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Ascopiave

Quarterly Report Nov 7, 2024

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Quarterly Report

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RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2024

G r u p p o A s c o p i a v e

Indice

INFORMAZIONI GENERALI 5
Organi sociali ed informazioni societarie 5
RELAZIONE SULLA GESTIONE 8
Premessa 8
La struttura del Gruppo Ascopiave 10
Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa 11
Controllo della società 12
Corporate Governance e Codice Etico 13
Rapporti con parti correlate e collegate 14
Fatti di rilievo intervenuti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2024 15
Altri fatti di rilievo 17
Efficienza e risparmio energetico 17
Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura
condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo"
delle reti 17
Contenziosi 19
Rapporti con l'Agenzia delle Entrate 25
Ambiti territoriali 26
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio 2024
28
Distribuzione dividendi 29
Azioni proprie 29
Evoluzione prevedibile della gestione 29
Andamento inflazionistico e tassi di interesse 30
Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 31
Altre informazioni 37
Stagionalità dell'attività 37
Commento ai risultati economico finanziari dei primi nove mesi dell'esercizio 2024
38
Indicatori di performance 38
Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 39
Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo 40
Andamento della gestione – La situazione finanziaria 42
Andamento della gestione – Gli investimenti 44
Prospetti di bilancio del Resoconto intermedio di gestione 45
Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 46
Prospetto dell'utile/(perdita) e delle altre componenti del conto economico
complessivo 47
Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato 48
Rendiconto finanziario consolidato 49
NOTE ESPLICATIVE 50
Informazioni societarie 50
Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS 50
Prospetti di Bilancio 50
Criteri di valutazione 51
Area e criteri di consolidamento 51
Dati di sintesi delle società consolidate integralmente 53
NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 54
Attività non correnti 54

Attività correnti 60
Patrimonio netto consolidato 66
Passività non correnti 67
Passività correnti 71
NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 75
Ricavi 75
Proventi e oneri finanziari 79
Imposte 80
Risultato netto delle attività destinate alla vendita 80
Componenti non ricorrenti 81
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 81
Impegni e rischi 81
Fattori di rischio ed incertezza 81
Gestione del Capitale 84
Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 85
Informativa di settore 86
Rapporti con parti correlate 87
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 89
Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 89
Prospetto dell'utile/(perdita) e delle altre componenti del conto economico
complessivo 90
Rendiconto Finanziario consolidato 91
Indebitamento finanziario netto consolidato 92
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio 2024
93
Obiettivi e politiche del Gruppo 93

Allegati:

  • Dichiarazione del dirigente preposto - Attestazione al Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n.11971;

INFORMAZIONI GENERALI

Organi sociali ed informazioni societarie

Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

Soggetto carica durata carica data inizio data fine
Cecconato Nicola * Presidente del Consiglio di Amministrazione 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025
e Amministratore delegato
Pietrobon Greta Consigliere 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025
Quarello Enrico Consigliere 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025
Novello Cristian Consigliere indipendente 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025
Monti Federica Consigliere indipendente 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025
Vecchiato Luisa Consigliere indipendente 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025
Zoppas Giovanni ** Consigliere indipendente 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025

(*) Cecconato Nicola è stato nominato Amministratore Delegato dal Consiglio di Amministrazione dell'11 maggio 2023;

(**) Zoppas Giovanni è stato nominato Lead Independent Director dal Consiglio di Amministrazione dell'11 maggio 2023.

Soggetto carica durata carica data inizio data fine
Salvaggio Giovanni Presidente del collegio sindacale 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025
Moro Barbara Sindaco effettivo 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025
Biancolin Luca Sindaco effettivo 2023-2025 18.04.2023 Approv.bilancio 2025

Comitati endoconsiliari

Comitato per il Controllo e Rischi

Soggetto carica data inizio data fine
Novello Cristian Amministratore indipendente - Presidente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Monti Federica Amministratore indipendente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Vecchiato Luisa Amministratore indipendente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025

Comitato per le Remunerazioni

Soggetto carica data inizio data fine
Vecchiato Luisa Amministratore indipendente - Presidente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Novello Cristian Amministratore indipendente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Pietrobon Greta Amministratore non esecutivo 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025

Comitato Sostenibilità

Soggetto carica data inizio data fine
Pietrobon Greta Amministratore non esecutivo - Presidente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Monti Federica Amministratore indipendente 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025
Quarello Enrico Amministratore non esecutivo 11.05.2023 Approv. Bilancio 2025

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Società di Revisione KPMG S.p.A.

Sede legale e dati societari

Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo - TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 964778 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261

Investor relations

Tel. +39 0438 980098 Fax +39 0438 964778 e-mail : [email protected]

Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave

Dati economici

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 % dei ricavi 2023 % dei ricavi
Ricavi 146.292 100,0% 125.153 100,0%
Margine operativo lordo 71.895 49,1% 55.569 44,4%
Risultato operativo 34.181 23,4% 19.838 15,9%
Risultato del periodo 26.611 18,2% 14.378 11,5%
Risultato netto del periodo 26.611 18,2% 14.435 11,5%

Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.

Dati patrimoniali

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Capitale circolante netto 32.159 33.702
Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) 1.285.337 1.273.692
Passività non correnti (escluso finanziamenti) (63.896) (63.749)
Capitale investito netto 1.253.600 1.243.645
Posizione finanziaria netta (404.782) (389.363)
Patrimonio netto totale (848.817) (854.282)
Fonti di finanziamento (1.253.600) (1.243.645)

Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari (entro 12 mesi) e altre passività correnti.

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Dati dei flussi monetari

Primi nove mesi
(Migliaia di Euro) 2024 2023
Utile complessivo del periodo 25.704 45
Flussi di cassa generati dall'attività operativa 54.574 (48.420)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (38.112) (36.465)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di finanziamento (51.673) 27.316
Flusso monetario del periodo (35.212) (57.568)
Disponibilità liquide esercizio precedente 52.083 76.917
Disponibilità liquide periodo corrente 16.871 19.349

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Premessa

Il Gruppo Ascopiave chiude i primi nove mesi dell'esercizio 2024 con un utile netto consolidato di 26,6 milioni di Euro (14,4 milioni di Euro al 30 settembre 2023), con un incremento pari a 12,2 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2024 ammonta a 848,8 milioni di Euro (854,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2023), ed il capitale investito netto a 1.253,6 milioni di Euro (1.243,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2023).

Nel corso dei primi nove mesi dell'anno il Gruppo ha realizzato investimenti per 51,6 milioni di Euro (55,3 milioni di Euro nei primi nove mesi 2023), prevalentemente nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas, nonché nell'attività di installazione di misuratori elettronici, per 40,5 milioni di Euro (39,8 milioni di Euro nei primi nove mesi 2023). Al termine del periodo di riferimento sono stati effettuati investimenti in impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili per 9,2 milioni di Euro (14,4 milioni di Euro nei primi nove mesi 2023).

Si segnala che i risultati economici conseguiti dal Gruppo EstEnergy e da Cogeide S.p.A. risultano iscritti per la quota di competenza del Gruppo nella voce "Risultato netto delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto".

Attività

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nel settore della distribuzione del gas naturale. Attualmente è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 301 Comuni, esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 14.714 chilometri e fornendo il servizio a circa 870.800 utenti.

Il Gruppo è inoltre presente nel settore delle energie rinnovabili, detenendo 29 impianti di produzione di energia idroelettrica ed eolica.

Il Gruppo opera altresì nell'ambito della cogenerazione e gestione calore, nonché nel settore idrico, essendo socio e partner tecnologico della società Cogeide, che gestisce il servizio idrico integrato in 15 Comuni, servendo un bacino di oltre 100 mila abitanti tramite una rete di circa 930 km.

Obiettivi strategici

Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia aziendale focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, rispettando l'ambiente e valorizzando le istanze sociali che caratterizzano il contesto in cui opera.

A tal fine intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale, traendo vantaggio dal processo di liberalizzazione in atto. Le principali direttrici della sua strategia di sviluppo sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.

Andamento della gestione

I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 968,9 milioni di metri cubi, con un incremento dello 0,2% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La rete di distribuzione al 30 settembre 2024 ha una lunghezza di 14.714 chilometri, in diminuzione di 16 chilometri rispetto al 31 dicembre 2023. Tale variazione è legata principalmente alla cessione, con efficacia dal 1° gennaio 2024, di alcune concessioni nella titolarità di Romeo Gas.

I 29 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, dalla potenza installata complessiva di 84,1 MW, hanno prodotto 170,0 GWh nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio, evidenziando un incremento del 66,2% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il miglioramento registrato rispetto al dato in comparazione è dovuto sia all'entrata in esercizio di un nuovo impianto eolico della controllata Salinella Eolico S.r.l., avvenuto ad inizio 2024, sia al miglioramento delle condizioni operative rispetto ai primi nove mesi del 2023, caratterizzate da una significativa siccità.

Risultati economici e situazione finanziaria

I ricavi consolidati dei primi nove mesi dell'esercizio 2024 si attestano a 146,3 milioni di Euro, contro i 125,2 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 34,2 milioni di Euro, in aumento di 14,3 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il risultato netto consolidato, pari a 26,6 milioni di Euro, evidenzia un incremento di 12,2 milioni di Euro rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 30 settembre 2024 è pari a 404,8 milioni di Euro, in aumento di 15,4 milioni di Euro rispetto ai 389,4 milioni di Euro del 31 dicembre 2023.

La crescita dell'indebitamento finanziario è determinata dal cash flow dell'esercizio (dato dalla somma del risultato netto, dei proventi da partecipazioni, del risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto e degli ammortamenti e svalutazioni), che ha generato risorse per 52,0 milioni di Euro, dalla gestione del capitale circolante netto, che ha generato risorse finanziarie per Euro 1,9 milioni di Euro, dall'attività di investimento, che ha assorbito risorse per 51,6 milioni di Euro e dalla gestione del patrimonio (principalmente dividendi), che ha assorbito risorse per 17,7 milioni di Euro.

Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 30 settembre 2024 è risultato pari a 0,48 (0,62 al 30 settembre 2023).

La struttura del Gruppo Ascopiave

Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 30 settembre 2024.

Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa

Alla data del 30 settembre 2024 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 2,885 Euro per azione, con un incremento di 28,8 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2024 (2,240 Euro per azione, riferita al 3 gennaio 2024).

La capitalizzazione di Borsa al 28 ottobre 2024 risultava pari a 662,21 milioni di Euro1 (527,43 milioni di Euro2 al 29 dicembre 2023).

La quotazione del titolo nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2024 ha registrato un miglioramento della performance (+28,8%). Nello stesso periodo gli indici FTSE Italia All Share, FTSE Italia Star e l'indice settoriale FTSE Italia Utenze hanno evidenziato anch'essi un incremento rispettivamente del 12,8%, dello 0,1% e dell'8,6%.

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 30 settembre 2024:
---------------------------------------------------------------------------------------------------- --
Dati azionari e borsistici 30.09.2024 29.12.2023
Utile per azione (Euro) 0,12 0,17
Patrimonio netto per azione (Euro) 3,87 3,91
Prezzo di collocamento (Euro) 1,800 1,800
Prezzo di chiusura (Euro) 2,885 2,250
Prezzo massimo annuo (Euro) 2,885 2,910
Prezzo minimo annuo (Euro) 2,170 1,948
Capitalizzazione di borsa (Milioni di Euro) 676,28 527,43
N. di azioni in circolazione 216.437.856 216.709.997
N. di azioni che compongono il capitale sociale 234.411.575 234.411.575
N. di azioni proprie in portafoglio 17.973.719 17.701.578

1 La capitalizzazione di Borsa delle principali società quotate attive nel comparto dei servizi pubblici locali (A2A, Acea, Acinque, Hera ed Iren) al 28 ottobre 2024 risultava pari a 19,1 miliardi di Euro. Dati ufficiali tratti dal sito di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

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2 Elaborazione interna.

Controllo della società

Alla data del 30 settembre 2024 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente la maggioranza del capitale di Ascopiave S.p.A..

Ascopiave S.p.A. rientra nell'elenco aggiornato delle "Piccole Medie Imprese" (PMI) ai sensi dell'articolo 1, comma 1, lett. w-quater. 1) del d.lgs. n. 58/1998 (TUF), pubblicato sul sito istituzionale di Consob, come risulta dalla Determina Consob n. 105 del 22 maggio 2024. Pertanto, ai sensi dell'art. 120 del TUF, nel grafico che segue vengono esposti gli azionisti rilevanti di Ascopiave S.p.A. che detengono una partecipazione sul capitale votante superiore al 5%.

Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF e sulla base delle informazioni in possesso della società.

Corporate Governance e Codice Etico

Nel corso dei primi nove mesi 2024 Ascopiave S.p.A. ha proseguito nel percorso di sviluppo del sistema di corporate governance impostato nel corso degli esercizi precedenti, rafforzando il sistema di gestione del rischio e apportando ulteriori miglioramenti agli strumenti diretti a tutelare gli interessi degli investitori.

Controllo interno

Il piano di attività del Responsabile Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare, le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, basato su un processo di ordinamento per priorità dei principali rischi, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.

Dirigente Preposto

Il Dirigente Preposto, con l'ausilio del Responsabile Internal Auditing e della Funzione Compliance, facente capo alla Direzione Affari Legali e Societari, ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio e aggiornamento delle procedure ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Allo scopo, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001

Ascopiave S.p.A. e le società controllate adottano un Modello di organizzazione, gestione e controllo; le stesse hanno aderito al Codice Etico del Gruppo Ascopiave, documento aggiornato dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. in data 10 settembre 2021.

La Parte Generale e le Parti Speciali del Modello di organizzazione, gestione e controllo di Ascopiave S.p.A. sono state aggiornate dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. in data 30 luglio 2024, all'esito dell'aggiornamento complessivo del modello.

La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato.

In data 9 novembre 2023, a seguito della sopravvenuta vigenza del D.Lgs. 24/2023, attuativo della Direttiva UE 2019/1937 sul "Whistleblowing", Ascopiave S.p.A. ha approvato un aggiornamento della "Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave", adottata da tutte le società controllate del Gruppo, parte integrante del Modello 231 (allegato 3 del Modello di organizzazione, gestione e controllo).

La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali.

Si ricorda che il Modello 231 (Parte Generale) e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.

Inoltre, si ricorda che nel corso dei primi nove mesi 2024 è proseguita l'attività di redazione e adozione, nonché di periodico aggiornamento dei modelli di organizzazione gestione e controllo di tutte le società controllate del Gruppo Ascopiave. Le attività di redazione ed aggiornamento anzidette, per talune società del Gruppo si sono concluse nel corso del 2023, mentre per le rimanenti (tra cui Ascopiave S.p.A.) si è provveduto nel corso del 2024.

Rapporti con parti correlate e collegate

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi di esercizio: Servizi amministrativi dalla controllante Asco Holding S.p.A..

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio: Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. con la controllante Asco Holding S.p.A..

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2024 i rapporti intrattenuti con le società collegate hanno prodotto ricavi in relazione alle seguenti tipologie di servizio:

  • Servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione locale;
  • Servizi al contatore svolti in qualità di distributori del gas naturale e servizi di lettura degli stessi;
  • Servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility
  • Dividendi deliberati dall'assemblea dei Soci.

Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato. Per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questa relazione.

La tabella che segue riporta la consistenza economica e finanziaria dei rapporti già descritti:

30.09.2024 Ricavi costi
(migliaia di Euro) Crediti
commerciali
Altri crediti Debiti
commerciali
Altri debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Asco Holding S.p.A. 115 174 32 0 0 154 0 0 49 0
Totale controllanti 115 174 32 0 0 154 0 0 49 0
Bim Piave Nuove Energie S.r.l. 172 0 9 0 0 245 0 0 14 0
Totale società consociate 172 0 9 0 0 245 0 0 14 0
ASM Set S.r.l. 1 0 0 0 0 1.738 0 0 0 0
Etra Energia S.r.l. 1 0 0 0 0 123 0 0 0 0
Estenergy S.p.A. 318 0 0 0 0 38.347 0 0 0 0
Cogeide S.p.A. 33 0 0 0 0 399 0 0 0 0
Totale società collegate 352 0 0 0 0 40.606 0 0 0 0
Totale 640 174 41 0 0 41.005 0 0 62 0

Fatti di rilievo intervenuti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2024

Estinzione anticipata finanziamento Prelios

Nel corso del mese di gennaio 2024 la controllata Asco EG ha estinto anticipatamente il finanziamento sottoscritto con Prelios. Il debito residuo, pari ad Euro 9.043 migliaia, al 31 dicembre 2023 risultava iscritto tra i finanziamenti a medio e lungo termine per Euro 7.652 migliaia e tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine per Euro 1.391 migliaia.

Piano strategico 2024-2027

In data 18 marzo 2024, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano strategico 2024-2027 del Gruppo. Il piano conferma gli indirizzi strategici indicati lo scorso anno, delineando un percorso di crescita sostenibile nei core business della distribuzione gas e delle energie rinnovabili e in nuovi ambiti di attività. La Società ha comunicato che lo sviluppo avverrà in condizioni di equilibrio della struttura finanziaria, garantendo una distribuzione di dividendi remunerativa. Highlights economico finanziari:

  • EBITDA al 2027: 139 milioni di Euro (+ 44 milioni di Euro rispetto al consuntivo 2023);
  • Risultato netto al 2027: 42 milioni di Euro (+ 5 milioni di Euro rispetto al consuntivo 2023);
  • Investimenti netti 2024-2027: 617 milioni di Euro;
  • Disinvestimenti di partecipazioni di minoranza 2024-2027: 294 milioni di Euro;
  • Indebitamento netto al 2027: 435 milioni di Euro;
  • Leva finanziaria (Posizione finanziaria netta / Patrimonio Netto) al 2027: 0,48;
  • Previsione dei dividendi distribuiti: 14 centesimi per azione per l'esercizio 2023, in crescita di 1 centesimo per azione negli anni successivi sino al 2027.

Il piano presenta uno scenario che valorizza l'eventuale aggiudicazione da parte del Gruppo di alcune gare per il servizio di distribuzione gas in ambiti territoriali minimi di interesse. Tale opportunità, che dipende, tra le altre cose, dalle effettive tempistiche di pubblicazione dei bandi di gara, comporta una stima di un'ulteriore crescita dell'EBITDA al 2027 di 21 milioni di Euro ed un incremento del volume degli investimenti di 215 milioni di Euro.

Assemblea ordinaria degli Azionisti del 18 aprile 2024

Si è riunita in data 18 aprile 2024, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Ascopiave S.p.A.

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha approvato il bilancio dell'esercizio e preso atto del bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2023 e ha deliberato la distribuzione di un dividendo ordinario pari a 0,14 Euro per azione, per un totale di 30,3 milioni di euro, importo calcolato sulla base delle azioni in circolazione alla data di chiusura dell'esercizio 2023. Il dividendo ordinario è stato pagato l'8 maggio 2024 con stacco della cedola in data 6 maggio 2024 (record date il 7 maggio 2024).

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha inoltre approvato, con voto vincolante, la prima sezione della relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (il "TUF") (i.e., la politica sulla remunerazione per l'esercizio 2024) e ha espresso voto consultivo favorevole sulla seconda sezione della relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF (i.e., la relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2023).

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha altresì approvato un piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria, riservato agli amministratori esecutivi di Ascopiave S.p.A. e a talune risorse direttive di Ascopiave S.p.A. e delle società da essa controllate.

L'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha approvato l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca della precedente autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 18 aprile 2023, per la parte non eseguita.

Infine, l'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha deliberato di conferire l'incarico di revisione legale dei conti di Ascopiave S.p.A. per gli esercizi 2024 ÷ 2032 alla società di revisione KPMG S.p.A.

Approvato il Bilancio di Sostenibilità 2023

In data 18 aprile 2024 Ascopiave S.p.A. ha reso noto che ha pubblicato nella sezione "Sostenibilità" del proprio sito internet il Bilancio di Sostenibilità 2023, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nella riunione del 12 aprile 2024, previo parere positivo del Comitato Sostenibilità.

Assegnazione di azioni proprie ai beneficiari del Piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria LTI 2021 – 2023

Nel corso del mese di maggio 2024, Ascopiave S.p.A. ha assegnato n. 93.072 azioni proprie ai beneficiari del Piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria LTI 2021-2023. Tale informativa è stata comunicata al pubblico in data 7 giugno 2024 ai sensi dell'Allegato 3F del Regolamento emittenti adottato con delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e s.m.i., secondo i tempi e le modalità previste dalla normativa applicabile.

Comunicazione dell'ammontare complessivo dei diritti di voto ai sensi dell'art. 85-bis, comma 4-bis, del Regolamento Consob 11971 del 14 maggio 1999

In data 7 giugno 2024 Ascopiave S.p.A. ha comunicato che è divenuta efficace la maggiorazione del diritto di voto relativamente a n. 1.007.997 azioni ordinarie della Società, ai sensi dell'art. 127-quinquies del d.lgs. 98/1998 e all'art. 6 dello statuto sociale di Ascopiave. Pertanto, in tale data, le azioni ordinarie Ascopiave aventi diritto di voto maggiorato risultavano complessivamente pari a n. 160.973.482 azioni.

Avvio del piano di acquisto di azioni proprie

In data 26 giugno 2024 Ascopiave S.p.A. ha comunicato che, ai sensi e per gli effetti dell'art. 144-bis del Regolamento Consob n. 11971/1999 ("Regolamento Emittenti") e s.m.i., nonché dell'art. 2 paragrafo 1 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052 ("Regolamento UE 1052"), è stato dato avvio al piano di acquisto di azioni proprie ("Piano") avvalendosi dell'esenzione "safe harbour" di cui all'art. 5 del Regolamento UE n. 596/2014 ("Regolamento MAR"), conferendo apposito incarico all'intermediario autorizzato Equita SIM S.p.A. Ascopiave ha comunicato che il Piano avviato in esecuzione della delibera assunta dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti di Ascopiave del 18 aprile 2024 che ha autorizzato, tra l'altro, l'acquisto di azioni proprie, per la durata di 18 mesi, previa revoca della precedente autorizzazione conferita dall'Assemblea degli Azionisti del 18 aprile 2023, per la parte non eseguita - viene eseguito tramite l'intermediario autorizzato Equita SIM S.p.A. per la finalità di favorire il regolare andamento delle negoziazioni e dei corsi, (a fronte di fenomeni distorsivi legati a un eccesso di volatilità e/o a una scarsa liquidità degli scambi), in conformità con le disposizioni di cui al Regolamento MAR e alla relativa normativa comunitaria e nazionale di attuazione, nonché all'applicabile prassi di mercato ammessa pro tempore vigente, come istituite dalle competenti autorità di vigilanza in conformità con l'art. 13 del Regolamento MAR. In data 26 giugno 2024 la Società deteneva n. 17.608.506 azioni proprie. È stato precisato che l'esecuzione del Piano viene coordinato esclusivamente da Equita SIM S.p.A., quale intermediario abilitato che effettua gli acquisti in piena indipendenza e nel rispetto dei vincoli derivanti dalla normativa applicabile, nonché nei limiti delle delibere adottate dagli organi sociali. È stato altresì comunicato che le operazioni di acquisto effettuate formano oggetto di informativa al mercato nei termini e con le modalità di cui alla normativa vigente applicabile. Eventuali successive modifiche al predetto Piano verranno tempestivamente comunicate dalla Società.

Informativa sull'acquisto di azioni proprie

Ascopiave ha reso noto di aver acquistato sul mercato telematico azionario, nell'ambito dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea del 18 aprile 2024, nel periodo compreso tra il 26 giugno 2024 e il 19 luglio 2024 n. 365.213 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 2,3419 euro, per un controvalore complessivo di 855.281,87 Euro.

Gli acquisti sono stati effettuati tramite EQUITA SIM S.p.A., in qualità di intermediario incaricato per dare esecuzione, in piena indipendenza, al programma di acquisto di azioni proprie per conto della Società.

A seguito degli acquisti effettuati, Ascopiave detiene n. 17.973.719 azioni proprie, pari al 7,6676%, per il controvalore sopra indicato.

Comunicazione dell'ammontare complessivo dei diritti di voto ai sensi dell'art. 85-bis, comma 4-bis, del Regolamento Consob 11971 del 14 maggio 1999

In data 5 luglio 2024 Ascopiave S.p.A. ha comunicato che è divenuta efficace la maggiorazione del diritto di voto relativamente a n. 453.226 azioni ordinarie della Società, ai sensi dell'art. 127-quinquies del d.lgs. 98/1998 e all'art. 6 dello statuto sociale di Ascopiave. Pertanto, in tale data, le azioni ordinarie Ascopiave aventi diritto di voto maggiorato risultano complessivamente pari a n. 161.426.708 azioni. Si ricorda che l'art. 6 dello statuto sociale di Ascopiave prevede che a ciascuna azione appartenuta al medesimo azionista per un periodo continuativo di almeno ventiquattro mesi a decorrere dalla data di iscrizione nell'Elenco Speciale istituito ai sensi dell'art. 6.8 dello statuto sociale (l'"Elenco Speciale") siano attribuiti due voti.

Comunicato stampa congiunto A2A – Ascopiave

In data 30 luglio 2024, A2A e Ascopiave hanno comunicato che A2A ha ricevuto una offerta non vincolante da parte di Ascopiave per l'acquisto di un compendio di asset composto da circa 490 mila pdr di distribuzione gas in Lombardia (negli ambiti territoriali di Brescia, Bergamo, Cremona, Pavia, Lodi), attualmente gestiti da società controllate al 100% da A2A.

Le parti hanno concordato di proseguire nel percorso negoziale e A2A ha concesso ad Ascopiave un periodo di negoziazione in esclusiva, fino al 15 dicembre 2024, per espletare le consuete attività di due diligence con l'obiettivo di eventualmente giungere entro tale termine alla sottoscrizione di un accordo vincolante.

L'eventuale perfezionamento dell'operazione sarà subordinato, tra l'altro, al positivo esito della due diligence, alla negoziazione di accordi contrattuali di comune soddisfazione, all'ottenimento delle autorizzazioni necessarie da parte delle autorità competenti, nonché all'approvazione degli organi societari di A2A e Ascopiave

Altri fatti di rilievo

Efficienza e risparmio energetico

Per quanto concerne gli obiettivi cui le società di distribuzione del gas naturale del Gruppo sono obbligate relativamente ai titoli di efficienza energetica (TEE), con la pubblicazione del DM 21 maggio 2021 è stato ridotto considerevolmente l'obiettivo 2020 e determinati i quantitativi di titoli oggetto degli obiettivi per il quadriennio 2021- 2024.

Per tutte le società di distribuzione obbligate del Gruppo, nella sessione di maggio 2024, è stata rispettata la quota minima dell'obiettivo 2023 mentre nella sessione di novembre 2023 è stato completato l'obiettivo 2021.

Si segnala che il quantitativo di titoli assegnati alle società di distribuzione del Gruppo per l'esercizio 2023 (maggio 2023 - giugno 2024) è pari 68.675 certificati mentre, per l'esercizio 2024 è pari a 65.422 certificati.

Si segnala inoltre che, rispetto agli esercizi 2022 e 2023, nonché, alla quota maturata nel corso dei primi nove mesi rispetto all'esercizio 2024, alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione, i titoli non ancora consegnati risultano pari a 94.422 unità.

L'obiettivo è quello di completare l'obiettivo 2022 nella sessione di novembre 2024 e di consegnare la quota minima dell'obiettivo 2024 nella sessione di maggio 2025.

Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti

Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.

Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:

  • il riscatto anticipato (normalmente regolato con il richiamo al R.D. n. 2578/1925);

  • il rimborso dalla scadenza (naturale) della concessione.

L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.

Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per

la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).

Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.

Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.

Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.

La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero e proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal Consorzio Bim Piave.

È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.

Con i suddetti Comuni, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas.

La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011. L'esperto così individuato ha redatto la Relazione (resa disponibile il 15 novembre 2011) avente ad oggetto "Criteri fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti con Delibera di Giunta Comunale.

Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).

____________________________________________________________________________________________

In particolare, si sono corrisposti:

  • Euro 3.869 migliaia per il 2010;

  • Euro 4.993 migliaia per il 2011;

  • Euro 5.253 migliaia per il 2012;
  • Euro 5.585 migliaia per il 2013;
  • Euro 5.268 migliaia per il 2014;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2015;
  • Euro 5.079 migliaia per il 2016;
  • Euro 5.190 migliaia per il 2017;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2018;
  • Euro 5.482 migliaia per il 2019;
  • Euro 5.467 migliaia per il 2020;
  • Euro 5.430 migliaia per il 2021;
  • Euro 5.023 migliaia per il 2022;
  • Euro 5.225 migliaia per il 2023.

per complessivi Euro 72.380 migliaia.

