Earnings Release • Aug 3, 2022
Earnings Release
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| Informazione Regolamentata n. 1928-70-2022 |
Data/Ora Ricezione 03 Agosto 2022 17:35:00 |
Euronext Milan | |
|---|---|---|---|
| Societa' | : | BANCO BPM | |
| Identificativo Informazione Regolamentata |
: | 165769 | |
| Nome utilizzatore | : | BANCOBPMN03 - Marconi | |
| Tipologia | : | 3.1 | |
| Data/Ora Ricezione | : | 03 Agosto 2022 17:35:00 | |
| Data/Ora Inizio Diffusione presunta |
: | 03 Agosto 2022 17:35:01 | |
| Oggetto | : | RISULTATI AL 30 GIUGNO 2022 | |
| Testo del comunicato |
Vedi allegato.
1 Risultato al netto delle componenti non ricorrenti dettagliate al punto 5 delle Note esplicative del presente comunicato.
2 Tale risultato intermedio non comprende gli oneri sistemici, pari a € -74,6 milioni, le rettifiche di valore dell'avviamento, pari a € 8,1 milioni, gli impatti contabili derivanti dalle Purchase Price Allocation (PPA) effettuate in precedenti esercizi, pari a € - 15,7 milioni, e gli impatti derivanti dalla variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates, pari a € +25,7 milioni. Tali componenti sono esposte, al netto del relativo effetto fiscale, in voci separate dello schema di conto economico riclassificato.
3 Ratio ottenuto dal rapporto tra le esposizioni deteriorate lorde e quelle totali riferite all'aggregato patrimoniale dei "Finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato".
4 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al paragrafo n. 6 delle Note esplicative del presente comunicato.
5 Esprime l'impatto in termini di incremento del margine di interesse nell'ipotesi in cui, a parità di ogni altra condizione, si verifichi uno shift parallelo della curva tassi di +100 p.b..
CONTINUA LA STRATEGIA DI RIDUZIONE DEL PORTAFOGLIO NON PERFORMING, CHE HA CONSENTITO UN ULTERIORE CALO DELL'NPE RATIO LORDO10 AL 4,8% (3,6% SE CALCOLATO SECONDO LA METODOLOGIA EBA11)
RACCOLTA DIRETTA "CORE" 15 A € 107,4 MILIARDI (+2,3% RISPETTO A FINE 2021)
verso la clientela al netto delle rettifiche di valore.
6 Aggregato rappresentato da margine di interesse, risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto e commissioni nette.
7 Calcolato come rapporto tra oneri operativi e proventi operativi risultanti dallo schema del Conto economico riclassificato. 8 Calcolato come rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti (dato annualizzato) ed il totale delle esposizioni per cassa
9 Costo del credito calcolato escludendo gli impatti straordinari connessi all'incremento degli obiettivi di cessione di crediti deteriorati.
10 Ratio ottenuto dal rapporto tra le esposizioni deteriorate lorde e quelle totali riferite all'aggregato patrimoniale dei "Finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato".
11 Metodologia utilizzata dall'EBA per la presentazione dei dati nell'ambito dell'EU Transparency Exercise.
12 In conformità a quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, le cessioni previste sono state tenute in considerazione nel valutare le esposizioni alla data del 30 giugno 2022 e quindi nel costo del credito addebitato al conto economico del primo semestre.
13 Mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali.
14 Dato gestionale.
15 Conti correnti e depositi.
• STANDARD ETHICS CONFERMA A "EE" ("STRONG") – "OUTLOOK POSITIVO" IL RATING DI SOSTENIBILITÀ ASSEGNATO A BANCO BPM
Nel corso del semestre, nonostante il difficile quadro macroeconomico, lo sforzo commerciale ed organizzativo del Gruppo ha fatto registrare ottimi risultati operativi, con
16 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al paragrafo n. 6 delle Note esplicative del presente comunicato.
17 Differenza tra il Total capital ratio (rapporto tra i fondi propri e le attività ponderate per il rischio) misurato alla data del 30 giugno 2022 (includendo l'utile in corso di formazione al netto del dividend pay-out previsto) ed il corrispondente livello del requisito minimo regolamentare per l'anno 2022 comprensivo del c.d. Pillar 2 Requirement (P2R).
18 Dato gestionale.
19 Assunzioni del periodo gennaio 2021 – giugno 2022.
una redditività a livelli record che ha consentito il raggiungimento di un risultato netto pari a € 384 milioni, che sale al livello di € 497 milioni in termini di risultato netto adjusted, che rappresenta il miglior risultato dalla nascita del Gruppo Banco BPM.
In particolare, i proventi operativi "core" evidenziano una performance rilevante, risultando pari a € 2.097 milioni con una crescita dell'1,4% rispetto al primo semestre 2021, grazie al contributo positivo del margine di interesse (+2,0% a/a) e delle commissioni nette (+1,8% a/a).
Tale dinamica, unitamente all'attenta gestione dei costi, ha consentito il raggiungimento di un cost/income ratio pari al 54,5% in miglioramento rispetto al 54,9% del primo semestre 2021 e al 55,8% dell'intero esercizio 2021.
Le rettifiche su finanziamenti alla clientela si attestano a € 304 milioni in riduzione del 35,7% rispetto al primo semestre 2021, pur garantendo il mantenimento di un solido profilo di copertura dei crediti.
Il risultato lordo dell'operatività corrente sale a € 688 milioni rispetto a € 526 milioni del primo semestre 2021 con una crescita del 30,8%.
Anche le grandezze patrimoniali evidenziano risultati molto significativi:
Per quanto riguarda i crediti deteriorati continua la strategia di derisking del Gruppo, € -1,4 miliardi nel semestre, che include la cessione di € 700 milioni di non performing loans ("Progetto Argo"). Il Gruppo ha inoltre deliberato l'incremento degli obiettivi di cessione portando il target complessivo in arco piano a oltre € 500 milioni.
Il rafforzamento del processo di derisking ha consentito un'ulteriore contrazione dei non performing loans, la cui incidenza sul totale dei crediti lordi si riduce al 4,8%, portando il totale dei crediti non performing lordi da € 7,1 miliardi di giugno 2021 a € 5,5 miliardi.
Si conferma molto solida la posizione patrimoniale:
20 I ratio patrimoniali phased-in sono calcolati secondo quanto illustrato nel paragrafo "Disposizioni transitorie" della Nota esplicativa n. 6.
21 La raccolta diretta include i certificates a capitale incondizionatamente protetto (€ 3,5 miliardi al 30 giugno 2022 e € 3,6 miliardi a fine 2021), ed esclude le operazioni di pronti contro termine.
22 Dato gestionale al netto dei certificates a capitale incondizionatamente protetto inclusi nella "raccolta diretta".
23 Vedi nota 2.
24 Risultato al netto delle componenti non ricorrenti dettagliate al punto 5 delle Note esplicative del presente comunicato.
25 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al paragrafo n. 6 delle Note esplicative del presente comunicato.
26 I ratio patrimoniali phased-in sono calcolati secondo quanto illustrato nel paragrafo "Disposizioni transitorie" della Nota esplicativa n. 6.
27 Il Texas Ratio è l'indice che misura il rapporto fra il valore netto dei crediti deteriorati ed il patrimonio netto tangibile del Gruppo (al netto dei correlati effetti fiscali).
Milano, 3 agosto 2022 – Si è riunito oggi sotto la presidenza del dott. Massimo Tononi il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, che ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 30 giugno 2022 del Gruppo Banco BPM.
Nel primo semestre dell'esercizio 2022, la fragile ripresa dall'emergenza internazionale per l'epidemia Coronavirus è stata fortemente condizionata dal conflitto in Ucraina che, dalla fine del mese di febbraio, ha generato pesanti ripercussioni sul sistema economico internazionale e sull'operatività delle imprese.
Allo stato attuale il conflitto non ha avuto impatti significativi per il Banco BPM correlati all'esposizione diretta del Gruppo verso la Russia e l'Ucraina in quanto tale esposizione è rimasta sostanzialmente costante ed ammonta a circa € 82,0 milioni, pari a meno dello 0,1% del totale delle attività per cassa.
Nel primo semestre, il Gruppo ha proseguito nel processo di derisking attraverso la realizzazione di una significativa operazione di cessione massiva di posizioni deteriorate (c.d. "Operazione Argo") avente per oggetto un portafoglio di sofferenze ed inadempienze probabili per un'esposizione complessiva lorda pari a circa € 700 milioni. L'operazione, deliberata nel mese di aprile, si è perfezionata sotto forma di cartolarizzazione nella quale il 95% delle Notes junior e mezzanine emesse dal veicolo sono state sottoscritte da società controllate dai fondi Elliott. Il derisking complessivo nel primo semestre 2022 è stato di € 1,4 miliardi.
