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Banco BPM SpA

Earnings Release Aug 5, 2021

4282_10-q_2021-08-05_dc08f50a-c405-47c6-8b68-1f876d6798c2.pdf

Earnings Release

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Informazione
Regolamentata n.
1928-70-2021
Data/Ora Ricezione
05 Agosto 2021
17:35:28
MTA
Societa' : BANCO BPM
Identificativo
Informazione
Regolamentata
: 150925
Nome utilizzatore : BANCOBPMN03 - Marconi
Tipologia : 2.2
Data/Ora Ricezione : 05 Agosto 2021 17:35:28
Data/Ora Inizio
Diffusione presunta
: 05 Agosto 2021 17:35:29
Oggetto : Banco BPM - Risultati al 30 giugno 2021
Testo del comunicato

Vedi allegato.

COMUNICATO STAMPA

RISULTATI AL 30 GIUGNO 2021:

► UTILE NETTO: € 361 MILIONI (+243,4% A/A); UTILE NETTO ADJUSTED1: € 382 MILIONI

Il risultato conferma l'efficacia delle azioni commerciali e di contenimento dei costi

► IMPIEGHI NETTI IN BONIS "CORE"2 IN CRESCITA A € 99,8 MILIARDI (+5,1% A/A)

► NPE RATIO LORDO3 IN MIGLIORAMENTO AL 6,2% (DAL 7,5% DEL 1Q – 2021) CHE SCENDE AL 5,2% CALCOLATO SECONDO LA METODOLOGIA

EBA4

L'ulteriore progresso nel profilo di rischio è stato conseguito mantenendo solidi livelli di copertura dei crediti

► ROBUSTA POSIZIONE PATRIMONIALE: CET 1 RATIO FULLY PHASED A 12,9% - MDA BUFFER FULLY PHASED A 402 P.B.

Il livello dei coefficienti e dei buffer patrimoniali si mantiene elevato anche dopo aver assorbito significativi "headwinds" regolamentari

►COMPLETATA LA REVISIONE DELLE PARTNERSHIP BANCASSICURATIVE

Il rinnovato accordo con Covéa dello scorso giugno, che segue quello con Cattolica, delinea un modello di business più flessibile, funzionale a un ulteriore sviluppo dei ricavi della Banca

1 Risultato al netto delle componenti non ricorrenti dettagliate al punto 5 delle Note esplicative del presente comunicato.

2 Mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali.

3 Ratio ottenuto dal rapporto tra le esposizioni deteriorate lorde e quelle totali riferite all'aggregato patrimoniale dei "Finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato".

4 Metodologia utilizzata dall'EBA per la presentazione dei dati nell'ambito del EU Transparency Exercise.

RISULTATI ECONOMICI SEMESTRALI IN FORTE CRESCITA

  • RICAVI "CORE"5 A € 1.969 MILIONI, + 11,2% A/A E IN CRESCITA ANCHE RISPETTO AL PERIODO PRE-COVID
    • PROVENTI OPERATIVI A € 2.324 MILIONI, +18,8% A/A
    • RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA6 A € 1.048 MILIONI, +48,2% A/A
      • COST/INCOME7 AL 54,9% RISPETTO AL 63,8% A FINE GIUGNO 2020
      • COSTO DEL RISCHIO A 86 P.B., CHE SCENDE A 52 P.B. ESCLUDENDO LE COMPONENTI "NON CORE"8
  • UTILE NETTO € 361 MILIONI, +243,4% A/A, € 382 MILIONI ADJUSTED, +197,5% A/A

PROGRESSIONE TRIMESTRALE PARTICOLARMENTE SIGNIFICATIVA:

  • PROVENTI OPERATIVI A € 1.196 MILIONI, +6,0% RISPETTO T/T
  • RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA A € 564 MILIONI, +16,6% T/T
  • UTILE NETTO € 261 MILIONI, +161,0% T/T, € 231 MILIONI ADJUSTED, +53,3% T/T

PERFEZIONATO UN ULTERIORE IMPORTANTE TASSELLO DELLA STRATEGIA DI DERISKING:

  • LA CESSIONE DI CREDITI DETERIORATI PARI A € 1,5 MILIARDI DI SOFFERENZE PERFEZIONATA NEL SECONDO TRIMESTRE ("PROGETTO ROCKETS") HA CONSENTITO:
  • UNA RIDUZIONE DELLE SOFFERENZE LORDE A € 2,1 MILIARDI DA € 3,6 MILIARDI DEL 31 MARZO 2021 (-40,6%), CON UN CALO DELL'INCIDENZA SUGLI IMPIEGHI LORDI DAL 3,1% DI FINE MARZO ALL'1,9%
  • UNA RIDUZIONE DEI CREDITI NON PERFORMING LORDI A € 7,1 MILIARDI DA € 8,7 MILIARDI DEL 31 MARZO 2021 (-18,6%), CON UN CALO DELL'NPE RATIO LORDO DAL 7,5% DI FINE MARZO AL 6,2%, CHE SCENDE AL 5,2% CALCOLATO SECONDO LA METODOLOGIA EBA
  • TEXAS RATIO9 IN ULTERIORE MIGLIORAMENTO AL 31,4% RISPETTO AL 37,1% DEL 31 MARZO 2021 E AL 38,6% DI FINE 2020

5 Aggregato rappresentato da margine di interesse e commissioni nette.

6 Tale risultato intermedio non comprende gli oneri sistemici, pari a € -78,6 milioni, gli impatti contabili derivanti dalle Purchase Price Allocation (PPA) effettuate in precedenti esercizi, pari a € -20,0 milioni, i proventi derivanti dall'Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili degli immobili strumentali per € 79,2 milioni e gli impatti derivanti dalla variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates, pari a € -11,9 milioni. A decorrere dal 31 dicembre 2020 tali componenti sono esposte, al netto del relativo effetto fiscale, in voci separate dello schema di conto economico riclassificato. I dati dei periodi precedenti posti a confronto sono riesposti in modo coerente.

7 Calcolato come rapporto tra oneri operativi e proventi operativi risultanti dallo schema del Conto economico riclassificato. 8 Dato gestionale.

9 Il Texas Ratio è l'indice che misura il rapporto fra il valore netto dei crediti deteriorati ed il patrimonio netto tangibile del Gruppo (al netto dei correlati effetti fiscali).

SIGNIFICATIVA CRESCITA DEI VOLUMI DEL CORE BUSINESS

  • IMPIEGHI NETTI IN BONIS "CORE" ALLA CLIENTELA A € 99,8 MILIARDI (+5,1% A/A)
    • NUOVE EROGAZIONI ALLA CLIENTELA PARI A € 12,110 MILIARDI, DI CUI € 4,7 MILIARDI RELATIVI ALLE MISURE ASSISTITE DA GARANZIA STATALE
      • RACCOLTA DIRETTA "CORE"11 A € 104,2 MILIARDI (+11,9% A/A)
    • RACCOLTA GESTITA A € 62,9 MILIARDI (+8,8% A/A), CON RACCOLTA NETTA POSITIVA PER €1,7 MILIARDI DA INIZIO ANNO

RESILIENZA DEL PORTAFOGLIO IN MORATORIA COVID-19

  • MORATORIE COVID-19 PERFORMING SCESE A € 4,8 MILIARDI A INIZIO AGOSTO:
    • IN RIDUZIONE DEL 70% RISPETTO A € 16,2 MILIARDI ORIGINARI
      • PARI A CIRCA IL 4,3% DEL PORTAFOGLIO CREDITI

CONFERMA DELLA SOLIDA POSIZIONE PATRIMONIALE CON UN CET 1 RATIO FULLY PHASED A 12,9% E UN MDA BUFFER FULLY PHASED A 402 P.B., CHE INCLUDONO 95 P.B. DI PREVISTI HEADWINDS REGOLAMENTARI RILEVATI NEL SEMESTRE

SOLIDA POSIZIONE DI LIQUIDITÀ CON LCR A 216%, NSFR> 100% E ATTIVITÀ STANZIABILI LIBERE PARI A € 16,5 MILIARDI12

POSITIVI ESITI DEGLI EU-WIDE STRESS TEST CHE HANNO CONFERMATO LA CAPACITA' DELLA BANCA DI GENERARE VALORE NELLO SCENARIO BASELINE E DI RESISTERE A SHOCK SIGNIFICATIVI NELLO SCENARIO ADVERSE CON RISULTATI MIGLIORI RISPETTO AL PRECEDENTE ESERCIZIO DI STRESS TEST (2018) PUR A FRONTE DI UNO SCENARIO ADVERSE PARTICOLARMENTE PENALIZZANTE

ULTERIORE ACCELERAZIONE DELL'OPERATIVITÀ DIGITALE DELLA CLIENTELA E DELLA GAMMA DI SERVIZI E PRODOTTI OFFERTI:

NETTA CRESCITA DEI CLIENTI UTILIZZATORI DELLA NUOVA MOBILE APP CHE SALGONO A QUOTA 1,5 MILIONI (+ 15% A/A), CON ECCELLENTI LIVELLI DI SODDISFAZIONE DELLA CLIENTELA PER I SERVIZI OFFERTI (MOBILE APP RATING: 4.7/5.0 IOS E 4.6/5.0 ANDROID)

CONTINUO ALLEGGERIMENTO DELLE ATTIVITA' DI FILIALE DEDICATE ALL'OPERATIVITÀ TRANSAZIONALE (QUOTA DELLE TRANSAZIONI RETAIL DA REMOTO SALITA ALL'85% DEL TOTALE)

10 Dato gestionale.

11 Conti correnti e depositi.

12 Liquidity Coverage Ratio mensile a giugno 2021 e Net Stable Funding Ratio gestionale riferito al secondo trimestre 2021.

CONTINUA L'INTEGRAZIONE ESG NEL MODELLO DI BUSINESS, CON BUONI RICONOSCIMENTI ANCHE DALLE AGENZIE DI RATING ESG:

PUBBLICATO IL GREEN, SOCIAL AND SUSTAINABILITY BOND FRAMEWORK

CONCLUSA CON SUCCESSO IN LUGLIO LA PRIMA EMISSIONE DI SOCIAL BOND DA € 500 MILIONI PER FINANZIARE LE PMI COLPITE DALL'EMERGENZA PANDEMICA

REGISTRATI MIGLIORAMENTI NEI RATING ESG ASSEGNATI DA STANDARD ETHICS, ISS E SUSTAINALYTICS

Nel corso del semestre, nonostante il difficile quadro macroeconomico tuttora impattato dalla crisi sanitaria Covid-19, lo sforzo commerciale ed organizzativo del Gruppo ha consentito di registrare una forte ripresa dei risultati operativi. In particolare, i proventi operativi hanno fatto registrare un'eccellente performance risultando pari a € 2.324 milioni con una crescita del 18,8% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio. Tale dato rappresenta un risultato estremamente positivo, riportando il livello dei proventi operativi a quello del periodo precedente alla crisi innescata dalla pandemia.

La performance dei proventi operativi ha consentito il raggiungimento di un risultato della gestione operativa di € 1.048 milioni, in crescita del 48,2% rispetto al primo semestre 2020.

Il risultato ante imposte sale a € 526 milioni rispetto a € 210 milioni del precedente esercizio con una crescita del 150,7%. A livello adjusted tale risultato sale a € 644 milioni con una crescita del 196,7%.

