Earnings Release • May 5, 2022
Earnings Release
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| Informazione Regolamentata n. 1928-43-2022 |
Data/Ora Ricezione 05 Maggio 2022 16:39:57 |
Euronext Milan | |
|---|---|---|---|
| Societa' | : | BANCO BPM | |
| Identificativo Informazione Regolamentata |
: | 161657 | |
| Nome utilizzatore | : | BANCOBPMN03 - Marconi | |
| Tipologia | : | 2.2 | |
| Data/Ora Ricezione | : | 05 Maggio 2022 16:39:57 | |
| Data/Ora Inizio Diffusione presunta |
: | 05 Maggio 2022 16:39:58 | |
| Oggetto | : | BPM CHIUDE IL PRIMO TRIMESTRE RECORD |
RISULTATI AL 31 MARZO 2022 - BANCO 2022 CON UNA REDDITIVITA' A LIVELLI |
| Testo del comunicato |
Vedi allegato.
SENSITIVITY DEL MARGINE DI INTERESSE AL RIALZO DEI TASSI PARI A CIRCA € 415 MILIONI7 (+100 P.B. SHIFT PARALLELO)
1 Risultato lordo dell'operatività corrente con l'esclusione degli impatti straordinari derivanti dalla cessione di investimenti.
2 Aggregato rappresentato da margine di interesse, risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto e commissioni nette.
3 Tale risultato intermedio non comprende gli oneri sistemici, pari a € -74,6 milioni, gli impatti contabili derivanti dalle Purchase Price Allocation (PPA) effettuate in precedenti esercizi, pari a € -8,5 milioni, e gli impatti derivanti dalla variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates, pari a € +0,2 milioni. Tali componenti sono esposte, al netto del relativo effetto fiscale, in voci separate dello schema di conto economico riclassificato.
4 Calcolato come rapporto tra oneri operativi e proventi operativi risultanti dallo schema del Conto economico riclassificato.
5 Calcolato come rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti (dato annualizzato) ed il totale delle esposizioni per cassa verso la clientela al netto delle rettifiche di valore.
6 Risultato al netto delle componenti non ricorrenti dettagliate al punto 5 delle Note esplicative del presente comunicato.
7 Esprime l'impatto in termini di incremento del margine di interesse nell'ipotesi in cui, a parità di ogni altra condizione, si verifichi uno shift parallelo della curva tassi di +100 bps.
CONTINUA LA STRATEGIA DI RIDUZIONE DEL PORTAFOGLIO NON PERFORMING CONFERMANDO UN DERISKING COMPLESSIVO DI OLTRE € 1 MILIARDO ENTRO LA PRESENTAZIONE DEI RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2022
NELL'AMBITO DI TALE STRATEGIA, A FINE APRILE, E' STATA APPROVATA LA CESSIONE DI UN PORTAFOGLIO DI UNLIKELY TO PAY ("UTP") E SOFFERENZE CON VALORE LORDO DI BILANCIO COMPLESSIVO DI CIRCA € 700 MILIONI ("PROGETTO ARGO") 8:
RIDUZIONE DEI CREDITI NON PERFORMING LORDI DA € 8,7 MILIARDI AL 31 MARZO 2021 A € 5,6 MILIARDI (POST PROGETTO ARGO) 9 CON UN CALO DELL'NPE RATIO LORDO10 DAL 7,5% AL 4,9%11, CHE SCENDE AL 3,8% SE CALCOLATO SECONDO LA METODOLOGIA EBA12
IMPIEGHI NETTI IN BONIS "CORE" 13 ALLA CLIENTELA A € 101,3 MILIARDI (+2,1% A/A)
NUOVE EROGAZIONI ALLA CLIENTELA PARI A € 6,714 MILIARDI, IN CRESCITA DEL 14,9% RISPETTO AL QUARTO TRIMESTRE 2021
RACCOLTA DIRETTA "CORE" 15 A € 106,9 MILIARDI (+5,0% A/A)
RACCOLTA GESTITA A € 63,3 MILIARDI (+3,2% A/A)
8 Il progetto si concluderà entro la presentazione dei risultati del primo semestre 2022, ma, in conformità a quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, le cessioni previste sono state tenute in considerazione nel valutare le esposizioni alla data del 31 marzo 2022 e quindi nel costo del credito addebitato al conto economico del primo trimestre.
9 Dato adjusted calcolato considerando l'impatto sui saldi contabili al 31 marzo 2022 delle cessioni che si prevede saranno perfezionate nell'ambito del "Progetto Argo".
10 Ratio ottenuto dal rapporto tra le esposizioni deteriorate lorde e quelle totali riferite all'aggregato patrimoniale dei "Finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato".
11 Vedi nota n. 9.
12 Metodologia utilizzata dall'EBA per la presentazione dei dati nell'ambito del EU Transparency Exercise.
13 Mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali.
14 Dato gestionale.
15 Conti correnti e depositi.
16 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al paragrafo n. 6 delle Note esplicative del presente comunicato.
17 Differenza tra il Total capital ratio (rapporto tra i fondi propri e le attività ponderate per il rischio) misurato alla data del 31 marzo 2022 (includendo l'utile in corso di formazione al netto del dividend pay-out previsto) ed il corrispondente livello del requisito minimo regolamentare per l'anno 2022 comprensivo del c.d. Pillar 2 Requirement (P2R). Il dato include il titolo AT 1 di € 300 milioni emesso ad aprile 2022 al fine di efficientare la struttura di capitale e raggiungere il target di capitale Additional Tier
ULTERIORE ACCELERAZIONE DELL'OPERATIVITÀ DIGITALE DELLA CLIENTELA: NEL TRIMESTRE, PER LA PRIMA VOLTA, IL NUMERO DI OPERAZIONI EFFETTUATE VIA APP HA SUPERATO QUELLO DELLE OPERAZIONI SVOLTE NELLE FILIALI
Nel corso del trimestre, nonostante il difficile quadro macroeconomico, lo sforzo commerciale ed organizzativo del Gruppo ha fatto registrare una forte ripresa dei risultati operativi, con una redditività a livelli record che ha consentito il raggiungimento del miglior risultato ante imposte. In particolare, i proventi operativi hanno fatto rilevare un'eccellente performance risultando pari a € 1.186 milioni con una crescita del 9,1% rispetto al quarto trimestre 2021.
La dinamica dei proventi operativi ha consentito il raggiungimento di un risultato della gestione operativa di € 561 milioni, in crescita del 21,5% rispetto al quarto trimestre 2021.
Il risultato lordo dell'operatività corrente sale a € 399 milioni rispetto a € 133 milioni del quarto trimestre 2021 con una crescita del 199,2%. L'utile netto del trimestre si attesta a € 178 milioni con una crescita dell'83,2% rispetto al quarto trimestre 2021.
Anche le grandezze patrimoniali evidenziano risultati molto significativi:
• la raccolta indiretta si attesta a € 95,6 miliardi con una riduzione del 3,5% rispetto a fine 2021 (esclusivamente per effetto della riduzione delle quotazioni di mercato) ed una crescita dell'1,4% su base annua.
Per quanto riguarda i crediti deteriorati continua la strategia di derisking del Gruppo che prevede la cessione di € 0,7 miliardi di non performing loans entro l'approvazione dei risultati del primo semestre ("Progetto Argo").
In particolare, il "Progetto Argo" consentirà un'ulteriore contrazione dei non performing loans, la cui incidenza sul totale dei crediti lordi si ridurrà dal 7,5% al 31 marzo 2021 al 4,9% adjusted, portando il totale dei crediti non performing lordi da € 8,7 miliardi di marzo 2021 a € 5,6 miliardi.
Si conferma molto solida la posizione patrimoniale:
18 La raccolta diretta include i certificates a capitale incondizionatamente protetto (€ 3,6 miliardi al 31 marzo 2022 così come a fine 2021), ed esclude le operazioni di pronti contro termine.
19 Dato gestionale al netto dei certificates a capitale incondizionatamente protetto inclusi nella "raccolta diretta".
20 Vedi nota 3.
21 Risultato al netto delle componenti non ricorrenti dettagliate al punto 5 delle Note esplicative del presente comunicato.
