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Ascopiave

Quarterly Report Aug 6, 2015

4357_ir_2015-08-06_f5b62ab2-7de1-4a27-bf64-55c3d583e107.pdf

Quarterly Report

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Relazione finanziaria semestrale

al 30 giugno 2015

INFORMAZIONI GENERALI 5
Organi sociali ed informazioni societarie 5
Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave 6
RELAZIONE SULLA GESTIONE 7
PREMESSA 7
La struttura del Gruppo Ascopiave 10
Controllo della società 12
Corporate Governance e Codice Etico 12
Rapporti con parti correlate e collegate 13
Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai direttori
generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche e partecipazioni detenute 14
Fatti di rilievo avvenuti nel corso del primo semestre dell'esercizio 2015 14
Contenziosi 16
Distribuzione dividendi 24
Azioni proprie 24
Evoluzione prevedibile della gestione 24
Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 25
Altre informazioni 27
Stagionalità dell'attività 27
Ricerca e sviluppo 27
Risorse Umane 28
Indicatori di performance 30
Commento ai risultati economico finanziari del primo semestre dell'esercizio 2015 31
Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 31
Andamento della gestione – La situazione finanziaria 34
Andamento della gestione – Gli investimenti 36
Prospetti del Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato 38
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 30 giugno 2015 e al 31 dicembre 2014 39
Conto economico e conto economico complessivo consolidato 40
Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato 41
Rendiconto finanziario consolidato 42
NOTE ESPLICATIVE 43
Informazioni societarie 43
Criteri generali di redazione e principi contabili adottati 43
Utilizzo di stime 45
Area e criteri di consolidamento 45
Dati di sintesi delle società consolidate integralmente e delle società a controllo congiunto
consolidate con il metodo del patrimonio netto 47
NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO . 48
Attività non correnti 48
Attività correnti 54
Patrimonio netto consolidato 58
Passività non correnti 59
Passività correnti 62
NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO
CONSOLIDATO 66
Ricavi 66
Costi 67
Proventi e oneri finanziari 71
Imposte 72
Componenti non ricorrenti 73
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 73
ALTRE NOTE DI COMMENTO ALLA RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE AL
30 GIUGNO 2015 74
Impegni e rischi 74
Fattori di rischio ed incertezza 74
Informativa di settore 77
Rapporti con parti correlate 78
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo semestre dell'esercizio 2015 80
Dati di sintesi al 30 giugno 2015 delle società a controllo congiunto consolidate con il
metodo del patrimonio netto 80
Obiettivi e politiche del Gruppo 83

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Allegati:

Controllo interno:

  • Dichiarazione del dirigente preposto - Attestazione alla Relazione finanziaria semestrale consolidata ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n.11971.

Società di revisione:

  • Relazione della società di revisione sulla revisione contabile limitata al bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2015.

INFORMAZIONI GENERALI

Organi sociali ed informazioni societarie

Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

Soggetto carica durata carica data inizio data fine
Zugno Fulvio Presidente del Consiglio di Amministrazione e
Amministratore delegato*
2014-2017 24/04/2014 Approv.bilancio 2016
Coin Dimitri Consigliere indipendente 2014-2017 24/04/2014 Approv.bilancio 2016
Pietrobon Greta Consigliere indipendente 2014-2017 24/04/2014 Approv.bilancio 2016
Paron Claudio Consigliere indipendente ** 2014-2017 19/06/2014 Approv.bilancio 2016
Quarello Enrico Consigliere 2014-2017 24/04/2014 Approv.bilancio 2016

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(*) Poteri ed attribuzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, nei limiti previsti dalla legge e dallo Statuto e nel rispetto delle riserve di competenza dell'Assemblea dei soci, del Consiglio di Amministrazione, secondo le delibere del Consiglio di Amministrazione.

(**) Il signor Paron Claudio sostituisce il signor Piva Bruno che si è dimesso.

Soggetto carica durata carica data inizio data fine
Bortolomiol Marcellino Presidente del collegio sindacale 2014-2017 24/04/2014 Approv.bilancio 2016
Biancolin Luca Sindaco effettivo 2014-2017 24/04/2014 Approv.bilancio 2016
Alberti Elvira Sindaco effettivo 2014-2017 24/04/2014 Approv.bilancio 2016
Comitato per il controllo interno dal al Comitato per la renumerazione dal al
Coin Dimitri 29/04/2014 Approv.bilancio 2016 Coin Dimitri 29/04/2014 Approv.bilancio 2016
Quarello Enrico 29/04/2014 Approv.bilancio 2016 Quarello Enrico 29/04/2014 Approv.bilancio 2016
Paron Claudio 19/06/2014 Approv.bilancio 2016 Paron Claudio 19/06/2014 Approv.bilancio 2016

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Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A.

Sede legale e dati societari Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 82096 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261 e-mail : [email protected]

Investor relations Tel. +39 0438 980098 fax +39 0438 964779 e-mail : [email protected]

Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave

Dati economici

(migliaia di Euro) Primo semestre 2015 % dei ricavi Primo semestre 2014 % dei ricavi
Ricavi 321.561 100,0% 337.085 100,0%
Margine operativo lordo 42.418 13,2% 45.209 13,4%
Risultato operativo 30.411 9,5% 32.491 9,6%
Risultato netto del periodo 24.060 7,5% 22.675 6,7%

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Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.

Dati patrimoniali

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014 30.06.2014
Capitale circolante netto 20.028 66.547 23.397
Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) 524.764 526.152 529.532
Passività non correnti (escluso finanziamenti) (52.802) (53.360) (56.624)
Capitale investito netto 491.990 539.340 496.305
Posizione finanziaria netta (93.093) (129.673) (101.122)
Patrimonio netto Totale (398.897) (409.666) (395.183)
Fonti di finanziamento (491.990) (539.340) (496.305)

Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari(entro 12 mesi) e altre passività correnti.

Dati dei flussi monetari

(Migliaia di Euro) Primo semestre 2015 Primo semestre 2014
Risultato netto del Gruppo 22.621 21.415
Flussi di cassa generati dall'attività operativa 76.437 68.780
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (7.749) (9.549)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di finanziamento (150.958) 80.597
Flusso monetario del periodo (82.270) 139.828
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 100.882 11.773
Disponibilità liquide alla fine del periodo 18.613 151.601

RELAZIONE SULLA GESTIONE

PREMESSA

Il Gruppo Ascopiave chiude i primi sei mesi del 2015 con un utile netto consolidato di 24,1 milioni di Euro, (22,7 milioni di Euro al 30 giugno 2014), con un incremento pari a 1,4 milioni di Euro, +6,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

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Il patrimonio netto consolidato al 30 giugno 2015 ammonta a 398,9 milioni di Euro, (409,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2014) ed il capitale investito netto a 492,0 milioni di Euro (539,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2014).

Nel corso dei primi sei mesi del 2015 il Gruppo ha realizzato investimenti per 8,0 milioni di Euro (8,8 milioni di Euro al 30 giugno 2014), prevalentemente nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas.

Attività

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione e della vendita di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la vendita di energia elettrica, la cogenerazione e la gestione calore.

Attualmente il Gruppo è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 208 Comuni, (208 comuni al 30 giugno 2014) esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 8.200 chilometri1 , (oltre 8.140 chilometri al 30 giugno 2014) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

L'attività di vendita di gas naturale al mercato dei consumatori finali è svolta attraverso diverse società partecipate dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. e sulle quali il Gruppo esercita un controllo esclusivo oppure congiunto con gli altri soci. Nel segmento della vendita di gas, il Gruppo Ascopiave, con circa 560 milioni di metri cubi 1 di gas venduti nei primi sei mesi dell'esercizio 2015 (519 milioni di metri cubi al 30 giugno 2014) è uno dei principali operatori in ambito nazionale.

Obiettivi strategici

Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, nel rispetto dell'ambiente e delle istanze sociali per valorizzare il contesto in cui opera.

1 I dati indicati relativamente alla lunghezza della rete di distribuzione e ai volumi di gas venduti sono ottenuti sommando i dati delle singole società del Gruppo, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Il Gruppo intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale, traendo vantaggio dal processo di liberalizzazione in atto. In tal senso Ascopiave persegue una strategia di sviluppo le cui principali direttrici sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.

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Andamento della gestione

I volumi di gas venduti nei primi sei mesi del 2015 sono stati pari a 562,4 milioni di metri cubi, evidenziando una crescita del 8,4% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

I volumi di energia elettrica venduti nei primi sei mesi del 2015 sono stati pari a 204,4 GWh, in decremento del 8,7% rispetto all'esercizio precedente.

Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, i volumi di gas erogati attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 490,0 milioni di metri cubi, con un incremento del 12,4% rispetto allo stesso periodo del 2014. La rete distributiva al 30 giugno 2015 ha una lunghezza di 8.245 chilometri (8.227 chilometri al 31 dicembre 2014).

Risultati economici e situazione finanziaria

I ricavi consolidati dei primi sei mesi del 2015 del Gruppo Ascopiave si attestano a 321,6 milioni di Euro, contro i 337,1 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio precedente. Il decremento del fatturato è determinato principalmente dalla diminuzione dei ricavi da vendite gas (-14,7 milioni di Euro), dovuta alla flessione dei prezzi medi di vendita.

Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 30,4 milioni di Euro, in riduzione rispetto ai 32,5 milioni di Euro dei primi sei mesi del 2014. Il decremento del risultato operativo è riconducibile alla diminuzione del margine sull'attività di vendita gas, al minore margine di vendita di energia elettrica e alla riduzione del risultato derivante dalla gestione degli obblighi di efficienza energetica.

Il risultato netto del Gruppo, pari a 22,6 milioni di Euro, risulta in aumento rispetto ai 21,4 milioni di Euro dei primi sei mesi dell'esercizio 2014 per effetto dei minori oneri finanziari netti, del maggior risultato economico delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto e del minor carico fiscale per imposte sui redditi.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 30 giugno 2015 è pari a 93,1 milioni di Euro, in miglioramento rispetto ai 129,7 milioni di Euro del 31 dicembre 2014. La riduzione dell'indebitamento finanziario (+36,6 milioni di Euro) è determinata dal cash flow del periodo (+36,1 milioni di Euro, dato dalla somma del risultato netto, degli accantonamenti e degli ammortamenti), e dalla gestione del capitale circolante che ha generato risorse finanziarie per Euro 40,0 milioni. L'attività si investimento ha assorbito risorse finanziarie per 7,7 milioni di Euro, mentre la gestione del patrimonio (distribuzione dividendi e dividendi ricevuti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto) ha assorbito risorse per 31,5 milioni di Euro.

Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 30 giugno 2015 è risultato pari a 0,23 (0,26 al 30 giugno 2014).

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La struttura del Gruppo Ascopiave

Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 30 giugno 2015.

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Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa

Alla data del 30 giugno 2015 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 2,164 Euro per azione, con un incremento di 18,9 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2015 (1,82 Euro per azione, riferita al 2 gennaio 2015).

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La capitalizzazione di Borsa al 30 giugno 2015 risultava pari a 511,07 milioni di Euro2 (467,6 milioni di Euro al 30 giugno 2014).

La quotazione del titolo nel corso dei primi sei mesi del 2015 ha registrato una performance positiva (+18,9%), in linea con l'andamento dei principali indici azionari nazionali: indice FTSE Italia Star: +28,6%; indice settoriale FTSE Italia Servizi di Pubblica Utilità: +19,0%; indice FTSE Italia All-Share: +18,3%.

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 30 giugno 2015:

Dati azionari e borsistici 30.06.2015 30.06.2014
Utile per azione (Euro) 0,10 0,10
Patrimonio netto per azione (Euro) 1,68 1,67
Prezzo di collocamento (Euro) 1,800 1,800
Prezzo di chiusura (Euro) 2,164 2,000
Prezzo massimo annuo (Euro) 2,460 2,326
Prezzo minimo annuo (Euro) 1,760 1,781
Capitalizzazione di borsa (Milioni di Euro) 511,07 467,61
N. di azioni in circolazione 222.310.702 222.216.361
N. di azioni che compongono il capitale sociale 234.
411.575
234.411.575
N. di azioni proprie in portafoglio 12.100.873 12.195.214

______________________________________________________________________________________________ 2 La capitalizzazione di Borsa delle principali società quotate attive nel comparto dei servizi pubblici locali (A2A, Acea, Acsm-Agam, Hera ed Iren) al 30 giugno 2015 risultava pari a 10,7 miliardi di Euro. Dati ufficiali tratti dal sito di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

Controllo della società

Alla data del 30 giugno 2015 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente il capitale di Ascopiave S.p.A. in misura pari al 61,562%.

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La composizione azionaria di Ascopiave S.p.A. (numero di azioni possedute dai soci sul totale delle azioni costituenti il capitale sociale) è la seguente:

Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF.

Si segnala che, successivamente alla fine del primo semestre 2015, sono pervenute le seguenti comunicazioni ai sensi dell'art. 120 TUF:

  • Amber Capital UK LLP, 20 luglio 2015: riduzione della partecipazione sopra la soglia del 2%, pari a 1,99% del capitale sociale.

Corporate Governance e Codice Etico

Nel corso del primo semestre 2015 Ascopiave S.p.A. ha proseguito il percorso di sviluppo del sistema di corporate governance impostato nel corso degli esercizi precedenti, rafforzando il sistema di gestione del rischio e apportando ulteriori miglioramenti agli strumenti diretti a tutelare gli interessi degli investitori.

Controllo interno

Il piano di attività della struttura di Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, formulato a valle di un risk

assessment che coinvolge i principali processi decisionali, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.

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Dirigente Preposto

Il Dirigente Preposto, con l'ausilio della funzione di Internal Audit, ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio delle procedure ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Allo scopo, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001

Ascopiave S.p.A. e tutte le Società controllate sono dotate di un Modello di organizzazione, gestione e controllo; le stesse hanno aderito al Codice Etico della capogruppo Ascopiave.

La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato.

La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali. Si ricorda che il Modello 231 e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.

Rapporti con parti correlate e collegate

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi:

  • Acquisto di servizi telematici e informatici dalla consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Acquisto di materiali per la produzione e di servizi di manutenzione dalla consociata SEVEN CENTER S.r.l.;
  • Rapporti di conto corrente di corrispondenza passivi verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Servizi amministrativi verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto;
  • Acquisto di gas dalla collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione
  • Servizi amministrativi e del personale di Unigas Distribuzione S.r.l.
  • Acquisto di energia elettrica dalla società Estenergy S.p.A., controllata a controllo congiunto.

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi:

  • Locazione di immobili di proprietà verso la consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Locazione di immobili di proprietà verso la collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione;
  • Rapporti di conto corrente di corrispondenza attivi verso Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l. controllate a controllo congiunto;
  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. ad ASM Set S.r.l., Unigas Distribuzione S.r.l., Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione e a SEVEN CENTER S.r.l.;
  • Vendita di energia elettrica verso ASM Set S.r.l., controllata a controllo congiunto.

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:

Ascopiave S.p.A., Ascotrade S.p.A., Asm DG S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., Pasubio Servizi S.r.l., Blue Meta S.p.A. e Veritas Energia S.p.A. hanno aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A., evidenziati tra le attività e passività correnti.

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Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questa relazione finanziaria.

(migliaia di Euro) Crediti Altri Debiti Costi Ricavi
commerciali crediti commerciali Altri debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
ASCO HOLDING S.P.A. 40 3.940 9.631 0 8.884 0 28 1
Totale controllanti 40 3.940 0 9.631 0 0 8.884 0 28 1
Società consociate
ASCO TLC S.P.A. 152 0 52 0 0 255 213 134 88 28
SEVEN CENTER S.R.L. 27 0 0 0 126 0 0 24 0
Totale consociate 179 0 52 0 0 381 213 134 112 28
Società collegate e a controllo congiunto
Estenergy S.p.A. 21 0 0 0 0 0 0 0
ASM SET S.R.L. 865 2.321 23 0 13 20 2 3.257 256 41
Unigas Distribuzione Gas S.r.l. 43 0 750 0 0 5.475 0 79 26 0
SINERGIE ITALIANE S.R.L. 50 12.015 7.780 0 40.660 0 0 15 19
Totale collegate/controllo congiunto 980 14.336 8.553 0 40.673 5.495 2 3.336 296 60
Totale 1.198 18.276 8.605 9.631 40.673 5.877 9.099 3.470 436 89

Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche e partecipazioni detenute

Il compenso aggregato che gli Amministratori, Sindaci e Alta dirigenza del Gruppo hanno percepito nel primo semestre 2015 è pari ad Euro 687 migliaia rispetto ad Euro 1.427 migliaia del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Il decremento è principalmente spiegato, dall'esercizio da parte dei dirigenti beneficiari del programma incentivante "Phantom Stock Option Plan", della totalità delle opzioni maturate e ancora in possesso, nel primo semestre dell'esercizio 2014. Le stesse opzioni erano state assegnate con delibera del Consiglio di Amministrazione Ascopiave S.p.a. del 6 giugno 2007. A fronte dell'esercizio delle opzioni, erano stati corrisposti nel primo semestre 2014 compensi incentivanti per un valore pari ad Euro 747 migliaia.

Fatti di rilievo avvenuti nel corso del primo semestre dell'esercizio 2015

Assemblea degli azionisti del 23 aprile 2015

L'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A., riunitasi in sede ordinaria il giorno 23 aprile 2015, sotto la presidenza del dott. Fulvio Zugno, ha approvato il bilancio dell'esercizio 2014 e deliberato di procedere alla distribuzione di un dividendo pari a 0,15 Euro per azione. Il dividendo è stato pagato il 13 maggio 2015, con stacco cedola l'11 maggio 2015 (record date il 12 maggio 2015).

L'Assemblea ha, inoltre, approvato la politica per la remunerazione della Società, redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF e approvato un piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria per il triennio 2015-2017, riservato agli

amministratori esecutivi e alla direzione aziendale.

Nella seduta, è stato altresì approvato un nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie a norma degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, in sostituzione e revoca della precedente autorizzazione del 24 aprile 2014.

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Da ultimo, a seguito della scadenza dell'incarico di revisione conferito, nel 2005, alla società Reconta Ernst & Young S.p.A., l'Assemblea ha deliberato di conferire l'incarico di revisione legale dei conti di Ascopiave S.p.A. per gli esercizi 2015 – 2023 alla società di revisione PriceWaterhouseCoopers S.p.A..

Piano di incentivazione a lungo termine 2015-2017

In data 29 giugno 2015, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave ha individuato i beneficiari del nuovo Piano di incentivazione a lungo termine 2015-2017 (il "Piano"), approvato dall'Assemblea dei soci dello scorso 23 aprile 2015. In conformità con le previsioni del Regolamento del Piano, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di indicare quali beneficiari dei potenziali esiti del Piano gli amministratori esecutivi delle società Ascopiave S.p.A. e Ascotrade S.p.A., e un insieme di dirigenti e risorse direttive del Gruppo Ascopiave, sulla base di criteri di rilevanza delle funzioni svolte.

Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti

Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto che la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato, tra l'altro, l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.

Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:

  • il riscatto anticipato (normalmente regolato con il richiamo al R.D. n. 2578/1925) e

  • il rimborso dalla scadenza (naturale) della concessione.

L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.

Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).

Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.

Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla recentissima modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.

Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.

La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero è proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal

Consorzio Bim Piave.

È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.

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Con i suddetti Comuni soci, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas.

La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011.

L'esperto così individuato ha redatto la Relazione avente ad oggetto "Criteri fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti Soci con Delibera di Giunta Comunale.