In virtù delle dinamiche sopra riportate, il risultato netto del semestre si attesta a € 361,3 milioni rispetto a € 105,2 milioni del precedente esercizio con una crescita del 243,4%. A livello adjusted il risultato netto sale a € 382 milioni (+197,5% a/a).

I dati del secondo trimestre evidenziano una performance economica che conferma e migliora i risultati già positivi rilevati nel primo trimestre.

Infatti i proventi operativi si attestano a € 1.196 milioni in crescita del 6,0% rispetto al primo trimestre, mentre risulta ancora più significativa la crescita del risultato della gestione operativa che si attesta a 564 milioni nel trimestre (+16,6% t/t).

Il risultato netto dell'operatività corrente è pari a € 216 milioni con una crescita del 22,4% t/t.

Infine, il risultato netto del trimestre è pari a € 261,2 milioni rispetto a € 100,1 milioni del primo trimestre con una crescita del 161,0% t/t. A livello adjusted tale risultato è pari a € 231,2 milioni (+53,3% t/t).

Per quanto riguarda i crediti deteriorati è stata realizzata un'ulteriore accelerazione al processo di derisking con la cessione di € 1,5 miliardi di sofferenze perfezionata nel mese di giugno ("Progetto Rockets").

In particolare, tale progetto ha consentito una significativa riduzione delle sofferenze, la cui incidenza sul totale dei crediti lordi si è ridotta da 3,1% al 31 marzo 2021 a 1,9% al 30 giugno 2021, portando il totale dei crediti non performing lordi da € 8,7 miliardi a € 7,1 miliardi con un NPE ratio lordo in riduzione dal 7,5% al 6,2% (5,2% calcolato secondo la metodologia EBA).

E' proseguito il forte presidio del portafoglio crediti, attraverso un costante processo di monitoraggio del profilo creditizio della clientela con particolare attenzione alle posizioni in moratoria Covid-19 concesse il cui ammontare, stante anche la ridotta adesione da parte dei clienti al DL "Sostegni BIS", si è ridotto in maniera molto significativa a € 4,8 miliardi performing a inizio agosto (-70% rispetto a € 16,2 miliardi originariamente concessi) e che, nell'ambito delle posizioni scadute entro giugno13, hanno registrato un default rate dell'1,25%.

Le erogazioni assistite da garanzia statale del semestre si attestano a € 4,7 miliardi (su un erogato complessivo di finanziamenti a medio-lungo termine di € 12,1 miliardi), portando il totale erogato di tali crediti garantiti dal 2020 alla fine del primo semestre 2021 a € 14,9 miliardi.

Si conferma molto solida la posizione patrimoniale, pur avendo già scontato i previsti headwinds regolamentari (-95 p.b.):

  • CET1 Ratio phased-in e CET1 Ratio fully phased si attestano rispettivamente al 14,1% e al 12,9%;
  • MDA buffer su TCR phased-in e fully phased rispettivamente a 539 p.b. e a 402 p.b.

Nel corso del semestre sono stati rivisti gli accordi relativi alle partnership del comparto bancassurance con Cattolica Assicurazioni (per le joint ventures Vera Vita e Vera Assicurazioni) e con Covéa (per le joint ventures Bipiemme Vita e Bipiemme Assicurazioni). I nuovi accordi riconoscono a Banco BPM la facoltà di uscire anticipatamente dalle due partnership, garantendo in questo modo una grande flessibilità strategica per lo sviluppo futuro del business model del Gruppo.

Principali aggregati patrimoniali

  • Impieghi netti a clientela € 109,4 miliardi: +0,9% a/a (di cui crediti in bonis +2,6% e crediti deteriorati -31,2% rispetto al 30 giugno 2020) e stabili rispetto al 31 dicembre 2020 (di cui crediti in bonis +0,6% e crediti deteriorati -13,4%);

13 Le moratorie scadute includono le posizioni per le quali i pagamenti sono stati ripresi, le posizioni completamente rimborsate e cancellate e quelle sostituite con altre fattispecie.

  • Raccolta diretta da clientela14 € 122,6 miliardi: +7,1% a/a e +2,0% rispetto a fine dicembre 2020; si conferma la tendenza alla crescita della raccolta "core" (+€ 11,1 miliardi a/a e +€ 4,2 miliardi rispetto a fine 2020);
  • Raccolta indiretta da clientela15 € 96,5 miliardi: +9,1% a/a e +5,3% rispetto al 31 dicembre 2020, di cui:
    • risparmio gestito € 62,9 miliardi;
    • risparmio amministrato € 33,5 miliardi.

Principali voci di conto economico

  • Margine di interesse:
    • € 522,4 milioni nel 2° trim. 2021 (€ 496,8 milioni nel 1° trim. 2021; + 5,1%)
    • € 1.019,2 milioni nel 1° sem. 2021 (€ 953,6 milioni nel 1° sem. 2020; +6,9%)
  • Commissioni nette:
    • € 478,7 milioni nel 2° trim. 2021 (€ 471,4 milioni nel 1° trim. 2021; +1,5%)
    • € 950,1 milioni nel 1° sem. 2021 (€ 816,9 milioni nel 1° sem. 2020; +16,3%)
  • Oneri operativi:
    • € 631,6 milioni nel 2° trim. 2021 (€ 643,9 milioni nel 1° trim. 2021; -1,9%)
  • € 1.275,5 milioni nel 1° sem. 2021 (€ 1.248,7 milioni nel 1° sem. 2020; +2,1%) - Risultato della gestione operativa:
    • € 564,2 milioni nel 2° trim. 2021 (€ 483,8 milioni nel 1° trim. 2021; +16,6%)
    • € 1.048,0 milioni nel 1° sem. 2021 (€ 707,2 milioni nel 1° sem. 2020; +48,2%)
  • Rettifiche nette su finanziamenti alla clientela:
    • € 255,5 milioni nel 2° trim. 2021 (€ 217,1 milioni nel 1° trim. 2021; +17,7%)
  • € 472,6 milioni nel 1° sem. 2021 (€ 476,2 milioni nel 1° sem. 2020; -0,8%)
  • Risultato lordo dell'operatività corrente16:
    • € 266,7 milioni nel 2° trim. 2021 (€ 259,1 milioni nel 1° trim. 2021; +2,9%)
  • € 525,8 milioni nel 1° sem. 2021 (€ 209,8 milioni nel 1° sem. 2020; +150,7%) - Risultato lordo dell'operatività corrente adjusted17:
    • € 309,2 milioni nel 2° trim. 2021 (€ 334,9 milioni nel 1° trim. 2021; -7,7%)
  • € 644,1 milioni nel 1° sem. 2021 (€ 217,1 milioni nel 1° sem. 2020; +196,7%) - Risultato netto:
    • € 261,2 milioni nel 2° trim. 2021 (€ 100,1 milioni nel 1° trim. 2021; +161,0%)
    • € 361,3 milioni nel 1° sem. 2021 (€ 105,2 milioni nel 1° sem. 2020; +243,4%)
  • Risultato netto adjusted:
    • € 231,2 milioni nel 2° trim. 2021 (€ 150,8 milioni nel 1° trim. 2021; +53,3%)

14 La raccolta diretta include i certificates a capitale incondizionatamente protetto (€ 3,6 miliardi al 30 giugno 2021 rispetto a € 3,7 miliardi di fine 2020), ed esclude le operazioni di pronti contro termine.

15 Dato gestionale al netto dei certificates a capitale incondizionatamente protetto inclusi nella "raccolta diretta".

16 Vedi nota 6.

17 Risultato al netto delle componenti non ricorrenti dettagliate al punto 5 delle Note esplicative del presente comunicato.

€ 382,0 milioni nel 1° sem. 2021 (€ 128,4 milioni nel 1° sem. 2020; +197,5%)

Posizione patrimoniale18:

  • CET 1 ratio "IFRS9 fully phased" 12,9% (12,7% al 31 marzo 2021);
  • CET 1 ratio "IFRS9 phased-in" 14,1% (13,7% al 31 marzo 2021);
  • MDA buffer su TCR "IFRS9 fully phased" 402 p.b.
  • MDA buffer su TCR "IFRS9 phased-in" 539 p.b.

Qualità del credito

  • Stock crediti deteriorati netti pari a € 3,7 miliardi: -13,4% rispetto a fine 2020 e 31,2% a/a;
  • Calo dell'incidenza delle sofferenze lorde sul totale del portafoglio dei crediti deteriorati (al 30,1% dal 41,7% a fine 2020) e incremento della componente garantita delle sofferenze al 69% rispetto al 64% di fine 2020 (calcolati sui valori lordi);
  • Coverage:
    • Sofferenze: 55,4% (56,1% al 30 giugno 2020); considerando anche i write-off, la copertura risulta pari al 65,1%;
    • Inadempienze probabili: 44,6% (39,3% al 30 giugno 2020);
    • Totale crediti deteriorati: 47,4% (45,1% al 30 giugno 2020); considerando anche i write-off, la copertura risulta pari al 51,4%.

Profilo di liquidità

  • Unencumbered eligible assets pari a € 16,5 miliardi al 30 giugno 2021;
  • TLTRO III a € 37,5 miliardi
  • LCR 216% e NSFR >100%19.

Milano, 5 agosto 2021 – Si è riunito oggi sotto la presidenza del dott. Massimo Tononi il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, che ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 30 giugno 2021 del Gruppo Banco BPM.

Il primo semestre dell'esercizio 2021 è stato ancora fortemente condizionato dall'emergenza internazionale per l'epidemia Coronavirus. In tale contesto, caratterizzato da pesanti ripercussioni sull'economia mondiale nonché sull'operatività delle imprese, il Gruppo ha proseguito nell'attuazione delle misure varate durante lo scorso anno e finalizzate alla tutela della clientela e dei propri dipendenti, nonché al sostegno concreto delle imprese, delle famiglie e delle comunità nelle quali il Gruppo opera, in osservanza delle normative vigenti.

18 Ratio calcolati includendo l'utile del primo semestre 2021 e deducendo l'importo ipotizzato come dividend pay-out su tale risultato.

19 LCR mensile a giugno 2021 e NSFR gestionale riferito al secondo trimestre 2021.

Nell'ambito delle misure di sostegno dell'economia, l'ammontare complessivo delle moratorie performing previste dal Decreto Cura Italia e dal Protocollo ABI in essere al 1° agosto 2021 è pari a € 4,8 miliardi con una contrazione del 70% rispetto a € 16,2 miliardi originari e con un tasso di default sulle moratorie scadute entro il 30 giugno 2021 limitato all'1,25%. Le erogazioni assistite da garanzia statale del primo semestre si attestano a € 4,7 miliardi (su un erogato complessivo di finanziamenti a medio-lungo termine di € 12,1 miliardi), portando il totale erogato di tali crediti garantiti a € 14,9 miliardi.

