AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Rcs Mediagroup

Annual Report Apr 1, 2015

4500_10-k_2015-04-01_72f1caad-93b5-4f74-8bf0-9c53c5e9707d.pdf

Annual Report

Open in Viewer

Opens in native device viewer

Bilancio Consolidato

al 31 dicembre 2014

Composizione degli organi sociali 3
Struttura del gruppo RCS MediaGroup 4
Struttura organizzativa di RCS MediaGroup al 31 dicembre 2014 5
Sintetica descrizione del Gruppo 6
Informazioni relative agli azionisti 8
Principali dati economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo RCS MediaGroup 11
Relazione degli Amministratori sulla gestione del Gruppo RCS MediaGroup 12
Andamento del Gruppo nel quarto trimestre 14
Andamento del Gruppo al 31 dicembre 2014 19
Altre Informazioni 30
Risorse Umane 32
Ambiente 36
Principali rischi e incertezze 41
Andamento economico dei settori di attivita' 44
Principali dati economici, patrimoniali e finanziari della capogruppo 65
Fatti di rilievo dell'esercizio 71
Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio 78
Evoluzione prevedibile della gestione 79
Costi di sviluppo 80
Azioni proprie 80
Rapporti con le parti correlate 80
Disposizioni di cui agli articoli 36 e 39 del Regolamento Mercati Consob 81
Altre informazioni 81
Integrazioni su richiesta consob ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del d.lgs 58/1998, del 27 maggio 2013 82
Proposta di Delibera 88
Bilancio Consolidato 89
Prospetti contabili di Bilancio consolidato 90
Prospetto del Conto economico (*) 91
Prospetto del Conto economico complessivo 92
Prospetto della Situazione patrimoniale finanziaria (*) 93
Rendiconto finanziario (*) 94
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 95
Note illustrative specifiche 98
Attestazione del Dirigente preposto e degli Organi Delegati 186
Bilancio d'esercizio
187
Prospetti Contabili della Capogruppo
188
Prospetto di Conto Economico189
Prospetto di Conto Economico Complessivo
190
Prospetto della Situazione Patrimoniale Finanziaria
191
Rendiconto Finanziario
192
Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto
193
Note illustrative Specifiche195
Attestazione del Dirigente Preposto e degli Organi Delegati
259
Allegati
al Bilancio Consolidato260
Elenco partecipazioni
di Gruppo al 31 dicembre 2014261
Tassi di cambio
rispetto all'euro267
Conto Economico Consolidato per trimestre
269
Rapporti con parti correlate
271
Tavole allegate al bilancio di RCS MediaGroup S.p.A275
Rapporti
con parti correlate al 31 dicembre 2014
276
Portafoglio partecipazioni
al 31 dicembre 2014 e loro movimentazione278
Elenco unità locali al 31 dicembre 2014
284

COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI SOCIALI

Presidente d'onore

Cesare Romiti

Consiglio di Amministrazione (^)

Angelo Provasoli Presidente
Roland Berger Vice Presidente
Pietro Scott Iovane (°) Amministratore Delegato
Fulvio Conti Consigliere
Teresa Cremisi Consigliere
Luca Garavoglia Consigliere
Attilio Guarneri Consigliere
Piergaetano Marchetti Consigliere
Laura Mengoni Consigliere

(^) Consiglio di Amministrazione in carica alla data di approvazione della presente Relazione. Gli Amministratori sono in carica per gli esercizi 2012–2013–2014, e quindi sino all'Assemblea di approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2014.

(°) Anche Direttore Generale.

Poteri delegati dal Consiglio di Amministrazione (^)

Fermo comunque il rispetto a livello interno delle funzioni e norme in materia di corporate governance adottate, il Consiglio di Amministrazione ha delegato in particolare all'Amministratore Delegato e Direttore Generale tutti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società nonché, comunque, una serie di poteri relativi alla gestione della stessa con limitazioni all'impegno e/o rischio economico assumibile per talune categorie di operazioni.

Collegio Sindacale (^)

Giuseppe Lombardi Presidente
Gabriella Chersicla Sindaco effettivo
Pietro Manzonetto Sindaco effettivo
Giorgio Silva Sindaco supplente
Michele Casò Sindaco supplente
Mario Massari Sindaco supplente

(^) Il Collegio Sindacale in carica alla data di approvazione della presente Relazione. II Sindaci sono in carica per gli esercizi 2012-2013-2014 e quindi sino all'Assemblea di approvazione del Bilancio relativo all'ultimo di tali esercizi Si segnala che il sindaco Franco Dalla Sega è stato in carica sino all'assemblea di approvazione del bilancio nel maggio 2014..

Società di revisione (^)

KPMG S.p.A.

(^) In carica sino all'Assemblea di approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2017.

(Si rinvia comunque per maggiori dettagli rispetto a quanto sopra indicato alla rilevante informativa contenuta nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari).

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI RCS MEDIAGROUP AL 31 DICEMBRE 2014

*Il direttore internal audit dipende gerarchicamente dal consiglio di amministrazione (a cui riferisce anche per tramite del Comitato Controllo e Rischi) ed assiste anche l'Amministratore Delegato nel monitoraggio del sistema di controllo interno e gestione dei rischi attraverso attività di verifica in merito alla funzionalità ed adeguatezza di quest'ultimo. ** In data 31 gennaio 2015 Marco Ottelli ha lasciato il Gruppo.

SINTETICA DESCRIZIONE DEL GRUPPO

RCS MediaGroup è uno dei principali gruppi editoriali multimediali a livello internazionale. Il Gruppo è attivo in tutti i settori dell'editoria, dai quotidiani ai magazine, dai libri alla tv, dalle radio ai new media, oltre ad essere tra i primari operatori nel mercato della raccolta pubblicitaria e della distribuzione.

In un contesto globale caratterizzato da una evoluzione profonda dei mezzi di comunicazione i media sono sempre più rilevanti per lo sviluppo della società civile e dei suoi individui. RCS MediaGroup è protagonista del processo di evoluzione dell'editoria, forte dei principi e valori fondanti che la ispirano e della riconosciuta autorevolezza che caratterizza i suoi contenuti, marchi e autori.

In particolare il Gruppo RCS è leader nell'editoria quotidiana in Italia e in Spagna. In Italia il Gruppo RCS edita il Corriere della Sera, e La Gazzetta dello Sport, testate leader tra i quotidiani nazionali e sportivi, oltre a numerosi magazine settimanali e mensili, tra cui Amica, Living, Style Magazine, Dove, Oggi, Io Donna, Sportweek, Sette e Abitare, il cui rilancio è avvenuto nel mese di ottobre. In Spagna il Gruppo è uno degli attori principali del settore dei media con il gruppo Unidad Editorial, che pubblica il secondo quotidiano nazionale El Mundo, la testata Marca leader nell'informazione sportiva ed Expansion leader nell'informazione economica oltre a numerosi magazine, tra cui Telva, Marca Motor, Actualidad Económica, Golf Digest, Historia, Siete Leguas. Il Gruppo edita anche numerose testate dedicate alla prima infanzia con il Gruppo Sfera, che opera in particolare, oltre all'Italia, in Cina, Spagna, Messico e Francia, e dove è attivo con numerose iniziative, tra le quali le fiere dedicate al settore.

Il Gruppo RCS è il secondo operatore nazionale nel campo dell'editoria libraria in Italia attraverso RCS Libri con i marchi Rizzoli, Bompiani, BUR, Fabbri Editori, Sonzogno, Lizard, e con le case editrici Marsilio e Adelphi, oltre a detenere una partecipazione nella piattaforma di distribuzione di e-book Edigita. E' inoltre presente in Italia nell'editoria scolastica, giuridica, universitaria e professionale, per effetto di marchi autorevoli come Fabbri, Etas, La Nuova Italia, Sansoni, Tramontana, Oxford University Press, Hachette, Edinumen, Calderini, Edagricole, Edizioni del Quadrifoglio, Markes e alle nuove declinazioni digitali come l'innovativa piattaforma per insegnanti e studenti My Studio. Nell'editoria libraria il Gruppo RCS si contraddistingue sotto il profilo internazionale con la presenza in USA, con i marchi Rizzoli NewYork, Universe, HLLA e Welcome e in Spagna e Portogallo con le case editrici La Esfera de los Libros e A Esfera dos Livros.

Il Gruppo RCS organizza attraverso RCS Sport eventi sportivi di significativa rilevanza a livello mondiale, tra cui il Giro d'Italia, il Dubai Tour, la Milano City Marathon e la Color Run, e si propone come partner per l'ideazione e l'organizzazione di eventi attraverso la neonata agenzia RCS Live. In Spagna, con Last Lap è un punto di riferimento nell'organizzazione di eventi di massa non convenzionali.

Sempre in ambito sportivo RCS MediaGroup è entrata nel settore delle scommesse on-line su calcio e sport attraverso il lancio del portale GazzaBet che ha iniziato l'attività il 10 settembre, attività sviluppata anche in Spagna tramite il sito Marca Apuestas.

In Italia, RCS MediaGroup è inoltre attiva nel settore televisivo, attraverso la controllata Digicast S.p.A. con i canali satellitari Lei, Dove e Caccia & Pesca, e attraverso le web tv del Corriere della sera e La Gazzetta dello Sport. Inoltre dal 26 febbraio 2015 sul canale 59 del digitale terrestre ha iniziato le sue trasmissioni GazzettaTV. In Spagna è presente con la prima radio sportiva nazionale Radio Marca, con la web tv di El Mundo e con i canali di tv digitale Canal 13 e Discovery max.

Oltre alle naturali declinazioni digitali dei brand del Gruppo, la linea strategica verso l'innovazione ha portato alla nascita dell'incubatore per start-up RCS Nest, che annovera già alcune start-up di successo come Twigis, Dunkest e NetworkMamas, e allo sviluppo di sistemi multimediali come Corriere Innovazione e di progetti trasversali come La27Ora. Sono inoltre state lanciate numerose iniziative crossmediali, come il talent show televisivo Masterpiece, la web-series Una Mamma Imperfetta e il contest di co-publishing YouCrime, e sono state sviluppate app e e-commerce come City1Tap, Quimammeshop e DoveClub.

RCS MediaGroup è un primario operatore di raccolta pubblicitaria in Italia e Spagna. In Italia, oltre a raccogliere pubblicità per le testate del Gruppo, la Divisione Pubblicità ha acquisito anche la raccolta pubblicitaria nazionale per il gruppo Monrif e dell'Editrice La Stampa e di alcuni importanti editori del sud Italia quali: Società Editrice Sud o SES per la "Gazzetta del Sud"; Domenico Sanfilippo Editore per "La Sicilia"; Editrice del Sud Edisud per la "Gazzetta del Mezzogiorno; Giornale di Sicilia Editoriale Poligrafica per "il Giornale di Sicilia"; Sicilia Multimedia per "lasiciliaweb.it". Inoltre ha costituito insieme ad altri operatori del settore Gold 5, la nuova concessionaria di video display advertising. Il Gruppo è presente nel marketing cosìdetto below the line grazie a Connecto.

RCS MediaGroup detiene inoltre una partecipazione in m-dis Distribuzione Media S.p.A. ed in Corporaciòn Bermont società leader rispettivamente nella distribuzione su canale edicola in Italia, e nella stampa dei quotidiani in Spagna.

Sono state riclassificate nelle Attività Destinate alla Dismissione la partecipazione nel Gruppo Finelco, società operante nel settore radiofonico, cui fanno capo le emittenti nazionali Radio 105 Network e Radio Monte Carlo, oltre a Virgin Radio, e la partecipazione in IGPDecaux, leader nella comunicazione esterna in Italia.

La Capogruppo è una società per azioni, quotata al Mercato MTA, organizzato e gestito dalla Borsa Italiana S.p.A., avente sede legale in Milano, Via Angelo Rizzoli n.8, iscritta in data 6 marzo 1997 al Registro delle Imprese di Milano al numero 12086540155 (RCS MediaGroup S.p.A. codice ISIN: IT0004931496).

AZIONI 1

Situazione al primo gennaio 2014:

N° Azioni Ordinarie 424.913.592
N° Azioni Risparmio A 29.349.593
N° Azioni Risparmio B 77.878.422

Situazione al 12 giugno 2014

VARIAZIONE PREZZI E VOLUMI (Azioni Ordinarie)

Fonte: Bloomberg 2014 2013*
Prezzo max (€) 1,81 4,45
17-mar 07-gen
Prezzo min.(€) 0,84 1,10
31-ott 18-lug
Prezzo medio dicembre (€) 0,92 1,31
Volumi medi (mln) 2,05 1,87
Volumi max (mln) 16,96 27,46
13-mar 05-lug
Volumi min (mln) 0,16 0,02
8-dic 25-mar
Capitalizzazione (€ mln) (al 31 dicembre) 487,7 616,0

*I prezzi e i volumi fino al 31 maggio del 2013 sono aggiustati dell'effetto del raggruppamento delle azioni; i prezzi fino al 14 giugno del 2013 sono aggiustati del diritto di opzione concesso in sede di aumento di capitale. Per ulteriori informazioni si rimanda alla nota n. 44 della presente Relazione finanziaria Annuale.

VARIAZIONE PREZZI E VOLUMI (Azioni Risparmio A)

Fonte: Bloomberg 2014* 2013*
Prezzo max (€) 1,36 0,81
01-apr 11-ott
Prezzo min.(€) 0,71 0,17
03-gen 18-apr
Prezzo medio dicembre (€) 0,72
Volumi medi (mln) 0,42 0,50
Volumi max (mln) 3,88 9,7
01-apr 14-giu
Volumi min (mln) 0,004 0,004
06-gen 4-mar

*I prezzi fino al 14 giugno del 2013 sono aggiustati del diritto di opzione concesso in sede di aumento di capitale. I dati relativi al 2014 sono rilevati fino al 06/06/2014, data in cui è avvenuta la conversione in azioni ordinarie. Per ulteriori informazioni si rimanda alla nota 44 della presente Relazione finanziaria annuale.

1 Si rinvia per ulteriori informazioni alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari.

VARIAZIONE PREZZI E VOLUMI (Azioni Risparmio B)

Fonte: Bloomberg 2014* 2013
Prezzo max (€) 0,97 0,48
01-apr 05-nov
Prezzo min.(€) 0,43 0,30
02-gen 18-lug
Prezzo medio dicembre (€) 0,44
Volumi medi (mln) 0,72 0,72
Volumi max (mln) 11,8 9,0
31-mar 10-lug
Volumi min (mln) 0,006
02-gen
0,004
17-sett

* I dati relativi al 2014 sono fino al 06/06/2014, data in cui è avvenuta la conversione. Per ulteriori informazioni si rimanda alla nota 44 della presente Relazione finanziaria annuale.

COMPOSIZIONE AZIONARIATO (capitale ordinario) 1

Si fa riferimento ai dati pubblicati sul sito Consob alla data del 31 dicembre 2014.

AZIONISTA QUOTA %
Giovanni Agnelli e C. s.a.p.a. 16,734
Mediobanca SpA 9,930
Della Valle Diego 7,325
Invesco LTD 5,026
Intesa Sanpaolo S.p.A. 4,176
Finsoe S.p.A. 4,601
Pirelli & C. S.p.A. 4,433
Cairo Urbano Roberto 3,669
Rotelli Paolo 2,744
Azioni proprie 0,877

Le percentuali riportate derivano dalle comunicazioni rese ai sensi dell'art. 120 del TUF dagli azionisti (soglie: 2, 5, 10, 15, 20, 25, 30, 50, 66.6, 90 e 95 per cento), pertanto le percentuali potrebbero non risultare in linea con dati elaborati e resi pubblici da fonti diverse, ove la variazione della partecipazione non avesse comportato obblighi di comunicazione in capo agli azionisti.

ANDAMENTO DEL TITOLO

Il mercato azionario italiano, relativo ai titoli a media capitalizzazione, ha archiviato il 2014 con una performance negativa. L'indice Italia Mid Cap non è riuscito a consolidare l'andamento positivo ottenuto nella prima metà dell'esercizio, chiudendo l'anno con segno meno (–3,9%), per gli effetti indotti da una serie di dati macroeconomici poco incoraggianti anche a livello europeo. Particolarmente penalizzati da i crescenti timori di una stagnazione economica sono stati i titoli ciclici del settore Media.

In questo ambito, il titolo RCS MediaGroup ha registrato una performance in linea con i principali competitor in Italia, segnando -29,2%.

(1) Si rinvia per ulteriori informazioni nonché per eventuali aggiornamenti successivi alla data di bilancio alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari.

PRINCIPALI DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI E FINANZIARI DEL GRUPPO RCS MEDIAGROUP

4 ° trimestre Progressivo al 31 dicembre
2014 2013 2014 2013
(in milioni di euro) (1) (2) (1) (2)
DATI ECONOMICI
Ricavi netti 357,8 349,2 1.279,4 1.314,1
EBITDA (3) 46,4 37,9 30,0 ( 83,4)
EBIT 15,8 ( 23,2) ( 53,5) ( 201,2)
Risultato prima delle imposte e degli interessi di terzi 5,4 ( 37,2) ( 98,6) ( 235,7)
Imposte sul reddito ( 6,5) ( 10,2) 4,3 28,5
Risultato attività destinate a continuare ( 1,1) ( 47,4) ( 94,3) ( 207,2)
Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse (4) ( 15,7) 4,4 ( 16,1) ( 11,6)
Risultato netto del periodo ( 17,7) ( 43,2) ( 110,8) ( 218,5)
Risultato per azione base delle attività destinate a continuare (0,00) (0,11) (0,20) (0,82)
Risultato per azione diluito delle attività destinate a continuare (0,00) (0,11) (0,20) (0,82)
Risultato per azione base delle attività destinate alla dismissione e dismesse (0,03) 0,01 ( 0,03) ( 0,05)
Risultato per azione diluito delle attività destinate alla dismissione e dismesse (0,03) 0,01 ( 0,03) ( 0,05)
31/12/2014 31/12/2013
DATI PATRIMONIALI (2)
Capitale investito netto 755,5 809,2
Indebitamento finanziario netto (5) 482,5 474,3
Patrimonio netto 273,0 334,9
Dipendenti (numero medio) esclusi i dipendenti delle attività destinate alla dismissione e dismesse 4.023 4.333

(1) In data 1 agosto 2013 è stato ceduto il ramo Collezionabili, in data 11 dicembre 2013 è stata ceduta Edition d'Art Albert Skira ed in data 1 marzo 2014 è stato ceduto il ramo d'attività ed il marchio Casa Editrice La Tribuna. Tali variazioni hanno comportato complessivamente minor ricavi consolidati per 24 milioni e un miglioramento dell'EBITDA pari a 10,2 milioni al 31 dicembre 2014, nonché minori ricavi consolidati per 1,1 milioni ed un miglioramento dell'EBITDA pari a 1 milione nel quarto trimestre 2014.

(2) I dati al 31 dicembre 2013 e del quarto trimestre 2013 sono stati rivisti per riflettere gli effetti retroattivi dell'adozione dei principi contabili IFRS10 e IFRS 11 relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal 1 gennaio 2014.

(3) Da intendersi come risultato operativo ante ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni.

(4) Al 31 dicembre 2014 il Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse comprende la plusvalenza netta di 6 milioni realizzata sull'immobile del comparto di Via Solferino, la cui cessione realizzata nel 2013 era soggetta a condizione sospensiva, rettificata degli oneri dovuti contrattualmente a seguito della rescissione anticipata del contratto d'affitto. La voce inoltre comprende la svalutazione delle partecipate IGP Decaux S.p.A. e Gruppo Finelco S.p.A. classificate tra le Attività destinate alla dismissione in quanto la loro cessione è divenuta altamente probabile.

(5) Indicatore della struttura finanziaria determinato quale risultante dei debiti finanziari correnti e non correnti al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti nonché delle attività finanziarie correnti e delle attività finanziarie non correnti relative agli strumenti derivati. La posizione finanziaria netta definita dalla comunicazione CONSOB DEM/6064293 del 28 luglio 2006 esclude le attività finanziarie non correnti. Le attività finanziarie non correnti relative a strumenti finanziari di RCS al 31 dicembre 2014 sono paria a zero (zero al 31 dicembre 2013) e pertanto l'indicatore finanziario di RCS coincide con la posizione finanziaria netta così come definita dalla sopra citata comunicazione Consob.

Il Bilancio Consolidato e il Progetto di Bilancio di Esercizio sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 11 marzo 2015.

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE DEL GRUPPO RCS MEDIAGROUP

Il 2014 si è confermato ancora negativo per l'economia italiana che segna il terzo anno consecutivo di recessione con il PIL preliminare in calo dello 0,4% su base annua (-1,8% la flessione registrata nel 2013).

L'andamento del PIL nel 4° trimestre, pur evidenziando una diminuzione dello 0,5% nei confronti del quarto trimestre del 2013, è stabile rispetto ai tre mesi precedenti e sembrerebbe indicare la fine della lunga fase recessiva.

La domanda interna rimane ancora debole; il prolungato calo del reddito disponibile, le difficoltà ad ottenere credito e le incertezze sul futuro continuano a frenare i consumi delle famiglie. Difficili rimangono le condizioni del mercato del lavoro con un elevato tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile.

Viceversa, l'economia spagnola, uscita dalla lunga recessione già a metà del 2013, continua la sua ripresa, con un PIL nel quarto trimestre in crescita dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e dell'1,4% per l'intero 2014. Inoltre, tale crescita non dipende più solo dalle esportazioni ma anche dall'aumento dei consumi delle famiglie e degli investimenti delle imprese, il che costituisce un segnale estremamente positivo per la ripresa economica del paese iberico.

Le ultime stime per il 2015 evidenziano una crescita del PIL dello 0,6% per l'Italia e del 2,3% per la Spagna (Fonte OECD).

L'andamento del mercato pubblicitario italiano, rappresentativo delle tendenze attese del PIL e dei consumi, evidenzia nel 2014 una contrazione del 2,5% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. Per il mezzo stampa si registra un calo complessivo del 8,5%, in particolare con i quotidiani in flessione del 9,7% ed i periodici in calo del 6,5% (Fonte: Nielsen) confermando il trend negativo degli ultimi mesi. Il mercato pubblicitario della Televisione generalista (Fonte: Nielsen) risulta complessivamente in linea rispetto allo stesso periodo del 2013 mentre internet segna una crescita del 2,1%.

Al contrario in Spagna la raccolta pubblicitaria segna un incremento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2013 (Fonte i2p, Arce Media). Tuttavia il mercato dei quotidiani evidenzia una flessione dell'1,1%, le riviste segnano un andamento negativo pari all'1,7%; i supplementi calano del 2,8%, mentre internet segna un andamento positivo pari al 5%.

Continua sul fronte diffusionale in Italia e Spagna la flessione del mercato dei prodotti cartacei a causa dell'aumento delle vendite in versione digitale e multimediale, sia in Italia sia in Spagna.

In particolare, in Italia, i quotidiani di informazione generale (con diffusione superiore alle 90 mila copie) registrano nell'anno 2014 una contrazione delle diffusioni cartacee del 12,5% (Fonte: dati ADS gennaiodicembre 2014) mentre i quotidiani sportivi segnano nello stesso periodo una contrazione del 9,7% (Fonte: dati ADS gennaio-dicembre 2014).

I quotidiani di informazione generale spagnoli sul mezzo cartaceo (quelli con diffusione maggiore di 80 mila copie), presentano una contrazione complessiva del 9,2%. Considerando sempre la diffusione cartacea i quotidiani economici presentano una flessione del 6% mentre i quotidiani sportivi un calo del 7,2%.

Per quanto attiene ai libri, secondo l'istituto GFK, il mercato librario italiano nel 2014 registra una contrazione a valore rispetto all'esercizio 2013 pari al 2,7%. Con riferimento ai canali di vendita, la Grande Distribuzione Organizzata perde il 13,4%, attestandosi al 15% di quota di mercato e le librerie (comprensive sia di catene di librerie sia di librerie indipendenti) perdono l'1,5%, evidenziando una quota di mercato del 71,9%. Il canale e-commerce (esclusi gli e-book) è l'unico a crescere, registrando un incremento (+8,3%) ed arrivando così ad una quota di mercato del 13,1%.

L'e-book, a fine 2014, presenta una quota stimata del 4,4% sul mercato complessivo del libro (Dati Aie). Per quanto concerne l'Education si stima che il valore complessivo del mercato di riferimento sia stato di circa 540 milioni nel 2014, in calo di circa due punti percentuali rispetto all'anno precedente (Fonte: Databank).

In questo contesto di mercato, il Gruppo ha realizzato nel 2014 ricavi per 1.279,4 milioni, in contrazione del 2,6% rispetto al 2013 (+0,4% a perimetro omogeneo, escludendo dal confronto le testate dell'Area Periodici chiuse e cedute e le attività di Collezionabili e Skira).

I ricavi pubblicitari netti evidenziano una crescita del 3,2% (+4,3% a perimetro omogeneo, escludendo le attività cedute e chiuse) dovuta soprattutto al miglior andamento della raccolta in Spagna e dai maggiori ricavi realizzati con editori terzi tramite la sottoscrizione, a fine 2013, di contratti per la raccolta pubblicitaria con l'Editrice La Stampa, con Poligrafici Editoriali S.p.A. e con alcuni importanti editori del sud Italia quali: Società Editrice Sud o SES, Domenico Sanfilippo Editore, Editrice del Sud Edisud, Giornale di Sicilia Editoriale Poligrafica e Sicilia Multimedia.

I ricavi derivanti dalla vendita dei prodotti editoriali sono in flessione dell'8,5% rispetto all'anno passato, a causa di una generale flessione delle diffusioni, della ristrutturazione dell'Area Periodici (che ha portato alla cessione di quattro testate oltre al sistema Enigmistica e alla sospensione della pubblicazione di ulteriori sei periodici) ed infine della cessione in ambito Libri delle attività di Collezionabili e Skira. La flessione, al netto delle attività cedute e chiuse, risulta pari a -4,2%.

I due quotidiani italiani hanno confermato nel 2014 la loro posizione di leadership diffusionale nei rispettivi segmenti di mercato. Il Corriere della Sera registra un calo del livello diffusionale del 5,5% rispetto al 2013, anche per effetto dell'aumento prezzo, in parte contenuto delle buone performance di vendita delle edizioni digitali; La Gazzetta dello Sport registra una diffusione in calo dell'1,4% rispetto allo stesso periodo 2013; la contrazione registrata nel canale edicola è solo parzialmente compensata dalle buone performance di vendita della versione digitale.

In Spagna El Mundo si conferma secondo quotidiano nazionale con diffusioni in calo del 10,3 % rispetto allo scorso esercizio, Marca è leader del settore sportivo con diffusioni in flessione del 3,7%, mentre il quotidiano economico Expansión evidenzia un incremento del 3,3%.

Il settore Libri (escludendo dal confronto le attività cedute di Collezionabili e di Skira e le attività delle casa editrice La Tribuna) evidenzia ricavi in flessione del 2%.

Nel 2014, Rizzoli ha conquistato ben quarantadue volte la top ten delle classifiche per effetto del lancio di titoli di particolare successo come Colpa delle stelle di John Green, Ammazziamo il gattopardo di Alan Friedman, il premio Pulitzer 2014 Il Cardellino di Donna Tartt, il recente Tempesta che ha segnato il ritorno di Lilli Gruber, Premiata ditta Sorelle Ficcadenti di Andrea Vitali, La vita è un viaggio di Beppe Severgnini, i saggi di Giampaolo Pansa, di Andrea Camilleri, L'educazione (im)possibile. Orientarsi in una società senza padri di Vittorino Andreoli e infine October List e L' ombra del collezionista di Jeffery Deaver.

Si segnalano i recenti successi di Benedetta Parodi con Molto bene e il saggio di Alberto Angela I tre giorni di Pompei. Per Bompiani si segnalano Adulterio di Paulo Coelho e Illmitz di Susanna Tamaro e il successo dei lanci della casa editrice Fabbri Editori rivolti al pubblico dei bambini.

Complessivamente i ricavi da attività digitali del Gruppo ammontano a circa 161 milioni (pari al 12,6% dei ricavi complessivi del Gruppo) con una generale buona tenuta degli indicatori.

I browser unici medi mensili del sito corriere.it hanno raggiunto i 34,4 milioni, sostanzialmente in linea con il 2013 ed i browser unici di gazzetta.it sono stati pari a 16,6 milioni (in crescita del 15,5% rispetto al 2013) (Fonte: Adobe SiteCatalist). In crescita anche i browser unici medi mensili dei quotidiani spagnoli (Fonte: Omniture) con elmundo.es che ha raggiunto la media di 32,8 milioni di visitatori (+6,3% rispetto ai dati dello stesso periodo del 2013), marca.com con 37,3 milioni di browser unici medi mensili (+6,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) ed expansión.com con 6,5 milioni di utenti (+21,4% rispetto all'anno precedente).

I video on-line erogati nel 2014 su corriere.it hanno raggiunto quasi i 397 milioni, confrontandosi con i 339 milioni del 2013, sottolineando gli effetti del nuovo formato grafico del sito. I video on-line di gazzetta.it sono stati pari a 176 milioni rispetto ai 75,8 milioni dello stesso periodo del 2013 beneficiando dell'effetto del campionato mondiale di calcio e della nuova grafica del sito. (Fonte: Adobe SiteCatalist).

Le edizioni digitali del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport si attestano a circa 180 mila abbonamenti attivi in crescita del 27% rispetto al 2013. Nel 2014 sono state scaricate complessivamente 2,9 milioni di edizioni digitali, in crescita del 37,9% rispetto allo stesso periodo del 2013.

Con ORBYT, Unidad Editorial si attesta a dicembre alla quota di circa 91 mila abbonati; a partire dalla sua data di lancio sono state scaricate circa 135 mila applicazioni per iPhone e circa 273 mila applicazioni per iPad.

Per quanto concerne l'e-book, i ricavi del 2014 sono cresciuti di oltre il 30% circa rispetto all'esercizio precedente, con il venduto a valore degli e-book in crescita rispetto al pari periodo, passando dal 3,7% al 4,7% sul totale dei ricavi (carta ed e-book) dell'area Libri (Fonte: Analisi interna su dati sell-out libri di GFK).

ANDAMENTO DEL GRUPPO NEL QUARTO TRIMESTRE

Nel quarto trimestre 2014 il PIL italiano mostra una crescita pari a zero rispetto al periodo precedente, e una riduzione dello 0,4% su base annua (Fonte: OECD). Gli scambi con l'estero continuano a sostenere la dinamica del prodotto, malgrado le oscillazioni della domanda mondiale. Un miglioramento nella prima parte del 2015 è possibile, ma ancora incerto (Fonte: Banca d'Italia).

In Spagna l'andamento del PIL nel quarto trimestre 2014 ha confermato i segnali di ripresa, registrando un incremento dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e dell'1,4% su base annua (Fonte: INE).

In Italia l'andamento del mercato pubblicitario sul mezzo stampa evidenzia nel quarto trimestre 2014 rispetto all'analogo periodo 2013 una flessione pari al 5,4% mentre il mercato pubblicitario complessivo nello stesso periodo evidenzia un decremento pari allo 0,9%. La pubblicità sul mezzo internet ha segnato nel trimestre un incremento del 7,1% rispetto al quarto trimestre 2013 (Fonte: Nielsen).

In Spagna nel quarto trimestre 2014 sul mezzo stampa il mercato pubblicitario evidenzia un incremento pari al 2,1% rispetto al quarto trimestre 2013, mentre il mercato pubblicitario complessivo nello stesso periodo evidenzia un incremento del 7,2% . La pubblicità sul mezzo internet ha segnato nel trimestre un incremento dell'8,4% rispetto al quarto trimestre 2013. (Fonte: I2P/Arce Media).

Di seguito si riporta l'andamento del prodotto interno lordo italiano e spagnolo del terzo trimestre 2014 rapportato ai trimestri precedenti.

Fonte: Data Gross domestic product (GDP)Quarterly GDP

Di seguito si riportano i principali dati economici del Gruppo RCS relativi al quarto trimestre:

Note di
rinvio
(in milioni di euro) agli schemi
di bilancio
4° trimestre
2014
% 4° trimestre
2013
% Differenza Differenza
(6) (4) (5)
A B A-B %
Ricavi netti 357,8 100,0 349,2 100,0 8,6 2,5%
Ricavi diffusionali I 173,5 48,5 181,6 52,0 (8,1) (4,5%)
Ricavi pubblicitari (1) I 149,8 41,9 138,1 39,5 11,7 8,5%
Ricavi editoriali diversi (2) I 34,5 9,6 29,5 8,4 5,0 16,9%
Costi operativi II (219,8) (61,4) (221,7) (63,5) 1,9 (0,9%)
Costo del lavoro III (73,8) (20,6) (76,9) (22,0) 3,1 (4,0%)
Svalutazione crediti IV (7,6) (2,1) (12,7) (3,6) 5,1 (40,2%)
Accantonamenti per rischi V (10,2) (2,9) 0,0 0,0 (10,2) n.a.
EBITDA (3) 46,4 13,0 37,9 10,9 8,5 22,4%
Amm.immobilizzazioni immateriali VI (12,0) (3,4) (10,6) (3,0) (1,4)
Amm.immobilizzazioni materiali VII (5,5) (1,5) (5,9) (1,7) 0,4
Amm.investimenti immobiliari VIII (0,2) (0,1) (0,5) (0,1) 0,3
Altre svalutazioni immobilizzazioni IX (12,9) (3,6) (44,1) (12,6) 31,2
Risultato operativo (EBIT) 15,8 4,4 (23,2) (6,6) 39,0
Proventi (oneri) finanziari netti X (10,4) (2,9) (12,9) (3,7) 2,5
Proventi (oneri) da attività/passività finanziarie X
I
(0,5) (0,1) 1,9 0,5 (2,4)
Proventi (oneri) da partecipazioni metodo del PN XII 0,5 0,1 (3,0) (0,9) 3,5
Risultato prima delle imposte 5,4 1,5 (37,2) (10,7) 42,6
Imposte sul reddito XIII (6,5) (1,8) (10,2) (2,9) 3,7
Risultato attività destinate a continuare (1,1) (0,3) (47,4) (13,6) 46,3
Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse (5) XIV (15,7) (4,4) 4,4 1,3 (20,1)
Risultato netto prima degli interessi di terzi (16,8) (4,7) (43,0) (12,3) 26,2
(Utile) perdita netta di competenza di terzi X
V
(0,9) (0,3) (0,2) (0,1) (0,7)
Risultato netto di periodo di Gruppo (17,7) (4,9) (43,2) (12,4) 25,5

(1) I ricavi pubblicitari del quarto trimestre 2014 comprendono 89,7 milioni realizzati tramite la divisione Pubblicità concessionaria del Gruppo (di cui 57,5 milioni da Quotidiani di Media Italia, 15,9 milioni da Periodici di Media Italia, 7,6 milioni da Editoriale La Stampa, 5,2 milioni da Poligrafici Editoriali e 2,9 milioni vendendo spazi di editori terzi, 0,4 milioni da Media Spagna e 0,2 milioni da Polis Medialink) e 60,1 milioni realizzati direttamente dagli editori del Gruppo (di cui 50,9 milioni si riferiscono a Media Spagna, 3,9 milioni a Verticali Sfera di Funzioni di Corporate, 3,2 milioni a Quotidiani di Media Italia, 1,6 milioni ad Eventi Sportivi di Pubblicità ed Eventi 0,8 milioni ad attività televisive di Media Italia e 0,3 milioni ad elisioni verso società del Gruppo).

I ricavi pubblicitari del quarto trimestre 2013 comprendono 87,7 milioni realizzati tramite la divisione Pubblicità concessionaria del Gruppo (di cui 62,8 milioni da Quotidiani di Media Italia, 17,9 milioni da Periodici di Media Italia, 5,5 milioni da Poligrafici Editoriali, 1,3 milioni vendendo spazi di editori terzi e 0,2 milioni da Media Spagna ) e 50,4 milioni realizzati direttamente dagli editori del Gruppo (di cui 42,4 milioni si riferiscono a Media Spagna, 1,6 milioni a Quotidiani di Media Italia, 0,5 milioni a Blei, 3,7 milioni a Verticali Sfera di Funzioni di Corporate, 2,3 milioni ad Eventi Sportivi di Pubblicità ed Eventi, 0,5 milioni ad attività televisive di Media Italia e 0,6 milioni a elisioni verso società del Gruppo).

(2) I ricavi editoriali diversi accolgono prevalentemente i ricavi relativi alla vendita di diritti cinematografici di Media Spagna, i ricavi per attività televisive di Media Italia e di Media Spagna, i ricavi per la cessione di royalties a società terze, i ricavi correlati a eventi e manifestazioni in Italia e in Spagna, i ricavi dell'e-commerce, nonché i ricavi derivanti dalla vendita delle liste clienti e dei cofanetti per l'infanzia delle società del gruppo Sfera, facenti capo a Funzioni di Corporate e Altre attività.

(3) Da intendersi come risultato operativo ante ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni.

(4)In data 11 dicembre 2013 è ceduta Edition d'Art Albert Skira ed in data primo marzo 2014 è stato ceduto il ramo di attività ed il marchio Casa Editrice La Tribuna. Tali variazioni hanno comportato nel quarto trimestre 2014 rispetto al quarto trimestre 2013, complessivamente minor ricavi consolidati per 1,1 milioni ed un miglioramento dell'EBITDA pari a 1 milione.

(5) I dati relativi al quarto trimestre 2013 sono stati rivisti per riflettere gli effetti retroattivi dell'adozione dei principi contabili IFRS 10 e IFRS 11 relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal primo gennaio 2014, come commentato nella nota n° 4. Sono stati inoltre modificati per riflettere l'applicazione dell'IFRS 5 ai valori delle partecipate IGP e Gruppo Finelco, delle quali è altamente probabile la cessione. I valori riclassificati sono esposti nella nota n°28.

(6) Tali note rinviano al prospetto di conto economico consolidato.

I ricavi netti del quarto trimestre ammontano a 357,8 milioni e si confrontano con 349,2 milioni di ricavi del medesimo periodo dell'esercizio precedente, segnando un incremento di 8,6 milioni. Tale variazione comprende l'incremento dei ricavi pubblicitari (+11,7 milioni) e dei ricavi diversi (+5 milioni) e il decremento dei ricavi diffusionali (-8,1 milioni). Da un confronto omogeneo, ovvero escludendo dal quarto trimestre 2013 i ricavi del ramo di attività della Casa Editrice La Tribuna ed i ricavi relativi ad alcune testate periodiche successivamente oggetto di cessione o sospensione, l'incremento risulterebbe complessivamente pari a 10,6 milioni. Più in generale l'andamento dei ricavi evidenzia nell'ultimo trimestre 2014 una inversione di tendenza rispetto agli andamenti in flessione registrati dai precedenti trimestri dell'esercizio 2014 e 2013.

La flessione dei ricavi diffusionali rispetto al quarto trimestre 2013 è pari a 8,1 milioni e per 1,2 milioni è determinata dagli effetti della cessione del ramo di attività Celt, escludendo i quali la variazione complessiva si attesterebbe a 6,9 milioni, riconducibili prevalentemente al decremento di 5,2 milioni dei ricavi diffusionali dell'area Libri relativi in particolare alle attività Varia. Tali attività sono risultate penalizzate da un andamento di mercato sfavorevole, soprattutto con riferimento al canale della Grande Distribuzione Organizzata. Si evidenzia inoltre il decremento di 4,5 milioni dell'area Media Spagna dovuto sia al calo delle diffusioni sia ai minor ricavi di prodotti collaterali. Tali andamenti sono solo in parte compensati dall'incremento dei ricavi diffusionali di Media Italia per effetto sia dell'incremento del prezzo copertina delle due testate di quotidiani attuato nel 2014, sia del successo ottenuto dalle opere collaterali lanciate negli ultimi mesi del 2014.

L'incremento dei ricavi pubblicitari di 11,7 milioni, rispetto al quarto trimestre 2013 è dovuto per 8,8 milioni ai ricavi pubblicitari realizzati con editori terzi a seguito degli accordi sottoscritti con L'Editrice La Stampa, con Poligrafici Editoriale S.p.A. e con alcuni editori di testate del sud Italia per la concessione della raccolta pubblicitaria da parte di RCS MediaGroup, nonché per 8,4 milioni all'incremento dei ricavi pubblicitari di Media Spagna dovuto agli eventi istituzionali e ad un miglioramento del mercato. Tali andamenti positivi sono solo in parte compensati dalla flessione dei ricavi pubblicitari di Media Italia (-4,8 milioni) ancora penalizzata dall'andamento negativo del mercato nel quarto trimestre 2014. Si evidenzia inoltre la flessione dei ricavi pubblicitari correlata agli Eventi Sportivi ed al disimpegno dalle attività della concessionaria su mezzi esteri Blei per complessivi -0,8 milioni.

I ricavi editoriali diversi presentano un incremento di 5 milioni, rispetto al pari periodo 2013. Alla variazione contribuiscono gli andamenti positivi di pressochè tutte le aree, solo in parte compensati dalla flessione dei ricavi diversi di Media Spagna (-1,2 milioni) originata principalmente dalla chiusura di due canali televisivi in coerenza con quanto disposto dalla nuova normativa del settore televisivo spagnolo. Tra gli incrementi si evidenzia la crescita dei ricavi diversi dell'area Libri (+2 milioni), determinata dalle royalties maturate per le vendite di un'opera collezionabile rimasta in capo ad RCS dopo la cessione del relativo ramo di attività, nonché dei ricavi diversi dell'area Funzioni di Corporate e Altre attività (+2 milioni) riconducibile alle attività digitali e ai ricavi di Verticali Infanzia; cui si aggiunge l'incremento dei ricavi diversi di Media Italia (+1,1 milioni) realizzato con una diversa tempistica di lancio delle opere collaterali de La Gazzetta dello Sport rispetto al quarto trimestre 2013, nonchè dei ricavi diversi di Pubblicità ed Eventi (+1,1 milioni).

L'EBITDA è positivo per 46,4 milioni e si confronta con l'EBITDA del quarto trimestre 2013 pari a 37,9 milioni. Escludendo gli oneri netti non ricorrenti l'EBITDA risulterebbe pari a 56,5 milioni e si confronterebbe con un EBITDA ante oneri e proventi non ricorrenti pari a 48,1 milioni relativo al quarto trimestre 2013, mostrando un incremento di 8,4 milioni.

Tra le aree che presentano un miglioramento dell'EBITDA ante oneri non ricorrenti, rispetto al quarto trimestre 2013, si segnalano per rilevanza Media Spagna (+7,5 milioni) in incremento come conseguenza dell'incremento dei ricavi pubblicitari, Media Italia (+5,7 milioni) in crescita tra l'altro per effetto del successo riscosso dalle opere collaterali e Pubblicità ed Eventi (+3,2 milioni) per effetto delle azioni di contenimento dei costi. Tali azioni, cui si aggiungono anche gli interventi realizzati per la razionalizzazione del portafoglio di testate periodiche delle attività Verticali, sono state intraprese anche dalle altre aree ed hanno a loro volta contribuito al miglioramento dei relativi risultati. In controtendenza si evidenzia il decremento dell'EBITDA ante oneri non ricorrenti dell'area Libri (-2,8 milioni rispetto al quarto trimestre 2013) dovuto alla flessione dei ricavi ed a svalutazioni di alcune poste patrimoniali, pur scontando gli effetti positivi della cessione del ramo di attività collezionabili, nonchè delle Funzioni di Corporate ed altre Attività (-5,2 milioni) principalmente riconducibile all'effetto del contratto di affitto dell'immobile di via San Marco e via Solferino sottoscritto a seguito della cessione di tale comparto immobiliare, con conseguente risparmio di oneri finanziari; a parziale compensazione si evidenziano anche per questa area i benefici generati dalle continue azioni di contenimento costi e recupero di efficienza.

In particolare gli effetti positivi derivanti dalle azioni di contenimento costi previste nel Piano per lo Sviluppo 2013-2015 nel trimestre sono stati pari a 25 milioni (16,4 milioni in Italia e 8,6 milioni in Spagna). Tali effetti vanno ad aggiungersi agli effetti positivi, ormai acquisiti, generati dai precedenti interventi sulla struttura dei costi del Gruppo.

Gli oneri netti aventi natura non ricorrente compresi nell'EBITDA del quarto trimestre 2014 ammontano complessivamente a 10,1 milioni (10,2 milioni nel quarto trimestre 2013). Sono riconducibili per 4 milioni ad oneri non ricorrenti dell'area Libri successivi al disimpegno da attività no-core, per 3,7 milioni ad oneri relativi all'uscita anticipata dal comparto immobiliare di via San Marco, per un milione alla rinegoziazione degli accordi che regolano i rapporti con la partecipata di minoranza spagnola cui è stata affidata l'attività di

stampa del gruppo Unidad Editorial, per un milione ad oneri non ricorrenti dovuti agli interventi di bonifica anche correlati all'allagamento della sede di via Rizzoli, all'accentramento delle sedi, nonché per circa 1,8 milioni ad altri oneri riferibili all'area Pubblicità ed Eventi, Libri e a Media Spagna.

Si evidenziano inoltre proventi netti relativi al personale per 1,4 milioni riguardanti prevalentemente l'area Funzioni di Corporate ed Altre Attività ed originati dall'adeguamento della stima del fondo a suo tempo stanziato per il processo di ristrutturazione, solo in parte compensati con maggiori accantonamenti effettuati da Media Italia. Tali adeguamenti derivano dalla maggior visibilità acquisita sulle stime a suo tempo effettuate, in relazione al procedere dei piani di ristrutturazione.

Il risultato operativo del quarto trimestre 2014 è positivo per 15,8 milioni e si confronta con il risultato operativo negativo di 23,2 milioni relativo al quarto trimestre dell'esercizio a confronto. Il miglioramento rispetto al quarto trimestre del 2013 riflette quanto sopra commentato, più che compensato dalle minori svalutazioni effettuate. In particolare le svalutazioni passano dai 44,1 milioni del quarto trimestre 2013 ai 12,9 milioni del quarto trimestre 2014. Le svalutazioni al netto dei ripristini di valore ammontano a 12,9 milioni, e comprendono svalutazioni di immobilizzazioni materiali per 4,9 milioni, svalutazione di investimenti immobiliari per 4,3 milioni e svalutazioni nette di immobilizzazioni immateriali per 3,7 milioni In particolare per quanto riguarda le svalutazioni in immobilizzazioni immateriali si segnala la svalutazione pari a 8 milioni, dell'avviamento del gruppo Sfera in parte compensata da ripristini di valore riferibili principalmente alle testate editoriali di Media Spagna in linea con gli esiti dei test di impairment effettuati. Le svalutazioni in immobilizzazioni materiali sul quarto trimestre riguardano prevalentemente l'area Media Italia per complessivi 4,5 milioni a seguito della rivisitazione del processo di stampa e dell'allineamento ai valori di mercato dell'immobile di Pessano. Si segnalano inoltre nel trimestre svalutazioni in investimenti immobiliari pari a 4,3 milioni che riguardano diversi immobili tra cui principalmente lo stabilimento affittato a terzi dell'area Media Spagna (3,5 milioni).

Gli ammortamenti di immobilizzazioni si incrementano complessivamente di un milione. In particolare i maggiori ammortamenti delle immobilizzazione immateriali (+1,4 milioni) dovuti essenzialmente allo sviluppo di nuovi progetti editoriali nell'area Libri, sono limitatamente compensati dal decremento degli ammortamenti di immobilizzazioni materiali (-0,4 milioni), evidenziato principalmente da Media Spagna.

Si riepilogano di seguito i principali indicatori per aree di attività relativamente al quarto trimestre dell'esercizio 2014 e dell'esercizio 2013:

(in milioni di euro) 4° trimestre 2013
(2)
Ricavi EBITDA ANTE
NON
RICORRENTI
% sui ricavi EBITDA % sui ricavi EBIT % sui
ricavi
Ricavi EBITDA ANTE
NON
RICORRENTI
% sui ricavi EBITDA % sui
ricavi
EBIT % sui
ricavi
Media Italia 147,6 34,0 23,0% 32,0 21,7% 23,6 16,0% 146,7 28,3 19,3% 26,2 17,9% (8,0) (5,5)%
Media Spagna 101,0 22,1 21,9% 21,0 20,8% 15,9 15,7% 98,4 14,6 14,8% 11,5 11,7% 6,5 6,6%
Libri (1) 67,2 5,2 7,7% 0,8 1,2% (1,6) (2,4)% 71,8 8,0 11,1% 8,6 12,0% 6,4 8,9%
Pubblicità ed Eventi 93,7 1,4 1,5% 1,1 1,2% 1,1 1,2% 91,7 (1,8) (2,0)% (4,6) (5,0)% (4,6) (5,0)%
Funzioni Corporate e Altre Attività 22,3 (6,2) (27,8)% (8,5) (38,1)% (23,2) n.a 21,7 (1,0) (4,6)% (3,8) (17,5)% (23,5) n.a
Diverse ed elisioni (74,0) 0,0% 0,0 0,0% 0,0 n.a (81,1) 0,0% - n.a 0,0 n.a
Consolidato 357,8 56,5 15,8% 46,4 13,0% 15,8 4,4% 349,2 48,1 13,8% 37,9 10,9% (23,2) (6,6)%
Attività destinate alla dismissione e
dismesse
Diverse ed elisioni
Totale 357,8 56,5 15,8% 46,4 13,0% 15,8 4,4% 349,2 48,1 13,8% 37,9 10,9% (23,2) (6,6)%

(1) In data 11 dicembre 2013 è ceduta Edition d'Art Albert Skira ed in data primo marzo 2014 è stato ceduto il ramo di attività ed il marchio Casa Editrice La Tribuna. Tali variazioni hanno comportato nel quarto trimestre 2014 rispetto al quarto trimestre 2013, complessivamente minor ricavi consolidati per 1,1 milioni ed un miglioramento dell'EBITDA pari a 1 milione.

(2) I dati relativi al quarto trimestre 2013 sono stati rivisti per riflettere gli effetti retroattivi dell'adozione dei principi contabili IFRS 10 e IFRS 11relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal primo gennaio 2014, come commentato nella nota n°4. Sono stati inoltre modificati per riflettere l'applicazione dell'IFRS 5 ai valori delle partecipate IGP Decaux e Gruppo Finelco, delle quali è altamente probabile la cessione. I valori riclassificati sono esposti nella nota n°28

Gli oneri finanziari netti del quarto trimestre risultano pari a 10,4 milioni e si confrontano con oneri finanziari netti pari a 12,9 milioni del pari periodo dell'esercizio 2013. La variazione positiva di 2,5 milioni è originata da una riduzione dell'indebitamento medio rispetto al quarto trimestre 2013 e da una diversa dinamica dei tassi applicati ai finanziamenti e debiti verso banche a seguito della rinegoziazione delle condizioni contrattuali (avvenuta ad agosto 2014) del Nuovo Finanziamento sottoscritto nel 2013. Si evidenzia inoltre una riduzione delle spese bancarie di 0,6 milioni.

Gli oneri da attività/passività finanziarie sono pari a 0,5 milioni e si confrontano con proventi netti pari a 1,9 milioni dell'esercizio precedente. Comprendono la svalutazione di un credito finanziario a lungo termine vantato verso un polo di stampa.

I proventi netti da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono pari a 0,5 milioni. Si confrontano con oneri netti del quarto trimestre 2013 pari a 3 milioni, comprensivi della svalutazione della partecipata Mach 2 per 2,5 milioni. Non considerando la svalutazione e gli effetti della variazione di perimetro di consolidamento per 0,8 milioni, la voce presenta un andamento sostanzialmente stabile. La variazione di perimetro è riconducibile al consolidamento integrale di Rizzoli Sfera International Advertising China, Rizzoli Sfera Convention and Exhibition ed Editoriale del Mezzogiorno valutate a patrimonio netto nel 2013 con risultati complessivi negativi per 0,8 milioni.

Gli oneri netti per Attività destinate alla dismissione e dismesse sono pari a 15,7 milioni e sono riconducibili per 8,4 milioni ad oneri relativi alla partecipazione IGP Decaux, per 6,5 milioni ad oneri relativi alla partecipata Gruppo Finelco e per 0,8 milioni ad oneri relativi alla cessione dell'immobile Solferino. Gli oneri afferenti le due partecipazioni destinate alla vendita comprendono sia svalutazioni effettuate per

allinearne il valore iscritto in bilancio al relativo fair value (al netto delle spese di vendita), sia i risultati di nostra spettanza realizzati nel trimestre dalle partecipate, sia gli ammortamenti delle frequenze radio cui a suo tempo fu attribuito parte del prezzo di acquisto di Gruppo Finelco.

Il risultato netto del quarto trimestre 2014 è negativo per 17,7 milioni e si confronta con un risultato netto negativo di 43,2 milioni del pari trimestre dell'esercizio 2013. La variazione positiva di 25,5 milioni riflette l'andamento del risultato operativo, degli oneri e proventi finanziari e da partecipazioni, come sopra commentato, nonché la rilevazione di un minor onere fiscale (6,5 milioni verso i 10,2 milioni del 31 dicembre 2013) nonché utili attribuiti a terzi pari a 0,9 milioni (0,2 milioni al 31 dicembre 2013).

Di seguito si riportano i principali dati economici ed i commenti.

(in milioni di euro) Note di rinvio
agli schemi
di bilancio
(6)
31 dicembre 2014 % 31 dicembre 2013
(4) (5)
% Differenza Differenza
A B A-B %
Ricavi netti 1.279,4 100,0 1.314,1 100,0 (34,7) (2,6%)
Ricavi diffusionali I 658,5 51,5 719,9 54,8 (61,4) (8,5%)
Ricavi pubblicitari (1) I 491,2 38,4 476,1 36,2 15,1 3,2%
Ricavi editoriali diversi (2) I 129,7 10,1 118,1 9,0 11,6 9,8%
Costi operativi II (890,1) (69,6) (946,3) (72,0) 56,2 (5,9%)
Costo del lavoro III (325,5) (25,4) (412,0) (31,4) 86,5 (21,0%)
Svalutazione crediti IV (18,6) (1,5) (27,3) (2,1) 8,7 (31,9%)
Accantonamenti per rischi V (15,2) (1,2) (11,9) (0,9) (3,3) 27,7%
EBITDA (3) 30,0 2,3 (83,4) (6,3) 113,4 (136,0%)
Amm.immobilizzazioni immateriali VI (39,3) (3,1) (43,7) (3,3) 4,4
Amm.immobilizzazioni materiali VII (21,5) (1,7) (24,7) (1,9) 3,2
Amm.investimenti immobiliari VIII (1,0) (0,1) (1,4) (0,1) 0,4
Altre svalutazioni immobilizzazioni IX (21,7) (1,7) (48,0) (3,7) 26,3
Risultato operativo (EBIT) (53,5) (4,2) (201,2) (15,3) 147,7
Proventi (oneri) finanziari netti X (41,4) (3,2) (32,7) (2,5) (8,7)
Proventi (oneri) da attività/passività finanziarie X
I
(2,3) (0,2) 0,7 0,1 (3,0)
Proventi (oneri) da partecipazioni metodo del PN XII (1,4) (0,1) (2,5) (0,2) 1,1
Risultato prima delle imposte (98,6) (7,7) (235,7) (17,9) 137,1
Imposte sul reddito XIII 4,3 0,3 28,5 2,2 (24,2)
Risultato attività destinate a continuare (94,3) (7,4) (207,2) (15,8) 112,9
Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse (5) XIV (16,1) (1,3) (11,6) (0,9) (4,5)
Risultato netto prima degli interessi di terzi (110,4) (8,6) (218,8) (16,7) 108,4
(Utile) perdita netta di competenza di terzi X
V
(0,4) (0,0) 0,3 0,0 (0,7)
Risultato netto di periodo di Gruppo (110,8) (8,7) (218,5) (16,6) 107,7

(1) I ricavi pubblicitari al 31 dicembre 2014 comprendono 293,8 milioni realizzati tramite la divisione Pubblicità concessionaria del Gruppo (di cui 195,3 milioni da Quotidiani di Media Italia, 49,6 milioni da Verticali di Media Italia, 21,1 milioni da Editoriale La Stampa, 14,8 milioni da Poligrafici Editoriale, 10,1 milioni vendendo spazi di editori terzi, 1,5 milioni da Eventi e 1,4 milioni da Media Spagna) e 197,4 milioni sono realizzati direttamente dagli editori (di cui 155,5 milioni si riferiscono a Media Spagna, 18,8 milioni a Pubblicità ed Eventi, 13,4 milioni a Verticali di Funzioni di Corporate, 7,7 milioni a Quotidiani di Media Italia, 2,4 milioni ad Attività Televisive di Media Italia , 0,7 milioni a Verticali di Media Italia, e 1,1 milioni a elisioni verso società del Gruppo).

I ricavi pubblicitari al 31 dicembre 2013 comprendono 279,5 milioni realizzati tramite la divisione Pubblicità concessionaria del Gruppo (di cui 205,8 milioni da Quotidiani di Media Italia, 59,8 milioni da Verticali di Media Italia, 7,1 milioni da Poligrafici Editoriale, 4,9 milioni vendendo spazi di editori terzi, 1,7 da Pubblicità ed Eventi,0,2 milioni da Media Spagna) e 187,8 milioni sono realizzati direttamente dagli editori (di cui 145,6 milioni si riferiscono a Media Spagna, 19,7 milioni a Pubblicità ed Eventi, 13,2 milioni a Verticali di Funzioni di Corporate, 7,6 milioni a Quotidiani di Media Italia, 1,8 milioni a Verticali di Media Italia, 1,6 milioni a Digicast, di Media Italia e 1,7 milioni a elisioni verso società del Gruppo) e dalla concessionaria di pubblicità sui mezzi esteri Blei (8,8 milioni).

(2) I ricavi editoriali diversi accolgono prevalentemente i ricavi relativi alla vendita di diritti cinematografici di Media Spagna, i ricavi per attività televisive di Media Italia e di Media Spagna, i ricavi per la cessione di royalties a società terze, i ricavi correlati a eventi e manifestazioni in Italia e in Spagna, i ricavi dell'e-commerce, nonché i ricavi derivanti dalla vendita delle liste clienti e dei cofanetti per l'infanzia delle società del gruppo Sfera, facenti capo a Funzioni di Corporate e Altre attività.

(3) Da intendersi come risultato operativo ante ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni.

(4) In data 1 agosto 2013 è stato ceduto il ramo collezionabile, in data 11 dicembre 2013 è stata ceduta Edition d'Art Albert Skira ed in data primo marzo 2014 è stato ceduto il ramo di attività ed il marchio Casa Editrice La Tribuna. Tali variazioni hanno comportato per l'esercizio 2014 rispetto al 2013, complessivamente minor ricavi consolidati per 24 milioni ed un miglioramento dell'EBITDA pari a 10,2 milioni.

(5) I dati relativi all'esercizio 2013 sono stati rivisti per riflettere gli effetti retroattivi dell'adozione dei principi contabili IFRS 10 e IFRS 11 relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal primo gennaio 2014, come commentato nella nota n°4.Sono stati inoltre modificati per riflettere l'applicazione dell'IFRS 5 ai valori delle partecipate IGP Decaux e Gruppo Finelco, delle quali è altamente probabile la cessione. I valori riclassificati sono esposti nella nota n°28.

(6) Tali note rinviano al prospetto di conto economico consolidato.

Di seguito si riporta la variazione dei ricavi rispetto al 31 dicembre 2014. Variance Ricavi Dicembre 2013-2014

I ricavi netti al 31 dicembre 2014 sono pari a 1.279,4 milioni e si confrontano con 1.314,1 milioni di ricavi dell'esercizio 2013 (-2,6%), rilevando un decremento di 34,7 milioni. Considerando il perimetro omogeneo (ovvero escludendo gli effetti della cessione della partecipata Edition d'Art Albert Skira avvenuta in data 11 dicembre 2013 e del ramo Collezionabili effettuata in data primo agosto 2013, nonché del ramo di attività Celt il primo marzo 2014) ed eliminando inoltre gli effetti generati dalla razionalizzazione delle testate periodiche, si evidenzierebbe un incremento di 5,7 milioni. La flessione deriva dal decremento dei ricavi diffusionali pari a 61,4 milioni solo in parte, (-29,1 milioni escludendo le citate variazioni di perimetro e la cessione/sospensione di alcune testate periodiche) compensato dall'incremento dei ricavi pubblicitari (+15,1 milioni) e dei ricavi editoriali diversi (+ 11,6 milioni). I ricavi da attività digitali, trasversali a pressoché tutte le aree del Gruppo, includendo le Attività Televisive, rappresentano il 12,6% dei ricavi totali di Gruppo (14,7% escludendo le componenti dell'area Libri) e hanno raggiunto circa i 161 milioni, in crescita dell'8,7% rispetto al 2013.

I ricavi diffusionali, ammontano a 658,5 milioni in flessione di 29,1 milioni rispetto ai 687,6 milioni conseguiti a perimetro omogeneo nell'esercizio 2013. Tale variazione è riconducibile ai seguenti principali fenomeni:

  • La diminuzione di 21,5 milioni dei ricavi diffusionali di Media Spagna, dovuta ad una generale flessione delle diffusioni ed in particolare a 11 milioni di minori ricavi dei prodotti collaterali. La flessione delle copie tradizionali di El Mundo e Marca è risultata pari rispettivamente al 13% e al 5,1%, in presenza di un mercato di riferimento con copie cartacee in flessione rispettivamente del 9,2% e del 7,2%.
  • Il decremento dei ricavi diffusionali dell'area Libri a perimetro omogeneo pari a 5,9 milioni, dovuto per 2,9 milioni all'area Education il cui mercato è ancora contraddistinto da un forte ricorso al

mercato dell'usato, nonostante il venir meno del blocco adozionale i cui effetti positivi sulle vendite sono risultati al di sotto delle aspettative. Si evidenzia inoltre il decremento a perimetro omogeneo dei ricavi di Varia (-2,6 milioni), caratterizzato dalla frenata registrata dal mercato di riferimento a partire dal mese di ottobre 2014, nonché della controllata statunitense per 0,4 milioni in seguito alla momentanea chiusura della libreria Rizzoli di NewYork.

A perimetro omogeneo, la sostanziale stabilità dei ricavi diffusionali dell'area Media Italia (-0,8 milioni rispetto all'esercizio 2013) per effetto del buon andamento delle attività Quotidiani in crescita di 2,9 milioni, pressochè compensato dalla flessione a perimetro omogeneo delle attività Verticali, in particolare delle testate Familiari. L'incremento dei ricavi diffusionali delle attività Quotidiani è stato trainato dall'effetto positivo dell'aumento del prezzo di copertina e dal successo delle opere collaterali lanciate negli ultimi mesi dell'esercizio 2014.

I ricavi pubblicitari ammontano a 491,2 milioni e presentano un incremento di 15,1 milioni rispetto all'esercizio precedente (+3,2%). La variazione è originata dai maggiori ricavi pubblicitari realizzati con editori terzi (+34 milioni) tramite la sottoscrizione, a fine 2013, di contratti per la raccolta pubblicitaria con l'Editrice La Stampa, con Poligrafici Editoriali S.p.A., e con alcuni importanti editori del sud Italia quali: Società Editrice Sud o SES, Domenico Sanfilippo Editore, Editrice del Sud Edisud, Giornale di Sicilia Editoriale Poligrafica e Sicilia Multimedia, nonché dall'incremento dei ricavi pubblicitari di Media Spagna (+9,9 milioni) dovuto principalmente agli eventi istituzionali. Tali andamenti positivi sono solo in parte compensati dal decremento dei ricavi pubblicitari di Media Italia (-20,8 milioni rispetto all'esercizio 2013), penalizzati da un andamento di mercato per il mezzo quotidiani, ancora significativamente negativo (-9,7% nel 2014), e dalla cessione o sospensione delle pubblicazioni di alcune testate periodiche avvenuta nel secondo semestre del 2013. Si evidenzia inoltre il decremento dei ricavi pubblicitari pari a 7,6 milioni dovuto pressochè integralmente al disimpegno dalle attività di Blei (concessionaria sui mezzi esteri), cui si aggiunge la flessione dei ricavi pubblicitari relativi agli Eventi per 1,2 milioni. La raccolta pubblicitaria complessiva sui mezzi on-line ha raggiunto in Spagna il 25% del totale dell'area Media Spagna (+24,1% al 31 dicembre 2013) e in Italia il 21,5% dei ricavi pubblicitari netti dell'area Media Italia (+20,3% al 31 dicembre 2013).

I ricavi editoriali diversi ammontano a 129,7 milioni ed evidenziano un incremento di 11,6 milioni. Non tenendo conto degli effetti derivanti dalla cessione di Edition d'Art Albert Skira e del ramo Collezionabili, nonché della cessione o sospensione di alcune testate periodiche, l'incremento sarebbe pari a 14,8 milioni. La variazione è attribuibile per 8,9 milioni a Pubblicità ed Eventi come conseguenza del successo ottenuto dalle iniziative sportive (quali il Dubai Tour la Grande Partenza del Giro d'Italia dall'Irlanda e l'organizzazione della Final Four di Eurolega), nonché dalle attività di RCS Live. Si segnala inoltre un incremento dei ricavi diversi del settore Funzioni Corporate e Altre Attività per complessivi 3,9 milioni originato essenzialmente dal consolidamento delle attività cinesi del gruppo Sfera (+2 milioni) e dalla progressiva affermazione delle attività di Made.com (+1,4 milioni).

Di seguito si riporta la variazione dell'EBITDA ante oneri non ricorrenti rispetto al 31 dicembre 2013.

(*) Di cui: Area Libri -6,1 milioni, Funzioni Corporate -13,4 milioni, Pubblicità ed Eventi +13 milioni

L'EBITDA è positivo per 30 milioni e si confronta con un EBITDA al 31 dicembre 2013 negativo per 83,4 milioni. Escludendo gli oneri netti aventi natura non ricorrente pari a 40,1 milioni nell'esercizio 2014 (110,5 milioni al 31 dicembre 2013), l'EBITDA è positivo per 70,1 milioni in crescita di 43 milioni rispetto all' EBITDA ante oneri non ricorrenti del 2013, positivo per 27,1 milioni.

Nell'esercizio 2014 sono continuate le azioni di contenimento dei costi previste nel Piano per lo Sviluppo ed in parte già avviate negli esercizi precedenti, i cui benefici nei dodici mesi del 2014 sono risultati complessivamente pari a circa 72 milioni (46 milioni in Italia e 26 milioni in Spagna), di cui oltre 25 milioni nel quarto trimestre, superando di circa 38 milioni gli obiettivi prefissati per il 2014 dal Piano per lo Sviluppo 2013-2015. Tra le principali voci che hanno contribuito al risultato si segnalano, oltre alla riduzione del costo del lavoro, la revisione dell'assetto produttivo dei quotidiani, la razionalizzazione dei costi di produzione, l'ottimizzazione dei processi di diffusione e distribuzione e l'implementazione di sistemi di Sales Force Automation a supporto delle reti di vendita del Gruppo.

All'incremento dell'EBITDA ante oneri non ricorrenti hanno concorso le aree di business del Gruppo. In particolare si evidenzia:

  • L'incremento rilevato dall'EBITDA ante oneri e proventi non ricorrenti dell'area Media Italia (22,6 milioni), dovuto agli effetti positivi delle iniziative speciali attuate nel periodo all'aumento del prezzo di copertina delle testate quotidiani, alle continue azioni per il recupero dell'efficienza, all'effetto dei campionati mondiali di calcio e al buon andamento delle vendite di prodotti collaterali. L'incremento è stato favorito anche dalle azioni di razionalizzazione del portafoglio di testate periodiche in parte cedute o sospese. Tali esiti positivi hanno più che compensato i minori ricavi pubblicitari ed il calo delle diffusioni. Ante oneri non ricorrenti e a perimetro omogeno l'incremento è pari a 13,5 milioni.
  • L'incremento dell'EBITDA ante oneri non ricorrenti dell'area Media Spagna (20,3 milioni), strettamente correlato alle azioni di contenimento costi e recupero efficienze intraprese e dai maggior ricavi pubblicitari collegati ad eventi istituzionali. Tali interventi hanno più che compensato la discesa delle diffusioni.
  • L'incremento dell'EBITDA ante oneri e proventi non ricorrenti presentato dall'area Pubblicità ed Eventi per complessivi 13 milioni, riconducibile per 5,4 milioni alla concessionaria di pubblicità di

RCS MediaGroup, come conseguenza delle azioni di contenimento costi realizzate e per 7,6 milioni agli eventi sportivi.

  • L'EBITDA ante oneri non ricorrenti dell'area Libri sostanzialmente stabile (+0,5 milioni) anche per i positivi effetti della cessione del ramo di attività Collezionabile e di Edition d'Art Albert Skira e delle attività di Casa Editrice La Tribuna. L'area Libri inoltre ha sostenuto nell'esercizio 2014 investimenti connessi allo sviluppo di prodotti Education per complessivi 6,7 milioni legati alla recente evoluzione del prodotto editoriale (zero investimenti nell'esercizio 2013), nonché investimenti per la ristrutturazione della Libreria Rizzoli situata in Galleria Vittorio Emanuele di Milano. Ante oneri non ricorrenti e a perimetro omogeneo il decremento è pari a 6,1 milioni.
  • Il decremento pari a 13,4 milioni dell'EBITDA ante oneri non ricorrenti dell'area Funzioni di Corporate e Altre Attività rispetto all'esercizio 2013. La variazione è prevalentemente riconducibile alle Funzioni di Corporate, mentre le Altre Attività presentano un decremento complessivamente pari a 0,8 milioni. La flessione complessiva è essenzialmente dovuta ai costi derivanti dalla sottoscrizione del contratto di affitto dell'immobile del comparto Solferino/via San Marco dopo la vendita dell'immobile stesso. L'operazione ha consentito risparmi sugli oneri finanziari.

Le attività di attuazione del Piano per lo Sviluppo 2013-2015, lanciato a gennaio 2013, procedono secondo le previsioni con progetti strategici per lo sviluppo del business e legati a fattori abilitanti e organizzativi.

Nel corso del 2014 gli investimenti complessivi del Gruppo in immobilizzazioni materiali e immateriali sono stati pari 65,9 milioni di Euro. Tra gli investimenti si segnala il cambio di formato del Corriere della Sera e in ambito digitale il ridisegno dei principali siti del Gruppo (Corriere.it e Gazzetta.it in particolare), lo sviluppo di nuovi prodotti digitali e il completamento della piattaforma integrata CRM.

In particolare la strategia di potenziamento ed arricchimento editoriale è stata declinata con il nuovo formato berliner del Corriere della Sera, la versione web e mobile, e il lancio di nuovi canali verticali e web series, il restyling di El Mundo, che ha festeggiato il suo 25esimo compleanno, il lancio dell'edizione messicana di El Mundo, il ritorno in edicola e in digitale della testata Abitare, il restyling di Oggi, in occasione del suo 75esimo anniversario, e la speciale edizione internazionale di Amica. Anche La Gazzetta dello Sport ha rivisitato il suo formato cartaceo rendendolo più compatto e ha arricchito l'offerta con l'app GazzaGold e con la nuova GazzettaTV, partita il 26 febbraio 2015 sul canale 59 del digitale terrestre. Dopo il lancio a marzo dell'innovativo portale www.rcslibri.it che raggruppa tutte le case editrici del Gruppo e un database di oltre mezzo milione di titoli di tutti gli editori italiani, il 4 novembre è stata inaugurata la nuova libreria Rizzoli Galleria a Milano, completamente rinnovata dopo un restauro nel tempo record di quattro mesi, e in contemporanea è stata presentata la nuova app dedicata al mondo del libro BOOKtoBOOK. A settembre è stata inoltre lanciata MyStudio, l'innovativa suite digitale per il mondo della scuola, che a meno di sei mesi dal lancio ha già superato i 64.000 download. Sul fronte pubblicitario è iniziata la raccolta della nuova concessionaria di video display advertising Gold 5, e, a inizio 2015, sono nate RCS Communication Solutions e NuMix Agency, che rivoluzionano l'offerta di servizi di marketing per le imprese, da un lato ampliando l'offerta della concessionaria, dall'altro aggiungendo le competenze di un'agenzia specializzata sull'offerta di dati, contenuti, eventi e piattaforme innovative. Tra i grandi eventi si registra il successo della tre-giorni Il Tempo delle Donne, Universday, e Cibo a Regola D'Arte; per quanto riguarda il mondo dello sport, da evidenziare gli ottimi risultati del ciclo di Color Run, che hanno coinvolto 60.000 appassionati nell'arco delle sei tappe, il Giro d'Italia, We Glow e all'estero il successo del Dubai Tour.

Gli oneri non ricorrenti dell'esercizio 2014 aventi impatto sull'EBITDA ammontano a 40,1 milioni e riguardano per 19,5 milioni oneri relativi al personale principalmente riconducibili all'area Media Spagna e relativi ai costi per l'avvicendamento del direttore editoriale ed ai costi per l'adozione di un nuovo modello retributivo. Inoltre gli oneri non ricorrenti relativi al personale del Gruppo sono in parte compensati dal rilascio di fondi stanziati in precedenti esercizi effettuato prevalentemente dall'area Funzioni di Corporate ed Altre Attività come conseguenza della rivisitazione della stima a seguito della maggior visibilità acquisita per il procedere dei piani di ristrutturazione. Si evidenziano inoltre oneri aventi natura non ricorrente riconducibili a Media Spagna per 7,5 milioni essenzialmente dovuti alla rinegoziazione degli accordi che regolano i rapporti con la partecipata di minoranza spagnola cui è stata affidata l'attività di stampa del gruppo Unidad Editorial, nonché oneri non ricorrenti per 3,7 milioni relativi all'uscita anticipata dal comparto immobiliare di via San Marco ed altri oneri non ricorrenti sostenuti per l'accentramento delle sedi e per gli interventi di bonifica anche correlati all'allagamento della sede di via Rizzoli pari complessivamente a 1,1 milioni. Si evidenziano inoltre oneri non ricorrenti per 5,8 milioni successivi al disimpegno da attività no-core, nonché altri oneri non ricorrenti relativi ad RCS Sport per circa 2 milioni e alla chiusura delle librerie in Italia e negli Stati Uniti per complessivi 0,5 milioni.

Il costo del lavoro evidenzia un decremento rispetto al pari periodo dell'esercizio precedente di 86,5 milioni. Escludendo gli oneri aventi natura non ricorrente e gli effetti della cessione della partecipata Edition d'Art Albert Skira, del ramo Collezionabili, e delle attività del ramo Celt il confronto omogeneo evidenzierebbe un decremento pari a 23,1 milioni, riconducibile prevalentemente a Media Spagna (-10 milioni), e a Media Italia (-9,9 milioni) caratterizzate da una riduzione di organici medi rispettivamente pari a 125 unità ed a 70 unità. Si segnala inoltre il decremento ante oneri non ricorrenti evidenziato dall'area Pubblicità ed Eventi (-3,1 milioni) riconducibile alla messa in liquidazione nel 2013 della concessionaria su mezzi esteri Blei e alla conseguente riduzione di 44 unità di organici medi.

Il risultato operativo (EBIT), negativo per 53,5 milioni, si confronta con un risultato negativo al 31 dicembre 2013 pari a 201,2 milioni. Il miglioramento di 147,7 milioni, oltre a riflettere i fenomeni sopra descritti, è determinato anche da minori ammortamenti di immobilizzazioni immateriali per 4,4 milioni, nonché, minori ammortamenti di immobilizzazioni materiali e di investimenti immobiliari per complessivi 3,6 milioni. Si riducono anche le svalutazioni che passano dai 48 milioni dell'esercizio 2013 ai 21,7 milioni dell'esercizio 2014.

Le svalutazioni su beni materiali (8,7 milioni) riguardano principalmente l'immobile ubicato a Pessano con Bornago (per 4,8 milioni) e gli impianti relativi al polo di stampa di Padova (per 3,5 milioni). Sono state effettuate sia per allineare il valore dell'immobile agli esiti della perizia aggiornata predisposta da primaria società di consulenza specializzata in servizi immobiliari, sia per tener conto del processo di razionalizzazione dei poli di stampa e dei conseguenti effetti sugli impianti dello stabilimento di Padova.

Le svalutazioni nette su immobilizzazioni immateriali ammontano a 8,7 milioni e comprendono svalutazioni per 13,1 milioni e ripristini di valore per 4,4 milioni. Le svalutazioni sono riconducibili per 8 milioni ad avviamenti del gruppo Sfera per effetto dei risultati del test di impairment, per 3,8 milioni alle attività televisive di Digicast, per 0,7 milioni ai costi di sviluppo del settore Education dell'area Libri e per 0,6 milioni all'area Media Spagna. Ad esse si contrappongono ripristini di valore interamente riconducibili ad alcune testate dell'area Media Spagna effettuate per tener conto dei risultati dei test di impairment.

Le svalutazioni degli investimenti immobiliari per complessivi 4,3 milioni riguardano diversi immobili tra cui principalmente lo stabilimento affittato a terzi dell'area Media Spagna (3,5 milioni)

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali evidenziano un decremento rispetto all'esercizio 2013 di 4,4 milioni, riconducibile in particolare a minori ammortamenti di diritti televisivi di Media Italia e Media Spagna rispettivamente in decremento di 6,6 milioni e di 1,9 milioni, come conseguenza delle pregresse svalutazioni e della sospensione del canale Marca Tv, solo in parte compensati dall'incremento di ammortamenti legato agli investimenti effettuati dalle Funzioni di Corporate per lo sviluppo in ambito digitale e dalla Libri per lo sviluppo di testi scolastici Education. Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali si decrementano di 3,2 milioni, riconducibili a Media Italia per 1,6 milioni come conseguenza delle svalutazioni di impianti effettuate nel 2013 nell'ambito degli interventi di razionalizzazione del processo di stampa e relative ad alcuni poli di stampa, nonché a Media Spagna per 1,1 milioni relativi principalmente a impianti e macchinari e a Funzioni di Corporate per 0,5 milioni relativi a hardware come conseguenza dell'esaurirsi della vita utile.

Nella seguente tabella sono riportati i risultati economici più significativi per area di business, comprensivi di oneri netti non ricorrenti:

(in milioni di euro) Progressivo al 31/12/2013 (2)
Ricavi EBITDA ANTE
NON
RICORRENTI
% sui ricavi EBITDA % sui ricavi EBIT % sui
ricavi
Ricavi EBITDA ANTE
NON
RICORRENTI
% sui ricavi EBITDA % sui
ricavi
EBIT % sui
ricavi
Media Italia 531,9 61,5 11,6% 60,1 11,3% 31,8 6,0% 557,0 38,9 7,0% (21,0) (3,8)% (76,6) (13,8)%
Media Spagna 358,1 27,3 7,6% (0,5) (0,1)% (20,1) (5,6)% 371,7 7,0 1,9% (11,0) (3,0)% (33,4) (9,0)%
Libri (1) 222,6 9,3 4,2% 2,0 0,9% (1,7) (0,8)% 251,1 8,8 3,5% 3,8 1,5% 0,7 0,3%
Pubblicità ed Eventi 345,5 (0,6) (0,2)% (1,7) (0,5)% (1,8) (0,5)% 330,4 (13,6) (4,1)% (31,6) (9,6)% (31,8) (9,6)%
Funzioni Corporate e Altre Attività 78,0 (27,4) (35,1)% (29,9) (38,3)% (61,7) n.a 78,5 (14,0) (17,8)% (23,6) (30,1)% (60,1) n.a
Diverse ed elisioni (256,7) 0,0% 0,0 0,0% 0,0 n.a (274,6) 0,0% - n.a 0,0 n.a
Consolidato 1.279,4 70,1 5,5% 30,0 2,3% (53,5) (4,2)% 1.314,1 27,1 2,1% (83,4) (6,3)% (201,2) (15,3)%
Attività destinate alla dismissione e
dismesse
39,7 4,1 4,1 (9,1)
Diverse ed elisioni
Totale
1.279,4 70,1 5,5% 30,0 2,3% (53,5) (4,2)% 1.353,8 31,2 2,3% (79,3) (5,9)% (210,3) (15,5)%

(1) In data 1 agosto 2013 è stato ceduto il ramo collezionabile, in data 11 dicembre 2013 è stata ceduta Edition d'Art Albert Skira ed in data primo marzo 2014 è stato ceduto il ramo di attività ed il marchio Casa Editrice La Tribuna. Tali variazioni hanno comportato per l'esercizio 2014 rispetto al 2013, complessivamente minor ricavi consolidati per 24 milioni ed un miglioramento dell'EBITDA pari a 10,2 milioni.

(2) I dati relativi all'esercizio 2013 sono stati rivisti per riflettere gli effetti retroattivi dell'adozione dei principi contabili IFRS 10 e IFRS 11relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal primo gennaio 2014, come commentato nella nota n°4.Sono stati inoltre modificati per riflettere l'applicazione dell'IFRS 5 ai valori delle partecipate IGP Decaux e Gruppo Finelco, delle quali è altamente probabile la cessione. I valori riclassificati sono esposti nella nota n°28

Gli oneri finanziari netti risultano pari a 41,4 milioni con un incremento di 8,7 milioni rispetto ai 32,7 milioni di oneri finanziari netti rilevati nell'esercizio 2013.

In particolare si segnala un peggioramento netto pari a 5,1 milioni per maggiori interessi passivi su finanziamenti verso sistema bancario, sostanzialmente dovuto alle diverse condizioni contrattuali del nuovo finanziamento sottoscritto nel 2013 rispetto alle precedenti condizioni delle linee committed. Le nuove condizioni contrattuali hanno determinato un peggioramento degli spread applicati, conseguente alle mutate condizioni di mercato, pur tenendo conto del miglioramento avvenuto con la rinegoziazione nell'agosto scorso. Tale dinamica è stata in parte compensata da una riduzione dell'indebitamento medio.

Si evidenziano inoltre maggiori oneri derivanti dall'attualizzazione delle poste di bilancio a medio termine.

Gli oneri netti da attività e passività finanziarie ammontano a 2,3 milioni e comprendono la svalutazione per 2,5 milioni del credito finanziario a lungo termine vantato verso un polo di stampa, in parte compensato da plusvalenze minori per cessioni di partecipazioni, nonché dividendi da partecipazioni available for sale. L'esercizio 2013 evidenziava proventi netti da attività e passività finanziarie per complessivi 0,7 milioni.

Gli oneri netti da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto risultano pari a 1,4 milioni in miglioramento di 1,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2013. Senza tener conto della svalutazione della partecipata Mach2 effettuata nel 2013 per 2,5 milioni e delle variazioni di perimetro di consolidamento per complessivi 1,6 milioni, gli oneri netti da partecipazioni evidenzierebbero un peggioramento di 3 milioni principalmente riconducibile all'area Media Spagna con minor risultati positivi delle partecipate per 1,7 milioni. Si evidenzia inoltre la svalutazione della partecipata Inim 2 effettuata nell'esercizio 2014 per 0,9 milioni.

Le imposte dell'esercizio 2014 presentano un saldo positivo di 4,3 milioni (positivo per 28,5 milioni al 31 dicembre 2013) riconducibile alle imposte differite nette stanziate nell'anno per complessivi 13,5 milioni comprensivo del provento del consolidato fiscale pari a 10,6 milioni. Tale valore è in parte compensato da IRAP per 7,1 milioni e dall'IRES di società esterne al consolidato fiscale ed altre imposte complessivamente negative per 2,1 milioni. Il decremento delle imposte differite nette è principalmente originato dalla Capogruppo RCS MediaGroup, in relazione ai maggiori utilizzi dei fondi rischi e oneri relativi al personale effettuati nell'esercizio 2014.

Il Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse al 31 dicembre 2014 è negativo per 16,1 milioni e si confronta con un risultato negativo di 11,6 milioni relativo allo scorso esercizio.

Nella voce al 31 dicembre 2014 è stata classificata la svalutazione della partecipazione IGP Decaux, precedentemente valutata a patrimonio netto. Tale svalutazione, pari a 9,5 milioni, è stata effettuata per allinearne il valore iscritto in bilancio al relativo fair value al netto dei costi di vendita desunto dall'offerta d'acquisto accettata in data 12 febbraio 2015 con delibera del Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup. La vendita sarà sottoposta ad autorizzazione da parte del consorzio delle banche finanziatrici.

E' inoltre compresa nella voce la svalutazione della partecipata Gruppo Finelco, la cui cessione risulta altamente probabile, a seguito di trattative in corso. La svalutazione (-4,3 milioni) è stata effettuata per allineare il valore della partecipazione iscritto in bilancio al relativo fair value al netto dei costi di vendita. Nella voce sono stati inoltre classificati gli effetti della valutazione a patrimonio netto (-8,3 milioni), comprendenti il risultato negativo dell'esercizio per la quota di nostra spettanza e l'ammortamento delle frequenze cui è stato a suo tempo attribuito parte del prezzo pagato per l'acquisizione della partecipazione.

Tali svalutazioni sono in parte compensate dalla plusvalenza compresa nella voce, realizzata sull'immobile di via Solferino la cui cessione sottoscritta nel 2013 era soggetta a condizione sospensiva legata all'esercizio del diritto di prelazione da parte delle autorità competenti con riferimento al vincolo apposto dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici di Milano, scaduta senza essere esercitata ed include 0,8 milioni per oneri netti dovuti contrattualmente a seguito della rescissione anticipata del contratto di affitto. Nel periodo posto a confronto la voce pari a 11,6 milioni comprende la plusvalenza realizzata con la cessione del comparto immobiliare di San Marco, (pari a 27,7 milioni al lordo degli oneri accessori e delle imposte correlate), gli oneri relativi al gruppo Dada pari a complessivamente 12,5 milioni, nonchè i risultati, e le svalutazioni delle partecipazioni in IGP Decaux e Finelco, riclassificati per comparazione nella voce, a seguito della qualificazione di tali partecipazioni come attività destinate alla vendita avvenuta nel 2014.

Per effetto dei fenomeni descritti e dopo aver riconosciuto a terzi utili per 0,4 milioni, il risultato netto di Gruppo dell'esercizio 2014 risulta negativo per 110,8 milioni, in miglioramento rispetto ai 218,5 milioni negativi rispetto all'esercizio 2013.

(in milioni di euro) Note di rinvio agli
schemi di bilancio
(2)
31 Dicembre 2014 % 31 Dicembre
2013
(3)
%
Immobilizzazioni Immateriali XVI 508,8 67,3 504,4 62,3
Immobilizzazioni Materiali XVII 118,7 15,7 132,1 16,3
Investimenti Immobiliari XVIII 24,9 3,3 30,3 3,7
Immobilizzazioni Finanziarie XIX 225,8 29,9 295,4 36,5
Attivo Immobilizzato Netto 878,2 116,2 962,2 118,9
Rimanenze XX 78,8 10,4 85,4 10,6
Crediti commerciali XXI 392,6 52,0 393,6 48,6
Debiti commerciali XXII (395,2) (52,3) (373,1) (46,1)
Altre attività/passività XXIII (22,8) (3,0) (18,2) (2,2)
Capitale d'Esercizio 53,4 7,1 87,7 10,8
Fondi per rischi e oneri XXIII (83,7) (11,1) (119,9) (14,8)
Passività per imposte differite XXIII (75,6) (10,0) (89,6) (11,1)
Benefici relativi al personale XXIV (53,7) (7,1) (51,3) (6,3)
Capitale Investito Netto O
perativo
718,6 95,1 789,1 97,5
CIN attività destinate alla dismissione XXVIII 36,9 4,9 20,1 2,5
Capitale investito netto 755,5 100,0 809,2 100,0
Patrimonio netto XXV 273,0 36,1 334,9 41,4
Debiti finanziari a medio lungo termine XXVI 393,8 52,1 430,6 53,2
Debiti finanziari a breve termine XXVII 97,7 12,9 54,6 6,7
Passività finanziarie non correnti per strumenti derivati XXVIII 16,5 2,2 15,6 1,9
Attività finanziarie non correnti per strumenti derivati XXVIII - - - -
Disponibilità e crediti finanziari a breve termine XXIX (25,5) (3,4) (26,5) (3,3)
Indebitamento finanziario netto (1) XXX 482,5 63,9 474,3 58,6
Totale fonti di finanziamento 755,5 100,0 809,2 100,0

Le principali voci dello stato patrimoniale sono riepilogate nel prospetto che segue:

(1) Indicatore della struttura finanziaria determinato quale risultante dei debiti finanziari correnti e non correnti al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti nonché delle attività finanziarie correnti e delle attività finanziarie non correnti relative agli strumenti derivati. La posizione finanziaria netta definita dalla comunicazione CONSOB DEM/6064293 del 28 luglio 2006 esclude le attività finanziarie non correnti. Le attività finanziarie non correnti relative a strumenti finanziari di RCS al 31 dicembre 2014 sono paria a zero (zero al 31 dicembre 2013) e pertanto l'indicatore finanziario di RCS coincide con la posizione finanziaria netta così come definita dalla sopra citata comunicazione Consob.

(2) Tali note rinviano al prospetto di stato patrimoniale consolidato.

(3) I dati al 31 dicembre 2013 sono stati rivisti per riflettere gli effetti retroattivi dell'adozione dei principi contabili IFRS 10 e IFRS 11 relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal 1° gennaio 2014, come commentato nella nota n. 4.

Di seguito si commentano le principali variazioni che hanno interessato lo stato patrimoniale di Gruppo al 31 dicembre 2014 rispetto al 31 dicembre 2013.

Il capitale investito netto, pari a 755,5 milioni, presenta un decremento di 53,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2013. La variazione complessiva è influenzata per complessivi 5,3 milioni dall'acquisizione del controllo di alcune società precedentemente consolidate a patrimonio netto, dall'acquisizione di Polis Medialink e del polo di stampa di Padova. Non considerando tali acquisizioni, il Capitale investito netto si decrementerebbe di 59 milioni.

L'Attivo immobilizzato netto risulta pari a 878,2 milioni in decremento di 84 milioni, principalmente per effetto della flessione pari a 69,6 milioni delle immobilizzazioni finanziare, dovuta per 59,1 milioni all'applicazione dell'IFRS 5 alle attività destinate alla dismissione delle partecipazioni in IGP Decaux e in Gruppo Finelco.

Escludendo tali effetti, la flessione complessiva dell'Attivo immobilizzato netto rispetto al 31 dicembre 2013, si attesterebbe a 24,9 milioni con un decremento delle immobilizzazioni finanziarie pari a 10,5 milioni.

In particolare:

  • Le immobilizzazioni immateriali presentano un incremento complessivo di 4,4 milioni, dovuto ad investimenti per 49,3 milioni, ad ammortamenti per 39,3 milioni, a decrementi di avviamenti per 0,3 milioni (relativi all'avviamento di Celt ceduta nel corso dell'esercizio) a svalutazioni al netto di rivalutazioni per 8,7 milioni, ad incrementi per riclassifiche (2,6 milioni), per variazioni di area di consolidamento (0,5 milioni) e per differenze cambio positive (0,2 milioni). Gli investimenti si riferiscono per 26,6 milioni a costi di implementazione di progetti informatici e multimediali sostenuti per circa 20,7 milioni dalle Funzioni Corporate. Si rilevano inoltre investimenti per 6,7 milioni relativi allo sviluppo dei nuovi prodotti editoriali di Education, per 8 milioni riguardanti diritti televisivi riconducibili prevalentemente a Media Italia, per 6,7 milioni ad avviamenti iscritti a seguito dell'acquisizione di Polis Medialink editrice del portale YouReporter.it, del ramo d'azienda del polo di stampa di Padova nonché per l'acquisto di ulteriori quote di capitale sociale dell'Editoriale del Mezzogiorno. Si incrementano per complessivi 1,3 milioni gli investimenti relativi a Media Spagna e all'area Libri, per l'acquisto di nuovi diritti d'autore da parte del gruppo spagnolo e per l'acquisizione del marchio Welcome Books da parte di Rizzoli International Publications. Le svalutazioni nette si riferiscono alla svalutazione dell'avviamento di Sfera, dei diritti televisivi e dei costi di sviluppo. Sono parzialmente compensate dalla ripristino di valore delle testate a vita definita di Media Spagna.
  • Le immobilizzazioni materiali si decrementano di 13,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2013. La variazione comprende ammortamenti per 21,5 milioni, svalutazioni per 8,7 milioni, nonché incrementi per investimenti pari a 16,6 milioni e variazioni del perimetro di consolidamento e altri movimenti per 0,2 milioni. Le svalutazioni riguardano principalmente l'immobile ubicato a Pessano con Bornago (per 4,8 milioni) e gli impianti relativi al polo di stampa di Padova (per 3,5 milioni). Sono state effettuate sia per allineare il valore dell'immobile agli esiti della perizia aggiornata predisposta da primaria società di consulenza specializzata in servizi immobiliari, sia per tener conto del processo di razionalizzazione dei poli di stampa e dei conseguenti effetti sugli impianti dello stabilimento di Padova. Gli investimenti sono relativi ad impianti per 8 milioni principalmente sostenuti per la rivisitazione del formato del Corriere della Sera e per il lancio del nuovo canale di GazzettaTv. Si evidenziano inoltre investimenti in attrezzature mobili e altri beni per 4,5 milioni attribuibili prevalentemente ad acquisti di mobili ed apparecchiature informatiche per la nuova sede de La Gazzetta dello Sport e per la ristrutturazione della libreria in Galleria a Milano, nonché per acquisti pari complessivamente a 0,7 milioni di server, infrastrutture informatiche e mobili da parte di Media Spagna. Infine si rilevano investimenti per 1,9 milioni relativi ai beni immobili costituiti essenzialmente da migliorie effettuate sulla sede di Via Rizzoli, sullo stabilimento di Roma e sulla libreria ubicata in Galleria a Milano e per 2,2 milioni ad investimenti in bonifiche ambientali.
  • Gli investimenti immobiliari sono pari a 24,9 milioni in decremento di 5,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2013. La variazione comprende la svalutazioni dello stabilimento affittato a terzi di Unidad Editorial (3,5 milioni) nonché altre svalutazioni per 0,8 milioni e ammortamenti dell'esercizio.

Le immobilizzazioni finanziarie al 31 dicembre 2014 ammontano a 225,8 milioni e si confrontano con 295,4 milioni di immobilizzazioni finanziarie al 31 dicembre 2013 (-69,6 milioni) La variazione comprende il decremento delle partecipazioni pari a 67,1 milioni e il decremento delle altre attività a medio lungo termine per 2 milioni. La flessione delle partecipazioni oltre a comprendere gli effetti della già citata riclassifica ad Attività destinate alla dismissione di IGP Decaux e Gruppo Finelco comprende il contributo negativo netto pro quota dei risultati maturati nell'esercizio dalle partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto (- 1,4 milioni) la quota spettante ad RCS dei dividendi da utili o da riserve, distribuiti dalle partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto (-4,8 milioni), il decremento per la cessione di Eurogravure (-1,5 milioni), nonché variazioni del perimetro di consolidamento (-2,4 milioni).Tali decrementi sono parzialmente compensati da incrementi per riclassifiche a debito dei valori negativi emersi dalla valutazione a patrimonio netto di alcune partecipazioni quali Madrid Deportes Y Espectaculo, Mach2. La flessione di 2 milioni delle Attività a medio lungo termine riguarda prevalentemente la svalutazione per 2,5 milioni di finanziamenti a lungo termine verso un polo di stampa.

Il capitale d'esercizio risulta pari a 53,4 milioni e si confronta con un capitale d'esercizio di 87,7 milioni al 31 dicembre 2013, evidenziando un decremento di 34,3 milioni. Di seguito si evidenziano i principali andamenti:

  • Le rimanenze passano dagli 85,4 milioni del 31 dicembre 2013 ai 78,8 milioni del 31 dicembre 2014, in decremento di 6,6 milioni. La variazione è composta dalla diminuzione pari a 7,5 milioni del magazzino Carta e pari a 0,7 milioni dei Prodotti in corso di lavorazione, in parte compensate dall'incremento di 1,6 milioni dei Prodotti Finiti. Le giacenze del magazzino Carta si riducono principalmente nell'area Media Italia per effetto delle minori tirature e per la riduzione del formato del Corriere della Sera (-5 milioni) nonché in Media Spagna (-1,9 milioni). Il magazzino dei prodotti finiti si incrementa per effetto delle giacenze di Varia dell'area Libri.
  • I crediti commerciali ammontano a 392,6 milioni sostanzialmente stabili rispetto ai 393,6 milioni del 31 dicembre 2013. Anche le singole aree di business non presentano apprezzabili scostamenti evidenziando a fronte dei maggiori crediti di Media Spagna (+3,3 milioni correlati agli incrementi registrati nei ricavi pubblicitari dell'ultimo trimestre) e dell'area Funzioni di Corporate ed Altre Attività (+1,8 milioni legati alle attività digitali e dei Sistema Infanzia nel mercato cinese) i decrementi registrati dai crediti dell'area Pubblicità ed Eventi (-3,1 milioni anche in ragione del disimpegno dalle attività di concessionaria su mezzi esteri Blei), dell'area Libri (-1,4 milioni) e di Media Italia (-1,6 milioni).
  • I debiti commerciali al 31 dicembre 2014 sono pari a 395,2 milioni e si confrontano con 373,1 milioni di debiti commerciali al 31 dicembre 2013. All'incremento hanno contribuito pressochè tutte le aree del Gruppo ad eccezione di Media Spagna. In particolare si segnala l'aumento dei debiti commerciali di Pubblicità ed Eventi (+11,1 milioni) sostanzialmente legato alla sottoscrizione a fine 2013 di contratti per la raccolta pubblicitaria con editori terzi, nonché l'incremento registrato dai debiti commerciali di Media Italia (+8,4 milioni), cui si aggiunge l'incremento dei debiti commerciali delle Funzioni di Corporate (+3,4 milioni) anche dovutoa maggiori investimenti.
  • Le altre attività e passività nette, negative per 22,8 milioni al 31 dicembre 2014, si confrontano con altre passività nette pari a 18,2 milioni al 31 dicembre 2013. La variazione ammonta a 4,6 milioni di maggiori passività nette rispetto al 31 dicembre 2013 ed è composta da una flessione degli altri crediti pari a 7,4 milioni, cui si contrappone il decremento degli altri debiti pari a 2,8 milioni. La flessione degli altri crediti è essenzialmente originata per 2 milioni dall'incasso del prezzo pattuito per la cessione di Edition Albert Skira, per 3,2 milioni da una riduzione degli anticipi a fornitori, per 0,7 milioni da minori risconti attivi e per 0,5 milioni dalla svalutazione di crediti diversi. Il decremento degli altri debiti è essenzialmente ascrivibile a minori debiti verso dipendenti (-10,4 milioni) per un diverso modello retributivo adottato in Spagna, in parte compensato dall'incremento dei risconti passivi di Media Spagna e dall'iscrizione del debito verso il Comune di Milano sorto a conclusione del contenzioso per il cambio d'uso dell'immobile di via Solferino, come riclassifica dal fondo rischi a suo tempo stanziato.

I fondi per rischi ammontano a 83,7 milioni e presentano un decremento rispetto al 31 dicembre 2013 pari a 36,2 milioni. Comprendono fondi per vertenze legali in corso ed altri fondi per rischi vari. La variazione è composta da accantonamenti per 22,2 milioni, da incrementi per nuovi ingressi nell'area di consolidamento per 2 milioni, da attualizzazioni per 1 milioni, da incrementi per costi di bonifica di terreni e immobili per 2 milioni, nonché da decrementi per utilizzi pari a 24,6 milioni, da rilasci per 21,3 milioni e da riclassifiche per 17,5 milioni. In particolare i recuperi dei fondi complessivamente pari a 21,3 milioni si riferiscono per 10,6 a fondi per vertenze legali e per 10,7 a fondi per rischi vari. I fondi per vertenze legali sono stati liberati con riferimento a transazioni od esiti giudiziari positivi o sulla base di nuove stime effettuate per tener conto degli sviluppi dei contenziosi e riguardano prevalentemente Media Italia (5,8 milioni) e l'area Funzioni di Corporate e altre attività (1,8 milioni). Il rilascio dei fondi per rischi vari ha natura prevalentemente non ricorrente (per 9,3 milioni) e riguarda gli stanziamenti precedentemente effettuati per tener conto degli oneri non ricorrenti legati ai processi di ristrutturazione. Al progredire dei piani di ristrutturazione e per tener conto della maggior visibilità acquisita, sono state riconsiderate alcune stime originando per taluni piani un recupero di fondi, contestualmente a nuovi accantonamenti su altri piani (4,8 milioni). Le riclassifiche riguardano per 7,7 milioni accordi con il personale ormai definiti, e pertanto classificati come debito, per 5,5 milioni l'importo accantonato per il contezioso sorto con il Comune di Milano per il cambio d'uso dell'immobile di via Solferino classificato tra i debiti in seguito alla conclusione della controversia e per 4,3 milioni l'iscrizione a debito di vertenze legali ormai concluse. Gli accantonamenti prevalentemente riguardano vertenze legali per 6 milioni oneri non ricorrenti per il personale legati ai piani di ristrutturazione in atto per 4,8 milioni, altri oneri non ricorrenti per 7,8 milioni.

Il fondo imposte differite passa da 89,6 milioni al 31 dicembre 2013 a 75,6 milioni al 31 dicembre 2014, principalmente a seguito del rilascio di imposte differite passive riferibili alle variazioni delle aliquote stabilite dalla normativa spagnola. I fondi relativi al personale si incrementano di 2,4 milioni Si rilevano accantonamenti per 2,3 milioni relativi al trattamento di fine rapporto effettuati dalle società con dipendenti inferiori alle 50 unità, cui si aggiunge per le altre società la rivalutazione ISTAT maturata sul trattamento di fine rapporto preesistente all'introduzione del d.lgs. n. 252/2005, nonché ulteriori incrementi per 3,7 milioni dovuti alla valutazione attuariale del trattamento di fine rapporto e 3,1 milioni per variazioni del perimetro di consolidamento e riclassifiche. I decrementi derivanti dagli utilizzi corrisposti al personale uscito nell'anno sono pari a 6,7 milioni.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2014 è negativa per 482,5 milioni in incremento rispetto al 31 dicembre 2013 di circa 8,2 milioni. La variazione registrata è generata essenzialmente dagli esborsi relativi agli oneri non ricorrenti, a nuovi investimenti tecnici, nonché ad acquisizioni di partecipazioni in società di sviluppo multimediale e di ulteriori quote del capitale sociale di Editoriale del Mezzogiorno. Di segno contrario si evidenziano gli incassi di 47 milioni dovuti alla conversione delle azioni di risparmio in azioni ordinarie di categoria A e B, di 30 milioni per la vendita dell'edificio storico di via Solferino, di 2 milioni per la vendita di Editorial d'Art Albert Skira (a credito all'atto di cessione avvenuta nel 2013) di 1,5 milioni per la vendita della partecipata Eurogravure, nonchè il contributo positivo della gestione tipica.

Situazione al 31/12/14 Situazione al 31/12/13 (1)
Patrimonio Risultato Patrimonio Risultato
Patrimonio netto e risultato della Capogruppo 405,3 (117,6) 477,5 (148,4)
Imposte differite su scritture di consolidato (20,8) 2,0 (22,9) (2,8)
Eliminazione del valore di carico delle
partecipazioni consolidate 97,4 10,9 84,4 (96,7)
Eliminazione degli effetti di operazioni compiute tra
società consolidate (213,5) (6,1) (207,2) 29,4
Patrimonio netto e risultato di pertinenza del
Gruppo 268,4 (110,8) 331,8 (218,5)
Patrimonio netto e risultato di pertinenza di terzi 4,6 0,4 3,1 (0,3)
Patrimonio netto e risultato 273,0 (110,4) 334,9 (218,8)

Si riporta di seguito il raccordo tra il patrimonio netto e il risultato d'esercizio della Capogruppo con quelli del bilancio consolidato:

(1) I dati al 31 dicembre 2013 relativi al patrimonio netto e al risultato del consolidato sono stati rivisti per riflettere gli effetti retroattivi dell'adozione dei principi contabili IFRS 10 e IFRS 11 relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal 1° gennaio 2014, come commentato nella nota n. 4.

ALTRE INFORMAZIONI

Causa civile Rizzoli

Con riferimento alla causa instaurata in data 25 settembre 2009 dal Dott. Angelo Rizzoli nei confronti di RCS MediaGroup S.p.A. (quale asserito avente causa per scissione di Gemina S.p.A.), Intesa San Paolo S.p.A (quale successore di Banco Ambrosiano e de La Centrale Finanziaria S.p.A.), Mittel S.p.A., Giovanni Arvedi e Edison S.p.A. (quale successore di Iniziative Me.Ta. S.p.A.) si segnala quanto segue:

  • l'attore aveva chiesto la condanna dei convenuti a restituzioni, a risarcimenti o a indennizzi, che aveva quantificato in una somma compresa fra 650.000.000,00 o 724.015.000,00 euro, oltre al risarcimento dell'ulteriore danno; in particolare il dott. Rizzoli aveva invocato la pretesa nullità dei contratti con i quali la cordata costituita da Gemina S.p.A., Iniziativa Me. Ta. S.p.A., il cav. Giovanni Arvedi e la Mittel S.p.A. avevano acquistato i diritti di opzione prima e le azioni poi, della Rizzoli Editore S.p.A. in parte dallo stesso Angelo Rizzoli e dalla Finriz (riconducibile sempre a Rizzoli) e in parte da La Centrale Finanziaria S.p.A., negli anni 1984, 1985 e 1986.

  • tutti i convenuti, oltre alla società Gemina chiamata in causa da RCS MediaGroup S.p.A., si erano costituiti in giudizio e, nel giugno 2011, la causa era stata trattenuta in decisione. Con sentenza del 12 gennaio 2012 il Tribunale di Milano ha (i) rigettato tutte le domande promosse da Angelo Rizzoli nei confronti dei convenuti; (ii) condannato l'attore a rifondere le spese processuali a ciascun convenuto, quantificando quelle in favore di RCS in euro 10.384,00 per diritti ed euro 1.290.000 per onorari; (iii) condannato Angelo Rizzoli a pagare a ciascuno dei convenuti euro 1.300.000,00 per lite temeraria. In data 17 febbraio 2012 è stato notificato l'atto di appello di Angelo Rizzoli nei confronti di tutte le parti convenute in primo grado.

In particolare con tale atto l'appellante, previa sospensione dell'efficacia esecutiva e dell'esecuzione della sentenza appellata, ha riproposto le domande già formulate in primo grado e, in via subordinata, ha chiesto di annullare la condanna del tribunale di primo grado per lite temeraria e di compensare le spese di lite. All'esito della prima udienza, tenutasi il 14 giugno 2012, il Collegio ha (i) sospeso la sentenza di primo grado limitatamente alle statuizioni relative al pagamento di € 1.300.000,00 per lite temeraria; (ii) respinto l'istanza, proposta da Angelo Rizzoli, di sospensione della provvisoria esecuzione della sentenza con riferimento alle spese processuali; (iii) rinviato la causa all'udienza del 21 ottobre 2014 per la precisazione delle conclusioni. In data 25 novembre 2013 sono iniziate le operazioni peritali, tutt'ora in corso, sui beni oggetto di pignoramento. Si segnala che il data 12 dicembre 2013 il Sig. Rizzoli è deceduto.

All'udienza del 21 ottobre 2014 è stato dichiarato il decesso del Sig. Rizzoli e la Corte d'Appello ha dichiarato l'interruzione del processo. Successivamente a fine gennaio 2015, gli eredi hanno riassunto la causa; all'udienza del 3 marzo 2015 la causa è stata rinviata per la precisazione delle conclusioni al 6 ottobre p.v.

Causa civile VEO Tv

Si segnala che in data 27 novembre 2012 il Tribunal Supremo (ossia il giudice civile di ultima istanza in Spagna) ha emanato una sentenza avente ad oggetto l'annullamento della precedente assegnazione di un multiplex a copertura nazionale a talune società licenziatarie, tra cui la stessa VEO Television S.A.. In data 22 marzo 2013 il Consiglio dei Ministri Spagnolo ha adottato un provvedimento in esecuzione di suddetta sentenza e la segreteria di Stato delle Telecomunicazioni, dipendente dal Ministero dell'Industria, ha indicato il 6 di maggio 2014 come data massima entro la quale cessare le trasmissioni. In conseguenza di questa comunicazione VEO Television S.A. ha cessato la trasmissione di due dei quattro canali che le erano stati precedentemente assegnati a completamento del multiplex.

Il 31 marzo 2014 VEO Television S.A. ha presentato ricorso al Tribunale Costituzionale sollecitando la sospensione cautelare dell'esecuzione della sentenza. Nel mese di dicembre il Tribunale Costituzionale ha rigettato il ricorso.

Il 19 settembre del 2014 é stato approvato il nuovo Piano Tecnico Nazionale della Televisione Digitale Terrestre (TDT). Tale piano prevede una riassegnazione del multiplo digitale tra gli attuali operatori e comprende la convocazione di un concorso pubblico per l'aggiudicazione dei nuovi canali della TDT. Il numero di canali in concorso, le caratteristiche e la data in cui verrà celebrato il concorso stesso non sono stati ancora definiti.

Inoltre in data 24 novembre è stato notificato a Veo un ulteriore ricorso presentato dalla società M&M Infonet Associated sl. contro l'accordo del Consiglio dei Ministri dell'11 giugno 2010 con il quale si

trasforma in licenza la concessione relativa al secondo canale televisivo dei rimanenti due canali che attualmente trasmettono. Veo ha risposto sollecitando la inammissibilità o il rigetto del ricorso stesso.

Il 18 dicembre 2014 il Gruppo Unidad Editorial ha citato in giudizio la Pubblica Amministrazione per responsabilitá patrimoniale per i danni causati come conseguenza della cessazione delle trasmissioni dei due canali televisivi.

Eventi RCS Sport

Nel mese di settembre 2013 la Direzione Amministrazione, Finanza, Controllo di Gestione e Legale della Capogruppo RCS MediaGroup S.p.A., con il supporto della funzione di Internal Auditing, ha effettuato una verifica su alcune transazioni bancarie svolte dalla società controllata RCS Sport S.p.A. con le seguenti entità: Comitato Organizzatore Open d'Italia, Milano City Marathon Club, Associazione Sportiva Dilettantistica Basket Milano, Ciclismo Milano Associazione Sportiva Dilettantistica, Gazzetta Runners Club Associazione Sportiva Dilettantistica (di seguito "entità") oltre al Consorzio Milano Marathon S.r.l..

Ad esito di tale verifica (nell'ambito della quale sono stati conferiti anche specifici incarichi a società di consulenza esterna), in data 10 ottobre 2013, RCS Sport S.p.A. ha depositato presso la Procura della Repubblica di Milano un atto di querela per l'eventuale configurazione dei reati di cui agli artt. 640 c.p., 646 c.p. con le aggravanti di cui all'art. 61, n. 7 e 11, nonché per tutti gli altri reati che la Procura avesse ritenuto di ravvisare.

In data 17 febbraio 2015 è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari ai sensi dell'art. 415 bis c.p.p..

Nell'atto in questione vengono indicate le imputazioni ascritte ai soggetti sotto indagine. In particolare ad una ex dipendente, principale indagata, sono stati contestati molteplici reati di truffa, di falsità in scrittura privata, di calunnia, di malversazione a danni dello Stato ed infine numerose violazioni finanziarie, (in concorso con altri indagati che, all'epoca dei fatti, erano i legali rappresentanti delle Associazioni) quali emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, al fine di evadere le imposte sui redditi o sul valore aggiunto, omessi versamenti IVA, omesse dichiarazioni annuali, occultamento o distruzione di documenti contabili.

Violazioni finanziarie sono state contestate anche all'ex Amministratore Delegato di RCS Sport S.p.A. e all'ex Direttore Generale. Conseguentemente alle imputazioni ascritte a taluni degli indagati, la Procura ha ritenuto doveroso contestare ad RCS Sport S.p.A. l'illecito amministrativo previsto dal D. Lgs. 231/2001, in quanto l'indebita percezione di erogazioni e la truffa in danno dello Stato, sono reati per cui è prevista la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.

Con riferimento a tale contestazione, la società sta valutando la più opportuna linea difensiva al fine di minimizzare tutte le possibili conseguenze negative.

Con atto di citazione notificato in data 1 agosto 2014 RCS Sport S.p.A. ha promosso azione di responsabilità nei confronti dell'ex Direttore Generale e dell'ex Amministratore Delegato per aver cagionato, nell'esercizio delle rispettive funzioni gestorie apicali, un danno alla medesima società. Gli stessi si sono costituiti nei termini di legge, chiedendo entrambi, oltre al rigetto delle domande proposte nei loro confronti, la chiamata in causa di RCS MediaGroup S.p.A. e della compagnia assicurativa AIG Europe Limited per essere da queste tenuti manlevati e indenni da ogni possibile conseguenza dannosa derivante dalla causa promossa da RCS Sport S.p.A..

Il Tribunale di Milano con provvedimento del 27 gennaio 2015, ha disposto lo spostamento della prima udienza al 26 maggio 2015 per consentire ai convenuti la citazione dei terzi. Tale citazione è stata notificata a RCS MediaGroup S.p.A. in data 12 e 19 febbraio u.s.

**********

La Società ha stabilito, con effetto a decorrere dal 7 agosto 2012, di avvalersi delle facoltà previste dall'Art. 70, comma 8, e dall'Art. 71, comma 1-bis, del Regolamento di cui alla Deliberazione CONSOB n. 11971/1999 e successive modifiche.

RISORSE UMANE

Ripartizione numero medio dei dipendenti per area geografica

L'organico medio 2014 del Gruppo RCS risulta essere pari a 4.023 unità, inferiore rispetto all'analogo dato del 2013 (4.594) con una flessione di 571 unità riconducibile anche alla cessione del Gruppo Dada (261 unità).

Escludendo gli organici di Dada dal confronto, il decremento è attribuibile, da un lato all'effetto dei piani di ristrutturazione e alle azioni di efficienza, dall'altro alle operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo effettuate anche mediante acquisizione o cessione di partecipate o rami d'azienda o mediante intervento sulla struttura del portafoglio delle testate editoriali detenute dal Gruppo. Particolarmente significative risultano le riduzioni d'organico dell'area Media Spagna (125 unità), dell'area Media Italia (70 unità, anche a seguito della cessione di alcune testate dell'area Verticali e del disimpegno dalle attività editoriali cinesi di Rizzoli Bejing Advertising e nonostante il consolidamento della società Editoriale del Mezzogiorno e le acquisizioni di RCS Produzioni Padova S.p.A. e di Hotelyo SA), dell'area Libri (78 unità, in relazione anche alla cessione di Edition d'Art Albert Skira, delle attività Collezionabili, della Casa Editrice La Tribuna e nonostante il consolidamento di Adelphi), dell'area 'Pubblicità ed Eventi' (44 unità, in parte dovuto alla messa in liquidazione della società Blei).

In controtendenza si evidenzia l'incremento di organico nell'ambito delle attività estere di 'Funzioni corporate e Altre Attività' (60 unità), a seguito principalmente del consolidamento della società Rizzoli Sfera International Advertising Bejing (44) e di modifiche al contratto di lavoro in Sfera Messico (15 unità) determinate dalla locale riforma del lavoro.

Italia
31 dicembre
Spagna
31 dicembre
Altri paesi Totale
31 dicembre
2014 2013 (2) 2014 2013 2014 31 dicembre
2013
2014 2013 (2)
Media Italia 1.507 1.576 0 2
4
2
5
1.531 1.601
Media Spagna 0 1.422 1.547 0 1.422 1.547
Libri 266 330 0 4
7
6
1
313 391
Pubblicità ed Eventi 199 244 0 1 0 200 244
Funzioni Corporate e altre attività 426 471 3
7
4
5
9
4
3
4
557 550
Totale consolidato 2.398 2.621 1.459 1.592 166 120 4.023 4.333
Attività destinate alla dismissione e dismesse (1)
Dada 0 148 0 2
0
0 9
3
0 261
Totale 2.398 2.769 1.459 1.612 166 213 4.023 4.594

I dipendenti all'estero rappresentano circa il 40% degli organici economici medi complessivi del Gruppo. Di seguito la ripartizione del numero medio dei dipendenti per area geografica.

(1) In data 7 agosto 2013 è stato ceduto il Gruppo DADA

(2) Dati rivisti per tener conto degli effetti retroattivi dell'adozione dei principi contabili IFRS10 e IFRS11 relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal primo gennaio 2014 come commentato nella nota n° 4.

L'organico puntuale al 31 dicembre 2014 del Gruppo RCS è inferiore al dato del 31 dicembre 2013 di 13 unità. La dinamica dell'organico è stata caratterizzata dal prosieguo delle azioni di efficienza, da assunzioni, in coerenza con quanto previsto dal piano strategico di Gruppo, e da operazioni di variazione di perimetro tra cui in particolare:

  • il consolidamento della società Editoriale del Mezzogiorno (51 unità), l'acquisizione di RCS Produzioni Padova (39 unità) e la chiusura di Rizzoli Bejing Advertising Co ltd (15 unità) in Media Italia;
  • la cessione del ramo di azienda relativo alla creazione, redazione, impaginazione e commercializzazione delle opere della Casa Editrice La Tribuna (17 unità) e il consolidamento della società Adelphi (26 unità) in area Libri;

il consolidamento della società Rizzoli Sfera International Advertising Bejing (43 unità) in 'Funzioni Corporate e altre attività'.

A partire dall'ultima parte del primo semestre del 2013 è stata inoltre avviata in Italia la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, l'effetto della quale non è recepito nella determinazione degli organici medi (20 le persone in CIGS al 31 dicembre 2014). L'organico puntuale del Gruppo RCS al 31 dicembre 2014, al netto degli organici relativi alla Cassa Integrazione di cui sopra, è pari quindi a 3.920 persone.

Inoltre, a seguito dell'accordo sindacale siglato il 14 febbraio 2014, 142 giornalisti afferenti le aree Media Italia (per le attività di Verticali) e 'Funzioni Corporate e Altre Attività' (Sistema Infanzia) lavorano da marzo 2014 in regime di solidarietà con una riduzione dell'orario di lavoro fino ad un massimo del 30%.

Italia
31 dicembre
Spagna Altri paesi Totale
31 dicembre 31 dicembre 31 dicembre
2014 2013 2014 2013 2014 2013 2014 2013
Media Italia 1.510 1.508 0 8 2
9
1.518 1.537
Media Spagna 0 1.421 1.418 0 0 1.421 1.418
Libri 271 257 0 0 3
8
5
7
309 314
Pubblicità ed Eventi 200 199 0 0 1 0 201 199
Funzioni Corporate e altre attività 371 389 3
7
4
5
8
3
5
1
491 485
Totale consolidato 2.352 2.353 1.458 1.463 130 137 3.940 3.953

L'evoluzione dell'assetto organizzativo

L'assetto organizzativo di RCS nel corso del 2014 è stato caratterizzato dalla messa a regime del nuovo modello organizzativo introdotto nel corso del 2013 con l'obiettivo di razionalizzare la struttura per consentire sia la focalizzazione sullo sviluppo dei power brand, sia la valorizzazione delle potenzialità insite nei business in crescita sia il potenziamento dell'offerta digitale.