22 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al paragrafo n. 6 delle Note esplicative del presente comunicato.
23 Il Texas Ratio è l'indice che misura il rapporto fra il valore netto dei crediti deteriorati ed il patrimonio netto tangibile del Gruppo (al netto dei correlati effetti fiscali).
Milano, 5 maggio 2022 – Si è riunito oggi sotto la presidenza del dott. Massimo Tononi il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, che ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 31 marzo 2022 del Gruppo Banco BPM.
Nel primo trimestre dell'esercizio 2022, la fragile ripresa dall'emergenza internazionale per l'epidemia Coronavirus è stata fortemente condizionata dal conflitto in Ucraina che, dalla fine del mese di febbraio, ha generato pesanti ripercussioni sul sistema economico internazionale e sull'operatività delle imprese.
Il conflitto non ha avuto e non si prevede possa comportare impatti significativi sul Banco BPM correlati all'esposizione diretta del Gruppo verso la Russia e l'Ucraina. Ciò, in quanto tale esposizione è estremamente limitata essendo pari a meno dello 0,1% del totale delle attività per cassa e dei crediti di firma.
Nel suddetto contesto, che permane caratterizzato da forti elementi di incertezza sull'economia globale e italiana, il Gruppo ha registrato un risultato lordo dell'operatività corrente pari a € 399,1 milioni, che rappresenta il miglior risultato trimestrale, ed un utile netto di € 177,8 milioni. Escludendo le componenti non ricorrenti, l'utile netto si attesta a € 199,2 milioni.
Nel corso del trimestre il Gruppo ha proseguito nel processo di derisking ponendo le basi per la realizzazione di una significativa operazione di cessione massiva di posizioni deteriorate (cosiddetta "Operazione Argo") avente per oggetto un portafoglio di sofferenze ed inadempienze probabili per un'esposizione complessiva lorda pari a circa € 700 milioni, operazione deliberata nel mese di aprile. Nel corso del primo trimestre il Gruppo ha inoltre realizzato importanti operazioni di capital management: nel mese di gennaio 2022 è stata infatti perfezionata una emissione subordinata Tier 2, con scadenza dieci anni per un ammontare di € 400 milioni, destinata ad investitori istituzionali, che si inserisce nel Programma Euro Medium Term Notes del Gruppo; a questa operazione si è aggiunta la prima emissione del Gruppo di Green Covered Bond destinata a investitori istituzionali per un ammontare di € 750 milioni e scadenza cinque anni.
L'obbligazione, emessa nell'ambito del Green, Social and Sustainability Bond Framework a valere sul proprio programma di Obbligazioni Bancarie Garantite, è finalizzata a rifinanziare un portafoglio selezionato di mutui ipotecari residenziali verdi erogati a clientela privata per l'acquisto di abitazioni ad alta efficienza energetica.
Infine, nel mese di aprile, si è conclusa l'emissione di uno strumento perpetuo Additional Tier 1 per un ammontare pari a € 300 milioni, riservata ad investitori istituzionali, che consente di raggiungere il target di capitale Additional Tier 1 del Gruppo, rafforzandone ulteriormente la posizione patrimoniale.
Nell'ambito del processo di razionalizzazione del portafoglio partecipazioni intrapreso negli ultimi anni dal Gruppo si inserisce l'operazione di cessione a Banca Popolare di Sondrio S.p.A., conclusa nel mese di marzo, della partecipazione pari al 39,5% del capitale sociale detenuta in Factorit S.p.A., ad un corrispettivo di € 75 milioni, in linea con il valore di iscrizione nel bilancio consolidato.
Inoltre nel trimestre si sono perfezionate le operazioni di fusione per incorporazione nella Capogruppo di Bipielle Real Estate e Release (società già interamente controllate da Banco BPM).
Nel corso del primo trimestre Banco BPM ha inoltre concluso un programma di acquisto di azioni proprie al servizio dei piani di incentivazione ai dipendenti per complessive n. 4.582.640 azioni proprie (pari allo 0,30% delle azioni ordinarie in circolazione) ed un controvalore totale pari a € 16 milioni. A seguito della conclusione di tale programma le azioni proprie detenute da Banco BPM ammontano a n. 8.152.151, pari allo 0,54% del capitale sociale.
In data 2 febbraio 2022 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato al Banco BPM la notifica della decisione prudenziale (SREP decision) contenente gli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale mantenendo invariato il requisito Pillar 2 Requirement al 2,25%. Per effetto di tale decisione i requisiti minimi che Banco BPM è tenuto a rispettare per il 2022 sia a livello phased-in che fully phased, fino a nuova comunicazione, sono i seguenti:
Si conferma pertanto la piena solidità patrimoniale del Gruppo Banco BPM che, al 31 marzo 2022 supera ampiamente tali requisiti prudenziali, sia assumendo a riferimento i coefficienti effettivi calcolati in conformità ai criteri transitori in vigore per il 2022 (phased-in) sia considerando i coefficienti patrimoniali calcolati in base ai criteri in vigore a regime (fully phased).
Da segnalare altresì che, successivamente alla chiusura del trimestre, il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM ha deliberato di esercitare l'opzione per l'acquisto dal partner Covéa Coopération SA dell'81% del capitale sociale di Bipiemme Vita S.p.A., compagnia assicurativa operante nel ramo vita, di cui Banco BPM già possiede una quota del 19%. Bipiemme Vita a sua volta detiene il 100% del capitale sociale di Bipiemme Assicurazioni S.p.A., operante nel ramo danni.
Il prezzo di esercizio della call riferito all'81% del capitale di Bipiemme Vita, basato sul corrispondente livello degli Unrestricted Tier1 alla data del 30 giugno 2021, è stimabile in circa € 310 milioni.
Il perfezionamento dell'operazione, subordinato all'ottenimento delle autorizzazioni di legge da parte delle competenti Autorità, è atteso entro il prossimo mese di luglio, in via anticipata rispetto alla data del 31 dicembre 2023 prevista nel Piano Strategico.
Infine si ricorda che, in data 26 aprile 2022, la società di rating Fitch Ratings ha proceduto all'assegnazione dei nuovi rating a Banco BPM, tutti in area "investment grade", con Outlook "Stabile".
Il giudizio riflette una valutazione positiva su diversi fattori, fra i quali: ricavi, profilo di rischio, raccolta, capitalizzazione e qualità del management.
I nuovi rating assegnati rappresentano un significativo miglioramento rispetto alle valutazioni precedenti dell'agenzia, che risalgono al periodo anteriore alla fusione (dicembre 2016) sia per l'ex-Banco Popolare che per l'ex-Banca Popolare di Milano.
Il margine di interesse si attesta a € 511,5 milioni in crescita del 3,0% rispetto al dato del primo trimestre
24 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio e sui requisiti patrimoniali minimi si rimanda al paragrafo n. 6 delle Note esplicative del presente comunicato.
2021 (pari a € 496,8 milioni) per effetto del maggior contributo apportato dalle operazioni di finanziamento TLTRO III le quali, in considerazione degli obiettivi di net lending raggiunti dal Gruppo, prevedono la corresponsione di uno special interest, pari al -0,50%, in aggiunta al tasso applicabile per tutta la durata del finanziamento25.
Rispetto al quarto trimestre del 2021 il margine evidenzia una crescita dell'1,1% nonostante il minor numero di giorni di calendario.
Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto si attesta a € 49,6 milioni, e si confronta con il dato di € 41,5 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio e di € 87,1 milioni del quarto trimestre 2021 che peraltro includeva l'impatto positivo straordinario, pari a € 42,1 milioni, derivante dal riallineamento del valore fiscale degli avviamenti effettuato da Agos Ducato.
L'apporto principale alla voce in esame è stato fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato, pari a € 24,4 milioni, in crescita rispetto a € 23,2 milioni del primo trimestre 2021, nonché dal contributo della collegata Anima Holding26, pari a € 17,3 milioni.