Il Gruppo ha proseguito nel rafforzamento dell'operatività digitale della clientela nell'ambito del programma di "Digital e Omnichannel Transformation" (".DOT"). Nel corso del primo semestre 2021, in particolare, si evidenziano: il pieno deployment delle nuove APP/soluzioni mobile per la clientela Privati, che hanno ricevuto particolare apprezzamento nei feedback/recensioni della clientela e nella crescita dei livelli di utilizzo (mobile app rating: 4.7/5.0 iOS e 4.6/5.0 Android, come da rilevazione del 28 luglio 2021); nuove release/funzionalità dei servizi online dedicati alla clientela Aziende, il cui gradimento è cresciuto di circa 6 p.p.; l'abilitazione di tutte le filiali all'attivazione della cosiddetta Digital Identity per la clientela Individual, nell'ottica di una progressiva relazione paperless con la Banca, alla quale hanno aderito i primi 100 mila clienti; la messa a disposizione per tutta la clientela Personal di soluzioni di Offerta a Distanza in ambito consulenza finanziaria, inizialmente valorizzando le semplificazioni in essere a livello normativo e più recentemente attraverso lo sviluppo della c.d. "stanza di firma", estesa a tutta la clientela Individual; il proseguimento del percorso di sviluppo delle cosiddette Omnichannel Sales, sia a livello di funzionalità/prodotti disponibili sia di supporto/valorizzazione attraverso nuovi Customer Journey Omnichannel di contatto, basati sugli advanced analytics.

In termini di Digital Adoption è in forte crescita il numero di clienti possessori della nuova APP che supera 1,5 milioni con una crescita del 15% rispetto allo stesso periodo del 2020. La quota di clientela privati attiva online in termini dispositivi nel 1° semestre 2021 è passata al 53% dal 48% del medesimo semestre dello scorso anno.

L'incidenza complessiva delle transazioni remote (ATM, internet e mobile banking) nei segmenti Retail (individual + aziende) si è attestata nel semestre all'85% (dall'82% del primo semestre 2020 e 73% dell'analogo periodo del 2019), consentendo un ulteriore alleggerimento delle attività di filiale dedicate all'operatività transazionale. Grazie al contributo positivo della nuova APP di Gruppo, il numero di transazioni mobile ha superato nel semestre i 10 milioni, registrando una crescita di oltre il 50% rispetto allo stesso periodo del 2020.

In ambito ESG, a luglio Banco BPM ha concluso il collocamento della sua prima emissione di Social Bond (Senior Preferred) destinata a investitori istituzionali per un ammontare di 500 milioni, con cedola annua pari allo 0,875% e scadenza 15 luglio 2026.

L'obbligazione, emessa nell'ambito di un Green, Social and Sustainability Bond Framework di recente pubblicazione e a valere sul programma EMTN da 25 miliardi, andrà a finanziare un portafoglio selezionato di PMI a cui sono state concesse erogazioni coperte dalla garanzia pubblica prevista nel Decreto Liquidità per fronteggiare l'emergenza Covid-19.

Il Framework si integra perfettamente nella strategia ESG (Environmental, Social and Governance) di Banco BPM e rappresenta la concreta realizzazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale e sociale che sempre più indirizzeranno e caratterizzeranno le diverse aree di business della Banca.

Banco BPM ha, inoltre, ottenuto sul proprio Framework una certificazione fornita da Institutional Shareholder Services companies group (ISS) quale soggetto indipendente avente competenza in tema ambientale, sociale e di sostenibilità: Second Party Opinion (SPO).

L'emissione ha registrato un positivo apprezzamento da parte degli investitori istituzionali cui era dedicata ed è stata sottoscritta principalmente da Banche (43%) e Fondi (40%).

Nel semestre, sono stati inoltre conseguiti buoni riconoscimenti dalle agenzie di rating ESG. In particolare, a giugno, Standard Ethics ha alzato il rating ESG da EE- a EE; ad aprile, ISS ha migliorato il Governance Quality Score da 7 a 1 e Sustainalytics ha migliorato l'ESG risk rating attribuito da 27,7 a 25,5 a luglio.

Infine, si segnala che nel secondo trimestre sono proseguite a pieno regime le attività dei 7 cantieri dell'Action Plan ESG avviato a febbraio con l'obiettivo di concretizzare l'integrazione della Sostenibilità all'interno delle attività aziendali e nel business.

Nel primo semestre il Gruppo ha avviato un'ulteriore accelerazione del processo di derisking attraverso un piano di cessione di crediti non performing per complessivi € 1,65 miliardi lordi (compresi alcuni "small tickets").

In tale ambito si inquadra il "Progetto Rockets" che ha comportato la cessione di crediti in sofferenza per un importo di € 1,5 miliardi lordi.

Tale operazione si è perfezionata nel mese di giugno sotto forma di cartolarizzazione, con la cessione dei crediti alla società veicolo Aurelia SPV S.r.l. che ha emesso le Notes (Senior, Mezzanine e Junior); sulle Senior Notes verrà richiesta la garanzia dello Stato (c.d. GACS), la cui proroga è stata approvata dalla Commissione Europea. Con riferimento ai titoli Mezzanine e Junior, il 95% degli stessi è stato acquistato da società controllate dai fondi Elliot.

Il perfezionamento di tale operazione ha comportato per il Gruppo un rilevante effetto positivo in termini di riduzione dello stock di crediti deteriorati lordi, che sono passati da € 8,6 miliardi di fine 2020 a € 7,1 miliardi al 30 giugno, e di miglioramento degli indicatori della qualità del credito, con una riduzione dell'NPE ratio lordo da 7,5% a 6,2%. Con riguardo alle sole sofferenze lorde la diminuzione da € 3,6 miliardi a € 2,1 miliardi (-40,7%) ha ridotto la loro incidenza sul totale degli impieghi lordi dal 3,1% all'1,9%.

Nel mese di marzo il Gruppo ha inoltre concluso un importante accordo con Cattolica Assicurazioni che regola i termini e le modalità di prosecuzione della partnership nel settore della bancassurance. Più in dettaglio l'accordo raggiunto prevede, a fronte della rinuncia di Banco BPM alla call già esercitata20, il riconoscimento allo stesso Banco BPM di un diritto di uscita anticipata dalla partnership, la cui durata originaria era fissata fino al 2033, esercitabile nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 30 giugno 2023. In particolare, le parti hanno convenuto a favore di Banco BPM un'opzione non condizionata di acquisto del 65% detenuto da Cattolica nel capitale delle JV Vera Vita e Vera Assicurazioni.

L'accordo prevede meccanismi di protezione di entrambe le parti legati al prezzo di esercizio della call e aggiustamenti del prezzo derivanti da eventuali utili non distribuiti, distribuzioni di riserve o dividendi straordinari ovvero da eventuali aumenti di capitale o versamenti in conto capitale relativi alle joint venture.

Inoltre, a fine giugno, Banco BPM ha ridefinito gli accordi della partnership attualmente in essere con il Gruppo Covéa e riferiti alle joint ventures Bipiemme Vita, detenuta all'81% da Covéa Coopérations e al 19% da Banco BPM, e Bipiemme Assicurazioni, interamente detenuta da Bipiemme Vita. Tali accordi prevedono, tra l'altro, il riconoscimento a favore di Banco BPM di un'opzione incondizionata di acquisto dell'81% del capitale di Bipiemme Vita, esercitabile nel periodo compreso

20 Banco BPM, in data 15 dicembre 2020, aveva comunicato a Cattolica l'esercizio della call option sulle quote partecipative di controllo detenute da Cattolica nel capitale delle joint venture Vera Vita e Vera Assicurazioni.

tra l'8 settembre 2021 e il 31 dicembre 2023. In caso di mancato esercizio di detta opzione, la partnership potrà proseguire fino alla fine del 2028 salvo l'esercizio di opzioni di put e call riconosciute rispettivamente a Covéa e alla Banca in determinate finestre temporali.

Nel corso del mese di maggio, Banco BPM, attraverso la controllata Banca Akros, ha acquisito la totalità del capitale di Oaklins Italy S.r.l., per un corrispettivo pari a circa 3,5 milioni.

Tale acquisizione consentirà a Banca Akros di accedere ad un network internazionale attivo nell'ambito delle attività di M&A, complementare con l'attività domestica di Investment Banking già svolta dalla Banca, rafforzando così l'offerta ai propri clienti di servizi di M&A e consulenza finanziaria.

Nel corso del primo semestre il Gruppo ha inoltre realizzato alcune importanti operazioni di capital management: nel mese di gennaio è stata infatti perfezionata la terza emissione di strumenti Additional Tier 1 per un ammontare di € 400 milioni, destinata ad investitori istituzionali, mentre nel mese di giugno si è concluso il collocamento di una emissione obbligazionaria subordinata Tier 2, destinata ad investitori istituzionali, di nominali € 300 milioni e scadenza 10 anni, che si inserisce nel Programma Euro Medium Term Notes del Gruppo.

Da segnalare altresì che, nel primo semestre, in accordo con le Organizzazioni Sindacali, il numero concordato di dipendenti che saranno accompagnati alla pensione su base volontaria si è incrementato da 1.500 a 1.607 unità (senza ulteriori oneri) e le contestuali assunzioni previste sono passate da 750 a circa 800 unità. Più della metà delle uscite concordate è avvenuta entro il mese giugno 2021; conseguentemente i risparmi di costo derivanti dalle uscite saranno essenzialmente registrati a partire dal terzo trimestre 2021. Nel periodo si è inoltre completato il piano di riorganizzazione e razionalizzazione della rete commerciale che ha visto la chiusura di circa 300 filiali di piccole dimensioni.

Inoltre, nell'ambito delle iniziative di razionalizzazione dell'assetto societario e operativo del Gruppo, di semplificazione della struttura, di ottimizzazione e valorizzazione delle risorse e di riduzione dei costi, in data 19 luglio si è perfezionata l'operazione di fusione per incorporazione della controllata ProFamily S.p.A. in Banco BPM e, sempre nel mese di luglio, è stato approvato il progetto di fusione per incorporazione della controllata Release nella Capogruppo, la cui realizzazione è prevista indicativamente entro la fine dell'esercizio.

Infine, in data 30 luglio 2021 l'EBA ha comunicato gli esiti dell'EU-wide stress test cui anche Banco BPM ha partecipato.

L'esercizio di stress test è stato condotto utilizzando uno scenario Adverse particolarmente penalizzante unito ad un punto di partenza (dati consuntivi al 31 dicembre 2020) già impattato dalle conseguenze della pandemia.

Banco BPM ha raggiunto risultati significativi evidenziando:

  • la capacità di creazione di valore nello scenario Baseline;
  • la capacità di resilienza a shock significativi nello scenario Adverse con il raggiungimento di risultati migliori rispetto al precedente esercizio di stress test condotto nel 2018, pur considerando il già ricordato scenario estremamente penalizzante;
  • risultati superiori ai minimi regolamentari.

In tale contesto, che permane caratterizzato da forti elementi di incertezza sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati all'epidemia Coronavirus, il Gruppo ha registrato un

risultato della gestione operativa21 pari a € 1.048,0 milioni ed un utile netto di € 361,3 milioni. Escludendo le componenti non ricorrenti rappresentate sostanzialmente dalle maggiori rettifiche legate all'incremento dei target di cessione di crediti deteriorati e all'impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili degli immobili strumentali, l'utile netto si attesta a € 382,0 milioni.

L'andamento economico della gestione del primo semestre 2021 rispetto al primo semestre 2020

Il margine di interesse si attesta a € 1.019,2 milioni in crescita del 6,9% rispetto al dato del primo semestre 2020 (pari a € 953,6 milioni) per effetto del maggior contributo apportato dalle operazioni di finanziamento TLTRO III le quali, in considerazione del raggiungimento degli obiettivi di net lending, a partire dal 24 giugno 2020 prevedono la corresponsione di uno special interest, pari a -0,5%, in aggiunta al tasso applicabile per tutta la durata del finanziamento22.

Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto raggiunge € 98,1 milioni, in crescita rispetto al dato del corrispondente periodo dello scorso esercizio (pari a € 70,3 milioni). Il dato del primo semestre 2021 include l'apporto della collegata Anima Holding23 (pari a € 34,5 milioni), valutata a patrimonio netto a decorrere dal secondo trimestre 2020.

L'apporto principale alla voce in oggetto è fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato, pari a € 50,8 milioni, in crescita rispetto a € 47,6 milioni del primo semestre 2020.

Le commissioni nette del primo semestre ammontano a € 950,1 milioni, in significativa crescita (+16,3%) rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

Tale dinamica è attribuibile al contributo sia dei servizi di gestione intermediazione e consulenza (+24,8% rispetto al 30 giugno 2020), sia del comparto dei servizi di banca commerciale (+8,7% rispetto al primo semestre 2020).

Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 39,9 milioni rispetto a € 31,6 milioni del primo semestre dello scorso esercizio.

Il risultato netto finanziario24 del primo semestre è positivo e pari a € 216,3 milioni rispetto al dato di € 83,5 milioni registrato al 30 giugno 2020; in particolare nel semestre assumono rilevanza gli eccellenti risultati rivenienti dalle plusvalenze da cessione di titoli per € 90,9 milioni, dall'attività di negoziazione per € 65,6 milioni e dal risultato complessivo relativo alla valutazione delle attività e passività al fair value per € 49,5 milioni.

In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 2.323,5 milioni,

21 Vedi nota 6.

22 Per il periodo dal 24 giugno 2020 al 23 giugno 2021 (c.d. special interest period) la Banca ha potuto beneficiare, sulle operazioni di rifinanziamento TLTRO III, di uno special interest rate pari a - 0,50% in aggiunta al tasso medio applicabile alle Deposit facilities (attualmente pari a - 0,50%), in quanto al 31 marzo 2021 l'ammontare dei prestiti idonei (eligible loans) è risultato ampiamente superiore all'ammontare dei medesimi prestiti riferito alla data del 1° marzo 2020. E' inoltre previsto che il suddetto special interest rate di - 0,50% sia applicabile anche al periodo 24 giugno 2021-23 giugno 2022, a condizione che l'ammontare dei prestiti idonei (eligible loans) al 31 dicembre 2021 sia almeno pari all'ammontare esistente alla data del 1° ottobre 2020. Alla data del 30 giugno 2021 l'ammontare degli eligible loans è ampiamente superiore rispetto alla suddetta soglia.

23 Per l'illustrazione delle modalità di rilevazione del contributo di Anima Holding si fa rinvio alla Nota esplicativa n. 8.

24 La voce non include l'effetto contabile, esposto in una voce separata del conto economico riclassificato, derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulla valutazione al fair value delle passività di propria emissione (certificates), che ha comportato la rilevazione nel semestre di un onere pari a € -17,8 milioni, rispetto all'impatto positivo di € +40,6 milioni registrato al 30 giugno 2020.

in crescita rispetto a € 1.955,9 milioni registrati nel corrispondente periodo dello scorso esercizio (+18,8%).

Le spese per il personale, pari a € 844,0 milioni, evidenziano una crescita del 3,3% rispetto a € 817,0 milioni del primo semestre 2020, che aveva beneficiato del risparmio rilevato rispetto a quanto accantonato nel precedente esercizio per il sistema incentivante. Alla data del 30 giugno 2021 il numero totale dei dipendenti è pari a n. 20.551 risorse, in riduzione rispetto alle n. 21.663 risorse in organico a fine 2020 per effetto dell'uscita avvenuta in data 30 giugno 2021 di circa n. 1.000 risorse nell'ambito del programma che prevede l'utilizzo del Fondo di Solidarietà del settore. Tale riduzione del personale comporterà un risparmio di costo a partire dal secondo semestre 2021.

Le altre spese amministrative25, pari a € 308,0 milioni, risultano sostanzialmente allineate rispetto al dato del primo semestre 2020, pari a € 308,7 milioni.

Le rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 123,5 milioni in linea con il dato di € 123,1 milioni del primo semestre 2020.

Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 1.275,5 milioni ed evidenzia una crescita del 2,1% rispetto a € 1.248,7 milioni del primo semestre 2020.

Il risultato della gestione operativa del primo semestre risulta pari a € 1.048,0 milioni in crescita del 48,2% rispetto a € 707,2 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela del primo semestre sono pari a € 472,6 milioni, sostanzialmente allineate rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio (€ 476,2 milioni). Tali rettifiche comprendono anche l'onere straordinario derivante dalla cessione di crediti perfezionata nell'ambito del progetto "Rockets" come conseguenza del cambio della strategia dei crediti deteriorati decisa nel semestre, stimato pari a € 94,0 milioni;

Al 30 giugno 2021 il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 86 p.b., che scende a 52 p.b. escludendo le componenti "non core"26.

Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali al 30 giugno 2021 evidenzia minusvalenze per € 36,9 milioni rispetto a € 5,4 milioni del primo semestre dello scorso esercizio.

Nella voce rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie sono rilevate plusvalenze nette per € 0,5 milioni (€ 8,3 milioni erano le rettifiche nette al 30 giugno 2020).

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri del primo semestre sono pari a € 12,8 milioni; nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente erano stati rilevati stanziamenti netti per € 7,6 milioni.

Al 30 giugno 2021 non sono stati rilevati significativi utili (perdite) da cessione di partecipazioni e investimenti così come nel primo semestre dello scorso esercizio.

25 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dai contributi ai Fondi di Risoluzione, esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.

26 Dato gestionale.

Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente ammonta a € 525,8 milioni rispetto a € 209,8 milioni del primo semestre 2020.

Le imposte sul reddito dell'operatività corrente sono pari a € -133,3 milioni (€ -39,0 milioni nel primo semestre 2020).

Il risultato netto dell'operatività corrente ammonta pertanto a € 392,5 milioni e risulta in crescita del 129,9% rispetto al dato di € 170,8 milioni del primo semestre dell'esercizio precedente.

Al conto economico del semestre sono stati inoltre addebitati oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte per € 78,6 milioni (€ 75,7 milioni nel primo semestre 2020), rappresentati dal contributo ordinario al Single Resolution Fund e al contributo addizionale al Fondo di Risoluzione Nazionale (€ 116,4 milioni al lordo delle imposte rispetto a € 112,1 milioni del 30 giugno 2020).

Nella voce Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili è rilevato l'impatto sul conto economico, positivo per € 79,2 milioni, conseguente all'esercizio della facoltà di riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili degli immobili ad uso strumentale del Gruppo.

Nel periodo la variazione del merito creditizio sui Certificates emessi dal Gruppo, al netto delle imposte ha generato un impatto negativo pari a € 11,9 milioni (€ -17,8 milioni al lordo degli effetti fiscali), rispetto al provento rilevato nel primo semestre 2020 pari a € 27,2 milioni (€ 40,6 milioni al lordo degli effetti fiscali) che risentiva degli impatti sui mercati finanziari dell'inizio della pandemia.

Al 30 giugno 2021 l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € -20,0 milioni e si confronta con il dato del primo semestre 2020, pari a € -18,5 milioni.

Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, pari a € 0,1 milioni, il primo semestre 2021 si chiude con un risultato netto di periodo positivo pari a € 361,3 milioni (€ 105,2 milioni al 30 giugno 2020).

Il risultato netto adjusted del primo semestre è pari a € 382,0 milioni rispetto a € 128,4 milioni registrati nel primo semestre 2020 (+197,5%).

L'andamento economico della gestione del secondo trimestre 2021 rispetto al primo trimestre 2021

Il margine di interesse si attesta a € 522,4 milioni in crescita del 5,1% rispetto al dato del primo trimestre 2021 (pari a € 496,8 milioni) anche per effetto del maggior contributo relativo ai finanziamenti TLTRO-III.

Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto è positivo per € 56,5 milioni, con una contribuzione in crescita rispetto a quella del primo trimestre, pari a € 41,5 milioni. Nell'ambito di tale aggregato l'apporto principale è fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato ed al risultato relativo ad Anima Holding27.

Le commissioni nette del secondo trimestre ammontano a € 478,7 milioni in crescita dell'1,5% rispetto al risultato già estremamente positivo rilevato nel primo trimestre, principalmente per effetto del contributo delle commissioni su servizi di gestione, intermediazione e consulenza (+3,6% rispetto al

27 Per l'illustrazione delle modalità di rilevazione del contributo di Anima Holding si fa rinvio alla Nota esplicativa n. 8.

primo trimestre).

Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 21,7 milioni rispetto al dato di € 18,2 milioni del primo trimestre 2021.

Il risultato netto finanziario del secondo trimestre è positivo e pari a € 116,5 milioni rispetto a € 99,7 milioni del primo trimestre, con una significativa crescita del 16,9%, principalmente derivante dalla valutazione al fair value di alcune posizioni in titoli di capitale.

In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 1.195,9 milioni risultando in crescita del 6,0% rispetto a € 1.127,7 milioni registrati nel primo trimestre.

Le spese per il personale, pari a € 417,1 milioni, evidenziano una riduzione del 2,3% rispetto a € 426,9 milioni del primo trimestre, principalmente per effetto di componenti retributive "one-off" costituenti un effetto indiretto della pandemia.

Le altre spese amministrative28 risultano stabili passando da € 154,1 milioni del primo trimestre 2021 a € 153,9 milioni del secondo trimestre 2021.

Le rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 60,6 milioni rispetto al dato del primo trimestre (€ 62,8 milioni).

Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 631,6 milioni con una contrazione dell'1,9% rispetto a € 643,9 milioni del primo trimestre.

Il risultato della gestione operativa del trimestre ammonta a € 564,2 milioni in crescita del 16,6% rispetto a € 483,8 milioni del primo trimestre.

Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela sono pari a € 255,5 milioni con una crescita del 17,7% rispetto al primo trimestre volta a garantire il mantenimento di standard prudenziali di provisioning.

Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali del secondo trimestre evidenzia minusvalenze per € 37,0 milioni.

Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte evidenzia un utile di € 266,7 milioni rispetto all'utile di € 259,1 milioni registrato nel primo trimestre.

Le imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente ammontano a € 50,6 milioni (€ 82,7 milioni nel primo trimestre).

Al conto economico del trimestre sono stati addebitati oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte per € 19,3 milioni riferiti ai contributi addizionali al Fondo di Risoluzione Nazionale; nel primo trimestre era stato addebitato il contributo ordinario al Single Resolution Fund (SRF) pari a € 59,2 milioni.

Nella voce Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili è rilevato l'impatto sul conto

28 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dai contributi ai Fondi di Risoluzione, esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.

economico, positivo per € 79,2 milioni, conseguente all'esercizio della facoltà di riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili degli immobili strumentali del Gruppo.

Nel trimestre la variazione del merito creditizio sui Certificates emessi dal Gruppo, al netto delle imposte ha generato un impatto negativo pari a € 5,1 milioni (€ 7,6 milioni al lordo degli effetti fiscali), rispetto all'onere del primo trimestre pari a € 6,8 milioni (€ 10,2 milioni lordi).

Nel secondo trimestre l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € -9,7 milioni e si confronta con il dato del primo trimestre 2021, pari a € -10,3 milioni.

Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, il secondo trimestre 2021 si chiude con un utile netto di periodo pari a € 261,2 milioni, rispetto al risultato positivo netto di € 100,1 milioni realizzato nel primo trimestre.

