di Gruppo;
  • definizione dei criteri generali e linee guida in materia di politiche retributive e di incentivazione;
  • gestione finanziaria;
  • definizione delle linee guida a livello di Gruppo per la costruzione dei modelli di organizzazione e gestione e controllo ex D.Lgs. 231/01;
  • definizione delle strategie di Sostenibilità.

Le società controllate sono competenti in via esclusiva in materia di prestazione dei servizi di gestione del risparmio e dei servizi di investimento, nonché delle ulteriori attività funzionali all'offerta dei prodotti e all'esercizio delle attività del Gruppo a beneficio della propria clientela.

La configurazione organizzativa del Gruppo vede, quindi, l'attività operativa quasi esclusivamente concentrata sulle società controllate.

Con l'obiettivo di definire gli indirizzi programmatici e strategici relativi alle società appartenenti al Gruppo, anche ai sensi delle previsioni del proprio statuto, la Società, con delibera del Consiglio di Amministrazione, predispone ed approva, tenuto conto dei flussi informativi, i piani strategici, finanziari e industriali pluriennali a livello consolidato nonché il budget (sempre a livello consolidato) e definisce ed approva la politica fiscale di Gruppo.

La Società definisce anche le linee guida del Gruppo per le tematiche inerenti alla sostenibilità aziendale.

Sulla base di quanto rappresentato, la Società può essere esposta al rischio strategico, ovvero al rischio, nella sua attività di direzione e coordinamento delle controllate, di intraprendere decisioni che possano portare a una perdita di valore in capo alla Società e al Gruppo.

Per un'analisi dettagliata dei rischi e incertezze a cui è esposto il Gruppo si rimanda a quanto illustrato nella Relazione sulla gestione consolidata – Principali Rischi e Incertezze accompagnatoria al Bilancio consolidato della Società al 31 dicembre 2024.

Infine, si ricorda che, con il Decreto Legislativo n. 231 del 8 giugno 2001 (di seguito, il"D.Lgs. 231/01"), è stata introdotta la disciplina della "Responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato". In particolare, tale disciplina si applica agli Enti forniti di personalità giuridica, alle società ed alle associazioni anche prive di personalità giuridica. Tale responsabilità amministrativa è, tuttavia, esclusa se la società ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione dei reati, modelli di organizzazione, gestione e controllo idonei a prevenire i reati stessi; tali modelli possono essere adottati sulla base di codici di comportamento o linee guida elaborati dalle associazioni rappresentative delle società (tra cui l'Associazione Italiana dei Gestori del Risparmio "Assogestioni" e l'Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt "AIFI") e comunicati al Ministero della Giustizia.

Il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato l'adozione dei rispettivi "Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/01" (i "Modelli"). I Modelli si compongono di (i) una "Parte Generale" contenente la descrizione della realtà aziendale, dei suoi aspetti di governance e assetto organizzativo, la definizione della metodologia adottata per l'individuazione delle attività a rischio, la definizione dell'Organismo di Vigilanza nonché dei relativi compiti, i criteri di aggiornamento del Modello al fine di garantirne la costante adeguatezza alla struttura organizzativa interna e al framework normativo-regolamentare e (ii) una "Parte Speciale" costituita da Allegati, che contiene la descrizione delle fattispecie di reato ed illecito amministrativo rilevanti ai fini del D. Lgs. 231/01, l'individuazione delle aree e attività potenzialmente a rischio di commissione di reati e la definizione dei protocolli di controllo in relazione a ciascuna Unità Organizzativa della Società, i flussi informativi, nonché le principali fonti deontologiche e comportamentali su cui è basata la costruzione e il funzionamento dei Modelli, rappresentate dal Codice Etico e di Comportamento e dal Codice Disciplinare.

Si segnala inoltre che i Modelli sono stati integrati nel corso del 2024 al fine di recepire gli aggiornamenti normativi intervenuti al D.Lgs. 231/01.

Il compito di vigilare sul funzionamento e l'osservanza del Modello e di curarne l'aggiornamento è stato affidato ad un Organismo di Vigilanza ex D. Lgs 231/01 indipendente, istituito dal Consiglio di Amministrazione.

Da ultimo si evidenzia che le informazioni sugli obiettivi e sulle politiche in materia di assunzione, gestione e copertura dei rischi in generale sono dettagliatamente illustrate nella "Nota integrativa - Parte D – Altre Informazioni - Sezione 3 - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024.

Perdite di valore delle attività

Nella predisposizione dell'informativa finanziaria del Bilancio separato della Società, è posta particolare attenzione alla verifica della presenza di eventuali perdite di valore che possano aver subito le partecipazioni iscritte nel Bilancio d'esercizio.

Al 31 dicembre 2024 la voce partecipazioni ammonta a circa Euro 1.926,4 milioni (Euro 1880 milioni al 31 dicembre 2023) e si riferisce (i) alla partecipazione detenuta in Anima SGR per circa Euro 1.814,5 milioni, (ii) alla partecipazione detenuta in Anima Alternative per circa Euro 24,8 milioni, (iii) alla partecipazione detenuta in Castello SGR per circa Euro 66,1 milioni e (iv) alla partecipazione detenuta in Kairos SGR per circa Euro 21,1 milioni.

Ai sensi del principio IAS 36, ad ogni data di bilancio, occorre verificare l'esistenza di indicatori ("trigger events") di perdite di valore. Tale analisi è finalizzata a verificare se le condizioni di contesto possano aver generato una presunzione di impairment o meno, in particolare vi è una presunzione di

impairment quando, attraverso un'analisi di fattori interni ed esterni si giunge a ritenere probabile la presenza di una perdita di valore di un'attività al di sotto del suo valore contabile.

Al 31 dicembre 2024 la Società non ha rilevato la presenza di trigger events per le partecipazioni detenute e iscritte nel Bilancio.

In particolare, si evidenzia che:

  • la partecipata Anima SGR (i) ha chiuso l'esercizio con un utile pari a Euro 252,5 milioni, in miglioramento sia rispetto al 31 dicembre 2023 (risultato pari a Euro 177,7 milioni) che alle ipotesi valorizzate nel budget, evidenziando un margine commissionale netto in crescita del 35% rispetto al 2023, (ii) gli AuM sono passati da Euro 187,3 miliardi a Euro 192,3 miliardi con una variazione positiva del 3,7% e (iii) le prospettive reddituali evidenziano uno scenario di consolidamento della redditività della società;
  • la partecipata Anima Alternative (i) ha registrato un risultato positivo netto pari a Euro 3 milioni, in crescita rispetto all'esercizio precedente (pari a Euro 2,2 milioni al 31 dicembre 2023), sostanzialmente allineato rispetto a quanto atteso da budget, (ii) gli AuM sono passati da Euro 338,4 milioni a Euro 353,4 milioni, con una variazione positiva del 4,4% e (iii) le prospettive reddituali della società confermano uno scenario di crescita, con attese di utile netto in aumento;
  • la partecipata Castello SGR (i) ha registrato un risultato netto d'esercizio positivo pari a Euro 2,0 milioni (circa Euro 2,7 milioni al 31 dicembre 2023), leggermente inferiore rispetto a quanto atteso da budget, (ii) gli AuM sono passati da Euro 3,9 miliardi a Euro 4,6 miliardi (variazione positiva di 18,4%) e (iii) le prospettive reddituali della società confermano uno scenario di crescita, con attese di utile netto in aumento;
  • la partecipazione Kairos SGR ha registrato un risultato netto d'esercizio positivo pari a Euro 0,8 milioni (risultato negativo di circa Euro 1,2 milioni al 31 dicembre 2023). Si ricorda che la società è stata acquisita il 2 maggio 2024 e le attuali attese in merito al futuro andamento della partecipata confermano nella sostanza quanto stimato in sede di acquisizione e prevedono uno scenario in crescita, sfruttando anche le sinergie rivenienti dal Gruppo.

Per maggiori dettagli sulle partecipazioni si rimanda alla Nota integrativa "Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale – Sezione 7 – Partecipazioni – voce 70" del Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024.

ALTRE INFORMAZIONI

Azioni proprie

Al 31 dicembre 2024, la Società deteneva n° 9.441.730 azioni proprie, prive di valore nominale, pari a circa il 2,96% del capitale sociale; il controvalore delle azioni detenute, iscritto nella riserva negativa di Patrimonio Netto e comprensivo degli oneri/proventi accessori, è pari a circa Euro 44,5 milioni, corrispondente ad un prezzo medio unitario di circa Euro 4,716. Si ricorda che:

  • in data 28 marzo 2024 l'Assemblea degli Azionisti della Società ha approvato, in sede straordinaria, la proposta del Consiglio di annullare n° 9.875.753 azioni ordinarie prive del valore nominale (pari al 3% delle azioni complessive) detenute in portafoglio dalla Società, mantenendo invariato il capitale sociale con riduzione della riserva negativa "Azioni proprie" (come risultante dal Patrimonio Netto del Bilancio al 31 dicembre 2023) e di modificare l'art. 5 comma 1 dello Statuto Sociale. Tale delibera è stata attuata in data 1° maggio 2024;
  • in data 4 aprile 2024 sono state esercitate dai beneficiari del Piano LTIP 21-23 i Diritti relativi al primo ciclo (riferito al triennio 2021-2023), con conseguente assegnazione gratuita di n° 1.760.051 azioni della Società, attraverso l'utilizzo di azioni proprie detenute nel portafoglio dalla stessa;
  • in data 21 maggio 2024, sulla base della delibera autorizzativa approvata dall'Assemblea degli Azionisti del 28 marzo 2024, la Società ha avviato un programma di acquisto di azioni proprie per un controvalore massimo di Euro 40 milioni (cfr. comunicato stampa "Avvio programma di acquisto azioni proprie Anima Holding S.p.A. per un controvalore massimo pari a Euro 40 milioni"

del 21 maggio 2024), conclusosi in data 13 settembre 2024 (le azioni acquistate dal 21 maggio al 13 settembre 2024 sono state pari a n° 8.267.500 per un controvalore pari a circa Euro 40 milioni). Gli acquisti sono stati effettuati per il tramite di un intermediario abilitato, secondo le modalità e nei termini stabiliti dalla predetta delibera assembleare, nel rispetto delle condizioni di negoziazione previste dall'art. 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052.

Anima Holding ha comunicato i dettagli degli acquisti effettuati e ogni altro elemento richiesto dalla normativa applicabile entro la fine della settima giornata di borsa successiva alla data di esecuzione dell'operazione.

Come segnalato nel precedente paragrafo "Accelerazione Piani LTIP", si evidenzia che l'annuncio della promozione dell'OPA, in linea con le previsioni dei rispettivi regolamenti, ha comportato l'accelerazione dei Piani e la maturazione dei diritti attribuibili ai Beneficiari (per maggiori dettagli sui Piani LTIP si rimanda alla Nota integrativa consolidata "Politiche Contabili - A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio – Altre informazioni – Long Term Incentive Plan ("LTIP")" del presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2024).

I diritti complessivamente maturati sono pari a n° 15.341.544; pertanto, considerato che la Società deteneva n° 9.441.730 azioni proprie in portafoglio, in data 5 febbraio 2025 - come precedentemente illustrato - il Consiglio di Amministrazione, in parziale esercizio della delega conferita ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile dall'Assemblea degli Azionisti del 28 marzo 2024 e ai sensi dell'art. 2349 del Codice Civile, ha deliberato di aumentare gratuitamente il capitale sociale di massime n° 5.899.814 azioni ordinarie a servizio del Piano LTIP 24-26 (cfr. comunicato stampa "ANIMA Holding: risultati consolidati per l'esercizio 2024" del 5 febbraio 2025).

Si informa che, verificate le Condizioni di Permanenza, sono state attribuite ai Beneficiari n° 15.341.544 azioni in relazione ai Piani LTIP 21-23 e LTIP 24-26, con l'utilizzo di n° 9.441.730 azioni proprie detenute nel portafoglio dalla Società e n° 5.899.814 azioni derivanti dal predetto aumento di capitale (cfr. comunicato stampa "Variazione del capitale sociale" del 17 febbraio 2025).

Pertanto, alla data di approvazione del presente Bilancio consolidato, la Società non detiene azioni proprie in portafoglio.

Infine, si conferma che al 31 dicembre 2024 le società controllate incluse nel perimetro di consolidamento non detengono in portafoglio né azioni proprie, né azioni della Società.

Attività di ricerca e sviluppo

La Società non svolge attività di ricerca e sviluppo.

Attività in ambito di Sostenibilità

Il Gruppo Anima, nel suo ruolo di principale asset manager italiano indipendente, accompagna investitori retail e investitori istituzionali nella scelta delle migliori soluzioni di investimento.

Le tematiche ambientali, sociali e di governo societario ("ESG") sono sempre più al centro dell'attenzione degli investitori, nella piena consapevolezza che la sostenibilità debba essere il valore cardine delle scelte di politica economica così come in quelle individuali.

In questo contesto, tali tematiche assumono per il Gruppo un'importanza fondamentale, anche in considerazione del delicato ambito di attività in cui opera (gestione del risparmio).

Governance, sistemi di gestione e Politiche di sostenibilità

Il Consiglio di Amministrazione di Anima Holding ha affidato al proprio Comitato Controlli, Rischi e Sostenibilità anche le funzioni propositive e consultive di supporto in materia di sostenibilità del Gruppo. In ambito di corporate governance, la Società ha inoltre da tempo adottato un Codice Etico e di Comportamento, un Codice Disciplinare e un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/01.

La Società e le sue controllate si sono dotate di una Politica di Sostenibilità, al fine di formalizzare i valori e i principi che orientano il Gruppo nel modo di operare e nella conduzione dei rapporti sia al proprio interno che nei confronti dei terzi. Inoltre, il Gruppo si è dotato di una "Politica in Materia di Diversità e Inclusione" in coerenza con i propri valori fondanti, nella quale si impegna formalmente a riconoscere e sostenere l'importanza di comportamenti atti a valorizzare la diversità e l'inclusione,

nella convinzione che da questi derivino tangibili effetti positivi sul luogo di lavoro che, a loro volta, produrranno un miglioramento della complessiva performance aziendale.

Le società di gestione del risparmio ("SGR") del Gruppo hanno infine elaborato, ciascuna per i propri ambiti di attività, una Politica ESG che definisce il loro approccio agli investimenti responsabili.

In parallelo, si segnala che, al pari della Società, al 31 dicembre 2024 tutte le SGR del Gruppo hanno adottato un sistema di gestione conforme con le norme "ISO 14001 – Sistema di gestione ambientale" e "ISO 45001 – Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro", oltre a un sistema di gestione conforme con la norma "ISO 37001 - Sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione". Inoltre, Castello SGR si è dotata di un sistema di gestione conforme con la norma "ISO 9001 – Sistema di Gestione della Qualità".

Per ulteriori approfondimenti sulle certificazioni e sulle Politiche in ambito di Sostenibilità si rimanda all'apposita sezione "Anima Holding / Investor Relations – Sostenibilità" del sito internet istituzionale.

Rendicontazione e Piano di sostenibilità

Con riferimento alla rendicontazione di informazioni non finanziarie, dal 2021 la Società pubblica il proprio Rapporto di Sostenibilità volontario ("Rapporto"), volto a illustrare il percorso intrapreso sulla base di un progetto di crescita ESG, che parte dall'integrazione nella strategia di business di aspetti ambientali, sociali e di governance. Il Rapporto è stato finora redatto in conformità ai Sustainability Reporting Standards pubblicati dal Global Reporting Initiative ("GRI") – secondo l'opzione "in accordance". Il documento, su base volontaria, è sottoposto a esame limitato ("Limited assurance engagement" secondo i criteri indicati dal principio ISAE 3000 Revised) da parte della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.

Tutte le edizioni del Rapporto sono disponibili nella sezione "Anima Holding / Investor Relations – Sostenibilità" del sito internet istituzionale.

Il Decreto Legislativo n. 125 del 6 settembre 2024 ha recepito in Italia la Corporate Sustainability Reporting Directive ("CSRD"), che disciplina la nuova normativa europea sulla rendicontazione non finanziaria. Con riferimento al Gruppo Anima, considerando il perimetro di consolidamento e il numero dei dipendenti del Gruppo, l'obbligo di rendicontazione secondo la CSRD dovrebbe entrare in vigore nel 2025 (per il bilancio 31/12/2025 che sarà pubblicato nel 2026). Anima Holding ha già avviato il processo di adeguamento alla nuova normativa per poter far fronte alle richieste della CSRD.

Il Consiglio di Amministrazione della Società il 19 dicembre 2023 ha rielaborato un nuovo Piano di Sostenibilità 2024-2028, (disponibile nell'apposita sezione "Anima Holding / Investor Relations – Sostenibilità – Strategia di sostenibilità" del sito internet istituzionale) documento che definisce le linee di indirizzo strategico in ambito ESG che il Gruppo intende perseguire nei prossimi anni, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals- SDGs) dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Il Piano individua gli obiettivi ESG in due ambiti principali:

  • Corporate: suddiviso in quattro macroaree di intervento (Ambiente, Comunità, Personale, Governance & Risk management);
  • Investimenti Responsabili & Prodotti: relativo alle attività di gestione del risparmio delle società regolamentate del Gruppo.

Adesione a iniziative

Per quanto riguarda le iniziative internazionali in ambito ESG, la Società:

  • aderisce al Global Compact delle Nazioni Unite la più grande iniziativa di sostenibilità aziendale al mondo, che mira a mobilitare un movimento globale di imprese e stakeholder tramite la promozione di Dieci Princìpi relativi ai diritti umani e dei lavoratori, alla tutela dell'ambiente e alla lotta alla corruzione, nonché dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – "SDGs");
  • sostiene il Fondo per l'Ambiente Italiano FAI attraverso l'adesione al programma di membership aziendale Corporate Golden Donor;
  • è associata a Valore D, la prima associazione italiana di imprese che promuove l'equilibrio di genere e una cultura inclusiva attraverso la partecipazione, la collaborazione e il dialogo tra le aziende associate;

• compila dal 2023 il questionario Carbon Disclosure Project("CDP"), per il quale ha ricevuto un rating complessivo pari a B – corrispondente al livello Management – che identifica le aziende che intraprendono azioni coordinate sulle questioni ambientali.

Con riferimento a Kairos SGR e Anima SGR, si segnala che le società:

  • aderiscono in qualità di investitori a CDP, organizzazione che promuove attività di engagement che incentivino e guidino le aziende in un percorso per diventare leader nella trasparenza e nell'azione ambientale;
  • sono associate al Forum per la Finanza Sostenibile associazione che promuove la conoscenza e la pratica dell'investimento sostenibile e responsabile in Italia con l'obiettivo di incoraggiare l'inclusione dei criteri ESG nei prodotti e nei processi finanziari.
  • hanno adottato la "Politica di Impegno" e prendono in considerazione i principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità all'interno di un apposito documento ("Dichiarazione sugli effetti negativi per la sostenibilità (PAI)").

Anima SGR, inoltre:

  • è associata all'Institutional Investors Group on Climate Change ("IIGCC") organismo europeo per la collaborazione tra investitori sul tema del cambiamento climatico con l'intento di supportare la comunità degli investitori nella realizzazione di un reale e significativo progresso verso un futuro net-zero e resiliente entro il 2030;
  • aderisce a Farm Animal Investment Risk & Return FAIRR Initiative, una rete di investitori impegnata a sensibilizzare il mercato sui rischi e le opportunità in ambito ambientale, sociale e di governance nel settore alimentare;
  • è membro della Investor Alliance for Human Rights di Interfaith Center on Corporate Responsibility – "ICCR", iniziativa non-profit focalizzata sulla responsabilità degli investitori di rispettare i diritti umani e di dare impulso all'applicazione di pratiche di business responsabile.

Tutte le SGR del Gruppo sono infine firmatarie dei Principles for Responsible Investment ("PRI") e, come tali, si impegnano a:

  • incorporare aspetti relativi ad ambiente, società e governance nell'analisi degli investimenti e nei processi decisionali, tenendo sempre conto delle specificità di ogni singola operazione;
  • operare come investitore attivo nelle imprese oggetto di investimento (le "Imprese Target"), integrando, secondo le modalità più adeguate in base al ruolo di volta in volta ricoperto nella specifica transazione, nelle sue attività di engagement anche le questioni ESG;
  • richiedere, ove possibile, un'adeguata comunicazione sulle tematiche ESG da parte delle Imprese Target;
  • promuovere l'accettazione e l'implementazione dei PRI nel settore finanziario;
  • collaborare con gli operatori e gli enti del settore per migliorare l'efficacia nell'attuazione dei PRI;
  • rendicontare periodicamente le attività e i progressi compiuti nell'attuazione dei PRI.

In conseguenza dell'incorporazione dei principi del PRI all'interno dei processi di investimento, le SGR del Gruppo prendono in considerazione, oltre ai consueti parametri, anche criteri ambientali, sociali e di governance; alcuni emittenti sono inoltre stati esclusi dall'universo investibile e un apposito Comitato ESG, nel caso di Anima SGR e Castello SGR, è stato istituito al fine di monitorare costantemente il profilo ESG dei fondi.

L'impegno del Gruppo in ambito di investimenti responsabili è evidenziato nella sezione "Anima Holding/Investor Relations – Sostenibilità" del sito internet istituzionale.

Consolidato fiscale nazionale e regime di liquidazione e versamento dell'IVA di Gruppo

La Società aderisce, in qualità di consolidante, al regime di tassazione IRES di gruppo ex art. 117 e seguenti del T.U.I.R. ("Consolidato fiscale nazionale") con Anima SGR e con Anima Alternative, regolando con appositi singoli contratti i rapporti derivanti dal regime di tassazione scelto. Si precisa che Castelo SGRe Kairos SGR, quest'ultima acquisita in corso dell'anno, per l'esercizio 2024 non hanno aderito al Consolidato fiscale nazionale di Gruppo.

Inoltre, si informa che la Società, unitamente alle controllate Anima SGR e Anima Alternative, aderisce al regime di liquidazione e versamento mensile dell'IVA di gruppo previsto dall'articolo 73, comma 3,

del decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, così come attuato dal decreto ministeriale 13 dicembre 1979, come modificato dal Decreto Ministeriale del 13 febbraio 2017 ("IVA di Gruppo").

Il personale

Con riferimento al personale dipendente, si segnala che nell'esercizio in esame il numero medio del personale in forza alla Società è stato pari a 65 risorse, mentre nell'esercizio precedente era pari a 53 risorse; l'età media dei dipendenti della Società è di 42,64 anni e l'incidenza del personale laureato è del 85,4%.

Nel rispetto del piano di formazione 2024, sono stati svolti diversi corsi finalizzati allo sviluppo di competenze manageriali e comportamentali delle risorse. In particolare, i corsi hanno riguardato tematiche di formazione obbligatoria (ad esempio Responsabilità Amministrativa degli Enti ex D.Lgs. 231/01, Market Abuse, Cybersecurity ecc.), tematiche di formazione comportamentale e di attualità, oltre a tematiche tecniche (per esempio lingue straniere, corsi specialistici e informatici) e di sicurezza sui luoghi di lavoro.

La Società pone particolare attenzione alle tematiche di diversità, adottando specifici criteri, sia in fase di selezione che di sviluppo del personale, volti a promuovere la diversità sui luoghi di lavoro.

Si segnala che, a seguito della citata parziale riorganizzazione avvenuta a livello di Gruppo, con l'obiettivo di centralizzare alcune funzioni di Staff e la creazione della Direzione Rischi coordinata dal Group Chief Risk Officer, l'organico della Società si è incrementato di 21 risorse, anche provenienti da alcune delle società controllate del Gruppo.

Altri aspetti

Con riferimento ai fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio si rinvia a quanto riportato nella "Parte A.1 Parte generale, Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio" della Nota integrativa.

Inoltre, in relazione all'informativa richiesta dall'art. 2428, comma 6 bis del Codice Civile si rinvia a quanto descritto nella "Parte D – Sezione 3.1 Rischi finanziari" della Nota integrativa.

PARTE III INFORMAZIONI SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE

Vengono qui di seguito commentate le voci più significative e le variazioni più importanti intervenute nel corso dell'esercizio 2024.

Lo stato patrimoniale presenta un totale attivo di Euro 2.391,9 milioni.

La voce "10. Cassa e disponibilità liquide" presenta un saldo pari a circa Euro 10,8 milioni (circa Euro 8,9 milioni al 31 dicembre 2023) e si riferisce prevalentemente alle disponibilità sui conti correnti bancari e postali a vista. Parte della liquidità disponibile è investita in depositi a scadenza ("time deposit" – esposti nella successiva voce "40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato").

La voce "20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" evidenzia un saldo di circa Euro 15,1 milioni (circa Euro 8,9 milioni al 31 dicembre 2023) e comprende (i) quote di O.I.C.R. detenute dei fondi gestiti da Anima SGR per circa Euro 0,9 milioni, (ii) quote dei fondi d'investimento alternativi ("FIA") gestiti da Anima Alternative SGR, per circa Euro 9,7 milioni e (iii) quote dei FIA immobiliari gestiti da Castello SGR, per circa Euro 4,6 milioni.

L'incremento della voce è principalmente dovuto ai richiami effettuati al netto dei rimborsi nell'esercizio dai FIA detenuti in portafoglio per circa Euro 5,4 milioni e alla variazione positiva di fair value per circa Euro 0,7 milioni.

La voce "30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" evidenzia un saldo pari a Euro 342,3 milioni (circa Euro 38,1 milioni al 31 dicembre 2023). In tale voce si rappresenta il fair value al 31 dicembre 2024 di circa n° 50,3 milioni di azioni di BMPS detenute dalla Società, pari a circa il 4% del capitale della banca. L'incremento della voce rispetto all'esercizio precedente è dovuto (i) al già menzionato acquisto delle azioni dal MEF effettuato lo scorso novembre per un controvalore pari a circa Euro 218,9 milioni e (ii) alla variazione positiva di fair value per un importo pari a circa Euro 84,9 milioni; si ricorda che questa variazione viene contabilmente rilevata in contropartita della voce di patrimonio netto "160. Riserva da valutazione".

La voce "40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" evidenzia un saldo di circa Euro 43,6 milioni (circa Euro 230 milioni al 31 dicembre 2023) e comprende principalmente (i) i time deposit sottoscritti con primari istituti di credito, per un importo pari a circa Euro 36,8 milioni (circa Euro 222,2 milioni al 31 dicembre 2023), valore comprensivo dei ratei di interessi maturati al 31 dicembre 2024 per un importo pari a circa Euro 0,8 milioni e (ii) i crediti finanziari, verso società del Gruppo, iscritti in relazione a contratti di sub-locazione di attività costituite da diritti d'uso acquisiti tramite contratti di locazione rientranti nel campo di applicazione del principio contabile IFRS 16, per circa Euro 6,8 milioni (circa Euro 7,8 milioni al 31 dicembre 2023).

La voce "70. Partecipazioni", valorizzata per circa Euro 1.926,4 milioni (circa Euro 1.880 milioni al 31 dicembre 2023) si riferisce (i) alla partecipazione detenuta in Anima SGR per circa Euro 1.814,5 milioni, (ii) alla partecipazione detenuta in Anima Alternative SGR per circa Euro 24,8 milioni, (iii) alla partecipazione detenuta in Castello SGR per circa Euro 66,1 milioni e (iv) alla partecipazione in Kairos SGR per circa Euro 21,1 milioni.

L'incrementato nell'esercizio è riconducibile principalmente (i) all'acquisto della partecipazione di Kairos SGR, valore iscritto comprensivo degli oneri accessori e al netto degli aggiustamenti prezzo, per circa Euro 19,5 milioni e (ii) all'incremento degli importi che ciascuna società controllata ha iscritto nel proprio bilancio individuale in relazione ai piani di LTIP istituiti dalla Società per circa Euro 26,6 milioni (valore determinato dall'accelerazione dei Piani LTIP come in precedenza indicato).

La voce "100. Attività fiscali – a) correnti" / "60. Passività fiscali – a) correnti" ricomprende il saldo netto delle posizioni fiscali nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria ai fini IRAP riguardante la Società. Ai fini IRES, si ricorda che la Società ha aderito, in qualità di consolidante, al Consolidato fiscale nazionale: pertanto, sempre nella voce "Attività fiscali -a) correnti" o nella voce "Passività fiscali – a) correnti", viene rappresentato il saldo netto tra gli acconti versati e le imposte rilevate in relazione all'IRES di Gruppo.

Al 31 dicembre 2024 si evidenzia un debito IRES di Gruppo pari a circa Euro 27,2 milioni e un debito IRAP a carico della Società pari a circa Euro 3,9 milioni.

La sottovoce "100. Attività fiscali – b) anticipate", valorizzata per circa Euro 14,5 milioni, è principalmente composta dalle imposte anticipate iscritte per l'esercizio dell'opzione di Affrancamento riferibile a Castello SGR (per circa Euro 13,3 milioni).

La voce "120. Altre attività" presenta un saldo di circa Euro 35,4 milioni (circa Euro 11,6 milioni al 31 dicembre 2023) e ricomprende principalmente (i) il credito verso Anima SGR ed Anima Alternative SGR riveniente dai rapporti di Consolidato fiscale nazionale IRES per circa Euro 28 milioni (circa Euro 6 milioni al 31 dicembre 2023) e (ii) i crediti per i servizi svolti a favore delle società del Gruppo principalmente Anima SGR - per circa Euro 3,1 milioni (circa Euro 4,1 milioni al 31 dicembre 2023).

Di seguito si dettagliano le voci dello Stato Patrimoniale passivo al 31 dicembre 2024.

La sottovoce "10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – a) Debiti" ammonta a circa Euro 10,2 milioni (circa Euro 11,7 milioni al 31 dicembre 2023), mentre la sottovoce "10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – b) Titoli in circolazione" ammonta a circa Euro 585,2 milioni (circa Euro 584,1 al 31 dicembre 2023). In particolare:

o le "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – a) Debiti" si compongono:

  • della sottovoce "Altri debiti debiti per Leasing", valorizzata per circa Euro 10,2 milioni (circa Euro 11,7 milioni al 31 dicembre 2023), riconducibile a debiti IFRS16 per leasing, principalmente riferiti al contratto di locazione dell'immobile di Corso Garibaldi 99 – Milano;
  • o le "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) Titoli in circolazione" si compongono:
    • del prestito obbligazionario emesso dalla Società in data 23 ottobre 2019 e con scadenza ottobre 2026 ("Prestito Obbligazionario 2026"), esposto in bilancio al costo ammortizzato per l'importo di circa Euro 284 milioni; tale valore è rappresentato (i) dall'importo incassato all'emissione (al netto della parte riacquistata in data 10 giugno 2020) per circa Euro 282,4 milioni, (ii) maggiorato degli interessi passivi maturati dalla data dell'ultimo stacco cedola al 31 dicembre 2024 e determinati con il metodo del costo ammortizzato (sulla base del tasso di interesse effettivo) per circa Euro 2,1 milioni e (iii) diminuito dei costi di transazione correlati all'emissione obbligazionaria capitalizzati ed esposti al valore residuo per circa Euro 0,5 milioni;
    • del prestito obbligazionario emesso dalla Società in data 22 aprile 2021 e con scadenza aprile 2028 ("Prestito Obbligazionario 2028"), esposto in bilancio al costo ammortizzato per l'importo di circa Euro 301,2 milioni; tale valore è rappresentato (i) dall'importo incassato all'emissione per circa Euro 298,2 milioni, (ii) maggiorato degli interessi passivi maturati dalla data dell'ultimo stacco cedola al 31 dicembre 2024 e determinati con il metodo del costo ammortizzato (sulla base del tasso di interesse effettivo) per circa Euro 4 milioni e (iii) diminuito dei costi di transazione correlati all'emissione obbligazionaria capitalizzati ed esposti al valore residuo per circa Euro 1 milione.

