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Dovalue

Interim / Quarterly Report Nov 12, 2024

4145_10-q_2024-11-12_3f0e59b2-98ad-4b8b-ae3a-0cc2bc2410f5.pdf

Interim / Quarterly Report

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doValue – Relazione sulla Gestione del Gruppo al 31 dicembre 2022

2

Sede sociale: Viale dell'Agricoltura, 7 – 37135 Verona Capitale sociale € 41.280.000,00 interamente versato

Capogruppo del Gruppo doValue Iscrizione al Registro delle Imprese di Verona, codice fiscale n. 00390840239 e P.IVA n. 02659940239 www.doValue.it

INDICE

CARICHE SOCIALI E SOCIETÀ DI REVISIONE 4
STRUTTURA DEL GRUPPO 5
RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE DEL GRUPPO 7
BILANCIO CONSOLIDATO TRIMESTRALE ABBREVIATO AL 30 SETTEMBRE 2024 41
1. PROSPETTI CONTABILI 42
NOTE ILLUSTRATIVE 49
2. POLITICHE CONTABILI 50
3. INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 65
4. INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 85
5. INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA 93
6. INFORMATIVA DI SETTORE 102
7. OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE AZIENDALE 104
8. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 106
ATTESTAZIONI E RELAZIONI 110
DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO

RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE

ELENA LIESKOVSKA(2)

GIUSEPPE PISANI(4)

PAOLO CARBONE(6)

MAURIZIO DE MAGISTRIS

CONSTANTINE (DEAN) DAKOLIAS FRANCESCO COLASANTI(2) JAMES CORCORAN(2) FOTINI IOANNOU(1)

ISABELLA DE MICHELIS DI SLONGHELLO(2)

CAMILLA CIONINI VISANI(3) CRISTINA ALBA OCHOA(4)

CARICHE SOCIALI E SOCIETÀ DI REVISIONE

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente ALESSANDRO RIVERA

4

Amministratore Delegato MANUELA FRANCHI

Consiglieri

COLLEGIO SINDACALE

Presidente CHIARA MOLON(5)

Sindaci effettivi MASSIMO FULVIO CAMPANELLI(6)

Sindaci supplenti SONIA PERON

SOCIETÀ DI REVISIONE EY S.p.A.

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari DAVIDE SOFFIETTI

Alla data di approvazione del presente documento

(1) Presidente Comitato per le Nomine e per la Remunerazione

  • (2) Membro Comitato per le Nomine e per la Remunerazione (3) Presidente Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità
  • (4) Membro Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità
  • (5) Presidente dell'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 (6) Membro dell'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001

STRUTTURA DEL GRUPPO

Con più di 20 anni di esperienza e circa €117 miliardi di asset in gestione, il Gruppo doValue è il principale operatore in Sud Europa nella gestione di credito e di immobili derivanti da crediti deteriorati.

Il Gruppo doValue offre ai propri clienti, sia Banche che Investitori, servizi di gestione di crediti in sofferenza (Non-Performing Loans, NPL), crediti con inadempienze probabili (Unlikely to Pay, UTP), crediti scaduti (Early Arrears) e crediti in bonis (Performing Loans). Il Gruppo doValue è inoltre attivo nella gestione e sviluppo di asset immobiliari escussi nell'ambito dall'attività di gestione di crediti deteriorati (Real Estate Owned, REO).

In aggiunta, il Gruppo doValue offre un'ampia gamma di servizi ancillari (servizi di Master Legal, due diligence, gestione di dati e attività di Master Servicing).

Le azioni del Gruppo doValue sono quotate su Euronext Milan dal 2017. doValue è stata inoltre ammessa al segmento STAR di Euronext Milan nel 2022.

Nel grafico seguente è esposta la composizione del Gruppo al 30 settembre 2024 che riflette il percorso di crescita e di diversificazione realizzato in più di 20 anni di attività, attraverso uno sviluppo organico e per linee esterne.

RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE DEL GRUPPO

7

I risultati di sintesi e gli indicatori economico-patrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nel reporting direzionale per il monitoraggio delle performance da parte del management.

Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità dei valori presentati.

Attività del Gruppo

Il Gruppo doValue fornisce servizi di gestione del credito e asset immobiliari a Banche e Investitori professionali.

Le attività di doValue sono remunerate attraverso contratti di lungo termine basati su una struttura commissionale che prevede, da un lato, una commissione fissa parametrata agli asset in gestione e, dall'altro, una commissione parametrata al risultato delle attività di servicing, come gli incassi da crediti NPL o dalla vendita di beni immobiliari di proprietà dei clienti; nell'ambito della medesima attività sono poi offerti servizi ancillari la cui remunerazione è legata alla tipologia di servizio fornito.

Il Gruppo fornisce servizi nelle seguenti categorie:

NPL Servicing Attività di amministrazione, di gestione e recupero del credito in via giudiziale e
stragiudiziale
per conto
e su mandato
di terzi,
su portafogli
di crediti
prevalentemente
non-performing.
Nell'ambito
Servicing
di NPL,
doValue
è
focalizzata su crediti corporate di origine bancaria, caratterizzati da una dimensione
medio-grande e da un'elevata incidenza di garanzie immobiliari
Real Estate
Servicing
Attività di gestione di asset immobiliari per conto e su mandato di terzi, tra cui: (1)
Gestione delle garanzie immobiliari, ovvero attività di valorizzazione e vendita,
diretta
o attraverso
intermediari,
di beni
immobili
di proprietà
dei clienti,
originariamente posti a garanzia di prestiti bancari, (2) Sviluppo immobiliare, ovvero
analisi,
realizzazione
e commercializzazione
di progetti
di sviluppo
immobiliare
aventi oggetto beni di proprietà dei clienti e (3) Property management, ovvero
presidio,
gestione
e manutenzione
del patrimonio
immobiliare
dei clienti,
con
l'obiettivo di massimizzarne la redditività attraverso la vendita o la locazione
UTP Servicing Attività di amministrazione, gestione e ristrutturazione di crediti classificati "unlikely
to-pay", per conto e su mandato di terzi, con l'obiettivo di favorire la transizione
degli stessi allo status di "performing"; tale attività è svolta primariamente dalle
controllate doNext, regolata ai sensi dell'art. 106 T.U.B. (intermediario finanziario),
e doValue Greece, regolata ai sensi della legge greca 4354/2015 (NPL Servicer con
licenza e supervisione di Bank of Greece)
Early Arrears e
performing
loans servicing
Attività di gestione di crediti performing o in arretrato inferiore ai 90 giorni, non
ancora classificati come non-performing, per conto e su mandato di terzi
Servizi ancillari Servizi ancillari di varia natura, inclusi: (1) Due Diligence, ovvero servizi di raccolta
e organizzazione dati in ambienti di data room, di consulenza per l'analisi e la
valutazione dei crediti per la predisposizione di business plan riguardanti l'attività di
Riscossione
e Recupero,
(2) Master
Servicing
e Strutturazione,
ovvero
servizi
amministrativi, contabili, di cash management e reporting a supporto di veicoli di
cartolarizzazione di crediti, servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione,
oltre all'esercizio del ruolo di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di
cartolarizzazione e (3) Master Legal, ovvero attività di gestione delle procedure
giudiziali di ogni ordine e grado relativamente ai crediti, prevalentemente non
performing, in gestione di doValue su mandato di terzi

doValue, in qualità di Special Servicer, ha ricevuto i seguenti giudizi di rating: "RSS1- / CSS1-" da Fitch Ratings (confermato a dicembre 2023) e "Strong" da Standard & Poor's (confermato ad aprile 2024) che rappresentano i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore, attribuiti sin dal 2008 prima di ogni altro operatore del settore in Italia. doNext, in qualità di Master Servicer, a febbraio 2023 ha ricevuto il giudizio di MS2+ da Fitch Ratings che rappresenta un indicatore di alte performance nella capacità complessiva di gestione del Servicing.

Nel luglio 2020 doValue ha ricevuto il Corporate credit rating di BB con outlook "Stabile" da Standard & Poor's e da Fitch. Tale rating è stato confermato da entrambe le agenzie relativamente alle obbligazioni senior di doValue di emissione originaria pari ad un nominale di €265,0 milioni e €300,0 milioni con scadenza, rispettivamente, nel 2025 e nel 2026.

Il rating è stato confermato nel mese di giugno 2024 sia da Fitch che da Standard & Poor's, entrambe con outlook "Stabile".

Principali dati del Gruppo

Le tabelle di seguito esposte riportano i principali dati economici e patrimoniali del Gruppo estratti dai relativi prospetti gestionali che sono successivamente rappresentati nella sezione dei Risultati del Gruppo al 30 settembre 2024.

(€/000)

Principali dati economici consolidati 30/09/2024 30/09/2023
Restated
Variazione € Variazione %
Ricavi lordi 316.704 335.154 (18.450) (5,5)%
Ricavi netti 284.785 304.637 (19.852) (6,5)%
Costi operativi (192.633) (189.302) (3.331) 1,8%
EBITDA 92.152 115.335 (23.183) (20,1)%
EBITDA margin 29,1% 34,4% (5,3)% (15,4)%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (3.635) (79) (3.556) n.s.
EBITDA esclusi elementi non ricorrenti 95.787 115.414 (19.627) (17,0)%
EBITDA margin esclusi elementi non ricorrenti 30,5% 34,4% (3,9)% (11,4)%
EBT 12.587 5.062 7.525 148,7%
EBT margin 4,0% 1,5% 2,5% n.s.
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo 10.341 (25.667) 36.008 (140,3)%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti 4.819 (14.202) 19.021 (133,9)%

(€/000)

Principali dati patrimoniali consolidati 30/09/2024 31/12/2023 Variazione € Variazione %
Cassa e titoli liquidabili 90.509 112.376 (21.867) (19,5%)
Attività immateriali 454.701 473.784 (19.083) (4,0%)
Attività finanziarie 41.945 46.167 (4.222) (9,1%)
Crediti commerciali 174.544 199.844 (25.300) (12,7%)
Attività fiscali 87.027 99.483 (12.456) (12,5%)
Passività finanziarie 653.785 684.570 (30.785) (4,5%)
Debiti commerciali 63.209 85.383 (22.174) (26,0%)
Passività fiscali 56.771 65.096 (8.325) (12,8%)
Altre passività 37.597 57.056 (19.459) (34,1%)
Fondi rischi e oneri 26.451 26.356 95 0,4%
Patrimonio netto del Gruppo 57.371 53.031 4.340 8,2%

Per facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario, si riassumono nella tabella che segue gli indicatori alternativi di performance ("Indicatori Alternativi di Performance" o "KPI") selezionati dal Gruppo, in linea con gli Orientamenti dell'ESMA sugli Indicatori Alternativi di Performance (Orientamenti ESMA/2015/1415) pubblicati in data 5 ottobre 2015 e con la Comunicazione CONSOB N.0092543 del 3 dicembre 2024 2015.

KPIs 30/09/2024 30/09/2023
Restated
31/12/2023
Gross Book Value (EoP) Gruppo 116.678.422 117.768.420 116.355.196
Incassi di periodo - Gruppo 3.120.585 3.398.809 4.947.493
Incassi LTM / GBV EoP Stock - Gruppo 4,2% 4,5% 4,6%
Gross Book Value (EoP) Italia 66.945.228 68.710.519 68.241.322
Incassi di periodo - Italia 1.088.228 1.163.734 1.661.168
Incassi LTM / GBV EoP Stock - Italia 2,4% 2,5% 2,5%
Gross Book Value (EoP) Iberia 11.429.688 11.230.354 10.861.946
Incassi di periodo - Iberia 736.813 835.620 1.136.157
Incassi LTM / GBV EoP Stock - Iberia 9,7% 9,6% 11,0%
Gross Book Value (EoP) Regione Ellenica 38.303.506 37.827.547 37.251.928
Incassi di periodo - Regione Ellenica 1.295.544 1.399.455 2.150.168
Incassi LTM / GBV EoP Stock - Regione Ellenica 5,8% 7,0% 7,0%
Staff FTE / Totale FTE Gruppo 41,9% 42,6% 42,0%
EBITDA 92.152 115.335 175.345
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (3.635) (79) (3.355)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 95.787 115.414 178.700
EBITDA margin 29,1% 34,4% 36,1%
EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti 30,5% 34,4% 37,2%
Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo 10.341 (25.667) (17.830)
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile
agli Azionisti della Capogruppo
5.522 (11.465) (19.665)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo
esclusi gli elementi non ricorrenti
4.819 (14.202) 1.835
Utile per azione (Euro) 0,67 (1,62) (0,23)
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (Euro) 0,31 (0,90) 0,02
Capex 12.332 9.160 21.361
EBITDA - Capex 79.820 106.175 153.984
Capitale Circolante Netto 111.335 110.620 114.461
Posizione Finanziaria Netta di cassa/(debito) (494.509) (485.512) (475.654)
Leverage (Posizione Finanziaria Netta / EBITDA esclusi gli elementi
non ricorrenti LTM)
3,1x 2,9x 2,7x

LEGENDA

11

Gross Book Value EoP: indica il valore contabile dei crediti affidati in gestione alla fine del periodo di riferimento per l'intero perimetro di Gruppo, al lordo delle rettifiche di valore dovute all'attesa di perdite su tali crediti.

Incassi di periodo: utilizzati per il calcolo delle commissioni ai fini della determinazione dei ricavi dall'attività di servicing, consentono di illustrare la capacità di estrarre valore dal portafoglio in gestione.

Incassi LTM Stock/GBV (Gross Book Value) EoP Stock: rapporto tra il totale degli incassi LTM lordi riferiti al portafoglio di Stock esistente all'inizio dell'esercizio di riferimento e il GBV di fine periodo del relativo portafoglio di Stock gestito.

Staff FTE/Totale FTE Gruppo: rapporto tra il numero di dipendenti che svolgono attività di supporto e il numero di dipendenti totali del Gruppo full-time. L'indicatore consente di illustrare l'efficienza della struttura operativa e il focus relativo della stessa sulle attività di gestione.

EBITDA e Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo: congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consentono di illustrare le variazioni della performance operativa e forniscono utili informazioni in merito alla performance economica del Gruppo. Si tratta di dati calcolati a consuntivo del periodo.

Elementi non ricorrenti: partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.

EBITDA e Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti: sono definiti come l'EBITDA e il Risultato del periodo riconducibili alla sola gestione caratteristica, escludendo quindi tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.

EBITDA Margin: ottenuti dividendo l'EBITDA per i Ricavi lordi (Gross Revenues).

EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti: ottenuti dividendo l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti per i Ricavi lordi (Gross Revenues).

Utile per azione: calcolato come rapporto tra il risultato netto del periodo e il numero di azioni in circolazione alla fine del periodo di riferimento.

Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti: è il medesimo calcolo dell'utile per azione, ma il numeratore differisce per il risultato netto del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti al netto del relativo impatto fiscale.

Capex: investimenti in attività materiali e immateriali.

EBITDA – Capex: è l'EBITDA al netto di investimenti in attività materiali e immateriali, congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consente di illustrare i cambiamenti delle performance operative e fornisce una indicazione in merito alla capacità del Gruppo di generare cassa.

Capitale Circolante Netto: è rappresentato dai crediti per corrispettivi fatturati ed in maturazione al netto dei debiti verso i fornitori per fatture di acquisto contabilizzate e in maturazione nel periodo.

Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla cassa e dalla liquidità disponibile nonché da titoli altamente liquidabili, al netto di debiti verso banche e delle obbligazioni emesse.

Leverage: è costituito dal rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti degli ultimi dodici mesi (eventualmente aggiustato pro-forma per tener conto di operazioni rilevanti a partire dall'inizio dell'esercizio di riferimento). Esso rappresenta un indicatore sul livello di indebitamento del Gruppo.

Risultati del Gruppo al 30 settembre 2024

Nelle pagine seguenti vengono riportati i risultati economici gestionali del periodo, corredati da approfondimenti riguardo all'andamento del portafoglio gestito.

Al termine della presente Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema economico gestionale di seguito riportato e il prospetto di conto economico esposto nella sezione che include i prospetti contabili consolidati.

RISULTATI ECONOMICI

(€/000)
Conto Economico gestionale 30/09/2024 30/09/2023
Restated
Variazione € Variazione %
Ricavi di Servicing: 272.793 291.498 (18.705) (6,4)%
di cui: Ricavi NPE 240.614 251.623 (11.009) (4,4)%
di cui: Ricavi REO 32.179 39.875 (7.696) (19,3)%
Ricavi da co-investimento 1.025 1.064 (39) (3,7)%
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 42.886 42.592 294 0,7%
Ricavi lordi 316.704 335.154 (18.450) (5,5)%
Commissioni passive NPE (8.421) (10.692) 2.271 (21,2)%
Commissioni passive REO (6.648) (7.256) 608 (8,4)%
Commissioni passive Ancillari (16.850) (12.569) (4.281) 34,1%
Ricavi netti 284.785 304.637 (19.852) (6,5)%
Spese per il personale (140.777) (141.751) 974 (0,7)%
Spese amministrative (51.856) (47.551) (4.305) 9,1%
di cui IT (20.415) (19.604) (811) 4,1%
di cui Real Estate (3.707) (3.801) 94 (2,5)%
di cui SG&A (27.734) (24.146) (3.588) 14,9%
Totale costi operativi (192.633) (189.302) (3.331) 1,8%
EBITDA 92.152 115.335 (23.183) (20,1)%
EBITDA margin 29,1% 34,4% (5,3)% (15,4)%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (3.635) (79) (3.556) n.s.
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 95.787 115.414 (19.627) (17,0)%
EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti 30,5% 34,4% (3,9)% (11,4)%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (42.834) (76.437) 33.603 (44,0)%
Accantonamenti netti (13.869) (13.015) (854) 6,6%
Saldo rettifiche/riprese di valore 121 1.207 (1.086) (90,0)%
Utile/perdita da partecipazioni (2.959) - (2.959) n.s.
EBIT 32.611 27.090 5.521 20,4%
Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair
value (1.405) 1.586 (2.991) n.s.
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria (18.619) (23.614) 4.995 (21,2)%
EBT 12.587 5.062 7.525 148,7%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT (14.850) (11.833) (3.017) 25,5%
EBT esclusi gli elementi non ricorrenti 27.437 16.895 10.542 62,4%
Imposte sul reddito 3.848 (30.996) 34.844 (112,4)%
Risultato del periodo 16.435 (25.934) 42.369 n.s.
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi (6.094) 267 (6.361) n.s.
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo 10.341 (25.667) 36.008 (140,3)%
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo 5.369 (12.249) 17.618 (143,8)%
Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo
attribuibile ai Terzi
(153) (784) 631 (80,5)%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi esclusi gli elementi non
4.819 (14.202) 19.021 (133,9)%
ricorrenti 6.247 517 5.730 n.s.
Utile per azione (in euro) 0,67 (1,62) 2,29 (141,2)%
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in euro) 0,31 (0,90) 1,21 (134,7)%

Portafoglio in gestione

Al 30 settembre 2024 il Portafoglio Gestito dal Gruppo (GBV) nei mercati di riferimento di Italia, Spagna, Grecia e Cipro è pari a €116,7 miliardi, con un incremento pari allo 0,3% rispetto a €116,4 miliardi con i quali il Gruppo ha chiuso l'esercizio 2023. Si segnala che il dato a fine settembre non ricomprende il portafoglio in gestione in Portogallo che è stato oggetto di cessione nel mese di luglio.

I nuovi flussi sono pari a circa €8,5 miliardi di cui circa l'11% riferibili al mercato italiano, il 21% alla Spagna e il 67% alla Regione Ellenica.

Il grafico seguente mostra la distribuzione geografica del GBV: in particolare per ciascun Paese è evidenziata la quota gestita al 30 settembre 2024.

L'evoluzione del Portafoglio Gestito che include solo i portafogli onboarded, nel corso dei primi nove mesi del 2024 è stata caratterizzata da contratti relativi a nuovi clienti per complessivi €6,2 miliardi di cui circa €4,8 miliardi nella Regione Ellenica, circa €1,0 miliardi in Spagna e circa €0,4 miliardi in Italia.

Ai su citati flussi, si aggiungono ulteriori €2,3 miliardi rivenienti da clienti esistenti onboarded tramite contratti flusso.

Con riferimento al decremento del GBV, nell'esercizio si registrano cessioni per complessivi €2,3 miliardi. Il Portafoglio Gestito, alla data di riferimento, risulterebbe in aumento di ulteriori €2,0 miliardi per portafogli in fase di on-boarding principalmente in Grecia.

Gli incassi di Gruppo durante il periodo ammontano a €3,1 miliardi, in calo di circa l'8% rispetto allo stesso dato del precedente esercizio (€3,4 miliardi).

La ripartizione geografica degli incassi 2024 è la seguente: €1,1 miliardi in Italia, €0,7 miliardi in Spagna e €1,3 miliardi nella Regione Ellenica.

Risultati economici

Nei primi nove mesi del 2024, l'andamento macroeconomico in Europa ha continuato a mostrare segnali contrastanti in un contesto economico complesso e dinamico. La crescita del PIL reale nell'area dell'euro è stata moderata, con una previsione di incremento annuale previsto attorno all'1,4%, leggermente inferiore rispetto al previsto 1,6% di inizio anno. Questo dato riflette un rallentamento rispetto alla ripresa osservata nei primi mesi del 2024, influenzato dal proseguimento delle tensioni geopolitiche e dal rafforzamento delle misure di politica monetaria restrittiva della BCE.

L'inflazione complessiva, pur in calo rispetto al 5,9% del 2023, si è stabilizzata attorno al 2,2%, leggermente sopra le attese di inizio anno, a causa di nuove pressioni sui prezzi alimentari e dell'energia. Tuttavia, la stabilizzazione dei prezzi energetici nei mercati globali e una moderata ripresa della fiducia dei consumatori hanno contribuito a contenere l'aumento dei prezzi.

Il mercato del lavoro ha continuato a crescere, con un ulteriore aumento dell'occupazione e una robusta dinamica salariale, anche se i segnali di rallentamento si sono intensificati. La domanda di finanziamenti ha registrato una flessione, accompagnata da un'ulteriore stretta nelle condizioni di offerta del credito, coerente con la politica monetaria della BCE. Questa restrizione ha avuto effetti moderati sulla crescita economica, bilanciati in parte dalla stabilizzazione dell'inflazione.

Il saldo di conto corrente dell'area euro si è rafforzato ulteriormente, grazie a un miglioramento del disavanzo energetico e a una crescita stabile delle esportazioni. Inoltre, la posizione creditoria netta sull'estero è rimasta positiva, supportata dagli investimenti di portafoglio provenienti da investitori internazionali.

In sintesi, nel terzo trimestre del 2024, l'economia europea ha continuato a mostrare una ripresa contenuta, sostenuta dalla riduzione dell'inflazione e dal miglioramento dell'occupazione, pur affrontando le sfide derivanti da una politica monetaria restrittiva e da un clima economico internazionale incerto.

In questi primi nove mesi il Gruppo ha fatto registrare ricavi lordi pari a €316,7 milioni, con una diminuzione del 6% rispetto a €335,2 milioni al 30 settembre 2023. A livello geografico si evidenzia, rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, un contributo sostanzialmente stabile (crescita intorno al 2%) per quanto riguarda l'Italia (soprattutto grazie alla crescita dei business ancillari così come da linee guida del Business Plan) e una diminuzione registrata nella Regione Ellenica e in Spagna (soprattutto legata al rallentamento del settore REO).

I ricavi di Servicing di asset NPE e REO, pari ad €272,8 milioni (€291,5 milioni al 30 settembre 2023), evidenziano un decremento pari al 6%. In termini di prodotto, i ricavi da NPE si attestano a €240,6 milioni (€251,6 milioni al 30 settembre 2023) con un decremento, quindi, pari a circa il 4%, mentre i ricavi REO si attestano a €32,2 milioni in decremento rispetto a €39,9 milioni del periodo comparativo, con una situazione stabile in Grecia ed un rallentamento delle attività in Spagna.

I ricavi da co-investimento includono l'apporto di €1,0 milioni (€1,1 milioni al 30 settembre 2023) di proventi derivanti dai titoli ABS delle due cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation di cui doValue detiene il 5%.

Il contributo dei ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori risulta pari a €42,9 milioni, in linea rispetto ai €42,6 milioni del periodo comparativo e trova origine principalmente da proventi per servizi di elaborazione e fornitura di dati ed altri servizi strettamente connessi alle citate attività di servicing, come due diligence, master e structuring services e servizi legali, nonché a servizi offerti in ambito Rental e da attività diversificate in ambito Advisory e Portfolio Management.

Questi ricavi rappresentano il 14% del totale dei ricavi lordi del periodo corrente mentre nel periodo comparativo la loro incidenza era del 13% e si confermano come una fonte di ricavi solida e stabile per tutto il Gruppo.

30/09/2024 30/09/2023 Variazione € Variazione %
Ricavi NPE 240.614 251.623 (11.009) (4,4)%
Ricavi REO 32.179 39.875 (7.696) (19,3)%
Ricavi da co-investimento 1.025 1.064 (39) (3,7)%
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 42.886 42.592 294 0,7%
Ricavi lordi 316.704 335.154 (18.450) (5,5)%
Commissioni passive NPE (8.421) (10.692) 2.271 (21,2)%
Commissioni passive REO (6.648) (7.256) 608 (8,4)%
Commissioni passive Ancillari (16.850) (12.569) (4.281) 34,1%
Ricavi netti 284.785 304.637 (19.852) (6,5)%

I ricavi netti, pari a €284,8 milioni, risultano in diminuzione del 7% rispetto ai €304,6 milioni dello stesso periodo del precedente esercizio.

Le commissioni passive NPE registrano una contrazione pari al 21% e si attestano a €8,4 milioni (€10,7 milioni al 30 settembre 2023) evidenziando una diminuzione su tutti i perimetri, come risultante dei minori incassi effettuati tramite rete esterna.

Le commissioni passive REO sono in leggera diminuzione e pari a €6,6 milioni (€7,3 milioni al 30 settembre 2023), legata principalmente alla diminuzione fatta registrare in Spagna e in Grecia.

Le commissioni passive Ancillari si attestano a €16,9 milioni rispetto a €12,6 milioni del periodo comparativo con un incremento pari al 34%, coerentemente con la crescita dei ricavi lordi e con una marginalità complessiva pari a circa il 70%.

I costi operativi, pari a €192,6 milioni, sono sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio (€189,3 milioni), con un incremento complessivo inferiore al 2%.

Più in dettaglio, le spese del personale, pari al 44% dei ricavi lordi, si attestano a €140,8 milioni registrando quindi uno scostamento dello 0,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Si segnala che tale posta, nel corso del 2023 era stata positivamente impattata da un rilascio fondi legato alle dimissioni del precedente Amministratore Delegato.

Le spese amministrative si attestano a €51,9 milioni contro €47,6 milioni fatti registrare nel corso dei primi nove mesi del precedente esercizio. L'incidenza di questa componente di costo rispetto ai ricavi risulta pari al 16% rispetto al 14% al 30 settembre 2023.

(€/000)

30/09/2024 30/09/2023 Variazione € Variazione %
Spese per il personale (140.777) (141.751) 974 (0,7)%
Spese amministrative (51.856) (47.551) (4.305) 9,1%
di cui: IT (20.415) (19.604) (811) 4,1%
di cui: Real Estate (3.707) (3.801) 94 (2,5)%
di cui: SG&A (27.734) (24.146) (3.588) 14,9%
Totale costi operativi (192.633) (189.302) (3.331) 1,8%
EBITDA 92.152 115.335 (23.183) (20,1)%
di cui: Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (3.635) (79) (3.556) n.s.
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 95.787 115.414 (19.627) (17,0)%
EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti 29,1% 34,4% (5,3)% (15,4)%

Di seguito viene esposta la tabella del numero di FTEs (Full Time Equivalents) per area geografica.

FTEs PER AREA GEOGRAFICA 30/09/2024 30/09/2023 Variazione Variazione %
Italia 918 959 (41) (4,3)%
Iberia 555 599 (44) (7,3)%
Regione Ellenica 1.545 1.570 (25) (1,6)%
Totale 3.018 3.128 (110) (3,5)%

Come risultante delle dinamiche su esposte, l'EBITDA si attesta a €92,2 milioni contro €115,3 milioni dello stesso periodo del 2023 con una incidenza sui ricavi lordi pari al 29% contro il 34% di settembre 2023, il cui ammontare era stato positivamente influenzato dal rilascio fondi connesso all'uscita del precedente Amministratore Delegato come sopra riportato.

Si segnala che nei primi nove mesi del 2024 sono stati registrati negli elementi non ricorrenti circa €3,6 milioni relativi a costi di consulenza strategica e legale inerenti specifiche aree di sviluppo del Gruppo. Inoltre, per il presente periodo e per ragioni legate a nuove scelte operative e di business, tra gli elementi non ricorrenti è stata inclusa la contribuzione economica del Portogallo (uscito dal perimetro a luglio 2024) che pertanto è stato espunto dalle analisi ordinarie del business.

Poiché trattasi di costi non connessi al core business del Gruppo si ritiene che la capacità organica di generazione di utile operativo sia meglio espressa dall'EBITDA rettificato escludendo tali oneri. Pertanto, l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti si attesta a €95,8 milioni che si raffronta con €115,4 milioni consuntivati al 30 settembre 2023 quando le poste non direttamente connesse al corso del business ammontavano a soli €79 mila.

L'EBIT del Gruppo si attesta a €32,6 milioni che si raffronta con €27,1 milioni del periodo comparativo.

L'EBT è pari a €12,6 milioni contro €5,1 milioni fatti registrare al 30 settembre 2023. In tale posta sono ricompresi i costi finanziari legati alle due emissioni obbligazionarie, quello relativo all'Earn-out rilevato a seguito dell'operazione di acquisizione in Grecia, il delta fair value relativo ai coinvestimenti di minoranza in veicoli di cartolarizzazione in cui le società del Gruppo svolgono il ruolo di Servicer ed altre poste minori legate alla contabilizzazione secondo il principio contabile IFRS 16.

(€/000)

30/09/2024 30/09/2023
Restated
Variazione € Variazione %
EBITDA 92.152 115.335 (23.183) (20,1)%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e
immateriali (42.834) (76.437) 33.603 (44,0)%
Accantonamenti netti (13.869) (13.015) (854) 6,6%
Saldo rettifiche/riprese di valore 121 1.207 (1.086) (90,0)%
Utile/perdita da partecipazioni (2.959) - (2.959) n.s.
EBIT 32.611 27.090 5.521 20,4%
Risultato netto di attività e passività finanziarie
valutate al fair value
Interessi e commissioni derivanti da attività
(1.405) 1.586 (2.991) n.s.
finanziaria (18.619) (23.614) 4.995 (21,2)%
EBT 12.587 5.062 7.525 148,7%

L'EBT include ulteriori poste non ricorrenti per complessivi €14,9 milioni (€11,8 milioni al 30 settembre 2023), riferibili principalmente ai costi per l'incentivo all'esodo che hanno interessato in particolare l'area iberica oltre a poste connesse all'arbitrato in Spagna e ai valori economici contribuiti dal Portogallo che includono anche l'effetto negativo della vendita realizzata nel mese di luglio 2024 pari a €3,0 milioni.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali ammontano a €42,8 milioni (€76,4 milioni al 30 settembre 2023), di cui €16,8 milioni di ammortamenti dei contratti di servicing e del marchio del perimetro doValue Spain e doValue Greece.

Il saldo della voce include inoltre la quota degli ammortamenti sui diritti d'uso che derivano dalla contabilizzazione dei contratti di locazione ai sensi del principio IFRS 16 per un totale di €10,8 milioni. Il resto della voce ammortamenti per €15,2 milioni riferiti prevalentemente a licenze software per investimenti tecnologici effettuati dal Gruppo nel periodo.

Gli accantonamenti netti risultano pari a €13,9 milioni, rispetto a €13,0 milioni consuntivati al 30 settembre 2023 e sono legati essenzialmente ad accantonamenti per incentivi all'esodo, dispute legali e accantonamenti prudenziali su crediti.

Gli interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria ammontano a €18,6 milioni rispetto a €23,6 milioni del 30 settembre 2023. La posta in esame riflette principalmente il costo connesso all'onerosità delle due emissioni obbligazionarie a servizio del processo di acquisizioni effettuate in Spagna e in Grecia come attuazione della strategia di internazionalizzazione del Gruppo nonché gli interessi legati al tiraggio di una linea revolving effettuato dalla controllata greca.

30/09/2024 30/09/2023
Restated
Variazione
Variazione %
EBT 12.587 5.062 7.525 148,7%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT (14.850) (11.833) (3.017) 25,5%
EBT esclusi gli elementi non ricorrenti 27.437 16.895 10.542 62,4%
Imposte sul reddito 3.848 (30.996) 34.844 (112,4)%
Risultato di periodo 16.435 (25.934) 42.369 n.s.
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi (6.094) 267 (6.361) n.s.
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo
10.341 (25.667) 36.008 (140,3)%
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del
periodo
5.369 (12.249) 17.618 (143,8)%
Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del
periodo attribuibile ai Terzi
(153) (784) 631 (80,5)%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo esclusi gli elementi non
ricorrenti
4.819 (14.202) 19.021 (133,9)%
Utile per azione (in Euro) 0,67 (1,62) 2,29 (141,2)%
Utile per azione esclusi gli elementi non
ricorrenti (in Euro)
0,31 (0,90) 1,21 (134,7)%

(€/000)

Le imposte sul reddito del periodo risultano positive per €3,8 milioni contro un onere di €31,0 milioni del 30 settembre 2023, in virtù del mix di reddito sviluppato nel periodo nonché della registrazione del provento di €20,0 milioni derivante dalla definizione dell'arbitrato in Spagna di complessivi €22,7 milioni, essendo la differenza di €2,7 milioni classificata nella voce "Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria".

Il risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti risulta pari a €4,8 milioni, rispetto ad un resultato negativo di €14,2 milioni del 30 settembre 2023. Includendo gli elementi non ricorrenti, il risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo è positivo e pari a €10,3 milioni, rispetto ad un valore negativo di €25,7 milioni di settembre 2023.

SEGMENT REPORTING

L'espansione internazionale di doValue nell'ampio mercato del Sud Europa con l'acquisizione dapprima di doValue Spain, e successivamente di doValue Greece, ha portato il Management a ritenere opportuno valutare e analizzare il proprio business con una segmentazione di tipo geografico.

Questa classificazione è legata a fattori specifici delle entità incluse in ciascuna categoria e alla tipologia di mercato. Le regioni geografiche così individuate sono: Italia, Regione Ellenica e Iberia (si segnala che al fine di escludere gli elementi non ricorrenti, tale area nei primi nove mesi del 2024, risulta composta solo dalla Spagna). Si segnala che all'interno del segmento Italia sono ricompresi €7,8 milioni legati al costo delle risorse allocate al Gruppo.

Sulla base di questi criteri, nella seguente tabella sono riportati i ricavi e l'EBITDA (esclusi gli elementi non ricorrenti) del periodo dei segmenti di business indicati.

I ricavi lordi al netto delle partite non ricorrenti registrati nei primi nove mesi del 2024 ammontano a €313,8 milioni (€335,2 milioni a settembre 2023) e con un EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti pari a €95,8 milioni (€115,4 milioni a settembre 2023). Il segmento Italia contribuisce per il 37% ai ricavi lordi del Gruppo, il segmento Regione Ellenica contribuisce per il 51%, mentre il segmento Spagna con il 12%. L'EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti sul segmento Italia risulta pari al 15% (22% se si escludessero gli oneri di €7,8 milioni sopra citati), nella Regione Ellenica è pari al 49%, mentre in Spagna è dello 0,3%.

Primi nove mesi 2024
Conto Economico Gestionale
(esclusi gli elementi non ricorrenti)
Italia Regione Ellenica Spagna Totale
Ricavi di Servicing 82.123 152.303 35.472 269.898
di cui NPE 82.123 133.805 24.086 240.014
di cui REO - 18.498 11.386 29.884
Ricavi da co-investimento 1.025 - - 1.025
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 32.256 8.383 2.261 42.900
Ricavi lordi 115.404 160.686 37.733 313.823
Commissioni passive NPE (4.256) (3.611) (506) (8.373)
Commissioni passive REO - (3.453) (2.431) (5.884)
Commissioni passive Ancillari (16.358) - (467) (16.825)
Ricavi netti 94.790 153.622 34.329 282.741
Spese per il personale (57.086) (57.972) (23.871) (138.929)
Spese amministrative (20.581) (17.111) (10.335) (48.027)
di cui IT (7.956) (8.185) (4.065) (20.206)
di cui Real Estate (1.058) (1.955) (677) (3.690)
di cui SG&A (11.567) (6.971) (5.593) (24.131)
Totale costi operativi (77.667) (75.083) (34.206) (186.956)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 17.123 78.539 123 95.785
EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti 14,8% 48,9% 0,3% 30,5%
Contribuzione EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 17,9% 82,0% 0,1% 100,0%

Primi nove mesi 2024 vs 2023
Conto Economico Gestionale
(esclusi gli elementi non ricorrenti)
Italia Regione
Ellenica
Iberia Totale
Ricavi di Servicing
Primi nove mesi 2024 82.123 152.303 35.472 269.898
Primi nove mesi 2023 84.383 158.939 48.176 291.498
Variazione (2.260) (6.636) (12.704) (21.600)
Ricavi da co-investimento, prodotti ancillari e altre attività
minori
Primi nove mesi 2024 33.281 8.383 2.261 43.925
Primi nove mesi 2023 28.738 12.737 2.181 43.656
Variazione 4.543 (4.354) 80 269
Commissioni passive
Primi nove mesi 2024 (20.614) (7.064) (3.404) (31.082)
Primi nove mesi 2023 (17.050) (6.539) (6.928) (30.517)
Variazione (3.564) (525) 3.524 (565)
Spese per il personale
Primi nove mesi 2024 (57.086) (57.972) (23.871) (138.929)
Primi nove mesi 2023 (56.006) (54.230) (31.515) (141.751)
Variazione (1.080) (3.742) 7.644 2.822
Spese amministrative
Primi nove mesi 2024 (20.581) (17.111) (10.335) (48.027)
Primi nove mesi 2023 (17.283) (15.570) (14.619) (47.472)
Variazione (3.298) (1.541) 4.284 (555)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti
Primi nove mesi 2024 17.123 78.539 123 95.785
Primi nove mesi 2023 22.782 95.337 (2.705) 115.414
Variazione (5.659) (16.798) 2.828 (19.629)
EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti
Primi nove mesi 2024 14,8% 48,9% 0,3% 30,5%
Primi nove mesi 2023 20,1% 55,5% (5,4)% 34,4%
Variazione (5)pp (7)pp 6pp (4)pp

Situazione Patrimoniale e Finanziaria del Gruppo

PREMESSA

I valori patrimoniali sono stati riclassificati sotto un profilo gestionale, in coerenza con la rappresentazione del conto economico riclassificato e con la posizione finanziaria netta del Gruppo.

Al termine della presente Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo, in linea con la medesima modalità espositiva del conto economico, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema patrimoniale gestionale di seguito riportato e il prospetto esposto negli schemi del bilancio consolidato.

(€/000)

Stato Patrimoniale gestionale 30/09/2024 31/12/2023 Variazione € Variazione %
Cassa e titoli liquidabili 90.509 112.376 (21.867) (19,5)%
Attività finanziarie 41.945 46.167 (4.222) (9,1)%
Attività materiali 41.936 48.678 (6.742) (13,9)%
Attività immateriali 454.701 473.784 (19.083) (4,0)%
Attività fiscali 87.027 99.483 (12.456) (12,5)%
Crediti commerciali 174.544 199.844 (25.300) (12,7)%
Attività in via di dismissione 10 16 (6) (37,5)%
Altre attività 70.414 51.216 19.198 37,5%
Totale Attivo 961.086 1.031.564 (70.478) (6,8)%
Passività finanziarie: debiti verso banche/bondholders 585.018 588.030 (3.012) (0,5)%
Altre passività finanziarie 68.767 96.540 (27.773) (28,8)%
Debiti commerciali 63.209 85.383 (22.174) (26,0)%
Passività fiscali 56.771 65.096 (8.325) (12,8)%
Benefici a dipendenti 8.147 8.412 (265) (3,2)%
Fondi rischi e oneri 26.451 26.356 95 0,4%
Altre passività 37.597 57.056 (19.459) (34,1)%
Totale Passivo 845.960 926.873 (80.913) (8,7)%
Capitale 41.280 41.280 - n.s.
Riserve 15.097 35.676 (20.579) (57,7)%
Azioni proprie (9.347) (6.095) (3.252) 53,4%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo 10.341 (17.830) 28.171 n.s.
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo 57.371 53.031 4.340 8,2%
Totale Passivo e Patrimonio Netto attribuibile agli
Azionisti della Capogruppo 903.331 979.904 (76.573) (7,8)%
Patrimonio Netto attribuibile a Terzi 57.755 51.660 6.095 11,8%
Totale Passivo e Patrimonio Netto 961.086 1.031.564 (70.478) (6,8)%

La voce cassa e titoli liquidabili pari a €90,5 milioni, risulta in riduzione rispetto alla fine dell'esercizio precedente con una flessione di €21,9 milioni. La dinamica finanziaria del periodo viene descritta in seguito nel paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.

Le attività finanziarie indicano un saldo pari a €41,9 milioni, in flessione di €4,2 milioni rispetto al valore iscritto al 31 dicembre 2023 e pari a €46,2 milioni.

Di seguito si espone la tabella che ne dettaglia la composizione.

(€/000)

Attività finanziarie 30/09/2024 31/12/2023 Variazione € Variazione %
Al fair value con impatto a CE 34.751 37.360 (2.609) (7,0)%
Titoli di debito 16.098 16.610 (512) (3,1)%
OICR 18.418 20.499 (2.081) (10,2)%
Titoli di capitale 197 197 - n.s.
Derivati non di copertura 38 54 (16) (29,6)%
Al fair value con impatto a OCI 6.607 8.165 (1.558) (19,1)%
Titoli di capitale 6.607 8.165 (1.558) (19,1)%
Al costo ammortizzato 587 642 (55) (8,6)%
Crediti verso banche diversi da conti
correnti e depositi a vista 41 40 1 2,5%
Crediti verso clientela 546 602 (56) (9,3)%
Totale 41.945 46.167 (4.222) (9,1)%

La componente delle attività finanziarie "Al fair value con impatto a CE" registra una riduzione complessiva di €2,6 milioni. In dettaglio, i titoli di debito evidenziano una lieve riduzione (€0,5 milioni) dovuta al mix tra effetti valutativi e incassi del periodo. Le quote OICR relative al fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II) subiscono una riduzione di €2,1 milioni dovuta per €2,7 milioni all'annullamento e distribuzione delle quote parzialmente compensato per €0,6 milioni dal relativo differenziale positivo di fair value. La categoria in questione accoglie inoltre il fair value attribuito al derivato non di copertura su BidX1 e rappresentativo del valore dell'opzione di acquisto in essere, in lieve riduzione rispetto al dato di fine 2023.

La categoria "Al fair value con impatto a OCI", che accoglie investimenti di quote di minoranza nella società fintech brasiliana QueroQuitar S.A. (11,46%) e nella società irlandese proptech BidX1 (11,9%), riporta una riduzione valutativa di €1,6 milioni riferibile esclusivamente a quest'ultima.

Rimane sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente la componente di attività finanziarie "Al costo ammortizzato" che si attesta a €0,6 milioni.

Le attività materiali, pari a €41,9 milioni, registrano una diminuzione di €6,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2023, quale risultato degli ammortamenti del periodo (€12,5 milioni) che sono stati parzialmente compensati da nuovi acquisti per €7,0 milioni relativi in gran parte a leasing di impianti elettronici (€4,0 milioni). Si segnala inoltre l'effetto di €0,8 milioni derivante dalla dismissione degli asset portoghesi (a tal proposito si rimanda ai Fatti di rilievo intervenuti nel periodo oltre che a quanto riportato nelle Note Illustrative).

Le attività immateriali passano da €473,8 milioni a €454,7 milioni registrando pertanto una diminuzione pari a €19,1 milioni. Tale differenziale è principalmente determinato dall'effetto combinato di riduzioni a fronte di ammortamenti per €30,5 milioni e di acquisti per €11,7 milioni per la maggior parte relativi a software, inclusa la parte classificata ad immobilizzazioni in corso e acconti.

Di seguito la composizione delle attività immateriali:

(€/000)
Attività immateriali 30/09/2024 31/12/2023 Variazione € Variazione %
Software 43.308 51.413 (8.105) (15,8)%
Marchi 18.200 20.671 (2.471) (12,0)%
Immobilizzazioni in corso e acconti 13.855 7.953 5.902 74,2%
Avviamento 224.367 224.367 - n.s.
Contratti di servicing a lungo termine 154.971 169.380 (14.409) (8,5)%
Totale 454.701 473.784 (19.083) (4,0)%

In particolare, la quota maggiormente significativa delle attività immateriali deriva dalle due acquisizioni effettuate dal Gruppo, rispettivamente riferibili a doValue Spain e alle sue controllate intervenuta alla fine di giugno 2019 e all'aggregazione aziendale di doValue Greece conclusasi a giugno 2020, così come riepilogato nella tabella che segue:

30/09/2024
Attività immateriali doValue Spain
Business
Combination
doValue Greece
Business
Combination
Totale
Software e relative immobilizzazioni in corso 10.860 28.786 39.646
Marchi 18.136 - 18.136
Avviamento 111.534 112.391 223.925
Contratti di servicing a lungo termine 15.620 139.351 154.971
Totale 156.150 280.528 436.678
31/12/2023
Attività immateriali doValue Spain
Business
Combination
doValue Greece
Business
Combination
Totale
Software e relative immobilizzazioni in corso 13.274 27.326 40.600
Marchi 20.603 - 20.603
Avviamento 111.534 112.391 223.925
Contratti di servicing a lungo termine 17.823 151.557 169.380
Totale 163.234 291.274 454.508

Le attività fiscali, di seguito dettagliate evidenziano un saldo di €87,0 milioni alla fine del periodo, rispetto a €99,5 milioni al 31 dicembre 2023. La riduzione di €12,5 milioni deriva prevalentemente dall'andamento delle imposte indirette incluse nella componente "Altri crediti di natura fiscale" (-€9,4 milioni) nonché ad un effetto complessivo di rilasci di "Attività per imposte anticipate" (-€2,9 milioni).

(€/000)

Attività fiscali 30/09/2024 31/12/2023 Variazione € Variazione %
Attività per imposte correnti 4.466 4.556 (90) (2,0)%
Crediti d'imposta 4.466 4.556 (90) (2,0)%
Attività per imposte anticipate 75.421 78.351 (2.930) (3,7)%
Svalutazioni su crediti 26.958 40.239 (13.281) (33,0)%
Perdite fiscali riportabili in futuro 30.288 18.230 12.058 66,1%
Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali 9.644 12.021 (2.377) (19,8)%
Altre attività / Altre passività 3.356 3.380 (24) (0,7)%
Accantonamenti 5.175 4.481 694 15,5%
Altri crediti di natura fiscale 7.140 16.576 (9.436) (56,9)%
Totale 87.027 99.483 (12.456) (12,5)%

Le altre attività evidenziano un saldo di €70,4 milioni rispetto ad €51,2 milioni di fine 2023, con un incremento pari a €19,2 milioni. Tale scostamento è principalmente legato a maggiori crediti per anticipi verso clienti nell'ambito della Regione Ellenica, in particolare per effetto di azioni di rafforzamento delle attività legali di recupero. A ciò si aggiunge anche un incremento dei costi maturati e sospesi direttamente attribuibili all'aumento di capitale e al rifinanziamento delle obbligazioni connessi all'operazione di acquisizione di Gardant la cui definizione è prevista nel quarto trimestre: tali costi, una volta contabilizzata l'operazione verranno riclassificati principalmente a patrimonio netto.

Di seguito si riporta la composizione delle passività fiscali, pari a €56,8 milioni, le quali evidenziano una riduzione di €8,3 milioni rispetto al saldo del 2023 pari a €65,1 milioni. La movimentazione del periodo si compone di una riduzione di €5,0 milioni per imposte correnti, a cui si aggiunge una diminuzione di €1,2 milioni degli "Altri debiti di natura fiscale", nonché un minor apporto di "Passività per imposte differite" (€2,2 milioni) connesse al run-off dei valori derivanti dall'esercizio di Purchase Price Allocation (PPA) di doValue Spain e doValue Greece.

Passività fiscali 30/09/2024 31/12/2023 Variazione € Variazione %
Imposte dell'esercizio 5.576 10.536 (4.960) (47,1)%
Passività per imposte differite 40.443 42.623 (2.180) (5,1)%
Altri debiti di natura fiscale 10.752 11.937 (1.185) (9,9)%
Totale 56.771 65.096 (8.325) (12,8)%

Al 30 settembre 2024 le passività finanziarie – debiti verso banche/bondholders passano da €588,0 milioni a €585,0 milioni, con una riduzione di €3,0 milioni dovuto sostanzialmente a maggiori interessi liquidati rispetto a quelli maturati per effetto del meccanismo del costo ammortizzato. Alla fine dei primi nove mesi del 2024 il debito residuo al costo ammortizzato per le due obbligazioni emesse

è il seguente: - bond 2020-2025 di nominale pari a €264,0 milioni, tasso del 5,0%: €263,8 milioni;

  • bond 2021-2026 di nominale pari a €296,0 milioni, tasso del 3,4%: €295,7 milioni.

Le altre passività finanziarie al 30 settembre 2024 sono di seguito dettagliate:

(€/000)

Altre passività finanziarie 30/09/2024 31/12/2023 Variazione € Variazione %
Passività per leasing 34.783 41.499 (6.716) (16,2)%
Earn-out 33.984 54.668 (20.684) (37,8)%
Altre passività finanziarie - 373 (373) (100,0)%
Totale 68.767 96.540 (27.773) (28,8)%

Le "Passività per leasing" accolgono l'attualizzazione dei canoni per leasing futuri, in conformità alle previsioni dell'IFRS 16.

La passività per "Earn-out" alla fine del periodo include unicamente l'importo relativo all'operazione di acquisto di doValue Greece per €34,0 milioni che è legata al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni; entro la fine del 2024 verrà definito un accordo con la parte venditrice circa la tempistica di pagamento ed eventuale modifica dell'importo dovuto relativo alla quota corrente.

Durante il periodo, in seguito alla definizione dell'arbitrato in Spagna, è stato chiuso il debito per Earn-out legato all'acquisizione di doValue Spain, per un totale di €22,4 milioni inclusivi di interessi passivi per ritardato pagamento pari a €4,8 milioni (per maggiori dettagli si rimanda ai Fatti di rilievo intervenuti nel periodo e alla sezione "Rischi operativi – Rischi legali e fiscali" delle Note Illustrative).

I fondi rischi e oneri, pari a €26,5 milioni, risultano sostanzialmente stabili rispetto al saldo rilevato a fine 2023 che ammontava a €26,4 milioni. La composizione della voce viene di seguito rappresentata:

(€/000)
Fondi per rischi e oneri 30/09/2024 31/12/2023 Variazione € Variazione %
Controversie legali e fiscali 16.978 15.827 1.151 7,3%
Oneri del personale 624 722 (98) (13,6)%
Altri 8.849 9.807 (958) (9,8)%
Totale 26.451 26.356 95 0,4%

Le altre passività evidenziano uno scostamento in diminuzione pari a €19,5 milioni, passando da un saldo di €57,1 milioni a fine 2023 a €37,6 milioni. Lo scostamento deriva principalmente dal rilascio della quota riferita al periodo del risconto passivo sul pagamento anticipato di commissioni di servicing di competenza. La voce è composta da debiti verso il personale (€22,9 milioni), nonché da risconti passivi e altri debiti correnti per complessivi €14,7 milioni.

Il Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo si attesta a €57,4 milioni, rispetto ai €53,0 milioni del 31 dicembre 2023.

IL CAPITALE CIRCOLANTE NETTO

(€/000)

Capitale Circolante Netto 30/09/2024 30/09/2023 31/12/2023
Crediti commerciali 174.544 158.902 199.844
Debiti commerciali (63.209) (48.282) (85.383)
Totale 111.335 110.620 114.461

Il dato di periodo si attesta a €111,3 milioni in riduzione del 3% rispetto a €114,5 milioni di fine 2023: tale andamento è il risultato della diminuzione evidenziata in Italia pari a circa €19 milioni, all'andamento sostanzialmente stabile in Iberia e all'aumento nell'area Ellenica pari a circa €16 milioni. Si segnala poi che quasi tutte le operazioni GACS in corso di svolgimento in Italia e talune in corso di svolgimento in Grecia prevedono date di pagamento nell'ultimo trimestre 2024. Il valore, rapportato ai ricavi degli ultimi 12 mesi, si attesta al 24% stabile rispetto alla medesima percentuale relativa alla chiusura dell'esercizio 2023.

LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

(€/000)

Posizione Finanziaria Netta 30/09/2024 30/09/2023 31/12/2023
A Cassa e disponibilità liquide di conto corrente 90.509 95.667 112.376
B Liquidità (A) 90.509 95.667 112.376
C Debiti bancari correnti (25.516) (25.418) (25.506)
D Obbligazioni emesse - correnti (265.461) (3.865) (9.663)
E Posizione finanziaria netta corrente (B)+(C)+(D) (200.468) 66.384 77.207
G Obbligazioni emesse - non correnti (294.041) (551.896) (552.861)
H Posizione finanziaria netta (E)+(F)+(G) (494.509) (485.512) (475.654)

La posizione finanziaria netta a fine settembre 2024 si mantiene negativa e si attesta a €494,5 milioni contro €475,7 milioni di fine 2023 e €485,5 milioni di settembre 2023.

La dinamica del periodo è stata caratterizzata dagli investimenti pianificati per circa €12,3 milioni a valere soprattutto in Italia e Grecia, dalle dinamiche del capitale circolante sopra esposte, oltre che dal pagamento di imposte riferibili in larga parte alla Regione Ellenica per €14,8 milioni e di oneri finanziari per €24,3 milioni. Si segnala che nel corso dei nove mesi è stata completata l'operazione di buy-back sulle azioni proprie per €3,4 milioni e sono stati depositati dalla Capogruppo doValue €22,4 milioni relativi all'arbitrato in Spagna poi incassati dalla controllata spagnola (per maggiori dettagli si rimanda ai Fatti di rilievo intervenuti nel periodo e alla sezione "Rischi operativi – Rischi legali e fiscali" delle Note Illustrative). Quale risultante delle dinamiche sopra esposte, la voce "Cassa e le disponibilità liquide di conto corrente" risulta pari a €90,5 milioni, contro €112,4 milioni di fine 2023 ed €95,7 milioni di fine settembre 2023. Oltre agli attuali livelli di cassa, il Gruppo dispone di €82,5 milioni di linee di credito, che pertanto portano la liquidità disponibile a circa €173,0 milioni.

La posizione finanziaria netta corrente è negativa di €200,5 milioni (€77,2 milioni a fine 2023 e €66,4 milioni di settembre 2023); il significativo scostamento rispetto ai valori di confronto deriva sostanzialmente dalla classificazione corrente del debito obbligazionario con scadenza ad inizio agosto 2025 di nominali €264,0 milioni.

(€/000)

Cash Flow gestionale 30/09/2024 30/09/2023 31/12/2023
EBITDA 92.152 115.335 175.345
Investimenti (12.332) (9.160) (21.361)
EBITDA-Capex 79.820 106.175 153.984
% di EBITDA 87% 92% 88%
Aggiustamento accrual per sistema incentivante basato su azioni (176) (4.761) (5.853)
Variazione del Capitale Circolante Netto (CCN) (18.536) (10.269) (10.673)
Variazione di altre attività/passività (37.450) (53.175) (58.301)
Cash Flow Operativo 23.658 37.970 79.157
Imposte dirette pagate (14.820) (19.961) (27.595)
Oneri finanziari (24.310) (23.329) (23.329)
Free Cash Flow (15.472) (5.320) 28.233
(Investimenti)/disinvestimenti in attività finanziarie 2.832 2.285 2.599
(Investimenti)/disinvestimenti partecipativi (3.194) - (21.520)
Pagamento del contenzioso fiscale 400 - -
Acquisto azioni proprie (3.421) - (2.115)
Dividendi liquidati ad azionisti di minoranza - (5.000) (5.000)
Dividendi liquidati agli azionisti del Gruppo - (47.618) (47.992)
Flusso di cassa netto del periodo (18.855) (55.653) (45.795)
Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo (475.654) (429.859) (429.859)
Posizione finanziaria netta alla fine del periodo (494.509) (485.512) (475.654)
Variazione della posizione finanziaria netta (18.855) (55.653) (45.795)

(*) Si segnala che, al solo fine di meglio rappresentare le dinamiche che hanno coinvolto il capitale circolante, è stata effettuata una riclassifica dei movimenti legati all'"Anticipo a Fornitori" e all'"Anticipo Contrattuale da ERB" dalla voce "Variazione di altre attività/passività" alla voce "Variazione del Capitale Circolante Netto (CCN)" per totali €21,7m a Sett-24; €29,4m a Sett-23 e €25,9m a Dic-23

Il Cash Flow Operativo del periodo è risultato positivo per €23,7 milioni (€38,0 milioni a settembre 2023), con EBITDA pari a €92,2 milioni e con investimenti pari a €12,3 milioni grazie alla prosecuzione del programma di trasformazione tecnologica messo in atto dal Gruppo. La cash-conversion rispetto all'EBITDA è pari all'87% in leggero calo rispetto al 92% di settembre 2023, a testimonianza della capacità del Gruppo di convertire in cassa la propria marginalità operativa anche in presenza dei su citati livelli di investimento e di un livello inferiore di marginalità assoluta se rapportata a quella registrata nel precedente esercizio.

La variazione del capitale circolante netto risulta essere negativa per €18,5 milioni (che si confronta con un assorbimento di cassa pari a €10,3 milioni di settembre 2023). La variazione nel periodo corrente è legata all'incasso differito nei primi mesi successivi alla chiusura del periodo di riferimento di alcune prestazioni effettuate in particolare nel perimetro italiano ed Ellenico. Inoltre, tale andamento è influenzato dalle azioni di rafforzamento delle attività legali di recupero con un conseguente incremento di crediti per anticipi verso clienti nell'ambito di doValue Greece.

La "Variazione di altre attività/passività", pari a -€37,5 milioni contiene principalmente pagamenti connessi alle uscite di personale (redundancy) e a poste legate ai canoni periodici trattati secondo la metodologia dell'IFRS 16, oltre che agli esborsi di cause legali e straziudiziali e alla dinamica connessa al pagamento di MBO rispetto ai relativi accrual.

Le imposte liquidate risultano pari a €14,8 milioni e sono essenzialmente riferibili alle imposte dirette versate nell'ambito della Regione Ellenica (€20,0 milioni a settembre 2023).

Gli oneri finanziari pagati ammontano a €24,3 milioni (€23,3 milioni a settembre 2023), i quali riflettono il costo medio (a tasso fisso) registrato a seguito delle emissioni obbligazionarie a supporto del processo di crescita internazionale del Gruppo ed al tiraggio di una linea locale in Grecia. Tali operazioni hanno permesso al Gruppo di sostituire linee di credito con piano di ammortamento prestabilito di quota interessi e quota capitale, con strumenti a rimborso bullet per la quota capitale e a pagamento semestrale delle cedole. Questo ha consentito un maggiore equilibrio delle fonti con relativo allungamento delle scadenze ed un minor esborso per interessi vista l'attuale curva dei tassi.

Le dinamiche sopra esposte determinano quindi un Free Cash Flow pari a a -€15,5 milioni contro -€5,3 milioni di settembre 2023, soprattutto in virtù del minor livello di EBITDA sviluppato come descritto nella sezione dedicata al commento dei risultati economici. La voce "(Investimenti)/disinvestimenti in attività finanziarie" è positiva per €2,8 milioni ed include principalmente un incasso delle quote del fondo di investimento alternativo riservato Italian Recovery Fund.

Si segnala che nel mese di gennaio si è dato seguito al deposito di €22,4 relativi all'arbitrato in Spagna che è stato poi incassato dalla controllata spagnola nel successivo mese di aprile (per maggiori dettagli si rimanda ai Fatti di rilievo intervenuti nel periodo periodo e alla sezione "Rischi operativi – Rischi legali e

fiscali" delle Note Illustrative) e si è proceduto al completamento del programma relativo di buy-back di azioni proprie per totali €3,4 milioni.

Il flusso di cassa netto del periodo risulta pertanto negativo di €18,9 milioni, quando a settembre 2023 il valore risultava negativo per €55,7 milioni (al lordo dei dividendi erogati e pari a €47,6 milioni).

Fatti di rilievo intervenuti nel periodo

CHIUSURA DI ADSOLUM

Il Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2024 ha deliberato di interrompere l'attività di Adsolum Real Estate S.L., la società nata dalla scissione del ramo d'azienda REO di doValue Spain avvenuta con efficacia dal 1° gennaio 2021 e dedicata a progetti di sviluppo immobiliare su terreni gestiti nell'ambito dell'attività REO di doValue Spain. Tale processo prevede l'offboarding del cliente rimanente, la liquidazione delle opzioni fondiarie e il licenziamento collettivo del personale.

Presumibilmente nel corso dell'ultimo trimestre del 2024, una volta completato l'iter di cui sopra, la società verrà fusa direttamente in doValue Spain, in quanto ad oggi unico azionista, tramite il trasferimento di tutte le attività e passività.

La decisione di interrompere l'attività di Adsolum è stata presa dato il difficile contesto di mercato venutosi a delineare per effetto degli alti livelli dei tassi di interesse e delle prospettive normative sugli affitti in Spagna, che includono limiti di aumento degli affitti e restrizioni nei processi di sfratto.

APPORTI DI PATRIMONIO ALLA REGIONE IBERIA

Nel corso dei primi mesi del 2024 sono stati deliberati ed eseguiti apporti di patrimonio per entrambe le controllate della regione Iberia, rispettivamente per doValue Spain Servicing S.A. e doValue Portugal Unipessoal Limitada, in quanto i rispettivi patrimoni netti risultavano al di sotto dei limiti stabiliti dalla Legge.

ARBITRATO IN SPAGNA

In merito alle vicende sottostanti l'accordo raggiunto con l'Autorità fiscale nell'anno 2021 dalla società controllata doValue Spain Servicing S.A., in data 7 giugno 2024 è stata resa nota la sentenza dell'Alta Corte di Giustizia di Madrid, favorevole per il Gruppo doValue, sull'azione di annullamento parziale del lodo arbitrale proposta da Altamira Asset Management Holdings S.L. (di seguito "AAMH") e relativa alla condanna di quest'ultima al pagamento del tax claim imposto ai sensi del lodo arbitrale. Il lodo arbitrale era stato emesso dall'International Court of Arbitration dell'International Chamber of Commerce in data 11 maggio 2023 e prevedeva la restituzione da parte di AAMH di circa €28 milioni, oltre interessi di legge, in favore del Gruppo doValue e, parimenti, il pagamento da parte di doValue S.p.A. dell'Earn Out, integrato degli interessi passivi.

VERIFICA FISCALE IN ITALIA

Si ricorda che la Capogruppo è stata oggetto di verifica fiscale per le annualità 2015, 2016 e 2017, precedenti alla quotazione, e che per il 2015 non sono emersi rilievi.

