Earnings Release • Aug 3, 2018
Earnings Release
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| Informazione Regolamentata n. 1928-83-2018 |
Data/Ora Ricezione 03 Agosto 2018 17:36:04 |
MTA | |
|---|---|---|---|
| Societa' | : | Banco BPM S.p.A. | |
| Identificativo Informazione Regolamentata |
: | 107348 | |
| Nome utilizzatore | : | BANCOBPMN01 - Marconi | |
| Tipologia | : | 1.2 | |
| Data/Ora Ricezione | : | 03 Agosto 2018 17:36:04 | |
| Data/Ora Inizio Diffusione presunta |
: | 03 Agosto 2018 17:36:05 | |
| Oggetto | : | COMUNICATO STAMPA | |
| Testo del comunicato |
Vedi allegato.
PROVENTI OPERATIVI € 2.447 MILIONI (€ 2.306 MILIONI AL 30 GIUGNO 2017 +6,1%)
ONERI OPERATIVI € 1.391 MILIONI (€ 1.454 MILIONI AL 30 GIUGNO 2017 CON UN DECREMENTO DEL 4,4%)
IMPIEGHI A CLIENTELA € 106,7 MILIARDI (BONIS + 2,7%, DETERIORATI – 27,1% RISPETTO A DICEMBRE 2017)
RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA € 107,7 MILIARDI RISPETTO A 107,3 MILIARDI A DICEMBRE 2017
NEL 1° SEMESTRE 2018 IL GRUPPO HA GIA' REALIZZATO GRAN PARTE DEL NUOVO PIANO DI DERISKING AL 2020 ANNUNCIATO LO SCORSO FEBBRAIO ATTRAVERSO:
LA CESSIONE DI CREDITI DETERIORATI PER UN IMPORTO DI CIRCA € 5 MILIARDI LORDI (PROGETTO EXODUS), CHE PORTA IL TOTALE DELLE CESSIONI GIA' PERFEZIONATE A € 9,5 MILIARDI, PARI AL 73% DELL'OBIETTIVO DI € 13 MILIARDI
L'IMPORTANTE ATTIVITA' DI WORK OUT E DI RIDUZIONE DEGLI STOCK (CIRCA € 1 MILIARDO DI RIDUZIONE NETTA DEI CREDITI DETERIORATI NEL PRIMO SOLO SEMESTRE 2018)
CREDITI DETERIORATI NETTI IN CALO DI € 3,5 MILIARDI RISPETTO A FINE ANNO, CON UN'INCIDENZA SUL TOTALE DEGLI IMPIEGHI IN CALO DAL 12,1% (FINE 2017) AL 8,9%
INCREMENTO DELLE COPERTURE DEI CREDITI DETERIORATI LORDI CHE PASSANO DAL 48,8% DEL 31 DICEMBRE 2017 AL 51,2%
1 A partire dal 1° gennaio 2018, ha trovato applicazione il nuovo principio contabile IFRS 9 che disciplina le fasi di classificazione e misurazione, impairment ed hedge accounting relative agli strumenti finanziari, in sostituzione del principio contabile IAS 39. Come specificamente consentito dal principio contabile IFRS 9 (par. 7.2.15), Banco BPM si è avvalso della facoltà di non procedere ad alcuna rideterminazione dei saldi riferiti all'esercizio precedente applicando i nuovi criteri valutativi introdotti dal principio IFRS 9. Ne consegue che alcuni dati riferiti al 30 giugno 2018 non sono confrontabili con i dati dell'esercizio precedente in quanto determinati con criteri di valutazione diversi. Per maggiori dettagli sugli impatti derivati dall'applicazione del nuovo principio sul patrimonio e sulla rappresentazione contabile degli strumenti finanziari si rimanda alla illustrazione fornita nelle Note Esplicative (paragrafo 2).
INDIVIDUATA LA SHORT LIST PER LA CESSIONE DI ULTERIORI € 3,5 MILIARDI DI SOFFERENZE
2 Dato aggiornato al 1 agosto 2018.
3 La Raccolta Diretta include i certificates a capitale incondizionatamente protetto (€ 3,8 miliardi al 30 giugno 2018) ed esclude le operazioni pronti contro termine.
La prima applicazione del principio contabile IFRS 9 alla data del 1° gennaio 2018 ha comportato una riduzione del patrimonio netto contabile per complessivi € 1,0 miliardi (al netto dell'effetto fiscale) derivante principalmente dall'applicazione del nuovo modello di impairment sui crediti. L'impatto immediato sul Common Equity Tier 1 capital sarà diluito nell'ambito di un orizzonte temporale di 5 anni per effetto dell'esercizio dell'opzione per l'applicazione della disciplina transitoria6.
4 Considerando anche gli impatti attesi dalle operazioni di capital management già definite ed annunciate al mercato il cui perfezionamento è atteso nel corso del corrente esercizio.
5 NSFR mensile gestionale a giugno 2018
6 La disciplina transitoria relativa agli impatti derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 9 è illustrata nelle Note Esplicative (paragrafo 7)
Verona, 3 agosto 2018 – Si è riunito oggi sotto la presidenza dell'Avv.to Carlo Fratta Pasini il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, che ha approvato la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2018 del Gruppo Banco BPM.
La gestione del primo semestre dell'esercizio 2018 è stata focalizzata sulla prosecuzione delle attività di derisking previste dal piano industriale, sulla realizzazione delle operazioni di capital management già annunciate al mercato e sulla prosecuzione dei progetti di riorganizzazione delle attività del Gruppo.
Banco BPM, nell'ambito delle attività di derisking, nel corso del primo semestre ha già realizzato gran parte del nuovo piano di riduzione dei crediti deteriorati annunciato lo scorso febbraio, il cui completamento prevede, tra l'altro, la cessione di un ulteriore portafoglio di sofferenze per un valore pari a € 3,5 miliardi.
Nel proseguimento dell'attività di derisking, facendo seguito a quanto comunicato al mercato in data 19 giugno 2018, alla luce delle offerte non vincolanti ricevute in data 11 luglio, Banco BPM ha selezionato 3 consorzi di investitori con cui intende proseguire le interlocuzioni volte a individuare la controparte per tale operazione di cessione. Le potenziali controparti individuate dal Consiglio di Amministrazione della Banca sono la cordata costituita da DoBank, Fortress e Spaxs, quella costituita da Credito Fondiario ed Elliot e quella costituita da Christofferson Robb & Company Davidson Kempner e Prelios.
Nel contesto delle interlocuzioni con queste controparti, con lo scopo di favorire una potenziale ulteriore accelerazione del piano di derisking, la Banca si riserva di valutare la possibilità di cedere un ammontare maggiore di crediti ed eventualmente, anche in funzione dell'ammontare dei crediti ceduti, la piattaforma di servicing.
I tempi di perfezionamento dell'operazione saranno definiti a valle dell'attività di due diligence, che avrà una durata indicativa di 2-3 mesi.
Nel corso del 1° semestre 2018, sempre nell'ambito delle attività di derisking, il Gruppo ha continuato nello sviluppo del workout interno e nelle attività finalizzate alla realizzazione delle condizioni necessarie al perfezionamento della vendita sul mercato, tramite un'operazione di cartolarizzazione, di un portafoglio di circa € 5 miliardi di crediti in sofferenza. L'operazione, che prevede l'ottenimento della garanzia dello Stato italiano sui titoli senior emessi dalla società veicolo, è stata completata nel mese di giugno. A seguito di tale operazione lo stock delle sofferenze nette è sceso a € 3,6 miliardi, con un'incidenza sul totale degli impieghi del 3,4%, rispetto al 6% registrato al 31 dicembre 2017.
Nel primo semestre è proseguito inoltre il processo di riassetto del comparto Bancassurance avviato nello scorso esercizio e formalizzato con gli accordi che prevedevano la cessione di una quota del 65% in Popolare Vita e in Avipop Assicurazioni e l'avvio di una partnership strategica fra Banco BPM e Cattolica della durata di 15 anni. Lo scorso 29 marzo, a seguito del rilascio delle prescritte autorizzazioni da parte delle competenti autorità, Banco BPM ha perfezionato l'acquisto del 50% + 1 azione di Avipop Assicurazioni S.p.A. e di Popolare Vita S.p.A. per un controvalore complessivo di € 803,4 milioni, portando al 100% la propria quota di partecipazione nel capitale delle due compagnie. Nella stessa data Banco BPM ha perfezionato la cessione a Cattolica Assicurazioni del 65% del capitale di Avipop Assicurazioni S.p.A. e di Popolare Vita S.p.A., che in pari data hanno rispettivamente assunto la nuova denominazione di Vera Assicurazioni S.p.A. e Vera Vita S.p.A. Per effetto della descritta operazione, il conto economico ha beneficiato di una plusvalenza pari a € 175 milioni.