La voce "80. Altre passività" ammonta a circa Euro 7,3 milioni (circa Euro 9,2 milioni al 31 dicembre 2023) è riconducibile principalmente (i) ai debiti verso il personale ed Enti Previdenziali per circa Euro 1,7 milioni (circa Euro 4,4 milioni al 31 dicembre 2023), (ii) ai debiti verso Anima SGR per i servizi ricevuti per circa Euro 1,2 milioni (circa Euro 1,6 milioni al 31 dicembre 2023), (iii) alle altre passività verso l'Erario per ritenute per circa Euro 0,4 milioni (circa Euro 0,3 milioni al 31 dicembre 2023) e (iv) ad altri debiti, principalmente verso fornitori, per circa Euro 3,9 milioni (circa Euro 2,8 milioni al 31 dicembre 2023). Si segnala che al 31 dicembre 2024 la stima del costo relativo alla componente variabile di remunerazione del personale è stata rilevata in contropartita della voce "100. Fondi per rischi e oneri".

La voce "100. Fondi per rischi e oneri – c) altri fondi per rischi e oneri" ammonta a circa Euro 3,9 milioni (voce non valorizzata al 31 dicembre 2023) e accoglie la stima della poc'anzi richiamata componente di remunerazione variabile del personale accantonata nell'esercizio.

Si rimanda alla Nota integrativa "Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale – Passivo - Sezione 10 - Fondi per rischi e oneri - Voce 100" del Bilancio d'esercizio per maggiori dettagli.

Il Patrimonio Netto della Società al 31 dicembre 2024 è pari a circa Euro 1.752,7 milioni (comprensivo dell'utile dell'esercizio di circa Euro 184,9 milioni), mentre era pari a circa Euro 1.572,6 milioni al 31 dicembre 2023 (comprensivo dell'utile d'esercizio di circa Euro 170,2 milioni).

Passando all'esame dei principali valori del conto economico dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024, si evidenzia quanto di seguito.

La voce "40. Dividendi e proventi assimilati", pari a circa Euro 205,6 milioni (circa Euro 181,5 milioni al 31 dicembre 2023), accoglie (i) il dividendo della controllata Anima SGR a valere sull'utile dell'esercizio 2023 per circa Euro 177,7 milioni, oltre ad un dividendo straordinario distribuito sempre dalla stessa controllata per Euro 20 milioni, (ii) il dividendo della controllata Anima Alternative a valere sull'utile dell'esercizio 2023 per circa Euro 2 milioni, oltre a Euro 2,8 milioni di ulteriori riserve distribuite e (iii) i dividendi rivenienti dalle azioni BMPS detenute in portafoglio alla data di stacco, per circa Euro 3,1 milioni.

La voce "50. Interessi attivi e proventi assimilati" ammonta a circa Euro 9 milioni (circa Euro 8,4 milioni al 31 dicembre 2023) e comprende principalmente gli interessi attivi maturati (i) sui conti correnti bancari e postali per circa Euro 2,6 milioni (circa Euro 1,3 milioni al 31 dicembre 2023) e (ii) sui time deposit per circa Euro 6,1 milioni (circa Euro 6,8 milioni al 31 dicembre 2023).

La voce "60. Interessi passivi e oneri assimilati" ammonta a circa Euro 11 milioni (circa Euro 11,3 milioni al 31 dicembre 2023) e comprende principalmente (i) gli interessi passivi sul Prestito Obbligazionario 2026 e sul Prestito Obbligazionario 2028 per circa Euro 10,5 milioni (pari importo al 31 dicembre 2023).

La voce "100. Risultato netto delle altre attività e delle passività finanziarie valutate al fair value con impatto al conto economico" evidenzia un provento di circa Euro 0,8 milioni (circa Euro 0,9 milioni al 31 dicembre 2023) ed accoglie il saldo positivo della variazione del fair value degli OICR e dei FIA detenuti.

La voce "140. Spese amministrative" ammonta a circa Euro 29 milioni (circa Euro 15 milioni al 31 dicembre 2023). Tale voce si compone:

  • delle "spese per il personale", per circa Euro 22,3 milioni (circa Euro 11,2 milioni al 31 dicembre 2023) in cui sono contabilizzati, tra l'altro, (i) i costi per la remunerazione fissa e variabile del personale dipendente per circa Euro 9,1 milioni (circa Euro 6,9 milioni al 31 dicembre 2023 ), (ii) i costi del LTIP per circa Euro 9,3 milioni (circa Euro 0,9 milioni al 31 dicembre 2023), aumento correlato all'accelerazione dei Piani e (iii) i costi del Consiglio di Amministrazione e del Collegio sindacale per circa Euro 1,2 milioni (circa Euro 1,1 milioni al 31 dicembre 2023);
  • delle "altre spese amministrative" per circa Euro 6,7 milioni (circa Euro 3,8 milioni al 31 dicembre 2023); l'incremento rispetto all'esercizio precedente è da attribuirsi principalmente a (i) maggiori costi consulenziali straordinari (in particolare correlati all'acquisizione di Kairos SGR e all'OPA) e (ii) maggiori costi per le licenze software (costi accentrati nell'esercizio e riaddebitati per buona parte alle società del Gruppo).

La voce "180. Altri proventi e oneri di gestione" presenta un saldo positivo pari a circa Euro 4,4 milioni (circa Euro 4,1 milioni al 31 dicembre 2023) ed è principalmente costituita dai ricavi per il riaddebito dei costi amministrativi e per i servizi svolti dalla Società a favore delle controllate, per un importo complessivo di circa Euro 4,3 milioni (circa Euro 4 milioni al 31 dicembre 2023).

La voce "250. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente" presenta un saldo positivo di circa Euro 6 milioni (saldo negativo di circa Euro 2,1 milioni al 31 dicembre 2023). La voce è composta (i) dal provento quantificato sull'imponibile fiscale IRES negativo della Società (rilevato nell'ambito del Consolidato fiscale nazionale) di circa Euro 3,3 milioni (circa Euro 2,5 milioni al 31 dicembre 2023), (ii) dall'onere IRAP gravante sull'esercizio per Euro 4,6 milioni (pari importo al 31 dicembre 2023), (iii) dall'onere derivante dall'imposta sostitutiva versata per Euro 7,2 milioni a seguito dall'esercizio della citata opzione di Affrancamento effettuata con riferimento a Castello SGR e (iv) dall'importo positivo pari a circa Euro 14,4 milioni derivante dalla rilevazione delle imposte anticipate (principalmente iscritte, per circa Euro 13,3 milioni, per l'Affrancamento effettuato).

* * *

Rapporti con le società del Gruppo

Nel corso dell'esercizio la Società ha intrattenuto rapporti, a normali condizioni di mercato, con le altre società del Gruppo; in particolare, tali transazioni hanno riguardato principalmente (i) i rapporti derivanti dal Consolidato fiscale nazionale e dall'IVA di Gruppo, (ii) i distacchi di personale dipendente, (iii) il riaddebito di costi assicurativi, principalmente in relazione alle polizze per la responsabilità civile degli organi di gestione e controllo societari (D&O-PI), (iv) la sublocazione di immobili ad uso ufficio (rientranti nel capo di applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16), (v)

l'esternalizzazione di alcune funzioni ed attività, il riaddebito di alcuni costi di struttura e altri versamenti, (vi) lo svolgimento di servizi aziendali e (vii) i servizi correlati ad un contratto di gestione individuale di portafoglio.

Di seguito si riportano in dettaglio le operazioni infragruppo:

STATO PATRIMONIALE ATTIVO Società
controllata Anima
SGR
Società
controllata
Anima
Alternative
SGR
Società
controllata
Castello SGR
Società
controllata
Kairos Partners
SGR
Società
collegata
Vita
Totale Gruppo
Crediti sub-leasing 6.656.850 147.781 6.804.631
Credito derivante dal consolidato fiscale IRES 27.659.874 375.691 28.035.566
Credito derivante dal consolidato IVA 333.123 19.278 352.402
Credito per servizi/riaddebiti/altro 2.041.341 347.116 3.474.254 101.062 4.044 5.967.816
TOTALE ATTIVO 36.691.188 889.867 3.474.254 101.062 4.044 41.160.414
STATO PATRIMONIALE PASSIVO
Debiti sub-leasing (34.071) (34.071)
Debiti per servizi/riaddebiti (1.220.726) (16.650) (1.237.376)
TOTALE PASSIVO (1.220.726) (50.721) (1.271.447)
CONTO ECONOMICO
Componenti positive
Interessi attivi per Diritti d'uso in sub-leasing 282.255 6.266 288.521
Dividendi 197.666.224 4.796.707 202.462.931
Recupero personale distaccato 1.386.691 47.818 26.493 12.287 1.473.289
Recupero per spese di gestione su immobili in sub-leasing 309.922 6.881 316.802
Recupero costi assicurativi 448.463 57.752 159.586 665.801
Proventi per servizi e altri 2.202.236 350.587 566.713 214.263 4.044 3.337.843
Componenti negative
Interessi passivi per Diritti d'uso in sub-leasing (1.006) (1.006)
Costo Personale distaccato (656.435) (779) (657.214)
Costi per servizi e altri (1.223.337) (4.050) (1.227.387)
TOTALE CONTO ECONOMICO 200.416.018 5.266.011 746.958 226.550 4.044 206.659.580

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Il Gruppo ha realizzato un'importante diversificazione in termini di tipologia di clientela servita e quindi di fonti di ricavo, con un beneficio complessivo dal punto di vista della riduzione del profilo di rischio delle attività gestite nel loro complesso.

Ai fini della crescita e dello sviluppo, particolare attenzione continuerà ad essere dedicata alla valorizzazione dei canali dei Partner strategici e allo sviluppo e gestione di prodotti dedicati agli investitori retail, private e istituzionali.

Proposta di destinazione del risultato dell'esercizio

Si segnala che l'art. 2430 del Codice civile prevede la destinazione di almeno la ventesima parte degli utili netti annuali a riserva legale, fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale. A seguito dell'esecuzione dell'aumento di capitale sociale a titolo gratuito approvata dal Consiglio di amministrazione in data 5 febbraio 2025, alla data di approvazione del presente progetto di Bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione (4 marzo 2025), il capitale sociale di Anima Holding è pari a Euro 7.421.605,63 ed è rappresentato da n° 325.215.817 azioni ordinarie prive di valore nominale. Si evidenzia che, a seguito di tale variazione del capitale sociale, la riserva legale è scesa al di sotto di un quinto dello stesso.

Si propone pertanto di destinare l'utile d'esercizio, pari a Euro 184.884.289 come segue:

  • Euro 146.347.117,65 a distribuzione dividendo, per un importo predeterminato per ciascuna azione ordinaria in circolazione pari ad Euro 0,45;
  • Euro 25.960 a riserva legale;

• Euro 38.511.211 ad altre riserve.

Con l'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti delle sopra evidenziate proposte e alla luce di quanto deliberato nel corso del mese di febbraio 2025 (si rimanda al precedente paragrafo "Altre Informazioni – Azioni proprie" della presente Relazione sulla gestione), il patrimonio della Società risulterà così composto:

Capitale 7.421.606
Azioni proprie (-) 0
Sovraprezzi azioni 787.651.851
Riserva legale 1.484.322
Altre riserve 717.708.839
Rierve da valutazione 92.126.017
Patrimonio netto totale 1.606.392.635

Signori Azionisti, siete pertanto invitati ad approvare:

  • il Bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024;
  • adottare le proposte sopra richiamate in merito alla destinazione del risultato dell'esercizio.

A conclusione dell'esercizio sociale, si rivolge il più sentito ringraziamento a quanti hanno contribuito fattivamente allo sviluppo dell'attività e al personale in servizio per la costante professionalità mostrata. Al Collegio Sindacale si esprime gratitudine per la competente e qualificata opera prestata.

per il Consiglio di Amministrazione

f.to l'Amministratore Delegato

BILANCIO AL 31.12.2024

SCHEMI DI BILANCIO

STATO PATRIMONIALE

Valori in euro

Voci dell'attivo 31/12/2024 31/12/2023
10. Cassa e disponibilità liquide 10.831.330 8.929.736
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto
economico 15.122.102 8.914.082
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 15.122.102 8.914.082
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva 342.278.443 38.075.000
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 43.613.869 229.977.414
70. Partecipazioni 1.926.436.153 1.880.028.624
80. Attività materiali 3.741.405 4.412.309
90. Attività immateriali 1.100 6.615
100. Attività fiscali 14.499.378 1.594.381
a) correnti 1.508.288
b) anticipate 14.499.378 86.093
120. Altre attività 35.365.304 11.577.489
Totale attivo 2.391.889.084 2.183.515.650
Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2024 31/12/2023
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 595.383.346 595.843.091
a) Debiti 10.169.577 11.698.574
b) Titoli in circolazione 585.213.769 584.144.518
60. Passività fiscali 32.263.277 5.725.784
a) correnti 31.077.199 5.725.784
b) differite 1.186.078
80. Altre passività 7.295.951 9.198.689
90. Trattamento di fine rapporto del personale 319.317 197.936
100. Fondi per rischi e oneri: 3.887.439
c) altri fondi per rischi ed oneri 3.887.439
110. Capitale 7.291.810 7.291.810
120. Azioni proprie (-) (44.529.255) (48.757.414)
140. Sovrapprezzi di emissione 787.651.851 787.651.851
150. Riserve 725.315.042 642.994.378
160. Riserve da valutazione 92.126.017 13.158.576
170. Utile (Perdita) d'esercizio 184.884.289 170.210.948
Totale passivo e patrimonio netto 2.391.889.084 2.183.515.650

CONTO ECONOMICO

Valori in euro

Voci 31/12/2024 31/12/2023
40. Dividendi e proventi simili 205.587.931 181.543.170
50. Interessi attivi e proventi assimilati 8.979.824 8.351.323
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo
60. Interessi passivi e oneri assimilati (10.991.449) (11.314.677)
70. Risultato netto dell'attività di negoziazione 4.046.216
100. Risultato netto delle altre attività e delle passività finanziarie valutate al
fair value con impatto a conto economico 797.991 897.628
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 797.991 897.628
110. MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 204.374.297 183.523.658
130. RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 204.374.297 183.523.658
140. Spese amministrative: (29.013.173) (15.009.982)
a) spese per il personale (22.266.097) (11.169.893)
b) altre spese amministrative (6.747.076) (3.840.089)
160. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (795.171) (341.246)
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (5.515) (5.500)
180. Altri proventi e oneri di gestione 4.354.269 4.124.835
190. COSTI OPERATIVI (25.459.590) (11.231.892)
240. UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE 178.914.707 172.291.768
IMPOSTE
250. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 5.969.582 (2.080.819)
260. UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE
IMPOSTE
184.884.289 170.210.948
280. UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 184.884.289 170.210.948

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

Valori in euro

Voci 31/12/2024 31/12/2023
10. Utile (Perdita) d'esercizio 184.884.289 170.210.948
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto
economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
78.967.988 13.236.725
70. Piani a benefici definiti (547) (2.826)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto
economico
120. Copertura dei flussi finanziari (3.306.235)
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 78.967.441 9.927.665
180. Redditività complessiva (voce 10+170) 263.851.730 180.138.612

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Valori in euro

Esercizio 2024 Esistenze Modifica Esistenze Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazioni dell'esercizio Operazioni sul patrimonio netto
al 31.12.23 saldi
apertura
al 01.01.24 Riserve Dividendi
e altre
destinazioni
Variazioni
di riserve
Emissione
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazioni
strumenti
di capitale
Altre
variazioni
complessiva
esercizio
2024
netto
al 31.12.2024
Capitale 7.291.810 7.291.810 7.291.810
Sovrapprezzo emissioni 787.651.851 787.651.851 787.651.851
Riserve: 642.994.378 642.994.378 90.675.505 (8.354.841) 725.315.042
a) di utili 630.436.152 630.436.152 90.675.505 (37.153.239) 683.958.418
b) altre 12.558.226 12.558.226 28.798.398 41.356.624
Riserve da valutazione 13.158.576 13.158.576 78.967.441 92.126.017
Strumenti di capitale - - -
Azioni proprie (48.757.414) (48.757.414) (40.059.810) 44.287.969 (44.529.255)
Utile (Perdita) di esercizio 170.210.948 170.210.948 (90.675.505) (79.535.443) 184.884.289 184.884.289
Patrimonio netto 1.572.550.149 - 1.572.550.149 - (79.535.443) - - (40.059.810) - - 35.933.128 263.851.730 1.752.739.754
Allocazione risultato Variazioni dell'esercizio
Operazioni sul patrimonio netto
Esercizio 2023 Esistenze Modifica Esistenze Redditività Patrimonio
al 31.12.22 saldi al 01.01.23 esercizio precedente Variazioni complessiva netto
apertura Riserve Dividendi
e altre
di riserve Emissione
nuove
Acquisto
azioni
Distribuzione
straordinaria
Variazioni
strumenti
Altre
variazioni
esercizio
2023
al 31.12.2023
destinazioni azioni proprie dividendi di capitale
Capitale 7.291.810 7.291.810 7.291.810
Sovrapprezzo emissioni 787.651.851 787.651.851 787.651.851
Riserve: 513.578.598 513.578.598 192.350.814 (62.935.034) 642.994.378
a) di utili 501.224.983 501.224.983 192.350.814 (63.139.645) 630.436.152
b) altre 12.353.615 12.353.615 204.611 12.558.226
Riserve da valutazione 3.230.911 3.230.911 9.927.665 13.158.576
Strumenti di capitale - - -
Azioni proprie (72.254.128) (72.254.128) (45.078.865) 68.575.579 (48.757.414)
Utile (Perdita) di esercizio
Patrimonio netto
263.665.513
1.503.164.555
- 1.503.164.555 263.665.513 (192.350.814)
-
(71.314.699)
(71.314.699)
- - (45.078.865) - - 170.210.948 170.210.948
5.640.545 180.138.612 1.572.550.149

RENDICONTO FINANZIARIO Metodo indiretto

Valori in euro

A. ATTIVITÀ OPERATIVA 31/12/2024 31/12/2023
1. Gestione 218.503.026 180.014.868
- risultato d'esercizio (+/-) 184.884.289 170.210.948
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre
attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+)
(724.063)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) - 1.139.584
- rettifiche di valore nette per rischio di credito (+/-) -
- rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 800.686 346.746
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 3.887.439
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 20.720.176 7.430.720
- rettifiche di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale -
- altri aggiustamenti (+/-) 8.934.500 886.871
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (60.999.951) (228.747.165)
- altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value (5.561.907) (1.847.324)
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (219.321.450) -
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 184.791.221 (220.238.044)
- altre attivita' (20.907.815) (6.661.798)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (13.369.115) (88.058.133)
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (11.587.211) (83.543.112)
- altre passività (1.781.904) (4.515.021)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 144.133.960 (136.790.430)
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da - -
2. Liquidità assorbita da (22.629.998) (63.502.968)
- acquisti di partecipazioni (22.629.998) (63.483.468)
- acquisti di attività materiali - (19.500)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (22.629.998) (63.502.968)
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie (40.067.934) (45.078.865)
- distribuzione dividendi e altre finalità (79.535.443) (71.314.699)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (119.603.377) (116.393.564)
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 1.900.585 (316.686.963)

RICONCILIAZIONE

31/12/2024 31/12/2023
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 8.938.744 325.625.706
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 1.900.585 (316.686.962)
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 10.839.329 8.938.744

NOTA INTEGRATIVA

PARTE A- POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il bilancio di esercizio di Anima Holding S.p.A. (di seguito "Anima Holding", la "Società" o l'"Emittente") al 31 dicembre 2024 (il "Bilancio"), in applicazione del D. Lgs. n.38 del 28 febbraio 2005, è redatto secondo i principi contabili IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) ed omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio. Non sono state effettuate deroghe all'applicazione dei principi contabili IFRS.

L'applicazione dei principi contabili IFRS è stata effettuata facendo riferimento anche al Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio (c.d. "Framework"), con particolare riguardo ai principi di prevalenza della sostanza sulla forma, di competenza, nonché ai concetti di rilevanza e significatività dell'informazione.

Nella predisposizione del Bilancio d'esercizio sono stati applicati i principi contabili IFRS omologati ed applicabili ai bilanci degli esercizi che chiudono il 31 dicembre 2024.

Nel seguito sono stati riportati i nuovi principi contabili internazionali o le modifiche di principi contabili già in vigore, omologati dall'Unione Europea e applicabili a partire dal 1° gennaio 2024:

  • Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback omologato il 20 novembre 2023 con Regolamento UE n. 2023/2579. Le nuove disposizioni forniscono indicazioni sulla valutazione successiva da parte del locatario venditore nelle operazioni di vendita e retrolocazione (c.d. sale and lease back). In particolare, prevedono che il locatario venditore debba rilevare: (i) il right of use e la lease liabilities derivante dal leaseback, come percentuale del precedente valore contabile dell'attività che si riferisce al diritto d'uso trattenuto e (ii) l'eventuale guadagno/perdita solo in relazione alla percentuale del guadagno/perdita che si riferisce ai diritti trasferiti all'acquirente locatario;
  • Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements omologato il 19 dicembre 2023 con Regolamento UE n. 2023/2822. Più nel dettaglio le nuove disposizioni riguardano la corretta classificazione in bilancio delle "passività con covenants", tra le passività correnti o non correnti, e l'informativa obbligatoria da fornire sulle stesse. Tali modifiche sono volte a migliorare le informazioni che un'impresa è tenuta a fornire relativamente alle passività con covenants, in particolare quelle non correnti; consentendo agli investitori di comprendere con maggiore chiarezza se tali passività potrebbero dover essere rimborsate entro 12 mesi;
  • Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements omologato il 15 maggio 2024 con Regolamento UE n. 2024/1317. Le modifiche prevedono disclosure integrative in merito all'introduzione di obblighi informativi sugli accordi di finanziamento per le forniture stipulati da un'impresa (c.d. Reverse Factoring). Nello specifico attraverso le seguenti modifiche viene richiesto all'impresa di fornire informazioni sugli accordi stipulati, quali termini e condizioni degli accordi, valori contabili soggetti a tali accordi e eventuali anticipi e/o proroghe nei termini di pagamento. L'informativa consentirà agli utilizzatori del bilancio di valutare gli effetti di tali accordi sulle passività e sui flussi finanziari dell'entità e sull'esposizione dell'entità stessa al rischio di liquidità

Si evidenzia che l'adozione di tali principi e modifiche non hanno comportato effetti sul Bilancio d'esercizio della Società.

Principi contabili internazionali omologati al 31 dicembre 2024 ma con entrata in vigore negli esercizi successivi

Regolamento
omologazione
Titolo Data di entrata in
vigore
2862/2024 Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foregn Exchange
Rates: Lack of Exchangeability
01/01/2025

Principi contabili internazionali non ancora omologati al 31 dicembre 2024

Tipologia Principio/Interpretazione Data di
pubblicazione
Nuovo principio IFRS 19 Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures 09/05/2024
Nuovo principio IFRS 18 Presentation and Disclosure in Financial Statements 09/04/2024
Modifica Contracts Referencing Nature-dependent Electricity – Amendments to
IFRS 9 and IFRS 7
18/12/2024
Modifica Amendments to the Classification and Measurement of Financial
Instruments (Amendment to IFRS 9 and IFRS 7)
30/05/2024

Non si prevedono impatti rilevanti dall'introduzione e dalle modifiche dei principi elencati e, come sopra evidenziato, tali principi e modifiche non rilevano ai fini della redazione del presente Bilancio, posto che la loro applicazione è subordinata all'omologazione mediante emissione di appositi Regolamenti comunitari da parte della Commissione Europea.

Sezione 2 – Principi generali di redazione

Il Bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal rendiconto finanziario (predisposto con il metodo indiretto), dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto e dalla nota integrativa. In considerazione della tipologia di attività caratteristica e prevalente svolta dalle entità in cui Anima Holding detiene partecipazioni di controllo, la Società ha deciso di utilizzare gli schemi di bilancio redatti sulla base delle Istruzioni "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" (le "Istruzioni di redazione"), utilizzando gli schemi di bilancio e di nota integrativa delle Società di Gestione del Risparmio, emanate dalla Banca d'Italia, nell'esercizio dei poteri stabiliti dall'art. 43 del D. Lgs. n. 136/2015, con il Provvedimento del 17 novembre 2022 e successive integrazioni.

Le Istruzioni di redazione stabiliscono in modo vincolante gli schemi di bilancio e le relative modalità di compilazione, nonché il contenuto della Nota integrativa.

Si richiamano inoltre i documenti di tipo interpretativo e di supporto all'applicazione dei principi contabili emanati dagli organismi regolamentari internazionali e di vigilanza italiani e dagli standard setter di cui si è tenuto conto anche nella redazione del presente Bilancio, laddove applicabili; tra i più significativi per la Società si segnalano:

  • Pubblic Statement del 24 ottobre 2024 dell'ESMA "European common enforcement priorities for 2024 corporate reporting" (ripreso anche da CONSOB nel Richiamo di attenzione 2/24 del 20 dicembre 2024). In particolare, è richiesta particolare attenzione sui seguenti temi:
    • o per i bilanci redatti secondo i principi contabili IFRS sull'adeguatezza delle informazioni fornite con riferimento alla gestione della liquidità ed ai rischi associati, oltre alla chiarezza e trasparenza nelle politiche contabili adottate, in particolare con riferimento alle poste valutative che comportano giudizi e stime significative in bilancio;
    • o con riferimento ai reporting di sostenibilità redatti secondo i nuovi principi European Sustainability Reporting Standards (ESRS), è richiesta attenzione con riferimento (i) alla corretta applicazione degli stessi e in particolare alla valutazione della doppia materialità, (ii) alla conformità all'articolo 8 del Regolamento Tassonomia, oltre (iii) a ribadire nuovamente l'importanza della coerenza e della connessione tra le informazioni relative ai rischi e alle opportunità climatiche fornite nei bilanci e le informazioni incluse nella rendicontazione di sostenibilità;
    • o bilanci predisposti nel formato ESEF è richiamata l'attenzione sull'accuratezza e sulla conformità nella predisposizione del documento in formato elettronico con quanto

previsto dalla normativa, oltre ad essere evidenziati gli errori di archiviazione più comuni riscontrati su cui porre attenzione;

  • il Discussion paper n. 1/2022 "Impairment test dei non financial assets (IAS 36) a seguito della guerra in Ucraina" pubblicato il 29 giugno 2022 dall'Organismo Italiano di Valutazione ("OIV"), che riprende i contenuti Public Statement del 13 maggio 2022 dell'ESMA (oggetto del Richiamo di attenzione di Consob del 19 maggio 2022) e fornisce indicazioni operative per trattare l'incertezza dell'attuale contesto nell'ambito dell'eventuale esercizio dell'impairment test;
  • il documento "Recommendations on Accounting for Goodwill" emesso dall'International Organization of Securities Commissions ("IOSCO" - organizzazione internazionale che riunisce le Autorità di Vigilanza sui mercati finanziari) del dicembre 2023, richiamato anche da Consob, contenente raccomandazioni sulla contabilizzazione dell'avviamento destinate agli emittenti, agli audit committee (ai responsabili delle attività di governance dell'impresa) e ai revisori legali. Le raccomandazioni intendono contribuire a migliorare l'affidabilità, la fedele rappresentazione e la trasparenza dell'informativa finanziaria sull'avviamento così come contabilizzato e rappresentato nei bilanci.

Il Bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuità dell'attività aziendale, che appare appropriata alla luce dell'andamento economico e delle prospettive aziendali, secondo il principio della contabilizzazione per competenza economica, nel rispetto del principio di rilevanza e di significatività dell'informazione e della prevalenza della sostanza sulla forma. Non sono stati rilevati eventi o circostanze che risultino essere significativi e tali da generare dubbi sulla continuità aziendale.

Gli schemi riportano, oltre agli importi relativi al periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti al 31 dicembre 2023.

In conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio è redatto utilizzando l'Euro come moneta di conto.

Se non diversamente specificato, gli importi del Bilancio sono esposti in unità.

Nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel prospetto della redditività complessiva non sono stati indicati i conti che presentano saldi a zero in entrambi i periodi confrontati. Analogamente, nella nota integrativa non sono state presentate le sezioni e/o le tabelle che non contengono alcun valore.

Compensazioni tra attività e passività e tra costi e ricavi sono effettuate solo se richiesto o consentito da un principio o da una sua interpretazione.

In relazione al rendiconto finanziario, come previsto dallo IAS 7 paragrafi 45 e 46, la riconciliazione considera le voci di cassa e di conto corrente (a vista e non a vista) di inizio e fine periodo quale aggregato relativo al cosiddetto "cash equivalent".

Inoltre, il rendiconto finanziario accoglie nella voce "Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo" anche l'assorbimento di liquidità derivante dall'investimento in depositi e scadenza ("time deposit") effettuati nell'esercizio e pari a circa Euro 36,8 milioni al 31 dicembre 2024.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del Bilancio

Al 4 marzo 2025, data di approvazione del progetto di Bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione di Anima Holding, non sono intervenuti eventi che comportino rettifiche o che richiedano una modifica di valori di attività e passività ovvero menzione nella nota integrativa. Si segnala che:

  • con riferimento alle società controllate si segnala che:
    • o in data 12 febbraio 2025 il Consiglio di Amministrazione della controllata indiretta Vita S.r.l. ("Vita Srl") ha approvato il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, attestante una perdita netta pari a circa Euro 456 mila;
    • o in data 13 febbraio 2025 il Consiglio di Amministrazione della controllata diretta Anima Alternative SGR S.p.A. ("Anima Alternative") ha approvato il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, attestante un utile netto pari a circa Euro 3 milioni;

  • o in data 19 febbraio 2025 il Consiglio di Amministrazione della controllata diretta Kairos Partners SGR S.p.A. ("Kairos SGR") ha approvato il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, che registra un utile netto pari a circa Euro 755 mila;
  • o in data 20 febbraio 2025 il Consiglio di Amministrazione della controllata diretta Anima SGR S.p.A. ("Anima SGR") ha approvato il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, che registra un utile netto pari a circa Euro 252,5 milioni;
  • o in data 3 marzo 2025 il Consiglio di Amministrazione della controllata diretta Castello SGR S.p.A. ("Castello SGR") ha approvato il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024, attestante un utile netto pari a circa Euro 2 milioni;
  • in data 17 febbraio 2025 (cfr. comunicato stampa "Variazione del capitale sociale" del 17 febbraio 2025) è avvenuto il deposito dell'attestazione di emissione di n° 5.899.814 nuove azioni ordinarie, godimento regolare, al servizio del piano di incentivazione azionaria di mediolungo termine approvato dall'Assemblea ordinaria di Anima Holding in data 28 marzo 2024 ("LTIP 24-26") per massimi nominali Euro 129.795,91, mediante imputazione a capitale di un importo di corrispondente ammontare tratto dalle riserve disponibili, in esecuzione della delibera di aumento di capitale sociale a titolo gratuito approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 5 febbraio 2025 (cfr. comunicato stampa "Risultati consolidati per l'esercizio 2024" del 5 febbraio 2025), in parziale esercizio dell'autorizzazione conferita ai sensi dell'art. 2443 C.C. dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 28 marzo 2024.

Pertanto, alla data di approvazione del progetto di Bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione, il capitale sociale di Anima Holding è pari a Euro 7.421.605,63 ed è rappresentato da n° 325.215.817 azioni ordinarie prive di valore nominale.