La strategia per le risorse umane è stata quindi definita nelle seguenti principali linee d'azione:

  • ridefinizione di strutture e processi operativi al fine di supportare adeguatamente lo sviluppo di nuovi business o prodotti, tra cui in particolare:
    • riorganizzazione delle redazioni e delle unità di marketing di Verticali coerente con il riassetto del portafoglio mezzi, con particolare riguardo al segmento arredamento, anche attraverso la valorizzazione dei contenuti sul web, e al segmento viaggi, con il potenziamento dei servizi e-commerce;
    • costituzione, nell'ambito della business unit Media Italia, di una struttura dedicata allo sviluppo di servizi on-line in ambito betting/gaming, in grado di garantire la sinergia del marchio de La Gazzetta dello Sport con il mondo delle scommesse sportive, in coerenza con la consumer experience sportiva dei lettori/utenti del Sistema Gazzetta;
    • ridefinizione dell'assetto organizzativo di RCS Sport al fine di supportarne lo sviluppo internazionale nell'ambito degli eventi sportivi e costituzione di un nuovo brand (RCS Live) operante nel campo della progettazione e realizzazione di eventi;
    • riorganizzazione in ambito Sviluppo Digitale e Information Technology al fine di migliorare l'efficacia dell'innovazione e il controllo degli investimenti e, in particolare, ridefinizione della struttura Information Technology dedicata allo sviluppo prodotti attraverso il potenziamento delle funzioni di Project management e Quality Assurance.
  • Implementazione di progetti di efficienza volti all'ottimizzazione dei processi operativi e del controllo della spesa; in particolare, avvio, di uno specifico cantiere di interventi in ambito Amministrazione, Finanza e Controllo finalizzato al miglioramento dell'efficienza interna ed al raggiungimento di una maggiore flessibilità operativa, attraverso l'ottimizzazione dei processi di consuntivazione contabile, di pianificazione e controllo.

Proseguimento, da un lato dei Piani di efficienza e ristrutturazione in Spagna e in Italia, dall'altro di una politica di rinforzo su competenze manageriali e digitali.

Sviluppo competenze e formazione

Nel corso del 2014, RCS MediaGroup ha erogato 57 mila ore di formazione dedicate allo sviluppo e al sostegno delle professionalità interne agendo nell'ambito del consolidamento delle competenze ritenute strategiche per lo sviluppo degli obiettivi di Piano.

Gli interventi formativi hanno continuato il processo di conversione e aggiornamento delle professionalità sulle tematiche digitali e sull'evoluzione del mondo dei media con corsi quali: E-Commerce, Mobile Marketing, User Experience e Social Media Marketing.

Sono stati progettati workshop ad hoc e corsi di formazione come quello di Change Management, volti ad accompagnare le risorse all'interno dei processi di cambiamento legati inevitabilmente alla trasformazione degli scenari di riferimento.

Un particolare focus è stato dato alla diffusione e all'aggiornamento delle tematiche relative al Project Management attraverso percorsi strutturati che potrebbero condurre, per alcune risorse, all'ottenimento di prestigiose certificazioni riconosciute a livello globale (PMI) e a corsi tecnici e specifici come quelli sul PM Agile.

Nell'ambito delle redazioni è proseguito il piano di aggiornamento tecnico e professionale con uno specifico accento all'integrazione delle redazioni con il mondo on-line (tramite corsi quali ad esempio Videogiornalismo, Diritto digitale, Scrivere per i media: Creare un prodotto multimediale). Sono stati inoltre introdotti corsi relativi a Soft Skills volti a promuovere l'integrazione ed il lavoro di squadra tra i quali si ricorda il corso Lavorare in Gruppo e sono stati creati momenti di contatto e confronto con professionisti di settore per fornire scenari di riferimento utili nell'attività di redazione (come ad esempio i corsi Tutela dei Consumatori e Lettura di Bilancio).

In ottemperanza alle disposizione normative in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, è proseguita l'azione formativa rivolta a lavoratori, preposti ed alla popolazione dirigenziale, attraverso un percorso formativo realizzato in parte in modalità e-learning ed in parte attraverso una specifica formazione in aula.

Nel 2014 è stato inoltre erogato un corso formativo in modalità e-learning che ha coinvolto tutta la popolazione dipendente per assicurare alle risorse la corretta conoscenza del Decreto Legislativo n. 231/01 sulla responsabilità amministrativa delle società e dei Modelli di organizzazione, gestione e controllo, adottati dalle società del Gruppo per disciplinare regole, procedure e comportamenti dei soggetti aziendali.

Le relazioni industriali

Italia

Sul fronte delle relazioni sindacali nel corso dell'anno 2014 si sono attuati una serie di confronti sui diversi livelli nazionali ed aziendali, finanche per area aziendale e società, volti a consolidare le linee strategiche, gli obiettivi e le azioni previste in tutte le aree del Gruppo nel Piano 2013-2015, in particolare si è data enfasi in tutti i contesti alla necessità di ricercare continuativamente efficienza al fine di reperire risorse da destinare ai progetti di sviluppo dei prodotti e dei ricavi.

Nel corso dell'anno 2014 RCS MediaGroup ha dato attuazione all'accordo sindacale siglato il 24 maggio 2013, con conclusione prevista a maggio 2015, utilizzando gli ammortizzatori sociali di legge autorizzati dagli enti competenti e gli altri strumenti concordati (riorganizzazione, outsourcing di attività, la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria anche finalizzata al prepensionamento, l'incentivazione all'esodo su base volontaria ed interventi di riduzione dei compensi).

L'impiego combinato di tali strumenti nei diversi accordi è stato definito con riferimento alle specificità ed alle necessità delle singole aree aziendali.

Con le diverse componenti sindacali si è avuto un confronto continuo volto a monitorare congiuntamente l'implementazione di detti accordi sopracommentati.

Nella Divisione Media, sono stati ultimati i passaggi amministrativi finalizzati all'ottenimento dei prepensionamenti (in data 28 ottobre per il Corriere della Sera e 29 ottobre per La Gazzetta dello Sport ) con il perfezionamento presso il Ministero del Lavoro degli accordi sindacali interni. Dal 31 ottobre sono così iniziati i prepensionamenti nei due quotidiani che proseguiranno, rispettivamente, fino al termine degli stati di crisi in essere (31 ottobre 2015 per il Corriere della Sera e 31 dicembre 2015 per la La Gazzetta dello Sport). Si è invece concluso nel luglio 2014 il prepensionamento dei poligrafici con 63 uscite.

Per l'area dei Verticali il 14 febbraio 2014 è stato raggiunto un accordo nazionale con Fnsi per la gestione degli esuberi giornalistici derivanti dalle chiusure delle testate effettuate nell'estate 2013. L'accordo prevede l'applicazione per 24 mesi del contratti di solidarietà al 30% (la percentuale massima autorizzata da Fnsi) e la richiesta di accesso al prepensionamento per 15 unità non appena verranno individuati i relativi fondi governativi.

Nel mese di febbraio 2014 è stato anche chiuso lo stato di crisi biennale della testata City (che aveva appunto sospeso le pubblicazioni nel febbraio 2012) e sono stati gestiti gli ultimi esuberi attraverso trattative individuali.

Nel mese di luglio 2014 è stato firmato l'accordo di durata biennale per la cassa integrazione di circa dodici giornalisti di RCD.

Il primo settembre 2014 RCS Produzioni Padova ha acquisito il polo di stampa di Padova, completando così l'assetto industriale di RCS. Nella società RCS Produzioni Padova è stato attivato un contratto di solidarietà difensiva per 12 mesi, prorogabile di ulteriori 12, siglato all'atto dell'acquisizione del ramo d'azienda.

Nel corso dell'anno si sono registrate alcune giornate di sciopero delle diverse componenti giornalistiche; tra queste si segnalano 2 giorni dei giornalisti de La Gazzetta dello Sport e un giorno per uno sciopero nazionale dei poligrafici.

Nel mese di giugno, con il perfezionamento dell'accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Giornalistico, è stata modificata la regolamentazione dell'istituto del fondo cosiddetto "ex-fissa" escludendone i giornalisti con meno di 15 anni di anzianità.

Per quanto concerne la contrattazione collettiva si evidenzia il rinnovo ad ottobre del Contratto Collettivo Nazionale Grafico Editoriale, mentre sono in corso a livello nazionale le trattative di rinnovo per il Contratto Poligrafico, scaduto ormai da tempo.

Spagna

Nel corso del 2014, Unidad Editorial ha intrapreso un processo di rinegoziazione del modello retributivo con la proposta in un unico Contratto Collettivo riguardante la maggior parte delle Società. In seguito a tale percorso negoziale, il 30 giugno 2014, si è raggiunto un primo accordo con le rappresentanze dei lavoratori sui seguenti aspetti principali: una riduzione strutturale delle retribuzioni con una percentuale massima dell'8,5% sulla base della retribuzione fissa lorda e in alternativa un piano di incentivi per coloro che non avessero accettato tale riduzione retributiva (gli incentivi hanno riguardato complessivamente 17 persone).

Nell'ambito del medesimo accordo si è convenuto che tale accordo avrà validità sino al dicembre 2017, ottenendo un duplice effetto: limitare nuove riduzioni delle retribuzioni dei lavoratori in forza al 30 giugno a fronte di un impegno ad azzerare gli incrementi sulle componenti contrattuali delle retribuzioni.

Subito dopo l'accordo del 30 giugno, è stato concordato con le rappresentanze dei lavoratori di proseguire il percorso di trattativa per un'armonizzazione complessiva riguardante la maggior parte dei temi contrattuali e una negoziazione individuale degli aspetti retributivi e di orario di lavoro in ciascuna delle società del gruppo Unidad Editorial. Questo processo, attualmente in corso, dovrà essere completato entro il 31 dicembre 2015.

Nel corso del 2014 è stata rinnovata la direzione aziendale con l'ingresso del nuovo Direttore Generale e con l'uscita di alcune figure di primo piano, tra cui il direttore di El Mundo.

AMBIENTE

In linea con quanto effettuato negli anni passati il Gruppo RCS ha proseguito anche nel 2014 l'impegno in campo ambientale attraverso il completamento delle azioni iniziate e mettendo in campo nuove attività destinate ad incrementare i propri sforzi in questo ambito.

Gli obiettivi che RCS si è posta si concretizzano verso due linee di azione:

  • l'utilizzo delle risorse ambientali sempre più attento mediante l'intervento nei processi aziendali, negli impianti, negli edifici e nelle attrezzature in genere utilizzate;
  • l'attenzione e lo stimolo a comportamenti sempre più eco-sostenibili e orientati al rispetto delle tematiche ambientali affinché le singole azioni possano sviluppare circoli virtuosi a livello aziendale.

Indicatori di performance ambientale

Si riportano di seguito alcuni dati di valutazione dell'efficienza energetica e della tutela ambientale riguardanti:

  • rifiuti
  • acqua
  • energia
  • emissioni atmosferiche, elettromagnetiche.

Le informazioni sono state ricavate elaborando i dati gestionali disponibili e sono estese alle aree di attività del Gruppo con le limitazioni indicate in ogni capitolo.

I dati relativi allo stabilimento di Padova fanno riferimento al periodo (settembre-dicembre 2014).

Rifiuti

Il Gruppo RCS opera prevalentemente in Italia e Spagna.

Nell'ambito di questi paesi è stato sviluppato un sistema di tracciatura dei rifiuti (obbligatorio per legge in Italia dove i rifiuti conferiti devono essere anche contabilizzati in appositi registri in presenza di determinati requisiti). Tale rilevazione sistematica oltre a consentire il monitoraggio di quanto conferito alle discariche, favorisce l'adozione di opportuni interventi volti alla riduzione degli sprechi.

I rifiuti sono originati dalle strutture generali del Gruppo e solo in Italia anche dai processi produttivi. Unidad Editorial ha infatti conferito a terzi le attività di stampa.

I dati indicati nella tabella si riferiscono alle quantità di rifiuti conferiti dalle sedi con oltre 100 addetti in Italia. Il confronto dei dati del 2014 con i due anni precedenti è ancora influenzato dal processo di accentramento delle sedi adibite ad ufficio.

RIFIUTI CONFERITI DALLE SEDI RIFIUTI CONFERITI DALLE SEDI
NELL'ESERCIZIO 2014 NELL'ESERCIZIO 2013 % Variazioni
carta e cartone kg 673.710 854.950 (21,2)%
toner kg 780 180 >100%
misti kg 8.900 22.390 (60,3)%
ingombranti kg 39.560 22.300 77,4%
apparecchi fuori uso kg 861 1.300 (33,8)%
neon kg 315 310 1,6%
batterie al piombo kg 3.130 40 n.s.

La tendenza alla diminuzione della raccolta di carta e cartone evidenziata dalle attività non produttive, è proseguita anche per il 2014 e analogamente al passato deriva dalla sempre maggiore attenzione all'utilizzo di questo bene. In particolare l'uso delle stampanti negli uffici è stato riconsiderato per favorire l'utilizzo più

consapevole delle stampanti multifunzione a scapito di quelle personali con un effetto positivo di riduzione degli acquisti di carta. Questo sforzo è passato anche attraverso una campagna di comunicazione che ha sensibilizzato i dipendenti ad un uso più responsabile delle attrezzature d'ufficio. Inoltre sono state implementate ulteriori politiche volte alla riduzione del consumo di carta come ad esempio la dematerializzazione dei documenti con la creazione di un sistema di archiviazione centrale che permette la ricerca e la trasmissione di copie in via digitale.

Per quanto riguarda il sensibile incremento evidenziato dal conferimento dei rifiuti di batterie al piombo questo è strettamente correlato allo smaltimento del materiale anche correlato alla chiusura delle sedi.

Le voci in riduzione confermano non solo l'attenzione del Gruppo al riciclo, ma anche il rinnovo dei processi aziendali e l'identificazione di politiche di acquisto volte alla minor creazione dei rifiuti. Le voci in crescita sono da riferirsi allo smaltimento del materiale in giacenza o alla chiusura di alcune sedi.

Di seguito si riportano i dati relativi alle quantità dei principali residui che sono state generate durante l'esercizio 2014 in Spagna:

Unidad Editorial Residui 2014 Residui 2013 % Variazione
Carta K
g
243.760 232.500 4,8%
Residui vari K
g
25.460 33.370 (23,7)%
Frazione gialla (brick) K
g
36.880 35.320 4,4%
Toner K
g
690 990 (30,3)%
Materiale elettronico K
g
1.470 1.930 (23,8)%
Altro materiale K
g
897 471 90,4%
Tubi Fluriescenti Unità 1.336 1.186 12,6%

Unidad Editorial

In Spagna durante il 2014 è continuata la gestione dei residui che ha permesso di raggiungere i seguenti risultati:

  • adempimento rigoroso della normativa comunale e nazionale rispetto alla gestione dei residui non pericolosi e pericolosi;
  • la raccolta differenziata ha permesso la valorizzazione dei residui, dando loro una nuova utilità e destinando alla discarica solamente quelli che non si sono potuti riutilizzare, minimizzando così l'impatto ambientale dei residui generati durante le nostre attività.
Unidad Editorial
n.copie Anno 2014 Anno 2013 % Variazione
Fogli A4 2.988.240 3.076.198 (2,9)%
Fogli A3 487.065 459.639 6,0%
Totale consumo fogli 3.475.305 3.535.837 (1,7)%

Nel 2014 il progetto di reprografia, che riguardava la sostituzione di 160 dispositivi di stampa, fotocopiatrici e fax con 42 dispositivi integrati di nuova generazione, continua a dare buoni risultati evidenziando una riduzione del consumo di carta della sede. La riduzione del numero di copie stampate nel 2014 è stata del 1,7% rispetto all'anno precedente.

Si riportano di seguito i dati relativi alle quantità di rifiuti industriali originati dai principali stabilimenti di stampa italiani per l'anno 2014:

MILANO – Pessano ROMA PADOVA
2014 2014/2013 2014 2014/2013 Set-Dic 2014 2014/2013
Rifiuti pericolosi kg 86.243 (13)% 15.137 32% 0 n.a
Rifiuti non pericolosi kg 228.980 (41)% 245.696 (15)% 30.060 n.a
Rifiuti per riciclo e recupero kg 3.074.358 17% 899.980 11% 531.850 n.a
Totale rifiuti k
g
3.389.581 9% 1.160.813 5% 561.910 n.a

I dati indicati nella tabella si riferiscono alle quantità di rifiuti industriali conferiti ad aziende specializzate ed autorizzate per il recupero o lo smaltimento (contabilizzati nei registri di carico e scarico).

Il Gruppo RCS è iscritto al SISTRI (Sistema di controllo della Tracciabilità dei Rifiuti).

I rifiuti non pericolosi subiscono una riduzione conseguente in particolare al decremento delle copie cartacee prodotte negli stabilimenti di Milano e Roma. La rilevante riduzione evidenziata nello stabilimento di Milano (-41% rispetto all'esercizio 2013) è dovuta all'interruzione dell'utilizzo di una rotativa nonché al pieno utilizzo dei sistemi per il recupero, il filtraggio delle acque di bagnatura. A Roma i rifiuti non pericolosi diminuiscono per riduzione dei reflui di produzione per effetto dei dispositivi di filtraggio delle acque di bagnatura.

A seguito del nuovo formato del Corriere della Sera lanciato a fine settembre i rifiuti riciclabili subiscono un incremento per la maggiore produzione di scarti cartacei dovuti al rifilo delle copie.

Nel sito di Milano la riduzione dei rifiuti pericolosi è dovuta alla sostituzione delle sviluppatrici delle lastre con modelli chem-free che producono un refluo considerato non pericoloso, ed alle procedure tecniche e operative adottate nella pulizia grafica delle rotative.

Relativamente al sito di Roma l'incremento dei rifiuti pericolosi è da attribuirsi ad attività straordinarie di manutenzione degli impianti di stoccaggio dell'inchiostro e di smaltimento di apparecchiature in disuso.

Il gruppo Unidad Editorial a partire dall'esercizio 2009, non gestisce più direttamente gli impianti di stampa. Tuttavia aderisce a ECOEMBES, società senza scopo di lucro il cui obiettivo è l'organizzazione di un sistema integrato finalizzato alla raccolta differenziata e al recupero degli imballaggi per poi procedere alla loro successiva trasformazione, riciclaggio e valorizzazione.

A tal fine Unidad Editorial certifica annualmente volumi, pesi e tipologia degli imballaggi utilizzati per il confezionamento dei propri prodotti.

Le società del gruppo Unidad Editorial che generano residui di imballaggio sono Ediciones Cónica, con la pubblicazione del mensile Telva e Unidad Editorial Revistas con il resto di supplementi e riviste del gruppo.

Carta

Per quel che concerne la materia prima carta, largamente utilizzata dal gruppo RCS (Italia e Spagna) si segnala l'importante utilizzo di carta riciclata per i quotidiani i settimanali e i prodotti editoriali dell'area Libri in Italia.

Inoltre il 90% della carta utilizzata proviene da fornitori che garantiscono una gestione controllata dell'intera catena produttiva, dalla scelta delle materie prime alla produzione ed alla distribuzione, con catene di custodia certificate (FSC - Forest Stewardship Council, PEFC - Programme for Endorsement of Forest Certification schemes, SFI - Sustainable Forestry Initiative) e/o l'utilizzo di carta da macero.

La quasi totalità dei fornitori utilizzati dal gruppo garantiscono inoltre l'impegno verso l'ambiente attraverso un processo produttivo eco-compatibile (certificazione ISO 14.001 e/o registrazione EMAS - Eco-Management and Audit Scheme).

Acqua

Le azioni di razionalizzazione dei consumi di acqua negli uffici di Solferino e nella sede di Rizzoli, sono andate oramai a regime consentendo una diminuzione costante dei consumi.

Gli stabilimenti di Milano e Roma riducono il consumo di acqua principalmente a causa del decremento della produzione.

Tuttavia tale andamento è stato accentuato nella sede di Milano per effetto della già citata sostituzione delle sviluppatrici delle lastre con i nuovi modelli chem-free ed al pieno regime di funzionamento dei sistemi di recupero delle acque di bagnatura, nonchè a Roma per l'impianto di filtraggio delle acque di bagnatura e per interventi mirati alla riduzione dei consumi di acqua nelle attività manutentive di pulizia grafica delle rotative e delle sviluppatrici delle lastre.

I dati indicati nelle tabelle si riferiscono al prelievo d'acqua al contatore per gli stabilimenti italiani e per la sede di Unidad Editorial per l'anno 2014:

MILANO – Pessano ROMA PADOVA
2014 2014/2013 2014 2014/2013 Set-Dic 2014 2014/2013
Consumo di acqua 3
m
24.967 (10)% 3.335 (10)% 900 n.a
Unidad Editorial
2014 2013 % Variazione
Consumo di acqua m3 9.868 11.467 (13,9)%

La riduzione del consumo di acqua di Unidad Editorial è direttamente correlata con la modifica dell'impianto di climatizzazione reso più efficiente e da un utilizzo più responsabile da parte dei dipendenti.

Energia

Di seguito si riportano i consumi di energia.

Energia Elettrica

Il Gruppo RCS è impegnato in una politica di contenimento dei consumi di energia elettrica.

In particolare l'utilizzo di tale energia è finalizzato alla climatizzazione e all'illuminazione degli uffici, nonché alle attività di produzione degli stabilimenti in Italia.

I consumi elettrici per le sedi di Via Rizzoli e di Via Solferino sono sostanzialmente stabili rispetto all'esercizio 2013.

L'attività di energy management è stata intensificata nel 2014 attraverso il proseguimento delle iniziative già avviate negli anni passati. Sono state introdotte nuove modalità gestionali degli UPS (Uninterruptible Power Supply), l'utilizzo di lampade a LED per l'illuminazione esterna e la temporizzazione dell'alimentazione degli impianti di climatizzazione. Trattandosi di azioni messe in atto nel corso del 2014 la diminuzione dei consumi non può essere considerata già a regime, ma ha determinato una riduzione in termini di consumi energetici di 700.000 kwh.

Il sito produttivo di Milano, evidenzia una riduzione ulteriore di consumo rispetto al 2013, dovuta all'inutilizzo di una rotativa nell'ultimo trimestre dell'anno.

Per quanto concerne il sito produttivo di Roma, la flessione dei consumi di energia elettrica rilevati complessivamente nell'anno 2014 rispetto all'esercizio 2013, è dovuto al minor impegno degli impianti di produzione come conseguenza delle minori copie stampate oltre alla continua ottimizzazione e razionalizzazione energetica.

I dati indicati nella tabella si riferiscono al prelievo di energia elettrica, rilevati al contatore, dei principali stabilimenti produttivi italiani per l'esercizio 2014:

MILANO – Pessano ROMA PADOVA
2014
2014/2013
2014 2014/2013 Set-Dic 2014 2014/2013
Consumo di energia elettrica kwh 9.539.267 (3)% 5.264.956 (4)% 1.612.400 n.a

La sede spagnola di Madrid ha evidenziato una riduzione dei consumi elettrici del 3% rispetto all'esercizio 2013.

2014 2013 % Variazione
Consumo di energia elettrica kwh 7.235.792 7.458.678 (3,0)%

Energia per riscaldamento

Dal 2010 non sono più presenti sistemi di riscaldamento con combustibili fossili in Via Rizzoli, ma sono utilizzati solo sistemi a pompa di calore che sfruttano, per lo scambio termico, le acque di pozzo.

In Solferino dove sono presenti ancora due caldaie a metano destinate all'acqua sanitaria e alle batterie delle Unità di trattamento dell'aria (UTA), nel 2014 si è assistito alla riduzione dei consumi di metano.

La gestione degli impianti dello stabilimento di Milano e Roma ha mostrato un decremento legato alla temperatura più favorevole registrata nello scorso inverno – primavera.

Emissioni atmosferiche ed elettromagnetiche

Combustibili per autotrazione

Il parco auto di RCS è formato da autovetture in gran parte a gasolio in regola con le normative antinquinamento ed è in costante rinnovamento verso modelli sempre meno inquinanti.

Cambiamento climatico

RCS ha messo in atto le azioni possibili per contenere la produzione di CO2, non solo per quanto riguarda i processi produttivi ma anche i comportamenti dei dipendenti, inserendo nella propria intranet aziendale una sezione sui comportamenti "eco-friendly".

Gli interventi messi in atto in materia di "energy management" contribuiscono al contenimento nei consumi di CO2 ed hanno portato ad una diminuzione di circa 280 tonnellate/anno.

A questo si aggiunge che gli impianti del Gruppo sono privi di sostanze ozono-lesive.

Emissioni elettromagnetiche

L'attenzione del Gruppo RCS al tema delle emissioni elettromagnetiche si sostanzia nella gestione attenta e accurata dei propri impianti, nel rispetto della normativa applicabile, nell'uso e nella ricerca costante di strumenti tecnologici all'avanguardia per l'attività di controllo e di verifica.

Gli ambienti sono monitorati per verificare il soddisfacimento dei limiti di legge.

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE

Rischi relativi agli andamenti del contesto macro-economico

Le attività del Gruppo RCS si svolgono prevalentemente sul mercato europeo, principalmente in Italia e in Spagna. Pertanto i risultati del Gruppo sono esposti ai rischi indotti dall'andamento della congiuntura in questi Paesi e dall'efficacia delle politiche economiche attivate dai diversi Governi per reagire alla congiuntura sfavorevole.

Permane la difficoltà nel prevedere la dimensione e la durata della crisi iniziata nel 2008. Pertanto le attività e le prospettive del Gruppo restano esposte ai rischi indotti dall'instabilità di tale contesto con possibili conseguenze sui risultati economico finanziari del Gruppo.

Il Gruppo RCS ha predisposto un Piano per lo Sviluppo 2013-2015 su base triennale per rispondere alle sfide del mercato attraverso un severo processo di razionalizzazione delle attività, la dismissione di attivi no-core, la concentrazione degli sforzi sulle attività giudicate strategiche, l'aumento della produttività e della flessibilità.

Rischi connessi alla continuità aziendale

Per quanto concerne tali rischi si rinvia al commento riportato in nota n. 6 delle note illustrative della presente Relazione Finanziaria Annuale.

Rischi relativi ai risultati del Gruppo

Tra le attività del Gruppo la pubblicità è l'attività che presenta le maggiori criticità, in quanto risente significativamente dell'andamento del ciclo macroeconomico amplificandone le tendenze e di conseguenza condizionando i risultati del Gruppo in Italia e in Spagna.

Gli andamenti dei mercati pubblicitari, pur con le necessarie differenziazioni, hanno avuto negli ultimi anni un trend omogeneo di decrescita ad eccezione del mercato pubblicitario di internet. Quest'ultimo ha presentato, a partire dalla sua iniziale affermazione e per gli esercizi successivi ad eccezione del 2013, un andamento generalmente in crescita (pur con rallentamenti ed escludendo gli effetti transitori derivanti dall'introduzione di nuove normative in Spagna) anche in presenza di cicli congiunturali sfavorevoli. Solo in Italia nell'esercizio 2013 questo mercato ha manifestato un andamento in contrazione, seppure meno accentuato di quanto evidenziato dalla pubblicità su altri mezzi.

Ciò premesso, la sempre maggior rilevanza della raccolta pubblicitaria tramite internet costituisce ancora per il Gruppo una attenuazione del rischio.

Peraltro si evidenzia come tale segmento di mercato è caratterizzato da una diversa tipologia di concorrenti che erodono progressivamente i margini legati alla pubblicità digitale e da una rapida innovazione, anche tecnologica dei prodotti.

I prodotti editoriali sono coinvolti da diversi anni in una fase di cambiamento, che si sviluppa in una sempre maggiore integrazione con sistemi di comunicazione on-line. Tale transizione determina tensione sulla dimensione delle diffusioni del prodotto cartaceo e la contestuale necessità di adottare appropriate strategie di sviluppo. La crisi congiunturale in atto può ulteriormente amplificare, come peraltro in parte già avvenuto, tali aspetti.

Il Piano per lo Sviluppo 2013-2015 prevede, quale elemento strategico, l'espansione delle attività digitali accompagnata dalla ricerca di nuovi modelli di business più rispondenti alle richieste del mercato. Lo sviluppo di prodotti RCS nativi web potrebbe comportare il rischio di una dipendenza da tecnologie in fase di continua evoluzione.

I risultati del Gruppo sono inoltre influenzati dall'andamento del prezzo delle materie prime, essenzialmente della carta e dai costi dell'energia. Eventuali rialzi nei costi di approvvigionamento potrebbero comportare effetti negativi anche significativi sui risultati del Gruppo.

Gestione dei Rischi finanziari

Il Gruppo gestisce la struttura del capitale e i rischi finanziari in coerenza con la struttura dell'attivo patrimoniale. L'obiettivo del Gruppo è di mantenere nel tempo un rating creditizio e livelli degli indicatori di capitale adeguati e coerenti con la struttura dell'attivo patrimoniale, tenendo conto dell'attuale dinamica di offerta di credito nel sistema Italia che rimane ancora rigida nonostante il miglioramento dello spread dei titoli di stato a lungo termine rispetto a quelli dei paesi europei a più elevato rating creditizio. Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche e alle procedure di gestione durante l'esercizio 2014 rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2013.

Il Contratto di Finanziamento sottoscritto nel 2013 e modificato nell'agosto 2014 definisce dei covenants finanziari di default (a livello di bilancio consolidato di Gruppo) sia con riferimento al valore assoluto della PFN che al rapporto tra PFN ed EBITDA ante oneri non ricorrenti.

In particolare alla fine del 2014 è stato posto il solo covenant di valore assoluto di PFN che non deve superare l'importo di 530 milioni di euro. Nella fattispecie questo covenant definisce un rischio a cui il Gruppo è soggetto in quanto, nonostante il livello di PFN sia stato definito in coerenza con il Piano triennale, eventuali mutamenti dello scenario macroeconomico alla cui ciclicità il Gruppo è esposto e di business a cui il Gruppo deve far fronte per ragioni competitive, potrebbero determinare degli effetti negativi sulla posizione finanziaria netta, cui si aggiungono i rischi connessi alle tempistiche previste per la cessione degli Assets No Core, previste dal Contratto di Finanziamento da concludere entro il 30 settembre 2015 per un importo complessivo non inferiore a 250 milioni. Si ricorda che il mancato rispetto di queste condizioni può essere sanato con l'esercizio della delega data al Consiglio di Amministrazione per la differenza tra l'Aumento di Capitale deliberato di 600 milioni e quanto realizzato di 490 milioni.

Per maggiori dettagli sui covenant finanziari previsti dal contratto di finanziamento si rinvia al paragrafo "Integrazioni su richiesta Consob ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del D.lgs. 58/1998, del 27 maggio 2013" della presente Relazione Finanziaria Annuale.

Al rischio di mercato e di business si aggiunge per il Gruppo RCS l'esposizione a una varietà di rischi finanziari: rischi di mercato (quali il rischio di tasso di interesse, e in minor misura rischio di cambio, mentre non è esposto al rischio di prezzo), rischio di liquidità e rischio di credito. La società monitora costantemente i rischi finanziari connessi alle proprie attività e a quelle relative alle proprie società controllate.

Rischi connessi ai rapporti con i dipendenti ed i fornitori

Le attività del Gruppo comprendono prevalentemente attività editoriali, attività giornalistiche e attività di stampa. I rapporti con i dipendenti sono regolati da leggi, contratti collettivi ed accordi integrativi aziendali; la normativa giuslavoristica in vigore prevede comunque una consultazione ed in molti casi una negoziazione con la controparte sindacale per la revisione dell'organizzazione e dell'organico, rendendo complesso il processo di ottenimento della flessibilità necessaria al business negli assetti organizzativi, in particolare per la divisione Quotidiani.

Astensioni dal lavoro o altre manifestazioni di conflittualità da parte di alcune categorie di lavoratori (in particolare giornalisti e poligrafici, tenuto conto della rapidità del ciclo economico del prodotto), possono determinare interruzioni e se protratte nel tempo disservizi tali da incidere sui risultati economici del Gruppo.

La principale materia prima del Gruppo è la carta. Il mercato della carta è di tipo oligopolistico. La congiuntura macroeconomica riducendo i margini di profittabilità delle cartiere potrebbe portare alla chiusura di alcune di esse accentuando l'aspetto oligopolistico del mercato e generando tensioni sui prezzi e difficoltà nell'approvvigionamento, nonché dipendenza dai fornitori, in particolare per la carta rosa.

Rischi connessi all'implementazione delle linee strategiche del Piano per lo Sviluppo

Le linee strategiche adottate con il Piano per lo Sviluppo 2013-2015 prevedono tra l'altro uno sviluppo del Gruppo tramite accordi di collaborazione, accordi commerciali e/o societari, anche per mezzo di Joint Venture, nonché la focalizzazione degli investimenti sul core business di Gruppo, la cessione di alcune attività giudicate non strategiche e la valorizzazione di immobilizzazioni non strettamente connesse al processo produttivo. In presenza di un contesto macroeconomico sfavorevole e di una particolare volatilità dei mercati le operazioni descritte potrebbero richiedere tempi più lunghi di quelli previsti o essere realizzate con modalità non pienamente soddisfacenti per il Gruppo.

Inoltre gli obiettivi fissati con il Piano per lo Sviluppo 2013-2015 prevedono il recupero di redditività anche tramite interventi di razionalizzazione degli organici di Gruppo. I rischi connessi ai rapporti con i dipendenti e l'evolversi della normativa in vigore potrebbero comportare tempi più lunghi di quelli previsti o essere realizzati con modalità non soddisfacenti per il Gruppo.

Rischi relativi alla Capogruppo

La Capogruppo, è esposta nella sostanza, ai medesimi rischi e incertezze sopra descritti con riferimento al Gruppo stesso.

ANDAMENTO ECONOMICO DEI SETTORI DI ATTIVITA'

MEDIA ITALIA

Il settore Media Italia raggruppa le attività della preesistente area Quotidiani Italia, ad eccezione di RCS Sport, le attività della preesistente area Periodici, ad eccezione di Sfera, e le attività dell'area 'Attività Televisive'.

Il settore Media Italia è stato costituito a partire dal mese di gennaio 2014, in coerenza con la nuova organizzazione strategica del Gruppo, ed è dedicato all'attività di edizione, produzione e commercializzazione dei prodotti editoriali delle testate Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport e dei prodotti editoriali Verticali ed integrati.

Il Corriere della Sera, testata di informazione generale leader a livello nazionale, comprende un articolato ed integrato sistema di mezzi di informazione su carta e digitali, che includono il quotidiano nazionale, un network di testate locali, il settimanale Sette, dorsi e supplementi tematici e di servizio, nonché il sito web corriere.it.

La Gazzetta dello Sport è la testata leader nell'informazione sportiva e si articola su un integrato sistema di mezzi di informazione, che include il quotidiano nazionale, il settimanale Sportweek, dorsi e supplementi tematici e il sito web gazzetta.it.

L'area di business dei prodotti editoriali Verticali ed integrati è dedicata all'attività di edizione, produzione e commercializzazione dei prodotti editoriali relativi a 10 testate periodiche, tra settimanali, mensili, bimestrali e trimestrali con un ampia offerta di testate periodiche Femminili (IO Donna, Io Donna Fashion Book, Amica), di Arredamento (Living e Abitare), Familiari (tra cui Oggi e Io Cucino), Maschili & Lifestyle (Style Magazine, Style Piccoli e Dove) ed è attiva in ambito multimediale attraverso i siti e le diverse attività multimediali (Living.corriere.it, Iodonna.it, Amica.it, Oggi.it, Doveviaggi.corriere.it, Style.corriere.it e Doveclub.it).

Nel corso del 2013 RCS ha ceduto a PRS S.r.l., con effetto dal 1° agosto 2013, i rami di azienda relativi all'attività di edizione delle testate periodiche Astra, Novella2000, Visto, OK la Salute Prima di Tutto nonché del cosiddetto "Sistema Enigmistica" che comprende le testate Domenica Quiz, Domenica Quiz Mese, Sudoku Top, Piramide Enigmistica, Quizissimo, Cruciverba Top, Corriere Enigmistica, Corriere Enigmistica Junior, Hobby Puzzle, Quiz Ermetici.

Tra luglio e settembre 2013 è stata inoltre sospesa la pubblicazione di sei testate che hanno maggiormente risentito degli effetti negativi dell'andamento del mercato e precisamente: A, Brava Casa, Max, l'Europeo, Yacht & Sail e Style Golf, mentre più recentemente (marzo 2014) è stata sospesa per le stesse ragioni la pubblicazione de Il Mondo. Sono state inoltre inoltre sospese, nel secondo semestre 2013, le testate Casamica, Case da Abitare e il portale At-Casa.

Il settore Media Italia comprende anche le attività televisive in Italia, realizzate attraverso la società Digicast, che opera nel settore delle emittenti televisive satellitari con un'offerta di 5 canali su piattaforma SKY: Lei (canale 127), Dove (canale 412), cui si aggiungono il canale "Option" Caccia (canale 235), Pesca (canale 236) e Lei+1 (canale 129). Ai canali si affiancano i siti web del Gruppo RCS a loro volta sempre più integrati con le testate periodiche del Gruppo RCS.

Al settore Media Italia fanno capo inoltre le attività di sviluppo delle testate sui media digitali, nonché, tramite la società Trovolavoro S.r.l., il segmento di mercato dedicato alla ricerca di personale. Inoltre all'area fanno capo le attività di classified tra cui Trovocasa.

L'area dei prodotti editoriali Verticali ed integrati è stata rafforzata a fine 2013 con l'acquisizione del 51% di Hotelyo SA, operante nel settore viaggi on-line in modalità 'flash sales', a catalogo e 'taylor made' oltre ad offerte nell'alta gamma.

Nel primo trimestre 2014 il settore Media Italia arricchisce la propria offerta video con l'ingresso di YouReporter.it, leader in Italia per i video user generated, attraverso l'acquisizione del 100% della società Polis Medialink S.r.l., editrice del portale YouReporter.it.

Al settore Media Italia fanno capo anche le edizioni locali delle due testate quotidiane. In particolare si evidenzia l'acquisizione di un'ulteriore quota di partecipazione nel capitale sociale di Editoriale del Mezzogiorno S.r.l.. A seguito di tale operazione RCS ha acquisito il controllo della partecipata cui fa capo l'edizione del Corriere del Mezzogiorno Campania, Corriere del Mezzogiorno Bari e Puglia tra i primi quotidiani locali per diffusione, nonché la testata periodica settimanale Mezzogiorno Economia.

4° trimestre 2014 4° trimestre 2013 Variazione % Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione %
(in milioni di euro)
Ricavi editoriali 72,8 69,3 5,1 287,8 298,3 (3,5)
Ricavi pubblicitari (3) 66,5 70,1 (5,1) 219,5 234,3 (6,3)
Ricavi editoriali diversi 8,3 7,3 13,7 24,6 24,4 0,8
Totale ricavi vendite e prestazioni (1) (2) 147,6 146,7 0,6 531,9 557,0 (4,5)
EBITDA ANTE ONERI NON RICORRENTI 34,0 28,3 20,1 61,5 38,9 58,1
EBITDA 32,0 26,2 22,1 60,1 (21,0) >100
(1) di cui prodotti collaterali: 23,6 17,1 76,9 67,1

Principali dati economici

(2) I ricavi collaterali al 31 dicembre 2014 pari a 76,9 milioni sono attribuibili per 70,4 milioni ai ricavi editoriali, per 5,2 milioni ai ricavi editoriali diversi e per 1,3 milioni ai ricavi pubblicitari (al 31 dicembre 2013 pari a 67,1 milioni erano attribuibili per 62,9 milioni ai ricavi editoriali, per 3,3 milioni ai ricavi editoriali diversi e per 0,9 milioni ai ricavi pubblicitari). I ricavi collaterali nel quarto trimestre 2014 pari a 23,6 milioni sono attribuibili per 20,8 milioni ai prodotti editoriali, per 2,6 milioni ai ricavi editoriali diversi e per 0,2 milioni ai ricavi pubblicitari (nel quarto trimestre 2013 erano pari a 17,1 milioni erano attribuibili per 15,9 milioni ai prodotti editoriali, per 0,9 milioni ai ricavi editoriali diversi e per 0,3 milioni ai ricavi pubblicitari).

(3) I ricavi pubblicitari al 31 dicembre 2014 comprendono 208,6 milioni realizzati tramite la concessionaria di pubblicità, al netto del margine trattenuto dalla concessionaria (223,2 milioni al 31 dicembre 2013).

Andamento del mercato

Il mercato pubblicitario a fine dicembre 2014 risulta in contrazione del 2,5% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. Per il mezzo stampa si registra un calo complessivo dell'8,5%, con i quotidiani in flessione del 9,7%, con un andamento negativo sia per la commerciale nazionale sia per la raccolta locale, ed i periodici in calo del 6,5% (Fonte Nielsen) confermando il trend negativo degli ultimi mesi. Il comparto on-line risulta in crescita del 2,1% rispetto all'anno precedente. Il mercato pubblicitario della Televisione generalista (fonte Nielsen) risulta complessivamente in linea rispetto allo stesso periodo del 2013.

Sul fronte diffusionale in Italia continua, anche nel 2014, la tendenza non favorevole del mercato dei prodotti cartacei per l'accelerazione delle vendite in versione digitale e multimediale e per l'aumento dei prezzi delle testate principali verificatosi nel corso della seconda parte del 2013 e nei primi mesi del 2014.

In particolare i quotidiani di informazione generale (con diffusione superiore alle 90 mila copie) registrano nel 2014 una contrazione delle diffusioni cartacee del 12,5% (Fonte: dati ADS gennaio-dicembre 2014). Nello stesso periodo, la performance de Il Corriere della Sera nel comparto cartaceo risulta lievemente in calo rispetto al mercato (-13,9%). Includendo anche le copie digitali la flessione del mercato è del 3,6% (Fonte: dati ADS gennaio-dicembre 2014) con Il Corriere della Sera in flessione del 5,5%.

I quotidiani sportivi segnano nel periodo gennaio dicembre del 2014 una contrazione del 9,7% (Fonte: dati ADS gennaio-dicembre 2014) rispetto al corrispondente periodo del 2013, mentre La Gazzetta dello Sport registra nel periodo un calo del 7,3%. Includendo anche le copie digitali la flessione del mercato è del 9,4% con La Gazzetta dello Sport in flessione dell'1,4%.

L'audience medio delle televisioni satellitari a pagamento a dicembre 2014 è in calo del 2,5% rispetto al pari periodo dell'anno precedente (Fonte interna da elaborazione dati Auditel – dati Audience Media Giornaliera calcolata su emittenti a pagamento rilevate), raggiungendo a dicembre 2014 una quota pari a circa il 7,05% dell'audience totale della Televisione, in calo di circa il 3,4% rispetto al pari periodo dell'anno precedente (Fonte interna da elaborazione dati Auditel – Share calcolata su emittenti a pagamento rilevate).

Andamento della gestione

I ricavi netti consolidati del settore Media Italia al 31 dicembre ammontano a 531,9 milioni, in flessione di 25,1 milioni (-4,5%) rispetto allo stesso periodo del 2013. Escludendo dal confronto le testate periodiche cedute nel 2013 il decremento si attesta a 9,4 milioni (-1,7%) sia per la contrazione della raccolta pubblicitaria sia per il calo delle vendite in edicola, indotto dal calo generale dei consumi ed in particolare del mercato di riferimento, solo in parte compensati dall'aumento del prezzo delle testate cartacee, dal buon andamento delle opere collaterali e dalle iniziative introdotte nel periodo con l'obiettivo di contrastare il trend del settore, potenziando l'offerta editoriale delle due testate quotidiane del Gruppo in Italia e dei verticali.

I ricavi digitali dell'area sono pari a 73,4 milioni e rappresentano il 13,8% dei ricavi complessivi del settore, in linea rispetto al medesimo periodo 2013.

I ricavi editoriali del settore Media Italia ammontano a 287,8 milioni, registrando una flessione del 3,5% rispetto all'anno precedente. A perimetro omogeneo, scorporando quindi dal 2013 i ricavi delle testate sospese o cedute, i ricavi editoriali risultano comunque in contrazione rispetto all'anno precedente, seppure con una discesa di modesta entità (0,7 milioni pari a -0,2%). In particolare i ricavi editoriali del Sistema Corriere e del Sistema Gazzetta evidenziano un trend in crescita rispetto al 2013, a causa sia del buon andamento delle opere collaterali lanciate negli ultimi mesi, sia del positivo effetto dell'aumento del prezzo di copertina, pur in presenza di un calo nella diffusione delle copie delle testate cartacee. Tale andamento ha permesso di quasi compensare i cali evidenziati dalle altre attività dell'area Media Italia.

I due quotidiani hanno confermato nel 2014 la loro posizione di leadership diffusionale nei rispettivi segmenti di mercato.

Nell'ultimo rilevamento ADS del mese di dicembre, il Corriere della Sera si conferma testata leader nella diffusione complessiva. Il Corriere della Sera contrasta gli effetti del mercato sfavorevole attestandosi a 461 mila copie medie diffuse (-5,5%, pari a 27 mila copie medie - Fonte Interna). Le copie digitali medie sono pari a 126 mila, in crescita del 24,8% rispetto al 2013. Inoltre, Corriere della Sera, sia nella sua versione cartacea che digitale, si attesta in prima posizione tra i principali quotidiani italiani più letti tra i lettori adulti maggiori di 14 anni (Fonte: Audipress).

Le diffusioni totali de La Gazzetta dello Sport nel 2014, pari a 276 mila copie medie, (includendo 54 mila copie medie digitali), sono in calo dell'1,4% rispetto allo stesso periodo del 2013: la crescita delle copie medie digitali (+31,7% rispetto al pari periodo 2013) compensa in parte il calo delle copie cartacee (Fonte Interna). Tra i quotidiani sportivi di maggior rilievo in Italia La Gazzetta dello Sport risulta essere il più letto tra gli adulti, raggiungendo più del doppio dei lettori rispetto ai competitor (Fonte: Audipress).

I ricavi editoriali dell'attività Verticali a perimetro omogeneo (escludendo le testate cedute e sospese nel 2013) diminuiscono di 4,7 milioni rispetto all'esercizio 2013 (-12,3%) soprattutto per effetto dell'andamento sfavorevole del mercato editoriale in generale e dei periodici in particolare.

I ricavi diffusionali del Sistema Femminile sono in riduzione di 0,9 milioni (-11,6%). Il Sistema Arredamento presenta ricavi diffusionali in riduzione per la completa revisione del portafoglio del Sistema avvenuta nel 2013 con sospensione, tra luglio e agosto, delle testate Casamica e Case da Abitare (e quindi presenti nel confronto con il 2013) e il lancio del nuovo Living ad ottobre dello stesso anno, e con la sostituzione del portale At-Casa.it con il nuovo canale casa di Living.corriere.it. Inoltre ad inizio 2014 è stata sospesa la pubblicazione di Abitare (uscito solo il primo numero di gennaio) con un rilancio successivo avvenuto in autunno con l'uscita di 3 numeri (complessivamente quindi 4 uscite in luogo di 8 del 2013).

Il Sistema Familiari presenta minori ricavi diffusionali per -2,5 milioni (-9,8%). Tale riduzione rispetto all'anno precedente escludendo gli effetti della diversa politica di vendita adottata per i prodotti collaterali (con prezzo di vendita inferiore ma con equivalente margine), si attesterebbe a -2,2 milioni rispetto all'anno precedente, di cui -0,5 sono dovuti ai minor ricavi del canale abbonamenti (in seguito ad una nuova politica commerciale). Il sistema Maschili, Viaggi e Life Style presenta una riduzione dei ricavi editoriali (-1,1 milioni) sostanzialmente riconducibile alla sospensione della pubblicazione de Il Mondo.

Nel periodo appena concluso sono proseguiti i programmi di valorizzazione delle testate del settore Media Italia e dei sistemi che ad esse fanno capo.

Tra le principali iniziative del periodo va ricordato che dal 23 settembre il Corriere della Sera ha adottato un formato più piccolo e raccolto, un'impaginazione più moderna, un taglio degli articoli più chiaro e semplice, caratterizzato da un numero maggiore di notizie in esclusiva e maggiori approfondimenti.

Va inoltre menzionato il rinnovamento grafico ed editoriale de La Gazzetta dello Sport che dal 17 novembre propone un'offerta ancora più vicina alle esigenze dei suoi lettori. La Gazzetta dello Sport mette così in primo piano le opinioni e le inchieste delle firme, i racconti, i personaggi, le interviste esclusive ai numeri uno di tutti gli sport esaltando i contenuti con una nuova grafica.

Il Corriere della Sera ha inoltre pubblicato un'edizione speciale "Buongiorno Italia", sia su supporto digitale sia cartaceo, il giorno di Capodanno, dedicando un approfondimento alla lettura e alla condivisione di storie positive, spesso ignorate dai media, che il Corriere della Sera invece è impegnato da tempo a mettere in luce. Tale impegno si è concretizzato anche con il lancio del Corriere Sociale nel quale si amplia ed approfondisce il racconto di un'Italia positiva e generosa incarnata nelle numerose iniziative nel campo del no profit.

Nel sistema de La Gazzetta dello Sport è stato portato a regime il nuovo portale GazzaBet dedicato al mondo delle scommesse che ha raggiunto a fine 2014 i 15 mila utenti registrati.

Complessivamente, le edizioni digitali dei due quotidiani si attestano a circa 180 mila abbonamenti attivi in crescita del 27% rispetto al 2013. Nel 2014 sono state scaricate complessivamente 2,9 milioni di edizioni digitali, in crescita del 37,9% rispetto allo stesso periodo del 2013 (Fonte Interna).

Nel corso del 2014 sono stati raggiunti complessivamente 45,6 milioni di browser unici medi mensili "non duplicati", in crescita del 14% rispetto al 2013. (Fonte Adobe Sitecatalyst). I browser unici medi mensili del sito corriere.it hanno raggiunto i 34,4 milioni (-1% rispetto allo stesso periodo del 2013) ed i browser unici medi nei giorni feriali sono stati pari a 2,3 milioni in calo del 4,5% rispetto al 2013. (Fonte Adobe Sitecatalyst).

Il sito gazzetta.it ha registrato browser unici medi mensili pari a 16,6 milioni (in crescita del 15,5% rispetto al 2013). I browser unici medi nei giorni feriali sono stati pari a 1,3 milioni, in crescita del 20,3% rispetto al pari periodo 2013. (Fonte Adobe Sitecatalyst).

I video on-line erogati nel 2014 su corriere.it hanno quasi raggiunto i 397 milioni, confrontandosi con i 339 milioni del 2013, sottolineando gli effetti e la spinta del nuovo formato grafico del sito. I video on-line di gazzetta.it sono stati pari a 176 milioni rispetto ai 75,8 milioni dello stesso periodo del 2013 beneficiando dell'effetto del campionato mondiale di calcio e della nuova grafica del sito (Fonte: Adobe SiteCatalyst).

Per quanto riguarda le versioni mobile dei due siti, nel 2014 Corriere Mobile ha registrato 6,9 milioni di browser unici segnando una crescita del 126,2% rispetto a quanto registrato nel 2013. Anche Gazzetta Mobile ha raggiunto 4,9 milioni di browser unici, pari ad una crescita del 128,7% rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo del 2013 (Fonte: Adobe SiteCatalyst). Gli abbonamenti attivi paganti a fine dicembre per gli smartphone di Corriere della Sera sono oltre 26 mila (Fonte Interna) con quasi 1,2 milioni di applicazioni scaricate dall'inizio dell'offerta (Fonte Interna).

Anche per quanto attiene ai Verticali continua la crescita dei siti web. In particolare:

  • Nel Sistema femminile il nuovo sito di moda e tendenze Amica.it lanciato il 7 novembre 2013 passa da 2,5 milioni di pagine viste a dicembre 2013 a una media di 2,6 milioni a fine anno 2014. Ottimi sono i risultati del sito IoDonna.it che, a più di due anni dal lancio, ha raggiunto una media
    • mensile di oltre 16,8 milioni di pagine viste nel 2014, evidenziando una crescita del 45% rispetto agli 11,6 milioni di pagine viste nel pari periodo 2013, nonché browser unici pari a 1,5 milioni (+65% rispetto al pari periodo 2013) (Fonte: Adobe SiteCatalyst nel 2014 - Nielsen Site Census/ Adobe SiteCatalyst nel 2013).
  • Nel Sistema Arredamento il sito Living.corriere.it, ha ottenuto, a partire dal lancio, risultati di traffico superiori alle aspettative confermando una leadership di RCS sul mercato on-line del settore evidenziando, nel 2014, con una media mensile di 6,4 milioni di pagine viste e 436 mila browser unici (Fonte: Adobe SiteCatalyst nel 2014 - Nielsen Site Census/ Adobe SiteCatalyst nel 2013).
  • Nel Sistema Familiari si segnala l'ottimo andamento dei principali indicatori di traffico del sito Oggi.it: 53,3 milioni di pagine viste medie mensili a fine dicembre 2014 (+56% rispetto al pari

periodo 2013) e 4 milioni di browser unici (+ 145% rispetto al pari periodo dell'esercizio 2013) (Fonte: Adobe SiteCatalyst nel 2014 - Nielsen Site Census/ Adobe SiteCatalyst nel 2013).

  • Per quanto riguarda invece i Sistemi Maschili, Viaggi e Life Style si evidenzia il lancio del sito DoveClub.it (che offre un servizio di prenotazione di Hotel e pacchetti Tour Operator) all'interno del sistema Dove Viaggi del Corriere della Sera nonché del sito Style.corriere.it lanciato il 25 marzo 2014. A fine dicembre 2014 Style.corriere.it evidenzia una media di 3,1 milioni di pagine viste e 216 mila browser unici.

I ricavi pubblicitari netti dell'Area Media Italia sono pari a 219,5 milioni in calo del 6,3% rispetto all'anno precedente. A perimetro omogeneo, ovvero escludendo i ricavi delle testate periodiche cedute e cessate, la contrazione si attesterebbe al 4,6% rispetto al pari periodo 2013.

La raccolta pubblicitaria complessiva sui mezzi on-line ha raggiunto il 21,5% circa del totale dei ricavi pubblicitari netti.

I ricavi pubblicitari netti del Sistema Corriere della Sera a perimetro omogeneo (includendo supplementi, edizioni locali ed internet) risultano nel 2014 complessivamente in flessione del 10% rispetto allo stesso periodo 2013.

I ricavi pubblicitari netti del Sistema La Gazzetta dello Sport (includendo supplementi e on-line) registrano un incremento dell'8,4% rispetto al pari periodo 2013 beneficiando dei recenti eventi sportivi, oltre che delle iniziative editoriali del periodo.

I ricavi pubblicitari dei Verticali risentono anch'essi del persistente andamento economico negativo e, sempre a perimetro omogeneo, risultano in calo del -10,3% (-5,4 milioni) rispetto al pari periodo dell'anno precedente, con una flessione comunque superiore a quella del mercato per effetto principalmente della contrazione dei ricavi pubblicitari di tutti i Sistemi (Familiari, Femminili e Maschili) ad eccezione del Sistema Arredamento.

I ricavi editoriali diversi ammontano nel 2014 a 24,6 milioni e si presentano in lieve aumento rispetto allo stesso periodo del 2013, essenzialmente per il successo riscosso dalle opere collaterali lanciate da La Gazzetta dello Sport.

Per quel che concerne le Attività Televisive il calo dei ricavi da abbonati del canale Caccia e Pesca è sostanzialmente compensato dalla crescita della raccolta pubblicitaria di Lei e Dove.

Il canale Lei, con un ascolto a dicembre di 8.645 AMR (Audience Media Giornaliera - fonte Auditel) risulta in crescita del 9,2% rispetto al pari periodo dell'esercizio 2013.

Il canale Dove, evidenzia in dicembre un ascolto di 5.315 AMR, in crescita (+33,7%) rispetto al pari periodo del 2013.

Gli abbonati di Caccia e Pesca sono in lieve contrazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, attestandosi a circa 65 mila abbonamenti.

I costi operativi totali, progressivi al 31 dicembre 2014 includendo il costo del lavoro ed escludendo gli oneri non ricorrenti, registrano una riduzione del 4,7% rispetto al 2013, come effetto sia della contrazione dei volumi di vendita, sia delle azioni di continua ricerca di efficienza e di contenimento dei costi, sviluppate con l'obiettivo di contrastare le tendenze non favorevoli del settore ed in particolare la contrazione degli investimenti pubblicitari nel comparto stampa, senza peraltro incidere sulla qualità dei prodotti e dei servizi offerti.

L'EBITDA del 2014, si attesta a 60,1 milioni, in miglioramento di 81,1 milioni rispetto ai -21 milioni del pari periodo 2013. Escludendo dal confronto gli oneri non ricorrenti (pari a -1,4 milioni nel 2014 e -59,9 milioni nel 2013) l'EBITDA risulterebbe pari a 61,5 milioni, in incremento di 22,6 milioni. I minori ricavi pubblicitari ed il calo delle diffusioni sono compensati dalle iniziative speciali attuate nel periodo, dall'aumento del prezzo di copertina delle testate cartacee, dalle continue azioni di recupero di efficienza anche tramite la razionalizzazione delle testate periodiche, dall'effetto dei campionati mondiali di calcio e dal buon andamento delle vendite di prodotti collaterali.

I ricavi complessivi del trimestre ammontano a 147,6 milioni, in crescita dello 0,6% rispetto allo stesso periodo del 2013. Escludendo dal confronto le testate periodiche cedute, i ricavi del trimestre evidenzierebbero una crescita dello 1,2% rispetto al quarto trimestre 2013.

I ricavi editoriali registrati nel quarto trimestre sono pari a 72,8 milioni, in miglioramento dello 5,1% rispetto all'analogo periodo del 2013. Il miglioramento è in larga parte dovuto all'ottima performance delle opere collaterali registrata nel trimestre e all'aumento del prezzo delle due testate Quotidiane.

I ricavi pubblicitari nel quarto trimestre ammontano a 66,5 milioni, confrontandosi con i 70,1 milioni del quarto trimestre 2013 (-5,1%).

I ricavi editoriali diversi ammontano nel quarto trimestre 2014 a 8,3 milioni e si presentano in miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2013, principalmente per effetto di un diversa tempistica di lancio delle opere collaterali de La Gazzetta dello Sport, rispetto al calendario di pubblicazioni del 2013.

L'EBITDA del quarto trimestre si attesta a 32 milioni, in aumento di 5,8 milioni rispetto al corrispondente periodo del 2013. L'EBITDA prima degli oneri e proventi non ricorrenti registrati nel quarto trimestre risulta pari a 34 milioni e si confronta con un EBITDA ante oneri e proventi non ricorrenti e a perimetro omogeneo pari a 29,1 milioni del quarto trimestre 2013. Tale incremento beneficia del buon andamento delle opere collaterali, dell'aumento prezzo delle testate e dalla efficienze realizzate che compensano il calo delle diffusioni e dei ricavi pubblicitari.

MEDIA SPAGNA

Profilo del Settore

Unidad Editorial é uno degli attori principali del settore editoriale nel mercato iberico dove opera con numerosi media e marchi. E' presente infatti nella stampa quotidiana e periodica, nell'editoria libraria, nelle comunicazioni via radio, nella organizzazione di eventi e conferenze (anche in Portogallo) e nella distribuzione con prodotti del proprio portafoglio e con numerosi altri prodotti nazionali ed internazionali attraverso la propria societá di distribuzione.

E' inoltre titolare per il tramite della societá VEO TV, di un multiplex per la trasmissione televisiva digitale nazionale.

Per quanto riguarda il portafoglio prodotti, il Gruppo edita El Mundo, secondo quotidiano nazionale per diffusione, é leader nell'informazione sportiva attraverso il quotidiano Marca, ed é leader nell'informazione economica con il quotidiano Expansión.

E' presente con le proprie testate nel web attraverso le relative pagine, elmundo.es, marca.com e expansión.com.

Sul mercato dei periodici è presente con il femminile Telva e numerose riviste specializzate (Marca Motor, Actualidad Económica, Golf Digest, Historia, Siete Leguas). Nell'editoria libraria opera con le case editrici La Esfera de los Libros e A Esfera dos Livros (Portogallo).

Nella radio è presente con il marchio Radio Marca, prima radio sportiva nazionale. Nella TV digitale emette due canali Televisivi: Canal13 e Discovery Max.

I principali dati economici consolidati
(in milioni di euro) 4° trimestre 2014 4° trimestre 2013 Variazione % Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione %
Ricavi editoriali 38,4 43,0 (10,7) 158,0 179,5 (12,0)
Ricavi pubblicitari 51,3 42,9 19,6 156,7 147,0 6,6
Ricavi editoriali diversi 11,3 12,5 (9,6) 43,4 45,2 (4,0)
Totale ricavi vendite e prestazioni (1) 101,0 98,4 2,6 358,1 371,7 (3,7)
EBITDA ANTE ONERI NON RICORRENTI 22,1 14,6 51,4 27,3 7,0 >100
EBITDA 21,0 11,5 82,6 (0,5) (11,0) 95,5

(1) di cui prodotti collaterali: 1,0 2,2 2,5 13,5 1) I ricavi collaterali al 31dicembre 2014 pari a 2,5 milioni sono attribuibili per 2,2 milione ai ricavi editoriali e 0,3 milioni a ricavi diversi (al 31 dicembre erano pari a 13,5 milioni attribuibili per 13,2 mio ai ricavi editoriali e 0,3 a ricavi diversi). I ricavi collaterali del quarto trimestre 2014 pari a 1,0 milioni sono attribuibili a ricavi editoriali (nel quarto trimestre 2013 erano pari a 2,2 milioni relativi di cui 1,9 attribuibili a ricavi editoriali e 0,3 a ricavi diversi)

Andamento del Mercato

A dicembre 2014, il mercato della raccolta pubblicitaria lorda segna un incremento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2013 (Fonte i2p, Arce Media). Il mercato dei quotidiani evidenzia una flessione dell'1,1%, le riviste segnano un andamento negativo pari all'1,7%; i supplementi calano del 2,8%, mentre internet segna un andamento positivo pari al 5% rispetto allo stesso periodo del 2013.

A dicembre 2014 l'andamento delle vendite sul mercato dei quotidiani é risultato in flessione rispetto allo stesso periodo del 2013. I dati sulle diffusioni progressivi a dicembre (Fonte OJD) concernenti il mercato spagnolo dei quotidiani di informazione generale (quelli con diffusione maggiore di 80 mila copie), presentano una contrazione complessiva del 9,2%. Il calo delle diffusioni dei quotidiani economici nello stesso periodo è pari al 6%. Lo stesso fenomeno si registra sul segmento dei quotidiani sportivi, con un calo del 7,2%.

Andamento della gestione

I ricavi consolidati del 2014 sono pari a 358,1 milioni, evidenziando un decremento di 13,6 milioni (-3,7% ) rispetto allo stesso periodo del 2013. I ricavi digitali dell'area, a dicembre sono pari al 14,1% dei ricavi complessivi con una crescita del 14,9% rispetto al pari periodo 2013.

I ricavi pubblicitari sono pari a 156,7 milioni (+6,6% rispetto al pari periodo 2013). L'incremento favorito principalmente dagli eventi istituzionali (tra cui di particolare rilevanza il XXV Anniversario di El Mundo) ha piú che compensato la flessione della raccolta pubblicitaria nei diversi mezzi di comunicazione. La raccolta pubblicitaria complessiva sui mezzi on-line ha raggiunto il 25% circa del totale dei ricavi pubblicitari netti.

I ricavi editoriali dell'esercizio 2014 raggiungono i 158 milioni in decremento di 21,5 milioni per una generale flessione delle diffusioni, e per minori ricavi dei prodotti collaterali (-11 milioni). Tali andamenti sono solo parzialmente compensati da maggiori ricavi realizzati in ambito digitale. I ricavi editoriali diversi pari a 43,4 milioni presentano un decremento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente di 1,8 milioni dovuto principalmente ai ricavi dell'area TV (-5,4 milioni di euro) per effetto della chiusura di due canali, parzialmente compensato dal positivo andamento dei ricavi dell'area digitale e dagli eventi sportivi realizzati da Last Lap.

I ricavi pubblicitari lordi chiudono con un incremento dell'8,7% rispetto allo stesso periodo del 2013. La raccolta pubblicitaria lorda del comparto quotidiani evidenzia complessivamente un incremento del 9,3%.

El Mundo, con una diffusione media giornaliera, incluse le copie digitali, di circa 181 mila copie (-10,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio) conferma la posizione di secondo quotidiano nazionale. La flessione delle copie tradizionali (-13%) é parzialmente compensata dalla crescita delle copie digitali (+6,1%).

A partire dal 31 gennaio 2014 il direttore editoriale Pedro J. Ramírez, fondatore della testata El Mundo, ha lasciato la guida della testata; la direzione è stata affidata a Casimiro García-Abadillo, già vice-direttore del quotidiano, con l'obiettivo di rilanciarne le diffusioni cartacee e di rafforzarne ulteriormente la leadership digitale.

Le diffusioni del quotidiano sportivo Marca (diffusione media giornaliera di circa 182 mila copie comprese le copie digitali), leader nel settore sportivo, evidenziano una flessione del 3,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio con copie tradizionali in flessione del 5,1% compensate solo in parte dalle buone performance di vendita della versione digitale (+31,8%). Il quotidiano Expansión (diffusione media giornaliera di circa 41 mila copie comprese le copie digitali) é in incremento del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2013.

Le vendite dei prodotti collaterali evidenziano un decremento di 11 milioni rispetto al periodo precedente dovuto principalmente alla riduzione delle vendite di prodotti collaterali abbinati a El Mundo.

Nell'ambito dell'attivitá on-line i browser unici medi mensili (fonte Omniture) di elmundo.es hanno raggiunto la media di 32,8 milioni (+6,3% rispetto ai dati dello stesso periodo del 2013).

A fine dicembre 2014 marca.com raggiunge 37,3 milioni di browser unici medi mensili (+6,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).

I browser unici medi mensili di expansión.com hanno raggiunto nel periodo la media di 6,5 milioni, con una crescita del 21,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Con ORBYT Unidad Editorial si attesta a dicembre alla quota di circa 91 mila abbonati. Dal lancio di ORBYT sono state scaricate circa 135 mila applicazioni per iPhone e circa 273 mila applicazioni per iPad.

Si segnala che per quanto riguarda le attività televisive del Gruppo Unidad Editorial, svolte per il tramite della società VEO Television S.A, i provvedimenti normativi descritti al paragrafo "Altre Informazioni" hanno comportato il blocco delle trasmissioni di due dei quattro canali.

Si segnala inoltre che a seguito della modifica del modello delle attività televisive in Spagna, Unidad Editorial ha in corso una causa per la quale si rimanda al paragrafo "Altre Informazioni" per maggiori dettagli.

Unidad Editorial chiude l'esercizio 2014 con un EBITDA negativo di 0,5 milioni, che si confronta con un risultato dello stesso periodo 2013 negativo per 11 milioni, segnando cosi' un miglioramento di 10,5 milioni. L'EBITDA ante oneri e proventi non ricorrenti risulterebbe positivo per 27,3 milioni e confrontato con un EBITDA omogeneo positivo per 7 milioni relativo allo stesso periodo 2013 evidenzierebbe un miglioramento di 20,3 milioni: la contrazione delle diffusioni è stata piú che compensata dalle continue azioni di contenimento costi e recupero di efficienza e dagli eventi istituzionali.

I ricavi nel quarto trimestre dell'anno sono stati pari a 101 milioni in crescita di 2,6 milioni rispetto al pari periodo dell'anno precedente.

I ricavi editoriali presentano una diminuzione di 4,6 milioni (-10,7%) dovuta principalmente alla contrazione delle diffusioni e dei prodotti collaterali. La raccolta pubblicitaria mostra un incremento di 8,4 milioni rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente per effetto degli eventi istituzionali e per il miglior andamento del mercato pubblicitario. In decremento i ricavi diversi (-1,2 milioni) principalmente per la chiusura dei due canali televisivi nell'area TV in conseguenza degli interventi normativi sul settore.

L'EBITDA, ante oneri e proventi non ricorrenti, del quarto trimestre 2014 si attesta a 22,1 milioni, con un incremento rispetto all'anno precedente di 7,5 milioni. Anche per il trimestre gli andamenti sfavorevoli delle diffusioni sono stati più che compensati dalle continue azioni di contenimento costi e recupero di efficienza e dagli eventi istituzionali.

LIBRI

Profilo del settore

L'area Libri comprende le attività del Gruppo RCS nel campo dell'editoria libraria. Opera in Italia con i marchi Rizzoli, BUR, Bompiani, Fabbri, Lizard, e con le case editrici Marsilio (anche con il marchio Sonzogno) e Adelphi. Inoltre detiene una partecipazione in Edigita (operante nel mercato della distribuzione digitale) e in Mach2 (operante nel mercato della grande distribuzione). E' presente negli Stati Uniti con Rizzoli International Publications e con i marchi Rizzoli, Universe, HLLA e Welcome Books. Sempre in Italia è attiva nell'editoria scolastica, (Fabbri, Etas, La Nuova Italia, Sansoni, Tramontana, Oxford University Press, Hachette, Edinumen, Calderini, Edagricole, Edizioni del Quadrifoglio, Markes).

Si segnala che in data 1° agosto 2013 è stata perfezionata la cessione della Divisione Collezionabili (marchio Fabbri) e che in data 11 dicembre si è conclusa la cessione della partecipazione di Editions d'Art Albert Skira. Nel mese di marzo 2014 è stata perfezionata la cessione del ramo d'azienda specializzata nell'editoria professionale (marchio La Tribuna).

In data 30 aprile 2014 è stata ceduta la partecipazione a controllo congiunto in R.L. Libri S.r.l., al Gruppo Editoriale Mauri Spagnol S.p.A., già detentore del 50% della società.

In data 11 luglio si è proceduto alla liquidazione della controllata francese Editions Fabbri sarl, attraverso la trasmissione del patrimonio residuale alla controllante RCS Libri SpA.

I principali dati economici

(in milioni di euro) 4° trimestre 2014
(1)
4° trimestre 2013 Variazione % Esercizio 2014 (1) Esercizio 2013 Variazione %
Varia Italia 39,8 44,1 (9,8) 108,5 124,0 (12,5)
Education 15,8 16,2 (2,5) 86,2 91,2 (5,5)
Rizzoli Int. Publications 10,0 11,5 (13,0) 26,3 26,7 (1,5)
Altri ricavi 1,6 0,0 1,6 9,2 (82,6)
Totale ricavi vendite e prestazioni 67,2 71,8 (6,4) 222,6 251,1 (11,4)
EBITDA ANTE ONERI NON RICORRENTI 5,2 8,0 (35,0) 9,3 8,8 5,7
EBITDA 0,8 8,6 (90,7) 2,0 3,8 (47,4)

(1) In data 1 agosto 2013 è stato ceduto il ramo Collezionabili, in data 11 dicembre 2013 è stata ceduta Edition d'Art Albert Skira ed in data 1 marzo 2014 è stato ceduto il ramo d'attività ed il marchio Casa Editrice La Tribuna. Tali variazioni hanno comportato complessivamente minor ricavi consolidati per 24 milioni e un miglioramento dell'EBITDA pari a 10,2 milioni al 31 dicembre 2014, nonché minori ricavi consolidati per 1,1 milioni ed un miglioramento dell'EBITDA pari a 1 milione nel quarto trimestre 2014.

I ricavi del 2014 sono complessivamente pari a 222,6 milioni, in riduzione di 28,5 milioni (-11,4%) rispetto all'esercizio 2013. Se si escludono dal confronto le attività cedute nel corso del 2013 ovvero la partecipazione in Editions d'Art Albert Skira, il ramo di attività Collezionabili e le attività della casa editrice La Tribuna, la flessione dei ricavi si riduce a 4,5 milioni (-2%). Nel difficile contesto macroeconomico, caratterizzato anche nel 2014 da una contrazione del mercato del libro in Italia (-2,7%) e di sostanziale stabilità negli Stati Uniti, il Gruppo evidenzia un decremento dei ricavi della Varia Italia (-2,4% a perimetro omogeneo), in particolare sul canale della Grande Distribuzione, cui si aggiunge il calo registrato dalle vendite dei prodotti di Terzi distribuiti. La crescita dei ricavi digitali (+32%) ha compensato il lieve calo delle vendite di prodotti non librari, dei collaterali e della cessione diritti. Il contributo dei ricavi di Rizzoli International Publications ai ricavi consolidati dell'area risulta in leggero decremento (-1,5%) per effetto della chiusura della libreria storica Rizzoli Bookstore. I ricavi di Education sono in flessione rispetto all'esercizio 2013 (-3,1% a perimetro omogeneo), per effetto del peggioramento del rapporto venduto/adottato indotto dalla crisi economica che ha ridotto la capacità di spesa delle famiglie, pur in presenza di una significativa immissione di novità sul mercato nell'esercizio 2014 correlata allo sblocco adozionale.

L'EBITDA dell'anno risulta pari a 2 milioni, in calo rispetto all'esercizio 2013 per 1,8 milioni. Escludendo dal confronto gli oneri non ricorrenti, l'EBITDA risulta pari a 9,3 milioni (su cui hanno inciso a fine anno poste negative relative a maggiori rese, svalutazioni e maceri per circa complessivi 6 milioni), in miglioramento di 0,5 milioni rispetto all'anno 2013. Nonostante i minori ricavi realizzati, e le maggiori svalutazioni effettuate sia sul magazzino, in particolare della divisione Education, sia sui crediti e sugli anticipi autori, a seguito del difficile contesto di settore, l'andamento dell'EBITDA ante oneri non ricorrenti si è mantenuto sostanzialmente stazionario evidenziando una crescita del 5,7% rispetto al pari dato dell'esercizio 2013.

Per quanto concerne il quarto trimestre 2014, i ricavi complessivi ammontano a 67,2 milioni, in decremento rispetto all'esercizio precedente di 4,6 milioni (-6,4%). A perimetro omogeneo si evidenzia un decremento di 3,5 milioni, per una più accentuata frenata del mercato a partire dal mese di ottobre in particolare sul canale della Grande Distribuzione. I ricavi di Education diminuiscono di 0,4 milioni nel quarto trimestre 2014 (- 2,5%), a causa del conferimento del ramo d'attività della casa editrice La Tribuna, mentre a perimetro omogeneo si incrementano di 0,6 milioni.. Rizzoli International Publications registra un decremento dei ricavi di circa 1,5 milioni dovuto sia alla frenata del mercato USA nel quarto trimestre sia alla chiusura temporanea della libreria.

L'EBITDA del quarto trimestre pari a 0,8 milioni è in peggioramento di 7,8 milioni rispetto all'esercizio 2013. Escludendo dal confronto gli oneri non ricorrenti, l'EBITDA risulta pari a 5,2 milioni, in peggioramento di 2,8 milioni rispetto all'anno 2013 . Sull'andamento del quarto trimestre 2014 hanno effetto i minori ricavi realizzati, le maggiori svalutazioni effettuate di attivi patrimoniali, quali crediti anticipi ad autori e magazzino, anche in conseguenza del difficile contesto di settore.

Varia Italia

Andamento del mercato

Secondo l'istituto GFK, il mercato librario italiano nel 2014 registra una contrazione a valore verso l'esercizio 2013 pari al 2,7%.

Con riferimento ai canali di vendita, la Grande Distribuzione Organizzata perde il 13,4%, attestandosi al 15% di quota di mercato e le librerie (comprensive di catene di librerie e di librerie indipendenti) si contraggono dell'1,5% evidenziando una quota di mercato del 71,9%. Il canale e-commerce (esclusi gli e-book) è l'unico a crescere registrando un incremento (+8,3%) ed arrivando a una quota di mercato del 13,1%.

Per quanto concerne i generi di mercato, il segmento Bambini Ragazzi (+0,4%) è l'unico che continua da anni a registrare una crescita costante. La Fiction presenta una marcata flessione (-4,3%) con una dinamica più accentuata nella Fiction Straniera (-5,3%) rispetto alla Fiction Italiana (-2,3%). La Non-Fiction denota una contrazione similare sia nella Saggistica (-1,4%), sia nella Varia (-1,5%).

In tale contesto, RCS Libri conferma la propria posizione di secondo gruppo del mercato a valore, con una quota dell'11,8% in crescita del 4,8% rispetto all'anno precedente, unico tra i grandi gruppi editoriali a vedere aumentare il proprio peso sul mercato (+0,8 punti percentuali).

L'e-book, a fine 2014 presenta una quota stimata del 4,4% sul mercato complessivo del libro (Dati Aie). La quota stimata del digitale RCS Libri sul mercato e-book totale è circa il 14% con ricavi in crescita per oltre il 30% rispetto all'anno 2013 (Fonte Interna).

Andamento della gestione

I ricavi della Varia Italia evidenziano un decremento del 12,5% rispetto all'esercizio 2013. A perimetro omogeneo il decremento è pari al 2,4% in linea con il mercato.

Rizzoli conferma la seconda posizione con una delle maggiori crescite a valore di tutto il mercato (+11%) per effetto dei buoni risultati in saggistica e narrativa mentre Bompiani, pur registrando una flessione a valore in linea con il mercato, mantiene stabile la propria quota di mercato confermandosi tra i primi dieci editori. La casa editrice Fabbri Editori, valendosi del rilancio avvenuto un anno fa, si è particolarmente distinta, in particolare nel segmento Bambini/Ragazzi, inserendosi con energia in un mercato ben dominato dalla concorrenza ed ha realizzato una crescita a valore del 26,4% (Fonte: GFK).

Nel 2014, Rizzoli ha raddoppiato il numero dei titoli top venti rispetto al 2013, conquistando ben quarantadue volte la top ten delle classifiche per effetto del lancio di titoli di particolare successo come Colpa delle stelle di John Green, Ammazziamo il gattopardo di Alan Friedman, il premio Pulitzer 2014 Il Cardellino di Donna Tartt, il recente Tempesta che ha segnato il ritorno di Lilli Gruber, Premiata ditta Sorelle Ficcadenti di Andrea Vitali, La vita è un viaggio di Beppe Severgnini, i saggi Bella ciao. Controstoria della Resistenza e Eia eia alalà. Controstoria del fascismo di Giampaolo Pansa, Donne di Andrea Camilleri, L' educazione (im)possibile. Orientarsi in una società senza padri di Vittorino Andreoli e infine October List e L' ombra del collezionista di Jeffery Deaver.

Rizzoli ha confermato inoltre la propria forza con autori come Benedetta Parodi, il cui ultimo titolo, Molto bene, uscito alla fine di settembre 2014 è rimasto diverse settimane nella classifica generale dei top ten e il recente saggio di Alberto Angela I tre giorni di Pompei il quale, uscito alla fine di novembre, si è inserito subito nella top ten generale e ai vertici della classifica di Saggistica. Da segnalare tra i titoli di Saggistica più venduti anche l'ultimo illustrato di Philippe Daverio, Il secolo spezzato delle avanguardie. Il museo immaginato.

Per Bompiani, tra i lanci 2014 si segnalano in particolare: Adulterio di Paulo Coelho e Illmitz di Susanna Tamaro, Buttanissima Sicilia. Dall'autonomia a Crocetta, tutta una rovina di Pietrangelo Buttafuoco, Il capitale nel XXI secolo di Thomas Piketty e Cuore primitivo di Andrea De Carlo. Si sono inoltre distinti nelle classifiche dell'ultimo trimestre 2014 i recenti Terre rare di Sandro Veronesi e Gli anni delle meraviglie di Vittorio Sgarbi.

A questi nel 2014 si sono aggiunti i proseguimenti in edizione economica dell'esordiente di maggior successo nel 2013 Joël Dicker con La verità sul caso Harry Quebert, dell'opera di Umberto Eco Storia delle terre e dei luoghi leggendari, del titolo di Vittorio Sgarbi Il tesoro d'Italia. La lunga avventura dell'arte e del ritorno di Jonas Jonasson di L'analfabeta che sapeva contare.

La casa editrice Fabbri Editori, in crescita del 26,4% rispetto al 2013, prosegue con l'attività di lanci di successo rivolti al pubblico dei bambini (le serie legate ai licensing televisivi e cinematografici quali Mia and me, Ninja Turtles, Dragon Trainers) e dei ragazzi (le serie fiction di Francesco Gungui Canti delle terre divise, di David Dalglish Shadowdance e la narrativa distopica di Hugh Howey); di buon successo inoltre il filone di Varia iniziato con Carlotta Ferlito Vola con me. Il mio diario e proseguito con il fan book di Ed Sheeran.

La costituzione del nuovo ufficio di Trade Marketing ha contribuito all'incremento delle vendite per effetto di attività mirate sui canali e a nuove campagne promozionali di particolare successo.

Per quanto concerne l'e-book, i ricavi del 2014 sono cresciuti di oltre il 30% circa rispetto all'esercizio precedente, grazie all'ottima performance su Amazon e Kobo. Il venduto a valore degli e-book è in crescita rispetto al pari periodo, passando dal 3,7% al 4,7% sul totale dei ricavi (carta ed e-book) dell'area Libri (Fonte: Analisi interna su dati sell-out libri di GFK).

Il no book registra una crescita del 7% rispetto al 2013 attestandosi al valore di 5,1 milioni per effetto di un incremento del numero dei punti vendita serviti e dei canali di distribuzione toccati. L'assortimento è stato arricchito da nuovi brand (quali Lima) che si affiancano ai forti marchi già distribuiti (quali Mattel, Giochi Preziosi, Clementoni, Hasbro, Bic, Faber Castell, 20 Century Fox) (Fonte Interna).

Nel secondo semestre sono state lanciate diverse operazioni Digital Only: Youfeel, E-Box e Pillole. In particolare queste ultime, sono state pensate per una fruizione di contenuti su smartphone che vedrà nel corso del 2015 il lancio di nuovi progetti.

Education

Andamento del mercato

Si stima che il valore complessivo del mercato di riferimento sia stato, nel 2014, di circa 540 milioni, in calo di circa due punti percentuali rispetto all'anno precedente (fonte: Databank). Il fattore positivo indotto dal venir meno del blocco adozionale che avrebbe dovuto generare una netta inversione di tendenza all'acquisto, per l'immissione sul mercato di molte novità da parte di tutti gli editori, è risultato al di sotto delle aspettative con ancora un forte ricorso da parte delle famiglie al mercato dell'usato e con prezzi di listino dei titoli novità in costante seppur contenuto calo. In particolare l'andamento dei consumi delle famiglie italiane si è ulteriormente ridotto fino a portare in alcuni casi alla rinuncia tout court all'acquisto dei manuali.

A queste cause si aggiunge inoltre la sostanziale staticità di alcuni indicatori di base quali, principalmente, la numerosità della popolazione scolastica.

Il quadro competitivo resta immutato: a valore i primi cinque gruppi sommano una quota di poco inferiore al 70% del mercato di riferimento.

Anche relativamente ai volumi in adozione le quote dei principali gruppi restano sostanzialmente stabili e RCS Education mantiene stabilmente la terza posizione.

Relativamente ai canali distributivi, pur restando centrale la funzione di librerie e cartolibrerie indipendenti, cresce il peso della grande distribuzione e del commercio on-line, sia per numero di soggetti sia per ammontare dei valori scambiati; enti locali e scuole sviluppano un livello costante ma non particolarmente significativo di forme di sussidio e/o comodato gratuito dei libri.

Andamento della gestione

Il settore Education nel suo complesso registra ricavi per 86,2 milioni; la contrazione rispetto al 2013 a perimetro omogeneo è pari a 2,8 milioni in linea con l'andamento del mercato di riferimento.

Nonostante una performance in termini di adozioni sostanzialmente in linea con le previsioni, il segmento dell'editoria scolastica di adozione per la scuola secondaria registra una riduzione del valore dei ricavi netti pari a circa il 3,5%, in ragione del peggioramento del rapporto tra vendite effettive e volumi di copie adottate. Positiva la performance adozionale per la scuola primaria, in leggera crescita rispetto al 2013.

Relativamente alle singole case editrici distribuite, Hachette per la lingua francese e Edinumen per quella spagnola registrano ricavi in leggero miglioramento rispetto all'esercizio precedente. La proposta di Oxford University Press per l'insegnamento della lingua inglese, leader con una quota di mercato superiore al 50% registra ricavi sostanzialmente stabili.

Restano sostanzialmente stabili i ricavi riferibili al comparto degli istituti tecnico-professionali della scuola secondaria di secondo grado, mentre la crescita dei ricavi del brand Tramontana (+ 5,7%) è in parte erosa dal calo dei ricavi a marchio Calderini-Edagricole.

Stabili anche i ricavi de La Nuova Italia in particolare nelle secondarie di secondo grado; il portafoglio Fabbri (con l'eccezione della scuola primaria) mostra una lieve flessione; il buon andamento delle adozioni nell'area dell'educazione linguistica (italiano grammatica e antologia) è stato più che proporzionalmente eroso dalle performance registrate nell'ambito delle discipline matematico-scientifiche della scuola secondaria di primo grado.

L'ammontare dei ricavi digitali del business, pur registrando valori economici doppi rispetto all'anno precedente, ha un incidenza ancora marginale.

L'offerta digitale di RCS Education rappresenta nel panorama nazionale il benchmark di mercato per effetto di contenuti, soluzioni e tools multimediali distintivi ed anche incrementali rispetto alla versione cartacea, funzionalmente idonei ad una didattica collaborativa e inclusiva. L'offerta infatti prevede per ogni opera la disponibilità dell'"open book" (versione multimediale ed interattiva del corso).

I corsi trovano poi il loro ampliamento nei contenuti digitali aggiuntivi ripresi nell'"extra-kit", base-dati di video, audio, mediagallery, test e approfondimenti nonché, per alcuni titoli, la disponibilità di "Digitest", piattaforma che consente di creare e fruire in modo semplice e veloce di un ampio numero di test e verifiche.

Queste funzionalità sono organicamente strutturate all'interno di "MyStudio", l'area personale di Rcs Education.it pensata e realizzata per una didattica digitale di riferimento.

Significativa, nell'anno, la conclusione della fase di sperimentazione e la commercializzazione del programma Mosaico, banca dati di ricerca semantica di contenuti e materiali didattici proprietari e federati.

Rizzoli International Publications

Andamento del mercato

Il segmento di mercato editoriale degli Stati Uniti in cui opera Rizzoli International Publications (Adult non fiction con prezzo di copertina superiore a 50 dollari) a fine 2014 presentava a volume nelle librerie (esclusi e-book, fonte Nielsen Bookscan) un calo dell'1%.

Andamento della gestione

In presenza di tale sostanziale stabilità nel segmento di riferimento i ricavi netti progressivi al 31 dicembre 2014 espressi in dollari (escludendo i ricavi delle librerie) della partecipata statunitense hanno comunque superato di poco più dell'1% quelli del 2013. I ricavi netti consolidati includendo i ricavi delle librerie, sono calati complessivamente di poco più dell'1,5% a causa della momentanea chiusura a partire da aprile 2014 della Libreria Rizzoli di New York.

Ad una crescita nelle novità (con titoli di successo quali Vuitton Fashion Photography, Dior Perfumes e One's Man Folly) ha corrisposto una tenuta dei ricavi dei titoli in catalogo. In particolare si evidenzia il successo ottenuto dalle ristampe della co-edizione d'origine Rizzoli Italia Codex Seraphinianus (2013) e del titolo Tom Ford (2004).

Nel mese di giugno Rizzoli Publications ha acquisito i diritti del marchio Welcome Books, editore complementare con un portafoglio di 76 titoli attivi la cui performance nel secondo semestre 2014 (per i titoli acquisiti da Rizzoli International Publications) è stata superiore all'attesa con una crescita dei ricavi netti superiore al 55%.

Da registrare, come detto, a fine aprile 2014 la chiusura della Libreria Rizzoli NY sulla 57a Strada a seguito della disdetta ricevuta del contratto d'affitto. Ciononostante nel settore RIP ha proseguito con soddisfazione l'attività retail libraria nei due propri punti vendita Rizzoli Bookstore dei grandi centri commerciali di Eataly a New York e Chicago.

Nel frattempo la società ha sottoscritto un contratto di affitto dei nuovi locali a New York (1133 Broadway e 25a Strada) per riaprire la propria storica libreria nella primavera del 2015.

PUBBLICITA' ED EVENTI

Profilo del Settore

Del settore fanno parte la divisione Pubblicità, concessionaria di pubblicità del Gruppo RCS, RCS Sport e RCS Live. La partecipazione nel gruppo IGPDecaux (leader nella pubblicità esterna e sottoposta a controllo congiunto con altri soci) è stata classificata come attività destinata alla vendita. Per quanto riguarda la divisione Pubblicità ricordiamo che non figurano nel perimetro i ricavi della raccolta di Media Spagna e del Sistema Infanzia di "Funzioni di Corporate e Altre Attività", in cui operano direttamente gli editori tramite concessionarie esterne nonché la raccolta pubblicitaria locale presso i clienti delle regioni Toscana, Emilia-Romagna, e del Trentino Alto Adige e la raccolta pubblicitaria locale del Corriere Brescia e del Corriere Bergamo.

E' compresa nelle attività della divisione la raccolta pubblicitaria sui siti Kelkoo e Linkiesta.it e la raccolta pubblicitaria nazionale su stampa dei quotidiani del gruppo Monrif –QN, Il Giorno, Il Resto del Carlino e La Nazione - ("Poligrafici Editoriale").

Il Gruppo RCS, a inizio d'anno, ha sottoscritto contratti per la raccolta pubblicitaria nazionale su stampa e web relativamente ad alcune testate diffuse nel sud Italia. Gli editori interessati sono i seguenti: Società Editrice Sud o SES che edita la testata Gazzetta del Sud, Gazzetta Avvisi (inserto del venerdì anche on- line), Noi Magazine (inserto scuola del giovedì) e Gazzetta del Sud.it; Domenico Sanfilippo Editore che edita le testate La Sicilia e La Sicilia.it; Editrice del Sud Edisud che edita le testate Gazzetta del Mezzogiorno e Gazzetta del Mezzogiorno.it; Giornale di Sicilia Editoriale Poligrafica che edita le testate Giornale di Sicilia e Giornale di Sicilia.it.

Il Gruppo RCS dal 1 febbraio di quest'anno ha sottoscritto un contratto per la raccolta pubblicitaria nazionale su stampa e web con l'Editrice La Stampa S.p.A. relativamente alle testata La Stampa e i suoi supplementi e La Stampa.it.

RCS Sport organizza e gestisce eventi sportivi di primissimo livello in diverse discipline, mettendo a disposizione un'offerta completa e personalizzabile di servizi, nonché attività di advisory. Oggi RCS Sport si definisce una Sport e Media Company, uno degli attori più importanti nel panorama italiano e internazionale.

L'agenzia eventi RCS Live si distingue per un approccio diretto, multimediale ed efficiente nell'ideazione, progettazione e realizzazione di eventi Business to consumer, Business to business e Corporate.

(in milioni di euro) 4° trimestre 2014 4° trimestre 2013 Variazione % Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione %
Pubblicità ed eventi diversi (1) 91,0 88,4 2,9 297,5 289,4 2,8
- di cui ricavi tramite editori RCS 74,3 80,6 248,2 267,6
- ci cui ricavi tramite editori terzi 15,8 7,0 45,9 11,9
Eventi Sportivi (2) 2,7 3,3 (18,2) 48,0 41,0 17,1
Totale ricavi vendite e prestazioni (3) 93,7 91,7 2,2 345,5 330,4 4,6
EBITDA ANTE ONERI NON RICORRENTI 1,4 (1,8) >100 (0,6) (13,6) 95,6
EBITDA 1,1 (4,6) >100 (1,7) (31,6) 94,6

I principali dati economici

(1) Al 31 dicembre 2014 comprendono ricavi pubblicitari per 293,8 milioni (279,5 milioni al 31 dicembre 2013) e ricavi editoriali diversi per 3,8 milioni (1,2 milione al 31 dicembre 2013).

(2) Al 31 dicembre 2014 comprendono ricavi pubblicitari per 18,8 milioni (19,7 milioni al 31 dicembre 2013) e ricavi editoriali diversi per 29,2 milioni (21,3 milioni al 31 dicembre 2013).

(3) I ricavi pubblicitari del Gruppo, complessivamente pari a 491,2 milioni al 31 dicembre 2014, comprendono anche i ricavi realizzati direttamente gli editori pari a 197,5 milioni (di cui 155,5 milioni si riferiscono a Media Spagna, 18,7 milioni a Pubblicità ed Eventi, 10,8 milioni a Media Italia, 13,4 milioni da Funzioni di Corporate e Altre Attività e 0,9 milione a elisioni verso società del Gruppo. I ricavi pubblicitari del Gruppo, complessivamente pari a 476.1 milioni al 31 dicembre 2013, comprendono anche i ricavi realizzati direttamente dagli editori pari a 196,7 milioni (di cui 145,6 milioni si riferiscono a Media Spagna, 11,1 milioni a Media Italia, 28,5 milioni a Pubblicità ed Eventi e 13,2 milioni a Funzioni di Corporate e Altre Attività, 1,7 milioni a elisioni verso società del Gruppo).

Andamento del mercato

Il mercato pubblicitario in Italia (fonte Nielsen) ha chiuso l'anno 2014 con un calo del 2,5% rispetto all'anno precedente. La contrazione della raccolta è generalizzata su tutti i mezzi pubblicitari ad esclusione di Internet (+2,1%) e delle affissioni (+3,2%). I quotidiani sono in calo del 9,7% e i periodici del 6,5%. La TV pure è in leggero calo (-0,5%). I settori di investimento pubblicitario maggiormente sofferenti sulla stampa sono moda, auto e telecomunicazioni.

Andamento della gestione

I ricavi complessivi annui del settore sono pari a 345,5 milioni, in crescita rispetto a quelli dell'anno precedente (+15,1 milioni, +4,6%). La variazione è dovuta per 7 milioni all'incremento dei ricavi di Eventi Sportivi e per 8,1 milioni alla crescita di Pubblicità ed Eventi Diversi.

I ricavi di Pubblicità ed Eventi Diversi, pari a 297,5 milioni, presentano un incremento di 8,1 milioni (+2,8%) sostanzialmente riconducibile all'incremento delle pubblicazioni di editori terzi (+34 milioni), che controbilancia il calo della raccolta pubblicitaria sulle testate RCS (-19,4 milioni) e il completato disimpegno dalle attività di Blei (concessionaria su mezzi esteri, in liquidazione).

In relazione ai ricavi realizzati sulle testate del gruppo la variazione è riconducibile principalmente all'effetto della chiusura e sospensione di alcune testate periodiche e in parte ad un calo della raccolta pubblicitaria sui nostri quotidiani.

La raccolta pubblicitaria realizzata con editori terzi evidenzia un incremento pari a 34 milioni, riconducibile alla stipula del contratto per la raccolta pubblicitaria su alcune testate terze (le sopra menzionate testate del gruppo Monrif, le testate degli Editori del Sud e La Stampa) e solo in parte compensato da altri fenomeni di minore rilevanza.

In particolare la raccolta pubblicitaria della divisione Pubblicità sul mezzo Quotidiani aumenta del 13,7% rispetto all'anno 2013 per effetto dell'entrata nel perimetro delle nuove testate di terzi; viceversa, a perimetro omogeneo, registrerebbe un calo del 4,1%. I ricavi pubblicitari del mezzo Periodici si riducono del 17,4% per effetto sia di una flessione delle testate del Gruppo, ad eccezione di Style Magazine e della nuova testata Living, sia per la sospensione/cessione di alcune testate nel secondo semestre 2013. Al netto di tale disomogeneità di perimetro la flessione del mezzo Periodici si attesta al -9,7%.

In crescita del 4,3% i ricavi pubblicitari del mezzo on-line/tablet. Al netto della raccolta effettuata sui nuovi siti degli editori terzi ed escludendo i principali effetti della chiusura testate si evidenzia un decremento della raccolta pubblicitaria on-line/tablet pari all'1,4% (rispetto ai ricavi pubblicitari dell'anno precedente).

I ricavi diversi, pari a 3,8 milioni, si incrementano di 2,6 milioni (principalmente per il contributo di RCS Live).

Eventi Sportivi evidenzia nell'anno ricavi pari a 48 milioni, in aumento di 7 milioni rispetto al 2013. La crescita è riconducibile sia ai ricavi della prima edizione del Dubai Tour, nuovo evento ciclistico professionistico in quattro tappe tenutosi tra il 5 e l'8 febbraio 2014 sia ai maggiori ricavi realizzati dal Giro d'Italia per effetto della partenza dall'Irlanda, della crescita dei ricavi per sponsorizzazioni e di quelli per diritti televisivi. Tali iniziative hanno avuto un notevole successo mediatico con ritorni internazionali di immagine per RCS Sport e per il Gruppo RCS.

In particolare i ricavi pubblicitari di Eventi Sportivi diminuiscono rispetto al 2013 di 0,9 milioni per effetto del calo delle sponsorizzazioni relative all'ultima stagione contrattuale con FC Internazionale (-3,9 milioni), quasi totalmente compensato dalla maggior raccolta pubblicitaria legata sia al Giro d'Italia (+1,6 milioni; pari ad una crescita del 15% rispetto all'esercizio 2013) pur in un contesto di mercato in calo dal 2008, sia al Dubai Tour (+0,6 milioni) ed alla Lega B di calcio (+0,9 milioni).

I ricavi diversi crescono di 7,9 milioni essenzialmente per effetto del già citato Dubai Tour (+4,5 milioni), per gli introiti derivanti dalla Grande Partenza del Giro d'Italia dall'Irlanda (+3,1 milioni) e per le commissioni relative all'organizzazione della Final Four di Eurolega (+0,7 milioni). L'andamento in crescita favorito da queste iniziative è in parte compensato dal confronto penalizzante con i ricavi dell'esercizio 2013 per effetto dei proventi derivanti dall'organizzazione della Mille Miglia, realizzati ed esauriti nel 2013.

L'EBITDA dell'area è negativo per 1,7 milioni in significativo miglioramento rispetto all'anno precedente (+29 ,9 milioni). Pubblicità ed Eventi Diversi registra un EBITDA negativo per 5 milioni, in miglioramento di 11,4 milioni rispetto all'anno precedente. Escludendo dal confronto gli oneri non ricorrenti, la variazione dell'EBITDA evidenzierebbe un incremento pari a 5,5 milioni rispetto all'anno 2013, riconducibile alle azioni di contenimento costi messe in atto nella divisione Pubblicità, nonchè agli effetti della chiusura delle attività di Blei. Gli Eventi Sportivi registrano un risultato positivo ante oneri non ricorrenti di 5,3 milioni, in miglioramento di 7,6 milioni rispetto all'anno scorso.

Nel quarto trimestre dell'esercizio 2014 i ricavi complessivi dell'area sono aumentati di 2 milioni rispetto al quarto trimestre dell'esercizio 2013. In particolare i ricavi della concessionaria di pubblicità del Gruppo sono cresciuti di 2,6 milioni per effetto degli editori terzi e degli Eventi, più che compensando il calo delle testate periodiche del Gruppo (a seguito del già citato fenomeno di chiusura/sospensione di alcune testate) ed i minori ricavi derivanti dalla chiusura di Blei (0,8 milioni). I ricavi del quarto trimestre di Eventi Sportivi sono risultati pari a 2,7 milioni; il contributo più importante è stato dato dai contratti di advisor per Lega B, FIGC e FIP con ricavi complessivi di 1,8 milioni, cui si sono aggiunti gli ultimi eventi della stagione sportiva: Il Lombardia, evento di chiusura classico della stagione ciclistica internazionale, e la prima edizione della Electric Run svoltasi a Torino il 6 ottobre scorso.

L'on-line/tablet ha mostrato ricavi pubblicitari sostanzialmente in linea rispetto al quarto trimestre 2013 (- 0,1%). Al netto della raccolta effettuata sui nuovi siti degli editori terzi ed escludendo i principali effetti della chiusura testate si evidenzia un decremento della raccolta pubblicitaria on-line/tablet pari al 10%.

L'EBITDA ante oneri non ricorrenti relativo al quarto trimestre è positivo per 1,4 milioni, in miglioramento di 3,2 milioni rispetto al pari periodo dell'anno precedente; l'incremento è prevalentemente riconducibile agli Eventi Sportivi.

FUNZIONI CORPORATE E ALTRE ATTIVITA'

Profilo del settore

L'area comprende attività di servizio alle altre società del Gruppo (le cosiddette Funzioni di Corporate), nonché attività di editoria rivolte ad un target di famiglie con bambini da zero a tre anni (i cosiddetti Verticali Infanzia), comprendenti l'edizione delle testate Insieme e Io e il mio Bambino, la distribuzione controllata di cofanetti contenenti prodotti assortiti per le mamme, l'organizzazione di eventi e fiere (Bimbinfiera), l'offerta di prodotti digitali (sito quimamme.it, siti delle testate e web TV), nonché funzioni di e-commerce. I Verticali Infanzia sono leader di mercato in Italia, Spagna e Messico e sono presenti in Cina con modelli di business simili a quello italiano. Per effetto della sua specificità, il modello di business di tali attività è replicabile in altri paesi con interessanti prospettive, soprattutto in quelli caratterizzati da economie in crescita e da alto tasso di natalità.

Fanno inoltre parte del settore le Altre attività Digitali, comprendenti i servizi di direct marketing, gli abbonamenti e le vendite per corrispondenza gestiti dalla divisione Direct, nonché le attività di sviluppo digitale attuate da RCS Digital Ventures mediante la sottoscrizione di accordi di partnership/licensing o attraverso l'acquisizione di quote di società, anche start up, purché caratterizzate da un portafoglio prodotti digitali innovativi e considerati strategici.

Fanno inoltre parte dell'area, m-dis Distribuzione Media S.p.A., società dedicata alla distribuzione sul canale edicola dei prodotti editoriali del Gruppo e di editori terzi, consolidata con il metodo del patrimonio netto e il Gruppo Finelco che è stato classificato nelle attività destinate alla vendita. Si segnala inoltre la Fondazione Corriere della Sera, che ordina e custodisce gli archivi storici del Corriere della Sera, dei periodici e delle Case Editrici del Gruppo RCS oltre a valorizzarne il patrimonio archivistico e culturale attraverso un'intensa attività di dibattiti e convegni, pubblicazioni, mostre fotografiche e documentarie. Infine la Fondazione Candido Cannavò per lo sport, nata dopo la scomparsa del grande giornalista e scrittore, è stata costituita allo scopo di operare nel campo della solidarietà, dello sviluppo sociale e dello sport nel solco dell'opera e del messaggio di Candido Cannavò.

(in milioni di euro) 4° trimestre 2014 4° trimestre 2013 Variazione % Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione %
Funzioni di Corporate 8,7 10,4 (16,3) 37,1 40,5 (8,4)
Verticali Infanzia 9,7 8,5 14,1 30,4 29,0 4,8
Altre attività digitali 3,9 2,8 39,3 10,5 9,0 16,7
Totale ricavi vendite e prestazioni 22,3 21,7 2,8 78,0 78,5 (0,6)
EBITDA ANTE ONERI NON RICORRENTI (6,2) (1,0) >(100) (27,4) (14,0) (95,7)
EBITDA (8,5) (3,8) >(100) (29,9) (23,6) (26,7)

I principali dati economici

Andamento del mercato

Funzioni Corporate e Altre attività Digitali presentano attività prevalentemente rivolte al Gruppo RCS mentre Verticali Infanzia realizza ricavi direttamente sul mercato italiano ed estero. In particolare il mercato pubblicitario italiano di riferimento riguarda il mezzo Periodici che evidenzia nel 2014 una flessione in Italia del 6,5% rispetto all'anno precedente (Fonte Nielsen), in un contesto nazionale globalmente in contrazione del 2,5% e con il mercato internet in crescita (+2,1% ) (Fonte Nielsen).

La crisi economica in atto si è riflessa anche nella costante diminuzione delle nascite nel periodo 2008-2013 (-12 %) in Italia, corrispondente a 64 mila nascite in meno nei 5 anni in oggetto (Fonte Istat); nel medesimo periodo per quanto concerne la Spagna si riscontra una contrazione del -18% e la stima risulta ancora in calo nel 2014 in entrambi i Paesi (Fonte INE-Instituto Nacional de Estadística)

Andamento della gestione

I ricavi pari a 78 milioni sono in calo di 0,5 milioni rispetto al pari periodo dell'anno precedente.

Le Funzioni di Corporate sono in contrazione di 3,4 milioni a causa dei minori riaddebiti dei servizi centralizzati effettuati alle altre società/settori del Gruppo. Si ricorda che i servizi riaddebitati includono le attività di information technology, amministrazione e fiscale, finanza e tesoreria, acquisti, legale e societario, amministrazione del personale, facility management e le attività connesse allo sviluppo digitale.

I ricavi dei Verticali Infanzia risultano in aumento di 1,4 milioni rispetto allo stesso periodo 2013 (+4,8%) per effetto del consolidamento integrale delle attività cinesi. A perimetro omogeneo i ricavi sarebbero in flessione di 2,3 milioni (-7,9%). In tale variazione sono compresi minori ricavi editoriali (-0,8 milioni), minori ricavi pubblicitari (-1,5 milioni). In particolare i ricavi editoriali e pubblicitari si riducono per effetto della sospensione delle pubblicazioni del mensile Donna e Mamma attuata a partire da febbraio 2014. L'andamento dei ricavi pubblicitari risente anche della contrazione del mercato pubblicitario di riferimento, dovuto in particolare alla riduzione dei consumi e delle nascite. Inoltre si evidenzia l'avvio a inizio anno delle attività di e-commerce in Italia e Spagna e a partire da ottobre in Messico, nonchè l'andamento positivo segnato dalle attività di direct marketing. Tali eventi hanno anche favorito l'incremento dei ricavi diversi.

Nell'ambito della diversificazione territoriale, è proseguita l'offerta digitale dei contenuti editoriali di Verticali Infanzia in Francia. Prosegue inoltre lo sviluppo delle attività in Cina con l'avvio della prima fiera, svoltasi con successo a Pechino nel mese di giugno.

I ricavi delle altre attività digitali sono in crescita di 1,5 milioni rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente principalmente per il positivo contributo di RCS Digital Ventures realizzato con i ricavi sviluppati dal sito Made.com (un modello innovativo di e-commerce di arredamento). Sostanzialmente in linea i ricavi della divisione Direct dove la riduzione dell'attività di gestione del servizio abbonamenti del brand del Gruppo è totalmente compensata dalla crescita dei servizi B2B (servizi relativi alle vendite interaziendali) e dalle vendite per corrispondenza dei prodotti collaterali cartacei del Corriere della Sera.

L'EBITDA del 2014 è negativo per 29,9 milioni in peggioramento di 6,3 milioni rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Escludendo gli oneri e proventi non ricorrenti (-2,5 milioni nel 2014 e -9,6 milioni nel 2013) l'EBITDA ha evidenziato una flessione di 13,4 milioni prevalentemente per i costi di affitto dell'immobile di via San Marco e via Solferino a seguito della cessione avvenuta a fine 2013 con effetto positivo sul corso degli oneri finanziari.

I ricavi del quarto trimestre sono in crescita di 0,6 milioni rispetto a quelli dello stesso periodo dell'anno precedente. La flessione dei ricavi delle Funzioni Corporate derivante da minori riaddebiti alle società del Gruppo e dei Verticali Infanzia per la revisione del portafoglio prodotti (bilanciata in parte dal consolidamento delle attività cinesi) è solo parzialmente compensata dalla crescita dei ricavi in ambito digitale. La divisione Direct evidenzia ricavi in crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente per effetto sostanzialmente dell'incremento dei Servizi B2B che hanno compensato le minori attività relative alla gestione del servizio abbonamenti dei brand del Gruppo.

L'EBITDA relativo al quarto trimestre è negativo per 8,5 milioni, in flessione di 4,7 milioni rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Escludendo gli oneri non ricorrenti, la flessione risulta pari a 5,2 milioni per l'effetto, sostanzialmente riconducibile alle Funzioni Corporate, dei maggiori costi relativi al contratto di affitto dell'immobile di via San Marco e via Solferino. A parziale compensazione si evidenziano i benefici generati dalle continue azioni di contenimento costi e recupero di efficienza.

m-dis DISTRIBUZIONE MEDIA (valutata ad equity)

m-dis Distribuzione Media S.p.A svolge l'attività di distribuzione nel canale edicola e negli altri punti di vendita autorizzati di prodotti editoriali e non editoriali (schede telefoniche e ricariche on-line). La società detiene nel proprio portafoglio, oltre ai prodotti degli azionisti di riferimento (RCS, De Agostini, Hearst Magazines), anche numerosi editori terzi, tra i quali La Stampa, Il Sole 24-Ore, Il Fatto Quotidiano.

La società si avvale delle controllate MDM Milano Distribuzione Media, che si occupa della distribuzione nell'area di Milano ed hinterland, di to-dis S.r.l. per quanto concerne la distribuzione nell'area torinese, della società Pieroni Distribuzione per la distribuzione a livello nazionale di prodotti editoriali specializzati e della società collegata Liguria Press S.r.l. (ex ge-dis S.r.l.) per la distribuzione nell'area di Genova. m-dis Distribuzione Media S.p.A. detiene inoltre partecipazioni nella società Trento Press Service S.r.l. (30,4%) attiva nella distribuzione in Trento e provincia e in Mach2 Press S.r.l. (40%) società specializzata nella distribuzione di prodotti editoriali nel canale della Grande Distribuzione Organizzata.

I ricavi consolidati progressivi al 31 dicembre 2014 ammontano a 381,2 milioni (423,0 milioni nell'esercizio 2013) mentre l'EBITDA consolidato è di circa 4,4 milioni, in incremento rispetto all'anno precedente di 0,9 milioni.

La diminuzione dei ricavi consolidati rispetto all'esercizio 2013, pari a 41,8 milioni, è imputabile ai ricavi del comparto non editoriale (schede telefoniche e ricariche on-line) in flessione del 17%.

Il risultato netto consolidato dell'esercizio 2014 è pari a circa 1,3 milioni e risulta in apprezzabile incremento rispetto al risultato netto dell'esercizio 2013 caratterizzato da sostanziale pareggio. Il risultato netto consolidato 2014 ha beneficiato del buon andamento della capogruppo m-dis Distribuzione Media S.p.A., attribuibile al miglioramento delle vendite del comparto editoriale ed ai risparmi realizzati nei costi logistici e di struttura.

Il liquidato (numero di copie vendute al consumatore finale valorizzate al prezzo di copertina) del quarto trimestre 2014, confrontato con quello dall'analogo periodo dell'anno 2013, segnala un incremento del 4,7% per effetto delle buone performance dei segmenti Collezionabili e Collaterali, solo parzialmente compensate dalla flessione registrata nello stesso trimestre dai prodotti Quotidiani.

L'EBITDA consolidato del quarto trimestre dell'anno, pari a circa 1,6 milioni, risulta maggiore rispetto a quello dell'ultimo trimestre del 2013 di circa 0,5 milioni, per effetto al buon andamento diffusionale del periodo.

PRINCIPALI DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI E FINANZIARI DELLA CAPOGRUPPO

L'esercizio 2014 chiude con un risultato netto negativo per 117,6 milioni (negativo per 148,4 milioni nell'esercizio 2013), determinato principalmente dalle svalutazioni di attività finanziarie, di immobilizzazioni e dagli oneri finanziari netti, in parte compensate dal risultato positivo a livello di EBITDA (che include proventi non ricorrenti netti per complessivi 0,2 milioni) e dagli effetti positivi delle imposte sul reddito.

L'EBITDA risulta positivo per 17 milioni (negativo per 63,9 milioni nel 2013) e include proventi non ricorrenti netti per 0,2 milioni (oneri non ricorrenti netti pari a 70,8 milioni nell'esercizio 2013). Escludendo l'impatto degli oneri e proventi non ricorrenti l'EBITDA del 2014 risulterebbe positivo per 16,8 milioni, in aumento di 9,9 milioni rispetto all'esercizio precedente.

L'EBIT, negativo per 32,5 milioni (negativo per 137,7 milioni nel 2013) include ammortamenti per complessivi 32,5 milioni (36,1 milioni nel 2013) e svalutazioni di immobilizzazioni per complessivi 17 milioni (37,7 milioni nel 2013). Le svalutazioni comprendono 3,5 milioni aventi natura non ricorrente e riguardano gli impianti e macchinari per la stampa dei quotidiani (svalutazioni non ricorrenti per 22,6 milioni nell'esercizio 2013).

Gli oneri finanziari netti ammontano a 48,6 milioni, in aumento di 22,7 milioni (25,9 milioni nell'esercizio 2013). Il peggioramento è dovuto principalmente all'incremento degli spread relativi al nuovo finanziamento di originari 600 milioni erogato nell'estate 2013 per rifinanziare le preesistenti linee Committed, che scontavano spread inferiori coerenti ad un differente mercato finanziario di riferimento, ciò pur tenendo conto del miglioramento avvenuto con la rinegoziazione dell'agosto scorso. La Posizione Finanziaria Netta della società risulta essere sostanzialmente stabile nel 2014 rispetto al 2013.

Gli oneri netti da attività finanziarie ammontano a 24,5 milioni e si confrontano con proventi netti per 8,9 milioni nel 2013. Si riferiscono principalmente all'effetto delle svalutazioni delle partecipazioni, pari a 37,7 milioni, parzialmente compensato dal ripristino del valore di carico, pari a 16,5 milioni, di alcune partecipazioni in portafoglio, oltre che dalla svalutazione di altre attività finanziarie, per 2,5 milioni. Nel 2013 i proventi netti, pari a 8,9 milioni, si riferivano all'introito dei dividendi per 12,7 milioni (nulla nel 2014) e al ripristino di valore di alcune partecipazioni per complessivi 17,4 milioni, parzialmente compensati dalle svalutazioni delle partecipazioni per complessivi 21,2 milioni.

Le imposte sul reddito, positive per 10,7 milioni (positive per 34,4 milioni nell'esercizio 2013), si riferiscono al provento da consolidato fiscale e all'iscrizione di imposte anticipate.

Di seguito i risultati economici dell'esercizio riclassificati e confrontati con quelli dell'esercizio precedente:
-- -- -- -- -- -- -- -- -- -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- -- -- -- -- --
(Valori in milioni di Euro) Note di rinvio Esercizio Esercizio
agli schemi di 2014 % 2013 % Differenza
bilancio
(2
)
A A A-B
Ricavi netti I 630,7 100,0 629,7 100,0 1,0
Ricavi diffusionali 289,8 45,9 301,3 47,8 (11,5)
Ricavi pubblicitari 305,5 48,4 292,5 46,5 13,0
Ricavi editoriali diversi 35,4 5,6 35,9 5,7 (0,5)
Costi operativi II (432,6) (68,6) (424,0) (67,3) (8,6)
Costo del lavoro III (166,3) (26,4) (258,1) (41,0) 91,8
Accantonamenti per rischi IV (9,2) (1,5) (6,4) (1,0) (2,8)
Svalutazioni crediti V (5,6) (0,9) (5,1) (0,8) (0,5)
EBITDA (1) 17,0 2,7 (63,9) (10,1) 80,9
Amm.immobilizzazioni immateriali VI (18,3) (2,9) (16,3) (2,6) (2,0)
Amm.investimenti immobiliari VII (0,3) (0,0) (0,3) (0,0) -
Amm.immobilizzazioni materiali VIII (13,9) (2,2) (19,5) (3,1) 5,6
Svalutazioni immobilizzazioni IX (17,0) (2,7) (37,7) (6,0) 20,7
Risultato operativo (EBIT) (32,5) (5,2) (137,7) (21,9) 105,2
Proventi (oneri) finanziari netti X (48,6) (7,7) (25,9) (4,1) (22,7)
Proventi (oneri) da attività/passività finanziarie (*) XI (24,5) (3,9) 8,9 1,4 (33,4)
Risultato prima delle imposte (105,6) (16,7) (154,7) (24,6) 49,1
Imposte sul reddito XII 10,7 1,7 34,4 5,5 (23,7)
Risultato attività destinate a continuare (94,9) (15,0) (120,3) (19,1) 25,4
Risultato delle attività destinate alla dismissione e (22,7) (3,6) (28,1) (4,5) 5,4
dismesse (*) XIII
Risultato netto dell'esercizio (117,6) (18,6) (148,4) (23,6) 30,8

(1) Da intendersi come risultato operativo ante ammortamenti e svalutazioni.

(2) Tali note rinviano al prospetto di conto economico

(*) Il risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse dell'esercizio 2013 comprende la riclassifica della svalutazione della partecipazione in Gruppo Finelco S.p.A., per 18,2 milioni.

I ricavi netti realizzati nell'esercizio 2014 ammontano a 630,7 milioni in aumento dello 0,2% (+1 milione) rispetto all'esercizio 2013, riconducibile per 13 milioni a maggiori ricavi pubblicitari, compensati per 11,5 milioni da minori ricavi diffusionali e per 0,5 milioni da minori ricavi editoriali diversi.

I ricavi pubblicitari rispetto all'esercizio 2013 sono in aumento del 4,4% principalmente in relazione alla raccolta pubblicitaria su alcune testate di editori terzi, avviata tra la fine dell'anno precedente e l'inizio del 2014, compensata dalla cessione e chiusura di alcune testate dell'area Periodici.

Il sistema Corriere della Sera (includendo supplementi, edizioni locali ed internet) evidenzia una flessione del 10% per effetto di una minore raccolta sulla stampa e della contrazione del comparto on-line. Il sistema La Gazzetta dello Sport (includendo supplementi e on-line) è in aumento dell'8,4% rispetto al 2013 per la maggiore raccolta nazionale che beneficia degli eventi sportivi dell'anno e di un incremento della raccolta on-line. Le testate dell'area Periodici risentono maggiormente del persistente andamento economico negativo e, a perimetro omogeneo, risultano in calo del 10,3% rispetto all'anno precedente, registrando una flessione superiore a quella del mercato di riferimento.

I ricavi diffusionali ammontano a 289,8 milioni, registrando una flessione di 11,5 milioni rispetto all'esercizio 2013, dovuta alla contrazione delle vendite in edicola nell'area Periodici (-13,3 milioni), parzialmente compensata dal buon andamento delle opere collaterali nell'area Quotidiani (per +2,8 milioni) e dal positivo effetto dell'aumento del prezzo di copertina dei quotidiani.

I costi operativi si incrementano di 8,6 milioni, attestandosi a 432,6 milioni (424 milioni nell'esercizio 2013) e si riferiscono principalmente alla quota per l'acquisto di spazi pubblicitari dagli editori terzi, parzialmente compensata delle azioni di recupero di efficienza.

Il costo del lavoro ammonta a 166,3 milioni, in riduzione di 91,8 milioni rispetto al 2013 (pari a 258,1 milioni) e include proventi non ricorrenti netti per 5,1 milioni (oneri non ricorrenti netti per 59,8 milioni nel 2013). I proventi non ricorrenti netti dell'esercizio derivano dalla revisione delle stime in merito al progredire dell'attività di riorganizzazione dell'area Periodici, dell'area Pubblicità e dell'area Corporate, che ha comportato il rilascio di fondi eccedenti, compensato in parte dagli oneri per l'avvicendamento del direttore del Corriere della Sera e per il prosieguo del piano di prepensionamento dei giornalisti del Corriere della Sera e de La Gazzetta dello Sport. Escludendo l'effetto delle poste non ricorrenti, il costo del lavoro diminuirebbe di 26,9 milioni, essenzialmente quale conseguenza della contrazione dell'organico medio.

L'EBITDA, tenuto conto degli effetti sopra riportati, chiude l'esercizio con un risultato positivo, pari a 17 milioni, in incremento di 80,9 milioni rispetto all'esercizio 2013 (negativo per 63,9 milioni). Escludendo l'effetto delle poste non ricorrenti (proventi netti pari a 0,2 milioni nel 2014 e oneri netti pari a 70,8 milioni nel 2013), l'EBITDA risulterebbe in incremento per 9,9 milioni, come conseguenza dei maggiori ricavi pubblicitari e del minor costo del lavoro, parzialmente compensati dall'incremento dei costi operativi.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali, oltre agli investimenti immobiliari, risultano in diminuzione di 3,6 milioni rispetto all'esercizio 2013 (32,5 milioni contro 36,1 milioni nel 2013).

Le svalutazioni delle immobilizzazioni materiali ammontano a 9 milioni (19,7 milioni nel 2013) e si riferiscono, per 3,5 milioni, ad impianti per la stampa di quotidiani a seguito del processo di razionalizzazione dell'assetto produttivo, e per complessivi 5,5 milioni, all'immobile di Pessano e ad altre immobilizzazioni materiali, effettuate per allineare i relativi valori di carico ai valori di perizia aggiornati alla fine dell'esercizio.

Le svalutazioni delle immobilizzazioni immateriali, pari a 8 milioni (18 milioni nell'esercizio 2013) si riferiscono alla svalutazione dell'avviamento Sfera, derivante dall'applicazione del test d'impairment svolto a fine esercizio.