In aggiunta, nell'ambito della modifica della strategia di gestione dei crediti deteriorati deliberata dal Consiglio di Amministrazione nel corso del mese di luglio, è stato deciso di identificare un nuovo potenziale portafoglio oggetto di cessione incrementando il target di ulteriori cessioni in arco piano ad oltre € 500 milioni, con un evidente beneficio in termini di riduzione dello stock di crediti deteriorati lordi e di miglioramento degli indicatori della qualità del credito.
Nel corso del primo semestre, il Gruppo ha inoltre realizzato importanti operazioni di capital management: nel mese di gennaio 2022 è stata infatti perfezionata una emissione subordinata Tier 2, con scadenza dieci anni per un ammontare di € 400 milioni, destinata ad investitori istituzionali, che si inserisce nel Programma Euro Medium Term Notes del Gruppo; a questa operazione si è aggiunta la prima emissione del Gruppo di Green Covered Bond destinata a investitori istituzionali per un ammontare di € 750 milioni e scadenza cinque anni.
L'obbligazione, emessa nell'ambito del Green, Social and Sustainability Bond Framework a valere sul proprio programma di Obbligazioni Bancarie Garantite, è finalizzata a rifinanziare un portafoglio selezionato di mutui ipotecari residenziali verdi erogati a clientela privata per l'acquisto di abitazioni ad alta efficienza energetica.
Infine, nel mese di aprile, si è conclusa l'emissione di uno strumento perpetuo Additional Tier 1 per un ammontare pari a € 300 milioni, riservata ad investitori istituzionali, che consente di raggiungere il target di capitale Additional Tier 1 del Gruppo, rafforzandone ulteriormente la posizione patrimoniale.
Nell'ambito del processo di razionalizzazione dell'assetto societario e organizzativo del Gruppo si inserisce l'operazione di cessione a Banca Popolare di Sondrio S.p.A., conclusa nel mese di marzo, della partecipazione pari al 39,5% del capitale sociale detenuta in Factorit S.p.A., ad un corrispettivo di € 75 milioni, in linea con il valore di iscrizione nel bilancio consolidato.
Inoltre, nel mese di aprile, il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM ha deliberato di esercitare l'opzione per l'acquisto dal partner Covéa Coopération SA dell'81% del capitale sociale di Bipiemme Vita S.p.A., compagnia assicurativa operante nel ramo vita, di cui Banco BPM già
possiede una quota del 19%. Bipiemme Vita a sua volta detiene il 100% del capitale sociale di Bipiemme Assicurazioni S.p.A., operante nel ramo danni.
A seguito dell'ottenimento delle autorizzazioni di legge da parte delle competenti Autorità, in data 22 luglio 2022 Banco BPM ha perfezionato l'acquisto da Covéa Coopérations SA dell'81% del capitale sociale di Bipiemme Vita S.p.A., per un corrispettivo di € 309,4 milioni.
L'operazione consente di realizzare l'integrazione del business assicurativo nel Gruppo Banco BPM in via anticipata rispetto alla data del 31 dicembre 2023 prevista nel Piano Strategico ed è inoltre funzionale all'ottenimento del riconoscimento dello status di "conglomerato finanziario" per accedere ai benefici nel trattamento prudenziale dell'investimento partecipativo derivanti dall'applicazione del c.d. "Danish Compromise" 28.
Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta odierna, esaminate approfonditamente dal punto di vista strategico, finanziario e operativo le offerte non vincolanti ricevute per le Joint Venture assicurative da alcuni potenziali partner, ha deliberato di proseguire la valutazione di una possibile nuova partnership nel settore bancassicurativo esclusivamente per il ramo Danni. Il processo di valutazione dovrebbe concludersi entro la fine dell'esercizio in corso.
Si ricorda altresì che nel primo semestre si sono perfezionate le operazioni di fusione per incorporazione nella Capogruppo di Bipielle Real Estate e Release (società già interamente controllate da Banco BPM).
Nel periodo Banco BPM ha inoltre concluso un programma di acquisto di azioni proprie al servizio dei piani di incentivazione ai dipendenti per complessive n. 4.582.640 azioni (pari allo 0,30% delle azioni ordinarie in circolazione) ed un controvalore totale pari a € 16 milioni. A seguito della conclusione di tale programma e tenuto conto delle assegnazioni effettuate ai dipendenti nel corso del semestre le azioni proprie detenute da Banco BPM al 30 giugno 2022 ammontano a n. 6.207.721, pari allo 0,41% del capitale sociale.
In data 2 febbraio 2022 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato al Banco BPM la notifica della decisione prudenziale (SREP decision) contenente gli esiti del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale mantenendo invariato il requisito Pillar 2 Requirement al 2,25%. Per effetto di tale decisione i requisiti minimi che Banco BPM è tenuto a rispettare per il 2022 sia a livello phased-in che fully phased, fino a nuova comunicazione, sono i seguenti:
Al 30 giugno 2022 la piena solidità patrimoniale del Gruppo Banco BPM è confermata dall'ampio superamento di tali requisiti prudenziali, sia assumendo a riferimento i coefficienti effettivi calcolati in conformità ai criteri transitori in vigore per il 2022 (phased-in) sia considerando i coefficienti patrimoniali calcolati in base ai criteri in vigore a regime (fully phased).
Infine, sul fronte dei rating di credito assegnato a Banco BPM, si ricorda che:
28 Nel presupposto che, per effetto dell'acquisizione di Bipiemme Vita, il Gruppo Banco BPM sia riconosciuto essere un conglomerato finanziario così come definito dall'art. 3 del Decreto Legislativo 30 maggio 2005, n. 142, è intenzione del Banco BPM di presentare istanza per l'applicazione dell'art. 49 (1) del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR). In base a tale disposizione normativa Banco BPM si attende di ottenere l'autorizzazione per non dover dedurre dal CET 1 Capital il valore contabile della partecipazione detenuta in Bipiemme Vita. In tale ipotesi la partecipazione non dedotta dai fondi propri sarà considerata una esposizione al rischio di credito da ponderare in conformità a quanto previsto dal CRR.
29 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio e sui requisiti patrimoniali minimi si rimanda al paragrafo n. 6 delle Note esplicative del presente comunicato.
Il margine di interesse si attesta a € 1.039,1 milioni in crescita del 2,0% rispetto al dato del primo semestre 2021 (pari a € 1.019,2 milioni).
Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto si attesta a € 91,1 milioni, in calo rispetto al dato del corrispondente periodo dello scorso esercizio (pari a € 98,1 milioni). L'apporto principale alla voce in esame è stato fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato, pari a € 53,1 milioni, in crescita rispetto a € 50,8 milioni del primo semestre 2021, nonché dal contributo della collegata Anima Holding30, pari a € 23,3 milioni.
Le commissioni nette del primo semestre ammontano a € 966,9 milioni, in crescita dell'1,8% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
Tale dinamica è attribuibile al contributo del comparto dei servizi di banca commerciale (+5,7% rispetto al primo semestre 2021).
In calo l'apporto dei servizi di gestione intermediazione e consulenza (-2,0% rispetto al 30 giugno 2021).
Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 31,7 milioni rispetto a € 39,9 milioni del primo semestre 2021.
Il risultato netto finanziario31 del primo semestre è positivo e pari a € 176,8 milioni rispetto al dato di € 216,3 milioni registrato al 30 giugno 2021.
Il risultato del 2022 deriva per € +144,7 milioni dall'attività di negoziazione (€ +65,6 milioni nel primo semestre 2021), per € -62,7 milioni da variazioni registrate nella valutazione delle attività e passività al fair value (€ +49,5 milioni al 30 giugno 2021) e per € +89,9 milioni da cessioni di attività finanziarie (€ +90,9 milioni nel primo semestre 2021). In particolare, il confronto tra il dato del primo semestre 2022 rispetto all'analogo periodo del 2021 è influenzato dai risultati della valutazione relativa alla quota partecipativa Nexi che al 30 giugno 2022 presenta un saldo negativo di € -78,3 milioni rispetto all'impatto positivo per € 27,6 milioni rilevato nel corrispondente periodo dell'esercizio 2021.
30 Per l'illustrazione delle modalità di rilevazione del contributo di Anima Holding si fa rinvio all paragrafo n. 8 delle Note esplicative del presente comunicato.
31 La voce non include l'effetto contabile, esposto in una voce separata del conto economico riclassificato, derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulla valutazione al fair value delle passività di propria emissione (certificates), che ha comportato la rilevazione nel semestre di un provento pari a € 38,3 milioni, rispetto all'impatto negativo di € -17,8 milioni registrato al 30 giugno 2021.
In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 2.305,6 milioni, in lieve flessione rispetto a € 2.323,5 milioni registrati nel corrispondente periodo dello scorso esercizio (-0,8%).
Le spese per il personale, pari a € 813,2 milioni, evidenziano una contrazione del 3,7% rispetto a € 844,0 milioni del primo semestre 2021. Tale dinamica riflette i risparmi conseguenti alla riduzione degli organici attuata a partire dallo scorso esercizio, nell'ambito del programma che prevedeva l'utilizzo del Fondo di solidarietà di settore. Alla data del 30 giugno 2022 il numero totale dei dipendenti è pari a n. 20.110 risorse, rispetto alle n. 21.663 risorse in organico a inizio 202132.