Si segnala inoltre che, verificate le Condizioni di Permanenza, sono state attribuite ai Beneficiari n° 15.341.544 azioni in relazione al piano di incentivazione azionaria di mediolungo termine approvato dall'Assemblea ordinaria di Anima Holding in data 31 marzo 2021 ("LTIP 21-23") e al piano LTIP 24-26, con l'utilizzo di n° 9.441.730 azioni proprie detenute nel portafoglio dalla Società e n° 5.899.814 azioni derivanti dal predetto aumento di capitale;

  • in data 24 febbraio 2025 la Presidente del Collegio Sindacale Dott.sa Mariella Tagliabue ha comunicato le sue dimissioni dalla carica, con efficacia dal 1° aprile 2025. Le dimissioni sono motivate dalla volontà di perseguire nuove opportunità professionali. A partire dal 1° aprile 2025 le subentrerà nella carica di Sindaco Effettivo e Presidente del Collegio Sindacale il Dott. Maurizio Tani, attuale Sindaco Supplente, componente della medesima lista di minoranza presentata all'Assemblea degli Azionisti del 21 marzo 2023 (cfr. comunicato stampa "Dimissioni della Presidente del Collegio Sindacale e subentro Sindaco supplente" del 25 febbraio 2025);
  • in data 28 febbraio, in merito all'offerta pubblica d'acquisto volontaria ("OPA") promossa da Banco BPM Vita S.p.A. ("BBPM Vita"), di concerto con la capogruppo Banco BPM S.p.A. ("Banco BPM"), sulla totalità delle azioni ordinarie della Società, l'assemblea ordinaria di Banco BPM ha deliberato di (i) incrementare a Euro 7 cum dividendo il corrispettivo unitario offerto e (ii) esercitare la facoltà, ove ritenuto opportuno, di rinunciare in tutto o in parte a una o più delle condizioni di efficacia volontarie apposte all'OPA BBPM Vita e non ancora soddisfatte al 28 febbraio 2025.

Sezione 4 – Altri aspetti

In relazione all'informativa richiesta dallo IAS 10 riguardo la pubblicazione dell'informativa finanziaria, si informa che il progetto Bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 4 marzo 2025.

Acquisizione di Kairos Partners SGR

Il 2 maggio 2024 Anima Holding ha acquisito da Kairos Investment Management S.p.A. una quota pari al 100% del capitale sociale di Kairos Partners SGR("Kairos SG"), pagando un corrispettivo provvisorio pari a Euro 19,3 milioni, attraverso l'utilizzo di risorse finanziarie disponibili.

Kairos è uno dei marchi più prestigiosi dell'asset e wealth management in Italia, con una gamma di prodotti e servizi orientati a una clientela ad alto potenziale private e istituzionale.

La partecipazione di Kairos SGR nel bilancio d'esercizio di Anima Holding è stata rilevata nella voce "70. Partecipazioni" ed è stata contabilizzata, con riferimento all'acquisizione, al costo sostenuto per l'acquisto, incrementato degli oneri accessori che la Società ha sostenuto per consulenze ed imposte indirette (per un importo pari a circa Euro 0,8 milioni), diminuito degli aggiustamenti prezzo a favore della Società per un valore complessivo pari a circa Euro 0,7 milioni.

Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione dell'informativa finanziaria

La predisposizione dell'informativa finanziaria richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull'informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in Bilancio. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti in bilancio possano variare anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono:

  • l'eventuale identificazione e quantificazione delle perdite per riduzione di valore delle partecipazioni;
  • le stime e assunzioni relative alla determinazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
  • le stime e assunzioni relative alla determinazione del fair value delle opzioni sottostanti l'accordo di Put e Call, recante diritti di acquisto delle azioni di minoranza (20%) di Castello SGR;
  • la quantificazione dei fondi per rischi e oneri e dei relativi accantonamenti, con specifico riferimento ai contenziosi legali e fiscali e verso il personale dipendente, oltre alla stima degli oneri del personale correlata alla componente di remunerazione variabile;
  • le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità anticipata;
  • le stime e le assunzioni relative alla determinazione del valore attuariale del TFR;
  • le stime e le assunzioni relative al numero dei diritti correlati ai piani di incentivo a lungo termine e alla determinazione del loro fair value.

Rischi

Shock di natura esogena, come, le instabilità del contesto geopolitico con le correlate conseguenze, potrebbero avere impatti molto importanti sulla redditività della Società, soprattutto in termini di riduzione dei ricavi. Tali eventi sono per loro natura improvvisi e con dinamiche non prevedibili e proprio per questa loro imprevedibilità nelle loro modalità di manifestazione sono difficilmente modellizzabili ex ante.

A causa dell'incertezza relativa all'ambito e alla portata degli eventi esogeni di questa natura, la reazione dei sistemi economici e finanziari è tipicamente una immediata riduzione dell'esposizione al rischio, indipendentemente dalla valutazione effettiva degli impatti economici dello shock, con conseguenti crash di mercato e incremento prociclico dei rischi sistemici. In tali eventi, la riduzione dei ricavi può derivare: (i) dalla svalutazione degli Asset under Management ("AuM"), sui quali vengono calcolate le commissioni, (ii) dalle maggiori difficoltà nella generazione di commissioni legate all'andamento della performance dei prodotti, qualora contrattualmente previste, (iii) dalla riduzione della raccolta netta dovuta al clima di incertezza generato sia dallo shock, che dalla reazione dei mercati finanziari.

Dal punto di vista operativo, il Gruppo ha un piano di continuità aziendale che può essere prontamente attivato in caso di necessità al fine di garantire la continuità operativa del business. Le caratteristiche del business, le dimensioni aziendali e le tecnologie in uso consentono inoltre una risposta agile, veloce ed efficace anche in caso di situazioni di particolare emergenza, facendo ampio e tempestivo ricorso a modalità di lavoro da remoto e garantendo la piena continuità operativa. La presenza di una gamma di prodotti ampiamente diversificata sia in termini di mercati, sia in termini di strategie, con una presenza significativa di soluzioni a ritorno assoluto/flessibili e a basso rischio, consente di ridurre l'impatto di eventuali shock di mercato sullo stock di AuM. Inoltre, il modello di business commerciale focalizzato sulla vicinanza e sull'affiancamento continuo a collocatori e clienti consente, anche in situazioni di particolare incertezza, di avere un contatto diretto con loro, finalizzato a supportare in modo razionale i loro processi decisionali.

Rischi operativi

La Società svolge in prevalenza attività di coordinamento e di gestione operativa delle partecipazioni e pertanto l'esposizione ai rischi operativi è dunque limitata ai processi amministrativi, in parte effettuati anche per alcune società del Gruppo.

Con riferimento alle attività conferite in outsourcing a fornitori terzi, le società di gestione del risparmio ("SGR") del Gruppo hanno verificato le modalità di attivazione dei rispettivi piani di emergenza, richiedendo e ottenendo comunicazioni e aggiornamenti periodici sulle condizioni di prestazione delle attività. Il Gruppo è dotato di un sistema di monitoraggio continuativo e di valutazione periodica dell'operato degli outsourcer che tiene conto dei livelli di continuità, efficacia ed efficienza dei servizi svolti, anche al fine di reagire prontamente alle mutate condizioni dell'ambiente operativo. Tale presidio è stato adeguato nel corso dell'esercizio anche al fine di dare attuazione a quanto previsto dall'aggiornamento del Regolamento di attuazione degli art. 4 undecies e 6 comma 1b) e c-bis) del TUF che recepisce gli orientamenti ESMA in materia di esternalizzazione a fornitori di servizi cloud.

Nel corso del 2024 sono state progressivamente implementate le nuove strutture organizzative di Gruppo, che prevedono il rafforzamento di Anima Holding con particolare riferimento alla gestione unitaria dei rischi d'impresa, anche alla luce delle acquisizioni di Castello SGR e Kairos SGR. Per tale motivo, dal 1° Ottobre 2024 è attiva la nuova Direzione Rischi, a diretto riporto dell'Amministratore Delegato di Anima Holding, con contestuale istituzione della menzionata carica di Group Chief Risk Officer ("CRO"). La Direzione Rischi svolge un coordinamento metodologico dei presidi di rischio adottati dalle diverse società del Gruppo e monitora che i rischi di impresa siano compatibili con il raggiungimento degli obiettivi dei piani pluriennali e dei budget annuali nonché coerenti con il risk appetite espresso dal Consiglio di Amministrazione di ciascuna società del Gruppo per le diverse categorie di esposizione al rischio (rischi finanziari, operativi, reputazionali, di conformità, legali, ecc...).

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

Cassa e disponibilità liquide

In questa voce sono classificate le giacenze di valute aventi corso legale, comprese le banconote e le monete divisionali estere ("cassa contante"), nonché le disponibilità dei conti correnti e depositi a vista depositati presso Istituti di credito. Tali disponibilità sono iscritte al loro valore nominale.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (FVTPL) Criteri di classificazione

In questa categoria sono classificate le attività finanziarie gestite con l'obiettivo di realizzare flussi finanziari principalmente mediante la vendita delle attività e i cui flussi finanziari contrattuali non siano esclusivamente rappresentati da pagamenti di capitale e interessi maturati sull'importo del capitale da restituire (titoli di capitale, titoli di debito e quote di OICR).

In particolare, la categoria in esame ricomprende le seguenti sottocategorie:

  • attività finanziarie di negoziazione: ricomprendono attività finanziarie acquisite principalmente al fine di essere vendute a breve termine e derivati non designati quali strumenti di copertura ed efficaci (titoli di debito, titoli di capitale, finanziamenti, quote di OICR e derivati);
  • attività finanziarie designate al fair value: attività finanziarie che al momento della rilevazione iniziale sono designate al fair value su basi volontarie al fine di eliminare o ridurre significativamente un'incoerenza nella valutazione o nella rilevazione (talvolta definita come «asimmetria contabile») che altrimenti risulterebbe dalla valutazione delle attività su basi diverse (titoli di debito e finanziamenti);
  • altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: attività finanziarie non detenute con finalità di negoziazione (titoli di debito, titoli di capitale, finanziamenti, quote di OICR).

Sono infine incluse in questa voce le interessenze azionarie non qualificabili come di controllo, collegamento o di controllo congiunto.

Quando, e solo quando, si modifichi il modello di business adottato per la gestione delle attività finanziarie è possibile effettuare riclassifiche in altre categorie previste dall'IFRS 9. La riclassifica avviene prospetticamente a partire dalla data di riclassificazione.

Criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione

Iscrizione iniziale

Al momento della rilevazione iniziale l'attività è valutata al suo fair value, normalmente coincidente con il costo, integrati dei costi o dei proventi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività.

Valutazione successiva e rilevazione delle componenti reddituali

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie in oggetto sono valorizzate al fair value e gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono rilevati nel conto economico.

Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, sono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi domanda-offerta o prezzi medi) e l'ultimo valore quota calcolato e reso disponibile al pubblico per le parti di OICR.

Cancellazione

Tali attività vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse, o quando vengono cedute trasferendo tutti o sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad esse connesse.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva Criteri di classificazione

In questa categoria sono rilevati i titoli di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione e non qualificabili di controllo esclusivo, collegamento e controllo congiunto, per i quali si applica l'opzione di classificarli tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Tale opzione è esercitabile al momento dell'iscrizione iniziale del singolo strumento finanziario ed è irrevocabile.

Criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione

Iscrizione iniziale

L'iscrizione iniziale dell'attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All'atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, comprensivo dei costi e/o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Valutazione successiva e rilevazione delle componenti reddituali

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie classificate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono valorizzate al fair value e gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono contabilizzati in contropartita della specifica riserva di patrimonio netto, voce 160. Riserve da valutazione. Gli importi rilevati in questa riserva non saranno mai oggetto di rigiro nel conto economico, nemmeno in caso di cessione dell'attività.

Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, sono utilizzate quotazioni di mercato (prezzi domanda-offerta o prezzi medi).

L'unica componente rilevata nel conto economico è rappresentata dai dividendi incassati, contabilizzata nella voce 40. Dividendi e proventi assimilati.

Cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando sono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad esse connessi.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

In questa categoria sono classificate le attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali e i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

In tale categoria sono ricompresi i crediti relativi a commissioni per la gestione di patrimoni e gli eventuali costi anticipati a favore dei patrimoni gestiti, oltre alla liquidità depositata presso conti correnti bancari non a vista.

Criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione

Iscrizione iniziale

Alla data di prima iscrizione le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono rilevate al loro fair value, corrispondente di norma all'ammontare erogato o al corrispettivo pagato, a cui sono aggiunti gli eventuali costi/proventi di transazione di diretta imputazione, se materiali e determinabili. I crediti sono iscritti alla data di erogazione.

Valutazione successiva e rilevazione delle componenti reddituali

Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie in oggetto sono valutate sulla base del costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e della differenza tra l'ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, calcolato con il metodo del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata (inferiore ai 12 mesi) fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione della logica di attualizzazione. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito (capitale ed interessi) al valore di prima iscrizione.

Impairment

A ciascuna data di riferimento del bilancio per i crediti commerciali, in accordo con l'approccio semplificato previsto da IFRS9, è effettuata la valutazione del fondo a copertura perdite determinato in base alle perdite attese lungo la vita del credito.

Cancellazione

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse o quando sono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad esse connessi.

Partecipazioni

Criteri di classificazione

La voce include le interessenze detenute in società controllate, controllate congiuntamente e collegate.

Sono considerate società controllate le entità in cui Anima Holding è esposta a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con le stesse e nel contempo ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tali entità.

Sono considerate società sottoposte a controllo congiunto (joint ventures), le entità per le quali, su base contrattuale, il controllo è condiviso fra Anima Holding e un altro o più soggetti esterni al Gruppo, ovvero quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Sono considerate società sottoposte ad una influenza notevole (collegate), le entità in cui Anima Holding possiede almeno il 20% dei diritti di voto (ivi inclusi i diritti di voto "potenziali") o nelle quali – pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato.

Criteri di iscrizione e cancellazione

Le partecipazioni sono iscritte alla data di regolamento.

All'atto della rilevazione iniziale le interessenze partecipative sono contabilizzate al costo d'acquisto determinato come somma:

  • del fair value, alla data di acquisizione, delle attività cedute, delle passività assunte e degli strumenti di patrimonio netto emessi dall'acquirente, in cambio del controllo dell'impresa acquisita;
  • di qualunque costo direttamente attribuibile all'acquisizione stessa.

Le partecipazioni vengono cancellate quando vengono meno i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

Criteri di valutazione

Le partecipazioni sono valutate al costo, eventualmente rettificato per perdite di valore. Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione (c.d. impairment), si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del più alto tra il valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare (valore in uso della stessa), ed il suo fair value, dedotti i costi di dismissione finale dell'investimento.

Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.

Con riferimento al trattamento contabile di aggiustamenti prezzo positivi/negativi riveniente da acquisizioni societarie, dato che il principio contabile internazionale IAS 27 "Separate Financial Statements" non affronta lo specifico tema, si fa ricorso alle indicazioni fornite in merito dal corpus dei principi contabili internazionali. Nello specifico lo IAS 8 "Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors" sottolinea che, in assenza di un principio contabile o di un'interpretazione relativa a un'operazione, la direzione aziendale deve fare uso del proprio giudizio nello sviluppare e applicare

un principio contabile al fine di fornire un'informativa che sia rilevante per gli utilizzatori, attendibile, neutrale, cioè scevra da pregiudizi, prudente e completa con riferimento a tutti gli aspetti rilevanti.

La direzione aziendale, al fine di rispettare le predette prescrizioni, deve pertanto far riferimento, oltre che ai principi contabili, anche alle Guide Applicative contenute nei Principi e nelle Interpretazioni che trattano casi simili o correlati e al Framework. Inoltre, la direzione aziendale può considerare le disposizioni più recenti pubblicate da altri organismi preposti all'emanazione dei principi contabili che utilizzano un quadro sistematico concettualmente simile per sviluppare i principi contabili, ovvero altra letteratura contabile e prassi consolidate del settore, nella misura in cui queste non siano in conflitto con le disposizioni e le Guide Applicative contenute nei Principi e nelle Interpretazioni e con il Framework.

Tutto ciò premesso, al fine di definire il corretto trattamento contabile da seguire per il riconoscimento dei pagamenti variabili nel bilancio separato della Società, si fa riferimento al modello del costo così come definito dallo IAS 16 e dallo IAS 38. Tali principi disciplinano, rispettivamente, il trattamento contabile delle immobilizzazioni materiali e immateriali e, in particolare, il riconoscimento, la determinazione dei valori di carico, gli ammortamenti e le perdite per impairment. Il costo viene definito dai paragrafi IAS 16.6 e IAS 38.8 come: "l'ammontare di disponibilità liquide o mezzi equivalenti corrisposti o il fair value (valore equo) di altro corrispettivo dato per acquisire un'attività, al momento dell'acquisto o della costruzione o, ove applicabile, l'importo attribuito a tale attività al momento della rilevazione iniziale secondo quanto previsto dalle disposizioni specifiche di altri IFRS". Inoltre, lo IAS 16 e lo IAS 38 non sono prescrittivi con riguardo al momento in cui occorre misurare il fair value del prezzo corrisposto in contropartita dell'attività acquisita.

Tale momento può essere individuato quando l'entità ottiene il controllo dell'attività oppure quando il prezzo da corrispondere/ricevere al/dal venditore diventa certo al verificarsi della condizione da cui il prezzo dipendeva. In presenza di un aggiustamento del prezzo quest'ultima impostazione sembra maggiormente condivisibile.

La Società in fase di acquisizione di una partecipazione di controllo può sottoscrivere un contratto con gli azionisti di minoranza che prevede la combinazione della vendita di un'opzione put e l'acquisto di un'opzione call ("Put & Call"), stipulate a condizioni simili, aventi ad oggetto le azioni detenute dagli stessi azionisti di minoranza.

All'atto della rilevazione iniziale, le opzioni sono iscritte al fair value identificato alla data di sottoscrizione. Tale fair value, anche nelle valutazioni successive, è determinato come differenza tra il prezzo di esercizio ("strike price") e il prezzo di mercato dell'attività sottostante. Coerentemente con quanto previsto dall'IFRS 13, ai fini della stima del fair value è necessario ricorrere all'utilizzo di tecniche di valutazione rientranti nel c.d. metodo reddituale, basate quindi sull'utilizzo di input principalmente non osservabili e modelli di determinazione del fair value complessi.

Il valore delle Put & Call viene esposto nello Stato Patrimoniale, nella voce "Attività finanziaria/Passività finanziaria di negoziazione" nell'attivo o nel passivo, a seconda dell'esito della valorizzazione.

Attività materiali

Le attività materiali comprendono i mobili e gli arredi nonché le attrezzature di qualsiasi tipo che si ritiene di utilizzare per più di un esercizio. Le attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi sono classificate come "attività ad uso funzionale" secondo lo IAS 16.

Nelle attività materiali confluiscono inoltre le migliorie su beni di terzi qualora le stesse costituiscano spese incrementative relative ad attività identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sotto voci specifiche di riferimento (ad esempio impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Qualora le migliorie e spese incrementative siano relative ad attività materiali identificabili ma non separabili, le stesse sono invece incluse nella voce 120. "Altre attività".

Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico.

Criteri di valutazione

Le attività materiali sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore. Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, lungo la loro vita utile. L'ammortamento inizia quando i beni sono disponibili per l'uso. Non vengono invece ammortizzati:

  • i terreni in quanto hanno vita utile indefinita;
  • il patrimonio artistico in quanto la vita utile di un'opera d'arte non può essere stimata ed il loro valore è normalmente destinato ad aumentare nel tempo;

Se esiste qualche indicazione che dimostri che un'attività materiale valutata al costo possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a Conto Economico.

Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l'attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati, in assenza di precedenti perdite di valore.

Criteri di cancellazione

Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall'uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri.

Leasing (Locatario)

Criteri di classificazione

Un contratto, o parte di esso, è classificato come leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo, quindi, se lungo tutto il periodo di utilizzo del bene si godrà di entrambi i seguenti diritti:

a) il diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dell'attività; e b) il diritto di decidere sull'utilizzo dell'attività.

In caso di modifica dei termini e delle condizioni del contratto si procede ad una nuova valutazione per determinare se il contratto è o contiene un leasing.

La Società non applica le presenti regole:

  • ai leasing di attività immateriali;
  • ai leasing a breve termine (durata minore o uguale a 12 mesi);
  • ai leasing in cui l'attività sottostante sia di modesto valore (attività il cui valore unitario è minore o uguale a 5.000 Euro).

Criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione

Una volta verificato se un contratto si configuri quale leasing, alla data di decorrenza del contratto si rileva l'attività consistente nel diritto di utilizzo e la passività del leasing.

La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto di utilizzo avviene al costo che comprende:

  • a) l'importo della valutazione iniziale della passività del leasing;
  • b) i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti;
  • c) i costi iniziali diretti sostenuti dal locatario; e
  • d) la stima dei costi che si dovranno sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino del sito in cui è ubicata o per il ripristino dell'attività sottostante nelle condizioni previste dai termini e dalle condizioni del leasing.

La valutazione iniziale della passività del leasing avviene al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale della Società.

In caso di operazioni in cui l'attività sottostante un contratto di leasing è a sua volta data in leasing dalla Società ad una società del Gruppo o una terza parte, rimanendo in vigore il leasing con il locatario principale, l'attività è rilevata come credito finanziario ad un valore pari agli incassi esigibili per il subleasing attualizzati al tasso di attualizzazione per il leasing principale.

La contabilizzazione come leasing avviene per ogni componente di leasing separandola dalle componenti non di leasing.

La durata del leasing è determinata come il periodo non annullabile del leasing, a cui vanno aggiunti entrambi i seguenti periodi:

  • a) periodi coperti da un'opzione di proroga del leasing, se si ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione; e
  • b) periodi coperti dall'opzione di risoluzione del leasing, se si ha la ragionevole certezza di non esercitare l'opzione.

Si ridetermina la durata del leasing in caso di cambiamento del periodo non annullabile del leasing. Dopo la data di iscrizione iniziale, la valutazione dell'attività avviene applicando il modello del costo. Le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono ammortizzate dalla data di decorrenza del contratto sino al termine della durata del leasing.

Dopo la data di decorrenza la passività del leasing è valutata:

  • a) aumentando il valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività del leasing;
  • b) diminuendo il valore contabile per tener conto dei pagamenti effettuati per il leasing;
  • c) rideterminando il valore contabile per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing o della revisione dei pagamenti dovuti per il leasing.

Gli interessi sulla passività del leasing e i pagamenti variabili dovuti per il leasing, non inclusi nella valutazione della passività del leasing, sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti.

In bilancio le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono esposte separatamente dalle altre attività, le passività del leasing separatamente dalle altre passività, gli interessi passivi sulla passività del leasing sono rilevati come oneri finanziari e separatamente dalla quota di ammortamento dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.

Attività immateriali

Criteri di classificazione

Le attività immateriali sono iscritte come tali se sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali.

Criteri di iscrizione e valutazione

Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per effetto di eventuali oneri accessori solo se è probabile che i futuri benefici economici attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell'attività stessa può essere attendibilmente determinato. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è rilevato a conto economico nell'esercizio in cui è stato sostenuto.

Per le attività a vita utile definita, il costo è ammortizzato in quote costanti o in quote decrescenti determinate in funzione dell'afflusso dei benefici economici attesi dall'attività. Le attività a vita utile indefinita non sono invece soggette ad ammortamento sistematico, bensì ad un test periodico di verifica dell'adeguatezza del relativo valore di iscrizione in bilancio.

In particolare, tra le attività immateriali sono incluse le attività immateriali basate sulla tecnologia, quali il software applicativo, ammortizzato in funzione della prevista obsolescenza tecnologica dello stesso e comunque non oltre un periodo massimo di 5 anni.

Se esiste qualche indicazione che dimostri che un'attività possa avere subìto una perdita di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L'ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell'attività ed il valore recuperabile.

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o qualora non siano più attesi benefici economici futuri.

Altre attività

Le altre attività accolgono essenzialmente poste non riconducibili ad altre voci dello stato patrimoniale, tra cui si ricordano i crediti derivanti da forniture di beni e servizi non finanziari, le partite fiscali diverse da quelle rilevate a voce propria (ad esempio, connesse con l'attività di sostituto di imposta), i ratei e risconti attivi.

Le altre attività comprendono inoltre le migliorie e le spese incrementative sostenute su immobili di terzi, capitalizzate in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre benefici economici futuri. I suddetti costi sono classificati tra le altre attività in ottemperanza alle Istruzioni di Banca d'Italia e vengono ammortizzate secondo il periodo più breve tra quello in cui le migliorie e le spese possono essere utilizzate e quello di durata residua del contratto di affitto.

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di classificazione

Le "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato" includono i titoli obbligazionari emessi dalla Società.

Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dalla Società in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing.

Criteri di iscrizione

La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato o al prezzo di emissione.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo.

Fanno eccezione le passività a breve termine (inferiori a 12 mesi), che rimangono iscritte al fair vlaue e per le quali il fattore temporale risulta trascurabile.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli obbligazionari precedentemente emessi.

Fiscalità corrente e differita

Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto della legislazione fiscale nazionale, sono contabilizzate come costo in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno generate. Esse rappresentano pertanto il saldo della fiscalità corrente e differita relativa al reddito dell'esercizio.

Le Attività e Passività fiscali correnti accolgono il saldo netto delle posizioni fiscali della Società nei confronti dell'Amministrazioni finanziaria ovvero la differenza tra le passività fiscali correnti dell'esercizio, calcolate in base ad una previsione dell'onere tributario dovuto per l'esercizio, determinato in base alle norme tributarie in vigore, e le attività fiscali correnti rappresentate dagli acconti e dagli altri crediti d'imposta per ritenute d'acconto subite.

Si ricorda che la Società e le controllate Anima SGR e Anima Alternative hanno aderito al regime di tassazione di gruppo ex art. 117 e seg. del T.U.I.R. (cosiddetto "Consolidato fiscale nazionale"). I rapporti tra le società aderenti sono regolati da apposito contratto di Consolidato fiscale.

La fiscalità differita è determinata, tenendo conto dell'effetto fiscale connesso alle differenze temporanee tra il valore contabile delle attività e passività ed il loro valore fiscale che determineranno importi imponibili o deducibili nei futuri periodi. A tali fini, si intendono "differenze temporanee tassabili" quelle che nei periodi futuri determineranno importi imponibili e "differenze temporanee deducibili" quelle che negli esercizi futuri determineranno importi deducibili.

La fiscalità differita non è rilevata nel caso in cui derivi dalla rilevazione iniziale dell'avviamento e dalla rilevazione iniziale di un'attività o di una passività in operazioni che non rappresentino un'aggregazione aziendale e al momento dell'operazione non influenza né l'utile contabile né il reddito imponibile (perdita fiscale).

La fiscalità differita è calcolata applicando le aliquote fiscali stabilite dalle disposizioni di legge applicabili nei periodi di imposta in cui le relative differenze temporanee diverranno tassabili o imponibili; l'iscrizione della fiscalità differita può essere rilevata quando esiste la probabilità di un effettivo sostenimento di imposte dei periodi di riversamento di tali differenze temporanee e quando esiste una ragionevole certezza che vi siano ammontari imponibili futuri nei periodi in cui si manifesterà la relativa deducibilità fiscale correlata a tali differenze temporali.

Il valore contabile delle attività fiscali differite è rivisto a ciascuna data di bilancio ed è ridotto nella misura in cui non è probabile che sia realizzabile un reddito imponibile sufficiente per consentire che sia utilizzato il beneficio in parte o di tutta quell'attività fiscale differita.

La valutazione delle passività e delle attività fiscali differite riflette gli effetti fiscali che derivano dalle modalità in cui la Società si attende, alla data di riferimento del bilancio, di recuperare o estinguere il valore contabile delle sue attività e passività.

Qualora le attività e passività fiscali differite si riferiscano a componenti che hanno interessato il conto economico, la contropartita è rappresentata dalle imposte sul reddito.

Nei casi in cui le imposte anticipate e differite riguardino transazioni che hanno interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico (quali le rettifiche di prima applicazione dei principi contabili IFRS, le valutazioni degli strumenti finanziari rilevati al fair value con impatto sulla redditività complessiva o dei contratti derivati di copertura di flussi finanziari), le stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando le specifiche riserve quando previsto (es. riserve da valutazione).

Benefici ai dipendenti

Si definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall'azienda in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti. I benefici ai dipendenti si suddividono tra:

  • benefici a breve termine (diversi dai benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro e dai benefici retributivi sotto forma di partecipazione al capitale) che si prevede di liquidare interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato l'attività lavorativa e rilevati interamente a conto economico al momento della maturazione (rientrano in tale categoria, ad esempio, i salari, gli stipendi e le prestazioni "straordinarie");
  • benefici successivi al rapporto di lavoro dovuti dopo la conclusione del rapporto di lavoro che obbligano l'impresa ad un'erogazione futura nei confronti dei dipendenti. Tra questi, rientrano il trattamento di fine rapporto e i fondi pensione che, a loro volta si suddividono in piani a contribuzione definita e piani a benefici definiti o fondi di quiescenza aziendale;
  • benefici per la cessazione del rapporto di lavoro, ossia quei compensi che l'azienda riconosce ai dipendenti come contropartita alla cessazione del rapporto di lavoro, in seguito alla decisione della stessa di concludere il rapporto di lavoro prima della normale data di pensionamento;
  • benefici a lungo termine, diversi dai precedenti, che non si prevede siano estinti interamente entro i dodici mesi successivi al temine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno svolto le proprie prestazioni lavorative. La valutazione e contabilizzazione degli altri benefici a lungo termine avviene utilizzando la stessa metodologia di valutazione dei benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro, ma non sono rilevati utili/perdite attuariali nelle altre componenti di conto economico complessivo.

Trattamento di fine rapporto del personale

Il trattamento di fine rapporto si configura come un "beneficio successivo al rapporto di lavoro" classificato come:

  • "piano a contribuzione definita" per le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007 (data di entrata in vigore della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto Legislativo 5 dicembre 2005 n. 252) sia nel caso di opzione da parte del dipendente per la previdenza complementare, sia nel caso di destinazione al fondo di Tesoreria presso l'INPS. Per tali quote l'importo contabilizzato tra i costi del personale è determinato sulla base dei contributi dovuti senza l'applicazione di metodologie di calcolo attuariali;

  • "piano a benefici definiti" iscritto sulla base del suo valore attuariale determinato utilizzando il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito", per la quota del trattamento di fine rapporto del personale maturata sino al 31 dicembre 2006.Tali quote sono iscritte sulla base del loro valore attuariale determinato utilizzando il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito", senza applicazione del pro-rata del servizio prestato in quanto il costo previdenziale ("current service cost") del TFR è quasi interamente maturato e la rivalutazione dello stesso, per gli anni a venire, non si ritiene dia luogo a significativi benefici per i dipendenti.

Ai fini dell'attualizzazione, il tasso utilizzato è determinato con riferimento al rendimento di mercato di obbligazioni di aziende primarie tenendo conto della durata media residua della passività, ponderata in base alla percentuale dell'importo pagato e anticipato, per ciascuna scadenza, rispetto al totale da pagare e anticipare fino all'estinzione finale dell'intera obbligazione.

I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale, mentre gli utili e le perdite attuariali sono rilevati in contropartita ad apposita riserva di patrimonio netto (con effetto sulla redditività complessiva).

Fondi per rischi ed oneri

Altri fondi per rischi ed oneri

Gli altri fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi a rapporti di lavoro oppure a contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare. Gli altri fondi per rischi ed oneri accolgono in particolare l'accantonamento degli oneri del personale per la componente di remunerazione variabile.

Conseguentemente, la rilevazione di un accantonamento avviene se e solo se:

  • − vi è un'obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • − è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici; e
  • − può essere effettuata una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione.

L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento e gli incrementi dovuti al fattore temporale sono rilevati a Conto Economico.

L'accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione oppure quando si estingue l'obbligazione.

Altre passività

Le altre passività accolgono essenzialmente poste non riconducibili ad altre voci passive dello stato patrimoniale, tra cui si ricordano i debiti derivanti da forniture di beni e servizi non finanziari (anche verso società del Gruppo), i ratei passivi diversi da quelli da capitalizzare sulle pertinenti passività finanziarie e risconti passivi.

Capitale e azioni proprie

La voce capitale include l'importo del capitale sottoscritto e versato alla data di bilancio. Inoltre, nelle voci che compongono il Patrimonio Netto sono valorizzate eventuali azioni proprie detenute dalla Società. Queste ultime vengono iscritte in bilancio a voce propria come componente negativa del patrimonio netto.