Circa gli oneri finanziari netti si ricorda che ammontano a 48,6 milioni, in aumento di 22,7 milioni rispetto ai 25,9 milioni nell'esercizio 2013. Come citato in precedenza il peggioramento è dovuto principalmente all'incremento degli spread relativi al nuovo finanziamento di originari 600 milioni erogato nell'estate 2013 per rifinanziare le preesistenti linee Committed, che scontavano spread inferiori coerenti ad un differente mercato finanziario di riferimento, ciò pur tenendo conto del miglioramento avvenuto con la rinegoziazione dell'agosto scorso. La Posizione Finanziaria Netta della società è rimasta sostanzialmente stabile nel 2014 rispetto al 2013.

Gli oneri netti da attività finanziarie ammontano complessivamente a 24,5 milioni (proventi netti pari a 8,9 milioni nell'esercizio 2013) e sono relativi principalmente alle svalutazioni dei valori di carico delle partecipazioni per complessivi 37,7 milioni (37,5 milioni nel 2013) e si riferiscono alle società controllate RCS Libri S.p.A. (33,4 milioni), effettuata per allineare il valore di carico al relativo pro-quota dell'equity value derivante dall'applicazione del test d'impairment, Redazioni Contenuti Digitali S.r.l. (2,2 milioni), RCS Digital Ventures S.r.l. (0,8 milioni), Editoriale Trentino Alto Adige S.r.l. (0,6 milioni), Trovolavoro S.r.l. (0,4 milioni), oltre alla collegata Inimm Due S.à.r.l (0,3 milioni), effettuate per allineare il valore di carico ai rispettivi pro-quota dei Patrimoni Netti al 31 dicembre 2014. Tali svalutazioni risultano parzialmente compensate dal ripristino dei valori di carico delle partecipazioni, per complessivi 16,5 milioni, e si riferiscono alle società controllate RCS Investimenti S.p.A. (13,5 milioni), relativa al pro-quota del risultato positivo autonomo dell'esercizio, RCS Produzioni S.p.A. (0,4 milioni), Editoriale Corriere di Bologna S.r.l. (0,2 milioni) ed Editoriale Fiorentina S.r.l. (0,1 milioni), effettuate per allineare il valore di carico ai rispettivi pro-quota dei Patrimoni Netti al 31 dicembre 2014, oltre alla collegata m-dis Distribuzione Media S.p.A. (2,3 milioni) effettuata per allineare il valore di carico al relativo pro-quota dell'equity value derivante dall'applicazione del test d'impairment. Si segnala infine la svalutazione di altre attività finanziarie a lungo termine, pari a 2,5 milioni, e oneri diversi da partecipazioni per complessivi 0,8 milioni.

In merito alla valutazione delle partecipazioni si rimanda alle successive note illustrative specifiche.

Non risultano proventi per dividendi nell'esercizio 2014 (12,7 milioni nell'esercizio 2013).

Le imposte sul reddito dell'esercizio 2014 evidenziano un provento, pari a 10,7 milioni, riconducibile principalmente al provento da consolidato fiscale per 16,6 milioni, compensato in parte dall'onere per Irap di competenza, pari a 3,7 milioni, e dall'iscrizione di imposte anticipate e differite complessivamente pari ad un onere di circa 2,2 milioni.

L'esercizio 2013 evidenziava un provento, pari a 34,4 milioni, riconducibile principalmente al provento da consolidato fiscale per 20,2, all'accantonamento per Irap di competenza, pari a 4,7 milioni, imposte anticipate e differite per un provento complessivo pari a 18,9 milioni.

Il risultato negativo delle attività destinate alla dismissione e dismesse, pari a 22,7 milioni, è riferito principalmente alle svalutazioni della partecipata RCS International Advertising B.V., pari a 12,2 milioni, effettuata per allineare il valore di carico al relativo fair value risultante da un'offerta vincolante per l'acquisto del 34,5% del capitale sociale di IGP Decaux S.p.A., detenuta tramite la controllata RCS International Advertising B.V., e della partecipazione nel Gruppo Finelco S.p.A., per 11,9 milioni, effettuata per allineare il valore di carico, riclassificato tra le attività destinate alla dismissione come previsto dall'IFRS 5, a seguito del progredire delle trattative di vendita in corso. Tali svalutazioni sono parzialmente compensate dagli effetti della cessione del comparto immobiliare Solferino, che evidenzia una plusvalenza che, al netto dell'adeguamento dell'onere per la controversia con il Comune di Milano, degli oneri per la rescissione anticipata dal contratto di affitto e tenuto conto degli effetti fiscali, risulta essere pari a 2,5 milioni.

Le principali voci dello Stato Patrimoniale sono riepilogate nel prospetto che segue:

(Valori in milioni di Euro) Note di rinvio
agli schemi di 31 dicembre 2014 % 31 dicembre %
bilancio 2013
(4
)
Immobili, impianti e macchinari XIV 69,2 5,0 117,0 8,1
Attività immateriali XV 58,0 4,2 63,6 4,4
Investimenti immobiliari XVI 3,5 0,3 4,5 0,3
Immobilizzazioni finanziarie XVII 1.319,9 95,9 1.374,6 95,2
Attivo immobilizzato netto 1.450,6 105,4 1.559,7 108,0
Rimanenze XVIII 12,7 0,9 18,4 1,3
Crediti commerciali XIX 230,4 16,7 221,7 15,4
Debiti commerciali XX ( 207,5) ( 15,1) ( 186,5) ( 12,9)
Altre attività/passività XXI ( 44,8) ( 3,3) ( 48,8) ( 3,4)
Capitale d'Esercizio ( 9,2) ( 0,7) 4,8 0,3
Benefici relativi al personale XXII ( 41,9) ( 3,0) ( 44,6) ( 3,1)
Fondi per rischi ed oneri XXIII ( 59,3) ( 4,3) ( 96,6) ( 6,7)
Passività per imposte differite XXIV ( 0,9) ( 0,1) ( 3,8) ( 0,3)
Capitale Investito Netto 1.339,3 97,3 1.419,5 98,3
CIN attività destinate alla dismissione e dismesse XXV 36,8 2,7 24,7 1,7
Capitale Investito Netto 1.376,1 100,0 1.444,2 100,0
Patrimonio netto XXVI 405,3 29,5 477,5 33,1
Indebitamento finanziario netto (disponibilità) (3) XXVII 970,8 70,5 966,7 66,9
Totale fonti di finanziamento 1.376,1 100,0 1.444,2 100,0

(3) Indicatore della struttura finanziaria determinato quale risultante dei debiti finanziari correnti e non correnti al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti nonché delle attività finanziarie correnti e delle attività finanziarie non correnti relative agli strumenti derivati. La posizione finanziaria netta definita dalla comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 esclude le attività finanziarie non correnti. Al 31 dicembre 2014 non ve ne sono, pertanto il valore è pari a 970,8 milioni (966,7 milioni al 31 dicembre 2013). (4) Tali note rinviano al prospetto della situazione patrimoniale finanziaria

L'attivo immobilizzato netto passa da 1.559,7 milioni al 31 dicembre 2013 a 1.450,6 milioni al 31 dicembre 2014. La variazione di 109,1 milioni è principalmente riconducibile ai fenomeni di seguito commentati.

In data 1 aprile 2014 ha avuto efficacia il conferimento del ramo d'azienda relativo al polo produttivo di Pessano con Bornago (MI) a favore della società controllata RCS Produzioni Milano S.p.A., per complessivi 22,8 milioni (al netto del corrispondente valore dell'incremento della partecipazione, pari a 9,8 milioni).

Le svalutazioni, per complessivi 17 milioni, di cui 8 milioni riferiti alla svalutazione dell'avviamento Sfera, 3,5 milioni riferiti alle svalutazioni di alcuni impianti produttivi di stampa, 4,8 milioni riferiti alla svalutazione dell'immobile sito in Pessano con Bornago (MI) e per 0,7 milioni ad altre immobilizzazioni materiali.

In merito alle partecipazioni si segnala la svalutazione della partecipazione in RCS Libri S.p.A., per 33,4 milioni, effettuata per allineare il valore di carico al relativo pro-quota dell'equity value derivante dall'applicazione del test d'impairment, il ripristino di valore della partecipazione in RCS Investimenti S.p.A., per 13,5 milioni, riferita al relativo pro-quota del risultato positivo autonomo dell'esercizio e la riclassifica tra le attività destinate alla dismissione e dismesse del valore di carico della controllata RCS International Advertising B.V., per 18 milioni (al netto della svalutazione rilevata nell'esercizio, pari a 12,2 milioni), a seguito dell'offerta vincolante ricevuta per l'acquisto del 34,5% del capitale sociale di IGP Decaux S.p.A., detenuta tramite la suddetta controllata; la riclassifica del valore di carico della partecipazione detenuta nel Gruppo Finelco S.p.A. per 20 milioni, oltre alla riclassifica del fondo rischi su partecipazioni, appositamente stanziato alla fine del precedente esercizio, relativo alle controllate Digicast S.p.A. (5,1 milioni) e Rizzoli Beijing Advertising Co. Ltd (1,9 milioni).

A seguito del già citato conferimento si segnala l'incremento del valore di carico della partecipazione detenuta nella controllata RCS Produzioni Milano S.p.A., per 9,8 milioni, oltre ai versamenti effettuati dalla Capogruppo a favore di società controllate e collegate per complessivi 20 milioni, di cui 7 milioni a titolo di ricapitalizzazione della controllata RCS Sport S.p.A. e 6 milioni a titolo di copertura perdite della controllata Digicast S.p.A.. Si rimanda alle Note illustrative specifiche del bilancio d'esercizio per i commenti e le analisi di tali poste.

Il capitale d'esercizio al 31 dicembre 2014 risulta negativo per 9,2 milioni (positivo per 4,8 milioni al 31 dicembre 2013). La variazione di 14 milioni è principalmente riconducibile, da un lato, ai maggiori debiti commerciali per 21 milioni, in parte riferibili al riaddebito dei costi di stampa dalla controllata RCS Produzioni Milano S.p.A. in conseguenza al conferimento del polo produttivo di Pessano alla stessa, alle minori rimanenze di magazzino per 5,7 milioni e al decremento dei crediti diversi e delle altre attività correnti per complessivi 4 milioni e, dall'altro, ai maggiori crediti commerciali per 8,7 milioni, riferibili all'incremento della raccolta pubblicitaria su alcune testate di editori terzi, e alla già citata riclassifica del fondo rischi su partecipazioni, classificato tra le altre passività, per 7 milioni.

I fondi per rischi e oneri si decrementano di 37,3 milioni, passando da 96,6 milioni al 31 dicembre 2013 a 59,3 milioni al 31 dicembre 2014. La variazione si riferisce alla revisione delle stime in merito al progredire dell'attività di riorganizzazione dell'area Periodici, dell'area Pubblicità e dell'area Corporate, che ha comportato il rilascio di fondi eccedenti, parzialmente compensato da accantonamenti in merito al prosieguo del piano di prepensionamento dei giornalisti del Corriere della Sera e de La Gazzetta dello Sport unitamente ad oneri per avvicendamento del direttore del Corriere della Sera. Si segnala la riclassifica alla voce "debiti verso dipendenti" per transazioni con dipendenti da liquidare (7,6 milioni), nonché gli utilizzi e rilasci di fondi per rischi legali e diversi, per complessivi 25,7 milioni. Tale variazione è parzialmente compensata dagli accantonamenti, di natura non ricorrente, per complessivi 4,7 milioni, per oneri derivanti dalla rescissione anticipata dal contratto di affitto del comparto San Marco. Si segnala inoltre la riclassifica alla voce "debiti commerciali", per complessivi 3,9 milioni, quale quota di rischio comprensiva delle spese legali di cause definite in attesa di pagamento.

Il capitale investito netto, escludendo le attività destinate alla dismissione e dismesse, è pari a 1.339,3 milioni, diminuisce di 80,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2013 (1.419,5 milioni) per gli effetti sopra citati.

Il capitale investito netto delle attività destinate alla dismissione e dismesse, pari a 36,8 milioni, si riferisce alle partecipazioni detenute in RCS International Advertising B.V. (la quale detiene il 34,5% di IGP Decaux S.p.A.) e in Gruppo Finelco S.p.A. e Virgin Radio Italy S.p.A..

Il patrimonio netto passa da 477,5 milioni al 31 dicembre 2013 a 405,3 milioni al 31 dicembre 2014. La variazione è principalmente correlata alla perdita netta dell'esercizio, pari a 117,6 milioni, contrapposta agli effetti positivi derivanti dall'operazione di conversione delle azioni di risparmio in azioni ordinarie, perfezionatasi nello scorso mese di giugno, che ha comportato un introito lordo di 47 milioni, iscritti a riserva sovrapprezzo azioni. A seguito di tale operazione sono state convertite n. 107.228.015 azioni di risparmio (29.349.593 categoria A e 77.878.422 categoria B) in 96.951.365 nuove azioni ordinarie e sono stati rilevati, a riduzione della riserva sovrapprezzo azioni, oneri netti per complessivi 1,2 milioni. In minor misura si segnalano, rispetto al 31 dicembre 2013, gli effetti positivi e negativi derivanti dalla movimentazione della riserva cash flow hedge e della riserva attuarizzazione TFR.

L'indebitamento finanziario netto della capogruppo aumenta di 4,1 milioni, passando da 966,7 milioni al 31 dicembre 2013 a 970,8 milioni al 31 dicembre 2014. Hanno contribuito negativamente i versamenti in conto coperture perdite a favore di società controllate sopra citate.

Concorrono, inoltre, gli esborsi per investimenti tecnici, i pagamenti correlati al prosieguo dei piani di riorganizzazione in corso e l'assorbimento di cassa della gestione caratteristica essenzialmente per gli effetti dell'esposizione finanziaria.

Di segno contrario l'effetto finanziario positivo, pari a 47 milioni, dell'operazione di conversione delle azioni di risparmio in azioni ordinarie della Società e l'incasso della vendita dell'edificio storico del comparto immobiliare di via San Marco/via Solferino per complessivi 30 milioni. A questi si aggiunge l'effetto positivo di 22 milioni per il conferimento del debito finanziario, in particolare per leasing, relativo al polo di Pessano in capo alla società controllata RCS Produzioni Milano S.p.A..

FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

  • In data 7 gennaio 2014 RCS MediaGroup ha annunciato che dal successivo 1° febbraio la raccolta pubblicitaria nazionale su stampa e on-line per il quotidiano La Stampa e LaStampa.it sarebbe stata gestita dalla concessionaria pubblicitaria del Gruppo RCS. In base all'accordo stipulato con Editrice La Stampa, la raccolta pubblicitaria nazionale sia per il quotidiano sia per il sito de La Stampa è stata quindi affidata ad RCS MediaGroup, mentre la raccolta della pubblicità locale è rimasta fuori dal perimetro dell'accordo commerciale in questione e sotto il diretto controllo della struttura commerciale di Publikompass.
  • In data 9 gennaio 2014 Poligrafici Editoriale e la concessionaria pubblicitaria del Gruppo RCS hanno annunciato che da gennaio 2014 la raccolta pubblicitaria locale delle edizioni, anche on-line, di Bologna e Firenze del Corriere della Sera è affidata alle reti locali della concessionaria SPE Società Pubblicità Editoriale S.p.A..
  • In data 30 gennaio 2014 RCS MediaGroup ha annunciato che il direttore di El Mundo, Pedro J. Ramírez ha lasciato la guida della testata e la direzione editoriale del Gruppo Unidad Editorial mantenendo un rapporto di collaborazione con il Gruppo; Pedro J. Ramirez ha firmato domenica 2 febbraio 2014 la sua ultima edizione del giornale. La direzione di El Mundo è stata affidata a Casimiro García-Abadillo, vicedirettore del quotidiano, con l'obiettivo di rilanciarne le diffusioni cartacee e di rafforzarne ulteriormente la leadership digitale. La risoluzione di tale rapporto ha comportato per Unidad Editorial nell'esercizio 2014 costi per 12,6 milioni al lordo delle relative imposte. Tale importo si riferisce a quanto dovuto per l'estinzione della relazione contrattuale, così come previsto dagli accordi pre-esistenti sottoscritti nel 2007, nonché da un patto di non concorrenza. In aggiunta Unidad Editorial ha sostenuto ulteriori costi correlati alla suddetta estinzione del rapporto per complessivi 0,9 milioni.
  • In data 17 febbraio 2014 RCS MediaGroup ha comunicato di avere ricevuto nella serata del 14 febbraio 2014 le dimissioni, con decorrenza immediata, del consigliere Carlo Pesenti, amministratore non esecutivo e membro del Comitato per la remunerazione e le nomine.
  • In data 4 marzo 2014 il Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup, ha nominato a seguito delle dimissioni di Carlo Pesenti – Luca Garavoglia quale membro del Comitato per la Remunerazione e le Nomine. Il Comitato è risultato quindi composto interamente da Amministratori indipendenti nelle persone di Roland Berger (Presidente), Laura Mengoni e Luca Garavoglia. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato quale proprio Segretario l'avv. Fabrizio Ferrara, che dal 1° marzo 2014 ha assunto l'incarico di General Counsel del Gruppo RCS.
  • In data 6 marzo 2014, in riferimento a quanto comunicato in data 13 novembre e 23 dicembre 2013, RCS MediaGroup ha informato di aver completato la vendita del comparto immobiliare di via San Marco e via Solferino con la cessione del Blocco 1 (edificio storico sede del Corriere della Sera in via Solferino) a un Fondo di investimento immobiliare riservato a investitori qualificati, istituito e gestito da BNP Paribas REIM SGR p.A., interamente sottoscritto da fondi gestiti da Blackstone, e di aver incassato contestualmente il corrispettivo di 18 milioni nella stessa data. Entro il 31 ottobre 2014 verranno incassati 12 milioni (garantiti da fideiussione bancaria a prima richiesta). Da parte delle Autorità Competenti, con riferimento al vincolo apposto sull'edificio storico dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, su richiesta della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano, non è stato infatti esercitato il diritto di prelazione.
  • In data 12 marzo 2014 RCS MediaGroup ha tenuto il suo primo Investor Day per aggiornare il mercato sui progressi del Piano per lo Sviluppo 2013-2015, sui risultati del 2013 e sulle iniziative strategiche in corso. L'evento ha visto la partecipazione del Presidente Angelo Provasoli, dell'Amministratore Delegato Pietro Scott Jovane e del top management del Gruppo. Sono stati illustrati i piani di sviluppo e crescita per le aree di business di RCS, che vedono tra le priorità l'ulteriore rafforzamento dei core

business editoriali, una forte accelerazione sul digitale, maggiori sinergie infragruppo, il potenziamento del valore dei marchi editoriali e degli autori dell'area Libri e un incremento dei ricavi da eventi, soprattutto in ambito sportivo.

  • In data 14 marzo 2014 RCS MediaGroup ha annunciato di aver concluso il 12 marzo precedente l'acquisizione delle quote di proprietà degli altri soci locali di Editoriale del Mezzogiorno S.r.l., giungendo al 99,96% (al 100% quindi il successivo 25 marzo) del capitale sociale della società. Editoriale del Mezzogiorno è l'editrice del quotidiano Corriere del Mezzogiorno, testata locale allegata al Corriere della Sera in Campania e in Puglia. Il Corriere del Mezzogiorno è nato il 19 giugno 1997, da una società editoriale appositamente costituita a capitale ripartito tra il Gruppo RCS e imprenditori locali. Nel dicembre 2000 il Corriere del Mezzogiorno ha lanciato anche un'edizione pugliese con redazione a Bari. Dal 2008 è attivo il sito CorrieredelMezzogiorno.it. Dal 6 febbraio 2014 direttore del Corriere del Mezzogiorno è Antonio Polito, che ha sostituito nell'incarico Marco Demarco. L'operazione si è inquadrata nella strategia di consolidamento della presenza sul territorio intrapresa dal Gruppo RCS, che ha infatti già acquisito le quote dei precedenti soci locali anche in Trentino Alto Adige, dove edita il Corriere di Bolzano e il Corriere di Trento, e a Bologna, dove edita il Corriere di Bologna. Le altre testate locali del Gruppo, Corriere del Veneto e Corriere Fiorentino, sono tuttora a capitale ripartito tra il Gruppo RCS e imprenditori locali.
  • In data 28 marzo 2014 il Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup, ha in particolare deliberato:
    • la proposta di conversione delle Azioni di Risparmio di Categoria A e delle Azioni di Risparmio di Categoria B in azioni ordinarie RCS.
    • la proposta di modifica dell'art. 11 dello Statuto sociale in tema di governance: numero Consiglieri da un minimo di sette a un massimo di undici; due terzi alla prima lista ed un terzo alle altre.

Nella stessa data il Consiglio di Amministrazione ha convocato l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria, per l'8 maggio 2014, e le Assemblee speciali delle due categorie degli Azionisti di Risparmio, per il 6 maggio 2014, tutte in unica convocazione.

L'Assemblea è stata chiamata ad assumere deliberazioni:

  • in sede ordinaria, in merito:
  • all'approvazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2013; all'integrazione del Consiglio di Amministrazione, con la nomina di due Consiglieri;
  • all'integrazione del Collegio Sindacale;
  • alla Relazione sulla Remunerazione;
  • alla proposta di autorizzazione alla disposizione di azioni proprie.
  • in sede straordinaria, in merito:
  • alla proposta di conversione delle Azioni di Risparmio di Categoria A e delle Azioni di Risparmio di Categoria B in azioni ordinarie;
  • alla proposta di modifica dell'art. 11 dello Statuto sociale.

Le Assemblee speciali dei possessori di Azioni di Risparmio di Categoria A e di Categoria B sono state chiamate ad assumere deliberazioni in merito all'approvazione, ai sensi dell'art. 146, comma 1, lett. b), del D. Lgs. 58/1998 della proposta di Conversione Obbligatoria delle Azioni di Risparmio della rispettiva Categoria, in azioni ordinarie.

Il Consiglio ha altresì preso atto delle dimissioni del Sindaco Franco Dalla Sega a far data dalla successiva Assemblea per ulteriori impegni professionali intervenuti.

Infine il Consiglio ha avviato una più ampia valutazione degli schemi retributivi del personale del Gruppo e in questo contesto ha recepito l'indicazione del management di sospendere fino al pieno ripristino della profittabilità il sistema di incentivazione di lungo periodo per un gruppo selezionato di manager, come ampiamente descritto della Relazione sulla Remunerazione).

In data 31 marzo 2014, tenuto conto che a partire dal 6 maggio 2014 i canali televisivi di Unidad Editorial si sarebbero ridotti a 2, in applicazione dei termini indicati dalla Segreteria di Stato delle Comunicazioni spagnola (che prevede la cessazione delle trasmissioni dei canali addizionali precedentemente assegnati a completamento del multiplex con sentenza del 16 luglio 2010 annullata con sentenza del 27 novembre 2012 quest'ultima resa esecutiva con provvedimento del 22 marzo 2013 del Consiglio dei Ministri Spagnolo), è stato presentato un ricorso dinnanzi al Tribunale Costituzionale sollecitando la sospensione cautelare dell'esecuzione della sentenza. Alla data attuale non è ancora possibile stabilire se tale ricorso verrà accolto e se sospenderà l'esecuzione della sentenza. In aggiunta il Gruppo Unidad Editorial sta valutando ogni altro rimedio previsto dalla legge per tutelare i propri interessi.

  • In data 4 aprile 2014 si è tenuto a Milano il primo incontro dell'International Advisory Council di RCS MediaGroup, annunciato dal Consiglio di Amministrazione della Società lo scorso ottobre, con l'obiettivo di elaborare spunti, proposte e riflessioni di natura strategica sul settore editoriale, in ottica di medio-lungo periodo.
  • In data 14 aprile 2014 è stato reso noto che l'Assemblea degli Azionisti di Editoriale del Mezzogiorno S.r.l., riunitasi il 10 aprile precedente, ha deliberato la nomina per gli esercizi 2014-2016 del Consiglio di Amministrazione (nominando Alessandro Bompieri quale Presidente di quest'ultimo) e del Collegio Sindacale. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in medesima data, ha confermato Domenico Errico Amministratore Delegato.
  • Si è reso noto:

in data 23 aprile 2014, che il socio Pandette S.r.l. ha comunicato – a fini delle deliberazioni in materia di integrazione del Consiglio di Amministrazione di cui al punto n. 2 all'ordine del giorno della Parte Ordinaria dell'Assemblea dei Soci dell'8 maggio successivo – l'indicazione della proposta di nomina (con riguardo all'Amministratore da trarsi dalla lista "di minoranza" presentata dallo stesso socio in occasione della nomina del Consiglio di Amministrazione in carica, avvenuta con l'Assemblea del 2 maggio 2012) del prof. avv. Attilio Guarneri (in scadenza di carica con la suddetta Assemblea in quanto nominato per cooptazione dal Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'Art. 2386, comma 1, codice civile e dell' Art. 12 dello Statuto sociale),

in data 29 aprile 2014, che il medesimo socio Pandette S.r.l. ha comunicato – a fini delle deliberazioni in materia di integrazione del Collegio Sindacale di cui al punto n. 3 all'ordine del giorno della Parte Ordinaria dell'Assemblea dei Soci dell'8 maggio successivo – l'indicazione della proposta di nomina (con riguardo al Sindaco Supplente da trarsi dalla lista "di minoranza" presentata dallo stesso socio in occasione della nomina del Collegio Sindacale in carica, avvenuta con l'Assemblea del 2 maggio 2012) del prof. Mario Massari.

  • In data 4 maggio 2014 il Consiglio di Amministrazione, ha condiviso l'intenzione di rinforzare la composizione del Consiglio stesso attraverso l'indicazione di un candidato che possa ulteriormente accrescere le competenze già presenti. In particolare il Consiglio, anche a seguito di quanto emerso nell'ambito delle attività svolte dal Comitato per le Remunerazioni e Nomine e di quanto discusso nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 30 aprile precedente, ha concordato rispetto all'esigenza di individuare un profilo di solida rilevanza internazionale, caratterizzato da una forte esperienza manageriale nel settore editoriale, da un adeguato profilo di indipendenza, e che disponga di un bagaglio di conoscenze tecniche, mantenendo l'attuale alto profilo degli Amministratori presenti. Il Consiglio, previa positiva valutazione dei suddetti requisiti, ha pertanto deliberato di proporre al voto dell'Assemblea degli Azionisti dell'8 maggio 2014 Teresa Cremisi, Presidente e direttore generale di Flammarion, oltre che Direttore Editoriale e Sviluppo Strategico di Madrigall (Holding Flammarion-Gallimard).
  • In data 6 maggio 2014 si sono tenute le Assemblee Speciali dei possessori di azioni di risparmio di Categoria A e di Categoria B di RCS MediaGroup per deliberare in merito alla proposta di conversione obbligatoria delle azioni di risparmio della rispettiva Categoria in azioni ordinarie della Società. L'Assemblea Speciale dei possessori di azioni di risparmio di Categoria A – alla quale hanno partecipato

azionisti complessivamente rappresentanti il 21,489% del capitale sociale rappresentato dalle azioni di risparmio e l'1,185% del capitale sociale della Società – ha approvato a maggioranza la proposta all'ordine del giorno.

L'Assemblea Speciale dei possessori di azioni di risparmio di Categoria B – alla quale hanno partecipato azionisti complessivamente rappresentanti il 48,913% del capitale sociale rappresentato dalle azioni di risparmio e il 7,16% del capitale sociale della Società – ha approvato a maggioranza la proposta all'ordine del giorno.

In data 8 maggio 2014 l'Assemblea degli Azionisti di RCS MediaGroup si è riunita in sede Ordinaria e Straordinaria, ha:

In sede Ordinaria:

  • approvato il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2013, che ha chiuso con una perdita netta di Euro 148.436.770, parzialmente coperta mediante totale utilizzo della riserva "fondo perdita in formazione" pari a Euro 78.012.417, e portata a nuovo per il residuo ammontare di Euro 70.424.353,00;

  • nominato Attilio Guarneri, già cooptato nel Consiglio di Amministrazione il 15 ottobre 2013 (tratto dalla lista "di minoranza" presentata nel 2012 in relazione alla nomina del Consiglio di Amministrazione in carica), e Teresa Cremisi, quali amministratori della Società (rispetto ai quali è stata confermata, in data 14 maggio 2014, la valutazione consiliare di indipendenza);

  • integrato il Collegio Sindacale con la nomina di Gabriella Chersicla quale Sindaco Effettivo, e Mario Massari - tratto dalla lista "di minoranza" presentata nel 2012 in relazione alla nomina del Collegio Sindacale in carica - quale Sindaco Supplente;

  • espresso voto favorevole in merito alla Relazione sulla Remunerazione (sezione I) ed approvato della proposta del Consiglio di Amministrazione in merito alla disposizione di azioni proprie.

In sede Straordinaria:

  • approvato la proposta di conversione facoltativa e obbligatoria delle Azioni di Risparmio di Categoria A e delle Azioni di Risparmio di Categoria B in azioni ordinarie di RCS MediaGroup.

L'Assemblea Straordinaria ha inoltre approvato la proposta di modifica dell'art. 11 dello Statuto Sociale con riguardo alle regole di formazione del Consiglio di Amministrazione della Società.

  • In data 12 maggio 2014 sono state iscritte presso il Registro delle Imprese di Milano le deliberazioni con cui l'Assemblea degli azionisti di RCS MediaGroup S.p.A. dell'8 maggio 2014, in sede straordinaria, ha approvato la proposta di modifica dell'articolo 11 dello Statuto sociale, e la proposta di conversione delle Azioni di Risparmio di Categoria A e delle Azioni di Risparmio di Categoria B della Società in azioni ordinarie, che prevede, in un unico contesto (i) l'attribuzione ai possessori di Azioni di Risparmio di Categoria A e ai possessori di Azioni di Risparmio di Categoria B della facoltà di convertire ciascuna Azione di Risparmio detenuta in un'azione ordinaria, con pagamento di un conguaglio e (ii) la conversione obbligatoria delle Azioni di Risparmio di Categoria A e delle Azioni di Risparmio di Categoria B in circolazione al termine del periodo per l'esercizio della facoltà di conversione di cui al punto (i) in azioni ordinarie, senza pagamento di alcun conguaglio. Tale ultima deliberazione, determinando una modifica dello Statuto sociale riguardante i diritti di voto e di partecipazione dei possessori di Azioni di Risparmio, ha fatto sorgere il diritto di recesso in capo ai possessori di Azioni di Risparmio di Categoria A e/o di Azioni di Risparmio di Categoria B che non abbiano concorso all'adozione delle deliberazioni delle relative Assemblee Speciali del 6 maggio 2014 ai sensi dell'art. 2437, comma 1, lettera g) del codice civile.
  • In data 15 maggio 2014 RCS MediaGroup S.p.A., facendo seguito al comunicato diffuso in data 14 maggio 2014, ha reso noto che Consob ha rilasciato il provvedimento di approvazione del prospetto informativo relativo all'offerta di conversione facoltativa delle azioni di risparmio di categoria A e delle azioni di risparmio di categoria B in azioni ordinarie RCS MediaGroup il cui avvio è stato deliberato dal Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 14 maggio 2014 (il 16 maggio 2014 il prospetto informativo è stato reso pubblico secondo le modalità prescritte, come comunicato in pari data).
  • In data 3 giugno 2014 RCS MediaGroup S.p.A. ha reso noto che nessun possessore di azioni di risparmio di Categoria A e nessun possessore di azioni di risparmio di Categoria B risultava aver esercitato il diritto di recesso ai sensi dell'art. 2437, comma 1, lettera g), del codice civile entro il termine del periodo per

l'esercizio del diritto di recesso (i.e. 27 maggio 2014) e che risultava avverata la condizione di efficacia della conversione obbligatoria – deliberata dall'Assemblea Straordinaria dell'8 maggio 2014 – concernente il complessivo valore di liquidazione delle azioni di risparmio eventualmente oggetto di recesso.

In data 6 giugno 2014 si è concluso il periodo per l'esercizio della conversione facoltativa delle azioni di risparmio di Categoria A e delle azioni di risparmio di Categoria B in azioni ordinarie RCS MediaGroup in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea straordinaria dell'8 maggio 2014.

Durante il periodo per l'esercizio della conversione facoltativa, iniziato il 19 maggio 2014 :

n. 17.254.581 azioni di risparmio di categoria A, pari al 58,79% del totale delle azioni della medesima categoria, sono state oggetto di conversione facoltativa sulla base di un rapporto di conversione pari a 1 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio di categoria A, con pagamento di un conguaglio pari a Euro 0,26;

n. 62.582.919 azioni di risparmio di categoria B, pari all'80,36% del totale delle azioni della medesima categoria, sono state oggetto di conversione facoltativa sulla base di un rapporto di conversione pari a 1 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio di categoria B, con pagamento di un conguaglio pari a Euro 0,68.

Le n. 79.837.500 azioni ordinarie rivenienti dall'esercizio della conversione facoltativa sono accreditate sui conti degli intermediari autorizzati al termine della giornata contabile del 6 giugno 2014 e sono stati disponibili per la liquidazione dal 9 giugno 2014.

Al termine del periodo per l'esercizio della conversione facoltativa, sono residuate pertanto:

n. 12.095.012 azioni di risparmio di Categoria A, pari al 41,21% del totale delle azioni della medesima categoria (ivi incluse le n. 3.390.119 azioni di risparmio di Categoria A detenute dalla Società per le quali non è stata esercitata la conversione facoltativa, pari all'11,55 % del totale delle azioni della medesima categoria), che sono state oggetto di conversione obbligatoria sulla base di un rapporto di conversione pari a 0,77 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio di Categoria A, senza pagamento di alcun conguaglio;

n. 15.295.503 azioni di risparmio di Categoria B, pari al 19,64% del totale delle azioni della medesima categoria, che sono state oggetto di conversione obbligatoria sulla base di un rapporto di conversione pari a 0,51 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio di Categoria B, senza pagamento di alcun conguaglio.

Come già comunicato al mercato in data 3 giugno 2014, la Società ha dato corso alla conversione obbligatoria in data 9 giugno 2014.

L'ultimo giorno di negoziazione in borsa delle azioni di risparmio di Categoria A e delle azioni di risparmio di Categoria B è stato il 6 giugno 2014. Dal 9 giugno 2014 sono state negoziate sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana esclusivamente le azioni ordinarie RCS MediaGroup.

La conversione obbligatoria ha avuto ad oggetto le azioni di risparmio di Categoria A e le azioni di risparmio di Categoria B registrate nei conti dei rispettivi titolari alla chiusura della giornata contabile dell'11 giugno 2014 (record date) avvenendo su iniziativa dei rispettivi intermediari depositari sulla base dei rapporti di conversione sopra indicati.

Le azioni ordinarie rivenienti dalla conversione obbligatoria sono state accreditate sui conti dei possessori delle azioni di risparmio oggetto di conversione obbligatoria in data 12 giugno 2014 e, in pari data, sono state rese disponibili per la liquidazione.

Gli intermediari presso i quali i possessori di azioni di risparmio tengono i propri conti hanno assegnato il numero di azioni ordinarie derivante dall'applicazione del rapporto di conversione previsto per la conversione obbligatoria con, ove necessario, arrotondamento per difetto all'unità di azione ordinaria immediatamente inferiore. Le frazioni di azioni ordinarie non assegnate a seguito dell'arrotondamento per difetto sono state monetizzate per incarico della Società in base al valore risultante dalla media dei prezzi ufficiali registrati in borsa dalle azioni ordinarie nei primi tre giorni successivi alla data di efficacia della conversione obbligatoria.

La Società si è attivata, anche attraverso l'utilizzo di azioni proprie, per salvaguardare la possibilità per i titolari di una sola azione di risparmio di categoria A e/o di una sola azione di risparmio di categoria B che ne facessero esplicita richiesta al loro intermediario di ottenere la frazione necessaria per l'arrotondamento all'unità superiore di azione, al fine di poter mantenere la qualità di socio. Tutti gli altri azionisti hanno potuto richiedere, previo pagamento del relativo controvalore, l'arrotondamento per eccesso nel limite delle frazioni disponibili.

Il 6 giugno 2014 è stato altresì comunicato che, ad esito dell'operazione, sulla base dei dati disponibili a tale data, il capitale sociale, pari a Euro 475.134.602,10, risultava suddiviso in n. 521.864.957 azioni ordinarie prive dell'indicazione del valore nominale.

  • In data 12 giugno 2014 è stata comunicata, in base alle applicabili disposizioni regolamentari della Consob e di Borsa Italiana S.p.A., la nuova composizione, come sopra indicata, del capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, quale risultante per effetto della conversione delle azioni di risparmio di Categoria A e delle azioni di risparmio di Categoria B in azioni ordinarie deliberata dall'Assemblea Straordinaria di RCS MediaGroup S.p.A. in data 8 maggio 2014. Lo statuto sociale modificato ad esito della predetta operazione di conversione è stato depositato presso il Registro delle Imprese di Milano, in pari data (e quindi ivi iscritto in data 13 giugno 2014).
  • In data 18 luglio 2014 è stata costituita la società Gold 5, nuova concessionaria pubblicitaria specializzata nell'offerta di soluzioni di video display advertising. Gold 5 è stata costituita con quote paritetiche dalle società A. Manzoni & C S.p.A., Banzai Media Srl, Italiaonline S.p.A., Mediamond S.p.A., oltre che da RCS MediaGroup. La società commercializzerà, in via non esclusiva, una porzione dei bacini di pubblicità digitale di ciascuno dei soci e offrirà al mercato degli investitori prodotti studiati per comunicare efficacemente ai più importanti target pubblicitari, con formati di video advertising quali Masthead e 300×250 video.
  • In data 31 luglio 2014 RCS MediaGroup ha annunciato di aver concordato con il direttore de Il Corriere della Sera, dr. Ferruccio De Bortoli la conclusione della sua lunga esperienza alla conduzione del Corriere della Sera. Il dr. De Bortoli rimarrà alla guida de Il Corriere della Sera fino alla data della prossima Assemblea Ordinaria della Società che approverà il bilancio 2014 (primavera del 2015). La risoluzione del rapporto contrattuale ha comportato per RCS MediaGroup nell'esercizio 2014 oneri non ricorrenti per circa 2,5 milioni.
  • In data 31 luglio 2014 RCS MediaGroup ha reso noto il raggiungimento di un'intesa a tale data non ancora formalizzata, in attesa della positiva conclusione del necessario iter autorizzativo degli organi deliberanti di talune delle Banche Finanziatrici, e che si sarebbe concluso, come poi intervenuto l'11 agosto – per la modifica di taluni termini e condizioni del contratto di finanziamento (il "Contratto di Finanziamento") sottoscritto in data 14 giugno 2013 con Intesa Sanpaolo S.p.A., UBI Banca (Banca Popolare di Bergamo e Banca Popolare Commercio e Industria), UniCredit S.p.A., BNP Paribas Succursale Italia, S.p.A., Banca Popolare di Milano S.c.a r.l. e Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. (le "Banche Finanziatrici") e Banca IMI S.p.A. quale banca agente (la "Banca Agente"), dell'importo originario massimo complessivo pari a Euro 600.000.000. Più in particolare, l' accordo modificativo del Contratto di Finanziamento era volto a formalizzare:

  • la riduzione dei margini ad oggi applicati al Finanziamento prevedendosi, in particolare, l'applicazione dei seguenti nuovi valori:

• 387,5 basis point per anno (anziché gli originari 425 basis point per anno), con riferimento alla così detta Linea di Credito A;

• 397,5 basis point per anno (anziché gli originari 435 basis point per anno), con riferimento alla così detta Linea di Credito B; e

• 375 basis point per anno (anziché gli originari 400 basis point per anno), con riferimento alla così detta Linea di Credito Revolving;

onde consentire una maggiore flessibilità in merito alle tempistiche previste per la dismissione dei così detti Assets No Core

la proroga al 30 settembre 2015 del termine (inizialmente stabilito al 31 dicembre 2014) entro il quale l'avviato programma di dismissione di Assets No Core dovrà avere generato ricavi per complessivi Euro 250.000.000;

un adeguamento del covenant finanziario relativo alla Posizione Finanziaria Netta della Società, da rilevarsi alla data del 31 dicembre 2014, il cui limite è stato incrementato ad Euro 530.000.000 (anziché Euro 470.000.000);

  • la facoltà della Società e/o di altra società del Gruppo RCS ad assumere ulteriore eventuale indebitamento a medio lungo termine, sino all'importo massimo complessivo di Euro 200.000.000 (anziché gli originari Euro 100.000.000 previsti dal Contratto di Finanziamento), non solo nella forma di finanziamenti bancari a medio lungo termine ma anche di prestiti obbligazionari e/o titoli di credito (i proventi derivanti dai quali saranno destinati a rimborso anticipato obbligatorio del Finanziamento per un importo pari al 50% degli stessi - in linea con le previsioni contrattuali originarie).

Inoltre, si è precisato che la Società avrebbe destinato a rimborso anticipato facoltativo del Finanziamento un importo complessivo pari ad Euro 23.000.000, quota parte dell'importo netto di Euro 46.000.000 rivenienti dall'intervenuta operazione di conversione facoltativa delle azioni di risparmio in azioni ordinarie della Società. A tale proposito, ad ulteriore beneficio della Società, la suddetta somma sarebbe stata imputata, prioritariamente, al rimborso della così detta Linea di Credito B del Finanziamento secondo un criterio di imputazione tra le relative rate liberamente determinato dalle Società anziché, come originariamente disposto dal Contratto di Finanziamento, mediante necessaria imputazione del relativo versamento a rimborso della rate a partire da quella con scadenza più lontana Si è infine segnalato che: dal punto di vista economico, la suddetta riduzione dei margini determinerà minori oneri finanziari per circa Euro 1,6 milioni su base annua, restando peraltro confermati gli obiettivi di riduzione della Posizione Finanziaria Netta e miglioramento del ratio PFN/EBITDA della Società previsti dal piano 2013-2015 e che - considerato il coinvolgimento in qualità di Banche Finanziatrici di Intesa Sanpaolo S.p.A. e Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. e, in qualità di Banca Agente, di Banca IMI S.p.A., che sono parti correlate di RCS - le previste modifiche del Contratto di Finanziamento erano state previamente esaminate dal Comitato Consiliare Parti Correlate che si era espresso favorevolmente al riguardo.

  • In data 30 settembre 2014 Unidad Editorial (controllata da RCS MediaGroup) e gli altri gruppi editoriali spagnoli Vocento, Prisa y Godó, assieme a Corporación Publicitaria de Medios-CPM y El Economista, hanno lanciato PMP Medios, una piattaforma di vendita di pubblicità programmatica digitale in tempo reale che risponde alla crescente domanda di acquisto di pubblicità digitale. Questa iniziativa, pioniera in Spagna, mette a disposizione delle agenzie la possibilità di pianificare efficientemente la pubblicità , garantendone un contenuto sicuro e di qualità.
  • In data 9 ottobre 2014 RCS ha siglato un accordo preliminare non esclusivo per la raccolta pubblicitaria sulle properties di Blurum. La partnership prevede una serie di iniziative strategiche per incrementare i ricavi nell'advertising digitale e per sviluppare nuovi modelli di business attraverso l'utilizzo delle tecniche più evolute di marketing relazionale, basate sulla tecnologia proprietaria di Blurum (operativa a breve su tutte le piattaforme: pc, mobile, tablet e connected tv). Verranno inoltre avviate ulteriori attività di loyalty e CRM, volte a offrire ai lettori contenuti sempre più rilevanti e personalizzati.
  • In data 28 novembre 2014 la società Unidad Editorial ha annunciato di aver raggiunto un accordo amichevole con l'ex direttore di El Mundo Pedro J. Ramirez in merito alla risoluzione della relazione contrattuale con lo stesso, anticipando al 31 dicembre 2014 la scadenza dell'obbligo di non concorrenza che vincolava l'ex direttore di El Mundo ad Unidad Editorial. Da parte sua Perdro J. Ramirez ha rinunciato al riconoscimento della remunerazione ancora in sospeso.

FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

  • In data 11 febbraio 2015 il Gruppo RCS comunica una nuova configurazione organizzativa: la Direzione Pubblicità del Gruppo diventa RCS Communication Solutions a cui sarà affiancata la neonata NuMix Agency. RCS Communication Solutions ha come primario obiettivo quello di ampliare la gamma di offerta, massimizzando i ricavi dall'advertising e offrendo nuovi servizi, anche attraverso partnership e nuove acquisizioni. NuMix Agency sarà specializzata nell'offerta di dati, contenuti, eventi e piattaforme innovative e assorbirà unità di servizio con esperienza pluriennale: Connecto, primaria realtà nel direct marketing con un database di oltre 10 milioni di nominativi, RCS Live, focalizzata nell'ideazione e realizzazione di eventi corporate B2B e B2C in Italia e all'estero, tra cui i grandi eventi del Gruppo RCS, e InProject, unità dedicata a progetti multimediali su misura per le aziende. L'agenzia NuMix, è operativa a partire da marzo 2015.
  • In data 12 febbraio 2015 il Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup rende noto di aver ricevuto da JCDecaux S.A. e da Publitransport Srl un'offerta vincolante per l'acquisto del 34,5% del capitale sociale di IGP Decaux S.p.A., detenuta tramite la propria controllata RCS International Advertising BV.

Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di accettare l'offerta, che - secondo quanto previsto dal contratto di finanziamento - sarà sottoposta ad autorizzazione da parte del consorzio delle banche finanziatrici. Il prezzo offerto è pari a circa 18 milioni di Euro più un potenziale earn out di ulteriori 2 milioni entro 3 anni al raggiungimento di alcuni obiettivi.

Il perfezionamento dell'operazione è previsto entro il primo semestre 2015, anche al fine di completare i passaggi richiesti. Tale operazione rientra tra quelle previste nel processo di cessione di Assets No Core; in merito agli altri Assets No Core proseguono contatti con potenziali acquirenti per il completamento del piano di cessioni. Il prezzo offerto sarà considerato ai fini della valutazione della partecipazione nel Bilancio 2014 di RCS MediaGroup. Si ricorda che al 30 settembre 2014 il valore consolidato era pari a circa 26 milioni di Euro.

  • In data 18 febbraio 2015 su richiesta Consob, RCS MediaGroup SpA conferma che il Consiglio di Amministrazione ha ricevuto una manifestazione di interesse da parte di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. in relazione alle attività librarie del Gruppo RCS. Il Consiglio si è riservato ogni valutazione in merito.
  • In data 26 febbraio 2015 La Gazzetta dello Sport ha presentato la sua edizione televisiva GazzettaTv, in onda sul canale 59 del digitale terrestre e diretta da Andrea Monti. GazzettaTv sarà edita da Digital Factory, società partecipata al 60% tramite Digicast e al 40% da DeA 59 del gruppo De Agostini, titolare dell'autorizzazione per la trasmissione sul canale. Presidente di Digital Factory è Pierfrancesco Gherardi, managing director digital De Agostini; amministratore delegato di Digital Factory è Francesco Carione, direttore della divisione Gazzetta di RCS MediaGroup e delle attività televisive di RCS MediaGroup S.p.A.
  • In data 6 marzo 2015 il Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup, sotto la presidenza di Angelo Provasoli, ha preso atto dello stato di avanzamento delle previste attività di cessione di Assets No Core, nell'ambito delle quali è stata avviata una negoziazione in via esclusiva con un primario operatore finanziario per la possibile cessione della quota di partecipazione del 44,45% detenuta da RCS MediaGroup in Gruppo Finelco.

Con riferimento alla manifestazione di interesse pervenuta da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. in relazione all'eventuale acquisizione della quota di partecipazione di RCS MediaGroup in RCS Libri S.p.A., il Consiglio ha deliberato a maggioranza di proporre al Gruppo Mondadori la concessione di un periodo di esclusiva sino al 29 maggio 2015, al fine di approfondire termini e condizioni dell'eventuale operazione, riservandosi ogni conseguente valutazione nel merito.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Nei primi mesi del 2015 i segnali positivi sull'economia italiana si vanno rafforzando. Permangono tuttavia difficoltà nel mercato del lavoro e si conferma la fase deflazionistica, seppure in attenuazione. Per il 2015 è prevista una inversione di tendenza del PIL (Fonte OECD) con previsioni di crescita dello 0,6% su base annua. In Spagna prosegue la tendenza positiva, evidenziatasi a partire dal primo semestre 2014 (+1,4% nell'esercizio 2014). Nell'esercizio 2015 il PIL è previsto in incremento su base annua del 2,3% (Fonte: OECD). Per il 2015 a fronte di un aumento dei rischi legati alle tensioni geopolitiche e al possibile aggravarsi di squilibri strutturali in alcune economie emergenti (Fonte Banca d'Italia), sono attesi comunque benefici nei principali mercati europei dall'operazione di acquisto titoli pianificata dalla BCE a partire dal 9 marzo 2015 fino al settembre 2016 nella misura di 60 miliardi al mese, dall'indebolimento dell'Euro verso le principali valute, che potrà favorire le esportazioni, in un contesto favorito anche dalla riduzione del costo del greggio e altre materie prime.

Per quanto riguarda il settore Media in Italia, nonostante gli effetti positivi attesi anche per effetto dell'EXPO2015, la raccolta pubblicitaria sulla stampa si prevede ancora in calo, sia pure più contenuto rispetto agli ultimi anni, mentre si attende una lieve crescita del mercato pubblicitario sul mezzo internet; in Spagna invece è prevista una crescita sia della componente pubblicitaria on-line sia della stampa tradizionale. Le diffusioni in entrambi i paesi anche per il 2015 continueranno a confrontarsi con l'evoluzione del modello di business evidenziando una contrazione sul mezzo cartaceo e una crescita sulle copie digitali, a parziale compensazione.

Il mercato di riferimento dell'area Libri in Italia è previsto in lieve calo nel 2015 con peso crescente dell'ebook, che dovrebbe raggiungere una percentuale attorno al 5% del totale a valore.

In tale contesto macroeconomico RCS prevede per l'anno 2015, nel complesso ed a perimetro omogeneo, ricavi consolidati in lieve crescita rispetto al 2014, anche per effetto di iniziative specifiche, tra le quali lo sviluppo previsto nei servizi B2B di consumer engagement complementari alla pubblicità e lo sviluppo di eventi sportivi a livello internazionale, nonché il lancio del canale digitale terrestre GazzettaTV. Sono previsti inoltre in contenuta crescita i ricavi pubblicitari per la sopra menzionata ripresa del mercato in Spagna, mentre i ricavi diffusionali pur con volumi in calo potranno essere parzialmente compensati grazie a prezzi in aumento. I ricavi dell'area Libri sono complessivamente attesi in lieve crescita, principalmente per effetto della componente digitale.

In risposta alle dinamiche sfavorevoli dei mercati di riferimento, il Gruppo RCS ha continuato nel corso del 2014 a perseguire con determinazione ulteriori azioni di efficienza, che hanno consentito maggiore riduzione di costi rispetto a quanto previsto nel Piano per lo Sviluppo 2013-2015. Anche per il 2015 si prevede di proseguire nelle azioni di efficienza così da realizzare cumulativamente, al termine dei tre anni del Piano per lo Sviluppo, 220 milioni , di cui 164 milioni già realizzate nel biennio 2013- 2014 (72 milioni nel 2014).

Su tale base si prevede per l'esercizio 2015 un EBITDA consolidato ancora in crescita fino al raggiungimento di una marginalità (ante oneri non ricorrenti) pari a circa il 9% sui ricavi del 2015, sempre che non si verifichi, in particolare in Italia, una ulteriore e significativa contrazione del mercato pubblicitario rispetto alla flessione comunque già prevista per il 2015.

Conseguentemente, fermo restando quanto sopra, si prevede per il 2015 il ritorno ad un EBIT positivo a livello consolidato, tale da poter sostanzialmente pareggiare il carico degli oneri finanziari, necessaria premessa per un prossimo ritorno all'utile consolidato.

Ai fini della ulteriore riduzione della PFN consolidata, la Società ha proseguito ed intensificato le attività volte alla cessione degli Assets No Core, come da recenti comunicazioni al mercato, ed ha inoltre in essere alcune ulteriori trattative di vendita di Assets No Core e di altri assets (oltre all'eventuale cessione della partecipazione in RCS Libri S.p.A).

In assenza di eventi allo stato non prevedibili e al raggiungimento dell'EBITDA previsto per il 2015, il perfezionamento delle cessioni di Assets No Core e degli eventuali altri asset sopra evidenziati, accompagnato da una generazione di cassa tipica tornata positiva già nel 2014, e prevista in significativo miglioramento nel 2015, è strumentale alla riduzione della PFN consolidata ed al rispetto dei covenant previsti nel contratto di finanziamento per il 31 dicembre 2015 (che si ricordano essere PFN inferiore a 3,5 volte l'EBITDA e PFN inferiore a 440 milioni).

Opportunità strategiche di sviluppo del Gruppo RCS

A seguito di oltre due anni di riequilibrio della struttura finanziaria del Gruppo e focalizzazione sui core business, il Gruppo RCS ha individuato alcune aree di potenziale sviluppo per le quali dispone di significative competenze ed esperienza.

Oltre ad un significativo rafforzamento della sua forte presenza nel settore News - un pilastro importante per lo sviluppo futuro in particolare in ambito digitale, sia in Italia che in Spagna, grazie ai suoi Power Brand Corriere della Sera e El Mundo e Expansión - il Gruppo dispone di forti e radicate competenze anche nel settore Sport, che evidenzia un grande potenziale di crescita internazionale ed eccellenti prospettive di sviluppo attraverso i brand leader La Gazzetta dello Sport, Marca, RCS Sport e Last Lap.

Grazie allo sviluppo di questi due core business, unitamente al rafforzamento dell'offerta di soluzioni B2B di comunicazione integrata, RCS punta ad un diverso mix di ricavi per una reddittività sostenibile e ad una profittabilità in linea con quella dei migliori operatori internazionali del settore (oggi al 15%), traguardando un nuovo modello di efficienza operativa.

COSTI DI SVILUPPO

Nel corso dell'esercizio 2014 si segnalano in RCS Libri S.p.A. investimenti in progettazione e sviluppo di testi scolastici classificati nei costi di sviluppo relativi ad attività di prestampa, sostenuti in coerenza con la revisione del modello di business introdotto a seguito dell'evoluzione normativa del settore Education accentuata dallo sblocco delle adozioni.

AZIONI PROPRIE

Al 31 dicembre 2014 risultano in portafoglio n. 4.575.114 azioni proprie, ad un prezzo medio di carico di euro 5,9 per azione, che corrispondono complessivamente allo 0,877% dell'intero Capitale Sociale.

RAPPORTI CON LE PARTI CORRELATE

Per l'analisi delle operazioni concluse con parti correlate si rimanda a quanto descritto nei commenti alle poste di bilancio. Per le disposizioni procedurali adottate in materia di operazioni con parti correlate, anche con riferimento a quanto previsto dall'art. 2391 bis codice civile, in essere nel corso dell'esercizio 2014, si rinvia alla procedura adottata dalla Capogruppo ai sensi del Regolamento approvato dalla CONSOB con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche pubblicata sul sito internet della Società www.rcsmediagroup.it nella sezione "Governance" e di cui viene anche fornita informativa nella Relazione sul Governo societario e gli Assetti proprietari. Le previsioni procedurali sono state originariamente adottate dal Consiglio di Amministrazione in data 10 novembre 2010, entrando in vigore per la quasi totalità il gennaio 2011, e quindi parzialmente modificate dal Consiglio stesso in data 18 dicembre 2011 con efficacia dal 1° gennaio 2014.

DISPOSIZIONI DI CUI AGLI ARTICOLI 36 E 39 DEL REGOLAMENTO MERCATI CONSOB

In relazione all'adempimento delle disposizioni di cui agli artt. 36 e 39 del Regolamento Mercati della Consob in merito alle condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea - precisato rientrare nell'alveo di applicazione dell'art. 36 quattro società controllate (di cui solo una delle suddette società controllate risulta superare i parametri di significativa rilevanza di carattere individuale richiamati in virtù della suddetta disposizione), si segnala l'adeguamento rispetto alle condizioni indicate dal comma 1 del predetto art. 36 e la presenza di disposizioni procedurali volte ad assicurarne il mantenimento.

ALTRE INFORMAZIONI

Si precisa che le informazioni di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 123-bis del D. Lgs. n. 58/1998 sono contenute nella separata "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari", la quale rinvia per talune informazioni inerenti alle remunerazioni alla "Relazione sulla Remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123 ter del D. Lgs. n. 58/1998 entrambe tali Relazioni, approvate dal Consiglio di Amministrazione, venendo pubblicate nei termini previsti anche sul sito internet della Società www.rcsmediagroup.it .

Milano, 11 marzo 2015

Per il Consiglio di Amministrazione:

Il Presidente

Angelo Provasoli

L'Amministratore Delegato

Pietro Scott Iovane

INTEGRAZIONI SU RICHIESTA CONSOB AI SENSI DELL'ARTICOLO 114, COMMA 5, DEL D.LGS 58/1998, DEL 27 MAGGIO 2013

a) La posizione finanziaria netta del Gruppo RCS e della Società cui fa capo con l' evidenziazione delle componenti a breve separatamente da quelle a medio lungo termine

(in milioni di euro) Valore contabile Variazione
31/12/2014 31/12/2013 (2
)
Attività finanziarie non correnti per strumenti derivati - - -
TO
TALE ATTIVITA' FINANZIARIE NO
N CO
RRENTI
- - -
Titoli - 0,2 0,2
Crediti finanziari 11,8 15,6 (3,8)
Attività finanziarie correnti per strumenti derivati - -
Crediti e attività finanziarie correnti 11,8 15,8 (4,0)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13,7 10,7 3,0
TO
TALE ATTIVITA' FINANZIARIE CO
RRENTI
25,5 26,5 (1,0)
Debiti e passività non correnti finanziarie (393,8) (430,6) 36,8
Passività finanziarie non correnti per strumenti derivati (16,5) (15,6) (0,9)
TO
TALE PASSIVITA' FINANZIARIE NO
N CO
RRENTI
(410,3) (446,2) 35,9
Debiti e passività correnti finanziarie (97,7) (53,1) (44,6)
Passività finanziarie correnti per strumenti derivati - (1,5) 1,5
TO
TALE PASSIVITA' FINANZIARIE CO
RRENTI
(97,7) (54,6) (43,1)
Indebitamento Finanziario Netto Complessivo (1) (482,5) (474,3) (8,2)

((1) Indicatore della struttura finanziaria determinato quale risultante dei debiti finanziari correnti e non correnti al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti nonché delle attività finanziarie correnti e delle attività finanziarie non correnti relative agli strumenti derivati. La posizione finanziaria netta definita dalla comunicazione CONSOB DEM/6064293 del 28 luglio 2006 esclude le attività finanziarie non correnti.

(2) I dati al 31 dicembre 2013 sono stati rivisti per riflettere gli effetti retroattivi dell'adozione dei principi contabili IFRS 10 e IFRS 11 relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal primo gennaio 2014.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2014 è negativa per 482,5 milioni e registra un incremento di 8,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2013.

La variazione negativa registrata nel 2014 rispetto al 31 dicembre 2013, è generata essenzialmente dagli esborsi sostenuti per il processo di ristrutturazione in atto (44,3 milioni) e per nuovi investimenti tecnici. Di segno contrario, si evidenziano, l'effetto finanziario positivo, pari a 47 milioni, dell'operazione di conversione delle azioni di risparmio di categoria A e B in azioni ordinarie, l'incasso della vendita dell'Edificio Storico del complesso immobiliare di San Marco/via Solferino per 30 milioni e la cassa prodotta dalla gestione tipica.

Di seguito si riporta la posizione finanziaria netta di RCS MediaGroup S.p.A. con l'evidenza delle componenti a breve termine separatamente da quelle a lungo termine.

(in milioni di euro) 31 dicembre
2014
31 dicembre
2013
Delta
Crediti finanziari correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 0,7 0,9 (0,2)
Crediti finanziari correnti 47,9 42,4 5,5
Titoli Held for Trading - 0,2 (0,2)
A) Totale crediti finanziari correnti 48,6 43,5 5,1
Debiti finanziari correnti
Debiti verso banche c/c ( 36,8) ( 24,3) ( 12,5)
Debiti finanziari correnti ( 585,2) ( 201,5) ( 383,7)
Passività finanziarie per strumenti derivati - ( 1,5) 1,5
B) Totale debiti finanziari correnti ( 622,0) ( 227,3) ( 394,7)
(A+B) Totale (indebitamento) finanziario corrente netto ( 573,4) ( 183,8) ( 389,6)
Crediti finanziari non correnti
Attività finanziarie per strumenti derivati - - -
C) Totale crediti finanziari non correnti - - -
Debiti finanziari non correnti
Debiti finanziari non correnti ( 380,8) ( 767,3) 386,5
Passività finanziarie non correnti per strumenti derivati ( 16,6) ( 15,6) ( 1,0)
D) Totale debiti finanziari non correnti ( 397,4) ( 782,9) 385,5
(C+D) Totale (indebitamento) finanziario non corrente netto ( 397,4) ( 782,9) 385,5
TOTALE (Indebitamento) Finanziario Netto ( 970,8) ( 966,7) ( 4,1)

L'indebitamento finanziario netto della Capogruppo aumenta di 4,1 milioni, passando da 966,7 milioni al 31 dicembre 2013 a 970,8 milioni al 31 dicembre 2014.

Hanno contribuito negativamente i versamenti in conto coperture perdite a favore di società controllate fra cui si segnalano quello di RCS Sport S.p.A. per 7 milioni, di Digicast S.p.A. per 6 milioni e di RCD S.r.l. per 2,4 milioni.

Concorrono, inoltre, gli esborsi per investimenti tecnici, i pagamenti correlati al prosieguo dei piani di riorganizzazione in corso e l'assorbimento di cassa della gestione caratteristica anche per effetto della gestione finanziaria.

Di segno contrario l'effetto finanziario netto positivo, pari a 47 milioni, dell'operazione di conversione delle azioni di risparmio in azioni ordinarie della Società e l'incasso della vendita dell'Edificio Storico del complesso immobiliare di San Marco/Via Solferino per 30 milioni.

A questi si aggiunge l'effetto positivo di 22 milioni per il conferimento del debito da leasing relativo al polo di Pessano in capo a RCS Produzioni Milano.

b) Le posizioni debitorie scadute e ripartite per natura (finanziaria, commerciale, tributaria e previdenziale) e le connesse eventuali iniziative di reazione dei creditori del Gruppo (solleciti, ingiunzioni, sospensioni nella fornitura)

(in milioni di euro)
Analisi posizioni debitorie scadute
31/12/2014 30 giorni 31 - 90
giorni
91 - 180
giorni
181-360
giorni
> 360 giorni Totale
Scaduto
A scadere Totale
Posizioni Debitorie Commerciali 12,7 25,2 6,0 5,7 25,5 75,1 320,1 395,2
Posizioni Debitorie Finanziarie 97,7 97,7
Posizioni debitorie tributarie 15,3 15,3
Posizioni debitorie previdenziali 17,0 17,0
Posizioni debitorie altre 0,1 0,1 0,4 0,6 93,4 94,0
Totale posizione debitorie 12,8 25,3 6,0 5,7 25,9 75,7 543,5 619,2

Il totale delle passività correnti del Gruppo RCS al 31 dicembre 2014 ammonta a 675,4 milioni (648,6 milioni al 30 settembre 2014) e si incrementa di 26,8 milioni rispetto al 30 settembre 2014. La voce depurata delle poste prive di una scadenza contrattuale quali le quote a breve termine di fondi rischi ed oneri e i debiti derivati dalla valutazione a patrimonio netto di partecipate del Gruppo, è pari a 619,2 milioni. Le posizioni non scadute, pari a 543,5 milioni, rappresentano circa l'88% del totale. Al 31 dicembre 2014 non si rilevano scaduti per posizioni debitorie finanziarie e previdenziali. Le posizioni debitorie scadute ammontano complessivamente a 75,7 milioni (77,7 milioni al 30 settembre 2014) e sono prevalentemente di origine commerciale. Comprendono 12,8 milioni di debiti scaduti entro i 30 giorni (26 milioni al 30 settembre 2014) essenzialmente riconducibili all'operatività aziendale (cosiddetti scaduti tecnici). Inoltre le posizioni in scadenza il giorno 31 dicembre sono convenzionalmente state classificate tra i debiti a scadere ed ammontano a circa 34,8 milioni.

Il residuo pari a 62,9 milioni include debiti verso agenti scaduti per complessivi 23,4 milioni (37,3% del totale scaduto residuo). La prassi di settore prevede, nel rapporto con gli agenti, l'erogazione di un anticipo mensile sulle attività di loro pertinenza iscritto in bilancio tra i crediti commerciali. Gli anticipi ad agenti riferibili ai debiti scaduti ammontano a circa 28,1 milioni, importo superiore allo scaduto specifico. Si precisa che i debiti verso agenti scaduti oltre i 360 giorni rappresentano circa il 70,2% di quella fascia di scaduto.

Lo scaduto commerciale pari a 75,1 milioni (77,1 milioni al 30 settembre 2014) si riferisce alla Capogruppo per 50 milioni.

Rispetto a settembre 2014 lo scaduto diminuisce di 2 milioni. Tale valore deriva da un decremento principalmente dalla fascia inferiori a 30 giorni (-13,2 milioni) e dalla fascia 91-180 giorni (-3,4 milioni), compensato da un incremento nella fascia 31-90 giorni (+15 milioni).

c) Rapporti verso parti correlate del Gruppo RCS e della Società cui fa capo

Per il dettaglio dei rapporti con parti correlate del Gruppo e di RCS MediaGroup S.p.A. si rinvia alla nota numero 17 della presente Relazione finanziaria Annuale e alla nota numero 14 del Bilancio di Esercizio di RCS MediaGroup S.p.A.

d) L'eventuale mancato rispetto dei covenant, dei negative pledge e di ogni altra clausola dell'indebitamento del Gruppo comportante limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, con l'indicazione a data aggiornata del grado di rispetto di dette clausole

Il Contratto di Finanziamento sottoscritto in data 14 giugno 2013 per un importo massimo complessivo di Euro 600 milioni si è ridotto al 31 dicembre 2014 a Euro 465,6 milioni.

Il Finanziamento è composto da tre distinte linee di credito:

  • Linea di Credito A (bullet), linea term di Euro 225.000.000,00 da rimborsarsi in unica soluzione alla data precedente tra (i) il terzo anniversario della relativa data di utilizzo e (ii) il 31 luglio 2016 e ridotta al 31 dicembre 2014 a 113,6 milioni mediante l'utilizzo di proventi netti derivanti dalla vendita di alcuni degli Assets No Core per complessivi Euro 111,4 milioni (a fronte di un introito complessivo di Euro 149 milioni);
  • Linea di Credito B (amortizing), linea term di Euro 275.000.000 da rimborsarsi alla data precedente tra (i) il quinto anniversario della relativa data di utilizzo e (ii) il 31 luglio 2018, secondo un piano di ammortamento allegato al Contratto di Finanziamento (con la prima rata in scadenza al 30 giugno 2016) e ridotta al 31 dicembre 2014 a 252 milioni grazie al 50% dei proventi netti della conversione volontaria delle azioni di risparmio A e B in azioni ordinarie per Euro 23 milioni (a fronte di un introito complessino netto di Euro 46 milioni); e
  • Linea di Credito Revolving (revolving), linea revolving di Euro 100.000.000 da rimborsarsi alla data precedente tra (i) il quinto anniversario della relativa prima data di utilizzo e (ii) il 31 luglio 2018.

Il Contratto di Finanziamento prevede un Covenant di default di PFN non superiore a 470 milioni alla fine del 2014. Il Covenant era stato individuato sulla base delle prevedibili vendite di Assets No Core per un importo non inferiore a 250 milioni entro la fine dell'anno. In data 11 agosto 2014 la Società ha sottoscritto con le banche finanziatrici un accordo modificativo di taluni termini e condizioni dello stesso Contratto di Finanziamento.

Più in particolare e al fine di conseguire una maggiore flessibilità in merito alle tempistiche previste per le cessioni degli Assets No Core è stato previsto l'incremento del livello della Posizione Finanziaria Netta massima della Società, da rilevarsi alla data del 31 dicembre 2014, sino ad Euro 530 milioni (anziché Euro 470 milioni).

In particolare il contratto di Finanziamento prevede il rispetto dei seguenti covenant finanziari, che la Società ritiene coerenti con le previsioni economico finanziarie contenute nel Piano per lo Sviluppo:

Data di Riferimento Covenant
Finanziario
(a livello di bilancio consolidato di Gruppo)
31 dicembre 2014 Posizione Finanziaria Netta <
a Euro 530 milioni (rispetto ai precedenti
Euro 470 milioni);
31 dicembre 2015 (i) Posizione Finanziaria Netta < uguale a Euro 440 milioni;
(ii) Rapporto Posizione Finanziaria Netta / EBITDA (Leverage Ratio),
inferiore a 3,50x.
31 dicembre 2016 (i) Posizione Finanziaria Netta < uguale a Euro 410 milioni;
(ii) Rapporto Posizione Finanziaria Netta / EBITDA (Leverage Ratio),
inferiore a 3,25x.
31 dicembre 2017 (i) Posizione Finanziaria Netta < uguale a Euro 380 milioni;
(ii) Rapporto Posizione Finanziaria Netta / EBITDA (Leverage Ratio),
inferiore a 3,00x.

In caso di violazione dei covenant finanziari applicabili, ovvero al verificarsi di ulteriori eventi qualificati quali, tra gli altri, il mancato pagamento di importi dovuti ai sensi del Contratto di Finanziamento, il cross default in relazione all'indebitamento finanziario del Gruppo o l'avvio di procedure esecutive da parte dei creditori, per importi superiori a determinate soglie, la violazione degli obblighi assunti ai sensi del Contratto di Finanziamento, il cambio di controllo o il verificarsi di eventi che comportino un effetto negativo rilevante come ivi definiti, gli istituti finanziatori hanno il diritto di richiedere il rimborso delle linee di credito erogate ai sensi del Contratto di Finanziamento. Circa il Cambio di Controllo la disdetta del Patto di Sindacato avvenuta lo scorso ottobre non ha costituito fattispecie di cambio di controllo così come disciplinato dal contratto di finanziamento.

L'accordo modificativo sottoscritto in data 11 agosto 2014, ha modificato taluni termini e condizioni del contratto di finanziamento. Al fine di conseguire una maggiore flessibilità in merito alle tempistiche per le cessioni degli Assets No Core, ha variato le scadenze, da fine 2014 a fine settembre 2015, dei seguenti obblighi:

  • (i) obbligo di esercitare entro il 31 dicembre 2015 e comunque in tempo utile per consentire la sottoscrizione ed effettiva liberazione per cassa dell'aumento di capitale oggetto di Delega entro il 31 marzo 2016 - la delega conferita in data 30 maggio 2013 al Consiglio di Amministrazione della Società ad aumentare, in via scindibile, il capitale sociale della Società fino ad un importo massimo di Euro 190.000.000,00 (la "Delega"), importo pari alla differenza tra Euro 600.000.000,00 e l'importo dell'aumento di capitale della Società effettivamente sottoscritto e liberato per cassa anteriormente alla prima erogazione di cui al Contratto di Finanziamento, qualora si verifichi uno dei seguenti eventi (i cd. Triggering Events):
    • (a) alla data di approvazione della situazione trimestrale consolidata relativa al trimestre che termina il 30 settembre 2015 e sulla base dei dati ivi contenuti (e, con riguardo al calcolo dell'EBITDA, anche sulla base del bilancio consolidato della Società al 31 dicembre 2014 e della situazione trimestrale consolidata della stessa al 30 giugno 2015), il rapporto tra Posizione Finanziaria Netta / EBITDA (da calcolarsi ante oneri non ricorrenti fino ad un ammontare pari ad Euro 40 milioni) e su base rolling last twelve month sulla base della suddetta situazione trimestrale al 30 settembre 2015 (nonché con riguardo all'EBITDA, del bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 e della semestrale al 30 giugno 2015) sia superiore a 4.5x e/o
    • (b) i proventi effettivamente incassati dalla Società a partire dalla data di sottoscrizione del Contratto di Finanziamento ed entro il 30 settembre 2015 derivanti da atti di disposizione di cd. Assets No Core siano inferiori a Euro 250.000.000,00 (al netto degli importi già corrisposti a titolo di rimborso anticipato volontario a valere sulla Linea di Credito A); e/o

fermo restando che, qualora entro il 31 marzo 2016 l'aumento di capitale oggetto della Delega sia stato liberato per un importo inferiore ad Euro 200.000.000,00 la Società avrà l'obbligo di alienare per cassa (senza dilazione di pagamento ed earn out) gli assets diversi dagli Assets No Core (x) i cui contratti di vendita dovranno essere perfezionati entro il 31 marzo 2016; (y) l'incasso dei relativi proventi dovrà effettivamente avvenire entro il 31 marzo 2016 per un importo complessivamente pari alla differenza tra (a) Euro 200.000.000,00 e (b) l'importo effettivamente liberato e versato per cassa nonché destinato a rimborso anticipato del Finanziamento in conformità al Contratto di Finanziamento a seguito dell'esecuzione dell'aumento di capitale oggetto della Delega effettivamente sottoscritto; (z) i cui proventi di vendita dovranno essere imputati a rimborso anticipato obbligatorio della Linea di Credito "A", fino a concorrenza del rimborso integrale della stessa, e della Linea di Credito "B", da effettuarsi riducendo gli importi delle rate a partire dalla rata più prossima.

e) Lo stato di implementazione del piano industriale, con l'evidenziazione degli eventuali scostamenti dei dati consuntivati rispetto a quelli previsti

Il 2014 si è confermato ancora negativo per l'economia italiana che segna il terzo anno consecutivo di recessione con il PIL in calo dello 0,4% su base annua (-1,8 % la flessione registrata nel 2013).

La domanda interna rimane ancora fragile; il prolungato calo del reddito disponibile, le difficoltà ad ottenere credito e le incertezze sul futuro continuano a frenare i consumi delle famiglie.

Viceversa, l'economia spagnola, uscita dalla lunga recessione già a metà del 2013, continua la sua ripresa, con un PIL nel quarto trimestre in crescita dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e dell'1,4% per l'intero 2014.

In Italia, il mercato pubblicitario ha registrato nel 2014 una contrazione complessiva del 2,5% rispetto all'anno precedente. Tuttavia per il mezzo stampa la contrazione è stata più rilevante, attestandosi ad un calo dell'8,5%, con i quotidiani in flessione del 9,7% ed i periodici del 6,5% (Fonte Nielsen). Il mezzo on-line è l'unico che ha chiuso il 2014 con una crescita, seppure limitata al 2,1%, mentre la televisione generalista si è pressoché stabilizzata agli stessi livelli del 2013 (-0,5%) (Fonte Nielsen).

Sul fronte del mercato diffusionale, in Italia prosegue il declino delle copie cartacee vendute in edicola; cui si contrappone lo sviluppo degli abbonamenti digitali, i cui ricavi risultano tuttavia insufficienti a contrastare il calo delle copie cartacee.

Anche il mercato dei libri in Italia ha registrato nel 2014 una contrazione rispetto al 2013, complessivamente pari a 2,7%, con il canale della Grande Distribuzione Organizzata che perde il 13,4% e le librerie l'1,5% (Fonte GFK).

In linea con la generale ripresa dell'economia, in Spagna il mercato degli investimenti pubblicitari chiude il 2014 con un incremento del 5% rispetto al 2013 (Fonte i2p, Arce Media), anche se al suo interno, i quotidiani ed i periodici continuano a registrare un trend negativo, pari rispettivamente a -1,1% e -1,9%. La ripresa sembra al momento concentrata sulla televisione (+9,1%) ed in misura più limitata sui mezzi on-line (+5%).

Per contro sul fronte diffusionale prosegue anche in Spagna il trend negativo delle vendite dei quotidiani (Fonte OJD).

In tale contesto, il Gruppo RCS ha confermato il raggiungimento dei target 2014 di Ricavi, Efficienze, Indebitamento Finanziario Netto e Oneri Non Ricorrenti al 31 dicembre 2014 recentemente indicati, con le Unità di Business in miglioramento anno su anno.

L'EBITDA ante oneri non ricorrenti si attesta a 70,1 milioni, pari ad una crescita di 2,6x, rispetto al 2013 a fronte dell'obiettivo comunicato di sostanziale raggiungimento di circa 3x. Tale risultato è legato a minori performance registrate, in particolare sul finire dell'anno, dalle unità di business Libri e Media Italia, mentre le altre unità di business hanno registrato un miglioramento rispetto alle attese.

In particolare, per quanto riguarda l'unità di business Libri, come già evidenziato nel commento di Area, si è assistito ad un peggioramento del risultato atteso nell'area Trade in particolare nel mese di dicembre, conseguente ad una contrazione del mercato superiore al previsto nell'ultimo trimestre, oltre ad una maggiore svalutazione del magazzino Education per riallineamento delle stime di vendibilità di alcuni titoli a seguito del recente sblocco adozionale, nonché ad un incremento delle rese soprattutto dal canale Grande Distribuzione. L'unità di business Media Italia ha invece risentito del contesto di mercato pubblicitario sopracitato, pur performando meglio nella componente tradizionale. Le altre unità di business hanno migliorato i propri risultati ad eccezione delle attività editoriali e commerciali nel sistema Infanzia (ricompresa nel settore Altre Attività), risentendo anch'esse della contrazione del mercato pubblicitario di riferimento, dovuta in particolare alla riduzione dei consumi e delle nascite.

L'indebitamento finanziario netto consolidato rispetto al 31 dicembre 2013 evidenzia una contenuta crescita. Le previsioni di riduzione connesse al progressivo avanzare della valorizzazione degli Assets No Core hanno evidenziato una tempistica diversa, già riflessa nelle più recenti comunicazioni al mercato. Peraltro il flusso di cassa della gestione tipica, come previsto, è positivo e in miglioramento di 87 milioni (Fonte: Management Reporting) rispetto al 2013. Proseguono le negoziazioni volte alla valorizzazione degli Assets No Core, i cui effetti positivi sulla PFN (indebitamento netto consolidato) si manifesteranno anche nel corso del 2015.

PROPOSTA DI DELIBERA

Signori Azionisti,

Sottoponiamo alla Vostra approvazione il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014, costituito dal prospetto della situazione patrimoniale finanziaria, dal prospetto di conto economico, dal prospetto di conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto e dalle note illustrative specifiche, con i relativi allegati, che chiude con una perdita netta di euro 117.570.193,00, e la presente Relazione sulla Gestione che lo accompagna.

In virtù di quanto sopra, Vi proponiamo di assumere la seguente deliberazione:

"L'Assemblea degli Azionisti di RCS MediaGroup S.p.A.

  • esaminata la Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione;
  • preso atto delle Relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione KPMG S.p.A.;
  • esaminato il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014, nel progetto presentato dal Consiglio di Amministrazione, che evidenzia una perdita netta di euro 117.570.193,00;

delibera

  • I. di approvare:
    • a) la Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione;
    • b) il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014 che chiude con una perdita netta di euro 117.570.193,00, presentato dal Consiglio di Amministrazione, nel suo complesso e nelle singole appostazioni, con gli stanziamenti e gli accantonamenti proposti;
  • II. di portare a nuovo la perdita netta di euro 117.570.193,00"

Milano, 11 marzo 2015

Per il Consiglio di Amministrazione:

Il Presidente

Angelo Provasoli

L'Amministratore Delegato

Pietro Scott Iovane

BILANCIO CONSOLIDATO

PROSPETTI CONTABILI DI BILANCIO CONSOLIDATO

Prospetto del Conto economico (*)

in milioni di euro Note
4 trimestre
Progressivo al 31 dicembre
2014 2013(^) 2014 2013(^)
I Ricavi delle vendite 16 357,8 349,2 1.279,4 1.314,1
II Variazione delle rimanenze prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso 40 (11,4) (5,8) 0,7 (3,9)
II Consumi materie prime e servizi 18 (213,6) (221,2) (889,2) (928,6)
III Costi per il personale 19 (73,8) (76,9) (325,5) (412,0)
II Altri ricavi e proventi operativi 20 12,4 11,2 29,8 32,8
II Oneri diversi di gestione 21 (7,2) (5,9) (31,4) (46,6)
V Accantonamenti 52 (10,2) 0,0 (15,2) (11,9)
IV Svalutazione crediti commerciali e diversi 22 (7,6) (12,7) (18,6) (27,3)
VI Ammortamenti attività immateriali 23 (12,0) (10,6) (39,3) (43,7)
VII Ammortamenti immobili, impianti e macchinari 23 (5,5) (5,9) (21,5) (24,7)
VIII Ammortamenti investimenti immobiliari 23 (0,2) (0,5) (1,0) (1,4)
IX Svalutazione immobilizzazioni 23 (12,9) (44,1) (21,7) (48,0)
Risultato operativo 15,8 (23,2) (53,5) (201,2)
X Proventi finanziari 24 1,0 0,7 2,4 3,2
X Oneri finanziari 24 (11,4) (13,6) (43,8) (35,9)
X I Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie 25 (0,5) 1,9 (2,3) 0,7
Quote proventi (oneri) da valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio
XII netto 26 0,5 (3,0) (1,4) (2,5)
Risultato ante imposte 5,4 (37,2) (98,6) (235,7)
XIII Imposte sul reddito 27 (6,5) (10,2) 4,3 28,5
Risultato attivita destinate a continuare (1,1) (47,4) (94,3) (207,2)
XIV Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse 28 (15,7) 4,4 (16,1) (11,6)
Utile/(perdita) del periodo/esercizio (16,8) (43,0) (110,4) (218,8)
Attribuibile a:
X V Utile/(perdita) attribuibile ai terzi 29 0,9 0,2 0,4 (0,3)
Utile/(perdita) attribuibile ai soci della Capogruppo (17,7) (43,2) (110,8) (218,5)
Utile/(perdita) del periodo/esercizio (16,8) (43,0) (110,4) (218,8)
Risultato delle attività destinate a continuare per azione base in euro 30 (0,00) (0,11) (0,20) (0,82)
Risultato delle attività destinate a continuare per azione diluito in euro 30 (0,00) (0,11) (0,20) (0,82)
Risultato delle attività destinate alla dismissione
e dismesse per azione base in euro
30 (0,03) 0,01 (0,03) (0,05)
Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse per azione diluito in
euro 30 (0,03) 0,01 (0,03) (0,05)

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate e dei proventi ed oneri di natura non ricorrente sul Conto economico sono evidenziati nell'apposito schema di conto economico riportato nelle pagine successive e sono ulteriormente descritti rispettivamente nelle note n. 17 e n. 31.

(^) I dati al 31 dicembre 2013 e del quarto trimestre 2013 sono stati rivisti per riflettere gli effetti retroattivi dell'adozione dei principi contabili IFRS 10 e IFRS 11 relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal 1° gennaio 2014, come commentato nella nota n. 4.

Le note costituiscono parte integrante del presente Bilancio.

Prospetto del Conto economico complessivo

in milioni di euro Note 4° trimestre Progressivo al 31 dicembre
2014 2013(^) 2014 2013(^)
Risultato del periodo (16,8) (43,0) (110,4) (218,8)
Altre componenti di conto economico complessivo:
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio :
Utili (perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci in valute estere 34 0,8 (0,5) 2,4 (0,9)
Riclassifica a conto economico di utili (perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci in
valute estere 0,0 0,0 0,0 6,1
Utili (perdite) su copertura flussi di cassa 34 (0,4) (0,9) (6,4) 0,9
Riclassificazione a conto economico di utili (perdite) su copertura flussi di cassa 34 2,3 2,6 8,8 10,7
Utili (perdite) derivanti dalla valutazione a fair value delle attività finanziarie disponibili per
la vendita 34 0,0 0,0 0,0 0,0
Riclassificazione a conto economico di utili (perdite) derivanti dalla valutazione a fair value
delle attività finanziarie disponibili per la vendita 34 0,0 0,0 0,0 0,0
Quote delle componenti di conto economico complessivo delle partecipate valutate con il
metodo del patrimonio netto 34 0,0 0,0 0,0 0,0
Effetto fiscale 34 (0,5) (0,5) (0,7) (3,2)
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio :
(Perdita)/utile attuariale su piani a benefici definiti 34 (2,7) 4,3 (3,9) 2,3
(Perdita)/utile attuariale su piani a benefici definiti relativa alle imprese valutate con il metodo
del patrimonio netto 34 0,0 0,2 0,0 0,0
Effetto fiscale 34 0,7 (1,1) 1,0 (0,6)
Totale altre componenti di conto economico complessivo 0,2 4,1 1,2 15,3
Totale conto economico complessivo (16,6) (38,9) (109,2) (203,5)
Totale conto economico complessivo attribuibile a:
(Perdita)/Utile Totale Conto economico complessivo quota terzi 0,9 0,2 0,4 2,6
(Perdita)/Utile Totale Conto economico complessivo quota gruppo (17,5) (39,1) (109,6) (206,1)
Totale conto economico complessivo (16,6) (38,9) (109,2) (203,5)

Le note costituiscono parte integrante del presente Bilancio.

(^) I dati al 31 dicembre 2013 e del quarto trimestre 2013 sono stati rivisti per riflettere gli effetti retroattivi dell'adozione dei principi contabili IFRS 10 e IFRS 11 relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal 1° gennaio 2014, come commentato nella nota n. 4.

(in milioni di euro) Note 31 Dicembre 2014 31 dicembre 2013 (^)
ATTIVITA'
XVII Immobili, impianti e macchinari 32 118,7 132,1
XVIII Investimenti Immobiliari 33 24,9 30,3
XVI Attività immateriali 34 508,8 504,4
XIX Partecipazioni in società collegate e joint venture 35 48,5 114,4
XIX Attività finanziarie disponibili per la vendita 36 4,6 5,9
XXVIII Attività finanziarie per strumenti derivati 37 - -
XIX Crediti finanziari non correnti 38 5,6 7,6
XIX Altre attività non correnti 39 19,3 19,2
XIX Attività per imposte anticipate 27 147,8 148,3
Totale attività non correnti 878,2 962,2
X
X Rimanenze
40 78,8 85,4
XXI Crediti commerciali 41 392,6 393,6
XXIII Crediti diversi e altre attività correnti 42 99,1 104,6
XXIII Attività per imposte correnti 27 8,7 10,6
XXVIII Attività finanziarie per strumenti derivati 37 - -
XXIX Crediti finanziari correnti 43 11,8 15,8
XXIX Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 43 13,7 10,7
Totale attività correnti 604,7 620,7
Attività non correnti destinate alla dismissione 28 36,9 20,1
TOTALE ATTIVITA' 1.519,8 1.603,0
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
XXV Capitale sociale 44 475,1 475,1
XXV Altri strum.finanz.rappres.patrimonio - -
XXV Azioni proprie 46 (27,1) (27,1)
XXV Riserve 46/49 (23,2) 7,7
XXV Utili (perdite) portati a nuovo (45,6) 94,6
XXV Utile (perdita) dell'esercizio (110,8) (218,5)
Totale patrimonio netto di gruppo 268,4 331,8
XXV Patrimonio netto di terzi 4,6 3,1
Totale 273,0 334,9
XXVI Debiti e passività non correnti finanziarie 43 393,8 430,6
XXVI Passività finanziarie per strumenti derivati 37 16,5 15,6
XXIV Benefici relativi al personale 51 53,7 51,3
XXIII Fondi per rischi e oneri 52 28,5 42,8
XXIII Passività per imposte differite 27 75,6 89,6
XXIII Altre passività non correnti 53 3,3 3,1
Totale Passività non correnti 571,4 633,0
XXVII Debiti verso banche 43 38,9 26,2
XXVII Debiti finanziari correnti 43 58,8 26,9
XXVII Passività finanziarie per strumenti derivati 37 - 1,5
XXIII Passività per imposte correnti 27 1,1 0,5
XXII Debiti commerciali 54 395,2 373,1
XXIII Quote a breve term.fondi rischi e oneri 52 55,2 77,1
XXVII Debiti diversi e altre passività correnti 55 126,2 129,8
Totale passività correnti 675,4 635,1
Passività associate ad attività destinate alla dismissione 28 - -
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 1.519,8 1.603,0

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato patrimoniale consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Stato patrimoniale riportato nelle pagine successive e sono ulteriormente descritti nella nota n. 17.

(^) I dati al 31 dicembre 2013 sono stati rivisti per riflettere gli effetti retroattivi dell'adozione dei principi contabili IFRS 10 e IFRS 11 relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal 1° gennaio 2014, come commentato nella nota n. 4.

Le note costituiscono parte integrante del presente Bilancio.

Rendiconto finanziario (*)

Esercizio Esercizio
(in milioni di euro) Note 2014 2013
(^)
A) Flussi di cassa della gestione operativa
Risultato attività destinate a continuare al lordo delle imposte (98,6) (235,7)
Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse 28 - 1,5
Ammortamenti e svalutazioni 23 83,5 117,8
(Plusvalenze) minusvalenze e altre poste non monetarie 56 (18,5) (7,2)
Risultato netto gestione finanziaria (inclusi dividendi percepiti) 24 41,4 32,7
- di cui verso parti correlate 17 18,3 15,4
Incremento (decremento) dei benefici relativi al personale e fondi per rischi e oneri 57 (9,4) 50,2
Variazioni del capitale circolante 58 (2,5) (65,7)
- di cui verso parti correlate 17 (7,6) 9,6
Imposte sul reddito pagate (5,8) (6,8)
Variazioni attività destinate alla dismissione e dismesse 28 - -
Totale (9,9) (113,2)
B) Flussi di cassa della gestione di investimento
Investimenti in partecipazioni (al netto dei dividendi ricevuti) 59 (6,1) 3,3
- di cui verso parti correlate 17 - (0,5)
Investimenti in immobilizzazioni 60 (64,3) (56,1)
(Acquisizioni) cessioni di altre immobilizzazioni finanziarie (0,5) (3,5)
- di cui verso parti correlate 17 (0,2)
Corrispettivi per la dismissione di partecipazioni 61 8,2 33,6
- di cui verso parti correlate 17 - (0,5)
Corrispettivi dalla vendita di immobilizzazioni 62 30,8 89,6
- di cui verso parti correlate 17 (0,2) (0,6)
Variazioni attività destinate alla dismissione e dismesse 28
Totale (31,9) 66,9
Free cash flow (A+B) (41,8) (46,3)
C
)
Flussi di cassa della gestione finanziaria
Variazione netta dei debiti finanziari e di altre attività finanziarie 63 19,2 (331,3)
- di cui verso parti correlate 17 (17,8) (145,1)
Interessi finanziari netti incassati (pagati) 64 (32,2) (38,7)
- di cui verso parti correlate 17 (18,3) (15,4)
Dividendi corrisposti 0,0 0,0
Variazione riserve di patrimonio netto 65 45,1 396,8
- di cui verso parti correlate 17 (0,6) (0,1)
Variazioni attività destinate alla dismissione e dismesse 28
Totale 32,1 26,8
Incremento (decremento) netto delle disponibilità liquide ed equivalenti (A+B+C) (9,7) (19,5)
Disponibilità liquide ed equivalenti all'inizio dell'esercizio (15,5) 4,0
- di cui verso parti correlate 17 (10,6) (7,1)
Disponibilità liquide ed equivalenti alla fine dell'esercizio (25,2) (15,5)
- di cui verso parti correlate 17 (13,3) (10,6)
Incremento (decremento) dell'esercizio (9,7) (19,5)

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE DEL RENDICONTO FINANZIARIO

(in milioni di euro)

Disponibilità liquide ed equivalenti all'inizio dell'esercizio, così dettagliate (15,5) 4,0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 10,7 25,1
Debiti correnti verso banche (26,2) (21,1)
Disponibilità liquide ed equivalenti alla fine dell'esercizio (25,2) (15,5)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13,7 10,7
Debiti correnti verso banche (38,9) (26,2)
Incremento (decremento) dell'esercizio (9,7) (19,5)

(*) Anche ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006.

(^) I dati al 31 dicembre 2013 sono stati rivisti per riflettere gli effetti retroattivi dell'adozione dei principi contabili IFRS 10 e IFRS 11 relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal 1° gennaio 2014, come commentato nella nota n. 4.

Le note costituiscono parte integrante del presente Bilancio.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

Altri strumenti Riserva da Utili Perdite in Patrimonio
(in milioni di euro) Capitale
sociale
rappresentativi del
patrimonio netto
sovrapprezzo
azioni
Riserva legale Azioni proprie Equity
transaction
Riserva da
valutazione
Riserva cash
flow hedge
(perdite)
portati a
formazione
della
Utile (perdita) di
esercizio
netto
consolidato di
Patrimonio netto
di terzi
Patrimonio
netto
nuovo Capogruppo gruppo
Nota 44 Nota 49 Nota 45 Nota 49 Nota 46 Nota 46 Nota 47 Nota 48 Nota 49
Saldi al 31/12/2012 (*) 762,0 5,2 71,2 152,4 (27,1) (171,7) 0,7 (20,8) (124,2) (509,3) 138,4 40,6 179,0
Effetti derivanti dall'applicazione dello IAS 19 emendato 1,1 (3,3) 2,2
Effetti derivanti dall'applicazione dell'IFRS 10-11 (16,2) (16,2)
Saldi rideterminati al 31/12/2012 762,0 5,2 71,2 152,4 (27,1) (171,7) 1,8 (20,8) (127,5) (507,1) 138,4 24,4 162,8
Destinazione del risultato netto di esercizio 31.12.2012
- a utili (perdite) portati a nuovo (507,1) 507,1
- a copertura perdite come da delibera Assemblea del 30/5/13 (622,8) (4,1) (71,2) (133,3) (0,1) 753,5 78,0 (0,0) (0,0)
Aumento del Capitale Sociale come da delibera Assemblea del
30/5/2013 335,9 74,0 409,9 409,9
Oneri correlati all'aumento del capitale (al netto degli effetti
fiscali) (9,4) (9,4) (9,4)
Proventi per vendita diritti inoptati 0,5 0,5 0,5
Stock option (1,1) 1,1
Equity transaction (1,5) (1,5) 0,7 (0,8)
Altri movimenti 25,4 (25,4)
Variazioni patrimonio netto di terzi (24,6) (24,6)
Totale conto economico complessivo 4,0 8,4 (218,5) (206,1) 2,6 (203,5)
Saldi al 31/12/2013 475,1 65,1 19,1 (27,1) (147,8) 5,7 (12,4) 94,6 78,0 (218,5) 331,8 3,1 334,9
Utili Perdite in Patrimonio
(in milioni di euro) Capitale Altri strumenti
rappresentativi del
Riserva da
sovrapprezzo
Riserva legale Azioni proprie Equity Riserva da Riserva cash (perdite) formazione Utile (perdita) di netto Patrimonio netto Patrimonio
sociale patrimonio netto azioni transaction valutazione flow hedge portati a della esercizio consolidato di di terzi netto
nuovo Capogruppo gruppo
Nota 44 Nota 49 Nota 45 Nota 49 Nota 46 Nota 46 Nota 47 Nota 48 Nota 49
Saldi al 31/12/2013 (**) 475,1 65,1 19,1 (27,1) (147,8) 5,7 (12,4) 94,6 78,0 (218,5) 331,8 19,0 350,8
Effetti derivanti dall'applicazione dell' IFRS 10 - 11 (15,9) (15,9)
Saldi rideterminati al 1/1/2014 475,1 65,1 19,1 (27,1) (147,8) 5,7 (12,4) 94,6 78,0 (218,5) 331,8 3,1 334,9
Destinazione del risultato netto di esercizio 31.12.2013
come da delibera Assemblea dell' 8 maggio 2014
- a copertura perdite (78,0) 78,0
- a utili (perdite) portati a nuovo (140,5) 140,5
Incasso da conversione azioni di risparmio come da delibera
Assemblea dell'8 maggio 2014 47,0 47,0 47,0
Oneri correlati alla conversione delle azioni di risparmio (1,2) (1,2) (1,2)
Equity transaction 0,4 0,4 0,4
Altri movimenti (0,3) 0,3 (0,1) (0,1)
Variazioni patrimonio netto di terzi 1,2 1,2
Totale conto economico complessivo (0,5) 1,7 (110,8) (109,6) 0,4 (109,2)
Saldi al 31/12/2014 475,1 110,9 19,1 (27,1) (147,4) 4,9 (10,7) (45,6) (110,8) 268,4 4,6 273,0

(*) Pubblicati nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2012

(**) Pubblicati nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2013

Prospetto del Conto economico ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

Progressivo al 31 dicembre
Note 2014 2013 (^)
Ricavi delle vendite 16 1.279,4 1.314,1
- di cui verso parti correlate 17 272,1 368,3
Incremento immobilizzazioni per lavori interni - -
Variazione delle rimanenze prodotti finiti, semilavorati e
prodotti in corso 40 0,7 ( 3,9)
- di cui non ricorrenti 31 - -
Consumi materie prime e servizi 18 ( 889,2) ( 928,6)
- di cui verso parti correlate 17 ( 87,8) ( 94,0)
- di cui non ricorrenti 31 ( 8,6) ( 2,4)
Costi per il personale 19 ( 325,5) ( 412,0)
- di cui verso parti correlate 17 ( 18,4) ( 8,3)
- di cui non ricorrenti 31 ( 19,5) ( 79,3)
Altri ricavi e proventi operativi 20 29,8 32,8
- di cui verso parti correlate 17 1,6 2,8
- di cui non ricorrenti 31 0,5
Oneri diversi di gestione 21 ( 31,4) ( 46,6)
31
- di cui non ricorrenti ( 15,7)
- di cui verso parti correlate 17 ( 0,2) ( 0,1)
Accantonamenti 52 ( 15,2) ( 11,9)
- di cui non ricorrenti 31 ( 7,8) ( 4,5)
- di cui verso parti correlate 17
Svalutazione crediti commerciali diversi 22 ( 18,6) ( 27,3)
- di cui non ricorrenti 31 ( 4,2) ( 9,2)
- di cui verso parti correlate 17 ( 3,1) ( 0,6)
Ammortamenti attività immateriali 23 ( 39,3) ( 43,7)
- di cui non ricorrenti 31
Ammortamenti immobili, impianti e macchinari 23 ( 21,5) ( 24,7)
- di cui non ricorrenti 31
Ammortamenti investimenti immobiliari 23 ( 1,0) ( 1,4)
Svalutazione immobilizzazioni 23 ( 21,7) ( 48,0)
- di cui non ricorrenti 31 ( 3,5) ( 22,6)
Risultato operativo ( 53,5) ( 201,2)
Proventi finanziari 24 2,4 3,2
- di cui non ricorrenti 31 -
- di cui verso parti correlate 17 0,3 1,0
Oneri finanziari 24 ( 43,8) ( 35,9)
- di cui verso parti correlate 17 ( 18,6) ( 16,4)
Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie 25 ( 2,3) 0,7
- di cui non ricorrenti 31
Quote proventi (oneri) da valutazione partecipazioni con
il metodo del patrimonio netto 26 ( 1,4) ( 2,5)
Risultato ante imposte ( 98,6) ( 235,7)
Imposte sul reddito 27 4,3 28,5
- di cui non ricorrenti 31 ( 2,5)
Risultato attivita destinate a continuare ( 94,3) ( 207,2)
Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse 28 ( 16,1) ( 11,6)
- di cui verso parti correlate 17 ( 0,7)
Utile / (perdita) dell'esercizio ( 110,4) ( 218,8)
Attribuibile a :
Utile/(perdita) attribuibile ai terzi 29 0,4 ( 0,3)
Utile/(perdita) attribuibile ai soci della Capogruppo ( 110,8) ( 218,5)
Utile / (perdita) dell'esercizio ( 110,4) ( 218,8)
Risultato delle attività destinate a continuare per azione
base in euro 30 ( 0,20) ( 0,82)
Risultato delle attività destinate a continuare per azione
diluito in euro 30 ( 0,20) ( 0,82)
Risultato delle attività destinate a dismissione e dismesse
per azione base in euro 30 ( 0,03) ( 0,05)
Risultato delle attività destinate a dismissione e dismesse
per azione diluito in euro 30 ( 0,03) ( 0,05)

(^) I dati al 31 dicembre 2013 sono stati rivisti per riflettere gli effetti retroattivi dell'adozione dei principi contabili IFRS 10 e IFRS 11 relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal 1° gennaio 2014, come commentato nella nota n. 4.

Prospetto della Situazione patrimoniale finanziaria ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006

(in milioni di euro) Note 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013 (^)
ATTIVITA'
Immobili, impianti e macchinari 32 118,7 132,1
Investimenti Immobiliari 33 24,9 30,3
Attività immateriali 34 508,8 504,4
Partecipazioni in società collegate e joint venture 35 48,5 114,4
Attività finanziarie disponibili per la vendita 36 4,6 5,9
Attività finanziarie per strumenti derivati
Crediti finanziari non correnti
37
38
-
5,6
-
7,6
- di cui vers
o
parti co
rrelate
17 0,2 -
Altre attività non correnti 39 19,3 19,2
Attività per imposte anticipate 27 147,8 148,3
Totale attività non correnti 878,2 962,2
Rimanenze 40 78,8 85,4
Crediti commerciali 41 392,6 393,6
- di cui vers
o
parti co
rrelate
17 40,0 41,4
Crediti diversi e altre attività correnti 42 99,1 104,6
- di cui vers
o
parti co
rrelate
17 0,1 4,3
Attività per imposte correnti 27 8,7 10,6
Attività finanziarie per strumenti derivati 37 - -
Crediti finanziari correnti 43 11,8 15,8
- di cui vers
o
parti co
rrelate
17 10,2 11,4
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 43 13,7 10,7
- di cui vers
o
parti co
rrelate
17 1,1 0,6
Totale attività correnti 604,7 620,7
Attività non correnti destinate alla dismissione 36,9 20,1
TOTALE ATTIVITA' 1.519,8 1.603,0
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 44 475,1 475,1
Altri strum.finanz.rappres.patrimonio - -
Azioni proprie 46 (27,1) (27,1)
Riserve 46/49 (23,2) 7,7
Utili (perdite) portati a nuovo (45,6) 94,6
Utile (perdita) dell'esercizio (110,8) (218,5)
Totale patrimonio netto di gruppo 268,4 331,8
Patrimonio netto di terzi 4,6 3,1
Totale 273,0 334,9
Debiti e passività non correnti finanziarie 43 393,8 430,6
- di cui vers
o
parti co
rrelate
17 161,9 179,2
Passività finanziarie per strumenti derivati 37 16,5 15,6
- di cui vers
o
parti co
rrelate
17 15,1 15,3
Benefici relativi al personale 51 53,7 51,3
Fondi per rischi e oneri
Passività per imposte differite
52
27
28,5
75,6
42,8
89,6
Altre passività non correnti 53 3,3 3,1
- di cui vers
o
parti co
rrelate
17 0,6
Totale Passività non correnti 571,4 633,0
Debiti verso banche 43 38,9 26,2
- di cui vers
o
parti co
rrelate
17 14,4 11,2
Debiti finanziari correnti 43 58,8 26,9
- di cui vers
o
parti co
rrelate
17 14,4 14,8
Passività finanziarie per strumenti derivati 37 - 1,5
Passività per imposte correnti 27 1,1 0,5
Debiti commerciali 54 395,2 373,1
- di cui vers
o
parti co
rrelate
17 28,6 22,4
Quote a breve term.fondi rischi e oneri 52 55,2 77,1
Debiti diversi e altre passività correnti 55 126,2 129,8
Totale passività correnti 675,4 635,1
Passività associate ad attività destinate alla dismissione - -
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 1.519,8 1.603,0

(^) I dati al 31 dicembre 2013 sono stati rivisti per riflettere gli effetti retroattivi dell'adozione dei principi contabili IFRS 10 e IFRS 11 relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal 1° gennaio 2014, come commentato nella nota n. 4.

NOTE ILLUSTRATIVE SPECIFICHE

FORMA, CONTENUTO E ALTRE INFORMAZIONI SULLE POSTE DI BILANCIO

1. Informazioni societarie

La Capogruppo è una società per azioni, quotata al Mercato MTA, organizzato e gestito dalla Borsa Italiana S.p.A., avente sede legale in Milano, Via Angelo Rizzoli, n.8, iscritta in data 6 marzo 1997 al Registro delle Imprese di Milano al numero 12086540155. RCS MediaGroup è un gruppo editoriale internazionale multimediale attivo nel settore dei quotidiani, dei libri, nel comparto della radiofonia, dei new media e della tv digitale e satellitare, oltre ad organizzare eventi sportivi di altissima rilevanza a livello mondiale ed essere tra i primari operatori in Italia ed in Spagna della raccolta pubblicitaria e della distribuzione.

Le principali attività del Gruppo sono descritte alla nota n. 16 "Informativa per settore di attività".

Le principali società controllate da RCS MediaGroup S.p.A. sono due: RCS Libri S.p.A. controllata direttamente e Unidad Editorial S.A. controllata indirettamente.

Al 31 dicembre 2014 il bilancio consolidato comprende 75 imprese controllate direttamente e indirettamente consolidate con il metodo integrale (78 al 31 dicembre 2013). Per maggiori dettagli sulle partecipazioni si rimanda all'allegato "Elenco Partecipazioni di Gruppo al 31 dicembre 2014".

Il Bilancio consolidato di RCS MediaGroup, per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 marzo 2015, che ne ha autorizzato la pubblicazione.

2. Forma e contenuto

Il bilancio consolidato del Gruppo RCS è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea.

Comprende i bilanci di RCS MediaGroup S.p.A., delle società controllate ed il bilancio consolidato di Unidad Editorial. Nel rispetto della materialità, per alcune società, è stato consolidato il financial reporting package predisposto al 31 dicembre 2014. Le società consolidate, a partire dall'esercizio 2006, hanno adottato i principi contabili internazionali, con eccezione di alcune società italiane e di società estere di minor rilevanza, per le quali i bilanci vengono ritrattati in appositi financial reporting package, ai fini del Bilancio Consolidato di Gruppo, per recepire i principi IAS/IFRS. Il Bilancio Consolidato di Unidad Editorial è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards.

La revisione legale del bilancio consolidato è svolta da KPMG.

La valuta di presentazione del presente bilancio consolidato è l'euro, utilizzato come valuta funzionale dalla maggior parte delle società del Gruppo. Ove non differentemente indicato, tutti gli importi sono espressi in milioni di euro.

3. Schemi di bilancio

Il Gruppo RCS ha adottato:

  • Il prospetto della situazione patrimoniale finanziaria in base al quale le attività e passività sono classificate distintamente in correnti e non correnti;
  • Il prospetto del conto economico dove proventi ed oneri sono classificati per natura;
  • Il prospetto del conto economico complessivo dove sono evidenziate le variazioni di patrimonio netto generate da transazioni diverse da quelle con gli Azionisti;
  • Il rendiconto finanziario secondo lo schema del metodo indiretto, per mezzo del quale l'utile d'esercizio ante imposte è stato depurato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.

Si precisa infine che, con riferimento alla delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati evidenziati in schemi di bilancio separati i rapporti significativi con parti correlate e le partite non ricorrenti.

4. Variazioni dell'area di consolidamento

Le variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2013 sono di seguito riportate.

Sono entrate nel perimetro di consolidamento come consolidate con il metodo integrale le seguenti società:

- RCS Gaming S.r.l. (costituita)
- Polis Medialink S.r.l. (acquisita)
- Editoriale del Mezzogiorno S.r.l. (acquisita)
- Rizzoli Sfera International Advertising (Beijing) Co. Ltd. (acquisita)
- Rizzoli Sfera International Convention & Exhibition (Beijing) Co. Ltd. (acquisita)
- Società Sportiva Dilettantistica RCS Active Team a r. l. (costituita)

La società Editoriale del Mezzogiorno S.r.l. precedentemente detenuta al 60,05% e consolidata con il metodo del patrimonio netto in relazione ai patti parasociali vigenti allora, in seguito all'acquisto del restante 39,95% del capitale sociale da parte di RCS MediaGroup S.p.A. nonché dello scioglimento dei patti parasociali sopra citati, è stata consolidata integralmente. Le società Rizzoli Sfera International Advertising (Beijing) Co. Ltd., Rizzoli Sfera International Convention & Exhibition (Beijing) Co. Ltd. e Adelphi Edizioni S.p.A. precedentemente consolidate a patrimonio netto, in seguito alla modifica dei patti parasociali sono state consolidate integralmente.

Sono entrate nel perimetro di consolidamento come consolidate con il metodo del patrimonio netto le seguenti società:

Consorzio Scuola Digitale (costituito)
Gold
5 S.r.l.
(costituita)
Planet Sfera SL (costituita)

Le seguenti società, precedentemente consolidata integralmente, sono uscite dal perimetro di consolidamento:

- Unidad Editorial América LLC (liquidata)
- Editions Fabbri S.a.r.l. (liquidata)
- Unedisa Telecomunicaciones Baleares
S.A.
(ceduta)

Le seguenti società precedentemente consolidate con il metodo del patrimonio netto sono uscite dal perimetro di consolidamento o sono state classificate nella Attività destinate alla dismissione o dismesse:

- Distribuciòn de Publicaciones Siglo XXI Guadalajara S.L. (ceduta)
- R.L. Libri S.r.l. (ceduta)
- ADR Advertising S.p.A. (ceduta)
- Gruppo IGPDecaux (destinata
alla dismissione)
- RCS International Advertising B.V. (destinata
alla dismissione)
- Gruppo Finelco
S.p.A.
(destinata
alla dismissione)

Si ricorda che l'adozione dei principi contabili IFRS 10 "Bilancio Consolidato" e IFRS 11 "Accordi a controllo congiunto" ha comportato l'applicazione retrospettiva degli stessi a partire dal 1° gennaio 2014.

Gli effetti derivanti dall'adozione dell'IFRS 10 sui valori comparativi sono di seguito riportati:

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

4°trimestre 4°trimestre
(in milioni di euro) 2013
Pubblicato
IFRS 10 2013
Ritrattato
Ricavi delle vendite 349,4 (0,2) 349,2
Variazione delle rimanenze prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso (6,4) 0,6 (5,8)
Consumi materie prime e servizi (219,4) (1,8) (221,2)
Costi per il personale (77,2) 0,3 (76,9)
Altri ricavi e proventi operativi 10,9 0,3 11,2
Oneri diversi di gestione (6,0) 0,1 (5,9)
Risultato operativo (22,5) (0,7) (23,2)
Quote proventi (oneri) da valutazione partecipazioni con il metodo del
patrimonio netto (14,8) 0,2 (14,6)
Risultato ante imposte (48,3) (0,5) (48,8)
Imposte sul reddito (10,3) 0,1 (10,2)
Risultato attivita destinate a continuare (58,6) (0,4) (59,0)
Risultato netto prima degli interessi di terzi (42,5) (0,4) (42,9)
Utile/(perdita) netta di competenza di terzi (0,7) 0,4 (0,3)
Utile/(perdita) del periodo (43,2) 0,0 (43,2)
(in milioni di euro) Esercizio 2013
Pubblicato
IFRS 10 Esercizio 2013
Ritrattato
Ricavi delle vendite 1.314,8 (0,7) 1.314,1
Variazione delle rimanenze prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso (4,0) 0,1 (3,9)
Consumi materie prime e servizi (925,5) (3,1) (928,6)
Costi per il personale (414,0) 2,0 (412,0)
Altri ricavi e proventi operativi 32,0 0,9 32,9
Oneri diversi di gestione (47,0) 0,3 (46,7)
Accantonamenti (11,9) 0,0 (11,9)
Svalutazione crediti commerciali e diversi (27,3) 0,0 (27,3)
Ammortamenti attività immateriali (43,7) 0,1 (43,6)
Risultato operativo (200,8) (0,4) (201,2)
Proventi (oneri) finanziari netti (32,8) 0,1 (32,7)
Quote proventi (oneri) da valutazione partecipazioni con il metodo del
patrimonio netto (21,9) 0,5 (21,4)
Risultato ante imposte (254,7) 0,2 (254,5)
Imposte sul reddito 28,3 0,2 28,5
Risultato attivita destinate a continuare (226,4) 0,4 (226,0)
Utile/(perdita) dell'esercizio (219,2) 0,4 (218,8)
Utile/(perdita) netta di competenza di terzi 0,7 (0,4) 0,3
Utile/(perdita) dell'esercizio (218,5) 0,0 (218,5)
in milioni di euro 4° trimestre
2013 2013
Pubblicato IFRS 10 Ritrattato
Risultato del periodo (42,5) (0,5) (43,0)
Altre componenti di conto economico complessivo:
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio :
(Perdita)/utile attuariale su piani a benefici definiti 4,2 0,1 4,3
Totale altre componenti di conto economico complessivo 4,0 0,1 4,1
Totale conto economico complessivo (38,5) (0,4) (38,9)
Totale conto economico complessivo attribuibile a:
(Perdita)/Utile Totale Conto economico complessivo quota terzi 0,6 (0,4) 0,2
(Perdita)/Utile Totale Conto economico complessivo quota gruppo (39,1) 0,0 (39,1)
Totale conto economico complessivo (38,5) (0,4) (38,9)
in milioni di euro Progressivo al 31 dicembre
2013 2013
Pubblicato IFRS 10 Ritrattato
Risultato del periodo (219,2) 0,4 (218,8)
Altre componenti di conto economico complessivo:
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio :
(Perdita)/utile attuariale su piani a benefici definiti 2,2 0,1 2,3
Totale altre componenti di conto economico complessivo 15,2 0,1 15,3
Totale conto economico complessivo (204,0) 0,5 (203,5)
Totale conto economico complessivo attribuibile a:
(Perdita)/Utile Totale Conto economico complessivo quota terzi 2,1 0,5 2,6
(Perdita)/Utile Totale Conto economico complessivo quota gruppo (206,1) 0,0 (206,1)
Totale conto economico complessivo (204,0) 0,5 (203,5)
(in milioni di euro) 31 dicembre 2013 IFRS 10 31 dicembre 2013
Pubblicato Ritrattato
ATTIVITA'
Attività immateriali 516,9 (12,5) 504,4
Partecipazioni in società collegate e joint venture 115,0 (0,6) 114,4
Attività per imposte anticipate 148,4 (0,1) 148,3
Totale attività non correnti 975,4 (13,2) 962,2
Rimanenze 87,5 (2,1) 85,4
Crediti commerciali 393,0 0,6 393,6
Crediti diversi e altre attività correnti 106,3 (1,7) 104,6
Attività per imposte correnti 10,8 (0,2) 10,6
Crediti finanziari correnti 15,1 0,7 15,8
Totale attività correnti 623,4 (2,7) 620,7
TOTALE ATTIVITA' 1.618,9 (15,9) 1.603,0
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Totale patrimonio netto di gruppo 331,8 0,0 331,8
Patrimonio netto di terzi 19,0 (15,9) 3,1
Totale 350,8 (15,9) 334,9
Benefici relativi al personale 52,5 (1,2) 51,3
Fondi per rischi e oneri 43,9 (1,1) 42,8
Altre passività non correnti 3,0 0,1 3,1
Totale Passività non correnti 635,2 (2,2) 633,0
Debiti verso banche 27,2 (1,0) 26,2
Debiti commerciali 369,2 3,9 373,1
Debiti diversi e altre passività correnti 130,5 (0,7) 129,8
Totale passività correnti 632,9 2,2 635,1
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 1.618,9 (15,9) 1.603,0
(in milioni di euro) 31 dicembre 2013 IFRS 10 31 dicembre 2013
Pubblicato Ritrattato
A)Flussi di cassa della gestione operativa
Risultato attività destinate a continuare al lordo delle imposte (254,7) 0,2 (254,5)
Ammortamenti e svalutazioni 117,9 (0,1) 117,8
(Plusvalenze) minusvalenze e altre poste non monetarie 12,1 (0,5) 11,6
Risultato netto gestione finanziaria (inclusi dividendi percepiti) 32,8 (0,1) 32,7
Variazioni del capitale circolante (66,4) 0,7 (65,7)
Totale (113,4) 0,2 (113,2)
B)Flussi di cassa della gestione di investimento
(Acquisizioni) cessioni di altre immobilizzazioni finanziarie (3,3) (0,2) (3,5)
Totale 67,1 (0,2) 66,9
Free cash flow (A+B) (46,3) 0,0 (46,3)
C
)Flussi di cassa della gestione finanziaria
Variazione netta dei debiti finanziari e di altre attività finanziarie (331,4) 0,1 (331,3)
Totale 26,7 0,1 26,8
Incremento (decremento) netto delle disponibilità liquide ed equivalenti (A+B+C) (19,6) 0,1 (19,5)
Disponibilità liquide ed equivalenti all'inizio dell'esercizio 3,1 0,9 4,0
Disponibilità liquide ed equivalenti alla fine del periodo (16,5) 1,0 (15,5)
Incremento (decremento) del periodo (19,6) 0,1 (19,5)
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE DEL RENDICONTO FINANZIARIO
(in milioni di euro)
0
Disponibilità liquide ed equivalenti all'inizio dell'esercizio, così dettagliate 3,1 0,9 4,0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 25,1 25,1
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti delle attività destinate alla dismissione e dismesse 0,0
Debiti correnti verso banche (22,0) 0,9 (21,1)
Disponibilità liquide ed equivalenti alla fine del periodo (16,5) 1,0 (15,5)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 10,7 10,7
Variazioni attività destinate alla dismissione e dismesse 0,0
Debiti correnti verso banche (27,2) 1,0 (26,2)
Incremento (decremento) del periodo (19,6) 0,1 (19,5)

L'adozione dell'IFRS 11 non ha comportato effetti rilevanti sui dati della Relazione finanziaria annuale consolidata.

Si segnala inoltre che la società Casinos Ocio Online S.A. è stata fusa in Unidad Editorial Juegos S.A. e la Società Trend Service S.A. è stata fusa in Sfera Editores Mexico S.A.

La società City Italia S.p.A. ha modificato la propria ragione sociale in RCS Produzioni Padova S.p.A. cui è stata successivamente fusa la società City Milano S.r.l..

Infine le società Unidad Editorial Radio S.A. e Actividades Radiofónicas de Aragón S.L. sono state fuse per incorporazione in Unedisa Comunicaciones S.L.U.

Si segnala inoltre che non esistono partecipate detenute con quote inferiore al 50% oggetto di consolidamento integrale ne partecipate detenute con quote superiori al 50% valutate al patrimonio netto. .

5. Principi di consolidamento

Le società controllate indicate nell'allegato "Partecipazioni" sono consolidate integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero dalla data in cui il Gruppo ne acquisisce il controllo e cessano di essere consolidate alla data in cui se ne perde il controllo. Il Gruppo ha il controllo di una società quando è esposto ai rendimenti variabili, detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con l'entità, avendo nel contempo la capacità di influenzarli esercitando il proprio potere sull'entità stessa.

I risultati economici delle imprese controllate acquisite o cedute nel corso dell'esercizio sono inclusi nel conto economico consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulle società.

Le imprese sulle quali si esercita un controllo congiunto con altri Soci, e le società collegate o comunque sottoposte ad influenza notevole sono state consolidate con il metodo del patrimonio netto.

I principi contabili adottati sono omogenei per le società incluse nel consolidato e le relative situazioni economiche patrimoniali sono tutte redatte al 31 dicembre 2014.

Si elencano di seguito i principali criteri adottati nel metodo di consolidamento integrale.

Gli utili derivanti da operazioni tra società controllate non ancora realizzate nei confronti dei terzi, come pure le partite di credito e di debito, di costi e ricavi tra società consolidate, se di importo significativo, sono eliminati.

I dividendi distribuiti da società consolidate sono eliminati dal conto economico e sommati agli utili degli esercizi precedenti, se ed in quanto da essi prelevati.

Le quote di patrimonio netto di terzi e di utile o (perdita) di competenza di terzi sono esposte rispettivamente in una apposita voce del patrimonio netto, distintamente dal patrimonio netto di Gruppo e in una apposita voce del conto economico.