Con riferimento alla riorganizzazione delle attività del Gruppo, dal 1° gennaio 2018 è divenuto pienamente operativo il nuovo modello di Rete Commerciale, un importante progetto che ha visto il coinvolgimento di oltre 10.000 colleghi con oltre 3.000 risorse che hanno assunto nuovi ruoli professionali principalmente nella rete commerciale, nell'NPL Unit e nel Wealth Management. Tale processo di riorganizzazione è anche alla base della razionalizzazione della rete commerciale che ha visto, con efficacia 1° luglio, la chiusura di 310 sportelli, individuati tra le filiali meno performanti e/o per sovrapposizione territoriale.
Inoltre nel corso del semestre si sono perfezionate le operazioni di scissione del ramo di azienda Private Banking di Banca Akros a favore di Banca Aletti e di cessione da Banca Aletti ad Anima SGR dei mandati di gestione in delega degli attivi assicurativi svolti per conto delle joint venture assicurative legate alla rete bancassurance dell'ex Banco Popolare, che ha comportato un impatto positivo sul conto economico del primo semestre pari all'incasso del corrispettivo di 114 milioni, al lordo degli effetti fiscali.
Nell'ambito delle iniziative di razionalizzazione dell'assetto societario ed operativo del Gruppo si collocano anche i progetti di fusione per incorporazione nel Banco BPM delle controllate BPM S.p.A., Società Gestione Servizi BP S.C.p.A. e BP Property Management S.C.a r.l.
L'incorporazione di BPM S.p.A. è pianificata nell'ultimo trimestre 2018 e avrà decorrenza contabile e fiscale retrodata al 1° gennaio 2018.
Le fusioni delle società consortili SGS e BP Property Management produrranno invece effetto, fatto salvo il rilascio delle previste autorizzazioni da parte delle autorità competenti, indicativamente nel mese di gennaio 2019 con decorrenza degli effetti contabili e fiscali dal 1° gennaio 2019.
In tale contesto caratterizzato da un forte impegno per le attività progettuali illustrate il Gruppo ha realizzato una buona performance commerciale ed economica registrando un risultato della gestione operativa pari a € 1.056,6 milioni ed un utile netto di € 352,6 milioni.
Il margine di interesse si attesta a € 1.180,1 milioni. Tale dato non è pienamente confrontabile con quello del precedente esercizio, in quanto - a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9 – il margine di interesse è influenzato dalla riclassifica positiva del c.d. "reversal" dovuto alle riprese da attualizzazione delle sofferenze che, precedentemente, erano registrate fra le rettifiche nette su crediti e dalla riclassifica negativa dovuta al calcolo degli interessi su posizioni deteriorate basato sul valore al netto delle rettifiche e non sul valore contrattuale. Al netto di tali riclassifiche, complessivamente positive per € 128,9 milioni, il margine si attesta a € 1.051,2 milioni rispetto al dato "adjusted"7 di € 1.032,2 milioni del 1° semestre 2017 (+1,8%). La contribuzione del secondo trimestre è di € 585,0 milioni che, al netto degli effetti riferibili all'introduzione dell'IFRS 9, risulta in crescita dell'1,9% nel confronto con il primo trimestre 2018.
Il risultato delle partecipazioni valutate al patrimonio netto è positivo per € 76,0 milioni in flessione rispetto al dato di € 81,9 milioni rilevato nel corrispondente periodo dello scorso esercizio, con una contribuzione del secondo trimestre di € 33,4 milioni, in calo rispetto ad € 42,6 milioni registrati nel primo trimestre, per effetto del minor contributo registrato nel trimestre dalle società del comparto assicurativo, imputabile anche alla riduzione della quota di interessenza partecipativa. Nell'ambito di tale aggregato l'apporto principale è fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato per € 62,7 milioni.
Le commissioni nette ammontano a € 927,5 milioni, in calo del 9,0% nel confronto con il primo semestre 2017 che registrava commissioni nette pari a € 1.019,4 milioni. Tale flessione è prevalentemente imputabile al comparto dei servizi di intermediazione, gestione e consulenza, che
7 Nel primo semestre 2017 erano stati rilevati interessi sui finanziamenti TLTRO-II relativi all'esercizio 2016 per € 31,7 milioni.
si riduce di € 68,0 milioni in valore assoluto rispetto al dato del primo semestre 2017 principalmente per il negativo trend di mercato che ha caratterizzato soprattutto i mesi di maggio e giugno per effetto delle note turbolenze connesse ai Titoli di Stato italiani e ai mercati azionari internazionali e per la riorganizzazione della rete commerciale con anche il passaggio da un modello di consulenza "di prodotto" a un modello "di portafoglio", che ha richiesto opportune attività di training. Inoltre il confronto annuale risente dell'attività di collocamento di prodotti di risparmio gestito e gestioni patrimoniali, particolarmente intensa nel primo semestre 2017 dopo il rallentamento di fine 2016 legato alla fusione.
Gli altri proventi netti di gestione ammontano a € 154,2 milioni e includono la plusvalenza, pari a € 113,6 milioni, realizzata a seguito della cessione ad Anima SGR dei mandati di gestione in delega degli attivi assicurativi svolti per conto delle joint venture assicurative legate alla rete bancassurance dell'ex Banco Popolare. Al netto di tale componente, l'aggregato è pari a € 40,6 milioni, con una contrazione rispetto a € 44,7 milioni del primo semestre 2017.
Il risultato netto finanziario è pari a € 109,5 milioni rispetto a € 100,2 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio. Tale risultato è influenzato da maggiori utili da cessione che derivano dalla strategia del Gruppo volta a ridurre l'esposizione in titoli governativi italiani. Anche per tale comparto il confronto con i dati dello scorso esercizio non è pienamente omogeneo a seguito dell'introduzione dell'IFRS 9; in particolare è stato registrato a conto economico un componente positivo di € 28,1 milioni dovuto all'effetto valutativo di alcuni strumenti che in precedenza era rilevato esclusivamente nel patrimonio netto.
In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 2.447,3 milioni. Tenendo conto degli effetti dovuti alle riclassifiche sopra ricordate dovute all'introduzione dell'IFRS 9 tale dato si attesta a livello "adjusted" 9 a € 2.333,7 milioni. Rispetto al primo trimestre 2018 i proventi operativi a livello "adjusted" risultano sostanzialmente allineati (-0,1%).
Le spese per il personale, pari a € 879,1 milioni, evidenziano una riduzione del 3,8% rispetto a € 913,4 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio, con una contribuzione del secondo trimestre di € 437,1 milioni, in calo dell'1,1% nel confronto con il dato del primo trimestre, pari a € 442,1 milioni. Il costo del personale risulta in calo per effetto della riduzione dell'organico (- 544 risorse rispetto al 31 dicembre 2017). Il numero totale dei dipendenti è pari a 22.719 risorse in organico alla data del 30 giugno 2018, rispetto alle 23.263 risorse a fine 2017 (erano n. 25.001 al 31 dicembre 2015).
Le altre spese amministrative ammontano a € 414,6 milioni, in riduzione del 3,9% rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio. L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dai contributi ai fondi di risoluzione8 ed al meccanismo di tutela dei depositi, esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato. Nell'aggregato delle altre spese amministrative è incluso il canone per garantire la recuperabilità delle DTA (canone annuale DTA) per € 12,6 milioni (€ 13,4 milioni al 30 giugno 2017) e gli oneri di integrazione e fusione per € 5,1 milioni (€ 25 milioni nel corrispondente periodo dello scorso esercizio), mentre il primo semestre del 2017 beneficiava di un importo, pari a € 27,2 milioni, legato al recupero di parte del canone annuale DTA addebitato al conto economico dell'esercizio 2016. Escludendo le componenti sopra evidenziate nel confronto con il dato del primo semestre 2017, la voce risulta in calo del 5,6% per effetto degli interventi di efficientamento.
Nel secondo trimestre 2018 le spese amministrative risultano pari a € 203,1 milioni, in calo del 4,0% rispetto al dato del primo trimestre.
Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali del periodo ammontano a € 96,9 milioni, in calo dell'11,3% rispetto a € 109,3 milioni del 30 giugno 2017, per effetto della razionalizzazione del sistema informativo del Gruppo.
Il totale degli oneri operativi risulta in calo del 4,4% rispetto al primo semestre 2017 e dell'1,8% rispetto al primo trimestre 2018.