Nessun utile o perdita derivante da acquisto, vendita, emissione o cancellazione di azioni proprie viene iscritto al conto economico. Le differenze tra prezzo di acquisto e di vendita derivanti da tali transazioni sono registrate tra le riserve del patrimonio netto

Riconoscimento dei ricavi e dei costi

Ricavi d'esercizio

Il riconoscimento dei ricavi avviene attraverso le seguenti fasi:

  1. identificazione del contratto (o dei contratti) con il cliente;

  2. individuazione delle obbligazioni di fare (o "performance obligations");

  3. determinazione del prezzo della transazione: il prezzo della transazione è l'importo del corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei servizi promessi;

  4. ripartizione del prezzo dell'operazione tra le "performance obligations" del contratto;

  5. riconoscimento del ricavo nel momento del soddisfacimento della "performance obligation; specificatamente i ricavi possono essere riconosciuti:

  6. in un momento preciso, quando è adempiuta l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("at a point in time"), o

  7. nel corso del tempo, mano a mano che è adempiuta l'obbligazione di fare, trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("over time").

Anima Holding, in qualità di capogruppo, esercita l'attività di direzione e coordinamento delle società appartenenti al Gruppo e svolge in particolare alcuni servizi, anche correlati ad attività in outsourcing regolate da appositi contratti.

Il corrispettivo previsto da tali contratti è allocato in funzione delle tempistiche di adempimento delle obbligazioni lungo la durata del periodo previsto per l'adempimento delle stesse.

I dividendi percepiti dalla società controllata sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto legale ad ottenere il pagamento, generalmente corrispondente con la delibera di distribuzione.

Costi d'esercizio

I costi d'esercizio sono decrementi nei benefici economici di competenza dell'esercizio amministrativo che si manifestano sotto forma di flussi finanziari in uscita o riduzione di valore di attività o sostenimento di passività che si concretizzano in decrementi di patrimonio netto, diversi da quelli relativi alle distribuzioni a coloro che partecipano al capitale. I costi comprendono anche le perdite. I costi e le perdite sorgono nel corso dell'attività ordinaria.

I costi sono contabilizzati secondo il principio della competenza e quando sostenuti.

Un costo è considerato sostenuto quando:

  • − né è divenuta certa l'esistenza;
  • − è determinabile in modo obiettivo l'ammontare;
  • − nella sostanza dell'operazione, è possibile riscontare che l'impresa ha sostenuto quel costo in base al principio di competenza

Il costo di acquisto di merci e prodotti di consumo è ricompreso in bilancio alla data del passaggio dei rischi e dei benefici che può coincidere con la data di consegna degli stessi o, se anteriore, al momento del passaggio della proprietà.

I costi per imposte indirette sorgono al momento dell'operazione commerciale soggetta all'imposizione.

I costi per imposte dirette si manifestano al momento in cui viene determinato il relativo presupposto, cioè in sede di chiusura del bilancio d'esercizio; una stima attendibile viene effettuata anche nella predisposizione delle situazioni infra-annuali.

I costi sono valutati al fair value dell'ammontare pagato o da pagare

I costi dei servizi, in quanto remunerazione di fattori produttivi, sono di competenza dell'esercizio nel quale i medesimi fattori della produzione sono stati utilizzati per conseguire i ricavi di vendita dei prodotti e dei servizi. In merito alla rilevazione dei costi sostenuti per le prestazioni di servizio, generalmente si fa riferimento alle tempistiche di prestazione del servizio da parte di entità terze.

Altre informazioni

Long Term Incentive Plan ("LTIP")

A seguito della promozione da parte di BBPM Vita dell'offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Anima Holding ("OPA BBPM Vita"), con il supporto di un consulente legale esterno indipendente, sono stati verificati i meccanismi di accelerazione previsti dai piani di incentivazione a lungo termine (long term incentive plan) in essere (i "Piani di Incentivazione" o "Piani"), in particolare:

  • il piano di incentivazione a lungo termine approvato dall'assemblea ordinaria di Anima Holding in data 31 marzo 2021 ("Long Term Incentive Plan 21-23", "Piano 21-23" o "LTIP 21-23"), basato su propri strumenti finanziari da assegnarsi gratuitamente, ai sensi dell'art. 2349, primo comma, cod. civ., ai dipendenti e/o categorie di dipendenti dell'Emittente e di società da quest'ultimo controllate investiti di funzioni e ruoli rilevanti all'interno del Gruppo (i "Beneficiari");
  • il piano di incentivazione a lungo termine approvato dall'assemblea ordinaria di Anima Holding in data 28 marzo 2024 ("Long Term Incentive Plan 24-26", "Piano 24-26" o "LTIP 24-26"), basato su propri strumenti finanziari da assegnarsi gratuitamente, ai sensi dell'art. 2349, primo comma, cod. civ., ai dirigenti e ai dipendenti considerati "risorse chiave" dell'Emittente e di società da quest'ultimo controllate (i "Beneficiari").

Si rimanda ai termini e alle condizioni dei Piani di Incentivazione, nonché alle caratteristiche dei diritti assegnati, come descritti nei documenti informativi disponibili sul sito internet della Società (i "Regolamenti"), redatti ai sensi dell'art. 114-bis del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, dell'art. 84-bis del Regolamento adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 ("Regolamento Emittenti"), nonché sulla base dello schema 7 dell'Allegato 3° del Regolamento Emittenti.

In particolare, entrambi i Regolamenti prevedono che i Piani di Incentivazione subiranno un'accelerazione "qualora venisse resa pubblica la promozione di un'offerta pubblica di acquisto (OPA) […] avente ad oggetto tutte o parte delle Azioni della Società". Conseguentemente, a seguito della comunicazione ai sensi dell'art. 102, comma 3 del TUF e dell'art. 37-ter, comma 3 del Regolamento Emittenti con cui BBPM Vita, in data 26 novembre 2024, ha reso nota la promozione dell'OPA BBPM Vita attraverso il deposito presso Consob del documento di offerta, i Piani devono intendersi accelerati con definizione del periodo di maturazione e conseguente iscrizione anticipata dei costi residuali dei Piani.

Aspetti contabili

Ai sensi del principio contabile internazionale IFRS 2, i Piani sono da considerarsi un pagamento basato su strumenti rappresentativi di capitale a fronte della prestazione lavorativa offerta dal Beneficiario durante la durata di attuazione degli stessi, e sono da ritenersi equity-settled (saldato tramite azioni).

Pertanto, l'impresa riceve servizi dai dipendenti in cambio di strumenti rappresentativi del capitale. Essendovi oggettiva impossibilità di stimare il fair value dei servizi ricevuti, il fair value dei Piani è stimato facendo riferimento al fair value, alle rispettive date di assegnazione ("Grant Date"), degli strumenti rappresentativi del capitale dell'impresa assegnati (i "Diritti").

Conseguentemente, a ciascuna Grant Date, i Diritti attribuiti costituiscono specifici piani in funzione del rispettivo fair value individuato, con opportuna distinta quantificazione.

Tale fair value, determinato al momento dell'iscrizione iniziale, non viene più modificato: le variazioni successive sono determinate unicamente dall'evoluzione delle condizioni di maturazione (vesting conditions).

Anima Holding si è avvalsa di un consulente esterno indipendente per la stima del fair value attribuito a ciascuna Grant Date, stima effettuata attraverso metodi e ipotesi in linea con la normativa vigente in conformità alle previsioni dall'International Accounting Standards Board riguardo i "pagamenti basati su azioni", secondo quanto disposto dal principio contabile IFRS 2.

Il costo per ciascuna delle condizioni dei Piani è stato determinato moltiplicando il fair value per il numero dei Diritti che, per ciascuna condizione, si prevede diventeranno esigibili al termine del periodo di maturazione stimato alla data di assegnazione. La stima dei Diritti dipende dalle ipotesi riguardanti il numero di Beneficiari che si prevede siano ancora in servizio al termine di ciascun Ciclo (service condition) e la probabilità di soddisfacimento delle Condizioni non di mercato (performance condition): per entrambe le ipotesi, la valutazione effettuata a ciascuna Grant Date è stata del 100%

Il costo per ciascuna delle condizioni deiPiani deve essere allocato proporzionalmente lungo il periodo di maturazione stimato. La rilevazione del costo va effettuata in capo all'entità con la quale il Beneficiario intrattiene il rapporto di lavoro o fornisce la prestazione lavorativa (attraverso il distacco di personale); per essa, a ogni data di reporting, la rilevazione del costo di competenza avviene imputando l'ammontare a "Spese per il personale" in contropartita di Riserva di Patrimonio Netto "Altri strumenti rappresentativi di patrimonio netto".

La stima del numero dei Diritti che si ritiene diventerà esigibile alla scadenza del periodo di maturazione va rivista a ogni data di reporting fino alla scadenza del periodo di maturazione, quando diventa definito il numero finale dei Diritti maturati dai Beneficiari (il fair value invece non viene mai rideterminato nell'arco dei Piani).

In caso di revisione della stima iniziale del numero dei Diritti, la variazione avviene determinando la stima del costo cumulato alla data e iscrivendone gli effetti a conto economico, al netto del costo cumulato iscritto nelle precedenti date di reporting.

Si precisa che, in forza dell'applicazione del principio IFRS 2, il mancato raggiungimento delle Condizioni di mercato non determina la ri-misurazione del costo del Piano.

Al termine del periodo di maturazione si possono verificare le seguenti situazioni:

  • le vesting condition (service e performance condition) non sono, in tutto o in parte, soddisfatte, pertanto il costo dei Diritti non assegnati è rilevato stornando la Riserva di Patrimonio Netto "Altri strumenti rappresentativi di patrimonio netto" contro "Spese per il personale" per il mancato soddisfacimento della condizione;
  • le vesting condition (service e performance condition) sono, in tutto o in parte, soddisfatte: alla maturazione definitiva del costo dei Piani, il principio contabile IFRS 2 non detta i criteri contabili per questo caso e, pertanto, la Società ha selezionato quale criterio quello di effettuare una riclassifica della Riserva di Patrimonio Netto "Altri strumenti rappresentativi di patrimonio netto" alla voce "Altre riserve".

LTIP 21-23

A servizio del Piano Long Term Incentive 2021-2023 è previsto un aumento del capitale sociale a titolo gratuito della Società, fino ad un massimo del 2,85% del capitale sociale (pari a un numero massimo di 10.506.120 Azioni) alla data di approvazione del Piano 21-23. A tale scopo è stata approvata dall'Assemblea Straordinaria di Anima Holding, nell'adunanza del 31 marzo 2021, l'attribuzione di una delega al Consiglio di Amministrazione, ex art. 2443 Codice Civile, ad aumentare gratuitamente il capitale sociale, in una o più tranche, a norma dell'art. 2349, primo comma, Codice Civile, utilizzando un ammontare corrispondente agli utili e/o riserve di utili quali risultanti dal bilancio di esercizio di volta in volta approvato, fino ad un importo massimo di Euro 207.816,58. In aggiunta o in alternativa anche parziale all'aumento del capitale sociale, Anima Holding potrà altresì attribuire ai Beneficiari azioni proprie, detenute in portafoglio dalla Società.

Il Piano 21-23 è finalizzato a (i) mantenere il focus sul conseguimento degli obiettivi strategici a mediolungo termine del Gruppo, (ii) rafforzare, in un orizzonte di lungo periodo, l'allineamento tra gli interessi dei Beneficiari e quelli degli azionisti e degli stakeholder del Gruppo, (iii) sostenere la

creazione di valore e la responsabilità sociale d'impresa nel lungo termine e (iv) favorire l'attraction e la fidelizzazione delle "risorse chiave" per il conseguimento delle direttrici strategiche del Gruppo.

L'esercizio dei diritti era subordinato al raggiungimento di determinati obiettivi di performance nel corso di tre periodi triennali di attuazione del Piano 21-23 ("Ciclo 21-23", "Ciclo 22-24" e "Ciclo 23- 25").

Si rinvia a quanto illustrato nella "Nota integrativa consolidata – Parte A - Politiche contabili – A.2 Parte relativa alle principali voci del bilancio – Long Term Incentive Plan ("LTIP") – LTIP 2021-2023" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023 per gli aspetti contabili e i dettagli di ciascuna assegnazione dei Diritti/riquantificazioni effettuate a tutto il 31 dicembre 2023.

Si segnala che nel corso del 2024 è stato possibile effettuare la verifica definitiva del raggiungimento di alcune condizioni di esercizio riferite al Ciclo 21-23 che alla data di redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023 risultavano ancora quantificate in modalità provvisoria. In particolare:

  • la condizione non di mercato LRN gestioni patrimoniali, definita sulla base dei dati contenuti nella Mappa trimestrale Assogestioni del IV° trimestre 2023, è risultata parzialmente soddisfatta e ha comportato una percentuale di assegnazione dei Diritti esercitabili del 14,61% (precedente valorizzazione stimata contenuta nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023 pari al 15,21%);
  • la condizione non di mercato LRN gestioni collettive, anch'essa definita sulla base dei dati contenuti nella Mappa trimestrale Assogestioni del IV° trimestre 2023, è risultata confermata come non soddisfatta, con conseguente mancata assegnazione dei Diritti esercitabili.

In data 28 marzo 2024, con l'approvazione del Bilancio d'esercizio della Società al 31 dicembre 2023 da parte dell'Assemblea, si è concluso il Periodo di Maturazione del Ciclo 21-23 con conseguente cessazione della rilevazione dei suoi costi nel Conto Economico del Gruppo e la determinazione di n° 1.760.051Diritti esercitabili dai Beneficiari, pari complessivamente al 53,48% dei Diritti disponibili del Ciclo 21-23. Successivamente, in data 4 aprile 2024, sono state esercitate dai Beneficiari i Diritti relativi al Ciclo 21-23, con conseguente assegnazione gratuita di n° 1.760.051 azioni della Società, attraverso l'utilizzo di azioni proprie detenute nel portafoglio dalla stessa.

Inoltre, nel corso dell'esercizio, sono state effettuate delle riquantificazioni dei Diritti esercitabili in seguito all'uscita dal Gruppo di taluni Beneficiari che, ai sensi del Regolamento del Piano 21-23, ha comportato il decadimento totale o parziale della facoltà d'esercizio dei Diritti precedentemente attribuiti (i) alla Grant Date 25/05/2021 in misura pari allo 0,15% dei Diritti totali riferiti al Ciclo 22- 24 e allo 0,58% dei Diritti totali riferiti al Ciclo 23-25 e (ii) alla Grant Date 20/04/2023 in misura pari allo 0,24% dei Diritti totali riferiti al Ciclo 23-25.

Si ricorda che, in data 7 maggio 2024, è stato assegnato un ulteriore 0,75% dei Diritti totali (riferiti al Ciclo 23-25) a 9 Beneficiari (di cui n° 3 Beneficiari già selezionati alla data di assegnazione del 25 maggio 2021) individuati dall'Amministratore Delegato di Anima Holding ("Grant Date 7/05/2024"); si evidenziano qui di seguito i valori di fair value correlati:

  • (i) alle Condizioni non di mercato pari a Euro 4,24,
  • (ii) alla Condizione di mercato TRS Italia pari a Euro 1,55 e
  • (iii) alla Condizione di mercato TRS Europa pari ad Euro 3,42.

Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 23-25, assegnati il 7 maggio 2024, è stato pari a circa Euro 0,28 milioni.

Alla data di assegnazione, ai fini della contabilizzazione del costo in bilancio, il Periodo di Maturazione stimato era stato di 23 mesi per i Diritti assegnati del Ciclo 23-25, dal 1° giugno 2024 al 30 aprile 2026 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2025).

Alla data di riferimento del presente Bilancio risultano pertanto assegnati complessivamente il 100% dei Diritti totali disponibili previsti dal Piano 21-23.

Come previsto dal Regolamento del Piano 21-23 e in conseguenza dell'annuncio riguardante la promozione dell'OPA BBPM Vita, al 31 dicembre 2024 (considerato, tra l'altro, che il corrispettivo offerto integra un premio superiore al 30% sul prezzo delle azioni della Società registrato al 1° gennaio

2021), si è resa necessaria la verifica al 31 dicembre 2024 di taluni potenziali meccanismi di riduzione pro-rata temporis del numero di azioni attribuibili ai Beneficiari e di taluni potenziali aggiustamenti riguardanti gli obiettivi di performance, dalla quale è stato possibile determinare che:

  • il numero di azioni attribuibili ai Beneficiari in corrispondenza dei Diritti assegnati non subirà riduzioni pro-rata temporis e
  • gli obiettivi di performance si considereranno raggiunti al livello target senza applicazione di aggiustamenti.

Pertanto, il numero di azioni attribuibili riferite ai residui Ciclo 22-24 e Ciclo 23-25 è pari al 100% dei Diritti assegnati a ciascun Beneficiario, fatta salva la Condizione di Permanenza, per un numero complessivo di 7.190.275 azioni della Società; tali azioni sono assegnate attraverso l'utilizzo di azioni proprie detenute nel portafoglio da Anima Holding. Si informa che, verificate le Condizioni di Permanenza di ciascun Beneficiario, sono state attribuite tali azioni.

Per quanto sopra, il valore complessivo del Piano 21-23 per la Società e il Gruppo, interamente contabilizzato per la parte residuale nell'esercizio, viene qui di seguito rappresentato (dati in unità di Euro):

Costo per la Società
Periodo di riferimento 31/12/2024 31/12/2023
Ciclo 21-23 1.332.488 1.346.106
Ciclo 22-24 2.002.005 1.920.106
Ciclo 23-25 2.411.631 2.222.699
Totale Euro 5.746.124 5.488.911
Costo per il Gruppo
Periodo di riferimento 31/12/2024 31/12/2023
Ciclo 21-23 7.134.730 7.209.219
Ciclo 22-24 10.090.032 10.136.027
Ciclo 23-25 11.017.949 10.982.679
Totale Euro 28.242.711 28.327.925

Nel presente Bilancio è iscritto nel conto economico un importo pari a circa Euro 2,4 milioni, derivante (a) dalla componente del periodo riferita al Piano 21-23 (piano originale in assenza dell'OPA) per un importo di circa Euro 1,3 milioni (tenuto anche conto (i) delle riquantificazioni effettuate nel corso dell'esercizio per effetto dell'uscita di taluni Beneficiari dal Gruppo e (ii) della verifica definitiva delle condizioni di esercizio dei Diritti esercitabili del Ciclo 21-23), oltre (b) alla componente di costo anticipata derivante dalla definizione del periodo di maturazione per l'accelerazione del Piano 21-23, in conseguenza dell'annuncio riguardante la promozione dell'OPA BBPM Vita, per un importo di circa Euro 1,1 milioni.

LTIP 24-26

Il Piano Long Term Incentive 2024-2026 prevede che le azioni a servizio del Piano derivino dalla cessione di azioni proprie detenute in portafoglio dalla Società nel rispetto della normativa – anche regolamentare – in vigore o, in aggiunta o in alternativa anche parziale, da un aumento del capitale sociale a titolo gratuito della Società a servizio del Piano, fino ad un massimo del 3,50% del capitale sociale (percentuale alla data di approvazione del Piano 24-26), mediante emissione di massime n. 11.521.711 azioni ordinarie senza valore nominale, utilizzando un ammontare corrispondente agli utili e/o riserve di utili quali risultanti dal bilancio di esercizio di volta in volta approvato, fino ad un importo massimo di Euro 255.213,33. A tale scopo è stata approvata dall'Assemblea Straordinaria della Società, nell'adunanza del 28 marzo 2024, l'attribuzione di delega al Consiglio di Amministrazione, ex art. 2443 Codice civile, ad aumentare gratuitamente il capitale sociale, in una o più tranche, a norma dell'art. 2349, primo comma, Codice Civile.

Il Piano 24-26 è finalizzato a (i) mantenere il focus sul conseguimento degli obiettivi strategici a mediolungo termine del Gruppo, (ii) rafforzare, in un orizzonte di lungo periodo, l'allineamento tra gli interessi dei Beneficiari e quelli degli azionisti e degli stakeholder del Gruppo, (iii) sostenere la

creazione di valore e la responsabilità sociale d'impresa nel lungo termine e (iv) favorire l'attraction e la fidelizzazione delle "risorse chiave" per il conseguimento delle direttrici strategiche del Gruppo. Il Piano è rivolto:

(i) all'Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società,

(ii) ai due Dirigenti con Responsabilità Strategiche, e

(iii) a selezionate risorse chiave individuate tra i dipendenti della Società o delle società controllate che svolgono funzioni o ruoli rilevanti all'interno del Gruppo.

Il LTIP 24-26 prevede l'assegnazione di diritti che consentiranno ai Beneficiari di sottoscrivere a titolo gratuito azioni ordinarie Anima Holding. L'esercizio dei diritti era subordinato al raggiungimento di determinati obiettivi di performance nel corso di tre periodi triennali di attuazione del Piano 24-26 ("Ciclo 24-26", "Ciclo 25-27" e "Ciclo 26-28").

Gli obiettivi di performance individuati sono collegati ai seguenti parametri:

Condizioni di mercato:

livello di total shareholders return rispetto a società quotate italiane e estere (i "Comparable") operative nel settore in cui opera il Gruppo, nel triennio corrispondente a ciascun Ciclo, con peso complessivo del 35% del Piano 24-26;

Condizioni non di mercato:

(a) Obiettivi di Performance - Business Growth (Relative to Market KPIs): con un peso complessivo fino al 40% del Piano 24-26, subordinata al conseguimento da parte del Gruppo Anima di un determinato livello di posizionamento rispetto a società concorrenti nel settore italiano del risparmio gestito (i) nella raccolta netta delle gestioni collettive ("LRN gestioni collettive" – peso 10% del Piano 24-26) e (ii) nella raccolta netta delle gestioni di portafoglio ("LRN gestioni patrimoniali"- peso 10% del Piano 24-26), oltre a (iii) un determinato punteggio medio di periodo con riferimento alla soddisfazione delle reti di distribuzione/vendita ("LSR" peso 20% del Piano 24-26).

(b) Obiettivi di Performance – Sustainability (ESG) (Non Relative to Market KPIs): con un peso complessivo del 25% del Piano 24-26, da assegnarsi secondo la somma dei punteggi raggiunti per i seguenti obiettivi ESG individuati: (i) conseguimento da parte delle società controllate di un determinato score medio di PRI Assessment (ponderato per società controllata) nell'ultimo anno di ciascun Ciclo ("PRI" - peso 12,5% del Piano 24-26) e (ii) Talent Pool&Diversity conseguimento da parte del Gruppo di un determinato livello di retention del talent pool ("Talent P&D"- peso 12,5% del Piano 24-26).

Costo delle condizioni di mercato – non di mercato

Come precisato il costo per ciascuna delle condizioni del Piano 24-26 è stato determinato moltiplicando il fair value per il numero dei Diritti che, per ciascuna condizione, si prevede diventeranno esigibili al termine del periodo di maturazione stimato alla data di assegnazione. La stima dei Diritti dipende dalle ipotesi riguardanti il numero di Beneficiari che si prevede siano ancora in servizio al termine di ciascun Ciclo (service condition) e la probabilità di soddisfacimento delle Condizioni non di mercato (performance condition): per entrambe le ipotesi, la valutazione effettuata a ciascuna Grant Date è stata del 100%.

Al 28 marzo 2024, data di approvazione del Piano 24-26 da parte dell'Assemblea di Anima Holding è stato direttamente assegnato da quest'ultima il 29,72% dei Diritti totali (pari al 9,91% per ciascun Ciclo triennale previsto) all'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Anima Holding e ai due Dirigenti con Responsabilità Strategiche a quella data individuati ("Grant Date 28/03/2024"); si evidenziano qui di seguito i fair value correlati a ciascuna condizione:

  • alla Grant Date 28/03/2024 il fair value per ciascun Diritto riferito al Ciclo 24-26 correlato (i) alle Condizioni non di mercato è stato pari a Euro 3,73 e (ii) alla Condizione di mercato è stato pari a Euro 2,59. Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 24-26, assegnati il 28 marzo 2024, è pari a circa Euro 3,8 milioni;
  • alla Grant Date 28/03/2024 il fair value per ciascun Diritto riferito al Ciclo 25-27 correlato (i) alle Condizioni non di mercato è stato pari a Euro 3,53 e (ii) alla Condizione di mercato è stato pari a Euro 2,18. Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 25-27, assegnati il 28 marzo 2024, è pari a circa Euro 3,5 milioni;

• alla Grant Date 28/03/2024 il fair value per ciascun Diritto riferito al Ciclo 26-28 correlato (i) alle Condizioni non di mercato è stato pari a Euro 3,35 e (ii) alla Condizione di mercato è stato pari a Euro 2,13. Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 26-28, assegnati il 28 marzo 2024, è pari a circa Euro 3,3 milioni.

Con riferimento alla Grant Date 28/03/2024, ai fini della contabilizzazione del costo in bilancio, la durata stimata del Piano 24-26 ("Periodo di Maturazione") è stata la seguente:

  • 37 mesi per i Diritti del Ciclo 24-26, dal 1° aprile 2024 al 30 aprile 2027 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2026);
  • 49 mesi per i Diritti del Ciclo 25-27, dal 1° aprile 2024 al 30 aprile 2028 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2027);
  • 61 mesi per i Diritti del Ciclo 26-28, dal 1° aprile 2024 al 30 aprile 2029 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2028).

Successivamente, in data 24 aprile 2024, è stato assegnato un ulteriore 50,42% dei Diritti totali (riferiti per il 19,98% al Ciclo 24-26, per il 15,21% al Ciclo 25-27 e per il 15,23% al Ciclo 26-28) a 64 Beneficiari individuati dall'Amministratore Delegato di Anima Holding ("Grant Date 24/04/2024"); si evidenziano qui di seguito i fair value correlati a ciascuna condizione:

  • alla Grant Date 24/04/2024 il fair value per ciascun Diritto riferito al Ciclo 24-26 correlato (i) alle Condizioni non di mercato è stato pari a Euro 3,69 e (ii) alla Condizione di mercato è stato pari a Euro 2,62. Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 24-26, assegnati il 24 aprile 2024, è pari a circa Euro 7,6 milioni;
  • alla Grant Date 24/04/2024 il fair value per ciascun Diritto riferito al Ciclo 25-27 correlato (i) alle Condizioni non di mercato è stato pari a Euro 3,5 e (ii) alla Condizione di mercato è stato pari a Euro 2,16. Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 25-27, assegnati il 24 aprile 2024, è pari a circa Euro 5,3 milioni;
  • alla Grant Date 24/04/2024 il fair value per ciascun Diritto riferito al Ciclo 26-28 correlato (i) alle Condizioni non di mercato è stato pari a Euro 3,32 e (ii) alla Condizione di mercato è stato pari a Euro 2,11. Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 26-28, assegnati il 24 aprile 2024, è pari a circa Euro 5,1 milioni.

Con riferimento alla Grant Date 24/04/2024, ai fini della contabilizzazione del costo in bilancio, la durata stimata del Piano 24-26 ("Periodo di Maturazione") è stata la seguente:

  • 36 mesi per i Diritti del Ciclo 24-26, dal 1° maggio 2024 al 30 aprile 2027 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2026);
  • 48 mesi per i Diritti del Ciclo 25-27, dal 1° maggio 2024 al 30 aprile 2028 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2027);
  • 60 mesi per i Diritti del Ciclo 26-28, dal 1° maggio 2024 al 30 aprile 2029 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2028).

Successivamente, è stata effettuata una cancellazione di alcuni Diritti a seguito dell'uscita dal Gruppo di un Beneficiario che, ai sensi del Regolamento del Piano 24-26, ha comportato il decadimento totale della facoltà d'esercizio dei Diritti riferiti al Ciclo 24-26 e attribuiti alla Grant Date 24/04/2024, in misura pari allo 0,20% dei Diritti totali.

Infine, in data 25 luglio 2024, è stato assegnato un ulteriore 3,29% dei Diritti totali (riferiti per il 1,1% al Ciclo 24-26, per il 1,1% al Ciclo 25-27 e per il 1,1% al Ciclo 26-28) a 3 nuovi Beneficiari individuati dall'Amministratore Delegato di Anima Holding ("Grant Date 25/07/2024"); si evidenziano qui di seguito i fair value correlati a ciascuna condizione:

• alla Grant Date 25/07/2024 il fair value per ciascun Diritto riferito al Ciclo 24-26 correlato (i) alle Condizioni non di mercato è stato pari a Euro 4,15 e (ii) alla Condizione di mercato è stato

pari a Euro 3,31. Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 24-26, assegnati il 25 luglio 2024, è pari a circa Euro 0,5 milioni;

  • alla Grant Date 25/07/2024 il fair value per ciascun Diritto riferito al Ciclo 25-27 correlato (i) alle Condizioni non di mercato è stato pari a Euro 3,92 e (ii) alla Condizione di mercato è stato pari a Euro 2,39. Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 25-27, assegnati il 25 luglio 2024, è pari a circa Euro 0,4 milioni;
  • alla Grant Date 25/07/2024 il fair value per ciascun Diritto riferito al Ciclo 26-28 correlato (i) alle Condizioni non di mercato è stato pari a Euro 3,71 e (ii) alla Condizione di mercato è stato pari a Euro 2,33. Il costo complessivo per il Gruppo derivante dal fair value dei Diritti del Ciclo 26-28, assegnati il 25 luglio 2024, è pari a circa Euro 0,4 milioni.

Con riferimento alla Grant Date 25/07/2024, ai fini della contabilizzazione del costo in bilancio, la durata stimata del Piano 24-26 ("Periodo di Maturazione") è stata la seguente:

  • 33 mesi per i Diritti del Ciclo 24-26, dal 1° agosto 2024 al 30 aprile 2027 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2026);
  • 45 mesi per i Diritti del Ciclo 25-27, dal 1° agosto 2024 al 30 aprile 2028 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2027);
  • 57 mesi per i Diritti del Ciclo 26-28, dal 1° agosto 2024 al 30 aprile 2029 (data ipotizzata di approvazione da parte dell'Assemblea di Anima Holding del bilancio chiuso al 31 dicembre 2028).

Per quanto sopra esposto, alla data di riferimento del presente Bilancio risultano assegnati complessivamente l'83,23% dei Diritti totali disponibili previsti dal Piano 24-26.

Come previsto dal Regolamento del Piano 24-26 e in conseguenza dell'annuncio riguardante la promozione dell'OPA BBPM Vita (considerato, tra l'altro, che il corrispettivo offerto integra un premio superiore al 30% sul prezzo delle azioni della Società registrato al 1° gennaio 2024), si è resa necessaria la verifica al 31 dicembre 2024 di taluni potenziali meccanismi di riduzione pro-rata temporis del numero di azioni attribuibili ai Beneficiari e di taluni potenziali aggiustamenti riguardanti gli obiettivi di performance "Shareholders' Alignment", "Business Growth" e "Sustainability (ESG)", dalle quali è stato possibile determinare che:

  • il numero di azioni attribuibili ai Beneficiari in corrispondenza dei Diritti assegnati subirà una riduzione del 15% (riferimento pro-rata temporis) e
  • gli obiettivi di performance si considereranno raggiunti al livello target senza applicazione di aggiustamenti.

Pertanto, il numero di azioni attribuibili riferite a ciascun Ciclo del Piano 24-26 è pari all'85% dei Diritti assegnati a ciascun Beneficiario, fatta salva la Condizione di Permanenza, per un numero complessivo di 8.151.269 azioni della Società; tali azioni sono assegnate attraverso:

  • utilizzo di azioni proprie detenute nel portafoglio da Anima Holding, per un numero di 2.251.455 azioni; si informa che, verificate le Condizioni di Permanenza di ciascun Beneficiario, sono state attribuite tali azioni;
  • aumento gratuito di capitale sociale di Anima Holding mediante emissione di massime n° 5.899.814 azioni senza valore nominale. Si informa che il Consiglio di Amministrazione della Società, in data 5 febbraio 2025, ha deliberato di aumentare gratuitamente il capitale sociale, ai sensi degli artt. 2443 e 2349 del Codice Civile, per massimi nominali Euro 129.795,91, mediante imputazione a capitale di un importo di corrispondente ammontare tratto dalle riserve disponibili, con emissione di n° 5.899.814 azioni ordinarie, godimento regolare, da assegnare ai Beneficiari che ne hanno diritto secondo le previsioni del Piano 24-26. Successivamente, verificate le Condizioni di Permanenza di ciascun Beneficiario, è stata data esecuzione a predetta delibera.