Le attività destinate alla vendita, per le quali è altamente probabile la cessione entro i successivi dodici mesi, qualora le altre condizioni previste dall'IFRS 5 siano rispettate, vengono classificate in accordo con quanto stabilito da tale principio e pertanto una volta consolidate integralmente, le attività ad esse riferite sono classificate in un'unica voce, definita "Attività destinate alla dismissione", le passività ad esse correlate sono iscritte in un'unica linea dello stato patrimoniale, nella sezione delle passività, ed il relativo margine di risultato è riportato nel conto economico nella linea "Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse".

Con riferimento alle operazioni intercorse con imprese valutate a patrimonio netto, gli utili e le perdite sono eliminati in misura pari alla percentuale di partecipazione del Gruppo nella collegata, ad eccezione del caso in cui le perdite non realizzate costituiscano l'evidenza di una riduzione nel valore dell'attività trasferita.

I bilanci delle controllate estere espressi in valuta diversa dall'euro, in sede di consolidamento, vengono convertiti adottando per i dati patrimoniali il cambio puntuale a fine esercizio e per le componenti di reddito del conto economico il cambio medio dell'esercizio. Le differenze cambio risultanti vengono iscritte in una riserva separata di patrimonio denominata Riserva di Conversione.

Le modifiche nella quota di interessenza che non costituiscono una perdita di controllo o si riferiscono a partecipate già sottoposte a controllo, sono trattate come equity transaction e quindi classificate nel patrimonio netto.

6. Base per la preparazione - adozione del presupposto della continuità aziendale nella redazione del Bilancio

In accordo a quanto previsto dallo IAS 1 ed in coerenza con quanto richiesto dai documenti n° 2 del 6 febbraio 2009 e n° 4 del 3 marzo 2010 emessi congiuntamente da Banca d'Italia, Consob, Isvap, si riportano di seguito le valutazioni formulate dagli Amministratori in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale ai fini della redazione del Bilancio Consolidato del Gruppo RCS al 31 dicembre 2014.

Innanzitutto si ricorda che l'Assemblea Straordinaria del 30 maggio 2013 ha deliberato di attribuire, al Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile, la facoltà di aumentare a pagamento in via scindibile, il capitale sociale, entro il 31 dicembre 2015, per un importo complessivo massimo di Euro 200.000.000,00, comprensivo dell'eventuale sovrapprezzo, e comunque fino a concorrenza del complessivo importo di massimi Euro 600.000.000,00 al netto dell'importo effettivamente sottoscritto ad esito dell'aumento di capitale, ai sensi dell'art. 2441, primo comma del Codice Civile, di massimi Euro 500.000.000,00 deliberato anch'esso in data 30 maggio 2013, mediante emissione di azioni ordinarie e/o di azioni di risparmio, da offrirsi in opzione agli aventi diritto, in proporzione al numero di azioni dagli stessi detenuto, dando mandato al Consiglio di Amministrazione per dare esecuzione alla predetta delega e così in particolare e tra l'altro, per stabilire, di volta in volta, nel rispetto dei limiti sopra indicati le modalità, i termini, i tempi e le condizioni tutte dell'aumento di capitale tra i quali il numero ed il prezzo di emissione delle azioni da emettere (compreso l'eventuale sovrapprezzo) nonché il rapporto di opzione.

Si ricorda che RCS Media Group ha sottoscritto in data 14 giugno 2013 un contratto di finanziamento (come successivamente modificato, il "Contratto di Finanziamento") ai sensi del quale un pool di banche finanziatrici, guidato da Banca IMI S.p.A. in qualità di banca agente (la "Banca Agente") e composto da Intesa Sanpaolo S.p.A., Banca Popolare Commercio e Industria S.p.A., Banca Popolare di Bergamo S.p.A., Banca Popolare di Milano S.c.a r.l., BNP PARIBAS S.A. Succursale Italia, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. e UniCredit S.p.A. (le "Banche Finanziatrici") hanno concesso alla Società un finanziamento di importo massimo complessivo pari ad Euro 600.000.000,00.

Come noto il Contratto di Finanziamento era composto di tre distinte linee di credito:

  • Linea di Credito A (bullet), linea term di Euro 225.000.000,00 da rimborsarsi in unica soluzione alla data precedente tra (i) il terzo anniversario della relativa data di utilizzo e (ii) il 31 luglio 2016;
  • Linea di Credito B (amortizing), linea term di Euro 275.000.000,00 da rimborsarsi alla data precedente tra (i) il quinto anniversario della relativa data di utilizzo e (ii) il 31 luglio 2018, secondo un piano di ammortamento allegato al Contratto di Finanziamento (con la prima rata in scadenza al 30 giugno 2016); e
  • Linea di Credito Revolving (revolving), linea revolving di Euro 100.000.000,00 da rimborsarsi alla data precedente tra (i) il quinto anniversario della prima data di utilizzo e (ii) il 31 luglio 2018.

In data 11 agosto 2014 sono state rinegoziate alcune condizioni contrattuali del Contratto di Finanziamento.

In particolare, con riferimento agli obblighi della Società da rispettarsi nel corso dell'anno 2015, il Contratto di Finanziamento prevede i seguenti obblighi finanziari (a livello di bilancio consolidato di Gruppo), il mancato rispetto dei quali comporterebbe il verificarsi, a seconda dei casi, di un Evento di Risoluzione e/o di un Evento di Recesso:

  • (i) obbligo di far sì che il Leverage Ratio (Posizione Finanziaria Netta su EBITDA) sia inferiore a 3.50x alla data di riferimento del 31 dicembre 2015;
  • (ii) obbligo di far sì che la Posizione Finanziaria Netta non sia superiore ad Euro 440.000.000,00 alla data di riferimento del 31 dicembre 2015.

Al 31 dicembre 2014 l'importo del finanziamento si è ridotto ad Euro 465,6 milioni di cui Euro 113,6 milioni a valere sulla Linea A, Euro 252 milioni sulla Linea B ed Euro 100 milioni sulla Linea C.

La riduzione del finanziamento si è verificata in conseguenza di un rimborso anticipato obbligatorio parziale (di cui all'art. 8.2.4 del Contratto di Finanziamento), mediante l'utilizzo: (i) per quanto riguarda la Linea A, dei proventi netti derivanti dalla vendita di alcuni degli Assets No Core per complessivi Euro 111,4 milioni (a fronte di un introito complessivo di Euro 149 milioni); (ii) per quanto riguarda la linea B, del 50% dei proventi netti della conversione volontaria delle azioni di risparmio A e B in azioni ordinarie per Euro 23 milioni (a fronte di un introito complessivo netto di Euro 46 milioni).

All'inizio del 2015 è stato dato ad una primaria banca di affari l'incarico di assistere la Società nel presidio e monitoraggio delle attività in corso per il rispetto degli obblighi derivanti dal Contratto di Finanziamento, con particolare riferimento ai relativi obblighi finanziari.

Ai fini della ulteriore riduzione della PFN, la Società ha proseguito ed intensificato le attività volte alla cessione degli Assets No Core, in linea con quanto previsto dal Piano di Sviluppo 2013-2015.

In particolare si segnala che in data 12 febbraio 2015 è stata ricevuta da JCDecaux S.A. e da Publitransport Srl un'offerta vincolante per l'acquisto del 34,5% del capitale sociale di IGP Decaux S.p.A., detenuta dalla Società tramite la propria controllata RCS International ADV BV, e che il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di accettare l'offerta, che - secondo quanto previsto dal Contratto di Finanziamento - dovrà essere previamente autorizzata da parte delle Banche Finanziatrici. Il prezzo offerto è pari a circa Euro 18 milioni alla data di perfezionamento dell'operazione, prevista entro il primo semestre 2015, a cui si aggiunge un potenziale earn out di ulteriori Euro 2 milioni entro 3 anni e subordinatamente al raggiungimento di alcuni obiettivi.

Inoltre in data 6 marzo 2015 è stato comunicato al mercato che sempre nell'ambito delle previste attività di cessione di Assets No Core, è stata avviata una negoziazione in via esclusiva con un primario operatore finanziario per la possibile cessione della quota di partecipazione del 44,45% detenuta da RCS MediaGroup in Gruppo Finelco.

La società ha inoltre in essere alcune ulteriori trattative di vendita di Assets No Core e di Assets Diversi (previa approvazione da parte delle Banche Finanziatrici).

Nell'ambito del programma di dismissioni previste si segnala la presenza di alcuni immobili, già classificati come Assets No Core, per un valore stimato totale di circa Euro 45 milioni in aggiunta agli assets sopra indicati. In particolare si segnala la presenza di una proprietà immobiliare per la quale è già stato sottoscritto un contratto preliminare di vendita per l'importo di circa Euro 10 milioni, condizionato all'approvazione da parte del Comune di Milano di un Piano Attuativo sull'area, prevista entro il primo semestre 2016.Vi sono inoltre allo stato ulteriori contatti volti alla valorizzazione dei suddetti assets immobiliari.

Il perfezionamento delle cessioni di Assets No Core sopra ricordate e di eventuali Assets Diversi sono strumentali alla riduzione della PFN, e quindi anche al rispetto degli obblighi finanziari previsti nel Contratto di Finanziamento al 31 dicembre 2015, che si ricorda essere: (i) Leverage Ratio (PFN inferiore a 3,5 volte l'EBITDA); e (ii) Posizione Finanziaria Netta (inferiore ad Euro 440 milioni); considerando il raggiungimento dell'EBITDA previsto nel Budget 2015 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 marzo 2015.

Tutto ciò premesso gli Amministratori, pur in presenza dei vincoli e obblighi posti dal Contratto di Finanziamento, tenuto conto del quadro di riferimento e delle iniziative in corso sopra descritte, e pur in presenza di incertezze in merito all'evoluzione del quadro macroeconomico e di settore, hanno ritenuto ragionevole adottare il presupposto della continuità aziendale per la redazione del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2014.

7. Criteri di valutazione

Il bilancio consolidato è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standard (IFRS), emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea. In coerenza con quanto richiesto dal documento n. 2 del 6 febbraio 2009 emesso congiuntamente da Banca d'Italia, Consob e ISVAP, si precisa che il bilancio consolidato del Gruppo RCS al 31 dicembre 2014 è redatto in base al presupposto della continuità aziendale.

Con riferimento alla comunicazione Consob n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, si ricorda inoltre che il Gruppo non detiene in portafoglio titoli obbligazionari emessi da governi centrali e locali e da enti governativi, e non è pertanto esposto ai rischi derivanti dalle oscillazioni di mercato.

Il bilancio consolidato è redatto adottando il criterio generale del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari o per l'applicazione dell'acquisition method previsto dall'IFRS 3.

Nella presente sezione vengono riepilogati i più significativi criteri di valutazione adottati dal Gruppo RCS.

Ricavi

I ricavi sono rilevati in bilancio nel rispetto del principio della competenza, quando il valore degli stessi può essere determinato attendibilmente ed è probabile che venga riscosso il corrispettivo, in particolare:

  • I ricavi per cessione di beni si considerano conseguiti e sono rilevati al momento del passaggio di proprietà convenzionalmente coincidente con la data di spedizione per le pubblicazioni librarie e con la data di pubblicazione per i quotidiani;
  • I ricavi per la vendita di spazi pubblicitari e la vendita di periodici sono rilevati in base alla data di pubblicazione delle testate, questi ultimi al netto dei resi ragionevolmente stimati;
  • I ricavi per servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di completamento della prestazione alla data di bilancio;
  • Le royalties sono riconosciute alla data di loro maturazione, come definita nei rispettivi contratti;
  • I dividendi sono rilevati alla data in cui sorge il diritto al credito ovvero alla data della delibera assembleare.

Costi

I costi e gli altri oneri operativi sono rilevati come componenti del risultato d'esercizio nel momento in cui sono sostenuti in base al principio della competenza temporale che regola i ricavi e quando non hanno requisiti per la contabilizzazione come attività nello stato patrimoniale.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferiti risultano soddisfatte.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati a conto economico in base al principio della maturazione. Gli interessi sono rilevati utilizzando il tasso effettivo.

I proventi e gli oneri finanziari sono esposti nella nota 14 secondo le categorie identificate dallo IAS 39 e secondo le modalità richieste dall'IFRS 7.

Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito correnti sono determinate in base alla normativa vigente nei diversi paesi in cui le imprese del Gruppo operano. Più in particolare viene effettuato il calcolo tenendo conto degli effetti più rilevanti in termini di variazioni fiscali nonché, per le società soggette al regime di tassazione del consolidato nazionale, dei proventi che emergono per effetto delle perdite fiscali di periodo compensate e compensabili con imponibili fiscali positivi.

Le imposte differite o anticipate sono determinate in relazione alle differenze temporanee tra i valori dell'attivo e del passivo consolidati, rispetto ai valori rilevati ai fini fiscali dai bilanci di esercizio delle società consolidate, nonchè in relazione alle perdite fiscali degli esercizi pregressi deducibili dal reddito imponibile.

Le imposte anticipate sono iscritte quando è probabile che siano disponibili redditi imponibili sufficienti per l'utilizzo dell'attività fiscale differita.

Utile per azione

L'utile per azione base è determinato come rapporto tra il risultato di periodo di pertinenza del Gruppo attribuibile alle azioni ordinarie ed il numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio. L'utile per azioni diluito è determinato tenendo conto, nel calcolo del numero di azioni in circolazione, del potenziale effetto diluitivo derivante dall'assegnazione di opzioni per la sottoscrizione di azioni ordinarie ai beneficiari di eventuali piani di stock options.

Immobili, impianti e macchinari

Sono esposti in bilancio al costo storico se acquisiti separatamente o al valore equo alla data di acquisizione se acquisiti attraverso operazioni di aggregazione aziendale e sono sistematicamente ammortizzati in relazione alla loro residua possibilità di utilizzazione. I beni destinati alla vendita vengono classificati a parte tra le attività non correnti destinate alla vendita e non vengono più ammortizzati, ma svalutati qualora il loro fair value sia inferiore al costo iscritto in bilancio.

Il processo di ammortamento avviene a quote costanti sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile stimata; per i beni acquisiti nell'esercizio le aliquote vengono applicate pro rata temporis, tenendo conto dell'effettivo utilizzo del bene in corso d'anno. I costi sostenuti per migliorie vengono imputati ad incremento dei beni interessati solo quando sono chiaramente separabili e identificabili e potranno essere recuperati tramite i benefici economici futuri attesi.

Le spese di manutenzione ordinaria sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui vengono sostenute.

Eventuali costi di smantellamento vengono stimati e portati ad incremento del bene in contropartita ad un fondo oneri di smantellamento. Vengono poi ammortizzati sulla durata residua della vita utile del cespite di riferimento.

Il trattamento contabile dei beni acquisiti con contratti di locazione finanziaria, per ciò che riguarda gli effetti patrimoniali, finanziari ed economici, è in linea con quanto indicato nel principio IAS 17. Il citato principio internazionale prevede che tali beni siano iscritti tra i beni di proprietà al costo e vengano ammortizzati, come sopra esposto, sulla base della vita utile stimata con gli stessi criteri delle altre immobilizzazioni materiali.

La quota capitale del canone pagato è iscritta al passivo a deduzione del debito, mentre gli oneri finanziari inclusi nel canone, sono iscritti per competenza tra gli oneri finanziari a conto economico.

Tale principio viene applicato anche nel caso di beni affittati per i quali ricorrano le particolari condizioni previste dallo IAS 17, tra le quali le più rilevanti sono di seguito illustrate:

  • l'attualizzazione dei canoni futuri previsti a contratto risulta sostanzialmente maggiore o uguale al fair value del bene stesso;
  • la durata del contratto di locazione supera tre quarti della vita utile del bene stesso.

Un bene materiale viene eliminato dal bilancio al momento della vendita o svalutato integralmente quando non sussista alcun beneficio economico futuro atteso dal suo uso o dismissione. Eventuali perdite o utili (calcolati come differenza tra i proventi netti della vendita e il valore contabile) sono inclusi a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Gli immobili, impianti e macchinari vengono valutati in presenza di indicatori di impairment per identificare eventuali perdite di valore come descritto nel paragrafo "Perdite di valore delle attività".

Investimenti Immobiliari

Gli investimenti immobiliari sono iscritti al costo, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e sono detenuti per conseguire canoni di locazione, per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni.

Gli investimenti immobiliari (ad eccezione della componente relativa ai terreni) sono sistematicamente ammortizzati a quote costanti in ogni singolo periodo.

Il processo di ammortamento avviene a quote costanti sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile stimata. I costi sostenuti per migliorie vengono imputati ad incremento dei beni interessati solo quando sono chiaramente separabili e identificabili e potranno essere recuperati tramite futuri benefici economici attesi ad essi associabili. Per i beni acquisiti nell'esercizio, le aliquote vengono applicate pro rata temporis, tenendo conto dell'effettivo utilizzo del bene in corso d'anno.

Le riclassifiche ad investimento immobiliare avvengono quando, e solo quando, vi è cambiamento d'uso evidenziato da eventi quali: la cessazione dell'utilizzo diretto, l'avvio di un contratto di leasing operativo con terzi o il completamento dei lavori di costruzione o sviluppo immobiliare. Le riclassifiche da investimento immobiliare avvengono quando, e solo quando, vi è cambiamento d'uso evidenziato da eventi quali l'inizio dell'utilizzo diretto.

Gli investimenti immobiliari vengono periodicamente valutati per identificare eventuali perdite di valore come descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività".

Attività immateriali

Sono iscritte al costo di acquisto se acquisite separatamente, sono capitalizzate al fair value alla data di acquisizione se acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale.

Le attività immateriali generate internamente derivanti dallo sviluppo dei prodotti del Gruppo sono invece iscritte nell'attivo, solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate:

  • l'attività è identificabile;
  • è probabile che l'attività creata genererà benefici economici futuri;
  • i costi di sviluppo dell'attività possono essere misurati attendibilmente.

Tali attività immateriali sono ammortizzate su base lineare lungo le relative vite utili. Qualora le attività internamente generate non possano essere iscritte in bilancio (quali testate editoriali e marchi), i costi di sviluppo sono imputati al conto economico dell'esercizio nel quale sono sostenuti.

Le immobilizzazioni aventi vita utile definita sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in ogni singolo periodo per tener conto della residua possibilità di utilizzazione.

Gli avviamenti e le immobilizzazioni aventi vita utile indefinita non vengono sottoposti ad ammortamento, bensì a periodiche verifiche per identificare eventuali perdite di valore, così come descritto nel paragrafo "Perdite di valore delle attività". Qualora i flussi di cassa attesi attualizzati non permettano il recupero dell'investimento iniziale, l'attività iscritta viene congruamente svalutata.

Il maggior valore attribuito ad una attività immateriale a vita definita, iscritto in applicazione dell'IFRS 3, a seguito dell'acquisizione di una partecipazione in sede di primo consolidamento, viene ammortizzato se riferito ad immobilizzazioni a vita definita. Qualora il maggior valore sia attribuito ad immobilizzazioni immateriali a vita indefinita, non viene ammortizzato. Tali attività sono assoggettate ad impairment test, così come previsto dallo IAS 36.

Non sono capitalizzati costi pubblicitari, costi di impianto e ampliamento, costi di ricerca, nonché marchi e testate costituiti internamente.

Inoltre qualora si sostengano oneri aventi benefici economici futuri senza che per essi tuttavia si identifichino i requisiti per l'iscrizione di attività immateriali, tali oneri sono imputati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti, ovvero nel caso di acquisto di beni nel momento in cui si ha accesso ai beni stessi e nel caso di servizi nel momento in cui il servizio è reso.

Aggregazioni aziendali e avviamento

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate usando il metodo dell'acquisizione (acquisition method), in base al quale le attività, le passività e le passività potenziali identificabili, dell'impresa acquisita, che rispettano le condizioni per l'iscrizione secondo l'IFRS 3, sono rilevate ai loro valori correnti alla data in cui il Gruppo ottiene effettivamente il controllo dell'acquisita. Vengono quindi stanziate imposte differite sulle rettifiche di valore apportate ai pregressi valori contabili per allinearli al valore corrente.

L'applicazione del metodo dell'acquisizione per la sua stessa complessità prevede una prima fase di determinazione provvisoria dei valori correnti delle attività, passività e passività potenziali acquisite, tale da consentire una prima iscrizione dell'operazione nel bilancio consolidato di chiusura dell'esercizio in cui è stata effettuata l'aggregazione. Tale prima iscrizione viene completata e rettificata entro i dodici mesi dalla data di acquisizione. Modifiche al corrispettivo iniziale che derivano da eventi o circostanze successive alla data di acquisizione sono rilevate nel prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio.

L'avviamento viene rilevato come la differenza tra:

a) la sommatoria:

  • del corrispettivo trasferito;
  • dell'ammontare delle interessenze di minoranza, valutato aggregazione per aggregazione al pro quota delle attività nette identificabili attribuibile a terzi e valutate in conformità all'IFRS 3;
  • e, in una aggregazione realizzata in più fasi, del fair value delle interessenze precedentemente detenute nell'acquisita, rilevando nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio l'eventuale utile o perdita risultante.
  • b) il valore netto delle attività identificabili acquisite e le passività identificabili assunte.

I costi connessi all'aggregazione non fanno parte del corrispettivo trasferito e sono pertanto rilevati nel prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio.

Se, ultimata la determinazione del valore corrente di attività, passività e passività potenziali, l'ammontare di tale valore eccede il costo dell'acquisizione, l'eccedenza viene accreditata immediatamente nel prospetto di conto economico.

L'avviamento viene periodicamente riesaminato per verificarne i presupposti di recuperabilità tramite il confronto con il fair value o con i flussi di cassa futuri generati dall'investimento sottostante.

Al fine dell'analisi di congruità, l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, alla data di acquisizione, alle singole unità generatrici di flussi di cassa del Gruppo, o ai gruppi di unità generatrici di flussi che dovrebbero beneficiare dalle sinergie dell'aggregazione, indipendentemente dal fatto che altre attività o passività del Gruppo siano assegnate a tali unità o raggruppamenti di unità. Ogni unità o gruppo di unità a cui l'avviamento è allocato:

  • rappresenta il più piccolo gruppo identificabile di attività producente flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti dai flussi di cassa finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività;
  • non è più ampio dei settori operativi identificati sulla base dall'IFRS 8 settori operativi.

Quando l'avviamento costituisce parte di una unità generatrice di flussi (gruppo di unità generatrici di flussi) e parte dell'attività interna a tale unità viene ceduta, l'avviamento associato all'attività ceduta è incluso nel valore contabile dell'attività per determinare l'utile o la perdita derivante dalla cessione. L'avviamento ceduto in tali circostanze è misurato sulla base dei valori relativi dell'attività ceduta e della porzione di unità mantenuta in essere.

Quando la cessione riguarda una società controllata, la differenza tra il prezzo di cessione e le attività nette, unitamente alle differenze di conversione accumulate e all'avviamento residuo è rilevata a conto economico.

In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto di non applicare l'IFRS 3 alle acquisizioni effettuate prima della data di transizione agli IAS/IFRS, pertanto gli avviamenti generati su acquisizioni antecedenti tale data sono stati mantenuti ai valori risultanti dall'applicazione dei principi contabili italiani e sono assoggettati periodicamente ad impairment test. Le aggregazioni aziendali effettuate dal 1° gennaio 2004 al 31 dicembre 2008 (antecedenti alla data di applicazione anticipata dell'IFRS 3 Revised 2008) sono sempre riflesse in bilancio con le modalità previste dall'applicazione dell'IFRS 3 (2004). Le principali differenze di trattamento si riferiscono ai costi accessori precedentemente capitalizzati ed ora rilevati nel prospetto dell'utile (perdite) dell'esercizio, al trattamento delle modifiche del corrispettivo iniziale a seguito di eventi intervenuti successivamente all'acquisizione e alla valutazione a fair value dell'interessenza precedentemente detenuta nella partecipazione.

Perdita di valore delle attività non finanziarie

Lo IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore (c.d. impairment test) delle immobilizzazioni materiali, immateriali e delle partecipazioni in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel caso dell'avviamento, delle altre attività immateriali a vita indefinita e delle partecipazioni, tale valutazione viene fatta almeno annualmente.

La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il prezzo netto di vendita, qualora esista un mercato attivo, e il valore d'uso del bene.

Il valore d'uso è definito sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene, o da un'aggregazione di beni (c.d. cash generating unit), nonché dal valore che ci si attende dalla dismissione al termine della sua vita utile. Le cash generating unit sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business del Gruppo, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa autonomi, derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.

Partecipazioni in società collegate e joint venture

Le società collegate sono entità sulle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole, pur non avendone il controllo o il controllo congiunto. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

Una joint venture è rappresentata da un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, per cui le decisioni sulle attività rilevanti richiedono il consenso unanime di tutte le parte che condividono il controllo.

Le partecipazioni in società collegate e joint-venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto, in base al quale la collegata al momento dell'acquisizione viene iscritta al costo, rettificato successivamente per la frazione di spettanza delle variazioni di patrimonio netto della collegata stessa. Le perdite delle collegate eccedenti la quota di possesso del gruppo nelle stesse, inclusiva di crediti a medio lungo termine, che in sostanza fanno parte dell'investimento netto del Gruppo nella collegata, non sono rilevate, a meno che il Gruppo non abbia assunto una obbligazione per la copertura delle stesse.

Le quote di risultato derivanti dall'applicazione di tale metodo di consolidamento sono iscritte a conto economico nella voce "Quote proventi (oneri) da valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio netto".

L'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione, rappresenta l'avviamento e resta inclusa nel valore di carico dell'investimento. Il minor valore del costo di acquisizione rispetto alla percentuale di spettanza del Gruppo del fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è accreditato a conto economico nell'esercizio non appena completato il processo di applicazione dell'acquisition method, ovvero entro i dodici mesi successivi all'acquisizione.

Nel caso in cui una società collegata o joint-venture rilevi rettifiche con diretta imputazione al patrimonio netto e/o nel prospetto del conto economico complessivo, il Gruppo iscrive a sua volta la relativa quota di pertinenza nel patrimonio netto e ne dà rappresentazione, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni del patrimonio netto e/o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo.

Un'eventuale perdita per riduzione di valore rilevata ai sensi dello IAS 36 non è riconducibile all'avviamento o ad alcuna attività, che compongono il valore di carico della partecipazione nella società collegata, ma al valore della partecipazione nel suo complesso. Pertanto qualsiasi ripristino di valore è rilevato integralmente nella misura in cui il valore recuperabile della partecipazioni aumenti successivamente in base al risultato dell'impairment test.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di produzione o di acquisto e il valore netto di presumibile realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Si ricorda che il costo di acquisto per le materie prime è determinato con il metodo del costo medio ponderato, mentre per i prodotti finiti si utilizza il metodo FIFO. Per l'adeguamento delle rimanenze ai valori netti di realizzo si è tenuto conto, oltre che dei prezzi di mercato e delle spese di vendita nel corso della normale gestione, anche degli elementi di obsolescenza tecnica e commerciale, creando fondi di rettifica che sono portati a diminuzione della parte attiva.

Crediti e altre Attività finanziarie

I crediti e le altre attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, che normalmente coincide per i primi con il valore nominale e per le seconde con il corrispettivo pagato, ad eccezione degli strumenti classificati come fair value con variazioni imputate a conto economico, aumentato degli oneri accessori di acquisizione. Gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, data in cui il Gruppo ha assunto l'impegno di acquisto/vendita di tali attività.

Il management determina la classificazione delle attività finanziarie, identificate nella nota n. 14, secondo i criteri definiti dallo IAS 39 e come richiesto dall'IFRS 7 al momento della loro prima iscrizione.

Successivamente all'iscrizione iniziale, le attività finanziarie sono valutate in relazione alla loro classificazione all'interno di una delle categorie, come definite dallo IAS 39. In particolare si evidenzia che:

  • La valutazione delle "Attività finanziarie, che al momento della rilevazione iniziale sono valutate al fair value con variazioni imputate a conto economico" è determinata facendo riferimento al valore di mercato alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione; nel caso di strumenti non quotati lo stesso è determinato attraverso tecniche finanziarie di valutazione generalmente accettate e basate su dati di mercato. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione al fair value relativi alle attività classificate in questa categoria sono iscritti a conto economico .
  • La valutazione di "Finanziamenti e Crediti" (investimenti detenuti fino a scadenza) è effettuata secondo il criterio del costo ammortizzato, rilevando a conto economico gli interessi calcolati al tasso di interesse effettivo ossia applicando un tasso che rende nulla la somma dei valori attuali dei flussi di cassa netti generati dallo strumento finanziario. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e i crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore. I crediti sono assoggettati ad impairment individuale e quindi iscritti al valore di presumibile realizzo (fair value), mediante lo stanziamento di uno specifico fondo svalutazione da portare a diretta detrazione del valore dell'attività.

I crediti vengono svalutati quando esiste una indicazione oggettiva (quale, ad esempio, l'evidenza di uno scaduto significativo, almeno superiore del 5%, dell'importo complessivo del credito) della probabile inesigibilità del credito ed in base all'esperienza storica e ai dati statistici.

Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato, se non fosse stata effettuata la svalutazione.

Il Gruppo RCS evidenzia in questa categoria prevalentemente attività con scadenza entro i dodici mesi iscritte in bilancio al loro valore nominale, quale approssimazione del costo. Nel caso in cui, il pagamento preveda termini superiori alle normali condizioni di mercato e il credito non maturi interessi, è presente una componente finanziaria implicita nel valore iscritto in bilancio, che viene pertanto attualizzato, addebitando a conto economico lo sconto.

Finanziamenti e Crediti denominati in valuta estera sono convertiti al cambio di fine esercizio e gli utili o le perdite derivanti dall'adeguamento sono imputati a conto economico.

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevate inizialmente al costo incrementato degli eventuali oneri di transazione direttamente attribuibili alle stesse. Successivamente, sono valutate al fair value: gli utili e le perdite da valutazione sono rilevati nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nel momento in cui le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono vendute, riscosse o dismesse, l'utile o la perdita cumulata deve essere riclassificata dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio. Qualora sussistano evidenze che l'attività abbia subito una riduzione di valore significativa o prolungata, la perdita cumulativa, che è stata rilevata nel patrimonio netto, deve essere stornata e rilevata a conto economico.

In caso di titoli negoziati su mercati attivi, il fair value è determinato facendo riferimento alla quotazione rilevata al termine delle negoziazioni del giorno di chiusura dell'esercizio.

Per gli investimenti per i quali non esiste un mercato attivo, il fair value è determinato in funzione del prezzo di transazioni recenti fra parti indipendenti di strumenti sostanzialmente simili, oppure utilizzando tecniche di valutazione basate sull'analisi dei flussi finanziari attualizzati (Discounted Cash Flow). Solo nel caso non siano reperibili piani di sviluppo dell'attività sottostante e non esistano transazioni comparabili, la valutazione è mantenuta al costo.

Il Gruppo ha classificato in questa categoria le partecipazioni possedute per una quota inferiore al 20%, coerentemente con quanto effettuato lo scorso esercizio.

Strumenti finanziari derivati

I derivati sono classificati nella categoria "Derivati di copertura" se soddisfano i requisiti per l'applicazione del c.d. hedge accounting, altrimenti, pur essendo effettuate con intento di gestione dell'esposizione al rischio, sono rilevati come "Attività finanziarie detenute per la negoziazione".

Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting solo quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura è elevata (test di efficacia).

L'efficacia delle operazioni di copertura è documentata sia all'inizio dell'operazione sia periodicamente (almeno a ogni data di riferimento del bilancio o delle situazioni infrannuali) ed è misurata comparando le variazioni di fair value dello strumento di copertura con quelle dell'elemento coperto (dollar offset method) per il test di efficacia retrospettico; la metodologia applicata per lo svolgimento del test di efficacia prospettico prevede la costruzione dei cash flow scontati aggregata per anno dello strumento coperto e del derivato designato a copertura (metodo della regressione).

Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

Quando i derivati coprono i rischi di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), la parte efficace delle variazioni del fair value dei derivati è rilevata tra le componenti di conto economico complessivo e presentata nella riserva di copertura dei flussi finanziari. La parte inefficace delle variazioni del fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata immediatamente nell'utile/(perdita) d'esercizio. Qualora lo strumento derivato sia ceduto o non si qualifichi più come efficace copertura dal rischio a fronte del quale l'operazione era stata accesa o il verificarsi della operazione sottostante non sia più considerata altamente probabile, la quota della riserva da cash flow hedge a esso relativa è immediatamente riversata a conto economico.

Indipendentemente dal tipo di classificazione tutti gli strumenti derivati sono valutati al fair value, determinato mediante tecniche di valutazione basate su dati di mercato (quali, fra gli altri, discount cash flow, metodologia dei tassi di cambio forward, formula di Black-Scholes e sue evoluzioni).

In particolare, tale valore è determinato dalla funzione Finanza del Gruppo, avvalendosi di appositi strumenti di pricing alimentati sulla base dei parametri di mercato (i.e. tassi di interesse, di cambio e volatilità), rilevati alle singole date di valutazione e confrontati con quanto comunicato dalle controparti.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, i depositi bancari e postali a vista e investimenti in titoli effettuati nell'ambito dell'attività di gestione della tesoreria, che abbiano scadenza a breve termine, che siano molto liquidi e soggetti ad un rischio insignificante di cambiamenti di valore.

Sono iscritte al valore nominale.

Ai fini della classificazione degli strumenti finanziari secondo i criteri definiti dallo IAS 39 come richiesto dall'IFRS 7 e riportato nella nota n. 14, le disponibilità liquide sono state classificate ai fini del rischio di credito nella categoria 'Crediti e Finanziamenti', mentre all'interno del rendiconto finanziario consolidato, le disponibilità liquide, come sopra definite, sono esposte al netto degli scoperti bancari.

Debiti e altre passività

I debiti e le passività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, che sostanzialmente coincide con il corrispettivo da pagare, al netto dei costi di transazione. Gli acquisti e le vendite di passività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, data in cui il Gruppo ha assunto l'impegno di acquisto/vendita di tali passività.

Il management determina la classificazione delle passività finanziarie, identificate nella nota n. 14, secondo i criteri definiti dallo IAS 39 e ripresi dall'IFRS 7 al momento della loro prima iscrizione.

Successivamente all'iscrizione iniziale, le passività finanziarie sono valutate in relazione alla loro classificazione all'interno di una delle categorie, definite dal Principio contabile IAS 39. In particolare si evidenzia che:

  • La valutazione delle "Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico" viene effettuata facendo riferimento al valore di mercato alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione; nel caso di strumenti non quotati (per esempio gli strumenti finanziari derivati) lo stesso è determinato attraverso tecniche finanziarie di valutazione basate su dati di mercato. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione al fair value relativi alle passività detenute per la negoziazione sono iscritti a conto economico.
  • La valutazione delle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", effettuata al costo ammortizzato, nel caso di strumenti con scadenza entro i dodici mesi adotta il valore nominale come approssimazione del costo ammortizzato.

I debiti denominati in valuta estera sono allineati al cambio di fine esercizio e gli utili o le perdite derivanti dall'adeguamento sono imputati a conto economico.

I "Debiti e altre passività" comprendono i debiti commerciali, i debiti finanziari e i debiti verso banche nonché le altre passività. Questi hanno, per la maggior parte, scadenza entro i dodici mesi e pertanto non sono attualizzati.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie nonchè gli utili e le perdite derivanti da eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Benefici relativi al personale

Il trattamento di fine rapporto delle società italiane con almeno 50 dipendenti è da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. Per le società italiane aventi meno di 50 dipendenti, il trattamento di fine rapporto è un piano a benefici definiti. Tutti i piani a benefici definiti sono valutati con criteri attuariali: gli utili e le perdite attuali sono classificati nel conto economico complessivo. Il processo di valutazione, fondato su ipotesi demografiche e finanziarie, è affidato ad attuari professionisti esterni.

Fondi per rischi ed oneri

Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione e/o della data di sopravvenienza.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della miglior stima dell'ammontare che il Gruppo razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Nella stima è riflessa implicitamente una componente finanziaria correlata all'ipotesi di estinzione dell'obbligazione nel lungo termine. Pertanto se tale componente è significativa e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento del fondo connesso al maturare nel tempo della componente finanziaria, è imputato a conto economico alla voce "Oneri finanziari".

Quando la passività è relativa ad attività materiali (es. smantellamento e ripristino siti) il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce: la rilevazione dell'onere a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale alla quale l'onere stesso si riferisce.

Attività e passività destinate alla vendita

Le voci attività e passività destinate alla vendita includono rispettivamente le attività non correnti (o gruppi di attività in dismissione) e le passività ad esse associate la cui vendita è altamente probabile in base ad uno specifico piano. Tali voci sono valutate al minore tra il valore netto contabile a cui tali attività e passività erano iscritte e il fair value diminuito dei costi prevedibili di dismissione. Eventuali perdite derivanti da tale valutazione sono rilevate nella voce "Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse".

Conversione delle poste in valuta

Il bilancio consolidato è presentato in euro, che è la valuta funzionale e di presentazione adottata dalla Capogruppo. Ciascuna impresa del Gruppo definisce la propria valuta funzionale, che è utilizzata per valutare le voci comprese nei singoli bilanci. Le transazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione della transazione. Le poste non monetarie iscritte al valore equo in valuta estera sono convertite usando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Alla data di chiusura del bilancio, le attività e passività delle società controllate che adottano valute estere, sono convertite nella valuta di presentazione del bilancio consolidato del Gruppo (l'euro) al tasso di cambio di fine esercizio, e il loro conto economico è convertito usando il cambio medio dell'esercizio. Le differenze di cambio derivanti dalla conversione sono rilevate nelle altre componenti di conto economico complessivo e sono esposte separatamente in una apposita riserva del patrimonio netto. Al momento della dismissione di una società estera, le differenze di cambio cumulate in considerazione di quella particolare società estera sono riclassificate dal patrimonio netto e riconosciute a conto economico.

L'avviamento e gli adeguamenti al fair value generati dall'acquisizione di un'impresa estera sono rilevati nella relativa valuta e sono convertiti utilizzando il tasso di cambio di fine periodo.

8. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal primo gennaio 2014

I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni, rivisti anche a seguito del processo di Improvement annuale condotto dallo IASB, sono stati applicati per la prima volta a partire dal primo gennaio 2014:

IFRS 10Bilancio Consolidato - Il principio, emesso dallo IASB nel maggio 2011, sostituisce il SIC 12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (società veicolo) e parti dello IAS 27 – Bilancio consolidato e separato, rinominato Bilancio separato e che disciplina il trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio separato. L'IFRS 10 introduce un nuovo modello di controllo applicabile a tutte le entità, inclusi i veicoli, basato sul potere esercitato dal Gruppo su tali entità, sull'esposizione o sui diritti ai rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento del Gruppo con tali entità e sulla capacità del Gruppo stesso di esercitare il proprio potere per influenzare i suddetti rendimenti variabili. Lo IASB richiede l'applicazione del principio in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2013. Gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione di tale principio rinviando la data di applicazione dello stesso al 1° gennaio 2014, consentendone comunque l'adozione anticipata a partire dal 1° gennaio 2013.

  • Il Gruppo ha adottato retrospettivamente l'IFRS 10 a partire dal 1° gennaio 2014. L'adozione del nuovo principio ha richiesto la ridefinizione del perimetro di consolidamento tenendo conto della nuova definizione del controllo introdotta dal principio. IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto – Il principio emesso dallo IASB nel maggio 2011, sostituisce lo IAS 31 Partecipazioni in Joint Venture ed il SIC 13 Imprese a controllo congiunto - Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo. L'IFRS 11 fornisce alcuni criteri per l'individuazione degli accordi di compartecipazione basati sui diritti e sugli obblighi derivanti dagli accordi piuttosto che sulla forma legale degli stessi e stabilisce, come unico metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto nel bilancio consolidato, il metodo del patrimonio netto. A seguito dell'emanazione del principio, lo IAS 28 Partecipazioni in imprese collegate è stato emendato per comprendere nel suo ambito di applicazione, dalla data di efficacia del principio, anche le partecipazioni in imprese a controllo congiunto. Lo IASB richiede l'applicazione del principio in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2013. Gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione di tale principio rinviando la data di applicazione dello stesso al 1° gennaio 2014, consentendone comunque l'adozione anticipata a partire dal 1° gennaio 2013. L'adozione da parte di RCS MediaGroup S.p.A. di tale principio non ha comportato effetti rilevanti sui dati della Relazione finanziaria annuale consolidata.
  • IFRS 12 – Informativa sulle partecipazioni in altre entità Il principio emesso dallo IASB nel maggio 2011 determina le informazioni addizionali da fornire su ogni tipologia di partecipazione, ivi incluse quelle su imprese controllate, accordi a controllo congiunto, imprese collegate, società a destinazione specifica ed altre società veicolo non consolidate. Lo IASB richiede l'applicazione del principio in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2013. Gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione di tale principio rinviando la data di applicazione dello stesso al 1° gennaio 2014, consentendone comunque l'adozione anticipata a partire dal 1° gennaio 2013. Gli effetti dell'adozione del nuovo principio sono limitati all'informativa relativa alle partecipazioni in altre imprese da fornire nelle note al Bilancio consolidato annuale.
  • IAS 27 (2011) – Bilancio separato A seguito dell'emissione dell'IFRS 10, nel maggio 2011 lo IASB ha confinato l'ambito di applicazione dello IAS 27 al solo bilancio separato. Tale principio disciplina specificatamente il trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio separato ed e applicabile dal 1° gennaio 2014. L'adozione da parte di RCS MediaGroup di tale principio non ha comportato effetti sui dati del Bilancio della Capogruppo.
  • IAS 28 (2011) – Partecipazioni in società collegate e joint venture A seguito dell'emissione dell'IFRS 11 avvenuta nel maggio 2011, lo IASB ha modificato il preesistente principio per comprendere nel suo ambito di applicazione anche le partecipazioni in imprese a controllo congiunto e per disciplinare la riduzione della quota di partecipazione che non comporti la cessazione dell'applicazione del metodo del patrimonio netto. Il principio è applicabile dal 1° gennaio 2014. L'adozione da parte di RCS di tale principio non ha comportato effetti sui dati della Relazione finanziaria annuale.
  • Modifiche allo IAS 32 – Strumenti Finanziari: esposizione nel bilancio L'emendamento emesso dallo IASB nel dicembre 2011, chiarisce l'applicazione di alcuni criteri per la compensazione delle attività e delle passività finanziarie presenti nello IAS 32. Gli emendamenti devono essere applicati in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L'adozione da parte di RCS di tale principio non ha comportato effetti sui dati della Relazione finanziaria annuale.
  • Modifiche all'IFRS 10, all'IFRS 11 e all'IFRS 12 Guida alle disposizioni transitorie II 28 giugno 2012 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti agli IFRS applicabili, unitamente ai principi di riferimento, dagli esercizi che decorrono dal 1° gennaio 2013, a meno di applicazione anticipata. II documento introduce alcune modifiche all'IFRS 10, 11 e 12 per chiarire come un investitore debba rettificare retrospettivamente il solo periodo comparativo precedente e fornire le informazioni previste dallo IAS 8 paragrafo 28 lettera f esentando da quanto previsto dalle altre lettere del medesimo

paragrafo. L'IFRS 12 è ulteriormente modificato in deroga alla richiesta di informazioni comparative rettificate limitando la richiesta di presentare informazioni comparative per le disclosures relative alle "entità strutturate" non consolidate in periodi antecedenti la data di applicazione dell'IFRS 12.

  • Modifiche all'IFRS 10, all'IFRS 12 e allo IAS 27 – Entità di investimento L'emendamento emesso dallo IASB nell'ottobre 2012 integra l'IFRS 10 chiarendo la definizione di entità di investimento e ne chiarisce le modalità di consolidamento. La modifica all'IFRS 12 integra il principio chiarendo le informazioni da fornire e le valutazioni relative alla determinazione delle entità di investimento. La modifica allo IAS 27 integra il principio determinando l'informativa che l'entità di investimento deve fornire qualora sia anche una controllante. L'adozione da parte di RCS MediaGroup di tale principio non ha comportato effetti sui dati della Relazione finanziaria annuale.
  • Modifiche allo IAS 36 – Informazioni integrative sul valore recuperabile delle attività non finanziarie –. Il principio, emesso dallo IASB nel maggio 2013, disciplina l'informativa da fornire sul valore recuperabile delle attività che hanno subito una riduzione di valore, se tale importo è basato sul fair value al netto dei costi di vendita. Le modifiche devono essere applicate retroattivamente a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2014. È consentita un'applicazione anticipata per i periodi in cui l'entità ha già applicato l'IFRS 13. L'applicazione di tale emendamento ha comportato maggiori informazioni nelle nota della presente Relazione Finanziaria Annuale.
  • Modifiche allo IAS 39Novazione di derivati e continuazione della contabilizzazione di copertura. Il principio, emesso dallo IASB nel giugno 2013, chiarisce che le modifiche permettono di continuare la contabilizzazione di copertura nel caso in cui uno strumento finanziario derivato, designato come strumento di copertura, sia novato a seguito dell'applicazione di legge o regolamenti al fine di sostituire la controparte originale per garantire il buon fine dell'obbligazione assunta se sono soddisfatte determinate condizioni. La stessa modifica sarà inclusa anche nell'IFRS 9 Strumenti finanziari. Tali emendamenti devono essere applicati retroattivamente a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2014. L'adozione da parte di RCS di tale principio non ha comportato effetti sui dati della Relazione finanziaria annuale.
  • IFRIC 21 – Tributi . L'interpretazione, emessa dallo IASB nel maggio 2013, fornisce chiarimenti su quando un'entità dovrebbe rilevare una passività per il pagamento di tributi imposti dal governo, ad eccezione di quelli già disciplinati da altri principi (es. IAS 12 – Imposte sul reddito). Lo IAS 37, stabilisce i criteri per il riconoscimento di una passività, uno dei quali è l'esistenza dell'obbligazione attuale in capo alla società quale risultato di un evento passato (noto come fatto vincolante). L'interpretazione chiarisce che il fatto vincolante, che dà origine ad una passività per il pagamento del tributo, è descritta nella normativa di riferimento da cui scaturisce il pagamento dello stesso. L'IFRIC 21 è applicabile secondo lo IASB dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2014 mentre secondo il regolamento dell'Unione Europea dal 17 giugno 2014. L'adozione da parte di RCS MediaGroup di tale principio non ha comportato effetti sui dati della Relazione finanziaria annuale.

9. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dagli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2014 relativi a fattispecie ad ora non rilevanti per la Società

Emendamenti allo IAS 16 e IAS 41 – Agricoltura: Alberi da frutto – Gli emendamenti, emessi dallo IASB nel giugno 2014, richiedono che gli alberi da frutto che daranno vita a raccolti futuri, debbano essere contabilizzati secondo i requisiti dello IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari, piuttosto che dello IAS 41 - Agricoltura . Le modifiche sono efficaci per i bilanci che iniziano dal 1° gennaio 2016; è consentita l'applicazione anticipata.

10. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dall'Unione Europea non ancora in vigore e non adottati anticipatamente dal Gruppo

  • Modifiche allo IAS 19 Piano a benefici definiti: contribuzioni dei dipendenti - L'emendamento, emesso dallo IASB nel novembre 2013 si applica ai contributi ai dipendenti o ai piani a benefici definiti. L'obiettivo delle modifiche è quello di semplificare la contabilizzazione dei contributi che sono indipendenti dal numero di anni di servizio del dipendente. Le modifiche sono efficaci per i bilanci che iniziano dal 1° luglio 2014; è consentita l'applicazione anticipata.
  • Miglioramenti agli IFRS: Ciclo 2010-2012Il 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle" che recepisce le modifiche ai principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° luglio 2014. È consentita un'applicazione anticipata. Le principali modifiche riguardano:

IFRS 2 Pagamenti basati su azioni – Sono state apportate delle modifiche alle definizioni di "vesting condition" e di "market condition" ed aggiunte le ulteriori definizioni di "performance condition" e "service condition" (in precedenza incluse nella definizione di "vesting condition").

IFRS 3 Aggregazioni aziendali - Le modifiche chiariscono che una contingent consideration classificata come un'attività o una passività deve essere misurata a fair value ad ogni data di chiusura dell'esercizio, a prescindere dal fatto che la contingent consideration sia uno strumento finanziario a cui si applica l'IFRS 9 o lo IAS 39 oppure un'attività o passività non-finanziaria. Le variazioni del fair value (diverse dai measurement adjustments di periodo) devono essere contabilizzate nel conto economico.

IFRS 8 Settori operativi - Le modifiche richiedono ad un'entità di dare informativa delle valutazioni fatte dal management nell'applicazione dei criteri di aggregazione dei segmenti operativi, inclusa una descrizione dei segmenti operativi aggregati e degli indicatori economici considerati nel determinare se tali segmenti operativi abbiano "caratteristiche economiche simili". Le modifiche chiariscono inoltre che la riconciliazione tra il totale delle attività dei segmenti operativi e il totale delle attività dell'entità venga fornito solamente se il totale delle attività dei segmenti operativi venga regolarmente fornito allo chief operating decision-maker.

IFRS 13 Valutazione del Fair Value – Sono state modificate le Basis for Conclusions al fine di chiarire che con l'emissione dell'IFRS 13 resta valida la possibilità di contabilizzare i crediti e debiti commerciali a breve senza rilevare gli effetti di un'attualizzazione, qualora tali effetti risultino non materiali.

IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 Attività immateriali – Le modifiche hanno eliminato le incoerenze nella rilevazione dei fondi ammortamento quando un'attività materiale o intangibile è oggetto di rivalutazione. I nuovi requisiti chiariscono che il gross carrying amount sia adeguato in misura consistente con la rivalutazione del carrying amount dell'attività e che il fondo ammortamento risulti pari alla differenza tra il gross carrying amount e il carrying amount al netto delle perdite di valore contabilizzate.

IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate - Si chiariscono le disposizioni applicabili all'identificazione delle parti correlate e all'informativa da fornire quando le attività dei dirigenti con responsabilità strategiche sono fornite da una management entity (e non da una persona fisica). In tal caso la management entity è considerata parte correlata ed occorre dare separata informativa in merito alla fornitura dei servizi della management entity; non è necessario indicare, nell'ambito dell'informativa sulla remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche, le componenti della remunerazione corrisposta alla management entity.

Miglioramenti agli IFRS: Ciclo 2011-2013 Il 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2011-2013 Cycle" che recepisce le modifiche ai principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° luglio 2014 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata. Le principali modifiche riguardano:

IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standards – Viene chiarito che l'entità che adotta per la prima volta gli IFRS, in alternativa all'applicazione di un principio correntemente in vigore alla data del primo bilancio IAS/IFRS, può optare per l'applicazione anticipata di un nuovo principio destinato a sostituire il principio in vigore. L'opzione è ammessa quando il nuovo principio consente l'applicazione anticipata. Inoltre deve essere applicata la stessa versione del principio in tutti i periodi presentati nel primo bilancio IAS/IFRS.

IFRS 3 Aggregazioni aziendali – Le modifiche hanno lo scopo di chiarire l'esclusione dall'ambito di applicazione dell'IFRS 3 di tutte le tipologie di joint arrangement.

IFRS 13 Valutazione del Fair Value – L'IFRS 13 paragrafo 52 (portfolio exception), nella sua attuale formulazione, limita alle sole attività e passività finanziarie incluse nell'ambito di applicazione dello IAS 39 la possibilità di valutazione al fair value sulla base del loro valore netto. Con la modifica viene chiarito che la possibilità di valutazione al fair value sulla base del loro valore netto si riferisce anche a contratti nell'ambito di applicazione dello IAS 39 (o IFRS 9) ma che non soddisfano la definizione di attività e passività finanziarie fornita dallo IAS 32, come i contratti per l'acquisto e vendita di commodities che possono essere regolati in denaro per il loro valore netto.

IAS 40 – Investimenti Immobiliari - La modifica chiarisce che l'IFRS 3 e lo IAS 40 non si escludono vicendevolmente e che, al fine di determinare se l'acquisto di una proprietà immobiliare rientri nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3, occorre far riferimento alle specifiche indicazioni fornite dall'IFRS 3 stesso; per determinare, invece, se l'acquisto in oggetto rientri nell'ambito dello IAS 40 occorre far riferimento alle specifiche indicazioni dello IAS 40.

11. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non omologati dall'Unione Europea non ancora in vigore e non adottati anticipatamente dal Gruppo

  • IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts L'IFRS 14, emesso dallo IASB nel gennaio 2014 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alla rate regulation secondo i precedenti principi contabili adottati. Al fine di migliorare la comparabilità con le entità che già applicano gli IFRS e che non rilevano tali importi, lo standard richiede che l'effetto della rate regulation debba essere presentato separatamente dalle altre voci. Lo standard si applica a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.
  • Emendamenti all'IFRS 11 Accordi a controllo congiunto- Gliemendamenti, emessi dallo IASB nel maggio 2014, forniscono chiarimenti sulla rilevazione contabile delle acquisizioni di partecipazioni in attività a controllo congiunto che costituiscono un business. Gli emendamenti sono applicabili in modo retroattivo, per i periodi annuali che avranno inizio al o dopo al 1° gennaio 2016, è consentita l'applicazione anticipata.
  • Emendamenti alloIAS 16 e IAS 38 Immobili, impianti e macchinari e - Attività immateriali. Gli emendamenti emessi dallo IASB nel maggio 2014 hanno l'obiettivo di chiarire che l'utilizzo di metodi basati sui ricavi per calcolare l'ammortamento di un bene non è appropriato in quanto i ricavi generati da un'attività che include l'utilizzo di un bene generalmente riflette fattori diversi dal consumo dei benefici economici derivanti dal bene. Lo IASB ha inoltre chiarito che si presume i ricavi generalmente non siano una base adeguata per misurare il consumo dei benefici economici generati da un'attività immateriale. Tale presunzione, tuttavia, può essere superata in determinate circostanze limitate. Tali modifiche sono efficaci per i periodi annuali che avranno inizio al o dopo al 1° gennaio 2016, è consentita l'applicazione anticipata.
  • IFRS 15 - Ricavi da contratti con i clienti. -Il principio, emesso dallo IASB nel maggio 2014, introduce un quadro generale per stabilire se, quando e in quale misura, avverrà la rilevazione dei ricavi. Il principio sostituisce i criteri di rilevazione enunciati nello IAS 18 – Ricavi, nello IAS 11 – Lavori in corso su ordinazione e nell'IFRIC 13 - Programmi di fidelizzazione della clientela. . L'IFRS 15 si applica a partire dagli esercizi che hanno inizio da o dopo il 1°gennaio 2017; è consentita l'applicazione anticipata. Il Gruppo sta valutando l'effetto potenziale dell'applicazione dell'IFRS 15 sul bilancio conslidato.
  • IFRS 9 – Strumenti Finanziari. Il principio, emesso dallo IASB nel luglio 2014, sostituisce lo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione. L'IFRS 9 introduce nuove disposizioni per la

classificazione e la valutazione degli strumenti finanziari, compreso un nuovo modello per le perdite attese ai fini del calcolo delle perdite per riduzione di valore sulle attività finanziarie, e nuove disposizioni generali per le operazioni di contabilizzazione di copertura.. Inoltre, include le disposizioni per la rilevazione ed eliminazione contabile degli strumenti finanziari in linea con l'attuale IAS 39. Il nuovo principio sarà applicabile in modo retroattivo dal 1° gennaio 2018, è consentita l'applicazione anticipata.

  • Emendamento allo IAS 27 Bilancio separato. Nell'agosto 2014 lo IASB ha pubblicato il documento Equity Method in Separate Financial Statements, le modifiche allo IAS 27 consentiranno alle entità di utilizzare l'equity method per contabilizzare gli investimenti in controllate, joint ventures e collegate nel bilancio separato. Le modifiche sono efficaci per i bilanci che iniziano dal 1° gennaio 2016; è consentita l'applicazione anticipata.
  • Emendamento all'IFRS 10 Bilancio consolidato e IAS 28 Partecipazioni in società collegate e Joint venture. L'emendamento emesso dallo IASB nel settembre 2014 evidenzia le modifiche che mirano ad affrontare una incongruenza nel trattare la vendita o il conferimento di beni tra un investitore e la sua collegata o joint venture. La conseguenza principale delle modifiche è che un utile o una perdita è rilevato totalmente quando la transazione ha per oggetto un business. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2016.
  • Miglioramenti agli IFRS: Ciclo 2012-2014. Nel settembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle" che recepisce le modifiche ai principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2016 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata. Le principali modifiche riguardano:

IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate – La modifica introduce guidance specifiche all'IFRS 5 nel caso in cui un'entità riclassifichi un asset (o un disposal group) dalla categoria held for sale alla categoria held-for-distribution (o viceversa), o quando la rilevazione di un'attività held-for-distribution sia cessata.

IAS 19 Benefici per dipendenti.- La modifica allo IAS 19 chiarisce che gli high quality corporate bonds utilizzati per determinare il tasso di sconto dei post-employment benefits devono essere emessi nella stessa valuta utilizzata per il pagamento dei benefits.

IAS 34 Bilanci intermedi- Il documento chiarisce i requisiti nel caso in cui l'informativa richiesta è presentata nell'interim financial report ma al di fuori dell'interim financial statements. La modifica richiede che tale informativa sia inclusa attraverso un cross-reference dall'interim financial statements ad altre parti dell'interim financial report e che tale documento sia disponibile ai lettori del bilancio nella stessa modalità e con gli stessi tempi dell'interim financial statement.

IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative - Il documento introduce ulteriori guidance per chiarire se un servicing contract costituisce un coinvolgimento residuo in un'attività trasferita ai fini dell'informativa richiesta in relazione alle attività trasferite.

Emendamento allo IAS 1. Nel dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Disclosure Initiative". Le principali modifiche riguardano: Rilevanza e aggregazione: Un'entità non deve ridurre la comprensibilità del proprio bilancio oscurando materiale informativo con le informazioni irrilevanti o aggregando informazioni rilevanti che hanno diversa natura o funzioni. Inoltre per i totali parziali addizionali l'entità deve anche presentare la riconciliazione di ogni subtotale con il totale di bilancio.

Informazioni da presentare nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria e del conto economico complessivo: Specifiche voci di profitto o di perdita, delle altre componenti di conto economico e della situazione patrimoniale-finanziaria possono essere disaggregate. I totali parziali devono: Essere composti da elementi riconosciuti e misurati secondo gli IFRS, essere presentati ed etichettati in modo da rendere le voci che costituiscono il totale parziale chiaro e comprensibile; essere coerenti tra un esercizio e un altro). Prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo dell'esercizio: La quota di conto economico complessivo di società collegate e join venture valutate con il metodo del patrimonio netto devono essere presentati in forma aggregata ma separatamente dal resto del conto economico complessivo, come un'unica voce, classificata tra gli elementi che saranno o non saranno successivamente riclassificate a conto economico. Note – Struttura: L'entità è libera di decidere l'ordine di esposizione nel bilancio ma deve considerare l'effetto sulla comprensibilità e sulla comparabilità dei suoi bilanci dando risalto ai settori di attività più rilevanti per la comprensione della propria performance finanziaria e la posizione finanziaria.

Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2016 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata.

Emendamento all'IFRS 10, all'IFRS 12 e allo IAS 28 – Società di investimento: eccezioni al metodo di consolidamento – Nel dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Investment Entities: Applying the Consolidation Exception". Le principali modifiche riguardano:

IFRS 10 Bilancio Consolidato – Le modifiche all'IFRS chiariscono che l'esenzione dalla presentazione del bilancio consolidato si applica a una società controllante controllata da una società d'investimento, quando l'entità di investimento misura tutte le sue controllate al fair value.

IAS 28 Partecipazioni in società collegate - La modifica allo IAS 28 permette ad una società che non è una società di investimento ma che ha una partecipazione o joint venture in una società d'investimento, quando viene applicato il metodo del patrimonio netto, di mantenere la valutazione al fair value applicato dalla società collegata dell'entità investimento o joint venture per i propri interessi in società controllate.

IFRS 12 Informativa sulle partecipazioni in altre entità – l'emendamento chiarisce non si applica tale principio ad una società d'investimento che predispone i bilanci in cui tutte le sue collegate sono valutata al fair value attraverso conto economico.

Le modifiche si applicano retrospettivamente a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2016 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata.

12. Principali scelte valutative nell'applicazione dei principi contabili e fonti di incertezza nell'effettuazione delle stime

Principali fattori di incertezza nell'effettuazione delle stime

La redazione del bilancio consolidato e delle note illustrative ha richiesto l'utilizzo di stime e assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività, sia nella valutazione delle passività potenziali. Le stime e le assunzioni effettuate si basano sull'esperienza storica e su altri fattori rilevanti. Gli eventi futuri potrebbero, pertanto, non confermare pienamente tali dati stimati. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ciascuna variazione sono immediatamente rilevati in bilancio.

A motivo dell'attuale contesto macroeconomico, per le attività in Italia ancora destabilizzato dagli effetti della crisi finanziaria iniziata a fine esercizio 2008, le stime sono state effettuate basandosi su assunzioni relative al futuro caratterizzate da rilevante grado di incertezza. Pertanto è possibile che nel prossimo esercizio, al concretizzarsi di risultati diversi rispetto alle stime effettuate per il bilancio al 31 dicembre 2014, si possano rendere necessarie rettifiche anche significative ai valori di bilancio oggetto di valutazione, tra i quali si evidenziano, per la rilevanza, gli avviamenti.

Per determinare se vi sono perdite di valore dell'avviamento è necessario stimare il valore d'uso dell'unità generatrice di cassa (cash generating unit - CGU) alla quale l'avviamento è allocato. La determinazione del valore d'uso richiede la stima dei flussi di cassa che l'impresa si attende verranno prodotti dalla CGU, nonché la determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione. Come meglio descritto nella nota n. 34, le principali incertezze che potrebbero influenzare tale stima riguardano il tasso di attualizzazione (WACC), il tasso di crescita (g), le ipotesi assunte nello sviluppo dei flussi di cassa attesi.

Dati stimati si riferiscono inoltre ai fondi rischi e oneri, alle rese a pervenire dell'area Libri , Media Italia (quotidiani e periodici) e Media Spagna, ai fondi svalutazione crediti e agli altri fondi svalutazione, con particolare riguardo alle valutazioni di magazzino soprattutto nell'area Libri, agli ammortamenti, ai benefici ai dipendenti e alle imposte differite.

Di seguito si riepilogano le principali assunzioni utilizzate dal management nel processo più critico di valutazione, che riguarda la determinazione del valore recuperabile delle attività non correnti, comprensivo degli avviamenti.

Principali assunzioni nella determinazione del valore recuperabile delle attività non correnti

Il Gruppo rivede periodicamente il valore contabile delle attività immateriali e di immobili impianti e macchinari per accertare che siano iscritte ad un valore non superiore a quello recuperabile.

In particolare tali attività vengono valutate ogniqualvolta esiste un'indicazione che tali beni abbiano subito una riduzione di valore. Gli avviamenti relativi alle cash generating unit vengono valutati con cadenza almeno annuale anche in assenza di indicatori di impairment; l'avviamento relativo ad Unidad Editorial, considerata la rilevanza dei valori oggetto di valutazione, viene generalmente riesaminato con cadenza semestrale. In particolare al 30 giugno 2014 è stato effettuato l' impairment test con l'assistenza di primaria società di consulenza ed è stato presentato al Consiglio di Amministrazione di Unidad Editorial del 30 luglio 2014. Tale test ha evidenziato un valore di recupero della cash generating unit di Unidad Editorial di 67,1 milioni maggiore del valore di carico iscritto nella relazione finanziaria semestrale.

Al 31 dicembre 2014 le attività immateriali della cash generating unit di Unidad Editorial, sono pari complessivamente a 415,9 milioni, ovvero a circa l'80,5 % del totale delle attività immateriali di Gruppo.

Il test di impairment effettuato al 31 dicembre 2014 in presenza di un contesto macroeconomico spagnolo caratterizzato da segnali di ripresa e con una dinamica del tasso risk free in decremento, ha evidenziato valori di carico contabili inferiori ai valori recuperabili della cash generating unit, per circa 122 milioni ed ha condotto ad una rivalutazione netta delle testate a vita definita pari a 3,8 milioni.

Il valore recuperabile degli avviamenti definito da ciascun impairment test, è comunque sensibile a variazioni delle assunzioni utilizzate, quali il tasso di crescita dei ricavi pubblicitari, variazioni dell'EBITDA, tra i parametri valutativi, il tasso di attualizzazione (WACC) e la costanza delle proiezioni finanziarie oltre il periodo di piano (g uguale a zero, in termini nominali). Il WACC è a sua volta sensibile alle variazioni delle proprie componenti, tra cui il risk free che sintetizza il rischio paese, in decremento non solo per la cash generating unit della Spagna.

Per poter apprezzare l'impatto che minime variazioni nelle assunzioni possono produrre sui valori di recupero calcolati, si rinvia alla sensitivity analysis riportata nella nota n 34. Tale analisi di sensitività costituisce parte integrante della valutazione.

I test di impairment effettuati al 31 dicembre 2014 si basano sulla previsione dei flussi di cassa attesi dalla cash generating unit di riferimento, desumibili dal Budget 2015 e, per gli esercizi successivi al 2015, dai Piani predisposti dai responsabili dei diversi Settori Operativi del Gruppo. Tali dati previsionali sono stati quindi sottoposti all'esame dei Consigli di Amministrazione delle società del Gruppo interessate in via autonoma ed anticipata rispetto all'approvazione del bilancio.

13. Gestione del capitale e dei rischi finanziari

Il Gruppo gestisce la struttura del capitale e i rischi finanziari in coerenza con la struttura dell'attivo patrimoniale.

L'obiettivo del Gruppo è quello di mantenere nel tempo un rating creditizio e livelli degli indicatori di capitale adeguati e coerenti con la struttura dell'attivo patrimoniale, tenendo conto dell'attuale dinamica di offerta di credito nel sistema Italia che rimane ancora rigida nonostante il perdurare del miglioramento dello spread dei titoli di stato a lungo termine rispetto ai paesi europei di più elevato rating creditizio.

Nel corso del 2014 gli obiettivi, politiche e procedure di copertura dei rischi non hanno subito variazioni se non mantenendo la dovuta attenzione all'attesa evoluzione della dimensione della nuova prevista struttura patrimoniale per il periodo di Piano per lo Sviluppo 2013-2015.

Il contratto finanziamento a tal fine erogato lo scorso luglio 2013 e poi modificato in data 11 agosto 2014 prevede determinati covenant finanziari (a livello di bilancio consolidato di Gruppo) per i quali si rinvia al commento riportato nel paragrafo "Integrazioni su richiesta Consob ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del D.lgs. 58/1998, del 27 maggio 2013" della presente Relazione Finanziaria Annuale.

Con riferimento alle condizioni del nuovo finanziamento relative alla copertura del rischio tasso di interesse delle linee A e B secondo i loro profili di rimborso, si è provveduto nel primo trimestre del 2014 a rimodulare con le stesse banche controparti i contratti swap di copertura esistenti. L'operazione di rimodulazione è stata definita il 6 febbraio con partenza dal 31 marzo 2014 e in coerenza con la politica di gruppo di copertura del rischio tasso di interesse.

Di seguito vengono commentati i diversi rischi finanziari cui è esposto il Gruppo RCS:

Rischio di tasso

Il rischio di tasso d'interesse consiste in possibili ed eventuali maggiori oneri finanziari derivabili da una sfavorevole ed inattesa variazione dei tassi d'interesse. Il Gruppo è esposto a tale rischio in considerazione delle proprie passività finanziarie a tasso variabile.

La gestione del rischio di tasso d'interesse è regolata da specifiche policy che definiscono gli obiettivi di risk management, i limiti, i ruoli e le responsabilità delle diverse funzioni coinvolte all'interno del processo. In particolare:

  • è obiettivo del Gruppo mitigare l'esposizione al rischio di tasso definendo un adeguato mix tra passività a tasso variabile e a tasso fisso ricorrendo, ove necessario, a strumenti derivati, questo anche in relazione agli impegni di copertura presi con le banche nel caso di accensione di nuovo debito a medio e lungo termine;
  • nel rispetto dei limiti operativi, la gestione del rischio di tasso d'interesse è attuata dalla Funzione Finanza, che elabora le strategie per la copertura dell'esposizione individuata e le sottopone all'approvazione dell'alta direzione;
  • non è ammesso l'utilizzo di strumenti derivati con finalità speculative, ossia non volto a perseguire il predetto obiettivo, salvo in casi di comprovata opportunità e previa formale autorizzazione del Consiglio di Amministrazione;
  • la Funzione Finanza informa l'alta direzione in merito alla gestione attuata e ai risultati conseguiti periodicamente e con diverse modalità utilizzando peraltro un report sullo stato del portafoglio derivati e un report di analisi dell'andamento della posizione finanziaria netta.

Al 31 dicembre 2014 la quota parte dei debiti contrattualmente coperti a tasso fisso, comprensivi dei debiti finanziari da leasing, o trasformata tramite Interest Rate Swap (IRS) e coperta con Interest Rate Cap, è pari al 56,4% (al 31 dicembre 2013 era pari al 95%).

Con riferimento al 31 dicembre 2014 l'obiettivo di copertura è perseguito mediante i contratti derivati sopra individuati stipulati con primarie istituzioni finanziarie ad elevato rating. In merito si rammenta che, nel caso degli IRS si ha la trasformazione del tasso variabile in tasso fisso (o viceversa) tramite lo scambio periodico, con la controparte finanziaria, della differenza fra gli interessi a tasso fisso (tasso Swap) e gli interessi a tasso variabile, entrambi calcolati sul valore nozionale contrattuale. Nel caso degli Interest Rate Cap, nel solo caso di rialzo dei tassi di interesse sopra il tasso definito contrattualmente, la controparte finanziaria liquida, a favore del Gruppo RCS, la differenza fra il tasso contrattuale ed il tasso variabile di mercato, in modo tale da riportare l'onere finanziario di competenza del Gruppo al livello del tasso contrattuale.

Si ricorda che RCS si è inoltre adeguata a quanto richiesto dal Regolamento UE n 648/2012 sugli strumenti derivati OTC (Over The Counter), entrato in vigore in Italia e in ogni Paese dell'Europa (il cosìdetto Regolamento EMIR) che ha introdotto l'obbligo di segnalazione di tutte le operazioni effettuate su strumenti finanziari derivati, eseguite sia su un mercato regolamentato sia sul mercato OTC, ad un Trade Repository, cioè un soggetto terzo che ha il compito di raccogliere e conservare in modo centralizzato le registrazioni ricevute dalle controparti alle negoziazioni affinché siano accessibili alle autorità di vigilanza.

Si rinvia alla nota n. 37 e n. 43 per l'informativa dettagliata sul fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di Bilancio e alla nota n. 43 per la tabella di riepilogo del rischio sul tasso di interesse.

Sensitivity analysis

Nella tabella seguente sono esposti i risultati della sensitivity analysis sul rischio di tasso, con l'indicazione degli impatti a Conto Economico e Patrimonio Netto, così come richiesto dal principio IFRS 7.

Tale sensitivity è stata condotta assumendo una variazione parallela di +/-1% nelle curve dei tassi di riferimento per singola divisa, considerando anche il caso di tassi di mercato negativi, caso osservato in questi ultimi mesi sui tassi euribor a breve termine che sono diventati negativi e come tali sono stati presi in considerazione dalle banche nella definizione dei tassi finiti euribor più spread.

Analisi di sensitività del rischio di tasso su poste a
tasso variabile
Incremento/
Sottostante
Riduzione dei tassi di
interesse sottostanti
Impatti a Conto
Economico
Impatti a
Patrimonio Netto
2014 (484,0) 1% (1,9) 6,1
2013 (*) (486,2) 1% (2,7) 7,5
2014 (484,0) -1% 1,9 (6,4)
2013 (*) (486,2) -1% 0,4 (5,9)

(*) Le analisi di sensitività del 2013 non ipotizzano tassi di interesse negativi.

Al 31 dicembre 2014 il Gruppo detiene quasi esclusivamente strumenti finanziari debitori a tasso variabile. Si segnala l'utilizzo di derivati su tassi di interesse che consentono la trasformazione delle posizioni debitorie a tasso variabile in tasso fisso.

Gli strumenti finanziari a tasso variabile compresi nella sensitivity analysis riguardano le disponibilità liquide, i crediti e i debiti finanziari a breve e medio e lungo termine e i derivati su tasso in portafoglio. L'analisi è stata condotta evidenziando:

  • la variazione negli interessi attivi e passivi nel corso dell'esercizio attribuibile a possibili e ragionevoli variazioni nei tassi di interesse di attività e passività a tasso variabile detenute nel corso dell'esercizio;
  • l'impatto speculare e contrario rispetto all'ipotetica variazione dei tassi in termini di variazione di fair value dei derivati su tasso rilevato a Patrimonio Netto (per la componente di copertura oltre l'esercizio di competenza) e a Conto Economico nell'ipotesi di variazione istantanea della curva dei tassi di interesse alla data di Bilancio. Al 31 dicembre 2014 i contratti di copertura in essere sul rischio tasso di interesse hanno un nozionale pari a 280,3 milioni (467,9 milioni nel 2013): per 17,8 milioni si tratta di Interest Rate Cap (132,9 milioni nel 2013) e per 262,5 milioni di Interest Rate Swap (335 milioni nel 2013).

Nessun impatto è rilevato in relazione agli strumenti finanziari a tasso fisso, non evidenziando in Bilancio rilevanti attività o passività finanziarie con flussi di interessi definiti.

Il risultato dell'analisi effettuata al 31 dicembre 2014, con riferimento ai fattori di rischio che generano esposizioni significative, ha mostrato, nell'ipotesi di incremento del livello dei tassi di interesse, potenziali oneri a conto economico di 1,9 milioni (oneri per 2,7 milioni per l'esercizio 2013) ed un incremento del patrimonio netto per 6,1 milioni (7,5 milioni per l'esercizio 2013). Nell'ipotesi di una riduzione dei tassi di interesse, potenziali proventi a conto economico 1,9 milioni (proventi per 0,4 milioni per l'esercizio 2013) ed un decremento del patrimonio netto per 6,4 milioni (5,9 milioni per l'esercizio 2013).

Rischio di cambio

Il rischio di cambio può essere definito come l'insieme degli effetti negativi indotti sui valori iscritti in bilancio di attività o passività da variazioni nei tassi di cambio.

Il Gruppo RCS, pur avendo una notevole presenza a livello internazionale, non evidenzia una rilevante esposizione al rischio di cambio in quanto l'euro è la valuta funzionale delle principali aree di business del Gruppo.

L'esposizione al rischio di cambio è determinata principalmente da alcune posizioni commerciali denominate in dollari americani, franchi svizzeri e sterline inglesi di Rcs MediaGroup S.p.A. e Rcs Libri S.p.A.

Come nel caso della gestione del rischio tasso di interesse, anche la gestione del rischio di cambio è regolata da specifiche policy che definiscono gli obiettivi di risk management, i limiti, i ruoli e le responsabilità all'interno del processo. In particolare:

  • è obiettivo del Gruppo mitigare gli effetti indotti da un andamento sfavorevole dei tassi di cambio ricorrendo, ove necessario, a strumenti derivati;
  • nel rispetto dei limiti operativi stabiliti, la gestione del rischio di cambio è attuata dalla Funzione Finanza, che elabora le strategie per la copertura dell'esposizione individuata e le sottopone all'approvazione dell'alta direzione;
  • non è ammesso l'utilizzo di strumenti derivati per finalità speculative, ovvero non volti a perseguire il predetto obiettivo;
  • la Funzione Finanza informa l'alta direzione in merito alla gestione attuata e ai risultati conseguiti mediante report sullo stato del portafoglio derivati;
  • al fine di garantire la coerenza tra i flussi valutari derivanti dall'attività commerciale e quelli generati dagli strumenti finanziari di copertura il Gruppo può ricorrere ad operazioni di roll-over e di unwinding.

L'informativa dettagliata sul fair value degli strumenti finanziari derivati su cambi in essere alla data di Bilancio, tutti stipulati con primarie e differenti controparti bancarie, è riportata nella nota n. 37.

Sensitivity analysis

Le valute verso le quali il Gruppo evidenzia una maggiore esposizione al rischio di cambio sono il dollaro americano, il franco svizzero e la sterlina inglese.

Per ciò che riguarda l'esposizione verso il dollaro americano, la posizione debitoria netta è pari a un controvalore in euro di 2 milioni (0,5 milioni nel 2013). Un apprezzamento del 10% dell'euro sul dollaro americano avrebbe quindi determinato, a livello consolidato, utili pari a 0,2 milioni (utili pari a 0,05 milioni nel 2013).

L'esposizione verso il franco svizzero è sintetizzata in una posizione complessivamente creditoria pari a un controvalore in euro di 0,8 milioni (creditoria netta per 1,2 milioni nel 2013) che a seguito di un apprezzamento del 10% dell'euro nei confronti del franco avrebbe prodotto una perdita pari a 0,1 milioni (0,1 milioni nel 2013).

Infine, per ciò che riguarda l'esposizione verso la sterlina inglese, la posizione creditoria netta è pari a un controvalore in euro di 0,4 milioni (creditoria per 1,1 milioni nel 2013). Un apprezzamento del 10% dell'euro sulla sterlina avrebbe quindi determinato, a livello consolidato, perdite pari a 0,04 milioni (perdite pari a circa 0,1 milioni nel 2013).

Nel caso opposto di apprezzamento del 10% del dollaro, del franco e della sterlina verso l'euro, si sarebbero determinati impatti economici di pari importo e di segno contrario.

Si segnala che la società RCS Sport & Events DMCC, con sede a Dubai, al 31 dicembre 2014 presenta un'esposizione in euro rispetto alla valuta locale dirham dovuta ad una posizione creditoria netta per 3,4 milioni di euro pari a un controvalore in dirham di 15,1 milioni.

Un apprezzamento del 10% dell'euro sul dirham avrebbe quindi determinato per la società perdite per 0,3 milioni di euro pari a un controvalore in dirham di 1,4 milioni.

Nel caso opposto di apprezzamento del 10% del dirham si sarebbe evidenziato un impatto economico di pari importo e di segno contrario.

Si sottolinea tuttavia che, a livello di Gruppo, un apprezzamento / deprezzamento dell'euro sul dirham avrebbe avuto una sensitività uguale e contraria sulla riserva di conversione.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità può sorgere in relazione alle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella corretta tempistica, anche al fine di, se del caso, rimborsare finanziamenti in scadenza.

La Funzione Finanza è responsabile dell'attività di raccolta e di investimento su base centralizzata (per le principali controllate tramite sistemi di cash management) nel rispetto degli obiettivi e delle strategie definiti dal management.

La struttura Patrimoniale al 31 dicembre 2014 riflette i termini della rinegoziazione del nuovo finanziamento. L'obiettivo della Capogruppo è quello di mantenere un equilibrio tra la continuità del finanziamento e la flessibilità della gestione tramite:

  • l'investimento delle eventuali disponibilità in operazioni di breve durata (generalmente compresa tra uno e tre mesi) di facile e veloce smobilizzo quali impieghi in strumenti monetari;

  • il ricorso a differenti forme di finanziamento, a breve e medio/lungo termine.

Attualmente il nuovo finanziamento ridottosi dagli originari 600 milioni agli attuali 465,6 milioni prevede clausole specifiche di rimborso immediato legate al superamento di covenant (covenant di default) evidenziati nel capoverso "Integrazioni su richiesta Consob ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del D.lgs. 58/1998, del 27 maggio 2013" della presente Relazione Finanziaria Annuale e a una serie di accadimenti specifici quali l'inadempienza nei pagamenti oltre una certa soglia, il sorgere di procedure concorsuali e il cambio di controllo verso soggetti non graditi ai finanziatori. Circa quest'ultimo punto lo scioglimento del Patto di Sindacato dell'ottobre 2013 non ha costituito fattispecie di caso di Cambiamento di Controllo ai sensi del Contratto di Finanziamento.

Liquidity analysis

La seguente tabella riassume il profilo temporale delle attività e delle passività finanziarie e commerciali del Gruppo RCS al 31 dicembre 2014, sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente (comprensivi di capitale e di interessi anche se non maturati alla data di bilancio) non attualizzati.

Nel caso di assenza di una data predefinita di rimborso i flussi sono stati inseriti tenendo conto della prima data nella quale potrebbe essere richiesto il pagamento. Per questo motivo le posizioni in conti correnti bancari sono state inserite nella prima fascia temporale.

Per il nuovo Finanziamento a medio lungo termine costituito da tre tranche sono state evidenziate le scadenze contrattuali.

Si ricorda che il finanziamento è suddiviso nelle seguenti 3 linee: la linea A bullet con scadenza luglio 2016 da rimborsarsi con i proventi della vendita di Assets No Core, il cui importo originario di 225 milioni si è ridotto a 113,6 milioni al 31 dicembre 2014, la linea B di 275 milioni con scadenza finale luglio 2018 in essere al 31 dicembre 2014 per 252 milioni, questo ha delle rate di rimborso a partire da giugno 2016, e la linea C di 100 milioni revolving con scadenza luglio 2018 e utilizzata per 10 milioni sempre al 31 dicembre 2014.

La Funzione Finanza continua a monitorare l'andamento e la possibile evoluzione dei mercati del credito e dei capitali, per pianificare le azioni necessarie per una corretta gestione di tali scadenze, anche alla luce di possibili volatilità così come sperimentate negli ultimi due anni.

2014

Analisi delle scadenze anno 2014 (1) Scadenza flussi contrattuali (interessi e capitale)
a vista < 6 mesi 6> x <1 anno 1-2 anni 2-5 anni >5 anni Totale
Attività Finanziarie
Crediti commerciali verso terzi (2) 97,2 283,1 9,0 0,3 - - 389,6
Crediti verso società del gruppo 53,1 20,2 0,0 - - - 73,3
Crediti diversi e altre attività (di natura commerciale o finanziaria) 56,4 0,6 0,7 4,7 5,7 0,7 68,7
Derivati di copertura - - - - - - -
Derivati non di copertura - - - - - - -
Disponibilità liquide 13,7 - - - - - 13,7
Totale attività finanziarie 220,4 303,9 9,7 5,0 5,7 0,7 545,3
Passività Finanziarie
Debiti commerciali verso terzi 219,2 159,6 0,3 - - - 379,1
Debiti finanziari verso terzi (include anche i leasing) 38,9 54,2 104,9 69,4 259,4 0,0 526,8
Debiti verso società del gruppo 6,7 9,3 - - - - 16,0
Debiti diversi (di natura commerciale o finanziaria) 38,4 8,4 - - - - 46,8
Derivati impliciti in passività finanziarie - - - - - - -
Derivati di copertura - 3,2 3,5 5,6 4,3 - 16,5
Derivati non di copertura - - - - - - -
Impegni irrevocabili all'erogazione di finanziamenti - - - - - - -
Totale passività finanziarie 303,2 234,7 108,7 75,0 263,7 0,0 985,3

(1) Il totale dei valori riportati include gli interessi previsti non ancora maturati al 31 dicembre 2014 e pertanto non è direttamente riconducibile ai dati del prospetto della situazione patrimoniale finanziaria.

(2) I crediti commerciali sono esposti al lordo delle rese attese.

2013

Analisi delle scadenze anno 2013 (1) Scadenza flussi contrattuali (interessi e capitale)
a vista < 6 mesi 6> x <1 anno 1-2 anni 2-5 anni >5 anni Totale
Attività Finanziarie
Crediti commerciali verso terzi (2) 84,3 293,1 13,8 0,0 0,3 - 391,5
Crediti verso società del gruppo 74,5 7,1 1,8 - - - 83,4
Crediti diversi e altre attività (di natura commerciale o finanziaria) 65,8 0,4 4,1 5,2 8,2 1,5 85,4
Derivati di copertura - - - - - - -
Derivati non di copertura - - - - - - -
Disponibilità liquide 10,7 - - - - - 10,7
Totale attività finanziarie 235,3 300,6 19,7 5,2 8,5 1,5 571,0
Passività Finanziarie
Debiti commerciali verso terzi 291,7 53,2 0,1 - - - 345,0
Debiti finanziari verso terzi (include anche i leasing) 27,6 18,8 18,3 37,2 444,7 4,4 551,1
Debiti verso società del gruppo 6,3 21,8 - - - - 28,1
Debiti diversi (di natura commerciale o finanziaria) 51,4 - - - - - 51,4
Derivati impliciti in passività finanziarie - - - - - - -
Derivati di copertura - 3,9 3,6 5,5 4,3 - 17,3
Derivati non di copertura - - - - - - -
Impegni irrevocabili all'erogazione di finanziamenti - - - - - - -
Totale passività finanziarie 377,0 97,7 22,0 42,7 449,0 4,4 992,8

(1) Il totale dei valori riportati include gli interessi previsti non ancora maturati al 31 dicembre 2013 e pertanto non è direttamente riconducibile ai dati del prospetto della situazione patrimoniale finanziaria.

(2) I crediti commerciali sono esposti al lordo delle rese attese.

Rischio di credito

Il rischio di credito può essere definito come la possibilità di incorrere in una perdita finanziaria per inadempienza in capo alla controparte dell'obbligazione contrattuale.

La tabella sottostante mostra la massima esposizione al rischio di credito per le componenti del bilancio, incluso i derivati. La massima esposizione al rischio è indicata con evidenza separata degli effetti di mitigazione, derivanti dagli accordi di compensazione e dalle garanzie rilasciate da terzi.

Valore contabile al Garanzie possedute al
Note 31/12/2014 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2013
ATTIVITA' FINANZIARIE
Attività finanziarie al fair value imputate a conto economico
Titoli Held for Trading 43 0,0 0,2
Derivati non di copertura 37 0,0 0,0
Crediti e finanziamenti
Crediti commerciali e diversi (1) 41 463,0 475,0 4,0 5,6
Crediti finanziari correnti 43 11,8 15,6
Disponibilità liquide 43 13,7 10,7
Crediti diversi e altre attività correnti 42 41,3 48,8
Crediti finanziari non correnti 38 5,6 7,6
Altre attività non correnti 39 4,0 4,1
Hedging derivaties 37 0,0 0,0
Impegni irrevocabili all'erogazione di finanziamenti - -
Garanzie finanziarie rilasciate - -
Totale 539,4 562,0 4,0 5,6

(1) I crediti commerciali sono esposti al lordo delle rese attese.

Laddove gli strumenti finanziari sono rilevati al fair value gli importi indicati rappresentano il rischio di credito corrente ma non l'esposizione massima al rischio di credito, che potrebbe insorgere in futuro per effetto della variazione di tale valore.

Per un maggiore dettaglio sull'esposizione massima al rischio di credito di ciascuna classe di strumenti finanziari, si rimanda alle note specifiche.

L'esposizione al rischio di credito del Gruppo, mostra la seguente distribuzione per area geografica e per unità di business:

Concentrazione rischio di Credito per area di
business
Valore contabile al 31
Dicembre 2014
Percentuale Valore contabile al 31
Dicembre 2013
Percentuale
Media Italia 106,4 20,2% 117,7 21,4%
Media Spagna 86,2 16,4% 83,7 15,2%
Libri 123,3 23,5% 132,1 24,0%
Pubblicità ed Eventi 176,7 33,6% 179,5 32,6%
Funzioni Corporate e altre attività 33,1 6,3% 38,0 6,9%
Totale 525,7 100% 551,0 100%
Concentrazione rischio di Credito per area
geografica
Valore contabile al 31
Dicembre 2014
Percentuale Valore contabile al 31
Dicembre 2013
Percentuale
Italia 421,7 80,2% 448,5 81,4%
Spagna 88,1 16,8% 85,6 15,5%
Altri 15,9 3,0% 16,9 3,1%
Totale 525,7 100% 551,0 100%

La gestione del credito commerciale è affidata alla responsabilità delle singole società del Gruppo, nel rispetto degli obiettivi economici, delle strategie commerciali prefissate e delle procedure operative del Gruppo, che limitano la vendita di prodotti o servizi ai clienti senza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. L'analisi dei nuovi clienti e l'affidabilità degli stessi, espressa attraverso il rating finanziario attribuito, viene generalmente attuata attraverso un sistema automatico di valutazione dell'affidabilità creditizia. Il modello di elaborazione del rating applicato all'Italia, è basato sul così detto modello dell "expected default frequency" elaborato da primario gruppo di informazione e analisi finanziaria. Anche la controllata Unidad Editorial si avvale di un sistema di valutazione della clientela e di attribuzione di un rating finanziario, assimilabile a quello italiano.

Inoltre, i crediti vengono costantemente controllati nel corso dell'esercizio, per contenere i ritardi nei pagamenti e limitare le perdite di attivi finanziari.

La tabella seguente fornisce informazioni circa la qualità creditizia delle attività finanziarie in portafoglio.

Valore contabile al 31/12/2014
Non scaduti e Fondo
non svalutati svalutati svalutati Svalutazione Totale
Crediti Commerciali e Diversi (1) 366,0 48,8 107,2 (58,9) 463,1
Crediti Finanziari Correnti 11,8 - - - 11,8
Altre Attività Correnti 41,3 0,0 10,5 (10,6) 41,2
Quota corrente 419,1 48,8 117,7 (69,5) 516,1
Crediti Finanziari non Correnti 5,6 - 2,5 (2,5) 5,6
Altre Attività non Correnti 4,0 - - - 4,0
Quota non corrente 9,6 0,0 2,5 (2,5) 9,6
Totale 428,7 48,8 120,2 (72,0) 525,7

(1) I crediti commerciali sono esposti al lordo delle rese attese.

Valore contabile al 31/12/2013
Non scaduti e
non svalutati
Scaduti e non
svalutati
Scaduti e
svalutati
Fondo
Svalutazione
Totale
Crediti Commerciali e Diversi (1) 355,0 65,9 113,5 (59,4) 475,0
Crediti Finanziari Correnti 15,6 - - - 15,6
Altre Attività Correnti 49,7 0,0 19,8 (20,7) 48,8
Quota corrente 420,3 65,9 133,3 (80,1) 539,4
Crediti Finanziari non Correnti 7,6 - - - 7,6
Altre Attività non Correnti 4,1 - - - 4,1
Quota non corrente 11,7 0,0 0,0 0,0 11,7
Totale 432,0 65,9 133,3 (80,1) 551,1

(1) I crediti commerciali sono esposti al lordo delle rese attese.

Il totale dei crediti commerciali e diversi registra una variazione in diminuzione di 11,9 milioni rispetto al 2013 attestandosi a 463,1 milioni. Dall'analisi del portafoglio crediti commerciali, suddivisi in classi omogenee, appare evidente la forte riduzione dei crediti scaduti e non svalutati, passati da 65,9 milioni a 48,8 milioni nel 2014 e, in misura minore, quella dei crediti scaduti oggetto di svalutazione, scesi a 107,2 milioni rispetto ai 113,5 milioni del 2013.

Il fondo svalutazione crediti commerciali, per ragioni di prudenza nella copertura dei rischi di insolvenza, resta sostanzialmente invariato rispetto al 2013, con una diminuzione di soli 0,5 milioni, in termini percentuali la copertura del rischio decresce dall'11,3% all'11,1% .

I crediti finanziari e commerciali correnti, non scaduti e non svalutati al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2014, sono riepilogati nella tabella seguente, in funzione del merito creditizio assegnato dal Gruppo alle singole controparti.

Valore contabile al 31/12/2014 Valore contabile al 31/12/2013
Rating Quota
corrente
Quota non
Totale
corrente
% Quota
corrente
Quota non
corrente
Totale %
Rating A (rischio basso) 74,2 - 74,2 17,3% 133,0 0,0 133,0 30,8%
Rating B (rischio medio) 155,1 - 155,1 36,2% 118,6 0,0 118,6 27,5%
Rating C (rischio alto) 20,9 - 20,9 4,9% 10,3 0,0 10,3 2,4%
Rating Z (not rated) 169,0 9,5 178,5 41,6% 158,4 11,7 170,1 39,4%
Totale 419,2 9,5 428,7 100,0% 420,3 11,7 432,0 100,0%

A causa del perdurare della crisi economica possiamo osservare un progressivo downgrading del merito creditizio dei clienti, in specie quello dei clienti con Rating A (rischio basso), che vedono la propria quota scendere al 17,3%, rispetto al 30,8% del 2013, sia per la contrazione dei volumi sviluppati con il Gruppo RCS sia per il passaggio alla nuova classe di merito Rating B (rischio medio).

Risulta in crescita l'esposizione verso la clientela più rischiosa, il cui saldo passa da 10,3 milioni a 20,9 milioni nel 2014: l'incidenza sul totale resta comunque contenuta al 4,9% dell'esposizione creditizia.

Infine i crediti con attribuzione Rating Z restano di fatto invariati, attestandosi a 178,5 milioni contro i 170,1 milioni del 2013. Si rammenta che la fascia dei crediti Not Rated è costituita principalmente da crediti verso enti pubblici e clientela diffusa.

Di seguito è rappresentata l'analisi delle scadenze dei crediti in Bilancio al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013.

Analisi Scadenza Crediti
Crediti non scaduti e
non svalutati
Crediti scaduti e non svalutati
Totale scaduti e non
svalutati
30 gg 31-60 gg 61-90 gg 91-180 gg 181-360 gg >361
2014 428,7 24,2 5,9 3,8 9,2 4,6 1,1 48,8
2013 432,2 42,7 7,7 2,0 10,0 4,0 (0,5) 65,9

La scelta di non svalutare una quota dei crediti commerciali scaduti trova conferma sia nella riduzione del valore rispetto all'esercizio 2013 sia per la qualità dell'arretrato che si concentra per il 61,6% nella fascia di ritardo entro i 60 gg.

I crediti commerciali e diversi svalutati sono pari a 107,2 milioni e sono rilevati in bilancio al netto del fondo svalutazione pari a 58,9 milioni (113,5 milioni nel 2013 con il rispettivo fondo pari a 59,4 milioni). Il valore del fondo svalutazione crediti, a fronte di una contrazione dei ricavi, è motivata dalla politica di prevenzione e mitigazione dei rischi di insolvenza presenti nel portafoglio clienti.

Il processo di svalutazione adottato prevede che siano oggetto di impairment individuale le singole posizioni commerciali di importo significativo e per le quali sia rilevata un'oggettiva condizione di insolvenza.

L'accantonamento ha normalmente luogo se, a livello di singolo cliente, è presente una percentuale significativa di saldo scaduto sul totale del saldo complessivo, come meglio specificato nella tabella sotto indicata.

Clienti Rating A (rischio basso) % significativa 15%
Clienti Rating B (rischio medio) % significativa 10%
Clienti Rating C (rischio alto) % significativa 5%
Clienti Rating Z (not rated) % significativa 5%
Clienti Rating E (Enti Pubblici) % significativa 5%

Un deterioramento del rating od altro elemento oggettivamente pregiudizievole può determinare un impairment del credito specifico e quindi una svalutazione del credito, anche se il medesimo non è scaduto alla data di riferimento del bilancio.

La percentuale di svalutazione da applicare è stabilita in funzione della fascia temporale di appartenenza dello scaduto, periodicamente rivisitata per tener conto del merito creditizio assegnato dal Gruppo alle singole controparti.

La seguente tabella evidenzia le percentuali di svalutazione applicate, al 31 dicembre 2014, ai crediti sulla base della fascia di scaduto; si segnala che è stata recentemente aggiornata per tener conto degli effetti negativi del perdurare della crisi economica e finanziaria.

Scaduto
Fasce di rischio 1-30gg 30-60gg 60-90gg 90-180gg 180-360gg 360-540gg 540-720gg >720gg
Rating a basso rischio 4% 6% 8% 10% 20% 30% 40% 50%
Rating a medio rischio 6% 8% 10% 12% 30% 40% 50% 60%
Rating ad alto rischio 8% 10% 12% 15% 40% 60% 70% 80%
Enti pubblici 1% 1% 1% 2% 5% 10% 20% 30%
Not rated 6% 8% 10% 12% 30% 40% 50% 60%

* Le percentuali sopra esposte sono valide per l'Italia; mentre la Spagna adotta percentuali di svalutazione specifiche che tengono conto del rischio paese.

I crediti in contenzioso legale sono mediamente svalutati almeno dell'80%.

Rischio di prezzo

Il Gruppo non è esposto a significativi rischi di prezzo relativi a strumenti finanziari che rientrano nell'ambito di applicazione dello IAS 39.

14. Strumenti finanziari: informazioni integrative

Nella tabella che segue sono riportati i valori contabili per ogni classe identificata dallo IAS 39, come richiesto dall'IFRS 7.

Tale valore contabile coincide generalmente con la valutazione al fair value degli strumenti finanziari rappresentati, ad eccezione dei crediti e debiti non correnti e delle poste incluse nell'indebitamento finanziario, il cui valore equo è stato riportato all'interno delle note illustrative delle singole poste, cui si rimanda.

Stato patrimoniale

Valore contabile al
Valore contabile al
Categorie di Strumenti finanziari Note 31/12/2014 31/12/2013
ATTIVITA' FINANZIARIE
Attività finanziarie al fair value imputate a conto economico
Fondi di investimento - -
Obbligazioni e titoli di stato - -
Titoli Held for Trading 43 - 0,2
Derivati non di copertura 37 - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Partecipazioni 36 4,6 5,9
Crediti e finanziamenti
Crediti commerciali e diversi (1) 41 463,0 475,0
Crediti finanziari correnti 43 11,8 15,6
Disponibilità liquide 43 13,7 10,7
Crediti diversi e altre attività correnti 42 41,3 48,8
Crediti finanziari non correnti 38 5,6 7,6
Altre attività non correnti 39 4,0 4,1
Hedging derivatives 37 - -
Totale 544,0 567,9
PASSIVITA' FINANZIARIE
Passività al costo ammortizzato
Debiti commerciali 48 395,2 373,1
Debiti verso banche - finanziamenti bt 43 38,9 26,2
Debiti finanziari correnti 43 58,8 26,9
Debiti diversi e altre passività correnti 49 46,8 51,5
Debiti finanziari non correnti 43 393,8 430,6
Debiti diversi e altre passività non correnti 47 1,3 1,4
Passività finanziarie al fair value con variazione a conto economico
Derivati non di copertura 37 - -
Hedging derivatives 37 16,5 17,1
Totale 951,3 926,8

(1) I crediti commerciali ai fini dell'applicazione dell'IFRS7, sono considerati al lordo delle rese attese.

Nella categoria "Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico" sono classificate:

  • le attività finanziarie che al momento della rilevazione iniziale sono designate al fair value con impatti a conto economico, nonché gli strumenti finanziari derivati che non soddisfano i requisiti IAS 39 per poter essere designati come strumenti di copertura;
  • le attività finanziarie detenute per la negoziazione, in quanto:
    • classificate come possedute per scopi di negoziazione ossia acquistate o sottoscritte per trarre beneficio dalle fluttuazioni del prezzo nel breve termine;
    • parte di un portafoglio di specifici strumenti finanziari che sono gestiti unitariamente e per i quali esiste evidenza di una recente ed effettiva manifestazione di realizzazione di utili nel breve termine;
    • derivati (ad eccezione di quelli che sono designati e ritenuti efficaci quali strumenti di copertura), in relazione ai quali si rimanda al paragrafo relativo alle "Attività e passività per strumenti derivati" in nota 37.

La categoria "Crediti e Finanziamenti" comprende le attività finanziarie con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati in un mercato attivo.

Le "Attività finanziarie disponibili per la vendita" includono tutte le altre attività finanziarie non rientranti nelle precedenti categorie.

Appartengono alla categoria "Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico" le passività finanziarie che al momento della rilevazione iniziale sono designate dal Gruppo come al fair value con impatti a conto economico e le passività finanziarie detenute per la negoziazione.

Nella categoria "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato" sono inserite tutte le passività finanziarie, ad eccezione di quelle precedentemente designate come detenute per la negoziazione.

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale finanziaria al fair value l'IFRS7 richiede che tali valori siano classificati sulla base della gerarchia di livelli che evidenzi i valori utilizzati per la determinazione del fair value. Per le attività il cui valore recuperabile corrisponde al fair value al netto dei costi di vendita, l'informativa sulla gerarchia nella valutazione del fair value è presentata nella nota n 28 relativamente alle Attività destinate alla dismissione e dismesse e nella nota n. 34 relativamente alle Attività immateriali. I livelli sono distinti in:

Livello 1: Prezzi quotati (non rettificati) sui mercati attivi per attività o passività identiche; Livello 2: Dati di input diversi dai prezzi quotati (di cui al livello 1) osservabili per l'attività/o la passività sia direttamente (come nel caso dei prezzi) sia indirettamente (cioè in quanto derivati dai prezzi); Livello 3: Dati di input relativi all'attività o alla passività non basati su dati di mercato osservabili.

Di seguito si evidenziano le attività e le passività al 31 dicembre 2013 e 2014 che sono valutate al fair value per livello gerarchico.

Gerarchia di valutazione del fair value per categorie di strumenti
finanziari al 31 dicembre 2014 Note livello 1 livello 2 livello 3 Totale
ATTIVITA' FINANZIARIE
Attività finanziarie al fair value imputate a conto economico
Titoli Held for Trading 43 -
Derivati non di copertura 37 - 0 - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Partecipazioni 36 - 4,6 4,6
Hedging derivatives 37 - - - -
Totale - - 4,6 4,6
PASSIVITA' FINANZIARIE
Passività finanziarie al fair value con variazione a conto economico
Derivati non di copertura - - - -
Hedging derivatives 37 - 16,6 - 16,6
Totale - 16,6 - 16,6
Gerarchia di valutazione del fair value per categorie di strumenti
finanziari al 31 dicembre 2013 Note livello 1 livello 2 livello 3 Totale
ATTIVITA' FINANZIARIE
Attività finanziarie al fair value imputate a conto economico
Titoli Held for Trading 43 0,2 0,2
Derivati non di copertura 37 - 0 - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Partecipazioni 36 - 5,9 5,9
Hedging derivatives 37 - - - -
Totale - - 6,1 6,1
PASSIVITA' FINANZIARIE
Passività finanziarie al fair value con variazione a conto economico
Derivati non di copertura - - - -
Hedging derivatives 37 - 17,1 - 17,1
Totale - 17,1 - 17,1

La tabella sotto riportata evidenzia le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio nelle poste classificate come livello 3:

utili e delle perdite rilevati tra
Saldo al utile /(perdita) rilevata Incrementi/ decrementi le altre componenti di conto i trasferimenti da e Saldo al
31/12/2013 a conto economico acquisti /vendite economico complessivo verso il livello 3 31/12/2014
6,1 (1,5) 4,6

Effetti economici e di patrimonio netto degli strumenti finanziari ai fini dell'IFRS 7

In conformità all'IFRS 7, si riportano di seguito gli effetti prodotti a Conto Economico e Patrimonio Netto con riferimento a ciascuna categoria di strumenti finanziari in essere nel Gruppo nel biennio 2014-2013, che comprendono principalmente gli utili e le perdite derivanti dall'acquisto e dalla vendita di attività o passività finanziarie nonché dalle variazioni di valore degli strumenti finanziari valutati al fair value e dagli interessi attivi/passivi maturati sulle attività/passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

La tabella di seguito evidenzia gli effetti economici e di patrimonio netto relativi agli strumenti finanziari in ambito IAS 39.

Note 31/12/2014 31/12/2013
------ ------------ ------------

Utili netti/ perdite nette rilevati su strumenti finanziari

Attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione - 0,1
Derivati di copertura (6,4) 1,0
di cui utili/perdite imputati a PN 3
7
2,4 11,6
di cui utili/perdite rilevati a conto economico (8,8) (10,6)
Utili/perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita - -
di cui variazione di fair value im
putate a Patrim
onio Netto
-
di cui utili/perdite di periodo stornati da Patrimonio netto e imputati a conto economico -
Utili/perdite su crediti/finanziamenti (1,4) (2,2)
Interessi attivi/passivi (al tasso interno di rendimento) maturati sulle
attività/passività finanziarie non al FVTPL
Interessi attivi su 0,9 1,9
Crediti/finanziam
enti
0,9 1,9
Attività disponibili per la vendita
Interessi passivi su (27,1) (17,4)
Passività finanziarie al costo ammortizzato (27,1) (17,4)
Spese e commissioni non incluse nel tasso di interesse effettivo
di competenza di attività finanziarie - -
Crediti/finanziam
enti
- -
Attività disponibili per la vendita - -
di competenza di passività finanziarie - -
Passività finanziarie al costo ammortizzato - -
Interessi attivi maturati su strumenti finanziari svalutati
Crediti/finanziamenti 0,2 -
Attività disponibili per la vendita - -
Accantonamenti per svalutazione di attività finanziarie
Crediti/finanziamenti (21,1) (27,4)
Attività disponibili per la vendita - -

Per un maggiore dettaglio sulle caratteristiche degli strumenti finanziari in portafoglio, nonché degli utili e perdite associati si rimanda alle specifiche note illustrative.

15. Aggregazioni di imprese ed acquisti di interessi di minoranza

In data 27 febbraio 2014 è stata perfezionata l'acquisizione del 100% del capitale della società Polis Medialink S.r.l., editrice del portale YouReporter.it e leader in Italia per i video user generated.

YouReporter.it, già da anni fornitore editoriale del Corriere della Sera, per effetto di questa operazione consoliderà la propria leadership e potrà continuare a crescere offrendo un sempre più indipendente, ampio e profondo spettro di contenuti alla propria audience, in relazione a una maggiore integrazione con le property on-line del sistema Corriere della Sera. Con questa acquisizione il Gruppo RCS procede nel rafforzamento della propria strategia digitale e di sviluppo dell'offerta video, in linea con quanto indicato nel piano strategico, acquisendo una piattaforma tecnologicamente avanzata e di grande successo presso il pubblico digitale italiano, che potrà essere estesa anche ad altre property del Gruppo, in Italia e all'estero.

In data 25 marzo 2014 RCS ha perfezionato l'acquisizione delle quote di proprietà degli altri soci locali di Editoriale del Mezzogiorno S.r.l., arrivando a detenere il 100% del capitale sociale della società. Editoriale del Mezzogiorno è l'editrice del quotidiano Corriere del Mezzogiorno, testata locale allegata al Corriere della Sera in Campania e in Puglia.

In data 1 settembre 2014 RCS ha sottoscritto, con la società Seregni Padova, il contratto di acquisizione del ramo d'azienda relativo al polo di stampa di Padova, la cui attività principale consiste nella stampa industriale di prodotti quotidiani.

Tali acquisizioni sono complessivamente poco rilevanti rispetto ai valori del Gruppo RCS.

Polis Medialink S.r.l. Editoriale del
Mezzogiorno S.r.l.
Ramo stampa Padova
(valori in milioni di euro) Valore contabile Valore contabile Valore contabile
Attività acquisite : 0,1 2,9 2,7
Attività non correnti 0,1
Attività correnti 0,1 2,8 2,7
di cui Disponibilità e mezzi equivalenti 0,2
di cui Crediti Finanziari correnti 0,4
Passività assunte (1) : (2,7) (5,1)
Passività non correnti (0,6) (0,9)
Passività correnti (2,1) (4,2)
Attività nette identificabili acquisite 0,1 0,2 (2,4)
Quota acquisita patrimonio netto 0,1 0,1 (2,4)
Corrispettivo trasferito 2,5 1,9
Avviamento emergente dall'acquisizione 2,4 1,8 2,4
Corrispettivo trasferito 2,5 1,9 0,0
Pagamenti effettuati 2,3 1,9 0,0
(1) Comprendono per la società Polis Medialink S.r.l. passività finanziarie pari a zero.

Il Gruppo ha contabilizzato provvisoriamente le aggregazioni aziendali riservandosi, in linea con quanto previsto dal principio contabile IFRS3, Aggregazioni aziendali, di completare il metodo dell'allocazione del costo entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione.

16. Informativa dei settori operativi

In applicazione dell'IFRS 8, di seguito vengono riportati gli schemi relativi alle informazioni per settori di attività.

RCS ha identificato i diversi settori di attività oggetto di informativa, sulla base degli elementi che il management utilizza per prendere le proprie decisioni operative ovvero sulla reportistica interna che è regolarmente rivista dal management al fine dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti di attività e al fine delle analisi di performance. L'evoluzione della struttura organizzativa del Gruppo ha comportato a partire dal 1° gennaio 2014 la ridefinizione delle aree di attività .

I principi contabili con cui i dati di settore oggetto di informativa sono esposti nelle note sono coerenti con quelli adottati nella predisposizione del bilancio consolidato.

I rapporti infrasettoriali riguardano principalmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari e sono regolati a condizioni di mercato, tenuto conto della qualità dei beni e dei servizi prestati.

4° trimestre

Altre poste in
in milioni di euro Settori operativi riconciliazione
4° trimestre 2014 Media
Italia
Media
Spagna
Libri
(1)
Pubblicità
ed Eventi
Funzioni Corporate e
Altre Attività
Elisioni /
rettifiche
TOTALE
Ricavi diffusionali 72,8 38,4 62,9 0,0 0,9 (1,5) 173,5
Ricavi pubblicitari 66,5 51,3 - 91,3 3,9 (63,2) 149,8
Ricavi editoriali diversi 8,3 11,3 4,3 2,4 17,5 (9,3) 34,5
Ricavi per settore 147,6 101,0 67,2 93,7 22,3 (74,0) 357,8
Ricavi infrasettoriali (63,1) (0,3) (1,4) (0,9) (8,3)
Ricavi netti 84,5 100,7 65,8 92,8 14,0 357,8
Risultato operativo per settore 23,6 15,9 (1,6) 1,1 (23,2) 0,0 15,8
Proventi (oneri) finanziari (10,4)
Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie (0,5)
- di cui dividendi da partecipazioni immobilizzate 0,0
Quote proventi (oneri) da valutazione partecipate con il
metodo del PN 0,0 0,0 0,1 0,0 0,4 0,5
Risultato ante imposte 5,4
Imposte sul reddito (6,5)
Risultato attivita destinate a continuare (1,1)
Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse (3) (15,7)
Risultato del periodo (16,8)
Risultato del periodo di terzi (0,9)
Risultato del periodo di gruppo (17,7)
in milioni di euro Settori operativi Altre poste in
riconciliazione
4° trimestre 2013 (2) Media
Italia
Media
Spagna
Libri
(1)
Pubblicità
ed Eventi
Funzioni Corporate e
Altre Attività
Elisioni /
rettifiche
TOTALE
Ricavi diffusionali 69,3 43,0 69,6 0,1 1,2 (1,6) 181,6
Ricavi pubblicitari 70,1 42,9 - 90,5 3,6 (69,0) 138,1
Ricavi editoriali diversi 7,3 12,5 2,2 1,1 16,9 (10,5) 29,5
Ricavi per settore 146,7 98,4 71,8 91,7 21,7 (81,1) 349,2
Ricavi infrasettoriali (68,5) (0,4) (1,6) (0,8) (9,8)
Ricavi netti 78,2 98,0 70,2 90,9 11,9 349,2
Risultato operativo per settore (8,0) 6,5 6,4 (4,6) (23,5) (23,2)
Proventi (oneri) finanziari (12,9)
Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie 1,9
- di cui dividendi da partecipazioni immobilizzate 0,0
Quote proventi (oneri) da valutazione partecipate con il
metodo del PN (0,1) (0,2) (2,0) 0,0 (0,7) (3,0)
Risultato ante imposte (37,2)
Imposte sul reddito (10,2)
Risultato attivita destinate a continuare (47,4)
Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse (3) 4,4
Risultato del periodo (43,0)
Risultato del periodo di terzi (0,2)
Risultato del periodo di gruppo (43,2)

(1) In data 1 agosto 2013 è stato ceduto il ramo Collezionabili, in data 11 dicembre 2013 è stata ceduta Edition d'Art Albert Skira ed in data 1 marzo 2014 è stato ceduto il ramo d'attività ed il marchio Casa Editrice La Tribuna. Tali variazioni hanno comportato complessivamente minori ricavi consolidati per 1,1 milioni ed un miglioramento dell'EBITDA pari a 1 milione nel quarto trimestre 2014.

(2) I dati del quarto trimestre 2013 sono stati rivisti per riflettere gli effetti retroattivi dell'adozione dei principi contabili IFRS10 e IFRS 11 relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal primo gennaio 2014, come commentato nella nota n. 4.

(3) Si rinvia alla nota n. 28 per le informazioni inerenti il risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse.

Esercizio

in milioni di euro Settori operativi Altre poste in
riconciliazione
Progressivo al 31/12/2014 Media Italia Media
Spagna
Libri (1) Pubblicità ed
Eventi
Funzioni
Corporate e
Altre Attività
Elisioni /
rettifiche
TOTALE
Ricavi diffusionali 287,8 158,0 214,6 0,0 2,7 (4,6) 658,5
Ricavi pubblicitari 219,5 156,7 - 312,5 13,4 (210,9) 491,2
Ricavi editoriali diversi 24,6 43,4 8,0 33,0 61,9 (41,2) 129,7
Ricavi per settore 531,9 358,1 222,6 345,5 78,0 (256,7) 1.279,4
Ricavi infrasettoriali (212,1) (1,3) (3,2) (3,6) (36,5)
Ricavi netti 319,8 356,8 219,4 341,9 41,5 1.279,4
Risultato operativo per settore 31,8 (20,1) (1,7) (1,8) (61,7) 0,0 (53,5)
Proventi (oneri) finanziari (41,4)
Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie (2,3)
- di cui dividendi da partecipazioni immobilizzate 0,0
Quote proventi (oneri) da valutazione partecipate con il
metodo del PN (0,1) 0,0 (0,7) 0,0 (0,4) (1,4)
Risultato ante imposte (98,6)
Imposte sul reddito 4,3
Risultato attivita destinate a continuare (94,3)
Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse (3) (16,1)
Risultato del periodo (110,4)
Risultato del periodo di terzi (0,4)
Risultato del periodo di gruppo (110,8)
Altre poste in
in milioni di euro Settori operativi riconciliazione
Funzioni
Progressivo al 31/12/2013 (2) Media Pubblicità ed Corporate e Elisioni /
Media Italia Spagna Libri (1) Eventi Altre Attività rettifiche TOTALE
Ricavi diffusionali 298,3 179,5 243,8 0,1 3,5 (5,3) 719,9
Ricavi pubblicitari 234,3 147,0 - 307,9 13,1 (226,2) 476,1
Ricavi editoriali diversi 24,4 45,2 7,3 22,4 61,9 (43,1) 118,1
Ricavi per settore 557,0 371,7 251,1 330,4 78,5 (274,6) 1.314,1
Ricavi infrasettoriali (226,7) (1,3) (3,5) (2,7) (40,4)
Ricavi netti 330,3 370,4 247,6 327,7 38,1 1.314,1
Risultato operativo per settore (76,6) (33,4) 0,7 (31,8) (60,1) 0,0 (201,2)
Proventi (oneri) finanziari (32,7)
Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie 0,7
- di cui dividendi da partecipazioni immobilizzate 0,0
Quote proventi (oneri) da valutazione partecipate con il
metodo del PN (0,4) 1,7 (2,4) 0,0 (1,4) (2,5)
Risultato ante imposte (235,7)
Imposte sul reddito 28,5
Risultato attivita destinate a continuare (207,2)
Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse (3) (11,6)
Risultato del periodo (218,8)
Risultato del periodo di terzi 0,3
Risultato del periodo di gruppo (218,5)

(1) In data 1 agosto 2013 è stato ceduto il ramo Collezionabili, in data 11 dicembre 2013 è stata ceduta Edition d'Art Albert Skira ed in data 1 marzo 2014 è stato ceduto il ramo d'attività ed il marchio Casa Editrice La Tribuna. Tali variazioni hanno comportato complessivamente minor ricavi consolidati per 24 milioni e un miglioramento dell'EBITDA pari a 10,2 milioni al 31 dicembre 2014.

(2) I dati relativi all'esercizio 2013 sono stati rivisti per riflettere gli effetti retroattivi dell'adozione dei principi contabili IFRS10 e IFRS 11 relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal primo gennaio 2014, come commentato nella nota n. 4.

(3) Si rinvia alla nota n. 28 per le informazioni inerenti il risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse.

in milioni di euro Settori operativi
31 dicembre 2014 Media Italia Media
Spagna
Libri Pubblicità
ed Eventi
Funzioni
Corporate e
Altre Attività
TOTALE
Attività del settore 191,0 532,3 226,6 178,4 124,1 1.252,4
Partecipazioni in società collegate e JV - 43,2 1,1 0,1 4,1 48,5
Attività non ripartite finanziarie - - - - - 25,5
Attività non ripartite fiscali - - - - - 156,5
Attività destinate alla dismissione (1) - - - - - 36,9
Totale attivo 1.519,8
Passività del settore 274,2 111,8 122,9 82,2 71,0 662,1
Passività non ripartite finanziarie - - - - - 508,0
Passività non ripartite fiscali - - - - - 76,7
Passività associate ad attività destinate alla dismissione (1) - - - - - -
Totale passivo 1.246,8
Altre informazioni di settore
Accantonamenti fondi (4,8) (1,1) (2,4) (2,2) (4,7) (15,2)
Accantonamenti fondi relativi al personale (3) (1,8) - (0,1) (0,2) (0,2) (2,3)
Ammortamenti materiali (11,9) (3,1) (0,4) (0,1) (6,0) (21,5)
Ammortamenti immateriali (4,3) (15,6) (2,6) - (16,8) (39,3)
Ammartamenti investimenti immobiliari - (0,7) - - (0,3) (1,0)
Svalutazioni immobilizzazioni (12,1) (0,2) (0,7) - (8,7) (21,7)
Investimenti in attività non correnti 25,7 2,7 14,0 - 23,5 65,9
Investimenti in società valutate con il metodo del
patrimonio netto - - - 0,1 0,1 0,2
in milioni di euro Settori operativi
31 dicembre 2013 (2) Media Italia Media
Spagna
Libri Pubblicità
ed Eventi
Funzioni
Corporate e
Altre Attività
TOTALE
Attività del settore 198,8 546,1 221,2 181,9 135,1 1.283,1
Partecipazioni in società collegate e JV 0,7 47,2 3,4 15,3 47,8 114,4
Attività non ripartite finanziarie - - - - - 26,5
Attività non ripartite fiscali - - - - - 158,9
Attività destinate alla dismissione (1) - - - - - 20,1
Totale attivo 1.603,0
Passività del settore 287,2 122,9 120,9 78,3 67,9 677,2
Passività non ripartite finanziarie - - - - - 500,8
Passività non ripartite fiscali - - - - - 90,1
Passività associate ad attività destinate alla dismissione (1) - - - - -
Totale passivo 1.268,1
Altre informazioni di settore
Accantonamenti fondi (5,1) (3,5) (1,7) (1,5) (0,1) (11,9)
Accantonamenti fondi relativi al personale (3) (3,6) - (0,3) (0,5) (0,4) (4,8)
Ammortamenti materiali (13,5) (4,2) (0,4) (0,1) (6,5) (24,7)
Ammortamenti immateriali (10,9) (17,5) (0,5) (0,1) (14,7) (43,7)
Ammartamenti investimenti immobiliari - (1,1) - - (0,3) (1,4)
Svalutazioni immobilizzazioni (31,2) 0,5 (2,2) - (15,1) (48,0)
Investimenti in attività non correnti 9,9 7,1 2,1 20,0 39,1
Investimenti in società valutate con il metodo del
patrimonio netto 0,8 0,6 - 5,6 7,0

(1) Si rinvia alla nota n. 28 per le informazioni inerenti il risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse.

(2) I dati relativi all'esercizio 2013 sono stati rivisti per riflettere gli effetti retroattivi dell'adozione dei principi contabili IFRS10 e IFRS 11 relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal primo gennaio 2014, come commentato nella nota n. 4.

(3) La voce "accantonamenti benefici al personale" inclusa nel costo del personale è esposta al netto del trattamento di fine rapporto maturato e pagato nel periodo pari a 6,2 milioni (dicembre 2014) e pari a 6,7 milioni (dicembre 2013).

