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Quarterly Report May 15, 2015

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Quarterly Report

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Resoconto Intermedio di Gestione

al 31 Marzo 2015

Principali dati economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo RCS MediaGroup 3
Andamento del gruppo al 31 marzo 2015 4
Altre informazioni 11
Andamento economico dei settori di attivita' 12
Media Italia 13
Media Spagna 18
Libri 21
Pubblicita' ed Eventi 25
Funzioni Corporate e Altre Attivita' 27
Fatti di rilievo del primo Trimestre 30
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del primo trimestre 31
Evoluzione prevedibile della gestione e prospettive per l'anno in corso 33
Integrazioni su richiesta consob ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del d.lgs 58/1998, del 27 maggio 2013 35
Prospetti contabili di consolidato 41
Prospetto sintetico del conto economico 42
Prospetto del conto economico complessivo 43
Prospetto sintetico della situazione patrimoniale finanziaria 44
Rendiconto finanziario sintetico 45
Prospetto sintetico delle variazioni di patrimonio netto 46
Note illustrative specifiche 47
Forma, contenuto ed altre informazioni sulle poste dEl bilancio Intermedio 48
Attestazione ai sensi dell'art. 154 bis comma 2 tuf 77
Allegati 78
Parti correlate 79

PRINCIPALI DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI E FINANZIARI DEL GRUPPO RCS MEDIAGROUP

1 ° trimestre Esercizio 2014
2015 2014
(in milioni di euro) (2)
DATI ECONOMICI
Ricavi netti 256,5 262,9 1.279,4
EBITDA (1) ( 23,4) ( 45,9) 30,0
EBIT ( 39,1) ( 60,1) ( 53,5)
Risultato prima delle imposte e degli interessi di terzi ( 47,9) ( 70,6) ( 98,6)
Imposte sul reddito 12,3 12,5 4,3
Risultato attività destinate a continuare ( 35,6) ( 58,1) ( 94,3)
Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse (3) - 3,9 ( 16,1)
Risultato netto del periodo ( 35,2) ( 53,9) ( 110,8)
Risultato per azione base delle attività destinate a continuare ( 0,07) ( 0,13) ( 0,20)
Risultato per azione diluito delle attività destinate a continuare ( 0,07) ( 0,13) ( 0,20)
Risultato per azione base delle attività destinate alla dismissione e dismesse - 0,01 ( 0,03)
Risultato per azione diluito delle attività destinate alla dismissione e dismesse - 0,01 ( 0,03)
31/03/2015 31/03/2014 31/12/2014
DATI PATRIMONIALI (2)
Capitale investito netto 750,0 800,9 755,5
Indebitamento finanziario netto complessivo (4) 507,5 520,8 482,5
_ di cui indebitamento finanziario netto correlato alle attività destinate alla dismissione e dismesse
Patrimonio netto 242,5 280,1 273,0
Dipendenti (numero medio) esclusi i dipendenti delle attività destinate alla dismissione e dismesse 3.995 4.044 4.023
Dipendenti (numero medio) 3.995 4.044 4.023

(1) Da intendersi come risultato operativo ante ammortamenti e svalutazioni.

(2) In data 1 marzo 2014 è stato ceduto il ramo d'attività ed il marchio Casa Editrice La Tribuna. Tale variazione ha comportato complessivamente minor ricavi consolidati per 0,3 milioni ed un miglioramento dell'EBITDA pari a 0,4 milioni.

(3) Al 31 marzo 2014 il Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse (pari a 7,1 milioni nel resoconto intermedio di gestione del 31 marzo 2014) è stato ritrattato per tener conto anche del risultato maturato nel primo trimestre 2014 e relativo alle partecipate IGPDecaux e Gruppo Finelco, classificate tra le attività destinate alla dismissione e dismesse a partire da fine esercizio 2014.

(4) Indicatore della struttura finanziaria determinato quale risultante dei debiti finanziari correnti e non correnti al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti nonché delle attività finanziarie correnti e delle attività finanziarie non correnti relative agli strumenti derivati. La posizione finanziaria netta definita dalla comunicazione CONSOB DEM/6064293 del 28 luglio 2006 esclude le attività finanziarie non correnti. Le attività finanziarie non correnti al 31 marzo 2015, al 31 marzo 2014 e al 31 dicembre 2014 sono pari a zero e pertanto l'indicatore finanziario di RCS al 31 marzo 2015, al 31 marzo 2014 nonché al 31 dicembre 2014, coincide con la posizione finanziaria netta così come definita dalla sopra citata comunicazione CONSOB.

Il presente Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2015 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 14 maggio 2015.

ANDAMENTO DEL GRUPPO AL 31 MARZO 2015

Nei primi mesi del 2015 si evidenziano modesti segnali positivi sull'economia italiana, anche se le prospettive sono ancora caratterizzate dall'incertezza. Il PIL italiano è risultato invariato rispetto al primo trimestre 2014 (+0,3% rispetto al trimestre precedente) – Fonte Istat. Più deciso l'andamento del PIL spagnolo che ha evidenziato nel primo trimestre 2015 una crescita dello 0,9 per cento e su base annua registra un incremento del 2,6% (Fonte Ine).

Il mercato pubblicitario evidenzia sul mezzo stampa in Italia nel trimestre gennaio – marzo 2015 un decremento del 5,8% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente, mentre il mercato pubblicitario complessivo evidenzia nello stesso periodo una flessione pari al 2,1% rispetto al pari periodo dello scorso esercizio, ed il comparto on-line presenta un calo del 2,4%. (Fonte Nielsen).

In Spagna nel primo trimestre 2015 sul mezzo stampa si evidenzia un incremento dello 0,9% rispetto al primo trimestre 2014 mentre il mercato pubblicitario complessivo evidenzia un incremento del 7,4% rispetto al pari periodo dell'esercizio precedente, ed in particolare il mezzo internet si incrementa del 13,2% (fonte I2P/ArceMedia).

Di seguito si riportano i principali dati economici ed i relativi commenti.

(in milioni di euro) 31 marzo 2015 % 31 marzo 2014
(4) (5)
% Differenza Differenza
A B A-B %
Ricavi netti 256,5 100,0 262,9 100,0 (6,4) (2,4%)
Ricavi diffusionali 134,1 52,3 134,8 51,3 (0,7) (0,5%)
Ricavi pubblicitari (1) 96,3 37,5 101,1 38,5 (4,8) (4,7%)
Ricavi editoriali diversi (2) 26,1 10,2 27,0 10,3 (0,9) (3,3%)
Costi operativi (195,2) (76,1) (202,6) (77,1) 7,4 (3,7%)
Costo del lavoro (80,0) (31,2) (100,3) (38,2) 20,3 (20,2%)
Svalutazione crediti (2,6) (1,0) (4,1) (1,6) 1,5 (36,6%)
Accantonamenti per rischi (2,1) (0,8) (1,8) (0,7) (0,3) 16,7%
EBITDA (3) (23,4) (9,1) (45,9) (17,5) 22,5 (49,0%)
Amm.immobilizzazioni immateriali (10,0) (3,9) (8,6) (3,3) (1,4)
Amm.immobilizzazioni materiali (5,2) (2,0) (5,4) (2,1) 0,2
Amm.investimenti immobiliari (0,2) (0,1) (0,2) (0,1) 0,0
Altre svalutazioni immobilizzazioni (0,3) (0,1) 0,0 0,0 (0,3)
Risultato operativo (EBIT) (39,1) (15,2) (60,1) (22,9) 21,0
Proventi (oneri) finanziari netti (8,9) (3,5) (10,2) (3,9) 1,3
Proventi (oneri) da attività/passività finanziarie (0,2) (0,1) 0,0 0,0 (0,2)
Proventi (oneri) da partecipazioni metodo del PN 0,3 0,1 (0,3) (0,1) 0,6
Risultato prima delle imposte (47,9) (18,7) (70,6) (26,9) 22,7
Imposte sul reddito 12,3 4,8 12,5 4,8 (0,2)
Risultato attività destinate a continuare (35,6) (13,9) (58,1) (22,1) 22,5
Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse (5) 0,0 0,0 3,9 1,5 (3,9)
Risultato netto prima degli interessi di terzi (35,6) (13,9) (54,2) (20,6) 18,6
(Utile) perdita netta di competenza di terzi 0,4 0,2 0,3 0,1 0,1
Risultato netto di periodo di Gruppo (35,2) (13,7) (53,9) (20,5) 18,7

(1) I ricavi pubblicitari al 31 marzo 2015 comprendono 57,4 milioni realizzati tramite la divisione Pubblicità concessionaria del gruppo (di cui 47,3 milioni da Media Italia, 9,5 milioni da Spazi di Altri editori terzi, 0,5 milioni da Media Spagna e 0,1 milioni da Eventi vari) e 38,9 milioni realizzati direttamente dagli editori (di cui 30,2 milioni si riferiscono a Media Spagna, 3,3 milioni a Eventi Sportivi, 3,2 milioni a Media Italia, 2,5 milioni a Funzioni di Corporate e Altre Attività e 0,3 milioni a elisioni verso società del Gruppo).

I ricavi pubblicitari al 31 marzo 2014 comprendono 61,8 milioni realizzati tramite la divisione Pubblicità concessionaria del gruppo (di cui 53,4 milioni da Media Italia, 8 milioni da Spazi di Altri editori terzi, 0,4 milioni da Media Spagna) e 39,3 milioni realizzati direttamente dagli editori (di cui 30,5 milioni si riferiscono a Media Spagna, 4 milioni a Eventi Sportivi, 2,6 milioni a Media Italia, 2,4 milioni a Funzioni di Corporate e Altre Attività e 0,2 milioni a elisioni verso società del Gruppo).

(2) I ricavi editoriali diversi accolgono prevalentemente i ricavi relativi alla vendita di diritti cinematografici di Media Spagna, i ricavi per attività televisive di Media Italia e di Media Spagna, i ricavi per la cessione di royalties a società terze, i ricavi correlati a eventi e manifestazioni in Italia e in Spagna, i ricavi dell'e-commerce, nonché i ricavi derivanti dalla vendita delle liste clienti e dei cofanetti per l'infanzia delle società del gruppo Sfera, facenti capo a Funzioni di Corporate e Altre attività.

(3) Da intendersi come risultato operativo ante ammortamenti e svalutazioni.

(4) In data 1 marzo 2014 è stato ceduto il ramo d'attività ed il marchio Casa Editrice La Tribuna. Tale variazione ha comportato complessivamente minor ricavi consolidati per 0,3 milioni ed un miglioramento dell'EBITDA pari a 0,4 milioni.

(5) Al 31 marzo 2014 il Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse (pari a 7,1 milioni nel resoconto intermedio di gestione del 31 marzo 2014) è stato ritrattato per tener conto anche del risultato maturato nel primo trimestre 2014 e relativo alle partecipate IGPDecaux e Gruppo Finelco, classificate tra le attività destinate alla dismissione e dismesse a partire da fine esercizio 2014.

Di seguito si riporta la variazione dei ricavi rispetto al 31 marzo 2015.

I ricavi netti al 31 marzo 2015 sono pari a 256,5 milioni ed evidenziano un decremento di 6,4 milioni rispetto ai primi tre mesi del 2014 (-2,4%). Nella variazione è prevalente l'effetto della flessione dei ricavi pubblicitari (- 4,8 milioni). Mentre i ricavi editoriali diversi ed i ricavi diffusionali si decrementano rispettivamente di 0,9 milioni e 0,7 milioni. In particolare i ricavi diffusionali, pur decrementandosi in valore assoluto, tenuto conto della ridotta incidenza percentuale della variazione sui ricavi del primo trimestre 2014 (-0,5%) si presentano sostanzialmente stabili.

I ricavi delle attività digitali trasversali a pressoché tutte le aree del Gruppo rappresentano il 14,1% dei ricavi totali di Gruppo (15,3% escludendo le componenti dell'area Libri) e al 31 marzo 2015 hanno raggiunto i 36,2 milioni, in crescita del 2,5% rispetto ai primi tre mesi del 2014.

I ricavi pubblicitari progressivi al 31 marzo 2015 ammontano a 96,3 milioni, in decremento di 4,8 milioni rispetto all'analogo dato del primo trimestre 2014. La variazione è sostanzialmente riconducibile a Media Italia ed in particolare ai Quotidiani anche per il perdurare dell'andamento sfavorevole del mercato. L'incremento registrato dai ricavi pubblicitari realizzati con editori terzi (+1,5 milioni) compensa sostanzialmente le flessioni dei ricavi pubblicitari di Media Spagna e di Eventi Sportivi.

La lieve flessione dei ricavi diffusionali pari a 0,7 milioni riguarda principalmente il decremento segnato dai ricavi diffusionali di Media Spagna pressochè totalmente compensato dagli incrementi realizzati dalle altre aree del Gruppo. In particolare tra le più significative variazioni si segnala:

  • La diminuzione di 5,6 milioni dei ricavi diffusionali dell'area Media Spagna è dovuta ad una generale flessione delle diffusioni. L'andamento di mercato del prodotto tradizionale è ancora marcatamente sfavorevole.
  • L'incremento dei ricavi diffusionali del segmento Media Italia, pari a 3,3 milioni è riconducibile al settore Verticali (+1,9 milioni) e al settore Quotidiani (+1,4 milioni). L'incremento del settore Verticali è principalmente dovuto al riconoscimento diretto dei ricavi relativi ai periodici abbinati al quotidiano, precedentemente attribuiti a Quotidiani. Il confronto omogeneo evidenzierebbe per il Sistema Verticali

un incremento di 0,5 milioni e per il sistema Quotidiani un incremento di 2,8 milioni. Quest'ultima variazione è dovuta all'incremento delle vendite di prodotti collaterali e all'aumento del prezzo di copertina del Corriere della Sera a partire da gennaio 2015, i cui positivi effetti hanno più che compensato gli effetti dovuti al calo registrato dalle diffusioni.

L'aumento dei ricavi diffusionali dell'area Libri (+1,7 milioni) è riconducibile a settore Varia per 0,9 milioni e a Rizzoli International Publications per 0,9 milioni, mentre i ricavi del settore Education si presentano sostanzialmente stabili (-0,1 milioni). I ricavi del settore Varia si incrementano per effetto del positivo trend dei ricavi editoriali delle case editrici terze e collegate e per il buon andamento in termini percentuali segnato dai ricavi digitali, in presenza di ricavi editoriali delle case editrici del Gruppo complessivamente stabili, nonostante l'andamento ancora sfavorevole del mercato di riferimento (-2,9% a valore rispetto al primo trimestre 2014: Fonte GFK). La crescita registrata dai ricavi di Rizzoli International Publications, (escludendo gli effetti della chiusura della libreria storica di New York avvenuta a fine aprile 2014), è dovuta ad un trend delle vendite perfino maggiore della variazione pur positiva del mercato di riferimento, nonchè al vantaggio derivante da una conversione dollaro / euro favorevole.

I ricavi editoriali diversi presentano un decremento netto di 0,9 milioni. Alla variazione contribuiscono le diverse aree di attività del Gruppo, ad eccezione di Libri i cui ricavi editoriali diversi sono in crescita di 0,9 milioni per effetto di maggiori ricavi da cessione diritti. Tra i decrementi il più rilevante è attribuibile a Media Spagna (-0,8 milioni rispetto al primo trimestre 2014), per effetto dell'esecuzione della sentenza relativa ai canali TV illustrata al paragrafo Altre Informazioni.

L'EBITDA è negativo per 23,4 milioni (negativo per 45,9 milioni nel primo trimestre 2014) in miglioramento di 22,5 milioni rispetto al pari periodo 2014. Escludendo gli oneri di natura non ricorrente pari a 1,1 milioni nel primo trimestre 2015, l'EBITDA risulterebbe negativo per 22,3 milioni e si confronterebbe con un EBITDA dello stesso periodo 2014 ante oneri non ricorrenti, negativo per 29 milioni, evidenziando un miglioramento di 6,7 milioni. Nella variazione sono compresi i costi sostenuti (complessivamente pari a 2,8 milioni) per il lancio di GazzettaTV, per il differente timing delle uscite dei collaterali e per le nuove iniziative, nonché gli effetti negativi della chiusura di due canali televisivi in Spagna (0,7 milioni).

L'EBITDA pre oneri e proventi non ricorrenti, a partire dal terzo trimestre 2013, ha registrato un trend migliorativo costante rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente.

Gli oneri netti non ricorrenti progressivi a marzo del 2015, complessivamente pari a 1,1 milioni, sono prevalentemente riconducibili al costo del personale (0,7 milioni).

Al 31 marzo 2015 sono continuate le azioni di contenimento dei costi previste a Piano i cui benefici nel primo trimestre 2015 sono risultati pari a circa 13 milioni di cui circa 10 milioni in Italia e circa 3 milioni in Spagna; portando a un progressivo di 177 milioni di benefici, in linea con l'obiettivo per il triennio 2013-2015 (220 milioni).

Di seguito si riporta la variazione dell'EBITDA ante oneri non ricorrenti rispetto al 31 marzo 2015.

Il miglioramento dell'EBITDA ante oneri e proventi non ricorrenti, rispetto ai primi tre mesi 2014 ammonta a 6,7 milioni e riguarda:

  • L'incremento dell'EBITDA ante oneri non ricorrenti dell'area Media Spagna (+4,6 milioni) dovuto alle continue azioni di contenimento costi e di recupero di efficienza (al netto degli effetti negativi per la chiusura di due canali televisivi pari a -0,7 milioni). Tali interventi hanno più che compensato la contrazione delle diffusioni e degli investimenti pubblicitari.
  • L'incremento dell'EBITDA ante oneri non ricorrenti dell'area Libri (+1,9 milioni rispetto ai primi tre mesi del 2014). Escludendo dalla variazione gli effetti derivanti dalla cessione del ramo d'attività e del marchio Casa Editrice La Tribuna, si evidenzierebbe un incremento di 1,5 milioni, realizzato in presenza della sostanziale stabilità dell'EBITDA di Education, con il concorso di Varia Italia e Rizzoli International Publications, attività favorite dall'incremento dei ricavi.
  • L'incremento dell'EBITDA ante oneri non ricorrenti evidenziato dall'area Media Italia (+0,2 milioni) sostenuto dagli effetti positivi delle azioni di contenimento costi e dall'aumento del prezzo di copertina del Corriere della Sera, realizzato nonostante i minori ricavi pubblicitari e il calo delle diffusioni. La variazione sconta i costi sostenuti (complessivamente pari a 2,8 milioni) per il lancio di GazzettaTV, per il differente timing delle uscite dei collaterali e per le nuove iniziative.
  • L'EBITDA ante oneri non ricorrenti dell'area Pubblicità ed Eventi (+0,3 milioni rispetto al primo trimestre del 2014) e dell'area Funzioni di Corporate ed altre attività (-0.2 milioni) si presentano sostanzialmente stabili.

Nel primo trimestre 2015 gli investimenti complessivi del Gruppo in immobilizzazioni materiali e immateriali sono stati pari a 14,8 milioni di Euro. In particolare nel trimestre e nei mesi successivi sono continuate le azioni in ambito di potenziamento editoriale e di arricchimento della proposta digitale per i Sistemi Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport, nell'ottica del rafforzamento dei canali verticali con il lancio di nuove aree tematiche, web series e iniziative legate in particolar modo al 70esimo anniversario della Liberazione e all'avvio di Expo 2015. Da sottolineare l'apertura di "Casa Corriere" all'interno di Expo e il numero speciale di Corriere della Sera, "Orizzonti Expo", distribuito gratuitamente in 4,5 milioni di copie in occasione dell'apertura della manifestazione. Si ricorda che in data 30 aprile 2015 i due quotidiani di informazione generalista hanno visto la nomina dei nuovi direttori: Luciano Fontana per il Corriere e David Jiménez per El Mundo. A marzo è stato lanciato il nuovo sito di Expansiòn, il quotidiano economico leader in Spagna, mentre il mese successivo ha debuttato Marca Buzz, il nuovo portale di sport e intrattenimento di Marca dedicato a un target giovane. Anche La Gazzetta dello Sport ha rivoluzionato a 360° la sua offerta arricchendosi con il lancio di GazzettaTV, in onda dal 26 febbraio 2015 sul canale 59 del digitale terrestre mentre sull'on-line è partito YouReporter Sport. Numerose le iniziative anche sul fronte dei periodici con il restyling del sito iodonna.it, la trasformazione del sistema multimediale Dove, il lancio del nuovo Style Magazine e l'allestimento in Triennale della seconda edizione della mostra "The Art of Living". Per quanto riguarda la pubblicità, sono nate RCS Communication Solutions, nuova configurazione della concessionaria di Gruppo, e NuMix Agency, che rivoluzionano l'offerta di servizi di marketing per le imprese, e che già possono contare su accordi e partnership con Madai, Blurum e Mosaicoon. Tra i grandi eventi si registra il successo delle corse, Milano City Marathon, Electric Run e Color Run in particolare e la partenza da Sanremo della 98esima edizione del Giro d'Italia e all'estero il successo del secondo Dubai Tour. Infine, due autori pubblicati in Italia da Rizzoli hanno vinto il Premio Pulitzer 2015: "Il patto col diavolo. Mussolini e Papa Pio XI" di David Kertzer per la migliore biografia e "Tutta la luce che non vediamo" di Anthony Doerr per la narrativa.

Il costo del personale presenta un decremento di 20,3 milioni. Tale variazione escludendo dalla voce gli oneri netti non ricorrenti dei primi tre mesi del 2015, pari a 0,7 milioni, e dei primi tre mesi del 2014, pari a 16,6 milioni, presenterebbe un decremento complessivo di 4,4 milioni, cui concorrono tutte le aree di attività ad eccezione dell'area Libri in incremento di 0,4 milioni. La flessione del costo più significativa è stata realizzata da Media Italia (-2,6 milioni) seguita da Funzioni Corporate e altre attività (-1,5 milioni).

Il risultato operativo è negativo per 39,1 milioni e si confronta con il risultato operativo negativo di 60,1 milioni relativo ai primi tre mesi del 2014. Il miglioramento pari a 21 milioni, riflette i fenomeni sopra descritti, in parte compensati da maggiori ammortamenti per 1,2 essenzialmente dovuti ad investimenti effettuati negli ultimi nove mesi del 2014 per lo sviluppo di testi scolastici nell'area Libri, per l'implementazione di infrastrutture web ed applicativi informatici e per il lancio del nuovo canale Gazzetta Tv.

Di seguito si riepilogano ricavi, EBITDA ed EBIT per aree di attività. Ricavi ed EBITDA sono illustrati nella "Relazione sull'andamento economico dei settori di attività", cui si rinvia per un commento più esteso.

(in milioni di euro) Progressivo al 31/03/2015 Progressivo al 31/03/2014
Ricavi EBITDA ANTE
NON
RICORRENTI
% sui ricavi EBITDA % sui
ricavi
EBIT % sui
ricavi
Ricavi EBITDA ANTE
NON
RICORRENTI
% sui
ricavi
EBITDA % sui
ricavi
EBIT % sui
ricavi
Media Italia 121,4 (0,4) (0,3)% (0,6) (0,5)% (4,8) (4,0)% 122,7 (0,6) (0,5)% (3,2) (2,6)% (6,8) (5,5)%
Media Spagna 73,0 (2,4) (3,3)% (2,5) (3,4)% (7,4) (10,1)% 79,7 (7,0) (8,8)% (20,6) (25,8)% (25,4) (31,9)%
Libri (1) 28,9 (6,4) (22,1)% (6,9) (23,9)% (7,8) (27,0)% 26,3 (8,3) (31,6)% (8,7) (33,1)% (9,0) (34,2)%
Pubblicità ed Eventi 68,0 (4,3) (6,3)% (4,5) (6,6)% (4,5) (6,6)% 73,9 (4,6) (6,2)% (4,8) (6,5)% (4,9) (6,6)%
Funzioni Corporate e Altre Attività 17,3 (8,8) (50,9)% (8,9) (51,4)% (14,6) n.a 17,1 (8,6) (50,3)% (8,6) (50,3)% (14,0) n.a
Diverse ed elisioni (52,1) 0,0% 0,0 0,0% 0,0 n.a (56,8) 0,1 (0,2)% - n.a 0,0 n.a
Consolidato 256,5 (22,3) (8,7)% (23,4) (9,1)% (39,1) (15,2)% 262,9 (29,0) (11,0)% (45,9) (17,5)% (60,1) (22,9)%

(1) In data 1 marzo 2014 è stato ceduto il ramo d'attività ed il marchio Casa Editrice La Tribuna. Tale variazione ha comportato complessivamente minor ricavi consolidati per 0,3 milioni ed un miglioramento dell'EBITDA pari a 0,4 milioni.

Gli oneri finanziari netti si decrementano di 1,3 milioni passando da 10,2 milioni progressivi a marzo 2014 a 8,9 milioni dei primi tre mesi 2015. Si segnala un miglioramento pari a 0,6 milioni per minori interessi passivi su finanziamenti verso il sistema bancario, sostanzialmente correlato alla dinamica dei tassi applicati a seguito della rinegoziazione avvenuta nell'agosto 2014 delle condizioni vigenti nel Contratto di Finanziamento sui prestiti a medio lungo termine. A ciò si aggiunge un miglioramento nella gestione dei cambi ed una riduzione degli oneri netti derivanti dall'attualizzazione delle poste in bilancio.

I proventi netti da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono pari a 0,3 milioni e si confrontano con oneri netti relativi ai primi tre mesi del 2014 pari a 0,3 milioni. L'incremento di 0,6 milioni, escludendo gli effetti generati dal consolidamento integrale di Adelphi società di cui nel secondo trimestre del 2014 è stato acquisito il controllo e precedentemente valutata a patrimonio netto, diverrebbe pari a 0,3 milioni e sarebbe riconducibile essenzialmente al miglior risultato di m-dis e di Corporation Bermont.

Le imposte sul reddito di marzo 2015 sono positive per 12,3 milioni e si confrontano con imposte positive al 31 marzo 2014 pari a 12,5 milioni. La voce comprende imposte positive pari a 13,5 milioni compensate da Irap per 0,5 milioni, da imposte su società estere per 0,1 milioni e dall'iscrizione di un accantonamento pari a 0,6 milioni. La variazione delle imposte sul reddito è riferibile principalmente a minori imposte anticipate a fronte di minori accantonamenti ai fondi rischi relativi al personale.

Il risultato netto dei primi tre mesi 2015 risulta negativo per 35,2 milioni (negativo per 53,9 milioni nei primi tre mesi 2014) e riflette gli andamenti sopra descritti, rettificati dalle perdite di competenza terzi (0,4 milioni).

Ripartizione numero medio dei dipendenti per area geografica

L'organico medio del Gruppo RCS relativo ai primi tre mesi del 2015 risulta essere pari a 3.995 unità, inferiore rispetto al dato dell'analogo periodo 2014 (4.044). La flessione, pari a 49 unità, è riconducibile da un lato all'effetto dei piani di ristrutturazione e alle azioni di efficienza, dall'altro alle operazioni di variazione di perimetro sia di tipo societario sia di attività.

Particolarmente significative risultano le riduzioni d'organico dell'area Funzioni Corporate e altre attività (-61, a seguito di operazioni di efficienza e di mobilità interna) e Media Italia (-17, a seguito della chiusura della società Rizzoli Bejing Advertising e di operazioni di efficienza parzialmente bilanciate dall'acquisizione del ramo afferente a RCS Produzioni Padova e da operazioni di mobilità interna).

Superiore al dato di marzo 2014 l'organico medio delle aree Media Spagna (+18, a seguito dello sviluppo di nuovi progetti e all'acquisizione di nuovi profili, in particolare in ambito digitale) e Pubblicità ed Eventi (+10 a seguito principalmente del potenziamento di RCS Sport S.p.A. e della costituzione della società RCS Sports and Events finalizzata allo sviluppo degli eventi sportivi in ambito internazionale).

Pressoché invariato (+1) l'organico medio dell'area Libri nella quale le uscite dovute alla cessione del ramo afferente alla Casa Editrice La Tribuna e le uscite nell'ambito della società Rizzoli International Publications sono state compensate dal consolidamento della società Adelphi.

I dipendenti all'estero rappresentano a marzo 2015 circa il 40% degli organici economici medi complessivi del Gruppo.

Italia Spagna Altri paesi Totale
31 marzo 31 marzo 31 marzo 31 marzo
2015 2014 2015 2014 2015 2014 2015 2014
Media Italia 1.523 1.517 0 7 30 1.530 1.547
Media Spagna 0 1.436 1.418 0 1.436 1.418
Libri 271 253 0 40 57 311 310
Pubblicità ed Eventi 209 200 0 1 0 210 200
Funzioni Corporate e altre attività 384 435 37 39 87 95 508 569
Totale 2.387 2.405 1.473 1.457 135 182 3.995 4.044

Di seguito la ripartizione del numero medio dei dipendenti per area geografica.

L'organico puntuale al 31 marzo 2015 del Gruppo RCS è inferiore al dato del 31 marzo 2014 di 30 unità. La dinamica dell'organico è stata caratterizzata da azioni di efficienza, realizzate principalmente tramite piani di ristrutturazione che hanno riguardato tutte le business unit del gruppo, da inserimenti con finalità di sviluppo di nuovi business/attività o di sostituzione e da operazioni di variazione di perimetro nelle aree Libri (29 a seguito del consolidamento di Adelphi) e Media Italia (15 per chiusura della società Rizzoli Bejing Advertising e 39 a seguito dell'acquisizione del ramo inerente RCS Produzione Padova).

L'organico puntuale al 31 marzo 2015 (3.963) comprende 13 persone in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria e 142 giornalisti operanti in regime di solidarietà con una riduzione dell'orario di lavoro fino ad un massimo del 30% ed afferenti le aree Media Italia (per le attività di Verticali) e Funzioni Corporate e altre attività (relativamente al Sistema Infanzia).

Di seguito si evidenziano gli organici puntuali ripartiti per area geografica.

