AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Banco BPM SpA

Earnings Release Aug 4, 2017

4282_rns_2017-08-04_a987129c-f4c8-4452-a12a-a55f185fd915.pdf

Earnings Release

Open in Viewer

Opens in native device viewer

Informazione
Regolamentata n.
1928-96-2017
Data/Ora Ricezione
04 Agosto 2017
18:07:06
MTA
Societa' : Banco BPM S.p.A.
Identificativo
Informazione
Regolamentata
: 92915
Nome utilizzatore : BANCOBPMN01 - Marconi
Tipologia : 1.2
Data/Ora Ricezione : 04 Agosto 2017 18:07:06
Data/Ora Inizio
Diffusione presunta
: 04 Agosto 2017 18:07:07
Oggetto : COMUNICATO STAMPA
Testo del comunicato

Vedi allegato.

COMUNICATO STAMPA

UTILE NETTO €94 MILIONI, CHE SALE A LIVELLO ADJUSTED1, A € 127 MILIONI TRAINATO DALLA CRESCITA DEI PROVENTI OPERATIVI "CORE"2 (+5,6% A/A)

RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA € 854 MILIONI (+10,2% A/A)

ONERI OPERATIVI € 1.525 MILIONI IN DIMINUZIONE (-5,5% A/A)

INCREMENTO DELLE COPERTURE DEI CREDITI DETERIORATI LORDI3 CHE PASSANO DAL 34,7% DEL 1° SEMESTRE 2016 AL 49,0% (DAL 45,5% AL 50,7% INCLUDENDO GLI STRALCI)

CREDITI DETERIORATI NETTI IN CALO DI € 2,9 MILIARDI A/A E DI € 2,0 MILIARDI RISPETTO A FINE ANNO, CON UN'INCIDENZA SUL TOTALE DEGLI IMPEGHI IN CALO A/A DAL 15,0% AL 13,0% (-200 PB)

ECCELLENTE POSIZIONE DI LIQUIDITA' CON ATTIVITA' STANZIABILI LIBERE PER 20 MILIARDI

SOTTOSCRITTO OGGI L'ACCORDO PER LA CESSIONE DI ALETTI GESTIELLE SGR AD ANIMA HOLDING CHE COMPORTERA' LA RILEVAZIONE DI UNA PLUSVALENZA LORDA PARI A CIRCA 700 MILIONI PORTANDO IL CET1 RATIO PRO-FORMA FULLY PHASED ALL'11,31%

1 Dato al netto delle componenti non ricorrenti riportate nelle Note Esplicative del presente comunicato e del "badwill" (€ 3.076,1) milioni accreditato a conto economico a seguito del completamento del processo di Puchase Price Allocation (PPA) al 1 gennaio 2017, data di efficacia della fusione tra i Gruppi Banco Popolare e BPM.Considerando le componenti non ricorrenti ed il badwill il primo semestre 2017 si chiude con un utile netto pari a 3.170,4 milioni.

2 Aggregato rappresentato dalla somma di "margine di interesse" e "commissioni nette.

3 Per maggior dettaglio sul trattamento degli stralci si rimanda alle Note Esplicative del presente comunicato stampa.

Principali aggregati patrimoniali4

  • Impieghi a clientela € 109,4 miliardi, di cui in bonis +0,9% e deteriorati -12,1% rispetto al 31 dicembre 2016;
  • Raccolta diretta allargata a clientela € 106,8 miliardi5 (€ 110 miliardi a fine dicembre 2016), in flessione per il calo delle forme di raccolta più onerose (depositi vincolati ed obbligazioni), mentre la raccolta "core" conti correnti e depositi è in forte crescita (€ +6,2 miliardi a/a);
  • Raccolta Indiretta6 a clientela € 99,8 miliardi (rispetto a € 97,2 miliardi al 31 dicembre 2016) , di cui:
  • risparmio gestito € 61,9 miliardi
  • risparmio amministrato € 37,8 miliardi

Principali voci di conto economico

  • Proventi operativi "core" € 2.151 milioni, € 2.123 al netto delle componenti non ricorrenti pari a € 28 milioni7, in crescita del 5,6% rispetto al dato aggregato del primo semestre 2016;
  • Commissioni nette € 1.091 milioni (+15,7% a/a);
  • Oneri operativi € 1.525 milioni (€ 1.548 milioni al netto delle componenti non ricorrenti), in calo del 5,5% rispetto ai 1.614 milioni del dato aggregato del primo semestre 2016;
  • Risultato lordo di gestione € 854 milioni, in crescita del 10,2% rispetto a € 775 milioni del primo semestre 2016;
  • Rettifiche nette su crediti pari a € 647 milioni, in netto calo rispetto a € 1.136 milioni del primo semestre 2016
  • Risultato netto pari a € 3.170 milioni, che, al netto del "badwill" pari a € 3.076 milioni, ammonta a € 94 milioni e si confronta con la perdita di € 230 milioni del primo semestre 2016.

Posizione patrimoniale:

  • CET 1 ratio phased in pro-forma 11,92%
  • CET 1 ratio fully phased pro-forma 11,31%
  • CET 1 ratio phased in 11,07% (11,59% al netto dell'impatto derivante dall'esercizio delle put option di Unipol Sai su Popolare Vita e di Aviva su Avipop)
  • CET 1 ratio fully phased 10,40% (11,14% al netto dell'impatto derivante dall'esercizio delle put option sopra citate);

4 I dati di confronto al 30 giugno ed al 31 dicembre del Gruppo Banco BPM rappresentano la somma dei dati risultanti dai bilanci consolidati dell'ex Gruppo Banco Popolare e dell'ex Gruppo BPM, al netto dei rapporti infragruppo e delle rettifiche illustrate nelleNote Esplicative del presente comunicato stampa.

5 Includendo nel funding anche i certificates a capitale protetto (€4,3 mld al 30 giugno 2017 vs. € 4,6 mld a fine 2016), ma al netto delle operazioni di pronti contro termine.

6 Al netto dei certificates a capitale protetto, inclusi nella "raccolta diretta allargata".

7 Il dettaglio delle componenti non ricorrenti è fornito nelle Note Esplicative del presente comunicato stampa.

  • Ulteriori benefici attesi dall'estensione dei modelli AIRB al perimetro dell'ex Gruppo BPM e dal completamento del progetto di riassetto del bancassurnace.

Qualità del credito8

  • Stock crediti deteriorati netti pari a € 14,2 miliardi, con una contrazione di € 2,9 miliardi a/a e di € 2,0 miliardi rispetto a fine 2016 (-12,1% rispetto a €16,2 miliardi del 2016 e -16,8% rispetto al dato del 30 giugno 2016).
  • Coverage9:
    • Crediti deteriorati: 49,0% vs 37,5% del 2016 (50,7% e 47,9% rispettivamente includendo gli stralci).
    • Sofferenze: 59,9% vs. 45,7% del 2016 (62,1% e 60,0% rispettivamente includendo gli stralci.

Profilo di liquidità

  • Unencumbered eligible assets pari a € 20,0 miliardi al 30 giugno 2017, che garantiscono ampia flessibilità nella gestione delle fonti di funding.
  • LCR ~160% e NSFR >100%

Verona, 4 agosto 2017 – Si è riunito oggi sotto la presidenza dell'Avv.to Carlo Fratta Pasini il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Banco BPM, che ha approvato la relazione finanziaria consolidata semestrale del Gruppo Banco BPM al 30 giugno 2017.

All'inizio del 2017, il Gruppo ha avviato le attività finalizzate all'integrazione operativa, completando l'operazione di conferimento patrimoniale, che ha dato luogo alla nascita della nuova BPM Spa, e quella di fusione che ha portato alla nascita della Capogruppo Banco Bpm Spa. Sono state inoltre completate tutte le fasi del processo che ha portato alla migrazione informatica della BPM Spa sul sistema operativo target a partire dal 24 luglio scorso. Nel contempo, è stato completato il processo di determinazione degli effetti della Purchase Price Allocation (PPA) sugli attivi ed i passivi patrimoniali dell'ex Gruppo BPM oggetto di acquisizione. Gli impatti conseguenti, divenuti definitivi, sono stati riflessi nella relazione finanziaria consolidata semestrale, con limitate rettifiche rispetto a quelli riportati provvisoriamente nella situazione patrimoniale ed economica al 31 marzo 2017.

Nel corso del mese di giugno, il Gruppo ha proseguito il derisking del portafoglio dei crediti deteriorati, dando luogo all'ulteriore cessione di un portafoglio di crediti a sofferenza per una esposizione complessiva pari a € 693 milioni. La cessione indicata, associata alla rilevazione patrimoniale dei crediti stralciati sulle sofferenze del perimetro dell'ex Gruppo Banco Popolare, avvenuta nel primo trimestre, ha consentito di rafforzare ulteriormente il livello complessivo delle coperture dei crediti deteriorati stessi (includendo gli stralci), pari al 50,7% al 30 giugno 2017.

Sotto il profilo prettamente economico, il primo semestre 2017 vede una ripresa dei proventi operativi "core" a € 2.151 milioni (+5,6% anno su anno), sostenuti dall'ottimo andamento delle commissioni nette (€ 1.091 milioni +15,7% a/a) principalmente derivanti dalla crescita dei volumi di risparmio gestito del Gruppo.

8 Per maggior dettaglio sul trattamento degli stralci si rimanda alla sezione Note Esplicative del presente comunicato stampa.

Il margine di interesse è in flessione, pur beneficiando della riduzione del costo del funding e di un aumento dei volumi dei crediti in bonis, che però non compensano totalmente il calo dello spread medio applicato alla clientela, legato anche all'andamento dell'Euribor, in flessione a/a di 11 b.p., che si è concentrato nel secondo semestre 2016.

I costi operativi pari a € 1.525 milioni sono in flessione del 5,5% anno su anno e, anche al netto delle componenti non ricorrenti positive registrate nel periodo e dell'impatto della PPA, sono in calo grazie alla riduzione delle spese del personale in seguito al calo dell'organico ed ai minori oneri legati alla componente variabile della retribuzione.

