Annual Report • May 6, 2015
Annual Report
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Business model e approccio strategico
Dimensione internazionale e mercati di riferimento
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2014
Alberto Bartoli
Scrivo questa mia terza lettera da Amministratore Delegato di Sabaf in un momento in cui , per la prima volta da molto tempo, le speranze di superamento delle difficoltà sono finalmente più concrete che in passato.
In primis, il nostro Paese ha oggi un governo che ha sposato la cultura del fare che è tanto cara agli imprenditori e agli uomini d'azienda. Si è iniziato un percorso di riforme che tutti speriamo darà i suoi frutti ed è innegabile che il presidente del consiglio abbia una grande volontà di cambiamento e di superamento dell'immobilismo che ha bloccato l'Italia per troppo tempo. Fortemente apprezzabile è anche la scelta del governo di mettere la manifattura al posto che le spetta, cioè al centro della scena economica del nostro Paese. In Italia lavorano circa 23 milioni di persone: 2 milioni nell'agricoltura, 5,5 nell'industria e 16,5 nei servizi. Ma senza i 5,5 milioni di posti lavoro dell'industria, svanirebbero anche molti di quelli dei servizi. L'Italia è un Paese manifatturiero, noi siamo abili a trasformare le materie prime che non abbiamo in prodotti che piacciono a tutti i popoli della Terra. Viaggiando spesso, mi accorgo di questa incredibile voglia di Italia, di prodotti italiani. E la rabbia è tanta quando mi accorgo che l'Italia spesso non riesce a soddisfare questa richiesta, e che gli altri ci sostituiscono, vendendo come italiani prodotti che non lo sono. In tutto il mondo ci sono ristoranti finti italiani, negozi di moda con storpiature di nomi italiani e che vendono abiti non solo non prodotti in Italia, ma che nessuno in Italia metterebbe.
Continuando, si può pensare al finto parmigiano, che viene venduto più di quello vero, per arrivare ai finti bruciatori con scritto " Sabaf style.....". Ora che la politica sembra assisterci, dobbiamo riappropriarci del nostro marchio, per andare a vendere i nostri veri prodotti in tutto il mondo. Deve essere chiaro a tutti che l'industria è solo una parte dell'immenso patrimonio culturale dell'Italia, e che spesso noi fatichiamo a reggere la sfida dei nostri concorrenti, non perché siamo meno bravi di loro, ma perché altri godono di sistemi-paese che li appoggiano in ogni fase del loro lavoro.
In secondo luogo, Vi sono oggi anche condizioni macroeconomiche di favore che ci consentono una maggiore competitività: la svalutazione dell'euro, l'abbassamento del costo dell'energia e livelli mai raggiunti del costo del credito ci potrebbero aprire le porte di mercati in cui sembrava fino a poco tempo fa impossibile entrare. Sarebbe un delitto non approfittarne.
Penso anche che l'Expo possa svolgere un importante ruolo di catalizzatore di attenzione verso il sistema Italia.
Tutto questo non funzionerà però se le imprese e lo Stato non sapranno mettere ordine nei propri conti e nelle regole di funzionamento del sistema. Le imprese, come lo Stato, funzionano se i ruoli e le competenze sono chiare e se chi fa non pensa al proprio tornaconto personale e alla massimizzazione dei risultati di breve periodo.
Nel 2014, in Sabaf abbiamo avuto momenti di soddisfazione per risultati raggiunti in un contesto sempre più competitivo e altri di sconforto per aver mancato obbiettivi che sembravano alla portata. Ma non ci siamo fatti abbattere, abbiamo chinato la testa e abbiamo continuato a lavorare nell'unico modo che conosciamo, investendo nei processi per migliorare i nostri prodotti e renderli sempre più sicuri e competitivi.
Abbiamo lavorato sull'efficienza operativa, per eliminare le attività prive di valore e aumentare la produttività, ottenendo buoni risultati soprattutto nella produzione dei rubinetti in lega leggera.
Abbiamo lavorato sulla qualità interna: gli interventi in smalteria, ad esempio, hanno permesso di dimezzare gli scarti.
Abbiamo lavorato per coniugare riduzione di costi e sostenibilità ambientale: gli investimenti per sostituire gli impianti di lavaggio a percloroetilene con innovativi impianti ad alcool modificato ne sono l'esempio più evidente.
Abbiamo lavorato sull'industrializzazione e avviato la produzione di serie di nuovi bruciatori.
Abbiamo lavorato sull'innovazione di prodotto, per sviluppare bruciatori ad alta efficienza, rubinetti e cerniere che anticipino i fabbisogni di domani dei nostri clienti. Abbiamo infine lavorato per coordinare un gruppo sempre più multinazionale, perché solo con il contributo di tante persone è possibile creare nuove Sabaf lontano dall'Italia.
In questo inizio del 2015, posso dire che è tornata una grande consapevolezza della nostra solidità: i momenti avversi ci hanno fortificato e siamo pronti ad affrontare le nuove sfide del mondo che cambia, sapendo che il lavoro fatto sta dando i suoi frutti e ne darà anche in futuro.
Nel percorso di internazionalizzazione intrapreso, si aggiungerà a breve anche il tassello cinese. Dopo Brasile e Turchia, apriamo dunque la terza sede produttiva estera. Per ora, è un piccolo investimento, ma era necessario per incrementare la nostra visibilità in quel mercato. Produrremo un bruciatore pensato per la Cina, e abbiamo scelto di percorrere questa nuova strada da soli, senza la partecipazione di soci locali. Forse il piano di crescita sarà più lento, ma non correremo il rischio di dover fare i conti con errate interpretazioni della nostra filosofia industriale, da parte di partner troppo distanti dalla nostra cultura e dalla nostra mentalità. Siamo ora particolarmente interessati al mercato americano, un mercato in cui siamo cresciuti molto nel 2014, e che ha ancora grandi spazi di crescita. Siamo confortati dai numeri registrati in India, Paese a cui guardare con attenzione per le veloci dinamiche di crescita demografica ed economica, così come guardiamo con interesse alla possibilità di riduzione delle sanzioni verso l'Iran, da sempre per Sabaf un importante mercato di sbocco.
Lascio a Voi il giudizio sui numeri raggiunti, ma sono certo che essi non rispecchino ancora appieno il valore di Sabaf, che è formato da tanti valori intangibili, ma soprattutto è fatto dalla qualità delle tante persone che vi lavorano. A questo proposito, voglio ringraziare il consiglio di amministrazione che mi ha aiutato e supportato in questi tre anni di lavoro, così come ringrazio di cuore le persone con cui lavoro tutti i giorni per avermi reso migliore.
Senza scadere nella retorica, ma con sincerità, lasciate che vi dica il mio sogno: vorrei che tutti in Sabaf fossero motivati e orgogliosi di fare parte di questo piccolo grande gruppo, additato ad esempio da molti per il suo modello industriale, così come vorrei che gli italiani riscoprissero l'orgoglio di far parte del nostro piccolo grande Paese, amato e invidiato per il suo stile e il suo gusto del bello.
La pubblicazione del Rapporto Annuale di Sabaf, giunto quest'anno alla decima edizione, conferma l'impegno del gruppo, intrapreso sin dal 2005, nella rendicontazione integrata delle proprie performance economiche, sociali ed ambientali.
A conferma della rilevanza della rendicontazione integrata come nuovo modello di corporate reporting emergente, sono proseguiti i lavori a livello internazionale sul tema. Nel dicembre 2013 è stato presentato, infatti, da parte dell'International Integrated Reporting Council (IIRC), il Framework Internazionale sul reporting di sostenibilità "The International
Sabaf, tra le prime società a livello internazionale a cogliere il trend della rendicontazione integrata, intende proseguire nel cammino intrapreso, ispirandosi a quanto indicato dal Framework internazionale, consapevole che un'informativa integrata, completa e trasparente è in grado di favorire sia le imprese stesse, attraverso una migliore comprensione dell'articolazione della strategia e una maggiore coesione interna, sia la comunità degli investitori, che può così comprendere in modo più chiaro il collegamento tra la strategia, la governance e le performance aziendali.
Dopo avere ricevuto nel 2013 l'Oscar di Bilancio nella categoria Medie e Piccole Imprese Quotate, anche nel 2014 l'impegno della Società sul fronte della rendicontazione integrata è stato riconosciuto dalla Giuria del prestigioso premio, che ha incluso Sabaf nel novero dei finalisti.
Le Sezioni 1 – Business Model ed approccio strategico, 2 – Dimensione internazionale e mercati di riferimento e 4 – Sostenibilità sociale e ambientale costituiscono il bilancio sociale al 31 dicembre 2014, predisposto in accordo alle G4 Sustainability Reporting Guidelines definite dal GRI (Global Reporting Initiative) nel 2013, e comprendono gli indicatori previsti per l'opzione di rendicontazione "Core". Il Gruppo, infatti, ha tempestivamente adeguato il proprio sistema di rilevazione per essere in grado, già dal presente Rapporto Annuale di presentare i propri risultati secondo le linee guide più recenti.
Il bilancio sociale fa inoltre riferimento ai principi AA1000 emanati da AccountAbility, per quanto attiene il processo di rendicontazione sociale e il dialogo con gli stakeholder.
In continuità rispetto agli anni precedenti, il processo di definizione dei contenuti e di determinazione della materialità si è basato sui principi previsti dal GRI (materialità, inclusività degli stakeholder, contesto di sostenibilità e completezza).
Il perimetro di rendicontazione del bilancio sociale è lo stesso del bilancio consolidato.
La Sezione 3 – Governance, Risk Management, Compliance e Remunerazione riporta le informazioni rilevanti in merito alla struttura di governo societario e al sistema di gestione dei rischi aziendali.
Le Sezioni 5 – Relazione sulla Gestione, 6 – Bilancio Consolidato e 7 – Bilancio d'esercizio di Sabaf S.p.A. costituiscono la Relazione Finanziaria Annuale al 31 dicembre 2014.
Da ultimo è riportata la Relazione sulla Remunerazione, predisposta ai sensi dell'articolo 123-ter del Testo Unico della Finanza.
Anche quest'anno tra gli "indicatori non finanziari" sono esposti i risultati conseguiti nella gestione e valorizzazione del capitale intangibile, il principale driver che consente di monitorare la capacità della strategia aziendale di creare valore in una prospettiva di medio-lungo termine.
Al fine di garantire l'attendibilità delle informazioni riportate nel Bilancio Sociale, sono state incluse grandezze direttamente misurabili, limitando il più possibile il ricorso a stime. I calcoli si basano sulle migliori informazioni disponibili o su indagini a campione. Le grandezze stimate sono chiaramente indicate come tali.
Il Rapporto Annuale è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 23 marzo 2015 e presentato all'assemblea degli azionisti del 5 maggio 2015.
Le Linee Guida GRI-G4 prevedono che i contenuti del Bilancio Sociale siano definiti sulla base di un'analisi di materialità (rilevanza). Sabaf ha avviato un processo di identificazione dei temi materiali (rilevanti) da rendicontare nel Rapporto Annuale 2014, ovvero quei temi:
Secondo questa prospettiva, la materialità tiene in considerazione non solo il punto di vista dell'organizzazione ma anche quello degli stakeholder.
Il processo, che ha coinvolto diverse funzioni con responsabilità di indirizzo e con responsabilità operative, ha previsto una prima individuazione dei temi di sostenibilità da tenere in considerazione ed una successiva valutazione e prioritizzazione degli aspetti individuati secondo il livello di rilevanza per Sabaf e per gli stakeholder, al fine di arrivare ad una validazione delle tematiche prioritizzate e all'individuazione delle modalità di rendicontazione dei risultati raggiunti. In tal senso, si evidenzia che la valutazione della materialità delle tematiche in riferimento a Sabaf e ai propri stakeholder, per il 2014, è stata effettuata solo sulla base della percezione dei referenti interni.
Tale analisi, svolta nel corso del 2014 ha tenuto conto dell'orientamento strategico, della mission e dei valori di Sabaf definiti nella Carta dei Valori, oltre che delle risultanze di un'analisi documentale focalizzata principalmente su:
I temi risultati maggiormente rilevanti sono stati quindi consolidati e rappresentati graficamente su una matrice che riporta sull'asse verticale la rilevanza delle tematiche per gli stakeholder e su quello orizzontale l'importanza che la Società attribuisce a tali aspetti per il successo del business.
Di seguito gli esiti dell'analisi di materialità formalizzati in forma di matrice, con particolare evidenza dei temi valutati come "maggiormente rilevanti".
Si rileva che nella definizione dei temi materiali i seguenti aspetti sono considerati precondizioni per operare e sono pertanto valutati come molto rilevanti sia per Sabaf che per gli stakeholder:
a) creazione e distribuzione di valore sostenibile nel tempo;
b) sistema di governance trasparente ed efficace a supporto del business; c) attenzione costante al rispetto della legge nello svolgimento delle proprie attività.
| ID | TEMATICA MATERIALE | IMPORTANZA DELLA TEMATICA PER SABAF |
LINK AGLI ASPECTS DEL GRI-G4 |
IMPATTI INTERNI | IMPATTI ESTERNI |
|---|---|---|---|---|---|
| 1 | Formazione del personale | Attività di formazione con lo scopo di garantire la continua crescita professio nale dei dipendenti |
Training and education (G4-LA9) | Sabaf | |
| 2 | Relazioni industriali | Rapporto tra SABAF e le rappresentanze sindacali interne, basato sui principi di trasparenza e correttezza reciproca |
Freedom of Association and Collective Bargaining (G4-HR4) |
Sabaf | Organizzazioni sindacali |
| 3 | Politiche di remunerazione e incentivi |
- Definizione delle componenti fisse e variabili di retribuzione per i dipendenti - Sistema incentivante basato sul rag giungimento di obiettivi prefissati al fine di perseguire gli obiettivi aziendali |
- Market Presence (G4-EC5) - Training and education (G4- LA11) - Equal Remuneration for Woman and Man (G4-LA13) |
Sabaf | Organizzazioni sindacali |
| 4 | Emissioni in atmosfera, rifiuti e gestione degli impatti ambientali |
Definizione delle attività di monitoraggio e riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera e dei rifiuti ge nerati dai processi produttivi di SABAF |
- Materials (G4-EN1, G4-EN2) - Energy (G4-EN3, G4-EN5) - Water (G4-EN8, G4-EN9, G4-EN10) - Emissions (G4-EN15, G4-EN16, G4-EN20, G4-EN21) - Effluents and Waste (G4-EN22, G4-23, G4-EN24) - Overall (G4-EN31) |
Sabaf | Ambiente, Collettività |
| 5 | Ricerca e innovazione di pro dotto e di processo anche con riferimento alla sicurezza e alle performance ambientali |
Individuazione di nuove soluzioni tecnologiche e produttive (anche con particolare attenzione alla sicurezza e alle performance ambientali) che permettano alla società di rafforzare la leadership nel settore industriale di appartenenza |
Product and Services (G4-EN27) Customer Health and Safety (G4-PR1) |
Sabaf | Clienti, Collettività, Ambiente |
| 6 | Partnership con gruppi multi nazionali |
Apertura di SABAF a collaborazioni strategiche con i principali player del settore |
-(*) | Sabaf | Clienti |
| 7 | Affermazione sui mercati inter nazionali e personalizzazione dei prodotti per i mercati emergenti |
Replicare il modello di business di SABAF nei Paesi Emergenti, adattandolo alle culture locali |
-(*) | Sabaf | Clienti, Collettività |
| 8 | Immagine distintiva del Gruppo e reputazione del brand |
Operare mantenendo l'immagine distin tiva che il brand SABAF ha acquisito sul mercato, sinonimo di affidabilità, qualità ed innovazione |
-(*) | Sabaf | Clienti, Finanziatori |
| 9 | Customer satisfaction e supporto ai clienti |
Capacità di rispondere efficacemente alle aspettative dei clienti, in tutte le fasi della relazione (dalla progettazione all'assistenza post-vendita) |
Product and Service Labeling (G4-PR5) |
Sabaf | Clienti |
| 10 | Eco-efficienza e gestione della qualità dei prodotti e dei processi |
Ricerca di prestazioni e soluzioni di prodotto o processo migliori sotto il profilo dell'impatto ambientale. Progettazione di nuovi prodotti eco efficienti |
Si rimanda alle tematiche 4 e 5 | Sabaf | Clienti, Ambiente, Collettività |
| ID | TEMATICA MATERIALE | IMPORTANZA DELLA TEMATICA PER SABAF |
LINK AGLI ASPECTS DEL GRI-G4 |
IMPATTI INTERNI | IMPATTI ESTERNI |
|---|---|---|---|---|---|
| 11 | Gestione dei rapporti con i fornitori, supplier assessment e condizioni negoziali |
Impegno di SABAF nella definizione di un rapporto con la catena di fornitura basato sui principi di correttezza nego ziale, integrità ed equità contrattuale. Condivisione dei valori aziendali con i fornitori. Definizione da parte di SABAF di criteri minimi per la creazione di un rapporto duraturo coi fornitori, basato sui principi della responsabilità sociale |
- Supplier Assessment for Labor Practices (G4-LA14) - Assessment (G4-HR9) - Supplier Human Rights Asses sment (G4-HR10) |
Sabaf | Fornitori, Ambiente, Collettività |
| 12 | Salute e sicurezza del personale e degli appaltatori |
Gestione, in compliance con la norma tiva in materia di salute e sicurezza sul lavoro, degli aspetti legati alla salute e sicurezza dei lavoratori: formazione, prevenzione, monitoraggio, obiettivi di miglioramento. |
Occupational Health and Safety (G4-LA6, G4-LA7, G4-LA8) |
Sabaf | Fornitori |
| 13 | Politiche di assunzione del personale anche con riferimento alle competenze tecniche |
Politica di assunzione del personale che intende garantire uguali opportunità per tutti i candidati evitando qualsiasi tipo di discriminazione. Valutazione dei candidati basata sulle competenze, la formazione, le precedenti esperienze lavorative e il potenziale. |
Employment (G4-LA1) | Sabaf | Collettività |
| 14 | Occupazione | Attenzione a mantenere rapporti stabili, per la consapevolezza della rilevanza del capitale umano per l'attuazione delle strategie aziendali. |
Employment (G4-LA2, G4-LA3) | Sabaf | |
| 15 | Comunicazione interna | Attività e progetti volti a sviluppare un dialogo continuo tra l'azienda e i propri collaboratori. |
-(*) | Sabaf | |
| 16 | Diversità e pari opportunità | Impegno volto a garantire pari opportunità al personale femminile o svantaggiato. |
Diversity and equal opportunity (G4-LA12) |
Sabaf | |
| 17 | Tutela dei Diritti Umani e dei diritti dei lavoratori |
Tutela dei diritti umani previsti dalla "Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo" e dei principi dettati dalle convenzioni dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro. La gestione socialmente responsabile dei processi lavorativi e delle condizioni di lavoro nella catena di fornitura secondo i requisiti della norma SA8000. |
- Non- discrimination (G4-HR3) - Child Labor (G4-HR5) - Forced or Compulsory Labor (G4-HR6) - Assessment (G4-HR9) - Supplier Human Rights Asses sment (G4-HR10) |
Sabaf | Fornitori |
| 18 | Valutazione delle performance e sviluppo delle carriere |
- Sviluppo interno delle competenze previlegiato rispetto all'acquisizione all'esterno delle professionalità - Crescita basata sulla meritocrazia. |
- Training and education (G4- LA11) |
Sabaf |
(*) Riguardo alla tematica in oggetto (non direttamente collegata ad un Aspect previsto dalle Linee guida GRI-G4), Sabaf riporta nel documento l'approccio di gestione adottato e i relativi indicatori.
Sabaf ha aderito al codice di condotta di CECED Italia, associazione che rappresenta oltre 100 imprese del settore dell'industria degli apparecchi elettrodomestici.
Il Codice di Condotta CECED, afferma l'impegno dell'industria europea dell'elettrodomestico nel sostenere comportamenti etici ed equi. Il Codice intende promuovere standard corretti e sostenibili nelle condizioni di lavoro e nella tutela ambientale per sostenere una competizione leale sui mercati globali.
I produttori aderenti si impegnano volontariamente ad implementare condizioni di lavoro dignitose, che prevedano il rispetto di standard comuni relativi all'età minima, agli orari di lavoro, alle condizioni igieniche e di sicurezza, al rispetto della libertà di associazione e contrattazione collettiva, così come il rispetto delle norme ambientali. Le aziende firmatarie si impegnano inoltre a sensibilizzare i propri fornitori rispetto ai principi del Codice di Condotta e li incoraggiano a perseguirli. Richiedono inoltre che, attraverso questi ultimi, gli stessi principi vengano proposti all'intera catena di fornitura.
Il Rapporto Annuale di Sabaf rappresenta in tal senso anche lo strumento attraverso il quale il Gruppo relaziona anno per anno sull'attuazione pratica dei principi del Codice e sui progressi ottenuti, come specificamente richiesto alle aziende aderenti.
Sabaf nell'aprile del 2004 ha formalmente aderito al Global Compact, l'iniziativa delle Nazioni Unite per le aziende che si impegnano a sostenere e promuovere i dieci principi universalmente accettati relativi ai diritti umani, ai diritti del lavoro, alla tutela dell'ambiente e alla lotta alla corruzione. Con la pubblicazione del Rapporto Annuale 2013, rinnoviamo il nostro impegno per fare del Global Compact e dei suoi principi parte integrante della nostra strategia, della nostra cultura e delle nostre operazioni quotidiane e ci impegniamo inoltre a dichiarare esplicitamente questo nostro impegno a tutti i dipendenti, ai partner, ai clienti e più in generale all'opinione pubblica.
Nel Rapporto Annuale sono illustrate dettagliatamente le azioni intraprese dal Gruppo Sabaf a supporto dei dieci principi; i riferimenti sono contenuti nell'indice degli indicatori GRI, secondo la linea-guida "Making the connection. The GRI Guidelines and the UNGC Communication on Progress".
Alberto Bartoli
ALLE IMPRESE È RICHIESTO DI PROMUOVERE E RISPETTARE I DIRITTI UMANI UNIVERSALMENTE RICONOSCIUTI NELL'AMBITO DELLE RISPETTIVE SFERE DI INFLUENZA E
DI ASSICURARSI DI NON ESSERE, SEPPURE INDIRETTAMENTE, COMPLICI NEGLI ABUSI DEI DIRITTI UMANI.
ALLE IMPRESE È RICHIESTO DI SOSTENERE LA LIBERTÀ DI ASSOCIAZIONE DEI LAVORATORI E RICONOSCERE IL DIRITTO ALLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA.
L'ELIMINAZIONE DI TUTTE LE FORME DI LAVORO FORZATO E OBBLIGATORIO.
L'EFFETTIVA ELIMINAZIONE DEL LAVORO MINORILE.
L'ELIMINAZIONE DI OGNI FORMA DI DISCRIMINAZIONE IN MATERIA DI IMPIEGO E PROFESSIONE.
ALLE IMPRESE È RICHIESTO DI SOSTENERE UN APPROCCIO PREVENTIVO NEI CONFRONTI DELLE SFIDE AMBIENTALI E
DI INTRAPRENDERE INIZIATIVE CHE PROMUOVANO UNA MAGGIORE RESPONSABILITÀ AMBIENTALE; E
DI INCORAGGIARE LO SVILUPPO E LA DIFFUSIONE DI TECNOLOGIE CHE RISPETTINO L'AMBIENTE.
LE IMPRESE SI IMPEGNANO A CONTRASTARE LA CORRUZIONE IN OGNI SUA FORMA, INCLUSE L'ESTORSIONE E LE TANGENTI.
Legenda
$2014$
| Capitale economico | |||
|---|---|---|---|
| RICAVI DELLE VENDITE | 136.337 | 130.967 | 130.733 |
| MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) |
25.952 | 24.572 | 21.813 |
| RISULTATO OPERATIVO (EBIT) | 13.175 | 11.132 | 7.920 |
| UTILE ANTE IMPOSTE | 12.157 | 9.811 | 6.219 |
| UTILE NETTO | 8.338 | 8.104 | 4.196 |
| CAPITALE CIRCOLANTE | 45.844 | 41.241 | 41.086 |
| CAPITALE INVESTITO | 137.671 | 134.681 | 139.422 |
| PATRIMONIO NETTO | 110.738 | 117.955 | 115.626 |
| INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO |
26.933 | 16.726 | 23.796 |
| REDDITIVITÀ DEL CAPITALE INVESTITO (EBIT/CAPITALE INVESTITO) |
9,60% | 8,30% | 5,70% |
| DIVIDENDI PAGATI | 16.146 | 3.911 | 6.901 |
UTILE NETTO
4.196
CAPITALE IMMOBILIZZATO
0,66 1.07
INVESTIMENTI TOTALI NETTI
BUDGET IT (investimenti + spese correnti)/fatturato
INVESTIMENTI MATERIALI/FATTURATO
$7.2$
$7,2$
$10,1$
$\mathbb{R}^2$
QUANTITÀ VENDUTE RUBINETTI IN LEGA LEGGERA SU TOTALE RUBINETTI E TERMOSTATI
QUANTITÀ VENDUTE BRUCIATORI AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA SU TOTALE BRUCIATORI
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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|---|---|---|---|
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Si riporta di seguito l'analisi della determinazione e della ripartizione del valore economico tra gli stakeholder, elaborata in conformità alle indicazioni del GRI. Il prospetto è stato predisposto distinguendo tre livelli di valore economico. Quello generato, quello distribuito e quello trattenuto dal Gruppo.
Il valore economico rappresenta la ricchezza complessiva creata da Sabaf, che viene successivamente ripartita tra i diversi stakeholder: fornitori (costi operativi), collaboratori, finanziatori, azionisti, pubblica amministrazione e collettività (liberalità esterne).
| IN MIGLIAIA DI EURO | 2014 | 2013 | VARIAZIONE |
|---|---|---|---|
| Valore economico generato dal gruppo | 140.022 | 133.397 | 6.625 |
| Ricavi | 136.337 | 130.967 | 5.370 |
| Altri proventi | 3.722 | 3.885 | (163) |
| Proventi finanziari | 61 | 138 | (77) |
| Rettifiche di valore | 989 | 915 | 74 |
| Svalutazione crediti | (115) | (1.240) | 1.125 |
| Differenze di cambio | 119 | (186) | 305 |
| Proventi/oneri dalla vendita di attività materiali ed immateriali | 63 | 71 | (8) |
| Rettifiche di valore di attività materiali ed immateriali | (548) | (655) | 107 |
| Utili/perdite da partecipazioni | (606) | (498) | (108) |
| Valore economico distribuito dal Gruppo | 123.907 | 116.992 | 6.915 |
|---|---|---|---|
| Remunerazione dei fornitori | 82.663 | 78.504 | 4.159 |
| di cui per spese ambientali | 547 | 670 | (123) |
| Remunerazione dei collaboratori | 32.180 | 31.339 | 841 |
| Remunerazione dei finanziatori | 592 | 775 | (183) |
| Remunerazione degli azionisti 1 | 4.613 | 4.613 | 0 |
| Remunerazione della pubblica amministrazione 2 | 3.819 | 1.707 | 2.112 |
| Liberalità esterne | 40 | 54 | (14) |
| Valore economico trattenuto dal Gruppo | 16.115 | 16.405 | (290) |
|---|---|---|---|
| Ammortamenti | 12.292 | 12.856 | (564) |
| Accantonamenti | 124 | 91 | 33 |
| Utilizzo fondi | (26) | (33) | 7 |
| Riserve | 3.725 | 3.491 | 234 |
2 Include le imposte differite.
Innovazione, valorizzazione delle risorse interne e apprendimento continuo
Qualità, sicurezza interna ed esterna, eco-compatibilità
Internazionalizzazione
Sostenibilità
Capacità di coniugare
elevata automazione e
flessibilità, produzioni customizzazione di grandi serie e 63 Flusso continuo
di investimenti teso
a rafforzare competitivi i vantaggi Þ
Forte verticalizzazione
clella produzione,
in cul le fasi ad alto
valore sono realizzate
valore sono realizzate con tecnologie esclusive
aui process produttivi
Integrazione della
ricerca e sviluppo
sui prodotti e
MANUAL CONSUMING MANUFING STONE manufacturing and manufacturing a series of the STOC STORY of the STORY and the STORY of the STORY of the STORY of the STORY of the STORY of the STORY of the STORY of the STORY of the STOR
Eco-efficienza Sicurezza internazionali Affermazione sui mercati di componenti e partnership internazionali della gamma Allargamento Valorizzazione Immateriali e delle attività intellettuale del capitale
Innovazione
MEDITE CONTRASS STRATEGICO COMMUNICATEMENT CONTRASSED AND SERVICE CONTRASSED AND SERVER SERVER SERVER SERVER SERVER SERVER SERVER SERVER SERVER SERVER SERVER SERVER SERVER SERVER SERVER SERVER SERVER SERVER SERVER SERVER
NOISIA NOISSIM
Approccio strategico e creazione di valore
bilità socio-ambientale rappresentano le caratteristiche distintive de consolidare prioritariamente attraverso la crescita organica ritiene che esista un modello industriale e culturale di successo da modello Sabaf. L'innovazione, la sicurezza, la valorizzazione delle persone e la sosteni-
Coerentemente con i valori condivisi e la propria missione, la Società
Sabaf assume come valore originario e quindi come criterio fondamentale di ogni scelta la Persona, da cui deriva una visione imprenditoriale incentrata che assicuri dignità e libertà alla Persona all'interno di regole di comportamento condivise.
La centralità della Persona rappresenta un valore universale, ossia una ipernorma applicabile senza differenze di tempo e di spazio. Nel rispetto di tale valore universale il Gruppo Sabaf opera promuovendo le diversità culturali attraverso il criterio dell'equità spaziale e temporale. Un tale impegno morale implica una rinuncia a priori a tutte le scelte che non rispettano l'integrità fisica, culturale e morale della Persona, anche se tali decisioni possono risultare efficienti, economicamente convenienti e legalmente accettabili.
Rispettare il valore della Persona significa, innanzi tutto, ricondurre a priorità gerarchica la dimensione della categoria dell'Essere in rapporto con il Fare e l'Avere, e quindi tutelare e valorizzare le manifestazioni "essenziali" che permettono di esprimere la pienezza della Persona.
La Carta Valori di Sabaf è lo strumento attraverso il quale il Consiglio di Amministrazione di Sabaf esplicita i valori, i principi di comportamento e le modalità di gestione dei rapporti tra Sabaf e i suoi stakeholder. Tutte le società del Gruppo sono tenute formalmente a recepirla.
La Carta Valori rappresenta anche un documento di riferimento nell'ambito del Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001 e, come tale, espone una serie di regole generali di condotta alle quali i collaboratori del Gruppo sono tenuti ad attenersi.
L'innovazione rappresenta per Sabaf uno degli elementi essenziali del modello industriale di Sabaf ed una tra le principali "leve strategiche".
Grazie all'innovazione continua il Gruppo è riuscito a raggiungere risultati d'eccellenza, individuando soluzioni tecnologiche e produttive tra le più avanzate ed efficaci attualmente disponibili e instaurando un circolo virtuoso di miglioramento continuo dei processi e dei prodotti, fino ad acquisire una competenza tecnologica con caratteristiche difficilmente replicabili dai concorrenti. Il know-how acquisito negli anni nello sviluppo e realizzazione interna di macchinari, utensili e stampi, che si integra sinergicamente con il know-how nello sviluppo e nella produzione dei nostri prodotti, rappresenta il fattore critico di successo del Gruppo.
Gli investimenti in innovazione hanno permesso alla società di divenire leader a livello mondiale in un settore di nicchia ad altissima specializzazione e di raggiungere nel tempo elevati livelli di sviluppo tecnologico, specializzazione e flessibilità produttiva. I siti produttivi in Italia e all'estero sono progettati per garantire prodotti secondo i più elevati livelli di tecnologia oggi disponibili e rappresentano un modello all'avanguardia sia per il rispetto dell'ambiente sia per la sicurezza dei lavoratori.
La strategia di innovazione di prodotto di Sabaf si basa in modo prioritario sulla ricerca di prestazioni superiori sotto il profilo dell'impatto ambientale. L'attenzione ai temi ambientali si concretizza sia in processi produttivi innovativi che determinano un minore impatto energetico nella fabbricazione dei prodotti, sia, soprattutto, nella progettazione di prodotti eco-efficienti durante il loro uso quotidiano. Gli sforzi di innovazione sono orientati verso lo sviluppo di bruciatori che riducano i consumi di combustibile (metano o altri gas) e le emissioni (in particolare anidride carbonica e monossido di carbonio) in utenza.
La sicurezza è stata da sempre uno degli elementi imprescindibili del progetto imprenditoriale di Sabaf.
Sicurezza per Sabaf non è una mera adesione agli standard esistenti, ma è una filosofia gestionale orientata al miglioramento continuo delle proprie prestazioni, al fine di garantire all'utente finale un prodotto sempre più sicuro. Il Gruppo, oltre ad investire nella ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, ha scelto di rendersi parte attiva nel diffondere la cultura della sicurezza, sia favorendo la vendita dei prodotti con dispositivi di sicurezza termoelettrica, sia attraverso una politica di comunicazione finalizzata alla promozione dell'uso di prodotti con dispositivi di sicurezza termoelettrica. Da tempo Sabaf si è fatta promotrice in tutto il mondo - nelle diverse sedi istituzionali - dell'introduzione di norme che rendano obbligatoria l'adozione di prodotti con dispositivi di sicurezza termoelettrica. La sicurezza si è rilevata fattore critico di successo, anche perché la Società è riuscita ad anticipare la domanda di prodotti con dispositivi di sicurezza nel mercato europeo e a stimolare la diffusione di tali prodotti anche nei Paesi in via di sviluppo. Più recentemente, Sabaf si è inoltre fatta promotrice con l'ente normativo brasiliano del divieto di utilizzazione della zamak (lega di zinco e alluminio) per la produzione di rubinetti gas per la cottura, in considerazione dell'intrinseca pericolosità. Ad oggi, peraltro, in Brasile, in Messico e in altri Paesi sudamericani l'uso della zamak rimane consentito, limitando di fatto le opportunità di business nel segmento dei rubinetti per Sabaf, che non intende prendere in considerazione la produzione di rubinetti in zamak.
Sabaf persegue la propria crescita attraverso l'affermazione sui mercati internazionali, cercando di replicare il proprio modello industriale nei Paesi emergenti e adattandolo alla cultura locale.
Coerentemente con i valori di riferimento e la propria missione, il Gruppo sta cercando di portare know-how e tecnologie all'avanguardia in tali Paesi, operando nel pieno rispetto dei diritti della persona, dell'ambiente e osservando il codice di condotta delle Nazioni Unite per le imprese transnazionali. Tale scelta è guidata dalla consapevolezza che solo operando in modo socialmente responsabile è possibile assicurare alle esperienze industriali nei mercati emergenti uno sviluppo di lungo periodo.
L'ampliamento continuo della gamma ha lo scopo di fidelizzare sempre più la clientela attraverso il più ampio soddisfacimento dei bisogni. La possibilità di offrire una gamma completa di componenti rappresenta inoltre per Sabaf un ulteriore elemento distintivo rispetto ai concorrenti.
Tale ampliamento è perseguito principalmente tramite la ricerca interna, non sono però escluse possibili alleanze strategiche con altri protagonisti del settore o acquisizioni, anche in settori contigui.
Il Gruppo intende consolidare ulteriormente i rapporti di collaborazione con i clienti e rafforzare il proprio posizionamento come unico fornitore di una gamma completa di prodotti nel mercato dei componenti di cottura, anche grazie alla capacità di adattare i processi produttivi alle specifiche esigenze dei clienti.
La valorizzazione delle attività immateriali è essenziale per competere in modo efficace sul mercato internazionale.
Sabaf è attenta a monitorare e incrementare il valore delle proprie attività immateriali: l'alta competenza tecnica e professionale delle persone che vi lavorano, l'immagine sinonimo di qualità e affidabilità, la reputazione d'impresa attenta alle problematiche sociali e ambientali e alle esigenze dei propri interlocutori. La promozione dell'idea del lavoro e dei rapporti con gli stakeholder come "passione di un progetto fondato su valori comuni in cui tutti possono riconoscersi simmetricamente" rappresenta non solo un impegno morale, ma la vera garanzia di valorizzazione degli asset immateriali. In questa prospettiva la condivisone dei valori rappresenta l'anello di congiunzione tra la promozione di una cultura d'impresa orientata alla responsabilità sociale e la valorizzazione del proprio capitale intellettuale.
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La consapevolezza dei risvolti sociali e ambientali che accompagnano le attività svolte dal Gruppo, unitamente alla considerazione dell'importanza rivestita tanto da un approccio cooperativo con gli stakeholder quanto dalla buona reputazione del Gruppo stesso, ha spinto Sabaf ad adottare un approccio precauzionale nella gestione delle variabili economiche, sociali ed ambientali che deve quotidianamente gestire. A questo scopo il Gruppo ha sviluppato specifiche analisi sui principali rischi delle differenti dimensioni di operatività.
Informazioni di dettaglio sul sistema di controllo interno e sul sistema di risk management sono illustrate nella Sezione 3.
Sabaf è impegnata nel rafforzare costantemente il valore sociale delle proprie attività di business attraverso un'attenta gestione delle relazioni con gli stakeholder. La società intende instaurare un dialogo aperto e trasparente, favorendo momenti di confronto al fine di rilevarne le legittime aspettative, accrescere la fiducia nei confronti dell'Azienda, gestire i rischi e identificare nuove opportunità.
L'identificazione degli stakeholder è un punto di partenza essenziale per la definizione dei processi di reporting socio-ambientale. La "mappa degli stakeholder" fornisce una rappresentazione sintetica dei principali interlocutori di Sabaf, individuati in funzione delle peculiarità di business, degli aspetti caratteristici di mercato e dell'intensità delle relazioni con questi ultimi. Il Rapporto Annuale rappresenta lo strumento privilegiato di comunicazione per la presentazione delle performance di rilievo conseguite nell'anno in ambito economico, sociale ed ambientale.
Si riportano, di seguito, le iniziative di coinvolgimento rispetto a ciascuno stakeholder che vengono svolte periodicamente (generalmente con frequenza biennale o triennale). I temi rilevanti emersi da tali attività sono riportati nella sezione Sostenibilità Sociale ed Ambientale.
Il Gruppo Sabaf è uno dei principali produttori mondiali di componenti per apparecchi domestici per la cottura a gas, con una quota di mercato di circa il 50% in Europa e superiore al 10% a livello mondiale. Il mercato di riferimento è rappresentato dai produttori di elettrodomestici, ed in particolare di cucine, piani di cottura e forni. La maggior parte delle vendite è costituita dalla fornitura di primo equipaggiamento, mentre sono trascurabili le vendite di componenti destinati alla ricambistica.
Quota di mercato di circa 22 il 50% in Europa e superiore al 10% a livello mondiale.
Sono i componenti che regolano il flusso di gas verso i bruciatori coperti (del forno o del grill) o scoperti; i termostati si caratterizzano per la presenza di un dispositivo termoregolatore per il mantenimento costante della temperatura prescelta.
Sono i componenti che, mediante la miscelazione del gas con l'aria e la combustione dei gas impiegati, producono una o più corone di fiamma.
Sono i componenti che permettono il movimento ed il bilanciamento in fase di apertura e chiusura della porta del forno, della lavatrice o della lavastoviglie.
Il Gruppo inoltre produce e commercializza un'ampia gamma di accessori, che integrano l'offerta delle principali linee di prodotto.
$Mgl \in$
136.337 130.967 130.733 148.583 150.897
Anche in Europa Occidentale la produzione di elettrodomestici si è fortemente ridimensionata negli ultimi anni: alcuni produttori hanno cessato la loro attività, altri hanno delocalizzato (principalmente in Polonia e Turchia).
Rimangono in Europa Occidentale le produzioni di gamma alta, dove Sabaf ha l'obiettivo di incrementare sensibilmente la propria quota.
La Turchia è oggi lo stato europeo dove viene prodotto il maggior numero di elettrodomestici, in tale ambito l'apertura di un insediamento produttivo in Turchia e lo sviluppo di nuove relazioni commerciali rappresentano elementi chiave a supporto della strategia di crescita. Il mercato domestico turco è
prospetticamente di sempre maggiore rilevanza: l'età media della popolazione, il numero di nuove famiglie, l'aumento dei redditi sono indicatori convergenti nell'indicare una domanda di beni durevoli in crescita. La strategia del Gruppo prevede un ulteriore sviluppo delle attività in Turchia nei prossimi anni.
Legenda
DATI DI PERFORMANCE
In Cina, il 1º aprile 2015 entreranno definitivamente in vigore i nuovi standard relativi ai piani cottura a gas. I nuovi standard prevedono tre diverse classi di efficienza e solo il 10%-15% dei piani cottura attualmente presenti sul mercato è in grado di raggiungere il livello più alto di efficienza energetica. Sabaf ha sviluppato un bruciatore speciale per il mercato cinese, che garantisce ai piani d'incasso la classe superiore. L'avvio della produzione di questo bruciatore in Cina è atteso per l'inizio del 2015. Anche per il mercato
indiano Sabaf ha sviluppato un bruciatore dedicato, le cui forniture sono state avviate con successo nel 2014.
Le potenzialità sono enormi, anche se i tempi attesi sono lunghi, in considerazione dell'arretratezza del mercato. In Medio Oriente, Sabaf vanta una presenza consolidata e una grande reputazione.
L'accesso a questi mercati resta condizionato dalla situazione politica nei principali mercati dell'area.
Facendo leva sulla forte reputazione del brand, sulla vicinanza geografica e su di una presenza di lungo corso, Sabaf sta incrementando la propria presenza in quest'area. I piani di crescita urbanistica dell'area nord africana rap-
presentano un volano per possibili occasioni di mercato, nonostante le difficoltà connesse all'attuale situazione politica in alcuni dei principali Paesi.
L'ampia gamma di prodotti innovativi ed efficienti. unitamente alle relazione con i principali produttori ed alla buona reputazione tecnica, consente di cogliere nuove opportunità.
La guota di mercato di Sabaf sta crescendo in modo costante nel segmento premium.
Da anni nel settore è evidente una tendenza all'esternalizzazione della progettazione e della produzione di componenti verso fornitori altamente specializzati che, come Sabaf, sono attivi nei principali mercati mondiali ed in grado di fornire una gamma di prodotti che risponde alle esigenze specifiche dei diversi mercati.
Inoltre, si accentua la tendenza all'internazionalizzazione della produzione, sempre più delocalizzata verso paesi a basso costo della manodopera e in cui i livelli di saturazione sono inferiori.
L'ingresso di nuovi player sullo scenario internazionale ha inoltre determinato una situazione di eccesso di offerta, che genera forti tensioni competitive e sta evolvendo in una maggiore concentrazione del settore. Peraltro, tale tendenza è meno evidente per gli apparecchi di cottura rispetto agli altri elettrodomestici: nel comparto cottura, infatti, design ed estetica da un lato e la minore intensità di investimenti dall'altro consentono il successo anche di piccoli produttori fortemente innovativi.
In Europa Occidentale, che rappresenta circa la metà del mercato di destinazione finale dei prodotti Sabaf, il livello di saturazione raggiunto dagli apparecchi di cottura (la quota di famiglie che possiedono l'elettrodomestico) è prossimo al 100%. Gli acquisti di nuovi apparecchi sono quindi rappresentati principalmente da acquisti di sostituzione. Il trasloco, l'acquisto o la ristrutturazione di una casa rappresentano spesso occasioni di acquisto di un nuovo apparecchio di cottura.
L'andamento del mercato è pertanto direttamente influenzato dall'andamento dell'economia in generale ed in particolare dai livelli di reddito disponibile per le famiglie, dalla fiducia dei consumatori e dall'andamento dell'attività immobiliare. In questo contesto, il settore degli elettrodomestici sta vivendo ormai da anni una situazione di stagnazione della domanda, più marcata nei Paesi periferici.
Negli altri mercati, invece, il livello di saturazione è spesso inferiore. I maggiori tassi di sviluppo dell'economia e l'andamento demografico più favorevole rispetto all'Europa Occidentale determinano grandi opportunità per gruppi che, come Sabaf, possono sia collaborare con le multinazionali produttrici di elettrodomestici sia affiancare produttori locali.
Il settore dei produttori di apparecchi di cottura a gas - mercato di riferimento di Sabaf - si caratterizza per la presenza di:
Il modello di corporate governance adottato da Sabaf si basa sulla scelta di separare rigorosamente gli interessi e le scelte dell'azionista di riferimento - la famiglia Saleri - dagli interessi e dalle scelte della Società e del Gruppo, assegnando pertanto la gestione societaria a manager distinti dall'azionista di riferimento.
L'allargamento dell'azionariato avvenuto con la quotazione in Borsa, l'ingresso nel segmento STAR con la volontaria adesione a regole di trasparenza e di informativa più stringenti, nonché la volontà di essere costantemente allineati alle raccomandazioni e best practice di riferimento in tema di corporate governance rappresentano i successivi passi compiuti da Sabaf nella direzione di adeguare il proprio sistema di governo societario ad un modello che vede nell'interesse sociale e nella creazione di valore per la generalità degli azionisti e degli altri portatori di interessi il parametro di riferimento dell'operato degli amministratori.
A integrazione di questo percorso, il management di Sabaf ritiene che l'etica fondata sulla centralità dell'uomo ed il rispetto di valori condivisi, posti a presidio della creazione di valore, possano indirizzare le decisioni in maniera coerente con la cultura aziendale e contribuire significativamente a garantire la crescita sostenibile dell'impresa nel lungo periodo. A tal fine, Sabaf ha redatto e pubblicato la Carta Valori, predisposta secondo le principali normative, linee guida e documenti esistenti a livello nazionale e internazionale, in tema di diritti umani, di responsabilità sociale d'impresa e di corporate governance.
Il documento è inteso come lo strumento di governance con il quale il Consiglio di Amministrazione esplicita i valori, i principi di comportamento e gli impegni della Società nei confronti di tutti gli stakeholder - soci, collaboratori, clienti, fornitori, finanziatori, pubblica amministrazione, collettività e ambiente.
La Carta Valori è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 11 febbraio 2014 ed è disponibile sul sito internet www.sabaf.it alla sezione "Sostenibilità".
La presente sezione del fascicolo ha l'obiettivo di evidenziare le scelte eseguite da Sabaf e le peculiarità del suo sistema di governance, rivisto alla luce delle novità introdotte dal Codice di Autodisciplina. Ove possibile, è inoltre fornito un confronto con le altre società quotate, utilizzando le informazioni raccolte da Assonime nel suo documento Note e Studi "La Corporate Governance in Italia", pubblicato a dicembre 2014 ed avente ad oggetto le relazioni di Corporate Governance relative all'esercizio sociale 2013, disponibili alla data del 15 luglio 2014, di 230 società italiane quotate che hanno scelto formalmente di aderire al Codice di Autodisciplina (corrispondenti alla sostanziale copertura della totalità del listino al 31 dicembre 2013). Il benchmark utilizzato di seguito tiene conto, laddove disponibile, di un panel di sole società "non finanziarie".
Le informazioni che seguono rappresentano una sintesi ma non sostituiscono la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari", predisposta dall'Emittente ex art. 123-ter del TUF sull'esercizio 2014 e disponibile sul sito internet www.sabaf.it alla sezione Investor Relations/Corporate Governance.
Il Gruppo opera attraverso società produttive e commerciali in Italia ed all'estero, tutte controllate al 100% dalla Capogruppo. In particolare:
a) L'attività produttiva è svolta da:
Sabaf ha adottato un modello di amministrazione e controllo tradizionale, caratterizzato dalla presenza di:
Tale modello è integrato, conformemente alle previsioni del Codice di Autodisciplina a cui la Società aderisce, da:
Infine, il modello di amministrazione e controllo del Gruppo si completa con la presenza dell'Organismo di Vigilanza, istituito a seguito dell'adozione del Modello di organizzazione e gestione ai sensi del d.lgs. n. 231/2001, adottato da Sabaf dal 2006.
Il Consiglio di Amministrazione attualmente in carica è composto da 13 membri, a maggioranza non esecutivi ed indipendenti (8 membri), di cui uno espressione della lista di minoranza (coerentemente con il 72% del campione analizzato da Assonime nel 2012).
Circa il 40% dei membri del Consiglio in carica ha un'età compresa tra i 50 e 60 anni; l'età media è in linea con la media del campione Assonime (57 vs 58 anni). Negli ultimi tre anni, il Consiglio si è riunito un numero di volte inferiore alla media degli incontri del campione Assonime (7 riunioni nel 2014) e con una partecipazione sempre superiore al 90% da parte dei membri, in linea con le altre
società quotate non finanziarie della ricerca (93% nel 2014). Alle riunioni hanno partecipato il Collegio Sindacale ed il Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo della Società, oltre - a turno - i dirigenti di Sabaf, invitati a partecipare e a relazionare, su specifiche tematiche all'ordine del giorno.
Il Collegio Sindacale, nominato dall'Assemblea in data 8 maggio 2012 per il periodo 2012 - 2015 è composto da 3 membri con un'età media pari a 64 anni (superiore alla media Assonime, 57 anni) e 2 sindaci supplenti. Il Presidente del Collegio Sindacale è espressione della lista di minoranza.
Sul sito internet della Società sono disponibili i Curricula Vitae di ciascun sindaco.
Il Collegio Sindacale di Sabaf negli ultimi tre anni si è riunito un numero di volte inferiore alla media degli incontri del campione Assonime, che peraltro risente di casi societari, diversi da Sabaf, legati a situazioni di difficoltà e/o di ristrutturazione finanziaria che hanno richiesto un maggiore impegno da parte dei Sindaci (9,5 riunioni in media nel 2014).
La partecipazione agli incontri da parte dei membri è stata, in media, circa il 92% nel
periodo 2012-2014 (93% nel 2014), in linea con le altre società quotate della ricerca. In generale, l'impegno del Collegio Sindacale di Sabaf si realizza, oltre che nell'esecuzione delle verifiche e nella partecipazione alle riunioni periodiche previste ex lege, anche nel coinvolgimento di tutti i membri alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Controllo e Rischi, agli incontri collettivi semestrali con gli Organi di Controllo ed individuali con la società di revisione legale dei conti.
Il Comitato Controllo e Rischi attualmente in carica, costituito in seno al Consiglio, è composto da 4 amministratori indipendenti (media Assonime: 3 componenti). Al Comitato sono state altresì attribuite le funzioni di pertinenza del Comitato Parti Correlate.
Partecipazione media alle Riunioni del CCR/CCI
Il Comitato, nel corso del 2014, si è riunito in 5 occasioni (media Assonime: 6 riunioni), in una delle quali si è trattato di Operazioni con Parti Correlate di minore rilevanza. Negli ultimi tre anni, il numero di incontri risulta mediamente in linea con il campione Assonime.
La partecipazione dei membri del Comitato a tali riunioni è stata crescente nel triennio e pari al 100% nel 2014.
Il Comitato per la Remunerazione e le Nomine, istituito in seno al Consiglio, è composto da 3 membri non esecutivi ed indipendenti (media Assonime: 3 componenti), in possesso di conoscenza ed esperienza in materia contabile, finanziaria e di politiche retributive ritenute adeguate dal Consiglio.
Il Comitato negli ultimi tre anni si è riunito un numero di volte superiore alla media Assonime (in 4 occasioni nel 2013) e con una partecipazione piena da parte di ciascun membro, ad eccezione dell'esercizio 2014 in cui il Comitato si è riunito una sola per la definizione del piano di MBO 2014. Nel corso dell'esercizio, infatti, non si sono verificati eventi straordinari, né si è ravvisata l'esigenza di aggiornare la politica retributiva.
Partecipazione media alle Riunioni del CRN già Com. Remun.
Il Consiglio di Amministrazione, in data 8 maggio 2012, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale, ha affidato l'incarico per il periodo 2012-2015 della Funzione di Internal Audit ad una società esterna, Protiviti s.r.l., individuando in Emma Marcandalli, Managing Director della società, il Responsabile della funzione. Tale scelta risulta legata alle maggiori competenze ed efficienza che un soggetto esterno specializzato in tematiche di controllo interno può garantire, anche tenuto conto delle dimensioni del Gruppo Sabaf.
Il Responsabile della Funzione di Internal Audit è incaricato di verificare che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia funzionante e adeguato. Riporta gerarchicamente al Consiglio di Amministrazione, non è responsabile di alcuna area operativa e resta in carica per tutta la durata del Consiglio che lo ha nominato
L'Organismo di Vigilanza, nominato per il periodo 2012-2015, è composto interamente da membri esterni.
Nel corso del 2014, l'Organismo di Vigilanza di Sabaf si è riunito 7 volte, richiedendo la partecipazione agli incontri del management della Società, al fine della consultazione su specifiche tematiche.
Il modello di amministrazione e controllo di Sabaf opera attraverso una rete di flussi informativi, periodici e sistematici, tra i diversi organi aziendali. Ciascun organo, secondo tempistiche e modalità definite dallo Statuto, dal Modello di Governance e dagli altri documenti interni, riferisce all'organo funzionalmente superiore circa le attività effettuate nel periodo di riferimento e quelle pianificate per il periodo successivo, le eventuali osservazioni rilevate nonché le azioni suggerite.
| . . |
. |
|---|---|
| Flussi Informativi i | Riporti Organizzativi |
- -
Negli ultimi anni Sabaf si è progressivamente avvicinata ai concetti di risk assessment e risk management fino a sviluppare un processo strutturato di periodica identificazione, valutazione e gestione dei rischi, definito e formalizzato in una Linea Guida del Manuale di Corporate Governance societario.
La Linea Guida definisce i ruoli e le responsabilità dei processi di risk assessment e risk management, indicando i soggetti da coinvolgere, la frequenza del processo oltre alle scale di valutazione.
Ciascun rischio è soggetto ad una valutazione che si articola nelle seguenti variabili:
| SCALE DI VALUTAZIONE | 1 | 2 | 3 | 4 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Perdite economico-finanziarie | 1% Ebit c.ca | 1% - 2,5% Ebit c.ca | 2,5% - 10% Ebit c.ca | 10% Ebit c.ca | |
| IMPATTO | Danni alle persone | Limitati effetti sulla salute | Medie conseguenze per la salute |
Gravi rischi per la salute | Effetti non rimediabili |
| Danni di immagine | Effetti a livello locale | Effetti a livello regionale | Effetti a livello nazionale | Effetti a livello internazionale | |
| Frequenza di accadimento | Una volta ogni 3 anni o più | Una volta ogni 2 anni | Una volta ogni 1 anno | Più volte ogni anno | |
| PROBABILITÀ | Indicazioni qualitative | Improbabile / Remoto | Poco probabile | Probabile | Molto probabile |
| LIVELLO DI RISK MANAGEMENT | Ottimale | Adeguato (con limitati margini di miglioramento) |
Da Rafforzare | Inadeguato |
Nel corso degli ultimi mesi del 2014, la Funzione di Internal Audit ha condotto il periodico processo di risk assessment per l'identificazione e la valutazione dei rischi di Gruppo, prevedendo il coinvolgimento, secondo competenza di:
Lungo il processo di valutazione, che coinvolge anche la generalità degli organi di controllo, i rischi prendono forma e vengono allocati sulla mappa.
I risultati del risk assessment 2014 di Sabaf evidenziano, tra gli altri, i seguenti 9 principali rischi selezionati per rilevanza e coerenza di contenuti rispetto ai temi oggetto del presente documento:
Per maggiori informazioni sui rischi finanziari del Gruppo, ivi inclusi quelli qui non menzionati per considerazioni di rilevanza, si rimanda alla Nota Integrativa al Bilancio Consolidato.
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata da vari fattori, quali l'andamento del Prodotto Interno Lordo, il livello di fiducia dei consumatori e delle imprese, l'andamento dei tassi d'interesse, il costo delle materie prime, il tasso di disoccupazione, la facilità di ricorso al credito.
Il protrarsi della crisi europea ha inciso sulla progressiva trasformazione del settore degli elettrodomestici, che rappresenta il mercato di riferimento del Gruppo ed è caratterizzato da un andamento ciclico tendenzialmente correlato all'andamento del mercato immobiliare. Alla continua contrazione della domanda nei mercati maturi si sta
accompagnando una ulteriore concentrazione del mercato di sbocco e un inasprimento della concorrenza, fenomeni che impongono politiche aggressive nella definizione dei prezzi di vendita.