Italia
31 marzo
Spagna Altri paesi Totale
31 marzo 31 marzo 31 marzo
2015 2014 2015 2014 2015 2014 2015 2014
Media Italia 1.522 1.529 0 0 7 31 1.529 1.560
Media Spagna 0 0 1.433 1.413 0 0 1.433 1.413
Libri 264 242 0 0 41 57 305 299
Pubblicità ed Eventi 209 203 0 0 2 0 211 203
Funzioni Corporate e altre attività 358 387 37 36 90 95 485 518
Totale consolidato 2.353 2.361 1.470 1.449 140 183 3.963 3.993

Stato patrimoniale consolidato riclassificato

(in milioni di euro) 31 marzo 2015 % 31 Dicembre 2014 %
Immobilizzazioni Immateriali 511,9 68,3 508,8 67,3
Immobilizzazioni Materiali 115,4 15,4 118,7 15,7
Investimenti Immobiliari 24,7 3,3 24,9 3,3
Immobilizzazioni Finanziarie 238,6 31,8 225,8 29,9
Attivo Immobilizzato Netto 890,6 118,7 878,2 116,2
Rimanenze 90,6 12,1 78,8 10,4
Crediti commerciali 321,4 42,9 392,6 52,0
Debiti commerciali (377,1) (50,3) (395,2) (52,3)
Altre attività/passività (7,5) (1,0) (22,8) (3,0)
Capitale d'Esercizio 27,4 3,7 53,4 7,1
Fondi per rischi e oneri (77,3) (10,3) (83,7) (11,1)
Passività per imposte differite (75,5) (10,1) (75,6) (10,0)
Benefici relativi al personale (52,1) (6,9) (53,7) (7,1)
Capitale Investito Netto O perativo 713,1 95,1 718,6 95,1
CIN attività destinate alla dismissione 36,9 4,9 36,9 4,9
Capitale investito netto 750,0 100,0 755,5 100,0
Patrimonio netto 242,5 32,3 273,0 36,1
Debiti finanziari a medio lungo termine 432,6 57,7 393,8 52,1
Debiti finanziari a breve termine 75,2 10,0 97,7 12,9
Passività finanziarie non correnti per strumenti derivati 15,5 2,1 16,5 2,2
Attività finanziarie non correnti per strumenti derivati - - - -
Disponibilità e crediti finanziari a breve termine (15,8) (2,1) (25,5) (3,4)
Indebitamento finanziario netto (1) 507,5 67,7 482,5 63,9
Totale fonti di finanziamento 750,0 100,0 755,5 100,0

(1) Indicatore della struttura finanziaria determinato quale risultante dei debiti finanziari correnti e non correnti al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti nonché delle attività finanziarie correnti e delle attività finanziarie non correnti relative agli strumenti derivati. La posizione finanziaria netta definita dalla comunicazione CONSOB DEM/6064293 del 28 luglio 2006 esclude le attività finanziarie non correnti. Le attività finanziarie non correnti al 31 marzo 2015 e al 31 dicembre 2014 sono pari a zero e pertanto l'indicatore finanziario di RCS al 31 marzo 2015 e al 31 dicembre 2014, coincide con la posizione finanziaria netta così come definita dalla sopra citata comunicazione CONSOB.

Il capitale investito netto è pari a 750 milioni e presenta un decremento netto di 5,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2014. Il capitale investito netto afferente le attività destinate alla dismissione, pari a 36,9 milioni espresso in linea separata nel capitale investito netto complessivo, non ha subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2014. Il decremento del capitale d'esercizio (-26 milioni rispetto al 31 dicembre 2014) dovuto a diversi fenomeni tra cui si segnala per rilevanza la riduzione dei crediti indotta anche dalla riduzione dei ricavi, è in parte compensato dall'incremento dell'attivo immobilizzato netto (+12,4 milioni) essenzialmente dovuto a maggiori imposte anticipate e dalla riduzione dei fondi (+6,4 milioni) per il progredire dei piani di ristrutturazione.

Per i commenti sulla dinamica delle principali voci del capitale investito netto si rinvia alla sezione Note Illustrative specifiche del presente Resoconto Intermedio.

Il patrimonio netto evidenzia una riduzione rispetto al 31 dicembre 2014 di 30,5 milioni. In particolare il patrimonio netto di Gruppo si decrementa di 31,8 milioni, mentre il patrimonio netto di terzi si incrementa di 1,3 milioni. La variazione è essenzialmente attribuibile al risultato di periodo e all'incremento della riserva di conversione.

L'indebitamento finanziario netto si attesta a 507,5 milioni e registra un incremento rispetto al 31 dicembre 2014 di 25 milioni, dovuto essenzialmente agli esborsi relativi ad oneri non ricorrenti, nonchè a nuovi investimenti tecnici. La gestione tipica corrente ha ridotto l'assorbimento di cassa stagionale rispetto al primo trimestre 2014.

ALTRE INFORMAZIONI

Causa civile Rizzoli

Con riferimento a questa causa si rimanda a quanto descritto nella Relazione Finanziaria Annuale del 31 dicembre 2014 al paragrafo "Altre Informazioni" ricordando che all'udienza del 21 ottobre 2014 è stato dichiarato il decesso del Sig. Rizzoli e la Corte d'Appello ha dichiarato l'interruzione del processo. Successivamente a fine gennaio 2015, gli eredi hanno riassunto la causa; all'udienza del 3 marzo 2015 la causa è stata rinviata per la precisazione delle conclusioni al 6 ottobre p.v.

Causa civile VEO Tv

Con riferimento a tale causa si rimanda a quanto descritto nella Relazione Finanziaria Annuale del 31 dicembre 2014 al paragrafo "Altre Informazioni" precisando in aggiunta che in data 17 Aprile 2015 il Consiglio dei Ministri ha approvato l'elenco dei requisiti necessari per accedere alla gara per l'aggiudicazione di sei licenze (tre in tecnologia SD e tre in tecnologia HD) per l'utilizzo, in regime di emissione in chiaro, del servizio di trasmissione televisiva digitale terrestre con copertura nazionale ed ha convocato il relativo concorso, dando seguito, di fatto, al Piano Tecnico Nazionale della Televisione Digitale Terrestre (TDT) approvato in data 19 settembre 2014.

Eventi RCS Sport

Con riferimento ai suddetti eventi si rimanda a quanto descritto nella Relazione Finanziaria Annuale del 31 dicembre 2014 al paragrafo "Altre Informazioni" ricordando che il Tribunale di Milano con provvedimento del 27 gennaio 2015, ha disposto lo spostamento della prima udienza al 26 maggio 2015 per consentire ai convenuti la citazione dei terzi. Tale citazione è stata notificata a RCS MediaGroup S.p.A. in data 12 e 19 febbraio u.s.

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La Società ha stabilito, con effetto a decorrere dal 7 agosto 2012, di avvalersi delle facoltà previste dall'Art. 70, comma 8, e dall'Art. 71, comma 1-bis, del Regolamento di cui alla Deliberazione CONSOB n. 11971/1999 e successive modifiche.

ANDAMENTO ECONOMICO DEI SETTORI DI ATTIVITA'

MEDIA ITALIA

Profilo del settore

Il settore Media Italia è stato costituito a partire dal mese di gennaio 2014, in coerenza con la nuova organizzazione strategica del Gruppo, ed è dedicato all'attività di edizione, produzione e commercializzazione dei prodotti editoriali delle testate Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport e dei prodotti editoriali Verticali ed integrati. Comprende inoltre attività televisive e di sviluppo digitale.

Il Corriere della Sera, testata di informazione generale leader a livello nazionale, annovera un articolato ed integrato sistema di mezzi di informazione su carta e digitali, che includono il quotidiano nazionale, un network di testate locali, il settimanale Sette, dorsi e supplementi tematici e di servizio, nonché il sito web corriere.it.

La Gazzetta dello Sport è la testata leader nell'informazione sportiva e si articola in un integrato sistema di mezzi di informazione, che include il quotidiano nazionale, il settimanale Sportweek, dorsi e supplementi tematici e il sito web gazzetta.it.

Al settore Media Italia fanno capo anche le edizioni locali delle due testate quotidiane.

L'area di business dei prodotti editoriali Verticali è dedicata all'attività di edizione, produzione e commercializzazione di un articolata offerta di prodotti editoriali. Le principali testate periodiche sono 7, tra settimanali e mensili e riguardano l'area Femminili (IO Donna e Amica), l'area Arredamento (Living e Abitare), l'area Familiari (area Oggi) nonché l'area Maschili & Lifestyle (Style Magazine,Dove). È inoltre attiva in ambito multimediale attraverso i suoi siti (Living.corriere.it, Iodonna.it, Amica.it, Oggi.it, Doveviaggi.corriere.it, Style.corriere.it, Doveclub.it e Abitare.it).

Nel primo trimestre 2014 è stata sospesa la pubblicazione de Il Mondo (usciti 8 numeri) e di Abitare (uscito un numero). Quest'ultimo è stato rilanciato ad ottobre.

Mentre nel primo trimestre 2015 sono stati lanciati due nuovi mensili legati al logo dell'Oggi:

IO Cucino FREE, lanciato a marzo, che è un nuovo magazine dedicato al mondo del senza glutine e Oggi Enigmistica, da gennaio, nuova testata mensile di enigmistica e di giochi.

In particolare l'area dei prodotti editoriali Verticali ed integrati comprende anche le attività di Hotelyo SA, società operante nel settore viaggi on-line in modalità 'flash sales', a catalogo e taylor made oltre ad offerte nell'alta gamma.

Le attività televisive, sono realizzate in Italia attraverso la società Digicast, che opera nel settore delle emittenti televisive satellitari con un'offerta di 5 canali su piattaforma SKY: Lei (canale 127), Dove (canale 412), cui si aggiungono il canale "Option" Caccia (canale 235), Pesca (canale 236) e Lei+1 (canale 129). Ai canali si affiancano i siti web del Gruppo RCS a loro volta sempre più integrati con le testate periodiche del Gruppo RCS.

Dal 26 febbraio 2015 si è allargata l'offerta televisiva con il lancio di Gazzetta TV in onda sul canale 59 del digitale terrestre, attività sviluppata in collaborazione con il gruppo De Agostini.

Al settore Media Italia fanno capo inoltre le attività di sviluppo delle testate sui media digitali, nonché, le attività di classified tra cui Trovocasa e, tramite la società Trovolavoro S.r.l., il segmento di mercato dedicato alla ricerca di personale.

Inoltre nel primo trimestre 2014 il settore Media Italia ha arricchito la propria offerta video con l'ingresso di YouReporter.it, leader in Italia per i video user generated. Il portale è edito dalla società Polis Medialink S.r.l..

Principali dati economici

Progressivo al 31/03/2015 Progressivo al 31/03/2014 Variazione %

(in milioni di euro)
Ricavi editoriali 72,9 69,6 4,7
Ricavi pubblicitari (3) 43,2 47,5 (9,1)
Ricavi editoriali diversi 5,3 5,6 (5,4)
Totale ricavi vendite e prestazioni (1) (2) 121,4 122,7 (1,1)
EBITDA ANTE ONERI NON RICORRENTI (0,4) (0,6) 33,3
EBITDA (0,6) (3,2) 81,3
(1) di cui prodotti collaterali: 22,5 17,9

(2) I ricavi collaterali al 31 marzo 2015 pari a 22,5 milioni sono attribuibili per 22, milioni ai ricavi editoriali, per 0,4 milioni ai ricavi editoriali diversi e per 0,1 milioni ai ricavi pubblicitari (al 31 marzo 2014 pari a 17,9 milioni erano attribuibili per 17 milioni ai ricavi editoriali, per 0,8 milioni ai ricavi editoriali diversi e per 0,1 milioni ai ricavi pubblicitari).

(3) I ricavi pubblicitari al 31 marzo 2015 comprendono 40 milioni realizzati tramite la concessionaria di pubblicità, al netto del margine trattenuto dalla concessionaria (44,9 milioni al 31 marzo 2014).

Andamento del mercato

Il mercato pubblicitario a fine marzo 2015 risulta in contrazione del 2,1% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. Per il mezzo stampa si registra un calo complessivo del 5,8%, con i quotidiani in flessione del 6,9%, caratterizzati da un andamento negativo sia per la commerciale nazionale sia per la raccolta locale, ed i periodici in calo del 3,9% (Fonte: Nielsen) ad ulteriore conferma del trend negativo degli ultimi mesi. In calo anche il comparto on-line del 2,4% rispetto al pari periodo dell'anno precedente (Fonte:Nielsen). Il mercato pubblicitario della Televisione generalista (Fonte: Nielsen) risulta complessivamente in calo del 2% rispetto allo stesso periodo del 2014.

Sul fronte diffusionale in Italia continua, anche nel 2015, la tendenza non favorevole del mercato dei prodotti cartacei per l'accelerazione delle vendite in versione digitale e multimediale e per l'aumento dei prezzi delle testate principali verificatosi nel corso della seconda parte del 2014 e a gennaio del 2015.

In particolare i quotidiani di informazione generale (con diffusione superiore alle 90 mila copie) registrano nel 2015 una contrazione delle diffusioni cartacee del 9,8% (Fonte: dati ADS gennaio-marzo 2015).

I quotidiani sportivi segnano nel periodo gennaio marzo del 2015 una contrazione del 10,2% (Fonte: dati ADS gennaio-marzo 2015) rispetto al corrispondente periodo del 2014, mentre La Gazzetta dello Sport registra nel periodo un calo del 6,6%. Includendo anche le copie digitali la flessione del mercato è del 10,4% con La Gazzetta dello Sport in flessione dell'7,7% (Fonte: dati ADS gennaio-marzo 2015).

L'audience medio delle televisioni satellitari a pagamento a marzo 2015 è in calo del 5,9% rispetto al pari periodo dell'anno precedente (Fonte interna da elaborazione dati Auditel – dati Audience Media Giornaliera calcolata su emittenti a pagamento rilevate), raggiungendo a marzo 2015 una quota pari a circa il 6,38% dell'audience totale della Televisione, in calo di circa l'8,5% rispetto al pari periodo dell'anno precedente (Fonte interna da elaborazione dati Auditel – Share calcolata su emittenti a pagamento rilevate).

Andamento della gestione

I ricavi netti consolidati del settore Media Italia al 31 marzo ammontano a 121,4 milioni, in flessione di 1,3 milioni (-1,1%) rispetto allo stesso periodo del 2014. Il calo è generato dal protrarsi della contrazione dei ricavi pubblicitari, pressoché totalmente compensato dalla crescita dei ricavi editoriali dovuta al buon andamento delle opere collaterali e all'aumento del prezzo delle testate cartacee. Tale effetto è stato realizzato nonostante il calo registrato dalle vendite in edicola, indotto prevalentemente dalla flessione generale dei consumi ed in particolare del mercato di riferimento,

I ricavi digitali dell'area sono pari a 16,5 milioni e rappresentano il 13,6% dei ricavi complessivi del settore, in lieve contrazione rispetto al medesimo periodo 2014.

I ricavi editoriali del settore Media Italia ammontano a 72,9 milioni, registrando una crescita del 4,7% rispetto al primo trimestre 2014. In particolare i ricavi editoriali del Sistema Corriere evidenziano un trend in crescita rispetto al primo trimestre 2014, a causa sia del buon andamento delle opere collaterali lanciate negli ultimi mesi, sia del positivo effetto dell'aumento del prezzo di copertina del Corriere della Sera che è passato a 1,50 euro a gennaio 2015, pur in presenza di un calo nella diffusione delle copie delle testate cartacee. Tale andamento ha permesso di più che compensare il calo registrato dalle diffusioni.

I due quotidiani hanno confermato a marzo 2015 la loro posizione di leadership diffusionale nei rispettivi segmenti di mercato.

Il Corriere della Sera nel primo trimestre 2015 si attesta a 466 mila copie medie diffuse includendo le copie digitali (-3,5%, pari a 16 mila copie medie - Fonte Interna). Le copie digitali medie sono pari a 145 mila, in crescita del 23,9% rispetto al 2014. Inoltre, Corriere della Sera, sia nella sua versione cartacea sia digitale, si attesta in prima posizione tra i principali quotidiani italiani più letti tra i lettori adulti maggiori di 14 anni (Fonte: Audipress).

Le diffusioni totali de La Gazzetta dello Sport nel primo trimestre 2015, pari a 248 mila copie medie, (includendo 49 mila copie medie digitali), sono in calo del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2014: la crescita delle copie medie digitali (+2,1% rispetto al pari periodo 2014) compensa in parte il calo delle copie cartacee (Fonte Interna). Tra i quotidiani sportivi di maggior rilievo in Italia La Gazzetta dello Sport risulta essere il più letto tra gli adulti, raggiungendo più del doppio dei lettori rispetto al secondo competitor (Fonte: Audipress).

I ricavi editoriali del Sistema Verticali aumentano di +0,5 milioni rispetto ai ricavi dei primi tre mesi del 2014 (+7,3%). La variazione è riconducibile alle attività facenti capo alla testata Oggi come conseguenza del lancio di due nuovi prodotti mensili (Oggi Enigmistica e Oggi Cucino Free) e dell'aumento dei prezzi dei prodotti collaterali, più alti rispetto al primo trimestre 2014. Tale incremento è solo in parte compensato dalla flessione registrata dai ricavi diffusionali dell'Area Femminile e dell'Area Maschili, Viaggi e Life Style sostanzialmente penalizzata dalla sospensione della pubblicazione di Il Mondo a inizio marzo 2014 (8 edizioni contro 0 edizioni nel 2015).

Nel periodo appena concluso sono proseguiti i programmi di valorizzazione delle testate del settore Media Italia e dei sistemi che ad esse fanno capo.

Tra le principali iniziative del periodo vanno ricordate il restyling degli speciali del Corriere dedicati agli sport, in particolare sezione Motori; il lancio di una nuova sezione del canale Economia "Confronta e Risparmia" che offre un servizio di confronto sui temi economici pratici ed il lancio della piattaforma University Day. Quest'ultima iniziativa è legata al mondo universitario di Milano attraverso il coinvolgimento degli studenti universitari attuato anche tramite contest ed eventi dedicati.

Inoltre sono iniziati i progetti e le iniziative legate all'Expo per il quale il Corriere della Sera ha attivato forme di progettualità già dall'autunno 2013, con l'obiettivo di rendere l'evento un'importante opportunità commerciale e di visibilità. Corriere della Sera ha proposto già a partire dallo scorso anno, sia prodotti editoriali dedicati, sia piattaforme web e digitali a disposizione degli utenti, nonchè eventi e location in cui le aziende potranno ingaggiare direttamente il pubblico che sarà presente all'esposizione e in città come pure l'audience internazionale che ne deriverà. Tali iniziative proseguiranno anche per tutta la durata della manifestazione.

Nel sistema de La Gazzetta dello Sport a febbraio è partita la programmazione della rete televisiva GazzettaTV canale 59 del digitale terrestre con cui si arricchisce ulteriormente il percorso strategico di innovazione del sistema de La Gazzetta dello Sport ponendosi all'avanguardia in Italia e a livello internazionale. Il nuovo giornalismo trova qui un grande laboratorio, con carta, web e televisione che dialogheranno per offrire la migliore informazione agli appassionati di sport con il concorso pieno e attivo del giornale, delle sue firme, dei suoi inviati, in collaborazione con i colleghi esperti del mezzo televisivo e del mezzo web.

Complessivamente, le edizioni digitali dei due quotidiani si attestano a circa 157 mila abbonamenti attivi in crescita del 3,9% rispetto al pari periodo del 2014. Nel primo trimestre 2015 sono state scaricate complessivamente 2,7 milioni di edizioni digitali, in crescita del 19,6% rispetto allo stesso periodo del 2014 (Fonte Interna).

Inoltre nel corso dei primi tre mesi del 2015 sono stati raggiunti complessivamente 55,3 milioni di browser unici medi mensili "non duplicati", in crescita del 20% rispetto allo stesso periodo del 2014. (Fonte Adobe Sitecatalyst). I browser unici medi mensili del sito corriere.it hanno raggiunto i 40,3 milioni (+13,5% rispetto allo stesso periodo del 2014) ed i browser unici medi nei giorni feriali sono stati pari a 2,7 milioni in crescita del 10,6% rispetto al primo trimestre 2014. (Fonte Adobe Sitecatalyst).

Il sito gazzetta.it ha registrato browser unici medi mensili pari a 21,4 milioni (in crescita del 51,8% rispetto ai primi tre mesi del 2014). I browser unici medi nei giorni feriali sono stati pari a 1,6 milioni, in crescita del 51,9% rispetto al pari periodo 2014. (Fonte Adobe Sitecatalyst).

I video on-line erogati nei primi tre mesi del 2015 su corriere.it hanno quasi raggiunto i 127 milioni, confrontandosi con i 66 milioni del 2014, sottolineando gli effetti e la spinta del nuovo formato grafico del sito. I video on-line di gazzetta.it sono stati pari a 57 milioni rispetto ai 33,9 milioni dello stesso periodo del 2014 beneficiando anch'essi della nuova grafica del sito (Fonte: Adobe SiteCatalyst).

Per quanto riguarda le versioni mobile dei due siti, nel primo trimestre 2015 Corriere Mobile ha registrato 12,7 milioni di browser unici triplicando quanto registrato nei primi tre mesi 2014. Gazzetta Mobile ha raggiunto nel primo trimestre 2015 8,7 milioni di browser unici, triplicando i dati rilevati nello stesso periodo del 2014 (Fonte: Adobe SiteCatalyst). Gli abbonamenti attivi paganti a fine marzo per gli smartphone di Corriere della Sera sono oltre 23 mila (Fonte Interna) con quasi 1,2 milioni di applicazioni scaricate dall'inizio dell'offerta (Fonte Interna).

Anche per quanto attiene ai Verticali continua la crescita dei siti web. In particolare Il sito di IoDonna.it è stato oggetto di un restyling lanciato il 13 aprile cui seguirà il lancio previsto a giugno 2015 di una seconda release . Da questi interventi ci si attende una significativa crescita delle pagine viste mese, attualmente pari a 14 milioni e dei browser unici, attualmente pari a 1,5 milioni . (Fonte: Adobe Sitecatalyst).

Nell'Area femminile il sito di moda e tendenze Amica.it passa da 2,9 milioni di pagine viste a marzo 2014 a una media di 2,2 milioni nel 2015, La variazione, prevista, deriva dalla scelta effettuata di una maggiore focalizzazione delle attività sul sito di Io Donna.

Nell'Area Arredamento il sito Living.corriere.it, ha ottenuto, a partire dal lancio, risultati di traffico superiori alle aspettative e ha confermato la leadership RCS nel segmento del lusso mantenendo, a fine marzo 2015, una media mensile di 6 milioni di pagine viste e 441 mila browser unici (Fonte: Adobe SiteCatalyst).

Nell'Area Familiari si segnala l'ottimo andamento dei principali indicatori di traffico del sito Oggi.it, rinnovato nella grafica e nei contenuti dal giugno 2014: 51,6 milioni di pagine viste medie mensili a fine marzo 2015 (+10% rispetto al pari periodo 2014) e 5,7 milioni di browser unici (+ 25% rispetto al pari periodo dell'esercizio 2014) (Fonte: Adobe Sitecatalyst)

I ricavi pubblicitari netti dell'Area Media Italia sono pari a 43,2 milioni in calo del 9,1% rispetto al primo trimestre 2014. La raccolta pubblicitaria complessiva sui mezzi on-line è pari al 22% circa del totale dei ricavi pubblicitari netti dell'area.

I ricavi pubblicitari netti del Sistema Corriere della Sera risultano nei primi tre mesi del 2015 complessivamente in flessione del 9,7% rispetto allo stesso periodo 2014 in presenza di un trend di mercato ancora sfavorevole.

I ricavi pubblicitari netti del Sistema La Gazzetta dello Sport (includendo supplementi e on-line) registrano una flessione del 9,3% rispetto al pari periodo 2014 anch'essi penalizzati dal calo del mercato di riferimento.

I ricavi pubblicitari dei Verticali risentono anch'essi del persistente andamento economico negativo e risultano in calo dell'8,2% rispetto al pari periodo dell'anno precedente, con una flessione comunque superiore a quella del mercato per effetto principalmente della contrazione dei ricavi pubblicitari di tutti i Sistemi (Familiari, Femminili e Maschili) ad eccezione del Sistema Arredamento.

I ricavi editoriali diversi ammontano a marzo a 5,3 milioni e si presentano in lieve contrazione rispetto allo stesso periodo del 2014 (pari a 5,6 milioni).

Per quel che concerne le Attività Televisive il calo dei ricavi da abbonati del canale Caccia e Pesca è compensato dalla crescita della raccolta pubblicitaria di Lei e Dove.

Il canale Lei, con un ascolto a marzo di 7.907 AMR (Audience Media Giornaliera - fonte Auditel) risulta in crescita dell'8,3% rispetto al pari periodo dell'esercizio 2014.

Il canale Dove, evidenzia a marzo un ascolto di 6.226 AMR, in crescita (+51,9%) rispetto al pari periodo del 2014.

Gli abbonati di Caccia e Pesca sono in lieve contrazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, attestandosi a 63.468 mila abbonamenti.

I costi operativi totali, progressivi al 31 marzo 2015 includendo il costo del lavoro ed escludendo gli oneri non ricorrenti, sono sostanzialmente allineati a quelli dell'anno precedente. Scorporando l'effetto del diverso piano editoriale dei prodotti collaterali dal primo trimestre 2015 e dal primo trimestre 2014, la riduzione dei costi si attesterebbe al 5,8%, come effetto sia della contrazione dei volumi di vendita, sia delle azioni di continua ricerca di efficienza e di contenimento dei costi, sviluppate con l'obiettivo di contrastare le tendenze non favorevoli del settore ed in particolare la contrazione degli investimenti pubblicitari nel comparto stampa, senza peraltro incidere sulla qualità dei prodotti e dei servizi offerti.

L'EBITDA a marzo 2015, si attesta a -0,6 milioni, in miglioramento di 2,6 milioni rispetto ai -3,2 milioni del pari periodo 2014. Escludendo dal confronto gli oneri non ricorrenti (pari a -0,2 milioni nel 2015 e -2,6 milioni nel 2014) l'EBITDA risulterebbe pari a -0,4 milioni, in miglioramento di 0,2 milioni (+3 milioni escludendo i costi sostenuti per il lancio di GazzettaTV, per il differente timing delle uscite dei collaterali e per le nuove iniziative). I minori ricavi pubblicitari sono più che compensati dall'aumento del prezzo di copertina delle testate cartacee e dalle continue azioni di recupero di efficienza.

MEDIA SPAGNA

Profilo del Settore

Unidad Editorial è uno degli attori principali del settore editoriale nel mercato iberico dove opera con numerosi media e marchi. È presente infatti nella stampa quotidiana e periodica, nell'editoria libraria, nelle comunicazioni via radio, nella organizzazione di eventi e conferenze (anche in Portogallo) e nella distribuzione con prodotti del proprio portafoglio e con numerosi altri prodotti nazionali ed internazionali attraverso la propria societá di distribuzione.

È inoltre titolare per il tramite della società Veo TV di un multiplex per la trasmissione televisiva digitale nazionale.

Per quanto riguarda il portafoglio prodotti, il gruppo edita El Mundo, secondo quotidiano nazionale per diffusione, è leader nell'informazione sportiva attraverso il quotidiano Marca, ed è leader nell'informazione economica con il quotidiano Expansión.

È presente con le proprie testate nel web attraverso le relative pagine, elmundo.es, marca.com e expansión.com. Sul mercato dei periodici è presente con il femminile Telva e numerose riviste specializzate (Marca Motor, Actualidad Económica, Historia, Siete Leguas). Nell'editoria libraria opera con le case editrici La Esfera de los Libros e A Esfera dos Livros (Portogallo).

Nella radio è presente con il marchio Radio Marca, prima radio sportiva nazionale. Nella TV digitale emette due canali Televisivi: Canal13 e Discovery Max.

I principali dati economici consolidati

(in milioni di euro) Progressivo al
31/03/2015
Progressivo al
31/03/2014
Variazione %
Ricavi editoriali 34,2 39,8 (14,1)
Ricavi pubblicitari 30,6 30,9 (1,0)
Ricavi editoriali diversi 8,2 9,0 (8,9)
Totale ricavi vendite e prestazioni (1) 73,0 79,7 (8,4)
EBITDA ANTE ONERI NON RICORRENTI (2,4) (7,0) 65,7
EBITDA (2,5) (20,6) 87,9
(1) di cui prodotti collaterali: 1,3 0,9

(1) I ricavi collaterali al 31 marzo 2015 pari a 1,3 milioni sono attribuibili per 1,1 milioni ai ricavi editoriali e 0,2 milioni a ricavi diversi (al 31 marzo 2014 erano pari a 0,9 milioni, di cui 0,7 milioni relativi ai ricavi editoriali e 0,2 milioni a ricavi diversi).

Andamento del Mercato

A marzo 2015 il mercato della raccolta pubblicitaria lorda segna un incremento del 7,4% rispetto allo stesso periodo del 2014 (Fonte i2p, Arce Media). Il mercato dei quotidiani evidenzia una crescita dell'1,2% trainata dalla buona performance dei quotidiani locali (+4,5% rispetto al precedente pari periodo), mentre i quotidiani nazionali sono in calo (-4% rispetto al primo trimestre 2014). Le riviste crescono dell'1,1% ed internet si conferma in crescita del 13,2%; mentre i supplementi registrano un calo del 3,1% rispetto al pari periodo del 2014.

A marzo 2015 l'andamento delle vendite sul mercato dei quotidiani è risultato in flessione rispetto allo stesso periodo del 2014. I dati progressivi sulle diffusioni a marzo (Fonte OJD) concernenti il mercato spagnolo dei quotidiani di informazione generale (testate generaliste con diffusione maggiore di 80 mila copie) presentano una contrazione complessiva del 9,2%. I quotidiani economici registrano nello stesso periodo una flessione pari al 7,6%. Lo stesso fenomeno si registra per il segmento dei quotidiani sportivi, in cui si rileva una riduzione del 10,8%.