Le svalutazioni di immobilizzazioni sono commentate nella nota numero 23. In particolare si evidenziano le svalutazioni di avviamenti che fanno capo al Gruppo Sfera per 8 milioni.

Nell'esercizio 2013 le svalutazioni dell'avviamento del Gruppo Sfera ammontavano a 12,8 milioni, a cui si aggiungevano le svalutazioni di avviamenti sull'area Libri per 2 milioni.

Informazioni in merito all'area geografica

Progressivo al 31 dicembre

(in milioni di euro)
Anno 2014 Italia Spagna Francia Altri paesi Totale
Ricavi netti 876,2 364,9 0,1 38,2 1.279,4
Anno 2013 Italia Spagna Francia Altri paesi Totale
Ricavi netti 904,1 378,2 0,0 31,8 1.314,1
Esercizio 2014
Attività non correnti del settore Italia
230,3
Spagna
494,4
Altri paesi
5,8
Totale
730,5
Esercizio 2013 Italia Spagna Altri paesi Totale
Attività non correnti del settore 299,6 513,7 0,6 813,9

Informazioni in merito ai principali clienti

Si segnala che nell'esercizio 2014 non risultano ricavi realizzati verso un singolo cliente non appartenente al Gruppo per un valore superiore al 10% dei ricavi del Gruppo.

17. Rapporti con parti correlate

Come richiesto con comunicazione Consob ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del D. Lgs. n.58/98, protocollo numero 13046378 del 27 maggio 2013, si riportano di seguito i rapporti verso parti correlate del Gruppo RCS.

Si ricorda che, in merito al Regolamento approvato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, la Capogruppo ha adottato in data 10 novembre 2010 una procedura in merito alla realizzazione di operazioni con parti correlate sotto il profilo autorizzativo e di comunicazione con il mercato e con Consob. Tale procedura, è rimasta vigente fino a tutto l'esercizio 2013. Successivamente è stata oggetto di talune revisioni con efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2014. Copia di tale nuova edizione della Procedura è pubblicata sul sito internet della Società nella sezione "Governance" ed anche oggetto di informativa, come pure le disposizioni precedenti, nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari. Al riguardo si specifica che, in considerazione di quanto previsto dalla suddetta Procedura, oltre alle operazioni di "maggiore rilevanza", anche talune operazioni di "minore rilevanza" sono sottoposte al preventivo parere del Comitato per le operazioni con parti correlate ivi previsto.

Sono state identificate come parti correlate, ai fini di quanto previsto dai rilevanti principi contabili, le entità a controllo congiunto e collegate del Gruppo. Ultimate Parent Company del Gruppo è RCS MediaGroup S.p.A.. Sono state considerate parti correlate i soci (di RCS MediaGroup S.p.A.) che esercitano un'influenza notevole sul Gruppo RCS (e le loro controllanti, controllate e società a controllo congiunto) ed inoltre in via volontaria e fino alla scadenza del Consiglio di Amministrazione nominato il 2 maggio 2012, ciascuno dei restanti soggetti già partecipanti (e ciascuno dei soggetti che controllino o siano controllati da tale partecipante in via diretta o indiretta secondo i criteri di cui all'art 93 del TUF) al Patto di sindacato di Blocco e consultazione RCS MediaGroup (cessato in data 30 ottobre 2013) che deteneva alla data della suddetta nomina una partecipazione superiore al 3% del capitale ordinario della Società.

Sono inoltre compresi nelle "altre parti correlate" alcuni dirigenti con responsabilità strategiche, come sotto commentato.

Di seguito si forniscono i dettagli suddivisi per linee di bilancio, con l'incidenza degli stessi sul totale di ciascuna voce. Sono esclusi i rapporti infragruppo eliminati nel processo di consolidamento.

Rapporti patrimoniali
(in milioni di euro)
Crediti
finanziari
non
correnti
Crediti
commerciali
Crediti diversi
e altre Att.
Correnti
Crediti
finanziari
correnti
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Società a controllo congiunto - 25,6 - 8,6 -
Società collegate 0,2 8,8 - 1,6 -
Fondo Integrativo previdenza dirigenti - - 0,1 - -
Altre consociate (1) - 5,3 - - 1,1
Altre Parti Correlate (2) - 0,3 0,0 - -
Totale 0,2 40,0 0,1 10,2 1,1
Totale di bilancio 5,6 392,6 99,1 11,8 13,7
Incidenza 3,6% 10,2% 0,1% 86,4% 8,0%
Rapporti patrimoniali
(in milioni di euro)
Debiti e
passività non
correnti
finanziarie
Passività
finanziarie
non correnti
per strumenti
derivati
Debiti
v/banche (3)
Debiti
finanziari
correnti
Debiti
commerciali
Società a controllo congiunto - - - - 6,0
Società collegate - - - 1,9 9,7
Fondo Integrativo previdenza dirigenti - - - - -
Altre consociate (1) 161,9 15,1 14,4 12,5 12,9
Altre Parti Correlate (2) - - - - -
Totale 161,9 15,1 14,4 14,4 28,6
Totale di bilancio 393,8 16,5 38,9 58,8 395,2
Incidenza 41,1% 91,5% 37,0% 24,5% 7,2%
Rapporti economici
(in milioni di euro)
Ricavi delle
vendite
Consumi
materie prime
e servizi
Costi per il
personale
ordinari
A
Altri
l
ricavi e
t
proventi
r
operativi
i
Sval.
Crediti
Com. e
diversi
O
neri
diversi di
gestione
A
l
Proventi
t
finanziari
r
i
O
neri
finanziari
Risultato
Attività
Destinate alla
dismissione e
dismesse
Società a controllo congiunto 248,9 (20,9) - o
1,4
- - p
0,3
-
Società collegate 12,5 (39,7) - 0,2 - - - -
Fondo Integrativo previdenza dirigenti - - (1,4) - - - - -
Altre consociate (1) 10,3 (25,8) - - (3,1) (0,2) - (18,6) (0,7)
Altre Parti Correlate (2) 0,4 (1,4) (5,5) - - - - -
Totale 272,1 (87,8) (6,9) 1,6 (3,1) (0,2) 0,3 (18,6) (0,7)
Totale di bilancio 1.279,4 (889,2) (325,5) 29,8 (18,6) (31,4) 2,4 (43,8) (16,1)
Incidenza 21,3% 9,9% 2,1% 5,4% 16,7% 0,6% 13,7% 42,4% 4,3%

(1) Comprendono i soggetti già partecipanti al "Patto" che detenevano alla data della nomina del Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup (2 maggio 2012) una partecipazione superiore al 3%.

(2) Si riferisce principalmente a transazioni con dirigenti aventi responsabilità strategiche e loro familiari stretti

(3) Corrispondono a conti correnti passivi presso banche che sono parti correlate

Rendiconto finanziario
(in milioni di euro)
Variazione
del capitale
circolante
(Acquisizioni)
cessioni di altre
immobilizzazion
i finanziarie
Variazione
netta dei debiti
finanziari e di
altre attività
finaziarie
Variazione
riserve di
patrimonio
netto
Disponibilità
liquide ed
equivalenti
all'inizio
dell'esercizio
Disponibilità
liquide ed
equivalenti
alla fine
dell'esercizio
Corrispettivi
dalla vendita di
imm.zioni
Risultato
netto gestione
finanziaria
(inclusi
dividendi
percepiti)
Interessi
finanziari
netti
incassati
Parti correlate (7,6) (0,2) (17,8) (0,6) (10,6) (13,3) (0,2) 18,3 (18,3)
Totale di bilancio (2,5) (0,5) 19,2 45,1 (15,5) (25,2) 30,8 41,4 (32,2)

Si rimanda ad apposito allegato della presente Relazione Finanziaria Annuale per l'analisi dettagliata dei rapporti con le parti correlate.

I rapporti intercorsi con le imprese collegate e le entità a controllo congiunto riguardano principalmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, nonché rapporti di natura fiscale e sono regolati a condizioni di mercato tenuto conto della qualità dei beni e servizi prestati.

I rapporti verso le società sottoposte a controllo congiunto si riferiscono prevalentemente alla società m-dis Distribuzione Media S.p.A., verso la quale le società del Gruppo hanno realizzato ricavi per 248,8 milioni, costi per 18,2 milioni, proventi operativi per 1,2 milioni, proventi finanziari per 0,3 milioni, crediti commerciali per 25,6 milioni, crediti finanziari correnti per 7,7 milioni e debiti commerciali per 5,7 milioni.

Tra le società collegate i rapporti commerciali più rilevanti riguardano le società del gruppo Bermont (complessivamente : 1,6 milioni di crediti commerciali e 9,4 milioni di debiti commerciali nonché 2,4 milioni di ricavi e 36,9 milioni di costi) e Mach 2 Libri S.p.A. (crediti commerciali per 7 milioni e ricavi per 9,4 milioni). Si segnala un decremento dei rapporti economici con le società collegate rispetto al 31 dicembre 2013 riconducibile alla variazione di perimetro di consolidamento per la cessione avvenuta nell'ultimo trimestre 2013 di società del gruppo Unidad Editorial operanti nella distribuzione.

I rapporti patrimoniali con "altre consociate" si riferiscono ad operazioni di finanziamento e contratti di leasing con società del gruppo Intesa SanPaolo e del gruppo Mediobanca e a transazioni di natura commerciale sostenute con società del gruppo FCA (Fiat Chrysler Automobiles). I rapporti economici con "altre consociate" riguardano ricavi per 10,3 milioni, costi in materie prime e servizi per 25,8 milioni, oneri finanziari per 18,6 milioni nonché svalutazione crediti commerciali per 3,1 milioni. I ricavi sono stati realizzati prevalentemente con società comprese nel gruppo FCA (Fiat Chrysler Automobiles) e nel gruppo Intesa SanPaolo, mentre i costi sostenuti riguardano prevalentemente società comprese nel gruppo FCA (Fiat Chrysler Automobiles) e nel gruppo Generali. I ricavi si riferiscono principalmente alla vendita di spazi pubblicitari e alla fornitura di servizi di stampa. I costi sostenuti riguardano principalmente l'acquisto di spazi pubblicitari a seguito del contratto sottoscritto con l'Editrice La Stampa S.p.A. per la raccolta pubblicitaria nazionale. Gli oneri finanziari si riferiscono a società appartenenti al gruppo Intesa SanPaolo e al gruppo Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A.. I rapporti con società comprese nel gruppo Intesa SanPaolo e nel gruppo Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. si riferiscono a rapporti finanziari relativi ad operazioni di finanziamento e a contratti di leasing.

Si segnala l'esistenza di contratti derivati per un importo nozionale complessivo pari a circa 251,7 milioni sottoscritti per esigenze di ordinarie operatività ed a condizioni di mercato con gruppo Intesa SanPaolo (188,4 milioni) e con gruppo Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. (63,3 milioni).

In particolare non si evidenziano nell'esercizio 2014 operazioni "di maggiore rilevanza" ai sensi della Procedura in materia di operazioni con parti correlate adottata dalla Società ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010, mentre sono comprese operazioni significative nei saldi patrimoniali al 31 dicembre 2013 avvenute nel corso del 2013, per le quali si rinvia alle descrizioni riportate nella Relazione Finanziaria annuale al 31 dicembre 2013. Si ricorda comunque che in data 11 agosto 2014 RCS MediaGroup S.p.A. ha sottoscritto un accordo per la modifica di taluni termini e condizioni del contratto di finanziamento originariamente sottoscritto in data 14 giugno 2013. Considerato il coinvolgimento in qualità di Banche Finanziatrici di Intesa Sanpaolo S.p.A. e Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. e, in qualità di Banca Agente, di Banca IMI S.p.A., che sono parti correlate di RCS - le modifiche del Contratto di Finanziamento sono state previamente esaminate dal Comitato Consiliare Parti Correlate che si è espresso favorevolmente al riguardo.

Consolidato fiscale ai fini IRES. Nel corso del 2014 RCS MediaGroup S.p.A. ha continuato ad avvalersi dell' istituto del Consolidato Fiscale Nazionale introdotto con il D.lgs. n. 344 del 12 dicembre 2003, al fine di conseguire un risparmio tramite una tassazione fiscale calcolata su una base imponibile unificata, con conseguente immediata compensabilità dei crediti di imposta e delle perdite fiscali di periodo. I rapporti infragruppo, originati dall'adozione del consolidato fiscale nazionale, si ispirano ad obiettivi di neutralità e parità di trattamento.

Consolidato IVA Nel corso del 2014 RCS MediaGroup S.p.A. ha continuato ad avvalersi della particolare disciplina del consolidato IVA di Gruppo, evidenziando un saldo a credito pari a 4,1 milioni. La capogruppo ha fatto confluire nel consolidato IVA di Gruppo, per l'esercizio 2014, un proprio saldo a debito pari 7,5 milioni.

Le figure con responsabilità strategica sono state individuate (ai sensi di quanto disposto dallo IAS 24) nei membri del Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale e nell'Amministratore Delegato della Capogruppo, nonché nei membri del Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale (ove applicabile) e nel primario responsabile operativo delle società controllate RCS Libri e Unidad Editorial. Sono inoltre compresi tra dette figure, il Chief Financial Officer, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili di RCS MediaGroup S.p.A., il Direttore Risorse Umane e Organizzazione, il Chief Digital Officer di RCS MediaGroup S.p.A. ed i direttori dell'area Media Italia e dell'area Pubblicità ed Eventi di RCS MediaGroup S.p.A..

Sono di seguito fornite le informazioni in forma aggregata relative ai compensi ordinari nelle varie forme in cui sono stati loro corrisposti:

(valori in milioni di euro) Costi per servizi Costi per il personale
ordinari
Consiglio di Amministrazione - emolumenti (1,0) -
Collegio Sindacale - emolumenti (0,3)
Amministratori Delegati e Direttori Generali - altri compensi (3,8)
Dirigenti (1,7)
Totale parti correlate (1,3) (5,5)
Totale di bilancio (889,3) (325,5)
Incidenza 0,1% 1,7%

I "Costi per il personale" accolgono i compensi corrisposti alle figure con responsabilità strategiche sotto forma di retribuzione per 5,5 milioni.

Gli oneri non ricorrenti comprendono costi per il personale pari a 11,5 milioni relativi a parti correlate. I costi per il personale complessivi (ordinari e non ricorrenti) relativi a parti correlate incidono sul totale dei costi del personale per il 6%.

Si segnala altresì che i suddetti responsabili operativi di società controllate non risultano detenere partecipazioni nella Capogruppo o in società controllate.

Si evidenziano inoltre impegni verso figure con responsabilità strategica per 4,5 milioni e verso altre parti correlate per complessivi 26,5 milioni indicati nella nota n. 66.

18. Consumi materie prime e servizi

Ammontano a 889,2 milioni e comprendono i costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci pari a 258 milioni, i costi per servizi, pari a 536,7 milioni, nonché costi di godimento di beni di terzi pari a 94,5 milioni. Si rileva inoltre che la voce sconta oneri non ricorrenti pari a 8,6 milioni (2,4 milioni nell'esercizio 2013). Di seguito si commenta la composizione della voce:

Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci

Nel dettaglio successivo si evidenzia l'andamento dei costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci:

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Consumo carta 90,2 100,8 (10,6)
Acquisto prodotti finiti 64,6 81,4 (16,8)
Acquisto altro materiale 44,8 46,3 (1,5)
Acquisto spazi pubblicitari 59,3 36,5 22,8
Accantonamento f.do sval.rimanenze (0,9) (1,8) 0,9
Totale 258,0 263,2 (5,2)

La variazione in diminuzione della voce consumo carta, pari a 10,6 milioni, è principalmente attribuibile alla flessione dell'area Media Italia, per minori approvvigionamenti effettuati in relazione alle diminuite tirature e alla riduzione del formato del Corriere della Sera. La flessione degli acquisti di prodotti finiti pari a 16,8 milioni è riconducibile all'area Libri per un importo pari a 9 milioni principalmente in conseguenza del consolidamento della società Adelphi S.p.A. a seguito della modifica dei patti parasociali, e a Media Spagna per 6,2 milioni a seguito della contrazione dei ricavi dei prodotti collaterali.

Si rileva un incremento significativo della voce acquisto spazi pubblicitari, pari a 22,8 milioni principalmente riconducibile all'area Pubblicità ed Eventi per la recente sottoscrizione di contratti per la raccolta pubblicitaria con l'Editrice La Stampa, con Poligrafici Editoriali S.p.A. e con alcuni importanti editori del sud Italia quali: Società Editrice Sud o SES, Domenico Sanfilippo Editore, Editrice del Sud Edisud, Giornale di Sicilia Editoriale Poligrafica e Sicilia Multimedia, nonchè all'area Media Spagna.

Costi per servizi

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Lavorazioni di terzi 144,6 159,3 (14,7)
Pubblicità, promozioni, merchandising 65,0 68,2 (3,2)
Spese di trasporto 71,1 75,3 (4,2)
Servizi diversi 60,2 64,5 (4,3)
Collaboratori e corrispondenti 54,7 63,6 (8,9)
Prestazioni professionali e consulenze 54,0 50,0 4,0
Provvigioni passive 36,0 38,7 (2,7)
Postelegrafoniche 11,8 13,9 (2,1)
Viaggi e soggiorni 13,4 12,7 0,7
Manutenzioni e ammodernamenti 12,7 12,6 0,1
Costi per energia e forza motrice 8,7 9,6 (0,9)
Emolumenti agli amministratori e sindaci 1,9 2,1 (0,2)
Assicurazioni 2,6 2,4 0,2
Totale 536,7 572,9 (36,2)

La voce presenta un decremento pari a 36,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2013 riconducibile pressochè a tutti i costi, determinato principalmente dalla politica di contenimento dei costi in atto all'interno del Gruppo, e dalla contrazione delle attività, anche a seguito della chiusura di alcune testate periodiche.

Al netto di oneri non ricorrenti pari a 8,4 milioni nel dicembre 2014 e pari a 2,2 milioni nel dicembre 2013, la diminuzione risulta pari a 42,4 milioni. Il decremento è ascrivibile a tutte le aree del gruppo ed in particolare all'area Media Italia (-19,2 milioni), all'area Media Spagna (-17,2 milioni), all'area Libri (-13,2 milioni). In controtenza si rilevano maggiori costi per servizi nell'area Pubblicità ed Eventi (5,9 milioni) in parte dovuti all'organizzazione di manifestazioni sportive e nelle Funzioni Corporate (1,3 milioni) legati a prestazioni professionali per lo sviluppo di attività digitali.

Costi di godimento di beni di terzi

I costi di godimento di beni di terzi ammontano a 94,5 milioni (+2 milioni rispetto all'esercizio precedente) e comprendono essenzialmente lo sfruttamento di diritti letterari e dei fotoservizi, canoni di locazione operativa (canoni per l'utilizzo di macchine d'ufficio e automezzi) e affitti di beni immobili.

L'incremento della voce pari a 2 milioni rispetto allo scorso esercizio è originato da fenomeni contrapposti: dai maggiori costi di affitto (+8,1 milioni) principalmente derivanti dalla sottoscrizione del contratto di affitto dell'immobile del comparto Via Solferino/Via San Marco a seguito della vendita dell'immobile stesso e ascrivibili alle Funzioni Corporate, da minori costi per lo sfruttamento di diritti letterali (-4,2 milioni), riferibili all'area Spagna (-2,7 milioni) e al settore Education dell'area Libri (-2,3 milioni), in parte compensata da maggiori costi per lo sfruttamento dei diritti letterari rilevati dall'area Media Italia (+0,9 milioni). Si evidenzia infine un decremento riguardante le locazioni operative pari a 2 milioni principalmente imputabile alla Media Spagna per 1,6 milioni.

19. Costi del personale

Ammontano a 325,5 milioni e presentano un decremento di 86,5 milioni comprensivo di oneri netti non ricorrenti per 19,5 milioni (oneri netti pari a 79,3 milioni lo scorso esercizio). Gli oneri non ricorrenti sono originati sia dall'efficientamento dei processi e dal proseguimento dei piani di ristrutturazione del Gruppo sia dall'avvicendamento dei vertici di testate, fra cui il direttore di El Mundo (area Media Spagna) e del Corriere della Sera (area Media Italia). Escludendo dalla voce gli oneri e proventi non ricorrenti per entrambi i periodi la flessione sarebbe pari a 26,7 milioni quale risultante di decrementi ascrivibili a tutte le aree, in relazione alla dinamica riflessa dagli organici medi, e principalmente a Media Spagna e Media Italia che presentano un decremento rispettivamente pari a 10 milioni (con un riduzione degli organici medi pari a 125 unità) e 9,9 milioni (con un riduzione degli organici medi pari a 70 unità).

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Salari e stipendi 229,6 250,3 (20,7)
Oneri sociali 70,0 73,5 (3,5)
Benefici ai dipendenti 12,7 13,4 (0,7)
Altri oneri e proventi 13,2 74,8 (61,6)
Totale 325,5 412,0 (86,5)

La ripartizione del numero medio di dipendenti per categoria escludendo gli organici correlati alle attività destinate alla dismissione e dismesse è la seguente:

Categoria Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Dirigenti/impiegati 2.281 2.480 (199)
Giornalisti 1.481 1.566 (85)
Operai 261 287 (26)
Totale 4.023 4.333 (310)

20. Altri ricavi e proventi operativi

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Recupero costi 8,9 10,8 (1,9)
Proventi per contributi 0,5 0,5 -
Recupero e utilizzo ordinario fondo rischi (1) 11,8 12,2 (0,4)
Affitti attivi 0,9 1,2 (0,3)
Vendita rese scarti e materiale vario 3,5 3,6 (0,1)
Altri ricavi 4,2 4,5 (0,3)
Totale 29,8 32,8 (3,0)

(1) La voce comprende recuperi ordinari per eccedenze fondi per 9 milioni ed un utilizzo fondi a fronte di costi rilevati nell'esercizio 2013 pari a 3,2 milioni.

La voce risulta in decremento per 3 milioni rispetto all'esercizio precedente. Si evidenzia in particolare la flessione della voce "recupero costi" (1,9 milioni), riconducibile principalmente al ramo Collezionabili dell'area Libri.

Gli "Altri ricavi" presentano un decremento pari a 0,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2013 originato da minori proventi da coedizioni editoriali.

21. Oneri diversi di gestione

Di seguito viene presentato il dettaglio:

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Oneri tributari 18,2 14,9 3,3
Altri oneri di gestione 11,6 30,1 (18,5)
Montepremi concorsi 1,6 1,6 0,0
Perdite su crediti 0,0 0,0 0,0
Totale 31,4 46,6 (15,2)

La voce oneri diversi di gestione pari a 31,4 milioni si decrementa di 15,2 rispetto all'esercizio precedente che presentava 15,7 milioni di oneri non ricorrenti.

La voce "Altri oneri di gestione" include i margini positivi retrocessi ai soci delle coedizioni editoriali dell'area Libri e dell'area Media Italia, nonché sanzioni, oneri per transazioni, penali, quote associative, contributi, spese di rappresentanza e liberalità. Gli altri oneri di gestione presentano un decremento pari a 18,5 milioni che al netto degli oneri non ricorrenti del 2013 sarebbe pari a 2,8 milioni. Tale decremento è riferibile per 1,4 milioni a minori oneri da coedizione, principalmente imputabili a Media Italia.

L'aumento degli oneri tributari, costituiti prevalentemente dall'IVA a carico dell'editore art. 74 DPR n.633/1972 nonché da imposte comunali, è originato dalle modifiche della normativa fiscale riguardante l'applicazione dell'IVA sui prodotti collaterali.

22. Svalutazione crediti commerciali e diversi

Tale voce risulta pari a 18,6 milioni ed evidenzia una variazione in diminuzione di 8,7 milioni rispetto all'esercizio precedente. Comprende svalutazioni su crediti commerciali per 8,7 milioni, svalutazioni di crediti diversi per 1,9 milioni, e di anticipi ad autori per 8 milioni. Il decremento di 8,7 milioni è originato da una diminuzione delle svalutazioni principalmente dell'area Pubblicità ed Eventi (11,4 milioni) per la presenza nell'esercizio precedente di oneri non ricorrenti pari 9,2 milioni. Tale andamento è parzialmente compensato dall'incremento delle svalutazioni dell'area Libri per 3,9 milioni, per 3,6 milioni relativi a maggiori oneri non ricorrenti derivanti dal disimpegno di attività no-core.

23. Ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni

Risultano pari a 83,5 milioni, in decremento di 34,3 milioni rispetto ai 117,8 milioni registrati nello scorso esercizio. La voce comprende oneri non ricorrenti per 3,5 milioni (22,6 milioni nell'esercizio 2013) relativi a svalutazioni su impianti di stampa dello stabilimento di Padova sostenuti per la razionalizzazione dell'assetto produttivo.

Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Ammortamenti attività immateriali 39,3 43,7 (4,4)
Ammortamenti immobili, impianti e macchinari 21,5 24,7 (3,2)
Ammortamenti immobili investimenti immobiliari 1,0 1,4 (0,4)
Svalutazioni immobilizzazioni 21,7 48,0 (26,3)
Totale 83,5 117,8 (34,3)

Le svalutazioni di immobilizzazioni sono pari a 21,7 milioni. In particolare le svalutazioni su beni materiali ammontano a 8,7 milioni imputabili principalmente all'area Media Italia a seguito della svalutazione di 4,8 milioni dello stabilimento di Pessano con Bornago, e di 3,5 milioni degli impianti relativi al polo di stampa di Padova. Le svalutazioni su immobilizzazioni immateriali ammontano a 8,7 milioni e sono frutto dell'andamento contrapposto fra svalutazioni per 13,1 milioni e ripristini di valore per 4,4 milioni. Le svalutazioni sono riconducibili per 8 milioni ad avviamenti del gruppo Sfera per effetto dei risultati del test di impairment, per 3,8 milioni alle attività televisive di Digicast, per 0,7 milioni ai costi di sviluppo del settore Education di Libri e per 0,6 milioni all'area Media Spagna. Ad esse si contrappongono ripristini di valore interamente riconducibili ad alcune testate dell'area Media Spagna in seguito ai risultati dei test di impairment. Le svalutazioni degli investimenti immobiliari pari a 4,3 milioni riguardano principalmente uno stabilimento affittato a terzi di Media Spagna (3,5 milioni).

Il decremento degli ammortamenti delle attività immateriali pari a 4,4 milioni, è riconducibile all'area Media Italia (-6,6 milioni) ed in particolare alle Attività Televisive per effetto della svalutazione del portafoglio diritti televisivi di Digicast avvenuta nello scorso esercizio, e all'area Media Spagna (-1,9 milioni) per minori ammortamenti dovuti alla sospensione delle attività del canale Marca Tv. In controtendenza si evidenziano maggiori ammortamenti dell'area Funzioni Corporate per complessivi 2,1 milioni per nuovi investimenti in ambito digitale e in particolare WEB, per lo sviluppo delle infrastrutture informatiche a supporto dei nuovi progetti realizzati e in corso di realizzazione e per l'acquisto di licenze software. Si incrementano anche gli ammortamenti sull'area Libri (2,1 milioni) per effetto principalmente degli investimenti sostenuti per lo sviluppo di testi scolastici a seguito della revisione del modello di business dell'area Education.

Gli ammortamenti di immobili impianti e macchinari si decrementano di 3,2 milioni, riconducibili a Media Italia per 1,6 milioni come conseguenza delle svalutazioni di impianti effettuate nell'ultimo semestre 2014 nell'ambito degli interventi di razionalizzazione del processo di stampa e relative ad alcuni poli di stampa, nonché a Media Spagna per 1,1 milioni correlati principalmente a impianti e macchinari e a Funzioni di Corporate per 0,5 milioni relativi a hardware.

Il decremento degli ammortamenti di investimenti immobiliari si riferisce principalmente agli immobili di proprietà di Unidad Editorial.

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Interessi attivi su depositi bancari - 0,2 (0,2)
Interessi attivi su crediti a bt 0,4 0,1 0,3
Utili su cambi 0,6 0,5 0,1
Proventi su derivati - 0,3 (0,3)
Interessi su crediti verso l'Erario 0,3 0,4 (0,1)
Proventi finanziari diversi 1,1 1,7 (0,6)
Totale proventi finanziari 2,4 3,2 (0,8)
Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Interessi su debiti finanziari per leasing (0,4) (0,5) 0,1
Perdite su cambi (1,1) (0,7) (0,4)
Interessi passivi verso banche (0,9) (0,4) (0,5)
Interessi passivi su finanziamenti (19,7) (13,3) (6,4)
Oneri su derivati (8,8) (10,7) 1,9
Oneri finanziari diversi (12,9) (10,3) (2,6)
Totale oneri finanziari (43,8) (35,9) (7,9)

24. Proventi e Oneri finanziari

Gli oneri finanziari netti risultano pari a 41,4 milioni e si confrontano con oneri finanziari netti pari a 32,7 milioni dell'esercizio 2013. Il peggioramento di 8,7 milioni è dovuto principalmente all'incremento degli spread relativi al nuovo finanziamento di originari 600 milioni erogato nell'estate 2013 per rifinanziare le preesistenti linee Committed, che scontavano spread inferiori coerenti ad un differente mercato finanziario di riferimento, ciò pur tenendo conto del miglioramento avvenuto con la rinegoziazione dell'agosto scorso. Inoltre si segnalano maggiori oneri derivanti dall'attualizzazione delle poste di bilancio a medio termine. Tale effetto è comunque parzialmente compensato dalla minor esposizione media.

25. Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Plusvalenze cessione partecipazioni 0,1 3,5 (3,4)
Minusvalenze cessione partecipazioni - (2,1) 2,1
Svalutazione attività finanziarie (2,5) 0,0 (2,5)
Dividendi - 0,0 0,0
Altri 0,1 (0,7) 0,8
Totale (2,3) 0,7 (3,0)

La plusvalenza da cessione di partecipazioni è pari a 0,1 milioni, conseguita da Media Spagna per la cessione di Unedisa Telecomunicaciones Baleares, e si confronta con una plusvalenza di 3,5 milioni dell'esercizio precedente realizzata con la cessione del gruppo Skira. L'esercizio precedente presentava minusvalenze pari a 2,1 milioni, riferite esclusivamente a Unidad Editorial come conseguenza della cessione delle attività di distribuzione.

La voce Svalutazione di attività finanziarie pari a 2,5 milioni comprende la svalutazione di un credito finanziario a lungo termine vantato verso un polo di stampa esterno di Corriere della Sera e de La Gazzetta dello Sport.

La voce "Altri" presenta un provento pari a 0,1 milioni, si confronta con un onere netto dell'esercizio precedente pari a 0,7 milioni originato prevalentemente da oneri accessori alla cessione di RCS Livres, controllante del gruppo Flammarion e dal provento di liquidazione realizzato con la cessione di Auto4you società facente capo all'area Media Italia.

26. Quote proventi (oneri) da valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Utile società valutate a patrimonio netto 1,3 2,3 (1,0)
Perdita società valutate a patrimonio netto (2,7) (4,8) 2,1
Totale (1,4) (2,5) 1,1

Gli oneri netti da partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio Netto sono pari a 1,4 milioni (2,5 milioni nell'esercizio precedente) e comprendono la svalutazione della partecipata Inim due per 0,9 milioni, i risultati negativi principalmente delle partecipate dell'area Libri (0,7 milioni), nonché di Madrid Deportes y espectáculos (0,8 milioni), partecipata dell'area Media Spagna. Tale andamento è parzialmente compensato dal risultato positivo di Corporacion Bermont (0,8 milioni) e di m-dis Distribuzione Media S.p.A. (0,2 milioni). Rispetto all'esercizio precedente la voce presenta un miglioramento pari a 1,1 milioni. Nell'esercizio precedente era presente la svalutazione di Mach2 per 2,5 milioni nonché la variazione di area di consolidamento per 1,6 milioni.

27. Imposte sul Reddito

Le imposte rilevate a conto economico sono le seguenti:

Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Imposte correnti: (9,2) (12,3) 3,1
- Imposte sul reddito (2,1) (4,7) 2,6
- Irap (7,1) (7,6) 0,5
Imposte anticipate/differite: 13,5 40,8 (27,3)
- Anticipate (0,1) 36,1 (36,2)
- Differite 13,6 4,7 8,9
Totale imposte 4,3 28,5 (24,2)

Le imposte dell'esercizio 2014 riferite alle attività destinate a continuare presentano un saldo positivo di 4,3 milioni (positivo per 28,5 milioni al 31 dicembre 2013) riconducibile alle imposte differite nette stanziate nell'anno per complessivi 13,5 milioni comprensive del provento del consolidato fiscale pari a 10,6 milioni. Tali valori sono in parte compensati da Irap per 7,1 milioni, dall'Ires di società esterne al consolidato fiscale nazionale e da altre imposte estere complessivamente negative per 2,1 milioni.

Il decremento delle imposte differite nette è principalmente originato dalla Capogruppo in relazione ai maggiori utilizzi di fondi rischi e oneri relativi al personale effettuati nell'esercizio 2014.

Si riportano di seguito le attività e le passività per imposte correnti:

Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Attività per imposte correnti 8,7 10,6 (1,9)
Passività per imposte correnti 1,1 0,5 0,6
Totale 7,6 10,1 (2,5)

Le attività per imposte correnti al netto delle passività presentano un decremento pari a 2,5 milioni rispetto all'esercizio precedente.

Vengono analizzate di seguito le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite:

31/12/2013 Iscritte a
conto
economico
Iscritte nel Risultato
attività destinate alla
vendita
Riconosciute a
patrimonio netto
Variazione area di
consolidamento
Differenze cambio e
altre variazioni
31/12/2014
Attività per imposte anticipate
-Perdite fiscali riportabili a nuovo 79,1 3,0 0,5 (1,9) 80,7
-Fondi rettificativi dell'attivo patrimoniale 15,3 1,8 17,1
-Fondi rischi ed oneri 28,1 (12,7) 1,0 16,4
-Costi a deducibilità differita 0,4 (0,1) 0,3
-Fiscalità differita da regime di trasparenza fiscale 1,2 0,3 1,5
-Fiscalità differita da consolidato fiscale nazionale
-Immobilizzazioni immateriali e materiali 6,1 0,8 (2,1) 2,1 6,9
-Attualizzazione crediti
-Leasing 7,6 (3,0) 4,6
-Storno risconti attivi per costi pubblicitari
-Valutazione strumenti finanziari derivati 4,7 (0,6) 4,1
-Altri 5,8 9,8 0,5 0,1 16,2
Totale imposte anticipate 148,3 (0,1) (2,1) (0,1) 0,5 1,3 147,8
Passività per imposte differite
-Leasing (0,4) 0,1 (0,3)
-Immobilizzazioni immateriali e materiali (84,0) 13,1 (3,3) (74,2)
-Crediti (svalutazione)
-Attualizzazione debiti
-Attuarizzazione fondi benefici al personale (0,6) 0,2 1,0 (0,6)
-Valutazione strumenti finanziari derivati
-Fondo rischi ed oneri (4,5) 0,3 3,1 (1,1)
-Altri (0,1) 0,1
Totale imposte differite (89,6) 13,6 1,0 (0,6) (75,6)
Totale netto 58,7 13,5 (2,1) 0,9 0,5 0,7 72,2

Le attività fiscali differite rilevate alla data di chiusura dell'esercizio rappresentano gli importi di probabile realizzazione, sulla base di stime del management, dei redditi imponibili futuri.

La riconciliazione tra l'onere fiscale effettivo iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, originato dall'applicazione delle aliquote in vigore, è la seguente:

Esercizio 2014 Esercizio 2013
Risultato prima delle imposte (98,6) (235,7)
Imposte sul reddito teoriche (27,1) (64,8)
Effetto netto differenze permanenti (1) 20,9 31,1
Effetto utilizzo perdite fiscali (0,3)
Effetto netto differenze temporanee deducibili e tassabili 7,5 35,5
Imposte relative ad esercizi precedenti (2) 1,1 2,9
Imposte correnti 2,1 4,7
IRES - imposte differite/anticipate (14,5) (40,2)
Imposte sul redditto iscritte in bilancio (esclusa IRAP correnti e differite) (12,4) (35,5)
IRAP - imposte correnti 7,1 7,6
IRAP - imposte differite/anticipate 1,0 (0,6)
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) (4,3) (28,5)

(1) Comprende anche la differenza tra l'aliquota teorica Italiana e le aliquote delle società estere

(2) Comprende nell'esercizio 2013 l'onere non ricorrente pari a 2,5 milioni

Per una migliore comprensione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, non si tiene conto dell'Irap in quanto, essendo questa una imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro. Pertanto le imposte teoriche sono state determinate applicando solo l'aliquota fiscale vigente in Italia (Ires pari al 27,5% nel 2014 e nel 2013) al Risultato prima delle imposte.

28. Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse

In data 12 febbraio 2015 il Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup ha reso noto di aver ricevuto da JCDecaux S.A. e da Publitransport S.r.l. un'offerta vincolante per l'acquisto del 34,5% del capitale sociale di IGP Decaux S.p.A., detenuta tramite la propria controllata RCS International Advertising BV. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di accettare l'offerta che, secondo quanto previsto dal contratto di finanziamento in essere, sarà sottoposta ad autorizzazione da parte del consorzio delle banche finanziatrici. Il prezzo offerto è pari a circa 18 milioni di Euro più un potenziale earn out di ulteriori 2 milioni entro 3 anni al raggiungimento di alcuni obiettivi.

Di conseguenza nel Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse sono stati riclassificati i risultati netti maturati dalle due società, nonchè la svalutazione effettuata per allineare i valori iscritti di tali attività al fair value risultante dall'offerta.

Inoltre a seguito delle trattative attualmente in corso per la cessione della quota RCS pari al 44,45% della partecipata Gruppo Finelco S.p.a. è stato riclassificato nel Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse il risultato netto maturato dalla società Gruppo Finelco S.p.A., le quote di ammortamento delle relative frequenze radiofoniche cui è stato a suo tempo attribuito l'avviamento rilevato in sede di acquisizione, nonchè la svalutazione effettuata per allinearne il valore iscritto di tali attività al fair value. La valutazione del fair value è stata classificata come di livello 3 nella gerarchia del fair value sulla base dei parametri utilizzati nelle tecniche di valutazioni effettuate.

In data 6 marzo 2014, a seguito del mancato esercizio delle Autorità Competenti del diritto di prelazione, RCS ha completato la vendita del comparto immobiliare di via San Marco e di via Solferino con la cessione del Blocco 1 (edificio storico sede del Corriere della Sera in via Solferino) ad un fondo di investimento immobiliare riservato a investitori qualificati, istituito e gestito da BNP Paribas REIM SGR p.A., e contestualmente ha incassato il corrispettivo di 18 milioni, mentre i restanti 12 milioni sono stati incassati il 31 ottobre 2014. Per quanto concerne il contenzioso aperto con il Comune di Milano in merito all'importo degli oneri urbanistici e di monetizzazione standard da calcolarsi a seguito della comunicazione del cambio di destinazione d'uso da produttivo per attività editoria a direzionale uso uffici di parte del comparto, il ricorso al Consiglio di Stato ha avuto un esito negativo.

Al 31 dicembre 2013 il Risultato delle attività destinate alla dimissione e dismesse era negativo per 11,6 milioni e comprendeva il risultato del Gruppo Dada, al netto delle rettifiche apportate per la valutazione delle attività destinate alla dismissione, comprensivo del realizzo della riserva di conversione contestuale alla cessione, i proventi netti inerenti il comparto immobiliare di via San Marco e via Solferino, iscritto tra le attività destinate alla dismissione, il risultato negativo delle partecipate IGP, RCS Advertising, Gruppo Finelco S.p.A., nonché per quest'ultimo della quota di ammortamento delle relative frequenze radiofoniche e la svalutazione effettuata per allineare il fair value al valore contabile.

Nelle tabelle seguenti sono esposti i valori economici degli esercizi 2014 e 2013 nonché del quarto trimestre, i valori patrimoniali delle attività destinate alla dismissione al 31 dicembre 2014 e 2013 relativi alle partecipate IGP Decaux S.p.A., RCS Advertising B.V. e Gruppo Finelco S.p.A. nonché al Blocco 1 di Via Solferino, cui si aggiungono i flussi di cassa originati dalle Attività destinate alla dismissione e dismesse al 31 dicembre 2013.

Conto economico al 31 dicembre 2014 Conto economico 4° trimestre 2014
FUNZIONI
CORPORATE
PUBBLICITA
' ED EVENTI TOTALE
di cui Parti
Correlate
FUNZIONI
CORPORATE
PUBBLICITA'
ED EVENTI
TOTALE di cui Parti
Correlate
Risultato delle attività destinate alla dismissione maturato
nel periodo (12,6) (9,5) (22,1) (0,5) (6,5) (8,4) (14,9) (0,5)
Utile/(perdita) ante imposte delle attività operative
destinate alla dismissione e dismesse
(12,6) (9,5) (22,1) (0,5) (6,5) (8,4) (14,9) (0,5)
Imposte sul reddito
Risultato netto da attività destinate alla dismissione e
dismesse
(12,6) (9,5) (22,1) (0,5) (6,5) (8,4) (14,9) (0,5)
Plusvalenza (minusvalenza) da attività destinate alla
dismissione e dismesse 6,0 6,0 (0,2) (0,8) (0,8)
Utile/(perdita) del periodo derivante da attività
operativa cessata
(6,6) (9,5) (16,1) (0,7) (7,3) (8,4) (15,7) (0,5)
Utile/(perdita) del periodo derivante da attività operativa
cessata di competenza di terzi
- - - - - - - -
Utile/(perdita) del periodo derivante da attività
operativa cessata di competenza del Gruppo
(6,6) (9,5) (16,1) (0,7) (7,3) (8,4) (15,7) (0,5)
Conto economico al 31 dicembre 2013 Conto economico 4° trimestre 2013
FUNZIONI
CORPORATE
PUBBLICITA'
ED EVENTI
(1) DADA TOTALE di cui Parti
Correlate
FUNZIONI
CORPORATE
PUBBLICITA'
ED EVENTI
TOTALE di cui Parti
Correlate
Ricavi netti 39,7 39,7 0,0
Costi (35,6) (35,6) (0,7) 0,0
Ammortamenti e svalutazioni (0,2) (8,9) (9,1) 0,2 0,2
Risultato operativo (0,2) (4,8) (5,0) (0,7) 0,2 0,0 0,2
Proventi (oneri) finanziari (1,7) (1,7) (0,5) 0,0
Risultato delle attività destinate alla dismissione maturato nel
periodo (18,3) (0,5) (18,8) (11,9) 0,2 (11,7)
Utile/(perdita) ante imposte delle attività operative
destinate alla dismissione e dismesse (18,5) (0,5) (6,5) (25,5) (1,2) (11,7) 0,2 (11,5)
Imposte sul reddito 1,0 (0,6) 0,4 (3,0) (3,0)
Risultato netto da attività destinate alla dismissione e
dismesse
(17,5) (0,5) (7,1) (25,1) (1,2) (14,7) 0,2 (14,5)
Plusvalenza (minusvalenza) da attività destinate alla
dismissione e dismesse 18,9 18,9 (1,1) 18,9 18,9
Riserva di conversione (2) (5,4) (5,4) 0,0
Utile/(perdita) del periodo derivante da attività
operativa cessata 1,4 (0,5) (12,5) (11,6) (2,3) 4,2 0,2 4,4
Utile/(perdita) del periodo derivante da attività operativa
cessata di competenza di terzi 0,0 0,0
Utile/(perdita) del periodo derivante da attività
operativa cessata di competenza del Gruppo
1,4 (0,5) (12,5) (11,6) (2,3) 4,2 0,2 4,4

(1) Comprende le rettifiche effettuate per la valutazione delle attività destinate alla dismissione.

(2) Si tratta sostanzialmente della riclassifica a Conto Economico della Riserva di Conversione per circa 4 milioni cui si aggiunge la riclassifica della quota iscritta al 30 giugno 2013 nel Patrimonio Netto di terzi per 1,3 milioni.

Situazione Patrimoniale Finanziaria al
31 dicembre 2013
FUNZIONI
CORPORATE
ED EVENTI TOTALE di cui Parti
Correlate
FUNZIONI
CORPORATE
TOTALE di cui Parti
Correlate
0,0 19,1 19,1 0,2
19,2 17,7 36,9 0,0
0,0 0,0
0,0 1,0 1,0
19,2 17,7 36,9 0,0 20,1 20,1 0,2
0,0 0,0
0,0 0,0
0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
DADA
1,5
dicembre 2014
PUBBLICITA'
TOTALE
1,5
Situazione Patrimoniale Finanziaria al 31
di cui Parti
Correlate
29. Risultato dell'esercizio di terzi
----- ----------------------------------- -- -- -- --

C. Flusso di cassa della gestione finanziaria da attività

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo da attività destinate alla dismissione e dismesse Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo da attività destinate alla dismissione e dismesse

Incremento (decremento) netto delle disponibilità

destinate alla dismissione e dismesse

Qui di seguito la composizione del risultato di esercizio di terzi:

liquide ed equivalenti (A+B+C) 1,5 1,5

Esercizio 2014 Esercizio 2013
Unidad Editorial S.a. 0,2 (0,4)
Marsilio Editori S.p.a. 0,2 0,1
Hotelyo Sa (0,3)
Editoriale Veneto S.r.l. 0,3
Totale 0,4 (0,3)

30. Risultato per azione

31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
Risultato dell'esercizio di Gruppo destinato a continuare (94,7) (206,9)
Dividendo minimo Garantito di spettanza delle azioni di risparmio Categoria A 0,9
Dividendo minimo Garantito di spettanza delle azioni di risparmio Categoria B 0,8
Risultato per la determinazione dell'utile per azione di base (94,7) (208,6)
Risultato dell'esercizio delle attività destinate alla dismissione e dismesse (16,1) (11,6)
Numero azioni ordinarie (media ponderata) (*) 486.430.231 258.269.771
Numero azioni proprie (4.575.114) (4.575.114)
Numero azioni ordinarie in circolazione 481.855.117 253.694.657
Risultato per azione base delle attività destinate a continuare (0,20) (0,82)
Risultato per azione diluito delle attività destinate a continuare (0,20) (0,82)
Risultato per azione base delle attività destinate alla dismissione e dismesse (0,03) (0,05)
Risultato per azione diluito delle attività destinate alla dismissione e dismesse (0,03) (0,05)

(*) Il numero medio delle azioni ordinarie è stato rettificato in seguito alle decisioni dell'Assemblea Straordinaria degli Azionisti dell'8 maggio 2014 che ha approvato, fra l'altro, la proposta di conversione facoltativa e obbligatoria delle Azioni di Risparmio di categoria A e delle Azioni di Risparmio di Categoria B in Azioni Ordinarie RCS.(IAS 33, § 64).

31. Proventi (oneri) non ricorrenti

Si riporta di seguito il dettaglio dei proventi ed oneri non ricorrenti al 31 dicembre 2014, con l'incidenza degli stessi sulle voci di bilancio:

Oneri non Proventi non Totale di
ricorrenti ricorrenti Totale Bilancio Incidenza
Consumi materie prime e servizi (8,6) (8,6) (889,3) 1%
Costi per il personale (28,8) 9,3 (19,5) (325,5) 6%
Accantonamenti (7,8) (7,8) (15,2) 51%
Svalutazione crediti (4,2) (4,2) (18,6) 23%
Svalutazione immobilizzazioni (3,5) (3,5) (21,7) 16%
Totale (oneri) / proventi (52,9) 9,3 (43,6)

Gli oneri netti non ricorrenti rilevati all'interno del costo del personale sono pari a 19,5 milioni. Si riferiscono per 20,3 milioni ad oneri dell'area Media Spagna, prevalentemente per i costi relativi all'avvicendamento dei vertici, tra cui il direttore di El Mundo, nonché per gli oneri legati al processo di ristrutturazione del personale in atto. Si rilevano oneri non ricorrenti per 7,2 milioni riferibili all'area Media Italia, sia per l'avvicendamento del direttore del Corriere della Sera, sia per l'adeguamento della stima del fondo per effetto della maggiore visibilità nonchè per l'interruzione dell'attività di Redazione Contenuti Digitali. Concorrono alla voce gli oneri sostenuti dall'area Libri per un milione, principalmente per le incentivazioni all'esodo individuali nonché per la chiusura della libreria storica di Rizzoli International Publications, dall'area Pubblicità ed Eventi per 0,2 milioni. In controtendenza si rilevano proventi netti non ricorrenti per complessivi 9,3 milioni derivanti dall'adeguamento della stima dei fondi a suo tempo stanziati per il processo di ristrutturazione in atto dell'area Verticali di Media Italia, delle Funzioni Corporate e dell'area Pubblicità ed Eventi, in corrispondenza con la maggior visibilità data dal progredire del processo di riorganizzazione in atto.

Gli oneri non ricorrenti relativi alla voce materie prime e servizi, pari a 8,6 milioni, sono riferibili per 7,3 milioni all'area Media Spagna prevalentemente per la ridefinizione dei patti parasociali con la società Bermont Holding, per 0,5 milioni alle Funzioni Corporate, per 0,4 milioni a costi sostenuti per consulenze correlate ad eventi di natura non ricorrente sostenuti dall'area Pubblicità ed Eventi, per 0,4 milioni all'area Libri.

La voce accantonamenti per rischi comprende principalmente 4,2 milioni riferibili all'area Corporate prevalentemente in conseguenza dell'accentramento de La Gazzetta dello Sport nella sede di via Rizzoli per oneri derivanti dalla rescissione anticipata del contratto di affitto dell'immobile di via San Marco. Concorrono alla voce accantonamenti per 1,8 milioni ascrivibili all'area Libri prevalentemente per rischi connessi alla cessione di partecipate nonché per la chiusura della libreria storica di Rizzoli International Publications, accantonamenti per 1,6 milioni relativi a vertenze legali in corso dell'area Media Italia e Pubblicità ed Eventi e per 0,2 milioni attribuibili a Media Spagna.

La voce svalutazione crediti pari a 4,2 milioni si riferisce quasi esclusivamente all'area Libri per svalutazione anticipi e crediti, correlati ad attività cedute (ramo collezionabili e Casa Editrice La Tribuna).

Gli oneri non ricorrenti rilevati nella voce svalutazioni di immobilizzazioni 3,5 milioni si riferiscono interamente all'area Media Italia per effetto del processo di razionalizzazione dell'assetto produttivo e riguardano la svalutazione di impianti e macchinari relativi al polo di stampa di Padova.

Al 31 dicembre 2013 si rilevavano oneri non ricorrenti pari a 133,1 milioni.

32. Immobili impianti e macchinari

DESCRIZIO
NE
Terreni Beni
immobili
Beni
immobili
in leasing
Impianti Impianti in
leasing
Attrezzatu
re
Altri beni Immobiliz
zazioni in
corso
Totale
Costo 38,8 22,9 33,7 79,4 167,2 8,9 125,4 1,5 477,8
Rivalutazioni
Svalutazioni (5,8) (1,5) (21,0) (31,3) (0,8) (1,7) (62,1)
CO
STO
STO
RICO
AL 31/12/2013
7,4 17,1 32,2 58,4 135,9 8,1 123,7 1,5 384,3
Incrementi 2,2 1,7 6,9 0,1 0,1 4,0 1,6 16,6
Rivalutazioni
Svalutazioni (4,8) (0,4) (3,5) (8,7)
Alienazioni (6,8) (0,2) (0,1) (0,4) (7,5)
Differenze di cambio 0,6 0,1 0,1 0,8
Variazione area di consolidamento 0,1 0,4 0,6 1,1
Altri movimenti (3,8) 3,9 0,3 8,2 (8,0) 0,9 (1,4) 0,1
CO
STO
STO
RICO
AL 31/12/2014
5,8 16,9 34,2 66,7 124,3 8,2 128,9 1,7 386,7
FO
NDO
AMMO
RTAMENTO
AL 31/12/2013
(6,7) (15,4) (47,6) (73,8) (6,9) (101,8) (252,2)
Ammortamenti (0,6) (2,9) (3,1) (7,3) (0,5) (7,1) (21,5)
Alienazioni 6,8 0,2 0,1 0,4 7,5
Differenze di cambio (0,5) (0,1) (0,1) (0,1) (0,8)
Variazione area di consolidamento (0,1) (0,4) (0,5) (1,0)
Altri movimenti (8,0) 8,0
FO
NDO
AMMO
RTAMENTO
AL 31/12/2014
(7,9) (18,3) (52,3) (72,9) (7,4) (109,1) (268,0)
SALDI NETTI AL 31/12/2013 7,4 10,4 16,8 10,8 62,1 1,2 21,9 1,5 132,1
Incrementi 2,2 1,7 6,9 0,1 0,1 4,0 1,6 16,6
Rivalutazioni
Svalutazioni (4,8) (0,4) (3,5) (8,7)
Alienazioni
Ammortamenti (0,6) (2,9) (3,1) (7,3) (0,5) (7,1) (21,5)
Differenze di cambio 0,1 (0,1) (0,0)
Variazione area di consolidamento 0,0 0,1 0,1
Altri movimenti (3,8) 3,9 0,3 0,2 0,9 (1,4) 0,1
SALDI NETTI AL 31/12/2014 5,8 9,0 15,9 14,3 51,4 0,8 19,8 1,7 118,7

I terreni non vengono assoggettati ad ammortamento. Vengono però sottoposti a perizia in presenza di indicatori di impairment.

Le altre immobilizzazioni materiali iscritte in bilancio sono ammortizzate sulla base della valutazione della vita utile di ogni singolo cespite, applicando le seguenti aliquote percentuali:

Edifici da 2% a 20%
Impianti da 5% a 20%
Attrezzature da 12% a 25%
Altri beni da 12% a 33%

Non sono stati capitalizzati oneri finanziari.

Terreni e beni immobili

I beni immobili (9 milioni), i beni immobili in leasing (15,9 milioni) e i terreni (5,8 milioni) si riferiscono principalmente ai fabbricati industriali, nonché agli uffici di società appartenenti all'area Media Spagna. La voce comprende inoltre la proprietà immobiliare di via Cefalù per la quale si segnala che in data 27 dicembre 2013 è stato sottoscritto un Contratto Preliminare di Vendita, per un importo di 10,1 milioni, condizionato all'approvazione da parte del Comune di Milano di un Piano Attuativo sull'area, prevista entro il 30 giugno 2016.

La flessione dei valori dei beni immobili, dei beni immobili in leasing e dei terreni, pari a 3,9 milioni è prevalentemente attribuibile ad ammortamenti e svalutazioni per complessivi 8,3 milioni solo parzialmente compensati da nuovi investimenti per 3,9 milioni e altri movimenti per 0,5 milioni.

Gli incrementi si riferiscono per 2,2 milioni a investimenti in bonifiche ambientali sul già citato terreno di Via Cefalù e per 1,7 milioni a migliorie su immobili da riferirsi prevalentemente alla ristrutturazione della libreria Rizzoli Galleria riaperta al pubblico il 4 novembre 2014. Negli altri movimenti sono compresi 0,3 milioni di migliorie precedentemente inserite nelle immobilizzazioni in corso. Le svalutazioni pari a 4,8 milioni si riferiscono all'immobile di Pessano con Bornago e sono state effettuate per allineare il valore dell'immobile agli esiti della perizia aggiornata predisposta da primaria società di consulenza specializzata in servizi immobiliari.

Impianti

Ammontano a 65,7 milioni, di cui 51,4 milioni riferiti a impianti acquisiti in leasing e comprendono rotative ed altri impianti produttivi utilizzati prevalentemente dall'area Media Italia. I decrementi si riferiscono per 10,4 milioni all'ammortamento dell'esercizio e per 3,9 milioni a svalutazioni di cui 3,5 milioni attribuibili a impianti presenti nello stabilimento di Padova, classificate all'interno degli oneri non ricorrenti di Media Italia e 0,4 milioni relative a impianti dell'area Media Spagna. Gli incrementi, pari a 7 milioni, sono quasi totalmente attribuibili all'area Media Italia per nuovi investimenti sugli impianti di stampa destinati al cambio formato del Corriere della Sera avvenuto nel mese di settembre 2014.

Altri beni

Il saldo è pari a 19,8 milioni ed è principalmente composto da server a supporto dei sistemi editoriali e gestionali, personal computer, apparecchiature elettroniche varie, nonché mobili e arredi. Le acquisizioni, pari a 4 milioni, sono prevalentemente attribuibili alle Funzioni Corporate (2 milioni) all'area Libri (1 milione) e all'area Media Spagna (0,7 milioni) e sono relative a nuovi arredamenti per la libreria Rizzoli Galleria e per la nuova redazione della Gazzetta dello Sport oltre all'acquisto di apparecchiature informatiche a sostegno di progetti multimediali e digitali in corso. Gli altri movimenti pari a 0,9 milioni comprendono apparecchiature per archiviazione dati e infrastrutture hardware precedentemente classificate nelle immobilizzazioni in corso.

Immobilizzazioni in corso

Sono pari a 1,7 milioni e si riferiscono alle voci Altri Beni e Beni immobili. Gli altri movimenti negativi per 1,4 milioni riguardano prevalentemente la riclassifica alla voce Altri Beni degli investimenti effettuati precedentemente dalle Funzioni Corporate e riferibili ad infrastrutture informatiche destinate anche all'archiviazione dati e a supporto dei progetti digitali. Gli investimenti del periodo (pari a 1,6 milioni) si riferiscono a progetti in corso sull'area Media Italia riguardanti in particolare le attività televisive nonché l'acquisto di apparecchiature sull'area Funzioni Corporate.

33. Investimenti immobiliari

Saldi netti al 31/12/2013 30,3
Incrementi
Rivalutazioni
Svalutazioni (4,3)
Alienazioni (0,1)
Ammortamenti (1,0)
Differenze di cambio
Variazione area di consolidamento
Altri movimenti
Saldi netti al 31/12/2014 24,9

La voce, pari a 24,9 milioni, è principalmente attribuibile all'area Media Spagna. L'immobile di proprietà di Unidad Editorial è gravato da ipoteca di primo grado, a fronte di un mutuo erogato per un importo originario di 12 milioni, attualmente pari a 3 milioni. La variazione rispetto all'anno precedente (-5,4 milioni) è dovuta per 3,5 milioni a svalutazioni per adeguamento ai valori di mercato di uno stabilimento di stampa dell'area Media Spagna e per 1,9 milioni ad altre svalutazioni, alienazioni e ammortamenti.

34. Attività immateriali

VITA UTILE DEFINITA VITA UTILE INDEFINITA
DESCRIZIO
NE
Costi di
sviluppo
Diritti di
utilizzo
delle opere
dell'ingegno
Concessioni,
licenze
marchi e
simili
Attività
immateriali
in corso e
acconti
Altre
attività
immateriali
Concessioni,
licenze
marchi e
simili
Avviamenti Avviamenti di
consolidato
TO
TALE
CO
STO
STO
RICO
AL 31/12/2013
64,1 690,3 0,3 8,6 144,5 49,8 44,4 1.002,0
Effetti derivanti dall'applicazione degli IFRS 10 (0,6) (12,3) (12,9)
CO
STO
STO
RICO
01/01/2014
63,5 690,3 0,3 8,6 144,5 49,8 32,1 989,1
Incrementi da acquisizioni 5,0 28,1 2,9 2,4 4,2 42,6
Incrementi prodotti internamente 4,2 2,5 6,7
Decrementi (0,7) (5,7) (0,3) (6,7)
Svalutazioni/Rivalutazioni (0,7) (1,5) 1,5 (8,0) (8,7)
Differenze di cambio 0,3 0,3
Variazione area di consolidamento 0,6 0,2 (0,3) 0,5
Altri movimenti 2,6 (1,0) (16,1) (0,3) 0,1 0,0 (14,7)
CO
STO
STO
RICO
AL 31/12/2014
6,1 65,9 698,6 5,4 8,6 144,6 43,9 36,0 1.009,1
'FO
NDO
AMMO
RTAMENTO
AL 31/12/2013
(61,7) (364,7) (7,1) (21,2) (8,5) (21,9) (485,1)
Effetti derivanti dall'applicazione degli IFRS 10 0,4 0,4
FO
NDO
AMMO
RTAMENTO
AL 01/01/2014
(61,3) (364,7) (7,1) (21,2) (8,5) (21,9) (484,7)
Ammortamenti (1,5) (2,4) (34,9) (0,5) (39,3)
Decrementi 0,7 5,7 6,4
Differenze di cambio (0,1) (0,1)
Variazione area di consolidamento (0,4) (0,2) 0,6 (0,0)
Altri movimenti 1,0 16,5 (0,1) 17,4
FO
NDO
AMMO
RTAMENTO
AL 31/12/2014
(1,5) (62,4) (377,7) (7,6) (21,3) (8,5) (21,3) (500,3)
SALDI NETTI AL 31/12/2013 2,4 325,6 0,3 1,5 123,3 41,3 22,5 516,9
Effetti derivanti dall'applicazione degli IFRS 10 (0,2) (12,3) (12,5)
SALDI NETTI 01/01/2014 2,2 325,6 0,3 1,5 123,3 41,3 10,2 504,4
Incrementi 5,0 28,1 2,9 2,4 4,2 42,6
Incrementi prodotti internamente 4,2 2,5 6,7
Decrementi (0,3) (0,3)
Ammortamenti (1,5) (2,4) (34,9) (0,5) (39,3)
Svalutazioni/Rivalutazioni (0,7) (1,5) 1,5 (8,0) (8,7)
Differenze di cambio 0,2 0,2
Variazione area di consolidamento 0,2 0,3 0,5
Altri movimenti 2,6 0,4 (0,3) 0,0 2,7
SALDI NETTI AL 31/12/2014 4,6 3,5 320,9 5,4 1,0 123,3 35,4 14,7 508,8

Le Attività immateriali a vita utile definita vengono ammortizzate in relazione alla loro vita utile, mediamente così stimata:

Costi di sviluppo 3
anni
Diritti di utilizzo opere dell'ingegno da 2
a 5 anni
Concessioni, licenze e marchi
e diritti simili
da 3
a 30 anni
Altre attività immateriali da 5 a 10 anni

Costi di sviluppo

I costi di sviluppo presentano un saldo di 4,6 milioni (zero al 31 dicembre 2013) imputabile essenzialmente all'area Libri. Comprende incrementi per 4,2 milioni inerenti i costi di sviluppo dei libri adozionali sostenuti dal settore Education di RCS Libri, riclassifiche per 2,6 milioni, ammortamenti per 1,5 milioni e svalutazioni per 0,7 milioni.

Diritti di utilizzo opere dell'ingegno

Ammontano a 3,5 milioni (2,2 milioni al 31 dicembre 2013) ed evidenziano un incremento pari a 1,3 milioni determinato da nuove acquisizioni per 5 milioni e riclassifiche positive per 0,2 milioni parzialmente compensate da ammortamenti per 2,4 milioni e da svalutazioni per 1,5 milioni. Gli investimenti sono attribuibili principalmente a Digicast (4,3 milioni) e al gruppo Unidad Editorial (0,7 milioni) per l'acquisto di diritti relativi a produzioni di opere audiovisive trasmesse sui canali satellitari Lei, Caccia e Pesca e DOVE e per l'acquisto di diritti letterari. Le svalutazioni si riferiscono a Digicast e sono state effettuate per tener conto della diversa durata prevista per la vita utile di alcuni diritti televisivi.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

Concessioni licenze, marchi e diritti simili comprendono attività a vita definita ed attività a vita indefinita, come di seguito commentato.

Vita utile definita

La voce ammonta a 320,9 milioni ed evidenzia rispetto al 31 dicembre 2013 un decremento di 4,7 milioni originato da ammortamenti per 34,9 milioni parzialmente compensati dagli investimenti effettuati nell'esercizio per 28,1 milioni, da rivalutazioni e ripristini per 1,5 milioni e da riclassifiche positive e differenze cambio positive per complessivi 0,6 milioni. Gli investimenti sono attribuibili in maggior misura all'acquisto di licenze d'uso di software applicativi, ad oneri sostenuti per progetti web e per lo sviluppo di siti internet (quali corriere.it e gazzetta.it) nell'ambito dei servizi di gruppo dall'area Funzioni Corporate (20,4 milioni), a Media Spagna (2 milioni), all'area Libri (1,9 milioni) nonché ad investimenti dell'area Media Italia (3,8 milioni) principalmente riferiti all'acquisto di licenze di telediffusione da parte di Digicast. Le rivalutazioni nette comprendono le svalutazioni per 2,3 milioni riconducibili alle attività televisive di Digicast e ripristini di valore per 3,8 milioni relative alle testate dell'area Media Spagna. Le svalutazioni e i ripristini di valore sono principalmente dovuti agli esiti dei test di impairment effettuati.

Vita utile indefinita

La voce ammonta a 123,3 milioni ed è composta dalla testata El Mundo, quotidiano edito dal gruppo spagnolo Unidad Editorial (110,3 milioni), dalla licenza televisiva per il digitale terrestre di VEO Television (11,3 milioni), dalla frequenza radiofonica di Saragozza (1,4 milioni) e dal marchio Casino Juego on-line (0,3 milioni) facente capo al Gruppo Unidad Editorial.

El Mundo, la cui prima edizione risale all'ottobre 1989, in poco meno di quattro anni è divenuto uno dei quotidiani nazionali a maggiore diffusione; dal 2001 è la seconda testata di quotidiani spagnola in termini di numero di copie vendute, caratterizzata dalla sempre più crescente rilevanza del mezzo internet in termini di lettori a testimonianza della progressiva integrazione tra le attività editoriali tradizionali e le attività multimediali. In base al trend passato, all'attuale posizione di leadership nel segmento dei quotidiani di informazione generale e alle potenzialità di reddito future in termini sia di diffusione che numero di lettori, e allo sviluppo dei mezzi multimediali, non è prevedibile un periodo definito di generazione di flussi di cassa da parte della testata El Mundo. Per questo, è considerata un'attività immateriale a vita indefinita. Tale attività è stata sottoposta al test di impairment sviluppato a livello complessivo per tutte le attività immateriali della cash generating unit di Unidad Editorial, successivamente commentato.

Nel settembre 2010 Unidad Editorial ha perfezionato l'acquisto del 100% del capitale sociale della società Actividades Radiofonicas de Aragon S.L. Il differenziale tra il corrispettivo trasferito e le attività nette acquisite è stato allocato al valore della frequenza radio allineandola al fair value (1,4 milioni di valore residuo).

I goodwill emergenti allocati a maggiori valori inespressi di attività danno origine ad imposte differite, classificate nelle passività per imposte differite. Il rilascio di tali imposte, per i beni a vita indefinita, verrà effettuato in futuro in caso di cessione o svalutazione dell'attività, mentre, per i beni aventi vita definita, il rilascio è anche contestuale alle quote di ammortamento degli stessi. Le aliquote applicate sono sempre aggiornate all'aliquota fiscale in vigore nel paese di riferimento.

Attività immateriali in corso e acconti

Ammontano a 5,4 milioni e presentano un incremento complessivo pari a 5,1 milioni, originato da nuove acquisizioni per 5,4 milioni e da riclassifiche negative per 0,3 milioni. Gli investimenti si riferiscono per 2,7 milioni all'area Libri di cui 2,5 milioni per costi di sviluppo dei libri adozionali nel settore Education, per 1,8 milioni all'area Media Spagna per lo sviluppo di nuove applicazioni web, per 0,6 milioni all'area Media Italia e in particolare alle Attività Televisive e per 0,3 all'area Funzioni Corporate. Le riclassifiche si riferiscono ad investimenti effettuati precedentemente dall'Area Libri e in particolare dal settore Education completati nell'esercizio in corso.

Altre attività immateriali

La voce pari a 1 milione si decrementa di 0,5 milioni rispetto il 31 dicembre 2013 per effetto esclusivamente dell'ammortamento dell'esercizio. Comprende la valorizzazione al fair value della lista utenti di proprietà effettuata in applicazione del metodo di purchase price allocation in seguito all'acquisizione della società Hotelyo.

Avviamenti

La voce, pari a 35,4 milioni, presenta un decremento di 5,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2013. Include gli avviamenti iscritti nei bilanci delle società consolidate in particolare dell'area Funzione Corporate con gli avviamenti relativi ai settori Sfera e Direct, emersi in seguito alla fusione societaria, e dell'area Libri che comprende gli avviamenti relativi all'acquisizione dei complessi aziendali delle società Tramontana e Markes e del ramo editoria scolastica Calderini-Edagricole. I decrementi si riferiscono per 8 milioni alla svalutazione di avviamenti del gruppo Sfera per effetto dei risultati del test di impairment e per 0,3 milioni ad alienazioni inerenti la cessione del ramo Casa Editrice La Tribuna di RCS Libri S.p.A.. A questi si contrappongono incrementi per 2,4 milioni generati dall'acquisizione di un ramo d'azienda relativo al polo di stampa di Padova da parte dell'area Media Italia.

Avviamenti di consolidato

La voce ammonta al 31 dicembre 2014 a 14,7 milioni ed è composta principalmente dagli avviamenti emersi in sede di primo consolidamento o identificati in via residuale, dopo l'allocazione ai maggiori valori inespressi di attività, passività e passività potenziali delle società consolidate. Si riferiscono in particolare all'area Media Spagna e sono relativi principalmente all'acquisizione del gruppo Recoletos (9,4 milioni), alla società Hotelyo (0,5 milioni) e a Marsilio (0,3 milioni). La variazione di 4,5 milioni rispetto all'esercizio precedente è attribuibile all'avviamento generato dall'ulteriore acquisizione di quote del capitale sociale di Editoriale del Mezzogiorno S.r.l. (2,1 milioni di incremento complessivo) precedentemente consolidata con il metodo del patrimonio netto nonché all'acquisizione della società Polis Medialink S.r.l. (2,4 milioni).

Impairment test

Gli avviamenti non vengono ammortizzati, ma vengono sottoposti alla verifica del valore recuperabile (test di impairment) ogni qualvolta si è in presenza di fatti o circostanze che possono far presumere un rischio di impairment e comunque almeno annualmente.

Avviamenti di consolidato Avviamenti Concessioni, licenze e marchi
Settori CGU 31/12/2014 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2013
Media Italia RCS Produzioni Padova 2,4
Ed. del Mezzogiorno 2,1
Polis Medialink 2,4
Hotelyo 0,5 0,5
Media Spagna Unidad Editorial 9,4 9,4 123,3 123,3
Libri Education 8,6 8,9
Marsilio 0,3 0,3
Funzioni Corporate Sfera 15,4 23,4
e Altre Attività Direct 9,0 9,0
Totale 14,7 10,2 35,4 41,3 123,3 123,3

Di seguito vengono riportate le cash generating unit a cui sono stati attribuiti gli avviamenti e le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita:

Gli avviamenti sono valutati al maggiore tra il fair value ed il value in use. Al 31 dicembre 2014 il management ha effettuato le proprie valutazioni utilizzando il value in use.

Il value in use determinato nel test di impairment viene sviluppato secondo i requisiti richiesti dallo IAS 36 (si è anche tenuto conto dei suggerimenti indicati nel Documento DP 01/2012 dell'OIV Organismo Italiano di Valutazione, nel documento n. 4 del tavolo di coordinamento fra Banca d'Italia, Consob ed Isvap del 3 marzo 2010, nel documento pubblicato dall'ESMA in data 28 ottobre 2014, il Public Statement "European common enforcement priorities for 2014 financial statements", nonché nella comunicazione Consob n. 3907 del 19 gennaio 2015). Tale test calcola il valore recuperabile di ciascuna cash generating unit alla quale fanno capo le attività immateriali sottoposte a verifica, tramite i flussi finanziari futuri in entrata e in uscita che deriveranno dall'uso continuativo della cash generating unit di riferimento, applicando un tasso di attualizzazione agli stessi che ne riflette i rischi specifici.

Di seguito si riportano le principali assunzioni di base utilizzate nell'effettuazione dell'impairment test suddivise per cash generating unit:

Anni di previsione
Metodologia di calcolo
Tasso di crescita Tasso medio di attualizzazione
Settori CGU esplicita del valore terminale previsto al netto delle imposte
rendita adottata "g" WACC
31/12/2014 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2013 2014/2013 31/12/2014 31/12/2013
Media Italia RCS Produzioni Padova 4 anni - perpetua - 0 7,38% -
Ed. del Mezzogiorno 4 anni - perpetua - 0 7,38% -
Polis Medialink 4 anni - perpetua - 0 7,38% -
Hotelyo 4 anni - perpetua - 0 7,38% -
Media Spagna Unidad Editorial 5 anni 5 anni perpetua perpetua 0 8,37% 8,79%
Libri Education 4 anni 3 anni perpetua perpetua 0 7,38% 7,82%
Marsilio 4 anni 3 anni perpetua perpetua 0 7,38% 7,82%
Funzioni Corporate e Sfera 4 anni 5 anni perpetua perpetua 0 7,38% 7,82%
Altre Attività Direct 4 anni 5 anni perpetua perpetua 0 7,38% 7,82%

Si ricorda che a partire dal gennaio 2014 in coerenza con la nuova struttura organizzativa del Gruppo, è stata rivista la struttura dei settori operativi (segment), ma la suddivisione delle attività del Gruppo in cash generating unit ed i criteri di identificazione delle stesse non hanno subito modifiche rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013. Nel corso dell'esercizio 2014 è stato acquisito il controllo delle società Polis Medialink S.r.l. ed Editoriale del Mezzogiorno S.p.A., nonché il ramo d'azienda relativo al polo di stampa di Padova. Per queste il Gruppo si riserva di completare la contabilizzazione dell'aggregazione aziendale entro 12 mesi dall'acquisizione.

Le cash generating unit sopra indicate rappresentano singole unità generatrici di flussi finanziari o gruppi di unità generatrici di flussi finanziari, che traggono benefici da sinergie di aggregazione. In particolare l'avviamento di Unidad Editorial è stato attribuito al settore operativo Media Spagna in quanto tale settore rappresenta il livello minimo monitorato per finalità gestionali interne quali le analisi di perfomance e l'allocazione delle risorse del Gruppo RCS. Inoltre in Unidad Editorial la gestione delle attività è effettuata a livello centrale della capogruppo spagnola, con un approccio totalmente integrato tale da rendere decisamente arbitrarie eventuali attribuzioni di costi comuni alle singole attività del gruppo spagnolo.

Per le cash generating unit sono state confermate, in continuità con lo scorso esercizio, la durata dell'orizzonte temporale, nonché il tasso di crescita g. Il periodo di previsione esplicita è pari a 4 anni, 5 anni per Unidad Editorial.

La variazione del tasso di attualizzazione utilizzato per l'impairment test di Unidad Editorial è commentata nei successivi paragrafi; per le restanti cash generating unit si evidenzia una riduzione del WACC rispetto al tasso utilizzato lo scorso esercizio di 44 punti base, essenzialmente riconducibile al decremento del risk free rate e ad una diminuzione del costo del debito dovuta essenzialmente alla riduzione della componente dei tassi IRS con scadenza decennale e allo spread. Tali effetti positivi sono in parte compensati da una modesta variazione della struttura di debt equity.

A partire dal secondo semestre 2011, in relazione al manifestarsi della crisi dei Debiti Sovrani e alle conseguenti dinamiche dei relativi rendimenti (non esenti da fenomeni speculativi) ed al contestuale apprezzamento del rischio Paese, per evitare i rischi di un doppio conteggio del rischio Paese è stato adottato il cosiddetto metodo Practitioners, per tutte le cash generating unit. In tal modo la definizione del tasso di attualizzazione ha adottato il risk free rate (includendo quindi in tale parametro il rischio Paese) desumibile dal rendimento dei Bond a 10 anni emessi dallo Stato del Paese di riferimento, calcolati come media ad un anno (al fine di ridurre gli effetti a breve delle speculazioni presenti nel mercato dei titoli di Stato) ed il market risk premium di un paese virtuoso – pertanto depurato dal rischio Paese già incluso nel risk free rate. Nella determinazione del WACC si è inoltre tenuto conto delle più recenti stime del tasso di attualizzazione effettuate dagli analisti finanziari per la valutazione del titolo RCS.

I flussi di cassa attesi espliciti sono stimati in base alle previsioni di budget per l'esercizio 2015, i dati sono stati integrati dalle previsioni per i tre anni successivi sviluppate dai responsabili dei relativi settori operativi tenendo conto del contesto attuale.

In particolare, le previsioni economiche alla base del test di impairment, sono state formulate prendendo come base di riferimento gli ultimi parametri disponibili da fonti ufficiali e relativi sia alle aspettative macroeconomiche di medio periodo, sia alle tendenze attese dei mercati in cui le cash generating unit operano, integrate da specifiche ipotesi di business formulate dal management, anche in relazione al posizionamento ed alla specificità dei prodotti. Inoltre il management ha valutato la ragionevolezza delle previsioni aziendali anche esaminando eventuali differenze tra le proiezioni dei flussi finanziari passati e i flussi finanziari presenti. Tali previsioni sono state quindi sottoposte all'esame dei Consigli di Amministrazione delle società del Gruppo interessate (o della Capogruppo) in via autonoma ed anticipata rispetto all'approvazione del bilancio.

***

Le principali assunzioni che il management ha utilizzato per il calcolo del valore d'uso riguardano il tasso di attualizzazione (WACC), il tasso di crescita (g), le attese di variazione dei prezzi di vendita e dell'andamento dei costi diretti durante il periodo assunto per il calcolo.

Il tasso di attualizzazione utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri esprime il costo medio ponderato del capitale (WACC) post tax, composto da una media ponderata per la struttura finanziaria dei seguenti due elementi:

  • il costo del capitale di rischio determinato come il rendimento delle attività prive di rischio (comprensivo del rischio paese di riferimento implicito nelle quotazioni di mercato), sommato al prodotto ottenuto moltiplicando il Beta con il premio per il rischio di un paese virtuoso, secondo i dettami del metodo Practitioners più il Firm Specific Risk Premium;
  • e il costo del debito finanziario.

Il rendimento delle attività prive di rischio è stato assunto pari al rendimento di un titolo di stato del paese della CGU di riferimento (valore medio ad un anno), con durata coerente con l'orizzonte di valutazione (Fonte Bloomberg). Il Beta è stato calcolato con riferimento al valore medio di un campione di società comparabili (Fonte Bloomberg). Il premio per il rischio è pari al premio per il rendimento storico aggiuntivo richiesto per l'equity rispetto ai titoli di stato di un paese virtuoso, metodo utilizzato dai Practitioners per evitare un doppio conteggio dei rischi propri del Paese (Fonte Consensus di mercato), mentre il Firm Specific Risk Premium è il premio aggiuntivo, finalizzato a ricondurre nella valutazione il rischio di execution degli obiettivi insiti nelle previsioni, anche con riferimento alle dimensioni del Gruppo. Il costo del debito finanziario dell'entità è determinato dal tasso swap con durata pari a 10 anni (valore medio ad un anno), cui si aggiunge lo spread per il debito. In particolare per RCS lo spread è stato desunto analizzando i dati disponibili sul mercato relativi ad un paniere di società con rating coerente con quanto indicato da Organismo Italiano di Valutazione (Fonte: IBOXX Corporate).

La struttura finanziaria utilizzata è stata definita in relazione a quanto desunto dall'analisi delle società comparabili, utilizzando la struttura finanziaria media del campione di riferimento (Fonte S&P Capital IQ e Bloomberg).

Il tasso di attualizzazione applicato è stato determinato al netto delle imposte (post-tax).

Il tasso di crescita dei flussi finanziari adottato per la previsione implicita (g) è stato ipotizzato in termini nominali pari a zero (negativo in termini reali in presenza di inflazione), in analogia a quanto utilizzato nelle valutazioni effettuate lo scorso esercizio. Ovvero dopo il periodo di previsione esplicita, sono stati proiettati, opportunamente riconsiderati, i flussi di cassa dell'ultimo anno di previsione, senza ipotizzare alcuna crescita futura degli stessi.

***

Particolare rilievo assume l'impairment test relativo alle attività immateriali della cash generating unit Unidad Editorial, complessivamente pari a 415,9 milioni (423,2 milioni lo scorso esercizio). Esse rappresentano circa l'81,7% del totale delle attività immateriali (avviamenti e altre immobilizzazioni immateriali) del Gruppo (83,9% lo scorso esercizio). Sono suddivise in attività immateriali a vita indefinita per 132,7 milioni, pari al 26,1% del totale delle attività immateriali del Gruppo RCS (26,3% lo scorso esercizio) e attività immateriali a vita definita, che comprendono per 273,6 milioni la parte del prezzo pagato per l'acquisizione del gruppo Recoletos allocato al valore delle relative testate, ammortizzate perlopiù in trent'anni.

In particolare, le previsioni economiche alla base del test di impairment sono state formulate prendendo come base di riferimento gli ultimi parametri disponibili da fonti ufficiali e relativi sia alle aspettative macroeconomiche di medio periodo della Spagna (Fonte: FMI, OneSource, Euromonitor, Datamonitor), sia alle tendenze attese dei mercati in cui il gruppo Unidad Editorial opera, ovvero Media e Publishing, TV, Internet (Fonte: I2P elaborato da Media Hot Line, AIMC, PWC) integrate da specifiche ipotesi di business formulate dal management di Unidad Editorial, anche in relazione al posizionamento ed alla specificità dei prodotti di Unidad Editorial.

Le previsioni di crescita di Unidad Editorial sono state in seguito comparate con quelle dei suoi principali concorrenti, desunte dai report resi disponibili dai principali database di mercato. Tale raffronto è stato effettuato limitatamente al campione di società comparabili ed all'orizzonte temporale disponibile. La comparazione si è altresì estesa alle variabili macroeconomiche, le cui dinamiche prospettiche considerate dal management sono state confrontate con quelle fornite da fonti esterne.

Considerata la significatività degli importi ed in coerenza con quanto già effettuato lo scorso esercizio, la predisposizione dell'impairment test della cash generating unit Unidad Editorial è stata effettuata con l'assistenza di una primaria società di consulenza, la quale nell'effettuare la valutazione ha utilizzato i flussi di cassa per gli esercizi 2015-2019 approvati dal Consiglio di Amministrazione di Unidad Editorial in data 26 febbraio 2015. Tali flussi riflettono, oltre al continuo efficientamento nella gestione, un tasso di crescita medio composto annuo (CAGR) dei ricavi di Unidad Editorial nell'orizzonte temporale di previsione esplicita pari al 3,2% (2,6% nell'impairment test al 31 dicembre 2013).

Nonostante la diminuzione della diffusione delle edizioni cartacee dei quotidiani, si prevede un incremento dei ricavi relativi alle edizioni digitali e dei prezzi di vendita. In particolare l'incidenza dei ricavi digitali sul totale dei ricavi di Unidad Editorial è prevista crescere dal 13,8% del 2014 al 28,1% del 2019, in linea con le previsioni di mercato.

Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria i dati previsionali prevedono un graduale aumento dei ricavi pubblicitari, in linea con le attese di ripresa economica del Paese, con un CAGR complessivo per gli anni di previsione esplicita pari a circa il 4,5%.

Per quel che concerne le attività televisive si segnala che i provvedimenti normativi descritti nel paragrafo "Altre Informazioni" hanno comportato il blocco delle trasmissioni di due dei quattro canali. Il 19 settembre del 2014 è stato approvato il nuovo Piano Tecnico Nazionale della Televisione Digitale Terrestre (TDT). Tale piano prevede una riassegnazione del multiplo digitale tra gli attuali operatori e comprende la convocazione di un concorso pubblico per l'aggiudicazione dei nuovi canali della TDT. Il numero dei canali in concorso, le caratteristiche e la data in cui verrà celebrato il concorso stesso non sono stati ancora definiti. Pertanto in via cautelativa il management ha proceduto alla stima dei ricavi televisivi solo sulla base dei due canali attualmente attivi.

L'EBITDA è atteso in crescita a partire dal primo anno di previsione esplicita. Internet in particolare mostra la crescita più elevata, in linea con l'evoluzione attesa del mix dei ricavi in favore di questo segmento. Nonostante si preveda un miglioramento della marginalità delle altre aree negli anni successivi, per l'editoria non si attende il recupero dei livelli elevati presentati in passato a causa dei recenti mutamenti del settore della carta stampata. Si attende un'incidenza costante dei costi corporate sul fatturato lungo l'intero orizzonte di previsione esplicita.

Nel 2014 è proseguita l'attività di revisione dei processi e della struttura dei costi. In particolare sono previste ulteriori azioni che porteranno efficienze per complessivi 15,2 milioni a fine 2018.

Il WACC applicato è pari all'8,37% post tax, decrementato di 42 punti base rispetto al WACC applicato nell'impairment test al 31 dicembre 2013. La variazione essenzialmente è dovuta al decremento del risk free rate, strettamente correlata alla diminuzione del rendimento dei titoli di stato spagnoli a dieci anni. Il WACC al 31 dicembre 2014 è stato modificato anche per tener conto della nuova aliquota fiscale approvata (25% anziché 30%), di prossima introduzione.

Il market risk premium è stato valutato con il metodo Practitioner (Guatri-Bini) con l'obiettivo di evitare una "duplicazione" del rischio Paese (già riflesso nel Risk Free Rate spagnolo – Bonos - per la stima del quale sono stati presi a riferimento i rendimenti medi dei titoli di stato spagnoli decennali per un orizzonte temporale di riferimento di un anno tale da stemperare gli effetti di volatilità rilevati negli ultimi periodi). Il tasso di crescita (g) adottato per gli anni successivi alla previsione esplicita è, come già riferito, assunto pari a zero in termini nominali (negativo in termini reali in presenza di inflazione) ed il valore terminale nell'impairment test sull'avviamento, è calcolato con un orizzonte temporale infinito, come per lo scorso esercizio. Il tasso di attualizzazione così determinato è stato raffrontato con la stima del WACC per i principali comparables spagnoli di Unidad Editorial (Fonte: Equity researches), effettuata dagli analisti di mercato. Il tasso combinato in termini di WACC e g, calcolato come media dei valori pubblicati dagli analisti di mercato risulta in linea con il valore adottato ai fini dell'impairment test di Unidad Editorial.

L'impairment test condotto a dicembre 2014 ed approvato dal Consiglio di amministrazione di Unidad Editorial in data 26 febbraio 2015 non ha evidenziato la necessità di svalutare l'avviamento.

Si riepilogano di seguito i principali dati determinati dall'analisi di sensitività, che è parte integrante della valutazione di Unidad Editorial esponendo la variazione dell'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore contabile che si sarebbe prodotta al variare del WACC e del g rate.

Tasso di crescita
-1,00% -0,50% - +0,50% +1,00%
7,87% 96,9 118,7 143,3 171,2 203,2
8,12% 83,2 103,6 126,6 152,5 182,1
WACC 8,37% 70,3 89,4 110,9 135,0 162,4
8,62% 58,1 76,0 96,1 118,6 144,1
8,87% 46,4 63,3 82,2 103,2 126,9

Così come suggerito dall' ESMA che ha pubblicato, in data 28 ottobre 2014, il Public Statement "European common enforcement priorities for 2014 financial statements" è stata effettuata l'analisi sulla sensitività del risultato del test di impairment a variazioni dell'EBITDA per l'orizzonte temporale infinito, essendo tale variabile una Key assumptions.

Variazione % EBITDA
-15,00% -10,00% - +10,00% +15,00%
7,87% 53,3 83,3 143,3 203,3 233,2
8,12% 39,5 68,5 126,6 184,6 213,6
WACC 8,37% 26,6 54,7 110,9 167,1 195,2
8,62% 14,4 41,6 96,1 150,6 177,8
8,87% 2,9 29,3 82,2 135,0 161,4

Anche in presenza di una variazione del 10% dell'EBITDA, l'analisi di sensitivity non ha evidenziato segnali di impairment.

Il value in use è inoltre sensibile alle assunzioni alla base dello sviluppo del piano per il periodo di previsione esplicita ed in particolare all'ipotesi di crescita dei ricavi relativi al business digitale nell'arco di piano.

In particolare la crescita dei ricavi pubblicitari per il business publishing, essendo legata ad una attività sensibile agli andamenti congiunturali del mercato e riferendosi al business di Unidad Editorial più significativo in termini di valore, è stata sottoposta ad una analisi di sensitività, svolta tenendo ferme tutte le altre assunzioni dell'impairment test, e riducendo di un punto percentuale la crescita prevista per il periodo di previsione esplicita con conseguente effetto sulla stima del Terminal Value. Tale simulazione ha comportato una riduzione teorica di circa 12 milioni del valore d'uso della CGU Unidad Editorial. Tale variazione trasferirebbe i rischi connessi a tale aspetto della valutazione dal WACC al piano previsionale sottostante e comporterebbe pertanto la definizione di un WACC più favorevole. Sono necessari meno di 25 basis point per riallineare la valutazione al caso base.

Le testate sono state valutate al fair value al netto dei costi di vendita determinato applicando il metodo Relief From Royalty.

Tale metodo prevede che il valore di un asset intangibile sia pari al valore attuale dell'ammontare che un'azienda, nel caso non fosse in possesso del bene in oggetto, sarebbe pronta a pagare per avere un identico bene in concessione o licenza. Il suddetto metodo prevede l'utilizzo di parametri valutativi desunti dall'osservazione del mercato quali le informazioni sui tassi di royalty, di norma desunte dall'analisi di transazioni di mercato aventi ad oggetto beni comparabili. Le testate sono state valorizzate proiettando le royalties desunte, per la vita economica utile residua. Per la testata El Mundo la valutazione è stata quindi effettuata in perpetuity, in coerenza con la classificazione della stessa tra le attività immateriali a vita utile indefinita. La valutazione del fair value è stata classificata come di livello 3 nella gerarchia del fair value sulla base dei parametri utilizzati nelle tecniche di valutazioni effettuate.

L'applicazione del suddetto metodo ha condotto alla rilevazione di una perdita di valore pari a 0,6 milioni per le testate Telva e Actualidad Económica e ad un ripristino di valore pari a 4,4 milioni per Marca, Expansión e Diario Médico.

Di seguito si evidenziano gli effetti che eventuali variazioni nel tasso WACC potrebbero comportare sul solo valore complessivo delle testate che sono state oggetto di ripristini di valore:

WACC 7,87% 8,12% 8,37% 8,62% 8,87%
Importo svalutazione 11,6 5,7 - (5,5) (10,9)
***

La cash generating unit Sfera non ha superato l'impairment test, originando complessivamente svalutazioni per 8 milioni effettuate sull'avviamento. Il valore complessivo della cash generating unit è pari a 15,7 milioni (post svalutazioni dell'esercizio 2014) e rappresenta il 3,1% del totale delle immobilizzazioni di Gruppo (di cui 15,4 milioni di avviamenti residuali, 23,4 milioni ante svalutazione).

La predisposizione dell'impairment test è stata effettuata con l'assistenza di una primaria società di consulenza. I flussi finanziari in entrata e in uscita riflettono un tasso di crescita medio composto annuo (CAGR) dei ricavi nell'orizzonte temporale di previsione esplicita pari al 12,8%. È prevista una progressiva diversificazione geografica attraverso il consolidamento della posizione in Cina e in Francia ed uno spostamento del mix di prodotti verso il digitale e l'eCommerce, in considerazione anche della sofferenza dei canali tradizionali di vendita (edicola ed abbonamenti). La marginalità è prevista in crescita a partire dal 2015 per effetto della revisione della struttura dei costi della divisione italiana e della creazione di un unico polo di produzione di contenuti sia on-line sia off-line. Il contributo dell'Italia alla marginalità complessiva è previsto in diminuzione, mentre la Cina presenta una crescita in linea con la strategia di rafforzamento della presenza in tale mercato.

Le restanti cash generating unit che hanno superato l'impairment test avendo valori contabili inferiori ai valori di recupero emersi dagli impairment test effettuati, rappresentano il 7,3% del valore complessivo delle immobilizzazioni immateriali di RCS e sono pari a 37,3 milioni, di cui 25,3 milioni per avviamenti e immobilizzazioni immateriali a vita indefinita.

Di seguito si elencano le principali assunzioni per singola cash generating unit relative allo sviluppo delle previsioni esplicite dei flussi di cassa attesi utilizzati alla base del test di impairment ai fini della valutazione del valore recuperabile :

  • Direct (9 milioni di avviamento): la previsione esplicita dei flussi di cassa si basa sullo sviluppo di nuove soluzioni digitali e di offerte integrate ai grandi clienti pubblicitari anche per effetto di una sempre più intensa collaborazione con l'area Pubblicità. Il CAGR medio annuo previsto è pari al 13,6% per l'orizzonte esplicito. Lo sviluppo, realizzato tramite l'arricchimento dei servizi di Branded Content e del List Broking, sarà reso possibile sia dal rafforzamento della struttura commerciale e di marketing sia dall'ampliamento del database unico RCS, grazie alle attività di Customer Relationship Management.
  • Education (8,6 milioni di avviamento): le proiezioni del periodo di previsione esplicita sono state elaborate sulla base dell'ipotesi che Education mantenga sostanzialmente costanti i ricavi (CAGR +0,6% per il periodo di previsione esplicita), nonostante il mercato di riferimento sia atteso in calo, grazie al vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti nell'offerta digitale. Inoltre, ai ricavi derivanti da libri adottati, si aggiungono ricavi provenienti da servizi/prodotti addizionali e l'incremento dei prodotti distribuiti di

editori terzi. Si prevede un lieve incremento di marginalità. La predisposizione dell'impairment test è stata effettuata con l'assistenza di una primaria società di consulenza.

  • RCS Produzioni Padova (2,4 milioni di avviamento): presenta nel periodo di previsione esplicita un andamento dei ricavi in leggero calo (CAGR -0,5% annuo per il periodo di previsione esplicita), dovuto alla contrazione della componente variabile legata ai consumi e in linea con le previsioni di contenimento delle copie. L'incidenza dei costi recepisce unicamente gli incrementi derivanti dalle rivalutazioni effettuate in base alle indicazione Istat.
  • Polis Medialink (2,4 milioni di avviamento): la previsione esplicita dei flussi di cassa si basa sullo sviluppo dell'attività di Youreporter.it. In particolare per effetto della maggiore sinergia con il sito Corriere.it si prevede una crescita degli streaming e delle pagine viste medie con conseguente incremento dei ricavi pubblicitari (CAGR +19,8 % per il periodo di previsione esplicita). A questo si aggiunge lo sviluppo della nuova iniziativa Youreportersport.it, in sinergia con il sito Gazzetta.it, per raccogliere video dagli utenti di contenuto sportivo.
  • Editoriale del Mezzogiorno (2,1 milioni di avviamento): presenta nel periodo di previsione esplicita un andamento dei ricavi in leggero calo (CAGR - 0,3% annuo per il periodo di previsione esplicita) per effetto della prevista contrazione delle diffusioni dell'edizione regionale. Si prevede un recupero di redditività tramite interventi sui costi in coerenza con la dinamica dei ricavi.
  • Hotelyo (0,5 milioni di avviamento): la previsione esplicita dei flussi di cassa si basa sull'incremento a doppia cifra delle vendite registrato nel mondo dell'eCommerce in Italia (fonte eCommerce Forum 2014) di cui il turismo rappresenta circa il 40%. Il CAGR medio annuo, per l'orizzonte esplicito, presenta una crescita importante, realizzata principalmente attraverso lo sviluppo delle offerte di viaggi on-line nelle modalità flash sales, vendita a catalogo e viaggi "taylor made". Questa crescita è supportata dall'incremento del database degli utenti attivi, garantito sia dagli apporti dei soci sia dagli acquisti di liste da terzi.
  • Marsilio (0,3 milioni di avviamento): le ipotesi di crescita dei ricavi sono determinate dalla pubblicazione delle novità dei più affermati autori del filone Giallo Svezia, ma anche dal lancio di nuovi giallisti italiani e a cui si aggiungono altre attività di sviluppo. La predisposizione dell'impairment test è stata effettuata con l'assistenza di una primaria società di consulenza.

Di seguito si riepiloga per ciascun impairment test, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore contabile e il WACC e il "g" in presenza dei quali il valore recuperabile delle cash generating unit risulterebbe sostanzialmente uguale ai rispettivi valori contabili.

Eccedenza "g" rate Wacc (1)
Media Italia RCS Produzioni Padova 32,2 0% n.s.
Ed. del Mezzogiorno 0,6 0% 9,9%
Polis Medialink 0,5 0% 8,7%
Hotelyo 2,2 0% n.s.
Libri Education 31,9 0% 13,5%
Marsilio 2,9 0% 10,4%
Funzioni Corporate e Altre Attività Direct 15,6 0% 18,4%
Eccedenza "g" rate (1) Wacc
Media Italia RCS Produzioni Padova 32,2 n.s. 7,38%
Ed. del Mezzogiorno 0,6 -3,4% 7,38%
Polis Medialink 0,5 -1,6% 7,38%
Hotelyo 2,2 n.s. 7,38%
Libri Education 31,9 -8,6% 7,38%
Marsilio 2,9 -4,1% 7,38%
Funzioni Corporate e Altre Attività Direct 15,6 -18,5% 7,38%

(1) n.s. evidenzia che anche in presenza di WACC e "g" estremamente prudenziali le cash generating unit presentano eccedenze positive

Così come suggerito dall' ESMA che ha pubblicato, in data 28 ottobre 2014, il Public Statement "European common enforcement priorities for 2014 financial statements" è stata effettuata per le cash generating unit elencate nella tabella sopra riportata che hanno superato il test di impairment l'analisi sulla sensitività del risultato del test a variazioni dell'EBITDA, essendo tale variabile una Key assumptions. In presenza di una riduzione del 10% dell'EBITDA per il periodo esplicito e per l'orizzonte temporale infinito, l'analisi di sensitivity non ha evidenziato impairment.

35. Partecipazioni in società collegate e joint venture

La voce Partecipazioni in società collegate e joint venture al 31 dicembre 2014 ammonta complessivamente a 48,5 milioni (114,4 milioni al 31 dicembre 2013). Si allega alle presenti note l'elenco delle partecipazioni.

La movimentazione dell'esercizio è la seguente:

Note Partecipazioni
in joint ventures
Partecipazioni
in società
collegate
Totale
Saldi al 31/12/2013 31,3 83,1 114,4
Rivalutazioni 26 0,2 1,1 1,3
Svalutazioni 26 (0,4) (2,3) (2,7)
Acquisizioni/ copertura perdite 0,2 0,2
Cessioni/rimborsi (0,1) (4,5) (4,6)
Dividendi distribuiti (0,3) (0,3)
Variazione area di consolidamento (2,1) (0,3) (2,4)
Riclassifica ad Attività destinate alla dismissione (27,2) (31,9) (59,1)
Altri movimenti 0,1 1,6 1,7
Saldi al 31/12/2014 1,8 46,7 48,5

Al 31 dicembre 2014 le partecipazioni in joint ventures pari a 1,8 milioni (31,3 milioni al 31 dicembre 2013), sono valutate con il metodo del patrimonio netto e includono le partecipazioni in m-dis Ditribuzione Media S.p.A.e in Edigita S.r.l.. Rispetto al 31 dicembre 2013 la voce riflette principalmente una diminuzione pari a 27,2 milioni originata dalla riclassifica alla voce "Attività destinate alla dismissione" del valore delle partecipate RCS International Advertising BV e IGP Decaux S.p.A., quest'ultima effettuata a seguito dell'accettazione di un'offerta vincolante di vendita del 34,5% del capitale sociale di IGP Decaux S.p.A., detenuta tramite la propria controllata RCS International Advertising BV.

Concorrono alla flessione il consolidamento integrale della partecipata Editoriale del Mezzogiorno S.r.l. in seguito all'acquisto del restante 39,95% del capitale sociale con contestuale scioglimento dei patti parasociali precedentemente vigenti, ed Adelphi S.p.A. a seguito della modifica dei patti parasociali. L'importo netto delle rivalutazioni e delle svalutazioni, attuate in applicazione del metodo di valutazione a patrimonio netto, comporta un effetto negativo complessivo pari a 0,2 milioni. La cessione pari a 0,1 milioni si riferisce alla partecipata RL Libri.

Al 31 dicembre 2014 le partecipazioni in imprese collegate ammontano a 46,7 milioni (83,1 milioni al 31 dicembre 2013), sono valutate con il metodo del patrimonio netto e includono principalmente la partecipazione in Corporacion Bermont. Il valore presenta una flessione generata principalmente dalla riclassifica del valore della partecipata Gruppo Finelco S.p.A. tra le Attività destinate alla dismissione a seguito delle trattative in corso per la cessione del 44,45% del capitale della società.

Concorrono inoltre alla diminuzione della voce il rimborso di capitale relativo alla partecipata Corporacion Bermont (4,5 milioni), le svalutazioni pari a 2,3 milioni riguardanti principalmente l'area Media Spagna (0,9 milioni) e la partecipata Inim due (0,9 milioni), la distribuzione di dividendi per 0,3 milioni e il consolidamento integrale di Rizzoli Sfera International Convention & Exibition (Beijing) a seguito della modifica dei patti parasociali (0,3 milioni). Inoltre a parziale compensazione del decremento si evidenziano le rivalutazioni delle partecipate pari a 1,1 milioni prevalentemente attribuite all'area Media Spagna e gli incrementi per nuove acquisizioni e coperture perdite complessivamente pari a 0,2 milioni.

Qui di seguito si riportano i dati al 31 dicembre 2014 relativi alle joint venture e alle collegate:

Totale
Attività
Correnti
Totale Attività
Immobilizzate
Totale
Passività
Correnti
Totale
Passività Non
Correnti
Totale
Patrimonio
Netto
Joint Venture (1) 132,9 7,2 127,5 3,6 9,1
Societa Collegate (1) 132,6 118,1 99,4 14,9 136,4
Totale
Ricavi
Costi
Operativi
Risultato
attività
destinate a
continuare
Risultato
attività
destinate alla
dismissione e
dismesse
Risultato
del periodo
Altre
componenti del
conto
economico
complessivo
Totale conto
economico
complessivo
Joint Venture (1) 372,7 (369,5) 1,1 0,0 1,1 (0,2) 0,9
Societa Collegate (1) 194,9 (176,8) 3,8 0,0 2,7 (0,0) 2,7

(1) Dati tratti da bilanci in corso di approvazione.

36. Attività finanziarie disponibili per la vendita

Valore contabile Fair value Variazione Variazione
31/12/14 31/12/13 31/12/14 31/12/13 valore contabile valore equo
Istituto Europeo di Oncologia 3,6 3,6 3,6 3,6 0,0 0,0
Eurogravure 0,0 1,5 0,0 1,5 (1,5) (1,5)
Ansa 0,2 0,2 0,2 0,2 0,0 0,0
H-Farm Ventures 0,2 - 0,2 - 0,2 0,2
Digital Magics 0,2 0,2 0,2 0,2 0,0 0,0
Mode et Finance 0,1 0,1 0,1 0,1 0,0 0,0
Altre minori 0,3 0,3 0,3 0,3 0,0 0,0
Totale 4,6 5,9 4,6 5,9 (1,3) (1,3)

I titoli e le partecipazioni che non sono né di controllo, né di collegamento, né di trading sono definiti come attività finanziarie disponibili per la vendita (Available for Sale) e al 31 dicembre 2014 risultano pari a 4,6 milioni. Tali attività sono valutate al valore di mercato (fair value). Le partecipate per le quali non è disponibile il fair value, sono iscritte al costo eventualmente svalutato per le perdite di valore.

Il decremento rispetto ai valori del 31 dicembre 2013, pari a 1,3 milioni, è principalmente dovuto alla cessione della partecipazione in Eurogravure da parte della Capogruppo (-1,5 milioni) solo in parte compensato dall'incremento a seguito della conversione del prestito obbligazionario detenuto in azioni della società H-Farm Ventures per complessivi 0,2 milioni.

37. Attività e passività finanziarie per strumenti derivati

Nella voce sono inclusi gli strumenti finanziari derivati. Tali operazioni vengono iscritte a fair value come attività o passività finanziarie.

Di seguito si riportano le principali tipologie evidenziando le finalità di copertura o di negoziazione, per cui sono stati sottoscritti i contratti derivati.

Note 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
Attività Passività Attività Passività
Interest Rate Cap per copertura flussi di cassa
Interest Rate Swap per copertura flussi di cassa (16,5) (15,6)
Non correnti - (16,5) - (15,6)
Interest Rate Swap per copertura flussi di cassa (1,5)
Forward Foreign Exchange Contract di negoziazione
Correnti - - - (1,5)
Totale 1
4
- (16,5) - (17,1)

Di seguito si riportano le scadenze dei derivati di tasso:

Descrizione Valore nozionale in
essere
Parametro Tasso >0<6M >6M<1Y >1<2Y >2<5Y >5Y
CAP
IRS
17,8
262,5
Euribor
3M-1Y
Euribor
3M
4,5%-5%
2,561%
(6,9) (5,9) (5,0)
(93,7)
(168,8)
Totale 280,3 (6,9) (5,9) (98,8) (168,8)

L'ammontare nozionale degli Interest Rate Swap e degli Interest Rate Cap al 31 dicembre 2014 è pari a 280,3 milioni (al 31 dicembre 2013 era pari a 467,9 milioni).

Nel corso del 2014, oltre alla riduzione legata al naturale decrescere dei derivati amortizing, si sono estinte coperture Interest Rate Cap per importo nozionale pari a 100 milioni.

Il tasso fisso contrattuale degli Interest Rate Swap è il 2.561% ed i tassi limite degli Interest Rate Cap sono compresi tra il 4,5% ed il 5%; il parametro di riferimento del tasso variabile è pari all'Euribor a tre mesi e ad 1 anno.

In particolare, i contratti stipulati da RCS MediaGroup sono pari a 277,3 milioni di cui Interest Rate Swap per 262,5 milioni, a copertura dell'esposizione al rischio di tasso del debito a medio lungo termine, principalmente rappresentato dalle linee A e B del nuovo finanziamento stipulato nel 2013 e Interest rate CAP pari a 14,8 milioni, destinati alla copertura dell'esposizione del rischio tasso di interesse del debito in leasing relativo all'investimento industriale del progetto full color con piano di rimborso decennale.

Ulteriori 3 milioni di Interest rate CAP sono relativi a derivati stipulati da Unidad Editorial S.A. a copertura dell'esposizione al rischio di tasso del debito a medio lungo termine.

Non sono in essere al 31 dicembre 2014 operazioni a copertura del rischio di cambio.

Gli strumenti sopraesposti, relativi alla copertura dell'esposizione del rischio tasso di interesse, sono stati negoziati con finalità di copertura. Gli strumenti derivati di copertura del rischio tasso d'interesse in coerenza con i principi contabili internazionali, sono stati sottoposti ai cosiddetti test di efficacia (prospettici e retrospettivi) per verificare l'aderenza degli stessi agli specifici requisiti richiesti dai principi contabili internazionali per le operazioni di copertura.

(Importi in milioni di Euro)

Coperture Tipologia di Rischio coperto Fair Value Importo a Patrimonio
copertura 31/12/2014 31/12/2013 Variazione Netto (1)
Copertura PFN IRS Rischio tasso interesse (16,5) (17,1) 0,6 2,4
Totale (16,5) (17,1) 0,6 2,4

(1) I valori sono espressi non considerando l'effetto fiscale

Qui di seguito si riporta la tabella con la suddivisione per valuta della posizione finanziaria netta a fine esercizio:

31/12/2014 31/12/2013
Euro (482,7) (478,5)
Dollaro Statunitense 2,0 3,9
Sterlina Inglese 0,2 0,7
Dirham Emirati Arabi 0,2 0,0
Franco Svizzero 0,0 0,0
Renminbi Cinese (2,7) (0,9)
Altre valute 0,5 0,6
Totale (482,5) (474,3)

Inoltre, in ottemperanza a quanto previsto dal principio IFRS7 si riporta nella tabella sottostante un'analisi della movimentazione della Riserva di Cash Flow Hedge negli ultimi due esercizi con indicazione separata degli importi rilevati a patrimonio netto come incremento/decremento dell'efficacia di periodo e dei valori trasferiti a conto economico a copertura dei flussi sottostanti.

(in milioni di euro)

Saldo al 31 dicembre 2012 (1) (28,7)
+ incrementi per rilevazione di nuova efficacia positiva 1,0
- decrementi per rilevazione di nuova efficacia negativa 0,0
- decrementi per storno di efficacia positiva dal P/N e imputazione di provento a C/E 0,0
+ incrementi per storno di efficacia negativa dal P/N e imputazione a costo in C/E 10,4
Liberazione riserva 0,2
Saldo al 31 dicembre 2013 (1) (17,1)
+ incrementi per rilevazione di nuova efficacia positiva 0,0
- decrementi per rilevazione di nuova efficacia negativa (6,4)
- decrementi per storno di efficacia positiva dal P/N e imputazione di provento a C/E (3,9)
+ incrementi per storno di efficacia negativa dal P/N e imputazione a costo in C/E 12,7
Saldo al 31 dicembre 2014 (1) (14,7)

(1)La riserva di Cash flow hedge dettagliata nella tabella rispetto a quanto indicato nelle variazioni di patrimonio netto consolidato, non considera gli effetti fiscali.

La Riserva di Cash Flow Hedge è finalizzata alla copertura dei flussi attesi dei finanziamenti sottostanti di cui di seguito si riporta il periodo di manifestazione, coincidente con la relativa manifestazione economica.

Gli esborsi attesi rappresentano gli interessi della massa debitoria coperta, calcolati utilizzando l'ipotetica curva dei tassi coerente con la valutazione del mark to market degli strumenti di copertura. I finanziamenti sottostanti si evolvono secondo la loro naturale scadenza per quanto riguarda i contratti di leasing, mentre nel caso del nuovo finanziamento, originariamente di 600 milioni poi ridotti a circa 466 milioni al 31 dicembre 2014, secondo le scadenze contrattuali delle tre linee a medio lungo termine che lo compongono; in quest'ultimo caso si è tenuto conto dei volumi e delle scadenze analoghe ai derivati negoziati a copertura.

31 Dicembre 2014
(Importi in milioni di Euro)
Analisi manifestazione flussi sottostanti Flussi attesi 1 anno 1-2 anni 2 - 5 anni oltre i 5 anni
Rischio di tasso
Esborsi attesi per interessi a tasso variabile (euro) (27,7) (10,8) (9,3) (7,6) 0,0
Totale (27,7) (10,8) (9,3) (7,6) 0,0
31 Dicembre 2013
(Importi in milioni di Euro)
Analisi manifestazione flussi sottostanti Flussi attesi 1 anno 1-2 anni 2 - 5 anni oltre i 5 anni
Rischio di tasso
Esborsi attesi per interessi a tasso variabile (euro) (47,3) (18,5) (11,7) (17,1) 0,0
Totale (47,3) (18,5) (11,7) (17,1) 0,0

38. Crediti finanziari non correnti

La voce pari a 5,6 milioni presenta un decremento di 2 milioni rispetto l'esercizio precedente principalmente per effetto della svalutazione di un credito finanziario a lungo termine dell'area Funzioni Corporate vantato verso un polo di stampa esterno.

Il fair value dei finanziamenti a lungo termine verso terzi è stimato sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di mercato. Di seguito si riporta il confronto del valore contabile con il fair value.

Valore contabile Fair Value Variazione Variazione
31/12/2014 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2013 valore contabile Fair Value
Finanziamenti a lungo termine verso terzi 7,9 7,6 5,6 7,7 0,3 (2,1)
Fondo Svalutazione Crediti Finanziari (2,5) 0,0 (2,5) 0,0
Finanziamenti a lungo termine verso collegate 0,2 0,0 0,2 5,0 0,2 (4,8)
Totale 5,6 7,6 5,8 12,7 (2,0) (6,9)

39. Altre attività non correnti

Le Altre attività non correnti, pari a 19,3 milioni al 31 dicembre 2014, sono sostanzialmente in linea rispetto all'esercizio precedente.

Descrizione 31/12/2014 31/12/2013 Variazione
Depositi cauzionali attivi 2,5 2,5 -
Depositi bancari vincolati 1,5 1,6 (0,1)
Risconti attivi - l.t. - 0,1 (0,1)
Crediti v/erario l.t. 15,3 15,0 0,3
Totale 19,3 19,2 0,1

Le seguenti voci sono esposte nella nota 14 (come richiesto dall'IFRS7). Non vengono considerati in ambito IAS 39 i risconti e i crediti verso erario a lungo termine. Il valore contabile di queste attività riflette il fair value.

Valore contabile Variazione
Descrizione 31/12/2014 31/12/2013
Depositi cauzionali attivi 2,5 2,5 -
Depositi bancari vincolati 1,5 1,6 (0,1)
Totale 4,0 4,1 (0,1)

40. Rimanenze

Di seguito si riportano i valori delle principali classi di rimanenze con evidenza del fondo svalutazione stanziato per allineare il costo delle giacenze al valore di mercato:

Saldi lordi al
31/12/2014
Fondo
svalutazione
Saldi netti al
31/12/2014
Saldi lordi al
31/12/2013
Fondo
svalutazione
Saldi netti al
31/12/2013
Variazione
Materie prime, sussidiarie e di consumo 19,8 0,8 19,0 27,6 1,0 26,5 (7,5)
Prodotti in corso di lavorazione 5,9 0,0 5,9 6,6 0,0 6,6 (0,7)
Prodotti finiti e merci 69,0 15,1 53,9 65,4 13,2 52,3 1,6
Totale 94,7 15,9 78,8 99,6 14,2 85,4 (6,6)

La voce presenta un decremento di 6,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2013. La variazione è riconducibile alla flessione delle materie prime (7,5 milioni) e dei prodotti in corso di lavorazione (0,7 milioni) ed è in parte compensata dall'incremento delle rimanenze dei prodotti finiti (1,6 milioni).

La diminuzione delle materie prime, costituite principalmente da carta, è imputabile all'area Media Italia (5 milioni), all'area Media Spagna (1,9 milioni), all'area Libri (0,5 milioni), per effetto di una riduzione delle giacenze a seguito del calo delle tirature e per la riduzione del formato del Corriere della Sera nonché di una diversa strategia di approvvigionamento. In Media Italia la contrazione delle scorte è anche originata dalla cessione/sospensione delle attività periodiche.

Le rimanenze di prodotti in corso di lavorazione riscontrano un decremento attribuibile all'area Libri (-1,1 milioni) compensato dall'incremento di Media Italia (+0,4 milioni).

L'incremento dei prodotti finiti (1,6 milioni) è principalmente imputabile al settore Varia dell'area Libri (+1,5 milioni) per il consolidamento di Adelphi (+2 milioni) a seguito della modifica dei patti parasociali, compensato da una flessione che ha interessato delle altre società dell'area Libri.

Descrizione Materie Prime
sussidiarie e di
consumo
Prodotti in corso di
lavoraz. e semilav.
Prodotti finiti Rimanenze al
31/12/2014
Media Italia 11,3 1,4 - 12,7
Media Spagna 4,1 0,1 1,2 5,4
Libri 3,2 4,3 51,3 58,8
Pubblicità ed Eventi - - - -
Funzioni Corporate 0,5 - 1,4 1,9
Totale 19,1 5,8 53,9 78,8

Si riporta il dettaglio delle rimanenze suddiviso per settore d'attività:

Di seguito si riporta il dettaglio della voce di conto economico "variazione delle rimanenze":

Descrizione Variazioni prodotti in
corso lavorazione
Variazione prodotti
finiti
Totale Variazioni
rimanenze prodotti
finiti, semilavorati
Media Italia 0,4 - 0,4
Media Spagna - - -
Libri (1) (0,9) 1,2 0,3
Pubblicità ed Eventi - - -
Funzioni di Corporate - - -
Totale (0,5) 1,2 0,7

(1) Le variazioni delle rimanenze dell'area Libri divergono dai decrementi delle rimanenze iscritte nello stato patrimoniale, per effetto delle differenze di cambio emergenti dalla conversione dei bilanci di società estere e per la riclassifica dei costi di sviluppo dei libri adozionali.

41. Crediti commerciali

La ripartizione dei crediti per tipologia è la seguente:

Descrizione 31/12/2014 31/12/2013 Variazione
Crediti verso clienti 416,7 416,3 0,4
Fondo svalutazione (58,9) (59,4) 0,5
Crediti verso clienti netti 357,8 356,9 0,9
Crediti verso altre società del Gruppo 34,8 36,7 (1,9)
Totale 392,6 393,6 (1,0)

I "Crediti verso clienti" ed i "Crediti verso altre società del Gruppo" sono esposti al netto delle rese attese (di libri nonché di quotidiani e periodici) rispettivamente pari a 31,9 milioni e 38,5 milioni (34,7 milioni e 46,7 milioni nell'esercizio 2013). Il fondo svalutazione crediti a copertura del rischio di inesigibilità, pari a 58,9 milioni, ha subito nel corso del 2014 la seguente movimentazione:

Fondo Svalutazione Crediti 31/12/2014 31/12/2013
Saldo iniziale 59,4 55,3
Accantonamenti 8,7 19,7
Utilizzi (9,2) (10,5)
Altre variazioni 0,0 (5,1)
Totale 58,9 59,4

Il valore del Fondo Svalutazione Crediti riflette la valutazione dei crediti commerciali e presenta un decremento pari a 0,5 milioni rispetto al 2013.

Per un più ampio commento sul rischio di credito si rinvia alla nota n. 13.

I crediti commerciali ammontano a 392,6 milioni e si presentano sostanzialmente stabili rispetto lo scorso esercizio. Anche le singole aree di business non presentano apprezzabili scostamenti evidenziando a fronte dei maggiori crediti di Media Spagna (+3,3 milioni correlati agli incrementi registrati nei ricavi pubblicitari dell'ultimo trimestre) e dell'area Funzioni di Corporate ed Altre Attività (+1,8 milioni legati alle attività digitali e dei Verticali Infanzia nel mercato cinese) i decrementi registrati dai crediti dell'area Pubblicità ed Eventi (- 3,1 milioni anche in ragione del disimpegno dalle attività di concessionaria su mezzi esteri Blei), dell'area Libri (-1,4 milioni) e di Media Italia (-1,6 milioni).

"Crediti verso altre società" derivano da operazioni commerciali e si riferiscono principalmente ai rapporti intrattenuti con le joint-venture e le società collegate m-dis Distribuzione Media S.p.A. e Mach 2 Libri S.r.l..

Le seguenti voci sono esposte nella nota 14 (come richiesto dall'IFRS7). I crediti commerciali sono esposti non considerando le rese attese pari a 70,4 milioni (81,4 milioni nell'esercizio precedente). Il valore contabile di queste attività riflette il fair value.

Valore contabile Variazione
Descrizione 31/12/2014 31/12/2013
Crediti verso clienti 448,6 451,0 (2,4)
Crediti v/clienti quota a lungo termine - - -
Crediti v/impr. collegate 72,9 83,3 (10,4)
Crediti v/impr. Consociate 0,4 0,1 0,3
Fondo svalutazione crediti (58,9) (59,4) 0,5
Totale 463,0 475,0 (12,0)

42. Crediti diversi e altre attività correnti

Descrizione 31/12/2014 31/12/2013 Variazione
Anticipi ad autori 77,6 74,0 3,6
Fondo svalutazione anticipi ad autori (41,4) (37,2) (4,2)
Anticipi ad autori netti 36,2 36,8 (0,6)
Anticipi ad agenti 33,3 31,9 1,4
Fondo svalutazione anticipi ad agenti (1,3) - (1,3)
Anticipi ad agenti netti 32,0 31,9 0,1
Crediti diversi (1) 9,7 25,0 (15,3)
Fondo svalutazione crediti diversi (1) (5,3) (16,7) 11,4
Crediti diversi netti 4,4 8,3 (3,9)
Crediti per contributi stato 0,8 1,7 (0,9)
Crediti verso Erario 6,9 4,7 2,2
Risconti attivi 9,9 10,6 (0,7)
Anticipi a fornitori 3,5 6,7 (3,2)
Crediti verso dipendenti 1,5 1,9 (0,4)
Crediti verso Enti Previdenziali 3,4 1,4 2,0
Anticipi a collaboratori 0,5 0,6 (0,1)
Totale 99,1 104,6 (5,5)

(1) Si segnala lo storno del credito vantato dalla ex divisione Grandi Opere dell'area Libri (12,9 milioni ) e il relativo fondo svalutazione (12,2 milioni) contestualmente alla sopraggiunta prescrizione legale del credito

La voce crediti diversi e altre attività correnti evidenzia un decremento complessivo pari a 5,5 milioni rispetto allo scorso esercizio. La variazione è originata da minori crediti diversi netti per 3,9 milioni, riconducibile principalmente all'area Libri e in particolare alla RCS International Books B.V. (2,5 milioni) a seguito dell'incasso del prezzo pattuito per la cessione di Edition d'Art Albert Skira nonché della svalutazione di crediti diversi. Inoltre si segnalano minori anticipi a fornitori per 3,2 milioni da parte principalmente di Media Italia (1,5 milioni) e dell'area Libri (0,9 milioni), minori crediti per contributi per 0,9 milioni e infine minori anticipi ad autori al netto del fondo svalutazione riferiti all'area Libri per 0,6 milioni. La variazione è compensata da un incremento dei Crediti verso l'Erario (2,2 milioni) e verso gli Enti Previdenziali (2 milioni) da parte principalmente di Media Italia.