Le altre spese amministrative33, pari a € 318,2 milioni, risultano in crescita rispetto al dato del primo semestre 2021, pari a € 308,0 milioni, anche per effetto delle dinamiche inflattive in corso che hanno impattato in particolare i consumi energetici.
Le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 125,3 milioni e si confrontano con il dato di € 123,5 milioni del primo semestre 2021.
Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 1.256,7 milioni, in calo dell'1,5% rispetto a € 1.275,5 milioni del primo semestre 2021.
Il cost income ratio del semestre è pari al 54,5%, inferiore rispetto sia al 54,9% del primo semestre 2021 che al dato relativo all'intero esercizio 2021 (55,8%).
Il risultato della gestione operativa del primo semestre risulta pari a € 1.048,9 milioni, in leggera crescita (+0,1%) rispetto a € 1.048,0 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela al 30 giugno 2022, pari a € 303,7 milioni, evidenziano una riduzione del 35,7% rispetto al dato del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Le rettifiche nette del primo semestre 2022 comprendono l'impatto derivante dall'incremento degli obiettivi di cessione di crediti non performing a seguito della modifica della strategia di gestione dei crediti deteriorati per complessivi € 112,7 milioni; nel primo semestre 2021 l'analogo impatto era risultato pari a € 94,0 milioni.
Al 30 giugno 2022 il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 55 p.b.. Escludendo gli impatti straordinari connessi all'incremento degli obiettivi di cessione di crediti deteriorati deliberato dal Gruppo, il costo del rischio al 30 giugno 2022 risulterebbe pari a 35 p.b..
Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali al 30 giugno 2022 è pari a € -40,8 milioni rispetto a € -36,9 milioni del primo semestre dello scorso esercizio, a seguito dell'adeguamento di alcuni immobili a valori di perizia aggiornati.
Nella voce rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie sono rilevate minusvalenze nette per € - 5,5 milioni (€ +0,5 milioni al 30 giugno 2021).
Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri del primo semestre ammontano a € -12,7 milioni (€ -12,8 milioni al 30 giugno 2021).
32 Alla data del 31 dicembre 2021 le risorse in organico erano n. 20.437.
33 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dai contributi ai Fondi di Risoluzione, esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.
Al 30 giugno 2022 sono stati rilevati utili da cessione di partecipazioni e investimenti per € 1,5 milioni, riferibili alla vendita di immobili. Nel primo semestre 2021 la voce in esame era pari a € -0,4 milioni.
Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente ammonta a € 687,6 milioni rispetto a € 525,8 milioni del primo semestre 2021, con un incremento del 30,8%.
Le imposte sul reddito dell'operatività corrente sono pari a € -231,0 milioni (€ -133,3 milioni nel primo semestre 2021).
Il risultato netto dell'operatività corrente ammonta pertanto a € 456,5 milioni e risulta in crescita del 16,3% rispetto al dato di € 392,5 milioni del primo semestre dell'esercizio precedente.
Al conto economico del semestre sono stati inoltre addebitati oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte per € 74,6 milioni (€ 78,6 milioni nel primo semestre 2021), rappresentati dal contributo ordinario al Single Resolution Fund (€ 110,5 milioni al lordo delle imposte rispetto a € 116,4 milioni del 30 giugno 2021, che includeva anche contributi addizionali al Fondo di Risoluzione Nazionale per € 28,6 milioni).
Il test di impairment condotto sulle attività immateriali ha portato alla rilevazione di impairment su avviamenti per € 8,1 milioni.
Nel semestre la variazione del merito creditizio sui Certificates emessi dal Gruppo, al netto delle imposte ha generato un impatto positivo pari a € 25,7 milioni34 (€ 38,3 milioni al lordo degli effetti fiscali), rispetto all'onere rilevato nel primo semestre 2021 pari a € -11,9 milioni (€ -17,8 milioni al lordo degli effetti fiscali).
Al 30 giugno 2022 l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € -15,7 milioni e si confronta con il dato del primo semestre 2021, pari a € -20,0 milioni.
Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, il primo semestre 2022 si chiude con un risultato netto di periodo positivo pari a € 383,9 milioni (€ 361,3 milioni al 30 giugno 2021).
Il risultato al netto delle componenti non ricorrenti del primo semestre è pari a € 497,0 milioni, in netta crescita rispetto all'anno precedente (€ 382,0 milioni; + 30,1%).
Il margine di interesse si attesta a € 527,6 milioni in crescita del 3,1% rispetto al dato del primo trimestre 2022 (pari a € 511,5 milioni) sia per effetto dello sviluppo dei crediti commerciali sia del contributo del portafoglio di attività finanziarie.
Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto è positivo per € 41,5 milioni, con una contribuzione in calo rispetto a quella del primo trimestre, pari a € 49,6 milioni. Nell'ambito di tale aggregato l'apporto principale è fornito dal credito al consumo veicolato dalla
34 L'ammontare complessivo dell'impatto iscritto nello stato patrimoniale al 30 giugno 2022 derivante dalle variazioni interventute nel proprio merito creditizio dalla data di emissione delle passività finanziarie è pari a € +7,8 milioni.
quota partecipativa detenuta in Agos Ducato ed al risultato relativo ad Anima Holding35.
Le commissioni nette del secondo trimestre ammontano a € 486,8 milioni in crescita dell'1,4% rispetto al risultato rilevato nel primo trimestre, principalmente per effetto del contributo delle commissioni su servizi di banca commerciale (+3,1% rispetto al primo trimestre). L'aggregato dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza evidenzia una lieve flessione (-0,3% rispetto al primo trimestre 2022); all'interno del comparto si registra un calo relativo all'attività di collocamento fondi e attività finanziarie (legato alla situazione dei mercati finanziari) bilanciato dalla buona performance delle commissioni relative a carte di credito, prodotti assicurativi e credito al consumo.
Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 15,0 milioni rispetto al dato di € 16,7 milioni del primo trimestre 2022.
Il risultato netto finanziario del secondo trimestre è pari a € 48,9 milioni rispetto a € 127,9 milioni del primo trimestre. Tale dinamica è imputabile principalmente al minor apporto derivante dalla cessione di attività finanziarie (€ -28,8 milioni rispetto al primo trimestre) e al diverso impatto della componente di "Credit Value Adjustment" e "Debit Value Adjustment" (CVA/DVA) relativa ai contratti derivati36 (€ -0,7 milioni nel secondo trimestre rispetto a € +23,8 milioni registrati al 31 marzo). La valutazione dell'interessenza detenuta in Nexi ha generato nel secondo trimestre un impatto negativo pari a € 36,6 milioni.
In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 1.119,7 milioni risultando in calo del 5,6% rispetto a € 1.185,9 milioni registrati nel primo trimestre, per effetto della riduzione del risultato netto finanziario, mentre le componenti "core" di margine di interesse e commissioni sono entrambe in crescita.
Le spese per il personale, pari a € 405,3 milioni, evidenziano una lieve riduzione rispetto a € 407,9 milioni del primo trimestre.
Le altre spese amministrative37 passano da € 155,6 milioni del primo trimestre 2022 a € 162,6 milioni del 30 giugno 2022. Sul trimestre pesano le dinamiche inflattive in corso che hanno impattato in particolare i costi relativi ai consumi energetici.
Le rettifiche di valore su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 64,1 milioni rispetto al dato del primo trimestre (€ 61,2 milioni).
Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 632,1 milioni con una crescita dell'1,2% rispetto a € 624,7 milioni del primo trimestre.
Il risultato della gestione operativa del trimestre ammonta a € 487,7 milioni in calo del 13,1% rispetto a € 561,2 milioni del primo trimestre.
Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela sono pari a € 152,6 milioni, sostanzialmente in linea con il dato del primo trimestre pari a € 151,1 milioni e comprendono l'impatto derivante dall'incremento degli obiettivi di cessione di crediti non performing, a seguito della modifica della
35 Per l'illustrazione delle modalità di rilevazione del contributo di Anima Holding si fa rinvio alla Nota esplicativa n. 8.
36 L'ammontare complessivo dell'impatto DVA iscritto nello stato patrimoniale al 30 giugno 2022 a fronte dei contratti derivati che rappresentano passività finanziarie è pari a € 27,2 milioni.
37 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dai contributi ai Fondi di Risoluzione, esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.
strategia di gestione dei crediti deteriorati, per € 32,3 milioni nel primo trimestre e per € 80,4 milioni nel secondo trimestre.
Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali del secondo trimestre evidenzia minusvalenze per € 39,6 milioni, a seguito dell'adeguamento di alcuni immobili a valori di perizia aggiornati.
Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente evidenzia un utile di € 288,5 milioni rispetto all'utile di € 399,1 milioni registrato nel primo trimestre.
Le imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente ammontano a € -92,6 milioni (€ -138,4 milioni nel primo trimestre).