L'utile netto adjusted del secondo trimestre risulta pari a € 231,2 milioni rispetto a € 150,8 milioni del primo trimestre 2021.

L'evoluzione dei principali aggregati patrimoniali

La raccolta diretta29 al 30 giugno 2021 ammonta a € 122,6 miliardi, in crescita nel confronto con il 31 dicembre 2020 del +2,0% e del 7,1% rispetto al 30 giugno 2020.

Più in dettaglio, nel periodo si registra una crescita di € 4,5 miliardi della componente rappresentata dai conti correnti e depositi a vista della rete commerciale (+4,6%)30. Per quanto riguarda i titoli obbligazionari emessi, lo stock al 30 giugno è pari a € 13,3 miliardi, in calo di € 1,5 miliardi rispetto al 31 dicembre 2020 per effetto di maggiori rimborsi di titoli giunti a scadenza rispetto alle nuove emissioni del periodo.

Nel confronto su base annua la raccolta a vista evidenzia un incremento di € 11,6 miliardi (+12,7%)31, mentre la contrazione dei titoli in circolazione è pari a € 3,2 miliardi (-19,4%).

La provvista garantita dallo stock di certificates a capitale incondizionatamente protetto al 30 giugno 2021 si attesta a € 3,6 miliardi, sostanzialmente in linea rispetto ai € 3,7 miliardi del 31 dicembre 2020 (€ 3,1 miliardi il dato riferito al 30 giugno 2020).

La raccolta indiretta, al netto dei certificates a capitale protetto, è pari a € 96,5 miliardi, in crescita del 5,3% nel confronto con il 31 dicembre 2020 e del 9,1% su base annua.

La componente della raccolta gestita ammonta a € 62,9 miliardi, in aumento rispetto al dato di € 59,6 miliardi del 31 dicembre 2020 (+5,6%), grazie al contributo dei fondi e Sicav e delle gestioni patrimoniali; stabile la raccolta riferita al comparto bancassurance.

La raccolta amministrata raggiunge € 33,5 miliardi, con un incremento di € 1,6 miliardi (+4,9%) rispetto a fine 2020.

Su base annua la raccolta gestita cresce dell'8,8%, principalmente per l'apporto dei fondi e Sicav (€ +5,0 miliardi), mentre la componente della raccolta amministrata registra una crescita del 9,8%.

Le attività finanziarie ammontano a € 46,0 miliardi e sono in crescita dell'11,6% rispetto a € 41,2 miliardi del 31 dicembre 2020; l'incremento è principalmente concentrato nei titoli di debito (+€ 5,8 miliardi)

29 Aggregato che include la somma dei depositi e conti correnti a vista e vincolati, titoli obbligazionari emessi, certificati di deposito ed altri titoli, finanziamenti ed altri debiti, certificates a capitale protetto ed esclude le operazioni di pronti contro termine.

30 Dato gestionale.

31 Dato gestionale.

ed in particolare nel portafoglio dei titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Al 30 giugno 2021 l'aggregato in esame comprende titoli di debito per € 39,7 miliardi, titoli di capitale e quote di OICR per € 3,0 miliardi, strumenti derivati per € 1,8 miliardi e altre attività finanziarie, principalmente rappresentate da operazioni di pronti contro termine, per € 1,4 miliardi. Le esposizioni in titoli di debito emessi da Stati Sovrani sono pari a € 34,8 miliardi di cui € 21,2 miliardi rappresentati da titoli di Stato italiani. Gli investimenti in titoli di Stato italiani sono classificati tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per € 13,2 miliardi, nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per € 6,3 miliardi e per € 1,6 miliardi nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico in quanto detenuti per la negoziazione.

Gli impieghi netti verso la clientela32 ammontano al 30 giugno 2021 a € 109,4 miliardi, stabili rispetto al dato del 31 dicembre 2020; le esposizioni performing registrano un incremento (+0,6%), con un volume di nuove erogazioni a famiglie e imprese nel periodo pari a € 12,1 miliardi33, mentre le esposizioni non performing registrano una contrazione del 13,4% rispetto a fine 2020 per effetto delle operazioni di cessione perfezionate nel primo semestre. Su base annua gli impieghi netti registrano un incremento di € 1 miliardo (+0,9%), derivante dal saldo fra l'aumento delle esposizioni performing di € 2,7 miliardi (+2,6%) e la contrazione dei crediti deteriorati di € 1,7 miliardi (-31,2%).

Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano al 30 giugno 2021 a € 3,7 miliardi.

L'esame delle singole poste evidenzia la seguente dinamica:

  • sofferenze nette pari a € 0,9 miliardi, in calo del 35,2% rispetto al 31 dicembre 2020 e del 38,9% rispetto al 30 giugno 2020;
  • inadempienze probabili nette pari a € 2,7 miliardi, in calo del 4,0% rispetto al 31 dicembre 2020 e del 28,5% rispetto al 30 giugno 2020;
  • esposizioni scadute nette pari a € 96 milioni (€ 46 milioni al 31 dicembre 2020 e € 111 milioni al 30 giugno 2020). Tale incremento è attribuibile all'introduzione, a partire dal 1° gennaio 2021, della nuova definizione di default.

L'indice di copertura dell'intero aggregato dei crediti deteriorati è pari al 47,4% (50,0% al 31 dicembre 2020).

In maggior dettaglio, al 30 giugno 2021 il grado di copertura risulta essere il seguente:

  • sofferenze 55,4% (59,1% al 31 dicembre 2020);
  • inadempienze probabili 44,6% (43,7% al 31 dicembre 2020);
  • esposizioni scadute 15,6% (26,4% al 31 dicembre 2020).

L'evoluzione delle coperture dei crediti deteriorati è correlata al significativo calo dell'incidenza delle sofferenze lorde sul totale portafoglio deteriorati (dal 41,7%a fine 2020 al 30,1% a giugno 2021) conseguente al perfezionamento della cessione Rockets e ad un incremento della componente garantita nell'ambito delle sofferenze stesse (dal 64% di fine 2020 al 69% di giugno 2021).

Il coverage ratio delle esposizioni in bonis è pari allo 0,44%, stabile rispetto al 31 dicembre 2020.

32 Nell'aggregato non vengono ricompresi i crediti verso la clientela che, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9, devono essere obbligatoriamente valutati al fair value. Tali crediti, pari a € 0,3 miliardi sono ricompresi fra le attività finanziarie valutate al fair value.

33 Dato gestionale.

I ratio patrimoniali del Gruppo34

Al 30 giugno 2021 il Common Equity Tier 1 ratio phased-in è pari al 14,1% rispetto al 13,7% del 31 marzo 2021. L'incremento del ratio nel trimestre è imputabile alla crescita del patrimonio regolamentare per effetto in primis del risultato di periodo della crescita delle riserve di valutazione, nonché alla diminuzione delle attività fiscali differite trasformate in crediti d'imposta in seguito alla cessione dei crediti a sofferenza del cosiddetto progetto Rockets. Tale dinamica è stata solo parzialmente controbilanciata dalla crescita delle attività di rischio ponderate che risente tra l'altro degli headwinds regolamentari, conseguenti alle nuove modalità di calcolo del rischio controparte e del rischio di credito relativo alle esposizioni in quote ed azioni di OIC del portafoglio di banking book entrate in vigore a partire dal 30 giugno 202135.

Il ratio phased-in beneficia dell'esercizio dell'opzione per l'applicazione integrale della disciplina transitoria introdotta dal nuovo articolo 473 bis del regolamento UE n. 575/2013, che dilaziona nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9. Escludendo gli impatti della citata disciplina transitoria, il CET 1 ratio IFRS 9 fully phased è pari al 12,9%, in aumento rispetto al dato del 31 marzo 2021, pari al 12,7%.

Il Tier 1 ratio phased-in è pari al 15,8% rispetto al 15,4% del 31 marzo 2021, mentre il Total Capital ratio è pari al 18,8% rispetto al 17,9% del 31 marzo 2021, in crescita anche per effetto dell'emissione di un nuovo strumento Tier 2 per € 300 milioni avvenuta nel mese di giugno 2021.

Il buffer rispetto al limite previsto per la possibilità di distribuire dividendi (Maximum Distributable Amount o MDA buffer) risulta pari a + 539 p.b. (rispetto a + 500 p.b. al 31 marzo 2021)36.

Il Tier 1 ratio fully phased è pari al 14,5%, in aumento rispetto al 14,3% del 31 marzo 2021; il Total Capital ratio è pari al 17,5% rispetto al 16,8% del 31 marzo 2021.

Il buffer rispetto al limite previsto per la possibilità di distribuire dividendi (Maximum Distributable Amount o MDA buffer) risulta pari a + 402 p.b. su base fully phased. (rispetto a +375 p.b. al 31 marzo 2021)37.

PROBABILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

La pandemia in atto continua a condizionare il quadro globale, con prospettive che restano strettamente dipendenti sia dalla sua evoluzione che dalle misure adottate per contrastarla e contenerne gli impatti sull'attività economica.

In tale scenario l'economia italiana, dopo un primo trimestre in lieve recupero, nel secondo trimestre dell'anno ha registrato una crescita molto sostenuta, beneficiando in particolare del forte recupero dei settori dei servizi di mercato e dell'industria, nonché di una sostanziale stabilità dell'agricoltura.

Il trend in atto, che ha portato le organizzazioni internazionali e gli istituti di ricerca a rivedere al rialzo le proprie stime, potrà beneficiare anche dell'impiego dei primi fondi del Next Generation EU e del permanere di condizioni monetarie favorevoli.

Con riferimento all'andamento operativo del Gruppo nel prosieguo dell'esercizio, il contesto esterno continuerà inevitabilmente a costituire un fattore di condizionamento rilevante.

37 Vedi nota precedente.

34Ratio calcolati includendo il risultato del primo semestre 2021 e deducendo l'importo del dividend pay out atteso per l'esercizio rapportato all'utile di periodo in formazione.

35 Si tratta delle modifiche al Regolamento UE n. 575/2013 introdotte dal Regolamento UE n. 876/2019.

36 Dati calcolati considerando una riserva anticiclica pari allo 0,002%.

Allo stato, le "core revenues", rappresentate da margine di interesse e commissioni nette, sono attese ridursi leggermente rispetto a quelle del primo semestre, riflettendo elementi di stagionalità tipici della seconda parte dell'anno.

Sul fronte della dinamica degli oneri operativi proseguiranno le azioni volte ad un loro contenimento, con l'obiettivo di mitigare gli impatti negativi derivanti sia dall'incerta ripetibilità di taluni recuperi e riduzioni di costo che hanno caratterizzato lo scorso esercizio, soprattutto relativi alle spese per il personale, che dagli aumenti connessi all'applicazione del contratto nazionale di categoria e dalla crescita degli investimenti nell'IT.

Relativamente al costo del credito si prevede una sostanziale conferma del livello attuale.

Salvo nuovi significativi peggioramenti di scenario, che considerate l'eccezionalità e l'incertezza del contesto non possono essere esclusi, il Gruppo si attende di generare un utile netto per azione di circa 35 centesimi che, considerata anche la robusta posizione patrimoniale, dovrebbe consentire la remunerazione degli azionisti, con un pay out ratio del 40% circa.

Per quanto concerne l'evoluzione dell'operatività a medio-lungo termine, il Gruppo procederà alla presentazione di un nuovo piano strategico entro la data di approvazione della Situazione patrimoniale ed economica al 30 settembre 2021.