Le commissioni nette del primo trimestre ammontano a € 480,1 milioni ed evidenziano una crescita dell'1,8% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Tale dinamica è attribuibile al contributo del comparto dei servizi di banca commerciale (+3,8% rispetto al 31 marzo 2021); stabile l'apporto derivante dai servizi di gestione intermediazione e consulenza (-0,1% rispetto al primo trimestre 2021).
Il confronto con il quarto trimestre 2021 rileva un calo dell'1,2%, con una buona performance dei servizi di gestione intermediazione e consulenza (+6,0%) a fronte di un calo del contributo dei servizi di banca commerciale (-7,4%), legato principalmente ad effetti di stagionalità.
Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 16,7 milioni rispetto a € 18,2 milioni del primo trimestree a € 9,1 milioni del quarto trimestre 2021.
Il risultato netto finanziario27 del primo trimestre è positivo e pari a € 127,9 milioni in crescita rispetto al dato di € 99,7 milioni registrato al 31 marzo 2021.
Il risultato del 2022 deriva per € +85,3 milioni dall'attività di negoziazione (€ +47,1 milioni nel primo trimestre 2021), per € -21,6 milioni da variazioni registrate nella valutazione delle attività e passività al fair value (€ -13,0 milioni al 31 marzo 2021) e per € +59,4 milioni da cessioni di attività finanziarie (€ +60,2 milioni nel primo trimestre 2021). Su entrambi i periodi posti a confronto hanno pesato le minusvalenze da valutazione della quota partecipativa Nexi.
La dinamica positiva del risultato netto finanziario è particolarmente significativa anche nel confronto con il quarto trimestre 2021 che evidenziava un risultato negativo di € 1,4 milioni.
In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 1.185,9 milioni, in crescita sia rispetto a € 1.127,7 milioni registrati nel corrispondente periodo dello scorso esercizio
25 L'ammontare dei prestiti idonei (eligible loans) è risultato ampiamente superiore ai livelli target previsti dalla normativa. Tale risultato garantisce l'applicazione alle operazioni di rifinanziamento TLTRO III per il periodo dal 24 giugno 2020 al 23 giugno 2022 (c.d. special interest period) di uno special interest rate pari al -0,50% in aggiunta al tasso medio applicabile alle Deposit facilities (attualmente pari al -0,50%).
26 Per l'illustrazione delle modalità di rilevazione del contributo di Anima Holding si fa rinvio all paragrafo n. 9 delle Note esplicative del presente comunicato.
27 La voce non include l'effetto contabile derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulla valutazione al fair value delle passività di propria emissione (certificates), che ha comportato la rilevazione nel trimestre di un impatto positivo pari a € 0,3 milioni, rispetto all'onere di € 10,2 milioni registrato al 31 marzo 2021 e all'impatto positivo di € 18,4 milioni del quarto trimestre 2021. Tale effetto è esposto, al netto delle imposte, in una voce separata del conto economico riclassificato.
(+5,2%), sia rispetto al dato di € 1.086,5 milioni relativo al quarto trimestre 2021 (+9,1%).
Le spese per il personale, pari a € 407,9 milioni, evidenziano una contrazione del 4,5% rispetto a € 426,9 milioni del primo trimestre 2021 e dell'1,5% rispetto al dato di € 413,9 milioni del quarto trimestre 2021. Tale dinamica riflette i risparmi conseguenti alla riduzione degli organici attuata nello scorso esercizio, nell'ambito del programma che prevede l'utilizzo del Fondo di solidarietà di settore. Alla data del 31 marzo 2022 il numero totale dei dipendenti è pari a n. 20.360 risorse, rispetto alle n. 21.663 risorse in organico a inizio 202128.
Le altre spese amministrative29, pari a € 155,6 milioni, risultano sostanzialmente allineate rispetto al dato del primo trimestre 2021, pari a € 154,1 milioni. L'incremento rispetto al dato del quarto trimestre 2021, pari a € 149,1 milioni (+4,3%), non è indicativo in quanto principalmente spiegato da fenomeni stagionali correlati al processo di rilevazione dei costi.
Le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 61,2 milioni e si confrontano con il dato di € 62,8 milioni del primo trimestre 2021 e di € 61,6 milioni del quarto trimestre 2021.
Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 624,7 milioni, in calo del 3,0% rispetto a € 643,9 milioni del primo trimestre 2021 ed allineato al dato del quarto trimestre 2021.
Il cost income ratio del trimestre è pari al 52,7%, inferiore sia rispetto al 57,1% del primo trimestre 2021 che al dato relativo all'intero 2021 (55,8%).
Il risultato della gestione operativa del primo trimestre risulta pari a € 561,2 milioni in crescita del 16,0% rispetto a € 483,8 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente e del 21,5% rispetto al dato di € 461,9 milioni del quarto trimestre 2021.
Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela del primo trimestre, pari a € 151,1 milioni, evidenziano una riduzione del 30,4% rispetto al dato del 31 marzo 2021 (-29,4% rispetto al quarto trimestre 2021). Le rettifiche nette del primo trimestre 2022 comprendono l'impatto derivante dall'incremento degli obiettivi di cessione di crediti non performing a seguito della modifica della strategia di gestione dei crediti deteriorati per complessivi € 32,3 milioni; nel primo trimestre 2021 l'analogo impatto era risultato pari a € 73,9 milioni.
Al 31 marzo 2022 il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 54 p.b.. Il costo del rischio al 31 marzo 2022 rappresenta il livello più basso registrato da Banco BPM a partire dal 2017 (nascita del nuovo Gruppo a seguito della fusione fra l'ex Banco Popolare e l'ex Banca Popolare di Milano).
Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali al 31 marzo 2022 è pari a € -1,2 milioni (€ +0,1 milioni nel primo trimestre e € -96,9 milioni nel quarto trimestre 2021).
Nella voce rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie sono rilevate minusvalenze nette per € - 3,2 milioni (€ -0,4 milioni al 31 marzo e € -1,1 milioni nel quarto trimestre 2021).
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri del primo trimestre ammontano a € -8,1 milioni
28 Alla data del 31 dicembre 2021 le risorse in organico erano n. 20.437.
29 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dai contributi ai Fondi di Risoluzione ed al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.
(€ -7,2 milioni al 31 marzo e € +2,3 milioni nel quarto trimestre 2021).
Al 31 marzo 2022 sono stati rilevati utili da cessione di partecipazioni e investimenti per € 1,5 milioni, riferibili alla vendita di immobili. Al 31 marzo 2021 la voce in esame presentava un importo trascurabile, mentre nel quarto trimestre 2021 era pari a € -18,7 milioni, principalmente imputabili all'impairment della quota partecipativa detenuta in Factorit.
Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente ammonta a € 399,1 milioni rispetto a € 259,1 milioni del primo trimestre 2021.
Le imposte sul reddito dell'operatività corrente sono pari a € -138,4 milioni (€ -82,7 milioni nel primo trimestre 2021).
Il risultato netto dell'operatività corrente ammonta pertanto a € 260,6 milioni e risulta in crescita del 47,7% rispetto al dato di € 176,4 milioni del primo trimestre dell'esercizio precedente.
Al conto economico del trimestre sono stati inoltre addebitati oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte per € 74,6 milioni (€ 59,2 milioni nel primo trimestre 2021), rappresentati dal contributo ordinario al Single Resolution Fund (€ 110,5 milioni al lordo delle imposte rispetto a € 87,8 milioni del 31 marzo 2021).
Nel trimestre la variazione del merito creditizio sui Certificates emessi dal Gruppo, al netto delle imposte ha generato un impatto positivo pari a € 0,2 milioni (€ 0,3 milioni al lordo degli effetti fiscali), rispetto all'onere rilevato nel primo trimestre 2021 pari a € -6,8 milioni (€ -10,2 milioni al lordo degli effetti fiscali).
Al 31 marzo 2022 l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € -8,5 milioni e si confronta con il dato del primo trimestre 2021, pari a € -10,3 milioni.
Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, il primo trimestre 2022 si chiude con un risultato netto di periodo positivo pari a € 177,8 milioni (€ 100,1 milioni al 31 marzo 2021).