Nel 2013 Ascopiave ha trasmesso lo stato di consistenza e la valorizzazione degli impianti conseguente all'applicazione dei criteri definiti nella Relazione, offrendo contestualmente la propria disponibilità al contraddittorio con i Comuni volto ad analizzare gli elaborati.

Ad oggi, all'esito del relativo contraddittorio tecnico, n. 87 Comuni (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2014) hanno approvato le relative valorizzazioni. In seguito si provvederà alle formalizzazioni con atto pubblico amministrativo ai sensi dell'Art. 11 del DPR 902/1986.

Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).

In particolare, si sono corrisposti:

  • Euro 3.869 migliaia per il 2010;
  • Euro 4.993 migliaia per il 2011;
  • Euro 5.253 migliaia per il 2012;
  • Euro 5.585 migliaia per il 2013;
  • Euro 5.268 migliaia per il 2014.

per complessivi Euro 24.968 migliaia.

Contenziosi

CATEGORIA I – CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI

Alla data del 30 giugno 2015, relativamente ai rapporti concessori, non sono pendenti contenziosi amministrativi.

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CATEGORIA II – CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 30 giugno 2015 sono pendenti:

COMUNE DI CREAZZO:

Un giudizio presso la Corte di Appello di Venezia tra Ascopiave S.p.A. ed il Comune di Creazzo per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2005 al nuovo gestore), conseguente al reciproco appello della Sentenza del 25 agosto 2014, con la quale il Giudice Monocratico ha condannato il Comune al pagamento della somma di Euro 1.678 migliaia ed al rimborso dei due terzi delle spese liquidate nel medesimo provvedimento, mentre il restante terzo è compensato tra le Parti.

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In data 29 giugno 2015, all'esito dell'Udienza fissata per la decisione della richiesta di sospensiva (dell'esecutività della Sentenza di primo grado) presentata dal Comune di Creazzo, la Corte di Appello ha emesso Ordinanza di accoglimento, fissando, al contempo, la prima Udienza di merito per il 14 settembre 2015. Deve evidenziarsi che la motivazione assunta dalla Corte fa riferimento non al paventato danno irreparabile per il Comune, ma alla possibile validità ed efficacia della clausola arbitrale (ritenuta nulla in primo grado). Il Provvedimento, quindi, pur formalmente "negativo", ha il pregio di imprimere una notevole accelerazione all'iter processuale, con la prospettiva di definire la controversia in tempi più contenuti rispetto alla normale durata dei giudizi di appello

CATEGORIA III – CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 30 giugno 2015 sono pendenti:

COMUNE DI COSTABISSARA:

Un arbitrato tra Ascopiave S.p.A. ed il Comune di Costabissara per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2011 al nuovo gestore). Il Collegio arbitrale si è riunito per la prima volta il 16 gennaio 2012.

Stante il disaccordo delle parti in ordine alla valenza della clausola compromissoria, con Lodo parziale, il Collegio arbitrale ha confermato la vigenza della clausola medesima.

Con Lodo definitivo del 25-26 maggio 2015, il Collegio ha condannato il Comune al pagamento della somma di Euro 3.473 migliaia, oltre ad interessi dalla data di deposito del Lodo. Nel medesimo Provvedimento sono state quantificate le spese della procedura in Euro 210 migliaia (oltre IVA, CPA e spese generali), poste per due terzi in capo al Comune e per un terzo a carico di Ascopiave S.p.A.. Il Lodo è stato dichiarato esecutivo dal Tribunale di Vicenza in data 07 luglio 2015.

COMUNE DI SANTORSO:

Un arbitrato tra Ascopiave S.p.A. ed il Comune di Santorso per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2007 al nuovo gestore). L'avvio della procedura si è reso necessario in conseguenza della Sentenza del 4 settembre 2013 con la quale il Giudice ha dichiarato l'incompetenza del Tribunale di Vicenza per la vigenza della clausola compromissoria sancita nella Convenzione originaria. Constatato il fallimento dei tentativi di composizione bonaria, in data 12 novembre 2013, Ascopiave S.p.A. ha notificato la denuncia di lite, con la nomina ad Arbitro di parte. Il Comune, con atto del 26 novembre 2013, ha nominato il proprio Arbitro. Con provvedimento del Presidente del Tribunale di Vicenza del 31 gennaio 2014 (prodotto su istanza di Ascopiave S.p.A.) è stato nominato il terzo Arbitro e Presidente del Collegio. Il Comune ha contestato detta procedura (fissata anche nel contratto concessorio) sostenendo l'applicabilità della novella legislativa del 2012 che, modificando il Codice dei Contratti Pubblici, ha introdotto una peculiare disciplina rispetto alle procedure arbitrali con gli Enti pubblici che

prevede, tra l'altro, la nomina del terzo Arbitro in capo alla Camera Arbitrale dell'AVCP (ora ANAC). L'Autorità ha inizialmente aderito a detta istanza. In tale ottica ha programmato l'estrazione del terzo Arbitro al 17 aprile 2014. Ascopiave S.p.A. ha sempre manifestato la propria contrarietà a detta impostazione (da ultimo con la nota all'AVCP del 15 aprile 2014) e quindi ritiene perfettamente costituito il Collegio, il quale, peraltro, nella riunione del 14 aprile 2014, ha confermato la propria legittimazione.

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La Camera arbitrale dell'AVCP ha trasmesso l'estratto del verbale della riunione del 17 aprile 2014 ove ha preso atto della comunicazione Ascopiave S.p.A. ed ha dichiarato abbandonato il procedimento. La difesa del Comune ha rinnovato l'istanza all'AVCP, mentre il legale di Ascopiave S.p.A. ha ribadito la posizione della Capogruppo con un'ulteriore missiva del 12 giugno 2014.

Il Collegio, nelle udienze del 26 giugno 2014 e del 7 luglio 2014 ha affrontato la questione prospettando un Lodo parziale sul tema ed assegnando, in tal senso, i termini per le memorie delle Parti al 30 settembre 2014 ed al 15 ottobre 2014. Le Parti hanno depositato le relative memorie (e repliche) nei predetti termini.

Con Lodo parziale del 10 gennaio 2015, il Collegio ha confermato la legittimità della propria costituzione e dunque la piena legittimità a procedere.

Con Ordinanza del 27 febbraio 2015, il Collegio ha disposto una C.T.U. per la determinazione della valorizzazione degli impianti.

Sono attualmente in corso le operazioni peritali, rispetto alle quali, stante la richiesta in tal senso del C.T.U., il Presidente del Collegio ha disposto la proroga di 45 giorni del termine inizialmente assegnato. L'attività dovrebbe quindi concludersi entro il 30 novembre 2015.

CATEGORIA IV – CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 giugno 2015 sono pendenti:

ASCOPIAVE S.p.A. – AMPLIAMENTO SEDE:

Un ricorso in Appello innanzi al Consiglio di Stato promosso dalla Ditta Setten Genesio S.p.A., relativo all'appalto per la costruzione della nuova sede, volto ad ottenere la riforma della Sentenza TAR Veneto n. 6335/2010 che, pur accogliendo il ricorso della stessa società ed annullando conseguentemente gli atti di gara, ha respinto la domanda di risarcimento danni (pari ad Euro 1.300 migliaia) promossa nei confronti di Ascopiave S.p.A. e della ditta Carron S.p.A.. Ascopiave S.p.A., per ottenere la riforma della Sentenza di primo grado, ha a sua volta proposto appello incidentale. Attualmente l'unico atto processuale rilevante è la richiesta di fissazione dell'udienza datata 10 maggio 2011 che, tuttavia, non ha avuto ulteriore seguito. Qualora nessuna delle parti ponga in essere ulteriori atti processuali, la perenzione del giudizio è fissata al 2016.

AEEGSI – DELIBERE ARG/GAS 99/11 – 207/11 – 166/12 – 352/12 – 241/2013 – 533/2013:

Un ricorso in appello, promosso dall'AEEGSI, al fine di ottenere l'annullamento della sentenza n. 3272 del 28 dicembre 2012, con la quale il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano, in accoglimento dei ricorsi dei Distributori locali ha annullato l'intera disciplina del Default, cioè dell'iniziale normativa con la quale l'AEEGSI aveva inteso creare e regolamentare i c.d. Servizi di Ultima Istanza nel settore del gas. Con l'atto di appello l'AEEGSI ha richiesto, con provvedimento cautelare d'urgenza, la sospensiva della Sentenza TAR. Con Decreto Monocratico del Presidente della Sezione detta sospensiva è stata concessa. L'Udienza Cautelare era fissata per il 23 aprile 2013, ma è

stata rinviata al 9 luglio 2013 su istanza congiunta delle parti. In detta occasione il Collegio ha confermato il provvedimento cautelare fissando la discussione di merito a marzo 2014: la stessa si è regolarmente tenuta il 4 marzo 2014. Con Sentenza depositata il 12 giugno 2014 il C.d.S. ha accolto il ricorso AEEGSI ed in conseguenza ha annullato la Sentenza del TAR Lombardia. Probabilmente sulla decisione ha notevolmente influito la sopravvenuta modifica della disciplina impugnata che ora non è più vigente. Le spese sono comunque state compensate.

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Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, avverso il DM 5 febbraio 2013 che ha approvato lo schema di contratto tipo per la gestione del servizio successivo alle prossime gare d'ambito, limitatamente all'ultima parte dell'art. 21.3 ove si dispone che il gestore "eroga il servizio di default, secondo le modalità definite dall' AEEGSI". Trattasi di un'impugnativa meramente prudenziale e volta ad evitare il rischio di carenza di interesse nel giudizio principale di cui sopra. Stante il carattere meramente strumentale all'esigenza di non incorrere nella carenza di interesse e la Sentenza definitiva sopra richiamata, il Giudizio non verrà ulteriormente coltivato.

Nel frattempo, il 6 giugno 2013, l'AEEGSI ha emesso una nuova Delibera (241/2013) con la quale ha posto in carico le attività più prettamente di gestione/fornitura ad un venditore da individuare, a regime, all'esito di una gara ad evidenza pubblica bandita da "Acquirente Unico" La nuova disciplina supera in parte le contestazioni mosse alla precedente.

Con ricorso al TAR Lombardia Milano (depositato prima della Sentenza del C.d.S. sopra richiamata), si è impugnato anche la Delibera 241/2013. Le principali motivazioni sono: la mancata previsione di remunerazione degli interventi in corso di servizio di default; la previsione di penali da ritardo, o da mancata effettuazione della disalimentazione a carico del distributore anche quando il ritardo o la mancata attuazione dipendono da cause non imputabili al distributore medesimo. Infine, in connessione con i precedenti ricorsi, è stata contestata la "motivazione" data al provvedimento che l'AEEGSI rinviene esclusivamente nell'esigenza di sopperire ad una sorta di "inadeguatezza" dei distributori.

L'AEEGSI è nuovamente intervenuta in materia, con le Delibere 533/2013 e 84/2014. In data 21 gennaio 2014 è stato depositato c/o il TAR Milano il ricorso avverso la Delibera 533/2013. Le motivazioni sono simili a quelle che hanno condotto all'impugnazione della Delibera 241/2013.

Ad inizio marzo 2015 è giunta notizia che, con sentenze n. 593 e 594/2015, il TAR ha respinto i ricorsi di 2i Rete Gas S.p.A. ed Italgas avverso le medesime delibere 241/2013 e 533/2013. Si è quindi in attesa del parere dei Legali in ordine all'opportunità o meno di proseguire l'iter giudiziale considerato che l'interesse per la pronuncia è alquanto scemato in quanto il contesto regolatorio della materia è stata profondamente mutato dai numerosi provvedimenti normativi sopravvenuti e vi è quindi l'esigenza di valutare eventuali altre pronunce rispetto a ricorsi presentati da altre società del settore.

AEEGSI – DELIBERE ARG/GAS 28/12 – 193/12 – 246/12 – 631/2013:

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell' AEEGSI per l'annullamento della Delibera ARG/gas 28/12 relativamente al previsto passaggio dai misuratori tradizionali a quelli elettronici tele-letti e tele-gestititi ed in particolare: per la previsione del mancato riconoscimento tariffario degli ammortamenti residui dei contatori sostituiti ma con bollo metrico ancora valido; per l'errata (sottostimata) indicazione/riconoscimento dei costi standard per le nuove apparecchiature; per la previsione dell'obbligo di utilizzare solo misuratori elettronici già dal 1 marzo 2012 nonostante il fatto che la tecnologia relativa non sia ancora disponibile su ordinativi "industriali".

Successivamente l'AEEGSI ha emanato a parziale modifica della Delibera 28 le Delibere 193/2012 e 246/2012 che,

tuttavia, non hanno fatto venir meno i motivi di doglianza in precedenza esposti. È stato eliminato solo il termine del 1 marzo 2012 sopra evidenziato (spostato al 31 dicembre 2012). Entrambi i provvedimenti sono stati impugnati con motivi aggiunti. Allo stesso modo si è proceduto avverso la Delibera 316/2012 con la quale l'AEEGSI è nuovamente intervenuta sulla materia.

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Con la Delibera 631/2013 l'AEEGSI è nuovamente intervenuta in materia, modificando la Delibera 28/2012. Si è quindi provveduto al ritiro della nuova richiesta di sospensiva nel frattempo depositata con riferimento alla pregressa disciplina (a suo tempo impugnata). Formalmente residuano i giudizi di merito i quali, tuttavia, in virtù della Delibera 631, dovrebbero/potrebbero considerarsi privi di ulteriore interesse. Le valutazioni relative sono in corso.

LINEE GUIDA – DM 22.05.2014

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio – Roma nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico per l'annullamento del DM del 22 maggio 2014 concernente l'introduzione delle Linee Guida per la determinazione del V.I.R.. Nell'ambito del medesimo giudizio si sono prospettate le questioni di legittimità costituzionale e di pregiudizialità comunitaria relativamente alle Leggi 9 e 116 del 2014, nella parte in cui hanno modificato l'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (scomputo retroattivo dei contributi privati e limitazione temporale alla valenza degli accordi). Il TAR, con riferimento a Ricorsi presentati da altri Distributori comprensivi di istanza di sospensiva, ha fissato l'udienza al 27 giugno 2015. I legali di Ascopiave S.p.A. hanno presentato istanza affinché i giudizi vengano riuniti in modo da poter essere discussi nella medesima udienza, ovvero in altra all'uopo fissata.

Il Tribunale ha disposto il rinvio della trattazione ad altra Udienza da fissarsi approssimativamente nel periodo ottobredicembre. Ciò anche in considerazione della prossima entrata in vigore (29 luglio 2015) del Decreto Ministeriale n. 106 del 20 maggio 2015, di modifica del DM 226/2011. Quest'ultimo, sostanzialmente, introduce la regolamentazione delle Linee Guida nel DM 226/2011 e dunque dovrà necessariamente farsi oggetto di un ulteriore ricorso giurisdizionale.

AEEGSI Delibere ARG/gas 310/2014 e ARG/gas 414/2014

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti AEEGSI, per l'annullamento delle Delibere ARG/gas 310 e 414/2014 relative alle modalità di verifica del delta V.I.R. R.A.B., dovuti ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (testo attuale) ove la differenza sia superiore al 10%. Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

AEEGSI Delibera ARG/gas 367/2014

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'AEEGSI, per l'annullamento della Delibera ARG/gas 367/2014 relativa alle modalità di riconoscimento tariffario del delta V.I.R. R.A.B. nella parte in cui prevede una regolamentazione difforme a seconda che l'aggiudicatario della Gara d'Ambito sia (nessun ristoro tariffario) o meno (pieno ristoro tariffario) "incumbent".

L'udienza di discussione si è svolta il 01 luglio 2015.

Si è quindi in attesa della relativa Sentenza. Deve tuttavia segnalarsi che il T.A.R. (stessa Sezione), con Sentenza 1396/2015, ha respinto un analogo ricorso presentato da altra società di distribuzione.

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CATEGORIA V – CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 giugno 2015 sono pendenti:

ASCOPIAVE – CORPO B:

Un giudizio civile c/o il Tribunale di Treviso (RG 6941/2013) successivo all'Accertamento Tecnico Preventivo, conclusosi con la relazione del CTU (nominato dal Tribunale), ed avviato da Ascopiave S.p.A. (atto di citazione del 22 agosto 2013) al fine di ottenere il risarcimento del danno per la rovina della pavimentazione dell'ingresso del "Corpo B", nei confronti di: Bandiera Architetti S.R.L. (Progettisti), Ing. Mario Bertazzon (Direttore lavori) e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali S.R.L. (Appaltatore). La richiesta di ristoro si riferisce ad una valorizzazione del danno compresa approssimativamente tra Euro 127 migliaia (stima CTU per ripristino integrale) ed Euro 208 migliaia (preventivo Ditta terza per rifacimento integrale). Tutte le Parti si sono regolarmente costituite. A seguito della chiamata in causa di altri soggetti (Compagnia Assicurativa ed Esecutore lavori) l'udienza di comparizione è fissata al 17 aprile 2014. All'esito della stessa, il Giudice ha concesso i termini istruttori ordinari e fissato l'udienza al 15 luglio. Il Tribunale, con Provvedimento del 22 dicembre 2014, ha deciso l'integrale rinnovo della CTU, nominando un consulente d'ufficio. L'incarico è stato confermato nell'udienza del 13 marzo 2015. Ascopiave S.p.A. ha nominato proprio CTP. Allo stato sono in corso le attività peritali.

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Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

Nel corso dell'esercizio 2008 la società Ascopiave S.p.A. è stata assoggettata a verifica fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale. Ad esito della stessa è stato emesso un Processo Verbale di Constatazione con rilievi in merito alle imposte indirette ed a quelle dirette. Nel corso del mese di luglio 2008 la locale Agenzia delle Entrate ha emesso avviso di accertamento riprendendo interamente i contenuti del suddetto Processo Verbale di Constatazione.

La società in data 5 febbraio 2010 ha provveduto a presentare ricorso in Commissione Tributaria Provinciale oltre versare la somma di Euro 243 migliaia a seguito iscrizione a ruolo in pendenza di giudizio.

In data 30 settembre 2010 la Commissione Tributaria Provinciale di Treviso ha pronunciato la sentenza 131/03/10 depositata in data 14 dicembre 2010 accogliendo il ricorso e riconoscendo il corretto comportamento tributario adottato da parte della società.

Successivamente l'Agenzia delle Entrate ha presentato appello avverso la sentenza di primo grado emessa dalla Commissione Provinciale di Treviso.

In data 24 settembre 2012 la Commissione Tributaria Regionale ha emesso la sentenza n. 109/30/12, depositata il 20 dicembre 2012 che ha respinto l'appello presentato dall'Agenzia delle Entrate confermando la sentenza di primo grado.

In data 26 giugno 2013 la società Ascopiave S.p.A. ha avuto evidenza del ricorso in Cassazione presentata da parte dell'Agenzia delle Entrate ed ha provveduto a costituirsi parte nel giudizio in ragione dell'esito dei precedenti giudizi. Gli amministratori, confortati dal giudizio dei professionisti incaricati, confidano nell'esito positivo della lite.

Ambiti territoriali

Nel 2011, con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali è stato ulteriormente definito il quadro normativo del settore, con particolare riferimento alle gare d'ambito. In particolare:

1) con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM) per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas, e con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito (c.d. Decreti Ambiti);

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  • 2) con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale);
  • 3) con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 è stato approvato il regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas (c.d. Decreto Criteri).

