AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Aeffe

Annual / Quarterly Financial Statement Mar 22, 2016

4140_10-k_2016-03-22_b84ccc62-164a-49f7-b6bf-74eaea66c5a0.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

Open in Viewer

Opens in native device viewer

BILANCIO CONSOLIDATO E PROGETTO DI BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2015

LETTERA DEL PRESIDENTE

Le previsioni pubblicate dalla Commissione Europea confermano per l'Italia che, dopo tre anni di recessione, è iniziata nel 2015 una timida ripresa che dovrebbe rafforzarsi nel 2016 e nel 2017 seppur con rischi di revisione al ribasso. Le prospettive positive della crescita sono sostenute da un aumento della fiducia, dalle migliori prospettive del mercato del lavoro, dai bassi prezzi del petrolio e dell'energia e da un graduale allentamento delle condizioni di finanziamento, tutti fattori che, si prevede, continuino a favorire la crescita a breve-medio termine. La ripresa in Italia rimane comunque più debole che nella zona euro.

Rispetto alle prospettive economiche per l'Europa, queste nel complesso permangono incerte, a causa delle difficoltà di elaborare previsioni precise. Tra gli elementi che potrebbero concorrere al rallentamento della crescita figurano: il rallentamento della crescita nei mercati emergenti anche a causa di un aggiustamento della politica interna in Cina orientata a minori importazioni a fronte di consumi interni sostenibili e la possibilità che ulteriori aumenti dei tassi d'interesse statunitensi possano provocare perturbazioni sui mercati finanziari e ripercuotersi a livello mondiale. Inoltre, un ulteriore calo dei prezzi petroliferi, potrebbe danneggiare ulteriormente i paesi esportatori di petrolio e ridurre così la domanda di importazioni dall'UE. Ciò detto, l'auspicio è che la combinazione degli attuali fattori di sostegno all'interno dell'UE prevalga e si traduca in una spinta maggiore del previsto alla crescita, soprattutto in caso di ripresa degli investimenti.

Nel corso del 2015 il Gruppo è stato impegnato nel delineare linee strategiche di crescita per la profittabilità di lungo periodo, realizzando investimenti in aree significative, quali la direzione creativa dei brand, il marketing, la promozione e il retail. Giudichiamo positivamente gli obiettivi finora raggiunti, sia nel segmento prêt-à-porter che accessori, che già riflettono una maggiore dinamicità di risultati ed il rafforzamento del posizionamento dei nostri brand in mercati con alto potenziale, tra cui Greater China e Stati Uniti.

Nonostante l'incertezza dello scenario macroeconomico, siamo quindi ottimisti per il futuro, alla luce dell'andamento positivo dei primi due mesi dell'anno e dei buoni riscontri delle ultime collezioni recentemente presentate in occasione delle fashion week a Londra, New York, Milano, Parigi.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione

Massimo Ferretti

INDICE

ORGANI SOCIALI DELLA CAPOGRUPPO 4
STRUTTURA DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2015 5
BRAND PORTFOLIO 6
SEDI 7
SHOWROOM 8
PRINCIPALI LOCATION DEI PUNTI VENDITA A GESTIONE DIRETTA 9
PRINCIPALI DATI ED INDICI ECONOMICO FINANZIARI 10
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2015 11
RELAZIONE SULLA GESTIONE 12
PROSPETTI CONTABILI 27
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE 32
NOTE ILLUSTRATIVE 34
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE 77
PROGETTO DI BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2015 86
RELAZIONE SULLA GESTIONE 87
PROSPETTI CONTABILI 95
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 100
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE 107
NOTE ILLUSTRATIVE 109
ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE 146

Organi sociali della Capogruppo

Presidente

Massimo Ferretti

Vice Presidente

Alberta Ferretti

Amministratore Delegato

Simone Badioli

Consiglieri

  • Marcello Tassinari Direttore Generale Roberto Lugano Pierfrancesco Giustiniani
  • Marco Salomoni Sabrina Borocci

Presidente

Pier Francesco Sportoletti

Sindaci

Fernando Ciotti Daniela Saitta

Sindaci Supplenti

Barbara Ceppellini Luca Sapucci

Presidente Sabrina Borocci

Consiglieri Roberto Lugano Pierfrancesco Giustiniani

Comitato per il Controllo Interno

Presidente Roberto Lugano

Consiglieri Sabrina Borocci Pierfrancesco Giustiniani

Consiglio di Amministrazione Collegio sindacale la Remunerazione

Comitato per

Struttura del Gruppo al 31 dicembre 2015

Brand portfolio

ALBERTA FERRETTI PHILOSOPHY
ORENZO SERAFINI
MOSCHINO. BOUTIQUE
MOSCHINO
CEDRIC CHARLIER
POLLINI
Footwear - Leather goods
MOSCHINO
Licences - Design
VELMAR
Beachwear - Lingerie
POLLINI MOSCHINO. MOSCHINO.
MOSCHINO.
BOUTIQUE
MOSCHINO
BOUTIQUE
MOSCHINO
blugirl blugirl
underweas
LOVE
MOSCHINO
LOVE
MOSCHINO
Folies

Sedi

AEFFE

Via Delle Querce, 51 47842 - San Giovanni in Marignano (RN) Italia

MOSCHINO

Via San Gregorio, 28 20124 – Milano (MI) Italia

POLLINI

Via Erbosa I° tratto, 92 47030 - Gatteo (FC) Italia

VELMAR

Via Delle Querce, 51 47842 - San Giovanni in Marignano (RN) Italia

Showroom

MILANO

(FERRETTI - POLLINI – CEDRIC CHARLIER) Via Donizetti, 48 20122 - Milano Italia

LONDRA

(FERRETTI – MOSCHINO) 28-29 Conduit Street W1S 2YB - Londra Inghilterra

PARIGI

(FERRETTI – MOSCHINO – POLLINI) 43, Rue du Faubourg Saint Honoré 75008 - Parigi Francia

NEW YORK

(GRUPPO) 30 West 56th Street 10019 - New York Stati Uniti

MILANO

(MOSCHINO) Via San Gregorio, 28 20124 - Milano Italia

MILANO

(LOVE MOSCHINO) Via Settembrini, 1 20124 - Milano Italia

PARIGI

(CEDRIC CHARLIER) 28, Rue de Sevigne 75004 - Parigi Francia

Principali location dei punti vendita a gestione diretta

ALBERTA FERRETTI

Milano Roma Capri Parigi Londra Los Angeles

POLLINI

Milano Venezia Bolzano Varese Verona

SPAZIO A

Firenze Venezia

MOSCHINO

Milano Roma Capri Parigi Londra Los Angeles New York Seoul Pusan Daegu

Principali dati ed indici economico finanziari

Esercizio Esercizio
2014 2015
Totale ricavi (Valori in milioni di Euro) 255,9 274,0
Margine operativo lordo (EBITDA) (Valori in milioni di Euro) 25,7 19,3
Risultato operativo (EBIT) (Valori in milioni di Euro) 12,0 5,9
Risultato ante imposte (Valori in milioni di Euro) 6,1 2,9
Risultato d'esercizio per il gruppo (Valori in milioni di Euro) 2,7 1,5
Risultato base per azione (Valori in unità di Euro) 0,027 0,015
Cash Flow (Risultato d'esercizio + ammortamenti) (Valori in milioni di Euro) 16,3 14,4
Cash Flow/Totale ricavi (Valori in percentuale) 6,4 5,2
31 dicembre 31 dicembre
2014 2015
Capitale Investito Netto (Valori in milioni di Euro) 231,5 230,2
Indebitamento Finanziario Netto (Valori in milioni di Euro) 83,6 80,5
Patrimonio netto di Gruppo (Valori in milioni di Euro) 130,1 131,7
Patrimonio netto di gruppo per azione (Valori in unità di Euro) 1,2 1,2
Attività a breve/Passività a breve Quoziente 2,1 2,0
Attività a breve-magazzino/Passività a breve Quoziente 1,0 0,9
Indebitamento finanz.netto/Patrimonio netto Quoziente 0,6 0,5
ROI: Risultato operativo/ Capitale investito netto (Valori in percentuale) 5,2 2,6

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2015

Relazione sulla gestione

1. SCENARIO ECONOMICO

Signori azionisti,

riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell'ambito delle quali il nostro Gruppo si è trovato ad operare.

QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE

Le prospettive sono in miglioramento nei paesi avanzati, ma la debolezza delle economie emergenti frena l'espansione degli scambi globali ‒ che continua a deludere le attese ‒ e contribuisce a comprimere i prezzi delle materie prime. I corsi petroliferi sono scesi sotto i livelli minimi raggiunti nella fase più acuta della crisi del 2008-09. Le proiezioni dell'attività mondiale prefigurano per l'anno in corso e per il prossimo una modesta accelerazione rispetto al 2015; all'inizio del 2016 sono tuttavia emerse nuove e significative tensioni sul mercato finanziario in Cina, accompagnate da timori sulla crescita dell'economia del paese.

Nell'area dell'euro la crescita prosegue ma resta fragile. Il programma di acquisto di titoli dell'Eurosistema si sta dimostrando efficace nel sostenere l'attività economica nel suo complesso, con effetti finora in linea con le valutazioni iniziali. Tuttavia l'indebolimento della domanda estera e la discesa dei corsi petroliferi hanno contribuito all'insorgere di nuovi rischi al ribasso per l'inflazione e la crescita, che sono diventati più evidenti negli ultimi mesi.

In Italia la ripresa prosegue gradualmente. Alla spinta delle esportazioni, che dopo aver sostenuto l'attività negli ultimi quattro anni risentono della debolezza dei mercati extraeuropei, si sta progressivamente sostituendo quella della domanda interna, in particolare per consumi e ricostituzione delle scorte. Al recupero del ciclo manifatturiero si affiancano segnali di espansione nei servizi e, dopo un calo prolungato, di stabilizzazione nelle costruzioni. Le prospettive degli investimenti risentono però dell'incertezza riguardo alla domanda estera. Nel quarto trimestre il PIL dovrebbe essere aumentato in misura analoga a quella del terzo (quando era cresciuto dello 0,2 per cento).

L'inflazione è scesa in dicembre allo 0,1 per cento sui dodici mesi. Le aspettative di famiglie e imprese prefigurano nei prossimi mesi un modesto recupero della crescita dei prezzi, che rimarrebbe però su livelli contenuti. L'inflazione risente del nuovo calo delle quotazioni dei beni energetici, ma anche del persistere di ampi margini di sottoutilizzo della capacità produttiva, che contribuiscono a mantenere la dinamica di fondo dei prezzi su valori minimi.

Nel complesso, si valuta che il prodotto sarebbe aumentato nel 2015 dello 0,8 per cento (0,7 sulla base dei conti trimestrali, che sono corretti per il numero di giorni lavorativi); potrebbe crescere attorno all'1,5 per cento nel 2016 e nel 2017. L'inflazione salirebbe progressivamente allo 0,3 quest'anno e all'1,2 il prossimo. Gli investimenti, caratterizzati finora da una dinamica modesta, potrebbero beneficiare di prospettive di domanda e condizioni di finanziamento più favorevoli e degli effetti delle misure di stimolo introdotte dalla legge di stabilità. All'espansione dei consumi contribuirebbe la ripresa del reddito disponibile, sostenuto anche dal rafforzamento del mercato del lavoro.

Queste proiezioni della Banca d'Italia sono complessivamente in linea con quelle di luglio, ma si è modificato il contributo dei diversi fattori: a un minore impulso proveniente dagli scambi con l'estero, indotto dal rallentamento delle economie emergenti, si dovrebbe sostituire un maggiore contributo della domanda interna e di quella proveniente dall'area dell'euro, sostenute dalle politiche economiche (quali il programma di acquisto di titoli dell'Eurosistema e le misure disposte dal Governo) e dal miglioramento delle condizioni del credito.

Restano rischi significativi, tra i quali sono molto rilevanti quelli associati al contesto internazionale, tornati in evidenza nelle ultime settimane: in particolare la possibilità di un rallentamento delle economie emergenti che potrebbe rivelarsi più marcato e duraturo di quanto finora ipotizzato e avere forti ripercussioni sui mercati finanziari e valutari. La politica monetaria deve al contempo fronteggiare con decisione i rischi al ribasso per l'inflazione, che potrebbero derivare sia da una crescita della domanda inferiore alle attese, qualora i margini di capacità produttiva inutilizzata restassero sugli attuali ampi livelli per un periodo prolungato, sia da ulteriori flessioni delle quotazioni delle materie prime, ove queste innescassero effetti di retroazione sulla dinamica dei salari. Presupposto per la realizzazione dello scenario qui delineato è che venga mantenuta in Italia e nell'area dell'euro la fiducia di famiglie, imprese e operatori finanziari e che proseguano con determinazione le politiche di sostegno ciclico.

SCENARIO MACROECONOMICO DELL'ABBIGLIAMENTO

A cambi correnti, la crescita dei consumi del comparto Personal Luxury si attesta intorno al 13%, per un valore complessivo di 253 miliardi di euro. Si tratta di una forte crescita che troverà riscontro nei bilanci di fine anno delle imprese europee. In termini reali, la crescita dei consumi 2015 sarà pari al 2%.

Ad eccezione della Russia, buone notizie giungono dai principali mercati geografici, con l'Europa che cresce del 5% a tassi costanti, e il Giappone che si conferma campione di crescita (+9%) grazie ad una nuova consumer confidence locale e al turismo cinese. Stabile l'America.

Il mercato Mainland China è in lieve calo (-2%), ma quella cinese resta la nazionalità dominante per i consumi del lusso con una quota del 31% del totale mondiale e di cui beneficiano più di tutti Giappone, Corea ed Europa. Relativamente ai canali di vendita, il retail continua a guadagnare quote raggiungendo un 34% del totale mercato nel 2015 (+20%). In forte crescita anche i canali online (+40%) e outlet (+35%).

A conferma del fatto che i flussi turistici sono sempre più importanti per la geografia dei consumi, l'Italia vanta nei primi 9 mesi dell'anno un poderoso aumento del Tax Free Shopping del 19% rispetto allo stesso periodo del 2014, ma le crescite in doppia cifra sono registrate anche dai principali mercati europei, ad eccezione della Gran Bretagna, che sconta l'effetto valuta.

Le previsioni dell'Altagamma Consensus 2016 vedono per l'anno in corso una crescita moderata per tutti i settori, in linea con la tendenza di normalizzazione del comparto. Anche i mercati sono previsti in crescita, a cambi costanti, con Europa (+4%) e Giappone (+5%) che si confermano i migliori. Il Nord America crescerà intorno al 3%, più moderata l'America Latina (+1%). La contrazione del turismo dalla Russia frena invece il Medio Oriente, comunque in crescita del 3%.

2. SINTESI DELLE PRINCIPALI ATTIVITA' SVOLTE DAL GRUPPO

Il Gruppo Aeffe opera a livello internazionale nel settore della moda e del lusso ed è attivo nella creazione, nella produzione e nella distribuzione di un'ampia gamma di prodotti che comprende prêt-à-porter e calzature e pelletteria. Il Gruppo sviluppa, produce e distribuisce, in un'ottica di costante attenzione all'unicità ed esclusività, le proprie collezioni sia con marchi di proprietà, tra i quali "Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino" e "Pollini", sia con marchi di cui è licenziataria, tra i quali "Blugirl", "Cedric Charlier" e "Jeremy Scott". Il Gruppo, inoltre, ha concesso in licenza a primari partners la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, orologi, occhiali e altro).

L'attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono l'offerta, in due segmenti: (i) prêt-à-porter (che include, le linee di prêt-à-porter e l'abbigliamento intimo e mare); e (ii) calzature e pelletteria.

La divisione prêt-à-porter

La divisione prêt-à-porter, che si compone delle realtà aziendali di Aeffe, Moschino e Velmar, opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-à-porter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear.

Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l'attività è svolta da Aeffe, sia per quanto attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino" e "Love Moschino") sia per i marchi concessi in licenza da altre maison

esterne al Gruppo (quali "Blugirl", "Cedric Charlier" e "Jeremy Scott"). Aeffe gestisce inoltre la distribuzione di tutti i prodotti della divisione, che avviene sia attraverso il canale Retail sia attraverso il canale wholesale.

Velmar realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo sia per donna. Le collezioni sono prodotte e distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali "Moschino", sia con marchi in licenza da soggetti terzi, quale "Blugirl".

La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in particolare, il contratto di licenza del marchio "Moschino" relativo alla linea Love, ai profumi delle linee Moschino, ed agli occhiali a marchio "Moschino".

Aeffe

L'attività di Aeffe trae origine dall'iniziativa della stilista Alberta Ferretti che inizia la propria attività come impresa individuale nel 1972. La storia della Capogruppo si sviluppa così parallelamente a quella della sua fondatrice, la cui personale attività nel campo della moda assume un rilievo significativo nell'evoluzione di Aeffe.

La crescita della Capogruppo quale realtà industriale e creativa è contraddistinta, sin dagli albori, da una vocazione multibrand, che porta Aeffe a realizzare e distribuire le collezioni di prêt-à-porter di importanti maison anche grazie al know how acquisito nella realizzazione di linee di prêt-à-porter di lusso.

In quest'ottica si inquadra la collaborazione di Aeffe con lo stilista Franco Moschino, per il quale produce e distribuisce, su licenza esclusiva sin dal 1983, la linea a marchio "Moschino Couture!".

Dal 1995 al 2013 Aeffe collabora con lo stilista Jean Paul Gaultier producendo e distribuendo su licenza le collezioni prêt-à-porter donna a marchio "Jean Paul Gaultier".

Nel 2001, Aeffe acquista il controllo di Pollini, realtà industriale di lunga tradizione nel settore delle calzature e della pelletteria. Tale acquisizione consente ad Aeffe di completare le collezioni realizzate dalle proprie maison con le rispettive linee di accessori.

Nel 2002 Aeffe acquista il controllo di Velmar, società che già da qualche tempo collaborava con Aeffe, attiva nella realizzazione e distribuzione di linee lingerie, beachwear, e loungewear.

Nel 2007 Aeffe, ottenuto il Nulla Osta Consob alla pubblicazione del prospetto informativo per l'Offerta Pubblica e la quotazione sull'MTA - Segmento STAR – delle azioni ordinarie Aeffe S.p.A., chiude con successo l'Offerta di azioni e inizia ad essere negoziata sull'MTA - Segmento STAR – di Borsa Italiana.

Moschino

La maison nasce nel 1983 e si sviluppa nel corso degli anni novanta, sino a divenire un marchio noto a livello internazionale. A seguito della scomparsa, nel 1994, del fondatore Franco Moschino, i suoi familiari, i collaboratori e gli amici raccolgono l'eredità dello stilista rispettandone l'identità creativa e la filosofia. Rossella Jardini, collaboratrice di Franco Moschino sin dal 1981, succede a Franco Moschino nella direzione artistica e diventa la responsabile dell'immagine e dello stile del marchio.

La società svolge attività di design e di comunicazione e di agenzia presso lo showroom, sito a Milano, per le collezioni Moschino, sia per l'Italia sia per l'estero.

La società gestisce, inoltre, direttamente otto boutique monomarca, che commercializzano le linee Moschino, quattro delle quali site a Milano, una a Roma, una a Capri, una a Torino e una on-line.

Nel 2013 Jeremy Scott è stato nominato Direttore Creativo del brand Moschino.

Velmar

Velmar nasce nel 1983 a San Giovanni in Marignano e opera nel settore della produzione e distribuzione di lingerie, underwear, beachwear, loungewear.

Nel 1990 inizia la collaborazione tra Velmar e la stilista Anna Molinari, per la produzione delle linee di lingerie e beachwear. Nello stesso anno vengono avviati i primi contatti con Aeffe e il gruppo Genny.

Dal 1990 al 1995 Velmar collabora con Genny e Fendi producendo tutte le linee mare disegnate dalle due case di moda. Dal 1990 al 2001, Velmar collabora con Itierre e Prada per la creazione e la produzione di linee active e sport, rispettivamente per il marchio "Extee" e "Prada" per la linea uomo.

Dal 1995 al 1998 Velmar produce e distribuisce in licenza la linea beachwear di "Byblos" uomo e donna.

Nel 1998 Velmar stipula un accordo di licenza con il gruppo Blufin per la produzione e la distribuzione delle linee "Blugirl".

Nel 2001, Aeffe acquista il 75% del capitale sociale di Velmar. Anche in questo caso, l'acquisizione costituisce la naturale evoluzione della collaborazione esistente tra la società e Aeffe.

Nel 2006 Velmar acquisisce la licenza per la produzione e distribuzione delle linee beachwear e underwear uomo e beachwear e lingerie donna a marchio "Moschino".

Nel 2010 Aeffe acquisisce il restante 25% del capitale sociale di Velmar.

Nel 2012 Velmar sigla un accordo di licenza con il gruppo Blufin per il design, produzione e distribuzione internazionale della linea di abbigliamento femminile "teen" a marchio Blugirl Folies.

Aeffe Usa

Aeffe Usa è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. ed è stata costituita nel maggio 1987 secondo le leggi dello Stato di New York.

La società opera nel comparto wholesale sul mercato nord americano (Stati Uniti e Canada) per la distribuzione di capi di abbigliamento e accessori prodotti dalla Capogruppo, dalle consociate Pollini S.p.A. e Velmar S.p.A. e da altri produttori terzi licenziatari, per collezioni diverse, dei medesimi marchi prodotti dalla stessa Capogruppo. La società riveste anche la funzione di agente per alcune di queste linee. L'attività della società è svolta presso lo showroom sito in midtown Manhattan. Aeffe Usa gestisce, inoltre, una boutique monomarca a West Hollywood Los Angeles.

Aeffe Retail

Aeffe Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 12 tra boutique e outlet, sia monomarca che multibrand, site nelle principali città italiane quali Milano, Roma, Venezia, Firenze e Capri, gestisce inoltre una boutique monomarca on-line.

Clan Cafè

Clan Cafè S.r.l., nasce nel 2007, è controllata al 62,9% da Aeffe Retail. Dal 2011 ha stipulato un contratto di affitto di ramo di azienda con la società Jader S.r.l. per la gestione della Boutique sita in Milano Via Pontaccio 19, che commercializza abbigliamento e accessori prodotti sia dal Gruppo Aeffe sia da fornitori terzi.