Il test di impairment condotto sulle attività immateriali ha portato alla rilevazione di impairment su avviamenti per € 8,1 milioni.
Nel secondo trimestre la variazione del merito creditizio sui Certificates emessi dal Gruppo, al netto delle imposte ha generato un impatto positivo pari a € 25,5 milioni (€ 38,1 milioni al lordo degli effetti fiscali), rispetto al primo trimestre pari a € 0,2 milioni (€ 0,3 milioni lordi).
Nel secondo trimestre l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € -7,2 milioni e si confronta con il dato del primo trimestre 2022, pari a € -8,5 milioni.
Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, il secondo trimestre 2022 si chiude con un utile netto di periodo pari a € 206,1 milioni, rispetto al risultato positivo netto di € 177,8 milioni realizzato nel primo trimestre.
L'utile netto adjusted del secondo trimestre risulta pari a € 297,8 milioni rispetto a € 199,2 milioni del primo trimestre 2022.
La raccolta diretta38 al 30 giugno 2022 ammonta a € 126,4 miliardi, in crescita del 2,6% nel confronto con il 31 dicembre 2021 e del 3,1% rispetto al 30 giugno 2021.
Più in dettaglio, nel semestre si registra una crescita di € 2,7 miliardi della componente rappresentata dai conti correnti e depositi a vista della rete commerciale (+2,6%)39. Per quanto riguarda i titoli obbligazionari emessi, lo stock al 30 giugno è pari a € 13,2 miliardi, in lieve crescita (+0,9%) rispetto al 31 dicembre 2021.
Nel confronto su base annua la raccolta a vista evidenzia un incremento di € 3,7 miliardi (+3,6%)40, sostanzialmente stabile lo stock dei titoli obbligazionari emessi (-0,3%).
La provvista garantita dallo stock di certificates a capitale incondizionatamente protetto al 30 giugno 2022 si attesta a € 3,5 miliardi, rispetto a € 3,6 miliardi del 31 dicembre 2021 e del 30 giugno 2021.
38 Aggregato che include la somma dei depositi e conti correnti a vista e vincolati, titoli obbligazionari emessi, certificati di deposito ed altri titoli, finanziamenti ed altri debiti, certificates a capitale protetto ed esclude le operazioni di pronti contro termine.
39 Dato gestionale.
40 Dato gestionale.
La raccolta indiretta41, al netto dei certificates a capitale protetto, è pari a € 90,5 miliardi, in calo del 6,1% su base annua; anche nel confronto con il 31 dicembre 2021 l'aggregato evidenzia una contrazione dell'8,6%. Tale dinamica è riconducibile esclusivamente alla discesa delle quotazioni delle attività finanziarie: escludendo l'effetto prezzo, i volumi della raccolta indiretta registrano una crescita del 2,6% su base annua e dell'1,9% rispetto a fine 2021.
L'andamento negativo dei mercati si è riflesso sia sulla componente della raccolta gestita, che ammonta a € 59,9 miliardi, in calo rispetto al dato di € 65,3 miliardi del 31 dicembre 2021, sia sulla raccolta amministrata che si attesta a € 30,7 miliardi, con una contrazione di € 3,0 miliardi (-9,0%) rispetto a fine 2021.
Le attività finanziarie ammontano a € 41,0 miliardi e sono in crescita del 12,8% rispetto a € 36,3 miliardi del 31 dicembre 2021; l'incremento è principalmente concentrato nei titoli di debito (+€ 2,6 miliardi) ed in particolare nel comparto dei titoli al costo ammortizzato. Al 30 giugno 2022 l'aggregato in esame comprende titoli di debito per € 33,2 miliardi, titoli di capitale e quote di OICR per € 2,8 miliardi e strumenti derivati per € 4,6 miliardi. Le esposizioni in titoli di debito emessi da Stati Sovrani sono pari a € 28,6 miliardi di cui € 11,7 miliardi rappresentati da titoli di Stato italiani. Gli investimenti in titoli di Stato italiani sono classificati tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per € 8,8 miliardi, nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per € 2,2 miliardi e per € 0,7 miliardi nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico in quanto detenuti per la negoziazione. I titoli di debito italiani rappresentano solo il 41,1% del totale dei titoli governativi, ben al di sotto del target di Piano (<50%)
Gli impieghi netti verso la clientela42 ammontano al 30 giugno 2022 a € 110,8 miliardi, in crescita di € 1,4 miliardi rispetto al dato del 31 dicembre 2021; l'incremento è interamente riferibile alle esposizioni performing (+1,7%), con un volume di nuove erogazioni a famiglie e imprese pari a € 13,7 miliardi43 nel semestre, mentre le esposizioni non performing risultano in calo del 12,2% rispetto a fine 2021. Su base annua gli impieghi registrano un incremento di € 1,4 miliardi (+1,3%), derivante dall'aumento delle esposizioni performing di € 2,3 miliardi (+2,2%) e dalla contrazione dei crediti deteriorati di € 0,9 miliardi (-23,0%).
Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano al 30 giugno 2022 a € 2,9 miliardi.
L'esame delle singole poste evidenzia la seguente dinamica:
L'incidenza delle esposizioni deteriorate rispetto al totale degli impeghi al lordo delle rettifiche di valore è pari al 4,8% rispetto al 5,6% di inizio anno e al 6,2% del 30 giugno 2021.
L'indice di copertura dell'intero aggregato dei crediti deteriorati si attesta al 47,8% (47,4 al 30 giugno 2021).
In maggior dettaglio, al 30 giugno 2022 il grado di copertura risulta essere il seguente:
41 Dati gestionali.
42 Nell'aggregato non vengono ricompresi i crediti verso la clientela che, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9, devono essere obbligatoriamente valutati al fair value. Tali crediti, pari a € 0,3 miliardi sono ricompresi fra le attività finanziarie valutate al fair value.
43 Dato gestionale.
Il coverage ratio delle esposizioni in bonis è pari allo 0,41%, rispetto allo 0,44% del 30 giugno 2021.
Al 30 giugno 2022 il Common Equity Tier 1 ratio phased-in è pari al 14,0%, come al 31 marzo 2022, e beneficia dell'applicazione, a partire dal 30 giugno 2022 e fino al 31 dicembre 2022 del regime transitorio previsto dall'art. 468 del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) di seguito meglio precisato, nonché della diminuzione delle attività ponderate per il rischio.
Il Tier 1 ratio phased-in è pari al 16,2% rispetto al 15,7% del 31 marzo 2022, mentre il Total Capital ratio è pari al 19,8% rispetto al 19,5% del 31 marzo 2022. L'incremento di tali ratio è dovuto all'emissione nel corso di aprile 2022 di uno strumento Additional tier 1 per € 300 milioni nominali.
I ratio phased-in beneficiano dell'esercizio dell'opzione per l'applicazione integrale della disciplina transitoria introdotta dal nuovo articolo 473 bis del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR), che dilaziona nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 945, nonché, come più sopra anticipato, dell'esercizio dell'opzione che consente di non considerare nel calcolo dei fondi propri una quota pari al 40% degli utili e delle perdite non realizzati accumulati dal 31 dicembre 2019 sui titoli di debito misurati al fair value con impatto sulla redditività complessiva rappresentati da esposizioni in strumenti di debito emessi da amministrazioni centrali, amministrazioni regionali o autorità locali di cui all'art. 115, paragrafo 2, del CRR e verso organismi del settore pubblico di cui all'art. 116, paragrafo 4.
Escludendo gli impatti della disciplina transitoria, il CET 1 ratio fully phased è pari al 12,8%, in diminuzione rispetto al dato del 31 marzo 2022, pari al 13,1%, principalmente per effetto della variazione negativa registrata dalle riserve da valutazione al fair value dei titoli più sopra citata. Il Tier 1 ratio fully phased è pari al 15,0%, rispetto al 14,8% del 31 marzo 2022; il Total Capital ratio è pari al 18,6% invariato rispetto al 31 marzo 2022.
Il buffer rispetto al limite previsto per la possibilità di distribuire dividendi (Maximum Distributable Amount o MDA buffer) risulta pari a +424 p.b. su base fully phased (rispetto a +462 p.b. al 31 marzo 2022).
Il quadro generale è condizionato dal perdurare della pandemia nonché dalle tensioni generate dal conflitto russo-ucraino, con inevitabili effetti sulle prospettive di crescita e sulle aspettative di inflazione innescate dall'aumento del costo delle materie prime.
In tale scenario l'economia italiana, dopo la forte crescita registrata nel 2021, è attesa rallentare il proprio sviluppo, che continuerà però a beneficiare dell'impiego dei fondi del Next Generation EU e del permanere di condizioni monetarie che, nonostante una politica meno accomodante e tassi gradualmente in rialzo, rimarranno nel complesso favorevoli.
44 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al paragrafo n. 6 delle Note esplicative del presente comunicato.