In virtù della dinamica descritta, il risultato della gestione operativa, sempre al netto delle componenti non ricorrenti, si attesta quindi a € 854 milioni (+10,2% anno su anno).

Le rettifiche su crediti sono state pari a € 647 milioni, con un confronto molto positivo rispetto al primo semestre 2016, che risentiva però di rettifiche straordinarie. Il semestre sconta inoltre importanti rettifiche a livello delle attività finanziarie per le note vicende che hanno interessato le "banche venete", per un importo complessivo pari a € 7610 milioni.

Pertanto, il risultato di periodo prima degli impatti della PPA al 1° gennaio 2017 si attesta a € 94 milioni rispetto alla perdita netta di € 230 milioni del primo semestre dello scorso esercizio.

L'impatto del processo di PPA alla data di efficacia della fusione, ha determinato la rilevazione a conto economico di un "badwill" pari a € 3.076 milioni.

L'andamento economico della gestione

Il margine di interesse si attesta a € 1.060,0 milioni rispetto ai € 1.094,3 milioni del dato aggregato al 30 giugno 2016 registrando una flessione del 3,1% e del 7,5% su basi omogenee (escludendo il contributo delle componenti straordinarie e l'impatto dei "reversal effects" della PPA). Il calo annuale è principalmente imputabile ai minori contributi forniti dal portafoglio titoli (-€ 55 milioni rispetto al dato del primo semestre 2016) conseguente alla valutazione al fair value (nell'ambito della PPA) dei titoli di debito che la ex Banca Popolare di Milano deteneva nel portafoglio delle attività disponibili per la vendita. Il margine di interesse su basi omogenee evidenzia anche nel secondo trimestre un incremento (+1,2%) grazie alla crescita sia del margine commerciale sia di quello finanziario. Il risultato delle società partecipate, valutate con il metodo del patrimonio netto, è positivo per € 81,9 milioni, in crescita rispetto ai € 77,4 milioni rilevati nel primo semestre dello scorso esercizio (che includevano anche il contributo di Anima Holding per € 9,2 milioni, non più presente tra le società valutate a patrimonio netto dopo la vendita parziale della quota di interessenza nella stessa e la successiva riclassifica nel portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita), con una contribuzione del secondo trimestre pari a € 40,4 milioni, in leggero calo rispetto a quella del primo trimestre, pari a € 41,6 milioni, per effetto del contributo negativo registrato nel trimestre su Selma Bipiemme Leasing pari a € 10,5 milioni. Nell'ambito di tale aggregato, la contribuzione principale è stata fornita dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato (€ 62,5 milioni, rispetto ai € 47,2 milioni del primo semestre 2016), seguita da quella del comparto assicurativo per un totale di € 20,6 milioni (€ 16,6 milioni al 30 giugno 2016).

Le commissioni nette ammontano a € 1.090,7 milioni e sono in crescita del 15,7% rispetto ai € 942,7 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio. La crescita è imputabile al comparto dei servizi di intermediazione, gestione e consulenza, che salgono di € 164,9 milioni in valore assoluto rispetto al dato aggregato del primo semestre 2016, grazie essenzialmente alla crescita dei prodotti di risparmio ed a quella delle gestioni patrimoniali. La contribuzione del secondo trimestre, pari € 543 milioni, risulta sostanzialmente stabile rispetto ai € 547 milioni del primo.

10 L' importo si riferisce per € 61,0 milioni alle rettifiche di valore sulle quote detenute nel Fondo Atlante e per € 15,3 milioni all'integrale imputazione a conto economico delle altre esposizioni verso le banche venete.

Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 44,7 milioni rispetto ai € 65,8 milioni del primo semestre 2016 Il minor contributo deriva principalmente dalle maggiori rettifiche sulle "client relationships", legate alla capitalizzazione della quota parte delle stesse conseguenti alla PPA dell'operazione di fusione dell'ex Gruppo BPM, pari a circa € 12,2 milioni..

Il risultato netto finanziario è positivo e pari a € 101,5 milioni rispetto a € 208,3 milioni del primo semestre 2016. La minor contribuzione è interamente imputabile alla più ridotta attività di dismissione di attività finanziarie disponibili per le vendita ed in particolare di titoli di debito, che ha generato utili complessivamente per 37,6 milioni (168,0 milioni al 30 giugno 2016). Al risultato di periodo ha contribuito l'attività di negoziazione per € 41,0 milioni (di cui € 12,0 milioni da Banca Akros). In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 2.378,9 milioni rispetto a € 2.388,6 milioni del dato aggregato del primo semestre 2016 (-0,4%). I proventi operativi "core" ammontano a € 2.150,7 milioni in crescita del 5,6% rispetto ai 2.037,0 milioni del primo semestre 2016.

Le spese per il personale, pari a € 917,1 milioni, evidenziano un decremento del 4,8% rispetto a € 963,8 milioni del dato aggregato del corrispondente periodo dello scorso esercizio, grazie alla riduzione dell'organico (-362 risorse rispetto al 31 dicembre 2016). Nel secondo trimestre, il costo include anche l'onere per gli accantonamenti al fondo esuberi relativi a 71 risorse per le quali l'accordo è stato firmato nel corso del mese di giugno. Il numero totale dei dipendenti è pari a 24.318 risorse in organico alla data del 30 giugno 2017, rispetto alle 24.680 risorse di fine 2016.

Le altre spese amministrative ammontano a € 498,7 milioni con un decremento del 9,2% rispetto al dato del corrispondente periodo dello scorso esercizio. La voce include un impatto positivo, a riduzione della voce, pari a 27,2 milioni legato al recupero dell'onere stanziato nel 2016 per la trasformabilità delle DTA per l'esercizio 2015, nonché gli "oneri sistemici" (rappresentati dai contributi ordinari al Single Resolution Fund SRF per € 62,4 milioni - € 58,8 milioni nell'esercizio 2016 - e dal canone per il mantenimento della deducibilità delle DTA dell'esercizio per € 13,3 milioni), pari a complessivi € 75,6 milioni. Escludendo queste componenti evidenziate nel confronto con il dato del primo semestre 2016, la voce risulta sostanzialmente stabile, nonostante includa anche oneri di integrazione.

Le rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali del periodo ammontano a € 109,5 milioni, in crescita dell'8,4% rispetto a € 101,0 milioni del 30 giugno 2016. La voce include rettifiche di valore per deterioramento di taluni software pari ad € 3,5 milioni (€ 2,0 milioni al 30 giugno 2016). Al netto di tali componenti non ricorrenti, l'aumento è pari al 7,1% ed è imputabile sia ai maggiori ammortamenti, pari a circa 4,5 milioni, conseguenti all'iscrizione degli immobili del Gruppo BPM al fair value in sede di applicazione del processo di PPA, sia alle maggiori rettifiche legate all'accelerazione del processo di ammortamento per effetto della riduzione della vita utile del software oggetto di razionalizzazione in conseguenza dell'operazione di fusione.

Il totale degli oneri operativi ammonta a € 1.525,3 milioni rispetto a € 1.613,7 milioni del primo semestre 2016, con una contrazione del 5,5%. Il cost-income del primo semestre è pari al 64,1%, in riduzione di 344 b.p. rispetto al 30 giugno 2016.

Le rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti verso la clientela sono pari a € 647,0 milioni rispetto a € 1.135,5 milioni del primo semestre 2016. Il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 118 b.p. in forte diminuzione rispetto al dato del primo semestre dello scorso esercizio pari a 268 b.p., che risentiva degli impatti conseguenti alle decisioni finalizzate all'innalzamento del livello medio di copertura dei crediti deteriorati, nell'ottica dell'ottenimento dell'autorizzazione della BCE all'operazione di fusione. In forte contrazione anche i flussi netti di ingresso da crediti in bonis a deteriorati (-52,9%, pari a € 530,2 milioni contro € 1.125,5 milioni del primo semestre dello scorso esercizio).

Al conto economico del periodo sono state inoltre addebitate rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività per € 79,2 milioni (-€ 17,9 milioni al 30 giugno 2016), che includono le svalutazioni delle quote detenute nel Fondo Atlante per 61,0 milioni (delle quali 52,2 milioni nel solo secondo trimestre) e delle altre esposizioni verso le banche venete.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri comportano un onere pari a € 9,1milioni rispetto alla ripresa di € 2,8 milioni del primo semestre dell'esercizio precedente.

Nel primo semestre 2017 sono stati registrati utili da cessione di partecipazioni ed investimenti per € 13,3 milioni derivanti per € 11,7 milioni dalla valutazione al fair value delle quote detenute nella partecipazione detenuta in Energreen, conseguente alla decisione di riclassificarla nel portafoglio delle attività finanziarie disponibili per la vendita in quanto non più sottoposta ad influenza notevole in seguito alla decisione di venderla, e per 1,6 milioni dalla cessione di immobili di proprietà (nel primo semestre 2016 vi era stato un utile di € 32,5 milioni).

Le imposte sul reddito dell'operatività corrente alla data del 30 giugno 2017 sono pari a € 45,1 milioni (+€ 110,5 milioni al 30 giugno 2016 ) ed includono l'impatto negativo pari € 13,7 milioni legato alla chiusura di un contenzioso fiscale.

Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi (+€ 7,4 milioni), il primo semestre 2017 si chiude con un utile netto di periodo senza "badwill" pari a € 94,2 milioni, rispetto alla perdita netta di € 230,0 milioni realizzata nel primo semestre dello scorso esercizio.

Il "badwill" emerso a seguito del completamento dei processo di PPA ed accreditato al conto economico è pari ad € 3.076,1 milioni e porta il risultato economico del primo semestre a € 3.170,4 milioni.

Escludendo le componenti economiche non ricorrenti, badwill compreso, l'Utile netto "adjusted" è pari ad € 127,0 milioni.