Per fronteggiare tale situazione, il Gruppo punta a mantenere invariata e, ove possibile, rafforzare la propria posizione di leadership attraverso:
Il Gruppo Sabaf sta proseguendo nella propria politica di espansione all'estero, affrontando un processo di crescente internazionalizzazione, con l'apertura di nuove società e stabilimenti produttivi nei Paesi ritenuti strategici per lo sviluppo futuro del business.
Tale processo necessita di presidi adeguati che includono, tra l'altro, il reperimento e la formazione di personale manageriale e la declinazione delle attività di direzione e di coordinamento da parte della capogruppo.
Al fine di supportare tale processo di espansione, il Gruppo Sabaf è impegnato nella definizione degli opportuni presidi che includono, tra l'altro, un'adeguata definizione e formalizzazione degli ambiti e delle responsabilità di azione del management, la corretta pianificazione delle attività per la realizzazione di nuovi progetti, nonché un'accurata analisi del contesto normativo dei Paesi coinvolti.
Il Gruppo Sabaf realizza una buona parte di fatturato nei mercati extraeuropei. Inoltre, i prodotti venduti in Europa possono essere esportati dai clienti in mercati internazionali, rendendo pertanto più significativa la percentuale di fatturato dipendente, anche se in via indiretta, dalle economie emergenti. Tra i principali mercati extraeuropei del Gruppo sono da annoverare il Medio Oriente, il Nord Africa e il Sud America. Eventuali situazioni di embargo o di maggiore instabilità politico/ economica, ovvero mutamenti nei sistemi normativi e/o giudiziari locali, ovvero l'imposizione di nuove tariffe o imposte, che dovessero verificarsi in futuro, potrebbero compromettere una quota del fatturato di Gruppo e la relativa marginalità.
Per fronteggiare tale rischio, il Gruppo ha adottato una politica di diversificazione degli investimenti a livello internazionale, definendo diverse priorità strategiche che considerano, oltre alle opportunità di business, anche i diversi profili di rischio associati. Inoltre il Gruppo monitora l'andamento economico e sociale dei Paesi target, anche attraverso una rete locale, al fine di adottare scelte strategiche e di investimento avendo consapevolezza dell'esposizione ai rischi connessi.
L'elevata concentrazione del fatturato su un numero limitato di clienti, di cui al precedente punto, genera una concentrazione dei relativi crediti commerciali, con conseguente aumento dell'impatto negativo sui risultati economico-finanziari in caso di insolvenza di uno di essi. In particolare, in considerazione delle difficoltà strutturali del settore degli elettrodomestici nei mercati maturi, è possibile che si manifestino situazioni di difficoltà finanziaria o di insolvenza da parte dei clienti.
Il rischio è costantemente monitorato tramite la valutazione preliminare dei clienti e la verifica del rispetto dei termini di pagamento concordati. A partire da novembre 2014, è stata stipulata una polizza di assicurazione crediti che copre circa il 67% del rischio di credito. Un'ulteriore quota è parzialmente garantita attraverso lettere di credito rilasciate da primari istituti bancari a favore dei clienti. La parte residua del rischio di credito è coperta mediante un fondo svalutazione crediti ritenuto congruo.
Nel corso del 2014 il business delle cerniere ha conseguito risultati in miglioramento rispetto all'esercizio precedente, sia sotto il profilo dell'andamento delle vendite che per quanto riguarda la redditività, che peraltro è rimasta leggermente negativa, in quanto i volumi di produzione sono stati ancora insufficienti a sostenere i costi fissi.
Sono state intraprese azioni volte a migliorare l'efficienza operativa e sono stati sviluppati prodotti speciali (cerniere ammortizzate, che favoriscono la chiusura soft della porta del forno), per i quali nel 2015 è atteso l'avvio della commercializzazione. Il business plan 2015-2019 della CGU Cerniere prospetta un significativo recupero delle vendite e della redditività, a cui dovranno contribuire in modo determinante i nuovi prodotti.
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I risultati del gruppo dipendono in gran parte dall'operato degli amministratori esecutivi e del management. La perdita di una risorsa chiave per il Gruppo senza un'adeguata sostituzione e la mancata capacità di attrarre nuove risorse potrebbero avere effetti negativi sul futuro del Gruppo medesimo e sulla qualità dei risultati economici e finanziari.
Il Gruppo ha avviato da anni politiche di rafforzamento delle strutture organizzative interne maggiormente critiche ed iniziative di fidelizzazione del personale, tra cui la sottoscrizione di patti di non concorrenza con le figure chiave.
Il Gruppo impiega nel processo produttivo metalli e leghe, principalmente ottone, leghe di alluminio e acciaio. I prezzi di vendita dei prodotti sono generalmente negoziati con frequenza semestrale o annuale; di conseguenza le Società del Gruppo potrebbero non riuscire a trasferire ai clienti immediatamente in corso d'anno eventuali variazioni dei prezzi delle materie prime, con conseguenti effetti sulla marginalità.
Il Gruppo si protegge dal rischio di variazione dei prezzi di ottone e alluminio con contratti d'acquisto verso i fornitori per consegna fino a dodici mesi o, alternativamente, mediante strumenti di copertura sul mercato fisico. Alla data della presente relazione il Gruppo Sabaf ha già fissato i prezzi di acquisto per circa il 50% del fabbisogno atteso per il 2015 di alluminio, acciaio e ottone. L'eventuale aumento dei prezzi delle materie prime non coperte potrebbe produrre effetti negativi sulla marginalità attesa.
Esiste il rischio che alcuni prodotti del Gruppo, ancorché protetti da tutela brevettuale, siano copiati dai concorrenti, soprattutto nei Paesi in cui la difesa della proprietà intellettuale è più difficile.
Peraltro, il modello di business di Sabaf basa la tutela dell'esclusività del prodotto principalmente sulla capacità di progettazione e realizzazione interna dei macchinari speciali utilizzati nei processi produttivi, che derivano da un know how unico e difficilmente replicabile dai concorrenti.
Sabaf ha in essere processi strutturati per la gestione delle innovazioni e la protezione della proprietà intellettuale.
Il Gruppo Sabaf opera prevalentemente in euro. Esistono tuttavia transazioni in altre valute, quali il dollaro USA e il real brasiliano.
Con riferimento al dollaro, poiché il 10% circa del fatturato consolidato è realizzato in tale valuta, l'eventuale suo progressivo deprezzamento, nei prossimi mesi, rispetto all'euro e al real potrebbe comportare una perdita di competitività nei mercati in cui tali vendite sono realizzate (soprattutto America Settentrionale e Meridionale).
La Direzione Amministrativa e Finanziaria monitora costantemente l'esposizione in valuta, l'andamento dei tassi di cambio e la gestione operativa delle attività connesse.
Al 31 dicembre 2014, il Gruppo aveva in essere un contratto per la vendita a termine di 1,2 milioni di dollari al cambio euro/dollaro di 1,36, con scadenza entro il 30 giugno 2015.
IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
L'attività di risk management eseguita da Sabaf tiene conto, ai fini del raggiungimento degli obiettivi aziendali, anche delle necessità di compliance.
Il sistemo di controllo interno posto a presidio trova fondamento nei seguenti elementi costitutivi:
In particolare, Sabaf predispone un Piano di Audit integrato e risk based, articolato in base agli specifici obiettivi di controllo (rischi operativi, rischi di compliance alla L. 262/2005 ed al d.lgs. 231/2001, sicurezza dei sistemi informativi aziendali, ecc.).
L'esecuzione degli interventi è assegnata, in outsourcing, ad una struttura unica, l'Internal Audit, a sua volta responsabile di riportare gli esiti delle attività svolte agli organi di controllo competenti.
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A seguito dell'adesione al Codice di Autodisciplina di Borsa ed al fine di internalizzare nei propri processi le pratiche di buon governo in tale documento sponsorizzate, Sabaf ha adottato un Manuale di Corporate Governance * che disciplina principi, regole e modalità operative.
Tale Manuale, adottato con delibera consiliare del 19 dicembre 2006, è stato aggiornato più volte nel corso degli anni, al fine di recepire le novità normative e regolamentari in materia di Corporate Governance, nonché di riflettere le ulteriori best practice nel tempo adottate dalla Società.
Il Manuale è corredato da alcune Linee Guida operative, anch'esse approvate dal Consiglio di Amministrazione e aggiornate da ultimo a settembre 2013, predisposte ai fini del corretto svolgimento delle attività di pertinenza degli organi amministrativi e di controllo di Sabaf.
* Il testo, nella sua ultima versione aggiornata alle previsioni del Codice di Autodisciplina di Borsa, approvata nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 25 settembre 2012, è disponibile sul sito internet www.sabaf.it alla sezione Corporate Governance.
Nel 2006 Sabaf S.p.A. ha adottato il Modello di organizzazione e gestione, come suggerito dal d.lgs. 231/2001, finalizzato a prevenire la commissione di specifiche fattispecie di reato da parte di dipendenti e/o collaboratori nell'interesse o a vantaggio della Società.
Negli anni successivi la Società, con la supervisione dell'Organismo di Vigilanza, ha tempestivamente risposto alle necessità di adeguare il Modello e la struttura di controllo alle evoluzioni normative di volta in volta intervenute.
Nel corso del 2014, Sabaf ha adottato l'ottava revisione del Modello 231. Tale aggiornamento ha previsto l'integrazione dei contenuti del Modello 231 con quelli del Sistema di Gestione Ambientale certificato ISO 14001, e la conseguente previsione di alcuni flussi informativi specifici.
La Società affida all'Organismo di Vigilanza il compito di valutare l'adeguatezza del Modello stesso, ossia della sua reale capacità di prevenire i reati, nonché di vigilare sul funzionamento e la corretta osservanza dei protocolli adottati.
Verifiche sistematiche sull'efficacia del Modello, sia tramite i controlli effettuati dall'Internal Audit, sia tramite i colloqui con il personale impiegato in attività sensibili.
Aggiornamento del Modello attraverso:
Informazione e formazione ai dipendenti in merito a specifici protocolli disciplinati dal Modello.
Aggiornamento della Carta Valori di Gruppo*, al fine di garantirne una maggiore coerenza agli attuali indirizzi strategici, al modello di governance in essere, nonché per valorizzare la crescente attenzione del Gruppo verso tematiche quali il rispetto dell'ambiente e la gestione di rapporti trasparenti e corretti con tutti gli stakeholder.
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Nel corso del 2014 non si sono resi necessari aggiornamenti al Modello di controllo contabile.
Sabaf considera il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sull'informativa finanziaria come parte integrante del proprio sistema di gestione dei rischi.
A tal proposito, dal 2008, Sabaf ha integrato le attività inerenti alla gestione del sistema di controllo interno sul financial reporting nel proprio processo di Audit e Compliance.
Il Gruppo ha definito un proprio Modello di Controllo Contabile, approvato per la prima volta dal Consiglio di Amministrazione in data 12 febbraio 2008, successivamente rivisto ed aggiornato.
* Il testo, nella sua ultima versione aggiornata, approvata nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 11 febbraio 2014, è disponibile sul sito internet www.sabaf.it alla sezione "Sostenibilità".
In coerenza con la normativa in tema di remunerazioni, il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 22 dicembre 2011 ed aggiornato in data 20 marzo 2013, la "Politica Generale della Remunerazione".
Tale Politica, applicata dalla data di approvazione da parte del Consiglio, ha trovato piena attuazione a partire dal 2012, a seguito della nomina dei nuovi organi sociali.
La Politica definisce i criteri e le linee guida per la definizione della remunerazione di: (i) membri del Consiglio di Amministrazione, (ii) membri del Collegio Sindacale, (iii) dirigenti con responsabilità strategiche.
Per maggiori dettagli sulla Politica di cui sopra, si rinvia al testo completo della medesima disponibile sul sito internet della Società.
Si rimanda inoltre alla "Relazione sulla Remunerazione" per il dettaglio delle specifiche informazioni inerenti le remunerazioni maturate e liquidate nell'esercizio 2014.
L'Assemblea degli Azionisti, su proposta del Consiglio di Amministrazione e sentito il Comitato per la Remunerazione e le Nomine determina un importo complessivo massimo, comprensivo di un ammontare fisso e di gettoni di presenza, a beneficio di:
• tutti i membri del Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione
Su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine, il Consiglio di Amministrazione approva l'incentivo monetario di lungo termine, a beneficio di:
La componente variabile annua è legata a un piano di MBO.
Tale piano prevede la definizione di un obiettivo comune (l'EBIT di Gruppo, considerato il principale indicatore della performance economica del Gruppo) e di obiettivi individuali, quantificabili e misurabili, sia di natura economicofinanziaria, sia tecnico produttivi.
| COMPONENTI DELLA REMUNERAZIONE |
CARICHE SOCIETARIE | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Amministratori Non Esecutivi |
Dirigenti con responsabilità Strategiche |
Membri di Comitati interni al CdA |
Sindaci | |||||||
| COMPENSO FISSO ANNUALE | > Compenso Fisso per carica di Amministratore > Compenso Fisso per Amministratori con incarichi particolari |
> Compenso Fisso per carica di Amministratore > Compenso Fisso per Amministratori con incarichi particolari |
> CCNL dei Dirigenti Industriali |
> Compenso Fisso per Amministratori con incarichi in Comitati interni al CdA |
> Emolumento Fisso | |||||
| COMPONENTI FISSE | CARICHE IN SOCIETÀ CONTROLLATE |
> Compensi fissi per carica ricoperta in società controllata |
N/A | > Compensi fissi per carica ricoperta in società controllate |
N/A | N/A | ||||
| GETTONE PRESENZA | > Gettone presenza Consiglio di Amministrazione |
> Gettone presenza Consiglio di Amministrazione |
N/A | > Gettone presenza Comitati interni al Consiglio |
N/A | |||||
| COMPONENTI VARIABILI | COMPENSO VARIABILE ANNUALE |
> Compenso Variabile annuo legata al MBO * |
N/A | > Compenso Variabile annuo legata al MBO |
N/A | N/A | ||||
| INCENTIVI A LUNGO TERMINE | > MBO triennale* | N/A | > MBO triennale | N/A | N/A | |||||
| ALTRI BENEFIT | BENEFICI NON MONETARI | > Polizza di Responsabilità Civile verso terzi |
> Polizza di Responsabilità Civile verso terzi |
> Polizza di Responsabilità Civile verso terzi > Polizza vita > Polizza a copertura delle |
N/A | > Polizza di Responsabilità Civile verso terzi |
spese mediche (FASI) > Polizza spese mediche integrativa
* Esclusi il Presidente e Vice-presidenti.
Il sistema di responsabilità sociale di Sabaf S.p.A. è conforme ai requisiti della Norma SA8000, per il quale la società ha ottenuto la certificazione nel 2005, rinnovata da ultimo a marzo 2015 per ulteriori cinque anni. La decisione di certificare il sistema è conseguente al convinto riconoscimento dell'importanza del proprio patrimonio umano e mira particolarmente a sensibilizzare il management, i fornitori, il personale dipendente e i collaboratori esterni al pieno rispetto dei principi di Responsabilità Sociale stabiliti nella Norma.
Attraverso l'attuazione della SA8000, Sabaf S.p.A. ha analizzato e monitorato i principali fattori di rischio etico-sociale legati ai temi del lavoro minorile, lavoro obbligato, salute e sicurezza, libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva, discriminazione, procedure disciplinari, orario di lavoro e retribuzioni.
Durante l'anno è stato mantenuto il dialogo tra Rappresentanti della Direzione e Rappresentanti dei Lavoratori relativamente alla concreta applicazione della Norma SA8000.
Il sistema di gestione della responsabilità sociale è stato verificato da IMQ / IQ NET in due occasioni nel corso del 2014. Durante gli audit sono state raccolte significative evidenze dell'impegno dell'azienda a sostenere il Sistema di Responsabilità Sociale, e non sono emerse non conformità.
Al 31 dicembre 2014 i dipendenti del Gruppo Sabaf sono 726, rispetto ai 730 di fine 2013 (-0,5%).
| 31/12/2014 | 31/12/2013 | 31/12/2012 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Sabaf S.p.A. (Ospitaletto, Brescia - Italia) | 370 | 186 | 556 | 372 | 191 | 563 | 385 | 195 | 580 |
| Faringosi Hinges (Bareggio, Milano - Italia) | 22 | 24 | 46 | 23 | 26 | 49 | 23 | 26 | 49 |
| Sabaf do Brasil (Jundiaì, San Paolo - Brasile) | 47 | 17 | 64 | 63 | 26 | 89 | 51 | 22 | 73 |
| Sabaf Beyaz Esya Parcalari San Tic ltd (Manisa - Turchia) | 32 | 28 | 60 | 18 | 11 | 29 | 16 | 7 | 23 |
| TOTALE | 471 | 255 | 726 | 476 | 254 | 730 | 475 | 250 | 725 |
Per quanto riguarda le tipologie contrattuali adottate, sono presenti 689 dipendenti a tempo indeterminato (94,9%) e 37 a tempo determinato (5,1%).
| 31/12/2014 | 31/12/2013 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| A tempo indeterminato |
449 | 240 | 689 | 464 | 248 | 712 | |
| Inserimento o apprendistato |
1 | 0 | 1 | 0 | 0 | 0 | |
| A tempo determinato |
21 | 15 | 36 | 12 | 6 | 18 | |
| TOTALE | 471 | 255 | 726 | 476 | 254 | 730 |
| 2014 | 2013 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| PERSONALE TEMPORANEO | |||||||
| Gennaio | 13 | 11 | 24 | 17 | 16 | 33 | |
| Febbraio | 20 | 12 | 32 | 25 | 19 | 44 | |
| Marzo | 26 | 19 | 45 | 25 | 23 | 48 | |
| Aprile | 34 | 26 | 60 | 25 | 24 | 49 | |
| Maggio | 35 | 31 | 66 | 37 | 32 | 69 | |
| Giugno | 50 | 34 | 84 | 30 | 35 | 65 | |
| Luglio | 50 | 41 | 91 | 36 | 43 | 79 | |
| Agosto | 53 | 39 | 92 | 34 | 41 | 75 | |
| Settembre | 51 | 31 | 82 | 33 | 36 | 69 | |
| Ottobre | 45 | 27 | 72 | 25 | 29 | 54 | |
| Novembre | 36 | 19 | 55 | 19 | 19 | 38 | |
| Dicembre | 36 | 30 | 66 | 15 | 7 | 22 | |
| MEDIA ANNUA | 37 | 27 | 64 | 27 | 27 | 54 |
Il Gruppo Sabaf ricorre al lavoro somministrato per le finalità consentite dalla normativa vigente. Anche nel corso del 2014 il numero dei collaboratori temporanei è stato caratterizzato da una forte variabilità, a seguito di improvvise variazioni da parte della domanda che hanno richiesto di adeguare tempestivamente i livelli di produzione o per necessità di sostituzione di personale assente.
Nel corso del 2014 è stato assunto nelle società del Gruppo Sabaf 1 ex lavoratore temporaneo (47 nel 2013, di cui 46 in Sabaf do Brasil).
Nel 2014 Sabaf ha ospitato 5 giovani in stage, studenti di scuola media secondaria (11 nel 2013).
Sabaf offre in questo modo per una settimana ad alcuni studenti delle scuole della provincia di Brescia ad indirizzo industriale un primo contatto diretto con il mondo del lavoro, vedendo applicate "sul campo" le conoscenze tecniche apprese in aula.
| 31/12/13 | Assunti | Usciti | Passaggi cat. |
31/12/14 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 8 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 8 |
| Impiegati e quadri |
104 | 4 | 1 | 1 | 1 | 3 | 110 |
| Operai | 451 | 0 | 0 | 5 | 5 | (3) | 438 |
| TOTALE | 563 | 4 | 1 | 6 | 6 | 0 | 556 |
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| 31/12/13 | Assunti | Usciti | Passaggi cat. |
31/12/14 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Impiegati e quadri |
10 | 0 | 3 | 0 | 5 | 0 | 8 |
| Operai | 79 | 18 | 6 | 34 | 13 | 0 | 56 |
| TOTALE | 89 | 18 | 9 | 34 | 18 | 0 | 64 |
| 31/12/13 | Assunti | Usciti | Passaggi cat. |
31/12/14 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 11 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 11 |
| Impiegati e quadri |
135 | 5 | 6 | 3 | 7 | 3 | 139 |
| Operai | 584 | 50 | 51 | 58 | 48 | (3) | 576 |
| TOTALE | 730 | 55 | 57 | 61 | 55 | 0 | 726 |
| Descrizione | 2014 | 2013 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| fino a 20 anni | 2 | 2 | 4 | 5 | 0 | 5 | |
| da 21 a 30 anni | 37 | 29 | 66 | 25 | 7 | 32 | |
| da 31 a 40 anni | 15 | 24 | 39 | 25 | 6 | 31 | |
| da 41 a 50 anni | 1 | 2 | 3 | 3 | 0 | 3 | |
| oltre 50 anni | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| TOTALE | 55 | 57 | 112 | 58 | 13 | 71 |
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| 31/12/13 | Assunti | Usciti | Passaggi cat. |
31/12/14 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 1 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 1 |
| Impiegati e quadri |
17 | 0 | 0 | 1 | 1 | 0 | 15 |
| Operai | 31 | 0 | 0 | 0 | 1 | 0 | 30 |
| TOTALE | 49 | 0 | 0 | 1 | 2 | 0 | 46 |
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| 31/12/13 | Assunti | Usciti | Passaggi cat. |
31/12/14 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Dirigenti | 2 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 2 |
| Impiegati e quadri |
4 | 1 | 2 | 1 | 0 | 0 | 6 |
| Operai | 23 | 32 | 45 | 19 | 29 | 0 | 52 |
| TOTALE | 29 | 33 | 47 | 20 | 29 | 0 | 60 |
| Descrizione | 2014 | 2013 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| fino a 20 anni | 5 | 2 | 7 | 1 | 0 | 1 | ||
| da 21 a 30 anni | 40 | 23 | 63 | 18 | 6 | 24 | ||
| da 31 a 40 anni | 12 | 24 | 36 | 24 | 3 | 27 | ||
| da 41 a 50 anni | 2 | 2 | 4 | 6 | 0 | 6 | ||
| oltre 50 anni | 2 | 4 | 6 | 5 | 3 | 8 | ||
| TOTALE | 61 | 55 | 116 | 54 | 12 | 66 |
| Descrizione | impiegati | operai | TOTALE |
|---|---|---|---|
| Dimissioni | 7 | 64 | 71 |
| Pensionamento | 1 | 3 | 4 |
| Termine contratto | 1 | 4 | 5 |
| Licenziamento | 1 | 35 | 36 |
| TOTALE | 10 | 106 | 116 |
| Descrizione | 2014 | 2013 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| fino a 30 anni | 0,51% | 0,00% | 0,33% | 0,51% | 0,00% | 0,33% | |
| da 31 a 40 anni | 0,26% | 1,43% | 0,66% | 2,28% | 0,46% | 1,63% | |
| da 41 a 50 anni | 0,51% | 0,48% | 0,50% | 0,51% | 0,00% | 0,33% | |
| oltre 50 anni | 0,26% | 0,00% | 0,17% | 1,27% | 1,38% | 1,31% | |
| TOTALE | 1,53% | 1,90% | 1,66% | 4,56% | 1,84% | 3,59% |
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| Descrizione | 2014 | 2013 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| fino a 30 anni | 43,75% | 60,71% | 51,67% | 33,33% | 45,45% | 37,93% | |
| da 31 a 40 anni | 6,25% | 42,86% | 23,33% | 11,11% | 9,09% | 10,34% | |
| da 41 a 50 anni | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| oltre 50 anni | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| TOTALE | 50,00% 103,57% | 75,00% | 44,44% | 54,55% | 48,28% |
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| Descrizione | 2014 | 2013 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| fino a 30 anni | 55,32% | 47,06% | 53,13% | 17,46% | 3,85% | 13,48% |
| da 31 a 40 anni 14,89% | 52,94% | 25,00% | 20,63% | 3,85% | 15,73% | |
| da 41 a 50 anni | 0,00% | 5,88% | 1,56% | 6,35% | 0,00% | 4,49% |
| oltre 50 anni | 2,13% | 0,00% | 1,56% | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| TOTALE | 72,34% 105,88% 81,25% | 44,44% | 7,69% | 33,71% |
| Descrizione | 2014 | 2013 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| fino a 30 anni | 8,92% | 9,80% | 9,23% | 3,99% | 2,36% | 3,42% |
| da 31 a 40 anni | 2,12% | 9,41% | 4,68% | 5,04% | 1,18% | 3,70% |
| da 41 a 50 anni | 0,42% | 0,78% | 0,55% | 1,26% | 0,00% | 0,82% |
| oltre 50 anni | 0,42% | 0,00% | 0,28% | 1,05% | 1,18% | 1,10% |
| TOTALE | 11,89% | 20,00% | 14,74% | 11,34% | 4,72% | 9,04% |
Si rileva il turnover molto superiore alla media presso le sedi estere del Gruppo: si tratta prevalentemente di personale assunto e dimesso dopo un breve periodo di lavoro.
| 31/12/14 | 31/12/13 | |
|---|---|---|
| < 30 anni | 22,4% | 28,5% |
| 31 – 40 anni | 40,5% | 37,4% |
| 41 – 50 anni | 27,0% | 24,7% |
| oltre 50 anni | 10,1% | 9,4% |
| TOTALE | 100,0% | 100,0% |
L'età media dei dipendenti del Gruppo (37,2 anni) testimonia una realtà in crescita e conferma la volontà di inserire giovani lavoratori, privilegiando la formazione e la crescita interna rispetto all'acquisizione dall'esterno di competenze, anche in considerazione della specificità del modello industriale di Sabaf.
L'età minima del personale impiegato dal Gruppo è di 18 anni in Italia e in Turchia e di 16 anni in Brasile.
| AREA | 2014 | 2013 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Produzione | 294 | 172 | 466 | 302 | 172 | 474 |
| Qualità | 42 | 32 | 74 | 40 | 32 | 72 |
| Ricerca e sviluppo | 74 | 4 | 78 | 72 | 4 | 76 |
| Logistica | 21 | 0 | 21 | 20 | 0 | 20 |
| Amministrazione | 8 | 21 | 29 | 9 | 20 | 29 |
| Vendite | 6 | 12 | 18 | 6 | 11 | 17 |
| Servizi | 20 | 10 | 30 | 21 | 10 | 31 |
| Acquisti | 6 | 4 | 10 | 6 | 5 | 11 |
| TOTALE | 471 | 255 | 726 | 476 | 254 | 730 |
| 31/12/14 | 31/12/13 | |
|---|---|---|
| < 5 anni | 25,6% | 26,8% |
| 6 – 10 anni | 27,6% | 28,5% |
| 11 – 20 anni | 37,3% | 35,5% |
| oltre 20 anni | 9,5% | 9,2% |
| TOTALE | 100,0% | 100,0% |
Sabaf è consapevole della fondamentale importanza di disporre di una forza di lavoro stabile e qualificata che rappresenta, insieme agli investimenti in tecnologia, un fattore chiave per conservare il proprio vantaggio competitivo.
Al fine di attrarre le risorse migliori, la politica delle assunzioni intende garantire uguali opportunità a tutti i candidati, evitando qualsiasi tipo di discriminazione. La procedura di selezione, prevede, tra l'altro:
La valutazione dei candidati è basata sulle competenze, la formazione, le precedenti esperienze maturate, le aspettative e il potenziale, declinandoli sulle specifiche esigenze aziendali.
In Sabaf S.p.A. a tutti i neoassunti sono consegnate la Carta Valori e la Norma SA8000, oltre ad una copia del CCNL.
| TITOLO DI STUDIO |
2014 | 2013 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Laurea | 60 | 19 | 79 | 10,9% | 55 | 21 | 76 | 10,4% |
| Diploma superiore |
220 | 96 | 316 | 43,5% | 229 | 93 | 322 | 44,1% |
| Licenza media |
186 | 134 | 320 | 44,1% | 186 | 130 | 316 | 43,3% |
| Licenza elementare |
5 | 6 | 11 1,5% |
6 | 10 | 16 | 2,2% | |
| TOTALE | 471 | 255 | 726 | 100% | 476 | 254 | 730 | 100% |
Nel Gruppo Sabaf la crescita professionale dei dipendenti è sostenuta da un percorso di formazione continua. La Direzione del Personale, sentiti i responsabili di riferimento, elabora con periodicità annuale un piano formativo, in base al quale sono programmati i corsi specifici da svolgere.
| 2014 | 2013 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Formazione a neoassunti, apprendisti, contratti di inserimento |
1.720 | 238 | 1.958 | 2.471 | 783 | 3.254 |
| Sistemi informatici | 235 | 29 | 264 | 148 | 20 | 168 |
| Formazione tecnica | 655 | 31 | 686 | 782 | 361 | 1.143 |
| Sicurezza, ambiente e responsabilità sociale |
4.722 | 2.024 | 6.746 | 5.245 | 2.428 | 7.673 |
| Amministrazione e organizzazione | 120 | 111 | 231 | 398 | 222 | 620 |
| Lingue straniere | 474 | 268 | 742 | 195 | 90 | 285 |
| Totale ore di formazione ricevute | 7.926 | 2.701 | 10.627 | 9.238 | 3.904 | 13.141 |
| Ore di formazione erogate dai formatori interni |
3.462 | 489 | 3.951 | 4.413 | 1.350 | 5.763 |
| TOTALE | 11.388 | 3.190 | 14.578 | 13.651 | 5.254 | 18.904 |
Le ore erogate dai formatori interni includono anche la formazione impartita ai collaboratori con contratto di somministrazione (pari a 3.112 ore nel 2014).
Anche nel 2014 l'impegno maggiore da parte del Gruppo ha riguardato la formazione per la sicurezza sul lavoro, dopo che già nel 2013 in Sabaf S.p.A. erano stati portati a termine tutti i corsi di formazione obbligatoria (di almeno 12 ore per ogni lavoratore).
| 2014 | 2013 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operai | 13,7 | 9,4 | 12,1 | 17,9 | 14,2 | 16,6 | |
| Impiegati e quadri | 28,0 | 15,4 | 23,8 | 23,9 | 18,7 | 22,1 | |
| Dirigenti | 28,6 | 47,5 | 30,3 | 36,2 | 107 | 42,6 | |
| TOTALE | 16,8 | 10,6 | 14,6 | 19,4 | 15,4 | 18,0 |
Nel 2014 il costo totale sostenuto per le attività di formazione del personale del Gruppo è stato di 352.000 euro (515.000 euro nel 2013). A questo si aggiungono i costi di formazione del personale temporaneo, che nel 2014 è stato di 67.000 euro (77.000 euro nel 2013).
Con l'obiettivo di sviluppare un dialogo continuo tra azienda e collaboratori, Sabaf pubblica semestralmente un Magazine in cui sono riportate le informazioni principali riguardanti la vita della Società e sono trattati argomenti di interesse comune.
La Direzione del Personale ha istituzionalizzato due fasce orarie settimanali in cui garantisce la disponibilità ad incontrare i collaboratori per assistenza e consulenza anche indipendente dai temi strettamente inerenti il rapporto tra dipendente e datore di lavoro, come ad esempio informazioni in merito alla normativa fiscale e previdenziale.
Durante il 2014 l'Ufficio Personale di Sabaf S.p.A. ha dedicato 1.387 appuntamenti con i collaboratori per le problematiche relative al rapporto di lavoro o a questioni personali.
In Sabaf S.p.A. è attivo il software HR PORTAL, attraverso il quale ogni lavoratore con accesso personalizzato può consultare le informazioni pubblicate dall'azienda relativamente ai propri cedolini paga, dati fiscali e contributivi. Sono inoltre disponibili comunicazioni collettive e convenzioni aziendali.
Sabaf è costantemente impegnata per garantire pari opportunità al personale femminile, che attualmente rappresenta il 35,1% dell'organico (34,8% nel 2013).
La Società, compatibilmente con le esigenze organizzative e di produzione, è attenta alle necessità di carattere familiare dei suoi collaboratori. Ad oggi, la maggior parte delle richieste di riduzione dell'orario di lavoro avanzate dai lavoratori è stata soddisfatta. Nel 2014 le società italiane del Gruppo hanno concesso complessivamente 33 contratti part-time (a 2 impiegate, 28 operaie e 3 operai), pari al 4,5% del totale (36 contratti nel 2013).
Nelle società italiane del Gruppo lavorano 17 persone diversamente abili, di cui 5 a tempo parziale. La Società assume con la volontà di favorire l'inserimento e l'integrazione nei normali processi produttivi di persone disabili, ed ha attivato una convenzione con il Gruppo Fraternità (un consorzio di cooperative sociali basato a Ospitaletto) per l'inserimento di categorie protette.
| 2014 | 2013 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Numero | % | Numero | % | ||
| 471 | 64,9 | 476 | 65,2 | ||
| 255 | 35,1 | 254 | 34,8 | ||
| TOTALE | 726 | 100 | 730 | 100 |
I dirigenti di tutte le sedi del Gruppo provengono da un'area geografica prossima alle sedi in cui operano.
SABAF S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
| IN MIGLIAIA DI EURO | Note | 31.12.2014 | 31.12.2013 |
|---|---|---|---|
| ATTIVO | |||
| ATTIVITÀ NON CORRENTI | |||
| Attività materiali | 1 | 74.483 | 75.701 |
| Investimenti immobiliari | 2 | 7.228 | 7.674 |
| Attività immateriali | 3 | 7.359 | 7.290 |
| Partecipazioni | 4 | 974 | 905 |
| Crediti non correnti | 5 | 529 | 426 |
| Imposte anticipate | 21 | 5.579 | 5.471 |
| Totale attività non correnti | 96.152 | 97.467 | |
| ATTIVITÀ CORRENTI | |||
| Rimanenze | 6 | 30.774 | 28.226 |
| Crediti commerciali | 7 | 40.521 | 36.442 |
| Crediti per imposte | 8 | 2.390 | 2.595 |
| Altri crediti correnti | 9 | 1.095 | 874 |
| Attività finanziarie correnti | 10 | 0 | 22 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 11 | 2.958 | 5.111 |
| Totale attività correnti | 77.738 | 73.270 | |
| ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA | 0 | 0 | |
| TOTALE ATTIVO | 173.890 | 170.737 | |
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | |||
| PATRIMONIO NETTO | |||
| Capitale sociale | 12 | 11.533 | 11.533 |
| Utili accumulati, Altre riserve | 90.867 | 98.318 | |
| Utile dell'esercizio | 8.338 | 8.104 | |
| Totale quota di pertinenza della Capogruppo | 110.738 | 117.955 | |
| Interessi di Minoranza | 0 | 0 | |
| Totale patrimonio netto | 110.738 | 117.955 | |
| PASSIVITÀ NON CORRENTI | |||
| Finanziamenti | 14 | 10.173 | 3.895 |
| TFR e fondi di quiescenza | 16 | 3.028 | 2.845 |
| Fondi per rischi e oneri | 17 | 605 | 672 |
| Imposte differite | 21 | 692 | 532 |
| Totale passività non correnti | 14.498 | 7.944 | |
| PASSIVITÀ CORRENTI | |||
| Finanziamenti | 14 | 19.613 | 17.940 |
| Altre passività finanziarie | 15 | 105 | 2 |
| Debiti commerciali | 18 | 19.328 | 18.963 |
| Debiti per imposte | 19 | 2.453 | 1.494 |
| Altri debiti | 20 | 7.155 | 6.439 |
| Totale passività correnti | 48.654 | 44.838 | |
| PASSIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA | 0 | 0 | |
| TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 173.890 | 170.737 |
| IN MIGLIAIA DI EURO | Note | 2014 | 2013 |
|---|---|---|---|
| COMPONENTI ECONOMICHE | |||
| RICAVI E PROVENTI OPERATIVI | |||
| Ricavi | 23 | 136.337 | 130.967 |
| Altri proventi | 24 | 3.748 | 3.918 |
| Totale ricavi e proventi operativi | 140.085 | 134.885 | |
| COSTI OPERATIVI | |||
| Acquisti di materiali | 25 | (54.472) | (52.415) |
| Variazione delle rimanenze | 2.447 | 4.784 | |
| Servizi | 26 | (29.875) | (30.083) |
| Costi del personale | 27 | (32.180) | (31.339) |
| Altri costi operativi | 28 | (1.042) | (2.175) |
| Costi per lavori interni capitalizzati | 989 | 915 | |
| Totale costi operativi | (114.133) | (110.313) |
| RISULTATO OPERATIVO ANTE AMMORTAMENTI, PLUS/MINUSVALENZE,
**
| 2014 | 2013 | BENCHMARK 4 | |
|---|---|---|---|
| Lavoratori extracomunitari |
53 | 58 | |
| Percentuale sul totale dei lavoratori |
8,80% | 9,48% | 3,60% |
Al 31 Dicembre 2014 sono presenti collaboratori di 13 differenti nazionalità.
I dipendenti di Sabaf S.p.A. sono inquadrati secondo le norme del Contratto Collettivo Nazionale dell'industria metalmeccanica, integrato dalla contrattazione di secondo livello, che comprende:
Le componenti del costo del personale sono dettagliate nella nota integrativa del bilancio consolidato.
Oltre agli incentivi economici - aumenti di merito ad personam, garanzie prestate dalla Società a favore di dipendenti a fronte di mutui, vendita o affitto di appartamenti a prezzo di costo, convenzioni aziendali per l'accesso a beni o servizi a condizioni di favore - il sistema incentivante Sabaf comprende anche la possibilità di partecipare gratuitamente a numerose attività formative organizzate in sede o fuori sede.
È in essere un sistema di incentivazione legato a obiettivi collettivi e individuali, che nel 2014 ha riguardato 32 dipendenti del Gruppo.
Le forme di previdenza in essere per tutti i lavoratori del Gruppo sono quelle previste dalle normative vigenti nei diversi Paesi in cui il Gruppo opera.
3 Il dato si riferisce alle sole società italiane del Gruppo.
**4TÀ NON CORRENTI | | | |
| Attività materiali | 1 | 74.483 | 75.701 |
| Investimenti immobiliari | 2 | 7.228 | 7.674 |
| Attività immateriali | 3 | 7.359 | 7.290 |
| Partecipazioni | 4 | 974 | 905 |
| Crediti non correnti | 5 | 529 | 426 |
| Imposte anticipate | 21 | 5.579 | 5.471 |
| Totale attività non correnti | | 96.152 | 97.467 |
| ATTIVITÀ CORRENTI | | | |
| Rimanenze | 6 | 30.774 | 28.226 |
| Crediti commerciali | 7 | 40.521 | 36.442 |
| Crediti per imposte | 8 | 2.390 | 2.595 |
| Altri crediti correnti | 9 | 1.095 | 874 |
| Attività finanziarie correnti | 10 | 0 | 22 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 11 | 2.958 | 5.111 |
| Totale attività correnti | | 77.738 | 73.270 |
| ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA | | 0 | 0 |
| TOTALE ATTIVO | | 173.890 | 170.737 |
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | | | |
| PATRIMONIO NETTO | | | |
| Capitale sociale | 12 | 11.533 | 11.533 |
| Utili accumulati, Altre riserve | | 90.867 | 98.318 |
| Utile dell'esercizio | | 8.338 | 8.104 |
| Totale quota di pertinenza della Capogruppo | | 110.738 | 117.955 |
| Interessi di Minoranza | | 0 | 0 |
| Totale patrimonio netto | | 110.738 | 117.955 |
| PASSIVITÀ NON CORRENTI | | | |
| Finanziamenti | 14 | 10.173 | 3.895 |
| TFR e fondi di quiescenza | 16 | 3.028 | 2.845 |
| Fondi per rischi e oneri | 17 | 605 | 672 |
| Imposte differite | 21 | 692 | 532 |
| Totale passività non correnti | | 14.498 | 7.944 |
| PASSIVITÀ CORRENTI | | | |
| Finanziamenti | 14 | 19.613 | 17.940 |
| Altre passività finanziarie | 15 | 105 | 2 |
| Debiti commerciali | 18 | 19.328 | 18.963 |
| Debiti per imposte | 19 | 2.453 | 1.494 |
| Altri debiti | 20 | 7.155 | 6.439 |
| Totale passività correnti | | 48.654 | 44.838 |
| PASSIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA | | 0 | 0 |
| TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | | 173.890 | 170.737 |
| IN MIGLIAIA DI EURO | Note | 2014 | 2013 |
|---|---|---|---|
| COMPONENTI ECONOMICHE | |||
| RICAVI E PROVENTI OPERATIVI | |||
| Ricavi | 23 | 136.337 | 130.967 |
| Altri proventi | 24 | 3.748 | 3.918 |
| Totale ricavi e proventi operativi | 140.085 | 134.885 | |
| COSTI OPERATIVI | |||
| Acquisti di materiali | 25 | (54.472) | (52.415) |
| Variazione delle rimanenze | 2.447 | 4.784 | |
| Servizi | 26 | (29.875) | (30.083) |
| Costi del personale | 27 | (32.180) | (31.339) |
| Altri costi operativi | 28 | (1.042) | (2.175) |
| Costi per lavori interni capitalizzati | 989 | 915 | |
| Totale costi operativi | (114.133) | (110.313) |
| RISULTATO OPERATIVO ANTE AMMORTAMENTI, PLUS/MINUSVALENZE,
** FEDERMECCANICA, L'industria metalmeccanica in cifre (giugno 2014) – Lavoratori extracomunitari (2012) http://www.federmeccanica.it
| 2013 | Stipendio minimo da contratto collettivo |
Stipendio minimo riconosciuto | Maggiorazione minima % | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Sabaf Spa | 1.520,5 | 1.520,5 | 1.994,2 | 1.994,2 | 31% | 31% | |
| Faringosi Hinges | 1.520,5 | 1.520,5 | 1.692,6 | 1.667,5 | 11% | 10% | |
| Turchia (TRY) | 736,5 | 736,5 | 840,0 | 840,0 | 14% | 14% | |
| Brasile (BRL) | 950,0 | 950,0 | 1.069,2 | 1.069,2 | 13% | 13% |
| 2014 | Stipendio minimo da contratto collettivo |
Stipendio minimo riconosciuto | Maggiorazione minima % | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Sabaf Spa | 1.559,3 | 1.559,3 | 2.043,98 | 2.069,03 | 31% | 33% | |
| Faringosi Hinges | 1.559,3 | 1.559,3 | 1.731,36 | 1.706,31 | 11% | 9% | |
| Turchia (TRY) | 810,71 | 810,71 | 880,0 | 880,0 | 9% | 9% | |
| Brasile (BRL) | 1.026,0 | 1.026,0 | 1.155,0 | 1.155,0 | 13% | 13% |
| 2014 | 2013 | |
|---|---|---|
| Sabaf Spa | 4,87 | 4,58 |
| Faringosi Hinges | 4,42 | 4,48 |
| Sabaf Beyaz | 13,75 | 10,93 |
| Sabaf do Brasil | 9,43 | 10,49 |
| 2014 | 2013 | |
|---|---|---|
| Impiegati, quadri e dirigenti | 67% | 64% |
| Operai | 90% | 90% |
Gli indici sono stati determinati come rapporto tra la retribuzione media annua lorda delle dipendenti di sesso femminile e quella dei dipendenti di sesso maschile per le singole società del Gruppo. L'indicatore di Gruppo è stato determinato ponderando gli indicatori delle singole società per il numero di dipendenti di ognuna.
La durata settimanale del lavoro ordinario è fissata in 40 ore per le società italiane e 44 ore per Sabaf do Brasil, ripartite su 5 giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì. Per Sabaf Beyaz la durata è di 45 ore settimanali ripartite su 6 giorni lavorativi. In caso di eventuali modifiche dell'orario di lavoro o attivazione di turni ad orari particolari sono informate le RSU e i dipendenti coinvolti.
| 2014 | 2013 | BENCHMARK 5 | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Impiegati | Operai | Impiegati | Operai | Impiegati | Operai | |
| Numero medio mensile addetti che hanno svolto lavoro straordinario |
72 | 274 | 68 | 275 | - | - |
| Numero ore di straordinario | 13.094 | 36.385 | 11.590 | 39.079 | - | - |
| Numero ore annuali pro - capite 6 | 94 | 63 | 86 | 67 | 53 | 58 |
| 2014 | BENCHMARK 7 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale ore di assenza annue | 32.299 | 39.446 | 71.745 | 27.903 | 50.221 | 78.124 | - |
| Percentuale ore di assenza su ore lavorabili | 3,4% | 7,9% | 5,0% | 2,9% | 10,1% | 5,3% | - |
| Ore di assenza medie pro - capite | 68,5 | 153,2 | 98,4 | 57,9 | 196,4 | 105,9 | 116,4 |
| 2014 | BENCHMARK 8 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale ore di malattia annue | 24.559 | 17.143 | 41.702 | 23.892 | 18.386 | 42.278 | - |
| Percentuale ore di malattia su ore lavorabili | 2,6% | 3,4% | 2,9% | 2,5% | 3,7% | 2,9% | - |
| Ore pro – capite di assenza per malattia | 52,1 | 66,6 | 57,2 | 49,6 | 71,9 | 57,3 | 50,8 |
| 2014 | BENCHMARK 9 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale ore di maternità/ paternità annue | 103 | 20.315 | 20.418 | 575 | 30.865 | 31.440 | - |
| Percentuale ore di maternità su ore lavorabili | 0,0% | 4,1% | 1,4% | 0,1% | 6,2% | 2,1% | - |
| Ore pro – capite di assenza per maternità | 0,2 | 78,9 | 28,0 | 1,2 | 120,7 | 42,6 | 21,2 |
L'alto numero di ore di assenza per maternità rispetto alla media del settore riflette una più alta percentuale di personale femminile.
| Tipologia di congedo | 2014 | 2013 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| % di lavoratori in forza lavoro dopo 12 mesi 11 |
||||||||
| Maternità obbligatoria | 0 | 9 | 9 | 0 | 18 | 18 | 94% | |
| Maternità anticipata | 0 | 9 | 9 | 0 | 12 | 12 | 92% | |
| Maternità/Paternità facoltativa |
1 | 17 | 18 | 2 | 19 | 21 | 95% | |
| Allattamento | 0 | 8 | 8 | 0 | 11 | 11 | 100% | |
| Donazione Sangue | 5 | 0 | 5 | 5 | 0 | 5 | 100% | |
| Assistenza a familiari disabili (Legge 104) |
17 | 11 | 28 | 16 | 11 | 27 | 100% | |
| Aspettative | 2 | 1 | 3 | 1 | 1 | 2 | 50% | |
| Congedo straordinario | 1 | 1 | 2 | 1 | 0 | 1 | 100% |
| ### **12 DI EURO | 2014 | 2013 |
|---|---|---|
| UTILE DELL'ESERCIZIO | 8.338 | 8.104 |
| Utili/perdite complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio: | ||
| • Valutazione attuariale TFR | (283) | (12) |
| Effetto fiscale | 78 | 3 |
| (205) | (9) | |
| Utili/perdite complessivi che saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio: | ||
| • Differenze cambio da traduzione bilanci in valuta | 817 | (4.558) |
| • Copertura di flussi di cassa | (26) | 26 |
| Effetto fiscale | 5 | (5) |
| (21) | 21 | |
| Totale altri utili/(perdite) dell'esercizio al netto imposte | 591 | (4.546) |
| UTILE COMPLESSIVO | 8.929 | 3.558 |
| IN MIGLIAIA
**
| 2014 | 2013 | |
|---|---|---|
| Numero ore di CIG | 8.742 | 18.507 |
| Numero medio ore annuali pro - capite |
14,44 | 30,04 |
Nel corso dell'esercizio le società italiane del Gruppo hanno fatto un limitato ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, nei periodi caratterizzati da bassi fabbisogni produttivi.
L'impegno dell'Azienda verso la salvaguardia della salute e sicurezza dei suoi dipendenti è totale: il sistema di gestione delle problematiche relative a salute e sicurezza sul posto di lavoro è in linea con lo standard OHSAS 18001 e, oltre a garantire il rispetto delle leggi e normative vigenti, è finalizzato al miglioramento continuo delle condizioni di lavoro.
A partire da febbraio 2012 il sistema di gestione in materia di salute e sicurezza dei lavoratori in Faringosi Hinges è certificato secondo lo standard OHSAS 18001. L'ultima verifica, effettuata dall' Ente di Certificazione TUV NORD in gennaio 2014, ha attestato la conformità del sistema alle norme di riferimento, rilevando alcune raccomandazioni per il miglioramento. I due rilievi minori emersi nella visita precedente (gennaio 2013) sono stati chiusi con azioni efficaci. Il sistema è stato sottoposto a audit di ricertificazione dall'ente TUV NORD in febbraio 2015. L'esito è stato positivo, con alcune raccomandazioni per il miglioramento.
10N MIGLIAIA
Dati relativi a Sabaf S.p.A.
11IAIA
La percentuale esprime il tasso dei lavoratori che hanno usufruito di un congedo nel 2013 e che sono rientrati al lavoro nei 12 mesi successivi il termine del periodo di congedo, rispetto al totale di lavoratori che hanno usufruito di un periodo di congedo nell'anno 2013.
12L
Istituto previsto dalla legislazione nazionale italiana, il dato è relativo alle sole società italiane del Gruppo.
| 2014 | 2013 | BENCHMARK 13 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| - | |||||||
| Infortuni sul luogo di lavoro |
13 | 2 | 15 | 12 | 3 | 15 | - |
| Infortuni in itinere | 4 | 1 | 5 | 3 | 0 | 3 | - |
| Durata media assenze per infortunio sul lavoro (giorni) |
33,54 | 12,00 | 30,67 | 18,08 | 11,67 | 16,80 | - |
| Durata media assenze per infortunio in itinere (giorni) |
105,00 | 2,00 | 84,40 | 51,67 | 0 | 51,67 | - |
| Totale ore di assenza per infortuni |
5.611 | 152 | 5.763 | 2.273 | 213 | 2.486 | - |
| Ore pro – capite di assenza dal lavoro per infortunio |
11,91 | 0,59 | 7,91 | 4,72 | 0,83 | 3,37 | 7,2 |
\$!!#\$-"\$"!#\$#!
&!%!#
!""'-"\$"!#\$#! &!%!#
| 2014 | 2013 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Indice | 0,55 | 0,06 | 0,39 | 0,27 | 0,10 | 0,22 |
Nel corso del 2014 non si sono verificati infortuni di particolare gravità. Sono proseguite le attività di formazione e di sensibilizzazione all'uso dei dispositivi di protezione e sicurezza. A partire dal 2008 sono effettuati sistematicamente audit sulla sicurezza, estesi a tutti i macchinari di Sabaf S.p.A.
In conformità alle leggi vigenti le società del Gruppo hanno predisposto ed attuano piani di sorveglianza sanitaria destinati ai dipendenti, con controlli sanitari mirati ai rischi specifici delle attività lavorative svolte.
In particolare nel 2014 sono stati effettuati 2.925 controlli sanitari (2.536 nel 2013).
| IN MIGLIAIA DI EURO | 2014 | 2013 |
|---|---|---|
| Impianti, attrezzature, materiali | 85 | 59 |
| Dispositivi di protezione individuale |
88 | 51 |
| Formazione esterna | 49 | 30 |
| Consulenze | 68 | 134 |
| Analisi ambiente di lavoro | 2 | 2 |
| Controlli sanitari (incluse visite preassuntive) |
48 | 44 |
| Software e database | 5 | 0 |
| TOTALE | 345 | 320 |
| IN MIGLIAIA DI EURO | 2014 | 2013 |
|---|---|---|
| Impianti, attrezzature, materiali |
100 | 120 |
| TOTALE | 100 | 120 |
Per la produzione sono utilizzati soltanto materiali che soddisfano pienamente i requisiti della Direttiva 2002/95/EC (Direttiva RoHS) che tende a limitare l'impiego di sostanze pericolose come piombo, mercurio, cadmio e cromo esavalente.
Le rappresentanze sindacali interne in Sabaf S.p.A. sono tre: FIOM, FIM e UILM. Nelle società del Gruppo, a dicembre 2014 risultano iscritti 142 dipendenti, pari al 19,6% del totale (nel 2013 erano iscritti 144 dipendenti, pari al 19,7%).
I rapporti tra la Direzione e le RSU sono basati sulla trasparenza e sulla correttezza reciproca. Durante l'anno in Sabaf S.p.A. si sono svolti 10 incontri tra Direzione e RSU. I principali argomenti affrontati sono stati:
Il 7 febbraio 2014 Sabaf S.p.A. ha sottoscritto con le RSU l'accordo integrativo aziendale valido per il periodo dal 1° gennaio 2013 al 30 giugno 2016. Relativamente alla parte economica, l'accordo prevede:
e il riconoscimento di una somma una-tantum a copertura del periodo di vacanza contrattuale.
L'accordo è stato raggiunto dopo un confronto durato alcuni mesi, ma senza scioperi.
A seguito dell'adesione all'Associazione Industriali Bresciana (Confindustria), a partire dal mese di ottobre 2014 Sabaf S.p.A. e Faringosi Hinges s.r.l. hanno adottato il contratto nazionale di lavoro per l'industria metalmeccanica e della installazione di impianti Federmeccanica in sostituzione del precedente contratto Unionmeccanica-Confapi.
Le ore di partecipazione alle attività sindacali nel corso del 2014 sono state pari allo 0,62% delle ore lavorabili.
| 2014 | 2013 | BENCHMARK 14 | |
|---|---|---|---|
| ASSEMBLEA | |||
| N° ore | 2.919 | 1.983 | - |
| Percentuale su ore lavorabili | 0,20% | 0,14% | - |
| N° ore pro – capite | 4,0 | 2,7 | - |
| PERMESSO SINDACALE | |||
| N° ore | 1.823 | 1.683 | - |
| Percentuale su ore lavorabili | 0,13% | 0,12% | - |
| N° ore pro – capite | 2,5 | 2,3 | - |
| SCIOPERO | |||
| N° ore | 4.168 | 1.879 | - |
| Percentuale su ore lavorabili | 0,29% | 0,13% | - |
| N° ore pro – capite | 5,7 | 2,5 | - |
| TOTALE | |||
| N° ore | 8.910 | 5.545 | - |
| Percentuale su ore lavorabili | 0,62% | 0,40% | - |
| N° ore pro – capite | 12,2 | 7,5 | 6,7 |
Nel corso del 2014 in Sabaf S.p.A. sono state proclamate complessivamente 24 ore di sciopero, a fronte di problematiche di carattere nazionale. In Faringosi Hinges, Sabaf do Brasil e Sabaf Beyaz non sono invece stati proclamati scioperi.
Il Gruppo intende favorire un ambiente di lavoro positivo, anche attraverso l'ascolto delle esigenze dei propri collaboratori. Per tale ragione a ottobre 2012 in Sabaf S.p.A. è stata svolta la seconda analisi di clima, con l'obiettivo di rilevare la percezione dei collaboratori sulle condizioni di lavoro e di individuare gli spazi di miglioramento. Una sintesi dei risultati emersi è riportata nel Rapporto Annuale 2012.
A seguito dell'indagine di clima è stato avviato un intervento di formazione "a cascata" con l'obiettivo di rafforzare e sviluppare alcune competenze specifiche di comunicazione, ascolto e gestione delle relazioni, quale premessa necessaria per una gestione efficace del rapporto responsabile/ collaboratore. L'intervento è stato inizialmente rivolto alla prima linea di management (10 persone) e successivamente esteso ai responsabili dei diversi team di lavoro (29 persone), prevede l'alternarsi di attività di approfondimento teorico e di coinvolgimento attivo. Tali attività formative proseguiranno nel corso del 2014.
Una nuova analisi di clima è pianificata per il 2015.
Sabaf S.p.A. ha stipulato una convenzione con un istituto di credito per la concessione di mutui ipotecari e prestiti al consumo a condizioni particolarmente vantaggiose, prestando garanzia fideiussoria a favore dei dipendenti: al 31/12/2013 beneficiano della convenzione 64 dipendenti.
La Società ha affittato ai dipendenti 5 appartamenti in prossimità della sede di Ospitaletto. Nel 2007 è stato inoltre realizzato un complesso residenziale di 54 abitazioni, destinato prioritariamente e a condizioni privilegiate ai dipendenti, che ne hanno acquistate 29.