Andamento della gestione

I ricavi consolidati del primo trimestre 2015 sono pari a 73 milioni, evidenziando un decremento di 6,7 milioni (-8,4%) rispetto allo stesso periodo del 2014, anche per effetto della chiusura di due canali televisivi ancora attivi nel primo trimestre 2014. Si segnala infatti che per quanto riguarda le attività televisive del Gruppo Unidad Editorial svolte per il tramite di Veo Television S.A., i provvedimenti normativi descritti al paragrafo "Altre Informazioni" hanno comportato il blocco di due dei quattro canali.

I ricavi risentono inoltre sia di una riduzione delle attività comprese nel perimetro di commercializzazione della raccolta pubblicitaria per conto di editori terzi, sia del cambio della politica promozionale su El Mundo. Al netto di tali elementi la flessione sarebbe pari a 3,4 milioni (-4,5%). I ricavi digitali dell'area a marzo 2015 guadagnano il 16,2% dei ricavi complessivi ed evidenziano una crescita del 10,6% rispetto al pari periodo 2014.

I ricavi pubblicitari sono pari a 30,6 milioni, in flessione di 0,3 milioni rispetto al pari periodo 2014; tuttavia al netto degli effetti relativi alla diversa commercializzazione per conto terzi avvenute a partire dal 2015 evidenzierebbero una crescita dell'1,9% rispetto al primo trimestre del 2014. La raccolta pubblicitaria complessiva sui mezzi on-line ha raggiunto il 32% circa del totale dei ricavi pubblicitari netti dell'area.

I ricavi editoriali al 31 marzo 2015 si attestano a 34,2 milioni evidenziando un decremento di 5,6 milioni riconducibili prevalentemente alla generalizzata flessione delle diffusioni.

I ricavi editoriali diversi, pari a 8,2 milioni, presentano un decremento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente di 0,8 milioni ascrivibile interamente all'area TV (-1,9 milioni) per effetto della chiusura di due canali televisivi sopra citata; al netto di tale effetto i ricavi editoriali diversi evidenzierebbero una crescita del 16% derivante dal positivo andamento dagli eventi sportivi realizzati da Last Lap.

La diffusione media giornaliera di El Mundo, comprensiva delle copie digitali, si attesta complessivamente a 164 mila copie e evidenzia una flessione dell'11,8%. El Mundo si conferma seconda testata generalista nazionale ed incrementa il distacco, rispetto a dicembre, verso la terza testata generalista nazionale.

Le diffusioni del quotidiano sportivo Marca, (diffusione media giornaliera di circa 162 mila copie comprese le copie digitali) evidenziano una flessione dell'11,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio con copie tradizionali in flessione del 12,4%. Marca si conferma il quotidiano più letto in Spagna con 2.398.000 lettori (Fonte EGM – Aprile 2015).

Il quotidiano Expansión (diffusione media giornaliera di circa 41 mila copie comprese le digitali) è in decremento del 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2014. Le copie tradizionali evidenziano una flessione del 5,7% in parte compensata dalla crescita delle copie digitali (3,8%).

Nell'ambito dell'attivitá on-line i browser unici mensili (fonte Omniture) di elmundo.es hanno raggiunto la media di 36,4 milioni (+13,8% rispetto ai dati dello stesso periodo del 2014) ed i browser unici medi settimanali sono stati pari a 2,6 milioni (+19,3% rispetto al primo trimestre 2014).

A fine marzo 2015 marca.com raggiunge i 37,7 milioni di browser unici medi mensili (+10,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) ed i browser unici medi settimanali sono stati pari a 4,1 milioni (+8% rispetto al pari periodo del 2014).

I browser unici mensili di expansión.com hanno raggiunto nel periodo la media di 8 milioni di browser unici mensili, con una crescita del 34,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ed i browser unici medi settimanali sono stati pari a 0,5 milioni (+32,7% rispetto al pari periodo del 2014). Si segnala che dal mese di marzo é on-line il nuovo sito expansion.com con una nuova veste grafica ed i primi riscontri in termini di audience sono positivi.

In tutti e tre i siti si evidenzia l'importate crescita degli ingressi derivanti dal mobile in cui si evidenziano incrementi a doppia cifra.

Sempre sul fronte del comparto on-line si segnala la crescita dei video erogati sui principali siti del Gruppo ove si registrano crescite superiori al 50%.

Con Orbyt Unidad Editorial si attesta a marzo alla quota di 85 mila abbonati in flessione rispetto a dicembre a seguito degli abbonamenti legati ad accordi commerciali arrivati a scadenza. Dal lancio di Orbyt sono state scaricate circa 137 mila applicazioni per iPhone e circa 278 mila applicazioni per iPad.

Per quel che concerne le attività televisive si segnala inoltre che a seguito della modifica del modello delle attività televisive in Spagna sopra commentato, Unidad Editorial ha in corso una causa per la quale si rimanda al paragrafo "Altre Informazioni" per maggiori dettagli.

Unidad Editorial chiude il primo trimestre 2015 con un EBITDA negativo per 2,5 milioni, che, confrontandosi con un EBITDA del primo trimestre 2014 negativo per 20,6 milioni, evidenzia un miglioramento di 18,1 milioni. Gli oneri e proventi non ricorrenti a marzo del 2015 sono complessivamente pari a 0,1 milioni (nello stesso periodo del 2014 erano pari a 13,6 milioni).

L'EBITDA ante oneri e proventi non ricorrenti risulterebbe negativo per 2,4 milioni e si confronta con un EBITDA relativo allo stesso periodo del 2014 negativo per 7 milioni evidenziando un miglioramento di 4,6 milioni (5,3 milioni neutralizzando l'impatto della chiusura dei due canali): la contrazione delle diffusioni è stata più che compensata dalle continue azioni di contenimento costi e recupero di efficienza e dalla crescita dei ricavi digitali.

LIBRI

Profilo del settore

L'area Libri comprende le attività del Gruppo RCS nel campo dell'editoria libraria. Opera in Italia con i marchi Rizzoli, BUR, Bompiani, Fabbri, Lizard, e con le case editrici Marsilio (anche con il marchio Sonzogno) e Adelphi. Inoltre detiene una partecipazione in Edigita (operante nel mercato della distribuzione digitale) e in Mach2 (operante nel mercato della grande distribuzione). E' presente negli Stati Uniti con Rizzoli International Publications e con i marchi Rizzoli, Universe, HLLA e Welcome Books. Sempre in Italia è attiva nell'editoria scolastica, (Fabbri, Etas, La Nuova Italia, Sansoni, Tramontana, Oxford University Press, Hachette, Edinumen, Calderini, Edagricole, Edizioni del Quadrifoglio, Markes).

I principali dati economici

(in milioni di euro) Progressivo al 31/03/2015
(1)
Progressivo al 31/03/2014 Variazione %
Varia Italia 21,2 19,4 9,3
Education 2,6 2,7 (3,7)
Rizzoli Int. Publications 5,1 4,2 21,4
Altri ricavi - - -
Totale ricavi vendite e prestazioni 28,9 26,3 9,9
EBITDA ANTE ONERI NON RICORRENTI (6,4) (8,3) 22,9
EBITDA (6,9) (8,7) 20,7

(1) In data 1 marzo 2014 è stato ceduto il ramo d'attività ed il marchio Casa Editrice La Tribuna. Tale variazione ha comportato complessivamente minor ricavi consolidati per 0,3 milioni e un miglioramento dell'EBITDA pari a 0,4 milioni al 31 marzo 2015.

I ricavi del primo trimestre 2015 sono complessivamente pari a 28,9 milioni, in crescita di 2,6 milioni (+9,9%) rispetto allo stesso periodo del 2014. (+2,9 milioni se si escludono dal confronto le attività cedute a marzo 2014 del marchio La Tribuna).

Il quadro macroeconomico è caratterizzato ancora da una contrazione del mercato del libro in Italia (-2,9%), mentre negli Stati Uniti il segmento illustrati è in crescita (+5%). In questo contesto il Gruppo evidenzia un andamento positivo dei ricavi della Varia Italia (+9,3%) e di Rizzoli International Publications (+21,4%) rispetto al primo trimestre 2014. Al netto dei ricavi delle attività cedute relative al marchio La Tribuna anche i ricavi della divisione Education, seppur non significativi in termini assoluti per la forte stagionalità del business, registrano un lieve miglioramento rispetto al primo trimestre 2014 (+8,6%) mentre a perimetro disomogeneo presentano una flessione del 3,7%.

L'EBITDA del periodo risulta negativo per 6,9 milioni, in miglioramento di 1,8 milioni rispetto allo stesso periodo 2014. Escludendo dal confronto gli oneri non ricorrenti il miglioramento resta sostanzialmente confermato (+ 1,9 milioni rispetto al primo trimestre 2014).

Ai maggiori ricavi rispetto all'esercizio 2014, si sommano infatti le continue azioni di contenimento costi e ottimizzazione dei processi che portano ad un sostanziale miglioramento dell'EBITDA rispetto al 2014, realizzato con il concorso più o meno rilevante dei diversi segmenti di attività dell'area.

Varia Italia

Andamento del mercato

Secondo l'istituto GFK, il mercato librario italiano al 31 marzo 2015 registra una contrazione verso lo stesso periodo 2014 pari al 2,9% a valore (e al 3,9% a volume).

Con riferimento ai canali di vendita, la Grande Distribuzione Organizzata perde l'8,5%, attestandosi al 13,8% di quota di mercato e le librerie (comprensive di catene di librerie e di librerie indipendenti) perdono il 2,6%, evidenziando una quota di mercato del 70,7%. Il canale e-commerce è l'unico a crescere registrando un incremento dell'1,5% e arrivando a una quota di mercato del 15,4%.

Riferendosi ai diversi generi di mercato, cala il segmento Bambini Ragazzi (-2,1%). La Fiction presenta un leggero incremento (+0,5%) con una dinamica ben differenziata tra la Fiction Straniera (-1,6%) e la Fiction Italiana (+4,7%). La Non-Fiction denota una contrazione del 5,6%, presente sia nella Saggistica (-4,6%) sia, in maniera ancor più accentuata, nella Varia (-7,4%).

Nel primo trimestre 2015 il mercato degli e-book segna una crescita a valore del 20% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente confermando il trend registrato a partire dal secondo semestre dello scorso anno.

La quota a valore degli e-book sul totale del mercato del libro (carta + ebook) è in lieve crescita attestandosi al 4,8% (fonte analisi interna su proiezioni dati Aie 2014) e per il Gruppo vale circa il 5% dei ricavi totali di Libri Varia (fonte interna).

In tale contesto, RCS Libri conferma la propria posizione di secondo gruppo del mercato a valore e a volume, con una quota del 12,4% a valore e dell'11,5% in copie. Tra i grandi gruppi editoriali, il Gruppo RCS in presenza di un mercato in flessione rispetto al primo trimestre dello scorso anno, vede ulteriormente aumentare la propria quota di mercato a valore, con un incremento di 0,6 punti percentuali.

Andamento della gestione

Nonostante il mercato di riferimento sia ancora caratterizzato da un andamento sfavorevole come sopra commentato, l'andamento dei ricavi della Varia Italia evidenzia un incremento del 9,3% rispetto al primo trimestre 2014, con ricavi editoriali delle case editrici complessivamente stabili ed una crescita complessiva a doppia cifra per i ricavi digitali, i ricavi da cessione diritti, i ricavi da no book ed i ricavi editoriali delle case editrici terze e delle collegate.

Nei primi mesi del 2015 i sell out di Bompiani e di BUR registrano significative crescite a valore rispettivamente pari a + 26,7% e +13,5%. Rizzoli nel primo trimestre presenta invece un decremento del 21,2% a valore per confronto con un primo trimestre 2014 ricco di bestsellers (Friedman, Vitali, Severgnini). La casa editrice Fabbri Editori indica una momentanea flessione in previsione del lancio di diversi highlights in uscita ad aprile ( sell out in calo a valore del 10,6% rispetto al primo trimestre 2014).

Con due novità di successo quali l'ultimo libro di Umberto Eco Numero zero e Sottomissione di Michel Houellebecq, Bompiani ha conquistato nei mesi di gennaio e febbraio i vertici delle classifiche, mantenendo anche a marzo la presenza nelle top ten. Tra le novità del 2015 ottimi riscontri si sono avuti con Il miniaturista di Jessie Burton per la Narrativa Straniera e Gli scaduti di Lidia Ravera per la Narrativa Italiana, mentre per la Non Fiction un buon risultato si è avuto con il libro di Ben Jelloun È questo l'Islam che fa paura. Da annotare anche un'ottima tenuta dei recenti titoli di catalogo, con presenze in tutti i Generi. Da sottolineare per la Narrativa La verità sul caso Harry Quebert di Joël Dicker e Adulterio di Paulo Coelho, per la Non Fiction Il capitale nel XXI secolo di Thomas Piketty e Gli anni delle meraviglie di Vittorio Sgarbi, mentre più volte presente nelle classifiche 2015 Ragazzi, l'edizione tascabile de Il Piccolo Principe di Saint-Exupéry.

Per la casa editrice Fabbri Editori si segnalano i buoni proseguimenti delle serie per bambini legate ai licensing televisivi e cinematografici quali Mia and me, Ninja Turtles, Dragon Trainers, cui si aggiunge la nuova serie Vicky il Vichingo.

Nelle prime settimane del 2015 Rizzoli ha continuato a mantenersi nella top ten delle classifiche per effetto della tenuta di titoli di successo come Colpa delle stelle di John Green ed I tre giorni di Pompei saggio di Alberto Angela. Di recente uscita sono da segnalare per la Narrativa Il resto della settimana di Maurizio De Giovanni e per la Saggistica il libro di Raffaele Cantone e Gianluca Di Feo, Il male italiano e il libro di Maurizio Molinari Il Califfato del terrore. Perché lo Stato islamico minaccia l'Occidente.

Tra le uscite 2015, da sottolineare per BUR i buoni risultati ottenuti con l'edizione speciale de La rabbia e l'orgoglio di Oriana Fallaci, con i titoli di Stephen Hawking, primo tra tutti Dal Big Bang ai buchi neri e con l'edizione Best BUR di Non chiedere perché di Franco Di Mare. Tra le uscite antecedenti il trimestre va segnalato il buon risultato dell'edizione tascabile di Luigi Garlando Per questo mi chiamo Giovanni. Da segnalare in particolare l'ottimo andamento della campagna promozionale BUR, soprattutto in Grande Distribuzione.

Education

Andamento del mercato

Si stima che l'andamento del mercato di riferimento, anche per il 2015, possa essere valutato in ulteriore contrazione di circa 3 o 4 punti percentuali, attestandosi sotto i 530 milioni di euro (fonte: Databank).

Il primo trimestre dell'anno non mostra particolari evidenze sotto questo aspetto e le attese misure ministeriali circa la definizione dei tetti di spesa per l'acquisto dei libri di testo e il possibile adeguamento dei prezzi al tasso di inflazione programmata non lasciano prevedere un'inversione per l'anno corrente anche per il perdurare della contrazione dei consumi delle famiglie che, nel corso del 2014, ha determinato il mancato acquisto di testi scolastici, ampliando la distanza fra il volume delle adozioni e gli effettivi acquisti.

Sotto un profilo istituzionale, alla fine del mese di marzo 2015, il Governo ha presentato un disegno di legge di riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e di delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti, che toccherà tutte o quasi le componenti del sistema scuola, dall'autonomia scolastica all'offerta formativa, dall'alternanza scuola-lavoro all'innovazione digitale e alla didattica laboratoriale, per citare i temi che più direttamente potranno interessare l'attività editoriale. Il documento ha appena iniziato l'iter delle audizioni in Parlamento e, al momento, è difficile ipotizzarne i tempi di approvazione.

Andamento della gestione

Il mercato scolastico è caratterizzato dall'elevata stagionalità, con una forte concentrazione nell'ultimo quadrimestre dell'anno.

L'andamento dei ricavi e il risultato di fine marzo non sono quindi particolarmente significativi in termini di esercizio registrando comunque un andamento migliorativo, a perimetro omogeneo, rispetto al pari periodo 2014.

La casa editrice ha completato nei tempi coerenti con la campagna adozionale la produzione della propria proposta di manualistica per l'anno scolastico 2015/2016.

La numerosità di novità e di nuove edizioni, più ampia lo scorso anno a motivo del regime di "sblocco" delle adozioni rispetto agli anni precedenti, è leggermente calata per l'anno scolastico 2015/2016, attestandosi a circa cinquanta nuovi titoli e opere indirizzati a tutti gli ordini di scuola, comprese anche iniziative rivolte al cosiddetto settore parascolastico.

L'offerta prevede, per ogni opera, la sua disponibilità in "open book" digitale, ovvero in una versione multimediale ed interattiva del corso, utile per una didattica sempre più aperta e collaborativa.

Le funzionalità multimediali e interattive dei corsi sono organicamente strutturate all'interno di una piattaforma dedicata denominata "MyStudio", che si configura come l'area di rcseducation.it pensata e realizzata per una didattica digitale.

Rizzoli International Publications

Andamento del mercato

Il segmento di mercato editoriale statunitense in cui prevalentemente opera Rizzoli International Publications (Adult Non Fiction con prezzo di copertina superiore ai 50 dollari) a fine marzo 2015 presentava a volume nelle librerie (esclusi e-book, fonte: Nielsen Bookscan) un aumento di circa il 5%.

Andamento della gestione

L'incremento dei ricavi consolidati espressi in euro pari a 0,9 milioni è originato dall'apprezzamento del dollaro rispetto all'euro e dall'incremento delle vendite solo in parte compensati dai minori ricavi originati dalla chiusura provvisoria della libreria storica Rizzoli di New York a partire da fine aprile 2014.

In particolare, escludendo gli effetti della chiusura della libreria storica sopracitata, i ricavi netti complessivi in dollari del primo trimestre 2015 sono cresciuti di circa il 10% rispetto al pari periodo 2014. Tale incremento in presenza del positivo andamento del mercato statunitense è ascrivibile ad un andamento migliore dei prodotti della casa editrice cui si è aggiunto anche il catalogo titoli Welcome acquisito nel secondo semestre 2014.

Sul fronte retail (Rizzoli Bookstore) si segnala infine la prossima riapertura della storica Libreria di New York prevista entro l'estate 2015 nella nuova ubicazione.

PUBBLICITA' ED EVENTI

Profilo del Settore

Del settore fanno parte la divisione Pubblicità, concessionaria di pubblicità del Gruppo RCS, RCS Sport e RCS Live. La partecipazione nel gruppo IGPDecaux (leader nella pubblicità esterna e sottoposta a controllo congiunto con altri soci) è stata classificata come attività destinata alla vendita. Per quanto riguarda la divisione Pubblicità ricordiamo che non figurano nel perimetro i ricavi della raccolta di Media Spagna e del Sistema Infanzia di "Funzioni di Corporate e Altre Attività", in cui operano direttamente gli editori tramite concessionarie esterne. La raccolta pubblicitaria locale presso i clienti delle regioni Toscana, Emilia-Romagna, Trentino Alto Adige, Veneto, Campania, Lazio e le province di Brescia e Bergamo è affidata a subconcessionarie.

E' compresa nelle attività della divisione la raccolta pubblicitaria sui siti Kelkoo e Linkiesta.it e la raccolta pubblicitaria nazionale su stampa dei quotidiani del gruppo Monrif –QN, Il Giorno, Il Resto del Carlino e La Nazione - ("Poligrafici Editoriale").

La divisione Pubblicità è concessionaria per la raccolta pubblicitaria nazionale su stampa e web relativamente ad alcune testate diffuse nel sud Italia. Gli editori interessati sono i seguenti: Società Editrice Sud o SES che edita la testata Gazzetta del Sud, Gazzetta Avvisi (inserto del venerdì anche on- line), Noi Magazine (inserto scuola del giovedì) e Gazzetta del Sud.it; Domenico Sanfilippo Editore che edita le testate La Sicilia e La Sicilia.it; Editrice del Sud Edisud che edita le testate Gazzetta del Mezzogiorno e Gazzetta del Mezzogiorno.it; Giornale di Sicilia Editoriale Poligrafica che edita le testate Giornale di Sicilia e Giornale di Sicilia.it.

Il Gruppo RCS dal 1 febbraio dell'anno scorso ha sottoscritto un contratto per la raccolta pubblicitaria nazionale su stampa e web con l'Editrice Itedi S.p.A. relativamente alle testata La Stampa e i suoi supplementi e La Stampa.it. Dal 1 gennaio di quest'anno si aggiungono le testate Il secolo XIX e Il Secolo XIX.it.

RCS Sport organizza e gestisce eventi sportivi di primissimo livello in diverse discipline, mettendo a disposizione un'offerta completa e personalizzabile di servizi, nonché attività di advisory. RCS Sport è una Sport e Media Company e figura tra gli attori più importanti nel panorama italiano e internazionale. Dell'Area Eventi Sportivi oltre RCS Sport S.p.A. fanno parte RCS Sports and Events DMCC con sede a Dubai attiva nell'organizzazione di eventi sportivi negli Emirati Arabi. Inoltre nel dicembre del 2014 è stata costituita la Società Sportiva Dilettantistica RCS Active Team– SSD RCS AT a r.l., controllata da RCS Sport S.p.A, che ha per finalità lo sviluppo e la diffusione di attività sportive mediante la gestione di ogni forma di attività agonistica, promozionale, ricreativa o di ogni altro tipo di attività motoria e non, idonea a promuovere la conoscenza e la pratica sportiva.

L'agenzia eventi RCS Live si distingue per un approccio diretto, multimediale ed efficiente nell'ideazione, progettazione e realizzazione di eventi Business to Consumer, Business to Business e Corporate.

I principali dati economici

(in milioni di euro) Progressivo al 31/03/2015 Progressivo al 31/03/2014 Variazione %
Pubblicità ed eventi diversi (1) 58,4 62,6 (6,7)
- di cui ricavi tramite editori RCS 47,9 53,8
- di cui ricavi tramite editori terzi 9,5 8,0
Eventi Sportivi (2) 9,6 11,3 (15,0)
Totale ricavi vendite e prestazioni (3) 68,0 73,9 (8,0)
EBITDA ANTE ONERI NON RICORRENTI (4,3) (4,6) 6,5
EBITDA (4,5) (4,8) 6,3

(1) Al 31 marzo 2015 comprendono ricavi pubblicitari per 57,4 milioni (61,8 milioni al 31 marzo 2014) e ricavi editoriali diversi per 1 milione (0,8 milioni al 31 marzo 2014). (2) Al 31 marzo 2015 comprendono ricavi pubblicitari per 3,3 milioni (4 milioni al 31 marzo 2014) e ricavi editoriali diversi per 6,3 milioni (7,3 milioni al 31marzo 2014). (3) I ricavi pubblicitari del Gruppo, complessivamente pari a 96,3 milioni al 31 marzo 2015, comprendono anche i ricavi realizzati direttamente dagli editori pari a 38,9 milioni (di cui 30,2 milioni si riferiscono a Media Spagna, 3,3 milioni a Eventi Sportivi, 3,2 milioni a Media Italia, 2,5 milioni da Funzioni di Corporate e Altre Attività e 0,3 milioni a elisioni verso società del Gruppo). I ricavi pubblicitari del Gruppo, complessivamente pari a 101,1 milioni al 31 marzo 2014, comprendono anche i ricavi realizzati direttamente dagli editori pari a 39,3 milioni (di cui 30,5 milioni si riferiscono a Media Spagna, 2,6 milioni a Media Italia, 4 milioni a Eventi Sportivi e 2,4 milioni a Funzioni di Corporate e Altre Attività, 0,2 milioni a elisioni verso società del Gruppo).

Andamento del mercato

Il mercato pubblicitario in Italia (Fonte Nielsen) ha chiuso i primi tre mesi dell'anno in corso con un calo del 2,1% rispetto all'anno precedente. La contrazione della raccolta è generalizzata su tutti i mezzi pubblicitari ad esclusione di Radio (+6,2%) e affissioni (+4,4%). I quotidiani sono in calo del 6,9%, i periodici del 3,9% ed internet del 2,4%. La TV pure è in calo (-2%). I settori di investimento pubblicitario maggiormente sofferenti sulla stampa sono moda, auto e telecomunicazioni.

Andamento della gestione

I ricavi complessivi del primo trimestre 2015 dell'Area sono pari a 68 milioni, in calo rispetto a quelli del primo trimestre 2014 (-5,9 milioni, -8%). La variazione è dovuta per 1,7 milioni al decremento dei ricavi di Eventi Sportivi e per 4,2 milioni alla flessione di Pubblicità ed Eventi Diversi.

I ricavi di Pubblicità ed Eventi Diversi, pari a 58,4 milioni, presentano una flessione di 4,2 milioni rispetto al primo trimestre 2014 (-6,7%), sostanzialmente riconducibile al calo della raccolta pubblicitaria sulle testate RCS, evidenziato dalla divisione Pubblicità per complessivi 5,9 milioni (-11%) e riconducibile al mezzo Quotidiani per 2 milioni e al mezzo on-line per 3,3 milioni. I ricavi pubblicitari del mezzo Periodici si mantengono sostanzialmente stabili.

Tale andamento è stato in parte compensato dalla raccolta pubblicitaria realizzata con editori terzi in incremento di 1,5 milioni anche per effetto della nuova concessione pubblicitaria acquisita nel trimestre, relativa a Il Secolo XIX, per la raccolta su mezzo stampa e su mezzo on-line.

Eventi Sportivi evidenzia nel trimestre ricavi pari a 9,6 milioni, in calo di 1,7 milioni rispetto al pari periodo del 2014. Il calo è pressochè interamente imputabile alla conclusione dei contratti di advisory con FC Internazionale (-1,2 milioni) e con la Federazione Italiana Giuoco Calcio (-0,4 milioni).

Gli altri eventi del periodo: il Dubai Tour, le classiche di primavera (Strade Bianche, Tirreno Adriatico, Milano Sanremo), All Star Game e la Final Eight di basket sono stati complessivamente in linea con quanto realizzato nel primo trimestre 2014, pur in un contesto di mercato difficile.

L'EBITDA dell'area è negativo per 4,5 milioni, in miglioramento rispetto all'anno precedente (+0,3 milioni). L'incremento è sostanzialmente attribuibile ad efficienze sul costo del personale. L'EBITDA di Eventi Sportivi non è stato penalizzato dalla conclusione dei contratti di advisor caratterizzati da una marginalità contenuta. Non sono presenti oneri o proventi aventi natura non ricorrente nel primo trimestre 2015 (0,2 milioni nel primo trimestre 2014).

FUNZIONI CORPORATE E ALTRE ATTIVITA'

Profilo del settore

L'area comprende attività di servizio alle altre società del Gruppo (le cosiddette Funzioni di Corporate), nonché attività di editoria rivolte ad un target di famiglie con bambini da zero a tre anni (i cosiddetti Verticali Infanzia), comprendenti l'edizione delle testate Insieme e Io e il mio Bambino, la distribuzione controllata di cofanetti contenenti prodotti assortiti per le mamme, l'organizzazione di eventi e fiere (Bimbinfiera), l'offerta di prodotti digitali (sito quimamme.it, siti delle testate e web TV), nonché funzioni di e-commerce. I Verticali Infanzia sono leader di mercato in Italia, Spagna e Messico e sono presenti in Cina con modelli di business simili a quello italiano. Per effetto della sua specificità, il modello di business di tali attività è replicabile in altri paesi con interessanti prospettive, soprattutto in quelli caratterizzati da economie in crescita e da alto tasso di natalità.

Fanno inoltre parte del settore le Altre attività Digitali, comprendenti i servizi di direct marketing, gli abbonamenti e le vendite per corrispondenza gestiti dalla divisione Direct, nonché le attività di sviluppo digitale attuate da RCS Digital Ventures mediante la sottoscrizione di accordi di partnership/licensing o attraverso l'acquisizione di quote di società, anche start up, purché caratterizzate da un portafoglio prodotti digitali innovativi e considerati strategici.

Fanno inoltre parte dell'area, m-dis Distribuzione Media S.p.A., società dedicata alla distribuzione sul canale edicola dei prodotti editoriali del Gruppo e di editori terzi, consolidata con il metodo del patrimonio netto e il Gruppo Finelco che è stato classificato nelle attività destinate alla vendita. Si segnala inoltre la Fondazione Corriere della Sera, che ordina e custodisce gli archivi storici del Corriere della Sera, dei periodici e delle Case Editrici del Gruppo RCS oltre a valorizzarne il patrimonio archivistico e culturale attraverso un'intensa attività di dibattiti e convegni, pubblicazioni, mostre fotografiche e documentarie. Infine la Fondazione Candido Cannavò per lo sport, nata dopo la scomparsa del grande giornalista e scrittore, è stata costituita allo scopo di operare nel campo della solidarietà, dello sviluppo sociale e dello sport nel solco dell'opera e del messaggio di Candido Cannavò.

(in milioni di euro) Progressivo al 31/03/2015 Progressivo al 31/03/2014 Variazione %
Funzioni di Corporate 9,5 9,2 3,3
Verticali Infanzia 5,5 6,1 (9,8)
Altre attività digitali 2,3 1,8 27,8
Totale ricavi vendite e prestazioni 17,3 17,1 1,2
EBITDA ANTE ONERI NON RICORRENTI (8,8) (8,6) (2,3)
EBITDA (8,9) (8,6) (3,5)

I principali dati economici

Andamento del mercato

Funzioni Corporate e Altre Attività Digitali presentano attività prevalentemente rivolte al Gruppo RCS mentre il mercato pubblicitario italiano di riferimento per il Verticale Infanzia riguarda il mezzo Periodici che evidenzia a marzo del 2015 una flessione in Italia del 3,9% rispetto all'anno precedente (Fonte Nielsen), in un mercato nazionale pubblicitario globalmente in contrazione del 2,1% compreso il mercato internet, in decremento del 2,4% (Fonte: Nielsen).

La crisi economica in atto si è riflessa anche nella costante diminuzione delle nascite sia in Italia che in Spagna nel periodo 2008-2014 (Fonte Istat, INE-Instituto Nacional de Estadística).