L'evoluzione dei principali aggregati patrimoniali

La raccolta diretta allargata11 al 30 giugno 2017 ammonta a € 106,8 miliardi ed evidenzia un decremento del 2,9% rispetto agli € 110,0 miliardi del 31 dicembre 2016 e del 2,2% rispetto al dato del primo semestre dello scorso esercizio. Nel confronto a/a si registra una crescita molto sostenuta della componente rappresentata dai conti correnti e depositi a vista della rete commerciale (+10,5% a/a, passando da € 65,4 a € 72,2 miliardi), più che compensata dalla diminuzione della componente titoli obbligazionari emessi (-27,5%), che è scesa a € 21,8 miliardi da € 30,2 del 30 giugno 2016) e di quella relativa ai depositi vincolati, che è scesa a € 4,5 miliardi di consistenza da € 5,1 miliardi del primo semestre dello scorso esercizio (-11,9%). Anche nel trimestre, la diminuzione della voce è imputabile al calo della componente delle emissioni obbligazionarie (-7,9%), e della raccolta vincolata (-1,4%), in linea con la politica finalizzata alla progressiva riduzione del costo del funding grazie alla riduzione delle forme di raccolta più onerose. La provvista garantita dallo stock di certificates emessi dal Gruppo, che al 30 giugno 2017 è pari a € 4,3 miliardi, risulta in calo rispetto sia a € 4,6 miliardi di fine esercizio 2016, sia al dato del primo trimestre 2017, pari a € 4,5 miliardi.

La raccolta indiretta, al netto dei certificates a capitale protetto, pari a € 99,8 miliardi, registra un incremento del 2,6% rispetto a € 97,2 miliardi del 31 dicembre 2016 ed è sostanzialmente stabile rispetto a € 95,2 miliardi del primo semestre 2016. La crescita nel secondo trimestre (+1,2%) è imputabile alla componente della raccolta gestita (+2,7%), pari a € 61,9 miliardi, trainata dal buon andamento di fondi e sicav che nel periodo sono cresciuti del 4,7% per un importo complessivo di circa € 1,7 miliardi, e dell'aumento delle gestioni patrimoniali (+1,7%). La componente amministrata,

11 Aggregato rappresentato dalla somma dei depositi e conti correnti a vista e vincolati, titoli obbligazionari emessi, certificati di deposito ed altri titoli, finanziamenti ed altri debiti, certificates a capitale protetto. Non sono incluse le operazioni di pronti contro termine.

al netto dei certificates a capitale protetto, pari a € 37,8 miliardi, registra una contrazione pari al 4,7%.

Nel confronto anno su anno, la raccolta gestita è in forte crescita (+11,1% pari ad € 6,2 miliardi), trainata ancora una volta dalla componente fondi e sicav. Tale crescita è stata solo parzialmente bilanciata dalla diminuzione della raccolta amministrata, al netto dei certificates a capitale protetto, (-4,3% pari a € -1,7 miliardi).

Le attività finanziarie rappresentate da titoli ammontano a € 35,9 miliardi e sono in crescita del 6,2% rispetto a € 33,8 miliardi del 31 dicembre 2016 e sostanzialmente stabili (+0,1%) rispetto a € 35,8 miliardi del corrispondente dato del primo semestre 2016. L'incremento di periodo è imputabile alla crescita delle attività detenute fino a scadenza, che passano da € 8,4 miliardi di dicembre a € 11,5 miliardi di fine giugno, rappresentate in prevalenza titoli di debito. Il portafoglio al 30 giugno 2017 è composto da titoli di debito per € 33,6 miliardi, da titoli di capitale per € 1,7 miliardi ed infine da quote di OICR per € 0,7 miliardi. Le esposizioni in titoli di debito emessi da Stati Sovrani sono pari a € 28,6 miliardi di cui € 26 miliardi riferiti a tioli di Stato italiani.

Gli impieghi netti verso la clientela ammontano al 30 giugno 2017 a € 109,4 miliardi, in calo dell' 1,0% rispetto a € 110,6 miliardi di inizio anno. Il calo è imputabile esclusivamente alla forte diminuzione dei crediti deteriorati netti, scesi nel semestre di circa 2 miliardi, mentre i crediti in bonis registrano una crescita di circa 0,9 miliardi, che sale a € 1,7 miliardi escludendo la componente relativa alle operazioni di pronti contro termine e quella della divisione Leasing. Nel confronto con i dati al 30 giugno 2016 il trend dei crediti deteriorati evidenzia una contrazione pari ad oltre € 2,9 miliardi ed anche la componente dei crediti in bonis risulta in calo di € 1,6 miliardi (-€ 1,2 miliardi escludendo le operazioni di pronti contro termine e gli impieghi della divisione leasing).

Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano al 30 giugno 2017 a € 14,2 miliardi ed evidenziano una diminuzione di € 2,9 miliardi rispetto al 30 giugno 2016 e di € 2,0 miliardi (-12,1%) rispetto ai 16,2 miliardi del 31 dicembre 2016 e del 5,3% rispetto ai 15,0 miliardi dello scorso 31 marzo. La riduzione dell'aggregato deriva dal calo dei flussi netti di deteriorati (pari a € 530 milioni nel primo semestre 2017 in calo del 52,9% rispetto a € 1,1 miliardi del primo semestre dello scorso esercizio), dal work-out interno, dalle operazioni di cessione effettuate nel periodo nonché dalle rettifiche su crediti apportate con il processo di determinazione del fair value dei crediti deteriorati dell'ex Gruppo BPM nell'ambito del processo di PPA.

L'esame delle singole poste evidenzia la seguente dinamica semestrale:

  • Sofferenze nette pari a € 6,9 miliardi, in calo dell'11,4% (-5,4% sul 31 marzo 2017);
  • Inadempienze probabili nette pari a € 7,2 miliardi, in calo del 12,8% (-4,7% sul trimestre precedente);
  • Esposizioni scadute nette pari a € 103 milioni, in diminuzione del 17,4% (-30,0% rispetto al 31 marzo 2017).

L'indice di copertura dell'intero aggregato dei crediti deteriorati si attesta al 49,0% (che sale al 50,7% includendo gli stralci), in crescita rispetto al 37,5% (47,9% includendo gli stralci) del 31 dicembre 2016 ed al 50,0% del 31 marzo 2017.

In maggior dettaglio, al 30 giugno 2017 il grado di copertura risulta essere il seguente:

  • Sofferenze 59,9%, che sale a 62,1% includendo gli stralci (60,0% al 31 dicembre 2016)
  • Inadempienze probabili 31,5% (27,2% al 31 dicembre 2016);
  • Esposizioni scadute 19,6% (18,2% al 31 dicembre 2016).

Il coverage ratio delle esposizioni in bonis è pari allo 0,41% rispetto allo 0,43% del 31 dicembre 2016. Al netto delle operazioni di pronti contro termine, sostanzialmente prive di rischio, il livello di copertura dei crediti in bonis sale allo 0,44% (0,46% alla data del 31 dicembre 2016).

I ratio patrimoniali del gruppo12

Al 30 giugno 2017 i Fondi Propri del Gruppo si attestano a € 10.422 milioni.

A livello phase-in, il Common Equity Tier 1 ratio (CET1 ratio) è pari all'11,07% rispetto al 12,30% del 31 dicembre 2016 (11,94% il dato pro-forma al riferito al 1° gennaio 2017). Tale valore risente principalmente del temporaneo incremento degli elementi da dedurre conseguente all'esercizio delle put option di UnipolSai su Popolare Vita e di Aviva su Avipop equivalenti a circa 52 b.p.. Escludendo tale impatto il CET1 ratio sarebbe pari all'11,59%. Inoltre, si ricorda che già nel primo trimestre il CET1 ratio era stato negativamente influenzato dalla crescita di circa 3 miliardi delle RWA principalmente derivante dall'applicazione da parte del regolatore di un buffer temporaneo motivato dal fatto che i modelli AIRB utilizzati per la misurazione dei rischi di credito attualmente in uso non sono ancora validati al calcolo delle RWA sui defaulted assets e delle EAD retail. Tale buffer sarà riassorbito una volta ottenuta l'autorizzazione all'applicazione dei modelli AIRB sul perimetro delle attività di rischio dell'ex-BPM.

Il Tier 1 ratio phase-in è pari all'11,31% rispetto mentre il Total Capital ratio è pari al 13,43%.

Il CET1 ratio fully phased è stimato pari al 10,40%, rispetto all'11,42% del pro-forma a fine 2016. Escludendo l'effetto delle put option sopra citate, tale ratio sale all'11,14%.

PROBABILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

Nel prosieguo dell'esercizio 2017, il Gruppo, avendo reso pienamente operativa l'unità organizzativa dedicata alla gestione dei non performing loans e completato l'integrazione informatica, continuerà ad essere impegnato nella realizzazione delle iniziative progettuali delineate nel Piano Strategico 2016-2019, con priorità per la razionalizzazione delle attività di private e investment banking e la definizione delle partnership nell'asset management e nel bancassurance.

La gestione ordinaria resterà improntata al recupero di redditività, che trarrà vantaggio dagli effetti sinergici derivanti dalla fusione.

L'andamento dei proventi, pur permanendo pressioni competitive sulla marginalità, potrà beneficiare di un ulteriore contenimento del costo della raccolta, grazie al proseguimento dell'azione commerciale volta alla riduzione dei volumi sulle forme tecniche più costose, dello sviluppo degli impieghi e delle tendenze che caratterizzano l'aggregato delle commissioni derivanti da servizi di gestione, intermediazione e consulenza.

Il contenimento dei costi operativi, mediante il miglioramento dell'efficienza, la realizzazione di specifiche azioni volte all'ottimizzazione della spesa e la razionalizzazione delle funzioni organizzative, sarà uno dei fattori di maggior attenzione.

12 In base a quanto previsto dall'art. 26 comma 2 del Regolamento UE n. 575/2013 del 26 giugno 2013 (CRR), l'inclusione degli utili intermedi nell'ambito del capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 Capital – CET1) è subordinata alla preventiva autorizzazione dell'autorità competente (la BCE) per la cui concessione è richiesta la verifica degli stessi da parte della società di revisione.