Sono inoltre state stipulate varie convenzioni con esercizi commerciali per l'acquisto di prodotti e servizi a prezzi agevolati.
Nel corso del 2014 sono stati presi 81 provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti del Gruppo, così suddivisi:
| 15 richiami verbali | 17 multe |
|---|---|
| 8 richiamo all'uso dispositivi di protezione individuale | 8 sospensioni |
| 32 ammonizioni scritte | 1 licenziamento |
Le principali motivazioni dei provvedimenti disciplinari sono l'assenza ingiustificata, il mancato rispetto dell'orario di lavoro ed il mancato rispetto delle norme riguardanti l'assenza per malattia.
Al 31 dicembre 2014 sono in essere due contenziosi con ex collaboratori.
Gli azionisti iscritti a libro soci al 31 dicembre 2014 sono 2.296, di cui:
Il 25% del capitale è detenuto da azionisti residenti all'estero. La presenza di investitori istituzionali nel capitale è molto rilevante (si stima circa il 90% del flottante).
Fin dalla quotazione in Borsa (1998) la Società ha attribuito un'importanza strategica alla comunicazione finanziaria. La politica di comunicazione finanziaria di Sabaf è basata sui principi di correttezza, trasparenza e continuità, nella convinzione che tale approccio permetta agli investitori di poter valutare correttamente l'Azienda. In tale ottica, Sabaf garantisce la massima disponibilità al dialogo con analisti finanziari e investitori istituzionali.
L'unico broker che attualmente elabora con continuità studi e documenti di ricerca su Sabaf è Equita SIM.
Nel corso del 2014 la Società ha incontrato gli investitori istituzionali nell'ambito di roadshow organizzati a Milano, Venezia, Bologna, Londra, Francoforte e Stoccolma.
Nel corso del 2014, il titolo Sabaf ha registrato il prezzo ufficiale massimo il giorno 2 maggio (15,496 euro) e minimo il giorno 16 dicembre (10,948 euro). I volumi medi scambiati sono stati pari a n. 11.775 azioni al giorno, pari ad un controvalore medio di 159.600 euro (67.500 euro nel 2013).
La politica dei dividendi adottata da Sabaf tende a garantire una valida remunerazione degli azionisti anche tramite il dividendo annuale, mantenendo un rapporto tra dividendo e utile pari a circa il 50%.
Nel mese di novembre 2014, a seguito della delibera dell'assemblea degli
azionisti del 28 ottobre 2014, la Società ha distribuito un dividendo straordinario di 1,00 euro per azione. Il dividendo straordinario ha reso possibile un parziale riequilibrio della struttura finanziaria per ridurre il costo medio del capitale, contribuendo quindi alla valorizzazione della Società.
Frequentemente il titolo Sabaf è stato oggetto di analisi anche da parte di analisti e gestori di fondi SRI, che in più occasioni hanno anche investito in Sabaf.
Non è in essere alcun contenzioso con i soci.
| 2014 | 2013 | |
|---|---|---|
| Paesi | 56 | 58 |
| Clienti 15 | 264 | 268 |
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per l'analisi della ripartizione dei ricavi per famiglia di prodotto e per area geografica.
In coerenza con le politiche commerciali seguite, gran parte dei rapporti commerciali attivi si caratterizza per relazioni consolidate nel lungo periodo.
I clienti con un fatturato annuale superiore al milione di euro sono 32 (come nel 2013). La distribuzione per classi di fatturato è la seguente:
| 2014 | 2013 | |
|---|---|---|
| fino a 1.000 euro | 30 | 26 |
| da 1.001 a 50.000 euro |
163 | 171 |
| da 50.001 a 100.000 euro |
23 | 17 |
| da 100.001 a 500.000 euro |
33 | 36 |
| da 500.001 a 1.000.000 euro |
13 | 12 |
| da 1.000.001 a 5.000.000 euro |
25 | 25 |
| oltre 5.000.000 euro | 7 | 7 |
Oltre alla struttura direzionale presso la sede di Ospitaletto, la rete commerciale si basa sulle società controllate in Brasile, Turchia, USA, Messico e Cina e sull'ufficio di rappresentanza in Polonia. Sono attivi 13 rapporti di agenzia, principalmente relativi a mercati extraeuropei.
Il sistema di gestione della qualità si integra con i sistemi di gestione ambientale e della sicurezza sul luogo di lavoro, ed ha lo scopo di consentire il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
| IN MIGLIAIA DI EURO | 2014 | 2013 |
|---|---|---|
| Apparecchiature e strumenti di misura (acquisto) |
105 | 95 |
| TOTALE | 105 | 95 |
Lo stabilimento di Ospitaletto e il sito produttivo in Brasile hanno ottenuto la certificazione di qualità secondo la Norma ISO 9001:2008. Il sistema qualità di Sabaf S.p.A. è certificato ISO 9001 dal 1993; quello di Faringosi Hinges dal 2001 e quello di Sabaf do Brasil dal 2011.
Nel corso dell'anno 2014, il Sistema Qualità di Sabaf è stato costantemente monitorato e mantenuto per garantire la corretta implementazione ed il rispetto dei requisiti della norma.
Il piano di verifiche ispettive interne definito sia per la sede di Ospitaletto che per lo stabilimento produttivo in Brasile è stato eseguito e dai risultati non emergono criticità del sistema che, pertanto, soddisfa pienamente la norma.
Relativamente alle verifiche di terza parte sul sistema di gestione della qualità, il CSQ ha svolto la verifica ispettiva di sorveglianza annuale presso la sede di Ospitaletto (maggio 2014), confermando l'adeguatezza del sistema.
La verifica è stata condotta a campione presso la sede Italiana ed ha avuto carattere di conferma del sistema qualità anche per la sede del Brasile. Durante la visita non sono state rilevate non conformità.
Nell'ultimo trimestre del 2014 è stato avviato il processo di certificazione del sito produttivo presente in Turchia e si prevede l'ottenimento della certificazione del sistema entro i primi sei mesi del 2015. Tale obiettivo permette a SABAF di ampliare il campo di applicazione del sistema di gestione della qualità in un ottica di miglioramento continuo.
Nel mese di novembre 2014 l'Ente di Certificazione TUV NORD ha svolto la periodica verifica di sorveglianza sul sistema di gestione della qualità di Faringosi Hinges S.r.I. La verifica ha confermato l'adeguata impostazione del sistema.
Non sono state rilevate non conformità.
L'indagine di customer satisfaction, condotta con frequenza biennale, rientra nelle attività di stakeholder engagement che Sabaf intraprende al fine di migliorare costantemente il livello qualitativo dei servizi offerti e di rispondere alle aspettative dei clienti.
Si riporta di seguito una sintesi dell'analisi più recente, effettuata a inizio 2015:
| Valutazione | OTTIMO di un'esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.
Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.
Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se si prevede che l'operazione oggetto di copertura non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico dell'esercizio.
I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.
I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi,
nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e l'ammontare del ricavo può essere determinato attendibilmente.
I ricavi di natura finanziaria vengono iscritti in base alla competenza temporale.
I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.
Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo e le spese bancarie.
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.
Le azioni proprie sono a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.
L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare le attività materiali ed immateriali sottoposte ad impairment test, come sopra descritto, oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte e altri accantonamenti. In particolare:
La procedura di determinazione delle perdite di valore delle attività materiali ed immateriali descritta al principio contabile "Perdite durevoli di valore" implica - nella stima del valore d'uso - l'utilizzo di Business Plan delle partecipate che sono basati su un insieme di assunzioni ed ipotesi relative ad eventi futuri ed azioni degli organi amministrativi delle partecipate, che non necessariamente si verificheranno. Nella stima del valore di mercato, invece, sono effettuate assunzioni sull'andamento prevedibile delle negoziazioni tra parti terze sulla base di andamenti storici che potrebbero non ripetersi effettivamente.
I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici di incasso.
Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza e lento rigiro sono sistematicamente valutate e, nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile, sono svalutate. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime della direzione, derivanti dall'esperienza e dai risultati storici conseguiti.
Il valore attuale della passività per benefici a dipendenti dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, le stime dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle su indicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici.
Il Gruppo è soggetto a diverse legislazioni fiscali sui redditi. La determinazione della passività per imposte del Gruppo richiede l'utilizzo di valutazioni da parte della Direzione con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
Con riferimento ai processi estimativi del rischio di passività potenziali da contenziosi, gli Amministratori fanno affidamento sulle comunicazioni ricevute in merito allo stato di avanzamento delle procedure di recupero e contenziosi comunicato dai consulenti legali che rappresentano il Gruppo nelle controversie. Tali stime sono determinate tenendo conto del progressivo evolversi delle controversie, considerando le franchigie esistenti.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.
Principi contabili ed emendamenti applicabili dal 1° gennaio 2014 Lo IASB ha emesso il principio IFRS 10 - Bilancio Consolidato che sostituirà il SIC 12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (società veicolo) e parti dello IAS 27 - Bilancio consolidato e separato, il quale sarà ridenominato Bilancio separato e disciplinerà il trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio separato. Le principali variazioni stabilite dal nuovo principio sono le seguenti:
Lo IASB ha emesso il principio IFRS 11 - Accordi di compartecipazione che sostituirà lo IAS 31 - Partecipazioni in Joint Venture ed il SIC-13 - Imprese a controllo congiunto - Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo congiunto. Il nuovo principio, fermi restando i criteri per l'individuazione della presenza di un controllo congiunto, fornisce dei criteri per il trattamento contabile degli accordi di compartecipazione basati sui diritti e sugli obblighi derivanti dagli accordi piuttosto che sulla forma legale degli stessi e stabilisce come unico metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto nel bilancio consolidato il metodo del patrimonio netto. Secondo l'IFRS 11, l'esistenza di un veicolo separato non è una condizione sufficiente per classificare un accordo di compartecipazione come una joint venture. Il nuovo principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. A seguito dell'emanazione del principio lo IAS 28 - Partecipazioni in imprese collegate è stato emendato per comprendere nel suo ambito di applicazione, dalla data di efficacia del principio, anche le partecipazioni in imprese a controllo congiunto. Non essendo in essere accordi di compartecipazione, l'applicazione di tale principio non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2014.
Lo IASB ha emesso il principio IFRS 12 - Informazioni addizionali su partecipazioni in altre imprese che è un nuovo e completo principio sulle informazioni addizionali da fornire nel bilancio consolidato per ogni tipologia di partecipazione, ivi incluse quelle in imprese controllate, gli accordi di compartecipazione, collegate, società a destinazione specifica ed altre società veicolo non consolidate. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L'applicazione di tale principio non ha comportato integrazioni alla informativa già esposta nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2013 in relazione a tali partecipazioni.
Lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività - Informazioni integrative sul valore recuperabile delle attività non finanziarie. Le modifiche mirano a chiarire che le informazioni integrative da fornire circa il valore recuperabile delle attività (incluso l'avviamento) o unità generatrici di flussi finanziari, nel caso in cui il loro valore recuperabile si basi sul fair value al netto dei costi di dismissione, riguardano soltanto le attività o unità generatrici di flussi finanziari per le quali sia stata rilevata o ripristinata una perdita per riduzione di valore, durante l'esercizio. Le modifiche si applicano in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2014.
In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano: IFRS 2 Share Based Payments - Definition of vesting condition. IFRS 3 Business Combination - Accounting for contingent consideration, IFRS 8 Operating segments - Aggregation of operating segments, IFRS 8 Operating segments - Reconciliation of total of the reportable segments' assets to the entity's assets, IFRS 13 Fair Value Measurement - Short-term receivables and payables, IAS 16 Property, plant and equipment and IAS 38 Intangible Assets - Revaluation method: proportionate restatement of accumulated depreciation/amortization, IAS 24 Related Parties Disclosures - Key management personnel.
Le modifiche si applicano al più tardi a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° febbraio 2015 o da data successiva. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica delle varie fattispecie, gli Amministratori non si attendono un effetto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.
IIl 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers che sostituirà i principi IAS 18 Revenue e IAS 11 Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 Transfers of Assets from Customers e SIC 31 Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il nuovo modello di riconoscimento dei ricavi si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari.
I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
• il riconoscimento del ricavo quando l'entità soddisfi una performance obligation. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica della fattispecie, in considerazione della tipologia di attività svolta dal Gruppo e delle tipologie contrattuali applicate, gli Amministratori non si attendono che l'applicazione del nuovo principio possa avere impatti significativi.
In 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 - Strumenti finanziari. Il documento accoglie i risultati delle fasi relative a Classificazione e valutazione, Impairment, e Hedge accounting, del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio, che sostituisce le precedenti versioni dell'IFRS 9, deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.
In data 25 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle". Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva.
Il documento introduce modifiche ai seguenti principi:
IFRS 5 - Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations.
In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 1 - Disclosure Initiative. L'obiettivo delle modifiche è di fornire chiarimenti in merito ad elementi di informativa che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione di bilanci.
Le modifiche apportate sono le seguenti:
Materialità e aggregazione: viene chiarito che una società non deve oscurare informazioni aggregandole o disaggregandole e che le considerazioni relative alla materialità si applicano agli schemi di bilancio, note illustrative e specifici requisiti di informativa degli IFRS. Le disclosures richieste specificamente dagli IFRS devono essere fornite solo se l'informazione è materiale;
Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria e prospetto di conto economico complessivo: si chiarisce che l'elenco di voci specificate dallo IAS 1 per questi prospetti può essere disaggregato e aggregato a seconda dei casi. Viene inoltre fornita una linea guida sull'uso di subtotali all'interno dei prospetti;
Presentazione degli elementi di Other Comprehensive Income ("OCI"): si chiarisce che la quota di OCI di società collegate e joint ventures consolidate con il metodo del patrimonio netto deve essere presentata in aggregato in una singola voce, a sua volta suddivisa tra componenti suscettibili di future riclassifiche a conto economico o meno;
Note illustrative: si chiarisce che le entità godono di flessibilità nel definire la struttura delle note illustrative e si fornisce una linea guida su come impostare un ordine sistematico delle note stesse.
Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica della fattispecie, gli Amministratori non si attendono un effetto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.
| | Immobili | Impianti e
| BUONC
. | DISCRETO
Since Area, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.
Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.
Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se si prevede che l'operazione oggetto di copertura non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico dell'esercizio.
I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.
I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi,
nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e l'ammontare del ricavo può essere determinato attendibilmente.
I ricavi di natura finanziaria vengono iscritti in base alla competenza temporale.
I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.
Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo e le spese bancarie.
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.
Le azioni proprie sono a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.
L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare le attività materiali ed immateriali sottoposte ad impairment test, come sopra descritto, oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte e altri accantonamenti. In particolare:
La procedura di determinazione delle perdite di valore delle attività materiali ed immateriali descritta al principio contabile "Perdite durevoli di valore" implica - nella stima del valore d'uso - l'utilizzo di Business Plan delle partecipate che sono basati su un insieme di assunzioni ed ipotesi relative ad eventi futuri ed azioni degli organi amministrativi delle partecipate, che non necessariamente si verificheranno. Nella stima del valore di mercato, invece, sono effettuate assunzioni sull'andamento prevedibile delle negoziazioni tra parti terze sulla base di andamenti storici che potrebbero non ripetersi effettivamente.
I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici di incasso.
Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza e lento rigiro sono sistematicamente valutate e, nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile, sono svalutate. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime della direzione, derivanti dall'esperienza e dai risultati storici conseguiti.
Il valore attuale della passività per benefici a dipendenti dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, le stime dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle su indicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici.
Il Gruppo è soggetto a diverse legislazioni fiscali sui redditi. La determinazione della passività per imposte del Gruppo richiede l'utilizzo di valutazioni da parte della Direzione con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
Con riferimento ai processi estimativi del rischio di passività potenziali da contenziosi, gli Amministratori fanno affidamento sulle comunicazioni ricevute in merito allo stato di avanzamento delle procedure di recupero e contenziosi comunicato dai consulenti legali che rappresentano il Gruppo nelle controversie. Tali stime sono determinate tenendo conto del progressivo evolversi delle controversie, considerando le franchigie esistenti.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.
Principi contabili ed emendamenti applicabili dal 1° gennaio 2014 Lo IASB ha emesso il principio IFRS 10 - Bilancio Consolidato che sostituirà il SIC 12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (società veicolo) e parti dello IAS 27 - Bilancio consolidato e separato, il quale sarà ridenominato Bilancio separato e disciplinerà il trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio separato. Le principali variazioni stabilite dal nuovo principio sono le seguenti:
Lo IASB ha emesso il principio IFRS 11 - Accordi di compartecipazione che sostituirà lo IAS 31 - Partecipazioni in Joint Venture ed il SIC-13 - Imprese a controllo congiunto - Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo congiunto. Il nuovo principio, fermi restando i criteri per l'individuazione della presenza di un controllo congiunto, fornisce dei criteri per il trattamento contabile degli accordi di compartecipazione basati sui diritti e sugli obblighi derivanti dagli accordi piuttosto che sulla forma legale degli stessi e stabilisce come unico metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto nel bilancio consolidato il metodo del patrimonio netto. Secondo l'IFRS 11, l'esistenza di un veicolo separato non è una condizione sufficiente per classificare un accordo di compartecipazione come una joint venture. Il nuovo principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. A seguito dell'emanazione del principio lo IAS 28 - Partecipazioni in imprese collegate è stato emendato per comprendere nel suo ambito di applicazione, dalla data di efficacia del principio, anche le partecipazioni in imprese a controllo congiunto. Non essendo in essere accordi di compartecipazione, l'applicazione di tale principio non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2014.
Lo IASB ha emesso il principio IFRS 12 - Informazioni addizionali su partecipazioni in altre imprese che è un nuovo e completo principio sulle informazioni addizionali da fornire nel bilancio consolidato per ogni tipologia di partecipazione, ivi incluse quelle in imprese controllate, gli accordi di compartecipazione, collegate, società a destinazione specifica ed altre società veicolo non consolidate. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L'applicazione di tale principio non ha comportato integrazioni alla informativa già esposta nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2013 in relazione a tali partecipazioni.
Lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività - Informazioni integrative sul valore recuperabile delle attività non finanziarie. Le modifiche mirano a chiarire che le informazioni integrative da fornire circa il valore recuperabile delle attività (incluso l'avviamento) o unità generatrici di flussi finanziari, nel caso in cui il loro valore recuperabile si basi sul fair value al netto dei costi di dismissione, riguardano soltanto le attività o unità generatrici di flussi finanziari per le quali sia stata rilevata o ripristinata una perdita per riduzione di valore, durante l'esercizio. Le modifiche si applicano in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2014.
In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano: IFRS 2 Share Based Payments - Definition of vesting condition. IFRS 3 Business Combination - Accounting for contingent consideration, IFRS 8 Operating segments - Aggregation of operating segments, IFRS 8 Operating segments - Reconciliation of total of the reportable segments' assets to the entity's assets, IFRS 13 Fair Value Measurement - Short-term receivables and payables, IAS 16 Property, plant and equipment and IAS 38 Intangible Assets - Revaluation method: proportionate restatement of accumulated depreciation/amortization, IAS 24 Related Parties Disclosures - Key management personnel.
Le modifiche si applicano al più tardi a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° febbraio 2015 o da data successiva. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica delle varie fattispecie, gli Amministratori non si attendono un effetto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.
IIl 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers che sostituirà i principi IAS 18 Revenue e IAS 11 Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 Transfers of Assets from Customers e SIC 31 Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il nuovo modello di riconoscimento dei ricavi si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari.
I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
• il riconoscimento del ricavo quando l'entità soddisfi una performance obligation. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica della fattispecie, in considerazione della tipologia di attività svolta dal Gruppo e delle tipologie contrattuali applicate, gli Amministratori non si attendono che l'applicazione del nuovo principio possa avere impatti significativi.
In 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 - Strumenti finanziari. Il documento accoglie i risultati delle fasi relative a Classificazione e valutazione, Impairment, e Hedge accounting, del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio, che sostituisce le precedenti versioni dell'IFRS 9, deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.
In data 25 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle". Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva.
Il documento introduce modifiche ai seguenti principi:
IFRS 5 - Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations.
In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 1 - Disclosure Initiative. L'obiettivo delle modifiche è di fornire chiarimenti in merito ad elementi di informativa che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione di bilanci.
Le modifiche apportate sono le seguenti:
Materialità e aggregazione: viene chiarito che una società non deve oscurare informazioni aggregandole o disaggregandole e che le considerazioni relative alla materialità si applicano agli schemi di bilancio, note illustrative e specifici requisiti di informativa degli IFRS. Le disclosures richieste specificamente dagli IFRS devono essere fornite solo se l'informazione è materiale;
Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria e prospetto di conto economico complessivo: si chiarisce che l'elenco di voci specificate dallo IAS 1 per questi prospetti può essere disaggregato e aggregato a seconda dei casi. Viene inoltre fornita una linea guida sull'uso di subtotali all'interno dei prospetti;
Presentazione degli elementi di Other Comprehensive Income ("OCI"): si chiarisce che la quota di OCI di società collegate e joint ventures consolidate con il metodo del patrimonio netto deve essere presentata in aggregato in una singola voce, a sua volta suddivisa tra componenti suscettibili di future riclassifiche a conto economico o meno;
Note illustrative: si chiarisce che le entità godono di flessibilità nel definire la struttura delle note illustrative e si fornisce una linea guida su come impostare un ordine sistematico delle note stesse.
Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica della fattispecie, gli Amministratori non si attendono un effetto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.
| | Immobili | Impianti e
| MOCREta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.
Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.
Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se si prevede che l'operazione oggetto di copertura non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico dell'esercizio.
I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.
I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi,
nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e l'ammontare del ricavo può essere determinato attendibilmente.
I ricavi di natura finanziaria vengono iscritti in base alla competenza temporale.
I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.
Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo e le spese bancarie.
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.
Le azioni proprie sono a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.
L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare le attività materiali ed immateriali sottoposte ad impairment test, come sopra descritto, oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte e altri accantonamenti. In particolare:
La procedura di determinazione delle perdite di valore delle attività materiali ed immateriali descritta al principio contabile "Perdite durevoli di valore" implica - nella stima del valore d'uso - l'utilizzo di Business Plan delle partecipate che sono basati su un insieme di assunzioni ed ipotesi relative ad eventi futuri ed azioni degli organi amministrativi delle partecipate, che non necessariamente si verificheranno. Nella stima del valore di mercato, invece, sono effettuate assunzioni sull'andamento prevedibile delle negoziazioni tra parti terze sulla base di andamenti storici che potrebbero non ripetersi effettivamente.
I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici di incasso.
Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza e lento rigiro sono sistematicamente valutate e, nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile, sono svalutate. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime della direzione, derivanti dall'esperienza e dai risultati storici conseguiti.
Il valore attuale della passività per benefici a dipendenti dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, le stime dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle su indicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici.
Il Gruppo è soggetto a diverse legislazioni fiscali sui redditi. La determinazione della passività per imposte del Gruppo richiede l'utilizzo di valutazioni da parte della Direzione con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
Con riferimento ai processi estimativi del rischio di passività potenziali da contenziosi, gli Amministratori fanno affidamento sulle comunicazioni ricevute in merito allo stato di avanzamento delle procedure di recupero e contenziosi comunicato dai consulenti legali che rappresentano il Gruppo nelle controversie. Tali stime sono determinate tenendo conto del progressivo evolversi delle controversie, considerando le franchigie esistenti.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.
Principi contabili ed emendamenti applicabili dal 1° gennaio 2014 Lo IASB ha emesso il principio IFRS 10 - Bilancio Consolidato che sostituirà il SIC 12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (società veicolo) e parti dello IAS 27 - Bilancio consolidato e separato, il quale sarà ridenominato Bilancio separato e disciplinerà il trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio separato. Le principali variazioni stabilite dal nuovo principio sono le seguenti:
Lo IASB ha emesso il principio IFRS 11 - Accordi di compartecipazione che sostituirà lo IAS 31 - Partecipazioni in Joint Venture ed il SIC-13 - Imprese a controllo congiunto - Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo congiunto. Il nuovo principio, fermi restando i criteri per l'individuazione della presenza di un controllo congiunto, fornisce dei criteri per il trattamento contabile degli accordi di compartecipazione basati sui diritti e sugli obblighi derivanti dagli accordi piuttosto che sulla forma legale degli stessi e stabilisce come unico metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto nel bilancio consolidato il metodo del patrimonio netto. Secondo l'IFRS 11, l'esistenza di un veicolo separato non è una condizione sufficiente per classificare un accordo di compartecipazione come una joint venture. Il nuovo principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. A seguito dell'emanazione del principio lo IAS 28 - Partecipazioni in imprese collegate è stato emendato per comprendere nel suo ambito di applicazione, dalla data di efficacia del principio, anche le partecipazioni in imprese a controllo congiunto. Non essendo in essere accordi di compartecipazione, l'applicazione di tale principio non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2014.
Lo IASB ha emesso il principio IFRS 12 - Informazioni addizionali su partecipazioni in altre imprese che è un nuovo e completo principio sulle informazioni addizionali da fornire nel bilancio consolidato per ogni tipologia di partecipazione, ivi incluse quelle in imprese controllate, gli accordi di compartecipazione, collegate, società a destinazione specifica ed altre società veicolo non consolidate. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L'applicazione di tale principio non ha comportato integrazioni alla informativa già esposta nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2013 in relazione a tali partecipazioni.
Lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività - Informazioni integrative sul valore recuperabile delle attività non finanziarie. Le modifiche mirano a chiarire che le informazioni integrative da fornire circa il valore recuperabile delle attività (incluso l'avviamento) o unità generatrici di flussi finanziari, nel caso in cui il loro valore recuperabile si basi sul fair value al netto dei costi di dismissione, riguardano soltanto le attività o unità generatrici di flussi finanziari per le quali sia stata rilevata o ripristinata una perdita per riduzione di valore, durante l'esercizio. Le modifiche si applicano in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2014.
In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano: IFRS 2 Share Based Payments - Definition of vesting condition. IFRS 3 Business Combination - Accounting for contingent consideration, IFRS 8 Operating segments - Aggregation of operating segments, IFRS 8 Operating segments - Reconciliation of total of the reportable segments' assets to the entity's assets, IFRS 13 Fair Value Measurement - Short-term receivables and payables, IAS 16 Property, plant and equipment and IAS 38 Intangible Assets - Revaluation method: proportionate restatement of accumulated depreciation/amortization, IAS 24 Related Parties Disclosures - Key management personnel.
Le modifiche si applicano al più tardi a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° febbraio 2015 o da data successiva. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica delle varie fattispecie, gli Amministratori non si attendono un effetto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.
IIl 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers che sostituirà i principi IAS 18 Revenue e IAS 11 Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 Transfers of Assets from Customers e SIC 31 Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il nuovo modello di riconoscimento dei ricavi si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari.
I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
• il riconoscimento del ricavo quando l'entità soddisfi una performance obligation. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica della fattispecie, in considerazione della tipologia di attività svolta dal Gruppo e delle tipologie contrattuali applicate, gli Amministratori non si attendono che l'applicazione del nuovo principio possa avere impatti significativi.
In 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 - Strumenti finanziari. Il documento accoglie i risultati delle fasi relative a Classificazione e valutazione, Impairment, e Hedge accounting, del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio, che sostituisce le precedenti versioni dell'IFRS 9, deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.
In data 25 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle". Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva.
Il documento introduce modifiche ai seguenti principi:
IFRS 5 - Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations.
In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 1 - Disclosure Initiative. L'obiettivo delle modifiche è di fornire chiarimenti in merito ad elementi di informativa che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione di bilanci.
Le modifiche apportate sono le seguenti:
Materialità e aggregazione: viene chiarito che una società non deve oscurare informazioni aggregandole o disaggregandole e che le considerazioni relative alla materialità si applicano agli schemi di bilancio, note illustrative e specifici requisiti di informativa degli IFRS. Le disclosures richieste specificamente dagli IFRS devono essere fornite solo se l'informazione è materiale;
Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria e prospetto di conto economico complessivo: si chiarisce che l'elenco di voci specificate dallo IAS 1 per questi prospetti può essere disaggregato e aggregato a seconda dei casi. Viene inoltre fornita una linea guida sull'uso di subtotali all'interno dei prospetti;
Presentazione degli elementi di Other Comprehensive Income ("OCI"): si chiarisce che la quota di OCI di società collegate e joint ventures consolidate con il metodo del patrimonio netto deve essere presentata in aggregato in una singola voce, a sua volta suddivisa tra componenti suscettibili di future riclassifiche a conto economico o meno;
Note illustrative: si chiarisce che le entità godono di flessibilità nel definire la struttura delle note illustrative e si fornisce una linea guida su come impostare un ordine sistematico delle note stesse.
Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica della fattispecie, gli Amministratori non si attendono un effetto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.
| | Immobili | Impianti e
CONTRACTORe variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.
Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.
Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se si prevede che l'operazione oggetto di copertura non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico dell'esercizio.
I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.
I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi,
nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e l'ammontare del ricavo può essere determinato attendibilmente.
I ricavi di natura finanziaria vengono iscritti in base alla competenza temporale.
I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.
Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo e le spese bancarie.
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.
Le azioni proprie sono a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.
L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare le attività materiali ed immateriali sottoposte ad impairment test, come sopra descritto, oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte e altri accantonamenti. In particolare:
La procedura di determinazione delle perdite di valore delle attività materiali ed immateriali descritta al principio contabile "Perdite durevoli di valore" implica - nella stima del valore d'uso - l'utilizzo di Business Plan delle partecipate che sono basati su un insieme di assunzioni ed ipotesi relative ad eventi futuri ed azioni degli organi amministrativi delle partecipate, che non necessariamente si verificheranno. Nella stima del valore di mercato, invece, sono effettuate assunzioni sull'andamento prevedibile delle negoziazioni tra parti terze sulla base di andamenti storici che potrebbero non ripetersi effettivamente.
I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici di incasso.
Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza e lento rigiro sono sistematicamente valutate e, nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile, sono svalutate. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime della direzione, derivanti dall'esperienza e dai risultati storici conseguiti.
Il valore attuale della passività per benefici a dipendenti dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, le stime dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle su indicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici.
Il Gruppo è soggetto a diverse legislazioni fiscali sui redditi. La determinazione della passività per imposte del Gruppo richiede l'utilizzo di valutazioni da parte della Direzione con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
Con riferimento ai processi estimativi del rischio di passività potenziali da contenziosi, gli Amministratori fanno affidamento sulle comunicazioni ricevute in merito allo stato di avanzamento delle procedure di recupero e contenziosi comunicato dai consulenti legali che rappresentano il Gruppo nelle controversie. Tali stime sono determinate tenendo conto del progressivo evolversi delle controversie, considerando le franchigie esistenti.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.
Principi contabili ed emendamenti applicabili dal 1° gennaio 2014 Lo IASB ha emesso il principio IFRS 10 - Bilancio Consolidato che sostituirà il SIC 12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (società veicolo) e parti dello IAS 27 - Bilancio consolidato e separato, il quale sarà ridenominato Bilancio separato e disciplinerà il trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio separato. Le principali variazioni stabilite dal nuovo principio sono le seguenti:
Lo IASB ha emesso il principio IFRS 11 - Accordi di compartecipazione che sostituirà lo IAS 31 - Partecipazioni in Joint Venture ed il SIC-13 - Imprese a controllo congiunto - Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo congiunto. Il nuovo principio, fermi restando i criteri per l'individuazione della presenza di un controllo congiunto, fornisce dei criteri per il trattamento contabile degli accordi di compartecipazione basati sui diritti e sugli obblighi derivanti dagli accordi piuttosto che sulla forma legale degli stessi e stabilisce come unico metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto nel bilancio consolidato il metodo del patrimonio netto. Secondo l'IFRS 11, l'esistenza di un veicolo separato non è una condizione sufficiente per classificare un accordo di compartecipazione come una joint venture. Il nuovo principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. A seguito dell'emanazione del principio lo IAS 28 - Partecipazioni in imprese collegate è stato emendato per comprendere nel suo ambito di applicazione, dalla data di efficacia del principio, anche le partecipazioni in imprese a controllo congiunto. Non essendo in essere accordi di compartecipazione, l'applicazione di tale principio non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2014.
Lo IASB ha emesso il principio IFRS 12 - Informazioni addizionali su partecipazioni in altre imprese che è un nuovo e completo principio sulle informazioni addizionali da fornire nel bilancio consolidato per ogni tipologia di partecipazione, ivi incluse quelle in imprese controllate, gli accordi di compartecipazione, collegate, società a destinazione specifica ed altre società veicolo non consolidate. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L'applicazione di tale principio non ha comportato integrazioni alla informativa già esposta nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2013 in relazione a tali partecipazioni.
Lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività - Informazioni integrative sul valore recuperabile delle attività non finanziarie. Le modifiche mirano a chiarire che le informazioni integrative da fornire circa il valore recuperabile delle attività (incluso l'avviamento) o unità generatrici di flussi finanziari, nel caso in cui il loro valore recuperabile si basi sul fair value al netto dei costi di dismissione, riguardano soltanto le attività o unità generatrici di flussi finanziari per le quali sia stata rilevata o ripristinata una perdita per riduzione di valore, durante l'esercizio. Le modifiche si applicano in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2014.
In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano: IFRS 2 Share Based Payments - Definition of vesting condition. IFRS 3 Business Combination - Accounting for contingent consideration, IFRS 8 Operating segments - Aggregation of operating segments, IFRS 8 Operating segments - Reconciliation of total of the reportable segments' assets to the entity's assets, IFRS 13 Fair Value Measurement - Short-term receivables and payables, IAS 16 Property, plant and equipment and IAS 38 Intangible Assets - Revaluation method: proportionate restatement of accumulated depreciation/amortization, IAS 24 Related Parties Disclosures - Key management personnel.
Le modifiche si applicano al più tardi a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° febbraio 2015 o da data successiva. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica delle varie fattispecie, gli Amministratori non si attendono un effetto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.
IIl 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers che sostituirà i principi IAS 18 Revenue e IAS 11 Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 Transfers of Assets from Customers e SIC 31 Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il nuovo modello di riconoscimento dei ricavi si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari.
I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
• il riconoscimento del ricavo quando l'entità soddisfi una performance obligation. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica della fattispecie, in considerazione della tipologia di attività svolta dal Gruppo e delle tipologie contrattuali applicate, gli Amministratori non si attendono che l'applicazione del nuovo principio possa avere impatti significativi.
In 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 - Strumenti finanziari. Il documento accoglie i risultati delle fasi relative a Classificazione e valutazione, Impairment, e Hedge accounting, del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio, che sostituisce le precedenti versioni dell'IFRS 9, deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.
In data 25 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle". Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva.
Il documento introduce modifiche ai seguenti principi:
IFRS 5 - Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations.
In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 1 - Disclosure Initiative. L'obiettivo delle modifiche è di fornire chiarimenti in merito ad elementi di informativa che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione di bilanci.
Le modifiche apportate sono le seguenti:
Materialità e aggregazione: viene chiarito che una società non deve oscurare informazioni aggregandole o disaggregandole e che le considerazioni relative alla materialità si applicano agli schemi di bilancio, note illustrative e specifici requisiti di informativa degli IFRS. Le disclosures richieste specificamente dagli IFRS devono essere fornite solo se l'informazione è materiale;
Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria e prospetto di conto economico complessivo: si chiarisce che l'elenco di voci specificate dallo IAS 1 per questi prospetti può essere disaggregato e aggregato a seconda dei casi. Viene inoltre fornita una linea guida sull'uso di subtotali all'interno dei prospetti;
Presentazione degli elementi di Other Comprehensive Income ("OCI"): si chiarisce che la quota di OCI di società collegate e joint ventures consolidate con il metodo del patrimonio netto deve essere presentata in aggregato in una singola voce, a sua volta suddivisa tra componenti suscettibili di future riclassifiche a conto economico o meno;
Note illustrative: si chiarisce che le entità godono di flessibilità nel definire la struttura delle note illustrative e si fornisce una linea guida su come impostare un ordine sistematico delle note stesse.
Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica della fattispecie, gli Amministratori non si attendono un effetto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.
| | Immobili | Impianti e
| SERVINGair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.
Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.
Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se si prevede che l'operazione oggetto di copertura non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico dell'esercizio.
I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.
I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi,
nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e l'ammontare del ricavo può essere determinato attendibilmente.
I ricavi di natura finanziaria vengono iscritti in base alla competenza temporale.
I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.
Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo e le spese bancarie.
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.
Le azioni proprie sono a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.
L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare le attività materiali ed immateriali sottoposte ad impairment test, come sopra descritto, oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte e altri accantonamenti. In particolare:
La procedura di determinazione delle perdite di valore delle attività materiali ed immateriali descritta al principio contabile "Perdite durevoli di valore" implica - nella stima del valore d'uso - l'utilizzo di Business Plan delle partecipate che sono basati su un insieme di assunzioni ed ipotesi relative ad eventi futuri ed azioni degli organi amministrativi delle partecipate, che non necessariamente si verificheranno. Nella stima del valore di mercato, invece, sono effettuate assunzioni sull'andamento prevedibile delle negoziazioni tra parti terze sulla base di andamenti storici che potrebbero non ripetersi effettivamente.
I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici di incasso.
Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza e lento rigiro sono sistematicamente valutate e, nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile, sono svalutate. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime della direzione, derivanti dall'esperienza e dai risultati storici conseguiti.
Il valore attuale della passività per benefici a dipendenti dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, le stime dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle su indicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici.
Il Gruppo è soggetto a diverse legislazioni fiscali sui redditi. La determinazione della passività per imposte del Gruppo richiede l'utilizzo di valutazioni da parte della Direzione con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
Con riferimento ai processi estimativi del rischio di passività potenziali da contenziosi, gli Amministratori fanno affidamento sulle comunicazioni ricevute in merito allo stato di avanzamento delle procedure di recupero e contenziosi comunicato dai consulenti legali che rappresentano il Gruppo nelle controversie. Tali stime sono determinate tenendo conto del progressivo evolversi delle controversie, considerando le franchigie esistenti.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.
Principi contabili ed emendamenti applicabili dal 1° gennaio 2014 Lo IASB ha emesso il principio IFRS 10 - Bilancio Consolidato che sostituirà il SIC 12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (società veicolo) e parti dello IAS 27 - Bilancio consolidato e separato, il quale sarà ridenominato Bilancio separato e disciplinerà il trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio separato. Le principali variazioni stabilite dal nuovo principio sono le seguenti:
Lo IASB ha emesso il principio IFRS 11 - Accordi di compartecipazione che sostituirà lo IAS 31 - Partecipazioni in Joint Venture ed il SIC-13 - Imprese a controllo congiunto - Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo congiunto. Il nuovo principio, fermi restando i criteri per l'individuazione della presenza di un controllo congiunto, fornisce dei criteri per il trattamento contabile degli accordi di compartecipazione basati sui diritti e sugli obblighi derivanti dagli accordi piuttosto che sulla forma legale degli stessi e stabilisce come unico metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto nel bilancio consolidato il metodo del patrimonio netto. Secondo l'IFRS 11, l'esistenza di un veicolo separato non è una condizione sufficiente per classificare un accordo di compartecipazione come una joint venture. Il nuovo principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. A seguito dell'emanazione del principio lo IAS 28 - Partecipazioni in imprese collegate è stato emendato per comprendere nel suo ambito di applicazione, dalla data di efficacia del principio, anche le partecipazioni in imprese a controllo congiunto. Non essendo in essere accordi di compartecipazione, l'applicazione di tale principio non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2014.
Lo IASB ha emesso il principio IFRS 12 - Informazioni addizionali su partecipazioni in altre imprese che è un nuovo e completo principio sulle informazioni addizionali da fornire nel bilancio consolidato per ogni tipologia di partecipazione, ivi incluse quelle in imprese controllate, gli accordi di compartecipazione, collegate, società a destinazione specifica ed altre società veicolo non consolidate. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L'applicazione di tale principio non ha comportato integrazioni alla informativa già esposta nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2013 in relazione a tali partecipazioni.
Lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività - Informazioni integrative sul valore recuperabile delle attività non finanziarie. Le modifiche mirano a chiarire che le informazioni integrative da fornire circa il valore recuperabile delle attività (incluso l'avviamento) o unità generatrici di flussi finanziari, nel caso in cui il loro valore recuperabile si basi sul fair value al netto dei costi di dismissione, riguardano soltanto le attività o unità generatrici di flussi finanziari per le quali sia stata rilevata o ripristinata una perdita per riduzione di valore, durante l'esercizio. Le modifiche si applicano in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2014.
In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano: IFRS 2 Share Based Payments - Definition of vesting condition. IFRS 3 Business Combination - Accounting for contingent consideration, IFRS 8 Operating segments - Aggregation of operating segments, IFRS 8 Operating segments - Reconciliation of total of the reportable segments' assets to the entity's assets, IFRS 13 Fair Value Measurement - Short-term receivables and payables, IAS 16 Property, plant and equipment and IAS 38 Intangible Assets - Revaluation method: proportionate restatement of accumulated depreciation/amortization, IAS 24 Related Parties Disclosures - Key management personnel.
Le modifiche si applicano al più tardi a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° febbraio 2015 o da data successiva. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica delle varie fattispecie, gli Amministratori non si attendono un effetto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.
IIl 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers che sostituirà i principi IAS 18 Revenue e IAS 11 Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 Transfers of Assets from Customers e SIC 31 Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il nuovo modello di riconoscimento dei ricavi si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari.
I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
• il riconoscimento del ricavo quando l'entità soddisfi una performance obligation. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica della fattispecie, in considerazione della tipologia di attività svolta dal Gruppo e delle tipologie contrattuali applicate, gli Amministratori non si attendono che l'applicazione del nuovo principio possa avere impatti significativi.
In 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 - Strumenti finanziari. Il documento accoglie i risultati delle fasi relative a Classificazione e valutazione, Impairment, e Hedge accounting, del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio, che sostituisce le precedenti versioni dell'IFRS 9, deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.
In data 25 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle". Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva.
Il documento introduce modifiche ai seguenti principi:
IFRS 5 - Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations.
In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 1 - Disclosure Initiative. L'obiettivo delle modifiche è di fornire chiarimenti in merito ad elementi di informativa che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione di bilanci.
Le modifiche apportate sono le seguenti:
Materialità e aggregazione: viene chiarito che una società non deve oscurare informazioni aggregandole o disaggregandole e che le considerazioni relative alla materialità si applicano agli schemi di bilancio, note illustrative e specifici requisiti di informativa degli IFRS. Le disclosures richieste specificamente dagli IFRS devono essere fornite solo se l'informazione è materiale;
Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria e prospetto di conto economico complessivo: si chiarisce che l'elenco di voci specificate dallo IAS 1 per questi prospetti può essere disaggregato e aggregato a seconda dei casi. Viene inoltre fornita una linea guida sull'uso di subtotali all'interno dei prospetti;
Presentazione degli elementi di Other Comprehensive Income ("OCI"): si chiarisce che la quota di OCI di società collegate e joint ventures consolidate con il metodo del patrimonio netto deve essere presentata in aggregato in una singola voce, a sua volta suddivisa tra componenti suscettibili di future riclassifiche a conto economico o meno;
Note illustrative: si chiarisce che le entità godono di flessibilità nel definire la struttura delle note illustrative e si fornisce una linea guida su come impostare un ordine sistematico delle note stesse.
Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica della fattispecie, gli Amministratori non si attendono un effetto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.
| | Immobili | Impianti e
|
|-------------|---------------|------------|-------------------------------|-----------------------------------|----------------|
| Voto | $\sim$ | | | | |
I risultati dell'indagine, svolta mediante l'invio di questionari ai clienti del Gruppo, confermano un giudizio largamente positiva, con punte di eccellenza per quanto riguarda la qualità dei prodotti e l'assistenza tecnica e commerciale.
Sabaf ha in essere alcune iniziative per diffidare alcuni produttori sia di componenti contraffatti, che di cucine e piani cottura, che promuovono o vendono apparecchi con componenti in contraffazione di nostri brevetti e marchi.
-
Nel 2005 Sabaf S.p.A. ha ottenuto la certificazione di conformità ai requisiti della norma SA8000 (Social Accountability 8000) e, pertanto, l'Azienda richiede ai propri fornitori di rispettare, in tutte le loro attività, i principi della norma, quale criterio minimo per stabilire un rapporto duraturo basato sui principi della responsabilità sociale. I contratti di fornitura includono una clausola di carattere etico ispirata alla Norma SA8000, che impegna i fornitori a garantire il rispetto dei diritti umani e sociali e in particolare: ad evitare l'impiego di persone in età inferiore a quella stabilita dalla norma, a garantire ai lavoratori un luogo di lavoro sicuro, a tutelare la libertà sindacale, a rispettare la legislazione in materia di orario di lavoro, ad assicurare ai lavoratori il rispetto del minimo retributivo legale.
L'eventuale mancato rispetto o mancata accettazione dei principi della Norma SA8000 può determinare l'interruzione dei rapporti di fornitura. Nel corso del 2014 sono state condotte 32 verifiche presso fornitori (29 nel 2013), relative alla gestione di qualità, ambiente e responsabilità sociale, dalle quali non sono emerse non conformità critiche. A fronte delle non conformità non critiche, sono stati richiesti ai fornitori gli opportuni interventi.
Il Gruppo Sabaf mira a favorire lo sviluppo del territorio in cui opera e, pertanto, nella selezione dei fornitori, favorisce le aziende locali:
gli acquisti effettuati in Lombardia dalle società italiane del Gruppo rappresentano il 66,1% del totale, gli acquisti di Sabaf do Brasil da fornitori brasiliani sono l'88,9% del totale e gli acquisti di Sabaf Beyaz da fornitori turchi il 76,6% del totale.
Il fatturato realizzato al di fuori dell'Unione Europea proviene per la maggior parte da fornitori situati in Cina. I fornitori cinesi hanno sottoscritto la clausola di rispetto dei principi della norma SA8000.
| 2014 | 2013 | |||
|---|---|---|---|---|
| IN MIGLIAIA DI EURO | Fatturato | % | Fatturato | % |
| Provincia di Brescia | 41.648 | 43,9% | 44.099 | 49,1% |
| Italia | 26.534 | 28,0% | 25.958 | 28,9% |
| UE | 9.999 | 10,5% | 7.641 | 8,5% |
| Brasile | 4.804 | 5,1% | 4.689 | 5,2% |
| Turchia | 4.000 | 4,2% | 2.578 | 2,9% |
| Cina | 5.879 | 6,2% | 3.823 | 4,3% |
| Extra UE - Altri | 1.929 | 2,0% | 1.046 | 1,22% |
| TOTALE | 94.793 | 100% | 89.834 | 100% |
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare le attività materiali ed immateriali sottoposte ad impairment test, come sopra descritto, oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte e altri accantonamenti. In particolare:
La procedura di determinazione delle perdite di valore delle attività materiali ed immateriali descritta al principio contabile "Perdite durevoli di valore" implica - nella stima del valore d'uso - l'utilizzo di Business Plan delle partecipate che sono basati su un insieme di assunzioni ed ipotesi relative ad eventi futuri ed azioni degli organi amministrativi delle partecipate, che non necessariamente si verificheranno. Nella stima del valore di mercato, invece, sono effettuate assunzioni sull'andamento prevedibile delle negoziazioni tra parti terze sulla base di andamenti storici che potrebbero non ripetersi effettivamente.
I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici di incasso.
Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza e lento rigiro sono sistematicamente valutate e, nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile, sono svalutate. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime della direzione, derivanti dall'esperienza e dai risultati storici conseguiti.
Il valore attuale della passività per benefici a dipendenti dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, le stime dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle su indicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici.
Il Gruppo è soggetto a diverse legislazioni fiscali sui redditi. La determinazione della passività per imposte del Gruppo richiede l'utilizzo di valutazioni da parte della Direzione con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
Con riferimento ai processi estimativi del rischio di passività potenziali da contenziosi, gli Amministratori fanno affidamento sulle comunicazioni ricevute in merito allo stato di avanzamento delle procedure di recupero e contenziosi comunicato dai consulenti legali che rappresentano il Gruppo nelle controversie. Tali stime sono determinate tenendo conto del progressivo evolversi delle controversie, considerando le franchigie esistenti.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.
Principi contabili ed emendamenti applicabili dal 1° gennaio 2014 Lo IASB ha emesso il principio IFRS 10 - Bilancio Consolidato che sostituirà il SIC 12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (società veicolo) e parti dello IAS 27 - Bilancio consolidato e separato, il quale sarà ridenominato Bilancio separato e disciplinerà il trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio separato. Le principali variazioni stabilite dal nuovo principio sono le seguenti:
Lo IASB ha emesso il principio IFRS 11 - Accordi di compartecipazione che sostituirà lo IAS 31 - Partecipazioni in Joint Venture ed il SIC-13 - Imprese a controllo congiunto - Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo congiunto. Il nuovo principio, fermi restando i criteri per l'individuazione della presenza di un controllo congiunto, fornisce dei criteri per il trattamento contabile degli accordi di compartecipazione basati sui diritti e sugli obblighi derivanti dagli accordi piuttosto che sulla forma legale degli stessi e stabilisce come unico metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto nel bilancio consolidato il metodo del patrimonio netto. Secondo l'IFRS 11, l'esistenza di un veicolo separato non è una condizione sufficiente per classificare un accordo di compartecipazione come una joint venture. Il nuovo principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. A seguito dell'emanazione del principio lo IAS 28 - Partecipazioni in imprese collegate è stato emendato per comprendere nel suo ambito di applicazione, dalla data di efficacia del principio, anche le partecipazioni in imprese a controllo congiunto. Non essendo in essere accordi di compartecipazione, l'applicazione di tale principio non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2014.
Lo IASB ha emesso il principio IFRS 12 - Informazioni addizionali su partecipazioni in altre imprese che è un nuovo e completo principio sulle informazioni addizionali da fornire nel bilancio consolidato per ogni tipologia di partecipazione, ivi incluse quelle in imprese controllate, gli accordi di compartecipazione, collegate, società a destinazione specifica ed altre società veicolo non consolidate. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L'applicazione di tale principio non ha comportato integrazioni alla informativa già esposta nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2013 in relazione a tali partecipazioni.
Lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività - Informazioni integrative sul valore recuperabile delle attività non finanziarie. Le modifiche mirano a chiarire che le informazioni integrative da fornire circa il valore recuperabile delle attività (incluso l'avviamento) o unità generatrici di flussi finanziari, nel caso in cui il loro valore recuperabile si basi sul fair value al netto dei costi di dismissione, riguardano soltanto le attività o unità generatrici di flussi finanziari per le quali sia stata rilevata o ripristinata una perdita per riduzione di valore, durante l'esercizio. Le modifiche si applicano in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2014.
In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano: IFRS 2 Share Based Payments - Definition of vesting condition. IFRS 3 Business Combination - Accounting for contingent consideration, IFRS 8 Operating segments - Aggregation of operating segments, IFRS 8 Operating segments - Reconciliation of total of the reportable segments' assets to the entity's assets, IFRS 13 Fair Value Measurement - Short-term receivables and payables, IAS 16 Property, plant and equipment and IAS 38 Intangible Assets - Revaluation method: proportionate restatement of accumulated depreciation/amortization, IAS 24 Related Parties Disclosures - Key management personnel.
Le modifiche si applicano al più tardi a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° febbraio 2015 o da data successiva. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica delle varie fattispecie, gli Amministratori non si attendono un effetto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.
IIl 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers che sostituirà i principi IAS 18 Revenue e IAS 11 Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 Transfers of Assets from Customers e SIC 31 Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il nuovo modello di riconoscimento dei ricavi si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari.
I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
• il riconoscimento del ricavo quando l'entità soddisfi una performance obligation. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica della fattispecie, in considerazione della tipologia di attività svolta dal Gruppo e delle tipologie contrattuali applicate, gli Amministratori non si attendono che l'applicazione del nuovo principio possa avere impatti significativi.
In 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 - Strumenti finanziari. Il documento accoglie i risultati delle fasi relative a Classificazione e valutazione, Impairment, e Hedge accounting, del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio, che sostituisce le precedenti versioni dell'IFRS 9, deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.
In data 25 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle". Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva.
Il documento introduce modifiche ai seguenti principi:
IFRS 5 - Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations.
In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 1 - Disclosure Initiative. L'obiettivo delle modifiche è di fornire chiarimenti in merito ad elementi di informativa che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione di bilanci.
Le modifiche apportate sono le seguenti:
Materialità e aggregazione: viene chiarito che una società non deve oscurare informazioni aggregandole o disaggregandole e che le considerazioni relative alla materialità si applicano agli schemi di bilancio, note illustrative e specifici requisiti di informativa degli IFRS. Le disclosures richieste specificamente dagli IFRS devono essere fornite solo se l'informazione è materiale;
Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria e prospetto di conto economico complessivo: si chiarisce che l'elenco di voci specificate dallo IAS 1 per questi prospetti può essere disaggregato e aggregato a seconda dei casi. Viene inoltre fornita una linea guida sull'uso di subtotali all'interno dei prospetti;
Presentazione degli elementi di Other Comprehensive Income ("OCI"): si chiarisce che la quota di OCI di società collegate e joint ventures consolidate con il metodo del patrimonio netto deve essere presentata in aggregato in una singola voce, a sua volta suddivisa tra componenti suscettibili di future riclassifiche a conto economico o meno;
Note illustrative: si chiarisce che le entità godono di flessibilità nel definire la struttura delle note illustrative e si fornisce una linea guida su come impostare un ordine sistematico delle note stesse.
Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica della fattispecie, gli Amministratori non si attendono un effetto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.
| | Immobili | Impianti e
**
Sabaf do Brasil e Sabaf Turchia acquistano i materiali necessari alla produzione prevalentemente presso fornitori locali. I principali macchinari utilizzati (transfer di lavorazione e di montaggio e presse per la pressofusione dei bruciatori) sono invece stati importati dall'Italia per garantire processi produttivi omogenei a livello di Gruppo, in particolare in termini di qualità e sicurezza.
16 Dato di Gruppo. I valori del 2013 sono stati ricalcolati per includere anche le società estere, non incluse nei precedenti bilanci.
Le relazioni con i fornitori sono improntate alla collaborazione di lungo periodo e fondate sulla correttezza negoziale, l'integrità e l'equità contrattuale e la condivisione delle strategie di crescita.
Per favorire la condivisione con i fornitori dei valori alla base del proprio modello di business e per favorire la massima trasparenza e conoscenza reciproca, Sabaf ha distribuito in modo capillare la Carta Valori e periodicamente invia la newsletter "Sabaf Magazine" .
Sabaf garantisce l'assoluta imparzialità nella scelta dei fornitori e si impegna a rispettare rigorosamente i termini di pagamento pattuiti.
Sabaf richiede ai suoi fornitori la capacità di sapersi rinnovare tecnologicamente, in modo tale da poter sempre proporre i migliori rapporti qualità/prezzo, e privilegia nella scelta i fornitori che hanno ottenuto o stanno ottenendo le certificazioni dei sistemi di qualità e ambientale.
Nel 2014 il fatturato dei fornitori del Gruppo Sabaf con sistema di qualità certificato è stato pari al 54,7% del totale (53,9% nel 2013).
| 2014 | 2013 | |||
|---|---|---|---|---|
| IN MIGLIAIA DI EURO | Fatturato | % | Fatturato | % |
| Materie prime | 24.959 | 26,3 | 23.727 | 26,4 |
| Componenti | 24.112 | 25,4 | 25.248 | 28,1 |
| Beni strumentali | 9.843 | 10,4 | 9.491 | 10,6 |
| Servizi e altri acquisti | 35.879 | 37,9 | 31.368 | 34,9 |
| TOTALE | 94.793 | 100 | 89.834 | 100 |
Per i fornitori artigiani e meno strutturati sono concordati termini di pagamento molto brevi (prevalentemente a 30 giorni).
A fine 2014 è in essere un contenzioso con un fornitore, promosso da Sabaf S.p.A. e inerente un problema di qualità, per il quale è stato raggiunto un accordo di transazione a inizio 2015.
Il Gruppo opera con un rapporto di indebitamento contenuto (indebitamento finanziario netto / patrimonio netto al 31 dicembre 2014 pari a 0,14) e dispone di ampie linee di credito a breve termine non utilizzate.