Andamento della gestione

I ricavi pari a 17,3 milioni sono in crescita di 0,2 milioni. La crescita di ricavi delle Altre attività digitali e delle Funzioni di Corporate compensano la riduzione dei ricavi dei Verticali Infanzia.

Le Funzioni di Corporate sono in lieve crescita di 0,3 milioni per i riaddebiti dei servizi centralizzati effettuati alle altre società/settori del Gruppo. Ricordiamo che i servizi riaddebitati includono le attività di information technology, amministrazione e fiscale, finanza e tesoreria, acquisti, legale e societario, amministrazione del personale, facility management e le attività connesse allo sviluppo digitale.

I ricavi dei Verticali Infanzia pari a 5,5 milioni nel trimestre, risultano in calo del 9,8% (-0,6 milioni rispetto allo stesso periodo 2014) per effetto principalmente dei maggiori ricavi realizzati nei primi mesi del 2014 in Cina con la vendita di libri su commissione. Positivo l'avvio delle attività digitali, sia tradizionali sia ecommerce, in tutti i Paesi eccetto in Cina, dove l'attività digitale è attualmente in fase di sviluppo. In particolare l'e-commerce, avviata da poco più di un anno in Italia e Spagna, ha visto nel primo trimestre 2015 raddoppiare i ricavi rispetto al primo trimestre 2014.

Nell'ambito della diversificazione territoriale, prosegue l'offerta digitale dei contenuti editoriali di Verticali Infanzia in Francia: tale attività, avviata da poco più di un anno, realizza risultati in crescita costante, sia in termini di ricavi sia in termini statistici di liste anagrafiche raccolte, e, a partire dagli ultimi mesi del 2014, evidenzia margini positivi.

I ricavi delle altre attività digitali sono in crescita di 0,5 milioni rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente principalmente per il positivo contributo di RCS Digital Ventures (+0,4 milioni) i cui i ricavi realizzati tramite il sito Made.com (un modello innovativo di e-commerce di arredamento) risultano in crescita favoriti anche dalle numerose attività a supporto del sito.

L'EBITDA del primo trimestre 2015 è sostanzialmente allineato all'anno precedente. Nell'area Verticali Infanzia i minori ricavi realizzati in Cina sono stati compensati dai minori costi realizzati per effetto alla profonda revisione di tutte le linee di costo dell'intera Area.

m-dis DISTRIBUZIONE MEDIA (valutata ad equity)

m-dis Distribuzione Media S.p.A svolge l'attività di distribuzione nel canale edicola e negli altri punti di vendita autorizzati di prodotti editoriali e non editoriali (schede telefoniche e ricariche on-line). La società detiene nel proprio portafoglio, oltre ai prodotti degli azionisti di riferimento (RCS, De Agostini, Hearst Magazines), anche numerosi editori terzi, tra i quali La Stampa, Il Sole 24-Ore, Il Fatto Quotidiano.

La società si avvale delle controllate MDM Milano Distribuzione Media, per la distribuzione nell'area di Milano ed hinterland, di to-dis S.r.l. per la distribuzione nell'area torinese, della società Pieroni Distribuzione per la distribuzione a livello nazionale di prodotti editoriali specializzati e della società collegata Liguria Press S.r.l. (ex ge-dis S.r.l.) per la distribuzione nell'area di Genova. M-dis detiene inoltre partecipazioni nella società Trento Press Service S.r.l. (30,4%) attiva per la distribuzione in Trento e provincia e in Mach2 Press S.r.l. (40%) società specializzata nella distribuzione di prodotti editoriali nel canale della Grande Distribuzione Organizzata.

I ricavi consolidati del primo trimestre 2015 ammontano a 97,4 milioni (103 milioni nel medesimo periodo dello scorso esercizio) mentre l'EBITDA consolidato è di circa 2 milioni, in incremento rispetto all'anno precedente di circa 0,6 milioni.

La diminuzione dei ricavi consolidati rispetto al primo trimestre del 2014, pari a 5,6 milioni, è direttamente imputabile alla flessione registrata nei ricavi del comparto non editoriale (schede telefoniche e ricariche online) pari all'8% circa, mentre il segmento editoriale si conferma complessivamente stabile per effetto dell'aumento del prezzo di alcune testate degli editori distribuiti nonché del buon andamento dei collaterali rispetto al primo trimestre dell'anno precedente.

Il risultato netto consolidato del periodo è pari a circa 1,3 milioni, in incremento rispetto al primo trimestre 2014 di circa 0,7 milioni.

Il liquidato (intendendo con tale termine le copie vendute al consumatore finale valorizzate al prezzo di copertina) del primo trimestre 2015, confrontato con quello dall'analogo periodo dello scorso anno, segnala una lieve flessione, pari allo 0,3% circa, per effetto delle buone performance dei prodotti Collaterali e Periodici che controbilanciano quasi completamente i ritardi registrati dai prodotti Quotidiani e Collezionabili.

FATTI DI RILIEVO DEL PRIMO TRIMESTRE

circa 26 milioni di Euro.

  • In data 11 febbraio 2015 il Gruppo RCS comunica una nuova configurazione organizzativa: la Direzione Pubblicità del Gruppo diventa RCS Communication Solutions a cui sarà affiancata la neonata NuMix Agency. RCS Communication Solutions ha come primario obiettivo quello di ampliare la gamma di offerta, massimizzando i ricavi dall'advertising e offrendo nuovi servizi, anche attraverso partnership e nuove acquisizioni. NuMix Agency sarà specializzata nell'offerta di dati, contenuti, eventi e piattaforme innovative e assorbirà unità di servizio con esperienza pluriennale: Connecto, primaria realtà nel direct marketing con un database di oltre 10 milioni di nominativi, RCS Live, focalizzata nell'ideazione e realizzazione di eventi corporate B2B e B2C in Italia e all'estero, tra cui i grandi eventi del Gruppo RCS, e InProject, unità dedicata a progetti multimediali su misura per le aziende. L'agenzia NuMix, è operativa a partire da marzo 2015.
  • In data 12 febbraio 2015 il Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup rende noto di aver ricevuto da JCDecaux S.A. e da Publitransport Srl un'offerta vincolante per l'acquisto del 34,5% del capitale sociale di IGPDecaux S.p.A., detenuta tramite la propria controllata RCS International Advertising BV. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di accettare l'offerta, che - secondo quanto previsto dal contratto di finanziamento - sarà sottoposta ad autorizzazione da parte del consorzio delle banche finanziatrici. Il prezzo offerto è pari a circa 18 milioni di Euro più un potenziale earn out di ulteriori 2 milioni entro 3 anni al raggiungimento di alcuni obiettivi. Il perfezionamento dell'operazione è previsto entro il primo semestre 2015, anche al fine di completare i passaggi richiesti. Tale operazione rientra tra quelle previste nel processo di cessione di Assets No Core; in merito agli altri Assets No Core proseguono contatti con potenziali acquirenti per il completamento del piano di cessioni. Il prezzo offerto sarà considerato ai fini della valutazione della partecipazione nel Bilancio 2014 di RCS MediaGroup. Si ricorda che al 30 settembre 2014 il valore consolidato era pari a
  • In data 18 febbraio 2015 su richiesta Consob, RCS MediaGroup SpA conferma che il Consiglio di Amministrazione ha ricevuto una manifestazione di interesse da parte di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. in relazione alle attività librarie del Gruppo RCS. Il Consiglio si è riservato ogni valutazione in merito.
  • In data 26 febbraio 2015 La Gazzetta dello Sport ha presentato la sua edizione televisiva GazzettaTv, in onda sul canale 59 del digitale terrestre e diretta da Andrea Monti. GazzettaTv sarà edita da Digital Factory, società partecipata al 60% tramite Digicast e al 40% da DeA 59 del gruppo De Agostini, titolare dell'autorizzazione per la trasmissione sul canale. Presidente di Digital Factory è Pierfrancesco Gherardi, managing director digital De Agostini; amministratore delegato di Digital Factory è Francesco Carione, direttore della divisione Gazzetta di RCS MediaGroup e delle attività televisive di RCS MediaGroup S.p.A.
  • In data 6 marzo 2015 il Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup, sotto la presidenza di Angelo Provasoli, ha preso atto dello stato di avanzamento delle previste attività di cessione di Assets No Core, nell'ambito delle quali è stata avviata una negoziazione in via esclusiva con un primario operatore finanziario per la possibile cessione della quota di partecipazione del 44,45% detenuta da RCS MediaGroup in Gruppo Finelco.

Con riferimento alla manifestazione di interesse pervenuta da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. in relazione all'eventuale acquisizione della quota di partecipazione di RCS MediaGroup in RCS Libri S.p.A., il Consiglio ha deliberato a maggioranza di proporre al Gruppo Mondadori la concessione di un periodo di esclusiva sino al 29 maggio 2015, al fine di approfondire termini e condizioni dell'eventuale operazione, riservandosi ogni conseguente valutazione nel merito.

FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL PRIMO TRIMESTRE

  • In data 23 aprile 2015 l'Assemblea degli Azionisti di RCS MediaGroup presieduta da Angelo Provasoli si è riunita in sede Ordinaria, ed ha:
  • - approvato il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2014, chiuso con una perdita netta di Euro 117.570.193,00, riportata a nuovo;
  • - espresso voto favorevole in merito alla Sezione I della Relazione sulla Remunerazione predisposta dal Consiglio di Amministrazione ai sensi in particolare di quanto previsto dall'art. 123-ter del D. Lgs. n. 58/1998 e delle relative disposizioni attuative emanate dalla Consob;
  • - approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione in merito alla disposizione di azioni proprie previa revoca della precedente autorizzazione. In virtù di quanto autorizzato, il Consiglio di Amministrazione, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2357-ter del Codice Civile, potrà disporre in tutto o in parte, in una o più volte, delle azioni proprie già in portafoglio alla data odierna, ovvero che dovessero essere eventualmente acquistate successivamente, entro diciotto mesi dalla data della delibera, in particolare con le seguenti modalità alternative: (i) mediante operazioni in denaro, ad un valore non inferiore del 10% rispetto al prezzo di riferimento rilevato sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. nella seduta di Borsa precedente ogni singola operazione tramite vendita in borsa, ai blocchi, offerta pubblica, ovvero (ii) mediante operazioni di scambio, permuta, conferimento o altro atto di disposizione non in denaro nel contesto di progetti industriali o operazioni di finanza straordinaria ai termini economici dell'operazione che saranno determinati, con l'ausilio di esperti indipendenti, in ragione della natura e delle caratteristiche dell'operazione, anche tenendo conto dell'andamento di mercato delle azioni RCS MediaGroup;
  • - nominato per gli esercizi 2015-2017 il Consiglio di Amministrazione, composto da 9 membri: Maurizio Costa, Pietro Scott Jovane, Teresa Cremisi, Laura Cioli, Gerardo Braggiotti, Tom Mockridge, eletti dalla lista di maggioranza presentata da Mediobanca Banca di Credito Finanziario S.p.A., anche in nome e per conto di Fiat Chrysler Automobiles N.V., DI.VI. Finanziaria di Diego della Valle & C. S.r.l., Pirelli & C. S.p.A., Intesa San Paolo S.p.A., che raggruppa il 38,9% del capitale ordinario; Stefano Simontacchi, eletto dalla lista di candidati presentata U.T. Communications S.p.A., che rappresenta il 4,616% del capitale ordinario; Dario Frigerio e Paolo Colonna eletti dalla lista di candidati presentata da Anima SGR S.p.A. gestore dei fondi Fondo Anima Geo Italia, Fondo Anima Italia e Fondo Anima Star Italia Alto Potenziale; Arca SGR S.p.A. gestore del fondo Arca Azioni Italia; Eurizon Capital S.A. gestore dei fondi Eurizon EasyFund - Equity Italy LTE, Eurizon EasyFund Equity Italy, Eurizon Investment SICAV - PB Equity EUR; Eurizon Capital SGR S.p.A gestore dei fondi Eurizon Azioni Italia e Eurizon Azioni PMI Italia; Kairos Partners SGR S.P.A. gestore del comparto Kairos International Sicav – Comparto Section; Mediolanum Gestione Fondi SGR.p.A. gestore dei fondi Mediolanum Flessibile Italia e Mediolanum Flessibile Sviluppo Italia; Mediolanum International Funds Limited - Challenge Funds – Challenge Italian Equity; Pioneer Asset Management S.A. gestore del fondo Pioneer Fund Italian Equity e Pioneer Investment Management SGR.p.A. gestore del fondo Pioneer Italia Azionario Crescita, che rappresentano il 3,25% del capitale ordinario.
  • - nominato per gli esercizi 2015-2017 il Collegio sindacale, composto da: Lorenzo Caprio (Presidente) tratto dalla lista presentata dalle società di gestione dei fondi di cui sopra, Gabriella Chersicla e Enrico Maria Colombo (Sindaci Effettivi) tratti dalla lista di maggioranza presentata da Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A. anche in nome e per conto degli azionisti sopra elencati, Renata Maria Ricotti (Sindaco Supplente), tratta dalla lista presentata dalle suddette società di gestione dei

fondi, Ugo Rock e Barbara Negri (Sindaci Supplenti), tratti dalla lista di maggioranza presentata da Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A., anche in nome e per conto dei suddetti azionisti.

  • In data 23 aprile 2015 il Consiglio di Amministrazione, riunitosi successivamente all'Assemblea, ha nominato Maurizio Costa Presidente e Pietro Scott Jovane Amministratore Delegato.
  • In data 30 aprile 2015 il Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup, riunitosi sotto la presidenza di Maurizio Costa, ha designato all'unanimità per la nomina a direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, che si insedierà compiute le prescritte procedure. Il Consiglio ha quindi costituito i seguenti Comitati, nominandone i rispettivi membri: Comitato Strategico: Maurizio Costa, Pietro Scott Jovane, Paolo Colonna, Tom Mockridge Comitato per le Nomine: Maurizio Costa, Teresa Cremisi, Stefano Simontacchi Comitato per la Remunerazione: Gerardo Braggiotti, Teresa Cremisi, Dario Frigerio Comitato Controllo e Rischi: Dario Frigerio, Laura Cioli, Stefano Simontacchi
  • In data 30 aprile 2015 RCS MediaGroup annuncia che il Consiglio di Amministrazione di Unidad Editorial ha nominato David Jiménez nuovo direttore di El Mundo.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE E PROSPETTIVE PER L'ANNO IN CORSO

Nei primi mesi del 2015 si evidenziano modesti segnali positivi di ripresa sull'economia italiana, anche se le prospettive sono ancora caratterizzate dall'incertezza. Il PIL italiano è risultato invariato rispetto al primo trimestre 2014 (+0,3% rispetto al trimestre precedente) – Fonte Istat. Per l'esercizio 2015 il PIL italiano è previsto in incremento dello 0,7% (Fonte: Istat).

In Spagna prosegue la tendenza positiva, evidenziatasi a partire dal primo semestre 2014. Nell'esercizio 2015 il PIL spagnolo è previsto in incremento del 2,8% (Fonte: European Commission).

Per quanto riguarda il settore Media in Italia, e pur tenendo conto degli effetti positivi attesi dall'EXPO2015, la raccolta pubblicitaria sulla stampa è prevista ancora in calo, sia pure in termini più contenuti rispetto agli ultimi anni, mentre si attende una lieve crescita del mercato pubblicitario sul mezzo internet; in Spagna invece è prevista una crescita sia della componente pubblicitaria on-line sia della raccolta pubblicitaria su stampa tradizionale.

In tale contesto macroeconomico RCS prevede per l'anno 2015, nel complesso ed a perimetro omogeneo, ricavi consolidati in lieve crescita rispetto al 2014, anche per effetto di iniziative specifiche. Sono previsti inoltre in contenuta crescita i ricavi pubblicitari per la sopra menzionata ripresa del mercato in Spagna, mentre i ricavi diffusionali pur con volumi in calo potranno essere parzialmente compensati in relazione ai prezzi in aumento. I ricavi dell'area Libri sono complessivamente attesi in lieve crescita, principalmente per effetto della componente digitale.

In risposta alle dinamiche sfavorevoli dei mercati di riferimento, il Gruppo RCS ha continuato nel corso del 2015 a perseguire con determinazione ulteriori azioni di efficienza. Si prevede di realizzare cumulativamente, al termine dei tre anni del Piano per lo Sviluppo 2013-2015, benefici per 220 milioni , di cui 177 milioni già realizzati a fine marzo 2015 (13 milioni nel primo trimestre 2015).

Su tale base si prevede per l'esercizio 2015 un EBITDA consolidato ancora in crescita fino al raggiungimento di una marginalità (ante oneri non ricorrenti) pari a circa il 9% sui ricavi del 2015, sempre che non si verifichi, in particolare in Italia, una ulteriore e significativa contrazione del mercato pubblicitario rispetto alla flessione comunque già prevista per il 2015.

Conseguentemente, fermo restando quanto sopra, si prevede per il 2015 il ritorno ad un EBIT positivo a livello consolidato, tale da poter sostanzialmente pareggiare il carico degli oneri finanziari, necessaria premessa per un prossimo ritorno all'utile consolidato.

Ai fini della ulteriore riduzione della PFN consolidata, la Società prosegue le attività volte alla cessione degli Assets No Core ed ha inoltre in essere alcune ulteriori trattative per la cessione di altri assets (oltre all'eventuale cessione della partecipazione in RCS Libri S.p.A).

In assenza di eventi allo stato non prevedibili e al raggiungimento dell'EBITDA previsto per il 2015, il perfezionamento delle cessioni di Assets No Core e degli eventuali altri asset sopra evidenziati, accompagnato da una generazione di cassa tipica tornata positiva già nel 2014, e prevista in significativo miglioramento nel 2015, è strumentale alla riduzione della PFN consolidata ed al rispetto dei covenant previsti nel contratto di finanziamento per il 31 dicembre 2015 (che si ricordano essere PFN inferiore a 3,5 volte l'EBITDA e PFN inferiore a 440 milioni).

Opportunità strategiche di sviluppo del Gruppo RCS:

A seguito di oltre due anni di riequilibrio della struttura finanziaria del Gruppo e focalizzazione sui core business, il Gruppo RCS ha individuato alcune aree di potenziale sviluppo per le quali dispone di significative competenze ed esperienza.

Oltre ad un significativo rafforzamento della sua forte presenza nel settore News - un pilastro importante per lo sviluppo futuro in particolare in ambito digitale, sia in Italia sia in Spagna, grazie ai suoi Power Brand Corriere della Sera e El Mundo e Expansión - il Gruppo dispone di forti e radicate competenze anche nel settore Sport, caratterizzato da un grande potenziale di crescita internazionale ed eccellenti prospettive di sviluppo attraverso i brand leader La Gazzetta dello Sport, Marca, RCS Sport e Last Lap.

Grazie allo sviluppo di questi due core business, unitamente al rafforzamento dell'offerta di soluzioni B2B di comunicazione integrata, RCS punta ad un diverso mix di ricavi per una reddittività sostenibile e ad una profittabilità in linea con quella dei migliori operatori internazionali del settore (oggi al 15%), traguardando un nuovo modello di efficienza operativa.

INTEGRAZIONI SU RICHIESTA CONSOB AI SENSI DELL'ARTICOLO 114, COMMA 5, DEL D.LGS 58/1998, DEL 27 MAGGIO 2013

a) La posizione finanziaria netta del Gruppo RCS e della Società cui fa capo con l'evidenziazione delle componenti a breve separatamente da quelle a medio lungo termine

(in milioni di euro) Valore contabile Variazione
31/03/2015 31/12/2014
Attività finanziarie non correnti per strumenti derivati - - -
TO TALE ATTIVITA' FINANZIARIE NO N CO RRENTI - - -
Titoli - - -
Crediti finanziari 2,7 11,8 (9,1)
Attività finanziarie correnti per strumenti derivati - -
Crediti e attività finanziarie correnti 2,7 11,8 (9,1)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13,1 13,7 (0,6)
TO TALE ATTIVITA' FINANZIARIE CO RRENTI 15,8 25,5 (9,7)
Debiti e passività non correnti finanziarie (432,6) (393,8) (38,8)
Passività finanziarie non correnti per strumenti derivati (15,5) (16,5) 1,0
TO TALE PASSIVITA' FINANZIARIE NO N CO RRENTI (448,1) (410,3) (37,8)
Debiti e passività correnti finanziarie (75,2) (97,7) 22,5
Passività finanziarie correnti per strumenti derivati - - -
TO TALE PASSIVITA' FINANZIARIE CO RRENTI (75,2) (97,7) 22,5
Indebitamento Finanziario Netto Complessivo (1) (507,5) (482,5) (25,0)

1) Indicatore della struttura finanziaria determinato quale risultante dei debiti finanziari correnti e non correnti al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti nonché delle attività finanziarie correnti e delle attività finanziarie non correnti relative agli strumenti derivati. La posizione finanziaria netta definita dalla comunicazione CONSOB DEM/6064293 del 28 luglio 2006 esclude le attività finanziarie non correnti. Le attività finanziarie non correnti al 31 marzo 2015 e al 31 dicembre 2014 sono pari a zero e pertanto l'indicatore finanziario di RCS al 31 marzo 2015 e al 31 dicembre 2014, coincide con la posizione finanziaria netta così come definita dalla sopra citata comunicazione CONSOB.

La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2015 è negativa per 507,5 milioni e registra un incremento rispetto al 31 dicembre 2014 di 25 milioni, dovuto essenzialmente agli esborsi relativi ai nuovi investimenti e ad oneri non ricorrenti. La gestione tipica corrente ha ridotto di 25 milioni (Fonte: Management Reporting) l'assorbimento di cassa stagionale rispetto al primo trimestre 2014.

Di seguito si riporta la posizione finanziaria netta della Capogruppo RCS MediaGroup S.p.A. con l'evidenza delle componenti a breve termine separatamente da quelle a lungo termine.

(in milioni di euro) 31 marzo
2015
31 dicembre
2014
Delta
Crediti finanziari correnti
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1,0 0,7 0,3
Crediti finanziari correnti 39,6 47,9 (8,3)
A) Totale crediti finanziari correnti 40,6 48,6 ( 8,0)
Debiti finanziari correnti
Debiti verso banche c/c ( 29,2) ( 36,8) 7,6
Debiti finanziari correnti ( 512,2) ( 585,2) 73,0
Passività finanziarie per strumenti derivati - - -
B) Totale debiti finanziari correnti ( 541,4) ( 622,0) 80,6
(A+B) Totale (indebitamento) finanziario corrente netto ( 500,8) ( 573,4) 72,6
Crediti finanziari non correnti
Attività finanziarie per strumenti derivati - - -
C) Totale crediti finanziari non correnti - - -
Debiti finanziari non correnti
Debiti finanziari non correnti ( 473,0) ( 380,8) ( 92,2)
Passività finanziarie non correnti per strumenti derivati ( 15,5) ( 16,6) 1,1
D) Totale debiti finanziari non correnti ( 488,5) ( 397,4) ( 91,1)
(C+D) Totale (indebitamento) finanziario non corrente netto ( 488,5) ( 397,4) ( 91,1)
TOTALE (Indebitamento) Finanziario Netto ( 989,3) ( 970,8) ( 18,5)

L'indebitamento finanziario netto della Società al 31 marzo 2015 è negativo per 989,3 milioni e registra un incremento rispetto al 31 dicembre 2014 di 18,5 milioni.

Tale variazione è generata essenzialmente dagli esborsi per i nuovi investimenti, per gli oneri non ricorrenti sostenuti per il processo di ristrutturazione in atto, per i versamenti in conto capitale/copertura perdite a favore di società controllate cui si aggiunge un assorbimento di cassa tipica corrente di natura stagionale, in miglioramento rispetto a quanto assorbito nel 1° trimestre 2014.

b) Le posizioni debitorie scadute e ripartite per natura (finanziaria, commerciale, tributaria e previdenziale) e le connesse eventuali iniziative di reazione dei creditori del Gruppo (solleciti, ingiunzioni, sospensioni nella fornitura)

(in milioni di euro)
Analisi posizioni debitorie scadute
31/03/2015 30 giorni 31 - 90
giorni
91 - 180
giorni
181-360
giorni
> 360 giorni Totale
Scaduto
A scadere Totale
Posizioni Debitorie Commerciali 11,4 21,6 6,7 5,9 22,7 68,3 309,0 377,3
Posizioni Debitorie Finanziarie 75,2 75,2
Posizioni debitorie tributarie 11,8 11,8
Posizioni debitorie previdenziali 10,2 10,2
Posizioni debitorie altre 0,1 0,1 0,1 0,3 94,8 95,1
Totale posizione debitorie 11,4 21,7 6,7 6,0 22,8 68,6 501,0 569,6

Il totale delle passività correnti del Gruppo RCS al 31 marzo ammonta a 620,8 milioni, (675,4 milioni al 31 dicembre 2014) e si decrementa rispetto al 31 dicembre 2014 di 54,6 milioni. La voce depurata delle poste prive di una scadenza contrattuale, quali le quote a breve termine dei fondi rischi ed oneri nonché dei debiti derivanti dalla valutazione a patrimonio netto di partecipate del Gruppo, ammonta a 569,6 milioni. Le posizioni non scadute, pari a 501 milioni, rappresentano circa l'88% del totale. Al 31 marzo 2015 non si evidenziano scaduti per posizioni debitorie finanziarie, tributarie e previdenziali.

Le posizioni debitorie scadute, prevalentemente di natura commerciale, ammontano complessivamente a 68,6 milioni (75,7 milioni al 31 dicembre 2014), evidenziando un decremento di 7,1 milioni originato prevalentemente dalla Capogruppo.

Le posizioni debitorie scadute comprendono 11,4 milioni di debiti scaduti entro i 30 giorni (12,8 milioni al 31 dicembre 2014) essenzialmente riconducibili all'operatività aziendale (cosiddetti scaduti tecnici). Inoltre le posizioni in scadenza il giorno 31 marzo 2015 sono convenzionalmente state classificate tra i debiti a scadere ed ammontano a circa 15,8 milioni. Lo scaduto residuo pari a 57,2 milioni include debiti verso agenti scaduti per complessivi 22,4 milioni (39,2% del totale scaduto residuo). La prassi del settore prevede, nel rapporto con gli agenti, l'erogazione di un anticipo mensile sulle attività di loro pertinenza che è iscritto in bilancio tra i crediti commerciali. Gli anticipi ad agenti riferibili ai debiti scaduti ammontano a circa 26,8 milioni, importo superiore allo scaduto specifico. Si precisa che i debiti verso agenti scaduti oltre i 360 giorni rappresentano circa il 67,9% di quella fascia di scaduto.

Lo scaduto commerciale pari a 68,3 milioni (75,1 milioni al 31 dicembre 2014) si riferisce prevalentemente alla Capogruppo (43 milioni).

Rispetto a dicembre 2014 lo scaduto diminuisce di 7,1 milioni. Tale valore deriva principalmente da un decremento delle fasce 31-90 giorni (-3,5 milioni), >360 giorni (-3 milioni) e nella fascia inferiore a 30 giorni (-1,4 milioni). Sostanzialmente stabili le fasce 91-180 giorni (+0,6 milioni) e 181-360 giorni (+0,2 milioni).

Non si rilevano azioni legali volte al recupero di somme significative asseritamente dovute in forza di rapporti commerciali.

c) Rapporti verso parti correlate del Gruppo RCS e della Società cui fa capo

Per il dettaglio dei rapporti con parti correlate del Gruppo e di RCS MediaGroup S.p.A. si rinvia alla nota numero 11 del Resoconto Intermedio di Gestione.

d) L'eventuale mancato rispetto dei covenant, dei negative pledge e di ogni altra clausola dell'indebitamento del Gruppo comportante limiti all'utilizzo delle risorse finanziarie, con l'indicazione a data aggiornata del grado di rispetto di dette clausole

Il Contratto di Finanziamento sottoscritto nel giugno 2013 per un importo massimo complessivo di Euro 600 milioni si è ridotto al 31 marzo 2015 a Euro 465,6 milioni.

  • Il Finanziamento è composto da tre distinte linee di credito:
  • Linea di Credito A (bullet), linea term di Euro 225.000.000,00 da rimborsarsi in unica soluzione alla data precedente tra (i) il terzo anniversario della relativa data di utilizzo e (ii) il 31 luglio 2016 e il cui utilizzo al 31 marzo 2015 è rimasto invariato rispetto al 31 dicembre 2014 a 113,6 milioni. Si ricorda che tale linea è rimborsata in via anticipata con i proventi della vendita di asset no core;
  • Linea di Credito B (amortizing), linea term di Euro 275.000.000 da rimborsarsi alla data precedente tra (i) il quinto anniversario della relativa data di utilizzo e (ii) il 31 luglio 2018, secondo un piano di ammortamento allegato al Contratto di Finanziamento e il cui utilizzo è invariato rispetto al 31 dicembre 2014 a 252 milioni; e
  • Linea di Credito Revolving (revolving), linea revolving di Euro 100.000.000 da rimborsarsi alla data precedente tra (i) il quinto anniversario della relativa prima data di utilizzo e (ii) il 31 luglio 2018.

Il Contratto di Finanziamento prevede un Covenant di default di PFN non superiore a 440 milioni alla fine del 2015. Il Covenant era stato individuato sulla base delle previsioni del Piano per lo sviluppo 2013-2015 e delle prevedibili vendite di Assets No Core per un importo non inferiore a 250 milioni entro la fine dell'anno. In data 11 agosto 2014 la Società ha sottoscritto con le banche finanziatrici un accordo modificativo di taluni termini e condizioni dello stesso Contratto di Finanziamento.

In particolare il contratto di Finanziamento prevede il rispetto dei seguenti covenant finanziari, che la Società ritiene coerenti con le previsioni economico finanziarie contenute nel Piano per lo Sviluppo:

Data di Riferimento Covenant Finanziario (a livello di bilancio consolidato di Gruppo)
31 dicembre 2015 (i) Posizione Finanziaria Netta < uguale a Euro 440 milioni;
(ii) Rapporto Posizione Finanziaria Netta / EBITDA (Leverage Ratio),
inferiore a 3,50x.
31 dicembre 2016 (i) Posizione Finanziaria Netta < uguale a Euro 410 milioni;
(ii) Rapporto Posizione Finanziaria Netta / EBITDA (Leverage Ratio),
inferiore a 3,25x.
31 dicembre 2017 (i) Posizione Finanziaria Netta < uguale a Euro 380 milioni;
(ii) Rapporto Posizione Finanziaria Netta / EBITDA (Leverage Ratio),
inferiore a 3,00x.