Il valore complessivo del Piano 24-26 per la Società, determinato per quanto poc'anzi esposto, è stato pertanto contabilizzato interamente nel presente Bilancio per un importo pari a circa Euro 7 milioni,

derivante sia dalla componente dell'esercizio del Piano 24-26 che della componente di costo anticipata correlata dalla definizione del periodo di maturazione per l'accelerazione del Piano 24-26 in conseguenza dell'annuncio riguardante la promozione dell'OPA BBPM Vita. Nelle successive tabelle viene rappresentato il costo complessivo del Piano 24—26 per la Società e per il Gruppo (dati in unità di Euro):

Costo per la Società
Periodo di riferimento 31/12/2024
Ciclo 24-26 2.547.028
Ciclo 25-27 2.263.443
Ciclo 26-28 2.170.292
Totale Euro 6.980.763
Costo per il Gruppo
Periodo di riferimento 31/12/2024
Ciclo 24-26 10.069.268
Ciclo 25-27 7.843.845
Ciclo 26-28 7.503.515
Totale Euro 25.416.628

A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITA' FINANZIARIE

Per quanto riguarda l'informativa richiesta dall'IFRS 7 - paragrafo 12 B, si attesta che nel corso dell'esercizio la Società non ha effettuato alcun trasferimento di attività finanziarie tra portafogli come definiti dal principio IFRS9.

A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

INFORMATIVA DI NATURA QUALITATIVA

La presente sezione comprende l'informativa sul fair value così come richiesta dall'IFRS 13, paragrafi 91 e 92.

La gerarchia del fair value deve essere applicata a tutti gli strumenti finanziari per i quali la valutazione al fair value è rilevata nello stato patrimoniale.

Il paragrafo 24 dell'IFRS 13 definisce fair value (valore equo) il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato, nel mercato principale.

Per gli strumenti finanziari il fair value viene determinato, nel caso di strumenti quotati su mercati attivi, attraverso l'utilizzo di prezzi osservati sui mercati finanziari, oppure, per gli altri strumenti finanziari, mediante l'utilizzo di prezzi quotati per strumenti similari o di modelli valutativi interni.

Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate per le valutazioni.

Di seguito sono indicate le modalità di classificazione degli strumenti finanziari nei tre livelli della gerarchia del fair value.

Livello 1

In tale livello devono essere classificati gli strumenti finanziari valutati utilizzando, senza apportare aggiustamenti, prezzi quotati in mercati attivi per strumenti identici a quelli oggetto di valutazione. Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo quando:

a) i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino di borsa oppure tramite un operatore, un intermediario, una società di settore o attraverso servizi di quotazione, enti autorizzati o autorità di regolamentazione;

b) i prezzi quotati rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni.

Se i prezzi quotati soddisfano tali requisiti, essi rappresentano la migliore stima del fair value e devono essere obbligatoriamente utilizzati per la valutazione dello strumento finanziario.

Si definisce Attivo, un mercato in cui le operazioni relative ad attività e passività oggetto di valutazione si verificano con una frequenza e con volumi sufficienti a fornire informazioni utili per la determinazione del prezzo su base continuativa. Dalla definizione si evince che il concetto di mercato attivo è proprio del singolo strumento finanziario oggetto di valutazione e non del mercato di quotazione; di conseguenza, la circostanza che uno strumento finanziario sia quotato in un mercato regolamentato non è di per sé condizione sufficiente perché tale strumento possa essere definito come quotato in un mercato attivo.

Livello 2 e 3

Gli strumenti finanziari che non sono quotati in mercati attivi devono essere classificati nei livelli 2 o 3. La classificazione nel livello 2 piuttosto che nel livello 3 è determinata in base all'osservabilità sui mercati degli input significativi utilizzati ai fini della determinazione del fair value. Uno strumento finanziario deve essere classificato nella sua interezza in un unico livello; quando, ai fini della valutazione di uno strumento, sono utilizzati input appartenenti a livelli diversi, allo strumento oggetto di valutazione viene attribuito il livello al quale appartiene l'input significativo di livello più basso.

Uno strumento è classificato nel livello 2 se tutti gli input significativi sono osservabili sul mercato, direttamente o indirettamente. Un input è osservabile quando riflette le stesse assunzioni utilizzate dai partecipanti al mercato, basate su dati di mercato forniti da fonti indipendenti rispetto al valutatore.

Gli input di livello 2 sono i seguenti:

  • prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività similari;
  • prezzi quotati per lo strumento in analisi o per strumenti simili su mercati non attivi, vale a dire mercati in cui:
    • − ci sono poche transazioni;
    • − i prezzi non sono correnti o variano in modo sostanziale nel tempo e tra i diversi market maker o poca informazione è resa pubblica;

e inoltre siano rilevabili:

  • − input di mercato osservabili (ad es.: tassi di interesse o curve di rendimento osservabili sui diversi buckets, volatilità, etc.);
  • − input che derivano principalmente da dati di mercato osservabili la cui relazione è avvalorata da parametri tra cui la correlazione.

Uno strumento finanziario è considerato di livello 3 nel caso in cui le tecniche di valutazione adottate utilizzino anche input non osservabili sul mercato e il loro contributo alla stima del fair value sia considerato significativo.

Sono classificati nel livello 3 tutti gli strumenti finanziari non quotati in un mercato attivo quando, pur disponendo di dati osservabili, si rendono necessari aggiustamenti significativi sugli stessi basati su dati non osservabili, la stima si basa su assunzioni interne alla società circa i futuri cash flow e l'aggiustamento per il rischio della curva di sconto.

Il fair value di derivati non scambiati su un mercato attivo è determinato dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Se è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Come già precisato, le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2 mentre quelle basate su significativi input non osservabili sono classificate come Livello 3.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Al 31 dicembre 2024, gli elementi patrimoniali valutati su base ricorrente al fair value sono costituiti:

  • da attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico, rappresentate da quote di OICVM, la cui valutazione avviene utilizzando esclusivamente input di livello 1 (valori di riferimento pubblicati quotidianamente);
  • da attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, rappresentate da titoli di capitale, la cui valutazione avviene utilizzando esclusivamente input di livello 1 (titolo quotato su Borsa Italiana);
  • da attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico, rappresentate dalle seguenti quote di fondi d'investimento alternativo ("FIA") chiusi, riservati e di diritto italiano, tutte con classificazione del fair value nel livello 3:
    • o FIA promossi e gestiti da Anima Alternative (i) Anima Alternative 1 ("AA1") e (ii) Anima Alternative 2 ("AA2"), la cui valutazione avviene utilizzando l'ultimo Net Asset Value (NAV) riportato nel report IPEV (International Private Equity & Venture Capital Valuation) approvato e pubblicato con cadenza trimestrale;
    • o FIA immobiliari, promossi e gestiti da Castello SGR, la cui valutazione avviene utilizzando l'ultimo valore quota reso disponibile dalla controllata.

INFORMATIVA DI NATURA QUANTITATIVA

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Nella tabella che segue le attività e passività finanziarie valutate al fair value sono suddivise tra i diversi livelli della gerarchia di fair value sopra descritti.

Attività/Passività finanziarie misurate al fair value Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 871.328 - 14.250.774 745.839 - 8.168.243
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione
b) attività finanziarie designate al fair value
c) attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 871.328 14.250.774 745.839 8.168.243
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 342.278.443 38.075.000
3. Derivati da copertura -
4. Attività materiali
5. Attività immateriali
Totale 343.149.771 - 14.250.774 38.820.839 - 8.168.243
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Passività finanziarie designate al fair value
3. Derivati da copertura - -
Totale - - - - - -

Legenda: L1=Livello 1; L2=Livello 2; L3=Livello 3.

Nel corso del periodo di riferimento non si sono verificati trasferimenti dalle attività/passività finanziarie tra il livello 1 ed il livello 2 di fair value in riferimento al IFRS 13 paragrafo 93 lettera c. A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico
Totale di cui:
a) attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
di cui:
b) attività
finanziarie
designate
alfair value
di cui:
c) altre attività
finanziarie
obbligatoriamente
valutate al fair value
Attività finanziarie
valutate al fair
value con impatto
sulla redditività
complessiva
Derivati di
copertura
Attività
materiali
Attività
immateriali
1. Esistenze iniziali 8.168.243 8.168.243
2. Aumenti 6.233.537 6.233.537
2.1. Acquisti 5.559.713 5.559.713
2.2. Profitti imputati a: 673.824 673.824
2.2.1. Conto Economico 673.824 673.824
− di cui plusvalenze 673.824 673.824
3. Diminuzioni (151.006) (151.006)
3.2. Rimborsi (151.006) (151.006)
4. Rimanenze finali 14.250.774 14.250.774

Nella tabella gli importi sono riferiti alla movimentazione delle quote dei FIA in portafoglio effettuati nell'esercizio 2024.

Si ricorda infine che:

  • in data 23 dicembre 2020, la Società si è impegnata alla sottoscrizione, per l'importo di Euro 7,5 milioni, di quote del fondo AA1, promosso e gestito da Anima Alternative. Al 31 dicembre 2024 sono stati richiamati Euro 6,4 milioni e pertanto residuano impegni di sottoscrizione per un valore complessivo di Euro 1,1 milioni;
  • in data 23 dicembre 2022, la Società si è impegnata alla sottoscrizione, per l'importo di Euro 5 milioni, di quote del fondo AA2, promosso e gestito da Anima Alternative. Al 31 dicembre 2024 sono stati richiamati Euro 1,8 milioni e pertanto residuano impegni di sottoscrizione per un valore complessivo di Euro 3,2 milioni;
  • in data 7 novembre 2023, la Società si è impegnata alla sottoscrizione, per l'importo complessivo di Euro 2 milioni, di quote del fondo GEM Fund, promosso e gestito da Castello SGR. Al 31 dicembre 2024 sono stati richiamati Euro 1,4 milioni e pertanto residuano impegni di sottoscrizione per un valore complessivo di Euro 0,6 milioni;
  • in data 16 dicembre 2024, la Società si è impegnata alla sottoscrizione, per l'importo complessivo di Euro 2,5 milioni, di quote di HIIP Sicaf S.p.A. gestita da Castello SGR. Al 31 dicembre 2024 sono stati effettuati richiami per Euro 1,2 milioni;
  • in data 18 dicembre 2024, la Società si è impegnata alla sottoscrizione, per l'importo complessivo di Euro 2 milioni, di quote del FIA immobiliare GEM Fund II. Al 31 dicembre 2024 sono stati effettuati richiami per Euro 2 milioni.

4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livello di fair value.

Nella tabella che segue, le attività e passività finanziarie non valutate al fair value, o valutate al fair value su base non ricorrente, sono suddivise tra i diversi livelli della gerarchia di fair value sopra descritti.

Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair
value su base non ricorrente
31.12.2024
VB
L1
L2
L3
31.12.2023
VB
L1
L2
L3
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 43.613.869 43.613.869 229.977.413 229.977.413
2. Attività materiali detenute a scopo di investimento
3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione -
Totale 43.613.869 43.613.869 229.977.413 229.977.413
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (595.383.346) (585.213.769) (10.169.577) (595.843.092) (584.144.518) (11.698.574)
2. Passività associate ad attività in via di dismissione
Totale (595.383.346) (585.213.769) (10.169.577) (595.843.092) (584.144.518) (11.698.574)

Legenda: VB= Valore di Bilancio; L1=Livello 1; L2=Livello 2; L3=Livello 3.

A.5 – INFORMATIVA SUL C.D. "DAY ONE PROFIT/LOSS"

In merito a quanto richiesto dal paragrafo 28 del Principio IFRS 7, la casistica non risulta applicabile.

PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

Sezione 1-Cassa e disponibilità liquide -Voce 10

31.12.2024 31.12.2023
Cassa contanti 1.842,41 2.252
Depositi e conti correnti 10.829.487 8.927.484
Totale 10.831.330 8.929.736

Nella voce sono rappresentati sia il denaro contante presente nella cassa sia i depositi di conto corrente a vista aperti presso primari istituti di credito. Nell'esercizio, la Società ha continuato a investire parte della liquidità disponibile anche in depositi a scadenza ("time deposit"), esposti nella successiva voce "40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

Sezione 2-Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico-Voce 20

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

Voci/Valori Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1.
Titoli di debito
- - - - - -
2.
Titoli di capitale
- -
3.
Quote di O.I.C.R.
871.328 14.250.774 745.839 8.168.243
4.
Finanziamenti
- - - - - -
Totale 871.328 - 14.250.774 745.839 - 8.168.243

Legenda: L1= Livello 1; L2= Livello 2; L3= Livello 3.

Le quote di OICR detenute si riferiscono principalmente a (i) quote di fondi istituiti o gestiti da Anima SGR per circa Euro 0,9 milioni, (ii) quote dei fondi AA1 e AA2, entrambi gestiti da Anima Alternative, per circa Euro 9,7 milioni, oltre a (iii) quote dei fondi immobiliari GEM, GEM II e della HIIP Sicaf, gestiti da Castello SGR, per circa Euro 4,6 milioni. La variazione della voce rispetto al precedente esercizio è principalmente dovuta ai richiami effettuati dai fondi GEM, GEM II e dalla HIIP Sicaf (circa Euro 4,5 milioni) e dai fondi AA1 e AA2 (circa Euro 0,9 milioni), oltre alla variazione positiva di fair value dei fondi in portafoglio (circa Euro 0,7 milioni).

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori Totale
31.12.2024
Totale
31.12.2023
1. Titoli di capitale - -
2. Titoli di debito - -
3. Quote di O.I.C.R. 15.122.102 8.914.082
4. Finanziamenti - -
Totale 15.122.102 8.914.082

Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

Voci/Valori Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
L1 L2 L3 L1 L2 L3
1. Titoli di debito -
- di cui: Titoli di Stato
2. Titoli di capitale 342.278.443 38.075.000
3. Finanziamenti
Totale 342.278.443 - - 38.075.000 - -

Legenda: L1= Livello 1; L2= Livello 2; L3= Livello 3.

La voce accoglie il fair value al 31 dicembre 2024 di circa n° 50,3 milioni azioni di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. ("BMPS"), pari a circa il 4% del capitale. L'incremento della voce rispetto all'esercizio precedente è dovuto (i) all'acquisto di azioni effettuato in data 13 novembre 2024 per un controvalore pari a circa Euro 219 milioni e (ii) alla variazione positiva di fair value evidenziata al 31 dicembre 2024, per un importo pari a circa Euro 84,9 milioni.

Si ricorda che i titoli classificati in questa voce determinano la contabilizzazione delle variazioni di fair value in una specifica riserva di patrimonio netto, in base alle previsioni contenute nell'IFRS 9. Tale trattamento contabile è coerente con la finalità dell'investimento.

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittente

Voci/Valori Totale
31.12.2024
Totale
31.12.2023
1. Titoli di debito - -
2. Titoli di capitale 342.278.443 38.075.000
a) Banche 342.278.443 38.075.000
b) Altre società finanziarie
di cui: imprese di assicurazione
d) Società non finanziarie
d) Altri
3. Finanziamenti - -
Totale 342.278.443 38.075.000

Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica

Totale 31.12.2024 Totale 31.12.2023
Valore di bilancio
Fair Value
Valore di bilancio Fair Value
Dettaglio/Valori di cui:
impaired
acquisite
L1 L2 L3 di cui:
impaired
acquisite
L1 L2 L3
Primo e secondo
stadio
Terzo
stadio
o
originate
Primo e
secondo stadio
Terzo
stadio
o
originate
1. Crediti per servizio di gestioni di patrimoni
2. Crediti per altri servizi
3. Altri crediti: 43.613.869 43.613.869 229.977.414 229.977.414
3.2 depositi a scadenza e conti correnti 36.809.239 36.809.239 222.170.083 222.170.083
3.3 altri 6.804.630 6.804.630 7.807.331 7.807.331
4. Titoli di debito
Totale 43.613.869 43.613.869 229.977.414 229.977.414

Nella voce "3. Altri crediti - 3.2 depositi a scadenza e conti correnti" sono principalmente esposti i time deposit aperti con primari istituti di credito, per un importo pari a circa Euro 36,8 milioni (circa Euro 222,2 milioni al 31 dicembre 2023), valore comprensivo dei ratei di interessi maturati al 31 dicembre 2024 per un importo pari a circa Euro 0,8 milioni.

Nella voce "3. Altri crediti – 3.3 altri" sono ricompresi i crediti finanziari iscritti in relazione a contratti di sublocazione di attività costituite da diritti d'uso acquisiti tramite contratti di locazione rientranti nel campo di applicazione del principio contabile IFRS 16, per circa Euro 6,8 milioni (si rimanda alla "Sezione 8 – Attività materiali – Voce 80" della presente Nota integrativa per maggiori dettagli).

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti

Banche Società finanziarie Clientela
Composizione/Controparte di cui: del di cui: del di cui: del
Gruppo gruppo della gruppo
della SGR SGR della SGR
1. Crediti per servizi di gestione di patrimoni - - -
2. Crediti per altri servizi - - -
3. Altri crediti 36.809.239 6.804.630 6.804.630 -
3.1 pronti contro termine -
3.2 depositi a scadenza e conti correnti 36.809.239
3.3 altri 6.804.630 6.804.630
4. Titoli di debito
Totale 31.12.2024 36.809.239 6.804.630 6.804.630
Totale 31.12.2023 222.170.083 7.807.331 7.807.331

Sezione 7 – Partecipazioni – Voce 70

7.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Deniminazioni Sede legale Sede operativa Quota di
partecipazione %
Disponibilità
di voti %
Valore di bilancio Fair Value (*)
A. Imprese controllate in via esclusiva
ANIMA SGR S.p.A. Italia-Milano Corso
Garibaldi,99
Italia-Milano Corso
Garibaldi,99
100% 100% 1.814.461.516 1.814.461.516
ANIMA ALTERNATIVE SGR S.p.A. Italia-Milano Corso
Garibaldi,99
Italia-Milano Corso
Garibaldi,99
100% 100% 24.832.340 24.832.340
CASTELLO SGR S.p.A. Italia-Milano Via
Giacomo Puccini, 3
Italia-Milano Via Giacomo
Puccini, 3
80% 80% 66.087.548 66.087.548
KAIROS SGR S.p.A. Italia-Milano Via s.
Prospero, 2
Italia-Milano Via s. Prospero,
2
100% 100% 21.054.748 21.054.748
B. Imprese controllate in modo congiunto
C. Imprese sottoposte a influenza notevole
Totale 1.926.436.153 1.926.436.153

(*) Viene esposto il valore contabile non trattandosi di entità quotate

Si ricorda che in data 2 maggio 2024, successivamente alla ricezione del nulla osta di Banca d'Italia, la Società ha finalizzato l'acquisizione del 100% di Kairos SGR da Kairos Investment Management S.p.A., attraverso l'utilizzo di risorse finanziarie disponibili per un importo di circa Euro 19,3 milioni, al quale

si aggiungono i costi correlati all'acquisizione, in particolare per servizi di consulenza e di due diligence, per circa Euro 0,8 milioni, diminuito degli aggiustamenti prezzo a favore della Società per un valore complessivo pari a circa Euro 0,7 milioni.

Per maggiori informazioni si rinvia a quanto riportato nella Nota Integrativa, Parte A – Politiche Contabili, A1 – Parte Generale, Sezione 4 – Altri aspetti "Acquisizione Kairos Partners SGR".

7.2 Variazioni annue delle partecipazioni
Partecipazioni di gruppo Partecipazioni non di gruppo Totale
A. Esistenze iniziali 1.880.028.624 - 1.880.028.624
B. Aumenti 46.407.529 - 46.407.529
B.1 Acquisti 19.441.383 19.441.383
B.2 Riprese di valore
B.3 Rivalutazioni
B.4 Altre variazioni 26.966.146 26.966.146
C. Diminuzioni -
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore
C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 1.926.436.153 - 1.926.436.153

Nella tabella sopra rappresentata, la sottovoce "B.1 Acquisti" si riferisce alla sopracitata acquisizione della partecipazione in Kairos SGR, mentre la sottovoce "B. Aumenti – B.4 Altre variazioni" si riferisce principalmente alla movimentazione delle partecipazioni in Anima SGR, Anima Alternative, Castello SGR e Kairos SGR derivante dagli importi che ciascuna delle controllate ha iscritto nel proprio bilancio individuale in relazione ai Piani LTIP, per un valore complessivo pari a circa Euro 26,6 milioni. Si rinvia a quanto illustrato nella "Parte A – Politiche Contabili - A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio – Altri aspetti – Long Term Incentive Plan ("LTIP") della presente Nota integrativa per ogni dettaglio inerente ai Piani.

Valutazione delle partecipazioni – Analisi dei Trigger events

In accordo con i Principi Contabili Internazionali e con le Politiche Contabili adottate, le partecipazioni sono iscritte alla data di regolamento dell'acquisizione e sono rilevate al costo d'acquisto; successivamente, vengono valutate al costo e sono eventualmente rettificate in presenza di perdite di valore.

Lo IAS 36 identifica i principi che la Società deve applicare al fine di assicurare che il valore delle partecipazioni iscritte in bilancio non sia superiore al valore recuperabile e come le eventuali perdite/riduzioni di valore siano prontamente identificate, determinate e rilevate in bilancio. Con riferimento alle partecipazioni, il principio contabile prevede che la Società stimi il valore recuperabile (maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d'uso) delle stesse attraverso lo svolgimento dell'Impairment Test, da effettuarsi solo in presenza di indicatori di perdita di valore ("Trigger events"). Tale verifica deve essere svolta ad ogni data di riferimento del Bilancio d'esercizio e/o della Situazione contabile infrannuale. Se esiste una qualsiasi indicazione di perdita di valore, l'entità deve stimare il valore recuperabile dell'attività effettuando l'Impairment Test e, solo successivamente, ove applicabile, rilevare l'eventuale riduzione di valore.

Al 31 dicembre 2024 la Società detiene le seguenti partecipazioni:

  • Anima SGR detenuta al 100% rilevata per un valore pari a Euro 1.814,5 milioni;
  • Anima Alternative SGR detenuta al 100% rilevata per un valore pari a Euro 24,8 milioni;
  • Castello SGR detenuta al 80% rilevata per un valore pari a Euro 66,1 milioni;
  • Kairos SGR detenuta al 100% rilevata per un valore pari a Euro 21,1 milioni (si ricorda che la partecipazione è stata acquisita in data 2 maggio 2024).

Al 31 dicembre 2024 si è proceduto alla verifica della presenza di eventuali Trigger events con riferimento a tutte le partecipazioni detenute.

Ai fini della verifica della possibile presenza di perdite di valore, sono stati considerati indicatori sia di tipo interno che esterno (rif. IAS 36, par. 12) rispetto alle società analizzate.

Considerando che le partecipazioni detenute sono tutte operanti nel settore dell'Asset Management, sono stati identificati i seguenti indicatori:

  • Scenario macroeconomico: evoluzione del PIL, della curva dei tassi, dell'inflazione e del tasso di disoccupazione; verifica della coerenza di tali grandezze con gli scenari macroeconomici e di mercato riflessi nelle Proiezioni economico-finanziarie utilizzate dalle società controllate;
  • Eventi esogeni: accadimenti particolari, quali le crisi geopolitiche, pandemie, crisi risorse naturali, che potrebbero generare condizioni di mercato tali da determinare potenziali impatti negativi sul settore del risparmio gestito e conseguentemente sui risultati economico – finanziari futuri delle società partecipate;
  • Eventi endogeni: esame delle principali grandezze economiche della società (commissioni, altri ricavi, costi operativi, EBITDA, utile netto, AUM, raccolta netta, patrimonio netto, posizione finanziaria netta e patrimonio di vigilanza) e analisi delle variazioni tra i rispettivi valori a consuntivo con quanto considerato nelle proiezioni economico-finanziarie utilizzate;
  • Mercato di riferimento: lettura e analisi dei trend che caratterizzano il settore dell'Asset Management e quantificazione dei possibili impatti sui risultati economico- finanziari futuri.

Con riferimento alle società partecipate detenute dalla Società al 31 dicembre 2024 e agli indicatori sopra identificati, si riportano nel seguito le analisi condotte.

***

Fonti informative esterne

Nel corso del 2024 lo scenario macroeconomico è stato influenzato dall'incertezza e dalla volatilità presente sui mercati finanziari, anche alla luce dell'assetto geopolitico caratterizzato dal protrarsi del conflitto israelo-palestinese e russo-ucraino. Contestualmente, nel corso dell'esercizio lo scenario è risultato caratterizzato da una generale riduzione del livello di inflazione con conseguente allentamento della politica monetaria restrittiva adottata dalle banche centrali mondiali. Con riferimento all'andamento dei principali indici e tassi del mercato nazionale nell'esercizio 2024 è stato riscontrato un aumento del rendimento dell'indice del mercato azionario italiano FTSE MIB e tassi di interesse a breve termine in calo e attesi in diminuzione anche nel 2025, per poi assestarsi e rimanere sostanzialmente stabili.

Con riferimento al settore di riferimento in cui operano le società partecipate, in base alla Mappa trimestrale al 31 dicembre 2024 pubblicata da Assogestioni, il mercato italiano del risparmio gestito evidenzia un patrimonio totale che si assesta a quota Euro 2.508,9 miliardi, in aumento di circa Euro 171,2 miliardi rispetto a Euro 2.337,7 miliardi rilevati alla fine del 2023. La raccolta netta del risparmio gestito nel corso dell'anno risulta positiva per circa Euro 33,1 miliardi (raccolta negativa per circa Euro 49,6 miliardi al 31 dicembre 2023); in particolare, le gestioni collettive hanno registrano una raccolta positiva pari a circa Euro 19,2 miliardi, mentre le gestioni di portafoglio hanno registrano una raccolta positiva pari a circa Euro 13,9 miliardi.

Fonti informative interne

Le società partecipate nel corso dell'esercizio 2024 hanno fatto registrare i seguenti risultati.

  • Anima SGR: la società ha chiuso l'esercizio con un utile pari a Euro 252,5 milioni, in miglioramento sia rispetto al 31 dicembre 2023 (risultato pari a Euro 177,7 milioni) che alle ipotesi valorizzate nel budget, evidenziando un margine commissionale netto in crescita del 35% rispetto al 2023. Nell'esercizio gli AuM sono passati da Euro 187,3 miliardi a Euro 192,3 miliardi (variazione positiva del 3,7%). Le prospettive reddituali evidenziano uno scenario di consolidamento della redditività della società. Con riferimento specifico alla partecipata Anima SGR, si ricorda che al 31 dicembre 2023 la Società aveva provveduto a stimare il valore recuperabile della partecipazione, risultato ampiamente superiore rispetto al valore contabile;

  • Anima Alternative SGR: nell'esercizio 2024 Anima Alternative ha registrato un risultato netto positivo pari a Euro 3,0 milioni, in crescita rispetto all'esercizio precedente (pari a Euro 2,2 milioni al 31 dicembre 2023), e sostanzialmente allineato rispetto a quanto atteso da budget. Nell'esercizio gli AuM sono passati da Euro 338,4 milioni a Euro 353,4 milioni, con una variazione positiva del 4,4%. Le prospettive reddituali della società confermano uno scenario di crescita, con attese di utile netto in aumento;
  • Castello SGR: nell'esercizio 2024 Castello SGR ha registrato un risultato netto positivo pari a Euro 2,0 milioni (circa Euro 2,7 milioni al 31 dicembre 2023), leggermente inferiore rispetto a quanto atteso da budget. Gli AuM sono passati da Euro 3,9 miliardi a Euro 4,6 miliardi (variazione positiva di 18,4%). Le prospettive reddituali della società confermano uno scenario di crescita, con attese di utile netto in aumento;
  • Kairos SGR: nell'esercizio 2024 Kairos SGR ha registrato un risultato netto positivo pari a Euro 0,8 milioni (risultato netto negativo di circa Euro 1,2 milioni al 31 dicembre 2023). Si ricorda che la società è stata acquisita il 2 maggio 2024 e le attese in merito al futuro andamento della partecipata confermano nella sostanza quanto stimato in sede di acquisizione e prevedono uno scenario in crescita, sfruttando anche possibili sinergie derivanti dal Gruppo.

Infine, si evidenzia che le considerazioni effettuate in merito alle prospettive reddituali delle società partecipate sono frutto del confronto tra i dati consuntivati 2024 rispetto a quelli preventivati e quanto previsto nel Budget 2025 e nell'Aggiornamento delle Proiezioni per il periodo 2026 - 2028, approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione delle società partecipate nel corso del mese di gennaio 2025.

Con riferimento a quanto sopra, si segnala che la Società ha incaricato il consulente esterno indipendente EY Advisory S.p.A. ('EY) di fornire assistenza professionale nell'analisi degli indicatori di perdite di valore in relazione alle partecipazioni iscritte nel presente Bilancio al 31 dicembre 2024. Alla luce di quanto sopra e alle analisi condotte alla data di approvazione del progetto di Bilancio da

parte del Consiglio di Amministrazione non risultano indicatori interni ed esterni di perdita di valore da dover considerare.

Sezione 8 – Attività materiali – Voce 80

8.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
Attività/Valori Totale Totale
31.12.2024 31.12.2023
1. Attività proprietà 16.375 18.720
a) terreni - -
b) fabbricati - -
c) mobili 16.374 18.720
d) impianti elettronici - -
e) altre 1 -
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 3.725.030 4.393.589
a) terreni
b) fabbricati 3.606.740 4.285.610
c) mobili - -
d) impianti elettronici - -
e) altre 118.290 107.979
Totale 3.741.405 4.412.309

La voce "1. Attività di proprietà – c) mobili" ricomprende le attività materiali ad uso funzionale di proprietà della Società.

La voce "2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing" ricomprende i diritti d'uso acquisiti tramite contratti di locazione e noleggio rientranti nel campo di applicazione del principio contabile IFRS 16, in particolare

riconducibili al contratto di locazione della sede di Corso Garibaldi n. 99 – Milano, per il quale è stato rilevato nella sottovoce "b) fabbricati" il "right of use" per un importo di circa Euro 3,6 milioni (importo al netto del valore degli spazi sublocati ad Anima SGR e Anima Alternative per circa Euro 6,8 milioni, iscritti nella precedente "Voce 40. - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato"). Nel passivo, nella "Voce 10 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", è invece rappresentata la "lease liability" correlata al predetto contratto di locazione, per un importo di circa Euro 10 milioni. Le ulteriori informazioni previste dal principio contabile IFRS 16 sono fornite nella "Parte D – Altre Informazioni – Sezione 7 – Informativa sul leasing" della presente Nota integrativa, a cui si rimanda per ogni dettaglio.

Terreni Fabbricati Mobili Impianti Altre Totale
elettronici 31.12.2024
A. Esistenze iniziali lorde - 4.285.610 19.500 - 146.856 4.451.966
A.1 Riduzioni di valore totali nette - - 780 - (38.877) (39.657)
A.2 Esistenze iniziali nette - 4.285.610 18.720 - 107.979 4.412.309
B. Aumenti - 45.665 - - 90.426 136.091
B.1. Acquisti 45.665 90.426 136.091
B.7 Altre variazioni - -
C. Diminuzioni - (724.535) 2.346 - (80.114) (802.303)
C.1 Vendite (27.599) (27.599)
C.2 Ammortamenti - (724.535) (2.346) (68.289) (795.170)
C.7 Altre variazioni 15.774 15.774
D. Rimanenze finali nette - 3.606.740 16.374 - 118.290 3.741.403
D.1 Riduzioni di valore totali nette - (724.536) (3.126) - (91.392) (819.054)
D.2 Rimanenze finali lorde - 4.331.275 19.500 - 209.683 4.560.457
E. Valutazione al costo - 3.606.740 16.374 - 118.290 3.741.403

8.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Sezione 9 – Attività immateriali – Voce 90

9.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

Totale 31.12.2024
Attività valutate
al costo
Attività valutate
al fair value
Totale 31.12.2023
Attività valutate
al costo
Attività valutate
al fair value
1. Avviamento - -
2. Altre attività immateriali 1.100 - 6.615 -
2.1 Generate internamente - -
2.2 Altre 1.100 6.615
Totale 1.100 6.615

Le attività immateriali valorizzate nella sottovoce "2.2 Altre" si riferiscono esclusivamente a software applicativi.