La situazione patrimoniale ed economica del gruppo al 30 giugno 2017 è stata oggetto di attività di revisione contabile limitata. La società di revisione emetterà la propria relazione il giorno 7 agosto 2017

Il Banco BPM ha già anticipato alla Banca Centrale Europea l'intenzione di richiedere l'inclusione dell'utile netto del primo semestre 2017 nell'ambito del capitale primario di classe 1 e provvederà all'inoltro dell'istanza formale alla stessa Banca Centrale Europea. Nelle more del procedimento autorizzativo, i ratio patrimoniali indicati nel presente comunicato sono stati calcolati includendo nel CET 1 l'intero importo dell'utile netto del primo semestre 2017.

I livelli di copertura dei crediti deteriorati si manterranno elevati, e la riduzione degli stock proseguirà sia attraverso workout interno che dando esecuzione al previsto programma di cessione di posizioni classificate a sofferenza.

***

SOTTOSCRITTO L'ACCORDO PER LA CESSIONE DI ALETTI GESTIELLE SGR AD ANIMA HOLDING

Banco BPM ha sottoscritto in data odierna un Memorandum of Understanding vincolante, avente ad oggetto la cessione del 100% del capitale di Aletti Gestielle SGR a Anima Holding.

Il controvalore dell'operazione è stato convenuto in 700 milioni di euro interamente pagati per cassa al closing, incrementato di un importo da pagarsi in via dilazionata a 180 giorni dal closing pari al patrimonio netto in eccesso e agli utili di periodo maturati fino al closing, stimati indicativamente in circa complessivi Euro 250 milioni.

La cessione della partecipazione di Aletti Gestielle SGR genererà per Banco BPM una plusvalenza pari a circa 700 milioni al lordo dell'effetto fiscale. La rilevazione della plusvalenza tenuto conto anche della eventuale sottoscrizione pro quota dell'aumento di capitale di Anima Holding nella misura massima stabilita, comporterà a parità di ogni altra condizione un incremento del CET1 ratio Fully Phased stimato pari a 91 bps. Il CET1 ratio fully phased pro-forma al 30 giugno 2017 è quindi pari all'11,3%.

Inoltre sono state poste le premesse per l'avvio di un progetto di ulteriore possibile ampliamento del perimetro della partnership attraverso il trasferimento al gruppo Anima delle attività di gestione in delega in ambito assicurativo attualmente svolte da parte di Banca Aletti per conto di alcune joint venture assicurative di cui Banco BPM è attualmente parte. L'eventuale trasferimento di tali attività di gestione in delega presuppone la positiva conclusione di una separata negoziazione tra le parti dei termini e delle condizioni del trasferimento: il progetto, qualora eseguito, apporterebbe comunque al gruppo Anima (tramite Aletti Gestielle SGR) circa 11 miliardi di euro di deleghe ed è stato ad oggi valorizzato in via indicativa in un importo pari ad ulteriori 150 milioni di euro.

L'accordo raggiunto prevede che la partnership strategica tra Banco BPM e Anima e i relativi accordi commerciali di distribuzione di prodotti siano applicabili su tutto il perimetro del Gruppo Banco BPM per una durata di 20 anni dal closing.

Il Memorandum of Understanding vincolante prevede che gli accordi definitivi relativi alla cessione di Aletti Gestielle SGR siano stipulati quanto prima possibile con l'obbiettivo di addivenire al closing entro la fine del 2017, data entro la quale potrebbe avvenire anche l'eventuale sottoscrizione degli accordi vincolanti concernenti il trasferimento delle attività di gestione in delega.

L'operazione, approvata oggi dai CdA di Banco BPM e Anima, è soggetta alle usuali condizioni sospensive per tale tipologia di operazioni (ivi incluse le approvazioni delle autorità regolamentari).

Banco BPM manterrà una quota significativa in Anima Holding, impegnandosi inoltre a sottoscrivere pro quota l'eventuale aumento di capitale di Anima Holding, stimato per complessivi massimi 300 milioni di euro, a servizio dell'operazione e preservando così una presenza rilevante nel settore dell'Asset Management. L'accordo valorizzerà il pieno potenziale della rete commerciale di Banco BPM, sfruttando le migliori capacità e risorse di Aletti Gestielle SGR e Anima SGR, massimizzando le sinergie ed evitando al contempo sovrapposizioni tra le stesse.

L'operazione, oltre a generare un rilevante rafforzamento patrimoniale, presenta un profilo strategico sotto l'aspetto industriale consentendo di concorrere in modo determinante alla creazione di un polo nazionale di gestione del risparmio. Banco BPM otterrà rilevanti benefici dal punto di vista commerciale, sia in termini di ampliamento della gamma prodotti e di retrocessioni alla reti distributive che di sostegno alle proprie strategie di crescita degli AUM. Allo stesso tempo, attraverso la quota partecipativa detenuta in Anima Holding e le prospettive di creazione di valore della stessa, Banco BPM potrà contare su un persistente contributo alla redditività prospettica del Gruppo.

L'operazione di cessione in parola si configura come operazione con parti correlate ai sensi della Delibera Consob n. 17221/10 (il "Regolamento OPC Consob") e della relativa normativa aziendale adottata dalla Banca (la "Procedura Banco BPM", disponibile sul sito internet www.bancobpm.it, sezione Governance, Documenti societari), in quanto Anima Holding è stata considerata, ai fini della normativa in parola, una società in cui Banco BPM esercita influenza notevole.

Al riguardo, si fa presente che – ai fini delle richiamate normative regolamentari e aziendali – la cessione è qualificabile come operazione "di maggiore rilevanza"; tuttavia trattandosi di un'operazione "con società collegata" e non sussistendo in Anima Holding interessi significativi di altre parti correlate di Banco BPM, hanno trovato applicazione, i presupposti per le esenzioni previste dal Regolamento OPC Consob e dalla Procedura Banco BPM, fermo restando l'obbligo di fornire le informazioni in ordine all'operazione in conformità alla disciplina applicabile.

Il dott. Gianpietro Val, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

***

La Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017 sarà messa a disposizione del pubblico, nei termini di legge, presso la sede sociale e presso Borsa Italiana, nonché resa disponibile sul sito internet www.bancobpm.it e sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato .

***

I risultati al 30 giugno 2017 del Gruppo Banco BPM saranno presentati alla comunità finanziaria in una conference call fissata per oggi 4 agosto alle ore 18.30 (C.E.T.). I dettagli per connettersi all'evento sono presenti sul sito della Banca (www.bancobpm.it) nella sezione Investor Relations e sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato .

Verona, 4 agosto 2017

Note esplicative

I commenti contenuti nel presente comunicato stampa, relativi all'andamento dei principali aggregati patrimoniali ed economici, fanno riferimento ai prospetti di stato patrimoniale e di conto economico consolidati riclassificati, così come riportati in allegato ed inclusi nella Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017 approvata dal Consiglio di Amministrazione in data odierna.

Di seguito si riportano alcune note esplicative ritenute rilevanti al fine di una migliore comprensione della modalità di redazione dei citati prospetti contabili e dell'informazione sui risultati del semestre contenuta nel presente comunicato stampa.

1. Modalità di costruzione dei principali aggregati patrimoniali ed economici del Gruppo Banco BPM

Come noto, in data 1° gennaio 2017 si è perfezionata la fusione propria tra Banco Popolare Soc. Coop. e Banca Popolare di Milano S.c. a r.l., che ha dato origine a una nuova società bancaria denominata Banco BPM S.p.A.

Ai fini del presente comunicato stampa, con l'obiettivo di consentire un'adeguata informativa sull'evoluzione della situazione patrimoniale, finanziaria ed economica del Gruppo sono stati predisposti gli schemi di bilancio comparativi riclassificati, su base aggregata, relativi al 31 dicembre 2016 per lo stato patrimoniale ed al 30 giugno 2016 per il conto economico. Nel dettaglio tali schemi sono stati ottenuti mediante aggregazione dei dati risultanti dai bilanci consolidati al 31/12/2016 ed al 30/06/2016 dell'ex Gruppo Banco Popolare e dell'ex Gruppo BPM ed apportando le seguenti rettifiche:

  • elisione dei principali rapporti patrimoniali ed economici infragruppo;
  • adeguamento della valutazione in base al metodo del patrimonio netto degli investimenti detenuti nelle partecipazioni di collegamento in Alba Leasing e Factorit, per la quota di possesso che, anteriormente all'operazione di fusione, risultava classificata nel portafoglio delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita", dell'ex Gruppo BPM, per Alba Leasing, e dell'ex Gruppo Banco Popolare, per Factorit;
  • eliminazione dell'investimento detenuto dall'ex Gruppo BPM in Release S.p.A. nel comparto delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita", in contropartita della riduzione del "Patrimonio di pertinenza dei terzi", in quanto società controllata dall'ex Gruppo Banco Popolare ed oggetto di consolidamento integrale.

I dati comparativi ricostruiti su base aggregata come sopra indicato non sono stati oggetto di revisione contabile.

Si fa inoltre presente che i prospetti riclassificati contenuti nel presente comunicato sono stati costruiti a partire dagli schemi di bilancio previsti dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, in continuità con i criteri di aggregazione e di classificazione illustrati nel bilancio al 31 dicembre 2016 dell'ex Gruppo Banco Popolare, salvo le modifiche introdotte al fine di fornire specifica evidenza della "Differenza di fusione (Badwill)", come meglio specificato nel successivo punto 2., ed eliminare la rappresentazione nel conto economico del risultato correlato alla variazione del merito creditizio delle passività in fair value option, che risultava peraltro già evidenziato in una voce ad hoc, in quanto non considerato rilevante ai fini dell'apprezzamento dell'andamento di gestione. A tale riguardo si rimanda al punto successivo.