In caso di violazione dei covenant finanziari applicabili, ovvero al verificarsi di ulteriori eventi qualificati quali, tra gli altri, il mancato pagamento di importi dovuti ai sensi del Contratto di Finanziamento, il cross default in relazione all'indebitamento finanziario del Gruppo o l'avvio di procedure esecutive da parte dei creditori, per importi superiori a determinate soglie, la violazione degli obblighi assunti ai sensi del Contratto di Finanziamento, il cambio di controllo o il verificarsi di eventi che comportino un effetto negativo rilevante come ivi definiti, gli istituti finanziatori hanno il diritto di richiedere il rimborso delle linee di credito erogate ai sensi del Contratto di Finanziamento. Circa il Cambio di Controllo la disdetta del Patto di Sindacato avvenuta

lo scorso ottobre non ha costituito fattispecie di cambio di controllo così come disciplinato dal contratto di finanziamento.

L'accordo modificativo sottoscritto in data 11 agosto 2014, ha modificato taluni termini e condizioni del contratto di finanziamento. Al fine di conseguire una maggiore flessibilità in merito alle tempistiche per le cessioni degli Assets No Core, ha variato le scadenze, da fine 2014 a fine settembre 2015, dei seguenti obblighi: (i) obbligo di esercitare - entro il 31 dicembre 2015 e comunque in tempo utile per consentire la sottoscrizione ed effettiva liberazione per cassa dell'aumento di capitale oggetto di Delega entro il 31 marzo 2016 - la delega conferita in data 30 maggio 2013 al Consiglio di Amministrazione della Società ad aumentare, in via scindibile, il capitale sociale della Società fino ad un importo massimo di Euro 190.000.000,00 (la "Delega"), importo pari alla differenza tra Euro 600.000.000,00 e l'importo dell'aumento di capitale della Società effettivamente sottoscritto e liberato per cassa anteriormente alla prima erogazione di cui al Contratto di Finanziamento, qualora si verifichi uno dei seguenti eventi (i cd. Triggering Events):

  • (a) alla data di approvazione della situazione trimestrale consolidata relativa al trimestre che termina il 30 settembre 2015 e sulla base dei dati ivi contenuti (e, con riguardo al calcolo dell'EBITDA, anche sulla base del bilancio consolidato della Società al 31 dicembre 2014 e della situazione trimestrale consolidata della stessa al 30 giugno 2015), il rapporto tra Posizione Finanziaria Netta / EBITDA (da calcolarsi ante oneri non ricorrenti fino ad un ammontare pari ad Euro 40 milioni) e su base rolling last twelve month sulla base della suddetta situazione trimestrale al 30 settembre 2015 (nonché con riguardo all'EBITDA, del bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 e della semestrale al 30 giugno 2015) sia superiore a 4.5x e/o
  • (b) i proventi effettivamente incassati dalla Società a partire dalla data di sottoscrizione del Contratto di Finanziamento ed entro il 30 settembre 2015 derivanti da atti di disposizione di cd. Assets No Core siano inferiori a Euro 250.000.000,00 (al netto degli importi già corrisposti a titolo di rimborso anticipato volontario a valere sulla Linea di Credito A); e/o

fermo restando che, qualora entro il 31 marzo 2016 l'aumento di capitale oggetto della Delega sia stato liberato per un importo inferiore ad Euro 200.000.000,00 la Società avrà l'obbligo di alienare per cassa (senza dilazione di pagamento ed earn out) gli assets diversi dagli Assets No Core (x) i cui contratti di vendita dovranno essere perfezionati entro il 31 marzo 2016; (y) l'incasso dei relativi proventi dovrà effettivamente avvenire entro il 31 marzo 2016 per un importo complessivamente pari alla differenza tra (a) Euro 200.000.000,00 e (b) l'importo effettivamente liberato e versato per cassa nonché destinato a rimborso anticipato del Finanziamento in conformità al Contratto di Finanziamento a seguito dell'esecuzione dell'aumento di capitale oggetto della Delega effettivamente sottoscritto; (z) i cui proventi di vendita dovranno essere imputati a rimborso anticipato obbligatorio della Linea di Credito "A", fino a concorrenza del rimborso integrale della stessa, e della Linea di Credito "B", da effettuarsi riducendo gli importi delle rate a partire dalla rata più prossima.

e) Lo stato di implementazione del piano industriale, con l'evidenziazione degli eventuali scostamenti dei dati consuntivati rispetto a quelli previsti

Nei primi mesi del 2015 le prospettive di ripresa economica in Italia sono caratterizzate dall'incertezza. Nel primo trimestre 2015 il PIL italiano è risultato invariato rispetto al primo trimestre 2014 (+0,3% rispetto al trimestre precedente) – Fonte Istat.

Il mercato pubblicitario a fine marzo 2015 risulta in contrazione del 2,1% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. Per il mezzo stampa si registra un calo complessivo del 5,8%, con i quotidiani in flessione del 6,9%, con un andamento negativo sia per la commerciale nazionale sia per la raccolta locale, ed i periodici in calo del 3,9% (Fonte Nielsen) confermando il trend negativo degli ultimi mesi.

Sul fronte diffusionale continua, anche nel 2015, la tendenza non favorevole del mercato dei prodotti cartacei per l'accelerazione delle vendite in versione digitale e multimediale e per l'aumento dei prezzi delle testate principali verificatosi nel corso della seconda parte del 2014 e a gennaio del 2015.

Per contro in Spagna prosegue la tendenza positiva, evidenziata dal PIL a partire dal primo semestre 2014 (+1,4% nell'esercizio 2014). In particolare nel primo trimestre 2015 la crescita è stata dello 0,9 per cento e su base annua del 2,6% (Fonte Ine).

Il mercato pubblicitario complessivo evidenzia un incremento del 7,4% rispetto al primo trimestre del 2014, ed in particolare il mezzo internet si incrementa del 13,2% (fonte I2P/ArceMedia) ed il mezzo quotidiani dell'1,2% trainato dalla buona performance dei quotidiani locali mentre i quotidiani nazionali sono in calo. Per contro sul fronte diffusionale prosegue anche in Spagna il trend negativo delle vendite dei quotidiani (Fonte OJD).

In risposta alle dinamiche sfavorevoli dei mercati di riferimento, il Gruppo RCS ha continuato anche nel 2015 a perseguire con determinazione il raggiungimento di ulteriori azioni di efficienza, che con benefici sui costi superiori a quanto previsto nel Piano per lo Sviluppo 2013-2015 è riuscito a preservare, nel primo trimestre dell'anno, i risultati in linea con quanto previsto dal Budget stesso.

In particolare, rispetto alle previsioni formulate nell'ambito del Budget 2015, nel primo trimestre dell'anno il Gruppo ha realizzato complessivamente risultati in linea ai target di EBITDA, Efficienze, Indebitamento Finanziario Netto. I ricavi del primo trimestre dell'anno sono invece lievemente inferiori rispetto agli obiettivi fissati per il periodo nell'ambito del Budget 2015 (-1,5%), risentendo in Italia del contesto di mercato pubblicitario sopracitato, nonché in Spagna della flessione delle diffusioni cartacee, in linea con un andamento di mercato ancora marcatamente sfavorevole, solo in parte compensata dall'andamento in crescita delle edizioni digitali delle testate spagnole.

Nonostante il calo dei ricavi, l'EBITDA, risulta essere in miglioramento rispetto al primo trimestre 2014.

L'indebitamento finanziario netto consolidato al 31 marzo 2015, anch'esso in linea con il Budget, evidenzia rispetto al 31 marzo 2014 un miglioramento di 14 milioni.

Le previsioni di riduzione connesse al progressivo avanzare della valorizzazione degli Assets No Core hanno evidenziato una tempistica diversa, già riflessa nelle più recenti comunicazioni al mercato. Proseguono le negoziazioni volte alla valorizzazione degli Assets No Core, i cui effetti positivi sulla PFN (indebitamento netto consolidato) si manifesteranno nel corso del 2015.

PROSPETTI CONTABILI DI CONSOLIDATO

Prospetto sintetico del conto economico

in milioni di euro Note Progressivo al 31 marzo
2015 2014(^)
Ricavi delle vendite 10 256,5 262,9
Incremento immobilizzazioni per lavori interni 0,0 0,0
Variazione delle rimanenze prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso 8,3 9,2
Consumi materie prime e servizi (201,5) (210,9)
Costi per il personale (80,0) (100,3)
Altri oneri e proventi operativi (2,0) (0,9)
Accantonamenti e svalutazione crediti (4,7) (5,9)
Ammortamenti e svalutazioni (15,7) (14,2)
Risultato operativo 10 (39,1) (60,1)
Proventi (oneri) finanziari (8,9) (10,2)
Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie (0,2) 0,0
Quote proventi (oneri) da valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio
netto 0,3 (0,3)
Risultato ante imposte (47,9) (70,6)
Imposte sul reddito 12,3 12,5
Risultato attivita destinate a continuare (35,6) (58,1)
Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse 12 0,0 3,9
Risultato del periodo (35,6) (54,2)
Attribuibile a :
Risultato del periodo di terzi (0,4) (0,3)
Risultato del periodo di gruppo (35,2) (53,9)
Risultato del periodo (35,6) (54,2)
Risultato delle attività destinate a continuare per azione base in euro (0,07) (0,13)
Risultato delle attività destinate a continuare per azione diluito in euro (0,07) (0,13)
Risultato delle attività destinate alla dismissione
e dismesse per azione base in euro 0,00 0,01
Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse per azione diluito in
euro 0,00 0,01

Le note costituiscono parte integrante del presente Bilancio intermedio abbreviato

(^) Il conto economico al 31 marzo 2014 è stato modificato per l'applicazione dell'IFRS 5 ai valori delle partecipate IGPDecaux e Gruppo Finelco, delle quali è altamente probabile la cessione.

Prospetto del conto economico complessivo

in milioni di euro Note Progressivo al 31 marzo
2015 2014
Risultato del periodo (35,6) (54,2)
Altre componenti di conto economico complessivo:
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio :
Utili (perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci in valute estere 32 2,7 (0,1)
Riclassifica a conto economico di utili (perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci in
valute estere 0,0 0,0
Utili (perdite) su copertura flussi di cassa 32 (0,5) (2,7)
Riclassificazione a conto economico di utili (perdite) su copertura flussi di cassa 32 1,9 2,0
Utili (perdite) derivanti dalla valutazione a fair value delle attività finanziarie disponibili per
la vendita 32 0,0 0,0
Riclassificazione a conto economico di utili (perdite) derivanti dalla valutazione a fair value
delle attività finanziarie disponibili per la vendita 32 0,0 0,1
Quote delle componenti di conto economico complessivo delle partecipate valutate con il
metodo del patrimonio netto 32 0,0 0,0
Effetto fiscale 32 (0,4) 0,2
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio :
(Perdita)/utile attuariale su piani a benefici definiti 32 0,0 0,0
(Perdita)/utile attuariale su piani a benefici definiti relativa alle imprese valutate con il metodo
del patrimonio netto 32 0,0 0,0
Effetto fiscale 32 0,0 0,0
Totale altre componenti di conto economico complessivo 3,7 (0,5)
Totale conto economico complessivo (31,9) (54,7)
Totale conto economico complessivo attribuibile a:
(Perdita)/Utile Totale Conto economico complessivo quota terzi (0,4) (0,3)
(Perdita)/Utile Totale Conto economico complessivo quota gruppo (31,5) (54,4)
Totale conto economico complessivo (31,9) (54,7)

Prospetto sintetico della situazione patrimoniale finanziaria

ATTIVITA'
Immobili, impianti e macchinari
14
115,4
118,7
Investimenti Immobiliari
24,7
24,9
Attività immateriali
15
511,9
508,8
Attività finanziarie
16
78,6
78,0
Attività per imposte anticipate
16
160,0
147,8
Totale attività non correnti
890,6
878,2
Rimanenze
17
90,6
Crediti commerciali
18
321,4
Crediti diversi e altre attività correnti
19
107,8
Attività per imposte correnti
9,7
Crediti e Attività finanziarie correnti
20
2,7
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
20
13,1
Totale attività correnti
545,3
12
Attività non correnti destinate alla dismissione
36,9
TOTALE ATTIVITA'
1.472,8
1.519,8
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale
475,1
Riserve
30-31
(46,9)
Utili (perdite) portati a nuovo
(156,4)
Utile (perdita) dell'esercizio
Utile (perdita) del periodo
(35,2)
Totale patrimonio netto di gruppo
236,6
Patrimonio netto di terzi
5,9
Totale
242,5
Debiti e passività non correnti finanziarie
20
432,6
(in milioni di euro) Note 31 marzo 2015 31 dicembre 2014
78,8
392,6
99,1
8,7
11,8
13,7
604,7
36,9
475,1
(50,3)
(45,6)
(110,8)
268,4
4,6
273,0
393,8
Passività finanziarie per strumenti derivati 20 15,5 16,5
Benefici relativi al personale
21
52,1
53,7
Fondi per rischi e oneri
21
27,5
28,5
Passività per imposte differite
75,5
75,6
Altre passività non correnti
22
6,3
3,3
Totale Passività non correnti
609,5
571,4
Debiti e passività correnti finanziarie
20
75,2
97,7
Passività per imposte correnti
1,2
1,1
Debiti commerciali
23
377,1
395,2
Quote a breve term.fondi rischi e oneri
21
49,8
55,2
Debiti diversi e altre passività correnti
24
117,5
126,2
Totale passività correnti
620,8
675,4
12
Passività associate ad attività destinate alla dismissione
-
-
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
1.472,8
1.519,8

Rendiconto finanziario sintetico

(in milioni di euro) Note 31 marzo
2015
31 marzo
2014
A) Flussi di cassa della gestione operativa
Risultato attività destinate a continuare al lordo delle imposte (47,9) (70,6)
Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse 0,0 0,0
Ammortamenti e svalutazioni 15,7 14,2
(Plusvalenze) minusvalenze e altre poste non monetarie (2,5) (1,1)
Svalutazioni (rivalutazioni) partecipazioni 0,2 0,0
Risultato netto gestione finanziaria (inclusi dividendi percepiti) 8,9 10,2
Incremento (decremento) dei benefici relativi al personale e fondi per rischi e oneri 25 (4,0) (1,0)
Variazioni del capitale circolante 26 24,9 6,9
Imposte sul reddito pagate 0,0 0,0
Variazioni attività destinate alla dismissione e dismesse 0,0 0,0
Totale (4,7) (41,4)
B) Flussi di cassa della gestione di investimento
Investimenti in partecipazioni (al netto dei dividendi ricevuti) (0,2) (5,1)
Investimenti in immobilizzazioni 27 (18,1) (14,1)
(Acquisizioni) cessioni di altre immobilizzazioni finanziarie 0,2 0,5
Corrispettivi per la dismissione di partecipazioni 0,0 0,0
Corrispettivi dalla vendita di immobilizzazioni 0,0 18,4
Variazioni attività destinate alla dismissione e dismesse 0,0 0,0
Totale (18,1) (0,3)
Free cash flow (A+B) (22,8) (41,7)
C) Flussi di cassa della gestione finanziaria
Variazione netta dei debiti finanziari e di altre attività finanziarie 28 38,2 28,8
Interessi finanziari netti incassati (pagati) (7,1) (8,6)
Dividendi corrisposti 0,0 0,0
Variazione riserve di patrimonio netto (0,3) (0,1)
Variazioni attività destinate alla dismissione e dismesse 0,0 0,0
Totale 30,8 20,1
Incremento (decremento) netto delle disponibilità liquide ed equivalenti (A+B+C) 8,0 (21,6)
Disponibilità liquide ed equivalenti all'inizio del periodo (25,2) (15,5)
Disponibilità liquide ed equivalenti alla fine del periodo 29 (17,2) (37,1)
Incremento (decremento) del periodo 8,0 (21,6)

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE DEL RENDICONTO FINANZIARIO

(in milioni di euro)

Disponibilità liquide ed equivalenti all'inizio del periodo così dettagliate (25,2) (15,5)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13,7 10,7
Debiti correnti verso banche (38,9) (26,2)
Disponibilità liquide ed equivalenti alla fine del periodo (17,2) (37,1)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13,1 13,5
Debiti correnti verso banche (30,3) (50,6)
Incremento (decremento) del periodo 8,0 (21,6)

Prospetto sintetico delle variazioni di patrimonio netto

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(*) Pubblicati nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2013

NOTE ILLUSTRATIVE SPECIFICHE

FORMA, CONTENUTO ED ALTRE INFORMAZIONI SULLE POSTE DEL BILANCIO INTERMEDIO

1. Forma e contenuto

Il bilancio intermedio abbreviato al 31 marzo 2015 del Gruppo RCS è stato redatto in conformità allo IAS 34 Bilanci Intermedi, come previsto anche dall'art. 154 ter del Testo Unico della Finanza (D.Lgs. n. 58/1998).

Tale bilancio intermedio è consolidato sulla base delle situazioni economiche patrimoniali di RCS MediaGroup S.p.A. e delle società controllate relative ai primi tre mesi dell'esercizio 2015, redatte secondo i principi contabili internazionali. Le situazioni economiche e patrimoniali delle controllate Unidad Editorial ed RCS Libri S.p.A. e sono state approvate dai relativi Consigli di Amministrazione rispettivamente in data 12 maggio 2015 e 11 maggio 2015.

La valuta di presentazione del presente bilancio intermedio consolidato è l'Euro, utilizzato come valuta funzionale dalla maggior parte delle società del Gruppo. Ove non differentemente indicato, tutti gli importi sono espressi in milioni di Euro.

Il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2015 di RCS Mediagroup S.p.A. è stato approvato in data 14 maggio 2015 dal Consiglio di Amministrazione che ne ha autorizzato la pubblicazione.

2. Variazioni dell'area di consolidamento

Nel primo trimestre 2015 non sono intervenute variazioni nel perimetro di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2014.

3. Principi di consolidamento e metodi contabili

I criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio intermedio abbreviato al 31 marzo 2015 sono omogenei ai principi contabili adottati per la redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2014 ad eccezione di quanto descritto nel successivo paragrafo "Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2015".

Con riferimento alla nota Consob n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, si ricorda inoltre che il Gruppo non detiene in portafoglio titoli obbligazionari emessi da governi centrali e locali e da enti governativi e non è pertanto esposto ai rischi derivanti dalle oscillazioni di mercato.

Gli schemi di bilancio adottati nel bilancio intermedio abbreviato riflettono in forma sintetica gli schemi del bilancio al 31 dicembre 2014. Tale bilancio intermedio abbreviato non comprende pertanto tutte le informazioni richieste dal bilancio annuale e deve essere letto unitamente al bilancio annuale predisposto per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014.

Per apprezzare la stagionalità delle attività del Gruppo, si rimanda alla nota n 33 "Conto economico consolidato: analisi per trimestre".

La redazione del Bilancio intermedio abbreviato richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività, sia nella valutazione delle attività e passività potenziali. In particolare l'attuale contesto macroeconomico, reso ancora instabile per gli effetti della crisi in corso, ha comportato che le stime riguardanti gli andamenti futuri siano state sviluppate tenendo conto di tale elevato grado di incertezza. Tuttavia qualora successivamente tali stime, dovessero differire dalle circostanze effettive, opportune modifiche verrebbero riflesse nel periodo stesso in cui tali nuove situazioni venissero rilevate.

Taluni processi valutativi, in particolare la determinazione di eventuali perdite di valore di attività immateriali, sono generalmente effettuati in modo completo solo a fine esercizio, quando sono a disposizione tutte le informazioni necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano una immediata valutazione di eventuali perdite di valore. Nel primo trimestre 2015 non sono emersi indicatori di impairment.

Dati congetturati si riferiscono inoltre ai fondi rischi e oneri, alla stima delle rese a pervenire dell'area Libri, e dell'area Media Italia e Media Spagna, ai fondi svalutazione crediti e agli altri fondi svalutazione, con particolare riguardo alle valutazioni di magazzino soprattutto nell'area Libri, agli ammortamenti, e alle imposte differite.

4. Base per la preparazione-adozione del presupposto della continuità aziendale nella redazione del Bilancio

In accordo a quanto previsto dallo IAS 1 ed in coerenza con quanto richiesto dai documenti n° 2 del 6 febbraio 2009 e n° 4 del 3 marzo 2010 emessi congiuntamente da Banca d'Italia, Consob, Isvap, si riportano di seguito le valutazioni formulate dagli Amministratori in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale ai fini della redazione del Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2015.

Innanzitutto si ricorda che l'Assemblea Straordinaria del 30 maggio 2013 ha deliberato di attribuire, al Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile, la facoltà di aumentare a pagamento in via scindibile, il capitale sociale, entro il 31 dicembre 2015, per un importo complessivo massimo di Euro 200.000.000,00, comprensivo dell'eventuale sovrapprezzo, e comunque fino a concorrenza del complessivo importo di massimi Euro 600.000.000,00 al netto dell'importo effettivamente sottoscritto ad esito dell'aumento di capitale, ai sensi dell'art. 2441, primo comma del Codice Civile, di massimi Euro 500.000.000,00 deliberato anch'esso in data 30 maggio 2013, mediante emissione di azioni ordinarie e/o di azioni di risparmio, da offrirsi in opzione agli aventi diritto, in proporzione al numero di azioni dagli stessi detenuto, dando mandato al Consiglio di Amministrazione per dare esecuzione alla predetta delega e così in particolare e tra l'altro, per stabilire, di volta in volta, nel rispetto dei limiti sopra indicati le modalità, i termini, i tempi e le condizioni tutte dell'aumento di capitale tra i quali il numero ed il prezzo di emissione delle azioni da emettere (compreso l'eventuale sovrapprezzo) nonché il rapporto di opzione.

Si ricorda che RCS Media Group ha sottoscritto in data 14 giugno 2013 un contratto di finanziamento (come successivamente modificato, il "Contratto di Finanziamento") ai sensi del quale un pool di banche finanziatrici, guidato da Banca IMI S.p.A. in qualità di banca agente (la "Banca Agente") e composto da Intesa Sanpaolo S.p.A., Banca Popolare Commercio e Industria S.p.A., Banca Popolare di Bergamo S.p.A., Banca Popolare di Milano S.c.a r.l., BNP PARIBAS S.A. Succursale Italia, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. e UniCredit S.p.A. (le "Banche Finanziatrici") hanno concesso alla Società un finanziamento di importo massimo complessivo pari ad Euro 600.000.000,00.

Come noto il Contratto di Finanziamento era composto di tre distinte linee di credito:

  • Linea di Credito A (bullet), linea term di Euro 225.000.000,00 da rimborsarsi in unica soluzione alla data precedente tra (i) il terzo anniversario della relativa data di utilizzo e (ii) il 31 luglio 2016;
  • Linea di Credito B (amortizing), linea term di Euro 275.000.000,00 da rimborsarsi alla data precedente tra (i) il quinto anniversario della relativa data di utilizzo e (ii) il 31 luglio 2018, secondo un piano di ammortamento allegato al Contratto di Finanziamento (con la prima rata in scadenza al 30 giugno 2016); e
  • Linea di Credito Revolving (revolving), linea revolving di Euro 100.000.000,00 da rimborsarsi alla data precedente tra (i) il quinto anniversario della prima data di utilizzo e (ii) il 31 luglio 2018.

In data 11 agosto 2014 sono state rinegoziate alcune condizioni contrattuali del Contratto di Finanziamento.

In particolare, con riferimento agli obblighi della Società da rispettarsi nel corso dell'anno 2015, il Contratto di Finanziamento prevede i seguenti obblighi finanziari (a livello di bilancio consolidato di Gruppo), il mancato rispetto dei quali comporterebbe il verificarsi, a seconda dei casi, di un Evento di Risoluzione e/o di un Evento di Recesso:

  • (i) obbligo di far sì che il Leverage Ratio (Posizione Finanziaria Netta su EBITDA) sia inferiore a 3.50x alla data di riferimento del 31 dicembre 2015;
  • (ii) obbligo di far sì che la Posizione Finanziaria Netta non sia superiore ad Euro 440.000.000,00 alla data di riferimento del 31 dicembre 2015.

Al 31 marzo 2015 l'importo del finanziamento è pari ad Euro 465,6 milioni di cui Euro 113,6 milioni a valere sulla Linea A, Euro 252 milioni sulla Linea B ed Euro 100 milioni sulla Linea C.

La riduzione del finanziamento si è verificata in conseguenza di un rimborso anticipato obbligatorio parziale (di cui all'art. 8.2.4 del Contratto di Finanziamento), mediante l'utilizzo: (i) per quanto riguarda la Linea A, dei proventi netti derivanti dalla vendita di alcuni degli Assets No Core per complessivi Euro 111,4 milioni (a fronte di un introito complessivo di Euro 149 milioni); (ii) per quanto riguarda la linea B, del 50% dei proventi netti della conversione volontaria delle azioni di risparmio A e B in azioni ordinarie per Euro 23 milioni (a fronte di un introito complessivo netto di Euro 46 milioni).

All'inizio del 2015 è stato dato ad una primaria banca di affari l'incarico di assistere la Società nel presidio e monitoraggio delle attività in corso per il rispetto degli obblighi derivanti dal Contratto di Finanziamento, con particolare riferimento ai relativi obblighi finanziari.

Ai fini della ulteriore riduzione della PFN, la Società ha proseguito ed intensificato le attività volte alla cessione degli Assets No Core, in linea con quanto previsto dal Piano di Sviluppo 2013-2015.

In particolare si segnala che in data 12 febbraio 2015 è stata ricevuta da JCDecaux S.A. e da Publitransport Srl un'offerta vincolante per l'acquisto del 34,5% del capitale sociale di IGP Decaux S.p.A., detenuta dalla Società tramite la propria controllata RCS International ADV BV (accettata dal Consiglio di Amministrazione di RCS Mediagroup S.p.A.).L'autorizzazione dell'offerta da parte delle Banche Finanziatrici - prevista dal Contratto di Finanziamento - è in corso di formalizzazione. Il prezzo offerto è pari a circa Euro 18 milioni alla data di perfezionamento dell'operazione, prevista entro il primo semestre 2015, a cui si aggiunge un potenziale earn out di ulteriori Euro 2 milioni entro 3 anni e subordinatamente al raggiungimento di alcuni obiettivi.

Inoltre, e sempre nell'ambito delle previste attività di cessione di Assets No Core, in merito alla negoziazione per la cessione della quota di partecipazione del 44,45% detenuta da RCS MediaGroup in Gruppo Finelco, si segnala che è terminata l'esclusiva concessa ad un primario operatore finanziario, ma restano in essere interlocuzioni con altre primarie controparti volte alla valorizzazione dell'asset.

La società ha inoltre in essere alcune ulteriori trattative di vendita di Assets No Core e di Assets Diversi (previa approvazione da parte delle Banche Finanziatrici).

Nell'ambito del programma di dismissioni previste si ricorda la presenza di alcuni immobili in Italia e Spagna, già classificati come Assets No Core, per un valore stimato totale di circa Euro 45 milioni in aggiunta agli assets sopra indicati. In particolare si segnala la presenza di una proprietà immobiliare per la quale è già stato sottoscritto un contratto preliminare di vendita per l'importo di circa Euro 10 milioni, condizionato all'approvazione da parte del Comune di Milano di un Piano Attuativo sull'area, prevista entro il primo semestre 2016. Proseguono poi gli ulteriori contatti volti alla valorizzazione dei suddetti assets immobiliari.

Il perfezionamento delle cessioni di Assets No Core sopra ricordate e di eventuali Assets Diversi sono strumentali alla riduzione della PFN, e quindi anche al rispetto degli obblighi finanziari previsti nel Contratto di Finanziamento al 31 dicembre 2015, che si ricorda essere: (i) Leverage Ratio (PFN inferiore a 3,5 volte l'EBITDA); e (ii) Posizione Finanziaria Netta (inferiore ad Euro 440 milioni); considerando il raggiungimento dell'EBITDA previsto nel Budget 2015 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 marzo 2015.

Infine si ricorda che RCS ha ricevuto una manifestazione di interesse da Arnoldo Mondadori Editore, in relazione all'eventuale acquisizione della partecipazione di RCS MediaGroup S.p.A. in RCS Libri S.p.A.. Il 6 marzo, il Consiglio di Amministrazione ha concesso al Gruppo Mondadori un periodo di esclusiva sino al 29 maggio 2015, al fine di approfondire termini e condizioni dell'eventuale operazione, con riserva di ogni conseguente valutazione nel merito.

La due diligence è attualmente in corso.

Tutto ciò premesso gli Amministratori, pur in presenza dei vincoli e obblighi posti dal Contratto di Finanziamento, tenuto conto del quadro di riferimento, e pur in presenza di incertezze in merito all'evoluzione del quadro macroeconomico e di settore, hanno ritenuto ragionevole adottare il presupposto della continuità aziendale per la redazione del Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2015.

5. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2015

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni, rivisti anche a seguito del processo di Improvement annuale condotto dallo IASB, sono stati applicati per la prima volta a partire dal primo gennaio 2015:

IFRIC 21 – Tributi.

L'interpretazione, emessa dallo IASB nel maggio 2013, fornisce chiarimenti su quando un'entità dovrebbe rilevare una passività per il pagamento di tributi imposti dal governo, ad eccezione di quelli già disciplinati da altri principi (es. IAS 12 – Imposte sul reddito). Lo IAS 37, stabilisce i criteri per il riconoscimento di una passività, uno dei quali è l'esistenza dell'obbligazione attuale in capo alla società quale risultato di un evento passato (noto come fatto vincolante). L'interpretazione chiarisce che il fatto vincolante, che dà origine ad una passività per il pagamento del tributo, è descritta nella normativa di riferimento da cui scaturisce il pagamento dello stesso. L'IFRIC 21 è applicabile secondo lo IASB dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2014 mentre secondo il regolamento dell'Unione Europea a partire dagli esercizi che iniziano da o dopo il 17 giugno 2014. L'applicazione a partire dal 1° gennaio 2015 di tale interpretazione non ha comportato effetti sui dati del Resoconto Intermedio al 31 marzo 2015.