Al 31 dicembre 2014 l'indebitamento finanziario netto è pari a 26,9 milioni di euro - rispetto ai 16,7 milioni di euro del 31 dicembre 2013 - dopo avere pagato a novembre 2014 un dividendo straordinario per 11,5 milioni di euro. Nel corso dell'esercizio sono stati accesi due mutui chirografari per complessivi 10 milioni di euro, mantenendo in tal modo un rapporto corretto tra indebitamento a medio-lungo termine (10,2 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e a breve termine (16,8 milioni di euro).
Il Gruppo opera prevalentemente con 10 istituti nazionali (Banco di Brescia, Intesa San Paolo, Unicredit, Monte dei Paschi di Siena, BNL, Banca Popolare di Vicenza, Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Credito Lombardo Veneto, Banca Passadore, Cariparma) e con 5 istituti stranieri (Banco Itau in Brasile, Halkbank e Isbank in Turchia, Bank of China e Industrial & Commercial Bank of China in Cina).
Non è in essere alcun contenzioso con i finanziatori.
In Italia ed in Europa Sabaf stima di detenere una quota di mercato superiore al 40% in ogni segmento di prodotto ed è l'unica società a fornire la gamma completa di componenti per la cottura a gas, mentre i suoi concorrenti producono soltanto parte della gamma di prodotti.
I principali concorrenti di Sabaf sul mercato internazionale sono Copreci, Burner System International e Defendi.
Copreci è una cooperativa situata in Spagna nei Paesi Baschi, parte di Mondragon Cooperative Corporation e con Sabaf è il principale produttore di rubinetti e termostati in Europa.
Burner Systems International (BSI) è un gruppo americano, che ha acquisito il controllo del produttore francese Sourdillon, storico concorrente di Sabaf, e di Harper Wyman, il più importante produttore di componenti per la cottura a gas per il mercato nordamericano.
Defendi Italy è un produttore italiano, presente anche in Brasile e in Messico, attivo principalmente nella produzione di bruciatori che a fine 2013 è stato acquisito dal gruppo tedesco E.G.O.
| Rubinetti | Termostati | Bruciatori | Cerniere | |
|---|---|---|---|---|
| SABAF | X | X | X | X |
| Burner Systems International (U.S.A) | X | X | X | |
| CMI (Italia) | X | |||
| Copreci (Spagna) | X | X | ||
| Defendi Italy (Italia) | X | X | ||
| Nuova Star (Italia) | X | |||
| Somipress (Italia) | X |
In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 1 - Disclosure Initiative. L'obiettivo delle modifiche è di fornire chiarimenti in merito ad elementi di informativa che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione di bilanci.
Le modifiche apportate sono le seguenti:
Materialità e aggregazione: viene chiarito che una società non deve oscurare informazioni aggregandole o disaggregandole e che le considerazioni relative alla materialità si applicano agli schemi di bilancio, note illustrative e specifici requisiti di informativa degli IFRS. Le disclosures richieste specificamente dagli IFRS devono essere fornite solo se l'informazione è materiale;
Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria e prospetto di conto economico complessivo: si chiarisce che l'elenco di voci specificate dallo IAS 1 per questi prospetti può essere disaggregato e aggregato a seconda dei casi. Viene inoltre fornita una linea guida sull'uso di subtotali all'interno dei prospetti;
Presentazione degli elementi di Other Comprehensive Income ("OCI"): si chiarisce che la quota di OCI di società collegate e joint ventures consolidate con il metodo del patrimonio netto deve essere presentata in aggregato in una singola voce, a sua volta suddivisa tra componenti suscettibili di future riclassifiche a conto economico o meno;
Note illustrative: si chiarisce che le entità godono di flessibilità nel definire la struttura delle note illustrative e si fornisce una linea guida su come impostare un ordine sistematico delle note stesse.
Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica della fattispecie, gli Amministratori non si attendono un effetto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.
| | Immobili | Impianti e
**
| 2013 | 2012 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| IN MIGLIAIA DI EURO | Vendite | Risultato operativo | Risultato netto | Vendite | Risultato operativo | Risultato netto |
| CMI | 19.795 | 735 | 321 | 20.615 | 680 | 447 |
| DEFENDI ITALY | 55.916 | 4.050 | 2.742 | 52.931 | 3.019 | 2.308 |
| NUOVA STAR | 25.121 | 271 | 40 | 23.559 | (12) | 97 |
| SOMIPRESS | 41.411 | 4.636 | 2.656 | 40.240 | 3.123 | 1.788 |
Non sono disponibili ulteriori informazioni relative ai concorrenti, a causa della difficoltà di reperire i dati.
È in essere un contenzioso promosso contro un concorrente a seguito di una presunta violazione di un nostro brevetto.
Coerentemente con le linee politiche di riferimento, i rapporti di Sabaf nei confronti della Pubblica Amministrazione e dell'Erario sono improntati alla massima trasparenza e correttezza.
A livello locale, Sabaf ha cercato di impostare un dialogo aperto con le diverse autorità per addivenire ad uno sviluppo industriale condiviso. In tale ottica, la Società fornisce sistematicamente al Comune di Ospitaletto copia delle analisi relative alle emissioni in atmosfera determinate dalla produzione nei propri stabilimenti.
L'ammontare delle liberalità nel 2014 è stato di circa 40.000 euro (54.000 euro nel 2013), prevalentemente indirizzate a sostenere iniziative di carattere sociale ed umanitario in ambito locale.
Sabaf sostiene l'Associazione Volontari per il Servizio Internazionale (AVSI), un'organizzazione non governativa senza scopo di lucro, impegnata in progetti internazionali di aiuto allo sviluppo. Le donazioni sono destinate al sostegno a distanza di venti bambini che vivono in diversi Paesi del mondo.
Sabaf organizza sistematicamente visite aziendali con gruppi di studenti e porta la propria testimonianza di best practice in tema di responsabilità sociale all'interno di importanti convegni in diverse città d'Italia.
Sabaf è tra i fondatori di CECED Italia, l'associazione che sviluppa e coordina in Italia le attività di studio promosse a livello europeo dal Ceced (European Committee of Domestic Equipment Manufacturers) con le annesse implicazioni scientifiche, giuridiche ed istituzionali nel settore degli elettrodomestici.
Non sono in essere contenziosi di rilievo con Enti Pubblici o con altri esponenti della collettività.
Il Gruppo da tempo promuove la diffusione di informazioni circa i minori impatti ambientali derivanti dall'impiego del gas nella cottura invece dell'energia elettrica: l'utilizzo di gas combustibile per la produzione di calore consente, infatti, rendimenti molto superiori a quelli ottenibili con gli apparecchi di cottura elettrici. Inoltre, il mercato della cottura richiede sempre di più in tutto il mondo potenze alte e numerosi punti di cottura per cucinare rapidamente i pasti. I piani di cottura alimentati elettricamente provocherebbero un aumento dei consumi energetici di picco, tipicamente intorno alle ore dei pasti, alimentando ulteriormente la domanda di energia elettrica già ora difficilmente soddisfabile.
Sabaf ha sempre mostrato un'attenzione particolare verso l'ambiente, cercando di ridurre continuamente gli impatti determinati dalla propria attività industriale. La forte sensibilità sull'importanza del rispetto degli equilibri ambientali si è manifestata nelle diverse scelte effettuate in questi anni che, oltre a rispettare le norme legislative, tendono a un miglioramento continuo delle performance ambientali.
Dal 2003 il sistema di gestione ambientale del sito produttivo di Ospitaletto (che copre oltre l'85% della produzione totale del Gruppo) è certificato conforme alla norma ISO14001. Con l'attuazione della Norma ISO14001 Sabaf ha anche identificato i principali rischi ambientali legati alla propria produzione, che sono sistematicamente monitorati e gestiti.
Sabaf Spa ha ottenuto nel 2008 il rilascio da parte della Regione Lombardia dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (IPPC) ai sensi del D.Lgs. 18 febbraio 2005, n. 59.
Si riportano di seguito le innovazioni di processo e di prodotto introdotte da Sabaf più rilevanti sotto il profilo dell'impatto ambientale.
Nel processo produttivo dei rubinetti risulta indispensabile in più fasi procedere al lavaggio dei metalli. Tradizionalmente il lavaggio dei metalli è stato realizzato attraverso sistemi che prevedono l'utilizzo di solventi a base di cloro.
A partire dal 2013 Sabaf ha iniziato a valutare alternative che possano garantire una qualità del lavaggio uguale o superiore, minimizzando al contempo l'impatto ambientale e i costi di gestione. La soluzione individuata prevede l'inserimento nel processo produttivo di macchine che utilizzano un sistema di lavaggio basato su un alcool modificato, solvente che per le sue proprietà è ridistillabile (e quindi riciclabile).
Con un investimento previsto di circa un milione di euro, il processo di sostituzione è iniziato già a fine 2013, continuerà fino al 2015 e contempla la completa sostituzione di tutti gli impianti di lavaggio presenti in azienda. L'impatto ambientale e i costi di gestione saranno sostanzialmente azzerati.
Le norme vigenti prescrivono di indicare sui prodotti una serie di caratteristiche distintive. Fino a oggi la stampa è sempre stata fatta con un sistema a getto di inchiostro: il sistema permette la stampa di sole tre righe, per un numero predefinito di caratteri per ogni riga, con un costo di gestione annuo pari a circa 60.000 euro per inchiostri, solventi e manutenzione. Sabaf ha deciso di optare per un sistema di scrittura laser a fibra ottica che permette di stampare sui prodotti tutti i caratteri necessari senza alcuna limitazione. Tra il 2013 e il 2014, con un investimento pari a 250.000 euro, verranno sostituiti tutti i sistemi a getto d'inchiostro con sistemi di scrittura laser a fibra ottica, azzerando così i costi di gestione.
La produzione di rubinetti in lega di alluminio comporta diversi vantaggi rispetto alla produzione di rubinetti in ottone: eliminazione della fase di stampaggio a caldo dell'ottone, minore contenuto di piombo nel prodotto, minore peso e conseguente riduzione nei consumi per imballo e trasporto. Nel 2013 è continuato il processo di sostituzione dei rubinetti in ottone con i rubinetti in lega leggera, che rappresentano ormai i due terzi dei rubinetti prodotti.
Da molti anni Sabaf è all'avanguardia nel presentare sul mercato bruciatori che si caratterizzano per rendimenti notevolmente superiori a quelli standard. Dopo il lancio delle Serie III, AE e AEO, nel 2012 Sabaf ha introdotto una nuova famiglia di bruciatori ad alta efficienza, i bruciatori HE, in grado di raggiungere un rendimento fino al 68%. I bruciatori HE si caratterizzano inoltre per un'intercambiabilità pressoché totale con i bruciatori Serie II.
Nel 2013 è stata completata la gamma di bruciatori speciali DCC, che si caratterizzano per un'efficienza energetica superiore al 60%, la più alta oggi disponibile sul mercato per bruciatori a più corone di fiamma.
Le principali linee di prodotto di Sabaf – rubinetti, termostati e bruciatori per apparecchiature di cottura a gas per uso domestico – sono caratterizzate da un alto rendimento energetico e da un utilizzo ottimale delle risorse naturali. L'utilizzo di gas combustibile per la produzione di calore consente, infatti, rendimenti molto superiori a quelli ottenibili con gli apparecchi di cottura elettrici.
I prodotti di Sabaf possono inoltre essere facilmente riciclati, perché costituiti quasi integralmente da ottone, leghe di alluminio, rame ed acciaio.
In Sabaf è inoltre attiva la raccolta differenziata di carta/cartone, vetro, lattine e plastica. Nel 2014 la raccolta differenziata ha permesso il recupero di carta/ cartone e di imballaggi di plastica per 116.500 Kg.
| MATERIALI UTILIZZATI |
CONSUMO 2014 (t) | CONSUMO 2013 (t) |
|---|---|---|
| Ottone | 1.030 | 1.234 |
| Leghe di alluminio | 7.405 | 7.332 |
| Zamak | 83 | 57 |
| Acciaio | 6.287 | 6.784 |
Il 100% dell'ottone e circa il 65% delle leghe di alluminio utilizzate sono prodotte tramite il recupero di rottame; il 35% delle leghe di alluminio e il 100% dell'acciaio è invece prodotto da minerale.
Il minore consumo di ottone è parzialmente legato alla graduale sostituzione dei rubinetti in ottone con i rubinetti in lega di alluminio.
I prodotti Sabaf soddisfano pienamente i requisiti della direttiva 2002/95/EC (Direttiva RoHS) che tende a limitare l'impiego di sostanze pericolose come il piombo nella produzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche, categoria che include tutti gli elettrodomestici inclusi gli apparecchi di cottura a gas (che sono equipaggiati con accensioni elettroniche).
Inoltre, i prodotti Sabaf soddisfano pienamente i requisiti della Direttiva 2000/53/EC (End of Life Vehicles), ovvero il contenuto di metalli pesanti (piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente) è inferiore ai limiti imposti dalla Direttiva.
In merito al Regolamento REACH (Regolamento n. 1907/2006 del 18.12.2006), Sabaf S.p.A. si configura come utilizzatore finale (downstream user) di sostanze e preparati. I prodotti forniti da Sabaf sono classificati come articoli che non danno luogo a rilascio intenzionale di sostanze durante il normale utilizzo, pertanto non è prevista la registrazione delle sostanze in essi contenute. Sabaf ha contattato i propri fornitori, al fine di assicurarsi della loro piena conformità al Regolamento REACH e di ottenere la conferma dell'adempimento degli obblighi di pre-registrazione e registrazione delle sostanze o preparati da loro utilizzati. Sabaf, inoltre, svolge un monitoraggio costante delle novità legislative relative al Regolamento REACH, al fine di identificare e gestire eventuali nuovi adempimenti in materia.
| ENERGIA ELETTRICA |
CONSUMO 2014 (MWh) |
CONSUMO 2013 (MWh) |
|---|---|---|
| TOTALE | 29.773 | 31.944 |
| METANO | CONSUMO 2014 (m3 x 1000) |
CONSUMO 2013 (m3 x 1000) |
| TOTALE | 3.120 | 3.616 |
Sabaf S.p.A., Sabaf do Brasil e Sabaf Turchia utilizzano metano come fonte energetica per la fusione dell'alluminio e per la cottura dei coperchi smaltati. La produzione di Faringosi Hinges non utilizza metano come fonte energetica.
L'indicatore esprime la relazione tra consumi di energia elettrica e ricavi delle vendite:
| ENERGY INTENSITY |
2014 | 2013 |
|---|---|---|
| Kwh su fatturato | 0,459 | 0,534 |
| ACQUA | CONSUMI 2014 (m3 ) |
CONSUMI 2013 (m3 ) |
|---|---|---|
| Da acquedotto | 38.081 | 36.347 |
| Da pozzo | 27.798 | 27.760 |
| TOTALE | 65.879 | 64.107 |
Tutta l'acqua utilizzata nei processi produttivi dalle società del Gruppo è destinata allo smaltimento: non sono di conseguenza presenti scarichi idrici di natura industriale. L'acqua utilizzata nei processi di pressofusione e di smaltatura in Italia, prelevata da pozzo, è recuperata da impianti di concentrazione che hanno sensibilmente ridotto le quantità di acqua necessarie e di rifiuti prodotti.
Sfridi e rifiuti derivanti dal processo produttivo sono identificati e raccolti separatamente, per essere poi destinati al recupero o allo smaltimento. Le materozze derivanti dalla pressofusione dell'alluminio sono destinate direttamente al riutilizzo.
I rifiuti destinati allo smaltimento ed al recupero sono di seguito riassunti:
| RIFIUTI (TONNELLATE) | 2014 | 2013 |
|---|---|---|
| Assimilabile urbano | 200 | 214 |
| Non pericoloso (smaltimento) | 1.368 | 1.892 |
| Non pericoloso (recupero) | 4.010 | 4.154 |
| Tot. non pericoloso | 5.378 | 6.046 |
| Pericoloso (smaltimento) | 1.478 | 1.309 |
| Pericoloso (recupero) | 896 | 1.522 |
| Tot. pericoloso | 2.374 | 2.831 |
Si segnala che nel corso del 2013 non si sono verificati sversamenti significativi.
Buona parte delle emissioni in atmosfera del Gruppo Sabaf deriva da attività definite "ad inquinamento poco significativo".
2 - la produzione dei coperchi di bruciatori, in cui viene utilizzato l'acciaio come materia prima, che viene sottoposto a tranciatura e coniatura. I coperchi semilavorati sono poi destinati al lavaggio, alla sabbiatura, all'applicazione e alla cottura dello smalto, processo che genera l'emissione di polveri;
3 - la produzione di rubinetti e termostati, nella quale sono utilizzate come materie prime principalmente barre e corpi stampati in ottone (in lega di alluminio per i rubinetti di nuova generazione) e, in misura molto più ridotta, barre in acciaio. Il ciclo produttivo è suddiviso nelle seguenti fasi: lavorazione meccanica con asportazione di materiale di barre e corpi stampati, lavaggio dei semilavorati e dei componenti così ottenuti, finitura della superficie di accoppiamento corpi-maschi mediante utensile a diamante, assemblaggio e collaudo finale del prodotto finito. Da questo processo si generano nebbie oleose ed emissioni di percloroetilene in misura poco significativa.
Il livello di efficienza dei sistemi di depurazione è assicurato attraverso la loro regolare manutenzione ed il periodico monitoraggio di tutte le emissioni. I monitoraggi effettuati nel corso del 2013 e del 2014 hanno evidenziato la conformità ai limiti di legge di tutte le emissioni.
| TONNELLATE | 2014 | 2013 |
|---|---|---|
| Da consumi di metano | 6.102 | 7.108 |
| Da consumi di energia elettrica |
11.969 | 13.001 |
| Totale emissioni CO2 | 18.071 | 20.109 |
L'uso di gas metano per l'alimentazione dei forni fusori comporta l'emissione in atmosfera di NOX e SOX, comunque tali emissioni risultano poco significative. L'utilizzo di un combustibile relativamente pulito quale il metano permette a Sabaf di contribuire in misura trascurabile alle emissioni nazionali di gas serra.
Non vi è alcuna emissione di CH4 , N2 O, HFCS, SF6 , gas ad effetto serra. In Sabaf non sono attualmente presenti sostanze lesive dello strato atmosferico d'ozono, ad eccezione del fluido frigorigeno utilizzato in alcuni condizionatori (R22) e gestito in conformità alla normativa di riferimento.
| IN MIGLIAIA DI EURO | 2014 | 2013 |
|---|---|---|
| Smaltimento rifiuti | 492 | 595 |
| Consulenze | 27 | 44 |
| Analisi emissioni | 12 | 22 |
| Formazione | 0 | 0 |
| Impianti, attrezzature, materiali |
16 | 9 |
| TOTALE | 547 | 670 |
| IN MIGLIAIA DI EURO | 2014 | 2013 |
|---|---|---|
| Impianti, attrezzature, materiali |
465 | 241 |
| TOTALE | 465 | 241 |
Non è in essere alcun contenzioso di rilievo in materia ambientale.
KPMG S.p.A. Revisions e organizzazione contable Vo Cannori 9 24121 BERGAMO BG
SECOND AND INC. A Provincial +30 036 249226 Baransa il dinsultitaly@lating 4 [email protected] 1 Pt. P.
Al Consiglio di Amministrazione di SABAF S.p.A.
Abbiamo svolto un esame limitato ("limited assurance engagement") del bilancio sociale del Gruppo SABAF (di seguito il "Gruppo") per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, costinuito dalle seguenti sezioni del Rapporto Annuale del Gruppo alla medesima data:
Il nostro lavoro ha riguardato unicamente il bilancio sociale come sopra identificato e non è stato esteso agli altri dati ed informazioni riportati nella sezione 3 "Corporate Governance, Risk management, Compliance e Remunerazione", nella sezione 5 "Relazione sulla gestione", ne ai bilanci d'esercizio e consolidato di SABAF S.p.A. che sono stati assoggettati a revisione contabile da parte di altro revisore.
Gli Amministratori di SABAF S.p.A. sono responsabili per la redazione del bilancio sociale in conformità alle linee guida "G4 Sustainability Reporting Guidelines" definite nel 2013 dal GRI - Global Reporting Initiative, indicate nel paragrafo "Nota metodologica" del bilancio sociale, e per quella parte del controllo interno che essi ritengono necessaria al fine di consentire la redazione di un bilancio sociale che non contenga errori significativi, anche dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali. Gli Ammunistratori sono altresi responsabili per la definizione degli obiettivi del Gruppo SABAF in relazione alla performance di sostenibilità e alla rendicontazione dei risultati conseguiti, nonché per l'identificazione degli stakcholder e degli aspetti significativi da rendicontare.
E* nostra la responsabilità della redazione della presente relazione sulla base delle procedure svolte. Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri indicati nel principio "International Standard on Assurance Engagements 3000 - Assurance Engagements other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" ("ISAE 3000"), emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board per gli incarichi che consistono in un esame limitato. Tale principio richiede il rispetto dei principi etici applicabili, compresi quelli in materia di indipendenza, nonché la pianificazione e lo svolgimento del nostro lavoro al fine di acquisire una sicurezza limitata che il bilancio sociale non contenga errori significativi.
Gruppe SABAF Relatione della avered di resistone indipendente =1 hijancio sociede 11 discostor 2014
l'ali procedure hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nel bilancio sociale, analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.
Le procedure svolte sul bilancio sociale hanno riguardato il rispetto dei principi per la definizione del contenuto e della qualità del bllancio sociale, nei quali si articolano le "G4 Sustainability Reporting Guidelines", e sono riepilogate di seguito:
Grappe SABAP Relations della società di revisione indipendente mil bilancio sociale. 11 disembre 2014
I dati e le informazioni oggetto dell'esame limitato sono riportati, come previsto dalle "G4 Sustainability Reporting Guidelines", nella tabella del "GRI Content Index" del bilancio sociale.
Il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quello da svolgere per un esame completo secondo l'ISAE 3000 ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.
Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio sociale del Gruppo SABAF al 31 dicembre 2014 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle linee guida "G4 Sustainability Reporting Guidelines" definite nel 2013 dal GRI - Global Reporting Initiative come descritto nel paragrafo "Nota metodologica" del bilancio sociale.
Bergamo, 16 aprile 2015
KPMG S.p.A Stefano Azzolari Socio
KPMG S.p.A. ha svolto un esame limitato ("limited assurance engagement") sul Bilancio Sociale 2014 del Gruppo SABAF esprimendo le sue conclusioni sul Bilancio Sociale nel suo complesso. Per quanto riguarda lo scope delle attività e le procedure svolte si rimanda alla Relazione della società di revisione indipendente sul Bilancio Sociale riportata alle pagine 85-87.
| GENERAL STANDARD DISCLOSURE |
Descrizione indicatore | NUMERO DI PAGINA (o riferimento diretto) |
Principio Global Compact |
ASSURANCE ESTERNA |
|---|---|---|---|---|
| STRATEGIA E ANALISI | ||||
| G4-1 | Dichiarazione del Presidente e dell'Amministratore Delegato |
4-5 | ||
| G4-2 | Principali impatti, rischi ed opportunità | 6, 25, 32-33, 45-49 | ||
| PROFILO DELL'ORGANIZZAZIONE | ||||
| G4-3 | Nome dell'organizzazione | Prima di copertina | ||
| G4-4 | Principali marchi, prodotti e/o servizi | 30 | ||
| G4-5 | Sede principale | 30, 135 | ||
| G4-6 | Paesi di operatività | 30, 32-33 | ||
| G4-7 | Assetto proprietario e forma legale | 36, 73 | ||
| G4-8 | Mercati serviti | 30, 32-33 | ||
| G4-9 | Dimensione dell'organizzazione | 12-17, 30 | ||
| G4-10 | Dipendenti per tipologia di contratto, genere, area geografica, inquadramento |
58-59 | 6 | |
| G4-11 | Dipendenti coperti da contratti collettivi di lavoro |
65 | 3 | |
| G4-12 | Descrizione dell'organizzazione della catena di fornitura |
77 | ||
| G4-13 | Cambiamenti significativi | 6, 73 | ||
| G4-14 | Modalità di applicazione del principio o approccio prudenziale |
26 | ||
| G4-15 | Adozione di codici e principi esterni in ambito economico, sociale e ambientale |
6, 10-11 | ||
| G4-16 | Partecipazioni ad associazioni di categoria | 81 | ||
| TEMI MATERIALI IDENTIFICATI E PERIMETRO DEL REPORT | ||||
| G4-17 | Elenco delle entità incluse nel bilancio consolidato e di quelle non comprese nel bilancio di sostenibilità |
6 | ||
| G4-18 | Processo per la definizione dei contenuti | 6-7, 27 | ||
| G4-19 | Aspetti materiali identificati | 7-9 | ||
| G4-20 | Per ogni aspetto materiale riportare il relati vo perimetro interno all'organizzazione |
8-9 | ||
| G4-21 | Per ogni aspetto materiale riportare il relati vo perimetro al di fuori dell'organizzazione |
8-9 | ||
| G4-22 | Spiegazione degli effetti di cambiamenti di informazioni inserite nei precedenti bilanci e relative motivazioni |
6 | ||
| G4-23 | Cambiamenti significativi rispetto al prece dente bilancio |
6, 7-9 |
| GENERAL STANDARD DISCLOSURE |
Descrizione indicatore | NUMERO DI PAGINA (o riferimento diretto) |
Principio Global Compact |
ASSURANCE ESTERNA |
|---|---|---|---|---|
| COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER | ||||
| G4-24 | Elenco degli stakeholder coinvolti | 27 | ||
| G4-25 | Processo di identificazione e selezione degli stakeholder da coinvolgere |
27 | ||
| G4-26 | Approccio al coinvolgimento degli stakeholder | 27, 72-74, 76 | ||
| G4-27 | Aspetti chiave e criticità emerse dal coinvol gimento degli stakeholder e relative azioni |
27, 72-74, 76 | ||
| PARAMETRI DEL REPORT | ||||
| G4-28 | Periodo di rendicontazione | 6 | ||
| G4-29 | Data di pubblicazione del precedente bilancio |
6 | ||
| G4-30 | Periodicità di rendicontazione | 6 | ||
| G4-31 | Contatti e indirizzi per informazioni sul bilancio |
135 | ||
| G4-32 | GRI content index e scelta dell'opzione "in accordance" |
6, 88 | ||
| G4-33 | Attestazione esterna | 85-87 | ||
| GOVERNANCE | ||||
| G4-34 | Struttura di governo dell'organizzazione, inclusi i comitati del più alto organo di governo |
37-44, 104, RCG: 94-101 | ||
| G4-38 | Composizione del più alto organo di governo | 37-44 | ||
| G4-39 | Indicare se il Presidente ricopre anche un ruolo esecutivo |
37-42, 104 | ||
| ETICA E INTEGRITÀ | ||||
| G4-56 | Valori, principi, standard, codici di condotta e codici etici |
10-11, 50 | 10 |
| SPECIFIC STANDARD DISCLOSURES Material Aspects, DMA e Indicatori |
Descrizione indicatore | NUMERO DI PAGINA (o riferimento diretto) |
Principio Global Compact |
ASSURANCE ESTERNA |
|---|---|---|---|---|
| CATEGORY: PERFORMANCE ECONOMICA | ||||
| Material aspect: Presenza sul mercato | ||||
| G4-DMA | 7-9, 30-34 | |||
| G4-EC5 | Rapporto tra lo stipendio standard dei neoassunti per sesso e lo stipendio minimo locale nelle sedi operative più significative |
66 | 6 |
| SPECIFIC STANDARD DISCLOSURES Material Aspects, DMA e Indicatori |
Descrizione indicatore | NUMERO DI PAGINA (o riferimento diretto) |
Principio Global Compact |
ASSURANCE ESTERNA |
|---|---|---|---|---|
| CATEGORY: PERFORMANCE AMBIENTALE | ||||
| Material aspect: Materiali | ||||
| G4-DMA | 7-9, 83 | |||
| G4-EN1 | Materie prime utilizzate | 83 | 7, 8 | |
| G4-EN2 | Materiali riutilizzati o riciclati | 83 | 8 | |
| Material aspect: Energia | ||||
| G4-DMA | 7-9 | |||
| G4-EN3 | Consumo di energia all'interno dell'organizzazione |
83 | 7, 8 | |
| G4-EN5 | Intensità energetica | 83 | 8 | |
| Material aspect: Acqua | ||||
| G4-DMA | 7-9, 83 | |||
| G4-EN8 | Consumo di acqua per fonte | 83 | 7, 8 | |
| G4-EN9 | Fonti idriche significativamente interessate dal prelievo di acqua |
Le attività del Gruppo non prevedono prelievi idrici che possano interessare significativa mente l'equilibrio delle fonti idriche |
8 | |
| G4-EN10 | Percentuale volume totale dell'acqua riciclata e riutilizzata |
83 | 8 | |
| Material aspect: Emissioni | ||||
| G4-DMA | 7-9, 84 | |||
| G4-EN15 | Emissioni dirette di gas ad effetto serra | 84 | 7, 8 | |
| G4-EN16 | Emissioni indirette di gas ad effetto serra | 84 | 7, 8 | |
| G4-EN20 | Emissioni di sostanze nocive per l'ozono | 84 | 7, 8 | |
| G4-EN21 | NOx, SOx e altre emissioni in atmosfera | 84 | 7, 8 | |
| Material aspect: Scarichi e rifiuti | ||||
| G4-DMA | 7-9, 83 | |||
| G4-EN22 | Scarichi idrici | 83 | 8 | |
| G4-EN23 | Produzione rifiuti e metodi di smaltimento | 83-84 | 8 | |
| G4-EN24 | Numero totale e volume di sversamenti inquinanti |
84 | 8 | |
| Material aspect: Prodotti e Servizi | ||||
| G4-DMA | 7-9, 83 | |||
| G4-EN27 | Iniziative per mitigare gli impatti di prodotti e servizi sull'ambiente |
82-83 | 7, 8, 9 | |
| Material aspect: Overall | ||||
| G4-DMA | 7-9 | |||
| G4-EN31 | Spese ed investimenti per la protezione dell'ambiente |
84 | 7, 8, 9 |
| SPECIFIC STANDARD DISCLOSURES Material Aspects, DMA e Indicatori |
Descrizione indicatore | NUMERO DI PAGINA (o riferimento diretto) |
Principio Global Compact |
ASSURANCE ESTERNA |
|---|---|---|---|---|
| CATEGORY: PRATICHE DI LAVORO ADEGUATE | ||||
| Material aspect: Occupazione | ||||
| G4-DMA | 7-9, 63 | |||
| G4-LA1 | Numero totale e percentuale di nuovi assunti e turnover, per età, sesso e regione |
60-61 | 6 | |
| G4-LA2 | Benefit previsti per i lavoratori a tempo pieno, ma non per i lavoratori part-time e a termine |
65, 180 | ||
| G4-LA3 | Rientro al lavoro e tassi di rientro dopo il congedo parentale per genere |
68 | 6 | |
| Material aspect: Sicurezza e salute sul lavoro | ||||
| G4-DMA | 7-9, 58 | |||
| G4-LA6 | Infortuni sul lavoro e malattie, giorni di lavoro persi, assenteismo e numero totale di decessi per distribuzione territoriale e genere |
13, 69 | ||
| G4-LA7 | Programmi formativi relativi alla prevenzione ed al controllo dei rischi a supporto del personale in relazione a disturbi o a malattie gravi |
68 | ||
| G4-LA8 | Accordi formali con i sindacati relativi alla salute ed alla sicurezza |
70 | ||
| Material aspect: Formazione e istruzione | ||||
| G4-DMA | 7-9 | |||
| G4-LA9 | Formazione del personale | 63-64 | 6 | |
| G4-LA11 | Percentuale di dipendenti valutati sulle performance e sullo sviluppo della carriera, diviso per genere |
65 | 6 | |
| Material aspect: Diversità e pari opportunità | ||||
| G4-DMA | 7-9, 64 | |||
| G4-LA12 | Composizione degli organi di governo e ripartizione del personale per categorie di dipendenti, per sesso, età, appartenenza a categorie protette e altri indicatori di diversità |
38-39, 64-65 | 6 | |
| Material aspect: Equa remunerazione per donne e uomini | ||||
| G4-DMA | 7-9, 66 | |||
| G4-LA13 | Rapporto dello stipendio base e della remu nerazione delle donne rispetto a quello degli uomini per categoria di dipendenti |
66 | 6 | |
| Material aspect: Valutazione dei fornitori in merito alle pratiche di lavoro | ||||
| G4-DMA | 7-9 | |||
| G4-LA14 | Percentuale dei nuovi fornitori selezionati sulla base di criteri inerenti le condizioni lavorative del personale |
77 |
| SPECIFIC STANDARD DISCLOSURES Material Aspects, DMA e Indicatori |
Descrizione indicatore | NUMERO DI PAGINA (o riferimento diretto) |
Principio Global Compact |
ASSURANCE ESTERNA |
|||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| CATEGORY: DIRITTI UMANI | |||||||
| Material aspect: Non discriminazione | |||||||
| G4-DMA | 7-9 | ||||||
| G4-HR3 | Episodi di discriminazione e azioni intraprese |
Non sono stati rilevati episodi di discriminazione |
6 | ||||
| Material aspect: Libertà di associazione e contrattazione collettiva | |||||||
| G4-DMA | 7-9 | ||||||
| G4-HR4 | Attività e fornitori significativi in cui la libertà di associazione e contrattazione collettiva può essere esposta a rischi |
58, 77 | 3 | ||||
| Material aspect: Lavoro minorile | |||||||
| G4-DMA | 7-9 | ||||||
| G4-HR5 | Operazioni e fornitori significativi ad elevato rischio di ricorso al lavoro minorile |
58, 77 | 5 | ||||
| Material aspect: Lavoro forzato | |||||||
| G4-DMA | 7-9 | ||||||
| G4-HR6 | Operazioni e fornitori principali ad elevato rischio di ricorso a lavoro forzato |
58, 77 | 4 | ||||
| Material aspect: Valutazione dei diritti umani | |||||||
| G4-DMA | 7-9 | ||||||
| G4-HR9 | Percentuale e numero totale di unità produttive soggette ad analisi sui diritti umani e assessment degli impatti |
58, 77 | 1 | ||||
| Material aspect: Valutazione dei fornitori sui diritti umani | |||||||
| G4-DMA | 7-10 | ||||||
| G4-HR10 | Percentuale dei nuovi fornitori selezionati sulla base di criteri inerenti i diritti umani |
10, 77 | 2 | ||||
| CATEGORY: RESPONSABILITÀ DI PRODOTTO | |||||||
| Material aspect: Salute e sicurezza dei consumatori | |||||||
| G4-DMA | 7-9, 75 | ||||||
| G4-PR1 | Salute e sicurezza dei prodotti e servizi | 75-76 | |||||
| Material aspect: Etichettatura dei prodotti e servizi | |||||||
| G4-DMA | 7-9, 75 | ||||||
| G4-PR5 | Risultati di indagini che misurano la customer satisfaction |
76 |
| IN MIGLIAIA DI EURO | 2014 | % | 2013 | % | VARIAZIONE 2014-2013 |
VARIAZIONE % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi di vendita | 136.337 | 100% | 130.967 | 100% | 5.370 | +4,1% |
| Margine operativo lordo (EBITDA) | 25.952 | 19,0% | 24.572 | 18,8% | 1.380 | +5,6% |
| Risultato operativo (EBIT) | 13.175 | 9,7% | 11.132 | 8,5% | 2.043 | +18,4% |
| Utile ante imposte | 12.157 | 8,9% | 9.811 | 7,5% | 2.346 | +23,9% |
| Utile netto | 8.338 | 6,1% | 8.104 | 6,2% | 234 | +2,9% |
| Utile base per azione (euro) | 0,723 | - | 0,715 | - | 0,008 | +1,1% |
| Utile diluito per azione (euro) | 0,723 | - | 0,715 | - | 0,008 | +1,1% |
Nel 2014 il Gruppo Sabaf ha conseguito risultati soddisfacenti: ad un apprezzabile aumento delle vendite (+4,1%) si è accompagnato un più che proporzionale miglioramento della redditività, reso possibile dagli ulteriori incrementi di produttività, da una minore incidenza dei costi fissi e dal contributo crescente delle attività in Turchia. Nel 2014 l'EBITDA ha rappresentato il 19% del fatturato (18,8% nel 2013) e l'EBIT il 9,7% (8,5% nel 2013). L'utile netto si è attestato al 6,1% delle vendite (6,2% nel 2013).
La suddivisione per linea di prodotto dei ricavi di vendita è dettagliata dalla tabella seguente:
L'incremento delle vendite è attribuibile principalmente alla crescita dei rubinetti in lega leggera, la famiglia di prodotti maggiormente innovativa e su cui il Gruppo ha investito molto nell'ultimo decennio; nel 2014 il Gruppo ha ottenuto nuove importanti commesse e ha incrementato la propria quota di fornitura ad alcuni dei principali clienti. Le vendite di rubinetti in ottone, per converso, rivestono un peso sempre inferiore. Per quanto riguarda i bruciatori, si evidenza il buon incremento delle vendite di bruciatori speciali, anche grazie all'introduzione di nuovi modelli, disponibili in versioni per tutti i mercati. Le vendite di bruciatori standard hanno invece subito una moderata flessione. In ulteriore ripresa, infine, sono state le vendite di cerniere.
Per quanto riguarda la ripartizione geografica dei ricavi, essa è stata la seguente:
| IN MIGLIAIA DI EURO | 2014 | % | 2013 | % | VAR. % |
|---|---|---|---|---|---|
| Rubinetti in ottone | 13.741 | 10,1% | 14.613 | 11,1% | -6,0% |
| Rubinetti in lega leggera | 34.006 | 24,9% | 27.618 | 21,1% | +23,1% |
| Termostati | 12.288 | 9,0% | 13.350 | 10,2% | -8,0% |
| Bruciatori standard | 36.160 | 26,5% | 38.222 | 29,2% | -5,4% |
| Bruciatori speciali | 20.251 | 14,9% | 18.943 | 14,5% | +6,9% |
| Accessori e altri ricavi | 12.928 | 9,5% | 11.571 | 8,8% | +11,7% |
| Totale componenti gas | 129.374 | 94,9% | 124.317 | 94,9% | +4,1% |
| Cerniere | 6.963 | 5,1% | 6.650 | 5,1% | +4,7% |
| TOTALE | 136.337 | 100% | 130.967 | 100% | +4,1% |
| IN MIGLIAIA DI EURO | 2014 | % | 2013 | % | VAR. % |
|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 42.277 | 31,0% | 42.662 | 32,6% | -0,9% |
| Europa occidentale | 8.716 | 6,4% | 7.465 | 5,7% | +16,8% |
| Europa orientale e Turchia |
36.198 | 26,6% | 29.300 | 22,4% | +23,5% |
| Asia e Oceania | 11.204 | 8,2% | 11.864 | 9,1% | -5,6% |
| Sud America | 18.324 | 13,4% | 24.375 | 18,6% | -24,8% |
| Africa | 12.574 | 9,2% | 10.410 | 7,9% | +20,8% |
| Nord America e Messico |
7.044 | 5,2% | 4.891 | 3,7% | +44,0% |
| TOTALE | 136.337 | 100% | 130.967 | 100% | +4,1% |
Nel 2014 il mercato italiano non ha purtroppo ancora mostrato segnali di ripresa e le vendite si sono attestate su un livello analogo al 2013. Risultati migliori sono stati ottenuti in Europa Occidentale, grazie all'avvio di nuove forniture, e soprattutto in Europa Orientale, per il contributo fondamentale del mercato turco. I mercati internazionali hanno avuto un andamento contrastato: vendite in forte crescita sono state consuntivate in Africa e in Nord America, mentre il Sud America ha riportato risultati deludenti. Per quanto riguarda l'Asia, la variazione complessiva dei ricavi è stata negativa a causa dello scarso contributo dell'area mediorientale, mentre le vendite in Cina e in India hanno evidenziato buoni tassi di crescita.
I prezzi medi di vendita del 2014 sono stati inferiori di circa il 2% rispetto al 2013: l'eccesso di offerta che caratterizza il mercato continua a determinare una forte pressione competitiva.
I prezzi medi effettivi di acquisto delle principali materie prime (ottone, leghe di alluminio e acciaio) sono stati mediamente inferiori di circa il 5% rispetto al 2013. Anche nell'acquisto degli altri componenti sono stati conseguiti risparmi. L'incidenza dei consumi (acquisti più variazione delle rimanenze) sulle vendite è stata pari al 38,2% nel 2014, rispetto al 36,3% del 2013.
-
| IN MIGLIAIA DI EURO | 31/12/2014 | 31/12/2013 |
|---|---|---|
| Attività non correnti | 96.152 | 97.467 |
| Attività a breve 1 | 74.780 | 68.137 |
| Passività a breve 2 | (28.936) | (26.896) |
| Capitale circolante 3 | 45.844 | 41.241 |
| Attività finanziarie a breve termine |
0 | 22 |
| Fondi per rischi e oneri, TFR, imposte differite |
(4.325) | (4.049) |
| CAPITALE INVESTITO NETTO |
137.671 | 134.681 |
| Posizione finanziaria netta a breve termine |
(16.760) | (12.831) |
| Posizione finanziaria netta a medio-lungo termine |
(10.173) | (3.895) |
| INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO |
(26.933) | (16.726) |
| PATRIMONIO NETTO | 110.738 | 117.955 |
L'incidenza del costo del lavoro sulle vendite passa dal 23,9% del 2013 al 23,6% del 2014.
L'incidenza degli oneri finanziari netti sul fatturato rimane trascurabile (0,4% nel 2014, rispetto allo 0,5% del 2013), per via del modesto indebitamento e del basso livello dei tassi di interesse.
Il cash flow reddituale (utile netto più ammortamenti) si attesta a 20,6 milioni di euro, con una incidenza sul fatturato pari al 15,1% (21 milioni di euro e 16% rispettivamente nel 2013).
Il tax-rate del 2014, pari al 31,4%, beneficia della rilevazione di poste non ricorrenti positive per complessivi 0,9 milioni di euro (incentivi fiscali per 0,4 milioni di euro legati a investimenti effettuati in Turchia nel corso del 2014, proventi dall'adesione al contratto di consolidato fiscale per 0,3 milioni di euro e minori imposte di esercizi precedenti per 0,2 milioni di euro).
La riclassificazione in base a criteri finanziari si presenta come segue: I flussi finanziari dell'esercizio sono sinteticamente esposti nella seguente tabella:
| IN MIGLIAIA DI EURO | 2014 | 2013 |
|---|---|---|
| Liquidità iniziale | 5.111 | 6.137 |
| Cash flow operativo | 16.977 | 20.288 |
| Flusso monetario dagli investimenti |
(11.491) | (10.240) |
| Flusso monetario dall'attività finanziaria |
(8.092) | (8.945) |
| Differenze cambio di traduzione |
453 | (2.129) |
| FLUSSO MONETARIO DEL PERIODO |
(2.153) | (1.026) |
| Liquidità finale | 2.958 | 5.111 |
1 Somma di Rimanenze, Crediti commerciali, Crediti per imposte e Altri Crediti correnti.
2 Somma di Debiti commerciali, Debiti per imposte e Altri debiti.
3 Differenza tra Attività a breve e Passività a breve.
Al 31 dicembre 2014 il capitale circolante ammonta a 45,8 milioni di euro, rispetto ai 41,2 milioni di euro di fine 2013: la sua incidenza sul fatturato è pari al 33,6% (31,5% nel 2013); il peggioramento è legato all'incremento delle vendite nell'ultimo trimestre (che ha determinato maggiori crediti verso clienti) e all'incremento del valore delle rimanenze, attribuibile alla crescita delle forniture in consignment stock ai clienti, per le quali i prodotti sono fatturati solo quando prelevati dai clienti per la produzione.
L'autofinanziamento generato dalla gestione corrente (cash-flow operativo) è stato di 17 milioni di euro, rispetto ai 20,2 milioni di euro del 2013 e risente dell'incremento di capitale circolante di cui sopra.
Nel 2014 il Gruppo Sabaf ha effettuato investimenti netti per 11,5 milioni di euro. I principali investimenti dell'esercizio sono stati finalizzati all'industrializzazione di nuovi modelli di bruciatori speciali e ai rubinetti in lega leggera, per i quali è previsto un ulteriore incremento delle vendite in futuro. E' stata altresì aumentata la capacità produttiva presso lo stabilimento in Turchia e sono stati inoltre effettuati investimenti per il miglioramento dei processi produttivi – tra cui l'acquisto di nuovi impianti di lavaggio ad alcool – e investimenti di mantenimento e sostituzione, volti a mantenere costantemente aggiornati i beni strumentali.
L'indebitamento finanziario netto è pari a 26,9 milioni di euro, contro i 16,7 milioni di euro del 31 dicembre 2013: nel corso dell'esercizio è stato distribuito un dividendo straordinario di 1,00 euro per azione (uscita finanziaria totale pari a 11,5 milioni di euro). Il pagamento del dividendo straordinario, deliberato dall'assemblea straordinaria il 28 ottobre 2014, ha consentito di riequilibrare la struttura finanziaria per ridurre il costo medio del capitale, contribuendo così alla valorizzazione del Gruppo. Nel corso dell'esercizio sono stati accesi due mutui chirografari per complessivi 10 milioni di euro, mantenendo in tal modo un rapporto corretto tra indebitamento a medio-lungo termine (10,2 milioni di euro al 31 dicembre 2014) e a breve termine (16,8 milioni di euro).
Il rapporto tra capitale circolante e finanziamenti a breve termine è di 2,7, per cui il Gruppo considera minimo il rischio di liquidità.
Al 31 dicembre 2014 il patrimonio netto ammonta a 110,7 milioni di euro; il rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto è pari a 0,24 contro lo 0,14 del 2013.
| Assicurazioni | 385 | 334 | 51 |
| Somministrazione
1,405sicurazioni | 385 | 334 | 51 |
| Somministrazione
** Indebitamento netto/Mezzi propri 24% 14% Capitalizzazione di mercato al 31 dicembre /patrimonio netto 1,17 1,27 Variazione del fatturato +4,1% +0,2%
Rimandiamo alla parte introduttiva del Rapporto Annuale per un esame dettagliato degli altri indicatori di performance (KPI).
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata da vari fattori, quali l'andamento del Prodotto Interno Lordo, il livello di fiducia dei consumatori e delle imprese, l'andamento dei tassi d'interesse, il costo delle materie prime, il tasso di disoccupazione, la facilità di ricorso al credito.
Il settore degli elettrodomestici, che rappresenta il mercato di riferimento del Gruppo ed è caratterizzato da un andamento ciclico tendenzialmente correlato all'andamento del mercato immobiliare, è stato particolarmente colpito dal progressivo peggioramento della situazione macroeconomica in Europa. Alla contrazione della domanda nei mercati maturi si sta accompagnando una progressiva concentrazione del mercato di sbocco e un inasprimento della concorrenza, fenomeni che impongono politiche aggressive nella definizione dei prezzi di vendita.
Per fronteggiare tale situazione, il Gruppo punta a mantenere invariata e, ove possibile, rafforzare la propria posizione di leadership attraverso:
Il Gruppo impiega nel processo produttivo metalli e leghe, principalmente ottone, leghe di alluminio e acciaio. I prezzi di vendita dei prodotti sono generalmente negoziati con frequenza semestrale o annuale; di conseguenza le Società del Gruppo potrebbero non riuscire a trasferire ai clienti immediatamente in corso d'anno eventuali variazioni dei prezzi delle materie prime, con conseguenti effetti sulla marginalità. Il Gruppo si protegge dal rischio di variazione dei prezzi di ottone e alluminio con contratti d'acquisto verso i fornitori per consegna fino a dodici mesi o, alternativamente, mediante strumenti finanziari derivati.
Alla data della presente relazione il Gruppo Sabaf ha già fissato i prezzi di acquisto per circa il 50% del fabbisogno atteso per il 2015 di alluminio, acciaio e ottone.
L'eventuale aumento dei prezzi delle materie prime non coperte potrebbe produrre effetti negativi sulla marginalità attesa.
Per approfondimenti si rinvia alla Nota 36 del bilancio consolidato in tema di informativa rilevate ai fini dell'IFRS 7.
Il Gruppo Sabaf opera prevalentemente in euro. Esistono tuttavia transazioni in altre valute, quali il dollaro USA, il real brasiliano, la lira turca e il renminbi cinese.
Con riferimento al dollaro, poiché il 10% circa del fatturato consolidato è realizzato in tale valuta, l'eventuale suo deprezzamento rispetto all'euro e al real potrebbe comportare una perdita di competitività nei mercati in cui tali vendite sono realizzate (soprattutto America Settentrionale e Meridionale).
Al 31 dicembre 2014, il Gruppo aveva in essere un contratto per la vendita a termine di 1,2 milioni di dollari al cambio euro/dollaro di 1,36, con scadenza entro il 30 giugno 2015. La Direzione Amministrativa e Finanziaria monitora costantemente l'esposizione in valuta, l'andamento dei tassi di cambio e la gestione operativa delle attività connesse.
Per approfondimenti si rinvia alla Nota 36 del bilancio consolidato in tema di informativa rilevate ai fini dell'IFRS 7.
I prodotti di Sabaf sono ad alta rischiosità intrinseca sotto il profilo della sicurezza. L'elevata attenzione del Gruppo alla qualità e alla sicurezza del prodotto ha consentito di evitare, in passato, qualsiasi tipo di incidente causato da difettosità di prodotto. Ciononostante non è possibile escludere a priori incidenti di questa natura.
Al fine di trasferire il rischio di danni da responsabilità civile derivanti da malfunzionamento dei propri prodotti, Sabaf ha sottoscritto polizze assicurative con massimali fino a 10 milioni di euro per singolo sinistro.
Esiste il rischio che alcuni prodotti del Gruppo, ancorché protetti da tutela brevettuale, siano copiati dai concorrenti, soprattutto nei Paesi in cui la difesa della proprietà intellettuale è più difficile.
Peraltro, il modello di business di Sabaf basa la tutela dell'esclusività del prodotto principalmente sulla capacità di progettazione e realizzazione interna dei macchinari speciali utilizzati nei processi produttivi, che derivano da un know how unico e difficilmente replicabile dai concorrenti.
Sabaf ha comunque in essere processi strutturati per la gestione delle innovazioni e la protezione della proprietà intellettuale.
Il Gruppo è caratterizzato da una forte concentrazione del proprio fatturato, con circa il 50% dei ricavi realizzati con i primi 10 clienti. Le relazioni con i clienti sono normalmente stabili e di lungo periodo, ancorché abitualmente regolate con contratti di durata non superiore all'anno, rinnovabili e senza previsione di livelli minimi garantiti.
Alla data attuale, non ci sono indicazioni tali da far ritenere probabile la perdita, entro i prossimi mesi, di clienti rilevanti per il Gruppo.
L'elevata concentrazione del fatturato su un numero limitato di clienti, di cui al precedente punto, genera una concentrazione dei relativi crediti commerciali, con conseguente aumento dell'impatto negativo sui risultati economicofinanziari in caso di insolvenza di uno di essi. In particolare, in considerazione delle difficoltà strutturali del settore degli elettrodomestici nei mercati maturi, è possibile che si manifestino situazioni di difficoltà finanziaria o di insolvenza da parte dei clienti.
Il rischio è costantemente monitorato tramite la valutazione preliminare dei clienti e la verifica del rispetto dei termini di pagamento concordati. A partire da novembre 2014, è stata stipulata una polizza di assicurazione crediti che copre circa il 70% del rischio di credito. Un'ulteriore quota è parzialmente garantita attraverso lettere di credito rilasciate da primari istituti bancari a favore dei clienti. La parte residua del rischio di credito è coperta mediante un fondo svalutazione crediti ritenuto congruo.
Per approfondimenti, si rinvia alla Nota 36 del bilancio consolidato in tema di informativa rilevate ai fini dell'IFRS 7.
Il 40% delle vendite del Gruppo Sabaf è realizzato nei mercati extraeuropei. Inoltre, i prodotti venduti in Europa possono essere esportati dai clienti in mercati internazionali, rendendo pertanto più significativa la percentuale di fatturato dipendente, anche se in via indiretta, dalle economie emergenti.
Tra i principali mercati extraeuropei del Gruppo sono da annoverare il Nord Africa e il Medio Oriente (destinatari rispettivamente del 9% e del 3% delle vendite dirette del Gruppo nel 2014, oltre alle vendite indirette realizzate dai nostri clienti, di difficile quantificazione). Eventuali situazioni di embargo o di maggiore instabilità politico/economica, ovvero mutamenti nei sistemi normativi e/o giudiziari locali, ovvero l'imposizione di nuove tariffe o imposte, che dovessero verificarsi in futuro, potrebbero compromettere una quota del fatturato di Gruppo e la relativa marginalità.
Per fronteggiare tale rischio, il Gruppo ha adottato una politica di diversificazione degli investimenti a livello internazionale, definendo diverse priorità strategiche che considerano, oltre alle opportunità di business, anche i diversi profili di rischio associati. Inoltre il Gruppo monitora l'andamento economico e sociale dei Paesi target, anche attraverso una rete locale, al fine di adottare scelte strategiche e di investimento avendo consapevolezza dell'esposizione ai rischi connessi.
Nel corso del 2014 il business delle cerniere ha conseguito risultati in miglioramento rispetto all'esercizio precedente, sia sotto il profilo dell'andamento delle vendite che per quanto riguarda la redditività, che peraltro è rimasta leggermente negativa, in quanto i volumi di produzione sono stati ancora insufficienti a sostenere i costi fissi. Sono state intraprese azioni volte a migliorare l'efficienza operativa e sono stati sviluppati prodotti speciali (cerniere ammortizzate, che favoriscono la chiusura soft della porta del forno), per i quali nel 2015 è atteso l'avvio della commercializzazione. Il business plan 2015-2019 della CGU Cerniere prospetta un significativo recupero delle vendite e della redditività, a cui dovranno contribuire in modo determinante i nuovi prodotti. In caso di insuccesso, non si può escludere che sia necessario svalutare le attività allocate al business Cerniere. Per approfondimenti si rinvia alla Nota 3 del bilancio consolidato.
Il Gruppo Sabaf sta affrontando un processo di crescente internazionalizzazione, con l'apertura di nuove società e stabilimenti produttivi nei Paesi ritenuti strategici per lo sviluppo futuro del business.
Tale processo necessita di presidi adeguati che includono, tra l'altro, il reperimento e la formazione di personale manageriale e la declinazione delle attività di direzione e di coordinamento da parte della capogruppo.
Al fine di supportare tale processo di espansione, il Gruppo Sabaf è impegnato nella definizione degli opportuni presidi che includono, tra l'altro, un'adeguata definizione degli ambiti e delle responsabilità di azione del management, la corretta pianificazione delle attività per la realizzazione di nuovi progetti, nonché un'accurata analisi del contesto normativo dei Paesi coinvolti.
I risultati del gruppo dipendono in gran parte dall'operato degli amministratori esecutivi e del management. La perdita di una risorsa chiave per il Gruppo senza un'adeguata sostituzione e la mancata capacità di attrarre nuove risorse potrebbero avere effetti negativi sul futuro del Gruppo medesimo e sulla qualità dei risultati economici e finanziari. Per mitigare tale rischio, Il Gruppo ha avviato da anni politiche di rafforzamento delle strutture organizzative interne maggiormente critiche ed iniziative di fidelizzazione del personale, tra cui la sottoscrizione di patti di non concorrenza con le figure chiave.
I progetti di ricerca e sviluppo più significativi condotti nel corso del 2014 sono stati i seguenti:
sono continuati gli interventi sul processo volti all'incremento della produttività, con particolare focalizzazione sulle fasi di montaggio; Cerniere
è stato sviluppato di una sistema "soft close" per porte forno, con gruppo ammortizzatore applicato entro forno, la cui industrializzazione è prevista nel 2015;
Per tutto il Gruppo, è proseguito il miglioramento dei processi produttivi, che si è accompagnato allo sviluppo e realizzazione interna di macchinari, utensili e stampi.
I costi di sviluppo sono stati capitalizzati per 484.000 euro, in quanto sono risultate soddisfatte tutte le condizioni previste dai principi contabili internazionali, negli altri casi sono stati imputati a conto economico.