45 La percentuale di neutralizzazione degli impatti negativi si è ridotta dal 50% del 2021 al 25% del 2022.
Stante il contesto, anche nel corso del secondo semestre dell'esercizio le variabili esogene continueranno probabilmente a costituire il principale elemento di influenza sull'andamento operativo del Gruppo.
Il margine di interesse, che risentirà della riduzione dell'extra remunerazione del funding BCE in forma di TLTRO, trarrà vantaggio dal rialzo dei tassi sia nella componente di matrice commerciale che in quella derivante dal portafoglio delle attività finanziarie; il Gruppo presenta infatti una significativa "sensitivity", pari a circa € +443 milioni in uno scenario di shift parallelo della struttura dei tassi di +100 p.b..
Le commissioni, pur risentendo di un contesto che condiziona quelle connesse ai prodotti di investimento, sia up front che running, saranno sostenute dalla dinamica di quelle relative all'attività tipica di banca commerciale.
Il governo degli oneri operativi continuerà a costituire una delle principali aree di focus dell'azione manageriale, così da compensare gli impatti derivanti dall'improbabile ripetibilità di taluni recuperi di costo che hanno caratterizzato lo scorso esercizio (relativi soprattutto alle spese per il personale), dagli aumenti connessi all'applicazione del Contratto Nazionale di categoria, dalla crescita degli investimenti IT e dall'inflazione.
Relativamente alle rettifiche su crediti, l'approccio conservativo nella valutazione adottato negli ultimi anni – e confermato nel primo semestre del 2022 – sia sulle esposizioni performing che non performing, pur in una dinamica di flussi a default che, per quanto allo stato ancora molto contenuta, potrebbe crescere in corso d'anno in caso di un ulteriore peggioramento dello scenario macroeconomico, dovrebbe permettere di proseguire nel percorso di riduzione del costo del credito avviato negli ultimi anni, senza pregiudicare il trend di derisking e il mantenimento di un solido livello di copertura.
Salvo ulteriori peggioramenti di scenario, per l'intero esercizio è previsto un miglioramento dell'utile netto del Gruppo rispetto al 2021, con un trend che permette di confermare sia la traiettoria di redditività che i target complessivamente delineati nel Piano Strategico.
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Il dott. Gianpietro Val, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.
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I risultati al 30 giugno 2022 del Gruppo Banco BPM saranno presentati alla comunità finanziaria in una conference call fissata per oggi 3 agosto 2022 alle ore 18.00 (C.E.T.). La documentazione a supporto della conference call è disponibile sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato () e sul sito internet della Banca (www.gruppo.bancobpm.it), nel quale sono altresì presenti i dettagli per connettersi all'evento.
La Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022 sarà messa a disposizione del pubblico, nei termini di legge, presso la sede sociale e presso Borsa Italiana, nonché resa disponibile sul sito internet www.gruppo.bancobpm.it e sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato .
I commenti contenuti nel presente comunicato stampa, relativi all'andamento dei principali aggregati patrimoniali ed economici, fanno riferimento ai prospetti di stato patrimoniale e di conto economico consolidati riclassificati, così come riportati in allegato ed inclusi nella Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2022, redatta in conformità al principio contabile IAS 34, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data odierna.
Di seguito si riportano alcune note esplicative ritenute rilevanti al fine di una migliore comprensione della modalità di redazione dei citati prospetti contabili e dell'informazione sui risultati del semestre contenuta nel presente comunicato stampa.
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico contenuti nel presente comunicato sono rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire indicazioni sull'andamento generale del Gruppo fondate su dati economico-finanziari aggregati di più facile comprensione. Detti prospetti sono stati costruiti a partire dagli schemi di bilancio previsti dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005 e successivi aggiornamenti, seguendo i medesimi criteri di aggregazione e di classificazione oggetto di illustrazione nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.
I principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio consolidato abbreviato al 30 giugno 2022 - con riferimento alla classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e delle passività, nonché per il riconoscimento dei costi e dei ricavi - sono quelli contenuti nei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e nelle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 30 giugno 2022 come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.
Si sono inoltre considerate, per quanto applicabili, le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, Consob, ESMA, EBA, BCE) che forniscono chiarimenti su come interpretare alcuni principi contabili o sul trattamento contabile di particolari operazioni.
Con riferimento alle operazioni di rifinanziamento TLTRO III si precisa che, in assenza di specifiche indicazioni nei principi contabili di riferimento per il trattamento della fattispecie, il Gruppo ha definito la propria policy contabile equiparando il finanziamento ad uno strumento finanziario a tasso variabile, con rilevazione degli interessi, tempo per tempo applicabili, da stimare in funzione della probabilità di riuscire a raggiungere determinati obiettivi in termini di "net lending". Al riguardo si precisa che, essendo stati raggiunti tutti gli obiettivi di "net lending", gli interessi maturati sulle citate passività risultano accertati nella misura massima, pari al tasso di interesse dei Deposit Facility (-0,5%) maggiorato dell'ulteriore riduzione (-0,5%) prevista per il periodo speciale (dal 24 giugno 2020 al 23 giugno 2022). Gli interessi rilevati nel primo semestre 2022 ammontano a € 193,3 milioni rispetto ai € 165,5 milioni del primo semestre 2021.
Nel corso del primo semestre dell'esercizio in corso, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato alcune modifiche nella strategia di gestione dei crediti deteriorati, rivedendo al rialzo gli obiettivi di derisking da realizzarsi tramite operazioni di vendita massive, rispetto a quanto deliberato nel corso del 2021.
A fronte della suddetta strategia di gestione, ai fini della quantificazione delle perdite attese, si è fatto ricorso al consueto approccio "multi-scenario" che ha considerato, mediante opportune ponderazioni, sia i flussi di recupero attesi nello scenario di gestione ordinaria sia i flussi recuperabili nello scenario di vendita. La revisione dei suddetti scenari, avvenuta sia nel primo che nel secondo trimestre, ha comportato la necessità di rilevare rettifiche di valore complessivamente pari a € 117,4 milioni (di cui € 32,3 milioni nel primo trimestre e € 85,1 nel secondo trimestre).
Ai fini del calcolo delle esposizioni creditizie performing (per cassa e fuori bilancio), in linea con quanto effettuato per il bilancio 2021, anche in sede di redazione della situazione contabile al 30 giugno 2022 si è ritenuto necessario applicare alcuni "post model adjustment/management overlays" laddove si è ritenuto che i modelli di stima in uso non fossero in grado di catturare adeguatamente taluni fattori di rischio ritenuti rilevanti ai fini della determinazione delle perdite attese su classi di rischio omogenee, tenuto anche conto degli effetti in corso di manifestazione correlati al conflitto Russia-Ucraina e all'epidemia Covid-19. Tali "management overlays", che di fatto riducono quasi totalmente gli impatti economici positivi che altrimenti sarebbero stati rilevati nel semestre, rafforzano la capacità del Gruppo di assorbire eventuali ricadute macroeconomiche negative considerati i significativi fattori di incertezza esistenti alla data di redazione della relazione semestrale.
L'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione della relazione semestrale al 30 giugno 2022, nonché le ipotesi considerate ragionevoli, anche alla luce dell'esperienza storica. Non è possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio consolidato abbreviato al 30 giugno 2022 e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Al riguardo si evidenzia che le stime condotte ai fini della predisposizione della situazione contabile al 30 giugno 2022 potrebbero dover essere riviste a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, in seguito a nuove informazioni o alla maggiore esperienza registrata.
Tra i principali fattori di incertezza che potrebbero incidere sugli scenari futuri in cui il Gruppo si troverà ad operare non devono essere sottovalutati gli effetti negativi sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati agli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina ed all'evoluzione della pandemia Covid-19. Fino a quando il quadro del conflitto non assumerà contorni maggiormente definiti per poterne valutare le conseguenze (specie per quanto attiene agli effetti indiretti), l'inclusione nelle stime di bilancio dei suoi impatti indiretti sarà un esercizio particolarmente complesso, ed i risultati di tali processi di stima saranno soggetti ad un significativo livello di incertezza.
Nella relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2022, che sarà resa disponibile nei termini di legge, è fornita un'illustrazione dettagliata dei processi di stima che richiedono il ricorso a significativi elementi di giudizio nella selezione di ipotesi ed assunzioni sottostanti, anche in relazione agli effetti conseguenti al conflitto Russa-Ucraina e alla crisi sanitaria.
In aggiunta all'informativa finanziaria predisposta sulla base dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, il presente comunicato contiene alcuni indicatori alternativi di performance (IAP) individuati dagli amministratori al fine di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario della gestione del Gruppo Banco BPM.
I suddetti indicatori si basano sulle linee guida dell'European Securities and Markets Authority (ESMA) del 5 ottobre 2015 (ESMA/2015/1415), incorporate nella Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015.
Al riguardo si precisa che per ciascun IAP è fornita descrizione della metodologia di calcolo e le grandezze utilizzate sono desumibili, laddove non diversamente precisato, dalle informazioni contenute negli schemi di bilancio riclassificati riportati in allegato al presente comunicato.