In merito al rilievo relativo all'annualità d'imposta 2016, a seguito dell'impossibilità di addivenire ad una soluzione in adesione con l'Agenzia delle Entrate, la Capogruppo ha depositato ricorso giudiziario in data 16 dicembre 2023. In data 23 maggio 2024 si è tenuta l'udienza, ed in data 21 giugno 2024 è stata pubblicata la sentenza di Primo Grado che ha interamente accolto il ricorso presentato da doValue ed annullato l'avviso di accertamento 2016. In data 13 settembre 2024, l'Agenzia delle Entrate ha presentato appello dinanzi alla Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado, per la riforma della sentenza favorevole a doValue.

Si ricorda inoltre che in data 16 febbraio 2024 la Capogruppo ha depositato istanza di accertamento con adesione in merito all'avviso di accertamento relativo al periodo di imposta 2017, ricevuto in data 19 dicembre 2023. A seguito dell'impossibilità di addivenire ad una soluzione in adesione con l'Agenzia delle Entrate, la Capogruppo ha depositato ricorso giudiziario in data 15 maggio 2024.

PIANO INDUSTRIALE 2024-2026

In data 20 marzo 2024, il Consiglio di Amministrazione di doValue ha approvato il Piano Industriale 2024- 2026 di Gruppo che, tra le altre cose, è alla base dei processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste di bilancio.

Il nuovo Piano Industriale mira a migliorare la redditività e i flussi di cassa, anche attraverso la diversificazione, l'innovazione e una maggiore efficienza nei processi di gestione del credito.

L'elemento di forza del nuovo Piano è un approccio orientato al cliente che si sostanzierà in una nuova struttura organizzativa. L'obiettivo è quello di diventare il miglior partner per banche e investitori lungo

tutta la catena del valore del credito, compresa l'integrazione dei servizi immobiliari con la gestione del credito.

Il Piano Industriale prevede – tra le altre cose – il mantenimento della propria quota di mercato di rilievo nel Sud Europa (15-20%), una maggiore diversificazione dei ricavi con l'obiettivo di generare il 35-40% dei ricavi da business diversi da NPL, una maggiore efficienza di processo e il mantenimento di una solida struttura di capitale con l'obiettivo di portare la leva finanziaria tra 2,1-2,3x nel 2026.

Il nuovo Piano Industriale è stato preparato con ipotesi conservative in merito all'acquisizione di nuovi mandati per tener conto del mutato contesto di settore. Eventuali cambiamenti del contesto macroeconomico, ora molto favorevole per le banche, potrebbero rappresentare possibili upside di cui il piano attualmente non tiene conto.

ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI

In data 26 aprile 2024 si è tenuta l'assemblea ordinaria degli azionisti di doValue che ha:

  • approvato il bilancio individuale dell'esercizio 2023 e la destinazione del risultato dell'esercizio 2023;
  • nominato il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale per il triennio 2024-2026;
  • nominato Alessandro Rivera Presidente del Consiglio di Amministrazione e Manuela Franchi Amministratore Delegato;
  • determinato l'ammontare dei compensi da corrispondere agli Amministratori e ai Sindaci per l'esercizio 2024;
  • approvato la relazione sulla politica in materia di remunerazione per il periodo 2024-2026 e sui compensi corrisposti per l'anno 2023;
  • approvato il piano incentivante relativo al ciclo 2024-2026 del LTIP 2022-2024 dei Compensi basati su strumenti finanziari;
  • conferito una nuova autorizzazione all'acquisto di azioni proprie includendo la possibilità di realizzarlo tramite un'offerta pubblica di acquisto ai sensi dell'art. 102 TUF;
  • conferito incarico di revisione legale dei conti di doValue S.p.A. per il periodo 2025-2033 a KPMG S.p.A.;
  • nominato l'Organismo di Vigilanza e il Dirigente Proposto per il triennio 2024-2026;
  • modificato il calendario finanziario.

SCIOGLIMENTO DI PATTO PARASOCIALE

In data 26 aprile 2024 è venuto meno, per intervenuta scadenza del termine di durata, il patto parasociale ai sensi dell'art. 122, commi 1 e 5 lett. b), del TUF sottoscritto in data 13 giugno 2023 (il "Patto Parasociale"), tra Avio S.à r.l. ("Avio") e Sankaty European Investments S.à r.l. ("Sankaty" e, insieme ad Avio, le "Parti") relativo a doValue S.p.A. (la "Società"), avente ad oggetto i diritti e gli obblighi reciproci in relazione (i) alle dimissioni, alla cooptazione e alla nomina di un membro del consiglio di amministrazione della Società, nonché (ii) alla potenziale cooperazione tra le Parti finalizzata a stilare e, se del caso, presentare una lista congiunta di candidati per l'elezione del nuovo consiglio di amministrazione e del nuovo collegio sindacale della Società (le "Liste Congiunte") alla prima assemblea degli azionisti della Società successiva alla data del Patto Parasociale, convocata per l'elezione dell'intero consiglio di amministrazione e/o del collegio sindacale della Società (l'"Assemblea di Nomina").

Più precisamente, il Patto Parasociale prevedeva che, qualora le Parti avessero cooperato e, successivamente, presentato le Liste Congiunte, le pattuizioni parasociali ivi contenute avrebbero cessato la propria efficacia alla conclusione dell'Assemblea di Nomina. In data 26 aprile 2024 si è svolta l'Assemblea di Nomina della Società in relazione alla quale le Parti avevano depositato le Liste Congiunte. Pertanto, in pari data, il Patto Parasociale, ai sensi di quanto dinanzi riportato, ha cessato di essere efficace.

PARTNERSHIP PER LA GESTIONE DEGLI STAGE 2 TRAMITE IA

doValue e Cardo AI, fintech specializzata nello sviluppo di tecnologie per la finanza strutturata, hanno annunciato una partnership strategica per una gestione efficace e proattiva degli Stage 2 tramite l'intelligenza artificiale. La partnership esclusiva si concentra sul monitoraggio specializzato dei crediti in Stage 2 allo scopo di assistere le banche attraverso modelli proprietari per una gestione dinamica del rischio e per la previsione delle insolvenze.

DOVALUE SIGLA UN ACCORDO VINCOLANTE PER L'ACQUISIZIONE DI GARDANT

Il 21 marzo 2024 doValue, Elliott Advisors (UK) Limited ("EAUK") e Tiber Investments S.à r.l. ("Tiber"), una società collegata a fondi gestiti da EAUK, hanno stipulato un accordo non vincolante che identifica i termini chiave per una potenziale aggregazione con Gardant S.p.A. ("Gardant") sulla base del quale condurre negoziazioni in esclusiva, con l'obiettivo di finalizzare un accordo vincolante per la potenziale transazione con Gardant.

Il successivo 7 giugno 2024 doValue annuncia di aver stipulato un accordo vincolante (il "Contratto di Compravendita") con Tiber ed altri soci di minoranza, per l'acquisizione del 100% dell'intero capitale sociale emesso di Gardant per un corrispettivo complessivo comprendente: (i) un corrispettivo in cassa di €230 milioni (inclusa la posizione finanziaria netta di Gardant) e (ii) nuove azioni doValue, corrispondenti ad una quota del 20% in doValue.

Il pacchetto di finanziamenti concordato in relazione all'acquisizione comprende (i) un nuovo pacchetto di finanziamenti bancari di oltre €500 milioni; (ii) un aumento di capitale riservato agli azionisti di Gardant di una quota del 20% del Gruppo Combinato, e (iii) un aumento di capitale di mercato, per complessivi €150 milioni, con diritti d'opzione per nuovi ed attuali azionisti che includerà un impegno di sottoscrizione proquota da parte di veicoli gestiti da Fortress Investment Group LLC ("Fortress"), Elliott, veicoli gestiti da Bain Capital Credit, LP o da sue affiliate ("Bain"), nonché alcuni azionisti di minoranza di Gardant, per un ammontare di €82,5 milioni.

Il pacchetto di finanziamento sopracitato fornirà risorse sufficienti per l'acquisizione Gardant e il rifinanziamento delle obbligazioni senior secured in scadenza nel 2025 i quali sono soggetti a determinate condizioni, consuete per simili transazioni, tra cui l'esecuzione di accordi di finanziamento long form.

Il finanziamento bancario include liquidità addizionale che servirà a sostenere il rimborso delle obbligazioni senior secured in scadenza nel 2026, attraverso la liquidità disponibile e la generazione di flussi di cassa futuri. La leva finanziaria netta del Gruppo "combinato" è prevista a ~2,0x nel 2025E e a ~1,5x alla fine del 2026E.

In relazione all'aumento di capitale in opzione è stato stipulato un accordo di pre-underwriting tra doValue e un pool di istituzioni finanziarie che si sono impegnate, a condizioni in linea con la prassi di mercato per operazioni analoghe, compresa l'assenza di qualsiasi fatto o circostanza che impedisca l'erogazione del finanziamento bancario relativo all'operazione, a stipulare un accordo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione eventualmente rimaste inoptate al termine del periodo d'asta dell'offerta di aumento di capitale con diritti, per un importo massimo di circa €67,5 milioni.

L'acquisizione darà vita ad una società leader in Europa nel settore del credit management, il cui ruolo centrale a sostegno del sistema finanziario e dell'economia, viene rafforzato grazie alla creazione della principale società di gestione del credito in Italia, con prodotti che spaziano dai crediti sub-performing a quelli non-performing, una piattaforma informatica all'avanguardia, l'asset management, linee di business diversificate su tutto lo spettro della gestione del credito e contratti a lungo termine con i maggiori gruppi bancari europei. Questa acquisizione aumenterà significativamente il portafoglio clienti del Gruppo combinato, grazie agli accordi esistenti di Gardant con due dei principali gruppi bancari del Paese (Banco BPM e BPER) e con Elliott, che sarà un ulteriore partner industriale di grande valore per il Gruppo combinato. L'ampliamento della base azionaria a primari operatori del settore creditizio rafforzerà ulteriormente il profilo e le prospettive di doValue come principale operatore indipendente specializzato in credit e asset management in Sud Europa. doValue è pronta ad accelerare l'esecuzione del suo nuovo Piano Industriale 2024-2026 anticipando gli obiettivi di diversificazione dei ricavi e di deleverage. In particolare, la piattaforma UTP e le capacità di Gardant, con accordi di forward flow sia con Banco BPM che con BPER, doteranno il Gruppo combinato della scala e del know-how per competere in uno dei segmenti più redditizi del mercato italiano degli NPE. Inoltre, il Gruppo combinato farà leva su Gardant Investor SGR, società di gestione del risparmio focalizzata sul credito con una raccolta di €715 milioni in diversi fondi alternativi, con uno spettro di investimento che spazia dagli NPE al Direct Lending, per accelerare il lancio del fondo di co-investimento e potenziare il suo modello asset-light e fee-based con un flusso di ricavi più ricorrente.

CONFERMA DEL RATING DA S&P E FITCH

A seguito dell'annuncio dell'accordo vincolante per l'acquisizione di Gardant, S&P Global Ratings e Fitch Ratings hanno confermato l'Issuer Credit Rating ed Issuer Default Rating della Società a "BB", con outlook "Stabile".

La conferma di rating ed outlook rispecchiano le previsioni secondo cui l'integrazione di Gardant consentirà al Gruppo di ridurre la leva finanziaria.

VENDITA DI DOVALUE PORTUGAL

L'11 luglio 2024, doValue Spain ha sottoscritto un contratto per la cessione del 100% delle azioni di doValue Portugal a un veicolo controllato dall'asset manager svedese Albatris, insieme ad alcuni crediti intercompany vantati da doValue Spain nei confronti di doValue Portugal. La cessione è stata perfezionata il 24 luglio 2024 e permetterà al Gruppo di ridurre i fabbisogni finanziari legati a una business unit che operava su una scala poco efficiente e senza promettenti prospettive di crescita, considerato il contesto del mercato portoghese degli NPL.

ASSEMBLEA STRAORDINARIA E ORDINARIA – PASSAGGI CHIAVE PER L'ACQUISIZIONE DI GARDANT

L'Assemblea Straordinaria degli Azionisti ha deliberato quanto segue:

  • di approvare la proposta del Consiglio di Amministrazione di aumentare il capitale sociale a pagamento per un importo massimo complessivo di Euro 150.000.000,00 (incluso l'eventuale sovrapprezzo), mediante l'emissione di azioni ordinarie prive di valore nominale, con le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, da offrire in opzione agli azionisti di doValue in proporzione al numero di azioni possedute, ai sensi dell'articolo 2441, comma 1, del Codice Civile, da liberare in denaro (l'"Aumento di Capitale");
  • di attribuire al Consiglio di Amministrazione i più ampi poteri per definire i termini, le condizioni e le modalità dell'Aumento di Capitale;
  • il raggruppamento delle azioni ordinarie di doValue S.p.A. nel rapporto di 1 nuova azione ordinaria avente godimento regolare ogni 5 azioni ordinarie esistenti e la relativa modifica all'art 5 dello Statuto Sociale;
  • di approvare l'emissione di un Prestito Obbligazionario Convertibile in azioni ordinarie fino al 20% del capitale sociale di doValue con conseguente aumento del capitale sociale con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 5, del Codice Civile, da offrire agli azionisti di Gardant nell'ambito dell'acquisizione;
  • di modificare allo Statuto Sociale per riflettere i cambiamenti nella struttura azionaria a seguito del completamento dell'acquisizione di Gardant.

RAGGRUPPAMENTO AZIONARIO E VARIAZIONE DELLA COMPOSIZIONE DEL CAPITALE SOCIALE

In data 23 settembre 2024, doValue ha effettuato il raggruppamento delle n. 80.000.000 azioni ordinarie doValue esistenti (codice ISIN IT0001044996; cedola n. 6), in n. 16.000.000 azioni ordinarie doValue di nuova emissione (codice ISIN IT0005610958 cedola n. 1), aventi le stesse caratteristiche delle azioni ordinarie emesse, nel rapporto di n. 1 nuova azione ordinaria ogni n. 5 azioni ordinarie esistenti (il "Raggruppamento"). Ad esito del Raggruppamento il capitale sociale nominale rimane invariato e quindi pari a €41.280.000.

Le operazioni di Raggruppamento sono state effettuate ai sensi della normativa applicabile da Monte Titoli S.p.A. (denominazione legale di Euronext Securities Milan) a valere sui saldi della giornata contabile del 24 settembre 2024 (c.d. record date) per il tramite degli intermediari depositari.

Il prezzo ufficiale delle azioni ordinarie doValue rilevato sull'Euronext Milan della giornata del 20 settembre 2024, utilizzato per la valorizzazione delle frazioni generate dall'applicazione del rapporto di Raggruppamento, è pari a €1,4202.

ALTRE ATTIVITA' RILEVANTI

Di seguito una sintesi delle principali iniziative e dei mandati più significativi relativi ai primi nove mesi del 2024:

  • Conclusione del programma di acquisto di azioni proprie: in data 2 febbraio 2024 la Società ha completato il programma di acquisto di 2.000.000 di azioni al fine di ricostituire una congrua riserva per sostenere i piani di incentivazione e remunerazione del management. L'esborso totale è stato pari ad €5.506.096. La conclusione del programma è stata annunciata al pubblico il giorno 5 febbraio.
  • Nuovi mandati in Grecia: di seguito i principali contratti di servicing sottoscritti da parte di doValue Greece:

  • o Attica Bank S.A: l'accordo riguarda la gestione di un portafoglio di NPE del valore di circa €0,5 miliardi di GBV, parte a sua volta di un portafoglio decartolarizzato noto come Progetto Omega che era stato ritrasferito ad Attica Bank nel febbraio 2024;
  • o Project Amoeba: l'accordo prevede la gestione di un portafoglio di crediti in sofferenza (NPL) secured, unsecured, retail e corporate del valore di circa €800 milioni di GBV per un investitore professionale;
  • o Project Heliopolis II: l'accordo prevede la gestione di un portafoglio di NPL per un valore di circa €200 milioni di GBV per un investitore professionale;
  • o Real Estate: a settembre doValue ha firmato un significativo contratto con una delle principali banche greche per la gestione di circa 2.000 immobili, con un valore contabile netto di circa €200 milioni;
  • o Project Alphabet: l'accordo riguarda la gestione della maggior parte di un portafoglio composto principalmente da crediti in sofferenza venduto da diversi istituti di credito greci in liquidazione speciale, rappresentati da PQH Single Special Liquidation Société Anonyme (in qualità di liquidatore speciale), facente parte della prima delle tre tranche del progetto di cessione dai suddetti istituti. Il portafoglio è composto da crediti complessivi per un valore contabile lordo (GBV) di €1,3 miliardi e total claim (GBV più interessi maturati e penali) per circa €3 miliardi, e coinvolge circa 12.600 mutuatari con garanzie immobiliari.
  • Servicing confermato a seguito della vendita di operazione secondaria: mandati per il servicing di quattro portafogli di crediti performing e non-performing per GBV complessivo di €2,7 miliardi. I portafogli oggetto dei nuovi mandati erano già gestiti da doValue Greece e sono stati trasferiti a nuovi investitori che hanno mantenuto doValue Greece come servicer;
  • Portafogli UTP: doNext ha ottenuto la gestione di portafogli di crediti UTP e stage 2 per un valore lordo di €300 milioni che sono stati conferiti da parte di due primarie banche italiane al Fondo Efesto, gestito da Finint Investments e servito da doNext S.p.A.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo

Si elencano di seguito i fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo che il Gruppo doValue considera non rettificativi (non adjusting event) ai sensi dello IAS 10.

NUOVI MANDATI

Efesto: doNext è stata incaricata della gestione di portafogli di contratti UTP (Unlikely to Pay) con un valore lordo di €300 milioni. Questi portafogli sono stati trasferiti da tre principali banche italiane al Fondo Efesto, gestito da Finint Investments e servito da doNext S.p.A. Inoltre, nell'ambito di questa operazione, le banche partecipanti al Fondo Efesto hanno approvato un aumento della dimensione del fondo da €1,1 miliardi a €1,6 miliardi (in termini di investimenti in equity).

Evoluzione prevedibile della gestione

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 20 marzo 2024 il nuovo Piano Industriale per il periodo 2024-2026, il quale prevede specifici target finanziari relativi a variabili chiave per il triennio in questione (per maggiori dettagli si rimanda ai "Fatti di rilievo intervenuti nel periodo").

L'annunciata acquisizione di Gardant permetterà al gruppo di accelerare l'esecuzione del piano. In particolar modo Gardant consentirà a doValue di ottenere un posizionamento più solido sugli UTP e altre asset class creditizie diverse dalle sofferenze, nonché di svilupparsi sul settore dell'asset management alternativo. Durante l'anno la società sarà impegnata nel portare a compimento l'operazione di acquisizione il cui perfezionamento è previsto nell'ultimo trimestre.

Come noto, anche alla luce della suddetta acquisizione, il 2024 è identificato pertanto come un anno di trasformazione e investimenti, finalizzati alla preparazione delle basi per la crescita nel biennio successivo, 2025 e 2026; per cui, i risultati attesi per il 2024 sono da considerare nel contesto dell'esecuzione del programma di trasformazione, con iniziative previste in tutte le aree geografiche di operatività. I risultati dei primi nove mesi sono in linea con quanto atteso dal Gruppo nel suo piano; tuttavia, il management ha ritenuto opportuno abbassare lievemente il range dell'EBITDA atteso per il 2024, in ragione di una maggiore aleatorietà sulle tempistiche di alcune transazioni secondarie su portafogli in Grecia.

Proseguirà l'impegno verso la diversificazione delle fonti di ricavo, estendendosi oltre il tradizionale segmento degli NPL. Questo approccio rientra nella strategia di ampliamento del portafoglio attività e nel consolidamento della posizione di mercato di doValue.

Circa l'attuale contesto di mercato, il Gruppo prevede quanto segue:

  • le attività in Italia proseguiranno in continuità con quanto visto nel 2023 e nei primi nove mesi del 2024, con ricavi in leggera contrazione a causa di un ingresso di nuovi business ancora non sufficiente a compensare il tasso di collection inferiore sui portafogli più anziani; in tale contesto si ritiene che il consolidamento portato dall'acquisizione di Gardant possa aiutare a ottenere un migliore pricing associato a una market share più ampia e una ridotta competizione;
  • le attività nella Regione Ellenica saranno supportate dai nuovi mandati sottoscritti nel corso dell'ultima parte del 2024 nonché da un'accelerazione delle collection, anche guidate da potenziali cessioni di portafogli sul mercato secondario per conto dei clienti, che dovrebbero portare ad un margine stabile anno su anno;
  • la struttura di costi nella penisola iberica riflette ormai pienamente l'offboarding del portafoglio di Sareb a seguito della scadenza del contratto e la cessione di doValue Portugal e della sua controllata Zarco. Il Gruppo porterà avanti in questa regione iniziative di business development su reperforming e crediti granulari.

Principali rischi e incertezze

La posizione finanziaria del Gruppo doValue risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze, considerando l'attività svolta e i risultati.

La politica finanziaria perseguita privilegia la stabilità del Gruppo, e non persegue attualmente e prospetticamente finalità speculative nella propria attività di investimento.

I principali rischi e incertezze, considerato il business del Gruppo, sono essenzialmente connessi alla congiuntura macroeconomica che potrebbe avere ripercussioni sull'andamento generale dell'economia e sulla produzione di esposizioni deteriorate. Nonostante le recenti riduzioni dei tassi di riferimento da parte delle banche centrali, europea e americana, permangono ancora elementi di incertezza legati al perdurare di un contesto di tassi d'interesse elevati che, se dovessero rimanere tali o salire nuovamente, potrebbero ridurre la capacità delle famiglie e delle PMI di ripagare i propri debiti. Inoltre, il perdurare di tassi d'interesse elevati e l'accentuata volatilità sul mercato dei capitali potrebbe determinare un significativo incremento degli oneri finanziari per il Gruppo con una conseguente riduzione dei flussi di cassa disponibili per gli azionisti.

CONTINUITÀ AZIENDALE

Al fine di esprimere un giudizio circa il presupposto della continuità aziendale in base al quale è stata redatta la presente Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo al 30 settembre 2024, il Gruppo ha analizzato i propri fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza, di cui uno in scadenza ad agosto 2025 e il secondo a metà 2026. Il

Gruppo ritiene di soddifisfare tali esigenze con i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, con quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento (inclusa l'acquisizione di Gardant), oltre che tramite €82,5 milioni derivanti dall'aumento di capitale con diritto di opzione da €150 milioni che rientrano all'interno del pacchetto di finanziamenti concordato in relazione all'acquisizione Gardant. Il Gruppo ad oggi ritiene che l'aumento di capitale di mercato con diritto d'opzione da €150 milioni – oggetto di un cosiddetto accordo di pre-underwriting con primarie banche per €67,5 milioni, cioè la parte non sottoscritta dagli azionisti di riferimento - sarà sottoscritto per l'intero importo e pertanto, doValue disporrebbe anche delle disponibilità liquide rivenienti dalla linea di credito, c.d. refinancing term facility, rientrante nel nuovo pacchetto di finanziamenti bancari di oltre €500 milioni connesso all'acquisizione Gardant, di totali €196 milioni che, verrebbe utilizzata per €110 milioni, insieme alle disponibilità liquide rivenienti dall'aumento di capitale, per rimborsare il prestito obbligazionario in scadenza ad agosto 2025. La restante quota di €86 milioni della refinancing term facility supporterà, assieme alla liquidità disponibile e a quella generata dall'attività d'impresa, il rifinanziamento del prestito obbligazionario in scadenza al 2026 nelle modalità e nei tempi che si riterranno più opportuni alla luce delle condizioni di mercato.

Nell'ipotesi di parziale finalizzazione dell'aumento di capitale di mercato, il Gruppo potrà usufruire della refinancing term facility a cui potrà aggiungere la liquidità disponibile al momento, oltre che proventi rinvenienti dalla sottoscrizione da parte di terzi investitori di strumenti di equity, quasi-equity o di debito subordinato emessi da doValue.

Qualora, in uno scenario che il Gruppo considera remoto alla data di redazione di questo documento, l'aumento di capitale di mercato non fosse finalizzato e non si procedesse all'utilizzo della refinancing term facility correlata all'operazione complessiva, il Gruppo ha identificato ulteriori opzioni finanziarie che potrebbero essere attivate per soddisfare gli obblighi relativi al rimborso del prestito obbligazionario in scadenza ad agosto 2025. Tra queste opzioni si annoverano l'emissione di un nuovo prestito obbligazionario, eventualmente anche attraverso un'offerta di scambio con gli obbligazionisti attuali (con cui verrebbero offerti nuovi bond con scadenza più lunga e tasso di interesse più alto in cambio dei bond in scadenza nel 2025), e/o il reperimento di nuove linee di credito bancarie. Inoltre, il Gruppo potrebbe valutare l'emissione di strumenti di equity, quasi-equity o di debito subordinato sottoscritti da investitori terzi, se non gli obbligazionisti stessi. Tali misure, che beneficiano dell'accesso consolidato del Gruppo ai mercati finanziari e della relazione stabile con le principali controparti bancarie e istituzionali, sono state considerate realistiche e attuabili, anche alla luce dell'attuale contesto di mercato che ha visto diversi operatori ‒ anche nello stesso settore di doValue ‒ portare avanti operazioni similari.

Inoltre, il Gruppo ha tenuto conto:

  • delle previsioni in merito agli scenari macroeconomici impattati dalla combinazione dell'inflazione, degli elevati tassi di interesse, del deterioramento del clima economico, come valori esogeni da considerare in termini andamentali tra le assumptions del Piano Industriale 2024-2026 oltre che nelle analisi di sensitività relative ai test di impairment delle attività immateriali al 30 settembre 2024;
  • nella valutazione di sostenibilità degli attivi patrimoniali alla data del 30 settembre 2024, della dotazione patrimoniale del Gruppo, della posizione finanziaria e della capacità di generazione di flussi di cassa, come riflessa nel nuovo Piano Industriale di Gruppo 2024-2026, nonché delle caratteristiche dello specifico business model di doValue che risulta in grado di rispondere con flessibilità alle diverse fasi del ciclo economico;
  • della redditività, dipendente principalmente dalle masse in gestione, nonché dell'apporto di nuovi contratti per gestione di portafogli registrati nei primi nove mesi 2024 e dei conseguenti incassi;
  • del giudizio delle agenzie di rating sugli strumenti di debito quotati emessi dal Gruppo e del livello di prezzi registrati da tali strumenti sul mercato secondario.

Dalle analisi condotte e in base alle ipotesi sopra riportate non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerate singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale.

Altre informazioni

DIREZIONE E COORDINAMENTO

Al 30 settembre 2024 le azioni della Capogruppo doValue sono possedute per il 25,05% dal socio con maggior diritto di voto Avio S.à r.l., azionista di riferimento, società di diritto lussemburghese, il cui capitale è indirettamente detenuto da FIG Buyer GP, LLC. Quest'ultima è il General Partner di Foundation Holdco LP, riconducibile a società affiliate di Mubadala Investment Company PJSC e alcuni membri del management di Fortress Investment Group LLC ed entità controllate da questi ultimi.

Un ulteriore 3,22% di azioni doValue sono detenute da altri investitori analogamente riconducibili a FIG Buyer GP LLC e ad entità affiliate a Foundation Holdco LP, con una quota complessiva pari al 28,27%.

Al 30 settembre 2024, il residuo 71,73% delle azioni risulta collocato sul mercato e il 3,47% è costituito da n. 555.385 azioni proprie, valorizzate al costo, per un totale di €9,3 milioni detenute dalla Capogruppo medesima.

L'azionista di riferimento non esercita nei confronti di doValue alcuna attività di Direzione e Coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile in quanto non impartisce direttive a doValue e, più in generale, non si inserisce nella gestione del Gruppo. Pertanto, la determinazione degli indirizzi strategici e gestionali del Gruppo doValue e, più in generale, l'intera attività svolta, sono frutto di libera autodeterminazione degli organi sociali e non comportano etero-direzione da parte di Avio.

La Capogruppo doValue esercita nei confronti delle proprie controllate dirette l'attività di direzione e coordinamento prevista dalla normativa sopra citata.

OPERAZIONI SU AZIONI PROPRIE

Al 30 settembre 2024 risultano in portafoglio n. 555.385 azioni proprie, pari al 3,47% del capitale sociale complessivo. A seguito dell'operazione di raggruppamento azionario intervenuta il 23 settembre 2024 basata sul rapporto di n. 1 nuova azione ordinaria ogni n. 5 azioni ordinarie esistenti e descritta nei Fatti di rilievo intervenuti nel periodo, il numero delle azioni proprie è passato da n. 2.776.928 a n. 555.385.

Il loro valore di carico è di €9,3 milioni e sono esposte in bilancio a diretta riduzione del patrimonio netto nella voce "Azioni proprie" in applicazione di quanto disciplinato dall'art. 2357-ter del Codice Civile.

L'Assemblea ordinaria del 27 aprile 2023 aveva autorizzato l'acquisto di azioni proprie in una o più operazioni, sino a un massimo di n. 8.000.000 azioni ordinarie di doValue S.p.A., pari al 10% del totale, per un periodo di 18 mesi dall'approvazione assembleare. Tale autorizzazione è stata rinnovata nell'ambito dell'Assemblea ordinaria dello scorso 26 aprile 2024, includendo la possibilità di realizzare l'acquisto tramite un'offerta pubblica di acquisto ai sensi dell'art. 102 TUF.

Durante i primi nove mesi del 2024 sono state acquistate un totale di n. 266.520 azioni (pari a n. 1.332.600 ante raggruppamento azioni) per un controvalore di €3,4 milioni.

LE ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

Nel corso del periodo il Gruppo ha proseguito l'investimento in progetti di innovazione tecnologica, che si ritiene possano essere in grado di apportare nel futuro un vantaggio competitivo.

RISORSE UMANE

Il business del Gruppo doValue è legato alle persone e la valorizzazione e lo sviluppo delle professionalità sono driver strategici per garantire un'innovazione e una crescita sostenibile. doValue continua ad investire nelle sue persone attraverso politiche orientate alla valorizzazione e sviluppo delle risorse umane, con l'obiettivo di consolidare un clima di soddisfazione aziendale.

Al 30 settembre 2024 il numero dei dipendenti del Gruppo è pari a 3.037 rispetto ai 3.109 a fine 2023.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

In conformità a quanto stabilito dal "Regolamento Operazioni con Parti Correlate" oggetto di delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono concluse nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione, il cui più recente aggiornamento è stato deliberato nella seduta del 17 giugno 2021.

Tale documento è a disposizione del pubblico nella sezione "Governance" del sito www.doValue.it.

Con riferimento al comma 8 dell'art.5 - "Informazioni al pubblico sulle operazioni con parti correlate" del Regolamento Consob sopra citato si segnala che:

A. in base alla Policy in merito alle operazioni con parti correlate adottata dal Consiglio di Amministrazione di doValue S.p.A., nel corso dei primi nove mesi del 2024 è stata conclusa un'operazione di maggior rilevanza nel contesto dell'operazione di acquisizione di Gardant come

descritta nei Fatti di rilievo intervenuti nel periodo. In particolare, ai fini del relativo finanziamento è stato previsto tra l'altro che successivamente al perfezionarsi dell'acquisizione, ma come parte complessiva dell'operazione, sia eseguito un aumento di capitale inscindibile di mercato per complessivi €150 milioni, con diritti di opzione per nuovi ed attuali azionisti. In proposito, in linea con la prassi di mercato tale aumento è stato garantito dagli attuali azionisti rilevanti (Fortress e Bain) nonché dal venditore mediante assunzione di un impegno irrevocabile alla sottoscrizione delle azioni a essi spettanti nell'ambito dell'aumento di capitale in opzione, per un ammontare complessivo di €82,5 milioni. Rispetto ai due azionisti Fortress e Bain l'operazione è stata classificata come con parti correlate esclusa dall'applicazione del Regolamento Consob essendo l'aumento di capitale cui si riferisce l'impegno dei soci rivolto a tutti gli azionisti a parità di condizioni;

  • B. nel corso dei primi nove mesi del 2024 non sono state effettuate operazioni con parti correlate a condizioni diverse dalle normali condizioni di mercato che hanno influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale ed economica del Gruppo;
  • C. nel corso dei primi nove mesi del 2024 non vi sono state modifiche o sviluppi di singole operazioni con parti correlate già descritte nell'ultima relazione annuale che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo nel periodo di riferimento.

OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che nel corso dei primi nove mesi del 2024 il Gruppo doValue non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla comunicazione stessa, secondo la quale le operazioni atipiche e/o inusuali sono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento (prossimità alla chiusura del periodo) possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza/completezza delle informazioni in bilancio, al conflitto di interessi, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti di minoranza.

INFORMAZIONE RELATIVA AL REGIME DI "OPT-OUT"

Si comunica che doValue S.p.A. aderisce al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB in materia di emittenti n. 11971/1999, come successivamente modificato, avvalendosi, pertanto, della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dagli artt. 70, comma 6, e 71, comma 1 del citato Regolamento in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

PROSPETTO DI RACCORDO TRA RISULTATO E PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO E GLI ANALOGHI VALORI DEL GRUPPO

In applicazione della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nel seguito si espone il prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato dell'esercizio della Capogruppo con gli omologhi dati consolidati.

30/09/2024 30/09/2023 Restated
Patrimonio
Netto
Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto
Risultato del
periodo
Bilancio separato doValue S.p.A. 124.049 (17.446) 135.754 6.175
- differenza tra il valore di carico e valore del PN
contabile delle partecipate
(77.582) - (61.753) -
- risultati conseguiti dalle partecipate al netto
delle quote di minoranza
- 37.246 - 33.452
Storno dei dividendi - (12.017) - (28.330)
Altre rettifiche di consolidamento 563 2.558 562 (36.964)
Bilancio consolidato attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo
47.030 10.341 74.563 (25.667)

RACCORDO TRA IL CONTO ECONOMICO GESTIONALE E CIVILISTICO

(€/000) 30/09/2024 30/09/2023
Restated
Ricavi NPE 240.614 251.623
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 240.614 251.623
Ricavi REO 32.179 39.875
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 32.179 39.873
di cui: Ricavi diversi - 2
Ricavi da co-investimento 1.025 1.064
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 1.025 1.064
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 42.886 42.592
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 7 28
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 7.820 6.263
di cui: Ricavi diversi 34.605 34.786
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione 454 1.515
Ricavi lordi 316.704 335.154
Commissioni passive NPE (8.421) (10.692)
di cui: Costi dei servizi resi (8.205) (10.630)
di cui: Spese amministrative (237) (62)
di cui: Ricavi diversi 21 -
Commissioni passive REO (6.648) (7.256)
di cui: Costi dei servizi resi (6.648) (7.256)
Commissioni passive Ancillari (16.850) (12.569)
di cui: Costi dei servizi resi (537) (449)
di cui: Spese amministrative (16.316) (12.082)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione 3 (38)
Ricavi netti 284.785 304.637
Spese per il personale (140.777) (141.751)
di cui: Costo del personale (141.130) (141.780)
di cui: Ricavi diversi 353 29
Spese amministrative (51.856) (47.551)
di cui: Costo del personale (1.722) (1.538)
di cui: Costo del personale - di cui: SG&A (1.722) (1.538)
di cui: Spese amministrative (52.377) (49.966)
di cui: Spese amministrative - di cui: IT (20.889) (22.199)
di cui: Spese amministrative - di cui: Real Estate (3.830) (3.900)
di cui: Spese amministrative - di cui: SG&A (27.658) (23.867)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione (85) (15)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione - di cui: SG&A (85) (15)
di cui: Ricavi diversi 2.328 3.968
di cui: Ricavi diversi - di cui: IT 474 2.595
di cui: Ricavi diversi - di cui: Real Estate 123 99
di cui: Ricavi diversi - di cui: SG&A 1.731 1.274
Totale "di cui IT" (20.415) (19.604)
Totale "di cui Real Estate" (3.707) (3.801)
Totale "di cui SG&A" (27.734) (24.146)
Totale costi operativi (192.633) (189.302)
EBITDA 92.152 115.335
EBITDA margin 29,1% 34,4%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (3.635) (79)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 95.787 115.414
EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti 30,5% 34,4%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (42.834) (76.437)
di cui: Ammortamenti e svalutazioni (43.007) (76.679)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione 173 242
Accantonamenti netti (13.869) (13.015)
di cui: Costo del personale (10.826) (11.719)
di cui: Accantonamenti a fondi rischi e oneri (3.259) (1.564)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione 114 23
di cui: Ammortamenti e svalutazioni 102 245
Saldo rettifiche/riprese di valore 121 1.207
di cui: Ammortamenti e svalutazioni 2 1.092
di cui: Ricavi diversi 119 115
Utile/perdita da partecipazioni (2.959) -
di cui: Utili (Perdite) da partecipazioni (2.959) -

EBIT 32.611 27.090
Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair
value (1.405) 1.586
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari (1.405) 1.586
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria (18.619) (23.614)
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari (18.619) (23.614)
EBT 12.587 5.062
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT (14.850) (11.833)
EBT esclusi gli elementi non ricorrenti 27.437 16.895
Imposte sul reddito 3.848 (30.996)
di cui: Spese amministrative (1.073) (1.199)
di cui: Imposte sul reddito 4.921 (29.797)
Risultato del periodo 16.435 (25.934)
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi (6.094) 267
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 10.341 (25.667)
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo 5.369 (12.249)
Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile
ai Terzi (153) (784)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi
gli elementi non ricorrenti 4.819 (14.202)
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi esclusi gli elementi non
ricorrenti 6.247 517
Utile per azione (in euro) 0,67 (1,62)
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in euro) 0,31 (0,90)

RACCORDO TRA LO STATO PATRIMONIALE GESTIONALE E CIVILISTICO

(€/000)
30/09/2024 31/12/2023
Cassa e titoli liquidabili 90.509 112.376
Disponibilità liquide e depositi a breve 90.509 112.376
Attività finanziarie 41.945 46.167
Attività finanziarie non correnti 41.945 46.167
Attività materiali 41.936 48.678
Immobili, impianti e macchinari 41.935 48.677
Rimanenze 1 1
Attività immateriali 454.701 473.784
Attività immateriali 454.701 473.784
Attività fiscali 87.027 99.483
Imposte differite attive 75.421 78.351
Altre attività correnti 7.140 16.576
Attività fiscali 4.466 4.556
Crediti commerciali 174.544 199.844
Crediti commerciali 174.544 199.844
Attività in via di dismissione 10 16
Attività destinate alla vendita 10 16
Altre attività 70.414 51.216
Altre attività correnti 66.566 47.500
Altre attività non correnti 3.848 3.716
Totale Attivo 961.086 1.031.564
Passività finanziarie: debiti verso banche/bondholders 585.018 588.030
Prestiti e finanziamenti non correnti 294.041 552.861
Prestiti e finanziamenti correnti 290.977 35.169
Altre passività finanziarie 68.767 96.540
Altre passività finanziarie non correnti 44.572 50.301
Altre passività finanziarie correnti 24.195 46.239
Debiti commerciali 63.209 85.383
Debiti Commerciali 63.209 85.383
Passività fiscali 56.771 65.096
Debiti tributari 5.576 10.536
Imposte differite passive 40.443 42.623
Altre passività correnti 10.752 11.937
Benefici a dipendenti 8.147 8.412
Benefici a dipendenti 8.147 8.412
Fondi rischi e oneri 26.451 26.356
Fondi rischi e oneri 26.451 26.356
Altre passività 37.597 57.056
Altre passività correnti 29.190 47.969
Altre passività non correnti 8.407 9.087
Totale Passivo 845.960 926.873
Capitale 41.280 41.280
Capitale sociale 41.280 41.280
Riserve 15.097 35.676
Riserva da valutazione (4.317) (2.830)
Altre riserve 19.414 38.506
Azioni proprie (9.347) (6.095)
Azioni proprie (9.347) (6.095)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 10.341 (17.830)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 10.341 (17.830)
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 57.371 53.031
Totale Passivo e Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 903.331 979.904
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 57.755 51.660
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 57.755 51.660
Totale Passivo e Patrimonio Netto 961.086 1.031.564

BILANCIO CONSOLIDATO TRIMESTRALE ABBREVIATO AL 30 SETTEMBRE 2024

1. PROSPETTI CONTABILI

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Totale Patrimonio Netto e passività 961.086 1.031.564
Totale passività 845.960 926.873
Totale passività correnti 423.899 237.233
Altre passività correnti 16 39.942 59.906
Passività fiscali 7 5.576 10.536
Debiti commerciali 15 63.209 85.383
Altre passività finanziarie correnti 12 24.195 46.239
Prestiti e finanziamenti correnti 11 290.977 35.169
Passività correnti
Totale passività non correnti 422.061 689.640
Altre passività non correnti 16 8.407 9.087
Imposte differite passive 4 40.443 42.623
Fondi rischi e oneri 14 26.451 26.356
Benefici ai dipendenti 13 8.147 8.412
Altre passività finanziarie non correnti 12 44.572 50.301
Prestiti e finanziamenti non correnti 11 294.041 552.861
Passività non correnti
Totale Patrimonio Netto 10 115.126 104.691
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 57.755 51.660
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 57.371 53.031
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 10.341 (17.830)
Azioni proprie (9.347) (6.095)
Altre riserve 19.414 38.506
Riserva da valutazione (4.317) (2.830)
Capitale sociale 41.280 41.280
Patrimonio netto
Totale attività 961.086 1.031.564
Attività destinate alla dismissione 9 10 16
Totale attività correnti 343.226 380.853
Disponibilità liquide e depositi a breve 8 90.509 112.376
Altre attività correnti 5 73.706 64.076
Attività fiscali 7 4.466 4.556
Crediti commerciali 6 174.544 199.844
Rimanenze 1 1
Attività correnti:
Totale attività non correnti 617.850 650.695
Altre attività non correnti 5 3.848 3.716
Imposte differite attive 4 75.421 78.351
Attività finanziarie non correnti 3 41.945 46.167
Immobili, impianti e macchinari 2 41.935 48.677
Attività immateriali 1 454.701 473.784
Attività non correnti:
NOTE 30/09/2024 31/12/2023

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

NOTE 30/09/2024 30/09/2023
Restated
Ricavi da contratti con i clienti 19 280.613 297.758
Ricavi diversi 20 37.426 38.900
Totale ricavi 318.039 336.658
Costi dei servizi resi 21 (15.390) (18.334)
Costo del personale 22 (153.678) (155.038)
Spese amministrative 23 (70.003) (63.309)
(Oneri)/Proventi diversi di gestione 24 659 1.728
Ammortamenti e svalutazioni 25 (42.903) (75.343)
Accantonamenti a fondo rischi e oneri 26 (3.259) (1.564)
Totale costi (284.574) (311.860)
Risultato operativo 33.465 24.798
(Oneri)/Proventi finanziari 27 (18.992) (20.935)
Utili (Perdite) da partecipazioni 28 (2.959) -
Risultato ante imposte 11.514 3.863
Imposte sul reddito 29 4.921 (29.797)
Risultato netto derivante dall'attività di funzionamento 16.435 (25.934)
Risultato del periodo 16.435 (25.934)
di cui: Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo 10.341 (25.667)
di cui: Risultato del periodo attribuibile ai Terzi 6.094 (267)
Utile per azione 30
di base 0,67 (1,62)
diluito 0,67 (1,62)

PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA CONSOLIDATA

NOTE 30/09/2024 30/09/2023
Restated
Risultato del periodo 16.435 (25.934)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro
a conto economico
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
Piani a benefici definiti
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a
conto economico
3
13
(1.559)
71
(1.863)
46
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (1.488) (1.817)
Redditività complessiva 10 14.947 (27.751)
di cui: Redditività complessiva attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo
di cui: Redditività complessiva attribuibile ai Terzi
8.853
6.094
(27.484)
(267)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO - Nota 10

AL 30/09/2024

Capitale
sociale
Altre riserve Patrimonio
Netto
Patrimonio Totale
Riserve da
valutazione
Riserve da
utili e/o in
sospensione
d'imposta
Altre Azioni
proprie
Risultato
del
periodo
attribuibile
agli
Azionisti
della
Capogruppo
Netto
attribuibile
ai Terzi
Esistenze iniziali 41.280 (2.830) 26.076 12.430 (6.095) (17.830) 53.031 51.660 104.691
Allocazione del risultato a riserve - - - (17.830) - 17.830 - - -
Variazioni di riserve - 1 - (839) - - (838) 1 (837)
Acquisto azioni proprie - - - - (3.421) - (3.421) - (3.421)
Stock options - - 18 (441) 169 - (254) - (254)
Redditività complessiva del
periodo
- (1.488) - - - 10.341 8.853 6.094 14.947
Esistenze finali 41.280 (4.317) 26.094 (6.680) (9.347) 10.341 57.371 57.755 115.126

AL 31/12/2023

(€/000)

Capitale
sociale
Altre riserve Risultato Patrimonio
Netto
attribuibile
Patrimonio
Netto
attribuibile
ai Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Riserve da
valutazione
Riserve da
utili e/o in
sospensione
d'imposta
Altre Azioni
proprie
del
periodo
agli
Azionisti
della
Capogruppo
Esistenze iniziali 41.280 (906) 25.774 58.241 (4.332) 16.502 136.559 44.361 180.920
Allocazione del risultato a riserve - - 19.471 145 - (19.616) - - -
Dividendi e altre destinazioni - - (19.471) (28.030) - (8.078) (55.579) (5.000) (60.579)
Variazioni di riserve - - - (10.570) - 11.192 622 7.757 8.379
Acquisto azioni proprie - - - - (2.115) - (2.115) - (2.115)
Stock options - - 302 (7.034) 352 - (6.380) - (6.380)
Variazioni interessenze
partecipative
Redditività complessiva del
- - - (322) - - (322) 322 -
periodo - (1.924) - - - (17.830) (19.754) 4.220 (15.534)
Esistenze finali 41.280 (2.830) 26.076 12.430 (6.095) (17.830) 53.031 51.660 104.691

AL 30/09/2023 Restated

Capitale
sociale
Altre riserve Patrimonio
Netto
Riserve da
valutazione
Riserve da
utili e/o in
sospensione
d'imposta
Altre Azioni
proprie
Risultato
del
periodo
attribuibile
agli
Azionisti
della
Capogruppo
Patrimonio
Netto
attribuibile
ai Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Esistenze iniziali 41.280 (906) 25.774 58.241 (4.332) 16.502 136.559 44.361 180.920
Allocazione del risultato a riserve - - 19.471 (322) - (19.149) - - -
Dividendi e altre destinazioni - - (19.471) (28.030) - - (47.501) (5.000) (52.501)
Variazioni di riserve - (1) - (10.209) - 2.647 (7.563) 8.078 515
Stock options
Redditività complessiva del
- - 255 (5.696) 326 - (5.115) - (5.115)
periodo - (1.817) - - - (25.667) (27.484) (267) (27.751)
Esistenze finali 41.280 (2.724) 26.029 13.984 (4.006) (25.667) 48.896 47.172 96.068

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO - METODO INDIRETTO -

NOTE 30/09/2024 30/09/2023
Restated
Attività operativa
Risultato di periodo ante imposte 11.514 3.863
Aggiustamenti per riconciliare il risultato ante imposte con i flussi
finanziari netti: 71.135 92.937
Plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la
negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair value con
impatto a conto economico 3 (166) (2.995)
Ammortamenti e svalutazioni 25 42.903 75.343
Variazioni negli accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri 14 3.259 1.564
(Oneri)/Proventi finanziari 27 22.355 23.786
Utili/perdite su partecipazioni ed investimenti 2.960 -
Costi per pagamenti basati su azioni 10 (176) (4.761)
Variazioni nel capitale circolante: 3.228 19.388
Variazione dei crediti commerciali 6 25.402 41.487
Variazione dei debiti commerciali 15 (22.174) (22.099)
Variazioni nelle attività e passività finanziarie: 4.432 9.019
Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 3 2.914 2.285
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3 1.518 6.734
Altre variazioni: (80.095) (109.699)
Interessi pagati 27 (23.912) (23.331)
Pagamento imposte sul reddito 28 (13.389) (18.371)
Altre variazioni altre attività /altre passività (42.794) (67.997)
Flussi finanziari netti da attività operativa 10.214 15.508
Attività di investimento
Vendita di società controllate e di rami d'azienda (2.822) -
Acquisto di partecipazioni (373) -
Acquisto di immobili, impianti e macchinari 2 (617) (1.423)
Acquisto di attività immateriali 1 (11.715) (7.748)
Flussi finanziari netti da attività di investimento (15.527) (9.171)
Attività di finanziamento
Emissione/acquisto di azioni proprie
10 (3.421) -
Dividendi pagati 10 - (52.618)
Accensione finanziamenti 11 - 25.000
Rimborso finanziamenti 11 (401) (4.480)
Pagamenti del capitale di passività per leasing 18 (12.732) (12.836)
Flussi finanziari netti da attività di finanziamento (16.554) (44.934)
Flussi finanziari netti del periodo (21.867) (38.597)
Riconciliazione
Disponibilità liquide e depositi a breve all'inizio del periodo 8 112.376 134.264
Flussi finanziari netti del periodo
Disponibilità liquide e depositi a breve alla fine del periodo
8 (21.867)
90.509
(38.597)
95.667

NOTE ILLUSTRATIVE

2. POLITICHE CONTABILI

Parte generale

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il presente Bilancio consolidato trimestrale abbreviato al 30 settembre 2024 è stato redatto in base allo IAS 34 - Bilanci intermedi. In base al paragrafo 10 del citato IAS34, il Gruppo si è avvalso della facoltà di redigere il Bilancio consolidato trimestrale in versione abbreviata.

Il bilancio consolidato infrannuale abbreviato non espone tutta l'informativa richiesta nella redazione del bilancio consolidato annuale. Per tale motivo è necessario leggere il bilancio consolidato infrannuale abbreviato unitamente al bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

Pur avendo il Gruppo definito il semestre quale periodo intermedio di riferimento ai fini dell'applicazione del citato principio contabile internazionale IAS 34 e della definizione di bilancio intermedio ivi indicata, il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2024 è stato redatto in osservanza di tale principio, al fine di avere a disposizione un resoconto intermedio da utilizzare (ove necessario) nella documentazione da predisporre nell'ambito di potenziali operazioni straordinarie e/o di rifinanziamento.

I criteri di redazione, di valutazione e di consolidamento ed i principi contabili adottati nella redazione del presente Bilancio consolidato trimestrale abbreviato sono conformi ai principi contabili adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi o rivisti principi dell'International Accounting Standards Board ed interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Commettee come esposti nel successivo paragrafo "Nuovi principi contabili". L'adozione di tali emendamenti e interpretazioni non ha avuto effetti significativi sulla posizione finanziaria o sul risultato del Gruppo.

Il presente Bilancio consolidato trimestrale abbreviato è corredato dall'Attestazione del Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/1998 ed è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della società di revisione EY S.p.A.

Si ricorda che anche il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2023 è stato redatto in osservanza del principio IAS 34; inoltre, il Bilancio consolidato trimestrale abbreviato al 30 settembre 2023 è stato sottoposto a revisione contabile limitata da parte di EY S.p.A..

PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il Bilancio consolidato trimestrale abbreviato è redatto utilizzando l'euro quale moneta di conto, in conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs n. 38/2005, ed è costituito da:

  • gli schemi di Bilancio consolidato che includono lo stato patrimoniale consolidato, il conto economico consolidato, il prospetto della redditività consolidata complessiva, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato ed il rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il "metodo indiretto");
  • le Note Illustrative;

ed è corredato della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo.

Nello stato patrimoniale consolidato la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/non corrente" con separata presentazione delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo del Gruppo; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo del Gruppo.

Il conto economico consolidato presenta una classificazione dei costi in base alla loro natura, mentre per il prospetto della redditività complessiva, è stato predisposto un prospetto distinto.

Il rendiconto finanziario consolidato è preparato utilizzando il metodo indiretto, con separata presentazione del flusso di cassa da attività operativa, da attività di investimento e da attività di finanziamento.

I valori ivi presenti sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.

Il presente Bilancio è redatto in applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1 e degli specifici principi contabili omologati dalla Commissione Europea e illustrati nella "Parte relativa alle principali voci di bilancio" delle presenti Note Illustrative.

Il Bilancio consolidato trimestrale abbreviato è stato predisposto nel presupposto della continuità dell'attività aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nonché secondo il principio della contabilizzazione per competenza, nel rispetto dei principi di rilevanza e significatività dell'informazione contabile, della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica e nell'ottica di favorire la coerenza con le future presentazioni. Attività e passività e costi e ricavi non vengono compensati tra loro, salvo che ciò non sia richiesto o permesso da un Principio Contabile Internazionale. Le informazioni comparative dell'esercizio precedente sono riportate per tutti i dati contenuti nei prospetti contabili di confronto; modifiche ai dati comparativi sono effettuate solo quando ritenute di importo significativo. I criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le

modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Bilancio consolidato trimestrale abbreviato al 30 settembre 2024 non sono stati oggetto di aggiornamento rispetto a quelli utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.

Non sono state effettuate deroghe all'applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.

Si segnala inoltre che i dati relativi al 30 settembre 2023 fanno riferimento al Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2023 approvato dal Consiglio d'Amministrazione il 12 gennaio 2024, i cui dati sono stati rideterminati rispetto al documento approvato il 9 novembre 2023, per riflettere gli effetti di alcuni eventi accaduti dopo tale data e fino al 12 gennaio 2024.

Tali rettifiche si riferivano principalmente (i) alla svalutazione delle attività immateriali e delle imposte anticipate della regione iberica sulla base del Piano Industriale Preliminare 2024-2026 per tale regione approvato dal Consiglio di Amministrazione il 12 gennaio 2024, e (ii) allo storno di un fondo rischi a seguito della sottoscrizione di un accordo transattivo con un cliente.

Pertanto, nel presente documento è stata indicata la dicitura "30 settembre 2023 Restated" laddove i prospetti contabili o le tabelle incluse nelle Note Illustrative includano valori a confronto rideterminati a seguito delle modifiche sopra descritte.

AREA E METODI DI CONSOLIDAMENTO

Per la predisposizione del Bilancio consolidato trimestrale abbreviato al 30 settembre 2024 sono state utilizzate le situazioni contabili alla medesima data di riferimento delle società incluse nell'area di consolidamento esposte nella tabella presentata al termine del presente paragrafo.

Le risultanze contabili delle società rientranti nel perimetro di consolidamento al 30 settembre 2024 sono state opportunamente riclassificate e adeguate, al fine di tenere conto delle esigenze di consolidamento e, ove necessario, per uniformarle ai principi contabili del Gruppo.

Tutte le società utilizzano l'euro come moneta di conto e pertanto non risulta necessaria alcuna conversione di valuta estera.

Al 30 settembre 2024 non risultano presenti società collegate e nemmeno società valutate col metodo del patrimonio netto.

Di seguito si espongono i principi di consolidamento adottati dal Gruppo nella predisposizione del Bilancio consolidato trimestrale abbreviato al 30 settembre 2024.

Società controllate

Sono controllate le entità nelle quali doValue dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Per verificare l'esistenza di controllo si utilizzano i seguenti fattori:

  • lo scopo e la costituzione della partecipata per identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività rilevanti che determinano i suoi rendimenti e come tali attività sono governate;
  • il potere, al fine di comprendere se la controllante ha diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di governare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente i diritti sostanziali che forniscono capacità pratica di governo;
  • l'esposizione o i diritti detenuti nei confronti della partecipata al fine di valutare se la controllante ha rapporti con la partecipata i cui rendimenti sono soggetti a variazioni dipendenti dalla performance della partecipata;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti;
  • l'esistenza di potenziali relazioni "principale agente".

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il

Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • Accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • Diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • Diritti di voto e diritti di voto potenziali del Gruppo.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più degli elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo.

Il valore contabile delle interessenze partecipative in società consolidate integralmente, detenute dalla Capogruppo, è eliminato – a fronte dell'assunzione delle attività e passività delle partecipate – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo.

I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.

Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.

La differenza tra il corrispettivo di cessione della controllata e il valore contabile delle sue attività nette (incluso l'avviamento) alla stessa data è rilevata nel conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti per le società oggetto di consolidamento integrale. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.

Per le società che sono incluse per la prima volta nell'area di consolidamento, il fair value del costo sostenuto per ottenere il controllo di tale partecipazione, esclusi gli oneri accessori, è misurato alla data di acquisizione.

Qualora la cessione non comporti perdita di controllo, la differenza tra il corrispettivo di cessione di una quota detenuta in una controllata e il relativo valore contabile delle attività nette è rilevata in contropartita del Patrimonio netto.

Aggregazioni aziendali

In tema di Aggregazioni aziendali il principio contabile di riferimento è l'IFRS 3. Il trasferimento del controllo di un'impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura un'operazione di aggregazione aziendale. A tal fine il controllo si considera trasferito quando l'investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e, nel contempo, ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

L'IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività. Nel caso in cui non si sia in grado di identificare un soggetto controllante seguendo la definizione di controllo sopra descritta, come per esempio nel caso di operazioni di scambio di interessenze partecipative, l'individuazione dell'acquirente deve avvenire con l'utilizzo di altri fattori quali: l'entità il cui fair value è significativamente maggiore, l'entità che eventualmente versa un corrispettivo in denaro, l'entità che emette le nuove azioni. L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia, è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio.

Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo. Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro (o quando è previsto il pagamento mediante strumenti finanziari assimilabili alla cassa) il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento rateale con riferimento ad un periodo superiore al breve termine; nel caso in cui il pagamento avvenga tramite uno strumento diverso dalla cassa, quindi mediante l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale, il prezzo è pari al fair value del mezzo di pagamento. Sono inclusi nel corrispettivo dell'aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate in quanto già considerati o nel fair

value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio o incremento dello sconto sull'emissione iniziale nel caso di emissione di strumenti di debito.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. L'acquirente deve classificare come passività finanziaria o come patrimonio netto, in base alle definizioni di strumento rappresentativo di capitale e di passività finanziaria di cui allo IAS 32, un'obbligazione a pagare un corrispettivo potenziale che soddisfa la definizione di strumento finanziario. L'acquirente deve classificare come attività un diritto alla restituzione di un corrispettivo trasferito in precedenza se vengono soddisfatte particolari condizioni. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9 Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con IFRS 9. Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scopo dell'IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni del fair value sono rilevate a conto economico.

I costi correlati all'acquisizione sono gli oneri che l'acquirente sostiene per la realizzazione dell'aggregazione aziendale; a titolo esemplificativo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti, consulenti legali, i costi per perizie e controllo dei conti, predisposizione di documenti informativi richiesti dalle norme, nonché le spese di consulenza sostenute per identificare potenziali target da acquisire se è contrattualmente stabilito che il pagamento sia effettuato solo in caso di esito positivo dell'aggregazione, nonché i costi di registrazione ed emissione di titoli di debito o titoli azionari. L'acquirente deve contabilizzare i costi correlati all'acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, ad eccezione dei costi di emissione di titoli azionari o di titoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dallo IAS 32 e dallo IAS 39.

Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. Inoltre, per ogni aggregazione aziendale eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value (con conseguente incremento del corrispettivo trasferito) o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili delle società acquisite.

Se il controllo viene realizzato attraverso acquisti successivi, l'acquirente deve ricalcolare l'interessenza che deteneva in precedenza nella società acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevare nel conto economico l'eventuale differenza rispetto al precedente valore di carico.

L'eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente), eventualmente integrato dal valore delle quote di minoranza (determinato come sopra esposto) e dal fair value delle interessenze già possedute dall'acquirente, ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento; qualora queste ultime risultino, invece, superiori alla sommatoria del corrispettivo, delle quote di minoranza e del fair value delle quote già possedute, la differenza deve essere imputata a conto economico.

La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione. La contabilizzazione di ulteriori quote di partecipazione in società già controllate è considerata, ai sensi dell'IFRS 10, come operazione sul capitale, ossia operazione con soci che agiscono nella loro qualità di soci. Pertanto, le differenze tra i costi di acquisizione ed il valore contabile delle quote di minoranza acquisite sono imputate al patrimonio netto di gruppo; parimenti, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite nel conto economico ma variazioni del Patrimonio Netto di Gruppo.

Non configurano aggregazioni aziendali le operazioni finalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un'attività aziendale o al controllo in via transitoria o, infine, se l'aggregazione aziendale è realizzata con finalità riorganizzative, quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte del Gruppo doValue, e che non comporta cambiamento degli assetti di controllo indipendentemente dalla percentuale di diritti di terzi prima e dopo l'operazione (cosiddette aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune). Tali operazioni sono considerate prive di sostanza economica. Pertanto, in assenza di specifiche indicazioni previste dai principi IAS/IFRS e in aderenza alle presunzioni dello IAS 8 che richiede che – in assenza di un principio specifico – l'impresa debba fare uso del proprio giudizio nell'applicare un principio contabile che fornisca un'informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica dell'operazione, esse sono contabilizzate salvaguardando la continuità dei valori dell'acquisita nel bilancio dell'acquirente. Le fusioni rientrano tra le operazioni di concentrazione tra imprese, rappresentando la forma di aggregazione aziendale più completa, in quanto comportano l'unificazione sia giuridica che economica dei soggetti che vi partecipano.

Le fusioni, siano esse proprie, cioè con la costituzione di un nuovo soggetto giuridico oppure "per incorporazione" con la confluenza di un'impresa in un'altra impresa già esistente, sono trattate secondo i criteri precedentemente illustrati, in particolare:

  • se l'operazione comporta il trasferimento del controllo di un'impresa, essa viene trattata come un'operazione di aggregazione ai sensi dell'IFRS 3;
  • se l'operazione non comporta il trasferimento del controllo, viene contabilizzata privilegiando la continuità dei valori della società incorporata.

Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Nella tabella seguente sono elencate le società incluse integralmente nell'area di consolidamento:

Rapporto di
partecipazione
Denominazione imprese Sede
legale e
operativa
Paese Tipo di
rapporto
(1)
Impresa partecipante Quota % Disponibilità
voti % (2)
1. doValue S.p.A. Verona Italia Controllante
2. doNext S.p.A. Roma Italia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
3. doData S.r.l. Roma Italia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
4. doValue Spain Servicing S.A. Madrid Spagna 1 doValue S.p.A. 100% 100%
5. doValue Cyprus Limited Nicosia Cipro 1 doValue Spain Servicing
S.A.
100% 100%
6. doValue Special Projects Cyprus
Limited
doValue Greece Loans and Credits
Nicosia Cipro 1 doValue S.p.A. + doValue
Spain Servicing S.A.
94%+6% 94%+6%
7. Claim Management Société
Anonyme
doValue Greece Real Estate
Moschato Grecia 1 doValue S.p.A. 80% 80%
8. Services single member Société
Anonyme
Moschato Grecia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
9. Adsolum Real Estate S.L. Madrid Spagna 1 doValue Spain Servicing
S.A.
100% 100%
10. TEAM 4 Collection and Consulting
S.L.U.
Madrid Spagna 1 doValue Spain Servicing
S.A.
100% 100%
11. doAdvise Advisory Services Single
Member S.A.
Tavros Grecia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
12. finThesis Financing Solutions
Creators Single Member Société
Anonyme
Tavros Grecia 1 doValue S.p.A. 100% 100%

Legenda

  • 1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
  • 2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria
  • 3 = accordi con altri soci
  • 4 = altre forme di controllo
  • 5 = direzione unitaria ex art. 39, comma 1, del "decreto legislativo 136/2015"
  • 6 = direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015"
  • (2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria. I diritti di voto riportati si considerano effettivi

Variazioni nell'area di consolidamento

Nel corso dei primi nove mesi del 2024 si rileva la costituzione di due newco con sede in Grecia. La prima in ordine di costituzione, denominata doAdvise Advisory Services Single Member S.A., ha come oggetto sociale quello di fornire servizi di consulenza legati ai portafogli creditizi. La seconda, denominata finThesis Financing Solutions Creators Single Member S.A., si pone come scopo sociale quello di fornire servizi di

(1) Tipo di rapporto:

intermediazione immobiliare, servizi di intermediazione creditizia, servizi di consulenza e servizi di distribuzione di prodotti assicurativi.