Al fine di allineare il modello operativo e gestionale delle controllate a quello di Sabaf S.p.A., il Gruppo ha esteso l'implementazione del sistema informatico SAP a tutte le unità produttive; a seguito del previsto avvio della produzione in Cina, nel corso del 2015 il sistema sarà avviato anche presso Sabaf Cina.
Dal 2005, Sabaf pubblica congiuntamente le proprie performance di sostenibilità economiche, sociali ed ambientali. Se nel 2005 una tale scelta era da considerarsi pionieristica e quasi sperimentale, oggi l'orientamento che sta emergendo a livello internazionale indica che la rendicontazione integrata rappresenta indiscutibilmente la best practice a cui tendere.
Al 31 dicembre 2014 i dipendenti del Gruppo Sabaf erano 726 (730 al 31 dicembre 2013). Nel Gruppo Sabaf nel corso del 2014 non vi sono stati morti sul lavoro o infortuni gravi sul lavoro che hanno comportato lesioni gravi o gravissime per i quali è stata definitivamente accertata una responsabilità aziendale o addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti o ex dipendenti e cause di mobbing, per cui le società del Gruppo sono state dichiarate definitivamente responsabili.
Per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Sabaf e collaboratori" del Rapporto Annuale.
Segnaliamo che nel corso del 2014 non vi sono stati:
Per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Sostenibilità ambientale" del Rapporto Annuale.
Per una trattazione completa del sistema di corporate governance del Gruppo Sabaf si rimanda alla relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari, disponibile sul sito della Società alla sezione Investor Relations.
Il sistema di controllo interno sul financial reporting è analiticamente descritto nella relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari, alla quale si rinvia.
Con riferimento alle "condizioni per la quotazione di azioni di società controllanti
società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea" di cui agli articoli 36 e 39 del Regolamento Mercati, la Società e le sue controllate dispongono di sistemi amministrativo-contabili che consentono la messa a disposizione del pubblico delle situazioni contabili predisposte ai fini della redazione del bilancio consolidato dalle società che ricadono nell'ambito di tale normativa e sono idonei a far pervenire regolarmente alla direzione e al revisore della Capogruppo i dati necessari per la redazione del bilancio consolidato. Il Gruppo Sabaf dispone, inoltre, di un efficace flusso informativo verso il revisore centrale, nonché di informazioni in via continuativa in merito alla composizione degli organi sociali delle società controllate con evidenza delle cariche ricoperte e provvede alla raccolta sistematica e centralizzata, nonché al regolare aggiornamento, dei documenti formali relativi allo statuto ed al conferimento dei poteri agli organi sociali. Sussistono quindi le condizioni di cui al citato articolo 36, lettere a), b) e c) del Regolamento Mercati emanato da CONSOB. Nel corso dell'esercizio non sono state effettuate acquisizioni di società con sede in Paesi non appartenenti all'Unione Europea che, autonomamente considerate, rivestano significativa rilevanza ai fini della normativa in esame.
Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo adottato ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001 è descritto nella relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari, alla quale si rinvia.
Con riferimento al D.Lgs. 196 del 30 giugno 2003, nel corso del 2014 il Gruppo ha proseguito la sua attività per garantire il rispetto delle norme in vigore.
Per il commento di tale voce rimandiamo alla Nota 36 del bilancio consolidato.
Le società del Gruppo Sabaf non hanno compiuto nessuna operazione atipica o inusuale nel corso del 2014.
Né Sabaf S.p.A. né le sue controllate hanno sedi secondarie.
Nonostante Sabaf S.p.A. sia controllata dalla società Giuseppe Saleri S.a.p.A., non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento, in quanto l'organo amministrativo di Sabaf S.p.A. ha la massima autonomia operativa e non deve rispondere del suo operato alla società controllante se non in occasione dell'Assemblea annuale chiamata ad approvare il bilancio separato, salvo ovviamente il caso di violazioni di legge e/o dello Statuto. Si segnala, inoltre, che lo Statuto della controllante esplicita che la stessa non esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di Sabaf S.p.A. Sabaf S.p.A. esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle sue controllate italiane Faringosi Hinges s.r.l. e Sabaf Immobiliare s.r.l.
I rapporti fra le società del Gruppo, inclusi quelli con la controllante, sono regolati a condizioni di mercato, così come i rapporti con parti correlate, definite ai sensi del principio contabile Ias 24. Il dettaglio delle operazioni infragruppo e delle altre operazioni con parti correlate è esposto alla Nota 37 del bilancio consolidato e alla Nota 36 del bilancio separato di Sabaf S.p.A.
Nel corso del 2013 Sabaf S.p.A. ha approvato il rinnovo per il triennio 2013- 2015 del contratto di consolidato fiscale con la controllante Giuseppe Saleri S.a.p.A. e con le controllate Faringosi Hinges s.r.l. e Sabaf Immobiliare s.r.l. Per le società del Gruppo Sabaf l'adesione al consolidato fiscale non comporta aggravio di imposte, essendo indifferente versare alle scadenze previste all'Erario o alla controllante che, effettuate le compensazioni e le rettifiche dovute, provvede in proprio al pagamento, e risponde per i danni che potrebbe produrre alle controllate per le proprie inosservanze. Viceversa, l'adesione al consolidato fiscale può determinare un beneficio d'imposta per il Gruppo Sabaf, in quanto i vantaggi fiscali derivanti dal consolidamento sono ripartiti tra le società aderenti.
Successivamente alla chiusura dell'esercizio e fino alla data della presente relazione non sono intervenuti fatti di rilievo da dovere essere menzionati.
In questa prima parte dell'anno l'andamento delle vendite e degli ordini mostra decisi segni di recupero rispetto alla tendenza degli ultimi anni, che dovranno però trovare conferma nei prossimi mesi.
Per l'intero esercizio, sulla base delle trattative concluse con i principali clienti, il Gruppo ritiene di poter raggiungere un livello di vendite e di redditività in moderata crescita rispetto al 2014. Tali ipotesi considerano uno scenario macroeconomico non influenzato da eventi imprevedibili. Qualora la situazione economica subisca invece significative variazioni i valori consuntivi potrebbero discostarsi dai dati previsionali.
| IN MIGLIAIA DI EURO |
2014 | 2013 | VAR. 2014-2013 |
VAR. % |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi di vendita | 115.919 | 112.417 | 3.502 | +3,1% |
| Margine operativo lordo (EBITDA) |
17.984 | 16.902 | 1.082 | +6,4% |
| Risultato operativo (EBIT) |
9.708 | 5.382 | 4.326 | +80,4% |
| Utile ante imposte (EBT) |
10.533 | 5.718 | 4.815 | +84,2% |
| Utile netto | 7.878 | 3.730 | 4.148 | +111,2% |
La riclassificazione in base a criteri finanziari si presenta come segue:
| IN MIGLIAIA DI EURO | 31/12/2014 | 31/12/2013 |
|---|---|---|
| Attività non correnti | 85.110 | 84.392 |
| Attività a breve6 | 62.583 | 58.478 |
| Passività a breve7 | (25.856) | (23.882) |
| Capitale circolante 8 | 36.727 | 34.596 |
| Attività finanziarie | 1.660 | 1.451 |
| Fondi per rischi e oneri, TFR, imposte differite |
(3.191) | (2.928) |
| CAPITALE INVESTITO NETTO |
120.306 | 117.511 |
| Posizione finanziaria netta a breve termine |
(17.072) | (13.152) |
| Posizione finanziaria netta a medio-lungo termine |
(7.340) | 0 |
| POSIZIONE FINANZIARIA NETTA |
(24.412) | (13.152) |
| PATRIMONIO NETTO | 95.894 | 104.359 |
I flussi finanziari dell'esercizio sono sinteticamente esposti nella seguente tabella:
| IN MIGLIAIA DI EURO | 2014 | 2013 |
|---|---|---|
| Liquidità iniziale | 2.345 | 1.601 |
| Cash flow operativo | 14.124 | 17.101 |
| Flusso monetario da investimenti |
(9.030) | (9.217) |
| Flusso monetario da attività finanziarie |
(6.073) | (7.140) |
| Flusso monetario del periodo |
(979) | 744 |
| Liquidità finale | 1.366 | 2.345 |
L'indebitamento finanziario netto e la posizione finanziaria netta a breve termine nelle tabelle di cui sopra sono definiti in conformità alla posizione finanziaria netta dettagliata nella Nota 21 del bilancio d'esercizio, come richiesto dalla comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006.
L'esercizio 2014 si è chiuso con un fatturato in aumento del 3,1% rispetto al 2013, supportato dalle maggiori vendite di rubinetti in lega leggera. Gli ulteriori miglioramenti di produttività ottenuti hanno consentito di fare fronte alla riduzione dei prezzi medi di vendita e di migliorare più che proporzionalmente la redditività operativa lorda: l'EBITDA è stato di 18 milioni euro, pari al 15,5% del fatturato (16,9 milioni di euro nel 2013, pari al 15%).
Come meglio descritto nella Nota Integrativa del bilancio separato, il valore della partecipazione in Faringosi Hinges, che era stato ridotto di 3,7 milioni di euro in esercizi precedenti, è stato ripristinato per 1,8 milioni di euro nel 2014 a seguito dei risultati dell'impairment test, elaborato sulla base di un business plan che prospetta un significativo incremento delle vendite e della redditività della società controllata.
L'EBIT del 2014 è stato di 9,7 milioni di euro, pari all'8,4% del fatturato (5,4 milioni di euro nel 2013, pari al 4,8%), e l'utile netto è stato di 7,9 milioni di euro, pari al 6,8% del fatturato (3,7 milioni di euro nel 2013, pari al 3,3%).
I costi effettivi di acquisto delle principali materie prime (ottone, leghe di alluminio e acciaio) sono risultati inferiori mediamente del 5,7% rispetto al 2014. L'incidenza del costo del lavoro sulle vendite è rimasta pressoché stabile al 24%. L'incidenza degli oneri finanziari netti sul fatturato è minima e pari allo 0,33% (0,61% nel 2013), in virtù del livello di indebitamento finanziario contenuto e dei bassi tassi d'interesse.
Il cash flow reddituale (utile netto più ammortamenti) passa da 13,6 a 16,9 milioni di euro, con una incidenza sul fatturato pari al 14,6% (era pari al 12,1% nel 2013).
Nel 2014 Sabaf S.p.A. ha investito oltre 9 milioni di euro. I principali investimenti dell'esercizio sono stati finalizzati all'industrializzazione di nuovi modelli di bruciatori speciali e ai rubinetti in lega leggera, per i quali è previsto un ulteriore incremento delle vendite in futuro.
Al 31 dicembre 2014 il capitale circolante ammonta a 36,7 milioni di euro contro i 34,6 milioni di euro dell'esercizio precedente: la sua incidenza percentuale sul fatturato sale al 31,7%, rispetto al 30,8% di fine 2013.
6 Somma di Rimanenze, Crediti commerciali, Crediti per imposte e Altri crediti correnti.
7 Somma di Debiti commerciali, Debiti per imposte e Altri debiti.
8 Differenza tra Attività a breve e Passività a breve.
L'autofinanziamento generato dalla gestione corrente (cash-flow operativo) è risultato pari a 14,1 milioni di euro contro i 17,1 milioni di euro dell'esercizio precedente, condizionato dall'andamento sfavorevole del capitale circolante.
L'indebitamento finanziario netto è pari a 24,4 milioni di euro, rispetto ai 13,2 milioni di euro del 31 dicembre 2013, influenzato dalla distribuzione di dividendi straordinari per 11,5 milioni di euro, come commentato nella prima parte della presente relazione. Nel corso dell'esercizio sono stati accesi due mutui chirografari di 5 milioni di euro cadauno, uno con scadenza a tre anni e uno a cinque anni, rimborsabili a rate costanti.
A fine esercizio il patrimonio netto ammonta a 95,9 milioni di euro, contro i 104,4 milioni di euro del 2013. Il rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto è pari a 0,25 contro lo 0,13 del 2013.
Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato dell'esercizio 2014 e il patrimonio netto al 31 dicembre 2014 di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo Sabaf S.p.A.:
| Descrizione | 31.12.2014 | 31.12.2013 | ||
|---|---|---|---|---|
| Utile d'esercizio | Patrimonio netto | Utile d'esercizio | Patrimonio netto | |
| Utile e patrimonio netto della capogruppo Sabaf S.p.A. | 7.878 | 95.894 | 3.730 | 104.359 |
| Patrimonio e risultati società consolidate | 3.263 | 54.609 | 4.669 | 51.614 |
| Eliminazione del valore di carico partecipazioni consolidate | (1.771) | (43.936) | 939 | (42.165) |
| Avviamento | 0 | 4.445 | 0 | 4.445 |
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 0 | 73 | 0 | 5 |
| Elisioni Intercompany: | ||||
| • Dividendi | (970) | 0 | (1.034) | 0 |
| • Altre elisioni intercompany | (62) | (347) | (200) | (303) |
| Utile e patrimonio netto di pertinenza del Gruppo | 8.338 | 110.738 | 8.104 | 117.955 |
Ai sensi del secondo comma dell'art. 2364 del codice civile, in considerazione della necessità di procedere a consolidare i bilanci delle società del Gruppo e di predisporre tutta la documentazione di supporto, gli amministratori intendono avvalersi del maggiore termine concesso alle società tenute alla redazione del bilancio consolidato per la convocazione dell'assemblea ordinaria degli azionisti chiamata ad approvare la Relazione Finanziaria Annuale 2014. La stessa assemblea dovrà anche deliberare l'elezione dei componenti degli organi di amministrazione e controllo e deve pertanto essere convocata almeno 40 giorni prima ai sensi dell'art. 125-bis del TUF.
L'assemblea è convocata in unica data per il giorno 5 maggio 2015.
Ringraziando il personale dipendente, il Collegio Sindacale, la società di revisione e le Autorità di controllo per la fattiva collaborazione, invitiamo gli azionisti all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014 con la proposta di destinare l'utile di esercizio di 7.877.868 euro nel modo seguente:
Ospitaletto, 23 Marzo 2015 Il Consiglio di Amministrazione
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SABAF S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
| IN MIGLIAIA DI EURO | Note | 31.12.2014 | 31.12.2013 |
|---|---|---|---|
| ATTIVO | |||
| ATTIVITÀ NON CORRENTI | |||
| Attività materiali | 1 | 74.483 | 75.701 |
| Investimenti immobiliari | 2 | 7.228 | 7.674 |
| Attività immateriali | 3 | 7.359 | 7.290 |
| Partecipazioni | 4 | 974 | 905 |
| Crediti non correnti | 5 | 529 | 426 |
| Imposte anticipate | 21 | 5.579 | 5.471 |
| Totale attività non correnti | 96.152 | 97.467 | |
| ATTIVITÀ CORRENTI | |||
| Rimanenze | 6 | 30.774 | 28.226 |
| Crediti commerciali | 7 | 40.521 | 36.442 |
| Crediti per imposte | 8 | 2.390 | 2.595 |
| Altri crediti correnti | 9 | 1.095 | 874 |
| Attività finanziarie correnti | 10 | 0 | 22 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 11 | 2.958 | 5.111 |
| Totale attività correnti | 77.738 | 73.270 | |
| ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA | 0 | 0 | |
| TOTALE ATTIVO | 173.890 | 170.737 | |
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | |||
| PATRIMONIO NETTO | |||
| Capitale sociale | 12 | 11.533 | 11.533 |
| Utili accumulati, Altre riserve | 90.867 | 98.318 | |
| Utile dell'esercizio | 8.338 | 8.104 | |
| Totale quota di pertinenza della Capogruppo | 110.738 | 117.955 | |
| Interessi di Minoranza | 0 | 0 | |
| Totale patrimonio netto | 110.738 | 117.955 | |
| PASSIVITÀ NON CORRENTI | |||
| Finanziamenti | 14 | 10.173 | 3.895 |
| TFR e fondi di quiescenza | 16 | 3.028 | 2.845 |
| Fondi per rischi e oneri | 17 | 605 | 672 |
| Imposte differite | 21 | 692 | 532 |
| Totale passività non correnti | 14.498 | 7.944 | |
| PASSIVITÀ CORRENTI | |||
| Finanziamenti | 14 | 19.613 | 17.940 |
| Altre passività finanziarie | 15 | 105 | 2 |
| Debiti commerciali | 18 | 19.328 | 18.963 |
| Debiti per imposte | 19 | 2.453 | 1.494 |
| Altri debiti | 20 | 7.155 | 6.439 |
| Totale passività correnti | 48.654 | 44.838 | |
| PASSIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA | 0 | 0 | |
| TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 173.890 | 170.737 |
| IN MIGLIAIA DI EURO | Note | 2014 | 2013 |
|---|---|---|---|
| COMPONENTI ECONOMICHE | |||
| RICAVI E PROVENTI OPERATIVI | |||
| Ricavi | 23 | 136.337 | 130.967 |
| Altri proventi | 24 | 3.748 | 3.918 |
| Totale ricavi e proventi operativi | 140.085 | 134.885 | |
| COSTI OPERATIVI | |||
| Acquisti di materiali | 25 | (54.472) | (52.415) |
| Variazione delle rimanenze | 2.447 | 4.784 | |
| Servizi | 26 | (29.875) | (30.083) |
| Costi del personale | 27 | (32.180) | (31.339) |
| Altri costi operativi | 28 | (1.042) | (2.175) |
| Costi per lavori interni capitalizzati | 989 | 915 | |
| Totale costi operativi | (114.133) | (110.313) |
| RISULTATO OPERATIVO ANTE AMMORTAMENTI, PLUS/MINUSVALENZE, SVALUTAZIONI/RIPRISTINI DI VALORE DI ATTIVITÀ NON CORRENTI |
25.952 | 24.572 | |
|---|---|---|---|
| Ammortamenti | 1,2,3 | (12.292) | (12.856) |
| Plusvalenze da realizzo di attività non correnti | 63 | 71 | |
| Svalutazioni di valore di attività non correnti | 4, 29 | (548) | (655) |
| RISULTATO OPERATIVO | 13.175 | 11.132 | |
|---|---|---|---|
| Proventi finanziari | 61 | 138 | |
| Oneri finanziari | 30 | (592) | (775) |
| Utili e perdite su cambi | 31 | 119 | (186) |
| Utili e perdite da partecipazioni | 4 | (606) | (498) |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 12.157 | 9.811 | |
|---|---|---|---|
| Imposte sul reddito | 32 | (3.819) | (1.707) |
| Quota di pertinenza di terzi | 0 | 0 |
| UTILE DELL'ESERCIZIO | 8.338 | 8.104 |
|---|---|---|
| UTILI PER AZIONE | 33 | ||
|---|---|---|---|
| Base | 0,723 euro | 0,715 euro | |
| Diluito | 0,723 euro | 0,715 euro |
| IN MIGLIAIA DI EURO | 2014 | 2013 |
|---|---|---|
| UTILE DELL'ESERCIZIO | 8.338 | 8.104 |
| Utili/perdite complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio: | ||
| • Valutazione attuariale TFR | (283) | (12) |
| Effetto fiscale | 78 | 3 |
| (205) | (9) | |
| Utili/perdite complessivi che saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio: | ||
| • Differenze cambio da traduzione bilanci in valuta | 817 | (4.558) |
| • Copertura di flussi di cassa | (26) | 26 |
| Effetto fiscale | 5 | (5) |
| (21) | 21 | |
| Totale altri utili/(perdite) dell'esercizio al netto imposte | 591 | (4.546) |
| UTILE COMPLESSIVO | 8.929 | 3.558 |
| IN MIGLIAIA DI EURO |
Capitale Sociale |
Riserva sovrapprezzo azioni |
Riserva Legale |
Azioni proprie | Riserva di traduzione |
Riserva di co pertura flussi di cassa |
Riserva da attualizza zione TFR |
Altre riserve | Utile dell'esercizio |
Totale patri monio netto del Gruppo |
Interessi di minoranza |
Totale patri monio netto |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| SALDO AL 31/12/2012 |
11.533 | 10.002 | 2.307 | (2.339) | 93 | 0 | (402) | 89.834 | 4.196 | 115.224 | 0 | 115.224 |
| Destinazione utile d'esercizio 2012 | ||||||||||||
| • dividendi pagati |
(3.911) | (3.911) | (3.911) | |||||||||
| • a nuovo | 285 | (285) | 0 | 0 | ||||||||
| Acquisto/vendita azioni proprie |
2.334 | 750 | 3.084 | 3.084 | ||||||||
| Utile complessivo al 31/12/2013 |
(4.558) | 21 | (9) | 8.104 | 3.558 | 3.558 | ||||||
| SALDO AL 31/12/2013 |
11.533 | 10.002 | 2.307 | (5) | (4.465) | 21 | (411) | 90.869 | 8.104 | 117.955 | 0 | 117.955 |
| Destinazione utile d'esercizio 2013 | ||||||||||||
| • dividendi pagati |
(4.613) | (4.613) | (4.613) | |||||||||
| • a nuovo | 3.491 | (3.491) | 0 | 0 | ||||||||
| Dividendo straordinario |
(11.533) | (11.533) | (11.533) | |||||||||
| Utile complessivo al 31/12/2014 |
817 | (21) | (205) | 8.338 | 8.929 | 8.929 | ||||||
| SALDO AL 31/12/2014 |
11.533 | 10.002 | 2.307 | (5) | (3.648) | 0 | (616) | 82.827 | 8.338 | 110.738 | 0 | 110.738 |
| IN MIGLIAIA DI EURO | 12 MESI 2014 | 12 MESI 2013 |
|---|---|---|
| DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI DI INIZIO ESERCIZIO | 5.111 | 6.137 |
| Utile dell'esercizio | 8.338 | 8.104 |
| Rettifiche per: | ||
| • Ammortamenti | 12.292 | 12.856 |
| • Plusvalenze realizzate | (63) | (71) |
| • Svalutazioni di attività non correnti | 548 | 655 |
| • Perdite da partecipazioni | 606 | 498 |
| • Proventi e oneri finanziari netti | 531 | 637 |
| • Imposte sul reddito | 3.819 | 1.707 |
| Variazione TFR | (158) | (145) |
| Variazione fondi rischi | (67) | 40 |
| Variazione crediti commerciali | (4.079) | 1.526 |
| Variazione delle rimanenze | (2.548) | (4.190) |
| Variazione dei debiti commerciali | 365 | 419 |
| Variazione del capitale circolante netto | (6.262) | (2.245) |
| Variazione altri crediti e debiti, imposte differite | 210 | 916 |
| Pagamento imposte | (2.325) | (2.096) |
| Pagamento oneri finanziari | (553) | (706) |
| Incasso proventi finanziari | 61 | 138 |
| Flussi finanziari generati dall'attività operativa | 16.977 | 20.288 |
| Investimenti in attività non correnti | ||
| • immateriali | (639) | (535) |
| • materiali | (9.843) | (9.491) |
| • finanziarie | (1.223) | (456) |
| Disinvestimento di attività non correnti | 214 | 242 |
| Flussi finanziari assorbiti dall'attività di investimento | (11.491) | (10.240) |
| Rimborso finanziamenti | (16.993) | (15.668) |
| Accensione di finanziamenti | 25.047 | 7.572 |
| Attività finanziarie a breve | 0 | (22) |
| Vendita di azioni proprie | 0 | 3.084 |
| Pagamento di dividendi | (16.146) | (3.911) |
| Flussi finanziari assorbiti dall'attività finanziaria | (8.092) | (8.945) |
| Differenze cambio di traduzione | 453 | (2.129) |
| Flussi finanziari netti dell'esercizio | (2.153) | (1.026) |
| DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI DI FINE ESERCIZIO (NOTA 10) | 2.958 | 5.111 |
| Indebitamento finanziario corrente | 19.718 | 17.941 |
| Indebitamento finanziario non corrente | 10.173 | 3.896 |
| Indebitamento finanziario netto (Nota 22) | 26.933 | 16.726 |
Il bilancio consolidato dell'esercizio 2014 del Gruppo Sabaf è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea. Il riferimento agli IFRS include anche tutti gli International Accounting Standards (IAS) vigenti. Esso è stato redatto in euro, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente, arrotondando gli importi alle migliaia, e viene comparato con il bilancio consolidato dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri. E' costituito dai prospetti della situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico, conto economico complessivo, movimenti del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalle presenti note esplicative. Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto che per alcune rivalutazioni delle attività materiali operate in esercizi precedenti, e sul presupposto della continuità aziendale; in riferimento a tale ultimo presupposto, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, il Gruppo ha valutato, anche in virtù del forte posizionamento competitivo, della elevata redditività e della solidità della struttura patrimoniale e finanziaria, di essere in continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio IAS 1.
Il Gruppo ha adottato i seguenti schemi di bilancio:
L'adozione di tali schemi permette la rappresentazione più significativa della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.
L'area di consolidamento al 31 dicembre 2014 comprende la Capogruppo Sabaf S.p.A. e le seguenti società di cui Sabaf S.p.A. possiede il controllo:
La partecipazione nella società controllata Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co., Ltd., costituita nel 2009 e che al 31 dicembre 2014 non aveva ancora avviato operazioni di acquisto, produzione e vendita, è valutata con il metodo del patrimonio netto, per riflettere nel bilancio consolidato il risultato della controllata, che sta incorrendo in costi di start-up dell'attività che la portano a realizzare perdite in attesa dell'avvio della attività commerciale e di produzione, pianificata per l'inizio del 2015.
Sono considerate controllate le società sulle quali Sabaf S.p.A. possiede in contemporanea i seguenti tre elementi: (a) potere sull'impresa; (b) esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa; (c) capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti variabili. Le controllate, qualora esercitino una attività significativa per una corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sono consolidate a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo cessa.
Si ricorda che Sabaf Mexico e Sabaf U.S. non sono consolidate in quanto irrilevanti ai fini del consolidamento.
I dati utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo.
I criteri adottati per il consolidamento sono i seguenti:
I bilanci separati di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna entità estera è espresso in euro, che è la valuta funzionale del Gruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato.
La conversione delle poste di stato patrimoniale dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro è effettuata applicando i cambi correnti a fine esercizio. Le poste di conto economico sono invece convertite ai cambi medi dell'esercizio.
Le differenze cambio di conversione risultanti dal raffronto tra il patrimonio netto iniziale convertito ai cambi correnti e il medesimo convertito ai cambi storici, nonché la differenza tra il risultato economico espresso ai cambi medi e quello espresso ai cambi correnti, sono imputate alla voce di patrimonio netto "Altre riserve".
I tassi di cambio utilizzati per la conversione in euro dei bilancio delle società controllate estere, predisposto in valuta locale, sono riportati nella seguente tabella:
| DESCRIZIONE DELLA VALUTA | Cambio puntuale 31.12.14 | Cambio medio 2014 | Cambio puntuale 31.12.13 | Cambio medio 2013 |
|---|---|---|---|---|
| Real brasiliano | 3,2207 | 3,1211 | 3,2576 | 2,8687 |
| Lira turca | 2,8320 | 2,9065 | 2,9605 | 2,5335 |
| Renminbi cinese | 7,5358 | 8,1857 | 8,3491 | 8,1650 |
| DESCRIZIONE | 31.12.2014 | 31.12.2013 | |||
|---|---|---|---|---|---|
| Utile d'esercizio | Patrimonio netto | Utile d'esercizio | Patrimonio netto | ||
| UTILE E PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO SABAF S.P.A. | 7.878 | 95.894 | 3.730 | 104.359 | |
| Patrimonio e risultati società consolidate | 3.263 | 54.609 | 4.669 | 51.614 | |
| Eliminazione del valore di carico partecipazioni consolidate | (1.771) | (43.936) | 939 | (42.165) | |
| Avviamento | 0 | 4.445 | 0 | 4.445 | |
| Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto | 0 | 73 | 0 | 5 | |
| Elisioni Intercompany: | |||||
| • Dividendi | (970) | 0 | (1.034) | 0 | |
| • Altre elisioni intercompany | (62) | (347) | (200) | (303) | |
| Utile e patrimonio netto di pertinenza del Gruppo | 8.338 | 110.738 | 8.104 | 117.955 |
I settori operativi del Gruppo ai sensi dell'IFRS 8 - Operating Segment sono identificati nei settori di attività che generano ricavi e costi, i cui risultati sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale ai fini della valutazione delle performance e delle decisioni in merito all'allocazione delle risorse. I settori operativi del Gruppo sono i seguenti:
I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2014, invariati rispetto all'esercizio precedente, sono di seguito riportati:
Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori di diretta imputazione. Tali costi comprendono anche rivalutazioni eseguite in passato in base ad apposite norme di rivalutazione monetaria ovvero in seguito ad operazioni di fusione societaria. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di aliquote ritenute idonee a ripartire il valore di carico delle attività materiali sul periodo di vita utile delle stesse. La vita utile stimata, in anni, è la seguente:
| Fabbricati | 33 |
|---|---|
| Costruzioni leggere | 10 |
| Impianti generici | 10 |
| Macchinari e impianti specifici | 6 - 10 |
| Attrezzature | 4 - 10 |
| Mobili | 8 |
| Macchine elettroniche | 5 |
| Automezzi e altri mezzi di trasporto | 4 - 5 |
I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati al conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del valore o della vita utile dell'immobilizzazione sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni alle quali si riferiscono. I terreni non sono ammortizzati.
Le attività acquisite tramite contratti di locazione finanziaria sono contabilizzate secondo la metodologia finanziaria e sono esposte tra le attività al valore di acquisto diminuito delle quote di ammortamento. L'ammortamento di tali beni viene riflesso nei prospetti annuali consolidati applicando lo stesso criterio seguito per le attività materiali di proprietà. In contropartita dell'iscrizione del bene vengono contabilizzati i debiti, a breve e a medio-lungo termine, verso l'ente finanziario locatore; si procede inoltre all'imputazione a conto economico degli oneri finanziari di competenza del periodo.
L'avviamento rappresenta la differenza tra il prezzo di acquisto e il valore corrente delle attività e passività identificabili delle partecipate alla data di acquisizione. Relativamente alle acquisizioni anteriori alla data di adozione degli IFRS, il Gruppo Sabaf si è avvalso della facoltà prevista dall'IFRS 1 di non applicare l'IFRS 3 relativo alle aggregazioni di imprese alle acquisizioni intervenute prima della data di transizione. Di conseguenza, gli avviamenti emersi in relazione ad acquisizioni intervenute in passato non sono stati rideterminati e sono stati rilevati al valore determinato sulla base dei precedenti principi contabili, al netto degli ammortamenti contabilizzati fino al 31 dicembre 2003 e delle eventuali perdite per riduzione durevole di valore.
A partire dalla data di transizione l'avviamento, rappresentando un'attività immateriale con vita utile indefinita, non è ammortizzato ma è sottoposto annualmente, o più frequentemente ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).
Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Il venir meno della sussistenza di tali benefici economici futuri, con riferimento ai costi di sviluppo, determina la loro svalutazione nell'esercizio in cui si accerta tale fattispecie.
Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita. La vita utile dei progetti relativamente ai quali sono stati capitalizzati costi di sviluppo è stimata pari a 10 anni. Il sistema gestionale SAP è ammortizzato in 5 anni.
Ad ogni data di bilancio, il Gruppo rivede il valore contabile delle proprie attività materiali e immateriali per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l'ammontare recuperabile di tali attività per determinare l'importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di una attività individualmente, il Gruppo effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari a cui l'attività appartiene.
In particolare, il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi (che generalmente coincidono con la entità giuridica a cui le attività immobilizzate si riferiscono) è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso. L'ammontare recuperabile è il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso. Nella determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa futuri al netto delle imposte, stimati sulla base delle esperienze passate, sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al netto delle imposte che riflette le valutazioni correnti del mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Le principali assunzioni utilizzate per il calcolo del valore d'uso riguardano il tasso di sconto, il tasso di crescita, le attese di variazione dei prezzi di vendita e dell'andamento dei costi diretti durante il periodo assunto per il calcolo. I tassi di crescita adottati si basano su previsioni di crescita del settore industriale di appartenenza. Le variazioni dei prezzi di vendita sono basate sulle passate esperienze e sulle aspettative future di mercato. Il Gruppo prepara previsioni dei flussi di cassa operativi derivanti dai più recenti budget approvati dal Consiglio di Amministrazione delle società consolidate, elabora delle previsioni per i successivi quattro anni e determina il valore terminale (valore attuale della rendita perpetua) sulla base di un tasso di crescita di medio e lungo termine in linea con quello dello specifico settore di appartenenza.
Se l'ammontare recuperabile di una attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico.
Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o della unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.
Secondo quanto consentito dallo IAS 40, gli immobili ed i fabbricati non strumentali sono valutati al costo al netto di ammortamenti e perdite per riduzione di valore accumulati. Il criterio di ammortamento utilizzato è la vita utile stimata del bene, che è stabilita in 33 anni.
Se l'ammontare recuperabile dell'investimento immobiliare - determinato sulla base del valore di mercato delle unità immobiliari - è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico. Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o della unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore.
Il ripristino del valore è imputato al conto economico.
La partecipazione nella società controllata Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co., Ltd., società costituita nel 2009 e che al 31 dicembre 2014 non aveva ancora avviato operazioni di acquisto, produzione e vendita, è valutata con il metodo del patrimonio netto, per riflettere nel bilancio consolidato il risultato della controllata, che sta incorrendo in costi di start-up dell'attività che la portano a realizzare perdite in attesa dell'avvio della produzione.
Le altre partecipazioni non classificate come possedute per la vendita sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite durevoli di valore. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.
I crediti non correnti sono iscritti al loro presumibile valore di realizzo.
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per i materiali di acquisto e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati, calcolato tendendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere. Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. La svalutazione delle rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.
I crediti sono iscritti al presumibile valore di realizzo. L'adeguamento del loro valore nominale al minor valore di realizzo viene effettuato mediante lo stanziamento di un apposito fondo a rettifica diretta della voce sulla base di una approfondita analisi che riguarda le singole posizioni. I crediti commerciali ceduti pro-soluto, sebbene siano stati legalmente ceduti, rimangono iscritti alla voce "Crediti commerciali" fino al momento del relativo incasso, mai anticipato rispetto alla scadenza. I crediti commerciali scaduti e non recuperabili ceduti pro-soluto sono iscritti tra gli "Altri crediti correnti".
Le attività finanziarie destinate alla negoziazione sono valutate al fair value con imputazione degli effetti economici tra i proventi o gli oneri finanziari.
I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre effetti economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.
Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) viene stanziato per coprire l'intera passività maturata nei confronti dei dipendenti in conformità alla legislazione vigente ed al contratto collettivo di lavoro e integrativo aziendale. Tale passività è soggetta a rivalutazione in base all'applicazione di indici fissati dalla normativa vigente. Sino al 31 dicembre 2006 il TFR era considerato un piano a benefici definiti, e contabilizzato in conformità allo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, ed in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. Gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel Prospetto degli "Altri utili/(perdite) complessivi".
I debiti sono iscritti al valore nominale; la quota interessi inclusa nel loro valore nominale non maturata a fine periodo viene differita a periodi futuri.
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo, al netto degli oneri accessori di acquisizione. Tale valore viene rettificato successivamente per tenere conto dell'eventuale differenza tra il costo iniziale e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.
A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle attività non correnti, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. Se dalla conversione si origina un utile netto, per un corrispondente ammontare è vincolata una riserva non distribuibile fino al suo effettivo realizzo.
Le attività del Gruppo sono esposte a rischi finanziari da variazioni nei tassi di cambio, nei prezzi delle materie prime e nei tassi di interesse. Il Gruppo utilizza strumenti derivati (principalmente contratti a termine su valute e opzioni su materie prime) per coprire i rischi derivanti da variazioni delle valute estere con riferimento a impegni irrevocabili o a operazioni future previste.
Il Gruppo non utilizza strumenti derivati con scopi di negoziazione.
Gli strumenti derivati sono inizialmente rilevati al costo, e adeguati al fair value alle successive date di chiusura.
Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati e si rivelano efficaci per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali del Gruppo e ad operazioni previste sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell'attività o della passività. Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l'impegno contrattuale o l'operazione prevista oggetto di copertura incidono sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente.
Per le coperture efficaci di un'esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.
Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.
Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se si prevede che l'operazione oggetto di copertura non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico dell'esercizio.
I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.
I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi,
nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e l'ammontare del ricavo può essere determinato attendibilmente.
I ricavi di natura finanziaria vengono iscritti in base alla competenza temporale.
I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.
Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo e le spese bancarie.
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.
Le azioni proprie sono a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.
L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare le attività materiali ed immateriali sottoposte ad impairment test, come sopra descritto, oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte e altri accantonamenti. In particolare:
La procedura di determinazione delle perdite di valore delle attività materiali ed immateriali descritta al principio contabile "Perdite durevoli di valore" implica - nella stima del valore d'uso - l'utilizzo di Business Plan delle partecipate che sono basati su un insieme di assunzioni ed ipotesi relative ad eventi futuri ed azioni degli organi amministrativi delle partecipate, che non necessariamente si verificheranno. Nella stima del valore di mercato, invece, sono effettuate assunzioni sull'andamento prevedibile delle negoziazioni tra parti terze sulla base di andamenti storici che potrebbero non ripetersi effettivamente.
I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici di incasso.
Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza e lento rigiro sono sistematicamente valutate e, nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile, sono svalutate. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime della direzione, derivanti dall'esperienza e dai risultati storici conseguiti.
Il valore attuale della passività per benefici a dipendenti dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, le stime dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle su indicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici.
Il Gruppo è soggetto a diverse legislazioni fiscali sui redditi. La determinazione della passività per imposte del Gruppo richiede l'utilizzo di valutazioni da parte della Direzione con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
Con riferimento ai processi estimativi del rischio di passività potenziali da contenziosi, gli Amministratori fanno affidamento sulle comunicazioni ricevute in merito allo stato di avanzamento delle procedure di recupero e contenziosi comunicato dai consulenti legali che rappresentano il Gruppo nelle controversie. Tali stime sono determinate tenendo conto del progressivo evolversi delle controversie, considerando le franchigie esistenti.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.
Principi contabili ed emendamenti applicabili dal 1° gennaio 2014 Lo IASB ha emesso il principio IFRS 10 - Bilancio Consolidato che sostituirà il SIC 12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (società veicolo) e parti dello IAS 27 - Bilancio consolidato e separato, il quale sarà ridenominato Bilancio separato e disciplinerà il trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio separato. Le principali variazioni stabilite dal nuovo principio sono le seguenti:
Lo IASB ha emesso il principio IFRS 11 - Accordi di compartecipazione che sostituirà lo IAS 31 - Partecipazioni in Joint Venture ed il SIC-13 - Imprese a controllo congiunto - Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo congiunto. Il nuovo principio, fermi restando i criteri per l'individuazione della presenza di un controllo congiunto, fornisce dei criteri per il trattamento contabile degli accordi di compartecipazione basati sui diritti e sugli obblighi derivanti dagli accordi piuttosto che sulla forma legale degli stessi e stabilisce come unico metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto nel bilancio consolidato il metodo del patrimonio netto. Secondo l'IFRS 11, l'esistenza di un veicolo separato non è una condizione sufficiente per classificare un accordo di compartecipazione come una joint venture. Il nuovo principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. A seguito dell'emanazione del principio lo IAS 28 - Partecipazioni in imprese collegate è stato emendato per comprendere nel suo ambito di applicazione, dalla data di efficacia del principio, anche le partecipazioni in imprese a controllo congiunto. Non essendo in essere accordi di compartecipazione, l'applicazione di tale principio non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2014.
Lo IASB ha emesso il principio IFRS 12 - Informazioni addizionali su partecipazioni in altre imprese che è un nuovo e completo principio sulle informazioni addizionali da fornire nel bilancio consolidato per ogni tipologia di partecipazione, ivi incluse quelle in imprese controllate, gli accordi di compartecipazione, collegate, società a destinazione specifica ed altre società veicolo non consolidate. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L'applicazione di tale principio non ha comportato integrazioni alla informativa già esposta nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2013 in relazione a tali partecipazioni.
Lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività - Informazioni integrative sul valore recuperabile delle attività non finanziarie. Le modifiche mirano a chiarire che le informazioni integrative da fornire circa il valore recuperabile delle attività (incluso l'avviamento) o unità generatrici di flussi finanziari, nel caso in cui il loro valore recuperabile si basi sul fair value al netto dei costi di dismissione, riguardano soltanto le attività o unità generatrici di flussi finanziari per le quali sia stata rilevata o ripristinata una perdita per riduzione di valore, durante l'esercizio. Le modifiche si applicano in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2014.
In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano: IFRS 2 Share Based Payments - Definition of vesting condition. IFRS 3 Business Combination - Accounting for contingent consideration, IFRS 8 Operating segments - Aggregation of operating segments, IFRS 8 Operating segments - Reconciliation of total of the reportable segments' assets to the entity's assets, IFRS 13 Fair Value Measurement - Short-term receivables and payables, IAS 16 Property, plant and equipment and IAS 38 Intangible Assets - Revaluation method: proportionate restatement of accumulated depreciation/amortization, IAS 24 Related Parties Disclosures - Key management personnel.
Le modifiche si applicano al più tardi a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° febbraio 2015 o da data successiva. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica delle varie fattispecie, gli Amministratori non si attendono un effetto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.
IIl 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers che sostituirà i principi IAS 18 Revenue e IAS 11 Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 Transfers of Assets from Customers e SIC 31 Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il nuovo modello di riconoscimento dei ricavi si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari.
I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
• il riconoscimento del ricavo quando l'entità soddisfi una performance obligation. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica della fattispecie, in considerazione della tipologia di attività svolta dal Gruppo e delle tipologie contrattuali applicate, gli Amministratori non si attendono che l'applicazione del nuovo principio possa avere impatti significativi.
In 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 - Strumenti finanziari. Il documento accoglie i risultati delle fasi relative a Classificazione e valutazione, Impairment, e Hedge accounting, del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio, che sostituisce le precedenti versioni dell'IFRS 9, deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.
In data 25 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle". Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva.
Il documento introduce modifiche ai seguenti principi:
IFRS 5 - Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations.
In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 1 - Disclosure Initiative. L'obiettivo delle modifiche è di fornire chiarimenti in merito ad elementi di informativa che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione di bilanci.
Le modifiche apportate sono le seguenti:
Materialità e aggregazione: viene chiarito che una società non deve oscurare informazioni aggregandole o disaggregandole e che le considerazioni relative alla materialità si applicano agli schemi di bilancio, note illustrative e specifici requisiti di informativa degli IFRS. Le disclosures richieste specificamente dagli IFRS devono essere fornite solo se l'informazione è materiale;
Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria e prospetto di conto economico complessivo: si chiarisce che l'elenco di voci specificate dallo IAS 1 per questi prospetti può essere disaggregato e aggregato a seconda dei casi. Viene inoltre fornita una linea guida sull'uso di subtotali all'interno dei prospetti;
Presentazione degli elementi di Other Comprehensive Income ("OCI"): si chiarisce che la quota di OCI di società collegate e joint ventures consolidate con il metodo del patrimonio netto deve essere presentata in aggregato in una singola voce, a sua volta suddivisa tra componenti suscettibili di future riclassifiche a conto economico o meno;
Note illustrative: si chiarisce che le entità godono di flessibilità nel definire la struttura delle note illustrative e si fornisce una linea guida su come impostare un ordine sistematico delle note stesse.
Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva. Pur non avendo ancora completato l'analisi sistematica della fattispecie, gli Amministratori non si attendono un effetto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.
| Immobili | Impianti e macchinari |
Altri beni | Immobilizzazioni in corso |
Totale | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| COSTO | |||||||
| AL 31 DICEMBRE 2012 | 53.182 | 160.669 | 31.008 | 3.227 | 248.086 | ||
| Incrementi | 211 | 4.853 | 2.690 | 737 | 8.491 | ||
| Cessioni | - | (1.671) | (352) | (16) | (2.039) | ||
| Riclassifiche | - | 1.533 | 357 | (1.890) | - | ||
| Differenze cambio | (1.507) | (1.478) | (377) | (117) | (3.479) | ||
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 51.886 | 163.906 | 33.326 | 1.941 | 251.059 | ||
| Incrementi | 78 | 4.586 | 2.349 | 2.845 | 9.858 | ||
| Cessioni | - | (1.211) | (34) | - | (1.245) | ||
| Riclassifiche | 6 | 711 | 206 | (936) | (15) | ||
| Differenze cambio | 207 | 186 | 44 | 2 | 439 | ||
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 52.177 | 168.178 | 35.891 | 3.850 | 260.096 |
| AL 31 DICEMBRE 2012 | 11.331 | 129.188 | 26.129 | - | 166.648 |
|---|---|---|---|---|---|
| Ammortamenti dell'anno | 1.472 | 7.707 | 2.453 | - | 11.632 |
| Eliminazioni per cessioni | - | (1.617) | (311) | - | (1.928) |
| Riclassifiche | 6 | 15 | 37 | - | 58 |
| Differenze cambio | (106) | (690) | (256) | - | (1.052) |
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 12.703 | 134.603 | 28.052 | - | 175.358 |
| Ammortamenti dell'anno | 1.458 | 7.417 | 2.399 | - | 11.274 |
| Eliminazioni per cessioni | - | (1.125) | (36) | - | (1.161) |
| Riclassifiche | 6 | (15) | 76 | - | 67 |
| Differenze cambio | 11 | 52 | 12 | - | 75 |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 14.178 | 140.932 | 30.503 | - | 185.613 |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 37.999 | 27.246 | 5.388 | 3.850 | 74.483 |
|---|---|---|---|---|---|
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 39.183 | 29.303 | 5.274 | 1.941 | 75.701 |
Il valore contabile netto della voce Immobili è così composto:
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Terreni | 6.900 | 6.838 | 62 |
| Immobili industriali | 31.099 | 32.345 | (1.246) |
| TOTALE | 37.999 | 39.183 | (1.184) |
Il valore contabile netto degli immobili industriali include un ammontare pari a euro 2.382.000 (euro 7.457.000 al 31 dicembre 2013) relativo ad immobili industriali detenuti in locazione finanziaria.
I principali investimenti dell'esercizio sono stati finalizzati all'industrializzazione
COSTO
di nuovi modelli di bruciatori speciali e ai rubinetti in lega leggera, per i quali è previsto un ulteriore incremento delle vendite in futuro. E' stata altresì aumentata la capacità produttiva presso lo stabilimento in Turchia e sono stati inoltre effettuati investimenti per il miglioramento dei processi produttivi - tra cui l'acquisto di nuovi impianti di lavaggio ad alcool - e investimenti di mantenimento e sostituzione, volti a mantenere costantemente aggiornati i beni strumentali. I decrementi sono relativi principalmente alla dismissione di macchinari non più in uso. Le immobilizzazioni in corso includono macchinari in costruzione e anticipi a fornitori di beni strumentali.
Al 31 dicembre 2014 il Gruppo ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore delle proprie attività materiali. Di conseguenza, il valore delle attività materiali non è stato sottoposto a test di impairment.
| AL 31 DICEMBRE 2012 | 12.257 |
|---|---|
| Incrementi | 1.000 |
| Cessioni | - |
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 13.257 |
| Incrementi | - |
| Cessioni | - |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 13.257 |
| AMMORTAMENTI ACCUMULATI | |
| AL 31 DICEMBRE 2012 | 4.864 |
| Ammortamenti dell'anno | 335 |
| Svalutazioni per perdite durevoli di valore | 384 |
| Eliminazioni per cessioni | - |
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 5.583 |
| Ammortamenti dell'anno | 446 |
| Svalutazioni per perdite durevoli di valore | - |
| Eliminazioni per cessioni | - |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 6.029 |
VALORE CONTABILE NETTO
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 7.228 |
|---|---|
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 7.674 |
In tale voce sono iscritti gli immobili non strumentali di proprietà del Gruppo: si tratta principalmente di immobili ad uso residenziale da destinare alla locazione o alla vendita. Al 31 dicembre 2014 il Gruppo ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore dei propri investimenti immobiliari. Di conseguenza, il valore degli investimenti immobiliari non è stato sottoposto a test di impairment.
| Avviamento | Brevetti, software e know-how |
Costi di sviluppo | Altre attività immateriali |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| COSTO | |||||
| AL 31 DICEMBRE 2012 | 9.008 | 5.729 | 3.765 | 558 | 19.060 |
| Incrementi | - | 85 | 405 | 45 | 535 |
| Riclassificazioni | - | 73 | (64) | (9) | - |
| Decrementi | - | (2) | (272) | (2) | (276) |
| Differenze cambio | - | (8) | - | - | (8) |
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 9.008 | 5.877 | 3.834 | 592 | 19.311 |
| Incrementi | - | 103 | 484 | 52 | 639 |
| Riclassificazioni | - | - | - | - | - |
| Decrementi | - | - | - | - | - |
| Differenze cambio | - | - | - | - | - |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 9.008 | 5.980 | 4.318 | 644 | 19.950 |
| AL 31 DICEMBRE 2012 | 4.563 | 4.757 | 1.377 | 450 | 11.145 |
|---|---|---|---|---|---|
| Ammortamento 2013 | - | 568 | 291 | 20 | 879 |
| Decrementi | - | (2) | - | - | (2) |
| Differenze cambio | - | (2) | - | - | (2) |
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 4.563 | 5.320 | 1.668 | 470 | 12.021 |
| Ammortamento 2014 | - | 208 | 343 | 19 | 570 |
| Decrementi | - | - | - | - | - |
| Differenze cambio | - | - | - | - | - |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 4.563 | 5.528 | 2.011 | 489 | 12.591 |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 4.445 | 452 | 2.307 | 155 | 7.359 |
|---|---|---|---|---|---|
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 4.445 | 557 | 2.166 | 122 | 7.290 |
Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno una volta l'anno o più frequentemente se vi sono indicatori di perdita di valore. Il valore recuperabile è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi. L'avviamento iscritto in bilancio è principalmente derivante dall'acquisizione della Faringosi Hinges s.r.l. ed è conseguentemente allocato all'unità generatrice di cassa (CGU) "Cerniere".
Nel corso del 2014 la CGU Cerniere ha conseguito risultati in miglioramento rispetto all'esercizio precedente, sia sotto il profilo dell'andamento delle vendite che per quanto riguarda la redditività, che peraltro è rimasta leggermente negativa, in quanto i volumi di produzione sono stati ancora insufficienti a sostenere i costi fissi. Sono state intraprese azioni volte a migliorare l'efficienza operativa, il cui effetto sarà pienamente visibile nel 2015. Sono inoltre stati compiuti passi decisivi per l'avvio delle forniture di un prodotto speciale (cerniere che permettono la chiusura ammortizzata della porta del forno) ad un primario cliente.
Il piano previsionale 2015-2019, elaborato a fine 2014, prospetta un recupero di vendite e redditività, a cui contribuiranno anche i nuovi prodotti. Al 31 dicembre 2014 il Gruppo ha sottoposto a test di impairment il valore contabile della CGU Cerniere, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi. A seguito del fatto che si sono significativamente ridotti gli elementi di incertezza rispetto ai piani previsionali elaborati negli esercizi precedenti, si è ritenuto preferibile non predisporre un'analisi multiscenario (come nel 2013), ma effettuare la valutazione esclusivamente sulla base del piano previsionale elaborato dal management. Tale piano, infatti, è stato predisposto incorporando il rischio di realizzabilità attraverso la ponderazione al 75% del contributo atteso dai nuovi prodotti, e rappresenta uno scenario comparabile con lo scenario intermedio considerato per il test di impairment al 31 dicembre 2013.
Ai flussi di cassa del periodo 2015-2019 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la CGU sarà in grado di generare a partire dal sesto anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) dell'8,76% (8,62% nel test di impairment condotto in occasione della redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2013) e di un tasso di crescita (g) dell'1,50%, che risulta in linea con i dati storici.
Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 9,213 milioni di euro, a fronte di un valore contabile delle attività allocate all'unità Cerniere pari a 7,092 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valoro di iscrizione dell'avviamento al 31 dicembre 2014.
Si evidenzia che gli andamenti delle vendite, della redditività e degli ordini nei primi mesi 2015 confermano il trend positivo sulla base del quale si sviluppa il piano.
Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g, anche negli scenari "best estimate" e "steady state":
| MIGLIAIA DI EURO | tasso di crescita | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| tasso di sconto | 1,00% | 1,25% | 1,50% | 1,75% | 2,00% |
| 7,76% | 10.093 | 10.401 | 10.734 | 11.095 | 11.487 |
| 8,26% | 9.375 | 9.636 | 9.917 | 10.220 | 10.547 |
| 8,76% | 8.749 | 8.973 | 9.213 | 9.470 | 9.746 |
| 9,26% | 8.199 | 8.393 | 8.599 | 8.820 | 9.055 |
| 9,76% | 7.711 | 7.880 | 8.060 | 8.250 | 8.453 |
Gli investimenti in software sono relativi all'estensione del perimetro applicativo e del perimetro societario del sistema gestionale del Gruppo (SAP).
I principali investimenti dell'esercizio sono relativi allo sviluppo di nuovi prodotti, tra cui varie versioni di bruciatori speciali e un nuovo modello di rubinetti per cucine in lega leggera (le attività di ricerca e sviluppo condotte nel corso dell'esercizio sono illustrate nella Relazione sulla gestione).
| 31.12.2013 | Aumenti di capitale |
Perdite da partecipazioni |
Svalutazioni di partecipazioni |
Differenze cambio |
31.12.2014 | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Sabaf Appliance Components (Kunshan) | 179 | 1.150 | (606) | - | 73 | 796 |
| Sabaf Mexico | 548 | - | - | (548) | - | 0 |
| Sabaf US | 139 | - | - | - | - | 139 |
| Altre partecipazioni | 39 | - | - | - | - | 39 |
| TOTALE | 905 | 1.150 | (606) | (548) | 73 | 974 |
Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co., Ltd., la società cinese costituita nel 2009, non ha ancora avviato operazioni di acquisto, produzione e vendita. A fine 2014 ha effettuato i primi investimenti per l'avvio della produzione di bruciatori speciali per il mercato cinese, previsto nel primo semestre 2015.
Per sostenere tali investimenti e i costi di start-up la Capogruppo nel corso dell'esercizio ha effettuato aumenti di capitale per euro 1.150.000. A fine esercizio il valore della partecipazione è stato adeguato al patrimonio netto della società, recependo così nel bilancio consolidato i costi sostenuti dalla società controllata (Nota 30).
Nel corso del 2014 la società controllata messicana, di fatto mai pienamente operativa, è stata posta in liquidazione in quanto non ritenuta più funzionale agli obiettivi strategici del gruppo, che intende concentrare le attività sul mercato nordamericano appoggiandosi su Sabaf US. Poiché dalla liquidazione è atteso solamente un recupero trascurabile del capitale versato, la partecipazione è stata integralmente svalutata per euro 548.000 (Nota 29).
La società controllata Sabaf U.S. opera come base commerciale per il mercato nordamericano. Il valore contabile della partecipazione è ritenuto recuperabile in considerazione degli sviluppi attesi sul mercato nordamericano.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Crediti verso l'Erario | 518 | 396 | 122 |
| Depositi cauzionali | 9 | 28 | (19) |
| Altri | 2 | 2 | - |
| TOTALE | 529 | 426 | 103 |
I crediti verso l'Erario sono relativi a imposte indirette il cui recupero è atteso oltre l'esercizio 2015.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Materie prime | 10.497 | 9.273 | 1.224 |
| Semilavorati | 10.355 | 11.276 | (921) |
| Prodotti finiti | 12.141 | 9.977 | 2.164 |
| Fondo obsolescenza | (2.219) | (2.300) | 81 |
| TOTALE | 30.774 | 28.226 | 2.548 |
Il valore delle rimanenze finali al 31 dicembre 2014 si è incrementato a seguito della sempre maggiore richiesta da parte dei clienti di operare in consignment stock (modalità per la quale il prodotto resta di nostra proprietà fino al momento dell'impiego per la produzione da parte del cliente) e dell'opportunità di acquistare materia prima a prezzi inferiori rispetto a quelli attesi per le forniture 2015. Il fondo obsolescenza riflette la migliore stima del rischio di obsolescenza, sulla base delle analisi specifiche effettuate a fine esercizio sugli articoli non mossi o a basso indice di rotazione.