In applicazione di quanto previsto dal principio contabile internazionale (IFRS 3) il conto economico del Gruppo Banco BPM include gli impatti economici (cosiddetti "reversal effects") derivanti dall'allocazione dei prezzi pagati nell'ambito delle operazioni di aggregazione fra il Gruppo Banco Popolare ed il Gruppo Banca Popolare di Milano perfezionata nell'esercizio 2017 e fra i Gruppi Banco Popolare di Verona e Novara e Banca Popolare Italiana realizzata nel 2007.
Tali impatti sono rilevati, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Purchase Price Allocation al netto delle imposte".
Nel dettaglio, l'impatto sul conto economico consolidato del primo semestre 2022, derivante dal "reversal effect" degli adeguamenti di valore delle attività nette acquisite, è risultato pari a € -7,9 milioni sul margine di interesse (in connessione all'evoluzione delle diverse valutazioni dei crediti acquistati) e € -15,5 milioni negli altri proventi netti di gestione (per effetto dell'ammortamento degli intangibles iscritti in sede di PPA). Al netto dei relativi effetti fiscali, l'impatto complessivo rilevato nella voce "Purchase Price Allocation al netto delle imposte" del conto economico riclassificato del primo semestre 2022 ammonta a € -15,7 milioni (€ -20,0 milioni il dato riferito al primo semestre 2021).
Nel conto economico del primo semestre 2022 è stato addebitato, nella voce "Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte", l'ammontare dei contributi ordinari da versare al Fondo di Risoluzione Unico per l'esercizio 2022 (€ 110,5 milioni) che, al netto del relativo effetto fiscale, ammonta a € 74,6 milioni. Nel primo semestre 2021 l'onere complessivo al netto delle imposte ammontava a € 78,6 milioni e comprendeva, oltre a € 87,8 milioni di contributi ordinari al Fondo di Risolzuione Unico, anche contributi addizionali richiesti dal Fondo Nazionale di Risoluzione per € 28,6 milioni.
Al riguardo si precisa che per il 2022, così come per i precedenti esercizi, il Gruppo non si è avvalso della possibilità di versare il contributo mediante impegni irrevocabili al pagamento (cosiddetti "irrevocable payment commitments – IPC").
Nel corso del semestre si evidenzia, quale principale variazione dell'area di consolidamento, la cessione nel mese di marzo dell'interessenza detenuta in Factorit S.p.A., precedentemente valutata con il metodo del patrimonio netto. L'operazione, perfezionata ad un corrispettivo di € 75 milioni, importo corrispondente al valore di carico della partecipazione nel bilancio al 31 dicembre 2021, non ha comportato la rilevazione di impatti sul conto economico del primo semestre 2022.
Dal perimetro delle società consolidate con il metodo integrale si segnala invece l'uscita della controllata BP Trading Immobiliare S.r.l. a seguito della cancellazione, nel mese di febbraio, dal competente Registro delle imprese, a conclusione del procedimento di liquidazione.
Infine si ricorda che, dal 1° gennaio 2022, ha avuto efficacia l'incorporazione di Bipielle Real Estate S.p.A. nella Capogruppo, mentre dal 21 febbraio 2022 ha avuto decorrenza giuridica la fusione per incorporazione di Release S.p.A. in Banco BPM S.p.A. Gli effetti contabili e fiscali di quest'ultima operazione sono comunque decorsi dal 1° gennaio 2022.
Come specificato in precedenza, a seguito dell'ottenimento delle autorizzazioni di legge da parte delle competenti Autorità, in data 22 luglio 2022 Banco BPM ha perfezionato l'acquisto da Covéa Coopérations SA dell'81% del capitale sociale di Bipiemme Vita S.p.A.. La compagnia e la sua controllata Bipiemme Assicurazioni S.p.A. verranno incluse nel perimetro di consolidamento integrale a decorrere dal secondo semestre 2022.
Con la Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 la CONSOB ha invitato le società emittenti strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati italiani a fornire informazioni sull'incidenza degli eventi od operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente.
Si precisa che la policy adottata dal Gruppo prevede che siano classificati come non ricorrenti:
• i risultati delle operazioni di cessione di tutte le attività immobilizzate (partecipazioni, immobilizzazioni materiali ad esclusione delle attività finanziarie rientranti nel portafoglio "Hold to Collect" (HtC) alienabili nel rispetto delle soglie di significatività e frequenza previste dal principio contabile IFRS 9);
Al contrario sono solitamente considerati ricorrenti:
Ove ritenute significative, informazioni sull'incidenza di componenti economiche che, pur essendo classificate come ricorrenti in base alla policy più sopra illustrata, sono comunque fornite nell'ambito dei commenti che illustrano l'evoluzione delle voci patrimoniali ed economiche.
Alla luce dei criteri sopra enunciati, si segnala che nel primo semestre 2022 sono state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:
Nel complesso, le componenti non ricorrenti hanno avuto un impatto sul risultato netto del primo semestre dell'esercizio 2022 negativo e pari a € -113,0 milioni.
Escludendo gli impatti sopra descritti, il risultato netto (adjusted) in corso di formazione alla fine del primo semestre si attesterebbe a € 497,0 milioni.
Nel conto economico del corrispondente periodo dell'esercizio precedente erano invece state rilevate le seguenti componenti non ricorrenti:
Nel complesso, le componenti non ricorrenti di competenza del primo semestre 2021 erano quindi risultate negative per € - 20,7 milioni.
Escludendo il suddetto importo, il risultato netto (adjusted) sarebbe stato pari a € 382,0 milioni.
I ratio patrimoniali al 30 giugno 2022 contenuti nel presente comunicato sono stati calcolati includendo il risultato economico in corso di formazione al termine del primo semestre 2022 al netto della quota che si prevede di distribuire come dividendo in base alla specifica normativa applicabile46. Al riguardo si precisa che si è in attesa del rilascio da parte della società di revisione dlla relazione da inviare unitamente all'istanza di inclusione del suddetto risutato economico nel calcolo dei fondi propri ai sensi di quanto previsto dall'art. 26 paragrafo 2 del Regolamento (UE) n. 575/2013.
Con la propria comunicazione del 18 novembre 2021 la Banca d'Italia ha identificato il Gruppo bancario Banco BPM come istituzione a rilevanza sistemica (Other Systemically Important Institution, O-SII) per l'esercizio 2022. La riserva O-SII, che per il 2021 era pari allo 0,19%, ammonta allo 0,25% a partire dal 1° gennaio 2022.
In data 2 febbraio 2022 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato al Banco BPM la SREP decision per l'esercizio 2022, mantenendo fermo al 2,25% il requisito di capitale Pillar 2 (P2R).
Con la comunicazione del 25 marzo 2022, la Banca d'Italia ha confermato il coefficiente della riserva di capitale anticiclica (Countercyclical Capital Buffer) relativo alle esposizioni verso controparti italiane allo zero per cento anche per il secondo trimestre 2022.
Pertanto, tenendo conto anche della riserva di capitale anticiclica stabilita dalle competenti autorità nazionali per le esposizioni nei confronti dei paesi nei quali il Gruppo opera (pari allo 0,003%), i requisiti minimi che Banco BPM è tenuto a rispettare per il 2022 sia a livello phase-in che fully phased fino a nuova comunicazione, sono i seguenti47:
Il Banco BPM ha esercitato l'opzione per l'applicazione nella sua integralità della disciplina transitoria prevista dall'articolo 473 bis del Regolamento UE n. 575/2013 che dilaziona nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9. La suddetta disciplina transitoria prevede la possibilità di includere nel capitale primario di classe 1 una componente positiva transitoria per una percentuale dell'incremento subito dagli accantonamenti per perdite attese su crediti per effetto dell'applicazione del principio contabile IFRS 9. Tale quota percentuale è decrescente nel tempo in un arco temporale di cinque anni che va dal 2018 al 2022. La quota percentuale applicabile al periodo dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 è pari al 25% ed è destinata ad azzerarsi dal 1° gennaio 2023.
Dal 1° gennaio 2023 l'impatto derivante dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 sarà quindi pienamente riflesso nel computo dei fondi propri. Fermi restando gli impatti previsti dal regime transitorio sopra citato, Banco BPM non beneficia di alcun impatto sul capitale primario di classe 1 per effetto del nuovo regime transitorio previsto dalle modifiche apportate dal Regolamento 873/2020 all'articolo 473 bis in relazione ai maggiori accantonamenti effettuati nel corrente esercizio per perdite attese su crediti in bonis rispetto alla consistenza degli stessi alla data del 1° gennaio 2020.