2. Nuova modalità di rappresentazione degli effetti correlati alla variazione del merito creditizio delle passività in fair value option - Applicazione anticipata delle regole previste dal nuovo principio IFRS 9

Con Regolamento UE n. 2067 del 22 novembre 2016 è stato omologato il principio contabile IFRS 9, applicabile in via obbligatoria a partire dal 1 gennaio 2018. Il citato principio consente di applicare anticipatamente rispetto al 1 gennaio 2018 le sole disposizioni riguardanti la modalità di rappresentazione delle variazioni del proprio merito creditizio ("own credit risk") per le passività finanziarie designate al fair value (cosiddetta "Fair Value Option - FVO"), senza applicare anticipatamente le altri parti del principio. Al riguardo si segnala che il Gruppo Banco BPM ha assunto la decisione di avvalersi di tale facoltà. Nel dettaglio, in base alle disposizioni del nuovo principio, gli effetti conseguenti alla variazione del proprio merito creditizio sono riconosciuti in una specifica riserva di patrimonio netto, anziché nel conto economico, anche qualora la passività dovesse risultare scaduta o estinta.

Al 30 giugno 2017 gli effetti correlati alla variazione del merito creditizio delle passività in fair value option, al netto della relatività fiscalità, sono negativi per € 7,4 milioni. Al fine di garantire un confronto omogeneo, i saldi comparativi dei prospetti contabili riclassificati sono stati oggetto di riesposizione; nel dettaglio, gli impatti positivi conseguenti alla variazione del merito creditizio riferiti al primo semestre del 2016 e all'intero esercizio 2016, rispettivamente pari a € 7,1 milioni e € 4,2 milioni, risultano pertanto esposti in contropartita della voce "Capitale e riserve" dello schema di stato patrimoniale riclassificato.

3. Impatti della PPA – Purchase Price Allocation dell'operazione di Aggregazione dell'ex Gruppo Banca Popolare di Milano

Sulla base di alcuni parametri dimensionali e qualitativi previsti dal principio contabile IFRS 3, che disciplina le aggregazioni aziendali, l'operazione di fusione propria tra Banco Popolare Soc. Coop. e Banca Popolare di Milano S.c.a r.l. si configura, ai soli fini contabili, come un'acquisizione di Banca Popolare di Milano S.c. a r.l. da parte di Banco Popolare Soc. Coop., da rilevare secondo il metodo dell'acquisto.

In base a tale metodo, alla data dell'acquisizione (1 gennaio 2017), l'acquirente deve allocare il costo dell'aggregazione (cosiddetta PPA "Purchase Price Allocation") alle attività identificabili acquisite ed alle passività assunte, entrambe misurate ai relativi fair value, rilevando altresì il valore degli interessi di minoranza dell'entità acquisita. L'eventuale eccedenza del costo dell'aggregazione non allocato deve essere iscritto come avviamento (goodwill); diversamente la differenza negativa, derivante dalla contabilizzazione dell'aggregazione a prezzi favorevoli è rilevata nel conto economico come avviamento negativo (badwill).

Con riferimento all'operazione di fusione in oggetto, il costo dell'aggregazione ammonta a € 1.548,2 milioni corrispondente alla valorizzazione delle azioni emesse da Banco BPM S.p,A, assegnate in cambio delle azioni ex BPM (n. 687.482.024), sulla base del fair value individuato nella quotazione di apertura del 2 gennaio 2017 (Euro 2,252 per azione), corrispondente alla prima quotazione disponibile da quando si sono prodotti gli effetti giuridici dell'operazione.

In base al descritto processo di allocazione, la misurazione al fair value delle attività nette acquisite ha comportato un maggior valore pari a € 259,9 milioni al netto dei correlati effetti fiscali (€ 405,5 milioni al lordo della fiscalità) rispetto al patrimonio netto contabile dell'ex Gruppo BPM che ammontava a € 4.364,4 milioni. Il fair value delle attività nette acquisite relative all'ex Gruppo BPM ammonta quindi a € 4.624,3 milioni. Di seguito si illustrano agli adeguamenti di valore delle attività nette acquisite rispetto ai relativi valori di carico nel bilancio dell'ex Gruppo BPM:

  • minor valore dei crediti per € 482,5 milioni derivante dall'effetto congiunto tra il maggior valore delle esposizioni in bonis (€ 363,0 milioni) ed il minor fair value attribuito alle esposizioni deteriorate (€ 364,3 milioni per le inadempienze probabili e € 481,2 milioni per le sofferenze);
  • rivalutazione delle attività materiali rappresentati dagli immobili, per € 311,1 milioni;
  • iscrizione di nuove attività immateriali rappresentate da marchi (€ 282,1 milioni) e client relationship (€ 299,3 milioni);
  • adeguamento al minor fair value delle partecipazioni in società collegate rispetto al valore di carico, determinato in base al metodo del patrimonio netto € 31,8 milioni;
  • adeguamento al fair value di talune attività e passività finanziarie, per un valore netto complessivo positivo per € 31,2 milioni;
  • incremento del fondo per rischi ed oneri per € 4,0 milioni;
  • passività nette correlate agli effetti fiscali delle poste in precedenza elencate pari a € 145,6 milioni.

A conclusione del processo indicato, la differenza tra il costo dell'aggregazione (€ 1.548,2 milioni) ed il fair value delle attività nette acquisite (€ 4.624,3 milioni), negativa per € 3.076,1 milioni, è stata imputata nel conto economico come utile da "bargain purchase" ed esposta in una voce separata del conto economico riclassificato al 30 giugno 2017. Ai fini dell'allocazione del prezzo di acquisizione, il processo di PPA è stato approvato in via definitiva dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo nella seduta dell' 8 giugno 2017.

A seguito degli adeguamenti di valore delle attività nette identificabili rilevati nel bilancio consolidato del Gruppo Banco BPM alla data del 1 gennaio 2017, in precedenza illustrati, l'effetto complessivo sull'utile netto consolidato del primo semestre del 2017, derivante dal "reversal" dei citati adeguamenti di valore, è risultato positivo per € 64,0 milioni, come di seguito dettagliato per singola voce di conto economico riclassificato:

  • Margine di Interesse : l'importo complessivo di periodo è positivo per € +20,0 milioni, derivante dall'effetto congiunto dei crediti in bonis, (negativo per € -53,9 milioni) e dei crediti classificati fra le inadempienze probabili (positivo per € + 73,9 milioni), riconducibile rispettivamente ai maggiori e minori valori riconosciuti in sede di PPA;
  • Altri proventi operativi: l'impatto di periodo è negativo e pari a € 13,2 imputabile al processo di ammortamento delle attività immateriali iscritte (client relationships) aventi vita utile definita;

  • Rettifiche di valore su attività materiali: l'impatto negativo sul semestre è pari a € -4,5 milioni ed è relativo alla quota di ammortamento dei maggiori valori iscritti sugli immobili;

  • Rettifiche di valore su crediti: le minori rettifiche nette del primo semestre, pari a €+ 93,4 milioni,è riconducibile ai "reversal" dei minori valori riconosciuti in sede di PPA;
  • Imposte sul reddito dell'esercizio: l'onere complessivo correlato alla fiscalità delle rettifiche sopra indicate sopra indicate è pari a € -31,7 milioni.

Rispetto ai risultati del suddetto processo imputati in via provvisoria nella situazione patrimoniale ed economica al 31 marzo 2017, si rileva come il "bargain purchase" sia stato ridotto di euro 47,7 milioni, in seguito alla rideterminazione dei fair value degli attivi relativi ai crediti in bonis e degli immobili.

Le nuove valutazioni delle attività e passività di BPM ai sensi dell'IFRS 3 e la nuova modalità di rappresentazione della "fair value option" hanno comporta il ricalcolo del risultato attribuibile al primo trimestre 2017. Pertanto il risultato "restated del 1 trimestre 2017 risulta pari a 3.191,3 milioni rispetto a 3.240,7 milioni.

4. Impatti sul conto economico derivanti dalla PPA -Purchase Price Allocation dell'operazione di aggregazione dell ' ex Gruppo Banca Popolare Italiana e dell' ex Gruppo Banca Italease

In applicazione di quanto previsto dal principio contabile internazionale di riferimento (IFRS3) il conto economico del Gruppo Banco BPM include gli impatti economici derivanti dall'allocazione della differenza di fusione, avvenuta nell'esercizio 2007, con il Gruppo Banca Popolare Italiana e del prezzo pagato nell'esercizio 2009 per l'acquisizione di Banca Italease secondo le regole previste dal citato principio. Al riguardo si evidenzia che gli impatti economici in esame si sono progressivamente ridotti e alcuni di essi sono non più significativi. Gli unici impatti economici residui degni di essere menzionati derivano dalle quote di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali aventi vita utile definita iscritte a seguito dell'acquisizione del Gruppo Banca Popolare Italiana, pari a 9,9 milioni al 30 giugno 2017 (5,3 milioni al 31 marzo 2017),oggetto di addebito nell'ambito della voce "Altri proventi netti di gestione". Tenuto conto degli ulteriori "reversal" degli adeguamenti emersi in sede di PPA dell'operazione di aggregazione in esame, l'effetto complessivo sul risultato netto consolidato al 30 giugno 2017 è negativo per € 8,6 milioni (4,1 milioni al 31 marzo 2017).

5. Modalità di esposizione delle rettifiche di valore sulle esposizione creditizie assoggettate a procedura concorsuale

Con riferimento alla contabilizzazione delle rettifiche di valore sui crediti deteriorati, nelle politiche contabili al 31 dicembre 2016 l'ex Gruppo Banco Popolare aveva fornito informativa in merito al trattamento contabile seguito per i crediti in sofferenza nei confronti di debitori assoggettati a procedure concorsuali (ad esempio, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo, amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi). In relazione a queste ultime esposizioni, le rettifiche di valore erano rilevate in base alla tecnica contabile dello stralcio (cosiddetto "write off"), ossia procedendo a cancellare la quota parte ritenuta prevedibilmente non recuperabile. Era stata inoltre fornita precisazione del fatto che la prassi della cancellazione dei crediti doveva intendersi come esatta alternativa rispetto al mantenimento del credito in bilancio con l'iscrizione di un coerente fondo rettificativo; in altri termini, la prassi dello stralcio non era intesa in alcun modo ad esprimere un giudizio di diversa probabilità di recupero rispetto a quella di un credito oggetto di svalutazione.