Aeffe Uk

Aeffe Uk è controllata al 100% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Londra in Sloane Street che commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi "Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini".

Aeffe France

Aeffe France è controllata al 99,9% da Aeffe S.p.A. e gestisce la boutique sita in Parigi in Rue St. Honorè che commercializza capi di abbigliamento e accessori per i marchi "Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini". La società svolge anche attività di agenzia per il mercato francese.

Aeffe Japan

Aeffe Japan, società con sede a Tokyo e controllata al 100% da Aeffe S.p.A., ha ceduto a partire dal 1 gennaio 2014 le attività di distribuzione e franchising delle linee "Alberta Ferretti" e "Philosophy di Lorenzo Serafini", a Woollen Co., Ltd..

Nel 2014 la società in qualità di titolare di un nuovo marchio ha deciso di svilupparlo sul mercato giapponese e a tal fine lo ha concesso in licenza ad un terzo per la commercializzazione dei prodotti nel Paese.

Moschino Japan

Moschino Japan, società con sede a Tokyo e controllata al 100% da Moschino S.p.A., ha ceduto a partire dal 1 gennaio 2014 le attività di distribuzione e franchising delle linee Moschino, a Woollen Co., Ltd..

Nel 2014 la società in qualità di titolare di un nuovo marchio ha deciso di svilupparlo sul mercato giapponese e a tal fine lo ha concesso in licenza ad un terzo per la commercializzazione dei prodotti nel Paese.

Moschino Korea

Moschino Korea è controllata al 100% da Moschino S.p.A. e ha sede a Seoul. La società opera esclusivamente nel comparto retail tramite negozi a gestione diretta che commercializzano le linee Moschino nel Paese.

Fashoff Uk

Fashoff Uk svolge, presso lo showroom sito in Londra, l'attività di agenzia per tutte le collezioni Moschino, e Aeffe, e l'attività d'importazione per le collezioni jeans.

La società gestisce, inoltre, direttamente una boutique monomarca che commercializza le linee Moschino a Londra.

Moschino France

Moschino France svolge, presso lo showroom sito in Parigi, l'attività di agenzia per tutte le collezioni Moschino, eccezion fatta per le linee relative al bambino, occhiali, profumi e orologi.

La società gestisce, inoltre, direttamente una boutique monomarca che commercializza le linee Moschino a Parigi.

Moschino Gmbh

Moschino Gmbh, società che gestiva direttamente una boutique monomarca per la commercializzazione delle linee Moschino a Berlino, dal 1 gennaio 2016 è in fase di liquidazione.

Bloody Mary

Bloody Mary, società con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A., ha stipulato a partire dal 2014 un contratto di subaffitto per la gestione del negozio sito al 401 West 14th Street New York.

Moschino USA

Moschino USA, società fondata nel 2014 con sede a New York e controllata al 100% da Moschino S.p.A., gestisce direttamente due boutique monomarca per la commercializzazione delle linee Moschino, una a Los Angeles e una a New York.

La divisione calzature e pelletteria

La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria, borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi.

L'attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l'ideazione, la produzione e la distribuzione dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.

La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio "Pollini", quali i contratti di licenza per la realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.

Pollini

L'attività di Pollini trae origine nel 1953 nel solco della tradizione artigiana della produzione pellettiera e calzaturiera italiana, contribuendo a creare il distretto produttivo del settore calzaturiero di San Mauro Pascoli (FC). L'Italia rappresenta il principale centro produttivo delle calzature: in ragione dell'elevato livello di professionalità richiesto dalla realizzazione di tale tipologia di prodotto, la quasi totalità degli insediamenti produttivi è concentrata in aree con una forte tradizione in tale settore, quali San Mauro Pascoli, Vigevano e Strà (PD). La filosofia aziendale è orientata verso una diffusione internazionale del look Pollini, che rappresenta una sintesi tra qualità artigianale e stile italiano in una gamma di prodotti che include calzature, borse e accessori coordinati.

Dal 1957 al 1961 Pollini produce le collezioni di calzature dello stilista Bruno Magli.

Tra gli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta Pollini inizia a produrre calzature con il proprio marchio, presentando collezioni "a tema" (tra le quali la collezione di calzature sportive "Daytona" ispirata al mondo delle corse motociclistiche).

Già negli anni settanta l'attività di Pollini assume una connotazione internazionale: in quegli anni, le sue collezioni vengono, infatti, presentate a Düsseldorf, Parigi, New York, oltre che a Milano e Bologna. Negli stessi anni vengono aperte le prime boutique a Milano, Verona, Varese e Venezia.

Nel 1989 Pollini si trasferisce nella nuova sede di Gatteo (FC), avente un'estensione di 50.000 metri quadri, di cui 15.000 coperti e adibiti ad area produttiva e uno stabile adiacente di sette piani adibito a uffici e show room. Nella nuova sede vengono così riunite le divisioni calzature, pelletteria, e gli uffici commerciali e amministrativi.

Nel 2001 Aeffe e Pollini raggiungono un accordo per l'acquisizione da parte di Aeffe del pacchetto di controllo di Pollini. L'acquisizione costituisce la naturale evoluzione di un rapporto di collaborazione, resosi sempre più intenso, che ha consentito la crescita delle linee di calzature e pelletteria disegnate dalla stilista Alberta Ferretti.

Sempre nel 2008 Pollini concede due nuove licenze per la produzione di ombrelli con Drops S.r.l. e per la produzione e distribuzione di foulard, scialli donna, sciarpe donna e uomo e cravatte con Larioseta S.p.A..

Nel 2011 Aeffe S.p.A. ha acquistato il restante 28% della Pollini divenendone così l'unico azionista.

Pollini Retail

Pollini Retail opera nel comparto retail sul mercato italiano e gestisce direttamente 20 punti vendita, tra boutique e outlet, site nelle principali città italiane, tra le quali Milano e Venezia.

Pollini Suisse

Pollini Suisse gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a Mendrisio.

Pollini Austria

Pollini Austria gestisce direttamente un punto vendita monomarca che commercializza le linee Pollini a Pandorf.

3. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DEL GRUPPO

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(Valori in unità di Euro) Esercizio % Esercizio % Variazioni %
2015 sui ricavi 2014 sui ricavi
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 268.824.621 100,0% 251.537.973 100,0% 17.286.648 6,9%
Altri ricavi e proventi 5.213.423 1,9% 4.341.829 1,7% 871.594 20,1%
TOTALE RICAVI 274.038.044 101,9% 255.879.802 101,7% 18.158.242 7,1%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 5.085.669 1,9% 10.835.783 4,3% ( 5.750.114) (53,1%)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci ( 91.297.185) (34,0%) ( 88.728.702) (35,3%) ( 2.568.483) 2,9%
Costi per servizi ( 79.178.229) (29,5%) ( 68.644.632) (27,3%) ( 10.533.597) 15,3%
Costi per godimento beni di terzi ( 23.537.688) (8,8%) ( 21.245.319) (8,4%) ( 2.292.369) 10,8%
Costi per il personale ( 61.088.027) (22,7%) ( 58.563.102) (23,3%) ( 2.524.925) 4,3%
Altri oneri operativi ( 4.679.511) (1,7%) ( 3.847.835) (1,5%) ( 831.676) 21,6%
Totale costi operativi ( 254.694.971) (94,7%) ( 230.193.807) (91,5%) ( 24.501.164) 10,6%
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 19.343.073 7,2% 25.685.995 10,2% ( 6.342.922) (24,7%)
Ammortamento immobilizzazioni immateriali ( 7.152.791) (2,7%) ( 6.990.167) (2,8%) ( 162.624) 2,3%
Ammortamento immobilizzazioni materiali ( 5.502.233) (2,0%) ( 5.332.336) (2,1%) ( 169.897) 3,2%
Rivalutazioni/Svalutazioni e accantonamenti ( 804.250) (0,3%) ( 1.334.748) (0,5%) 530.498 (39,7%)
Totale Ammortamenti e Svalutazioni ( 13.459.274) (5,0%) ( 13.657.251) (5,4%) 197.977 (1,4%)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 5.883.799 2,2% 12.028.744 4,8% ( 6.144.945) (51,1%)
Proventi finanziari 976.300 0,4% 551.124 0,2% 425.176 77,1%
Oneri finanziari ( 4.007.510) (1,5%) ( 6.466.682) (2,6%) 2.459.172 (38,0%)
Totale Proventi/(Oneri) finanziari ( 3.031.210) (1,1%) ( 5.915.558) (2,4%) 2.884.348 (48,8%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 2.852.589 1,1% 6.113.186 2,4% ( 3.260.597) (53,3%)
Imposte ( 1.143.861) (0,4%) ( 2.107.267) (0,8%) 963.406 (45,7%)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 1.708.728 0,6% 4.005.919 1,6% ( 2.297.191) (57,3%)
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie ( 186.632) (0,1%) ( 1.264.249) (0,5%) 1.077.617 (85,2%)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 1.522.096 0,6% 2.741.670 1,1% ( 1.219.574) (44,5%)

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2015 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 268.825 migliaia rispetto a Euro 251.538 migliaia dell'esercizio 2014, con un incremento del 6,9% (+5,1% a tassi di cambio costanti).

I ricavi della divisione prêt-à-porter sono pari a Euro 207.221 migliaia con un incremento del 7,8% a cambi correnti (+5,5% a cambi costanti) rispetto all'esercizio 2014. I ricavi della divisione calzature e pelletteria ammontano a Euro 95.751 migliaia con un incremento dell'11,4%.

Ripartizione dei ricavi per marchio

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 % 2014 % %
Alberta Ferretti 23.939 8,9% 20.456 8,1% 3.483 17,0%
Philosophy 10.561 3,9% 13.917 5,5% ( 3.356) (24,1%)
Moschino 186.579 69,4% 163.439 65,0% 23.140 14,2%
Pollini 29.305 10,9% 32.924 13,1% ( 3.619) (11,0%)
Altri 18.441 6,9% 20.802 8,3% ( 2.361) (11,3%)
Totale 268.825 100,0% 251.538 100,0% 17.287 6,9%

Nell'esercizio 2015, il marchio Alberta Ferretti ha registrato un incremento del 17,0% (+14,3% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato dell'8,9%, mentre il marchio Philosophy di Lorenzo Serafini ha registrato un decremento del 24,1% (-26,0% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 3,9%. Si rileva che il 2015 non ha beneficiato del cambiamento del direttore creativo del brand, in particolare Lorenzo Serafini è stato nominato direttore creativo ad Ottobre 2014 e ha cominciato il rilancio del brand con la stagione Autunno/Inverno 2015 presentata a Milano a febbraio 2015. Come tale quindi la sua prima stagione non ha potuto generare immediatamente un importante incremento di fatturato. A partire dalla seconda stagione vale a dire la Primavera/Estate 2016 che ha registrato un incremento del 34,6% si sono visti risultati eccellenti. Oggi i feedback dell'ultima stagione presentata, ossia l'Autunno/Inverno 2016, sono stati molto positivi e anche l'attuale campagna vendite sta registrando un ottimo trend di crescita.

Nello stesso periodo il brand Moschino ha riportato un incremento del 14,2% (+12,5% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 69,4%.

Il marchio Pollini ha registrato un calo dell'11,0% (-11,6% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato consolidato pari al 10,9%, mentre il fatturato relativo agli altri brands in licenza ha registrato un decremento dell'11,3% (-15,1% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 6,9%.

Il brand ha risentito particolarmente della crisi in Russia, essendo uno dei suoi più importanti mercati. Il gruppo è fortemente focalizzato nel compensare il calo del mercato russo con un rafforzamento del marchio in altri mercati, quali Est Europa e Italia. Attualmente stiamo raccogliendo gli ordini per l'Autunno/Inverno 2016 e il trend registrato sino ad ora è positivo.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 % 2014 % %
Italia 119.754 44,5% 113.591 45,2% 6.163 5,4%
Europa (Italia e Russia escluse) 56.842 21,1% 55.858 22,2% 984 1,8%
Russia 9.172 3,4% 16.614 6,6% ( 7.442) (44,8%)
Stati Uniti 22.248 8,3% 16.109 6,4% 6.139 38,1%
Giappone 6.842 2,5% 7.038 2,8% ( 196) (2,8%)
Resto del mondo 53.967 20,2% 42.328 16,8% 11.639 27,5%
Totale 268.825 100,0% 251.538 100,0% 17.287 6,9%

Ripartizione dei ricavi per area geografica

Nell'esercizio 2015 le vendite in Italia hanno registrato un andamento molto positivo aumentando del 5,4% a Euro 119.754 migliaia pari al 44,5% del fatturato consolidato.

Le vendite in Europa sono aumentate dell'1,8% (+0,5% a tassi di cambio costanti), con un'incidenza sul fatturato del 21,1%; in questo caso il buon andamento dei principali mercati di riferimento è stato parzialmente compensato dalla flessione registrata dai Paesi dell'Est Europa.

Il mercato russo, pari al 3,4% del fatturato consolidato, è diminuito del 44,8%, calo unicamente dovuto alla difficile congiuntura economica del paese che ha interessato tutti i brand del Gruppo.

Le vendite negli Stati Uniti hanno registrato un aumento molto importante pari al 38,1% (+18,1% a tassi di cambio costanti), pari all'8,3% del fatturato consolidato.

Il Giappone, pari al 2,5% del fatturato di Gruppo, ha registrato un decremento del 2,8%, imputabile ad un rallentamento del canale wholesale.

Nel Resto del mondo la crescita è stata del 27,5% (+26,1% a tassi di cambio costanti) a Euro 53.967 migliaia con un'incidenza sul fatturato del 20,2%, grazie soprattutto all'ottimo andamento dell'area della Greater China, che è cresciuta del 72%.

Ripartizione dei ricavi per canale distributivo

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 % 2014 % %
Wholesale 185.859 69,1% 170.817 67,9% 15.042 8,8%
Retail 74.272 27,6% 69.816 27,8% 4.456 6,4%
Royalties 8.694 3,3% 10.905 4,3% ( 2.211) (20,3%)
Totale 268.825 100,0% 251.538 100,0% 17.287 6,9%

I ricavi generati dal gruppo nell'esercizio 2015 derivano:

  • per il 69,1%, dalle vendite effettuate dal Gruppo tramite la propria struttura commerciale, gli showroom del Gruppo, gli agenti e gli importatori, i punti vendita in franchising, i corner e gli shop in shop (canale wholesale), che passano da Euro 170.817 migliaia dell'esercizio 2014 a Euro 185.859 migliaia dell'esercizio 2015 con un incremento dell'8,8% (+7,0% a tassi di cambio costanti);

  • per il 27,6%, dalle vendite effettuate attraverso punti vendita gestiti direttamente dal Gruppo (canale retail), che passano da Euro 69.816 migliaia dell'esercizio 2014 a Euro 74.272 migliaia dell'esercizio 2015 con un incremento del 6,4% (+4,2% a tassi di cambio costanti);

  • per il 3,3%, dalle royalties derivanti dai contratti di licenza con società terze per la produzione e distribuzione di linee di prodotti con brand del Gruppo. Le royalties, che passano da Euro 10.905 migliaia dell'esercizio 2014 a Euro 8.694 migliaia dell'esercizio 2015, diminuiscono del 20,3%.

Costo per il personale

Il costo del personale passa da Euro 58.563 migliaia dell'esercizio 2014 a Euro 61.088 migliaia dell'esercizio 2015, registrando un incremento pari a Euro 2.525 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal 23,3% dell'esercizio 2014 al 22,7% dell'esercizio 2015.

L'incremento di tale voce è principalmente determinata dalle nuove aperture realizzate nel 2015, dalla cessazione del contratto di solidarietà e dagli aumenti previsti dal contratto nazionale del settore tessile.

La forza lavoro passa da una media di 1.258 unità dell'esercizio 2014 alle 1.276 unità dell'esercizio 2015.

Totale 1.276 1.258 18 1,4%
Dirigenti 23 23 - 0,0%
Impiegati-quadri 1.027 987 40 4,1%
Operai 226 248 ( 22) (8,9%)
2015 2014 %
Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica Esercizio Esercizio Variazioni

Margine operativo lordo (EBITDA)

Nell'esercizio 2015, l'EBITDA consolidato è stato positivo per Euro 19.343 migliaia (con un'incidenza del 7,2% sul fatturato), registrando un decremento del 24,7% rispetto all'EBITDA del 2014 pari a Euro 25.686 migliaia (con un'incidenza del 10,2% sul fatturato).

In particolare, per la divisione prêt-à-porter l'EBITDA del 2015 è stato pari a Euro 12.187 migliaia (pari al 5,9% del fatturato), rispetto a Euro 18.597 migliaia del 2014 (pari al 9,7% delle vendite), con un decremento di Euro 6.410 migliaia.

Nel corso del 2015 la profittabilità ha risentito di una serie di fattori, principalmente ascrivibili ad iniziative strategiche di medio/lungo termine volte al rafforzamento della visibilità dei brand del Gruppo, che hanno già prodotto un incremento del 14,3% della raccolta ordini per la stagione Primavera/Estate 2016 rispetto alla corrispondente stagione del 2015.

Le principali voci di spesa che hanno inciso sulla diminuzione della marginalità nel periodo sono state le seguenti:

a) incremento delle attività promozionali e di pubblicità volte ad un'ulteriore valorizzazione dei brand Moschino e Alberta Ferretti, unitamente al rilancio del brand Philosophy di Lorenzo Serafini;

b) costi per eventi dedicati al brand Moschino e volti a promuovere la nuova collezione uomo, collezione che, dalla stagione Autunno/Inverno 2015, viene prodotta internamente;

c) investimenti per la riorganizzazione del network di boutique Moschino.

Inoltre, nel 2015, sono risultati significativi sulla marginalità gli sconti concessi alla clientela russa, al fine di supportarla nella difficile situazione economica dell'area, in considerazione dell'importanza che questo mercato riveste per il Gruppo. Infine, si segnala una contrazione dei proventi per royalties e provvigioni inerenti le licenze Moschino, che necessitano di un progressivo aggiustamento a seguito del cambiamento stilistico della Maison.

Per la divisione calzature e pelletteria, nel 2015 l'EBITDA è stato di Euro 7.156 migliaia (pari al 7,5% delle vendite), rispetto all' EBITDA di Euro 7.089 migliaia del 2014 (pari all'8,2% del fatturato), con un miglioramento dell'1% in valore assoluto.

Risultato operativo (EBIT)

L'EBIT consolidato è stato pari a Euro 5.884 migliaia (pari al 2,2% del fatturato), registrando un peggioramento pari a Euro 6.145 migliaia, rispetto all'EBIT del 2014 pari a Euro 12.029 migliaia (pari al 4,8% del fatturato).

La diminuzione è riferibile al decremento dell'EBITDA.

Risultato ante imposte

Il risultato ante imposte ha registrato un utile di esercizio pari a Euro 2.853 migliaia, con un peggioramento pari a Euro 3.260 migliaia, rispetto all'utile di Euro 6.113 migliaia dell'esercizio 2014.

In seguito ad un'importante riduzione degli oneri finanziari netti che sono passati a Euro 3.031 migliaia rispetto a Euro 5.916 migliaia del 2014, riportando un calo del 48,8%, il risultato ante imposte ha recuperato parzialmente la perdita dell'EBITDA.

Risultato netto dell'esercizio

Il risultato netto dell'esercizio ha registrato un utile di Euro 1.709 migliaia, con un peggioramento di Euro 2.297 migliaia, rispetto all'utile di Euro 4.006 migliaia nell'esercizio 2014.

Risultato netto dell'esercizio per il Gruppo

Il risultato netto di Gruppo ha registrato un utile di Euro 1.522 migliaia, con un peggioramento di Euro 1.220 migliaia, rispetto all'utile di Euro 2.742 migliaia nell'esercizio 2014.

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

(Valori in unità di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Crediti commerciali 38.256.285 36.884.748 1.371.537 3,7%
Rimanenze 89.988.199 83.867.256 6.120.943 7,3%
Debiti commerciali ( 61.428.950) ( 55.052.139) ( 6.376.811) 11,6%
CCN operativo 66.815.534 65.699.865 1.115.669 1,7%
Altri crediti correnti 26.254.111 24.881.205 1.372.906 5,5%
Crediti tributari 7.229.775 8.531.445 ( 1.301.670) (15,3%)
Altri debiti correnti ( 14.963.436) ( 14.319.321) ( 644.115) 4,5%
Debiti tributari ( 3.015.292) ( 3.124.892) 109.600 (3,5%)
Capitale circolante netto 82.320.692 81.668.302 652.390 0,8%
Immobilizzazioni materiali 63.260.612 63.770.590 ( 509.978) (0,8%)
Immobilizzazioni immateriali 122.820.750 127.926.760 ( 5.106.010) (4,0%)
Partecipazioni 131.558 80.268 51.290 63,9%
Altre attività non correnti 4.265.083 4.701.444 ( 436.361) (9,3%)
Attivo immobilizzato 190.478.003 196.479.062 ( 6.001.059) (3,1%)
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro ( 6.551.605) ( 7.457.710) 906.105 (12,1%)
Accantonamenti ( 1.068.715) ( 2.047.384) 978.669 (47,8%)
Attività disponibili per la vendita 436.885 436.885 - n.a.
Passività disponibili per la vendita - - - n.a.
Passività non finanziarie ( 14.330.132) ( 14.080.132) ( 250.000) 1,8%
Attività fiscali per imposte anticipate 11.089.214 13.368.052 ( 2.278.838) (17,0%)
Passività fiscali per imposte differite ( 32.207.692) ( 36.828.733) 4.621.041 (12,5%)
CAPITALE INVESTITO NETTO 230.166.650 231.538.342 ( 1.371.692) (0,6%)
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407 - n.a.
Altre riserve 114.336.595 115.285.814 ( 949.219) (0,8%)
Utili/(perdite) esercizi precedenti ( 9.486.229) ( 13.341.832) 3.855.603 (28,9%)
Risultato di periodo 1.522.096 2.741.670 ( 1.219.574) (44,5%)
Patrimonio Netto del Gruppo 131.743.869 130.057.059 1.686.810 1,3%
Patrimonio Netto di Terzi 17.884.148 17.914.722 ( 30.574) (0,2%)
Totale Patrimonio Netto 149.628.017 147.971.781 1.656.236 1,1%
Crediti finanziari correnti ( 1.815.854) ( 1.000.000) ( 815.854) 81,6%
Disponibilità liquide ( 9.992.726) ( 6.691.668) ( 3.301.058) 49,3%
Passività finanziarie non correnti 18.393.626 12.752.273 5.641.353 44,2%
Crediti finanziari non correnti ( 2.031.138) ( 1.718.063) ( 313.075) 18,2%
Passività finanziarie correnti 75.984.725 80.224.019 ( 4.239.294) (5,3%)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 80.538.633 83.566.561 ( 3.027.928) (3,6%)
PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 230.166.650 231.538.342 ( 1.371.692) (0,6%)

CAPITALE INVESTITO NETTO

Rispetto al 31 dicembre 2014, il capitale investito netto è diminuito dello 0,6%.