In data 20 giugno 2022 Banco BPM ha comunicato a BCE, ex art. 1 comma 6 del Regolamento 873/2020, l'intenzione di avvalersi del trattamento temporaneo, applicabile nel periodo dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2022, disciplinato dall'art. 468 del Regolamento UE n. 575/2013 (CRR)48. In virtù di tale trattamento transitorio è consentito di escludere dagli elementi del CET 1 quota parte dei profitti e delle perdite non realizzati accumulati a partire dal 31 dicembre 2019, contabilizzati come variazioni delle riserve da valutazione al fair value delle esposizioni in strumenti di debito emessi da amministrazioni centrali, amministrazioni regionali o autorità locali di cui all'articolo 115, paragrafo 2, del CRR e verso organismi del settore pubblico di cui all'articolo 116, paragrafo 4, sempreché tali esposizioni non siano classificate tra le attività finanziarie deteriorate. Per il periodo dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 la quota parte dei profitti e delle perdite non realizzate escludibile è pari al 40% ed ammonta, alla data del 30 giugno 2022, a € 168,7 milioni al netto degli effetti fiscali.
46 Ai sensi di quanto previsto dall'art. 5 della decisione (UE) 2015/656 della Banca Centrale Europea del 4 febbraio 2015 i dividendi da dedurre dall'ammontare del risultato economico in corso di formazione di cui si vuole chiedere l'inclusione nei fondi propri sono pari all'importo formalmente proposto o deliberato dall'organo di amministrazione. Se tale proposta o decisione formale non è stata ancora assunta, il dividendo da dedurre è pari al maggiore tra i seguenti: a) il dividendo massimo calcolato in conformità alla politica interna dei dividendi; b) il dividendo calcolato sulla base della media dei tassi di distribuzione degli ultimi tre anni; c) il dividendo calcolato sulla base del tasso di distribuzione dell'anno precedente. Applicando tale regola il dividendo dedotto dal risultato economico in corso di formazione alla fine del primo semestre equivale al dividendo calcolato sulla base del tasso di distribuzione dell'anno precedente che è pari al 50% del suddetto risultato. 47 Tali requisiti sono così determinati:
• il requisito minimo di Pillar I pari all'8% (di cui 4,5% di CET 1, 1,5% in termini di AT1 e 2% in termini di AT2);
• il requisito di P2R comunicato da BCE pari al 2,25% da soddisfare con CET 1 per il 56,25% e per il 75% con TIER1;
• la riserva di conservazione del capitale pari al 2,50% da soddisfare interamente con CET 1;
• la riserva O-SII buffer pari allo 0,25% da soddisfare interamente con CET 1;
• la riserva di capitale anticiclica allo 0,003% da soddisfare interamente con CET 1.
48 Articolo modificato dal Regolamento (UE) n. 2020/873 (c.d. CRR "Quick fix").
Le stime dei ratio patrimoniali che il Gruppo avrebbe, a parità di ogni altra condizione, qualora non avesse esercitato le suddette opzioni, vengono denominate per brevità "fully phased". I ratio patrimoniali denominati "phased-in" sono calcolati applicando invece le suddette disposizioni transitorie.
Nella seguente tabella si fornisce l'illustrazione dell'esposizione del Gruppo al rischio sovrano (titoli di debito contenuti nei portafogli di attività finanziarie), al 30 giugno 2022, ripartita per singolo Paese e per categoria del portafoglio contabile di classificazione:
| 30 giugno 2022 (dati in milioni di euro) Paesi/Portafogli contabili |
Att. fin. valutate al costo ammortizzato |
Att. fin. valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Att. fin. valutate al fair value con impatto sul conto economico |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| Italia | 8.782 | 2.224 | 725 | 11.731 |
| Francia | 3.297 | 1.584 | - | 4.881 |
| USA | 2.552 | 1.757 | - | 4.309 |
| Spagna | 2.809 | 1.148 | 15 | 3.972 |
| Germania | 1.857 | 944 | 4 | 2.805 |
| Altri Paesi | 593 | 273 | - | 866 |
| Totale | 19.890 | 7.930 | 744 | 28.564 |
Al 30 giugno 2022 l'esposizione del Gruppo nei titoli di debito sovrani ammonta a € 28,6 miliardi (€ 25,6 miliardi al 31 dicembre 2021), classificati per il 69,6% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, per il 27,8% tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e per il 2,6% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico in quanto detenute per la negoziazione.
Detta esposizione si riferisce per circa l'84% a titoli emessi da Paesi dell'Unione Europea ed in particolare per circa il 41% dal Paese Italia.
Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le riserve derivanti dalla valutazione al fair value dei titoli di debito risultano essere al 30 giugno 2022 complessivamente negative per € 467,0 milioni al netto degli effetti fiscali e si riferiscono per € -414,3 milioni a titoli governativi (€ -52,4 milioni relative a titoli di Stato italiani e € -361,9 milioni relative a titoli di altri Paesi).
Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, il valore di bilancio ammonta a € 19,9 miliardi, di cui € 8,8 miliardi rappresentati da titoli di Stato Italiani. Ai soli fini informativi, si precisa che il fair value dei titoli governativi classificati nella suddetta categoria contabile, determinato in base alle quotazioni di mercato del 30 giugno 2022 (livello 1 nella gerarchia del fair value), ammonta a € 19,8 miliardi (€ 8,8 miliardi è il fair value riferito ai soli titoli di Stato italiani).
La gestione dei titoli di debito prosegue in continuità con le scelte operate nei precedenti esercizi; nel corso del trimestre non si è verificato alcun cambiamento di business model che abbia comportato una riclassifica di portafoglio.
Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, redatti in forma riclassificata, riflettono su base consolidata le situazioni contabili di Banco BPM e delle società controllate predisposte con riferimento al 30 giugno 2022 ovvero, in mancanza, le più recenti situazioni contabili approvate.
Analogamente, la valutazione a patrimonio netto delle imprese collegate è stata effettuata sulla base delle informazioni contabili trasmesse a Banco BPM riferite al 30 giugno 2022 ovvero, in mancanza, delle più recenti situazioni patrimoniali predisposte dalle società collegate.
Al riguardo si deve evidenziare che per l'investimento detenuto in Anima Holding, valutato con il metodo del patrimonio netto, il contributo al conto economico consolidato del primo semestre 2022 include anche il risultato economico conseguito dalla partecipata nell'ultimo trimestre 2021, pari a € 11,8 milioni. Si ricorda infatti che, ai fini della redazione del bilancio 2021, non era stato possibile rilevare il risultato del quarto trimestre in quanto Anima Holding ha approvato il proprio progetto di bilancio successivamente a quello del Banco BPM.
Analogamente, il contributo di Anima Holding relativo al primo semestre 2021 includeva anche la quota di pertinenza del risultato del quarto trimestre 2020.