Le seguenti voci sono esposte nella nota 14 (come richiesto dall'IFRS7). Non vengono considerati in ambito IFRS7 i crediti verso l'erario e crediti verso enti previdenziali (complessivamente pari a 10,3 milioni), gli anticipi ad autori (36,2 milioni), i crediti per contributi statali (0,8 milioni) ed i risconti (9,9 milioni) nonché 0,6 milioni relativi a crediti diversi non compresi nell'ambito di applicazione dello IAS 39. Il valore contabile di queste attività riflette il fair value.

valore contabile
Descrizione 31/12/2014 31/12/2013
Crediti verso dipendenti 1,5 1,9 (0,4)
Crediti diversi (1) 9,1 24,4 (15,3)
Fondo svalutazione crediti diversi (1) (5,3) (16,7) 11,4
Anticipi a fornitori 3,5 6,7 (3,2)
Anticipi a collaboratori 0,5 0,6 (0,1)
Anticipi ad agenti 32,0 31,9 0,1
Totale 41,3 48,8 (7,5)

(1) Si segnala lo storno del credito vantato dalla ex divisione Grandi Opere dell'area Libri (12,9 milioni ) e il relativo fondo svalutazione (12,2 milioni) contestualmente alla sopraggiunta prescrizione legale del credito.

43. Posizione finanziaria netta

Di seguito si espone il dettaglio dell'indebitamento a valore contabile e a fair value.

Confronto valore contabile – fair value

Valore contabile Fair Value
31/12/2014 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2013
Attività finanziarie
Disponibilità liquide 13,7 10,7 13,7 10,7
Altre attività finanziarie 10,2 12,2 10,2 12,2
Crediti finanziari 1,6 3,4 1,6 3,4
Fondi d'investimento 0,0 0,0 0,0
Att. Fin. correnti e non per strumenti derivati 0,0 0,0 0,0
Titoli Held for Trading 0,0 0,2 0,2
Totale ATTIVITA' FINANZIARIE 25,5 26,5 25,5 26,5
Passività finanziarie
Debiti verso banche - finanziamenti bt (80,0) (31,2) (80,0) (31,2)
Altre passività finanziarie (1,9) (4,5) (1,9) (4,5)
Finanziamenti:
Finanziamenti a tasso fisso
Finanziamenti a tasso variabile lt (371,8) (390,1) (371,8) (389,8)
Pass. Fin. correnti e non per strumenti derivati (16,5) (17,1) (16,5) (17,1)
Indebitamento per leasing a tasso variabile (37,8) (57,9) (35,2) (53,6)
Indebitamento per leasing a tasso fisso
Totale PASSIVITA' FINANZIARIE (508,0) (500,8) (505,4) (496,2)
Totale posizione finanziaria netta (1) (482,5) (474,3) (479,9) (469,7)

(1) Indicatore della struttura finanziaria determinato quale risultante dei debiti finanziari correnti e non correnti al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti nonché delle attività finanziarie correnti e delle attività finanziarie non correnti relative agli strumenti derivati. La posizione finanziaria netta definita dalla comunicazione CONSOB DEM/6064293 del 28 luglio 2006 esclude le attività finanziarie non correnti. Le attività finanziarie non correnti relative a strumenti finanziari di RCS al 31 dicembre 2014 sono paria a zero (zero al 31 dicembre 2013) e pertanto l'indicatore finanziario di RCS coincide con la posizione finanziaria netta così come definita dalla sopra citata comunicazione Consob.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2014 è negativa per 482,5 milioni e registra un incremento di 8,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2013.

La variazione negativa registrata nel 2014 rispetto al 31 dicembre 2013, è generata essenzialmente dagli esborsi sostenuti per il processo di ristrutturazione in atto (44,3 milioni) e per nuovi investimenti tecnici. Di segno contrario, si evidenziano, l'effetto finanziario positivo, pari a 47 milioni, dell'operazione di conversione delle azioni di risparmio di categoria A e B in azioni ordinarie, l'incasso della vendita dell'edificio storico del complesso immobiliare di San Marco/via Solferino per 30 milioni e la cassa prodotta dalla gestione tipica.

Il contratto di finanziamento stipulato nell'estate del 2013, per originari 600 milioni e rinegoziato nell'agosto 2014 prevede determinati covenant finanziari (a livello di bilancio consolidato di Gruppo) per i quali si rinvia al commento riportato nel paragrafo "Integrazioni su richiesta Consob ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del D.lgs. 58/1998, del 27 maggio 2013" della presente Relazione Finanziaria Annuale. In aggiunta a tale commento si informa che la Società ad inizio del mese di marzo 2015 ha avviato con le Banche Finanziatrici interlocuzioni finalizzate a fornire alle stesse una più completa informativa in vista dell'avvicinarsi di talune scadenze contrattuali, nonché per avviare un percorso condiviso di ridefinizione, complessivamente migliorativa per la Società, dei termini e condizioni del Contratto di Finanziamento.

La seguente tabella mostra il valore contabile al 31 dicembre 2014, ripartito per scadenza, degli strumenti finanziari del Gruppo, che sono esposti al rischio del tasso di interesse.

TASSO FISSO >0m<6m >6m<1 >1<2 >2<3 >3<4 >4<5 >5 Totale
Crediti finanziari 1,1 0,4 2,3 1,2 1,1 0,2 0,4 6,8
Totale attivo 1,1 0,4 2,3 1,2 1,1 0,2 0,4 6,8
TOTALE fisso 1,1 0,4 2,3 1,2 1,1 0,2 0,4 6,8
TASSO VARIABILE >0m<6m >6m<1 >1<2 >2<3 >3<4 >4<5 >5 Totale
Finanziamenti passivi (39,6) (89,1) (50,2) (138,9) (94,8) - - (412,5)
Altre posizioni debitorie (1,9) - (0,4) - - - - (2,4)
Scoperti di CC bancario (38,8) - - - - - - (38,8)
Leasing (8,2) (7,6) (7,5) (5,0) (5,1) (4,3) - (37,8)
Totale passivo (88,5) (96,7) (58,2) (144,0) (99,9) (4,3) - (491,5)
Disponibilita' liquide 13,7 - - - - - - 13,7
Altre posizioni creditorie 10,3 - - - - - - 10,3
Totale attivo 24,0 - - - - - - 24,0
TOTALE variabile (64,5) (96,7) (58,2) (144,0) (99,9) (4,3) - (467,5)

Rischio tasso di interesse

I valori espressi nella tabella sopra esposta a differenza dei valori di Posizione Finanziaria Netta escludono il fair value degli strumenti derivati (negativo per 16,5 milioni) ed includono i crediti finanziari non correnti per la parte fruttifera di interessi (5,3 milioni).

Di seguito si evidenzia il tasso medio delle posizioni di natura finanziaria al 31 dicembre 2014.

Il costo della provvista recepisce l'effetto dell'impatto economico dei derivati di copertura.

31/12/2014 31/12/2013
Rendimento impieghi 1,69% 1,99%
Costo della provvista 4,77% 5,59%

Debiti per leasing finanziari

I contratti di leasing del Gruppo RCS riguardano principalmente impianti e rotative del settore Media Italia. Il valore attuale dei pagamenti minimi per leasing risulta essere inferiore rispetto al precedente esercizio per l'estinzione del debito relativo ai canoni maturati ed alcuni riscattati anticipatamenti.

I contratti di leasing sono stati stipulati con primarie controparti finanziarie ed hanno generalmente una durata di 10 anni ed un periodo di pre-ammortamento indicativamente pari a 2 anni. I piani di ammortamento sottostanti sono calcolati principalmente secondo il metodo "francese", ovvero con rate costanti e quota capitale crescente, a cui si aggiungeranno i conguagli di interesse legati alla variabilità del tasso.

Valore attuale dei Valore attuale dei
Pagamenti minimi per pagamenti minimi per Pagamenti minimi per pagamenti minimi per
leasing Interessi leasing leasing Interessi leasing
31/12/2014 31/12/2013
Debiti per leasing finanziari:
Esigibili entro un anno 16,4 0,5 15,9 18,3 0,9 17,4
Esigibili entro cinque anni 22,4 0,5 21,9 37,2 1,0 36,2
Esigibili oltre cinque anni 0,0 0,0 0,0 4,3 0,0 4,3
38,8 1,0 37,8 59,8 1,9 57,9

Il fair value dei debiti per leasing finanziari contratti dal Gruppo è pari a 35,2 milioni.

44. Capitale sociale

RCS MediaGroup S.p.A., in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea straordinaria dell'8 maggio 2014, ha perfezionato, in data 9 giugno 2014 l'operazione di conversione delle azioni di risparmio di Categoria A e B in azioni ordinarie. Tale operazione ha comportato, a partire dal 12 giugno 2014, una variazione nel numero delle azioni ordinarie da n. 424.913.592 e azioni di risparmio da n. 29.349.593 categoria A e n. 77.878.422 categoria B in un totale azioni ordinarie di n. 521.864.957 prive dell'indicazione del valore nominale. L'operazione meglio descritta nella nota numero 45 ha determinato un incasso pari a 47 milioni classificato nella riserva sovrapprezzo azioni.

Al 31 dicembre 2014 risultano in portafoglio n. 4.575.114 azioni ordinarie pari a un controvalore di 27,1 milioni ad un prezzo medio di carico di 5,9 euro per azione ordinaria, corrispondente allo 0,877% dell'intero Capitale Sociale.

Numero Azioni emesse Azioni ordinarie Azioni di
risparmio in
Azioni di
risparmio in
Azioni proprie Totale
in circolazione circolazione A ordinarie
circolazione cat B
risparmio
Al 31/12/2013 422.948.869 25.959.474 77.878.422 1.964.723 3.390.119 532.141.607
Conversione Azioni di risparmio
Categoria A e B in Azioni Ordinarie 94.340.974 (25.959.474) (77.878.422) 2.610.391 (3.390.119) (10.276.650)
Al 31/12/2014 517.289.843 4.575.114 521.864.957

Le principali caratteristiche delle azioni ordinarie sono costituite dalla pienezza dei diritti di voto, dal diritto di presenziare alle assemblee ordinarie e straordinarie e di partecipare alla ripartizione degli utili netti e al patrimonio netto al momento della liquidazione. I titoli sono nominativi.

Nell'esercizio 2014 e nell'esercizio 2013 non sono stati distribuiti dividendi.

45. Riserva da sovrapprezzo azioni

In data 6 giugno 2014 si è perfezionata l'operazione relativa alla conversione facoltativa delle azioni di risparmio di categoria A e delle azioni di risparmio di categoria B in azioni ordinarie RCS, in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea straordinaria dell'8 maggio 2014.

Tale operazione ha determinato:

  • la conversione di n. 17.254.581 azioni di risparmio di categoria A, pari al 58,79% del totale delle azioni della medesima categoria, in azioni ordinarie sulla base di un rapporto di conversione pari a 1 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio di categoria A, con pagamento di un conguaglio pari a Euro 0,26 per azione,
  • la conversione di n. 62.582.919 azioni di risparmio di categoria B, pari all'80,36% del totale delle azioni della medesima categoria, in azioni ordinarie sulla base di un rapporto di conversione pari a 1 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio di categoria B, con pagamento di un conguaglio pari a Euro 0,68.

Conseguentemente le n. 79.837.500 azioni ordinarie, rivenienti dall'esercizio della conversione facoltativa delle azioni di risparmio di categoria A e di categoria B, hanno determinato un conguaglio complessivo di circa 47 milioni con corrispondente incremento del Patrimonio Netto in particolare della Riserva sovrapprezzo azioni, al lordo degli oneri netti correlati alla suddetta operazione stimati in circa 1 milione.

In data 9 giugno 2014, sempre in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea straordinaria dell'8 maggio 2014, si è proceduto alla conversione obbligatoria delle restanti azioni di risparmio post conversione facoltativa, pertanto: n. 12.095.012 azioni di risparmio di categoria A, pari al 41,21% del totale delle azioni della medesima categoria (ivi incluse le n. 3.390.119 azioni di risparmio di categoria A detenute dalla Società per le quali non è stata esercitata la conversione facoltativa), sono state convertite sulla base di un rapporto di conversione pari a 0,77 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio di categoria A (senza pagamento di alcun conguaglio); e n. 15.295.503 azioni di risparmio di categoria B, pari al 19,64% del totale delle azioni della medesima categoria, sono state convertite sulla base di un rapporto di conversione pari a 0,51 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio di categoria B (senza pagamento di alcun conguaglio).

Ad esito dell'operazione di conversione obbligatoria il capitale sociale, pari a Euro 475.134.602,10, risulta suddiviso in n. 521.864.957 azioni ordinarie prive dell'indicazione del valore nominale

46. Azione proprie e "Equity Transaction"

Le azioni proprie vengono portate a riduzione del patrimonio netto della società.

Riserva per equity transaction: rappresenta il maggior valore pagato per l'acquisizione di quote di minoranza rispetto al valore contabile delle corrispondenti quote di patrimonio netto acquisite ed è classificato a detrazione del patrimonio netto del Gruppo, per complessivi 147,4 milioni (147,8 milioni al 31 dicembre 2013).

47. Riserva "da valutazione"

La riserva da valutazione comprende principalmente la riserva di conversione, utilizzata per registrare le differenze di cambio emergenti dalla traduzione in euro dei bilanci di controllate estere, nonché minori effetti rilevati direttamente a patrimonio netto a seguito della valutazione a fair value degli strumenti finanziari, con esclusione dei derivati Cash Flow Hedge comprende inoltre la rilevazione di utili e perdite attuariali nell'ambito del processo di attuarizzazione del trattamento di fine rapporto. La riserva da valutazione ammonta a 4,9 milioni.

48. Riserva di Cash Flow Hedge

La Riserva di Cash Flow Hedge presenta un saldo negativo pari a 10,7 milioni e comprende gli effetti rilevati direttamente a Patrimonio netto come desunti dalla valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati a copertura dei flussi per variazioni di tasso, nonché l'effetto fiscale pari a 4,1 milioni (4,7 milioni al 31 dicembre 2013).

49. Altre Riserve

La natura e lo scopo delle altre riserve presenti in patrimonio netto sono riassunte di seguito:

  • Altri strumenti rappresentativi del patrimonio netto: accoglie il costo del lavoro maturato in relazione ai piani di stock options emessi in passato dal Gruppo; al 31 dicembre 2014 la riserva, è pari a zero.
  • Riserva legale: la riserva legale, pari a 19,1 milioni, è alimentata dalla obbligatoria destinazione di una somma non inferiore ad un ventesimo degli utili netti annuali, fino al raggiungimento, di un importo pari ad un quinto del capitale sociale;

La riserva "perdite in formazione" della capogruppo rappresenta la quota di riduzione del capitale sociale della capogruppo approvata in sede di delibera assembleare del 30 maggio 2013 relativamente alla copertura delle perdite. Tale riserva a seguito della delibera assemblare dell'8 maggio 2014 è stata azzerata.

50. Effetto fiscale relativo alle altre componenti di conto economico complessivo consolidato

L'effetto fiscale relativo agli utili e perdite delle altre componenti di conto economico complessivo è così composto:

4° trimestre 2014
4° trimestre 2013 (1)
Progressivo al 31 Dicembre
2014
Progressivo al 31 Dicembre 2013
(1)
(Onere)/ (Onere)/ (Onere)/ (Onere)/
Altre componenti di conto economico complessivo: Valore
lordo
Beneficio
fiscale
Valore
netto
Valore
lordo
Beneficio
fiscale
Valore
netto
Valore
lordo
Beneficio
fiscale
Valore
netto
Valore
lordo
Beneficio
fiscale
Valore
netto
Riclassificabili nell'utile (perdita) d'esercizio :
Utili (perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci in valute
estere 0,8 0,0 0,8 (0,5) 0,0 (0,5) 2,4 0,0 2,4 5,2 0,0 5,2
Utili (perdite) su copertura flussi di cassa 1,9 (0,5) 1,4 1,7 (0,5) 1,2 2,4 (0,7) 1,7 11,6 (3,2) 8,4
Quote delle componenti di conto economico complessivo delle
partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
Utile (perdite) derivanti dalla valutazione a fair value delle
attività finanziarie disponibili per la vendita 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
(Perdita)/ utile attuariale su piani a benefici definiti (2,7) 0,7 (2,0) 4,5 (1,1) 3,4 (3,9) 1,0 (2,9) 2,3 (0,6) 1,7
Totale altre componenti di conto economico complessivo 0,0 0,2 0,2 5,7 (1,6) 4,1 0,9 0,3 1,2 19,1 (3,8) 15,3

(^) I dati al 31 dicembre 2013 e del quarto trimestre 2013 sono stati rivisti per riflettere gli effetti retroattivi dell'adozione dei principi contabili IFRS 10 e IFRS 11 relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal 1° gennaio 2014, come commentato nella nota n. 4.

51. Benefici relativi al personale

La voce include il valore attuariale dei benefici previsti per i dipendenti successivamente alla fine del rapporto di lavoro.

Descrizione Saldi al
31/12/2013
Accantonamenti Utilizzi Variazione Area
di
consolidamento
Riclassifiche (Utili)/perdite
attuariali
rilevate a Conto
Economico
Complessivo
Saldi al
31/12/2014
Trattamento di fine rapporto e quiescenza 51,3 2,3 (6,7) 2,6 0,5 3,7 53,7
Totale 51,3 2,3 (6,7) 2,6 0,5 3,7 53,7

Il trattamento di fine rapporto (51,4 milioni) rappresenta una forma di retribuzione del personale, a corresponsione differita, rinviata alla fine del rapporto di lavoro. Essa matura in proporzione alla durata del rapporto stesso e per l'impresa costituisce un elemento aggiuntivo del costo per acquisire il fattore lavoro.

Il trattamento di quiescenza (2,3 milioni) è un riconoscimento dovuto, previsto dal contratto dirigenti del settore Media Italia, determinato in base all'anzianità aziendale, avente come base di calcolo la retribuzione degli ultimi ventiquattro mesi. L'erogazione del fondo è rinviata alla cessazione del rapporto di lavoro.

La valutazione dei fondi è stata effettuata con l'assistenza di attuari indipendenti.

Indichiamo di seguito gli importi contabilizzati a conto economico con riferimento ai piani sopradescritti:

Esercizio 2014
Costo relativo alle
prestazioni di lavoro
(Proventi) Oneri
finanziari
Totale
correnti
Accantonamento trattamento di fine rapporto 0,4 1,5 1,9
Accantonamento trattamento di quiescienza e simili 0,3 0,1 0,4
Totale 0,7 1,6 2,3
Esercizio 2013
Costo relativo alle
prestazioni di lavoro
(Proventi) Oneri
finanziari
Totale
correnti
Accantonamento trattamento di fine rapporto 2,4 2,3 4,7
Accantonamento trattamento di quiescienza e simili 0,0 0,1 0,1
Totale 2,4 2,4 4,8

Di seguito si elencano le ipotesi attuariali utilizzate nel calcolo dalle principali società del Gruppo:

Descrizione 2014 2013
Tassi di sconto 1,5% 3,2%
Tassi attesi incremento salariale 3,0% 3,0%

Il tasso di sconto è stato determinato utilizzando il tasso iboxx corporate AA durata 10+.

52. Fondi rischi ed oneri

La movimentazione dell'esercizio è la seguente:

Descrizione Saldi al
31/12/2013
Accantona
menti
Altri
Accantona
menti costi
personale (1)
Altri
Accantona
menti (2)
Risultato
attività
dismesse
Altri
incrementi
(3)
Utilizzi Rilasci (4) Riclassifi che Altri
movimenti
(variazione
area di
consolida
mento)
Attualizza
zione
Saldi al
31/12/2014
A lungo termine:
Fondo vertenze legali 10,9 4,0 (1,6) (2,7) (2,9) 0,5 8,2
Altri fondi per rischi ed oneri 31,9 2,0 2,0 (0,5) (0,1) (16,7) 1,2 0,5 20,3
Totale a lungo termine 42,8 6,0 - - -
2,0
(2,1) (2,8) (19,6) 1,2 1,0 28,5
A breve termine:
Fondo vertenze legali 15,8 2,0 (1,8) (7,9) (1,4) 0,2 6,9
Altri fondi per rischi ed oneri 61,3 7,2 4,8 1,2 1,0 (20,7) (10,6) 3,5 0,6 48,3
Totale a breve termine 77,1 9,2 4,8 1,2 1,0 - (22,5) (18,5) 2,1 0,8 - 55,2
Totale Fondi Rischi 119,9 15,2 4,8 1,2 1,0 2,0 (24,6) (21,3) (17,5) 2,0 1,0 83,7

(1) Comprende gli accantonamenti classificati nel costo del personale

(2) Comprende gli accantonamenti classificati nelle imposte sul reddito

(3) Comprende l'incremento del terreno per bonifiche ambientali

(4) Comprende i recuperi ordinari per 11,8 milioni, non ricorrenti su personale per 9,2 milioni, fiscali per 0,3 milioni

La voce "Altri fondi per rischi ed oneri", ammonta complessivamente a 68,6 milioni. Le principali componenti di questa voce sono :

  • Fondi relativi al personale per la maggior parte riconducibili agli oneri per l'uscita di personale e alla risoluzione di rapporti di lavoro subordinato per 39,2 milioni;
  • Fondi rischi attribuibili ai settori Media Italia, Media Spagna, Libri, Pubblicità ed Eventi e Funzioni Corporate per complessivi 24,8 milioni;
  • Indennità di clientela da corrispondere ad agenti al termine del rapporto di collaborazione per 4,6 milioni;

Gli accantonamenti riguardanti gli "altri fondi per rischi ed oneri" complessivamente pari a 16,2 milioni, sono classificati per 9,2 milioni negli accantonamenti per rischi, per 4,8 milioni nel costo del lavoro per effetto della maggiore visibilità in merito al processo di ristrutturazione in atto, per 1,2 milioni nelle imposte, per 1 milione nel risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse.

Gli accantonamenti per rischi si riferiscono per 3,7 milioni all'uscita anticipata dal comparto immobiliare di via San Marco (onere non ricorrente), per 1,6 milioni al disimpegno da attività no-core della controllata RCS Libri S.p.A. (onere non ricorrente), per complessivi 2,1 milioni relativi all'accentramento delle sedi e agli interventi di bonifica correlati all'allagamento della sede di via Rizzoli, nonché a RCS Sport S.p.A. per le vertenze legali in corso commentate nel paragrafo "Altre Informazioni" e all'area Media Spagna (oneri non ricorrenti). Concorrono accantonamenti per 0,8 milioni inerenti le indennità di clientela da corrispondere agli agenti, per 1

milioni relativi a rischi di natura diversa principalmente attribuibili all'area Media Spagna, all'area Media Italia e alle Funzioni Corporate.

I rilasci sono pari a 10,7 milioni e si riferiscono per 9,3 milioni a rilasci di accantonamenti, classificati come proventi non ricorrenti nel costo del lavoro derivanti dall'adeguamento della stima del fondo a suo tempo stanziato per il processo di ristrutturazione dell'area verticali di Media Italia, dell'area Pubblicità e delle Funzioni di Corporate per effetto della maggiore visibilità in merito al processo di ristrutturazione in atto, nonché per circa 1 milione a recuperi di indennità di clientela da corrispondere ad agenti dell'area Pubblicità e per circa 0,4 milioni a recuperi ordinari del fondo rischi.

Gli utilizzi sono pari a 21,2 milioni e si riferiscono per 15,4 milioni agli oneri relativi all'uscita del personale principalmente di Media Italia, per 4,5 milioni ad utilizzi afferenti principalmente Media Spagna e l'area Libri e per un milione all'utilizzo di indennità di clientela.

Il fondo vertenze legali al 31 dicembre 2014 ammonta a 15,1 milioni e ha recepito accantonamenti per 6 milioni (di cui 0,4 di oneri non ricorrenti) attribuibili in particolare all'area Media Italia (4,4 milioni), all'area Libri (0,5 milioni), all'area Media Spagna (0,4 milioni), all'area Pubblicità ed Eventi (0,4 milioni) e alle Funzioni Corporate (0,3 milioni) e sono principalmente relativi a controversie in essere con terzi. Gli utilizzi, pari a complessivi 3,4 milioni, sono attribuibili principalmente a Media Italia (2,4 milioni), a Media Spagna (0,3 milioni) e alla Funzioni Corporate (0,3milioni). I rilasci, relativi a vertenze legali terminate con esito positivo, sono pari a 10,6 milioni e si riferiscono prevalentemente all'area Media Italia (5,8 milioni), a Funzioni Corporate (1,8 milioni), all'area Libri (1,6 milioni), a Pubblicità ed Eventi (1,1 milioni), a Media Spagna (0,3 milioni).

Il fondo per vertenze legali è relativo a probabili oneri derivanti da controversie in essere con terzi e agli oneri legali relativi. In particolare al 31 dicembre 2014 oltre il 60% delle cause riguardano cause civili e circa il 15% querele riconducibili all'attività delle redazioni.

In conformità a quanto disposto dai principi contabili internazionali la quota a lungo termine dei fondi rischi è stata sottoposta ad attualizzazione per tener conto della componente finanziaria implicitamente inclusa, utilizzando un tasso pari a circa lo 0,3% per il fondo rischi specifici e a circa lo 0,5% per il fondo vertenze legali.

Con riferimento alla causa instaurata in data 25 settembre 2009 dal Dott. Angelo Rizzoli nei confronti di RCS MediaGroup S.p.A. (quale asserito avente causa per scissione di Gemina S.p.A.), Intesa San Paolo S.p.A (quale successore di Banco Ambrosiano e de La Centrale Finanziaria S.p.A.), Mittel S.p.A., Giovanni Arvedi e Edison S.p.A. (quale successore di Iniziative Me.Ta. S.p.A.) si segnala quanto segue:

  • l'attore aveva chiesto la condanna dei convenuti a restituzioni, a risarcimenti o a indennizzi, che aveva quantificato in una somma compresa fra 650.000.000,00 o 724.015.000,00 euro, oltre al risarcimento dell'ulteriore danno; in particolare il dott. Rizzoli aveva invocato la pretesa nullità dei contratti con i quali la cordata costituita da Gemina S.p.A., Iniziativa Me. Ta. S.p.A., il cav. Giovanni Arvedi e la Mittel S.p.A. avevano acquistato i diritti di opzione prima e le azioni poi, della Rizzoli Editore S.p.A. in parte dallo stesso Angelo Rizzoli e dalla Finriz (riconducibile sempre a Rizzoli) e in parte da La Centrale Finanziaria S.p.A., negli anni 1984, 1985 e 1986.

  • tutti i convenuti, oltre alla società Gemina chiamata in causa da RCS MediaGroup S.p.A., si erano costituiti in giudizio e, nel giugno 2011, la causa era stata trattenuta in decisione. Con sentenza del 12 gennaio 2012 il Tribunale di Milano ha (i) rigettato tutte le domande promosse da Angelo Rizzoli nei confronti dei convenuti; (ii) condannato l'attore a rifondere le spese processuali a ciascun convenuto, quantificando quelle in favore di RCS in euro 10.384,00 per diritti ed euro 1.290.000 per onorari; (iii) condannato Angelo Rizzoli a pagare a ciascuno dei convenuti euro 1.300.000,00 per lite temeraria. In data 17 febbraio 2012 è stato notificato l'atto di appello di Angelo Rizzoli nei confronti di tutte le parti convenute in primo grado.

In particolare con tale atto l'appellante, previa sospensione dell'efficacia esecutiva e dell'esecuzione della sentenza appellata, ha riproposto le domande già formulate in primo grado e, in via subordinata, ha chiesto di annullare la condanna del tribunale di primo grado per lite temeraria e di compensare le spese di lite. All'esito della prima udienza, tenutasi il 14 giugno 2012, il Collegio ha (i) sospeso la sentenza di primo grado limitatamente alle statuizioni relative al pagamento di € 1.300.000,00 per lite temeraria; (ii) respinto l'istanza, proposta da Angelo Rizzoli, di sospensione della provvisoria esecuzione della sentenza con riferimento alle spese processuali; (iii) rinviato la causa all'udienza del 21 ottobre 2014 per la precisazione delle conclusioni. In data 25 novembre 2013 sono iniziate le operazioni peritali, tutt'ora in corso, sui beni oggetto di pignoramento. Si segnala che il data 12 dicembre 2013 il Sig. Rizzoli è deceduto.

All'udienza del 21 ottobre 2014 è stato dichiarato il decesso del Sig. Rizzoli e la Corte d'Appello ha dichiarato l'interruzione del processo. Successivamente a fine gennaio 2015, gli eredi hanno riassunto la causa; all'udienza del 3 marzo 2015 la causa è stata rinviata per la precisazione delle conclusioni al 6 ottobre p.v.

Si segnala che in data 27 novembre 2012 il Tribunal Supremo (ossia il giudice civile di ultima istanza in Spagna) ha emanato una sentenza avente ad oggetto l'annullamento della precedente assegnazione di un multiplex a copertura nazionale a talune società licenziatarie, tra cui la stessa VEO Television S.A.. In data 22 marzo 2013 il Consiglio dei Ministri Spagnolo ha adottato un provvedimento in esecuzione di suddetta sentenza e la segreteria di Stato delle Telecomunicazioni, dipendente dal Ministero dell'Industria, ha indicato il 6 di maggio 2014 come data massima entro la quale cessare le trasmissioni. In conseguenza di questa comunicazione VEO Television S.A. ha cessato la trasmissione di due dei quattro canali che le erano stati precedentemente assegnati a completamento del multiplex.

Il 31 marzo 2014 VEO Television S.A. ha presentato ricorso al Tribunale Costituzionale sollecitando la sospensione cautelare dell'esecuzione della sentenza. Nel mese di dicembre il Tribunale Costituzionale ha rigettato il ricorso.

Il 19 settembre del 2014 é stato approvato il nuovo Piano Tecnico Nazionale della Televisione Digitale Terrestre (TDT). Tale piano prevede una riassegnazione del multiplo digitale tra gli attuali operatori e comprende la convocazione di un concorso pubblico per l'aggiudicazione dei nuovi canali della TDT. Il numero di canali in concorso, le caratteristiche e la data in cui verrà celebrato il concorso stesso non sono stati ancora definiti.

Inoltre data 24 novembre 2014 è stato notificato a VEO Television S.A. un ulteriore ricorso presentato dalla società M&M Infonet Associated Sl. contro l'accordo del Consiglio dei Ministri dell'11 giugno 2010 con il quale si trasforma in licenza la concessione relativa al secondo canale televisivo dei rimanenti due canali che attualmente trasmettono. VEO Television S.A. ha risposto sollecitando la inammissibilità o il rigetto del ricorso stesso.

Il 18 dicembre 2014 il Gruppo Unidad Editorial ha citato in giudizio la Pubblica Amministrazione per responsabilitá patrimoniale per i danni causati come conseguenza della cessazione delle trasmissioni dei due canali televisivi.

53. Altre passività non correnti

La voce pari a 3,3 milioni risulta in incremento di 0,2 milioni rispetto all'esercizio precedente.

La componente delle altre passività non correnti avente natura finanziaria è pari a 1,3 milioni, come riportato nella nota n. 14. In applicazione a quanto richiesto dall' IFRS7 non sono considerati i debiti per opzioni put e l'acquisto di partecipazioni pari a 1,2 milioni nonché debiti verso enti previdenziali per 0,8 milioni.

Descrizione Note 31/12/2014 31/12/2013 Variazione
Debiti verso fornitori 289,6 253,1 36,5
Debiti verso autori 20,5 19,4 1,1
Debiti verso agenti 43,6 44,1 (0,5)
Debiti verso collaboratori 12,4 13,5 (1,1)
Debiti verso società collegate 15,8 25,1 (9,3)
Debiti verso società consociate 0,3 2,9 (2,6)
Anticipi da abbonati 11,1 13,1 (2,0)
Anticipi da clienti 1,9 1,9 -
Totale 14 395,2 373,1 22,1

54. Debiti commerciali

I debiti commerciali rispetto al 31 dicembre 2014 si incrementano di 22,1 milioni. All'incremento hanno contribuito pressoché tutte le aree del Gruppo, principalmente si segnala l'aumento dei debiti commerciali dell'area Pubblicità ed Eventi (+11,1 milioni) di Media Italia (+8,4 milioni) e delle Funzioni di Corporate (+3,4 milioni). In controtendenza si rileva il decremento dell'area Media Spagna pari a 2,7 milioni. L'incremento è imputabile principalmente alla voce debiti verso fornitori (+36,5 milioni); tale incremento è riferibile principalmente all'area Pubblicità ed Eventi (13,2 milioni), in parte dovuto alla sottoscrizione di nuovi contratti per la raccolta pubblicitaria con l'Editrice La Stampa, con Poligrafici Editoriale S.p.A. e con alcuni importanti editori del sud Italia nonché all'area Media Italia (12,8 milioni) anche per gli effetti dell'acquisizione del ramo d'azienda del polo di stampa di Padova e per lo sviluppo del nuovo progetto editoriale dell'area attività televisive.

I "Debiti verso società collegate" si decrementano di 9,3 milioni rispetto l'esercizio 2013 e includono rapporti di natura commerciale prevalentemente riferibili alle collegate m-dis Distribuzione Media S.p.A. e Fabripress S.a.u.. La flessione rispetto al 31 dicembre 2013 è generata prevalentemente dai minori debiti relativi alla collegata Fabripress S.a.u. nonché al consolidamento integrale della società Editoriale del Mezzogiorno S.r.l..

Il valore contabile dei debiti commerciali iscritti in bilancio riflette il fair value, anche ai sensi dell'applicazione dell'IFRS 7.

55. Debiti diversi e altre passività correnti

Descrizione 31/12/2014 31/12/2013 Variazione
Debiti verso dipendenti 51,7 62,1 (10,4)
Debiti verso l'erario 14,2 16,1 (1,9)
Debiti verso enti previdenziali 17,0 15,7 1,3
Risconti passivi 18,0 15,6 2,4
Debiti diversi 24,6 19,8 4,8
Cauzioni passive 0,7 0,5 0,2
Totale 126,2 129,8 (3,6)

Il decremento della voce rispetto all'esercizio precedente ammonta a complessivi 3,6 milioni. La variazione è originata da una flessione dei debiti verso i dipendenti per 10,4 milioni per effetto principalmente della prosecuzione nel processo di ristrutturazione di Media Spagna (7,4 milioni). In controtendenza si segnala l'incremento dei debiti diversi riferibili principalmente alle Funzioni Corporate, per l'iscrizione del debito relativo al contenzioso sorto con il comune di Milano a seguito del cambio d'uso dell'immobile di Solferino, nonchè per l'incremento dei risconti passivi dell'area Media Spagna (2,6 milioni).

Il valore contabile di tali debiti è rappresentativo del loro fair value.

Si segnala che i debiti per ferie maturate non godute dei giornalisti, per i quali il tempo di utilizzo previsto è a lungo termine, sono stati attualizzati applicando un tasso pari all'1,9%.

Le seguenti voci sono esposte nella nota 14 (come richiesto dall'IFRS7). Il valore contabile di tali passività riflette il fair value.

Valore contabile
Descrizione 31/12/2014 31/12/2013 Variazione
Debiti verso dipendenti 30,5 40,4 (9,9)
Debiti diversi 15,6 10,6 5,0
Cauzioni passive 0,7 0,5 0,2
Totale 46,8 51,5 (4,7)

Non vengono considerati i debiti verso l'erario ed i debiti verso enti previdenziali (31,2 milioni). Il valore dei debiti verso dipendenti differisce da quanto esposto in bilancio, in quanto non comprende il debito per ferie maturate e non godute, pari a 21,2 milioni, che ai fini dell'IFRS 7 non deve essere considerato, così come i risconti (18 milioni). I debiti diversi ai fini dell'IFRS 7 non comprendono i debiti per opzioni put concesse ai soci di minoranza di Marsilio Editori (9 milioni).

56. Plusvalenze (minusvalenze) e altre poste non monetarie espresse nel rendiconto finanziario

Si dettaglia di seguito la composizione della voce di rettifica dei flussi di cassa della gestione operativa, inclusa nel rendiconto finanziario:

nel rendiconto finanziario:
Descrizione Note 31/12/2014 31/12/2013
(Utili) perdite di partecipazioni rilevate col metodo del patrimonio netto 2
6
1,4 2,5
Altri (proventi) e oneri da attività finanziarie 2
5
2,3 (0,7)
Altri proventi ed oneri non monetari (21,7) (8,9)
(Plusvalenza) minusvalenza cessione immobilizzazioni materiali (0,5) (0,1)
Totale (18,5) (7,2)

Per il dettaglio del risultato delle partecipazioni rilevate con il metodo del patrimonio netto, si rimanda alla nota n. 26. Gli altri oneri e proventi non monetari si riferiscono principalmente ai recuperi dei fondi rischi ed oneri.

57. Incremento (decremento) dei benefici relativi al personale e fondi per rischi ed oneri evidenziato nel rendiconto finanziario

Il decremento complessivo della voce, rappresentato nel rendiconto finanziario, non include l'effetto dell'attualizzazione depurato anche nella voce relativa al saldo netto della gestione finanziaria. La voce non considera inoltre la riclassifica relativa al riconoscimento del debito verso dipendenti e i recuperi ordinari (si veda la nota n. 52).

Acc.to
bonifica
Variazione
area e
Note 31/12/2013 31/12/2014 Recuperi Attualizzazioni ambientale riclassifiche Variazione
Benefici relativi al personale 51 51,3 53,7 - (5,3) - (3,1) (6,0)
Fondi rischi ed oneri 52 119,9 83,7 21,3 (1,0) (2,0) 14,5 (3,4)
Totale 171,2 137,4 21,3 (6,3) (2,0) 11,4 (9,4)

58. Variazione del capitale circolante evidenziata nel rendiconto finanziario

Descrizione 31/12/2014 31/12/2013
Variazione capitale circolante 34,3 (77,3)
Rettifiche investimenti per uscite di cassa (14,2) -
Riclassifica fondi (17,0) (2,1)
Variazione area di consolidamento 6,7 15,7
Variazione debiti netti per imposte sul reddito (3,5) (5,7)
Pagamento opzioni di acquisto 0,6
Rettifica per variazioni non monetarie (9,4) 3,7
Totale (2,5) (65,7)

Tale voce è stata rettificata per escludere le movimentazioni non attribuibili alla gestione operativa derivanti in particolare dalla rettifica dei debiti verso fornitori per investimenti tecnici non regolati per cassa nell'esercizio in esame.

59. Investimenti in partecipazioni espressi nel rendiconto finanziario

Gli investimenti, effettuati per 6,1 milioni, si riferiscono per 2,3 milioni all'acquisizione del 100% del capitale sociale di Polis Medialink S.r.l., per 1,7 milioni all'acquisto del 39,95% del capitale di Editoriale del Mezzogiorno S.r.l. (1,9 milioni il corrispettivo trasferito e 0,2 milioni la disponibilità netta positiva acquisita), per 1,8 milioni alla liquidità netta negativa acquisita per effetto principalmente del consolidamento di Rizzoli Sfera International Advertising (Beijing) Co. Ltd e Rizzoli Sfera International Convention & Exhibition (Beijing), per 0,2 milioni all'acquisizione dello 0,68% della società H-FARM Ventures S.pA. e per 0,1 milioni al versamento di capitale in Gold 5 S.r.l, società di nuova costituzione partecipata da RCS MediaGroup al 20%.

60. Investimenti in immobilizzazioni espressi nel rendiconto finanziario

Si riferiscono agli investimenti effettuati nell'esercizio 2014 (68,5 milioni) escludendo gli acquisti che non hanno comportato variazioni nei flussi di cassa, nonché gli avviamenti già inclusi nell'esborso per partecipazioni e incrementati dagli investimenti effettuati nell'esercizio precedente e pagati nell'esercizio in esame. La riclassifica si riferisce ai costi per bonifiche ambientali sul terreno di via Cefalù, portati ad incremento del cespite ed accantonati nella voce Fondi rischi. Di seguito si fornisce una riconciliazione tra gli investimenti inclusi nel rendiconto finanziario e gli investimenti rilevati nello stato patrimoniale al 31 dicembre 2014:

2014:
Note 31/12/2014 31/12/2013
Investimenti in immobilizzazioni materiali 3
2
(16,6) (5,4)
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 3
4
(49,3) (35,6)
Totale (65,9) (41,0)
Rettifiche investimenti per uscite di cassa (7,0) (17,4)
Riclassifica a fondi rischi 2,0 -
Avviamento 6,6 2,3
Totale (64,3) (56,1)

61. Corrispettivi della vendita di partecipazioni evidenziati nel rendiconto finanziario

La voce pari a 8,2 milioni comprende il rimborso di capitale relativo alla partecipata Corporation Bermont (4,5 milioni), l'incasso del prezzo di vendita di Editorial d'Art Albert Skira (2 milioni) realizzata lo scorso esercizio, la vendita di Eurogravure (1,5 milioni), di R.L. Libri (0,1 milioni) e di Unedisa Telecomunicaciones Baleares (0,1 milioni).

62. Corrispettivi della vendita di immobilizzazioni evidenziati nel rendiconto finanziario

La voce pari a 30,8 milioni è prevalentemente attribuibile alla cessione dell'immobile di via Solferino.

63. Variazione netta dei debiti finanziari e di altre attività finanziarie espressa nel rendiconto finanziario

La voce si riferisce alle variazioni monetarie incluse nella posizione finanziaria netta. Si evidenzia che i debiti verso banche in conto corrente, come previsto dai principi contabili internazionali, concorrono alla variazione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

Note 31/12/2014 31/12/2013
Variazione Posizione Finanziaria Netta 4
3
8,2 (369,7)
Variazione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (9,7) (19,6)
Variazione non monetaria degli strumenti derivati 2,4 11,4
Rettifiche investimenti per quote capitale leasing 21,2 17,4
Variazione non monetaria del risultato della gestione finanziaria (3,4) 7,8
Variazione attività destinate alla dismisione e dismesse - 22,3
Altre variazioni non monetarie 0,5 (0,9)
Totale 19,2 (331,3)

64. Interessi finanziari netti incassati e pagati evidenziati nel rendiconto finanziario

La voce, pari a 32,2 milioni, è stata rettificata dai risultati che non hanno avuto una manifestazione monetaria nel corso dell'esercizio, relativi in particolare ad attualizzazioni effettuate in applicazione dei principi contabili internazionali e a variazioni del fair value degli strumenti derivati rilevati a conto economico.

65. Variazioni nelle riserve di patrimonio netto evidenziate nel rendiconto finanziario

La variazione delle riserve di patrimonio netto espressa nel rendiconto finanziario è stata rettificata prevalentemente per escludere i movimenti originati da eventi che non danno luogo a manifestazioni monetarie; tra questi in particolare la valutazione a fair value degli strumenti derivati.

66. Impegni e rischi

Di seguito si elencano le principali garanzie prestate:

  • Le fidejussioni prestate ammontano a 34,8 milioni e presentano un decremento di 4,8 milioni rispetto all'esercizio precedente principalmente a seguito della scadenza di alcuni contratti. Si tratta di fidejussioni prestate a favore dell'Agenzia delle Entrate per crediti IVA dell'anno precedente, del ministero delle Attività Produttive e ad altri enti pubblici per manifestazioni di concorsi a premi e contenziosi, nonché a favore di terzi per locazioni.
  • Gli avalli sono pari a 16,4 milioni e diminuiscono di 4,9 milioni rispetto allo scorso esercizio. Si riferiscono a Media Spagna per avalli rilasciati a terzi, principalmente per contratti di leasing operativi, a favore di enti e uffici governativi per concessioni, concorsi e conteziosi. Per 9,3 milioni sono sottoscritti con parti correlate.
  • Le altre garanzie sono pari a 41 milioni, (-10,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2013), si riferiscono principalmente alla Capogruppo a seguito dell'estinzione delle garanzie rilasciate nell'interesse delle controllate a favore dell'Agenzia delle Entrate per crediti IVA dell'anno 2012, nonché a Unidad Editorial S.A. per garanzie prestate nell'interesse di imprese del gruppo spagnolo. Per 7,4 milioni sono sottoscritti con parti correlate.
  • Gli impegni ammontano a 4,5 milioni e presentano un decremento rispetto all'esercizio precedente pari a 11,9 milioni principalmente originato dall'estinzione dell'impegno contrattuale con l'ex direttore di El Mundo. La voce comprende gli impegni contrattuali (esistenti e potenziali) relativi al personale, tra i quali l'Amministratore Delegato e Direttore Generale della Capogruppo nonché del Presidente esecutivo di Unidad Editorial. Tali impegni sono sottoscritti con parti correlate per 4,5 milioni. Gli impegni contrattuali potenziali relativi al personale si riferiscono unicamente ad accordi in vigore al 31 dicembre 2014 soggetti a clausole contrattuali a quella data sotto il controllo esclusivo di RCS.

I soci terzi di Gruppo Finelco possiedono un'opzione put per la cessione di tutte (e solo tutte) le azioni di loro pertinenza. Tale diritto era esercitabile nel periodo compreso tra il primo ottobre 2014 e il 31 dicembre 2014.

Si evidenzia che nell'ambito delle cessioni o conferimenti di partecipazioni o rami d'azienda effettuate il Gruppo RCS ha concesso garanzie prevalentemente di natura fiscale, previdenziale e lavoristiche ancora attive. Tali garanzie sono state rilasciate secondo usi e condizioni di mercato.

Con riferimento ai contenziosi fiscali in essere, si segnala un contenzioso pendente con l'Agenzia delle Entrate, la quale aveva notificato un avviso di accertamento relativo al periodo d'imposta 1997. Nonostante la presenza di perdite fiscali pregresse ampiamente capienti rispetto al maggior reddito accertato, l'Agenzia delle Entrate aveva irrogato sanzioni in misura proporzionale al maggior tributo originariamente accertato (1,9 milioni) che peraltro è stato successivamente riconosciuto come non dovuto dalla stessa Agenzia.

L'Agenzia delle Entrate, che è rimasta soccombente in entrambi i gradi di giudizio in relazione alla sanzione irrogata, ha proposto ricorso per Cassazione sostenendo che i giudici avrebbero motivato la sentenza sulla base di argomentazioni diverse da quelle dedotte in giudizio.

La Suprema Corte di Cassazione, con sentenza n. 124601/14, depositata in data 4 giugno 2014, ha accolto tale motivo rinviando nuovamente la causa alla Commissione Tributaria Regionale della Lombardia.

I principali contratti di leasing operativo riguardano affitti immobiliari, macchinari elettronici ed autovetture aziendali.

Alla data di bilancio, l'ammontare dei canoni ancora dovuti dal Gruppo a fronte di contratti di leasing operativi irrevocabili è il seguente:

Pagamenti minini per leasing 31/12/2014 31/12/2013
Canoni futuri per leasing operativi:
- esigibili entro un anno 34,5 37,4
- esigibili entro cinque anni 110,3 142,9
- esigibili oltre cinque anni 215,4 229,0
Totale 360,2 409,3

Il minor ammontare dei pagamenti minimi per leasing operativi è principalmente imputabile alla rescissione anticipata del contratto di affitto sul blocco 2 (immobile di Via San Marco) in vista del trasloco de La Gazzetta dello Sport.

Si prevedono incassi futuri derivanti dai contratti di subleasing di immobili per complessivi 1,1 milioni prevalentemente ascrivibili alla Capogruppo.

67. Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2014 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione, resi dalla Società di revisione e da società appartenenti alla sua rete.

(in milioni di euro) Soggetto che ha erogato il
Destinatario
servizio
Corrispettivi di competenza
dell'esercizio 2014
Revisione Contabile KPMG S.p.A. Capogruppo 0,4
KPMG S.p.A. Società controllate Italia 0,5
KPMG (*) Società controllate Estero 0,6
Altre Società Società controllate Italia -
Altre Società Società controllate Estero -
Servizi di attestazione KPMG (1) 0,2
Altri servizi KPMG (2) 0,2
Totale 1,9

(*) Altre società appartenenti al medesimo network di KPMG S.p.A.

(1) I servizi di attestazione si riferiscono a consulenze correlate all'operazione di conversione azioni di risparmio (comfort letter sul prospetto informativo)

(2) Gli altri servizi per 0,2 milioni si riferiscono principalmente a consulenze per il supporto metodologico ed assistenza nella fase di testing ai sensi dell'art. 154 bis del TUF

68. Eventi successivi alla chiusura dell'esercizio

Non si sono verificati eventi successivi alla chiusura dell'esercizio tali da richiedere rettifiche ai valori esposti o informativa addizionale rispetto a quanto già riportato nella Relazione Finanziaria.

Milano, 11 marzo 2015

Per il Consiglio di Amministrazione:

Il Presidente

Angelo Provasoli

L'Amministratore Delegato

Pietro Scott Iovane

ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO E DEGLI ORGANI DELEGATI

  • I sottoscritti, Pietro Scott Iovane in qualità di Amministratore Delegato, e Roberto Bonalumi in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di RCS MediaGroup S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    • l'effettiva applicazione,
      • delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2014.
  • La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrativo e contabili per la formazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 è stata effettuata sulla base del processo definito da RCS MediaGroup S.p.A., in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission quale framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.
  • Si attesta, inoltre, che:
      1. il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 di RCS MediaGroup S.p.A.:
      2. a. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
      3. b. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      4. c. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
      1. La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese, incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Milano, 11 marzo 2015

L'Amministratore Delegato Dirigente preposto alla redazione dei Pietro Scott Iovane documenti contabili societari Roberto Bonalumi

BILANCIO D'ESERCIZIO

PROSPETTI CONTABILI DELLA CAPOGRUPPO

Prospetto di Conto Economico (^)

(Valo ri in Euro) Note Esercizio 2014 Esercizio 2013
I Ricavi delle vendite 13 630.720.040 629.689.464
Ricavi diffusionali 13 289.769.606 301.248.205
- di cui vers o parti co rrelate 14 249.492.919 252.517.970
Ricavi pubblicitari 13 305.522.789 292.494.892
- di cui vers o parti co rrelate 14 9.533.041 9.184.336
Ricavi editoriali diversi 13 35.427.645 35.946.367
- di cui vers o parti co rrelate 14 14.066.997 14.391.350
II Variazione delle rimanenze prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso 15 483.815 ( 1.059.116)
II Acquisti e consumi materie prime e servizi 16 ( 445.358.104) ( 422.177.254)
Acquisti e consumi materie prime e merci 16 ( 135.693.438) ( 114.460.298)
- di cui vers o parti co rrelate 14 ( 46.962.052) ( 26.626.091)
Costi per servizi 16 ( 261.677.113) ( 268.673.220)
- di cui vers o parti co rrelate 14 ( 54.529.608) ( 40.392.465)
- di cui no n rico rrenti 27 ( 557.403) ( 635.623)
Costi per godimento beni di terzi 16 ( 47.987.553) ( 39.043.736)
- di cui vers o parti co rrelate 14 ( 732.791) ( 2.431.722)
- di cui no n rico rrenti 27 - ( 200.000)
III Costi per il personale 17 ( 166.346.431) ( 258.107.693)
- di cui vers o parti co rrelate 14 ( 4.629.150) ( 4.980.174)
- di cui no n rico rrenti 27 5.097.300 ( 59.833.373)
II Altri ricavi e proventi operativi 18 32.114.794 27.002.254
- di cui vers o parti co rrelate 14 13.329.249 12.617.875
- di cui no n rico rrenti 27 - 500.000
II Oneri diversi di gestione 19 ( 19.768.175) ( 27.847.709)
- di cui vers o parti co rrelate 14 ( 418.927) ( 660.670)
- di cui no n rico rrenti 27 - ( 9.800.000)
IV Accantonamenti 20 ( 9.248.577) ( 6.351.591)
- di cui no n rico rrenti 27 ( 4.358.000) ( 870.446)
V Svalutazione crediti 21 ( 5.578.876) ( 5.080.300)
VI Ammortamenti attività immateriali 22 ( 18.331.277) ( 16.274.418)
VII Ammortamenti investimenti immobiliari 22 ( 263.806) ( 263.806)
VIII Ammortamenti immobili, impianti e macchinari 22 ( 13.963.843) ( 19.509.397)
IX Svalutazione immobilizzazioni 22 ( 16.988.073) ( 37.671.717)
- di cui no n rico rrenti 27 ( 3.466.573) ( 22.588.322)
Risultato operativo ( 32.528.513) ( 137.651.283)
X Proventi finanziari 23 4.105.336 7.526.687
- di cui vers o parti co rrelate 14 2.944.628 5.729.188
X (Oneri) finanziari 23 ( 52.714.495) ( 33.428.064)
- di cui vers o parti co rrelate 14 ( 31.742.209) ( 18.381.975)
XI Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie (*) 24 ( 24.506.002) 8.924.486
- di cui vers o parti co rrelate 14 ( 22.052.013) 8.924.913
Risultato ante imposte ( 105.643.674) ( 154.628.174)
XII Imposte sul reddito 25 10.777.024 34.375.625
Risultato attività destinate a continuare ( 94.866.650) ( 120.252.549)
XIII Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse (*) 26 ( 22.703.543) ( 28.184.221)
- di cui vers o parti co rrelate 14 ( 24.770.668) ( 19.321.912)
Risultato dell'esercizio ( 117.570.193) ( 148.436.770)

(^) Anche ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006.

(*) Il risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse dell'esercizio 2013 comprende la riclassifica della svalutazione della partecipazione in Gruppo Finelco S.p.A., per 18,2 milioni.

Prospetto di Conto Economico Complessivo

(Valo ri in Euro ) Note Esercizio 2014 Esercizio 2013
Utile/(perdita) dell'esercizio 40 (117.570.193) (148.436.770)
Altre componenti di conto economico complessivo:
- saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita)
d'esercizio
Utili (perdite) su copertura flussi di cassa ( 6.361.732) 910.835
Riclassificazione a conto economico di utili (perdite) su copertura flussi
di cassa
8.757.079 10.443.222
Effetto fiscale su copertura flussi di cassa ( 658.720) ( 3.122.366)
Utili (perdite) derivanti dalla valutazione a fair value attività
finanziarie disponibili per la vendita ( 8.330) 32.110
Riclassificazione a conto economico di utili (perdite) derivanti dalla
valutazione a fair value delle attività finanziarie disponibili per la
vendita
- -
- non saranno successivamente riclassificate nell'utile
(perdita) d'esercizio
(Perdita)/utile attuariale su piani a benefici definiti (2.940.246) 1.970.144
Effetto fiscale su attuarizz. Piani a benefici definiti 808.568 (541.790)
Totale altre componenti di conto economico complessivo (403.381) 9.692.155
Totale conto economico complessivo (117.973.574) (138.744.615)
Prospetto della Situazione Patrimoniale Finanziaria (^)
-- -- -- --------------------------------------------------------- -- -- --
(Valori in Euro) Note 31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
ATTIVITA'
XIV Immobili, impianti e macchinari 28 69.201.964 117.007.825
XVI Investimenti immobiliari 29 3.500.000 4.500.000
XV Attività immateriali 30 57.999.479 63.541.360
XVII Partecipazioni valutate al costo 31 1.227.617.169 1.283.570.398
- di c ui vers o parti c o rrelate 14 1.227.617.169 1.283.570.398
XVII Attività finanziarie disponibili per la vendita 32 4.265.839 5.526.688
XXVII Attività finanziarie per strumenti derivati 38 25 2.303
- di c ui vers o parti c o rrelate 14 25 2.290
XVII Crediti finanziari non correnti 33 3.043.607 4.230.215
- di c ui vers o parti c o rrelate 14 168.199 -
XVII Altre attività non correnti 34 15.776.407 15.644.223
XVII Attività per imposte anticipate 25 69.202.927 65.659.680
Totale attività non correnti 1.450.607.417 1.559.682.692
XVIII Rimanenze 35 12.684.498 18.406.792
XIX Crediti commerciali 36 230.462.955 221.673.162
- di c ui vers o parti c o rrelate 14 52.574.143 41.629.898
XXI Crediti diversi e altre attività correnti 37 35.313.621 39.248.881
- di c ui vers o parti c o rrelate 14 262.656 796.108
XXI Attività per imposte correnti 25 9.191.341 9.073.105
- di c ui vers o parti c o rrelate 14 2.103.258 209.753
XXVII Crediti finanziari correnti 38 47.866.551 42.607.101
- di c ui vers o parti c o rrelate
XXVII Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
14
38
47.866.551
709.229
41.692.614
956.526
Totale attività correnti 336.228.195 331.965.567
XXV Attività non correnti destinate alla dismissione 39 36.850.000 24.740.717
- di c ui vers o parti c o rrelate 14 37.550.000 -
TOTALE ATTIVITA' 1.823.685.612 1.916.388.976
PASSIVITÀ E PATRIMO NIO NETTO
XXVI Capitale sociale 40 475.134.602 475.134.602
XXVI Riserve 40 118.646.973 73.174.786
XXVI Azioni proprie 40 ( 27.150.528) ( 27.150.528)
XXVI Utili (perdite) portati a nuovo 40 ( 43.703.707) 26.720.646
XXVI Utile (perdita) dell'esercizio 40 ( 117.570.193) ( 148.436.770)
XXVI Fondo perdita in fomazione 40 - 78.012.417
Totale patrimonio netto 405.357.147 477.455.153
XXVII Debiti finanziari non correnti 38 380.830.604 767.245.186
- di c ui vers o parti c o rrelate 14 160.928.202 519.259.258
XXVII Passività finanziarie per strumenti derivati 38 16.563.132 15.627.131
- di c ui vers o parti c o rrelate 14 15.073.840 15.266.853
XXII Benefici relativi al personale 41 41.925.575 44.606.774
XXIII Fondi per rischi e oneri 42 16.798.586 37.426.474
XXIV Passività per imposte differite 25 913.382 3.845.170
XXI Debiti diversi e altre passività non correnti 43 2.191.695 1.893.655
- di c ui vers o parti c o rrelate 14 1.953.696 1.880.656
Totale passività non correnti 459.222.974 870.644.390
XXVII Debiti verso banche 38 36.798.754 24.311.100
- di c ui vers o parti c o rrelate 14 13.165.843 8.762.504
XXVII Debiti finanziari correnti 38 585.230.045 201.535.554
- di c ui vers o parti c o rrelate 14 547.198.126 193.058.171
XXVII Passività finanziarie per strumenti derivati 38 - 1.510.706
XXI Passività per imposte correnti 25 6.451.090 9.385.503
XX - di c ui vers o parti c o rrelate
Debiti commerciali
14
44
6.405.014
207.448.397
9.339.427
186.500.055
- di c ui vers o parti c o rrelate
XXIII Quote a breve term.fondi rischi e oneri
14
42
36.283.283
42.497.805
23.281.138
59.159.551
XXI Debiti diversi e altre passività correnti 45 80.679.400 85.886.964
- di c ui vers o parti c o rrelate 14 4.283.312 9.585.473
Totale passività correnti 959.105.491 568.289.433
Passività associate ad attività destinate alla dismissione - -
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMO NIO NETTO 1.823.685.612 1.916.388.976

(^) Anche ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006.

Rendiconto Finanziario (^)

(Valori in milioni di Euro) Note Esercizio
2014
Esercizio
2013
A) Flussi di cassa della gestione operativa
Risultato attività destinate a continuare al lordo delle imposte ( 105,6) ( 154,6)
Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse ( 21,5) ( 28,6)
Ammortamenti e svalutazioni 22 49,5 74,4
(Plusvalenze) minusvalenze e altre poste non monetarie 26 ( 2,5) 9,1
Svalutazioni/rivalutazioni partecipazioni 24-26 48,6 19,5
- di cui verso parti correlate 14 13,4 19,5
Risultato netto Gestione finanziaria (inclusi dividendi percepiti) 23-24 48,6 15,7
- di cui verso parti correlate 14 28,8 2,5
Incremento (decremento) dei fondi 46 ( 37,4) 40,6
Variazioni del capitale circolante 47 3,7 ( 33,3)
- di cui verso parti correlate 14 ( 3,0) 9,3
Imposte sul reddito (pagate) incassate 25 ( 1,0) 3,0
Totale ( 17,6) ( 54,2)
B) Flussi di cassa della gestione di investimento
Investimenti in partecipazioni (al netto dei dividendi ricevuti) 48 ( 25,1) ( 258,8)
- di cui verso parti correlate 14 ( 25,1) ( 258,8)
Investimenti in immobilizzazioni 49 ( 26,9) ( 27,9)
Corrispettivi della vendita di partecipazioni 31 1,5 52,2
Corrispettivi della vendita di immobilizzazioni 28 30,0 90,1
Altre variazioni 6,9 0,4
Totale ( 13,6) ( 144,0)
Free cash flow (A+B) ( 31,2) ( 198,2)
C) Flussi di cassa della gestione finanziaria
Variazione netta dei debiti finanziari e di altre attività finanziarie 50 1,0 ( 178,5)
- di cui verso parti correlate 14 7,1 ( 313,8)
Interessi finanziari incassati/pagati 51 ( 27,8) ( 31,4)
- di cui verso parti correlate 14 ( 28,8) ( 12,7)
Conversione azioni di risparmio / Aumento di capitale 45,3 396,7
Totale 18,5 186,8
Incremento (decremento) netto delle disponibilità liquide ed equivalenti
(A+B+C) ( 12,7) ( 11,4)
Disponibilità liquide ed equivalenti all'inizio dell'esercizio ( 23,4) ( 12,0)
Disponibilità liquide ed equivalenti alla fine dell'esercizio ( 36,1) ( 23,4)
Incremento (decremento) dell'esercizio ( 12,7) ( 11,4)

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE DEL RENDICONTO FINANZIARIO

(Valori in milioni di Euro)
----------------------------- -- -- --
Disponibilità liquide ed equivalenti all'inizio dell'esercizio, così
dettagliate ( 23,4) ( 12,0)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 0,9 1,7
Debiti correnti verso banche ( 24,3) ( 13,7)
Disponibilità liquide ed equivalenti alla fine dell'esercizio ( 36,1) ( 23,4)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 0,7 0,9
Debiti correnti verso banche ( 36,8) ( 24,3)
Incremento (decremento) dell'esercizio ( 12,7) ( 11,4)

(^) Anche ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006.

Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto

(Va
lori
in
mil
ion
i di
Eur
o)
Ca
pita
le
Alt
ri S
i
trum
ent
tati
vi d
el
rap
pre
sen
PN
Ris
a da
erv
sov
rap
pre
zzo
azio
ni
Ris
erv
a
lega
le
Azi
oni
prie
pro
Ris
a da
erv
val
zio
uta
ne
Ris
erv
a
cash
flo
w
hed
ge
Ris
erv
a
ariz
attu
za
zio
ne
TF
R
Av
i
anz
(dis
nzi
)
ava
da f
usio
ne
Ut
ili
(pe
rdit
e)
tati
por
a
nuo
vo
Uti
li a
nuo
vo
a
ertu
cop
ra
azio
ni p
rie
rop
Fon
do p
erd
ita
in f
azio
orm
ne
Ut
ile
(pe
rdit
a) d
i
cizi
eser
o
rim
oni
Pat
o
net
to
No
ta 4
0
No
ta 4
0
No
ta 4
0
No
ta 4
0
No
ta 4
0
No
ta 4
0
No
ta 4
0
No
ta 4
0
No
ta 4
0
No
ta 4
0
No
ta 4
0
No
ta 4
0
No
ta 4
0
Sal
do
rid
ina
l 31
/12
/20
12
ete
to a
rm
762
,0
5,2 2
71,
,4
152
( 27
,1)
0,1 ( 20
,7)
- ( 33
4,6
)
2
72,
1
27,
- ( 49
2,3
)
215
,5
- gi
erd
ite
201
2 d
i RC
S M
edia
Gro
S.p
.A.
ont
roc
o p
up
( 49
2,3
)
492
,3
-
nul
lam
ock
tion
ent
o st
- an
op
s
( 1,
1)
0,8 ( 0,
3)
rdit
e al
30
/05
/20
13
tura
- co
per
pe
( 62
2,8
)
( 4,
1)
( 71
,2)
( 13
3,3
)
( 0,
1)
,6
334
,9
418
0
78,
-
apit
ale
iale
ent
-aum
o c
soc
335
,9
65,
1
401
,0
T
le c
ico
ple
ssiv
ota
ont
o e
con
om
com
o
8,3 1,4 ( 14
8,4
)
( 13
8,7
)
Sal
di a
l 31
/12
/20
13
475
,1
- 1
65,
1
19,
( 27
,1)
- ( 12
,4)
1,4 - ( 0,
4)
1
27,
0
78,
( 14
8,4
)
477
,5
- gi
erd
ite
3 di
edia
201
RC
S M
Gro
S.p
.A.
ont
roc
o p
up
( 70
,4)
( 78
,0)
,4
148
-
- in
so d
rsio
azio
ni d
i ris
mio
cas
a co
nve
ne
par
47,
0
47,
0
eri
ti c
elat
i al
la c
ersi
risp
net
- on
orr
onv
one
az.
( 1,
2)
( 1,
2)
le c
ico
ple
ssiv
T
ota
ont
o e
con
om
com
o
1,7 ( 2,
1)
( 11
7,6
)
( 11
8,0
)
Sal
di a
/12
/20
l 31
14
475
,1
- ,9
110
1
19,
( 27
,1)
- ( 10
,7)
( 0,
7)
- ( 70
,8)
1
27,
- ( 11
7,6
)
405
,3

Nel prospetto seguente, si evidenzia la disponibilità e la distribuibilità delle riserve che compongono il Patrimonio Netto, così come previsto dall'art. 2427, 7-bis) del Codice Civile:

Patrimonio Netto Importo Disponibilità Distribuibilità Riepilogo degli utilizzi
effettuati nei tre precedenti
esercizi
(Valori in milioni di Euro) per copertura
perdite
per altre
ragioni
Capitale 475,1 B 622,8
Riserva da sovrapprezzo azioni 110,9 A,B 71,2
Riserva legale 19,1 B 133,3
Azioni proprie (27,1)
Riserva da cash flow hedge (10,7)
Riserva attuarizzazione TFR (0,7)
Utili (perdite) a nuovo (43,7) 158,3
Fondo perdita in formazione - 78,0
Utile (perdita) d'esercizio (117,6)
Totale 405,3 - 1.063,6 -

Legenda:

A: per aumento di capitale

B: per copertura perdite

C: per distribuzione ai Soci

NOTE ILLUSTRATIVE SPECIFICHE

FORMA, CONTENUTO E ALTRE INFORMAZIONI SULLE POSTE DI BILANCIO

1. Informazioni societarie

Il bilancio di RCS MediaGroup S.p.A. per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 marzo 2015, che ne ha autorizzato la pubblicazione e sarà sottoposto all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti in data 23 aprile 2015 in unica convocazione.

RCS MediaGroup S.p.A., oltre all'attività di direzione e coordinamento delle società controllate, all'offerta di servizi centralizzati e di gestione finanziaria, svolge la propria attività nell'ambito delle principali attività operative editoriali e pubblicitarie del Gruppo.

2. Forma e contenuto

Il bilancio dell'esercizio 2014 rappresenta il bilancio separato di RCS MediaGroup S.p.A. predisposto in conformità dei principi contabili Internazionali (IAS/IFRS), emessi o rivisti dall'International Accounting Standard Board, omologati e adottati dall'Unione Europea.

Il presente bilancio d'esercizio è stato sottoposto a revisione legale; l'attività di revisione legale è svolta da KPMG S.p.A. ai sensi dell'art.14, comma 1 del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n.39 e dell'art.165 del D.Lgs. 58/98.

La valuta funzionale del presente bilancio è l'Euro, utilizzato anche come valuta di presentazione nel bilancio consolidato del Gruppo.

Ove non differentemente indicato, gli importi inclusi nelle note illustrative sono espressi in valuta Euro.

3. Prospetti contabili

RCS MediaGroup S.p.A. ha adottato:

  • il prospetto della situazione patrimoniale finanziaria in base al quale le attività e passività sono classificate distintamente in correnti e non correnti;
  • il prospetto di conto economico dove i proventi e gli oneri sono classificati per natura;
  • il prospetto di conto economico complessivo dove sono evidenziate le voci di ricavo e di costo che non sono rilevate nell'utile o nella perdita d'esercizio ma che sono riflesse direttamente sul patrimonio netto;
  • il rendiconto finanziario secondo lo schema del metodo indiretto, per mezzo del quale l'utile d'esercizio ante imposte è stato depurato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria;
  • il prospetto delle variazioni di patrimonio netto in base al quale sono classificate distintamente le singole riserve con la loro movimentazione e le operazioni effettuate con i soci.

Si precisa infine che, con riferimento alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati evidenziati negli stessi i rapporti significativi con parti correlate e le partite non ricorrenti.

4. Base per la preparazione – adozione del presupposto della continuità aziendale nella redazione del Bilancio

In accordo a quanto previsto dallo IAS 1 ed in coerenza con quanto richiesto dai documenti n° 2 del 6 febbraio 2009 e n° 4 del 3 marzo 2010 emessi congiuntamente da Banca d'Italia, Consob, Isvap, si riportano di seguito le valutazioni formulate dagli Amministratori in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale ai fini della redazione del Bilancio d'esercizio di RCS MediaGroup S.p.A. al 31 dicembre 2014.

Innanzitutto si ricorda che l'Assemblea Straordinaria del 30 maggio 2013 ha deliberato di attribuire, al Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile, la facoltà di aumentare a pagamento in via scindibile, il capitale sociale, entro il 31 dicembre 2015, per un importo complessivo massimo di Euro 200.000.000,00, comprensivo dell'eventuale sovrapprezzo, e comunque fino a concorrenza del complessivo importo di massimi Euro 600.000.000,00 al netto dell'importo effettivamente sottoscritto ad esito dell'aumento di capitale, ai sensi dell'art. 2441, primo comma del Codice Civile, di massimi Euro 500.000.000,00 deliberato anch'esso in data 30 maggio 2013, mediante emissione di azioni ordinarie e/o di azioni di risparmio, da offrirsi in opzione agli aventi diritto, in proporzione al numero di azioni dagli stessi detenuto, dando mandato al Consiglio di Amministrazione per dare esecuzione alla predetta delega e così in particolare e tra l'altro, per stabilire, di volta in volta, nel rispetto dei limiti sopra indicati le modalità, i termini, i tempi e le condizioni tutte dell'aumento di capitale tra i quali il numero ed il prezzo di emissione delle azioni da emettere (compreso l'eventuale sovrapprezzo) nonché il rapporto di opzione.

Si ricorda che RCS Media Group ha sottoscritto in data 14 giugno 2013 un contratto di finanziamento (come successivamente modificato, il "Contratto di Finanziamento") ai sensi del quale un pool di banche finanziatrici, guidato da Banca IMI S.p.A. in qualità di banca agente (la "Banca Agente") e composto da Intesa Sanpaolo S.p.A., Banca Popolare Commercio e Industria S.p.A., Banca Popolare di Bergamo S.p.A., Banca Popolare di Milano S.c.a r.l., BNP PARIBAS S.A. Succursale Italia, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. e UniCredit S.p.A. (le "Banche Finanziatrici") hanno concesso alla Società un finanziamento di importo massimo complessivo pari ad Euro 600.000.000,00.

Come noto il Contratto di Finanziamento era composto di tre distinte linee di credito:

  • Linea di Credito A (bullet), linea term di Euro 225.000.000,00 da rimborsarsi in unica soluzione alla data precedente tra (i) il terzo anniversario della relativa data di utilizzo e (ii) il 31 luglio 2016;
  • Linea di Credito B (amortizing), linea term di Euro 275.000.000,00 da rimborsarsi alla data precedente tra (i) il quinto anniversario della relativa data di utilizzo e (ii) il 31 luglio 2018, secondo un piano di ammortamento allegato al Contratto di Finanziamento (con la prima rata in scadenza al 30 giugno 2016); e
  • Linea di Credito Revolving (revolving), linea revolving di Euro 100.000.000,00 da rimborsarsi alla data precedente tra (i) il quinto anniversario della prima data di utilizzo e (ii) il 31 luglio 2018.

In data 11 agosto 2014 sono state rinegoziate alcune condizioni contrattuali del Contratto di Finanziamento.

In particolare, con riferimento agli obblighi della Società da rispettarsi nel corso dell'anno 2015, il Contratto di Finanziamento prevede i seguenti obblighi finanziari (a livello di Bilancio Consolidato di Gruppo), il mancato rispetto dei quali comporterebbe il verificarsi, a seconda dei casi, di un Evento di Risoluzione e/o di un Evento di Recesso:

  • (i) obbligo di far sì che il Leverage Ratio (Posizione Finanziaria Netta su EBITDA) sia inferiore a 3.50x alla data di riferimento del 31 dicembre 2015;
  • (ii) obbligo di far sì che la Posizione Finanziaria Netta non sia superiore ad Euro 440.000.000,00 alla data di riferimento del 31 dicembre 2015.

Al 31 dicembre 2014 l'importo del finanziamento si è ridotto ad Euro 465,6 milioni di cui Euro 113,6 milioni a valere sulla Linea A, Euro 252 milioni sulla Linea B ed Euro 100 milioni sulla Linea C.

La riduzione del finanziamento si è verificata in conseguenza di un rimborso anticipato obbligatorio parziale (di cui all'art. 8.2.4 del Contratto di Finanziamento), mediante l'utilizzo: (i) per quanto riguarda la Linea A, dei proventi netti derivanti dalla vendita di alcuni degli Assets No Core per complessivi Euro 111,4 milioni (a fronte di un introito complessivo di Euro 149 milioni); (ii) per quanto riguarda la linea B, del 50% dei proventi netti della conversione volontaria delle azioni di risparmio A e B in azioni ordinarie per Euro 23 milioni (a fronte di un introito complessino netto di Euro 46 milioni).

All'inizio del 2015 è stato dato ad una primaria banca di affari l'incarico di assistere la Società nel presidio e monitoraggio delle attività in corso per il rispetto degli obblighi derivanti dal Contratto di Finanziamento, con particolare riferimento ai relativi obblighi finanziari.

Ai fini della ulteriore riduzione della PFN, la Società ha proseguito ed intensificato le attività volte alla cessione degli Assets No Core, in linea con quanto previsto dal Piano di Sviluppo 2013-2015.

In particolare si segnala che in data 12 febbraio 2015 è stata ricevuta da JCDecaux S.A. e da Publitransport Srl un'offerta vincolante per l'acquisto del 34,5% del capitale sociale di IGP Decaux S.p.A., detenuta dalla Società tramite la propria controllata RCS International ADV BV, e che il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di accettare l'offerta, che - secondo quanto previsto dal Contratto di Finanziamento - dovrà essere previamente autorizzata da parte delle Banche Finanziatrici. Il prezzo offerto è pari a circa Euro 18 milioni alla data di perfezionamento dell'operazione, prevista entro il primo semestre 2015, a cui si aggiunge un potenziale earn out di ulteriori Euro 2 milioni entro 3 anni e subordinatamente al raggiungimento di alcuni obiettivi.

Inoltre in data 6 marzo 2015 è stato comunicato al mercato che sempre nell'ambito delle previste attività di cessione di Assets No Core, è stata avviata una negoziazione in via esclusiva con un primario operatore finanziario per la possibile cessione della quota di partecipazione del 44,45% detenuta da RCS MediaGroup in Gruppo Finelco.

La società ha inoltre in essere alcune ulteriori trattative di vendita di Assets No Core e di Assets Diversi (previa approvazione da parte delle Banche Finanziatrici).

Nell'ambito del programma di dismissioni previste si segnala la presenza di alcuni immobili, già classificati come Assets No Core, per un valore stimato totale di circa Euro 45 milioni in aggiunta agli assets sopra indicati. In particolare si segnala la presenza di una proprietà immobiliare per la quale è già stato sottoscritto un contratto preliminare di vendita per l'importo di circa Euro 10 milioni, condizionato all'approvazione da parte del Comune di Milano di un Piano Attuativo sull'area, prevista entro il primo semestre 2016.Vi sono inoltre allo stato ulteriori contatti volti alla valorizzazione dei suddetti assets immobiliari.

Il perfezionamento delle cessioni di Assets No Core sopra ricordate e di eventuali Assets Diversi sono strumentali alla riduzione della PFN, e quindi anche al rispetto degli obblighi finanziari previsti nel Contratto di Finanziamento al 31 dicembre 2015, che si ricorda essere: (i) Leverage Ratio (PFN inferiore a 3,5 volte l'EBITDA); e (ii) Posizione Finanziaria Netta (inferiore ad Euro 440 milioni); considerando il raggiungimento dell'EBITDA previsto nel Budget 2015 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 marzo 2015.

Tutto ciò premesso gli Amministratori, pur in presenza dei vincoli e obblighi posti dal Contratto di Finanziamento, tenuto conto del quadro di riferimento e delle iniziative in corso sopra descritte, e pur in presenza di incertezze in merito all'evoluzione del quadro macroeconomico e di settore, hanno ritenuto ragionevole adottare il presupposto della continuità aziendale per la redazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014.

5. Criteri di valutazione

Il bilancio di esercizio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari.

Nella presente sezione vengono riepilogati i più significativi criteri di valutazione.

Ricavi

I ricavi delle vendite sono rilevati in bilancio nel rispetto del principio della competenza quando il valore degli stessi può essere determinato attendibilmente ed è probabile che venga riscosso il corrispettivo, in particolare:

  • I ricavi relativi alla vendita di giornali sono contabilizzati al momento della spedizione, al netto dei resi ragionevolmente stimati;
  • I ricavi per la vendita di spazi pubblicitari sono contabilizzati con riferimento alla data di pubblicazione delle testate;
  • I ricavi per riaddebito dei servizi centralizzati sono riconosciuti alla data di loro maturazione, come definita nei rispettivi contratti;
  • Le royalties sono riconosciute alla data di loro maturazione, come definita nei rispettivi contratti;
  • I dividendi sono rilevati alla data della delibera assembleare di erogazione;
  • I canoni attivi derivanti da investimenti immobiliari sono contabilizzati a quote costanti lungo la durata dei contratti di locazione in essere alla data di chiusura del bilancio.

Costi

I costi e gli altri oneri operativi sono rilevati in bilancio nel momento in cui sono sostenuti in base al principio della competenza temporale e della correlazione ai ricavi, quando non producono futuri benefici economici o questi ultimi non hanno i requisiti per la contabilizzazione come attività nello stato patrimoniale.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferiti risultano soddisfatte.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati a conto economico in base al principio della maturazione. Gli interessi sono rilevati utilizzando il tasso effettivo.

I proventi e gli oneri finanziari sono esposti nella nota n. 12 secondo le categorie identificate dallo IAS 39 e richieste dall'IFRS 7.

Imposte sul reddito

Includono imposte correnti e imposte differite.

L'onere o il provento per imposte sul reddito, di competenza dell'esercizio, è determinato in base alla normativa vigente.

Nell'ambito della politica fiscale di Gruppo, RCS MediaGroup S.p.A. ha aderito all'opzione triennale relativa all'istituto del consolidato fiscale nazionale, introdotto con il D. Lgs. n. 344 del 12 dicembre 2003 in qualità di società consolidante.

Tale adozione consente di determinare un beneficio da consolidato fiscale, quale remunerazione diretta delle perdite fiscali proprie utilizzate in compensazione degli utili fiscali trasferiti dalle società aderenti al consolidato fiscale nazionale.

Si segnala inoltre che la Società ha aderito all'opzione triennale congiuntamente con la società m-dis Distribuzione Media S.p.A., per la trasparenza fiscale ex art.115 TUIR. Di conseguenza alla determinazione dell'IRES di competenza dell'esercizio ha concorso anche l'imponibile fiscale ricevuto dalla società m-dis Distribuzione Media S.p.A..

Le imposte differite e anticipate vengono determinate sulla base delle differenze fiscali temporanee originate dalla differenza tra i valori di bilancio attivi e passivi ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. In particolare le attività fiscali differite sono iscritte solo se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile, mentre le passività fiscali differite devono essere rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili. Sono valutate secondo le aliquote fiscali vigenti che si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale.

Immobili, impianti e macchinari

Sono esposti in bilancio al costo storico se acquisiti separatamente o al valore equo alla data di acquisizione se acquisiti attraverso operazioni di aggregazione aziendale e sono sistematicamente ammortizzati in relazione alla loro residua possibilità di utilizzazione. I terreni e i beni destinati alla vendita vengono classificati a parte tra le attività non correnti destinate alla vendita e non vengono più ammortizzati, ma svalutati qualora il loro fair value, al netto dei costi di vendita, sia inferiore al costo iscritto in bilancio.

Il processo di ammortamento avviene a quote costanti sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile stimata; per i beni acquisiti nell'esercizio le aliquote vengono applicate pro rata temporis, tenendo conto dell'effettivo utilizzo del bene in corso d'anno. I costi sostenuti per migliorie vengono imputati ad incremento dei beni interessati solo quando sono chiaramente separabili e identificabili e potranno essere recuperati tramite i benefici economici futuri attesi.

Le spese di manutenzione ordinaria sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui vengono sostenute.

Eventuali costi di smantellamento vengono stimati e portati ad incremento del bene in contropartita ad un fondo oneri di smantellamento. Vengono poi ammortizzati sulla durata residua della vita utile del cespite di riferimento.

Il trattamento contabile dei beni acquisiti con contratti di locazione finanziaria, per ciò che riguarda gli effetti patrimoniali, finanziari ed economici, è in linea con quanto indicato nel principio IAS 17. Il citato principio internazionale prevede che tali beni siano iscritti tra i beni di proprietà al costo e vengano ammortizzati, come sopra esposto, sulla base della vita utile stimata con gli stessi criteri delle altre immobilizzazioni materiali.

La quota capitale del canone pagato è iscritta al passivo a deduzione del debito, mentre gli oneri finanziari inclusi nel canone sono iscritti per competenza tra gli oneri finanziari a conto economico.

Tale principio viene applicato anche nel caso di beni affittati per i quali ricorrano le particolari condizioni previste dallo IAS 17, tra le quali le più rilevanti sono di seguito illustrate:

  • l'attualizzazione dei canoni futuri previsti a contratto risulta sostanzialmente maggiore o uguale al fair value del bene stesso;
  • la durata del contratto di locazione supera tre quarti della vita utile del bene stesso.

Un bene materiale viene eliminato dal bilancio al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dal suo uso o dismissione. Eventuali perdite o utili (calcolati come differenza tra i proventi netti della vendita e il valore contabile) sono inclusi a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Gli immobili, impianti e macchinari vengono valutati in presenza di indicatori di impairment per identificare eventuali perdite di valore come descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività".

Investimenti immobiliari

Gli investimenti immobiliari sono iscritti al costo, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e sono detenuti per conseguire canoni di locazione, per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni.

<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

Gli investimenti immobiliari sono sistematicamente ammortizzati a quote costanti in ogni singolo periodo per tener conto della residua possibilità di utilizzazione, ad eccezione della componente relativa ai terreni classificata in tale categoria.

Il processo di ammortamento avviene a quote costanti sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile stimata. I costi sostenuti per migliorie vengono imputati ad incremento dei beni interessati solo quando il relativo costo può essere attendibilmente determinato e sono probabili futuri benefici economici ad essi associabili. Per i beni acquisiti nell'esercizio, le aliquote vengono applicate pro rata temporis, tenendo conto dell'effettivo utilizzo del bene in corso d'anno.

Le riclassifiche ad investimento immobiliare avvengono quando, e solo quando, vi è cambiamento d'uso evidenziato da eventi quali: la cessazione dell'utilizzo diretto, l'avvio di un contratto di leasing operativo con terzi o il completamento dei lavori di costruzione o sviluppo immobiliare. Le riclassifiche da investimento immobiliare avvengono quando, e solo quando, vi è cambiamento d'uso evidenziato da eventi quali l'inizio dell'utilizzo diretto.

Gli investimenti immobiliari vengono periodicamente valutati per identificare eventuali perdite di valore come descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività".

Attività immateriali

Sono iscritte al costo di acquisto se acquisite separatamente, sono capitalizzate al valore equo alla data di acquisizione se acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale.

Le immobilizzazioni aventi vita utile definita sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in ogni singolo periodo per tener conto della residua possibilità di utilizzazione.

Le attività immateriali aventi vita utile indefinita vengono periodicamente valutate per identificare eventuali perdite di valore come descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività".

Il ripristino di valore di un'attività immateriale, che negli esercizi precedenti abbia subito una perdita per riduzione di valore, viene effettuato solo se vi è un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività. In questo caso il valore contabile viene aumentato fino al valore recuperabile. Tale valore recuperabile non può essere superiore al valore contabile che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore negli esercizi precedenti.

Una perdita per riduzione di valore rilevata per l'avviamento non può essere ripristinata negli esercizi successivi.

Perdita di valore delle attività non finanziarie

Lo IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore (c.d. impairment test) delle immobilizzazioni materiali, immateriali e delle partecipazioni in società controllate e collegate, in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel caso delle partecipazioni e delle altre attività immateriali a vita indefinita o di attività non disponibili per l'uso, tale valutazione viene fatta almeno annualmente ed in particolare vengono sottoposte ad impairment test le partecipazioni il cui valore di carico è superiore alla quota di pertinenza del Patrimonio Netto.

La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il prezzo netto di vendita, qualora esista un mercato attivo, o il valore d'uso del bene.

Il valore d'uso è definito sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa delle cash generating unit di riferimento. In particolare per le partecipazioni in società controllate e collegate il flusso di cassa atteso attualizzato e il valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile, viene rettificato dalla posizione finanziaria netta rilevata a fine esercizio, relativa al bilancio della società partecipata. L'equity value così determinato viene confrontato con il valore di carico della partecipazione. Le cash generating unit sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business della Società e delle partecipate. Sono costituite da aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa autonomi, derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.

Partecipazioni in controllate, collegate e joint-ventures

Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint-ventures sono valutate con il metodo del costo ed assoggettate periodicamente ad impairment test al fine di verificare che non vi siano eventuali perdite di valore. Tale test viene effettuato almeno annualmente, ovvero ogni volta in cui vi sia l'evidenza di una probabile perdita di valore delle partecipazioni. Il metodo di valutazione utilizzato è effettuato sulla base del Discounted Cash Flow, applicando il metodo descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività" o del fair value, calcolato come l'ammontare ottenibile dalla vendita della partecipazione in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili, dedotti i costi della dismissione. Qualora si evidenziasse la necessità di procedere ad una svalutazione, questa verrà addebitata a conto economico nell'esercizio in cui è rilevata.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di produzione o di acquisto e il valore netto di presumibile realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Si ricorda che il costo di acquisto per le materie prime è determinato con il metodo del costo medio ponderato, mentre per i prodotti finiti si utilizza il metodo FIFO. Per l'adeguamento delle rimanenze ai valori netti di realizzo si è tenuto conto, oltre che dei prezzi di mercato e delle spese di vendita nel corso della normale gestione, anche degli elementi di obsolescenza tecnica e commerciale, creando fondi di rettifica che sono portati a diminuzione della parte attiva.

Crediti e altre Attività finanziarie

I crediti e le altre attività finanziarie sono inizialmente rilevati al fair value, che normalmente coincide per i primi con il valore nominale e per le seconde con il corrispettivo pagato, ad eccezione di quelli classificati come fair value con variazioni imputate a conto economico, aumentato degli oneri accessori di acquisizione. Gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, data in cui la società ha assunto l'impegno di acquisto/vendita di tali attività.

Il management determina la classificazione delle attività finanziarie, identificate e classificate nella nota n. 12, secondo i criteri definiti dallo IAS 39 e come richiesto dall'IFRS 7 al momento della loro prima iscrizione.

Successivamente all'iscrizione iniziale, le attività finanziarie sono valutate in relazione alla loro classificazione all'interno di una delle categorie, come definite dallo IAS 39. In particolare si evidenzia che:

  • La valutazione delle "Attività finanziarie, che al momento della rilevazione iniziale sono valutate al fair value con variazioni imputate a conto economico" è determinata facendo riferimento al valore di mercato alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione; nel caso di strumenti non quotati lo stesso è determinato attraverso tecniche finanziarie di valutazione generalmente accettate e basate su dati di mercato. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione al fair value relativi alle attività classificate in questa categoria sono iscritti a conto economico.
  • La valutazione di "Finanziamenti e Crediti" (investimenti detenuti fino alla scadenza) è effettuata secondo il criterio del costo ammortizzato, rilevando a conto economico gli interessi calcolati al tasso di interesse effettivo ossia applicando un tasso che rende nulla la somma dei valori attuali dei flussi di cassa netti generati dallo strumento finanziario. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e i crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore. I crediti sono assoggettati ad impairment individuale e quindi iscritti al valore di presumibile realizzo (fair value), mediante lo stanziamento di uno specifico fondo per rischi di inesigibilità da portare a diretta detrazione del valore dell'attività.

I crediti vengono svalutati quando esiste una indicazione oggettiva (quale, ad esempio, l'evidenza di uno scaduto significativo, almeno superiore del 5%, dell'importo complessivo del credito) della probabile inesigibilità del credito ed in base all'esperienza storica e ai dati statistici.

Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato, se non fosse stata effettuata la svalutazione.

La Società evidenzia in questa categoria prevalentemente attività con scadenza entro i dodici mesi iscritte in bilancio al loro valore nominale, quale approssimazione del costo ammortizzato e in caso attualizzate. Nel caso in cui, invece, il pagamento preveda termini superiori alle normali condizioni di mercato e il credito non maturi interessi, è presente una componente finanziaria implicita nel valore iscritto in bilancio, che viene pertanto attualizzato, addebitando a conto economico lo sconto.

Finanziamenti e Crediti denominati in valuta estera sono convertiti al cambio di fine esercizio e gli utili o le perdite derivanti dall'adeguamento sono imputati a conto economico.

• La valutazione delle "Attività finanziarie disponibili per la vendita" è effettuata a fair value; gli utili e le perdite da valutazione sono rilevati nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nel momento in cui le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono vendute, riscosse o dismesse, l'utile o la perdita cumulata rilevata precedentemente tra le voci del prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo deve essere riclassificata dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio. Tale riserva è, inoltre, utilizzata nel caso in cui l'allineamento al fair value comporti una successiva svalutazione dell'attività e fino a concorrenza della riserva stessa, dopodiché la parte di svalutazione eccedente la riserva, qualora rappresenti una perdita di valore significativa o prolungata, è fatta transitare a conto economico. Qualora tale eccedenza rappresenti un'oscillazione di mercato, la variazione è imputata a riserva.

In caso di titoli negoziati su mercati attivi, il fair value è determinato facendo riferimento alla quotazione rilevata al termine delle negoziazioni del giorno di chiusura dell'esercizio.

Per gli investimenti per i quali non esiste un mercato attivo, il fair value è determinato in funzione del prezzo di transazioni recenti fra parti indipendenti di strumenti sostanzialmente simili, oppure utilizzando tecniche di valutazione basate sull'analisi dei flussi finanziari attualizzati (Discounted Cash Flow). Solo nel caso non siano reperibili piani di sviluppo dell'attività sottostante, la valutazione è mantenuta al costo.

La Società ha classificato in questa categoria le partecipazioni possedute per una quota inferiore al 20%, coerentemente con quanto effettuato lo scorso esercizio.

Strumenti finanziari derivati

I derivati sono classificati nella categoria "Derivati di copertura" se soddisfano i requisiti per l'applicazione del c.d. hedge accounting, altrimenti, pur essendo effettuate con intento di gestione dell'esposizione al rischio, sono rilevati come "Attività finanziarie detenute per la negoziazione".

Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting solo quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura è elevata (test di efficacia).

L'efficacia delle operazioni di copertura è documentata sia all'inizio dell'operazione sia periodicamente (almeno a ogni data di riferimento del bilancio o delle situazioni infrannuali) ed è misurata comparando le variazioni di fair value dello strumento di copertura con quelle dell'elemento coperto (dollar offset method) per il test di efficacia retrospettico; la metodologia applicata per lo svolgimento del test di efficacia prospettico prevede la costruzione dei cash flow scontati aggregata per anno dello strumento coperto e del derivato designato a copertura (metodo della regressione).

Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

Quando i derivati coprono i rischi di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le variazioni del fair value dei derivati sono inizialmente rilevate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo per poi essere riclassificate dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio come una rettifica da riclassificazione, coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta. Qualora lo strumento derivato sia ceduto o non si qualifichi più come efficace copertura dal rischio a fronte del quale l'operazione era stata accesa o il verificarsi della operazione sottostante non sia più considerata altamente probabile, la quota della riserva da cash flow hedge a essa relativa è immediatamente riversata a conto economico.

Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico.

Indipendentemente dal tipo di classificazione gli strumenti derivati sono valutati al fair value, determinato mediante tecniche di valutazione basate su dati di mercato (quali, fra gli altri, discount cash flow, metodologia dei tassi di cambio forward, formula di Black-Scholes e sue evoluzioni).

In particolare, tale valore è determinato dalla funzione Finanza del Gruppo, avvalendosi di appositi strumenti di pricing alimentati sulla base dei parametri di mercato (i.e. tassi di interesse, di cambio e volatilità), rilevati alle singole date di valutazione e confrontati con quanto comunicato dalle controparti.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, i depositi bancari e postali a vista e investimenti in titoli effettuati nell'ambito dell'attività di gestione della tesoreria, che abbiano scadenza a breve termine, che siano molto liquidi e soggetti ad un rischio insignificante di cambiamenti di valore.

Sono iscritte al valore nominale.

Ai fini della classificazione degli strumenti finanziari secondo i criteri definiti dallo IAS 39 come richiesto dall'IFRS 7 e riportato nella nota n. 12, le disponibilità liquide sono state classificate ai fini del rischio di credito nella categoria 'Finanziamenti e Crediti', mentre all'interno del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide, come sopra definite, sono esposte al netto degli scoperti bancari.

Debiti e altre passività

I debiti e le passività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, che sostanzialmente coincide con il corrispettivo da pagare, al netto dei costi di transazione. Gli acquisti e le vendite di passività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, data in cui la società ha assunto l'impegno di acquisto/vendita di tali passività.

Il management determina la classificazione delle passività finanziarie, identificate e classificate nella nota n. 12, secondo i criteri definiti dallo IAS 39 e ripresi dall'IFRS 7 al momento della loro prima iscrizione.

Successivamente all'iscrizione iniziale, le passività finanziarie sono valutate in relazione alla loro classificazione all'interno di una delle categorie, definite dal Principio contabile IAS 39. In particolare si evidenzia che:

  • La valutazione delle "Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico" viene effettuata facendo riferimento al valore di mercato alla data di chiusura del periodo oggetto di rilevazione; nel caso di strumenti non quotati (per esempio gli strumenti finanziari derivati) lo stesso è determinato attraverso tecniche finanziarie di valutazione basate su dati di mercato. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione al fair value relativi alle passività detenute per la negoziazione sono iscritti a conto economico.
  • La valutazione delle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", effettuata al costo ammortizzato, nel caso di strumenti con scadenza entro i dodici mesi adotta il valore nominale come approssimazione del costo ammortizzato.

I debiti denominati in valuta estera sono allineati al cambio di fine esercizio e gli utili o le perdite derivanti dall'adeguamento sono imputati a conto economico.

I "Debiti e altre passività" comprendono i debiti commerciali, i debiti finanziari e i debiti verso banche nonché le altre passività. Questi hanno, per la maggior parte, scadenza entro i dodici mesi e pertanto sono valutati al loro valore nominale.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del Patrimonio Netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di Patrimonio Netto.

Benefici relativi al personale

Il trattamento di fine rapporto e il fondo per trattamento di quiescenza sono rilevati al valore attuariale dell'effettivo debito della Società verso i dipendenti, determinato applicando i criteri previsti dalla normativa vigente. Il processo di attualizzazione, fondato su ipotesi demografiche e finanziarie, è affidato ad attuari professionisti esterni. Tutti i piani a benefici definiti sono valutati con criteri attuariali: gli utili e le perdite attuali sono classificati nel conto economico complessivo. In particolare il trattamento di fine rapporto delle società italiane con almeno 50 dipendenti è da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. Per le società italiane aventi meno di 50 dipendenti, il trattamento di fine rapporto è un piano a benefici definiti. Tutti i piani a benefici definiti sono attualizzati.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri riguardano obbligazioni in essere derivanti da eventi passati per le quali sono indeterminati l'ammontare e/o la data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della miglior stima dell'ammontare che la società razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Nella stima è riflessa implicitamente una componente finanziaria correlata all'ipotesi di estinzione dell'obbligazione nel lungo termine. Pertanto se tale componente è significativa e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento del fondo connesso al maturare nel tempo della componente finanziaria, è imputato a conto economico nella voce "Oneri finanziari".

Quando la passività è relativa ad attività materiali (es. smantellamento e ripristino siti) il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce: la rilevazione dell'onere a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale alla quale l'onere stesso si riferisce.

Attività e passività destinate alla vendita

Le voci attività e passività destinate alla vendita includono rispettivamente le attività non correnti (o gruppi di attività in dismissione) e le passività ad esse associate che la società, in base ad uno specifico piano, ha intenzione di cedere. Tali voci sono valutate al minore tra il valore netto contabile a cui tali attività e passività erano iscritte e il fair value diminuito dei costi prevedibili di dismissione. Eventuali perdite derivanti da tale valutazione sono rilevate nella voce "Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse".

6. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal primo gennaio 2014

I seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni, rivisti anche a seguito del processo di Improvement annuale condotto dallo IASB, sono stati applicati per la prima volta a partire dal primo gennaio 2014:

IFRS 10Bilancio Consolidato - Il principio, emesso dallo IASB nel maggio 2011, sostituisce il SIC 12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (società veicolo) e parti dello IAS 27 – Bilancio consolidato e separato, rinominato Bilancio separato e che disciplina il trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio separato. L'IFRS 10 introduce un nuovo modello di controllo applicabile a tutte le entità, inclusi i veicoli, basato sul potere esercitato dal Gruppo su tali entità, sull'esposizione o sui diritti ai rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento del Gruppo con tali entità e sulla capacità del Gruppo stesso di esercitare il proprio potere per influenzare i suddetti rendimenti variabili. Lo IASB richiede l'applicazione del principio in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2013. Gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione di tale principio rinviando la data di applicazione dello stesso al 1° gennaio 2014, consentendone comunque l'adozione anticipata a partire dal 1° gennaio 2013.

Il Gruppo ha adottato retrospettivamente l'IFRS 10 a partire dal 1° gennaio 2014. L'adozione del nuovo principio ha richiesto la ridefinizione del perimetro di consolidamento tenendo conto della nuova definizione del controllo introdotta dal principio.

IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto – Il principio emesso dallo IASB nel maggio 2011, sostituisce lo IAS 31 Partecipazioni in Joint Venture ed il SIC 13 Imprese a controllo congiunto - Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo. L'IFRS 11 fornisce alcuni criteri per l'individuazione degli accordi di compartecipazione basati sui diritti e sugli obblighi derivanti dagli accordi piuttosto che sulla forma legale degli stessi e stabilisce, come unico metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto nel bilancio consolidato, il metodo del patrimonio netto. A seguito dell'emanazione del principio, lo IAS 28 Partecipazioni in imprese collegate è stato emendato per comprendere nel suo ambito di applicazione, dalla data di efficacia del principio, anche le partecipazioni in imprese a controllo congiunto. Lo IASB richiede l'applicazione del principio in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2013. Gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione di tale principio rinviando la data di applicazione dello stesso al 1° gennaio 2014, consentendone comunque l'adozione anticipata a partire dal 1° gennaio 2013. L'adozione da parte della Società di tale principio non ha comportato effetti rilevanti sui dati della Relazione finanziaria annuale.

  • IFRS 12 Informativa sulle partecipazioni in altre entità Il principio emesso dallo IASB nel maggio 2011 determina le informazioni addizionali da fornire su ogni tipologia di partecipazione, ivi incluse quelle su imprese controllate, accordi a controllo congiunto, imprese collegate, società a destinazione specifica ed altre società veicolo non consolidate. Lo IASB richiede l'applicazione del principio in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2013. Gli organi competenti dell'Unione Europea hanno concluso il processo di omologazione di tale principio rinviando la data di applicazione dello stesso al 1° gennaio 2014, consentendone comunque l'adozione anticipata a partire dal 1° gennaio 2013. Gli effetti dell'adozione del nuovo principio sono limitati all'informativa relativa alle partecipazioni in altre imprese da fornire nelle note al Bilancio annuale.
  • IAS 27 (2011) – Bilancio separato A seguito dell'emissione dell'IFRS 10, nel maggio 2011 lo IASB ha confinato l'ambito di applicazione dello IAS 27 al solo bilancio separato. Tale principio disciplina specificatamente il trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio separato ed e applicabile dal 1° gennaio 2014. L'adozione da parte della Società di tale principio non ha comportato effetti sui dati del Bilancio.
  • IAS 28 (2011) – Partecipazioni in società collegate e joint venture A seguito dell'emissione dell'IFRS 11 avvenuta nel maggio 2011, lo IASB ha modificato il preesistente principio per comprendere nel suo ambito di applicazione anche le partecipazioni in imprese a controllo congiunto e per disciplinare la riduzione della quota di partecipazione che non comporti la cessazione dell'applicazione del metodo del patrimonio netto. Il principio è applicabile dal 1° gennaio 2014. L'adozione da parte di RCS di tale principio non ha comportato effetti sui dati della Relazione finanziaria annuale.
  • Modifiche allo IAS 32 – Strumenti Finanziari: esposizione nel bilancio L'emendamento emesso dallo IASB nel dicembre 2011, chiarisce l'applicazione di alcuni criteri per la compensazione delle attività e delle passività finanziarie presenti nello IAS 32. Gli emendamenti devono essere applicati in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L'adozione da parte di RCS di tale principio non ha comportato effetti sui dati della Relazione finanziaria annuale.
  • Modifiche all'IFRS 10, all'IFRS 11 e all'IFRS 12 Guida alle disposizioni transitorie II 28 giugno 2012 lo IASB ha pubblicato gli emendamenti agli IFRS applicabili, unitamente ai principi di riferimento, dagli esercizi che decorrono dal 1° gennaio 2013, a meno di applicazione anticipata. II documento introduce alcune modifiche all'IFRS 10, 11 e 12 per chiarire come un investitore debba rettificare retrospettivamente il solo periodo comparativo precedente e fornire le informazioni previste dallo IAS 8 paragrafo 28 lettera f esentando da quanto previsto dalle altre lettere del medesimo paragrafo. L'IFRS 12 è ulteriormente modificato in deroga alla richiesta di informazioni comparative rettificate limitando la richiesta di presentare informazioni comparative per le disclosures relative alle "entità strutturate" non consolidate in periodi antecedenti la data di applicazione dell'IFRS 12.
  • Modifiche all'IFRS 10, all'IFRS 12 e allo IAS 27 Entità di investimento L'emendamento emesso dallo IASB nell'ottobre 2012 integra l'IFRS 10 chiarendo la definizione di entità di investimento e ne chiarisce le modalità di consolidamento. La modifica all'IFRS 12 integra il principio chiarendo le informazioni da fornire e le valutazioni relative alla determinazione delle entità di investimento. La modifica allo IAS 27 integra il principio determinando l'informativa che l'entità di investimento deve fornire qualora sia anche una controllante. L'adozione da parte di RCS di tale principio non ha comportato effetti sui dati della Relazione finanziaria annuale.
  • Modifiche allo IAS 36 Informazioni integrative sul valore recuperabile delle attività non finanziarie –. Il principio, emesso dallo IASB nel maggio 2013, disciplina l'informativa da fornire sul valore recuperabile delle attività che hanno subito una riduzione di valore, se tale importo è basato sul fair value al netto dei costi di vendita. Le modifiche devono essere applicate

retroattivamente a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2014. È consentita un'applicazione anticipata per i periodi in cui l'entità ha già applicato l'IFRS 13. L'applicazione di tale emendamento ha comportato maggiori informazioni nelle nota della presente Relazione Finanziaria Annuale.

  • Modifiche allo IAS 39Novazione di derivati e continuazione della contabilizzazione di copertura. Il principio, emesso dallo IASB nel giugno 2013, chiarisce che le modifiche permettono di continuare la contabilizzazione di copertura nel caso in cui uno strumento finanziario derivato, designato come strumento di copertura, sia novato a seguito dell'applicazione di legge o regolamenti al fine di sostituire la controparte originale per garantire il buon fine dell'obbligazione assunta se sono soddisfatte determinate condizioni. La stessa modifica sarà inclusa anche nell'IFRS 9 Strumenti finanziari. Tali emendamenti devono essere applicati retroattivamente a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2014. L'adozione da parte di RCS di tale principio non ha comportato effetti sui dati della Relazione finanziaria annuale.
  • IFRIC 21 Tributi. L'interpretazione, emessa dallo IASB nel maggio 2013, fornisce chiarimenti su quando un'entità dovrebbe rilevare una passività per il pagamento di tributi imposti dal governo, ad eccezione di quelli già disciplinati da altri principi (es. IAS 12 – Imposte sul reddito). Lo IAS 37, stabilisce i criteri per il riconoscimento di una passività, uno dei quali è l'esistenza dell'obbligazione attuale in capo alla società quale risultato di un evento passato (noto come fatto vincolante). L'interpretazione chiarisce che il fatto vincolante, che dà origine ad una passività per il pagamento del tributo, è descritta nella normativa di riferimento da cui scaturisce il pagamento dello stesso. L'IFRIC 21 è applicabile secondo lo IASB dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2014 mentre secondo il regolamento dell'Unione Europea dal 17 giugno 2014. L'adozione da parte di RCS di tale principio non ha comportato effetti sui dati della Relazione finanziaria annuale.

7. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2014 relativi a fattispecie ad ora non rilevanti per la Società

Emendamenti allo IAS 16 e IAS 41 – Agricoltura: Alberi da frutto – Gli emendamenti, emessi dallo IASB nel giugno 2014, richiedono che gli alberi da frutto che daranno vita a raccolti futuri, debbano essere contabilizzati secondo i requisiti dello IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari, piuttosto che dello IAS 41 - Agricoltura . Le modifiche sono efficaci per i bilanci che iniziano dal 1° gennaio 2016; è consentita l'applicazione anticipata.

8. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dall'Unione Europea non ancora in vigore e non adottati anticipatamente dal Gruppo

  • Modifiche allo IAS 19 Piano a benefici definiti: contribuzioni dei dipendenti - L'emendamento, emesso dallo IASB nel novembre 2013 si applica ai contributi ai dipendenti o ai piani a benefici definiti. L'obiettivo delle modifiche è quello di semplificare la contabilizzazione dei contributi che sono indipendenti dal numero di anni di servizio del dipendente. Le modifiche sono efficaci per i bilanci che iniziano dal 1° luglio 2014; è consentita l'applicazione anticipata.
  • Miglioramenti agli IFRS: Ciclo 2010-2012Il 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle" che recepisce le modifiche ai principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° luglio 2014. È consentita un'applicazione anticipata. Le principali modifiche riguardano:

IFRS 2 Pagamenti basati su azioni – Sono state apportate delle modifiche alle definizioni di "vesting condition" e di "market condition" ed aggiunte le ulteriori definizioni di "performance condition" e "service condition" (in precedenza incluse nella definizione di "vesting condition").

IFRS 3 Aggregazioni aziendali - Le modifiche chiariscono che una contingent consideration classificata come un'attività o una passività deve essere misurata a fair value ad ogni data di chiusura dell'esercizio, a prescindere dal fatto che la contingent consideration sia uno strumento finanziario a cui si applica l'IFRS 9 o lo IAS 39 oppure un'attività o passività non-finanziaria. Le variazioni del fair value (diverse dai measurement adjustments di periodo) devono essere contabilizzate nel conto economico.

IFRS 8 Settori operativi - Le modifiche richiedono ad un'entità di dare informativa delle valutazioni fatte dal management nell'applicazione dei criteri di aggregazione dei segmenti operativi, inclusa una descrizione dei segmenti operativi aggregati e degli indicatori economici considerati nel determinare se tali segmenti operativi abbiano "caratteristiche economiche simili". Le modifiche chiariscono inoltre che la riconciliazione tra il totale delle attività dei segmenti operativi e il totale delle attività dell'entità venga fornito solamente se il totale delle attività dei segmenti operativi venga regolarmente fornito allo chief operating decision-maker.

IFRS 13 Valutazione del Fair Value – Sono state modificate le Basis for Conclusions al fine di chiarire che con l'emissione dell'IFRS 13 resta valida la possibilità di contabilizzare i crediti e debiti commerciali a breve senza rilevare gli effetti di un'attualizzazione, qualora tali effetti risultino non materiali.

IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 Attività immateriali – Le modifiche hanno eliminato le incoerenze nella rilevazione dei fondi ammortamento quando un'attività materiale o intangibile è oggetto di rivalutazione. I nuovi requisiti chiariscono che il gross carrying amount sia adeguato in misura consistente con la rivalutazione del carrying amount dell'attività e che il fondo ammortamento risulti pari alla differenza tra il gross carrying amount e il carrying amount al netto delle perdite di valore contabilizzate.

IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate - Si chiariscono le disposizioni applicabili all'identificazione delle parti correlate e all'informativa da fornire quando le attività dei dirigenti con responsabilità strategiche sono fornite da una management entity (e non da una persona fisica). In tal caso la management entity è considerata parte correlata ed occorre dare separata informativa in merito alla fornitura dei servizi della management entity; non è necessario indicare, nell'ambito dell'informativa sulla remunerazione dei dirigenti con responsabilità strategiche, le componenti della remunerazione corrisposta alla management entity.

Miglioramenti agli IFRS: Ciclo 2011-2013 Il 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2011-2013 Cycle" che recepisce le modifiche ai principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° luglio 2014 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata. Le principali modifiche riguardano:

IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standards – Viene chiarito che l'entità che adotta per la prima volta gli IFRS, in alternativa all'applicazione di un principio correntemente in vigore alla data del primo bilancio IAS/IFRS, può optare per l'applicazione anticipata di un nuovo principio destinato a sostituire il principio in vigore. L'opzione è ammessa quando il nuovo principio consente l'applicazione anticipata. Inoltre deve essere applicata la stessa versione del principio in tutti i periodi presentati nel primo bilancio IAS/IFRS.

IFRS 3 Aggregazioni aziendali – Le modifiche hanno lo scopo di chiarire l'esclusione dall'ambito di applicazione dell'IFRS 3 di tutte le tipologie di joint arrangement.

IFRS 13 Valutazione del Fair Value – L'IFRS 13 paragrafo 52 (portfolio exception), nella sua attuale formulazione, limita alle sole attività e passività finanziarie incluse nell'ambito di applicazione dello IAS 39 la possibilità di valutazione al fair value sulla base del loro valore netto. Con la modifica viene chiarito che la possibilità di valutazione al fair value sulla base del loro valore netto si riferisce anche a contratti nell'ambito di applicazione dello IAS 39 (o IFRS 9) ma che non soddisfano la definizione di attività e passività finanziarie fornita dallo IAS 32, come i contratti per l'acquisto e vendita di commodities che possono essere regolati in denaro per il loro valore netto.

IAS 40 – Investimenti Immobiliari - La modifica chiarisce che l'IFRS 3 e lo IAS 40 non si escludono vicendevolmente e che, al fine di determinare se l'acquisto di una proprietà immobiliare rientri nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3, occorre far riferimento alle specifiche indicazioni fornite dall'IFRS 3 stesso; per determinare, invece, se l'acquisto in oggetto rientri nell'ambito dello IAS 40 occorre far riferimento alle specifiche indicazioni dello IAS 40.

9. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non omologati dall'Unione Europea non ancora in vigore e non adottati anticipatamente dal Gruppo

  • IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts L'IFRS 14, emesso dallo IASB nel gennaio 2014 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alla rate regulation secondo i precedenti principi contabili adottati. Al fine di migliorare la comparabilità con le entità che già applicano gli IFRS e che non rilevano tali importi, lo standard richiede che l'effetto della rate regulation debba essere presentato separatamente dalle altre voci. Lo standard si applica a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.
  • Emendamenti all'IFRS 11 Accordi a controllo congiunto- Gli emendamenti, emessi dallo IASB nel maggio 2014, forniscono chiarimenti sulla rilevazione contabile delle acquisizioni di partecipazioni in attività a controllo congiunto che costituiscono un business. Gli emendamenti sono applicabili in modo retroattivo, per i periodi annuali che avranno inizio al o dopo al 1° gennaio 2016, è consentita l'applicazione anticipata.
  • Emendamenti allo IAS 16 e IAS 38 Immobili, impianti e macchinari e Attività immateriali. Gli emendamenti emessi dallo IASB nel maggio 2014 hanno l'obiettivo di chiarire che l'utilizzo di metodi basati sui ricavi per calcolare l'ammortamento di un bene non è appropriato in quanto i ricavi generati da un'attività che include l'utilizzo di un bene generalmente riflette fattori diversi dal consumo dei benefici economici derivanti dal bene. Lo IASB ha inoltre chiarito che si presume i ricavi generalmente non siano una base adeguata per misurare il consumo dei benefici economici generati da un'attività immateriale. Tale presunzione, tuttavia, può essere superata in determinate circostanze limitate. Tali modifiche sono efficaci per i periodi annuali che avranno inizio al o dopo al 1° gennaio 2016, è consentita l'applicazione anticipata.
  • IFRS 15 Ricavi da contratti con i clienti. -Il principio, emesso dallo IASB nel maggio 2014, introduce un quadro generale per stabilire se, quando e in quale misura, avverrà la rilevazione dei ricavi. Il principio sostituisce i criteri di rilevazione enunciati nello IAS 18 – Ricavi, nello IAS 11 – Lavori in corso su ordinazione e nell'IFRIC 13 - Programmi di fidelizzazione della clientela. L'IFRS 15 si applica a partire dagli esercizi che hanno inizio da o dopo il 1°gennaio 2017; è consentita l'applicazione anticipata. Il Gruppo sta valutando l'effetto potenziale dell'applicazione dell'IFRS 15 sul bilancio consolidato.
  • IFRS 9 Strumenti Finanziari. Il principio, emesso dallo IASB nel luglio 2014, sostituisce lo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione. L'IFRS 9 introduce nuove disposizioni per la classificazione e la valutazione degli strumenti finanziari, compreso un nuovo modello per le perdite attese ai fini del calcolo delle perdite per riduzione di valore sulle attività finanziarie, e nuove disposizioni generali per le operazioni di contabilizzazione di copertura. Inoltre, include le disposizioni per la rilevazione ed eliminazione contabile degli strumenti finanziari in linea con l'attuale IAS 39. Il nuovo principio sarà applicabile in modo retroattivo dal 1° gennaio 2018, è consentita l'applicazione anticipata.
  • Emendamento allo IAS 27 Bilancio separato. Nell'agosto 2014 lo IASB ha pubblicato il documento Equity Method in Separate Financial Statements, le modifiche allo IAS 27 consentiranno alle entità di utilizzare l'equity method per contabilizzare gli investimenti in controllate, joint ventures e collegate nel bilancio separato. Le modifiche sono efficaci per i bilanci che iniziano dal 1° gennaio 2016; è consentita l'applicazione anticipata.
  • Emendamento all'IFRS 10 Bilancio consolidato e IAS 28 Partecipazioni in società collegate e Joint venture. L'emendamento emesso dallo IASB nel settembre 2014 evidenzia le modifiche che mirano ad affrontare una incongruenza nel trattare la vendita o il conferimento di beni tra un investitore e la sua collegata o joint venture. La conseguenza principale delle modifiche è che un utile o una perdita è rilevato totalmente quando la transazione ha per oggetto un business. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2016.

Miglioramenti agli IFRS: Ciclo 2012-2014. Nel settembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle" che recepisce le modifiche ai principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2016 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata. Le principali modifiche riguardano:

IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate – La modifica introduce guidance specifiche all'IFRS 5 nel caso in cui un'entità riclassifichi un asset (o un disposal group) dalla categoria held for sale alla categoria held-for-distribution (o viceversa), o quando la rilevazione di un'attività held-for-distribution sia cessata.

IAS 19 Benefici per dipendenti. La modifica allo IAS 19 chiarisce che gli high quality corporate bonds utilizzati per determinare il tasso di sconto dei post-employment benefits devono essere emessi nella stessa valuta utilizzata per il pagamento dei benefits.

IAS 34 Bilanci intermedi – Il documento chiarisce i requisiti nel caso in cui l'informativa richiesta è presentata nell'interim financial report ma al di fuori dell'interim financial statements. La modifica richiede che tale informativa sia inclusa attraverso un cross-reference dall'interim financial statements ad altre parti dell'interim financial report e che tale documento sia disponibile ai lettori del bilancio nella stessa modalità e con gli stessi tempi dell'interim financial statement.

IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative – Il documento introduce ulteriori guidance per chiarire se un servicing contract costituisce un coinvolgimento residuo in un'attività trasferita ai fini dell'informativa richiesta in relazione alle attività trasferite.

Emendamento allo IAS 1. Nel dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Disclosure Initiative". Le principali modifiche riguardano: Rilevanza e aggregazione: Un'entità non deve ridurre la comprensibilità del proprio bilancio oscurando materiale informativo con le informazioni irrilevanti o aggregando informazioni rilevanti che hanno diversa natura o funzioni. Inoltre per i totali parziali addizionali l'entità deve anche presentare la riconciliazione di ogni subtotale con il totale di bilancio.

Informazioni da presentare nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria e del conto economico complessivo: Specifiche voci di profitto o di perdita, delle altre componenti di conto economico e della situazione patrimoniale-finanziaria possono essere disaggregate. I totali parziali devono: Essere composti da elementi riconosciuti e misurati secondo gli IFRS, essere presentati ed etichettati in modo da rendere le voci che costituiscono il totale parziale chiaro e comprensibile; essere coerenti tra un esercizio e un altro). Prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo dell'esercizio: La quota di conto economico complessivo di società collegate e join venture valutate con il metodo del patrimonio netto devono essere presentati in forma aggregata ma separatamente dal resto del conto economico complessivo, come un'unica voce, classificata tra gli elementi che saranno o non saranno successivamente riclassificate a conto economico. Note – Struttura: L'entità è libera di decidere l'ordine di esposizione nel bilancio ma deve considerare l'effetto sulla comprensibilità e sulla comparabilità dei suoi bilanci dando risalto ai settori di attività più rilevanti per la comprensione della propria performance finanziaria e la posizione finanziaria. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2016 o da data

successiva. È consentita un'applicazione anticipata.

Emendamento all'IFRS 10, all'IFRS 12 e allo IAS 28 – Società di investimento: eccezioni al metodo di consolidamento – Nel dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Investment Entities: Applying the Consolidation Exception". Le principali modifiche riguardano:

IFRS 10 Bilancio Consolidato – Le modifiche all'IFRS chiariscono che l'esenzione dalla presentazione del bilancio consolidato si applica a una società controllante controllata da una società d'investimento, quando l'entità di investimento misura tutte le sue controllate al fair value.

IAS 28 Partecipazioni in società collegate - La modifica allo IAS 28 permette ad una società che non è una società di investimento ma che ha una partecipazione o joint venture in una società d'investimento, quando viene applicato il metodo del patrimonio netto, di mantenere la valutazione al fair value applicato dalla società collegata dell'entità investimento o joint venture per i propri interessi in società controllate.