Il risultato al netto delle componenti non ricorrenti del primo trimestre è pari a € 199,2 milioni.
La raccolta diretta30 al 31 marzo 2022 ammonta a € 126,1 miliardi, in crescita del 2,4% nel confronto con il 31 dicembre 2021 e del 4,8% rispetto al 31 marzo 2021.
Più in dettaglio, nel trimestre si registra una crescita di € 1,9 miliardi della componente rappresentata dai conti correnti e depositi a vista della rete commerciale (+1,8%)31. Per quanto riguarda i titoli obbligazionari emessi, lo stock al 31 marzo è pari a € 13,8 miliardi, con un incremento di € 0,7 miliardi rispetto al 31 dicembre 2021 per effetto delle nuove emissioni del trimestre che hanno superato i rimborsi dei titoli giunti a scadenza.
30 Aggregato che include la somma dei depositi e conti correnti a vista e vincolati, titoli obbligazionari emessi, certificati di deposito ed altri titoli, finanziamenti ed altri debiti, certificates a capitale protetto ed esclude le operazioni di pronti contro termine.
31 Dato gestionale.
Nel confronto su base annua la raccolta a vista evidenzia un incremento di € 5,6 miliardi (+5,5%)32, mentre il comparto dei titoli emessi registra una crescita di € 0,5 miliardi (+3,6%).
La provvista garantita dallo stock di certificates a capitale incondizionatamente protetto al 31 marzo 2022 si attesta a € 3,6 miliardi, allineata al 31 dicembre 2021 (€ 3,7 miliardi il dato riferito al 31 marzo 2021).
La raccolta indiretta, al netto dei certificates a capitale protetto, è pari a € 95,6 miliardi, in crescita dell'1,4% su base annua. Il confronto con il 31 dicembre 2021 evidenzia un calo del 3,5%, per effetto della discesa delle quotazioni delle attività finanziarie.
La componente della raccolta gestita ammonta a € 63,3 miliardi, in calo rispetto al dato di € 65,3 miliardi del 31 dicembre 2021 (-3,2%), per il minor contributo dei fondi e Sicav e delle gestioni patrimoniali; stabile la raccolta riferita al comparto bancassurance.
La raccolta amministrata si attesta a € 32,3 miliardi, con una contrazione di € 1,4 miliardi (-4,2%) rispetto a fine 2021.
Su base annua la raccolta gestita cresce del 3,2%, grazie all'apporto dei fondi e Sicav (€ +1,4 miliardi) e del comparto bancassurance (€ +0,6 miliardi), mentre la componente della raccolta amministrata registra un calo dell'1,9%.
Le attività finanziarie ammontano a € 40,7 miliardi e sono in crescita del 12,0% rispetto a € 36,3 miliardi del 31 dicembre 2021; l'incremento è principalmente concentrato nei titoli di debito (+€ 3,8 miliardi) ed in particolare nel comparto dei titoli al costo ammortizzato e in quello dei titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Al 31 marzo 2022 l'aggregato in esame comprende titoli di debito per € 34,5 miliardi, titoli di capitale e quote di OICR per € 3,0 miliardi, strumenti derivati per € 2,9 miliardi e crediti valutati al fair value per € 0,3 miliardi. Le esposizioni in titoli di debito emessi da Stati Sovrani sono pari a € 29,6 miliardi di cui € 14,4 miliardi rappresentati da titoli di Stato italiani. Gli investimenti in titoli di Stato italiani sono classificati tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per € 11,4 miliardi, nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per € 2,3 miliardi e per € 0,8 miliardi nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico in quanto detenuti per la negoziazione.
Gli impieghi netti verso la clientela33 ammontano al 31 marzo 2022 a € 110,9 miliardi, in crescita di € 1,5 miliardi rispetto al dato del 31 dicembre 2021; l'incremento è interamente riferibile alle esposizioni performing (+1,6%), con un volume di nuove erogazioni a famiglie e imprese pari a € 6,7 miliardi34 nel trimestre, mentre le esposizioni non performing risultano in calo del 5,0% rispetto a fine 2021. Su base annua gli impieghi registrano un incremento di € 0,7 miliardi (+0,7%), derivante dall'aumento delle esposizioni performing di € 1,9 miliardi (+1,8%) e dalla contrazione dei crediti deteriorati di € 1,2 miliardi (-27,6%).
Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano al 31 marzo 2022 a € 3,1 miliardi.
L'esame delle singole poste evidenzia la seguente dinamica:
• sofferenze nette pari a € 0,8 miliardi, in calo del 6,4% rispetto al 31 dicembre 2021 e del 36,4% rispetto al 31 marzo 2021;
32 Dato gestionale.
33 Nell'aggregato non vengono ricompresi i crediti verso la clientela che, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9, devono essere obbligatoriamente valutati al fair value. Tali crediti, pari a € 0,3 miliardi sono ricompresi fra le attività finanziarie valutate al fair value.
34 Dato gestionale.
L'incidenza delle esposizioni deteriorate rispetto al totale degli impeghi al lordo delle rettifiche di valore è pari al 5,5% rispetto al 5,6% di inizio anno.
L'indice di copertura dell'intero aggregato dei crediti deteriorati sale al 50,4% (48,9% al 31 dicembre 2021).
In maggior dettaglio, al 31 marzo 2022 il grado di copertura risulta essere il seguente:
Il coverage ratio delle esposizioni in bonis è pari allo 0,42%, rispetto allo 0,43% del 31 dicembre 2021.
Al 31 marzo 2022 il Common Equity Tier 1 ratio phased-in è pari al 14,0% rispetto al 14,7% del 31 dicembre 2021. Il decremento del ratio nel trimestre è prevalentemente imputabile alla diminuzione dei fondi propri conseguente alla riduzione delle riserve da valutazione dei titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva e del beneficio legato allla parziale neutralizzazione (phasing) degli impatti patrimoniali negativi registrati nel 2018 a seguito dell'applicazione iniziale del principio contabile IFRS 936.
Il ratio phased-in, infatti, beneficia dell'esercizio dell'opzione per l'applicazione integrale della disciplina transitoria introdotta dal nuovo articolo 473 bis del regolamento UE n. 575/2013, che dilaziona nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9. Escludendo gli impatti della disciplina transitoria citata, il CET 1 ratio IFRS 9 fully phased è pari al 13,1%, in diminuzione rispetto al dato del 31 dicembre 2021, pari al 13,4%, principalmente per effetto del decremento delle riserve da valutazione dei titoli sopra citato.
Il Tier 1 ratio phased-in è pari al 15,7% rispetto al 16,5% del 31 dicembre 2021, mentre il Total Capital ratio è pari al 19,5% rispetto al 19,6% del 31 dicembre 2021.
Il Tier 1 ratio fully phased è pari al 14,8%, rispetto al 15,1% del 31 dicembre 2021; il Total Capital ratio è pari al 18,6% rispetto al 18,2% del 31 dicembre 2021.
Il buffer rispetto al limite previsto per la possibilità di distribuire dividendi (Maximum Distributable Amount o MDA buffer) risulta pari a +440 b.p. su base fully phased (rispetto a +471 b.p. al 31 dicembre 2021) e sale a +462 b.p. includendo il titolo AT 1 emesso ad aprile 2022 37.
35 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al paragrafo n. 6 delle Note esplicative del presente comunicato.
36 La percentuale di neutralizzazione degli impatti negativi si è ridotta dal 50% del 2021 al 25% del 2022.
37 Dati calcolati considerando una riserva anticiclica pari allo 0,003%.
Il quadro generale, già condizionato dal perdurare della pandemia, è reso ancora più complicato dalle tensioni generate dall'invasione russa dell'Ucraina, con inevitabili effetti sulle prospettive di crescita e sulle aspettative di inflazione trainati dall'aumento del costo delle materie prime.
In tale scenario l'economia italiana, dopo la forte crescita registrata nel 2021, è attesa rallentare il proprio sviluppo, che continuerà però a beneficiare dell'impiego dei fondi del Next Generation EU e del permanere di condizioni monetarie che, nonostante una politica meno accomodante e tassi gradualmente in rialzo, rimarranno nel complesso favorevoli.