8 Single Resolution Fund e Fondo nazionale di risoluzione.
Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela sono pari a € 686,5 milioni. Anche tale aggregato risulta impattato dall'introduzione dell'IFRS 9 sia per le nuove modalità di determinazione della valutazione dei crediti introdotta dal nuovo principio sia per le riclassifiche che hanno avuto impatto sul margine di interesse. Tenendo conto esclusivamente di tali riclassifiche il dato relativo al primo semestre 2018 si attesta a € 557,5 milioni rispetto a € 647,0 milioni del primo semestre 2017. Il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti al netto delle riclassifiche IFRS 9 e gli impieghi netti, risulta pari a 104 b.p. in diminuzione rispetto al dato dello scorso esercizio pari a 154 b.p.9 ; il livello di rettifiche su crediti riflette un approccio valutativo rigoroso per mantenere elevati livelli di copertura finalizzato a cogliere eventuali ulteriori opportunità per l'accelerazione del processo di derisking.
Nel secondo trimestre 2018 il dato si attesta a € 360,2 milioni in crescita del 10,4% rispetto a € 326,2 milioni registrati nel primo trimestre per effetto dell'impatto della cessione Exodus risultato leggermente superiore alle attese a causa della situazione dei mercati finanziari.
Nel conto economico del primo semestre sono state inoltre registrate riprese nette su titoli ed altre attività finanziarie per € 0,6 milioni (contro rettifiche nette di € 79,2 milioni al 30 giugno 2017 che si riferivano prevalentemente alle svalutazioni delle quote detenute nel Fondo Atlante e delle altre esposizioni verso le banche venete).
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri comportano un onere pari a € 45,7 milioni rispetto al dato di € 9,1 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio.
Nel primo semestre dell'esercizio 2018 sono stati registrati utili da cessione di partecipazioni e investimenti per € 178,6 milioni riferiti quasi interamente all'impatto della citata riorganizzazione del comparto del bancassurance.
Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte e degli oneri sistemici ammonta a € 503,7 milioni rispetto al dato di € 129,8 milioni registrato nel primo semestre dello scorso esercizio.
Le imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente alla data del 30 giugno 2018 sono pari a € 87,3 milioni (€ 43,8 milioni al 30 giugno 2017).
Al conto economico del primo semestre sono stati addebitati oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte per € 67,4 milioni (€ 45,0 milioni nel corrispondente periodo dello scorso esercizio) che includono, al netto del correlato effetto fiscale, i contributi ordinari al Single Resolution Fund SRF per € 68,0 milioni lordi (€ 62,4 milioni lordi nel primo semestre 2017) nonché gli ulteriori contributi straordinari al Single Resolution Fund per € 25,5 milioni lordi, non presenti nello scorso esercizio.
Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi (+ € 3,6 milioni), il primo semestre 2018 si chiude con un utile netto di periodo pari a € 352,6 milioni, rispetto al risultato netto senza Badwill di € 94,2 milioni realizzato nel corrispondente periodo dello scorso esercizio (il Badwill emerso a seguito del completamento del processo di PPA, pari ad € 3.076,1 milioni, portava il risultato economico netto del primo semestre 2017 a € 3.170,4 milioni).
La raccolta diretta10 al 30 giugno 2018 ammonta a € 107,7 miliardi ed evidenzia un incremento dello 0,4% rispetto a € 107,3 miliardi del 31 dicembre 2017. Nel confronto si registra una crescita di € 3,1 miliardi della componente rappresentata dai conti correnti e depositi a vista della rete commerciale; in calo di € 1,2 miliardi i certificati di deposito e altra raccolta. Prosegue inoltre il trend
9 Il dato non è pienamente comparabile in quanto l'IFRS 9 ha introdotto un nuovo modello di impairment sui crediti.
10 Aggregato rappresentato dalla somma dei depositi e conti correnti a vista e vincolati, titoli obbligazionari emessi, certificati di deposito ed altri titoli, finanziamenti ed altri debiti, certificates a capitale protetto. Non sono incluse le operazioni di pronti contro termine.
decrescente dei titoli obbligazionari emessi ( € -1,4 miliardi) in linea con la politica finalizzata alla progressiva riduzione del costo del funding grazie alla riduzione delle forme di raccolta più onerose. Anche per quanto riguarda la provvista garantita dallo stock di certificates emessi dal Gruppo, si conferma il trend decrescente con un saldo al 30 giugno 2018 pari a € 3,8 miliardi rispetto ad € 4,0 miliardi a dicembre 2017 (-2,6%).
La raccolta indiretta al netto dei certificates a capitale protetto, è pari a € 89,8 miliardi.
La raccolta amministrata è pari a € 30,6 miliardi. Nell'ambito dell'aggregato si segnala l'uscita di un cliente istituzionale, con masse amministrate pari a € 4,8 miliardi, peraltro caratterizzate da una marginalità estremamente contenuta e, nel secondo trimestre, una flessione imputabile sostanzialmente all'andamento negativo dei mercati che si è riflesso sul valore dei titoli in custodia. Al netto di tali effetti, la raccolta amministrata risulta sostanzialmente il linea con il dato di fine dicembre 2017; senza tenerne conto, il comparto registra risulta in calo del 17,0% rispetto al 31 dicembre 2017 e del 4,2 % rispetto al 31 marzo 2018.
La componente della raccolta gestita ammonta a € 59,2 miliardi, con una flessione del 2,3% rispetto al dato di € 60,5 miliardi del 31 dicembre 2017, osservabile principalmente nelle gestioni patrimoniali e assicurative anche a causa dell'effetto temporaneo dovuto alla riorganizzazione in atto nel comparto. Positivo invece l'andamento del comparto dei fondi e sicav che ammonta a € 38,3 miliardi ed evidenzia una crescita dello 0,9% nel trimestre e del 5,8% su base annua.
Le attività finanziarie ammontano complessivamente a € 41,0 miliardi e sono in crescita del 18,9% rispetto a € 34,5 miliardi del 31 dicembre 2017. In tale aggregato sono principalmente compresi i titoli di debito per € 36,1 miliardi, i titoli di capitale e le quote di OICR per € 2,4 miliardi e il fair value dei derivati per € 2,2 miliardi; inoltre, a seguito dell'introduzione dell'IFRS 9, sono ricompresi fra le attività finanziarie (per un importo pari a € 0,3 miliardi) anche i finanziamenti verso la clientela che devono essere obbligatoriamente valutati al fair value.
L'incremento complessivo rispetto alla fine del 2017 è imputabile alla crescita dei titoli di debito classificati nel portafoglio "Hold to Collect" (+ € 1,8 miliardi), "Hold to Collect & Sell" (+ € 2,6 miliardi) e "Trading" (+ € 1,2 miliardi). I titoli governativi sono complessivamente pari a € 30,4 miliardi (+ € 5,2 miliardi rispetto al 31 dicembre 2017); in tale ambito prosegue la diversificazione, con il comparto dei titoli governativi italiani che è sceso al 62,2% del totale dei titoli governativi rispetto all'82,1% di dicembre 2017 e si attesta al 56% considerando i soli titoli governativi classificati in HTCS. Il peggioramento dello spread dei titoli governativi italiani ha comportato la riduzione delle riserve complessive lorde sui titoli del portafoglio Hold to Collect & Sell dai + € 165 milioni registrati al 31 dicembre 2017 ai - € 200 circa del 30 giugno 2018.
Gli impieghi netti verso la clientela11 ammontano al 30 giugno 2018 a € 106,7 miliardi, in calo di € 1,0 miliardi rispetto al dato del 31 dicembre 2017 per effetto delle cessioni di NPL realizzate con il progetto Exodus e delle rettifiche IFRS 9 apportate principalmente ai crediti deteriorati. Prendendo a riferimento l'aggregato ricalcolato al 1° gennaio 2018, gli impieghi crescono dello 0,6% rispetto a gennaio; rispetto a marzo, la crescita è dello 0,5%.
Gli impieghi performing risultano in crescita di € 0,9 miliardi rispetto al 31 dicembre 2017 (+0,9%); considerando anche l'effetto dei titoli senior sottoscritti nell'ambito della cessione di crediti Exodus, i crediti performing risultano pari a € 97,2 miliardi con una crescita del 2,7% rispetto al 31 dicembre 2017.
11 Nell'aggregato non vengono ricompresi i crediti verso la clientela che, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9, devono essere obbligatoriamente valutati al fair value. Tali crediti, pari a € 337 milioni sono ricompresi fra le attività finanziarie valutate al fair value
Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano al 30 giugno 2018 a € 9,5 miliardi ed evidenziano una diminuzione di € 3,5 miliardi (-27,1%) rispetto al 31 dicembre 2017. La riduzione dell'aggregato deriva dalla cessione realizzata nell'ambito del progetto Exodus per € 2,1 miliardi, dall'applicazione dell'IFRS 9 che ha consentito di apportare ulteriori rettifiche su sofferenze per € 1,2 miliardi e dalla prosecuzione dell'importante attività di work out.
L'esame delle singole poste evidenzia la seguente dinamica:
L'indice di copertura dell'intero aggregato dei crediti deteriorati si attesta al 51,2%, in crescita rispetto al 48,8% del 31 dicembre 2017.