L'emanazione dei Decreti Ministeriali ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo entro il quale gli operatori si muoveranno nei prossimi anni, ponendo le premesse perché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave - come peraltro molti altri operatori - ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro regolamentare, ritenendo che possa creare delle opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013 il Governo ha emanato il D.L. 23.12.2013, n. 145, apportando delle modifiche al quadro normativo con riguardo alla determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio". Il Decreto è stato convertito con modifiche nella Legge n. 9 / 2014, che ha cambiato in misura sostanziale le originarie disposizioni del Decreto su tale aspetto.

Il Decreto Legge – modificando il contenuto dell'articolo 15 del Decreto Legislativo n. 164/2000, stabiliva che il valore di rimborso riconosciuto ai gestori uscenti del servizio, titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere nel periodo transitorio, fosse calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti e, per quanto non stabilito dalla volontà delle parti, non più con i criteri di cui alle lettere a) e b) dell'articolo 24 del R.D. 15 ottobre 1925 n. 2578, ma con le modalità di cui all'articolo 14, comma 8, del Decreto Legislativo n. 164/2000, come successivamente integrato e modificato. In ogni caso, dal valore di rimborso dovevano essere detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente.

La legge di conversione del Decreto (Legge n. 9 / 2014) ha apportato delle modifiche significative ai suoi contenuti originari, prevedendo che, ai titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere nel periodo transitorio, è riconosciuto un rimborso a carico del nuovo gestore, calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all' AEEGSI, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

La Legge n. 9 / 2014 ha stabilito inoltre che i termini di scadenza previsti dal comma 3 dell'articolo 4 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, siano prorogati di ulteriori quattro mesi e che le date limite di cui all'allegato 1 al regolamento di cui al Decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 novembre 2011, n. 226 (c.d. Decreto Criteri), relative agli ambiti ricadenti nel terzo raggruppamento dello stesso allegato 1, nonché i relativi termini di cui all'articolo 3 del medesimo regolamento, siano prorogati di quattro mesi.

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In data 6 giugno 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 maggio 2014 con cui sono state approvate le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" ai sensi dell'articolo 4, comma 6, del D.L n. 69 / 2013, convertito, con modificazioni dalla L. n. 98 / 2013 e dell'articolo 1, comma 16, del D.L. n. 145 / 2013, convertito con modificazioni in L. n. 9 / 2014. Ai sensi della Legge n. 9 / 2014 le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" definiscono i criteri da applicare per la valorizzazioni dei rimborsi degli impianti ad integrazione di quegli aspetti che non siano già previsti nelle convenzioni o nei contratti e per quanto non sia desumibile dalla volontà delle parti.

Le "Linee Guida" presentano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito di applicazione, che il Ministero ha estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci tutti gli accordi di valorizzazioni degli impianti stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011).

Inoltre, le stesse Linee Guida si pongono in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011. Ciò in difformità alla previsione normativa che rimanda all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, fa esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011.

In considerazione di detti profili di illegittimità Ascopiave S.p.A. ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi delle Linee Guida) dinnanzi alla giurisdizione amministrativa (TAR Lazio). Nell'ambito del predetto giudizio è stata sollevata questione di legittimità costituzionale relativamente all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina sulla detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014.

Si segnala infine che con Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", pubblicata in data 27 giugno 2014, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha approvato disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione gas, in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modifiche, dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9.

Tale disposizione prevede che l'Ente Locale concedente invii per verifica all'Autorità la documentazione con il calcolo dettagliato del valore di rimborso (VIR), qualora tale valore sia superiore di oltre il 10% rispetto alla RAB di località.

L'Autorità effettua le verifiche previste dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 145/13 entro il termine ordinatorio di 90 giorni dalla data di ricevimento della documentazione da parte delle Stazioni appaltanti, garantendo priorità in funzione delle scadenze previste per la pubblicazione dei bandi di gara.

Con la Legge n. 116/2014 del 11 agosto 2014 (conversione con modifiche al decreto legge 24 giugno 2014 n. 91) il legislatore ha previsto una ulteriore proroga dei termini massimi per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato posticipato di otto mesi, per gli ambiti appartenenti al secondo, terzo e quarto raggruppamento il termine è stato posticipato di sei mesi ed infine per gli ambiti del quinto e sesto raggruppamento la proroga è di quattro mesi.

Tali proroghe non si applicano invece agli ambiti che, pur ricadendo nei primi sei raggruppamenti, rientrano tra gli

ambiti considerati "terremotati" poiché più del 15% dei punti di riconsegna dell'ambito ricade tra i comuni colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 in accordo a quanto stabilito nell'allegato al Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1° giugno 2012.

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La medesima legge, apportando una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del Decreto Legislativo 2000, ha infine stabilito che il valore di rimborso debba essere calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, purché questi ultimi siano stati stipulati prima della data di entrata in vigore del DM 12 novembre 2011, n. 226 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò affermando un principio di retroattività dell'applicazione delle Linee Guida, che è già stato oggetto di impugnazione nell'ambito del ricorso giurisdizionale presentato contro le Linee Guida. In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro degli Affari Regionali e Autonomie n. 106 del 20 maggio 2015, recante modifiche al decreto 12 novembre 2011 n. 226 concernete i criteri di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

Tra le modifiche più significative si segnalano:

  • 1) le disposizioni concernenti la valorizzazione del rimborso degli impianti da applicarsi nel caso di insussistenza di specifici accordi tra le parti intervenuti prima dell'entrata in vigore del decreto n. 226/2011, che riprendono in larga parte quanto già previsto dalle "Linee Guida".
  • 2) l'aumento della soglia massima dell'importo dei corrispettivi annui che possono essere offerti in gara agli enti locali, soglia elevata dal precedente 5% della quota parte del vincolo dei ricavi tariffari a copertura dei costi di capitale di località, all'attuale 10%;
  • 3) la disciplina di alcuni importanti aspetti tecnico-economici relativi agli investimenti di efficienza energetica oggetto di offerta, concernenti la valorizzazione degli importi da riconoscere agli enti locali ed il riconoscimento della copertura dei costi al gestore che realizza gli interventi e matura i connessi titoli di efficienza energetica.

Distribuzione dividendi

In data 23 aprile 2015, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi per una somma pari ad Euro 0,15 per azione con diritto di stacco della cedola in data 11 maggio 2015, record date il 12 maggio 2015 e pagamento il giorno 13 maggio 2015.

Azioni proprie

Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la società alla data del 30 giugno 2015 possiede n. 12.100.873 azioni proprie per un valore pari ad Euro 17.522 migliaia (n.12.195.214 azioni pari ad Euro 17.660 migliaia al 31 dicembre 2014), che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nel 2015 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale attività di gestione e conduzione del servizio nell'ambito del portafoglio di concessioni attualmente detenuto e nella definizione concordata con gli enti concedenti del valore di rimborso delle reti e degli impianti. Nel corso dell'anno, se

verranno rispettati i tempi previsti dalla normativa, saranno avviate le prime gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas con procedura d'Ambito. La grande maggioranza dei comuni attualmente gestiti dal Gruppo Ascopiave appartengono ad Ambiti Territoriali Minimi per cui è previsto un termine massimo di pubblicazione del bando di gara che supera il 31 dicembre 2015. Tuttavia, dato che le stazioni appaltanti hanno la facoltà di anticipare i tempi massimi previsti dalla normativa, non è escluso che alcuni comuni possano essere interessati alle gare già nel 2015. Anche se ciò dovesse avvenire, pur non avendosi assoluta certezza dei tempi necessari per l'aggiudicazione, si ritiene ragionevole che, per le prime gare, gli eventuali passaggi di gestione agli eventuali nuovi operatori aggiudicatari potranno concludersi solo successivamente al termine dell'esercizio 2015, per cui il perimetro di attività del Gruppo non subirà dei mutamenti rispetto alla situazione attuale. Il Gruppo potrebbe inoltre valutare l'opportunità di partecipare ad una o più delle gare che verranno bandite nel 2015, attuando la propria strategia di crescita e consolidamento nel settore. Per quanto concerne la redditività, ipotizzando una condizione normale di esercizio degli impianti e la certezza dei livelli tariffari, definiti in accordo con la nuova regolazione entrata in vigore nel 2014, l'attività di distribuzione dovrebbe sostanzialmente confermare i risultati conseguiti nel 2014.

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Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas, si prevedono margini commerciali dell'esercizio 2015 in lieve diminuzione rispetto a quelli del 2014 a causa della pressione competitiva sul mercato retail e dei provvedimenti tariffari della AEEGSI non compensati dal contenuto miglioramento termico dell'esercizio 2015 rispetto all'esercizio 2014.

Per ciò che concerne l'attività di vendita dell'energia elettrica, nell'esercizio 2015 si prevede un assestamento della marginalità su valori meno significativi di quelli registrati nell'anno 2014, caratterizzato da condizioni di mercato particolarmente favorevoli.

Tali risultati potranno naturalmente essere condizionati, oltre che da eventuali nuovi provvedimenti tariffari da parte dell'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas e il Sistema Idrico – che non sono ad oggi preventivabili - anche dall'evoluzione dello scenario competitivo più generale e dalla strategia di approvvigionamento del Gruppo.

I risultati effettivi del 2015 potranno differire rispetto a quelli annunciati in relazione a diversi fattori tra cui: l'evoluzione della domanda, dell'offerta e dei prezzi del gas e dell'energia elettrica, le performance operative effettive, le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico e in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi

Rischio credito e rischio liquidità

Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento. Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando la rilevante numerosità della clientela e la scarsa rischiosità fisiologica rilevata nel servizio di somministrazione del gas. A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che in questa fase dell'anno risulta pari a circa il 29,8% (26,5% al 30 giugno 2014) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.

Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.

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I principali impegni di pagamento aperti al 30 giugno 2015 sono associati ai contratti di fornitura del gas naturale.

Rischi relativi alle gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione del gas naturale

Alla data del 30 giugno 2015, il Gruppo Ascopiave detiene 208 concessioni (208 al 31 dicembre 2014) di distribuzione di gas naturale in tutto il territorio nazionale. In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011. Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni precedentemente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.

Rischi relativi alla quantificazione del rimborso a carico del nuovo gestore

Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9 / 2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara. Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.

A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è recentemente intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di affidamento d'ambito venga determinato come somma di: a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto

al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento; b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.

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Il Gruppo sta tutelando le proprie ragioni patrimoniali ed economiche rispetto all'evoluzione normativa avversa descritta come nei termini riportati nel paragrafo "Ambiti territoriali" di questa relazione.

Altre informazioni

Stagionalità dell'attività

Il consumo di gas varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale in relazione ai maggiori consumi per uso riscaldamento. La stagionalità influenza l'andamento dei ricavi di vendita di gas e i costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dal Gruppo in modo omogeneo nel corso dell'anno. La stagionalità dell'attività svolta influenza anche l'andamento della posizione finanziaria netta del Gruppo, in quanto i cicli di fatturazione attiva e passiva non sono tra loro allineati e dipendono anch'essi dall'andamento dei volumi di gas venduti e acquistati in corso d'anno. Pertanto, i dati e le informazioni contenute nei prospetti contabili intermedi non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell'andamento complessivo dell'anno.

Ricerca e sviluppo

Nel primo semestre 2015 è stata sostanzialmente completata la messa a punto del sistema di Work Force Management (WFM) a supporto dell'Area Tecnica della società di distribuzione Gas, che era entrato in produzione negli ultimi mesi del 2014.

Il sistema di WFM ha sostanzialmente modificato i processi con cui si pianificano e vengono eseguiti gli interventi in campo, portando numerosi benefici grazie all'introduzione di sistemi automatici di schedulazione delle operazioni e di ottimizzazione nell'impiego delle risorse che prevedono logiche di saturazione della giornata lavorativa e di minimizzazione dei percorsi. Le risorse operanti sul territorio sono state dotate di dispositivi mobile attraverso i quali ricevono le attività da eseguire sui misuratori, possono consultare in campo le informazioni necessarie per l'esecuzione degli interventi e sono in grado di consuntivare immediatamente i lavori svolti. Lo stato delle attività può quindi essere monitorato in tempo reale, permettendo una migliore pianificazione e comunicazione dei risultati degli interventi e migliorando quindi sostanzialmente il livello di servizio offerto ai clienti.

Sempre a supporto delle società di distribuzione del gas del Gruppo sono state introdotte nuove funzionalità ai sistemi gestionali ed al Portale del Distributore per rispondere agli aggiornamenti normativi ed alle esigenze di miglioramento dei processi interni.

A supporto delle società di vendita del Gruppo, nel primo semestre del 2015, è proseguita la strategia di innovazione dei

sistemi informativi con l'introduzione di nuove funzionalità per migliorare il supporto ai processi di business e consentire di offrire nuovi servizi ai clienti finali.

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In particolare è iniziato l'utilizzo in produzione del software a supporto delle attività di dispacciamento dell'energia elettrica, il cui sviluppo era iniziato nel 2014, e del sistema di ETRM (Energy Trading Risk Management) per il segmento dell'energia elettrica, in grado di supportare la gestione del portafoglio clienti, di effettuare il forecast del fabbisogno e di interfacciarsi con il GME. Quest'ultimo sistema è ad oggi in fase avanzata anche per il settore del gas, in particolare è sostanzialmente completata l'applicazione per la gestione del portafoglio clienti e per il supporto alla definizione di scenari utili alla definizione del budget di acquisto gas.

Il gruppo Ascopiave ha poi completato l'adesione al circuito CBILL realizzato dal Consorzio CBI, permettendo ai propri clienti l'utilizzo di un nuovo canale per effettuare i pagamenti tramite il proprio Internet Banking.

Nel primo semestre 2015 è stato poi realizzato un progetto per estendere anche ai nostri fornitori l'utilizzo della fatturazione elettronica sul modello di quanto realizzato per la Pubblica Amministrazione. Il progetto ha portato alla costruzione di una piattaforma in grado di recepire fatture passive secondo il tracciato xml previsto per la fattura elettronica della PA. Le fatture elettroniche in «formato PA» vengono caricate automaticamente nei nostri sistemi e sottoposte al «3-way match» (confronto con ordine ed entrata merce), se il confronto da esito positivo la fattura è registrata automaticamente con numerosi vantaggi, tra i quali la riduzione delle attività manuali e dei possibili errori.

Un altro progetto significativo in corso di realizzazione riguarda l'utilizzo di tecniche di analisi dei Big Data e di Predictive Analytics applicate nell'area crediti. Il progetto ha portato alla costruzione di una piattaforma di Big Data in ambito crediti ed alla creazione di un modello in grado di stimare l'evoluzione del rischio credito su base geografica in funzione delle serie storiche (insoluti per cliente) e dell'andamento di variabili esogene, comprese quelle macroeconomiche, con la possibilità di costruire scenari e supportare analisi previsionali e di what if.

Inoltre, altri progetti significativi hanno riguardato il completamento del processo di gestione della fattura elettronica per la PA, lo sviluppo di nuove funzionalità del software a supporto della gestione legale dei contenziosi, l'implementazione, tutt'ora in corso, di un nuovo software per la gestione di progetti complessi, e l'estensione a tutte le aziende del gruppo di uno strumento per il supporto alla gestione, anche massiva, delle caselle PEC.

Risorse Umane

Al 30 giugno 2015 il Gruppo Ascopiave aveva in forza 619 dipendenti3 , ripartiti tra le diverse società come di seguito evidenziato:

______________________________________________________________________________________________ 3 I dati relativi alle società consolidate proporzionalmente, ovvero Estenergy (48,999%), ASM Set (49%), Unigas Distribuzione (48,86%) sono rappresentati al 100%.

Società consolidate integralmente 30/06/2015 31/12/2014 Variazioni
Ascopiave S.p.A. 261 263 -2
Ascotrade S.p.A. 80 81 -1
ASM DG S.r.l. 19 20 -1
Edigas Distribuzione S.p.A. 27 27 0
Pasubio Servizi S.r.l. 18 19 -1
Etra Energia S.r.l. 7 6 1
Veritas Energia S.p.A. 41 31 10
Blue Meta S.p.A. 23 20 3
Amgas Blu S.r.l. 7 7 0
Totale Società consolidate integralmente 483 474 9
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 30/06/2015 31/12/2014 Variazioni
Estenergy S.p.A. 82 79 3
ASM Set S.r.l. 9 9 0
Unigas Distribuzione S.r.l. 45 48 -3
Totale Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 136 136 0
Totale di Gruppo 619 610 9

Rispetto al 31 dicembre 2014 l'organico del Gruppo Ascopiave è aumentato di 9 unità. Le principali variazioni sono da ricondursi alle seguenti società:

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  • Ascopiave: -2 dipendenti, in virtù di 3 assunzione e 5 cessazioni;
  • Ascotrade: -1 dipendente, in seguitoa 5 assunzioni e 6 cessazioni;
  • Pasubio Servizi S.r.l.: -1 dipendente, a seguito di una cessazione;
  • Veritas Energia S.p.A.: +10 dipendenti, in virtù di 10 assunzioni;
  • Bluemeta S.p.a.: +3 dipendenti, a seguito di 3 assunzioni;
  • Etra Energia S.r.l.: +1 dipendente, in virtù di una assunzione;
  • ASM Distribuzione Gas S.r.l.: -1 dipendente, a seguito di una cessazione;
  • Estenergy S.p.A.: +3 dipendenti
  • Unigas Distribuzione S.r.l.: -3 dipendenti.

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dell'organico per qualifica:

Società consolidate integralmente 30/06/2015 31/12/2014 Variazione
Dirigenti 17 17 0
Impiegati 361 351 10
Operai 105 106 -1
Totale Società consolidate integralmente 483 474 9
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 30/06/2015 31/12/2014 Variazione
Dirigenti 3 3 0
Impiegati 116 114 2
Operai 17 19 -2
Totale Società consolidate con il metodo del patrimonio netto 136 136 0
Totale di Gruppo 30/06/2015 31/12/2014 Variazione
Dirigenti 20 20 0
Impiegati 477 465 12
Operai 122 125 -3
Totale dipendenti di Gruppo 619 610 9

Indicatori di performance

Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare si segnalano i seguenti indicatori:

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  • Margine operativo lordo (Ebitda): viene definito dal Gruppo come il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
  • Risultato operativo: tale indicatore è previsto anche dai principi contabili di riferimento ed è definito come il margine operativo (Ebit) meno il saldo dei costi e proventi non ricorrenti. Si segnala che tale ultima voce include le sopravvenienze attive e passive, le plusvalenze e minusvalenze per alienazione cespiti, rimborsi assicurativi, contributi e altre componenti positive e negative di minore rilevanza.
  • Ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas: viene definito dal Gruppo come l'ammontare dei ricavi realizzati dalle società di distribuzione del Gruppo per l'applicazione delle tariffe di distribuzione e misura del gas naturale ai propri clienti finali, al netto degli importi di perequazione gestiti dalla Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico.
  • Primo margine sull'attività di vendita gas: è definito dal Gruppo come l'importo ottenuto dalla differenza tra i ricavi di vendita (realizzati dalle società di vendita del Gruppo verso i clienti del mercato finale oppure nell'ambito dell'attività di vendita come grossista) e la somma delle seguenti voci di costo: costo del servizio di vettoriamento (costo espresso al lordo degli importi oggetto di elisione e rappresentato dall'importo delle tariffe di distribuzione applicate dalle società di distribuzione) e costo di acquisto del gas venduto.
  • Primo margine sull'attività di vendita energia elettrica: viene definito dal Gruppo come l'importo ottenuto dalla differenza tra i ricavi di vendita di energia elettrica e la somma delle seguenti voci di costo: costo dei servizi di trasporto, dispacciamento e sbilanciamento e costo di acquisto dell'energia elettrica venduta.