Contenziosi

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 30 settembre 2024 non vi sono contenziosi pendenti.

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 30 settembre 2024 non vi sono contenziosi pendenti.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI / CIVILI – RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 settembre 2024 sono pendenti:

COMUNE DI SOVIZZO

Un giudizio civile avviato dal Comune di Sovizzo, con atto di citazione notificato ad AP Reti Gas S.p.A. il 21 febbraio 2019. L'Ente ha richiesto il pagamento di un canone concessorio, per Euro 65 migliaia/anno a far data dal 01 gennaio 2013.

Con Sentenza del 10 dicembre 2021, il Giudice monocratico ha accolto la domanda del Comune e condannato AP Reti Gas S.p.A. al pagamento di Euro 65 migliaia/anno, dal 2013 e sino alla conclusione dell'attuale gestione.

La Società non condividendo quanto stabilito nella pronuncia e ritenendola illegittima, ha proposto appello (RG 95/2022).

La prima udienza è stata celebrata il 16 maggio 2022 e l'udienza per la precisazione delle conclusioni si è tenuta il 12 giugno 2023.

Con Sentenza del 12 dicembre 2023, la Corte d'Appello di Venezia ha rigettato il ricorso di AP Reti Gas, confermando la Sentenza di primo grado.

La Società ha provveduto al pagamento della somma richiesta, ma ha altresì proposto ricorso per Cassazione.

COMUNI DI CONCORDIA SAGITTARIA, FOSSALTA DI PORTOGRUARO E TEGLIO VENETO

Tre giudizi amministrativi, pendenti al TAR Veneto, avviati da AP Reti Gas S.p.A. per l'annullamento delle Delibere di Giunta Comunale n. 92, 85 e 70 del 2020, con le quali i tre Enti hanno approvato le rispettive stime del valore residuo degli impianti, redatte dal tecnico incaricato dalla S.A. (Città Metropolitana di Venezia) con il criterio delle LG ministeriali, anziché, come d'obbligo ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 e come fatto in precedenza, in applicazione dei criteri contrattuali debitamente e tempestivamente condivisi, con un minor valore riconosciuto ad AP Reti Gas S.p.A., rispettivamente, di circa Euro 412 migliaia, Euro 375 migliaia ed Euro 48 migliaia.

Il Comune di Concordia Sagittaria (sempre su sollecitazione della S.A. d'Ambito) ha trasmesso un'ulteriore Delibera di GC (n. 3/2022) con la quale ha approvato un'altra stima (sempre a LG ministeriali) che, sia pure marginalmente, riduce ulteriormente il valore di rimborso riconosciuto ad AP Reti Gas S.p.A.

La Società, pertanto, ha provveduto alla relativa impugnazione con motivi aggiunti.

Analogamente, il Comune di Fossalta di Portogruaro, in data 11 agosto 2022, ha trasmesso la Delibera di GC n. 37/2022 (adottata a marzo) relativa all'approvazione della stima del VIR (a LG), che supera la precedente Delibera n. 85/2020. Anche se la differenza con il precedente valore (di cui all'impugnata Delibera 85/2020) è minimale (meno di un migliaio di Euro), la Società ha dovuto procedere all'impugnativa con motivi aggiunti, debitamente depositata e notificata nei termini. Allo stato, non vi sono altri atti processuali.

Relativamente al contenzioso con il Comune di Teglio Veneto, la società ha depositato la propria memoria conclusiva a dicembre 2023. Il TAR ha disposto la "verificazione", per accertare se i criteri negoziali sono completi (quindi utilizzabili per l'aggiornamento delle stime). A tal riguardo ha nominato CTU, mentre la società e il Comune hanno individuato i propri CTP. L'udienza di discussione riferita all'esito della verificazione è fissata per il 9 ottobre 2024.

Il verificatore, all'esito degli approfondimenti svolti, ha stabilito, in sintesi che: "Dall'atto integrativo dell'originaria convenzione sottoscritto il 1° dicembre 2011 e dalla relazione di stima acquisita al protocollo generale del Comune di Teglio Veneto n. 8309 del 18 dicembre 2009 – sono desumibili tutti gli elementi metodologici per il calcolo e la verifica del valore di rimborso (con possibilità di adeguare il valore di rimborso, anche a seguito di eventuali aggiornamenti dello stato di consistenza) ad eccezione dell'effettiva consistenza dei tratti di rete interessati da opere

di protezione, che non è stata indicata. Detto aspetto, in ogni caso, influisce in misura molto limitata, inferiore al 2%, sulla valorizzazione della rete".

Per i conteziosi con i Comuni di Fossalta di Portogruaro e Concordia Sagittaria il TAR ha fissato udienza ex art 72 bis CPA (sentenza semplificata) per il 22 maggio 2024, poi spostata al 19 novembre 2024.

In vista dell'udienza, AP Reti Gas ha depositato le proprie memorie finali, richiamando esplicitamente le conclusioni della verificazione di Teglio Veneto, al fine di sottolineare l'assoluta omogeneità della regolazione negoziale e peritale.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 settembre 2024 sono pendenti:

ANAC DELIBERE 214 e 215 del 2022 e DELIBERA 584/2023

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio – Roma (R.G. 7980/2022), promosso da AP Reti Gas S.p.A. (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica), per l'annullamento delle Deliberazioni ANAC n. 214 e 215 del 2022, a mezzo delle quali, l'Autority, in asserita esecuzione della Sentenza n. 2607/2022 del TAR Lazio, ha sostanzialmente riprodotto quanto sancito nei Comunicati del Presidente, annullati per incompetenza del medesimo Tribunale.

In precedenza, infatti, AP Reti Gas (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica), aveva chiesto ed ottenuto l'annullamento del Comunicato del Presidente ANAC del 16 ottobre 2019.

Detto provvedimento, nella sostanza, estendeva gli obblighi propri dei contratti soggetti all'applicazione del D.Lgs. 50/2016 (es. acquisizione CIG e pagamento contributo ANAC) anche ai contratti esclusi e finanche estranei all'applicazione del Codice.

Con Sentenza n. 2607/2022, il TAR Lazio ha accolto il ricorso di AP Reti Gas ed annullato il provvedimento impugnato, rilevando l'incompetenza del Presidente rispetto all'emanazione dell'atto medesimo. ANAC, tuttavia, in asserito adempimento della Sentenza, ha sostanzialmente riprodotto il contenuto dei provvedimenti cassati dal TAR in due deliberazioni (n. 214 e 215 del 2022).

I provvedimenti sono quindi stati impugnati, per gran parte, riproponendo le censure "di merito" già predisposte nel primo giudizio e non vagliate da TAR, non perché ritenute infondate, ma perché il Tribunale, ai sensi del CPA, ha ritenuto assorbente ed esaustiva la pronuncia di incompetenza.

Con la Delibera 584/2023, ANAC ha formalmente abrogato le Delibere 214 e 215, salvo riproporre una disciplina del tutto analoga, pur con delle peculiarità. Con ricorso per motivi aggiunti a valere anche nelle forme del ricorso autonomo, notificato a fine febbraio 2024, entro i termini di impugnativa, la Società ha impugnato detto ultimo provvedimento.

Allo stato, non ci sono ulteriori atti processuali.

ARERA DELIBERA ARG/GAS 570/2019 e DELIBERA 117/2021/R/gas (oltre al connesso procedimento di accesso agli atti)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano (R.G. 522/2020), promosso nei confronti dell'ARERA da Ascopiave S.p.A. ed AP Reti Gas S.p.A. (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas), per l'annullamento della Delibera 570/2019/R/gas, recante la "regolazione tariffaria dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo 2020-2025". La nuova disciplina regolatoria prevede una forte ed ingiustificata riduzione delle voci tariffarie a copertura dei costi operativi riconosciuti ai distributori. Il ricorso è stato depositato in data 25 febbraio 2020.

Con ricorso per motivi aggiunti del 24 maggio 2021, è stata altresì impugnata la Delibera ARERA n. 117/2021/R/gas, recante la "Determinazione delle tariffe di riferimento definitive per i servizi di distribuzione e misura del gas, per l'anno 2020". Le Società hanno infatti ritenuto che il provvedimento, collocandosi nell'ambito delle determinazioni conseguenti alla regolazione tariffaria di cui alla delibera n. 570/2019, possa essere ulteriormente lesivo per le società di distribuzione del Gruppo.

PROVINCIA DI BRESCIA E COMUNITA' MONTANA DI VALLE TROMPIA

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Brescia, promosso da Morina S.r.. (ora fusa per incorporazione in Asco Renewables S.p.A.), nei riguardi della Provincia di Brescia e della Comunità Montana di Valle Trompia per l'accertamento che:

  • in ragione del loro mancato esercizio, la Comunità Montana di Valle Trompia è decaduta dalla titolarità della concessione idroelettrica rilasciata dalla Provincia di Brescia con propria determinazione dirigenziale n. 3099 del 3 agosto 2010 e dall'autorizzazione unica ex art. 12 del D.Lgs. 387/2003, rilasciata dalla stessa Provincia con propria determinazione dirigenziale n. 4501 del 24 luglio 2014;
  • in conseguenza, il preventivo consenso della Comunità Montana di Valle Trompia non è necessario per la voltura dei due citati provvedimenti, in capo alla sola società Morina S.r.l.

La società, per l'effetto, ha altresì chiesto la disapplicazione o l'annullamento del provvedimento della Provincia di Brescia, prot. n. 159684/2023 del 22 agosto 2023 (che richiama la contitolarità della concessione).

La Provincia e la Comunità Montana si sono costituite in giudizio per resistere all'azione della società.

EXTRA PROFITTI (Provvedimenti Agenzia delle Entrate e altri Enti)

Un giudizio dinnanzi al TAR Lazio (R.G. 10986/22), avviato da Asco EG (notificato il 16 settembre 2022), nei riguardi dei provvedimenti dell'Agenzia delle Entrate (e di altri Enti) attuativi di quanto previsto dall'art. 37 del D.L. 21/2022, convertito con modificazioni dalla Legge 51/2022 e successivamente ulteriormente modificato dal D.L. 50/2022, a propria volta convertito con modificazioni dalla Legge 91/2022.

Nell'ambito dell'impugnativa sono state sollevate le questioni di costituzionalità e conformità al diritto europeo della disciplina primaria. Al pari, in taluni ricorsi proposti da atre società avanti alla Commissione Tributaria è stata sollevata la questione di giurisdizione, pendente in Corte di Cassazione, oltre a quella di costituzionalità, risolta dalla Corte di Cassazione che, con la Sentenza a S.U. n. 12491/2023, pubblicata il 19/10/2023, ha stabilito la giurisdizione del Giudice Amministrativo.

L'udienza pubblica per la discussione del ricorso nel merito si è svolta il 4 aprile 2023. Il TAR ha disposto il rinvio al 18 luglio 2023. All'esito dell'udienza, alla luce di quanto sopra indicato, dunque in attesa della decisione della Cassazione, il TAR ha disposto la sospensione del giudizio.

Nel contesto delle tematiche oggetto del contenzioso, deve segnalarsi che, con la Sentenza n. 111/2024, depositata il 27 giugno 2024, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 37, comma 3, del D.L. 21/2022, nella parte in cui include le accise nella base di calcolo del contributo straordinario. L'impatto della pronuncia rispetto al giudizio instaurato da Asco EG è in fase di valutazione.

DECRETO AIUTI (Delibera ARERA n. 266/2022 e Comunicato GSE del 07 luglio 2022)

Un giudizio dinnanzi al TAR Lombardia Milano (R.G. 1774/22), avviato da Asco EG (notificato il 08 settembre 2022), avverso la Delibera ARERA n. 266/2022 ed il Comunicato del GSE del 07 luglio 2022, attuativi dell'art. 15 bis del D.L. 4/2022, convertito con Legge 25/2022, e modificato con D.L. 115/2022, convertito con modificazioni dalla Legge 142/2022.

Nell'ambito dell'impugnativa sono state sollevate le questioni di costituzionalità e conformità al diritto europeo della disciplina primaria.

Con Sentenza n. 2676/2022 del 23 novembre 2022, il TAR ha accolto il ricorso e conseguentemente annullato la Delibera ARERA 266/2022 e gli atti conseguenti del GSE. Le motivazioni del provvedimento sono state pubblicate il 09 febbraio 2023.

A titolo prudenziale, in attesa delle motivazioni anzidette, in data 06 dicembre 2022, la Società, unitamente alle altre parti ricorrenti, ha depositato c/o il TAR Lombardia – Milano un ulteriore ricorso per motivi aggiunti, conseguente alla sopravvenuta vigenza del Regolamento UE 2022/1854, per l'annullamento di tutti i provvedimenti conseguenti alla Delibera 266/2022, nonché per accertare il difetto dei presupposti per l'applicazione dell'art. 15 bis del DL 4/2022 e per la conseguente nullità di tutti gli atti applicativi emanati dall'ARERA e dal GSE. Si sono altresì riproposte le questioni di costituzionalità e conformità al diritto europeo della disciplina primaria.

La Sentenza n. 2676/2022 è stata impugnata da ARERA al Consiglio di Stato (RG 10025/22), con richiesta di sospensiva della Sentenza di primo grado. Con provvedimento del 17 gennaio 2023, il CdS ha accolto l'istanza cautelare e ha quindi sospeso l'esecutività del dispositivo impugnato.

A seguito della pubblicazione delle motivazioni della Sentenza di primo grado, in data 21 marzo 2023, è stata discussa l'istanza di revoca dell'ordinanza cautelare. Il Consiglio di Stato, tuttavia, ha confermato la sospensione dell'esecuzione della Sentenza e fissato l'udienza pubblica di discussione nel merito al 05 dicembre 2023.

Rispetto all'ulteriore giudizio instaurato al TAR Lombardia – Milano, con ordinanza del 17 luglio 2023 il tribunale ha sospeso il giudizio in attesa della pronuncia pregiudiziale della Corte di Giustizia dell'Unione Europea rispetto ai quesiti formulati dal medesimo TAR in una precedente ordinanza del 7 luglio (adottata nell'ambito di un giudizio con oggetto del tutto analogo).

All'esito dell'udienza del 5 dicembre 2023, il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta della società e ha rinviato l'udienza pubblica alla fine del 2024, in attesa della decisione della Corte di Giustizia UE.

La Corte di Giustizia Europea ha fissato l'udienza dibattimentale per il giorno 11 luglio 2024 in merito alla questione di compatibilità dell'art. 15 bis del DL 4/2022 con il Regolamento UE 2022/1854. L'udienza è stata poi rinviata al 6 novembre 2024.

AVVISI DI PAGAMENTO CANONI DEMANIALI GRANDI DERIVAZIONI IDROELETTRICHE ANNO 2023

Un giudizio al Tribunale Superiore Delle Acque Pubbliche (R.G. 136/2023), promosso da Asco EG S.p.A. con ricorso del 16 giugno 2023, contro Regione Lombardia, per l'annullamento della Delibera della Giunta della Regione Lombardia del 12 aprile 2023 n. XII/136 "Determinazioni in merito all'aggiornamento della componente fissa del canone dovuto dalle grandi derivazioni idroelettriche per l'anno 2023 in applicazione dell'art. 20, comma 2, della legge regionale 8 aprile 2020, n. 5 e s.m.i.", pubblicata sul Boll. Uff. Regione Lombardia, S.O. n. 16 del 18 aprile 2023 e degli atti conseguenti (es. Avviso di scadenza canone utenza acqua pubblica 2023).

In estrema sintesi, la società contesta le modalità di adeguamento al tasso di inflazione e conseguentemente l'entità del canone richiesto.

La prima udienza si è svolta il 17 aprile 2024.

Nel frattempo, è pervenuta la richiesta di pagamento del canone 2024. La società ha proposto ricorso per motivi aggiunti contro detti ulteriori avvisi di pagamento.

La società, inoltre, ha comunque provveduto al pagamento dei canoni (2023 e 2024) nella misura asseritamente dovuta dalla Regione, accompagnando il versamento con un'apposita comunicazione di non acquiescenza, evidenziando il perdurare della contestazione, quindi del contenzioso, in essere.

La prossima udienza è fissata per il 23 aprile 2025.

IMPUGNAZIONE ATTI DI GARA DI RIASSEGNAZIONE CONCESSIONE DI GRANDE DERIVAZIONE IDROELETTRICA "CODERA RATTI-DONGO"

Un giudizio al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, promosso da Asco EG S.p.A., con ricorso del 21 giugno 2024, contro Regione Lombardia, per l'annullamento degli atti di gara relativi alla riassegnazione concessione di grande derivazione idroelettrica "Codera Ratti-Dongo", con richiesta di sospensiva della procedura.

La società ha contestato due clausole (ritenute escludenti): la prima relativa ad uno dei requisiti richiesti (gestione impianto con potenza superiore a 10 Mw) che appare ultroneo rispetto alle caratteristiche proprie degli impianti oggetto della gara, la seconda concernente l'introduzione della condizione in forza della quale, per la stipula del contratto, l'aggiudicatario dovrebbe rinunciare a tutti i contenziosi aventi ad oggetto canoni demaniali in essere con la Regione Lombardia.

Il Tribunale Superiore ha fissato l'udienza al 4 settembre p.v. Nella stessa verranno trattati anche i ricorsi proposti da altri operatori (A2A e Edison).

All'udienza, il Consigliere Relatore ha chiamato tutti i giudizi relativi alla gara, chiedendo ai difensori dei ricorrenti se fossero disponibili a rinunziare alle istanze cautelari a fronte di uno sforzo del Giudice ad accorciare i tempi dei giudizi, con la fissazione a breve dell'udienza di trattazione del merito. I legali della società hanno ritenuto di aderire alla proposta.

Il Tribunale ha respinto l'istanza cautelare "ribadita" da un'altra ricorrente, fissando l'udienza per la discussione del merito il 27 novembre 2024.

Nel frattempo, la società ha chiesto la proroga del termine di presentazione delle offerte (fissata negli atti di gara al 18 ottobre 2024), fornendo le motivazioni del caso. La Regione, tuttavia, ha respinto l'istanza.

CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 settembre 2024 sono pendenti:

RICHIESTA DI RISARCIMENTO DANNI PER INTERRUZIONE DELLA FORNITURA VS AP RETI GAS VICENZA

Un giudizio, pendente innanzi al Tribunale di Vicenza (R.G. 339/2020), avviato nei riguardi di AP Reti Gas Vicenza, per il risarcimento dei danni conseguenti al fermo impianti, per la temporanea interruzione della fornitura (verificatosi in occasione dello svolgimento di attività sulla rete distributiva, affidate all'appaltatore Costruire e Progettare in Lombardia - CPL), promosso da Ariston Cavi S.p.A.

La Società, pur auspicando una soluzione bonaria, si è regolarmente costituita e, nell'esercizio della manleva negoziale, ha chiamato in causa l'impresa appaltatrice.

L'udienza di precisazione delle conclusioni si è svolta l'11 maggio 2023.

Con Sentenza del 16 ottobre 2023, il Tribunale di Treviso, ha accolto la domanda di Ariston Cavi, ritenendo provata l'entità del danno ex adverso lamentato. La pronuncia ha altresì accolto la domanda di manleva di AP Reti Gas Vicenza, con condanna di CPL anche alla refusione delle spese di lite. L'esito del Giudizio, quindi, può ritenersi positivo.

Allo stato, non si ha notizia di impugnative.

FIN ENERGY S.A. (Aumento di capitale di Asco EG)

Un giudizio avanti al Tribunale delle imprese di Venezia (R.G. 5768/22), avviato da Fin Energy S.A., socio di minoranza di Asco EG, nei riguardi della stessa società, con ricorso notificato il 3 agosto 2022, che contesta l'aumento di capitale deliberato dall'assemblea dei soci di Asco EG del 27 maggio 2022, mediante l'impugnazione della relativa delibera. La Società, ritenendo la pretesa infondata, si è costituita nei termini.

Le prime due udienze si sono svolte il 21 dicembre 2022 e il 19 luglio 2023.

L'udienza di escussione dei testi si è svolta il 12 ottobre 2023.

Il Giudice ha assegnato i termini per il deposito delle comparse conclusionali e le memorie di replica, rispettivamente, per il 17 giugno 2024 e l'8 luglio 2024.

Con Sentenza del 02/10/2024, il Tribunale di Venezia ha respinto integralmente le pretese di Fin-Energy, condannando quest'ultima alla refusione delle spese processuali a favore di Asco EG.

RICHIESTA RISARCIMENTO EX AMMINISTRATORE

Un giudizio, c/o il Tribunale delle imprese di Venezia, avviato da un componente del Consiglio di Amministrazione di Eusebio Energia, con ricorso ex art. 281 undesdecies cpc, con il quale lo stesso, ritenendo illegittime le modalità con le quali è stato cessato dalla carica, ha convenuto Asco EG, quale avente causa di Eusebio Energia, per il riconoscimento del mancato guadagno nel periodo 01/01/2014 – 30/06/2016, quantificato in Euro 500.000, oltre CP ed IVA.

La società si è costituita in giudizio, contestando la pretesa, con argomentazioni sia procedurali che di merito. La prossima udienza è fissata per il 06/02/2025.

PROVINCIA DI VERBANO CUSIO OSSOLA (Impugnativa Ordinanza Ingiunzione)

Un giudizio civile avviato con la notifica del ricorso ex art. 22 della Legge 689/1981 c/o il Tribunale di Verbania (R.G. 64/2023), da parte di Sangineto Energie S.r.l. (ora fusa per incorporazione in Asco Renewables S.p.A.), nei riguardi della Provincia del Verbano Cusio Ossola, per l'annullamento e/o la declaratoria di nullità e/o la revoca, previa sospensione, dell'Ordinanza ingiunzione della medesima Provincia del 10 gennaio 2023, prot. n. 299, Rep. n. 1/2023, con la quale l'Ente pretende da Sangineto Energie (quale avente causa di Sant'Anna S.r.l.), nonché da Fusio S.r.l., EVA Renewables Assets S.p.a. e dall'Ing. S. B., in solido tra loro, il pagamento dell'importo di Euro 1.248.000,00, quale somma derivante della sanzione di Euro 1.600,00 (pari al minimo edittale) moltiplicata per 780 violazioni (di cui risulta la notifica di 778 verbali) asseritamente accertate dai Carabinieri forestali (tra il 23 settembre 2015 ed il 5 aprile 2016), relative allo stoccaggio del materiale di risulta dei lavori di realizzazione di una galleria di derivazione a servizio dell'impianto idroelettrico nei Comuni di Falmenta, Gurro e Cavaglio Spoccia.

La Società contesta sia l'inclusione nel perimetro dei soggetti debitori, sia il quantum richiesto, sia la stessa legittimazione della procedura adottata per l'irrogazione della sanzione.

Il Tribunale di Verbania ha fissato l'udienza di discussione il 23 maggio 2023, poi rinviata al 21 giugno 2023.

Con provvedimento del 6 novembre 2023, il Tribunale ha sospeso l'efficacia esecutiva dell'ordinanza emessa dalla Provincia del Verbano Cusio Ossola, prot. n. 299, del 10 gennaio 2023, Rep. n. 1/2023 nei confronti (tra gli altri) di Sangineto Energie. Ha quindi rinviato la discussione e la decisione all'udienza del 9 luglio 2024, poi ulteriormente rinviata all'8 ottobre 2024.

Con istanza del 2 febbraio 2024 la Provincia ha chiesto al Giudice di assegnare alle Parti, ai sensi e per gli effetti dell'art. 101 comma 2 c.p.c., un termine per depositare osservazioni e documenti in ordine alla questione sollevata d'ufficio dall'Ill.mo Giudice, in merito alla qualità di proprietaria della Sant'Anna S.r.l. del terreno/cantiere interessato dalla realizzazione dell'impianto idroelettrico e delle relative terre e rocce da scavo.

La Società, oltre a segnalare l'avvenuta fusione di Sangineto Energie in Asco Renewables, ha replicato sostenendo l'inammissibilità dell'istanza della Provincia, oltre a ribadire l'infondatezza, nel merito, delle pretese dell'Ente.

In vista dell'udienza del 8 ottobre 2024 i legali della Provincia hanno chiesto al Giudice il rinvio della trattazione dell'udienza dell'8 ottobre per tentare una definizione in via bonaria della questione. I legali delle altre parti, compresi quelli della società, hanno aderito all'istanza. In conseguenza, l'udienza è stata rinviata al 15 novembre 2024.

Rispetto alla stessa vicenda, la capogruppo Ascopiave ha attivato anche i rimedi negoziali a tutela di eventuali passività che potessero emergere.

ACCESSI FORZOSI – SERVIZIO DI DEFAULT

Le società di distribuzione del Gruppo Ascopiave, in adempimento dell'obbligo regolamentare in tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agiscono, di norma ai sensi dell'art. 700 c.p.c., al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze servite in regime di Servizio di Default (SDD) morosità.

I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto).

Allo scopo (ed onde adempiere alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del medesimo.

La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito (e limitatamente alle utenze con CA > 500 smc/anno), l'avvio delle azioni legali d'urgenza.

Attualmente, sono:

  • n. 9 pratiche depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio);
  • n. 11 pratiche in fase di esecuzione forzata;
  • n. 1 pratica con criticità procedurali (es. con ricorso e/o reclamo rigettato);
  • n. 7 pratiche in fase di gestione (per le quali potrebbe perciò essere necessario il deposito del ricorso).

Con la Deliberazione n. 379-2024-R-gas ARERA ha introdotto modifiche alla regolazione estremamente rilevanti. In estrema sintesi, il limite di prelievo oltre il quale il distributore è tenuto ad avviate le azioni giudiziali (per l'accesso forzoso al misuratore) da 500 smc/anno a ben 5.000 smc/anno. Ciò determinerà, nella sostanza, il quasi azzeramento delle relative pratiche. La Delibera prevede altresì l'abbandono dei procedimenti in corso (non già decisi).

Pertanto, il numero annuo delle pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale nel 2025, per tutte le società del Gruppo, è stimabile approssimativamente tra 1 e 3 azioni.

Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

ROBIN TAX

Le società Ascopiave, Ap Reti Gas Rovigo, Edigas Esercizio Distribuzione Gas, Unigas Distribuzione (fusa in Ascopiave) ed Asco Energy (ex. Veritas Energia) a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires (Robin Tax) introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente, nel corso del 2015, la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta ed a seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata, presentando i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza, supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista.

Dopo le pronunce negative da parte delle rispettive Commissioni Tributarie Regionali, le società hanno presentato ricorso presso la Suprema Corte di Cassazione.

Nel mese di marzo 2022 sono state comunicate le prime ordinanze negative, con il rigetto da parte della Corte Costituzionale del ricorso promosso da AP Reti Gas Rovigo ed Edigas Esercizio Distribuzione Gas, le quali hanno proceduto con la presentazione del ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Nel mese di settembre 2024 sono state comunicate le ordinanze negative, con il rigetto da parte della Corte Costituzionale, del ricorso promosso da Ascopiave e Asco Energy.

VERIFICA DIREZIONE REGIONALE DEL VENETO

Nel mese di settembre 2019 è iniziato un accesso breve nei confronti delle società Ascopiave S.p.A. ed Ascotrade S.p.A. (quest'ultima fusa in EstEnergy S.p.A. con decorrenza 1° ottobre 2022) da parte della Direzione Regionale del Veneto dell'Agenzia delle Entrate in relazione ai settori Ires, Irap e Iva relativamente alle annualità che vanno dal 2013 fino alla data di accesso.

La prima fase delle attività di verifica ha portato all'emissione in data 29 ottobre 2019 di un Processo Verbale di Constatazione a carico di Ascotrade S.p.A., società ceduta il successivo 19 dicembre 2019 al Gruppo Hera ed oggetto di apposita garanzia, contenente rilievi in merito alle imposte dirette ed indirette correlate alle annualità 2013 e 2014; a tale atto è seguita, a valle della presentazione di apposite memorie da parte della società, l'emissione da parte dell'Agenzia delle Entrate degli avvisi di accertamento relativi alle materie contestate, per i quali la società ha presentato ricorso avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia, accolto con la sentenza del 21 aprile 2021, che ha previsto l'annullamento dei relativi atti impugnati. Avverso la pronuncia del Giudice di primo grado, in data 15 novembre 2021 l'Agenzia delle Entrate ha promosso appello avanti la Commissione Tributaria Regionale di Venezia; la società si è costituita in data 30.12.2021 con apposito atto di controdeduzioni e contestuale appello incidentale. La discussione dell'appello è avvenuta in data 13 febbraio 2023, ed il 19 giugno 2023 la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Veneto ha depositato la sentenza n. 577/2023 nella quale ha rigettato l'appello proposto dall'Agenzia delle Entrate, condannandola al pagamento delle spese di lite e al rimborso forfettario delle spese generali.