IAS 12 Informativa sulle partecipazioni in altre entità – l'emendamento chiarisce non si applica tale principio ad una società d'investimento che predispone i bilanci in cui tutte le sue collegate sono valutata al fair value attraverso conto economico.

Le modifiche si applicano retrospettivamente a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2016 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata.

10.Principali scelte valutative nell'applicazione dei principi contabili e fonti di incertezza nell'effettuazione delle stime

Principali fattori di incertezza nell'effettuazione delle stime

La redazione del bilancio d'esercizio e delle note illustrative ha richiesto l'utilizzo di stime e assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività, sia nella valutazione delle passività potenziali. Le stime e le assunzioni effettuate si basano sull'esperienza storica e su altri fattori rilevanti. Gli eventi futuri potrebbero, pertanto, non confermare pienamente tali dati stimati. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ciascuna variazione sono immediatamente rilevati in bilancio.

A motivo dell'attuale contesto macroeconomico, ancora destabilizzato dagli effetti della crisi finanziaria iniziata a fine esercizio 2008, le stime sono state effettuate basandosi su assunzioni relative al futuro caratterizzate da rilevante grado di incertezza. Pertanto è possibile che nel prossimo esercizio, al concretizzarsi di risultati diversi rispetto alle stime effettuate per il bilancio al 31 dicembre 2014, si possano rendere necessarie rettifiche anche significative ai valori di bilancio oggetto di valutazione, tra i quali si evidenziano, per la rilevanza, le partecipazioni e gli avviamenti.

Ulteriori dati congetturati si riferiscono ai fondi rischi e oneri, ai fondi svalutazione crediti e agli altri fondi svalutazione, con particolare riguardo alle valutazioni di magazzino, alla stima delle rese attese, agli ammortamenti, ai benefici ai dipendenti e alle imposte differite.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ciascuna variazione sono iscritti a conto economico.

Principali assunzioni nella determinazione del valore recuperabile delle attività non correnti

La Società rivede periodicamente il valore contabile delle partecipazioni, delle attività immateriali e di immobili impianti e macchinari per accertare che siano iscritte ad un valore non superiore a quello recuperabile.

I valori di carico delle partecipazioni in portafoglio vengono valutate, come per gli avviamenti, ogni qualvolta esiste un'indicazione che tali valori abbiano subito una riduzione di valore e comunque in ogni caso con cadenza annuale.

11.Gestione del capitale e dei rischi finanziari

La Società gestisce il capitale e i rischi finanziari in coerenza con la struttura dell'attivo patrimoniale.

L'obiettivo della Società è quello di mantenere nel tempo un rating creditizio e livelli degli indicatori di capitale adeguati e coerenti con la struttura dell'attivo patrimoniale, tenendo conto dell'attuale dinamica di offerta di credito nel sistema Italia che rimane ancora rigida nonostante il perdurare del miglioramento dello spread dei titoli di stato a lungo termine rispetto ai paesi europei di più elevato rating creditizio.

Nel corso del 2014 gli obiettivi, politiche e procedure di copertura dei rischi non hanno subito variazioni se non mantenendo la dovuta attenzione all'attesa evoluzione della dimensione della nuova prevista struttura patrimoniale per il periodo di Piano per lo Sviluppo 2013-2015.

Il finanziamento a tal fine erogato lo scorso luglio 2013 e poi modificato in data 11 agosto 2014 prevede determinati covenant finanziari per i quali si rinvia al commento riportato nel paragrafo "Integrazioni su richiesta Consob ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del D.lgs. 58/1998, del 27 maggio 2013" della presente Relazione Finanziaria Annuale.

Con riferimento alle condizioni del nuovo finanziamento relative alla copertura del rischio tasso di interesse delle linee A e B secondo i loro profili di rimborso, si è provveduto nel primo trimestre del 2014 a rimodulare con le stesse banche controparti i contratti swap di copertura esistenti. L'operazione di rimodulazione è stata definita il 6 febbraio con partenza dal 31 marzo 2014 e in coerenza con la politica di gruppo di copertura del rischio tasso di interesse.

Rischio di tasso

Il rischio di tasso d'interesse consiste nei maggiori oneri finanziari derivanti da una sfavorevole ed inattesa variazione dei tassi d'interesse. La Società è esposta a tale rischio in considerazione delle proprie passività finanziarie a tasso variabile.

La gestione del rischio di tasso d'interesse è regolata da specifiche policy che definiscono gli obiettivi di risk management, i limiti, i ruoli e le responsabilità delle diverse funzioni coinvolte all'interno del processo. In particolare:

  • è obiettivo della Società mitigare l'esposizione al rischio di tasso definendo un adeguato mix tra passività a tasso variabile e a tasso fisso ricorrendo, ove necessario, a strumenti derivati, questo anche in relazione agli impegni di copertura presi con le banche nel caso di accensione di un nuovo debito a medio e lungo termine;
  • nel rispetto dei limiti operativi, la gestione del rischio di tasso d'interesse è attuata dalla Funzione Finanza, che elabora le strategie per la copertura dell'esposizione individuata e le sottopone all'approvazione dell'alta direzione;
  • non è ammesso l'utilizzo di strumenti derivati con finalità speculative, ossia non volto a perseguire il predetto obiettivo, salvo in casi di comprovata opportunità e previa formale autorizzazione del Consiglio di Amministrazione;
  • la Funzione Finanza informa l'alta direzione in merito alla gestione attuata e ai risultati conseguiti periodicamente e con diverse modalità utilizzando peraltro un report sullo stato del portafoglio derivati e un report di analisi dell'andamento della posizione finanziaria netta.

Al 31 dicembre 2014 la quota parte dei debiti contrattualmente a tasso fisso, comprensivi dei debiti finanziari da leasing e intercompany, o trasformata tramite Interest Rate Swap (IRS) e coperta con Interest Rate Cap, è pari al 27% (al 31 dicembre 2013 era pari al 46%). La stessa quota parte, a livello di Gruppo, è pari al 56,4% (al 31 dicembre 2013 era pari al 95%).

Con riferimento al 31 dicembre 2014 l'obiettivo di copertura è perseguito mediante contratti derivati sopra individuati stipulati con primarie istituzioni finanziarie ad elevato rating. In merito si rammenta che, nel caso degli IRS si ha la trasformazione del tasso variabile in tasso fisso (o viceversa) tramite lo scambio periodico, con la controparte finanziaria, della differenza fra gli interessi a tasso fisso (tasso Swap) e gli interessi a tasso variabile, entrambi calcolati sul valore nozionale contrattuale. Nel caso degli Interest Rate Cap, nel solo caso di rialzo dei tassi di interesse sopra il tasso definito contrattualmente, la controparte finanziaria liquida, a favore di RCS Mediagroup S.p.A., la differenza fra il tasso contrattuale ed il tasso variabile di mercato, in modo tale da riportare l'onere finanziario di competenza della Società al livello del tasso contrattuale.

Si ricorda che RCS MediaGroup S.p.A. si è inoltre adeguata a quanto richiesto dal Regolamento UE n.648/2012 sugli strumenti derivati OTC (Over The Counter), entrato in vigore in Italia e in ogni Paese dell'Europa (c.d. Regolamento EMIR) che ha introdotto l'obbligo di segnalazione delle operazioni effettuate su strumenti finanziari derivati, eseguite sia su un mercato regolamentato sia OTC ad un Trade Repository, cioè un soggetto terzo che ha il compito di raccogliere e conservare in modo centralizzato le registrazioni ricevute dalle controparti alle negoziazioni affinché siano accessibili alle autorità di vigilanza.

Si rinvia alla nota n. 38 per l'informativa dettagliata sul fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di Bilancio.

Sensitivity analysis

Nella tabella seguente sono esposti i risultati della sensitivity analysis sul rischio di tasso, con l'indicazione degli impatti a Conto Economico e Patrimonio Netto, così come richiesto dal principio IFRS 7. Tale sensitivity è stata condotta assumendo una variazione parallela al rialzo o al ribasso dell'1% nelle curve dei tassi di riferimento per singola divisa, considerando anche il caso di tassi di mercato negativi, caso osservato in questi ultimi mesi sui tassi euribor a breve termine che sono diventati negativi e come tali sono stati presi in considerazione dalle banche nella definizione dei tassi finiti euribor maggiorati di uno spread.

(Valori in milioni di Euro)

Analisi di sensitività del rischio di tasso
su poste a tasso variabile
Sottostante Incremento/Riduzione dei tassi di
interesse sottostanti
Impatti a Conto
Economico
Impatti a
Patrimonio
Netto
2014 (976,4) 1% (6,3) 6,1
2013 * (974,5) 1% (6,0) 7,5
2014 (976,4) -1% 6,4 (6,4)
2013 * (974,5) -1% 1,7 (5,9)

(*) Le analisi di sensitività del 2013 non ipotizzano tassi di interesse negativi.

Al 31 dicembre 2014 la Società detiene quasi esclusivamente strumenti finanziari debitori a tasso variabile. Si segnala l'utilizzo di derivati su tassi di interesse che consentono la trasformazione delle posizioni debitorie a tasso variabile in tasso fisso.

Gli strumenti finanziari a tasso variabile compresi nella sensitivity analysis riguardano le disponibilità liquide, i crediti e i debiti finanziari a medio e lungo termine e i derivati su tasso in portafoglio. L'analisi è stata condotta evidenziando:

  • la variazione negli interessi attivi e passivi nel corso dell'esercizio attribuibile a possibili e ragionevoli variazioni nei tassi di interesse di attività e passività a tasso variabile detenute nel corso dell'esercizio;
  • l'impatto speculare e contrario rispetto all'ipotetica variazione dei tassi in termini di variazione di fair value dei derivati su tasso rilevato a Patrimonio Netto (per la componente di copertura oltre l'esercizio di competenza) e a Conto Economico nell'ipotesi di variazione istantanea della curva dei tassi di interesse alla data di Bilancio. Al 31 dicembre 2014 i contratti di copertura in essere sul rischio tasso di interesse hanno un nozionale pari a 277,3 milioni (463,4 milioni nel 2013): per 262,5 milioni si tratta di Interest Rate Swap (335 milioni nel 2013) e per 14,8 milioni si tratta di Interest Rate Cap (128,4 milioni nel 2013).

Alcun impatto è rilevato in relazione agli strumenti finanziari a tasso fisso, non evidenziando in Bilancio rilevanti attività o passività finanziarie con flussi di interessi certi.

Il risultato dell'analisi effettuata al 31 dicembre 2014, con riferimento ai fattori di rischio che generano esposizioni significative, ha mostrato, nell'ipotesi di incremento del livello dei tassi di interesse, potenziali oneri a conto economico di 6,3 milioni (oneri per 6 milioni per l'esercizio 2013) ed un incremento del patrimonio netto per 6,1 milioni (7,5 milioni per l'esercizio 2013). Nell'ipotesi di una riduzione dei tassi di interesse, come sopra ricordato considerando anche il caso di tassi di mercato negativi, potenziali proventi a conto economico di 6,4 milioni (proventi per 1,7 milioni per l'esercizio 2013) ed un decremento del patrimonio netto per 6,4 milioni (5,9 milioni per l'esercizio 2013).

Rischio di cambio

Il rischio di cambio può essere definito come l'insieme degli effetti negativi indotti sui valori iscritti in bilancio di attività o passività da variazioni dei tassi di cambio.

RCS MediaGroup S.p.A. evidenzia minime esposizioni al rischio di cambio (transattivo ed economico) in quanto i flussi di cassa commerciali sono principalmente denominati in euro e pertanto al momento non è attivo alcun derivato di copertura sulle divise.

L'esposizione al rischio di cambio degli investimenti netti in un'entità estera non è coperta.

Dato l'importo contenuto delle poste in valuta, l'analisi di sensitività condotta sulle stesse non ha evidenziato risultati significativi.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità può sorgere in relazione alle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella corretta tempistica, anche al fine di, se del caso, rimborsare finanziamenti in scadenza. La Funzione Finanza è responsabile dell'attività di raccolta e di investimento su base centralizzata (per le principali controllate tramite sistemi di cash management) nel rispetto degli obiettivi e delle strategie definiti dal management.

La struttura Patrimoniale al 31 dicembre 2014 riflette i termini della rinegoziazione del nuovo finanziamento che con riferimento al rischio di liquidità ha portato al 30 settembre 2015 la possibilità di cessione di Asset No Core fino ad un ammontare totale di 250 milioni, condizione essenziale per evitare l'esercizio della delega all'aumento di capitale per un importo massimo di circa 190 milioni.

L'obiettivo della Società è quello di mantenere un equilibrio tra la continuità del finanziamento e la flessibilità della gestione tramite:

  • l'investimento delle eventuali disponibilità in operazioni di breve durata (generalmente compresa tra uno e tre mesi) di facile e veloce smobilizzo quali impieghi in strumenti monetari;

  • il ricorso a differenti forme di finanziamento, a breve e medio/lungo termine.

Attualmente il nuovo finanziamento ridottosi dagli originari 600 milioni agli attuali 465,6 milioni prevede clausole specifiche di rimborso immediato legate al superamento di covenant (covenant di default) evidenziati nel capoverso "Integrazioni su richiesta Consob ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del D.lgs. 58/1998, del 27 maggio 2013" della presente Relazione Finanziaria Annuale e a una serie di accadimenti specifici quali l'inadempienza nei pagamenti oltre una certa soglia, il sorgere di procedure concorsuali e il cambio di controllo verso soggetti non graditi ai finanziatori. Circa quest'ultimo punto lo scioglimento del Patto di Sindacato dell'ottobre 2013 non ha costituito fattispecie di caso di Cambiamento di Controllo ai sensi del Contratto di Finanziamento.

Liquidity analysis

La seguente tabella riassume il profilo temporale delle attività e delle passività finanziarie e commerciali della Società al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013 sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente (comprensivi di capitale e di interessi anche se non maturati alla data di bilancio) non attualizzati.

Nel caso di assenza di una data predefinita di rimborso i flussi sono stati inseriti tenendo conto della prima data nella quale potrebbe essere richiesto il pagamento. Per questo motivo le posizioni in conti correnti bancari sono state inserite nella prima fascia temporale.

Per il nuovo Finanziamento a medio lungo termine costituito da tre tranche sono state evidenziate le scadenze contrattuali.

Si ricorda che il finanziamento è suddiviso nelle seguenti tre linee: la linea A bullet con scadenza luglio 2016 da rimborsarsi con i proventi della vendita di Assets No Core, il cui importo originario di 225 milioni si è ridotto a 113,6 milioni al 31 dicembre 2014, la linea B di 275 milioni con scadenza finale luglio 2018 in essere al 31 dicembre 2014 per residui 252 milioni, con delle rate di rimborso a partire da giugno 2016, e la linea C di 100 milioni revolving con scadenza luglio 2018 e utilizzata per 10 milioni sempre al 31 dicembre 2014.

La Funzione Finanza continua a monitorare l'andamento e la possibile evoluzione dei mercati del credito e dei capitali, per pianificare le azioni necessarie per una corretta gestione di tali scadenze, anche alla luce di possibili volatilità così come sperimentate negli ultimi due anni.

Analisi delle scadenze anno 2014 (1) Scadenza flussi contrattuali (interessi e capitale)
(Valori in milioni di Euro) a vista < 6 mesi 6> <1 anno 1-2 anni 2-5 anni >5 anni Totale
Attività Finanziarie
Crediti commerciali verso terzi (2) 42,0 141,4 1,8 - - - 185,2
Crediti comm.li verso società del gruppo 61,4 25,5 - - - - 86,9
Crediti diversi (di natura commerciale o finanziaria) 24,8 28,1 0,1 1,6 1,1 0,5 56,2
Crediti finanziari c/c infragruppo 20,2 - - - - - 20,2
Disponibilità Liquide 0,7 - - - - - 0,7
Totale attività finanziarie 149,1 195,0 1,9 1,6 1,1 0,5 349,2
Passività finanziarie
Debiti commerciali verso terzi (131,3) (51,6) (0,1) - - - (183,0)
Debiti finanziari (con leasing) (36,7) (46,2) (99,6) (63,8) (251,9) - (498,2)
Debiti finanziari c/c infragruppo (55,0) - - - - - (55,0)
Debiti comm.li verso società del gruppo (10,5) (13,9) - - - - (24,4)
Debiti diversi (di natura commerciale o finanziaria) (35,8) - - - - - (35,8)
Debiti finanziari intercompany - (406,9) (85,6) - - - (492,5)
Derivati di copertura - (3,2) (3,5) (5,6) (4,3) - (16,6)
Totale passività finanziarie (269,3) (521,8) (188,8) (69,4) (256,2) - (1.305,5)

(1) Il totale dei valori riportati include gli interessi previsti non ancora maturati al 31 dicembre 2014 e pertanto non è direttamente riconducibile ai dati del prospetto della situazione patrimoniale finanziaria.

(2) I crediti commerciali sono esposti al lordo delle rese attese.

Analisi delle scadenze anno 2013 (1) Scadenza flussi contrattuali (interessi e capitale)
(Valori in milioni di Euro) a vista < 6 mesi 6> <1 anno 1-2 anni 2-5 anni >5 anni Totale
Attività Finanziarie
Crediti commerciali verso terzi (2) 37,9 146,2 1,9 - - - 186,0
Crediti comm.li verso società del gruppo 83,0 3,0 - - - - 86,0
Crediti diversi (di natura commerciale o finanziaria) 28,7 4,2 1,0 0,9 2,5 1,5 38,8
Crediti finanziari c/c infragruppo 37,8 - - - - - 37,8
Disponibilità Liquide 0,9 - - - - - 0,9
Titoli Held for Trading 0,2 - - - - - 0,2
Totale attività finanziarie 188,5 153,4 2,9 0,9 2,5 1,5 349,7
Passività finanziarie
Debiti commerciali verso terzi (126,9) (35,3) - - - - (162,2)
Debiti finanziari (con leasing) (24,8) (16,8) (16,6) (35,6) (442,9) (4,4) (541,1)
Debiti finanziari c/c infragruppo (26,4) - - - - - (26,4)
Debiti comm.li verso società del gruppo (13,0) (11,3) - - - - (24,3)
Debiti diversi (di natura commerciale o finanziaria) (37,5) - - - - - (37,5)
Debiti finanziari intercompany - (157,5) - (353,9) - - (511,4)
Derivati di copertura - (3,9) (3,6) (5,5) (4,3) - (17,3)
Totale passività finanziarie (228,6) (224,8) (20,2) (395,0) (447,2) (4,4) (1.320,2)

(1) Il totale dei valori riportati include gli interessi previsti non ancora maturati al 31 dicembre 2013 e pertanto non è direttamente riconducibile ai dati del prospetto della situazione patrimoniale finanziaria.

(2) I crediti commerciali sono esposti al lordo delle rese attese.

Rischio di credito

Il rischio di credito può essere definito come la possibilità di incorrere in una perdita finanziaria per inadempienza in capo alla controparte dell'obbligazione contrattuale.

L'esposizione al rischio di credito di RCS MediaGroup S.p.A. è riferibile a crediti commerciali e finanziari. Per quanto attiene alla gestione di eventuale liquidità, la stessa è lasciata in deposito presso controparti bancarie di elevato standing. A ciò si aggiungono i crediti di natura finanziaria concessi a società del Gruppo, nell'ambito della gestione accentrata della Finanza. Inoltre vi è un credito finanziario concesso a società terza, finalizzato ad investimenti industriali per la stampa full color del Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport, che è assistito da garanzie.

La tabella sottostante mostra la massima esposizione al rischio di credito per le componenti del bilancio, inclusi gli strumenti finanziari derivati. La massima esposizione al rischio è indicata con evidenza a parte degli effetti di mitigazione derivanti dagli accordi di compensazione e dalle garanzie rilasciate da terzi, qualora ve ne siano.

Massima esposizione del rischio credito Valore Contabile al
(Valori in milioni di Euro) Note 31/12/2014 31/12/2013
ATTIVITA' FINANZIARIE
Attività finanziarie al fair value imputate a conto economico
Titoli Held for Trading 38 - 0,2
Crediti e finanziamenti
Crediti commerciali (al lordo delle rese attese) 36 272,1 272,0
Crediti finanziari correnti 38 47,9 42,4
Disponibilità liquide 38 0,7 0,9
Crediti diversi e altre attività correnti 37 24,3 28,2
Crediti finanziari non correnti 33 3,0 4,2
Altre attività non correnti 34 0,5 0,7
Garanzie finanziarie rilasciate - -
TOTALE 348,5 348,6

Il saldo crediti risulta sostanzialmente invariato rispetto allo scorso esercizio, rilevando un incremento dei crediti finanziari correnti verso le controllate, a cui si contrappone una riduzione dei crediti diversi e altre attività correnti.

I crediti commerciali sono rilevati in bilancio al netto delle svalutazioni.

La gestione del credito commerciale è affidata alla responsabilità delle divisioni, nel rispetto degli obiettivi economici, delle strategie commerciali prefissate e delle procedure operative del Gruppo, che limitano la vendita di prodotti o servizi ai clienti senza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. L'analisi dei nuovi clienti e l'affidabilità degli stessi, espressa attraverso il rating finanziario attribuito, viene generalmente attuata attraverso un sistema automatico di valutazione dell'affidabilità creditizia. Il modello di elaborazione del rating applicato, è basato sul c.d. modello dell'"expected default frequency" elaborato da primario gruppo di informazione e analisi finanziaria.

La tabella seguente fornisce informazioni circa la qualità creditizia delle attività finanziarie in portafoglio.

Valore contabile al 31/12/2014
Non scaduti e Scaduti e non Scaduti e Fondo Totale
(Valori in milioni di Euro) non svalutati svalutati svalutati
Svalutazione
Crediti Commerciali (1) 204,4 25,1 60,7 (18,1) 272,1
Crediti Diversi e Altre Attività correnti 24,3 - 6,9 (6,9) 24,3
Crediti Finanziari Correnti 47,9 - - - 47,9
Quota corrente 276,6 25,1 67,6 (25,0) 344,3
Crediti Finanziari non Correnti 3,0 - 2,5 (2,5) 3,0
Altre Attività non Correnti 0,5 - - - 0,5
Quota non corrente 3,5 - 2,5 (2,5) 3,5
Totale 280,1 25,1 70,1 (27,5) 347,8
Valore contabile al 31/12/2013
Non scaduti e Scaduti e non Scaduti e Fondo Totale
(Valori in milioni di Euro) non svalutati svalutati svalutati Svalutazione
Crediti Commerciali (1) 181,6 49,1 60,1 (18,8) 272,0
Crediti Diversi e Altre Attività correnti 28,2 - 4,9 (4,9) 28,2
Crediti Finanziari Correnti 42,4 - - - 42,4
Quota corrente 252,2 49,1 65,0 (23,7) 342,6
Crediti Finanziari non Correnti 4,2 - - - 4,2
Altre Attività non Correnti 0,7 - - - 0,7
Quota non corrente 4,9 - - - 4,9
Totale 257,1 49,1 65,0 (23,7) 347,5

(1) I crediti commerciali, ai fini dell'applicazione dell'IFRS7, sono considerati al lordo delle rese attese.

A fronte di una stabilità dei ricavi, rispetto allo scorso esercizio, i crediti commerciali non scaduti e non svalutati registrano un incremento di 22,8 milioni. Tale incremento è da collegarsi sia alla dinamica dei ricavi realizzati nell'ultimo trimestre del 2014, sia alla raccolta pubblicitaria su testate di editori terzi, avviata a partire dalla fine dello scorso esercizio. In questo contesto la voce "Crediti scaduti e non svalutati" registra una significativa contrazione, passando da 49,1 milioni al 31 dicembre 2013 a 25,1 milioni al 31 dicembre 2014 (pari a circa il 9% del totale crediti commerciali), dimezzando così lo scaduto nella fascia di ritardo 0- 30 giorni.

Le attività finanziarie in portafoglio, non scadute e non svalutate al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013, sono riepilogate nella tabella seguente, in funzione del merito creditizio assegnato dalla Società alle singole controparti.

(Valori in milioni di Euro) Valore contabile al 31/12/2014
Valore contabile al 31/12/2013
Rating Quota
corrente
Quota non
corrente
Totale Quota
corrente
Quota non
corrente
Totale
Rating A (rischio basso) 30,3 - 30,3 50,6 - 50,6
Rating B (rischio medio) 74,6 - 74,6 59,4 - 59,4
Rating C (rischio alto) 7,7 - 7,7 4,5 - 4,5
Rating Z (not rated) 164,0 3,5 167,5 137,7 4,9 142,6
Totale 276,6 3,5 280,1 252,2 4,9 257,1

Pur operando in un mercato che durante l'anno non ha dato segnali di ripresa, le vendite sono state realizzate verso una clientela con un profilo di rischio basso e/o medio, limitando fortemente le vendite verso la clientela più rischiosa che a fine esercizio incideva solo per il 2,75% dei crediti.

Si precisa che nella fascia dei crediti "not rated" sono compresi crediti quasi esclusivamente verso Enti Pubblici e società partecipate (controllate e collegate), di cui 48,1 milioni relativi a poste di natura finanziaria con controparti controllate e collegate.

Di seguito è rappresentata l'analisi delle scadenze dei crediti in Bilancio al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013.

(Valori in milioni di Euro) Analisi Scadenza Crediti
Crediti non scaduti Totale scaduti e
e non svalutati Crediti scaduti e non svalutati non svalutati
30 gg 31-60 gg 61-90 gg 91-180 gg 181-360 gg >361
2014 280,1 17,4 1,6 1,6 1,8 2,0 0,7 25,1
2013 257,1 37,1 3,9 0,5 4,7 2,5 0,4 49,1

I crediti commerciali scaduti e non svalutati ammontano a 25,1 milioni al 31 dicembre 2014 rispetto ai 49,1 milioni al 31 dicembre 2013. Il decremento è principalmente riferibile alla fascia di scaduto fino a 30 giorni, pari al 69% del totale crediti scaduti e non svalutati contro il 75% del 2013. Il processo di svalutazione adottato dalla Società prevede che siano oggetto di impairment individuale le singole posizioni commerciali di importo significativo e per le quali sia rilevata un'oggettiva condizione di insolvenza.

L'accantonamento ha luogo se, a livello di singolo cliente, è presente una percentuale significativa di saldo scaduto sul totale del saldo complessivo, come meglio specificato nella tabella sotto indicata:

Clienti Rating A (rischio basso) % significativa 15%
Clienti Rating B (rischio medio) % significativa 10%
Clienti Rating C (rischio alto) % significativa 5%
Clienti Rating Z (not rated) % significativa 5%
Clienti Rating E (Enti Pubblici) % significativa 5%

Un deterioramento del rating può determinare un impairment del credito specifico e quindi una svalutazione del credito, anche se il medesimo non è scaduto alla data di bilancio.

La percentuale di svalutazione da applicare è stabilita in funzione della fascia temporale di appartenenza dello scaduto, periodicamente rivisitata per tener conto del merito creditizio assegnato dalla Società alle singole controparti.

La seguente tabella evidenzia le percentuali di svalutazione applicate, al 31 dicembre 2014, ai crediti sulla base della fascia di scaduto; si segnala che è stata recentemente aggiornata per tener conto degli effetti negativi del perdurare della crisi economica e finanziaria.

Scaduto
Fasce di rischio 1-30gg 30-60gg 60-90gg 90-180gg 180-360gg 360-540gg 540-720gg >720gg
Rating a basso rischio 4% 6% 8% 10% 20% 30% 40% 50%
Rating a medio rischio 6% 8% 10% 12% 30% 40% 50% 60%
Rating ad alto rischio 8% 10% 12% 15% 40% 60% 70% 80%
Enti pubblici 1% 1% 1% 2% 5% 10% 20% 30%
Not rated 6% 8% 10% 12% 30% 40% 50% 60%

I crediti in contenzioso legale sono svalutati mediamente almeno dell'80%.

Rischio di prezzo

RCS MediaGroup S.p.A. non è esposta a significativi rischi di prezzo relativi a strumenti finanziari che rientrano nell'ambito di applicazione dello IAS 39.

12. Strumenti finanziari: informazioni aggiuntive

Nella tabella che segue sono riportati i valori contabili per ogni classe identificata dallo IAS 39, come richiesto dal principio IFRS 7.

Tale valore contabile coincide generalmente con la valutazione al fair value degli strumenti finanziari rappresentati, ad eccezione di crediti e debiti non correnti e delle poste incluse nell'indebitamento finanziario, il cui valore equo è stato riportato all'interno delle note illustrative delle singole poste, a cui si rimanda.

Valore Contabile
Note 31/12/2014 31/12/2013
(Valori in milioni di Euro)
ATTIVITA' FINANZIARIE
Attività finanziarie al fair value imputate a conto economico
Titoli Held for Trading 38 - 0,2
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Partecipazioni 31 4,3 5,5
Crediti e finanziamenti
Crediti commerciali 36 272,1 272,0
Crediti finanziari correnti 38 47,9 42,4
Disponibilità liquide 38 0,7 0,9
Crediti diversi e altre attività correnti 37 24,3 28,2
Crediti finanziari non correnti 33 3,0 4,2
Crediti diversi e altre attività non correnti 34 0,5 0,7
Crediti finanziari non correnti (strumenti derivati di copertura) 38 - -
TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE 352,8 354,1
PASSIVITA' FINANZIARIE
Passività al costo ammortizzato
Debiti commerciali 44 207,5 186,5
Debiti v/banche 38 36,8 24,3
Debiti finanziari correnti 38 585,2 201,5
Debiti finanziari correnti (strumenti derivati di copertura) 38 - 1,5
Debiti diversi e altre passività correnti 45 35,8 37,5
Debiti finanziari non correnti 38 380,8 767,3
Debiti finanziari non correnti (strumenti derivati di copertura) 38 16,6 15,6
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE 1.262,7 1.234,2

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale finanziaria al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base della gerarchia di livelli che evidenzi i valori utilizzati per la determinazione del fair value. I livelli sono distinti in:

Livello 1: Prezzi quotati (non rettificati) sui mercati attivi per attività e passività identiche;

Livello 2: Dati di input diversi dai prezzi quotati (di cui al livello 1) osservabili per l'attività o la passività sia direttamente (come nel caso dei prezzi) sia indirettamente (cioè in quanto derivati dai prezzi);

Livello 3: Dati di input relativi all'attività o alla passività non basati su dati di mercato osservabili.

Di seguito si evidenziano le attività e le passività al 31 dicembre 2014 che sono valutate al fair value per livello gerarchico.

(Valori in milioni di Euro) Note Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
ATTIVITA' FINANZIARIE
Attività finanziarie al fair value imputate a conto economico
Titoli Held for Trading 38 - - - -
Derivati non di copertura 38 - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Partecipazioni 32 - - 4,3 4,3
Hedging derivatives - - - -
TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE - - 4,3 4,3
PASSIVITA' FINANZIARIE
Hedging derivatives 38 - 16,6 - 16,6
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE - 16,6 - 16,6

La tabella sotto riportata evidenzia le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio nelle poste classificate come livello 3:

Saldo al
31/12/2013
utile /(perdita)
rilevata a conto
economico
Incrementi/
acquisti
Decrementi/
vendite
Utili e delle perdite rilevati
tra le altre componenti di
conto economico complessivo
Trasferimenti
da e verso il
livello 3
Saldo al
31/12/2014
5,7 - - (1,4) - - 4,3

Nella categoria "Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico" sono classificate:

  • le attività finanziarie che al momento della rilevazione iniziale sono designate al fair value con impatti a conto economico, nonché gli strumenti derivati che non soddisfano i requisiti IAS 39 per poter essere designati come strumenti di copertura;
  • le attività finanziarie detenute per la negoziazione, in quanto:
    • − classificate come possedute per scopi di negoziazione ossia acquistate o contratte per trarre beneficio dalle fluttuazioni del prezzo nel breve termine;
    • − parte di un portafoglio di specifici strumenti finanziari che sono gestiti unitariamente e per i quali esiste evidenza di una recente ed effettiva manifestazione di realizzazione di utili nel breve termine;
    • − derivati (ad eccezione di quelli che sono designati e ritenuti efficaci quali strumenti di copertura), in relazione ai quali si rimanda al paragrafo relativo alla "Posizione finanziaria netta".

La categoria "Crediti e Finanziamenti" comprende le attività finanziarie con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotate in un mercato attivo, ad eccezione di quelle designate come detenute per la negoziazione o come disponibili per la vendita.

Le "Attività finanziarie disponibili per la vendita" includono tutte le attività non rientranti nelle precedenti categorie.

Appartengono alla categoria "Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico" le passività finanziarie che al momento della rilevazione iniziale sono designate dalla Società come al fair value con impatti a conto economico e le passività finanziarie detenute per la negoziazione.

Nella categoria "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato" sono inserite tutte le passività finanziarie, ad eccezione di quelle precedentemente designate come detenute per la negoziazione.

In conformità all'IFRS 7, si riportano di seguito gli effetti prodotti a Conto Economico e Patrimonio Netto con riferimento a ciascuna categoria di strumenti finanziari in essere nella Società, che comprendono principalmente gli utili e le perdite derivanti dall'acquisto e la vendita di attività o passività finanziarie nonché dalle variazioni di valore degli strumenti finanziari valutati al fair value e gli interessi attivi/passivi maturati sulle attività/passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Effetti economici e di patrimonio netto degli strumenti finanziari ai fini dell'IFRS 7

La tabella espone l'effetto sul conto economico e sullo stato patrimoniale degli strumenti finanziari in ambito IAS 39, pertanto non direttamente riconducibili alla classificazione esposta nel bilancio.

(Valori in milioni di Euro) Note 2014 2013
Utili netti/ (perdite) nette rilevati su strumenti finanziari (8,3) 10,2
Attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione - 0,2
Derivati di copertura 23 (7,1) (2,4)
- di cui utili/perdite imputati a PN 1,7 8,2
- di cui utili/(perdite) rilevati a conto economico (8,8) (10,6)
Utili/(perdite) su attività finanziarie disponibili per la vendita 24 (0,8) 12,7
- di cui dividendi da partecipazioni - 12,7
- di cui oneri su partecipazioni (0,8) -
Utili/(perdite) su crediti/finanziamenti 23 (0,4) (0,3)
Interessi attivi/passivi (al tasso interno di rendimento) maturati sulle
attività/passività finanziarie non al Fair Value Through Profit Loss (36,5) (12,4)
Interessi attivi su 23 3,2 6,8
- crediti/finanziamenti 3,2 6,8
Interessi passivi su 23 (39,7) (19,2)
- passività finanziarie (39,7) (19,2)
Spese e commissioni non incluse nel tasso di interesse effettivo (1,9) (1,3)
di competenza di attività finanziarie 23 (1,9) (1,3)
- crediti/finanziamenti (1,9) (1,3)
Accantonamenti per svalutazione di attività finanziarie (8,1) (5,1)
- Crediti/finanziamenti 21 (8,1) (5,1)
- Attività disponibili per la vendita 24 - -

Per un maggiore dettaglio sulle caratteristiche degli strumenti finanziari in portafoglio nonché degli utili e perdite associati si rimanda alle relative note illustrative specifiche.

I valori riportati nelle tabelle e note successive sono espressi in milioni di Euro, salvo ove diversamente indicato.

13. Ricavi netti

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Ricavi diffusionali 289,8 301,3 (11,5)
Ricavi pubblicitari 305,5 292,5 13,0
Ricavi editoriali diversi 35,4 35,9 (0,5)
Totale 630,7 629,7 1,0

I ricavi ammontano a 630,7 milioni e si incrementano rispetto all'esercizio 2013 di 1 milione. Si riferiscono per 305,5 milioni a ricavi pubblicitari, per 289,8 milioni per vendita di prodotti editoriali e per 35,4 milioni a ricavi editoriali diversi.

L'incremento dei ricavi pubblicitari, pari a 13 milioni, è correlato alla raccolta pubblicitaria su alcune testate di editori terzi avviata tra la fine dell'anno precedente e l'inizio del 2014, in parte compensata dall'effetto negativo dovuto alla cessione e chiusura di alcune testate dell'area Periodici.

Il decremento dei ricavi diffusionali, pari a 11,5 milioni, è dovuto principalmente alla contrazione delle vendite in edicola nell'area Periodici (-13,3 milioni). Si rileva il buon andamento della vendita di prodotti collaterali nell'area Quotidiani (per +2,8 milioni). Si segnalano inoltre minori ricavi editoriali diversi rispetto all'esercizio precedente, per 0,5 milioni.

14. Rapporti con parti correlate

Come richiesto con comunicazione Consob ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del D. Lgs. n.58/98, protocollo numero 13046378 del 27 maggio 2013, si riportano di seguito i rapporti verso parti correlate tra RCS MediaGroup S.p.A. e le altre società del Gruppo RCS.

Si ricorda che, in merito al Regolamento approvato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, RCS MediaGroup S.p.A. ha adottato in data 10 novembre 2010 una procedura in merito alla realizzazione di operazioni con parti correlate sotto il profilo autorizzativo e di comunicazione con il mercato e con Consob. Tale procedura, è rimasta vigente fino a tutto l'esercizio 2013. Successivamente è stata oggetto di talune revisioni con efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2014. Copia di tale nuova edizione della Procedura è pubblicata sul sito internet della Società nella sezione "Governance" ed anche oggetto di informativa, come pure le disposizioni precedenti, nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari. Al riguardo si specifica che, in considerazione di quanto previsto dalla suddetta Procedura, oltre alle operazioni di "maggiore rilevanza", anche talune operazioni di "minore rilevanza" sono sottoposte al preventivo parere del Comitato per le operazioni con parti correlate ivi previsto.

Sono state identificate come parti correlate, ai fini di quanto previsto dai rilevanti principi contabili, le entità a controllo congiunto e collegate del Gruppo. Ultimate Parent Company del Gruppo è RCS MediaGroup S.p.A.. Sono state considerate parti correlate i soci (di RCS MediaGroup S.p.A.) che esercitano un'influenza notevole sul Gruppo RCS (e le loro controllanti, controllate e società a controllo congiunto) ed inoltre in via volontaria e fino alla scadenza del Consiglio di Amministrazione nominato il 2 maggio 2012, ciascuno dei restanti soggetti già partecipanti (e ciascuno dei soggetti che controllino o siano controllati da tale partecipante in via diretta o indiretta secondo i criteri di cui all'art 93 del TUF) al Patto di sindacato di Blocco e consultazione RCS MediaGroup (cessato in data 30 ottobre 2013) che deteneva alla data della suddetta nomina una partecipazione superiore al 3% del capitale ordinario della Società.

Sono inoltre compresi nelle "altre parti correlate" alcuni dirigenti con responsabilità strategiche, come sotto commentato.

Sono inoltre compresi alcuni dirigenti con responsabilità strategiche, come di seguito commentato.

Di seguito si rappresentano tali rapporti suddivisi per linee di bilancio, con l'incidenza degli stessi sul totale di ciascuna voce.

Partecipazio
ni valutate al
costo
Crediti
finanziari
non correnti
Crediti
commerciali
Crediti
diversi e
altre attività
correnti
Attività per
imposte
correnti
Crediti
finanziari
correnti
Attività non
correnti
destinate alla
dismissione
Società controllate 1.219,5 - 22,6 0,2 2,1 37,7 -
Società collegate 8,1 0,2 25,8 - - 10,2 38,0
Colleganti e loro controllanti - - 4,2 0,1 - - ( 0,5)
Totale parti correlate 1.227,6 0,2 52,6 0,3 2,1 47,9 37,5
Totale di bilancio 1.227,6 3,0 230,5 35,3 9,2 47,9 36,8
Incidenza 100,00% 6,67% 22,82% 0,85% 22,83% 100,00% 101,90%
Debiti finanziari
non correnti
Passività
finanziarie per
strumenti
derivati
Debiti diversi e
altre passività
non correnti
Debiti verso
banche
Debiti finanziari
correnti
Passività per
imposte correnti
Debiti
commerciali
Debiti diversi e
altre passività
correnti
Impegni
Società controllate - - 2,0 - 539,7 6,4 18,2 4,1 33,5
Società collegate - - - - 1,8 - 6,0 - -
Colleganti e loro controllanti 160,9 15,1 - 13,2 5,7 - 12,1 - 35,5
Totale parti correlate 160,9 15,1 2,0 13,2 547,2 6,4 36,3 4,1 69,0
Totale di bilancio 380,8 16,6 2,2 36,8 585,2 6,4 207,4 80,7 87,3
Incidenza 42,25% 90,96% 90,91% 35,87% 93,51% 100,00% 17,50% 5,08% 79,04%

* Comprendono 26,5 milioni relativi a fidejussioni a garanzia di fidi bancari per società controllate.

Ricavi Consumi
materie prime e
servizi
Costi per
il
personale
Altri ricavi e
proventi
operativi
Oneri
diversi di
gestione
Proventi
finanziari
Oneri
finanziari
Altri proventi
(oneri) da att. e
pass. Finanz.
Risultato attività
destinate alla
dismissione e
dismesse
Società controllate 15,4 60,8 - 12,0 0,1 2,6 13,8 ( 23,5) -
Società collegate 249,3 19,4 - 1,3 - 0,3 - 1,4 ( 24,1)
Colleganti e loro controllanti 8,4 20,9 - - 0,3 - 17,9 - ( 0,7)
Fondo integrativo previdenza
dirigenti
- 0,1 1,1 - - - - - -
Totale parti correlate 273,1 101,2 1,1 13,3 0,4 2,9 31,7 ( 22,1) ( 24,8)
Totale di bilancio 630,7 445,4 166,3 32,1 19,8 4,1 52,7 ( 24,5) ( 22,7)
Incidenza 43,30% 22,72% 0,66% 41,43% 2,02% 70,73% 60,15% 90,20% 109,25%

Si rimanda ad apposito allegato per l'analisi dettagliata dei rapporti con le parti correlate, intervenuti nel corso dell'intero esercizio.

I rapporti intrattenuti da RCS MediaGroup S.p.A. con imprese controllate e collegate hanno riguardato principalmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, nonché rapporti di natura fiscale.

Le operazioni riguardano la gestione ordinaria e sono avvenute a condizioni di mercato, ciò anche tenuto conto del livello di servizio prestato o ricevuto, nel rispetto di procedure volte a garantire la correttezza sostanziale dell'operazione.

I rapporti relativi al gruppo Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. ed al gruppo Intesa Sanpaolo, fanno riferimento principalmente a rapporti finanziari relativi ad operazioni di finanziamento, a rapporti di conto corrente, a contratti di leasing, nonché a contratti relativi a derivati di copertura sui tassi di interesse, oltre a incarichi per consulenze nell'ambito delle cessioni di Assets No Core.

I rapporti relativi al gruppo Fiat Chrysler Automobiles si riferiscono prevalentemente a costi sostenuti per l'acquisto spazi pubblicitari a seguito del contratto sottoscritto con l'editrice La Stampa S.p.A. per la raccolta pubblicitaria nazionale, oltre a transazioni di natura commerciale per la vendita di spazi pubblicitari.

RCS MediaGroup S.p.A. ha prestato i servizi amministrativi, fiscali, gestione crediti, assistenza in materia legale e societaria e in operazioni di finanza e tesoreria, servizi di amministrazione del personale e assicurativi, servizi relativi agli acquisti ed alla logistica, servizi di comunicazione e assistenza per il Servizio di Prevenzione e Protezione, servizi informatici e di assistenza per l'area digitale, servizi di facility management e servizi generali alle società controllate e collegate italiane ed estere, per gran parte soggette a direzione e coordinamento da parte di RCS MediaGroup S.p.A., al fine di ottimizzare le risorse disponibili, in una logica di convenienza economica per il Gruppo RCS.

RCS MediaGroup S.p.A. ha avuto rapporti di natura commerciale relativi a locazioni di spazi per uffici e aree operative con le controllate RCS Libri S.p.A., RCS Produzioni S.p.A., RCS Sport S.p.A., RCS Investimenti S.p.A., RCS Factor S.p.A. in liquidazione, Trovolavoro S.r.l., Sfera Service S.r.l., Blei S.p.A. in liquidazione, RCS Produzioni Padova S.p.A. (già City Italia S.p.A.), Digicast S.p.A., RCD S.r.l. e con la collegata m-dis Distribuzione Media S.p.A..

RCS MediaGroup S.p.A. ha acquistato spazi pubblicitari dalle controllate RCS Sport S.p.A., RCS Libri S.p.A., Editoriale Veneto S.r.l., Editoriale Fiorentina S.r.l., Editoriale Corriere di Bologna S.r.l., Trovolavoro S.r.l., Edi.T.A.A. S.r.l., Digicast S.p.A., Unidad Editorial S.A. ed Editoriale del Mezzogiorno S.r.l..

RCS MediaGroup S.p.A. si avvale dei servizi distributivi prestati da m-dis Distribuzione Media S.p.A., quest'ultima non sottoposta a direzione e coordinamento da parte di RCS MediaGroup S.p.A., relativamente alla distribuzione in Italia dei prodotti attraverso il canale edicola.

RCS MediaGroup S.p.A. si è avvalsa della società Logintegral 2000 S.a. (facente parte del gruppo Unidad Editorial) per la distribuzione dei quotidiani sul territorio spagnolo.

RCS MediaGroup S.p.A. ha fornito servizi di lavorazioni e stampa alle controllate Editoriale Veneto S.r.l., Editoriale Fiorentina S.r.l., Editoriale Bologna S.r.l., Edi.T.A.A. S.r.l., RCS Libri S.p.A. ed Editoriale del Mezzogiorno S.r.l. ed ha ricevuto l'analogo servizio da RCS Produzioni S.p.A., RCS Produzioni Milano S.p.A. e RCS Produzioni Padova S.p.A..

Inoltre sono stati individuati negli Amministratori, nei Sindaci, nell'Amministratore Delegato e Direttore Generale, nel Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e nei Dirigenti con responsabilità strategiche di RCS MediaGroup S.p.A. le figure per le quali sono di seguito fornite le informazioni relative alle retribuzioni nelle varie forme in cui sono corrisposte e ripartite per linea di bilancio.

Costi per
servizi
Costi per il
personale
Debiti diversi e
altre passività
correnti
Impegni
Consiglio di Amministrazione - emolumenti 0,8 - -
Collegio Sindacale - emolumenti 0,2 - 0,2 -
Amministratore Delegato, Direttore Generale, Dirigenti con responsabilità strategiche,
Dirigente Preposto, altri compensi - 3,5 - 2,3
Totale parti correlate 1,0 3,5 0,2 2,3
Totale di bilancio 261,7 166,3 80,7 87,3
Incidenza 0,38% 2,10% 0,25% 2,63%

I rapporti intercorsi con le società controllate, collegate e altre imprese del Gruppo RCS sono indicati nel contesto delle note illustrative specifiche in sede di commento delle singole voci dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico.

In particolare non si evidenziano nell'esercizio 2014 operazioni "di maggiore rilevanza" ai sensi della Procedura in materia di operazioni con parti correlate adottata dalla Società ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010, mentre sono comprese operazioni significative nei saldi patrimoniali al 31 dicembre 2013 avvenute successivamente al primo trimestre 2013, per le quali si rinvia alle descrizioni riportate nella Relazione Finanziaria annuale al 31 dicembre 2013. Si ricorda comunque che in data 11 agosto 2014 RCS MediaGroup S.p.A. ha sottoscritto un accordo per la modifica di taluni termini e condizioni del contratto di finanziamento originariamente sottoscritto in data 14 giugno 2013. Considerato il coinvolgimento in qualità di Banche Finanziatrici di Intesa Sanpaolo S.p.A. e Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. e, in qualità di Banca Agente, di Banca IMI S.p.A., che sono parti correlate di RCS - le modifiche del Contratto di Finanziamento sono state previamente esaminate dal Comitato Consiliare Parti Correlate che si è espresso favorevolmente al riguardo.

Consolidato fiscale ai fini IRES Nel corso del 2014 RCS MediaGroup S.p.A. ha continuato ad avvalersi dell'istituto del Consolidato Fiscale Nazionale introdotto con il D.Lgs. n. 344 del 12 dicembre 2003, al fine di conseguire un risparmio tramite una tassazione fiscale calcolata su una base imponibile unificata, con conseguente immediata compensabilità dei crediti di imposta e delle perdite fiscali di periodo.

I rapporti infragruppo, originati dall'adozione del consolidato fiscale nazionale, si ispirano ad obiettivi di neutralità e parità di trattamento.

Consolidato IVA Nel corso del 2014 RCS MediaGroup S.p.A. ha continuato ad avvalersi della particolare disciplina del consolidato IVA di Gruppo, evidenziando un saldo a credito pari a 4,1 milioni. La Società ha fatto confluire nel consolidato IVA di Gruppo, per l'esercizio 2014, un proprio saldo a debito pari a 7,5 milioni.

Si evidenziano inoltre impegni verso figure con responsabilità strategica per 2,3 milioni e verso parti correlate per complessivi 69 milioni indicati nella nota n. 52.

15. Variazione delle rimanenze prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso di lavorazione

La variazione delle rimanenze ammonta a 1,6 milioni ed è relativa a rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, principalmente riconducibile alla chiusura e cessione di alcune testate periodiche oltre a un diverso piano editoriale delle opere collaterali.

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Var.riman. prodotti corso di lavorazione 0,4 (1,1) 1,5
Accant. fondo svalutaz.prodotti finiti 0,1 - 0,1
Totale 0,5 (1,1) 1,6

16. Acquisti e consumi materie e servizi

Acquisti e consumi materie prime e merci

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Acquisto spazi pubblicitari 52,8 18,2 34,6
Acquisto carta 49,1 65,1 (16,0)
Acquisto prodotti finiti 18,6 18,5 0,1
Acquisto altro materiale 10,1 14,6 (4,5)
Variazione rimanenze materie prime, sussidiarie e merci 5,2 (1,6) 6,8
Acc.to f.do sval.rimanenze (0,1) (0,3) 0,2
Totale 135,7 114,5 21,2

L'incremento che si rileva rispetto all'esercizio precedente è pari a 21,2 milioni ed è principalmente imputabile all'incremento della voce "acquisto spazi pubblicitari" per 34,6 milioni, riferibile ai contratti di concessione pubblicitaria stipulati con editori terzi, al fine di consolidare la raccolta pubblicitaria e ampliare la copertura territoriale Tale incremento è parzialmente compensato dall'effetto netto degli approvvigionamenti della carta rispetto allo scorso esercizio (9,2 milioni), nonché dal decremento dei costi sostenuti per acquisto di altri materiali (4,5 milioni).

Costi per servizi

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Lavorazioni c/o terzi 80,8 75,7 5,1
Prestazioni professionali e consulenze 36,5 33,6 2,9
Collaboratori e corrispondenti 29,4 33,5 ( 4,1)
Spese promo pubblicitarie 29,2 34,1 ( 4,9)
Spese di trasporto 19,3 19,0 0,3
Provvigioni passive ed altri oneri su vendite 16,4 18,1 ( 1,7)
Spese postali 9,6 11,6 ( 2,0)
Spese servizi diversi 8,3 5,3 3,0
Manutenzioni 6,4 6,7 ( 0,3)
Viaggi e soggiorni 5,9 6,0 ( 0,1)
Utenze 5,2 6,3 ( 1,1)
Agenzie di informazione 4,6 6,2 ( 1,6)
Servizi per il personale 3,5 4,2 ( 0,7)
Servizi per indagini di mercato 3,2 4,7 ( 1,5)
Assicurazioni 1,2 1,4 ( 0,2)
Emolumenti agli amministratori e sindaci 1,0 1,0 -
Prestazioni di personale comandato 0,9 0,8 0,1
Spese e commissioni bancarie 0,3 0,5 ( 0,2)
Totale 261,7 268,7 ( 7,0)

Rispetto all'esercizio precedente si rileva un decremento complessivo dei costi per servizi di 7 milioni, frutto delle azioni di recupero efficienza. In particolare si segnalano minori spese promo-pubblicitarie (4,9 milioni), minori spese per collaboratori e corrispondenti (4,1 milioni), minori spese postali (2 milioni), minori provvigioni passive ed altri oneri inerenti le vendite (1,7 milioni), nonché minori costi sostenuti per agenzie di informazione (1,6 milioni) e per indagini di mercato (1,5 milioni). Di contro si registrano maggiori lavorazioni presso terzi (5,1 milioni) principalmente riferibili al riaddebito dei costi di stampa dalla controllata RCS Produzioni Milano S.p.A. in conseguenza al conferimento del polo produttivo di Pessano alla stessa, e maggiori spese per servizi diversi (3 milioni), correlati ai maggiori costi sostenuti per l'organizzazione di eventi e per lo sviluppo delle opere Collaterali.

I costi per servizi comprendono 0,6 milioni di oneri non ricorrenti e si riferiscono essenzialmente ai costi sostenuti per il trasferimento della sede de La Gazzetta dello Sport da via Solferino a via Rizzoli a Milano e in minor misura a costi sostenuti per l'accentramento delle sedi di Roma.

Si segnala che, in ottemperanza al D. Lgs 39/2010, i corrispettivi per la revisione legale del presente bilancio ammontano complessivamente a 0,4 milioni (0,5 milioni nel 2013).

Costi per godimento beni di terzi

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Affitti 25,1 16,7 8,4
Diritti 15,4 14,5 0,9
Locazioni 7,5 7,8 (0,3)
Totale 48,0 39,0 9,0

Ammontano a 48 milioni e comprendono i costi relativi ai canoni per le locazioni operative degli stabili siti in via Rizzoli a Milano, le royalties riconosciute per la vendita di prodotti collaterali abbinati al Corriere della Sera e a La Gazzetta dello Sport e per l'acquisto di diritti per fotoservizi per l'area Periodici.

La variazioni più significativa riguarda l'incremento della voce "Affitti" per 8,4 milioni, relativo principalmente alla locazione operativa degli immobili del comparto San Marco, conseguentemente alla vendita degli stessi, avvenuta sul finire dello scorso esercizio.

17. Costi per il personale

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Salari e stipendi 126,8 144,7 (17,9)
Oneri sociali 40,5 46,7 (6,2)
Benefici ai dipendenti 9,2 11,5 (2,3)
Trattamento di quiescenza 0,4 (0,2) 0,6
Altri costi/recuperi (5,5) (4,4) (1,1)
Oneri (proventi) non ricorrenti (5,1) 59,8 (64,9)
Totale 166,3 258,1 (91,8)

I costi del personale ammontano a 166,3 milioni e si decrementano complessivamente di 91,8 milioni rispetto all'esercizio 2013. Tale decremento è principalmente riconducibile all'effetto delle poste non ricorrenti, che rilevano un onere netto di 59,8 milioni nell'esercizio 2013 e un provento netto di 5,1 milioni nell'esercizio 2014. Quest'ultimo deriva dalla revisione delle stime in merito all'attività di riorganizzazione dell'area Periodici, dell'area Pubblicità e dell'area Corporate che ha comportato il rilascio di fondi eccedenti, compensato in parte dagli oneri per avvicendamento del direttore del Corriere della Sera e per il prosieguo del piano di prepensionamento dei giornalisti del Corriere della Sera e de La Gazzetta dello Sport.

Escludendo l'effetto degli oneri e proventi non ricorrenti, il costo del lavoro diminuirebbe di 26,9 milioni, essenzialmente quale conseguenza della contrazione dell'organico medio.

La ripartizione del numero medio di dipendenti per categoria è la seguente:

Categoria Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Dirigenti, quadri e impiegati 967 1.075 (108)
Direttori di testata e giornalisti 716 774 (58)
Operai 88 178 (90)
Totale 1.771 2.027 (256)

Il numero medio dei dipendenti risulta in diminuzione di 256 unità rispetto al 2013. Tale decremento si rileva principalmente nella categoria "Dirigenti, quadri e impiegati" ed è correlato al proseguimento dei piani di prepensionamento e riorganizzazione aziendale messi in atto dalla Società.

18. Altri ricavi e proventi

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Recupero costi 10,6 9,6 1,0
Recupero ordinario fondi rischi 9,0 5,1 3,9
Affitti attivi 4,6 3,9 0,7
Vendita rese scarti e materiale vario 2,3 2,4 (0,1)
Ricavi per riaddebito di costi per il personale 2,0 2,5 (0,5)
Altri ricavi 1,5 1,4 0,1
Proventi da coedizioni 1,2 1,6 (0,4)
Proventi per contributi 0,5 0,5 -
Plusvalenze ordinarie 0,4 - 0,4
Totale 32,1 27,0 5,1

Gli "Altri ricavi e proventi" registrano un incremento complessivo di 5,1 milioni, principalmente riconducibile ai maggiori recuperi ordinari su fondi vertenze legali e all'incremento del recupero costi.

19. Oneri diversi di gestione

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Oneri tributari 11,0 7,7 3,3
Oneri da coedizioni 0,8 2,3 (1,5)
Altri oneri di gestione 8,0 17,8 (9,8)
Totale 19,8 27,8 (8,0)

Gli "Oneri diversi di gestione" ammontano a 19,8 milioni e si decrementano di 8 milioni rispetto all'anno precedente. La variazione è principalmente riconducibile alla presenza nell'esercizio 2013 di oneri di ristrutturazione (5 milioni) relativi ad alcuni rami di azienda attivi nella pubblicazione di testate periodiche, ceduti a PRS S.r.l., oltre alla risoluzione anticipata di un contratto di stampa (4,8 milioni). Tale decremento per complessivi 9,8 milioni è parzialmente compensato dai maggiori oneri tributari, pari a 3,3 milioni, relativi principalmente a maggiore IVA a carico dell'Editore (3,1 milioni), a seguito di modifica della normativa IVA.

20. Accantonamenti

Ammontano a 9,2 milioni e si riferiscono per 4,2 milioni ad accantonamenti per rischi connessi a vertenze legali per cause civili, querele e cause di lavoro in corso alla fine dell'esercizio, oltre ad accantonamenti per rischi contrattuali, per complessivi 5 milioni, di cui 4,3 milioni aventi natura non ricorrente. La posta non ricorrente si riferisce per 3,7 milioni all'onere derivante dalla rescissione anticipata dal contratto di affitto del comparto immobiliare San Marco; per 0,4 milioni alla riqualificazione di alcuni siti del comparto Rizzoli e per 0,2 milioni alla stima degli oneri netti per danni provocati dall'allagamento di alcuni spazi del comparto Rizzoli.

21. Svalutazione crediti

Ammonta a 5,6 milioni e riflette accantonamenti stanziati a fronte di rischi di insolvenza su crediti commerciali, per 4,3 milioni, e su crediti diversi, per 1,3 milioni. Nello scorso esercizio la svalutazione crediti era pari a 5,1 milioni.

22. Ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Ammortamenti attività immateriali 18,3 16,3 2,0
Ammortamenti investimenti immobiliari 0,3 0,3 -
Ammortamenti immobili, impianti e macchinari 13,9 19,5 (5,6)
Svalutazioni immobilizzazioni 17,0 37,7 (20,7)
Totale 49,5 73,8 (24,3)

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali, oltre agli investimenti immobiliari, ammontano a 32,5 milioni (36,1 milioni nell'esercizio 2013). Il decremento che si rileva rispetto all'esercizio 2013 è correlato principalmente all'effetto dell'operazione di conferimento, avvenuto con efficacia 1 aprile 2014, alla controllata RCS Produzioni Milano S.p.A., del ramo d'azienda relativo all'attività di stampa nel polo di Pessano con Bornago, riguardante impianti, macchinari, attrezzature industriali e altri beni.

Le svalutazioni delle immobilizzazioni ammontano a 17 milioni (37,7 milioni nel 2013) e si riferiscono per 8 milioni all'avviamento Sfera, al fine di allineare il valore di carico al relativo pro-quota dell'equity value derivante dall'applicazione del test d'impairment svolto a fine esercizio, per 3,5 milioni ad alcuni impianti di produzione, a seguito del processo di razionalizzazione dell'assetto produttivo, e per complessivi 5,5 milioni all'immobile di Pessano e ad altre immobilizzazioni materiali, effettuate per allineare i rispettivi valori di carico ai valori di perizia aggiornati alla fine dell'esercizio.

La voce comprende oneri non ricorrenti pari a 3,5 milioni riferibili alle svalutazioni di alcuni impianti di produzione.

23. Proventi (oneri) finanziari

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Interessi su crediti a bt verso società del Gruppo 3
,0
5,4 ( 2,4)
Interessi su crediti a lungo termine verso terzi 0,3 0,2 0,1
Utili su cambi 0,3 0,2 0,1
Contributi in conto interessi 0,3 0,1 0,2
Interessi su crediti verso Erario 0,2 0,2 -
Proventi da attualizzazione - 0,9 ( 0,9)
Interessi attivi su depositi bancari e postali - 0,2 ( 0,2)
Proventi su derivati - 0,2 ( 0,2)
Proventi finanziari diversi a breve termine - 0,1 ( 0,1)
Totale proventi finanziari 4,1 7,5 ( 3,4)
Interessi passivi su finanziamenti a lungo termine ( 19,4) ( 9,5) ( 9,9)
Interessi passivi verso società del Gruppo ( 13,8) ( 2,6) ( 11,2)
Oneri su derivati ( 8,8) ( 10,6) 1,8
Oneri da attualizzazione ( 5,2) ( 2,5) ( 2,7)
Oneri finanziari diversi ( 3,5) ( 3,4) ( 0,1)
Perdite su cambi ( 0,7) ( 0,2) ( 0,5)
Interessi passivi verso banche ( 0,6) ( 0,3) ( 0,3)
Interessi passivi verso altri creditori ( 0,3) ( 0,1) ( 0,2)
Interessi su debiti finanziari leasing ( 0,3) ( 0,5) 0,2
Interessi passivi su finanziamenti a breve termine ( 0,1) ( 3,7) 3,6
Totale oneri finanziari ( 52,7) ( 33,4) ( 19,3)
Totale proventi (oneri) finanziari ( 48,6) ( 25,9) ( 22,7)

Gli oneri finanziari netti ammontano a 48,6 milioni, in aumento di 22,7 milioni (25,9 milioni nell'esercizio 2013). Il peggioramento è dovuto principalmente all'incremento degli spread relativi al nuovo finanziamento di originari 600 milioni erogato nell'estate 2013 per rifinanziare le preesistenti linee Committed, che scontavano spread inferiori coerenti ad un differente mercato finanziario di riferimento, ciò pur tenendo conto del miglioramento avvenuto con la rinegoziazione dell'agosto scorso su una PFN della società sostanzialmente stabile nel 2014 rispetto al 2013.

24. Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Dividendi - 12,7 (12,7)
Rivalutazioni 16,5 17,4 (0,9)
Svalutazioni (40,2) (21,2) (19,0)
Oneri diversi da partecipazioni (0,8) - (0,8)
Totale (24,5) 8,9 (33,4)

Nell'esercizio non si rilevano dividendi percepiti (12,7 milioni nell'esercizio 2013).

Il ripristino di valore delle partecipazioni, per complessivi 16,5 milioni, sono relative alle società controllate RCS Investimenti S.p.A. (13,5 milioni), RCS Produzioni S.p.A. (0,4 milioni), Editoriale Corriere di Bologna (0,2 milioni) ed Editoriale Fiorentina S.r.l. (0,1 milioni) al fine di allineare i valori di carico alle corrispondenti quote di patrimonio netto, oltre alla collegata m-dis Distribuzione Media S.p.A. (2,3 milioni) effettuata per allineare il valore di carico al relativo pro-quota dell'equity value derivante dall'applicazione del test d'impairment.

Si segnala che il ripristino di valore relativo alla società RCS Investimenti S.p.A. si riferisce al relativo proquota del risultato positivo autonomo dell'esercizio della partecipata stessa.

In relazione all'esito dell'impairment test svolto sulla cash generating unit Unidad Editorial, in merito alla valutazione delle partecipazioni RCS Investimenti S.p.A. e RCS International Newspapers BV, detenute direttamente da RCS MediaGroup S.p.A., a seguito del quale non si è provveduto ad allineare i valori delle partecipazioni, si rimanda alla successiva nota n.31.

Le svalutazioni di partecipazioni, per complessivi 37,7 milioni, sono relative alle società controllate RCS Libri S.p.A. (33,4 milioni), effettuata per allineare il valore di carico al relativo pro-quota dell'equity value derivante dall'applicazione del test d'impairment, Redazioni Contenuti Digitali S.r.l. (2,2 milioni), RCS Digital Ventures S.r.l. (0,8 milioni, Editoriale Trentino Alto Adige S.r.l. (0,6 milioni), Trovolavoro S.r.l. (0,4 milioni) e alla collegata Inimm Due S.à.r.l. (0,3 milioni), effettuate al fine di allineare i valori di carico alle corrispondenti quote di patrimonio netto. Si segnalano inoltre svalutazioni di attività finanziarie a lungo termine, pari a 2,5 milioni.

In merito ai motivi che hanno determinato i suddetti ripristini di valore e svalutazioni si rimanda alla successiva nota n.31.

25. Imposte sul reddito

Le imposte rilevate a conto economico in applicazione delle aliquote vigenti (27,5% IRES e 3,9% IRAP) sono le seguenti:

Descrizione Esercizio 2014 Esercizio 2013 Variazione
Imposte esercizi precedenti: - (0,1) 0,1
- IRES 0,2 - 0,2
- IRAP (0,2) (0,1) (0,1)
Imposte correnti: 10,3 10,4 (0,1)
- IRES 14,3 15,7 (1,4)
- IRAP (4,0) (5,3) 1,3
Imposte anticipate/differite: (0,8) 24,5 (25,3)
- Anticipate (3,2) 15,7 (18,9)
- Differite 2,4 8,8 (6,4)
Totale imposte 9,5 34,8 (25,3)
- Di cui imposte sul reddito da risultato attività destinate
alla dismissione e dismesse
(1,2) 0,4 (1,6)
- Di cui imposte sul reddito da risultato attività destinate
a continuare
10,7 34,4 (23,7)

Si riportano di seguito le attività e le passività per imposte correnti:

Descrizione 31/12/2014 31/12/2013 Variazione
Attività per imposte correnti 9,2 9,1 0,1
Passività per imposte correnti (6,4) (9,4) 3,0
Totale attività al netto di passività per imposte correnti 2,8 (0,3) 3,1

Le attività per imposte correnti al netto delle passività presentano un incremento pari a 3,1 milioni rispetto alla fine del precedente esercizio, riferibile prevalentemente ai maggiori risultati fiscali trasferiti al consolidato fiscale nel corso dell'esercizio.

31/12/2013 Iscritte a
conto
economico
Riconosciute
a patrimonio
netto
Altre variazioni 31/12/2014
Attività per imposte anticipate
-Perdite fiscali riportabili a nuovo 15,0 - - 10,2 25,2
-Fondi rettificativi dell'attivo patrimoniale 5,3 (0,1) - (0,1) 5,1
-Fondi rischi ed oneri 24,6 (11,4) - - 13,2
-Costi a deducibilità differita 0,2 - - - 0,2
-Fiscalità differita da regime di trasparenza fiscale 1,3 0,3 - - 1,6
-Attuarizzazione fondi benefici al personale 0,1 - - 0,5 0,6
-Immobilizzazioni immateriali e materiali 3,1 1,7 - (0,1) 4,7
-Leasing 7,5 (2,5) - (2,8) 2,2
-Interessi passivi ex art.96 - 9,7 - - 9,7
-Valutazione strumenti finanziari derivati 4,7 - (0,6) - 4,1
-Derecognition Fabbricato Solferino 0,8 (0,8) - - -
-Oneri per aumento di capitale e conversione azioni 3,0 - 0,5 (0,9) 2,6
Totale imposte anticipate 65,6 (3,1) (0,1) 6,8 69,2
Passività per imposte differite
-Leasing (0,4) - - 0,2 (0,2)
-Immobilizzazioni immateriali e materiali (0,1) - - - (0,1)
-Fiscalità differita da regime di trasparenza fiscale (0,1) - - - (0,1)
-Attuarizzazione fondi benefici al personale (0,5) 0,2 0,8 (0,5) -
-Derecognition Fabbricato Solferino (1,9) 1,9 - - -
-Attualizzazione fondi rischi e oneri (0,8) 0,3 - - (0,5)
Totale imposte differite (3,8) 2,4 0,8 (0,3) (0,9)
Totale netto 61,8 (0,7) 0,7 6,5 68,3

Vengono analizzate di seguito le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite:

Le attività fiscali differite rilevate alla data di chiusura dell'esercizio rappresentano gli importi di probabile realizzazione, sulla base delle stime del management, del reddito imponibile futuro, tenuto conto degli effetti derivanti dalla partecipazione al consolidato fiscale. Non vi sono altre imposte anticipate non stanziate sulle differenze temporanee.

La riconciliazione tra l'onere fiscale effettivo iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico è la seguente:

Esercizio 2014 Esercizio 2013
Risultato prima delle imposte ( 105,6) ( 154,6)
Risultato prima delle imposte per attività destinate alla dismissione e dismesse (21,5) (28,6)
Risultato prima delle imposte ( 127,1) ( 183,2)
Imposte sul reddito teoriche (35,0) (50,4)
Effetto netto differenze permanenti 21,0 16,8
Effetto differenze temporanee tassabili 17,5 25,3
Effetto differenze temporanee deducibili (17,8) (7,4)
Imposte relative ad esercizi precedenti IRES (0,2) -
IRES - Imposte correnti (14,5) (15,7)
IRES - imposte differite - (23,3)
Imposte sul reddito iscritte in bilancio, esclusa IRAP (14,5) (39,0)
correnti e differite
Imposte relative ad esercizi precedenti IRAP 0,2 0,1
IRAP - imposte correnti 4,0 5,3
IRAP - imposte differite 0,8 (1,2)
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) (9,5) (34,8)

L'effetto sulle imposte delle differenze permanenti, pari a 21 milioni, si riferisce principalmente alle svalutazioni delle partecipazioni ed alla svalutazione dell'avviamento Sfera, tenuto conto del ripristino dei valori di carico delle partecipazioni (16,8 milioni nell'anno precedente).

Le differenze di carattere temporaneo sono per la maggior parte riferibili agli accantonamenti ed utilizzi dei fondi rischi e oneri.

26.Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse

Il risultato negativo delle attività destinate alla dismissione e dismesse, pari a 22,7 milioni, è riferito principalmente alle svalutazioni, oltre agli oneri direttamente correlati alla valutazione, delle partecipate RCS International Advertising B.V., pari a 12,5 milioni, effettuata per allineare il valore di carico al relativo fair value risultante da un'offerta vincolante per l'acquisto del 34,5% del capitale sociale di IGP Decaux S.p.A., detenuta tramite la partecipata stessa; Gruppo Finelco S.p.A., per 12,7 milioni, effettuata per allineare il valore di carico, riclassificato tra le attività destinate alla dismissione come previsto dall'IFRS 5, a seguito del progredire delle trattative di vendita in corso. Tale variazione è parzialmente compensata dagli effetti della cessione del comparto immobiliare Solferino, che evidenzia una plusvalenza che, al netto dell'adeguamento dell'onere per la controversia con il Comune di Milano, degli oneri per la rescissione anticipata dal contratto di affitto e tenuto conto degli effetti fiscali, risulta essere pari a 2,5 milioni.

Costi per
servizi
Costi per il
personale
Accantonamenti Svalutazioni
immobilizzazioni
Totale
Oneri non ricorrenti (0,6) (4,1) (4,3) (3,5) (12,5)
Proventi non ricorrenti - 9,2 - - 9,2
Non ricorrenti netti (0,6) 5,1 (4,3) (3,5) (3,3)
Totale di bilancio (261,7) (166,3) (9,2) (17,0) (454,2)
Incidenza 0,2% (3,1)% 46,7% 20,6% 0,7%

27. Proventi (oneri) non ricorrenti

Gli oneri e proventi di natura non ricorrente ammontano complessivamente a 3,3 milioni di oneri netti e si riferiscono a:

  • Costi per servizi per complessivi 0,6 milioni, relativi per 0,5 milioni ai costi sostenuti per il trasferimento della sede de La Gazzetta dello Sport da via Solferino a via Rizzoli a Milano e per 0,1 milioni a costi sostenuti per l'accentramento delle sedi di Roma.
  • Costi per il personale per complessivi 5,1 milioni di proventi non ricorrenti netti, derivanti dalla revisione delle stime in merito all'attività di riorganizzazione dell'area Periodici, dell'area Pubblicità e dell'area Corporate che ha comportato il rilascio di fondi eccedenti, in corrispondenza della maggior visibilità data dal progredire del processo di riorganizzazione in atto, compensato in parte dagli oneri per avvicendamento del direttore del Corriere della Sera e per il prosieguo del piano di prepensionamento dei giornalisti del Corriere della Sera e de La Gazzetta dello Sport.
  • Accantonamenti per 4,3 milioni: si riferiscono per 3,7 milioni agli oneri derivanti dalla rescissione anticipata dal contratto di affitto del comparto immobiliare San Marco, per 0,4 milioni alla riqualificazione di alcuni siti del comparto Rizzoli e per 0,2 milioni ad oneri per i danni provocati dall'allagamento di alcuni spazi del comparto Rizzoli.
  • Svalutazioni immobilizzazioni per 3,5 milioni: relativi alla svalutazione di alcuni impianti di produzione a seguito del processo di razionalizzazione dell'assetto produttivo della Società.

28. Immobili, impianti e macchinari

I movimenti intervenuti nell'esercizio sono i seguenti:

Descrizione Beni Immobilizza
Terreni Beni Immobili in Impianti Impianti in leasing Attrezzature Altri beni zioni in Totale
Immobili leasing corso
COSTO STORICO AL 31/12/2013 3,6 16,1 30,4 40,5 136,7 2,6 79,8 1,4 311,1
Incrementi 2,2 - 0,3 3,2 - - 2,3 0,4 8,4
Decrementi - - - (17,8) (2,2) - (0,4) (0,1) (20,5)
Svalutazioni - (4,8) - - (3,5) - - - (8,3)
Recupero fondo svalutazione - - - 11,1 0,1 - - - 11,2
Conferimento ramo d'azienda Pessano con Bornago - - - (2,0) (30,5) - (0,1) - (32,6)
Altri movimenti - - 0,3 - - - 0,9 (1,2) -
COSTO STORICO AL 31/12/2014 5,8 11,3 31,0 35,0 100,6 2,6 82,5 0,5 269,3
FONDO AMMORTAMENTO AL 31/12/2013 - (2,5) (13,9) (31,2) (74,5) (2,1) (69,9) - (194,1)
Ammortamenti - (0,4) (2,8) (2,2) (4,4) (0,1) (4,0) - (13,9)
Decrementi - - - 6,7 0,8 - 0,4 - 7,9
FONDO AMMORTAMENTO AL 31/12/2014 - (2,9) (16,7) (26,7) (78,1) (2,2) (73,5) - (200,1)
SALDI NETTI AL 31/12/2013 3,6 13,6 16,5 9,3 62,2 0,5 9,9 1,4 117,0
Incrementi 2,2 - 0,3 3,2 - - 2,3 0,4 8,4
Decrementi - - - (11,1) (1,4) - - (0,1) (12,6)
Svalutazioni - (4,8) - - (3,5) - - - (8,3)
Recupero fondo svalutazione - - - 11,1 0,1 - - - 11,2
Ammortamenti - (0,4) (2,8) (2,2) (4,4) (0,1) (4,0) - (13,9)
Conferimento ramo d'azienda Pessano con Bornago - - - (2,0) (30,5) - (0,1) - (32,6)
Altri movimenti - - 0,3 - - - 0,9 (1,2) -
SALDI NETTI AL 31/12/2014 5,8 8,4 14,3 8,3 22,5 0,4 9,0 0,5 69,2

I terreni non vengono assoggettati ad ammortamento.

Le altre immobilizzazioni materiali iscritte in bilancio sono ammortizzate sulla base della valutazione della vita utile di ogni singolo cespite, applicando le seguenti aliquote percentuali:

Beni immobili da 2% a 5%
Beni immobili in leasing da 5% a 6%
Impianti da 10% a 30%
Impianti in leasing da 5% a 20%
Attrezzature da 10% a 25%
Altri beni da 10% a 25%

Non sono stati capitalizzati oneri finanziari.

Gli "Immobili, impianti e macchinari", pari a 69,2 milioni, presentano un decremento di 47,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2013, principalmente attribuibile, per 32,6 milioni, all'operazione di conferimento, avvenuta con efficacia 1 aprile 2014, a favore della controllata RCS Produzioni Milano S.p.A., del ramo d'azienda relativo all'attività di stampa nel polo di Pessano con Bornago (Milano), riguardante impianti, macchinari, attrezzature industriali e altri beni, nonché alla quota di ammortamento dell'esercizio (13,9 milioni) e alla svalutazione di alcuni impianti di produzione (3,5 milioni), a seguito del processo di razionalizzazione dell'assetto produttivo, oltre alla svalutazione dell'immobile di Pessano (4,8 milioni) al fine di allineare il valore di carico al valore di perizia svolta da perito indipendente a fine esercizio. Gli incrementi dell'esercizio sono pari a 8,4 milioni e di riferiscono principalmente all'acquisto di impianti e macchinari in relazione al processo di cambio del formato del Corriere della Sera, avvenuto nel settembre 2014.

In data 6 marzo 2014, a seguito del mancato esercizio delle Autorità Competenti del diritto di prelazione, RCS MediaGroup S.p.A. ha completato la vendita del comparto immobiliare di via San Marco e di via Solferino con la cessione del Blocco 1 (edificio storico sede del Corriere della Sera in via Solferino) ad un fondo di investimento immobiliare riservato a investitori qualificati, istituito e gestito da BNP Paribas REIM SGR p.A., e contestualmente ha incassato il corrispettivo di 18 milioni, mentre i restanti 12 milioni sono stati incassati il 31 ottobre scorso. Si segnala che la controversia con il Comune di Milano in merito all'importo degli oneri urbanistici e di monetizzazione standard da calcolarsi a seguito della comunicazione del cambio di destinazione d'uso da produttivo per attività editoria a direzionale uso uffici di parte del comparto, si è conclusa ed ha quindi comportato la riclassifica dal fondo rischi precedentemente accantonato nella voce "debiti diversi".

La voce "Altri movimenti" si riferisce esclusivamente a riclassifiche tra le varie categorie di cespiti.

Terreni

La voce comprende il terreno relativo al complesso industriale sito in Pessano con Bornago (3,4 milioni) e del campo sportivo in via Cefalù a Milano (2,4 milioni). L'incremento dell'esercizio, pari a 2,2 milioni, si riferisce alla capitalizzazione di oneri correlati all'impegno di opere di bonifica del terreno ubicato in via Cefalù, per i quali è stato appostato un apposito fondo rischi, in riferimento al contratto preliminare di vendita di seguito descritto.

Beni immobili

La voce comprende i fabbricati civili di Milano siti in via Rizzoli e via Cefalù (per complessivi 1 milione) ed il complesso industriale di Pessano con Bornago (7,4 milioni). La svalutazione, pari a 4,8 milioni, si riferisce esclusivamente al fabbricato di Pessano con Bornago ed è stata effettuata al fine di allineare il valore di carico al valore di perizia aggiornato alla fine dell'esercizio. Con riferimento alla proprietà immobiliare di via Cefalù si segnala che in data 27 dicembre 2013 è stato sottoscritto un Contratto Preliminare di Vendita condizionato all'approvazione da parte del Comune di Milano di un Piano Attuativo sull'area entro il 30 giugno 2016, per un importo di 10,1 milioni.

Beni immobili in leasing

La voce si riferisce alla capitalizzazione di migliorie sugli stabilimenti dei poli di stampa di Padova e Roma, sugli edifici di via Rizzoli a Milano e di piazza Venezia a Roma. Il decremento rispetto al 31 dicembre 2013, pari a 2,2 milioni, è imputabile prevalentemente alla quota di ammortamento.

Le voci "Impianti", "Impianti in leasing" e "Attrezzature" sono principalmente costituiti dai beni acquisiti in locazione finanziaria inerenti le linee produttive di Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport. Il decremento rispetto al 31 dicembre 2013, pari a 40,8 milioni, è principalmente riferibile alla già citata operazione di conferimento del ramo d'azienda del polo di stampa di Pessano con Bornago, per 32,5 milioni, alla quota di ammortamento dell'esercizio (6,7 milioni), alla svalutazione, di natura non ricorrente, di alcuni poli produttivi di stampa, per complessivi 3,5 milioni, oltre a dismissioni di impianti non più utilizzati.

Altri beni

La voce comprende principalmente mobili e arredi per 4,1 milioni e macchine elettroniche per 4,9 milioni. Gli incrementi si riferiscono principalmente a macchine d'ufficio elettroniche ed i decrementi sono quasi esclusivamente riferibili alla quota di ammortamento dell'esercizio.

29. Investimenti immobiliari

Descrizione Investimenti immobiliari
Terreno Immobile Totale
COSTO STORICO AL 31/12/2013 3,8 2,3 6,1
Incrementi - - -
Decrementi - - -
Svalutazioni (0,3) (0,4) (0,7)
Altri movimenti - - -
COSTO STORICO AL 31/12/2014 3,5 1,9 5,4
FONDO AMMORTAMENTO AL 31/12/2013 - (1,6) (1,6)
Ammortamenti - (0,3) (0,3)
Decrementi - - -
FONDO AMMORTAMENTO AL 31/12/2014 - (1,9) (1,9)
SALDI NETTI AL 31/12/2013 3,8 0,7 4,5
Incrementi - - -
Decrementi - - -
Svalutazioni (0,3) (0,4) (0,7)
Ammortamenti - (0,3) (0,3)
Altri movimenti - - -
SALDI NETTI AL 31/12/2014 3,5 - 3,5

Gli "Investimenti immobiliari" al 31 dicembre 2014 si riferiscono al valore del fabbricato e del relativo terreno di pertinenza, di un immobile sito nella città di Torino. Il fabbricato è assoggettato ad ammortamento del 3% annuo. Il terreno è iscritto separatamente dall'immobile.

30. Attività immateriali

I movimenti intervenuti nell'esercizio sono i seguenti:

Descrizione Concessioni, Attività
licenze, immateriali in Altre
attività
marchi e Totale
simili corso e acconti immateriali
COSTO STORICO AL 31/12/2013 212,7 - 36,7 249,4
Incrementi 20,6 0,2 - 20,8
Decrementi (1,3) - (1,3)
Svalutazioni - - (8,0) (8,0)
Altri movimenti - - - -
COSTO STORICO AL 31/12/2014 232,0 0,2 28,7 260,9
FONDO AMMORTAMENTO AL 31/12/2013 (181,7) - (4,2) (185,9)
Ammortamenti (18,3) - (18,3)
Decrementi 1,2 - - 1,2
Altri movimenti - - - -
FONDO AMMORTAMENTO AL 31/12/2014 (198,8) - (4,2) (203,0)
SALDI NETTI AL 31/12/2013 31,1 - 32,5 63,6
Incrementi 20,6 0,2 - 20,8
Decrementi (0,1) - - (0,1)
Svalutazioni - - (8,0) (8,0)
Ammortamenti (18,3) - - (18,3)
Altri movimenti - - - -
SALDI NETTI AL 31/12/2014 33,3 0,2 24,5 58,0

Le attività immateriali a vita definita vengono ammortizzate in relazione alla loro vita utile, mediamente così stimata: Diritti di brevetto industriale 5 anni Concessioni, licenze e marchi da 3 anni a 5 anni Altre attività immateriali 5 anni

Concessioni, licenze, marchi e simili

La voce comprende principalmente le licenze d'uso dei software applicativi e delle relative consulenze evolutive (valore netto di 33,3 milioni). Si evidenziano incrementi, pari a 20,6 milioni, relativi principalmente all'acquisto di licenze e sviluppo di piattaforme web per progetti e sviluppi digitali e ammortamenti dell'esercizio, pari a 18,3 milioni.

Altre attività immateriali

La voce accoglie esclusivamente gli avviamenti relativi alla cash generating unit Sfera (15,5 milioni, post svalutazione dell'esercizio) e alla cash generating unit Direct (9 milioni).

Alla fine dell'esercizio si è proceduto a svalutare l'avviamento Sfera per complessivi 8 milioni al fine di allineare il valore di carico al relativo pro-quota dell'equity value derivante dall'applicazione del test d'impairment.

La Società rivede ogniqualvolta si è in presenza di fatti o circostanze che possono far presumere un rischio di impairment e comunque almeno annualmente, il valore contabile delle suddette attività immateriali per accertare che siano iscritte ad un valore non superiore a quello recuperabile, determinato utilizzando il valore d'uso emergente dai rispettivi impairment test.

Tali attività vengono valutate ogniqualvolta esiste un'indicazione che tali beni abbiano subito una riduzione di valore. Per quel che concerne gli avviamenti la valutazione viene effettuata con cadenza annuale anche in assenza di fatti e circostanze che richiedano tale revisione.

Le principali assunzioni che il management ha utilizzato per il calcolo del valore d'uso riguardano il tasso di attualizzazione (WACC), il tasso di crescita (g), le attese di variazione dei prezzi di vendita e dell'andamento dei costi diretti durante il periodo assunto per il calcolo.

Il tasso di attualizzazione utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri esprime il costo medio ponderato del capitale (WACC) post tax, composto da una media ponderata per la struttura finanziaria dei seguenti due elementi:

  • il costo del capitale di rischio determinato come il rendimento delle attività prive di rischio (comprensivo del rischio paese di riferimento implicito nelle quotazioni di mercato), sommato al prodotto ottenuto moltiplicando il Beta con il premio per il rischio di un paese virtuoso, secondo i dettami del metodo Practitioners più il Firm Specific Risk Premium;
  • e il costo del debito finanziario.

Il rendimento delle attività prive di rischio è stato assunto pari al rendimento di un titolo di stato del paese della CGU di riferimento (valore medio ad un anno), con durata coerente con l'orizzonte di valutazione (Fonte Bloomberg). Il Beta è stato calcolato con riferimento al valore medio di un campione di società comparabili (Fonte Bloomberg). Il premio per il rischio è pari al premio per il rendimento storico aggiuntivo richiesto per l'equity rispetto ai titoli di stato di un paese virtuoso, metodo utilizzato dai Practitioners per evitare un doppio conteggio dei rischi propri del Paese (Fonte Consensus di mercato), mentre il Firm Specific Risk Premium è il premio aggiuntivo, finalizzato a ricondurre nella valutazione il rischio di execution degli obiettivi insiti nelle previsioni, anche con riferimento alle dimensioni del Gruppo. Il costo del debito finanziario dell'entità è determinato dal tasso swap con durata pari a 10 anni (valore medio ad un anno), cui si aggiunge lo spread per il debito. In particolare per RCS lo spread è stato desunto analizzando i dati disponibili sul mercato relativi ad un paniere di società con rating coerente con quanto indicato da Organismo Italiano di Valutazione (Fonte IBOXX Corporate).

La struttura finanziaria utilizzata è stata definita in relazione a quanto desunto dall'analisi delle società comparabili, utilizzando la struttura finanziaria media del campione di riferimento (Fonte S&P Capital IQ e Bloomberg).

Il tasso di attualizzazione applicato è stato determinato al netto delle imposte (post-tax).

Il tasso di crescita dei flussi finanziari adottato per la previsione implicita (g) è stato ipotizzato in termini nominali pari a zero (negativo in termini reali in presenza di inflazione), in analogia a quanto utilizzato nelle valutazioni effettuate lo scorso esercizio. Ovvero dopo il periodo di previsione esplicita, sono stati proiettati, opportunamente riconsiderati, i flussi di cassa dell'ultimo anno di previsione, senza ipotizzare alcuna crescita futura degli stessi.

Di seguito si evidenziano le principali assunzioni relative allo sviluppo delle previsioni esplicite dei flussi di cassa attesi e gli esiti dei test di impairment:

  • in merito all'avviamento di Sfera (pari a 15,5 milioni dopo la svalutazione effettuata a fine esercizio), si segnala il mancato superamento dell'impairment test che ha originato una svalutazione di 8 milioni. I parametri utilizzati per la valutazione del test d'impairment sono stati: WACC pari al 7,38%; periodo di previsione esplicita 4 anni, con un orizzonte temporale infinito per la previsione implicita, in linea con le cash generating unit più rilevanti del Gruppo RCS. La predisposizione dell'impairment test è stata effettuata con l'assistenza di una primaria società di consulenza. I flussi riflettono un tasso di crescita medio composto annuo (CAGR) dei ricavi nell'orizzonte temporale di previsione esplicita pari al 12,8%. È prevista una progressiva diversificazione geografica attraverso il consolidamento della posizione in Cina e in Francia ed uno spostamento del mix di prodotti verso il digitale e l'eCommerce, in considerazione anche della sofferenza dei canali tradizionali di vendita (edicola ed abbonamenti). La marginalità è prevista in crescita a partire dal 2015 per effetto della revisione della struttura dei costi della divisione italiana e della creazione di un unico polo di produzione di contenuti sia online sia offline. Il contributo dell'Italia alla marginalità complessiva è previsto in diminuzione, mentre la Cina presenta una forte crescita in linea con la strategia di rafforzamento della presenza in tale mercato.
  • in merito all'avviamento di Direct (9 milioni), i parametri utilizzati per la valutazione del test d'impairment sono stati: WACC pari al 7,38%; periodo di previsione esplicita 4 anni e un orizzonte temporale infinito per la previsione implicita. La previsione esplicita dei flussi di cassa si basa sullo sviluppo di nuove soluzioni digitali e di offerte integrate ai grandi clienti pubblicitari anche per effetto di una sempre più intensa collaborazione con l'area Pubblicità. Il CAGR medio annuo previsto è pari al 13,6% per l'orizzonte esplicito. Lo sviluppo, realizzato tramite l'arricchimento dei servizi di Branded Content e del List Broking, sarà reso possibile sia dal rafforzamento della struttura commerciale e di marketing sia dall'ampliamento del database unico RCS, per effetto dell'attività di Customer Relationship Management. Il test di impairment è stato superato.

31. Partecipazioni in società controllate e collegate

L'elenco delle partecipazioni, comprensivo della movimentazione dei rispettivi valori di carico avvenuta nel corso dell'esercizio, è riportato in allegato alle presenti note.

La movimentazione dell'esercizio è la seguente:

Imprese controllate Imprese collegate Totale
Saldi al 31/12/2013 1.243,8 39,8 1.283,6
Incrementi 32,3 2,1 34,4
Svalutazioni (37,4) (0,3) (37,7)
Ripristino di valori 14,2 2,3 16,5
Altri movimenti (33,4) (35,8) (69,2)
Saldi al 31/12/2014 1.219,5 8,1 1.227,6

Gli incrementi si riferiscono a:

  • L'acquisto della quota del 100% (pari ad un controvalore di 2,5 milioni) della società Polis Medialink S.r.l., avvenuto in data 27 febbraio 2014. Tale operazione ha comportato l'iscrizione nei debiti diversi a breve termine della quota non ancora versata, da corrispondere entro il 2016, pari a 0,2 milioni.
  • L'acquisto dell'ulteriore quota della società Editoriale del Mezzogiorno S.r.l. (pari ad un controvalore di 1,9 milioni), avvenuto in data 5 marzo 2014, a seguito della quale RCS MediaGroup S.p.A. detiene il 100% del capitale sociale.
  • L'incremento del valore di carico della partecipazione nella società RCS Produzioni Milano S.p.A. (pari a 9,8 milioni), avvenuto in data 1 aprile 2014, a seguito del già citato conferimento del ramo d'azienda relativo al polo produttivo di Pessano.
  • Il versamento, ai fini della costituzione, del 100% del capitale sociale della società RCS Gaming S.r.l., avvenuto in data 14 gennaio 2014, e del 20% del capitale sociale della società Gold 5 S.r.l., avvenuto in data 14 luglio 2014, per complessivi 0,1 milioni.
  • I versamenti in conto capitale a favore delle partecipate Rizzoli (Beijing) Advertising Co, Ltd, per complessivi 1,9 milioni, avvenuti in data 17 febbraio e 6 giugno 2014, Rizzoli Sfera International Advertising, per 0,5 milioni, avvenuto in data 23 gennaio 2014 e Inimm Due S.à.r.l., per 0,1 milioni, avvenuto in data 26 giugno 2014.
  • I versamenti per copertura perdite a favore di RCS Sport S.p.A. (pari a 7 milioni) avvenuto in data 31 marzo 2014, di Digicast S.p.A. (pari a 6 milioni), avvenuto in data 28 febbraio 2014, di Redazione Contenuti Digitali S.r.l. (pari a 2,4 milioni), avvenuto in data 23 aprile 2014, di Editoriale del Mezzogiorno S.r.l. (pari a 1,1 milioni), avvenuto in data 3 aprile 2014, di Editoriale Trentino Alto Adige S.r.l. (pari a 0,6 milioni), avvenuto in data 21 ottobre, di RCS Digital Ventures S.r.l. (pari a 0,5 milioni), avvenuto in data 14 luglio 2014.

Le svalutazioni, per complessivi 37,7 milioni si riferiscono alle società controllate RCS Libri S.p.A. (33,4 milioni), effettuata per allineare il valore di carico al relativo pro-quota dell'equity value derivante dall'applicazione del test d'impairment, Redazioni Contenuti Digitali S.r.l. (2,2 milioni), RCS Digital Ventures S.r.l. (0,8 milioni), Editoriale Trentino Alto Adige S.r.l. (0,6 milioni), Trovolavoro S.r.l. (0,4 milioni), oltre alla collegata Inimm Due S.à.r.l (0,3 milioni), effettuate per allineare il valore di carico ai rispettivi pro-quota dei Patrimoni Netti al 31 dicembre 2014.

Il ripristino dei valori, per complessivi 16,5 milioni, si riferiscono alle controllate RCS Investimenti S.p.A. (13,5 milioni), RCS Produzioni S.p.A. (0,4 milioni), Editoriale Corriere di Bologna S.r.l. (0,2 milioni) ed Editoriale Fiorentina S.r.l. (0,1 milioni), effettuate per allineare il valore di carico ai rispettivi pro-quota dei Patrimoni Netti al 31 dicembre 2014, oltre alla collegata m-dis Distribuzione Media S.p.A. (2,3 milioni) effettuata per allineare il rispettivo valore di carico al relativo pro-quota dell'equity value derivante dall'applicazione del test d'impairment.

In merito alle partecipazioni RCS Investimenti S.p.A. e RCS International Newspapers BV si segnala che l'esito dell'impairment test svolto sulla cash generating unit Unidad Editorial evidenzia un equity value superiore ai valori di carico, combinati per le due partecipazioni, complessivamente pari a 23,2 milioni (di cui 17 milioni riferibile alla partecipazione in RCS International Newspapers BV e 6,2 milioni riferibile alla partecipazione in RCS Investimenti S.p.A.).

I valori di carico delle partecipate RCS Investimenti S.p.A. e RCS International Newspapers BV non sono stati ripristinati alla rispettiva quota di equity value di Unidad Editorial, tenuto conto che le analisi di sensitività evidenziano, al variare di circa il -5% le previsioni di Ebitda della CGU Unidad Editorial o al variare di circa 50 basis point del WACC, il completo azzeramento del surplus citato; i risultati economici del 2014 di Unidad Editorial sono ancora in perdita con un sostanziale break-even previsto nell'esercizio 2015; ed inoltre, negli esercizi 2012 e 2011 sono state effettuate significative svalutazioni delle suddette partecipazioni. Per tali ragioni il ripristino del valore di carico di RCS Investimenti S.p.A. è stato effettuato limitatamente alla quota di risultato positivo autonomo della partecipata stessa realizzata attraverso la sua attività caratteristica (essenzialmente di natura finanziaria).

Il valore di carico delle partecipazioni in portafoglio viene valutato, come per gli avviamenti, ogni qualvolta esiste un'indicazione che tali valori abbiano subito una riduzione di valore e comunque in ogni caso con cadenza annuale. Per quel che concerne le partecipazioni in RCS International Newspapers BV e in RCS Investimenti S.p.A. (le quali detengono complessivamente il 99,99% di Unidad Editorial S.A.) la valutazione dei rispettivi valori di carico in relazione agli equity value degli stessi viene effettuata tenendo conto degli esiti del test d'impairment sulla cash generating unit Unidad Editorial, aggiornato almeno semestralmente, anche in assenza di fatti e circostanze che richiedano tale revisione.

In particolare, le previsioni economiche alla base del test di impairment sono state formulate prendendo come base di riferimento gli ultimi parametri disponibili da fonti ufficiali e relativi sia alle aspettative macroeconomiche di medio periodo della Spagna (Fonte: FMI, OneSource, Euromonitor, Datamonitor), sia alle tendenze attese dei mercati in cui il gruppo Unidad Editorial opera, ovvero Media e Publishing, TV, Internet (Fonte: I2P elaborato da Media Hot Line, AIMC, PWC) integrate da specifiche ipotesi di business formulate dal management di Unidad Editorial, anche in relazione al posizionamento ed alla specificità dei prodotti di Unidad Editorial.

Le previsioni di crescita di Unidad Editorial sono state in seguito comparate con quelle dei suoi principali concorrenti, desunte dai report resi disponibili dai principali database di mercato. Tale raffronto è stato effettuato limitatamente al campione di società comparabili ed all'orizzonte temporale disponibile. La comparazione si è altresì estesa alle variabili macroeconomiche, le cui dinamiche prospettiche considerate dal management sono state confrontate con quelle fornite da fonti esterne.

Considerata la significatività degli importi ed in coerenza con quanto già effettuato lo scorso esercizio, la predisposizione dell'impairment test della cash generating unit Unidad Editorial è stata effettuata con l'assistenza di una primaria società di consulenza, la quale nell'effettuare la valutazione ha utilizzato i flussi di cassa per gli esercizi 2015-2019 approvati dal Consiglio di Amministrazione di Unidad Editorial in data 26 febbraio 2015. Tali flussi riflettono, oltre al continuo efficientamento nella gestione, un tasso di crescita medio composto annuo (CAGR) dei ricavi di Unidad Editorial nell'orizzonte temporale di previsione esplicita pari al 3,2% (2,6% nell'impairment test al 31 dicembre 2013).

Nonostante la diminuzione della diffusione delle edizioni cartacee dei quotidiani, si prevede un incremento dei ricavi relativi alle edizioni digitali e dei prezzi di vendita. In particolare l'incidenza dei ricavi digitali sul totale dei ricavi di Unidad Editorial è prevista crescere dal 13,8% del 2014 al 28,1% del 2019, in linea con le previsioni di mercato.

Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria i dati previsionali prevedono un graduale aumento dei ricavi pubblicitari, in linea con le attese di ripresa economica del Paese, con un CAGR complessivo per gli anni di previsione esplicita pari a circa il 4,5%.

Per quel che concerne le attività televisive si segnala che i provvedimenti normativi descritti nel paragrafo "Altre Informazioni" hanno comportato il blocco delle trasmissioni di due dei quattro canali. Il 19 settembre del 2014 è stato approvato il nuovo Piano Tecnico Nazionale della Televisione Digitale Terrestre (TDT). Tale piano prevede una riassegnazione del multiplo digitale tra gli attuali operatori e comprende la convocazione di un concorso pubblico per l'aggiudicazione dei nuovi canali della TDT. Il numero dei canali in concorso, le caratteristiche e la data in cui verrà celebrato il concorso stesso non sono stati ancora definiti. Pertanto in via cautelativa il management ha proceduto alla stima dei ricavi televisivi solo sulla base dei due canali attualmente attivi.

L'EBITDA è atteso in crescita a partire dal primo anno di previsione esplicita. Internet in particolare mostra la crescita più elevata, in linea con l'evoluzione attesa del mix dei ricavi in favore di questo segmento. Nonostante si preveda un miglioramento della marginalità delle altre aree negli anni successivi, per l'editoria non si attende il recupero dei livelli elevati presentati in passato a causa dei recenti mutamenti del settore della carta stampata. Si attende un'incidenza costante dei costi corporate sul fatturato lungo l'intero orizzonte di previsione esplicita.

Nel 2014 è proseguita l'attività di revisione dei processi e della struttura dei costi. In particolare sono previste ulteriori azioni che porteranno efficienze per complessivi 15,2 milioni a fine 2018.

Il WACC applicato è pari all'8,37% post tax, decrementato di 42 punti base rispetto al WACC applicato nell'impairment test al 31 dicembre 2013. La variazione essenzialmente è dovuta al decremento del risk free rate, strettamente correlata alla diminuzione del rendimento dei titoli di stato spagnoli a dieci anni. Il WACC al 31 dicembre 2014 è stato modificato anche per tener conto della nuova aliquota fiscale approvata (25% anziché 30%), di prossima introduzione.

Il market risk premium è stato valutato con il metodo Practitioner (Guatri-Bini) con l'obiettivo di evitare una "duplicazione" del rischio Paese (già riflesso nel Risk Free Rate spagnolo – Bonos - per la stima del quale sono stati presi a riferimento i rendimenti medi dei titoli di stato spagnoli decennali per un orizzonte temporale di riferimento di un anno tale da stemperare gli effetti di volatilità rilevati negli ultimi periodi). Il tasso di crescita (g) adottato per gli anni successivi alla previsione esplicita è, come già riferito, assunto pari a zero in termini nominali (negativo in termini reali in presenza di inflazione) ed il valore terminale nell'impairment test sull'avviamento, è calcolato con un orizzonte temporale infinito, come per lo scorso esercizio. Il tasso di attualizzazione così determinato è stato raffrontato con la stima del WACC per i principali comparables spagnoli di Unidad Editorial (Fonte: Equity researches), effettuata dagli analisti di mercato. Il tasso combinato in termini di WACC e g, calcolato come media dei valori pubblicati dagli analisti di mercato risulta in linea con il valore adottato ai fini dell'impairment test di Unidad Editorial.

In merito alla partecipazione RCS Libri S.p.A. (detenuta al 99,99%), si è proceduto ad effettuare il test d'impairment sulla cash generating unit identificata all'interno della società, quale il settore Education, oltre alle partecipazioni detenute in alcune società controllate dalla stessa RCS Libri S.p.A., quali Marsilio Editori S.p.A., Rizzoli International Publication Inc., Librerie Rizzoli S.r.l. e Adelphi Edizioni S.p.A. e altre partecipazioni e settori (Trade ed Enti Centrali) valutati ai soli fini della determinazione del recoverable amount di RCS Libri S.p.A. come somma delle parti. Si segnala che la predisposizione dell'impairment test è stata effettuata con l'assistenza di una primaria società di consulenza.

L'equity value risultante dal test d'impairment, calcolato secondo il criterio cosiddetto "somma delle parti", ha evidenziato a fine esercizio un valore inferiore al valore di carico della partecipazione in RCS Libri S.p.A. iscritto in bilancio.

Le proiezioni economico-finanziarie, per il periodo 2015-2018, utilizzate per la predisposizione del test d'impairment sono state approvate dal Consiglio di Amministrazione di RCS Libri S.p.A. in data 27 febbraio 2015 e in seguito sono stati approvati dallo stesso Consiglio i test d'impairment in relazione agli asset oggetto di test.

I parametri utilizzati per la valutazione sono stati: WACC pari al 7,38% post tax, decrementato di 44 punti base rispetto al WACC applicato nell'impairment test al 31 dicembre 2013. La variazione è dovuta essenzialmente al decremento del risk free rate. Il WACC applicato per Rizzoli International Publication Inc., risulta pari al 6,86% (6,65% alla fine del 2013). Il periodo di previsione esplicita è pari a 4 anni, con terminal value valutato secondo la metodologia della rendita perpetua, tasso di crescita (g) previsto per gli anni successivi alla previsione esplicita è assunta pari a zero in termini nominali (negativi in termini reali in presenza di inflazione).

Di seguito si evidenziano gli andamenti previsti nelle proiezioni utilizzate alla base dei test d'impairment e i parametri della principali cash generating units:

  • in merito alla cash generating unit del settore Education, le proiezioni del periodo di previsione esplicita sono state elaborate sulla base dell'ipotesi che la CGU mantenga sostanzialmente costanti i ricavi nonostante il mercato di riferimento sia atteso in lieve ma costante calo, grazie alla miglior offerta digitale di RCS rispetto ai prodotti dei concorrenti. Si aggiungono, inoltre, ricavi provenienti da servizi/prodotti addizionali e l'incremento dei prodotti distribuiti di editori terzi.
  • in merito alla cash generating unit del settore Trade si è tenuto conto dello scenario di riferimento del mercato librario e dell'andamento che i principali indicatori del business hanno avuto nel corso dell'esercizio 2014. In questo contesto le previsioni per gli anni 2015-2018 sono state elaborate ipotizzando un andamento dei ricavi in lieve crescita (CAGR per il periodo esplicito +1,5%), per effetto dei seguenti fenomeni: calo dei ricavi tradizionali in linea con le previsioni del mercato, con una quota di mercato prevista stabile; crescita dei ricavi digitali da e-book a doppia cifra, anche se inferiore alle stime passate e in linea con le previsioni di mercato che prevedono un incremento dell'incidenza dei ricavi digitali sul totale mercato; sviluppo dei ricavi da cessione diritti previsti nell'arco di piano in lieve crescita e sostanzialmente stabili per terzi distribuiti e prodotti non librari.
  • in merito alla partecipata Marsilio Editori S.p.A., le ipotesi di crescita contenuta dei ricavi sono determinate dalla pubblicazione delle novità dei più affermati autori del filone Giallo Svezia, ma anche dal lancio di nuovi giallisti italiani e a cui si aggiungono altre attività di sviluppo.
  • in merito alla partecipata Rizzoli International Publication Inc. le proiezioni delle stime tengono in considerazione lo scenario di riferimento del mercato librario americano e l'andamento che i principali indicatori del business hanno avuto nel corso dell'esercizio 2014. In questo contesto le previsioni dell'andamento per gli anni 2015-2018 sono state elaborate ipotizzando una crescita dei ricavi nel 2015 sia per effetto della riapertura del Bookstore a partire da giugno 2015 sia per effetto del pieno contributo da parte del catalogo Welcome acquistato ad agosto 2014 nonché dallo sviluppo dell'export e delle vendite su commissione.

Dal risultato delle analisi del test d'impairment, che tiene conto della somma degli equity value delle singole cash generating unit, emerge un impairment loss sul valore di carico della partecipazione in RCS Libri S.p.A. pari a 33,4 milioni, di conseguenza il valore di carico della partecipazione si decrementa da 215,7 milioni a 182,3 milioni.

Così come suggerito dall'ESMA che ha pubblicato, in data 28 ottobre 2014, il Public Statement "European common enforcement priorities for 2014 financial statements" è stata effettuata l'analisi di sensitivity del risultato del test d'impairment a variazioni dell'EBITDA e del WACC, essendo tali variabili delle key assumpions. In presenza di una variazione del +/- il 10% dell'EBITDA l'equity value complessivo evidenzierebbe una variazione di circa +/- 18 milioni, mentre in presenza di una variazione del +/- 50 basis point del WACC l'equity value complessivo evidenzierebbe una variazione di circa -/+ 9 milioni.

Sono inoltre state assoggettate ad impairment test le attività immateriali a vita utile definita relative alla cash generating unit Digicast, essendo in presenza di indicatori di perdita durevole di valore. In particolare tali attività si riferiscono a diritti televisivi acquisiti e produzioni esecutive.

La proiezione a 4 anni (2015-2018), elaborata ai fini dell'impairment test, si basa sull'attuale scenario di riferimento e sull'attuale configurazione di canali, tutti veicolati su piattaforma satellitare. A questo proposito si evidenzia che, negli ultimi anni il satellitare ha sofferto la concorrenza del Digitale terrestre e ha reagito concentrandosi sui canali di proprietà rispetto ai canali di terzi. Per lo sviluppo dell'impairment test si è tenuto in considerazione l'andamento dei principali indicatori di business nel 2014: l'audience medio delle televisioni satellitari a pagamento in calo rispetto all'anno precedente e il numero degli abbonati penalizzati dall'andamento negativo della piattaforma. Il test di impairment è stato superato.

In merito alla partecipazione RCS Sport S.p.A. è stata effettuata una valutazione di impairment a sostegno del valore di carico della partecipazione stessa. I parametri utilizzati ai fini dell'impairment test sono i seguenti: WACC pari al 7,38%, periodo di previsione esplicita 4 anni (riferito al Budget 2015 e dati previsionali fino al 2018, approvati il 10 marzo 2015 dal Consiglio di Amministrazione di RCS Sport S.p.A.); il terminal value valutato secondo la metodologia della rendita perpetua, tasso di crescita (g) previsto per gli anni successivi al periodo esplicito pari a zero in termini nominali (negativi in termini reali in presenza di inflazione). L'elaborazione dei dati previsionali prevede livelli reddituali positivi, in considerazione della crescita del numero degli eventi a partecipazione di massa, soprattutto di tipo dilettantistico (The Color Run, Strongman Run, Electric Run), del forte appeal del marchio Giro d'Italia, con l'obiettivo di valorizzare sempre più i format pubblicitari e organizzando "Grandi Partenze" in Paesi stranieri, in grado di generare sempre maggiori introiti; oltre all'incremento degli eventi negli Emirati Arabi, con l'obiettivo di continuare lo sviluppo delle attività nella regione tramite la controllata RCS Sports and Events DMCC,. Dall'esito del test non sono emersi segnali di impairment.

In merito alla partecipazione m-dis Distribuzione Media S.p.A. è stata effettuata una valutazione di impairment a sostegno del valore di carico della partecipazione stessa. I parametri utilizzati per la valutazione del test d'impairment sono stati: WACC pari al 7,38%, periodo di previsione esplicita 4 anni con terminal value valutato secondo la metodologia della rendita perpetua, tasso di crescita (g) previsto per gli anni successivi alla previsione esplicita è assunta pari a zero in termini nominali (negativi in termini reali in presenza di inflazione). La società svolge l'attività di distribuzione nel canale edicola e negli altri punti di vendita autorizzati di prodotti editoriale e non editoriali (schede telefoniche e ricariche on-line). La società detiene nel proprio portafoglio, oltre ai prodotti degli azionisti di riferimento, anche numerosi editori terzi. Tenuto conto della contrazione del mercato i ricavi sono previsti in leggera flessione per il 2015; i costi di struttura appaiono in significativa riduzione rispetto al passato in virtù del completamento del processo di prepensionamento e alle previste azioni di risparmio. L'esito del test d'impairment ha comportato il ripristino di valore della partecipazione per 2,2 milioni.

In merito alla partecipazione Rizzoli Sfera International Advertising è stata effettuata una valutazione di impairment a sostegno del valore di carico della partecipazione stessa. I parametri utilizzati per la valutazione del test d'impairment sono stati: WACC pari al 10,06%, periodo di previsione esplicita 4 anni con terminal value valutato secondo la metodologia della rendita perpetua, tasso di crescita (g) previsto per gli anni successivi alla previsione esplicita è assunta pari a zero in termini nominali (negativi in termini reali in presenza di inflazione). In Cina, data la sofferenza dei canali tradizionali di vendita (edicola e abbonamenti), si prevede uno spostamento del mix di prodotti verso il digitale e l'e-Commerce, in considerazione anche della forte crescita in tale mercato, in linea con una strategia di rafforzamento. Il test d'impairment è stato superato.

Gli "Altri movimenti", pari a 69,2 milioni, si riferiscono a:

  • Le svalutazioni delle partecipate RCS International Advertising B.V. (12,2 milioni), e Gruppo Finelco S.p.A. (12 milioni), come precedentemente commentato. Si evidenzia la successiva riclassifica dei residui valori di carico delle suddette partecipazioni ad "Attività destinate alla dismissione e dismesse", per complessivi 38 milioni.
  • La riduzione del fondo rischi su partecipazioni, per complessivi 7 milioni, stanziato al 31 dicembre 2013, classificato tra le "altre passività" e relativo alle controllate Digicast S.p.A. e Rizzoli Beijing Advertising Co Ltd.

32. Attività finanziarie disponibili per la vendita

Saldi al
31/12/2014
Saldi al
31/12/2013
Variazione
Istituto Europeo di Oncologia S.r.l. 3,6 3,6 -
Ansa S.r.l. 0,2 0,2 -
H-Farm Ventures S.p.A. 0,2 - 0,2
Mode et Finance 0,1 0,1 -
Immobiliare Editori Giornali S.r.l. 0,1 0,1 -
Emittenti Titoli S.p.A. 0,1 0,1 -
Eurogravure S.p.A. - 1,4 (1,4)
Totale 4,3 5,5 (1,2)

I titoli e le partecipazioni che non sono né di controllo, né di collegamento, né di trading, vengono definiti come attività finanziarie disponibili per la vendita (Available for Sale) e al 31 dicembre 2014 risultano pari a 4,3 milioni. La variazione rispetto al 31 dicembre 2013 si riferisce, da un lato, alla cessione della partecipazione detenuta in Eurogravure S.p.A., avvenuta in data 31 luglio 2014 per 1,4 milioni, parzialmente compensata, dall'altro, dall'iscrizione della partecipazione in H-Farm Ventures S.p.A. (valore di carico pari a 0,2 milioni), a seguito della conversione in azioni, avvenuta in data 1 dicembre 2014, del prestito obbligazionario detenuto nella società.

Tali attività sono valutate al valore di mercato (fair value).

Le partecipate per le quali non è disponibile il fair value, sono iscritte al costo eventualmente svalutato per perdite di valore.

33.Crediti finanziari non correnti

I crediti finanziari non correnti, pari a 3 milioni, si riferiscono alla quota a medio/lungo termine di un finanziamento concesso a società terza, finalizzato a investimenti industriali per la stampa di quotidiani. Si segnala a fine esercizio la svalutazione del suddetto credito per complessivi 2,5 milioni.

34. Altre attività non correnti

Descrizione Saldi al
Saldi al
Variazione
31/12/2014 31/12/2013
Depositi cauzionali attivi 0,5 0,7 (0,2)
Crediti verso Erario a lungo termine 15,3 14,9 0,4
Totale 15,8 15,6 0,2

Le altre attività non correnti ammontano a 15,8 milioni (15,6 milioni al 31 dicembre 2013). La variazione, pari a 0,2 milioni, si riferisce principalmente agli interessi maturati sui crediti verso Erario a lungo termine.

35. Rimanenze

Di seguito si riportano i valori delle principali classi di rimanenze, con evidenza del fondo svalutazione rilevato per allineare il costo al valore di mercato:

Materie prime,
sussidiari e di
Prodotti in corso di
lavorazione
Prodotti finiti e
merci
Totale
consumo
Saldi lordi al 31-12-2013 17,0 1,0 1,2 19,2
Fondo svalutazione (0,6) - (0,2) (0,8)
Saldi netti al 31-12-2013 16,4 1,0 1,0 18,4
Saldi lordi al 31-12-2014 10,5 1,4 1,3 13,2
Fondo svalutazione (0,4) - (0,1) (0,5)
Saldi netti al 31-12-2014 10,1 1,4 1,2 12,7
Variazione (6,3) 0,4 0,2 (5,7)

Il decremento delle rimanenze che si registra rispetto alla fine dell'esercizio precedente è principalmente attribuibile al minore approvvigionamento della carta, correlato alla cessione e alla chiusura di alcune testate periodiche, nonché alla diminuzione delle tirature e delle foliazioni delle pubblicazioni.

36. Crediti commerciali

La ripartizione dei crediti per tipologia è la seguente:

Descrizione Saldi al Saldi al Variazione
31/12/2014 31/12/2013
Crediti verso clienti 203,3 204,8 ( 1,5)
Rese attese ( 3,2) ( 3,6) 0,4
Fondo svalutazione crediti ( 18,1) ( 18,8) 0,7
Crediti verso clienti - netti 182,0 182,4 ( 0,4)
Crediti verso controllate 22,5 13,7 8,8
Crediti verso collegate 64,3 72,1 ( 7,8)
Rese attese ( 38,4) ( 46,7) 8,3
Crediti verso collegate - netti 25,9 25,4 0,5
Crediti verso altre società del Gruppo 0,1 0,2 ( 0,1)
Crediti verso altre società del Gruppo - netti 0,1 0,2 ( 0,1)
Totale 230,5 221,7 8,8

I crediti commerciali al 31 dicembre 2014 sono pari a 230,5 milioni e si incrementano di 8,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2013; l'incremento è principalmente imputabile ai maggiori crediti verso le società controllate (8,8 milioni). Si segnalano in particolare i maggiori crediti vantati nei confronti di RCS Produzioni Milano S.p.A. (7,5 milioni) e principalmente riconducibili al riaddebito dei costi sostenuti per l'adeguamento degli impianti per il cambio di formato del Corriere della Sera e dei canoni di locazione finanziaria del quarto trimestre relativi al polo produttivo di Pessano con Bornago, in conseguenza al già citato conferimento del ramo d'azienda. I crediti lordi verso collegate si decrementano di 7,8 milioni in relazione alla riduzione dei volumi delle tirature; tale fenomeno ha di contro comportato una riduzione del relativo fondo rese. Il fondo svalutazione crediti è stato utilizzato per 5,1 milioni a copertura delle perdite realizzate nel corso dell'esercizio ed è stato incrementato di 4,3 milioni al fine di adeguarlo all'effettiva rischiosità dei crediti stessi alla fine dell'esercizio.

I crediti commerciali sono normalmente regolati a 120 giorni.

Il valore contabile dei crediti commerciali riflette il loro fair value e l'unica voce che differisce rispetto ai valori di bilancio è riferita alle rese attese, che ai fini dell'IFRS 7 non viene considerata.

37.Crediti diversi e altre attività correnti

Descrizione Saldi al Saldi al Variazione
31/12/2014 31/12/2013
Crediti verso Erario 1,7 2,6 (0,9)
Crediti verso Enti Previdenziali 3,0 1,0 2,0
Crediti per contributi da Enti Pubblici 0,8 1,7 (0,9)
Crediti verso dipendenti 1,2 1,4 (0,2)
Crediti diversi 5,5 6,7 (1,2)
Fondo svalutazione crediti diversi (4,9) (4,9) -
Crediti diversi netti 0,6 1,8 (1,2)
Crediti diversi verso controllate 0,2 0,1 0,1
Crediti diversi verso collegate - 0,7 (0,7)
Crediti diversi verso altre società del Gruppo - 0,1 (0,1)
Totale crediti diversi 7,5 9,4 (1,9)
Anticipi a fornitori 1,3 3,6 (2,3)
Anticipi a collaboratori 0,4 0,5 (0,1)
Anticipi ad agenti 22,2 20,6 1,6
Fondo svalutazione anticipi agenti (1,3) - (1,3)
Anticipi ad agenti netti 20,9 20,6 0,3
Risconti attivi 5,2 5,2 -
Totale altre attività correnti 27,8 29,9 (2,1)
Totale 35,3 39,3 (4,0)

I crediti diversi e le altre attività correnti si decrementano complessivamente di 4 milioni rispetto al 31 dicembre 2013, principalmente per effetto del decremento degli anticipi a fornitori (2,3 milioni), dei crediti diversi verso terzi e verso le società del gruppo (per complessivi 1,9 milioni), dei crediti verso Erario riferiti al saldo IVA (per 0,9 milioni), dei crediti per contributi da Enti Pubblici (per 0,9 milioni) riferito al parziale utilizzo del credito sull'acquisto e consumo carta agevolato (ai sensi dell'art. 1 comma 40 della Legge 13 dicembre 2010 n. 220 e dell'art. 4, commi da 181 a 183 della Legge 24 dicembre 2003 n. 350 e visto il DPCM del 21.12.2004 n. 318). La variazione in diminuzione è parzialmente compensata da maggiori crediti verso Enti Previdenziali (2 milioni), riferiti all'attività di riorganizzazione in atto nell'area Periodici.

Non vengono considerati in ambito IFRS 7 i crediti verso l'Erario, i crediti verso Enti Previdenziali, i risconti attivi, gli anticipi ad autori ed importi residuali relativi a macchine affrancatrici, pertanto il valore dei crediti diversi e altre attività correnti al 31 dicembre 2014 ammonterebbe complessivamente a 24,3 milioni (28,2 milioni al 31 dicembre 2013). Il valore contabile di queste attività in ambito IFRS 7 riflette il fair value.