Commento ai risultati economico finanziari del primo semestre dell'esercizio 2015

Andamento della gestione - I principali indicatori operativi

DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE I sem 2015 I sem 2014 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di concessioni 176 176 0 0,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 7.709 7.646 63 0,8%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 448,2 397,8 50,4 12,7%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di concessioni 32 32 0 0,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 1.095 1.028 68 6,6%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 85,6 77,8 7,8 10,1%
Gruppo Ascopiave*
Numero di concessioni 192 192 0 0,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 8.245 8.148 96 1,2%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 490,0 435,8 54,2 12,4%

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* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento

VENDITA DI GAS NATURALE I sem 2015 I sem 2014 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Volumi di gas venduti (smc/mln)
477,9 445,6 32,2 7,2%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Volumi di gas venduti (smc/mln)
172,6 149,4 23,2 15,5%
Gruppo Ascopiave*
Volumi di gas venduti (smc/mln)
562,4 518,8 43,6 8,4%

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento

VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA I sem 2015 I sem 2014 Var. Var. %
Società consolidate integralmente
Volumi di energia elettrica venduti (GWh)
175,1 172,7 2,4 1,4%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Volumi di energia elettrica venduti (GWh)
59,6 104,1 -44,5 -42,8%
Gruppo Ascopiave*
Volumi di energia elettrica venduti (GWh)
204,4 223,7 -19,4 -8,7%

* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo.

Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nei primi sei mesi dell'esercizio 2015 i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo consolidate al 100% sono stati 448,2 milioni di metri cubi, in crescita del 12,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La società Unigas Distribuzione S.r.l., consolidata con il metodo del patrimonio netto, ha distribuito 85,6 milioni di metri cubi, con un incremento del 10,1% rispetto ai primi sei mesi dell'esercizio 2014.

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Nel primo semestre 2015 i volumi di gas venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 477,9 milioni di metri cubi, in crescita del 7,2% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Nei primi sei mesi del 2015 le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 172,6 milioni di metri cubi di gas (+15,5% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente).

Nei primi sei mesi dell'esercizio 2015 i volumi di energia elettrica venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 175,1 GWh, in crescita dell'1,4% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Nel primo semestre 2015 le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 59,6 GWh di energia elettrica.

Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo
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(migliaia di Euro) Primo semestre 2015 % dei ricavi Primo semestre 2014 % dei ricavi
Ricavi 321.561 100,0% 337.085 100,0%
Costi operativi 279.143 86,8% 291.875 86,6%
Margine operativo lordo 42.418 13,2% 45.209 13,4%
Ammortamenti e svalutazioni 9.789 3,0% 9.721 2,9%
Accantonamento rischi su crediti 2.217 0,7% 2.998 0,9%
Risultato operativo 30.411 9,5% 32.491 9,6%
Proventi finanziari 556 0,2% 489 0,1%
Oneri finanziari 752 0,2% 1.218 0,4%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate
con il metodo del patrimonio netto 3.917 1,2% 3.805 1,1%
Utile ante imposte 34.133 10,6% 35.567 10,6%
Imposte del periodo 10.072 3,1% 12.892 3,8%
Utile/perdita del periodo 24.060 7,5% 22.675 6,7%
Risultato del periodo del Gruppo 22.621 7,0% 21.415 6,4%
Risultato del periodo di Terzi 1.440 0,4% 1.260 0,4%

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Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nei primi sei mesi dell'esercizio 2015 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 321.561 migliaia, in riduzione del 4,6% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.

Primo semestre 2015 Primo semestre 2014
(migliaia di Euro)
Ricavi da trasporto del gas 14.990 11.866
Ricavi da vendita gas 267.894 282.591
Ricavi da vendita energia elettrica 29.732 32.453
Ricavi per servizi di allacciamento 515 12
Ricavi da servizi di fornitura calore 16 6
Ricavi da servizi di distribuzione 1.667 1.675
Ricavi da servizi di bollettazione e tributi 193
Ricavi da servizi generali a società del gruppo 568 112
Ricavi per contributi AEEG 4.531 5.287
Altri ricavi 1.647 2.889
Ricavi 321.561 337.085

I ricavi di vendita gas passano da Euro 282.591 migliaia ad Euro 267.894 migliaia, registrando un decremento di Euro 14.697 migliaia (-5,2%). Tale variazione è stata determinata da una riduzione dei prezzi medi unitari di vendita, nonostante i maggiori volumi di gas venduti rispetto al primo semestre 2014.

I ricavi di vendita energia elettrica passano da Euro 32.453 migliaia ad Euro 29.732 migliaia, registrando un decremento di Euro 2.721 migliaia (-8,4%).

Il risultato operativo dei primi sei mesi del 2015 ammonta ad Euro 30.411 migliaia, registrando una riduzione di Euro 2.080 migliaia (-6,4%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

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Il minore risultato è dovuto ai seguenti fattori:

  • decremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas per Euro 415 migliaia;

  • decremento del primo margine dell'attività di vendita gas per Euro 997 migliaia;

  • decremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica per Euro 800 migliaia;
  • variazione positiva delle altre voci di costo e ricavo per Euro 133 migliaia.

Il decremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 30.936 migliaia ad Euro 30.521 migliaia) è stato determinato dall'applicazione della regolazione tariffaria per il periodo 2014-2019 (c.d. quarto periodo regolatorio) prevista dalla Deliberazione AEEGSI 367/2014/R/gas.

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Il decremento del primo margine sull'attività di vendita gas (che passa da Euro 37.719 migliaia ad Euro 36.723 migliaia) è dovuto a una minore marginalità unitaria, nonostante i maggiori volumi di gas venduti rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il decremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica, che passa da Euro 3.029 migliaia ad Euro 2.229 migliaia, è da ricondurre principalmente alla minore marginalità unitaria rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La variazione positiva delle altre voci di costo e ricavo, pari a Euro 133 migliaia, è dovuta a:

  • maggiori altri ricavi per Euro 1.894 migliaia;
  • maggiori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 3.892 migliaia;
  • minore costo del personale per Euro 1.418 migliaia;
  • maggiori ammortamenti su immobilizzazioni per Euro 69 migliaia;
  • minori accantonamenti per rischi su crediti per Euro 781 migliaia.

L'utile netto consolidato dei primi sei mesi del 2015 ammonta ad Euro 24.060 migliaia, registrando una crescita di Euro 1.385 migliaia (+6,1%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • minore risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 2.080 migliaia;
  • maggiore risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 112 migliaia;
  • incremento dei proventi finanziari per Euro 67 migliaia;
  • decremento degli oneri finanziari per Euro 466 migliaia;
  • riduzione delle imposte per Euro 2.820 migliaia, come conseguenza della diminuzione della base imponibile e delle aliquote fiscali.

Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 40,6% al 33,3%.

Andamento della gestione – La situazione finanziaria

La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

30.06.2015 31.12.2014
(migliaia di Euro)
A Cassa 16 16
B Altre disponibilità liquide 18.596 100.867
D
Liquidità (A) + (B) + (C)
18.613 100.882
E Crediti finanziari correnti 6.106 8.234
F Debiti bancari correnti (55.915) (175.106)
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (9.680) (9.745)
H Altri debiti finanziari correnti (3.107) (280)
I
Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H)
(68.702) (185.131)
J
Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D)
(43.984) (76.015)
K Debiti bancari non correnti (48.653) (53.456)
L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 0 3.124
M Altri debiti non correnti (456) (3.327)
N
Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M)
(49.109) (53.659)
O
Indebitamento finanziario netto (J) + (N)
(93.093) (129.673)

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L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 129.673 migliaia al 31 dicembre 2014 ad Euro 93.093 migliaia al 30 giugno 2015, registrando un miglioramento di Euro 36.580 migliaia.

Si presentano di seguito alcuni dati relativi ai flussi finanziari del Gruppo:

(Migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Risultato netto consolidato 24.060 37.333
Ammortamenti 9.789 20.099
Svalutazione dei crediti 2.217 6.819
(a) Autofinanziamento 36.067 64.251
(b) Rettifiche per raccordare l'utile netto alla variazione della
posizione finanziaria generata dalla gestione operativa: 39.993 (11.011)
(c) Variazione della posizione finanziaria generata
dall'attività operativa = (a) + (b) 76.060 53.240
(d) Variazione della posizione finanziaria generata
dall'attività di investimento (7.749) (25.156)
(e) Altre variazioni della posizione finanziaria (31.731) (33.947)
Variazione della posizione finanziaria netta = (c) + (d) + (e) 36.580 (5.863)

Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa (lettere a + b), pari ad Euro 76.060 migliaia, è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 36.067 migliaia e da altre variazioni finanziarie positive per complessivi Euro 39.993 migliaia, collegate principalmente alla gestione del capitale circolante netto per Euro 43.910 migliaia e alla valutazione delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro -3.917 migliaia.

La gestione del capitale circolante netto ha generato risorse finanziarie per Euro 43.910 migliaia ed è stata influenzata essenzialmente dalla variazione della posizione complessiva verso l'Ufficio Tecnico Imposte di Fabbricazione e Regioni che ha generato risorse finanziarie per Euro 47.992 migliaia, dalla variazione della posizione IVA che ha

determinato una generazione di risorse finanziarie per Euro 14.706 migliaia, dalla variazione della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP, che ha generato risorse finanziarie per Euro 9.967 migliaia, e dalla variazione del capitale circolante netto operativo, che ha assorbito risorse finanziarie per Euro 36.225 migliaia. Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nel periodo:

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(migliaia di Euro) 30.06.2015
Rimanenze (2.279)
Crediti e debiti commerciali (23.555)
Crediti e debiti operativi (10.391)
Fondo TFR e altri fondi 79
Imposte correnti 10.072
Imposte pagate (733)
Crediti e debiti tributari 71.072
Attività/(passività) finanziarie correnti e non correnti (355)
Variazione capitale circolante netto 43.910

L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa di Euro 7.749 migliaia.

Le altre variazioni della Posizione Finanziaria Netta sono rappresentate dai dividendi ricevuti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto, che hanno generato risorse per Euro 3.369 migliaia e dalla distribuzione dei dividendi per Euro 35.100 migliaia. Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le altre variazioni della posizione finanziaria intervenute nel periodo:

(migliaia di Euro) 30.06.2015
Dividendi distribuiti ad azionisti Ascopiave S.p.A. (33.332)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (1.768)
Dividendi/(copertura perdite) società collegate o a controllo congiunto 3.369
Altre variazioni della posizione finanziaria (31.731)

Andamento della gestione – Gli investimenti

Nei primi sei mesi dell'esercizio 2015 il Gruppo ha realizzato investimenti per Euro 8.046 migliaia.

I costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale, pari ad Euro 7.639 migliaia, sono relativi alla realizzazione di allacciamenti per Euro 1.821 migliaia, alla realizzazione ed alla manutenzione della rete e degli impianti di distribuzione del gas naturale per Euro 3.362 migliaia e all'installazione/sostituzione di misuratori e all'installazione di correttori per Euro 2.457 migliaia.

Primo Primo
INVESTIMENTI (migliaia di Euro) semestre semestre
2015 2014
Allacciamenti 1.821 1.914
Concessioni 0 0
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 2.868 3.605
Misuratori 2.457 1.937
Manutenzioni e Impianti di riduzione 494 501
Investimenti metano 7.639 7.957
Terreni e Fabbricati 63 478
Attrezzature 57 52
Arredi 1 28
Automezzi 124 121
Hardware e Software 57 65
Altri investimenti 104 49
Altri investimenti 406 793
Investimenti 8.046 8.750

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Gruppo Ascopiave

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Prospetti del Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato

al 30 giugno 2015

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata al 30 giugno 2015 e al 31 dicembre 2014
-- -- -- -- -- -- -- -- ----------------------------------------------------------------------------------------- --

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(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento (1) 80.758 80.758
Altre immobillizzazioni immateriali (2) 312.994 313.772
Immobilizzazioni materiali (3) 35.621 36.614
Partecipazioni (4) 65.330 65.453
Altre attività non correnti (5) 17.299 16.741
Attività finanziarie non correnti (6) 0 3.124
Crediti per imposte anticipate (7) 12.761 12.814
Attivita non correnti 524.764 529.276
Attività correnti
Rimanenze (8) 4.761 2.482
Crediti commerciali (9) 92.838 147.804
Altre attività correnti (10) 39.874 73.973
Attività finanziarie correnti (11) 6.106 8.234
Crediti tributari (12) 3.604 4.837
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (13) 18.613 100.882
Attività correnti 165.795 338.212
Attività 690.559 867.488
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto Totale
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (17.521) (17.660)
Riserve 178.024 188.605
Patrimonio netto di Gr uppo 394.915 405.357
Patrimonio Netto di Terzi 3.982 4.310
Patrimonio netto Totale (14) 398.897 409.666
Passività non correnti
Fondi rischi ed oneri (15) 7.979 8.496
Trattamento di fine rapporto (16) 3.893 3.968
Finanziamenti a medio e lungo termine (17) 48.653 53.456
Altre passività non correnti (18) 17.940 17.221
Passività finanziarie non correnti (19) 456 3.327
Debiti per imposte differite (20) 22.990 23.675
Passività non correnti 101.911 110.142
Passività cor renti
Debiti verso banche e finanziamenti (21) 65.595 184.851
Debiti commerciali (22) 59.874 136.179
Debiti tributari (23) 566 205
Altre passività correnti (24) 60.609 26.164
Passività finanziarie correnti (25) 3.107 280
Passività cor renti 189.751 347.679
Passività 291.662 457.821
Passività e patrimonio netto 690.559 867.488

Conto economico complessivo consolidato

(migliaia di Euro) Primo semestre 2015 Primo semestre 2014
Ricavi
(26)
321.561 337.085
Totale costi operativi 281.360 294.873
Costi acquisto materia prima gas
(27)
191.747 203.745
Costi acquisto altre materie prime
(28)
9.870 12.827
Costi per servizi
(29)
59.895 56.312
Costi del personale
(30)
11.188 12.606
Altri costi di gestione
(31)
8.676 9.395
Altri proventi
(32)
17 11
Ammortamenti e svalutazioni
(33)
9.789 9.721
Risultato operativo 30.411 32.491
Proventi finanziari
(34)
556 489
Oneri finanziari
(34)
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del
patrimonio netto
(34)
752
3.917
1.218
3.805
Utile ante imposte 34.133 35.567
Imposte del periodo
(35)
10.072 12.892
Risultato netto del periodo 24.060 22.675
Risultato del periodo di Gruppo 22.621 21.415
Risultato del periodo di Terzi 1.440 1.260
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti
58 (78)
Risultato del conto economico complessivo 24.119 22.597
Risultato netto complessivo del gruppo 22.678 21.332
Risultato netto complessivo di terzi 1.441 1.265
Utile base per azione 0,102 0,096

________________________________________________________________________________________________

N.b.:L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico del periodo dedotto della quota attribuibile a terzi. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Utile netto diluito per azione 0,102 0,096

Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato

(Euro migliaia) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuar iali
IAS 19
Altre
riserve
Risultato del
per iodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto di
Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 01/01/2015 234.412 46.882 (17.660) (286) 106.426 35.583 405.357 4.309 409.666
Risultato del periodo 22.621 22.621 1.440 24.060
Attualizzazione TFR IAS 19 del periodo 57 57 1 58
Totale risultato conto economico complessivo 57 22.621 22.678 1.441 24.119
Destinazione risultato 2014 35.583 (35.583) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (33.332) (33.332) (33.332)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (0) (1.768) (1.768)
Piani incentivazione a lungo termine 138 74 212 212
Saldo al 30/06/2015 234.412 46.882 (17.522) (228) 108.750 22.621 394.913 3.982 398.897

________________________________________________________________________________________________

(Euro migliaia) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
Riserve
differenze
attuariali
IAS 19
Altre
riserve
Risultato
dell'eserci
zio
Patrimonio
netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto di
Terzi
Totale
Patrimonio
netto
Saldo al 01/01/2014 234.412 46.882 (17.660) (35) 95.413 38.678 397.692 4.989 402.679
Risultato del periodo 21.415 21.415 1.260 22.675
Attualizzazione TFR IAS 19 dell'esercizio (83) (83) 5 (78)
Totale risultato conto economico complessivo (83) 21.415 21.331 1.265 22.597
Destinazione risultato 2013 38.678 (38.678) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (26.666) (26.666) (26.666)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (0) (2.427) (2.427)
Variazione riserve su aggregazioni aziendali (1.000) (1.000) (1.000)
Saldo al 30/06/2014 234.412 46.882 (17.660) (118) 106.426 21.415 391.356 3.827 395.183

Rendiconto finanziario consolidato

( mig liaia d i Eur o ) Primo semestre Primo semestre
2015 2014
Utile netto del periodo di gruppo 22.621 21.415
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi 1.440 1.260
Ammortamenti 9.789 9.721
Svalutazione dei crediti 2.217 2.998
Variazione del trattamento di fine rapporto (74) 225
Variazione netta altri fondi 153 (83)
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto (3.917) (3.804)
Interessi passivi pagati (710) (685)
Imposte pagate (733) (7.477)
Interessi passivi di competenza 732 1.137
Imposte di competenza 10.072 12.892
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (2.279) (1.178)
Crediti commerciali 52.749 98.050
Altre attività correnti 34.098 4.194
Debiti commerciali (76.304) (83.335)
Altre passività correnti 26.066 5.146
Altre attività non correnti (203) 7.800
Altre passività non correnti 719 504
Totale rettifiche e variazioni 53.816 47.366
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 76.437 68.780
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (7.762) (8.312)
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 27 0
Investimenti in immobilizzazioni materiali (285) (438)
Realizzo di immobilizzazioni materiali 0 230
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni e acconti 0 (951)
Altri movimenti di patrimonio netto 270 (78)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (7.749) (9.549)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti (33) 2.807
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (119.256) 105.965
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti 4.887 (175)
Interessi passivi (22) (452)
Acquisto azioni proprie 0 0
Variazione netta finanziamenti medio lungo termine (4.803) (4.974)
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (33.332) (26.666)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi (1.768) (2.427)
Dividendi società a controllo congiunto 3.369 6.519
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria (150.958) 80.597
Variazione delle disponibilità liquide (82.270) 139.828
Disponibilità correnti periodo precedente 100.882 11.773
Disponibilità correnti periodo corrente 18.613 151.601

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NOTE ESPLICATIVE

Informazioni societarie

Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una persona giuridica di diritto italiano.

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Al 30 giugno 2015 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575 era detenuto per il 61,56% da Asco Holding S.p.A., la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati. Ascopiave è quotata dal dicembre del 2006 al Mercato Telematico Azionario – Segmento STAR – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.

La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.

La pubblicazione della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015 del Gruppo Ascopiave è stato autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 5 agosto 2015. Ascopiave S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.

PricewaterhouseCoopers S.p.A., società incaricata della revisione legale dei conti della Capogruppo e delle principali società del Gruppo Ascopiave, ha sottoposto a revisione limitata la Relazione finanziaria semestrale.