La prassi di stralcio dei crediti in sofferenza originava dall'esigenza di garantire un immediato riscontro contabile delle perdite relative ai crediti assoggettati a procedura concorsuale, in ragione del diverso trattamento fiscale delle perdite su crediti rispetto alle svalutazioni dei crediti previsto dalla normativa in essere antecedentemente all'entrata in vigore della Legge 6 agosto 2015, n. 132.

Su questo tema, la ex BPM adottava una prassi contabile differente.

In relazione all'esigenza di armonizzare le politiche contabili dei due gruppi partecipanti alla fusione, è stata adottata per il Banco BPM una rappresentazione contabile dei crediti in sofferenza lordi che evidenzia gli stessi includendo le cancellazioni rilevate in passato dal Banco Popolare ed espone, per coerenza, un maggiore ammontare di fondi rettificativi di pari importo. Assumendo a riferimento la data del 30 giugno 2017, l'ammontare dell'incremento dei crediti lordi in sofferenza e dei relativi fondi rettificativi determinata da tale modifica di prassi contabile ammonta a complessivi € 3,2 miliardi.

Al 30 giugno 2017 i crediti in sofferenza nei confronti di debitori assoggettati a procedure concorsuali ancora in essere non inclusi nell'esposizione lorda delle sofferenze e nei relativi fondi rettificativi ammonta a € 1,0 miliardi. Tale informazione viene fornita unicamente al fine di determinare il livello di copertura dei crediti in sofferenza e dei deteriorati in modo coerente e, quindi, confrontabile con le informative fornite in passato dalle banche partecipanti alla fusione,

6 Evoluzioni normative in materia di attività fiscali anticipate relative al Decreto Legge n. 59/2016

Si ricorda che l'articolo 11 del D.L. n. 59 del 3 maggio 2016, convertito con modificazioni dalla L. n. 119 del 30 giugno 2016, ha introdotto un regime opzionale, in virtù del quale la garanzia sulla trasformabilità in crediti di imposta delle attività fiscali per imposte anticipate che rispondono ai requisiti richiesti dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214 risulta subordinata al pagamento di un canone, dovuto per gli esercizi a partire dal 31 dicembre 2015 fino al 31 dicembre 2029, da determinarsi annualmente. L'esercizio di tale opzione è considerato irrevocabile.

Più in dettaglio, il canone annuale da versare per assicurare la convertibilità delle suddette attività per imposte anticipate in crediti d'imposta deve essere determinato annualmente applicando l'aliquota dell'1,5% ad una "base" ottenuta sommando alla differenza tra le attività per imposte anticipate trasformabili iscritte nel bilancio dell'esercizio di riferimento e le corrispondenti attività per imposte anticipate iscritte nel bilancio 2007, l'importo delle trasformazioni delle stesse attività per imposte anticipate operate dal 2008 fino all'esercizio di riferimento, e sottraendo le imposte previste dal Decreto e versate con riferimento ai predetti periodi di imposta. I canoni sono deducibili sia ai fini IRES che ai fini IRAP nell'esercizio in cui vengono pagati.

Al riguardo si precisa che per l'esercizio 2016 i due gruppi partecipanti alla fusione avevano esercitato l'opzione mediante il versamento del canone, effettuato entro il 31 luglio 2016, dell'onere riferito all'esercizio 2015, per un ammontare complessivo pari a € 27,2 milioni, interamente addebitato nel secondo trimestre del 2016.

In data 21 febbraio 2017 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la legge di conversione (L. 17 febbraio 2017, n. 15) del Decreto Legge Salva Risparmio; nel dettaglio, l'art. 26 bis, comma 4, ha modificato l'articolo 11 del D. L. 59/2016, posticipando il periodo per il quale è dovuto il canone anno che è ora stabilito con partenza dal 31 dicembre 2016 fino al 31 dicembre 2030. In virtù delle nuove disposizioni normative, nel corso del primo trimestre la voce "Altre spese amministrative" accoglie il provento non ricorrente conseguente allo storno del canone "straordinario" di competenza del 2015 e rilevato nel bilancio 2016 (€ 27,2 milioni).

La voce "Altre spese amministrative" accoglie altresì il canone stimato di competenza del primo semestre 2017, pari a € 13,4 milioni.

7 . Operazioni TLTRO II – "Targeted Longer Term Refinancing Operations"

Al 30 giugno 2017 le operazioni di raccolta da BCE, interamente costituite dai finanziamenti TLTRO II, ammontano a € 21.4 miliardi, di cui € 15,0 miliardi relativi alla capogruppo Banco BPM e € 6.4 miliardi alla controllata BPM (€ 21.4 miliardi complessivi al 31 marzo 2017).

Per ciascuna operazione TLTRO II, avente scadenza fissa di quatto anni dal momento dell'erogazione (avvenuta in base a quattro aste trimestrali a partire da giugno 2016), il tasso di riferimento è quello applicato alle operazioni di rifinanziamento principale alla data di ciascuna aggiudicazione, pari allo zero. E' tuttavia prevista la possibilità di beneficiare del più favorevole tasso di interesse sui depositi presso la BCE, nella misura massima dello 0,4%, qualora, nel periodo dal 1 febbraio 2016 al 31 gennaio 2018, i prestiti netti idonei dovessero superare di almeno il 2,5% un determinato livello benchmark.

Al 30 giugno 2017, tenuto conto del raggiungimento da parte sia di Banco BPM sia di BPM del target fissato al 31 gennaio 2018 e dell'esistenza di un piano volto al mantenimento di tale risultato, si è proceduto ad accertare gli interessi del finanziamento prendendo come riferimento il tasso di interesse negativo dello 0,4%, in base al criterio del costo ammortizzato previsto dal principio contabile IAS 39, ritenuto applicabile per l'operazione della specie.Al riguardo si precisa che gli interessi così accertati nel corso del primo semestre del 2017 ammontano complessivamente a € 71,7 milioni (21,7 milioni nel solo secondo trimestre) e si riferiscono per € 31,7 milioni a competenze non ricorrenti in quanto riferite al secondo semestre del 2016, ma non rilevate nel bilancio 2016 non essendoci alla data di redazione di tale bilancio elementi chiari e sostenibili per supportare la probabilità di conseguimento del beneficio potenziale.

8. Oneri derivanti dalla contribuzione ai meccanismi di risoluzione

Nel mese di aprile 2017, Banca d'Italia ha comunicato alle banche del Gruppo l'ammontare dei contributi ordinari da versare al Fondo di Risoluzione Unico per l'esercizio 2017, complessivamente pari a € 62,4 milioni (€ 58,7 milioni sono i contributi ordinari di competenza dell'esercizio 2016). Detto onere è stato interamente addebitato nel conto economico del primo trimestre alla voce "altre spese amministrative".Al riguardo si precisa che il 2017, così come per l'esercizio precedente, il Gruppo non intende avvalersi della possibilità di versare il contributo mediante impegni irrevocabili al pagamento, fissati nella misura massima del 15% (cosiddetti "irrevocabile payment commitments – IPC").

9. Modifiche intervenute nell'area di consolidamento

Al 1 gennaio 2017, il perimetro di consolidamento del Gruppo Banco BPM, rappresentato dalle società controllate e sottoposto ad influenza notevole, è sostanzialmente pari alla somma degli investimenti partecipativi di controllo e di collegamento detenuti dai due gruppi partecipanti alla fusione. Nel dettaglio, per le partecipazioni di controllo si segnala l'incremento della quota di controllo nella società Release S.p.a.: l'investimento detenuto dall'ex Gruppo BPM, pari al 2,92% e classificato nel portafoglio delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita", è stato portato ad incremento della quota partecipativa dell'80% detenuta dall'ex Gruppo Banco Popolare.

Per le partecipazioni di collegamento si segnala l'incremento di talune quote partecipative a seguito della riclassifica dell' investimento in precedenza classificato nel comparto delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita":

  • Alba Leasing (detenuta dal Gruppo Banco BPM per il 39,189%): l'investimento detenuto dall'ex Gruppo BPM (9,039% del capitale sociale) è stato portato ad incremento della quota detenuta dall'ex Gruppo Banco (30,15% del capitale sociale), classificata tra gli investimenti partecipativi;
  • Factorit (detenuta dal Gruppo Banco BPM per il 39,5%): la quota classificata dall'ex Gruppo Banco Popolare (9,5% del capitale sociale) è stata classificata tra le partecipazioni sottoposte ad influenza notevole, ad incremento della quota già detenuta dall'ex Gruppo BPM tra le partecipazioni (30% del capitale sociale).

Nel corso del primo trimestre 2017 si segnala, quale unica variazione significativa, l'uscita di Energreen S.A. dal perimetro di consolidamento delle società collegate; le analisi sui fatti intervenuti nel periodo hanno portato ad escludere la fattispecie dell'influenza notevole sulla società in oggetto. La partecipazione è stata pertanto riclassificata nel portafoglio delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita"; la differenza tra il fair value di nuova iscrizione ed il precedente valore di carico, positiva per € 11,7 milioni, è stata accreditata nel conto economico consolidato del primo trimestre 2017, in corrispondenza della voce "utili e perdite dalla vendita di partecipazioni ed altri investimenti".

Nel corso del secondo trimestre, a seguito del completamento delle procedure di liquidazione e della conseguente cancellazione dal competente registro delle imprese, le società controllate Bipitalia Residential e BPV Mortgages escono dal perimetro di consolidamento integrale con decorrenza primo trimestre.

Inoltre, per effetto del perfezionamento di due operazioni di fusione, escono dal perimetro di consolidamento integrale le controllate Italease Gestione Beni, Sviluppo Comparto 2, TT Toscana Tissue, Essegibi Promozioni Immobiliari (incorporate in Bipielle Real Estate) e HCS (incorporata in Terme Ioniche).