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Il dott. Gianpietro Val, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

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I risultati al 30 giugno 2021 del Gruppo Banco BPM saranno presentati alla comunità finanziaria in una conference call fissata per oggi 5 agosto 2021 alle ore 18.00 (C.E.T.). La documentazione a supporto della conference call è disponibile sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato () e sul sito internet della Banca (www.gruppo.bancobpm.it), nel quale sono altresì presenti i dettagli per connettersi all'evento.

La Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2021 sarà messa a disposizione del pubblico, nei termini di legge, presso la sede sociale e presso Borsa Italiana, nonché resa disponibile sul sito internet www.gruppo.bancobpm.it e sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato .

Note esplicative

I commenti contenuti nel presente comunicato stampa, relativi all'andamento dei principali aggregati patrimoniali ed economici, fanno riferimento ai prospetti di stato patrimoniale e di conto economico consolidati riclassificati, così come riportati in allegato ed inclusi nella Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2021, redatta in conformità al principio contabile IAS 34, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data odierna.

Di seguito si riportano alcune note esplicative ritenute rilevanti al fine di una migliore comprensione della modalità di redazione dei citati prospetti contabili e dell'informazione sui risultati del semestre contenuta nel presente comunicato stampa.

1. Criteri di redazione e principi contabili di riferimento

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico contenuti nel presente comunicato sono rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire indicazioni sull'andamento generale del Gruppo fondate su dati economici-finanziari aggregati di più facile comprensione. Detti prospetti sono stati costruiti a partire dagli schemi di bilancio previsti dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, seguendo i medesimi criteri di aggregazione e di classificazione oggetto di illustrazione nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.

Al fine di garantire un confronto omogeneo con i suddetti criteri di aggregazione e di classificazione, i dati pubblicati nei precedenti periodi posti a confronto sono stati oggetto di riesposizione.

In particolare, l'effetto economico relativo alla variazione del proprio merito creditizio correlato alle emissioni dei certificates classificati nel portafoglio delle "Passività finanziarie di negoziazione" - incluso fino al terzo trimestre 2020 nella voce "Risultato netto finanziario" – trova rappresentazione in tutti i trimestri posti a confronto nella voce ad hoc "Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte". Tale scelta deriva dalla necessità di isolare gli effetti economici conseguenti alla volatilità del suddetto Own Credit Risk, registrata in particolar modo nel corso del 2020, in quanto, in ottica gestionale, non sono ritenuti espressivi di un'effettiva redditività del Gruppo.

I principi contabili adottati per la predisposizione della situazione contabile al 30 giugno 2021 - con riferimento alla classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e delle passività, nonché per il riconoscimento dei costi e dei ricavi - sono quelli contenuti nei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e nelle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 30 giugno 2021 come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.

Si sono inoltre considerate, per quanto applicabili, le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, Consob, ESMA, EBA, BCE) che forniscono chiarimenti su come interpretare alcuni principi contabili o sul trattamento contabile di particolari operazioni.

Con riferimento alle operazioni di rifinanziamento TLTRO III si precisa che, in assenza di specifiche indicazioni nei principi contabili di riferimento per il trattamento della fattispecie, il Gruppo ha definito la propria policy contabile equiparando il finanziamento ad uno strumento finanziario a tasso variabile, con rilevazione degli interessi, tempo per tempo applicabili, da stimare in funzione della probabilità di riuscire a raggiungere determinati obiettivi in termini di "net lending". Ne deriva che, qualora sia certo o ritenuto probabile il raggiungimento degli obiettivi, la riduzione del tasso di interesse, pari allo 0,5% per il periodo dal 24 giugno 2020 al 23 giugno 2022, è rilevata a conto economico nel suddetto arco temporale. Al riguardo si deve precisare che gli interessi maturati sulle citate passività rilevati a conto economico nel primo semestre 2021 (€ 165,5 milioni) risultano accertati nella misura massima, ossia in base al tasso negativo del -0,5% per il periodo ante 24 giugno 2020 e del -1% per il periodo dal 24 giugno 2020 al 30 giugno 2021. Al riguardo si evidenzia che l'obiettivo di "net lending" per il periodo dal 24 giugno 2020 al 23 giugno 2021 (la cui misurazione era fissata alla data al 31 marzo 2021) è stato conseguito. Il conseguimento dell'obiettivo di "net lending" riferito al periodo dal 24 giugno 2021 al 30 giugno 2021 (che andrà misurato definitivamente alla data del 31 dicembre 2021) è giudicato altamente probabile in quanto già ampiamente raggiunto alla data del 30 giugno 2021.

L'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione dell'informativa semestrale al 30 giugno 2021, nonché le ipotesi considerate ragionevoli, anche alla luce dell'esperienza storica. Per loro natura, non è quindi possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione della Relazione Finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2021 e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Al riguardo si evidenzia che le stime condotte ai fini della predisposizione della situazione al 30 giugno 2021 potrebbero dover essere riviste a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, in seguito a nuove informazioni o alla maggiore esperienza registrata.

Tra i principali fattori di incertezza che potrebbero incidere sugli scenari futuri in cui il Gruppo si troverà ad operare non devono essere sottovalutati gli effetti negativi sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati agli sviluppi dell'epidemia Covid-19, i quali dipenderanno anche dall'efficacia della campagna vaccinale in corso. Fino a quando il quadro futuro della crisi sanitaria e degli interventi nazionali ed europei messi in campo per contrastarla non assumerà contorni maggiormente definiti, l'inclusione nelle stime di bilancio degli effetti Covid-19 risulterà essere un esercizio particolarmente complesso, in quanto detti effetti dipenderanno da una serie di variabili ad oggi non prevedibili, se non con un significativo grado di incertezza.

Nella Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2021, che verrà resa disponibile nei termini di legge, viene fornita un'illustrazione dettagliata dei processi di stima che richiedono il ricorso a significativi elementi di giudizio nella selezione di ipotesi ed assunzioni sottostanti, anche in relazione agli effetti conseguenti alla crisi sanitaria.

2. Impatti della PPA (Purchase Price Allocation) dell'operazione di Aggregazione dell'ex Gruppo Banca Popolare di Milano e dell'ex Gruppo Banca Popolare Italiana

In applicazione di quanto previsto dal principio contabile internazionale (IFRS 3) il conto economico del Gruppo Banco BPM include gli impatti economici (cosiddetti "reversal effects") derivanti dall'allocazione dei prezzi pagati nell'ambito delle operazioni di aggregazione fra il Gruppo Banco Popolare ed il Gruppo Banca Popolare di Milano perfezionata nell'esercizio 2017 e fra i Gruppi Banco Popolare di Verona e Novara e Banca Popolare Italiana realizzata nel 2007.

A decorrere dalla situazione contabile al 31 marzo 2020, tali impatti sono rilevati, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Purchase Price Allocation al netto delle imposte".

Nel dettaglio, l'impatto sul conto economico consolidato del primo semestre 2021, derivante dal "reversal effect" degli adeguamenti di valore delle attività nette acquisite (principalmente riferito all'ex Gruppo Banca Popolare di Milano), è risultato pari a € -13,3 milioni sul margine di interesse (in connessione all'evoluzione delle diverse valutazioni dei crediti acquistati) e € -16,6 milioni negli altri proventi netti di gestione (per effetto dell'ammortamento degli intangibles iscritti in sede di PPA). Al netto dei relativi effetti fiscali, l'impatto complessivo al 30 giugno 2021, rilevato nella voce del conto economico

riclassificato denominata "Purchase Price Allocation al netto delle imposte" ammonta a € -20,0 milioni (€ -18,5 milioni il dato riferito al primo semestre 2020).

3. Oneri derivanti dalla contribuzione ai meccanismi di risoluzione

Nel primo semestre 2021 è stato addebitato al conto economico, nella voce "Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte", l'ammontare dei contributi ordinari e addizionali versati ai Fondi di Risoluzione per l'esercizio 2021 che, al netto del relativo effetto fiscale, ammonta a € 78,6 milioni (€ 75,7 milioni erano i contributi ordinari e addizionali di competenza addebitati al conto economico del primo semestre 2020). Al lordo dell'effetto fiscale l'onere risulta pari a € 116,4 milioni di cui € 87,8 milioni relativi ai contributi ordinari al Single Resolution Fund (€ 85,2 milioni nel primo semestre 2020) e € 28,6 milioni relativi ai contributi addizionali al Fondo di Risoluzione Nazionale (€ 26,9 milioni nel primo semestre 2020).

4. Modifiche intervenute nell'area di consolidamento

Nel corso del semestre l'unica variazione dell'area di consolidamento è riconducibile all'acquisizione, attraverso la controllata Banca Akros, del 100% del capitale della società Oaklins Italy S.r.l. che, a decorrere dalla chiusura contabile al 30 giugno 2021, viene consolidata con il metodo integrale.

Inoltre, nella presente relazione semestrale, la società Immobiliare Marinai d'Italia S.r.l. in liquidazione e le sue controllate Perca S.r.l. e Meleti S.r.l. sono classificate in dismissione ai sensi dell'IFRS 5 a seguito del perfezionamento del contratto di cessione delle stesse in data 15 luglio 2021.

La società FIN.E.R.T. – in liquidazione è stata cancellata dal Registro delle Imprese in data 1° luglio 2021.

Si segnala inoltre che nel mese di gennaio 2021 Banco BPM ha acquisito il controllo totalitario della partecipata Release, mediante l'acquisto da BPER Banca S.p.A. di n. 39.923.532 azioni ordinarie della controllata.

Infine, si evidenzia che in data 19 luglio è divenuta giuridicamente efficace la fusione per incorporazione di ProFamily nella Capogruppo Banco BPM con efficacia contabile e fiscale dal 1° gennaio 2021.

5. Componenti non ricorrenti evidenziate nel conto economico del Gruppo Banco BPM

Con la Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 la CONSOB ha invitato le società emittenti strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati italiani a fornire informazioni sull'incidenza degli eventi od operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente.

Si precisa che la policy adottata dal Gruppo prevede che siano classificati come non ricorrenti:

  • i risultati delle operazioni di cessione di tutte le attività immobilizzate (partecipazioni, immobilizzazioni materiali ad esclusione delle attività finanziarie classificate nel portafoglio Hold to Collect ("HtC") alienabili nel rispetto delle soglie di significatività e frequenza previste dal principio contabile IFRS 9);
  • gli utili e le perdite delle attività non correnti in via di dismissione;
  • le rettifiche/riprese di valore su crediti (sia valutative che le perdite effettive) che traggono origine da un cambio della NPE Strategy deliberato nel corso dell'esercizio dal Consiglio di Amministrazione consistente in una modifica degli obiettivi e/o della tipologia dei crediti oggetto di cessione rispetto a quelli in precedenza previsti;
  • le componenti economiche di importo significativo connesse ad operazioni di efficientamento, ristrutturazione, ecc. (es. oneri per il ricorso al fondo esuberi, incentivazioni all'esodo, oneri per fusione/integrazione);
  • le componenti economiche di importo significativo che non sono destinate a ripetersi frequentemente (es. penali, impairment di attività materiali, avviamenti ed altre attività immateriali, addebiti/accrediti straordinari da parte dei Fondi di Risoluzione e del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, effetti connessi a cambi di normativa, risultati eccezionali);
  • gli impatti economici derivanti dalla valutazione al fair value degli immobili ed altre attività materiali (opere d'arte);
  • gli effetti fiscali connessi agli impatti economici di cui ai punti precedenti.