Criteri generali di redazione e principi contabili adottati

Il Bilancio Consolidato del Gruppo Ascopiave è elaborato in conformità con gli IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Stading Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del bilancio consolidato, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

La Relazione finanziaria semestrale del Gruppo Ascopiave al 30 giugno 2015 è predisposta in ottemperanza a quanto disposto dall'art. 154 ter c. 2 del D.Lgs. n. 58/98 – T.U.F. – e successive modificazioni e integrazioni.

Il presente Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato al 30 giugno 2015 del Gruppo Ascopiave è stato predisposto in conformità al principio contabile internazionale IAS 34 – "Bilanci intermedi", concernente l'informativa finanziaria infrannuale (il "Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato"). Il principio contabile IAS 34 prevede un livello minimo di informativa significativamente inferiore a quanto previsto dagli IFRS nel loro insieme nel caso sia stato in precedenza reso disponibile al pubblico un bilancio completo di informativa predisposto in base agli IFRS. Pertanto, il presente Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato, che è redatto in forma "sintetica" ed include l'informativa minima prevista dallo IAS 34, deve essere letto congiuntamente con il Bilancio consolidato di Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2014. Nella predisposizione del presente Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato, redatto secondo lo IAS 34 – "Bilanci Intermedi", sono stati applicati gli stessi principi contabili adottati nella redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2014, fatta eventuale eccezione a quanto specificato nel paragrafo che segue.

Il presente Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato è redatto in euro, la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera, ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata, dal Conto Economico complessivo consolidato, dal Prospetto delle Variazioni nelle voci del Patrimonio Netto consolidato, dal Rendiconto Finanziario

consolidato e dalle Note Esplicative. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.

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In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il Conto Economico complessivo consolidato lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura e per il Rendiconto Finanziario consolidato il metodo di rappresentazione indiretto.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni che sono applicabili alla Relazione finanziaria al 30 giugno 2015

Sono di seguito brevemente descritti i principi, gli emendamenti e le interpretazioni entrati in vigore e che applicabili per la prima volta alla Relazione finanziaria al 30 giugno 2015. La loro adozione, ove applicabile, non ha avuto impatti significativi sul bilancio semestrale abbreviato al 30 giugno 2015 del Gruppo Ascopiave.

In data 12 dicembre 2013 lo IASB ha emesso il documento "Annual improvements to IFRSs – 2010-2012 Cycle" e "Annual improvements to IFRSs – 2011-2013 Cycle" applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° luglio 2014 come parte del programma di miglioramenti annuali ai principi. La maggior parte sono chiarimenti o correzioni degli IFRS esistenti, oppure modifiche conseguenti a cambiamenti precedentemente apportati agli IFRS.

In data 21 novembre 2013 lo IASB ha emesso il documento "Defined Benefit Plans: Employee Contributions (Amendments to IAS 19 Employee Benefits)". Le modifiche apportate consentono la contabilizzazione, in diminuzione del current service cost del periodo, dei contributi corrisposti dai dipendenti o da terze parti, che non siano correlati al numero di anni di servizio, in luogo dell'allocazione di tali contributi lungo l'arco temporale in cui il servizio è reso. L'emendamento è applicabile a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° luglio 2014.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni emessi nel periodo ma non ancora in vigore

Nel corso del periodo non sono stati emessi nuovi principi contabili, emendamenti o interpretazioni.

Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun altro principio, interpretazione o miglioramento emanato ma non ancora in vigore.

Contributi

Si segnala che i contributi privati ricevuti fino al 31 dicembre 2013 per la realizzazione delle derivazioni d'utenza sono stati iscritti integralmente a conto economico nel momento in cui risultavano sostenuti i costi per la realizzazione dello stesso e l'opera messa in funzione. I contributi ricevuti per la realizzazione di queste opere che non risultavano correlati ai costi sostenuti per la realizzazione della stessa erano sospesi nel passivo e imputati a conto economico nel momento in cui le condizioni risultavano realizzate. I contributi privati ricevuti per la realizzazione delle derivazioni d'utenza sono rilevati a partire dal 1° gennaio 2014 nelle passività all'atto della corresponsione e imputati a conto economico, a partire dalla data di costruzione dell'allacciamento, coerentemente con la rilevazione dei costi cui afferiscono le opere e della vita utile delle stesse.

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Rimanenze di gas naturale in stoccaggio

Le rimanenze di gas naturale stoccato, sono iscritte al minore tra il costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori determinato applicando il criterio del costo medio ponderato, ed il valore di mercato a pronti evidenziatosi alla data di chiusura del periodo.

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Utilizzo di stime

La redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio, altri utili/perdite complessivi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio intermedio.

Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano. Per una più ampia descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia a quanto indicato al paragrafo " Utilizzo di Stime" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2014.

Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore.

Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell'aliquota effettiva attesa per l'intero esercizio da ciascuna società inclusa nell'area di consolidamento.

Area e criteri di consolidamento

Nel bilancio consolidato sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità (incluso le entità strutturate) quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nel Bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti.

Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva fra il costo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico. Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio

netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. "partial goodwill method"); in relazione a ciò, le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche l'avviamento (goodwill negativo) di loro competenza. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento (goodwill negativo) è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.

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In presenza di quote di partecipazione acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita del controllo.

Se il valore di acquisizione delle partecipazioni è superiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza positiva viene attribuita, ove possibile, alle attività nette acquisite sulla base del fair value delle stesse mentre il residuo è iscritto in una voce dell'attivo denominata "Avviamento".

Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, a verifica per perdita di valore e a rettifica quando fatti o cambiamenti di situazione indicano che il valore di iscrizione non può essere realizzato. L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore. Se il valore di carico delle partecipazioni è inferiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza negativa viene accreditata a conto economico. I costi dell'acquisizione sono spesati a conto economico.

Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/ Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

Le situazioni semestrali delle Società controllate e a controllo congiunto utilizzate al fine della predisposizione del Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato sono quelle approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.

Le società incluse nell'area di consolidamento al 30 giugno 2015 e consolidate con il metodo integrale o con il metodo del patrimonio netto sono le seguenti:

Denominazione Sede legale Capitale sociale
versato
Quota di pertinenza
del gruppo
Quota di controllo
diretto
Quota di controllo
indiretto
Società capogruppo
Ascopiave S.p.A. Pieve di Soligo (TV)
Società controllate consolidate integralmente
Ascotrade S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 89,00% 89% 0%
Etra Energia S.r.l. Cittadella (PD) 100.000 51,00% 51% 0%
ASM DG S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 100,00% 100% 0%
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Cernusco sul Naviglio (MI) 1.000.000 100,00% 100% 0%
Amgas Blu S.r.l. Foggia (FG) 10.000 80,00% 80% 0%
Blue Meta S.p.A. Bergamo (BG) 606.123 100,00% 100% 0%
Pasubio Servizi S.r.l. Schio (VI) 250.000 100,00% 100% 0%
Veritas Energia S.p.A. Venezia 1.000.000 100,00% 100% 0%
Società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto
ASM Set S.r.l. (1) Rovigo (RO) 200.000 49,00% 49% 0%
Estenergy S.p.A. (2) Trieste (TS) 1.718.096 49,00% 49% 0%
Unigas Distribuzione S.r.l. (3) Nembro (BG) 3.700.000 48,86% 49% 0%
Società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto
Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione Milano (MI) 1.000.000 30,94% 30,94% 0%

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(1) Controllo congiunto con ASM Rovigo S.p.A.;

(2) Controllo congiunto con Acegas-APS S.p.A. :

(3) Controllo congiunto con Anita S.p.A. :

Dati di sintesi delle società consolidate integralmente e delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto

Descrizione Ricavi delle vendite
e delle prestazioni
Risultato netto Patrimonio netto Posizione
finanziaria netta
(disponibilità)
Principi contabili
di riferimento
Amgas Blu S.r.l. 12.236 1.197 1.462 (534) Ita Gaap
Ascopiave S.p.A. 37.003 27.765 387.150 120.579 IFRS
Ascotrade S.p.A. 199.327 10.875 24.933 (19.703) IFRS
Blue Meta S.p.A. 43.444 2.329 7.170 (8.664) Ita Gaap
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 2.642 483 9.035 (356) Ita Gaap
Estenergy S.p.A. 82.173 5.144 17.762 4.402 IFRS
Etra Energia S.r.l. 4.109 61 246 (993) Ita Gaap
Pasubio Servizi S.r.l. 22.107 1.279 4.159 (7.962) Ita Gaap
ASM DG S.r.l. 2.126 393 12.086 116 Ita Gaap
ASM Set S.r.l. 16.505 1.181 1.451 (1.043) Ita Gaap
Unigas Distribuzione S.r.l. 7.128 872 38.735 5.250 Ita Gaap
Veritas Energia S.p.A. 48.122 364 2.286 10.610 Ita Gaap

L'omogeneizzazione dei bilanci delle società controllate redatti secondo i principi contabili nazionali avviene in sede di consolidamento.

NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

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Attività non correnti

1. Avviamento

L'avviamento, pari ad Euro 80.758 migliaia al 30 giugno 2015, non rileva variazioni rispetto al 31 dicembre 2014. L'importo iscritto si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999 ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione e vendita di gas naturale.

L'avviamento ai sensi del Principio Contabile Internazionale 36 non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile l'avviamento viene allocato alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas) e alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di vendita del gas naturale (CGU vendita gas). La ripartizione dell'avviamento alle due CGU sopradescritte è la seguente:

(migliaia di Euro) 31.12.2014 Incrementi Decrementi 30.06.2015
Distribuzione gas naturale 24.396 24.396
Vendita gas naturale 56.362 56.362
Totale avviamento 80.758 80.758

Al 30 giugno 2015 considerato l'esito dei test di impairment effettuati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2014, l'evoluzione nel periodo degli indicatori esterni e dei valori interni a suo tempo utilizzati per la stima dei valori recuperabili dalle singole unità generatrici di flussi di cassa, e, visto che non sono emersi significativi nuovi indicatori di impairment da considerare, gli amministratori non hanno ritenuto necessario rieffettuare un full impairment test sul valore di iscrizione degli avviamenti.

2. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine di ogni periodo considerato:

30.06.2015 31.12.2014
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 4.706 (4.207) 499 4.706 (4.129) 577
Concessioni, licenze, marchi e diritti 9.933 (3.726) 6.207 9.933 (3.356) 6.577
Altre immobillizzazioni immateriali 25.628 (13.589) 12.039 25.632 (12.341) 13.291
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 506.068 (223.720) 282.348 500.850 (216.958) 283.892
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 11.901 0 11.901 9.435 0 9.435
Altre immobillizzazioni immateriali 558.235 (245.241) 312.994 550.556 (236.784) 313.772

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel periodo considerato:

Gruppo Ascopiave

31.12.2014 30.06.2015
(migliaia di Euro) Valore
netto
contabile
Variazione
del periodo
Decremento Ammortamenti
del periodo
Decremento
fondi
ammortamento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 577 0 78 499
Concessioni, licenze, marchi e diritti 6.577 (0) 370 6.207
Altre immobillizzazioni immateriali 13.291 0 4 1.248 12.039
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 283.892 5.294 105 6.817 (84) 282.348
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 9.435 2.468 2 0 11.901
Altre immobillizzazioni immateriali 313.772 7.762 112 8.512 (84) 312.994

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Gli investimenti netti realizzati nel corso del primo semestre dell'esercizio risultano pari ad Euro 7.762 migliaia e sono relativi a costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso del primo semestre dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" non ha registrato incrementi e la variazione rispetto al periodo precedente è spiegata dagli ammortamenti del periodo.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

In questa voce sono iscritti i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso. Nel corso del periodo la voce non ha registrato incrementi e la variazione è spiegata dalle quote di ammortamento. Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.

Altre immobilizzazioni immateriali

In questa voce è iscritto il valore equo delle liste clienti che derivano da acquisizioni di aziende operanti nel settore della vendita di gas naturale e energia elettrica avvenute nei precedenti esercizi. L'analisi degli switching della clientela effettuata al termine del periodo non ha evidenziato percentuali di switch-out superiori alla percentuale di ammortamento prevista e pertanto la vita utile delle stesse (10 anni) non ha richiesto modifiche o svalutazioni.

Impianti e macchinari in regime di concessione

Nella voce sono rilevati i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori. Gli investimenti effettuati per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale, comprensivi delle riclassifiche da immobilizzazioni in corso, risultano pari ad Euro 5.294 migliaia, e sono principalmente relativi alla realizzazione degli impianti di distribuzione del gas naturale per Euro 1.160 migliaia, della rete di distribuzione per Euro 879 migliaia e degli allacciamenti alla stessa per Euro 1.375 migliaia nonché all'installazione di contatori per Euro 1.713 migliaia. Quest'ultimi sono principalmente correlati dalla campagna di sostituzione dei contatori c.d. tradizionali a favore dell'installazione di misuratori elettronici, in adempimento alla delibera 155 dell'AEEGSI.

Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita tecnica degli impianti e la vita utile indicata da AEEGSI in ambito tariffario. La vita tecnica degli impianti è stata negli anni èpassati oggetto di valutazione esterna da parte di un perito indipendente che ha determinato l'obsolescenza tecnica dei beni realizzati.

Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati parzialmente in economia e non ultimati al termine dell'esercizio. La voce ha registrato un incremento netto pari ad Euro 2.466 migliaia.

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3. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine di ogni periodo considerato:

30.06.2015 31.12.2014
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Terreni e fabbricati 36.575 (8.083) 28.492 36.575 (7.535) 29.040
Impianti e macchinari 4.576 (1.762) 2.814 4.576 (1.622) 2.954
Attrezzature industriali e commerciali 3.108 (2.452) 657 3.051 (2.361) 690
Altri beni 14.907 (11.767) 3.140 14.721 (11.297) 3.424
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 519 0 519 506 0 506
Immobilizzazioni materiali 59.684 (24.063) 35.621 59.428 (22.815) 36.614

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nel corso primo semestre dell'esercizio:

31.12.2014 30.06.2015
(migliaia di Eur o) Valore
netto
contabile
Variazione
del periodo
Decremento Ammorta menti
del periodo
Decremento
fondi
ammortamento
Valore
netto
contabile
Terreni e fabbricati 29.040 0 548 28.492
Impianti e macchinari 2.954 (0) 140 2.814
Attrezzature industriali e commerciali 690 86 119 657
Altri beni 3.424 186 470 3.140
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 506 13 0 519
Immobilizzazioni materiali 36.614 285 0 1.277 0 35.621

Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. Al termine primo semestre la voce non ha evidenziato incrementi e la variazione registrata è spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.

Impianti e macchinario

La voce impianti e macchinari passa da Euro 2.954 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 2.814 migliaia del 30 giugno 2015. La variazione, pari ad Euro 140 migliaia, è spiegata dalle quote di ammortamento rilevate nel periodo.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali", ha registrato investimenti per Euro 86 migliaia. La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto di strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione, ed all'attività di misura.

Altri beni

Gli investimenti realizzati nel corso del primo semestre dell'esercizio, pari ad Euro 186 migliaia, sono principalmente

relativi ai costi sostenuti per l'acquisto di hardware per Euro 60 migliaia ed all'acquisto di autoveicoli aziendali per Euro 124 migliaia.

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Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce include essenzialmente costi relativi alla costruzione di impianti di cogenerazione realizzati parzialmente in economia. Nel corso del semestre di riferimento la voce non ha registrato variazioni significative.

4. Partecipazioni

La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto ed in altre imprese considerati al termine di ogni periodo considerato:

31.12.2014
(migliaia di Euro) Valore netto Incremento Decremento Valore netto
Partecipazioni in imprese a controllo congiunto 65.453 3.246 3.369 65.330
Partecipazioni in imprese collegate 0 0
Partecipazioni in altre imprese 1 1
Partecipazioni 65.453 3.246 3.369 65.330

Partecipazioni in Imprese a controllo congiunto

Le Partecipazioni in imprese a controllo congiunto passano da Euro 65.453 migliaia ad Euro 65.330 migliaia con un decremento di Euro 123 migliaia. In particolare, il decremento è principalmente spiegato dai dividendi distribuiti dalle società a controllo congiunto per Euro 3.318 migliaia di cui Estenergy S.p.A. Euro 1.953 migliaia, ASM Set S.r.l. Euro 681 migliaia e Unigas Distribuzione S.r.l. Euro 684 migliaia, parzialmente compensato dei risultati conseguiti nel primo semestre dell'esercizio 2015 per Euro 3.246 migliaia di cui Estenergy S.p.A. Euro 2.267 migliaia, ASM Set S.r.l. Euro 548 migliaia e Unigas Distribuzione S.r.l. Euro 431 migliaia

La valutazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto con il metodo del patrimonio netto e i dati economici e patrimoniali delle stesse sono esposti al paragrafo "Dati di sintesi al 30 giugno 2015 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto" delle Note Esplicative.

Partecipazioni in Imprese Collegate

Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione

Il Gruppo detiene una partecipazione pari al 30,94% nella società collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione, dalla quale approvvigiona parte del fabbisogno di gas naturale. La collegata chiude il proprio esercizio sociale al 30 settembre.

Il perimetro operativo della collegata, nel corso dell'esercizio 2013-2014, è stato limitato all'importazione del gas russo e alla cessione dello stesso alle società di vendita partecipate dai soci oltre che alla gestione di accordi, transazioni e liti relative alla regolazione di rapporti contrattuali, perfezionati in esercizi precedenti alla messa in liquidazione.

Nel corso del mese di agosto dell'esercizio 2013 la collegata ha finalizzato la ricontrattazione dei prezzi di acquisto del

gas naturale dei contratti "Take or pay" con l'unico fornitore "Gazprom Export LLC"; l'effetto economico positivo della ricontrattazione si estenderà al biennio termico 2013-2014 e 2014-2015.

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Sulla base dei risultati del bilancio relativo all'esercizio 2013-2014, come approvato dall'assemblea dei soci in data 26 febbraio 2015 e dei dati operativi preconsuntivi dell'esercizio 2014-2015 rielaborati secondo principi contabili internazionali, considerando la collegata in condizioni di continuazione aziendale, si quantifica in Euro 19.952 migliaia il deficit patrimoniale accumulato, di cui Euro 6.173 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave. In virtù del fatto che il deficit patrimoniale della collegata al 31 dicembre 2014 ammontava ad Euro 22.119 migliaia, di cui Euro 8.072 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave, gli Amministratori hanno rilasciato il relativo fondo per rischi ed oneri stanziato a copertura del deficit patrimoniale della collegata per Euro 670 migliaia con impatto positivo a conto economico (Euro 2.070 migliaia al 30 giugno 2014).

Si riportano di seguito i dati essenziali della partecipazione nella società collegata al 30 giugno 2015, 31 dicembre 2014 ed al 30 giugno 2014:

(Valori riferiti al pro-quota di partecipazione al lordo
di scritture di consolidamento ed espressi in milioni
di Euro) 30/06/2015 31/12/2014 30/06/2014
Attività non correnti 3,15 3,83 5,12
Attività correnti 12,08 9,12 11,60
Patrimonio netto (5,99) (6,67) (5,82)
Passività non correnti 0,00 0,00 0,46
Passività correnti 20,25 18,83 22,08
Ricavi 50,60 11,67 79,00
Costi (48,18) (11,11) (75,62)
Margine operativo lordo 2,42 0,56 3,39
Ammortamenti e Svalutazioni (0,60) (0,06) (1,62)
Risultato operativo 1,82 0,50 1,77
risultato netto 1,15 0,47 1,76
Posizione finanziaria netta 4,43 3,98 3,30

5. Altre attività non correnti

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Depositi cauzionali 12.836 12.779
Altri crediti 4.463 3.963
Altre attività non correnti 17.299 16.741

Le attività non correnti sono prevalentemente costituite dai depositi cauzionali che le società di vendita del gas naturale hanno costituito a presidio dei pagamenti mensili dovuti per l'importazione del gas di provenienza russa e depositi versati al Gestore Mercati Energetici per l'acquisto di titoli di efficienza energetica. La voce in esame passa da Euro 16.741 migliaia ad Euro 17.299 migliaia con un incremento di Euro 558 migliaia.