Con riferimento agli esercizi successivi, l'attività di verifica è proseguita con l'emissione in data 29 settembre 2020, a carico di Ascotrade S.p.A., del Processo Verbale di Constatazione riferito all'annualità 2015, a valle del quale, dopo la presentazione di apposite memorie, l'Agenzia delle Entrate ha emesso il 23 dicembre 2020 gli avvisi di accertamento, oggetto di successivo ricorso da parte della società avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia, accolto con la sentenza del 23 febbraio 2022, che ha previsto l'annullamento dei relativi atti impugnati. In data 27 ottobre 2022 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in appello, discusso in data 12 luglio 2024. Il 9 ottobre 2024 la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Veneto ha depositato la sentenza n. 751/2024 nella quale ha rigettato l'appello proposto dall'Agenzia delle Entrate, condannandola al pagamento delle spese di lite.

In data 23 dicembre 2021 sono stati infine notificati alla società gli avvisi di accertamento relativi all'Ires per gli anni 2016 e 2017, nonché all'Irap e all'Iva per gli anni 2016, 2017 e 2018 per i quali in data 18 febbraio 2022 è stato presentato ricorso. Il 04 luglio 2023 la Corte di Giustizia Tributaria di primo grado di Venezia ha depositato la sentenza n. 315/2023 nella quale ha accettato il ricorso condannando l'Agenzia delle Entrate al pagamento delle spese di lite e al rimborso forfettario delle spese generali. A fronte di appello presentato dall'Agenzia delle Entrate in data 5 febbraio 2024, la Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado del Veneto ha depositato in data 9 ottobre 2024 la sentenza n. 752/2024 nella quale ha rigettato l'appello proposto dall'Agenzia delle Entrate, condannandola al pagamento delle spese di lite.

La società con il supporto del consulente fiscale ritiene il rischio come "possibile" o "remoto" e pertanto non ha provveduto ad alcun stanziamento.

Ambiti territoriali

Evoluzione normativa

A partire dal 2011 il quadro normativo del settore è stato notevolmente incrementato con l'emanazione del Decreto del 19 gennaio 2011 che ha individuato gli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM), seguito dal cd Decreto Tutela Occupazionale del 21 aprile 2011, attuativo del comma 6, dell'art. 28 del D.Lgs. 23 maggio 2000, n. 164 e dal Decreto 18 dicembre 2011, che ha individuato i Comuni facenti parte di ogni Ambito.

Di fondamentale interesse è poi il Decreto 226 del 12 novembre 2011 (c.d. Decreto Criteri), recante il regolamento concernente i criteri di gara e i punteggi conseguenti alla valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

Il Gruppo Ascopiave, come peraltro molti altri operatori, aveva accolto con sostanziale favore il quadro regolamentare pocanzi sintetizzato, ritenendo che lo stesso, in esordio alquanto chiaro e coerente, potesse creare opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.

In seguito, tuttavia, il contesto disciplinare è stato ulteriormente modificato.

Il D.L. 145/2013, convertito con modifiche, nella Legge 9/2014, ha riformato la disciplina sulla determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio".

La Legge 9/2014 ha modificato l'articolo 15 del D.Lgs. 164/2000, prevedendo che:

  • a. il rimborso a carico del nuovo gestore fosse calcolato (anzitutto) nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle Linee Guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del D.L. 69/2013, convertito, con modificazioni, dalla Legge 98/2013;
  • b. in ogni caso, dal valore di rimborso (VR o VIR) venissero detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente;
  • c. ove il VR risulti maggiore del dieci per cento della RAB di località, l'ente locale concedente, prima della pubblicazione del bando di gara, deve trasmettere ad ARERA le relative valutazioni di dettaglio in modo da consentire all'Autority di espletare una verifica di congruità (cd scostamento VIR / RAB).

Il 6 giugno 2014, ai sensi delle anzidette previsioni normative, è stato pubblicato il Decreto 22 maggio 2014 di approvazione delle "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" chiamate a definire i criteri da applicare per la valorizzazione dei rimborsi degli impianti, in assenza di una compiuta regolazione negoziale e/o ad integrazione di quegli aspetti non previsti nelle convenzioni o nei contratti.

Le "Linee Guida" presentavano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito applicativo, estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci gli accordi sul VR stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011). Inoltre, le stesse Linee Guida non attuavano ed anzi si ponevano in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011 all'epoca vigente (in difformità alla previsione normativa che rimandava all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, faceva esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011).

In considerazione di detti profili di presunta illegittimità Ascopiave S.p.A., unitamente ad altri primari operatori, ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi le Linee Guida) con ricorso al TAR Lazio, nell'ambito del quale è stata sollevata questione di legittimità sia costituzionale che comunitaria, riferita soprattutto all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina per quanto concerne la detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014 e il limite di efficacia delle pregresse intese tra gestori e comuni.

Successivamente, con la Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", l'Autorità di settore ha disciplinato le modalità di verifica dello scostamento VIR / RAB.

Con la Legge n. 116/2014 (di conversione, con modifiche, del D.L. 91/2014) è stata introdotta una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del D.Lgs. 164/2000, confermando che il valore di rimborso deve essere calcolato, anzitutto, nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, (ma) purché questi ultimi siano stati stipulati prima

della data di entrata in vigore del DM 226/2011 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò "avallando" la retroattività dell'applicazione delle Linee Guida.

In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato il Decreto 106/2015, di modifica del DM 226/2011. La novella, in particolare, ha introdotto:

    1. una parziale modifica delle disposizioni sul VR da applicarsi nei casi di assenza di specifici accordi tra le parti. Nella sostanza, si riprende in larga parte quanto già previsto dalle Linee Guida;
    1. l'aumento della soglia massima dell'importo dei corrispettivi annui che possono essere offerti in gara agli Enti locali, elevata dal 5%, all'attuale 10% delle principali componenti (non tutte) del Vincolo dei Ricavi Tariffari (VRT);
    1. la disciplina di alcuni importanti aspetti tecnico-economici, relativi agli investimenti di efficienza energetica da includere nell'offerta, concernenti la valorizzazione degli importi riconoscibili agli Enti locali ed il riconoscimento tariffario (parziale) della copertura dei relativi costi.

La Legge 21/2016 di conversione del c.d. "Decreto Mille Proroghe" ha previsto l'ultima proroga dei termini per la pubblicazione dei bandi di gara, regolando anche le tempistiche degli interventi sostitutivi delle Regioni, o, in ultima istanza, del Mi.SE ed abrogando le sanzioni per il ritardo in precedenza previste a carico dei Comuni.

Nella sostanza, ad oggi, le scadenze anzidette sono state ampiamente disattese.

Nel corso del biennio 2015-2016 sono stati pubblicati alcuni bandi di gara per l'affidamento del servizio con procedura d'Ambito. Molti, tuttavia, non hanno seguito l'iter previsto dalla normativa, in tema di preventivo esame di ARERA sia dei VR, sia dello scostamento VIR-RAB, sia dei contenuti complessivi del bando e dei suoi allegati. Inoltre, la maggior parte dei bandi si discostata, anche in modo significativo dai criteri di valutazione delle offerte.

Nella sostanza, la standardizzazione del processo di gara, prevista dalla normativa regolamentare ha incontrato serie difficoltà ad imporsi.

La Legge 124/2017 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto delle novità al fine di ridurre le tempistiche e semplificare il procedimento di verifica. In particolare:

  • all'Ente locale concedente è data possibilità di certificare (anche tramite un idoneo soggetto terzo) che il valore di rimborso è stato determinato applicando le disposizioni contenute nelle Linee Guida e ciò conclude l'iter qualora lo scostamento VIR-RAB aggregato d'Ambito non superi l'8 per cento e lo scostamento VIR-RAB del Comune interessato non superi il 20 per cento;
  • se il valore delle immobilizzazioni nette di località è disallineato rispetto alle medie di settore come definite dell'Autorità, il valore rilevante ai fini del calcolo dello scostamento VIR-RAB è determinato applicando i criteri di valutazione parametrica definiti da ARERA (oggi articolo24 della RTDG);
  • si prevede che l'Autorità, con propri provvedimenti, definisca procedure semplificate di valutazione dei bandi di gara, ove questi siano redatti in aderenza al bando di gara tipo, al disciplinare tipo e al contratto di servizio tipo, precisando che, in ogni caso, la documentazione di gara non possa discostarsi dai punteggi massimi previsti dagli articoli 13, 14 e 15 del Decreto 226/11 (se non nei limiti previsti dai medesimi articoli con riguardo ad alcuni subcriteri).

L'Autorità ha dato attuazione alle disposizioni della Legge 124/2017 con la deliberazione 905/2017/R/gas del 27 dicembre 2017.

Nel frattempo, l'art. 1, comma 453 delle Legge 232/2016 ha sancito l'interpretazione autentica dell'art. 14, comma 7 del D.Lgs. 164/2000, nel senso che il gestore uscente resta obbligato al pagamento del canone di concessione, ove previsto dal contratto di concessione originario.

Rispetto alla durata del cd "periodo transitorio", per i rapporti concessori precedenti alla vigenza del D.Lgs. 164/2000, considerandosi tutte le proroghe previste dai provvedimenti succedutisi nel tempo, unitamente a quelle facoltative attribuibili dai Comuni sino alla vigenza del D.Lgs. 93/2011, sono stati individuati due termini alternativi di scadenza "ope legis", al 31 dicembre 2012 ed al 31 dicembre 2010 a seconda, rispettivamente, che la concessione fosse stata, o meno, attribuita con una procedura comparativa, anche estremamente semplificata.

In assenza dell'individuazione del nuovo gestore d'ambito, successivamente alla scadenza dei termini anzidetti, in forza del combinato disposto degli art. 14, comma 7 del D.Lgs. 164/2000, 24, comma 4 del D.Lgs. 93/2011 e 37, comma 2 del D.L. 83/2012, i gestori uscenti sono obbligati a proseguire nell'ordinaria gestione del servizio, senza soluzione di continuità.

Ad oggi, il quadro normativo è stato ulteriormente integrato e modificato dalla Legge 118/2022, la quale, all'art. 6, da un lato, ha previsto la possibilità per i Comuni di cedere, in occasione della gara d'ambito, le tratte di loro proprietà con valorizzazione a VIR, determinato in applicazione delle Linee Guida, mentre dall'altro, ha previsto il rinnovo del DM 226/2011. Questo, tuttavia, nonostante il termine di sei mesi previsto dalla Legge 118/2022, non è ancora stato riformato.

L'estrema proliferazione normativa successiva al DM 226/2011, spesso sguarnita dalla necessaria sistematicità e seguita da svariati contenziosi, ha sostanzialmente impedito l'attuazione del sistema per ATEM ipotizzato sin dall'introduzione dell'art. 46-bis del D.L. 159/2007 (convertito, con modificazioni, nella Legge 222/2007). Solo pochissimi Ambiti, infatti, hanno visto completato l'iter di gara. Tra questi, si segnalano Milano 1, Aosta, Udine 2 e Belluno (rispetto a quest'ultimo si rimanda a quanto precisato nel seguito).

Gare di interesse

Il Comune di Belluno, stazione appaltante dell'Atem di Belluno, ha pubblicato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio (a procedura aperta) nel dicembre 2016.

A settembre 2017 la società del Gruppo AP Reti Gas S.p.A. ha presentato la propria offerta.

Gli atti di gara sono stati fatti oggetto di impugnativa da parte di un operatore partecipante. Con Sentenza n. 886/2017 il TAR Veneto ha respinto il ricorso. La pronuncia è stata poi confermata dal Consiglio di Stato, con Sentenza del 22 gennaio 2019.

All'esito del vaglio delle offerte, AP Reti Gas S.p.A. è risultata la migliore offerente per la parte tecnica, ma si è classificata seconda nel punteggio complessivo, alle spalle di Italgas Reti S.p.A.

AP Reti Gas, ritenendo sussistere molteplici profili di incongruità nell'offerta dell'aggiudicatario, ha impugnato l'esito della gara, ma i ricorsi (di primo grado al TAR Veneto e di appello al Consiglio di Stato) non hanno trovato accoglimenti.

Il passaggio di gestione a favore di Italgas Reti è avvenuto il primo febbraio 2024.

Nel mese di dicembre 2018 il Comune di Schio, stazione appaltante dell'Atem Vicenza 3 – Valli Astico Leogra e Timonchio ha pubblicato il bando di gara (a procedura ristretta).

All'epoca, in detto Ambito, le società del Gruppo, AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A. gestivano il servizio in 28 Comuni, per un totale di oltre 80.000 utenze. In seguito, il perimetro di gestione si è implementato a seguito dell'ingresso nel Gruppo di Romeo Gas S.p.A.

AP Reti Gas S.p.A. e AP Reti Gas Vicenza S.p.A., in via prudenziale volta ad evitare futuri rischi di decadenza rispetto al contenuto del Bando, carente in molteplici essenziali aspetti (es. indicazione dei valori di rimborso, disciplinare di gara, ecc.), hanno impugnato il bando di gara, con ricorso al TAR Veneto, notificato il 16 gennaio 2019.

Con Sentenza n. 667/2019 del 3 giugno 2019, il TAR ha dichiarato l'inammissibilità del ricorso sul presupposto che i contenuti degli atti di gara dovranno essere necessariamente integrati dalla Stazione Appaltante nel proseguo della procedura.

La pronuncia è da ritenersi positiva per le ricorrenti, consentendo di superare l'oggettiva preoccupazione che la procedura di gara potesse cristallizzarsi e proseguire sulla base di valori non corretti. Per tale ragione la stessa non è stata fatta oggetto di impugnativa.

In seguito, dopo alcune proroghe, l'iter di gara è stato ed è attualmente sospeso.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio 2024

Convocazione Assemblea straordinaria degli Azionisti

Si comunica che, in data odierna, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha deliberato di convocare l'Assemblea straordinaria degli Azionisti per il giorno 16 dicembre 2024 in prima convocazione e per il giorno 19 dicembre 2024 in seconda convocazione, alle ore 15, presso lo Studio del Notaio Federico Tassinari, in Bologna (BO), Via Galliera, n. 8.

L'Assemblea degli Azionisti, in sede straordinaria, sarà chiamata a deliberare su una proposta di modifica agli articoli 6 (Azioni), 12 (Presidente e svolgimento dell'Assemblea), 21 (Remunerazione del Consiglio di amministrazione) e rinumerazione dei commi dell'art. 22 (Composizione e nomina del Collegio sindacale) dello Statuto sociale di Ascopiave S.p.A.

Distribuzione dividendi

In data 18 aprile 2024, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi ordinari per Euro 0,14 per azione con stacco della cedola in data 6 maggio 2024, record date il 7 maggio 2024 e pagamento il giorno 8 maggio 2024.

Azioni proprie

Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la società alla data del 30 settembre 2024 possiede 17.973.719 azioni proprie per un valore pari ad Euro 55.987 migliaia, che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nel 2024 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio e nello svolgimento delle attività propedeutiche alle prossime gare per l'affidamento delle concessioni. Nel caso in cui nel 2024 l'iter delle procedure di gara relative agli Ambiti di interesse per il Gruppo Ascopiave dovesse progredire, dati i tempi normalmente previsti per la presentazione delle offerte e quelli richiesti per la loro valutazione e per l'adozione delle decisioni di aggiudicazione da parte delle stazioni appaltanti, si ritiene che l'eventuale avvio delle nuove gestioni potrà avvenire successivamente alla chiusura dell'esercizio 2024 e dunque non sarà in grado di modificare il perimetro delle attività attualmente gestite.

Si segnala che alcune concessioni nella titolarità della società Serenissima Gas sono cessate con effetto dal 1° aprile 2023, a seguito dell'aggiudicazione della relativa gara d'Ambito (Udine 2) ad altro operatore.

In merito ai risultati economici, vista la sostanziale definitezza e stabilità del quadro regolatorio, si prevedono, al netto delle componenti di reddito di natura straordinaria registrate nel 2023 e che potranno eventualmente interessare l'esercizio 2024, risultati in crescita rispetto a quelli dell'esercizio precedente, soprattutto per effetto dell'aumento dei ricavi tariffari indotta dagli aggiornamenti monetari dei parametri di calcolo e dall'aumento del tasso di rendimento sul capitale riconosciuto (dal 5,6% del 2023 al 6,5% del 2024) disposto da ARERA per tener conto dell'andamento al rialzo dei tassi di mercato .

Per quanto concerne gli obblighi di efficienza energetica, il Decreto 21 maggio 2021 del Ministro della Transizione Ecologica ha determinato gli obiettivi nazionali di risparmio energetico per gli anni 2021-2024. Gli obiettivi stimati per il 2024 per le società di distribuzione del Gruppo sono superiori agli obblighi annuali previsti per l'anno 2023.

Per quanto riguarda la produzione e vendita di energia elettrica da fonti rinnovabili, si segnala che a decorrere dal 1° luglio 2023 sono cessati gli effetti dei decreti emanati in materia di contenimento dei prezzi dell'energia.

La produzione attesa del 2024 beneficerà dell'entrata in esercizio dell'impianto eolico da 21,6 MW di potenza nominale, recentemente completato dalla società Salinella Eolico S.r.l. in Calabria.

Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas ed energia elettrica, Ascopiave conseguirà i benefici del consolidamento della propria quota del risultato della partecipazione di minoranza detenuta in EstEnergy e dei dividendi distribuiti da Hera Comm, società entrambe controllate dal Gruppo Hera. Ascopiave detiene delle opzioni di vendita su tali partecipazioni e non è esclusa l'eventualità che esse possano essere esercitate, in tutto o in parte, con un conseguente impatto sui risultati economici e sulla struttura finanziaria del Gruppo.

Si precisa che i risultati effettivi del 2024 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico ed in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

Andamento inflazionistico e tassi di interesse

I primi nove mesi dell'esercizio sono stati caratterizzati dai fattori generatisi negli anni precedenti. Nel 2022 infatti si è ravvivata la spirale inflazionistica avviatasi già nel 2021 a causa di disallineamenti generatisi tra domanda ed offerta quando la pandemia ha iniziato ad affievolirsi. L'avvio del conflitto Russo-Ucraino, tutt'ora perdurante, aveva significativamente influenzato l'andamento dei prezzi delle commodity energetiche rinvigorendo l'andamento inflazionistico già crescente. L'incremento dei prezzi della materia prima gas naturale ha infatti influenzato i prezzi della materia prima energia i cui effetti si sono rapidamente traslati sugli altri beni di consumo che, per manifattura o trasporto degli stessi, richiedono il consumo di energia. In particolare, tra i più sensibili rispetto all'andamento delle commodity, hanno reagito i beni alimentari, settore già in parte colpito dalla contrazione della produzione Ucraina e dalle ridotte esportazioni russe.

Nel corso dell'esercizio 2022 Federal Reserve e Banca Centrale Europea, come le altre banche centrali del mondo, hanno avviato un processo di innalzamento dei tassi di interesse al fine frenare la corsa dell'inflazione e, nel contempo, cercare di scongiurare una frenata eccessivamente violenta da determinare una recessione nei rispettivi paesi. L'andamento inflazionistico ha presentato una significativa decelerazione rispetto all'anno precedente, evidenziando però percentuali di crescita ancora rilevanti.

Le contromisure introdotte dalle banche centrali e dagli organi di governo hanno iniziato a manifestare effetti apprezzabili già nel corso dell'esercizio 2023, al termine del quale, l'inflazione si attestava al 5,7%, evidenziando una significativa contrazione rispetto all'anno precedente.

La BCE ha gradualmente aumentato il saggio di riferimento sino al raggiungimento di un plateau del 4,5%. Tasso di interesse sostanzialmente confermato sino a settembre 2024 quando, la Banca Centrale Europea, ha annunciato il primo dei due tagli effettuati, entrambi dello 0,25%, il primo a settembre ed il secondo ad ottobre.

Nel corso del primo semestre dell'anno Istat ha registrato un andamento inflazionistico dello 0,7% su base annua, evidenziando una continuità del trend decrescente dell'indice nazionale dei prezzi al consumo.

Il management del Gruppo continua a monitorare, mediante l'utilizzo di indicatori esterni e valori elaborati internamente, gli impatti in termini di performance così da poter intervenire con eventuali misure correttive volte a mitigare gli effetti che potrebbero riflettersi sull'esecuzione del business.

Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi

Il Gruppo Ascopiave si impegna a sviluppare una cultura di gestione dei rischi integrata e proattiva, al fine di proteggere il valore per gli azionisti, sostenere la continuità aziendale e promuovere decisioni informate, contribuendo al successo sostenibile della società.

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi del Gruppo è costituito dall'insieme delle regole, procedure e strutture organizzative finalizzate ad una effettiva ed efficace identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi.

Le categorie di rischi a cui il gruppo è potenzialmente esposto possono essere ricondotte alle seguenti:

  • Rischi di indirizzo strategico: sono i rischi connessi al Piano Strategico, al piano di investimenti, alle operazioni di M&A;
  • Rischi Finanziari: sono i rischi connessi con la gestione della liquidità, i tassi di interesse, il rating creditizio, i derivati, ecc.;
  • Rischi Operativi: sono i rischi connessi alla proprietà degli assets e all'esercizio di attività di business, a processi e procedure e alla gestione del capitale umano;
  • Rischi Legal & Compliance: sono i rischi connessi alla gestione dell'evoluzione normativo-regolamentare, alla gestione di contenziosi e al framework organizzativo e di governance;
  • Rischi HSE: sono i rischi connessi alla gestione della salute e sicurezza sul lavoro e alle tematiche ambientali.

RISCHI DI INDIRIZZO STRATEGICO

Rischi relativi alle gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione del gas naturale

Alla data del 30 settembre 2024 il Gruppo Ascopiave detiene 301 concessioni di distribuzione di gas naturale (304 al 31 dicembre 2023).

In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011, come successivamente modificate.

Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni attualmente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.

A fronte di questo rischio il Gruppo effettua un monitoraggio dell'evoluzione normativa (nazionale, regionale, locale) e valutazione dei potenziali impatti sul processo di gara e si è dotato di una struttura dedicata alla gestione delle gare ATEM.

Rischi relativi alla quantificazione del rimborso a carico del nuovo gestore

Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9 / 2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98.

In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le

relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.

A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di affidamento d'ambito venga determinato come somma di:

  • a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento;
  • b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.

Il Gruppo effettua un monitoraggio dell'evoluzione normativa, anche con il supporto di professionisti esterni, e si è dotato di una struttura organizzativa dedicata al tema delle gare d'ambito.

Rischio di Transizione

Il rischio di transizione è correlato alle modifiche normative, regolamentari e tecnologiche associate alla lotta al cambiamento climatico e al passaggio ad un'economia a basse emissioni.

Essendo il Gruppo Ascopiave attivo nel settore dell'energia, tali modifiche potrebbero influenzare ricavi e redditività degli investimenti attesi.

Per mitigare il possibile impatto del rischio il Gruppo si è dotato di strutture dedicate al presidio della regolazione, della legislazione e dei loro piani di evoluzione e partecipa attivamente a consultazioni indette dagli Enti regolatori mediante anche le associazioni di categoria. Inoltre, investe in tecnologia, come ad esempio la tecnologia CRDS (Cavity Ring-Down Spectroscopy) per il monitoraggio preventivo delle condotte e l'individuazione delle dispersioni, ed è impegnato in attività di trasformazione della rete in infrastrutture digitali per abilitare la distribuzione di gas diversi dal metano, quali ad esempio l'idrogeno, il biometano e e-gas. Oltre a queste misure il Gruppo, attraverso il proprio Piano Strategico, ha definito un percorso di diversificazione delineando un percorso di crescita sostenibile nel campo delle energie rinnovabili.

RISCHI FINANZIARI

Rischio credito e rischio liquidità

Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento.

Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando che presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, le cui regole per l'accesso ai servizi offerti sono stabilite dalla Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e sono previste nei codici di Rete, che dettano clausole contrattuali che riducono i rischi di inadempienza da parte dei clienti.

Nei Codici è previsto, in particolare, il rilascio di idonee garanzie a parziale copertura delle obbligazioni assunte qualora il cliente non sia in possesso di un rating creditizio rilasciato da primari organismi internazionali.

A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che al termine dei primi nove mesi dell'esercizio risulta pari a circa il 4,6% (7,6% al 31 dicembre 2023) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.

Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.

Il Gruppo si è dotato di un processo per la predisposizione e monitoraggio del piano finanziario e di gestione, e di controllo e reporting dei Rischi Finanziari. La pianificazione finanziaria, effettuata su un orizzonte temporale annuo, è svolta almeno su base settimanale, a volte anche con aggiornamenti infrasettimanali.

RISCHI OPERATIVI

Ascopiave presidia i processi e le attività aziendali, nel rispetto della salute e sicurezza dei lavoratori, della salvaguardia dell'ambiente, della qualità e del risparmio energetico nei servizi offerti e anticorruzione.

Rischi di malfunzionamento e/o interruzione del servizio di distribuzione

Eventi imprevisti accidentali quali incidenti, guasti di apparecchiature o sistemi di controllo, calo di resa degli impianti ed eventi eccezionali come esplosioni, incendi, o altri eventi simili, determinano dei rischi di malfunzionamento dell'infrastruttura sino alla possibile imprevista interruzione del servizio di distribuzione.

Tali eventi potrebbero determinare una riduzione dei ricavi ed arrecare rilevanti danni a persone, cose o all'ambiente. A fronte di questi rischi il Gruppo ha implementato apposite misure tecniche, organizzative e procedurali, ed attuato attività di innovazione tecnologica come l'utilizzo della tecnologia Picarro CRDS (Cavity Ring-Down Spectroscopy), attualmente la più avanzata e performante per la ricerca dispersioni.

Il Gruppo ha poi stipulato specifici contratti assicurativi a copertura dei rischi descritti che contribuiscono a limitare gli eventuali effetti negativi causati da incidenti e/o interruzione di servizio.

Rischi connessi alla cyber security

Sono i rischi di indisponibilità/perdita di Riservatezza e/o di Integrità delle informazioni in conseguenza di attacchi informatici che vengono condotti verso le aziende con crescente frequenza e complessità.

Il Gruppo si è dotato di un insieme di misure tecniche, organizzative e procedurali per proteggere il proprio patrimonio informativo e lavora costantemente per garantire la protezione dei sistemi informatici e dei dati, svolgendo attività di prevenzione, rilevazione e interventi contro potenziali cyber attacchi.

Tutti gli utilizzatori dei sistemi informativi fruiscono periodicamente di formazione specifica su rischi cyber, vulnerabilità comuni, phishing e spam, erogata tramite una piattaforma digitale.

Vengono inoltre svolti periodicamente dei Vulnerability Assesment e Penetration Test al fine di valutare l'efficacia dei sistemi adottati, intraprendendo le azioni correttive necessarie per aumentare la sicurezza dei sistemi gestiti.

Rischi connessi ai titoli di efficienza energetica

L'art. 16.4 del D.Lgs. n. 164/2000 prevede che le imprese di distribuzione di gas naturale perseguano degli obiettivi di risparmio energetico negli utilizzi finali e nello sviluppo delle fonti rinnovabili.

A fronte dei risultati raggiunti, ai distributori sono assegnati i cosiddetti Titoli di Efficienza Energetica, il cui annullamento comporta un rimborso da parte della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali finanziato mediante i fondi costituiti attraverso la componente RE (Risparmio Energetico) delle tariffe di distribuzione.

L'ARERA determina gli obiettivi specifici di risparmio energetico in capo ai distributori di energia elettrica e di gas naturale tenendo conto dei quantitativi nazionali annui di risparmio che devono essere perseguiti attraverso il meccanismo dei certificati bianchi.

Esiste un potenziale rischio di perdita economica in capo al Gruppo dovuto all'eventuale differenza negativa tra il valore medio di acquisto dei titoli e il contributo tariffario riconosciuto e/o all'eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati. Per presidiare questo rischio il gruppo si è dotato di una struttura dedicata alla gestione delle attività e al monitoraggio della regolamentazione in materia.

Rischio legato all'esecuzione del piano di investimenti previsto dalle concessioni

Le concessioni di distribuzione del gas naturale prevedono impegni in capo al concessionario, tra cui impegni correlati agli investimenti da realizzarsi nel costo del periodo di perdurata della concessione.