In maggior dettaglio, al 30 giugno 2018, il grado di copertura risulta essere il seguente:
Il coverage ratio delle esposizioni in bonis è pari allo 0,41% rispetto allo 0,32% del 31 dicembre 2017. Al netto delle operazioni di pronti contro termine, sostanzialmente prive di rischio, il livello di copertura dei crediti in bonis sale allo 0,44% (0,34% alla data del 31 dicembre 2017). L'incremento della copertura è principalmente attribuibile all'applicazione del nuovo modello di impairment previsto dall'IFRS 9.
Al 30 giugno 2018 i Fondi Propri del Gruppo, inclusivi dell'utile in corso di formazione alla medesima data, ammontano a 10.611 milioni, in calo rispetto agli 11.544 milioni del 31 dicembre 2017 per effetto, da un lato, dell'andamento negativo delle riserve patrimoniali legate al portafoglio HTCS e del rimborso anticipato ed ammortamento di alcuni strumenti computabili nel capitale aggiuntivo di classe 1 e di classe 2 e, dall'altro, del termine, a partire dal 1° gennaio 2018, del regime transitorio previsto per l'introduzione graduale di alcune delle regole introdotte a partire dal 1° gennaio 2014 con il cosiddetto "Framework Basilea 3".
Il Common Equity Tier 1 ratio (CET1 ratio phased in) è pari al 12,9% rispetto al 12,4% del 31 dicembre 2017. L'incremento è imputabile alla riduzione delle attività ponderate per il rischio (-8.542 milioni) principalmente conseguente all'autorizzazione ottenuta dalla BCE, con decorrenza dal 31 marzo 2018, all'estensione dell'utilizzo dei modelli interni per la misurazione del rischio di credito alle esposizioni della controllata BPM S.p.A. Tale ratio beneficia dell'esercizio dell'opzione per l'applicazione integrale della disciplina transitoria introdotta dal nuovo articolo 473 bis del regolamento UE n. 575/2013, che dilaziona nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante
12 In base a quanto previsto dall'art. 26 comma 2 del Regolamento UE n. 575/2013 del 26 giugno 2013 (CRR), l'inclusione degli utili intermedi nell'ambito del capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 Capital – CET1) è subordinata alla preventiva autorizzazione dell'autorità competente (la BCE) per la cui concessione è richiesta la verifica degli stessi da parte della società di revisione.
Il bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2018 è stato oggetto di attività di revisione contabile limitata ed il Banco BPM presenterà istanza formale per l'immediata inclusione dell'utile in corso di formazione nel Capitale primario di classe 1. I dati ed i ratio patrimoniali illustrati nell'ambito del presente comunicato stampa includono l'utile in corso di formazione alla data del 30 giugno 2018 risultante dal bilancio semestrale consolidato abbreviato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data odierna.
dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9. Considerando anche gli impatti attesi dalle operazioni di capital management già definite ed annunciate al mercato il cui perfezionamento è atteso nel corso del corrente esercizio, il CET 1 ratio fully phased pro-forma è pari al 11,4%.
Il Tier 1 ratio è pari al 13,1% rispetto al 12,7% del 31 dicembre 2017, mentre il Total Capital ratio è pari al 15,8% rispetto al 15,2% del 31 dicembre 2017.
Lo scenario macroeconomico mondiale si conferma ancora favorevole, ma restano sullo sfondo i rischi di un aumento del protezionismo e dei tassi d'interesse, che potrebbero fare emergere tensioni e vulnerabilità di tipo finanziario.
In tale contesto le previsioni di crescita nel nostro Paese per il 2018 sono state riviste al ribasso a +1,2%/+1,3%, a seguito di un più contenuto contributo dell'export e dell'incertezza su tempi e modalità di attuazione delle misure di natura economica presenti nel programma di governo.
Allo stato trovano comunque conferma le attese di una moderata espansione del credito al settore privato e alle imprese, soprattutto manifatturiere, con un contemporaneo complessivo miglioramento della sua qualità.
Il Gruppo, avendo già completato un numero rilevante di progetti del Piano Strategico 2016-2019, tra cui in particolare la messa a regime dell'unità organizzativa dedicata alla gestione dei non performing loans, l'integrazione informatica, la definizione degli assetti delle partnership nell'asset management e nel bancassurance, la riorganizzazione della rete commerciale, focalizzerà la propria attenzione sulla razionalizzazione delle attività di private e investment banking, sul progetto di digital transformation, sulla semplificazione del perimetro di Gruppo e sull'ottimizzazione della propria presenza territoriale.
Inoltre, potendo fare leva sull'esito positivo delle operazioni di NPL disposal completate, proseguirà nell'azione di complessivo derisking, in piena coerenza con i nuovi ambiziosi obiettivi annunciati.
La gestione ordinaria nel corso dei prossimi trimestri resterà improntata al recupero di redditività, che trarrà vantaggio dagli effetti sinergici derivanti dalla fusione.
L'andamento dei proventi, pur permanendo pressioni competitive sulla marginalità, potrà beneficiare dell'accelerazione dei volumi di impiego, di un ulteriore contenimento del costo medio della raccolta, grazie ai residui margini di ottimizzazione del suo mix, e del positivo contributo delle partecipate, mentre la dinamica delle commissioni, in particolare quelle derivanti da servizi di gestione, intermediazione e consulenza, non dovrebbe discostarsi significativamente dai valori del primo semestre, complici anche l'incertezza e la volatilità prevedibili dei mercati.
Il contenimento dei costi operativi, mediante il miglioramento dell'efficienza, la realizzazione di specifiche azioni volte all'ottimizzazione della spesa e la razionalizzazione delle funzioni organizzative, continuerà a costituire uno dei principali fattori di attenzione.
I livelli di copertura dei crediti deteriorati si manterranno elevati, e la riduzione degli stock proseguirà sia attraverso il workout interno che, come detto, attraverso l'implementazione delle azioni previste nel piano di derisking.
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Si segnala che il Consiglio di Amministrazione odierno ha deliberato di nominare al proprio interno la dott.ssa Cristina Galeotti quale componente e Presidente del Comitato Parti Correlate, fino all'approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2019, in luogo della dott.ssa Cristina Zucchetti che mantiene la carica di Consigliere e componente del Comitato Remunerazioni. La composizione aggiornata del Comitato Parti Correlate è pertanto la seguente: Cristina Galeotti (Presidente), Mario Anolli (Vice Presidente), Marisa Golo e Costanza Torricelli.
Al riguardo si precisa che, sulla base della verifica effettuata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 9 maggio 2018, il Consigliere dott.ssa Cristina Galeotti – che mantiene altresì la carica di componente del Comitato Nomine - riveste la qualifica di Consigliere non esecutivo e risulta in possesso dei requisiti di indipendenza di cui all'art. 20.1.6 dello Statuto sociale.
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Il dott. Gianpietro Val, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
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La Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2018 sarà messa a disposizione del pubblico, nei termini di legge, presso la sede sociale e presso Borsa Italiana, nonché resa disponibile sul sito internet www.bancobpm.it e sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato .
I risultati al 30 giugno 2018 del Gruppo Banco BPM saranno presentati alla comunità finanziaria in una conference call fissata per oggi 3 agosto 2018 alle ore 18.00 (C.E.T.). La documentazione a supporto della conference call è disponibile sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato () e sul sito internet della Banca (www.bancobpm.it), nel quale sono altresì presenti i dettagli per connettersi all'evento.
I commenti contenuti nel presente comunicato stampa, relativi all'andamento dei principali aggregati patrimoniali ed economici, fanno riferimento ai prospetti di stato patrimoniale e di conto economico consolidati riclassificati, così come riportati in allegato ed inclusi nella Relazione Finanziaria Semestrale consolidata al 30 giugno 2018, redatta in conformità al principio contabile IAS 34, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data odierna.
Di seguito si riportano alcune note esplicative ritenute rilevanti al fine di una migliore comprensione della modalità di redazione dei citati prospetti contabili e dell'informazione sui risultati del semestre contenuta nel presente comunicato stampa.
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico contenuti nel presente comunicato sono rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire indicazioni sull'andamento generale del Gruppo fondate su dati economici-finanziari di rapida e facile determinazione.
Detti prospetti sono stati costruiti a partire dagli schemi di bilancio previsti dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, oggetto di aggiornamento in data 22 dicembre 2017 al fine di recepire i nuovi principi contabili IFRS 9 e IFRS 15.
Alla luce delle nuove categorie contabili di strumenti finanziari IFRS 9, si è reso necessario adattare alcune modifiche negli schemi riclassificati rispetto a quelli in uso fino al 31 dicembre 2017, come di seguito illustrato.