La ripartizione per area geografica dei crediti commerciali è la seguente:
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Italia | 17.214 | 15.944 | 1.270 |
| Europa Occidentale | 3.106 | 4.957 | (1.851) |
| Europa Orientale e Turchia | 8.595 | 5.522 | 3.073 |
| Asia e Oceania | 5.839 | 5.313 | 526 |
| Sud America | 3.247 | 4.364 | (1.117) |
| Africa | 1.406 | 675 | 731 |
| Nord America e Messico | 1.783 | 1.542 | 241 |
| Totale lordo | 41.190 | 38.317 | 2.873 |
| Fondo svalutazione crediti | (669) | (1.875) | 1.206 |
| Totale netto | 40.521 | 36.442 | 4.079 |
Al 31 dicembre 2014 il valore dei crediti commerciali si è incrementato rispetto all'esercizio precedente a seguito del significativo incremento delle vendite nell'ultimo trimestre. Al 31 dicembre 2014 i crediti verso clienti includono saldi per 4.095.000 dollari USA, contabilizzati al cambio euro/dollaro del 31 dicembre 2014, pari a 1,2141. L'importo dei crediti commerciali iscritto in bilancio include 6,3 milioni di euro di crediti ceduti pro-soluto a società di factoring (8,8 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e circa 13 milioni di euro di crediti assicurati.
Il fondo svalutazione crediti iscritto a inizio esercizio è stato parzialmente utilizzato per la contabilizzazione delle perdite su crediti divenute certe durante il 2014, tra cui la più rilevante derivante dal fallimento di Fagor; a fine esercizio il fondo è stato poi adeguato per riflettere la migliore stima del rischio di credito aggiornata al 31 dicembre 2014.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Crediti correnti (non scaduti) | 35.285 | 30.836 | 4.449 |
| Scaduto fino a 30 gg | 2.200 | 2.833 | (633) |
| Scaduto da 30 a 60 gg | 932 | 1.087 | (155) |
| Scaduto da 60 a 90 gg | 507 | 666 | (159) |
| Scaduto da più di 90 gg | 2.266 | (629) | |
| TOTALE | 41.190 | 38.317 | 2.873 |
I crediti ceduti pro soluto rientrano nella categoria "crediti correnti" per euro 8,5 milioni e nella categoria "scaduto fino a 30 gg" per euro 0,3 milioni.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Verso Giuseppe Saleri SapA per IRES | 1.262 | 1.287 | (25) |
| Verso erario per IVA | 464 | 430 | 34 |
| Verso erario per IRAP | - | 1 | (1) |
| Altri crediti verso l'erario | 664 877 |
(213) | |
| TOTALE | 2.390 | 2.595 | (205) |
A partire dall'esercizio 2004 le società italiane del Gruppo hanno aderito al consolidato fiscale nazionale (tassazione di Gruppo) ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito. Tale opzione è stata rinnovata nel corso del 2013 per un altro triennio. In tale ambito, la società Giuseppe Saleri S.a.p.A., controllante di Sabaf S.p.A., funge da società consolidante.
Al 31 dicembre 2014 il credito verso la Giuseppe Saleri S.a.p.A. include, per euro 1.159.000, il credito originato dalla deducibilità integrale dall'IRES dell'IRAP relativa alle spese sostenute per il personale dipendente e assimilato per il periodo 2006-2011 (D.L. 201/2011), per il quale la società consolidante ha presentato istanza di rimborso e che retrocederà alle società del Gruppo Sabaf per la quota di loro pertinenza non appena avrà ottenuto il rimborso.
Gli altri crediti verso l'erario si riferiscono principalmente a crediti di imposte indirette brasiliane e turche.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Accrediti da ricevere da fornitori | 311 | 142 | |
| Anticipi a fornitori | 93 | 70 | 23 |
| Altri | 691 | 635 | 56 |
| TOTALE | 1.095 | 874 | 221 |
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Strumenti derivati su tassi | - | 22 | (22) |
| TOTALE | 0 | 22 | (22) |
In tale voce era iscritto al 31 dicembre 2013 il fair value positivo di un contratto di vendita a termine di 510.000 dollari usa, giunto a scadenza nel corso del 2014.
La voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a euro 2.958.000 al 31 dicembre 2014 (euro 5.111.000 al 31 dicembre 2013) è rappresentata da saldi attivi di c/c bancari per circa 2,7 milioni di euro e da investimenti di liquidità a vista per circa 0,3 milioni di euro.
Il capitale sociale della Capogruppo è rappresentato da 11.533.450 azioni da nominali euro 1,00 cadauna. Il capitale sociale sottoscritto e versato non ha subito variazioni nel corso dell'esercizio.
Al 31 dicembre 2014 la Capogruppo Sabaf S.p.A. detiene n. 507 azioni proprie (0,004% del capitale sociale), iscritte in bilancio a rettifica del patrimonio netto ad un valore unitario di euro 9,006 (il valore di mercato a fine esercizio era di 11,236 euro). Le azioni in circolazione al 31 dicembre 2014 sono pertanto 11.532.943 (come al 31 dicembre 2013).
Nel corso dell'esercizio non sono stati effettuati acquisti o vendite di azioni proprie.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | |||
|---|---|---|---|---|
| Correnti | Non correnti |
Correnti | Non correnti |
|
| Leasing immobiliari | 138 | 1.898 | 135 | 2.036 |
| Mutui immobiliari | 924 | 935 | 911 | 1.859 |
| Mutui chirografari | 2.660 | 7.340 | 317 | - |
| Finanziamenti bancari a breve termine |
9.647 | - | 8.950 | - |
| Anticipi sbf su ricevute bancarie o fatture |
6.203 | - | 6.504 | - |
| Anticipi da società di factoring |
- | - | 1.074 | - |
| Interessi da liquidare |
41 | - | 49 | - |
| TOTALE | 19.613 | 10.173 | 17.940 | 3.895 |
Nel corso dell'esercizio sono stati accesi due mutui chirografari di 5 milioni di euro cadauno, rimborsabili a rate costanti, uno con scadenza a 3 anni e uno con scadenza a 5 anni.
Tutti i finanziamenti bancari in essere sono denominati in euro, a tasso variabile indicizzato all'Euribor, ad eccezione di un finanziamento a breve di 2 milioni di dollari USA.
I finanziamenti non sono condizionati a clausole contrattuali (covenants). Nella successiva Nota 36 sono fornite le informazioni sui rischi finanziari richieste dal principio contabile IFRS 7.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Strumenti derivati su cambi |
105 | - | 105 |
| Strumenti derivati su tassi |
- | 2 | (2) |
| TOTALE | 105 | 2 | 103 |
Al 31 dicembre 2014 in tale voce è iscritto il fair value negativo di un contratto di vendita a termine di 1,2 milioni di dollari al cambio di 1,36, stipulato a fronte del rischio di cambio descritto alla Nota 36. Per un pari importo sono state rilevate a conto economico differenze passive su cambi.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | |
|---|---|---|
| Passività al 1° gennaio | 2.845 | 2.928 |
| Oneri finanziari | 58 | 69 |
| Pagamenti effettuati | (158) | (164) |
| Perdite attuariali | 283 | 12 |
| Passività al 31 dicembre | 3.028 | 2.845 |
A seguito della revisione dello IAS 19 - Benefici ai dipendenti, a partire dal 1° gennaio 2013 tutti gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel prospetto di conto economico complessivo ("Other comprehensive income") nella voce del conto economico complessivo "Proventi e perdite attuariali".
La valutazione del TFR si basa sulle seguenti ipotesi:
| IPOTESI FINANZIARIE | 31.12. 2014 | 31.12.2013 |
|---|---|---|
| Tasso di sconto | 1,40% | 2,70% |
| Inflazione | 2,00% | 2,00% |
| IPOTESI DEMOGRAFICHE | 31.12. 2014 | 31.12.2013 |
|---|---|---|
| Tasso di mortalità | ISTAT 2010 M/F | ISTAT 2010 M/F |
| Invalidità | INPS 1998 M/F | INPS 1998 M/F |
| Turnover del personale | 6% per anno su tutte le età |
6% per anno su tutte le età |
| Anticipi | 5% per anno | 5% per anno |
| Età di pensionamento | in accordo con la legislazione vigente al 31 dicembre 2014 |
in accordo con la legislazione vigente al 31 dicembre 2013 |
L'art. 83 dello IAS19, relativo alla definizione delle ipotesi attuariali ed in particolare del tasso di attualizzazione, dispone di far riferimento ai rendimenti di mercato degli "high quality corporate bonds", ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo riferimento alla definizione di titoli "Investment Grade", per cui un titolo è definito tale se ha un rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moodys, sono stati considerati i soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe "AA" di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello elevato di rating nell'ambito dell'insieme dei titoli "Investment Grade" ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo IAS19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore merceologico si è optato per una curva di mercato "Composite" che riassumesse quindi le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all'area geografica è stato fatto riferimento all'area euro.
| 31.12.2013 | Accantonamenti | Utilizzi | Rilascio quota eccedente |
31.12.2014 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo indennità suppletiva di clientela |
337 | 24 | - | (26) | 335 |
| Fondo garanzia prodotto | 60 | 102 | (2) | - | 160 |
| Fondo rischi legali | 275 | - | (164) | - | 111 |
| TOTALE | 672 | 126 | (166) | (26) | 606 |
Il fondo indennità suppletiva di clientela copre gli importi da corrispondere agli agenti in caso di risoluzione del rapporto di agenzia da parte del Gruppo.
Il fondo garanzia prodotto copre il rischio di resi o addebiti da clienti per prodotti già venduti.
Il fondo è stato adeguato a fine esercizio sulla base delle analisi effettuate e dell'esperienza passata.
Il fondo rischi legali, stanziato a fronte di contenziosi di modesta entità, è stato parzialmente utilizzato nel corso dell'esercizio a fronte di pagamenti effettuati a chiusura di alcune delle controversie in essere.
Gli accantonamenti iscritti nei fondi rischi, che rappresentano la stima degli esborsi futuri elaborati anche sulla base dell'esperienza storica, non sono stati attualizzati perché l'effetto è ritenuto trascurabile.
La ripartizione per area geografica dei debiti commerciali è la seguente:
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Italia | 15.223 | 16.348 | (1.125) |
| Europa Occidentale | 2.897 | 1.922 | 975 |
| Europa Orientale e Turchia | 360 | 216 | 144 |
| Asia | 502 | 319 | 183 |
| Sud America | 255 | 148 | 107 |
| Nord America e Messico | 91 | 10 | 81 |
| TOTALE | 19.328 | 18.963 | 365 |
I termini medi di pagamento non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente.
Al 31 dicembre 2014 non sono presenti debiti scaduti di importo significativo, né il Gruppo ha ricevuto decreti ingiuntivi per debiti scaduti.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Verso Giuseppe Saleri SapA per imposte sul reddito |
1.575 | 655 | 920 |
| Ritenute fiscali | 712 | 783 | (71) |
| Verso erario per IRAP |
47 | 40 | 7 |
| Altri debiti tributari | 119 | 16 | 103 |
| TOTALE | 2.453 | 1.494 | 959 |
Il debito verso Giuseppe Saleri SapA è relativo al saldo per imposte sul reddito trasferito dalle società italiane del Gruppo alla controllante, nell'ambito del contratto di consolidato fiscale in essere.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Verso il personale | 4.160 | 3.961 | 199 |
| Verso istituti previdenziali |
2.290 | 2.085 | 205 |
| Verso agenti | 342 | 252 | 90 |
| Acconti da clienti | 279 | 68 | 211 |
| Altri debiti correnti | 84 | 73 | 11 |
| TOTALE | 7.155 | 6.439 | 716 |
A inizio 2015 i debiti verso il personale e verso istituti previdenziali sono stati liquidati secondo le scadenze di pagamento previste.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | |
|---|---|---|
| Imposte anticipate | 5.579 | 5.471 |
| Imposte differite passive | (692) | (532) |
| Posizione netta | 4.887 | 4.939 |
Di seguito è analizzata la natura delle differenze temporanee che determinano l'iscrizione di imposte differite ed anticipate e la loro movimentazione durante l'esercizio in corso e quello precedente.
| Perdite fiscali | Ammortamenti e leasing |
Accantonamenti e rettifiche di valore |
Fair value di strumenti derivati |
Avviamento | Incentivi fiscali |
Valutazione attuariale TFR |
Altre differenze temporanee |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| AL 31 DICEMBRE 2012 | 180 | (15) | 1.223 | 0 | 1.993 | 0 | 152 | 174 | 3.707 |
| A conto economico | (180) | (52) | 262 | - | - | 1.156 | - | 81 | 1.267 |
| A patrimonio netto | - | - | - | 5 | - | - | 3 | - | 8 |
| Differenze cambio | - | - | (32) | - | - | - | - | (11) | (43) |
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 0 | (67) | 1.453 | 5 | 1.993 | 1.156 | 155 | 244 | 4.939 |
| A conto economico | - | 11 | (286) | 29 | - | 77 | - | (9) | (178) |
| A patrimonio netto | - | - | - | (5) | - | - | 78 | - | 73 |
| Differenze cambio | - | (2) | 2 | - | - | 52 | - | 1 | 53 |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 0 | (58) | 1.169 | 0 | 1.993 | 1.285 | 233 | 236 | 4.887 |
Le imposte anticipate relative all'avviamento, pari a 1.993.000 euro, si riferiscono all'affrancamento del valore della partecipazione in Faringosi Hinges s.r.l. effettuato nel 2011. Il beneficio fiscale futuro potrà essere conseguito in dieci quote annuali a partire dall'esercizio 2018.
Le imposte anticipate relative agli incentivi fiscali sono commisurate agli investimenti effettuati in Turchia, a fronte dei quali il Gruppo gode di una tassazione ridotta sui redditi realizzati in Turchia fino a concorrenza del 30% degli investimenti realizzati e per i quali è stata riconosciuta l'agevolazione fiscale.
Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si segnala che la posizione finanziaria della Società è la seguente:
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | ||
|---|---|---|---|---|
| A. | Cassa (Nota 9) | 9 | 15 | (6) |
| B. | Saldi attivi di c/c bancari non vincolati (Nota 9) |
2.691 | 4.519 | (1.828) |
| C. | Altre disponibilità liquide | 258 | 577 | (319) |
| D. | Liquidità (A+B+C) | 2.958 | 5.111 | (2.153) |
| E. | Debiti bancari correnti (Nota 14) | 15.890 | 15.503 | 387 |
| F. | Parte corrente dell'indebitamento non corrente (Nota 14) |
3.723 | 1.363 | 2.360 |
| G. | Altri debiti finanziari correnti (Note 14-15) | 105 | 1.076 | (971) |
| H. | Indebitamento finanziario corrente (E+F+G) |
19.718 | 17.942 | 1.776 |
| I. | Indebitamento finanziario corrente netto (H-D) |
16.760 | 12.831 | 3.929 |
| J. | Debiti bancari non correnti (Nota 14) | 8.275 | 1.859 | 6.416 |
| K. | Altri debiti finanziari non correnti (Nota 14) | 1.898 | 2.036 | (138) |
| L. | Indebitamento finanziario non corrente (J+K) |
10.173 | 3.895 | 6.278 |
| M. | Indebitamento finanziario netto (I+L) | 26.933 | 16.726 | 10.207 |
Nel rendiconto finanziario consolidato è esposta la movimentazione della liquidità (lettera D. del presente prospetto).
Nel 2014, i ricavi di vendita sono stati pari a 136.337.000 euro, superiori di 5.370.000 euro (+4,1%) rispetto al 2013.
| 2014 | % | 2013 | % | Variazione % | |
|---|---|---|---|---|---|
| Rubinetti in ottone | 13.741 | 10,1% | 14.613 | 11,1% | (6,0%) |
| Rubinetti in lega leggera | 34.006 | 24,9% | 27.618 | 21,1% | 23,1% |
| Termostati | 12.288 | 9,0% | 13.350 | 10,2% | (8,0%) |
| Bruciatori standard | 36.160 | 26,5% | 38.222 | 29,2% | (5,4%) |
| Bruciatori speciali | 20.251 | 14,9% | 18.943 | 14,5% | 6,9% |
| Accessori | 12.928 | 9,5% | 11.571 | 8,8% | 11,7% |
| Totale componenti gas | 129.374 | 94,9% | 124.317 | 94,9% | 4,1% |
| Cerniere | 6.963 | 5,1% | 6.650 | 5,1% | 4,7% |
| TOTALE | 136.337 | 100% | 130.967 | 100% | 4,1% |
| 2014 | % | 2013 | % | Variazione % | |
|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 42.277 | 31,0% | 42.662 | 32,6% | (0,9%) |
| Europa occidentale | 8.716 | 6,4% | 7.465 | 5,7% | 16,8% |
| Europa orientale e Turchia | 36.198 | 26,6% | 29.300 | 22,4% | 23,5% |
| Asia e Oceania | 11.204 | 8,2% | 11.864 | 9,1% | (5,6%) |
| Centro e Sud America | 18.324 | 13,4% | 24.375 | 18,6% | (24,8%) |
| Africa | 12.574 | 9,2% | 10.410 | 7,9% | 20,8% |
| Nord America e Messico | 7.044 | 5,2% | 4.891 | 3,7% | 44,0% |
| TOTALE | 136.337 | 100% | 130.967 | 100% | 4,1% |
Il mercato italiano è rimasto stagnante anche nel corso del 2014, mentre sugli altri mercati europei sono stati ottenuti ottimi risultati a seguito dell'incremento di quota su alcuni primari clienti e dell'avvio di nuove forniture. Di particolare rilievo sono gli incrementi delle vendite conseguiti in Africa e in Nord America, mentre i ricavi in Asia (a soffrire è stata l'area mediorientale) e in Sud America sono stati inferiori rispetto al 2013.
Coerentemente con le scelte strategiche degli ultimi anni, anche nel 2014 è proseguito il trend di sostituzione dei rubinetti in ottone con i rubinetti in lega leggera, maggiormente competitivi. Per quanto riguarda i bruciatori, si rileva uno spostamento del mix dai bruciatori standard verso i bruciatori speciali, anche grazie all'avvio delle forniture di nuovi modelli.
I prezzi medi di vendita del 2014 sono stati mediamente inferiori di circa il 2% rispetto al 2013. Si rinvia alla Relazione sulla Gestione per un commento approfondito in merito ai trend che hanno caratterizzato il mercato di riferimento nel corso dell'esercizio.
| 2014 | 2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Vendita sfridi | 2.922 | 3.141 | (219) |
| Sopravvenienze attive |
218 | 164 | 54 |
| Affitti attivi | 132 | 119 | 13 |
| Utilizzazione fondi rischi e oneri |
26 | 33 | (7) |
| Altri proventi | 450 | 461 | (11) |
| TOTALE | 3.748 | 3.918 | (170) |
| 2014 | 2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Lavorazioni esterne | 10.662 | 11.161 | (499) |
| Metano e forza motrice |
5.201 | 5.727 | (526) |
| Manutenzioni | 3.999 | 3.760 | 239 |
| Trasporti | 2.032 | 1.736 | 296 |
| Consulenze | 1.440 | 1.424 | 16 |
| Provvigioni | 881 | 762 | 119 |
| Compensi agli Amministratori |
868 | 878 | (10) |
| Spese di viaggio e trasferta |
687 | 544 | 143 |
| Servizio mensa | 400 | 367 | 33 |
| Assicurazioni | 385 | 334 | 51 |
| Somministrazione lavoro temporaneo |
184 | 119 | 65 |
| Altri costi | 3.136 | 3.271 | (135) |
| TOTALE | 29.875 | 30.083 | (208) |
La riduzione dei costi per lavorazioni esterne è conseguente a una maggiore internalizzazione delle fasi di produzione dei bruciatori. Nel 2014 il costo al kwh dell'energia elettrica e il costo al mc del metano sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto all'esercizio precedente, il Gruppo è stato comunque in grado di conseguire un significativo risparmio sui costi energetici grazie ad azioni mirate al recupero di efficienza. L'incremento delle provvigioni è dipendente dall'incremento delle vendite sui mercati serviti tramite agenti, come il Nord Africa. L'incremento dei costi di trasporto è da imputarsi prevalentemente ai maggiori acquisti internazionali. Relativamente agli altri costi per servizi, non si rilevano scostamenti di particolare rilievo. I costi per consulenze sono riferiti a consulenze tecniche per 301.000 euro, a consulenze commerciali per 213.000 euro e a consulenze di natura legale, amministrativa e generale per 926.000 euro. Gli altri costi includono le spese per la registrazione dei brevetti, noleggi di beni di terzi, spese per pulizie e altri di minore entità..
| 2014 | 2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Materie prime e componenti di acquisto |
49.782 | 47.856 | 1.926 |
| Materiale di consumo |
4.690 | 4.559 | 131 |
| TOTALE | 54.472 | 52.415 | 2.057 |
L'aumento dei costi di acquisto è interamente attribuibile ai maggiori volumi; i prezzi effettivi di acquisto delle principali materie prime (ottone, leghe di alluminio e acciaio) hanno subito una flessione media di circa il 5% rispetto al 2013. Anche nell'acquisto degli altri componenti sono stati conseguiti risparmi. L'incidenza dei consumi (acquisti più variazione delle rimanenze) sulle vendite
| 2014 | 2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | 21.812 | 21.485 | 327 |
| Oneri sociali | 7.113 | 7.076 | 37 |
| Lavoro temporaneo |
1.406 | 848 | 558 |
| TFR e altri costi | 1.849 | 1.930 | (81) |
| TOTALE | 32.180 | 31.339 | 841 |
Il numero medio dei dipendenti del Gruppo nel 2014 è stato pari a 730 (578 operai, 141 impiegati e quadri, 11 dirigenti), contro i 731 del 2013 (584 operai, 136 impiegati e quadri, 11 dirigenti). Il numero medio di lavoratori temporanei, con contratto di somministrazione, è stato pari a 64 nel 2014 (54 nel 2013). Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha fatto saltuariamente ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria nei periodi caratterizzati da bassi fabbisogni produttivi: tale istituto ha permesso un risparmio di costi del personale per 160.000 euro (339.000 euro nel 2013).
| 2014 | 2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Imposte non sul reddito | 510 | 536 | (26) |
| Oneri diversi di gestione | 152 | 189 | (37) |
| Sopravvenienze passive | 141 | 109 | 32 |
| Perdite e svalutazioni su crediti commerciali |
115 | 1.240 | (1.125) |
| Accantonamenti per rischi | 102 | 91 | 11 |
| Altri accantonamenti | 22 | 10 | 12 |
| TOTALE | 1.042 | 2.175 | (1.133) |
Le imposte non sul reddito includono principalmente imposte sugli immobili di proprietà. Gli accantonamenti sono relativi agli stanziamenti ai fondi descritti alla Nota 17. Nel corso del 2013 erano state contabilizzate perdite e svalutazioni su crediti per complessivi 1.240.000 euro a seguito delle difficoltà finanziarie di alcuni importanti clienti, tra cui il gruppo Fagor.
| 2014 | 2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Interessi passivi verso banche |
247 | 416 | (169) |
| Interessi passivi su leasing |
36 | 39 | (3) |
| Differenziali passivi IRS | 2 | 33 | (31) |
| Spese bancarie | 239 | 208 | 31 |
| Altri oneri finanziari | 68 | 79 | (11) |
| TOTALE | 592 | 775 | (183) |
La riduzione degli oneri finanziari è conseguente al minore indebitamento finanziario medio e alla riduzione dei tassi di interesse rispetto al 2013.
Nel corso del 2014 il Gruppo ha realizzato utili netti su cambi per 119.000 euro (perdite nette per 186.000 euro nel 2013). Gli utili su cambi si sono originati principalmente a seguito della rivalutazione del dollaro nei confronti dell'euro.
| 2014 | 2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Svalutazione partecipazioni |
548 | - | 548 |
| Svalutazione investimenti immobiliari |
- | 384 | (384) |
| Svalutazione costi di sviluppo |
- | 271 | (271) |
| TOTALE | 548 | 655 | (107) |
La svalutazione delle partecipazioni è interamente riferibile all'azzeramento del valore di carico di Sabaf Mexico, come descritto alla Nota 4, alla quale si rinvia.
| 2014 | 2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Imposte correnti | 3.832 | 3.760 | 72 |
| Imposte differite | 273 | (1.513) | 1.786 |
| Conguaglio esercizio precedente |
(286) | (540) | 254 |
| TOTALE | 3.819 | 1.707 | 2.112 |
Le imposte correnti sul reddito includono l'IRES per euro 2.440.000, l'IRAP per euro 1.177.000, imposte sul reddito brasiliane per euro 134.000, imposte sul reddito turche per euro 69.000 e imposte sul reddito cinesi per euro 12.000 (rispettivamente euro 1.978.000, euro 1.121.000, euro 653.000, euro 8.000 ed euro 0 nel 2013).
Nel 2014 le imposte relative ad esercizi precedenti sono riferite principalmente a rimborsi d'imposta ottenuti in corso d'anno a fronte di istanze presentate in esercizi precedenti e non contabilizzati in assenza della certezza della recuperabilità.
La riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:
| 2014 | 2013 | |
|---|---|---|
| Imposte sul reddito teoriche | 3.343 | 2.697 |
| Effetto fiscale differenze permanenti | 90 | 199 |
| Imposte relative ad esercizi precedenti | (279) | (386) |
| Effetto fiscale da aliquote estere differenti | (101) | 77 |
| Utilizzazione perdite fiscali | - | (469) |
| Contabilizzazione incentivi fiscali per investimenti in Turchia |
(352) | (1.350) |
| Altre differenze | (47) | (29) |
| Imposte sul reddito iscritte in bilancio, esclusa IRAP e imposte sostitutive (correnti e differite) |
2.654 | 739 |
| IRAP (corrente e differita) | 1.165 | 968 |
| TOTALE | 3.819 | 1.707 |
Le imposte teoriche sono state determinate applicando l'aliquota fiscale vigente IRES, pari al 27,50%, al risultato ante imposte. Ai fini della riconciliazione non si tiene conto dell'IRAP in quanto, essendo questa un'imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi.
Al 31 dicembre 2014 non sono in essere contenziosi fiscali di rilievo.
Il calcolo degli utili per azione base e diluito è basato sui seguenti dati:
| UTILE | ||
|---|---|---|
| 2014 | 2013 | |
| Euro '000 | Euro '000 | |
| Utile netto dell'esercizio | 8.338 | 8.104 |
| 2014 | 2013 | |
|---|---|---|
| Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione degli utili per azione base |
11.532.943 | 11.330.356 |
| Effetto di diluizione derivante da azioni ordinarie potenziali |
- | - |
| Numero medio ponderato di azioni ordinarie per la determinazione degli utili per azione diluiti |
11.532.943 | 11.330.356 |
| 2014 | 2013 | |
|---|---|---|
| Utile per azione base | 0,723 | 0,715 |
| Utile per azione diluito | 0,723 | 0,715 |
L'utile netto per azione base è calcolato sul numero medio di azioni in circolazione, deducendo la media delle azioni proprie in portafoglio, pari a 507 nel 2014 (203.094 nel 2013).
L'utile netto per azione diluito è calcolato tenendo conto di eventuali azioni deliberate, ma non ancora sottoscritte, fattispecie non presente nel 2014 e nel 2013.
Il 29 maggio 2014 è stato pagato agli azionisti un dividendo ordinario pari a 0,40 euro per azione (dividendi totali pari a 4.613.000 euro).
Il 12 novembre 2014 è stato pagato agli azionisti un dividendo straordinario pari a 1,00 euro per azione (dividendi totali pari a 11.533.000 euro), a seguito della delibera dell'assemblea degli azionisti del 28 ottobre 2014.
Relativamente all'esercizio in corso, gli Amministratori hanno proposto il pagamento di un dividendo di 0,40 euro per azione. Tale dividendo è soggetto all'approvazione degli azionisti nell'assemblea annuale e non è stato pertanto incluso tra le passività in questo bilancio.
Il dividendo proposto sarà messo in pagamento il 27 maggio 2015 (stacco cedola il 25 maggio, record date il 26 maggio).
Si forniscono di seguito le informazioni per settore operativo per il 2014 e per il 2013.
| Esercizio 2014 | Esercizio 2013 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Componenti gas |
Cerniere | Totale | Componenti gas |
Cerniere | Totale | |
| Vendite | 129.355 | 6.982 | 136.337 | 124.321 | 6.646 | 130.967 |
| Risultato operativo |
12.973 | (202) | 13.175 | 11.526 | (395) | 11.131 |
Ai sensi dell'IFRS 7, si riporta di seguito la suddivisione degli strumenti finanziari tra le categorie previste dallo IAS 39.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | |
|---|---|---|
| ATTIVITÀ FINANZIARIE | ||
| Costo ammortizzato | ||
| • Disponibilità liquide e cassa | 2.958 | 5.111 |
| • Crediti commerciali e altri crediti | 41.616 | 37.316 |
| Fair Value a conto economico | ||
| • Derivati a copertura di flussi di cassa |
0 | 22 |
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | |
|---|---|---|
| PASSIVITÀ FINANZIARIE | ||
| Costo ammortizzato | ||
| • Finanziamenti | 29.786 | 21.835 |
| • Debiti commerciali | 19.328 | 18.963 |
| Fair Value a conto economico | ||
| • Derivati a copertura di flussi di cassa | 105 | 0 |
| Fair Value a conto economico complessivo | ||
| • Derivati a copertura di flussi di cassa | 0 | 2 |
Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività, e principalmente:
Fa parte delle politiche del Gruppo Sabaf proteggere l'esposizione alla variazione dei prezzi, dei cambi e dei tassi tramite strumenti finanziari derivati. La copertura può essere effettuata utilizzando contratti a termine, opzioni, o combinazioni di questi strumenti. Generalmente, la copertura massima di queste coperture non è superiore ai 18 mesi. Il Gruppo non pone in essere operazioni di natura speculativa. Quando gli strumenti finanziari derivati utilizzati per la copertura dell'esposizione soddisfano i requisiti richiesti, sono contabilizzati come coperture (hedge accounting).
I crediti commerciali sono nei confronti di produttori di apparecchi domestici, gruppi multinazionali e produttori di minori dimensioni presenti su pochi o singoli mercati. La Società valuta l'affidabilità creditizia di tutti i clienti sia all'inizio della fornitura sia, sistematicamente, con frequenza almeno annuale. Una volta effettuata la valutazione ad ogni cliente è attribuito un limite di credito. A partire dal 1° novembre 2014, è in essere una polizza di assicurazione del credito, che garantisce la copertura per il 70% circa dei crediti commerciali. Il rischio di credito verso clienti operanti nei Paesi Emergenti è generalmente mitigato mediante la previsione dell'incasso a mezzo di lettere di credito.
Le principali valute diverse dall'euro a cui il Gruppo è esposto sono il dollaro USA, il real brasiliano e la lira turca, in relazione alle vendite effettuate in dollari (principalmente su alcuni mercati asiatici ed americani) e alla presenza di unità produttive in Brasile e in Turchia. Le vendite effettuate in dollari hanno rappresentato il 10% del fatturato totale nel 2014, mentre gli acquisti in dollari hanno rappresentato il 3,5% del fatturato totale. Le operazioni in dollari sono state parzialmente coperte tramite strumenti finanziari derivati: al 31 dicembre 2014 è in essere un contratto di vendita a termine di 1.200.000 dollari al cambio di 1,36, con scadenza entro il 30 giugno 2015.
Con riferimento alle attività e passività finanziarie in dollari USA al 31 dicembre 2014, un'ipotetica ed immediata rivalutazione del 10% dell'euro nei confronti del dollaro avrebbe comportato una perdita di 436.000 euro.
L'indebitamento finanziario della Società è a tasso variabile; per raggiungere un mix ritenuto ottimale tra tassi variabili e tassi fissi nella struttura dei finanziamenti, la Società valuta se utilizzare strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa. Il 31 marzo 2014 è giunto a scadenza un contratto di interest rate swap (IRS), contestualmente con l'estinzione dell'ultima rata del mutuo sottostante. Nel corso dell'esercizio la Società ha ritenuto di non utilizzare altri strumenti finanziari derivati.
Con riferimento alle attività e passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013, un ipotetico incremento (decremento) dei tassi di interesse di 100 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali in essere in pari data, in una situazione di costanza di altre variabili, comporterebbe gli effetti evidenziati di seguito:
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | |||
|---|---|---|---|---|
| Oneri finanziari |
Riserva copertura flussi di cassa |
Oneri finanziari |
Riserva copertura flussi di cassa |
|
| Incremento di 100 punti base |
140 | - | 240 | - |
| Decremento di 100 punti base |
(61) | - | (171) | - |
Una componente significativa dei costi di acquisto del Gruppo è rappresentato da ottone e leghe di alluminio. I prezzi di vendita dei prodotti sono generalmente negoziati con frequenza annuale; di conseguenza il Gruppo non ha la possibilità di trasferire ai clienti immediatamente in corso d'anno eventuali variazioni dei prezzi delle materie prime. Il Gruppo si protegge dal rischio di variazione dei prezzi di ottone e alluminio con contratti d'acquisto verso i fornitori per consegna fino a dodici mesi o, alternativamente, mediante strumenti finanziari derivati. Nel corso del 2014 e del 2013 il Gruppo non ha operato tramite strumenti finanziari derivati sulle materie prime. Al fine di stabilizzare i costi di acquisto delle materie prime è stata infatti privilegiata l'operatività sul mercato fisico, fissando i prezzi di acquisto con i fornitori anche per consegne differite.
Il Gruppo opera con un rapporto di indebitamento contenuto (indebitamento finanziario netto / patrimonio netto al 31 dicembre 2014 pari al 27%, indebitamento finanziario netto / risultato operativo lordo pari a 1,15) e dispone di linee di credito a breve termine non utilizzate per circa 50 milioni di euro. Al fine di minimizzare il rischio di liquidità, inoltre, la Direzione Amministrativa e Finanziaria:
Si riporta di seguito un'analisi per scadenza delle passività finanziarie al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013:
| Valore contabile |
Flussi finanziari contrattuali |
Entro 3 mesi | Da 3 mesi a 1 anno |
Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Finanziamenti bancari a breve termine | 15.891 | 15.891 | 15.891 | - | - | - |
| Mutui chirografari | 10.000 | 10.336 | 702 | 2.105 | 7.529 | - |
| Mutui immobiliari | 1.858 | 1.884 | 0 | 942 | 942 | - |
| Leasing finanziari | 2.037 | 2.384 | 47 | 141 | 754 | 1.442 |
| Totale debiti finanziari | 29.786 | 30.495 | 16.640 | 3.188 | 9.225 | 1.442 |
| Debiti commerciali | 19.328 | 19.328 | 18.234 | 1.094 | - | - |
| TOTALE | 49.114 | 49.823 | 34.874 | 4.282 | 9.225 | 1.442 |
| Al 31 dicembre 2013 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore contabile |
Flussi finanziari contrattuali |
Entro 3 mesi | Da 3 mesi a 1 anno |
Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni | |
| Finanziamenti bancari a breve termine | 16.578 | 16.578 | 16.578 | - | - | - |
| Mutui chirografari | 317 | 318 | 318 | - | - | - |
| Mutui immobiliari | 2.770 | 2.834 | - | 945 | 1.889 | - |
| Leasing finanziari | 2.171 | 2.573 | 47 | 142 | 754 | 1.630 |
| Totale debiti finanziari | 21.836 | 22.303 | 16.943 | 1.087 | 2.643 | 1.630 |
| Debiti commerciali | 18.971 | 18.971 | 17.855 | 1.116 | - | - |
| TOTALE | 40.807 | 41.274 | 34.798 | 2.203 | 2.643 | 1.630 |
Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni, i valori indicati nella tabella corrispondono ai flussi di cassa non attualizzati. I flussi finanziari includono le quote capitale e le quote interessi; per le passività a tasso variabile le quote interessi sono determinate sulla base del valore del parametro di riferimento alla data di chiusura dell'esercizio aumentato dello spread previsto per ogni contratto.
In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value.
Si distinguono i seguenti livelli:
La seguente tabella evidenzia le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2014, per livello gerarchico di valutazione del fair value.
| Livello 1 |
Livello 2 |
Livello 3 |
Totale | |
|---|---|---|---|---|
| Altre passività finanziarie (derivati su valute) |
- | 105 | - | 105 |
| Totale attività | 0 | 105 | 0 | 105 |
Le operazioni tra le società consolidate sono state eliminate nel bilancio consolidato e non sono evidenziate in queste note. Di seguito è riportata l'incidenza sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico delle operazioni tra il Gruppo e altre parti correlate.
| Totale 2014 | Controllante | Controllate non consolidate |
Altre parti correlate |
Totale parti correlate |
Incidenza sul totale |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti commerciali | 40.521 | - | 112 | - | 112 | 0,28% |
| Crediti per imposte | 2.390 | 1.262 | - | - | 1.262 | 52,80% |
| Debiti per imposte | 2.453 | 1.575 | - | - | 1.575 | 64,21% |
| Totale 2013 | Controllante | Controllate non consolidate |
Altre parti correlate |
Totale parti correlate |
Incidenza sul totale |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti commerciali | 36.442 | - | 74 | - | 74 | 0,20% |
| Crediti per imposte | 2.595 | 1.287 | - | - | 1287 | 49,60% |
| Debiti commerciali | 18.963 | - | 75 | - | 75 | 0,40% |
| Debiti per imposte | 1.494 | 655 | - | - | 655 | 43,84% |
| Totale 2014 | Controllante | Controllate non consolidate |
Altre parti correlate |
Totale parti correlate |
Incidenza sul totale |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Altri proventi | 3.748 | 10 | - | - | 10 | 0,27% |
| Servizi | (29.875) | - | (82) | - | (82) | 0,27% |
| Svalutazioni di attività non correnti |
(548) | - | (548) | - | (548) | 100,00% |
| Utili e perdite da partecipazioni | (606) | - | (606) | - | (606) | 100,00% |
| Totale 2013 | Controllante | Controllate non consolidate |
Altre parti correlate |
Totale parti correlate |
Incidenza sul totale |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Altri proventi | 3.918 | 11 | - | - | 11 | 0,28% |
| Servizi | (30.083) | - | (148) | - | (148) | 0,49% |
| Utili e perdite da partecipazioni | (498) | - | (498) | - | (498) | 100,00% |
-
I rapporti sono regolati da appositi contratti le cui condizioni sono in linea con quelle di mercato.
I rapporti con le società controllate non consolidate hanno natura esclusivamente commerciale. Le svalutazioni e le perdite da partecipazioni sono riferibili rispettivamente a Sabaf Mexico e a Sabaf Appliance Components (Kunshan), come meglio illustrato alla Nota 4.
Tali informazioni sono presentate nella Relazione sulla Remunerazione 2014, alla quale si fa rinvio.
Al 31 dicembre 2014 non sono in essere piani di incentivazione azionaria a favore di Amministratori e dipendenti del Gruppo.
Anche ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, di seguito sono evidenziati e analizzati gli eventi significativi non ricorrenti, le cui conseguenze sono riflesse nei risultati economici, patrimoniali e finanziari dell'esercizio:
| Patrimonio netto | Utile netto | Indebitamento finanziario netto |
Flussi finanziari | |
|---|---|---|---|---|
| Valori di bilancio (A) | 110.738 | 8.338 | 26.933 | (2.153) |
| Contabilizzazione incentivi fiscali su investimenti in Turchia (Note 21 e 32) |
(1.518) | (352) | - | - |
| Valore figurativo di bilancio (A+B) | 109.220 | 7.986 | 26.933 | (2.153) |
L'effetto sul patrimonio netto evidenziato in tabella includeva gli incentivi fiscali sugli investimenti in Turchia contabilizzati nel 2013, che avevano determinato l'iscrizione a conto economico di minori imposte sul reddito per 1.350.000 euro.
Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2014 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
Il Gruppo Sabaf ha prestato fideiussioni a garanzia di prestiti al consumo e mutui ipotecari concessi da istituti bancari a favore di dipendenti del Gruppo per complessivi 6.249.000 euro (6.598.000 euro al 31 dicembre 2013).
| Denominazione sociale | Sede | Capitale sociale | Soci | % di partecipazione |
|---|---|---|---|---|
| Faringosi Hinges s.r.l. | Ospitaletto (BS) | EUR 90.000 | Sabaf S.p.A. | 100% |
| Sabaf Immobiliare s.r.l. | Ospitaletto (BS) | EUR 25.000 | Sabaf S.p.A. | 100% |
| Sabaf do Brasil Ltda | Jundiaì (SP, Brasile) | BRL 24.000.000 | Sabaf S.p.A. | 100% |
| Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi Ve Ticaret Limited Sirteki |
Manisa (Turchia) | TRK 30.885.081 | Sabaf S.p.A. | 100% |
| Sabaf Appliance Components Trading Ltd. |
Kunshan (Cina) | EUR 200.000 | Sabaf S.p.A. | 100% |
| Denominazione sociale | Sede | Capitale sociale | Soci | % di partecipazione |
|---|---|---|---|---|
| Sabaf Appliance Components Ltd. | Kunshan (Cina) | EUR 3.400.000 | Sabaf S.p.A. | 100% |
| Denominazione sociale | Sede | Capitale sociale | Soci | % di partecipazione |
|---|---|---|---|---|
| Sabaf Mexico S.A. de c.v. | San Luis Potosì (Messico) | MXN 8.247.580 | Sabaf S.p.A. | 100% |
| Sabaf US Corp. | Plainfield (USA) | USD 100.000 | Sabaf S.p.A. | 100% |
nessuna
Sede legale e amministrativa: Via dei Carpini, 1 25035 Ospitaletto (Brescia)
Collegamenti:
Tel.: +39 030 - 6843001 Fax: +39 030 - 6848249 E-mail: [email protected] Sito web: www.sabaf.it
Dati fiscali: R.E.A. Brescia: 347512 Codice Fiscale: 03244470179 Partita IVA: 01786910982
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2013 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione e dalla sua rete.
| IN MIGLIAIA DI EURO | Soggetto che ha erogato il servizio | Destinatario | Corrispettivi di competenza dell'esercizio 2014 |
|---|---|---|---|
| Revisione contabile | Deloitte & Touche S.p.A. | Capogruppo | 52 |
| Deloitte & Touche S.p.A. | Società controllate italiane | 20 | |
| Rete Deloitte | Sabaf do Brasil | 26 | |
| Rete Deloitte | Sabaf Turchia | 21 | |
| Servizi di attestazione | Deloitte & Touche S.p.A. | Capogruppo | 2 1 |
| Deloitte & Touche S.p.A. | Società controllate italiane | 1 1 | |
| Altri servizi | Deloitte & Touche S.p.A. | Capogruppo | 16 2 |
| Rete Deloitte | Sabaf do Brasil | 3 3 | |
| TOTALE | 141 |
1 Sottoscrizione dei modelli Unico, IRAP e 770.
**2lori desunti dai bilanci separati delle società controllate, predisposti secondo i principi contabili applicabili localmente.
| | | Valore lordo | Ammortamenti
Procedure concordate di revisione relativamente ai resoconti intermedi di gestione; revisione di rendiconti di attività di formazione. 3** Assistenza fiscale in materia di transfer pricing.
I sottoscritti Alberto Bartoli, in qualità di Amministratore Delegato, e Gianluca Beschi, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della SABAF S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2014.
Si attesta inoltre che:
Ospitaletto, 23 marzo 2015
L'Amministratore Delegato Alberto Bartoli
Hyate.
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Gianluca Beschi
Luk
Deblice & South Each Via Celiforna, 10. 75134 Biatrice Italie
THE ATT RESERVED ON Van +38 62 83327029 ULBARATIONISTS Color, Ja.
Per il giudizio relativo al bilancio consolidato dell'esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi, si fa riferimento alla relazione da noi emessa in data 4 aprile 2014.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato del Gruppo Sabal al 31 dicembre 2014 è conforme agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi di cassa del Gruppo Sabaf per l'esercizio chiuso a tale data.
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La responsabilità della redazione della relazione sulla gestione e della relazione sul governosocietario e gli assetti proprietari, pubblicata nella sezione "Investar Relations" del sito internet della Sabaf S.p.A., in conformità a quanto previsto dalle norme di legge e dai regolamenti compete agli Amministratori della Sabaf S.p.A.. E' di nostra competenza l'espressione del guidizio sulla coerenza della relizzione sulla gestione e delle informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), f), m) e al comma 2, lettera b) dell'art. 123-bis del D.Lgs. 58/98, presentate nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, con il bilancio consolidato, come richiesto dalla legge. A tal fine, abbiamo svolto le procedure indicate dal principio di revisione 001 emanato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e raccomandato dalla CONSOB. A nostro giudizio la relazione sulla gestione e le informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), [), m) e al comma 2, lettera b) dell'art. 123-bis del D.Lgs. 58/98 presentate nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Sabal al 31 dicembre 2014.
P. L. B.L.C. Piergiulio/Bizioli
Socio
Brescia, 8 aprile 2015
Deloitte & Touche S.p.A.
| (IN EURO) | Note | 31.12.2014 | 31.12.2013 |
|---|---|---|---|
| ATTIVO | |||
| ATTIVITÀ NON CORRENTI | |||
| Attività materiali | 1 | 31.393.333 | 32.211.558 |
| Investimenti immobiliari | 2 | 2.029.304 | 2.221.746 |
| Attività immateriali | 3 | 3.232.240 | 3.236.104 |
| Partecipazioni | 4 | 44.837.629 | 43.070.033 |
| Attività finanziarie non correnti | 5 | 1.659.556 | 1.451.345 |
| di cui verso parti correlate | 36 | 1.659.556 | 1.451.345 |
| Crediti non correnti | 6.800 | 6.800 | |
| Imposte anticipate | 20 | 3.611.023 | 3.645.704 |
| Totale attività non correnti | 86.769.885 | 85.843.290 | |
| ATTIVITÀ CORRENTI | |||
| Rimanenze | 6 | 25.077.020 | 23.874.989 |
| Crediti commerciali | 7 | 34.695.488 | 31.600.439 |
| di cui verso parti correlate | 36 | 1.142.546 | 1.191.532 |
| Crediti per imposte | 8 | 1.526.943 | 1.176.478 |
| di cui verso parti correlate | 36 | 1.083.666 | 1.083.666 |
| Altri crediti correnti | 9 | 1.283.256 | 1.826.190 |
| di cui verso parti correlate | 36 | 521.328 | 1.273.233 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 10 | 1.366.374 | 2.345.426 |
| Totale attività correnti | 63.949.081 | 60.823.522 | |
| ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA | 0 | 0 | |
| TOTALE ATTIVO | 150.718.966 | 146.666.812 | |
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVO | |||
| PATRIMONIO NETTO | |||
| Capitale sociale | 11 | 11.533.450 | 11.533.450 |
| Utili accumulati, Altre riserve | 76.482.904 | 89.096.059 | |
| Utile dell'esercizio | 7.877.868 | 3.729.628 | |
| Totale patrimonio netto | 95.894.222 | 104.359.137 | |
| PASSIVITÀ NON CORRENTI | |||
| Finanziamenti | 13 | 7.339.849 | 0 |
| TFR e fondi di quiescenza | 15 | 2.640.850 | 2.496.163 |
| Fondi per rischi e oneri | 16 | 514.744 | 418.576 |
| Imposte differite | 20 | 35.394 | 13.698 |
| Totale passività non correnti | 10.530.837 | 2.928.437 | |
| PASSIVITÀ CORRENTI | |||
| Finanziamenti | 13 | 18.438.481 | 15.495.741 |
| Altre passività finanziarie Debiti commerciali |
14 17 |
0 17.572.698 |
1.542 16.909.247 |
| Debiti per imposte | 18 | 1.724.829 | 1.023.569 |
| di cui verso parti correlate | 36 | 1.091.582 | 317.076 |
| Altri debiti | 19 | 6.557.899 | 5.949.139 |
| Totale passività correnti | 44.293.907 | 39.379.238 | |
| PASSIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA | 0 | 0 |
| IN EURO | Note | 2014 | 2013 |
|---|---|---|---|
| COMPONENTI ECONOMICHE | |||
| RICAVI E PROVENTI OPERATIVI | |||
| Ricavi | 22 | 115.919.460 | 112.417.253 |
| di cui verso parti correlate | 36 | 4.728.669 | 3.783.304 |
| Altri proventi | 23 | 2.974.909 | 3.270.760 |
| Totale ricavi e proventi operativi | 118.894.369 | 115.688.013 | |
| COSTI OPERATIVI | |||
| Acquisti di materiali | 24 | (44.818.617) | (44.271.029) |
| Variazione delle rimanenze | 1.202.031 | 3.095.154 | |
| Servizi | 25 | (29.795.239) | (29.811.877) |
| di cui da parti correlate | 36 | (4.000.697) | (4.128.330) |
| Costi del personale | 26 | (27.937.849) | (27.054.549) |
| Altri costi operativi | 27 | (549.664) | (1.658.420) |
| Costi per lavori interni capitalizzati | 989.372 | 914.997 | |
| Totale costi operativi | (100.909.966) | (98.785.724) | |
| RISULTATO OPERATIVO ANTE AMMORTAMENTI, PLUS/MINUSVALENZE, SVALUTAZIONI/RIPRISTINI DI ATTIVITÀ NON CORRENTI |
17.984.403 | 16.902.289 | |
| Ammortamenti | 1,2,3 | (9.042.940) | (9.863.693) |
| Plusvalenze/Minusvalenze da realizzo attività non correnti | 148.465 | 51.424 | |
| Svalutazioni/Ripristini di valore di attività non correnti | 28 | 617.597 | (1.707.930) |
| di cui da parti correlate | 36 | 617.597 | (1.436.656) |
| RISULTATO OPERATIVO | 9.707.525 | 5.382.090 | |
| Proventi finanziari | 84.467 | 83.256 | |
| Oneri finanziari | 29 | (466.068) | (687.420) |
| Utili e perdite su cambi | 30 | 236.630 | (94.439) |
| Utili e perdite da partecipazioni | 31 | 970.196 | 1.034.076 |
| di cui da parti correlate | 36 | 970.196 | 1.034.076 |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 10.532.750 | 5.717.563 | |
| Imposte sul reddito | 32 | (2.654.882) | (1.987.935) |
UTILE DELL'ESERCIZIO 7.877.868 3.729.628
| IN EURO | 2014 | 2013 |
|---|---|---|
| UTILE DELL'ESERCIZIO | 7.877.868 | 3.729.628 |
| Utili/perdite complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio: |
||
| • Valutazione attuariale TFR | (242.646) | (20.857) |
| • Effetto fiscale | 66.728 | 5.737 |
| (175.918) | (15.120) | |
| Utili/perdite complessivi che saranno successivamente riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio: |
||
| • Copertura di flussi di cassa | (26.227) | 26.227 |
| • Effetto fiscale | 5.482 | (5.482) |
| (20.745) | 20.745 | |
| Totale altri utili/(perdite) dell'esercizio al netto imposte | (196.663) | 5.625 |
| UTILE COMPLESSIVO | 7.681.205 | 3.735.253 |
| IN MIGLIAIA DI EURO | Capitale Sociale |
Riserva sovrapprezzo azioni |
Riserva Legale |
Azioni proprie |
Riserva di copertura flussi di cassa |
Riserva da valutazione attuariale TFR |
Altre riserve |
Utile dell' esercizio |
Totale patrimonio netto |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| SALDO AL 31 DICEMBRE 2012 |
11.533 | 10.002 | 2.307 | (2.339) | 0 | (344) | 78.055 | 2.236 | 101.450 |
| Dividendo ordinario | (1.675) | (2.236) | (3.911) | ||||||
| Acquisto/vendita azioni proprie |
2.334 | 750 | 3.084 | ||||||
| Utile complessivo al 31 dicembre 2013 |
21 | (15) | 0 | 3.730 | 3.736 | ||||
| SALDO AL 31 DICEMBRE 2013 |
11.533 | 10.002 | 2.307 | (5) | 21 | (359) | 77.130 | 3.730 | 104.359 |
| Dividendo ordinario | (883) | (3.730) | (4.613) | ||||||
| Dividendo straordinario | (11.533) | (11.533) | |||||||
| Utile complessivo al 31 dicembre 2014 |
(21) | (176) | 0 | 7.878 | 7.681 | ||||
| SALDO AL 31 DICEMBRE 2014 |
11.533 | 10.002 | 2.307 | (5) | 0 | (535) | 64.714 | 7.878 | 95.894 |
| IN MIGLIAIA DI EURO | ESERCIZIO 2014 | ESERCIZIO 2013 |
|---|---|---|
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di inizio esercizio | 2.345 | 1.601 |
| Utile dell'esercizio | 7.878 | 3.730 |
| Rettifiche per: | ||
| • Ammortamenti | 9.043 | 9.864 |
| • Minusvalenze (plusvalenze) realizzate | (148) | (51) |
| • Svalutazioni (ripristini di valore) di attività non correnti | (618) | 1.708 |
| • Proventi e oneri finanziari netti | 382 | 604 |
| • Imposte sul reddito | 2.655 | 1.987 |
| Variazione TFR | 110 | (131) |
| Variazione fondi rischi | 96 | 20 |
| Variazione crediti commerciali | (3.095) | 3.763 |
| Variazione delle rimanenze | (1.202) | (3.095) |
| Variazione dei debiti commerciali | 663 | (170) |
| Variazione del capitale circolante netto | (3.634) | 498 |
| Variazione altri crediti e debiti, imposte differite | 409 | 734 |
| Pagamento imposte | (1.702) | (1.318) |
| Pagamento oneri finanziari | (431) | (627) |
| Incasso proventi finanziari | 84 | 83 |
| Flussi finanziari generati dall'attività operativa | 14.124 | 17.101 |
| Investimenti in attività non correnti | ||
| • immateriali | (687) | (583) |
| • materiali | (7.952) | (6.432) |
| • finanziarie | (1.150) | (3.436) |
| Disinvestimento di attività non correnti | 760 | 1.234 |
| Flussi finanziari assorbiti dall'attività di investimento | (9.030) | (9.217) |
| Rimborso finanziamenti | (4.503) | (12.521) |
| Accensione di finanziamenti | 14.784 | 6.144 |
| Variazione delle attività finanziarie | (208) | 64 |
| Vendita di azioni proprie | 0 | 3.084 |
| Pagamento di dividendi | (16.146) | (3.911) |
| Flussi finanziari assorbiti dall'attività finanziaria | (6.073) | (7.140) |
| Totale flussi finanziari | (979) | 744 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine esercizio (Nota 10) | 1.366 | 2.345 |
| Indebitamento finanziario corrente | 18.438 | 15.497 |
| Indebitamento finanziario non corrente | 7.340 | 0 |
| Indebitamento finanziario netto (Nota 21) | 24.412 | 13.152 |
Il bilancio dell'esercizio 2014 di Sabaf S.p.A. è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea. Il riferimento agli IFRS include anche tutti gli International Accounting Standards (IAS) vigenti. Il bilancio separato è redatto in euro, che è la moneta corrente nell'economia in cui opera la Società. I prospetti di Conto economico, di Conto economico complessivo e della Situazione patrimoniale-finanziaria sono presentati in unità di euro, mentre il Rendiconto finanziario, il prospetto delle Variazioni del Patrimonio netto e i valori riportati nella Nota integrativa sono presentati in migliaia di euro.
Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto che per alcune rivalutazioni delle attività materiali operate in esercizi precedenti, e sul presupposto della continuità aziendale; in riferimento al tale ultimo presupposto, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, la Società ha valutato, anche in virtù del forte posizionamento competitivo, della elevata redditività e della solidità della struttura patrimoniale e finanziaria, di essere in continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio IAS 1. Sabaf S.p.A., in qualità di Capogruppo, ha inoltre predisposto il bilancio consolidato del Gruppo Sabaf al 31 dicembre 2014.
La Società ha adottato i seguenti schemi di bilancio:
L'adozione di tali schemi permette la rappresentazione più significativa della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società.
I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2014, invariati rispetto all'esercizio precedente, sono di seguito riportati:
Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori di diretta imputazione. Tali costi comprendono anche rivalutazioni eseguite in passato in base ad apposite norme di rivalutazione monetaria ovvero in seguito ad operazioni di fusione societaria.
Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di aliquote ritenute idonee a ripartire il valore di carico delle attività materiali sul periodo di vita utile delle stesse. La vita utile stimata, in anni, è la seguente:
| Fabbricati | 33 |
|---|---|
| Costruzioni leggere | 10 |
| Impianti generici | 10 |
| Macchinari e impianti specifici | 6 - 10 |
| Attrezzature | 4 |
| Mobili | 8 |
| Macchine elettroniche | 5 |
| Automezzi e altri mezzi di trasporto | 5 |
I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati al conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del valore o della vita utile dell'immobilizzazione sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni alle quali si riferiscono. I terreni non sono ammortizzati.
Gli investimenti immobiliari sono valutati al costo, rivalutato in passato in base ad apposite norme di rivalutazione monetaria ovvero in seguito ad operazioni di fusione societaria.
Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di una vita utile stimata di 33 anni. Se l'ammontare recuperabile dell'investimento immobiliare - determinato sulla base del valore di mercato delle unità immobiliari - è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico. Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.
Le attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Il venir meno della sussitenza di tali benefici economici futuri, con riferimento ai costi di sviluppo, determina la loro svalutazione nell'esercizio in cui si accerta tale fattispecie.
Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita. La vita utile dei progetti relativamente ai quali sono stati capitalizzati costi di sviluppo è stimata pari a 10 anni. Il sistema gestionale SAP è ammortizzato in 5 anni.
Le partecipazioni non classificate come possedute per la vendita sono iscritte al costo, rettificato in presenza di perdite di valore durevoli.
I crediti non correnti sono iscritti al loro presumibile valore di realizzo.
Ad ogni data di bilancio, Sabaf S.p.A. rivede il valore contabile delle proprie attività materiali, immateriali e delle partecipazioni per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l'ammontare recuperabile di tali attività per determinare l'importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di un'attività individualmente, la Società effettua la stima del valore recuperabile della unità generatrice di flussi finanziari a cui l'attività appartiene. In particolare, il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi (che generalmente coincidono con l'entità giuridica a cui le attività immobilizzate si riferiscono) è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso. L'ammontare recuperabile è il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso. Nella determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa futuri al netto delle imposte, stimati sulla base delle esperienze passate, sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al netto delle imposte che riflette le valutazioni correnti del mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Le principali assunzioni utilizzate per il calcolo del valore d'uso riguardano il tasso di sconto, il tasso di crescita, le attese di variazione dei prezzi di vendita e dell'andamento dei costi diretti durante il periodo assunto per il calcolo. I tassi di crescita adottati si basano su previsioni di crescita del settore industriale di appartenenza. Le variazioni dei prezzi di vendita sono basate sulle passate esperienze e sulle aspettative future di mercato. La Società prepara previsioni dei flussi di cassa operativi derivanti dai più recenti budget approvati dal Consiglio di Amministrazione delle società partecipate, elabora delle previsioni per i successivi quattro anni e determina il valore terminale (valore attuale della rendita perpetua) sulla base di un tasso di crescita di medio e lungo termine in linea con quello dello specifico settore di appartenenza. Inoltre, la Società verifica la recuperabilità del valore di carico delle società partecipate almeno una volta l'anno in occasione della predisposizione del bilancio separato.
Se l'ammontare recuperabile di un'attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico. Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.
Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per i materiali di acquisto e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati, calcolato tenendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere. Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. La svalutazione delle rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.
I crediti sono iscritti al presumibile valore di realizzo. L'adeguamento del loro valore nominale al minor valore di realizzo viene effettuato mediante lo stanziamento di un apposito fondo a rettifica diretta della voce sulla base di una approfondita analisi che riguarda le singole posizioni. I crediti commerciali ceduti pro-soluto, sebbene siano stati legalmente ceduti, rimangono iscritti alla voce "Crediti commerciali" fino al momento del relativo incasso. Gli anticipi ottenuti a fronte della cessione di crediti commerciali sono contabilizzati tra i finanziamenti correnti.
Le attività finanziarie destinate alla negoziazione sono valutate al fair value con imputazione degli effetti economici tra i proventi o gli oneri finanziari.
I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre effetti economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.
Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) viene stanziato per coprire l'intera passività maturata nei confronti dei dipendenti in conformità alla legislazione vigente ed al contratto collettivo di lavoro e integrativo aziendale. Tale passività è soggetta a rivalutazione in base all'applicazione di indici fissati dalla normativa vigente. Sino al 31 dicembre 2006 il TFR era considerato un piano a benefici definiti, e contabilizzato in conformità allo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, ed in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. Gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel Prospetto degli "Altri utili/(perdite) complessivi".
I debiti sono iscritti al valore nominale; la quota interessi inclusa nel loro valore nominale non maturata a fine periodo viene differita a periodi futuri.
I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo, al netto degli oneri accessori di acquisizione. Tale valore viene rettificato successivamente per tenere conto dell'eventuale differenza tra il costo iniziale e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.
I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.
A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. Se dalla conversione si origina un utile netto, per un corrispondente ammontare è vincolata una riserva non distribuibile fino al suo effettivo realizzo.
Le attività della Società sono esposte a rischi finanziari da variazioni nei tassi di cambio, nei prezzi delle materie prime e nei tassi di interesse, per coprire i quali la Società può utilizzare strumenti finanziari derivati. La Società non utilizza strumenti derivati con scopi di negoziazione. Gli strumenti derivati sono inizialmente rilevati al costo, e adeguati al fair value alle successive date di chiusura. Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati, e si rivelano efficaci, per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali della Società e ad operazioni previste sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell'attività o della passività. Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l'impegno contrattuale o l'operazione prevista oggetto di copertura incidono sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente. Per le coperture efficaci di un'esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico. Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.
Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se si prevede che l'operazione oggetto di copertura non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico dell'esercizio.
I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.
I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e l'ammontare del ricavo può essere determinato attendibilmente.
I ricavi di natura finanziaria vengono iscritti in base alla competenza temporale.
I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.
Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo e le spese bancarie.
Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile della Società. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.
Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.
La redazione del bilancio separato in applicazione degli IFRS richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime.
Le stime sono utilizzate per valutare attività materiali, immateriali e partecipazioni sottoposte ad impairment test, come sopra descritto, oltre che per valutare la recuperabilità delle imposte anticipate, rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte, altri accantonamenti e fondi. In particolare:
La procedura di determinazione delle perdite di valore delle attività materiali ed immateriali descritta al principio contabile "Perdite durevoli di valore" implica nella stima del valore d'uso - l'utilizzo di Business Plan delle partecipate che sono basati su un insieme di assunzioni ed ipotesi relative ad eventi futuri ed azioni degli organi amministrativi delle partecipate, che non necessariamente si verificheranno. Nella stima del valore di mercato, invece, sono effettuate assunzioni sull'andamento prevedibile delle negoziazioni tra parti terze sulla base di andamenti storici che potrebbero non ripetersi effettivamente.
I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici di incasso.
Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza o lento rigiro sono sistematicamente valutate e, nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile, sono svalutate. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime della direzione, derivanti dall'esperienza e dai risultati storici conseguiti.
Il valore attuale della passività per benefici a dipendenti dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, le stime dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle sopra indicate assunzioni potrebbe comportare effetti sulla passività per benefici pensionistici.
La determinazione della passività per imposte della Società richiede l'utilizzo di valutazioni da parte del management con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.
Con riferimento ai processi estimativi del rischio di passività potenziali da contenziosi, gli Amministratori fanno affidamento sulle comunicazioni ricevute in merito allo stato di avanzamento delle procedure di recupero e contenziosi comunicato dai consulenti legali che rappresentano la Società nelle controversie. Tali stime sono determinate tenendo conto del progressivo evolversi delle controversie, considerando le franchigie esistenti.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.
Principi contabili ed emendamenti applicabili dal 1° gennaio 2014 Lo IASB ha emesso il principio IFRS 10 - Bilancio Consolidato che sostituirà il SIC-12 Consolidamento - Società a destinazione specifica (società veicolo) e parti dello IAS 27 - Bilancio consolidato e separato, il quale sarà ridenominato Bilancio separato e disciplinerà il trattamento contabile delle partecipazioni nel bilancio separato. Le principali variazioni stabilite dal nuovo principio sono le seguenti:
Secondo IFRS 10 vi è un unico principio base per consolidare tutte le tipologie di entità, e tale principio è basato sul controllo. Tale variazione rimuove l'incoerenza percepita tra il precedente IAS 27 (basato sul controllo) e il SIC 12 (basato sul passaggio dei rischi e dei benefici);
È stata introdotta una definizione di controllo più solida rispetto al passato, basata su tre elementi: (a) potere sull'impresa acquisita; (b) esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa; (c) capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti;
l'IFRS 10 richiede che un investitore, per valutare se ha il controllo sull'impresa acquisita, si focalizzi sulle attività che influenzano in modo sensibile i rendimenti della stessa; - l'IFRS 10 richiede che, nel valutare l'esistenza del controllo, si considerino solamente i diritti sostanziali, ossia quelli che sono esercitabili in pratica quando devono essere prese le decisioni rilevanti sull'impresa acquisita;
l'IFRS 10 prevede guide pratiche di ausilio nella valutazione se esiste il controllo in situazioni complesse, quali il controllo di fatto, i diritti di voto potenziali, le situazioni in cui occorre stabilire se colui che ha il potere decisorio sta agendo come agente o principale, ecc.
In termini generali, l'applicazione dell'IFRS 10 richiede un significativo grado di giudizio su un certo numero di aspetti applicativi. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L'applicazione di tale principio non ha comportato effetti sul bilancio separato della Società al 31 dicembre 2014.
Lo IASB ha emesso il principio IFRS 11 - Accordi di compartecipazione che sostituirà lo IAS 31 - Partecipazioni in Joint Venture ed il SIC-13 - Imprese a controllo congiunto - Conferimenti in natura da parte dei partecipanti al controllo congiunto. Il nuovo principio, fermi restando i criteri per l'individuazione della presenza di un controllo congiunto, fornisce dei criteri per il trattamento contabile degli accordi di compartecipazione basati sui diritti e sugli obblighi derivanti dagli accordi piuttosto che sulla forma legale degli stessi e stabilisce come unico metodo di contabilizzazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto nel bilancio consolidato il metodo del patrimonio netto. Secondo l'IFRS 11, l'esistenza di un veicolo separato non è una condizione sufficiente per classificare un accordo di compartecipazione come una joint venture. Il nuovo principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. A seguito dell'emanazione del principio lo IAS 28 - Partecipazioni in imprese collegate è stato emendato per comprendere nel suo ambito di applicazione, dalla data di efficacia del principio, anche le partecipazioni in imprese a controllo congiunto. L'applicazione di tale principio non ha comportato effetti sul bilancio separato della Società al 31 dicembre 2014.
Lo IASB ha emesso il principio IFRS 12 - Informazioni addizionali su partecipazioni in altre imprese che è un nuovo e completo principio sulle informazioni addizionali da fornire nel bilancio consolidato per ogni tipologia di partecipazione, ivi incluse quelle in imprese controllate, gli accordi di compartecipazione, collegate, società a destinazione specifica ed altre società veicolo non consolidate. Il principio è applicabile in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L'applicazione di tale principio non ha comportato effetti sul bilancio separato della Società al 31 dicembre 2014.
Lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività - Informazioni integrative sul valore recuperabile delle attività non finanziarie. Le modifiche mirano a chiarire che le informazioni integrative da fornire circa il valore recuperabile delle attività (incluso l'avviamento) o unità generatrici di flussi finanziari, nel caso in cui il loro valore recuperabile si basi sul fair value al netto dei costi di dismissione, riguardano soltanto le attività o unità generatrici di flussi finanziari per le quali sia stata rilevata o ripristinata una perdita per riduzione di valore, durante l'esercizio. Le modifiche si applicano in modo retrospettivo dal 1° gennaio 2014. L'adozione di tali emendamenti non ha comportato effetti sul bilancio separato della Società al 31 dicembre 2014.
In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle" che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le principali modifiche riguardano: IFRS 2 Share Based Payments - Definition of vesting condition. IFRS 3 Business Combination - Accounting for contingent consideration, IFRS 8 Operating segments - Aggregation of operating segments, IFRS 8 Operating segments - Reconciliation of total of the reportable segments' assets to the entity's assets, IFRS 13 Fair Value Measurement - Short-term receivables and payables, IAS 16 Property, plant and equipment and IAS 38 Intangible Assets - Revaluation method: proportionate restatement of accumulated depreciation/ amortization, IAS 24 Related Parties Disclosures - Key management personnel. Le modifiche si applicano al più tardi a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° febbraio 2015 o da data successiva. Gli Amministratori non si attendono un effetto significativo sul bilancio separato della Società dall'adozione di queste modifiche.
Il 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers che sostituirà i principi IAS 18 Revenue e IAS 11 Construction Contracts, nonché le interpretazioni IFRIC 13 Customer Loyalty Programmes, IFRIC 15 Agreements for the Construction of Real Estate, IFRIC 18 Transfers of Assets from Customers e SIC 31 Revenues-Barter Transactions Involving Advertising Services. Il nuovo modello di riconoscimento dei ricavi si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d'assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
l'identificazione delle performance obligations del contratto;
la determinazione del prezzo;
• il riconoscimento del ricavo quando l'entità soddisfi una performance obligation. Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.
In 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 - Strumenti finanziari. Il documento accoglie i risultati delle fasi relative a Classificazione e valutazione, Impairment, e Hedge accounting, del progetto dello IASB volto alla sostituzione dello IAS 39. Il nuovo principio, che sostituisce le precedenti versioni dell'IFRS 9, deve essere applicato dai bilanci che iniziano il 1° gennaio 2018 o successivamente.
In data 12 agosto 2014 lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 27 - Equity Method in Separate Financial Statements. Il documento introduce l'opzione di utilizzare nel bilancio separato di un'entità il metodo del patrimonio netto per la valutazione delle partecipazioni in società controllate, in società a controllo congiunto e in società collegate. Di conseguenza, a seguito dell'introduzione dell'emendamento un'entità potrà rilevare tali partecipazioni nel proprio bilancio separato alternativamente:
Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli Amministratori non si attendono un effetto significativo sul bilancio di esercizio della Società dall'adozione di queste modifiche.
In data 25 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle". Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva. Il documento introduce modifiche ai seguenti principi: IFRS 5 - Non-current Assets Held for Sale and Discontinued Operations.
In data 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 1 - Disclosure Initiative. L'obiettivo delle modifiche è di fornire chiarimenti in merito ad elementi di informativa che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione di bilanci. Le modifiche apportate sono le seguenti: - Materialità e aggregazione: viene chiarito che una società non deve oscurare informazioni aggregandole o disaggregandole e che le considerazioni relative alla materialità si applicano agli schemi di bilancio, note illustrative e specifici requisiti di informativa degli IFRS. Le disclosures richieste specificamente dagli IFRS devono essere fornite solo se l'informazione è materiale;
Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria e prospetto di conto economico complessivo: si chiarisce che l'elenco di voci specificate dallo IAS 1 per questi prospetti può essere disaggregato e aggregato a seconda dei casi. Viene inoltre fornita una linea guida sull'uso di subtotali all'interno dei prospetti;
Presentazione degli elementi di Other Comprehensive Income ("OCI"): si chiarisce che la quota di OCI di società collegate e joint ventures consolidate con il metodo del patrimonio netto deve essere presentata in aggregato in una singola voce, a sua volta suddivisa tra componenti suscettibili di future riclassifiche a conto economico o meno;
Note illustrative: si chiarisce che le entità godono di flessibilità nel definire la struttura delle note illustrative e si fornisce una linea guida su come impostare un ordine sistematico delle note stesse.
Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva. Gli Amministratori non si attendono un effetto significativo sul bilancio separato della Società dall'adozione di queste modifiche.
| COSTO | Immobili | Impianti e macchinari |
Altri beni | Immobilizzazioni in corso |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| AL 31 DICEMBRE 2012 | 5.996 | 142.717 | 26.005 | 2.530 | 177.248 |
| Incrementi | 167 | 3.725 | 1.960 | 580 | 6.432 |
| Cessioni | - | (1.540) | (292) | (13) | (1.845) |
| Riclassifica | - | 1.394 | 68 | (1.462) | - |
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 6.163 | 146.296 | 27.741 | 1.635 | 181.835 |
| Incrementi | 39 | 3.315 | 1.894 | 2.704 | 7.952 |
| Cessioni | - | (2.282) | (65) | (145) | (2.492) |
| Riclassifica | 6 | 456 | 9 | (485) | (14) |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 6.208 | 147.785 | 29.579 | 3.709 | 187.281 |
| AL 31 DICEMBRE 2012 | 2.197 | 118.451 | 22.025 | - | 142.673 |
|---|---|---|---|---|---|
| Ammortamenti dell'anno | 165 | 6.505 | 2.003 | - | 8.673 |
| Eliminazioni per cessioni | - | (1.443) | (280) | - | (1.723) |
| Riclassifica | - | (145) | - | 145 | - |
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 2.362 | 123.368 | 23.748 | 145 | 149.623 |
| Ammortamenti dell'anno | 173 | 6.096 | 1.891 | - | 8.160 |
| Eliminazioni per cessioni | - | (1.690) | (60) | (145) | (1.895) |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 2.535 | 127.774 | 25.579 | - | 155.888 |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 3.673 | 20.011 | 4.000 | 3.709 | 31.393 |
|---|---|---|---|---|---|
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 3.801 | 22.928 | 3.993 | 1.490 | 32.212 |
Il valore contabile netto della voce Immobili è così composto:
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Terreni | 1.291 | 1.291 | - |
| Immobili industriali | 2.382 | 2.510 | (128) |
| TOTALE | 3.673 | 3.801 | (128) |
I principali investimenti dell'esercizio sono stati finalizzati all'industrializzazione di nuovi modelli di bruciatori speciali e ai rubinetti in lega leggera, per i quali è previsto un ulteriore incremento delle vendite in futuro. Sono stati inoltre effettuati investimenti per il miglioramento dei processi produttivi tra cui l'acquisto di nuovi impianti di lavaggio ad alcool - e investimenti di mantenimento e sostituzione, volti a mantenere costantemente aggiornati i beni strumentali.
I decrementi sono relativi principalmente alla dismissione di macchinari non più in uso. Le immobilizzazioni in corso includono macchinari in costruzione e anticipi a fornitori di beni strumentali.
Al 31 dicembre 2014 la Società ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore delle proprie attività materiali. Di conseguenza, il valore delle attività materiali non è stato sottoposto a test di impairment.
| AL 31 DICEMBRE 2012 | 6.675 |
|---|---|
| Incrementi | - |
| Cessioni | - |
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 6.675 |
| Incrementi | - |
| Cessioni | - |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 6.675 |
| AL 31 DICEMBRE 2012 | 4.259 |
|---|---|
| Ammortamenti dell'anno | 194 |
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 4.453 |
| Ammortamenti dell'anno | 193 |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 4.646 |
VALORE CONTABILE NETTO
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 2.029 |
|---|---|
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 2.222 |
In tale voce sono iscritti gli immobili non strumentali di proprietà della Società. Nel corso dell'esercizio tale voce non ha subito variazioni ad eccezione degli ammortamenti di competenza dell'esercizio. Al 31 dicembre 2014 la Società ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore dei propri investimenti immobiliari. Di conseguenza, il valore degli investimenti immobiliari non è stato sottoposto a test di impairment.
| COSTO | Brevetti, know-how e software |
Costi di sviluppo |
Altre attività immateriali |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| AL 31 DICEMBRE 2012 | 5.607 | 3.765 | 1.584 | 10.956 |
| Incrementi | 84 | 405 | 94 | 583 |
| Riclassificazioni | 64 | (64) | - | - |
| Decrementi | (2) | (272) | (2) | (276) |
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 5.753 | 3.834 | 1.676 | 11.263 |
| Incrementi | 102 | 474 | 110 | 686 |
| Riclassificazioni | - | - | - | - |
| Decrementi | - | - | - | - |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 5.855 | 4.308 | 1.786 | 11.949 |
| AL 31 DICEMBRE 2012 | 4.659 | 1.377 | 998 | 7.034 |
|---|---|---|---|---|
| Ammortamenti 2013 | 559 | 291 | 145 | 995 |
| Decrementi | (2) | - | - | (2) |
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 5.216 | 1.668 | 1.143 | 8.027 |
| Ammortamenti 2014 | 200 | 343 | 147 | 690 |
| Decrementi | - | - | - | - |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 5.416 | 2.011 | 1.290 | 8.717 |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 439 | 2.297 | 496 | 3.232 |
|---|---|---|---|---|
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 537 | 2.166 | 533 | 3.236 |
Le attività immateriali hanno vita utile definita e sono conseguentemente ammortizzate lungo la stessa. I principali investimenti dell'esercizio sono relativi allo sviluppo di nuovi prodotti, tra cui varie versioni di bruciatori speciali e un nuovo modello di rubinetti per cucine in lega leggera (le attività di ricerca e sviluppo condotte nel corso dell'esercizio sono illustrate nella Relazione sulla gestione). Gli investimenti in software sono relativi all'estensione del perimetro applicativo e del perimetro societario del sistema gestionale del Gruppo (SAP). Le altre attività immateriali si riferiscono principalmente a migliorie sugli immobili di terzi in locazione.
Al 31 dicembre 2014 la Società ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile ulteriore riduzione del valore delle proprie attività immateriali. Di conseguenza, il valore delle attività immateriali non è stato sottoposto a test di impairment.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| In società controllate | 44.798 | 43.031 | 1.767 |
| Altre partecipazioni | 40 | 39 | 1 |
| TOTALE | 44.838 | 43.070 | 1.768 |
La movimentazione delle partecipazioni in società controllate è esposta nella seguente tabella:
| COSTO STORICO | Sabaf Immobiliare |
Faringosi Hinges |
Sabaf do Brasil |
Sabaf Mexico |
Sabaf U.S. | Sabaf Appliance Components (Cina) |
Sabaf A.C. Trading (Cina) |
Sabaf Turchia |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| AL 31 DICEMBRE 2012 | 13.475 | 10.329 | 9.528 | 548 | 139 | 1.800 | 70 | 10.501 | 46.390 |
| Aumenti/riduzioni di capitale |
- | - | (1.059) | - | - | 450 | 130 | 2.850 | 2.371 |
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 13.475 | 10.329 | 8.469 | 548 | 139 | 2.250 | 200 | 13.351 | 48.761 |
| Aumenti/riduzioni di capitale |
- | - | - | - | - | 1.150 | - | - | 1.150 |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 13.475 | 10.329 | 8.469 | 548 | 139 | 3.400 | 200 | 13.351 | 49.911 |
| AL 31 DICEMBRE 2012 | 0 | 2.714 | 0 | 0 | 0 | 1.580 | 0 | 0 | 4.294 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Svalutazioni | - | 939 | - | - | - | 497 | - | - | 1.436 |
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 0 | 3.653 | 0 | 0 | 0 | 2.077 | 0 | 0 | 5.730 |
| Svalutazioni (Ripristini di valore) (Nota 28) |
- | (1.771) | - | 548 | - | 606 | - | - | (617) |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 0 | 1.882 | 0 | 548 | 0 | 2.683 | 0 | 0 | 5.113 |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 13.475 | 8.447 | 8.469 | 0 | 139 | 717 | 200 | 13.351 | 44.798 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 13.475 | 6.676 | 8.469 | 548 | 139 | 173 | 200 | 13.351 | 43.031 |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 27.309 | 4.549 | 8.333 | 28 | (36) | 717 | 255 | 14.163 | 55.590 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 26.149 | 4.760 | 8.684 | 248 | 19 | 173 | 148 | 11.874 | 52.055 |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 13.834 | (3.898) | 136 | 28 | (175) | 0 | 55 | 812 | 10.792 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 12.674 | (1.916) | 215 | (300) | (120) | 0 | (52) | (1.477) | 9.024 |
Si commentano di seguito le variazioni dei valori di iscrizione delle controllate:
Nel corso del 2014 Faringosi Hinges ha conseguito risultati in miglioramento rispetto all'esercizio precedente, sia sotto il profilo dell'andamento delle vendite che per quanto riguarda la redditività, che peraltro è rimasta leggermente negativa, in quanto i volumi di produzione sono stati ancora insufficienti a sostenere i costi fissi. Sono state intraprese azioni volte a migliorare l'efficienza operativa, il cui effetto sarà pienamente visibile nel 2015. Sono inoltre stati compiuti passi decisivi per l'avvio delle forniture di un prodotto speciale (cerniere che permettono la chiusura ammortizzata della porta del forno) ad un primario cliente.
Il piano previsionale 2015-2019, elaborato a fine 2014, prospetta un recupero di vendite e redditività, a cui contribuiranno anche i nuovi prodotti. Al 31 dicembre 2014 Sabaf S.p.A. ha sottoposto a test di impairment il valore contabile della partecipazione in Faringosi Hinges, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso più la liquidità disponibile, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi. A seguito del fatto che si sono significativamente ridotti gli elementi di incertezza rispetto ai piani previsionali elaborati negli esercizi precedenti, si è ritenuto preferibile non predisporre un'analisi multiscenario (come nel 2013), ma effettuare la valutazione esclusivamente sulla base del piano previsionale elaborato dal management. Tale piano, infatti, è stato predisposto incorporando il rischio di realizzabilità attraverso la ponderazione al 75% del contributo atteso dai nuovi prodotti, e rappresenta uno scenario comparabile con lo scenario intermedio considerato per il test di impairment al 31 dicembre 2013.
Ai flussi di cassa del periodo 2015-2019 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la controllata sarà in grado di generare a partire dal sesto anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) dell'8,76% (8,62% nel test di impairment condotto in occasione della redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2013) e di un tasso di crescita (g) dell'1,50%, che risulta in linea con i dati storici.
Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 8,447 milioni di euro, il valore della partecipazione, che negli esercizi precedenti era stato ridotto per complessivi 3,653 milioni di euro, è stato pertanto ripristinato per 1,771 milioni di euro nel presente bilancio separato (Nota 28).
Si evidenzia che gli andamenti delle vendite, della redditività e degli ordini nei primi mesi 2015 confermano il trend positivo sulla base del quale si sviluppa il piano.
Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g:
| MIGLIAIA DI EURO | TASSO DI CRESCITA | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| TASSO DI SCONTO | 1,00% | 1,25% | 1,50% | 1,75% | 2,00% | |||
| 7,76% | 9.311 | 9.619 | 9.952 | 10.313 | 10.705 | |||
| 8,26% | 8.601 | 8.862 | 9.144 | 9.446 | 9.773 | |||
| 8,76% | 7.983 | 8.207 | 8.447 | 8.704 | 8.980 | |||
| 9,26% | 7.440 | 7.634 | 7.841 | 8.061 | 8.297 | |||
| 9,76% | 6.960 | 7.130 | 7.309 | 7.500 | 7.702 |
Nel 2014 Sabaf do Brasil ha continuato a conseguire risultati positivi, seppure inferiori rispetto al 2013. La riduzione del patrimonio netto, che peraltro rimane superiore al valore di carico della partecipazione, è da imputarsi alla distribuzione di dividendi a Sabaf S.p.A. per 970.000 euro (Nota 31).
Nel corso del 2014 la società controllata messicana, di fatto mai pienamente operativa, è stata posta in liquidazione in quanto non ritenuta più funzionale agli obiettivi strategici del gruppo, che intende concentrare le attività sul mercato nordamericano appoggiandosi su Sabaf U.S.. Poiché dalla liquidazione è atteso solamente un recupero trascurabile del capitale versato, la partecipazione è stata integralmente svalutata per euro 547.000 (Nota 28).
La società controllata Sabaf U.S. opera come base commerciale per il mercato nordamericano. La differenza tra il valore contabile e il patrimonio netto della partecipata è attribuibile a perdite ritenute non durevoli in considerazione degli sviluppi attesi sul mercato nordamericano.
Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co., Ltd., la società cinese costituita nel 2009, non ha ancora avviato operazioni di acquisto, produzione e vendita. A fine 2014 ha effettuato i primi investimenti per l'avvio della produzione di bruciatori speciali per il mercato cinese, previsto nel primo semestre 2015. Per sostenere tali investimenti e i costi di start-up Sabaf S.p.A. nel corso dell'esercizio ha effettuato aumenti di capitale per euro 1.150.000.
Sabaf Appliance Components Trading (Kunshan) Co., Ltd., è stata costituita nel corso del 2012 e svolge la funzione di distributore sul mercato cinese di prodotti Sabaf realizzati in Italia. È controllata al 100% da Sabaf S.p.A. Nel corso dell'esercizio non sono state effettuate operazioni sul capitale della partecipata.
Anche nel 2014 Sabaf Turchia, ha conseguito risultati estremamente soddisfacenti e in forte crescita, anche a seguito del progressivo ampliamento di capacità produttiva e dell'ampliamento della produzione ai coperchi per bruciatori. Nel corso dell'esercizio non sono state effettuate operazioni sul capitale della partecipata.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Crediti finanziari verso controllate | 1.660 | 1.451 | 209 |
| TOTALE | 1.660 | 1.451 | 209 |
Al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013 in tale voce è iscritto un finanziamento fruttifero di 2 milioni di dollari USA con scadenza a marzo 2017, concesso alla società controllata Sabaf do Brasil con l'obiettivo di ottimizzare l'esposizione al rischio di cambio del Gruppo.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Materie prime | 8.851 | 8.229 | 622 |
| Semilavorati | 9.166 | 10.279 | (1.113) |
| Prodotti finiti | 9.060 | 7.367 | 1.693 |
| Fondo svalutazione rimanenze | (2.000) | (2.000) | - |
| TOTALE | 25.077 | 23.875 | 1.202 |
Il valore delle rimanenze finali al 31 dicembre 2014 si è incrementato a seguito della sempre maggiore richiesta da parte dei clienti di operare in consignment stock (modalità per la quale il prodotto resta di nostra proprietà fino al momento dell'impiego per la produzione da parte del cliente) e dell'opportunità di acquistare materia prima a prezzi inferiori rispetto a quelli attesi per le forniture 2015. Il fondo obsolescenza, riferibile per 440.000 euro alle materie prime, per 700.000 euro ai semilavorati e per 860.000 euro ai prodotti finiti, complessivamente invariato rispetto all'esercizio precedente, riflette la migliore stima del rischio di obsolescenza, sulla base delle analisi specifiche effettuate a fine esercizio sugli articoli non mossi o a basso indice di rotazione.
La ripartizione per area geografica dei crediti commerciali è la seguente:
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Italia | 14.967 | 15.721 | (754) |
| Europa Occidentale | 2.855 | 4.288 | (1.433) |
| Europa Orientale e Turchia | 6.024 | 3.327 | 2.697 |
| Asia e Oceania | 6.251 | 5.301 | 950 |
| Sud America | 2.363 | 2.982 | (619) |
| Africa | 1.406 | 675 | 731 |
| Nord America e Messico | 1.429 | 846 | 583 |
| TOTALE LORDO | 35.295 | 33.140 | 2.155 |
| Fondo svalutazione crediti | (600) | (1.540) | 940 |
| TOTALE NETTO | 34.695 | 31.600 | 3.095 |
Al 31 dicembre 2014 il valore dei crediti commerciali si è incrementato rispetto all'esercizio precedente a seguito del significativo incremento delle vendite nell'ultimo trimestre. Al 31 dicembre 2014 i crediti verso clienti includono saldi per 2.156.000 dollari USA, contabilizzati al cambio euro/dollaro del 31 dicembre 2014, pari a 1,2141. L'importo dei crediti commerciali iscritto in bilancio include 6,3 milioni di euro di crediti ceduti pro-soluto a società di factoring (8,8 milioni di euro al 31 dicembre 2013) e 10,7 milioni di euro di crediti assicurati. Il fondo svalutazione crediti iscritto a inizio esercizio è stato parzialmente utilizzato (per euro 984.000) per la contabilizzazione delle perdite su crediti divenute certe durante il 2014, tra cui la più rilevante derivante dal fallimento di Fagor; nel corso del 2014 sono stati effettuati accantonamenti per euro 44.000, misura che riflette la migliore stima del rischio di credito aggiornata al 31 dicembre 2014.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Crediti correnti (non scaduti) | 29.991 | 26.690 | 3.301 |
| Scaduto fino a 30 gg | 1.939 | 2.241 | (302) |
| Scaduto da 31 a 60 gg | 827 | 879 | (52) |
| Scaduto da 61 a 90 gg | 487 | 629 | (142) |
| Scaduto da più di 90 gg | 2.051 | 2.701 | (650) |
| TOTALE | 35.295 | 33.140 | 2.155 |
I crediti ceduti pro soluto rientrano nella categoria "crediti correnti" per euro 5,9 milioni e nella categoria "scaduto fino a 30 gg" per euro 0,4 milioni.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Verso Giuseppe Saleri SapA per IRES |
1.083 | 1.083 | - |
| Verso erario per IVA | 444 | 93 | 351 |
| TOTALE | 1.527 | 1.176 | 351 |
Sabaf S.p.A. ha aderito al consolidato fiscale nazionale (tassazione di gruppo) ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito. Tale opzione è stata rinnovata nel corso del 2013 per un triennio. In tale ambito, la società controllante Giuseppe Saleri S.a.p.A. funge da società consolidante. Al 31 dicembre 2014 il credito verso la Giuseppe Saleri S.a.p.A. è originato dalla deducibilità integrale dall'IRES dell'IRAP relativa alle spese sostenute per il personale dipendente e assimilato per il periodo 2006-2011 (D.L. 201/2011), per il quale la società consolidante ha presentato istanza di rimborso e che retrocederà a Sabaf S.p.A. per la quota di sua pertinenza non appena avrà ottenuto il rimborso.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Anticipi a fornitori | 544 | 650 | (106) |
| IVA di gruppo | - | 647 | (647) |
| Crediti verso INAIL | 62 | 48 | 14 |
| Accrediti da ricevere da fornitori |
306 | 167 | 139 |
| Altri | 371 | 314 | 57 |
| TOTALE | 1.283 | 1.826 | (543) |
Al 31 dicembre 2014 gli anticipi a fornitori includono 521.000 euro verso Sabaf Immobiliare s.r.l. (626.000 euro al 31 dicembre 2013), versati quale acconto sull'affitto 2015 degli immobili di proprietà della controllata.
La voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a euro 1.366.000 al 31 dicembre 2014 (euro 2.345.000 al 31 dicembre 2013) è rappresentata quasi esclusivamente da saldi attivi di c/c bancari.
Al 31 dicembre 2014 il capitale sociale della Società è rappresentato da 11.533.450 azioni da nominali euro 1,00 cadauna. Il capitale sociale sottoscritto e versato non ha subito variazioni nel corso dell'esercizio.
Al 31 dicembre 2014 Sabaf S.p.A. detiene n. 507 azioni proprie (0,004% del capitale sociale), iscritte in bilancio a rettifica del patrimonio netto ad un valore unitario di euro 9,006 (il valore di mercato a fine esercizio era di 11,236 euro). Le azioni in circolazione al 31 dicembre 2014 sono pertanto 11.532.943 (come al 31 dicembre 2013).
Nel corso dell'esercizio non sono stati effettuati acquisti o vendite di azioni proprie.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | |||
|---|---|---|---|---|
| Correnti | Non correnti | Correnti | Non correnti | |
| Mutui chirografari | 2.660 | 7.340 | 317 | - |
| Finanziamenti bancari a breve termine |
9.647 | - | 7.951 | - |
| Anticipi sbf su ricevute bancarie o fatture |
6.091 | - | 6.105 | - |
| Anticipi da società di factoring |
- | - | 1.074 | - |
| Interessi da liquidare |
40 | - | 49 | - |
| TOTALE | 18.438 | 7.340 | 15.496 | 0 |
Nel corso dell'esercizio sono stati accesi due mutui chirografari di 5 milioni di euro cadauno, rimborsabili a rate costanti, uno con scadenza a 3 anni e uno con scadenza a 5 anni.
Tutti i finanziamenti bancari in essere sono denominati in euro, a tasso variabile indicizzato all'Euribor, ad eccezione di un finanziamento a breve di 2 milioni di dollari USA.
I finanziamenti non sono condizionati a clausole contrattuali (covenants). Nella successiva Nota 35 sono fornite le informazioni sui rischi finanziari richieste dal principio contabile IFRS 7.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Strumenti derivati su tassi |
- | 2 | (2) |
| TOTALE | 0 | 2 | (2) |
Al 31 dicembre 2013 in tale voce era iscritto il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati in essere a copertura dei rischi di tasso (Nota 35), giunti a scadenza nel corso del 2014.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | |
|---|---|---|
| Passività al 1° gennaio | 2.496 | 2.566 |
| Oneri finanziari | 52 | 61 |
| Pagamenti effettuati | (150) | (152) |
| Perdite attuariali | 243 | 21 |
| Passività al 31 dicembre | 2.641 | 2.496 |
A seguito della revisione dello IAS 19 - Benefici ai dipendenti, a partire dal 1° gennaio 2013 tutti gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel prospetto di conto economico complessivo ("Other comprehensive income") nella voce del conto economico complessivo "Proventi e perdite attuariali".
La valutazione del TFR si basa sulle seguenti ipotesi:
| 31.12. 2014 | 31.12.2013 | |
|---|---|---|
| Tasso di sconto | 1,40% | 2,70% |
| Inflazione | 2,00% | 2,00% |
| 31.12. 2014 | 31.12.2013 | |
|---|---|---|
| Tasso di mortalità |
ISTAT 2010 M/F | ISTAT 2010 M/F |
| Invalidità | INPS 1998 M/F | INPS 1998 M/F |
| Turnover del personale |
6% per anno su tutte le età |
6% per anno su tutte le età |
| Anticipi | 5% per anno | 5% per anno |
| Età di pensionamento |
in accordo con la legislazione vigente al 31 dicembre 2014 |
in accordo con la legislazione vigente al 31 dicembre 2013 |
L'art. 83 dello IAS19, relativo alla definizione delle ipotesi attuariali ed in particolare del tasso di attualizzazione, dispone di far riferimento ai rendimenti di mercato degli "high quality corporate bonds", ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo riferimento alla definizione di titoli "Investment Grade", per cui un titolo è definito tale se ha un rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moodys, sono stati considerati i soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe "AA" di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello elevato di rating nell'ambito dell'insieme dei titoli "Investment Grade" ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo IAS19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore merceologico si è optato per una curva di mercato "Composite" che riassumesse quindi le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all'area geografica è stato fatto riferimento all'area euro.
| 31.12.2013 | Accantonamento | Utilizzo | Rilascio quota eccedente |
31.12.2014 | |
|---|---|---|---|---|---|
| Fondo indennità suppletiva di clientela |
289 | 22 | - | (26) | 285 |
| Fondo garanzia prodotto |
60 | 102 | (2) | - | 160 |
| Fondo rischi legali | 70 | - | - | - | 70 |
| TOTALE | 419 | 124 | (2) | (26) | 515 |
Il fondo indennità suppletiva di clientela copre gli importi da corrispondere agli agenti in caso di risoluzione del rapporto di agenzia da parte della Società. Il fondo garanzia prodotto copre il rischio di resi o addebiti da clienti per prodotti già venduti. Il fondo è stato adeguato a fine esercizio sulla base delle analisi effettuate e dell'esperienza passata.
Il fondo rischi legali, stanziato a fronte di contenziosi di modesta entità, è stato mantenuto invariato a fine esercizio in quanto ritenuto congruo.
Gli accantonamenti iscritti nei fondi rischi, che rappresentano la stima degli esborsi futuri elaborati anche sulla base dell'esperienza storica, non sono stati attualizzati perché l'effetto è ritenuto trascurabile.
La ripartizione per area geografica dei debiti commerciali è la seguente:
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Italia | 14.064 | 14.645 | (581) |
| Europa Occidentale | 2.870 | 1.906 | 964 |
| Europa Orientale e Turchia |
32 | 38 | (6) |
| Asia e Oceania | 495 | 319 | 176 |
| Sud America | 25 | - | 25 |
| Nord America e Messico |
87 | 1 | 86 |
| TOTALE | 17.573 | 16.909 | 664 |
L'importo dei debiti commerciali in valute diverse dall'euro non è significativo. Al 31 dicembre 2014 non sono presenti debiti scaduti di importo significativo, né la Società ha ricevuto decreti ingiuntivi per debiti scaduti.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Verso Giuseppe Saleri S.a.p.A. per IRES |
1.092 | 317 | 775 |
| Verso erario per IRAP |
16 | 27 | (11) |
| Verso erario per ritenute IRPEF |
617 | 680 | (63) |
| TOTALE | 1.725 | 1.024 | 701 |
Il debito verso Giuseppe Saleri SapA è relativo al saldo per imposte sul reddito trasferito dalla Società alla controllante, nell'ambito del contratto di consolidato fiscale in essere.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Verso il personale | 3.815 | 3.656 | 159 |
| Verso istituti previdenziali |
2.148 | 1.932 | 216 |
| Acconti da clienti | 246 | 63 | 183 |
| Verso agenti | 295 | 233 | 62 |
| Altri debiti correnti | 54 | 65 | (11) |
| TOTALE | 6.558 | 5.949 | 609 |
A inizio 2015 i debiti verso il personale e verso istituti previdenziali sono stati liquidati secondo le scadenze di pagamento previste.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | |
|---|---|---|
| Imposte anticipate | 3.611 | 3.646 |
| Imposte differite passive | (35) | (14) |
| Posizione netta | 3.576 | 3.632 |
Di seguito è analizzata la natura delle differenze temporanee che determinano l'iscrizione di imposte differite ed anticipate e la loro movimentazione durante l'esercizio in corso e quello precedente.
| Ammortamenti e leasing |
Accantonamenti e rettifiche di valore |
Fair value di strumenti derivati |
Avviamento | Valutazione attuariale TFR |
Altre differenze temporanee |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| AL 31 DICEMBRE 2012 | 242 | 1.025 | 0 | 1.993 | 130 | 32 | 3.422 |
| A conto economico | 3 | 73 | - | - | - | 123 | 199 |
| A patrimonio netto | - | - | 5 | - | 6 | - | 11 |
| AL 31 DICEMBRE 2013 | 245 | 1.098 | 5 | 1.993 | 136 | 155 | 3.632 |
| A conto economico | 108 | (165) | - | - | - | (61) | (118) |
| A patrimonio netto | - | - | (5) | - | 67 | - | 62 |
| AL 31 DICEMBRE 2014 | 353 | 933 | 0 | 1.993 | 203 | 94 | 3.576 |
Le imposte anticipate relative all'avviamento, pari a 1.993.000 euro, si riferiscono all'affrancamento del valore della partecipazione in Faringosi Hinges s.r.l. effettuato nel 2011. Il beneficio fiscale futuro potrà essere conseguito in dieci quote annuali a partire dall'esercizio 2018.
Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si segnala che la posizione finanziaria della Società è la seguente:
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | ||
|---|---|---|---|---|
| A. | Cassa (Nota 10) | 8 | 9 | (1) |
| B. | Saldi attivi di c/c bancari non vincolati (Nota 10) | 1.358 | 2.336 | (978) |
| C. | Altre disponibilità liquide | 0 | 0 | 0 |
| D. | Liquidità (A+B+C) | 1.366 | 2.345 | (979) |
| E. | Debiti bancari correnti (Nota 13) | 15.778 | 14.104 | 1.674 |
| F. | Parte corrente dell'indebitamento non corrente (Nota 13) | 2.660 | 317 | 2.343 |
| G. | Altri debiti finanziari correnti (Note 13, 14) | 0 | 1.076 | (1.076) |
| H. | Indebitamento finanziario corrente (E+F+G) | 18.438 | 15.497 | 2.941 |
| I. | Posizione finanziaria corrente netta (H-D) | 17.072 | 13.152 | 3.920 |
| J. | Debiti bancari non correnti (Nota 13) | 7.340 | 0 | 7.340 |
| K. | Altri debiti finanziari non correnti | 0 | 0 | 0 |
| L. | Indebitamento finanziario non corrente (J+K) | 7.340 | 0 | 7.340 |
| M. | Indebitamento finanziario netto (I+L) | 24.412 | 13.152 | 11.260 |
Nel rendiconto finanziario è esposta la movimentazione della liquidità (lettera D. del presente prospetto).
Nel 2014, i ricavi di vendita sono stati pari a 115.919.000 euro, superiori di 3.502.000 euro (+3,1%) rispetto al 2013.
| 2014 | % | 2013 | % | Variazione % | |
|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 39.770 | 34,3% | 40.255 | 35,8% | -1,2% |
| Europa occidentale | 7.880 | 6,8% | 6.482 | 5,8% | +21,6% |
| Europa orientale e Turchia | 30.287 | 26,1% | 25.379 | 22,6% | +19,3% |
| Asia e Oceania | 10.812 | 9,3% | 12.091 | 10,7% | -10,6% |
| Centro e Sud America | 10.582 | 9,2% | 14.921 | 13,3% | -29,1% |
| Africa | 12.277 | 10,6% | 10.320 | 9,2% | +19,0% |
| Nord America e Messico | 4.311 | 3,7% | 2.969 | 2,6% | +45,2% |
| TOTALE | 115.919 | 100% | 112.417 | 100% | +3,1% |
| 2014 | % | 2013 | % | Variazione % | |
|---|---|---|---|---|---|
| Rubinetti in ottone | 13.738 | 11,9% | 14.615 | 13,0% | -6,0% |
| Rubinetti in lega leggera | 33.758 | 29,1% | 27.556 | 24,5% | +22,5% |
| Termostati | 12.268 | 10,6% | 13.340 | 11,9% | -8,0% |
| Totale rubinetti e termostati | 59.764 | 51,6% | 55.511 | 49,4% | +7,7% |
| Bruciatori standard | 23.261 | 20,1% | 26.184 | 23,3% | -11,2% |
| Bruciatori speciali | 19.975 | 17,2% | 19.195 | 17,1% | +4,1% |
| Totale bruciatori | 43.236 | 37,3% | 45.379 | 40,4% | -4,7% |
| Accessori e altri ricavi | 12.919 | 11,1% | 11.527 | 10,2% | +12,1% |
| TOTALE | 115.919 | 100% | 112.417 | 100% | +3,1% |
Il mercato italiano è rimasto stagnante anche nel corso del 2014, mentre sugli altri mercati europei sono stati ottenuti ottimi risultati a seguito dell'incremento di quota su alcuni primari clienti e dell'avvio di nuove forniture. Di particolare rilievo sono gli incrementi delle vendite conseguiti in Africa e in Nord America, mentre i ricavi in Asia ( a soffrire è stata l'area mediorientale) e in Sud America sono stati inferiori rispetto al 2013.
Coerentemente con le scelte strategiche degli ultimi anni, anche nel 2014 è proseguito il trend di sostituzione dei rubinetti in ottone con i rubinetti in lega leggera, maggiormente competitivi. La flessione nelle vendite di bruciatori standard deriva dalla decisione di fornire il mercato turco direttamente dalla società controllata Sabaf Turchia, che nel corso del 2014 ha significativamente aumentato i livelli di attività. Per quanto riguarda i bruciatori speciali, la cui produzione avviene interamente in Italia, si evidenzia un discreto incremento delle vendite, anche grazie all'avvio delle forniture di nuovi modelli.
I prezzi medi di vendita del 2014 sono stati mediamente inferiori di circa il 2% rispetto al 2013.
Si rinvia alla Relazione sulla Gestione per un commento approfondito in merito ai trend che hanno caratterizzato il mercato di riferimento nel corso dell'esercizio.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Vendita sfridi | 1.782 | 2.155 | (373) | ||
| Servizi a società controllate |
211 | 206 | 5 | ||
| Sopravvenienze attive |
201 | 157 | 44 | ||
| Affitti attivi | 132 119 |
13 | |||
| Utilizzazione fondi rischi e oneri |
26 | 22 | 4 | ||
| Servizi a società controllante |
10 | 11 | (1) | ||
| Altri | 613 | 601 | 12 | ||
| TOTALE | 2.974 | 3.271 | (297) |
La riduzione della vendita di sfridi è correlata alla riduzione dei volumi di pezzi pressofusi. I servizi a società controllate e alla società controllante si riferiscono a prestazioni amministrative, commerciali e tecniche nell'ambito del Gruppo.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Materie prime e componenti di acquisto |
41.323 | 40.574 | 749 |
| Materiale di consumo |
3.496 | 3.697 | (201) |
| TOTALE | 44.819 | 44.271 | 548 |
L'aumento dei costi di acquisto è interamente attribuibile ai maggiori volumi; i prezzi effettivi di acquisto delle principali materie prime (ottone, leghe di alluminio e acciaio) hanno subito una flessione media del 5,9% rispetto al 2013. Anche nell'acquisto degli altri componenti sono stati conseguiti risparmi. L'incidenza dei consumi (acquisti più variazione delle rimanenze) sulle vendite è stata pari al 37,6% nel 2014, rispetto al 36,6% del 2013.
| 2014 | 2013 | Variazione | ||
|---|---|---|---|---|
| Lavorazioni esterne | 10.156 | 10.449 | (293) | |
| Energia elettrica e metano |
4.350 | 4.903 | (553) | |
| Affitti di immobili | 4.000 | 3.959 | 41 | |
| Manutenzioni | 3.163 | 2.975 | 188 | |
| Trasporti e spese di esportazione |
1.545 | 1.220 | 325 | |
| Consulenze | 1.210 | 1.212 | (2) | |
| Compensi agli Am ministratori |
816 | 826 | (10) | |
| Provvigioni | 778 | 663 | 115 | |
| Spese di viaggio e trasferta |
592 | 448 | 144 | |
| Smaltimento rifiuti | 400 485 |
(85) | ||
| Servizio mensa | 317 | 300 | 17 | |
| Assicurazioni | 315 | 274 | 41 | |
| Somministrazione lavoro temporaneo |
173 | 107 | 66 | |
| Commissioni di factoring |
116 | 134 | (18) | |
| Altri costi | 1.864 | 1.857 | 7 | |
| TOTALE | 27.938 | 29.812 | (17) |
La riduzione dei costi per lavorazioni esterne, energia elettrica e metano è collegata alla minore produzione di bruciatori. L'incremento delle provvigioni è dipendente dall'incremento delle vendite sui mercati serviti tramite agenti, come il Nord Africa. L'incremento dei costi di trasporto è da imputarsi prevalentemente ai maggiori acquisti dall'estero. Relativamente agli altri costi per servizi, non si rilevano scostamenti di particolare rilievo.
Nel 2014 il costo al kwh dell'energia elettrica e il costo al mc del metano sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto all'esercizio precedente.
I costi per consulenze sono riferiti a consulenze tecniche per 247.000 euro, a consulenze commerciali per 233.000 euro e a consulenze di natura legale, amministrativa e generale per 730.000 euro.
Gli altri costi includono le spese per la registrazione dei brevetti, noleggi di beni di terzi, spese per pulizie e altri di minore entità.
| 2014 | 2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Salari e stipendi | 18.757 | 18.437 | 320 |
| Oneri sociali | 6.156 | 6.153 | 3 |
| Lavoro temporaneo | 1.365 | 753 | 612 |
| TFR e altri costi | 1.660 | 1.712 | (52) |
| TOTALE | 27.938 | 27.055 | 883 |
Il numero medio dei dipendenti della Società nel 2014 è stato pari a 558 (441 operai, 109 impiegati e quadri, 8 dirigenti), contro i 571 del 2013 (455 operai, 108 impiegati e quadri, 8 dirigenti). Il numero medio di lavoratori temporanei, con contratto di somministrazione, è stato pari a 41 nel 2014 (25 nel 2013). Nel corso dell'esercizio la Società ha fatto sporadicamente ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria nei periodi caratterizzati da bassi fabbisogni produttivi: tale istituto ha permesso un risparmio di costi del personale per 124.000 euro (306.000 euro nel 2013).
| 2014 | 2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Perdite e svalutazioni su crediti commerciali |
44 | 1.130 | (1.086) |
| Imposte e tasse non sul reddito |
173 | 253 | (80) |
| Oneri diversi di gestione | 122 | 139 | (17) |
| Sopravvenienze passive | 87 | 94 | (7) |
| Accantonamenti per rischi | 102 | 32 | 70 |
| Altri accantonamenti | 22 | 10 | 12 |
| TOTALE | 550 | 1.658 | (1.108) |
Le imposte non sul reddito includono principalmente l'IMU, la TASI e la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Gli accantonamenti per rischi e gli altri accantonamenti sono relativi agli stanziamenti ai fondi rischi descritti alla Nota 16.
| 2014 | 2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Ripristino di valore Faringosi Hinges |
1.771 | - | 1.771 |
| Svalutazione Faringosi Hinges |
- (939) |
939 | |
| Sval. Sabaf Appliance Components |
(606) | (498) | (108) |
| Svalutazione Sabaf Mexico |
(547) | - | (547) |
| Svalutazione costi di sviluppo |
- | (271) | 271 |
| TOTALE | 618 | (1.708) | (2.326) |
Le svalutazioni e i ripristini di valore delle partecipazioni sono commentate alla Nota 4, alla quale si rinvia.
| 2014 | 2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Interessi passivi verso banche |
211 | 403 | (192) |
| Spese bancarie | 214 | 217 | (3) |
| Altri oneri finanziari | 41 | 67 | (26) |
| TOTALE | 466 | 687 | (221) |
La riduzione degli oneri finanziari è conseguente al minore indebitamento finanziario medio e alla riduzione dei tassi di interesse rispetto al 2013.
Nel corso del 2014 la Società ha realizzato utili netti su cambi per 237.000 euro (perdite nette per 94.000 euro nel 2013), grazie al favorevole andamento del tasso di cambio euro/dollaro negli ultimi mesi dell'esercizio.
| 2014 | 2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Dividendi Sabaf do Brasil | 970 | 1.034 | (64) |
| TOTALE | 970 | 1.034 | (64) |
| 2014 | 2013 | Variazione | |
|---|---|---|---|
| Imposte correnti | 2.800 | 2.691 | 109 |
| Imposte anticipate e differite |
118 | (199) | 317 |
| Imposte relative ad esercizi precedenti |
(263) | (504) | 241 |
| TOTALE | 2.655 | 1.988 | 667 |
Le imposte correnti includono l'IRES per euro 1.797.000 e l'IRAP per euro 1.003.000 (rispettivamente euro 1.712.000 e euro 979.000 nel 2013).
Nel 2014 le imposte relative ad esercizi precedenti sono riferite principalmente a rimborsi d'imposta ottenuti in corso d'anno a fronte di istanze presentate in esercizi precedenti e non contabilizzati in assenza della certezza della recuperabilità.
La riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:
| 2014 | 2013 | |
|---|---|---|
| Imposte sul reddito teoriche | 2.897 | 1.572 |
| Effetto fiscale differenze permanenti | (712) | 287 |
| Effetto dividendi da controllate non soggetti a tassazione |
(267) | (284) |
| Imposte relative ad esercizi precedenti | (256) | (377) |
| Altre differenze | - | (64) |
| IRES (corrente e differita) | 1.662 | 1.134 |
| IRAP (corrente e differita) | 993 | 854 |
| TOTALE | 2.655 | 1.988 |
Le imposte teoriche sono state determinate applicando l'aliquota fiscale vigente IRES, pari al 27,50%, al risultato ante imposte. Le differenze permanenti includono principalmente i benefici in capo alla società derivanti dall'adesione al consolidato fiscale nazionale (Nota 8) per 350.000 euro, la deducibilità dell'IRAP per 193.000 euro e l'effetto fiscale delle rettifiche di valore delle partecipazioni in controllate per 170.000 euro.
Ai fini della riconciliazione non si tiene conto dell'IRAP in quanto, essendo questa un'imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi.
Al 31 dicembre 2014 non sono in essere contenziosi fiscali.
IIl 29 maggio 2014 è stato pagato agli azionisti un dividendo ordinario pari a 0,40 euro per azione (dividendi totali pari a 4.613.000 euro).
Il 12 novembre 2014 è stato pagato agli azionisti un dividendo straordinario pari a 1,00 euro per azione (dividendi totali pari a 11.533.000 euro), a seguito della delibera dell'assemblea degli azionisti del 28 ottobre 2014.
Relativamente all'esercizio in corso, gli Amministratori hanno proposto il pagamento di un dividendo di 0,40 euro per azione. Tale dividendo è soggetto all'approvazione degli azionisti nell'assemblea annuale e non è stato pertanto incluso tra le passività in questo bilancio.