Il perimetro di consolidamento vede inoltre l'uscita delle due società portoghesi, doValue Portugal e la sua controllata Zarco, a seguito della vendita dell'investimento partecipativo totalitario detenuto dalla controllata spagnola doValue Spain. La cessione è stata perfezionata il 24 luglio 2024, facendo risultare una minusvalenza pari a €3,0 milioni inclusa nella voce "Utili (Perdite) da partecipazioni".

Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Il Gruppo doValue determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di consolidamento verificando se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 con riferimento alle entità nelle quali detiene esposizioni, ossia:

  • l'esistenza di potere sulle attività rilevanti delle entità;
  • l'esposizione alla variabilità dei risultati;
  • la capacità di influenzarne i risultati.

I fattori considerati al fine di tale valutazione dipendono dalle modalità di governo dell'entità, dalle sue finalità e dalla struttura patrimoniale.

L'analisi condotta ha portato ad includere nell'area di consolidamento al 30 settembre 2024 le società controllate elencate al precedente paragrafo.

EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente alla data di chiusura dei primi nove mesi del 2024 e fino all'approvazione del presente bilancio non si sono verificati eventi significativi tali da comportare una rettifica delle risultanze esposte nel Bilancio consolidato trimestrale abbreviato.

Si rinvia alla Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo per una descrizione dei fatti di rilievo significativi intervenuti dopo la chiusura del periodo.

ALTRI ASPETTI

Contesto macroeconomico e questioni legate al clima

Il Gruppo opera in Italia, Spagna, Cipro e Grecia e i suoi risultati dipendono in particolare dalle condizioni economiche e commerciali generali di tali paesi e a livello globale.

Le condizioni macroeconomiche globali sono state soggette a volatilità negli ultimi anni a causa di una serie di fattori, tra cui gli effetti persistenti della pandemia di COVID-19, lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, la volatilità dei tassi di interesse e, più recentemente, le ostilità nel Medio Oriente.

In particolare, l'emergenza COVID-19 ha causato una diminuzione degli incassi, determinando una sostanziale perdita dei ricavi lordi, parzialmente compensata da un aumento del GBV delle masse gestite. Anche se la pandemia si è attenuata, il Gruppo potrebbe ancora subire impatti negativi rilevanti a causa di ripercussioni economiche globali, tra cui potenziali recessioni, rallentamenti o aumento della disoccupazione. Epidemie future potrebbero avere effetti simili o più gravi con effetti negativi sostanziali sull'attività, sui risultati operativi o sulle condizioni finanziarie del Gruppo.

Inoltre, il conflitto militare scoppiato tra Russia e Ucraina nel 2022 ha portato a sanzioni diffuse contro la Russia da parte di paesi e organizzazioni come Stati Uniti, Unione Europea, Regno Unito, Svizzera, Canada, Giappone e Australia. Nell'ottobre 2023, le tensioni in Medio Oriente si sono intensificate in seguito all'assalto di Hamas al sud di Israele. Ad oggi, il conflitto è in corso con esiti imprevedibili. Sebbene il Gruppo non abbia attività dirette in Russia, Ucraina o Medio Oriente, queste tensioni geopolitiche, che hanno provocato, e potrebbero continuare a provocare, pressioni inflazionistiche, potrebbero avere un impatto sulle attività dei debitori e sul reddito disponibile, influenzando i risultati del Gruppo.

In aggiunta a quanto sopra, i mercati finanziari e creditizi globali hanno recentemente dovuto affrontare un'estrema volatilità, con diminuzione della liquidità, calo della fiducia dei consumatori, inflazione elevata, aumento della disoccupazione e incertezza economica generale. In risposta, le banche centrali hanno iniziato ad aumentare i tassi di interesse nel 2022 e nel 2023 e ora li mantengono a livelli elevati. Nonostante la decisione della Banca Centrale Europea e della Federal Reserve di tagliare i tassi di interesse di riferimento possa rappresentare l'inizio dell'allentamento monetario, con conseguenze positive per le economie, le attuali condizioni di mercato rendono ancora difficile prevedere la stabilità finanziaria dei

debitori. Se i tassi di interesse dovessero salire nuovamente o comunque rimanere elevati, le famiglie e le PMI potrebbero subire ulteriori tensioni finanziarie, riducendo la loro capacità di ripagare i debiti. Ciò potrebbe diminuire gli importi incassati dal Gruppo nelle proprie attività di Servicing e allungare i tempi di recupero dei crediti. Le persistenti condizioni macroeconomiche negative potrebbero non essere compensate da un aumento delle NPE disponibili, con un potenziale effetto negativo sostanziale sull'attività, sulla situazione finanziaria e sulle prospettive del Gruppo.

I fattori sopra menzionati hanno inoltre aumentato la volatilità nei mercati azionari e obbligazionari, contribuendo a ridurre le aspettative economiche globali. Inoltre, i governi potrebbero implementare ulteriori misure per limitare i volumi di NPL durante i periodi di recessione, incidendo sull'attività, sulla condizione finanziaria e sulle prospettive del Gruppo.

Tutti i fattori di cui sopra portano ad una situazione di continua incertezza macroeconomica e geopolitica che impone al Gruppo doValue un'attenta analisi e un continuo monitoraggio.

Nello specifico, l'inflazione e i tassi di interesse possono influenzare i mercati di riferimento del Gruppo in ottica prospettica e di questo si è tenuto conto inserendone gli andamenti tra le assumptions del Piano Industriale 2024-2026. In particolare, i trend ipotizzati di tasso di interesse e di inflazione prospettica sono stati incorporati a vari livelli:

  • a) nel volume delle collection in ogni singolo Paese;
  • b) nella capacità di poter effettuare operazioni di restructuring delle posizioni in gestione;
  • c) tenendo conto dei livelli di inflazione sui prezzi degli asset a garanzia delle posizioni debitorie in gestione;
  • d) sugli aumenti della base costi (come, ad esempio, i prezzi delle utilities);
  • e) incorporando l'aumento dei tassi di interesse sulle ipotetiche operazioni di raccolta di risorse finanziarie sia sul mercato dei capitali che sul mercato bancario.

Nel processo di chiusura al 30 settembre 2024, tali grandezze hanno influenzato a vario titolo i seguenti punti:

  • a) impairment test: si è tenuto conto, nella costruzione del tasso di attualizzazione, WACC, delle attuali condizioni di mercato. Sono state inoltre applicate delle condizioni di stress alla curva dei tassi fino ad un massimo di 250Bps;
  • b) valutazione del fair value dei titoli: i flussi futuri sono stati attualizzati aggiornando la curva dei tassi Euribor in base alle singole scadenze;
  • c) il tasso di inflazione è stato incorporato quale evento influenzante la capacità dei debitori di ripagare il proprio debito e quindi insito nel livello di incassi alla base del calcolo dei ricavi lordi del Gruppo;
  • d) il tasso di inflazione è stato utilizzato nella valutazione delle passività e dei benefici previsti dai piani a benefici definiti del perimetro Italia e Grecia.

Inoltre, con riferimento ai rischi legati al cambiamento climatico e alle relative misure di contrasto, le società del Gruppo monitorano nel continuo gli eventuali risvolti potenziali sul business anche in considerazione della normativa applicabile ed emergente, nonché del proprio ruolo di operatore a servizio del sistema finanziario.

Per quanto attiene le operazioni, pertanto, il Gruppo valuta la possibilità di impatto dei rischi climatici in relazione, ad esempio, agli immobili in gestione (business REO) e ad oggi ritiene che tale tematica non possa impattare il Gruppo in maniera significativa in quanto il suo business model non include la proprietà degli asset bensì la loro funzione di garanzia collaterale al debito gestito.

Continuità aziendale

Nella redazione del Bilancio consolidato trimestrale abbreviato al 30 settembre 2024, gli Amministratori considerano appropriato il presupposto della continuità aziendale in quanto a loro giudizio, pur nelle incertezze legate all'attuale contesto macroeconomico, non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerati singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale. Nella valutazione sono state considerate la dotazione patrimoniale del Gruppo, la posizione finanziaria nonché la prevedibile evoluzione della gestione; è stata inoltre valutata l'eventuale presenza di eventi o condizioni legati al clima che potessero influire sulla continuità del Gruppo, rilevando peraltro l'assenza di tali fattispecie.

Si rinvia inoltre a quanto riportato nello specifico paragrafo della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo.

RISCHI E INCERTEZZE LEGATI ALL'UTILIZZO DI STIME

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del Bilancio, nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari.

In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Bilancio consolidato trimestrale abbreviato al 30 settembre 2024, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi confortano i valori di iscrizione al 30 settembre 2024. Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente.

Per loro natura, le stime e le assunzioni utilizzate, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare e pertanto i risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio con conseguente probabile necessità di apportare rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio.

Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sia con riferimento alla materialità dei valori in Bilancio sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni.

Stima della quota in maturazione dei ricavi di servicing e degli effetti derivanti dall'applicazione dei contratti di servicing

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo al Gruppo nei rapporti con i clienti aderenti, che possono generare da una parte proventi attivi e dall'altra anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.

L'importo del corrispettivo variabile stimato viene incluso in tutto o in parte solo nella misura in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo medesimo non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati. Alla fine del periodo vengono rilevati quindi ricavi maturati di competenza non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o esplicita comunicazione.

Inoltre, devono essere prudenzialmente determinate le eventuali passività certe o potenziali al fine di misurare la conformità agli obblighi complessivi previsti dai contratti di servicing, considerata anche la fisiologica dialettica delle interpretazioni sulle clausole contrattuali nel contesto della effettiva operatività dell'attività di recupero.

Determinazione del fair value di attività finanziarie

In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi è necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio sulla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato.

Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value.

Con particolare riferimento alle metodologie valutative e agli input non osservabili eventualmente utilizzati nelle misurazioni di fair value, si rinvia alla specifica sezione – Informativa sul fair value.

Stima della recuperabilità delle attività fiscali per imposte anticipate

Il Gruppo presenta tra le proprie attività patrimoniali significative attività fiscali per imposte anticipate, derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale potranno essere dedotti. Le attività per imposte anticipate vengono svalutate quando ritenute non recuperabili in relazione alle prospettive reddituali ed ai conseguenti redditi imponibili attesi, tenuto conto della normativa fiscale, che consente – al ricorrere di determinate condizioni – la loro trasformazione in crediti di imposta, a prescindere quindi dalla capacità del Gruppo di generare una redditività futura. Nella sezione contenuta nell'Attivo delle presenti Note Illustrative relativa alle attività fiscali e passività fiscali viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate.

Stima dei fondi per rischi e oneri

La complessità delle situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, assieme alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, rende difficile la stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia il quantum sia i tempi di un'eventuale manifestazione della passività e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.

Per l'informativa sulle principali posizioni di rischio del Gruppo si fa rinvio alle "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura", sezione "Rischi Operativi – Rischi legali e fiscali".

Stima delle perdite presunte di valore a fronte di attività immateriali

Con frequenza almeno annuale, ad ogni chiusura di bilancio, o di situazione infra-annuale, in presenza di evidenze di perdite di valore, viene confrontato il valore contabile con il valore recuperabile relativamente alle attività immateriali. Nello specifico tale test di impairment viene abitualmente condotto determinando il valore d'uso o il fair value delle attività e verificando che il valore al quale l'attività immateriale risulta iscritta in bilancio sia inferiore al maggiore tra il rispettivo valore d'uso e il fair value al netto dei costi di vendita.

In particolare, l'avviamento, identificato come attività immateriale a vita utile indefinita, non genera flussi finanziari se non con il concorso di altre attività aziendali; pertanto si rende necessario, in via preliminare, l'attribuzione di tale attività a unità operative largamente autonome nell'ambito gestionale, le c.d. Cash Generating Unit (CGU), in grado di generare flussi di risorse finanziarie largamente indipendenti da quelle prodotte da altre aree di attività, ma interdipendenti all'interno dell'unità organizzativa che li genera.

In base a quanto indicato dallo IAS 36, infatti, vi è la necessita di correlare il livello al quale l'avviamento è testato con il livello di reporting interno delle performance aziendali e di pianificazione degli andamenti futuri, rispetto al quale la Direzione ne controlla le dinamiche. Sotto questo profilo, la definizione di tale livello dipende strettamente dai modelli organizzativi e dall'attribuzione delle responsabilità gestionali ai fini della definizione degli indirizzi dell'attività operativa e del conseguente monitoraggio.

Il modello organizzativo del Gruppo doValue prevede che:

  • le scelte gestionali risultano accentrate presso i responsabili delle diverse business unit/segmenti operativi;
  • le strategie sono delineate e indirizzate centralmente per ogni business unit;
  • i processi di pianificazione ed i sistemi di rendicontazione vengono svolti a livello di business unit;
  • in conseguenza di tale accentramento i flussi dei ricavi risultano fortemente dipendenti dalle politiche formulate a livello di segmento in funzione di uno sviluppo equilibrato delle singole business unit e non delle entità giuridiche autonomamente considerate;
  • i diversi segmenti operativi operano in mercati omogenei; pertanto, i flussi dei ricavi risultano fortemente dipendenti dalle politiche formulate a livello di segmento in funzione di uno sviluppo equilibrato delle singole unità operative e non delle entità giuridiche autonomamente considerate.

Il modello organizzativo del Gruppo doValue si articola in tre business unit/Region in base alle aree geografiche della zona sudeuropea in cui opera:

  • Italia: comprende le società che operano nel territorio italiano, ossia la Capogruppo doValue, doData e doNext;
  • Regione Ellenica: comprende doValue Greece, doValue Greece RES, doAdvise Advisory Services e finThesis Financing Solutions Creators con sede in Grecia, e le società con sede a Cipro (doValue Cyprus e doValue Cyprus Special Project);
  • Iberia: comprende le società con sede in Spagna, ossia doValue Spain con le subsidiary Adsolum e Team4; mentre le società con sede in Portogallo (doValue Portugal e Zarco) essendo state vendute a fine luglio 2024 non rientrano più nella Region.

Tali Region sono state quindi considerate rappresentative delle CGU, in quanto ognuna di esse costituisce il più piccolo gruppo di attività che genera flussi finanziari in entrata indipendenti ed anche, come detto, il livello minimo al quale i processi di pianificazione e di rendicontazione interni vengono gestiti da parte della Capogruppo doValue. Si tratta, quindi, del livello minimo al quale l'avviamento può essere allocato secondo criteri non arbitrari e monitorato.

Inoltre, il Gruppo ritiene, nel rispetto dell'esigenza di correlazione tra il livello al quale è testato l'avviamento ed il livello di reporting al quale la direzione controlla le dinamiche accrescitive e riduttive di tale valore, di testare separatamente i valori di avviamento riconducibili alla medesima CGU qualora vi sia un livello di disaggregazione maggiore tra le diverse entità che compongono la CGU stessa, proporzionalmente ai flussi finanziari prospettici. Nel caso specifico viene testato separatamente l'avviamento della CGU "Regione Ellenica" (Grecia-Cipro) relativamente alle due acquisizioni del Gruppo: doValue Greece e doValue Cyprus inerente all'acquisizione doValue Spain e sue controllate.

Il test di impairment riferibile alle CGU, alle quali risulta attribuita la quasi totalità delle attività immateriali a vita definita e l'avviamento, è condotto prendendo a riferimento il Value in Use ottenuto attraverso l'applicazione del metodo Discounted Cash Flow (DCF), in base al quale il valore di una CGU è determinato attraverso la somma dei flussi di cassa prospettici della stessa, attualizzati mediante un apposito tasso. Procedimento similare viene adottato per stimare la recuperabilità dei valori iscritti connessi ai contratti di

servicing attivi di lungo periodo che devono prendere a riferimento i business plan dei portafogli under management al fine di verificare la conseguente capacità di generare adeguati flussi finanziari.

Si deve comunque sottolineare che i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità delle attività immateriali, includendo l'avviamento (in particolare i flussi di cassa previsti per le varie CGU, nonché i tassi di attualizzazione utilizzati), sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato e da comportamenti delle controparti, che potrebbero registrare mutamenti ad oggi non prevedibili. Pertanto, il Gruppo valuta se i rischi del generale contesto macroeconomico nonché i rischi climatici potrebbero avere un impatto significativo (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo Altri Aspetti - Contesto macroeconomico e questioni legate al clima).

Qualora il valore recuperabile delle attività oggetto del test di impairment sia determinato sulla base del relativo fair value, si deve altresì segnalare che la significativa e perdurante volatilità manifestata dai mercati, nonché le intrinseche difficoltà nella previsione dei flussi finanziari contrattuali non consentono di escludere che le valutazioni fondate su parametri tratti dagli stessi mercati e sulle previsioni dei flussi finanziari contrattuali possano dimostrarsi, in prospettiva, non pienamente rappresentative del fair value delle attività.

Con riferimento alle attività immateriali iscritte, si precisa che tali attività risultano prevalentemente valorizzate in base alla Purchase Price Allocation (PPA) delle due operazioni di aggregazione aziendale concluse negli scorsi anni: si tratta dell'acquisizione del controllo di doValue Spain e delle sue controllate avvenuta a giugno 2019 e quella di doValue Greece conclusasi nel mese di giugno 2020. Risulta valorizzata anche l'attività immateriale derivante dalla corresponsione da parte di doValue Greece di un corrispettivo a fronte dell'acquisizione del diritto alla nomina a Servicer del contratto denominato "Frontier".

Indipendentemente dall'esito dei trigger events interni ed esterni, ossia gli indicatori che determinano la necessità di effettuare o meno l'impairment test, il Gruppo ha effettuato il test di impairment al 30 settembre 2024 in considerazione dell'attuale situazione di incertezza legata al contesto macroeconomico, pur tenendo conto della difficoltà insita nella formulazione di previsioni anche di breve o medio periodo nel permanere dell'attuale clima di significativa incertezza e considerando che sia doValue Spain e le sue controllate che doValue Greece hanno contratti di gestione crediti esistenti (stock) e futuri (nuovi flussi) di medio/lungo termine con primarie controparti bancarie e importanti fondi di investimento.

Il test è stato condotto sui valori delle immobilizzazioni immateriali a vita utile definita e sul goodwill come risultanti alla data contabile del 30 settembre 2024 e dell'aggiornamento degli ammortamenti di competenza del periodo.

Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con il Piano Industriale di Gruppo 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 20 marzo 2024, ed aggiornato relativamente al budget 2024 sulla base delle nuove proiezioni approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 7 agosto 2024, che accoglie le più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate che considerano l'andamento delle principali variabili di mercato e macroeconomiche, stimandone gli effetti in ottica prospettica.

Tale analisi non ha fatto emergere evidenze di perdita di valore, quali differenze tra il valore d'uso delle attività immateriali a vita utile definita e il relativo valore contabile.

Per quanto riguarda il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle CGU alla data del 30 settembre 2024, il modello ha confermato la capienza del valore recuperabile e pertanto l'assenza di perdite di valore per l'avviamento iscritto (per maggiori dettagli informativi si rimanda alle Note illustrative, paragrafo Informazioni sullo Stato Patrimoniale consolidato - Nota 1 Attività immateriali).

Rispetto all'approccio metodologico circa l'esercizio di impairment test si rimanda a quanto riportato nelle Politiche contabili al paragrafo "Rischi e incertezze legati all'utilizzo di stime - Stima delle perdite presunte di valore a fronte di attività immateriali" del Bilancio annuale consolidato al 31 dicembre 2023. Inoltre, si evidenzia che, ai fini della stima del valore recuperabile di attività immateriali acquisite tramite aggregazione di aziende, doValue adotta per coerenza i modelli di valutazione utilizzati in sede di PPA.

Business combination

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività della società acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill; se negativa è imputata a conto economico come ricavo. Nel processo di attribuzione del costo dell'aggregazione, il Gruppo doValue si avvale di tutte le informazioni disponibili; tuttavia, tale processo implica, per definizione, elementi di stima complessi e soggettivi.

Per l'informativa sulle operazioni di business combination del Gruppo si fa rinvio alla specifica sezione "Operazioni di aggregazione aziendale".

NUOVI PRINCIPI CONTABILI

Per la predisposizione del presente Bilancio consolidato trimestrale abbreviato il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2024 di cui si riporta di seguito un elenco, evidenziando che tali novità non hanno determinato effetti sostanziali sui valori patrimoniali ed economici esposti:

  • Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements:
    • o Classification of Liabilities as Current or Non-current (issued on 23 January 2020);
    • o Classification of Liabilities as Current or Non-current Deferral of Effective Date (issued on 15 July 2020);
    • o Non-current Liabilities with Covenants (issued on 31 October 2022);
  • Amendments to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback (issued on 22 September 2022);
  • Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements (issued on 25 May 2023).

Non si segnalano emendamenti che entrano in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2025 e successivi.

Infine, di seguito vengono riportati i nuovi principi, emendamenti e interpretazioni contabili emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea:

  • Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability (issued on 15 August 2023);
  • Amendments to the Classification and Measurement of Financial Instruments (Amendments to IFRS 9 and IFRS 7) (issued on 30 May 2024);
  • Annual Improvements Volume 11 (issued on 18 July 2024);
  • IFRS 19 Subsidiaries without Public Accountability: Disclosures (issued on 9 May 2024);
  • IFRS 18 Presentation and Disclosure in Financial Statements (issued on 9 April 2024).

Informazioni sulle politiche contabili rilevanti

Per quanto riguarda i criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle principali voci di bilancio si rimanda a quanto illustrato nella medesima Parte delle Note Illustrative del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

Informativa sul fair value

L'IFRS 13 al paragrafo 9 definisce il fair value come "il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione".

La valutazione al fair value presuppone che l'operazione di vendita di un'attività o di trasferimento di una passività abbia luogo in un mercato c.d. principale, definibile come il mercato che presenta i maggiori volumi e livelli di negoziazione per l'attività/passività oggetto di valutazione. In assenza di un mercato principale, occorre assumere come riferimento il mercato più vantaggioso, ovvero il mercato che massimizza l'ammontare che sarebbe incassato nella vendita di un'attività o minimizza l'ammontare che verrebbe pagato nel trasferimento di una passività, dopo aver considerato i costi di transazione.

Con l'intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value:

  • Livello 1: il fair value dello strumento è determinato sulla base di prezzi di quotazione osservati su mercati attivi;
  • Livello 2: il fair value dello strumento è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, quali ad esempio:
    • o prezzi quotati su mercati attivi per strumenti similari;
    • o parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default e fattori di illiquidità;
    • o parametri non osservabili ma supportati e confermati da dati di mercato;
  • Livello 3: il fair value dello strumento è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input non desumibili dal mercato che pertanto comportano l'adozione di stime ed assunzioni interne.

Tale classificazione ha l'obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato. La gerarchia del fair value è inoltre definita in base ai dati di input utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi.

Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13 con riguardo ai portafogli contabili valutati al fair value su base ricorrente. Per le attività finanziarie non valutate al fair value il Gruppo ritiene che il valore contabile sia un'approssimazione ragionevole del fair value.

Non sono presenti alla data di redazione del Bilancio consolidato trimestrale abbreviato al 30 settembre 2024 attività o passività valutate al fair value su base non ricorrente.

Attività e passività misurate al fair value su base ricorrente

ASSET BACKED SECURITIES

Gli ABS vengono valutati tramite il modello valutativo discounted cash flow che si basa sulla stima dei flussi di cassa pagati dal titolo e sulla stima di uno spread per l'attualizzazione.

TITOLI DI CAPITALE

I titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando è disponibile una quotazione su un mercato attivo considerato liquido e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.

Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo.

FONDI DI INVESTIMENTO

I fondi sono classificati come Livello 1 in caso essi siano quotati su un mercato attivo; in caso ciò non si verifichi, essi sono classificati come Livello 3 e sono valutati attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche del singolo fondo.

ALTRI STRUMENTI DERIVATI

Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2 mentre quelle basate su significativi input non osservabili sono classificate come Livello 3.

Descrizione delle tecniche di valutazione

Al fine di valutare posizioni per le quali le fonti di mercato non forniscono un prezzo di mercato direttamente osservabile vengono utilizzate specifiche tecniche di valutazione diffuse sul mercato e descritte di seguito.

DISCOUNTED CASH FLOW

Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.

MARKET APPROACH

Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.

NAV

Il NAV (Net asset value) è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento del NAV coincide con un aumento nella misura del fair value. Solitamente per i fondi classificati a Livello 3 il NAV rappresenta una valutazione risk-free, quindi in questo caso il NAV viene aggiustato per considerare il rischio di default dell'emittente.

Gerarchia del fair value

Agli strumenti finanziari viene associato un certo livello di fair value sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati per la valutazione.

Quando il fair value è misurato direttamente utilizzando un prezzo osservabile e quotato in un mercato attivo, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 1. Quando il fair value deve essere misurato attraverso un comparable approach o attraverso l'utilizzo di un modello di pricing, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 2 o il Livello 3, a seconda dell'osservabilità di tutti gli input significativi utilizzati nella valutazione.

Nella scelta fra le diverse tecniche di valutazione viene utilizzata quella che massimizza l'utilizzo degli input osservabili.

Tutti i trasferimenti tra i livelli di gerarchia del fair value vengono effettuati con riferimento alla data di chiusura del periodo di bilancio.

I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value (sia tra il Livello 1 ed il Livello 2, che all'interno del Livello 3) comprendono cambiamenti nelle condizioni di mercato e affinamenti nei modelli valutativi e nei pesi relativi degli input non osservabili utilizzati nella misurazione del fair value.

Gerarchia del fair value: attività e passività valutate al fair value su base ricorrente - ripartizione per livelli di fair value

La tabella seguente riporta la ripartizione delle attività e passività che sono valutate al fair value, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico" include principalmente:

    1. il valore delle notes emesse dalle società veicolo di cartolarizzazione:
    2. Romeo SPV e Mercuzio Securitisation, pari al 5% del totale dei titoli;
    3. Cairo, le cui notes mezzanine sono state acquistate il 5 giugno 2020 in concomitanza con l'acquisizione della controllata doValue Greece;
    4. Mexico, acquistate nel mese di dicembre 2021 e residuanti nel 5% del totale dei titoli subordinati emessi dal veicolo;
    5. doRes Securitisation S.r.l., le cui notes untranched sono state emesse nell'ambito di un'operazione di nuova finanza e sottoscritte per il 20% da doNext.
    1. le Quote O.I.C.R.: il controvalore dell'importo versato a fronte della sottoscrizione delle residue 20,2 quote del fondo di investimento alternativo riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II) al netto dei rimborsi;
    1. il fair value dell'opzione call su strumenti di capitale della partecipata BidX1, sottoscritta insieme all'acquisto della partecipazione di minoranza, la quale al 30 settembre 2024 è pari al 11,9% del capitale della società.

Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" include il valore degli strumenti di capitale relativi alle partecipazioni di minoranza nella sopraccitata società BidX1 e nella società fintech brasiliana QueroQuitar S.A. per l'11,46%, per le quali il Gruppo applica in sede di rilevazione iniziale l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Il fair value di queste attività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali attività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.

Il Livello 3 della categoria relativa alle "Altre passività finanziarie" accoglie l'Earn-out rappresentato dal fair value della passività legata ad una quota del prezzo di acquisizione di doValue Greece, il quale è legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte temporale di dieci anni. Si segnala inoltre che l'Earn-out legato alla quota del prezzo relativo all'acquisizione di doValue Spain è stato chiuso a seguito della definizione dell'arbitrato in Spagna.

Il fair value di queste passività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite.

Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali passività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.

30/09/2024 31/12/2023
Livello
1
Livello
2
Livello
3
Livello
1
Livello
2
Livello
3
Attività finanziarie rilevate al fair value tra le
componenti di conto economico
- - 34.751 - - 37.360
Quote OICR - - 18.418 - - 20.499
Titoli di debito - - 16.098 - - 16.610
Titoli di capitale - - 197 - - 197
Derivati non di copertura - - 38 - - 54
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
- - 6.607 - - 8.165
Titoli di capitale - - 6.607 - - 8.165
Totale - - 41.358 - - 45.525
Altre passività finanziarie - - 33.984 - - 55.041
Earn-out - - 33.984 - - 54.668
Altre - - - 373
Totale - - 33.984 - - 55.041

3. INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attivo NOTA 1 – ATTIVITÀ IMMATERIALI

(€/000)

Software Marchi Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Avviamento Altre
attività
immateriali
Totale Totale
30/09/2024 31/12/2023
Esistenze iniziali lorde 198.504 29.698 7.953 236.897 423.341 896.393 906.001
Riduzioni di valore iniziali (147.091) (9.027) - (12.530) (253.961) (422.609) (379.113)
Esistenze iniziali nette 51.413 20.671 7.953 224.367 169.380 473.784 526.888
Variazioni delle esistenze lorde 5.089 - 5.902 - (4.109) 6.882 (9.608)
Acquisti 3.397 - 8.318 - - 11.715 21.666
Vendite e dismissioni (495) - - - - (495) (1.432)
Operazioni di aggregazione aziendale - - - - - - 565
Perdite di valore - - - - - - (13.581)
Altre variazioni 2.187 - (2.416) - (4.109) (4.338) (16.826)
Variazioni delle riduzioni di valore (13.194) (2.471) - - (10.300) (25.965) (43.496)
Ammortamenti (13.618) (2.471) - - (14.409) (30.498) (48.854)
Operazioni di aggregazione aziendale - - - - - - (454)
Perdite di valore dell'avviamento - - - - - - (12.530)
Altre variazioni 424 - - - 4.109 4.533 18.342
Esistenze finali lorde 203.593 29.698 13.855 236.897 419.232 903.275 896.393
Riduzioni di valore finali (160.285) (11.498) - (12.530) (264.261) (448.574) (422.609)
Esistenze finali nette 43.308 18.200 13.855 224.367 154.971 454.701 473.784

La presente voce al 30 settembre 2024 risulta impattata dall'uscita dal Gruppo delle due società portoghesi, doValue Portugal e Zarco, a seguito del processo di vendita conclusosi nel mese di luglio 2024, i cui valori in cancellazione sono iscritti nelle "altre variazioni", delle esistenze lorde e delle riduzioni di valore, che impattano la categoria delle "Altre attività immateriali".

Le esistenze iniziali sono principalmente rappresentate dal valore dei contratti di servicing pluriennali incluso nella voce "Altre attività immateriali" e dall'avviamento derivanti dalle acquisizioni effettuate dal Gruppo: a giugno 2019, l'acquisizione di doValue Spain Servicing (di seguito anche "doValue Spain") e delle sue controllate e, a giugno 2020, la business combination di doValue Greece.

Grazie all'acquisizione di doValue Greece, al 30 settembre 2024 risultano iscritti i seguenti valori netti:

  • €28,8 milioni relativi a software e a connesse immobilizzazioni in corso;
  • €139,4 milioni relativi a contratti di servicing pluriennali ("SLA"), di cui €33,0 milioni relativi al portafoglio Frontier;
  • €112,4 milioni relativi all'avviamento.

Relativamente all'acquisizione di doValue Spain e delle sue controllate, i valori netti al 30 settembre 2024 risultano essere i seguenti:

  • €10,9 milioni relativi a software e a connesse immobilizzazioni in corso;
  • €18,1 milioni relativi al marchio;
  • €15,6 milioni relativi ad altre attività immateriali che includono la valutazione di contratti di servicing attivi di lungo periodo ("SLA");
  • €111,5 milioni relativi all'avviamento.

Le variazioni delle esistenze lorde includono principalmente gli "acquisti" che nel corso del periodo si sono concentrati nello sviluppo della piattaforma informatica, con un incremento delle categorie "software" e "immobilizzazioni in corso e acconti" per complessivi €11,7 milioni.

Le "altre variazioni" che impattano le categorie "software" e "immobilizzazioni in corso e acconti", sono relative alla movimentazione di riclassifica degli asset tra le due categorie legata all'entrata in uso dei software.

Le variazioni delle riduzioni di valore comprendono principalmente le quote di ammortamento dei primi nove mesi del 2024 per totali €30,5 milioni. Con particolare riferimento alla componente "altre attività immateriali" che incorpora i valori dei contratti pluriennali di servicing, derivanti dalla valutazione delle

operazioni di acquisizione di doValue Spain e doValue Greece, ed il contratto "Frontier", si precisa che gli stessi vengono sistematicamente ammortizzati in base alla curva di marginalità diretta di ogni contratto nel corso della sua intera vita utile, in coerenza con la migliore stima dei flussi finanziari relativi ad ogni singolo contratto. La quota di ammortamento di ciascun contratto è stata calcolata in misura corrispondente al margine diretto consuntivato nel periodo.

Il test d'impairment dell'avviamento

Ai fini della predisposizione del test di impairment, in continuità con l'esercizio svolto nelle precedenti situazioni contabili, sono state utilizzate le Unità Generatrici di Flussi Finanziari (Cash Generating Unit - CGU) identificate nelle due zone di segmentazione geografica di pertinenza di doValue Spain e delle sue controllate e di doValue Greece, ovvero la CGU "Iberia" (che include attualmente solo la Spagna da quando le società con sede in Portogallo sono state cedute) e la CGU "Regione Ellenica" (Grecia e Cipro), e si è provveduto a determinare sulle stesse l'allocazione delle attività immateriali e dell'avviamento, per quest'ultimo rappresentata nella tabella che segue:

(€/000)

Regione
Ellenica
Iberia Totale
doValue Spain Business Combination 17.759 93.775 111.534
doValue Greece Business Combination 112.391 - 112.391
Altre minori 442 - 442
Totale 130.592 93.775 224.367

Il valore d'uso delle CGU è stato determinato tramite l'attualizzazione dei flussi attesi con il metodo del Discounted Cash Flow (DCF) che derivano dall'informativa prospettica inclusa nel Piano Industriale di Gruppo 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 20 marzo 2024, ed aggiornato relativamente al budget 2024, sulla base delle nuove proiezioni approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 7 agosto 2024. La base del Piano Industriale è costituita dai contratti a lungo termine che regolamentano i portafogli crediti in gestione. La struttura di tali contratti è caratterizzata mediamente da una durata ultradecennale con condizioni e termini economici predefiniti. Ai flussi derivanti dai contratti di gestione esistenti vengono aggiunte ipotesi di nuovi contratti da acquisire e di rinnovi di eventuali contratti in scadenza.

Le principali assunzioni che il management ha utilizzato per la stima del valore d'uso riguardano le attese di variazione dei ricavi e costi durante il periodo assunto per il calcolo pari a 5 anni, il tasso di attualizzazione (WACC) e il tasso di crescita (g-rate) dei valori terminali.

Il tasso di attualizzazione utilizzato per il test di impairment è rappresentato dal costo medio ponderato del capitale (WACC) che viene calcolato per ogni Paese appartenente alla CGU. Il WACC della CGU è pari alla media ponderata in base ai ricavi dei WACC di ogni Paese incluso nella stessa CGU.

Ai fini dell'esecuzione del test sono state considerate le più recenti ipotesi di scenario raccolte da tutte le società del Gruppo che considerano l'andamento delle principali variabili di mercato e macroeconomiche, stimandone gli effetti in ottica prospettica.

Tasso di
crescita
Tasso di
sconto
WACC
Periodo dei
flussi di
cassa
Terminal
value
Regione Ellenica
di cui: doValue Spain Business Combination 0% 7,8% 5 anni Perpetuità
di cui: doValue Greece Business Combination 0% 7,4% 5 anni Perpetuità
Iberia 0% 6,9% 5 anni Perpetuità

Al 30 settembre 2024 il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivo delle CGU (rappresentato dalla somma dei valori contabili residui di tutte le attività immateriali attribuibili alla singola CGU, inclusi l'avviamento e le imposte differite) evidenzia un'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore netto contabile e non determina perdite per riduzione di valore.

Tale margine ("headroom") rispetto al valore netto contabile delle CGU è pari al 38% per la CGU Iberia mentre per la CGU Regione Ellenica è ampiamente capiente, circa il 150% per Grecia ed oltre il 450% per Cipro.

Analisi di sensitività

Il Gruppo effettua un'analisi di sensitività del valore recuperabile stimato basato sui principali parametri del test di impairment, ossia il tasso di crescita dell'EBITDA, il tasso di crescita sostenibile di lungo periodo (grate) e il tasso di attualizzazione WACC.

L'analisi di sensitività che associa il tasso di crescita g-rate con il tasso di attualizzazione ha evidenziato la tenuta dell'avviamento riconducibile alla CGU Iberia in condizioni di non superamento (in negativo) di: i) un g-rate di -2pp e un aumento del WACC di 1,0pp oppure ii) un g-rate di -0,5pp e un aumento del WACC di 2pp. Inoltre, l'analisi ha confermato la contemporanea assenza di riduzioni di valore per la CGU Regione Ellenica (Grecia-Cipro) anche con incrementi significativi del WACC o decrementi significativi del g-rate.

Sempre in un'ottica di stress test, sono state considerate alternativamente variazioni il tasso di crescita dell'EBITDA, il tasso di crescita sostenibile di lungo periodo (g-rate) e il tasso di attualizzazione WACC tali per cui il valore d'uso delle CGU sia pari al suo valore contabile o, in altri termini, il valore limite dei principali input oltre i quali l'impairment test della CGU farebbe emergere una perdita di valore.

Il risultato di questo test fa emergere che per la Spagna non ci sarebbero svalutazioni fino al -3,2% di grate rispetto allo 0% utilizzato, con un WACC del 9,1% rispetto al 6,9% applicato oppure applicando un EBITDA stress del -27%. Per la Grecia non risulterebbe impairment fino ad una riduzione del g-rate inferiore al -100%, utilizzando un WACC del 23% rispetto al 7,4% applicato oppure ipotizzando un EBITDA stress del -48%.

Per Cipro invece l'assenza di svalutazioni si raggiungerebbe fino ad una riduzione del g-rate inferiore al - 100%, con un WACC del 40% rispetto al 7,8% applicato oppure con un EBITDA stress del -72%.

Il test d'impairment per le altre attività immateriali

Il test di impairment svolto relativamente alla categoria delle altre attività immateriali non ha fatto emergere evidenze di perdita di valore, come si evince dalle tabelle sottostanti, a partire da quella relativa alle attività immateriali di doValue Spain:

(€/000)

Net present value Net book value Impairment
Software 8.133 8.133 -
Marchi 19.843 18.136 -
Altre attività immateriali - SLAs 8.269 7.775 -
Attività Immateriali - Iberia 36.245 34.044 -
Software 1.891 1.891 -
Altre attività immateriali - SLAs 14.137 7.578 -
Attività Immateriali - Regione Ellenica 16.028 9.469 -
Totale 52.273 43.513 -

Similmente, di seguito si espone la tabella di sintesi del test di impairment eseguito sul valore attribuito agli asset intangibili di doValue Greece, che ricomprendono anche il contratto "Frontier".

(€/000)

Net present value Net book value Impairment
Attività Immateriali - SLAs - Regione Ellenica 332.319 139.352 -
Totale 332.319 139.352 -

Per quanto attiene alle metodologie utilizzate per l'esecuzione del test si fa rimando a quanto illustrato nella sezione "Politiche Contabili – Rischi e incertezze legati all'utilizzo di stime" al paragrafo "Stima delle perdite presunte di valore a fronte di attività immateriali".

NOTA 2 – IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

(€/000)

Fabbric
ati
Mobili Impianti
elettronici
Immobi
lizzazio
ni in
corso e
acconti
Altre Totale Totale
30/09/2024 31/12/2023
Esistenze iniziali lorde 72.298 4.501 28.633 391 16.822 122.645 119.823
Riduzioni di valore iniziali (40.588) (3.794) (17.041) - (12.545) (73.968) (60.687)
Esistenze iniziali nette 31.710 707 11.592 391 4.277 48.677 59.136
Variazioni delle esistenze lorde (1.509) (282) 3.265 294 (115) 1.653 2.822
Acquisti 585 5 4.146 294 1.941 6.971 6.719
di cui: Diritto d'uso 560 - 4.013 - 1.782 6.355 4.725
Vendite e dismissioni (465) (31) (188) - (338) (1.022) (1.087)
Operazioni di aggregazione aziendale - - - - - - 435
Altre variazioni (1.629) (256) (693) - (1.718) (4.296) (3.245)
Variazioni delle riduzioni di valore (5.458) (45) (3.216) - 324 (8.395) (13.281)
Ammortamenti (7.350) (192) (3.547) - (1.419) (12.508) (17.279)
di cui: Diritto d'uso (6.633) - (3.126) - (1.009) (10.768) (14.323)
Operazioni di aggregazione aziendale - - - - - - (322)
Altre variazioni 1.892 147 331 - 1.743 4.113 4.320
Esistenze finali lorde 70.789 4.219 31.898 685 16.707 124.298 122.645
Riduzioni di valore finali (46.046) (3.839) (20.257) - (12.221) (82.363) (73.968)
Esistenze finali nette 24.743 380 11.641 685 4.486 41.935 48.677

Nel corso dei primi nove mesi del 2024 la voce registra una riduzione complessiva di €6,7 milioni attestandosi a €41,9 milioni.

Come evidenziato per la Nota 1, la presente voce risulta impattata dalla vendita delle due società portoghesi, doValue Portugal e Zarco, a seguito del processo di vendita conclusosi nel mese di luglio 2024, i cui valori in cancellazione (complessivamente pari a €0,8 milioni) sono iscritti nelle voci "altre variazioni" delle esistenze lorde e delle riduzioni di valore.

Le variazioni delle esistenze lorde includono principalmente "acquisti" che nel periodo risultano complessivamente pari a €7,0 milioni (di cui €6,4 milioni di diritti d'uso) e sono costituiti principalmente da impianti elettronici nonché da rinnovi e integrazioni relative alle auto aziendali nella categoria "Altre". Le "altre variazioni" delle esistenze lorde vanno lette insieme alla medesima componente inclusa tra le variazioni delle riduzioni di valore e sono legate in gran parte alla dismissione di asset ammortizzati oltre che al già sopra citato impatto derivante dalla vendita delle due società portoghesi.

Tra le variazioni delle riduzioni di valore si registrano ammortamenti per €12,5 milioni di cui €10,8 milioni riferiti a diritti d'uso.

Per un dettaglio sulla movimentazione dei diritti d'uso si rimanda alla Nota 18.

NOTA 3 – ATTIVITÀ FINANZIARIE

(€/000)

30/09/2024 31/12/2023
Attività finanziarie non correnti 41.945 46.167
Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico 34.751 37.360
Quote OICR 18.418 20.499
Titoli di debito 16.098 16.610
Titoli di capitale 197 197
Derivati non di copertura 38 54
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 587 642
Crediti verso clientela 546 602
Crediti verso banche 41 40
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva 6.607 8.165
Titoli di capitale 6.607 8.165
Totale 41.945 46.167

Le attività finanziarie non correnti rilevate al fair value tra le componenti di conto economico includono quote OICR, titoli di debito, titoli di capitale e derivati non di copertura.

Le quote di OICR sono relative a 20,2 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II). Durante il periodo sono stati registrati rimborsi parziali di quote pari a €2,7 milioni parzialmente compensati dal relativo differenziale positivo di fair value per €0,6 milioni, mentre tra gli impegni risultano iscritte ulteriori quote da sottoscrivere pari a €1,1 milioni.

I titoli di debito registrano un ribasso di €0,5 milioni, dovuta al mix tra effetti valutativi e incassi del periodo. La composizione dei titoli di debito è rappresentata per €12,3 milioni dai titoli ABS delle cartolarizzazioni Cairo acquisiti nell'ambito dell'operazione di acquisizione di doValue Greece, per €1,8 milioni dal controvalore dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation, per €1,9 milioni dal co-investimento nelle notes della cartolarizzazione Mexico e per €0,1 milioni dal fair value di titoli ABS sottoscritti da doNext ed emessi dalla cartolarizzazione doRes Securitisation S.r.l. nell'ambito di un'operazione di nuova finanza.

I titoli di capitale classificati al fair value tra le componenti di conto economico sono riconducibili a partecipazioni di minoranza per le quali il Gruppo non ha esercitato l'opzione prevista dal principio IFRS 9 che consentirebbe di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza "riciclo" a conto economico.

I derivati non di copertura includono un'opzione legata all'acquisto di ulteriori quote partecipative nella società BidX1 citata di seguito tra le attività finanziarie rilevate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

La categoria delle attività finanziarie al costo ammortizzato include solo una quota non corrente di €0,6 milioni principalmente riferibile ai crediti verso la clientela il cui saldo risulta sostanzialmente in linea rispetto al precedente esercizio.

La categoria delle attività finanziarie non correnti valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva accoglie il valore dei titoli di capitale riferiti a due società per le quali il Gruppo ha esercitato l'opzione prevista dal principio IFRS 9 che consente di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza "riciclo" a conto economico:

  • €1,5 milioni pari all'11,46% della società fintech brasiliana QueroQuitar S.A. che opera nel campo delle digital collection;

  • €5,1 milioni pari al 11,9% di BidX1, società irlandese proptech specializzata nella promozione ed esecuzione di transazioni immobiliari per il tramite di processi di asta online in tempo reale. La riduzione della quota detenuta in BidX1 rispetto al 31 dicembre 2023 dove era pari al 17,7% è conseguenza delle nuove emissioni azionarie effettuate dalla società nel primo semestre del 2024.

La riduzione della voce per €1,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2023 trae origine dal processo valutativo di fair value ed è riconducibile esclusivamente all'investimento in BidX1.

Focus sulle operazioni di cartolarizzazione

Nel corso degli anni il Gruppo ha originato operazioni di cartolarizzazione oppure ha investito nelle stesse tramite la sottoscrizione dei relativi titoli di debito, assumendo anche il ruolo di Servicer. Di seguito si riporta una breve descrizione di tali operazioni.

Il 30 settembre 2016 è stata perfezionata la cessione del portafoglio non-performing della Capogruppo doValue al veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. ("Romeo") costituito ai sensi della Legge 130/1999. Successivamente, nel corso del secondo trimestre 2017, è stata trasferita la quota di portafoglio unsecured a favore del veicolo Mercuzio Securitisation S.r.l. ("Mercuzio") e contestualmente è stata portata a termine l'emissione dei titoli ABS da parte di entrambe le SPV con un unico tranching di titoli.

La Capogruppo doValue, in qualità di originator, ha sottoscritto una quota nominale di notes pari al 5% del totale titoli emessi al fine di rispettare quanto previsto dalla retention rule di cui al Regolamento UE 575/2013 (CRR).

In entrambe le operazioni il Gruppo doValue svolge il ruolo di Servicer e di Administrative Services Provider. Contestualmente all'operazione di acquisizione di doValue Greece, a giugno 2020 sono state sottoscritte notes mezzanine delle 3 cartolarizzazioni Cairo (Cairo I, Cairo II e Cairo III), i cui titoli sono assistiti da garanzie statali ("Asset Protection Scheme"). L'originator di questa operazione è Eurobank che ha ceduto €7,4 miliardi di crediti tra performing e non-performing.

Nel mese di dicembre 2020 sono stati inoltre sottoscritti titoli ABS mezzanine e junior della cartolarizzazione Relais che riguarda crediti leasing ceduti da UniCredit. Tali notes sono state tuttavia cedute nel mese di febbraio 2021, mentre il Gruppo ha mantenuto nell'operazione i ruoli di Master Servicer (svolto da doNext) e di Special Servicer (svolto da doValue).

Nella seconda metà del 2021, relativamente all'operazione Mexico, la Capogruppo doValue ha sottoscritto un importo pari a €45,0 milioni di notes junior e mezzanine, pari al 95% delle notes emesse dal veicolo e contestualmente venduto ad un terzo investitore il 90% del totale delle notes emesse; la rimanente quota di notes iscritta in bilancio corrisponde pertanto al 5% di classe B (mezzanine) e al 5% di classe C (junior). Il Gruppo è Servicer del portafoglio tramite la controllata doValue Greece.

Nel corso del primo trimestre del 2023 la controllata doNext ha erogato un finanziamento che è stato oggetto di cessione nello stesso periodo alla società di cartolarizzazione crediti doRes Securitisation S.r.l.. Nell'ambito di tale operazione, la doNext ha sottoscritto il 20% delle notes untranched emesse dalla SPV, corrispondenti a un importo di nominali €0,4 milioni, e ha assunto i ruoli di Master e Special Servicer.

NOTA 4 – IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE E PASSIVE

Le voci evidenziano la fiscalità anticipata per differenze temporanee deducibili nei futuri esercizi.

La voce Imposte differite attive (in seguito anche "DTA") ricomprende le quote relative alle svalutazioni dei crediti, le perdite fiscali riportabili in futuro e le attività fiscali anticipate determinate puntualmente sulla base delle consistenze mantenute delle componenti alle quali si riferiscono (e.g. cause, stanziamenti sul personale).

A tal proposito si rappresenta che la Capogruppo ha esercitato l'opzione sul mantenimento della possibilità di trasformazione in crediti di imposta di attività per imposte anticipate ai sensi dell'art. 11 D.Lgs. n. 59 del 3/5/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/06/2016. Tale norma ha introdotto il regime opzionale con la finalità di rimuovere le criticità emerse in sede comunitaria circa l'incompatibilità della disciplina di trasformazione delle DTA con la normativa in materia di aiuti di Stato, facendo sì che la convertibilità in crediti d'imposta delle DTA qualificate sia garantita solo a fronte di uno specifico canone da corrispondersi sull'ammontare di tali DTA.

Con riferimento alle imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011, per espressa previsione normativa di cui all'art. 56 del D.L. n. 225 del 29/12/2010, non sono deducibili i componenti negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasformate in credito d'imposta, procedendo ad annullare prioritariamente variazioni in diminuzione a scadenza più prossima per un ammontare cui corrisponde un'imposta pari alle DTA trasformate.

La legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) ha modificato il regime transitorio previsto dall'art. 16 commi 3-4 e 8-9 del D.L. 83/2015 in ordine alla deducibilità, sia ai fini IRES sia IRAP, delle perdite su crediti di banche, società finanziarie ed assicurazioni. La citata legge sostanzialmente ha differito al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026, sia ai fini IRES che IRAP, la deducibilità della quota del 10% dell'ammontare delle svalutazioni e delle perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo, originariamente prevista per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018.

Successivamente la legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019), all'articolo 1, commi 712-715, ha disposto il differimento della deduzione dei componenti negativi IRES. Nello specifico, la deducibilità, ai fini IRES e IRAP, dello stock di svalutazioni e perdite su crediti per gli enti creditizi e finanziari, pari al 12%, originariamente stabilita per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019, viene rinviata ai periodi d'imposta al 31 dicembre 2022 e ai tre successivi. Il differimento avviene in quote costanti.

L'art. 42 del D.L. n. 17/2022 interviene per la terza volta sul piano di deduzione originario con una tecnica di rinvio sostanzialmente analoga a quella effettuata dalla Legge n. 160/2019.

La legge di Bilancio 2024 (L. 213/2023) ha modificato per la quarta volta il piano di deduzione originario. La quota deducibile precedente prevista per il 2024 si riduce dal 18% al 17%, differendo l'1% in quote

costanti nei periodi di imposta in corso al 31 dicembre 2027 e al 31 dicembre 2028; inoltre, per il periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2026 la quota deducibile si riduce dal 7,7% al 4,7%, differendo il 3% in quote costanti nei periodi di imposta in corso al 31 dicembre 2027 e al 31 dicembre 2028.

A seguito della modifica il piano di recupero risulta oggi il seguente: 5% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2016; 8% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2017; 12% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2020; 12% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2021; 8,3% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2022; 18% per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023; 17% (-1%) per i periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2024; 11% per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2025; 4,7% (-3%) per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026; 2% (+2%) per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2027; 2% (+2%) per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2028.

Per effetto di tali disposizioni di legge, l'ammontare delle imposte anticipate relative alla Capogruppo ha iniziato a "movimentarsi" a partire dal 2023 tramite annulli con impatto economico.

Grazie al pagamento del canone per la conversione delle DTA in credito di imposta, l'ammontare delle svalutazioni di competenza del 2023 che concorrevano alla perdita fiscale, saranno oggetto di trasformazione in credito di imposta a partire dalla data di invio della dichiarazione dei redditi (IRES e IRAP), entro il 15 ottobre 2024 (€10,7 milioni). Inoltre, una parte di questo stock (€0,8 milioni) sono state trasformate in credito di imposta già nel secondo trimestre 2024, successivamente all'approvazione del Bilancio 2023, grazie alla presenza dei requisiti normativi relativi alla perdita civilistica.

Al 30 settembre 2024 la voce subisce una riduzione complessiva di €2,9 milioni dovuta in parte alla trasformazione in credito d'imposta sopra citata nonché ad annulli di periodo sulle differenze temporanee. La dinamica sopra descritta relativa alle DTA di cui alla Legge 214/2011 ha fatto rilevare annulli di periodo per €12,7 milioni e parallelamente nuovi stanziamenti di pari importo.

Risultano inoltre €47,1 milioni di DTA cumulate non iscritte (€10,8 milioni sorte nel periodo), di cui €32,1 milioni a fronte di perdite fiscali relative alla Regione iberica e, €15,0 milioni relative alla Capogruppo, di cui €11,2 milioni che trovano origine nella quota di interessi passivi che subiscono la limitazione di deducibilità al 30% del Reddito Operativo Lordo fiscale e per le quali potrà esserne valutata l'iscrizione in esercizi successivi.

Con riferimento a quanto previsto dallo IAS 12, le attività per imposte anticipate iscritte sono sottoposte ad un test di sostenibilità tenendo conto di proiezioni economiche prevedibili per gli esercizi futuri e al fine di verificare che vi siano redditi imponibili futuri a fronte dei quali sia possibile utilizzare le medesime. Il test eseguito sui dati al 30 settembre 2024 ha quindi tenuto conto del Piano industriale 2024-2026 approvato nel Consiglio di Amministrazione del 20 marzo 2024, ed aggiornato relativamente al budget 2024 sulla base delle nuove proiezioni approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 7 agosto 2024, e in generale di stime basate sui più recenti parametri sia endogeni che esogeni. L'esito del probability test al 30 settembre 2024 supporta la capacità delle società del Gruppo di produrre redditi imponibili futuri capienti, ossia in grado di assorbire la recuperabilità delle proprie DTA residue.

I criteri utilizzati per l'iscrizione della fiscalità differita "attiva" possono essere così riassunti:

  • le attività per imposte anticipate corrispondono agli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri riferibili a differenze temporanee;
  • presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che, rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili.

La fiscalità è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore in ogni Paese, con applicazione, solo a doNext dell'addizionale IRES di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari italiani (Legge 28 dicembre 2015, n. 208).

Per quanto riguarda invece la determinazione della aliquota IRAP italiana, al 30 settembre 2024 doValue mantiene i requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria. A seguito di tale classificazione doValue determina la base imponibile come le società ordinarie, oltre a tener conto della differenza tra gli interessi attivi e proventi assimilati e gli interessi passivi e oneri assimilati nei limiti previsti fiscalmente e trovando applicazione anche l'aliquota maggiorata (pari al 5,57% salvo diverse disposizioni delle singole regioni competenti), come applicata agli enti creditizi e finanziari.

Imposte differite attive

Composizione

(€/000)

30/09/2024 31/12/2023
Accantonamenti in contropartita a Conto Economico 75.124 78.032
Svalutazioni su crediti 26.958 40.239
Perdite fiscali riportabili in futuro 30.288 18.230
Accantonamenti fondo rischi e oneri 2.486 2.658
Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali 9.644 12.021
Spese amministrative 2.392 1.504
Altre attività / passività 3.356 3.380
Accantonamenti in contropartita a Patrimonio Netto 297 319
Piani a benefici definiti 297 319
Totale 75.421 78.351

Variazione

(€/000)

Contropartita
C.E.
Contropartita
P.N.
Totale Totale
30/09/2024 31/12/2023
Esistenze iniziali 78.032 319 78.351 101.758
Aumenti 13.627 - 13.627 11.062
Imposte anticipate rilevate nel periodo 12.907 - 12.907 11.062
- Relative a precedenti periodi 91 - 91 366
- Sorte 12.816 - 12.816 10.696
Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 1 - 1 -
Altre variazioni 719 - 719 -
Diminuzioni (16.535) (22) (16.557) (34.469)
Imposte anticipate annullate nel periodo (15.642) - (15.642) (34.297)
- Rigiri (15.642) - (15.642) (16.531)
- Svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - - - (17.766)
Altre variazioni (893) (22) (915) (172)
Esistenze finali 75.124 297 75.421 78.351

Imposte differite passive

Composizione

30/09/2024 31/12/2023
Accantonamenti in contropartita a Conto Economico 40.422 42.602
Altre attività / passività 40.975 43.155
Altre poste (553) (553)
Accantonamenti in contropartita a Patrimonio Netto 21 21
Piani a benefici definiti 21 21
Totale 40.443 42.623

Variazione

(€/000)

Contropartita
C.E.
Contropartita
P.N.
Totale Totale
30/09/2024 31/12/2023
Esistenze iniziali 42.602 21 42.623 51.003
Aumenti 393 - 393 1.429
Imposte differite rilevate nel periodo 393 - 393 1.429
- Sorte 393 - 393 1.429
Diminuzioni (2.573) - (2.573) (9.809)
Imposte differite annullate nel periodo (2.573) - (2.573) (9.809)
- Rigiri (2.188) - (2.188) (4.900)
- Altre (385) - (385) (4.909)
Esistenze finali 40.422 21 40.443 42.623

Le imposte differite passive derivano principalmente da operazioni di aggregazione aziendale ed in particolare risultano dall'esercizio di Purchase Price Allocation (PPA) come effetto fiscale complessivo degli aggiustamenti di fair value apportati ai valori di ingresso in consolidamento delle società acquisite doValue Spain e doValue Greece entrambe determinate sulla base della PPA definitiva.

NOTA 5 – ALTRE ATTIVITÀ

Si espone di seguito un dettaglio della composizione delle altre attività correnti e non correnti.

(€/000)

30/09/2024 31/12/2023
Altre attività non correnti 3.848 3.716
Altre attività correnti 73.706 64.076
Ratei / Risconti attivi 3.070 2.268
Partite relative al personale dipendente 1.110 696
Crediti per anticipi 57.608 43.130
Crediti tributari diversi da imposte sul reddito 7.140 16.576
Altre partite 4.778 1.406
Totale 77.554 67.792

La voce registra un incremento di €9,8 milioni attestandosi a €77,6 milioni generato dall'effetto combinato di una riduzione dei crediti tributari diversi dalle imposte sul reddito, principalmente riconducibile alla controllata doValue Greece, e di un incremento di crediti per anticipi verso clienti nell'ambito della Regione Ellenica, in particolare per effetto di azioni di rafforzamento delle attività legali di recupero. Da ultimo si registra un incremento anche nelle altre partite per effetto dei costi maturati e sospesi direttamente attribuibili all'aumento di capitale e al rifinanziamento delle obbligazioni connessi all'operazione di acquisizione di Gardant, che si definiranno presumibilmente nel corso del quarto trimestre: tali costi, una volta contabilizzata l'operazione verranno riclassificati a patrimonio netto.

Le altre attività non correnti includono prevalentemente depositi cauzionali.

NOTA 6 – CREDITI COMMERCIALI

(€/000)

30/09/2024 31/12/2023
Crediti 175.678 200.948
Crediti in maturazione (Fatture da emettere) 150.756 151.452
Crediti per fatture emesse non ancora incassate 24.922 49.496
Accantonamenti (1.134) (1.104)
Accantonamenti per perdite future attese sui crediti (1.134) (1.104)
Totale 174.544 199.844

I crediti commerciali derivano da fatture emesse e da ricavi in maturazione prevalentemente connessi all'attività di servicing e di servizi immobiliari su mandato e pertanto principalmente riferibili alla voce di ricavo "ricavi da contratti con clienti".

La voce evidenzia una riduzione di €25,3 milioni rispetto al saldo del 31 dicembre 2023, riconducibile alla riduzione significativa delle fatture da incassare (€24,6 milioni); i crediti in maturazione, invece, restano sostanzialmente stabili.

Gli accantonamenti per perdite future attese sui crediti incidono per lo 0,6% dei crediti.

NOTA 7 – ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FISCALI

Al 30 settembre 2024 le attività fiscali si attestano a €4,5 milioni (€4,6 milioni al 31 dicembre 2023) ed includono crediti d'imposta originati da società italiane e spagnole.

Le passività fiscali ammontano a €5,6 milioni (€10,5 milioni al 31 dicembre 2023) e rappresentano il debito verso l'erario per imposte al netto delle liquidazioni effettuate nel periodo.

NOTA 8 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE

Il saldo di €90,5 milioni, con un decremento di €21,9 milioni rispetto al saldo di €112,4 milioni al 31 dicembre 2023, rappresenta le disponibilità liquide alla data di chiusura del periodo. Per informazioni circa l'evoluzione successiva si rimanda a quanto riportato nella Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo al paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.

Per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide si rimanda al prospetto del Rendiconto Finanziario consolidato.

NOTA 9 – ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE E PASSIVITÀ ASSOCIATE

La voce in esame include sostanzialmente le attività valutate sulla base del minore tra il costo, inteso come valore netto contabile, e il presumibile valore di realizzo, che in ragione delle decisioni assunte dal management rispondono ai requisiti previsti dall'"IFRS 5 - Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate" per la loro classificazione in tale voce.

La tabella rileva i valori relativi alla partecipazione totalitaria nelle quote sociali di Special Purpose Vehicles (SPV) che il Gruppo sta liquidando o intende cedere a terze parti.

I dati al 30 settembre 2024 corrispondono ad un SPV con sede in Italia; rispetto al 31 dicembre 2023 l'importo riferito ai due SPV con sede in Spagna è stato interamente svalutato.

30/09/2024 31/12/2023
Attività non correnti:
Attività immateriali - -
Immobili, impianti e macchinari - -
Partecipazioni in società collegate e joint venture - -
Attività finanziarie non correnti 10 16
Imposte differite attive - -
Altre attività non correnti - -
Totale attività non correnti 10 16
Attività correnti:
Rimanenze - -
Attività finanziarie correnti - -
Crediti commerciali - -
Attività fiscali - -
Altre attività correnti - -
Disponibilità liquide e depositi a breve - -
Totale attività correnti - -
Totale attività destinate alla dismissione 10 16
Passività non correnti:
Prestiti e finanziamenti non correnti - -
Altre passività finanziarie non correnti - -
Benefici a dipendenti - -
Fondi rischi e oneri - -
Imposte differite passive - -
Altre passività non correnti - -
Totale passività non correnti - -
Passività correnti:
Prestiti e finanziamenti correnti - -
Altre passività finanziarie correnti - -
Debiti commerciali - -
Passività fiscali - -
Altre passività correnti - -
Totale passività correnti - -
Totale passività associate ad attività destinate alla dismissione - -

Passivo e Patrimonio Netto

NOTA 10 – PATRIMONIO NETTO

(€/000)

30/09/2024 31/12/2023
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 57.371 53.031
Capitale sociale 41.280 41.280
Azioni proprie (9.347) (6.095)
Riserva da valutazione (4.317) (2.830)
Altre riserve 19.414 38.506
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 10.341 (17.830)
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 57.755 51.660
Totale 115.126 104.691

Il capitale sociale sottoscritto e versato della Capogruppo al 30 settembre 2024 ammonta a €41,3 milioni diviso in 16.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale. A tal proposito si precisa che a partire dallo scorso 23 settembre, in esecuzione della deliberazione assunta l'11 settembre 2024 dall'Assemblea degli Azionisti riunitasi in sede straordinaria, le originarie n. 80.000.000 azioni ordinarie doValue sono state raggruppate in n. 16.000.000 azioni ordinarie sulla base del rapporto di n. 1 nuova azione ogni n. 5 azioni esistenti, senza modifica delle relative caratteristiche.