Nel dettaglio, i precedenti aggregati intitolati "Attività finanziarie e derivati di copertura", "Crediti verso banche" e "Crediti verso clientela" sono stati sostituiti dai seguenti nuovi aggregati:
o "Finanziamenti verso clientela": trattasi dei crediti verso la clientela rappresentati da finanziamenti ed esposti nella voce dell'attivo dello schema di Banca d'Italia "40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) Crediti verso clientela. Sono quindi esclusi i crediti rappresentati da titoli ricondotti nell'aggregato delle "Altre attività finanziarie", fatta eccezione per l'esposizione rappresentata dai titoli "senior" sottoscritti nell'ambito dell'operazione di cartolarizzazione di crediti a sofferenza originati dal Gruppo (cessione Exodus) per € 1.654 milioni;
"Altre attività finanziarie", costituita dalle seguenti voci:
Per quanto riguarda le voci del passivo riclassificato non si segnalano modifiche di rilievo; il precedente aggregato "Debiti verso clientela, titoli in circolazione e passività finanziarie valutate al fair value" è stato ridenominato in "Raccolta diretta", aggregato per il quale viene fornita evidenza separata tra la voce "Debiti verso clientela" (voce 10 b) del passivo dello schema di Banca d'Italia) e "Titoli in circolazione e passività finanziarie designate al fair value" (pari alle voci 10 c) e 30 del passivo dello schema di Banca d'Italia).
Per le restanti voci dello stato patrimoniale riclassificato i criteri di aggregazione illustrati nel bilancio consolidato dell'esercizio 2017 non sono stati modificati.
Con riferimento al prospetto di conto economico riclassificato, l'applicazione dell'IFRS 9 ha comportato una ridefinizione degli aggregati relativi al risultato netto finanziario ed alle rettifiche di valore per impairment, in funzione delle nuove categorie di strumenti finanziari e dei relativi criteri di misurazione. Di seguito si illustra il raccordo delle nuove voci rispetto allo schema del conto economico redatto in base alla Circolare di Banca d'Italia n. 262:
Per le restanti voci del prospetto di conto economico riclassificato i criteri di aggregazione e di riclassificazione illustrati nel bilancio consolidato dell'esercizio 2017 non sono stati modificati ad eccezione di quanto riportato nella nota n. 4.
Con riferimento ai prospetti contabili utilizzati ai fini del presente comunicato stampa, nell'ottica di garantire un confronto il più possibile omogeneo in termini gestionali, si deve segnalare che:
I principi contabili adottati per la predisposizione delbilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2018, con riferimento alla classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e delle passività, nonché per il riconoscimento dei costi e dei ricavi, sono quelli contenuti nei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e nelle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 30 giugno 2018, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. Al riguardo si segnala che, a partire dal 1° gennaio 2018, hanno trovato applicazione i nuovi principi contabili IFRS 9 "Strumenti finanziari" e IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti". Per l'illustrazione degli impatti relativi alla prima applicazione di tali principi si fa rinvio al successivo punto 2.
Si precisa inoltre che l'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti nello stato patrimoniale. Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione dell'informativa semestrale al 30 giugno 2018.
In considerazione della situazione di incertezza che caratterizza il contesto di riferimento, non si può escludere che le stime ed assunzioni, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione della
Relazione finanziaria semestrale e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale.
A partire dal 1° gennaio 2018 hanno trovato applicazione i nuovi principi contabili IFRS 9 e IFRS 15, che disciplinano rispettivamente il trattamento contabile degli strumenti finanziari e dei ricavi conseguenti ai servizi prestati alla clientela nell'ambito dell'ordinaria attività.
In occasione della predisposizione della Relazione Finanziaria Semestrale, oggetto di revisione contabile limitata da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A, sono stati quindi quantificati in misura definitiva gli impatti relativi alla prima applicazione (di seguito anche "FTA – First Time Adoption") dei suddetti principi.
Al riguardo si deve premettere che il Gruppo Banco BPM si è avvalso della facoltà prevista nelle disposizioni transitorie di non riesporre i saldi di confronto, ma di aggiustare il patrimonio netto consolidato di apertura al 1° gennaio 2018.
La prima applicazione dei principi IFRS 9 e IFRS 15 ha quindi comportato una riduzione del patrimonio netto consolidato di apertura al 1 gennaio 2018, pari a € 1.071,4 milioni, che è passato da € 11.963,5 milioni a € 10.892,2 milioni.
Il principio contabile IFRS 9 ha determinato un effetto negativo sul patrimonio netto contabile pari a € 1.056,6 milioni (€ -1.406,0 milioni al lordo degli effetti fiscali) attribuibile ai seguenti effetti:
Con riferimento ai ratio patrimoniali al 1 gennaio 2018 gli impatti sopra illustrati comportano una riduzione di 182 bps del CET 1 ratio fully phased che passa dall'11,92% - valore anteriore alla prima applicazione del nuovo standard - al 10,10%. Tali impatti non tengono conto dell'opzione già esercitata per l'applicazione integrale della disciplina transitoria introdotta dal nuovo articolo 473 bis del Regolamento UE n. 575/2013 che dilaziona ("phase in") nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal nuovo standard contabile.
Tale disciplina consente di includere nel CET1 una porzione dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese per i primi cinque esercizi (rispettivamente pari al 95%, all'85%, al 70%, al 50% e al 25% a partire dal 2018 fino al 2022). Dal 1° gennaio 2023 l'impatto derivante dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 sarà quindi pienamente riflesso nel computo dei fondi propri.14
Tenendo conto della disciplina transitoria l'impatto della prima applicazione del principio contabile IFRS 9 sul CET1 per tutto l'esercizio 2018 è positivo per +5 bps; detto effetto si spiega con l'inclusione nel CET1 del valore assoluto dei fondi rettificativi per perdite attese su garanzie impegni calcolati in base all'IFRS 9, anziché al solo incremento dei fondi rettificativi rispetto a quelli esistenti al 31 dicembre 2017 in ossequio al principio contabile IAS 3715.
Il principio contabile IFRS 15 "Ricavi provenienti da contratti con i clienti" introduce un unico modello per la rilevazione di tutti i ricavi derivanti dai contratti stipulati con la clientela nell'ambito dell'attività ordinaria.
In base alle analisi svolte è emerso che le modalità di riconoscimento dei ricavi introdotte dal nuovo principio contabile risultano sostanzialmente allineate con il previgente trattamento contabile e pertanto non sono emersi impatti significativi. In dettaglio, la prima applicazione dell'IFRS 15 ha comportato una riduzione del patrimonio netto pari a € 14,8 milioni (€ 20,4 milioni al lordo dell'effetti fiscale) riconducibile alla rilevazione di una passività ("refund liabiities") a presidio della possibilità che talune commissioni incassate a fronte di taluni prodotti assicurativi a premio unico possano essere oggetto di storno a seguito di estinzioni anticipate.
In termini di ratio patrimoniali, gli impatti sul CET1 risultano limitati (-3 b.p.).
Sulla base di quanto sopra illustrato nel seguente prospetto si fornisce la riconciliazione tra il patrimonio netto al 31 dicembre 2017 ed il patrimonio netto rideterminato al 1° gennaio 2018 per effetto dell'applicazione dei nuovi standard.
14 La disciplina transitoria citata è illustrata al paragrafo 7 delle presenti note esplicative.
13 Il Decreto emanato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze il 10 gennaio 2018 ha stabilito che l'impatto patrimoniale negativo conseguente all'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9 è deducibile dal reddito imponibile IRES ed IRAP dell'esercizio 2018. Alla data della prima applicazione si è conseguentemente generata una perdita fiscale in corso di formazione per le maggiori società del Gruppo. In base alla normativa in vigore le perdite fiscali IRES sono riportabili a nuovo e possono essere recuperate tramite la generazione di redditi imponibili negli esercizi successivi senza alcun limite temporale. Diversamente le perdite fiscali IRAP non sono riportabili a nuovo. Alla luce della suddetta normativa le attività fiscali iscritte in sede di FTA sono quasi esclusivamente riconducibili all'IRES.