Miglioramenti agli IFRS: Ciclo 2011-2013

Il 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2011-2013 Cycle" che recepisce le modifiche ai principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Per lo IASB, le modifiche sono entrate in vigore a partire dai bilanci che iniziati da o dopo il 1° luglio 2014. Per l'Unione Europea l'entrata in vigore è stata posticipata ai bilanci che iniziano da o dopo il 1° gennaio 2015. L'applicazione di tali modifiche è prospettica e non ha comportato effetti sui dati del Recoconto Intermedio di Gestione del 31 marzo 2015.

Le principali modifiche riguardano:

  • IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standards Viene chiarito che l'entità che adotta per la prima volta gli IFRS, in alternativa all'applicazione di un principio correntemente in vigore alla data del primo bilancio IFRS, può optare per l'applicazione anticipata di un nuovo principio destinato a sostituire il principio in vigore. L'opzione è ammessa quando il nuovo principio consente l'applicazione anticipata. Inoltre deve essere applicata la stessa versione del principio in tutti i periodi presentati nel primo bilancio IFRS.
  • IFRS 3 Aggregazioni aziendali – Le modifiche hanno lo scopo di chiarire l'esclusione dall'ambito di applicazione dell'IFRS 3 di tutte le tipologie di accordi a controllo congiunto e non solo le joint venture.
  • IFRS 13 Valutazione del Fair Value L'IFRS 13 paragrafo 52 ("portfolio exception"), nella sua attuale formulazione, limita alle sole attività e passività finanziarie incluse nell'ambito di applicazione dello IAS 39 la possibilità di valutazione al fair value sulla base del loro valore netto. Con la modifica viene chiarito che la possibilità di valutazione al fair value sulla base del loro valore netto si riferisce anche a contratti nell'ambito di applicazione dello IAS 39 ma che non soddisfano la definizione di attività e passività finanziarie fornita dallo IAS 32, come i contratti per l'acquisto e vendita di commodities che possono essere regolati in denaro per il loro valore netto.
  • IAS 40 Investimenti Immobiliari La modifica chiarisce che l'IFRS 3 e lo IAS 40 non si escludono vicendevolmente e che, al fine di determinare se l'acquisto di una proprietà immobiliare rientri nell'ambito di applicazione dell'IFRS 3, occorre far riferimento alle specifiche indicazioni fornite dall'IFRS 3 stesso; per determinare, invece, se l'acquisto in oggetto rientri nell'ambito dello IAS 40 occorre far riferimento alle specifiche indicazioni dello IAS 40.

6. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni, omologati dall'UE ed applicabili dagli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2015

Modifiche allo IAS 19Piano a benefici definiti: contribuzioni dei dipendenti

L'emendamento, emesso dallo IASB nel novembre 2013, introduce delle semplificazioni per contabilizzare i piani a benefici definiti che prevedono la contribuzione da parte dei dipendenti o da terzi soggetti. In particolare, le modifiche allo IAS 19 consentono di rilevare le contribuzioni dei dipendenti o dei terzi soggetti come riduzione dei costi per le prestazioni di lavoro ("service costs") nel periodo in cui i relativi servizi lavorativi sono stati prestati, se vengono rispettate le seguenti condizioni:

  • ‐ le contribuzioni dei dipendenti o dei terzi sono previste formalmente nelle condizioni del piano;
  • ‐ le contribuzioni sono correlate ai servizi prestati; e
  • ‐ l'ammontare della contribuzione è indipendente dal numero degli anni di servizio.

In tutti gli altri casi, la rilevazione di tali contribuzioni sarà più complessa in quanto dovranno essere attribuiti ai singoli periodi del piano mediante il calcolo attuariale della relativa passività. Per lo IASB, le modifiche sono entrate in vigore a partire dai bilanci iniziati da o dopo il 1° luglio 2014. Per l'Unione Europea l'entrata in vigore è stata posticipata ai bilanci che iniziano da o dopo il 1° febbraio 2015. L'applicazione di tali modifiche, pur essendo retroattiva, non comporterà effetti sui dati del Resoconto Intermedio al 31 marzo 2015.

Miglioramenti agli IFRS: Ciclo 2010-2012

Il 12 dicembre 2013 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2010-2012 Cycle" che recepisce le modifiche ai principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Per lo IASB, le modifiche sono entrate in vigore a partire dai bilanci che iniziati da o dopo il 1° luglio 2014. Per l'Unione Europea l'entrata in vigore è stata posticipata ai bilanci che iniziano da o dopo il 1° febbraio 2015. L'applicazione di tali modifiche è prospettica.

Le principali modifiche riguardano:

  • IFRS 2 Pagamenti basati su azioni Sono state apportate delle modifiche alle definizioni di "vesting condition" e di "market condition" ed aggiunte le ulteriori definizioni di "performance condition" e "service condition" (in precedenza incluse nella definizione generale di "vesting condition").
  • IFRS 3 Aggregazioni aziendali Le modifiche chiariscono che una contingent consideration classificata come un'attività o una passività deve essere misurata a fair value ad ogni data di chiusura dell'esercizio, a prescindere dal fatto che la contingent consideration sia uno strumento finanziario a cui si applica lo IAS 39 oppure un'attività o passività non-finanziaria. Le variazioni del fair value devono essere contabilizzate nell'utile/(perdita) dell'esercizio.
  • IFRS 8 Settori operativi Le modifiche richiedono ad un'entità di dare informativa delle valutazioni fatte dal management nell'applicazione dei criteri di aggregazione dei segmenti operativi, inclusa una descrizione dei segmenti operativi aggregati e degli indicatori economici considerati nel determinare se tali segmenti operativi abbiano "caratteristiche economiche simili". Le modifiche chiariscono inoltre che la riconciliazione tra il totale delle attività dei segmenti operativi e il totale delle attività dell'entità venga fornito solamente nel caso in cui il totale delle attività dei segmenti operativi è regolarmente fornito al chief operating decision-maker ("CODM").
  • IFRS 13 Valutazione del Fair Value Sono state modificate le Basis for Conclusions al fine di chiarire che con l'emissione dell'IFRS 13 resta valida la possibilità di contabilizzare i crediti e debiti commerciali a breve termine senza rilevare gli effetti di un'attualizzazione, qualora tali effetti risultino non materiali.
  • IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 Attività immateriali Le modifiche hanno eliminato le incoerenze con riferimento alla rilevazione dei fondi ammortamento nel caso in cui sia applicato il criterio della rideterminazione del valore per un immobile, impianto o macchinario o per un'attività immateriale. I nuovi requisiti chiariscono che il gross carrying amount sia adeguato in misura consistente con la rivalutazione del carrying amount dell'attività e che il fondo ammortamento risulti pari alla differenza tra il gross carrying amount e il carrying amount al netto delle perdite di valore contabilizzate.
  • IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate con la modifica allo IAS 24, lo IASB:

  • ‐ ha esteso la definizione di "parte correlata" alle entità che forniscono all'interno del gruppo le prestazioni lavorative dei dirigenti con responsabilità strategiche (solitamente tali entità sono denominate "management companies");

  • ‐ ha chiarito che è sufficiente fornire l'ammontare complessivo del costo addebitato dalla management company senza indicare separatamente le singole tipologie di benefici, che la management company ha pagato ai propri dipendenti.

7. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni, non ancora omologati dall'UE ed applicabili dagli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2015

IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts

L'IFRS 14, emesso dallo IASB nel gennaio 2014 consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alla contabilità regolatoria secondo i precedenti principi contabili adottati. Al fine di migliorare la comparabilità con le entità che già applicano gli IFRS e che non rilevano tali importi, lo standard richiede che i saldi rilevati ai fini della contabilità regolatoria debbano essere presentati separatamente dalle altre voci. Lo standard si applica a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata. Si segnala che al momento il processo di omologazione da parte dell'Unione Europea è sospeso.

Accounting for Acquisitions of Interests in Joint Operations (amendment to IFRS 11)

Le modifiche pubblicate dallo IASB nel maggio 2014, forniscono chiarimenti sulla rilevazione contabile delle acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto che costituiscono un business. Le modifiche sono applicabili in modo prospettico, per i periodi annuali che avranno inizio da o dopo il 1° gennaio 2016; è consentita l'applicazione anticipata.

Clarification of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation (Amendments to IAS 16 and IAS 38)

Le modifiche pubblicate dallo IASB nel maggio 2014 hanno l'obiettivo di chiarire che l'utilizzo di metodi basati sui ricavi per calcolare l'ammortamento di un immobile, impianto o macchinario non è appropriato in quanto i ricavi generati da un'attività che include l'utilizzo di un bene generalmente riflette fattori diversi dal consumo dei benefici economici derivanti dal bene stesso.

Lo IASB ha inoltre chiarito che i ricavi generalmente non sono una base adeguata per misurare il consumo dei benefici economici generati da un'attività immateriale. Tale presunzione, tuttavia, può essere superata in determinate circostanze limitate. Le modifiche sono applicabili in modo prospettico, per i periodi annuali che avranno inizio da o dopo il 1° gennaio 2016; è consentita l'applicazione anticipata.

IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers

Il principio, emesso dallo IASB nel maggio 2014, introduce un quadro generale per stabilire se, quando e in quale misura, avverrà la rilevazione dei ricavi. Il principio sostituisce i criteri di rilevazione enunciati nello IAS 18 – Ricavi, nello IAS 11 – Lavori in corso su ordinazione, nell'IFRIC 13 - Programmi di fidelizzazione della clientela, nell'IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili, nell'IFRIC 18 Cessioni di attività da parte della clientela e nel SIC-31 Ricavi — Operazioni di baratto comprendenti attività pubblicitaria.

L'IFRS 15 si applica a partire dagli esercizi che hanno inizio da o dopo il 1°gennaio 2017 ed è consentita l'applicazione anticipata. In sede di prima applicazione, l'IFRS 15 deve essere applicato in modo retroattivo. Sono tuttavia consentite alcune semplificazioni ("practical expedients"), nonché un approccio alternativo ("cumulative effect approach") che consente di evitare la riesposizione degli esercizi presentati nell'informazione comparativa; in quest'ultimo caso gli effetti derivanti dall'applicazione del nuovo principio devono essere rilevati nel patrimonio netto iniziale dell'esercizio di prima applicazione dell'IFRS 15.

Il Gruppo sta ancora valutando gli effetti potenziali dell'applicazione dell'IFRS 15 sul bilancio consolidato.

Agriculture: Bearer plant (Amendments to IAS 16 and IAS 41)

Le modifiche, pubblicate dallo IASB nel giugno 2014, richiedono che gli alberi da frutto che daranno vita a raccolti futuri, debbano essere contabilizzati secondo i requisiti dello IAS 16 – Immobili, impianti e macchinari, piuttosto che dello IAS 41 - Agricoltura. Le modifiche devono essere applicate in modo retroattivo a partire dai bilanci che iniziano dal 1° gennaio 2016; è consentita l'applicazione anticipata.

IFRS 9 – Financial instruments

Il principio, emesso dallo IASB nel luglio 2014, sostituisce lo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione. L'IFRS 9 introduce nuove disposizioni per la classificazione e la valutazione degli strumenti finanziari, compreso un nuovo modello per le perdite attese ai fini del calcolo delle perdite per riduzione di valore sulle attività finanziarie e nuove disposizioni generali per le operazioni di contabilizzazione di copertura. Inoltre, include le disposizioni per la rilevazione ed eliminazione contabile degli strumenti finanziari in linea con l'attuale IAS 39. Il nuovo principio sarà applicabile dal 1° gennaio 2018 ed è' consentita l'applicazione anticipata. L'IFRS 9 indica come regola generale che l'applicazione deve avvenire in modo prospettico, sebbene siano previste alcune eccezioni.

Equity Method in Separate Financial Statements (Amendments to IAS 27)

Le modifiche allo IAS 27, pubblicate nell'agosto 2014, consentiranno alle entità di utilizzare l'equity method per contabilizzare gli investimenti in controllate, joint ventures e collegate nel bilancio separato. Le modifiche saranno applicabili in modo retroattivo per i bilanci che iniziano dal 1° gennaio 2016 ed è consentita l'applicazione anticipata.

Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture (Amendments to IFRS 10 and IAS 28)

L'emendamento emesso dallo IASB nel settembre 2014 evidenzia le modifiche che mirano ad affrontare una incongruenza nel trattare la vendita o il conferimento di beni tra un investitore e la sua collegata o joint venture. La conseguenza principale delle modifiche è che un utile o una perdita è rilevato totalmente quando la transazione ha per oggetto un business. Le suddette modifiche sarebbero applicabili in modo prospettico a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano il (o dopo) il 1° gennaio 2016, ma lo stesso IASB ha deciso, nel gennaio 2015, di posticipare tale data di entrata in vigore in quanto sono state identificate delle incoerenze con alcuni paragrafi dello IAS 28. L'Unione Europea a seguito della decisione presa dallo IASB ha pertanto bloccato il processo di omologazione in attesa che venga pubblicato il nuovo documento con la nuova data di entrata in vigore.

Annual Improvements to IFRSs (2012–2014 Cycle)

Nel settembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Annual Improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle" che recepisce le modifiche ai principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2016 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata.

Le principali modifiche riguardano:

  • IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate La modifica introduce delle guidance specifiche all'IFRS 5 nel caso in cui un'entità riclassifichi un attività (o un gruppo in dismissione) dalla categoria "held for sale" alla categoria "held-for-distribution" (o viceversa) o quando la rilevazione di un'attività "held-for-distribution" sia cessata.
  • IAS 19 Benefici per dipendenti La modifica allo IAS 19 chiarisce che gli high quality corporate bonds utilizzati per determinare il tasso di sconto dei post-employment benefits devono essere emessi nella stessa valuta utilizzata per il pagamento dei benefits.
  • IAS 34 Bilanci intermedi – La modifica chiarisce i requisiti nel caso in cui l'informativa richiesta è presentata nell'interim financial report ma al di fuori dell'interim financial statements. La modifica

richiede che tale informativa sia inclusa attraverso un cross-reference dall'interim financial statements ad altre parti dell'interim financial report e che tale documento sia disponibile ai lettori del bilancio nella stessa modalità e con gli stessi tempi dell'interim financial statement.

IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative - Il documento introduce ulteriori guidance per chiarire se un servicing contract costituisce un coinvolgimento residuo in un'attività trasferita ai fini dell'informativa richiesta in relazione alle attività trasferite.

Disclosure initiative (Amendments to IAS 1)

Le modifiche allo IAS 1, pubblicate nel dicembre 2014, si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2016 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata. Le principali modifiche riguardano:

  • Rilevanza e aggregazione: Un'entità non deve ridurre la comprensibilità del proprio bilancio oscurando materiale informativo con le informazioni irrilevanti o aggregando informazioni rilevanti che hanno diversa natura o funzioni. Inoltre per i totali parziali addizionali l'entità deve anche presentare la riconciliazione di ogni subtotale con il totale di bilancio.
  • Informazioni da presentare nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria e del conto economico complessivo: Specifiche voci di profitto o di perdita, delle altre componenti di conto economico e della situazione patrimoniale-finanziaria possono essere disaggregate. I totali parziali devono essere composti da elementi riconosciuti e misurati secondo gli IFRS, essere presentati ed etichettati in modo da rendere le voci che costituiscono il totale parziale chiaro e comprensibile ed essere coerenti tra un esercizio e un altro).
  • Prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo dell'esercizio: La quota di conto economico complessivo di società collegate e join venture valutate con il metodo del patrimonio netto devono essere presentati in forma aggregata ma separatamente dal resto del conto economico complessivo, come un'unica voce, classificata tra gli elementi che saranno o non saranno successivamente riclassificate a conto economico.
  • Note Struttura: L'entità è libera di decidere l'ordine di esposizione nel bilancio ma deve considerare l'effetto sulla comprensibilità e sulla comparabilità dei suoi bilanci dando risalto ai settori di attività più rilevanti per la comprensione della propria performance finanziaria e la posizione finanziaria.

Investment Entities: Applying the Consolidation Exception (Amendments to IFRS 10, IFRS 12 and IAS 28)

Le modifiche, pubblicate nel dicembre 2014, si applicano retroattivamente a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2016 o da data successiva. È consentita un'applicazione anticipata. Le principali modifiche riguardano:

  • IFRS 10 Bilancio Consolidato Le modifiche all'IFRS chiariscono che l'esenzione dalla presentazione del bilancio consolidato si applica a una società controllante a sua volta controllata da una società d'investimento, quando l'entità di investimento misura tutte le sue controllate al fair value.
  • IAS 28 Partecipazioni in società collegate La modifica allo IAS 28 permette ad una società che non è una società di investimento e che ha una partecipazione in una società d'investimento valutata con il metodo del patrimonio netto, di mantenere per tale valutazione il fair value applicato dalla società di investimento con riferimento alle proprie interessenze in società controllate.

IFRS 12 Informativa sulle partecipazioni in altre entità – la modifica all'IFRS 12 chiarisce che tale principio non si applica alle società d'investimento che predispongono il proprio bilancio valutando tutte le società controllate al fair value rilevato a conto economico.

Il Gruppo adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni sulla base della data di applicazione e ne valuterà i potenziali impatti quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

8. Gestione del capitale e dei rischi finanziari

Il Gruppo gestisce la struttura del capitale e i rischi finanziari in coerenza con la struttura dell'attivo patrimoniale.

L'obiettivo del Gruppo è quello di mantenere nel tempo un rating creditizio e livelli degli indicatori di capitale adeguati e coerenti con la struttura dell'attivo patrimoniale, tenendo conto dell'attuale dinamica di offerta di credito nel sistema Italia che rimane ancora relativamente rigida nonostante il perdurare del miglioramento dello spread dei titoli di stato a lungo termine rispetto ai paesi europei di più elevato rating creditizio. Nel primo trimestre 2015 obiettivi, politiche e procedure di copertura dei rischi non hanno subito variazioni.

Il contratto di finanziamento a M/L termine erogato nel luglio 2013 e poi modificato in taluni termini e condizioni in data 11 agosto 2014, prevede determinati covenant finanziari (a livello di bilancio consolidato di Gruppo) per i quali si rinvia al commento riportato nel paragrafo "Integrazioni su richiesta Consob ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del D.lgs.58/1998, del 27 maggio 2013" del presente Resoconto Intermedio di gestione.

Con riferimento alle condizioni di copertura del rischio tasso di interesse sul contratto di finanziamento, queste sono state negoziate con le banche finanziatrici con riferimento al profilo di rimborso delle linee di credito A (bullet con scadenza triennale) e B (amortizing con scadenza quinquennale), costituenti il contratto di finanziamento unitamente alla linea revolving (con scadenza quinquennale).

Di seguito vengono commentati i diversi rischi finanziari cui è esposto il gruppo RCS:

Rischio di tasso

Il rischio di tasso d'interesse consiste nei maggiori oneri finanziari derivanti da una sfavorevole ed inattesa variazione dei tassi d'interesse. Il Gruppo è esposto a tale rischio in considerazione delle proprie passività finanziarie a tasso variabile.

Il Gruppo utilizza strumenti derivati per gestire l'esposizione al rischio di tasso di interesse; i contratti attualmente in essere sono Interest Rate Swap (IRS) e Interest Rate Cap.

Al 31 marzo 2015 la quota parte dei debiti, comprensivi quelli finanziari da leasing, a tasso fisso definito in termini contrattuali o attraverso la trasformazione da variabile in fisso tramite Interest Rate Swap (IRS) o coperti con Interest Rate Cap, è pari a circa il 55% (al 31 dicembre 2014 era pari a 56,4%,al 31 marzo 2014 era pari a circa il 76%).

Rischio di cambio

Il rischio di cambio può essere definito come l'insieme degli effetti negativi indotti sui valori iscritti in bilancio di attività o passività in valuta da variazioni dei tassi di cambio.

Il Gruppo RCS, pur avendo una presenza a livello internazionale, non evidenzia una rilevante esposizione al rischio di cambio in quanto l'Euro è la valuta funzionale delle principali aree di business del Gruppo, valuta nella quale sono principalmente denominati i flussi di cassa commerciali.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità può sorgere in relazione alle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella corretta tempistica, anche al fine di, se del caso, rimborsare finanziamenti in scadenza.

La Funzione Finanza è responsabile dell'attività di raccolta dei fondi necessari e dell'eventuale investimento della temporanea liquidità su base centralizzata (per le principali controllate tramite sistemi di cash management) nel rispetto degli obiettivi e delle strategie definiti dal management.

L'obiettivo della Capogruppo è comunque sempre quello di mantenere un equilibrio tra la continuità del finanziamento e la flessibilità della gestione tramite:

  • l'investimento delle eventuali disponibilità in operazioni di breve durata (generalmente compresa tra uno e tre mesi) di facile e veloce smobilizzo quali impieghi in strumenti monetari;

  • il ricorso a differenti forme di finanziamento, a breve e medio/lungo termine.

Fair value degli strumenti finanziari

Nei primi mesi del 2015 non sono state effettuate riclassifiche tra i vari livelli della scala gerarchica del fair value utilizzata per la valutazione del fair value degli strumenti finanziari al 31 dicembre 2014.

I livelli gerarchici sono distinti in:

Livello 1: prezzi quotati (non rettificati) sui mercati attivi per attività o passività identiche; Livello 2: dati di input diversi dai prezzi quotati (di cui al Livello 1) osservabili per l'attività o la passività, sia direttamente (come nel caso dei prezzi) sia indirettamente (cioè in quanto derivati dai prezzi); Livello 3: dati di input relativi all'attività o alla passività non basati su dati di mercato osservabili.

Di seguito si evidenziano le attività e le passività al 31 marzo 2015 e al 31 dicembre 2014 che sono valutate al fair value per livello gerarchico.

Gerarchia di valutazione del fair value per categorie di strumenti
finanziari al 31 marzo 2015 Note livello 1 livello 2 livello 3 Totale
ATTIVITA' FINANZIARIE
Attività finanziarie al fair value imputate a conto economico
Titoli Held for Trading 20 0 -
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Partecipazioni 16 4,7 4,7
Hedging derivatives - -
Totale - - 4,7 4,7
PASSIVITA' FINANZIARIE
Passività finanziarie al fair value con variazione a conto economico
Derivati non di copertura - - - -
Hedging derivatives 20 - 15,5 - 15,5
Totale - 15,5 - 15,5
Gerarchia di valutazione del fair value per categorie di strumenti
finanziari al 31 dicembre 2014 Note livello 1 livello 2 livello 3 Totale
ATTIVITA' FINANZIARIE
Attività finanziarie al fair value imputate a conto economico
Titoli Held for Trading 20 0 -
Derivati non di copertura
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Partecipazioni 16 - 4,6 4,6
Hedging derivatives - -
Totale - - 4,6 4,6
PASSIVITA' FINANZIARIE
Passività finanziarie al fair value con variazione a conto economico
Derivati non di copertura - - - -
Hedging derivatives 20 - 16,5 - 16,5
Totale - 16,5 - 16,5

La tabella sotto riportata evidenzia le variazioni intervenute nel corso del periodo nelle poste classificate come livello 3. Si evidenzia che nel periodo in esame sono intercorse le seguenti variazioni nelle poste classificate come livello 3:

utili e delle perdite rilevati tra
Saldo al utile /(perdita) rilevata Incrementi/ decrementi le altre componenti di conto i trasferimenti da e Saldo al
31/12/2014 a conto economico acquisti /vendite economico complessivo verso il livello 3 31/03/2015
4,6 (0,1) 0,2 4,7

9. Aggregazioni di imprese ed acquisti di interessi di minoranza

Polis Medialink S.r.l.

In data 27 febbraio 2014 è stata perfezionata l'acquisizione del 100% del capitale della società Polis Medialink S.r.l., editrice del portale YouReporter.it e leader in Italia per i video user generated.

YouReporter.it, già da anni fornitore editoriale del Corriere della Sera, per effetto di questa operazione consoliderà la propria leadership e potrà continuare a crescere offrendo un sempre più indipendente, ampio e profondo spettro di contenuti alla propria audience, in relazione a una maggiore integrazione con le property on-line del sistema Corriere della Sera. Con questa acquisizione il Gruppo RCS procede nel rafforzamento della propria strategia digitale e di sviluppo dell'offerta video, in linea con quanto indicato nel piano strategico, acquisendo una piattaforma tecnologicamente avanzata e di grande successo presso il pubblico digitale italiano, che potrà essere estesa anche ad altre property del Gruppo, in Italia e all'estero.

Il Gruppo ha contabilizzato provvisoriamente nell'esercizio 2014 l'aggregazione aziendale riservandosi, in linea con quanto previsto dal principio contabile IFRS3, Aggregazioni aziendali, di completare il metodo dell'allocazione del costo entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione. Successivamente il Gruppo ha affidato ad una primaria società di consulenza il compito di allocare il plusvalore insito negli attivi tangibili e intagibili e nelle passività inclusi nel perimetro dell'azienda acquisita, sulla base delle metodologie di valutazione ritenute più idonee in relazione alla tipologia di asset considerata ("Processo di Purchase Price Allocation").

L'esercizio valutativo ha portato all'individuazione dei seguenti valori per gli asset di PolisMedialink. In particolare la stima del fair value dei domini internet Youreporter.it e Youreporternews.it ha condotto all'individuazione di un plusvalore da fair value emergente dal confronto con il relativo valore netto contabile pari a 0,8 milioni.

A fronte di questa attività è stato stanziato in un fondo imposte differite pari a 0,3 milioni. Di conseguenza il goodwill residuale risulta pari a 1,9 milioni.

(valori in milioni di euro) Valore contabile Valore equo rilevato
all'acquisizione
Attività acquisite : 0,1 0,9
Attività non correnti 0,8
di cui Domini 0,8
Attività correnti 0,1 0,1
di cui Disponibilità e mezzi equivalenti
di cui Crediti Finanziari correnti
Passività assunte : (0,3)
Passività non correnti (0,3)
di cui Fondo imposte differite (0,3)
Passività correnti
Attività nette identificabili acquisite 0,1 0,6
Quota acquisita patrimonio netto 0,1 0,6
Corrispettivo trasferito 2,5 2,5
Avviamento emergente dall'acquisizione 2,4 1,9
Corrispettivo trasferito 2,5
Pagamenti effettuati 2,3

Ramo di attività DeA 59

In data 30 gennaio 2015 è stato modificato l'assetto proprietario di Digital Factory S.r.l. a seguito del conferimento da parte di DeA 59 S.r.l. del ramo d'azienda inclusivo del Canale 59. Di conseguenza la percentuale di possesso in Digital Factory S.r.l. da parte del Gruppo RCS, tramite la controllata Digicast, passa dal 100% al 60%. DeA 59 S.r.l. è una società operativa nel settore editoriale, appartenente al gruppo De Agostini, proprietaria del Canale audiovisivo 59. Il Canale 59 è inserito in un segmento dì canali sportivi del digitale terrestre a diffusione nazionale in chiaro.

Al fine di valorizzare adeguatamente tale canale, De 59 S.r.l. ha avviato un'attività di ricerca di potenziali partners per la realizzazione di un nuovo progetto editoriale e ha quindi individuato in RCS Mediagroup S.p.A. il soggetto idoneo per l'avvio di un progetto congiunto consistente nel lancio di un canale televisivo sportivo. In data 26 febbraio 2015 La Gazzetta dello Sport ha iniziato la sua edizione televisiva GazzettaTV, in onda sul canale 59 del digitale terrestre.

L'operazione ha comportato da parte di Digital Factory S.r.l. la delibera di aumento del capitale sociale e della riserva sovraprezzo azioni per complessivi 3,8 milioni, sottoscritto e versato da RCS per 1,9 milioni e da parte di DeA 59 S.r.l. con il conferimento del Canale59, valutato 1,9 milioni. La valutazione del conferimento del Canale 59 è avvenuta tramite perizia ai sensi dell'art. 2465 del Codice Civile.

L'operazione di conferimento ha comportato per RCS la rilevazione di un badwill, classificato tra i proventi da partecipazione. Il badwill sostanzialmente rappresenta il parziale recupero di costi che Digital Factor S.r.l. aveva sostenuto l'anno scorso per l'avvio del progetto del canale televisivo sportivo.

(valori in milioni di euro) Valore
contabile
Valore equo
rilevato
all'acquisizione
Attività acquisite : 0,2 1,9
Attività non correnti 0,2 1,9
di cui Concessione Canale 59 1,7
di cui Concessioni, licenze, marchi 0,2 0,2
Attività correnti
Passività assunte :
Passività non correnti
Passività correnti
Attività nette identificabili acquisite 0,2 1,9
Quota acquisita patrimonio netto 0,1 1,1
Corrispettivo 0,9 0,9
Badwill (0,3)
Avviamento emergente dal conferimento 0,7 0,0
Corrispettivo:
Quota di patrimonio antecedente l'operazione ceduta 0,1
Quota di aumento di capitale riservato a RCS di competenza DeA 59 0,8

10. Informativa di settore

In applicazione dell'IFRS 8, di seguito vengono riportati gli schemi relativi alle informazioni per settori di attività.

RCS ha identificato i diversi settori di attività oggetto di informativa, sulla base degli elementi che il management utilizza per prendere le proprie decisioni operative ovvero sulla reportistica interna che è regolarmente rivista dal management al fine dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti di attività e al fine delle analisi di performance.

I principi contabili con cui i dati di settore oggetto di informativa sono esposti nelle note sono coerenti con quelli adottati nella predisposizione del bilancio consolidato.

I rapporti infrasettoriali riguardano principalmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari e sono regolati a condizioni di mercato, tenuto conto della qualità dei beni e dei servizi prestati.