Conseguentemente l'andamento operativo del Gruppo nel corso dell'esercizio continuerà inevitabilmente ad essere influenzato dal contesto esterno.
Il margine di interesse, che risentirà nel secondo semestre della minore contribuzione derivante dal termine del periodo di extra remunerazione sul funding BCE in forma di TLTRO, trarrà vantaggio dal rialzo dei tassi sia nella componente di matrice commerciale che in quella derivante dal portafoglio delle attività finanziarie. Il Gruppo presenta una signficativa "sensitivity" pari a € 415 milioni in uno scenario di shift parallelo di 100 p.b. dei tassi38.
Le commissioni, pur risentendo del complessivo rallentamento della crescita economica e delle tensioni sui mercati, saranno ancora sostenute dalla dinamica dei comparti asset management e Bancassurance, mentre il forte governo degli oneri operativi continuerà a costituire una delle principali aree di focus dell'azione manageriale, tesa a limitare gli impatti derivanti dall'improbabile ripetibilità di taluni recuperi di costo che hanno caratterizzato lo scorso esercizio (relativi soprattutto alle spese per il personale), dagli aumenti connessi all'applicazione del Contratto Nazionale di categoria, dalla crescita degli investimenti IT e dall'inflazione.
Relativamente alle rettifiche su crediti, l'approccio conservativo nella valutazione adottato nel 2021 sia sulle esposizioni performing che non performing, pur in una dinamica di flussi a default che, per quanto allo stato ancora molto contenuta, potrebbe crescere in corso d'anno in caso di un ulteriore peggioramento dello scenario macroeconomico, dovrebbe permettere di proseguire nel percorso di riduzione del costo del credito avviato negli ultimi anni, senza pregiudicare il trend di derisking e il mantenimento di un solido livello di copertura.
Salvo ulteriori peggioramenti di scenario, è previsto il miglioramento dell'utile netto del Gruppo nel 2022 rispetto al 2021, in coerenza con la tendenza delineata nel Piano Strategico e con i relativi target di medio periodo.
***
Il dott. Gianpietro Val, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
I risultati al 31 marzo 2022 del Gruppo Banco BPM saranno presentati alla comunità finanziaria in una conference call fissata per oggi 5 maggio 2022 alle ore 18.00 (C.E.T.). La documentazione a supporto della conference call è disponibile sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato
***
38 Vedi nota 7.
() e sul sito internet della Banca (www.gruppo.bancobpm.it), nel quale sono altresì presenti i dettagli per connettersi all'evento.
Il presente Comunicato Stampa rappresenta il documento con il quale Banco BPM ha deciso di mettere a disposizione del pubblico e del mercato, su base volontaria, informazioni periodiche aggiuntive rispetto a quelle semestrali ed annuali ("informative trimestrali"), in ottemperanza alla politica di comunicazione resa nota al mercato come richiesto dall'art. 82-ter del Regolamento Emittenti in vigore dal 2 gennaio 2017. Per completezza si precisa che l'informativa trimestrale è altresì composta dal documento di presentazione dei risultati predisposto a supporto della conference call con la comunità finanziaria che si terrà a valle della diffusione del presente Comunicato Stampa.
L'informativa trimestrale contenuta nel presente documento comprende un commento dell'andamento gestionale del trimestre focalizzato sull'evoluzione delle principali grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie, sviluppato assumendo a riferimento gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico redatti in forma riclassificata.
Di seguito si riportano alcune note esplicative ritenute rilevanti al fine di una migliore comprensione della modalità di redazione dei citati prospetti contabili al 31 marzo 2022 e di quelli riferiti all'esercizio precedente, nonché dell'evoluzione dei risultati trimestrali oggetto di commento nel presente comunicato.
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico contenuti nel presente comunicato sono rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire indicazioni sull'andamento generale del Gruppo fondate su dati economici-finanziari aggregati di più facile comprensione. Detti prospetti sono stati costruiti a partire dagli schemi di bilancio previsti dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005 e successivi aggiornamenti, seguendo i medesimi criteri di aggregazione e di classificazione oggetto di illustrazione nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.
I principi contabili adottati per la predisposizione della situazione contabile al 31 marzo 2022 - con riferimento alla classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e delle passività, nonché per il riconoscimento dei costi e dei ricavi - sono quelli contenuti nei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e nelle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 31 marzo 2022 come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
Si sono inoltre considerate, per quanto applicabili, le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, Consob, ESMA, EBA, BCE) che forniscono chiarimenti su come interpretare alcuni principi contabili o sul trattamento contabile di particolari operazioni.
Con riferimento alle operazioni di rifinanziamento TLTRO III si precisa che, in assenza di specifiche indicazioni nei principi contabili di riferimento per il trattamento della fattispecie, il Gruppo ha definito la propria policy contabile equiparando il finanziamento ad uno strumento finanziario a tasso variabile, con rilevazione degli interessi, tempo per tempo applicabili, da stimare in funzione della probabilità di riuscire a raggiungere determinati obiettivi in termini di "net lending". Al riguardo si precisa che, essendo stati raggiunti tutti gli obiettivi di "net lending", gli interessi maturati sulle citate passività rilevati a conto economico nel primo trimestre 2022 (€ 98,0 milioni) e nell'esercizio 2021 (€ 70,7 milioni nel primo trimestre 2021) corrispondono alla misura massima, ossia al tasso negativo del -1%, pari al tasso di interesse dei Deposit Facility (-0,50%), maggiorato dell'ulteriore riduzione (-0,50%), prevista per il periodo speciale (dal 24 giugno 2020 al 23 giugno 2022).
Nel corso del primo trimestre del 2022 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato una modifica della strategia di gestione dei crediti deteriorati, rivedendo al rialzo gli obiettivi di derisking complessivo di vendita rispetto a quanto deliberato nel corso del 2021.
A fronte della suddetta strategia di gestione, ai fini della quantificazione delle perdite attese, si è fatto ricorso al consueto approccio "multi-scenario" che ha considerato, mediante opportune ponderazioni, sia i flussi di recupero attesi nello scenario di gestione ordinaria sia i flussi recuperabili nello scenario di vendita. La revisione dei suddetti scenari rispetto a quelli in essere per il bilancio 2021, in funzione dei prezzi delle transazioni storiche osservate sul mercato, ha comportato la necessità di rilevare rettifiche di valore per € 32,3 milioni, che, come rappresentato nel successivo punto 5, si ritengono da classificare come "non ricorrenti".
Ai fini del calcolo delle esposizioni creditizie performing (per cassa e fuori bilancio), tenuto conto dei vincoli temporali legati al processi di redazione della situazione patrimoniale ed economica al 31 marzo 2022 e nelle more di procedere ad un aggiornamento degli scenari di riferimento, il peggioramento registrato dalle previsioni relative all'evoluzione futura delle principali variabili macroeconomiche rispetto alle stime formulate per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2021 è stato recepito modificando le percentuali di probabilità di accadimento dei diversi scenari. In maggior dettaglio, la probabilità di accadimento dello scenario migliorativo è stata azzerata (rispetto al 20% al 31 dicembre 2021), ed è stato maggiormente pesato lo scenario peggiorativo rispetto allo scenario base, attribuendo rispettivamente il 60% di probabilità al primo (30% al 31 dicembre 2021) e il 40% al secondo (50% al 31 dicembre 2021).
In linea con quanto effettuato per il bilancio 2021, anche in sede di redazione della situazione contabile al 31 marzo 2022 si è ritenuto opportuna l'applicazione di alcuni "post model adjustment/management overlays" laddove si è ritenuto che i modelli di stima non fossero in grado di catturare adeguatamente taluni fattori di rischio ritenuti rilevanti ai fini della determinazione delle perdite attese su alcune esposizioni creditizie selezionate in modo analitico o per classi di rischio omogenee. Tali "management overlays", che di fatto neutralizzano gli impatti economici positivi che altrimenti sarebbero stati rilevati nel trimestre, trovano principale giustificazione nel fatto che i modelli di stima applicati potrebbero non catturare completamente le perdite attese relative alle esposizioni che hanno beneficiato della moratoria statale Covid-19, conclusasi a fine 2021, e
nella prevedibile variazione dei parametri di rischio derivanti dai nuovi modelli in corso di definizione anche in considerazione che i risultati derivanti dai modelli di calcolo delle perdite attese sono influenzati da scenari macroeconomici particolarmente positivi, ma in buona parte dipendenti da fenomeni non del tutto consolidati e comunque ancora soggetti ad estrema variabilità ed incertezza in relazione all'evoluzione della diffusione di nuove varianti del virus Covid-19, alla effettiva realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed all'evoluzione della situazione economico-politica mondiale.