Non si può escludere che, anche per ritardi nell'ottenimento di autorizzazioni e permessi, tali investimenti siano realizzati oltre i termini temporali previsti, con il rischio che insorgano oneri a carico del Gruppo. Per mitigare questo rischio il gruppo si è dotato di strutture organizzative tecniche e gestionali preposte al monitoraggio dell'avanzamento degli investimenti.

Rischio regolatorio

Il Gruppo svolge la propria attività in un settore regolato. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo Italiano, le decisioni dell'ARERA e più in generale la modifica del contesto normativo di riferimento possono avere un impatto sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario del Gruppo.

Particolare importanza assume l'evoluzione dei criteri per la determinazione delle tariffe di riferimento.

Non si possono escludere futuri cambiamenti nelle normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale che potrebbero avere ripercussioni impreviste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Il Gruppo si è dotato di strutture dedicate al presidio della regolazione, della legislazione e dei loro piani di evoluzione. L'evoluzione normativa è quindi costantemente monitorata per permettere una rapida comprensione degli effetti e l'attuazione delle necessarie modifiche organizzative, tecniche o di processo per garantire la compliance con leggi, norme e regolamenti.

Rischio legale e di non conformità

Il rischio legale e di non conformità consiste nel mancato rispetto, in tutto o in parte, delle norme a livello Europeo, nazionale, regionale e locale cui il Gruppo deve attenersi nello svolgimento delle proprie attività.

La violazione delle norme può comportare sanzioni penali, civili e/o amministrative nonché danni patrimoniali, economici e/o reputazionali. Con riferimento a specifiche fattispecie, tra l'altro, la violazione della normativa a protezione della salute e sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente e la violazione delle norme per la lotta alla corruzione, può comportare sanzioni, anche rilevanti, a carico del Gruppo in base alla normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti (D. Lgs. n. 231/01).

Il Gruppo svolge la propria attività nel rispetto della normativa applicabile, la compliance con leggi, norme e regolamenti è attentamente monitorata.

Rischi connessi alla tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza

Il Gruppo svolge la propria attività nel rispetto della normativa italiana e dell'Unione Europea in materia di tutela dell'ambiente, osservando le leggi che normano e regolamentano in materia di ambiente e sicurezza.

Nonostante l'attenzione recata a tale materia non può escludersi con certezza che il Gruppo possa incorrere in costi o responsabilità anche di entità significativa. Sono, infatti, difficilmente prevedibili le ripercussioni economico finanziarie di eventuali pregressi danni ambientali, anche in considerazione dei possibili effetti di nuove disposizioni legislative e regolamentari per la tutela dell'ambiente, dell'impatto di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale, della possibilità dell'insorgere di controversie e della difficoltà di determinarne le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti.

Il Gruppo si è dotato di un Sistema HSEQ in compliance con gli standard di riferimento, certificato secondo norme internazionali per gli aspetti di qualità salute e sicurezza (45001), che prevede verifiche di conformità svolte da parte di ente certificatore.

Vengono inoltre eseguite periodiche verifiche di conformità sul sistema di gestione 45001 con audit interni e monitoraggio continuo e attività di formazione informatizzata dei corsi su tematiche HSE e sistema di gestione.

RISK MANAGEMENT DEL CLIMATE CHANGE

Operando nel settore energetico, il Gruppo Ascopiave ha un rapporto sinergico con il fenomeno del "climate change" e le sue operazioni di business contribuiscono in forma immediata ai diversi scenari climatici dettati dalla letteratura internazionale come dall'IPCC (International Panel for Climate Change) e NGFS (Network for Greening the Financial System).

Successivamente alle acquisizioni intercorse nel 2021 e 2022 nel settore dell'energia rinnovabile, e con lo sviluppo di nuovi progetti ed investimenti in corso di realizzazione, il Gruppo Ascopiave, con il proprio Piano Strategico aggiornato 2024-2027, continua il suo impegno per le attività di mitigazione del cambiamento climatico definite dal Green Deal europeo, per creare un'economia "carbon neutral" entro il 2050, e, per ridurre le emissioni del 55% entro il 2030.

A tale proposito il Gruppo Ascopiave, con la consapevolezza di lavorare in un settore estremamente influenzabile dal cambiamento climatico, ha svolto una prima analisi utile ad adeguare il quadro dei rischi e opportunità all'interno del proprio perimetro aziendale. L'analisi è stata condotta prendendo come riferimento le linee guida del TCFD (Task force on Climate-related Financial Disclosure) recepite dalla Commissione Europea negli "Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario: integrazione concernente la comunicazione di informazioni relative al clima".

Il progetto, con conseguente "disclosure" preliminare, ha analizzato i 4 pillars consigliati dal documento: Governance, Strategy, Risk Management, Metrics & Targets.

Governance

La gestione strategica degli aspetti inerenti al "climate change", così come la governance di tutti gli aspetti della sostenibilità, spetta al Consiglio di Amministrazione, nel rispetto della normativa applicabile.

Nel corso del 2021 Ascopiave S.p.A. ha posto il perseguimento dell'obiettivo del "successo sostenibile" al centro della propria cultura aziendale e del sistema di corporate governance.

Anche a tal fine, in data 15 gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha aderito formalmente al nuovo Codice di Corporate Governance il quale, al Principio I, promuove il "successo sostenibile".

Il Gruppo Ascopiave nell'anno 2021 ha istituito altresì il Comitato Sostenibilità con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e nelle decisioni della capogruppo in materia di sostenibilità ambientale e della c.d. "transizione energetica".

Il Consiglio di Amministrazione, oltre al Comitato Sostenibilità, si avvale anche del supporto del Comitato Controllo e Rischi nelle valutazioni e decisioni relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Strategy

La strategia del Gruppo mira a perseguire un successo sostenibile ed è orientata all'obiettivo di una stabile creazione di valore per gli azionisti, consapevole degli impatti potenzialmente significativi che il clima può avere nei confronti dei clienti, stakeholder e del business. Peraltro, sul fronte dei processi produttivi e di distribuzione, lo sforzo costante di migliorare l'efficienza energetica sta portando benefici in termini di minore energia utilizzata a parità di attività, con conseguente riduzione dei costi e delle emissioni.

Il Piano Strategico 2024-2027, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 18 marzo 2024, conferma gli indirizzi strategici indicati nei piani strategici pubblicati nei due anni precedenti, delineando un percorso di crescita sostenibile nei core business della distribuzione gas e delle energie rinnovabili e in nuovi ambiti di attività. Nell'ambito del processo di transizione energetica e di diversificazione del business, il Gruppo Ascopiave mira, tramite una crescita basata sulla valorizzazione delle competenze possedute, ad individuare una o più strategie utili a mitigare gli effetti negativi dei possibili scenari derivanti dai cambiamenti climatici.

Parte degli investimenti previsti nella diversificazione nel settore delle energie rinnovabili sono destinati alla transizione energetica puntando sui gas definiti come "verdi", nonché allo sviluppo di nuovi impianti eolici.

La diversificazione all'interno del proprio perimetro aziendale, oltre a rendere il Gruppo più profittevole e resiliente a eventi esogeni, ha effetti pervasivi nella coscienza e responsabilità del Gruppo.

La crescita nei comparti diversificati potrà avvenire attraverso lo sviluppo di competenze interne, la partecipazione a procedure competitive, acquisizioni aziendali o, infine, la costituzione di partnership con soggetti esperti.

Il fenomeno del cambiamento climatico costringe le aziende a promuovere l'innovazione e trovare soluzioni per aumentare l'efficienza energetica all'interno del proprio business. A tale proposito, Ascopiave ha raggiunto dei

risultati apprezzabili sul fronte dell'efficienza energetica, implementando delle soluzioni organizzative e tecnologiche funzionali sia al miglioramento della qualità e affidabilità del servizio, sia al contenimento dei costi.

Risk Management

Con particolare riferimento ai rischi e le opportunità collegate al cambiamento climatico, il Gruppo Ascopiave si avvale del supporto dei comitati endoconsiliari Comitato Sostenibilità e Comitato Controllo e Rischi, e, a partire dal mese di ottobre 2022, della figura del Risk Manager. In linea con le raccomandazioni del TCFD, la gestione dei rischi prevede le seguenti fasi: identificazione e valutazione dei rischi/opportunità, definizione della risposta, revisione periodica e continuità/miglioramento dei presidi.

Metrics & Targets

Per quanto riguarda le metriche utilizzate dal Gruppo, ad oggi è possibile fare riferimento al capitolo "Energy management e emissioni" della relazione finanziaria annuale dell'anno precedente dove vengono ampliamente descritti gli indicatori relativi ai consumi di energia, alle emissioni in atmosfera, all'utilizzo delle risorse idriche e alla produzione e gestione dei rifiuti. Le metriche utilizzate per la rendicontazione degli indicatori seguono i GRI Standards pubblicati dal Global Reporting Initiative.

I «Sustainable Development Goals» individuati da Ascopiave tramite dialogo con gli Stakeholders sono gli elementi su cui il Gruppo baserà il proprio percorso di crescita sostenibile. Il percorso di sostenibilità intrapreso da Ascopiave si ispira ai Sustainable Development Goals (SDGs) connessi da un lato alle proprie attività di business (SDG 6, 7, 8 e 9) e dall'altro all'impatto e agli effetti che il Gruppo esercita sui territori in cui opera (SDG 11, 12 e 13).

In tale contesto, la strategia di Ascopiave recepisce il concetto di assunzione di responsabilità che l'Agenda 2030 richiede ad ogni realtà, non solo per quanto svolto a livello di business, ma anche in qualità di attivatore di cambiamenti in un'ottica di creazione di sistemi sostenibili sia a livello locale che globale.

In linea con le raccomandazioni del TCFD è stata realizzata, partendo da considerazioni prettamente qualitative, un'analisi preliminare dei rischi-opportunità generali e specifici del Gruppo.

L'identificazione dei rischi, e la loro imputabilità, potrebbe risultare difficoltosa a causa di una conoscenza limitata delle questioni legate al clima e/o la tendenza a concentrarsi principalmente sui rischi a breve termine.

È stata pertanto realizzata una prima macro-distinzione tra rischio fisico e di transizione:

  • Il rischio fisico, ossia il rischio derivante dal progressivo cambiamento delle condizioni climatiche, è legato a variazioni di lungo termine (rischio cronico) e da eventi metereologici estremi (rischio acuto). Tali rischi espongono il Gruppo al danneggiamento o distruzione del "capitale materiale" quale fabbricati industriali, impianti e infrastrutture, a potenziali interruzioni delle forniture essenziali, ed alla potenziale contrazione della capacità produttiva e distributiva;
  • Il rischio di transizione è correlato alle modifiche normative, regolamentari e tecnologiche associate alla lotta al cambiamento climatico e al passaggio ad un'economia a basse emissioni. In particolare, vi è una crescente incertezza sul futuro ruolo del gas naturale con potenziale impatto su ricavi
    • e redditività degli investimenti attesi.

A fronte di questo rischio il Gruppo ha definito un percorso di diversificazione delineando un percorso di crescita sostenibile nel campo delle energie rinnovabili.

Altre informazioni

Stagionalità dell'attività

Il business della distribuzione del gas naturale gestito dal Gruppo Ascopiave non risente in modo significativo della stagionalità; infatti, lo stesso risulta meno influenzato dall'andamento termico registrato nel corso dell'anno, a meno di alcune voci di modesta entità. A seguito delle acquisizioni effettuate nel settore della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, nonché degli investimenti effettuato nel medesimo ambito, il Gruppo è invece esposto ai fattori ambientali che caratterizzano le stagioni, quali la piovosità/siccità, l'irraggiamento solare e la ventosità. Il Gruppo risulta esposto significativamente agli effetti della stagionalità in relazione alle partecipazioni in imprese collegate, attive nel settore della vendita di gas naturale ed energia elettrica, che saranno valutate con il metodo del patrimonio netto. Il consumo di gas varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale, in relazione ai maggiori consumi per uso riscaldamento. La stagionalità influenza l'andamento dei ricavi di vendita di gas e dei costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dal Gruppo in modo omogeneo nel corso dell'anno. Pertanto, i dati e le informazioni, relative a tali società, contenute nei prospetti contabili intermedi non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell'andamento complessivo dell'anno.

Commento ai risultati economico finanziari dei primi nove mesi dell'esercizio 2024

Indicatori di performance

Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare, si segnalano i seguenti indicatori:

  • Margine operativo lordo (Ebitda): viene definito dal Gruppo come il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
  • Risultato operativo: tale indicatore è previsto anche dai principi contabili di riferimento ed è definito come il margine operativo (Ebit) meno il saldo dei costi e proventi non ricorrenti. Si segnala che tale ultima voce include le sopravvenienze attive e passive, le plusvalenze e minusvalenze per alienazione cespiti, rimborsi assicurativi, contributi e altre componenti positive e negative di minore rilevanza.
  • Ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas: viene definito dal Gruppo come l'ammontare dei ricavi realizzati dalle società di distribuzione del Gruppo per l'applicazione delle tariffe di distribuzione e misura del gas naturale ai propri clienti finali, al netto degli importi di perequazione gestiti dalla Cassa per i Servizi energetici e Ambientali.

Andamento della gestione - I principali indicatori operativi

Primi nove mesi
DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE 2024 2023 Var. Var. %
Gruppo Ascopiave
Numero di concessioni 301 304 -3 -1,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 14.714 14.716 -2 0,0%
Numero di PDR 870.830 873.792 -2.962 -0,3%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 968,9 967,2 1,7 0,2%
Primi nove mesi
PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI 2024 2023 Var. Var. %
Gruppo Ascopiave
Numero di impianti 29 28 1 3,6%
Potenza installata (MW) 84,1 62,5 21,6 34,5%
Volumi di energia elettrica prodotti (GWh) 170,0 102,3 67,7 66,2%

Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo.

Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata.

Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nel corso dei primi nove mesi dell'anno i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo sono stati 968,9 milioni di metri cubi, in aumento dello 0,2% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Al 30 settembre 2024 il numero di punti di riconsegna (PDR) gestiti dalle società del Gruppo è pari a 870.830.

La rete di distribuzione al 30 settembre 2024 ha una lunghezza di 14.714 chilometri, in diminuzione di 15 chilometri rispetto al 31 dicembre 2023, principalmente per la cessione, con efficacia dal 1° gennaio 2024, di alcune concessioni nella titolarità di Romeo Gas; rispetto al 30 settembre 2023 la lunghezza della rete gestita dal Gruppo ha registrato una diminuzione pari a 2 chilometri.

I 29 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, dalla potenza complessiva installata di 84,1 MW, hanno prodotto 170,0 GWh nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio, evidenziando un incremento del 66,2% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il miglioramento registrato rispetto al dato in comparazione è dovuto sia all'entrata in esercizio di un nuovo impianto eolico della controllata Salinella Eolico S.r.l., avvenuto ad inizio 2024, sia al miglioramento delle condizioni operative rispetto ai primi nove mesi del 2023, caratterizzate da una significativa siccità.

Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 % dei ricavi 2023 % dei ricavi
Ricavi 146.292 100,0% 125.153 100,0%
Costi operativi 74.397 (50,9%) 69.584 (55,6%)
Margine operativo lordo 71.895 49,1% 55.569 44,4%
Ammortamenti e svalutazioni 37.714 (25,8%) 35.435 (28,3%)
Accantonamento rischi su crediti 0 0,0% 296 (0,2%)
Risultato operativo 34.181 23,4% 19.838 15,9%
Proventi finanziari 4.848 3,3% 5.862 4,7%
Oneri finanziari 12.461 (8,5%) 9.857 (7,9%)
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il 8.094 5,5% 910 0,7%
metodo del Patrimonio netto
Utile anteimposte 34.662 23,7% 16.753 13,4%
Imposte sul reddito (8.051) 5,5% (2.375) 1,9%
Risultato del periodo 26.611 18,2% 14.378 11,5%
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 0 0,0% 56 0,0%
Risultato netto del periodo 26.611 18,2% 14.435 11,5%
Risultato del periodo di Gruppo 25.712 17,6% 12.881 10,3%
Risultato del periodo di Minoranza 899 0,6% 1.554 1,2%

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nei primi nove mesi dell'esercizio 2024 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 146.292 migliaia, in crescita del 16,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 2023
Ricavi da trasporto del gas 104.430 91.754
Ricavi da vendita energia elettrica 161 137
Ricavi per servizi di allacciamento 677 702
Ricavi da servizi di distribuzione 3.345 3.348
Ricavi da servizi generali ad altre società 1.588 2.984
Ricavi per contributi ARERA 12.267 11.885
Ricavi da Centrali Eoliche-idroelettriche 20.586 11.756
Altri ricavi 3.239 2.587
Ricavi 146.292 125.153

I ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 90.540 migliaia ad Euro 103.217 migliaia) evidenziano una variazione positiva pari ad Euro 12.677 migliaia rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente. La variazione è spiegata principalmente dalla variazione del WACC tariffario e dalla rivalutazione monetaria dei costi di capitale e dei costi operativi tariffari.

Il differenziale tra i ricavi tariffari e la voce "ricavi da trasporto del gas" esposta in tabella (al 30 settembre 2024 pari a 1.213 migliaia e al 30 settembre 2023 pari a 1.214 migliaia) è spiegato dai ricavi iscritti in ragione del riaddebito dei canoni concessori correlati all'art. 46bis. Si segnala che tali ricavi concorrono alla formazione delle altre voci di costo e ricavo descritti nella seguente informativa.

I ricavi da Centrali Eoliche-idroelettriche risultano, al termine dei primi nove mesi dell'esercizio, pari ad Euro 20.586 migliaia ed evidenziano una crescita rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 8.830 migliaia.

L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori quantitativi di energia prodotta nel periodo di riferimento, nonché dal venir meno dei provvedimenti normativi, applicati per tutto il 2022 e fino al 30 giugno 2023, che prevedevano un price cap su parte dell'energia venduta. Il differenziale tra i ricavi qui commentati e quelli esposti in tabella è riferito ai ricavi iscritti per la maturazione dei Certificati GO riconosciuti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

I ricavi da titoli di efficienza energetica (che passano da Euro 11.885 migliaia ad Euro 12.267 migliaia) evidenziano una variazione positiva pari ad Euro 382 migliaia rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente.

Il risultato operativo conseguito nei primi nove mesi del 2024 ammonta ad Euro 34.181 migliaia, registrando un incremento di Euro 14.343 migliaia (+72,3%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La crescita del risultato operativo è dovuta ai seguenti fattori:

  • incremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas per Euro 12.677 migliaia;
  • incremento dei ricavi da produzione di energia da fonti rinnovabili per Euro 9.288 migliaia;
  • maggior margine sui titoli di efficienza energetica per Euro 241 migliaia;
  • variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo per Euro 7.864 migliaia.

La variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo, pari ad Euro 7.864 migliaia, è dovuta a:

  • minori ricavi per Euro 1.207 migliaia;
  • maggiori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 5.828 migliaia;
  • minor costo del personale per Euro 1.154 migliaia;
  • maggiori ammortamenti su immobilizzazioni e accantonamenti per Euro 1.983 migliaia.

L'utile netto consolidato dei primi nove mesi dell'esercizio 2024, attestandosi ad Euro 26.611 migliaia, registra un incremento pari ad Euro 12.176 migliaia (+84%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • maggior risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 14.343 migliaia;
  • decremento dei proventi finanziari per Euro 1.014 migliaia;
  • incremento degli oneri finanziari per Euro 2.604 migliaia;
  • maggior risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 7.184 migliaia; tale voce è rappresentativa della quota di partecipazione del 25% detenuta da Ascopiave nel Gruppo EstEnergy e della quota di partecipazione del 18,33% detenuta in Cogeide;
  • maggiori imposte per Euro 5.676 migliaia;
  • minore risultato netto da attività destinate alla vendita per Euro 56 migliaia.

Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto e dei dividendi incassati, passa dal 33,7% dei primi nove mesi dell'esercizio 2023 all'attuale 36,1%.

Andamento della gestione – La situazione finanziaria

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine dei periodi di riferimento è il seguente:

(migliaia di Euro) 30.09.2024 31.12.2023
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 16.871 52.083
Attività finanziarie correnti 1.687 3.818
Passività finanziarie correnti (1.029) (1.562)
Debiti verso banche e finanziamenti (142.857) (140.642)
Obbligazioni in circolazione a breve termine (7.605) (7.708)
Posizione finanziaria netta a breve (132.933) (94.011)
Attività finanziarie non correnti 2.671 2.507
Finanziamenti a medio e lungo termine (188.801) (204.064)
Obbligazioni in circolazione a lungo termine (78.762) (86.347)
Passività finanziarie non correnti (6.958) (7.448)
Posizione finanziaria netta a medio lungo (271.849) (295.352)
Posizione finanziaria netta (404.782) (389.363)

Si presentano di seguito alcuni dati relativi ai flussi finanziari del Gruppo:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 2023
Risultato netto dell'esercizio 26.611 14.435
Minusvalenze / (Plusvalenze) 0 (4.046)
Proventi da partecipazioni (4.251) (4.228)
Altre variazioni di conto economico che non generano flussi finanziari 0 (286)
Risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (8.094) (910)
Ammortamenti e svalutazioni 37.714 35.731
(a) Autofinanziamento 51.980 40.696
(b) Rettifiche per raccordare l'utile netto alla variazione della posizione finanziaria
generata dalla gestione operativa: 1.901 (88.168)
(c) Variazione della posizione finanziaria generata / (assorbita) dall'attività operativa = (a) + (b) 53.881 (47.472)
(d) Variazione della posizione finanziaria assorbita dall'attività di investimento (51.588) (62.275)
(e) Altre variazioni della posizione finanziaria (17.713) (4.246)
Variazione della posizione finanziaria netta = (c) + (d) + (e) (15.419) (113.994)

Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa (c), pari ad Euro 53.881 migliaia (+), è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 51.980 migliaia (+) e da altre variazioni finanziarie positive per complessivi Euro 1.901 migliaia (+), collegate alla gestione del capitale circolante netto.

La gestione del capitale circolante netto, che ha generato risorse finanziarie per Euro 1.901 migliaia (+), è stata influenzata dalla variazione del capitale circolante netto operativo che ha assorbito risorse finanziarie per Euro 27.332 migliaia (-), dalla variazione positiva della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP per Euro 4.917 migliaia (+) e dalla variazione positiva della posizione IVA per Euro 22.727 migliaia (+).

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nei primi nove mesi:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 2023
Rimanenze di magazzino (5.742) (5.855)
Crediti e debiti commerciali 5.816 (116.482)
Crediti e debiti operativi (27.406) 49.841
Svalutazione immobilizzazioni e minusvalenze 1.825 2.288
Fondo TFR e altri fondi (1.414) 207
Variazioni interessenze su società controllate 0 2.162
Imposte di competenza 8.051 2.375
Imposte pagate (1.984) (92)
Crediti e debiti tributari 22.756 (22.612)
Variazione capitale circolante netto 1.901 (88.168)

L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa di Euro 51.588 migliaia (-) ed è relativa ad interventi e sviluppi delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale e allo sviluppo di impianti nel settore delle energie rinnovabili (eolico, fotovoltaico e altri impianti green energy).

Le altre variazioni della Posizione Finanziaria Netta, negative e pari ad Euro 17.713 migliaia (-), sono rappresentate principalmente dai dividendi, ovvero dal saldo tra i dividendi distribuiti (Euro -30.339 migliaia) e i dividendi incassati dalle società collegate (Euro +13.269 migliaia).

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le altre variazioni della posizione finanziaria intervenute nei primi nove mesi:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 2023
Acquisto azioni proprie (648) 0
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (30.339) (28.172)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi 0 (890)
Dividendi incassati da società partecipate 13.269 23.225
Versamenti in denaro delle minoranze in società controllate 5 0
Ampliamento del perimetro di consolidamento 0 1.592
Altre variazioni della posizione finanziaria (17.713) (4.246)

Andamento della gestione – Gli investimenti

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio il Gruppo ha realizzato investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali per Euro 51.588 migliaia, in diminuzione di Euro 3.676 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La riduzione registrata è principalmente spiegata dai minori investimenti realizzati nel corso del periodo dalle società attive nel settore delle energie rinnovabili (-5.231 migliaia), a fronte dei maggiori investimenti effettuati nella distribuzione gas (+754 migliaia).

Gli investimenti realizzati in infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale sono risultati, al termine dei primi nove mesi, pari ad Euro 40.531 migliaia. Essi sono relativi alla posa e alla manutenzione della rete e degli impianti di distribuzione del gas naturale per Euro 19.493 migliaia, alla realizzazione di allacciamenti alla stessa per Euro 11.882 migliaia e all'installazione di apparecchiature di misura per Euro 9.156 migliaia.

Gli investimenti realizzati in energie rinnovabili sono risultati pari ad Euro 9.217 migliaia. Essi sono principalmente relativi ai costi sostenuti per il completamento di un parco eolico per Euro 1.514 migliaia, per la manutenzione ed il potenziamento di impianti idroelettrici per Euro 1.219 migliaia, per la realizzazione di impianti fotovoltaici per Euro 3.736 migliaia e per la costruzione di altri impianti green energy (un impianto di produzione di idrogeno, una stazione di ricarica elettrica e una stazione di rifornimento di idrogeno) per Euro 2.748 migliaia.

Gli altri investimenti realizzati sono risultati pari ad Euro 1.840 migliaia. Essi sono relativi principalmente all'acquisto di materiale hardware e licenze software per Euro 764 migliaia, all'acquisto di automezzi aziendali per Euro 427 migliaia, all'acquisto di attrezzature per Euro 383 migliaia, nonché a migliorie e/o manutenzioni straordinarie sulle sedi aziendali per Euro 255 migliaia.

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 2023
Allacciamenti 11.882 11.859
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 18.005 16.171
Misuratori 9.156 10.159
Manutenzioni e Impianti di riduzione 1.488 1.588
Investimenti metano 40.531 39.777
Impianti di produzione energia idroelettrica 1.219 270
Parchi Eolici 1.514 5.098
Impianti di produzione energia fotovoltaica 3.736 2.160
Altri impianti green energy 2.748 6.920
Investimenti in energie rinnovabili 9.217 14.448
Terreni e Fabbricati 255 233
Attrezzature 383 132
Arredi 11 3
Automezzi 427 274
Hardware e Software 764 390
Altri investimenti 0 7
Altri investimenti 1.840 1.039
Investimenti 51.588 55.264

Gruppo Ascopiave

Prospetti di bilancio del Resoconto intermedio di gestione

al 30 settembre 2024

Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
ATTIVITA'
Attività non correnti
Avviamento (1) 61.727 61.727
Altre immobilizzazioni immateriali (2) 715.203 704.627
Immobilizzazioni materiali (3) 158.501 156.475
Partecipazioni in imprese collegate (4) 210.807 211.074
Partecipazioni in altre imprese (4) 97.256 97.257
Altre attività non correnti (5) 3.404 3.478
Attività finanziarie non correnti (6) 2.671 2.507
Attività per imposte anticipate (7) 38.440 39.301
Attività non correnti 1.288.008 1.276.446
Attività correnti
Rimanenze (8) 14.018 8.276
Crediti commerciali (9) 26.384 33.382
Altre attività correnti (10) 87.668 80.831
Attività finanziarie correnti (11) 845 1.743
Attività per imposte correnti (12) 6.876 4.017
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (13) 16.871 52.083
Attività correnti su strumenti finanziari derivati (14) 1.320 4.821
Attività correnti 153.982 185.153
Attività non correnti destinate alla dismissione (38) 0 385
Attività 1.441.990 1.461.984
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto Totale
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (55.987) (55.423)
Riserve e risultato 660.104 665.764
Patrimonio netto di Gruppo (15) 838.528 844.753
Patrimonio Netto di Minoranza (15) 10.289 9.529
Patrimonio netto Totale (15) 848.817 854.282
Passività non correnti
Fondi (16) 861 2.020
Trattamento di fine rapporto (17) 4.028 4.751
Obbligazioni in circolazione a lungo termine (18) 78.762 86.347
Finanziamenti a medio e lungo termine (19) 188.801 204.064
Altre passività non correnti (20) 41.881 39.360
Passività finanziarie non correnti (21) 6.958 7.448
Passività per imposte differite (22) 17.126 17.618
Passività non correnti 338.417 361.608
Passività correnti
Obbligazioni in circolazione a breve termine (23) 7.605 7.708
Debiti verso banche e finanziamenti (24) 142.857 140.642
Debiti commerciali (25) 71.643 73.026
Passività per imposte correnti (26) 10.216 795
Altre passività correnti (27) 21.253 22.114
Passività finanziarie correnti (28) 1.029 1.562
Passività correnti su strumenti finanziari derivati (29) 153 0
Passività correnti 254.756 245.847
Passività non correnti destinate alla dismissione (38) 0 247
Passività 593.173 607.702
Passività e patrimonio netto 1.441.990 1.461.984

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

Prospetto dell'utile/(perdita) e delle altre componenti del conto economico complessivo
Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 2023
Ricavi (30) 146.292 125.153
Totale costi operativi 74.397 69.881
Costi acquisto materie prime (31) 1.541 1.234
Costi per servizi (32) 39.062 36.840
Costi del personale (33) 15.053 16.207
Altri costi di gestione (34) 19.164 19.870
Altri proventi (35) 423 4.269
Ammortamenti e svalutazioni (36) 37.714 35.435
Risultato operativo 34.181 19.838
Proventi finanziari (37) 4.848 5.862
Oneri finanziari (37) 12.461 9.857
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del PN (37) 8.094 910
Utile ante imposte 34.662 16.753
Imposte sul reddito (38) (8.051) (2.375)
Risultato del periodo 26.611 14.378
Risultato netto da attività cessate/in dismissione (39) 0 56
Risultato netto del periodo 26.611 14.435
Risultato del periodo di Gruppo 25.712 12.881
Risultato del periodo di Minoranza 899 1.554
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nell'utile/(perdita) del periodo
- Quota efficace della variazione di fair value di strumenti di copertura di (2.234) (3.190)
flussi finanziari, al netto degli effetti fiscali
- Quota di conto economico complessivo di partecipazioni valutate con il 859 (11.082)
metodo del patrimonio netto
2. componenti che non saranno riclassificate nell'utile/(perdita) del periodo
- (Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti al netto dell'effetto 468 (117)
fiscale
Risultato del conto economico complessivo 25.704 45
Risultato attribuibile ai soci della controllante 24.949 (1.510)
Risultato attribuibile a partecipazioni di terzi 755 1.556
Utile netto diluito per azione 0,119 0,059

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

Si segnala che l'effetto fiscale correlato alle voci OCI sono le seguenti:

  • Euro 316 migliaia in relazione alla quota efficace della variazione di fair value di strumenti di copertura di flussi finanziari;

____________________________________________________________________________________________

  • Euro 0,3 migliaia in relazione alla quota di conto economico complessivo di partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto;

  • Euro 184 migliaia in relazione alla (Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale.

Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato

(Euro migliaia) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre
riserve
Utili a
Nuovo
Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio Netto
delle minoranze
Totale Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2024 234.412 46.882 (55.424) (239) 425.544 157.402 36.176 844.753 9.529 854.282
Risultato del periodo 25.712 25.712 899 26.611
Fair value derivati (2.082) (2.082) (152) (2.234)
Fair value derivati società collegate 859 859 859
Attualizzazione TFR IAS 19 del periodo 460 460 9 468
Totale risultato conto economico complessivo 460 (1.223) (0) 25.712 24.949 755 25.704
Destinazione risultato 2023 5.837 30.339 (36.176) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (30.339) (30.339) (30.339)
Piani di incentivazione 291 (270) 21 21
Acquisto azioni proprie (855) (855) (855)
Altri movimenti (0) 5 5
Saldo al 30 settembre 2024 234.412 46.882 (55.987) 221 429.887 157.402 25.712 838.528 10.289 848.817
(Euro migliaia) Capitale sociale Riserva legale Azioni proprie Riserve differenze
attuariali IAS 19
Altre riserve Utili a Nuovo Risultato del
periodo
Patrimonio Netto
del gruppo
Risultato e
Patrimonio Netto
delle minoranze
Totale Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2023 234.412 46.882 (55.424) (162) 454.997 152.910 32.664 866.280 20.123 886.403
Risultato del periodo 12.881 12.881 1.554 14.435
Altri movimenti (3.189) (3.189) (1) (3.190)
Fair value derivati società collegate (11.082) (11.082) (11.082)
Attualizzazione TFR IAS 19 del periodo (120) (120) 3 (117)
Totale risultato conto economico complessivo (120) (14.271) (0) 12.881 (1.510) 1.556 45
Destinazione risultato 2022 32.664 (32.664) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (28.172) (28.172) (28.172)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (0) (890) (890)
Altri movimenti (71) (71) 1 (70)
Variazione interessenze su società partecipate (8.974) (8.974) 1.710 (7.263)
Saldo al 30 settembre 2023 234.412 46.882 (55.424) (282) 403.509 185.574 12.881 827.554 22.500 850.054

Rendiconto finanziario consolidato

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 2023
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Utile complessivo del periodo 25.704 45
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Variazione fair value derivati relativi a società collegate, variazione del periodo al netto dell'effetto fiscale (15) (859) 11.082
Variazione riserve HA su MTM derivati (15) 2.234 3.190
Variazione non monetaria del trattamento di fine rapporto (15) (468) 117
Ammortamenti (36) 37.714 35.435
Svalutazione crediti (34) 0 296
Perdite su crediti (34) 336 0
Svalutazione immobilizzazioni e minusvalenze (34) 1.825 2.288
Variazione del trattamento di fine rapporto (17) (255) (84)
Attività/passività correnti su strumenti finanziari (14) 1.420 (1.788)
Variazione netta altri fondi (16) (1.159) 291
Valutazione imprese collegate con il metodo patrimonio netto (37) (8.094) (910)
Minusvalenze / (Plusvalenze) su cessioni immobilizzazioni (35) 0 (3.154)
Plusvalenze su cessioni partecipazioni (35) 0 (892)
Proventi da partecipazioni (37) (4.251) (4.228)
Altre variazioni di conto economico che non generano flussi finanziari 0 (286)
Interessi passivi pagati (10.440) (9.543)
Imposte pagate (1.984) (92)
Interessi passivi di competenza (37) 12.298 9.857
Imposte di competenza (38) 8.051 2.375
Totale rettifiche
Variazioni nelle attività e passività:
36.368 43.954
Rimanenze di magazzino (8) (5.742) 0
(5.855)
Crediti commerciali (9) 6.998 (4.070)
Altre attività correnti (10) (6.699) 31.547
Debiti commerciali (25) (1.383) (112.412)
Altre passività correnti (27) (3.269) (3.973)
Altre attività non correnti (5) 75 931
Altre passività non correnti (20) 2.522 1.418
Flussi operativi da attività/passività in dismissione (39) 0 (4)
Totale variazioni attività e passività (7.498) (92.420)
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 54.574 (48.420)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (2) (41.074) (38.133)
Realizzo di immobilizzazioni immateriali (2) 0 9.412
Investimenti in immobilizzazioni materiali (3) (10.514) (15.406)
Realizzo di immobilizzazioni materiali (3) 0 64
Acquisizioni di partecipazioni (4) 201 (38.053)
Cessioni di partecipazioni e acconti (4) 0 21.036
Dividendi incassati da società partecipate (4) 13.269 23.225
Versamenti in denaro delle minoranze in società controllate (15) 5 2.162
Flussi di investimento da attività/passività in dismissione (39) 0 (772)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (38.112) (36.465)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti
(21) (491) (641)
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (24) (65.659) (50.803)
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (11 ; 28) 367 (29.490)
(Acquisto) / Cessione azioni proprie (15) (648) 0
Accensioni finanziamenti e mutui (19) 229.000 585.522
Rimborsi finanziamenti e mutui (19) (176.125) (448.300)
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (15) (30.339) (28.172)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (15) 0 (890)
Accensioni/(Rimborsi) prestiti obbligazionari (18 ; 23) (7.778) 0
Flussi finanziari da attività/passività in dismissione (39) 0 90
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria (51.673) 27.316
Variazione delle disponibilità correnti (35.212) (57.568)
Disponibilità liquide esercizio precedente 52.083 76.917
Disponibilità liquide periodo corrente 16.871 19.349

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

NOTE ESPLICATIVE

Informazioni societarie

Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una persona giuridica di diritto italiano. Ascopiave S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.

Al 30 settembre 2024 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575, è detenuto per la quota maggioritaria da Asco Holding S.p.A., la parte restante è distribuita tra altri azionisti privati.

Ascopiave S.p.A. è quotata dal dicembre del 2006 al Mercato Telematico Azionario – Segmento STAR – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.

La pubblicazione del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 7 novembre 2024.

L'attività del gruppo Ascopiave

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la gestione calore e la cogenerazione.

Attualmente il Gruppo è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 301 Comuni (304 Comuni al 31 dicembre 2023), esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 14.710 chilometri (14.730 chilometri al 31 dicembre 2023) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

Il Gruppo Ascopiave partecipa nella misura del 25% al capitale sociale di EstEnergy S.p.A., società di commercializzazione di gas naturale ed energia elettrica e nella misura del 18,33% al capitale sociale di Cogeide S.p.A., società che opera nell'ambito dei servizi idrici nella regione Lombardia.

Il Gruppo è attivo nel settore delle energie rinnovabili, in particolare nel settore idroelettrico, eolico e fotovoltaico gestendo 29 impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili dalla potenza complessiva installata di 62,5 MW. Si segnala, ad inizio anno 2024, l'entrata in esercizio di un ulteriore impianto eolico della controllata Salinella Eolico S.r.l., ubicato in Calabria, la cui potenza installata ammonta a 21,6 MW.

Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS

Il presente Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024 è elaborato in conformità agli "International Financial Reporting Standards", così come omologati da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Il bilancio consolidato è redatto nella prospettiva della continuità aziendale ed è espresso in Euro, moneta funzionale della Società. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di Euro, salvo ove diversamente indicato.

Il presente Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 7 novembre 2024.

Prospetti di Bilancio

In merito alle modalità di presentazione dei prospetti di bilancio, si segnala che nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, le attività e le passività sono presentate con il criterio di distinzione "corrente/non corrente", nel Conto Economico complessivo i costi sono presentati per natura e nel rendiconto finanziario consolidato i flussi finanziari dell'attività operativa sono determinati utilizzando il metodo "indiretto", rettificando l'utile di esercizio delle componenti di natura non monetaria.

I principi contabili adottati nella redazione del presente Resoconto intermedio di Gestione consolidato sono conformi con quelli utilizzati per la redazione del bilancio annuale del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 ad eccezione dei principi contabili, emendamenti e interpretazioni che sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2024, descritti in seguito.

Criteri di valutazione

Utilizzo di stime

La redazione del bilancio consolidato abbreviato dei primi nove mesi dell'esercizio 2024 richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio, altri utili/perdite complessivi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio intermedio.

Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano. Per una più ampia descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia a quanto indicato al paragrafo "Utilizzo di Stime" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.

Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore.

Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell'aliquota effettiva attesa per l'intero esercizio da ciascuna società inclusa nell'area di consolidamento.

Area e criteri di consolidamento

Nel resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024 sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nella relazione consolidata a partire dalla data in cui si è assunto il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti. Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva tra il corrispettivo trasferito (incrementato del valore assegnato alle eventuali partecipazioni di terzi non oggetto di acquisizione) ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.

Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. partial goodwill method) oppure per un valore complessivo pari al fair value che include anche l'avviamento di loro competenza. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.

In presenza di quote di partecipazioni acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza positiva tra il corrispettivo trasferito e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita di controllo. Se il valore di acquisizione delle partecipazioni è superiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza positiva viene attribuita, ove possibile, alle attività nette acquisite sulla base del fair value delle stesse mentre il residuo è iscritto in una voce dell'attivo denominata "Avviamento".

Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, o con maggiore frequenza in presenza di indicatori di riduzione del valore, a impairment test, a verifica per perdita di valore e a rettifica quando fatti o cambiamenti di situazione indicano che il valore di iscrizione non può essere realizzato. L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore. Se il valore di carico delle partecipazioni è inferiore al valore proquota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza negativa viene accreditata a conto economico. I costi dell'acquisizione sono spesati a conto economico.

Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto o, qualora inferiore, esistono gli elementi che confermano l'esistenza di una influenza notevole. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle Società controllate utilizzati al fine della predisposizione della Relazione finanziaria annuale sono quelli approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.

Le società incluse nell'area di consolidamento al 30 settembre 2024 e consolidate con il metodo integrale o con il metodo del patrimonio netto sono le seguenti:

Denominazione Sede legale Capitale sociale
versato
Quota di
pertinenza del
gruppo
Quota di
controllo
diretto
Quota di
controllo
indiretto
Società capogruppo
Ascopiave S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 234.411.575
Società controllate consolidate integralmente
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 3.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 10.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
AP Reti Gas Nord Est S.r.l. Padova (PD) 15.000.000 100,00% 100,00% 0,00%
Cart Acqua S.r.l. Pieve di Soligo (TV) 50.000 100,00% 100,00% 0,00%
Romeo Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 27.664.637 100,00% 100,00% 0,00%
Serenissima Gas S.p.A. (3) Pieve di Soligo (TV) 9.250.000 100,00% 0,00% 100,00%
Asco EG S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 54.001.422 84,17% 84,17% 0,00%
Asco Renewables S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 100.000 100,00% 100,00% 0,00%
Salinella Eolico S.r.l. (1) Pieve di Soligo (TV) 10.000 100,00% 0,00% 100,00%
Green Factory S.r.l. (1) Pieve di Soligo (TV) 10.000 90,00% 0,00% 90,00%
Società a controllo congiunto consolidate con il
metodo del patrimonio netto
Estenergy S.p.A. Trieste (TS) 299.925.761 25,00% 25,00% 0,00%
Cogeide S.p.A. (2) Mozzanica (BG) 16.945.026 18,33% 0% 18,33%

____________________________________________________________________________________________

(1) Partecipate tramite Asco Renewables S.p.A.

(2) Partecipate tramite Cart Acqua S.r.l.

(3) Partecipate tramite ROMEO GAS S.p.A.

Dati di sintesi delle società consolidate integralmente

Descrizione Ricavi delle
vendite e delle
prestazioni
Risultato
netto
Patrimonio
netto
Posizione
finanziaria netta
(disponibilità)
Principi contabili
di riferimento
Controllante
Ascopiave S.p.A. 48.794 31.895 838.491 169.338 IFRS
Società consolidate integralmente
AP Reti Gas Nord Est S.r.l. 26.329 5.366 135.212 25.574 IFRS
AP Reti Gas S.p.A. 57.018 10.612 309.399 20.072 IFRS
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 15.376 2.227 62.663 14.373 Ita Gaap
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 12.522 (1.361) 13.296 40.798 Ita Gaap
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 4.712 1.162 20.211 14.399 Ita Gaap
Cart Acqua S.r.l. 499 213 4.041 (215) Ita Gaap
Asco Renewables S.p.A. 12.284 183 33.012 (1.718) Ita Gaap
Green Factory S.r.l. (56) 52 10.269 Ita Gaap
Asco EG S.p.A. 16.877 5.764 64.904 (26.343) Ita Gaap
Salinella Eolico S.r.l. 2.414 (196) 3.274 31.169 Ita Gaap
Romeo Gas S.p.A. 9.540 1.931 66.419 12.627 Ita Gaap
Serenissima Gas S.p.A. 4.925 1.252 18.472 5.574 IFRS

NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attività non correnti

1. Avviamento

L'avviamento, pari ad Euro 61.727 migliaia al 30 settembre 2024, risulta invariato rispetto al 31 dicembre 2023. L'importo si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999 ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione del gas naturale. Tra questi gli avviamenti rilevati a seguito della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A., per Euro 9.368 migliaia, a seguito dell'acquisto della totalità del capitale sociale della società di nuova costituzione AP Reti Gas Nord Est S.r.l. per Euro 14.149 migliaia, con l'acquisizione di Romeo Gas S.r.l. e di Serenissima Gas S.p.A. per complessivi Euro 4.854 migliaia, con l'acquisizione di un ramo di distribuzione gas naturale da Retragas S.p.A. per Euro 381 migliaia e per l'acquisizione di Eusebio Energia S.r.l. (ora Asco EG S.p.A.) per Euro 7.220 relativo a impianti su energie rinnovabili.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile, l'avviamento viene allocato alle Cash Generating Unit costituite dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas) e dalle attività di generazione elettrica da fonti rinnovabili (CGU energie rinnovabili).

La seguente tabella evidenzia il saldo degli avviamenti iscritti al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Distribuzione gas naturale 54.506 54.506
Produzione energia da fonti rinnovabili 7.220 7.220
Avviamento 61.727 61.727

Come richiesto dallo IAS 36, la Società deve valutare ad ogni data di riferimento del bilancio se esiste una indicazione che un'attività possa aver subito una riduzione di valore. Se esiste una qualsiasi indicazione di ciò, l'entità deve stimare il valore recuperabile dell'attività.

Il Gruppo nella valutazione degli elementi esterni ed interni dai quali possano derivare elementi di una perdita di valore ha considerato quali elementi esterni eventuali deliberazioni ARERA in materia di regolazione tariffaria, eventuali variazioni dei valori di rimborso delle reti in concessione e le variazioni del tasso di attualizzazione (WACC). La valutazione effettuata su elementi interni ha considerato gli scostamenti della performance rispetto al budget.

In relazione agli elementi sopra indicati si evidenzia che non sono emersi trigger events e conseguentemente gli amministratori non hanno ritenuto necessario effettuare nuovamente un full impairment test sul valore di iscrizione degli avviamenti.

2. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine dei periodi considerati:

30.09.2024 31.12.2023
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Costo
Fondo
storico
ammortamento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 13.000 (8.099) 4.901 12.994 (7.339) 5.655
Concessioni, licenze, marchi e diritti 19.075 (16.652) 2.423 19.075 (16.382) 2.693
Altre immobillizzazioni immateriali 12.226 (5.352) 6.875 12.213 (5.137) 7.076
Immobilizzazioni immmateriali in regime di concessione IFRIC 12 1.336.868 (670.466) 666.402 1.292.708 (643.199) 649.509
Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di conc.IFRIC 12 33.937 0 33.937 39.498 0 39.498
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 664 0 664 196 0 196
Altre immobillizzazioni immateriali 1.415.771 (700.568) 715.203 1.377.109 (672.482) 704.627

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel periodo considerato ed in quello dell'esercizio precedente:

31.12.2023 30.09.2024
Valore Variazione Decremento Ammortamenti Decremento Valore
(migliaia di Euro) netto del periodo del periodo fondi netto
contabile ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 5.655 6 0 760 4.901
Concessioni, licenze, marchi e diritti 2.693 0 0 270 2.423
Altre immobillizzazioni immateriali 7.076 14 0 215 6.875
Immobilizzazioni immmateriali in regime di concessione IFRIC 12 649.509 47.113 (3.111) 28.436 1.326 666.402
Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di conc.IFRIC 12 39.498 (5.549) (12) 0 33.937
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 196 468 0 0 664
Altre immobillizzazioni immateriali 704.627 42.052 (3.122) 29.681 1.326 715.203
31.12.2022 30.09.2023
Valore Variazione Ampliamento del Decremento Consegna impianti Ammortamenti Decremento Valore
(migliaia di Euro) netto del periodo perimetro di Atem Udine 2 del periodo fondi netto
contabile consolidamento ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 5.682 201 0 623 5.260
Concessioni, licenze, marchi e diritti 3.374 (0) 0 545 2.830
Altre immobillizzazioni immateriali 7.270 0 0 (3) 171 0 7.096
Immobilizzazioni immmateriali in regime di concessione IFRIC 12 635.907 47.410 763 (3.380) (6.225) 27.272 1.290 645.913
Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di conc.IFRIC 12 45.934 (9.491) 0 (6) (44) 0 36.393
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 229 14 0 0 242
Altre immobillizzazioni immateriali 698.397 38.133 763 (3.389) (6.269) 28.611 1.291 697.734

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio le immobilizzazioni immateriali risultano pari ad Euro 715.203 migliaia, registrando un incremento rispetto al 31 dicembre 2023 pari ad Euro 10.576 migliaia.

Gli investimenti sono principalmente relativi ai costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" non ha registrato investimenti significativi e la variazione, pari ad Euro 760 migliaia, è spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

La voce accoglie principalmente i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso.

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio di riferimento, la voce non ha registrato investimenti e le quote di ammortamento risultano pari ad Euro 270 migliaia.

Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.

Altre immobilizzazioni immateriali

Le altre immobilizzazioni immateriali hanno registrato investimenti pari ad Euro 14 migliaia e le quote di ammortamento del periodo risultano pari ad Euro 215 migliaia.

Impianti e macchinari in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori.

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio la voce ha registrato una variazione positiva netta complessiva pari ad Euro 16.893 migliaia. L'incremento evidenziato dalla voce è principalmente spiegato dagli investimenti effettuati in infrastrutture atte alla distribuzione del gas e dalla riclassifica degli investimenti realizzati nel corso di esercizi precedenti ma divenuti operativi nel corso del periodo di riferimento. Gli investimenti, comprensivi delle riclassifiche delle immobilizzazioni in corso, risultano pari ad Euro 47.113 migliaia. L'incremento è stato in parte compensato, per Euro 28.436 migliaia, dalle quote di ammortamento del periodo. I decrementi netti rilevati, pari ad Euro 1.784 migliaia, sono principalmente correlati alla dismissione dei misuratori.

Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas

naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita tecnica degli impianti e la vita utile indicata da ARERA in ambito tariffario. La vita tecnica degli impianti è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un perito indipendente che ha determinato l'obsolescenza tecnica dei beni realizzati.

Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati parzialmente in economia e non ultimati alla data del 30 settembre 2024.

La voce ha registrato un decremento netto pari ad Euro 5.549 migliaia nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2024. Il decremento registrato è principalmente spiegato dalla riclassifica degli investimenti realizzati in esercizi precedenti ma entrati in esercizio nel corso del 2024.

Immobilizzazioni immateriali in corso

La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto di software gestionali correlati al core business della distribuzione del gas naturale e non ultimati al termine dei primi nove mesi dell'esercizio. Gli investimenti realizzati nel corso del periodo interessato risultano pari ad Euro 468 migliaia.

3. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine al termine dei periodi considerati:

30.09.2024 31.12.2023
Costo Fondo Fondo Valore Costo Fondo Fondo Valore
storico ammortamento svalutazione netto storico ammortamento svalutazione netto
(migliaia di Euro) contabile contabile
Terreni e fabbricati 58.094 (22.031) (265) 35.798 58.136 (21.200) (265) 36.671
Impianti e macchinari 196.089 (105.267) (1.132) 89.691 161.926 (99.933) (1.132) 60.862
Attrezzature industriali e commerciali 5.812 (4.658) 0 1.154 5.428 (4.545) 883
Altri beni 25.246 (22.003) 0 3.243 24.589 (21.280) 3.308
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 16.585 0 (55) 16.531 41.719 0 (55) 41.665
Diritti d'uso 16.495 (4.410) 12.085 16.488 (3.403) 13.085
Immobilizzazioni materiali 318.320 (158.368) (1.451) 158.501 308.286 (150.360) (1.451) 156.475

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nei primi nove mesi del periodo di riferimento ed in quello precedente:

31.12.2023 30.09.2024
Valore Variazione Decremento Ammortamenti Decremento Valore
netto del periodo del periodo fondi netto
(migliaia di Euro) contabile ammortamento contabile
Terreni e fabbricati 36.671 56 929 35.798
Impianti e macchinari 60.862 34.094 (29) 5.236 0 89.691
Attrezzature industriali e commerciali 883 384 113 1.154
Altri beni 3.308 657 722 3.243
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 41.665 (25.134) 0 16.531
Diritti d'uso 13.085 32 1.032 12.085
Immobilizzazioni materiali 156.475 10.089 (29) 8.034 0 158.501
31.12.2022 30.09.2023
Valore Variazione Decremento Consegna impianti Ammortamenti Valore
netto del periodo Atem Udine 2 del periodo netto
(migliaia di Euro) contabile contabile
Terreni e fabbricati 30.966 2 (64) 938 29.966
Impianti e macchinari 66.371 (0) 4.514 61.856
Attrezzature industriali e commerciali 838 132 99 871
Altri beni 3.319 54 349 3.024
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 24.620 15.219 (43) 0 39.882
Diritti d'uso 12.319 292 924 11.687
Immobilizzazioni materiali 138.432 15.699 (43) (64) 6.824 147.286

Le immobilizzazioni materiali passano da Euro 156.475 migliaia del 31 dicembre 2023 ad Euro 158.501 migliaia del 30 settembre 2024 evidenziando un incremento pari ad Euro 2.206 migliaia.

Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici, nonché a terreni e fabbricati in cui sono ubicati impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio la voce ha registrato investimenti poco significativi mentre le quote di ammortamento sono pari ad Euro 929 migliaia. Gli investimenti realizzati sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di terreni.

Impianti e macchinari

La voce accoglie principalmente i valori contabili degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili gestiti dal Gruppo, in particolare idroelettrici ed eolici.

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio di riferimento la voce ha registrato un incremento pari ad Euro 28.829 migliaia. L'incremento registrato è principalmente spiegato dalla riclassifica delle immobilizzazioni in corso iscritte sino al 31 dicembre 2023 in relazione all'impianto eolico realizzato dalla controllata Salinella Eolico S.r.l. entrato in esercizio nel corso del mese di febbraio 2024.

Le quote di ammortamento del periodo risultano pari ad Euro 5.236 migliaia.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali" ha registrato investimenti per Euro 384 migliaia.

La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto degli strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione e all'attività di misura. Le quote di ammortamento del periodo risultano pari ad Euro 113 migliaia.

Altri beni

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio gli investimenti realizzati risultano pari ad Euro 657 migliaia e sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di veicoli aziendali e di hardware. Le quote di ammortamento del periodo risultano pari ad Euro 722 migliaia.

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce include essenzialmente i costi sostenuti per la costruzione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili nonché, con minore rilevanza, interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici, non ultimati alla data di chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio.

Nel corso del periodo la voce ha registrato una diminuzione netta pari ad Euro 25.134 migliaia principalmente correlata alla riclassifica degli investimenti realizzati sino al 31 dicembre 2023 in realizzazione all'impianto eolico entrato in esercizio nel corso dell'esercizio di riferimento.

Diritti d'uso

La voce accoglie i diritti d'uso correlati all'applicazione di IFRS 16. L'applicazione del principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativi relativi a immobilizzazioni materiali, quali locazione di immobili e noleggio di automezzi ed autocarri.

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio la voce ha registrato un incremento pari ad Euro 32 migliaia e quote di ammortamento pari ad Euro 1.032 migliaia.

4. Partecipazioni

La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31 dicembre 2023 Variazione
dell'esercizio
Valutazione a
patrimonio netto
30 settembre 2024
Partecipazioni in imprese collegate 211.074 (8.361) 8.094 210.807
Partecipazioni in altre imprese 97.257 (1) 97.256
Partecipazioni 308.331 (8.362) 8.094 308.063

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio le voci correlate alle partecipazioni hanno registrato un decremento complessivo pari ad Euro 268 migliaia correlato alle partecipazioni in imprese collegate.

La tabella di seguito riportata evidenzia il dettaglio delle partecipazioni iscritte al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 30 settembre 20204 31 dicembre 2023
Partecipazione in Estenergy S.p.A. 202.389 202.838
Partecipazione in Cogeide S.p.A. 8.418 8.236
Partecipazioni in imprese collegate 210.807 211.074
Partecipazione in Hera Comm S.p.A. 53.331 53.331
Partecipazione in Acinque S.p.A. 21.623 21.623
Partecipazione in Acantho S.P.A. 22.301 22.301
Partecipazione in Banca Prealpi SanBiagio Credito Coop. 1 1
Partecipazione in BCC Busto Garolfo e Buguggiate 0 1
Partecipazione in A2A SECURITY 1 1
Partecipazioni in altre imprese 97.256 97.257
Partecipazioni 308.063 308.331

Partecipazioni in imprese collegate

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2024 risultano iscritte partecipazioni in imprese collegate pari a Euro 210.807 migliaia. L'importo è relativo alla partecipazione del 25% detenuta in EstEnergy S.p.A. ed alla partecipazione del 18,33% detenuta in Cogeide S.p.A..

La partecipazione in EstEnergy, pari ad Euro 202.389 migliaia al 30 settembre 2024, ha registrato una diminuzione pari ad Euro 449 migliaia spiegata dall'incasso di dividendi per Euro 9.018 migliaia, da movimenti sulle riserve in hedge accounting per Euro 859 migliaia e dalla valutazione con il metodo del patrimonio netto per Euro 7.711 migliaia. La differenza tra il valore di carico pari ad Euro 202.389 migliaia ed il 25% della quota di patrimonio netto del Gruppo EstEnergy è legato ai maggior valori riconosciuti al momento dell'acquisizione ed allocati a lista clienti ed in via residuale ad avviamento.