Per informazioni:
Investor Relations Roberto Peronaglio +39 02.94.77.2108 [email protected] Comunicazione Matteo Cidda +39 02.77.00.7438 [email protected] Ufficio Stampa Monica Provini +39 02.77.00.3515 [email protected]
| ATTIVITÀ (migliaia di euro) |
30/06/2022 | 31/12/2021 | Variaz. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Cassa e disponibilità liquide | 33.109.414 | 29.153.316 | 3.956.098 | 13,6% |
| Finanziamenti valutati al costo ammortizzato | 120.539.934 | 121.261.260 | -721.326 | -0,6% |
| - finanziamenti verso banche | 9.731.570 | 11.877.878 | -2.146.308 | -18,1% |
| - finanziamenti verso clientela | 110.808.364 | 109.383.382 | 1.424.982 | 1,3% |
| Altre attività finanziarie | 40.963.574 | 36.326.393 | 4.637.181 | 12,8% |
| - al fair value con impatto a conto economico | 8.485.836 | 6.464.186 | 2.021.650 | 31,3% |
| - al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 10.594.239 | 10.675.079 | -80.840 | -0,8% |
| - al costo ammortizzato | 21.883.499 | 19.187.128 | 2.696.371 | 14,1% |
| Partecipazioni | 1.537.747 | 1.794.116 | -256.369 | -14,3% |
| Attività materiali | 3.192.497 | 3.278.245 | -85.748 | -2,6% |
| Attività immateriali | 1.202.985 | 1.213.722 | -10.737 | -0,9% |
| Attività fiscali | 4.581.900 | 4.540.229 | 41.671 | 0,9% |
| Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione | 102.802 | 229.971 | -127.169 | -55,3% |
| Altre voci dell'attivo | 3.431.149 | 2.691.964 | 739.185 | 27,5% |
| TOTALE ATTIVITÀ | 208.662.002 | 200.489.216 | 8.172.786 | 4,1% |
| PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO (migliaia di euro) |
30/06/2022 | 31/12/2021 | Variaz. | Var. % |
| Raccolta diretta | 123.906.715 | 120.213.016 | 3.693.699 | 3,1% |
| - debiti verso clientela | 110.705.095 | 107.120.893 | 3.584.202 | 3,3% |
| - titoli e passività finanziarie designate al fair value | 13.201.620 | 13.092.123 | 109.497 | 0,8% |
| Debiti verso banche | 46.223.641 | 45.685.032 | 538.609 | 1,2% |
| Debiti per leasing | 679.052 | 673.872 | 5.180 | 0,8% |
| Altre passività finanziarie valutate al fair value | 17.248.286 | 15.755.319 | 1.492.967 | 9,5% |
| Fondi del passivo | 1.021.380 | 1.196.946 | -175.566 | -14,7% |
| Passività fiscali | 287.370 | 302.816 | -15.446 | -5,1% |
| Altre voci del passivo | 6.485.827 | 3.566.156 | 2.919.671 | 81,9% |
| Totale passività | 195.852.271 | 187.393.157 | 8.459.114 | 4,5% |
| Patrimonio di pertinenza di terzi | 1.402 | 1.108 | 294 | 26,5% |
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 208.662.002 200.489.216 8.172.786 4,1%
La voce "finanziamenti verso clientela" include i titoli senior rivenienti da proprie cartolarizzazioni di crediti deteriorati
Patrimonio netto consolidato 12.809.731 13.096.059 -286.328 -2,2%
| (migliaia di euro) | I semestre 2022 |
I semestre 2021 |
Variaz. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 1.039.133 | 1.019.196 | 19.937 | 2,0% |
| Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 91.114 | 98.079 | -6.965 | -7,1% |
| Margine finanziario | 1.130.247 | 1.117.275 | 12.972 | 1,2% |
| Commissioni nette | 966.863 | 950.074 | 16.789 | 1,8% |
| Altri proventi netti di gestione | 31.693 | 39.918 | -8.225 | -20,6% |
| Risultato netto finanziario | 176.796 | 216.260 | -39.464 | -18,2% |
| Altri proventi operativi | 1.175.352 | 1.206.252 | -30.900 | -2,6% |
| Proventi operativi | 2.305.599 | 2.323.527 | -17.928 | -0,8% |
| Spese per il personale | -813.204 | -844.039 | 30.835 | -3,7% |
| Altre spese amministrative | -318.203 | -308.033 | -10.170 | 3,3% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | -125.297 | -123.453 | -1.844 | 1,5% |
| Oneri operativi | -1.256.704 | -1.275.525 | 18.821 | -1,5% |
| Risultato della gestione operativa | 1.048.895 | 1.048.002 | 893 | 0,1% |
| Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela | -303.681 | -472.578 | 168.897 | -35,7% |
| Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali | -40.845 | -36.889 | -3.956 | 10,7% |
| Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie | -5.540 | 528 | -6.068 | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | -12.734 | -12.805 | 71 | -0,6% |
| Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti | 1.466 | -437 | 1.903 | |
| Risultato lordo dell'operatività corrente | 687.561 | 525.821 | 161.740 | 30,8% |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -231.019 | -133.326 | -97.693 | 73,3% |
| Risultato netto dell'operatività corrente | 456.542 | 392.495 | 64.047 | 16,3% |
| Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte | -74.567 | -78.553 | 3.986 | -5,1% |
| Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili | - | 79.220 | -79.220 | |
| Impairment su avviamenti | -8.132 | - | -8.132 | |
| Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte |
25.654 | -11.920 | 37.574 | |
| Impatto della Purchase Price Allocation (PPA), al netto delle imposte |
-15.663 | -20.037 | 4.374 | -21,8% |
| Utile/Perdita di pertinenza di terzi | 109 | 112 | -3 | -2,7% |
| RISULTATO NETTO DEL PERIODO | 383.943 | 361.317 | 22.626 | 6,3% |
| (migliaia di euro) | II trim. 2022 |
I trim. 2022 |
IV trim. 2021 |
III trim. 2021 |
II trim. 2021 |
I trim. 2021 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 527.591 | 511.542 | 506.005 | 516.427 | 522.367 | 496.829 |
| Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 41.472 | 49.642 | 87.066 | 46.795 | 56.535 | 41.544 |
| Margine finanziario | 569.063 | 561.184 | 593.071 | 563.222 | 578.902 | 538.373 |
| Commissioni nette | 486.771 | 480.092 | 485.821 | 475.308 | 478.679 | 471.395 |
| Altri proventi netti di gestione | 15.028 | 16.665 | 9.066 | 26.296 | 21.747 | 18.171 |
| Risultato netto finanziario | 48.863 | 127.933 | -1.443 | 35.878 | 116.533 | 99.727 |
| Altri proventi operativi | 550.662 | 624.690 | 493.444 | 537.482 | 616.959 | 589.293 |
| Proventi operativi | 1.119.725 1.185.874 | 1.086.515 1.100.704 1.195.861 1.127.666 | ||||
| Spese per il personale | -405.342 | -407.862 | -413.937 | -409.823 | -417.135 | -426.904 |
| Altre spese amministrative | -162.650 | -155.553 | -149.106 | -144.012 | -153.903 | -154.130 |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | -64.059 | -61.238 | -61.610 | -61.762 | -60.603 | -62.850 |
| Oneri operativi | -632.051 | -624.653 | -624.653 | -615.597 | -631.641 | -643.884 |
| Risultato della gestione operativa | 487.674 | 561.221 | 461.862 | 485.107 | 564.220 | 483.782 |
| Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela | -152.553 | -151.128 | -213.978 | -200.643 | -255.513 | -217.065 |
| Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali | -39.609 | -1.236 | -96.927 | -7.817 | -36.964 | 75 |
| Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie | -2.346 | -3.194 | -1.098 | 242 | 939 | -411 |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | -4.608 | -8.126 | 2.255 | -15.489 | -5.615 | -7.190 |
| Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti | -60 | 1.526 | -18.726 | 395 | -393 | -44 |
| Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte | 288.498 | 399.063 | 133.388 | 261.795 | 266.674 | 259.147 |
| Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | -92.599 | -138.420 | -37.228 | -83.274 | -50.628 | -82.698 |
| Risultato netto dell'operatività corrente | 195.899 | 260.643 | 96.160 | 178.521 | 216.046 | 176.449 |
| Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte | - | -74.567 | -4.792 | -61.650 | -19.309 | -59.244 |
| Impatto del riallineamento dei valori fiscali ai valori contabili | - | - | 2.489 | - | 79.220 | - |
| Impairment su avviamenti | -8.132 | - | - | - | - | - |
| Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte |
25.478 | 176 | 12.320 | 3.954 | -5.105 | -6.815 |
| Impatto della Purchase Price Allocation (PPA), al netto delle imposte |
-7.173 | -8.490 | -9.251 | -10.172 | -9.705 | -10.332 |
| Utile/Perdita di pertinenza di terzi | 66 | 43 | 144 | 28 | 78 | 34 |
| RISULTATO NETTO DEL PERIODO | 206.138 | 177.805 | 97.070 | 110.681 | 261.225 | 100.092 |
| (migliaia di euro) | I semestre 2022 |
I semestre 2021 |
Variaz. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Margine di interesse | 1.039.133 | 1.019.196 | 19.937 | 2,0% |
| Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 91.114 | 98.079 | -6.965 | -7,1% |
| Margine finanziario | 1.130.247 | 1.117.275 | 12.972 | 1,2% |
| Commissioni nette | 966.863 | 950.074 | 16.789 | 1,8% |
| Altri proventi netti di gestione | 31.693 | 39.918 | -8.225 | -20,6% |
| Risultato netto finanziario | 181.497 | 216.260 | -34.763 | -16,1% |
| Altri proventi operativi | 1.180.053 | 1.206.252 | -26.199 | -2,2% |
| Proventi operativi | 2.310.300 | 2.323.527 | -13.227 | -0,6% |
| Spese per il personale | -813.204 | -858.397 | 45.193 | -5,3% |
| Altre spese amministrative | -318.203 | -308.033 | -10.170 | 3,3% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | -125.297 | -122.179 | -3.118 | 2,6% |
| Oneri operativi | -1.256.704 | -1.288.609 | 31.905 | -2,5% |
| Risultato della gestione operativa | 1.053.596 | 1.034.918 | 18.678 | 1,8% |
| Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela | -190.965 | -378.551 | 187.586 | -49,6% |
| Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie | -5.540 | 528 | -6.068 | |
| Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri | -12.734 | -12.805 | 71 | -0,6% |
| Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte | 844.357 | 644.090 | 200.267 | 31,1% |
| Imposte sul reddito dell'operatività corrente | -282.906 | -170.987 | -111.919 | 65,5% |
| Risultato netto dell'operatività corrente | 561.451 | 473.103 | 88.348 | 18,7% |
| Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte | -74.567 | -59.253 | -15.314 | 25,8% |
| Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates (OCR), al netto delle imposte |
25.654 | -11.920 | 37.574 | |
| Impatto della Purchase Price Allocation (PPA), al netto delle imposte |
-15.663 | -20.037 | 4.374 | -21,8% |
| Utile/Perdita di pertinenza di terzi | 109 | 112 | -3 | -2,7% |
| RISULTATO NETTO DEL PERIODO (SENZA COMPONENTI NON RICORRENTI) |
496.984 | 382.005 | 114.979 | 30,1% |
| IMPATTI ESCLUSI DAL RISULTATO "ADJUSTED" | -113.041 | -20.688 | -92.353 | N.S. |
| RISULTATO NETTO DEL PERIODO | 383.943 | 361.317 | 22.626 | 6,3% |
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