La tabella che segue indica le azioni in circolazione alla data di riferimento; per un confronto omogeneo i dati del periodo comparativo sono stati riesposti come se il raggruppamento azioni sopra indicato fosse intervenuto il 1° gennaio 2023.

(n.di azioni) 30/09/2024 31/12/2023 (*)
Azioni ordinarie emesse 16.000.000 16.000.000
Azioni proprie (555.385) (298.926)
Totale azioni in circolazione 15.444.615 15.701.074

(*) Dato riesposto a seguito del raggruppamento azioni

Le azioni proprie, rappresentate a diretta riduzione del Patrimonio Netto, si attestano a €9,3 milioni rispetto a €6,1 milioni dell'esercizio precedente, con un aumento di €3,2 milioni. Al 30 settembre 2024 il numero di azioni proprie è pari al 3,47% del numero delle azioni ordinarie emesse.

Di seguito sono riportate le informazioni relative alla movimentazione del numero delle azioni proprie in portafoglio, che evidenziano un incremento dovuto ad acquisizioni sul mercato pari a 1.332.600 azioni per un controvalore di €3,4 milioni e una diminuzione derivante dall'esercizio di 50.302 diritti di performance stock grants (per un controvalore di €168 mila), assegnate da parte di doValue ai beneficiari in sede di consuntivazione del sistema incentivante, in conformità alla Politica in Materia di Remunerazione. Il raggruppamento delle azioni sopra descritto è riportato in tabella come un unico movimento essendo intervenuto successivamente alle movimentazioni di acquisto e cessione.

(n.di azioni proprie) 30/09/2024 31/12/2023
Esistenze iniziali 1.494.630 900.434
Acquisti 1.332.600 667.400
Cessioni per esercizio di performance stock grants (50.302) (73.204)
Raggruppamento azioni (2.221.543) (1.195.704)
Esistenze finali 555.385 298.926

La riserva da valutazione al 30 settembre 2024 si attesta ad un valore negativo di €4,3 milioni, (-€2,8 milioni al 31 dicembre 2023) ed include l'effetto combinato della valutazione del Trattamento di Fine Rapporto ai sensi dello IAS 19 e quello derivante dalla valutazione del titolo di capitale BidX1.

Le altre riserve risultano così composte:

(€/000)

30/09/2024 31/12/2023
Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta 26.094 26.076
Riserva legale 8.256 8.256
Riserva art. 7 L. 218/90 2.304 2.304
Riserva da aggregazioni aziendali 2 2
Riserva da FTA IAS art. 7 c7 D. Lgs. 38/2005 8.780 8.780
Riserva da FTA IAS IFRS 9 1.140 1.140
Riserva da utili a nuovo (8.597) (8.597)
Riserva utili riportati a nuovo - Share Based Payments 14.209 14.191
Altre riserve (6.680) 12.430
Riserva straordinaria 57.452 60.388
Riserva D.Lgs. n. 153/99 6.103 6.103
Riserva legale a fronte di utili distribuiti 44 44
Riserva art. 7 L. 218/90 4.179 4.179
Riserva da aggregazioni aziendali 1.746 1.746
Riserva connessa a Share Based Payments 1.693 2.134
Riserva di consolidamento (77.897) (62.164)
Totale 19.414 38.506

Nel complesso la voce evidenzia un decremento di €19,1 milioni determinato dalla combinazione dei seguenti principali elementi:

  • €2,9 milioni di diminuzione a fronte della perdita dell'esercizio 2023 che l'Assemblea degli Azionisti del 26 aprile 2024 ha deliberato di coprire tramite utilizzo della riserva straordinaria;
  • €15,7 milioni di aumento della riserva negativa di consolidamento dovuta sostanzialmente ai risultati 2023 delle controllate;
  • €0,4 milioni di riduzione netta delle riserve Share-Based Payments contabilizzate ai sensi dell'IFRS 2 per effetto della politica di remunerazione che prevede l'attribuzione, a talune categorie di manager, di compensi sotto forma di azioni (si rimanda alla Nota 17 – Pagamenti basati su azioni per maggiori dettagli).

Il Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi è pari ad €57,8 milioni, comprensivo del risultato del periodo attribuibile ai Terzi pari a €6,1 milioni, e fa riferimento alla quota del 20% in doValue Greece detenuta da Eurobank.

NOTA 11 – PRESTITI E FINANZIAMENTI

(€/000)

Tasso Interesse % Scadenza 30/09/2024 31/12/2023
Prestiti e finanziamenti non correnti 294.041 552.861
Obbligazione 2020 5% 04/08/2025 - 259.601
Obbligazione 2021 3,375% 31/07/2026 294.041 293.260
Prestiti e finanziamenti correnti 290.977 35.169
Finanziamenti bancari Euribor3m+1,8% 12 mesi 25.516 25.506
Obbligazione 2020 5% 01/02/2025 263.796 5.500
Obbligazione 2021 3,375% 31/01/2025 1.665 4.163
Totale 585.018 588.030

Il saldo dei prestiti e finanziamenti al 30 settembre 2024 accoglie i valori di debito residuo al costo ammortizzato delle obbligazioni (quota corrente e non corrente) così suddivise:

€263,8 milioni per il prestito obbligazionario senior garantito emesso il 4 agosto 2020 con scadenza 2025 ad un tasso fisso annuo del 5% per una linea capitale di €264,0 milioni (€265,0 milioni all'emissione), ridottasi di €1,0 milione nel 2023 per effetto di un'operazione di parziale riacquisto ("bond buyback") da parte della Capogruppo di propri titoli di debito. La liquidità derivante dal

prestito obbligazionario in oggetto era stata utilizzata per rimborsare il finanziamento ponte nel contesto dell'acquisizione di doValue Greece;

€295,7 milioni per il prestito obbligazionario senior garantito emesso il 22 luglio 2021 con scadenza 2026 ad un tasso fisso annuo del 3,375%, per un importo in linea capitale di €296,0 milioni (€300,0 milioni all'emissione), il quale nel 2023 è stato ridotto di €4,0 milioni per effetto di due operazioni di riacquisto da parte della Capogruppo di propri titoli di debito. Tale prestito obbligazionario è stato utilizzato per rimborsare il Facility Loan concluso per finanziare l'acquisto della partecipazione in doValue Spain e per il rifinanziamento dell'indebitamento preesistente della medesima partecipata.

Le obbligazioni sono state riservate a investitori qualificati e sono quotate sul sistema multilaterale di negoziazione Euro MTF dalla Borsa del Lussemburgo. La componente finanziamenti bancari include €25,5 milioni relativi quasi esclusivamente all'utilizzo di

una linea di credito revolving con scadenza 12 mesi finalizzata ad esigenze temporanee di liquidità nella Regione Ellenica.

Si segnala che sia le obbligazioni che i finanziamenti bancari prevedono alcuni coventants che, al 30 settembre 2024 risultano rispettati. Per ulteriori dettagli si rimanda alla sezione "Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura – Gestione del Capitale".

NOTA 12 – ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

(€/000)

30/09/2024 31/12/2023
Altre passività finanziarie non correnti 44.572 50.301
Passività per leasing 22.588 29.795
Earn-out 21.984 20.506
Altre passività finanziarie correnti
Passività per leasing
Earn-out
24.195
12.195
12.000
46.239
11.704
34.162
Altre - 373
Totale 68.767 96.540

La passività per leasing, suddivisa nella quota corrente e non corrente, è relativa alla rilevazione del valore attuale dei rimanenti canoni di leasing futuri a seguito dell'introduzione dell'IFRS 16. Si rimanda alla Nota 18 per la movimentazione dell'esercizio delle passività per leasing.

La passività per Earn-out iscritta per €22,0 milioni tra le altre passività finanziare non correnti nonché per €12,0 milioni nella quota corrente, fa riferimento al debito derivante dall'acquisizione di doValue Greece legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni. Entro la fine del 2024 verrà definito un accordo con la parte venditrice circa la tempistica di pagamento ed eventuale modifica dell'importo dovuto relativo alla quota corrente.

Durante il periodo, in seguito alla definizione dell'arbitrato in Spagna, è stato chiuso il debito per Earn-out legato all'acquisizione di doValue Spain, per un totale di €22,4 milioni inclusivi di interessi passivi per ritardato pagamento pari a €4,8 milioni (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Rischi operativi – Rischi legali e fiscali" oltre che ai Fatti di rilievo intervenuti nel periodo della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo).

Indebitamento finanziario netto

Il prospetto della posizione finanziaria netta di seguito riportato è in linea con l'Orientamento n. 39 emanato il 4 marzo 2021 dall'ESMA, e con il Richiamo di Attenzione n. 5/2021 emesso dalla CONSOB il 29 aprile 2021, che ha sostituito i riferimenti alle raccomandazioni CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi" e quelli presenti nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 in materia di posizione finanziaria netta.

Il dato comparativo del 31 dicembre 2023 è stato riesposto secondo lo schema ESMA sopra indicato rispetto a quello presente nella Relazione Finanziaria Annuale Consolidata 2023 che era invece conforme allo schema indicato nelle raccomandazioni CESR del 10 febbraio 2005.

Note 30/09/2024 31/12/2023
8 A Disponibilità liquide 90.509 112.376
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide - -
C Altre attività finanziarie correnti - -
D Liquidità (A)+(B)+(C) 90.509 112.376
11 E Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito) (289.312) (25.879)
11, 12 F Parte corrente del debito finanziario non corrente (25.860) (55.529)
G Indebitamento finanziario corrente (E)+(F) (315.172) (81.408)
H Indebitamento finanziario corrente netto (G)+(D) (224.663) 30.968
11 I Debito finanziario non corrente (escluso la parte corrente e gli strumenti di
debito)
(44.572) (50.301)
11 J Strumenti di debito (294.041) (552.861)
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L Indebitamento finanziario non corrente (I)+(J)+(K) (338.613) (603.162)
M Totale indebitamento finanziario (H)+(L) (563.276) (572.194)

Di seguito viene riportata una riconciliazione tra l'indebitamento finanziario netto secondo lo schema ESMA sopra esposto e la posizione finanziaria netta predisposta secondo le modalità di rappresentazione del Gruppo doValue ed inclusa nella Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo.

(€/000)

30/09/2024 31/12/2023
A Indebitamento finanziario netto (come da Orientamento ESMA) (563.276) (572.194)
Altre passività finanziarie correnti (Nota 12) 24.195 46.239
Debito finanziario non corrente (escluso la parte corrente e gli strumenti di debito) 44.572 50.301
B Elementi esclusi dalla Posizione finanziaria netta 68.767 96.540
C Posizione finanziaria netta (A)+(B) (494.509) (475.654)

NOTA 13 – BENEFICI AI DIPENDENTI

All'interno del Gruppo, sono presenti piani a benefici definiti, ovvero piani per i quali la prestazione è legata al salario ed all'anzianità del dipendente.

I piani a benefici definiti delle società italiane includono prevalentemente il "Trattamento di fine rapporto" coerentemente con la normativa applicabile, nonché altri fondi di natura contrattuale. Per la Grecia esiste invece un piano a benefici definiti su base obbligatoria.

In accordo con lo IAS19 le obbligazioni dei piani a benefici definiti sono determinate con il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo prevede che venga riconosciuto come costo d'esercizio il valore attuale dei benefici maturati da ogni partecipante al piano nell'esercizio stesso, considerando sia incrementi retributivi futuri che la formula di allocazione benefici. Il beneficio totale che il partecipante prevede di acquisire alla data di pensionamento è suddiviso in unità, associate da un lato all'anzianità lavorativa maturata alla data di valutazione e dall'altro all'anzianità futura attesa fino al pensionamento.

I Benefici a favore dei dipendenti rideterminati per l'applicazione dello IAS 19, risultano così movimentati nel corso del periodo.

(€/000)

30/09/2024 31/12/2023
Esistenze iniziali 8.412 9.107
Aumenti 490 2.693
Accantonamento del periodo 491 2.636
Altre variazioni (1) 57
Decrementi (755) (3.388)
Liquidazioni effettuate (663) (3.188)
Altre variazioni (92) (200)
Esistenze finali 8.147 8.412

Complessivamente la voce evidenzia riduzione del 3% rispetto al 31 dicembre 2023.

NOTA 14 – FONDI RISCHI E ONERI

(€/000)

Fondi in contropartita alla voce
"Accantonamenti a FRO" di conto
economico
Fondi in contropartita ad altre
voci di conto economico
Controv
ersie
legali
Controve
rsie
stragiudi
ziali e
altri
fondi
rischi
Totale fondi
in
contropartit
a alla voce
"Accantona
menti a
FRO" di
conto
economico
Passività
potenziali
per il
personale
Altre Totale
fondi in
contropa
rtita ad
altre
voci di
conto
economi
co
Totale Totale
30/09/2024 31/12/2023
Esistenze iniziali 7.015 8.659 15.674 722 9.960 10.682 26.356 37.655
Aumenti
Accantonamento del periodo
3.242
3.136
1.593
1.458
4.835
4.594
53
36
2.246
2.246
2.299
2.282
7.134
6.876
6.977
6.187
Variazioni dovute al passare
del tempo e a modifiche del
tasso di sconto
7 67 74 17 - 17 91 409
Altre variazioni 99 68 167 - - - 167 381
Diminuzioni
Rilascio eccedenze del
periodo
(2.038)
(688)
(1.646)
(721)
(3.684)
(1.409)
(152)
-
(3.203)
-
(3.355)
-
(7.039)
(1.409)
(18.276)
(8.219)
Utilizzo nel periodo per
pagamenti
(1.282) (821) (2.103) (14) (3.203) (3.217) (5.320) (8.367)
Altre variazioni (68) (104) (172) (138) - (138) (310) (1.690)
Esistenze finali 8.219 8.606 16.825 623 9.003 9.626 26.451 26.356

La voce controversie legali, con contropartita economica nella voce "accantonamenti a FRO", contiene principalmente il fondo a presidio dei rischi per cause passive rinvenienti dall'attività core del Gruppo che presenta un incremento di €1,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2023, a fronte dell'effetto congiunto tra rilasci per la definizione di alcune cause, utilizzi per pagamenti ed accantonamenti per nuove controversie. La voce controversie stragiudiziali e altri fondi rischi presenta un saldo pari a €8,6 milioni, sostanzialmente in linea con quello del 31 dicembre 2023, e comprende principalmente stanziamenti effettuati a fronte di rischi per i quali non sono attivate al momento azioni legali.

La voce passività potenziali per il personale accoglie gli stanziamenti contabilizzati necessari a finanziare eventuali premi che non rispondono a meccanismi di quantificazione determinabili.

La componente altre, rientrante tra i fondi in contropartita ad altre voci, passa da €10,0 milioni a €9,0 milioni per l'effetto relativo agli accantonamenti e pagamenti delle quote di competenza del periodo dei corrispettivi variabili connessi ad una particolare tipologia di fee (c.d. "Curing Fee"), in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS15, per un effetto netto di -€1,0 milione.

NOTA 15 – DEBITI COMMERCIALI

(€/000)

30/09/2024 31/12/2023
Debiti verso fornitori per fatture da ricevere 30.727 48.245
Debiti verso fornitori per fatture da liquidare 32.482 37.138
Totale 63.209 85.383

Il dato al 30 settembre 2024 rileva una diminuzione del 26% pari a €22,2 milioni rispetto al saldo rilevato al 31 dicembre 2023 riconducibile sia a minori debiti per fatture da ricevere che per fatture da liquidare.

NOTA 16 – ALTRE PASSIVITÀ

(€/000)

30/09/2024 31/12/2023
Altre passività non correnti 8.407 9.087
Somme da riconoscere a terzi 8.267 8.812
Risconto di contributi pubblici in conto capitale 140 275
Altre passività correnti 39.942 59.906
Somme da riconoscere a terzi 285 4.411
Debiti relativi al personale 18.725 22.139
di cui dipendenti 18.254 21.780
di cui Amministratori e Sindaci 471 359
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 4.218 6.047
Debiti tributari diversi da imposte sul reddito 10.752 11.938
Partite in corso di lavorazione 970 1.484
Risconto di contributi pubblici in conto capitale 227 426
Altri ratei / risconti passivi 4.618 13.313
Altre partite 147 148
Totale 48.349 68.993

Al 30 settembre 2024 la voce si attesta a €48,3 milioni contro €69,0 milioni del 2023, con una diminuzione complessiva di €20,6 milioni.

Relativamente alle altre passività non correnti, la principale componente "somme da riconoscere a terzi" include €5,4 milioni relativi alla passività nei confronti di Eurobank legata alla "commissione di indennizzo anticipato" e sottoposta a determinate condizioni di performance, ricevuta dal Gruppo a fronte della cartolarizzazione del portafoglio Mexico. La voce include inoltre €2,9 milioni di passività relativa all'acquisizione di software con contratti a medio-lungo termine in Italia e in Grecia.

La componente altre passività correnti evidenzia un decremento complessivo di €20,0 milioni che trova origine prevalentemente nella categoria "altri ratei / risconti passivi", in riduzione di €8,7 milioni a seguito del progressivo rilascio della quota del risconto passivo sul pagamento anticipato di commissioni di servicing della Regione Ellenica. Anche le restanti categorie evidenziano un trend in diminuzione, tra cui in particolare la diminuzione complessiva di "debiti relativi al personale" e "debiti verso istituti di previdenza sociale" (- €5,2 milioni), la categoria "somme da riconoscere a terzi" (-€4,1milioni) e "debiti tributari diversi da imposte sul reddito" (-€1,2 milioni).

NOTA 17 – PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

L'Assemblea degli Azionisti di doValue il 26 aprile 2024 ha approvato la Relazione sulla Politica in materia di retribuzione 2024 e sui compensi corrisposti nel 2023.

La Politica in materia di remunerazione è basata sull'orizzonte temporale 2024-2026, in linea con il Piano industriale triennale approvato lo scorso 20 marzo 2024 e in grado di garantire pertanto un'elevata coerenza all'intero sistema di Governance e allineare agli obiettivi di lungo termine la struttura dei compensi dell'Amministratore Delegato e degli altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche (di seguito, "DIRS").

La nuova Politica in materia di remunerazione 2024-2026 evidenzia i seguenti cambiamenti:

  • una nuova struttura di compensi per l'Amministratore Delegato, che vede una revisione della retribuzione fissa e di quella variabile e l'inclusione tra i beneficiari del terzo ed ultimo ciclo (2024- 2026) del Piano di incentivazione a lungo termine (di seguito "LTI") 2022-2024;
  • una revisione del Pay-Mix dell'Amministratore Delegato e dei DIRS che vede:
    • per l'Amministratore Delegato un massimo del 100% della remunerazione fissa come componente variabile di breve termine e un massimo del 160% della remunerazione fissa come Piano LTI;
    • per gli altri DIRS, l'allineamento tra componente variabile di breve termine e componente variabile di lungo termine (fino ad un massimo del 100% della remunerazione fissa come componente STI e fino ad un massimo del 100% della remunerazione fissa come LTI);
  • una revisione della scorecard dell'MBO dell'Amministratore Delegato e dei DIRS, aumentando il peso dei KPI finanziari in allineamento alle prassi di mercato;
  • l'informativa circa i KPIs legati al terzo ed ultimo ciclo 2024-2026 del Piano LTI 2022-2024.

Il piano LTI attribuisce ai beneficiari (Amministratore Delegato, DIRS e Risorse Chiave) il diritto di ricevere, su base rotativa, azioni gratuite di doValue se risulta rispettato un determinato insieme di condizioni di rendimento al termine del periodo di vesting definito in tre anni. Tale piano prevede un entry gate collegato alla redditività di Gruppo.

Il ciclo 2024-2026 dell'LTI è collegato ad obiettivi di sostenibilità economica e crescita finanziaria, apprezzamento del valore delle azioni, crescita del fatturato e ESG.

Per le azioni attribuite ai DIRS è previsto un periodo di retention ("lock-up") di 1 anno per il 50% delle azioni riconosciute e assegnate, mentre per l'Amministratore Delegato, tale periodo è fissato in 2 anni.

Il prezzo di riferimento per il calcolo del numero di azioni da assegnare alla fine di ogni periodo quale valore del piano di incentivazione LTI è determinato utilizzando la media dei prezzi di chiusura nei 3 mesi precedenti il giorno in cui il Consiglio di Amministrazione approva ciascun ciclo.

Dopo il pagamento del compenso variabile, doValue si riserva il diritto, entro 5 anni dalla data di assegnazione del compenso variabile, di chiedere al beneficiario la restituzione del bonus ("clawback"), in specifici casi di comportamento fraudolento o colpa grave, violazione di leggi o del Codice Etico e delle regole aziendali, ovvero l'attribuzione di un bonus sulla base di dati che successivamente risultino essere manifestamente errati o alterati intenzionalmente. Le condizioni di malus sono applicabili anche nel caso in cui una delle clausole di clawback si verifichi durante il periodo di performance.

Per le citate tipologie di remunerazione il Gruppo utilizza azioni proprie in portafoglio.

Complessivamente, la quota imputata a conto economico per i primi nove mesi del 2024 che va a ridurre la relativa riserva di patrimonio netto, ammonta a €176 mila.

Per un maggior dettaglio sulle modalità e termini di attribuzione delle azioni, si rinvia alla documentazione informativa pubblicata sul sito internet del Gruppo doValue www.doValue.it (sezione "Governance/Remunerazione").

NOTA 18 – LEASING

Il Gruppo ha contratti di leasing in essere aventi ad oggetto fabbricati, impianti elettronici (hardware) ed autovetture classificate nella categoria "altre attività materiali", i quali sono destinati all'utilizzo nelle attività operative o assegnati ai dipendenti.

I leasing riferiti ad immobili hanno generalmente durata originaria che va da un minimo di 4 ad un massimo di 7 anni, quelli riferiti agli hardware 8 anni, mentre quelli riferiti alle autovetture hanno generalmente una durata originaria di 4 anni.

Le passività riferite a questi contratti di leasing sono garantite dal titolo di proprietà del locatore sui beni locati.

Generalmente, il Gruppo non può concedere a sua volta in leasing a terzi i beni locati. La maggior parte dei contratti di leasing includono opzioni per rinnovo e cancellazione, tipiche dei contratti di locazione immobiliare, mentre non sono previsti pagamenti variabili.

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle attività per diritto d'uso e i loro movimenti nel periodo:

(€/000)

Fabbricati Impianti
elettronici
Altre attività
materiali
Totale Totale
30/09/2024 31/12/2023
Esistenze iniziali 28.808 10.062 2.692 41.562 50.650
Aumenti 662 4.013 1.906 6.581 5.946
Acquisti 560 4.013 1.782 6.355 4.725
Altre variazioni 102 - 124 226 1.221
Diminuzioni (6.938) (3.679) (1.472) (12.089) (15.034)
Ammortamenti (6.633) (3.126) (1.009) (10.768) (14.323)
Altre variazioni (305) (553) (463) (1.321) (711)
Esistenze finali 22.532 10.396 3.126 36.054 41.562

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle passività per leasing (incluse nella voce "Altre passività finanziarie") e i loro movimenti nel periodo:

(€/000)

30/09/2024 31/12/2023
Esistenze iniziali 41.499 49.938
Aumenti 7.280 7.788
Nuove passività 6.191 3.361
Oneri finanziari 1.021 1.298
Altre variazioni 68 3.129
Decrementi (13.996) (16.227)
Pagamenti (12.732) (15.928)
Altre variazioni (1.264) (299)
Esistenze finali 34.783 41.499
di cui: Passività per leasing non correnti 22.588 29.795
di cui: Passività per leasing correnti 12.195 11.704

Gli aumenti, pari a €7,3 milioni si riferiscono principalmente alla categoria impianti elettronici e altre attività materiali che includono principalmente le vetture aziendali.

Di seguito gli importi iscritti nel prospetto di conto economico:

30/09/2024 30/09/2023
Ammortamenti dei diritti d'uso (10.768) (10.749)
Oneri finanziari sulle passività per leasing (1.021) (1.049)
Totale (11.789) (11.798)

4. INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

NOTA 19 – RICAVI DA CONTRATTI CON I CLIENTI

(€/000)

30/09/2024 30/09/2023
Servizi di servicing su mandato 126.904 129.252
Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 131.872 138.799
Servizi immobiliari su mandato 21.837 29.707
Totale 280.613 297.758

La voce, complessivamente, registra una flessione del 6% rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente. Tale risultato è legato a minori ricavi registrati in tutte le componenti: servizi di servicing su mandato (- 2%), servizi immobiliari su mandato (-26%) e servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione (-5%).

Tale contrazione, in linea con le aspettative del Gruppo, è la risultante delle peggiorate condizioni macroeconomiche che stanno influenzando tutto il settore di riferimento.

A livello geografico si riporta uno scostamento negativo tra i due periodi a confronto sia nella Regione Ellenica, sostanzialmente per lo slittamento nel quarto trimeste di alcuni ricavi per cessioni, sia nella Regione Iberica, principalmente nel settore dei servizi immobiliari dovuto alla pressione sui prezzi del real estate. In Italia si registra invece una sostanziale stabilità dei ricavi.

Obbligazioni di fare

Servizi di servicing su mandato e per operazioni di cartolarizzazione

I servizi di servicing comprendono le attività di amministrazione, gestione e recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti prevalentemente nonperforming.

Tali servizi di norma comprendono un'obbligazione di fare che viene adempiuta nel corso del tempo: il cliente, infatti, riceve e utilizza simultaneamente i benefici del servizio di recupero e la prestazione svolta migliora il credito che il cliente controlla.

Per la rilevazione dei ricavi il Gruppo applica un metodo di valutazione basato sugli output rappresentati sia dalle masse gestite che dagli incassi su ciascuna posizione in mandato, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente.

Il Gruppo, in seguito ad una più puntuale interpretazione di alcune clausole previste dal Service Level Agreement siglato tra doValue Greece e Eurobank connesse ad una particolare tipologia di fee (c.d. "Curing Fee") ed in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS 15 relativamente ai corrispettivi variabili, ha allineato la relativa modalità di rilevazione dei ricavi, che vede in contropartita la costituzione di uno specifico fondo rischi e oneri a fronte delle possibili penalties sui portafogli ristrutturati di stock e flusso.

Servizi immobiliari su mandato

Si tratta del complesso di attività di gestione di asset immobiliari per conto e su mandato di terzi, tra cui la gestione delle garanzie immobiliari, lo sviluppo e la gestione degli immobili oggetto di mandato.

Come per i servizi di servicing sopra citati, vi è un'obbligazione di fare adempiuta nel corso del tempo perché il cliente riceve e utilizza simultaneamente i benefici del servizio di gestione e/o vendita dell'immobile.

Per la rilevazione dei ricavi il Gruppo applica un metodo di valutazione basato sugli output delle attività di gestione degli immobili e dalle vendite su ciascuna posizione gestita, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente.

Di seguito è riportata la suddivisione dei ricavi da contratti con i clienti del Gruppo:

(€/000)

Primi nove mesi 2024 Italia Regione
Ellenica
Iberia Elisioni
infrasettore
Consolidato
Servizi di servicing su mandato
Servizi di servicing per operazioni di
23.905 77.898 30.782 (5.681)
-
126.904
cartolarizzazione 65.154 66.718 - 131.872
Servizi immobiliari su mandato - 7.751 16.140 (2.054) 21.837
Totale ricavi 89.059 152.367 46.922 (7.735) 280.613
Primi nove mesi 2023 Italia Regione
Ellenica
Iberia Elisioni
infrasettore
Consolidato
Servizi di servicing su mandato 15.392 86.820 35.033 (7.993) 129.252
Servizi di servicing per operazioni di -
cartolarizzazione 73.989 64.810 - 138.799
Servizi immobiliari su mandato - 7.338 25.915 (3.546) 29.707
Totale ricavi 89.381 158.968 60.948 (3.375) 297.758

NOTA 20 – RICAVI DIVERSI

(€/000)

(€/000)

30/09/2024 30/09/2023
Servizi amministrativi/Corporate Services Provider 16.595 14.284
Servizi informativi 7.215 5.164
Recupero spese 2.885 1.646
Due diligence & Advisory 1.783 3.751
Servizi immobiliari ancillari 312 2.483
Altri ricavi 8.636 11.572
Totale 37.426 38.900

La voce rileva una flessione del 4% rispetto ai primi nove mesi del 2023, quale risultante di un peggioramento fatto registrare nelle componenti due diligence & advisory, servizi immobiliari ancillari e altri ricavi (complessivamente -40%), non compensato dal miglioramento nelle residue categorie indicate in tabella.

NOTA 21 – COSTI DI SERVIZI RESI

30/09/2024 30/09/2023
Costi per gestione pratiche in mandato (8.483) (10.979)
Spese di brokeraggio (6.743) (7.355)
Costi per servizi vari (164) -
Totale (15.390) (18.334)

La voce, che accoglie le competenze del network dedicato al recupero, risulta in riduzione rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente (-16%) anche a seguito della riduzione dei ricavi da contratti con i clienti di cui alla precedente Nota 19.

Il meccanismo di remunerazione della rete esterna, in diretta correlazione ai ricavi unito alla flessibilità degli accordi di collaborazione, consente al Gruppo di ridurre tali costi diretti per tutelare la propria marginalità in fasi cicliche di rallentamento del business.

NOTA 22 – COSTO DEL PERSONALE

(€/000)

30/09/2024 30/09/2023
Personale dipendente (145.651) (153.267)
Amministratori e sindaci (1.972) 4.099
Altro personale (6.055) (5.870)
Totale (153.678) (155.038)

Numero medio dei dipendenti per categoria

30/09/2024 30/09/2023
Personale dipendente 2.801 2.889
a) Dirigenti 89 111
b) Quadri direttivi 898 920
c) Restante personale dipendente 1.814 1.858
Altro personale 293 250
Totale 3.094 3.139

La voce presenta una riduzione dell'1% rispetto al periodo di confronto: in dettaglio, si denota una riduzione del 5% del costo per il personale dipendente, mentre nella lettura della componente amministratori e sindaci si deve considerare l'effetto positivo del 2023 dovuto all'effetto del rilascio di accantonamenti per compensi variabili differiti a favore del precedente Amministratore Delegato. La componente altro personale, che include prevalentemente il lavoro temporaneo in somministrazione, registra un incremento del 3%.

Il costo del personale include oneri legati ad incentivi all'esodo complessivamente pari a €10,3 milioni, di cui €6,1 milioni solo in Iberia.

Rispetto al dettaglio del costo per i benefici a dipendenti incluso all'interno della voce si rimanda a quanto esposto nella Nota 13 – Benefici a dipendenti.

NOTA 23 – SPESE AMMINISTRATIVE

(€/000)

30/09/2024 30/09/2023
Consulenze esterne (22.646) (15.354)
Information Technology (25.203) (25.514)
Servizi amministrativi e logistici (10.810) (9.145)
Manutenzione immobili e sorveglianza (1.983) (1.826)
Assicurazioni (1.180) (1.638)
Imposte indirette e tasse (1.319) (1.566)
Servizi postali, cancelleria (265) (415)
Spese indirette relative al personale (1.217) (1.333)
Recupero crediti (754) (929)
Utenze (1.694) (1.953)
Pubblicità e marketing (2.543) (3.212)
Altre spese (389) (424)
Totale (70.003) (63.309)

La voce complessivamente rileva un incremento dell'11% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Tale andamento è principalmente trainato da maggiori costi per consulenze esterne e in misura più contenuta per servizi amministrativi e logistici, mentre si segnalano riduzioni di spesa per quasi tutte le altre componenti, ma in particolare per assicurazioni, imposte indirette e tasse, utenze, pubblicità e marketing che compensano parzialmente gli incrementi evidenziati.

NOTA 24 – ONERI/PROVENTI DIVERSI DI GESTIONE

(€/000)

30/09/2024 30/09/2023
Recupero di spese 6 -
Contributi pubblici 334 281
Insussistenza di attività (265) (116)
Altri oneri (172) (98)
Altri proventi 756 1.661
Totale 659 1.728

La voce evidenzia nel periodo un saldo positivo di €0,7 milioni che si confronta con un saldo sempre positivo dei nove mesi a confronto (€1,7 milioni).

NOTA 25 – AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

(€/000)

30/09/2024 30/09/2023
Restated
Attività immateriali (30.498) (64.044)
Ammortamenti (30.498) (34.626)
Perdita di valore - (29.418)
di cui Perdita di valore su Avviamento - (12.530)
Immobili, impianti e macchinari (12.508) (12.635)
Ammortamenti (12.508) (12.635)
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2 829
Rettifiche di valore (14) (324)
Riprese di valore 16 1.153
Crediti commerciali 101 245
Rettifiche di valore (32) (38)
Riprese di valore 133 283
Altre attività - 262
Riprese di valore - 262
Totale (42.903) (75.343)

La voce rileva una riduzione del 43% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Nel dettaglio, la componente delle attività immateriali include la quota di ammortamenti che riflettono l'andamento delle curve di ammortamento sui contratti a lungo termine basate sui relativi business plan. La riduzione di periodo della componente (-€4,1 milioni) è legata alla diversa marginalità sugli SLA, in particolare della Regione Ellenica. Inoltre, rispetto all'esercizio precedente, il periodo in questione non subisce l'impatto negativo delle perdite di valore conseguenti alle risultanze del test di impairment che nel periodo comparativo vedevano rettificare lo SLA Santander per €14,7 milioni, il marchio riconducibile alla controllata doValue Spain (€1,7 milioni) e €12,5 milioni relativi all'avviamento della CGU "Iberia".

La categoria immobili, impianti e macchinari comprende gli effetti dello standard IFRS 16 per gli ammortamenti sui diritti d'uso che, nei primi nove mesi del 2024 incidono per €10,8 milioni (€10,7 milioni per lo stesso periodo del 2023).

NOTA 26 – ACCANTONAMENTI A FONDO RISCHI E ONERI

30/09/2024 30/09/2023 Restated
Accantona
menti
Rilascio
eccedenze
Totale Accantona
menti
Rilascio
eccedenze
Totale
Controversie legali (3.143) 688 (2.455) (2.527) 97 (2.430)
di cui: Controversie del personale (664) 12 (652) (36) 18 (18)
Controversie stragiudiziali e altri
fondi rischi
(1.525) 721 (804) (2.410) 3.276 866
Totale (4.668) 1.409 (3.259) (4.937) 3.373 (1.564)

La voce, il cui saldo netto negativo evidenzia un peggioramento di €1,7 milioni rispetto a quello dei primi nove mesi del 2023, è costituita dalle variazioni operative dei fondi per accantonamenti per controversie legali, stragiudiziali e altri fondi rischi, stanziati per adempiere alle obbligazioni legali e contrattuali, che si presume richiederanno l'impiego di risorse economiche in periodi successivi.

Al 30 settembre 2024 la voce evidenzia un saldo negativo di €3,3 milioni (-€1,6 milioni al 30 settembre 2023), per l'effetto congiunto dei rilasci per accantonamenti di anni precedenti valutati non più sussistenti e degli accantonamenti prudenziali relativi sia a controversie legali che a rischi operativi e altri oneri.

NOTA 27 – (ONERI)/PROVENTI FINANZIARI

(€/000)

30/09/2024 30/09/2023
Proventi finanziari 5.192 2.836
Proventi da attività finanziarie valutate al FV con impatto a CE 1.025 1.064
Proventi da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.462 1.307
Proventi da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - 454
Altri proventi finanziari 2.705 11
Oneri finanziari (24.351) (26.766)
Oneri da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (20.173) (20.121)
Altri oneri finanziari (4.178) (6.645)
Variazione netta di valore delle attività e passività finanziarie valutate al fair
value con impatto a CE
167 2.995
Attività finanziarie - di cui: titoli di debito (457) 2.716
Attività finanziarie - di cui: quote OICR 640 577
Attività finanziarie - di cui: derivati non di copertura (16) (298)
Totale (18.992) (20.935)

I proventi finanziari si attestano a €5,2 milioni e derivano dalle competenze maturate su titoli ABS in portafoglio (€1,0 milioni), da interessi attivi sui depositi vincolati (€1,5 milioni) e, nella categoria "altri proventi finanziari", dal provento relativo alla quota interessi (€2,7 milioni) derivante dalla definizione dell'arbitrato in Spagna per complessivi €22,7 milioni (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Rischi operativi – Rischi legali e fiscali" oltre che ai Fatti di rilievo intervenuti nel periodo della Relazione intermedia sulla Gestione di Gruppo).

Gli oneri finanziari (€24,4 milioni) comprendono gli interessi passivi maturati sulle obbligazioni 2020 e 2021 in essere, mentre la componente degli "altri oneri finanziari" include principalmente la quota di interessi calcolati ai sensi dell'IFRS 16 (€1,0 milioni), €1,7 milioni di time value relativo all'Earn-out per l'acquisizione di doValue Greece, nonché €1,1 milioni di interessi passivi legati alla linea di credito in essere nella società greca doValue Greece.

La variazione netta di valore delle attività e passività finanziare valutate al fair value con impatto a CE è principalmente attribuibile al delta fair value relativo alle notes in portafoglio nonché a quello delle quote OICR. Rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, che evidenziava un saldo positivo grazie alla valutazione delle notes Cairo, nel periodo corrente il delta fair value dei titoli di debito risulta negativo su tutte le notes in portafoglio.

NOTA 28 – UTILI (PERDITE) DA PARTECIPAZIONI

Al 30 settembre 2024 il saldo della voce è negativo per €3,0 milioni e trova origine dalla cessione fuori dal Gruppo delle società portoghesi, doValue Portugal e la sua controllata Zarco, definita nel mese di luglio 2024.

NOTA 29 – IMPOSTE SUL REDDITO

Ogni Paese in cui opera il Gruppo doValue è dotato di un sistema fiscale autonomo nel quale la determinazione della base imponibile, il livello delle aliquote d'imposta, la natura, la tipologia e la tempistica degli adempimenti formali differiscono tra loro.

Per il periodo di riferimento, in tema di aliquote fiscali e con riferimento ai Paesi in cui opera il Gruppo, l'imposta sul reddito delle società è stabilita nella misura nominale del 25% in Spagna, del 21% in Portogallo (a cui si deve aggiungere l'1,5% per la "Municipal Surtax" e una ulteriore "State Surtax" del 3%, 5% o 9% a seconda della fascia di reddito imponibile), del 22% in Grecia e del 12,5% a Cipro.

In Italia, l'aliquota standard dell'imposta sui redditi per le società (IRES) è pari al 24%, a cui va aggiunta un'addizionale del 3,5% applicabile esclusivamente agli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n. 208), tra cui rientra la controllata doNext.

Oltre all'IRES in Italia si deve aggiungere l'Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP). Al 30 settembre 2024, per la determinazione della aliquota IRAP della Capogruppo doValue, è stato verificato il mantenimento dei requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria con la conseguente applicazione dell'estensione della base imponibile anche agli oneri e proventi finanziari e dell'aliquota prevista per gli enti creditizi pari al 5,57%, salvo diverse disposizioni delle singole regioni competenti.

(€/000)

30/09/2024 30/09/2023
Restated
Imposte correnti (14.773) (18.204)
Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi 229 (129)
(Oneri)/proventi legati a controversie fiscali 20.018 (931)
Variazione imposte anticipate (2.733) (18.708)
Variazione imposte differite 2.180 8.175
Totale 4.921 (29.797)

Le imposte sul reddito risultano positive per €4,9 milioni grazie alla presenza di €20,0 milioni nella categoria (oneri)/proventi legati a controversie fiscali, quale quota di complessivi €22,7 milioni derivanti dalla definizione dell'arbitrato in Spagna (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Rischi operativi – Rischi legali e fiscali" oltre che ai Fatti di rilievo intervenuti nel periodo della Relazione intermedia sulla Gestione di Gruppo).

Rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, il saldo di periodo giova inoltre dell'assenza di svalutazioni di imposte anticipate relative alla Regione Iberica che nel dato a confronto incidevano negativamente per €14,5 milioni, oltre a €4,1 milioni di riduzione di imposte differite passive a seguito della svalutazione delle attività immateriali di doValue Spain.

NOTA 30 – UTILE PER AZIONE

(€/000)

30/09/2024 30/09/2023
Restated
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo [A] 10.341 (25.667)
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione ai fini del calcolo
dell'utile (perdita) per azione
base [B] 15.462.941 15.827.664
diluito [C] 15.462.941 15.827.664
Utile (perdita) per azione (in euro)
base [A/B] 0,67 (1,62)
diluito [A/C] 0,67 (1,62)

L'utile base per azione è calcolato rapportando il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale della Capogruppo doValue al numero medio ponderato delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.

Tale denominatore risulta impattato dall'operazione di raggruppamento azioni realizzatasi il 23 settembre scorso che, in base al rapporto di n. 1 nuova azione ogni n. 5 esistenti, ha determinato il raggruppamento di originarie n. 80.000.000 di azioni ordinarie in n. 16.000.000 azioni aventi le medesime caratteristiche (per maggiori dettagli si rimanda alla Nota 10).

Il numero medio ponderato di azioni in circolazione per il periodo a confronto è stato pertanto rideterminato ai sensi dello IAS 33, al fine di consentire un confronto omogeneo tra i due periodi.

L'utile diluito per azione è pari a quello base in quanto non esistono altre categorie di azioni diverse da quelle ordinarie e non esistono strumenti convertibili in azioni.

5. INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

PREMESSA

Il Gruppo doValue, in linea con le normative ad esso applicabili e le best practice di riferimento, si è dotato di un Sistema dei Controlli Interni, che è costituito dall'insieme di strumenti, strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei rischi aziendali, una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati di performance e la salvaguardia del patrimonio aziendale nel suo complesso. Il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo si fonda su organi e funzioni di controllo, flussi informativi e modalità di coinvolgimento tra i soggetti coinvolti e meccanismi di governance di Gruppo. In particolare, il Gruppo ha strutturato il proprio modello organizzativo dei controlli interni perseguendo l'esigenza di garantire l'integrazione ed il coordinamento tra gli attori del Sistema dei Controlli Interni, nel rispetto dei principi di integrazione, proporzionalità ed economicità, nonché di garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.

Rischi finanziari

RISCHIO DI CREDITO

Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Tale rischio discende principalmente da fattori economico-finanziari, ovvero dalla possibilità che si verifichi una situazione di default di una controparte.

Il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante prevalentemente dalle sue attività operative, ossia da crediti di natura commerciale e, più limitatamente, dalle sue attività di finanziamento, depositi presso primarie banche e istituti finanziari ed altri strumenti finanziari, nonché a ridotte posizioni a sofferenza di proprietà.

Con riferimento ai crediti di natura commerciale, caratterizzati da una vita di brevissimo termine che si estingue con il saldo della fattura, si evidenzia che risultano sostanzialmente riconducibili alla sottoscrizione di contratti di servicing, ai sensi dei quali, le società del Gruppo maturano dei crediti verso le controparti, le quali potrebbero rendersi inadempienti a causa di insolvenza, eventi economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.

Al fine di limitare tale rischio il Gruppo effettua il monitoraggio delle posizioni dei singoli clienti, analizza i flussi di cassa attesi e quelli consuntivati al fine di intraprendere tempestivamente eventuali azioni di recupero. Ai sensi dell'IFRS 9, a ogni data di bilancio, tali crediti sono sottoposti ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse.

Al 30 settembre 2024, le principali controparti commerciali si riferiscono a Banche ed importanti Investitori caratterizzati da un elevato standing creditizio oltre che da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999.

Per un'analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.

Per quanto riguarda la componente associata alle singole posizioni a sofferenza, riconducibili ad un numero marginale di posizioni acquistate nel corso del tempo, le logiche di processo e gli strumenti a supporto dell'attività delle strutture di workout consentono sempre ai gestori delle posizioni di predisporre accurate previsioni circa gli ammontari e le tempistiche dei recuperi attesi sui singoli rapporti, in funzione del relativo stato di avanzamento nel processo gestionale di recupero. Tali valutazioni analitiche tengono conto di tutti gli elementi oggettivamente riferibili alla controparte e sono in ogni caso effettuate dai gestori della posizione nel rispetto del principio di una sana e prudente gestione.

Per quanto riguarda il rischio di credito relativo a rapporti con Banche e istituti finanziari il Gruppo ricorre solo ad interlocutori di primario standing creditizio.

RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche sostenibili, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità.

La Capogruppo doValue identifica e monitora il rischio di liquidità in un'ottica attuale e prospettica. In particolare, la valutazione prospettica tiene conto del probabile andamento dei flussi finanziari connessi con l'attività del Gruppo.

Uno dei principali strumenti di mitigazione del rischio di liquidità è, inoltre, costituito dalla detenzione di riserve di attività liquide e linee revolving. La riserva di liquidità rappresenta l'importo delle attività liquide detenute dal Gruppo e prontamente utilizzabili in condizioni di stress e ritenute adeguate in relazione alla soglia di tolleranza al rischio definita (disponibilità in conto corrente e time deposit a breve termine prontamente smobilizzabili con banche di primario standing).

Al fine di garantire un'efficiente gestione della liquidità, l'attività di tesoreria è in larga parte accentrata a livello di Capogruppo, provvedendo al fabbisogno di liquidità primariamente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e assicurando un'opportuna gestione delle eventuali eccedenze.

Il Gruppo ritiene di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza con i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, con quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento (inclusa l'acquisizione di Gardant), oltre che tramite €82,5 milioni derivanti dall'aumento di capitale con diritto di

opzione da €150 milioni che rientrano all'interno del pacchetto di finanziamenti concordato in relazione all'acquisizione Gardant (in merito si si richiama quanto già riportato nella Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo). In particolare il Gruppo ad oggi ritiene che l'aumento di capitale di mercato con diritto d'opzione da €150 milioni – oggetto di un cosiddetto accordo di pre-underwriting con primarie banche per €67,5 milioni, cioè la parte non sottoscritta dagli azionisti di riferimento - sarà sottoscritto per l'intero importo e pertanto, doValue disporrebbe anche delle disponibilità liquide rivenienti dalla linea di credito, c.d. refinancing term facility, rientrante nel nuovo pacchetto di finanziamenti bancari di oltre €500 milioni connesso all'acquisizione Gardant, di totali €196 milioni che, verrebbe utilizzata per €110 milioni, insieme alle disponibilità liquide rivenienti dall'aumento di capitale, per rimborsare il prestito obbligazionario in scadenza ad agosto 2025. La restante quota di €86 milioni della refinancing term facility supporterà, assieme alla liquidità disponibile e a quella generata dall'attività d'impresa, il rifinanziamento del prestito obbligazionario in scadenza al 2026 nelle modalità e nei tempi che si riterranno più opportuni alla luce delle condizioni di mercato.

Nell'ipotesi di parziale finalizzazione dell'aumento di capitale di mercato, il Gruppo potrà usufruire della refinancing term facility a cui potrà aggiungere la liquidità disponibile al momento, oltre che proventi rinvenienti dalla sottoscrizione da parte di terzi investitori di strumenti di equity, quasi-equity o di debito subordinato emessi da doValue.

Qualora, in uno scenario che il Gruppo considera remoto alla data di redazione di questo documento, l'aumento di capitale di mercato non fosse finalizzato e non si procedesse all'utilizzo della refinancing term facility correlata all'operazione complessiva, il Gruppo ha identificato ulteriori opzioni finanziarie che potrebbero essere attivate per soddisfare gli obblighi relativi al rimborso del prestito obbligazionario in scadenza ad agosto 2025. Tra queste opzioni si annoverano l'emissione di un nuovo prestito obbligazionario, eventualmente anche attraverso un'offerta di scambio con gli obbligazionisti attuali (con cui verrebbero offerti nuovi bond con scadenza più lunga e tasso di interesse più alto in cambio dei bond in scadenza nel 2025), e/o il reperimento di nuove linee di credito bancarie. Inoltre, il Gruppo potrebbe valutare l'emissione di strumenti di equity, quasi-equity o di debito subordinato sottoscritti da investitori terzi, se non gli obbligazionisti stessi. Tali misure, che beneficiano dell'accesso consolidato del Gruppo ai mercati finanziari e della relazione stabile con le principali controparti bancarie e istituzionali, sono state considerate realistiche e attuabili, anche alla luce dell'attuale contesto di mercato che ha visto diversi operatori ‒ anche nello stesso settore di doValue ‒ portare avanti operazioni similari.

A vista Meno di 3
mesi
Da 3 a 12
mesi
Da 1 a 5
anni
> 5
anni
30/09/2024 31/12/2023
Prestiti e
finanziamenti
- 141 290.836 294.041 - 585.018 588.030
Finanziamenti bancari - 141 25.375 - - 25.516 25.507
Obbligazioni - - 265.461 294.041 - 559.502 562.523
Altre passività
finanziarie
- 1.190 23.005 33.551 11.021 68.767 96.540
Passività per leasing - 1.190 11.005 22.574 14 34.783 41.499
Earn-out - - 12.000 10.977 11.007 33.984 54.668
Altre - - - - - - 373
Debiti commerciali 16.413 9.308 37.488 - - 63.209 85.383
Altre passività 3.142 21.435 15.366 8.120 286 48.349 68.993
Totale 19.555 32.074 366.695 335.712 11.307 765.343 838.946

(€/000)

RISCHIO DI MERCATO - RISCHIO DI TASSO D'INTERESSE

Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende tre tipologie di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta e altri rischi di prezzo, come, ad esempio, il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk). Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, strumenti di debito e di capitale e strumenti finanziari derivati. Il Gruppo, che utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari, è esposto al rischio di tasso di interesse, che rappresenta il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificheranno a causa delle variazioni nei tassi di interesse di mercato. L'esposizione del Gruppo al rischio di variazioni nei tassi di interesse di mercato è correlata all'indebitamento di medio periodo con tasso di interesse variabile.

La struttura finanziaria del Gruppo ha beneficiato negli ultimi 4-5 anni di tassi relativamente bassi grazie alle emissioni obbligazionarie del 2020 e del 2021 con tasso fisso riducendo al minimo l'esposizione al tasso di interesse. Tuttavia, nel breve termine la struttura finanziaria del Gruppo sarà impattata dalle condizioni sui tassi di interesse relative alla nuova fonte di raccolta, per i diversi scenari ad oggi ipotizzabili si veda il paragrafo precedente relativo al Rischio di Liquidità.

Rischi operativi

Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.

Rientrano in tale tipologia i seguenti rischi identificati nell'ambito dell'attività e del business del Gruppo:

  • i rischi transazionali e di processo che includono:
    • o i rischi legati all'operatività day-by-day in carico agli asset manager (e.g. tempestività nella assegnazione della pratica, prescrizioni, garanzie ipotecarie);
    • o la gestione dei reclami da parte di debitori e/o altre terze parti;
    • o il calcolo delle perdite potenziali legate ad eventi specifici ("risk event");
  • il rischio di condotta, con particolare riferimento a eventi di whistleblowing e violazione del codice etico aziendale;
  • rischi legali e fiscali;
  • le frodi esterne;
  • il rischio informatico, da intendersi come indisponibilità degli applicativi informatici in uso, vulnerabilità sugli applicativi stessi e incidenti di sicurezza nella rete informatica;
  • il rischio di concentrazione e performance dei fornitori terzi utilizzati dalle diverse società del Gruppo, con particolare riferimento ai servizi outsourcing.

L'obiettivo del monitoraggio di questi rischi è mitigarne l'impatto potenziale e/o la probabilità, in una prospettiva costi/benefici in linea con il Risk Appetite definito.

Il Gruppo doValue adotta un complesso di presidi, principi e di regole per gestire il rischio operativo. In ambito organizzativo, la Funzione Enterprise Risk Management (di seguito "ERM") garantisce una gestione integrata dei rischi in tutto il Gruppo, agendo come facilitatore della crescita e dello sviluppo del business grazie all'individuazione, la misurazione e la gestione di potenziali rischi che possono incidere sul Gruppo. Le principali responsabilità organizzative di ERM sono:

  • garantire un approccio Risk-Informed, ovvero fornire informazioni al Management di doValue e al Consiglio di Amministrazione con il fine di supportare il processo decisionale, basato non solo sulle performance attese ma anche sul profilo di rischio sottostante;
  • garantire il monitoraggio integrato per le categorie di rischio potenzialmente applicabili a livello di Gruppo, in linea con il modello dei controlli di secondo livello;
  • definire un Framework comune all'interno del Gruppo per l'individuazione, la valutazione, la misurazione e il monitoraggio dei rischi, collegando strategie, policy, processi e meccanismi operativi e ricevendo flussi informativi dalle funzioni locali di "Risk Management" e dalle altre funzioni laddove necessario;
  • garantire a livello di Gruppo il monitoraggio, l'analisi e la reportistica sull'evoluzione dei rischi, le relative azioni di mitigazione, il profilo di rischio complessivo e la conformità alle soglie di tolleranza del rischio identificate;
  • supportare il monitoraggio degli accantonamenti per il fondo Rischi e Oneri nel Bilancio Consolidato in collaborazione con Group Finance.

Per quanto concerne il monitoraggio e la gestione dei rischi nel Gruppo, è stato implementato un sistema di flussi informativi dalle funzioni di Gruppo e dai Risk Management Locali, relative alle diverse tipologie di rischio operativo che vengono accorpati in un "Tableau de Bord" (TdB) con il fine di creare una visione d'insieme dei rischi monitorati a livello di Gruppo.

Tale TdB, che viene condiviso trimestralmente con l'Amministratore Delegato e i Comitati e semestralmente con il Consiglio di Amministrazione di doValue, ricomprende in particolare una serie di Key Risk Indicators (KRI), elaborati mensilmente e/o trimestralmente, considerando le peculiarità locali e le normative in essere.

RISCHI LEGALI E FISCALI

Rischi connessi ai contenziosi legali

Il Gruppo opera in un contesto legale e normativo che lo espone ad una vasta tipologia di vertenze legali, connesse al core business relativo all'attività di servicing di recupero crediti in mandato, a eventuali irregolarità amministrative e alle liti giuslavoristiche.

I relativi rischi sono oggetto di periodica analisi al fine di procedere ad effettuare uno specifico stanziamento al "Fondo rischi ed oneri", sulla base delle informazioni di volta in volta disponibili.

Rischi connessi ai contenziosi fiscali

In merito alle vicende sottostanti l'accordo raggiunto con l'Autorità fiscale nell'anno 2021 dalla società controllata doValue Spain Servicing S.A. (di seguito "doValue Spain"), in data 11 maggio 2023 l'International Court of Arbitration dell'International Chamber of Commerce ha emesso il lodo arbitrale che condanna Altamira Asset Management Holdings S.L. (di seguito "AAMH") alla restituzione di circa €28 milioni, oltre interessi di legge, in favore del Gruppo doValue e, parimenti, al pagamento da parte di doValue S.p.A. (di seguito "doValue") dell'Earn Out, integrato degli interessi passivi. Gli importi connessi al tax claim spagnolo erano stati corrisposti nel 2021 da doValue Spain all'autorità fiscale spagnola ad esito di un accertamento condotto per fatti ed eventi occorsi antecedentemente all'acquisizione da parte di doValue avvenuta nel 2019. Rispetto a tale lodo AAMH ha promosso, presso le competenti corti spagnole, azione tesa al parziale annullamento del lodo arbitrale relativamente alla propria condanna al pagamento del tax claim imposto ai sensi del lodo arbitrale. La sentenza dell'Alta Corte di Giustizia di Madrid sull'azione di annullamento proposta da AAMH, favorevole al Gruppo doValue, è stata resa nota il 7 giugno 2024.

In merito all'azione esecutiva promossa dalla Capogruppo doValue e dalla controllata doValue Spain nel luglio 2023 per richiedere l'esecuzione e il connesso pagamento delle somme a carico di AAMH, in data 21 dicembre 2023, il Tribunale competente di Madrid ha emesso un titolo esecutivo condannando AAMH a pagare quanto previsto dal lodo arbitrale con conseguente sequestro di tutti gli asset di AAMH; rispetto a tale procedura esecutiva AAMH ha depositato opposizione. L'opposizione di AAMH è stata respinta dal tribunale competente di Madrid il 26 febbraio 2024; rispetto a tale decisione AAMH non ha presentato ricorso e non era nemmeno perseguibile.

Il 16 gennaio 2024 doValue ha depositato presso il Tribunale competente la somma di circa €22 milioni, in esecuzione ad una sua stessa mozione (ossia il sequestro del credito per l'Earn-out che AAMH ha nei confronti di doValue ai sensi del lodo). Relativamente a tali somme, riconducibili all'Earn-Out di cui sopra, il Tribunale ha acconsentito che siano utilizzate per soddisfare una quota-parte del credito che doValue Spain vanta verso AAMH sulla base di quanto previsto dal lodo arbitrale. Con ordinanza del 4 aprile 2024, il Tribunale ha accolto la richiesta del Gruppo e ha disposto la consegna dell'importo depositato di circa €22 milioni a doValue Spain; la ricezione dei fondi da parte di doValue Spain è avvenuta l'11 aprile 2024.

Inoltre, in merito alla chiusura formale della verifica fiscale che la Capogruppo ha ricevuto da parte dell'Agenzia delle Entrate avente ad oggetto le annualità d'imposta 2015, 2016 e 2017, precedenti alla quotazione, a fine aprile 2023 è stato ricevuto un avviso di accertamento in merito al rilievo relativo al 2016 e per il quale ha depositato istanza di accertamento con adesione per attivare gli opportuni strumenti deflattivi e dimostrare, assistita da un pool di professionisti, le ragioni della correttezza della propria posizione. A seguito dell'impossibilità di addivenire ad una soluzione in adesione, che era stata percorsa al fine di raggiungere un accordo stragiudiziale in tempi rapidi e con un minimo esborso in considerazione della correttezza della propria posizione, in data 16 dicembre 2023 è stato chiuso formalmente il procedimento in adesione ed è stato depositato il ricorso giudiziale. In data 23 maggio 2024 si è tenuta l'udienza ed in data 21 giugno 2024 è stata pubblicata la sentenza di Primo Grado, che ha interamente accolto il ricorso presentato da doValue ed annullato l'avviso di accertamento 2016. In data 13 settembre 2024, l'Agenzia delle Entrate ha presentato Appello dinanzi alla Corte di Giustizia Tributaria di Secondo Grado, per la riforma della sentenza favorevole a doValue. Pendono ora i termini per la costituzione nel giudizio di secondo grado, relativamente alla quale è in corso di predisposizione l'atto di controdeduzioni ed appello incidentale da presentare entro il 12 novembre 2024.

In data 19 dicembre 2023 è stato inoltre ricevuto anche l'avviso di accertamento in merito al rilievo relativo al periodo di imposta 2017; la Capogruppo ha depositato istanza di accertamento con adesione in data 16 febbraio 2024 per dimostrare la correttezza del proprio operato sulla base di una molteplicità di fondati elementi dal punto di vista giuridico tributario. A seguito dell'impossibilità di addivenire ad una soluzione in adesione con l'Agenzia delle Entrate, la Capogruppo ha depositato ricorso giudiziario in data 15 maggio 2024.

In considerazione di quanto sopra per entrambi i rilievi, la Società ritiene il rischio di passività possibile.

Gestione del capitale

Ai fini della gestione del capitale del Gruppo, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Capogruppo. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti, salvaguardare la continuità aziendale, nonché supportare lo sviluppo del Gruppo medesimo.

Il Gruppo intende pertanto mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta nel contempo di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l'efficiente accessibilità a fonti esterne di finanziamento.

Il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento da porre in rapporto al patrimonio netto e tenendo in considerazione la generazione di cassa derivante dai business nei quali opera. Non esistono al momento covenants finanziari legati ad un gearing ratio, ossia al rapporto esistente tra il debito netto e il totale del capitale più il debito netto, come esposto nella tabella di seguito.

Tuttavia, i prestiti obbligazionari emessi nel 2020 e nel 2021 richiedono il rispetto di alcuni covenants che limitano, fatte salve alcune eccezioni, la capacità del Gruppo di:

  • contrarre o garantire ulteriore indebitamento ed emettere determinate azioni privilegiate;
  • creare o contrarre determinati privilegi;
  • effettuare determinati pagamenti, inclusi dividendi o altre distribuzioni;
  • rimborsare anticipatamente o riscattare debito subordinato o capitale proprio;
  • effettuare determinati investimenti;
  • creare vincoli o restrizioni sul pagamento di dividendi o altre distribuzioni, prestiti o anticipi, e sul trasferimento di attività;
  • vendere, affittare o trasferire determinate attività, inclusi titoli di controllate soggette a restrizioni;
  • impegnarsi in determinate transazioni con affiliate;
  • fondersi o consolidarsi con altre entità.

Al 30 settembre 2024 non si sono verificate violazioni dei covenants sopra descritti.

(€/000)

30/09/2024 31/12/2023
Prestiti e finanziamenti (Nota 11) 585.018 588.030
Altre passività finanziarie (Nota 12) 68.767 96.540
Debiti commerciali (Nota 15) 63.209 85.383
Altre passività (Nota 16) 48.349 68.993
Meno: disponibilità liquide e depositi a breve (Nota 8) (90.509) (112.376)
Debito netto (A) 674.834 726.570
Patrimonio netto 57.371 53.031
Capitale e debito netto (B) 732.205 779.601
Gearing ratio (A/B) 92% 93%

Di seguito viene riportata una tabella che riconcilia il dato del Debito netto esposto nella tabella precedente con l'Indebitamento finanziario netto presentato in Nota 12 delle Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato.

30/09/2024 31/12/2023
Indebitamento finanziario netto (Nota 12) 563.276 572.194
Debiti commerciali (Nota 15) 63.209 85.383
Altre passività (Nota 16) 48.349 68.993
Debito netto (A) 674.834 726.570

Impegni e garanzie rilasciate

Al 30 settembre 2024 sussistono impegni per complessivi €1,1 milioni e si riferiscono alle quote OICR da sottoscrivere per il fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II) (si veda anche Nota 3).

Le garanzie rilasciate al 30 settembre 2024 ammontano a €2,0 milioni di cui €0,9 milioni sono relativi ad immobili strumentali in affitto ed €1,1 milioni relativi a pegni sui conti correnti.

6. INFORMATIVA DI SETTORE

L'informativa di Settore è stata preparata in accordo con l'IFRS 8 come ripartizione dei ricavi per Regione, intesa come localizzazione della fornitura dei servizi.

Ai fini gestionali, il Gruppo è organizzato in business unit in base alle aree geografiche della zona sudeuropea in cui opera a seguito delle acquisizioni societarie in ambito europeo (doValue Spain a fine giugno 2019 e doValue Greece a giugno 2020), illustrate di seguito:

  • Italia: comprende le società che operano nel territorio italiano, ossia la Capogruppo doValue, doData e doNext;
  • Regione Ellenica: comprende doValue Greece, doValue Greece RES, doAdvise Advisory Services e finThesis Financing Solutions Creators con sede in Grecia, e le società con sede a Cipro (doValue Cyprus e doValue Cyprus Special Project).
  • Iberia: a livello patrimoniale comprende le sole società con sede in Spagna, ossia rispettivamente doValue Spain con le controllate Adsolum e Team4, in quanto le società con sede in Portogallo, doValue Portugal con la controllata Zarco, sono state oggetto di cessione a terzi nel mese di luglio. I valori economici includono l'apporto delle due società solo fino alla data di cessione.