Al contrario sono solitamente considerati ricorrenti:

  • gli impatti economici derivanti dalla cessione o valutazione di tutte le attività finanziarie (diverse dai crediti), ivi comprese quelle rientranti nel portafoglio HtC e delle passività finanziarie;
  • fatti salvi casi eccezionali, gli impatti economici derivanti da aspetti valutativi (rettifiche di valore su crediti ed altre attività finanziarie o accantonamenti per rischi ed oneri);
  • gli impatti economici derivanti da variazioni dei parametri valutativi di riferimento considerati dai modelli valutativi applicati in modo continuativo;
  • gli impatti economici di importo singolarmente non significativo o non determinabile aventi natura di sopravvenienze attive e/o passive (es. costi e ricavi e/o rettifiche di costi e ricavi di competenza di altri esercizi);
  • gli effetti fiscali connessi agli impatti economici di cui ai punti precedenti.

Ove ritenute significative, le informazioni sull'incidenza sulla situazione patrimoniale e finanziaria, nonché sui flussi finanziari del Gruppo che eventi od operazioni non ricorrenti o che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività hanno, sono fornite nell'ambito dei commenti che illustrano l'evoluzione delle voci patrimoniali.

Alla luce dei criteri sopra enunciati, si segnala che nel primo semestre 2021 sono state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:

  • la voce "spese per il personale" include risparmi di componenti retributive "one-off" costituenti un effetto indiretto della pandemia per € 14,4 milioni;
  • la voce "rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali" include svalutazioni dovute ad impairment su immobilizzazioni per € 1,3 milioni;
  • la voce "rettifiche nette su finanziamenti verso clientela" include l'importo relativo alle perdite connesse alla cessione di crediti perfezionata nell'ambito del progetto "Rockets" come conseguenza del cambio della strategia di gestione dei crediti deteriorati decisa nel semestre. L'impatto economico negativo ritenuto avente carattere "non ricorrente" ammonta a € 94,0 milioni;
  • nella voce "risultato della valutazione al fair value delle attività materiali" sono rilevate rettifiche di valore nette per € 36,9 milioni;
  • la voce "utili/perdite da cessione di partecipazioni e investimenti", non ricorrente per natura, evidenzia perdite nette per € 0,4 milioni;
  • le "imposte sul reddito dell'operatività corrente" includono gli impatti fiscali delle citate componenti non ricorrenti per € 37,7 milioni;
  • la voce "oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte" include contributi addizionali versati al Fondo di Risoluzione Nazionale per € 19,3 milioni (pari a € 28,6 milioni al lordo del relativo effetto fiscale di € 9,3 milioni);
  • nella voce "impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili" è rilevato il provento, pari a € 79,2 milioni, conseguente all'esercizio della facoltà di riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili degli immobili strumentali del Gruppo.

Nel complesso, l'impatto netto sul risultato economico del semestre delle componenti non ricorrenti è negativo per € 20,7 milioni.

Escludendo il suddetto impatto, il risultato netto (adjusted) in corso di formazione alla fine del primo semestre si attesterebbe a € 382,0 milioni.

Nel conto economico del corrispondente periodo dell'esercizio precedente, riesposto per omogeneità di confronto, erano invece state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:

  • la voce "rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali" includeva svalutazioni per € 2,1 milioni;
  • nella voce "risultato della valutazione al fair value delle attività materiali" erano rilevate minusvalenze per € 5,4 milioni;
  • la voce "utili/perdite da cessione di partecipazioni e investimenti", evidenziava utili netti per € 0,2 milioni;
  • le "imposte sul reddito dell'operatività corrente" includevano gli impatti fiscali delle citate componenti non ricorrenti per € 2,1 milioni;
  • la voce "oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte" includeva contributi addizionali versati al Fondo di Risoluzione Nazionale per € 18,2 milioni (pari a € 26,9 milioni al lordo del relativo effetto fiscale di € 8,7 milioni).

Nel complesso, considerando anche degli effetti di pertinenza delle minoranze (pari a € 0,3 milioni), l'impatto netto sul risultato economico del semestre delle componenti non ricorrenti era quindi risultato negativo per € 23,2 milioni.

Escludendo il suddetto importo, il risultato netto (adjusted) sarebbe stato pari a € 128,4 milioni.

6. Normativa riguardante la determinazione dei ratio patrimoniali di vigilanza

I requisiti minimi patrimoniali per il 2021 sono i seguenti:

  • coefficiente di capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 ratio: "CET1 ratio") minimo: 4,5% + 2,5% di buffer di conservazione di capitale (Capital Conservation Buffer: "CCB");
    • coefficiente di capitale di classe 1 (Tier 1 ratio) minimo: 6,0% + 2,5% di CCB;
  • coefficiente di capitale totale minimo: 8% + 2,5% di CCB.

La Banca d'Italia ha confermato il coefficiente della riserva di capitale anticiclica (Countercyclical Capital Buffer) relativo alle esposizioni verso controparti italiane allo zero per cento anche per il primo semestre 2021.

Con la propria comunicazione del 30 novembre 2017 la Banca d'Italia ha identificato il gruppo bancario Banco BPM come istituzione a rilevanza sistemica (Other Systemically Important Institution, O-SII). La riserva O-SII è per il 2021 pari allo 0,19%, e raggiungerà lo 0,25% il 1° gennaio 2022.

In data 11 dicembre 2019 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato al Banco BPM la propria definitiva decisione riguardante i ratio patrimoniali minimi che il Banco BPM è tenuto a rispettare in via continuativa a partire dall'esercizio 2020. La decisione si fonda sul processo di valutazione e revisione prudenziale (SREP) condotto conformemente all'art. 4(1)(f) del Regolamento (UE) n. 1024/2013.

In conformità all'art. 16(2)(a) dello stesso Regolamento n. 1024/2013, che attribuisce alla BCE il potere di richiedere alle banche vigilate di mantenere un ammontare di fondi propri superiore ai requisiti patrimoniali minimi stabiliti dalla normativa vigente, il requisito da sommare ai requisiti sopra evidenziati è pari al 2,25%.

A seguito dell'emergenza sanitaria legata al Covid-19, con lettera dell'8 aprile 2020, la BCE ha deciso di emendare la decisione presa nel dicembre 2019 più sopra illustrata, stabilendo che il requisito SREP pari al 2,25% deve essere mantenuto da Banco BPM per il 56,25% come Common Equity Tier 1 (CET1) e per il 75% come Tier 1 Capital (Tier 1).

Pertanto, tenendo conto anche della riserva di capitale anticiclica stabilita dalle competenti autorità nazionali per le esposizioni nei confronti dei paesi nei quali il Gruppo opera pari allo 0,002%, i requisiti minimi che Banco BPM è tenuto a rispettare per il 2021e fino a nuova comunicazione, sono i seguenti38:

  • CET1 ratio: 8,458% a livello phased in e 8,518% a livello fully phased;
  • Tier 1 ratio: 10,379% a livello phased in e 10,439% a livello fully phased;
  • Total Capital ratio: 12,942% a livello phased in e 13,002%a livello fully phased.

Il Banco BPM ha esercitato l'opzione per l'applicazione nella sua integralità della disciplina transitoria prevista dall'articolo 473 bis del Regolamento UE n. 575/2013 che dilaziona nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9. La suddetta disciplina transitoria prevede la possibilità di includere nel capitale primario di classe 1 una componente positiva transitoria per una percentuale dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese su crediti per effetto dell'applicazione del principio contabile IFRS 9. Tale percentuale è decrescente nel tempo in un arco temporale di cinque anni come di seguito indicato:

  • periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018: 95% dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese su crediti per effetto dell'applicazione del principio contabile IFRS 9;
  • periodo dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2019: 85% dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese su crediti;
  • periodo dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020: 70% dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese su crediti;
  • periodo dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021: 50% dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese su crediti;
  • periodo dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022: 25% dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese su crediti.

Dal 1° gennaio 2023 l'impatto derivante dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 sarà pienamente riflesso nel computo dei fondi propri. Fermi restando gli impatti previsti dal regime transitorio sopra citato, Banco BPM non beneficia di alcun impatto sul capitale primario di classe 1 nella situazione al 30 giugno 2021 per effetto del nuovo regime transitorio previsto dalle modifiche apportate dal Regolamento 873/2020 all'articolo 473 bis in relazione ai maggiori accantonamenti effettuati nel corrente esercizio per perdite attese su crediti in bonis rispetto alla consistenza degli stessi alla data del 1° gennaio 2020.

Le stime dei ratio patrimoniali che il Gruppo avrebbe, a parità di ogni altra condizione, qualora non avesse esercitato la suddetta opzione, vengono denominate per brevità "IFRS9 fully phased". I ratio patrimoniali denominati "IFRS9 phased-in" sono calcolati applicando invece le suddette disposizioni transitorie.

7. Esposizioni al rischio sovrano rappresentate da titoli di debito

Nella seguente tabella si fornisce l'illustrazione dell'esposizione del Gruppo al rischio sovrano (titoli di debito contenuti nei portafogli di attività finanziarie), al 30 giugno 2021, ripartita per singolo Paese e per categoria del portafoglio contabile di classificazione:

30 giugno 2021
(dati in milioni di euro)
Paesi/Portafogli contabili
Att. fin. valutate al costo
ammortizzato
Att. fin. valutate al fair
value con impatto sulla
redditività complessiva
Att. fin. valutate al fair
value con impatto sul
conto economico
Totale
Italia 13.242 6.295 1.625 21.162
Francia 1.906 2.108 247 4.261
USA 2.353 1.327 - 3.680
Spagna 1.382 1.371 436 3.189
Germania 735 889 15 1.639
Altri Paesi 534 298 - 832
Totale 20.152 12.288 2.323 34.763

Al 30 giugno 2021 l'esposizione del Gruppo nei titoli di debito sovrani ammonta a € 34,8 miliardi (€ 29,0 miliardi al 31 dicembre 2020), classificati per il 58,0% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, per il 35,3% tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e per il 6,7% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico in quanto detenute per la negoziazione.

Detta esposizione si riferisce per circa l'89% a titoli emessi da Paesi dell'Unione Europea ed in particolare per circa il 61% dal Paese Italia.

Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le riserve derivanti dalla valutazione al fair value dei titoli di debito risultano essere al 30 giugno 2021 complessivamente positive per € 91,1 milioni al lordo degli effetti fiscali e si riferiscono, per € 27,5 milioni, a titoli governativi (€ +26,1 milioni relative a titoli di Stato italiani e € +1,4 milioni relative a titoli di altri Paesi).

Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, il valore di bilancio ammonta a € 20,2 miliardi, di cui € 13,2 miliardi rappresentati da titoli di Stato Italiani. Ai soli fini informativi, si precisa che il fair value dei titoli governativi

38 Tali requisiti sono così determinati:

il requisito minimo di Pillar I pari all'8% (di cui 4,5% di CET1; 1,5% in termini di AT1 e 2% in termini di AT2)

il requisito di P2R comunicato da BCE pari al 2,25% da soddisfare con CET1 per il 56,25% e per il 75% con TIER1;

la riserva di conservazione del capitale pari al 2,50% da soddisfare interamente con CET1;

la riserva O-SII buffer pari allo 0,19% per il 2021 ed allo 0,25% a regime (dal 1° gennaio 2022) da soddisfare interamente con CET1;

la riserva di capitale anticiclica allo 0,002% da soddisfare interamente con CET1 capital.

classificati nella suddetta categoria contabile, determinato in base alle quotazioni di mercato del 30 giugno 2021 (livello 1 nella gerarchia del fair value), ammonta a € 20,8 miliardi (€ 13,6 miliardi è il fair value riferito ai soli titoli di Stato italiani). La gestione dei titoli di debito prosegue in continuità con le scelte operate nei precedenti esercizi; nel corso del periodo non si è verificato alcun cambiamento di business model che abbia comportato una riclassifica di portafoglio.