15 Al riguardo si veda Q&A EBA n. 2018/3923 del 25 maggio 2018.
| - importi in migliaia di euro - | |
|---|---|
| Patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2017 | 11.963.540 |
| di cui: patrimonio netto di Gruppo | 11.900.230 |
| di cui: patrimonio netto di terzi | 63.310 |
| Impatto IFRS 9 sul patrimonio netto consolidato al 1 gennaio 2018 (lordo fiscalità) | (1.405.963) |
| - impatti su perdite attese (ECL) su attività finanziarie deteriorate (Stage 3) (1.245.844) |
|
| - impatti su perdite attese (ECL) su att. fin. performing (Stage 1 e Stage 2) (90.089) |
|
| - impatti su perdite attese (ECL) sulle esp. fuori bilancio (garanzie e impegni) (16.451) |
|
| - impatti Classificazione&Misurazione (esclusa ECL) |
38.769 |
| - impatto indiretto su partecipazioni di collegamento (equity method) (92.348) |
|
| Impatto IFRS 15 sul patrimonio netto consolidato al 1 gennaio 2018 (lordo fiscalità) | (20.400) |
| Impatto fiscale al 1 gennaio 2018 | 354.979 |
| Impatto IFRS 9 e IFRS 15 sul patrimonio netto cons. al 1 gennaio 2018 (netto fiscalità) | (1.071.384) |
| Patrimonio netto consolidato al 1 gennaio 2018 | 10.892.156 |
| di cui: patrimonio netto di Gruppo | 10.834.589 |
| di cui: patrimonio netto di terzi | 57.567 |
Rispetto ai dati comunicati in via provvisoria in data 9 maggio 2018, in occasione della diffusione dei risultati riferiti al 31 marzo 2018, il patrimonio netto al 1 gennaio 2018 ha segnato una riduzione pari a 33,5 milioni, imputabile per € 14,8 milioni alla quantificazione degli effetti del principio IFRS 15, resasi disponibile nel secondo trimestre, e per € 18,7 milioni al principio IFRS 9. In maggior dettaglio, la variazione degli effetti relativi alla prima applicazione dell'IFRS 9 è riconducibile al completamento di alcune attività di analisi e di controllo, anticipate nel citato comunicato stampa, che hanno consentito di addivenire ad un affinamento sulle stime di impatto. In particolare, nel corso del secondo trimestre sono stati condotti alcuni approfondimenti sulla metodologia e sul perimetro di applicazione del modello di impairment, sono state sistemate alcune anomalie riscontrate nel calcolo dell'ECL e si è tenuto conto della disponibilità di informazioni aggiornate sugli effetti indiretti relativi ad alcuni investimenti partecipativi di collegamento.
In applicazione di quanto previsto dal principio contabile internazionale (IFRS3) il conto economico del Gruppo Banco BPM include gli impatti economici derivanti dall'allocazione dei prezzi pagati per l'aggregazione con il Gruppo Banca Popolare di Milano perfezionata nell'esercizio 2017 e per l'acquisizione dei Gruppi Banca Popolare Italiana e Banca Italease perfezionate rispettivamente negli esercizi 2007 e 2009.
L'effetto complessivo sull'utile netto consolidato del primo semestre del 2018, derivante dal "reversal" degli adeguamenti di valore delle attività nette acquisite, è risultato positivo per € 50,5 milioni (principalmente riferito all'ex Gruppo Banca Popolare di Milano).
A partire dalla presente Relazione Finanziaria Semestrale è stata introdotta nel Conto Economico Riclassificato una voce denominata "Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte" destinata ad accogliere gli oneri ordinari e straordinari introdotti a carico delle banche in forza dei meccanismi di risoluzione europeo e nazionale (FRU e FRN) e del meccanismo di tutela dei depositi (DGS).
Con riferimento ai dati al 30 giugno 2018 sono stati ricompresi in tale voce:
Nel corso del primo semestre non si segnalano variazioni significative nell'area di consolidamento delle società controllate in via esclusiva.
Con riferimento al perimetro delle società collegate, si precisa che il riassetto del settore Bancassurance, conseguente alla disdetta degli accordi distributivi con il Gruppo Unipol per il ramo vita e con il Gruppo Aviva per il ramo danni e al successivo accordo siglato con Cattolica Assicurazioni, non ha comportato alcuna modifica dell'area di consolidamento al 30 giugno 2018 per le partecipazioni detenute rispettivamente in Popolare Vita (ora Vera Vita S.p.A.) e Avipop Assicurazioni (ora Vera Assicurazioni S.p.A.), sulle quali al 30 giugno 2018 il Gruppo continua a mantenere una situazione di influenza notevole. Risulta modificata unicamente la percentuale di interessenza che, per entrambe le partecipate, è passata del 50% al 35%.
In conformità alle indicazioni della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 nel commento sull'andamento economico della gestione sono illustrati gli impatti delle principali componenti non ricorrenti come di seguito riepilogati:
Nel complesso, tenendo conto anche degli effetti di pertinenza delle minoranze (pari a € + 0,2 milioni), le componenti non ricorrenti di competenza dei primi sei mesi dell'esercizio 2018 sono quindi positive per € 238,3 milioni.
Nel complesso, al netto del relativo impatto fiscale (pari a € 2,7 milioni), le componenti non ricorrenti di competenza dei primi sei mesi dell'esercizio 2017 erano negative per €- 51,2 milioni.
Dal 1° gennaio 2014 è entrata in vigore la nuova disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 ("CRR") e nella direttiva 2013/36/UE ("CRD IV") comunitari del 26 giugno 2013 che traspongono nell'Unione Europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3). Il Regolamento e le relative norme tecniche sono direttamente applicabili negli ordinamenti nazionali e costituiscono il cosiddetto "Single Rulebook".
Si evidenzia che i requisiti minimi patrimoniali per il 2018 sono i seguenti:
Si evidenzia che il 4 ottobre 2016 la Banca d'Italia, con il 18° aggiornamento della propria Circolare n. 285, ha ridotto il CCB all'1,875% per il 2018.
La Banca d'Italia, con comunicazione del 23 settembre 2017 ha confermato il coefficiente della riserva di capitale anticiclica (Countercyclical Capital Buffer) allo zero per cento.
Con la propria comunicazione del 30 novembre 2017 la Banca d'Italia ha identificato il gruppo bancario Banco BPM come istituzione a rilevanza sistemica (Other Systemically Important Institution, O-SII). La riserva O-SII è per il 2018 pari a zero, mentre è richiesto a Banco BPM il graduale raggiungimento di una riserva pari allo 0,25% con incrementi lineari a partire dal 1° gennaio 2019 al 1° gennaio 2022.
In data 27 dicembre 2017 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato al Banco BPM la propria definitiva decisione riguardante i ratio patrimoniali minimi che il Banco BPM è tenuto a rispettare in via continuativa.
La decisione si fonda sul processo di valutazione e revisione prudenziale (SREP) condotto conformemente all'art. 4(1)(f) del Regolamento (UE) n. 1024/2013.
Pertanto, in conformità all'art. 16(2)(a) dello stesso Regolamento n. 1024/2013, che attribuisce alla BCE il potere di richiedere alle banche vigilate di mantenere un ammontare di fondi propri superiore ai requisiti patrimoniali minimi stabiliti dalla normativa vigente, è stato introdotto un requisito del 2,50% da sommare ai requisiti sopra evidenziati.
Tenuto conto dei requisiti derivanti da CCB SREP, il Gruppo Banco BPM è tenuto a rispettare, a livello consolidato, i seguenti ratio patrimoniali:
Entro la scadenza prevista ( 1 febbraio 2018) il Banco BPM ha informato la Banca centrale Europea di aver esercitato l'opzione per l'applicazione nella sua integralità della disciplina transitoria prevista del nuovo articolo 473 bis del Regolamento UE n. 575/2013 che dilaziona nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9. La suddetta disciplina transitoria prevede la possibilità di includere nel capitale primario di classe 1 una componente positiva transitoria per una percentuale dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese su crediti per effetto dell'applicazione del principio contabile IFRS 9. Tale percentuale è decrescente nel tempo in un arco temporale di cinque anni come di seguito indicato:
Dal 1° gennaio 2023 l'impatto derivante dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 sarà pienamente riflesso nel computo dei fondi propri.
Oltre alla possibilità di dilazionare l'impatto derivante dalla prima applicazione del principio contabile alla data del 1 gennaio 2018, la disciplina transitoria prevede la possibilità di dilazionare gli eventuali impatti che l'applicazione del nuovo modello di impairment produrrà anche nei primi esercizi successivi alla prima applicazione del nuovo principio contabile ancorché limitatamente a quelli derivanti dalla valutazione delle attività finanziarie non deteriorate. Al 30 giugno 2018 quest'ultima possibilità (indicata come "approccio dinamico") non è stata apllicata.
Le stime dei ratio patrimoniali che il Gruppo avrebbe, a parità di ogni altra condizione, qualora non avesse esercitato la suddetta opzione vengono denominate per brevità "IFRS 9 fully phased". I ratio patrimoniali denominati "IFRS 9 phased in" sono calcolati applicando invece le suddette disposizioni transitorie.
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, redatti in forma riclassificata, riflettono su base consolidata le situazioni contabili di Banco BPM e delle società controllate predisposte con riferimento al 30 giugno 2018 ovvero, in mancanza, le più recenti situazioni contabili approvate.
Analogamente, la valutazione a patrimonio netto delle imprese collegate è stata effettuata sulla base delle informazioni contabili trasmesse a Banco BPM riferite al 30 giugno 2018 ovvero, in mancanza, delle più recenti situazioni patrimoniali predisposte dalle società collegate.