(€/000)

Primi nove mesi 2024 Italia Regione
Ellenica
Iberia Elisioni
infrasettore
Consolidato
Ricavi da contratti con i clienti 89.061 152.366 46.921 (7.735) 280.613
Ricavi diversi 30.038 8.362 3.749 (4.723) 37.426
Totale ricavi 119.099 160.728 50.670 (12.458) 318.039
Costi dei servizi resi (4.093) (7.064) (4.233) - (15.390)
Costo del personale (61.434) (60.419) (29.912) (1.913) (153.678)
Spese amministrative (44.319) (15.908) (13.689) 3.913 (70.003)
(Oneri)/Proventi diversi di gestione 472 (15) 202 - 659
Ammortamenti e svalutazioni (11.385) (22.548) (18.766) 9.796 (42.903)
Accantonamenti a fondi rischi e oneri (1.102) (1.241) (916) - (3.259)
Totale costi (121.861) (107.195) (67.314) 11.796 (284.574)
Risultato operativo (2.762) 53.533 (16.644) (662) 33.465
(Oneri)/Proventi finanziari (16.493) (2.582) 695 (612) (18.992)
Utili (Perdite) da partecipazioni - - (2.959) - (2.959)
Dividendi e proventi simili 1.500 - 7.000 (8.500) -
Risultato ante imposte (17.755) 50.951 (11.908) (9.774) 11.514
Imposte sul reddito (1.355) (11.220) 17.716 (220) 4.921
Risultato netto derivante dall'attività
di funzionamento
(19.110) 39.731 5.808 (9.994) 16.435
Risultato del periodo (19.110) 39.731 5.808 (9.994) 16.435
Totale attività (842.039) (497.616) (133.311) 511.880 (961.086)
di cui: Attività immateriali (17.582) (287.299) (51.145) (98.675) (454.701)
di cui: immobili, impianti e macchinari (13.122) (19.893) (8.920) - (41.935)
di cui: Altre attività non correnti (229) (2.338) (1.281) - (3.848)
Totale passività 723.694 176.112 97.018 (150.864) 845.960

I ricavi intra-settoriali sono eliminati a livello di consolidato e sono riflessi nella colonna "Elisioni infrasettore".

7. OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE AZIENDALE

Operazioni realizzate durante il periodo

In questa sezione sono fornite informazioni di dettaglio su operazioni di aggregazione aziendale riguardanti imprese e rami d'azienda, realizzate con controparti esterne al Gruppo, contabilizzate in base al purchased method così come previsto dal principio contabile IFRS 3 "Aggregazioni aziendali".

Laddove presente la casistica, viene altresì fornita un'informativa qualitativa delle operazioni di aggregazione aziendale con oggetto società o rami d'azienda già controllati direttamente o indirettamente da doValue, nell'ambito quindi di riorganizzazioni interne del Gruppo. Tali operazioni, prive di sostanza economica, sono contabilizzate nei bilanci del cedente e dell'acquirente in base al principio di continuità dei valori.

Operazioni di aggregazione esterne

Nel corso del periodo non si sono perfezionate operazioni di aggregazione aziendale con società esterne al Gruppo. Tuttavia, come indicato nella Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo, lo scorso 7 giugno doValue ha sottoscritto un accordo vincolante per l'acquisizione totalitaria di Gardant per un corrispettivo complessivo comprendente: (i) un corrispettivo in cassa di €230 milioni (inclusa la posizione finanziaria netta di Gardant) e (ii) nuove azioni doValue, corrispondenti ad una quota del 20% in doValue. Tale corrispettivo è soggetto a meccanismi di aggiustamento che, nell'ambito della consuntivazione dei valori alla data di acquisizione, potrebbero impattare i valori della Purchase Price Allocation (PPA).

Il pacchetto di finanziamenti concordato in relazione all'acquisizione comprende (i) un nuovo pacchetto di finanziamenti bancari di oltre €500 milioni; (ii) un aumento di capitale riservato agli azionisti di Gardant di una quota del 20% del Gruppo Combinato, e (iii) un aumento di capitale di mercato, per complessivi €150 milioni, con diritti d'opzione per nuovi ed attuali azionisti che includerà un impegno di sottoscrizione proquota da parte di veicoli gestiti da Fortress Investment Group LLC ("Fortress"), Elliott, veicoli gestiti da Bain Capital Credit, LP o da sue affiliate ("Bain"), nonché alcuni azionisti di minoranza di Gardant, per un ammontare di €82,5 milioni.

In relazione all'aumento di capitale in opzione è stato stipulato un accordo di pre-underwriting tra doValue e un pool di istituzioni finanziarie che si sono impegnate, a condizioni in linea con la prassi di mercato per operazioni analoghe, compresa l'assenza di qualsiasi fatto o circostanza che impedisca l'erogazione del finanziamento bancario relativo all'operazione, a stipulare un accordo di sottoscrizione delle azioni di nuova emissione eventualmente rimaste inoptate al termine del periodo d'asta dell'offerta di aumento di capitale con diritti, per un importo massimo di circa €67,5 milioni.

L'acquisizione darà vita ad una società leader in Europa nel settore del credit management, il cui ruolo centrale a sostegno del sistema finanziario e dell'economia, viene rafforzato grazie alla creazione della principale società di gestione del credito in Italia, con prodotti che spaziano dai crediti sub-performing a quelli non-performing, una piattaforma informatica all'avanguardia, l'asset management, linee di business diversificate su tutto lo spettro della gestione del credito e contratti a lungo termine con i maggiori gruppi bancari europei.

Questa acquisizione aumenterà significativamente il portafoglio clienti del Gruppo combinato, grazie agli accordi esistenti di Gardant con due dei principali gruppi bancari del Paese (Banco BPM e BPER) e con Elliott, che sarà un ulteriore partner industriale di grande valore per il Gruppo combinato.

Operazioni realizzate dopo la chiusura del periodo

Successivamente al 30 settembre 2024 il Gruppo non ha effettuato operazioni di aggregazione aziendale esterne o interne.

Rettifiche retrospettive

Al 30 settembre 2024 non sono presenti rettifiche retrospettive legate alle precedenti operazioni di aggregazione aziendale.

8. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

PREMESSA

Ai fini dell'informativa sulle parti correlate trova applicazione il testo dello IAS 24 che definisce il concetto di parte correlata ed individua il rapporto di correlazione tra questa e l'entità che redige il bilancio.

Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate sono suddivise nelle seguenti categorie:

  • la società controllante;
  • le società che controllano congiuntamente o esercitano un'influenza notevole sulla società stessa;
  • le società controllate;
  • le società collegate;
  • le joint venture;
  • i dirigenti con responsabilità strategiche;
  • i familiari stretti dei dirigenti con responsabilità strategiche e le società controllate, anche congiuntamente, dai dirigenti con responsabilità strategiche o da loro stretti familiari;
  • altre parti correlate.

In ottemperanza alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivi aggiornamenti, doValue ha adottato la "Policy per la gestione delle operazioni con parti correlate e delle operazioni in conflitto di interessi del Gruppo doValue", pubblicata sul sito istituzionale di doValue (www.doValue.it), volta a definire principi e regole per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali.

Per la gestione delle operazioni con parti correlate doValue ha istituito il Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate - composto da un minimo di 3 (tre) ed un massimo di 5 (cinque) componenti scelti tra i componenti del Consiglio di Amministrazione, non esecutivi e per la maggioranza in possesso dei requisiti di indipendenza - organo al quale è affidato il compito di rilasciare, nelle ipotesi disciplinate dalla procedura, pareri motivati al Consiglio di Amministrazione in merito alle operazioni con parti correlate.

INFORMAZIONI SULLE TRANSAZIONI CON PARTI CORRELATE

Nel corso dei primi nove mesi del 2024 sono state realizzate operazioni con parti correlate di importo esiguo, di natura ordinaria e di minor rilevanza, relative principalmente a contratti di prestazione di servizi. Tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del periodo sono state concluse nell'interesse del Gruppo e a condizioni di mercato o standard. Nel prospetto che segue sono indicati i valori delle transazioni consuntivati al 30 settembre 2024.

(€/000)

Voci di Stato Patrimoniale Importo relativo
ad "Altre parti
correlate"
Totale voce
di bilancio
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
Attività finanziarie non correnti 1.773 41.945 4,2%
Crediti commerciali 15.105 174.544 8,7%
Totale attività 16.878 216.489 7,8%
Debiti commerciali 1.671 63.209 2,6%
Totale passività 1.671 63.209 2,6%

(€/000)

Voci di Conto Economico Importo relativo
ad "Altre parti
correlate"
Totale voce di
bilancio
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
Ricavi da contratti con clienti 39.078 280.613 13,9%
Ricavi diversi 6.547 37.426 17,5%
Costi dei servizi resi (703) (15.390) 4,6%
Costo del personale (513) (153.678) 0,3%
Spese amministrative (218) (70.003) 0,3%
(Oneri)/Proventi finanziari 281 (18.992) (1,5)%
Totale 44.472 59.976 74,1%

Con il 25,05% delle quote, la società controllante, come azionista di riferimento, è Avio S.à r.l., una società di diritto lussemburghese il cui capitale è indirettamente detenuto da FIG Buyer GP, LLC. Quest'ultima è il General Partner di Foundation Holdco LP, riconducibile a società affiliate di Mubadala Investment Company PJSC e alcuni membri del management di Fortress Investment Group LLC ed entità controllate da questi ultimi.

L'azionista di riferimento Avio S.à r.l. non esercita nei confronti di doValue l'attività di Direzione e Coordinamento così come definita dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.

I principali rapporti con le altre parti correlate sono relativi a:

  • SPV di cartolarizzazione: il Gruppo svolge attività di "Master Servicing e Strutturazione", ossia servizi amministrativi, contabili, di cash management e reporting a supporto di veicoli di cartolarizzazione di crediti; servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, regolate dalla legge 130/1999, oltre all'esercizio del ruolo di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione. Alcuni di questi veicoli rientrano nel perimetro delle parti correlate e per il periodo l'ammontare dei ricavi da contratti con clienti verso questa categoria di clienti ammonta a €39,0 milioni, mentre i ricavi diversi sono pari a €6,1 milioni con corrispondenti crediti commerciali per €14,0 milioni e debiti commerciali per €0,9 milioni al 30 settembre 2024; per i veicoli Romeo SPV e Mercuzio Securitisation di cui il Gruppo possiede notes ABS, risultano inoltre iscritti €1,8 milioni di attività finanziarie e €281 mila a fronte di proventi finanziari;
  • Società affiliate al gruppo Fortress (FIG Italia, FIG LLC, Fortress Investment Group LLC, Arx Asset Management s.r.l., FNPL Esp Investment DAC): il Gruppo svolge principalmente attività di due diligence nei confronti della società indicate e nel periodo ha maturato ricavi per complessivi €208 mila, oltre ad avere crediti commerciali per €733 mila a fine periodo; con una delle società sussiste inoltre un rapporto di distacco attivo di personale che ha generato proventi per €324 mila;
  • Boston Consulting Group: il Gruppo si serve dei servizi di consulenza di questa società e vede consuntivare €703 mila tra i costi per servizi resi e i debiti commerciali;
  • Mytilineos SA: la società del Gruppo doValue Greece si avvale di questo provider per il servizio di fornitura elettrica della propria sede, il cui costo nel periodo ammonta a €206 mila classificato tra le spese amministrative a cui corrisponde con un debito commerciale di €24 mila;
  • Reoco: il Gruppo svolge attività di gestione del patrimonio immobiliare per alcune Reoco rilevando ricavi da contratti con clienti per €108 mila e ricavi diversi nel periodo per complessivi €194 mila e crediti commerciali per €146 mila;

Eurolife FFH General Insurance Single Member Societé Anonyme: la società accoglie i fondi pensione e le assicurazioni mediche a favore dei dipendenti della controllata doValue Greece. Al 30 settembre 2024 sono iscritti costi del personale per €837 mila.

ATTESTAZIONI E RELAZIONI

Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari a norma delle disposizioni dell'art. 154-bis comma 2 del D. Lgs. 58/1998 (Testo Unico della Finanza)

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di doValue S.p.A., Sig. Davide Soffietti, dichiara, ai sensi del comma 2 dell'art 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel 'Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 Settembre 2024' corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Roma, 11 Novembre 2024

Davide Soffietti

Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

doValue S.p.A.

Bilanci consolidati intermedi abbreviati per i periodi di nove mesi chiusi al 30 settembre 2024 e al 30 settembre 2023

Relazione di revisione contabile limitata sui bilanci consolidati intermedi abbreviati

EY S.p.A. Via Lombardia, 31 00187 Roma

Tel: +39 06 324751 Fax: +39 06 324755504 ey.com

Relazione di revisione contabile limitata sui bilanci consolidati intermedi abbreviati

Al Consiglio di Amministrazione di doValue S.p.A.

Introduzione

Abbiamo svolto la revisione contabile limitata degli allegati bilanci consolidati intermedi abbreviati, costituiti dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalle relative note illustrative di doValue S.p.A. e controllate (Gruppo doValue) per i periodi di nove mesi chiusi, rispettivamente, al 30 settembre 2024 e al 30 settembre 2023. Gli Amministratori sono responsabili per la redazione dei bilanci consolidati intermedi abbreviati in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea. È nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sui bilanci consolidati intermedi abbreviati sulla base della revisione contabile limitata svolta.

Portata della revisione contabile limitata

Il nostro lavoro è stato svolto in conformità all'International Standard on Review Engagements 2410, "Review of Interim Financial Information Performed by the Independent Auditor of the Entity". La revisione contabile limitata del bilancio consolidato intermedio abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio ed altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sui bilanci consolidati intermedi abbreviati.

Conclusioni

Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che gli allegati bilanci consolidati intermedi abbreviati del Gruppo doValue per i periodi di nove mesi chiusi, rispettivamente, al 30 settembre 2024 e al 30 settembre 2023 non siano stati redatti, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.

Richiamo d'informativa

Senza modificare le nostre conclusioni, si richiama l'attenzione sul contenuto del paragrafo "Rideterminazione dei dati al 30 settembre 2023 e per il periodo di nove mesi chiuso a tale data" delle note illustrative in merito all'approvazione in data 12 gennaio 2024 da parte del Consiglio di Amministrazione di doValue S.p.A. dei dati del bilancio consolidato intermedio abbreviato per il periodo di nove mesi chiuso al 30 settembre 2023.

EY S.p.A. Sede Legale: Via Meravigli, 12 – 20123 Milano Sede Secondaria: Via Lombardia, 31 – 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.975.000 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la CCIAA di Milano Monza Brianza Lodi Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. di Milano 606158 - P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998

Altri aspetti

Il bilancio consolidato intermedio abbreviato per il periodo di nove mesi chiuso al 30 settembre 2023 presenta ai fini comparativi importi e informazioni riguardanti il corrispondente periodo di nove mesi chiuso al 30 settembre 2022. Tali dati comparativi non sono stati sottoposti a revisione contabile, né completa né limitata.

Roma, 12 novembre 2024

EY S.p.A. Wassim Abou Said (Revisore Legale)

2

Sede sociale: Viale dell'Agricoltura, 7 – 37135 Verona Capitale sociale € 41.280.000,00 interamente versato

Capogruppo del Gruppo doValue Iscrizione al Registro delle Imprese di Verona, codice fiscale n. 00390840239 e P.IVA n. 02659940239 www.doValue.it

INDICE

Cariche sociali e società di revisione 4
STRUTTURA DEL GRUPPO 5
RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE DEL GRUPPO 7
BILANCIO CONSOLIDATO TRIMESTRALE ABBREVIATO AL 30 SETTEMBRE 2023 38
1. PROSPETTI CONTABILI 39
NOTE ILLUSTRATIVE 47
2. POLITICHE CONTABILI 48
3. INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 65
4. INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 86
5. INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA 93
6. INFORMATIVA DI SETTORE 101
7. OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE 103
8. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 105
ALLEGATI 108
ATTESTAZIONI E RELAZIONI 112
DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO

Cariche sociali e società di revisione

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

4

Amministratore Delegato MANUELA FRANCHI

COLLEGIO SINDACALE

SOCIETÀ DI REVISIONE EY S.p.A.

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari DAVIDE SOFFIETTI

Alla data di approvazione del presente documento

  • (1) Presidente Comitato per le Nomine e per la Remunerazione
  • (2) Membro Comitato per le Nomine e per la Remunerazione (3) Presidente Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità
  • (4) Membro Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità
  • (5) Presidente dell'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001
  • (6) Membro dell'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001

Presidente GIOVANNI CASTELLANETA (2)

Consiglieri FRANCESCO COLASANTI (2) GIOVANNI BATTISTA DAGNINO (4) CRISTINA FINOCCHI MAHNE (3) NUNZIO GUGLIELMINO (1) GIUSEPPE RANIERI ROBERTA NERI (4) MARELLA IDI MARIA VILLA (2) ELENA LIESKOVSKA (2)

Presidente NICOLA LORITO (6)

Sindaci effettivi FRANCESCO MARIANO BONIFACIO (6) CHIARA MOLON (5)

Sindaci supplenti SONIA PERON MAURIZIO DE MAGISTRIS

STRUTTURA DEL GRUPPO

Con più di 20 anni di esperienza e circa €118 miliardi di asset in gestione, il Gruppo doValue è il principale operatore in Sud Europa nella gestione di portafogli di credito e di immobili derivanti da crediti deteriorati.

Il Gruppo doValue offre ai propri clienti, sia Banche che Investitori, servizi di gestione di portafogli di crediti in sofferenza (Non-Performing Loans, NPL), crediti con inadempienze probabili (Unlikely to Pay, UTP), crediti scaduti (Early Arrears) e crediti in-bonis (Performing Loans). Il Gruppo doValue è inoltre attivo nella gestione e sviluppo di asset immobiliari escussi nell'ambito dall'attività di gestione di crediti deteriorati (Real Estate Owned, REO).

In aggiunta, il Gruppo doValue offre un'ampia gamma di servizi ancillari (servizi di Master Legal, due diligence, gestione di dati e attività di Master Servicing).

Le azioni del Gruppo doValue sono quotate su Euronext Milan dal 2017. doValue è stata inoltre ammessa al segmento STAR di Euronext Milan nel 2022.

Nel grafico seguente è esposta la composizione del Gruppo al 30 settembre 2023 che riflette il percorso di crescita e di diversificazione realizzato in più di 20 anni di attività, attraverso uno sviluppo organico e per linee esterne.

RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE DEL GRUPPO

7

I risultati di sintesi e gli indicatori economico-patrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nel reporting direzionale per il monitoraggio delle performance da parte del management.

Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità dei valori presentati.

Attività del Gruppo

Il Gruppo doValue fornisce servizi a Banche e Investitori sull'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate.

Le attività di doValue sono remunerate attraverso contratti di lungo termine basati su una struttura commissionale che prevede, da un lato, una commissione fissa parametrata agli asset in gestione e, dall'altro, una commissione variabile legata al risultato delle attività di servicing, come gli incassi da crediti NPL o dalla vendita di beni immobiliari di proprietà dei clienti o dalla numerosità dei servizi immobiliari e di business information forniti.

Il Gruppo fornisce servizi nelle seguenti categorie:

NPL Servicing Attività di amministrazione, di gestione e recupero del credito in via giudiziale e
stragiudiziale
per
conto
e
su
mandato
di
terzi,
su
portafogli
di
crediti
prevalentemente non performing. Nell'ambito Servicing di NPL, doValue è focalizzata
su crediti corporate di origine bancaria, caratterizzati da una dimensione medio
grande e da un'elevata incidenza di garanzie immobiliari
Real Estate
Servicing
Attività di gestione di asset immobiliari per conto e su mandato di terzi, tra cui:
(1)
Gestione delle garanzie immobiliari, ovvero attività di valorizzazione e vendita,
diretta o attraverso intermediari, di beni immobili di proprietà dei clienti,
originariamente posti a garanzia di prestiti bancari, (2) Sviluppo immobiliare, ovvero
analisi, realizzazione e commercializzazione di progetti di sviluppo immobiliare
aventi oggetto beni di proprietà dei clienti e (3) Property management, ovvero
presidio, gestione e manutenzione del patrimonio immobiliare dei clienti, con
l'obiettivo di massimizzarne la redditività attraverso la vendita o la locazione
UTP Servicing Attività di amministrazione, gestione e ristrutturazione di crediti classificati "unlikely
to-pay", per conto e su mandato di terzi, con l'obiettivo di favorire la transizione
degli stessi allo status di "performing"; tale attività è svolta primariamente dalle
controllate doNext, regolata ai sensi dell'art. 106 T.U.B. (intermediario finanziario),
e doValue Greece, regolata ai sensi della legge greca 4354/2015 (NPL Servicer con
licenza e supervisione di Bank of Greece)
Early Arrears e
performing
loans servicing
Attività di gestione di crediti performing
o in arretrato inferiore ai 90 giorni, non
ancora classificati come non-performing, per conto e su mandato di terzi
Servizi ancillari Servizi ancillari di varia natura, inclusi:
(1)
Due Diligence, ovvero servizi di raccolta
e organizzazione dati in ambienti di data room, di consulenza per l'analisi e la
valutazione dei crediti per la predisposizione di business plan riguardanti l'attività di
Riscossione e Recupero, (2) Master Servicing e Strutturazione, ovvero servizi
amministrativi, contabili, di cash management e reporting a supporto di veicoli di
cartolarizzazione di crediti, servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione,
oltre all'esercizio del ruolo di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di
cartolarizzazione e (3) Master Legal, ovvero attività di gestione delle procedure
giudiziali di ogni ordine e grado relativamente ai crediti, prevalentemente non
performing, in gestione di doValue su mandato di terzi

doValue, in qualità di Special Servicer, ha ricevuto i seguenti giudizi di rating, confermati a febbraio 2022: "RSS1- / CSS1-" da Fitch Ratings e "Strong" da Standard & Poor's che rappresentano i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore, attribuiti sin dal 2008 prima di ogni altro operatore del settore in Italia. doNext, in qualità di Master Servicer, a febbraio 2022 ha ricevuto il giudizio di MS2+ da Fitch Ratings che rappresenta un indicatore di alte performance nella capacità complessiva di gestione del Servicing.

Nel luglio 2020 doValue ha ricevuto il Corporate credit rating di BB con outlook "Stabile" da Standard & Poor's e da Fitch. Tale rating è stato confermato da entrambe le agenzie relativamente alle obbligazioni senior di doValue di emissione originaria pari ad un nominale di €265,0 milioni e €300,0 milioni con scadenza, rispettivamente, nel 2025 e nel 2026. Il rating è stato confermato nel mese di giugno 2023 sia da Fitch, sia da Standard & Poor's, entrambe con outlook "Stabile".

Principali dati del Gruppo

Le tabelle di seguito esposte riportano i principali dati economici e patrimoniali del Gruppo estratti dai relativi prospetti gestionali che sono successivamente rappresentati nella sezione dei Risultati del Gruppo al 30 settembre 2023.

(€/000)

Principali dati economici consolidati 30/09/2023
Restated
30/09/2022 Variazione € Variazione %
Ricavi lordi 335.154 425.529 (90.375) (21,2)%
Ricavi netti 304.637 380.013 (75.376) (19,8)%
Costi operativi (189.302) (230.451) 41.149 (17,9)%
EBITDA 115.335 149.562 (34.227) (22,9)%
EBITDA margin 34,4% 35,1% (0,7)% (2,1)%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (79) (2.357) 2.278 (96,6)%
EBITDA esclusi elementi non ricorrenti 115.414 151.919 (36.505) (24,0)%
EBITDA margin esclusi elementi non ricorrenti 34,4% 35,7% (1,3)% (3,5)%
EBT 5.062 72.142 (67.080) (93,0)%
EBT margin 1,5% 17,0% (15,4%) (91,1)%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo
(25.667) 39.181 (64.848) n.s.
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti (14.202) 45.630 (59.832) (131,1)%

(€/000)

Principali dati patrimoniali consolidati 30/09/2023
Restated
31/12/2022 Variazione € Variazione %
Cassa e titoli liquidabili 95.667 134.264 (38.597) (28,7%)
Attività immateriali 472.526 526.888 (54.362) (10,3%)
Attività finanziarie 52.374 57.984 (5.610) (9,7%)
Crediti commerciali 158.902 200.143 (41.241) (20,6%)
Attività fiscali 100.586 118.226 (17.640) (14,9%)
Passività finanziarie 696.930 684.984 11.946 1,7%
Debiti commerciali 48.282 70.381 (22.099) (31,4%)
Passività fiscali 59.252 67.797 (8.545) (12,6%)
Altre passività 48.357 75.754 (27.397) (36,2%)
Fondi rischi e oneri 30.481 37.655 (7.174) (19,1%)
Patrimonio netto del Gruppo 48.896 136.559 (87.663) (64,2%)

Per facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario, si riassumono nella tabella che segue gli indicatori alternativi di performance ("Indicatori Alternativi di Performance" o "KPI") selezionati dal Gruppo.

KPIs 30/09/2023
Restated
30/09/2022 31/12/2022
Gross Book Value (EoP) Gruppo 117.768.420 137.343.130 120.478.346
Incassi di periodo - Gruppo 3.398.809 3.906.556 5.494.503
Incassi LTM / GBV EoP Stock - Gruppo 4,5% 4,0% 4,1%
Gross Book Value (EoP) Italia
Incassi di periodo - Italia
68.710.519
1.163.734
72.481.364
1.218.305
72.031.038
1.707.403
Incassi LTM / GBV EoP Stock - Italia 2,5% 2,6% 2,5%
Gross Book Value (EoP) Iberia
Incassi di periodo - Iberia
11.230.354
835.620
26.405.149
1.570.705
11.650.908
1.965.314
Incassi LTM / GBV EoP Stock - Iberia 9,6% 6,7% 9,2%
Gross Book Value (EoP) Regione Ellenica 37.827.547 38.456.618 36.796.401
Incassi di periodo - Regione Ellenica 1.399.455 1.117.546 1.821.787
Incassi LTM / GBV EoP Stock - Regione Ellenica 7,0% 5,0% 6,1%
Staff FTE / Totale FTE Gruppo
EBITDA
42,6%
115.335
44,0%
149.562
45,0%
198.708
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (79) (2.357) (2.979)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti
EBITDA margin
115.414
34,4%
151.919
35,1%
201.687
35,6%
EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti 34,4% 35,7% 36,1%
Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo (25.667) 39.181 16.502
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile agli
Azionisti della Capogruppo
(11.465) (6.449) (34.061)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli
elementi non ricorrenti
(14.202) 45.630 50.563
Utile per azione (Euro) (0,32) 0,50 0,21
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (Euro)
Capex
(0,18)
9.160
0,58
13.733
0,64
30.833
EBITDA - Capex 106.175 135.829 167.875
Capitale Circolante Netto 110.620 140.074 129.762
Posizione Finanziaria Netta di cassa/(debito) (485.512) (422.778) (429.859)
Leverage (Debito netto / EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti LTM) 2,9x 1,8x 2,1x

LEGENDA

11

Gross Book Value EoP: indica il valore contabile dei crediti affidati in gestione alla fine del periodo di riferimento per l'intero perimetro di Gruppo, al lordo delle rettifiche di valore dovute all'attesa di perdite su tali crediti.

Incassi di periodo: utilizzati per il calcolo delle commissioni ai fini della determinazione dei ricavi dall'attività di servicing, consentono di illustrare la capacità di estrarre valore dal portafoglio in gestione.

Incassi LTM/GBV (Gross Book Value) EoP Stock: rapporto tra il totale degli incassi LTM lordi riferiti al portafoglio di Stock esistente all'inizio dell'esercizio di riferimento e il GBV di fine periodo del relativo portafoglio di Stock gestito.

Staff FTE/Totale FTE Gruppo: rapporto tra il numero di dipendenti che svolgono attività di supporto e il numero di dipendenti totali del Gruppo full-time. L'indicatore consente di illustrare l'efficienza della struttura operativa e il focus relativo della stessa sulle attività di gestione.

EBITDA e Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo: congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consentono di illustrare le variazioni della performance operativa e forniscono utili informazioni in merito alla performance economica del Gruppo. Si tratta di dati calcolati a consuntivo del periodo.

Elementi non ricorrenti: partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.

EBITDA e Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti: sono definiti come l'EBITDA e il Risultato del periodo riconducibili alla sola gestione caratteristica, escludendo quindi tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.

EBITDA Margin: ottenuti dividendo l'EBITDA per i Ricavi lordi (Gross Revenues).

EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti: ottenuti dividendo l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti per i Ricavi lordi (Gross Revenues).

Utile per azione: calcolato come rapporto tra il risultato netto del periodo e il numero di azioni in circolazione alla fine del periodo di riferimento.

Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti: è il medesimo calcolo dell'utile per azione, ma il numeratore differisce per il risultato netto del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti al netto del relativo impatto fiscale.

Capex: investimenti in attività materiali e immateriali.

EBITDA – Capex: è l'EBITDA al netto di investimenti in attività materiali e immateriali, congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consente di illustrare i cambiamenti delle performance operative e fornisce una indicazione in merito alla capacità del Gruppo di generare cassa.

Capitale Circolante Netto: è rappresentato dai crediti per corrispettivi fatturati ed in maturazione al netto dei debiti verso i fornitori per fatture di acquisto contabilizzate e in maturazione nel periodo.

Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla cassa e dalla liquidità disponibile nonché da titoli altamente liquidabili, al netto di debiti verso banche e delle obbligazioni emesse.

Leverage: è costituito dal rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti degli ultimi dodici mesi (eventualmente aggiustato pro-forma per tener conto di operazioni rilevanti a partire dall'inizio dell'esercizio di riferimento). Esso rappresenta un indicatore sul livello di indebitamento del Gruppo.

Risultati del Gruppo al 30 settembre 2023

Nelle pagine seguenti vengono riportati i risultati economici gestionali del periodo, corredati da approfondimenti riguardo all'andamento del portafoglio gestito.

Al termine del presente Resoconto intermedio di gestione del Gruppo, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema economico gestionale di seguito riportato e il prospetto di conto economico esposto nella sezione che include i prospetti contabili consolidati.

RISULTATI ECONOMICI

Conto Economico gestionale 30/09/2023
Restated
30/09/2022 Variazione € Variazione %
Ricavi di Servicing: 291.498 390.305 (98.807) (25,3)%
di cui: Ricavi NPE 251.623 326.188 (74.565) (22,9)%
di cui: Ricavi REO 39.875 64.117 (24.242) (37,8)%
Ricavi da co-investimento 1.064 1.141 (77) (6,7)%
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 42.592 34.083 8.509 25,0%
Ricavi lordi 335.154 425.529 (90.375) (21,2)%
Commissioni passive NPE (10.692) (16.111) 5.419 (33,6)%
Commissioni passive REO (7.256) (19.514) 12.258 (62,8)%
Commissioni passive Ancillari (12.569) (9.891) (2.678) 27,1%
Ricavi netti 304.637 380.013 (75.376) (19,8)%
Spese per il personale (141.751) (158.580) 16.829 (10,6)%
Spese amministrative (47.551) (71.871) 24.320 (33,8)%
Totale di cui IT (19.604) (25.578) 5.974 (23,4)%
Totale di cui Real Estate (3.801) (5.161) 1.360 (26,4)%
Totale di cui SG&A (24.146) (41.132) 16.986 (41,3)%
Totale costi operativi (189.302) (230.451) 41.149 (17,9)%
EBITDA 115.335 149.562 (34.227) (22,9)%
EBITDA margin 34% 35% (1)% (2,1)%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (79) (2.357) 2.278 (96,6)%
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 115.414 151.919 (36.505) (24,0)%
EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti 34,4% 35,7% (1,3)% (3,5)%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (76.437) (47.919) (28.518) 59,5%
Accantonamenti netti (13.015) (7.317) (5.698) 77,9%
Saldo rettifiche/riprese di valore 1.207 265 942 n.s.
EBIT 27.090 94.591 (67.501) (71,4)%
Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair
value
1.586 (1.170) 2.756 n.s.
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria (23.614) (21.279) (2.335) 11,0%
EBT 5.062 72.142 (67.080) (93,0)%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT (11.833) (8.490) (3.343) 39,4%
EBT esclusi gli elementi non ricorrenti 16.895 80.632 (63.737) (79,0)%
Imposte sul reddito (30.996) (22.984) (8.012) 34,9%
Risultato del periodo (25.934) 49.158 (75.092) n.s.
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi 267 (9.977) 10.244 (102,7)%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo
(25.667) 39.181 (64.848) n.s.
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo
Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo
(12.249) (6.849) (5.400) 78,8%
attribuibile ai Terzi (784) (400) (384) 96,0%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti
(14.202) 45.630 (59.832) (131,1)%
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi esclusi gli elementi
non ricorrenti 517 10.377 (9.860) (95,0)%
Utile per azione (in euro) (0,32) 0,50 (0,82) n.s.
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in euro) (0,18) 0,58 (0,76) (131,1)%

Portafoglio in gestione

Al 30 settembre 2023 il Portafoglio Gestito dal Gruppo (GBV) nei 5 mercati di riferimento di Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Cipro è pari a €117,8 miliardi, con un decremento marginale pari a circa il 2,2% rispetto a €120,5 miliardi con i quali il Gruppo ha chiuso l'esercizio 2022.

I nuovi flussi sono pari a circa €8,7 miliardi di cui circa il 17% riferibili al mercato italiano, il 21% alla penisola Iberica e il 62% alla Regione Ellenica.

Il grafico seguente mostra la distribuzione geografica del GBV: in particolare per ciascun Paese è evidenziata la quota gestita al 30 settembre.

L'evoluzione del Portafoglio Gestito che include solo i portafogli on-boarded, nel corso dei primi nove mesi del 2023 è stata caratterizzata da contratti relativi a nuovi clienti per complessivi €6,1 miliardi di cui circa €4,5 miliardi nella Regione Ellenica, circa €0,7 miliardi nella Regione Iberica e circa €0,9 miliardi in Italia.

Ai su citati flussi, si aggiungono ulteriori €2,6 miliardi rivenienti da clienti esistenti on-boarded tramite contratti flusso.

Con riferimento al decremento del GBV, nel periodo si registrano cessioni per complessivi €3,9 miliardi e write-off per complessivi €4,1 miliardi.

Il Portafoglio Gestito è da considerarsi in ulteriore incremento rispetto a quanto già sopra descritto, per effetto di nuovi mandati aggiudicati e attualmente in fase di onboarding, per un totale di circa €0,4 miliardi, relativi a portafogli da primarie istituzioni italiane.

Gli incassi di Gruppo durante il periodo in esame ammontano a €3,4 miliardi, in calo di circa il 13% rispetto allo stesso dato del precedente esercizio (€3,9 miliardi) per motivi ascrivibili sostanzialmente all'uscita del portafoglio Sareb in Spagna. Isolando l'effetto legato all'uscita di tale portafoglio, il dato di periodo si confronterebbe con €3,2 miliardi dei primi nove mesi del 2022, denotando quindi un miglioramento del 7% della performance.

La ripartizione geografica degli incassi 2023 è la seguente: €1,2 miliardi in Italia, €0,8 miliardi in Iberia e €1,4 miliardi nella Regione Ellenica.

Risultati economici

Anche i primi nove mesi del 2023 hanno continuato ad essere influenzati da tensioni internazionali, spinte inflazionistiche e rialzi dei tassi di interesse conseguenti alle decisioni di politica monetaria da parte della BCE.

In questo complesso framework il Gruppo doValue ha fatto registrare ricavi lordi pari a €335,2 milioni, in diminuzione del 21% rispetto a €425,5 milioni del 30 settembre 2022. Il confronto con il periodo comparativo risulta particolarmente penalizzante, ma si ricorda che il dato di confronto includeva ancora il contributo del portafoglio Sareb (a parità di perimetro, escludendo quest'ultimo, i ricavi dei primi nove mesi del 2022 risulterebbero pari a €379,4 milioni denotando un calo decisamente inferiore e pari a circa il 12%). A livello geografico si evidenzia, rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, un minor contributo della Regione Ellenica e una diminuzione registrata in Iberia (soprattutto legata all'uscita del portafoglio Sareb) ed in Italia (minori incassi NPL parzialmente compensati dalla miglor performance nel settore UTP e dai business ancillari).

I ricavi di Servicing di asset NPE e REO, pari ad €291,5 milioni (€390,3 milioni al 30 settembre 2022), evidenziano un decremento pari a circa il 25%. A livello di analisi per prodotto, i ricavi da NPE si attestano a €251,6 milioni (€326,2 milioni a settembre 2022) con un decremento, quindi, pari a circa il 23%; mentre i ricavi da REO si attestano a €39,9 milioni e, se comparati a €64,1 milioni del periodo comparativo, registrano un decremento del 38%. Tali dinamiche, come detto, sono influenzate dall'apporto nel periodo comparativo del portafoglio Sareb, che è stato oggetto di offboarding tra luglio e ottobre del 2022.

I ricavi da co-investimento, pari a €1,1 milioni, risultano sostanzialmente in linea con il periodo comparativo e sono rappresentati dai proventi dei titoli ABS delle cartolarizzazioni Romeo SPV, Mercuzio Securitisation e Mexico Finance di cui doValue detiene il 5%.

Il contributo dei ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori risulta invece più significativo, pari a €42,6 milioni, in deciso aumento rispetto ai €34,1 milioni del 30 settembre 2022 e trova origine principalmente da proventi per servizi di elaborazione e fornitura di dati ed altri servizi strettamente connessi alle citate attività di servicing, come due diligence, master e structuring services e servizi legali, nonché a servizi offerti in ambito Rental, Real Estate Development e da attività diversificate in ambito Advisory e Portfolio Management.

Questi ricavi rappresentano il 13% del totale dei ricavi lordi del periodo corrente mentre nel periodo comparativo la loro incidenza si attestava a circa l'8%.

30/09/2023 30/09/2022 Variazione € Variazione %
Ricavi NPE 251.623 326.188 (74.565) (22,9)%
Ricavi REO 39.875 64.117 (24.242) (37,8)%
Ricavi da co-investimento 1.064 1.141 (77) (6,7)%
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 42.592 34.083 8.509 25,0%
Ricavi lordi 335.154 425.529 (90.375) (21,2)%
Commissioni passive NPE (10.692) (16.111) 5.419 (33,6)%
Commissioni passive REO (7.256) (19.514) 12.258 (62,8)%
Commissioni passive Ancillari (12.569) (9.891) (2.678) 27,1%
Ricavi netti 304.637 380.013 (75.376) (19,8)%

(€/000)

I ricavi netti, pari a €304,6 milioni, risultano in diminuzione del 20% circa rispetto ai €380,0 milioni dello stesso periodo del precedente esercizio.

Le commissioni passive NPE registrano una forte contrazione pari al 34% e si attestano a €10,7 milioni (€16,1 milioni a settembre 2022) evidenziando una diminuzione su tutti i perimetri di pertinenza, come risultante dei minori incassi effettuati tramite rete esterna e di un graduale processo di internalizzazione in atto in Italia. Tale diminuzione lato costi è più che proporzionale al calo dei relativi ricavi denotando quindi un parziale recupero di efficienza su tale segmento.

Le commissioni passive REO sono in diminuzione e pari a €7,3 milioni (€19,5 milioni nel 2022), legate alla combinazione di due effetti opposti: la riduzione del portafoglio gestito in Spagna e la stabilità del fatturato in Grecia grazie alla continuità delle attività svolte dalla controllata doValue Greece Real Estate. Tale segmento ha anche risentito del minor numero di aste in Italia e Spagna per effetto delle condizioni macroeconomiche e di uno sciopero dei tribunali spagnoli soprattutto nella prima parte dell'anno.

Le commissioni passive Ancillari si attestano a €12,6 milioni rispetto a €9,9 milioni dei primi nove mesi del 2022 con un incremento pari al 27% in linea con l'aumento dei volumi dei relativi ricavi.

Si sottolinea come l'incidenza sui ricavi delle commissioni passive passa dall'11% di settembre 2022 al 9% dell'attuale periodo come effetto combinato dell'offboarding del portafoglio Sareb in Spagna e della politica del Gruppo di ricorrere maggiormente al personale interno per il ciclo di recupero dei crediti in gestione.

I costi operativi ammontano a €189,3 milioni, che si confrontano con €230,5 milioni dello stesso periodo del 2022. L'incidenza sui ricavi lordi si attesta al 56% contro il 54% del 2022. Più in dettaglio, le spese amministrative si attestano a €47,6 milioni (contro €71,9 milioni del 30 settembre 2022). La diminuzione è pari quindi al 34% riscontrando una riduzione generalizzata su tutti i perimetri e particolarmente evidente su quello iberico come effetto della ristrutturazione iniziata già nel corso del 2022.

Le spese per il personale si attestano a €141,8 milioni registrando quindi una diminuzione dell'11% rispetto a €158,6 milioni dello stesso periodo dell'esercizio precedente.

30/09/2023 30/09/2022 Variazione € Variazione %
Spese per il personale (141.751) (158.580) 16.829 (10,6)%
Spese amministrative (47.551) (71.871) 24.320 (33,8)%
di cui: IT (19.604) (25.578) 5.974 (23,4)%
di cui: Real Estate (3.801) (5.161) 1.360 (26,4)%
di cui: SG&A (24.146) (41.132) 16.986 (41,3)%
Totale costi operativi (189.302) (230.451) 41.149 (17,9)%
EBITDA 115.335 149.562 (34.227) (22,9)%
di cui: Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA
di cui: EBITDA esclusi gli elementi non
(79) (2.357) 2.278 (96,6)%
ricorrenti 115.414 151.919 (36.505) (24,0)%

Di seguito viene esposta la tabella del numero di FTE (Full Time Equivalent) per area geografica.

FTEs PER AREA GEOGRAFICA 30/09/2023 30/09/2022 Variazione Variazione %
Italia 959 988 (29) (2,9)%
Iberia 599 711 (112) (15,8)%
Regione Ellenica 1.570 1.518 52 3,4%
Totale 3.128 3.217 (89) (2,8)%

Come risultante delle dinamiche su esposte, l'EBITDA si attesta a €115,3 milioni contro €149,6 milioni del 2022 con una incidenza sui ricavi pari al 34% contro il 36% di settembre 2022 il cui ammontare era stato influenzato dal contributo del portafoglio Sareb, assente nel 2023.

Si segnala che nel corso dei primi nove mesi del 2023 sono stati registrati negli elementi non ricorrenti circa €79 mila relativi a consulenze strategiche; pertanto, l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti si attesta a €115,4 milioni che si raffronta con €151,9 milioni consuntivati a settembre 2022 quando tali poste non direttamente connesse al corso del business ammontavano a €2,4 milioni.

L'EBIT del Gruppo si attesta a €27,1 milioni che si raffronta con €94,6 milioni del periodo comparativo. L'EBT è pari a €5,1 milioni contro €72,1 milioni fatti registrare al 30 settembre 2022. In tale posta sono ricompresi i costi finanziari legati alle due emissioni obbligazionarie e agli Earn-out rilevati a seguito delle operazioni di acquisizione in Spagna e Grecia, il delta fair value relativo ai coinvestimenti di minoranza in veicoli di cartolarizzazione in cui il Gruppo è il Servicer ed altre poste minori legate alla contabilizzazione secondo il principio contabile IFRS 16.

(€/000)

30/09/2023
Restated
30/09/2022 Variazione € Variazione %
EBITDA 115.335 149.562 (34.227) (22,9)%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e
immateriali (76.437) (47.919) (28.518) 59,5%
Accantonamenti netti (13.015) (7.317) (5.698) 77,9%
Saldo rettifiche/riprese di valore 1.207 265 942 n.s.
EBIT 27.090 94.591 (67.501) (71,4)%
Risultato netto di attività e passività finanziarie
valutate al fair value
1.586 (1.170) 2.756 n.s.
Interessi e commissioni derivanti da attività
finanziaria
(23.614) (21.279) (2.335) 11,0%
EBT 5.062 72.142 (67.080) (93,0)%

L'EBT include ulteriori poste non ricorrenti per complessivi €11,8 milioni (€8,5 milioni nel 2022), riferibili principalmente ai costi per l'incentivo all'esodo che hanno interessato tutte le Regioni (in particolar modo in Spagna legate all'uscita del portafoglio Sareb) e ai contenziosi fiscali in Italia e Spagna.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali ammontano a €76,4 milioni contro €47,9 milioni rispetto a quanto fatto registrare al 30 settembre 2022, con un incremento di €28,5 milioni sostanzialmente riconducibile alle svalutazioni apportate ai principali asset intangibili riferiti a doValue Spain e quindi alla regione Iberia. In particolare, è stato svalutato il contratto di servicing a lungo termine con Santander per €14,7 milioni, oltre che il brand per €1,7 milioni ed infine il goodwill per €12,5 milioni. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nella successiva sezione "Situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo".

Il saldo della voce include inoltre l'ammortamento dei contratti di servicing e del marchio del perimetro doValue Spain e doValue Greece per un totale di €22,9 milioni oltre che la quota degli ammortamenti sui diritti d'uso che derivano dalla contabilizzazione dei contratti di locazione ai sensi del principio IFRS 16 per un totale di €10,7 milioni. Il resto degli ammortamenti si riferisce prevalentemente a licenze software per investimenti tecnologici effettuati dal Gruppo nel periodo pari a €11,7 milioni e finalizzati al miglioramento della piattaforma IT.

Gli accantonamenti netti risultano pari a €13,0 milioni, rispetto a €7,3 milioni consuntivati a settembre 2022 e sono legati essenzialmente ad accantonamenti per incentivi all'esodo, dispute legali e accantonamenti prudenziali su crediti.

Gli interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria ammontano a €23,6 milioni rispetto a €21,3 milioni del 30 settembre 2022. La posta in esame riflette principalmente il costo connesso all'onerosità delle due emissioni obbligazionarie a servizio del processo di acquisizioni effettuate in Spagna e in Grecia come attuazione della strategia di internazionalizzazione del Gruppo.

30/09/2023
Restated
30/09/2022 Variazione € Variazione %
EBT 5.062 72.142 (67.080) (93,0)%
Imposte sul reddito (30.996) (22.984) (8.012) 34,9%
Risultato di periodo (25.934) 49.158 (75.092) n.s.
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi 267 (9.977) 10.244 (102,7)%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo (25.667) 39.181 (64.848) n.s.
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del
periodo
(12.249) (6.849) (5.400) 78,8%
Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del
periodo attribuibile ai Terzi
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti
(784) (400) (384) 96,0%
della Capogruppo esclusi gli elementi non
ricorrenti
(14.202) 45.630 (59.832) (131,1)%
Utile per azione (in Euro) (0,32) 0,50 (0,82) n.s.
Utile per azione esclusi gli elementi non
ricorrenti (in Euro)
(0,18) 0,58 (0,76) (131,1)%

(€/000)

Le imposte sul reddito del periodo risultano pari a €31,0 milioni contro €23,0 milioni a settembre 2022, in virtù del mix di reddito sviluppato nel periodo e degli effetti delle svalutazioni sulle imposte differite italiane e della regione Iberica. Il risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti risulta negativo per €14,2 milioni, rispetto al risultato positivo di €45,6 milioni del 30 settembre 2022. Includendo gli elementi non ricorrenti, il risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo è negativo per €25,7 milioni, rispetto al risultato positivo di €39,2 milioni di settembre 2022.

SEGMENT REPORTING

L'espansione internazionale di doValue nell'ampio mercato del Sud Europa con l'acquisizione dapprima di doValue Spain, e successivamente di doValue Greece, ha portato il Management a ritenere opportuno valutare e analizzare il proprio business con una segmentazione di tipo geografico.

Questa classificazione è legata a fattori specifici delle entità incluse in ciascuna categoria e alla tipologia di mercato. Le regioni geografiche così individuate sono: Italia, Regione Ellenica e Iberia. Si segnala che all'interno della Region Italia sono ricompresi €3,7 milioni legati al costo delle risorse allocate al Gruppo ed al costo inerente al rapporto di lavoro con il precendente Amministratore Delegato.

Sulla base di questi criteri, nella seguente tabella sono riportati i ricavi e l'EBITDA (esclusi gli elementi non ricorrenti) di periodo dei segmenti di business indicati.

I ricavi lordi registrati nei primi nove mesi dell'esercizio ammontano a €335,2 milioni (€425,5 milioni a settembre 2022) ed un EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti pari a €115,4 milioni (€151,9 milioni a settembre 2022). Il segmento Italia contribuisce per il 34% ai ricavi lordi del Gruppo, il segmento Regione Ellenica contribuisce per il 51%, mentre il segmento Iberia con il 15%.

L'EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti sul segmento Italia risulta pari al 20% (23% se si escludessero gli oneri di €3,7 milioni sopra citati), nella Regione Ellenica è pari al 56%, mentre nell'Area Iberica è negativo per il 5%.

Primi nove mesi 2023
Conto Economico Gestionale
(esclusi gli elementi non ricorrenti)
Italia Regione
Ellenica
Iberia Totale
Ricavi di Servicing 84.383 158.939 48.176 291.498
di cui NPE 84.383 140.200 27.040 251.623
di cui REO - 18.739 21.136 39.875
Ricavi da co-investimento 1.064 - - 1.064
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 27.674 12.737 2.181 42.592
Ricavi lordi 113.121 171.676 50.357 335.154
Commissioni passive NPE (4.893) (3.398) (2.401) (10.692)
Commissioni passive REO - (3.141) (4.115) (7.256)
Commissioni passive Ancillari (12.157) - (412) (12.569)
Ricavi netti 96.071 165.137 43.429 304.637
Spese per il personale (56.006) (54.230) (31.515) (141.751)
Spese amministrative (17.283) (15.570) (14.619) (47.472)
di cui IT (6.685) (7.153) (5.766) (19.604)
di cui Real Estate (1.001) (1.847) (953) (3.801)
di cui SG&A (9.597) (6.570) (7.900) (24.067)
Totale costi operativi (73.289) (69.800) (46.134) (189.223)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 22.782 95.337 (2.705) 115.414
EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti 20,1% 55,5% (5,4)% 34,4%
Contribuzione EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 19,7% 82,6% (2,3)% 100,0%

Primi nove mesi 2023 vs 2022
Conto Economico Gestionale
(esclusi gli elementi non ricorrenti)
Italia Regione
Ellenica
Iberia Totale
Ricavi di Servicing
Primi nove mesi 2023 84.383 158.939 48.176 291.498
Primi nove mesi 2022 105.204 190.077 95.024 390.305
Variazione (20.821) (31.138) (46.848) (98.807)
Ricavi da co-investimento, prodotti ancillari e altre attività
minori
Primi nove mesi 2023 28.738 12.737 2.181 43.656
Primi nove mesi 2022 27.416 2.681 5.127 35.224
Variazione 1.322 10.056 (2.946) 8.432
Commissioni passive
Primi nove mesi 2023 (17.050) (6.539) (6.928) (30.517)
Primi nove mesi 2022 (14.014) (5.983) (25.519) (45.516)
Variazione (3.036) (556) 18.591 14.999
Spese per il personale
Primi nove mesi 2023 (56.006) (54.230) (31.515) (141.751)
Primi nove mesi 2022 (63.253) (53.285) (42.042) (158.580)
Variazione 7.247 (945) 10.527 16.829
Spese amministrative
Primi nove mesi 2023 (17.283) (15.570) (14.619) (47.472)
Primi nove mesi 2022 (20.482) (18.705) (30.327) (69.514)
Variazione 3.199 3.135 15.708 22.042
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti
Primi nove mesi 2023 22.782 95.337 (2.705) 115.414
Primi nove mesi 2022 34.871 114.785 2.263 151.919
Variazione (12.089) (19.448) (4.968) (36.505)
EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti
Primi nove mesi 2023 20,1% 55,5% (5,4)% 34,4%
Primi nove mesi 2022 26,3% 59,5% 2,3% 35,7%
Variazione (6)p.p. (4)p.p. (8)p.p. (1)p.p.

Situazione Patrimoniale e Finanziaria del Gruppo PREMESSA

I valori patrimoniali sono stati riclassificati sotto un profilo gestionale, in coerenza con la rappresentazione del conto economico riclassificato e con la posizione finanziaria netta del Gruppo.

Al termine del presente Resoconto intermedio di gestione del Gruppo, in linea con la medesima modalità espositiva del conto economico, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema patrimoniale gestionale di seguito riportato e il prospetto esposto negli schemi del bilancio consolidato.

(€/000)

Stato Patrimoniale gestionale 30/09/2023
Restated
31/12/2022 Variazione € Variazione %
Cassa e titoli liquidabili 95.667 134.264 (38.597) (28,7)%
Attività finanziarie 52.374 57.984 (5.610) (9,7)%
Attività materiali 52.410 59.191 (6.781) (11,5)%
Attività immateriali 472.526 526.888 (54.362) (10,3)%
Attività fiscali 100.586 118.226 (17.640) (14,9)%
Crediti commerciali 158.902 200.143 (41.241) (20,6)%
Attività in via di dismissione 16 13 3 23,1%
Altre attività 55.471 29.889 25.582 85,6%
Totale Attivo 987.952 1.126.598 (138.646) (12,3)%
Passività finanziarie: debiti verso
banche/bondholders
581.179 564.123 17.056 3,0%
Altre passività finanziarie 115.751 120.861 (5.110) (4,2)%
Debiti commerciali 48.282 70.381 (22.099) (31,4)%
Passività fiscali 59.252 67.797 (8.545) (12,6)%
Benefici a dipendenti 8.582 9.107 (525) (5,8)%
Fondi rischi e oneri 30.481 37.655 (7.174) (19,1)%
Altre passività 48.357 75.754 (27.397) (36,2)%
Totale Passivo 891.884 945.678 (53.794) (5,7)%
Capitale 41.280 41.280 - n.s.
Riserve 37.289 83.109 (45.820) (55,1)%
Azioni proprie (4.006) (4.332) 326 (7,5)%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo
(25.667) 16.502 (42.169) n.s.
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo 48.896 136.559 (87.663) (64,2)%
Totale Passivo e Patrimonio Netto attribuibile
agli Azionisti della Capogruppo
940.780 1.082.237 (141.457) (13,1)%
Patrimonio Netto attribuibile a Terzi 47.172 44.361 2.811 6,3%
Totale Passivo e Patrimonio Netto 987.952 1.126.598 (138.646) (12,3)%

La voce cassa e titoli liquidabili evidenzia una riduzione di €38,6 milioni rispetto alla fine dell'esercizio precedente, per effetto della dinamica finanziaria del periodo descritta di seguito nel paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.

Le attività finanziarie indicano un saldo pari a €52,4 milioni, in ribasso di €5,6 milioni rispetto al valore iscritto al 31 dicembre 2022 e pari a €58,0 milioni.

Di seguito si espone la tabella che ne dettaglia la composizione.

(€/000)

Attività finanziarie 30/09/2023 31/12/2022 Variazione € Variazione %
Al fair value con impatto a CE 43.172 42.323 849 2,0%
Titoli di debito 20.953 18.145 2.808 15,5%
OICR 21.968 23.628 (1.660) (7,0)%
Titoli di capitale 197 197 - n.s.
Derivati non di copertura 54 353 (299) (84,7)%
Al fair value con impatto a OCI 8.309 10.171 (1.862) (18,3)%
Titoli di capitale 8.309 10.171 (1.862) (18,3)%
Al costo ammortizzato 893 5.490 (4.597) (83,7)%
Crediti verso banche diversi da conti
correnti e depositi a vista 54 4.433 (4.379) (98,8)%
Crediti verso clientela 839 1.057 (218) (20,6)%
Totale 52.374 57.984 (5.610) (9,7)%

La componente delle attività finanziarie "Al fair value con impatto a CE" registra una variazione in aumento complessiva di €0,8 milioni. In dettaglio, i titoli di debito evidenziano un incremento di €2,8 milioni, quasi interamente riferibile ad effetti valutativi positivi rilevati su uno dei portafogli Cairo. Le quote OICR relative al fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II), subiscono invece una riduzione di €1,7 milioni dovuta in prevalenza all'annullamento e distribuzione di alcune quote per €2,3 milioni compensato da effetti rivalutativi per €0,6 milioni. La categoria in questione accoglie infine il fair value attribuito al derivato non di copertura su BidX1 e rappresentativo del valore dell'opzione di acquisto in essere, il quale evidenzia nel periodo un decremento valutativo di €0,3 milioni. La categoria "Al fair value con impatto a OCI", che accoglie investimenti di quote di minoranza nella società

fintech brasiliana QueroQuitar S.A. (11,46%) e nella società irlandese proptech BidX1 (17,7%), riporta una riduzione valutativa di €1,9 milioni riferibile esclusivamente a quest'ultima.

La componente di attività finanziarie "Al costo ammortizzato" evidenzia una riduzione di €4,6 milioni riconducibile principalmente alla cessione a terzi, perfezionatasi a gennaio 2023, del finanziamento attivo destinato ad uno specifico affare, a seguito della risoluzione di quest'ultimo per mutuo consenso.

Le attività materiali, pari a €52,4 milioni, registrano una riduzione di €6,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2022 prevalentemente riconducibile ad ammortamenti di periodo (€12,6 milioni), parzialmente compensati da nuovi acquisti per €5,7 milioni relativi in gran parte a leasing su immobili e auto (€4,3 milioni).

Le attività immateriali passano da €526,9 milioni a €472,5 milioni registrando pertanto una diminuzione pari a €54,4 milioni. Tale differenziale è principalmente determinato dall'effetto combinato di riduzioni per €64,0 milioni (di cui €34,6 milioni a fronte di ammortamenti e €29,4 milioni a fronte di svalutazioni) e di aumenti per €9,7 milioni prevalentemente relativi ad acquisti di software, inclusa la parte classificata ad immobilizzazioni in corso e acconti.

Le svalutazioni di complessivi €29,4 milioni di attività immateriali derivano principalmente dal test di impairment svolto sui valori al 30 settembre 2023, in cui è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con quella relativa all'ultimo trimestre 2023 derivante dal Budget 2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 22 dicembre 2022 e con il Piano Industriale di Gruppo 2022-2024 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 25 gennaio 2022, ad eccezione delle attività immateriali ricondubili alla regione Iberia per le quali il test è stato eseguito sulla base del preliminare Piano Industriale 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2024.

Il test, che mette a confronto i valori d'uso stimati con i relativi valori contabili al netto dell'ammortamento di periodo, ha fatto evidenziare la necessità di svalutare la categoria "contratti di servicing a lungo termine" per €14,7 milioni riferiti al contratto Santander di doValue Spain, la categoria "marchi" per €1,7 milioni riferiti al marchio riconducible alla controllata doValue Spain, nonché l'avviamento della regione Iberia per €12,5 milioni.

Di seguito la composizione delle attività immateriali:

(€/000)

Attività immateriali 30/09/2023
Restated
31/12/2022 Variazione € Variazione %
Software 41.756 44.441 (2.685) (6,0)%
Marchi 20.267 24.581 (4.314) (17,6)%
Immobilizzazioni in corso e acconti 10.975 10.791 184 1,7%
Avviamento 224.367 236.897 (12.530) (5,3)%
Contratti di servicing a lungo termine 175.161 210.178 (35.017) (16,7)%
Totale 472.526 526.888 (54.362) (10,3)%

In particolare, la quota maggiormente significativa delle attività immateriali deriva dalle due acquisizioni effettuate dal Gruppo, rispettivamente riferibili a doValue Spain e alle sue controllate intervenuta alla fine di giugno 2019 e all'aggregazione aziendale di doValue Greece conclusasi a giugno 2020, così come riepilogato nella tabella che segue:

30/09/2023 Restated
Attività immateriali doValue Spain
Business
Combination
doValue Greece
Business
Combination
Totale
Software e relative immobilizzazioni in corso 12.310 21.677 33.987
Marchi 20.198 - 20.198
Avviamento 111.534 112.391 223.925
Contratti di servicing a lungo termine 17.560 157.601 175.161
Totale 161.602 291.669 453.271
31/12/2022
Attività immateriali doValue Spain
Business
Combination
doValue Greece
Business
Combination
Totale
Software e relative immobilizzazioni in corso 13.073 22.532 35.605
Marchi 24.508 - 24.508
Avviamento 124.064 112.391 236.455
Contratti di servicing a lungo termine 35.404 174.776 210.180
Totale 197.049 309.699 506.748

Le attività fiscali, di seguito dettagliate evidenziano un saldo di €100,6 milioni al 30 settembre 2023, rispetto a €118,2 milioni al 31 dicembre 2022. La riduzione di €17,6 milioni si riferisce prevalentemente a rilasci e svalutazioni di "Attività per imposte anticipate", di cui €13,2 milioni derivano dalla cancellazione per sopravvenuta irrecuperabilità di DTA per perdita fiscale e differenze temporanee della regione Iberia e €1,4 milioni dalla cancellazione di DTA della Capogruppo doValue. (€/000)

Attività fiscali 30/09/2023
Restated
31/12/2022 Variazione € Variazione %
Attività per imposte correnti 5.010 5.407 (397) (7,3)%
Acconti - 1.006 (1.006) (100,0)%
Crediti d'imposta 5.010 4.401 609 13,8%
Attività per imposte anticipate 82.908 101.758 (18.850) (18,5)%
Svalutazioni su crediti 41.846 49.391 (7.545) (15,3)%
Perdite fiscali riportabili in futuro 16.341 19.300 (2.959) (15,3)%
Immobili, impianti e macchinari / attività
immateriali
12.981 18.241 (5.260) (28,8)%
Altre attività / Altre passività 3.682 5.243 (1.561) (29,8)%
Accantonamenti 8.058 9.583 (1.525) (15,9)%
Altri crediti di natura fiscale 12.668 11.061 1.607 14,5%
Totale 100.586 118.226 (17.640) (14,9)%

Di seguito si riporta anche la composizione delle passività fiscali, pari a €59,3 milioni, le quali evidenziano una riduzione di €8,5 milioni rispetto al saldo del 2022 pari a €67,8 milioni. La movimentazione del periodo è principalmente relativa alla riduzione di €8,2 milioni delle passività per imposte differite connesse in parte alla svalutazione delle attività immateriali della regione Iberia sopra descritte (€4,1 milioni) e per la

rimanente parte all'esercizio di Purchase Price Allocation (PPA) di doValue Spain e doValue Greece, a cui si aggiunge la riduzione del debito per imposte del periodo (€1,3 milioni).

(€/000)

(€/000)

Passività fiscali 30/09/2023
Restated
31/12/2022 Variazione € Variazione %
Imposte dell'esercizio 9.182 10.478 (1.296) (12,4)%
Passività per imposte differite 42.828 51.003 (8.175) (16,0)%
Altri debiti di natura fiscale 7.242 6.316 926 14,7%
Totale 59.252 67.797 (8.545) (12,6)%

Al 30 settembre 2023 le passività finanziarie – debiti verso banche/bondholders passano da €564,1 milioni a €581,2 milioni, con un aumento complessivo di €17,1 milioni.

Tale incremento è dovuto da un lato, alla quota di interessi di competenza non liquidati e all'utilizzo temporaneo di una linea di credito revolving a 12 mesi di €25 milioni, e dall'altro alla riduzione di €5,0 milioni derivante da due operazioni di buy-back delle obbligazioni in essere le quali sono state concluse riacquistando parte del proprio debito sul mercato sotto la pari così da ridurre l'ammontare complessivo delle passività in misura superiore rispetto all'esborso finanziario richiesto, con la conseguente rilevazione di un provento pari a €0,5 milioni.

Al 30 settembre 2023 il debito residuo al costo ammortizzato per le due obbligazioni emesse è il seguente: - bond 2020-2025 di nominale pari a €264,0 milioni, tasso del 5,0%: €261,1 milioni;

  • bond 2021-2026 di nominale pari a €296,0 milioni, tasso del 3,4%: €294,6 milioni.

Le altre passività finanziarie al 30 settembre 2023 sono di seguito dettagliate:

Altre passività finanziarie 30/09/2023 31/12/2022 Variazione € Variazione %
Passività per leasing 44.033 49.938 (5.905) (11,8)%
Earn-out 50.198 44.649 5.549 12,4%
Put option su minority - 21.894 (21.894) (100,0)%
Derivati di copertura - - - n.s.
Altre passività finanziarie 21.520 4.380 17.140 n.s.
Totale 115.751 120.861 (5.110) (4,2)%

Le "Passività per leasing" accolgono l'attualizzazione dei canoni per leasing futuri, in conformità alle previsioni dell'IFRS 16.