L'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione dell'informativa trimestrale al 31 marzo 2022, nonché le ipotesi considerate ragionevoli, anche alla luce dell'esperienza storica. Non è possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione della situazione patrimoniale ed economica al 31 marzo 2022 e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Al riguardo si evidenzia che le stime condotte ai fini della predisposizione della situazione contabile al 31 marzo 2022 potrebbero dover essere riviste a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, in seguito a nuove informazioni o alla maggiore esperienza registrata.
Tra i principali fattori di incertezza che potrebbero incidere sugli scenari futuri in cui il Gruppo si troverà ad operare non devono essere sottovalutati gli effetti negativi sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati agli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina ed all'evoluzione della pandemia Covid-19. Fino a quando il quadro del conflitto non assumerà contorni maggiormente definiti in termini di estensione geografica e profilo temporale, l'inclusione nelle stime di bilancio dei suoi impatti indiretti sarà un esercizio particolarmente complesso, ed i risultati di tali processi di stima saranno soggetti ad un significativo livello di incertezza.
Nella Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2021 è stata fornita un'illustrazione dettagliata dei processi di stima che richiedono il ricorso a significativi elementi di giudizio nella selezione di ipotesi ed assunzioni sottostanti. Tale illustrazione, alla quale si fa rinvio, viene quindi integralmente richiamata interessando anche la situazione patrimoniale ed economica al 31 marzo oggetto del presente comunicato.
In applicazione di quanto previsto dal principio contabile internazionale (IFRS 3) il conto economico del Gruppo Banco BPM include gli impatti economici (cosiddetti "reversal effects") derivanti dall'allocazione dei prezzi pagati nell'ambito delle operazioni di aggregazione fra il Gruppo Banco Popolare ed il Gruppo Banca Popolare di Milano perfezionata nell'esercizio 2017 e fra i Gruppi Banco Popolare di Verona e Novara e Banca Popolare Italiana realizzata nel 2007.
Tali impatti sono rilevati, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Purchase Price Allocation al netto delle imposte".
Nel dettaglio, l'impatto sul conto economico consolidato del primo trimestre 2022, derivante dal "reversal effect" degli adeguamenti di valore delle attività nette acquisite, è risultato pari a € -4,3 milioni sul margine di interesse (in connessione all'evoluzione delle diverse valutazioni dei crediti acquistati) e € -8,4 milioni negli altri proventi netti di gestione (per effetto dell'ammortamento degli intangibles iscritti in sede di PPA). Al netto dei relativi effetti fiscali, l'impatto complessivo rilevato nella voce "Purchase Price Allocation al netto delle imposte" del conto economico riclassificato del primo trimestre 2022 ammonta a € -8,5 milioni (€ -10,3 milioni il dato riferito al primo trimestre 2021).
Nel conto economico del primo trimestre 2022 è stato addebitato, nella voce "Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte", l'ammontare dei contributi ordinari da versare al Fondo di Risoluzione Unico per l'esercizio 2022 che, al netto del relativo effetto fiscale, ammonta a € 74,6 milioni (€ 59,2 milioni erano i contributi ordinari di competenza addebitati al conto economico al 31 marzo 2021). Al lordo dell'effetto fiscale l'onere complessivo risulta pari a € 110,5 milioni (€ 87,8 milioni nel corrispondente periodo del 2021).
Nel corso del trimestre si evidenzia, quale principale variazione dell'area di consolidamento, la cessione nel mese di marzo dell'interessenza detenuta in Factorit S.p.A., precedentemente valutata con il metodo del patrimonio netto, pari al 39,5% del capitale sociale. L'operazione, perfezionata ad un corrispettivo di € 75 milioni, importo corrispondente al valore di carico della partecipazione nel bilancio al 31 dicembre 2021, non ha comportato la rilevazione di impatti sul conto economico del primo trimestre 2022.
Dal perimetro delle società consolidate con il metodo integrale si segnala invece l'uscita della controllata BP Trading Immobiliare S.r.l in liquidazione a seguito della cancellazione, nel mese di febbraio, dal competente Registro delle imprese.
Infine si ricorda che, dal 1° gennaio 2022, ha avuto efficacia l'incorporazione di Bipielle Real Estate S.p.A. nella Capogruppo, mentre dal 21 febbraio 2022 ha avuto decorrenza giuridica la fusione per incorporazione di Release S.p.A. in Banco BPM S.p.A. Gli effetti contabili e fiscali di quest'ultima operazione sono comunque decorsi dal 1° gennaio 2022.
Con la Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 la CONSOB ha invitato le società emittenti strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati italiani a fornire informazioni sull'incidenza degli eventi od operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente.
Si precisa che la policy adottata dal Gruppo prevede che siano classificati come non ricorrenti:
Al contrario sono solitamente considerati ricorrenti:
Ove ritenute significative, informazioni sull'incidenza di componenti economiche che, pur essendo classificate come ricorrenti in base alla policy più sopra illustrata, sono comunque fornite nell'ambito dei commenti che illustrano l'evoluzione delle voci patrimoniali ed economiche.
Alla luce dei criteri sopra enunciati, si segnala che nel primo trimestre 2022 sono state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:
Nel complesso, le componenti non ricorrenti hanno avuto un impatto sul risultato netto del primo trimestre dell'esercizio 2022 negativo e pari a € -21,4 milioni.
Escludendo gli impatti sopra descritti, il risultato netto (adjusted) in corso di formazione alla fine del primo trimestre si attesterebbe a € 199,2 milioni.
Nel conto economico del corrispondente periodo dell'esercizio precedente erano invece state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:
Nel complesso, le componenti non ricorrenti di competenza del primo trimestre 2021 erano quindi risultate negative per € - 50,7 milioni.
Tenendo pertanto conto degli impatti sopra descritti, il risultato netto (adjusted) si attestava a € 150,8 milioni.
Precisazioni sulla modalità di calcolo dei ratio
Ancorchè non sia stata presentata specifica istanza di inclusione nel calcolo dei fondi propri ai sensi di quanto previsto dall'art. 26 paragrafo 2 del Regolamento (UE) n. 575/2013, i ratio patrimoniali al 31 marzo 2022 contenuti nel presente comunicato sono stati calcolati includendo il risultato economico in corso di formazione al termine del primo trimestre 2022 al netto del dividend pay-out. In assenza di una formale decisione da parte del Consiglio di Amministrazione sulla destinazione del risultato dell'esercizio 2022, ai fini del calcolo del dividend pay out sono state applicate le regole previste dall'art. 5.3 della Decision (EU) 2015/656 della Banca Centrale Europea. Tale norma indica le condizioni in presenza delle quali è consentito agli enti creditizi di includere nel capitale primario di classe 1 (CET1) gli utili di periodo o di fine esercizio in conformità al già citato articolo 26, paragrafo 2, del Regolamento (UE) n. 575/2013, precisando in particolare che da esso deve essere dedotta la quota parte destinata ad essere distribuita come dividendo. In maggior dettaglio il dividendo da dedurre è pari al maggiore tra: a) il dividendo massimo calcolato in conformità alla politica interna dei dividendi; b) il dividendo calcolato sulla base della media dei tassi di distribuzione degli ultimi tre anni; c) il dividendo calcolato sulla base del tasso di distribuzione dell'anno precedente. Applicando tale regola il dividendo dedotto dal risultato economico del primo trimestre incluso nei fondi propri è pari al 50% del medesimo risultato.