38.Posizione finanziaria netta

Attività e passività finanziarie per strumenti derivati

Nella voce sono inclusi gli strumenti finanziari derivati. Tali operazioni vengono iscritte a fair value come attività o passività finanziarie.

Di seguito si riportano le principali tipologie.

31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
ATTIVITA' PASSIVITA' ATTIVITA' PASSIVITA'
Interest Rate Swap per copertura flussi di cassa - 16,6 - 15,6
NON CORRENTI - 16,6 - 15,6
Interest Rate Swap per copertura flussi di cassa - - 1,5
CORRENTI - - - 1,5
TOTALE - 16,6 - 17,1

Gli strumenti relativi al rischio di tasso di interesse sono stati negoziati con finalità di copertura e sono stati sottoposti al cosiddetto test di efficacia per verificare l'aderenza degli stessi agli specifici requisiti richiesti dai principi contabili internazionali per le operazioni di copertura.

Per quanto riguarda gli strumenti derivati di RCS MediaGroup S.p.A. il test di efficacia ex ante è stato svolto considerando l'esposizione debitoria del nuovo finanziamento a medio lungo termine.

Di seguito si riporta il dettaglio dell'indebitamento evidenziando il valore contabile e il fair value.

Confronto valore contabile - fair value

Valore Contabile Fair Value
31/12/2014 31/12/2013 31/12/2014 31/12/2013
Attività finanziarie correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 0,7 0,9 0,7 0,9
Altre attività finanziarie 20,2 38,5 20,2 38,5
Crediti finanziari correnti 27,7 3,9 27,7 3,9
Titoli Held for Trading - 0,2 - 0,2
Totale ATTIVITA' FINANZIARIE 48,6 43,5 48,6 43,5
Passività finanziarie
Debiti verso banche - finanziamenti a breve termine (72,0) (24,8) (72,0) (24,8)
Debiti finanziari correnti (541,5) (183,6) (541,5) (183,6)
Debiti finanziari IAS 17 - leasing (19,4) (57,9) (18,2) (53,6)
Debiti finanziari non correnti (369,9) (726,8) (369,9) (726,8)
Passività finanziarie per strumenti derivati (16,6) (17,1) (16,6) (17,1)
Totale PASSIVITA' FINANZIARIE (1.019,4) (1.010,2) (1.018,2) (1.005,9)
Totale posizione finanziaria netta (1) (970,8) (966,7) (969,6) (962,4)
Posizione finanziaria netta verso parti correlate (687,7) (694,8) - -
Incidenza -71% -72%

(1) Indicatore della struttura finanziaria, determinato quale risultante dei debiti finanziari correnti e non correnti al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti nonché delle attività finanziarie correnti e delle attività finanziarie non correnti relative agli strumenti derivati. La posizione finanziaria netta definita dalla comunicazione CONSOB n.DEM/6064293 del 28 luglio 2006 esclude le attività finanziarie non correnti. Al 31 dicembre 2014 non ve ne sono, pertanto il valore è pari a 970,8 milioni (966,7 milioni al 31 dicembre 2013).

L'indebitamento finanziario netto della Società aumenta di 4,1 milioni, passando da 966,7 milioni al 31 dicembre 2013 a 970,8 milioni al 31 dicembre 2014.

Hanno contribuito negativamente i versamenti in conto coperture perdite a favore di società controllate fra cui si segnalano quello di RCS Sport S.p.A. per 7 milioni, di Digicast S.p.A. per 6 milioni e di RCD S.r.l. per 2,4 milioni.

Concorrono, inoltre, gli esborsi per investimenti tecnici, i pagamenti correlati al prosieguo dei piani di riorganizzazione in corso e l'assorbimento di cassa della gestione caratteristica per effetto della gestione finanziaria.

Di segno contrario l'effetto finanziario netto positivo, pari a 47,0 milioni, dell'operazione di conversione delle azioni di risparmio in azioni ordinarie della Società e l'incasso della vendita dell'Edificio Storico del complesso immobiliare di via San Marco/via Solferino per 30 milioni.

A questi si aggiunge l'effetto positivo di 22 milioni per il conferimento del debito dei leasing finanziari relativi al polo di Pessano in capo a RCS Produzioni Milano S.p.A..

In particolare, i valori contenuti nelle Attività Finanziarie (48,6 milioni) sono costituiti da:

  • Depositi e conti correnti bancari per un importo di 0,7 milioni (valore al 31 dicembre 2013: 0,9 milioni);
  • Finanziamenti a società del Gruppo RCS per un importo complessivo di 47,9 milioni, di cui 20,2 milioni per conti correnti infragruppo e 27,7 milioni per crediti finanziari a breve termine (valore al 31 dicembre 2013: 41,7 milioni di cui conti correnti infragruppo per 37,8 milioni e crediti finanziari a breve termine per 3,9 milioni);

I valori contenuti nelle Passività Finanziarie (1.019,4 milioni) sono costituiti da:

  • Debiti verso banche a breve termine per un importo di 72 milioni (valore al 31 dicembre 2013: 24,8 milioni), di cui 36,8 milioni per scoperti di conto corrente e 35,2 milioni per finanziamento bancario;
  • Debiti verso banche a medio/lungo termine per un importo di 369,9 milioni di contratti di finanziamento in scadenza fra il 2016 e il 2018 (valore al 31 dicembre 2013: 386,7 milioni). Al 31 dicembre 2013 figuravano debiti a medio/lungo termine verso imprese controllate per 340,1 milioni;
  • Finanziamenti a breve termine da società del Gruppo RCS per un importo di 541,5 milioni, di cui 486,6 milioni per finanziamenti verso imprese controllate e collegate e 54,9 milioni per conti correnti infragruppo (valore al 31 dicembre 2013: 183,6 milioni, di cui 157,2 milioni come finanziamenti verso imprese controllate e collegate e 26,4 milioni per conti correnti);
  • Debiti verso società di leasing per un importo di 19,4 milioni (valore al 31 dicembre 2013: 57,9 milioni) riferiti a contratti di leasing finanziario per impianti e rotative della divisione Media ed in riduzione sia in relazione al rimborso delle quote capitale come da piano di ammortamento sia per il conferimento del debito da leasing relativo al polo di Pessano in capo a RCS Produzioni Milano S.p.A. per 22 milioni;
  • Passività finanziarie per strumenti derivati per un importo di 16,6 milioni (valore al 31 dicembre 2013: 17,1 milioni).

I metodi di valutazione del fair value sono riepilogati di seguito con riferimento alle principali categorie di strumenti finanziari, cui sono stati applicati:

  • Strumenti derivati: sono stati adottati gli usuali modelli di calcolo basati sui valori di mercato dei tassi di interesse per scadenza, per le differenti divise e dei corrispondenti rapporti di cambio;
  • Posizioni attive e passive: sono state applicate le modalità di calcolo utilizzate per i derivati sui tassi di interesse, opportunamente adattate.

Nel valutare il fair value delle passività sia a breve che a medio lungo termine è stato considerato l'impatto del diverso contesto finanziario sul livello del credit spread.

Si ricorda ancora che il nuovo finanziamento di 600 milioni prevede clausole specifiche di rimborso immediato legate al superamento di covenant (covenant di default) e ad una serie di accadimenti specifici quali l'inadempienza di pagamenti oltre una certa soglia, il sorgere di procedure concorsuali e il cambio di controllo verso soggetti non graditi ai finanziatori. Circa quest'ultimo punto lo scioglimento del Patto di Sindacato di settembre 2013 non costituisce fattispecie di caso di Cambiamento di Controllo ai sensi del Contratto di Finanziamento.

La composizione della posizione finanziaria netta per valuta è la seguente:

Valuta 31/12/2014 31/12/2013
Euro (970,3) (966,6)
Dollari americani (0,3) (0,1)
Sterline inglesi (0,2) -
Totale posizione finanziaria netta (970,8) (966,7)

La seguente tabella mostra il valore contabile al 31 dicembre 2014, ripartito per scadenza, degli strumenti finanziari della Società che sono esposti al rischio del tasso di interesse:

TASSO FISSO >0m<6m >6m<1 >1<2 >2<3 >3<4 >4<5 >5 Totale
Crediti finanziari - - 1,5 0,3 0,4 0,2 0,5 2,9
Totale attivo - - 1,5 0,3 0,4 0,2 0,5 2,9
TOTALE fisso - - 1,5 0,3 0,4 0,2 0,5 2,9
TASSO VARIABILE < 6 mesi 6> x <1 anno >1<2 >2<3 >3<4 >4<5 >5 Totale
Finanziamenti passivi (1) (35,2) (87,6) (48,7) (138,9) (94,8) - - (405,2)
Finanziamenti intercompany (457,5) (84,0) - - - - - (541,5)
Leasing (4,5) (4,0) (3,8) (2,5) (2,5) (2,1) - (19,4)
Scoperti di CC bancario (36,8) - - - - - - (36,8)
Totale passivo (534,0) (175,6) (52,5) (141,4) (97,3) (2,1) - (1.002,9)
Disponibilita' liquide 0,7 - - - - - - 0,7
Depositi intercompany 47,9 - - - - - - 47,9
Totale attivo 48,6 - - - - - - 48,6
TOTALE variabile (485,4) (175,6) (52,5) (141,4) (97,3) (2,1) - (954,3)

(1) A copertura dell'esposizione debitoria, si segnala che sono in essere contratti derivati sui tassi di interesse per un importo complessivo pari a 277,3 milioni (al 31 dicembre 2013 erano pari a 463,4 milioni), di cui Interest Rate Cap non in funzione per un importo pari a 14,8 milioni.

I valori sopra esposti, a differenza dei valori di Posizione Finanziaria Netta, escludono il fair value degli strumenti derivati (16,6 milioni).

Si segnala che la Società ha posizioni creditorie a tasso fisso, di importo limitato. L'utilizzo di derivati su tassi di interesse consente la trasformazione delle posizioni debitorie a tasso variabile in tasso fisso.

Di seguito si riportano le scadenze dei derivati di tasso al 31 dicembre 2014:

Descrizione Valore
nozionale
Range
Parametro
Range% < 6 mesi 6 mesi
< x <
1 anno
1-2 anni 2-5 anni > 5 anni
Copertura flussi di cassa
da variabile a fisso
14,8 Euribor 3m 4,5%-5% (6,9) (4,4) (3,5) - -
CAP 14,8 (6,9) (4,4) (3,5) - -
Copertura flussi di cassa
da variabile a fisso
262,5 Euribor 3m 2,561% - - (93,7) (168,7) -
IRS 262,5 - - (93,7) (168,7) -
TOTALE 277,3 (6,9) (4,4) (97,2) (168,7) -

In ottemperanza a quanto previsto dal principio IFRS7 si evidenzia la sintesi dei dati richiesti per il "cash flow hedge":

Cash Flow Hedge

(importi in milioni di euro)

Tipologia di
copertura
Fair Value Importo a
Coperture Rischio coperto 31/12/14 31/12/13 PN
Copertura finanziamenti IRS Rischio tasso interesse (16,6) (17,1) 2,4
Totale (16,6) (17,1) 2,4

Inoltre, si riporta nella tabella sottostante un'analisi della movimentazione dell'esercizio della Riserva di Cash Flow Hedge, classificata a Patrimonio Netto come incremento/decremento dell'efficacia di periodo e dei valori trasferiti a Conto Economico a copertura dei flussi sottostanti.

importi in milioni di euro Totale
Saldo iniziale (17,1)
+ incrementi per rilevazione di nuova efficacia positiva -
- decrementi per rilevazione di nuova efficacia negativa (6,4)
- decrementi per storno di efficacia positiva dal P/N e imputazione di provento a C/E (3,9)
+ incrementi per storno di efficacia negativa dal P/N e imputazione a costo a C/E 12,7
Saldo finale (14,7)

Si segnala che i valori rappresentati nelle tabelle precedenti, relativamente alla Riserva di Cash Flow Hedge, sono espressi al lordo dei relativi effetti fiscali, che al 31 dicembre 2014 ammontano complessivamente a 4,1 milioni.

La riserva di Cash Flow Hedge è finalizzata alla copertura dei flussi attesi dei finanziamenti sottostanti di cui di seguito si riporta il periodo di manifestazione, coincidenti con la relativa manifestazione economica.

I finanziamenti sottostanti si evolvono secondo la loro naturale scadenza per quanto riguarda i contratti di leasing, mentre nel caso del nuovo finanziamento di 600 milioni secondo le scadenze contrattuali delle tre linee a medio lungo termine che lo compongono e in relazione al loro utilizzo al 31 dicembre 2014. In quest'ultimo caso si è tenuto conto dei volumi e delle scadenze analoghe ai derivati negoziati a copertura.

31 Dicembre 2014

(importi in milioni di euro)
Analisi manifestazione flussi sottostanti Totale flussi
attesi
1 anno 1-2 anni 2 - 5 anni oltre i 5
anni
Rischio di tasso
Esborsi attesi per interessi a tasso variabile ( 27,7) ( 10,8) ( 9,3) ( 7,6) -
31 Dicembre 2013
(importi in milioni di euro)
Analisi manifestazione flussi sottostanti Totale flussi
attesi
1 anno 1-2 anni 2 - 5 anni oltre i 5
anni
Rischio di tasso
Esborsi attesi per interessi a tasso variabile ( 47,2) ( 18,4) ( 11,6) ( 17,1) -

Si segnala che la Società ha in essere contratti di leasing finanziario che riguardano principalmente impianti e macchinari destinati alla produzione del Corriere della Sera e de La Gazzetta dello Sport. La componente principale del valore capitale degli impianti è rappresentata dalle rotative, per 15,6 milioni, mentre gli impianti relativi alla spedizione e ausiliari sono pari a 3,8 milioni.

Di seguito si riportano i principali dati:

31/12/2014 31/12/2013
Pagamenti
minimi per
leasing
Interessi Valore dei
pagamenti
minini per
leasing
Pagamenti
minimi per
leasing
Interessi Valore dei
pagamenti
minini per
leasing
Debiti per leasing finanziari:
- esigibili entro un anno 8,7 0,2 8,5 18,3 0,9 17,4
- esigibili entro cinque anni 11,1 0,2 10,9 37,1 1,0 36,1
- esigibili oltre cinque anni - - - 4,3 - 4,3
Totale 19,8 0,4 19,4 59,7 1,9 57,8

Si segnala che nei debiti finanziari correnti e non correnti sono inclusi i rapporti con il gruppo Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. ed il gruppo Intesa Sanpaolo, relativi a contratti di leasing finanziari. Il decremento rilevato rispetto allo scorso esercizio è imputabile sia al rimborso delle quote capitali, sia al trasferimento dei debiti residui relativi agli impianti oggetto del già citato conferimento alla controllata RCS Produzioni Milano S.p.A..

Il fair value dei debiti per leasing finanziari contratti dalla Società è pari a 18,2 milioni.

Di seguito si evidenzia il tasso medio delle posizioni di natura finanziaria al 31 dicembre 2014.

31 dicembre 2014 31 dicembre 2013
Rendimento impieghi 4,8% 4,9%
Costo della provvista 3,8% 3,9%

39.Attività non correnti destinate alla dismissione

Le attività non correnti destinate alla dismissione, pari a 36,8 milioni, si riferiscono ai valori di carico delle partecipazioni detenute in RCS International Advertising B.V. (la quale detiene il 34,5% di IGP Decaux S.p.A.) e in Gruppo Finelco S.p.A. e Virgin Radio Italy S.p.A..

40.Capitale sociale e riserve

Il capitale sociale al 31 dicembre 2014, pari a 475,1 milioni, è suddiviso in n. azioni ordinarie 521.864.957 prive dell'indicazione del valore nominale, tutte interamente liberate.

RCS MediaGroup S.p.A., in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea straordinaria dell'8 maggio 2014, ha perfezionato, in data 9 giugno 2014 l'operazione di conversione delle azioni di risparmio di Categoria A e B in azioni ordinarie. Tale operazione ha comportato, a partire dal 12 giugno 2014 una variazione nel numero delle azioni ordinarie da n. 424.913.592 e azioni di risparmio da n. 29.349.593 categoria A e n. 77.878.422 categoria B in un totale azioni ordinarie di n. 521.864.957 prive dell'indicazione del valore nominale.

Tale operazione ha determinato:

  • la conversione di n. 17.254.581 azioni di risparmio di categoria A, pari al 58,79% del totale delle azioni della medesima categoria, in azioni ordinarie sulla base di un rapporto di conversione pari a 1 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio di categoria A, con pagamento di un conguaglio pari a Euro 0,26 per azione,
  • la conversione di n. 62.582.919 azioni di risparmio di categoria B, pari all'80,36% del totale delle azioni della medesima categoria, in azioni ordinarie sulla base di un rapporto di conversione pari a 1 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio di categoria B, con pagamento di un conguaglio pari a Euro 0,68.

Conseguentemente le n. 79.837.500 azioni ordinarie, rivenienti dall'esercizio della conversione facoltativa delle azioni di risparmio di categoria A e di categoria B, hanno determinato un conguaglio complessivo pari a 47 milioni con corrispondente incremento del Patrimonio Netto in particolare della Riserva sovrapprezzo azioni, al lordo degli oneri netti correlati alla suddetta operazione pari, a 1,2 milioni.

In data 9 giugno 2014, sempre in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea straordinaria dell'8 maggio 2014, si è proceduto alla conversione obbligatoria delle restanti azioni di risparmio post conversione facoltativa, pertanto: n. 12.095.012 azioni di risparmio di categoria A, pari al 41,21% del totale delle azioni della medesima categoria (ivi incluse le n. 3.390.119 azioni di risparmio di categoria A detenute dalla Società per le quali non è stata esercitata la conversione facoltativa), sono state convertite sulla base di un rapporto di conversione pari a 0,77 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio di categoria A (senza pagamento di alcun conguaglio); e n. 15.295.503 azioni di risparmio di categoria B, pari al 19,64% del totale delle azioni della medesima categoria, sono state convertite sulla base di un rapporto di conversione pari a 0,51 azione ordinaria per ciascuna azione di risparmio di categoria B (senza pagamento di alcun conguaglio).

Ad esito dell'operazione di conversione obbligatoria il capitale sociale, pari a Euro 475.134.602,10, risulta suddiviso in n. 521.864.957 azioni ordinarie prive dell'indicazione del valore nominale

Numero Azioni emesse Azioni ordinarie
in circolaz.
Azioni di
risparmio in
circolaz.
Categoria A
Azioni di
risparmio in
circolaz.
Categoria B
Azioni proprie
ordinarie in
portafoglio
Azioni proprie
di risparmio
Categoria A in
portafoglio
Totale
Al 31/12/2013 422.948.869 25.959.474 77.878.422 1.964.723 3.390.119 532.141.607
Conversione facoltativa azioni di risparmio 79.837.500 (17.254.581) (62.582.919) - - -
Conversione obbligatoria azioni di risparmio 14.503.474 (8.704.893) (15.295.503) 2.610.391 (3.390.119) (10.276.650)
Al 31/12/2014 517.289.843 - - 4.575.114 - 521.864.957

Di seguito si evidenzia tabella riassuntiva del numero delle Azioni e delle relative movimentazioni.

Il Capitale Sociale è interamente costituito da azioni ordinarie, a cui spetta la pienezza dei diritti di voto. Le azioni ordinarie attribuiscono ai loro possessori il diritto di presenziare alle assemblee ordinarie e straordinarie e di partecipare alla ripartizione degli utili netti e al Patrimonio Netto al momento della liquidazione. I titoli sono nominativi.

La natura e lo scopo delle riserve presenti in Patrimonio Netto possono essere così riassunte:

  • Riserva da sovrapprezzo azioni: rappresenta una riserva di capitale che accoglie le somme percepite dalla Società per l'emissione di azioni ad un prezzo superiore al loro valore nominale e accoglie l'effetto degli oneri correlati all'operazione di aumento di capitale, nonché alla già citata operazione di conversione delle azioni di risparmio in azioni ordinarie, al netto degli oneri correlati;
  • Riserva Legale: la riserva legale è alimentata dalla obbligatoria destinazione di una somma non inferiore ad un ventesimo degli utili netti annuali, fino al raggiungimento di un importo pari ad un quinto del Capitale Sociale. La riserva legale inoltre per un importo di 0,9 milioni, pari alla somma degli ammortamenti ed altri componenti negativi dedotti extra contabilmente ai fini fiscali, al netto delle imposte differite, risulta vincolata ai sensi dell'ex art. 109 TUIR.
  • Azioni proprie: vengono portate a riduzione del Patrimonio Netto della Società;
  • Riserva da valutazione: comprende prevalentemente gli effetti rilevati direttamente a Patrimonio Netto relativi alla valutazione a fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita. Tale riserva al 31 dicembre 2014 risulta pari a zero, a seguito della cessione della partecipazione in Eurogravure S.p.A.;
  • Riserva di Cash Flow Hedge: comprende gli effetti rilevati direttamente a Patrimonio Netto relativi alla valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati a copertura dei flussi per variazioni di tasso e di cambio. La Riserva Cash Flow Hedge è esposta al netto dei relativi effetti fiscali;
  • Riserva "Perdite in formazione della Società" rappresenta la quota di riduzione del Capitale Sociale della Società approvata in sede di delibera assembleare del 30 maggio 2013 relativamente alla copertura delle perdite. Tale quota, pari a 78 milioni, rappresenta la perdita netta del primo trimestre 2013 della Società e risulta azzerata a seguito dell'assemblea, tenutasi l'8 maggio 2014, che ne ha deliberato la copertura.
  • Riserva da attuarizzazione TFR è stata costituita a partire dal 1° gennaio 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall'emendamento al principio contabile IAS 19;
  • Utili (perdite) portati a nuovo: includono, oltre ai risultati dei precedenti esercizi al netto dei dividendi distribuiti, la riserva per azioni proprie in portafoglio e la riserva di passaggio agli IAS/IFRS.

Per il dettaglio e la movimentazione nell'esercizio delle Riserve di patrimonio si rinvia al prospetto di variazione del patrimonio netto.

41. Benefici relativi al personale

Descrizione Saldi al
31/12/2013
Accantonamenti Utilizzi Attuarizzazione Saldi al
31/12/2014
Trattamento di fine rapporto 42,8 0,6 (7,3) 3,7 39,8
Fondo quiescenza e similari 1,8 0,1 - 0,3 2,2
Totale 44,6 0,7 (7,3) 4,0 42,0

La voce include il valore attuariale dell'effettivo debito verso i dipendenti. Il trattamento di fine rapporto, pari a 39,8 milioni, rappresenta una forma di retribuzione del personale, a corresponsione differita, rinviata alla fine del rapporto di lavoro.

Il fondo per trattamento di quiescenza (2,2 milioni) è un riconoscimento dovuto, previsto dal contratto dirigenti quotidiani, determinato in base all'anzianità aziendale, avente come base di calcolo la retribuzione degli ultimi ventiquattro mesi. L'erogazione del fondo è rinviata alla cessazione del rapporto di lavoro.

La valutazione del trattamento di fine rapporto, considerato un piano a contribuzione definita, è stata affidata ad un attuario indipendente.

Indichiamo di seguito gli importi contabilizzati a conto economico con riferimento ai piani sopradescritti:

Esercizio 2014
Costo relativo alle (Proventi) Costo del (Utili) perdite Totale
prestazioni di lavoro oneri lavoro da attuariali a
correnti finanziari calcoli Patrimonio
attuariali Netto
Accantonamento trattamento di fine rapporto 9,9 1,4 (0,7) 3,0 13,6
Accantonamento trattamento di quiescienza e simili 0,1 0,1 0,2 - 0,4
Totale 10,0 1,5 (0,5) 3,0 14,0
Esercizio 2013
Costo relativo alle (Proventi) Costo del (Utili) perdite Totale
prestazioni di lavoro oneri lavoro da attuariali a
correnti finanziari calcoli Patrimonio
attuariali Netto
Accantonamento trattamento di fine rapporto 11,4 2,0 0,3 (2,0) 11,7
Accantonamento trattamento di quiescienza e simili 0,1 0,1 (0,1) - 0,1
Totale 11,5 2,1 0,2 (2,0) 11,8

Principali ipotesi attuariali utilizzate nel calcolo:

Descrizione 2014 2013
Tassi di sconto 1,5% 3,2%
Tassi attesi di incremento salariale 3,0% 3,0%

Il tasso di sconto fa riferimento all'indice per l'Eurozona Iboxx Corporate AA con durata media finanziaria coerente con quella del collettivo oggetto di valutazione.

Si segnala che in merito all'accantonamento per trattamento di fine rapporto, nella tabella sopra evidenziata, relativamente all'esercizio 2014, sono compresi 8,6 milioni riferiti a versamenti presso i fondi di previdenza e 0,7 milioni riferiti a contributi e ritenute di Legge.

42. Fondi rischi ed oneri

La movimentazione dell'esercizio è la seguente:

Descrizione Saldi al
31/12/2013
Accantona
menti
Utilizzi /
Rilasci
Attualizza
zione
Riclassifiche Saldi al
31/12/2014
A lungo termine:
Fondo vertenze legali 8,2 2,8 (3,7) 0,4 (2,3) 5,4
Altri fondi per rischi ed oneri 29,2 2,3 (0,1) 0,5 (20,5) 11,4
Totale a lungo termine 37,4 5,1 (3,8) 0,9 (22,8) 16,8
A breve termine:
Fondo vertenze legali 11,8 1,4 (6,6) - (1,8) 4,8
Altri fondi per rischi ed oneri 47,4 7,7 (24,5) - 7,1 37,7
Totale a breve termine 59,2 9,1 (31,1) - 5,3 42,5
TOTALE FONDI RISCHI 96,6 14,2 (34,9) 0,9 (17,5) 59,3

Il "fondo vertenze legali" è relativo a controversie in essere con terzi, prevalentemente derivanti dall'esercizio dell'attività editoriale della Società e comprende cause civili, querele e cause lavoro. Gli accantonamenti dell'esercizio si riferiscono principalmente a cause civili e querele; si segnala che negli accantonamenti relativi a cause lavoro, sono comprese poste non ricorrenti per 0,1 milioni. Gli utilizzi sono principalmente riferibili alla chiusura di cause civili e cause lavoro; si segnala inoltre la riclassifica alla voce "debiti commerciali", per complessivi 3,9 milioni, quale quota delle spese legali di cause definite in attesa di pagamento.

Gli "altri fondi per rischi ed oneri" comprendono passività potenziali afferenti l'attività operativa e vertenze di natura fiscale, oltre ad accantonamenti per oneri non ricorrenti (5,9 milioni).

Tra le passività potenziali afferenti l'attività operativa si segnalano: fondi relativi a vertenze verso Enti Previdenziali, fondi per indennità di clientela da corrispondere al termine del rapporto di collaborazione e per la parte rimanente a fondi per rischi di natura diversa. Tali fondi si incrementano per 3,1 milioni, di cui 2 milioni relativi agli oneri futuri per la bonifica del terreno ubicato in via Cefalù a Milano, e complessivi 1,1 milioni per l'adeguamento dell'indennità transattiva relativa agli agenti della rete vendita principalmente nell'area Pubblicità e per l'adeguamento di oneri correlati a contenziosi in essere.

Gli ulteriori accantonamenti dell'esercizio, pari a 6,9 milioni, si riferiscono principalmente a rischi di natura non ricorrente, di cui 4,6 milioni per oneri correlati alla rescissione anticipata dal contratto di affitto del comparto immobiliare San Marco e Solferino, 1,7 milioni per l'adeguamento del fondo per la revisione dell'attività di riorganizzazione della divisione Media, 0,4 milioni per la riqualifica di alcuni siti del comparto Rizzoli e 0,2 milioni per danni provocati dall'allagamento di alcuni spazi del comparto Rizzoli.

Inoltre figurano riclassifiche per complessivi 17,5 milioni, principalmente riferibili per 7,6 milioni alla voce "debiti verso dipendenti" per transazioni con dipendenti da liquidare, per 5,5 milioni alla voce "debiti diversi" a seguito del già citato contenzioso aperto presso il TAR Lombardia e per 3,9 milioni alla voce "debiti commerciali", quale quota di rischio comprensiva delle spese legali di cause definite in attesa di pagamento.

In conformità a quanto disposto dai principi contabili internazionali la quota a lungo termine dei fondi rischi è stata sottoposta ad attualizzazione per tener conto della componente finanziaria implicitamente inclusa. Il tasso utilizzato per l'attualizzazione del fondo vertenze legali è pari a circa lo 0,5%, mentre quello utilizzato per l'attualizzazione del fondo rischi specifici è pari a circa lo 0,3%.

43. Debiti diversi e altre passività non correnti

I debiti diversi e altre passività non correnti, pari a 2,2 milioni, si incrementano di 0,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2013 (1,9 milioni), principalmente per effetto dell'iscrizione della quota non ancora corrisposta relativa all'acquisto del 100% del capitale sociale della società Polis Medialink S.r.l., pari a 0,2 milioni.

44. Debiti commerciali

Descrizione Saldi al
31/12/2014
Saldi al
31/12/2013
Variazione
Debiti v/fornitori 142,9 119,3 23,6
Debiti v/agenti 28,4 28,8 (0,4)
Debiti commerciali v/controllate 18,2 14,1 4,1
Debiti v/collaboratori 7,2 8,6 (1,4)
Debiti commerciali v/collegate 5,9 7,4 (1,5)
Anticipi da abbonati 4,5 5,5 (1,0)
Debiti commerciali v/altre società del Gruppo 0,3 2,8 (2,5)
Totale 207,4 186,5 20,9

I debiti commerciali si incrementano per 20,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2013 principalmente per effetto di maggiori debiti verso fornitori. Tale incremento è generato dall'acquisto spazi pubblicitari su testate di editori terzi (12,3 milioni), dai debiti commerciali verso controllate per il riaddebito dei costi di stampa dalla controllata RCS Produzioni Milano S.p.A. in conseguenza al già citato conferimento del polo produttivo di Pessano, parzialmente compensati dal decremento dei debiti verso collaboratori, per 1,4 milioni, e degli anticipi da abbonati, pari a 1 milione, correlati alla chiusura e alla cessione di alcune testate periodiche.

I debiti commerciali sono generalmente regolati a 120 giorni. Sono stati attualizzati i debiti con scadenza superiore a 120 giorni, applicando il tasso di interesse Euribor a breve termine.

Il valore contabile dei debiti commerciali riflette il loro fair value.

45. Debiti diversi e altre passività correnti

Descrizione Saldi al Saldi al Variazione
31/12/2014 31/12/2013
Debiti v/Erario 8,1 7,8 0,3
Debiti v/Enti Previdenziali 10,3 11,8 (1,5)
Debiti v/dipendenti 39,5 43,5 (4,0)
Debiti diversi 10,1 5,0 5,1
Cauzioni passive 0,1 0,1 -
Debiti diversi verso società controllate 4,1 2,6 1,5
Fondi rischi su partecipazioni - 7,0 (7,0)
Risconti passivi 8,5 8,1 0,4
Totale 80,7 85,9 (5,2)

Il valore contabile di tali debiti è rappresentativo del loro fair value.

I debiti diversi e altre passività non correnti, pari a 80,7 milioni, si decrementano di 5,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2013 (85,9 milioni), principalmente per effetto della riclassifica dei fondi rischi su partecipazioni, per complessivi 7 milioni, stanziati al 31 dicembre 2013 e relativi alle controllate Digicast S.p.A. e Rizzoli (Beijing) Advertising Co, Ltd e al decremento dei debiti verso dipendenti principalmente per ferie maturate, pari a 4 milioni, a seguito del prosieguo dell'attività di riorganizzazione e del processo di ristrutturazione in atto varato dal piano per lo sviluppo 2013-2015; tale variazione risulta parzialmente compensata dall'iscrizione del debito relativo al già citato contenzioso aperto presso il TAR Lombardia, per complessivi 6,1 milioni, di cui 5,5 milioni riclassificati dalla voce "fondi rischi e oneri".

Si segnala inoltre che i debiti per ferie maturate non godute dei giornalisti, per i quali il tempo di utilizzo previsto è a lungo termine, sono stati attualizzati applicando un tasso pari a circa l'1,9%.

Non vengono considerati in ambito IFRS 7 i debiti verso l'Erario, i debiti verso Enti Previdenziali, i risconti passivi, oltre al valore del debito per ferie (pari a 18 milioni al 31 dicembre 2014) all'interno dei debiti verso dipendenti. Pertanto il valore dei debiti diversi e altre passività correnti al 31 dicembre 2014 ammonterebbe complessivamente a 35,8 milioni (37,5 milioni al 31 dicembre 2013). Il valore contabile di queste attività in ambito IFRS 7 riflette il fair value.

46. Incremento (decremento) dei fondi per benefici al personale e per rischi ed oneri

La variazione indicata nel rendiconto finanziario non include l'effetto dell'attualizzazione del 2014 (0,4 milioni), depurato anche nella voce relativa al saldo netto della gestione finanziaria, in quanto posta non monetaria.

Descrizione 31/12/2014 31/12/2013 Attualizzazioni Attualizzazioni a Patrimonio Netto Variazione
Benefici relativi al personale ( 42,0) ( 44,6) ( 0,7) ( 2,9) 1,0
Fondi rischi ed oneri ( 16,8) ( 37,4) 1,1 - ( 21,7)
Quota a breve termine dei fondi rischi ed oneri ( 42,5) ( 59,2) - - ( 16,7)
Totale ( 101,3) ( 141,2) 0,4 ( 2,9) ( 37,4)

47. Variazione del capitale circolante evidenziata nel rendiconto finanziario

Descrizione 31/12/2014 31/12/2013 Variazione
Variazione capitale circolante 4,8 ( 33,6) ( 38,4)
Rettifiche investimenti per uscite di cassa ( 2,3) 5,4 7,7
Variazione debiti netti per imposte sul reddito 4,1 ( 5,7) ( 9,8)
Altre variazioni ( 2,9) 0,6 3,5
Totale 3,7 ( 33,3) ( 37,0)

Tale voce è stata rettificata per escludere le movimentazioni non attribuibili alla gestione operativa derivanti in particolare dalla rettifica dei debiti verso fornitori per investimenti tecnici non regolati per cassa nel periodo in esame. La voce non comprende inoltre la variazione dei debiti per imposte sul reddito per i pagamenti effettuati, espressi separatamente nel rendiconto finanziario.

48. Investimenti in partecipazioni

Gli investimenti in partecipazioni ammontano complessivamente a 25,1 milioni, per i cui commenti si rimanda alla nota n. 31. Si segnala che l'incremento della partecipazione detenuta in RCS Produzioni Milano S.p.A., a seguito del già citato conferimento, pari a complessivi 9,8 milioni, ha rilevato una variazione finanziaria positiva di 0,5 milioni.

49. Investimenti in immobilizzazioni

Si riferiscono agli investimenti effettuati nell'esercizio (26,9 milioni), depurati dagli acquisti che non hanno comportato variazioni nei flussi di cassa ed incrementati dagli investimenti, che pur effettuati nello scorso esercizio, sono stati pagati nell'esercizio in esame.

Di seguito si fornisce una riconciliazione tra gli investimenti inclusi nel rendiconto finanziario e gli investimenti rilevati nello stato patrimoniale:

Descrizione Note 31/12/2014 31/12/2013
Investimenti in immobili, impianti e macchinari 28 ( 8,4) ( 3,1)
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 30 ( 20,8) ( 19,4)
Totale ( 29,2) ( 22,5)
Acquisti non regolati per cassa nell'esercizio 2,3 -
Pagamenti di investimenti effettuati nell'esercizio precedente - ( 5,4)
Totale ( 26,9) ( 27,9)

50. Variazione netta dei debiti finanziari e di altre attività finanziarie

La voce si riferisce alle variazioni monetarie incluse nella posizione finanziaria netta. Si evidenzia che i debiti verso banche in conto corrente, come previsto dai principi contabili internazionali, concorrono alla variazione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

Si riporta di seguito la riconciliazione con la variazione della Posizione Finanziaria Netta:

Descrizione Note 31/12/2014 31/12/2013
Variazione Posizione Finanziaria Netta 38 4,1 ( 185,7)
Variazione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti ( 0,2) ( 0,7)
Variazione dei debiti verso banche ( 12,5) ( 10,6)
Variazione non monetaria degli strumenti derivati ( 1,8) -
Variazione degli strumenti derivati a Patrimonio Netto 2,4 11,3
Variazione non monetaria del risultato della gestione finanziaria 9,0 7,2
Totale 1,0 ( 178,5)

51. Interessi finanziari incassati/pagati

Sono pari a 27,8 milioni e rappresentano il saldo degli oneri finanziari netti pari a 48,6 milioni, al netto degli oneri finanziari di competenza dell'esercizio, pari a 12,3 milioni, non liquidati per cassa, degli oneri per attualizzazioni debiti e fondi rischi per 5,2 milioni, di oneri su derivati, pari a 1,8 milioni, nonché di interessi di competenza dell'esercizio e liquidati nel 2013, pari a 1,3 milioni.

52. Impegni e rischi

Di seguito si elencano i principali impegni e rischi:

  • Le fidejussioni prestate sono pari a 20,2 milioni e sono rappresentate principalmente da garanzie per locazioni e per manifestazioni di concorsi a premi e per un contenzioso.
  • Le altre garanzie prestate ammontano a 64,8 milioni e si riferiscono principalmente per 28,4 milioni alle garanzie rilasciate nell'interesse delle controllate a favore dell'Agenzia delle Entrate per i crediti IVA compensati nell'ambito della liquidazione di Gruppo degli esercizi 2011 e 2013; per 15,1 milioni alle garanzie fideiussorie prestate a favore delle controllate Rizzoli International Publications (11,3 milioni), Rizzoli Bejing Advertising co. Ltd (3,2 milioni), RCS Sport S.p.A. (0,5 milioni) ed RCS Gaming S.r.l. (0,1 milioni); per 16,5 milioni alle garanzie prestate a favore della controllata Unidad Editorial S.A. (12 milioni) e RCS Sport S.p.A. (4,5 milioni) per crediti di firma.
  • Gli impegni ammontano a 2,3 milioni e si riferiscono ad impegni contrattuali relativi al personale, totalmente verso parti correlate.
  • I principali contratti di leasing operativo riguardano affitti, macchinari elettronici ed autovetture aziendali.

Si evidenzia inoltre che nell'ambito delle cessioni o conferimenti di partecipazioni o rami d'azienda effettuate, la società ha concesso garanzie prevalentemente di natura fiscale, previdenziale e lavoristiche ancora attive. Tali garanzie sono state rilasciate secondo usi e condizioni di mercato.

Con riferimento ai contenziosi fiscali in essere, si segnala un contenzioso pendente con l'Agenzia delle Entrate, la quale aveva notificato un avviso di accertamento relativo al periodo d'imposta 1997. Nonostante la presenza di perdite fiscali pregresse ampiamente capienti rispetto al maggior reddito accertato, l'Agenzia delle Entrate aveva irrogato sanzioni in misura proporzionale al maggior tributo originariamente accertato (Euro 1,9 milioni) che peraltro è stato successivamente riconosciuto non dovuto dalla stessa Agenzia.

L'Agenzia delle Entrate, che è rimasta soccombente in entrambi i gradi di giudizio in relazione alla sanzione irrogata, ha proposto ricorso per Cassazione sostenendo che i giudici avrebbero motivato la sentenza sulla base di argomentazioni diverse da quelle dedotte in giudizio.

La Suprema Corte di Cassazione, con sentenza n. 124601/14, depositata in data 4 giugno 2014, ha accolto tale motivo rinviando nuovamente la causa alla Commissione Tributaria Regionale della Lombardia.

Alla data di bilancio, l'ammontare dei canoni ancora dovuti da RCS MediaGroup S.p.A. a fronte di contratti di leasing operativi irrevocabili è il seguente:

Pagamenti minini per leasing 31/12/2014 31/12/2013 Variazione
Canoni futuri per leasing operativi:
- esigibili entro un anno 27,4 28,5 (1,1)
- esigibili entro cinque anni 80,2 105,9 (25,7)
- esigibili oltre cinque anni 194,0 206,9 (12,9)
Totale 301,6 341,3 (39,7)

Il decremento rispetto al 31 dicembre 2013 è principalmente imputabile alla risoluzione di contratti di affitto per il trasferimento delle sedi di Roma.

Relativamente agli immobili siti in Milano, Roma e Padova la previsione degli incassi futuri derivanti da contratti di sub-locazione, con durata di sei anni rinnovabili, a società del Gruppo RCS ammonta a complessivi 15,1 milioni.

53. Informazioni ai sensi dell'art.149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art.149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2014 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione, resi alla sola RCS MediaGroup S.p.A. dalla Società di revisione e da società appartenenti alla sua rete (si segnala che, nell'ambito della relazione sulla gestione relativa al bilancio consolidato, sono presenti informazioni relative a servizi resi anche alle società controllate).

Soggetto che ha erogato il servizio Corrispettivi di
competenza
dell'esercizio
(in migliaia di euro) 2014
Revisione Contabile KPMG S.p.A. 382
Servizi di attestazione KPMG S.p.A. (1) 236
Altri servizi KPMG S.p.A. (2) 174
Totale 792

(1) I servizi di attestazione, pari a 236 migliaia, si riferiscono a consulenze correlate all'operazione di conversione azioni di risparmio (comfort letter sul prospetto informativo).

(2) Gli altri servizi, pari a 174 migliaia, si riferiscono principalmente a consulenze per il supporto metodologico ed assistenza nella fase di testing ai sensi dell'art. 154 bis del TUF.

EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Per i commenti degli eventi successiti alla chiusura dell'esercizio si rinvia a quanto riportato nella Relazione degli Amministratori sulla gestione.

Milano, 11 marzo 2015

Per il Consiglio di Amministrazione:

Il Presidente Angelo Provasoli

L'Amministratore Delegato Pietro Scott Iovane

ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO E DEGLI ORGANI DELEGATI

Attestazione del Bilancio esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  • I sottoscritti, Pietro Scott Iovane in qualità di Amministratore Delegato, e Roberto Bonalumi in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di RCS MediaGroup S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
    • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
    • l'effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio nel corso dell'esercizio 2014.
  • La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrativo e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014 è stata effettuata sulla base del processo definito da RCS MediaGroup S.p.A., in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission quale framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.
  • Si attesta, inoltre, che:
      1. il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014 di RCS MediaGroup S.p.A.:
      2. a. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
      3. b. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      4. c. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;
    • 2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposta.

Milano, 11 marzo 2015

L'Amministratore Delegato Dirigente Preposto alla redazione dei Pietro Scott Iovane documenti contabili societari Roberto Bonalumi

ALLEGATI AL BILANCIO CONSOLIDATO

PARTECIPAZIONI

Società consolidate con il metodo integrale

RAGIONE SOCIALE SEDE LEGALE SETTORE DI
ATTIVITA'
VALUTA CAPITALE
SOCIALE
Quota %
consolidato
gruppo
SOCIETA'
PARTECIPANTE
% di possesso
diretta
Funzioni di Corporate e Altre Attività - Area Corporate
GFT NET S.r.l. in liquidazione Milano Abbigliamento Euro 100.000,00 100,00 RCS MediaGroup S.p.A. 100,00
RCS Investimenti S.p.A. Milano Finanziaria Euro 39.129.066,00 99,56 RCS MediaGroup S.p.A. 99,56
RCS International Newspapers B.V. Amsterdam Editoriale Euro 6.250.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
RCS Factor S.r.l. in liquidazione Milano Factoring Euro 100.000,00 90,00 RCS MediaGroup S.p.A. 90,00
Funzioni di Corporate e Altre Attività - Verticali Infanzia
Feria Bebe S.L. Barcellona Editoriale Euro 10.000,00 60,00 Sfera Editores Espana S.L. 60,00
Rizzoli Sfera International Advertising (Beijing) Co. Ltd. Pechino Editoriale Euro 2.575.000,00 95,00 RCS Mediagroup S.p.A. 95,00
Rizzoli Sfera International Convetion & Exhibition (Beijing) Co. Ltd. Pechino Editoriale RMB 5.000.000,00 85,50 Rizzoli Sfera International Advertising (Beijing) Co. Ltd. 90,00
Rizzoli (Shangai) Advertising Co. Ltd Shangai Editoriale RMB 500.000,00 98,80 Rizzoli Sfera International Advertising (Beijing) Co. Ltd.100,00
Sfera Direct S.L. Barcellona Editoriale Euro 3.006,00 100,00 Sfera Editores Espana S.L. 100,00
Sfera Service S.r.l. Milano Servizi Euro 52.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
Sfera Editores Espana S.L. Barcellona Editoriale Euro 174.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
Sfera Editores Mexico S.A. Colonia Anzures Editoriale/Servizi MXN 8.807.100,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 99,99
Sfera Service S.r.l. 0,001
Sfera France SAS Parigi Editoriale Euro 240.000,00 66,70 Sfera Editores Espana S.L. 66,70
Funzioni di Corporate e Altre Attività - Area Attività Digitali
MyBeautyBox S.r.l. Milano Multimediale Euro 10.000,00 60,00 RCS Digital Ventures s.r.l. 60,00
RCS Digital Ventures s.r.l. Milano Multimediale Euro 118.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
LIBRI
Adelphi Edizioni S.p.A. Milano Editoriale Euro 1.040.000,00 57,99 RCS MediaGroup S.p.A.
RCS Libri S.p.A.
10,00
48,00
Librerie Rizzoli S.r.l. Milano Commercio Euro 500.000,00 99,99 RCS Libri S.p.A. 100,00
Marsilio Editori S.p.A. Venezia Editoriale Euro 1.300.000,00 50,99 RCS Libri S.p.A. 51,00
RCS International Books B.V. Amsterdam Editoriale Euro 500.000,00 99,99 RCS Libri S.p.A. 100,00
RCS Libri S.p.A. Milano Editoriale Euro 42.405.000,00 99,99 RCS MediaGroup S.p.A. (1) 99,99
Rizzoli International Publications Inc. New York Editoriale USD 26.900.000,00 99,99 RCS International Books B.V. 100,00
Rizzoli Bookstores Inc. New York Editoriale USD 3.498.900,00 99,99 Rizzoli International Publications Inc. 100,00
Pubblicità ed Eventi
Blei S.p.A. in liquidazione Milano Pubblicità Euro 1.548.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
Consorzio Milano Marathon S.r.l. Milano Servizi Euro 20.000,00 100,00 RCS Sport S.p.A. 100,00
RCS Sport S.p.A. Milano Servizi Euro 100.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
Società Sportiva Dilettantistica RCS Active Team– SSD RCS AT a r.l. Milano Servizi Euro 10.000,00 100,00 RCS Sport S.p.A. 100,00
RCS Sport USA Inc. New York Servizi USD 150.000,00 100,00 RCS Sport S.p.A. 100,00
RCS Sports and Events DMCC Dubai Servizi AED 100.000,00 100,00 RCS Sport S.p.A. 100,00
Media ITALIA - Area Quotidiani
Editoriale Corriere di Bologna S.r.l. Bologna Editoriale Euro 1.002.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
Editoriale Fiorentina S.r.l. Firenze Editoriale Euro 1.000.000,00 50,09 RCS Mediagroup S.p.A. 50,09
Editoriale Del Mezzogiorno S.r.l. Napoli Editoriale Euro 1.000.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
Editoriale Veneto S.r.l. Padova Editoriale Euro 1.840.000,00 51,00 RCS Mediagroup S.p.A. 51,00
Edi.T.A.A. S.r.l. Trento Editoriale Euro 600.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
RCS Gaming Srl Milano Multimediale Euro 10.000,00 100,00 RCS MediaGroup S.p.A. 100,00
RCS Produzioni S.p.A. Milano Produzione Euro 1.000.000,00 100,00 RCS MediaGroup S.p.A. 100,00
RCS Produzioni Milano S.p.A. Milano Produzione Euro 1.000.000,00 100,00 RCS MediaGroup S.p.A. 100,00
RCS Produzioni Padova S.p.A. Milano Produzione Euro 500.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
Trovolavoro S.r.l. Milano Pubblicità Euro 674.410,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
Note
(1) Percentuale da riferirsi al capitale totale. Sul capitale ordinario: 100%.

Società consolidate con il metodo integrale

RAGIONE SOCIALE SEDE LEGALE SETTORE DI
ATTIVITA'
VALUTA CAPITALE
SOCIALE
Quota %
consolidato
gruppo
SOCIETA'
PARTECIPANTE
% di possesso
diretta
Media ITALIA - Area Altre
Polis Medialink Srl Milano Digitale Euro 10.000,00 100,00 RCS MediaGroup S.p.A. 100,00
Redazione Contenuti Digitali S.r.l. Milano Editoriale Euro 100.000,00 100,00 RCS MediaGroup S.p.A. 100,00
Media ITALIA - Area Verticali
Hotelyo S.A. Chiasso Digitale CHF 100.000,00 51,00 RCS Mediagroup S.p.A. 51,00
Rizzoli (Beijing) Advertising Co. Ltd Bejing Editoriale Euro 2.500.000,00 98,80 RCS Mediagroup S.p.A. 98,80
Media ITALIA - Area Attività Televisive
Canali Digitali S.r.l. (in liquidazione) Milano Televisivo Euro 12.750,00 99,20 RCS Mediagroup S.p.A. 99,20
Digicast S.p.A. Milano Produzione Televisiva Euro 211.560,00 100,00 RCS MediaGroup S.p.A. 100,00
Digital Factory S.r.l. Milano Televisivo Euro 12.750,00 100,00 Digicast S.p.A. 100,00
Sailing Channel S.r.l. (in liquidazione) Milano Televisivo Euro 100.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
Seasons S.r.l. (in liquidazione) Milano Televisivo Euro 12.750,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
Media SPAGNA
Baobad - Comunicações e Publicações S.A. Lisboa Radiofonico Euro 60.200,00 99,87 Unidad Editorial S.A. 99,90
Unedisa Comunicaciones S.L.U. 0,050
Unidad Editorial Informaciòn General S.L.U. 0,025
Unidad Editorial Informaciòn Economica S.L.U. 0,025
Canal Mundo Producciones Audiovisuales de Levante S.L. (in Liquidazione) Valencia Televisivo Euro 6.000,00 99,87 Unedisa Telecomunicaciones S.L.U. 100,00
Canal Mundo Radio Cataluna S.L. Barcelona Radiofonico Euro 3.010,00 99,86 Unidad Editorial S.A. 99,99
Corporación Radiofónica Informacion y Deporte S.L.U. Madrid Radiofonico Euro 900.120,00 99,87 Unedisa Comunicaciones S.L.U. 100,00
Ediciones Cónica S.A. Madrid Editoriale Euro 432.720,00 99,28 Unidad Editorial S.A. 99,40
Ediservicios Madrid 2000 S.L.U. Madrid Editoriale Euro 601.000,00 99,87 Unidad Editorial Revistas S.L.U. 100,00
Editora De Medios De Valencia, Alicante Y Castellon S.A. Valencia Editoriale Euro 429.000,00 65,41 Unidad Editorial Informaciòn General S.L.U. 65,49
A Esfera dos Livros S.L.U. Lisboa Editoriale Euro 5.000,00 74,91 La Esfera de los Libros S.L. 100,00
La Esfera de los Libros S.L. Madrid Editoriale Euro 48.000,00 74,91 Unidad Editorial S.A. 75,00
Información Estadio Deportivo S.A. Sevilla Editoriale Euro 154.339,91 84,86 Unidad Editorial Informaciòn Deportiva S.L.U. 84,97
Last Lap S.L. Madrid Servizi Euro 6.010,00 99,87 Unidad Editorial Informaciòn Deportiva S.L.U. 100,00
Last Lap Organiçao de eventos S.L. Lisboa Servizi Euro 30.000,00 99,87 Last Lap S.L.
Unidad Editorial Informaciòn Deportiva S.L.U.
99,67
0,33
Logintegral 2000 S.A.U. Madrid Distribuzione Euro 500.000,00 99,87 Unidad Editorial S.A. 100,00
Rey Sol S.A. Palma de Mallorca Editoriale Euro 68.802,00 66,59 Unidad Editorial S.A. 66,67
Unedisa Comunicaciones S.L.U. Madrid Multimediale Euro 2.410.000,00 99,87 Unidad Editorial S.A. 100,00
Unedisa Telecomunicaciones S.L.U. Madrid Multimediale Euro 1.100.000,00 99,87 Unidad Editorial S.A. 100,00
Unedisa Telecomunicaciones de Levante S.L. Valencia Multimediale Euro 3.010,00 51,10 Unedisa Telecomunicaciones S.L.U. 51,16
Unidad Editorial S.A. Madrid Editoriale Euro 125.896.898,00 99,87 RCS International Newspapers B.V. 73,75
RCS Investimenti S.p.A. 26,24
Unidad Liberal Radio S.L. Madrid Multimediale Euro 10.000,00 54,93 Unidad Editorial S.A. 55,00
Unidad de Medios Digitales S.L. Madrid Pubblicitá Euro 3.000,00 49,94 Unidad Editorial S.A. 50,00
Unidad Editorial Informaciòn Deportiva S.L.U. Madrid Multimediale Euro 4.423.043,89 99,87 Unidad Editorial S.A. 100,00
Unidad Editorial Informaciòn Economica S.L.U. Madrid Editoriale Euro 102.120,00 99,87 Unidad Editorial S.A. 100,00
Unidad Editorial Formacion S.L.U. Madrid Televisivo Euro 1.693.000,00 99,87 Unedisa Telecomunicaciones S.L.U. 100,00
Unidad Editorial Informaciòn General S.L.U. Madrid Editoriale Euro 102.120,00 99,87 Unidad Editorial S.A. 100,00
Unidad Editorial Juegos S.A. Madrid Multimediale Euro 100.000,00 99,87 Unidad Editorial S.A. 100,00
Unidad Editorial Información Regional S.A. (già Editora de Medios de Castilla y Valladolid Editoriale Euro 4.109.508,00 98,03 Unidad Editorial S.A. 94,03
Leon)
Unidad Editorial Informaciòn General S.L.U. 4,12
Unidad Editorial Revistas S.L.U. Madrid Editoriale Euro 1.195.920,00 99,87 Unidad Editorial S.A. 100,00
Veo Television S.A. Madrid Televisivo Euro 27.328.752,00 99,87 Unidad Editorial S.A. 100,00

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

RAGIONE SOCIALE SEDE LEGALE SETTORE DI
ATTIVITA'
VALUTA CAPITALE
SOCIETA'
SOCIALE
PARTECIPANTE
TIPO DI RAPPORTO % di possesso
diretta
Funzioni di Corporate e Altre Attività - Area Corporate
Inimm Due S.à.r.l. Lussemburgo Immobiliare Euro 240.950,00 RCS MediaGroup S.p.A. Collegata 20,00
Funzioni di Corporate e Altre Attività - Area Distribuzione
Consorzio C.S.I.E.D. Milano Distribuzione Euro 103.291,00 M-Dis Distribuzione Media S.p.A. Collegata 20,00
Liguria press S.r.l. (ex GE-dis S.r.l.) Genova Distribuzione Euro 240.000,00 M-Dis Distribuzione Media S.p.A. Collegata 40,00
Mach2 Press S.r.l. Milano Distribuzione Euro 200.000,00 M-Dis Distribuzione Media S.p.A. Collegata 40,00
M-Dis Distribuzione Media S.p.A. Milano Distribuzione Euro 6.392.727,00 RCS MediaGroup S.p.A. Joint Venture 45,00
MDM Milano Distribuzione Media S.r.l. Milano Distribuzione Euro 611.765,00 M-Dis Distribuzione Media S.p.A. Collegata 51,00
Pieroni Distribuzione S.r.l. Milano Distribuzione Euro 750.000,00 M-Dis Distribuzione Media S.p.A. Collegata 51,00
TO-dis S.r.l. Milano Distribuzione Euro 510.000,00 M-Dis Distribuzione Media S.p.A. Collegata 55,00
Trento Press Service S.r.l. Trento Distribuzione Euro 260.000,00 M-Dis Distribuzione Media S.p.A. Collegata 30,40
Funzioni di Corporate e Altre Attività - Verticali Infanzia
Planet Sfera SL Barcellona Servizi Euro 40.000,00 Sfera Editores Espana S.L. Collegata 50,00
Beijing Gehua-Rizzoli Design Communication Co.,Ltd Pechino Servizi RMB 5.000.000,00 Rizzoli Sfera International Advertising (Beijing) Co. Ltd. Collegata 30,00
Pubblicità ed Eventi
Gold 5 S.r.l. Milano Pubblicità Euro 250.000,00 RCS MediaGroup S.p.A. Collegata 20,00
LIBRI
Civita Tre Venezie S.r.l. Venezia Museale Euro 1.014.000,00 Marsilio Editori S.p.A. Collegata 24,50
Consorzio Scuola Digitale Milano Multimediale Euro 40.000,00 RCS Libri S.p.A. Collegata 25,00
Digital Accademia S.r.l. Roncade (TV) Multimediale/Servizi Euro 50.000,00 Digital Accademia Holding S.r.l. Collegata 100,00
Digital Accademia Holding S.r.l. Roncade (TV) Multimediale/Servizi Euro 56.000,00 Marsilio Editori S.p.A. Collegata 39,21
Edigita S.r.l. Milano Multimediale Euro 600.000,00 RCS Libri S.p.A. Joint Venture 33,33
Log 607 S.r.l. Venezia Multimediale/Servizi Euro 50.000,00 Digital Accademia Holding S.r.l. Collegata 100,00
Mach 2 Libri S.p.A. Peschiera B. Editoriale Euro 646.250,00 RCS Libri S.p.A. Collegata 29,10
Skira Rizzoli Publications Inc New York Editoriale USD 1.000,00 Rizzoli International Publications Inc. Collegata 49,00
Venezia Accademia Società per i Servizi Museali S.c.a.r.l. Mestre Servizi Euro 10.000,00 Marsilio Editori S.p.A. Collegata 25,00
Media SPAGNA
Corporacion Bermont S.L. Madrid Stampa Euro 21.003.100,00 Unidad Editorial S.A. Collegata 37,00
Bermont Catalonia S.A. Barcelona Stampa Euro 60.101,21 Corporacion Bermont S.L. Collegata 100,00
Bermont Impresion S.L. Madrid Stampa Euro 321.850,00 Corporacion Bermont S.L. Collegata 100,00
Calprint S.L. Valladolid Stampa Euro 1.856.880,00 Corporacion Bermont S.L. Collegata 39,58
Ediciones Globaliza, S.L. Madrid Internet Euro 69.184,00 Unidad Editorial Informacion General S.L.U. Collegata 21,57
Escuela de Cocina Telva S.L. Madrid Formazione Euro 61.000,00 Ediciones Cónica S.A. Collegata 50,00
Fabripress S.A.U. Madrid Editoriale Euro 961.600,00 Corporacion Bermont S.L. Collegata 100,00
Impresiones y distribuciones de Prensa Europea S.A. Madrid Stampa Euro 60.101,21 Corporacion Bermont S.L. Collegata 100,00
Lagar S.A. Madrid Stampa Euro 150.253,03 Corporacion Bermont S.L. Collegata 60,00
Bermont Impresion S.L. 40,00
Madrid Deportes y Espectáculos S.A. Madrid Multimediale Euro 600.000,00 Unidad Editorial Informaciòn Deportiva S.L.U. Collegata 30,00
Newsprint Impresion Digital S.L. Tenerife Stampa Euro 3.000,00 TF Print S.A. Collegata 50,00
Omniprint S.A. Santa Maria del Cami Stampa Euro 2.790.000,00 Corporacion Bermont S.L. Collegata 100,00
Radio Salud S.A. Barcelona Radiofonico Euro 200.782,08 Unedisa Comunicaciones S.L.U. Collegata 30,00
Recoprint Dos Hermanas S.L.U. Madrid Stampa Euro 2.052.330,00 Corporacion Bermont S.L. Collegata 100,00
Recoprint Güimar S.L.U. Madrid Stampa Euro 1.365.140,00 Corporacion Bermont S.L. Collegata 100,00
Recoprint Impresiòn S.L.U. Madrid Stampa Euro 3.010,00 Corporacion Bermont S.L. Collegata 100,00
Recoprint Pinto S.L.U. Madrid Stampa Euro 3.652.240,00 Corporacion Bermont S.L. Collegata 100,00
Recoprint Rábade S.L.U. Madrid Stampa Euro 1.550.010,00 Corporacion Bermont S.L. Collegata 100,00
Recoprint Sagunto S.L.U. Madrid Stampa Euro 2.281.920,00 Corporacion Bermont S.L. Collegata 100,00
Suscribe S.L. Palma de Mallorca Editoriale Euro 300.000,00 Logintegral 2000 S.A. Collegata 22,50
TF Press S.L. Santa Cruz de Tenerife Stampa Euro 3.005,06 Corporacion Bermont S.L. Collegata 100,00
TF Print S.A. Santa Cruz de Tenerife Stampa Euro 1.382.327,84 Corporacion Bermont S.L. Collegata 75,00
Bermont Impresion S.L. 25,00
Unidad Liberal Radio Madrid S.L. Madrid Multimediale Euro 10.000,00 Unidad Editorial S.A. Collegata 45,00
Libertad Digital S.A. 55,00

Società Available for Sale

RAGIONE SOCIALE SEDE LEGALE SETTORE DI
ATTIVITA'
VALUTA SOCIETA'
CAPITALE SOCIALE
PARTECIPANTE
% di possesso
diretta
Funzioni di Corporate e Altre Attività - Area Corporate
Ansa Società Cooperativa Roma Editoriale Euro 11.305.852,00 RCS Mediagroup S.p.A. 3,13
Cefriel S.c.a.r.l Milano Ricerca Euro 1.057.797,70 RCS Mediagroup S.p.A. 5,46
Consuledit S.c.a.r.l. (in liquidazione) Milano Editoriale Euro 20.000,00 RCS Mediagroup S.p.A. 19,55
Emittenti Titoli S.p.A. Milano Finanziario Euro 4.264.000,00 RCS MediaGroup S.p.A 1,46
H-Farm Ventures S.p.A. Roncade (TV) Servizi Euro 5.003.000,00 RCS MediaGroup S.p.A 0,68
Immobiliare Editori Giornali S.r.l. Roma Editoriale Euro 830.462,00 RCS MediaGroup S.p.A 7,49
Istituto Europeo di Oncologia S.r.l. Milano Ricerca Scientifica Euro 80.579.007,00 RCS MediaGroup S.p.A 5,08
ItaliaCamp S.r.l. Roma Servizi Euro 10.000,00 RCS MediaGroup S.p.A 3,00
SAS Mode et Finance Parigi Abbigliamento Euro 6.965.714,00 RCS MediaGroup S.p.A 4,62
Funzioni di Corporate e Altre Attività - Area Distribuzione
Giorgio Giorgi Srl Calenzano (FI) Distribuzione Euro 1.000.000,00 M-Dis Distribuzione Media S.p.A. 5,00
Funzioni di Corporate e Altre Attività - Area Attività Digitali
Digital Magics S.p.A. Milano Multimediale Euro 3.409.247,00 RCS Digital Ventures s.r.l. 0,86
Mperience S.r.l. Roma Digitale Euro 26.718,00 RCS Digital Ventures s.r.l. 2,00
Network Mamas S.r.l. Milano Digitale Euro 10.000,00 RCS Digital Ventures s.r.l. 5,00
Trova La Zampa s.r.l Milano Digitale Euro 10.000,00 RCS Digital Ventures s.r.l. 5,00
Yoodeal Ltd Crowborough Digitale Euro 3.500.000,00 RCS Digital Ventures s.r.l. 2,00
Media ITALIA - Area Quotidiani
Consorzio Edicola Italiana Milano Digitale Euro 60.000,00 RCS Mediagroup S.p.A. 16,66
Onering S.r.l. Montegrotto Terme (PD) Digitale Euro 10.000,00 RCS Mediagroup S.p.A. 15,00
Premium Pubblisher Network (Consorzio) Milano Pubblicità Euro 19.425,77 RCS Mediagroup S.p.A. 20,51
Media SPAGNA
Cronos Producciones Multimedia S.L.U. Madrid Editoriale Euro 3.010,00 Libertad Digital Television S.A. 100,00
Digicat Sis S.L. Barcelona Radiofonico Euro 3.200,00 Radio Salud S.A. 25,00
Libertad Digital S.A. Madrid Multimediale Euro 2.582.440,00 Unidad Editorial S.A. 1,16
Libertad Digital Publicidad y Marketing S.L.U Madrid Pubblicità Euro 3.010,00 Libertad Digital S.A. 100,00
Libertad Digital Television S.A. Madrid Televisivo Euro 2.600.000,00 Libertad Digital S.A. 99,66
Medios de Azahar S.A. Castellon Servizi Euro 500.500,00 Editora De Medios De Valencia, Alicante Y Castellon S.A. 6,50
Palacio del Hielo S.A. Madrid Multimediale Euro 1.617.837,91 Unidad Editorial S.A. 8,53
LIBRI
SCP S.c.a.r.l. Mestre Servizi Euro 111.975,00 Marsilio Editori S.p.A. 8,93
Venezia Musei società per i servizi Museali S.c.a.r.l. (in liquidazione) Mestre Servizi Euro 10.000,00 Marsilio Editori S.p.A. 17,00

Società destinate alla dismissione e dismesse

RAGIONE SOCIALE SEDE LEGALE SETTORE DI
ATTIVITA'
VALUTA CAPITALE
SOCIALE
SOCIETA'
PARTECIPANTE
% di possesso
diretta
Funzioni di Corporate e Altre Attività - Area Corporate
Consorzio Editori Radio S.c.a.r.l. Milano Servizi Euro 14.000,00 Virgin Radio Italy S.p.A. 25,00
Milano Servizi Euro 14.000,00 Radio Studio 105 S.r.l. 25,00
Milano Servizi Euro 14.000,00 RMC Italia S.r.l. 25,00
Edizioni Donegani S.r.l. (in liquidazione) Milano Editoriale Euro 10.000,00 Gruppo Finelco S.p.A. 100,00
Gruppo Finelco S.p.A. Milano Radiofonia Euro 7.378.393,00 RCS MediaGroup S.p.A. 44,45
NCP Ricerche S.r.l. Milano Ricerche Euro 10.000,00 Gruppo Finelco S.p.A. 100,00
Publiarea S.r.l. (in liquidazione) Milano Pubblicità Euro 10.000,00 Gruppo Finelco S.p.A. 75,00
Publisa S.r.l. Roma Pubblicità Euro 10.200,00 Gruppo Finelco S.p.A. 30,00
Radio 105 USA Corp New York Radiofonia USD 100,00 Radio Studio 105 S.r.l. 100,00
Radio Engineering CO S.r.l. Milano Servizi Euro 52.000,00 Gruppo Finelco S.p.A. 100,00
Radio News Network S.r.l. Milano Editoriale Euro 10.400,00 Gruppo Finelco S.p.A. 100,00
Radio Studio 105 S.r.l. Milano Radiofonia Euro 780.000,00 Gruppo Finelco S.p.A. 100,00
RCS International Advertising B.V. Amsterdam Pubblicità Euro 5.000.000,00 RCS Mediagroup S.p.A. 51,00
RMC Italia S.r.l. Milano Radiofonia Euro 1.100.000,00 Gruppo Finelco S.p.A. 99,99
Sing Sing S.r.l. Milano Servizi Euro 10.000,00 Gruppo Finelco S.p.A. 100,00
United Music S.r.l. Milano Servizi Euro 10.000,00 Gruppo Finelco S.p.A. 100,00
Virgin Radio Italy S.p.A. Milano Radiofonia Euro 10.063.293,63 Gruppo Finelco S.p.A. 98,99
RCS MediaGroup S.p.A. 1,00
RMC 2 S.r.l. Milano Radiofonia Euro 10.200,00 Gruppo Finelco S.p.A 19,00
Audiradio S.r.l. (in liquidazione) Milano Servizi Euro 258.000,00 Gruppo Finelco S.p.A 7,50
Premium Pubblisher Network (Consorzio) Milano Pubblicità Euro 19.425,77 Gruppo Finelco S.p.A 5,13
Pubblicità ed Eventi
IGP-Decaux S.p.A. Assago Pubblicità Euro 11.085.783 RCS International Advertising B.V. 67,65
Publitransport GTT S.r.l. Torino Pubblicità Euro 100.000,00 IGP-Decaux S.p.A. 49,00
Audiposter S.r.l. Milano Pubblicità Euro 15.756,00 IGPDecaux S.p.A. 5,62
I - Mago S.p.A. Firenze Pubblicità Euro 510.000,00 IGPDecaux S.p.A. 14,00

TASSI DI CAMBIO

Ca
io
b
m
le
tu
p
un
a
Ca
io
b
m
d
io
me
Ca
io
b
m
le
tu
p
un
a
Ca
io
b
m
d
io
me
3
1.
1
2.
2
0
1
4
An
2
0
1
4
no
3
1.
1
2.
2
0
1
3
An
2
0
1
3
no
Do
l
lar
Ca
de
o
na
se
C
A
D
1,
4
0
6
3
0
1,
4
6
6
1
4
1,
4
6
7
1
0
1,
3
6
8
3
7
l
lar
S.
A
Do
U.
o
S
U
D
1,
2
1
4
1
0
1,
3
2
8
5
0
1,
3
1
0
7
9
1,
3
2
8
1
2
Sv
izz
Fr
an
co
ero
C
H
F
1,
2
0
2
4
0
1,
2
1
4
2
6
1,
2
2
0
7
6
1,
2
3
1
0
6
St
l
ina
In
les
er
g
e
G
B
P
0,
7
7
8
9
0
0,
8
0
6
1
2
0,
8
3
3
7
0
0,
8
4
9
2
6
ica
Pe
M
so
es
s
no
M
X
N
1
7,
8
6
7
9
1
7,
6
5
5
0
4
1
8,
0
7
3
1
1
6,
9
6
4
0
6
Re
l
Br
i
l
ian
a
as
o
B
R
L
3,
2
2
0
7
0
3,
1
2
1
1
3
3,
2
5
7
0
6
2,
8
8
6
6
6
Do
l
lar
Au
l
ian
str
o
a
o
A
U
D
1,
4
8
2
9
0
1,
4
7
1
8
8
1,
5
4
2
3
0
1,
3
7
7
7
0
Re
in
b
i
C
ine
nm
se
C
N
Y
7,
5
3
5
8
0
8,
1
8
5
7
5
8,
3
4
9
1
0
8,
1
6
4
6
3
ir
ha
ira
i
Ar
b
i
D
Em
t
m
a
A
E
D
4,
4
5
4
2
9
4,
8
5
7
9
7
5,
0
5
3
6
9
4,
8
8
1
7
7

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO PER TRIMESTRE

lio
di
(
in
mi
ni
Eu
ro)
1°t
rim
est
re
2°t
rim
est
re
3°t
rim
est
re
4°t
rim
est
re
Es
erc
izi
o
20
14
20
13
20
14
20
13
20
14
20
13
20
14
20
13
20
14
20
13
(
1)
(
1)
(
1)
(
1)
(
1)
(
1)
Ri
i n
i
ett
cav
26
2,
9
28
5,
2
34
8,
2
36
2,
3
31
0,
4
31
7,
4
35
7,
8
34
9,
2
1.2
79
4
,
1.3
14
1
,
Ric
i d
if
fus
ion
ali
av
134
8
,
155
7
,
153
3
,
174
3
,
196
8
,
208
3
,
173
5
,
181
6
,
658
5
,
719
9
,
ub
bli
Ric
i p
cit
ari
av
101
1
,
108
0
,
149
7
,
143
4
,
90,
7
86,
6
149
8
,
138
1
,
49
1,
2
476
1
,
i ed
li d
Ric
ito
ria
ive
rsi
av
27,
0
21,
5
45,
2
44
6
,
22,
9
22,
5
34,
5
29,
5
129
7
,
118
1
,
Co
sti
tiv
i
op
era
(
202
6)
,
(
229
2)
,
(
24
1,
9)
(
258
0)
,
(
225
7)
,
(
237
4)
,
(
219
8)
,
(
22
1,
7)
(
890
1)
,
(
946
3)
,
Co
de
l la
sto
vo
ro
(
100
3)
,
(
164
7)
,
(
85,
7)
(
85,
4)
(
65,
6)
(
85,
0)
(
73,
8)
(
9)
76,
(
325
5)
,
(
412
0)
,
Sv
alu
ion
red
iti
taz
e c
(
4,
1)
(
4,
3)
(
2,
9)
(
5,
0)
(
4,
0)
(
5,
3)
(
7,
6)
(
12,
7)
(
18,
6)
(
27,
3)
A
nti
r ri
sch
i
nto
cca
na
me
pe
(
1,
8)
(
1,
8)
(
1,
0)
(
3,
9)
(
2,
2)
(
6,
2)
(
10,
2)
0,
0
(
15,
2)
(
11,
9)
EB
ITD
A
(
45
9)
,
(
11
4,
8)
16
7
,
10
0
,
12
9
,
(
16
5)
,
46
4
,
37
9
,
30
0
,
(
83
4)
,
ti i
ob
iliz
ion
i im
iali
A
ort
ter
mm
am
en
mm
zaz
ma
(
8,
6)
(
10,
8)
(
9,
2)
(
11,
5)
(
9,
5)
(
10,
8)
(
12,
0)
(
10,
6)
(
39,
3)
(
43
7)
,
A
ti i
ob
iliz
ion
i m
ria
li
ort
ate
mm
am
en
mm
zaz
(
5,
4)
(
6,
4)
(
5,
4)
(
6,
3)
(
5,
3)
(
6,
1)
(
5,
5)
(
5,
9)
(
21,
5)
(
24,
7)
A
ti i
ime
nti
im
bil
iar
i
ort
est
mm
am
en
nv
mo
(
0,
2)
(
0,
2)
(
0,
3)
(
0,
2)
(
0,
2)
(
0,
5)
(
0,
2)
(
0,
5)
(
1,
0)
(
1,
4)
A
ltre
alu
ion
i im
bil
izz
azi
i
taz
sv
mo
on
0,
0
(
1,
7)
(
9)
6,
(
0,
9)
(
1,
9)
(
1,
3)
(
12,
9)
(
44
1)
,
(
21,
7)
(
48
0)
,
Ri
lta
ivo
to
rat
su
ope
(
60
1)
,
(
13
3,
9)
(
5,
1)
(
8,
9)
(
4,
0)
(
35
2)
,
15
8
,
(
23
2)
,
(
53
5)
,
(
20
1,
2)
Pr
ti (
eri
)
fin
zia
ri n
i
ett
ov
en
on
an
(
10,
2)
(
0)
6,
(
10,
6)
(
5,
8)
(
10,
1)
(
8,
0)
(
10,
4)
(
12,
9)
(
41,
4)
(
32,
7)
ti (
eri
da
tiv
ità
ssi
vit
à f
ina
nzi
ari
Pr
)
/pa
at
ov
en
on
e
- 0,
2
0,
0
0,
1
(
1,
9)
(
0,
3)
(
0,
5)
1,
9
(
2,
3)
0,
7
Pr
ti (
eri
)
da
cip
azi
i m
do
de
l P
N
rte
eto
ov
en
on
pa
on
(
0,
3)
(
3,
5)
(
1,
4)
3,
5
(
0,
2)
(
0,
7)
0,
5
(
3,
0)
(
1,
4)
(
2,
5)
Ri
lta
im
a d
ell
e i
to
ost
su
pr
mp
e
(
70
6)
,
(
14
3,
2)
(
17
1)
,
(
11
1)
,
(
16
2)
,
(
44
2)
,
5,
4
(
37
2)
,
(
98
6)
,
(
23
5,
7)
l re
dd
ito
Im
ste
po
su
12,
5
33,
9
1,
4
3,
8
(
3,
1)
1,
0
(
5)
6,
(
10,
2)
4,
3
28,
5

Ri
lta
ivi
des
tin
tin
to
att
ate
su
a c
on
ua
re
(
58
1)
,
(
10
9,
3)
(
15
7)
,
(
7,
3)
(
19
3)
,
(
43
2)
,
(
1,
1)
(
47
4)
,
(
94
3)
,
(
20
7,
2)
Ri
sul
o d
elle
tiv
ità
de
sti
alla
di
iss
ion
tat
at
te
na
sm
e
3,
9
2,
3
(
0,
6)
(
10,
3)
(
3,
7)
(
8)
6,
(
15,
7)
4,
4
(
16,
1)
(
11,
6)
Ri
lta
im
a d
li i
si
di
zi
to
tto
nte
ter
su
ne
pr
eg
res
(
54
2)
,
(
10
7,
0)
(
16
3)
,
(
17
6)
,
(
23
0)
,
(
50
0)
,
(
16
8)
,
(
43
0)
,
(
11
0,
4)
(
21
8,
8)
(
Ut
ile)
rdi
di
di
rzi
ta
tta
ete
te
pe
ne
co
mp
nza
0,
3
0,
0
0,
1
(
0,
7)
0,
0
0,
1
(
0,
9)
(
0,
2)
(
0,
4)
0,
3
Ri
lta
di
rio
do
to
tto
su
ne
pe
(
53
9)
,
(
10
7,
0)
(
16
2)
,
(
18
3)
,
(
23
0)
,
(
49
9)
,
(
17
7)
,
(
43
2)
,
(
11
0,
8)
(
21
8,
5)

(1) I trimestri del 2013 ed il 31 dicembre 2013 sono stati rivisti per riflettere gli effetti retroattivi dell'adozione dei Principi Contabili IFRS 10 e IFRS 11 relativi al perimetro di consolidamento in vigore a partire dal 1 gennaio 2014.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

So cietà a co ntro llo co ngiunto
Rappo rti patrimo niali
Crediti
co mmerciali
Crediti finanziari
co rrenti
Debiti finanziari
co rrenti
Debiti
co mmerciali
M-dis Dis tribuzio ne Media S.p.A. 25,6 7,7 5,7
RCS Internatio nal Advertis ing B.v. - 0,9
IGP -Decaux S.p.A. - - 0,2
Edigita S.r.l. - - 0,1
TOTA LE 2 5 ,6 8 ,6 - 6 ,0
So cietà co llegate
Rappo rti patrimo niali
Crediti
co mmerciali
Crediti finanziari
co rrenti
Crediti finanziari
no n co rrenti
Debiti finanziari
co rrenti
Debiti
Co mmerciali
Mach 2 Libri S.p.A. 7,0 - - 0,1
Fabripres s S.A. 0,6 - - 4,2
To -dis S.r.l. - 1,9 -
MDM Milano Dis tribuzio ne Media S.r.l. - 1,6 - 0,1
Reco print Sagunto S.L.U. - - - 1,1
Reco print Impres iò n S.L.U. 1,0 - - 0,1
Reco print Do s hermanas S.L.U. - - - 1,0
Bermo nt Catalo nia S.A. - - - 0,9
Omniprint S.A. - - - 0,8
TF P rint S.A. - - - 0,8
Reco print Rábade S.L.U. - - - 0,3
Go ld 5 S.r.l. 0,2
Reco print P into S.L.U. 0,1
Gruppo Finelco S.p.A. 0,1 - - 0,1
Calprint S.l. - - - 0,1
P remium P ubblis her Netwo rk (Co ns o rzio ) 0,1 - - -
TO TALE 8 ,8 1,6 0 ,2
1,9
9 ,7
Altre Co ns o ciate (1)
Rappo rti patrimo niali - Attivo
Crediti co mmerciali Crediti divers i e altre
Att. Co rrenti
Dis po nibilità liquide
e mezzi equivalenti
So cietà del gruppo Banca Intes a Sanpao lo 2,4 - 1,1
So cietà del gruppo Medio banca 0,0
So cietà del gruppo FCA (Fiat Chrys ler Auto mo biles ) 2,4 -
So cietà del gruppo P irelli
So cietà del gruppo Italmo biliare -
So cietà del gruppo Generali 0,1
So cietà del gruppo Unipo lSai S.p.A(ex Fo ndiaria Sai S.p.A.) 0,4
TOTA LE 5 ,3 0 ,0 1,1
Altre Consociate (1)
Rapporti patrimoniali - Passivo
Debiti e passività
non correnti
finanziarie
Passività
finanziarie non
correnti per
strumenti derivati
Debiti verso
banche
Debiti e passività
correnti
finanziarie
Debiti
commerciali
So cietà del gruppo Ba nca Intes a Sanpao lo 145,2 11,3 14,4 8,0 -
So cietà del gruppo Medio banca 16,7 3,8 4,5
So cietà del gruppo FCA (Fiat Chrys ler Auto mo biles ) 12,1
So cietà del gruppo P irelli
So cietà del gruppo Italmo biliare
So cietà del gruppo Ge nerali 0,8
So cietà del gruppo Unipo lSai S.p.A. (ex Fo ndiaria Sai S.p.A.)
TO TALE 161,9 15,1 14,4 12,5 12,9
So cietà a co ntro llo co ngiunto
Rappo rti eco no mici
R icavi delle
vendite
C o ns umi materie prime
e s ervizi
Altri ricavi e
pro venti o perativi
Altri pro venti
finanziari
M-dis Distribuzione Media S.p.A. 248,8 (18,2) 1,2 0,3
Adelphi Edizioni S.p.A. (1,9) 0,2
Edigita S.r.l. 0,1 (0,4) - -
IGP-Decaux S.p.A. (0,4) - -
TOTA LE 2 4 8 ,9 (2 0 ,9 ) 1,4 0 ,3
So cietà co llegate
Rappo rti eco no mici
Ricavi delle
vendite
Co ns umi
materie prime
e s ervizi
Altri ricavi e
pro venti
o perativi
Fabripres s S.A. 1,5 (15,4) -
Mach 2 Libri S.p.A. 9,4 (0,2) -
Calprint S.l. - (4,8) -
Reco print Sagunto S.L.U. - (4,3) 0,1
Reco print Do s hermanas S.L.U. - (4,2) -
Bermo nt Catalo nia S.A. - (2,6) -
TF P rint S.A. - (2,2) -
Reco print Rábade S.L.U. - (1,7) -
Omniprint S.A. - (1,6) -
Radio Salud S.A. 0,1 (1,1) -

MDM Milano Dis tribuzio ne Media S.r.l. (1,0) - - Gruppo Finelco S.p.A. (0,5) 0,4 0,1 Reco print Impres iò n S.L.U. (0,1) 0,9 - P remium P ubblis her Netwo rk (Co ns o rzio ) - 0,1 - Civita Tre Venezie S.r.l. - 0,1 -

TO TALE (39,7) 12,5 0,2

Fondo Integrativo Previdenza Dirigenti
(FIPDIR)
Consumi materie
prime e servizi
Costi per il
personale
RCS Medigro up S.p.A. 0,1 (1,1)
RCS Libri S.p.A. - (0,3)
TO TALE 0,1 (1,4)
Altre Consociate (1)
Rapporti economici
Ricavi delle
vendite
Consumi materie
prime e servizi
Oneri diversi
gestioni
Sval. Crediti
Comm. e Diversi
Oneri finanziari Risultato
Attività
Destinate alla
dismissione e
dismesse
So cie tà del gruppo Ba nca Intes a Sanpao lo 4,0 (0,2) (0,2) (16,2) (0,7)
So cie tà del gruppo Medio banca 0,4 (0,2) (2,4)
So cie tà del gruppo FCA (Fiat C hrys ler Auto mo bile s ) 5,0 (22,2) (3,1)
So cie tà del gruppo P irelli -
So cie tà del gruppo Italmo biliare -
So cie tà del gruppo Ge nera li 0,1 (3,2)
So cie tà del gruppo Unipo lSai S.p.A(ex Fo ndiaria Sai S.p.A.) 0,8
TO TALE 10,3 (25,8) (0,2) (3,1) (18,6) (0,7)
Impegni e garanzie verso parti correlate (valori in milioni di Euro)
So cietà c o llega te 7,4
Altre co ns o ciate (1) 19,1
Altre P arti Co rrelate (2) 4,5
Totale 31,0

(1)Comprendono i soggetti già partecipanti al "Patto" che detenevano alla data della nomina del Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup (2 maggio 2012) una partecipazione superiore al 3%.

(2) Comprendono dirigenti aventi responsabilità strategica e loro famigliari stretti.

TAVOLE ALLEGATE AL BILANCIO DI RCS MEDIAGROUP S.P.A.

Dettaglio operazioni con parti correlate al 31 dicembre 2014

(Valori in Euro)
Denominazione società Ricavi
diffusionali
Ricavi
pubblicitari
Ricavi editoriali
diversi
Costi per
acq.materie
prime
Costi per servizi Costi godimento
beni di terzi
Costi per il
personale
Altri ricavi e
proventi operativi
Oneri diversi
di gestione
Proventi finanziari Oneri finanziari Altri proventi ed oneri
da attività e passività
finanziarie
Risultato attività
destinate alla
dismissione e
dismesse
Società controllate
Trovolavoro S.r.l.
77.168,44 389.376,18 265.000,00 (11.893,92) (93.126,37) - - 313.398,50 - 1.254,42 (35.630,98) (439.000,00) -
RCS Gaming S.r.l. - 1.074.690,82 30.000,00 - - - - 90.428,00 - 29.995,42 (129,60) - -
RCS Factor S.p.A. in liquidaz. - - 3.000,00 - - - - 27.605,29 - - (81.488,51) - -
RCS Libri S.p.A. 100.554,75 745.289,17 6.055.888,76 (991.108,97) (1.057.288,61) (427.022,69) - 2.543.661,63 (9.588,59) 57.224,84 (284.734,11) (33.400.000,00) -
Polis Medialink S.r.l. - - 20.000,00 (242.074,47) - - - - - 3.208,75 - - -
Adelphi S.p.A. - 30.080,00 8,35 - - (50.400,00) - - - 5.684,68 (7,43) - -
RCS Sport S.p.A. 6.194,09 7.057,05 1.517.431,44 - (566.556,57) (1.694,25) - 1.002.500,07 - 175.346,96 (1.666,69) - -
RCS Sports and Events JLT - - 540.868,00 - - - - - - - - - -
Unidad Editorial S.a.
Rizzoli Intern.Publications In
-
-
-
-
20.000,00
-
(1.213.270,49)
(35.314,53)
(65.637,52)
(704.119,48)
-
(85.100,06)
-
-
1.145.417,78
306,11
- - 1.621.943,51
(2.217,81)
(93,62)
18.607,86
-
-
-
-
Editoriale del Mezzogiorno S.r.l. - - 60.921,00 (7.059.099,17) (36.469,89) (76.787,65) - 671.744,69 - 576,52 (753,31) - -
Marsilio Editori S.p.A. - 40.000,00 - - - (3.000,00) - 82.724,55 - - (592,72) - -
RCS International Books BV - - - - - - - - - 117.490,63 - - -
Sfera Service S.r.l. 305.981,20 - 150.989,20 - (374.670,70) - - 502.740,20 - 8.595,93 (18,31) - -
Sfera Editores Espana S.l. - - 365.385,89 (850,95) - - - 4.000,00 - - (899,45) - -
Sfera Editores Mexico S.a. - - 140.081,08 - - - - 193.996,00 - (6.025,19) - - -
Blei S.p.A. in liquidaz. - - 3.000,00 - - - - 7.235,47 - - (90.594,14) - -
RCS Produzioni Padova S.p.A. - - 49.500,00 - (2.903.850,66) - - 124.535,66 - 91.442,50 (33.364,85) - -
Logintegral 2000 S.a. 1.154.405,80 - - - - - - - - 0,50 - - -
Librerie Rizzoli S.r.l. 611,50 (1,67) 1,67 (1.248.480,36) - - - 11.253,54 - 34.890,30 (24,61) - -
RCS Intern. Newspapers B.v.
Consorzio Milano Marathon
-
-
-
-
-
15.000,00
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.824,52
-
-
(2.644,16)
-
-
-
-
Editoriale Veneto SrL 39.260,10 - 487.534,00 (7.180.342,51) (5.176,00) (1.066,81) - 931.408,60 - 25,83 (26.031,03) - -
Edi.T.A.A. S.r.l. 11.913,95 - 156.663,00 (1.194.911,71) (14.410,00) - - 153.306,55 - 788,97 (267,19) (567.000,00) -
RCS Digital Ventures S.r.l. 30.672,00 123.668,00 233.000,00 (359,02) - - - 17.158,97 - 5.399,62 (228,69) (823.499,66) -
Editoriale Fiorentina S.r.l - 62,50 95.670,00 (3.825.894,66) (41.292,00) (66.691,68) - 621.853,34 (429,00) 4.402,63 (38.829,28) 32.000,00 -
Digicast S.p.A. 273,46 16.800,00 509.000,00 - (127.819,71) (17.955,00) - 404.504,89 - 332.553,91 - - -
Digital Factory S.r.l. - - 3.000,00 - - - - 132.008,00 - - (587,73) - -
RCD S.r.l. 1.490,54 - 57.000,00 - (1.364.140,47) - - 155.074,35 - 26.858,48 (24.695,76) (2.221.000,00) -
Canali Digitali S.r.l. in liq. - - 3.000,00 - - - - - - - (21.175,32) - -
Sailing Channel S.r.l. in liq. - - 3.000,00 - - - - - - - (21.128,09) - -
Seasons Srl in liquidazione - - 3.000,00 - - - - - - - (52.653,49) - -
RCS Investimenti SpA
RCS Produzioni Milano Spa
-
-
-
-
101.000,00
105.750,00
-
-
-
(16.857.870,82)
-
-
-
-
72.559,97
1.781.633,69
-
-
51.361,47 - (12.977.976,77)
(209,63)
13.474.000,00
-
-
-
GFT NET S.r.l. (in liquid.) - - 3.000,00 - - - - 66,36 - - (36.303,11) - -
RCS Produzioni Spa - - 84.000,00 - (10.046.480,20) - - 741.971,92 - 5.637,61 (29.702,29) 438.000,00 -
Edit. Corriere Bologna S.r.l. - 72,50 138.618,67 (2.812.446,02) (22.266,55) - - 279.830,76 - 2.220,57 (47.543,45) 189.000,00 -
Unidad Editorial Revistas SLU - - 46.020,00 - - - - - - - - - -
RIZZOLI (Beijing) Adv Co Ltd - - - - - - - - (52.400,00) - - (138.950,00) -
Rizzoli Sfera Int Adv Beijing - - - - - - - - (45.965,00) - - - -
MyBeautyBox S.r.l. - - - (2.500,00) - - - - - - - - -
Hotelyo S.A. - - 4.000,00 - - - - - - - - - -
Totale società controllate 1.728.525,83 2.427.094,55 11.270.331,06 (25.818.546,78) (34.281.175,55) (729.718,14) - 12.012.924,89 (108.382,59) 2.571.485,57 (13.791.366,46) (23.456.449,66) -
Società collegate
M-Dis Distribuzione Media S.p. 247.685.724,95 345,00 1.130.598,95 (30.536,00) (18.167.443,38) - - 1.187.189,70 (47.414,33) 285.681,92 (2.222,83) 2.311.000,00 -
Mach 2 Libri S.P.A. - - - - - - - - - - - - -
MDM Milano Distribuzione Media - - - (459.147,39) - - - 545,20 - 36.606,35 (38,31) - -
EDIGITA Edit.Digit.Ita.S.r.l. 38.467,71 - - - (55.029,21) (3.072,68) - - - - - - -
IGP-Decaux S.p.A - 2.345,00 2.501,67 - (196.230,00) - - - - - - - -
RCS Intern. Advertising B.v.
To-Dis S.r.l.
-
-
-
-
-
-
-
(22.947,61)
-
-
-
-
-
-
-
12.579,57
-
-
42.509,19
-
-
(4.746,02)
-
-
(12.215.666,15)
-
Gruppo Finelco Spa - 164.980,00 176.040,00 - (475.392,30) - - 69.754,00 - - - - (11.793.001,55)
Inimm Due S.a.r.l. - - - - - - - - - - - (906.562,92) -
Civita Tre Venezie S.r.l. - 63.100,43 - - - - - - - - - - -
Virgin Radio Italy S.p.a. - - - - - - - - - - - - (112.000,00)
Totale società collegate 247.724.192,66 230.770,43 1.309.140,62 (512.631,00) (18.894.094,89) (3.072,68) - 1.270.068,47 (47.414,33) 364.797,46 (7.007,16) 1.404.437,08 (24.120.667,70)
Colleganti e loro controllanti
FIAT CHRYSLER AUTOMOBILES N.V. 40.200,40 3.256.187,30 375.121,16 (20.629.044,51) (5.092,00) - - - (28.080,73) - - - -
INTESA SAN PAOLO - 2.864.272,08 1.105.904,00 - (144.656,55) - - 37.548,36 (235.049,62) 8.345,06 (15.533.012,55) - (650.000,00)
MEDIOBANCA - 312.236,38 - - (163.248,87) - - - - - (2.410.822,99) - -
PIRELLI & C. S.p.A. - 15.157,67 - - - - - - - - - - -
ITALMOBILIARE S.p.A.
Totale Colleganti e loro controllanti
- 5.050,00
40.200,40 6.452.903,43
- -
1.481.025,16 (20.629.044,51)
-
(312.997,42)
-
-
-
-
- -
37.548,36 (263.130,35)
- -
8.345,06 (17.943.835,54)
-
-
-
(650.000,00)
Garavoglia (Gruppo Campari) - 422.272,40 6.500,00 (1.830,00) - - - - - - - - -
Fondo integrativo
previdenza dirigenti - - - - (62.337,06) - (1.069.763,88) 8.707,56 - - - - -
Consiglio di Amministrazione - - - - (776.363,29) - - - - - - - -
Collegio Sindacale
Direttore generale, Dirigenti
- - - - (198.600,00) - - - - - - - -
con responsabilità strategiche,
altri - - - - (4.040,00) - (3.559.386,00) - - - - - -
Totali in bilancio 249.492.918,89 9.533.040,81 14.066.996,84 (46.962.052,29) (54.529.608,21) (732.790,82) (4.629.149,88) 13.329.249,28 (418.927,27) 2.944.628,09 (31.742.209,16) (22.052.012,58) (24.770.667,70)
(Valori in Euro)
Denominazione società Partecipazioni
valutate al costo
Attività finanzarie per
strumenti derivati
Crediti finanziari
non correnti
Crediti
commerciali
Crediti diversi e
altre attività
correnti
Attività per
imposte
correnti
Crediti
finanziari
correnti
Attività non
correnti destinate
alla dismissione
Debiti finanziari
non correnti
Passività finanziarie
non correnti per
strumenti derivati
Debiti diversi e
altre passività
non correnti
Debiti verso
banche
Debiti finanziari
correnti
Passività per
imposte correnti
Debiti
commerciali
Debiti diversi e altre
passività correnti
Impegni
Società controllate
Trovolavoro S.r.l.
1.876.914,63 - - 255.808,78 358,26 - - - - - - - (1.171.667,48) (236.894,00) (85.319,18) (1.186,50) -
RCS Gaming S.r.l. 10.000,00 - - 1.044.213,68 - - 1.400.000,00 - - - - - (136.269,89) (207.437,00) - - 125.033,24
RCS Factor S.p.A. in liquidaz. 1.859.244,84 - - 8.465,00 - - - - - - (18.914,00) - (3.221.125,33) - - - -
RCS Libri S.p.A. 182.344.416,72 - - 3.157.179,37 50.839,84 - - - - - (783.252,63) - (32.733.941,55) (2.337.532,00) (1.239.538,28) (2.877.545,51) 27.365.769,84
Polis Medialink S.r.l. 2.547.574,04 - - - - - 211.102,42 - - - - - - - (275.056,65) - -
Adelphi S.p.A. 251.798,32 - - 7.819,19 - - 407.336,09 - - - (166.083,00) - - (82.007,70) (7.320,00) - -
RCS Sport S.p.A. 19.588.445,83 - - 1.930.529,83 2.427,12 609.655,15 - - - - (133.955,23) - (1.543.581,66) - (796.297,06) (650.418,75) -
Unidad Editorial S.a. - - - 962.850,59 143.299,00 - 29.053.696,55 - - - - - - - (638.060,73) (21.000,00) -
Rizzoli Intern.Publications In - - - 165.997,11 - - - - - - - - - - (361.254,54) - 4.941.932,31
Editoriale del Mezzogiorno Srl
Marsilio Editore S.p.A.
3.094.612,92
-
-
-
-
-
173.038,23
105.574,22
-
79,00
-
189.225,47
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(48.833,00)
-
-
(1.209.204,45)
(490.067,54)
-
(20.016,58)
(1.790.409,84)
(5.657,95)
-
-
-
318.818,32
RCS International Books BV - - - - - - 198.029,65 - - - - - - - - - -
Sfera Service S.r.l. 51.645,69 - - 1.064.200,00 11.670,42 20.512,00 - - - - - - (110.549,84) (36.168,35) (707.861,32) - -
Sfera Editores Espana S.l. 177.299,96 - - 645.785,91 - - - - - - - - (1.154.925,37) - (697,50) - -
Sfera Editores Mexico S.a. 293.537,64 - - 1.097.930,60 - - - - - - - - - - - - -
Blei S.p.A. in liquidaz. 4.894.490,37 - - 915,00 68,31 10.617,00 - - - - (174.512,88) - (4.928.688,15) (106.682,47) - (4.593,36) -
RCS Produzioni Padova S.p.A. 1.432.370,00 - - 35.922,86 10,00 - - - - - (69.572,90) - (2.341.940,23) (663.735,42) (1.008.603,25) (38.889,02) 393.801,66
Logintegral 2000 S.a. - - - 994.884,00 - - - - - - - - - - - - -
Librerie Rizzoli S.r.l. - - - 11.370,64 - - 976.592,18 - - - - - - (310.530,00) (797.394,01) (234.288,81) 51.485,26
RCS Intern. Newspapers B.v.
Consorzio Milano Marathon
205.571.259,15
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
300.000,00
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(2.424.839,43)
-
-
-
-
-
-
-
-
Editoriale Veneto S.r.l. 938.503,00 - - 695.292,84 - 76.329,55 - - - - (141.883,16) - (2.902.735,65) - (1.965.306,79) - -
Edi.T.A.A. S.r.l. 766.305,76 - - 88.028,57 - - - - - - - - (365.470,02) (366.915,52) (262.593,24) (12.986,44) -
RCS Digital Ventures S.r.l. - - - 113.516,00 - - 341.090,83 - - - - - - (378.195,91) (25.422,18) - 94.173,34
Editoriale Fiorentina S.r.l 634.309,22 - - 705.584,91 - - - - - - (53.197,44) - (1.744.038,35) (49.506,65) (1.201.553,08) - 41.173,58
Digicast S.p.A. 917.740,59 - - 362.968,13 435,43 - 3.116.477,33 - - - - - - (677.876,00) (106.123,98) (185.687,92) -
Digital Factory S.r.l. - - - 132.923,00 - - - - - - - - (415.930,25) (10.505,25) - (15.574,43) -
RCD S.r.l. 418.713,39 - - 68.209,29 34,36 - - - - - (68.932,21) - (1.672.744,77) (496.602,35) (234.458,35) - 136.182,44
Canali Digitali S.r.l. in liq. 955.672,52 - - 915,00 - - - - - - - - (979.191,12) (59,00) - (242,57) -
Sailing Channel S.r.l. in liq.
Seasons Srl in liquidazione
966.798,40
2.131.150,93
-
-
-
-
915,00
915,00
-
-
-
5.596,45
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(934.853,97)
(2.167.862,20)
(61,00)
-
-
-
(247,16)
(244,12)
7.865,20
5.742,02
RCS Investimenti S.p.A. 768.941.496,11 - - 42.871,73 - 872.159,72 - - - - - - (470.968.176,02) - - - -
RCS Produzioni Milano S.p.A. 9.890.640,00 - - 7.511.813,38 406,20 - 1.653.633,65 - - - - - - (369.036,51) (4.159.621,42) - -
GFT NET S.r.l. (in liquid.) - - - 915,00 - - - - - - - - (1.508.630,37) (40.335,55) - (1.154,75) 25.765,42
RCS Produzioni S.p.A. 3.043.779,92 - - 910.979,45 - 319.163,07 - - - - (241.607,70) - (2.488.287,03) - (1.680.621,24) (56.252,31) -
Edit. Corriere Bologna S.r.l. 1.937.725,00 - - 242.239,55 - - - - - - (52.951,43) - (2.041.434,88) (14.916,71) (834.613,55) - 17.974,42
Unidad Editorial Revistas SLU - - - 19.490,00 - - - - - - - - - - - - -
Rizzoli Sfera Int Adv Beijing 2.446.250,00 - - - - - - - - - - - - - (45.965,00) - -
MyBeautyBox S.r.l. - - - - - - - - - - - - - - (2.500,00) - -
Hotelyo S.A.
Totale Società Controllate
1.500.000,00
1.219.482.694,95
-
-
- 4.000,00
- 22.564.061,86
- - -
209.627,94 2.103.258,41 37.657.958,70
-
-
-
-
- -
- (1.953.695,58)
- -
- (539.656.155,55) (6.405.013,97) (18.232.249,14)
- - - -
(4.100.311,65) 33.525.717,05
Società collegate
M-Dis Distribuzione Media S.p.A. 8.052.673,43 - - 25.603.781,63 3.215,17 - 7.727.014,19 - - - - - - - (5.687.181,06) - -
Mach 2 Libri S.P.A.
MDM Milano Distribuzione Media
-
-
-
-
-
-
122.849,31
3.276,78
-
-
- -
- 1.649.069,19
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(76.148,01)
-
-
-
-
EDIGITA Edit.Digit.Ita.S.r.l. - - - 19.150,82 - - - - - - - - - - (29.913,63) - -
IGP-Decaux S.p.A - - - - - - - - - - - - - - (76.189,00) - -
RCS Intern. Advertising B.v. - - - - - - 832.509,19 18.000.000,00 - - - - - - - - -
To-Dis S.r.l. - - - 536,59 - - - - - - - - (1.854.149,51) - (297,50) - -
Gruppo Finelco Spa - - - 47.722,22 - - - 20.000.000,00 - - - - - - (84.262,32) - -
Civita Tre Venezie S.r.l. - - - 34.907,75 - - - - - - - - - - - - -
NCP Ricerche Srl - - - 1.220,00 - - - - - - - - - - - - -
Gold 5 SRL
Totale Società Collegate
81.801,00
8.134.474,43
-
-
168.199,00 -
168.199,00 25.833.445,10
-
3.215,17
- -
- 10.208.592,57
-
38.000.000,00
-
-
-
-
-
-
- -
- (1.854.149,51)
- -
- (5.953.991,52)
-
-
-
-
Colleganti e loro controllanti
FIAT CHRYSLER AUTOMOBILES N.V. - - - 1.503.020,95 - - - - - - - - - - (12.060.280,99) - -
INTESA SAN PAOLO
MEDIOBANCA
-
-
24,98
-
- - 2.357.228,12
27.028,95
32.149,82
-
-
-
-
-
- (450.000,00) (144.253.965,02)
(16.674.236,57)
(11.327.655,38)
(3.746.184,31)
- - (13.165.843,19)
-
(1.204.876,30)
(4.482.944,41)
-
-
(34.181,42)
-
- - 35.484.501,16
-
ITALMOBILIARE S.p.A. - - - 768,60 - - - - - - - - - - - - -
Totale Colleganti e loro controllanti - 24,98 - 3.888.046,62 32.149,82 - - (450.000,00) (160.928.201,59) (15.073.839,69) - (13.165.843,19) (5.687.820,71) - (12.094.462,41) - 35.484.501,16
Garavoglia (Gruppo Campari) - - - 285.478,32 - - - - - - - - - - (1.830,00) - -
Fondo integrativo
previdenza dirigenti - - - 3.111,00 17.662,94 - - - - - - - - - - - -
Consiglio di Amministrazione
Collegio Sindacale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(183.000,00)
-
-
Direttore generale, Dirigenti
con responsabilità strategiche, - - - - - - - - - - - - - - (750,00) - 2.250.000,00
altri
Totali in bilancio 1.227.617.169,38 24,98 168.199,00 52.574.142,90 262.655,87 2.103.258,41 47.866.551,27 37.550.000,00 (160.928.201,59) (15.073.839,69) (1.953.695,58) (13.165.843,19) (547.198.125,77) (6.405.013,97) (36.283.283,07) (4.283.311,65) 71.260.218,21

Elenco delle partecipazioni ai sensi dell'art.2427 n.5 c.c. con le informazioni integrative raccomandate dalla Consob con comunicazione del 23 febbraio 1994 e successive

Risultato
Denominazione e sede sociale Capitale ultimo Patrimonio % di Numero Valore
(Valori in milioni di Euro) Sociale esercizio netto possesso azioni/quote di carico
Imprese controllate
RCS Factor S.r.l. (in liquidazione) - Milano
Al 31/12/13 0,1 - 2,9 90,00 1 1,9
Al 31/12/14 0,1 - 3,0 90,00 (a) 1 1,9
RCS Libri S.p.A. - Milano
Al 31/12/13 42,4 (10,3) 153,9 99,99 706.703.994 215,7
- Svalutazioni (33,4)
Al 31/12/14 42,4 (5,5) 148,3 99,99 (a) 706.703.994 182,3
Adelphi Edizioni S.p.A. - Milano
Al 31/12/13 1,0 0,1 3,6 10,00 104.000 0,2
Al 31/12/14 1,0 (0,1) 3,5 10,00 (a) 104.000 0,2
RCS Digital Ventures S.r.l. - Milano
Al 31/12/13 0,1 (0,4) 0,3 100,00 1 0,3
- Versamento conto copertura perdite 0,5
- Svalutazioni (0,8)
Al 31/12/14 0,1 (0,9) (0,1) 100,00 (a) 1 -
Digicast S.p.A. - Milano
Al 31/12/13 0,2 (9,4) (5,1) 100,00 41.000 -
- Versamento conto copertura perdite 6,0
- Riclassifica da fondo svalutazione partecipazione (5,1)
Al 31/12/14 0,2 2,1 3,0 100,00 (a) 41.000 0,9
RCS Investimenti S.p.A. - Milano
Al 31/12/13 39,1 11,4 758,8 99,56 96.091.920 755,5
- Ripristino di valore 13,5
Al 31/12/14 39,1 13,6 772,3 99,56 (a) 96.091.920 769,0
GFT NET S.r.l. (in liquidazione) - Milano
Al 31/12/13 0,1 0,3 2,1 100,0 1 -
Al 31/12/14 0,1 (0,1) 1,9 100,00 (a) 1 -
Valore di carico "imprese controllate" al 31/12/14 - area Corporate 954,3
Risultato
Denominazione e sede sociale Capitale ultimo Patrimonio % di Numero Valore
(Valori in milioni di Euro) Sociale esercizio netto possesso azioni/quote di carico
Trovolavoro S.r.l. - Milano
Al 31/12/13 0,7 (0,5) 2,3 100,00 1 2,3
- Svalutazioni (0,4)
Al 31/12/14 0,7 (0,4) 1,9 100,00 (a) 1 1,9
RCS Gaming S.r.l. - Milano
- Costituzione società -
Al 31/12/14 - (0,5) (0,5) 100,00 (a) 1 -
Polis Medialink S.r.l. - Milano
- Acquisto quota pari al 100% 2,5
Al 31/12/14 - - 0,1 100,00 (a) 1 2,5
RCS Sport S.p.A. - Milano
Al 31/12/13 0,1 (6,0) (5,6) 100,00 100.000 12,6
- Versamento in conto copertura perdite 7,0
Al 31/12/14 0,1 0,2 1,6 100,00 (a) 100.000 19,6
Editoriale Del Mezzogiorno S.r.l. - Napoli
Al 31/12/13 1,0 (1,1) 0,1 60,05 1 0,1
- Acquisto quote 39,95 1,9
- Versamento in conto copertura perdite 1,1
Al 31/12/14 1,0 (0,3) 0,9 100,00 (a) 1 3,1
RCS Produzioni Padova S.p.A. (già City Italia S.p.A.) - Milano
Al 31/12/13 0,5 (1,8) 1,4 100,00 500.000 1,5
Al 31/12/14 0,5 0,2 1,6 100,00 (a) 500.000 1,5
RCS International Newspapers BV - Amsterdam
Al 31/12/13 6,2 (708,4) 205,3 100,00 62.500 205,6
Al 31/12/14 6,2 (708,4) 205,3 100,00 (b) 62.500 205,6
Editoriale Veneto S.r.l. - Padova
Al 31/12/13 1,8 (0,3) 2,2 51,00 1 0,9
Al 31/12/14 1,8 0,7 2,9 51,00 (a) 1 0,9
Editoriale Trentino Alto Adige S.r.l. - Trento
Al 31/12/13 0,6 (0,6) 0,7 100,00 1 0,8
- Versamento in conto copertura perdite 0,6
- Svalutazioni (0,6)
Al 31/12/14 0,6 (0,5) 0,8 100,00 (a) 1 0,8
Editoriale Fiorentina S.r.l. - Firenze
Al 31/12/13 1,0 (0,2) 1,2 50,09 1 0,6
Al 31/12/14 1,0 0,1 1,3 50,09 (a) 1 0,6
Risultato
Denominazione e sede sociale Capitale ultimo Patrimonio % di Numero Valore
(Valori in milioni di Euro) Sociale esercizio netto possesso azioni/quote di carico
RCD S.r.l. (ex AGR S.r.l.) - Milano
Al 31/12/13 0,1 (0,4) 0,2 100,00 1 0,3
- Versamento conto copertura perdite 2,4
- Svalutazioni (2,2)
Al 31/12/14 0,1 (0,5) 0,4 100,00 (a) 1 0,5
RCS Produzioni S.p.A. - Milano
Al 31/12/13 1,0 (0,6) 2,6 100,00 1.000.000 2,6
- Ripristino di valore 0,4
Al 31/12/14 1,0 1,4 4,0 100,00 (a) 1.000.000 3,0
RCS Produzioni Milano S.p.A. - Milano
Al 31/12/13 0,1 n.d. n.d. 100,00 120.000 0,1
- Conferimento ramo d'azienda 9,8
Al 31/12/14 1,0 (0,2) 9,6 100,00 (a) 1.000.000 9,9
Editoriale Corriere Bologna S.r.l. - Bologna
Al 31/12/13 1,0 0,2 1,7 100,00 1 1,7
- Ripristino di valore 0,2
Al 31/12/14 1,0 0,2 1,9 100,00 (a) 1 1,9
Valore di carico "imprese controllate" al 31/12/14 - area Quotidiani 251,8
Sfera Service S.r.l. - Milano
Al 31/12/13 0,1 - 0,2 100,00 1 0,1
Al 31/12/14 0,1 - 0,2 100,00 (a) 1 0,1
Sfera Editores Espana S.l. - Barcellona
Al 31/12/13 0,2 (0,2) 2,0 100,00 1 0,2
Al 31/12/14 0,2 - 2,0 100,00 (a) 1 0,2
Sfera Editores Mexico S.a. - Colonia Anzures
Al 31/12/13 0,9 0,1 0,7 99,00 196.431 0,3
Al 31/12/14 0,9 0,1 1,0 99,00 (a) 196.431 0,3
Canali Digitali S.r.l. (in liquidazione) - Milano
Al 31/12/13 - - 1,0 99,20 1 0,9
Al 31/12/14 - - 1,0 99,20 (a) 1 0,9
Sailing Channel S.r.l. (in liquidazione) - Milano
Al 31/12/13 0,1 - 1,0 100,00 1 1,0
Al 31/12/14 0,1 - 1,0 100,00 (a) 1 1,0
Season S.r.l. (in liquidazione) - Milano
Al 31/12/13 - - 2,1 100,00 1 2,1
Al 31/12/14 - - 2,2 100,00 (a) 1 2,1
Rizzoli (Beijing) Advertising Co., Ltd - Bejing
Al 31/12/13 0,5 (0,8) (0,8) 95,00 1 -
- Versamento in conto capitale 1,9 1,9
- Chiusura fondo rischi acc.to nel 2013 (1,9)
Al 31/12/14 2,4 (0,8) 0,3 98,80 (a) 1 -
Risultato
Denominazione e sede sociale Capitale ultimo Patrimonio % di Numero Valore
(Valori in milioni di Euro) Sociale esercizio netto possesso azioni/quote di carico
Rizzoli Sfera International Advertising (Beijing) Co. Ltd - Pechino
Al 31/12/13 1,8 (1,1) (1,2) 95,00 1 1,9
- Versamento per capital contribution 0,5 0,5
Al 31/12/14 2,4 (1,1) (1,4) 95,00 (a) 1 2,4
Hotelyo S.A. - Chiasso
Al 31/12/13
Al 31/12/14
0,1
0,1
0,2
(0,2)
1,2
0,8
51,00
51,00 (a)
1
1
1,5
1,5
Valore di carico "imprese controllate" al 31/12/14 - area Periodici 8,5
Blei S.p.A. - Milano
Al 31/12/13
1,5 (0,7) 4,9 100,00 300.000 4,9
Al 31/12/14 1,5 0,1 5,0 100,00 (a) 300.000 4,9
Valore di carico "imprese controllate" al 31/12/14 - area Pubblicità 4,9
Totale valore di carico "imprese controllate" al 31/12/14 1.219,5
Imprese collegate e a controllo congiunto
m-dis S.p.A. (ex RCS Diffusione S.p.A.) - Milano
Al 31/12/13
- Ripristino di valore
6,4 0,1 7,7 45,00 2.876.727 5,7
2,3
Al 31/12/14 6,4 1,0 8,5 45,00 (a) 2.876.727 8,0
Gruppo Finelco S.p.A. - Milano
Al 31/12/13 7,4 (6,2) 45,2 45,00 931.633 31,8
- Svalutazione (11,8)
- Riclassifica ad attività destinate alla dismissione
Al 31/12/14
7,4 - 44,8 44,45 (a) 931.633 (20,0)
-
Inimm Due S.à.r.l. - Lussemburgo
Al 31/12/13 0,2 - 1,1 20,00 1.928 0,2
- Versamento per capital contribution 0,1
- Svalutazioni (0,3)
Al 31/12/14 0,2 (0,3) - 20,00 (a) 1.928 -
Virgin Radio Italia S.p.A. - Milano
Al 31/12/13 15,5 (1,0) 10,3 1,01 575.047 0,1
- Riduzione capitale sociale (5,4) -
- Svalutazioni (0,1)
Al 31/12/14 10,1 (0,9) 9,3 1,01 (a) 575.047 -
Valore di carico "imprese collegate" al 31/12/14 - area Corporate 8,0
RCS International Advertising B.v. - Amsterdam
Al 31/12/13 5,0 0,4 35,5 51,00 25.500 30,2
- Svalutazioni (12,2)
- Riclassifica ad attività destinate alla dismissione (18,0)
Al 31/12/14 5,0 0,4 35,5 51,00 (b) 25.500 -
Gold 5 S.r.l. - Milano
- Costituzione società 0,1
Al 31/12/14 0,2 (0,2) 0,3 20,00 (a) 1 0,1
Valore di carico "imprese collegate" al 31/12/14 - area Periodici 0,1
Totale valore di carico "imprese collegate" al 31/12/14 8,1
Risultato
Denominazione e sede sociale Capitale ultimo Patrimonio % di Numero Valore
(Valori in milioni di Euro) Sociale esercizio netto possesso azioni/quote di carico
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Immobiliare Editori Giornali S.r.l. - Roma
Al 31/12/13 0,8 (0,1) 5,6 7,49 1 0,1
Al 31/12/14 0,8 (0,1) 5,6 7,49 (b) 1 0,1
Eurogravure S.p.A. - Bergamo
Al 31/12/13 9,6 (4,7) 4,9 7,62 2.873.580 1,4
- Cessione partecipazione (1,4)
Al 31/12/14 9,6 (4,7) 4,9 7,62 (b) 2.873.580 -
Mode et Finance - Parigi
Al 31/12/13 7,0 (0,6) 3,7 4,62 60.980 0,1
Al 31/12/14 7,0 (0,6) 3,7 4,62 (b) 60.980 0,1
Istituto Europeo di Oncologia S.r.l. - Milano
Al 31/12/13 80,6 6,5 89,4 5,08 1 3,6
Al 31/12/14 80,6 6,5 89,4 5,08 (b) 1 3,6
ItaliaCamp S.r.l. - Roma
- Acquisto quota pari al 3%
Al 31/12/14 n.d. n.d. n.d. 3,00 1 -
H-Farm Ventures S.p.A. - Roncade
- Acquisto quota pari allo 0,68% 0,2
Al 31/12/14 n.d. n.d. n.d. 0,68 340.000 0,2
Emittenti Titoli S.p.A. - Milano
Al 31/12/13 4,3 1,2 7,1 1,46 120.000 0,1
Al 31/12/14 4,3 1,2 7,1 1,46 (b) 120.000 0,1
Vital Stream Holding Inc - Irvine, CA, USA
Al 31/12/13
n.d. n.d. n.d. 0,03 8.998 -
Al 31/12/14 n.d. n.d. n.d. 0,03 8.998 -
Cardio Now - Encinitas, CA, USA
Al 31/12/13 n.d. n.d. n.d. n.d. - -
Al 31/12/14 n.d. n.d. n.d. n.d. - -
Valore di carico "altre imprese" al 31/12/14 - area Corporate 4,1
Denominazione e sede sociale
Capitale
ultimo
Patrimonio
% di
Numero
Valore
(Valori in milioni di Euro)
Sociale esercizio
netto
possesso
azioni/quote
di carico
Ansa S.r.l. - Roma
Al 31/12/13
11,3
(0,7)
21,3
3,13
5
0,2
Al 31/12/14
11,3
(0,3)
21,0
3,13 (a)
5
0,2
Premium Publisher Network (Consorzio) - Milano
Al 31/12/13
-
-
-
20,51
1
-
20,51 (a)
Al 31/12/14
-
-
-
1
-
Consuledit S.c.ar.l. (in liquidazione) - Milano
Al 31/12/13
-
-
-
19,55
1
-
Al 31/12/14
-
-
-
19,55 (b)
1
-
Cefriel S.r.l. - Milano
Al 31/12/13
1,0
(0,5)
2,1
5,80
1
-
Al 31/12/14
1,0
(0,5)
2,1
5,46 (b)
1
-
Consorzio Edicola Italiana - Milano
Al 31/12/13
0,1
-
0,1
16,67
1
-
16,67 (a)
Al 31/12/14
0,1
-
0,1
1
-
Valore di carico "altre imprese" al 31/12/14 - area Quotidiani
0,2
Onering S.r.l. - Montegrotto Terme (PD)
Al 31/12/13
-
-
-
15,00
1
-
Al 31/12/14
-
-
-
15,00 (b)
1
-
Valore di carico "altre imprese" al 31/12/14 - area Periodici
Valore di carico "attività finanziarie disponibili per la vendita" al 31/12/14
4,3
Saldi netti "totale partecipazioni" al 31/12/14
1.231,9
Risultato
-

(a) Valori riferiti al bilancio 31/12/2014

(b) Valori riferiti al bilancio 31/12/2013

Elenco unità locali al 31 dicembre 2014 di RCS MediaGroup S.p.A.

Via San Marco n.21 20121 MILANO
Via Solferino n.28 20121 MILANO
Via A. Rizzoli n.9 20132 MILANO
Via Cefalù n.40 20151 MILANO
Via Solferino n.36 20121 MILANO
Via Passarella n.2 20122 MILANO
C.so Galileo Ferraris n.124 10129 TORINO
Piazza Piccapietra n.73/8 16121 GENOVA
Piazza della Libertà n.10 24121 BERGAMO
Via Francesco Crispi n.3 25121 BRESCIA
Piazza Gaetano Salvemini n.13 35131 PADOVA
Via Della Valverde n.45 37122 VERONA
Via Campagnoli n.11 40128 BOLOGNA
Via Codignola n.20 50018 SCANDICCI
Viale dei Mille n.9 50131 FIRENZE
Viale Gramsci n.42 50132 FIRENZE
Via Benedetto Croce n.23 73100 LECCE
Vico II San Nicola alla Dogana 80123 NAPOLI
Via XXV Aprile n.1 31057 SILEA (TV)
Via Campania n.59 00187 ROMA
Corso Vittorio Emanuele II n.60 70122 BARI

(risultanti dalle dichiarazioni verso l'Agenzia delle Entrate)

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.