Il dividendo proposto sarà messo in pagamento il 27 maggio 2015 (stacco cedola il 25 maggio, record date il 26 maggio).
All'interno del Gruppo Sabaf, la Società opera esclusivamente nel segmento dei componenti gas. Nel bilancio consolidato è riportata l'informativa suddivisa tra i diversi segmenti in cui opera il Gruppo.
Ai sensi dell'IFRS 7, si riporta di seguito la suddivisione degli strumenti finanziari tra le categorie previste dallo IAS 39.
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | |
|---|---|---|
| Attività finanziarie | ||
| Costo ammortizzato | ||
| • Disponibilità liquide e cassa | 1.366 | 2.345 |
| • Crediti commerciali e altri crediti | 35.979 | 33.427 |
| • Finanziamenti non correnti | 1.660 | 1.451 |
| Passività finanziarie |
| Fair Value a conto economico complessivo |
||
|---|---|---|
| • Derivati a copertura di flussi di cassa |
0 | 2 |
| Costo ammortizzato | ||
| • Finanziamenti | 25.778 | 15.496 |
| • Debiti verso fornitori | 17.573 | 16.909 |
La Società è esposta a rischi finanziari connessi alla sua operatività, e principalmente:
Fa parte delle politiche di Sabaf proteggere l'esposizione alla variazione dei prezzi, dei cambi e dei tassi tramite strumenti finanziari derivati. La copertura può essere effettuata utilizzando contratti a termine, opzioni, o combinazioni di questi strumenti. Generalmente, la copertura massima di queste coperture non è superiore ai 18 mesi. La Società non pone in essere operazioni di natura speculativa. Quando gli strumenti finanziari derivati utilizzati per la copertura dell'esposizione soddisfano i requisiti richiesti, sono contabilizzati come coperture (hedge accounting).
I crediti commerciali sono nei confronti di produttori di apparecchi domestici, gruppi multinazionali e produttori di minori dimensioni presenti su pochi o singoli mercati. La Società valuta l'affidabilità creditizia di tutti i clienti sia all'inizio della fornitura sia, sistematicamente, con frequenza almeno annuale. Una volta effettuata la valutazione ad ogni cliente è attribuito un limite di credito. A partire dal 1° novembre 2014, è in essere una polizza di assicurazione del credito, che garantisce la copertura per il 70% circa dei crediti commerciali. Il rischio di credito verso clienti operanti nei Paesi Emergenti è generalmente mitigato mediante la previsione dell'incasso a mezzo di lettere di credito.
Il principale rapporto di cambio a cui la Società è esposta è l'euro/dollaro USA, in relazione alle vendite effettuate in dollari (principalmente su alcuni mercati asiatici e sul mercato nordamericano) e, in misura inferiore ad alcuni acquisti (principalmente da produttori asiatici). Le vendite effettuate in dollari hanno rappresentato circa il 7% del fatturato totale nel 2014, mentre gli acquisti in dollari hanno rappresentato circa l'1,5% del fatturato totale. Le operazioni in dollari non sono state coperte tramite strumenti finanziari derivati.
Con riferimento alle attività e passività finanziarie in dollari USA al 31 dicembre 2014, un'ipotetica ed immediata rivalutazione del 10% dell'euro nei confronti del dollaro avrebbe comportato una perdita di 191.000 euro.
L'indebitamento finanziario della Società è a tasso variabile; per raggiungere un mix ritenuto ottimale tra tassi variabili e tassi fissi nella struttura dei finanziamenti, la Società valuta se utilizzare strumenti finanziari derivati designandoli a copertura dei flussi di cassa. Il 31 marzo 2014 è giunto a scadenza un contratto di interest rate swap (IRS), contestualmente con l'estinzione dell'ultima rata del mutuo sottostante. Nel corso dell'esercizio la Società ha ritenuto di non utilizzare altri strumenti finanziari derivati.
Con riferimento alle attività e passività finanziarie a tasso variabile al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013, un ipotetico incremento (decremento) dei tassi di interesse di 100 punti base rispetto ai tassi di interesse puntuali in essere in pari data, in una situazione di costanza di altre variabili, comporterebbe gli effetti evidenziati di seguito:
| 31.12.2014 | 31.12.2013 | |||
|---|---|---|---|---|
| Oneri finanziari |
Riserva copertura flussi di cassa |
Oneri finanziari |
Riserva copertura flussi di cassa |
|
| Incremento di 100 punti base |
100 | - | - | - |
| Decremento di 100 punti base |
(26) | - | - | - |
Una componente significativa dei costi di acquisto della società è rappresentato da ottone e leghe di alluminio. I prezzi di vendita dei prodotti sono generalmente negoziati con frequenza annuale; di conseguenza la Società non ha la possibilità di trasferire ai clienti immediatamente in corso d'anno eventuali variazioni dei prezzi delle materie prime. La Società si protegge dal rischio di variazione dei prezzi di ottone e alluminio con contratti d'acquisto verso i fornitori per consegna fino a dodici mesi o, alternativamente, mediante strumenti finanziari derivati. Nel corso del 2014 e del 2013 la Società non ha operato tramite strumenti finanziari derivati sulle materie prime. Al fine di stabilizzare i costi di acquisto delle materie prime è stata infatti privilegiata l'operatività sul mercato fisico, fissando i prezzi di acquisto con i fornitori anche per consegne differite.
La Società opera con un rapporto di indebitamento contenuto (indebitamento finanziario netto / patrimonio netto al 31 dicembre 2014 pari al 25,5%, indebitamento finanziario netto / risultato operativo lordo pari a 1,36%) e dispone di linee di credito a breve termine non utilizzate per circa 50 milioni di euro. Al fine di minimizzare il rischio di liquidità, inoltre, la Direzione Amministrativa e Finanziaria:
Si riporta di seguito un'analisi per scadenza delle passività finanziarie al 31 dicembre 2014 e al 31 dicembre 2013:
| AL 31 DICEMBRE 2014 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore contabile | Flussi finanziari contrattuali |
Entro 3 mesi | Da 3 mesi a 1 anno |
Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni | |
| Mutui chirografari | 10.000 | 10.336 | 702 | 2.105 | 7.529 | - |
| Finanziamenti bancari a breve termine |
15.778 | 15.778 | 15.778 | - | - | - |
| TOTALE DEBITI FINANZIARI | 25.778 | 26.114 | 16.480 | 2.105 | 7.529 | 0 |
| Debiti commerciali | 17.573 | 17.573 | 16.217 | 1.356 | - | - |
| TOTALE | 43.351 | 43.687 | 32.697 | 3.461 | 7.529 | 0 |
| Valore contabile | Flussi finanziari contrattuali |
Entro 3 mesi | Da 3 mesi a 1 anno |
Da 1 a 5 anni | Oltre 5 anni | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Mutui chirografari | 317 | 318 | 318 | - | - | - |
| Finanziamenti bancari a breve termine |
15.178 | 15.178 | 15.178 | - | - | - |
| TOTALE DEBITI FINANZIARI | 15.495 | 15.496 | 15.496 | 0 | 0 | 0 |
| Debiti commerciali | 16.909 | 16.909 | 15.840 | 1.069 | - | - |
| TOTALE | 32.404 | 32.405 | 31.336 | 1.069 | 0 | 0 |
Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni, i valori indicati nella tabella corrispondono ai flussi di cassa non attualizzati.
I flussi finanziari includono le quote capitale e le quote interessi; per le passività a tasso variabile le quote interessi sono determinate sulla base del valore del parametro di riferimento alla data di chiusura dell'esercizio aumentato dello spread previsto per ogni contratto.
In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:
Al 31 dicembre 2014 non sono in essere strumenti finanziari rilevati al fair value.
Di seguito è riportata l'incidenza sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico delle operazioni tra Sabaf S.p.A. e le parti correlate, ad eccezione dei compensi agli Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche che sono esposti nella Relazione sulla Remunerazione.
| Totale 2014 | Controllate | Controllante | Altri parti correlate |
Totale parti correlate |
Incidenza sul totale |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie non correnti | 1.660 | 1.660 | - | - | 1.660 | 100,00% |
| Crediti commerciali | 34.695 | 1.143 | - | - | 1.143 | 3,29% |
| Crediti per imposte | 1.527 | - | 1.084 | - | 1.084 | 70,99% |
| Altri crediti correnti | 1.283 | 521 | - | - | 521 | 40,61% |
| Debiti commerciali | 17.573 | 41 | - | - | 41 | 0,23% |
| Debiti per imposte | 1.725 | - | 1.092 | - | 1.092 | 63,30% |
| Totale 2013 | Controllate | Controllante | Altri parti correlate |
Totale parti correlate |
Incidenza sul totale |
|
| Attività finanziarie non correnti | 1.451 | 1.451 | - | - | 1.451 | 100,00% |
| Crediti commerciali | 31.600 | 1.192 | - | - | 1.192 | 3,77% |
| Crediti per imposte | 1.176 | - | 1.084 | - | 1.084 | 92,18% |
| Altri crediti correnti | 1.826 | 1.273 | - | - | 1.273 | 69,72% |
| Debiti commerciali | 16.909 | 84 | - | - | 84 | 0,50% |
| Totale 2014 | Controllate | Controllante | Altri parti correlate |
Totale parti correlate |
Incidenza sul totale |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 115.919 | 4.729 | - | - | 4.729 | 4,08% |
| Altri proventi | 2.975 | 298 | 10 | - | 308 | 10,35% |
| Acquisti di materiali | 44.819 | 231 | - | - | 231 | 0,52% |
| Servizi | 29.795 | 4.001 | - | - | 4.001 | 13,43% |
| Plusvalenze da attività non correnti | 148 | 82 | - | - | 82 | 55,41% |
| Svalutazioni di attività non correnti | 618 | 618 | - | - | 618 | 100,00% |
| Proventi finanziari | 84 | 66 | - | - | 66 | 78,57% |
| Utili e perdite da partecipazioni | 970 | 970 | - | - | 970 | 100,00% |
| Totale 2013 | Controllate | Controllante | Altri parti correlate |
Totale parti correlate |
Incidenza sul totale |
|
| Ricavi | 112.417 | 3.783 | - | - | 3.783 | 3,37% |
| Altri proventi | 3.271 | 314 | 10 | - | 324 | 9,91% |
| Acquisti di materiali | 44.271 | 94 | - | - | 94 | 0,21% |
| Servizi | 29.812 | 4.128 | - | - | 4.128 | 13,85% |
| Plusvalenze da attività non correnti | 51 | 51 | - | - | 51 | 100,00% |
| Svalutazioni di attività non correnti | 1.708 | 1.437 | - | - | 1.437 | 84,13% |
| Proventi finanziari | 83 | 60 | - | - | 60 | 72,29% |
| Oneri finanziari | 687 | 31 | - | - | 31 | 4,51% |
| Utili e perdite da partecipazioni | 1.034 | 1.034 | - | - | 1.034 | 100,00% |
I rapporti con le società controllate consistono prevalentemente in:
I rapporti con la controllante Giuseppe Saleri S.a.p.A., che non esercita attività di direzione e coordinamento di cui all'art. 2497 del codice civile, consistono in:
I rapporti con parti correlate sono regolati da appositi contratti le cui condizioni sono in linea con quelle di mercato.
Anche ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2014 non si sono verificati eventi né sono state poste in essere operazioni significative non ricorrenti.
Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2014 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.
Sabaf S.p.A. ha prestato fideiussioni a garanzia di mutui bancari accesi da società controllate, il cui debito residuo al 31 dicembre 2014 è pari a euro 1.859.000 (euro 2.770.000 al 31 dicembre 2013).
Sabaf S.p.A. ha inoltre prestato fideiussioni a garanzia di mutui ipotecari concessi da istituti bancari a favore di suoi dipendenti per complessivi 6.249.000 euro (6.598.000 euro al 31 dicembre 2013).
I compensi corrisposti ad Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche sono indicati nella Relazione sulla Remunerazione che sarà presentata all'assemblea degli azionisti chiamata ad approvare il presente bilancio separato.
Al 31 dicembre 2014 non sono in essere piani di incentivazione azionaria a favore di Amministratori e dipendenti della Società.
| Denominazione sociale |
Sede | Capitale al 31/12/2014 |
Soci | % di partecipazione |
Patrimonio netto al 31/12/2014 |
Risultato esercizio 2014 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Faringosi Hinges s.r.l. | Ospitaletto (BS) | EUR 90.000 | Sabaf S.p.A. | 100% | EUR 4.549.209 | EUR -182.068 |
| Sabaf Immobiliare s.r.l. | Ospitaletto (BS) | EUR 25.000 | Sabaf S.p.A. | 100% | EUR 20.397.647 | EUR 1.429.245 |
| Sabaf do Brasil Ltda | Jundiaì (Brasile) | BRL 24.000.000 | Sabaf S.p.A. | 100% | BRL 26.836.638 | BRL 1.547.953 |
| Sabaf Mexico S.A. de C.V. | San Luis Potosì (Messico) |
MXN 8.247.580 | Sabaf S.p.A. | 100% | MXN 503.886 | MXN -3.600.974 |
| Sabaf US Corp. | Plainfield (USA) | USD 100.000 | Sabaf S.p.A. | 100% | USD -43.865 | USD -70.445 |
| Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co., Ltd. |
Kunshan (Cina) | EUR 3.400.000 | Sabaf S.p.A. | 100% | CNY 28.431.912 | CNY 0 |
| Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi Ve Ticaret Limited Sirteki |
Manisa (Turchia) | TRL 30.885.081 | Sabaf S.p.A. | 100% | TRL 35.908.535 | TRL 4.719.923 |
| Sabaf Appliance Components Trading (Kunshan) Co., Ltd. |
Kunshan (Cina) | EUR 200.000 | Sabaf S.p.A. | 100% | CNY 1.923.855 | CNY 686.314 |
| Descrizione | Importo | Possibilità di utilizzazione |
Quota disponibile |
Importo soggetto a tassazione in capo alla società in caso di distribuzione |
|---|---|---|---|---|
| RISERVE DI CAPITALE: | ||||
| Riserva sovrapprezzo azioni | 10.002 | A, B, C | 10.002 | 0 |
| Riserva di rivalutazione Legge 413/91 | 42 | A, B, C | 42 | 42 |
| Riserva di rivalutazione Legge 342/00 | 1.592 | A, B, C | 1.592 | 1.592 |
| RISERVE DI UTILI: | ||||
| Riserva legale | 2.307 | B | 0 | 0 |
| Altre riserve di utili | 63.075 | A, B, C | 62.946 | 0 |
| RISERVE DI VALUTAZIONE: | ||||
| Riserva di valutazione attuariale TFR | (535) | 0 | 0 | |
| TOTALE | 76.483 | 74.582 | 1.634 |
LEGENDA
A: per aumento di capitale
B: per copertura perdite
C: per distribuzione agli azionisti
1 Valori desunti dai bilanci separati delle società controllate, predisposti secondo i principi contabili applicabili localmente.
| Valore lordo | Ammortamenti cumulati |
Valore netto | ||
|---|---|---|---|---|
| Legge 72/1983 | 137 | (137) | 0 | |
| Fusione 1989 | 516 | (401) | 115 | |
| Investimenti immobiliari | Legge 413/1991 | 47 | (39) | 8 |
| Fusione 1994 | 1.483 | (911) | 572 | |
| Legge 342/2000 | 2.870 | (2.110) | 760 | |
| 5.053 | (3.598) | 1.455 | ||
| Legge 576/75 | 205 | (205) | 0 | |
| Legge 72/1983 | 2.299 | (2.299) | 0 | |
| Impianti e macchinario | Fusione 1989 | 6.249 | (6.249) | 0 |
| Fusione 1994 | 7.080 | (7.080) | 0 | |
| 15.833 | (15.833) | 0 | ||
| Attrezzature industriali e commerciali |
Legge 72/1983 | 161 | (161) | 0 |
| Altri beni | Legge 72/1983 | 50 | (50) | 0 |
| TOTALE | 21.097 | (19.642) | 1.455 |
Sabaf S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana
Sede legale e amministrativa: Via dei Carpini, 1 25035 Ospitaletto (Brescia)
Tel: +39 030 - 6843001 Fax: +39 030 - 6848249 E-mail: [email protected] Sito web: www.sabaf.it
Dati fiscali: R.E.A. Brescia: 347512 Codice Fiscale: 03244470179 Partita IVA: 01786911082
Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2014 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.
| IN MIGLIAIA DI EURO | Soggetto che ha erogato il servizio | Corrispettivi di competenza dell'esercizio 2014 |
|---|---|---|
| Revisione contabile | Deloitte & Touche S.p.A. | 52 |
| Servizi di attestazione | Deloitte & Touche S.p.A. | 2 1 |
| Altri servizi | Deloitte & Touche S.p.A. | 16 2 |
| TOTALE | 70 |
1 Sottoscrizione dei modelli Unico, IRAP e 770.
2 Procedure concordate di revisione relativamente ai resoconti intermedi di gestione; revisione di rendiconti di attività di formazione.
I sottoscritti Alberto Bartoli, in qualità di Amministratore Delegato, e Gianluca Beschi, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della SABAF S.p.A., attestano, tenuto conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Separato nel corso dell'esercizio 2014.
Si attesta inoltre che:
Ospitaletto, 23 marzo 2015
L'Amministratore Delegato Alberto Bartoli
Hjoute.
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Gianluca Beschi
Luk
AUDION & TOLONES (CA) Via Calidada, 76 JAT24 BIRGIN Tiklik
THE WEB OZ 6332703V Next + 98 02 89327020 LANAAL HORSHIPP AT
Per il giudizio relativo al bilancio separato dell'esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi, si fa riferimento alla relazione da noi emessa in data 4 aprile 2014.
A nostro giudizio, il bilancio separato della Sabaf S.p.A. al 31 dicembre 2014 è conforme agli $20-$ International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea. nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005; esso pertanto è redattocon chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria. il risultato economico ed i flussi di cassa della Sabaf S.p.A. per l'esercizio chiuso a tale data.
Several Art Responsibility a Brend Codde Shelpy beams while chips maple.
Nasting twice Albert Million Maria 1980s.
pric VA Zmanie, (b. 2013). Maline / Californi musiki. Asia Fa V of an ca my one hylosoper three control and a children in it is the par-CONTRACTOR
Mexican of fascelin Tracket Habitants (1980)
¥.
La responsabilità della redazione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, pubblicata isella sezione "Investor Relations" del sito internet della Sabal S.p.A., in conformità a quanto provisto dalle norme di legge e dai regolamenti compete agli Amministratori della Sabaf S.p.A.. E' di nostra competenza l'espressione del giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e delle informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), f), m) e al comma 2, lettera b) dell'art. 123-bis del D.Lgs. 58/98, presentate nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, con il bilancio separato, come richiesto dalla legge. A tal fine, abbiamo svolto le procedure indicate dal principio di revisione 001 emanato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e raccomandato dalla CONSOB. A nostro giudizio la relazione sulla gestione e le informazioni di cui al comma 1, lettere c), d), f), f), m) e al comma 2, lettera b) dell'art. 123 bis del D, Lgs. 58/98 presentate nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sono coerenti con il bilancio separato della Sabaf S.p.A. al 31 dicembre 2014.
Pergerale ALC
Piergiulio Bizioli Socio
Urescia, 8 aprile 2011
ai sensi dell'art. 153, D.lgs. 58/1998 - art. 2429, 2° comma C.C.
con la presente relazione - redatta ai sensi e per gli effetti dell'art. 2429 del c.c. e dell'art. 153 del D.l.gs. n. 58/1998 (nel seguito denominato "TUF"), tenendo conto delle Raccomandazioni Consob riferite alle Società con titoli quotati in mercati regolamentati - il Collegio sindacale di Sabaf S.p.A. (nel seguito "Sabaf" o "la Società" o "la Capogruppo") riferisce in merito all'attività di vigilanza svolta, nonché in merito agli esiti della medesima.
La presente relazione si articola nei seguenti punti:
Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 il Collegio sindacale ha svolto le attività di vigilanza previste dalla legge, tenendo altresì conto delle Raccomandazioni Consob in materia di controlli inerenti società quotate, ed è stato ispirato dalle norme di Comportamento del Collegio sindacale raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
In merito all'attività svolta, il Collegio sindacale riferisce quanto segue:
f) il Collegio Sindacale ha mantenuto un costante canale informativo con i corrispondenti organi delle società Controllate; nel corso delle riunioni non sono state rilevate anomalie;
g) durante l'esercizio 2014 il Collegio Sindacale ha tenuto un approfondito scambio di informazioni e dati con la società di revisione rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti;
Nel corso delle riunioni del Consiglio di Amministrazione della Sabaf S.p.A., il Collegio sindacale è stato informato dagli amministratori sull'attività di gestione svolta nonché, ove esistenti, sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società o dalle sue controllate nel corso dell'esercizio 2014.
Il Collegio Sindacale ha partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, nelle quali, in relazione alle operazioni deliberate, sulla base delle informazioni acquisite, non sono state riscontrate violazioni della legge e dello statuto né operazioni manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale. Nell'ambito dell'attività di vigilanza svolta, nonché nel corso degli incontri e dei contatti intercorsi con i responsabili di Deloitte & Touche S.p.A. (la "Società di
Revisione"), il Collegio Sindacale dà atto che non sono emersi fatti censurabili o degni di segnalazione.
Con specifico riferimento all'attività svolta dalla Società di Revisione, il Collegio sindacale ha esaminato le procedure di revisione adottate, o in corso di adozione, in relazione al piano di lavoro presentato dalla stessa. Il Collegio Sindacale, inoltre, ha ricevuto le informazioni tecniche richieste in merito ai principi contabili applicati, nonché ai criteri di rappresentazione contabile dei fatti di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale.
Il Collegio Sindacale ha riscontrato la procedura adottata dal Consiglio di Amministrazione in merito all'impairment test effettuato sulla partecipazione detenuta nella Faringosi Hinges S.r.l. precisando che la società ha richiesto ad un professionista esterno, iscritto all'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Brescia, l'esecuzione della verifica del valore dell'avviamento iscritto nel bilancio consolidato e della partecipazione di controllo iscritta nel bilancio separato. Tali verifiche hanno metodologicamente comportato l'analisi della documentazione fornita da Sabaf e da Faringosi. Il test non ha evidenziato alcuna perdita di valore della partecipazione di controllo Faringosi Hinges S.r.l.. Parimenti al valore dell'avviamento allocato alla CGU Cerniere.
Il Collegio informa che non sono intervenuti esposti ai sensi dell'art. 2408 c.c. e nemmeno esposti diversi dalle denunce ex art. 2408 c.c..
Sabaf S.p.A. esercita la direzione e il coordinamento delle seguenti società: - Faringosi Hinges S.r.l.;
- Sabaf Immobiliare S.r.l.
Tutte le società sopra menzionate hanno regolarmente effettuato gli adempimenti prescritti dal codice civile in materia di direzione e coordinamento.
Sabaf S.p.A. è controllata da Giuseppe Saleri S.a.p.A., la quale non esercita attività di direzione e coordinamento, come indicato e motivato nella Relazione sulla Gestione approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 3 marzo 2015.
In relazione alle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dal Gruppo nel corso dell'esercizio, il Collegio sindacale evidenzia quanto segue:
In generale, sulla base delle attività di vigilanza svolte e per quanto di propria competenza, il Collegio sindacale ritiene che, nello svolgimento delle operazioni citate, siano stati rispettati la legge, lo Statuto sociale nonché i principi di corretta amministrazione.
Il Collegio Sindacale, per quanto di propria competenza, ha inoltre constatato che le operazioni di cui sopra non sono risultate essere manifestamente imprudenti o azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o comunque tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale; sulla base delle informazioni ricevute, e per quanto di propria specifica competenza, il Collegio ha infine constatato che le stesse si sono ispirate a criteri di razionalità economica, senza peraltro che ciò costituisca un giudizio sul merito delle scelte di gestione degli Amministratori. Il Collegio sindacale non ha riscontrato, né ha ricevuto notizia dalla Società di Revisione o dal Responsabile Internal Audit, di operazioni atipiche e/o inusuali cosi come definite dalla Comunicazione Consob del 6 aprile 2001, effettuate con terzi, con parti correlate o nell'ambito del Gruppo. Nella Relazione sulla Gestione, approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 23 marzo 2015, gli Amministratori hanno evidenziato che le società del Gruppo non hanno compiuto alcuna operazioni atipica e/o inusuale nel corso dell'esercizio 2014. Gli amministratori hanno dato conto, nella Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2014, delle operazioni svolte con parti correlate, dando analitica indicazione della natura e dell'entità delle medesime nelle note al bilancio d'esercizio e al bilancio consolidato.
Le operazioni con parte correlate presentano una ridotta significatività rispetto all'attività del Gruppo nel suo complesso; esse, inoltre, appaiono coerenti e rispondenti agli interessi della Società.
Le indicazioni fornite in merito alle operazioni con parti correlate, tenuto conto di quanto sopra, risultano adeguate.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'esistenza di una struttura organizzativa adeguata in relazione alle dimensioni, alla struttura dell'impresa e agli obiettivi perseguiti, nonché idonea a consentire il rispetto della normativa vigente. In particolare, il Collegio sindacale ha riscontrato l'esistenza di procedure adeguate, nonché la presenza di un sistema di deleghe e procure coerenti con le responsabilità assegnate.
La Società ha adottato un modello organizzativo conforme alle previsioni di cui al D.lgs. 231/2001, il quale è oggetto di periodico e tempestivo aggiornamento. Nel corso dell'esercizio 2014 è stata effettuata una procedura di aggiornamento relativa ai reati ambientali.
La Società ha altresì adottato un Codice Etico e risulta impegnata sul fronte della salute, della sicurezza e dell'ambiente.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante: a) l'esame della relazione del Responsabile Internal Audit sul sistema di controllo interno di Sabaf; b) l'esame dei rapporti periodici dell' Internal Audit, affidato in outsourcing a Protiviti; c) l'ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni aziendali; d) l'esame dei documenti aziendali; e) il riscontro dei risultati del lavoro svolto dalla Società di Revisione; f) i rapporti con gli organi di controllo delle società controllate; g) la costante partecipazione alle assemblee del Comitato Controllo e Rischi; h) scambio di informazioni con il Comitato per la Remunerazione.
Nello specifico, il Collegio Sindacale dà atto che il Responsabile Internal Audit è attivamente e costantemente impegnato nel monitoraggio del sistema di controllo interno; per tale funzione risponde gerarchicamente al Consiglio di Amministrazione e riferisce degli esiti delle proprie attività frequentemente e con regolarità al Comitato Controllo e Rischi e al Collegio Sindacale, ai quali presenta altresì il programma di lavoro annuale.
Dall'attività svolta, il Collegio esprime una valutazione di adeguatezza dei sistema di controllo interno di Sabaf e dà atto, nella veste di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, che non sussistono rilievi da segnalare all'Assemblea.
La Relazione sul Governo societario e gli assetti proprietari fornisce, in conformità all'art. 123-bis del TUF, analitica informativa riguardante le caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria.
I principali fattori di rischio cui il Gruppo è esposto, unitamente alle misure adottate dalla Società per il loro fronteggiamento, risultano adeguatamente classificati e descritti nella Nota Integrativa e nella Relazione sulla Gestione.
Con riferimento al sistema-amministrativo contabile, la Società si è adeguata alle previsioni introdotte dalla L. 262/2005; risulta nominato il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.
Il sistema amministrativo-contabile, nel suo complesso, risulta completo, integrato anche dal punto di vista delle procedure informatiche e coerente con le dimensioni e la struttura organizzativa della Società e del Gruppo.
Risultano infine adottate specifiche procedure amministrativo-contabili relative alle chiusure periodiche della contabilità, alla redazione dei bilanci e alla redazione dei reporting packages da parte delle società controllate.
Viene effettuata una valutazione del sistema di controllo interno con riferimento all'area amministrativo- contabile da parte del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, il quale si è avvalso dell'attività di testing svolta in via indipendente dalla funzione di Internal Audit.
Con riferimento agli obblighi di informativa continua di cui all'art. 114, c. 1, del TUF, la società ha impartito alle società controllate disposizioni adeguate per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dall'art. 114, c. 2, TUF nell'ambito del Regolamento interno in materia di informazioni privilegiate. Il bilancio d'esercizio e consolidato chiusi al 31 dicembre 2014 riportano in appendice le informazioni richieste dall'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti.
Il Collegio sindacale, dopo aver già dato atto dei requisiti di indipendenza della Società di Revisione in sede di conferimento dell'incarico, conferma che nell'esercizio trascorso e fino alla data odierna non è emerso alcun profilo critico in ordine all'indipendenza della Società di Revisione.
Il Collegio Sindacale dà atto che in data 8 aprile 2015 la società Deloitte & Touche S.p.A. ha presentato il documento di cui all'art. 19, D.lgs. n. 39/2010, c. 3, segnalando che non sono emerse questioni fondamentali in sede di revisione, né carenze significative del sistema di controllo interno con riferimento al processo di informativa finanziaria.
Le informazioni analitiche in ordine alla modalità con cui è stata data attuazione ai principi di Corporate Governance approvati da Borsa Italiana e contenuti nel relativo Codice di Autodisciplina sono state fornite dagli amministratori nella Relazione annuale sul governo societario e sugli assetti proprietari.
La Società ha aderito al Codice di Autodisciplina approvato dal Comitato per la Corporate Governance delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A. Il Collegio Sindacale dà atto che la Società ha provveduto a verificare l'effettiva indipendenza degli amministratori qualificati come "indipendenti"; a tal riguardo, il Collegio conferma la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento ai sensi del Codice di Autodisciplina.
Il Collegio Sindacale ha altresì provveduto a riscontrare la permanenza dei requisiti di indipendenza dei sindaci, come richiesto dal Codice di Autodisciplina.
Il bilancio consolidato di Sabaf, chiuso al 31 dicembre 2014, presenta un utile netto consolidato di € 8,3 milioni; il bilancio d'esercizio della Capogruppo, chiuso al 31 dicembre 2014, presenta un utile netto di € 7,9 milioni.
Il progetto di bilancio, con la Nota Integrativa e la Relazione degli Amministratori sulla Gestione, è stato approvato nei termini di legge e risulta redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (IFRS) omologati a livello europeo e obbligatori per le società con azioni quotate in Borsa.
La situazione finanziaria consolidata evidenzia, al 31 dicembre 2014, una posizione finanziaria netta negativa di € 26,9 milioni, mentre la Capogruppo ha chiuso il bilancio al 31 dicembre 2014 con una posizione finanziaria netta negativa di € 24,4 milioni.
Il patrimonio netto consolidato, al 31 dicembre 2014, risulta pari a € 110,7 milioni, rispetto a € 118 milioni del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2013; il bilancio d'esercizio della Capogruppo evidenzia invece un patrimonio netto di € 95,9 milioni rispetto a € 104,4 milioni del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2013. I valori sono rideterminati in seguito all'aggiornamento del principio contabile IAS 19.
In base agli elementi di cui sopra, considerata la più generale situazione della Società e del Gruppo, nonché le previsioni degli amministratori, il Collegio non ravvisa la presenza di eventi o circostanze che possano far sorgere dubbi in merito al presupposto della continuità aziendale.
La Società di Revisione, nelle proprie relazioni emesse in data 8 aprile 2015 ha espresso giudizi senza rilievi e senza richiami di informativa sul bilancio d'esercizio e sul bilancio consolidato chiusi al 31 dicembre 2014; la stessa, inoltre, nelle medesime relazioni ha espresso il giudizio di coerenza, senza rilievi o richiami d'informativa, della Relazione sulla Gestione, nonché delle informazioni di cui al c. 1, lett. c), d), f), l) m) e al c. 2, lett. b) dell'art. 123-bis del D.lgs. n. 58/1998 presentate nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, con il bilancio di Sabaf al 31 dicembre 2014.
Al bilancio d'esercizio e al bilancio consolidato risultano allegate le attestazioni del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e dell'Amministratore Delegato di cui all'art. 154-bis TUF.
Il Collegio Sindacale, sulla base dell'attività svolta nel corso dell'esercizio, non rileva motivi ostativi all'approvazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 e alle proposte di delibera formulate dal Consiglio di Amministrazione, anche in ordine alla distribuzione del dividendo.
Ospitaletto, 13 aprile 2015
I Sindaci
Rag. Alessandro Busi Dott. Enrico Broli Dott.ssa Anna Domenighini
La "Politica Generale per le Remunerazioni" (di seguito anche "politica di remunerazione") di Sabaf S.p.A., approvata dal Consiglio di Amministrazione il 22 dicembre 2011 ed aggiornata in data 20 marzo 2013, definisce i criteri e le linee guida per la remunerazione dei membri del Consiglio di Amministrazione, dei dirigenti con responsabilità strategiche e dei membri del Collegio Sindacale. La politica di remunerazione è stata predisposta:
Tale Politica ha trovato piena attuazione a partire dal 2012 a seguito della nomina dei nuovi organi sociali. Con l'introduzione della Politica, il sistema di remunerazione è stato ampliato prevedendo una componente di incentivi a lungo termine, in precedenza non contemplata.
La Politica Generale per le Remunerazioni è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 22 dicembre 2011 ed aggiornata in data 20 marzo 2013, su proposta del Comitato per la Remunerazione.
Per la predisposizione della politica non sono intervenuti esperti indipendenti o consulenti, né sono state utilizzate come riferimento le politiche retributive di altre società.
In particolare, è responsabilità:
Si segnala che il Comitato per la Remunerazione e le Nomine attualmente in carica è composto da tre membri indipendenti (Fausto Gardoni, Leonardo Cossu e Giuseppe Cavalli), in possesso di conoscenza ed esperienza in materia contabile, finanziaria e di politiche retributive ritenute adeguate dal Consiglio.
La Società ritiene che la Politica Generale per le Remunerazioni rappresenti uno strumento finalizzato a:
L'Assemblea degli Azionisti, su proposta del Consiglio di Amministrazione, sentito il Comitato per la Remunerazione e le Nomine, determina un importo complessivo massimo per la remunerazione di tutti i membri del Consiglio, comprensivo di un ammontare in misura fissa e di gettoni di presenza.
Nel rispetto del suddetto importo complessivo massimo, il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine e previo parere del Collegio Sindacale, determina il compenso aggiuntivo per gli amministratori investiti di particolari cariche.
La componente fissa è tale da attrarre e motivare individui aventi adeguate competenze per le cariche loro affidate nell'ambito del Consiglio, avendo come riferimento i compensi riconosciuti per gli stessi incarichi da altre società industriali italiane quotate in Borsa di dimensioni paragonabili.
È prassi di Sabaf S.p.A. nominare alla carica di Presidente e Vicepresidenti esponenti della famiglia Saleri, azionista di controllo della Società tramite la società Giuseppe Saleri S.a.p.A. A tali amministratori, ancorché esecutivi, non sono riconosciuti compensi variabili, ma solo compensi aggiuntivi a quelli di amministratori per le particolari cariche ricoperte.
Agli amministratori che partecipano ai comitati interni al Consiglio (Comitato Controllo e Rischi, Comitato per la Remunerazione e le Nomine) sono riconosciuti compensi comprensivi di un ammontare in misura fissa e di gettoni di presenza volti a remunerare l'impegno loro richiesto.
I rapporti di lavoro degli altri dirigenti con responsabilità strategiche sono regolati dal Contratto Nazionale dei Dirigenti Industriali. In tale ambito, il compenso fisso è determinato in misura di per sé sufficiente a garantire un adeguato livello di retribuzione di base, anche nel caso in cui le componenti variabili non fossero erogate a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi.
L'ammontare degli emolumenti dei Sindaci è determinato dall'Assemblea degli Azionisti che definisce un valore fisso per il Presidente e per gli altri sindaci effettivi.
All'Amministratore Delegato e agli altri dirigenti con responsabilità strategiche è riconosciuta una componente variabile annua legata a un piano di MBO.
Tale piano prevede la definizione di un obiettivo comune (l'EBIT di Gruppo, che è considerato il principale indicatore della performance economica del Gruppo) e di obiettivi individuali, quantificabili e misurabili, sia di natura economicofinanziaria, sia tecnico-produttivi. Tutti gli obiettivi sono fissati dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine, in coerenza con il budget.
La componente variabile non può eccedere il 50% della retribuzione annua fissa lorda (RAL) e può essere riconosciuta in modo parziale in caso di raggiungimento incompleto degli obiettivi.
La componente variabile è liquidata per il 75% nel mese di aprile successivo all'anno di riferimento e per il 25% nel mese di gennaio del secondo anno successivo.
Il piano di MBO è esteso ad altre persone, individuate dall'Amministratore Delegato tra i manager che a lui riportano direttamente o che riportano ai manager suddetti.
Agli amministratori non esecutivi non sono riconosciuti compensi variabili.
È istituito un incentivo monetario di lungo termine legato ad obiettivi di performance predeterminati, misurabili e collegati alla creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di lungo periodo.
L'incentivo ha un orizzonte triennale ed è destinato esclusivamente all'Amministratore Delegato ed ai dirigenti con responsabilità strategiche.
Gli obiettivi di performance, fissati in coerenza con il piano industriale triennale, sono proposti dal Comitato per la Remunerazione e le Nomine al Consiglio di Amministrazione, in quanto organo deputato all'approvazione dell'incentivo monetario di lungo termine.
Gli obiettivi ai quali è parametrato l'incentivo di lungo termine (EBITDA consolidato di Gruppo e valore dell'azione) sono stati definiti dal Consiglio di Amministrazione in data 25 settembre 2012, su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine.
La componente variabile di lungo termine totale per i tre anni non può eccedere il 50% della retribuzione annua fissa lorda (RAL); può essere riconosciuta in modo parziale in caso di raggiungimento incompleto degli obiettivi. In caso di superamento consuntivo del 100% degli obiettivi assegnati può essere riconosciuta una maggiorazione sul 50% della retribuzione annua fissa lorda.
La componente variabile è liquidata integralmente successivamente all'approvazione del bilancio del terzo anno di riferimento.
Nell'ambito della politica di remunerazione in vigore, non è previsto il ricorso a incentivi basati su strumenti finanziari (stock option, stock grant, phantom stock o altri).
Agli Amministratori e agli altri dirigenti con responsabilità strategiche possono essere riconosciuti compensi - esclusivamente in misura fissa - per cariche ricoperte in società controllate. Tali compensi, oltre all'approvazione da parte degli organi competenti delle società controllate, sono soggette al parere favorevole del Comitato per la Remunerazione e le Nomine.
A favore di Amministratori, Sindaci e dirigenti della Società è stipulata una polizza assicurativa per responsabilità civile verso terzi derivante da atto illecito commesso nell'esercizio delle rispettive mansioni, in seguito a violazioni di obblighi derivanti dalla legge, dallo Statuto, con la sola esclusione del dolo. La stipula di tale polizza è deliberata dall'Assemblea degli Azionisti.
Ai dirigenti sono altresì riconosciute una polizza vita e la copertura delle spese mediche (FASI), entrambe previste dal Contratto Nazionale dei Dirigenti Industriali; è inoltre stipulata una polizza integrativa per la copertura della quota di spese mediche non coperte dai rimborsi FASI.
Nessun Amministratore o dirigente con responsabilità strategiche beneficia di autovetture aziendali.
Per gli Amministratori e per gli altri dirigenti con responsabilità strategiche non esistono accordi che regolino ex ante la parte economica riguardante una cessazione anticipata del rapporto in essere.
Per l'interruzione del rapporto per motivi diversi dalla giusta causa o giustificati motivi da parte del datore di lavoro, è politica della Società perseguire accordi consensuali per la chiusura del rapporto, nel rispetto degli obblighi di legge e di contratto.
Per gli Amministratori non è previsto un trattamento di fine mandato.
La presente sezione, nominativamente per i compensi attribuiti ad Amministratori e Sindaci:
La remunerazione riconosciuta agli Amministratori in carica per l'esercizio 2014, in coerenza con la Politica descritta nella Sezione I è rappresentata dalle seguenti componenti:
In relazione al piano di incentivazione variabile fissato per l'anno 2013, è stata erogata nell'esercizio la quota maturata dall'Amministratore Delegato Alberto Bartoli pari ad euro 38.475.
Con riferimento al piano di MBO 2014, l'Amministratore Delegato Alberto Bartoli ha maturato compensi pari ad euro 18.900 a fronte del parziale raggiungimento degli obiettivi assegnati.
Per quanto concerne il piano di incentivi di lungo termine, a conclusione del triennio di competenza 2012-2014 gli obiettivi fissati dal Consiglio di Amministrazione non sono stati raggiunti, pertanto non sono maturati né saranno erogati compensi.
Sarà cura del prossimo Consiglio di Amministrazione (nominato dall'Assemblea dei Soci prevista per il giorno 5 maggio 2015) definire le caratteristiche e gli obiettivi del piano di incentivi di lungo termine a favore dell'Amministratore Delegato e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche per il periodo 2015- 2017.
Non sono in essere piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, né sono previste ed erogate indennità per la risoluzione del rapporto di lavoro.
La remunerazione riconosciuta ai Sindaci per l'esercizio 2014 è rappresentata da un compenso fisso determinato dall'Assemblea dell'8 maggio 2012.
La remunerazione dei due dirigenti con responsabilità strategiche è rappresentata dalla retribuzione fissa da lavoro dipendente di complessivi euro 258.515 e da un compenso variabile di complessivi euro 40.722 erogato nel corso del 2014 in relazione al piano di incentivazione variabile (MBO) del 2013. Sono stati inoltre erogati altri compensi da società controllate per complessivi euro 80.500.
Nel corso del 2014 sono maturati compensi variabili per euro 23.911 per il raggiungimento di alcuni degli obiettivi del piano MBO 2014, la cui erogazione è differita e condizionata al permanere del rapporto di lavoro. Non sono in essere piani di incentivazione basati su strumenti finanziari.
Per il dettaglio dei compensi corrisposti nell'esercizio 2014, si rimanda alle tabelle successive (Tab. 1 e Tab. 2), in cui sono indicati nominativamente i compensi ad Amministratori, Sindaci, e, a livello aggregato, altri dirigenti con responsabilità strategiche attualmente in carica. È fornita inoltre separata indicazione dei compensi percepiti da società controllate e/o collegate ad eccezione di quelli rinunciati o riversati alla Società.
Con particolare riferimento alla Tabella 1, nella colonna:
"Bonus dell'anno - erogabile/erogato", "Bonus di anni precedenti erogabili/erogati" e "Altri Bonus".
Per il dettaglio delle altre voci si rimanda all'allegato 3A, schemi 7-bis e 7-ter del Regolamento Consob del 14 maggio 1999, n. 11971.
Infine, nella Tabella 3 sono indicate, ai sensi dell'art 84-quater, quarto comma, del Regolamento Emittenti Consob, le partecipazioni in Sabaf S.p.A. che risultano detenute da amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche, nonché dai rispettivi coniugi non legalmente separati e figli minori, direttamente o per il tramite di società controllate, società fiduciarie o per interposta persona, risultante dal libro dei soci, dalle comunicazioni ricevute e da altre informazioni acquisite dagli stessi soggetti. Sono inclusi tutti i soggetti che, nel corso dell'esercizio, hanno ricoperto la carica anche solo per una frazione dell'anno. Il numero delle azioni è indicato nominativamente per gli amministratori e in forma aggregata per i dirigenti con responsabilità strategiche.
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| Nome e Cognome |
Carica | Periodo per cui è stata ricoperta la carica |
Scadenza della carica |
Compensi fissi |
Compensi per la partecipazione ai Comitati |
Compensi variabili non equity |
Benefici non monetari |
Altri compensi |
Totale | Fair Value dei compensi equity |
Indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Bonus e altri incentivi |
Partecipazione agli utili |
| Giuseppe Saleri |
Presidente | 1 gen - 31 dic 2014 |
Approvazione bilancio 2014 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (I) Compensi in Sabaf S.p.A. | 120.000(a) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 120.000 | 0 | 0 | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 8.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 8.000 | 0 | 0 | |||
| (III) Totale | 128.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 128.000 | 0 | 0 |
(a) di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore ed euro 105.000 quale compenso per la carica di Presidente
| Gianbattista Saleri |
Vice presidente |
1 gen - 31 dic 2014 |
Approvazione bilancio 2014 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (I) Compensi in Sabaf S.p.A. | 100.000(a) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 100.000 | 0 | 0 | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
| (III) Totale | 100.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 100.000 | 0 | 0 |
(a) di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore ed euro 85.000 quale compenso per la carica di Vicepresidente
| Ettore Saleri |
Vice presidente |
1 gen - 31 dic 2014 |
Approvazione bilancio 2014 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (I) Compensi in Sabaf S.p.A. | 100.000(a) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 100.000 | 0 | 0 | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 8.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 8.000 | 0 | 0 | |||
| (III) Totale | 108.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 108.000 | 0 | 0 |
(a) di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore ed euro 85.000 quale compenso per la carica di Vicepresidente
| Nome e Cognome |
Carica | Periodo per cui è stata ricoperta la carica |
Scadenza della carica |
Compensi fissi |
Compensi per la partecipazione |
Compensi variabili non equity |
Benefici non monetari |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Bonus e altri incentivi |
Partecipazione agli utili |
|||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Cinzia Saleri |
Vice presidente |
1 gen - 31 dic 2014 |
Approvazione bilancio 2014 |
|||||||||
| (I) Compensi in Sabaf S.p.A. | 100.000(a) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 100.000(a) | 0 | 0 | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
| (III) Totale | 100.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 100.000 | 0 | 0 |
Altri compensi Totale
Fair Value dei compensi equity
Indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro
ai Comitati
(a) di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore ed euro 85.000 quale compenso per la carica di Vicepresidente
| Alberto Bartoli |
Amministratore Delegato |
1 gen - 31 dic 2014 |
Approvazione bilancio 2014 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (I) Compensi in Sabaf S.p.A. | 135.000(a) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 135.000 | 0 | 0 | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 11.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 11.000 | 0 | 0 | |||
| (III) Totale | 146.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 146.000 | 0 | 0 |
(a) di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore, euro 120.000 quale compenso per la carica di Amministratore Delegato
| Salvatore Bragantini |
Consigliere | 1 gen - 31 dic 2014 |
Approvazione bilancio 2014 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (I) Compensi in Sabaf S.p.A. | 20.000(a) | 14.000(b) | 0 | 0 | 0 | 0 | 34.000 | 0 | 0 | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
| (III) Totale | 20.000 | 14.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 34.000 | 0 | 0 |
(a) di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore ed euro 5.000 quali gettoni di presenza al CdA
(b) di cui euro 10.000 quale membro del Comitato Controllo e Rischi ed euro 4.000 quali gettoni di presenza per la partecipazione al Comitato
| Renato Camodeca |
Consigliere | 1 gen - 31 dic 2014 |
Approvazione bilancio 2014 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (I) Compensi in Sabaf S.p.A. | 22.000(a) | 14.000(b) | 0 | 0 | 0 | 0 | 36.000 | 0 | 0 | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
| (III) Totale | 22.000 | 14.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 36.000 | 0 | 0 |
(a) di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore ed euro 7.000 quali gettoni di presenza al CdA
(b) di cui euro 10.000 quale membro del Comitato Controllo e Rischi ed euro 4.000 quali gettoni di presenza per la partecipazione al Comitato
| Giuseppe Cavalli |
Consigliere | 1 gen - 31 dic 2014 |
Approvazione bilancio 2014 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (I) Compensi in Sabaf S.p.A. | 22.000(a) | 10.000(b) | 0 | 0 | 0 | 0 | 32.000 | 0 | 0 | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
| (III) Totale | 22.000 | 10.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 32.000 | 0 | 0 |
(a) di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore ed euro 7.000 quali gettoni di presenza al CdA
(b) di cui euro 10.000 quale membro del Comitato per la Remunerazione e le Nomine
| Nome e Cognome |
Carica | Periodo per cui è stata ricoperta la carica |
Scadenza della carica |
Compensi fissi |
Compensi per la partecipazione ai Comitati |
Compensi variabili non equity |
Benefici non monetari |
Altri compensi |
Totale | Fair Value dei compensi equity |
Indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Bonus e altri incentivi |
Partecipazione agli utili |
|||||||||||
| Leonardo Cossu |
Consigliere | 1 gen - 31 dic 2014 |
Approvazione bilancio 2014 |
|||||||||
| (I) Compensi in Sabaf S.p.A. | 22.000(a) | 25.000(b) | 0 | 0 | 0 | 0 | 47.000 | 0 | 0 | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
| (III) Totale | 22.000 | 25.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 47.000 | 0 | 0 |
(a) di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore ed euro 7.000 quali gettoni di presenza al CdA
(b) di cui euro 20.000 quale membro del Comitato Controllo e Rischi (euro 10.000) e del Comitato per la Remunerazione e le Nomine (euro 10.000) ed euro 5.000 quali gettoni di presenza per la partecipazione al Comitato Controllo e Rischi (euro 4.000) ed al Comitato per la Remunerazione e le Nomine (euro 1.000)
| Maria Chiara Franceschetti |
Consigliere | 1 mag - 31 dic 2014 |
Approvazione bilancio 2014 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (I) Compensi in Sabaf S.p.A. | 22.000(a) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 22.000 | 0 | 0 | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
| (III) Totale | 22.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 22.000 | 0 | 0 |
(a) di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore pro-quota a partire dalla data di nomina ed euro 7.000 quali gettoni di presenza al CdA
| Fausto Gardoni |
Consigliere | 1 gen - 31 dic 2014 |
Approvazione bilancio 2014 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (I) Compensi in Sabaf S.p.A. | 22.000(a) | 11.000(b) | 0 | 0 | 0 | 0 | 33.000 | 0 | 0 | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
| (III) Totale | 22.000 | 11.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 33.000 | 0 | 0 |
(a) di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore ed euro 7.000 quali gettoni di presenza al CdA
(b) di cui euro 10.000 quale membro del Comitato per la Remunerazione e le Nomine ed euro 1.000 quali gettoni di presenza per la partecipazione al Comitato
| Nicla Picchi |
Consigliere | 1 gen - 31 dic 2014 |
Approvazione bilancio 2014 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (I) Compensi in Sabaf S.p.A. | 20.000(a) | 14.000(b) | 0 | 0 | 0 | 15.000(c) | 49.000 | 0 | 0 | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 5.000(c) | 5.000 | 0 | 0 | |||
| (III) Totale | 20.000 | 14.000 | 0 | 0 | 0 | 20.000 | 54.000 | 0 | 0 |
(a) di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore ed euro 5.000 quali gettoni di presenza al CdA
(b) di cui euro 10.000 quale membro del Comitato Controllo e Rischi ed euro 4.000 quali gettoni di presenza per la partecipazione al Comitato
(c) quale compenso di componente dell'Organismo di Vigilanza di Sabaf S.p.A. e della controllata Faringosi Hinges S.r.l.
| Riccardo Rizza |
Consigliere | 1 gen - 31 dic 2014 |
Approvazione bilancio 2014 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (I) Compensi in Sabaf S.p.A. | 22.000(a) | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 22.000 | 0 | 0 | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
| (III) Totale | 22.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 22.000 | 0 | 0 |
(a) di cui euro 15.000 quale compenso di amministratore ed euro 7.000 quali gettoni di presenza al CdA
| Nome e Cognome |
Carica | Periodo per cui è stata ricoperta la carica |
Scadenza della carica |
Compensi fissi |
Compensi per la partecipazione ai Comitati |
Compensi variabili non equity |
Benefici non monetari |
Altri compensi |
Totale | Fair Value dei compensi equity |
Indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Bonus e altri incentivi |
Partecipazione agli utili |
| Alessandro Busi |
Presidente | 1 gen - 31 dic 2014 |
Approvazione bilancio 2014 |
|||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (I) Compensi in Sabaf S.p.A. | 24.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 24.000 | 0 | 0 | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
| (III) Totale | 24.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 24.000 | 0 | 0 | |||
| Enrico Broli | Sindaco Effettivo |
1 gen - 31 dic 2014 |
Approvazione bilancio 2014 |
|||||||||
| (I) Compensi in Sabaf S.p.A. | 16.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 16.000 | 0 | 0 | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
| (III) Totale | 16.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 16.000 | 0 | 0 | |||
| Anna Domenighini |
Sindaco Effettivo |
1 gen - 31 dic 2014 |
Approvazione bilancio 2014 |
|||||||||
| (I) Compensi in Sabaf S.p.A. | 16.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 16.000 | 0 | 0 | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | |||
| (III) Totale | 16.000 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 16.000 | 0 | 0 |
| Nome e Cognome |
Carica | Periodo per cui è stata ricoperta la carica |
Scadenza della carica |
Compensi fissi |
Compensi per la partecipazione ai Comitati |
Compensi variabili non equity |
Benefici non monetari |
Altri compensi |
Totale | Fair Value dei compensi equity |
Indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Bonus e altri incentivi |
Partecipazione agli utili |
| Altri dirigenti con responsabilità strategiche (n. 2) |
1 gen - 31 dic 2014 |
n/a | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (I) Compensi in Sabaf S.p.A. | 258.515 | 0 | 40.722 | 0 | 5.615 | 0 | 304.853 | 0 | 29.500 | ||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 80.500 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 80.500 | 0 | 0 | ||
| (III) Totale | 339.015 | 0 | 40.722 | 0 | 5.615 | 0 | 385.353 | 0 | 29.500 |
| Nome e Cognome |
Carica | Piano | Erogabile / Erogato |
Differito | Periodo di differimento |
Non più erogabili |
Erogabile / Erogato |
Ancora Differiti |
Altri bonus |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Bonus dell'anno | Bonus di anni precedenti | ||||||||
| Alberto Bartoli |
Amministratore Delegato |
||||||||
| Compensi in Sabaf S.p.A. | Piano MBO 2013 (marzo 2013) |
38.475 | 0 | - | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Compensi in Sabaf S.p.A. | Piano MBO 2014 (marzo 2014) |
0 | 18.900 | 75% mar 2015 25% dic 2015 |
0 | 0 | 0 | 0 | |
| Totale | 38.475 | 18.900 | - | 0 | 0 | 0 | 0 | ||
| Altri dirigenti con responsabilità strategiche (n. 2) | |||||||||
| Compensi in Sabaf S.p.A. | Piano MBO 2013 (marzo 2013) |
40.722 | 0 | - | 0 | 0 | 0 | 0 | |
| Compensi in Sabaf S.p.A. | Piano MBO 2014 (marzo 2014) |
0 | 23.911 | 75% mar 2015 25% dic 2015 |
0 | 0 | 0 | 0 | |
| Totale | 40.722 | 23.911 | - | 0 | 0 | 0 | 0 |
| Cognome e nome | Carica | Tipo di Possesso |
Società Partecipata |
Num. azioni possedute al 31 dic 2013 |
Num. azioni acquistate | Num. azioni vendute |
Num. azioni possedute al 31 dic 2014 |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saleri Giuseppe | Presidente | Indiretto tramite la controllata Giuseppe Saleri S.a.p.A |
Sabaf S.p.A. | 5.850.003 | - | - | 5.850.003 |
| Saleri Gianbattista | Vicepresidente | Diretto | Sabaf S.p.A. | 1.750 | - | 1.750 | - |
| Saleri Gianbattista | Vicepresidente | Indiretto tramite il coniuge |
Sabaf S.p.A. | 4.051 | - | - | 4.051 |
| Saleri Cinzia | Vicepresidente | Diretto | Sabaf S.p.A. | 10.043 | - | 10.043 | - |
| Bartoli Alberto | Amministratore Delegato |
Diretto | Sabaf S.p.A. | 7.500 | - | - | 7.500 |
| Bartoli Alberto | Amministratore Delegato |
Indiretto tramite il coniuge |
Sabaf S.p.A. | 1.000 | - | - | 1.000 |
| Bragantini Salvatore |
Amministratore Indipendente |
Diretto | Sabaf S.p.A. | 5.000 | - | - | 5.000 |
| Cavalli Giuseppe | Amministratore Indipendente |
Indiretto tramite il coniuge |
Sabaf S.p.A. | 2.680 | - | - | 2.680 |
| Dirigenti con responsabilità strategiche (num. 2) |
- | Diretto | Sabaf S.p.A. | 3.300 | - | - | 3.300 |
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