La passività per "Earn-out" si riferisce (i) all'operazione di acquisto di doValue Spain per €21,6 milioni ed è relativa ad una quota del suo prezzo di acquisizione, integrata della componente interessi e (ii) all'operazione di acquisto di doValue Greece per €28,6 milioni legata al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024.

Lo scorso 29 settembre è stata ricevuta la notifica per l'esercizio dell'opzione di vendita della residua quota di minoranza (pari al 15%) di doValue Spain. La passività "Put option su minority", pari a €21,9 milioni al 31 dicembre 2022, risulta pertanto azzerata nel periodo di riferimento in quanto il relativo importo di €21,5 milioni definito tra le parti è stato ricondotto tra le "Altre passività finanziarie" conseguentemente all'esercizio dell'opzione.

Si ricorda che la scadenza della put option era stata prorogata a fine settembre 2023 tramite l'agreement siglato il 26 giugno 2023 con il quale era stato anche definito il prezzo di esercizio dell'opzione; si segnala inoltre che la formalizzazione e l'esecuzione del trasferimento della quota di minoranza di doValue Spain, hanno avuto effetto dal 24 ottobre 2023 ("Transfer date").

La componente delle "Altre passività finanziarie" che al 31 dicembre 2022 era pari a €4,4 milioni, risulta azzerata al 30 settembre 2023 a seguito della risoluzione a gennaio 2023 del finanziamento limited recourse destinato ad uno specifico affare, come conseguenza della cessione del relativo credito iscritto tra le attività finanziarie.

I fondi rischi e oneri ammontano a €30,5 milioni (€37,7 milioni a fine 2022), con una riduzione di €7,2 milioni riconducibile alla categoria "Altri" per €5,4 milioni e principalmente dovuta al rilascio del fondo "Curing fees" in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS 15 relativamente ai corrispettivi variabili, nonché, relativamente alla categoria "controversie legali e fiscali", al rilascio di €2,5 milioni di un fondo rischi da parte della controllata doValue Spain a seguito della firma, in data 27 dicembre 2023, di un accordo transattivo con un cliente.

(€/000)

Fondi per rischi e oneri 30/09/2023
Restated
31/12/2022 Variazione € Variazione %
Controversie legali e fiscali 18.081 19.867 (1.786) (9,0)%
Oneri del personale 558 535 23 4,3%
Altri 11.842 17.253 (5.411) (31,4)%
Totale 30.481 37.655 (7.174) (19,1)%

Le Altre passività passano da €75,8 milioni a €48,4 milioni con un decremento pari a €27,4 milioni, dovuto principalmente alla liquidazione di debiti verso il personale per premi di rendimento e incentivi all'esodo, nonché al rilascio della quota riferita al periodo del risconto passivo sul pagamento anticipato di commissioni di servicing di competenza dei primi nove mesi del 2023 e ad altre poste residuali.

(€/000)

Altre passività 30/09/2023 31/12/2022 Variazione € Variazione %
Debiti relativi al personale 24.980 31.495 (6.515) (20,7)%
Debiti relativi a contratti di servicing 17.073 16.895 178 1,1%
Risconti passivi e altri debiti 6.304 27.364 (21.060) (77,0)%
Totale 48.357 75.754 (27.397) (36,2)%

Il Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo si attesta a €48,9 milioni, rispetto ai €136,6 milioni del 31 dicembre 2022.

IL CAPITALE CIRCOLANTE NETTO

(€/000)

Capitale Circolante Netto 30/09/2023 30/09/2022 31/12/2022
Crediti commerciali 158.902 197.849 200.143
Debiti commerciali (48.282) (57.775) (70.381)
Totale 110.620 140.074 129.762

Il dato di periodo si attesta a €110,6 milioni in netto miglioramento rispetto a €129,8 milioni di fine 2022: tale decremento è il risultato della diminuzione evidenziata su tutte le aree geografiche di riferimento. Il valore, rapportato ai ricavi degli ultimi 12 mesi, si attesta quindi al 24% in linea rispetto al 23% relativo alla chiusura dell'esercizio 2022. Tale trend è particolarmente apprezzabile se inserito all'interno dell'attuale quadro macroeconomico.

LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

(€/000)

Posizione Finanziaria Netta 30/09/2023 30/09/2022 31/12/2022
A Cassa e disponibilità liquide di conto corrente 95.667 159.518 134.264
B Liquidità (A) 95.667 159.518 134.264
C Debiti bancari correnti (25.418) (25.104) (163)
D Obbligazioni emesse - correnti (3.865) (3.896) (9.740)
E Posizione finanziaria netta corrente (B)+(C )+(D) 66.384 130.518 124.361
G Obbligazioni emesse - non correnti (551.896) (553.296) (554.220)
H Posizione finanziaria netta (E)+(F)+(G) (485.512) (422.778) (429.859)

La posizione finanziaria netta a fine settembre 2023 si attesta a €485,5 milioni contro €429,9 milioni a fine 2022.

La dinamica di periodo è stata caratterizzata dagli investimenti pianificati per circa €9,2 milioni a valere soprattutto in Italia e nella Regione Ellenica, dalle dinamiche del capitale circolante già in precedenza esposte, oltre che dal pagamento di imposte per €20,0 milioni (riferibili in larga parte alla Regione Ellenica) e di oneri finanziari legati alle due emissioni obbligazionarie per €23,3 milioni. Si segnala che nel corso del

periodo sono stati erogati dividendi per circa €52,6 milioni (di cui €5,0 milioni ai soci di minoranza della controllata greca doValue Greece).

La voce "Cassa e le disponibilità liquide di conto corrente" risulta quindi pari a €95,7 milioni e contro €134,3 milioni di fine 2022, come risultante delle dinamiche sopra esposte.

Oltre agli attuali livelli di cassa, il Gruppo dispone di €93,5 milioni di linee di credito disponibili, che pertanto portano la liquidità totale (intesa come cassa più linee disponibili) a €190 milioni circa.

La posizione finanziaria netta corrente si mantiene positiva per €66,4 milioni (€124,4 milioni a fine 2022) a testimonianza di una equilibrata struttura patrimoniale complessiva.

Rispetto alla propria struttura del debito si segnala che saltuariamente, doValue o una sua affiliata, a seconda delle condizioni di mercato e di altri fattori, potrebbe riacquistare o acquisire un interesse nei propri titoli di debito in circolazione, indipendentemente dal fatto che tali titoli siano scambiati o meno al di sopra o al di sotto del loro valore nominale, impiegando la propria liquidità o come scambio con altri titoli o altri corrispettivi, in ogni caso tramite acquisti nel mercato o tramite transazioni negoziate privatamente o altre operazioni.

Si segnala che nonostante le turbolenze sui mercati di riferimento siano continuate anche in questo trimestre dell'anno, la posizione finanziaria netta del Gruppo non ne ha risentito in maniera significativa vista anche la struttura delle scadenze di incasso programmate dalle waterfall che soprattutto in Italia prevedono termini di pagamento a cavallo delle chiusure trimestrali.

(€/000)

Cash Flow gestionale 30/09/2023 30/09/2022 31/12/2022
EBITDA 115.335 149.562 198.708
Investimenti (9.160) (13.733) (30.833)
EBITDA-Capex 106.175 135.829 167.875
% di EBITDA 92% 91% 84%
Aggiustamento accrual per sistema incentivante basato su azioni (4.761) 4.810 5.557
Variazione del Capitale Circolante Netto (CCN) (10.269) (26.950) (15.137)
Variazione di altre attività/passività (53.175) (49.771) (74.697)
Cash Flow Operativo 37.970 63.918 83.598
Imposte dirette pagate (19.961) (25.368) (44.042)
Oneri finanziari (23.329) (20.200) (27.146)
Free Cash Flow (5.320) 18.350 12.410
(Investimenti)/disinvestimenti in attività finanziarie 2.285 2.428 3.664
Dividendi liquidati ad azionisti di minoranza (5.000) (5.002) (5.002)
Dividendi liquidati agli azionisti del Gruppo (47.618) (36.763) (39.140)
Flusso di cassa netto del periodo (55.653) (20.987) (28.068)
Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo (429.859) (401.791) (401.791)
Posizione finanziaria netta alla fine del periodo (485.512) (422.778) (429.859)
Variazione della posizione finanziaria netta (55.653) (20.987) (28.068)

(*) Si segnala che, al solo fine di meglio rappresentare le dinamiche che hanno coinvolto il capitale circolante, è stata effettuata una riclassifica dei movimenti legati all'"Anticipo a Fornitori" e all'"Anticipo Contrattuale da ERB" dalla voce "Variazione di altre attività/passività" alla voce "Variazione del Capitale Circolante Netto (CCN)" per totali €29,4m a Sett-23; €19,5m a Sett-22 e €17,9m a Dic-22

Il Cash Flow Operativo di periodo è risultato positivo per €38,0 milioni (€63,9 milioni a settembre 2022) ed è la risultante della marginalità espressa nel periodo, con EBITDA pari a €115,3 milioni e con investimenti pari a €9,2 milioni come effetto della messa in atto del programma di trasformazione tecnologica del Gruppo. La variazione del capitale circolante netto risulta essere negativa per €10,3 milioni (che si confronta con un assorbimento di cassa pari a €26,9 milioni di settembre 2022). La variazione nel periodo corrente è legata principlamente all'incasso differito alla fine del 2023 e all'inizio del 2024 di parte delle commissioni relative alle operazioni di cessione effettuate in grecia sui portafogli in gestione.

La "Variazione di altre attività/passività", pari a -€53,2 milioni contiene principalmente pagamenti connessi alle uscite volontarie, a poste legate ai canoni periodici trattati secondo la metodologia dell'IFRS16 e ad anticipi per alcuni progetti residenziali in corso di sviluppo nell'Area Iberica.

Le imposte liquidate risultano pari a €20,0 milioni e sono essenzialmente riferibili alle imposte dirette versate nell'Area Ellenica e in Italia (€25,4 milioni a settembre 2022).

Gli oneri finanziari pagati ammontano a €23,3 milioni (€20,2 milioni a settembre 2022), i quali riflettono il costo medio (a tasso fisso) registrato a seguito delle emissioni obbligazionarie a supporto del processo di crescita internazionale del Gruppo. Tali operazioni hanno permesso al Gruppo di sostituire linee di credito con piano di ammortamento prestabilito di quota interessi e quota capitale, con strumenti a rimborso bullet per la quota capitale e a pagamento semestrale delle cedole. Questo ha consentito un maggiore equilibrio delle fonti con relativo allungamento delle scadenze ed un minor esborso per interessi vista l'attuale curva dei tassi.

Le dinamiche sopra esposte determinano quindi un Free Cash Flow negativo per €5,3 milioni contro il valore di €18,3 milioni del periodo comparativo soprattutto in virtù del minor livello di EBITDA sviluppato nel 2023 come ampiamente descritto nella sezione dedicata al commento dei risultati economici.

La voce "(Investimenti)/disinvestimenti in attività finanziarie" è positiva per €2,3 milioni ed include principalmente un incasso delle quote del fondo di investimento alternativo riservato Italian Recovery Fund. Si segnala che nel periodo in questione si è dato seguito al pagamento di circa €47,5 milioni di dividendi composto quasi totalmente dagli importi deliberati dall'ultima Assemblea dei Soci e di ulteriori €5,0 milioni ai soci di minoranza della controllata greca doValue Greece.

Il flusso di cassa netto del periodo risulta pertanto negativo per €55,6 milioni, quando nello stesso periodo del 2022 il valore risultava negativo per €21,0 milioni. Si segnala che, al netto dell'erogazione di dividendi il flusso di cassa generato sarebbe stato sostanzialmente neutro, comprendendo anche le operazioni di buy-back delle emissioni obbligazionarie pari a circa €5 milioni.

Fatti significativi intervenuti nel periodo

DIMISSIONI DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO E NOMINA DI MANUELA FRANCHI COME NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO

In data 17 marzo 2023, l'Amministratore Delegato Andrea Mangoni ha reso nota la sua intenzione di rassegnare le dimissioni dalla sua carica per cogliere nuove opportunità professionali.

Il Consiglio di Amministrazione ha attivato le procedure interne rilevanti volte ad avviare il processo di successione per il ruolo di Amministratore Delegato. In linea con la politica di remunerazione adottata dalla Società, non sono state erogate indennità o altri benefici in relazione alla cessazione dalla carica di Amministratore Delegato.

Il 27 aprile 2023, il Consiglio di Amministrazione di doValue S.p.A. ha cooptato Manuela Franchi come Amministratore Delegato ad interim del Gruppo con l'obiettivo di garantire piena continuità e stabilità nella gestione del Gruppo.

In seguito ad un processo di valutazione di candidati interni ed esterni attivato dal Consiglio di Amministrazione di doValue, in data 3 agosto 2023 è stata infine confermata con decisione unanime Manuela Franchi nel suo ruolo di Amministratore Delegato per il Gruppo.

ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

In data 27 aprile 2023 si è tenuta l'assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di doValue che ha:

  • approvato il bilancio individuale dell'esercizio 2022, la destinazione dell'utile dell'esercizio 2022 e la distribuzione del dividendo;
  • esaminato la seconda sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti avente ad oggetto i compensi corrisposti nell'esercizio 2022 o ad esso relativi, ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF e dell'art. 84-quater del Regolamento Consob n. 11971/1999 (il "Regolamento Emittenti") esprimendosi in senso favorevole;
  • conferito una nuova autorizzazione all'acquisto di azioni proprie;
  • approvato le modifiche allo Statuto Sociale.

PAGAMENTO DIVIDENDO

Il Consiglio di Amministrazione di doValue ha deliberato in data 23 marzo 2023 di proporre agli Azionisti un dividendo relativo all'esercizio 2022 pari ad €0,60 per azione (per circa complessivi €47,5 milioni, considerando il numero di azioni proprie attualmente possedute dalla Società). Il dividendo, approvato successivamente dell'Assemblea degli Azionisti in data 27 aprile 2023, è stato pagato in data 10 maggio 2023 (con stacco cedola l'8 maggio 2023 e record date il 9 maggio 2023).

ARBITRATO IN SPAGNA

In merito alle vicende sottostanti l'accordo raggiunto con l'Autorità fiscale nell'anno 2021 dalla società controllata doValue Spain Servicing S.A. (di seguito "doValue Spain"), in data 11 maggio 2023 l'International Court of Arbitration dell'International Chamber of Commerce ha emesso il lodo arbitrale che condanna Altamira Asset Management Holdings S.L. (di seguito "AAMH") alla restituzione di circa €28 milioni, oltre interessi di legge, in favore del Gruppo doValue e, parimenti, al pagamento da parte di doValue S.p.A. dell'Earn Out. Gli importi connessi al tax claim spagnolo erano stati corrisposti nel 2021 da doValue Spain all'autorità fiscale spagnola ad esito di un accertamento condotto per fatti ed eventi occorsi antecedentemente all'acquisizione da parte di doValue avvenuta nel 2019.

Rispetto a tale lodo AAMH ha promosso, presso le competenti corti spagnole, azione tesa al parziale annullamento del lodo arbitrale relativamente alla propria condanna al pagamento del tax claim imposto ai sensi del lodo arbitrale.

VERIFICA FISCALE IN ITALIA

In merito alla chiusura formale della verifica fiscale che la Capogruppo ha ricevuto da parte dell'Agenzia delle Entrate avente ad oggetto le annualità d'imposta 2015, 2016 e 2017, precedenti alla quotazione, a fine aprile 2023 è stato ricevuto un avviso di accertamento in merito al rilievo relativo al 2016 e per il quale

ha depositato istanza di accertamento con adesione per attivare gli opportuni strumenti deflattivi e dimostrare, assistita da un pool di professionisti, le ragioni della correttezza della propria posizione.

ALTRE ATTIVITA' RILEVANTI

Dall'inizio del 2023, doValue è stata impegnata su diversi fronti. Di seguito una sintesi delle principali iniziative e dei mandati più significativi:

  • MSCI ESG Research: a marzo 2023, MSCI ESG Research ha migliorato il rating MSCI ESG del Gruppo dal livello "AA" al livello "AAA". MSCI ESG Research misura la resilienza di un'azienda rispetto ai rischi ambientali, sociali e di governance ("ESG") su un orizzonte di lungo termine. L'aggiornamento di MSCI ESG Research è un esempio tangibile dell'impegno di doValue nell'adottare le migliori pratiche nell'interesse dei suoi stakeholder, in particolare i clienti, i capital provider (azionisti e obbligazionisti), i dipendenti, ed il più ampio ecosistema sociale e ambientale in cui la Società opera.
  • Moody's Analytics rating: a luglio 2023 Moody's Analytics ha migliorato il rating ESG portandolo a "Robust" da "Limited".
  • Project Souq: a febbraio 2023, doValue ha completato la cessione di un portafoglio secondario da €630 milioni di GBV in Grecia a Intrum. Il portafoglio è stato scorporato dai veicoli di cartolarizzazione HAPS Cairo I e Cairo II, gestiti da doValue fin dalla loro creazione. La cessione consente a doValue di accelerare l'attività di incassi in Grecia (per la quale ha ricevuto una commissione di incasso nel primo trimestre 2023), acquisendo il mandato di servicing a lungo termine sul portafoglio ceduto.
  • Cartolarizzazione Fino 1 GACS: a gennaio 2023, grazie alla forte performance di doValue nella gestione della cartolarizzazione Fino 1, nell'ambito della quale è stata concessa la garanzia GACS dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, sono state rimborsate le senior notes di classe A di tale cartolarizzazione.
  • Fondo Efesto: tra dicembre 2022 e gennaio 2023, il Fondo Efesto ha ricevuto impegni per contributi UTP per un importo complessivo di 1,1 miliardi di euro, tra cui impegni consistenti da parte di due primarie banche italiane.
  • Riacquisto Bond: nell'ambito di un esercizio di ottimizzazione delle sue passività e migliore utilizzo della cassa disponibile, sono stati acquistati e successivamente cancellati bond doValue per un valore nominale di circa €5,0 milioni.
  • Put Option doValue Spain: è stata estesa la scadenza della put option sulla minority del 15% in doValue Spain portandola dalla fine del mese di giungo 2023 al mese di settembre 2023.
  • On-boarding portafoglio SKY a Cipro: il 28 settembre 2023 doValue ha annunciato il perfezionamento dell'operazione di acquisizione del portafoglio Sky, che include l'on-boarding da parte di doValue Cipro del portafoglio Sky assegnato da Cerberus Capital Management per un valore complessivo di circa €2,3 miliardi di Non-Performing Exposures originati da Alpha Bank Cipro, di cui €2,1 miliardi rappresentano nuovi asset in gestione.

Fatti significativi avvenuti dopo la chiusura del periodo

In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che i dati inclusi nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 9 novembre 2023 sono stati rideterminati per riflettere gli effetti dei seguenti eventi accaduti dopo tale data e fino al 12 gennaio 2024, data di approvazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato.

PIANO INDUSTRIALE 2024-2026

In data 12 gennaio 2024, il Consiglio di Amministrazione di doValue ha approvato il Piano Industriale preliminare 2024-2026 per la regione Iberia, è invece in corso di finalizzazione il nuovo Piano 2024-2026 per tutto il Gruppo doValue che verrà presentato in un Consiglio di Amministrazione successivo. Il Piano Industriale preliminare della regione Iberia prevede targets minori rispetto al precedente piano 2022-2024 in considerazione dell'attuale situazione delle controllate in Spagna e Portogallo e del contesto macroeconomico.

ACCORDO TRANSATTIVO DOVALUE SPAIN

In data 27 dicembre 2023 è stato firmato un accordo transattivo con un cliente della controllata doValue Spain. Nello specifico tale accordo prevede la liquidazione definitiva di eventuali passività passate, presenti o future derivanti da tale contratto dietro un pagamento da parte del cliente al Gruppo. Tale importo è stato incassato dalla controllata doValue Spain a fine dicembre 2023.

Si elencano di seguito gli ulteriori fatti significativi intervenuti dopo la chiusura del periodo che il Gruppo doValue considera non rettificativi (non adjusting event) ai sensi dello IAS 10.

ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE

Il 9 ottobre 2023 doValue S.p.A. ha annunciato l'avvio, a decorrere dal 10 ottobre 2023, del programma di acquisto di azioni proprie per un limite massimo di 2.000.000 di azioni, volto a ricostituire la riserva di azioni proprie a servizio del Piano di Incentivazione basato su azioni in essere per il management del Gruppo.

AVVIO DEL PROCESSO DI VENDITA DI DOVALUE PORTUGAL

Nel mese di novembre 2023 il Consiglio di Amministrazione di doValue Spain, in quanto azionista unico della controllata doValue Portugal Unipessoal Limitada, ne ha deliberato l'avvio del processo di vendita, in considerazione delle prospettive economico-finanziare negative della società, nonstante le iniziative intraprese per ridurne le perdite economiche.

ARBITRATO IN SPAGNA

In merito all'azione esecutiva promossa dalla Capogruppo doValue S.p.A. e dalla controllata doValue Spain Servicing S.A. nel luglio 2023 per richiedere l'esecuzione e il connesso pagamento delle somme a carico di Altamira Asset Management Holdings S.L. (di seguito "AAMH"), in data 21 dicembre 2023, il Tribunale competente di Madrid ha emesso un titolo esecutivo condannando AAMH a pagare quanto previsto dal lodo arbitrale con conseguente sequestro di tutti gli asset di AAMH. La procedura esecutiva è soggetta ad opposizione nei termini di legge.

In considerazione di quanto precede il Gruppo ha un'attività potenziale e prevede di realizzarne un importo almeno pari all'ammontare di circa €22 milioni.

VERIFICA FISCALE IN ITALIA

Con riferimento all'avviso di accertamento relativo al 2016, a seguito dell'impossibilità di addivenire ad una soluzione in adesione, in data 16 dicembre 2023 è stato chiuso formalmente il procedimento in adesione ed è stato depositato il ricorso giudiziale.

In data 19 dicembre 2023 è stato ricevuto inoltre l'avviso di accertamento in merito al rilievo relativo al periodo di imposta 2017, la Capogruppo sta valutando, supportata dal consulente, le azioni da intraprendere nei termini previsti dalla legge.

DOVALUE INTEGRA TEAM 4 COLLECTION & CONSULTING S.L.U.

Il 29 dicembre 2023 doValue Spain ha siglato l'acquisizione totalitaria di Team 4 Collection & Consulting S.L.u. ("Team4"), una controllata del Gruppo Arvato (Bertelsmann). Questa integrazione accelera la strategia di doValue Spain di espandere le proprie attività nella gestione di piccoli crediti non garantiti, un segmento di mercato in rapida crescita nella regione e in Europa, ed è coerente con la strategia volta a sviluppare il proprio business attraverso una maggiore diversificazione e una base più ampia di clienti. L'acquisizione avrà un impatto neutro sulla leva finanziaria netta e sulla posizione finanziaria netta di doValue. Team4 ha registrato €3,5 milioni di ricavi netti nel 2022 con €2,5 miliardi di asset under management (GBV) e si prevede che raggiunga €4,2 milioni di ricavi netti nel 2023. Grazie alla sua infrastruttura tecnica e un team di professionisti di alto profilo, Team4 è in grado di servire efficacemente un'ampia ed eterogenea gamma di clienti di alto livello nel mercato spagnolo, sia nel settore finanziario che in quello consumer. Team4 ha sviluppato una piattaforma unica, in grado di gestire in modo efficiente i servizi di recupero crediti, sia in via bonaria sia giudiziale. Il suo software proprietario e la sua solida infrastruttura informatica forniscono una solida base per la gestione e l'ottimizzazione dei processi di riscossione. Si prevede che l'acquisizione genererà sinergie immediate attraverso l'internalizzazione dei servizi di outsourcing che attualmente doValue Spain gestisce avvalendosi di società esterne specializzate nella gestione di crediti non garantiti. L'integrazione consentirà a doValue di espandere la propria base clienti anche verso quelli non bancari, che rappresentano quasi il 25% degli asset gestiti da Team4. In base all'accordo, Team4 continuerà a servire i clienti del Gruppo Arvato e delle multinazionali del Gruppo Arvato che operano in Spagna.

ALTRE ATTIVITA' RILEVANTI

  • Put option doValue Spain: in seguito al ricevimento lo scorso 29 settembre della notifica per l'esercizio dell'opzione di vendita della residua quota di minoranza (pari al 15%) di doValue Spain, si segnala che la formalizzazione e l'esecuzione del trasferimento della quota di minoranza hanno effetto dal 24 ottobre 2023;
  • S&P rating: a novembre 2023 S&P Global ha confermato l'Issuer Credit Rating a "BB" e l'outlook della Società a "Stabile" che si applica anche alle obbligazioni senior secured emesse da doValue e quotate sulla borsa del Lussemburgo;
  • Nuovo servicing in Spagna: a dicembre 2023 il Gruppo ha ottenuto un contratto di servicing per circa €500 milioni di GBV di NPL secured in Spagna. Circa €170 milioni di GBV, già gestiti da doValue, sono confermati in aggiunta a circa €330 milioni di nuovo GBV. La gestione del portafoglio sarà avviata nel primo trimestre 2024.

Evoluzione prevedibile della gestione

Il Gruppo sta attualmente portando avanti il proprio Piano Industriale per il periodo 2022-2024 e parallelamente, sta finalizzando il nuovo Piano per il triennio 2024-2026 per tener conto dei mutati scenari di mercato. Quest'ultimo, che è in fase di completamento alla data di approvazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato, potrà seguire nuove direttive di sviluppo e un rinnovato modello operativo, facendo leva sui risultati positivi ottenuti finora su una struttura di costi più efficienti ottenuta dall'implementazione del programma doTransformation.

Circa l'attuale contesto di mercato, la Società prevede che:

  • le attività in Italia proseguano in continuità con quanto visto nel 2023, con ricavi in leggera contrazione a causa di un ingresso di nuovi business ancora non sufficiente a compensare il tasso di collection;
  • le attività nella Regione Ellenica vengano supportate da un'accelerazione delle Collection anche guidate da potenziali cessioni di portafogli sul mercato secondario per conto dei clienti, che dovrebbero portare ad un margine stabile anno su anno;
  • le attività in Iberia riflettano appieno l'offboarding del portafoglio di Sareb a seguito della scadenza del contratto, in parte compensato dalla riduzione dei costi derivante dalla riorganizzazione delle attività spagnole che ha già interessato la seconda parte del 2022.

Principali rischi e incertezze

La posizione finanziaria del Gruppo doValue risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze, considerando l'attività svolta e i risultati.

La politica finanziaria perseguita privilegia la stabilità del Gruppo, e non persegue attualmente e prospetticamente finalità speculative nella propria attività di investimento.

I principali rischi e incertezze, considerato il business del Gruppo, sono essenzialmente connessi alla congiuntura macroeconomica che potrebbe avere ripercussioni sull'andamento generale dell'economia e sulla produzione di esposizioni deteriorate. Permangono inoltre elementi di incertezza legati al perdurare della ripresa inflattiva e all'aumento dei tassi di interesse che potrebbero avere ripercussioni sulla capacità dei debitori di rientrare dalle loro esposizioni.

Alla data dell'approvazione del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato, considerato l'elevato grado di incertezza legato a tali circostanze straordinarie, non sono stimabili gli effettivi impatti, diretti e indiretti, sull'attività del Gruppo.

CONTINUITA' AZIENDALE

Ai fini di esprimere un giudizio circa il presupposto della continuità aziendale in base al quale è stato redatto il presente Bilancio consolidato trimestrale abbreviato, sono stati attentamente valutati i rischi e le incertezze a cui il Gruppo si trova esposto:

  • in particolare, si è tenuto conto delle previsioni in merito agli scenari macroeconomici impattati dalla combinazione dell'inflazione, dell'aumento dei tassi di interesse, del deterioramento del clima economico, dei rischi geopolitici e delle incertezze relative agli sviluppi futuri;
  • nella valutazione di sostenibilità degli attivi patrimoniali alla data del 30 settembre 2023 sono stati considerati la solida dotazione patrimoniale del Gruppo, la posizione finanziaria e la capacità di generazione di flussi di cassa, come riflessa nel Piano Industriale di Gruppo 2022-2024 ed in quello preliminare relativo al triennio 2024-2026 per la regione Iberia, nonché le caratteristiche dello specifico business model di doValue che risulta in grado di rispondere con flessibilità alle diverse fasi del ciclo economico;
  • si è tenuto conto, infine, delle masse in gestione, nonché dell'apporto di nuovi contratti per gestione di portafogli registrati nei primi nove mesi del 2023.

Dalle analisi condotte e in base alle ipotesi sopra riportate non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerate singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale.

Altre informazioni

DIREZIONE E COORDINAMENTO

Al 30 settembre 2023 le azioni della Capogruppo doValue sono possedute per il 25,05% dal socio con maggior diritto di voto Avio S.à r.l., azionista di riferimento, società di diritto lussemburghese, affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017.

Un ulteriore 3,22% di azioni doValue sono detenute da altri investitori analogamente riconducibili a Softbank Group Corporation, con una quota complessiva detenuta dal medesimo pari al 28,27%.

Al 30 settembre 2023, il residuo 71,73% delle azioni risulta collocato sul mercato e l'1,04% è costituito da n. 832.618 azioni proprie, valorizzate al costo, per un totale di €4,0 milioni detenute dalla Capogruppo medesima.

L'azionista di riferimento non esercita nei confronti di doValue alcuna attività di Direzione e Coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile in quanto non impartisce direttive a doValue e, più in generale, non si inserisce nella gestione del Gruppo. Pertanto, la determinazione degli indirizzi strategici e gestionali del Gruppo doValue e, più in generale, l'intera attività svolta, sono frutto di libera autodeterminazione degli organi sociali e non comportano etero-direzione da parte di Avio.

La Capogruppo doValue esercita nei confronti delle proprie controllate dirette l'attività di direzione e coordinamento prevista dalla normativa sopra citata.

OPERAZIONI SU AZIONI PROPRIE

Al 30 settembre 2023 risultano in portafoglio n. 832.618 azioni proprie, pari all'1,04% del capitale sociale complessivo. Il loro valore di carico è di €4,0 milioni e sono esposte in bilancio a diretta riduzione del patrimonio netto nella voce "Azioni proprie" in applicazione di quanto disciplinato dall'art. 2357-ter del Codice Civile.

L'Assemblea ordinaria del 27 aprile 2023 ha revocato l'autorizzazione all'acquisto ed alla disposizione delle azioni proprie conferita dalla medesima al Consiglio di Amministrazione di doValue con delibera del 28 aprile 2022. Contestualmente è stata conferita una nuova autorizzazione all'acquisto di azioni proprie in una o più operazioni, secondo gli stessi termini e condizioni di cui alla precedente delibera assembleare ossia sino a un massimo di n. 8.000.000 azioni ordinarie di doValue S.p.A., pari al 10% del totale, per un periodo di 18 mesi dall'approvazione assembleare.

LE ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

Nel corso del periodo il Gruppo ha proseguito l'investimento in progetti di innovazione tecnologica, che si ritiene possano essere in grado di apportare nel futuro un vantaggio competitivo.

RISORSE UMANE

Il business del Gruppo doValue è legato alle persone e la valorizzazione e lo sviluppo delle professionalità sono driver strategici per garantire un'innovazione e una crescita sostenibile. doValue continua ad investire nelle sue persone attraverso politiche orientate alla valorizzazione e sviluppo delle risorse umane, con l'obiettivo di consolidare un clima di soddisfazione aziendale.

Al 30 settembre 2023 il numero dei dipendenti del Gruppo è pari a 3.146 rispetto ai 3.212 a fine 2022.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

In conformità a quanto stabilito dal "Regolamento Operazioni con Parti Correlate" oggetto di delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono concluse nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione, il cui più recente aggiornamento è stato deliberato nella seduta del 17 giugno 2021.

Tale documento è a disposizione del pubblico nella sezione "Governance" del sito www.doValue.it.

Con riferimento al comma 8 dell'art.5 - "Informazioni al pubblico sulle operazioni con parti correlate" del Regolamento Consob sopra citato si segnala che:

A. in base alla Policy in merito alle operazioni con parti correlate adottata dal Consiglio di Amministrazione di doValue S.p.A., nel corso dei primi nove mesi del 2023 non è stata conclusa alcuna operazione di maggior rilevanza;

  • B. nel corso dei primi nove mesi del 2023 non sono state effettuate operazioni con parti correlate a condizioni diverse dalle normali condizioni di mercato che hanno influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale ed economica del Gruppo;
  • C. nel corso dei primi nove mesi del 2023 non vi sono state modifiche o sviluppi di singole operazioni con parti correlate già descritte nell'ultima relazione annuale che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo nel periodo di riferimento.

OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che nel corso dei primi nove mesi del 2023 il Gruppo doValue non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla comunicazione stessa, secondo la quale le operazioni atipiche e/o inusuali sono quelle operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento (prossimità alla chiusura dell'esercizio) possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza/completezza delle informazioni in bilancio, al conflitto di interessi, alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti di minoranza.

INFORMAZIONE RELATIVA AL REGIME DI "OPT-OUT"

Si comunica che doValue S.p.A. aderisce al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB in materia di emittenti n. 11971/1999, come successivamente modificato, avvalendosi, pertanto, della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dagli artt. 70, comma 6, e 71, comma 1 del citato Regolamento in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

PROSPETTO DI RACCORDO TRA RISULTATO E PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO E GLI ANALOGHI VALORI DEL GRUPPO

In applicazione della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nel seguito si espone il prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato dell'esercizio della Capogruppo con gli omologhi dati consolidati.

(€/000)

30/09/2023 Restated 30/09/2022
Patrimonio
Netto
Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto
Risultato del
periodo
Bilancio separato doValue S.p.A. 135.754 6.175 170.953 16.012
- differenza tra il valore di carico e valore del PN contabile
delle partecipate
- risultati conseguiti dalle partecipate al netto delle quote di
(61.753) - (49.628) -
minoranza - 33.452 - 40.595
Storno dei dividendi - (28.330) - (28.612)
Altre rettifiche di consolidamento 562 (36.964) 562 11.186
Bilancio consolidato attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo
74.563 (25.667) 121.887 39.181

Roma, lì 12 gennaio 2024 Il Consiglio di Amministrazione

RACCORDO TRA IL CONTO ECONOMICO GESTIONALE E CIVILISTICO

(€/000) 30/09/2023
Restated
30/09/2022
Ricavi NPE 251.623 326.188
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 251.623 326.153
di cui: Ricavi diversi - 35
Ricavi REO 39.875 64.117
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 39.873 61.544
di cui: Ricavi diversi 2 2.573
Ricavi da co-investimento 1.064 1.141
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 1.064 1.141
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 42.592 34.083
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 28 9
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 6.263 7.538
di cui: Ricavi diversi 34.786 26.774
di cui: Costi dei servizi resi - (611)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione 1.515 373
Ricavi lordi 335.154 425.529
Commissioni passive NPE (10.692) (16.111)
di cui: Costi dei servizi resi (10.630) (16.088)
di cui: Spese amministrative (62) (23)
Commissioni passive REO
di cui: Costi dei servizi resi
(7.256)
(7.256)
(19.514)
(19.514)
Commissioni passive Ancillari (12.569) (9.891)
di cui: Costi dei servizi resi (449) (1.241)
di cui: Spese amministrative (12.082) (8.650)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione (38) -
Ricavi netti 304.637 380.013
Spese per il personale (141.751) (158.580)
di cui: Costo del personale (141.780) (158.769)
di cui: Ricavi diversi 29 189
Spese amministrative (47.551) (71.871)
di cui: Costo del personale (1.538) (3.956)
di cui: Costo del personale - di cui: SG&A (1.538) (3.956)
di cui: Spese amministrative (49.966) (68.432)
di cui: Spese amministrative - di cui: IT (22.199) (25.629)
di cui: Spese amministrative - di cui: Real Estate (3.900) (5.161)
di cui: Spese amministrative - di cui: SG&A (23.867) (37.642)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione (15) (24)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione - di cui: SG&A (15) (24)
di cui: Ricavi diversi 3.968 563
di cui: Ricavi diversi - di cui: IT 2.595 51
di cui: Ricavi diversi - di cui: Real Estate 99 -
di cui: Ricavi diversi - di cui: SG&A 1.274 512
di cui: Costi dei servizi resi - (22)
di cui: Costi dei servizi resi - di cui: SG&A - (22)
Totale "di cui IT" (19.604) (25.578)
Totale "di cui Real Estate" (3.801) (5.161)
Totale "di cui SG&A" (24.146) (41.132)
Totale costi operativi (189.302) (230.451)
EBITDA 115.335 149.562
EBITDA margin 34% 35%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (79) (2.357)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 115.414 151.919
EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti 34% 36%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (76.437) (47.919)
di cui: Ammortamenti e svalutazioni
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione
(76.679)
242
(48.020)
101
Accantonamenti netti (13.015) (7.317)
di cui: Costo del personale (11.719) (8.513)
di cui: Accantonamenti a fondi rischi e oneri (1.564) (2.296)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione 23 3.688
di cui: Ammortamenti e svalutazioni 245 (196)
Saldo rettifiche/riprese di valore 1.207 265
di cui: Ammortamenti e svalutazioni 1.092 45
di cui: Ricavi diversi 115 220

EBIT 27.090 94.591
Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair
value 1.586 (1.170)
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 1.586 (1.170)
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria (23.614) (21.279)
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari (23.614) (21.105)
di cui: Costi dei servizi resi - (174)
EBT 5.062 72.142
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT (11.833) (8.490)
EBT esclusi gli elementi non ricorrenti 16.895 80.632
Imposte sul reddito (30.996) (22.984)
di cui: Spese amministrative (1.199) (1.209)
di cui: Imposte sul reddito (29.797) (21.775)
Risultato del periodo (25.934) 49.158
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi 267 (9.977)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo (25.667) 39.181
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo (12.249) (6.849)
Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile
ai Terzi (784) (400)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi
gli elementi non ricorrenti (14.202) 45.630
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi esclusi gli elementi non
ricorrenti 517 10.377
Utile per azione (in euro) (0,32) 0,50
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in euro) (0,18) 0,58

RACCORDO TRA LO STATO PATRIMONIALE GESTIONALE E CIVILISTICO

(€/000)
30/09/2023
Restated
31/12/2022
Cassa e titoli liquidabili 95.667 134.264
Disponibilità liquide e depositi a breve 95.667 134.264
Attività finanziarie 52.374 57.984
Attività finanziarie non correnti 52.374 53.604
Attività finanziarie correnti - 4.380
Attività materiali 52.410 59.191
Immobili, impianti e macchinari 52.193 59.136
Rimanenze 217 55
Attività immateriali 472.526 526.888
Attività immateriali 472.526 526.888
Attività fiscali 100.586 118.226
Imposte differite attive 82.908 101.758
Altre attività correnti 12.668 4.027
Attività fiscali 5.010 12.441
Crediti commerciali 158.902 200.143
Crediti commerciali 158.902 200.143
Attività in via di dismissione 16 13
Attività destinate alla vendita 16 13
Altre attività 55.471 29.889
Altre attività correnti 52.509 27.813
Altre attività non correnti 2.962 2.076
Totale Attivo 987.952 1.126.598
Passività finanziarie: debiti verso banche/bondholders 581.179 564.123
Prestiti e finanziamenti non correnti 551.896 554.220
Prestiti e finanziamenti correnti 29.283 9.903
Altre passività finanziarie 115.751 120.861
Prestiti e finanziamenti correnti - 4.380
Altre passività finanziarie non correnti 48.730 54.158
Altre passività finanziarie correnti 67.021 62.323
Debiti commerciali 48.282 70.381
Debiti Commerciali 48.282 70.381
Passività fiscali 59.252 67.797
Debiti tributari 9.182 16.794
Imposte differite passive 42.828 51.003
Altre passività correnti 7.242 -
Benefici a dipendenti 8.582 9.107
Benefici a dipendenti 8.582 9.107
Fondi rischi e oneri 30.481 37.655
Fondi rischi e oneri 30.481 37.655
Altre passività 48.357 75.754
Altre passività correnti 39.349 66.553
Altre passività non correnti 9.008 9.201
Totale Passivo 891.884 945.678
Capitale 41.280 41.280
Capitale sociale 41.280 41.280
Riserve 37.289 83.109
Riserva da valutazione (2.724) (906)
Altre riserve 40.013 84.015
Azioni proprie (4.006) (4.332)
Azioni proprie (4.006) (4.332)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo
(25.667)
(25.667)
16.502
16.502
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 48.896 136.559
Totale Passivo e Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 940.780 1.082.237
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 47.172 44.361
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 47.172 44.361
Totale Passivo e Patrimonio Netto 987.952 1.126.598

BILANCIO CONSOLIDATO TRIMESTRALE ABBREVIATO AL 30 SETTEMBRE 2023

38

1. PROSPETTI CONTABILI

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

NOTE 30/09/2023
Restated
31/12/2022
Attività non correnti:
Attività immateriali 1 472.526 526.888
Immobili, impianti e macchinari 2 52.193 59.136
Attività finanziarie non correnti
Imposte differite attive
3
4
52.374
82.908
53.604
101.758
Altre attività non correnti 5 2.962 2.076
Totale attività non correnti 662.963 743.462
Attività correnti:
Rimanenze 6 217 55
Attività finanziarie correnti 3 - 4.380
Crediti commerciali 7 158.902 200.143
Attività fiscali 8 5.010 12.441
Altre attività correnti 5 65.177 31.840
Disponibilità liquide e depositi a breve 9 95.667 134.264
Totale attività correnti 324.973 383.123
Attività destinate alla dismissione 10 16 13
Totale attività 987.952 1.126.598
Patrimonio netto
Capitale sociale 41.280 41.280
Riserva da valutazione (2.724) (906)
Altre riserve 40.013 84.015
Azioni proprie (4.006) (4.332)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo (25.667) 16.502
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 48.896 136.559
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 47.172 44.361
Totale Patrimonio Netto 11 96.068 180.920
Passività non correnti
Prestiti e finanziamenti non correnti 12 551.896 554.220
Altre passività finanziarie non correnti 13 48.730 54.158
Benefici ai dipendenti 14 8.582 9.107
Fondi rischi e oneri 15 30.481 37.655
Imposte differite passive 4 42.828 51.003
Altre passività non correnti 17 9.008 9.201
Totale passività non correnti 691.525 715.344
Passività correnti
Prestiti e finanziamenti correnti 12 29.283 14.283
Altre passività finanziarie correnti 13 67.021 62.323
Debiti commerciali 16 48.282 70.381
Passività fiscali 8 9.182 16.794
Altre passività correnti
Totale passività correnti
17 46.591
200.359
66.553
230.334
Totale passività 891.884 945.678
Totale Patrimonio Netto e passività 987.952 1.126.598

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

NOTE 30/09/2023
Restated
30/09/2022
Ricavi da contratti con i clienti 20 297.758 395.235
Ricavi diversi 21 38.900 30.354
Totale ricavi 336.658 425.589
Costi dei servizi resi 22 (18.334) (37.650)
Costo del personale 23 (155.038) (171.238)
Spese amministrative 24 (63.309) (78.314)
(Oneri)/Proventi diversi di gestione 25 1.728 4.138
Ammortamenti e svalutazioni 26 (75.343) (48.171)
Accantonamenti a fondo rischi e oneri 27 (1.564) (2.296)
Totale costi (311.860) (333.531)
Risultato operativo 24.798 92.058
(Oneri)/Proventi finanziari 28 (20.935) (21.125)
Risultato ante imposte 3.863 70.933
Imposte sul reddito 29 (29.797) (21.775)
Risultato netto derivante dall'attività di funzionamento (25.934) 49.158
Risultato del periodo (25.934) 49.158
di cui: Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo (25.667) 39.181
di cui: Risultato del periodo attribuibile ai Terzi (267) 9.977
Utile per azione 30
di base (0,32) 0,50
diluito (0,32) 0,50

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA CONSOLIDATA

NOTE 30/09/2023
Restated
30/09/2022
Risultato del periodo (25.934) 49.158
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a
conto economico:
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
complessiva 3 (1.863) (597)
Piani a benefici definiti 14 46 388
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a
conto economico:
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (1.817) (209)
Redditività complessiva 11 (27.751) 48.949
di cui: Redditività complessiva attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo (27.484) 38.972
di cui: Redditività complessiva attribuibile ai Terzi (267) 9.977

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO (Nota 11) AL 30/09/2023 Restated

ital
le
Cap
ocia
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Pat
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Ne
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AL 31/12/2022

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1.0
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42
.05
5
20
3.1
23

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO - METODO INDIRETTO -

(€/000)

NOTE 30/09/2023
Restated
30/09/2022
Attività operativa
Risultato di periodo ante imposte 3.863 70.933
Aggiustamenti per riconciliare il risultato ante imposte con i flussi
finanziari netti: 92.937 77.074
Plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la
negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair value con
impatto a conto economico 3 (2.995) 994
Ammortamenti e svalutazioni 26 75.343 48.171
Variazioni negli accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri 15 1.564 2.296
(Oneri)/Proventi finanziari 28 23.786 20.803
Costi per pagamenti basati su azioni 11 (4.761) 4.810
Variazioni nel capitale circolante: 19.388 (7.654)
Variazione dei crediti commerciali 7 41.487 8.281
Variazione dei debiti commerciali 16 (22.099) (15.935)
Variazioni nelle attività e passività finanziarie: 9.019 2.109
Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 3 2.285 1.849
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3 6.734 260
Altre variazioni: (109.699) (100.907)
Interessi pagati 28 (23.331) (23.821)
Pagamento imposte sul reddito 29 (18.371) (23.701)
Altre variazioni altre attività /altre passività (67.997) (53.385)
Flussi finanziari netti da attività operativa 15.508 41.555
Attività di investimento
Acquisto di immobili, impianti e macchinari 2 (1.423) (4.695)
Acquisto di attività immateriali 1 (7.748) (12.119)
Flussi finanziari netti da attività di investimento (9.171) (16.814)
Attività di finanziamento
Dividendi pagati 11 (52.618) (41.765)
Accensione finanziamenti 12 25.000 25.000
Rimborso finanziamenti 12 (4.480) (7.500)
Pagamenti del capitale di passività per leasing 19 (12.836) (7.626)
Flussi finanziari netti da attività di finanziamento (44.934) (31.891)
Flussi finanziari netti del periodo (38.597) (7.150)
Riconciliazione
Disponibilità liquide e depositi a breve all'inizio del periodo 9 134.264 166.668
Flussi finanziari netti del periodo (38.597) (7.150)
Disponibilità liquide e depositi a breve alla fine del periodo 9 95.667 159.518

NOTE ILLUSTRATIVE

2. POLITICHE CONTABILI

Parte generale

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il presente Bilancio consolidato trimestrale abbreviato al 30 settembre 2023 è stato redatto in base allo IAS 34 - Bilanci intermedi. In base al paragrafo 10 del citato IAS34, il Gruppo si è avvalso della facoltà di redigere il Bilancio consolidato trimestrale in versione abbreviata.

Il Bilancio consolidato infrannuale abbreviato non espone tutta l'informativa richiesta nella redazione del bilancio consolidato annuale. Per tale motivo è necessario leggere il Bilancio consolidato infrannuale abbreviato unitamente al bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

Pur avendo il Gruppo definito il semestre quale periodo intermedio di riferimento ai fini dell'applicazione del citato principio contabile internazionale IAS 34 e della definizione di bilancio intermedio ivi indicata, il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2023 è stato redatto in osservanza di tale principio, al fine di avere a disposizione un resoconto intermedio da utilizzare (ove necessario) nella documentazione da predisporre nell'ambito di potenziali operazioni di rifinanziamento.

Il presente Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2023 tiene inoltre conto degli elementi informativi emersi successivamente alla approvazione in data 9 novembre 2023 del precedente Resoconto intermedio di gestione consolidato alla medesima data, pubblicato sul sito internet del Gruppo doValue, così come descritto nel paragrafo "Rideterminazione dei dati al e per i nove mesi chiusi al 30 settembre 2023" delle presenti Note Illustrative.

I criteri di redazione, di valutazione e di consolidamento ed i principi contabili adottati nella redazione del presente Bilancio consolidato trimestrale abbreviato sono conformi con i principi contabili adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi o rivisti principi dell'International Accounting Standards Board ed interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Commettee come esposti nel successivo paragrafo "Nuovi principi contabili". L'adozione di tali emendamenti e interpretazioni non ha avuto effetti significativi sulla posizione finanziaria o sul risultato del Gruppo.

Il presente Bilancio consolidato trimestrale abbreviato è corredato dall'Attestazione del Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/1998.

PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il Bilancio consolidato trimestrale abbreviato è redatto utilizzando l'euro quale moneta di conto, in conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs n. 38/2005, ed è costituito da:

  • gli schemi di Bilancio consolidato che includono lo stato patrimoniale consolidato, il conto economico consolidato, il prospetto della redditività consolidata complessiva, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato ed il rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il "metodo indiretto");
  • le Note Illustrative;

ed è corredato della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo.

Nello stato patrimoniale consolidato la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/non corrente" con separata presentazione delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo del Gruppo; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo del Gruppo.

Il conto economico consolidato presenta una classificazione dei costi in base alla loro natura, mentre per il prospetto della redditività complessiva, è stato predisposto un prospetto distinto.

Il rendiconto finanziario consolidato è preparato utilizzando il metodo indiretto, con separata presentazione del flusso di cassa da attività operativa, da attività di investimento e da attività di finanziamento.

I valori ivi presenti sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.

Il presente Bilancio è redatto in applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1 e degli specifici principi contabili omologati dalla Commissione Europea e illustrati nella "Parte relativa alle principali voci di bilancio" delle presenti Note Illustrative.

Il Bilancio consolidato trimestrale abbreviato è stato predisposto nel presupposto della continuità dell'attività aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nonché secondo il principio della contabilizzazione per competenza, nel rispetto dei principi di rilevanza e significatività dell'informazione contabile, della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica e nell'ottica di favorire la coerenza con le future presentazioni.

I criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Bilancio consolidato trimestrale abbreviato al 30 settembre 2023 non sono stati oggetto di aggiornamento rispetto a quelli utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.

Non sono state effettuate deroghe all'applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.

Rideterminazione dei dati al 30 settembre 2023 e per il periodo di nove mesi chiuso a tale data

I dati al 30 settembre 2023 inclusi nel Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 9 novembre 2023 sono stati rideterminati per riflettere gli effetti di alcuni eventi accaduti dopo tale data e fino al 12 gennaio 2024.

Tali rettifiche si riferiscono principalmente (i) alla svalutazione delle attività immateriali e delle imposte anticipate della regione iberica sulla base del Piano Industriale Preliminare 2024-2026 per tale regione approvato dal Consiglio di Amministrazione il 12 gennaio 2024, e (ii) allo storno di un fondo rischi a seguito della sottoscrizione di un accordo transattivo con un cliente.

Il dettaglio di tali eventi è riportato nel paragrafo "Fatti significativi avvenuti dopo la chiusura del periodo" della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo ed il dettaglio della riconciliazione tra il resoconto intermedio di gestione approvato il 9 novembre 2023 ed i valori riesposti, conformi allo IAS 34, sono riportati negli Allegati.

Il suddetto restatement comporta i seguenti effetti sul conto economico consolidato per i nove mesi chiusi al 30 settembre 2023:

(€/000)

30/09/2023
Restated
Aggiustamenti 30/09/2023
approvato il 9
novembre 2023
Ammortamenti e svalutazioni (75.343) (28.210) (47.133)
Accantonamenti a fondo rischi e oneri (1.564) 2.459 (4.023)
Risultato ante imposte 3.863 (25.751) 29.613
Imposte sul Reddito (29.797) (10.959) (18.838)
Risultato del periodo (25.934) (36.709) 10.775
di cui: Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo (25.667) (31.409) 5.742
di cui: Risultato del periodo attribuibile ai Terzi (267) (5.300) 5.033

Gli effetti sulla situazione patrimoniale e sul patrimonio netto consolidati al 30 settembre 2023 sono i seguenti:

(€/000)

30/09/2023
Restated
Aggiustamenti 30/09/2023
approvato il 9
novembre 2023
Attività immateriali 472.526 (28.210) 500.735
Imposte differite attive 82.908 (14.541) 97.449
Totale attività 987.952 (42.751) 1.030.702
Fondi rischi e oneri 30.481 (2.459) 32.940
Imposte differite passive 42.828 (3.581) 46.409
Totale passività 891.884 (6.040) 897.924
Totale patrimonio netto 96.068 (36.709) 132.778
di cui: Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 48.896 (36.709) 85.606

Continuità aziendale

Nella redazione del Bilancio consolidato trimestrale abbreviato al 30 settembre 2023, gli Amministratori considerano appropriato il presupposto della continuità aziendale in quanto a loro giudizio, pur in presenza di un contesto macroeconomico ancora interessato dal perdurare della ripresa inflattiva e dal conseguente rialzo dei tassi di interesse di mercato, da tensioni militari e dalle incertezze relative agli sviluppi futuri, non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerati singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale. Nella valutazione sono state considerate la dotazione patrimoniale del Gruppo, la posizione finanziaria nonché la prevedibile evoluzione della gestione; è stata inoltre valutata l'eventuale presenza di eventi o condizioni legati al clima che potessero influire sulla continuità del Gruppo, rilevando peraltro l'assenza di tali fattispecie.

Si rinvia inoltre a quanto riportato nello specifico paragrafo della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo.

RISCHI E INCERTEZZE LEGATI ALL'UTILIZZO DI STIME

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del Bilancio, nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari.

In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel Bilancio consolidato trimestrale abbreviato al 30 settembre 2023, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi confortano i valori di iscrizione al 30 settembre 2023. Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente.

In considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato non si può escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare e pertanto i risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del Bilancio con conseguente probabile necessità di apportare rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in Bilancio. Inoltre, le incertezze del quadro macroeconomico futuro in cui il Gruppo si trova ad operare hanno imposto un'attenta analisi e ponderazione del nuovo contesto nei parametri e nelle informazioni utilizzati nei modelli di valutazione del valore recuperabile degli asset del Gruppo. Tali stime e valutazioni sono quindi difficili e comportano inevitabili elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili.

Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sia con riferimento alla materialità dei valori in Bilancio sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni.

Stima della quota in maturazione dei ricavi di servicing e degli effetti derivanti dall'applicazione dei contratti di servicing

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo al Gruppo nei rapporti con i clienti aderenti, che possono generare da una parte proventi attivi e dall'altra anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.

L'importo del corrispettivo variabile stimato viene incluso in tutto o in parte solo nella misura in cui è altamente probabile che, quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo medesimo, non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati. Alla fine del periodo vengono rilevati quindi ricavi maturati di competenza non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o esplicita comunicazione.

Inoltre, devono essere prudenzialmente determinate le eventuali passività certe o potenziali al fine di misurare la conformità agli obblighi complessivi previsti dai contratti di servicing, considerata anche la fisiologica dialettica delle interpretazioni sulle clausole contrattuali nel contesto della effettiva operatività dell'attività di recupero.

In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi è necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio sulla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato.

Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value.

Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili eventualmente utilizzati nelle misurazioni di fair value, si rinvia alla specifica sezione "Informativa sul fair value".

Stima della recuperabilità delle attività fiscali per imposte anticipate

Il Gruppo presenta tra le proprie attività patrimoniali significative attività fiscali per imposte anticipate, derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale potranno essere dedotti. Le attività per imposte anticipate vengono svalutate quando ritenute non recuperabili in relazione alle prospettive reddituali ed ai conseguenti redditi imponibili attesi, tenuto conto della normativa fiscale, che consente – al ricorrere di determinate condizioni – la loro trasformazione in crediti di imposta, a prescindere quindi dalla capacità del Gruppo di generare una redditività futura. Nella sezione contenuta nell'Attivo delle presenti Note Illustrative relativa alle attività fiscali e passività fiscali viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate.

Stima dei fondi per rischi e oneri

La complessità delle situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, assieme alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, rende difficile la stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia il quantum sia i tempi di un'eventuale manifestazione della passività e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.

Per l'informativa sulle principali posizioni di rischio del Gruppo relative a controversie legali (azioni revocatorie e cause in corso) e fiscali si fa rinvio alle "Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura", sezione "Rischi Operativi – Rischi legali e fiscali".

Stima delle perdite presunte di valore a fronte di attività immateriali

Con frequenza almeno annuale, in occasione della redazione del Bilancio viene verificata l'esistenza di perdite durevoli di valore relativamente alle attività immateriali. Tale test di impairment viene abitualmente condotto determinando il valore d'uso o il fair value delle attività e verificando che il valore al quale l'attività immateriale risulta iscritta in Bilancio sia inferiore al maggiore tra il rispettivo valore d'uso e il fair value al netto dei costi di vendita.

Il test di impairment riferibile alle unità generatrici di flussi finanziari (CGU), alle quali risulta attribuita la quasi totalità delle attività immateriali a vita definita e l'avviamento, è condotto prendendo a riferimento il Value in Use ottenuto attraverso l'applicazione del metodo Discounted Cash Flow (DCF), in base al quale il valore di una CGU è determinato attraverso la somma dei flussi di cassa prospettici della stessa, attualizzati mediante un apposito tasso. Procedimento similare viene adottato per stimare la recuperabilità dei valori iscritti connessi ai contratti di servicing attivi di lungo periodo che devono prendere a riferimento i business plan dei portafogli under management al fine di verificare la conseguente capacità di generare adeguati flussi finanziari.

Si deve comunque sottolineare che i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità delle attività immateriali, includendo l'avviamento (in particolare i flussi di cassa previsti per le varie CGU, nonché i tassi di attualizzazione utilizzati) sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato e da comportamenti delle controparti che potrebbero registrare mutamenti ad oggi non prevedibili. Pertanto, il Gruppo valuta se i rischi del generale contesto macroeconomico ed i rischi climatici potrebbero avere un impatto significativo, come ad esempio l'introduzione di normative sulla riduzione dell'impatto ambientale legato agli immobili in gestione (business REO) che possono aumentare i costi diretti di gestione dei portafogli. Questi rischi in relazione a questioni legate al clima sono inclusi come assunzioni significative qualora abbiano un impatto significativo sulla stima del valore di recupero. Relativamente alle attività condotte dal Gruppo con riferimento ad interventi sugli immobili in gestione nell'ambito del business Real Estate, si esclude la rilevazione di impatti significativi sulle stime dei valori di recupero a causa di rischi climatici.

Qualora il valore recuperabile delle attività oggetto del test di impairment sia determinato sulla base del relativo fair value, si deve altresì segnalare che la significativa e perdurante volatilità manifestata dai mercati, nonché le intrinseche difficoltà nella previsione dei flussi finanziari contrattuali non consentono di escludere che le valutazioni fondate su parametri tratti dagli stessi mercati e sulle previsioni dei flussi

finanziari contrattuali possano dimostrarsi, in prospettiva, non pienamente rappresentative del fair value delle attività.

Con riferimento alle attività immateriali iscritte, si precisa che tali attività risultano prevalentemente valorizzate in base alla Purchase Price Allocation (PPA) definitiva delle due operazioni di aggregazione aziendale concluse negli scorsi anni: si tratta dell'acquisizione del controllo di doValue Spain Servicing S.A. e delle sue controllate avvenuta a giugno 2019 e quella di doValue Greece conclusasi nel mese di giugno 2020. Risulta valorizzata anche l'attività immateriale derivante dalla corresponsione da parte di doValue Greece di un corrispettivo a fronte dell'acquisizione del diritto alla nomina a Servicer del contratto denominato "Frontier".

Il Gruppo, pur tenendo conto della difficoltà insita nella formulazione di previsioni anche di breve o medio periodo nel permanere dell'attuale clima di significativa incertezza e considerando che sia doValue Spain e le sue controllate che doValue Greece hanno contratti di gestione crediti esistenti (stock) e futuri (nuovi flussi) di medio/lungo termine con primarie controparti bancarie e importanti fondi di investimento, ha effettuato il test di impairment come indicato dal principio contabile internazionale IAS 36 "Riduzione di valore delle attività".

Il test è stato condotto sui valori delle immobilizzazioni immateriali e sul goodwill come risultanti alla data contabile del 30 settembre 2023 e dell'aggiornamento degli ammortamenti di competenza del periodo.

A tal fine, a seguito delle operazioni di aggregazione aziendale, sono state identificate le c.d. "Unità generatrice di flussi finanziari" (Cash Generating Unit - CGU) nelle due zone di segmentazione geografica di pertinenza di doValue Spain e delle sue controllate e di doValue Greece, ovvero Iberia (Spagna e Portogallo) e Grecia e Cipro, e si è provveduto a determinare l'allocazione delle attività immateriali e dell'avviamento alle due distinte CGU.

Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con quella relativa all'ultimo trimestre 2023 derivante dal Budget 2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 22 dicembre 2022 e con il Piano Industriale di Gruppo 2022-2024 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 25 gennaio 2022; ad eccezione delle attività immateriali ricondubili alla regione Iberia per le quali il test è stato eseguito sulla base del preliminare Piano Industriale 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2024.

Tale analisi ha fatto emergere alcune evidenze di perdita di valore relative all'acquisizione di doValue Spain, per complessivi €16,4 milioni, quali differenze tra il valore d'uso del contratto di servicing attivo riconducibile a Santandar e del marchio con il relativo valore contabile depurato dall'ammortamento di periodo.

Per quanto riguarda il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle CGU alla data del 30 settembre 2023, il modello ha evidenziato per la CGU "Iberia" (Spagna-Portogallo) perdite di valore per l'avviamento iscritto pari ad €12,5 milioni mentre ha confermato la capienza del valore recuperabile per la CGU Grecia-Cipro sia con riferimento all'acquisizione doValue Greece che per la componente Cipro derivante dall'acquisizione doValue Spain e sue controllate.

Le perdite di valore sono state allocate alla pertinente voce di conto economico consolidato e le consistenze residue delle immobilizzazioni immateriali sono state adeguate in conseguenza (per maggiori dettagli informativi si rimanda anche alla successiva Nota 1 Attività immateriali).

Rispetto all'approccio metodologico circa l'esercizio di impairment test si rimanda a quanto riportato nelle Politiche contabili al paragrafo "Altri Aspetti - Stima delle perdite presunte di valore a fronte di attività immateriali" del Bilancio annuale consolidato al 31 dicembre 2022. Inoltre, si evidenzia che, ai fini della stima del valore recuperabile di attività immateriali acquisite tramite aggregazione di aziende, doValue adotta per coerenza i modelli di valutazione utilizzati in sede di PPA.

Business combination

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività della società acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill; se negativa è imputata a conto economico come ricavo. Nel processo di attribuzione del costo dell'aggregazione, il Gruppo doValue si avvale di tutte le informazioni disponibili; tuttavia, tale processo implica, per definizione, elementi di stima complessi e soggettivi.

Per l'informativa sulle operazioni di business combination del Gruppo si fa rinvio alla specifica sezione "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda".

AREA E METODI DI CONSOLIDAMENTO

Per la predisposizione del Bilancio consolidato trimestrale abbreviato al 30 settembre 2023 sono state utilizzate le situazioni contabili alla medesima data di riferimento delle società incluse nell'area di consolidamento esposte nella tabella presentata al termine del presente paragrafo.

Le risultanze contabili delle società rientranti nel perimetro di consolidamento al 30 settembre 2023 sono state opportunamente riclassificate e adeguate, al fine di tenere conto delle esigenze di consolidamento e, ove necessario, per uniformarle ai principi contabili del Gruppo.

Tutte le società utilizzano l'euro come moneta di conto e pertanto non risulta necessaria alcuna conversione di valuta estera.