Per informazioni:
Investor Relations Roberto Peronaglio +39 02.77.00.2057 [email protected] Comunicazione Matteo Cidda +39 02.77.00.7438 [email protected]
Media Relations +39 02.77.00.3784 [email protected]
| (migliaia di euro) | 30/06/2018 | 01/01/2018 Restated |
31/12/2017 | Var. su 01/01/2018 |
Var. su 31/12/2017 |
Var. % su 01/01/2018 |
Var. % su 31/12/2017 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 796.466 | 976.686 | 976.686 | -180.220 | -180.220 | -18,5% | -18,5% |
| Finanziamenti valutati al CA | 112.040.842 | 111.044.748 | 112.681.902 | 996.094 | -641.060 | 0,9% | -0,6% |
| - Finanziamenti verso banche | 5.309.940 | 4.936.507 | 4.939.223 | 373.433 | 370.717 | 7,6% | 7,5% |
| - Finanziamenti verso clientela (*) | 106.730.902 | 106.108.241 | 107.742.679 | 622.661 -1.011.777 | 0,6% | -0,9% | |
| Altre attività finanziarie | 41.048.648 | 34.884.798 | 34.533.172 | 6.163.850 | 6.515.476 | 17,7% | 18,9% |
| - Valutate al FV con impatto a CE | 7.977.461 | 6.417.083 | 5.184.586 | 1.560.378 | 2.792.875 | 24,3% | 53,9% |
| - Valutate al FV con impatto su OCI | 19.017.645 | 16.750.072 | 17.128.622 | 2.267.573 | 1.889.023 | 13,5% | 11,0% |
| - Valutate al CA | 14.053.542 | 11.717.643 | 12.219.964 | 2.335.899 | 1.833.578 | 19,9% | 15,0% |
| Partecipazioni | 1.355.065 | 1.256.843 | 1.349.191 | 98.222 | 5.874 | 7,8% | 0,4% |
| Attività materiali | 2.733.275 | 2.735.182 | 2.735.182 | -1.907 | -1.907 | -0,1% | -0,1% |
| Attività immateriali | 1.295.196 | 1.297.160 | 1.297.160 | -1.964 | -1.964 | -0,2% | -0,2% |
| Attività fiscali | 4.903.767 | 4.897.397 | 4.520.189 | 6.370 | 383.578 | 0,1% | 8,5% |
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | 44.861 | 106.121 | 106.121 | -61.260 | -61.260 | -57,7% | -57,7% |
| Altre voci dell'attivo | 2.810.958 | 3.007.162 | 3.007.162 | -196.204 | -196.204 | -6,5% | -6,5% |
| Totale dell'attivo | 167.029.078 | 160.206.097 | 161.206.765 | 6.822.981 | 5.822.313 | 4,3% | 3,6% |
| Debiti verso banche | 31.550.552 | 27.199.304 | 27.199.304 | 4.351.248 | 4.351.248 | 16,0% | 16,0% |
| Raccolta diretta | 109.718.404 | 107.525.103 | 107.509.849 | 2.193.301 | 2.208.555 | 2,0% | 2,1% |
| - Debiti verso clientela (**) | 91.872.424 | 87.848.146 | 87.848.146 | 4.024.278 | 4.024.278 | 4,6% | 4,6% |
| - Titoli e passività finanziarie designate al FV | 17.845.980 | 19.676.957 | 19.661.703 | -1.830.977 -1.815.723 | -9,3% | -9,2% | |
| Altre passività finanziarie valutate al FV | 8.964.218 | 8.704.348 | 8.707.966 | 259.870 | 256.252 | 3,0% | 2,9% |
| Fondi del passivo | 1.532.028 | 1.617.312 | 1.580.461 | -85.284 | -48.433 | -5,3% | -3,1% |
| Passività fiscali | 606.246 | 691.723 | 669.494 | -85.477 | -63.248 | -12,4% | -9,4% |
| Passività associate ad attività in via di dismissione | - 35 |
35 | -35 | -35 | N.S. | N.S. | |
| Altre voci del passivo | 3.771.085 | 3.576.116 | 3.576.116 | 194.969 | 194.969 | 5,5% | 5,5% |
| Totale del passivo | 156.142.533 | 149.313.941 | 149.243.225 | 6.828.592 | 6.899.308 | 4,6% | 4,6% |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 52.510 | 57.567 | 63.310 | -5.057 | -10.800 | -8,8% | -17,1% |
| Patrimonio netto del Gruppo | 10.834.035 | 10.834.589 | 11.900.230 | -554 -1.066.195 | 0,0% | -9,0% | |
| PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO | 10.886.545 | 10.892.156 | 11.963.540 | -5.611 -1.076.995 | -0,1% | -9,0% | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 167.029.078 | 160.206.097 | 161.206.765 | 6.822.981 | 5.822.313 | 4,3% | 3,6% |
(*) Include i titoli senior per i quali è stato attivato l'iter per il rilascio, da parte dello Stato italiano, della garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze ai sensi del D.L. 18/2016 ("GACS")
(**) I "Debiti verso clientela" includono anche 4.213 mln di rapporti relativi alla Banca Depositaria, in via di dismissione
FTA IFRS 9
Riconcializione tra i dati al 31 Dicembre 2017 e quelli rideterminati al 1° gennaio 2018 per la FTA dei Principi contabili IFRS 9 e IFRS 15
| (migliaia di euro) | 31/12/2017 | Classification (a) |
Impatti Measurement (b) |
Impatti ECL (c) |
Impatti FTA IFRS 9 |
Impatti FTA IFRS 15 |
01/01/2018 Restated |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 976.686 | - | 976.686 | ||||
| Finanziamenti valutati al CA | 112.681.902 | -314.696 | - -1.322.458 -1.637.154 | 111.044.748 | |||
| - Finanziamenti verso banche | 4.939.223 | -2.716 | -2.716 | 4.936.507 | |||
| - Finanziamenti verso clientela | 107.742.679 | -314.696 | -1.319.742 -1.634.438 | 106.108.241 | |||
| Altre attività finanziarie | 34.533.172 | 314.696 | 50.405 | -13.475 | 351.626 | 34.884.798 | |
| - Valutate al FV con impatto a CE | 5.184.586 | 1.251.406 | -18.909 | 1.232.497 | 6.417.083 | ||
| - Valutate al FV con impatto su OCI | 17.128.622 | -430.150 | 51.600 | -378.550 | 16.750.072 | ||
| - Valutate al CA | 12.219.964 | -506.560 | 17.714 | -13.475 | -502.321 | 11.717.643 | |
| Partecipazioni | 1.349.191 | -92.348 | -92.348 | 1.256.843 | |||
| Attività materiali | 2.735.182 | - | 2.735.182 | ||||
| Attività immateriali | 1.297.160 | - | 1.297.160 | ||||
| Attività fiscali | 4.520.189 | 923 370.675 | 371.598 | 5.610 | 4.897.397 | ||
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | 106.121 | - | 106.121 | ||||
| Altre voci dell'attivo | 3.007.162 | - | 3.007.162 | ||||
| Totale dell'attivo | 161.206.765 | - -41.020 | -965.258 -1.006.278 | 5.610 160.206.097 | |||
| Debiti verso banche | 27.199.304 | - | 27.199.304 | ||||
| Raccolta diretta | 107.509.849 | 15.254 | 15.254 | 107.525.103 | |||
| - Debiti verso clientela | 87.848.146 | - | 87.848.146 | ||||
| - Titoli e passività finanziarie designate al FV | 19.661.703 | 15.254 | 15.254 | 19.676.957 | |||
| Altre passività finanziarie valutate al FV | 8.707.966 | -3.618 | -3.618 | 8.704.348 | |||
| Fondi del passivo | 1.580.461 | 16.451 | 16.451 | 20.400 | 1.617.312 | ||
| Passività fiscali | 669.494 | 21.037 | 1.192 | 22.229 | 691.723 | ||
| Passività associate ad attività in via di dismissione | 35 | - | 35 | ||||
| Altre voci del passivo | 3.576.116 | - | 3.576.116 | ||||
| Totale del passivo | 149.243.225 | - 32.673 |
17.643 | 50.316 | 20.400 149.313.941 | ||
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 63.310 | -5.743 | -5.743 | 57.567 | |||
| Patrimonio netto del Gruppo | 11.900.230 | - -73.693 | -977.158 -1.050.851 | -14.790 | 10.834.589 | ||
| PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO | 11.963.540 | - -73.693 | -982.901 -1.056.594 | -14.790 | 10.892.156 |
(a) Riclassifiche dei saldi IAS 39 in base alle nuove voci per le attività e passività finanziarie
(b) Impatti di FTA dell'IFRS 9 derivanti dai nuovi criteri di misurazione delle voci relative alle attività e passività finanziarie (escl. ECL)
(c) Impatti di FTA dell'IFRS 9 derivanti dal nuovo modello di determinazione delle perdite attese (Expected Credit Loss - ECL)
| (migliaia di euro) | I semestre 2018 |
I semestre 2017 |
Variaz. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 1.180.109 | 1.059.756 | 120.353 | 11,4% |
| Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 75.998 | 81.939 | -5.941 | -7,3% |
| Margine finanziario | 1.256.107 | 1.141.695 | 114.412 | 10,0% |
| Commissioni nette | 927.513 | 1.019.379 | -91.866 | -9,0% |
| Altri proventi netti di gestione | 154.179 | 44.678 | 109.501 | 245,1% |
| Risultato netto finanziario | 109.490 | 100.177 | 9.313 | 9,3% |