9.2 Attività immateriali: variazioni annue

31.12.2024
A. Esistenze iniziali 6.615
B. Aumenti -
C. Diminuzioni 5.515
C.2 Ammortamenti 5.515
D. Rimanenze finali 1.100

Sezione 10 – Attività fiscali e passività fiscali – Voce 100 dell'attivo e Voce 60 del passivo

Si ricorda che la Società ha aderito, in qualità di consolidante, al regime di tassazione di gruppo ex artt. 117 e seg. del T.U.I.R. (cosiddetto "Consolidato fiscale nazionale") con le controllate Anima SGR e Anima Alternative.

Pertanto, nella voce "Attività fiscali -a) correnti" o nella voce "Passività fiscali – a) correnti", viene rappresentato il saldo netto tra gli acconti versati e le imposte rilevate in relazione all'IRES di Gruppo, altre al saldo netto IRAP riferito alla Società; al 31 dicembre 2024 si evidenzia un importo debitorio complessivo pari a circa Euro 31,1 milioni iscritto nella voce "60. Passività fiscali – a) correnti" derivante (i) dall'IRES di Gruppo pari a circa Euro 27,2 milioni (al 31 dicembre 2023 era presente un debito pari a circa Euro 5,7 milioni) e (ii) dal debito IRAP a carico della Società pari a circa Euro 3,9 milioni (al 31 dicembre 2023 era invece presente un credito per circa Euro 1,5 milioni iscritto nella voce "Attività fiscali - a) correnti").

Con riferimento alle imposte IRES e IRAP, si ricorda che nel corso dell'esercizio la Società ha provveduto a:

  • versare circa Euro 5,4 milioni con riferimento al primo e secondo acconto IRAP 2024 (importo parzialmente compensato con il saldo a credito evidenziato per l'esercizio 2023, pari a circa Euro 1,5 milioni);

  • versare circa Euro 52,8 milioni con riferimento al primo e secondo acconto IRES di Gruppo 2024 (oltre all'importo pari a circa Euro 4,3 milioni versato a titolo di saldo IRES di Gruppo per l'esercizio 2023).

10.1 Attività fiscali correnti e anticipate: composizione

Voce 100 a) "Attività fiscali correnti"

31.12.2024 31.12.2023
IRAP - 1.508.288
IRES - -
Totale - 1.508.288

Di seguito vengono esposti gli eventi che generano differenze temporali e la relativa fiscalità anticipata.

Voce 100 b) "Attività fiscali anticipate"

31.12.2024 31.12.2023
Affrancamento avviamento Castello sgr S.p.A. 13.319.287
Affrancamento avviamento Anima Man. Co. SA 37.466 44.039
F.do rischi ed oneri (costi del personale) 1.139.211
Anticipate su TFR - perdite attuariali
Anticipate su Emolumenti Amministratori 2.597 41.237
Altre 818 818
Totale 14.499.379 86.093

Si segnala che l'importo evidenziato nella sottovoce "Affrancamento avviamento Castello SGR SPA" si riferisce alle imposte differite attive rilevate dalla Società in seguito all'esercizio dell'opzione di riallineamento dei valori fiscali ai maggiori valori contabili ("Affrancamento" - ai sensi dell'art. 15, comma 10-ter, D.L. n. 185/2008) in relazione all'avviamento della società partecipata rilevato nel Bilancio Consolidato 31 dicembre 2023, mediante il pagamento di un'imposta sostitutiva dell'IRES e dell'IRAP con aliquota del 16%.

L'esercizio dell'opzione consente alla Società di dedurre, in via extracontabile sia ai fini IRES che ai fini IRAP, il valore dell'avviamento implicito nella partecipazione in Castello SGR (pari a circa Euro 45 milioni) in cinque periodi di imposta a decorrere dal 2026. Il risparmio complessivo di imposte correnti (fino al 2032, termine ultimo degli effetti fiscali in costanza di aliquote e di metodologia di versamento saldo/acconti - i.e. metodo storico) è pari a circa Euro 13,3 milioni. Tale importo è iscritto in contropartita della voce di conto economico "250. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente", che accoglie tra l'altro, come onere del periodo, la predetta imposta sostitutiva versata per un importo pari a circa Euro 7,2 milioni, determinando così uno sbilancio economico positivo pari a circa Euro 6,1 milioni.

Inoltre, nella sottovoce "F.do rischi ed oneri (costo del personale)" sono rappresentate le imposte anticipate quantificate sullo stanziamento della retribuzione variabile dell'anno, accantonata nella voce "100 – Fondi per rischi e oneri".

31.12.2024 31.12.2023
Affrancamento avviamento Anima Man. Co. SA 37.466 44.039
Totale 37.466 44.039

Voce 100 b) "Attività fiscali anticipate" (di cui alla L. 214/2011)

10.2 Passività fiscali correnti e differite: composizione

Voce 60 a) "Passività fiscali correnti"

31.12.2024 31.12.2023
IRAP 3.870.695 -
IRES 27.206.504 5.725.784
Totale 31.077.199 5.725.784

Voce 60 b) "Passività fiscali differite"

31.12.2024 31.12.2023
Azioni BMPS 1.186.078
Totale 1.186.078 -

La sottovoce accoglie la fiscalità differita IRES quantificata sul delta fair value positivo delle azioni di BMPS in portafoglio, valorizzate nella voce "30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

Totale
31.12.2024
Totale
31.12.2023
1. Esistenze iniziali 86.093 78.858
2. Aumenti 14.458.498 41.648
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 14.458.498 41.648
d) altre 14.458.498 41.648
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni (45.213) (34.413)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (45.213) (34.413)
a) rigiri (45.213) (34.413)
3.2 Riduzione di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni 0 0
4. Importo finale 14.499.378 86.093

L'incremento della sottovoce "2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio - d) altre" è principalmente riferito all'iscrizione delle imposte differite attive rilevate dalla Società in seguito (i) all'Affrancamento e (ii) degli oneri di remunerazione variabile del personale accantonati, entrambi precedentemente illustrati.

Non vi sono valori iscritti tra le attività, relativi ad imposte anticipate derivanti da perdite fiscali riportabili ad esercizi successivi.

10.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico)

Totale
31.12.2024
Totale
31.12.2023
1. Esistenze iniziali 44.039 50.611
2. Aumenti -
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni (6.573) (6.572)
3.1 Rigiri (6.573) (6.572)
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta
a) derivante da perdite di esercizio
b) derivante da perdite fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 37.466 44.039

10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

Totale
31.12.2024
Totale
31.12.2023
1. Esistenze iniziali - 1.388.121
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
1.186.078
1.186.078
1.186.078
-
-
-
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri
c) altre
3.2 Riduzione di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
0
0
(1.388.121)
(1.388.121)
(1.194.373)
(193.748)
4. Importo finale 1.186.078 -

Sezione 12 – Altre attività – Voce 120

12.1 Altre attività: composizione

Dettaglio/Valori 31.12.2024 31.12.2023
1. Attività per crediti verso l'Erario - 76.174
Crediti verso l'erario per IVA - 76.174
Bollo Virtuale
Altri crediti verso Erario
2. Crediti diversi 35.365.304 11.501.315
Risconti attivi 473.088 931.950
Crediti per Consolidato fiscale nazionale 28.035.566 5.979.892
Crediti verso società del Gruppo 6.447.438 4.316.370
Altre attività 351.983 204.405
Migliorie su beni di terzi 57.229 68.699
Totale 35.365.304 11.577.489

Nella voce "Altre attività" sono rappresentati principalmente (i) i crediti rivenienti dai rapporti di consolidato IRES di Gruppo per circa Euro 28,1 milioni, (ii) i crediti per le attività svolte dalla Società a favore delle società del Gruppo, principalmente Anima SGR, per circa Euro 3,2 milioni, (iii) credito verso Castello SGR per Euro 2,9 milioni per possibile futuro aumento di capitale e (iv) i risconti attivi per costi di competenza futura per circa Euro 0,5 milioni.

PASSIVO

Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10

1.1Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti

Dettaglio/Valori
31.12.2024 31.12.2023
1.
Debiti verso reti di vendita:
0 0
2.
Debiti per attività di gestione:
0 0
3.
Debiti per altri servizi:
0 0
4.
Altri debiti
10.169.577 11.698.574
4.2 Debiti per leasing 10.169.577 11.698.574
Totale 10.169.577 11.698.574
Fair value - livello 1
Fair value - livello 2 10.169.577 11.698.574
Fair value - livello 3
Totale fair value 10.169.577 11.698.574

La voce "4. Altri debiti – 4.2 Debiti per leasing" è costituita dal debito residuo, al 31 dicembre 2024, in relazione ai diritti d'uso iscritti in all'applicazione del principio contabile IFRS 16; la sottovoce è principalmente costituita, per circa Euro 10 milioni, dal debito riconducibile al già sopracitato contratto di locazione dell'immobile di Corso Garibaldi 99 – Milano.

Per maggiori informazioni si rimanda alla "Parte D – Altre Informazioni – Sezione 7 – Informativa sul leasing" della presente Nota integrativa.

Titoli 31.12.2024 31.12.2023
Fair value Fair value
VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Titoli 585.213.769 564.036.805 584.144.518 538.319.696
- obbligazioni 585.213.769 564.036.805 584.144.518 538.319.696
- altri titoli
Totale 585.213.769 564.036.805 584.144.518 538.319.696

1.2Composizione delle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato": "Titoli in circolazione"

Legenda: VB= Valore di Bilancio; L1=Livello 1; L2=Livello 2; L3=Livello 3.

La voce "Titoli – obbligazioni" è costituita da titoli obbligazionari emessi dalla Società in data 23 ottobre 2019 e con scadenza ottobre 2026 ("Prestito Obbligazionario 2026") e in data 22 aprile 2021 e con scadenza aprile2028 ("Prestito Obbligazionario 2028").

Il Prestito Obbligazionario 2026 è esposto nel Bilancio al costo ammortizzato per un ammontare pari a circa Euro 284 milioni. Tale valore è rappresentato (i) dall'importo incassato per l'emissione (al netto della parte riacquistata in data 10 giugno 2020) per circa Euro 282,4 milioni, (ii) maggiorato degli interessi passivi maturati dalla data dell'ultimo stacco cedola al 31 dicembre 2024 e determinati con il metodo del costo ammortizzato (sulla base del tasso di interesse effettivo) per circa Euro 2,1 milioni e (iii) diminuito dei costi di transazione correlati all'emissione obbligazionaria che sono stati capitalizzati e sono esposti al valore residuo per circa Euro 0,5 milioni.

Il Prestito Obbligazionario 2028 è esposto nel Bilancio al costo ammortizzato, per un ammontare pari a circa Euro 301,2 milioni. Tale valore è rappresentato (i) dall'importo incassato a seguito dell'emissione per circa Euro 298,2 milioni, (ii) maggiorato degli interessi passivi maturati dall'ultimo stacco cedola al 31 dicembre 2024 e determinati con il metodo del costo ammortizzato (sulla base del tasso di interesse effettivo) per circa Euro 4 milioni e (iii) diminuito dei costi di transazione correlati all'emissione obbligazionaria che sono stati capitalizzati e sono esposti al valore residuo per circa Euro 1 milioni.

Per ulteriori dettagli sul Prestito Obbligazionario 2026 e sul Prestito Obbligazionario 2028 si rinvia alla "Parte D - Altre Informazioni – Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura -3.1 Rischi finanziari" della presente Nota Integrativa.

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Debiti: composizione per controparte

Composizione/Controparte Banche
di cui: del
gruppo
della SGR
Società finanziarie
di cui: del
gruppo
della SGR
Clientela
di cui: del
gruppo della SGR
1. Debiti verso reti di vendita 0
0
2. Debiti per attività di gestione
3. Debiti per altri servizi
4. Altri debiti 0 10.169.577
4.2 debiti per leasing 10.169.577
Totale 31.12.2024 10.169.577
Totale 31.12.2023 11.698.574

Sezione 8 – Altre passività – Voce 80

8.1 Composizione delle "Altre passività"

Dettaglio/Valori 31.12.2024 31.12.2023
Debiti verso fornitori per fatture e fatture da ricevere 3.809.300 2.848.113
Debiti verso il personale ed enti previdenziali 1.750.921 4.432.090
Altre passività verso l'Erario (Irpef, Iva, altro) 441.025 296.875
Debito per Consolidato fiscale nazionale
Debiti verso società del Gruppo 1.237.057 1.611.341
Debito verso gli Azionisti per dividendi 0 -
Ratei Passivi 45.056 7.650
Risconti passivi 5.753 -
Debiti diversi 6.838 2.622
Totale 7.295.951 9.198.689

Nella voce "Altre passività" sono, tra l'altro, ricompresi: (i) i debiti verso fornitori per circa Euro 3,8 milioni, (ii) i dai debiti verso la controllata Anima SGR per i servizi ricevuti per circa Euro 1,2 milioni, (iii) i debiti verso il personale ed Enti Previdenziali per circa Euro 1,8 milioni (si evidenzia che la componente di remunerazione variabile dell'esercizio, pari a circa Euro 3,9 milioni, è stata contabilizzata nella voce "100 - Fondo Rischi e oneri") e (iv) le altre passività verso l'Erario per ritenute per circa Euro 0,4 milioni.

Sezione 9 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 90

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

Totale Totale
31.12.2024 31.12.2023
A. Esistenze iniziali 197.936 301.569
B. Aumenti 149.252 17.892
B.1. Accantonamento dell'esercizio 10.557 17.892
B.2. Altre variazioni in aumento 138.695
C. Diminuzioni (27.871) (121.525)
C.1. Liquidazioni effettuate (28.591) (125.242)
C.2. Altre variazioni in diminuzione 720 3.717
D. Rimanenze finali 319.317 197.936

9.2 Altre informazioni

Si riportano, nella tabella che segue, le principali ipotesi utilizzate nella valutazione attuariale del fondo TFR:

Assunzioni base 2024 2023
Tasso di Turnover 3,00% 3,00%
Tasso di anticipazioni 1,00% 1,00%
Tavola di mortalità (diversificata per sesso) ISTAT 2022 ISTAT 2021
Tasso d'inflazione 1,90% 2,10%
Tasso di sconto 3,20% 3,20%
Valore dell'obbligazione 319.317 197.936

Si segnala che, per la determinazione del tasso d'inflazione, è stato preso come riferimento il tasso indicato dalla Banca Centrale Europea sul medio termine (con specifica rettifica correlata alla nostra Nazione), mentre per il tasso di sconto il parametro di riferimento è la curva Corporate Bond AA al 31 dicembre 2024.

Infine, nelle successive tabelle si riporta l'analisi di sensitività e le informazioni aggiuntive previste dal principio IAS 19:

Analisi di sensività Variazione %
del tasso base
Valore
dell'obbligazione
Variazione del
valore
dell'obbligazione
Tasso di sconto 0,50% 306.753 (12.564)
Tasso di sconto -0,50% 332.689 13.372
Tasso d'inflazione 0,50% 327.276 7.959
Tasso d'inflazione -0,50% 311.696 (7.621)
Tavola di mortalità (diversificata per sesso) + 1 anno 319.343 26
Tavola di mortalità (diversificata per sesso) - 1 anno 319.302 (15)

Erogazioni previste nei prossimi anni in base alle assunzioni attuariali sottostanti la stima del valore dell'obbligazione

31 dicembre 2025 15.347
31 dicembre 2026 15.034
31 dicembre 2027 15.393
31 dicembre 2028 15.747
31 dicembre 2029 17.814
1 gennaio 2030-31 dicembre 2034 168.711

Sezione 10 – Fondi per rischi ed oneri - Voce 100

10.1 "fondi per rischi e oneri": composizione

Voci/Valori
Totale Totale
31.12.2024 31.12.2023
1. Fondi su impegni e garanzie rilasciate - -
2. Fondi di quiescenza aziendali
3. Altri fondi per rischi ed oneri 3.887.439
3.2 oneri per il personale 3.887.439
Totale 3.887.439 -

La voce "100 - Fondi per rischi e oneri" presenta un saldo pari a circa Euro 3,9 milioni (voce non valorizzata al 31 dicembre 2023) e si riferisce all'accantonamento della componente variabile della remunerazione del personale dipendente e degli Amministratori, rilevata nella sottovoce "3.2 oneri per il personale" (in contropartita della voce di conto economico "140 - Spese amministrative b) spese per il personale"). Al 31 dicembre 2023, tale costo era stato rilevato nella voce patrimoniale "80. Altre passività". La diversa contabilizzazione si origina dalla circostanza che, alla data di redazione del presente Bilancio d'esercizio, l'importo della remunerazione variabile, sebbene approvato con una quantificazione di massima, non può considerarsi definitivo in quanto potenzialmente oggetto di successivi affinamenti. Pertanto, in linea con quanto previsto dai principi contabili, è stata effettuata la miglior stima del costo, rilevandola a "Fondo rischi – altri fondi per rischi e oneri" e, come in precedenza illustrato, iscrivendo le necessarie imposte anticipate sul valore accantonato.

Fondi di
quiescenza
Altri fondi per
rischi ed oneri
Totale
31.12.2024
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti - 3.887.439 3.887.439
B.1 Accantonamento dell'esercizio 3.887.439 3.887.439
C. Diminuzioni -
D. Rimanenze finali - 3.887.439 3.887.439

10.2 "Fondi di quiescenza aziendali" ed "Altri fondi per rischi e oneri": variazioni annue

Il valore indicato nella sottovoce "B.1 Accantonamento dell'esercizio – colonna Altri fondi per rischi ed oneri" si riferisce esclusivamente agli stanziamenti relativi alla predetta stima dell'onere di remunerazione variabile del personale.

Sezione 11 – Patrimonio – Voci 110, 120, 130, 140, 150 e 160

11.1 Composizione del "Capitale"

Tipologie 31.12.2024 31.12.2023
1. Capitale 7.291.810 7.291.810
1.1 Azioni ordinarie 7.291.810 7.291.810

Si ricorda che in data 1° maggio 2024 è divenuta efficace la delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 28 marzo 2024 che, in sede straordinaria, ha disposto l'annullamento di n° 9.875.753 azioni ordinarie prive del valore nominale (pari al 3% delle azioni complessive alla data di delibera) detenute in portafoglio dalla Società, mantenendo invariato il capitale sociale con riduzione della riserva "Azioni proprie" (come risultante dal Patrimonio Netto del Bilancio al 31 dicembre 2023) per un valore pari a Euro 37,6 milioni.

Al 31 dicembre 2024 il capitale sociale è pari a Euro 7.291.809,72 ed è rappresentato da n° 319.316.003 azioni ordinarie prive di valore nominale.

Le azioni della Società sono quotate al Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa italiana S.p.A. dal 16 aprile 2014.

Si rimanda a quanto evidenziato nella "Parte A – Politiche contabili - Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio" della presente Nota Integrativa per gli accadimenti intervenuti successivamente al 31 dicembre 2024.

11.2 Composizione delle "Azioni proprie"

Tipologie 31.12.2024 31.12.2023
1. Azioni proprie (44.529.255) (48.757.414)
1.1 Azioni ordinarie (44.529.255) (48.757.414)

Al 31 dicembre 2023 la Società deteneva n° 12.810.034 azioni proprie, prive di valore nominale (per un controvalore pari a circa Euro 48,8 milioni e un prezzo medio unitario di circa Euro 3,806), corrispondenti a circa il 3,891% del capitale sociale.

Si ricorda che:

• in data 13 settembre 2024 è stato completato il programma di acquisto di azioni proprie (avviato in data 21 maggio 2024) sulla base della delibera autorizzativa approvata dall'Assemblea degli Azionisti della Società del 28 marzo 2024; le azioni acquistate nel periodo 21 maggio – 13 settembre 2024 sono state pari a n° 8.267.500, per un controvalore di circa Euro 40 milioni.

Come precedentemente indicato, in data 1° maggio 2024 è divenuta efficace la delibera dell'Assemblea degli Azionisti del 28 marzo 2024 che, in sede straordinaria, ha disposto l'annullamento di n° 9.875.753 azioni ordinarie prive del valore nominale (pari al 3% delle azioni complessive alla data di delibera) detenute in portafoglio dalla Società, mantenendo invariato il capitale sociale con riduzione della riserva "Azioni proprie" (come risultante dal Patrimonio Netto del Bilancio al 31 dicembre 2023) per un valore pari a Euro 37,6 milioni.

Inoltre, si ricorda che in data 4 aprile 2024 sono state esercitate dai beneficiari del Piano LTIP 2021- 2023 i diritti relativi al primo ciclo (riferito al triennio 2021-2023), con conseguente assegnazione gratuita di n° 1.760.051 azioni della Società, attraverso l'utilizzo di azioni proprie detenute nel portafoglio dalla stessa, con riduzione della riserva "Azioni proprie" per un valore pari a Euro 6,7 milioni.

Per quanto sopra, alla data di riferimento del presente Bilancio, la Società deteneva n° 9.441.730 azioni proprie, prive di valore nominale, pari a circa il 2,957% del capitale sociale, per un controvalore complessivo pari a circa Euro 44,5 milioni, corrispondente ad un prezzo medio unitario di circa Euro 4,716.

Si rimanda a quanto evidenziato nella "Parte A – Politiche contabili - Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio" della presente Nota Integrativa per gli accadimenti intervenuti successivamente al 31 dicembre 2024.

11.4 Composizione dei "Sovrapprezzi di emissione"

Tipologie 31.12.2024 31.12.2023
Sovrapprezzi di emissione 787.651.851 787.651.851

11.5 Altre informazioni

Prospetto utilizzabilità e distribuibilità delle riserve ai sensi dell'art. 2427 Codice Civile.

Riepilogo utilizzi nei tre
precedenti esercizi
Importo al Possibilità Quota Copertura Distribuz.
31.12.2024 di utilizzo (*) disponibile perdite ai soci
Capitale sociale 7.291.810
Azioni Proprie (-) (44.529.255) (44.529.255)
Sovrapprezzi di emissione 787.651.851 A-B-C 787.651.851
Riserve
-
Riserva legale
1.458.362 B 1.458.362
-
Altre riserve di utili
682.500.056 A-B-C 682.500.056
-
Riserve LTIP 2021-2023
21.107.981 A-B-C 21.107.981
-
Riserve LTIP 2024-2026
25.416.628 A-B-C 25.416.628
-
Riserva da aumento capitale
(5.167.987) (5.167.987)
Riserve da valutazione
-
Riserva copertura di flussi finanziari
Riserva attività finanziare valutate al fair value con impatto sulla
-
redditività complessiva
92.148.363
-
Riserve per perdite attuariali fondo TFR
(22.346)
Totale 1.567.855.464 1.468.437.637
Quota non distribuibile 1.458.362
Quota distribuibile 1.466.979.275

(*) Legenda: A= per aumento di capitale; B= per copertura perdite; C= per distribuzione ai soci

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Sezione 2 – Dividendi e proventi simili – Voce 40

2.1 Composizione dei "Dividendi e proventi simili"

Voci/Proventi Totale
31.12.2024
Totale
31.12.2023
Dividendi Proventi
simili
Dividendi Proventi
simili
fair value
sulla redditività complessiva
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al
C. Attività finanziarie valuate al fair value con impatto
D. Partecipazioni Totale 205.587.931
205.587.931
181.543.170
181.543.170

La voce "Dividendi – D. Partecipazioni" valorizzata per un importo di circa Euro 205,6 milioni, accoglie (i) il dividendo distribuito dalla controllata Anima SGR a valere sul risultato dell'esercizio 2023 per circa Euro 177,7 milioni, oltre alla distribuzione di riserve per Euro 20 milioni, sempre dalla stessa controllata, (ii) il dividendo della controllata Anima Alternative SGR a valere sull'utile dell'esercizio 2023 per circa Euro 2 milioni, oltre a Euro 2,8 milioni di ulteriori riserve distribuite e (iii) i dividendi rivenienti dalle azioni BMPS detenute in portafoglio alla data di stacco, per circa Euro 3,1 milioni.

Sezione 3 – Interessi – Voci 50 e 60

3.1 Composizione degli "Interessi attivi e proventi assimilati"

Voci/Forme tecniche Titoli di
debito
Pronti
contro
Termine
Depositi
e conti
correnti
Altre
operazioni
Totale
31.12.2024
Totale
31.12.2023
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 0 0 0 0 0 285.275
1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 0
1.2 Attività finanziarie designate al fair value 0
1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 0 0 0 0 285.275
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività 0 0 0 0
complessiva
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 6.126.208 288.521 6.414.728 6.798.387
3.1 Crediti verso banche 6.126.208 6.126.208 6.788.837
3.2 Crediti verso società finanziarie 288.521 288.521 9.550
3.3 Crediti verso clientela 0
4. Derivati di copertura 0 0 0
5. Altre attività 0 6.743 6.743 1.740
6. Passività finanziarie 0 0 0 0 0
7. Altro: Cassa e disponibilità liquide 2.558.353 2.558.353 1.265.921
Totale
-
- 8.684.561 295.263 8.979.824 8.351.323
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired

La sottovoce "3.1 Crediti verso banche – Depositi e conti correnti" si riferisce agli interessi attivi generati dalla liquidità investita attraverso la sottoscrizione dei time deposit, mentre nella sottovoce "7 Altro: Cassa e disponibilità liquide - Depositi e conti correnti" trovano esposizione gli interessi attivi generati dalla liquidità della Società depositata presso conti correnti bancari e postali.

L'importo marginale evidenziato nella voce "3.2 Crediti verso società finanziarie – Altre operazioni" si riferisce agli interessi attivi maturati nel corso dell'esercizio in relazione ai crediti finanziari relativi ai contratti di sublocazione rientranti nel campo di applicazione del principio contabile IFRS 16 e iscritti nella voce "40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" dello Stato Patrimoniale attivo.

3.2 Composizione degli "Interessi passivi e oneri assimilati"

Voci/Forme tecniche Finanziamenti Pronti
contro
Termine
Titoli Depositi e
conti
correnti
Altre
operazioni
Totale
31.12.2024
Totale
31.12.2023
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (452.508) 0 (10.538.866) 0 (10.991.375) (12.441.528)
1.1 Debiti (452.508) (452.508) (1.946.315)
1.2 Titoli in circolazione (10.538.866) (10.538.866) (10.495.213)
2. Passività finanziarie di negoziazione 0 0
3. Passività finanziarie designate al fair value 0 0
4. Altre passività (75) (75) 0
5. Derivati di copertura - 0 1.126.851
6. Attività finanziarie 0
7. Altro: Cassa e disponibilità liquide 0 0
Totale (452.508) (10.538.866) (75) (10.991.449) (11.314.677)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing (452.508) (452.508) (13.294)

Nella sottovoce "1.1 Debiti - Finanziamenti" sono ricompresi gli interessi passivi maturati nel corso del periodo di riferimento in relazione ai debiti per leasing iscritti in all'applicazione del principio contabile IFRS 16 per un importo di circa Euro 0,5 milioni.

Nella sottovoce "1.2 Titoli in circolazione - Titoli" sono rappresentati gli interessi passivi determinati con il metodo del costo ammortizzato (sulla base del tasso di interesse effettivo) e maturati nel corso dell'esercizio sul Prestito Obbligazionario 2026 per circa Euro 5,1 milioni e sul Prestito Obbligazionario 2028 per circa Euro 5,1 milioni.

La sottovoce "5. Derivati di copertura" non valorizzata nell'esercizio, comprendeva al 31 dicembre 2023 gli interessi passivi maturati sui derivati sottoscritti a copertura del finanziamento bancario (entrambi estinti nel corso del 2023) per circa Euro 1,1 milioni.

Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e delle passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 100

7.2 Composizione del "Risultato netto delle altre attività e delle passività finanziarie valutate al fair value" con impatto a conto economico: altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Plusvalenze Utili da
realizzo
Minusvalenze Perdite da
realizzo
Risultato
netto
724.078 75.778 (15) (1.850) 797.991
Totale 724.078 75.778 (1.850) 797.991
Titoli di debito di cui titoli di Stato
Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio
(15)

Nella tabella sono ricomprese le variazioni positive/negative (plusvalenze/minusvalenze) derivanti dalla valutazione delle attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, oltre agli utili e alle perdite realizzati nell'esercizio e derivanti dalla vendita degli strumenti finanziari in portafoglio.

Sezione 9 – Spese amministrative – Voce 140

9.1 Spese per il personale: composizione

Totale Totale
Voci 31.12.2024 31.12.2023
Personale dipendente (21.476.220) (10.664.377)
a) salari e stipendi (8.018.106) (6.279.531)
b) oneri sociali (1.729.875) (1.314.533)
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali (212.821) (166.191)
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (7.164) (3.128)
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - -
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (561.118) (431.540)
- a contribuzione definita (561.118) (431.540)
- a benefici definiti
h) altri benefici a favore dei dipendenti (10.947.136) (2.469.455)
Altro personale in attività (91.633) (45.901)
Amministratori e Sindaci (1.514.319) (1.531.848)
Personale collocato a riposo
Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende 1.473.289 1.384.261
Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società (657.214) (312.027)
Totale (22.266.097) (11.169.893)

La sottovoce "140. Spese amministrative – a) spese per il personale" evidenzia un saldo di Euro 22,3 milioni (Euro 11,2 milioni al 31 dicembre 2023) e comprende (i) i costi riferiti al personale dipendente e distaccato, agli Amministratori e al Collegio Sindacale, (ii) i costi riferiti alla componente di remunerazione variabile e (iii) i costi riferiti ai piani di LTIP (iscritti nella sottovoce h) altri benefici a favore dei dipendenti), quest'ultimi in aumento di circa Euro 8,5 milioni rispetto all'esercizio precedente in correlazione all'accelerazione dei Piani in conseguenza dell'OPA sulla Società (si rimanda alla "Parte A – Politiche Contabili - A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio – Altre informazioni – Long Term Incentive Plan ("LTIP")" della presente Nota integrativa per i principi contabili adottati per la rappresentazione in Bilancio e per ogni dettaglio informativo).

9.2 Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria

N. medio
2024
N. medio
2023
Personale dipendente
a) dirigenti 15 12
b) altro personale 50 41
Totale 65 53

Totale Totale
Voci 31.12.2024 31.12.2023
Consulenze (2.849.640) (1.279.910)
Locazione immobili e oneri gestione (464.607) (571.190)
Servizi di outsourcing (1.141.553) (1.257.252)
Spese di marketing e comunicazione (339.504) (208.151)
Costi per telefonia e sistemi informatici (1.214.419) (78.574)
Altri costi di funzionamento (737.353) (445.012)
Totale (6.747.076) (3.840.089)

9.3 Composizione delle "Altre spese amministrative"

La voce "Altre spese amministrative" evidenzia un saldo di Euro 6,7 milioni (Euro 3,8 milioni al 31 dicembre 2023); l'incremento rispetto all'esercizio precedente è da attribuirsi principalmente a (i) maggiori costi consulenziali straordinari (in particolare correlati all'acquisizione di Kairos SGR e all'OPA) e (ii) maggiori costi per le licenze software (costi accentrati nell'esercizio e riaddebitati per buona parte alle società del Gruppo).

Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 160

11.1 Composizione delle "Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali"

Voci/Rettifiche
e riprese di valore
Ammortamento Rettifiche
di valore per
deterioramento
Riprese
di valore
Risultato netto
31.12.2024
1. Ad uso funzionale (795.172) (795.172)
- Di proprietà (2.347) (2.347)
- Dirittti d'uso acquisiti con il leasing (792.824) (792.824)
2. Detenute a scopo di investimento
Totale (795.172) - - (795.172)

Nella sottovoce "1. Ad uso funzionale - Diritti d'uso acquisiti con il leasing" sono ricompresi gli ammortamenti del periodo dei diritti d'uso acquisiti tramite contratti di locazione e noleggio rientranti nel campo di applicazione del principio contabile IFRS 16. In relazione ai dettagli informativi previsti dallo stesso principio contabile si rinvia alla "Parte D – Altre Informazioni – Sezione 7 – Informativa sul leasing" della presente Nota integrativa.