Capitale circolante netto

Il capitale circolante netto risulta pari a Euro 82.321 migliaia (30,6% dei ricavi) rispetto a Euro 81.668 migliaia del 31 dicembre 2014 (32,5% dei ricavi).

L'analisi delle singole voci che compongono il capitale circolante netto evidenzia principalmente quanto segue:

  • il capitale circolante netto operativo aumenta complessivamente dell'1,7% (Euro +1.116 migliaia), con un calo dell'incidenza sui ricavi, passando al 24,9% rispetto al 26,1% del 2014. Tale diminuzione è riferibile alla positiva dinamica dei crediti e debiti commerciali nell'ultimo trimestre del 2015.
  • la somma degli altri crediti e degli altri debiti correnti aumenta di complessivi Euro 729 migliaia rispetto al periodo precedente principalmente per maggiori crediti per costi anticipati;
  • la somma dei crediti tributari e debiti tributari diminuisce di complessivi Euro 1.192 migliaia. Tale decremento è dovuta principalmente all'utilizzo dei crediti tributari in compensazione con il debito per IRES dell'esercizio maturato in alcune società del Gruppo, in conseguenza dell'adesione delle società controllate al consolidato fiscale.

Attivo immobilizzato

Le attività fisse al 31 dicembre 2015 diminuiscono di Euro 6.001 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014.

Le variazioni delle principali voci sono le seguenti:

  • il decremento delle Immobilizzazioni materiali di Euro 510 migliaia è riferibile principalmente ai seguenti effetti:
  • o incrementi relativi a investimenti per ristrutturazione ed ammodernamento negozi, acquisto impianti ed apparecchiature specifiche ed acquisto macchine elettroniche per Euro 4.767 migliaia;
  • o decrementi per ammortamenti d'esercizio pari ad Euro 5.502 migliaia.
  • il decremento delle Immobilizzazioni immateriali per Euro 5.106 migliaia è riferibile principalmente ai seguenti effetti:
  • o incrementi, pari a Euro 2.073 migliaia, principalmente relativi a key money e software;
  • o decrementi per ammortamenti d'esercizio pari ad Euro 7.153 migliaia;

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo si attesta a Euro 80.539 migliaia al 31 dicembre 2015 rispetto a Euro 83.567 migliaia del 31 dicembre 2014. Il decremento rispetto a dicembre 2014 è riferibile principalmente ad una migliore gestione del capitale circolante netto e al minor esborso per oneri finanziari.

PATRIMONIO NETTO

Il patrimonio netto complessivo incrementa di Euro 1.656 migliaia passando da Euro 147.972 migliaia al 31 dicembre 2014 a Euro 149.628 migliaia al 31 dicembre 2015. I motivi di questo incremento sono ampiamente commentati nelle Note illustrative. Il numero di azioni è di 107.362.504.

I detentori di azioni in misura superiore al 2% alla data della Relazione risultano essere:

Azionisti rilevanti %
Fratelli Ferretti Holding S.r.l. 37,387%
I.M. Fashion S.r.l. 24,410%
Tullio Badioli 5,000%
Highclere International Investors Llp 2,060%
Altri azionisti (*) 31,143%

(*) 5,5% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.

RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO ED IL RISULTATO DELL'ESERCIZIO DELLA CAPOGRUPPO CON I CORRISPONDENTI VALORI CONSOLIDATI

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato dell'esercizio 2015 ed il patrimonio netto al 31 dicembre 2015 di Gruppo (Quota attribuibile al Gruppo) con gli analoghi valori della Capogruppo Aeffe S.p.A.:

(Valori in migliaia di Euro) Patrimonio netto al 31
dicembre 2015
Utile d'esercizio al 31
dicembre 2015
Valore di bilancio della Capogruppo Aeffe 135.040 919
Quota del patrimonio e dell'utile netto delle controllate consolidate attribuibile al
Gruppo, al netto del valore di carico delle relative partecipazioni
( 22.974) ( 816)
Effetto riapertura business combinations 35.166 562
Eliminazione dell'utile intersocietario incluso nelle giacenze di magazzino di
controllate consolidate, al netto del relativo effetto fiscale
( 963) ( 47)
Adeguamento ai principi contabili della Capogruppo 2.238 915
Effetto netto di altre scritture di consolidamento 1.121 176
Totale rettifiche di consolidamento 14.588 790
Patrimonio Netto e Utile di Gruppo 131.744 1.522
Patrimonio Netto e Utile di Terzi 17.884 187
Patrimonio Netto e Utile Totale 149.628 1.709

4. ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

L'attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell'altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti. Tali costi sono stati totalmente contabilizzati a Conto Economico.

5. OBIETTIVI E POLITICHE DEL GRUPPO IN MATERIA DI GESTIONE DEL RISCHIO FINANZIARIO

In riferimento agli obiettivi e alle politiche del Gruppo in materia di gestione del rischio finanziario si rinvia alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.

6. CORPORATE GOVERNANCE

Aeffe S.p.A. ha adeguato il proprio sistema di corporate governance alle raccomandazioni di cui al Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel marzo del 2006 (e modificato nel marzo 2010) dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa Italiana S.p.A., provvedendo altresì a tenere in considerazione anche le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate approvato nel dicembre del 2011 dal Comitato per la Corporate Governance e promosso da Borsa Italiana S.p.A., ABI, Assogestioni, Assonime e Confindustria. Laddove non diversamente specificato, i riferimenti del presente paragrafo sono da intendersi al Codice del 2006.

Il Codice di Autodisciplina costituisce un modello di riferimento di natura organizzativa e funzionale per le società quotate sui mercati organizzati e gestititi da Borsa Italiana, non vincolante e caratterizzato dalla flessibilità necessaria alla sua adozione da parte delle società.

L'adeguamento del sistema di governo delle società quotate alle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina non è, infatti, attualmente imposto da alcuna norma di legge: l'adesione agli standard e ai modelli organizzativi dallo stesso proposti è, pertanto, volontaria e lasciata alla libera valutazione delle società quotate alle quali lo stesso è rivolto. Tuttavia, alcune raccomandazioni del Codice di Autodisciplina sono riflesse in norme di legge e/o regolamentari e, più precisamente, nel codice civile, nel D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (il "Testo Unico della Finanza"), come successivamente modificato, nel Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive integrazioni e modifiche (il "Regolamento Emittenti"), nonché nel Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti dalla Borsa Italiana (il "Regolamento di Borsa") e nelle Istruzioni di Borsa con riferimento specifico alle società ammesse alle negoziazione delle proprie azioni con la qualifica di STAR.

In adempimento agli obblighi normativi, Aeffe redige annualmente la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari", precisando: (i) quali raccomandazioni del Codice di Autodisciplina siano state effettivamente adottate dall'emittente e con quali modalità, e (ii) quali raccomandazioni non abbia fatto proprie, in tutto o in parte, fornendo in tal caso adeguate informazioni in merito ai motivi della mancata o parziale applicazione. La suddetta relazione, che riporta anche le informazioni sugli assetti proprietari, è disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.

7. AZIONI PROPRIE

Al 31 dicembre 2015 la Capogruppo possiede 5.876.878 azioni proprie dal valore nominale di euro 0,25, ciascuna che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale. Nell'esercizio 2015 non sono state effettuate transazioni sulle azioni proprie detenute dalla Capogruppo.

Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Capogruppo non risultano azioni di società controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.

8. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota 39 del Bilancio consolidato.

9. INFORMATIVA RELATIVA AL PERSONALE E ALL'AMBIENTE

In relazione all'attività svolta dal nostro Gruppo, che non comporta particolari livelli di rischio per i propri addetti, non si segnalano infortuni gravi sul lavoro, né l'emergere di patologie legate a malattie professionali. Non si segnalano inoltre azioni per mobbing.

Per quanto riguarda l'ambiente, ancora una volta l'attività svolta dal nostro Gruppo non comporta particolari riflessi sull'ambiente, se non quelli relativi al consumo energetico, notevolmente ridotto grazie all'installazione di pannelli fotovoltaici con una conseguente riduzione di emissioni di CO2. Si segnala pertanto che, nel corso dell'esercizio, il Gruppo non ha causato alcun danno all'ambiente, per il quale sia stato dichiarato colpevole, né è stato oggetto di sanzioni o pene per reati o danni ambientali.

10. FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

Non sono intervenuti fatti di rilievo nel corso dell'esercizio.

11. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Non sono intervenuti fatti di rilievo dopo la chiusura del periodo.

12. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Nel corso del 2015 il Gruppo è stato impegnato nel delineare linee strategiche di crescita per la profittabilità di lungo periodo, realizzando investimenti in aree significative, quali portafoglio brand, marketing, advertising e distribuzione retail. Giudichiamo positivamente gli obiettivi finora raggiunti, sia nel segmento prêt-à-porter che accessori, che già riflettono una maggiore vitalità ed il rafforzamento del posizionamento dei nostri brand in mercati con alto potenziale, tra cui Greater China e Stati Uniti. Nonostante l'incertezza dello scenario macroeconomico, siamo quindi ottimisti per il futuro, alla luce sia dell'andamento positivo delle collezioni della Primavera/Estate 2016 che hanno registrato un aumento del 14,3% rispetto alla stagione corrispondente del 2015, sia dei buoni riscontri delle ultime collezioni dell'Autunno/Inverno 2016 la cui raccolta ordini non è ancora completata ad oggi.

Prospetti contabili

Stato Patrimoniale Attivo – Consolidato (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Key money 33.208.388 34.916.804 ( 1.708.416)
Marchi 88.962.178 92.455.759 ( 3.493.581)
Altre attività immateriali 650.184 554.197 95.987
Totale attività immateriali (1) 122.820.750 127.926.760 ( 5.106.010)
Immobilizzazioni materiali
Terreni 16.958.413 16.828.413 130.000
Fabbricati 23.134.692 23.688.050 ( 553.358)
Opere su beni di terzi 15.979.003 16.177.831 ( 198.828)
Impianti e macchinari 2.583.550 2.953.095 ( 369.545)
Attrezzature 358.278 308.741 49.537
Altre attività materiali 4.246.676 3.814.460 432.216
Totale attività materiali (2) 63.260.612 63.770.590 ( 509.978)
Altre attività
Partecipazioni (3) 131.558 80.268 51.290
Crediti finanziari non correnti (4) 2.031.138 1.718.063 313.075
Altre attività (5) 4.265.083 4.701.444 ( 436.361)
Imposte anticipate (6) 11.089.214 13.368.052 ( 2.278.838)
Totale altre attività 17.516.993 19.867.827 ( 2.350.834)
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 203.598.355 211.565.177 ( 7.966.822)
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (7) 89.988.199 83.867.256 6.120.943
Crediti commerciali (8) 38.256.285 36.884.748 1.371.537
Crediti tributari (9) 7.229.775 8.531.445 ( 1.301.670)
Disponibilità liquide (10) 9.992.726 6.691.668 3.301.058
Crediti finanziari correnti (11) 1.815.854 1.000.000 815.854
Altri crediti (12) 26.254.111 24.881.205 1.372.906
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 173.536.950 161.856.322 11.680.628
Attività disponibili per la vendita (13) 436.885 436.885 -
TOTALE ATTIVITA' 377.572.190 373.858.384 3.713.806

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale Consolidato riportato nell'allegato I, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Stato Patrimoniale Passivo – Consolidato (*)

TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 377.572.190 373.858.384 3.713.806
Passività disponibili per la vendita - - -
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 155.392.403 152.720.371 2.672.032
Altri debiti (22) 14.963.436 14.319.321 644.115
Passività finanziarie (21) 75.984.725 80.224.019 ( 4.239.294)
Debiti tributari (20) 3.015.292 3.124.892 ( 109.600)
Debiti commerciali (19) 61.428.950 55.052.139 6.376.811
PASSIVITA' CORRENTI
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 72.551.770 73.166.232 ( 614.462)
Passività non finanziarie (18) 14.330.132 14.080.132 250.000
Passività finanziarie (17) 18.393.626 12.752.273 5.641.353
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (16) 6.551.605 7.457.710 ( 906.105)
Imposte differite (6) 32.207.692 36.828.733 ( 4.621.041)
Accantonamenti (15) 1.068.715 2.047.384 ( 978.669)
PASSIVITA' NON CORRENTI
TOTALE PATRIMONIO NETTO 149.628.017 147.971.781 1.656.236
Patrimonio netto di terzi 17.884.148 17.914.722 ( 30.574)
Risultato d'esercizio di terzi 186.632 1.264.249 ( 1.077.617)
Capitale e riserve di terzi 17.697.516 16.650.473 1.047.043
Di terzi
Patrimonio netto del gruppo 131.743.869 130.057.059 1.686.810
Risultato d'esercizio di gruppo 1.522.096 2.741.670 ( 1.219.574)
Utili/(perdite) esercizi precedenti ( 9.486.229) ( 13.341.832) 3.855.603
Altre riserve 114.336.595 115.285.814 ( 949.219)
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407 -
Del gruppo
PATRIMONIO NETTO (14)
2015 2014
(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale Consolidato riportato nell'allegato II, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Conto Economico Consolidato (*)

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2015 2014
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (23) 268.824.621 251.537.973
Altri ricavi e proventi (24) 5.213.423 4.341.829
TOTALE RICAVI 274.038.044 255.879.802
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 5.085.669 10.835.783
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (25) ( 91.297.185) ( 88.728.702)
Costi per servizi (26) ( 79.178.229) ( 68.644.632)
Costi per godimento beni di terzi (27) ( 23.537.688) ( 21.245.319)
Costi per il personale (28) ( 61.088.027) ( 58.563.102)
Altri oneri operativi (29) ( 4.679.511) ( 3.847.835)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti (30) ( 13.459.274) ( 13.657.251)
Proventi/(Oneri) finanziari (31) ( 3.031.210) ( 5.915.558)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 2.852.589 6.113.186
Imposte (32) ( 1.143.861) ( 2.107.267)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 1.708.728 4.005.919
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie ( 186.632) ( 1.264.249)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 1.522.096 2.741.670

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Conto Economico Consolidato riportato nell'allegato III, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Conto Economico Complessivo Consolidato

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2015 2014
Utile/(perdita) del periodo (A) 1.708.728 4.005.919
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Rimisurazione sui piani a benefici definiti 133.260 ( 408.436)
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio - -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B1) 133.260 ( 408.436)
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere ( 185.765) 955.389
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio - -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati
nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale (B2) ( 185.765) 955.389
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) ( 52.505) 546.953
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) 1.656.223 4.552.872
Totale Utile/(perdita) complessiva attribuibile a: 1.656.223 4.552.872
Soci della controllante 1.686.797 3.282.478
Interessenze di pertinenza di terzi ( 30.574) 1.270.394

Rendiconto Finanziario Consolidato (*)

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Esercizio
2015 2014
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A INIZIO ESERCIZIO 6.692 7.524
Risultato del periodo prima delle imposte 2.853 6.113
Ammortamenti / svalutazioni 13.459 13.657
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 1.885) 507
Imposte sul reddito corrisposte ( 3.596) ( 3.584)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 3.031 5.916
Variazione nelle attività e passività operative ( 1.097) ( 5.651)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA (33) 12.765 16.958
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 2.047) ( 2.129)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 4.992) ( 4.468)
Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e Rivalutazioni (+) ( 51) ( 50)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (34) ( 7.090) ( 6.647)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 52) 547
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari 1.402 ( 5.723)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari ( 693) ( 51)
Proventi e oneri finanziari ( 3.031) ( 5.916)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA (35) ( 2.374) ( 11.143)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A FINE ESERCIZIO 9.993 6.692

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario Consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Rendiconto Finanziario Consolidato riportato nell'allegato IV, oltre che nel commento alle singole voci di bilancio, nella Nota "Operazioni con parti correlate".

Prospetti di Patrimonio Netto Consolidato

(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Utili/(perdite) esercizi
precedenti
Riserva da rimisurazione piani
a benefici definiti
Risultato d'esercizio di
Gruppo
Risserva da conversione Patrimonio netto del Gruppo Patrimonio netto di Terzi Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2014 25.371 71.240 31.765 7.901 11.459 ( 14.198) ( 833) ( 3.198) ( 2.733) 126.774 16.644 143.418
Destinazione utile/(perdita) 2013 - - ( 5.284) - - 2.086 - 3.198 - - - -
Distribuzione dividendi della Controllante - - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - -
Totale utile/(perdita) complessiva al 2014 - - - - - - ( 396) 2.742 937 3.283 1.271 4.554
Altre variazioni - - - - - - - - - - - -
SALDI AL 31 DICEMBRE 2014 25.371 71.240 26.481 7.901 11.459 ( 12.112) ( 1.229) 2.742 ( 1.796) 130.057 17.915 147.972
(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Utili/(perdite) esercizi
precedenti
Riserva da rimisurazione piani
a benefici definiti
Risultato d'esercizio di
Gruppo
Risserva da conversione Patrimonio netto del Gruppo Patrimonio netto di Terzi Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2015 25.371 71.240 26.481 7.901 11.459 ( 12.112) ( 1.229) 2.742 ( 1.796) 130.057 17.915 147.972
Destinazione utile/(perdita) 2014 - - 35 - - 2.707 - ( 2.742) - - - -
Distribuzione dividendi della Controllante - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - -
Totale utile/(perdita) complessiva al 2015 - - - - 131 1.522 34 1.687 ( 31) 1.656
Altre variazioni - - - - - ( 81) 81 - - - - -
SALDI AL 31 DICEMBRE 2015 25.371 71.240 26.516 7.901 11.459 ( 9.486) ( 1.017) 1.522 ( 1.762) 131.744 17.884 149.628

NOTE ILLUSTRATIVE

INFORMAZIONI GENERALI

Il Gruppo Aeffe è una delle principali realtà internazionali del settore del lusso, settore in cui opera attraverso la creazione, la produzione e la distribuzione di prodotti di alta qualità e unicità stilistica.

Il Gruppo è caratterizzato da una strategia multimarca e annovera nel proprio portafoglio marchi noti a livello internazionale, sia di proprietà come "Alberta Ferretti", "Philosophy di Lorenzo Serafini", "Moschino" e "Pollini", sia in licenza tra i quali "Blugirl", "Cedric Charlier" e "Jeremy Scott".

Il Gruppo ha, inoltre, concesso in licenza a primari partners, la produzione e la distribuzione di ulteriori accessori e prodotti, con i quali completa la propria offerta (profumi, linee bimbo e junior, orologi, occhiali ed altro).

L'attività del Gruppo si suddivide, sulla base delle diverse linee di prodotti e marchi che ne compongono l'offerta, in due segmenti: prêt-à-porter (che include le linee prêt-à-porter e l'abbigliamento intimo e mare) e calzature e pelletteria.

La Capogruppo Aeffe, costituita ai sensi del diritto italiano come società per azioni e con sede sociale in Italia a S. Giovanni in Marignano (RN), è attualmente quotata sull'MTA – Segmento Star – di Borsa Italiana.

La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all'allegato VII si riportano i dati dell'ultimo bilancio di esercizio 2014 approvato. Si ricorda che la società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. redige anche il bilancio consolidato redatto secondo i principi contabili internazionali.

Il presente bilancio consolidato comprende i bilanci della Capogruppo Aeffe e delle sue controllate e la quota di partecipazione del Gruppo in società collegate. E' costituito dallo stato patrimoniale, conto economico, conto economico complessivo, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalla presente nota di commento.

Il presente bilancio è espresso in Euro in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni del Gruppo. Le attività estere sono incluse nel bilancio consolidato secondo i principi indicati nelle note che seguono.

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' E CRITERI DI REDAZIONE

In ottemperanza all'art. 3 del d.lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio consolidato sono state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell'art. 9 del d.lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del TUF), dall'art 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).

Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità al principio del costo storico.

I criteri di valutazione sono stati applicati uniformemente da tutte le società del Gruppo.

PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2015 include il bilancio della Capogruppo Aeffe e quelli delle società italiane ed estere nelle quali Aeffe possiede, direttamente o tramite proprie controllate e collegate, il controllo o comunque esercita un'influenza dominante.

Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese controllate per allineare i criteri contabili utilizzati a quelli adottati dal Gruppo.

Il consolidamento viene effettuato con il metodo dell'integrazione globale. I criteri adottati per l'applicazione di tale metodo sono principalmente i seguenti:

  • il valore contabile delle partecipazioni, detenute dalla Capogruppo o dalle altre società oggetto di consolidamento, è stato eliminato contro il relativo patrimonio netto al 31 dicembre 2015 a fronte dell'assunzione delle attività e delle passività delle società partecipate;
  • la differenza tra il costo di acquisizione e il fair value del patrimonio netto delle società partecipate alla data di acquisto della partecipazione viene distribuita, ove possibile, alle attività e passività delle partecipate e, per l'eventuale parte residua, ad avviamento. In accordo con le disposizioni transitorie dell'IFRS 3, il Gruppo, nel caso fosse presente, ha cessato di ammortizzare l'avviamento assoggettandolo invece a test di impairment;
  • vengono eliminate le operazioni significative avvenute tra società consolidate, così come le partite di credito e debito e gli utili non ancora realizzati nei confronti dei terzi derivanti da operazioni compiute fra società del Gruppo, al netto dell'eventuale effetto fiscale;
  • le quote di patrimonio netto e di utile o perdita dell'esercizio di competenza di terzi sono esposte in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico;
  • le Società acquisite nel corso dell'esercizio sono consolidate dalla data in cui è stata raggiunta la maggioranza.