La società, di cui Ascopiave S.p.A. detiene attualmente il 25% del capitale sociale ed il Gruppo Hera il 75%, opera nel settore della commercializzazione delle commodity gas naturale ed energia elettrica.

Relativamente alla partecipazione in Cogeide, pari ad Euro 8.418 migliaia, si rileva una variazione positiva pari ad Euro 182 migliaia spiegata dalla valutazione con il metodo del patrimonio netto.

La tabella di seguito riportata evidenzia la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica del Gruppo EstEnergy alla data di chiusura del periodo di riferimento e di quello dell'esercizio precedente:

(Valori comprensivi di scritture di consolidamento ed espressi in milioni
di Euro)
Primi nove mesi
2024
pro-quota
Primi nove mesi
2024
Primi nove mesi
2023
pro-quota
Primi nove mesi
2023
Attività non correnti 160,2 640,6 261,0 652,5
Attività correnti 75,9 303,7 70,3 175,7
Patrimonio netto del Gruppo 159,2 636,7 251,7 629,2
Patrimonio netto di Terzi 0,3 1,2 0,4 1,0
Passività non correnti 19,9 79,6 26,2 65,6
Passività correnti 56,7 226,7 52,9 132,4
Ricavi 210,0 840,1 319,3 665,2
Costi 191,5 765,8 302,9 631,0
Margine operativo lordo 18,6 74,3 16,4 34,3
Ammortamenti e svalutazioni 7,9 31,6 12,2 25,3
Risultato operativo 10,7 42,7 4,3 8,9
Risultato netto del Gruppo 8,5 33,9 0,8 1,6
Risultato netto di Terzi 0,1 0,4 0,1 0,2
Posizione finanziaria netta (23,4) (93,6) (32,4) (80,9)

Si segnala che nella tabella sopra riportata, i dati economici e patrimoniali al 30 settembre 2024 sono esposti considerando un pro-quota del 25% mentre i dati posti in comparazione al 30 settembre 2023 sono esposti considerando un pro-quota pari al 40%. Si segnala infatti che nel corso del mese di ottobre 2023 si è perfezionata l'operazione di cessione del 15% delle quote azionarie di EstEnergy S.p.A. a seguito dell'esercizio dell'opzione put che la capogruppo Ascopiave S.p.A. detiene sulla collegata.

Partecipazioni in altre imprese

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2024 le partecipazioni in altre imprese risultano pari ad Euro 97.256 migliaia e sostanzialmente risultano allineate all'esercizio precedente.

La voce accoglie le partecipazioni costituite per Euro 53.331 migliaia dal 3% del capitale sociale di Hera Comm, il cui valore è stato oggetto di riduzione nel 2022 per Euro 669 migliaia, per Euro 21.623 migliaia dal 5% del capitale sociale di Acinque S.p.A., il cui valore è stato oggetto di riduzione per Euro 1.806 migliaia nell'esercizio 2020 e per Euro 3.300 migliaia nell'esercizio 2023 e, per Euro 22.301 migliaia dall'11,35% del capitale sociale di Acantho S.p.A..

Con riferimento a quest'ultima si ricorda che il Gruppo Hera ed il Gruppo Ascopiave hanno approvato il 27 luglio 2023, nelle Assemblee straordinarie delle controllate Acantho e Asco TLC, la fusione per incorporazione di quest'ultima in Acantho. La fusione, realizzata con efficacia contabile e fiscale retroattiva dal 1° gennaio 2023, ha avuto efficacia con decorrenza dal 1° ottobre 2023 e, a seguito dell'operazione, i soci di Acantho detengono le seguenti quote: Hera S.p.A. 70,16%, Con.AMI 16,84%, Ascopiave 11,35%, Provincia di Treviso 1,65%.

La voce accoglie inoltre partecipazioni residue pari ad Euro 2 migliaia relative alle quote nella Banca Prealpi SanBiagio Credito Cooperativo - Soc. Coop. per Euro 1 migliaia e nella A2A SECURITY per Euro 1 migliaia.

Le partecipazioni in altre imprese sono rientrano nella categoria delle attività finanziarie valutate al fair value e le variazioni di fair value successive alla prima iscrizione sono imputate nel conto economico complessivo (FVOCI). Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2.

Si segnala che Ascopiave S.p.A. detiene delle opzioni di vendita sulla partecipazione detenuta nell'impresa collegata EstEnergy e sulla partecipazione detenuta in Hera Comm. Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio in corso, tali opzioni non risultano valorizzate in bilancio in quanto il fair value delle stesse risulta inferiore all'attuale valore recuperabile delle partecipazioni.

5. Altre attività non correnti

La tabella che segue evidenzia i saldi delle altre attività non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Depositi cauzionali 1.080 1.060
Altri crediti 2.324 2.419
Altre attività non correnti 3.404 3.478

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2024 le attività non correnti registrano una diminuzione complessiva rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 74 migliaia.

I crediti non correnti iscritti al termine del periodo considerato sono relativi a depositi cauzionali per Euro 1.080 migliaia e ad altri crediti per Euro 2.324 migliaia.

6. Attività finanziarie non correnti

La tabella che segue evidenzia il saldo delle attività finanziarie non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Altri Crediti di natura finanziaria oltre 12 mesi 2.671 2.507
Attività finanziarie non correnti 2.671 2.507

Le attività finanziarie non correnti passano da Euro 2.507 migliaia dell'esercizio 2023 ad Euro 2.671 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 164 migliaia.

La voce accoglie i crediti finanziari iscritti nei confronti di Enti Locali e derivanti da accordi transattivi sottoscritti in esercizi precedenti con gli stessi per la valorizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale.

Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione e in ragione della durata della rateizzazione concordata. La posta è stata oggetto di attualizzazione.

7. Attività per imposte anticipate

La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Attività per imposte anticipate 38.440 39.301
Attività per imposte anticipate 38.440 39.301

Le attività per imposte anticipate passano da Euro 39.301 migliaia dell'esercizio 2023 ad Euro 38.440 migliaia al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2024, registrando un decremento pari ad Euro 861 migliaia.

Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 30 settembre 2024 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Attività correnti

8. Rimanenze

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

30 settembre 2024 31 dicembre 2023
(migliaia di Euro) Valore Lordo F.do Valore netto Valore Lordo F.do Valore netto
Svalutazione Svalutazione
Combustibili e materiale a magazzino 9.283 (39) 9.244 8.315 (39) 8.276
Titoli efficienza energetica 4.774 0 4.774 0 0 0
Rimanenze 14.057 (39) 14.018 8.315 (39) 8.276

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2024 le rimanenze, attestandosi ad Euro 14.018 migliaia, registrano un incremento pari ad Euro 5.742 migliaia rispetto al 31 dicembre 2023. L'incremento è principalmente spiegato dall'acquisto di titoli di efficienza energetica acquistati dal Gruppo e non ceduti alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione (+Euro 4.774 migliaia rispetto al 31 dicembre 2023).

Le rimanenze di combustibili e materiale a magazzino registrano un incremento pari ad Euro 968 migliaia passando da Euro 8.276 migliaia del 31 dicembre 2023 ad Euro 9.244 migliaia del periodo di riferimento. I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso, il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione.

Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 39 migliaia, al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo.

9. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Crediti verso clienti 12.697 13.506
Crediti per fatture da emettere 14.276 20.472
Fondo svalutazione crediti (590) (597)
Crediti commerciali 26.384 33.382

I crediti commerciali passano da Euro 33.382 migliaia dell'esercizio 2023 ad Euro 26.384 migliaia del periodo di riferimento, registrando un decremento pari ad Euro 6.998 migliaia. Si segnala che al termine dell'esercizio 2023 sono state realizzate cessioni di crediti commerciali da parte delle società di distribuzione del Gruppo a società di factoring con la formula pro-soluto. L'ammontare complessivo delle cessioni risulta pari ad Euro 11.214 migliaia. Al netto dell'effetto descritto la variazione registrata dalla voce, al termine dell'periodo di riferimento, è pari ad Euro 18.212 migliaia. Il decremento è principalmente spiegato dalla diminuzione dei iscritti nei confronti dei clienti e, principalmente correlata, alla distribuzione dei consumi di gas naturale nel corso dell'anno che vede una concentrazione nei mesi invernali. Il decremento è altresì spiegato dai minori quantitativi di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili correlato alla minore piovosità manifestatasi nel corso del trimestre estivo.

I crediti verso clienti sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono tutti esigibili entro i successivi 12 mesi. Il fondo svalutazione crediti, pari ad Euro 590 migliaia, rappresenta i rischi in capo alle società di distribuzione del Gruppo. La variazione è dovuta all'utilizzo del fondo per Euro 7 migliaia per l'eliminazione di crediti inesigibili già oggetto di svalutazione in anni precedenti.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti è riportata nella seguente tabella:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Fondo svalutazione crediti iniziale 597 2.396
Accantonamenti 0 305
utilizzi (7) (2.104)
Fondo svalutazione crediti finale 590 597

La tabella di seguito riportata evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, evidenziando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto all'anzianità del credito:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Crediti commerciali lordi per fatture emesse 12.697 13.506
- fondo svalutazione crediti commerciali (590) (597)
Crediti commerciali netti per fatture emesse 12.107 12.909
Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 10.478 12.128
- scaduti entro 6 mesi 1.196 785
- scaduti da 6 a 12 mesi 250 16
- scaduti oltre 12 mesi 774 577

10. Altre attività correnti

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Crediti per consolidato fiscale 151 433
Risconti attivi annuali 3.396 856
Anticipi a fornitori 1.453 1.822
Ratei attivi annuali 252 36
Crediti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 66.950 39.908
Credito IVA 12.177 34.918
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 40 40
Altri crediti 3.248 2.818
Altre attività correnti 87.668 80.831

La tabella seguente evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

Le altre attività correnti passano da Euro 80.831 migliaia dell'esercizio 2023 ad Euro 87.668 migliaia del periodo di riferimento, registrando un incremento pari ad Euro 6.837 migliaia.

L'incremento è principalmente spiegato dall'aumento dei crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici ed Ambientali per Euro 27.042 migliaia parzialmente compensato dai minori crediti IVA iscritti al termine del periodo per Euro 22.741 migliaia.

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2024, i crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) risultano pari ad Euro 66.950 migliaia e sono costituiti prevalentemente da crediti correlati al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico e per contributi sicurezza per complessivi Euro 38.860 migliaia, da saldi di perequazione per Euro 24.621 migliaia e da crediti iscritti in ragione delle componenti tariffarie applicate al servizio di distribuzione del gas naturale per Euro 3.470 migliaia.

I primi sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica consegnati, al netto degli acconti incassati in relazione agli stessi, nonché il quantitativo di titoli maturati sino alla data del 30 settembre 2024 ma non ancora consegnati alla stessa data.

Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al contributo definitivo fissato per gli obiettivi correlati a periodi regolamentari chiusi, mentre è pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione al 30 settembre 2024 pari ad Euro 250 (Euro 250 al 31 dicembre 2023).

11. Attività finanziarie correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione delle attività finanziarie correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Altre attività finanziarie correnti 845 1.743
Attività finanziarie correnti 845 1.743

Le attività finanziarie correnti registrano una diminuzione pari ad Euro 898 migliaia, passando da Euro 1.743 migliaia del 31 dicembre 2023 ad Euro 845 migliaia del periodo di riferimento.

La variazione è in parte spiegata dall'incasso del credito generatosi dal perfezionamento dell'acquisizione di un ramo d'azienda operante nel settore della distribuzione del gas naturale da Retragas S.p.A. che ha determinato l'iscrizione di attività finanziarie correnti, in relazione all'ammontare del conguaglio contrattualmente previsto dell'operazione stessa, pari ad Euro 131 migliaia. Tale importo è stato oggetto di regolazione nel corso del mese di gennaio.

Si segnala inoltre che al termine del periodo la voce accoglie altresì, la quota a breve del credito iscritto nei confronti di Hera S.p.A. relativo all'accordo transattivo sulle accise per Euro 400 migliaia, al credito verso il comune di Creazzo per Euro 138 migliaia, al credito verso il comune di Santorso per Euro 111 migliaia e del credito iscritto nei confronti

del comune di Costabissara per Euro 165 migliaia, sorto a seguito dell'accordo transattivo raggiunto con l'Ente Locale nel corso dell'esercizio 2019.

12. Attività per imposte correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Crediti IRAP 1.434 449
Crediti IRES 740 1.376
Altri crediti tributari 4.703 2.192
Attività per imposte correnti 6.876 4.017

I crediti tributari passano da Euro 4.017 migliaia dell'esercizio 2023 ad Euro 6.876 migliaia del periodo di riferimento, registrando un incremento pari ad Euro 2.859 migliaia.

La voce accoglie principalmente il residuo credito degli acconti IRAP e IRES.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Depositi bancari e postali 16.858 52.067
Denaro e valori in cassa 13 16
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 16.871 52.083

Le disponibilità liquide passano da Euro 52.083 migliaia dell'esercizio 2023 ad Euro 16.871 migliaia del periodo di riferimento, registrando un decremento pari ad Euro 35.212 migliaia.

Le disponibilità liquide si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali.

Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nel corso del periodo si rimanda al rendiconto finanziario.

Posizione finanziaria netta

La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006. La tabella e l'informativa riportate sono state adeguate al fine di riflettere gli aggiornamenti riportati nel documento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021:

(migliaia di Euro) 30.09.2024 31.12.2023
Disponibilità liquide 16.871 52.083
Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 0 0
Altre attività finanziarie correnti 845 1.743
- di cui parti correlate 0 0
Liquidità (A)+(B)+(C) 17.716 53.826
Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma (71.036) (61.562)
esclusa la parte corrente del debito finanziario non corrente)
- di cui parti correlate 0 0
- di cui strumenti di debito parte corrente 0 0
Parte corrente del debito finanziario non corrente (80.455) (88.350)
- di cui parti correlate 0 0
Indebitamento finanziario corrente (E)+(F) (151.491) (149.912)
Indebitamento finanziario corrente netto (D)+(G) (133.775) (96.086)
Debito finanziario non corrente (esclusa la parte corrente e
gli strumenti di debito) (274.520) (297.859)
Strumenti di debito 0 0
Debiti commerciali e altri debiti non correnti 0 0
Indebitamento finanziario non corrente (I)+(J)+(K) (274.520) (297.859)
Totale Indebitamento finanziario netto (H)+(L) (408.295) (393.945)

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione.

L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 393.945 migliaia del 31 dicembre 2023 ad Euro 408.295 migliaia del 30 settembre 2024, registrando un incremento di Euro 14.350 migliaia.

La posizione finanziaria netta monitorata dal Gruppo, che accoglie altresì i crediti di natura finanziaria non correnti e le attività e passività correlati a strumenti finanziari derivati su tassi di interesse, ha evidenziato un incremento pari ad Euro 15.419 migliaia, passando da Euro 389.363 migliaia del 31 dicembre 2023 ad Euro 404.782 migliaia del 30 settembre 2024.

La tabella sotto riportata evidenzia la riconciliazione tra la posizione finanziaria netta ESMA e la posizione finanziaria monitorata dal Gruppo:

(migliaia di Euro) 30.09.2024 31.12.2023
Posizione finanziaria netta ESMA (408.295) (393.945)
Crediti finanziari non correnti 2.671 2.507
Attività su strumenti finanziari derivati su tassi di interesse 842 2.074
Posizione finanziaria netta monitorata dal Gruppo (404.782) (389.363)

Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari dei primi nove mesi dell'esercizio 2024" ed al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questo Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024.

14. Attività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Attività su derivati materia prima 478 2.747
Attività su derivati su tassi di interesse 842 2.074
Attività correnti su derivati finanziari 1.320 4.821

Le attività correnti su strumenti finanziari derivati sono relative per Euro 478 migliaia ai contratti di copertura sul prezzo dell'energia elettrica prodotta dagli impianti idroelettrici ed eolici della società Asco EG e Salinella Eolico, mentre, per Euro 842 migliaia ai contratti di copertura sui tassi di interesse.

Si segnala che l'impianto eolico realizzato dalla società Salinella Eolico è stato avviato nei primi mesi dell'esercizio in corso.

Si segnala altresì che i crediti esposti accolgono il fair value dei contratti derivati in essere nonché la quota maturata al termine dei primi nove mesi dell'esercizio ma non ancora liquidata alla data di chiusura dello stesso per Euro 55 migliaia.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo Resoconto intermedio di gestione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Le attività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati in essere al 30 settembre 2024, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita in base alla durata del sottostante:

# Controparte Tipologia
strumento
Commodity
Sottostante
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Posizione Nozionale
contrattuale
MtM
(€/000)
1 Mediobanca Interest Rate Swap Euribor 3M 23-dic-21 23-dic-21 23-dic-26 Vanilla: Fixed - Float 11.111.111 € 344
2 Mediobanca Interest Rate Swap Euribor 3M 2-dic-20 2-dic-20 2-dic-25 Vanilla: Fixed - Float 10.000.000 € 208
3 Credit Agricole Interest Rate Swap Euribor 6M 31-mar-22 31-mar-22 31-mar-27 Vanilla: Fixed - Float 6.000.000 € 106
4 BNL Interest Rate Swap Euribor 6M 9-ago-19 9-feb-20 9-feb-25 Vanilla: Fixed - Float 6.000.000 € 41
5 Intesa Sanpaolo Interest Rate Swap Euribor 1M 6-mar-15 6-mar-15 27-dic-29 Vanilla: Fixed - Float 2.285.655 € 87
6 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 13-ott-23 1-gen-24 31-dic-24 Sell/Short 13.202 Mwh 155
7 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 14-giu-23 1-gen-24 31-dic-24 Sell/Short 6.601 Mwh 78
8 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 13-ott-23 1-ott-24 31-dic-24 Sell/Short 2.209 Mwh 94
9 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 22-mag-22 1-ott-24 31-dic-24 Sell/Short 2.209 Mwh 68
10 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 22-mag-22 1-ott-24 31-dic-24 Sell/Short 2.209 Mwh 65
11 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 7-ago-24 1-gen-25 31-mar-25 Sell/Short 4.318 Mwh 18
Totali 1.265

Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2.

Patrimonio netto consolidato

15. Patrimonio Netto

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 30 settembre 2024 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.

Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto consolidato al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (55.987) (55.423)
Riserve e utili a nuovo 587.508 582.705
Risultato del periodo di Gruppo 25.712 36.176
Patrimonio netto di Gruppo 838.528 844.753
Patrimonio netto di Minoranza 10.289 9.529
Patrimonio netto Totale 848.817 854.282

Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2024 è pari ad Euro 848.817 migliaia ed evidenzia un decremento rispetto all'esercizio 2023 pari ad Euro 5.465 migliaia.

Le movimentazioni del patrimonio netto consolidato intervenute nei primi nove mesi dell'esercizio 2024, ad esclusione del risultato conseguito, sono principalmente spiegate dalla distribuzione di dividendi per Euro 30.339 migliaia, dalla movimentazione delle riserve di hedge accounting correlate a strumenti derivati per Euro 2.234 migliaia, dai pagamenti basati su azioni proprie relativi ai piani di incentivazione a lungo termine, e dall'acquisto di n. 365.213 azioni proprie ordinarie al prezzo medio unitario di 2,342.

Relativamente ai piani di incentivazione a lungo termine si segnala che nel corso dell'esercizio sono state erogate le azioni proprie a favore di dipendenti ed amministratori per piani di incentivazione a lungo termine (triennio 2011- 2023) per Euro 207 migliaia.

Si segnala inoltre che alla data del 30 settembre 2024, a seguito dell'erogazione delle azioni correlate ai piani di incentivazione a lungo termine ed agli acquisti effettuati nel corso del periodo, Ascopiave S.p.A. detiene n. 17.692.810 azioni proprie, pari al 7,5478%, del capitale sociale, per un valore complessivo pari ad Euro 55.987 migliaia.

La riserva di hedge accounting iscritta al termine dei primi nove mesi del 2024 rappresenta il valore corrente degli strumenti finanziari derivati sottoscritti da Ascopiave S.p.A. e dalle società attive nei settori idroelettrico ed eolico, a copertura di possibili oscillazioni dei tassi di interesse correlate ai finanziamenti sottoscritti e dei prezzi dell'energia elettrica. La stessa, al 30 settembre 2024 evidenzia un saldo positivo pari ad Euro 502 migliaia al netto dell'effetto fiscale.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024 nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Il patrimonio netto del Gruppo ha altresì registrato un incremento pari ad Euro 859 migliaia correlato alla movimentazione di patrimonio netto di società collegate, in particolare all'andamento della riserva di hedge accounting iscritta in relazione ai contratti derivati sottoscritti a copertura delle fluttuazioni del prezzo delle commodity.

Passività non correnti

16. Fondi

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 304 1.463
Altri fondi rischi ed oneri 556 556
Fondi 861 2.020

I fondi rischi ed oneri, passano da Euro 2.020 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 861 migliaia del periodo di riferimento, registrando una diminuzione di Euro 1.159 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dall'utilizzo del fondo di trattamento di quiescenza e obblighi simili a seguito dell'erogazione degli incentivi a lungo termine maturati nel triennio 2021-2023. La consuntivazione dell'ammontare complessivo, avvenuta con l'approvazione del bilancio di esercizio 2023, ha determinato l'utilizzo del fondo per Euro 1.135 migliaia di Euro. Si segnala che al termine del periodo di riferimento risultano ancora in essere gli stanziamenti effettuati in ragione del conseguimento di obiettivi, non determinabili alla data di chiusura del presente resoconto e che saranno oggetto di misurazione nell'esercizio successivo, per complessivi Euro 89 migliaia.

La tabella che segue illustra la movimentazione avvenuta nel periodo considerato:

Fondi al 30 settembre 2024 861
Altre variazioni (24)
Utilizzi di fondi rischi ed oneri (1.135)
Accantonamenti per fondi rischi ed oneri 0
Fondi al 1 gennaio 2024 2.020
(migliaia di Euro)

Nella tabella seguente si evidenza la composizione dei fondi rischi per tipologia:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 304 1.463
Altri fondi 556 556
Fondi al 30 settembre 2024 861 2.020

17. Trattamento fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto ha registrato un decremento pari ad Euro 723 migliaia passando da Euro 4.751 migliaia del 1° gennaio 2024 ad Euro 4.028 migliaia del 30 settembre 2024.

____________________________________________________________________________________________

La tabella di seguito riportata riepiloga la movimentazione del fondo nel periodo considerato:

Trattamento di fine rapporto al 30 settembre 2024 4.028
Utili/(perdite) attuariali del periodo* (545)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 1.176
Liquidazioni (1.355)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2024 4.751
(migliaia di Euro)

*comprensivo della quota di interest cost contabilizzata a conto economico.

18. Obbligazioni in circolazione a lungo termine

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Prestito obbligazionario Pricoa 78.762
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 78.762 86.347

Nell'ambito del programma "Shelf" di collocamento privato con Pricoa Capital Group, società del gruppo statunitense Prudential Financial Inc., la capogruppo Ascopiave S.p.A. alla data del 30 settembre 2024 ha in essere un primo collocamento di titoli obbligazionari ordinari non convertibili e non garantiti per 25 milioni di Euro, con scadenza a 10 anni e durata media di 8 anni, ed un secondo di importo residuo di 62,2 milioni di Euro, con scadenza a 10 anni e durata media di 6 anni, con l'iscrizione di Euro 7.720 migliaia tra i debiti per obbligazioni in circolazioni a breve termine.

I titoli obbligazionari emessi sono privi di rating e non sono quotati sui mercati regolamentati. L'emissione non è assistita da garanzie reali. Ascopiave è tenuta al rispetto di alcuni covenant finanziari (PFN/Ebitda < 4,5x, PFN/Equity < 1,25x e RAB ≥ 450 milioni di Euro, con possibilità di sforamento in presenza di particolari operazioni straordinarie), da verificarsi semestralmente, che al 30 settembre 2024 risultano rispettati.

La variazione in diminuzione è interamente spiegata dalla riclassifica della quota con scadenza entro i 12 mesi.

19. Finanziamenti a medio e lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Mutui passivi Banca Prealpi San Biagio 3.938 4.576
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 0 1.250
Mutui passivi Prelios 0 7.652
Mutui passivi INTESA SAN PAOLO SPA 51.842 63.609
Mutui passivi BPER 11.391 16.150
Mutui passivi BANCO BPM 10.534 15.051
Mutui passivi BNL 11.250 16.750
Mutui passivi Cassa Centrale Banca-Credito Coop.it 19.232 21.951
Mutui passivi CREDIT AGRICOLE FRIULADRIA 26.955 5.013
Mutui passivi MEDIOBANCA 10.000 15.556
Mutui passivi ICCREA 31.389 36.507
Mutui passivi Banca Popolare dell'Alto Adige 12.270 0
Finanziamenti a medio e lungo termine 188.801 204.064
Quota corrente finanziamenti a medio lungo termine 72.850 80.642
Totale Finanziamenti 261.651 284.705

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 30 settembre 2024 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti di: Intesa Sanpaolo per Euro 73.000 migliaia, di Credit Agricole per Euro 35.000 migliaia, di Mediobanca per Euro 21.111 migliaia, di Cassa Centrale Banca per Euro 22.910 migliaia, di BNL per Euro 16.750 migliaia, di BPER per Euro 17.720 migliaia, di Banco BPM per Euro 16.500 migliaia, di Iccrea Banca per Euro 15.993 migliaia, di Volksbank per Euro 15.000 migliaia, della BCC Prealpi-Sanbiagio per Euro 4.786 migliaia e dal debito della controllata Salinella Eolico nei confronti di Iccrea Banca per Euro 23.509 migliaia, passano complessivamente da Euro 284.705 migliaia del 31 dicembre 2023 ad Euro 283.537 migliaia al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2024, con un decremento di Euro 1.168 migliaia, spiegato dal pagamento delle rate e dalla sottoscrizione dei nuovi finanziamenti con Credit Agricole per Euro 30.000 migliaia e con Volksbank per Euro 15.000 migliaia.

In particolare, si riportano di seguito i dettagli del debito residuo nominale dei singoli contratti:

  • il finanziamento con Intesa Sanpaolo, erogato nel dicembre 2023 per complessivi Euro 80.000 migliaia con scadenza dicembre 2028, presenta un debito residuo al 30 settembre 2024 pari ad Euro 68.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 16.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 30 giugno 2024 risultavano rispettati;
  • il finanziamento con Crédit Agricole, erogato nel giugno 2024 per complessivi Euro 30.000 migliaia con scadenza giugno 2029, pari al debito residuo al 30 settembre 2024, prevede l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, il cui primo calcolo sarà sui dati al 31 dicembre 2024;
  • il finanziamento con Cassa Centrale Banca, erogato nel marzo 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia con scadenza settembre 2030, presenta un debito residuo al 30 settembre 2024 pari ad Euro 22.910 migliaia, con l'iscrizione di Euro 3.644 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2023 risultavano rispettati;
  • Il finanziamento con BPER, erogato nel settembre 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia con scadenza giugno 2027, presenta un debito residuo al 30 settembre 2024 pari ad Euro 17.720 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.329 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2023 risultavano rispettati;
  • il finanziamento con Iccrea Banca, erogato nel giugno 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia con scadenza marzo 2027, presenta un debito residuo al 30 settembre 2024 pari ad Euro 15.993 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.342 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine;
  • il finanziamento con Banco BPM, erogato nel maggio 2022 per complessivi Euro 30.000 migliaia con scadenza giugno 2027, presenta un debito residuo al 30 settembre 2024 pari ad Euro 16.500 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2023 risultavano rispettati;
  • il finanziamento con Volksbank, erogato nel maggio 2024 per complessivi Euro 15.000 migliaia con scadenza luglio 2029, pari al debito residuo al 30 settembre 2024, prevede l'iscrizione di Euro 2.717 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine;
  • il finanziamento con BNL, erogato nel 2017 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia con scadenza febbraio 2030, presenta un debito residuo al 30 settembre 2024 pari ad Euro 13.750 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.500 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2023 risultavano rispettati;
  • il finanziamento con Mediobanca, erogato nel dicembre 2021 per complessivi Euro 20.000 migliaia con scadenza dicembre 2026, presenta un debito residuo al 30 settembre 2024 pari ad Euro 11.111 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.444 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 30 giugno 2024 risultavano rispettati;
  • il finanziamento con Mediobanca, erogato nel dicembre 2020 per complessivi Euro 30.000 migliaia con scadenza dicembre 2025, presenta un debito residuo al 30 settembre 2024 pari ad Euro 10.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.667 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 30 giugno 2024 risultavano rispettati;
  • il finanziamento con Crédit Agricole, erogato nel marzo 2022 per complessivi Euro 10.000 migliaia con scadenza marzo 2027, presenta un debito residuo al 30 settembre 2024 pari ad Euro 5.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2023 risultavano rispettati;

  • il finanziamento con BNL, erogato nell'agosto 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2024 pari ad Euro 3.000 migliaia, integralmente iscritto tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine in scadenza a febbraio 2025; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2023 risultavano rispettati;
  • il finanziamento con BCC Prealpi SanBiagio/Cassa Centrale Banca, erogato ad inizio 2018 per un importo pari ad Euro 10.000 migliaia con scadenza febbraio 2030, presenta un debito residuo al 30 settembre 2024 pari ad Euro 4.786 migliaia, con l'iscrizione di Euro 848 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine;
  • il finanziamento con Intesa Sanpaolo, erogato nel novembre 2019 per complessivi Euro 50.000, presenta un debito residuo al 30 settembre 2024 pari ad Euro 5.000 migliaia, integralmente iscritto tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine in scadenza a dicembre 2024; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 30 giugno 2024 risultavano rispettati;
  • il finanziamento con Iccrea Banca, erogato con la formula del project finance alla società controllata Salinella Eolico nel luglio 2023 per un importo di Euro 24.522 migliaia con scadenza giugno 2040, presenta un debito residuo al 30 settembre 2024 pari ad Euro 23.509 migliaia, con l'iscrizione di Euro 1.486 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto di finanziamento sottoscritto con BNL nel 2017, avente debito residuo di Euro 13.750 migliaia, la Capogruppo ha ceduto alla banca finanziatrice una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A..