Sezione 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 170

12.1 Composizione delle "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali"

Voci/Rettifiche
e riprese di valore
Ammortamento Rettifiche
di valore per
deterioramento
Riprese
di valore
Risultato netto
31.12.2024
1. Attività immateriali diverse dall'avviamento (5.515) (5.515)
1.1 di proprietà (5.515) (5.515)
- generate internamente -
- altre (5.515) (5.515)
1.2 diritti d'uso acquisiti con il leasing -
Totale (5.515) (5.515)

Nella tabella sono rappresentati gli ammortamenti delle attività immateriali della Società, riferiti a software applicativi.

Sezione 13 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 180

13.1 Composizione degli "Altri proventi e oneri di gestione"

Proventi Totale Totale
31.12.2024 31.12.2023
Riaddebiti spese accessorie sublocazioni 193.683 443.101
Servizi a società del Gruppo 3.330.173 2.051.117
Riaddebiti assiurativi a società del Gruppo 734.837 1.526.362
Proventi vari 107.522 139.895
Totale 4.366.215 4.160.476
Oneri Totale
31.12.2024
Totale
31.12.2023
Oneri per migliorie su beni di tezi (11.471) (25.609)
Oneri vari (476) (10.031)
Totale (11.947) (35.640)
Totale netto 4.354.268 4.124.835

Nella voce "Proventi", valorizzata per circa Euro 4,4 milioni, trovano rappresentazione principalmente i ricavi derivanti dai servizi per attività operative e dai riaddebiti di spese effettuati nei confronti delle società del Gruppo.

Sezione 18 – Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente – Voce 250

18.1 Composizione delle "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente"

Voci Totale
31.12.2024
Totale
31.12.2023
1. Imposte correnti (8.478.250) (2.106.832)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi 34.547 18.778
4. Variazioni delle imposte anticipate 14.413.285 7.235
Imposte di competenza dell'esercizio 5.969.582 (2.080.819)

La voce "250. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente" presenta un saldo positivo di circa Euro 6 milioni (saldo negativo di circa Euro 2,1 milioni al 31 dicembre 2023).

La voce è composta (i) dal provento quantificato sull'imponibile fiscale IRES negativo della Società (rilevato nell'ambito del Consolidato fiscale nazionale) di circa Euro 3,3 milioni (circa Euro 2,5 milioni al 31 dicembre 2023), (ii) dall'onere IRAP gravante sull'esercizio per Euro 4,6 milioni (pari importo al 31 dicembre 2023), (iii) dall'onere derivante dall'imposta sostitutiva versata per Euro 7,2 milioni a seguito dall'esercizio della citata opzione di Affrancamento effettuata con riferimento a Castello SGR e (iv) dal saldo positivo pari a circa Euro 14,4 milioni derivante dalla rilevazione delle imposte anticipate (principalmente iscritte, per circa Euro 13,3 milioni, per l'Affrancamento effettuato).

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico ed onere fiscale effettivo di bilancio

Dati riferiti al 31 dicembre 2024

Riconciliazione tra l'onere fiscale teorico I.R.E.S. 31.12.2024 I.R.A.P. 31.12.2024
e l'onere fiscale corrente Imponibile Imposta Imponibile Imposta
Utile prima delle imposte 178.914.707
Onere fiscale teorico 42.939.530
Aliquota fiscale teorica 24,00%
Differenza tra valore e costo della produzione 94.787.348
Onere fiscale teorico 5.279.655
Aliquota fiscale teorica 5,57%
Differenze tassabili 4.064.932 975.584 88.936.625 4.953.770
Differenze deducibili (196.731.292) (47.215.511) (101.646.263) (5.661.697)
Imponibile I.R.E.S. (13.751.653)
I.R.E.S. corrente sul reddito dell'esercizio (3.300.397)
Aliquota effettiva -1,84% 0
Imponibile I.R.A.P. 82.077.710
I.R.A.P. corrente per l'esercizio 4.571.728
Aliquota effettiva 4,82%

Dati riferiti al 31 dicembre 2023

Riconciliazione tra l'onere fiscale teorico I.R.E.S. 31.12.2023 I.R.A.P. 31.12.2023
e l'onere fiscale corrente Imponibile Imposta Imponibile Imposta
Utile prima delle imposte 172.291.768
Onere fiscale teorico 41.350.024
Aliquota fiscale teorica 24,00%
Differenza tra valore e costo della produzione 88.983.923
Onere fiscale teorico 4.956.405
Aliquota fiscale teorica 5,57%
Differenze tassabili 384.899 92.376 17.961.668 1.000.465
Differenze deducibili (183.266.363) (43.983.928) (23.492.071) (1.308.510)
Imponibile I.R.E.S. (10.589.696)
I.R.E.S. corrente sul reddito dell'esercizio (2.541.528)
Aliquota effettiva -1,48% 0
Imponibile I.R.A.P. 83.453.520
I.R.A.P. corrente per l'esercizio 4.648.360
Aliquota effettiva 5,22%

PARTE D - ALTRE INFORMAZIONI

Sezione 1 – Riferimenti specifici sulle attività svolte

La Società svolge in prevalenza attività di indirizzo e coordinamento delle società del Gruppo. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto descritto nella Relazione degli Amministratori sulla gestione che accompagna il presente Bilancio.

1.rmazioni relative agli impegni, garanzie e beni di terzi

1.1.1 Impegni e garanzie rilasciate a terzi (diverse da quelle indicate nelle altre sezioni)

Si ricorda che, per le operazioni di acquisizione effettuate nel corso del 2017 e del 2018 con il Gruppo Banco BPM e con il Gruppo Poste, gli accordi definiti (così come integrati/modificati da quanto sottoscritto nel corso del 2020) prevedono, in linea con la prassi di operazioni analoghe, specifici meccanismi di protezione e garanzia (ad esempio meccanismi di aggiustamento prezzo, meccanismi di earn-in / earn-out, mantenimento di determinati livelli di quote di mercato da parte delle controparti dei prodotti gestiti dalle società operative del Gruppo, meccanismi di verifica della performance dei prodotti gestiti dal Gruppo e rimedi in caso di underperformance degli stessi).

Per maggiori dettagli, si rimanda al Capitolo XXII del Prospetto Informativo pubblicato in data 23 marzo 2018 relativo all'aumento di capitale e ai documenti informativi relativi ad operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate pubblicate in data 7 aprile 2020 e in data 21 maggio 2020, disponibili sul sito della Società.

Inoltre, la Società:

  • in data 23 dicembre 2020 si era impegnata, per l'importo di Euro 7,5 milioni, alla sottoscrizione di quote del FIAAA1, promosso e gestito da Anima Alternative. Al 31 dicembre 2024sono stati richiamati Euro 6,4 milioni e pertanto residuano impegni di sottoscrizione per un valore complessivo di Euro 1,1 milioni;
  • in data 23 dicembre 2022 si era impegnata alla sottoscrizione, per l'importo di circa Euro 5 milioni, di quote del FIA AA2, promosso e gestito da Anima Alternative. Al 31 dicembre 2024 sono stati richiamati Euro 1,8 milioni e pertanto residuano impegni di sottoscrizione per un valore complessivo di Euro 3,2 milioni;
  • in data 7 novembre 2023, si era impegnata alla sottoscrizione, per l'importo di Euro 2 milioni, di quote del FIA immobiliare GEM Fund, promosso e gestito da Castello SGR. Al 31 dicembre 2024 sono stati richiamati Euro 1,4 milioni e pertanto residuano impegni di sottoscrizione per un valore complessivo di Euro 0,6 milioni;
  • in data 16 dicembre 2024, la Società si è impegnata alla sottoscrizione, per l'importo complessivo di Euro 2,5 milioni, di quote di HIIP Sicaf S.p.A., società gestita da Castello SGR. Al 31 dicembre 2024 sono stati effettuati richiami per Euro 1,1 milioni;
  • in data 18 dicembre 2024, la Società si è impegnata alla sottoscrizione, per l'importo complessivo di Euro 2 milioni, di quote del FIA immobiliare GEM Fund II, promosso e gestito da Castello SGR. Al 31 dicembre 2024 non sono stati effettuati richiami e pertanto residuano impegni di sottoscrizione per un valore complessivo di Euro 2 milioni.

Infine, si ricorda che in data 31 dicembre 2024 la Società ha rilevato una fidejussione di Euro 575.000, rilasciata al proprietario dell'immobile di Corso Garibaldi 99 – Milano, con cui è in essere un contratto di locazione.

31.12.2024 31.12.2023
Numero quote di OICR propri (fondi comuni)
N. quote di OICR di terzi (fondi comuni e sicav) 84.706 80.489
N. quote di OICR di terzi (fondi FIA) 150.700 125.200
Numero azioni di terzi 50.290.691 12.500.000
Numero azioni proprie 9.441.730 12.810.034

1.1.4 Titoli di proprietà in deposito c/o terzi

Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Premessa

Le politiche relative all'assunzione dei rischi sono definite dal Consiglio di Amministrazione della Società, con funzioni di supervisione strategica e di gestione. Il Consiglio di Amministrazione svolge la propria attività anche attraverso specifici comitati costituiti al proprio interno, tra i quali il Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità (il "Comitato"). Tale Comitato è un organo avente potere consultivo e informativo, è composto da tre Amministratori Indipendenti, con competenze ed esperienze in materia contabile e finanziaria e/o di gestione del rischio.

Alle riunioni del Comitato, di norma, partecipa l'Amministratore Delegato e Direttore Generale (quale incaricato a sovraintendere il sistema di controllo interno e gestione dei rischi), il Presidente del Collegio Sindacale (di norma sono invitati a partecipare anche gli altri componenti del Collegio Sindacale), i responsabili delle funzioni Internal Audit e Compliance e, in relazione ai punti all'ordine del giorno, il Group CFO, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e il Group CRO.

Il Comitato è costituito allo scopo di assicurare il presidio e la gestione dei rischi e la salvaguardia del valore aziendale a livello di Gruppo, ivi compreso il sistema dei controlli interni, in attuazione degli indirizzi strategici e delle politiche di gestione definite dagli Organi Societari.

Il Sistema dei controlli interni

La Società è dotata di un apposito Sistema dei Controlli Interni e di Gestione dei Rischi (nel seguito anche "SCIGR"), in linea con la disciplina civilistica e con le indicazioni del Codice di Corporate Governance, idoneo a presidiare nel continuo i rischi tipici dell'attività sociale. Il SCIGR costituisce la cornice di riferimento nell'ambito della quale sono delineati gli obiettivi ed i principi che devono ispirare il disegno, il funzionamento e l'evoluzione nel continuo di un efficace sistema di controllo, nonché i ruoli, i compiti e le responsabilità degli Organi e delle Funzioni Aziendali. Il SCIGR è altresì strutturato per assicurare una corretta informativa finanziaria ed un'adeguata copertura del controllo su tutte le attività del Gruppo, assicurando l'affidabilità dei dati contabili e gestionali, il rispetto delle leggi e dei regolamenti e la salvaguardia dell'integrità aziendale, anche al fine di prevenire frodi a danno della Società e dei mercati finanziari. Il SCIGR adottato è proporzionato alla natura ed intensità dei rischi aziendali (c.d. risk based approach), alle dimensioni ed alle caratteristiche operative dell'impresa. Il SCIGR si articola su tre livelli di controllo:

  • controlli di primo livello (o controlli di linea), che costituiscono la vera e propria gestione operativa dei rischi e che hanno l'obiettivo di assicurare il corretto svolgimento delle operazioni effettuate nell'ambito dei processi aziendali. Tali controlli, messi in atto dai responsabili delle attività operative (c.d. risk owner), sono di tipo gerarchico, sistematico e a campione, ovvero incorporati nelle procedure informatiche di cui dispone la Società;
  • controlli di secondo livello, volti a verificare i rischi cui è esposta la Società nello svolgimento della propria attività. Tali controlli sono effettuati dalla funzione Group Compliance (che riporta alla Direzione Rischi) per quanto attiene i rischi di non conformità alla normativa in materia di Antiriciclaggio, Market Abuse e Conflitto di Interesse, dalla funzione di Revisione Interna (Internal Audit) limitatamente alle procedure amministrative e contabili predisposte ai sensi della L. 262/05. Le società operative possono avere inoltre ulteriori presidi specifici sulla base delle attività svolte;

controlli di terzo livello, volti a valutare con cadenza prefissata, la completezza, la funzionalità e l'adeguatezza del SCIGR in relazione alla natura e all'intensità dei rischi e delle complessive esigenze aziendali. Detti controlli sono messi in atto dalla funzione di Internal Audit, anche a valere sulle società controllate.

Il posizionamento organizzativo e i riporti gerarchici che caratterizzano le strutture di controllo di secondo e terzo livello ne assicurano l'indipendenza dalle funzioni di gestione operativa.

Al fine di assicurare il corretto funzionamento di tale sistema sono state adottate regole interne, tecniche di misurazione e meccanismi di controllo formalmente descritti in specifiche procedure aziendali.

L'effettivo funzionamento e la verifica di adeguatezza del SCIGR sono affidati alla responsabilità dei seguenti Organi e Funzioni aziendali:

Anima Holding

  • Consiglio di Amministrazione;
  • Collegio Sindacale;
  • Amministratore Delegato e Direttore Generale;
  • Condirettore Generale;
  • Comitato Controlli, Rischi e Sostenibilità;
  • Responsabile della funzione Internal Audit;
  • Responsabile della direzione Rischi ("Group Chief Risk Office") Responsabile della funzione Group Compliance;
  • Dirigente Preposto ex art. 154 bis del TUF;
  • Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001.

In generale il perimetro dei rischi individuati e presidiati dal Gruppo include: (i) i rischi che attengono i processi aziendali tipici (i "Rischi di impresa"), (ii) quelli riguardanti i processi di investimento applicati ai patrimoni collettivi o individuali gestiti (i "Rischi dei portafogli gestiti") e (iii) i rischi connessi all'informativa finanziaria (ex art. 123 bis, c. 2, lett. B) del TUF).

Sono considerati rischi d'impresa, i rischi di subire impatti negativi sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria della Società, e di ciascuna società del Gruppo fino al caso estremo di porre in pericolo la continuità aziendale.

  • Nell'ambito dell'Enterprise Risk Management ("ERM") Framework di Gruppo sono stati individuate le seguenti categorie di rischi d'impresa, intesi come rischi che potrebbero impattare il Gruppo nel suo complesso e/o una o più delle società che lo costituiscono:
  • Rischio Operativo, il rischio di subire impatti negativi sui risultati economici della Società o del Gruppo a seguito di un accadimento legato a cause di natura operativa (gestione delle risorse umane, dei processi, della tecnologia ed eventi esterni). Sono esclusi i rischi derivanti dalla gestione dei reclami e i rischi legali, i rischi reputazionali, strategici e finanziari;
  • Rischio Reputazionale, il rischio di subire impatti negativi sui risultati economici della Società o del Gruppo in seguito al danneggiamento della reputazione della Società o del Gruppo presso terzi. Gli impatti negativi sul conto economico della Società o del Gruppo derivano principalmente dalla diminuzione dei ricavi conseguenti alla riduzione dei volumi di affari, ma possono derivare dall'incremento dei costi che la Società o il Gruppo decide di sostenere per limitare gli impatti di eventi reputazionali negativi;
  • Rischio Strategico, il rischio di subire impatti negativi sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria della Società o del Gruppo in seguito all'errata definizione delle strategie aziendali. Il rischio strategico è funzione della compatibilità fra gli obiettivi strategici dell'azienda, il contesto esterno, le strategie programmate per il raggiungimento degli obiettivi strategici, le risorse dedicate allo scopo e la qualità dell'implementazione delle strategie definite;
  • Rischio di Business, il rischio che la Società o il Gruppo non riesca a raggiungere i propri obiettivi finanziari e/o operativi a causa di fattori interni e/o esterni che influenzano negativamente la sua

attività e l'implementazione delle strategie di business. Questi fattori possono includere cambiamenti nel mercato, riduzione della domanda dei prodotti o servizi, aumento della concorrenza, evoluzione normativa, fluttuazioni dei costi operativi o inefficienze interne;

  • Rischio Finanziario, il rischio di subire impatti negativi sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria della Società o del Gruppo in seguito a perdite subite dagli strumenti finanziari e dagli altri attivi in cui sia investito il portafoglio di proprietà della Società o del Gruppo (rientra in questa fattispecie il rischio di credito derivante dai depositi di liquidità);
  • Rischio di Sostenibilità, il rischio di subire impatti negativi sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria della Società o del Gruppo in seguito alla possibilità che si verifichi un evento o una condizione avversa di tipo ambientale, sociale o di governance ("ESG");
  • Rischio connesso a garanzie rilasciate su fondi pensione, il rischio di subire impatti negativi sui risultati economici e sulla situazione patrimoniale e finanziaria della Società o del Gruppo in seguito alle perdite connesse al reintegro a favore degli aderenti a fondi pensione gestiti dal Gruppo, per i quali lo stesso abbia rilasciato garanzie di restituzione del capitale o di rendimento minimo;
  • Rischio di Compliance e Legale, può essere a sua volta suddiviso in:
    • rischio di compliance: il rischio di perdite o danni finanziari derivanti da una violazione delle leggi e dei regolamenti applicabili o dalla mancata osservanza di norme e regolamenti interni o esterni o di prassi di mercato. In tali circostanze la perdita o il danno può presentarsi sotto forma di multe e sanzioni imposte dalle autorità di regolamentazione e/o dalle autorità penali o altre, sanzioni quali restrizioni delle attività commerciali, imposizione di misure correttive obbligatorie (compreso il monitoraggio) o persino la perdita della licenza;
    • rischio legale: rischio legato alle potenziali perdite finanziarie o danni derivanti da controversie legali, reclami, cause civili o azioni legali intraprese contro la Società o il Gruppo. Questo tipo di rischio può derivare da contratti non adeguati o incompleti, violazioni di leggi o regolamenti, negligenza o altri comportamenti illeciti che espongono l'organizzazione a responsabilità legale.
  • Rischio di Liquidità, possibilità che la Società o il Gruppo non sia in grado di far fronte alle richieste di liquidità dei propri clienti o di adempiere agli obblighi finanziari nei tempi previsti;
  • Rischio di Leva Finanziaria eccessiva, il rischio che un livello di indebitamento particolarmente elevato rispetto alla dotazione di mezzi propri renda la Società o il Gruppo vulnerabile, richiedendo l'adozione di misure correttive al Piano industriale;
  • Rischio Sistemico, il rischio che l'insolvenza o il fallimento di uno o più operatori del mercato determini generalizzati fenomeni d'insolvenza o fallimenti a catena di altri intermediari.

A tal fine la Società si è dotata di un modello di "Enterprise Risk Management" (ERM), che costituisce un framework integrato e coerente per la gestione dei rischi di impresa, incrementando la complessiva resilienza del Gruppo e di ciascuna società controllata. Tale modello prevede la convergenza tra le funzioni di gestione del rischio tramite, l'adozione di:

  • linee guida comuni (reporting, gestione dei processi di escalation, ecc….)
  • un coerente approccio metodologico e strumenti/sistemi per la gestione dei rischi di impresa;
  • flussi e modalità di coordinamento, scambio informativo e integrazione nella struttura di governance.

Più in particolare il Framework ERM prevede:

  • l'identificazione dei rischi rilevanti da valutare (c.d "Risk Assessment") ovvero quelli che possono avere impatti significativi sull'equilibrio economico-finanziario e patrimoniale del Gruppo, ostacolando o limitando il pieno raggiungimento dei propri obiettivi strategici ed operativi, cui il Gruppo è o potrebbe essere esposto, in ottica attuale e prospettica, sulla base di specifici criteri di rilevanza;
  • l'identificazione e l'implementazione del "Risk Appetite Framework" ("RAF"), che rappresenta l'insieme di metodologie, processi, policy, controlli e sistemi attraverso cui il Gruppo esprime la propria propensione al rischio (nonché ulteriormente declinata nelle sue componenti afferenti alle società controllate) e definita in coerenza con le indicazioni normative e in linea con le leading practice di settore;

  • l'adozione di strumenti comuni di monitoraggio e reporting verso gli stakeholder interni ed esterni;
  • lo scambio di flussi tra le funzioni di controllo e con la Direzione Rischi di Anima Holding sia per le attività ordinarie sia in caso di situazioni di escalation e definizione piani di rientro (così come previsti nella Policy Enterprise Risk Management adottata da tutte le società del Gruppo).

Con riferimento ai rischi di natura strategica la Società si è dotata di un presidio specifico all'interno della Direzione Rischi, che tramite il servizio Strategy & ESG Risk, svolge analisi mirate sia di tipo qualitativo che di tipo quantitativo, in ambito di Gruppo.

Tenuto conto che la Società svolge in prevalenza attività di direzione, coordinamento e gestione delle partecipazioni, l'esposizione ai rischi operativi della stessa risulta poco rilevante. Il presidio e il monitoraggio articolato dei rischi operativi sono invece previsti all'interno delle società operative del Gruppo. La Società mantiene peraltro una visione di insieme dell'esposizione ai rischi operativi dell'intero Gruppo mediante un sistema di reporting alimentato dalle società controllate. La Società, e le sue controllate ove rilevante, si sono inoltre dotate di policy e presidi specifici per monitorare i rischi finanziari che si possono originare in presenza di una eccedenza di liquidità aziendale disponibile per finalità di investimento.

Con specifico riferimento ai rischi di sostenibilità, la Società ha progressivamente integrato tali aspetti, trasversalmente presenti nelle attività aziendali proprie e delle controllate, nelle policy e nelle procedure in essere.

Il Consiglio di Amministrazione della Società, con il supporto del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità, accerta la natura ed il livello di rischio compatibile con gli obiettivi aziendali, tenuto conto di parametri collegati al risultato di gestione, al patrimonio netto e alla posizione finanziaria netta della Società.

Per quanto concerne l'informativa finanziaria, lo SCIGR si sostanzia in una serie di procedure amministrative e contabili, assistite da apposite applicazioni informatiche e di strumenti di valutazione dell'adeguatezza e dell'effettivo funzionamento delle stesse (modello di "financial risk reporting").

L'implementazione e la manutenzione del modello si svolge secondo un processo articolato nelle seguenti principali fasi:

  • a) identificazione e valutazione dei rischi applicabili all'informativa finanziaria;
  • b) identificazione dei controlli a fronte dei rischi individuati a livello di processo rilevante;
  • c) valutazione dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili e dei relativi controlli.

3.1 Rischi finanziari

L'informativa è prevista dall'art. 2428 C.C. e dai principi contabili IAS 32 e IFRS 7. I rischi finanziari comprendono:

  • il rischio di liquidità, connesso alla difficoltà di smobilizzare un'attività in tempi rapidi e ad un prezzo di mercato, ovvero di accedere tempestivamente alle risorse finanziarie necessarie all'azienda a costi sostenibili;
  • il rischio di credito, cioè il rischio di incorrere in perdite a causa dell'inadempienza o dell'insolvenza della controparte;
  • il rischio di mercato, legato ad oscillazioni del valore di attività/passività a seguito di variazioni delle condizioni di mercato (prezzo, tasso, cambio, commodity).

La Società è esposta a tutti i tre rischi sopra menzionati. In particolare, tale esposizione è essenzialmente riconducibile alla gestione della liquidità aziendale, sia in relazione al rimborso dell'indebitamento sottoscritto dalla Società (prestito obbligazionario), sia in relazione alle eccedenze di risorse finanziarie rispetto ai fabbisogni attesi di liquidità generati dall'operatività ordinaria, ovvero il portafoglio di proprietà della Società.

Gestione liquidità aziendale: indebitamento

Tipologia Valore Nominale Esposizione
debitoria al
31.12.2024
Prestito Obbligazionario 2026 283.978.000 283.986.562
Prestito Obbligazionario 2028 300.000.000 301.227.207
Totale indebitamento 583.978.000 585.213.769

Al 31 dicembre 2024 la Società presenta la seguente struttura debitoria:

Il profilo di scadenza della struttura nominale debitoria risulta essere:

Scadenza Prestito
Obbligazionario
2026
Prestito
Obbligazionario
2028
Totale
inferiore a 6 mesi -
inferiore a 1 anno -
tra 1 e 3 anni 283.978.000 283.978.000
tra 3 e 5 anni 300.000.000 300.000.000
oltre 5 anni -
Totale 283.978.000 300.000.000 583.978.000

Il Prestito Obbligazionario 2026 non convertibile senior unsecured è stato emesso in data 23 ottobre 2019, per un nominale di Euro 300 milioni con scadenza a 7 anni. Le obbligazioni sono state emesse al prezzo di 99,459%, con un tasso di interesse fisso annuo di riferimento pari a 1,75% (cfr. comunicato stampa del 17 ottobre 2019). L'emissione obbligazionaria ha comportato un incasso netto per Anima Holding di circa Euro 298,38 milioni.

Si ricorda che in data 10 giugno 2020 è avvenuto il regolamento dell'offerta di riacquisto parziale avente ad oggetto le obbligazioni emesse dalla Società per un importo nominale complessivo di Euro 16,02 milioni.

Al 31 dicembre 2024, il valore nominale residuo del Prestito Obbligazionario 2026 è pari a Euro 283,98 milioni.

Il Prestito Obbligazionario 2026 è stato riservato a investitori qualificati in Italia e all'estero, escludendo gli Stati Uniti d'America ed altri paesi selezionati. La quotazione delle obbligazioni è avvenuta sul sistema multilaterale di negoziazione, come definito ai sensi della Direttiva 2014/65/UE (multilateral trading facility, o MTF), denominato "Global Exchange Market", gestito da Euronext Dublin. Alle obbligazioni è attualmente assegnato un rating pari a BBB da parte di Fitch Ratings Ltd..

Nella tabella seguente si riassumono le principali caratteristiche dello strumento:

Emittente Codice ISIN Mercato di
quotatazione
Rating Valuta Valore Nominle Valore IAS di
bilancio
Cedola Data
scadenza
Anima Holding S.p.A. XS2069040389 MTF BBB Euro 283.978.000 283.986.562 Annuale tasso
fisso 1,75%
23/10/2026

Il Prestito Obbligazionario 2028 non convertibile senior unsecured è stato emesso in data 22 aprile 2021, per un nominale di Euro 300 milioni con scadenza a 7 anni. Le obbligazioni sono state emesse al prezzo di 99,408, con un tasso di interesse fisso annuo di riferimento pari a 1,5% (cfr. comunicato stampa del collocamento obbligazionario del 15 aprile 2021). L'emissione obbligazionaria ha comportato un incasso netto per Anima Holding di circa Euro 298,224 milioni.

Al 31 dicembre 2024, il valore nominale residuo del Prestito Obbligazionario 2028 è pari a Euro 300 milioni.

Il Prestito Obbligazionario 2028 è stato riservato a investitori qualificati in Italia e all'estero (escludendo gli Stati Uniti d'America ed altri paesi selezionati). La quotazione delle obbligazioni è avvenuta sul sistema multilaterale di negoziazione, come definito ai sensi della Direttiva 2014/65/UE

(multilateral trading facility, o MTF), denominato "Global Exchange Market", gestito da Euronext Dublin. Alle obbligazioni è stato assegnato un rating pari a BBB da parte di Fitch Ratings Ltd..

Nella tabella seguente si riassumono le principali caratteristiche dello strumento:

Emittente Codice ISIN Mercato di
quotatazione
Rating Valuta Valore Nominle Valore IAS di
bilancio
Cedola Data
scadenza
Anima Holding S.p.A. XS2331921390 MTF BBB Euro 300.000.000 301.227.207 Annuale tasso
fisso 1,5%
22/04/2028

In merito a ulteriori clausole correlate all'indebitamento Societario, si rinvia alla "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" - disponibile sul sito internet della Società (sezione Corporate Governance) – redatta sulla base di quanto previsto dall'art. 123-bis del TUF, ai sensi del quale gli emittenti devono annualmente fornire al mercato una serie di informazioni, dettagliatamente individuate dalla norma in oggetto.

Gestione liquidità aziendale: eccedenza risorse finanziarie

In materia di gestione della liquidità aziendale, la Società investe le eccedenze di risorse finanziarie in (i) OICR, prevalentemente in OICVM e in FIA chiusi riservati istituiti e gestiti da società del Gruppo. (ii) in emissioni governative a Breve Termine in Euro e (iii) in depositi bancari e postali a vista e in time deposit.

I rischi finanziari del portafoglio di proprietà sono gestiti attraverso la definizione di limitazioni operative finalizzate alla mitigazione del rischio che tale portafoglio può assumere. Tali limitazioni sono espresse (i) in termini di tipologie di investimenti ammessi, (ii) in termini di ammontare e (iii) in termini di limite massimo di rischio (identificato come volatilità) che può essere assunto.

Il Consiglio di Amministrazione della Società delibera annualmente in merito alle caratteristiche ed ai limiti operativi riguardanti gli investimenti in strumenti finanziari ed in depositi bancari e postali.

L'attività di controllo è svolta dal servizio Risk Management della controllata Anima SGR.

L'investimento in OICVM è rappresentato da prodotti istituiti e/o gestiti dal Gruppo, selezionati secondo gli obiettivi di rendimento ed i limiti di rischio stabiliti dal Consiglio di Amministrazione della Società. Tale tipologia di investimento è caratterizzata da un elevato livello di liquidità e dal ridotto rischio diretto di credito, in quanto gli OICVM detenuti hanno un proprio patrimonio separato.

I rischi finanziari derivanti da questa tipologia di investimento sono riconducibili essenzialmente al rischio di mercato degli investimenti effettuati, che risulta comunque compatibile con il profilo prudente che caratterizza la strategia di investimento della liquidità aziendale della Società.

I rischi derivanti dall'investimento in OICVM sono monitorati mediante la verifica del rispetto dei limiti deliberati dal Consiglio di Amministrazione. In particolare, i limiti di rischio stabiliti in termini di volatilità sono monitorati con il modello di rischio in uso presso la società controllata Anima SGR. Per quanto sopra, unitamente alla natura diversificata degli investimenti in OICVM, il Gruppo non ritiene rappresentativa l'analisi di sensitività rispetto ai rischi di mercato a cui è esposta.

La Società può investire inoltre nei FIA chiusi riservati istituiti e gestiti da altre società, principalmente appartenenti al Gruppo. Viste le caratteristiche, specialmente in termini di illiquidità, di questa tipologia di investimenti, l'ammontare ad essi destinato viene di volta in volta autorizzato direttamente dal Consiglio di Amministrazione della Società. Dal punto di vista della liquidità tale tipologia di investimento è caratterizzata infatti da un orizzonte temporale di lungo periodo, senza la possibilità di richiedere un rimborso anticipato rispetto alla scadenza del fondo. Nell'ambito del rischio di mercato, per questi strumenti rappresenta un elemento mitigante l'esposizione minoritaria a investimenti di natura azionaria e la strategia di investimento di lungo periodo, che viene riflessa anche nella valorizzazione dei sottostanti.Può essere rilevante la presenza del rischio di credito nei confronti delle società che vengono finanziate da questi strumenti di investimento: la mitigazione avviene principalmente tramite tecniche di diversificazione implementate dal gestore dei FIA e un'attenta fase di analisi preventiva.

Infine, gli investimenti in depositi bancari e postali e in time deposit (questi ultimi sottoscrivibili con scadenza non superiore a 12 mesi) sono per loro natura caratterizzati da un elevato livello di liquidità e assenza di rischio di mercato. I rischi finanziari derivanti da questa tipologia di investimento sono

sostanzialmente riconducibili al rischio di credito e sono regolarmente monitorati nonché mitigati anche tramite limiti finalizzati al frazionamento del rischio.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Si segnala che la Società ha inoltre impegnato parte delle disponibilità liquide in n° 50.290.691 azioni ordinarie di BMPS, per un valore complessivo al 31 dicembre 2024 pari a Euro 342,3 milioni, (i) aderendo nell'ottobre 2022, all'aumento di capitale della banca con la sottoscrizione di n° 12,5 milioni di azioni ordinarie di nuova emissione e (ii) con l'acquisto avvenuto in data 13 novembre 2024 dal MEF di n° 37.790.691 azioni ordinarie nell'ambito della procedura accelerata di raccolta ordini riservata a investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri (si rinvia al paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti nell'esercizio - Acquisizione del 3% del capitale Banca Monte dei Paschi" della Relazione sulla gestione).