Controllate

Le controllate sono le entità sottoposte al controllo della Società. Il controllo è il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie e gestionali di un'entità al fine di ottenere i benefici derivanti dalle sue attività. I bilanci delle controllate sono consolidati a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo cessa.

L'acquisizione delle controllate viene contabilizzata secondo il metodo dell'acquisto. Il costo dell'acquisizione è determinato quale somma del fair value delle attività cedute, delle azioni emesse e delle passività assunte alla data di acquisizione, più i costi direttamente attribuibili all'acquisizione. L'eventuale eccedenza del costo dell'acquisizione, rispetto alla quota d'interessenza dell'acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata acquisita, viene contabilizzata come avviamento.

Nel caso in cui la quota d'interessenza dell'acquirente nel fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata acquisita ecceda il costo dell'acquisizione, la differenza è rilevata immediatamente a conto economico.

I saldi, le operazioni, i ricavi e i costi infragruppo non realizzati, vengono eliminati nel consolidamento.

Inoltre, le operazioni di aggregazione aziendale infragruppo sono state contabilizzate mantenendo il valore d'iscrizione delle attività e passività pari a quello già registrato nel bilancio consolidato.

Collegate

Una collegata è un'impresa nella quale il Gruppo è in grado di esercitare un'influenza notevole, ma non il controllo né il controllo congiunto, attraverso la partecipazione alle decisioni sulle politiche finanziarie e operative della partecipata.

I risultati economici e le attività e passività delle imprese collegate sono rilevati nel bilancio consolidato utilizzando il metodo del patrimonio netto, ad eccezione dei casi in cui sono classificate come detenute per la vendita.

Secondo tale metodo, le partecipazioni nelle imprese sono rilevate nello stato patrimoniale al costo, rettificato per le variazioni successive all'acquisizione nelle attività nette delle collegate, al netto di eventuali perdite di valore delle singole partecipazioni. Le perdite delle collegate eccedenti la quota di interessenza del Gruppo nelle stesse (inclusive di crediti di medio-lungo termine che, in sostanza fanno parte dell'investimento netto del Gruppo nella collegata), non sono rilevate, a meno che il Gruppo non abbia assunto una obbligazione per la copertura delle stesse. L'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante alla Capogruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è riconosciuto come avviamento. L'avviamento è incluso nel valore di carico dell'investimento ed è assoggettato a test di impairment. Il minor valore del costo di acquisizione rispetto alla percentuale di spettanza del Gruppo del fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili delle collegate alla data di acquisizione è accreditata a conto economico nell'esercizio di acquisizione. Con riferimento alle operazioni intercorse fra un'impresa del Gruppo e una collegata, gli utili e le perdite non realizzati sono eliminati in misura pari alla percentuale di partecipazione del Gruppo nella collegata, ad accezione del caso in cui le perdite non realizzate costituiscano l'evidenza di una riduzione nel valore dell'attività trasferita.

AREA DI CONSOLIDAMENTO

Ai sensi della delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento) di seguito viene fornito l'elenco integrato delle imprese e delle partecipazioni rilevanti facenti capo ad Aeffe al 31 dicembre 2015.

Società Sede Valuta Cap. sociale Part.diretta Part.indiretta
Società consolidate con il metodo dell'integrazione globale
Società italiane
Aeffe Retail S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 8.585.150 100%
Clan Cafè S.r.l. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 100.000 62,9% (iii)
Moschino S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 20.000.000 70%
Pollini S.p.A. Gatteo (FC) Italia EUR 6.000.000 100%
Pollini Retail S.r.l. Gatteo (FC) Italia EUR 5.000.000 100% (i)
Velmar S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia EUR 120.000 100%
Società estere
Aeffe France S.a.r.l. Parigi (FR) EUR 50.000 100%
Aeffe UK Ltd. Londra (GB) GBP 310.000 100%
Aeffe USA Inc. New York (USA) USD 600.000 100%
Divè S.a. Galazzano (RSM) EUR 260.000 75%
Fashoff UK Ltd. Londra (GB) GBP 1.550.000 70% (ii)
Moschino Japan Ltd. Tokyo (J) JPY 120.000.000 70% (ii)
Moschino Korea Ltd. Seoul (ROK) KRW 6.192.940.000 70% (ii)
Moschino France S.a.r.l. Parigi (FR) EUR 1.612.000 70% (ii)
Moschino Retail G.m.b.h. Berlino (D) EUR 395.500 70% (ii)
Moschino USA Inc. New York (USA) USD 10.000 70% (ii)
Aeffe Japan Inc. Tokyo (J) JPY 3.600.000 100%
Bloody Mary Inc. New York (USA) USD 100.000 70% (ii)
Pollini Suisse S.a.g.l. Chiasso (CH) CHF 20.000 100% (i)
Pollini Austria G.m.b.h. Vienna (A) EUR 35.000 100% (i)

Note (dettaglio partecipazioni indirette):

  • (i) detenuta al 100% da Pollini S.p.A.;
  • (ii) detenuta al 100% da Moschino S.p.A.;
  • (iii) detenuta al 62,893% da Aeffe Retail.

Nel corso del periodo sono state perfezionate le seguenti operazioni:

  • a) incremento del capitale sociale di Moschino Retail G.m.b.h. di Euro 89.000;
  • b) incremento del capitale sociale di Moschino France S.a.r.l. di Euro 1.562.000;
  • c) Nuova Stireria Tavoleto S.r.l. è stata fusa per incorporazione in Aeffe S.p.a.

VALUTA ESTERA

Valuta funzionale e moneta di presentazione

Gli importi inclusi nel bilancio di ciascuna entità del Gruppo sono valutati utilizzando la valuta funzionale, ovvero la valuta dell'area economica prevalente in cui l'entità opera. Il presente bilancio consolidato è redatto in Euro, valuta funzionale e moneta di presentazione della Capogruppo.

Operazioni e saldi in valuta estera

Le operazioni in valuta estera sono convertite nella valuta funzionale applicando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione. Le attività e passività monetarie in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data di chiusura. Le differenze di cambio derivanti dall'estinzione di tali operazioni o dalla conversione di attività e passività monetarie sono rilevate nel conto economico. Le attività e passività non monetarie che sono valutate al fair value in una valuta estera sono convertite utilizzando i tassi di cambio alla data in cui il fair value era stato determinato.

Bilanci delle società estere

I bilanci delle società estere la cui valuta funzionale è diversa dall'Euro sono convertiti in Euro utilizzando le seguenti procedure:

(i) attività e passività, inclusi l'avviamento e le rettifiche al fair value derivanti dal consolidamento, sono convertiti al tasso di cambio in vigore alla data di chiusura del bilancio;

(ii) ricavi e costi sono convertiti al cambio medio di periodo che approssima il tasso di cambio alla data delle operazioni;

(iii) le differenze di cambio sono rilevate in una componente separata di patrimonio netto. Alla dismissione di una società estera, l'importo complessivo delle differenze di cambio accumulate relativo a tale società estera viene rilevato nel conto economico.

I tassi di cambio utilizzati per la conversione in Euro delle situazioni economico-patrimoniali delle società incluse nell'area di consolidamento sono riportati nella seguente tabella.

Descrizione delle valute Cambio puntuale Cambio medio Cambio medio
31 dicembre 2015 2015 31 dicembre 2014 2014
Dollaro USA 1,0887 1,1095 1,2141 1,3285
Sterlina britannica 0,7340 0,7259 0,7789 0,8061
Yen Giapponese 131,0700 134,3140 145,2300 140,3061
Won Sudcoreano 1.280,7800 1.256,5444 1.324,8000 1.398,1424
Franco Svizzero 1,0835 1,0679 1,2024 1,2146

SCHEMI DI BILANCIO

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, il Gruppo ha optato per uno schema di stato patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di conto economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. Per l'esposizione del rendiconto finanziario è utilizzato lo schema "indiretto".

Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI NON ANCORA APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO

Il 12 dicembre 2013 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (Annual Improvements to IFRSs - 2010- 2012 Cycle e Annual Improvements to IFRSs - 2011-2013 Cycle). Tra gli altri, i temi più rilevanti trattati in tali emendamenti sono: la definizione di condizioni di maturazione nell'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, l'informativa sulle stime e giudizi utilizzati nel raggruppamento dei segmenti operativi nell'IFRS 8 – Segmenti operativi, l'identificazione e l'informativa di una transazione con parte correlata che sorge quando una società di servizi fornisce il servizio di gestione dei dirigenti con responsabilità strategiche alla società che redige il bilancio nello IAS 24 – Informativa sulle parti correlate, l'esclusione dall'ambito di applicazione dell'IFRS 3 – Aggregazioni aziendali, di tutti i tipi di accordi a controllo congiunto (così come definiti nell'IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto), e alcuni chiarimenti sulle eccezioni all'applicazione dell'IFRS 13 – Misurazione del fair value. Gli emendamenti sono applicabili per i periodi annuali che avranno inizio a partire dal 1° febbraio 2015.

Il 6 maggio 2014 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto: Rilevazione dell'acquisizione di partecipazioni in attività a controllo congiunto, fornendo chiarimenti sulla rilevazione contabile delle acquisizioni di Partecipazioni in attività a controllo congiunto che costituiscono un business. Gli emendamenti sono applicabili in modo retroattivo, per i periodi annuali che avranno inizio a partire dal 1° gennaio 2016 ed è consentita l'applicazione anticipata.

Il 12 maggio 2014 lo IASB ha emesso alcune modifiche allo IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 - Attività immateriali, compresi nel titolo "Chiarimento sui metodi di ammortamento accettabili". Le modifiche allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari stabiliscono che i criteri di ammortamento determinati in base ai ricavi non sono appropriati. Le modifiche allo IAS 38 Attività immateriali introducono una presunzione relativa che un criterio di ammortamento basato sui ricavi sia inappropriato per le medesime ragioni stabilite dalle modifiche introdotte allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari. Nel caso delle attività intangibili questa presunzione può essere superata solamente in limitate circostanze. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016.

Il 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 – Strumenti finanziari.

Di seguito si illustrano i principali aspetti del nuovo principio internazionale:

• Classificazione e valutazione

L'IFRS 9 prevede un unico criterio di classificazione per ogni tipo di attività finanziaria, incluse quelle che contengono derivati incorporati. Le attività finanziarie sono pertanto classificate nella loro interezza e non sono soggette a complesse regole di biforcazione. I criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie sono i seguenti: a) Il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; b) Le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie.

• Passività finanziarie e merito creditizio proprio

Le disposizioni dello IAS 39 relative alle passività finanziarie sono state quasi interamente trasposte nell'IFRS 9. Pertanto, la maggior parte delle passività finanziarie continuerà ad essere valutata a costo ammortizzato. L'IFRS 9 consente, come lo IAS 39, di optare, in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base al criterio del "Fair value through profit or loss". Ad esempio un'impresa può scegliere di valutare una passività finanziaria strutturata nella sua interezza in base al criterio del "Fair value through profit or loss", invece di contabilizzare e valutare separatamente le singole componenti dello strumento finanziario.

L'unico aspetto delle disposizioni dello IAS 39 relative alla valutazione delle passività finanziarie, che ha richiesto un attento riesame da parte dello IASB, è quello della volatilità di conto economico indotto da variazioni nel rischio di credito di passività finanziarie che l'impresa ha deciso di valutare a fair value. Infatti, il fair value del debito di un'impresa è influenzato da variazioni del merito creditizio dell'impresa stessa (c.d. "merito creditizio proprio"). Pertanto, tenuto conto del fatto che diminuzioni del merito creditizio dell'impresa causano diminuzioni del fair value delle sue passività finanziarie, in base allo IAS 39, un'impresa che abbia optato per la valutazione delle passività finanziarie al fair value, realizzerebbe risultati di conto economico migliori grazie alla riduzione del suo merito creditizio.

Molti investitori hanno ritenuto tali risultati controintuitivi e forieri di confusione. Il nuovo IFRS 9 ha affrontato il problema stabilendo che le variazioni di fair value delle passività finanziarie dovute a variazioni del merito creditizio dell'emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo (OCI) piuttosto che in conto economico.

• Impairment

La necessità della riforma delle modalità di rilevazione e valutazione delle perdite su crediti subite sui prestiti e su altri strumenti finanziari è venuta alla luce nel corso della recente crisi finanziaria. In particolare, è stato ritenuto che l'impairment model previsto dallo IAS 39, basato sul criterio dell'incurred loss, che rinvia la rilevazione delle perdite su crediti fino al momento del verificarsi del trigger event, costituisse un punto di debolezza degli attuali principi contabili.

Per rimediare ai limiti dell'impairment model dello IAS 39, l'IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti previste nel corso della vita dello strumento finanziario; non è necessario, pertanto, il verificarsi di un trigger event per la rilevazione delle perdite su crediti.

A differenza di quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi passati e condizioni attuali, l'impairment model dell'IFRS 9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici.

L'IFRS 9 prevede che lo stesso impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate a fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.

L'IFRS 9 prevede una maggiore informativa sulle perdite su crediti e sul rischio di credito. In particolare, le imprese devono illustrare le modalità di calcolo delle perdite su crediti attese e quelle adottate per la valutazione delle variazioni nel rischio di credito.

• Hedge accounting

Il nuovo IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto "general hedge accounting model". Nell'IFRS 9 rimangono i tre tipi di hedge accounting: cash flow, fair value e net investment. Vi sono stati, tuttavia, notevoli cambiamenti nei tipi di transazione ai quali può essere applicato l'hedge accounting. In particolare, l'IFRS 9 ha ampliato il novero dei rischi per i quali può essere applicato l'hedge accounting di elementi non finanziari.

L'effectiveness test previsto dallo IAS 39 è stato sostituito con il principio della "relazione economica". La valutazione retrospettiva dell'hedge effectiveness non è più richiesta. La maggior flessibilità del nuovo principio contabile è controbilanciata dalla richiesta di una più approfondita informativa di bilancio sull'attività di gestione dei rischi.

Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2018 ma è consentita un'applicazione anticipata.

Il 12 agosto 2014 lo IASB ha ha pubblicato il documento "Equity Method in Separate Financial Statements" (emendamenti allo IAS 27). Il documento introduce l'opzione di utilizzare nel bilancio separato di un'entità il metodo del patrimonio netto per la rilevazione delle partecipazioni in società controllate, in società a controllo congiunto e in società collegate. Di conseguenza, un'entità potrà rilevare tali partecipazioni nel proprio bilancio separato alternativamente: al costo o secondo quanto previsto dallo IFRS 9 (o dallo IAS 39) o utilizzando il metodo del patrimonio netto. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.

L'11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture" (emendamenti all'IFRS 10 e allo IAS 28). Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione/conferimento di asset o società controllata ad una joint venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente dipende dal fatto che gli asset o la società controllata ceduti/conferiti costituiscano o meno un business, come definito dal principio IFRS 3. Nel caso in cui gli asset o la società controllata ceduti/conferiti rappresentano un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, l'entità deve rilevare la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.

Il 25 settembre lo IASB ha pubblicato il documento "Annual improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle". Il documento introduce modifiche ai seguenti principi: IFRS 5 – Attività non correnti possedute per la vendità e attività operative cessate; IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative; IAS 19 – Benefici per i dipendenti; IAS 34 – Bilanci intermedi. Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva.

Il 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Disclosure Initiative" (emendamenti allo IAS 1) che contiene delle modifiche limitate al principio contabile internazionale IAS 1. L'obiettivo delle modifiche è fornire chiarimenti in merito ad elementi che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione dei bilanci. Le modifiche sono efficaci a partire dagli esercizi che cominciano il 1° gennaio 2016; ne è concessa l'adozione anticipata.

Il 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Investment Entities: Applying the Consolidation Exception" (emendamenti all'IFRS 10, IFRS 12 e allo IAS 28) contenente modifiche relative a tematiche emerse a seguito dell'applicazione delle consolidation exceptions concesse alle investment entities. Le modifiche sono efficaci a partire dagli esercizi che cominciano il 1° gennaio 2016; ne è concessa l'adozione anticipata.

L'11 settembre 2015 lo IASB ha pubblicato il documento IFRS 15 Effective Date, nel quale viene definito il rinvio di un anno, ossia dal 1° gennaio 2017 al 1° gennaio 2018, della data di prima applicazione obbligatoria dell'IFRS 15 "Ricavi da contratti con clienti".

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo principio IFRS 16 Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto. Il nuovo principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019. Ne è consentita un'applicazione anticipata per le entità che applicheranno l'IFRS 15. Il processo di omologazione da parte dell'Unione Europea è tuttora in corso.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili e i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 sono di seguito riportati:

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa e in grado di far affluire al Gruppo benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d'acquisto (che nel caso di aggregazioni d'imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l'acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali continuano a essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per immobilizzazioni immateriali successivamente all'acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri dell'immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tra le immobilizzazioni immateriali si distinguono: a) quelle a vita utile indefinita, quali gli avviamenti, che non sono soggette al processo di ammortamento, ma vengono annualmente (ovvero ogni qual volta vi siano motivi per ritenere che l'immobilizzazione possa aver subito una perdita di valore) sottoposte al test di impairment, sulla base di quanto previsto nello IAS 36; b) quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.

Avviamento

L'avviamento derivante dall'acquisizione di una controllata o di un'entità a controllo congiunto rappresenta l'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del fair value dell'attività, passività e passività potenziali identificabili della controllata o dell'entità a controllo congiunto alla data di acquisizione. L'avviamento è rilevato come attività e rivisto annualmente per verificare che non abbia subito perdite di valore (test di impairment). Le perdite di valore sono iscritte a conto economico e non sono successivamente ripristinate.

In caso di cessione di un'impresa controllata o di un'entità a controllo congiunto, l'ammontare non ancora ammortizzato dell'avviamento a essa attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o minusvalenza da alienazione.

Nel caso in cui il fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili della partecipata ecceda il costo dell'acquisizione, la differenza è rilevata immediatamente a conto economico.

Quando il contratto di acquisto prevede la rettifica del corrispettivo dell'acquisto in base ad eventi futuri, la stima della rettifica deve essere inclusa nel costo dell'acquisizione se la rettifica appare probabile e l'importo può essere stimato attendibilmente. Eventuali rettifiche future alla stima sono rilevate come una rettifica all'avviamento.

Al 31 dicembre 2015, la società non ha iscritti in bilancio valori relativi ad avviamenti.

Key money

Tra le immobilizzazioni immateriali figurano anche i key money, ovvero gli importi pagati dal Gruppo per subentrare nelle posizioni contrattuali relative ai punti vendita a gestione diretta o, nel caso di aggregazioni aziendali, il fair value di tali attività all'atto dell'acquisizione. Tali attività sono state considerate sino al bilancio dell'esercizio 2008, attività immateriali a vita utile indefinita e, pertanto, non sono state assoggettate ad ammortamento. Vita utile indefinita, in conformità a quanto stabilito dal principio contabile internazionale IAS 38, non significa vita utile infinita bensì a scadenza non definita.

Il Gruppo, fino all'esercizio 2008, anche sulla scorta di valutazioni redatte da esperti indipendenti, ha evidenziato la scarsa rilevanza del termine temporale riconducibile alla durata dei contratti di locazione. Infatti, sono sempre state considerate a tale riguardo le tutele fornite al conduttore dalla prassi di mercato e da specifiche previsioni giuridiche cui si affianca una strategia di progressiva ulteriore espansione della rete portata avanti dalle aziende del Gruppo che è solito rinnovare i contratti di locazione prima della loro naturale scadenza e a prescindere dalla volontà di mantenere in seguito tali posizioni quali punti vendita del gruppo, in considerazione del valore attribuibile alle posizioni commerciali stesse.

A seguito del cambiamento del mercato dei key money il Gruppo ha ritenuto corretto effettuare un cambiamento di stima sulla vita utile degli stessi passando da vita utile indefinita a vita utile finita.

A partire dal 2009 si è notata una inversione di tendenza, anche se non generalizzata, che ha portato alcuni dei principali locatori del mercato a chiedere la risoluzione del contratto in prossimità della scadenza. Anche se le più recenti contrattazioni effettuate dal Gruppo confortano sulla intera recuperabilità del valore originario dei key money, in virtù della nuova impostazione del mercato gli amministratori hanno prudenzialmente ritenuto corretto effettuare il cambio di stima della vita utile. In base all'esperienza dei rinnovi ottenuti dai locatori negli esercizi passati, gli amministratori hanno ritenuto congruo stimare una vita utile corrispondente alla durata residua del contratto, preventivando in genere un rinnovo per ulteriori 6 anni e considerando un valore terminale finale pari agli importi dovuti a titolo di indennità per il subentro nella locazione ove previsto dalle normative nazionali.

Marchi

I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo. L'applicazione dell'IFRS 3 ha permesso di rideterminare la contabilizzazione di tutte le aggregazioni aziendali intervenute successivamente alla data del 31 dicembre 2001 facendo emergere, attraverso una perizia estimativa, il nuovo valore di una parte delle immobilizzazioni immateriali che, al momento dell'acquisto delle partecipazioni, non risultava espresso in bilancio.

Il Gruppo ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate da altri operatori del settore e nell'ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l'esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).

Altre immobilizzazioni immateriali

In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l'acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.

Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:

Categoria %
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 33%
Marchi 2,5%

I costi di ricerca sono imputati al conto economico nel periodo in cui sono sostenuti.

Al 31 dicembre 2015, la società non ha iscritto in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al conto economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.

Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell'attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese direttamente imputabili.

Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell'unica categoria "terreni e fabbricati" e, come tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).

Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:

Categoria %
Fabbricati industriali 2% - 2,56%
Macchinari e Impianti 10% - 12,5%
Attrezzature industriali e commerciali 25%
Macchine elettroniche 20%
Autoveicoli 20%
Autovetture 25%

I terreni non sono ammortizzati.

I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l'allestimento e l'ammodernamento della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque, strumentali all'attività del Gruppo) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.

Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno al Gruppo. Tali manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Leasing

Leasing finanziari

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti al Gruppo tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono iscritte tra le attività materiali per un importo uguale al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, al netto degli ammortamenti accumulati. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati secondo le aliquote sopra riportate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'esercizio della suddetta eliminazione.

Leasing operativi

Tutti i leasing in cui il Gruppo non assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene sono contabilizzati come leasing operativi. I pagamenti per un leasing operativo sono rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing.