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Per quanto riguarda la voce "Altri crediti" la stessa risulta principalmente così composta:

  • il credito vantato nei confronti del comune di Creazzo, pari ad Euro 1.678 migliaia, il quale risulta invariato rispetto al 31 dicembre 2006 e corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati nel giugno 2005 al Comune stesso. La consegna delle infrastrutture è avvenuta in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2004. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Creazzo, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia. Si segnala che è in essere un contenzioso giudiziale con lo stesso Comune, volto a definire il valore di indennizzo dell'impianto di distribuzione consegnato a nuovi distributori, la cui evoluzione è riportata al paragrafo "Contenziosi" di questo resoconto intermedio di gestione.

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  • il credito vantato nei confronti del comune di Santorso, pari ad Euro 748 migliaia. L'importo, corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati nell'agosto 2007 al Comune stesso e la consegna delle infrastrutture è avvenuta in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2006. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Santorso, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia.
  • il credito vantato nei confronti del comune di Costabissara, pari ad Euro 1.537 migliaia. Tale importo corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati il 1° ottobre 2011.
  • il credito vantato nei confronti del Gestore Mercato Elettrico relativo al deposito sull' acquisto di titoli di efficienza energetica, pari ad Euro 500 migliaia.

Alla data del 30 giugno 2015 risulta in essere un contenzioso giudiziale con i comuni menzionati, volto a definire il valore di indennizzo degli impianti di distribuzione consegnati. Il Gruppo, anche in base al parere dei propri consulenti legali, ritiene incerto l'esito del contenzioso.

6. Attività finanziarie non correnti

La tabella che segue evidenzia il saldo delle attività finanziarie non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Obbligazioni, titoli e dep.finanz. a lungo termine 0 2.838
Altri Crediti di natura finanziaria oltre 12 mesi 0 286
Attività finanziarie non correnti 0 3.124

Alla data del 30 giugno 2015 non risultano iscritte attività finanziarie non correnti.

La variazione della voce è spiegata dalla riclassifica tra le attività finanziarie correnti dei crediti vantati da Ascopiave S.p.A. verso il Comune di San Vito Leguzzano rimborsabili dall'Ente entro il 30 giugno 2016 e dei titoli pronti contro termine a due anni effettuato dalla Capogruppo in sede di acquisizione del residuo 49% di Veritas Energia S.p.A. come riportato nella sezione corrente dello Stato Patrimoniale.

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7. Crediti per Imposte Anticipate

La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Crediti per imposte anticipate 12.761 12.814
Crediti per imposte anticipate 12.761 12.814

Le imposte anticipate passano da Euro 12.814 migliaia ad Euro 12.761 migliaia con un decremento di Euro 53 migliaia. Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 30 giugno 2015 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

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Attività correnti

8. Rimanenze

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

30.06.2015
(migliaia di Euro) Valore
lordo
F.do
Svalutazione
Valore
netto
Valore
lordo
F.do
Svalutazione
Valore
netto
Gas in stoccaggio 1.575 (31) 1.544 0 0 0
Combustibili e materiale a magazzino 3.244 (27) 3.217 2.509 (27) 2.482
Totale Rimanenze 4.819 (58) 4.761 2.509 (27) 2.482

Le rimanenze al 30 giugno 2015 sono pari ad Euro 4.761 migliaia e registrano un incremento complessivo pari ad Euro 2.279 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014 principalmente spiegato dallo stoccaggio di gas naturale derivante dall'avvio dell'acquisto gas naturale al P.S.V. (Punto di Scambio Virtuale) della controllata Ascotrade S.p.A. nel secondo trimestre dell'esercizio.

I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione.

Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 58 migliaia, al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo.

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9. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Crediti verso clienti 52.157 85.612
Crediti per fatture da emettere 56.235 80.758
Fondo svalutazione crediti (15.554) (18.566)
Crediti commerciali 92.838 147.804

I crediti commerciali passano da Euro 147.802 migliaia ad Euro 92.838 migliaia con un decremento di Euro 54.966 migliaia.

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Il decremento è spiegato principalmente dalla stagionalità del ciclo d'affari che in questo periodo dell'anno influenza significativamente i saldi dei crediti vantati nei confronti dei clienti finali.

I crediti verso clienti sono vantati tutti verso debitori nazionali, sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono tutti esigibili entro i successivi 12 mesi.

Il decremento del fondo svalutazione crediti, pari ad Euro 3.012 migliaia, è principalmente spiegato sia dall'importante utilizzo dovuto alla intensiva attività di cancellazione dei crediti con anzianità maggiore per i quali sono state portate a termine senza esito positivo tutte le attività di recupero, sia dal minor accantonamento effettuato nel semestre 2015 rispetto all'anno precedente, spiegato dal rafforzamento del processo di recupero crediti a mezzo di agenzie esterne.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti nel periodo considerato è riportata nella tabella seguente:

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Fondo svalutazione crediti iniziale 18.566 12.770
Fondo svalutazione crediti da acquisizioni (0) 6.435
Accantonamenti 2.217 6.819
Utilizzo (5.228) (7.459)
Fondo svalutazione crediti finale 15.554 18.566

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, evidenziando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto ai crediti con maggiore anzianità:

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Crediti commerciali lordi per fatture emesse 52.157 85.612
- fondo svalutazione crediti commerciali (15.554) (18.566)
Crediti commerciali netti per fatture emesse 36.602 67.046
Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 23.112 53.068
- scaduti entro 6 mesi 13.549 10.789
- scaduti da 6 a 12 mesi 2.440 6.707
- scaduti oltre 12 mesi 13.056 15.049

10. Altre attività correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Crediti per consolidato fiscale 3.940 3.723
Risconti attivi annuali 1.357 822
Anticipi a fornitori 5.220 5.878
Ratei attivi annuali 100 235
Crediti verso Cassa Conguaglio Settore Elettrico 23.205 25.560
Credito IVA 3.122 4.289
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 2.599 33.360
Altri crediti 332 104
Altre attività correnti 39.874 73.973

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Le altre attività correnti passano da Euro 73.973 migliaia ad Euro 39.874 migliaia con un decremento di Euro 34.098 migliaia.

La variazione è principalmente spiegata dal decremento dei crediti verso l'Agenzia delle Dogane per Euro 30.761 migliaia, dalla diminuzione dei crediti per le componenti tariffarie e di perequazione verso la Cassa Conguaglio Settore Elettrico per Euro 2.355 migliaia dalla diminuzione dei crediti IVA per Euro 1.167 migliaia, dal decremento degli anticipi a fornitori per Euro 658 migliaia parzialmente compensata dall'incremento dei risconti attivi per Euro 535 migliaia relativi ad assicurazioni e manutenzioni e dall'incremento dei crediti per consolidato fiscale per Euro 217 migliaia.

Si segnala che la variazione dei crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale è legata alle modalità di liquidazione delle imposte di consumo basate sulle fatturazioni mensili agli utenti finali contrapposte agli acconti mensili previsti dalle dichiarazioni fiscali effettuate nei primi mesi dell'esercizio e basate sui consumi dell'esercizio precedente.

I crediti IRES per il consolidato fiscale nazionale si riferiscono a crediti verso la controllante Asco Holding S.p.A. con riferimento alle società del Gruppo che hanno aderito a tale opzione.

11. Attività finanziarie correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Crediti finanziari verso imprese collegate 2.321 7.281
Altre attività finanziarie correnti 3.785 953
Attività finanziarie correnti 6.106 8.234

Le attività finanziarie correnti passano da Euro 8.234 migliaia ad Euro 6.106 migliaia con un decremento di Euro 2.128 migliaia.

La diminuzione dei crediti verso imprese a controllo congiunto, rappresentati dai conti correnti di corrispondenza verso le stesse, è pari ad Euro 4.960 migliaia, ed è ascrivibile al decremento del saldo del conto corrente di corrispondenza verso Estenergy S.p.A. ed al decremento dell'esposizione verso Asm Set S.r.l..

Altre variazioni sono legate all'iscrizione tra le attività finanziarie correnti dei titoli pronti contro termine, aventi scadenza 10 febbraio 2016, per Euro 2.838 migliaia, acquistati con la liquidità versata nel febbraio 2014 da Veritas

S.p.A. a titolo di deposito cauzionale previsto come garanzia sui crediti commerciali di Veritas Energia S.p.A. in sede di acquisizione da parte di Ascopiave S.p.A. del 49% di Veritas Energia S.p.A.

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Si segnala che dei crediti oggetto di garanzia, al 30 giugno 2015 risultavano portati a perdita da Veritas Energia S.p.A. Euro 2.943 migliaia in seguito alle attività di recupero del credito poste in essere nell'esercizio 2014 e nel primo semestre 2015.

Marginalmente si segnala l'iscrizione tra le altre attività finanziarie correnti dei crediti vantati da Ascopiave S.p.A. verso il Comune di San Vito Leguzzano, aventi scadenza al 30 giugno 2016.

12. Crediti Tributari

La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Crediti IRAP 553 1.041
Crediti IRES 2.699 3.444
Altri crediti tributari 352 352
Crediti tributari 3.604 4.837

I crediti tributari passano da Euro 4.837 migliaia ad Euro 3.604 migliaia con un decremento di Euro 1.233 migliaia. La voce accoglie il residuo credito, dedotte le imposte di competenza del primo semestre dell'esercizio 2015, degli acconti IRAP versati e degli acconti IRES per le società che non fruiscono del consolidato fiscale di Gruppo.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Depositi bancari e postali 18.596 100.867
Denaro e valori in cassa 16 16
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 18.613 100.882

Le disponibilità liquide passano da Euro 100.882 migliaia ad Euro 18.613 migliaia con un decremento di Euro 82.269 migliaia e si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali.

Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nel primo semestre dell'esercizio 2015 si rimanda al rendiconto finanziario.

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Posizione finanziaria netta

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine di ogni periodo considerato è il seguente:

Gruppo Ascopiave

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 18.613 100.882
Attività finanziarie correnti 6.106 8.234
Passività finanziarie correnti (3.042) (217)
Debiti verso banche e finanziamenti (65.595) (184.851)
Debiti verso società di leasing entro 12 mesi (65) (64)
Posizione finanziaria netta a breve (43.984) (76.015)
Attività finanziarie non correnti 0 3.124
Finanziamenti a medio e lungo termine (48.653) (53.456)
Passività finanziarie non correnti (456) (3.327)
Posizione finanziaria netta a medio-lungo (49.109) (53.659)
Posizione finanziaria netta (93.093) (129.673)

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Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari del primo semestre dell'esercizio 2015" e al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questa Relazione finanziaria.

Patrimonio netto consolidato

14. Patrimonio Netto

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 30 giugno 2015 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.

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Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (17.521) (17.660)
Riserva e utili a nuovo 108.521 106.139
Risultato del periodo di Gruppo 22.621 35.583
Patrimonio netto di Gruppo 394.915 405.357
Capitale e Riserve di Terzi 2.543 2.560
Risultato del periodo di Terzi 1.440 1.750
Patrimonio Netto di Terzi 3.982 4.310
Patrimonio netto Totale 398.897 409.666

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La movimentazione del patrimonio netto consolidato intervenute nel primo semestre dell'esercizio 2015, ad esclusione del risultato conseguito, hanno riguardato la distribuzione di dividendi da parte della Capogruppo per Euro 33.332 migliaia nonché la distribuzione di dividendi ad azionisti terzi da parte delle controllate Ascotrade S.p.A. e Amgas Blu S.r.l. rispettivamente per Euro 1.495 e 272 migliaia.

Si segnalano inoltre una variazione positiva per Euro 58 migliaia della riserva di rimisurazione dei piani a benefici definiti (IAS 19R) e una diminuzione di azioni proprie e una variazione di riserve legate a piani di incentivazione a lungo termine.

Patrimonio netto di terzi

È costituito dalle attività nette e dal risultato non attribuibile al Gruppo e fa riferimento alle quote di terzi delle società controllate Ascotrade S.p.A., Etra Energia S.r.l., Amgas Blu S.r.l..

Passività non correnti

15. Fondi rischi ed oneri

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Altri fondi rischi ed oneri 7.979 8.496
Fondi rischi ed oneri 7.979 8.496

I fondi rischi ed oneri passano, da Euro 8.496 migliaia ad Euro 7.979 migliaia con un decremento di Euro 517 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalla diminuzione degli accantonamenti rischi relativi a Sinergie Italiane S.r.l.

in liquidazione per Euro 670 migliaia e dalla rettifica per conciliazione di un contenzioso verso dipendenti per Euro 9 migliaia parzialmente compensata dall'accantonamento per Euro 300 migliaia relativo a liti giuslavoristiche.

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La tabella che segue mostra la movimentazione del periodo:

(migliaia euro)
Fondi rischi ed oneri al 1 gennaio 2015 8.496
Rilascio fondo rischi copertura perdite società
collegate (670)
Accantonamenti fondi rischi e oneri 300
Utilizzo fondi rischi e oneri (147)
Fondi rischi ed oneri al 30 giugno 2015 7.979

16. Trattamento fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto passa da Euro 3.968 migliaia al 1 gennaio 2015 ad Euro 3.893 migliaia al 30 giugno 2015 con un decremento pari ad Euro 74 migliaia.

(migliaia di Euro)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2015 3.968
Liquidazioni (779)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 794
Perdita/(profitto) attuariale del periodo (*) (89)
Trattamento di fine rapporto al 30 giugno 2015 3.893

*comprensivo della quota di interest cost contabilizzata a conto economico.

17. Finanziamenti a medio – lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Mutui passivi Prealpi 792 828
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 36.250 38.000
Mutui passivi Cassa DD.PP.con garanzia diretta 65 127
Mutui passivi Cassa DD.PP. con garanzia dei comuni 118 215
Mutui passivi Unicredit Spa 11.429 14.286
Finanziamenti a medio e lungo termine 48.653 53.456
Quota corrente finanziamenti medio-lungo termine 9.680 9.745
Finanziamenti a medio-lungo termine 58.333 63.201

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 30 giugno 2015 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti della Banca Europea per gli Investimenti per Euro 39.750 migliaia e nei confronti di Unicredit per Euro

17.143 migliaia, passano complessivamente da Euro 63.201 migliaia del 31 dicembre 2014 ad Euro 58.333 migliaia con un decremento di Euro 4.868 migliaia, spiegato dal pagamento delle rate pagate nel corso del semestre.

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Il mutuo erogato dalla Banca Europea per gli Investimenti nel corso del 2013, ripartito in due tranche per complessivi Euro 45.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 giugno 2015 pari a 39.750 migliaia, con l'iscrizione di Euro 3.500 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine, e prevede il rispetto dei seguenti parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS:

  • a) rapporto Ebitda / oneri finanziari netti superiore a 5;
  • b) rapporto indebitamento finanziario netto / Ebitda inferiore a 3,5.

Al 30 giugno 2015 i covenants previsti dal contratto risultavano rispettati.

Il finanziamento a medio-lungo termine con Unicredit S.p.A., acceso dalla Capogruppo nel corso dell'esercizio 2011 per complessivi Euro 40.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 giugno 2015 pari ad Euro 17.143 migliaia, con l'iscrizione di Euro 5.714 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine, e prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS.

Si segnala che al 31 dicembre 2014 tali parametri risultavano rispettati.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dai contratti di finanziamento con Banca Europea per gli Investimenti e con Unicredit, Ascopiave ha ceduto agli istituti di credito una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas.

La tabella che segue evidenzia le scadenze dei finanziamenti a medio-lungo termine:

Migliaia di Euro 30/06/2015
Esercizio 2015 4.877
Esercizio 2016 9.628
Esercizio 2017 9.287
Esercizio 2018 7.681
Oltre 31 dicembre 2018 26.860
Totale finanziamenti a medio-lungo termine 58.333

18. Altre passività non correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Depositi cauzionali 12.066 12.351
Risconti passivi pluriennali 5.874 4.870
Altre passività non correnti 17.940 17.221

Le altre passività non correnti passano, da Euro 17.221 migliaia ad Euro 17.940 migliaia con un incremento pari ad

Euro 719 migliaia.

I depositi cauzionali si riferiscono a depositi degli utenti del gas ed energia elettrica.

I risconti passivi pluriennali sono rilevati a fronte di ricavi per contributi da privati su allacciamenti alla rete del gas e legati alla vita utile degli impianti di distribuzione del gas, a fronte di ricavi su impianti di cogenerazione/fornitura calore e a fronte di ricavi su contributi per la realizzazione di rete di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas.

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19. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Debiti verso società di leasing oltre 12 mesi 456 489
Altre passività finanziarie non correnti (0) 2.838
Passività finanziarie non correnti 456 3.327

Le passività finanziarie non correnti passano da Euro 3.327 migliaia al 31 dicembre 2014 ad Euro 456 migliaia, con un decremento di Euro 2.871 migliaia, e sono rappresentate prevalentemente dai debiti verso società di leasing scadenti oltre i 12 mesi.

La diminuzione è spiegata dalla riclassifica a passività finanziarie correnti di quanto versato nel febbraio 2014 da Veritas S.p.A. ad Ascopiave S.p.A. in sede di acquisizione da parte di Ascopiave S.p.A. del 49% di Veritas Energia S.p.A., a titolo di deposito cauzionale a garanzia dei crediti commerciali di Veritas Energia S.r.l..

20. Debiti per Imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Debiti per imposte differite 22.990 23.675
Debiti per imposte differite 22.990 23.675

I debiti per imposte differite passano da Euro 23.675 migliaia ad Euro 22.990 migliaia con un decremento di Euro 686 migliaia, ed è legato principalmente alla dinamica degli ammortamenti delle liste clienti.

Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 30 giugno 2015 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

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Passività correnti

21. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Debiti verso banche 55.915 175.106
Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine 9.680 9.745
Debiti verso banche e finanziamenti 65.595 184.851

I debiti verso banche passano da Euro 184.851 migliaia ad Euro 65.595 migliaia con un decremento pari ad Euro 119.256 migliaia e sono composti da saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui.

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22. Debiti commerciali

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Debiti vs/ fornitori 6.298 58.400
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 53.576 77.779
Debiti commerciali 59.874 136.179

I debiti commerciali passano da Euro 136.179 migliaia ad Euro 59.874 migliaia con un decremento pari ad Euro 76.304 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dai minori volumi di gas naturale acquistati nel periodo primaverile rispetto al periodo invernale.

23. Debiti tributari

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Debiti IRAP 315 0
Debiti IRES 251 205
Debiti tributari 566 205

I debiti tributari passano da Euro 205 migliaia ad Euro 566 migliaia con un incremento pari ad Euro 361 migliaia ed includono i debiti maturati alla fine del primo semestre dell'esercizio 2015 per IRES, per l'addizionale relativa alle società di vendita del gas che non rientra nell'ambito del consolidato fiscale di Gruppo e per IRAP, ed il debito IRES relativo alle società che non aderiscono al consolidato fiscale in capo ad Asco Holding S.p.A..