Da ultimo, si deve precisare che i fatti intervenuti nel semestre connessi al riassetto del settore Bancassurance, conseguenti alla disdetta degli accordi distributivi con il Gruppo Unipol per il ramo vita e con il Gruppo Aviva per il ramo danni, non hanno comportato alcuna modifica dell'area di consolidamento al 30 giugno 2017 per le interessenze detenute rispettivamente in Popolare Vita e Avipop Assicurazioni, sulle quali il Gruppo continua a mantenere una situazione di influenza notevole.

Nel dettaglio, a seguito della disdetta dall'accordo distributivo ed in virtù di quanto precisato nei patti parasociali sottoscritti in data 7 settembre 2007, nel mese di giugno il Gruppo Unipol ha esercitato l'opzione di vendita della quota partecipativa detenuta in Popolare Vita, pari al 50% del capitale sociale più una azione; alla data di redazione del presente comunicato sono in corso le attività per le determinazione del prezzo di esercizio dell'opzione, sulla base della metodologia corrente di mercato specificata nei citati patti parasociali. Detto esercizio non ha comportato per il Gruppo Banco BPM alcun impatto sulla situazione patrimoniale ed economica al 30 giugno 2017; sotto il profilo prudenziale si è invece ritenuto che l'esercizio dell'opzione put rappresenti un evento rilevante tale da determinare un incremento degli elementi da dedurre dal "CET1 Capital" per un ammontare pari alla migliore stima del prezzo di esercizio al momento disponibile, cio' in quanto la put option rappresenta un'esposizione sintetica nei confronti di soggetti del settore finanziario.,

Con riferimento all'opzione di vendita esercitabile da parte del Gruppo Aviva avente per oggetto la quota partecipativa detenuta in Avipop Assicurazioni, pari al 50% del capitale sociale più una azione, si precisa che, in base ai patti parasociali sottoscritti in data 14 dicembre 2017, l'esercizio dell'opzione, non ancora comunicato alla data odierna, potrà avvenire entro il 31 agosto 2017. Alla data del 30 giugno 2017, la disdetta dell'accordo distributivo e la conseguente possibilità di esercizio dell'opzione put non comporta alcun impatto sulla situazione patrimoniale ed economica del Gruppo Banco BPM. Sotto il profilo prudenziale la put option è stata trattata in modo analogo all'opzione put già esercitata dal Gruppo Unipol.

Da ultimo si deve comunque segnalare che l'effettivo trasferimento delle quote partecipative conseguente all'esercizio delle sopramenzionate opzioni, è subordinato al rilascio delle autorizzazioni da parte delle competenti autorità.

10. .Componenti non ricorrenti evidenziate nel conto economico aggregato del Gruppo Banco BPM

In conformità alle indicazioni della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 nel commento sull'andamento economico della gestione sono illustrati gli impatti delle principali componenti non ricorrenti. In particolare, sulla base di quanto esposto nei precedenti punti, si evidenzia che:

• la voce "margine di interesse" include gli interessi attivi sul finanziamento TLTRO II relativi all'esercizio 2016 per un importo complessivo pari a 31,7 milioni, lordo degli effetti fiscali; inoltre in tale voce è incluso l'impatto negativo relativo agli interessi passivi, pari a 4,1 milioni, pagati sulla transazione per la chiusura di un contenzioso fiscale pregresso;

la voce "dividendi e risultato delle partecipazioni" include il risultato negativo di SelmaBipiemme Leasing del 2° trimestre 2017, pari a € -10,5 milioni (quota di spettanza del Gruppo Banco BPM) pressoché interamente attribuibile agli oneri straordinari connessi alla rottamazione di cartelle di pagamento legate al contenzioso fiscale;

  • nella voce "spese per il personale" è stato rilevato l'onere, pari a € 1,3 milioni, relativo al ricalcolo del Fondo Esuberi che tiene conto tra l'altro dell'accordo firmato nel corso del mese di giugno 2017 per estendere l'adesione ad ulteriori 71 risorse;
  • nella voce "altre spese amministrative" è stata rilevata la sopravvenienza attiva, pari a € 27,2 milioni al lordo dell'effetto fiscale, correlata allo storno del canone di competenza dell'esercizio 2015 per garantirsi la trasformabilità di talune DTA, addebitato nell'esercizio 2016 ma non più dovuto per tale annualità in base alle disposizioni normative introdotte con la legge del 17 febbraio 2017 n. 15;
  • nella voce "Rettifiche su attività materiali ed immateriali" sono state rilevate le svalutazioni, pari a 3,5 milioni, del software che verrà dismesso in seguito alle attività di migrazione in corso di perfezionamento;
  • nella voce " rettifiche di valore nette su altre attività" sono incluse le svalutazioni relative agli investimenti nel Fondo Atlante e nel titolo subordinato emesso dalla Banca Popolare di Vicenza, classificati nelle attività disponibili per la vendita, rispettivamente per € -61,0 milioni (8,7 milioni al 31 marzo 2017) e per 15,3 milioni al lordo dei relativi effetti fiscali.
  • la voce "Utili da cessione di partecipazioni ed investimenti" comprende proventi netti non ricorrenti per € 13,3 milioni, al lordo degli effetti fiscali. La principale componente (€ 11,7 milioni) è rappresentata dagli effetti valutativi conseguente alla riclassifica dell'investimento detenuto in Energreen nel portafoglio delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita", come illustrato in precedenza.

11. Normativa riguardante la determinazione dei ratio patrimoniali di vigilanza

Dal 1° gennaio 2014 è entrata in vigore la nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 ("CRR") e nella direttiva 2013/36/UE ("CRD IV") comunitari del 26 giugno 2013 che traspongono nell'Unione Europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3). Il Regolamento e le relative norme tecniche sono direttamente applicabili negli ordinamenti nazionali e costituiscono il cosiddetto "Single Rulebook".

Si evidenzia che la nuova normativa contenuta nel "Single Rulebook" prevede un regime transitorio per l'introduzione graduale di alcune nuove regole (c.d. "phase in"). Le stime dei ratio patrimoniali che il Gruppo presumibilmente avrà al termine del periodo transitorio vengono denominate "Basilea 3 Fully Phased".

Si evidenzia che i requisiti minimi patrimoniali per il 2017 sono i seguenti:

  • coefficiente di capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 ratio: "CET1 ratio") minimo: 4,5% + 2,5% di buffer di conservazione di capitale (Capital Conservation Buffer: "CCB");
  • coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) minimo: 6,0% + 2,5% di CCB;
  • coefficiente di capitale totale minimo: 8% + 2,5% di CCB.

Si evidenzia che il 4 ottobre 2016 la Banca d'Italia, con il 18° aggiornamento della propria Circolare n. 285, ha ridotto il CCB all'1,25% per il 2017 e all'1,875% per il 2018.

La Banca d'Italia, con comunicazione del 24 marzo 2017 ha confermato il coefficiente della riserva di capitale anticiclica (Countercyclical Capital Buffer) allo zero per cento anche per il secondo trimestre 2017.

In data 24 febbraio 2017 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato al Banco BPM la propria definitiva decisione riguardante i ratio patrimoniali minimi che il Banco è tenuto a rispettare in via continuativa.

La decisione si fonda sul processo di valutazione e revisione prudenziale (SREP) condotto conformemente all'art. 4(1)(f) del Regolamento (UE) n. 1024/2013, basata sulle valutazioni individuali dei precedenti Gruppi Banco Popolare e Banca Popolare di Milano.

Pertanto, in conformità all'art. 16(2)(a) dello stesso Regolamento n. 1024/2013, che attribuisce alla BCE il potere di richiedere alle banche vigilate di mantenere un ammontare di fondi propri superiore ai requisiti patrimoniali minimi stabiliti dalla normativa vigente, è stato introdotto un requisito del 2,40% da sommare ai requisiti sopra evidenziati.

Tenuto conto dei requisiti derivanti da CCB SREP, il Gruppo Banco BPM è tenuto a rispettare, a livello consolidato, i seguenti ratio patrimoniali:

  • CET1 ratio: 8,15%;
  • Tier 1 ratio: 9,65%;
  • Total Capital ratio: 11,65%.

12. Altre note esplicative

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, redatti in forma riclassificata, riflettono su base consolidata le situazioni contabili di Banco BPM e delle società controllate predisposte con riferimento al 30 giugno 2017 ovvero, in mancanza, le più recenti situazioni contabili approvate.

Analogamente, la valutazione a patrimonio netto delle imprese collegate è stata effettuata sulla base delle informazioni contabili trasmesse a Banco BPM riferite al 30 giugno 2017 ovvero, in mancanza, delle più recenti situazioni patrimoniali predisposte dalle società collegate.

Allegati riferiti al Gruppo Banco BPM

Stato patrimoniale consolidato riclassificato al 30 giugno 2017 comparato con dati aggregati al 31 dicembre 2016

Conto economico consolidato riclassificato al 30 giugno 2017 comparato con dati aggregati al 30 giugno 2016.