Di seguito si espongono i principi di consolidamento adottati dal Gruppo nella predisposizione del Bilancio consolidato trimestrale abbreviato al 30 settembre 2023.

Società controllate

Sono controllate le entità nelle quali doValue dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Per verificare l'esistenza di controllo si utilizzano i seguenti fattori:

  • lo scopo e la costituzione della partecipata per identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività rilevanti che determinano i suoi rendimenti e come tali attività sono governate;
  • il potere, al fine di comprendere se la controllante ha diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di governare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente i diritti sostanziali che forniscono capacità pratica di governo;
  • l'esposizione o i diritti detenuti nei confronti della partecipata al fine di valutare se la controllante ha rapporti con la partecipata i cui rendimenti sono soggetti a variazioni dipendenti dalla performance della partecipata;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti;
  • l'esistenza di potenziali relazioni "principale agente".

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • diritti di voto e diritti di voto potenziali del Gruppo.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo.

Il valore contabile delle interessenze partecipative in società consolidate integralmente, detenute dalla Capogruppo, è eliminato – a fronte dell'assunzione delle attività e passività delle partecipate – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo.

I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.

Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.

La differenza tra il corrispettivo di cessione della controllata e il valore contabile delle sue attività nette (incluso l'avviamento) alla stessa data è rilevata nel conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti per le società oggetto di consolidamento integrale. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.

Per le società che sono incluse per la prima volta nell'area di consolidamento, il fair value del costo sostenuto per ottenere il controllo di tale partecipazione, esclusi gli oneri accessori, è misurato alla data di acquisizione.

Qualora la cessione non comporti perdita di controllo, la differenza tra il corrispettivo di cessione di una quota detenuta in una controllata e il relativo valore contabile delle attività nette è rilevata in contropartita del Patrimonio netto.

Aggregazioni aziendali

In tema di Aggregazioni aziendali il principio contabile di riferimento è l'IFRS 3. Il trasferimento del controllo di un'impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura un'operazione di aggregazione aziendale. A tal fine il controllo si considera trasferito quando l'investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e, nel contempo, ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

L'IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività. Nel caso in cui non si sia in grado di identificare un soggetto controllante seguendo la definizione di controllo sopra descritta, come per esempio nel caso di operazioni di scambio di interessenze partecipative, l'individuazione dell'acquirente deve avvenire con l'utilizzo di altri fattori quali: l'entità il cui fair value è significativamente maggiore, l'entità che eventualmente versa un corrispettivo in denaro, l'entità che emette le nuove azioni. L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia, è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio.

Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo. Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro (o quando è previsto il pagamento mediante strumenti finanziari assimilabili alla cassa) il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento rateale con riferimento ad un periodo superiore al breve termine; nel caso in cui il pagamento avvenga tramite uno strumento diverso dalla cassa, quindi mediante l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale, il prezzo è pari al fair value del mezzo di pagamento al netto dei costi direttamente attribuibili all'operazione di emissione di capitale. Sono inclusi nel corrispettivo dell'aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate in quanto già considerati o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio o incremento dello sconto sull'emissione iniziale nel caso di emissione di strumenti di debito.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. L'acquirente deve classificare come passività finanziaria o come patrimonio netto, in base alle definizioni di strumento rappresentativo di capitale e di passività finanziaria di cui allo IAS 32, un'obbligazione a pagare un corrispettivo potenziale che soddisfa la definizione di strumento finanziario. L'acquirente deve classificare come attività un diritto alla restituzione di un corrispettivo trasferito in precedenza se vengono soddisfatte particolari condizioni. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9 Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con IFRS 9. Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scopo dell'IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni del fair value sono rilevate a conto economico.

I costi correlati all'acquisizione sono gli oneri che l'acquirente sostiene per la realizzazione dell'aggregazione aziendale; a titolo esemplificativo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti, consulenti legali, i costi per perizie e controllo dei conti, predisposizione di documenti informativi richiesti dalle norme, nonché le spese di consulenza sostenute per identificare potenziali target da acquisire se è contrattualmente stabilito che il pagamento sia effettuato solo in caso di esito positivo dell'aggregazione, nonché i costi di registrazione ed emissione di titoli di debito o titoli azionari. L'acquirente deve contabilizzare i costi correlati all'acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, ad eccezione dei costi di emissione di titoli azionari o di titoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dallo IAS 32 e dallo IAS 39.

Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. Inoltre, per ogni aggregazione aziendale eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value (con conseguente incremento del corrispettivo trasferito) o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili delle società acquisite.

Se il controllo viene realizzato attraverso acquisti successivi, l'acquirente deve ricalcolare l'interessenza che deteneva in precedenza nella società acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevare nel conto economico l'eventuale differenza rispetto al precedente valore di carico.

L'eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente), eventualmente integrato dal valore delle quote di minoranza (determinato come sopra esposto) e dal fair value delle interessenze già possedute dall'acquirente, ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento; qualora queste ultime risultino, invece, superiori alla sommatoria del corrispettivo, delle quote di minoranza e del fair value delle quote già possedute, la differenza deve essere imputata a conto economico.

La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione. La contabilizzazione di ulteriori quote di partecipazione in società già controllate è considerata, ai sensi dell'IFRS 10, come operazione sul capitale, ossia operazione con soci che agiscono nella loro qualità di soci. Pertanto, le differenze tra i costi di acquisizione ed il valore contabile delle quote di minoranza acquisite sono imputate al Patrimonio Netto di Gruppo; parimenti, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite nel conto economico ma variazioni del Patrimonio Netto di Gruppo.

Non configurano aggregazioni aziendali le operazioni finalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un'attività aziendale o al controllo in via transitoria o, infine, se l'aggregazione aziendale è realizzata con finalità riorganizzative, quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte del Gruppo doValue, e che non comporta cambiamento degli assetti di controllo indipendentemente dalla percentuale di diritti di terzi prima e dopo l'operazione (cosiddette aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune). Tali operazioni sono considerate prive di sostanza economica. Pertanto, in assenza di specifiche indicazioni previste dai principi IAS/IFRS e in aderenza alle presunzioni dello IAS 8 che richiede che – in assenza di un principio specifico – l'impresa debba fare uso del proprio giudizio nell'applicare un principio contabile che fornisca un'informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica dell'operazione, esse sono contabilizzate salvaguardando la continuità dei valori dell'acquisita nel bilancio dell'acquirente. Le fusioni rientrano tra le operazioni di concentrazione tra imprese, rappresentando la forma di aggregazione aziendale più completa, in quanto comportano l'unificazione sia giuridica che economica dei soggetti che vi partecipano.

Le fusioni, siano esse proprie, cioè con la costituzione di un nuovo soggetto giuridico oppure "per incorporazione" con la confluenza di un'impresa in un'altra impresa già esistente, sono trattate secondo i criteri precedentemente illustrati, in particolare:

  • se l'operazione comporta il trasferimento del controllo di un'impresa, essa viene trattata come un'operazione di aggregazione ai sensi dell'IFRS 3;
  • se l'operazione non comporta il trasferimento del controllo, viene contabilizzata privilegiando la continuità dei valori della società incorporata.

Società collegate

Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né controllata in maniera esclusiva né controllata in modo congiunto. L'influenza notevole si presume quando la partecipante:

  • detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure
  • è in grado, anche attraverso patti parasociali, di esercitare un'influenza significativa attraverso:
    • la rappresentanza nell'organo di governo dell'impresa;
    • la partecipazione nel processo decisionale, ivi inclusa la partecipazione nelle decisioni relative ai dividendi oppure ad altre distribuzioni;
    • l'esistenza di transazioni significative tra la partecipante e la partecipata;
    • lo scambio di personale dirigente;
    • la fornitura di informazioni tecniche essenziali.

Si precisa che le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.

Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Il valore di bilancio delle società collegate è testato ai sensi dello IAS 36 come un singolo asset, comparando lo stesso con il valore recuperabile (definito come il maggiore tra valore d'uso e fair value al netto dei costi di dismissione).

Metodo del Patrimonio Netto

Con il metodo del Patrimonio Netto, la partecipazione in una società collegata è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione nelle società valutate secondo il metodo del Patrimonio Netto include l'avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagato per l'acquisizione. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate con rilevazione a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti. L'eventuale distribuzione di dividendi è portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione.

Se la quota di interessenza nelle perdite della partecipata eguaglia o supera il valore di iscrizione della stessa non sono rilevate ulteriori perdite, a meno che non siano state contratte specifiche obbligazioni a favore della società o non siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa.

Gli utili e le perdite rivenienti da transazioni con società collegate o a controllo congiunto sono eliminati in proporzione della percentuale di partecipazione nella società stessa.

Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate o a controllo congiunto, registrate in contropartita delle variazioni di valore dei fenomeni a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.

Al 30 settembre 2023 non risulta presente alcuna società valutata col metodo del Patrimonio Netto.

Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Nella tabella seguente sono elencate le società incluse integralmente nell'area di consolidamento:

Rapporto di
partecipazione
Denominazione imprese Sede
legale e
operativa
Paese Tipo di
rapporto
(1)
Impresa partecipante Quota % Disponibilità
voti % (2)
1. doValue S.p.A. Verona Italia Controllante
2. doNext S.p.A. Roma Italia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
3. doData S.r.l. Roma Italia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
4. doValue Spain Servicing S.A. Madrid Spagna 1 doValue S.p.A. 85% 85%
5. doValue Portugal, Unipessoal
Limitada
doValue Cyprus Limited (già
Lisbona Portogallo 1 doValue Spain Servicing
S.A.
100% 100%
6. Altamira Asset Management
Cyprus Limited)
doValue Special Projects Cyprus
Nicosia Cipro 1 doValue Spain Servicing
S.A.
100% 100%
7. Limited (già doValue Cyprus
Limited)
doValue Greece Loans and Credits
Nicosia Cipro 1 doValue S.p.A. + doValue
Spain Servicing S.A.
94%+6% 94%+6%
8. Claim Management Société
Anonyme
doValue Greece Real Estate
Moschato Grecia 1 doValue S.p.A. 80% 80%
9. Services single member Société
Anonyme
Moschato Grecia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
10. Zarco STC, S.A. Lisbona Portogallo 1 doValue Portugal,
Unipessoal Limitada
100% 100%
11. Adsolum Real Estate S.L. Madrid Spagna 1 doValue Spain Servicing
S.A.
100% 100%

Legenda

(1) Tipo di rapporto:

1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria

2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria

3 = accordi con altri soci 4 = altre forme di controllo

5 = direzione unitaria ex art. 39, comma 1, del "decreto legislativo 136/2015" 6 = direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015"

(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria. I diritti di voto riportati si considerano effettivi

Variazioni nell'area di consolidamento

Nel corso dei primi nove mesi del 2023 non si rilevano variazioni nell'area di consolidamento.

Tuttavia, si segnala il cambio di denominazione delle due società cipriote: da Altamira Asset Management Cyprus Limited a doValue Cyprus Limited e da doValue Cyprus limited a doValue Special Projects Cyprus Limited.

Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Il Gruppo doValue determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di consolidamento verificando se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 con riferimento alle entità nelle quali detiene esposizioni, ossia:

  • l'esistenza di potere sulle attività rilevanti delle entità;
  • l'esposizione alla variabilità dei risultati;
  • la capacità di influenzarne i risultati.

I fattori considerati al fine di tale valutazione dipendono dalle modalità di governo dell'entità, dalle sue finalità e dalla struttura patrimoniale.

L'analisi condotta ha portato ad includere nell'area di consolidamento al 30 settembre 2023 le società controllate elencate al precedente paragrafo.

EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

Si rinvia allo specifico paragrafo della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo per una descrizione dei fatti di rilievo significativi, rettificativi e non, intervenuti dopo la chiusura del periodo.

ALTRI ASPETTI

NUOVI PRINCIPI CONTABILI

Per la predisposizione del presente Bilancio consolidato trimestrale abbreviato il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2023 laddove applicabili, di cui si riporta di seguito un elenco completo, evidenziando che tali novità non hanno determinato effetti sostanziali sui valori patrimoniali ed economici esposti:

  • Amendments to IAS 12 Income taxes: International Tax Reform Pillar Two Model Rules (issued on 23 May 2023);
  • Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 Comparative Information (issued on 9 December 2021);
  • Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction (issued on 7 May 2021);
  • Emendamenti emessi dallo IASB in data 12 febbraio 2021:
    • o Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements and IFRS Practice Statement 2: Disclosure of Accounting policies;
    • o Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates;
  • IFRS 17 Insurance Contracts (issued on 18 May 2017); including Amendments to IFRS 17 (issued on 25 June 2020).

Si segnalano inoltre, i seguenti emendamenti che entrano in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2024:

  • Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements:
    • o Classification of Liabilities as Current or Non-current Date (issued on 23 January 2020);
    • o Classification of Liabilities as Current or Non-current Deferral of Effective Date (issued on 15 July 2020); and
    • o Non-current Liabilities with Covenants (issued on 31 October 2022);

Amendments to to IFRS 16 Leases: Lease Liability in a Sale and Leaseback (issued on 22 September 2022).

Infine, di seguito vengono riportati i nuovi principi, emendamenti e interpretazioni contabili emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea:

  • Amendments to IAS 7 Statement of Cash Flows and IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures: Supplier Finance Arrangements (Issued on 25 May 2023);
  • Amendments to IAS 21 The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability (issued on 15 August 2023).

Parte relativa alle principali voci di bilancio

Per quanto riguarda i criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle principali voci di bilancio si rimanda a quanto illustrato nella medesima Parte delle Note Illustrative del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

Informativa sul fair value

L'IFRS 13 al paragrafo 9 definisce il fair value come "il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione".

La valutazione al fair value presuppone che l'operazione di vendita di un'attività o di trasferimento di una passività abbia luogo in un mercato c.d. principale, definibile come il mercato che presenta i maggiori volumi e livelli di negoziazione per l'attività/passività oggetto di valutazione. In assenza di un mercato principale, occorre assumere come riferimento il mercato più vantaggioso, ovvero il mercato che massimizza l'ammontare che sarebbe incassato nella vendita di un'attività o minimizza l'ammontare che verrebbe pagato nel trasferimento di una passività, dopo aver considerato i costi di transazione.

Con l'intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value:

  • Livello 1: il fair value dello strumento è determinato sulla base di prezzi di quotazione osservati su mercati attivi;
  • Livello 2: il fair value dello strumento è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, quali ad esempio:
    • o prezzi quotati su mercati attivi per strumenti similari;
    • o parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default e fattori di illiquidità;
    • o parametri non osservabili ma supportati e confermati da dati di mercato;
  • Livello 3: il fair value dello strumento è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input non desumibili dal mercato che pertanto comportano l'adozione di stime ed assunzioni interne.

Tale classificazione ha l'obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato. La gerarchia del fair value è inoltre definita in base ai dati di input utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi.

Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13 con riguardo ai portafogli contabili valutati al fair value su base ricorrente. Per le attività finanziarie non valutate al fair value il Gruppo ritiene che il valore contabile sia un'approssimazione ragionevole del fair value.

Non sono presenti alla data di redazione del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2023 attività o passività valutate al fair value su base non ricorrente.

Attività e passività misurate al fair value su base ricorrente

ASSET BACKED SECURITIES

Gli ABS vengono valutati tramite il modello valutativo discounted cash flow che si basa sulla stima dei flussi di cassa pagati dal titolo e sulla stima di uno spread per l'attualizzazione.

TITOLI DI CAPITALE

I titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando è disponibile una quotazione su un mercato attivo considerato liquido e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.

Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo.

FONDI DI INVESTIMENTO

I fondi sono classificati come Livello 1 in caso essi siano quotati su un mercato attivo; in caso ciò non si verifichi, essi sono classificati come Livello 3 e sono valutati attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche del singolo fondo.

ALTRI STRUMENTI DERIVATI

Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2 mentre quelle basate su significativi input non osservabili sono classificate come Livello 3.

Descrizione delle tecniche di valutazione

Al fine di valutare posizioni per le quali le fonti di mercato non forniscono un prezzo di mercato direttamente osservabile vengono utilizzate specifiche tecniche di valutazione diffuse sul mercato e descritte di seguito.

DISCOUNTED CASH FLOW

Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.

MARKET APPROACH

Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.

NAV

Il NAV (Net asset value) è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento del NAV coincide con un aumento nella misura del fair value. Solitamente per i fondi classificati a Livello 3 il NAV rappresenta una valutazione risk-free, quindi in questo caso il NAV viene aggiustato per considerare il rischio di default dell'emittente.

Gerarchia del fair value

Agli strumenti finanziari viene associato un certo livello di fair value sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati per la valutazione.

Quando il fair value è misurato direttamente utilizzando un prezzo osservabile e quotato in un mercato attivo, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 1. Quando il fair value deve essere misurato attraverso un comparable approach o attraverso l'utilizzo di un modello di pricing, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 2 o il Livello 3, a seconda dell'osservabilità di tutti gli input significativi utilizzati nella valutazione.

Nella scelta fra le diverse tecniche di valutazione viene utilizzata quella che massimizza l'utilizzo degli input osservabili.

Tutti i trasferimenti tra i livelli di gerarchia del fair value vengono effettuati con riferimento alla data di chiusura del periodo di bilancio.

I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value (sia tra il Livello 1 ed il Livello 2, che all'interno del Livello 3) comprendono cambiamenti nelle condizioni di mercato e affinamenti nei modelli valutativi e nei pesi relativi degli input non osservabili utilizzati nella misurazione del fair value.

Gerarchia del fair value: attività e passività valutate al fair value su base ricorrente - ripartizione per livelli di fair value

La tabella seguente riporta la ripartizione delle attività e passività che sono valutate al fair value, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico" include principalmente:

    1. il valore delle notes emesse dalle società veicolo di cartolarizzazione:
    2. Romeo SPV e Mercuzio Securitisation, pari al 5% del totale dei titoli;
    3. Cairo, le cui notes mezzanine sono state acquistate il 5 giugno 2020 in concomitanza con l'acquisizione della controllata doValue Greece;
    4. Mexico, acquistate nel mese di dicembre 2021 e residuanti nel 5% del totale dei titoli subordinati emessi dal veicolo;
    5. Dores Securitisation S.r.l., le cui notes untranched sono state emesse nell'ambito di un'operazione di nuova finanza e sottoscritte per il 20% da doNext;
    1. le Quote OICR: il controvalore dell'importo versato a fronte della sottoscrizione delle residue 23,3 quote del fondo di investimento alternativo riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II) al netto dei rimborsi;
    1. il fair value dell'opzione call su strumenti di capitale della partecipata BidX1, sottoscritta insieme all'acquisto della partecipazione di minoranza, la quale al 30 settembre 2023 è pari al 17,7% del capitale della società.

Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" include il valore degli strumenti di capitale relativi alle partecipazioni di minoranza nella sopraccitata società BidX1 e nella società fintech brasiliana QueroQuitar S.A. per l'11,46%, per le quali il Gruppo applica in sede di rilevazione iniziale l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Il fair value di queste attività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali della società acquisita. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali attività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.

Il Livello 3 della categoria relativa alle "Altre passività finanziarie" accoglie:

    1. l'Earn-out rappresentato dal fair value della passività relativa ad una quota del prezzo di acquisizione di doValue Spain;
    1. l'Earn-out rappresentato dal fair value della passività legata ad una quota del prezzo di acquisizione di doValue Greece, il quale è legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte temporale di dieci anni;
    1. il fair value della passività legata all'opzione put per l'acquisto di residue quote di minoranza della controllata doValue Spain. Al 30 settembre 2023 il fair value di tale passività è stato classificato nella voce "Altre" a seguito del ricevimento a fine settembre 2023 della notifica per l'esercizio di tale opzione; la formalizzazione e l'esecuzione del trasferimento della quota di minoranza è invece posticipata al mese successivo.

Il fair value di queste passività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali passività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.

30/09/2023 31/12/2022
Livello
1
Livello
2
Livello
3
Livello
1
Livello
2
Livello
3
Attività finanziarie rilevate al fair value tra
le componenti di conto economico
- - 43.172 - - 42.323
Quote OICR - - 21.968 - - 23.628
Titoli di debito - - 20.953 - - 18.145
Titoli di capitale - - 197 - - 197
Derivati non di copertura - - 54 - - 353
Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
- - 8.309 - - 10.171
Titoli di capitale - - 8.309 - - 10.171
Totale - - 51.481 - - 52.494
Altre passività finanziarie - - 71.718 - - 66.543
Earn-out - - 50.198 - - 44.649
Put option su minority - - - - - 21.894
Altre 21.520 -
Totale - - 71.718 - - 66.543

3. INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attivo

NOTA 1 – ATTIVITÀ IMMATERIALI

(€/000)

Software Marchi Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Avviamento Altre
attività
immateriali
Totale Totale
30/09/2023
Restated
31/12/2022
Esistenze iniziali lorde 175.010 46.885 10.791 236.897 436.418 906.001 872.403
Riduzioni di valore iniziali (130.569) (22.304) - - (226.240) (379.113) (327.178)
Esistenze iniziali nette 44.441 24.581 10.791 236.897 210.178 526.888 545.225
Variazioni delle esistenze lorde 8.921 (1.686) 184 - (14.712) (7.293) 33.598
Acquisti 3.567 - 5.580 - - 9.147 36.566
Perdite di valore (55) (1.686) (435) - (14.712) (16.888) (1.344)
Altre variazioni 5.409 - (4.961) - - 448 (1.624)
Variazioni delle riduzioni di valore (11.606) (2.628) - (12.530) (20.305) (47.069) (51.935)
Ammortamenti (11.693) (2.628) - - (20.305) (34.626) (53.559)
Perdite di valore dell'avviamento - - - (12.530) - (12.530) -
Altre variazioni 87 - - - - 87 1.624
Esistenze finali lorde 183.931 45.199 10.975 236.897 421.706 898.708 906.001
Riduzioni di valore finali (142.175) (24.932) - (12.530) (246.545) (426.182) (379.113)
Esistenze finali nette 41.756 20.267 10.975 224.367 175.161 472.526 526.888

Le esistenze iniziali sono principalmente rappresentate dal valore dei contratti di servicing pluriennali incluso nella voce "Altre attività immateriali" e dall'avviamento derivanti dalle acquisizioni effettuate dal Gruppo: a giugno 2019, l'acquisizione di doValue Spain Servicing (di seguito anche "doValue Spain") e delle sue controllate e, a giugno 2020, la business combination di doValue Greece.

Grazie all'acquisizione di doValue Greece, al 30 settembre 2023 risultano iscritti i seguenti valori netti:

  • €21,7 milioni relativi a software e a connesse immobilizzazioni in corso;
  • €157,6 milioni relativi a contratti di servicing pluriennali ("SLA"), di cui €36,3 milioni relativi al portafoglio Frontier;
  • €112,4 milioni relativi all'avviamento.

Relativamente all'acquisizione di doValue Spain e delle sue controllate, i valori netti al 30 settembre 2023 risultano essere i seguenti:

  • €12,3 milioni relativi a software e a connesse immobilizzazioni in corso;
  • €20,2 milioni relativi al marchio;
  • €17,6 milioni relativi ad altre attività immateriali che includono la valutazione di contratti di servicing attivi di lungo periodo ("SLA");
  • €111,5 milioni relativi all'avviamento.

Le variazioni delle esistenze lorde includono gli "acquisti" che nel periodo si sono concentrati nello sviluppo della piattaforma informatica, con un incremento delle categorie "software" e "immobilizzazioni in corso e acconti" per complessivi €9,1 milioni, e le "perdite di valore" relative alla regione Iberia per un totale di €16,9 milioni principalmente a seguito dell'esecuzione del test di impairment, come di seguito dettagliato.

Le "altre variazioni" che impattano principalmente le categorie "software" e "immobilizzazioni in corso e acconti", sono relative alla movimentazione di riclassifica degli asset tra le due categorie legata all'entrata in uso dei software.

Le variazioni delle riduzioni di valore comprendono principalmente "perdite di valore dell'avviamento" per €12,5 milioni a seguito dell'esecuzione del test di impairment come sotto descritto, nonché le quote di ammortamento del periodo per €34,6 milioni. Con particolare riferimento alla componente "altre attività immateriali" che incorpora i valori dei contratti pluriennali di servicing, derivanti dalla valutazione delle operazioni di acquisizione di doValue Spain e doValue Greece, ed il contratto "Frontier", si precisa che gli stessi vengono sistematicamente ammortizzati in base alla curva di marginalità diretta di ogni contratto nel corso della sua intera vita utile, in coerenza con la migliore stima dei flussi finanziari relativi ad ogni singolo

contratto. La quota di ammortamento di ciascun contratto è stata calcolata in misura corrispondente al margine diretto consuntivato nel periodo.

Ai fini della predisposizione del test di impairment sui valori al 30 settembre 2023, in continuità con l'esercizio svolto sui dati al 31 dicembre 2022 e al 30 giugno 2023, sono state utilizzate le Unità Generatrici di Flussi Finanziari (Cash Generating Unit - CGU) identificate nelle due zone di segmentazione geografica di pertinenza di doValue Spain e delle sue controllate e di doValue Greece, ovvero la CGU "Iberia" (Spagna e Portogallo) e la CGU "Regione Ellenica" (Grecia e Cipro), e si è provveduto a determinare sulle stesse l'allocazione delle attività immateriali e dell'avviamento.

Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con quella relativa all'ultimo trimestre 2023 derivante dal Budget 2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 22 dicembre 2022 e con il Piano Industriale di Gruppo 2022-2024 approvato dal Consiglio di Amministrazione il 25 gennaio 2022, ad eccezione delle attività immateriali ricondubili alla regione Iberia per le quali il test è stato eseguito sulla base del preliminare Piano Industriale 2024-2026 approvato dal Consiglio di Amministrazione del 12 gennaio 2024.

Nell'ambito della predetta analisi sono stati quindi coerentemente stimati i valori d'uso correnti attribuibili ai singoli contratti di servicing attivi, considerando i rispettivi flussi reddituali attesi lungo l'intero arco della vita utile.

Relativamente al test eseguito sulle altre attività immateriali, l'analisi ha fatto emergere evidenze di perdita di valore quali differenze tra il valore d'uso dei contratti di servicing attivi e il relativo valore contabile depurato dall'ammortamento di periodo, per complessivi €14,7 milioni riferiti al contratto Santander di doValue Spain. Inoltre, anche il test eseguito sulla voce marchi ha fatto emergere evidenze di perdita di valore, per complessivi €1,7 milioni riferiti al marchio riconducible alla controllata doValue Spain.

Per quanto riguarda il goodwill, il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivo delle CGU alla data del 30 settembre 2023, il modello ha evidenziato per la CGU "Iberia" (Spagna-Portogallo) perdite di valore per l'avviamento iscritto pari ad €12,5 milioni mentre ha confermato la capienza del valore recuperabile per la CGU Grecia-Cipro sia con riferimento all'acquisizione doValue Greece che per la componente Cipro derivante dall'acquisizione doValue Spain e sue controllate.

Il tasso di attualizzazione (WACC - Weighted Average Cost of Capital) utilizzato nell'analisi di impairment condotta sul goodwill e sulle altre attività immateriali è pari al 7,6% per la CGU Spagna e Portogallo, al 8,6% per la componente Cipro della CGU Grecia e Cipro e all'8,4% per la sola componente Grecia relativamente al test sulla PPA di doValue Greece e sul contratto "Frontier".

La tabella seguente riassume il risultato del test di impairment sulle attività immateriali di doValue Spain: (€/000)

Net present value Net book value Impairment
Software 9.575 9.575 -
Marchi 20.198 21.885 (1.687)
Altre attività immateriali - SLAs 7.421 22.133 (14.712)
Attività Immateriali - Iberia 37.194 53.593 (16.399)
Software 2.529 2.529 -
Altre attività immateriali - SLAs 20.503 10.139 -
Attività Immateriali - Regione Ellenica 23.032 12.668 -
Totale 60.226 66.261 (16.399)

Similmente, di seguito si espone la tabella di sintesi del test di impairment eseguito sul valore definitivo attribuito agli asset intangibili di doValue Greece.

(€/000)
Net present value Net book value Impairment
Attività Immateriali - SLAs - Regione Ellenica 318.480 157.600 -
Totale 318.480 157.600 -

Per quanto attiene alle metodologie utilizzate per l'esecuzione del test si fa rimando a quanto illustrato nella sezione "Politiche Contabili – Rischi e incertezze legati all'utilizzo di stime" al paragrafo dedicato alla Stima delle perdite presunte di valore a fronte di attività immateriali.

NOTA 2 – IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

(€/000)

Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Immobilizz
azioni in
corso e
acconti
Altre Totale Totale
30/09/2023 31/12/2022
Esistenze iniziali lorde 69.971 3.566 29.139 1.455 15.692 119.823 88.088
Riduzioni di valore iniziali (33.408) (3.086) (13.428) - (10.765) (60.687) (53.939)
Esistenze iniziali nette 36.563 480 15.711 1.455 4.927 59.136 34.149
Variazioni delle esistenze
lorde 1.284 695 (1.330) 385 683 1.717 31.735
Acquisti 3.265 191 148 827 1.273 5.704 41.973
di cui: Diritto d'uso 3.080 - 50 - 1.149 4.279 38.027
Vendite e dismissioni (720) - - - (161) (881) -
Altre variazioni (1.261) 504 (1.478) (442) (429) (3.106) (10.238)
Variazioni delle riduzioni
di valore (4.350) (601) (2.432) - (1.277) (8.660) (6.748)
Ammortamenti (7.072) (213) (3.794) - (1.556) (12.635) (16.626)
di cui: Diritto d'uso (6.531) - (3.207) - (1.011) (10.749) (13.061)
Altre variazioni 2.722 (388) 1.362 - 279 3.975 9.878
Esistenze finali lorde 71.255 4.261 27.809 1.840 16.375 121.540 119.823
Riduzioni di valore finali (37.758) (3.687) (15.860) - (12.042) (69.347) (60.687)
Esistenze finali nette 33.497 574 11.949 1.840 4.333 52.193 59.136

Nel corso dei primi nove mesi 2023 la voce registra una riduzione complessiva di €6,9 milioni passando da €59,1 milioni a €52,2 milioni.

Le variazioni delle esistenze lorde includono principalmente "acquisti" che nel periodo risultano complessivamente pari a €5,7 milioni (di cui €4,3 milioni di diritti d'uso) e sono costituiti da rinnovi, ampliamenti e migliorie eseguiti per alcune sedi in Italia e a Cipro nonché da rinnovi e integrazioni relative alle auto aziendali nella categoria "Altre".

Le "altre variazioni" delle esistenze lorde vanno lette insieme alla medesima componente inclusa tra le variazioni delle riduzioni di valore e sono legate in gran parte alla dismissione di asset ammortizzati.

Tra le variazioni delle riduzioni di valore si registrano ammortamenti per €12,6 milioni di cui €10,7 milioni riferiti a diritti d'uso.

Per un dettaglio sulla movimentazione dei diritti d'uso si rimanda alla Nota 19.

NOTA 3 – ATTIVITÀ FINANZIARIE

(€/000)

30/09/2023 31/12/2022
Attività finanziarie non correnti 52.374 53.604
Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico 43.172 42.323
Quote OICR 21.968 23.628
Titoli di debito 20.953 18.145
Titoli di capitale 197 197
Derivati non di copertura 54 353
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 893 1.110
Crediti verso clientela 839 1.057
Crediti verso banche 54 53
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva 8.309 10.171
Titoli di capitale 8.309 10.171
Attività finanziarie correnti - 4.380
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - 4.380
Crediti verso clientela - 4.380
Totale 52.374 57.984

Le attività finanziarie non correnti rilevate al fair value tra le componenti di conto economico includono quote OICR, titoli di debito, titoli di capitale e derivati non di copertura.

Le quote di OICR sono relative a 23,3 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II). Durante il periodo sono stati registrati rimborsi parziali di quote pari a €2,3 milioni compensati da effetti rivalutativi per €0,6 milioni, mentre tra gli impegni risultano iscritte ulteriori quote da sottoscrivere pari a €1,1 milioni.

I titoli di debito registrano un incremento di €2,8 milioni, quasi interamente riferibile ad effetti valutativi positivi rilevati su uno dei portafogli Cairo. La composizione dei titoli di debito è rappresentata per €16,7 milioni dai titoli ABS delle cartolarizzazioni Cairo acquisiti nell'ambito dell'operazione di acquisizione di doValue Greece, per €2,0 milioni dal controvalore dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation, per €2,1 milioni dal co-investimento nelle notes della cartolarizzazione Mexico e per €0,1 milioni dal fair value di nuovi titoli ABS sottoscritti da doNext ed emessi dalla cartolarizzazione Dores Securitisation S.r.l. nell'ambito di un'operazione di nuova finanza.

I titoli di capitale classificati al fair value tra le componenti di conto economico sono riconducibili a partecipazioni di minoranza per le quali il Gruppo non ha esercitato l'opzione prevista dal principio IFRS 9 che consentirebbe di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza "riciclo" a conto economico.

I derivati non di copertura includono un'opzione legata all'acquisto di ulteriori quote partecipative nella società BidX1 citata di seguito tra le attività finanziarie rilevate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

La categoria delle attività finanziarie al costo ammortizzato include una quota non corrente di €0,9 milioni principalmente riferibile ai crediti verso la clientela il cui saldo risulta stabile rispetto al precedente esercizio. La quota corrente invece risulta azzerata per effetto della cessione a terzi del finanziamento limited recourse destinato ad uno specifico affare.

La categoria delle attività finanziarie non correnti valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva accoglie il valore dei titoli di capitale riferiti a due società per le quali il Gruppo ha esercitato l'opzione prevista dal principio IFRS 9 che consente di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza "riciclo" a conto economico:

  • €1,5 milioni pari all'11,46% della società fintech brasiliana QueroQuitar S.A. che opera nel campo delle digital collection;

  • €6,8 milioni pari al 17,7% di BidX1, società irlandese proptech specializzata nella promozione ed esecuzione di transazioni immobiliari per il tramite di processi di asta online in tempo reale.

La riduzione della voce per €1,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2022 trae origine dal processo valutativo di fair value ed è riconducibile esclusivamente all'investimento in BidX1.

Focus sulle operazioni di cartolarizzazione

Nel corso degli anni il Gruppo ha originato operazioni di cartolarizzazione oppure ha investito nelle stesse tramite la sottoscrizione dei relativi titoli di debito, assumendo anche il ruolo di Servicer. Di seguito si riporta una breve descrizione di tali operazioni.

Il 30 settembre 2016 è stata perfezionata la cessione del portafoglio non-performing della Capogruppo doValue al veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. ("Romeo") costituito ai sensi della Legge 130/1999. Successivamente, nel corso del secondo trimestre 2017, è stata trasferita la quota di portafoglio unsecured a favore del veicolo Mercuzio Securitisation S.r.l. ("Mercuzio") e contestualmente è stata portata a termine l'emissione dei titoli ABS da parte di entrambe le SPV con un unico tranching di titoli.

La Capogruppo doValue, in qualità di originator, ha sottoscritto una quota nominale di notes pari al 5% del totale titoli emessi al fine di rispettare quanto previsto dalla retention rule di cui al Regolamento UE 575/2013 (CRR).

In entrambe le operazioni il Gruppo doValue svolge il ruolo di Servicer e di Administrative Services Provider. Contestualmente all'operazione di acquisizione di doValue Greece, a giugno 2020 sono state sottoscritte notes mezzanine delle 3 cartolarizzazioni Cairo (Cairo I, Cairo II e Cairo III), i cui titoli sono assistiti da garanzie statali ("Asset Protection Scheme"). L'originator di questa operazione è Eurobank che ha ceduto €7,4 miliardi di crediti tra performing e non-performing.

Nel mese di dicembre 2020 sono stati inoltre sottoscritti titoli ABS mezzanine e junior della cartolarizzazione Relais che riguarda crediti leasing ceduti da UniCredit. Tali notes sono state tuttavia cedute nel mese di febbraio 2021, mentre il Gruppo ha mantenuto nell'operazione i ruoli di Master Servicer (svolto da doNext) e di Special Servicer (svolto da doValue).

Nella seconda metà del 2021, relativamente all'operazione Mexico, la Capogruppo doValue ha sottoscritto un importo pari a €45,0 milioni di notes junior e mezzanine, pari al 95% delle notes emesse dal veicolo e contestualmente venduto ad un terzo investitore il 90% del totale delle notes emesse; la rimanente quota di notes iscritta in bilancio corrisponde pertanto al 5% di classe B (mezzanine) e al 5% di classe C (junior). Il Gruppo è Servicer del portafoglio tramite la controllata doValue Greece.

Nel corso del 1° trimestre del 2023 la controllata doNext ha erogato un finanziamento che è stato oggetto di cessione nello stesso periodo alla società di cartolarizzazione crediti Dores Securitisation S.r.l.. Nell'ambito di tale operazione, la doNext ha sottoscritto il 20% delle notes untranched emesse dalla SPV, corrispondenti a un importo di nominali €0,4 milioni, e ha assunto i ruoli di Master e Special Servicer.

NOTA 4 – IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE E PASSIVE

Le voci evidenziano la fiscalità anticipata per differenze temporanee deducibili nei futuri esercizi.

La voce Imposte differite attive (in seguito anche "DTA") ricomprende le quote relative alle svalutazioni dei crediti, le perdite fiscali riportabili in futuro e le attività fiscali anticipate determinate puntualmente sulla base delle consistenze mantenute delle componenti alle quali si riferiscono (e.g. cause, stanziamenti sul personale).

A tal proposito si rappresenta che la Capogruppo ha esercitato l'opzione sul mantenimento della possibilità di trasformazione in crediti di imposta di attività per imposte anticipate ai sensi dell'art. 11 D.Lgs. n. 59 del 3/5/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/06/2016. Tale norma ha introdotto il regime opzionale con la finalità di rimuovere le criticità emerse in sede comunitaria circa l'incompatibilità della disciplina di trasformazione delle DTA con la normativa in materia di aiuti di Stato, facendo sì che la convertibilità in crediti d'imposta delle DTA qualificate sia garantita solo a fronte di uno specifico canone da corrispondersi sull'ammontare di tali DTA.

Con riferimento alle imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011, per espressa previsione normativa di cui all'art. 56 del D.L. n. 225 del 29/12/2010, non sono deducibili i componenti negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasformate in credito d'imposta, procedendo ad annullare prioritariamente variazioni in diminuzione a scadenza più prossima per un ammontare cui corrisponde un'imposta pari alle DTA trasformate.

La legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) ha modificato il regime transitorio previsto dall'art. 16 commi 3-4 e 8-9 del D.L. 83/2015 in ordine alla deducibilità, sia ai fini IRES sia IRAP, delle perdite su crediti di banche, società finanziarie ed assicurazioni. La citata legge sostanzialmente ha differito al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026, sia ai fini IRES che IRAP, la deducibilità della quota del 10% dell'ammontare delle svalutazioni e delle perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo, originariamente prevista per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018.

Successivamente la legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019), all'articolo 1, commi 712-715, ha disposto il differimento della deduzione dei componenti negativi IRES. Nello specifico, la deducibilità, ai fini IRES e IRAP, dello stock di svalutazioni e perdite su crediti per gli enti creditizi e finanziari, pari al 12%, originariamente stabilita per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019, viene rinviata ai periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2022 e ai tre successivi. Il differimento avviene in quote costanti.

L'art. 42 del D.L. n. 17/2022 interviene per la terza volta sul piano di deduzione originario con una tecnica di rinvio sostanzialmente analoga a quella effettuata dalla Legge n. 160/2019.

Tale legge prevede quanto segue: la quota che si sarebbe dovuta dedurre nell'esercizio 2022 viene rinviata al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023 e ai tre successivi. Va evidenziato, in proposito, che il rinvio colpisce solo la deduzione del 12% originariamente prevista dal D.L. 83/2015, ma non anche quella del 3% prevista dall'art. 1, comma 712, della Legge n. 160/2019 che resta invece deducibile secondo le tempistiche "ordinarie". Inoltre, ad attenuare parzialmente gli effetti derivanti da tale rinvio, il comma 1 bis dell'art. 42 modifica il comma 1056 della Legge n. 145/2018, stabilendo che la quota del 10% di competenza del 2019 e rinviata ai fini IRES ed IRAP al 2026 venga anticipata al 31 dicembre 2022 per il 53% del suo ammontare; per la restante parte (47%) la deducibilità della quota stessa resta fissata al 2026.

A seguito del D.L. n. 17/2022, il piano di recupero delle rettifiche ante 2015 risulta oggi il seguente: 5% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2016; 8% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2017; 12% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2020; 12% nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2021; 8,3% (3% +5,3%) nel periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2022; 18% (12% +3% +3%) per i periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2023; 18% (12% +3% +3%) per i periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2024; 11% (5% +3%+3%) per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2025; 7,7% per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026. In sede di conversione la norma originaria del D.L. n. 17/2022 (che prevedeva il rinvio della quota oggetto di reversal nel 2021) è stata modificata sotto un duplice punto di vista: i) da un lato è stato previsto il rinvio alla quota del 2022 anziché di quella del 2021; ii) dall'altro è stata parzialmente anticipata al 2022 la deduzione della quota 2019 rinviata al 2026.

Per effetto di tali disposizioni di legge, l'ammontare delle imposte anticipate relative alla Capogruppo inizia a "movimentarsi" a partire dal corrente esercizio tramite annulli con impatto economico.

Con riferimento a quanto previsto dallo IAS 12, le attività per imposte anticipate sono sottoposte ad un test di sostenibilità tenendo conto di proiezioni economiche prevedibili per gli esercizi futuri e al fine di verificare che vi siano redditi imponibili futuri a fronte dei quali sia possibile utilizzare le medesime. Il test eseguito sui dati al 30 settembre 2023 ha quindi tenuto conto del Piano industriale 2022-2024, aggiornato sulla base del Piano preliminare 2024 -2026 relativo alla regione Iberia approvato nel Consiglio

di Amministrazione del 12 gennaio 2024, e in generale di stime basate sui più recenti parametri sia endogeni che esogeni.

Al 30 settembre 2023 sono state iscritte complessivamente ulteriori DTA per €8,5 milioni relative prevalentemente a perdite fiscali riportabili in futuro. Tale incremento è stato più che compensato da minori imposte differite attive relative agli annulli di imposte anticipate del periodo per €26,8 milioni riconducibili principalmente a:

  • "svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità" per complessivi €14,5 milioni di cui €13,2 milioni riconducibili alle DTA, sia da perdita fiscale che da differenze temporanee, delle controllate doValue Spain e doValue Portugal principalmente a seguito dell'esecuzione del test di sostenibiltà sulla base del Piano preliminare 2024-2026 della regione Iberia e €1,4 milioni per le DTA iscritte dalla Capogruppo doValue a presidio delle quote di interessi passivi non dedotti in esercizi precedenti; e
  • movimentazione delle DTA di cui alla Legge 214/2011 sopra descritta per €7,4 milioni.

I criteri utilizzati per l'iscrizione della fiscalità differita "attiva" possono essere così riassunti:

  • le attività per imposte anticipate corrispondono agli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri riferibili a differenze temporanee;
  • presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che, rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili.

La fiscalità è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore in ogni Paese, con applicazione, solo a doNext dell'addizionale IRES di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari italiani (Legge 28 dicembre 2015, n. 208).

Per quanto riguarda invece la determinazione della aliquota IRAP italiana, al 30 settembre 2023 doValue mantiene i requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria. A seguito di tale classificazione doValue determina la base imponibile come le società ordinarie, oltre a tener conto della differenza tra gli interessi attivi e proventi assimilati e gli interessi passivi e oneri assimilati nei limiti previsti fiscalmente e trovando applicazione anche l'aliquota maggiorata (pari al 5,57% salvo diverse disposizioni delle singole regioni competenti), come applicata agli enti creditizi e finanziari.

Imposte differite attive

Composizione

(€/000)

30/09/2023
Restated
31/12/2022
Accantonamenti in contropartita a Conto Economico 82.573 101.408
Svalutazioni su crediti 41.846 49.391
Perdite fiscali riportabili in futuro 16.341 19.300
Accantonamenti fondo rischi e oneri 6.259 7.729
Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali 12.981 18.241
Spese amministrative 1.464 1.504
Altre attività / passività 3.682 5.243
Accantonamenti in contropartita a Patrimonio Netto 335 350
Piani a benefici definiti 335 350
Totale 82.908 101.758

Variazione

(€/000)

Contropartita
C.E.
Contropartita
P.N.
Totale Totale
30/09/2023
Restated
31/12/2022
Esistenze iniziali 101.408 350 101.758 112.640
Aumenti 8.545 - 8.545 4.093
Imposte anticipate rilevate nel periodo 8.104 - 8.104 4.008
- Relative a precedenti periodi 95 - 95 1.005
- Sorte 8.009 - 8.009 3.003
Altre variazioni 441 - 441 85
Diminuzioni (27.380) (15) (27.395) (14.975)
Imposte anticipate annullate nel periodo (26.811) (1) (26.812) (14.836)
- Rigiri (12.104) - (12.104) (12.927)
- Svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità (14.540) - (14.540) (1.909)
- Altre (167) (1) (168) -
Altre variazioni (569) (14) (583) (139)
Esistenze finali 82.573 335 82.908 101.758

Imposte differite passive

Composizione

30/09/2023
Restated
31/12/2022
Accantonamenti in contropartita a Conto Economico 42.807 50.982
Altre attività / passività 43.360 50.809
Altre poste (553) 173
Accantonamenti in contropartita a Patrimonio Netto 21 21
Piani a benefici definiti 21 21
Totale 42.828 51.003

Variazione

(€/000)

Contropartita Contropartita
C.E. P.N. Totale Totale
30/09/2023
Restated
31/12/2022
Esistenze iniziali 50.982 21 51.003 54.350
Aumenti 879 - 879 2.621
Imposte differite rilevate nel periodo 879 - 879 2.620
- Sorte 879 - 879 2.620
Altre variazioni - - - 1
Diminuzioni (9.054) - (9.054) (5.968)
Imposte differite annullate nel periodo (9.054) - (9.054) (5.968)
- Rigiri (3.651) - (3.651) -
- Altre (5.403) - (5.403) (5.968)
Esistenze finali 42.807 21 42.828 51.003

Le imposte differite passive derivano principalmente da operazioni di aggregazione aziendale ed in particolare risultano dall'esercizio di Purchase Price Allocation (PPA) come effetto fiscale complessivo degli aggiustamenti di fair value apportati ai valori di ingresso in consolidamento delle società acquisite doValue Spain e doValue Greece entrambe determinate sulla base della PPA definitiva.

Si segnala che in seguito alle perdite di valore connesse alle attività immateriali, si rimanda alla Nota 1 – Attività immateriali, il 30 settembre 2023 è stato caratterrizzato da annulli di imposte differite per €4,1 milioni iscritti nella voce "altre".

NOTA 5 – ALTRE ATTIVITÀ

Si espone di seguito un dettaglio della composizione delle altre attività correnti e non correnti.

(€/000)

30/09/2023 31/12/2022
Altre attività non correnti 2.962 2.076
Altre attività correnti 65.177 31.840
Ratei / Risconti attivi 4.022 2.152
Partite relative al personale dipendente 651 823
Crediti per anticipi 45.283 21.966
Crediti tributari diversi da imposte sul reddito 12.668 4.032
Altre partite 2.553 2.867
Totale 68.139 33.916

La voce complessivamente presenta un incremento rispetto al 31 dicembre 2022 di €34,2 milioni principalmente dovuta a maggiori crediti per anticipi verso clienti nell'ambito della Regione Ellenica, in particolare per effetto di azioni di rafforzamento delle attività legali di recupero iniziate già nel corso dell'ultimo trimestre del 2022; in aggiunta a questo, parte dell'incremento è dovuta ad anticipi versati a fronte di un nuovo progetto di business immobiliare intrapreso in Spagna.

Le altre attività non correnti includono prevalentemente depositi cauzionali.

NOTA 6 – RIMANENZE

La voce al 30 settembre 2023 ammonta a €217 mila, in aumento rispetto al saldo del 31 dicembre 2022 che ammontava a €55 mila.

Durante il periodo è stato venduto uno dei due immobili presenti alla fine dell'esericizio precedente e sono stati iscritti €200 mila di costi sospesi riferiti alla Regione Iberica relativamente ad un progetto di business immobiliare in corso di realizzazione.

NOTA 7 – CREDITI COMMERCIALI

(€/000)

30/09/2023 31/12/2022
Crediti 160.286 201.828
Crediti in maturazione (Fatture da emettere) 136.793 127.643
Crediti per fatture emesse non ancora incassate 23.493 74.185
Accantonamenti (1.384) (1.685)
Accantonamenti per perdite future attese sui crediti (1.384) (1.685)
Totale 158.902 200.143

I crediti commerciali derivano da fatture emesse e da ricavi in maturazione prevalentemente connessi all'attività di servicing e di servizi immobiliari su mandato e pertanto principalmente riferibili alla voce di ricavo "ricavi da contratti con clienti".

La voce evidenzia una diminuzione netta di €41,2 milioni rispetto al saldo del 31 dicembre 2022 riconducibile principalmente all'incasso di fatture, parzialmente compensato da maggiori stanziamenti per fatture da emettere a fine periodo.

Gli accantonamenti per perdite future attese sui crediti si attestano intorno all'1% dei crediti.

NOTA 8 – ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FISCALI

Al 30 settembre 2023 le attività fiscali si attestano a €5,0 milioni ed includono crediti d'imposta originati da società italiane e spagnole.

Le passività fiscali ammontano a €9,2 milioni e rappresentano il debito verso l'erario per imposte al netto delle liquidazioni effettuate nel periodo.

NOTA 9 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE

Il saldo di €95,7 milioni, con un decremento di €38,6 milioni rispetto al saldo di €134,3 milioni al 31 dicembre 2022, rappresenta le disponibilità liquide alla data di chiusura del terzo trimestre 2023. Per informazioni circa l'evoluzione successiva si rimanda a quanto riportato nella Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo al paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.

Per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide si rimanda al prospetto del Rendiconto Finanziario consolidato.

NOTA 10 – ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE E PASSIVITÀ ASSOCIATE

La tabella rileva i valori relativi alla partecipazione totalitaria nelle quote sociali di Special Purpose Vehicles (SPV) che il Gruppo sta liquidando o intende cedere a terze parti.

Nel periodo è stato costituito un veicolo in Spagna, simile a quello acquisito a fine 2022, con l'obiettivo di cederne il controllo.

Il valore al 30 settembre 2023 corrisponde quindi a tre SPV, una con sede in Italia e due con sede in Spagna.

(€/000)

30/09/2023 31/12/2022
Attività non correnti:
Attività immateriali - -
Immobili, impianti e macchinari - -
Partecipazioni in società collegate e joint venture - -
Attività finanziarie non correnti 16 13
Imposte differite attive - -
Altre attività non correnti - -
Totale attività non correnti 16 13
Attività correnti:
Rimanenze - -
Attività finanziarie correnti - -
Crediti commerciali - -
Attività fiscali - -
Altre attività correnti - -
Disponibilità liquide e depositi a breve - -
Totale attività correnti - -
Totale attività destinate alla dismissione 16 13
Passività non correnti:
Prestiti e finanziamenti non correnti - -
Altre passività finanziarie non correnti - -
Benefici a dipendenti - -
Fondi rischi e oneri - -
Imposte differite passive - -
Altre passività non correnti - -
Totale passività non correnti - -
Passività correnti:
Prestiti e finanziamenti correnti
- -
Altre passività finanziarie correnti - -
Debiti commerciali - -
Passività fiscali - -
Altre passività correnti - -
Totale passività correnti - -
Totale passività associate ad attività destinate alla dismissione - -

Passivo e Patrimonio Netto

NOTA 11 – PATRIMONIO NETTO

(€/000)

30/09/2023
Restated
31/12/2022
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo
Capitale sociale
48.896
41.280
136.559
41.280
Azioni proprie (4.006) (4.332)
Riserva da valutazione
Altre riserve
(2.724)
40.013
(906)
84.015
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo (25.667) 16.502
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 47.172 44.361
Totale 96.068 180.920

Il capitale sociale sottoscritto e versato della Capogruppo al 30 settembre 2023 ammonta a €41,3 milioni diviso in 80.000.000 azioni ordinarie senza valore nominale.

La tabella che segue indica le azioni in circolazione alla data di riferimento.

(n.di azioni) 30/09/2023 31/12/2022
Azioni ordinarie emesse 80.000.000 80.000.000
Azioni proprie (832.618) (900.434)
Totale azioni in circolazione 79.167.382 79.099.566

Le azioni proprie, rappresentate a diretta riduzione del Patrimonio Netto, si attestano a €4,0 milioni rispetto a €4,3 milioni dell'esercizio precedente.

Di seguito sono riportate le informazioni relative alla movimentazione del numero delle azioni proprie in portafoglio, che evidenziano una diminuzione derivante dall'esercizio di 67.816 diritti di performance stock grants (per un controvalore di €326 mila), assegnate da parte di doValue ai beneficiari in sede di consuntivazione del sistema incentivante 2022, in conformità alla Politica in Materia di Remunerazione 2022.

Al 30 settembre 2023 il numero di azioni proprie è pari al 1,04% del numero delle azioni ordinarie emesse.

(n.di azioni proprie) 30/09/2023 31/12/2022
Esistenze iniziali 900.434 972.339
Cessioni per esercizio di performance stock grants (67.816) (71.905)
Esistenze finali 832.618 900.434

La riserva da valutazione al 30 settembre 2023 si attesta ad un valore negativo di €2,7 milioni, (-€0,9 milioni al 31 dicembre 2022) ed include l'effetto combinato della valutazione del Trattamento di Fine Rapporto ai sensi dello IAS 19 e quello derivante dalla valutazione del titolo di capitale BidX1.

Le altre riserve risultano così composte:

(€/000)

30/09/202
Restated
31/12/2022
Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta 26.029 25.774
Riserva legale 8.256 8.256
Riserva art. 7 L. 218/90 2.304 2.304
Riserva da aggregazioni aziendali 2 2
Riserva da FTA IAS art. 7 c7 D. Lgs. 38/2005 8.780 8.780
Riserva da FTA IAS IFRS 9 1.140 1.140
Riserva da utili a nuovo (8.597) (8.597)
Riserva utili riportati a nuovo - Share Based Payments 14.144 13.889
Altre riserve 13.984 58.241
Riserva straordinaria 60.388 88.417
Riserva D.Lgs. n. 153/99 6.103 6.103
Riserva legale a fronte di utili distribuiti 44 44
Riserva art. 7 L. 218/90 4.179 4.179
Riserva da aggregazioni aziendali 1.746 1.746
Riserva connessa a Share Based Payments 3.472 9.168
Riserva di consolidamento (36.165) (33.132)
Riserva negativa per iscrizione put option su minority (25.783) (18.284)
Totale 40.013 84.015

Nel complesso la voce evidenzia un decremento di €44 milioni determinato dalla combinazione dei seguenti principali elementi:

  • €47,5 milioni di diminuzione connessa ai dividendi che l'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023 ha deliberato di distribuire utilizzando per intero l'utile dell'esercizio 2022 pari a €19,5 milioni e per €28,0 milioni la riserva straordinaria. Dell'importo deliberato €0,4 milioni non sono ancora incassati dai soci al 30 settembre 2023;
  • €3,0 milioni di aumento della riserva negativa di consolidamento principalmente dovuta ai risultati 2022 delle controllate;
  • €7,5 milioni di aumento della riserva negativa legata all'iscrizione della passività finanziaria per l'opzione di acquisto di interessenze di minoranza ai sensi dello IAS 32, la quale passa da - €18,3 milioni a -€25,8 milioni per effetto della quota che eccede l'importo del patrimonio di pertinenza di terzi relativo all'acquisizione di doValue Spain;
  • €5,4 milioni di riduzione netta delle riserve Share-Based Payments contabilizzate ai sensi dell'IFRS 2 per effetto della politica di remunerazione post IPO che prevede l'attribuzione, a talune categorie di manager, di compensi sotto forma di azioni ed a seguito delle dimissioni dell'ex Amministratore Delegato (si rimanda alla Nota 18 – Pagamenti basati su azioni per maggiori dettagli).

Il Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi è pari ad €47,2 milioni, comprensivo del risultato del periodo attribuibile ai Terzi pari a €7,8 milioni, e fa riferimento alla quota del 20% in doValue Greece detenuta da Eurobank. La quota di patrimonio netto attribuibile alle minorities di doValue Spain, che include anche il risultato negativo del periodo attribuibile ai Terzi pari a -€8,1 milioni, viene assorbita dall'iscrizione della passività relativa alla "Put option su minority" ricondotta al 30 settembre 2023 alla categoria "altre" passività finanziarie (si rimanda alla Nota 13 – Altre passività finanziarie).

NOTA 12 – PRESTITI E FINANZIAMENTI

(€/000)

Tasso Interesse % Scadenza 30/09/2023 31/12/2022
Prestiti e finanziamenti non correnti 551.896 554.220
Obbligazione 2020 5% 04/08/2025 258.917 258.056
Obbligazione 2021 3,375% 31/07/2026 292.979 296.164
Prestiti e finanziamenti correnti 29.283 14.283
Finanziamenti bancari Euribor3m+1,8% 12 mesi 25.418 126
Scoperti bancari Euribor3m+1,9% a vista - 37
Debiti verso altri finanziatori 0 - 4.380
Obbligazione 2020 5% 01/08/2023 2.200 5.521
Obbligazione 2021 3,375% 31/07/2023 1.665 4.219
Totale 581.179 568.503

Il saldo dei prestiti e finanziamenti al 30 settembre 2023 accoglie i valori di debito residuo al costo ammortizzato delle obbligazioni (quota corrente e non corrente) così suddivise:

  • €261,1milioni per il prestito obbligazionario senior garantito emesso il 4 agosto 2020 con scadenza 2025 ad un tasso fisso annuo del 5% per una linea capitale di €264,0 milioni (€265,0 milioni all'emissione), ridottasi nel periodo di €1,0 milione per effetto di un'operazione di parziale riacquisto ("bond buyback") da parte della Capogruppo di propri titoli di debito. La liquidità derivante dal prestito obbligazionario in oggetto era stata utilizzata per rimborsare il finanziamento ponte nel contesto dell'acquisizione di doValue Greece;
  • €294,6 milioni per il prestito obbligazionario senior garantito emesso il 22 luglio 2021 con scadenza 2026 ad un tasso fisso annuo del 3,375%, per un importo in linea capitale di €296,0 milioni (€300,0 milioni all'emissione), il quale nel periodo è stato ridotto di €4,0 milioni per effetto di due operazioni di riacquisto da parte della Capogruppo di propri titoli di debito. Tale prestito obbligazionario è stato utilizzato per rimborsare il Facility Loan concluso per finanziare l'acquisto della partecipazione in doValue Spain e per il rifinanziamento dell'indebitamento preesistente della medesima partecipata.

Le obbligazioni sono state riservate a investitori qualificati e sono quotate sul sistema multilaterale di negoziazione Euro MTF dalla Borsa del Lussemburgo.

Le operazioni di bond buyback sopra citate per complessivi €5,0 milioni sono state concluse riacquistando parte del proprio debito sul mercato sotto la pari così da ridurre l'ammontare complessivo delle passività in misura superiore rispetto all'esborso finanziario richiesto. Questo ha determinato quindi la rilevazione di un provento pari a €0,5 milioni.

La componente finanziamenti bancari include €25,4 milioni relativi quasi esclusivamente all'utilizzo di una linea di credito revolving con scadenza 12 mesi finalizzata ad esigenze temporanee di liquidità nella Regione Ellenica.

La componente debiti verso altri finanziatori al 30 settembre 2023 risulta azzerata a seguito della risoluzione a gennaio 2023 del finanziamento limited recourse destinato ad uno specifico affare, come conseguenza della cessione del relativo credito iscritto tra le attività finanziarie.

NOTA 13 – ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

(€/000)

30/09/2023 31/12/2022
Altre passività finanziarie non correnti 48.730 54.158
Passività per leasing 31.923 38.109
Earn-out 16.807 16.049
Altre passività finanziarie correnti 67.021 62.323
Passività per leasing 12.110 11.829
Earn-out 33.391 28.600
Put option su minority - 21.894
Altre 21.520 -
Totale 115.751 116.481

La passività per leasing, suddivisa nella quota corrente e non corrente, è relativa alla rilevazione del valore attuale dei rimanenti canoni di leasing futuri a seguito dell'introduzione dell'IFRS 16. Si rimanda alla Nota 19 per la movimentazione del periodo delle passività per leasing.

La passività per Earn-out iscritta per €16,8 milioni tra le altre passività finanziare non correnti nonché per €11,8 milioni nella quota corrente, fa riferimento al debito derivante dall'acquisizione di doValue Greece legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024.

La restante quota di Earn-out iscritta tra le passività finanziarie correnti ammonta a €21,6 milioni ed è legata alla quota del prezzo di acquisizione di doValue Spain che è stata integrata della componente di interessi passivi per ritardato pagamento pari a €4,1 milioni (di cui €1,3 milioni già stanziati tra i Fondi rischi e oneri) relativi al lodo arbitrale con Altamira Asset Management Holdings S.L..

Lo scorso 29 settembre è stata ricevuta la notifica per l'esercizio dell'opzione di vendita della residua quota di minoranza (pari al 15%) di doValue Spain. La passività put option su minority, pari a €21,9 milioni al 31 dicembre 2022, risulta pertanto azzerata nel periodo di riferimento in quanto il relativo importo di €21,5 milioni definito tra le parti è stato ricondotto alla categoria relativa alle altre passività finanziarie, come conseguenza dell'esercizio dell'opzione.

Si ricorda che la scadenza della put option era stata prorogata a fine settembre 2023 tramite l'agreement siglato il 26 giugno 2023 con il quale era stato anche definito il prezzo di esercizio dell'opzione; si segnala inoltre che la formalizzazione e l'esecuzione del trasferimento della quota di minoranza di doValue Spain, hanno avuto effetto dal 24 ottobre 2023 ("Transfer date").

Indebitamento finanziario netto

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si riporta l'Indebitamento finanziario netto del Gruppo al 30 settembre 2023.

Note 30/09/2023 31/12/2022
9 A Cassa 3 5
9 B Conti correnti e depositi a breve 95.664 134.259
D Liquidità (A)+(B)+(C) 95.667 134.264
3 E Attività finanziarie correnti - 4.380
12 F Debiti bancari correnti (25.418) (37)
12 G Parte corrente dell'indebitamento non corrente - (126)
12, 13 H Altri debiti finanziari correnti (67.021) (66.703)
I Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (92.439) (66.866)
J Posizione finanziaria netta corrente (I)+(E)+(D) 3.228 71.778
12 L Obbligazioni emesse (555.761) (563.960)
12, 13 M Altri debiti non correnti (48.730) (54.158)
N Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) (604.491) (618.118)
O Indebitamento finanziario netto (J)+(N) (601.263) (546.340)

Rispetto alla Posizione finanziaria netta, pari a €485,5 milioni, esposta nella Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo, a cui si rimanda anche per informazioni circa l'evoluzione successiva, in questo prospetto sono incluse le voci di cui alle lettere E, H e M per un totale di €115,8 milioni. Di seguito si espone una tabella di riconciliazione tra le due diverse rappresentazioni:

(€/000)

30/09/2023 31/12/2022
A Indebitamento finanziario netto (601.263) (546.340)
Altri debiti finanziari correnti 67.021 66.703
Altri debiti non correnti 48.730 54.158
Attività finanziarie correnti - (4.380)
B Elementi esclusi dalla Posizione finanziaria netta 115.751 116.481
C Posizione finanziaria netta (A)+(B) (485.512) (429.859)

NOTA 14 – BENEFICI AI DIPENDENTI

All'interno del Gruppo, sono presenti piani a benefici definiti, ovvero piani per i quali la prestazione è legata al salario ed all'anzianità del dipendente.