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dal contratto di finanziamento sottoscritto con Iccrea Banca dalla controllata Salinella Eolico, è stato concesso alla banca un pegno sul 100% delle quote della controllata, oltre che sui conti correnti del progetto.

20. Altre passività non correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni periodo considerato:
(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Depositi cauzionali 2.272 1.908
Risconti passivi pluriennali 38.313 36.108
Altri debiti 1.296 1.344
Altre passività non correnti 41.881 39.360

Le altre passività non correnti passano da Euro 39.360 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 41.881 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 2.521 migliaia.

I risconti passivi pluriennali iscritti alla data del 30 settembre 2024 hanno registrato un incremento pari ad Euro 2.205 migliaia. Gli stessi, sono rilevati a fronte di ricavi per contributi ricevuti da pubblici o privati per la realizzazione di allacciamenti alla rete del gas o alla rete di distribuzione e sono collegati alla vita utile degli impianti di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas.

I depositi cauzionali iscritti al 30 settembre 2024 hanno registrato un incremento pari ad Euro 364 migliaia e sono riferiti ai depositi ricevuti da società di vendita del gas naturale che operano nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas naturale gestita dal Gruppo, per il servizio di vettoriamento della materia prima.

21. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Passività finanziarie per leasing 6.958 7.448
Passività finanziarie non correnti 6.958 7.448

Le altre passività finanziarie non correnti passano da Euro 7.448 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 6.958 migliaia al termine del periodo di riferimento evidenziando una diminuzione pari ad Euro 490 migliaia principalmente correlata alla riclassifica a breve termine delle quote che saranno oggetto di corresponsione entro i successivi dodici mesi dalla data di chiusura del presente resoconto.

22. Passività per Imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Debiti per imposte differite 17.126 17.618
Passività per imposte differite 17.126 17.618

I debiti per imposte differite passano da Euro 17.618 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 17.126 migliaia del periodo di riferimento registrando un decremento pari ad Euro 492 migliaia.

I debiti per imposte differite accolgono principalmente gli effetti fiscali derivanti dalle dinamiche degli ammortamenti sulle reti di distribuzione del gas naturale. Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 30 settembre 2024 ed al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Passività correnti

23. Obbligazioni in circolazione a breve termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Prestito obbligazionario Pricoa quota a breve termine 7.605 7.708
Obbligazioni in circolazione a breve termine 7.605 7.708

Le obbligazioni in circolazione a breve termine rappresentano la quota del collocamento obbligazionario Pricoa Capital Group con scadenza entro i 12 mesi, per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo "Obbligazioni in circolazione a lungo termine" di questo Resoconto intermedio di gestione.

24. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Debiti verso banche 70.007 60.000
Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine 72.850 80.642
Debiti verso banche e finanziamenti 142.857 140.642

I debiti verso banche passano da Euro 140.642 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 142.857 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 2.215 migliaia.

La voce è il risultato della somma dei saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui.

25. Debiti commerciali

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Debiti vs/ fornitori 24.711 27.904
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 46.932 45.122
Debiti commerciali 71.643 73.026

I debiti commerciali passano da Euro 73.026 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 71.643 dei primi nove mesi dell'esercizio di riferimento, evidenziando una diminuzione di Euro 1.383 migliaia.

La voce debiti commerciali accoglie i debiti iscritti per fornitori di materiali e servizi per l'estensione o la manutenzione della rete di distribuzione del gas naturale, per l'acquisto di titoli di efficienza energetica per il conseguimento degli obiettivi assegnati, nonché per la fruizione di servizi di consulenza ricevuti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio di riferimento.

Si segnala che i debiti collegati all'acquisto dei titoli di efficienza energetica, necessari al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico a cui le società di distribuzione del Gruppo sono assoggettate, sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati sino alla data del 30 settembre 2024.

Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura del periodo è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 30 settembre 2024 pari ad Euro 252,50 (Euro 252,508 alla data del 31 dicembre 2023).

26. Passività per imposte correnti

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Debiti IRAP 2.189 780
Debiti IRES 3.574 0
Altri debiti tributari 4.452 15
Passività per imposte correnti 10.216 795

I debiti tributari, passando da Euro 795 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 10.216 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio, registrano un incremento pari ad Euro 9.421 migliaia.

____________________________________________________________________________________________

I debiti tributari accolgono i debiti maturati sui risultati conseguiti nell'esercizio nei confronti dell'erario.

27. Altre passività correnti

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Anticipi da clienti 1.097 1.588
Debiti verso enti previdenziali 1.585 1.698
Debiti verso il personale 4.225 4.892
Debiti per IVA 29 44
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 1.440 1.120
Risconti passivi annuali 1.259 1.094
Ratei passivi annuali 3.656 5.049
Debiti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 6.552 4.918
Altri debiti 1.410 1.711
Altre passività correnti 21.253 22.114

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

Le altre passività correnti passano da Euro 22.114 migliaia dell'esercizio 2023 ad Euro 21.253 migliaia del periodo di riferimento, evidenziando un decremento pari ad Euro 861 migliaia.

La variazione è principalmente spiegata dalla diminuzione degli anticipi ricevuti da clienti, dalla riduzione dei debiti iscritti verso il personale e dai minori debiti iscritti per ratei passivi. Gli stessi sono stati in parte compensati dall'aumento dei debiti iscritti nei confronti della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA).

Anticipi da clienti

Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data del 30 settembre 2024. Al termine del periodo la voce ha evidenziato una diminuzione pari ad Euro 491 migliaia.

Debiti Previdenziali

I debiti previdenziali includono i debiti relativi agli oneri maturati verso istituti previdenziali relativamente a rapporti di lavoro di dipendenti e amministratori maturati al 30 settembre 2024 non liquidati alla stessa data.

Debiti verso il personale

La voce include i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 30 settembre 2024 non liquidati alla stessa data nonché la relativa quota contributiva. La voce evidenzia un decremento pari ad Euro 667 migliaia passando da Euro 4.892 migliaia dell'esercizio 2023 ad Euro 4.225 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio di riferimento.

Debiti IVA

I debiti verso l'erario per IVA risultano pari ad Euro 29 migliaia e registrano un decremento, rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 15 migliaia principalmente collegato alla dinamica delle liquidazioni IVA.

Risconti passivi annuali

Gli altri risconti passivi sono principalmente riconducibili ai contributi ricevuti per la realizzazione della rete di distribuzione del gas naturale e gli allacciamenti alla stessa.

Ratei passivi annuali

I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito. Al termine del periodo di riferimento la voce ha evidenziato una riduzione pari ad Euro 1.393 migliaia.

Debiti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali

Al termine del periodo i debiti verso la Cassa Servizi Energetici Ambientali risultano pari ad Euro 6.552 migliaia. La voce è composta dai debiti iscritti nei confronti della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali relativamente alle componenti tariffarie addebitate alle società di vendita operanti nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas naturale della Società e che bimestralmente sono versate alla Cassa stessa come sancito dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

28. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Passività per leasing 1.029 1.562
Passività finanziarie correnti 1.029 1.562

Le passività finanziare correnti passano da Euro 1.562 migliaia dell'esercizio 2023 ad Euro 1.029 migliaia del periodo di riferimento evidenziando una diminuzione pari ad Euro 533 migliaia. Gli stessi rappresentano i debiti finanziari in scadenza entro i dodici mesi per contratti di leasing operativo sottoscritti per affitti di sedi aziendali ed automezzi.

29.Passività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Passività su derivati materia prima 153 (0)
Passività correnti su derivati finanziari 153 (0)

Le passività correnti su strumenti finanziari derivati sono relative ai contratti di copertura sul prezzo dell'energia elettrica prodotta dagli impianti idroelettrici della società Asco EG. In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo resoconto intermedio di gestione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati

Le passività su derivati sottoscritti dalla Capogruppo sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati in essere al 30 settembre 2024, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita in base alla durata del finanziamento sottostante:

# Controparte Tipologia
strumento
Commodity
Sottostante
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Posizione Nozionale
contrattuale
MtM
(€/000)
1 Intesa Sanpaolo Commodity Swap Power IT Baseload 12-apr-24 1-gen-25 31-dic-25 Sell/Short 26280 Mwh 153
Totali 153

Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2

NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Ricavi

30. Ricavi

La tabella che segue evidenzia il dettaglio delle poste che compongono la voce, per categorie di attività, al termine dei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 2023
Ricavi da trasporto del gas 104.430 91.754
Ricavi da vendita energia elettrica 161 137
Ricavi per servizi di allacciamento 677 702
Ricavi da servizi di distribuzione 3.345 3.348
Ricavi da servizi generali ad altre società 1.588 2.984
Ricavi per contributi ARERA 12.267 11.885
Ricavi da Centrali Eoliche-idroelettriche 20.586 11.756
Altri ricavi 3.239 2.587
Ricavi 146.292 125.153

La sostanziale totalità dei ricavi conseguiti dal gruppo Ascopiave è realizzata in Italia e al termine dei primi nove mesi dell'esercizio, attestandosi ad Euro 146.292 migliaia, registrano un aumento pari ad Euro 21.139 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio di confronto (Euro 125.153 migliaia al 30 settembre 2023). L'incremento è principalmente spiegato dall'aumento dei ricavi da trasporto del gas (+ Euro 12.676 migliaia) e dei ricavi da Centrali Eoliche-idroelettriche (+ Euro 8.830 migliaia). Gli stessi sono stati in parte compensati dalla diminuzione dei ricavi conseguiti per servizi resi ad altre società (- Euro 1.396 migliaia).

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio la voce ricavi da trasporto del gas risulta pari ad Euro 104.430 migliaia e rileva un incremento rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente pari ad Euro 12.676 migliaia.

Il vincolo dei ricavi totali è determinato, per ciascun anno, in funzione del numero di punti di riconsegna attivi effettivamente serviti nell'anno di riferimento dall'impresa, nonché della tariffa di riferimento i cui valori sono fissati e pubblicati da ARERA. La variazione è spiegata principalmente dalla variazione del WACC tariffario e dalla rivalutazione monetaria dei costi di capitale e dei costi operativi tariffari.

I ricavi conseguiti per servizi resi in qualità di distributori del gas naturale, attestandosi ad Euro 3.345 migliaia, risultano sostanzialmente allineati al periodo posto a confronto.

I ricavi conseguiti da servizi resi ad altre società evidenziano un decremento pari ad Euro 1.396 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente attestandosi ad Euro 1.588 migliaia al 30 settembre 2024. La voce accoglie i ricavi conseguiti in relazione alla prestazione di servizi amministrativi e finanziari, tecnici, informativi e di facility resi ad altre società. Il decremento registrato è principalmente spiegato dalla cessazione dei contratti di service sottoscritti con Romeo 2 S.r.l. nell'ambito dell'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione del gas naturale perfezionata a gennaio 2023 con Iren S.p.A..

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2024 i ricavi conseguiti dalla vendita di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, in particolare fonti idroelettriche ed eoliche, sono pari ad Euro 20.586 migliaia ed evidenziano un incremento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 8.830 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dalla maggiore piovosità registrata nel periodo di riferimento oltre che dall'entrata in esercizio di un ulteriore impianto eolico della controllata Salinella Eolico S.r.l., ubicato in Calabria, la cui potenza installata ammonta a 21,6 MW. Si segnala inoltre che i ricavi posti in comparazione sono stati significativamente impattati dagli effetti del Decreto Sostegni-ter (DL 4/2022) emanato dal Governo nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2022. Il decreto aveva disposto la sostanziale costituzione di un tetto massimo ai prezzi di vendita dell'energia elettrica prodotta, inglobando anche i produttori di energia da fonti rinnovabili. Il decreto, con decorrenza 1° febbraio 2022 è rimasto in vigore sino al 30 giugno 2023. Secondo le disposizioni sancite dal sopra citato decreto, la rettifica dei ricavi è stata quantificata e applicata agli impianti che il Gestore Servizi Energetici (GSE) ha indicato come inclusi nell'ambito di applicazione determinato dal Decreto stesso.

La voce altri ricavi passa da Euro 2.580 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio 2023, ad Euro 3.239 migliaia del periodo di riferimento, evidenziando un aumento pari ad Euro 659 migliaia.

31. Costi acquisto materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime nei periodo considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 2023
Acquisti di materiale 1.541 1.234
Costi acquisto materie prime 1.541 1.234

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio di riferimento i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime si attestano ad Euro 1.541 migliaia, in aumento di Euro 307 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali utilizzati per la manutenzione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale, all'acquisto dell'odorizzante, nonché all'acquisto del gas naturale finalizzato al funzionamento degli impianti di cogenerazione e fornitura calore gestiti dal Gruppo.

32. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi sostenuti nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 2023
Costi di lettura contatori 1.582 1.551
Manutenzioni e riparazioni 3.368 2.967
Servizi di consulenza 2.516 2.328
Servizi commerciali e pubblicità 103 92
Utenze varie 2.256 2.301
Compensi ad amministratori e sindaci 1.163 1.049
Assicurazioni 978 892
Spese per il personale 519 492
Altre spese di gestione 1.178 1.527
Costi per godimento beni di terzi 25.400 23.602
Costi per servizi 39.062 36.840

I costi per servizi sostenuti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2024 sono pari ad Euro 39.062 migliaia, in aumento di 2.222 migliaia di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori costi sostenuti per il godimento di beni di terzi (+ Euro 1.790 migliaia) e per manutenzioni e riparazioni (+ Euro 401 migliaia).

I costi sostenuti per la lettura dei contatori, attestandosi ad Euro 1.582 migliaia, evidenziano un incremento rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente pari ad Euro 31 migliaia (Euro 1.551 migliaia al 30 settembre 2023). L'incremento risente degli effetti della delibera ARERA 269/2022/R/GAS del 21 giugno 2022 entrata in vigore ad aprile 2023, che dispone la revisione della regolazione del servizio di misura prevedendo degli indennizzi a favore dei clienti finali in caso di mancato rispetto della modalità di raccolta delle letture. Tali indennizzi trovano parziale copertura nell'ambito del calcolo perequativo.

I costi per manutenzioni e riparazioni passano da Euro 2.967 migliaia del periodo posto a confronto, ad Euro 3.368

migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio 2024, evidenziando un incremento pari ad Euro 401 migliaia. La voce accoglie principalmente i costi sostenuti per i canoni software e per la manutenzione ordinaria degli impianti di distribuzione del gas naturale e di produzione di energia elettrica.

Al termine del periodo di riferimento i costi sostenuti per servizi di consulenza, attestandosi ad Euro 2.516 migliaia, hanno evidenziato un incremento pari ad Euro 188 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio di riferimento i costi per utenze ammontano ad Euro 2.256 migliaia, evidenziando un decremento pari ad Euro 45 migliaia rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente. La variazione registrata è principalmente spiegata dall'andamento delle tariffe del gas naturale e dell'energia elettrica.

I costi per godimento beni di terzi sostenuti del corso dei primi nove mesi dell'esercizio evidenziano un incremento di Euro 1.798 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La voce accoglie principalmente i canoni corrisposti agli Enti Locali per la gestione delle concessioni di distribuzione del gas naturale e in relazione agli impianti idroelettrici ed eolici presenti nei territori degli stessi Enti.

33. Costi del personale

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 2023
Salari e stipendi 16.263 16.999
Oneri sociali 5.219 5.250
Trattamento di fine rapporto 1.176 1.145
Altri costi 5 5
Totale costo del personale 22.663 23.399
Costo del personale capitalizzato (7.610) (7.192)
Costi del personale 15.053 16.207

Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia, in particolare immobilizzazioni immateriali in regime di concessione ed immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione. Gli stessi, sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.

I costi del personale passano da Euro 23.399 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio 2023, ad Euro 22.663 migliaia del periodo di riferimento, rilevando una diminuzione di Euro 736 migliaia.

Si segnala che al 30 settembre 2024 risultano iscritti, per Euro 476 migliaia, i costi maturati nell'esercizio per piani di incentivazione a breve termine mentre, il periodo posto in comparazione accoglieva i costi maturati per piano di incentivazione a lungo termine per Euro 376 migliaia e piani di incentivazione a breve termine per Euro 447 migliaia. Il costo del personale capitalizzato ha registrato un incremento pari ad Euro 418 migliaia passando da Euro 7.192 migliaia del periodo posto a comparazione, ad Euro 7.610 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio di riferimento. I costi del personale hanno conseguentemente registrato un decremento complessivo pari ad Euro 1.154 migliaia.

La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo in forza per categoria nei periodi posti a confronto:

Qualifica 30.09.2024 30.09.2023 Variazione
Dirigenti (medio) 13 13 0
Impiegati (medio) 309 318 -9
Operai (medio) 178 174 4
Totale personale dipendente medio 500 505 -5

34. Altri costi di gestione

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 2023
Accantonamento rischi su crediti 0 296
Contributi associativi e ARERA 1.048 554
Minusvalenze 1.667 2.351
Sopravvenienze caratteristiche 33 769
Altre imposte 1.443 1.526
Altri costi 955 769
Costi per appalti 1.740 1.465
Titoli di efficienza energetica 12.279 12.139
Altri costi di gestione 19.164 19.870

Gli altri costi di gestione passano da Euro 19.870 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio 2023 ad Euro 19.164 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 706 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dai minori accantonamenti effettuati per rischi su crediti (- Euro 296 migliaia) e dalla diminuzione delle minusvalenze registrate (- Euro 684 migliaia). Tali variazioni sono state parzialmente compensate dall'incremento dei costi per contributi associativi ARERA (+ Euro 494 migliaia).

I costi iscritti al termine del periodo per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2024 (periodo regolamentare giugno 2024 - maggio 2025). Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura della presente relazione è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 30 settembre 2024 pari ad Euro 252,50 (Euro 258,61 al 30 settembre 2023).

35. Altri proventi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 2023
Altri proventi 423 4.269
Altri proventi 423 4.269

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2024 gli altri proventi operativi rilevano un decremento pari ad Euro 3.846 migliaia passando da Euro 4.269 del periodo posto a confronto ad Euro 423 migliaia del periodo di riferimento.

La diminuzione registrata è principalmente spiegata dall'iscrizione, nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2023, del plusvalore generato a seguito della cessione degli impianti di distribuzione del gas dell'Atem Udine 2 al nuovo concessionario a seguito dell'aggiudicazione della gara d'ambito e pari ad Euro 3.154 migliaia.

Il dato in comparazione accoglieva altresì il plusvalore, pari ad Euro 892 migliaia, maturato in relazione alla cessione di Romeo 2 S.r.l., avvenuta anch'essa nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio precedente, nell'ambito della più ampia operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione di gas naturale effettuata con Iren S.p.A..

36. Ammortamenti e svalutazioni

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 2023
Immobilizzazioni immateriali 29.681 28.611
Immobilizzazioni materiali 7.001 5.900
Ammortamenti diritti d'uso 1.032 924
Ammortamenti e svalutazioni 37.714 35.435

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio gli ammortamenti hanno registrato un incremento pari ad Euro 2.279 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente passando da Euro 35.435 migliaia del 30 settembre 2023, ad Euro 37.714 migliaia del periodo di riferimento. L'incremento registrato è principalmente spiegato dalle quote di ammortamento di competenza degli investimenti realizzati nel corso dell'esercizio precedente e nei primi nove mesi dell'anno 2024.

Proventi e oneri finanziari

37. Proventi e oneri finanziari

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 2023
Interessi attivi bancari e postali 258 148
Altri interessi attivi 338 1.438
Distribuzione dividendi da società partecipate 4.251 4.228
Altri proventi finanziari 0 48
Proventi finanziari 4.848 5.862
Interessi passivi bancari 2.843 4.053
Interessi passivi su mutui 7.898 4.267
Altri oneri finanziari 1.720 1.537
Oneri finanziari 12.461 9.857
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del PN 8.094 910
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del PN 8.094 910
Totale (oneri)/proventi finanziari netti 481 (3.085)

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio, la voce oneri e proventi finanziari evidenzia un saldo positivo pari ad Euro 481 migliaia, in miglioramento di Euro 3.566 migliaia rispetto al saldo negativo dell'esercizio precedente (- Euro 3.085 migliaia). La variazione è principalmente spiegata dai maggiori risultati conseguiti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (+ 7.184 migliaia di Euro), la quale, è stata in parte compensata dal peggioramento del saldo netto di proventi ed oneri finanziari (-3.642 migliaia di Euro).

Il peggioramento del saldo netto di oneri e proventi finanziari è principalmente spiegato dai maggiori interessi passivi maturati sui finanziamenti a breve ed a medio/lungo termine, a tasso variabile, per effetto dell'innalzamento dei tassi di interesse. Si segnala inoltre che, il periodo posto in comparazione, accoglieva l'iscrizione dello sconto applicato in sede di acquisizione di crediti fiscali da superbonus 110% e che ha determinato l'iscrizione di proventi finanziari per complessivi Euro 1.300 migliaia.

La voce utile/(perdita) società consolidate con il metodo del patrimonio netto accoglie gli utili consolidati maturati dalla collegata EstEnergy S.p.A., società partecipata al 25% dal Gruppo Ascopiave, nonché di Cogeide S.p.A. partecipata dal Gruppo Ascopiave al 18,33% e che, al termine del periodo di riferimento, registrano complessivamente un incremento di Euro 7.184 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Imposte

38. Imposte sul reddito

La tabella che segue evidenzia la composizione delle imposte sul reddito nei periodi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 2023
Imposte correnti IRES 5.710 4.286
Imposte correnti IRAP 2.184 1.333
Imposte (anticipate)/differite 1.095 (2.821)
Imposta sostitutiva 22 68
Imposte anni precedenti (961) (491)
Imposte sul reddito 8.051 2.375

Le imposte maturate passano da Euro 2.375 migliaia del periodo precedente ad Euro 8.051 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 5.676 migliaia. L'incremento è in parte spiegato dalla maggior base imponibile conseguita.

La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 2023
Utile ante imposte 34.662 16.753
Imposte sul reddito (8.051) (2.375)
Incidenza sul risultato ante-imposte 23,2% 14,2%

Il tax-rate registrato al 30 settembre 2024 è pari al 23,2% mentre, al termine dei primi nove mesi dell'esercizio precedente risultava pari al 14,2%. Il tax rate, calcolato normalizzando i risultati ante imposte dei periodi interessati degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, dei dividendi incassati, e dalla plusvalenza realizzata nell'ambito dell'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione gas passa dal 33,7% del 30 settembre 2023 al 36,1% del 30 settembre 2024.

Risultato netto delle attività destinate alla vendita

39. Risultato netto delle attività destinate alla vendita

La seguente tabella riporta il dettaglio del risultato netto delle attività destinate alla vendita nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2024 2023
Risultato di attività cessate 0 56
Risultato netto da attività cessate 0 56

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2024, in assenza di attività destinate alla vendita, la voce non risulta valorizzata.

I dati posti in comparazione accoglievano il risultato economico conseguito nel mese di gennaio dai rami oggetto dell'operazione di razionalizzazione delle concessioni di distribuzione del gas naturale perfezionata con il Gruppo Iren in data 31 gennaio 2023 nonché, il risultato maturato nel corso del primo trimestre dell'anno dalle concessioni di distribuzione del gas naturale che sono state oggetto di consegna in data 1° aprile 2023 a seguito dell'aggiudicazione della gara d'ambito correlata all'Atem Udine 2.

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala l'assenza di componenti non ricorrenti in questo resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2024.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.

Impegni e rischi

Garanzie prestate

Il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie al 30 settembre 2024:

Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:

(Migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Patronage su linee di credito 8.067 6.307
Su esecuzione lavori 10.552 10.983
Su concessione distribuzione 6.095 6.509
Su concessioni per derivazioni acqua per utilizzo idroelettrico 443 460
Su cessione di energia prodotta da fondi rinnovabili 120 120
Su occupazione spazi ed aree pubbliche 106 106
Su impianti di produzione energia rinnovabile 8.712 8.175
Totale 34.096 32.659

Garanzie in carico rilasciate da Ascopiave S.p.A. a favore di società collegate:

(Migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Patronage a copertura obbligazioni derivanti dai relativi rapporti 7.936 10.798
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 0 1.850
Totale 7.936 12.648

Fattori di rischio ed incertezza

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, a breve e a medio/lungo termine, all'emissione di prestiti obbligazionari, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo in parte a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.

L'attività operativa mette, invece, di fronte il Gruppo a possibili rischi di credito con le controparti.

Il Gruppo è inoltre soggetto al rischio di liquidità, poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere

sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate. Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.

Rischio di tasso d'interesse

Il Gruppo gestisce le proprie necessità di liquidità tramite linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili che, in ragione della loro continua fluttuazione, non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso. Il Gruppo, inoltre, gestisce il proprio fabbisogno di liquidità tramite finanziamenti a medio/lungo termine con applicazione di tassi fissi e variabili nonché tramite l'emissione di prestiti obbligazionari con applicazione di tasso fisso.

I finanziamenti bancari a medio lungo termine gestiti dal Gruppo, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, presentano un debito residuo al 30 settembre 2024 pari ad Euro 261.651 migliaia e scadenze comprese tra il 1° ottobre 2024 ed il 30 giugno 2040.

I finanziamenti bancari a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2024 ed il 2030, ed al 30 settembre 2024 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 215.252 migliaia (Euro 202.393 migliaia al 31 dicembre 2023), di cui Euro 29.104 migliaia oggetto di copertura mediante la sottoscrizione di derivati finanziari, per i quali quindi risulta sterilizzato il rischio di tasso.

Si rileva che alla data del 30 settembre 2024 gli strumenti derivati di copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse, relativi ai finanziamenti sottoscritti con BNL, Credit Agricole – Friuladria e Mediobanca e al leasing della controllata Asco Renewables con Intesa Sanpaolo, dettagliati nel paragrafo n. 14 "Attività correnti su strumenti finanziari derivati", presentano un mark to market complessivamente positivo per Euro 842 migliaia e presentano una situazione di efficacia.

Non risultano esposti al rischio tasso, in quanto prevedono l'applicazione del tasso fisso, i finanziamenti sottoscritti dalla Capogruppo con BNL e Cassa Centrale Banca ed il finanziamento sottoscritto dalla controllata Salinella Eolico con Iccrea Banca, con debito residuo al termine dell'esercizio di Euro 46.399 migliaia, oltre al prestito obbligazionario con debito residuo al termine del 30 settembre 2024 di Euro 86.367 migliaia.

I finanziamenti rappresentati sono soggetti a covenants finanziari.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 18 "Obbligazioni in circolazione a lungo termine", n. 19 "Finanziamenti a medio e lungo termine" e n. 23 "Obbligazioni in circolazione a breve termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile:

I trim 2024 II trim 2024 III trim 2024
Posizione Finanziaria Netta media 2024 (400.761) (408.882) (405.376)
Tasso medio attivo 1,59% 1,80% 2,11%
Tasso medio passivo 3,41% 3,43% 3,45%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 3,59% 3,80% 4,11%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 5,41% 5,43% 5,45%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 1,09% 1,30% 1,61%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 2,91% 2,93% 2,95%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (402.737) (410.921) (407.419)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (400.267) (408.372) (404.865) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione di 200 basis (1.976) (2.039) (2.044) (6.059)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50 basis points 494 510 511 1.515

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alla Posizione Finanziaria Netta media di ciascun trimestre del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 6.059 migliaia ed un miglioramento di Euro 1.515 migliaia.