Perdite di valore (Impairment)

I key money, i marchi e le altre attività immateriali sono sottoposte a una verifica del valore recuperabile almeno annualmente e, comunque, ogniqualvolta emergano indicazioni di possibile perdita di valore.

Le immobilizzazioni materiali e le altre attività non correnti sono sottoposte a test di impairment ogni qualvolta si sia in presenza di eventi o variazioni di circostanze indicanti una riduzione di valore.

Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile. Il valore contabile dell'attività viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a conto economico.

Il raffronto tra il valore del patrimonio netto di Gruppo per azione ed il valore di quotazione dell'azione a fine anno e nel periodo fino alla data di redazione del progetto di bilancio evidenzia un valore contabile superiore a quello di mercato. Gli amministratori ritengono che tale evidenza sia sostanzialmente imputabile alla particolare situazione dei mercati finanziari verificatasi a seguito della difficile situazione attuale dei mercati mondiali. Pertanto il valore di mercato non è considerato rappresentativo del valore del Gruppo.

Determinazione del valore recuperabile

Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l'esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività a un valore superiore rispetto a quello recuperabile. Come già segnalato, tale test va eseguito almeno con cadenza annuale per le immobilizzazioni a vita utile indefinita.

Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all'attività del Gruppo, nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l'unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene e a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.

Ripristini di valore

Il ripristino di valore di un'attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente a un evento che si è verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.

Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel conto economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività.

Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento.

Investimenti (Partecipazioni)

Le partecipazioni in società controllate non consolidate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono valutate con il metodo del patrimonio netto. La quota di costo eccedente il patrimonio netto della partecipata alla data di acquisizione viene trattata in maniera analoga a quanto descritto nei criteri di consolidamento. Le altre partecipazioni sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite durevoli di valore. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Attività destinate alla dismissione (held for sale)

In questa voce vengono classificate le attività il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con un uso continuativo. Perché ciò si verifichi, l'attività (o gruppo in dismissione) deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a condizioni, che sono d'uso e consuetudine, per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita deve essere altamente probabile. L'attività classificata come posseduta per la vendita viene valutata al minore tra il suo valore contabile e il fair value (valore equo) al netto dei costi di vendita come disposto dall'IFRS 5.

Crediti commerciali e altri crediti

I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione e il presunto valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.

Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne, nonché tutti gli altri costi diretti e indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.

Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta liquidità acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.

Accantonamenti

Gli accantonamenti per rischi e oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello stato patrimoniale solo quando esiste un'obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto rientra nell'ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. I contributi del Gruppo ai programmi a contribuzione definita sono imputati a conto economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.

L'obbligazione netta per il Gruppo derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1 gennaio 2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.

Debiti finanziari

Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili.

Scoperti bancari e finanziamenti

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a conto economico l'eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che il Gruppo abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale per quanto attiene al valore nominale delle azioni acquistate e in un'apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.

Contributi in conto capitale e in conto esercizio

Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. Il Gruppo ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.

Ricavi

I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene all'acquirente. Con riferimento alle principali tipologie di ricavi realizzate dal Gruppo, il riconoscimento degli stessi avviene sulla base dei seguenti criteri:

  • (i) vendite retail all'atto della consegna dei beni;
  • (ii) vendite wholesale al momento della spedizione dei beni;

(iii) royalties e provvigioni – secondo il principio di competenza.

Costi

I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.

I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a conto economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da spesare a conto economico nell'esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura pertanto tra le altre attività correnti.

Proventi e oneri finanziari

Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a conto economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).

Proventi e oneri per interessi sono imputati al conto economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.

I dividendi sono rilevati nel periodo in cui il Gruppo matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.

La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a conto economico usando il metodo dell'interesse effettivo.

Imposte

Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito dell'esercizio sono rilevate a Conto Economico.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.

Le imposte correnti sul reddito imponibile dell'esercizio rappresentano l'onere fiscale determinato utilizzando le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.

Le imposte differite sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.

I debiti per imposte differite si riferiscono a:

(i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione avverrà nei successivi esercizi;

(ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per effetto dell'applicazione dei Principi Contabili Internazionali.

I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:

(i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell'esercizio in esame ma che potranno essere dedotti negli esercizi successivi;

(ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.

I crediti per imposte anticipate e i debiti per imposte differite sono determinati sulla base delle aliquote d'imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione.

Principali stime adottate dalla Direzione

Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio consolidato, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e patrimoniale del Gruppo.

• Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie

AI fini della verifica di un'eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la società ha adottato la metodologia già descritta al paragrafo "Perdite di valore delle attività".

Key Money

Il valore recuperabile dei key money è stato determinato utilizzando l'importo di maggior valore tra il valore corrente ed il valore determinabile tramite l'uso.

Valore corrente: tale valore è stato determinato stimando sia il costo di realizzazione del network delle boutique oggetto di impairment test a valori correnti, sia come valori correnti di mercato in caso di cessione a terzi dei contratti d'affitto delle singole boutique (considerate quali "cash generating unit").

Le stime utilizzate per la determinazione dei valori come sopra indicati sono di seguito illustrate:

  • − valore annuo dei contratti di locazione da consuntivo 2015;
  • − aumento annuo ipotetico degli affitti pari a circa il 2,5%;
  • − possibilità di rinnovo alla scadenza di ciascun contratto per un periodo di eguale durata a quella prevista dal contratto in essere al 31 dicembre 2015;
  • − valore terminale dopo il primo rinnovo.

I tassi utilizzati per l'attualizzazione sono i seguenti:

  • − Tasso risk free per i contratti in essere pari al 3%;
  • − Tasso per l'ipotesi di rinnovo dopo la prima scadenza 5%;
  • − Tasso per il valore terminale 20%.

Valore determinabile tramite l'uso: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa dell'attività caratteristica delle singole boutique ("cash generating unit"). I flussi di cassa delle "cash generating unit" attribuibili a ciascun key money sono stati desunti per l'anno 2016 da una simulazione di budget, che, a seconda della boutique, prevede incrementi di fatturato intorno ad un range che va dal +21% nelle ipotesi più ottimistiche al +3% in quelle più pessimistiche. Si precisa che tali stime non sono indicative dell'andamento del retail per l'esercizio 2016 ma sono state utilizzate al fine di procedere ad un calcolo prudenziale per il test in oggetto. Per gli anni 2017 e 2018 e per il calcolo del terminal value è stato in genere considerato un tasso di crescita del fatturato del 5%. Quale tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari al 4,13%.

Marchi

Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti in bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente attualizzando l'ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni immateriali, per un periodo di tempo pari a 40 anni. Per il calcolo dei valori determinati come appena esposto, si è utilizzato per l'esercizio 2016 il budget di gruppo. Per i restanti periodi è stata stimata una crescita del fatturato con un CAGR variabile dal 2,2% al 2,5%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore e come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari al 4,13%.

  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti nell'ambito dei benefici successivi al rapporto di lavoro:
  • − Il tasso d'inflazione previsto è pari al 2,00%;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,79%;
  • − * I tassi attesi di incrementi retributivi (comprensivi d'inflazione) sono così suddivisi: (i) Dirigenti 1,50%; (ii) Impiegati/Quadri 0,50%; (iii) Operai 0,50%;
  • − Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 3,00%;
  • − E' previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società Aeffe S.p.A., del 10% per la Società Aeffe Retail S.p.A., dell'8% per le Società Pollini Retail S.r.l. e Moschino S.p.A. e del 5% per le Società Velmar S.p.A. e Pollini S.p.A..
  • * Le stime dei tassi attesi degli incrementi retributivi, sono utilizzate solamente per le Società con 50 o meno dipendenti.
  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva di clientela:
  • − Il tasso di turn-over volontario previsto è pari allo 0,00%;
  • − Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00% per tutte le società del Gruppo;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,79%.

ALTRE INFORMAZIONI

Informativa per settore

All'interno di un gruppo possono essere distintamente identificabili diversi settori che forniscono un insieme di prodotti e servizi omogenei (settore di attività) o che forniscono prodotti e servizi in una determinata area geografica (settore geografico). In particolare, all'interno del Gruppo Aeffe sono state individuate due aree di attività:

  • (i) divisione prêt-à-porter;
  • (ii) divisione calzature e pelletteria.

In ottemperanza a quanto disposto dall'IFRS 8 le informazioni settoriali vengono fornite al paragrafo dedicato ai "Commenti alle principali voci di conto economico e informativa di settore".

Gestione del rischio finanziario

I rischi finanziari a cui è esposto il Gruppo nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:

  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
  • rischio di credito.

Rischio di liquidità e di mercato

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello di tesoreria centralizzata e salvo pochi casi (Gruppo Pollini) è gestita dalle singole società che, comunque, risultano coordinate dalla tesoreria sulla base di linee guida definite dal Direttore Generale di Gruppo ed approvate dall'Amministratore Delegato.

L'obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:

(i) Rischio di liquidità:

Il Gruppo gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire, a livello consolidato, la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere un'elevata solidità patrimoniale.

Le linee di credito, anche se negoziate a livello di Gruppo, vengono concesse a livello di singola società.

Alla data del presente bilancio, le società del Gruppo che presentano i principali finanziamenti a breve e medio lungo termine verso istituti finanziatori terzi sono costituite dalla Capogruppo, da Pollini, da Moschino e da Velmar.

(ii) Rischio di cambio:

Il Gruppo opera a livello internazionale ed è quindi esposto al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell'impresa.

La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all'andamento dei tassi di cambio utilizzando per le principali società del Gruppo esposte al rischio di cambio l'apertura di finanziamenti in valuta e la sottoscrizione di contratti di acquisto di valuta a termine.

(iii) Rischio di tasso:

Il rischio di tasso di interesse cui le società del Gruppo sono esposte è originato prevalentemente dai debiti finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato. Al 31 dicembre 2015 un'ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 345 migliaia su base annua (Euro 531 migliaia al 31 dicembre 2014).

Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati – interest rate swap – che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2015 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.

(iv) Rischio di prezzo

Il Gruppo effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposto a normale rischio di oscillazione dei prezzi tipici del settore.

Rischio di credito

Per quanto riguarda i crediti Italia il Gruppo tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica del Gruppo che i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle posizioni in sofferenza non sia significativo.

La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.

L'attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all'attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene supervisionata l'evoluzione della posizione creditizia.

La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L'attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all'approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell'Ufficio Clienti.

Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta all'approvazione dei vari enti aziendali.

La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all'anzianità dello stesso (fasce di scaduto).

Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall'Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l'impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti di fascia "superiore ai 90 giorni", vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.

Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri il Gruppo procede come segue:

  • a) parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti;
  • b) la residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
  • a. buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due settimane dalla conferma dell'ordine;
  • b. i rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito ne da anticipo, vengono specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.

La fascia dei crediti commerciali non scaduti, pari a complessivi Euro 24.857 migliaia al 31 dicembre 2015, rappresenta il 65% dei crediti iscritti a bilancio. Tale percentuale è in miglioramento rispetto al 61% dell'esercizio precedente.

Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che garantiscano di generare un flusso di pagamenti tali da garantire al Gruppo la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.

Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei crediti di seguito indicati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Crediti commerciali 38.256 36.885 1.371 3,7%
Altri crediti correnti 26.254 24.881 1.373 5,5%
Altre attività 4.265 4.701 ( 436) (9,3%)
Totale 68.775 66.467 2.308 3,5%

Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 5 per le "Altre attività", alla nota 8 per i "Crediti commerciali" e alla nota 12 per gli "Altri crediti correnti".

Il fair value delle categorie sopra esposte non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta un'approssimazione ragionevole.

Al 31 dicembre 2015, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 13.399 migliaia di Euro (14.443 migliaia di Euro nel 2014). La composizione per scadenza è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Fino a 30 giorni 4.665 4.757 ( 92) (1,9%)
31 - 60 giorni 1.034 1.811 ( 777) (42,9%)
61 - 90 giorni 1.124 1.053 71 6,7%
Superiore a 90 giorni 6.576 6.822 ( 246) (3,6%)
Totale 13.399 14.443 ( 1.044) (7,2%)

Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente a tale crediti scaduti.

Rendiconto finanziario

Il rendiconto finanziario, predisposto dal Gruppo come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d'acquisto.

Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell'attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.

I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.

Secondo lo IAS 7, il rendiconto finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento:

(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa sono connessi principalmente all'attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dal Gruppo utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l'utile d'esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell'esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);

(ii) flusso monetario da attività di investimento: l'attività di investimento è indicata separatamente perché essa è, tra l'altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l'obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;

(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l'attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la modificazione dell'entità e della composizione del patrimonio netto e dei finanziamenti ottenuti.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

ATTIVITA' NON CORRENTI

1. Immobilizzazioni immateriali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) Marchi Key money Altre Totale
Saldo al 01.01.14 95.949 36.274 565 132.788
Incrementi - 4.507 320 4.827
- incrementi per acquisti - 4.507 320 4.827
- incrementi per aggregazioni aziendali - - - -
Decrementi - ( 2.698) - ( 2.698)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - - -
Ammortamenti del periodo ( 3.493) ( 3.166) ( 331) ( 6.990)
Saldo al 31.12.14 92.456 34.917 554 127.927
Incrementi - 1.588 485 2.073
- incrementi per acquisti - 1.588 485 2.073
- incrementi per aggregazioni aziendali - - - -
Decrementi - - ( 56) ( 56)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - 30 30
Ammortamenti del periodo ( 3.494) ( 3.296) ( 363) ( 7.153)
Saldo al 31.12.15 88.962 33.209 650 122.821

La movimentazione delle immobilizzazioni immateriali evidenzia le seguenti variazioni:

  • incrementi, pari a Euro 2.073 migliaia, principalmente relativi a key money e software;
  • decrementi, pari a Euro 56 migliaia;
  • differenze di traduzione/altre variazione, pari a Euro 30 migliaia;
  • ammortamenti dell'esercizio pari a Euro 7.153 migliaia.

Marchi

La voce include i valori dei marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino", "Love Moschino", " Pollini", "Studio Pollini"). Il valore è così suddiviso tra i differenti marchi:

Alberta Ferretti
Moschino
27
29
3.400
49.551
3.526
51.478
Pollini 25 36.011 37.452
Totale 88.962 92.456

La variazione tra i due periodi è ricollegabile esclusivamente all'ammortamento dell'esercizio.

Key money

Tale voce si riferisce alle somme pagate dal Gruppo per il subentro in contratti di locazione relativi ai punti vendita a gestione diretta o, nel caso di aggregazioni aziendali, al fair value di tali attività all'atto dell'acquisizione.

Il Gruppo, fino all'esercizio 2008, anche sulla scorta di valutazioni redatte da esperti indipendenti, ha evidenziato la scarsa rilevanza del termine temporale riconducibile alla durata dei contratti di locazione. Infatti, sono sempre state considerate a tale riguardo le tutele fornite al conduttore dalla prassi di mercato e da specifiche previsioni giuridiche cui si affianca una strategia di progressiva ulteriore espansione della rete portata avanti dalle aziende del Gruppo che è solito rinnovare i contratti di locazione prima della loro naturale scadenza e a prescindere dalla volontà di mantenere in seguito tali posizioni quali punti vendita del Gruppo, in considerazione del valore attribuibile alle posizioni commerciali stesse.

A seguito di alcuni segnali provenienti dal mercato dei key money il Gruppo ha ritenuto corretto effettuare un cambiamento di stima sulla vita utile degli stessi passando da vita utile indefinita a vita utile finita.

A partire dal 2009 si è notata una inversione di tendenza, anche se non generalizzata, che ha portato alcuni locatori a chiedere la risoluzione del contratto in prossimità della scadenza. Anche se le più recenti contrattazioni effettuate dal Gruppo confortano sulla intera recuperabilità del valore originario dei key money, in virtù della nuova impostazione del mercato gli amministratori hanno prudenzialmente ritenuto corretto effettuare il cambio di stima della vita utile. In base all'esperienza dei rinnovi ottenuti dai locatori negli esercizi passati, gli amministratori hanno ritenuto congruo stimare una vita utile corrispondente alla durata residua del contratto, preventivando in genere un rinnovo per ulteriori 6 anni e considerando un valore terminale finale pari agli importi dovuti a titolo di indennità per il subentro nella locazione ove previsto dalle normative nazionali.

Altre

La voce altre si riferisce prevalentemente alle licenze d'uso software.

2. Immobilizzazioni materiali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro)
Terreni Fabbricati Opere su beni di
terzi
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
immobilizzazioni
materiali
Altre
Totale
Saldo al 01.01.14 16.176 24.163 16.025 3.648 339 4.204 64.555
Incrementi 731 76 2.458 275 94 667 4.301
Decrementi ( 79) - ( 111) ( 41) ( 4) ( 14) ( 249)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - 459 80 ( 7) ( 36) 496
Ammortamenti del periodo - ( 551) ( 2.653) ( 1.009) ( 113) ( 1.006) ( 5.332)
Saldo al 31.12.14 16.828 23.688 16.178 2.953 309 3.815 63.771
Incrementi 130 8 2.478 531 133 1.487 4.767
Decrementi - - ( 79) ( 16) ( 1) ( 100) ( 196)
Diff. di traduzione / Altre variazioni - - 197 ( 6) 44 186 421
Ammortamenti del periodo - ( 561) ( 2.795) ( 878) ( 127) ( 1.141) ( 5.502)
Saldo al 31.12.15 16.958 23.135 15.979 2.584 358 4.247 63.261

La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti variazioni:

  • Incrementi per nuovi investimenti per Euro 4.767 migliaia. Essi si riferiscono principalmente ai nuovi investimenti per ristrutturazione ed ammodernamento negozi, acquisto impianti ed apparecchiature specifiche ed acquisto macchine elettroniche.
  • Decrementi per alienazioni al netto del fondo ammortamento residuo per Euro 196 migliaia.
  • Incrementi per differenze di traduzione e altre variazioni per Euro 421 migliaia, principalmente riconducibile alla differenza di traduzione delle controllate estere.
  • Ammortamenti per Euro 5.502 migliaia, distribuiti tra tutti i cespiti, eccezion fatta per i terreni, secondo aliquote di ammortamento proprie di ciascuna categoria (per approfondimenti si veda la sezione Immobilizzazioni materiali all'interno dei criteri di valutazione).

Altre attività non correnti

3. Investimenti (Partecipazioni)

La voce comprende le partecipazioni valutate al costo.

4. Crediti finanziari non correnti

Il valore in essere al 31 dicembre 2015 è relativo alla quota a lungo del credito finanziario in valuta generato dalla vendita degli immobili di proprietà di Aeffe USA alla società Ferrim USA, società controllata al 100% da Ferrim Srl. La variazione è determinata dall'effetto delle variazioni che ha subito il dollaro. Su tale credito maturano interessi.

5. Altre attività

La voce include principalmente il credito a lungo per il provento riconosciuto da Woollen Co., Ltd. a favore del Gruppo Aeffe in seguito alla riorganizzazione della rete distributiva in Giappone e ai crediti per depositi cauzionali relativi ai contratti di locazione commerciale.

6. Attività e passività fiscali non correnti per imposte anticipate e differite

La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014:

(Valori in migliaia di Euro) Crediti Debiti
31 dicembre 31 dicembre 31 dicembre 31 dicembre
2015 2014 2015 2014
Beni materiali - - ( 32) ( 88)
Attività immateriali 3 3 ( 163) ( 169)
Accantonamenti 1.625 1.720 - -
Oneri deducibili in esercizi futuri 4.849 5.046 - -
Proventi tassabili in esercizi futuri 443 579 ( 1.658) ( 1.292)
Perdite fiscali portate a nuovo 3.557 4.090 - -
Altre 5 6 ( 59) ( 63)
Imposte da passaggio IAS 607 1.924 ( 30.296) ( 35.217)
Totale 11.089 13.368 ( 32.208) ( 36.829)

La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell'esercizio è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Saldo iniziale Differenze di Rilevate a conto Altro Saldo finale
traduzione economico
Beni materiali ( 88) ( 7) 63 - ( 32)
Attività immateriali ( 166) - 6 - ( 160)
Accantonamenti 1.720 23 ( 122) 4 1.625
Oneri deducibili in esercizi futuri 5.046 3 ( 200) - 4.849
Proventi tassabili in esercizi futuri ( 713) - ( 502) - ( 1.215)
Perdite fiscali portate a nuovo 4.090 152 527 ( 1.212) 3.557
Altre ( 57) ( 13) 93 ( 77) ( 54)
Imposte da passaggio IAS ( 33.293) 123 3.779 ( 298) ( 29.689)
Totale ( 23.461) 281 3.644 ( 1.583) ( 21.119)

La variazione in conto economico pari a Euro 3.644 migliaia è principalmente riferibile al fatto che, ai sensi dell'art. 1, commi 61-62, della Legge di Stabilità per il 2016, a decorrere dal 1° gennaio 2017, con effetto per i periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016, l'aliquota IRES viene ridotta dal 27,5% al 24%. Si è quindi provveduto ad adeguare alla nuova minor aliquota IRES i crediti per imposte anticipate ed i debiti per imposte differite che avranno riassorbimento successivo al 31/12/2016. La variazione per il cambio di aliquota che è transitata a conto economico ammonta a circa Euro 2,5 milioni.

La variazione in diminuzione pari a Euro 1.583 migliaia della colonna "Altro" si riferisce principalmente alla compensazione del debito per IRES dell'esercizio maturato in alcune società del Gruppo con il credito per imposte differite generatosi in Aeffe S.p.A. in conseguenza dell'adesione delle società controllate al consolidato fiscale.

La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esigenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività.

ATTIVITA' CORRENTI

7. Rimanenze

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Materie prime, sussidiarie e di consumo 15.649 14.556 1.093 7,5%
Prodotti in corso di lavorazione 6.752 8.339 ( 1.587) (19,0%)
Prodotti finiti e merci 67.506 60.969 6.537 10,7%
Acconti 81 3 78 2.600,0%
Totale 89.988 83.867 6.121 7,3%

L'incremento della voce Rimanenze pari a Euro 6.121 migliaia è legato alla raccolta ordini della primavera/estate 2016 in aumento del 14,3%.

Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione delle collezioni primavera/estate 2016, mentre i prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni autunno/inverno 2015, primavera/estate 2016 e il campionario dell'autunno/inverno 2016.

8. Crediti commerciali

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Crediti verso clienti
(Fondo svalutazione crediti)
40.215
( 1.959)
38.487
( 1.602)
1.728
( 357)
4,5%
22,3%
Totale 38.256 36.885 1.371 3,7%

Al 31 dicembre 2015 i crediti commerciali sono pari a Euro 40.215 migliaia, con un incremento del 4,5% rispetto al loro valore al 31 dicembre 2014.

Si ritiene che il valore contabile dei crediti commerciali approssimi il loro fair value.

Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili ed, in generale, sulla base dell'andamento storico.

9. Crediti tributari

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
IVA 3.636 4.274 ( 638) (14,9%)
IRES 1.234 1.660 ( 426) (25,7%)
IRAP 975 288 687 238,5%
Erario c/ritenute 33 985 ( 952) (96,6%)
Altri crediti tributari 1.352 1.324 28 2,1%
Totale 7.230 8.531 ( 1.301) (15,3%)

Al 31 dicembre 2015 i crediti vantati dal Gruppo nei confronti delle istituzioni tributarie ammontano a Euro 7.230 migliaia. La variazione di Euro 1.301 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014 è dovuta principalmente all'utilizzo dei crediti tributari in compensazione con il debito per IRES dell'esercizio maturato in alcune società del Gruppo, in conseguenza dell'adesione delle società controllate al consolidato fiscale.

10. Disponibilità liquide

La voce comprende:

Totale 9.993 6.692 3.301 49,3%
Denaro e valori in cassa 768 574 194 33,8%
Assegni 25 31 ( 6) (19,4%)
Depositi bancari e postali 9.200 6.087 3.113 51,1%
2015 2014 %
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni

La voce depositi bancari e postali rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio. La voce denaro e valori in cassa rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.

L'incremento delle disponibilità liquide registrato nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 rispetto all'esercizio precedente è di Euro 3.301 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto finanziario.

11. Crediti finanziari

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Crediti Finanziari 1.816 1.000 816 81,6%
Totale 1.816 1.000 816 81,6%

Il valore in essere al 31 dicembre 2015 è principalmente determinato dalla quota a breve del credito finanziario generato dalla vendita degli immobili di proprietà di Aeffe USA alla società Ferrim USA, società controllata al 100% da Ferrim Srl. Su tale credito maturano interessi.

12. Altri crediti

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Crediti per costi anticipati 19.068 17.749 1.319 7,4%
Acconti per royalties e provvigioni 741 761 ( 20) (2,6%)
Acconti da fornitori 203 618 ( 415) (67,2%)
Ratei e risconti attivi 3.167 2.421 746 30,8%
Altri 3.075 3.332 ( 257) (7,7%)
Totale 26.254 24.881 1.373 5,5%

Gli altri crediti a breve termine aumentano di Euro 1.373 migliaia principalmente per l'incremento dei crediti per costi anticipati.

I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2016 e autunno/inverno 2016 per le quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.

13. Attività e passività disponibili per la vendita

La voce non si è movimentata nel corso del periodo.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre
2015
31 dicembre
2014
Altre attività 437 437
Totale Attività 437 437

14. PATRIMONIO NETTO

Si commentano, di seguito, le principali classi componenti il Patrimonio netto al 31 dicembre 2015, mentre le relative variazioni sono illustrate nei prospetti di patrimonio netto.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Capitale sociale 25.371 25.371 -
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240 71.240 -
Altre riserve 26.516 26.481 35
Riserva Fair Value 7.901 7.901 -
Riserva IAS 11.459 11.459 -
Utili/(Perdite) esercizi precedenti ( 9.486) ( 12.112) 2.626
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti ( 1.017) ( 1.229) 212
Risultato d'esercizio di Gruppo 1.522 2.742 ( 1.220)
Riserva da conversione ( 1.762) ( 1.796) 34
Patrimonio netto di terzi 17.884 17.915 ( 31)
Totale 149.628 147.972 1.656

Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2015, interamente sottoscritto e versato, (al lordo delle azioni proprie) risulta pari a Euro 26.841 migliaia, ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2015 la Capogruppo possiede 5.876.878 azioni proprie che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale.

Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono privilegi. Il numero delle azioni in circolazione non si è movimentato nel corso dell'esercizio.

Riserva sovrapprezzo azioni

La riserva sovrapprezzo azioni ammonta a Euro 71.240 migliaia e non subisce variazioni rispetto al 31 dicembre 2014.

Altre riserve

Nel corso dell'esercizio tale voce si è incrementata per l'utile dell'esercizio precedente della Capogruppo.

Riserva fair value

La riserva fair value deriva dall'applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede di valutare a fair value i terreni e fabbricati del Gruppo, sulla base di perizie effettuate da un perito esperto indipendente.

Riserva IAS

La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell'effetto fiscale, come richiesto dall'IFRS 1. Rileviamo che ogni differenza emersa è stata imputata pro quota anche alla frazione di patrimonio netto di pertinenza di terzi.

Utili/(Perdite) esercizi precedenti

La voce Utili/(Perdite) esercizi precedenti ha registrato una variazione positiva per effetto del risultato consolidato al 31 dicembre 2014.

Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti

La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2013 (in modo retrospettivo) dell'emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2014 di Euro 212 migliaia.

Riserva da conversione

L'incremento pari a Euro 34 migliaia relativo a tale riserva è dovuto agli effetti derivanti dalla conversione dei bilanci delle società in valuta diversa dall'Euro.

Patrimonio netto delle minoranze

La variazione della voce patrimonio netto delle minoranze è da attribuire alla quota parte del risultato del periodo di competenza di terzi.

Il patrimonio attribuito ai terzi rappresenta la quota di patrimoni netti delle consolidate di proprietà di altri soci e comprende le riserve IAS di loro pertinenza.

PASSIVITA' NON CORRENTI

15. Accantonamenti

La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:

Totale 2.047 197 ( 1.175) 1.069
Trattamento di quiescenza
Altri
1.010
1.037
93
104
( 285)
( 890)
818
251
2014 2015
(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi 31 dicembre

L'accantonamento per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in relazione all'interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi. L'importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell'esborso necessario per estinguere l'obbligazione.

Il decremento della voce Altri fa riferimento principalmente all'utilizzo del fondo per incentivi all'esodo.

Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che daranno origine a oneri a carico del Gruppo, sono descritte al paragrafo "Passività Potenziali".

16. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i lavoratori, si configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l'obbligazione aziendale non termina con il versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di lavoro.

Per tali tipi di piani, il principio richiede che l'ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l'ammontare da pagare al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.

A partire dal 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria e relativi decreti attuativi hanno introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi di TFR potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda (nel qual caso questa ultima verserà i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS).

La composizione e la movimentazione del fondo è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi / Altre
variazioni
31 dicembre
2014 2015
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di
lavoro
7.458 161 ( 1.067) 6.552
Totale 7.458 161 ( 1.067) 6.552

Gli incrementi comprendono la quota di TRF maturata nell'anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR pari a Euro 800 migliaia, e per una perdita attuariale di Euro 267 migliaia.

17. Passività finanziarie a lungo termine

La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Debiti verso banche
Debiti verso altri finanziatori
18.322
72
12.680
72
5.642
-
44,5%
n.a.
Totale 18.394 12.752 5.642 44,2%

La voce relativa ai debiti verso banche si riferisce alla quota esigibile oltre 12 mesi dei finanziamenti concessi da istituti di credito. Tale voce comprende anche un mutuo ipotecario erogato a novembre 2013 alla Capogruppo Aeffe Spa per un valore di Euro 11,5 milioni di durata decennale ed avente ad oggetto l'immobile sito in Gatteo, sede della controllata Pollini Spa. Si precisa che tale immobile dal 2002 al 2012 fu oggetto di un'operazione di lease-back.

Tutte le altre operazioni sono mutui chirografari e finanziamenti bancari su cui non esistono forme di garanzie reali e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale. Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenants), o negative pledge.

La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2015 inclusivo della quota a breve e della quota a medio-lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) Importo totale Quota a breve Quota a lungo
Finanziamenti bancari 23.164 4.843 18.321
Totale 23.164 4.843 18.321

Si precisa che l'importo in scadenza oltre i cinque anni ammonta ad Euro 3.825 migliaia.

18. Passività non finanziarie

Tale voce pari a Euro 14.330 migliaia si riferisce principalmente al debito della controllata Moschino S.p.A. nei confronti del socio Sinv a titolo di versamento infruttifero soci. Il debito ha natura di versamento in conto capitale ed è sorto all'atto dell'acquisizione della Moschino S.p.A. nei confronti della Capogruppo e della Sinv S.p.A. nel 1999, ripartito in quote proporzionali rispetto alle quote di partecipazione detenute dalla Capogruppo e dalla Sinv nei confronti della stessa società Moschino S.p.A..

PASSIVITA' CORRENTI

19. Debiti commerciali

La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2014:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Debiti commerciali 61.429 55.052 6.377 11,6%
Totale 61.429 55.052 6.377 11,6%

I debiti commerciali sono esigibili entro l'esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.

L'incremento pari a Euro 6.377 migliaia è principalmente riferibile ai maggiori acquisti legati alla raccolta ordini della primavera/estate 2016 in aumento del 14,3%.

20. Debiti tributari

I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2014:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Debiti per Irap - 222 ( 222) (100,0%)
Debiti verso Erario per ritenute 2.549 2.364 185 7,8%
Debiti verso Erario per IVA 453 399 54 13,5%
Altri 13 140 ( 127) (90,7%)
Totale 3.015 3.125 ( 110) (3,5%)

21. Passività finanziarie a breve termine

La tabella che segue ne dettaglia la composizione:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Debiti verso banche 75.985 80.224 ( 4.239) (5,3%)
Totale 75.985 80.224 ( 4.239) (5,3%)

I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.

22. Altri debiti

Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e sono confrontate con i corrispondenti saldi al 31 dicembre 2014:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Debiti verso Istituti previdenziali 3.715 3.015 700 23,2%
Debiti verso dipendenti 4.662 5.011 ( 349) (7,0%)
Debiti verso clienti 1.693 1.529 164 10,7%
Ratei e risconti passivi 2.194 2.163 31 1,4%
Altri 2.699 2.601 98 3,8%
Totale 14.963 14.319 644 4,5%

Gli altri debiti a breve termine ammontano a Euro 14.963 migliaia al 31 dicembre 2015 in aumento di Euro 644 migliaia rispetto all'esercizio precedente, principalmente per l'incremento dei debiti verso istituti previdenziali in seguito alla conclusione del contratto di solidarietà.

INFORMATIVA PER SETTORE IN MERITO A UTILI O PERDITE, ATTIVITA' E PASSIVITA'

Ai fini dell'applicazione dell'IFRS 8 la società ha ritenuto di definire quali settori operativi quelli già individuati sulla base dello IAS 14 Informativa di Settore: la Divisione prêt-à-porter e la Divisione calzature e pelletteria. Tale decisione è stata presa in quanto gli stessi rappresentano quelle attività generatrici di ricavi e di costi, i cui risultati operativi sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale operativo al fine valutarne i risultati e decidere le risorse da allocare a ciascun settore e per i quali sono disponibili informazioni separate di bilanci.

La divisione prêt-à-porter si compone principalmente delle realtà aziendali di Aeffe, Moschino e Velmar ed opera prevalentemente nella creazione, realizzazione e distribuzione di collezioni di abbigliamento prêt-àporter di lusso e di collezioni di lingerie, beachwear e loungewear. La distribuzione delle collezioni avviene sia attraverso il canale retail sia attraverso il canale wholesale

Per quanto riguarda le collezioni di abbigliamento prêt-à-porter, l'attività è svolta da Aeffe, sia per quanto attiene la realizzazione dei prodotti con marchi di proprietà del Gruppo ("Alberta Ferretti", "Philosophy", "Moschino", "Boutique Moschino" e "Love Moschino") sia per i marchi concessi in licenza da altre maison esterne al Gruppo (quali "Blugirl", "Cedric Charlier"" e "Jeremy Scott").

Velmar realizza e distribuisce le collezioni di abbigliamento intimo e mare, e in particolare le collezioni di lingerie, underwear, beachwear e loungewear sia per uomo che per donna. Le collezioni sono prodotte e distribuite sia con marchi di proprietà del Gruppo, quali "Moschino", sia con marchi in licenza da soggetti terzi, quali "Blugirl".

La divisione prêt-à-porter si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto recanti marchi di proprietà di Aeffe e Moschino quali, in particolare, il contratto di licenza del marchio "Moschino" relativo alla linea love, ai profumi delle linee Moschino, ed agli occhiali a marchio "Moschino".

La divisione calzature e pelletteria, che si compone della realtà aziendale di Pollini e delle società da essa controllate, opera prevalentemente nella creazione, produzione e distribuzione di calzature, piccola pelletteria, borse e accessori coordinati, caratterizzati da materiali esclusivi. L'attività operativa è svolta principalmente da Pollini, che cura direttamente l'ideazione, la produzione e la distribuzione dei prodotti a marchio proprio, nonché la produzione e la distribuzione dei brand ricevuti in licenza da società del Gruppo.

La divisione calzature e pelletteria si occupa inoltre della gestione dei contratti di licenza concessi a società esterne al Gruppo per la realizzazione di linee di prodotto a marchio "Pollini", quali i contratti di licenza per la realizzazione di ombrelli, foulard e cravatte.

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
2015 pelletteria
Ricavi di settore 207.221 95.751 ( 34.147) 268.825
Ricavi infradivisione ( 7.668) ( 26.479) 34.147 -
Ricavi da clienti terzi 199.553 69.272 - 268.825
Margine operativo lordo (EBITDA) 12.187 7.156 - 19.343
Ammortamenti ( 9.815) ( 2.840) - ( 12.655)
Altre voci non monetarie:
Svalutazioni ( 530) ( 274) - ( 804)
Margine operativo (EBIT) 1.842 4.042 - 5.884
Proventi finanziari 1.288 228 ( 539) 977
Oneri finanziari ( 3.313) ( 1.234) 539 ( 4.008)
Risultato ante imposte ( 183) 3.036 - 2.853
Imposte ( 1.224) 80 - ( 1.144)
Risultato netto ( 1.407) 3.116 - 1.709

Le tabelle che seguono indicano i dati economici degli esercizi 2015 e 2014 relativi alle divisioni prêt-à-porter e calzature e pelletteria.

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
2014 pelletteria
Ricavi di settore 192.151 85.960 ( 26.573) 251.538
Ricavi infradivisione ( 6.261) ( 20.312) 26.573 -
Ricavi da clienti terzi 185.890 65.648 - 251.538
Margine operativo lordo (EBITDA) 18.597 7.089 - 25.686
Ammortamenti ( 9.469) ( 2.853) - ( 12.322)
Altre voci non monetarie:
Svalutazioni ( 1.140) ( 195) - ( 1.335)
Margine operativo (EBIT) 7.988 4.041 - 12.029
Proventi finanziari 1.435 35 ( 919) 551
Oneri finanziari ( 5.523) ( 1.863) 919 ( 6.467)
Risultato ante imposte 3.900 2.213 - 6.113
Imposte ( 1.008) ( 1.099) - ( 2.107)
Risultato netto 2.892 1.114 - 4.006

Le tabelle che seguono indicano i dati patrimoniali e finanziari al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014 relativi alle divisioni prêt-à-porter e calzature e pelletteria.

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
31 dicembre 2015 pelletteria
ATTIVITA' DI SETTORE 301.369 114.482 ( 56.598) 359.253
di cui attività non correnti (*)
Attività immateriali 80.812 42.009 - 122.821
Attività materiali 60.115 3.146 - 63.261
Altre attività non correnti 10.207 663 ( 4.442) 6.428
ALTRE ATTIVITA' 15.902 2.417 - 18.319
ATTIVITA' CONSOLIDATE 317.271 116.899 ( 56.598) 377.572

(*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro e diritti derivanti da contratti assicurativi

(Valori in migliaia di Euro) Div. prêt-à porter Div. calzature e Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
31 dicembre 2015 pelletteria
PASSIVITA' DI SETTORE 174.107 75.212 ( 56.598) 192.721
ALTRE PASSIVITA' 23.973 11.250 - 35.223
PASSIVITA' CONSOLIDATE 198.080 86.462 ( 56.598) 227.944
(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 2014
Div. prêt-à porter Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le divisioni Totale consolidato
ATTIVITA' DI SETTORE 295.549 109.518 ( 53.108) 351.959
di cui attività non correnti (*)
Attività immateriali 84.097 43.830 - 127.927
Attività materiali 60.553 3.218 - 63.771
Altre attività non correnti 10.338 604 ( 4.442) 6.500
ALTRE ATTIVITA' 18.819 3.080 - 21.899
ATTIVITA' CONSOLIDATE 314.368 112.598 ( 53.108) 373.858

(*) Attività non-correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi al rapporto di lavoro e diritti derivanti da contratti assicurativi

(Valori in migliaia di Euro)
31 dicembre 2014
Div. prêt-à porter Div. calzature e
pelletteria
Elisioni tra le divisioni Totale consolidato (*)
PASSIVITA' DI SETTORE 167.711 71.330 ( 53.108) 185.933
ALTRE PASSIVITA' 26.040 13.914 - 39.954
PASSIVITA' CONSOLIDATE 193.751 85.244 ( 53.108) 225.887

Informativa per area geografica

La tabella che segue indica i ricavi netti al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014 suddivisi per area geografica:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 % 2014 % %
Italia 119.754 44,5% 113.591 45,2% 6.163 5,4%
Europa (Italia e Russia escluse) 56.842 21,1% 55.858 22,2% 984 1,8%
Russia 9.172 3,4% 16.614 6,6% ( 7.442) (44,8%)
Stati Uniti 22.248 8,3% 16.109 6,4% 6.139 38,1%
Giappone 6.842 2,5% 7.038 2,8% ( 196) (2,8%)
Resto del mondo 53.967 20,2% 42.328 16,8% 11.639 27,5%
Totale 268.825 100,0% 251.538 100,0% 17.287 6,9%

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

23. Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2015 il gruppo ha raggiunto un fatturato di Euro 268.825 migliaia rispetto a Euro 251.538 migliaia dell'esercizio 2014, con un incremento del 6,9% (+5,1% a tassi di cambio costanti).

I ricavi della divisione prêt-à-porter sono pari a Euro 207.221 migliaia con un incremento del 7,8% a cambi correnti (+5,5% a cambi costanti) rispetto all'esercizio 2014. I ricavi della divisione calzature e pelletteria ammontano a Euro 95.751 migliaia con un incremento dell'11,4%.

24. Altri ricavi e proventi

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Sopravvenienze attive 1.253 1.052 201 19,1%
Altri ricavi 3.960 3.290 670 20,4%
Totale 5.213 4.342 871 20,1%

La voce Sopravvenienze attive, composta prevalentemente da recupero crediti da istanze di fallimento e ricavi di competenza di anni precedenti, aumenta di Euro 201 migliaia rispetto al valore dell'esercizio precedente.

La voce Altri ricavi, che ha un valore di Euro 3.960 migliaia nell'esercizio 2015, include principalmente utili su cambi di natura commerciale, affitti attivi, vendite di materie prime ed imballaggi. La variazione di Euro 670 migliaia rispetto al valore dell'esercizio precedente è imputabile principalmente all'incremento degli utili su cambi di natura commerciale, in particolare quelli generati dalla variazione dei dollari e delle sterline.

25. Materie prime e di consumo

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 91.297 88.729 2.568 2,9%
Totale 91.297 88.729 2.568 2,9%

L'incremento della voce Materie prime e di consumo pari a Euro 2.568 migliaia è legato alla raccolta ordini della primavera/estate 2016 in aumento del 14,3%.

Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.

26. Costi per servizi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Lavorazioni esterne 26.336 22.414 3.922 17,5%
Consulenze 14.951 13.290 1.661 12,5%
Pubblicità e promozione 11.514 9.321 2.193 23,5%
Premi e provvigioni 5.232 4.740 492 10,4%
Trasporti 5.494 4.452 1.042 23,4%
Utenze 2.170 2.098 72 3,4%
Compensi amministratori e collegio sindacale 2.675 2.888 ( 213) (7,4%)
Assicurazioni 560 586 ( 26) (4,4%)
Commissioni bancarie 1.720 1.541 179 11,6%
Spese di viaggio 2.244 2.016 228 11,3%
Altri servizi 6.282 5.299 983 18,6%
Totale 79.178 68.645 10.533 15,3%

I costi per servizi passano da Euro 68.645 migliaia dell'esercizio 2014 a Euro 79.178 migliaia dell'esercizio 2015, con un incremento del 15,3%. La variazione è riferibile principalmente:

  • all'incremento dei costi per "lavorazioni esterne" legate all'aumento di fatturato;
  • all'incremento costi per "consulenze" e "pubblicità e promozione" relativi sia all'incremento delle attività promozionali e di pubblicità volte ad un'ulteriore valorizzazione dei brand Moschino e Alberta Ferretti, unitamente al rilancio del brand Philosophy di Lorenzo Serafini, sia agli eventi dedicati al brand Moschino e volti a promuovere la nuova collezione uomo, collezione che, dalla stagione Autunno/Inverno 2015, viene prodotta internamente;
  • all'incremento dei costi per "trasporti" legato all'aumento di fatturato;
  • all'incremento dei costi per "altri servizi", principalmente per l'aumento dei costi per manutenzioni pari a Euro 366 migliaia.

27. Costi per godimento beni di terzi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Affitti passivi 20.806 18.409 2.397 13,0%
Royalties su licenze, brevetti e marchi 1.939 2.040 ( 101) (5,0%)
Noleggi ed altri 793 796 ( 3) (0,4%)
Totale 23.538 21.245 2.293 10,8%

La voce costi per godimento beni di terzi aumenta di Euro 2.293 migliaia passando da Euro 21.245 migliaia dell'esercizio 2014 a Euro 23.538 migliaia dell'esercizio 2015. Tale incremento è principalmente imputabile alle nuove aperture realizzate nel 2015.

28. Costi per il personale

Il costo del personale passa da Euro 58.563 migliaia dell'esercizio 2014 a Euro 61.088 migliaia dell'esercizio 2015, registrando un incremento pari a Euro 2.525 migliaia, e con un'incidenza sulle vendite che passa dal 23,3% dell'esercizio 2014 al 22,7% dell'esercizio 2015.