24. Altre passività correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

30.06.2015 31.12.2014
(migliaia di Euro)
Anticipi da clienti 1.341 1.152
Debiti per consolidato fiscale 9.631 1.040
Debiti verso enti previdenziali 1.577 1.404
Debiti verso il personale 4.311 3.675
Debiti per IVA 14.504 965
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 1.331 887
Risconti passivi annuali 821 721
Ratei passivi annuali 3.921 931
Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 18.380 1.149
Altri debiti 4.792 14.239
Altre passività correnti 60.609 26.164

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Le altre passività correnti passano da Euro 26.164 migliaia ad Euro 60.609 migliaia con un incremento di Euro 34.444 migliaia.

Anticipi da clienti

Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data di chiusura del 30 giugno 2015.

Debiti per consolidato fiscale

La voce include il debito maturato nei confronti della società controllante Asco Holding S.p.A., nell'ambito dei contratti di consolidato fiscale nazionale sottoscritti dalle società del Gruppo con Asco Holding S.p.A.. Il saldo corrisponde al debito IRES maturato per le imposte relative al 30 giugno 2015 ed è pari ad Euro 9.631 migliaia con un incremento per Euro 8.591 migliaia.

Debiti verso il personale

I debiti verso il personale includono i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 30 giugno 2015 non liquidati alla stessa data.

Debiti IVA

I debiti verso l'erario per IVA aumentano per Euro 13.539 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014. La variazione del debito IVA è spiegata dalla modalità di liquidazione trimestrale dell'imposta concessa alle società controllate di vendita del gas naturale, in quanto rientranti nella categoria dei soggetti che emettono fatture ad una elevata numerosità di clienti finali.

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Risconti passivi annuali

La variazione della voce altri risconti passivi è principalmente riconducibile alla riclassifica dagli altri debiti dei risconti sui ricavi su cogenerazione/fornitura calore.

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Ratei passivi annuali

I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito.

Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale

Sono relativi ai debiti verso gli uffici tecnici di finanza e per le accise e le addizionali sul gas naturale, il saldo è legato alla tempistica di fatturazione dei consumi del gas agli utenti, alla quale si contrappongono i versamenti mensili effettuati dalla società di vendita con riferimento ai valori dell'esercizio precedente. Alla data del 30 giugno 2015 il Gruppo ha maturato debiti per Euro 18.380 migliaia.

Altri debiti

Gli altri debiti sono diminuiti rispetto al 31 dicembre 2014 per Euro 9.447 migliaia e sono principalmente ed i debiti verso l'AEEGSI relativi alle componenti tariffarie del vettoriamento, per debiti per contributi sugli assegni familiari e per debiti per piani di incentivazione.

Benefici basati su strumenti finanziari

Il Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti che ricoprono posizioni di primo piano, attraverso piani di compensi basati su strumenti finanziari (cd. "piano di incentivazione a lungo termine 2015-2017").

In particolare, i piani adottati dal Gruppo prevedono l'attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una corresponsione di carattere straordinario legata al raggiungimento di obiettivi prefissati, e la cui regolazione finanziaria è basata, tra gli indicatori, sull'andamento del titolo azionario.

25. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Debiti finanziari entro 12 mesi 3.042 217
Debiti verso società di leasing entro 12 mesi 65 64
Passività finanziarie correnti 3.107 280

Le passività finanziare correnti passano da Euro 280 migliaia ad Euro 3.107 migliaia con un incremento di Euro 2.827 migliaia dovuto alla riclassifica dalle passività finanziarie non correnti del deposito ricevuto nel febbraio 2014 da Veritas S.p.A. in sede di acquisizione da parte di Ascopiave S.p.A. del 49% di Veritas Energia S.p.A., a titolo di deposito cauzionale a garanzia dei crediti commerciali di Veritas Energia S.p.A..

NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

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Ricavi

26. Ricavi

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce in base alle categorie di attività nei periodi considerati:

Primo semestre 2015 Primo semestre 2014
(migliaia di Euro)
Ricavi da trasporto del gas 14.990 11.866
Ricavi da vendita gas 267.894 282.591
Ricavi da vendita energia elettrica 29.732 32.453
Ricavi per servizi di allacciamento 515 12
Ricavi da servizi di fornitura calore 16 6
Ricavi da servizi di distribuzione 1.667 1.675
Ricavi da servizi di bollettazione e tributi 193
Ricavi da servizi generali a società del gruppo 568 112
Ricavi per contributi AEEG 4.531 5.287
Altri ricavi 1.647 2.889
Ricavi 321.561 337.085

Al termine del primo semestre dell'esercizio i ricavi conseguiti dal Gruppo Ascopiave ammontano ad Euro 321.561 migliaia, in diminuzione rispetto all'esercizio precedente di complessivi Euro 15.524 migliaia.

I ricavi di vendita del gas naturale, attestandosi ad Euro 267.894 migliaia, rilevano un decremento pari ad Euro 14.697 migliaia rispetto al primo semestre 2014. Il decremento è principalmente spiegato dai minori quantitativi di gas russo importati nel corso del periodo riferimento, determinando una diminuzione dei ricavi iscritti per Euro 6.618 migliaia, nonché dalla diminuzione dei ricavi di vendita del gas naturale destinato al mercato finale per Euro 8.208 migliaia.

Si segnala che le importazioni di gas russo sono regolate nell'ambito del contratto quadro sottoscritto per l'esercizio termico 2014-2015 con lo shipper di riferimento del Gruppo ed i ricavi iscritti trovano integrale corrispondenza con i costi di acquisto del gas naturale.

Il decremento registrato dai ricavi di vendita del gas naturale al mercato finale è principalmente spiegato dalla diminuzione della tariffa applicata ai clienti finali. L'effetto negativo derivante dalla minore tariffa applicata è stato parzialmente compensato dall'aumento dei metri cubi di gas naturale commercializzati nel corso del semestre di riferimento (+ 32,3 milioni di metri cubi); nel corso del periodo i metri cubi di materia prima venduti a clienti finali risultano infatti pari 477,9 milioni, mentre nel primo semestre dell'esercizio 2014 risultano pari a 445,6 milioni.

Si segnala che nel corso del primo semestre dell'esercizio non sono state effettuate operazioni di trading.

Il servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione ha generato ricavi pari ad Euro 14.990 migliaia, in aumento rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente di Euro 3.124 migliaia, ed ha interessato il vettoriamento di 448,2 milioni di metri cubi (+50,4 milioni rispetto al primo semestre 2014).

Il Vincolo dei ricavi totali è determinato, per ciascun anno, in funzione del numero di punti di riconsegna attivi effettivamente serviti nell'anno di riferimento dall'impresa, nonché della tariffa di riferimento, i cui valori sono fissati e pubblicati dall'AEEGSI entro il 15 dicembre dell'anno precedente a quello di entrata in vigore.

Al termine del primo semestre dell'esercizio i ricavi conseguiti dalla vendita di energia elettrica risultano pari ad Euro 29.732 migliaia, rilevando una diminuzione rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 2.721 migliaia. I chilowattora commercializzati nel corso del periodo risultano pari a 175,1 milioni, in aumento di 2,4 milioni rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente.

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Al termine primo semestre dell'esercizio 2015 i ricavi conseguiti da servizi di allacciamento alla rete di distribuzione risultano pari ad Euro 515 migliaia, in aumento di Euro 503 migliaia rispetto al primo semestre 2014. Si segnala che i ricavi conseguiti dalle società di distribuzione del Gruppo risultano integralmente iscritti tra le passività non correnti, e rilasciati a conto economico in base alla vita utile degli impianti realizzati.

I ricavi conseguiti da servizi svolti da distributori, attestandosi ad Euro 1.667 migliaia, risultano sostanzialmente allineati al primo semestre dell'esercizio 2014 registrando una diminuzione di Euro 8 migliaia.

I contributi erogati dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas e il servizio idrico si attestano ad Euro 4.531 migliaia rilevando un decremento pari ad Euro 756 migliaia rispetto all'esercizio precedente. I contributi sono riconosciuti per il conseguimento degli obiettivi fissati dall'Autorità stessa in materia di risparmio energetico e pubblicati mediante delibera che definisce gli obblighi specifici di risparmio di energia primaria a carico dei distributori obbligati.

La voce altri ricavi passa da Euro 2.889 migliaia del primo semestre dell'esercizio 2014, ad Euro 1.647 migliaia del semestre di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 1.241 migliaia.

Costi

27. Costo acquisto gas

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto della materia prima gas nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primo semestre 2015 Primo semestre 2014
Costi acquisto materia prima gas 191.747 203.745
Costi acquisto materia prima gas 191.747 203.745

Al termine del primo semestre dell'esercizio i costi sostenuti per gli approvvigionamenti di gas naturale risultano pari ad Euro 191.747 migliaia, rilevando un decremento rispetto al primo semestre 2014 pari ad Euro 11.998 migliaia. La diminuzione dei costi sostenuti è principalmente spiegata dai minori quantitativi di gas russo importati nel corso del periodo che hanno determinato una diminuzione dei costi sostenuti per complessivi 6.301 migliaia. I costi di acquisto del gas naturale hanno registrato altresì diminuzioni correlate all'andamento del paniere dei prezzi a cui la materia prima è indicizzata. L'attività di approvvigionamento effettuata nel corso del primo semestre ha interessato l'acquisto di 477,9 milioni di metri cubi, rilevando un incremento rispetto al primo semestre dell'esercizio 2014 pari a 32,3 milioni.

Si segnala che nel corso del semestre di riferimento la società ha acquistato ed immesso gas naturale in stoccaggio per complessivi Euro 1.650 migliaia.

Si segnala che nel corso del primo semestre non sono state effettuate operazioni di trading e che le quantità di gas naturale più significative per la fornitura della clientela finale sono fornite al Gruppo Ascopiave dalla società Eni Gas & Power S.p.A..

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28. Costi acquisto altre materie prime

(migliaia di Euro) Primo semestre 2015 Primo semestre 2014
Acquisti di energia elettrica 9.098 12.143
Acquisti di altri materiali 772 683
Costi acquisto altre materie prime 9.870 12.827

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La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime nei periodi considerati:

Al termine del primo semestre dell'esercizio i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime rilevano un decremento di Euro 2.957 migliaia rispetto al primo semestre dell'esercizio 2014 principalmente spiegato dai minori costi sostenuti per gli approvvigionamenti di energia elettrica.

I costi sostenuti per l'acquisto ed il trasporto di energia elettrica registrano una diminuzione par ad Euro 3.045 migliaia rispetto all'esercizio precedente, passando da Euro 12.143 migliaia ad Euro 9.098 migliaia del periodo di riferimento. Il decremento è principalmente spiegato dalla diminuzione dei prezzi medi della materia prima, la quale è stata parzialmente compensata dall'aumento dei chilowattora commercializzati (+2,4 mln) che al termine primo semestre si attestano a 175,1 milioni.

I costi iscritti nella voce acquisti di altri materiali rilevano un incremento pari ad Euro 89 migliaia, passando da Euro 683 migliaia del primo semestre 2014 ad Euro 772 migliaia del periodo di riferimento. La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali atti alla realizzazione degli impianti di distribuzione del gas naturale.

29. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primo semestre 2015 Primo semestre 2014
Costi di vettoriamento su reti secondarie 42.281 38.877
Costi di lettura contatori 437 711
Spese invio bollette 241 248
Spese postali e telegrafiche 637 664
Manutenzioni e riparazioni 1.571 1.414
Servizi di consulenza 2.012 1.901
Servizi commerciali e pubblicità 1.150 1.093
Utenze varie 1.300 1.290
Compensi ad amministratori e sindaci 570 559
Assicurazioni 545 611
Spese per il personale 420 323
Altre spese di gestione 3.305 2.568
Costi per godimento beni di terzi 5.427 6.053
Costi per servizi 59.895 56.312

I costi per servizi sostenuti nel corso del primo semestre dell'esercizio rilevano un incremento pari ad Euro 3.583

migliaia, passando da Euro 56.312 migliaia del primo semestre 2014, ad Euro 59.895 migliaia del periodo di riferimento. Complessivamente tale variazione è principalmente spiegata dai maggiori costi sostenuti per il vettoriamento su reti secondarie (Euro 3.404 migliaia) e per altre spese di gestione (Euro 737 migliaia), i quali sono stati parzialmente compensati dal decremento dei costi sostenuti per il servizio di lettura dei misuratori (Euro 274 migliaia) nonché dei costi per godimento beni di terzi (Euro 626 migliaia).

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I costi sostenuti per il trasporto del gas naturale e dell'energia elettrica passano da Euro 38.877 migliaia del primo semestre dell'esercizio 2014 ad Euro 42.281 migliaia del periodo di riferimento. L'incremento è principalmente spiegato dai maggiori costi sostenuti per il trasporto dell'energia elettrica che hanno registrato aumenti per Euro 1.383 migliaia assoggettabili all'aumento dei chilowattora commercializzati ed all'aumento della tariffa corrisposta, nonché dai maggiori costi sostenuti per il vettoriamento del gas naturale pari ad Euro 2.021 migliaia. Quest'ultimi principalmente spiegati dall'aumento dei consumi registrato nel corso del periodo di riferimento.

I costi sostenuti per altre spese di gestione rilevano un incremento per Euro 737 migliaia passando da Euro 2.568 migliaia del primo semestre dell'esercizio 2014, ad Euro 3.305 migliaia del periodo di riferimento. L'incremento registrato dalla voce è principalmente spiegato dai maggiori costi sostenuti per servizi ricevuti da distributori (+ Euro 828 migliaia). L'aumento registrato dalle altre spese di gestione è stato parzialmente compensato dalla diminuzione dei costi sostenuti per godimento beni di terzi che hanno evidenziato una contrazione pari ad Euro 626 migliaia. La stessa è principalmente spiegata dai minori canoni corrisposti agli Enti Locali nel corso del periodo di riferimento.

30. Costi del personale

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primo semestre 2015 Primo semestre 2014
Salari e stipendi 9.290 10.011
Oneri sociali 2.910 3.139
Trattamento di fine rapporto 705 726
Attualizzazione corrente del TFR 29 49
Altri costi 150 168
Totale costo del personale 13.084 14.094
Costo del personale capitalizzato (1.896) (1.488)
Costi del personale 11.188 12.606

Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia, gli stessi sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.

I costi del personale passano da Euro 14.094 migliaia del primo semestre dell'esercizio 2014 ad Euro 13.084 migliaia del periodo di riferimento rilevando un decremento pari ad Euro 1.010 migliaia. La diminuzione è principalmente spiegata dalla contabilizzazione del valore delle phantom stock options assegnate ai dirigenti all'epoca della quotazione della società capogruppo, non ancora esercitate, effettuata nel primo semestre dell'esercizio precedente che ha comportato maggiori costi per complessivi Euro 668 migliaia, nonché dalla diminuzione del numero dei dipendenti.

Il decremento è stato parzialmente compensato dagli aumenti salariali corrisposti nel corso periodo di riferimento dovuti

a riconoscimenti individuali e trascinamenti contrattuali.

I costi del personale capitalizzato ha registrato un incremento pari ad Euro 408 migliaia passando da Euro 1.488 migliaia del primo semestre 2014, ad Euro 1.896 migliaia del semestre di riferimento diminuendo il costo del personale per pari importo.

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La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo per categoria al termine degli esercizi indicati:

Descrizione 30 06 2015 30 06 2014 Variazione
Dirigenti (medio) 17 21 (4)
Impiegati (medio) 356 349 7
Operai (medio) 101 108 (8)
Totale personale dipendente 474 478 (5)

31. Altri costi di gestione

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primo semestre 2015 Primo semestre 2014
Accantonamento rischi su crediti 2.217 2.998
Altri accantonamenti 300
Contributi associativi e AEEG 355 350
Minusvalenze 27 31
Sopravvenienze caratteristiche 170 167
Altre imposte 484 676
Altri costi 441 463
Costi per appalti 259 391
Titoli di efficienza energetica 4.423 4.320
Altri costi di gestione 8.676 9.395

Gli altri costi di gestione, passando da Euro 9.395 migliaia registrati al 30 giugno 2014, ad Euro 8.676 migliaia del semestre di riferimento, rilevano una diminuzione pari ad Euro 719 migliaia. La stessa è principalmente determinata dai minori accantonamenti per rischi su crediti per Euro 781 migliaia, resa possibile dall'adeguata capienza del fondo svalutazione crediti.

La diminuzione registrata dagli accantonamenti per rischi su crediti è stata parzialmente compensata dall'incremento della voce "Titoli di efficienza energetica" che ha registrato un aumento pari ad Euro 103 migliaia.

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32. Altri proventi operativi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primo semestre 2015 Primo semestre 2014
Altri proventi 17 11
Altri proventi 17 11

Al termine del primo semestre dell'esercizio gli altri proventi operativi rilevano un incremento pari ad Euro 6 migliaia, passando da Euro 11 migliaia del 2014, ad Euro 17 migliaia.

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33. Ammortamenti e svalutazioni

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primo semestre 2015 Primo semestre 2014
Immobilizzazioni immateriali 8.512 8.428
Immobilizzazioni materiali 1.277 1.293
Ammortamenti e svalutazioni 9.789 9.721

Gli ammortamenti registrano un incremento pari ad Euro 69 migliaia, passando da Euro 9.721 migliaia del primo semestre dell'esercizio 2014, ad Euro 9.789 migliaia del semestre di riferimento.

Proventi e oneri finanziari

34. Proventi e oneri finanziari

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primo semestre 2015 Primo semestre
2014
Interessi attivi bancari e postali 269 172
Altri interessi attivi 286 312
Altri proventi finanziari 2 5
Proventi finanziari 556 489
Interessi passivi bancari 378 636
Interessi passivi su mutui 336 477
Altri oneri finanziari 37 106
Oneri finanziari 752 1.218
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il
metodo del patrimonio netto 670 2.070
Quota risultato da società controllo congiunto 3.246 1.735
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il
metodo del patrimonio netto 3.917 3.805
Totale (oneri)/proventi finanziari netti 3.722 3.076

Al termine del primo semestre dell'esercizio il saldo tra oneri e proventi finanziari evidenzia un risultato negativo pari ad Euro 196 migliaia, in diminuzione rispetto all'esercizio precedente per Euro 533 migliaia.

La diminuzione è spiegata dall'effetto combinato della riduzione dei tassi di interesse applicati dagli istituti di credito

alle linee di credito e del miglioramento dei tassi attivi riconosciuti sui depositi a vista, che ha consentito alla capogruppo di sfruttare nella prima parte dell'esercizio l'eccedenza di linee di credito per effettuare delle operazione di arbitraggio sui tassi di interesse, che alla data del 30 giugno 2015 non risultavano più in essere.

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La voce Valutazione imprese collegate con il metodo del patrimonio netto risulta pari ad Euro 670 migliaia ed accoglie il rilascio di parte del fondo rischi per la copertura del deficit patrimoniale della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione a seguito del risultato positivo conseguito nel periodo come spiegato nel paragrafo "Partecipazioni" delle presenti note esplicative. La voce rileva un decremento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 1.400 migliaia.

La voce "Quota risultato da società controllo congiunto" accoglie i risultati economici maturati dalle società a controllo congiunto nel corso del semestre di riferimento; gli stessi registrano un incremento pari ad Euro 1.511 migliaia rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, attestandosi ad Euro 3.246 migliaia.