Con la propria comunicazione del 18 novembre 2021 la Banca d'Italia ha identificato il Gruppo bancario Banco BPM come istituzione a rilevanza sistemica (Other Systemically Important Institution, O-SII) per l'esercizio 2022. La riserva O-SII, che per il 2021 era pari allo 0,19%, raggiunge lo 0,25% a partire dal 1° gennaio 2022.
Con la comunicazione del 17 dicembre 2021, la Banca d'Italia ha confermato il coefficiente della riserva di capitale anticiclica (Countercyclical Capital Buffer) relativo alle esposizioni verso controparti italiane allo zero per cento anche per il primo trimestre 2022.
In data 2 febbraio 2022 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato al Banco BPM la SREP decision per l'esercizio 2022, mantenendo fermo al 2,25% il requisito di capitale Pillar 2 (P2R).
Pertanto, tenendo conto anche della riserva di capitale anticiclica stabilita dalle competenti autorità nazionali per le esposizioni nei confronti dei paesi nei quali il Gruppo opera pari allo 0,003%, i requisiti minimi che Banco BPM è tenuto a rispettare per il 2022 sia a livello phase-in che fully phased fino a nuova comunicazione, sono i seguenti39:
Il Banco BPM ha esercitato l'opzione per l'applicazione nella sua integralità della disciplina transitoria prevista dall'articolo 473 bis del Regolamento UE n. 575/2013 che dilaziona nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9. La suddetta disciplina transitoria prevede la possibilità di includere nel capitale primario di classe 1 una componente positiva transitoria per una percentuale dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese su crediti per effetto dell'applicazione del principio contabile IFRS 9. Tale quota percentuale è decrescente nel tempo in un arco temporale di cinque anni che va dal 2018 al 2022. La quota percentuale applicabile al periodo dal 1° gennaio 2022 al 31dicembre 2022 è pari al 25% ed è destinata ad azzerarsi dal 1° gennaio 2023.
Dal 1° gennaio 2023 l'impatto derivante dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 sarà quindi pienamente riflesso nel computo dei fondi propri. Fermi restando gli impatti previsti dal regime transitorio sopra citato, Banco BPM non beneficia di alcun impatto sul capitale primario di classe 1 per effetto del nuovo regime transitorio previsto dalle modifiche apportate dal Regolamento 873/2020 all'articolo 473 bis in relazione ai maggiori accantonamenti effettuati nel corrente esercizio per perdite attese su crediti in bonis rispetto alla consistenza degli stessi alla data del 1° gennaio 2020.
Le stime dei ratio patrimoniali che il Gruppo avrebbe, a parità di ogni altra condizione, qualora non avesse esercitato la suddetta opzione, vengono denominate per brevità "IFRS9 fully phased". I ratio patrimoniali denominati "IFRS9 phased-in" sono calcolati applicando invece le suddette disposizioni transitorie.
Nella seguente tabella si fornisce l'illustrazione dell'esposizione del Gruppo al rischio sovrano (titoli di debito contenuti nei portafogli di attività finanziarie), al 31 marzo 2022, ripartita per singolo Paese e per categoria del portafoglio contabile di classificazione:
| 31 marzo 2022 (dati in milioni di euro) Paesi/Portafogli contabili |
Att. fin. valutate al costo ammortizzato |
Att. fin. valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Att. fin. valutate al fair value con impatto sul conto economico |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| -------------------------------------------------------------------------- | --------------------------------------------- | ------------------------------------------------------------------------------------- | ------------------------------------------------------------------------ | -------- |
39 Tali requisiti sono così determinati:
• il requisito di P2R comunicato da BCE pari al 2,25% da soddisfare con CET1 per il 56,25% e per il 75% con TIER1;
• il requisito minimo di Pillar I pari all'8% (di cui 4,5% di CET1, 1,5% in termini di AT1 e 2% in termini di AT2);
• la riserva di conservazione del capitale pari al 2,50% da soddisfare interamente con CET1;
• la riserva O-SII buffer pari allo 0,25% da soddisfare interamente con CET1;
• la riserva di capitale anticiclica allo 0,003% da soddisfare interamente con CET1.
| Italia | 11.361 | 2.295 | 793 | 14.449 |
|---|---|---|---|---|
| Francia | 2.158 | 2.423 | - | 4.581 |
| USA | 2.195 | 1.620 | 1 | 3.816 |
| Spagna | 2.029 | 1.675 | 7 | 3.711 |
| Germania | 1.222 | 893 | 5 | 2.120 |
| Altri Paesi | 607 | 280 | - | 887 |
| Totale | 19.572 | 9.186 | 806 | 29.564 |
Al 31 marzo 2022 l'esposizione del Gruppo nei titoli di debito sovrani ammonta a € 29,6 miliardi (€ 25,6 miliardi al 31 dicembre 2021), classificati per il 66,2% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, per il 31,1% tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e per il 2,7% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico in quanto detenute per la negoziazione.
Detta esposizione si riferisce per circa l'86% a titoli emessi da Paesi dell'Unione Europea ed in particolare per il 48,9% dal Paese Italia.
Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le riserve derivanti dalla valutazione al fair value dei titoli di debito risultano essere al 31 marzo 2022 complessivamente negative per € 235,8 milioni al lordo degli effetti fiscali e si riferiscono, per € -238,1 milioni, a titoli governativi (€ -4,1 milioni relative a titoli di Stato italiani e € -234,0 milioni relative a titoli di altri Paesi).
Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, il valore di bilancio ammonta a € 19,6 miliardi, di cui € 11,4 miliardi rappresentati da titoli di Stato Italiani. Ai soli fini informativi, si precisa che il fair value dei titoli governativi classificati nella suddetta categoria contabile, determinato in base alle quotazioni di mercato del 31 marzo 2022 (livello 1 nella gerarchia del fair value), ammonta a € 19,8 miliardi (€ 11,5 miliardi è il fair value riferito ai soli titoli di Stato italiani).
La gestione dei titoli di debito prosegue in continuità con le scelte operate nei precedenti esercizi; nel corso del trimestre non si è verificato alcun cambiamento di business model che abbia comportato una riclassifica di portafoglio.
In coerenza con l'aggiornamento della strategia di gestione dei crediti deteriorati approvata nel mese di marzo ed a seguito della ricezione di un'offerta vincolante da parte di Orado Investment S.a r.l., nel corso del mese di aprile il Consiglio di Amministrazione ha approvato la cessione di un portafoglio di crediti deteriorati rappresentato per circa il 50% da sofferenze e per il 50% da inadempienze probabili per un valore contabile lordo pari a circa € 700 milioni ("Progetto Argo").
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, redatti in forma riclassificata, riflettono su base consolidata le situazioni contabili di Banco BPM e delle società controllate predisposte con riferimento al 31 marzo 2022 ovvero, in mancanza, le più recenti situazioni contabili approvate.
Analogamente, la valutazione a patrimonio netto delle imprese collegate è stata effettuata sulla base delle informazioni contabili trasmesse a Banco BPM riferite al 31 marzo 2022 ovvero, in mancanza, delle più recenti situazioni patrimoniali predisposte dalle società collegate.
Al riguardo si deve evidenziare che per l'investimento detenuto in Anima Holding, valutato con il metodo del patrimonio netto, il contributo al conto economico consolidato del primo trimestre 2022 include anche il risultato economico conseguito dalla partecipata nell'ultimo trimestre 2021, pari a € 11,8 milioni. Si ricorda infatti che, ai fini della redazione del bilancio 2021, non era stato possibile rilevare il risultato del quarto trimestre in quanto Anima Holding ha approvato il proprio progetto di bilancio successivamente a quello del Banco BPM.
Per motivi sempre collegati ai tempi di approvazione dei risultati, il contributo di Anima Holding relativo al primo trimestre 2021 rappresenta invece la quota di pertinenza del solo risultato del quarto trimestre 2020.