Rischio di credito

Nell'ambito dell'attività di distribuzione del gas, il Gruppo presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, il cui mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull'equilibrio finanziario, ma la tutela del credito è supportata dall'applicazione dei

meccanismi di garanzia previsti dal Codice di Rete. Per maggiori informazioni, si fa rinvio a quanto riportato nel paragrafo "9. Crediti commerciali".

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio per l'attività aziendale.

Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

Rischi specifici dei settori di attività in cui opera il Gruppo

Regolamentazione

Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive ed i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

RISK MANAGEMENT DEL CLIMATE CHANGE

Operando nel settore energetico, il Gruppo Ascopiave ha un rapporto sinergico con il fenomeno del "climate change" e le sue operazioni di business contribuiscono in forma immediata ai diversi scenari climatici dettati dalla letteratura internazionale come dall'IPCC (International Panel for Climate Change) e NGFS (Network for Greening the Financial System).

Successivamente alle acquisizioni intercorse nel 2021 e 2022 nel settore dell'energia rinnovabile, e con lo sviluppo di nuovi progetti ed investimenti in corso di realizzazione, il Gruppo Ascopiave, con il proprio Piano Strategico aggiornato 2024-2027, continua il suo impegno per le attività di mitigazione del cambiamento climatico definite dal Green Deal europeo, per creare un'economia "carbon neutral" entro il 2050, e, per ridurre le emissioni del 55% entro il 2030.

A tale proposito il Gruppo Ascopiave, con la consapevolezza di lavorare in un settore estremamente influenzabile dal cambiamento climatico, ha svolto una prima analisi utile ad adeguare il quadro dei rischi e opportunità all'interno del proprio perimetro aziendale. L'analisi è stata condotta prendendo come riferimento le linee guida del TCFD (Task force on Climate-related Financial Disclosure) recepite dalla Commissione Europea negli "Orientamenti sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario: integrazione concernente la comunicazione di informazioni relative al clima". Il progetto, con conseguente "disclosure" preliminare, ha analizzato i 4 pillars consigliati dal documento: Governance, Strategy, Risk Management, Metrics & Targets.

Nel corso del 2021 Ascopiave S.p.A. ha posto il perseguimento dell'obiettivo del "successo sostenibile" al centro della propria cultura aziendale e del sistema di corporate governance ed in data 15 gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha aderito formalmente al nuovo Codice di Corporate Governance il quale, al Principio I, promuove il "successo sostenibile". Lo stesso anno è stato altresì istituito il Comitato Sostenibilità con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e nelle decisioni della capogruppo in materia di sostenibilità ambientale e della c.d. "transizione energetica".

Il Consiglio di Amministrazione, oltre al Comitato Sostenibilità, si avvale anche del supporto del Comitato Controllo e Rischi nelle valutazioni e decisioni relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

La strategia del Gruppo mira a perseguire un successo sostenibile ed è orientata all'obiettivo di una stabile creazione di valore per gli azionisti, consapevole degli impatti potenzialmente significativi che il clima può avere nei confronti dei clienti, stakeholder e del business. Nell'ambito del processo di transizione energetica e di diversificazione del business, il Gruppo Ascopiave mira, tramite una crescita basata sulla valorizzazione delle competenze possedute, ad individuare una o più strategie utili a mitigare gli effetti negativi dei possibili scenari derivanti dai cambiamenti climatici. Parte degli investimenti previsti nella diversificazione nel settore delle energie rinnovabili sono destinati alla transizione energetica puntando sui gas definiti come "verdi", nonché allo sviluppo di nuovi impianti eolici.

La diversificazione all'interno del proprio perimetro aziendale, oltre a rendere il Gruppo più profittevole e resiliente a eventi esogeni, ha effetti pervasivi nella coscienza e responsabilità del Gruppo.

Con particolare riferimento ai rischi e le opportunità collegate al cambiamento climatico, il Gruppo Ascopiave si avvale del supporto dei comitati endoconsiliari Comitato Sostenibilità e Comitato Controllo e Rischi, e, a partire dal mese di ottobre 2022, della figura del Risk Manager. In linea con le raccomandazioni del TCFD, la gestione dei rischi prevede le seguenti fasi: identificazione e valutazione dei rischi/opportunità, definizione della risposta, revisione periodica e continuità/miglioramento dei presidi.

Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto.

Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

(migliaia di Euro) 30 settembre 2024 31 dicembre 2023
Posizione finanziaria netta a breve 132.933 94.011
Posizione finanziaria netta a lungo 271.849 295.352
Posizione finanziaria netta 404.782 389.363
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (55.987) (55.423)
Riserve 644.681 639.117
Utile netto non distribuito 25.712 36.176
Patrimonio netto totale 848.817 854.282
Totale fonti di finanziamento 1.253.600 1.243.645
Rapporto posizione finanziaria netta/patrimonio netto 0,48 0,46

Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 30 settembre 2024 risulta pari a 0,48, evidenziando un aumento rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2023.

L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta, aumentata di Euro 15.419 migliaia nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio, e del Patrimonio Netto, che ha subito una diminuzione di Euro 5.465 migliaia, variazioni dovute agli investimenti effettuati, al risultato maturato nel periodo ed in parte al normale flusso connesso con l'attività ordinaria.

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 30 settembre 2024 e del 31 dicembre 2023 risultano essere le seguenti:

30 settembre 2024
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair Value
Partecipazioni 308.063 308.063 308.063
Altre attività non correnti 2.373 2.373 2.373
Attività finanziarie non correnti 2.671 2.671 2.671
Crediti commerciali e altre attività correnti 109.202 109.202 109.202
Attività finanziarie correnti 845 845 845
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 16.871 16.871 16.871
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 1.320 1.320 1.320
0
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 78.762 78.762 78.762
Finanziamenti a medio e lungo termine 188.801 188.801 188.801
Altre passività non correnti 3.568 3.568 3.568
Passività finanziarie non correnti 6.958 6.958 6.958
Obbligazioni in circolazione a breve termine 7.605 7.605 7.605
Debiti verso banche e finanziamenti 142.857 142.857 142.857
Debiti commerciali e altre passività correnti 90.540 90.540 90.540
Passività finanziarie correnti 1.029 1.029 1.029
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 153 153 153
31 dicembre 2023
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair Value
Partecipazioni 308.331 308.331 308.331
Altre attività non correnti 2.350 2.350 2.350
Attività finanziarie non correnti 2.507 2.507 2.507
Crediti commerciali e altre attività correnti 111.534 111.534 111.534
Attività finanziarie correnti 1.743 1.743 1.743
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 52.083 52.083 52.083
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 4.821 4.821 4.821
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 86.347 86.347 86.347
Finanziamenti a medio e lungo termine 204.064 204.064 204.064
Altre passività non correnti 3.252 3.252 3.252
Passività finanziarie non correnti 7.448 7.448 7.448
Debiti verso banche e finanziamenti 140.642 140.642 140.642
Debiti commerciali e altre passività correnti 92.458 92.458 92.458
Passività finanziarie correnti 1.562 1.562 1.562
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 0 0 0

Legenda

  • A Attività e passività al fair value rilevato direttamente a conto economico
  • B Attività e passività al fair value rilevato direttamente a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

  • C Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

  • D Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Informativa di settore

L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.

Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti "distribuzione gas", "energie rinnovabili" e "altro" i settori di attività oggetto di informativa.

Nello specifico, il segmento "altro" accoglie le attività di cogenerazione, fornitura calore, servizio idrico e i risultati della capogruppo.

L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.

Le tabelle seguenti presentano le informazioni riguardanti i segmenti di business del Gruppo dei primi nove mesi dell'esercizio 2024 e dei primi nove mesi dell'esercizio 2023.

9M 2024
(migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Energie
rinnovabili
Altro 30.09.2024
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 122.164 22.236 1.892 0 146.292
Ricavi intragruppo tra segmenti 8.257 9.340 5.007 0 (22.604) 0
Ricavi del segmento 130.421 31.576 6.899 0 (22.604) 146.292
Risultato ante imposte 27.628 8.152 (1.118) 0 34.662
9M 2023
(migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Energie
rinnovabili
Altro 30.09.2023
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 105.324 12.365 3.134 4.330 125.153
Ricavi intragruppo tra segmenti 4.665 1 11.887 155 (16.708) 0
Ricavi del segmento 109.989 12.366 15.021 4.485 (16.708) 125.153
Risultato ante imposte 23.208 370 (7.585) 760 16.753

Rapporti con parti correlate

30.09.2024 Ricavi costi
(migliaia di Euro) Crediti
commerciali
Altri crediti Debiti
commerciali
Altri debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Asco Holding S.p.A. 115 174 0 0 154 0 0 49 0
Totale controllanti 115 174 32 0 0 154 0 0 49 0
Bim Piave Nuove Energie S.r.l. 172 0 9 0 0 245 0 0 14 0
Totale società consociate 172 0 9 0 0 245 0 0 14 0
ASM Set S.r.l. 1 0 0 0 0 1.738 0 0 0 0
Etra Energia S.r.l. 1 0 0 0 0 123 0 0 0 0
Estenergy S.p.A. 318 0 0 0 0 38.347 0 0 0 0
Cogeide S.p.A. 33 0 0 0 0 399 0 0 0 0
Totale società collegate 352 0 0 0 0
40.606
0 0 0 0
Totale 640 174 41 0 0
41.005
0
0 62 0

Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nel periodo considerato è riepilogato nella seguente tabella:

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. e Asco Energy S.p.A. avevano aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A.. Lo stesso è decaduto in ragione della modifica dell'esercizio sociale di quest'ultima, che non coincide più con il 31

dicembre. Le attività e passività correnti iscritte riferiscono conseguentemente alle sole posizioni pregresse.

Relativamente alle società controllanti

I ricavi iscritti nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. sono relativi ai servizi amministrativi, di gestione della tesoreria e del personale.

Relativamente alle società collegate:

  • verso EstEnergy S.p.A.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione iscritti da AP Reti Gas Nord Est S.r.l. ed a servizi facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o I debiti commerciali sono relativi alle forniture di gas naturale ed energia elettrica sostenuti da Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas Nord Est S.r.l., AP Reti Gas S.p.A. ed Edigas S.p.A.;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas Nord Est S.r.l., AP Reti Gas S.p.A. ed Edigas S.p.A.;
    • o I dividendi sono deliberati dall'assemblea dei Soci;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A. e ed a servizi facility forniti da Ascopiave S.p.A..
  • verso Etra Energia S.r.l.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A..
  • verso ASM Set S.r.l.:
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas con AP Reti Gas Rovigo S.r.l.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas Rovigo S.r.l..
  • verso Cogeide S.p.A.:
    • o I ricavi sono relativi a servizi di cartografia e consulenza relativi alla rete idrica con Cart Acqua S.r.l.;

____________________________________________________________________________________________

o I dividendi sono deliberati dall'assemblea dei Soci;

Si precisa che:

  • i rapporti economici intercorsi tra le società del Gruppo e le società controllate e consociate avvengono a prezzi di mercato e sono eliminate nel processo di consolidamento;
  • le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate rientrano nella normale attività di gestione e sono regolate a prezzi di mercato;
  • con riferimento a quanto previsto dall'art.150, 1° comma del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto di interesse con società del Gruppo, da parte dei membri del consiglio di amministrazione.

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1° gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-particorrelate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006:

Prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 30.09.2024 A B C D Totale % 31.12.2023 A B C D Totale %
ATTIVITA'
Attività non correnti
Avviamento 61.727 0 0 0 0
0
0,0% 61.727 0 0 0 0 0 0,0%
Altre immobilizzazioni immateriali 715.203 0 0 0 0
0
0,0% 704.627 0 0 0 0 0 0,0%
Immobilizzazioni materiali 158.501 0 0 0 0
0
0,0% 156.475 0 0 0 0 0 0,0%
Partecipazioni in imprese collegate 210.807 0 0 210.807 0
210.807
100,0% 211.074 0 0 211.074 0 211.074 100,0%
Partecipazioni in altre imprese 97.256 0 0,0% 97.257 0 0,0%
Altre attività non correnti 3.404 0 0 0 0
0
0,0% 3.478 0 0 0 0 0 0,0%
Attività finanziarie non correnti 2.671 0 0 0 0
0
0,0% 2.507 0 0 0 0 0 0,0%
Attività per imposte anticipate 38.440 0 0 0 0
0
0,0% 39.301 0 0 0 0 0 0,0%
Attività non correnti 1.288.008 0 0 210.807 0 210.807 16,4% 1.276.446 0 0 211.074 0 211.074 16,5%
Attività correnti 0 0 0,0% 0 0 0,0%
Rimanenze 14.018 0 0 0 0,0% 8.276 0 0 0 0,0%
Crediti commerciali 26.384 115 172 352 0
640
2,4% 33.382 63 128 15.565 0 15.756 47,2%
Altre attività correnti 87.668 174 0 0 0
174
0,2% 80.831 174 0 0 0 174 0,2%
Attività finanziarie correnti 845 0 0 0 0
0
0,0% 1.743 0 0 0 0 0 0,0%
Attività per imposte correnti 6.876 0 0 0 0
0
0,0% 4.017 0 0 0 0 0 0,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 16.871 0 0 0 0
0
0,0% 52.083 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 1.320 0 0 0 0
0
0,0% 4.821 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti 153.982 289 172 352 0
813
0,5% 185.153 237 128 15.565 0 15.930 8,6%
Attività non correnti destinate alla dismissione 0 0 0
0
385 0 0 0,0%
Attività 1.441.990 289 172 211.160 0 211.621 14,7% 1.461.984 237 128 226.639 0 227.004 15,5%
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 0,0% 0,0%
Patrimonio netto Totale 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Capitale sociale 234.412 0 0 0 0
0
0,0% 234.412 0 0 0 0 0 0,0%
Azioni proprie (55.987) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (55.423) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Riserve e risultato 660.104 0 0 0 0
0
0,0% 665.764 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto di Gruppo 838.528 0 0 0 0
0
0,0% 844.753 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio Netto di Minoranza 10.289 0 0 0 0
0
0,0% 9.529 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale 848.817 0 0 0 0
0
0,0% 854.282 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Fondi 861 0 0 0 0
0
0,0% 2.020 0 0 0 0 0 0,0%
Trattamento di fine rapporto 4.028 0 0 0 0
0
0,0% 4.751 0 0 0 0 0 0,0%
Obbligazioni in circolazione a lungo termine 78.762 86.347
Finanziamenti a medio e lungo termine 188.801 0 0 0 0
0
0,0% 204.064 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività non correnti 41.881 0 0 0 0
0
0,0% 39.360 0 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie non correnti 6.958 0 0 0 0
0
0,0% 7.448 0 0 0 0 0 0,0%
Passività per imposte differite 17.126 0 0 0 0
0
0,0% 17.618 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 338.417 0 0 0 0
0
0,0% 361.608 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0,0%
Obbligazioni in circolazione a breve termine 7.605 7.708
Debiti verso banche e finanziamenti 142.857 0 0 0 0
0
0,0% 140.642 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti commerciali 71.643 32 9 0 0
41
0,1% 73.026 16 7 67 0 90 0,1%
Passività per imposte correnti 10.216 0 0 0
0
0,0% 795 0 0 0 0 0,0%
Altre passività correnti 21.253 0 0 0 0
0
0,0% 22.114 0 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie correnti 1.029 0 0 0 0
0
0,0% 1.562 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 153 0 0 0 0
0
0,0% 0 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 254.756 32 9 0 0
41
0,0% 245.847 16 7 67 0 90 0,0%
Passività non correnti destinate alla dismissione 0
0
247 0 0 0,0%
Passività 593.173 32 9 0 0
41
0,0% 607.702 16 7 67 0 90 0,0%
Passività e patrimonio netto 1.441.990 32 9 0 0
41
0,0% 1.461.984 16 7 67 0 90 0,0%

____________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Prospetto dell'utile/(perdita) e delle altre componenti del conto economico complessivo

Primi nove Primi nove
mesi di cui correlate mesi di cui correlate
(migliaia di Euro) 2024 A B C D Totale % 2023 A B C D Totale %
Ricavi 146.292 154 245 40.606 0 41.005 28,0% 125.153 114 244 40.509 40.867 -32,7%
- di cui non ricorrente
Totale costi operativi 74.397 49 14 0 725 787 1,1% 69.881 48 14 0 775 837 1,2%
Costi acquisto materie prime 1.541 0 0 0 0 0 0,0% 1.234 0 0 0 0 0 0,0%
Costi per servizi 39.062 49 14 0 360 423 1,1% 36.840 48 14 365 427 1,2%
Costi del personale 15.053 0 0 0 364 364 2,4% 16.207 410 410 2,5%
Altri costi di gestione 19.164 0 0 0 0 0 0,0% 19.870 0 0 0 0 0 0,0%
Altri proventi 423 0 0 0 0 0 0,0% 4.269 0 0 0 0 0 0,0%
- di cui non ricorrente 0
Ammortamenti e svalutazioni 37.714 0 0 0 0 0 0,0% 35.435 0 0 0 0 0 0,0%
Risultato operativo 34.181 106 231 40.606 (725) 40.218 117,7% 19.838 66 230 40.509 (775) 40.030 201,8%
Proventi finanziari 4.848 0 0 0 0 0 0,0% 5.862 0 0 0 0 0 0,0%
Oneri finanziari 12.461 0 0 0 0 0 0,0% 9.857 0 0 0 0 0 0,0%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del PN 8.094 8.094 8.094 100,0% 910 910 910 100,0%
Utile ante imposte 34.662 106 231 48.701 (725) 48.313 139,4% 16.753 66 230 41.419 (775) 40.940 244,4%
Imposte sul reddito (8.051) (2.375)
Risultato del periodo 26.611 14.378
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 0 0 0,0% 56
Risultato netto del periodo 26.611 14.435
Risultato del periodo di Gruppo 25.712 0 0 0 0 0 0,0% 12.881 0 0 0 0 0 0,0%
Risultato del periodo di Minoranza 899 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 1.554 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Altre componenti del Conto Economico Complessivo (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nell'utile/(perdita) del periodo (2.234) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (3.190) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
- Quota efficace della variazione di fair value di strumenti di copertura di flussi
finanziari, al netto degli effetti fiscali
859 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (11.082) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
- Quota di conto economico complessivo di partecipazioni valutate con il metodo
del patrimonio netto
(0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
2. componenti che non saranno riclassificate nell'utile/(perdita) del periodo 468 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (117) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
- (Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti al netto dell'effetto fiscale (0) (0)
Risultato del conto economico complessivo 25.704 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 45 0 0 0 0 0 0,0%
Risultato attribuibile ai soci della controllante 24.949 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% (1.510) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Risultato attribuibile a partecipazioni di terzi 755 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0% 1.556 (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Utile netto diluito per azione 0,119 0,059

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Rendiconto Finanziario consolidato

di cui correlate
mesi
mesi
(migliaia di Euro)
2024
A
B
C
D
Totale
%
2023
A
B
C
D
Totale
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Utile complessivo del periodo
25.704
45
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Variazione fair value derivati relativi a società collegate, variazione del periodo al
(859)
0
11.082
0
netto dell'effetto fiscale
Variazione riserve HA su MTM derivati
2.234
3.190
0
0
Variazione non monetaria del trattamento di fine rapporto
(468)
0
117
0
Ammortamenti
37.714
35.435
0
0
Svalutazione crediti
0
0
296
0
Perdite su crediti
336
0
0
0
Svalutazione immobilizzazioni e minusvalenze
1.825
0
2.288
0
Variazione del trattamento di fine rapporto
(255)
(84)
0
0
Attività/passività correnti su strumenti finanziari
1.420
0
(1.788)
0
Variazione netta altri fondi
(1.159)
291
0
0
Valutazione imprese collegate con il metodo patrimonio netto
(8.094)
(8.094)
(8.094)
(910)
(910)
(910)
Minusvalenze / (Plusvalenze) su cessioni immobilizzazioni
0
0
(3.154)
0
Plusvalenze su cessioni partecipazioni
0
0
(892)
0
Proventi da partecipazioni
(4.251)
0
(4.228)
0
Altre variazioni di conto economico che non generano flussi finanziari
0
0
(286)
0
Interessi passivi pagati
(10.440)
0
(9.543)
0
Imposte pagate
(1.984)
0
(92)
0
Interessi passivi di competenza
12.298
0
9.857
0
Imposte di competenza
8.051
0
2.375
0
Totale rettifiche
36.368
0
0
(8.094)
0
(8.094)
43.954
0
0
(910)
0
(910)
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino
(5.742)
0
(5.855)
0
Crediti commerciali
6.998
(52)
(44)
15.213
(4.070)
(460)
70
7.983
15.116
7.593
Altre attività correnti
(6.699)
0
31.547
(10)
(10)
Debiti commerciali
(1.383)
16
2
(67)
(49)
(112.412)
(51)
(74)
(60.968)
(61.093)
Altre passività correnti
(3.269)
0
(3.973)
0
Altre attività non correnti
75
0
931
0
Altre passività non correnti
2.522
0
1.418
0
Flussi operativi da attività/passività in dismissione
0
0
0
0
0
0
(4)
0
0
0
0
0
Totale variazioni attività e passività
(7.498)
(36)
(42)
15.146
0
15.067
(92.420)
(521)
(4) (52.985)
0 (53.510)
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
54.574
(36)
(42)
7.051
0
6.973
(48.420)
(521)
(4) (53.895)
0 (54.420)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali
(41.074)
0
(38.133)
0
Realizzo di immobilizzazioni immateriali
0
0
9.412
0
Investimenti in immobilizzazioni materiali
(10.514)
0
(15.406)
0
Realizzo di immobilizzazioni materiali
0
0
64
0
Acquisizioni di partecipazioni
201
0
(38.053)
0
Cessioni di partecipazioni e acconti
0
0
21.036
0
Dividendi incassati da società partecipate
13.269
0
23.225
0
Versamenti in denaro delle minoranze in società controllate
5
0
2.162
0
Flussi di investimento da attività/passività in dismissione
0
0
0
0
0
0
(772)
0
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
(38.112)
(36.465)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti
(491)
(641)
0
0
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve
(65.659)
0
(50.803)
0
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti
367
(29.490)
0
0
(Acquisto) / Cessione azioni proprie
(648)
0
0
0
Accensioni finanziamenti e mutui
229.000
585.522
0
0
Rimborsi finanziamenti e mutui
(176.125)
0
(448.300)
0
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A.
(30.339)
(28.172)
0
0
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi
0
0
(890)
0
Accensioni/(Rimborsi) prestiti obbligazionari
(7.778)
0
0
0
Flussi finanziari da attività/passività in dismissione
0
0
0
0
0
0
90
0
0
0
0
0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
(51.673)
0
0
0
0
0
0%
27.316
0
Variazione delle disponibilità correnti
(35.212)
0
0
0
0
0
(57.568)
0
Disponibilità liquide esercizio precedente
52.083
0
76.917
0
Disponibilità liquide periodo corrente
16.871
0
19.349
0
Primi nove Primi nove

____________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D altri parti correlate

Indebitamento finanziario netto consolidato

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 30.09.2024 A B C D Totale % 31.12.2023 A B C D Totale %
A Disponibilità liquide 16.871 0 0% 52.083 0 0%
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 0 0 0% 0 0 0%
C Altre attività finanziarie correnti 845 0 0% 1.743 0 0%
- di cui parti correlate 0 0 0% 0 0 0%
D Liquidità (A) + (B) + (C) 17.716 0 0 0 0 0 0% 53.826 0 0 0 0 0 0%
E Debito finanziario corrente (inclusi gli strumenti di debito, ma
eslusa la parte corrente del debito finanziario non corrente)
(71.036) 0 0% (61.562) 0 0%
- di cui parti correlate 0 0 0% 0 0 0%
- di cui strumenti di debito parte corrente 0 0 0% 0 0 0%
F Parte corrente del debito finanziario non corrente (80.455) 0 0% (88.350) 0 0%
- di cui parti correlate 0 0 0% 0 0 0%
G Indebitamento finanziario corrente (E) + (F) (151.491) 0 0 0 0 0 0% (149.912) 0 0 0 0 0 0%
H Indebitamento finanziario corrente netto (D) + (G) (133.775) 0 0 0 0 0 0% (96.086) 0 0 0 0 0 0%
I Debito finanziario non corrente (esclusa la parte corrente e gli
strumenti di debito) (274.520) 0 0% (297.859) 0 0%
J Strumenti di debito 0 0 0% 0 0 0%
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti 0 0 0% 0 0 0%
L Indebitamento finanziario non corrente (I) + (J) + (K) (274.520) 0 0 0 0 0 0% (297.859) 0 0 0 0 0 0%
M Totale indebitamento finanziario netto (H) + (L) (408.295) 0 0 0 0 0 0% (393.945) 0 0 0 0 0 0%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società consociate:

  • Bim Piave Nuove energie S.r.l.

Gruppo C – Società collegate e a controllo congiunto:

  • EstEnergy S.p.A. (Gruppo), collegata

Gruppo D - altri parti correlate:

  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio 2024

Convocazione Assemblea straordinaria degli Azionisti

Si comunica che, in data odierna, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha deliberato di convocare l'Assemblea straordinaria degli Azionisti per il giorno 16 dicembre 2024 in prima convocazione e per il giorno 19 dicembre 2024 in seconda convocazione, alle ore 15, presso lo Studio del Notaio Federico Tassinari, in Bologna (BO), Via Galliera, n. 8.

L'Assemblea degli Azionisti, in sede straordinaria, sarà chiamata a deliberare su una proposta di modifica agli articoli 6 (Azioni), 12 (Presidente e svolgimento dell'Assemblea), 21 (Remunerazione del Consiglio di amministrazione) e rinumerazione dei commi dell'art. 22 (Composizione e nomina del Collegio sindacale) dello Statuto sociale di Ascopiave S.p.A.

La Società ha deciso di avvalersi della facoltà prevista dall'articolo 106, comma 4, del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 recante "Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19", convertito in legge con modificazioni dalla Legge 24 aprile 2020, n. 27 (il "D.L. Cura Italia"), la cui efficacia è stata prorogata, da ultimo, dal comma 2 dell'art. 11 della Legge n. 21/2024. In particolare, come indicato nell'avviso di convocazione che verrà messo a disposizione del pubblico nei termini di legge, l'intervento in Assemblea da parte degli aventi diritto potrà avvenire esclusivamente mediante conferimento di delega (o subdelega) al rappresentante designato dalla Società.

Si rende noto che l'Avviso di convocazione dell'Assemblea degli Azionisti sarà messo a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage" () di Teleborsa S.r.l., nonché sul sito internet www.gruppoascopiave.it e l'estratto dell'avviso di convocazione sarà pubblicato su un quotidiano di diffusione nazionale.

Si segnala infine che l'ulteriore documentazione relativa alla suddetta Assemblea degli Azionisti sarà messa a disposizione del pubblico, nei termini e nei modi previsti dalla normativa di legge e regolamentare vigente e applicabile, presso la sede sociale, sul sito internet della Società www.gruppoascopiave.it e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage" (**) di Teleborsa S.r.l.

Obiettivi e politiche del Gruppo

Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership locale. Il Gruppo intende inoltre valorizzare il proprio investimento nelle fonti rinnovabili aumentando la presenza anche in questo settore, in linea con quanto rappresentato nel piano strategico 2024-2027 approvato nei primi mesi del 2024.

Per quanto riguarda il segmento della vendita di gas naturale e di energia elettrica, Ascopiave, a fine 2019, ha avviato una partnership commerciale con il Gruppo Hera, attraverso la comune partecipazione ad EstEnergy. Questa società, che è a capo di un Gruppo che conta oltre un milione di clienti, è una primaria realtà con una forte presenza territoriale nel Triveneto. Ascopiave intende dare continuità alla partnership, contando tuttavia di poter esercitare l'opzione di vendita detenuta sulle proprie quote di partecipazione laddove si presentasse la necessità di finanziare delle nuove opportunità di investimento in settori che il Gruppo ritiene di maggior interesse, così come indicato nel piano strategico 2024-2027 approvato e presentato al mercato il 18 marzo 2024.

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Pieve di Soligo, 7 novembre 2024

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Nicola Cecconato

G r u p p o A s c o p i a v e

Via Verizzo, 1030 – 31053 Pieve di Soligo (TV) – Italia Tel: +39 0438 980098 – Fax: +39 0438 82096 Email: [email protected] - www.gruppoascopiave.it

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