I titoli azionari di BMPS sono stati classificati contabilmente tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", voce che accoglie gli strumenti finanziari valutati al fair value con la rilevazione delle variazioni dello stesso in una specifica riserva di patrimonio netto, in base alle previsioni contenute nell'IFRS 9. Tale trattamento contabile è coerente con la finalità dell'investimento, in quanto tali azioni non sono detenute per finalità di negoziazione e non sono qualificabili di controllo esclusivo, collegamento e controllo congiunto. La finalità dell'investimento è stata definita dal Consiglio di Amministrazione della Società.

3.2 Rischi operativi

La Società svolge in prevalenza attività di coordinamento e di gestione operativa delle partecipazioni e pertanto l'esposizione ai rischi operativi è dunque limitata ai processi amministrativi, in parte effettuati anche per le società controllate, oltre ai rischi connessi alla mancata conformità a norme e regolamenti applicabili alle società quotate.

Il presidio e il monitoraggio articolato dei rischi operativi sono invece previsti all'interno delle società operative del Gruppo.

Altri rischi: rischi ambientali

La Società è consapevole dei potenziali impatti diretti e indiretti che può creare con le proprie attività in ambito di sostenibilità ed ha pertanto attuato una serie di misure interne che permettono di considerare strategicamente e preventivamente tali rischi. A tal fine, La Società ha valutato ed integrato, all'interno del proprio modello di gestione dei rischi, anche quelli correlati all'ESG. In tale ambito, assumono sempre più rilevanza i rischi derivanti dal cambiamento climatico, che si distinguono in:

  • rischio fisico: indica l'impatto finanziario derivante dai danni materiali che le aziende possono subire come conseguenza dei cambiamenti climatici, e si distingue a sua volta in:
    • o rischio fisico acuto: se causato da eventi metereologici estremi quali siccità, alluvioni e tempeste;
    • o rischio fisico cronico: se provocato da mutamenti graduali del clima quali l'aumento delle temperature, l'innalzamento del livello del mare, lo stress idrico, la perdita di biodiversità, il cambio di destinazione dei terreni, la distruzione degli habitat e la scarsità di risorse.
  • rischio di transizione: indica la perdita finanziaria in cui si può incorrere, direttamente o indirettamente, a seguito del processo di adeguamento verso un'economia a basse emissioni di gas serra per favorire la transizione economica verso attività meno dannose per il clima. Il rischio di transizione si distingue a sua volta in:
    • o normativo: rischio derivante dall'introduzione di nuove e improvvise evoluzioni normative in ambito ambientale;
    • o tecnologico: rischio derivante dall'adozione di innovazioni tecnologiche a minore impatto ambientale;
    • o di mercato: rischio derivante dal mutamento delle preferenze dei consumatori e, di conseguenza, di adeguamento alla crescente richiesta di prodotti o investimenti a minore intensità di carbonio.

Con riferimento al rischio fisico, sia acuto che cronico, la Società è scarsamente esposta ai rischi fisici diretti sulle proprie sedi e sulla propria operatività, mentre potrebbe subire indirettamente le conseguenze di tali rischi sui portafogli gestiti dalle società controllate. Tale eventualità potrebbe concretizzarsi sotto forma di perdita di valore degli asset che compongono i portafogli gestiti a seguito di un evento climatico, con la conseguente riduzione degli AuM in gestione e delle relative commissioni, oltre a potenziali impatti reputazionali derivanti da performance poco soddisfacenti. Per tale ragione, il Gruppo si adopera costantemente per implementare un efficace sistema di monitoraggio e di presidio dei rischi collegati ai propri investimenti.

Con riferimento al rischio di transizione, la Società potrebbe essere esposta a tali rischi soprattutto con riferimento all'ambito normativo e di mercato. Al fine di mitigare tali rischi, monitora regolarmente le evoluzioni normative nazionali e internazionali per poter rispondere tempestivamente alle nuove richieste legislative e adegua costantemente l'offerta di prodotti del Gruppo alle richieste ed esigenze della clientela.

3.3 GLI STRUMENTI DERIVATI E LE POLITICHE DI COPERTURA

DERIVATI DI NEGOZIAZIONE

La Società ha sottoscritto un Accordo di Put e Call, recante diritti di acquisto delle rimanenti azioni di minoranza di Castello SGR, pari al 20% del capitale sociale. Per quanto attiene alla valorizzazione al fair value delle opzioni, coerentemente con quanto previsto dall'IFRS 13, ai fini della stima del fair value si è ricorso all'utilizzo di tecniche di valutazione rientranti nel c.d. metodo reddituale, basate sull'utilizzo di input principalmente non osservabili (livello di fair value 3). Al 31 dicembre 2024 è stata effettuata una valutazione del fair value con il supporto di un esperto indipendente, dalla quale è emerso che il valore delle opzioni, approssima lo zero.

LE COPERTURE CONTABILI

Informazioni di natura qualitativa La società non ha sottoscritto derivati di copertura.

Sezione 4 – Informazioni sul patrimonio

4.1 Il patrimonio dell'impresa

4.1.rmazioni di natura qualitativa.

Il capitale sociale della Società al 31 dicembre 2024 è interamente sottoscritto e versato e risulta essere pari a Euro 7.291.809,72 diviso in n. 319.316.003 azioni prive dell'indicazione del valore nominale.

Le azioni della Società sono quotate al Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa italiana S.p.A. dal 16 aprile 2014.

Si ricorda che in data 17 febbraio 2025 (cfr. comunicato stampa "Variazione del capitale sociale" del 17 febbraio 2025) è avvenuto il deposito dell'attestazione di emissione di n° 5.899.814 nuove azioni ordinarie, godimento regolare, al servizio del piano LTIP 24-26 per massimi nominali Euro 129.795,91, mediante imputazione a capitale di un importo di corrispondente ammontare tratto dalle riserve disponibili, in esecuzione della delibera di aumento di capitale sociale a titolo gratuito approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 5 febbraio 2025 (cfr. comunicato stampa "Risultati consolidati per l'esercizio 2024" del 5 febbraio 2025), in parziale esercizio dell'autorizzazione conferita ai sensi dell'art. 2443 C.C. dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 28 marzo 2024.

Pertanto, alla data di approvazione del progetto di Bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione (4 marzo 2025), il capitale sociale di Anima Holding è pari a Euro 7.421.605,63 ed è rappresentato da n° 325.215.817 azioni ordinarie prive di valore nominale.

Si informa che in data 12 febbraio 2025, verificate le Condizioni di Permanenza, sono state attribuite ai Beneficiari n° 15.341.544 azioni in relazione ai Piani LTIP 21-23 e LTIP 24-26, con l'utilizzo di n°

9.441.730 azioni proprie detenute nel portafoglio dalla Società e n° 5.899.814 azioni derivanti dal predetto aumento di capitale (cfr. comunicato stampa "Variazione del capitale sociale" del 17 febbraio 2025). Pertanto, alla data di approvazione del presente Bilancio consolidato, la Società non detiene azioni proprie in portafoglio.

Sulla base delle comunicazioni rese ai sensi dell'art. 120 del D.Lgs. n. 58/98 e delle ulteriori informazioni a disposizione della Società, alla data di approvazione del progetto di Bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione, gli azionisti detentori di partecipazioni rilevanti in Anima Holding (soci che partecipano direttamente o indirettamente in misura superiore al 3% del capitale sociale ovvero 5% per le c.d. "partecipazioni gestite"), risultano essere Banco BPM S.p.A. ("Banco BPM") con il 21,97%, Poste Italiane S.p.A. ("Poste Italiane" o "Poste") con il 11,74%, FSI SGR S.p.A. (tramite FSI Holding 2 S.r.l. – "FSI")) con il 9,59%, Gaetano Francesco Caltagirone, tramite Gamma S.r.l., con il 5,20% e The Goldman Sachs Group Inc. con il 4,65%.

Anima Holding non ha emesso azioni di godimento, obbligazioni convertibili in azioni, né titoli o valori similari.

4.1.2 Informazioni di natura quantitativa

4.1.2.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Voci/Valori 31.12.2024 31.12.2023
1.
Capitale
7.291.810 7.291.810
2.
Sovrapprezzi di emissione
787.651.851 787.651.851
3.
Riserve
725.315.042 642.994.378
- di utili 683.958.420 630.436.154
a) legale 1.458.362 1.458.362
d) altre 682.500.058 628.977.792
- altre 41.356.623 12.558.225
4. (Azioni proprie) (44.529.255) (48.757.414)
5. Riserve da valutazione 92.126.017 13.158.576
- Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva 92.148.363 13.180.375
- Leggi speciali di rivalutazione
- Utili/perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (22.346) (21.799)
6.
Strumenti di capitale
- -
7.
Utile (perdita) d'esercizio
184.884.289 170.210.948
Totale 1.752.739.754 1.572.550.149

Si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti della Società, in data 28 marzo 2024, ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari ad Euro 0,25 per azione (con esclusione delle azioni proprie detenute dalla Società), pagato il 22 maggio 2024 (stacco della cedola n° 11 il 20 maggio 2024 e record date il 21 maggio 2024).

4.1.2.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

Attività/Valori Totale
31.12.2024
Totale
31.12.2023
Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale 92.148.363 13.180.375
3. Finanziamenti 0 0
Totale 92.148.363 13.180.375 -

Nella tabella sopra esposta, la voce "2. Titoli di capitale" accoglie la variazione del fair value al 31 dicembre 2024 dei titoli azionari BMPS detenuti dalla Società.

4.1.2.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

Titoli di capitale
1. Esistenze iniziali 13.180.375
2. Variazioni positive 78.967.988
2.1 Incrementi di fair value 78.967.988
3. Variazioni negative 0
3.1 Riduzioni di fair value 0
4. Rimanenze finali 92.148.363

Sezione 5 – Prospetto analitico della redditività complessiva

Voci 31.12.2024 31.12.2023
10. UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 184.884.289 170.210.948
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla reddività
complessiva:
78.967.988 13.236.725
a) variazioni di fair value 78.967.988 13.236.725
70. Piani a benefici definiti (547) (2.826)
130. Copertura dei flussi finanziari: (3.306.235)
a) variazioni di fair value 332.170
b) rigiro a conto economico (793.641)
c) altre variazioni (2.844.764)
190. Totale altre componenti reddituali 78.967.441 9.927.664
200. REDDITIVITA' COMPLESSIVA (Voce 10+190) 263.851.730 180.138.612

Sezione 6 – Operazioni con Parti Correlate 6.rmazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

La tabella che segue riporta l'ammontare dei compensi dell'esercizio maturati dagli Organi di Amministrazione e Controllo e dai Dirigenti con responsabilità strategiche.

Collegio
Sindacale
Consiglio di
Amministrazione -
Comitati
Dirigenti con
respons. Strategica
Totale
Benefici a breve termine (1) 193.524 1.132.168 2.811.126 4.136.818
Benefici successivi al rapporto di lavoro (2) 249.003 249.003
Altri benefici a lungo termine
Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro
Pagamenti in azioni (3) 7.500.644 7.500.644
Totale 193.524 1.132.168 10.560.773 11.886.465

(1) Include i compensi fissi e variabili, i contributi per oneri sociali a carico della Società e i benefici in natura.

(2) Include la contribuzione aziendale al fondo pensione e l'accantonamento al TFR nelle misure previste dai regolamenti aziendali e dalla legge.

(3) Il valore esposto è riferito alla parte variabile della retribuzione a lungo termine di competenza dell'esercizio derivante dalla partecipazione dei Dirigenti con responsabilità Strategiche ai piani di LTIP, quantificati come definito nelle "Parte A Politiche contabili - A2 Parte relativa alle principali voci di bilancio – Altre informazioni –Long Term Incentive Plan ("LTIP")" del Bilancio al 31 dicembre 2024.

Alla data di riferimento del presente Bilancio non sono state rilasciate garanzie a favore di Amministratori, Sindaci e Dirigenti Strategici.

6.2 Informazioni sulle transazioni con Parti Correlate

La Società, nel rispetto della normativa di riferimento, si è dotata di una procedura per le Operazioni con Parti Correlate (la "Procedura") disponibile sul sito internet della società all'indirizzo www.animaholding.it sezione Investor Relations – Corporate Governance.

Nel corso dell'esercizio in esame il Società ha intrattenuto rapporti, regolati da termini e condizioni in linea con quelli di mercato, con i soggetti identificati dalle procedure da essa approvata che assicurano la trasparenza e la correttezza sostanziale e procedurale delle operazioni con Parti Correlate.

Nel corso dell'esercizio 2024, la Società ha intrattenuto rapporti, regolati da termini e condizioni in linea con quelli di mercato, con i soggetti identificati dalla Procedura.

Con riferimento al comma 8 dell'art. 5 del Regolamento Consob in materia d'informazione periodica sulle operazioni con Parti Correlate si evidenzia che, nel corso dell'esercizio 2024, non sono state effettuate operazioni qualificabili come di "minore rilevanza" e non sono state effettuate operazioni atipiche ed inusuali.

Si informa che la predetta acquisizione di n° 37.790.691 azioni ordinarie BMPS dal MEF, avvenuta in data 13 novembre 2024, è stata qualificata come "operazione di maggiore rilevanza" con Parti Correlate, poiché il controvalore dell'operazione è stato superiore alla soglia di rilevanza prevista dalla Procedura. Infatti il MEF, controparte venditrice nell'operazione BMPS, è parte correlata della Società in quanto controlla – direttamente e indirettamente (per il tramite di Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.) Poste Italiane, titolare alla data dell'operazione di una partecipazione pari all'11,95% del capitale sociale di Anima Holding (per maggiori dettagli si rinvia al "Documento informativo relativo ad operazioni di maggiore rilevanza con Parti Correlate tra Anima Holding S.p.A. e Ministero dell'Economia e delle Finanze" pubblicato il 20 novembre 2024 nella sezione "Corporate governance - Documenti societari" del sito internet istituzionale).

Per la Società, le altre transazioni con Parti Correlate hanno riguardato principalmente i rapporti di deposito di conto corrente/depositi a scadenza (time deposit) per la gestione della liquidità, il compenso riconosciuto al componente del Consiglio di Amministrazione di emanazione Banco BPM, Poste e FSI, oltre all'importo derivante dai meccanismi di aggiustamento prezzo riferito all'operazione di acquisizione correlata alla scissione parziale del ramo d'azienda di BancoPosta Fondi SGR ("Compendio Scisso"), effettuata nel corso del 2018 dalla Società con il Gruppo Poste, così come integrato/modificato da quanto sottoscritto nel corso del 2020 (per maggiori dettagli si rimanda al Capitolo XXII del Prospetto Informativo pubblicato in data 23 marzo 2018 relativo all'aumento di capitale e al documento informativo relativo ad operazioni di maggiore rilevanza con parti correlate pubblicato in data 7 aprile 2020, disponibili sul sito della Società).

STATO PATRIMONIALE Gruppo Banco
BPM
Gruppo Poste
Italiane
FSI Totali correlate
ATTIVO
10 Cassa e disponibilità liquide 1.594.701,08 1.844,60 1.596.546
120 Altre attività 8.450,40 8.450
Totale attivo 1.603.151 1.845 - 1.604.996
PASSIVO
80 Altre passività 12.568 12.568
Totale passivo - 0 12.568 12.568
CONTO ECONOMICO
50 Interessi attivi su depositi e conti 28.485 1 28.486
140a Spese per il personale (50.000) (50.000) (100.000)
140b Altre spese amministrative (2.617) (445) (3.062)
180 Altri proventi e oneri di gestione 8.450 8.450
TOTALE CONTO ECONOMICO (15.682) (444) (50.000) (66.126)

Rapporti con le società del Gruppo

Nel corso dell'esercizio la Società ha intrattenuto rapporti, a normali condizioni di mercato, con le altre società del Gruppo; in particolare, tali transazioni hanno riguardato principalmente (i) i rapporti derivanti dal Consolidato fiscale nazionale e dall'IVA di Gruppo, (ii) i distacchi di personale dipendente, (iii) il riaddebito di costi assicurativi, principalmente in relazione alle polizze per la responsabilità civile degli organi di gestione e controllo societari (D&O-PI), (iv) la sublocazione di immobili ad uso ufficio

(rientranti nel capo di applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16), (v) l'esternalizzazione di alcune funzioni ed attività e il riaddebito di alcuni costi di struttura, (vi) lo svolgimento di servizi aziendali e (vii) i servizi correlati ad un contratto di gestione individuale di portafoglio.

Nella tabella seguente si dettagliano i saldi patrimoniali ed economici delle transazioni infragruppo:

STATO PATRIMONIALE ATTIVO Società
controllata Anima
SGR
Società
controllata
Anima
Alternative
SGR
Società
controllata
Castello SGR
Società
controllata
Kairos Partners
SGR
Società
collegata
Vita
Totale Gruppo
Crediti sub-leasing 6.656.850 147.781 6.804.631
Credito derivante dal consolidato fiscale IRES 27.659.874 375.691 28.035.566
Credito derivante dal consolidato IVA 333.123 19.278 352.402
Credito per servizi/riaddebiti/altro 2.041.341 347.116 3.474.254 101.062 4.044 5.967.816
TOTALE ATTIVO 36.691.188 889.867 3.474.254 101.062 4.044 41.160.414
STATO PATRIMONIALE PASSIVO
Debiti sub-leasing (34.071) (34.071)
Debiti per servizi/riaddebiti (1.220.726) (16.650) (1.237.376)
TOTALE PASSIVO (1.220.726) (50.721) (1.271.447)
CONTO ECONOMICO
Componenti positive
Interessi attivi per Diritti d'uso in sub-leasing 282.255 6.266 288.521
Dividendi 197.666.224 4.796.707 202.462.931
Recupero personale distaccato 1.386.691 47.818 26.493 12.287 1.473.289
Recupero per spese di gestione su immobili in sub-leasing 309.922 6.881 316.802
Recupero costi assicurativi 448.463 57.752 159.586 665.801
Proventi per servizi e altri 2.202.236 350.587 566.713 214.263 4.044 3.337.843
Componenti negative
Interessi passivi per Diritti d'uso in sub-leasing (1.006) (1.006)
Costo Personale distaccato (656.435) (779) (657.214)
Costi per servizi e altri (1.223.337) (4.050) (1.227.387)
TOTALE CONTO ECONOMICO 200.416.018 5.266.011 746.958 226.550 4.044 206.659.580

Sezione 7 – Informativa sul Leasing

Informazioni qualitative

I contratti sottoscritti dalla Società e rientranti nell'ambito di applicazione del principio contabile IFRS 16 riguardano le seguenti fattispecie: immobili e autovetture. I contratti di leasing immobiliare rappresentano l'area d'impatto più significativa, in quanto tali contratti rappresentano circa il 97% dei valori dei diritti d'uso iscritti.

Si segnala che non sussistono flussi finanziari in uscita a cui la Società, in qualità di locatario, è potenzialmente esposta, che non siano già state valutate nelle passività iscritte in applicazione del principio contabile IFRS16.

Con riferimento alla durata dei contratti di leasing si evidenzia che la Società considera:

  • per le locazioni immobiliari, come ragionevolmente certo solo il primo rinnovo, a meno che non vi siano clausole contrattuali che vietino il rinnovo, ovvero fatti o circostanze che portino a considerare rinnovi aggiuntivi o a determinare la fine del contratto di leasing;
  • per i leasing relativi ad autovetture, anche laddove presenti opzioni di rinnovo, di non considerarne ragionevolmente certo l'esercizio.

Si dichiara che, nel corso dell'esercizio di riferimento, non sono state effettuate operazioni di vendita e retro-locazione su beni di proprietà della Società.

Per i contratti di leasing a breve termine o per i contratti di leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore, la Società esercita le esenzioni di applicazione concesse dal paragrafo 5 del principio contabile IFRS 16: pertanto, per tali contratti, i pagamenti dovuti per il leasing sono rilevati nelle spese amministrative su base lineare, lungo la durata dei rispettivi contratti.

Inoltre, si ricorda che alla data di decorrenza di ciascun nuovo contratto subordinato all'applicazione del principio contabile IFRS16 - al fine di attualizzare i pagamenti dovuti per il leasing - viene utilizzato il tasso di finanziamento marginale della Società a tale data.

Informazioni quantitative

Attività materiali - diritti d'uso acquisiti con il leasing e i debiti per leasing: composizione

Voci dell'attivo 31/12/2024 31/12/2023
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 6.804.631 7.807.331
- Crediti finanziairi per contratti di subleasing immobiliari 6.804.631 7.807.331
80. Attività materiali 3.725.030 4.393.589
- Fabbricati 3.606.740 4.285.611
- Altri beni - auto 118.290 107.978
Totale attivo 10.529.661 12.200.920
Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2024 31/12/2023
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 10.702.077 11.698.574
a) Debiti 10.702.077 11.698.574
- Debiti per leasing su fabbricati 10.573.908 11.592.942
- Debiti per leasing su altri beni - auto 128.169 105.632
Totale passivo e patrimonio netto 10.702.077 11.698.574

Componenti reddituali correlate ai contratti di leasing IFRS 16

Voci del conto economico 31/12/2024 31/12/2023
50. Interessi attivi e proventi assimilati 288.521 9.550
di cui interessi attivi relativi ai debiti per leasing su fabbricati 288.521 9.550
60. Interessi passivi e oneri assimilati (452.420) (13.294)
di cui interessi passivi relativi ai debiti per leasing su fabbricati (447.902) (11.241)
di cui interessi passivi relativi ai debiti per leasing su altri beni - auto (4.518) (2.053)
110. MARGINE DI INTERMEDIAZIONE (163.899) (3.744)
140. Spese amministrative: (22.609) (12.723)
a) spese per il personale (22.609) (12.723)
costi per noleggio auto a breve termine (22.609) (12.723)
160. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (789.544) (340.466)
Ammortamenti Dirittti d'uso su fabbricati acquisiti con il leasing (724.535) (301.803)
Ammortamenti Dirittti d'uso su altri beni (auto) acquisiti con il leasing (65.009) (38.664)
190. COSTI OPERATIVI (812.153) (353.189)
280. UTILE D'ESERCIZIO (976.053) (356.933)

Fabbricati Altre
31/12/2024
A. Esistenze iniziali lorde 4.285.610 146.856 4.432.466
A.1 Riduzioni di valore totali nette 0 (38.877) (38.877)
A.2 Esistenze iniziali nette 4.285.610 107.979 4.393.589
B. Aumenti 12.138.606 90.426 12.229.032
B.1. Acquisti 12.138.606 90.426 12.229.032
B.7 Altre variazioni - - -
C. Diminuzioni (12.817.476) (80.114) (12.897.590)
C.1 Vendite (4.285.610) (15.105) (4.300.713)
C.2 Ammortamenti (724.535) (65.009) (789.544)
C.7 Altre variazioni (7.807.331) - 0
D. Rimanenze finali nette 3.606.740 118.291 3.725.031
D.1 Riduzioni di valore totali nette (724.535) (103.886) (828.422)
D.2 Rimanenze finali lorde 4.331.275 222.177 4.553.453
E. Valutazione al costo 3.606.740 118.290 3.725.030

Attività materiali – diritti d'uso acquisiti con il leasing: variazioni annue

Profilo di scadenza delle attività e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato e connesse all'acquisto di diritti d'uso tramite contratti di leasing

Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
inferiori a 6 mesi inferiori a 1 anno Tra 1 e 3 anni Tra 3 e 5 anni oltre i 5 anni Totale
a) crediti
Crediti per leasing su fabbricati 559.339 570.743 2.661.957 3.012.591 0 6.804.631
Totale 559.339 570.743 2.661.957 3.012.591 0 6.804.631
Passività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
inferiori a 6 mesi inferiori a 1 anno Tra 1 e 3 anni Tra 3 e 5 anni oltre i 5 anni Totale
Passività
Debiti per leasing su fabbricati (345.916) (883.594) (4.145.631) (4.666.267) (0) (10.041.408)
Debiti per leasing su auto (32.615) (44.625) (50.929) - 0 (128.169)
Totale (378.531) (928.218) (4.196.561) (4.666.267) (0) (10.169.577)

Tassi utilizzati nell'attualizzazione degli incassi e pagamenti dovuti per il leasing

4,057% Totale
Crediti per leasing su fabbricati 6.804.631 6.804.631
Totale 6.804.631 6.804.631
1,544% 1,709% 2,020% 4,057% 4,060% 4,820% Totale
Debiti per leasing su fabbricati - - - 10.573.908,29 - - 10.573.908,29
Debiti per leasing su auto 410,44 2.899,67 24.778,20 69.638,15 3.082,98 27.359,25 128.168,70
Totale 410,44 2.899,67 24.778,20 10.643.546,45 3.082,98 27.359,25 10.702.076,99

Sezione 8 – Altri dettagli informativi

Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione ai sensi dell'art. 149 duodecies del Regolamento Consob n° 11971/99 e successive modifiche ed integrazioni

Deloitte & Touche
Tipologia di servizi S.p.A.
Revisione contabile 120.231 €
Altri servizi di revisione 8.957 €
Servizi di attestazione 60.743 €

Gli importi sopra indicati non comprendono le spese e l'IVA.

Indebitamento finanziario netto

Importi in milioni di Euro

€/mln 31/12/2024 31/12/2023
A Disponibilità liquide (10,8) (8,9)
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide (343,1) (38,8)
C Altre attività finanziarie correnti
- di cui Time Deposit
- di cui Altro
(36,8)
(36,8)
(0,0)
(222,2)
(222,2)
(0,0)
D Liquidità (A + B + C) (390,8) (269,9)
E Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma esclusa la parte
corrente del debito finanziario non corrente)
4,1 4,1
- di cui Ratei passivi per interessi su strumenti di debito 4,1 4,1
F Parte corrente del debito finanziario non corrente - -
G Indebitamento finanziario corrente (E + F) 4,1 4,1
H Indebitamento finanziario corrente netto (G + D) (386,7) (265,9)
I Debito finanziario non corrente (esclusi la parte corrente e gli strumenti di
debito)
3,4 3,9
- di cui Debiti netti per contratti di locazione (IFRS 16) 3,4 3,9
J Strumenti di debito
- di cui Prestito Obbligazionario 10/2026
- di cui Prestito Obbligazionario 04/2028
582,7
283,6
299,1
582,2
283,3
298,9
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 586,1 586,1
M Totale indebitamento finanziario (H + L) 199,3 320,3

Proposta di destinazione del risultato dell'esercizio

Si segnala che l'art. 2430 del Codice civile prevede la destinazione di almeno la ventesima parte degli utili netti annuali a riserva legale, fino a che questa non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale. A seguito dell'esecuzione dell'aumento di capitale sociale a titolo gratuito approvata dal Consiglio di amministrazione in data 5 febbraio 2025, alla data di approvazione del presente progetto di Bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione (4 marzo 2025), il capitale sociale di Anima Holding è pari a Euro 7.421.605,63 ed è rappresentato da n° 325.215.817 azioni ordinarie prive di valore nominale. Si evidenzia che, a seguito di tale variazione del capitale sociale, la riserva legale è scesa al di sotto di un quinto dello stesso.

Si propone pertanto di destinare l'utile d'esercizio, pari a Euro 184.884.289 come segue:

  • Euro 146.347.117,65 a distribuzione dividendo, per un importo predeterminato per ciascuna azione ordinaria in circolazione pari ad Euro 0,45;
  • Euro 25.960 a riserva legale;
  • Euro 38.511.211 ad altre riserve.

Con l'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti delle sopra evidenziate proposte e alla luce di quanto deliberato nel corso del mese di febbraio 2025 (si rimanda al precedente paragrafo "Altre Informazioni – Azioni proprie" della presente Relazione sulla gestione), il patrimonio della Società risulterà così composto:

Capitale 7.421.606
Azioni proprie (-) 0
Sovraprezzi azioni 787.651.851
Riserva legale 1.484.322
Altre riserve 717.708.839
Rierve da valutazione 92.126.017
Patrimonio netto totale 1.606.392.635

Milano, 4 marzo 2025

per il Consiglio di Amministrazione

f.to l'Amministratore Delegato

Attestazione al bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 154-Bis, comma quinto, del D.Lgs. 58/98 e dell'art.81-ter del Regolamento Consob n.11971/99 e successive modifiche ed integrazioni

I sottoscritti Alessandro Melzi d'Eril in qualità di Amministratore Delegato ed Enrico Maria Bosi in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Anima Holding attestano, in considerazione anche di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

• l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2024.

La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 si è basata su di un processo definito da Anima Holding in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

Si attesta, inoltre, che

    1. il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024:
    2. è redatto in conformità ai principi contabili IFRS, emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting lnterpretations Committee (IFRIC) ed omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002; nonché alle disposizioni di cui al Codice Civile, al D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 ed ai provvedimenti, regolamenti e circolari dell'Organo di Vigilanza applicabili;
    3. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    4. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
    1. la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato di gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze a cui sono esposti.

Milano, 4 marzo 2025

l'Amministratore Delegato il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

f.to Alessandro Melzi d'Eril f.to Enrico Maria Bosi

ANIMA Holding S.p.A. Corso Garibaldi, 99 20121 Milano

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2024 include partecipazioni in
società controllate per Euro 1.926,4 milioni, riferite alle società
controllate Anima SGR S.p.A. per Euro 1.814,5 milioni, Anima
Alternative SGR S.p.A. per Euro 24,8 milioni, Castello SGR S.p.A. per
Euro 66,1 milioni e Kairos Partners SGR S.p.A. per Euro 21,1 milioni.
Per tali partecipazioni, come previsto dallo IAS 36 "Riduzione di valore
delle attività", la Direzione della Società valuta a ogni data di riferimento
del bilancio se esiste un'indicazione ("trigger event") che un'attività
possa aver subito una riduzione di valore e, in quel caso, procede al test
di impairment.
Nel valutare l'esistenza di un'indicazione che le partecipazioni in
oggetto possano aver subito una riduzione di valore, sono state
considerate dalla Direzione le indicazioni derivanti da fonti informative
sia interne sia esterne così come richiesto dallo IAS 36.
La nota integrativa del bilancio "Parte B - sezione 7 dell'attivo"
evidenzia che gli Amministratori della Società si sono avvalsi, in sede di
effettuazione dell'analisi dei trigger event al 31 dicembre 2024,
dell'assistenza professionale di una società (Consulente Esterno) ed
inoltre riporta l'analisi effettuata dagli Amministratori e che ad esito
della stessa non sono emersi possibili indicatori di perdite durevoli di
valore.
In considerazione della rilevanza dell'ammontare delle partecipazioni in
società controllate, della complessità e della soggettività del processo
di analisi dei trigger event adottato dalla Società, si ritiene che il
processo di valutazione delle partecipazioni in società controllate
rappresenti un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio
d'esercizio della Società al 31 dicembre 2024.
Procedure di
revisione svolte
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra le altre, svolto le
seguenti procedure:
· rilevazione e comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dalla
Società sul processo di effettuazione della valutazione delle
partecipazioni in società controllate;
· esame dei trigger event definiti rilevanti dalla Società;
· analisi dei budget 2025 e delle proiezioni 2026-2028 approvate dai
Consigli di Amministrazione di ciascuna società controllata e presi in
considerazione ai fini dell'analisi dell'assenza di trigger event;

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importi in € migliaia
Tipologia di servizi Anima Holding S.p.A. Società del Gruppo Totale
Revisione contabile 120 132 252
Altri servizi di revisione 0 21 30
Servizi di attestazione 61 56 117
Revisione Fondo Pensione 21 21
Revisione Relazioni OICR 2.356 2.356
Altri servizi OICR 49 49
Totale Servizi 190 2.635 2.825

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