8. Altre note esplicative

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, redatti in forma riclassificata, riflettono su base consolidata le situazioni contabili di Banco BPM e delle società controllate predisposte con riferimento al 30 giugno 2021 ovvero, in mancanza, le più recenti situazioni contabili approvate.

Analogamente, la valutazione a patrimonio netto delle imprese collegate è stata effettuata sulla base delle informazioni contabili trasmesse a Banco BPM riferite al 30 giugno 2021 ovvero, in mancanza, delle più recenti situazioni patrimoniali predisposte dalle società collegate.

Al riguardo si deve evidenziare che per l'investimento detenuto in Anima Holding, valutato con il metodo del patrimonio netto a partire dal 1° aprile 2020, il contributo al conto economico consolidato del primo semestre 2021 comprende anche il risultato economico conseguito dalla partecipata nell'ultimo trimestre 2020, pari a € 9,8 milioni pro-quota. Si ricorda che, ai fini della redazione del bilancio 2020, non era stato possibile rilevare il contributo del quarto trimestre in quanto Anima Holding ha approvato il proprio progetto di bilancio il 1° marzo 2021 e quindi successivamente a quello del Banco BPM.

Allegati

  • Stato patrimoniale consolidato riclassificato al 30 giugno 2021 comparato con i dati riferiti al 31 dicembre 2020
  • Conto economico consolidato riclassificato del primo semestre 2021 comparato con i dati riferiti al primo semestre 2020
  • Conto economico consolidato riclassificato evoluzione trimestrale 2021 e 2020
  • Conto economico consolidato riclassificato del primo semestre 2021 al netto delle componenti non ricorrenti

Per informazioni:

Investor Relations Roberto Peronaglio +39 02.94.77.2108 [email protected] Comunicazione Matteo Cidda +39 02.77.00.7438 [email protected] Ufficio Stampa [email protected]

Stato patrimoniale consolidato riclassificato

(migliaia di euro) 30/06/2021 31/12/2020 Var. su
31/12/2020
Var. % su
31/12/2020
Cassa e disponibilità liquide 20.718.259 8.858.079 11.860.180 133,9%
Finanziamenti valutati al costo ammortizzato 117.948.446 120.455.666 -2.507.220 -2,1%
- finanziamenti verso banche 8.574.201 11.120.681 -2.546.480 -22,9%
- finanziamenti verso clientela 109.374.245 109.334.985 39.260 0,0%
Altre attività finanziarie 45.955.539 41.175.632 4.779.907 11,6%
- al fair value con impatto a conto economico 8.586.411 9.118.571 -532.160 -5,8%
- al fair value con impatto sulla redditività complessiva 15.446.918 10.710.796 4.736.122 44,2%
- al costo ammortizzato 21.922.210 21.346.265 575.945 2,7%
Partecipazioni 1.688.530 1.664.772 23.758 1,4%
Attività materiali 3.434.805 3.552.482 -117.677 -3,3%
Attività immateriali 1.221.008 1.218.632 2.376 0,2%
Attività fiscali 4.679.750 4.704.196 -24.446 -0,5%
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione 100.031 72.823 27.208 37,4%
- finanziamenti verso clientela 6.732 11.374 -4.642 -40,8%
- altre attività e gruppi di attività 93.299 61.449 31.850 51,8%
Altre voci dell'attivo 2.783.778 1.982.900 800.878 40,4%
Totale dell'attivo 198.530.146 183.685.182 14.844.964 8,1%
Raccolta diretta 120.146.355 116.936.669 3.209.686 2,7%
- debiti verso clientela 106.883.300 102.162.461 4.720.839 4,6%
- titoli e passività finanziarie designate al fair value 13.263.055 14.774.208 -1.511.153 -10,2%
Debiti verso banche 44.269.311 33.937.523 10.331.788 30,4%
Debiti per leasing 722.106 760.280 -38.174 -5,0%
Altre passività finanziarie valutate al fair value 12.683.212 14.015.427 -1.332.215 -9,5%
Fondi del passivo 1.276.783 1.415.473 -138.690 -9,8%
Passività fiscali 311.668 464.570 -152.902 -32,9%
Altre voci del passivo 6.198.958 3.928.139 2.270.819 57,8%
Totale del passivo 185.610.830 171.458.081 14.152.749 8,3%
Patrimonio di pertinenza di terzi 1.289 1.894 -605 -31,9%
Patrimonio netto del Gruppo 12.918.027 12.225.207 692.820 5,7%
Patrimonio netto consolidato 12.919.316 12.227.101 692.215 5,7%

La voce "finanziamenti verso clientela" include i titoli senior rivenienti da proprie cartolarizzazioni di crediti deteriorati

Conto economico consolidato riclassificato

(migliaia di euro) I semestre
2021
I semestre
2020
Variaz. Var. %
Margine di interesse 1.019.196 953.621 65.575 6,9%
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 98.079 70.302 27.777 39,5%
Margine finanziario 1.117.275 1.023.923 93.352 9,1%
Commissioni nette 950.074 816.934 133.140 16,3%
Altri proventi netti di gestione 39.918 31.599 8.319 26,3%
Risultato netto finanziario 216.260 83.472 132.788 159,1%
Altri proventi operativi 1.206.252 932.005 274.247 29,4%
Proventi operativi 2.323.527 1.955.928 367.599 18,8%
Spese per il personale -844.039 -816.979 -27.060 3,3%
Altre spese amministrative -308.033 -308.674 641 -0,2%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -123.453 -123.089 -364 0,3%
Oneri operativi -1.275.525 -1.248.742 -26.783 2,1%
Risultato della gestione operativa 1.048.002 707.186 340.816 48,2%
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela -472.578 -476.242 3.664 -0,8%
Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali -36.889 -5.416 -31.473 N.S.
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie 528 -8.383 8.911
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri -12.805 -7.614 -5.191 68,2%
Utili / Perdite da cessione di partecipazioni e investimenti -437 220 -657
Risultato lordo dell'operatività corrente 525.821 209.751 316.070 150,7%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente -133.326 -39.000 -94.326 241,9%
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 392.495 170.751 221.744 129,9%
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte -78.553 -75.684 -2.869 3,8%
Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili 79.220 - 79.220
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle
emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte
-11.920 27.183 -39.103
Impatto della Purchase Price Allocation (PPA), al netto delle
imposte
-20.037 -18.527 -1.510 8,2%
Utile / Perdita di pertinenza di terzi 112 1.508 -1.396 -92,6%
RISULTATO NETTO DEL PERIODO 361.317 105.231 256.086 243,4%

Conto economico consolidato riclassificato - Evoluzione trimestrale

(migliaia di euro) II trimestre
2021
I trimestre
2021
IV trimestre
2020
III trimestre
2020
II trimestre
2020
I trimestre
2020
Margine di interesse 522.367 496.829 509.019 519.921 479.507 474.114
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 56.535 41.544 23.729 36.768 48.036 22.266
Margine finanziario 578.902 538.373 532.748 556.689 527.543 496.380
Commissioni nette 478.679 471.395 429.225 417.651 376.371 440.563
Altri proventi netti di gestione 21.747 18.171 12.731 11.675 14.855 16.744
Risultato netto finanziario 116.533 99.727 77.845 157.325 82.712 760
Altri proventi operativi 616.959 589.293 519.801 586.651 473.938 458.067
Proventi operativi 1.195.861 1.127.666 1.052.549 1.143.340 1.001.481 954.447
Spese per il personale -417.135 -426.904 -407.212 -356.950 -397.954 -419.025
Altre spese amministrative -153.903 -154.130 -125.341 -159.797 -154.094 -154.580
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -60.603 -62.850 -67.229 -64.796 -61.710 -61.379
Oneri operativi -631.641 -643.884 -599.782 -581.543 -613.758 -634.984
Risultato della gestione operativa 564.220 483.782 452.767 561.797 387.723 319.463
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela -255.513 -217.065 -536.225 -324.340 -262.999 -213.243
Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali -36.964 75 -30.989 -316 -5.094 -322
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie 939 -411 7.249 104 -3.728 -4.655
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri -5.615 -7.190 -35.587 907 -9.809 2.195
Utili / Perdite da cessione di partecipazioni e investimenti -393 -44 -354 1.324 129 91
Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte 266.674 259.147 -143.139 239.476 106.222 103.529
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente -50.628 -82.698 47.946 -22.464 -13.293 -25.707
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 216.046 176.449 -95.193 217.012 92.929 77.822
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte -19.309 -59.244 -10.216 -53.001 -18.169 -57.515
Oneri relativi alla ristrutturazione aziendale, netto imposte - - -187.030 - - -
Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili 79.220 - 128.324 - - -
Impairment su avviamenti - - -25.100 - - -
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle
emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte
-5.105 -6.815 -41.116 2.194 -110.739 137.922
Impatto della Purchase Price Allocation (PPA), al netto delle
imposte
-9.705 -10.332 -11.543 -11.422 -11.962 -6.565
Utile / Perdita di pertinenza di terzi 78 34 220 2.520 1.537 -29
RISULTATO NETTO DEL PERIODO 261.225 100.092 -241.654 157.303 -46.404 151.635

Conto economico consolidato riclassificato al netto delle componenti non ricorrenti

(migliaia di euro) I semestre
2021
I semestre
2020
Variaz. Var. %
Margine di interesse 1.019.196 953.621 65.575 6,9%
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 98.079 70.302 27.777 39,5%
Margine finanziario 1.117.275 1.023.923 93.352 9,1%
Commissioni nette 950.074 816.934 133.140 16,3%
Altri proventi netti di gestione 39.918 31.599 8.319 26,3%
Risultato netto finanziario 216.260 83.472 132.788 159,1%
Altri proventi operativi 1.206.252 932.005 274.247 29,4%
Proventi operativi 2.323.527 1.955.928 367.599 18,8%
Spese per il personale -858.397 -816.979 -41.418 5,1%
Altre spese amministrative -308.033 -308.674 641 -0,2%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -122.179 -120.974 -1.205 1,0%
Oneri operativi -1.288.609 -1.246.627 -41.982 3,4%
Risultato della gestione operativa 1.034.918 709.301 325.617 45,9%
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela -378.551 -476.242 97.691 -20,5%
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie 528 -8.383 8.911
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri -12.805 -7.614 -5.191 68,2%
Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte 644.090 217.062 427.028 196,7%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente -170.987 -41.067 -129.920 316,4%
RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 473.103 175.995 297.108 168,8%
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte -59.253 -57.515 -1.738 3,0%
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle
emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte
-11.920 27.183 -39.103
Impatto della Purchase Price Allocation (PPA), al netto delle
imposte
-20.037 -18.527 -1.510 8,2%
Utile / Perdita di pertinenza di terzi 112 1.256 -1.144 -91,1%
RISULTATO NETTO (SENZA COMPONENTI NON
RICORRENTI)
382.005 128.392 253.613 197,5%

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