Conto economico consolidato riclassificato semestrale 2017 con evidenza PPA

Conto economico consolidato riclassificato – Evoluzione trimestrale 2016 e 2017

Conto economico consolidato riclassificato trimestrale 2017 – Evidenza PPA

Per informazioni:

Investor Relations Roberto Peronaglio +39 02.77.00.2057 [email protected] Comunicazione Matteo Cidda +39 02.77.00.7438 [email protected] Ufficio Stampa Monica Provini +39 02.77.00.3515 monica.provini@ bancobpm.it

Stato patrimoniale consolidato riclassificato

Voci dell'attivo riclassificate
(migliaia di euro)
30/06/2017 31/12/2016
aggregato
Variazioni
Cassa e disponibilità liquide 790.196 897.704 (107.508) (12,0%)
Attività finanziarie e derivati di copertura 38.145.739 36.580.435 1.565.304 4,3%
Crediti verso banche 4.897.797 6.678.493 (1.780.696) (26,7%)
Crediti verso clientela 109.440.543 110.550.576 (1.110.033) (1,0%)
Partecipazioni 1.344.125 1.594.849 (250.724) (15,7%)
Attività materiali 2.985.957 2.695.781 290.176 10,8%
Attività immateriali 2.394.868 1.833.509 561.359 30,6%
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 6.722 77.369 (70.647) (91,3%)
Altre voci dell'attivo 7.714.386 7.346.204 368.182 5,0%
Totale 167.720.333 168.254.920 (534.587) (0,3%)
Voci del passivo riclassificate
(migliaia di euro)
30/06/2017 31/12/2016
aggregato
Variazioni
Debiti verso banche 26.286.161 23.276.415 3.009.746 12,9%
Debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività
finanziarie valutate al fair value 110.240.379 116.773.095 (6.532.716) (5,6%)
Passività finanziarie e derivati di copertura 10.008.681 10.682.892 (674.211) (6,3%)
Fondi del passivo 1.601.258 1.706.089 (104.831) (6,1%)
Passività associate ad attività in via di dismissione 101 960 (859) (89,5%)
Altre voci del passivo 7.140.401 3.816.296 3.324.105 87,1%
Patrimonio di pertinenza di terzi 53.120 58.238 (5.118) (8,8%)
Patrimonio netto 12.390.232 11.940.935 449.297 3,8%
- Capitale e riserve 9.219.863 10.733.631 (1.513.768) (14,1%)
- Utile (Perdita) del periodo 3.170.369 1.207.304 1.963.065 162,6%
Totale 167.720.333 168.254.920 (534.587) (0,3%)

I dati di confronto rappresentano la somma dei dati risultanti dai bilanci consolidati al 31/12/2016 dell'ex Gruppo Banco Popolare e dell'ex Gruppo BPM al netto dei rapporti infragruppo e delle rettifiche illustrate nel paragrafo "Note Esplicative del Gruppo Banco BPM" del presente Comunicato stampa.

Conto economico consolidato riclassificato

Voci del conto economico riclassificate
(migliaia di euro)
I Sem. 2017 I Sem. 2016
aggregato
Variaz.
Margine di interesse 1.059.989 1.094.342 (3,1%)
Utili (Perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto 81.939 77.394 5,9%
Margine finanziario 1.141.928 1.171.736 (2,5%)
Commissioni nette 1.090.730 942.652 15,7%
Altri proventi netti di gestione 44.662 65.849 (32,2%)
Risultato netto finanziario 101.540 208.346 (51,3%)
Altri proventi operativi 1.236.932 1.216.847 1,7%
Proventi operativi 2.378.860 2.388.583 (0,4%)
Spese per il personale (917.107) (963.759) (4,8%)
Altre spese amministrative (498.731) (548.988) (9,2%)
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (109.463) (100.981) 8,4%
Oneri operativi (1.525.301) (1.613.728) (5,5%)
Risultato della gestione operativa 853.559 774.855 10,2%
Rettifiche nette su crediti verso clientela (647.020) (1.135.512) (43,0%)
Rettifiche nette su crediti verso banche e altre attività (79.177) (17.901) 342,3%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (9.137) 2.800
Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti 13.301 32.456 (59,0%)
Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte 131.526 (343.302)
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (45.090) 110.549
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione
al netto delle imposte 402 (1.485)
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi 7.394 4.209 75,7%
Risultato del periodo senza Badwill 94.232 (230.029)
Differenza di Fusione (Badwill) 3.076.137
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 3.170.369

I dati di confronto rappresentano la somma dei dati risultanti dai bilanci consolidati al 30/06/2016 dell'ex Gruppo Banco Popolare e dell'ex Gruppo BPM al netto dei rapporti infragruppo e delle rettifiche illustrate nel paragrafo "Note Esplicative del Gruppo Banco BPM" del presente Comunicato stampa.

Conto economico consolidato riclassificato semestrale - Evidenza PPA

Voci del conto economico riclassificate
(migliaia di euro)
I Sem. 2017 P.P.A. I Sem. 2017
senza P.P.A.
Margine di interesse 1.059.989 20.048 1.039.941
Utili (Perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto 81.939 81.939
Margine finanziario 1.141.928 20.048 1.121.880
Commissioni nette 1.090.730 1.090.730
Altri proventi netti di gestione 44.662 (23.092) 67.754
Risultato netto finanziario 101.540 101.540
Altri proventi operativi 1.236.932 (23.092) 1.260.024
Proventi operativi 2.378.860 (3.044) 2.381.904
Spese per il personale (917.107) (917.107)
Altre spese amministrative (498.731) (498.731)
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (109.463) (6.288) (103.175)
Oneri operativi (1.525.301) (6.288) (1.519.013)
Risultato della gestione operativa 853.559 (9.332) 862.891
Rettifiche nette su crediti verso clientela (647.020) 93.351 (740.371)
Rettifiche nette su crediti verso banche e altre attività (79.177) (79.177)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (9.137) (9.137)
Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti 13.301 (981) 14.282
Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte 131.526 83.038 48.488
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (45.090) (27.570) (17.520)
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione
al netto delle imposte 402 402
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi 7.394 7.394
Risultato del periodo senza Badwill 94.232 55.468 38.764
Differenza di Fusione (Badwill) 3.076.137
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 3.170.369

Conto economico consolidato riclassificato – Evoluzione trimestrale

Voci del conto economico riclassificate 2017
2016 (**)
(migliaia di euro) II trim. I trim. (*) IV trim. III trim. II trim. I trim.
Margine di interesse 511.276 548.713 496.246 517.183 535.841 558.501
Utili (Perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto 40.354 41.585 36.642 33.826 32.779 44.615
Margine finanziario 551.630 590.298 532.888 551.009 568.620 603.116
Commissioni nette 543.373 547.357 511.456 449.288 474.532 468.120
Altri proventi netti di gestione 14.464 30.198 40.744 32.622 32.794 33.055
Risultato netto finanziario 63.841 37.699 119.770 111.967 132.722 75.624
Altri proventi operativi 621.678 615.254 671.970 593.877 640.048 576.799
Proventi operativi 1.173.308 1.205.552 1.204.858 1.144.886 1.208.668 1.179.915
Spese per il personale (458.386) (458.721) (661.419) (620.291) (483.205) (480.554)
Altre spese amministrative (235.551) (263.180) (372.397) (269.118) (265.507) (283.481)
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (56.495) (52.968) (152.668) (67.282) (52.168) (48.813)
Oneri operativi (750.432) (774.869) (1.186.484) (956.691) (800.880) (812.848)
Risultato della gestione operativa 422.876 430.683 18.374 188.195 407.788 367.067
Rettifiche nette su crediti verso clientela (354.530) (292.490) (1.029.512) (793.128) (385.944) (749.568)
Rettifiche nette su crediti verso banche e altre attività (70.820) (8.357) (88.619) (5.941) (12.964) (4.937)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (9.641) 504 (41.489) (16.373) 5.887 (3.087)
Rettifiche di valore su avviamenti - - (279.000) - - -
Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti (3.765) 17.066 122.846 2.688 30.894 1.562
Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte (15.880) 147.406 (1.297.400) (624.559) 45.661 (388.963)
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (9.761) (35.329) 310.027 209.098 (869) 111.418
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione
al netto delle imposte 415 (13) 4.009 - (5) (1.480)
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi 4.256 3.138 2.311 12.832 1.991 2.218
Risultato del periodo senza Badwill (20.970) 115.202 (981.053) (402.629) 46.778 (276.807)
Differenza di Fusione (Badwill) 3.076.137
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 3.191.339

(*) I dati del I trimestre 2017 sono stati rideterminati a seguito dell'approvazione in via definitiva del processo di allocazione del costo dell'aggregazione (cosiddetta PPA "Purchase Price Allocation") alle attività identificabili acquisite ed alle passività assunte.

(**) I dati del 2016 rappresentano la somma dei dati risultanti dai bilanci consolidati dell'ex Gruppo Banco Popolare e dell'ex Gruppo BPM al netto dei rapporti infragruppo e delle rettifiche illustrate nel paragrafo "Note Esplicative del Gruppo Banco BPM" del presente Comunicato stampa.

Conto economico consolidato riclassificato trimestrale – Evidenza PPA

Voci del conto economico riclassificate
(migliaia di euro)
II trim.
2017
di cui:
PPA
I trim.
2017 (*)
di cui:
PPA
Margine di interesse 511.276 5.949 548.713 14.099
Utili (Perdite) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto 40.354 41.585
Margine finanziario 551.630 5.949 590.298 14.099
Commissioni nette 543.373 547.357
Altri proventi netti di gestione 14.464 (11.213) 30.198 (11.879)
Risultato netto finanziario 63.841 37.699
Altri proventi operativi 621.678 (11.213) 615.254 (11.879)
Proventi operativi 1.173.308 (5.264) 1.205.552 2.220
Spese per il personale (458.386) (458.721)
Altre spese amministrative (235.551) (263.180)
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (56.495) (3.077) (52.968) (3.211)
Oneri operativi (750.432) (3.077) (774.869) (3.211)
Risultato della gestione operativa 422.876 (8.341) 430.683 (991)
Rettifiche nette su crediti verso clientela (354.530) 49.285 (292.490) 44.066
Rettifiche nette su crediti verso banche e altre attività (70.820) (8.357)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri (9.641) 504
Rettifiche di valore su avviamenti - -
Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti (3.765) (981) 17.066
Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte (15.880) 39.963 147.406 43.075
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente (9.761) (13.277) (35.329) (14.293)
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione
al netto delle imposte 415 (13)
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi 4.256 3.138
Risultato del periodo senza Badwill (20.970) 26.686 115.202 28.782
Differenza di Fusione (Badwill) 3.076.137
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo 3.191.339

(*) I dati del I trimestre 2017 sono stati rideterminati a seguito dell'approvazione in via definitiva del processo di allocazione del costo dell'aggregazione (cosiddetta PPA "Purchase Price Allocation") alle attività identificabili acquisite ed alle passività assunte.

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.