Informazioni per settori di attività

Altre poste in
in milioni di euro Settori operativi riconciliazione
1° trimestre 2015 Media Media Libri Pubblicità Funzioni Corporate e Elisioni /
Italia Spagna (1) ed Eventi Altre Attività rettifiche TOTALE
Ricavi diffusionali 72,9 34,2 27,4 0,0 0,5 (0,9) 134,1
Ricavi pubblicitari 43,2 30,6 - 60,7 2,4 (40,6) 96,3
Ricavi editoriali diversi 5,3 8,2 1,5 7,3 14,4 (10,6) 26,1
Ricavi per settore 121,4 73,0 28,9 68,0 17,3 (52,1) 256,5
Ricavi infrasettoriali (40,8) (0,4) (0,5) (0,4) (10,0)
Ricavi netti 80,6 72,6 28,4 67,6 7,3 256,5
Risultato operativo per settore (4,8) (7,4) (7,8) (4,5) (14,6) 0,0 (39,1)
Proventi (oneri) finanziari (8,9)
Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie (0,2)
- di cui dividendi da partecipazioni immobilizzate 0,0
Quote proventi (oneri) da valutazione partecipate con il
metodo del PN 0,0 0,1 (0,3) 0,0 0,5 0,3
Risultato ante imposte (47,9)
Imposte sul reddito 12,3
Risultato attivita destinate a continuare (35,6)
Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse 0,0
Risultato del periodo (35,6)
Risultato del periodo di terzi 0,4
Risultato del periodo di gruppo (35,2)
Altre poste in
in milioni di euro Settori operativi riconciliazione
1° trimestre 2014 (2) Media Media Libri Pubblicità Funzioni Corporate e Elisioni /
Italia Spagna (1) ed Eventi Altre Attività rettifiche TOTALE
Ricavi diffusionali 69,6 39,8 25,8 0,0 0,6 (1,0) 134,8
Ricavi pubblicitari 47,5 30,9 - 65,8 2,4 (45,5) 101,1
Ricavi editoriali diversi 5,6 9,0 0,5 8,1 14,1 (10,3) 27,0
Ricavi per settore 122,7 79,7 26,3 73,9 17,1 (56,8) 262,9
Ricavi infrasettoriali (45,6) (0,3) (0,6) (0,9) (9,4)
Ricavi netti 77,1 79,4 25,7 73,0 7,7 262,9
Risultato operativo per settore (6,8) (25,4) (9,0) (4,9) (14,0) (60,1)
Proventi (oneri) finanziari (10,2)
Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie 0,0
- di cui dividendi da partecipazioni immobilizzate 0,0
Quote proventi (oneri) da valutazione partecipate con il
metodo del PN 0,0 (0,1) (0,7) 0,0 0,5 (0,3)
Risultato ante imposte (70,6)
Imposte sul reddito 12,5
Risultato attivita destinate a continuare (58,1)
Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse (2) 3,9
Risultato del periodo (54,2)
Risultato del periodo di terzi 0,3
Risultato del periodo di gruppo (53,9)

(1) In data 1 marzo 2014 è stato ceduto il ramo d'attività ed il marchio Casa Editrice La Tribuna. Tale variazione ha comportato complessivamente minor ricavi consolidati per 0,3 milioni ed un miglioramento dell'EBITDA pari a 0,4 milioni.

(2) Al 31 marzo 2014 il Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse (pari a 7,1 milioni nel resoconto intermedio di gestione del 31 marzo 2014) è stato ritrattato per tener conto anche del risultato maturato nel primo trimestre 2014 e relativo alle partecipate IGPDecaux e Gruppo Finelco, classificate tra le attività destinate alla dismissione e dismesse a partire da fine esercizio 2014. Si rinvia alla nota numero 12 per le informazioni inerenti le attività destinate alla dismissione e dismesse.

in milioni di euro Settori operativi
31 marzo 2015 Media Italia Media
Spagna
Libri Pubblicità
ed Eventi
Funzioni
Corporate e
Altre Attività
TOTALE
Attività del settore 198,2 516,2 218,2 142,8 125,8 1.201,2
Partecipazioni in società collegate e JV - 43,3 1,1 0,1 4,7 49,2
Attività non ripartite finanziarie - - - - - 15,8
Attività non ripartite fiscali - - - - - 169,7
Attività destinate alla dismissione (1) - - - - - 36,9
Totale attivo 1.472,8
in milioni di euro Settori operativi
Media Italia Media
Spagna
Libri Pubblicità
ed Eventi
Funzioni
Corporate e
Altre Attività
TOTALE
31 dicembre 2014
Attività del settore 191,0 532,3 226,6 178,4 124,1 1.252,4
Partecipazioni in società collegate e JV - 43,2 1,1 0,1 4,1 48,5
Attività non ripartite finanziarie - - - - - 25,5
Attività non ripartite fiscali - - - - - 156,5
Attività destinate alla dismissione (1) - - - - - 36,9
Totale attivo 1.519,8

(1) Si rinvia alla nota numero 12 per le informazioni inerenti le attività destinate alla dismissione e dismesse.

11. Rapporti con parti correlate

Come richiesto con comunicazione Consob ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del D. Lgs. n.58/98, protocollo numero 13046378 del 27 maggio 2013, si riportano di seguito i rapporti verso parti correlate del Gruppo RCS.

Si ricorda che, in merito al Regolamento approvato dalla Consob con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, la Capogruppo ha adottato in data 10 novembre 2010 una procedura in merito alla realizzazione di operazioni con parti correlate sotto il profilo autorizzativo e di comunicazione con il mercato e con Consob. Tale procedura, è rimasta vigente fino a tutto l'esercizio 2013. Successivamente è stata oggetto di talune revisioni con efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2014. Copia di tale nuova edizione della Procedura è pubblicata sul sito internet della Società nella sezione "Governance" ed anche oggetto di informativa, come pure le disposizioni precedenti, nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari. Al riguardo si specifica che, in considerazione di quanto previsto dalla suddetta Procedura, oltre alle operazioni di "maggiore rilevanza", anche talune operazioni di "minore rilevanza" sono sottoposte al preventivo parere del Comitato per le operazioni con parti correlate ivi previsto.

Sono state identificate come parti correlate, ai fini di quanto previsto dai rilevanti principi contabili, le entità a controllo congiunto e collegate del Gruppo. Ultimate Parent Company del Gruppo è RCS MediaGroup S.p.A.. Sono state considerate parti correlate i soci (di RCS MediaGroup S.p.A.) che esercitano un'influenza notevole sul Gruppo RCS (e le loro controllanti, controllate e società a controllo congiunto) ed inoltre in via volontaria e fino alla scadenza del Consiglio di Amministrazione nominato il 2 maggio 2012 e avvenuta in data 23 aprile 2015, ciascuno dei restanti soggetti già partecipanti (e ciascuno dei soggetti che controllino o siano controllati da tale partecipante in via diretta o indiretta secondo i criteri di cui all'art 93 del TUF) al Patto di sindacato di Blocco e consultazione RCS MediaGroup (cessato in data 30 ottobre 2013) che deteneva alla data della suddetta nomina una partecipazione superiore al 3% del capitale ordinario della Società.

Sono inoltre compresi nelle "altre parti correlate" alcuni dirigenti con responsabilità strategiche, come sotto commentato.

Di seguito si forniscono i dettagli suddivisi per linee di bilancio, con l'incidenza degli stessi sul totale di ciascuna voce. Sono esclusi i rapporti infragruppo eliminati nel processo di consolidamento.

Rapporti patrimoniali
(in milioni di euro)
Attività
finanziarie
Crediti
commerciali
Crediti diversi e altre
Att. Correnti
Crediti e attività
finanziarie
correnti
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Società a controllo congiunto - 30,5 - 0,8 -
Società collegate 0,3 7,6 - - -
Fondo Integrativo previdenza dirigenti - - 0,1 - -
Altre consociate (1) - 3,2 - - 1,3
Altre Parti Correlate (2) - 0,0 0,0 - -
Totale 0,3 41,3 0,1 0,8 1,3
Totale di bilancio 78,6 321,4 107,8 2,7 13,1
Incidenza 0,4% 12,9% 0,1% 29,6% 9,9%

(1) Comprendono i soggetti già partecipanti al "Patto di sindacato di Blocco e consultazione" che detenevano alla data della nomina del Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup (2 maggio 2012) una partecipazione superiore al 3%.

(2) Si riferisce principalmente a transazioni con dirigenti aventi responsabilità strategiche e loro familiari stretti.

Rapporti patrimoniali
(in milioni di euro)
Debiti e
passività non
correnti
finanziarie
Passività
finanziarie
non correnti
per strumenti
derivati
Debiti e passività
correnti
finanziarie
Debiti
commerciali
Debiti diversi e
altre pass.
correnti
Società a controllo congiunto - - 3,4 4,2 -
Società collegate - - 2,8 9,8 0,7
Fondo Integrativo previdenza dirigenti - - - - -
Altre consociate (1) 176,7 14,1 18,4 8,4 -
Altre Parti Correlate (2) - - - - 0,2
Totale 176,7 14,1 24,6 22,4 0,9
Totale di bilancio 432,6 15,5 75,2 377,1 117,5
Incidenza 40,8% 91,0% 32,7% 5,9% 0,8%

(1) Comprendono i soggetti già partecipanti al "Patto di sindacato di Blocco e consultazione" che detenevano alla data della nomina del Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup (2 maggio 2012) una partecipazione superiore al 3%.

(2) Si riferisce principalmente a transazioni con dirigenti aventi responsabilità strategiche e loro familiari stretti.

Rapporti economici
(in milioni di euro)
Ricavi delle
vendite
Consumi
materie prime
e servizi
Costi per il
personale
ordinari
Altri oneri e
proventi
operativi
Altri
proventi e
oneri
finanziari
Società a controllo congiunto 64,3 (4,4) - 0,3 0,0
Società collegate 2,5 (9,3) - 0,1 -
Fondo Integrativo previdenza dirigenti - - (0,1) - -
Altre consociate (1) 1,9 (4,9) - - (5,4)
Altre Parti Correlate (2) 0,0 (0,4) (1,2) - -
Totale 68,7 (19,0) (1,3) 0,4 (5,4)
Totale di bilancio 256,5 (201,5) (80,0) (2,0) (8,9)
Incidenza 26,8% 9,4% 1,6% -20,0% 60,7%

(1) Comprendono i soggetti già partecipanti al "Patto di sindacato di Blocco e consultazione" che detenevano alla data della nomina del Consiglio di Amministrazione

di RCS MediaGroup (2 maggio 2012) una partecipazione superiore al 3%.

(2) Si riferisce principalmente a transazioni con dirigenti aventi responsabilità strategiche e loro familiari stretti.

Rendiconto finanziario Variazione
Acquisizioni/c
del capitale
essioni di altre
circolante
immobilizzazi
oni finanziarie
Variazione
netta dei debiti
finanziari e di
altre attività
finaziarie
Disponibilità
liquide ed
equivalenti
all'inizio del
periodo
Disponibilità
liquide ed
equivalenti
alla fine del
periodo
Risultato
netto gestione
finanziaria
(inclusi
dividendi
percepiti)
Interessi
finanziari
netti incassati
(pagati)
Parti correlate (6,6) (0,1) 27,4 (13,3) (4,7) 5,4 (5,4)
Totale di bilancio 24,9 0,2 38,2 (25,2) (17,2) 8,9 (7,1)

Si rimanda ad apposito allegato del presente Resoconto Intermedio di Gestione il dettaglio dei rapporti con le parti correlate.

I rapporti intercorsi con le imprese collegate e le entità a controllo congiunto riguardano principalmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, nonché rapporti di natura fiscale e sono regolati a condizioni di mercato tenuto conto della qualità dei beni e servizi prestati.

I rapporti verso le società sottoposte a controllo congiunto si riferiscono prevalentemente alla società m-dis S.p.A., verso la quale le società del Gruppo hanno realizzato ricavi per 64,3 milioni, costi per 4,3 milioni, proventi operativi per 0,3 milioni, crediti commerciali per 30,5 milioni, debiti commerciali per 4,1 milioni, debiti finanziari per 3,4 milioni.

Tra le società collegate i rapporti commerciali più rilevanti riguardano le società del gruppo Bermont (complessivamente: 1,9 milioni di crediti commerciali e 9,2 milioni di debiti commerciali, nonché 0,5 milioni di ricavi, 0,1 milioni di altri proventi operativi e 8,8 milioni di costi) e Mach 2 Libri S.p.A. (crediti commerciali per 5,3 milioni, debiti commerciali per 0,1 milioni e ricavi per 1,9 milioni)

I rapporti patrimoniali con "altre consociate" si riferiscono ad operazioni di finanziamento e contratti di leasing con società del gruppo Intesa SanPaolo e del gruppo Mediobanca e a transazioni di natura commerciale sostenute con società del gruppo FCA (Fiat Chrysler Automobiles). I rapporti economici con "altre consociate" riguardano ricavi per 1,9 milioni, costi per 4,9 milioni, nonchè oneri finanziari per 5,4 milioni. I ricavi sono stati realizzati prevalentemente con società comprese nel gruppo FCA (Fiat Chrysler Automobiles) e nel gruppo Intesa SanPaolo, mentre i costi sostenuti riguardano prevalentemente società comprese nel gruppo FCA (Fiat Chrysler Automobiles) e nel gruppo Generali. I ricavi si riferiscono principalmente alla vendita di spazi pubblicitari e alla fornitura di servizi di stampa. I costi sostenuti riguardano principalmente l'acquisto di spazi pubblicitari a seguito del contratto sottoscritto con l'Editrice La Stampa S.p.A. per la raccolta pubblicitaria nazionale. Gli oneri finanziari si riferiscono a società appartenenti al gruppo Intesa SanPaolo e al gruppo Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A.. I rapporti con società comprese nel gruppo Intesa SanPaolo e nel gruppo Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. si riferiscono a rapporti finanziari relativi ad operazioni di finanziamento e a contratti di leasing.

Si segnala l'esistenza di contratti derivati per un importo nozionale complessivo pari a circa 254,5 milioni sottoscritti per esigenze di ordinarie operatività ed a condizioni di mercato con gruppo Intesa SanPaolo (187 milioni) e con gruppo Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S.p.A. (62 milioni).

In particolare non si evidenziano nei primi tre mesi del 2015 operazioni "di maggiore rilevanza" ai sensi della Procedura in materia di operazioni con parti correlate adottata dalla Società ai sensi del Regolamento Consob n. 17221/2010.

Consolidato fiscale ai fini IRES Nel corso dei primi tre mesi del 2015 RCS MediaGroup S.p.A. ha continuato ad avvalersi dell' istituto del Consolidato Fiscale Nazionale introdotto con il D.lgs. n. 344 del 12 dicembre 2003, al fine di conseguire un risparmio tramite una tassazione fiscale calcolata su una base imponibile unificata, con conseguente immediata compensabilità dei crediti di imposta e delle perdite fiscali di periodo. I rapporti infragruppo, originati dall' adozione del Consolidato Fiscale Nazionale, si ispirano ad obiettivi di neutralità e parità di trattamento.

Consolidato IVA Nel corso dei primi tre mesi del 2015 RCS MediaGroup S.p.A. ha continuato ad avvalersi della particolare disciplina del Consolidato IVA di Gruppo, evidenziando un saldo a credito pari a 3,5 milioni. La Capogruppo ha fatto confluire nel consolidato IVA di Gruppo, per i primi tre mesi 2015, un proprio saldo a debito pari a 2,5 milioni.

Le figure con responsabilità strategica sono state individuate (ai sensi di quanto disposto dallo IAS 24) nei membri del Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale e nell'Amministratore Delegato della Capogruppo, nonché nei membri del Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale (ove applicabile) e nel primario responsabile operativo delle società controllate RCS Libri e Unidad Editorial. Sono inoltre compresi tra dette figure, il Chief Financial Officer, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili di RCS MediaGroup S.p.A., il Direttore Risorse Umane e Organizzazione, il direttore Marketing & New Business del Gruppo (ex Chief Digital Officer di RCS MediaGroup S.p.A.) ed i direttori dell'area Media Italia e dell'area Pubblicità ed Eventi di RCS MediaGroup S.p.A..

Sono di seguito fornite le informazioni in forma aggregata relative ai compensi ordinari nelle varie forme in cui sono stati loro corrisposti:

(valori in milioni di euro) Costi per servizi Costi per il personale
ordinari
Debiti diversi e altre
pass. correnti
Consiglio di Amministrazione - emolumenti (0,3) - 0,0
Collegio Sindacale - emolumenti (0,1) 0,2
Amministratori Delegati e Direttori Generali - altri compensi (0,8)
Dirigenti (0,4)
Totale parti correlate (0,4) (1,2) 0,2
Totale di bilancio (201,5) (80,0) 117,5
Incidenza 0,2% 1,5% 0,2%

I "Costi per il personale" accolgono i compensi corrisposti alle figure con responsabilità strategiche sotto forma di retribuzione per 1,2 milioni. I costi per il personale relativi a parti correlate incidono sul totale dei costi del personale per l'1,5%.

Si segnala altresì che i suddetti responsabili operativi di società controllate non risultano detenere partecipazioni nella Capogruppo o in società controllate.

Si evidenziano inoltre impegni verso figure con responsabilità strategica per 4,5 milioni e verso altre parti correlate per complessivi 26,2 milioni come indicato nella nota n. 34.

Parti correlate di RCS MediaGroup S.p.A.

Di seguito si rappresentano tali rapporti suddivisi per linee di bilancio, con l'incidenza degli stessi sul totale di ciascuna voce.

Situazione Patrimoniale Finanziaria attiva

Partecipazio
ni valutate al
costo
Crediti
finanziari
non correnti
Crediti
commerciali
Crediti
diversi e
altre attività
correnti
Attività per
imposte
correnti
Crediti
finanziari
correnti
Attività non
correnti
destinate alla
dismissione
Società controllate 1.222,4 - 14,1 0,9 3,8 38,7 -
Società collegate 8,1 0,3 30,8 - - 0,8 38,0
Fondo integrativo previdenza
dirigenti - - - 0,1 - - -
Colleganti e loro controllanti - - 2,1 - - - ( 0,5)
Totale parti correlate 1.230,5 0,3 47,0 1,0 3,8 39,5 37,5
Totale di bilancio 1.230,5 3,0 182,1 40,2 10,9 39,6 36,9
Incidenza 100,00% 10,00% 25,81% 2,49% 34,86% 99,75% 101,63%

Situazione Patrimoniale Finanziaria passiva

Debiti finanziari
non correnti
Passività
finanziarie per
strumenti
derivati
Debiti diversi e
altre passività
non correnti
Debiti verso
banche
Debiti finanziari
correnti
Passività per
imposte correnti
Debiti
commerciali
Debiti diversi e
altre passività
correnti
Impegni
Società controllate 53,0 - 2,0 - 483,9 9,7 15,8 1,7 28,6
Società collegate - - - - 6,1 - 4,3 - -
Colleganti e loro controllanti 176,7 14,1 - 5,3 5,3 - 7,4 - 31,3 *
Altre parti correlate (1) - - - - - - - 0,2 2,2
Totale parti correlate 229,7 14,1 2,0 5,3 495,3 9,7 27,5 1,9 62,1
Totale di bilancio 473,0 15,5 5,0 29,2 512,3 9,8 190,6 71,7 85,2
Incidenza 48,56% 90,97% 40,00% 18,15% 96,68% 98,98% 14,43% 2,65% 72,89%

(1) Si riferisce principalmente a rapporti con dirigenti aventi responsabilità strategiche e loro familiari stretti, di cui a successivo dettaglio. * Comprendono 19 milioni relativi a fidejussioni a garanzia di fidi bancari per società controllate.

Conto economico

Ricavi Consumi
materie prime e
servizi
Costi per
il
personale
Altri ricavi e
proventi
operativi
Oneri
diversi di
gestione
Proventi
finanziari
Oneri
finanziari
Altri proventi
(oneri) da att. e
pass. Finanz.
Società controllate 4,5 17,2 - 2,7 - 0,6 3,5 ( 0,2)
Società collegate 64,3 4,4 - 0,3 0,1 - - -
Colleganti e loro controllanti 1,1 4,2 - - - - 4,6 -
Fondo integrativo previdenza
dirigenti
- - 0,1 - - - - -
Altre parti correlate (1) - 0,3 0,9 - - - - -
Totale parti correlate 69,9 26,1 1,0 3,0 0,1 0,6 8,1 ( 0,2)
Totale di bilancio 140,0 111,5 43,0 6,5 5,5 2,0 12,9 ( 0,2)
Incidenza 49,93% 23,41% 2,33% 46,15% 1,82% 30,00% 62,79% 100,00%

(1) Si riferisce principalmente a rapporti con dirigenti aventi responsabilità strategiche e loro familiari stretti, di cui a successivo dettaglio.

Si evidenzia che i rapporti intrattenuti da RCS Mediagroup S.p.A. con le parti correlate riguardano principalmente prestazioni di servizi come già commentato nella nota riguardante il Gruppo, a cui si rimanda per un'analisi più approfondita. A questi si aggiungono i rapporti con le società controllate (eliminati nel processo di consolidamento), che hanno riguardato principalmente lo scambio di beni (prevalentemente acquisto spazi pubblicitari), la prestazione di servizi (principalmente amministrativi, informatici, finanziari, legali/societari, fiscali riconducibili all'accentramento di tali funzioni nell'area Funzioni di Corporate, nonché servizi di lavorazioni e stampa), la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, rapporti di natura fiscale, nonché rapporti di natura commerciale relativi a locazioni di spazi per uffici e aree operative.

Le figure con responsabilità strategica sono state individuate (ai sensi di quanto disposto dallo IAS 24) nei membri del Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale e nell'Amministratore Delegato della società. Sono inoltre compresi tra dette figure, il Chief Financial Officer, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili della società, il Direttore Risorse Umane e Organizzazione, il direttore Marketing & New Business del Gruppo (ex Chief Digital Officer di RCS MediaGroup S.p.A). ed i direttori dell'area Media Italia e dell'area Pubblicità ed eventi.

Costi per
servizi
Costi per il
personale
Debiti diversi e
altre passività
correnti
Impegni
Consiglio di Amministrazione - emolumenti 0,2 - - -
Collegio Sindacale - emolumenti 0,1 - 0,2 -
Amministratore Delegato, Direttore Generale, Dirigenti con responsabilità strategiche,
Dirigente Preposto, altri compensi - 0,9 - 2,2
Totale parti correlate 0,3 0,9 0,2 2,2
Totale di bilancio 68,7 43,0 71,7 85,2
Incidenza 0,44% 2,09% 0,28% 2,58%

12. Attività destinate alla dismissione

Le attività destinate alla dismissione al 31 marzo 2015 si riferiscono alla partecipazione in IGPDecaux S.p.A. (34,5% del capitale sociale della partecipata) ed alla partecipazione in Gruppo Finelco S.p.A. (44,45% del capitale sociale della partecipata) per le quali sono in corso trattative per le cessione come descritto nella Relazione Finanziaria Annuale del 31 dicembre 2014, cui si rinvia per un commento più esaustivo.

La valutazione delle attività destinate alla dismissione è stata effettuata al fair value al netto dei costi di vendita. Al 31 marzo 2015 non ha subito variazioni rispetto alla valutazioni effettuata nella Relazione Finanziaria Annuale del 31 dicembre 2014 e pertanto il risultato delle attività destinate alla dismissione dei primi tre mesi del 2015 è pari a zero. Tale valutazione è stata classificata come di livello 3 nella gerarchia del fair value sulla base dei parametri utilizzati nelle tecniche di valutazioni effettuate.

Il Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse al 31 marzo 2014 è positivo per 3,9 milioni ed è costituito per 7,1 milioni dalla plusvalenza realizzata con la cessione del Blocco 1 di via Solferino al netto degli oneri accessori e delle imposte dovute. Comprende inoltre il risultato negativo del trimestre di IGPDecaux S.p.A., il risultato negativo del Gruppo Finelco S.p.A., nonché per quest'ultimo la quota di ammortamento delle relative frequenze radiofoniche.

Nelle tabelle seguenti sono esposti i valori economici al 31 marzo 2014, i valori patrimoniali delle attività destinate alla dismissione al 31 marzo 2015 e al 31 dicembre 2014 e relativi alle partecipate IGPDecaux S.p.A., RCS International Advertsing B.V. e Gruppo Finelco S.p.A.

FUNZIONI PUBBLICITA' TOTALE di cui
Conto economico al 31 marzo 2014 CORPORAT E Parti Correlate
Risultato delle attività destinate alla dismissione maturate nel
periodo (2,1) (1,1) (3,2)
Utile/(perdita) ante imposte delle attività operative
destinate alla dismissione e dismesse
(2,1) (1,1) (3,2)
Imposte sul reddito
Risultato netto da attività destinate alla dismissione e
dismesse (2,1) (1,1) (3,2)
Plusvalenza (minusvalenza) da attività destinate alla
dismissione e dismesse
7,1 7,1 (0,2)
Utile/(perdita) del periodo derivante da attività
operativa cessata
5,0 (1,1) 3,9
Utile/(perdita) del periodo derivante da attività operativa
cessata di comptenza di terzi
0,0 0,0
Utile/(perdita) del periodo derivante da attività
operativa cessata di comptenza del Gruppo
5,0 (1,1) 3,9
Situazione Patrimoniale Finanziaria al 31 marzo 2015 Situazione Patrimoniale Finanziaria al 31 dicembre 2014
FUNZIONI
CORPORATE
PUBBLICITA' ED
EVENTI
TOTALE di cui Parti Correlate FUNZIONI
CORPORATE
PUBBLICITA'
ED EVENTI
TOTALE di cui Parti Correlate
Attività del settore 0,0 0,0
Partecipazioni in società collegate e JV 19,2 17,7 36,9 19,2 17,7 36,9
Attività non ripartite finanziarie 0,0 0,0
Attività non ripartite fiscali 0,0 0,0
Attività nette destinate alla dismissione e dismesse 19,2 17,7 36,9 0,0 19,2 17,7 36,9 0,0
Passività del settore
Passività non ripartite finanziarie 0,0 0,0
Passività non ripartite fiscali 0,0 0,0
Passività nette destinate alla dismissione e dismesse 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

13. Proventi (oneri) non ricorrenti

Consumi materie prime e
Costi del personale servizi Totale
Oneri non ricorrenti (0,7) (0,4) (1,1)
Proventi non ricorrenti 0,0
Totale proventi (oneri) non ricorrenti (0,7) (0,4) (1,1)
Totale di bilancio (80,0) (201,5)
Incidenza 1% 0%

Gli oneri non ricorrenti rilevati all'interno del costo del personale sono pari a 0,7 milioni. Si riferiscono per 0,4 milioni al settore Education dell'area Libri, per 0,2 milioni all'area Media Italia e per 0,1 milioni all'area Media Spagna e sono prevalentemente connessi a piani di ristrutturazione e incentivazione all'esodo.

Nella voce consumi materie prime e servizi sono presenti oneri non ricorrenti pari a 0,4 milioni riferibili per 0,2 milioni ai costi sostenuti per l'allagamento della sede della sede di Via Rizzoli e per i restanti 0,2 milioni alla ristrutturazione della rete agenti di Pubblicità ed Eventi.

Al 31 marzo 2014 si rilevavano oneri non ricorrenti con impatto sull'EBITDA pari a 16,9 milioni.

14. Immobili, impianti e macchinari

Sono pari a 115,4 milioni e presentano una flessione pari a 3,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2014. I decrementi comprendono 5,2 milioni di ammortamenti solo in parte compensati dagli incrementi derivanti da nuove acquisizioni per 1,8 milioni. Gli investimenti sono riconducibili per 1,1 milioni all'area Media Italia prevalentemente per attrezzature in leasing destinate al nuovo canale GazzettaTV in onda sul digitale terrestre (canale 59) a partire dal 26 febbraio. Si evidenziano inoltre gli investimenti effettuati da Funzioni di Corporate e da Media Spagna in apparecchiature hardware e infrastrutture informatiche rispettivamente per 0,3 milioni e per 0,2 milioni e dall'area Libri per 0,2 milioni relativamente a migliorie sulla libreria Rizzoli Galleria riaperta al pubblico dopo la ristrutturazione a novembre 2014

15. Attività immateriali

Di seguito si riporta la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali al 31 marzo 2015:

DESCRIZIO NE Costi di
sviluppo
Diritti di
utilizzo
delle opere
dell'ingegno
Concessioni,
licenze
marchi e
simili
Attività
immateriali
in corso e
acconti
Altre
attività
immateriali
Concessioni,
licenze
marchi e
simili
Avviamenti Avviamenti di
consolidato
TO TALE
SALDI NETTI AL 31/12/2014 4,6 3,5 320,9 5,4 1,0 123,3 35,4 14,7 508,8
Incrementi 4,2 2,7 3,7 10,6
Incrementi prodotti internamente 2,4 2,4
Decrementi
Ammortamenti (0,5) (0,6) (8,8) (0,1) (10,0)
Svalutazioni/Rivalutazioni (0,3) (0,3)
Differenze di cambio 0,2 0,2
Variazione area di consolidamento
Altri movimenti (0,1) 1,0 (0,2) (0,5) 0,2
SALDI NETTI AL 31/03/2015 4,1 7,0 315,7 11,3 0,9 123,3 35,4 14,2 511,9

Le immobilizzazioni immateriali sono pari a 511,9 milioni, evidenziando una incremento di 3,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2014. La variazione riflette investimenti per 13 milioni, riclassifiche e delta cambi per complessivi 0,4 milioni in parte compensati da ammortamenti per 10 milioni e svalutazioni per 0,3 milioni. Gli investimenti si riferiscono a progetti, siti, portali e licenze a supporto dello sviluppo in ambito digitale per complessivi 3,6 milioni, attribuibili principalmente alle Funzioni Corporate (3 milioni) e all'area Media Spagna (0,6 milioni). Si incrementano gli investimenti nell'area Attività Televisive di Media Italia per acquisto diritti per il lancio del nuovo canale GazzettaTV, e in particolare si evidenziano 4,6 milioni di acquisizioni di nuovi diritti televisivi e 2,2 milioni di altre concessioni derivanti principalmente dal conferimento del ramo d'azienda da parte della società DeA59 in Digital Factory. Si segnalano nel settore Education di Libri investimenti in progettazione e sviluppo dei libri adozionali per complessivi 2,4 milioni . Le svalutazioni pari a 0,3 milioni si riferiscono alle Attività Televisive di Digicast.