L'incremento di tale voce è principalmente determinata dalle nuove aperture realizzate nel 2015, dalla cessazione del contratto di solidarietà e dagli aumenti previsti dal contratto nazionale del settore tessile.

Di seguito il confronto con l'anno precedente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Costi del personale 61.088 58.563 2.525 4,3%
Totale 61.088 58.563 2.525 4,3%

Nell'esercizio 2015, il numero medio dei dipendenti del Gruppo è il seguente:

Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Operai 226 248 ( 22) (8,9%)
Impiegati-quadri 1.027 987 40 4,1%
Dirigenti 23 23 - 0,0%
Totale 1.276 1.258 18 1,4%

29. Altri oneri operativi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Imposte e tasse 700 644 56 8,7%
Omaggi 162 268 ( 106) (39,6%)
Sopravvenienze passive 633 491 142 28,9%
Svalutazione crediti dell'attivo circolante 344 295 49 16,6%
Perdite su cambi 2.128 1.462 666 45,6%
Altri oneri operativi 713 688 25 3,6%
Totale 4.680 3.848 832 21,6%

La voce altri oneri operativi, pari a Euro 4.680 migliaia, aumenta di Euro 832 migliaia rispetto al valore dell'esercizio precedente, principalmente per le perdite su cambi di natura commerciale, generati dalla variazione del dollaro e della sterlina.

30. Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 7.153 6.990 163 2,3%
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 5.502 5.332 170 3,2%
Svalutazioni e accantonamenti 804 1.335 ( 531) (39,8%)
Totale 13.459 13.657 ( 198) (1,4%)

Il decremento della voce da Euro 13.657 migliaia dell'esercizio 2014 a Euro 13.459 migliaia dell'esercizio 2015 è sostanzialmente generato da minori accantonamenti a fondi registrati nel 2015 rispetto a quanto registrato nell'esercizio precedente.

31. Proventi / oneri finanziari

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Interessi attivi 225 203 22 10,8%
Differenze cambio 731 324 407 125,6%
Sconti finanziari 20 24 ( 4) (16,7%)
Proventi finanziari 976 551 425 77,1%
Interessi passivi vs banche 3.186 5.044 ( 1.858) (36,8%)
Altri interessi passivi 310 306 4 1,3%
Differenze cambio 145 726 ( 581) (80,0%)
Altri oneri 366 391 ( 25) (6,4%)
Oneri finaziari 4.007 6.467 ( 2.460) (38,0%)
Totale 3.031 5.916 ( 2.885) (48,8%)

La variazione in diminuzione della voce proventi/oneri finanziari è di Euro 2.885 migliaia. Tale effetto è principalmente correlato ai minori interessi passivi in seguito alle migliori condizioni bancarie applicate dalle banche, e da minori perdite su cambi.

Nel corso del 2015 la società Pollini Spa ha sottoscritto contratti con obbligo di acquisto di valuta a termine per un controvalore in USD pari a Euro 8.595 migliaia. I contratti non hanno i connotati di copertura e pertanto si è provveduto a valutarli al fair value. La valutazione dei contratti non ancora scaduti al 31 dicembre 2015 ha fatto registrare un effetto positivo per Euro 130 migliaia, il nozionale sottostante dei contratti ancora in essere a fine esercizio è pari a USD 9.500 migliaia.

32. Imposte sul reddito

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Imposte correnti 4.719 6.309 ( 1.590) (25,2%)
Imposte anticipate/differite ( 3.644) ( 4.190) 546 (13,0%)
Imposte relative ad esercizi precedenti 69 ( 12) 81 n.a.
Totale imposte 1.144 2.107 ( 963) (45,6%)

La composizione e i movimenti delle attività e passività fiscali differite sono descritti nel paragrafo attività e passività fiscali differite.

La riconciliazione tra l'imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2015 e il 2014 è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2015 2014
Risultato prima delle imposte 2.853 6.113
Aliquota fiscale applicata 27,5% 27,5%
Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) 785 1.681
Effetto fiscale ( 3.037) ( 1.589)
Effetto aliquote fiscali di altri paesi 2.210 1.384
Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) ( 42) 1.476
IRAP (corrente e differita) 1.186 631
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 1.144 2.107

Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, non si tiene conto dell'IRAP perché, essendo questa un'imposta calcolata su una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO

Il flusso di cassa generato nell'esercizio 2015 è stato pari a Euro 3.301 migliaia.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2015 2014
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO (A) 6.692 7.524
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) 12.765 16.958
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D)
( 7.090)
( 2.374)
( 6.647)
( 11.143)
Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) 3.301 ( 832)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO (F)=(A)+(E) 9.993 6.692

33. Disponibilità liquide nette derivanti dall'attività operativa

La gestione operativa dell'esercizio 2015 ha generato flussi di cassa pari a Euro 12.765 migliaia.

Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2015 2014
Risultato del periodo prima delle imposte 2.853 6.113
Ammortamenti / svalutazioni 13.459 13.657
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 1.885) 507
Imposte sul reddito corrisposte ( 3.596) ( 3.584)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 3.031 5.916
Variazione nelle attività e passività operative ( 1.097) ( 5.651)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA 12.765 16.958

34. Disponibilità liquide nette derivanti dall'attività di investimento

Il flusso di cassa impiegato dall'attività di investimento nell'esercizio 2015 è di Euro 7.090 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2015 2014
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 2.047) ( 2.129)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 4.992) ( 4.468)
Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e rivalutazioni (+) ( 51) ( 50)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI
INVESTIMENTO
( 7.090) ( 6.647)

35. Disponibilità liquide nette impiegate nell'attività finanziaria

Il flusso di cassa impiegato nell'attività finanziaria dell'esercizio 2015 è di Euro 2.374 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2015 2014
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 52) 547
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari 1.402 ( 5.723)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari ( 693) ( 51)
Proventi e oneri finanziari ( 3.031) ( 5.916)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA ( 2.374) ( 11.143)

ALTRE INFORMAZIONI

36. Piani di incentivazione

Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A., si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.

37. Posizione finanziaria netta

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6264293 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si segnala che la Posizione finanziaria netta del Gruppo Aeffe al 31 dicembre 2015 è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2015 2014
A - Cassa 793 604
B - Altre disponibilità liquide 9.200 6.087
C - Titoli detenuti per la negoziazione - -
D - Liquidità (A) + (B) + (C) 9.993 6.691
E - Crediti finanziari correnti 1.816 1.000
F - Debiti finanziari correnti ( 71.142) ( 77.416)
G - Parte corrente dell'indebitamento non corrente ( 4.843) ( 2.808)
H - Altri debiti finanziari correnti - -
I - Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) ( 75.985) ( 80.224)
J - Indebitamento finanziario corrente netto (I) + (E) + (D) ( 64.176) ( 72.533)
K - Debiti bancari non correnti ( 18.322) ( 12.680)
L - Crediti finanziari non correnti 2.031 1.718
M - Altri debiti non correnti ( 72) ( 72)
N - Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) ( 16.363) ( 11.034)
O - Indebitamento finanziario netto (J) + (N) ( 80.539) ( 83.567)

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo si attesta a Euro 80.539 migliaia al 31 dicembre 2015 rispetto a Euro 83.567 migliaia al 31 dicembre 2014.

38. Risultato per azione

Risultato base per azione

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2015 2014
Risultato consolidato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo
Numero medio di azioni del periodo
1.522
101.486
2.742
101.486
Risultato base per azione 0,015 0,027

Si precisa che a seguito dell'aumento di capitale di 19 milioni di nuove azioni, avvenuto in data 24 Luglio 2007, interamente sottoscritte, il numero di azioni attualmente in circolazione è pari a 107.362.504.

39. Operazioni con parti correlate

Le operazioni e i saldi reciproci tra le società del Gruppo, incluse nell'area di consolidamento, sono stati eliminati nel bilancio consolidato per cui non vengono descritti in questa sede. Le operazioni compiute dal Gruppo con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dal Gruppo con i soggetti correlati:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Natura
2015 2014 dell'operazione
Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a.
Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica 300 300 Costo
Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a.
Commerciale 733 494 Ricavo
Affitto immobile 50 50 Costo
Costi per servizi 72 74 Costo
Commerciale 893 986 Credito
Società Montegridolfo S.p.a. con Società Aeffe S.p.a.
Commerciale - 888 Debito
Acquisto terreno - 727 Terreni
Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a.
Affitto immobile 1.783 1.771 Costo
Anticipo canoni di affitto - 412 Altri crediti
Acquisto terreno 130 - Terreni
Società Ferrim con Società Moschino S.p.a.
Affitto immobile 734 864 Costo
Società Aeffe France con Società Solide Real Estate France
Affitto immobile 225 311 Costo
Commerciale 284 163 Debito
Società Moschino France con Società Solide Real Estate France
Affitto immobile 274 384 Costo
Commerciale 7 51 Debito
Società Aeffe USA con Ferrim USA
Affitto immobile 721 602 Costo
Proventi finanziari 125 105 Proventi finanziari
Commerciale 325 - Credito
Commerciale 184 - Debito
Finanziario non corrente 2.031 1.718 Credito
Finanziario corrente 1.000 1.000 Credito

Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all'incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.

(Valori in migliaia di Euro) Bilancio Val. Ass.
Correlate
% Bilancio Val. Ass.
Correlate
%
Esercizio 2015 Esercizio 2014
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
Ricavi delle vendite 268.825 733 0,3% 251.538 494 0,2%
Costi per servizi 79.178 372 0,5% 68.645 374 0,5%
Costi per godimento beni di terzi 23.538 3.787 16,1% 21.245 3.982 18,7%
Proventi/oneri finanziari 3.031 125 4,1% 5.916 105 1,8%
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale
Terreni 16.958 130 0,8% 16.828 727 4,3%
Crediti finanziari non correnti 2.031 2.031 100,0% 1.718 1.718 100,0%
Crediti commerciali 38.256 1.218 3,2% 36.885 986 2,7%
Crediti finanziari correnti 1.816 1.000 55,1% 1.000 1.000 100,0%
Altri crediti 26.254 - 0,0% 24.881 412 1,7%
Debiti commerciale 61.429 475 0,8% 55.052 1.102 2,0%
Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività operativa 12.765 ( 3.999) n.a. 16.958 ( 3.460) n.a.
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività di investimento( 7.090) ( 130) 1,8% ( 6.647) ( 727) 10,9%
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività finanziaria ( 2.374) ( 313) 13,2% ( 11.143) ( 144) 1,3%
Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento
Indebitamento finanziario netto ( 80.539) ( 4.442) 5,5% ( 83.567) ( 4.331) 5,2%

40. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2015 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

41. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006

Nel corso del 2015 non sono stati realizzati eventi o operazioni non ricorrenti.

42. Garanzie ed impegni

Al 31 dicembre 2015 il Gruppo ha prestato fideiussioni a garanzia di impegni contrattuali verso terzi per Euro 2.736 migliaia (Euro 2.253 migliaia al 31 dicembre 2014) e non ha ricevuto garanzie (Euro 150 migliaia al 31 dicembre 2014).

43. Passività potenziali

Contenziosi fiscali

Il contenzioso fiscale del Gruppo si riferisce alle seguenti società:

Aeffe S.p.A.: la Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 101/2/06 depositata in data 16 dicembre 2006 ha annullato gli avvisi di accertamento numero 81203T100562 (RG n. 43/05) e numero 81203T100570 (RG. n. 69/05) emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di novembre 2004. I rilievi che riguardano gli esercizi fiscali 1999 e 2000 sono relativi a costi considerati non deducibili e alla svalutazione della partecipazione Moschino. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini. La Società ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna, in esito all'udienza del 27 settembre 2010, ha rigettato l'appello, confermando la sentenza di primo grado.

In data 12 gennaio 2012 l'Avvocatura dello Stato ha impugnato la sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Bologna, con ricorso in Cassazione. La società ha presentato l'atto di controdeduzioni nei termini di legge.

L'esito positivo dei primi due gradi di giudizio permette di considerare positivamente l'ulteriore sviluppo del contenzioso.

La Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 37/02/08 del 28 gennaio 2008, depositata il 9 aprile 2008, ha annullato gli avvisi di accertamento n. 81203T300390/06 e n. 81203T300393/06 emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di giugno 2006. Gli accertamenti sono relativi agli esercizi fiscali 2001 e 2002 ed afferiscono al mancato riconoscimento dell'utilizzo della perdita fiscale conseguita nel periodo di imposta 2000. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini con atto notificato alla società in data 29 maggio 2009. L'appellata ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni all'adita Commissione Tributaria Regionale di Bologna. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna ha disposto in data 14 aprile 2011 la sospensione del presente giudizio in attesa della definizione della causa pregiudiziale relativa all'avviso di accertamento n. 81203T100570/2004 (anno di imposta 2000), con sentenza passata in giudicato.

In data 1° ottobre 2008 l'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha notificato alla Società un processo verbale di constatazione i cui rilievi riguardano le imposte dirette e l'Irap per l'annualità 2005. I controlli hanno riguardato anche l'IVA e si sono incentrati principalmente sui rapporti con le imprese del gruppo ed i costi per servizi. In particolare, l'Agenzia delle Entrate ha elevato rilievi per costi non di competenza per complessivi Euro 130 migliaia circa e costi pubblicitari non inerenti per circa Euro 580 migliaia, legati all'erogazione di contributi a favore di società controllate. In data 30 agosto 2010, sono stati notificati, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avviso di accertamento n. TGB03B500172/2010 (IRAP), n. TGB08B500181/2010 (IRES teorica) e n. TGB09B500185/2010 (IRES effettiva), contenenti i suddetti rilievi; la società ha impugnato nei termini di legge presso la competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna tali atti di imposizione, confidando sull'accoglimento dei validi argomenti difensivi opposti. In data 13 luglio 2011, con cartella esattoriale n. 137 2011 00051510 15, è stato liquidato alla società l'importo iscritto a ruolo dall'Agenzia delle Entrate, a titolo provvisorio in pendenza del giudizio, pari alla metà delle imposte in contestazione, oltre gli interessi, per l'ammontare complessivo di Euro 161 migliaia. Il presente contenzioso fiscale è stato discusso nel merito nel dicembre 2012 davanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna, che con sentenza n. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 ha accolto le richieste della Società, annullando gli atti impugnati con riferimento al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari e confermando gli atti impugnati relativi ai rilievi per costi non di competenza e costi infragruppo per canoni di locazioni. L'Ufficio, con atto di appello notificato alla società in data 28 ottobre 2013, ha impugnato la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna richiedendone la riforma in relazione al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari. La Società, in data 23 dicembre 2013, ha presentato tempestivo atto di controdeduzioni e contestuale appello incidentale.

In data 30 maggio 2014, in esito a una verifica fiscale generale ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni di imposta 2009, 2010 e 2011, da parte dell'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale Dell'Emilia Romagna, Ufficio Grandi Contribuenti, è stato emesso un processo verbale di constatazione, con il quale l'Ufficio delle Entrate ha formulato rilievi con recuperi complessivi di imposte (Ires e Irap) pari ad Euro 210 migliaia per il 2009, Euro 350 migliaia per il 2010 e Euro 299 migliaia per il 2011. Le contestazioni riguardano principalmente il recupero dei costi per provvigioni e contributi pubblicitari erogati ad alcune società controllate estere e la mancata contabilizzazione di interessi attivi su prestiti erogati ad alcune controllate estere.

La società, in data 29 luglio 2014, ha presentato le osservazioni a norma dell'articolo 12, comma 7, della legge 212 del 2000.

In data 03 dicembre 2014 sono stati notificati, per l'anno 2009, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700238/2014 (IRES) e n. TGB03C700239/2014 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 210 migliaia.

Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.

In data 25 settembre 2015 sono stati notificati, per l'anno 2010, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700149/2015 (IRES) e n. TGB03C700150/2015 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 350 migliaia.

L'avviso di accertamento IRAP è stato impugnato davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna. Per l'avviso di accertamento IRES i termini per l'impugnazione non sono ancora decorsi; sarà intenzione della società presentare il relativo ricorso.

In merito si segnala che relativamente alla deducibilità dei contributi pubblicitari alle controllate estere (che costituiscono la parte preponderante delle contestazioni) la società ha già ottenuto riscontro positivo dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna che, con sentenza no. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 relativa al contenzioso di cui al punto sopra, ha già rigettato questo tipo di contestazione.

Velmar S.p.A.: in data 30 novembre 2015, in esito a una verifica fiscale generale ai fini IRES, IRAP e IVA per l'anno di imposta 2011, da parte dell'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini, è stato emesso un processo verbale di constatazione nel quale è stata contestata, ai fini IRES, IRAP e IVA, la deduzione di costi afferenti alcuni contratti di licenza in esito ad un giudizio di non congruità dei medesimi.

La società ha presentato le osservazioni a norma dell'articolo 12, comma 7, della legge 212 del 2000.

A fronte dei suddetti contenziosi non è stato accantonato alcun fondo in quanto si ritiene che le tesi difensive sostenute dalle società del Gruppo e dai professionisti incaricati alla trattazione siano ampiamente sostenibili.

Gli amministratori, dopo aver sentito il parere dei propri consulenti fiscali e legali, non ritengono probabile il manifestarsi di passività derivanti dalle controversie sopraesposte.

44. Informazione ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2015 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione.

(Valori in migliaia di Euro) Soggetto che ha Corrispettivi di competenza dell'esercizio
erogato il servizio 2015
Revisione contabile BDO ITALIA 198
Attestazione dei costi R&S BDO ITALIA 9
Visto di conformità dichiarazione IVA BDO ITALIA 6
Revisione contabile WARD DIVECHA 15
Revisione contabile ARI AUDIT 3
Totale 231

ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE

  • ALLEGATO I : Stato Patrimoniale Attivo Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO II: Stato Patrimoniale Passivo Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO III: Conto Economico Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO IV: Rendiconto Finanziario Consolidato con parti correlate
  • ALLEGATO V: Compensi corrisposti agli amministratori, ai sindaci, ai direttori generali ed ai dirigenti con responsabilità strategiche
  • ALLEGATO VI: Stock options attribuite agli amministratori, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche
  • ALLEGATO VII: Prospetto dei dati essenziali del bilancio d'esercizio della Fratelli Ferretti Holding al 31 dicembre 2014

ALLEGATO I

Stato Patrimoniale Attivo – Consolidato con parti correlate

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre di cui Parti 31 dicembre di cui Parti
2015 correlate 2014 correlate
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Key money 33.208.388 34.916.804
Marchi 88.962.178 92.455.759
Altre attività immateriali 650.184 554.197
Totale attività immateriali (1) 122.820.750 127.926.760
Immobilizzazioni materiali
Terreni 16.958.413 130.000 16.828.413 727.000
Fabbricati 23.134.692 23.688.050
Opere su beni di terzi 15.979.003 16.177.831
Impianti e macchinari 2.583.550 2.953.095
Attrezzature 358.278 308.741
Altre attività materiali 4.246.676 3.814.460
Totale attività materiali (2) 63.260.612 63.770.590
Altre attività
Partecipazioni (3) 131.558 80.268
Crediti finanziari non correnti (4) 2.031.138 2.031.138 1.718.063 1.718.063
Altre attività (5) 4.265.083 4.701.444
Imposte anticipate (6) 11.089.214 13.368.052
Totale altre attività 17.516.993 19.867.827
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 203.598.355 211.565.177
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (7) 89.988.199 83.867.256
Crediti commerciali (8) 38.256.285 1.217.814 36.884.748 986.072
Crediti tributari (9) 7.229.775 8.531.445
Disponibilità liquide (10) 9.992.726 6.691.668
Crediti finanziari a breve (11) 1.815.854 1.000.000 1.000.000 1.000.000
Altri crediti (12) 26.254.111 24.881.205 412.408
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 173.536.950 161.856.322
Attività disponibili per la vendita (13) 436.885 436.885
TOTALE ATTIVITA' 377.572.190 373.858.384

ALLEGATO II

Stato Patrimoniale Passivo – Consolidato con parti correlate

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre di cui Parti 31 dicembre di cui Parti
2015 correlate 2014 correlate
PATRIMONIO NETTO (14)
Del gruppo
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407
Altre riserve 114.336.595 115.285.814
Utili/(perdite) esercizi precedenti ( 9.486.229) ( 13.341.832)
Risultato d'esercizio di gruppo 1.522.096 2.741.670
Patrimonio netto del gruppo 131.743.869 130.057.059
Di terzi
Capitale e riserve di terzi 17.697.516 16.650.473
Risultato d'esercizio di terzi 186.632 1.264.249
Patrimonio netto di terzi 17.884.148 17.914.722
TOTALE PATRIMONIO NETTO 149.628.017 147.971.781
PASSIVITA' NON CORRENTI
Accantonamenti (15) 1.068.715 2.047.384
Imposte differite (6) 32.207.692 36.828.733
Benefici suc. alla cessazione del rapporto di lavoro (16) 6.551.605 7.457.710
Passività finanziarie (17) 18.393.626 12.752.273
Passività non finanziarie (18) 14.330.132 14.080.132
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 72.551.770 73.166.232
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali (19) 61.428.950 474.823 55.052.139 1.102.806
Debiti tributari (20) 3.015.292 3.124.892
Passività finanziarie (21) 75.984.725 80.224.019
Altri debiti (22) 14.963.436 14.319.321
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 155.392.403 152.720.371
Passività disponibili per la vendita -
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 377.572.190 373.858.384

ALLEGATO III

Conto Economico – Consolidato con parti correlate

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio di cui Parti Esercizio di cui Parti
2015 correlate 2014 correlate
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (23) 268.824.621 733.499 251.537.973 494.240
Altri ricavi e proventi (24) 5.213.423 4.341.829
TOTALE RICAVI 274.038.044 255.879.802
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 5.085.669 10.835.783
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (25) ( 91.297.185) ( 88.728.702)
Costi per servizi (26) ( 79.178.229) ( 372.393) ( 68.644.632) ( 373.780)
Costi per godimento beni di terzi (27) ( 23.537.688) ( 3.786.815) ( 21.245.319) ( 3.982.376)
Costi per il personale (28) ( 61.088.027) ( 58.563.102)
Altri oneri operativi (29) ( 4.679.511) ( 3.847.835)
Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti (30) ( 13.459.274) ( 13.657.251)
Proventi/(Oneri) finanziari (31) ( 3.031.210) 124.921 ( 5.915.558) 105.294
RISULTATO ANTE IMPOSTE 2.852.589 6.113.186
Imposte (32) ( 1.143.861) ( 2.107.267)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 1.708.728 4.005.919
Perdita/(Utile) di competenza delle min.azionarie ( 186.632) ( 1.264.249)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO PER IL GRUPPO 1.522.096 2.741.670