I piani a benefici definiti delle società italiane includono prevalentemente il "Trattamento di fine rapporto" coerentemente con la normativa applicabile, nonché altri fondi di natura contrattuale. Per la Grecia esiste invece un piano a benefici definiti su base obbligatoria.

In accordo con lo IAS19 le obbligazioni dei piani a benefici definiti sono determinate con il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo prevede che venga riconosciuto come costo d'esercizio il valore attuale dei benefici maturati da ogni partecipante al piano nell'esercizio stesso, considerando sia incrementi retributivi futuri che la formula di allocazione benefici. Il beneficio totale che il partecipante prevede di acquisire alla data di pensionamento è suddiviso in unità, associate da un lato all'anzianità lavorativa maturata alla data di valutazione e dall'altro all'anzianità futura attesa fino al pensionamento.

I Benefici a favore dei dipendenti risultano così movimentati nel corso del periodo.

(€/000)

30/09/2023 31/12/2022
Esistenze iniziali 9.107 10.264
Aumenti 469 3.008
Accantonamento del periodo 469 3.000
Altre variazioni - 8
Decrementi (994) (4.165)
Liquidazioni effettuate (935) (3.577)
Altre variazioni (59) (588)
Esistenze finali 8.582 9.107

Complessivamente la voce risulta sostanzialmente in linea con il saldo al 31 dicembre 2022, evidenziando una lieve diminuzione di €0,5 milioni.

NOTA 15 – FONDI RISCHI E ONERI

(€/000)

Fondi in contropartita alla
voce "Accantonamenti a FRO"
di conto economico

Fondi in contropartita ad altre voci di conto economico

Controversie
legali
Controversie
stragiudiziali
e altri fondi
rischi
Totale fondi in
contropartita
alla voce
"Accantonamenti
a FRO" di conto
economico
Passività
potenziali
per il
personale
Altre Totale fondi
in
contropartita
ad altre voci
di conto
economico
Totale
30/09/2023
Restated
Totale
31/12/2022
Esistenze iniziali 5.701 12.262 17.963 535 19.157 19.692 37.655 44.235
Aumenti
Accantonamento del periodo
2.546
2.433
2.769
2.289
5.315
4.722
35
34
2.860
2.683
2.895
2.717
8.210
7.439
16.519
15.829
Variazioni dovute al passare del
tempo e a modifiche del tasso di
sconto
94 121 215 1 - 1 216 106
Altre variazioni 19 359 378 - 177 177 555 584
Diminuzioni
Rilascio eccedenze del periodo
(1.937)
(97)
(6.154)
(3.276)
(8.091)
(3.373)
(11)
-
(7.282)
(7.162)
(7.293)
(7.162)
(15.384)
(10.535)
(23.099)
(12.286)
Utilizzo nel periodo per
pagamenti
(1.481) (1.370) (2.851) (12) (120) (132) (2.983) (10.591)
Altre variazioni (359) (1.508) (1.867) 1 - 1 (1.866) (222)
Esistenze finali 6.310 8.877 15.187 559 14.735 15.294 30.481 37.655

La voce controversie legali, con contropartita economica nella voce "accantonamenti a FRO", contiene principalmente il fondo a presidio dei rischi per cause passive rinvenienti dall'attività core del Gruppo in aumento di €0,6 milioni a fronte del maggior impatto degli accantonamenti del periodo rispetto alla definizione di alcune cause.

La voce controversie stragiudiziali e altri fondi rischi, che comprende principalmente stanziamenti effettuati a fronte di rischi per i quali non sono attivate al momento azioni legali, presenta un decremento di €3,4 milioni rispetto al saldo del 31 dicembre 2022. Tale decremento è riconducibile per €2,5 milioni al rilascio di un fondo rischi da parte della controllata doValue Spain a seguito di un accordo transattivo con un cliente. Per maggiori dettagli si rimanda ai Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo.

La voce passività potenziali per il personale accoglie gli stanziamenti contabilizzati necessari a finanziare eventuali premi che non rispondono ad accordi preesistenti o a meccanismi di quantificazione determinabili.

La movimentazione del periodo della voce altre è principalmente riconducibile agli accantonamenti, rilasci a conto economico e pagamenti, delle rispettive quote di competenza dei corrispettivi variabili connessi ad una particolare tipologia di fee (c.d. "Curing Fee"), in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS15.

NOTA 16 – DEBITI COMMERCIALI

(€/000)

30/09/2023 31/12/2022
Debiti verso fornitori per fatture da ricevere 33.360 48.799
Debiti verso fornitori per fatture da liquidare 14.922 21.582
Totale 48.282 70.381

Il dato al 30 settembre 2023 rileva un decremento del 31% pari a €22,1 milioni rispetto al saldo rilevato al 31 dicembre 2022, il quale è riconducibile in pari percentuale ad entrambe le categorie di debiti verso fornitori evidenziate.

NOTA 17 – ALTRE PASSIVITÀ

(€/000)

30/09/2023 31/12/2022
Altre passività non correnti 9.008 9.201
Somme da riconoscere a terzi 8.844 8.845
Risconto di contributi pubblici in conto capitale 164 356
Altre passività correnti 46.591 66.553
Somme da riconoscere a terzi 8.229 8.050
Debiti relativi al personale 20.516 25.874
di cui dipendenti 20.183 24.874
di cui Amministratori e Sindaci 333 1.000
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 4.464 5.621
Debiti tributari diversi da imposte sul reddito 7.242 -
Partite in corso di lavorazione 158 8.900
Risconto di contributi pubblici in conto capitale 277 352
Altri ratei / risconti passivi 5.480 16.088
Altre partite 225 1.668
Totale 55.599 75.754

Al 30 settembre 2023 la voce si attesta a €55,6 milioni contro €75,8 milioni del 2022, con una diminuzione complessiva di €20,2 milioni.

Relativamente alle altre passività non correnti, la principale componente "somme da riconoscere a terzi" include €6,1 milioni relativi alla passività nei confronti di Eurobank legata alla "commissione di indennizzo anticipato" e sottoposta a determinate condizioni di performance, ricevuta dal Gruppo a fronte della cartolarizzazione del portafoglio Mexico. La voce include inoltre €2,8 milioni di passività relativa all'acquisizione di software con contratti a medio-lungo termine in Italia e in Grecia.

La componente altre passività correnti evidenzia un decremento complessivo di €20,0 milioni che trova origine principalmente nelle categorie "debiti relativi al personale" e "debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale" a seguito della liquidazione dei premi di rendimento e di incentivi all'esodo, nonché nella categoria "altri ratei / risconti passivi", in riduzione a seguito del progressivo rilascio della quota del risconto passivo sul pagamento anticipato di commissioni di servicing della Regione Ellenica.

Si rileva inoltre che, rispetto al 31 dicembre 2022, una "partita in corso di lavorazione" pari ad €6,0 milioni riconducibile alla controllata doValue Spain e riferita ad un anticipo connesso alla gestione di un portafoglio è stata classificata al 30 settembre 2023 tra le "somme da riconoscere a terzi".

NOTA 18 – PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

L'Assemblea degli Azionisti di doValue il 27 aprile 2023 ha approvato la Relazione sulla Politica in materia di retribuzione 2023 e sui compensi corrisposti nel 2022, mantenendo inalterata la Politica di remunerazione 2022-2024 (di seguito "La Politica"), la quale era stata approvata dall'Assemblea del 28 aprile 2022 e che è applicabile agli Amministratori, ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche e ai Componenti degli Organi di Controllo.

La Politica in materia di remunerazione è basata sull'orizzonte temporale 2022-2024, in linea con il Piano industriale e in grado di garantire pertanto un'elevata coerenza all'intero sistema di Governance, di favorire la copertura dei ruoli chiave e garantire altresì un'offerta retributiva interessante per le persone fondamentali per la strategia a lungo termine del Gruppo.

La Politica triennale ha confermato le principali caratteristiche della precedente politica in materia di remunerazione, pur introducendo i seguenti elementi:

  • mantenimento della strategia di compensi variabili per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche, articolata come segue:
    • o un piano di incentivi a breve termine Management By Objectives (MBO) per incoraggiare le performance annuali, sia finanziarie che non finanziarie, che prevede un'attenzione particolare alle competenze e alla condotta, volto a migliorare l'allineamento ai valori di doValue dell'intero Gruppo;
    • o un piano di incentivi a lungo termine (LTI) per favorire l'allineamento dei partecipanti agli interessi di lungo termine degli Stakeholder, attrarre e trattenere gli individui che sono di importanza chiave per il successo del Gruppo nel lungo termine e promuovere la "One-Group culture";
    • o una maggiore attenzione alle metriche ESG, come elemento fondamentale per rafforzare il piano di sostenibilità di doValue;
    • o una revisione del Peer Group ai fini dell'individuazione del "Total Shareholders Return" (TSR) relativo, per tenere conto del nuovo assetto del Gruppo doValue.

La Politica prevede sistemi di remunerazione in taluni casi tramite l'utilizzo di propri strumenti finanziari. In particolare, si tratta delle seguenti tipologie di remunerazione:

  • una parte della remunerazione fissa e l'intera componente variabile dell'Amministratore Delegato viene corrisposta in azioni;
  • una parte della remunerazione variabile dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche (di seguito, "DIRS") ossia quella derivante dal piano di incentivazione a lungo termine (LTI) viene corrisposta in azioni. Il Piano LTI prevede un premio annuale (Piano "rotativo") interamente basato sulle azioni di doValue ("Azioni di performance") ed è basato su un periodo di vesting di tre anni. L'obiettivo del ciclo 2022-2024 è allineato al Piano industriale 2022-2024, mentre all'inizio del 2023 e del 2024 vengono stabiliti gli obiettivi per i cicli 2023-2025 e 2024-2026. Il piano conferisce ai beneficiari il diritto a ricevere, su base rotativa, azioni gratuite della società se risulta rispettato un determinato insieme di condizioni di rendimento al termine del periodo di vesting.

La componente variabile della remunerazione dell'Amministratore Delegato sopra indicata viene corrisposta in parte up-front e in parte in via differita su 3 anni. La parte up-front viene riconosciuta dopo l'approvazione, da parte dell'Assemblea degli Azionisti, del bilancio di esercizio riferito al periodo di maturazione dell'incentivo (accrual period) ed entro il mese successivo all'approvazione. La quota variabile differita è invece dilazionata pro-quota sul triennio successivo all'assegnazione della quota variabile up-front.

L'erogazione delle quote differite della componente variabile dell'Amministratore Delegato è soggetta alla verifica di un gate di accesso e di alcune condizioni di malus, misurati al 31 dicembre dell'anno precedente la maturazione.

Per le azioni attribuite ai DIRS a fronte dei piani LTI è previsto un periodo di retention di 1 anno per il 50% delle azioni maturate, mentre per l'Amministratore Delegato, le azioni ricevute potranno essere vendute per un importo massimo, su base trimestrale, non superiore al 25% delle azioni assegnate.

Per le citate tipologie di remunerazione il Gruppo utilizza azioni proprie in portafoglio.

Il prezzo di riferimento per il calcolo del numero di azioni da assegnare quale valore equivalente della retribuzione variabile del piano di incentivazione LTI è determinato utilizzando la media dei prezzi di chiusura nei 3 mesi precedenti il giorno in cui il Consiglio di Amministrazione approva ciascun ciclo di assegnazione.

Fermo restando il diritto al risarcimento dell'eventuale maggior danno, dopo il pagamento del compenso variabile, doValue si riserva il diritto, entro 5 anni dalla data di assegnazione del compenso variabile, di chiedere al beneficiario la restituzione del bonus ("clawback"), in specifici casi di comportamento fraudolento o colpa grave, violazione di leggi o del Codice Etico e delle regole aziendali, ovvero l'attribuzione

di un bonus sulla base di dati che successivamente risultino essere manifestamente errati o alterati intenzionalmente. Le condizioni di malus sono applicabili anche nel caso in cui una delle clausole di clawback si verifichi durante il periodo di performance.

Per un maggior dettaglio sulle modalità e termini di attribuzione delle azioni, si rinvia alla documentazione informativa pubblicata sul sito internet del Gruppo doValue www.doValue.it (sezione "Governance/Remunerazione").

Effetti delle dimissioni volontarie dell'ex Amministratore Delegato del Gruppo

L'ex Amministratore Delegato del Gruppo, avendo comunicato la sua intenzione di dimettersi volontariamente a partire dal 28 aprile 2023, in anticipo rispetto alla scadenza del mandato coincidente con la data dell'assemblea che approverà il bilancio 2024, in base alla Politica di remunerazione vigente non ha avuto diritto ad alcuna forma di remunerazione, fatta eccezione per la remunerazione fissa maturata fino alla data delle dimissioni. Considerando quanto sopra, qualsiasi altro diritto a quote di retribuzione non ancora pagate o assegnate o per le quali il periodo di maturazione non era completato, è stato pertanto annullato.

Coerentemente con la Politica e le disposizioni del contratto, la quota upfront del MBO 2022 aggiudicato è stata pagata dopo l'Assemblea degli Azionisti del 27 aprile 2023 che ha approvato il bilancio di esercizio 2022, mentre qualsiasi quota differita del MBO 2022 è stata annullata.

La quota imputata a conto economico per effetto delle dimissioni dell'ex Amministratore Delegato è riflessa in contropartita ad una specifica riserva di patrimonio netto.

NOTA 19 – LEASING

Il Gruppo ha contratti di leasing in essere aventi ad oggetto fabbricati, impianti elettronici (hardware) ed autovetture classificate nella categoria "altre attività materiali", i quali sono destinati all'utilizzo nelle attività operative o assegnati ai dipendenti.

I leasing riferiti ad immobili hanno generalmente durata originaria che va da un minimo di 4 ad un massimo di 7 anni, quelli riferiti agli hardware 8 anni, mentre quelli riferiti alle autovetture hanno generalmente una durata originaria di 4 anni.

Le passività riferite a questi contratti di leasing sono garantite dal titolo di proprietà del locatore sui beni locati.

Generalmente, il Gruppo non può concedere a sua volta in leasing a terzi i beni locati. La maggior parte dei contratti di leasing includono opzioni per rinnovo e cancellazione, tipiche dei contratti di locazione immobiliare, mentre non sono previsti pagamenti variabili.

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle attività per diritto d'uso e i loro movimenti nel periodo:

Fabbricati Impianti
elettronici
Altre attività
materiali
Totale Totale
30/09/2023 31/12/2022
Esistenze iniziali 33.886 14.219 2.545 50.650 26.024
Aumenti 3.613 50 1.149 4.812 27.907
Acquisti 3.080 50 1.149 4.279 38.027
Altre variazioni 533 - - 533 (10.120)
Diminuzioni (6.368) (3.207) (1.182) (10.757) (3.281)
Ammortamenti (6.531) (3.207) (1.011) (10.749) (13.061)
Altre variazioni 163 - (171) (8) 9.780
Esistenze finali 31.131 11.062 2.512 44.705 50.650

(€/000)

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle passività per leasing (incluse nella voce "Altre passività finanziarie") e i loro movimenti nel periodo:

30/09/2023 31/12/2022
Esistenze iniziali 49.938 26.366
Aumenti 7.069 35.908
Nuove passività 2.933 34.936
Oneri finanziari 1.049 963
Altre variazioni 3.087 9
Decrementi (12.974) (12.336)
Pagamenti (12.836) (11.941)
Altre variazioni (138) (395)
Esistenze finali 44.033 49.938
di cui: Passività per leasing non correnti 31.923 38.109
di cui: Passività per leasing correnti 12.110 11.829

Di seguito gli importi iscritti nel prospetto di conto economico:

30/09/2023 30/09/2022
Ammortamenti dei diritti d'uso (10.749) (8.396)
Oneri finanziari sulle passività per leasing (1.049) (456)
Totale (11.798) (8.852)

4. INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

NOTA 20 – RICAVI DA CONTRATTI CON I CLIENTI

(€/000)

30/09/2023 30/09/2022
Servizi di servicing su mandato 129.252 205.967
Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 138.799 133.509
Servizi immobiliari su mandato 29.707 55.759
Totale 297.758 395.235

La voce, complessivamente, registra una flessione del 25% rispetto al 30 settembre 2022.

Tale risultato deriva da minori ricavi registrati nella componente dei servizi di servicing su mandato (-37%) e dei ricavi dei servizi immobiliari su mandato (-47%), solo parzialmente compensati dal positivo andamento dei servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione (+4%).

Tale contrazione, in linea con le aspettative del Gruppo, è la risultante delle peggiorate condizioni macroeconomiche che stanno influenzando tutto il settore di riferimento a cui si deve aggiungere l'effetto dell'off-boarding del portafoglio Sareb in Spagna intervenuto tra luglio e ottobre 2022.

A livello geografico si evidenzia uno scostamento negativo tra i due periodi a confronto su tutte le aree.

Obbligazioni di fare

Servizi di servicing su mandato e per operazioni di cartolarizzazione

I servizi di servicing comprendono le attività di amministrazione, gestione e recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti prevalentemente non performing.

Tali servizi di norma comprendono un'obbligazione di fare che viene adempiuta nel corso del tempo: il cliente, infatti, riceve e utilizza simultaneamente i benefici del servizio di recupero e la prestazione svolta migliora il credito che il cliente controlla.

Per la rilevazione dei ricavi il Gruppo applica un metodo di valutazione basato sugli output rappresentati sia dalle masse gestite che dagli incassi su ciascuna posizione in mandato, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente.

Il Gruppo, in seguito ad una più puntuale interpretazione di alcune clausole previste dal Service Level Agreement siglato tra doValue Greece e Eurobank connesse ad una particolare tipologia di fee (c.d. "Curing Fee") ed in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS 15 relativamente ai corrispettivi variabili, ha allineato la relativa modalità di rilevazione dei ricavi, che vede in contropartita la costituzione di uno specifico fondo rischi e oneri a fronte delle possibili penalties sui portafogli ristrutturati di stock e flusso.

Servizi immobiliari su mandato

Si tratta del complesso di attività di gestione di asset immobiliari per conto e su mandato di terzi, tra cui la gestione delle garanzie immobiliari, lo sviluppo e la gestione degli immobili oggetto di mandato.

Come per i servizi di servicing sopra citati, vi è un'obbligazione di fare adempiuta nel corso del tempo perché il cliente riceve e utilizza simultaneamente i benefici del servizio di gestione e/o vendita dell'immobile.

Per la rilevazione dei ricavi il Gruppo applica un metodo di valutazione basato sugli output delle attività di gestione degli immobili e dalle vendite su ciascuna posizione gestita, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente.

Di seguito è riportata la suddivisione dei ricavi da contratti con i clienti del Gruppo:

(€/000)

Primi nove mesi 2023 Italia Regione
Ellenica
Iberia Elisioni
infrasettore
Consolidato
Servizi di servicing su mandato 15.392 86.820 35.033 (7.993) 129.252
Servizi di servicing per operazioni di
cartolarizzazione
73.989 64.810 - - 138.799
Servizi immobiliari su mandato - 7.338 25.915 (3.546) 29.707
Totale ricavi 89.381 158.968 60.948 (11.539) 297.758
Primi nove mesi 2022 Italia Regione
Ellenica
Iberia Elisioni
infrasettore
Consolidato
Servizi di servicing su mandato 26.877 132.479 53.710 (7.099) 205.967
Servizi di servicing per operazioni di
cartolarizzazione
85.864 47.645 - - 133.509
Servizi immobiliari su mandato - 9.953 50.775 (4.969) 55.759
Totale ricavi 112.741 190.077 104.485 (12.068) 395.235

NOTA 21 – RICAVI DIVERSI

(€/000)

30/09/2023 30/09/2022
Servizi amministrativi/Corporate Services Provider 14.284 12.917
Servizi informativi 5.164 3.263
Recupero spese 1.646 750
Due diligence & Advisory 3.751 1.910
Servizi immobiliari ancillari 2.483 8.753
Altri ricavi 11.572 2.761
Totale 38.900 30.354

La voce rileva una variazione positiva del 28% rispetto ai primi nove mesi del 2022 e trova origine in tutte le categorie di ricavi diversi sopra esposte, ad eccezione dei servizi immobiliari ancillari che nel periodo di confronto accoglievano principalmente i ricavi del portafoglio Sareb, terminato nell'ultima parte del 2022.

La componente altri ricavi accoglie proventi della Regione Ellenica riferiti a servizi ancillari svolti a clienti SPV.

NOTA 22 – COSTI DI SERVIZI RESI

(€/000)

30/09/2023 30/09/2022
Costi per gestione pratiche in mandato (10.979) (19.318)
Spese di brokeraggio (7.355) (16.996)
Costi per servizi vari - (1.336)
Totale (18.334) (37.650)

La voce, che accoglie le competenze del network dedicato al recupero, risulta complessivamente dimezzata rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (-51%) a seguito della diminuzione dei portafogli gestiti in Iberia e in Italia che ha generato anche la riduzione dei ricavi di cui sopra.

Il meccanismo di remunerazione della rete esterna, in diretta correlazione ai ricavi unito alla flessibilità degli accordi di collaborazione, consente al Gruppo di ridurre tali costi diretti per tutelare la propria marginalità in fasi cicliche di rallentamento del business.

NOTA 23 – COSTO DEL PERSONALE

(€/000)

30/09/2023 30/09/2022
Personale dipendente (153.267) (162.137)
Amministratori e sindaci 4.099 (6.119)
Altro personale (5.870) (2.982)
Totale (155.038) (171.238)

Numero medio dei dipendenti per categoria

30/09/2023 30/09/2022
Personale dipendente 2.889 3.067
a) Dirigenti 111 133
b) Quadri direttivi 920 939
c) Restante personale dipendente 1.858 1.995
Altro personale 250 171
Totale 3.139 3.239

La voce presenta una riduzione complessiva del 9% rispetto al 30 settembre 2022: in dettaglio, si denota una riduzione del 5% del costo per il "personale dipendente", mentre la componente "amministratori e sindaci" evidenzia un ammontare di segno positivo dovuto all'effetto del rilascio di accantonamenti per compensi variabili differiti a favore del precedente Amministratore Delegato, dimessosi il 27 aprile 2023. La componente residuale "altro personale", che include prevalentemente il lavoro temporaneo in somministrazione, registra invece un incremento a parziale compensazione della voce precedente.

In linea con gli obiettivi del Business Plan 2022-2024, il costo del personale include oneri legati ad incentivi all'esodo complessivamente pari a €11,8 milioni, di cui €6,0 milioni solo in Iberia a seguito del programma di ristrutturazione già iniziato nel corso del 2022.

Rispetto al dettaglio del costo per i benefici a dipendenti incluso all'interno della voce si rimanda a quanto esposto nella Nota 14 – Benefici a dipendenti.

NOTA 24 – SPESE AMMINISTRATIVE

(€/000)

30/09/2023 30/09/2022
Consulenze esterne (15.354) (28.670)
Information Technology (25.514) (27.005)
Servizi amministrativi e logistici (9.145) (6.445)
Manutenzione immobili e sorveglianza (1.826) (2.845)
Assicurazioni (1.638) (1.543)
Imposte indirette e tasse (1.566) (1.738)
Servizi postali, cancelleria (415) (675)
Spese indirette relative al personale (1.333) (2.544)
Recupero crediti (929) (262)
Utenze (1.953) (1.960)
Pubblicità e marketing (3.212) (3.439)
Altre spese (424) (1.188)
Totale (63.309) (78.314)

La voce complessivamente rileva una riduzione del 19% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Tale andamento è principalmente generato da minori costi per consulenze, nonché frutto della ristrutturazione avviata nella regione iberica.

NOTA 25 – ONERI/PROVENTI DIVERSI DI GESTIONE

(€/000)

30/09/2023 30/09/2022
Contributi pubblici 281 101
Insussistenza di attività (116) 62
Altri oneri (98) (267)
Altri proventi 1.661 4.242
Totale 1.728 4.138

La voce, pari a €1,7 milioni contro €4,1 milioni dei primi nove mesi del 2022, fa emergere uno scostamento in riduzione di €2,4 milioni sostanzialmente per effetto del provento presente nel periodo di confronto relativo ad un indennizzo assicurativo per €4,1 milioni.

NOTA 26 – AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

(€/000)

30/09/2023
Restated
30/09/2022
Attività immateriali (64.044) (37.294)
Ammortamenti (34.626) (36.704)
Perdita di valore (29.418) (590)
di cui Perdita di valore su Avviamento (12.530) -
Immobili, impianti e macchinari (12.635) (10.726)
Ammortamenti (12.635) (10.726)
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 829 45
Rettifiche di valore (324) (41)
Riprese di valore 1.153 86
Crediti commerciali 245 (196)
Rettifiche di valore (38) (262)
Riprese di valore 283 66
Altre attività 262 -
Riprese di valore 262 -
Totale (75.343) (48.171)

La voce rileva un incremento del 56% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Nel dettaglio, la componente delle attività immateriali include nel periodo perdite di valore pari a €29,4 milioni contro €0,6 milioni del periodo precedente, oltre alla quota di ammortamenti che riflettono l'andamento delle curve di ammortamento sui contratti a lungo termine basate sui relativi business plan. Le perdite di valore registrate nel periodo derivano prevalentemente dalle risultanze del test di impairment.

Nell'ambito della predetta analisi sono infatti emerse evidenze di perdita di valore dei contratti di servicing attivi, per complessivi €14,7 milioni riferiti al contratto Santander di doValue Spain, oltre che €1,7 milioni riferiti al marchio riconducible alla controllata doValue Spain e a €12,5 milioni relativi all'avviamento della CGU "Iberia". Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota 1 - Attività immateriali.

La categoria immobili, impianti e macchinari comprende gli effetti dello standard IFRS 16 per gli ammortamenti sui diritti d'uso che, per i primi nove mesi del 2023 incidono per un importo pari a €10,7 milioni contro €8,4 milioni al 30 settembre 2022.

La componente di "riprese di valore" delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è legata al rimborso di un credito precedentemente svalutato.

NOTA 27 – ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI (€/000)

30/09/2023 Restated 30/09/2022
Accantonamenti Rilascio
eccedenze
Totale Accantonamenti Rilascio
eccedenze
Totale
Controversie legali (2.527) 97 (2.430) (1.535) 1.005 (530)
di cui: Controversie
del personale
Controversie
(36) 18 (18) - 11 11
stragiudiziali e altri
fondi rischi
(2.410) 3.276 866 (2.545) 779 (1.766)
Totale (4.937) 3.373 (1.564) (4.080) 1.784 (2.296)

La voce, il cui saldo netto evidenzia una riduzione di €0,7 milioni rispetto a quello dello stesso periodo del 2022, è costituita dalle variazioni operative dei fondi per accantonamenti per controversie legali, stragiudiziali e altri fondi rischi, stanziati per adempiere alle obbligazioni legali e contrattuali, che si presume richiederanno l'impiego di risorse economiche negli esercizi successivi.

Al 30 settembre 2023 la voce evidenzia un saldo negativo di €1,6 milioni (€2,3 milioni al 30 settembre 2022), per l'effetto congiunto dei rilasci per accantonamenti di anni precedenti valutati non più sussistenti e degli accantonamenti prudenziali relativi sia a controversie legali che a rischi operativi e altri oneri. In particolare, si segnala il rilascio di un fondo per €2,5 milioni da parte della controllata doValue Spain a seguito di un accordo transattivo con un cliente. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo" della Relazione intermedia sulla gestione del Gruppo.

NOTA 28 – (ONERI) / PROVENTI FINANZIARI

30/09/2023 30/09/2022
Proventi finanziari 2.836 1.304
Proventi da attività finanziarie valutate al FV con impatto a CE 1.064 1.141
Proventi da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.307 134
Proventi da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 454 -
Altri proventi finanziari 11 29
Oneri finanziari (26.766) (21.435)
Oneri da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (20.121) (20.200)
Altri oneri finanziari (6.645) (1.235)
Variazione netta di valore delle attività e passività finanziarie valutate al fair
value con impatto a CE
2.995 (994)
Attività finanziarie - di cui: titoli di debito 2.716 (1.962)
Attività finanziarie - di cui: quote OICR 577 353
Attività finanziarie - di cui: derivati non di copertura (298) 615
Totale (20.935) (21.125)

I proventi finanziari si attestano a €2,8 milioni e derivano dai proventi derivanti dai titoli ABS in portafoglio (€1,1 milioni), da interessi attivi sui depositi vincolati (€1,3 milioni) e infine dal provento (€0,5 milioni) realizzato dal parziale riacquisto da parte della Capogruppo di propri titoli di debito, ad un valore di mercato inferiore rispetto a quello di emissione (per ulteriori dettagli si rimanda alla Nota 12).

Gli oneri finanziari (€26,8 milioni) comprendono gli interessi passivi maturati sulle obbligazioni 2020 e 2021 in essere, mentre la componente degli "altri oneri finanziari" include la quota di interessi calcolati ai sensi dell'IFRS 16, nonché €2,8 milioni di interessi passivi per ritardato pagamento relativi al lodo arbitrale con Altamira Asset Management Holdings S.L. e connessi all'Earn-out per l'acquisizione di doValue Spain. La variazione netta di valore delle attività e passività finanziare valutate al fair value con impatto

a CE è attribuibile al delta fair value relativo alle notes in portafoglio.

NOTA 29 – IMPOSTE SUL REDDITO

Ogni Paese in cui opera il Gruppo doValue è dotato di un sistema fiscale autonomo nel quale la determinazione della base imponibile, il livello delle aliquote d'imposta, la natura, la tipologia e la tempistica degli adempimenti formali differiscono tra loro.

Al 30 settembre 2023, in tema di aliquote fiscali e con riferimento ai Paesi in cui opera il Gruppo, l'imposta sul reddito delle società è stabilita nella misura nominale del 25% in Spagna, del 21% in Portogallo (a cui si deve aggiungere l'1,5% per la "Municipal Surtax" e una ulteriore "State Surtax" del 3%, 5% o 9% a seconda della fascia di reddito imponibile), del 22% in Grecia e del 12,5% a Cipro.

In Italia, l'aliquota standard dell'imposta sui redditi per le società (IRES) è pari al 24%, a cui va aggiunta un'addizionale del 3,5% applicabile esclusivamente agli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n. 208), tra cui rientra la controllata doNext.

Oltre all'IRES in Italia si deve aggiungere l'Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP). Al 30 settembre 2023, per la determinazione della aliquota IRAP della Capogruppo doValue, è stato verificato il mantenimento dei requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria con la conseguente applicazione dell'aliquota prevista per gli enti creditizi e dell'estensione della base imponibile anche agli oneri e proventi finanziari; l'aliquota nominale per gli enti creditizi e finanziari è pari al 4,65% (alla quale ogni Regione può autonomamente aggiungere una maggiorazione dello 0,92% fino ad un'aliquota teorica del 5,57% più un ulteriore 0,15% per le Regioni con deficit sanitario).

Le imposte sul reddito del periodo risultano rideterminate ("restated") per competenza in €29,8 milioni, in aumento rispetto al dato del 2022 quando erano pari ad €21,8 milioni.

Si evidenzia che il dato del periodo include elementi non presenti nel saldo al 30 settembre 2022, quali principalmente €14,5 milioni di svalutazione DTA per sopravvenuta irrecuperabilità (si veda quanto indicato in Nota 4) ed €4,1 milioni di riduzione delle imposte differite passive a seguito della svalutazione delle attività immateriali di doValue Spain (si veda quanto indicato in Nota 1).

NOTA 30 – UTILE PER AZIONE

(€/000)

30/09/2023
Restated
30/09/2022
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo [A] (25.667) 39.181
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione ai fini del calcolo dell'utile
(perdita) per azione
base [B] 79.154.865 79.084.698
diluito [C] 79.154.865 79.084.698
Utile (perdita) per azione (in euro)
base [A/B] (0,32) 0,50
diluito [A/C] (0,32) 0,50

L'utile base per azione è calcolato rapportando il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale della Capogruppo doValue al numero medio ponderato delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.

L'utile diluito per azione è pari a quello base in quanto non esistono altre categorie di azioni diverse da quelle ordinarie e non esistono strumenti convertibili in azioni.

5. INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

PREMESSA

Il Gruppo doValue, in linea con le normative ad esso applicabili e le best practice di riferimento, si è dotato di un Sistema dei Controlli Interni, che è costituito dall'insieme di strumenti, strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei rischi aziendali, una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati di performance e la salvaguardia del patrimonio aziendale nel suo complesso. Il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo si fonda su organi e funzioni di controllo, flussi informativi e modalità di coinvolgimento tra i soggetti coinvolti e meccanismi di governance di Gruppo. In particolare, il Gruppo ha strutturato il proprio modello organizzativo dei controlli interni perseguendo l'esigenza di garantire l'integrazione ed il coordinamento tra gli attori del Sistema dei Controlli Interni, nel rispetto dei principi di integrazione, proporzionalità ed economicità, nonché di garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.

Rischi finanziari

RISCHIO DI CREDITO

Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Tale rischio discende principalmente da fattori economico-finanziari, ovvero dalla possibilità che si verifichi una situazione di default di una controparte.

Il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante prevalentemente dalle sue attività operative, ossia da crediti di natura commerciale e, più limitatamente, dalle sue attività di finanziamento, depositi presso primarie banche e istituti finanziari ed altri strumenti finanziari, nonché a ridotte posizioni a sofferenza di proprietà.

Con riferimento ai crediti di natura commerciale, caratterizzati da una vita di brevissimo termine che si estingue con il saldo della fattura, si evidenzia che risultano sostanzialmente riconducibili alla sottoscrizione di contratti di servicing, ai sensi dei quali, le società del Gruppo maturano dei crediti verso le controparti, le quali potrebbero rendersi inadempienti a causa di insolvenza, eventi economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.

Al fine di limitare tale rischio il Gruppo effettua il monitoraggio delle posizioni dei singoli clienti, analizza i flussi di cassa attesi e quelli consuntivati al fine di intraprendere tempestivamente eventuali azioni di recupero.

Ai sensi dell'IFRS 9, a ogni data di bilancio, tali crediti sono sottoposti ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse.

Al 30 settembre 2023, le principali controparti commerciali si riferiscono a Banche ed importanti Investitori caratterizzati da un elevato standing creditizio oltre che da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999.

Per un'analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.

Per quanto riguarda la componente associata alle singole posizioni a sofferenza, riconducibili ad un numero marginale di posizioni acquistate nel corso del tempo, le logiche di processo e gli strumenti a supporto dell'attività delle strutture di workout consentono sempre ai gestori delle posizioni di predisporre accurate previsioni circa gli ammontari e le tempistiche dei recuperi attesi sui singoli rapporti, in funzione del relativo stato di avanzamento nel processo gestionale di recupero. Tali valutazioni analitiche tengono conto di tutti gli elementi oggettivamente riferibili alla controparte e sono in ogni caso effettuate dai gestori della posizione nel rispetto del principio di una sana e prudente gestione.

Per quanto riguarda il rischio di credito relativo a rapporti con Banche e istituti finanziari il Gruppo ricorre solo ad interlocutori di primario standing creditizio.

RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche sostenibili, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità.

La Capogruppo doValue identifica e monitora il rischio di liquidità in un'ottica attuale e prospettica. In particolare, la valutazione prospettica tiene conto del probabile andamento dei flussi finanziari connessi con l'attività del Gruppo.

Uno dei principali strumenti di mitigazione del rischio di liquidità è, inoltre, costituito dalla detenzione di riserve di attività liquide e linee revolving. La riserva di liquidità rappresenta l'importo delle attività liquide detenute dal Gruppo e prontamente utilizzabili in condizioni di stress e ritenute adeguate in relazione alla soglia di tolleranza al rischio definita.

Al fine di garantire un'efficiente gestione della liquidità, l'attività di tesoreria è in larga parte accentrata a livello di Holding, provvedendo al fabbisogno di liquidità primariamente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e assicurando un'opportuna gestione delle eventuali eccedenze.

Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

A vista Meno di 3
mesi
Da 3 a 12
mesi
Da 1 a 5
anni
> 5
anni
30/09/2023 31/12/2022
Prestiti e
finanziamenti
- 3.953 25.330 551.896 - 581.179 568.503
Finanziamenti bancari - 88 25.330 - - 25.418 126
Scoperti bancari - - - - - - 37
Debiti verso altri
finanziatori
- - - - - - 4.380
Obbligazioni - 3.865 - 551.896 - 555.761 563.960
Altre passività
finanziarie
113 23.979 42.929 38.326 10.404 115.751 116.481
Passività per leasing 113 2.459 9.538 28.306 3.617 44.033 49.938
Earn-out - - 33.391 10.020 6.787 50.198 44.649
Put option su minority - - - - - - 21.894
Altre - 21.520 - - - 21.520
Debiti commerciali 11.545 14.558 19.683 2.496 - 48.282 70.381
Altre passività 4.711 20.745 21.135 8.113 895 55.599 75.754
Totale 16.369 63.235 109.077 600.831 11.299 800.811 831.119

(€/000)

RISCHIO DI MERCATO - RISCHIO DI TASSO D'INTERESSE

Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende tre tipologie di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta e altri rischi di prezzo, come, ad esempio, il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk). Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, strumenti di debito e di capitale e strumenti finanziari derivati. Il Gruppo, che utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari, è esposto al rischio di tasso di interesse, che rappresenta il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificheranno a causa delle variazioni nei tassi di interesse di mercato. L'esposizione del Gruppo al rischio di variazioni nei tassi di interesse di mercato è correlata all'indebitamento di medio periodo con tasso di interesse variabile.

Grazie alle emissioni obbligazionarie del 2020 e del 2021 con tasso fisso, la struttura dell'attuale indebitamento a medio termine del Gruppo non risulta più influenzata dal rischio di tasso d'interesse.

PATRIMONI DESTINATI

Patrimonio Destinato "Vitruvian"

In data 9 gennaio 2023 è stato perfezionato con l'investitore Vitruvian Investments SA il contratto di cessione dei finanziamenti attivi a favore di quest'ultimo e pertanto al 30 settembre 2023 non sono più presenti valori rappresentativi del Patrimonio Destinato in oggetto, il quale era nato nel 2021 a fronte dell'incasso da parte della controllata doNext di fondi derivanti da un contratto passivo di finanziamento destinato ad uno specifico affare e disciplinato dagli articoli 2447 – bis, comma 1 lett. B e 2447 – decies del codice civile.

Rischi operativi

Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.

Rientrano in tale tipologia i seguenti rischi identificati nell'ambito dell'attività e del business del Gruppo:

  • i rischi transazionali e di processo che includono:
    • o i rischi legati all'operatività day-by-day in carico agli asset manager (e.g. tempestività nella assegnazione della pratica, prescrizioni, garanzie ipotecarie);
    • o la gestione dei reclami da parte di debitori e/o altre terze parti;
    • o il calcolo delle perdite potenziali legate ad eventi specifici ("risk event");
  • il rischio di condotta, con particolare riferimento a eventi di whistleblowing e violazione del codice etico aziendale;
  • rischi legali e fiscali;
  • le frodi esterne;
  • il rischio informatico, da intendersi come indisponibilità degli applicativi informatici in uso, vulnerabilità sugli applicativi stessi e incidenti di sicurezza nella rete informatica;
  • il rischio di concentrazione e performance dei fornitori terzi utilizzati dalle diverse società del Gruppo, con particolare riferimento ai servizi outsourcing.

L'obiettivo del monitoraggio di questi rischi è mitigarne l'impatto potenziale e/o la probabilità, in una prospettiva costi/benefici in linea con il Risk Appetite definito.

Il Gruppo doValue adotta un complesso di presidi, principi e di regole per gestire il rischio operativo. In ambito organizzativo, a luglio 2022 è stata costituita la Funzione Enterprise Risk Management (di seguito "ERM") la cui mission è quella di garantire una gestione integrata dei rischi in tutto il Gruppo, agendo come facilitatore della crescita e dello sviluppo del business grazie all'individuazione, la misurazione e la gestione di potenziali rischi che possono incidere sul Gruppo.

La funzione Enterprise Risk Management è stata collocata a livello di Gruppo all'interno dell'area "Group Organization & Enterprise Risk Management", con riporto gerarchico diretto al General Manager Corporate Functions.

Le principali responsabilità organizzative di ERM sono:

  • garantire un approccio Risk-Informed, ovvero fornire informazioni al Management di doValue e al Consiglio di Amministrazione con il fine di supportare il processo decisionale, basato non solo sulle performance attese ma anche sul profilo di rischio sottostante;
  • garantire il monitoraggio integrato per le categorie di rischio potenzialmente applicabili a livello di Gruppo, in linea con il modello dei controlli di secondo livello;
  • definire un Framework comune all'interno del Gruppo per l'individuazione, la valutazione, la misurazione e il monitoraggio dei rischi, collegando strategie, policy, processi e meccanismi operativi e ricevendo flussi informativi dalle funzioni locali di "Risk Management" e dalle altre funzioni laddove necessario;
  • garantire a livello di Gruppo il monitoraggio, l'analisi e la reportistica sull'evoluzione dei rischi, le relative azioni di mitigazione, il profilo di rischio complessivo e la conformità alle soglie di tolleranza del rischio identificate;
  • supportare il monitoraggio degli accantonamenti per il fondo Rischi e Oneri nel Bilancio Consolidato in collaborazione con Group Finance.

Per quanto concerne il monitoraggio e la gestione dei rischi nel Gruppo, è stato implementato un sistema di flussi informativi dalle funzioni di Gruppo e dai Risk Management Locali, relative alle diverse tipologie di rischio operativo che vengono accorpati in un "Tableau de Bord" (TdB) con il fine di creare una visione d'insieme dei rischi monitorati a livello di Gruppo.

Tale TdB, che viene condiviso trimestralmente con l'Amministratore Delegato e i Comitati e semestralmente con il Consiglio di Amministrazione di doValue, ricomprende in particolare una serie di Key Risk Indicators (KRI), elaborati mensilmente e/o trimestralmente, considerando le peculiarità locali e le normative in essere.

RISCHI LEGALI E FISCALI

Rischi connessi ai contenziosi legali

Il Gruppo opera in un contesto legale e normativo che lo espone ad una vasta tipologia di vertenze legali, connesse al core business relativo all'attività di servicing di recupero crediti in mandato, a eventuali irregolarità amministrative e alle liti giuslavoristiche.

I relativi rischi sono oggetto di periodica analisi al fine di procedere ad effettuare uno specifico stanziamento al "Fondo rischi ed oneri", qualora l'esborso sia ritenuto probabile o possibile sulla base delle informazioni di volta in volta disponibili, come previsto da specifiche policy interne in argomento.

Rischi connessi ai contenziosi fiscali

In merito alle vicende sottostanti l'accordo raggiunto con l'Autorità fiscale nell'anno 2021 dalla società controllata doValue Spain Servicing S.A. (di seguito "doValue Spain"), in data 11 maggio 2023 l'International Court of Arbitration dell'International Chamber of Commerce ha emesso il lodo arbitrale che condanna Altamira Asset Management Holdings S.L. (di seguito "AAMH") alla restituzione di circa €28 milioni, oltre interessi di legge, in favore del Gruppo doValue e, parimenti, al pagamento da parte di doValue S.p.A. dell'Earn Out. Gli importi connessi al tax claim spagnolo erano stati corrisposti nel 2021 da doValue Spain all'autorità fiscale spagnola ad esito di un accertamento condotto per fatti ed eventi occorsi antecedentemente all'acquisizione da parte di doValue avvenuta nel 2019. Rispetto a tale lodo AAMH ha promosso, presso le competenti corti spagnole, azione tesa al parziale annullamento del lodo arbitrale relativamente alla propria condanna al pagamento del tax claim imposto ai sensi del lodo arbitrale.

In merito all'azione esecutiva promossa dalla Capogruppo doValue e dalla controllata doValue Spain nel luglio 2023 per richiedere l'esecuzione e il connesso pagamento delle somme a carico di AAMH, in data 21 dicembre 2023, il Tribunale competente di Madrid ha emesso un titolo esecutivo condannando AAMH a pagare quanto previsto dal lodo arbitrale con conseguente sequestro di tutti gli asset di AAMH. La procedura esecutiva è soggetta ad opposizione nei termini di legge.

In considerazione di quanto precede il Gruppo ha un'attività potenziale e prevede di realizzarne un importo almeno pari all'ammontare di circa €22 milioni.

Inoltre, in merito alla chiusura formale della verifica fiscale che la Capogruppo ha ricevuto da parte dell'Agenzia delle Entrate avente ad oggetto le annualità d'imposta 2015, 2016 e 2017, precedenti alla quotazione, a fine aprile 2023 è stato ricevuto un avviso di accertamento in merito al rilievo relativo al 2016 e per il quale ha depositato istanza di accertamento con adesione per attivare gli opportuni strumenti deflattivi e dimostrare, assistita da un pool di professionisti, le ragioni della correttezza della propria posizione. A seguito dell'impossibilità di addivenire ad una soluzione in adesione, in data 16 dicembre 2023 è stato chiuso formalmente il procedimento in adesione ed è stato depositato il ricorso giudiziale.

In data 19 dicembre 2023 è stato inoltre ricevuto anche l'avviso di accertamento in merito al rilievo relativo al periodo di imposta 2017, la Capogruppo sta valutando, supportata dal consulente, le azioni da intraprendere nei termini previsti dalla legge.

In considerazione di quanto sopra per entrambi i rilievi, la Società ha ritenuto il rischio di passività possibile e ritiene congruo l'accantonamento stanziato in bilancio, confermando pertanto le valutazioni fatta in sede di Relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2023.

Gestione del capitale

Ai fini della gestione del capitale del Gruppo, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Capogruppo. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti, salvaguardare la continuità aziendale, nonché supportare lo sviluppo del Gruppo medesimo.

Il Gruppo intende pertanto mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta nel contempo di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l'efficiente accessibilità a fonti esterne di finanziamento.

Il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento da porre in rapporto al patrimonio netto e tenendo in considerazione la generazione di cassa derivante dai business nei quali opera. Non esistono al momento covenants finanziari legati ad un gearing ratio, ossia al rapporto esistente tra il debito netto e il totale del capitale più il debito netto di seguito esposto.

(€/000)

30/09/2023
Restated
31/12/2022
Prestiti e finanziamenti (Nota 12) 581.179 568.503
Altre passività finanziarie (Nota 13) 115.751 116.481
Debiti commerciali (Nota 16) 48.282 70.381
Altre passività (Nota 17) 55.599 75.754
Meno: disponibilità liquide e depositi a breve (Nota 9) (95.667) (134.264)
Debito netto (A) 705.144 696.855
Patrimonio netto 48.896 136.559
Capitale e debito netto (B) 754.040 833.414
Gearing ratio (A/B) 94% 84%

Di seguito viene riportata una tabella che riconcilia il dato del Debito netto esposto nella tabella precedente con l'Indebitamento finanziario netto presentato in Nota 13 delle Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato.

(€/000)

30/09/2023 31/12/2022
Indebitamento finanziario netto (Nota 13) 601.263 546.340
Debiti commerciali (Nota 16) 48.282 70.381
Altre passività (Nota 17) 55.599 75.754
Attività finanziarie correnti (Nota 3) - 4.380
Debito netto (A) 705.144 696.855

Impegni e garanzie rilasciate

Al 30 settembre 2023 sussistono impegni per complessivi €1,1 milioni e si riferiscono alle quote OICR da sottoscrivere per il fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II) (si veda anche Nota 3).

Le garanzie rilasciate al 30 settembre 2023 ammontano a €0,9 milioni e sono relative ad immobili strumentali in affitto.

6. INFORMATIVA DI SETTORE

L'informativa di Settore è stata preparata in accordo con l'IFRS 8 come ripartizione dei ricavi per Regione, intesa come localizzazione della fornitura dei servizi.

Ai fini gestionali, il Gruppo è organizzato in business unit in base alle aree geografiche della zona sudeuropea in cui opera a seguito delle acquisizioni societarie in ambito europeo (doValue Spain a fine giugno 2019 e doValue Greece a giugno 2020), illustrate di seguito:

  • Italia: comprende le società che operano nel territorio italiano, ossia la Capogruppo doValue, doData e doNext;
  • Regione Ellenica: comprende doValue Greece, doValue Greece RES, con sede in Grecia, e società partecipate da doValue Spain con sede a Cipro;
  • Iberia: comprende le società con sede in Spagna e Portogallo, ossia rispettivamente doValue Spain con la subsidiary Adsolum e doValue Portugal con la controllata Zarco.

(€/000)

Primi nove mesi 2023 Restated Italia Regione
Ellenica
Iberia Elisioni
infrasettore
Consolidato
Ricavi da contratti con i clienti 89.381 158.968 60.948 (11.539) 297.758
Ricavi diversi 27.663 12.725 2.380 (3.868) 38.900
Totale ricavi 117.044 171.693 63.328 (15.407) 336.658
Costi dei servizi resi (4.913) (6.539) (6.882) - (18.334)
Costo del personale (60.443) (56.933) (37.639) (23) (155.038)
Spese amministrative (37.071) (14.468) (15.783) 4.013 (63.309)
(Oneri)/Proventi diversi di gestione 1.879 (3) (148) - 1.728
Ammortamenti e svalutazioni (9.484) (26.195) (22.537) (17.127) (75.343)
Accantonamenti a fondi rischi e oneri (2.062) (731) (1.230) 2.459 (1.564)
Totale costi (112.094) (104.869) (84.219) (10.678) (311.860)
Risultato operativo 4.950 66.824 (20.891) (26.085) 24.798
(Oneri)/Proventi finanziari (12.427) (2.971) (5.059) (478) (20.935)
Dividendi e proventi simili 21.300 - 5.876 (27.176) -
Risultato ante imposte 13.823 63.853 (20.074) (53.739) 3.863
Imposte sul reddito (6.364) (15.126) 724 (9.031) (29.797)
Risultato netto derivante
dall'attività di funzionamento 7.459 48.727 (19.350) (62.770) (25.934)
Risultato del periodo 7.459 48.727 (19.350) (62.770) (25.934)
Totale attività (846.639) (472.359) (172.152) 503.198 (987.952)
di cui: Attività immateriali (18.812) (299.797) (74.667) (79.250) (472.526)
di cui: immobili, impianti e macchinari (15.052) (23.675) (13.466) - (52.193)
di cui: Altre attività non correnti (312) (1.626) (1.024) - (2.962)
Totale passività 692.382 211.519 194.585 (206.602) 891.884

I ricavi intra-settoriali sono eliminati a livello di consolidato e sono riflessi nella colonna "Elisioni infrasettore".

7. OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE

RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

Operazioni realizzate durante il periodo

In questa sezione sono fornite informazioni di dettaglio su operazioni di aggregazione aziendale riguardanti imprese e rami d'azienda, realizzate con controparti esterne al Gruppo, contabilizzate in base al purchased method così come previsto dal principio contabile IFRS 3 "Aggregazioni aziendali".

Laddove presente la casistica, viene altresì fornita un'informativa qualitativa delle operazioni di aggregazione aziendale con oggetto società o rami d'azienda già controllati direttamente o indirettamente da doValue, nell'ambito quindi di riorganizzazioni interne del Gruppo. Tali operazioni, prive di sostanza economica, sono contabilizzate nei bilanci del cedente e dell'acquirente in base al principio di continuità dei valori.

Al 30 settembre 2023 non si rilevano operazioni di aggregazione aziendale esterne o interne.

Operazioni realizzate dopo la chiusura del periodo

Il 29 dicembre 2023 la controllata doValue Spain ha siglato l'acquisizione totalitaria di Team 4 Collection & Consulting S.L.U., una controllata del Gruppo Arvato (Bertelsmann), al fine di espandere le proprie attività nella gestione di piccoli crediti non garantiti.

Rettifiche retrospettive

Al 30 settembre 2023 non sono presenti rettifiche retrospettive legate alle precedenti operazioni di aggregazione aziendale.

8. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

PREMESSA

Ai fini dell'informativa sulle parti correlate trova applicazione il testo dello IAS 24 che definisce il concetto di parte correlata ed individua il rapporto di correlazione tra questa e l'entità che redige il bilancio.

Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate sono suddivise nelle seguenti categorie:

  • la società controllante;
  • le società che controllano congiuntamente o esercitano un'influenza notevole sulla società stessa;
  • le società controllate;
  • le società collegate;
  • le joint venture;
  • i dirigenti con responsabilità strategiche;
  • i familiari stretti dei dirigenti con responsabilità strategiche e le società controllate, anche congiuntamente, dai dirigenti con responsabilità strategiche o da loro stretti familiari;
  • altre parti correlate.

In ottemperanza alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivi aggiornamenti, doValue ha adottato la "Policy per la gestione delle operazioni con parti correlate e delle operazioni in conflitto di interessi del Gruppo doValue", pubblicata sul sito istituzionale di doValue (www.doValue.it), volta a definire principi e regole per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali.

Per la gestione delle operazioni con parti correlate doValue ha istituito il Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate - composto da un minimo di 3 (tre) ed un massimo di 5 (cinque) componenti scelti tra i componenti del Consiglio di Amministrazione, non esecutivi e per la maggioranza in possesso dei requisiti di indipendenza - organo al quale è affidato il compito di rilasciare, nelle ipotesi disciplinate dalla procedura, pareri motivati al Consiglio di Amministrazione in merito alle operazioni con parti correlate.

INFORMAZIONI SULLE TRANSAZIONI CON PARTI CORRELATE

Nel corso del periodo sono state realizzate operazioni con parti correlate di importo esiguo, di natura ordinaria e di minor rilevanza, relative principalmente a contratti di prestazione di servizi. Tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso dei primi nove mesi del 2023 sono state concluse nell'interesse del Gruppo e a condizioni di mercato o standard. Nel prospetto che segue sono indicati i valori delle transazioni consuntivati al 30 settembre 2023.

(€/000)

Voci di Stato Patrimoniale Importo relativo
ad "Altre parti
correlate"
Totale voce di
bilancio
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
Attività finanziarie non correnti 2.022 52.374 3,9%
Crediti commerciali 3.565 158.902 2,2%
Totale attività 5.587 211.276 2,6%
Debiti commerciali 802 48.282 1,7%
Totale passività 802 48.282 1,7%

(€/000)

Voci di Conto Economico Importo relativo
ad "Altre parti
correlate"
Totale voce di
bilancio
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
Ricavi da contratti con clienti 21.001 297.758 7,1%
Ricavi diversi 2.445 38.900 6,3%
Costo del personale (1.332) (155.038) 0,9%
(Oneri)/Proventi diversi di gestione 281 1.728 16,3%
(Oneri)/Proventi finanziari (125) (20.935) 0,6%
Totale 22.270 162.413 13,7%

Con il 25,05% delle quote, la società controllante, come azionista di riferimento, è Avio S.à r.l., una società di diritto lussemburghese affiliata al gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017.

L'azionista di riferimento Avio S.à r.l. non esercita nei confronti di doValue l'attività di Direzione e Coordinamento così come definita dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.

I principali rapporti con le altre parti correlate sono relativi a:

  • SPV di cartolarizzazione: il Gruppo svolge attività di "Master Servicing e Strutturazione", ossia servizi amministrativi, contabili, di cash management e reporting a supporto di veicoli di cartolarizzazione di crediti; servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, regolate dalla legge 130/1999, oltre all'esercizio del ruolo di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione. Alcuni di questi veicoli, in particolare quelli collegati a Softbank, rientrano nel perimetro delle parti correlate e per i primi nove mesi del 2023 l'ammontare dei ricavi da contratti con clienti verso questa categoria di clienti ammonta a €20,9 milioni, mentre i ricavi diversi sono pari a €2,1 milioni con corrispondenti crediti commerciali per €2,5 milioni al 30 settembre 2023; per i veicoli Romeo SPV e Mercuzio Securitisation di cui il Gruppo possiede notes ABS, risultano inoltre iscritti €2,0 milioni di attività finanziarie, €195 mila di altri proventi di gestione e €125 mila a fronte di oneri finanziari;
  • Società affiliate al gruppo Fortress (FIG Italia, FIG LLC, Fortress Investment Group LLC, Arx Asset Management s.r.l.): il Gruppo svolge principalmente attività di due diligence nei confronti della società indicate e nei primi nove mesi del 2023 ha maturato ricavi diversi e proventi diversi di gestione per €247 mila, oltre ad avere crediti commerciali per €679 mila a fine periodo; con una delle società sussiste inoltre un rapporto di distacco attivo di personale che ha generato proventi per €392 mila;
  • Società affiliate al gruppo Bain Capital Credit (Beat Capital Partners Limited, Aptia Group Limited, Bain Capital Credit, Ltd): il Gruppo rileva crediti commerciali per €120 mila alla fine del periodo;
  • Torre SGR S.p.A.: la società ha offerto al Gruppo il servizio di affitto di un immobile per una delle principali sedi territoriali presenti a Roma che è stato ora dismesso. Alla fine del periodo rimane un debito commerciale di €37 mila;
  • Reoco: il Gruppo svolge attività di gestione del patrimonio immobiliare per alcune Reoco rilevando ricavi diversi e proventi nel periodo per complessivi €216 mila e crediti commerciali per €204 mila;
  • Eurolife FFH General Insurance Single Member Societé Anonyme: la società accoglie i fondi pensione e le assicurazioni mediche a favore dei dipendenti della controllata doValue Greece. Al 30 settembre 2023 sono iscritti costi del personale per €1,7 milioni e debiti per €0,8 milioni.

ALLEGATI

Allegato 1: RIDETERMINAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

30/09/2023
Restated
Aggiustamenti 30/09/2023
approvato il 9
novembre 2023
Attività non correnti:
Attività immateriali 472.526 (28.210) 500.735
Immobili, impianti e macchinari 52.193 - 52.193
Attività finanziarie non correnti 52.374 - 52.374
Imposte differite attive
Altre attività non correnti
82.908
2.962
(14.541)
-
97.449
2.962
Totale attività non correnti 662.963 (42.751) 705.713
Attività correnti:
Rimanenze 217 - 217
Crediti commerciali 158.902 - 158.902
Attività fiscali 5.010 - 5.010
Altre attività correnti 65.177 - 65.177
Disponibilità liquide e depositi a breve 95.667 - 95.667
Totale attività correnti 324.973 - 324.973
Attività destinate alla dismissione 16 - 16
Totale attività 987.952 (42.751) 1.030.702
Patrimonio netto
Capitale sociale 41.280 - 41.280
Riserva da valutazione (2.724) - (2.724)
Altre riserve 40.013 (5.300) 45.314
Azioni proprie (4.006) - (4.006)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo (25.667) (31.409) 5.742
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo 48.896 (36.709) 85.606
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 47.172 - 47.172
Totale Patrimonio Netto 96.068 (36.709) 132.778
Passività non correnti
Prestiti e finanziamenti non correnti 551.896 - 551.896
Altre passività finanziarie non correnti 48.730 1 48.729
Benefici ai dipendenti
Fondi rischi e oneri
8.582
30.481
(1)
(2.459)
8.583
32.940
Imposte differite passive 42.828 (3.581) 46.409
Altre passività non correnti 9.008 - 9.008
Totale passività non correnti 691.525 (6.040) 697.565
Passività correnti
Prestiti e finanziamenti correnti 29.283 - 29.283
Altre passività finanziarie correnti 67.021 - 67.021
Debiti commerciali 48.282 - 48.282
Passività fiscali 9.182 - 9.182
Altre passività correnti
Totale passività correnti
46.591
200.359
-
-
46.591
200.359
Passività associate ad attività destinate alla dismissione - - -
Totale passività 891.884 (6.040) 897.924
Totale Patrimonio Netto e passività 987.952 (42.749) 1.030.702

Allegato 2: RIDETERMINAZIONE DELLO CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

30/09/2023
Restated
Aggiustamenti 30/09/2023
approvato il 9
novembre 2023
Ricavi da contratti con i clienti 297.758 - 297.758
Ricavi diversi 38.900 - 38.900
Totale ricavi 336.658 - 336.658
Costi dei servizi resi
Costo del personale
Spese amministrative
(Oneri)/Proventi diversi di gestione
Ammortamenti e svalutazioni
Accantonamenti a fondo rischi e oneri
(18.334)
(155.038)
(63.309)
1.728
(75.343)
(1.564)
1
-
-
-
(28.210)
2.459
(18.335)
(155.038)
(63.309)
1.728
(47.133)
(4.023)
Totale costi (311.860) (25.750) (286.110)
Risultato operativo 24.798 (25.750) 50.548
(Oneri)/Proventi finanziari (20.935) - (20.935)
Risultato ante imposte 3.863 (25.750) 29.613
Imposte sul reddito (29.797) (10.959) (18.838)
Risultato netto derivante dall'attività di funzionamento (25.934) (36.709) 10.775
Risultato del periodo (25.934) (36.709) 10.775
di cui: Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo
di cui: Risultato del periodo attribuibile ai Terzi
(25.667)
(267)
(31.409)
(5.300)
5.742
5.033
Utile per azione
di base
diluito
(0,32)
(0,32)
(0,40)
(0,40)
0,07
0,07

111

Allegato 3: RIDETERMINAZIONE DEL RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

30/09/2023
Restated
Aggiustamenti 30/09/2023
approvato il 9
novembre
2023
Attività operativa
Risultato di periodo ante imposte 3.863 (25.750) 29.613
Aggiustamenti per riconciliare il risultato ante
imposte con i flussi finanziari netti:
92.937 25.751 67.186
Plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie
detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività
valutate al fair value con impatto a conto economico
(2.995) - (2.995)
Ammortamenti e svalutazioni 75.343 28.210 47.133
Variazioni negli accantonamenti netti ai fondi rischi ed
oneri 1.564 (2.459) 4.023
(Oneri)/Proventi finanziari 23.786 - 23.786
Costi per pagamenti basati su azioni (4.761) - (4.761)
Variazioni nel capitale circolante: 19.388 - 19.388
Variazione dei crediti commerciali 41.487 - 41.487
Variazione dei debiti commerciali (22.099) - (22.099)
Variazioni nelle attività e passività finanziarie: 9.019 - 9.019
Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 2.285 - 2.285
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 6.734 - 6.734
Altre variazioni: (109.699) (1) (109.698)
Interessi pagati (23.331) - (23.331)
Pagamento imposte sul reddito
Altre variazioni altre attività /altre passività
(18.371)
(67.997)
-
(1)
(18.371)
(67.996)
Flussi finanziari netti da attività operativa 15.508 - 15.508
Attività di investimento
Acquisto di immobili, impianti e macchinari (1.423) - (1.423)
Acquisto di attività immateriali (7.748) - (7.748)
Flussi finanziari netti da attività di investimento (9.171) - (9.171)
Attività di finanziamento
Dividendi pagati (52.618) - (52.618)
Accensione finanziamenti 25.000 - 25.000
Rimborso finanziamenti (4.480) - (4.480)
Pagamenti del capitale di passività per leasing (12.836) - (12.836)
Acquisizione di interessi di minoranza - - -
Flussi finanziari netti da attività di finanziamento (44.934) - (44.934)
Flussi finanziari netti del periodo (38.597) - (38.597)
Riconciliazione
Disponibilità liquide e depositi a breve all'inizio del
periodo 134.264 - 134.264
Flussi finanziari netti del periodo (38.597) - (38.597)
Disponibilità liquide e depositi a breve alla fine del
periodo
95.667 - 95.667

ATTESTAZIONI E RELAZIONI

Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari a norma delle disposizioni dell'art. 154-bis comma 2 del D. Lgs. 58/1998 (Testo Unico della Finanza)

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di doValue S.p.A., Sig. Davide Soffietti, dichiara, ai sensi del comma 2 dell'art 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel 'Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2023' corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Roma, 12 gennaio 2024

Davide Soffietti Dirigente Preposto alla redazione

dei documenti contabili societari

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