Imposte

35. Imposte del periodo

La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito nei periodi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

(migliaia di Euro) Primo semestre 2015 Primo semestre 2014
Imposte correnti IRES 9.364 12.351
Imposte correnti IRAP 1.384 1.821
Imposte (anticipate)/differite (675) (1.280)
Imposte del periodo 10.072 12.892

Le imposte maturate passano da Euro 12.892 migliaia del primo semestre dell'esercizio 2014 ad Euro 10.072 migliaia del semestre di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 2.820 migliaia. La diminuzione delle imposte è principalmente spiegata dalle minori aliquote fiscali vigenti nei due periodi in comparazione ed a cui sono assoggettate le società che operano nel settore. La sentenza della Corte Costituzionale (N. 10 dell'esercizio 2015), ha infatti dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'addizionale IRES denominata Robin Hood Tax a decorrere dalla data di pubblicazione della sentenza in Gazzetta Ufficiale. Conseguentemente, differentemente dal semestre di riferimento, il primo semestre 2014 accoglieva anche le imposte correlate alla maggiorazione IRES vigente e corrispondente ad una aliquota pari al 6,5%.

La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primo semestre 2015 Primo semestre 2014
Utile ante imposte 34.133 35.567
Imposte del periodo 10.072 12.892
Incidenza sul risultato ante imposte 29,5% 36,2%

Il tax-rate registrato al termine del primo semestre risulta pari al 29,5% e registra una diminuzione del 6,7% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente. La diminuzione del tax-rate è principalmente spiegata dagli effetti rilasciati dalla diminuzione delle aliquote fiscali descritte nel paragrafo precedente.

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Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala l'assenza di componenti economiche non ricorrenti nella relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del primo semestre dell'esercizio 2015 non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.

ALTRE NOTE DI COMMENTO ALLA RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2015

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Impegni e rischi

Garanzie prestate

Il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie al 30 giugno 2015:

Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:

(Migliaia di Euro) 30 giugno 2015 31 dicembre 2014
Patronage su linee di credito 17.400 13.050
Patronage su contratti di locazione finanziaria 956 956
Fidejussioni su linee di credito 1.665 5.129
Su esecuzione lavori 914 879
Su accordi di incentivazione all'esodo di cui all'art. 4, legge n. 92/2012 158 196
Ad uffici utf e regioni per imposte sul gas 6.382 6.382
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 669 669
Su concessione distribuzione 3.405 3.405
Su contratti di Servizio 120 120
Su contratti di vettoriamento 8.409 9.676
Su contratto di trasporto di energia elettrica 7.048 2.043
Su contratti attivi di somministrazione energia elettrica 11 23
Su contratti di acquisto energia elettrica 6.790 11.190
Totale 53.927 53.718

Garanzie in carico alle società a controllo congiunto e società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto:

(Migliaia di Euro) 30 giugno 2015 31 dicembre 2014
Patronage su linee di credito 34.333 34.333
Su esecuzione lavori 8 3
Ad uffici utf e regioni per imposte sul gas 481 482
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 12 12
Su concessione distribuzione 180 179
Su contratti di vettoriamento 330 621
Su contratto di trasporto di energia elettrica 100 2.436
Su contratti attivi di somministrazione energia elettrica 50 50
Su contratti di acquisto energia elettrica 147 2.623
Per realizzazione impianti fotovoltaici 191 191
Totale 35.832 40.930

I patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 30 giugno 2015 ad Euro 34.333 migliaia.

Fattori di rischio ed incertezza

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, leasing finanziari, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo prevalentemente a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.

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L'attività operativa mette, invece, di fronte il Gruppo a possibili rischi di credito con le controparti.

Il Gruppo è, inoltre, soggetto al rischio di liquidità poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate.

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Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.

Rischio di tasso d'interesse

Essendo il ciclo d'affari caratterizzato da una certa stagionalità, il Gruppo mira a gestire le necessità di liquidità per mezzo di linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine, prevalentemente a tasso variabile.

Il Gruppo gestisce anche finanziamenti a medio lungo termine con primari istituti di credito, regolati a tasso variabile, con un debito residuo al 30 giugno 2015 pari ad Euro 57.756 migliaia e scadenze comprese tra il 1° luglio 2015 ed il 5 febbraio 2026.

Il Gruppo, inoltre, gestisce marginalmente linee di credito a tasso fisso (mutui), per importi non significativi, che si sono originate al momento del conferimento delle reti di distribuzione del gas degli enti locali ora soci di Asco Holding S.p.A.

I finanziamenti a medio - lungo termine sono principalmente rappresentati dal finanziamento erogato nel 2011 da Unicredit S.p.A., con un debito residuo al 30 giugno 2015 di Euro 17.143 migliaia, oggetto di un'operazione di cartolarizzazione da parte dell'istituto erogante, e dal mutuo erogato nel mese di agosto 2013 dalla Banca Europea per gli Investimenti, con un debito residuo di Euro 39.750 migliaia, entrambi soggetti a covenants che risultano rispettati. Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 17 "Finanziamenti a medio – lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile.

gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno
Posizione Finanziaria Netta 2015 (152.556) (133.526) (113.176) (74.360) (98.086) (93.093)
Tasso medio attivo 0,75% 0,85% 0,83% 0,76% 0,05% 0,02%
Tasso medio passivo 0,88% 0,87% 0,85% 0,82% 0,85% 0,83%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,75% 2,85% 2,83% 2,76% 2,05% 2,02%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 2,88% 2,87% 2,85% 2,82% 2,85% 2,83%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,25% 0,35% 0,33% 0,26% 0,00% 0,00%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 0,38% 0,37% 0,35% 0,32% 0,35% 0,33%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (152.815) (133.730) (113.369) (74.482) (98.253) (93.246)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (152.491) (133.474) (113.128) (74.329) (98.044) (93.055) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione di 200 basis points (259) (205) (192) (122) (167) (153) (1.098)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50 basis points 65 51 48 31 42 38 275

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 1.098 migliaia (2014: Euro 1.088 migliaia) ed un miglioramento di Euro 275 migliaia (2014: Euro 272 migliaia).

Rischio di credito

L'attività operativa mette di fronte il Gruppo ai possibili rischi di credito causati dal mancato rispetto dei vincoli commerciali con le controparti.

______________________________________________________________________________________________ Il Gruppo monitora costantemente tale tipologia di rischio attraverso un'adeguata procedura di gestione del credito, agevolata in tal senso anche dalla parcellizzazione di una componente significativa dei crediti verso clienti. La politica è quella di svalutare integralmente i crediti che presentano un'anzianità superiore all'esercizio (cioè che sono scaduti da oltre un anno) e comunque tutti i crediti in essere nei confronti dei clienti falliti o sottoposti a procedura concorsuale, e applicare invece ai crediti più recenti delle percentuali di svalutazione determinate dall'analisi storica di incassi ed insoluti, verificando la capienza del fondo svalutazione crediti, affinché risulti in grado di coprire integralmente tutti i crediti aventi un ageing superiore ai 12 mesi e buona parte di quelli scaduti tra 6 e 12 mesi.

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Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio per l'attività aziendale.

Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

Rischio di prezzo delle materie prime e di cambio Euro / Dollaro

La società è esposta al rischio di oscillazione del costo della materia prima dovuto al disallineamento tra i panieri di indicizzazione delle tariffe di vendita dell'energia e i panieri di indicizzazione del costo di acquisto, che possono essere tra di loro differenti.

Al fine di ridurre l'esposizione al rischio sopra descritto, la società ha sottoscritto contratti di approvvigionamento che prevedono la copertura quasi integrale delle clausole di indicizzazione del costo nel portafoglio di acquisto della materia prima e delle clausole di indicizzazione del prezzo nel portafoglio di vendita.

Il rischio rimane pertanto legato all'eventuale missmatching in termini volumetrici, tra le quantità consuntivate sottese alle varie formule di indicizzazione e le relative quantità stimate a budget sulla base delle quali è stato strutturato il portafoglio in acquisto.

Rischi specifici dei settori di attività in cui opera il Gruppo

Regolamentazione

Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

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Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

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Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto.

Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi, ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014 30.06.2014
Posizione finanziaria netta a breve (43.984) (76.015) (42.660)
Posizione finanziaria netta a medio-lungo (49.109) (53.659) (58.462)
Posizione finanziaria netta 93.093 129.673 101.122
Capitale sociale 234.412 234.412 234.412
Azioni proprie (17.521) (17.660) (17.660)
Riserve 159.386 157.331 157.017
Utile netto non distribuito 22.621 35.583 21.415
Patrimonio netto Totale 398.897 409.666 395.183
Totale fonti di finanziamento 491.990 539.340 496.305
Rapporto posizione finanziaria netta/Patrimonio netto 0,23 0,32 0,26

Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 30 giugno 2015 risulta pari a 0,23, evidenziando un decremento sia rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2014, quando era risultato pari a 0,32, sia rispetto al dato calcolato al 30 giugno 2014, pari a 0,26.

L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta e del Patrimonio Netto.

Informativa di settore

L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.

Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore Segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti di distribuzione e vendita di gas ed energia elettrica i settori di attività oggetto di informativa.

L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.

Le tabelle seguenti presentano le informazioni sui ricavi riguardanti i segmenti di business del Gruppo del primo semestre dell'esercizio 2015 e del primo semestre dell'esercizio 2014.

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I dati riportati nella tabella del primo semestre 2014, con riferimento al risultato ante imposte, differiscono da quelli contenuti nella "Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2014" per effetto della normalizzazione del criterio di allocazione ai singoli segmenti di attività in accordo con quanto riportato nelle comunicazioni ufficiali agli azionisti.

Primo semestre 2015 Distribuzione Vendita gas Vendita Altro 30 giugno Elisioni Totale
(Migliaia di Euro) gas energia 2015 valori da
elettrica nuove
acquisizioni
Ricavi netti a clienti terzi 23.875 267.894 29.732 59 0 321.561
Ricavi intragruppo tra segmenti 31.442 1.676 15.494 107 0 (48.720) 0
Ricavi del segmento 55.318 269.571 45.226 167 0 (48.720) 321.561
Risultato ante imposte 7.874 23.612 2.510 137 0 34.133
Primo semestre 2014
(Migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Vendita gas Vendita
energia
Altro 30 giugno
2014 valori da
Elisioni Totale
elettrica nuove
acquisizioni
Ricavi netti a clienti terzi 21.046 264.428 17.133 338 34.139 337.085
Ricavi intragruppo tra segmenti 28.973 689 0 0 13.041 (42.703) 0
Ricavi del segmento 50.019 265.117 17.133 338 47.180 (42.703) 337.085
Risultato ante imposte 9.878 21.662 839 (141) 3.329 35.567

Si segnala che i dati riportati nella tabella sono stati aggregati realizzando la somma lineare dei risultati ante imposte delle singole società costituenti le SBU, distribuzione e vendita, non operando ribaltamenti di oneri o proventi indiretti mediante l'utilizzo di basi di riparto.

Rapporti con parti correlate

Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nel periodo considerato è riepilogato nella seguente tabella:

Crediti Altri Debiti Costi Ricavi
(migliaia di Euro) commerciali crediti commerciali Altri debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
ASCO HOLDING S.P.A. 40 3.940 9.631 0 8.884 0 28 1
Totale controllanti 40 3.940 0 9.631 0 0 8.884 0 28 1
Società consociate
ASCO TLC S.P.A. 152 0 52 0 0 255 213 134 88 28
SEVEN CENTER S.R.L. 27 0 0 0 126 0 0 24 0
Totale consociate 179 0 52 0 0 381 213 134 112 28
Società collegate e a controllo congiunto
Estenergy S.p.A. 21 0 0 0 0 0 0 0
ASM SET S.R.L. 865 2.321 23 0 13 20 2 3.257 256 41
Unigas Distribuzione Gas S.r.l. 43 0 750 0 0 5.475 0 79 26 0
SINERGIE ITALIANE S.R.L. 50 12.015 7.780 0 40.660 0 0 15 19
Totale collegate/controllo congiunto 980 14.336 8.553 0 40.673 5.495 2 3.336 296 60
Totale 1.198 18.276 8.605 9.631 40.673 5.877 9.099 3.470 436 89

Nel primo semestre dell'esercizio 2015, inoltre, Ascopiave S.p.A. ed Ascotrade S.p.A., Asm DG S.r.l., Edigas Distribuzione S.r.l., Pasubio Servizi S.r.l., Blue Meta S.p.A. e Veritas Energia S.p.A. hanno aderito al consolidamento

dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A., evidenziati tra le altre attività e passività correnti.

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Relativamente alle società a controllo congiunto:

  • Estenergy S.p.A. :
  • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di energia elettrica da parte di Etra Energia S.r.l. e Ascotrade S.p.A.;
  • o I ricavi per servizi sono relativi a servizi di vettoriamento del gas da Ascopiave S.p.A.;
  • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi sul conto corrente infragruppo.
  • ASM Set S.r.l. :
  • o Gli altri crediti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A.;
  • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Gas con Asm Dg S.r.l.;
  • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Energia Elettrica con Veritas Energia S.p.A.;
  • o I costi per servizi sono relativi a servizi amministrativi forniti ad Ascopiave S.p.A.;
  • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A.;
  • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con Asm DG S.r.l.;
  • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A..
  • Unigas Distribuzione S.r.l.;
  • o I costi per servizi sono relativi a costi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con Blue Meta S.p.A.;
  • o I ricavi per beni sono relativi a vendita di gas con Blue Meta S.p.A..

I costi per servizi verso la consociata Asco TLC S.p.A. si riferiscono al canone di noleggio dei server. I ricavi verso la stessa consociata derivano dal contratto di fornitura gas ed energia elettrica e dai contratti di servizio stipulati tra le parti.

I costi per beni verso Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione sono relativi all'acquisto di gas naturale per i primi sei mesi dell'esercizio 2015 effettuati da Ascotrade S.p.A. mentre i costi ed i ricavi per servizi sono relativi a prestazioni per contratti di servizio stipulati tra le parti e a rifatturazione di consulenza.

Si segnala inoltre che i patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 30 giugno 2015 ad Euro 34.333 migliaia (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2014).

I costi per servizi verso la consociata Seven Center S.r.l si riferiscono principalmente a servizi di manutenzione della rete di distribuzione del gas naturale.

Si precisa che:

  • i rapporti economici intercorsi tra le società del Gruppo e le società controllate e consociate avvengono a prezzi di mercato e sono eliminate nel processo di consolidamento;
  • le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate rientrano nella normale attività di

gestione e sono regolate a prezzi di mercato;

  • con riferimento a quanto previsto dall'art.150, 1° comma del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto di interesse con società del Gruppo, da parte dei membri del consiglio di amministrazione.

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Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo semestre dell'esercizio 2015

Non sono intervenuti fatti di rilievo dopo la chiusura del primo semestre dell'esercizio 2015.

Dati di sintesi al 30 giugno 2015 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto

Estenergy S.p.A.

Il Gruppo ha una partecipazione del 48,999% in Estenergy S.p.A., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.

La partecipazione del Gruppo in Estenergy S.p.A. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

Stato Patrimoniale- dati riassuntivi

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Attività correnti 50.594 85.472
Attivita non correnti 73.454 73.854
Passività correnti 30.944 66.846
Passività non correnti 6.382 6.402
86.721 86.079
Quota detenuta dal gruppo 48,999% 48,999%
Valore di carico della partecipazione 42.492 42.178

Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio (dati riassuntivi);

Conto Economico - dati riassuntivi

Primo semestre Primo semestre
(migliaia di Euro) 2015 2014
Ricavi 82.173 88.692
Totale costi operativi 74.519 81.743
Margine operativo Lordo 7.655 6.949
Ammortamenti e svalutazioni 1.000 1.036
Risultato operativo 6.654 5.913
Proventi finanziari 118 505
Oneri finanziari 71 2.645
Utile ante imposte 6.702 3.772
Imposte del periodo 2.075 1.683
Risultato netto del periodo 4.626 2.089
Quota detenuta dal gruppo 48,999% 48,999%
Utile netto del periodo di competenza del gruppo 2.267 1.024

Unigas Distribuzione S.r.l.

Il Gruppo ha una partecipazione del 48,86% in Unigas Distribuzione S.r.l., un'entità a controllo congiunto attiva nella distribuzione del gas naturale.

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La partecipazione del Gruppo in Unigas Distribuzione S.r.l. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

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Stato Patrimoniale- dati riassuntivi

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Attività correnti 11.147 12.042
Attivita non correnti 45.761 45.572
Passività correnti 15.040 14.760
Passività non correnti 1.775 2.138
40.093 40.716
Quota detenuta dal gruppo 48,86% 48,86%
Valore di carico della partecipazione 19.590 19.894

Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio (dati riassuntivi);

Conto Economico - dati riassuntivi

Primo semestre Primo semestre
(migliaia di Euro) 2015 2014
Ricavi 7.128 6.420
Totale costi operativi 4.801 3.889
Margine operativo Lordo 2.326 2.530
Ammortamenti e svalutazioni 1.131 1.089
Risultato operativo 1.195 1.442
Proventi finanziari 0 20
Oneri finanziari 27 23
Utile ante imposte 1.169 1.438
Imposte del periodo 287 475
Risultato netto del periodo 882 963
Quota detenuta dal gruppo 48,86% 48,86%
Utile netto del periodo di competenza del gruppo 431 471

Asm Set S.r.l.

Il Gruppo ha una partecipazione del 49% in Asm Set S.r.l., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.

________________________________________________________________________________________________

La partecipazione del Gruppo in Asm Set S.r.l. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:

______________________________________________________________________________________________

Stato Patrimoniale- dati riassuntivi

(migliaia di Euro) 30.06.2015 31.12.2014
Attività correnti 9.828 10.715
Attivita non correnti 5.648 5.820
Passività correnti 7.793 8.547
Passività non correnti 1.055 1.089
6.628 6.900
Quota detenuta dal gruppo 49,00% 49,00%
Valore di carico della partecipazione 3.248 3.381

Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio (dati riassuntivi);

Conto Economico - dati riassuntivi
------------------------------------ --
Primo semestre Primo semestre
(migliaia di Euro) 2015 2014
Ricavi 16.505 15.671
Totale costi operativi 14.772 14.741
Margine operativo Lordo 1.733 930
Ammortamenti e svalutazioni 105 105
Risultato operativo 1.628 825
Proventi finanziari 22 22
Oneri finanziari 12 15
Utile ante imposte 1.638 832
Imposte del periodo 519 340
Risultato netto del periodo 1.119 491
Quota detenuta dal gruppo 49,00% 49,00%
Utile netto del periodo di competenza del gruppo 548 241

Obiettivi e politiche del Gruppo

Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership locale.

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Per quanto riguardo il segmento della vendita di gas, il Gruppo intende attuare le necessarie azioni per salvaguardare i livelli di redditività attuali in un contesto di mercato che si profila in mutamento, attraverso una politica commerciale incentrata sulla proposizione di formule di pricing differenziato e sul miglioramento della qualità del servizio.

In questo segmento il Gruppo intende perseguire degli obiettivi di crescita della quota di mercato sia attraverso l'acquisizione diretta di nuova clientela, sia attraverso operazioni straordinarie di acquisizione aziendale e/o di partnership.

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Pieve di Soligo, 5 agosto 2015

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Fulvio Zugno

Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente Preposto alla redazione dei documenti
contabili e societari
Leott. Fulvio Zugno dott. Cristiano Belliato

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