Per informazioni:
Investor Relations Roberto Peronaglio +39 02.94.77.2108 [email protected] Comunicazione Matteo Cidda +39 02.77.00.7438 [email protected] Ufficio Stampa
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| (migliaia di euro) | 31/03/2022 | 31/12/2021 | Variaz. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 32.076.675 | 29.153.316 | 2.923.359 | 10,0% |
| Finanziamenti valutati al costo ammortizzato | 119.217.922 | 121.261.260 | -2.043.338 | -1,7% |
| - finanziamenti verso banche | 8.329.061 | 11.877.878 | -3.548.817 | -29,9% |
| - finanziamenti verso clientela | 110.888.861 | 109.383.382 | 1.505.479 | 1,4% |
| Altre attività finanziarie | 40.679.448 | 36.326.393 | 4.353.055 | 12,0% |
| - al fair value con impatto a conto economico | 7.016.841 | 6.464.186 | 552.655 | 8,5% |
| - al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 12.142.742 | 10.675.079 | 1.467.663 | 13,7% |
| - al costo ammortizzato | 21.519.865 | 19.187.128 | 2.332.737 | 12,2% |
| Partecipazioni | 1.642.275 | 1.794.116 | -151.841 | -8,5% |
| Attività materiali | 3.289.516 | 3.278.245 | 11.271 | 0,3% |
| Attività immateriali | 1.214.470 | 1.213.722 | 748 | 0,1% |
| Attività fiscali | 4.531.796 | 4.540.229 | -8.433 | -0,2% |
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | 204.472 | 229.971 | -25.499 | -11,1% |
| Altre voci dell'attivo | 2.935.093 | 2.691.964 | 243.129 | 9,0% |
| TOTALE ATTIVITÀ | 205.791.667 | 200.489.216 | 5.302.451 | 2,6% |
| Raccolta diretta | 123.355.576 | 120.213.016 | 3.142.560 | 2,6% |
| - debiti verso clientela | 109.584.428 | 107.120.893 | 2.463.535 | 2,3% |
| - titoli e passività finanziarie designate al fair value | 13.771.148 | 13.092.123 | 679.025 | 5,2% |
| Debiti verso banche | 46.788.316 | 45.685.032 | 1.103.284 | 2,4% |
| Debiti per leasing | 712.211 | 673.872 | 38.339 | 5,7% |
| Altre passività finanziarie valutate al fair value | 15.757.354 | 15.755.319 | 2.035 | 0,0% |
| Fondi del passivo | 1.163.422 | 1.196.946 | -33.524 | -2,8% |
| Passività fiscali | 282.016 | 302.816 | -20.800 | -6,9% |
| Altre voci del passivo | 4.750.898 | 3.566.156 | 1.184.742 | 33,2% |
| Totale passività | 192.809.793 | 187.393.157 | 5.416.636 | 2,9% |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 1.468 | 1.108 | 360 | 32,5% |
| Patrimonio netto del Gruppo | 12.980.406 | 13.094.951 | -114.545 | -0,9% |
| Patrimonio netto consolidato | 12.981.874 | 13.096.059 | -114.185 | -0,9% |
| TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO | 205.791.667 | 200.489.216 | 5.302.451 | 2,6% |
La voce "finanziamenti verso clientela" include i titoli senior rivenienti da proprie cartolarizzazioni di crediti deteriorati
| (migliaia di euro) | I trimestre 2022 |
I trimestre 2021 |
Variaz. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 511.542 | 496.829 | 14.713 | 3,0% |
| Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 49.642 | 41.544 | 8.098 | 19,5% |
| Margine finanziario | 561.184 | 538.373 | 22.811 | 4,2% |
| Commissioni nette | 480.092 | 471.395 | 8.697 | 1,8% |
| Altri proventi netti di gestione | 16.665 | 18.171 | -1.506 | -8,3% |
| Risultato netto finanziario | 127.933 | 99.727 | 28.206 | 28,3% |
| Altri proventi operativi | 624.690 | 589.293 | 35.397 | 6,0% |
| Proventi operativi | 1.185.874 | 1.127.666 | 58.208 | 5,2% |
| Spese per il personale | -407.862 | -426.904 | 19.042 | -4,5% |
| Altre spese amministrative | -155.553 | -154.130 | -1.423 | 0,9% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | -61.238 | -62.850 | 1.612 | -2,6% |
| Oneri operativi | -624.653 | -643.884 | 19.231 | -3,0% |
| Risultato della gestione operativa | 561.221 | 483.782 | 77.439 | 16,0% |
| Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela | -151.128 | -217.065 | 65.937 | -30,4% |
| Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali | -1.236 | 75 | -1.311 | |
| Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie | -3.194 | -411 | -2.783 | N.S. |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | -8.126 | -7.190 | -936 | 13,0% |
| Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti | 1.526 | -44 | 1.570 | |
| Risultato lordo dell'operatività corrente | 399.063 | 259.147 | 139.916 | 54,0% |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -138.420 | -82.698 | -55.722 | 67,4% |
| Risultato netto dell'operatività corrente | 260.643 | 176.449 | 84.194 | 47,7% |
| Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte | -74.567 | -59.244 | -15.323 | 25,9% |
| Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte |
176 | -6.815 | 6.991 | |
| Impatto della Purchase Price Allocation (PPA), al netto delle imposte |
-8.490 | -10.332 | 1.842 | -17,8% |
| Utile/Perdita di pertinenza di terzi | 43 | 34 | 9 | 26,5% |
| RISULTATO NETTO DEL PERIODO | 177.805 | 100.092 | 77.713 | 77,6% |
| (migliaia di euro) | I trim. 2022 |
IV trim. 2021 |
III trim. 2021 |
II trim. 2021 |
I trim. 2021 |
|---|---|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 511.542 | 506.005 | 516.427 | 522.367 | 496.829 |
| Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 49.642 | 87.066 | 46.795 | 56.535 | 41.544 |
| Margine finanziario | 561.184 | 593.071 | 563.222 | 578.902 | 538.373 |
| Commissioni nette | 480.092 | 485.821 | 475.308 | 478.679 | 471.395 |
| Altri proventi netti di gestione | 16.665 | 9.066 | 26.296 | 21.747 | 18.171 |
| Risultato netto finanziario | 127.933 | -1.443 | 35.878 | 116.533 | 99.727 |
| Altri proventi operativi | 624.690 | 493.444 | 537.482 | 616.959 | 589.293 |
| Proventi operativi | 1.185.874 | 1.086.515 1.100.704 1.195.861 1.127.666 | |||
| Spese per il personale | -407.862 | -413.937 | -409.823 | -417.135 | -426.904 |
| Altre spese amministrative | -155.553 | -149.106 | -144.012 | -153.903 | -154.130 |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | -61.238 | -61.610 | -61.762 | -60.603 | -62.850 |
| Oneri operativi | -624.653 | -624.653 | -615.597 | -631.641 | -643.884 |
| Risultato della gestione operativa | 561.221 | 461.862 | 485.107 | 564.220 | 483.782 |
| Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela | -151.128 | -213.978 | -200.643 | -255.513 | -217.065 |
| Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali | -1.236 | -96.927 | -7.817 | -36.964 | 75 |
| Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie | -3.194 | -1.098 | 242 | 939 | -411 |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | -8.126 | 2.255 | -15.489 | -5.615 | -7.190 |
| Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti | 1.526 | -18.726 | 395 | -393 | -44 |
| Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte | 399.063 | 133.388 | 261.795 | 266.674 | 259.147 |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -138.420 | -37.228 | -83.274 | -50.628 | -82.698 |
| Risultato netto dell'operatività corrente | 260.643 | 96.160 | 178.521 | 216.046 | 176.449 |
| Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte | -74.567 | -4.792 | -61.650 | -19.309 | -59.244 |
| Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili | - | 2.489 | - | 79.220 | - |
| Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte |
176 | 12.320 | 3.954 | -5.105 | -6.815 |
| Impatto della Purchase Price Allocation (PPA), al netto delle imposte |
-8.490 | -9.251 | -10.172 | -9.705 | -10.332 |
| Utile/Perdita di pertinenza di terzi | 43 | 144 | 28 | 78 | 34 |
| RISULTATO NETTO DEL PERIODO | 177.805 | 97.070 | 110.681 | 261.225 | 100.092 |
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