16. Attività finanziarie e attività per imposte anticipate

31/03/2015 31/12/2014 Variazione
Attività finanziarie disponibili per la vendita 4,7 4,6 0,1
Partecipazioni in società collegate e joint venture 49,2 48,5 0,7
Crediti finanziari e altre attività non correnti 24,7 24,9 (0,2)
Attività finanziarie per strumenti derivati - - -
Totale 78,6 78,0 0,6
Attività per imposte anticipate 160,0 147,8 12,2
Totale 238,6 225,8 12,8

Le attività per imposte anticipate presentano un incremento di 12,2 milioni, riconducibile alla Capogruppo per 10,5 milioni e principalmente riferibile alla perdita fiscale emergente dal consolidato fiscale italiano e dall'area Media Spagna (2 milioni)

Le partecipazioni valutate a patrimonio netto sono pari a 49,2 milioni in incremento di 0,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2014. L'incremento si riferisce al risultato netto positivo delle partecipate (0,3 milioni), cui si aggiunge la riclassifica a debito del valore negativo di una collegata (0,3 milioni), nonché l'incremento della riserva di conversione (0,1 milioni).

I crediti finanziari e le altre attività non correnti si presentano sostanzialmente stabili.

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono generalmente valutate al fair value. Le attività per le quali non è disponibile il fair value sono iscritte al costo eventualmente svalutato per perdite di valore. Il lieve incremento rispetto ai valori al 31 dicembre 2014, è riconducibile a fenomeni contrapposti : l'acquisto del 10% del capitale sociale della società Wouzee Media S.L. da parte di Media Spagna (0,2 milioni) e la svalutazione di alcune partecipate da parte delle Funzioni Corporate.

Di seguito si forniscono i valori contabili relativi alle partecipazioni in joint venture e in imprese collegate.

Totale
Partecipazioni Partecipazioni in
in joint ventures società collegate
Saldi al 31/12/2014 1,8 46,7 48,5
Quota di risultato netto 0,5 (0,2) 0,3
Acquisizioni/ copertura perdite 0,0
Cessioni/rimborsi 0,0
Differenze di cambio 0,1 0,1
Altri movimenti 0,3 0,3
Saldi al 31/03/2015 2,3 46,9 49,2

Al 31 marzo 2015 le partecipazioni in joint ventures, pari a 2,3 milioni (1,8 milioni al 31 dicembre 2014), sono valutate con il metodo del patrimonio netto e includono le partecipazioni in m-dis, RCS e in Edigita.

Al 31 marzo 2015 le partecipazioni in imprese collegate ammontano a 46,9 milioni (46,7 milioni al 31 dicembre 2014), sono valutate con il metodo del patrimonio netto e includono principalmente la partecipazione in Corporacion Bermont.

Per un'analisi dei valori contabili e dei risultati per settori di attività si rinvia alla nota n. 10 Informativa di settore.

17. Rimanenze

Le rimanenze al 31 marzo 2015 ammontano a 90,6 milioni ed evidenziano, rispetto al 31 dicembre 2014, un incremento di 11,8 milioni principalmente attribuibile all'area Libri (11 milioni). In particolare si evidenziano incrementi di prodotti finiti (complessivamente pari a 10,2 milioni) e ascrivibili al settore Education (6,2 milioni) dovuti anche alla stagionalità delle vendite, cui si aggiungono incrementi di Rizzoli International Publications (3,1 milioni) di cui 1,2 milioni originati dalla rivalutazione del dollaro rispetto all'euro. Contribuiscono all'incremento della voce rimanenze, i prodotti in corso di lavorazione (1,2 milioni) attribuibili per 1 milione all'area Libri. Le rimanenze di materie prime, costituite principalmente da carta, si presentano complessivamente stabili.

18. Crediti Commerciali

I crediti commerciali sono pari a 321,4 milioni e si decrementano di 71,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2014, per effetto principalmente della flessione dei ricavi del primo trimestre 2015 rispetto al quarto trimestre 2014 anche evidenziata nella nota 33, in relazione agli andamenti stagionali. In particolare la variazione è riconducibile per 36,9 milioni all'area Pubblicità ed Eventi, per 20,4 milioni all'area Libri, e per 14,1 milioni all'area Media Spagna.

19. Crediti diversi e altre attività correnti

I crediti diversi e le altre attività correnti al 31 marzo 2015 sono pari a 107,8 milioni e si incrementano rispetto al 31 dicembre 2014 di 8,7 milioni. Tra i maggiori fenomeni, si evidenzia l'incremento dei crediti verso l'erario (+5,7 milioni) principalmente ascrivibile alla Capogruppo ed a Unidad Editorial, cui si aggiunge l'incremento dei crediti diversi (+1,7 milioni) attribuibili principalmente al settore Eventi Sportivi a seguito della programmazione delle manifestazioni sportive nella prima parte dell'anno e all'area Libri. Concorrono all'incremento della voce gli anticipi a fornitori, in crescita in quasi tutti i settori (1,1 milioni).

20. Indebitamento

Al 31 marzo 2015 l'indebitamento finanziario netto ammonta a 507,5 milioni. La variazione negativa rispetto all'indebitamento al 31 dicembre 2014 è pari a 25 milioni.

(in milioni di euro) Valore contabile Variazione
31/03/2015 31/12/2014
Attività finanziarie non correnti per strumenti derivati - - -
TO TALE ATTIVITA' FINANZIARIE NO N CO RRENTI - - -
Titoli - - -
Crediti finanziari 2,7 11,8 (9,1)
Attività finanziarie correnti per strumenti derivati - -
Crediti e attività finanziarie correnti 2,7 11,8 (9,1)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13,1 13,7 (0,6)
TO TALE ATTIVITA' FINANZIARIE CO RRENTI 15,8 25,5 (9,7)
Debiti e passività non correnti finanziarie (432,6) (393,8) (38,8)
Passività finanziarie non correnti per strumenti derivati (15,5) (16,5) 1,0
TO TALE PASSIVITA' FINANZIARIE NO N CO RRENTI (448,1) (410,3) (37,8)
Debiti e passività correnti finanziarie (75,2) (97,7) 22,5
Passività finanziarie correnti per strumenti derivati - - -
TO TALE PASSIVITA' FINANZIARIE CO RRENTI (75,2) (97,7) 22,5
Indebitamento Finanziario Netto Complessivo (1) (507,5) (482,5) (25,0)

(1) Indicatore della struttura finanziaria determinato quale risultante dei debiti finanziari correnti e non correnti al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti nonché delle attività finanziarie correnti e delle attività finanziarie non correnti relative agli strumenti derivati. La posizione finanziaria netta definita dalla comunicazione CONSOB DEM/6064293 del 28 luglio 2006 esclude le attività finanziarie non correnti. Le attività finanziarie non correnti al 31 marzo 2015 e al 31 dicembre 2014 sono pari a zero e pertanto l'indicatore finanziario di RCS al 31 marzo 2015 e al 31 dicembre 2014, coincide con la posizione finanziaria netta così come definita dalla sopra citata comunicazione CONSOB.

La variazione registrata nel 1° trimestre del 2015 rispetto al 31 dicembre 2014, è generata essenzialmente dagli esborsi relativi ai nuovi investimenti e ad oneri non ricorrenti.

L'accordo modificativo sottoscritto con le banche finanziatrici l'11 agosto 2014 per la modifica di taluni termini e condizioni del contratto di finanziamento, prevede una riduzione degli spread sulle Linee di credito A e B per 37,5 basis point e sulla Linea di credito C Revolving per 25 basis point a fronte del rimborso volontario anticipato della Linea di credito B di 23 milioni. In tal modo si è conseguentemente ridotto il costo sintetico annuale del finanziamento da 470 basis point sull'importo originario di 600 milioni a circa 440 basis point sull'importo totale attuale di 466 milioni.

Sempre secondo l'accordo modificativo di cui sopra sono state riviste alcune condizioni contrattuali volte ad assicurare alla società una maggiore flessibilità temporale da fine 2014 a fine settembre 2015 nel processo di vendita di asset no core.

I metodi di valutazione del fair value sono riepilogati di seguito con riferimento alle principali categorie di strumenti finanziari cui sono stati applicati:

  • strumenti derivati: sono stati adottati gli usuali modelli di calcolo basati sui valori di mercato dei tassi di interesse per scadenza, per le differenti divise e dei corrispondenti rapporti di cambio;
  • posizioni attive e passive: sono state applicate le modalità di calcolo utilizzate per i derivati sui tassi di interesse, opportunamente adattate.

Nel valutare il fair value delle posizioni sia a breve sia a medio lungo termine si è considerato l'impatto del diverso contesto finanziario sul livello del credit spread.

21. Benefici relativi al personale e fondi per rischi ed oneri

Ammontano complessivamente a 129,4 milioni ed evidenziano un decremento netto di 8 milioni rispetto al 31 dicembre 2014.

Altri
accanton
Accanton amenti Costo del Oneri Attualiz Riclassifiche e
31/12/2014 amenti (2) lavoro Rilasci Utilizzi Finanziari zazione altri movimenti 31/03/2015
Benefici relativi al personale 53,7 0,4 (1,5) 0,2 (0,7) 52,1
Fondi rischi ed oneri (1) 28,5 1,2 (0,6) (0,4) 0,1 (1,3) 27,5
Quota a breve termine dei fondi
rischi ed oneri (1) 55,2 0,9 0,6 (1,4) (4,5) (1,0) 49,8
Totale 137,4 2,1 0,6 0,4 (2,0) (6,4) 0,2 (0,6) (2,3) 129,4

(1) Fondi per rischi ed oneri comprendono costi per vertenze legali, indennità agenti, oneri per il personale inerenti principalmente al Piano di Interventi in atto, nonché passività varie probabili legate ad una attuale obbligazione legale o implicita.

(2) Comprende accantonamenti classificati nelle imposte sul reddito

Sono analizzate di seguito le principali movimentazioni del periodo:

  • Gli accantonamenti ammontano complessivamente a 3,1 milioni, di cui 2,1 milioni classificati negli accantonamenti per rischi, 0,6 milioni classificati nelle imposte e tasse, 0,4 milioni classificati nel costo del lavoro. Nei fondi per Benefici relativi al personale sono compresi oneri finanziari per 0,2 milioni ed un provento per l'attualizzazione del TFR pari a 0,7 milioni, quale minor costo del lavoro originatosi per l'attualizzazione dell'importo complessivo della rivalutazione del Fondo TFR anche per effetto della nuova aliquota dell'imposta sostitutiva in vigore dal 1° gennaio 2015. Gli accantonamenti al Fondo rischi ed oneri (2,1 milioni) si riferiscono per 1,3 milioni al fondo vertenze legali principalmente attribuibili all'area Media Italia, per 0,6 milioni a rischi di natura diversa e per 0,2 milioni al fondo indennità di clientela da corrispondere agli agenti.
  • Gli utilizzi sono pari a 6,4 milioni, di cui 1,5 milioni per le liquidazioni del trattamento di fine rapporto dovuto, 3,2 milioni per altri oneri relativi ad uscite di personale, cui si aggiungono 0,8 milioni conseguenti alla definizione di vertenze legali, 0,6 milioni ad utilizzi del fondo indennità di clientela da corrispondere agli agenti ed infine 0,3 milioni ad utilizzi ordinari di accantonamenti pregressi effettuati dall'area Libri per la chiusura della libreria storica di Rizzoli International Publications.
  • I rilasci sono pari a 2 milioni, prevalentemente si riferiscono alle vertenze legali terminate con esito positivo.
  • Le riclassifiche pari a 2,3 milioni si riferiscono per 1,2 milioni al riconoscimento del debito relativo al personale rilevato a fronte del progredire del processo di ristrutturazione in atto e per 1,1 milioni a riclassifiche a debito delle vertenze legali definite.

22. Altre passività non correnti

Le altre passività non correnti al 31 marzo 2015 ammontano a 6,3 milioni, in incremento di 3 milioni rispetto al 31 dicembre 2014, principalmente per la classificazione della quota a lungo termine del debito sorto con il comune di Milano per il cambio di destinazione d'uso dell'immobile Solferino in seguito al piano di rimborso concordato con il Comune al termine del contenzioso (-2,8 milioni).

23. Debiti commerciali

I debiti commerciali al 31 marzo 2015 ammontano a 377,1 milioni e presentano un decremento di 18,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2014. Tale variazione è principalmente riconducibile all'andamento stagionale dei debiti commerciali dell'area Libri (-17,8 milioni), del settore Pubblicità ed Eventi diversi (-8,2 milioni) e

dell'area Media Italia (-5,5 milioni). In controtendenza si evidenzia l'incremento dei debiti commerciali di Media Spagna (+ 5,3 milioni) e del settore Eventi Sportivi (+6,3 milioni), quest'ultimi riconducibili alla presenza di maggiori eventi sportivi organizzati nella prima parte dell'anno.

24. Debiti diversi e altre passività correnti

Al 31 marzo 2015 risultano pari a 117,5 milioni, in decremento di 8,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2014. Si evidenzia il decremento dei debiti verso gli Enti Previdenziali (-6,8 milioni), nonché dei debiti diversi (-4,1 milioni) principalmente a seguito della classificazione della quota a lungo termine del debito sorto con il comune di Milano per il cambio di destinazione d'uso dell'immobile Solferino in seguito al piano di rimborso concordato con il Comune al termine del contenzioso (-2,8 milioni). A tale variazione si aggiunge la flessione dei debiti verso erario (-3,5 milioni). In controtendenza si evidenzia l'incremento pari a 5,7 milioni prevalentemente riconducibile ai risconti passivi (4,2 milioni) e ai debiti verso dipendenti (+1 milione).

25. Incremento (decremento) dei benefici relativi al personale e fondi per rischi ed oneri evidenziato nel rendiconto finanziario

Il decremento complessivo della voce, rappresentato nel rendiconto finanziario, non include l'effetto dell'attualizzazione depurato anche nella voce relativa al saldo netto della gestione finanziaria. La voce non considera inoltre la riclassifica relativa al riconoscimento del debito verso dipendenti e i recuperi ordinari (si veda la nota n. 21).

Attualiz
Note 31/12/2014 31/03/2015 Riclassifiche Recuperi zazioni Variazione
Benefici relativi al personale 21 53,7 52,1 (0,2) (1,8)
Fondi rischi ed oneri 21 83,7 77,3 2,3 2,0 (0,1) (2,2)
Totale 137,4 129,4 2,3 2,0 (0,3) (4,0)

26. Variazione del capitale circolante evidenziata nel rendiconto finanziario

31/03/2015 31/03/2014
Variazione capitale circolante 26,0 (5,9)
Rettifica per uscite di cassa relative agli investimenti 0,6 5,2
Riclassifica fondi (2,3) (3,8)
Variazione area di consolidamento 2,3
Rettifica per variazioni non monetarie 0,6 9,1
Totale 24,9 6,9

Tale voce è stata rettificata per escludere le movimentazioni non attribuibili alla gestione operativa derivanti in particolare dalla rettifica dei debiti verso fornitori per investimenti tecnici non regolati per cassa nel periodo in esame.

27. Investimenti in immobilizzazioni rilevati nel rendiconto finanziario

Si riferiscono agli investimenti effettuati nei primi tre mesi dell'esercizio 2015 (14,8 milioni) escludendo gli acquisti che non hanno comportato variazioni nei flussi di cassa, nonché gli avviamenti già inclusi nell'esborso per partecipazioni e incrementati dagli investimenti effettuati nell'esercizio precedente e pagati nel periodo in esame. Di seguito si fornisce una riconciliazione tra gli investimenti inclusi nel rendiconto finanziario e gli investimenti rilevati nello stato patrimoniale al 31 marzo 2015:

Note 31/03/2015 31/03/2014
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 15 (13,0) (8,1)
Investimenti in immobilizzazioni materiali 14 (1,8) (0,8)
Totale (14,8) (8,9)
Rettifiche investimenti per uscite di cassa (5,2) (9,4)
Avviamento 1,9 4,2
Totale (18,1) (14,1)

28. Variazione netta dei debiti finanziari e di altre attività finanziarie espressa nel rendiconto finanziario

La voce si riferisce alle variazioni monetarie incluse nella posizione finanziaria netta. Si evidenzia che i debiti verso banche in conto corrente, come previsto dai principi contabili internazionali, concorrono alla variazione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

Si riporta di seguito la riconciliazione con la variazione della posizione finanziaria netta:

Nota 31/03/2015 31/03/2014
Variazione Posizione Finanziaria Netta 20 25,0 46,5
Variazione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti 7,9 (21,6)
Variazione non monetaria degli strumenti derivati 1,4 (0,7)
Rettifiche investimenti per quote capitale leasing 4,6 4,3
Storno variazioni non monetarie (0,7) 0,3
Totale 38,2 28,8

29. Disponibilità liquide ed equivalenti

Nel rendiconto finanziario il saldo delle disponibilità liquide, al netto dei conti correnti bancari passivi, risulta negativo per 17,2 milioni al 31 marzo 2015 (negativo per 37,1 milioni al 31 marzo 2014).

30. Riserva "Azioni proprie e Equity Transaction"

Tale riserva è rilevata a diminuzione del patrimonio netto per complessivi 174,8 milioni. Il valore delle azioni proprie al 31 marzo 2015, invariato rispetto al 31 dicembre scorso, è pari a 27,1 milioni, mentre gli avviamenti derivanti dall'acquisizione di quote di minoranza di partecipate già controllate, configurabili come "equity transaction" ammontano a 147,7 milioni.

31. Riserva "da valutazione"

La Riserva da valutazione complessivamente negativa per 2,1 milioni, si riferisce per 9,7 milioni alla Riserva di cash Flow Hedge, e per 0,6 milioni alla riserva da attualizzazione del Trattamento di Fine Rapporto entrambe comprensive del relativo effetto fiscale. Di segno apposto la riserva di conversione che risulta positiva per 8,2 milioni.

32. Effetto fiscale relativo alle altre componenti di conto economico complessivo consolidato intermedio

Progressivo al 31 Marzo 2015 Progressivo al 31 Marzo 2014
(Onere)/ (Onere)/
Valore Beneficio Valore Valore Beneficio Valore
Altre componenti di conto economico complessivo: lordo fiscale netto lordo fiscale netto
Riclassificabili nell'utile (perdita) d'esercizio :
Utili (perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci in valute
estere 2,7 0,0 2,7 (0,1) 0,0 (0,1)
Utili (perdite) su copertura flussi di cassa 1,4 (0,4) 1,0 (0,7) 0,2 (0,5)
Quote delle componenti di conto economico complessivo delle
partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
Utile (perdite) derivanti dalla valutazione a fair value delle
attività finanziarie disponibili per la vendita 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,1
(Perdita)/ utile attuariale su piani a benefici definiti 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
Totale altre componenti di conto economico complessivo 4,1 (0,4) 3,7 (0,7) 0,2 (0,5)

L'effetto fiscale relativo alle altre componenti di conto economico complessivo è così composto:

33. Conto economico: analisi per trimestre

Per apprezzare la stagionalità delle attività del Gruppo si riepilogano di seguito gli andamenti per trimestre:

(in milioni di Euro) 1°trimestre 2°trimestre 3°trimestre 4°trimestre Esercizio
2015 2014 2014 2014 2014 2014
(1) (1) (1)
Ricavi netti 256,5 262,9 348,2 310,4 357,8 1.279,4
Ricavi diffusionali 134,1 134,8 153,3 196,9 173,5 658,5
Ricavi pubblicitari 96,3 101,1 149,7 90,6 149,8 491,2
Ricavi editoriali diversi 26,1 27,0 45,2 22,9 34,5 129,7
Costi operativi (195,2) (202,6) (241,9) (225,8) (219,8) (890,1)
Costo del lavoro (80,0) (100,3) (85,7) (65,6) (73,8) (325,5)
Svalutazione crediti (2,6) (4,1) (2,9) (4,0) (7,6) (18,6)
Accantonamenti per rischi (2,1) (1,8) (1,0) (2,2) (10,2) (15,2)
EBITDA (23,4) (45,9) 16,7 12,8 46,4 30,0
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali (10,0) (8,6) (9,2) (9,5) (12,0) (39,3)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali (5,2) (5,4) (5,4) (5,3) (5,5) (21,5)
Ammortamenti investimenti immobiliari (0,2) (0,2) (0,3) (0,2) (0,2) (1,0)
Altre svalutazioni immobilizzazioni (0,3) - (6,9) (1,9) (12,9) (21,7)
Risultato operativo (39,1) (60,1) (5,1) (4,1) 15,8 (53,5)
Proventi (oneri) finanziari netti (8,9) (10,2) (10,6) (10,1) (10,4) (41,4)
Proventi (oneri) da attività/passività finanziarie (0,2) 0,0 0,0 (1,9) (0,5) (2,3)
Proventi (oneri) da partecipazioni metodo del PN 0,3 (0,3) (1,3) (0,2) 0,5 (1,4)
Risultato prima delle imposte (47,9) (70,6) (17,0) (16,3) 5,4 (98,6)
Imposte sul reddito 12,3 12,5 1,4 (3,1) (6,5) 4,3
Risultato attività destinate a continuare (35,6) (58,1) (15,6) (19,4) (1,1) (94,3)
Risultato delle attività destinate alla dismissione 0,0 3,9 (0,6) (3,7) (15,7) (16,1)
Risultato netto prima degli interessi di terzi (35,6) (54,2) (16,2) (23,1) (16,8) (110,4)
(Utile) perdita netta di competenza di terzi 0,4 0,3 0,1 0,0 (0,9) (0,4)
Risultato netto di periodo (35,2) (53,9) (16,1) (23,1) (17,7) (110,8)

(1) Il conto economico del 1°, del 2° e del 3° trimestre 2014 sono stati modificati per l'applicazione dell'IFRS 5 ai valori delle partecipate IGPDecaux e Gruppo Finelco, delle quali è altamente probabile la cessione.

34. Impegni

Gli impegni sono stati commentati nelle note illustrative specifiche del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2014, cui si rinvia per un'analisi maggiormente esaustiva. Nei primi tre mesi del 2015 le voci delle principali garanzie prestate mostrano i seguenti andamenti:

  • Le fidejussioni si incrementano di 0,3 milioni. L'ammontare sottoscritto con parti correlate ammonta a 10,1 milioni.
  • Gli avalli presentano una contrazione di 1,4 milioni originata da Media Spagna principalmente per il minor importo delle garanzie rilasciate per investimenti in nuovi media e per le licenze dei giochi online. Complessivamente per 9,3 milioni sono sottoscritti con parti correlate.
  • Le altre garanzie diminuiscono di 0,6 milioni principalmente a seguito di minori importi di garanzie rilasciate a favore di società collegate da parte di Unidad Editorial. Complessivamente per 6,8 milioni sono sottoscritte con parti correlate.
  • Gli altri impegni sono stabili. L'ammontare sottoscritto con parti correlate ammonta a 4,5 milioni.

35. Eventi successivi alla chiusura del primo trimestre

Per il commento ai fatti successivi alla chiusura dei primi tre mesi dell'esercizio 2015 e sulla prevedibile evoluzione della gestione si rinvia a quanto precedentemente riportato nello specifico paragrafo del presente Resoconto Intermedio di gestione.

Milano, 14 maggio 2015

Per il Consiglio di Amministrazione:

Il Presidente Maurizio Costa

L'Amministratore Delegato Pietro Scott Iovane

ATTESTAZIONE AI SENSI DELL'ART. 154 BIS COMMA 2 TUF

ATTESTAZIONE AI SENSI DELL'ART. 154 BIS COMMA 2 TUF

Il sottoscritto Roberto Bonalumi, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della società RCS MediaGroup S.p.A.,

DICHIARA

in conformità a quanto previsto dal comma 2 dell'art. 154-bis, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2015 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

Milano, 14 maggio 2015

Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Roberto Bonalumi

ALLEGATI

PARTI CORRELATE

So cietà a co ntro llo co ngiunto
Rappo rti patrimo niali
Crediti
co mmerciali
Crediti finanziari
co rrenti
Debiti finanziari
co rrenti
Debiti
co mmerciali
M-dis Dis tribuzio ne Media S.p.A. 30,5 3,4 4,1
RCS Internatio nal Advertis ing B.v. - 0,8
IGP -Decaux S.p.A. - -
Edigita S.r.l. - - 0,1
TOTA LE 3 0 ,5 0,8 3,4 4,2
So cietà co llegate
Rappo rti patrimo niali
Crediti
co mmerciali
Crediti finanziari
no n co rrenti
Debiti finanziari
co rrenti
Debiti
Co mmerciali
Debiti divers i e altre
pas s . co rrenti
Fabripres s S.A. (Gruppo Bermo nt) 0,8 - - 7,8 -
Mach 2 Libri S.p.A. 5,3 - - 0,1 -
TO TALE 7,6 0,3 2,8 9,8 0,7
P remium P ubblis her Netwo rk (Co ns o rzio ) 0,1 - - - -
Lo g 607 S.r.l. 0,1 - - - -
Gruppo Finelco S.p.A. 0,1 - - 0,1 -
Inimm Due S.à.r.l. - 0,1 - - -
Civita Tre Venezie Srl 0,1 - - - -
Go ld 5 S.r.l. - 0,2 - - -
Bermo nt Catalo nia S.A. (Gruppo Bermo nt) - - - 0,2 -
Reco print Sagunto S.L.U. (Gruppo Bermo nt) - - - 0,1 -
Radio Salud SA - - - 0,3 -
Reco print Do s hermanas S.L.U. (Gruppo Bermo nt) - - - 0,5 -
Omniprint S.A. (Gruppo Bermo nt) - - - 0,6 -
Madrid Depo rtes y Es pectáculo s S.A. - - - - 0,7
Reco print Impres iò n S.L.U. (Gruppo Bermo nt) 1,1 - - - -
To -dis S.r.l. - - 1,0 - -
MDM Milano Dis tribuzio ne Media S.r.l. - - 1,8 0,1 -
Altre Co ns o ciate (1)
Rappo rti patrimo niali - Attivo
Crediti co mmerciali Dis po nibilità liquide
e mezzi equivalenti
So cietà del gruppo Banca Intes a Sanpao lo 0,5 1,3
So cietà del gruppo Medio banca -
So cietà del gruppo FCA (Fiat Chrys ler Auto mo biles ) 2,0
So cietà del gruppo P irelli
So cietà del gruppo Italmo biliare -
So cietà del gruppo Generali 0,1
So cietà del gruppo Unipo lSai S.p.A(ex Fo ndiaria Sai S.p.A.) 0,6
TOTA LE 3 ,2 1,3
Altre Consociate (1)
Rapporti patrimoniali - Passivo
Debiti e passività
non correnti
finanziarie
Passività
finanziarie non
correnti per
strumenti derivati
Debiti verso
banche
Debiti e passività
correnti
finanziarie
Debiti
commerciali
So cietà del gruppo Banca Intes a Sanpao lo 159,4 10,6 6,0 8,0 -
So cietà del gruppo Medio banca 17,3 3,5 4,4 0,1
So cietà del gruppo FCA (Fiat Chrys ler Auto mo biles ) 7,4
So cietà del gruppo P irelli
So cietà del gruppo Italmo biliare
So cietà del gruppo Generali 0,9
So cietà del gruppo Unipo lSai S.p.A. (ex Fo ndiaria Sai S.p.A.)
TO TALE 176,7 14,1 6,0 12,4 8,4
vendite Co ns umi materie prime
e s ervizi
Altri ricavi e
pro venti o perativi
64,3 0,3
-
-
0,3
Ricavi delle
6 4 ,3
(4,3)
(0,1)
(4,4)
So cietà co llegate
Rappo rti eco no mici
Ricavi delle
vendite
Co ns umi
materie prime
e s ervizi
Altri ricavi e
pro venti
o perativi
Fabripres s S.A. (Gruppo Bermo nt) 0,5 (4,6) -
Mach 2 Libri S.p.A. 1,9 - -
Calprint S.l. (Gruppo Bermo nt) - (1,2) -
Reco print Sagunto S.L.U. (Gruppo Bermo nt) - (1,1) -
Omniprint S.A. (Gruppo Bermo nt) - (0,4) -
Reco print Do s hermanas S.L.U. (Gruppo Bermo nt) - (1,1) -
Reco print Rábade S.L.U. (Gruppo Bermo nt) - (0,4) -
Radio Salud S.A. 0,1 (0,3) -
MDM Milano Dis tribuzio ne Media S.r.l. - (0,2) -
Reco print Impres iò n S.L.U. (Gruppo Bermo nt) - - 0,1
TO TALE 2,5 (9,3) 0,1
Altre Consociate (1)
Rapporti economici
Ricavi delle
vendite
Consumi materie
prime e servizi
Oneri finanziari
So cietà del gruppo Banca Intes a Sanpao lo 0,5 (0,0) (4,5)
So cietà del gruppo Medio banca 0,0 (0,1) (0,9)
So cietà del gruppo FCA (Fiat Chrys ler Auto mo biles ) 1,0 (4,1)
So cietà del gruppo P irelli -
So cietà del gruppo Italmo biliare -
So cietà del gruppo Generali 0,0 (0,7)
So cietà del gruppo Unipo lSai S.p.A(ex Fo ndiaria Sai S.p.A.) 0,4
TO TALE 1,9 (4,9) (5,4)
Impegni e garanzie verso parti correlate (valori in milioni di Euro)
So cietà co llegate 6,8
Altre co ns o ciate (1) 19,4
Altre P arti Co rrelate (2) 4,5
Totale 30,7

(1) Comprendono i soggetti già partecipanti al "Patto" che detenevano alla data della nomina del Consiglio di Amministrazione di

RCS MediaGroup (2 maggio 2012) una partecipazione superiore al 3%.

(2) Si riferisce principalmente a transazioni con dirigenti aventi responsabilità strategiche e loro familiari stretti.

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