| Altri proventi operativi | 1.191.182 | 1.164.234 | 26.948 | 2,3% |
| Proventi operativi | 2.447.289 | 2.305.929 | 141.360 | 6,1% |
| Spese per il personale | -879.149 | -913.430 | 34.281 | -3,8% |
| Altre spese amministrative | -414.589 | -431.348 | 16.759 | -3,9% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | -96.946 | -109.289 | 12.343 | -11,3% |
| Oneri operativi | -1.390.684 | -1.454.067 | 63.383 | -4,4% |
| Risultato della gestione operativa | 1.056.605 | 851.862 | 204.743 | 24,0% |
| Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela | -686.451 | -647.020 | -39.431 | 6,1% |
| Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie | 635 | -79.177 | 79.812 | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | -45.671 | -9.137 | -36.534 | 399,8% |
| Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti | 178.550 | 13.301 | 165.249 | N.S. |
| Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte | 503.668 | 129.829 | 373.839 | 287,9% |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -87.257 | -43.776 | -43.481 | 99,3% |
| Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte | -67.428 | -45.008 | -22.420 | 49,8% |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | 4 45.793 | -45.789 -100,0% | ||
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | 3.590 | 7.394 | -3.804 | -51,4% |
| Badwill RISULTATO NETTO senza |
352.577 | 94.232 | 258.345 | 274,2% |
| (Badwill) Differenza di fusione |
- | 3.076.137 | -3.076.137 | |
| RISULTATO NETTO | 352.577 | 3.170.369 | -2.817.792 |
| Conto economico consolidato riclassificato |
IFRS 9 IFRS 9 | IAS 39 | IAS 39 | IAS 39 IAS 39 | ||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | II Q 2018 | I Q 2018 | IV Q 2017 III Q 2017 | II Q 2017 | I Q 2017 | |
| Margine di interesse | 584.998 | 595.111 | 528.768 | 524.923 | 511.149 | 548.607 |
| Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 33.413 | 42.585 | 45.166 | 38.931 | 40.354 | 41.585 |
| Margine finanziario | 618.411 | 637.696 | 573.934 | 563.854 | 551.503 | 590.192 |
| Commissioni nette | 450.993 | 476.520 | 472.096 | 458.935 | 503.605 | 515.774 |
| Altri proventi netti di gestione | 130.029 | 24.150 | 24.738 | 29.401 | 14.362 | 30.316 |
| Risultato netto finanziario | 80.182 | 29.308 | 41.915 | 12.957 | 63.320 | 36.857 |
| Altri proventi operativi | 661.204 | 529.978 | 538.749 | 501.293 | 581.287 | 582.947 |
| Proventi operativi | 1.279.615 | 1.167.674 | 1.112.683 1.065.147 1.132.790 1.173.139 | |||
| Spese per il personale | -437.060 | -442.089 | -420.796 | -450.628 | -456.711 | -456.719 |
| Altre spese amministrative | -203.102 | -211.487 | -204.704 | -236.303 | -233.055 | -198.293 |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | -49.020 | -47.926 | -95.466 | -62.160 | -56.406 | -52.883 |
| Oneri operativi | -689.182 | -701.502 | -720.966 | -749.091 | -746.172 | -707.895 |
| Risultato della gestione operativa | 590.433 | 466.172 | 391.717 | 316.056 | 386.618 | 465.244 |
| Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela | -360.212 | -326.239 | -673.127 | -340.816 | -354.530 | -292.490 |
| Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie | -1.593 | 2.228 | -12.718 | -48.322 | -70.820 | -8.357 |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | -20.707 | -24.964 | -9.235 | 4.615 | -9.641 | 504 |
| Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti | -1.104 | 179.654 | 12.064 | 333 | -3.765 | 17.066 |
| Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte | 206.817 | 296.851 | -291.299 | -68.134 | -52.138 | 181.967 |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -61.320 | -25.937 | 101.759 | 34.806 | 1.122 | -44.898 |
| Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte | -18.391 | -49.037 | -6.187 | -26.069 | - -45.008 | |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | 18 -14 |
699.971 | 16.498 | 25.790 | 20.003 | |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | 2.160 | 1.430 | 867 | 1.397 | 4.256 | 3.138 |
| Badwill ed RISULTATO NETTO senza Impairment su Avviamenti e Client Relationship |
129.284 | 223.293 | 505.111 | -41.502 | -20.970 | 115.202 |
| Impairment Client Relationship su Avviamenti e al netto delle imposte |
- | - -1.017.616 | - | - - |
||
| (Badwill) Differenza di fusione |
- | - | - | - | - 3.076.137 | |
| RISULTATO NETTO | 129.284 | 223.293 | -512.505 | -41.502 | -20.970 3.191.339 |
| IFRS 9 IFRS 9 | IAS 39 | IAS 39 | IAS 39 IAS 39 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di euro) | II Q 2018 | I Q 2018 | IV Q 2017 III Q 2017 | II Q 2017 | I Q 2017 | |
| Margine di interesse | 541.685 | 536.030 | 527.653 | 514.903 | 505.200 | 534.508 |
| Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 33.413 | 42.585 | 45.166 | 38.931 | 40.354 | 41.585 |
| Margine finanziario | 575.098 | 578.615 | 572.819 | 553.834 | 545.554 | 576.093 |
| Commissioni nette | 450.993 | 476.520 | 472.096 | 458.935 | 503.605 | 515.774 |
| Altri proventi netti di gestione | 140.539 | 34.604 | 36.368 | 41.028 | 25.575 | 42.195 |
| Risultato netto finanziario | 80.182 | 29.308 | 41.915 | 12.957 | 63.320 | 36.857 |
| Altri proventi operativi | 671.714 | 540.432 | 550.379 | 512.920 | 592.500 | 594.826 |
| Proventi operativi | 1.246.812 | 1.119.047 | 1.123.198 1.066.754 1.138.054 1.170.919 | |||
| Spese per il personale | -437.060 | -442.089 | -420.796 | -450.628 | -456.711 | -456.719 |
| Altre spese amministrative | -203.102 | -211.487 | -204.704 | -236.303 | -233.055 | -198.293 |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | -46.126 | -45.056 | -91.683 | -58.980 | -53.329 | -49.672 |
| Oneri operativi | -686.288 | -698.632 | -717.183 | -745.911 | -743.095 | -704.684 |
| Risultato della gestione operativa | 560.524 | 420.415 | 406.015 | 320.843 | 394.959 | 466.235 |
| Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela | -360.212 | -326.239 | -735.829 | -381.998 | -403.815 | -336.556 |
| Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie | -1.593 | 2.228 | -12.718 | -48.322 | -70.820 | -8.357 |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | -20.707 | -24.964 | -9.235 | 4.615 | -9.641 | 504 |
| Utili (Perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti | -1.104 | 179.654 | 12.156 | 205 | -2.784 | 17.066 |
| Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte | 176.908 | 251.094 | -339.611 | -104.657 | -92.101 | 138.892 |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -51.347 | -10.742 | 117.860 | 47.040 | 14.399 | -30.605 |
| Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte | -18.391 | -49.037 | -6.187 | -26.069 | - -45.008 | |
| Utile (Perdita) delle attività operative cessate | 18 | -14 | 699.971 | 16.498 | 25.790 | 20.003 |
| Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi | 2.160 | 1.430 | 867 | 1.397 | 4.256 | 3.138 |
| RISULTATO NETTO senza PPA, Badwill ed Impairment Client Relationship su Avviamenti e |
109.348 | 192.731 | 472.900 | -65.791 | -47.656 | 86.420 |
| Purchase Price Allocation (PPA) al netto delle imposte | 19.936 | 30.562 | 32.211 | 24.289 | 26.686 | 28.782 |
| Impairment su Avviamenti e Client Relationship al |
||||||
| netto delle imposte | - | - -1.017.616 | - | - - |
||
| (Badwill) Differenza di fusione |
- | - | - | - | - 3.076.137 | |
| RISULTATO NETTO | 129.284 | 223.293 | -512.505 | -41.502 | -20.970 3.191.339 |
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