ALLEGATO IV

Rendiconto Finanziario – Consolidato con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio di cui Parti Esercizio di cui Parti
2015 correlate 2014 correlate
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A INIZIO ESERCIZIO 6.692 7.524
Risultato del periodo prima delle imposte 2.853 ( 3.551) 6.113 ( 3.968)
Ammortamenti / svalutazioni 13.459 13.657
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 1.885) 507
Imposte sul reddito corrisposte ( 3.596) ( 3.584)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 3.031 5.916
Variazione nelle attività e passività operative ( 1.097) ( 447) ( 5.651) 508
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA'
OPERATIVA
(33) 12.765 16.958
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 2.047) ( 2.129)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 4.992) ( 130) ( 4.468) ( 727)
Investimenti e Svalutazioni (-) / Disinvestimenti e Rivalutazioni (+) ( 51) ( 50)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA'
DI INVESTIMENTO
(34) ( 7.090) ( 6.647)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto ( 52) 547
Distribuzione dividendi della controllante - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari 1.402 ( 5.723)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari ( 693) ( 313) ( 51) ( 144)
Proventi e oneri finanziari ( 3.031) ( 5.916)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA'
FINANZIARIA
(35) ( 2.374) ( 11.143)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE A FINE ESERCIZIO 9.993 6.692

ALLEGATO V

Compensi corrisposti agli amministratori, ai sindaci, ai direttori generali ed ai dirigenti con responsabilità strategiche (art.78 regolamento Consob n 11971/99)

Nome e Cognome Carica ricoperta nel 2015 Periodo di carica Scadenza Emolumenti Bonus ed Altri Totale
carica * per la carica altri incentivi compensi
AMMINISTRATORI ***
Massimo Ferretti Presidente 01/01-31/12/2015 2017 606 261 867
Alberta Ferretti Vice-Presidente e Amministratore
Esecutivo
01/01-31/12/2015 2017 452 110 562
Simone Badioli Amministratore Delegato e
Amministratore esecutivo
01/01-31/12/2015 2017 254 16 147 417
Marcello Tassinari Amministratore esecutivo e Direttore
Generale
01/01-31/12/2015 2017 335 ** 16 87 438
Roberto Lugano Amministratore non esecutivo e
indipendente
01/01-31/12/2015 2017 27 3 30
Pierfrancesco Amministratore non esecutivo e
Giustiniani indipendente 01/01-31/12/2015 2017 30 30
Marco Salomoni Amministratore non esecutivo e
indipendente
01/01-31/12/2015 2017 30 30
Sabrina Borocci Amministratore non esecutivo e
indipendente
01/01-31/12/2015 2017 30 30
SINDACI
Pierfrancesco
Sportoletti Presidente del Collegio Sindacale 01/01-31/12/2015 2017 10 5 15
Fernando Ciotti Sindaco effettivo 01/01-31/12/2015 2017 10 19 29
Daniela Saitta Sindaco effettivo 01/01-31/12/2015 2017 10 10
Totale 1.794 32 632 2.458
(1) (2)

(*) anno in cui si tiene l'assemblea di approvazione del bilancio in occasione della quale scade il mandato

(**) di cui euro 30 migliaia quali compensi per la carica di amministratore e i restanti quale retribuzione come dirigente della Società

(***) in ottemperanza a quanto previsto dall'art.21 dello Statuto Sociale e dall'art.2389 del c.c., i compensi spettanti agli amministratori esecutivi indicati nella tabella sono stati deliberati dal Consiglio di Amministrazione dell'Emittente in data 28 luglio 2014

(1) include le retribuzioni da lavoro dipendente, i compensi per comitato di Vigilanza e i compensi per cariche ricoperte in società controllate

(2) non include i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro

ALLEGATO VI

Stock options attribuite agli amministratori, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche

Nome e Cognome Carica ricoperta nel
2015
Opzioni detenute al 31/12/14 Opzioni assegnate nel 2015 Opzioni esercitate nel 2015 Opzioni
scadute
Opzioni detenute alla fine del 2015
(A) (B) Nr.opzio
ni (1)
Prezzo
medio di
esercizio
(2)
Scadenz
a media
(3)
Nr.opzio
ni (4)
Prezzo
medio di
esercizio
(5)
Scadenz
a media
(6)
Nr.opzio
ni (7)
Prezzo
medio di
esercizio
(8)
Scadenz
a media
(9)
Nr.opzio
ni (10)
Nr.opzio
ni (11) =
1+4-7-
10
Prezzo
medio di
esercizio
(12)
Scadenz
a media
(13)
Massimo Ferretti Presidente 198.244 4,1 2015 198.244 0
Alberta Ferretti Vice-Presidente e
Amministratore
Esecutivo
198.244 4,1 2015 198.244 0
Simone Badioli Amministratore
Delegato e
Amministratore
esecutivo
188.804 4,1 2015 188.804 0
Marcello Tassinari Amministratore
esecutivo
188.804 4,1 2015 188.804 0
Altri dipendenti della società 66.081 4,1 2015 66.081 0
Totale 840.177 840.177 0

ALLEGATO VII

Prospetto dei dati essenziali del bilancio d'esercizio della Fratelli Ferretti Holding al 31 dicembre 2014

(Valori in unità di euro) BILANCIO DI BILANCIO DI
ESERCIZIO 2014 ESERCIZIO 2013
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Immobilizzazioni immateriali 131.596 150.017
Immobilizzazioni materiali 1.623.765 1.665.110
Partecipazioni 66.639.155 68.614.657
Attività non correnti 68.394.516 70.429.784
Crediti commerciali 1.416.374 1.309.541
Crediti tributari 1.905.720 1.975.239
Disponibilità liquide 91.924 41.736
Altri crediti 188.356 297.961
Attività correnti 3.602.374 3.624.477
Totale attività 71.996.890 74.054.261
PASSIVO
Capitale sociale 100.000 100.000
Riserva sovrapprezzo azioni 63.627.616 63.720.595
Altre riserve 15.038 15.038
Utili (perdite) esercizi precedenti
Risultato d'esercizio ( 432.169) ( 92.980)
Patrimonio netto 63.310.485 63.742.653
Accantonamenti 230.526 230.526
Passività finanziarie
Passività non correnti 230.526 230.526
Debiti commerciali 8.455.879 10.081.082
Passività correnti 8.455.879 10.081.082
Totale patrimonio netto e passività 71.996.890 74.054.261
CONTO ECONOMICO
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Altri ricavi e proventi 373.892 396.867
Totale ricavi 373.892 396.867
Costi operativi ( 727.332) ( 451.927)
Costi per godimento beni di terzi ( 478.179) ( 460.558)
Ammortamenti e Svalutazioni ( 59.766) ( 59.766)
Accantonamenti ( 14.873) ( 19.250)
Proventi/(Oneri) finanziari 310.615 463.449
Proventi /(Oneri) straordinari 232 ( 1)
Risultato ante imposte ( 595.411) ( 131.186)
Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio 163.242 38.206

Risultato netto dell'esercizio ( 432.169) ( 92.980)

Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

I sottoscritti Massimo Ferretti in qualità di presidente del Consiglio d'Amministrazione e Marcello Tassinari in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione;

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato, nel corso dell'esercizio 2015.

Si attesta inoltre che il bilancio consolidato:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

10 marzo 2016

Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente preposto alla redazione

dei documenti contabili societari

Massimo Ferretti Marcello Tassinari

PROGETTO DI BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2015

Relazione sulla gestione

1. SCENARIO ECONOMICO

Signori azionisti,

riteniamo necessario soffermarci sulle principali variabili macroeconomiche nell'ambito delle quali la nostra Società si è trovata ad operare.

QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE

Le prospettive sono in miglioramento nei paesi avanzati, ma la debolezza delle economie emergenti frena l'espansione degli scambi globali ‒ che continua a deludere le attese ‒ e contribuisce a comprimere i prezzi delle materie prime. I corsi petroliferi sono scesi sotto i livelli minimi raggiunti nella fase più acuta della crisi del 2008-09. Le proiezioni dell'attività mondiale prefigurano per l'anno in corso e per il prossimo una modesta accelerazione rispetto al 2015; all'inizio del 2016 sono tuttavia emerse nuove e significative tensioni sul mercato finanziario in Cina, accompagnate da timori sulla crescita dell'economia del paese.

Nell'area dell'euro la crescita prosegue ma resta fragile. Il programma di acquisto di titoli dell'Eurosistema si sta dimostrando efficace nel sostenere l'attività economica nel suo complesso, con effetti finora in linea con le valutazioni iniziali. Tuttavia l'indebolimento della domanda estera e la discesa dei corsi petroliferi hanno contribuito all'insorgere di nuovi rischi al ribasso per l'inflazione e la crescita, che sono diventati più evidenti negli ultimi mesi.

In Italia la ripresa prosegue gradualmente. Alla spinta delle esportazioni, che dopo aver sostenuto l'attività negli ultimi quattro anni risentono della debolezza dei mercati extraeuropei, si sta progressivamente sostituendo quella della domanda interna, in particolare per consumi e ricostituzione delle scorte. Al recupero del ciclo manifatturiero si affiancano segnali di espansione nei servizi e, dopo un calo prolungato, di stabilizzazione nelle costruzioni. Le prospettive degli investimenti risentono però dell'incertezza riguardo alla domanda estera. Nel quarto trimestre il PIL dovrebbe essere aumentato in misura analoga a quella del terzo (quando era cresciuto dello 0,2 per cento).

L'inflazione è scesa in dicembre allo 0,1 per cento sui dodici mesi. Le aspettative di famiglie e imprese prefigurano nei prossimi mesi un modesto recupero della crescita dei prezzi, che rimarrebbe però su livelli contenuti. L'inflazione risente del nuovo calo delle quotazioni dei beni energetici, ma anche del persistere di ampi margini di sottoutilizzo della capacità produttiva, che contribuiscono a mantenere la dinamica di fondo dei prezzi su valori minimi.

Nel complesso, si valuta che il prodotto sarebbe aumentato nel 2015 dello 0,8 per cento (0,7 sulla base dei conti trimestrali, che sono corretti per il numero di giorni lavorativi); potrebbe crescere attorno all'1,5 per cento nel 2016 e nel 2017. L'inflazione salirebbe progressivamente allo 0,3 quest'anno e all'1,2 il prossimo. Gli investimenti, caratterizzati finora da una dinamica modesta, potrebbero beneficiare di prospettive di domanda e condizioni di finanziamento più favorevoli e degli effetti delle misure di stimolo introdotte dalla legge di stabilità. All'espansione dei consumi contribuirebbe la ripresa del reddito disponibile, sostenuto anche dal rafforzamento del mercato del lavoro.

Queste proiezioni della Banca d'Italia sono complessivamente in linea con quelle di luglio, ma si è modificato il contributo dei diversi fattori: a un minore impulso proveniente dagli scambi con l'estero, indotto dal rallentamento delle economie emergenti, si dovrebbe sostituire un maggiore contributo della domanda interna e di quella proveniente dall'area dell'euro, sostenute dalle politiche economiche (quali il programma di acquisto di titoli dell'Eurosistema e le misure disposte dal Governo) e dal miglioramento delle condizioni del credito.

Restano rischi significativi, tra i quali sono molto rilevanti quelli associati al contesto internazionale, tornati in evidenza nelle ultime settimane: in particolare la possibilità di un rallentamento delle economie emergenti che potrebbe rivelarsi più marcato e duraturo di quanto finora ipotizzato e avere forti ripercussioni sui mercati finanziari e valutari. La politica monetaria deve al contempo fronteggiare con decisione i rischi al ribasso per l'inflazione, che potrebbero derivare sia da una crescita della domanda inferiore alle attese, qualora i margini di capacità produttiva inutilizzata restassero sugli attuali ampi livelli per un periodo prolungato, sia da ulteriori flessioni delle quotazioni delle materie prime, ove queste innescassero effetti di retroazione sulla dinamica dei salari. Presupposto per la realizzazione dello scenario qui delineato è che venga mantenuta in Italia e nell'area dell'euro la fiducia di famiglie, imprese e operatori finanziari e che proseguano con determinazione le politiche di sostegno ciclico.

SCENARIO MACROECONOMICO DELL'ABBIGLIAMENTO

A cambi correnti, la crescita dei consumi del comparto Personal Luxury si attesta intorno al 13%, per un valore complessivo di 253 miliardi di euro. Si tratta di una forte crescita che troverà riscontro nei bilanci di fine anno delle imprese europee. In termini reali, la crescita dei consumi 2015 sarà pari al 2%.

Ad eccezione della Russia, buone notizie giungono dai principali mercati geografici, con l'Europa che cresce del 5% a tassi costanti, e il Giappone che si conferma campione di crescita (+9%) grazie ad una nuova consumer confidence locale e al turismo cinese. Stabile l'America.

Il mercato Mainland China è in lieve calo (-2%), ma quella cinese resta la nazionalità dominante per i consumi del lusso con una quota del 31% del totale mondiale e di cui beneficiano più di tutti Giappone, Corea ed Europa. Relativamente ai canali di vendita, il retail continua a guadagnare quote raggiungendo un 34% del totale mercato nel 2015 (+20%). In forte crescita anche i canali online (+40%) e outlet (+35%).

A conferma del fatto che i flussi turistici sono sempre più importanti per la geografia dei consumi, l'Italia vanta nei primi 9 mesi dell'anno un poderoso aumento del Tax Free Shopping del 19% rispetto allo stesso periodo del 2014, ma le crescite in doppia cifra sono registrate anche dai principali mercati europei, ad eccezione della Gran Bretagna, che sconta l'effetto valuta.

Le previsioni dell'Altagamma Consensus 2016 vedono per l'anno in corso una crescita moderata per tutti i settori, in linea con la tendenza di normalizzazione del comparto. Anche i mercati sono previsti in crescita, a cambi costanti, con Europa (+4%) e Giappone (+5%) che si confermano i migliori. Il Nord America crescerà intorno al 3%, più moderata l'America Latina (+1%). La contrazione del turismo dalla Russia frena invece il Medio Oriente, comunque in crescita del 3%.

2. ANDAMENTO DELLA GESTIONE DELLA SOCIETA'

CONTO ECONOMICO

(Valori in unità di Euro) Esercizio % Esercizio % Variazioni %
2015 sui ricavi 2014 sui ricavi 2015/14
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 137.380.089 100,0% 123.261.454 100,0% 14.118.635 11,5%
Altri ricavi e proventi 6.689.275 4,9% 5.452.827 4,4% 1.236.448 22,7%
TOTALE RICAVI 144.069.364 104,9% 128.714.281 104,4% 15.355.083 11,9%
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 1.860.217 1,4% 3.892.338 3,2% ( 2.032.121) (52,2%)
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci ( 53.739.047) (39,1%) ( 47.095.929) (38,2%) ( 6.643.118) 14,1%
Costi per servizi ( 42.477.050) (30,9%) ( 37.877.416) (30,7%) ( 4.599.634) 12,1%
Costi per godimento beni di terzi ( 15.619.367) (11,4%) ( 14.667.480) (11,9%) ( 951.887) 6,5%
Costi per il personale ( 25.491.649) (18,6%) ( 24.541.169) (19,9%) ( 950.480) 3,9%
Altri oneri operativi ( 2.092.760) (1,5%) ( 1.837.865) (1,5%) ( 254.895) 13,9%
Totale costi operativi ( 137.559.656) (100,1%) ( 122.127.521) (99,1%) ( 15.432.135) 12,6%
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 6.509.708 4,7% 6.586.760 5,3% ( 77.052) (1,2%)
Ammortamento immobilizzazioni immateriali ( 439.765) (0,3%) ( 434.430) (0,4%) ( 5.335) 1,2%
Ammortamento immobilizzazioni materiali ( 1.866.583) (1,4%) ( 2.087.083) (1,7%) 220.500 (10,6%)
Rivalutazione e Svalutazioni ( 300.000) (0,2%) ( 150.000) (0,1%) ( 150.000) 100,0%
Totale Ammortamenti e Svalutazioni ( 2.606.348) (1,9%) ( 2.671.513) (2,2%) 65.165 (2,4%)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 3.903.360 2,8% 3.915.247 3,2% ( 11.887) (0,3%)
Proventi finanziari 510.990 0,4% 866.694 0,7% ( 355.704) (41,0%)
Oneri finanziari ( 2.971.544) (2,2%) ( 4.559.695) (3,7%) 1.588.151 (34,8%)
Totale Proventi/(Oneri) finanziari ( 2.460.554) (1,8%) ( 3.693.001) (3,0%) 1.232.447 (33,4%)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 1.442.806 1,1% 222.246 0,2% 1.220.560 549,2%
Imposte correnti ( 799.662) (0,6%) ( 881.519) (0,7%) 81.857 (9,3%)
Imposte anticipate/(differite) 275.728 0,2% 694.011 0,6% ( 418.283) (60,3%)
Totale Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio ( 523.934) (0,4%) ( 187.508) (0,2%) ( 336.426) 179,4%
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 918.872 0,7% 34.738 0,0% 884.134 2.545,1%

Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2015 i ricavi passano da Euro 123.261 migliaia del 2014 a Euro 137.380 migliaia del 2015 con un incremento del 11,5% a cambi correnti. Tale aumento ha interessato prevalentemente il brand Alberta Ferretti e Moschino.

I ricavi sono stati conseguiti per il 39% sul mercato italiano e per il 61% sui mercati esteri.

Costo per il personale

I costi del personale passano da Euro 24.541 migliaia del 2014 a Euro 25.492 migliaia del 2015, con un incremento del 3,9%.

L'incremento del costo del personale è determinato principalmente dalla cessazione del contratto di solidarietà e dagli aumenti previsti dal contratto nazionale del settore tessile.

Margine operativo lordo (EBITDA)

L'Ebitda del 2015 è stato pari ad Euro 6.510 migliaia rispetto al risultato del 2014 di Euro 6.587.

In termini percentuali il MOL passa dal 5,3% del 2014 al 4,7% del 2015.

Risultato operativo (EBIT)

Il risultato operativo passa da Euro 3.915 migliaia del 2014 ad Euro 3.903 migliaia del 2015.

Risultato ante imposte

Il risultato ante imposte passa da Euro 222 migliaia del 2014 ad Euro 1.443 migliaia del 2015 registrando un miglioramento di Euro 1.221 migliaia. Tale miglioramento è determinato principalmente dalla riduzione degli oneri finanziari netti.

Risultato netto dell'esercizio

Il risultato di esercizio passa da Euro 35 migliaia del 2014 ad Euro 919 migliaia del 2015 registrando un miglioramento di Euro 884 migliaia spiegato principalmente dai minori oneri finanziari netti come sopra riportato.

STATO PATRIMONIALE

(Valori in unità di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni %
2015 2014 2015/14
Crediti commerciali 59.353.105 57.742.693 1.610.412 2,8%
Rimanenze 30.919.627 28.143.686 2.775.941 9,9%
Debiti commerciali ( 70.443.766) ( 73.066.753) 2.622.987 (3,6%)
CCN operativo 19.828.966 12.819.626 7.009.340 54,7%
Altri crediti correnti 12.603.459 13.419.182 ( 815.723) (6,1%)
Crediti tributari 4.466.667 6.187.591 ( 1.720.924) (27,8%)
Altri debiti correnti ( 5.879.318) ( 5.480.011) ( 399.307) 7,3%
Debiti tributari ( 1.363.372) ( 1.232.621) ( 130.751) 10,6%
Capitale circolante netto 29.656.402 25.713.767 3.942.635 15,3%
Immobilizzazioni materiali 43.290.666 43.850.295 ( 559.629) (1,3%)
Immobilizzazioni immateriali 3.886.799 4.046.346 ( 159.547) (3,9%)
Partecipazioni 105.936.877 105.098.457 838.420 0,8%
Altre attività non correnti 40.928.739 41.649.516 ( 720.777) (1,7%)
Attivo immobilizzato 194.043.081 194.644.614 ( 601.533) (0,3%)
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro ( 4.292.867) ( 4.696.709) 403.842 (8,6%)
Accantonamenti ( 310.722) ( 366.878) 56.156 (15,3%)
Altri debiti non correnti ( 1.316.021) ( 2.452.441) 1.136.420 (46,3%)
Attività fiscali per imposte anticipate 1.686.821 2.195.179 ( 508.358) (23,2%)
Passività fiscali per imposte differite ( 7.350.043) ( 7.680.195) 330.152 (4,3%)
CAPITALE INVESTITO NETTO 212.116.651 207.357.337 4.759.314 2,3%
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407 - 0,0%
Altre riserve 106.402.179 105.868.341 533.838 0,5%
Utili/(perdite) esercizi precedenti
Risultato di esercizio
2.347.959
918.872
2.174.878
34.738
173.081
884.134
8,0%
2.545,1%
Patrimonio netto 135.040.417 133.449.364 1.591.053 1,2%
Disponibilità liquide ( 1.339.797) ( 578.803) ( 760.994) 131,5%
Passività finanziarie non correnti 17.917.927 12.679.940 5.237.987 41,3%
Passività finanziarie correnti 60.498.104 61.806.836 ( 1.308.732)
-
(2,1%)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA 77.076.234 73.907.973 3.168.261 4,3%
PATRIMONIO NETTO E INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 212.116.651 207.357.337 4.759.314 2,3%

CAPITALE INVESTITO NETTO

Rispetto al 31 dicembre 2014 il capitale investito è aumentato del 2,3%.

Capitale circolante netto

Il capitale circolante netto al 31 dicembre 2015 risulta pari a Euro 29.656 migliaia rispetto a Euro 25.714 migliaia del 31 dicembre 2014.

Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:

  • il capitale circolante netto operativo aumenta complessivamente del 54,7% pari ad Euro 7.009 migliaia. Tale variazione è correlabile principalmente all'incremento dei crediti commerciali e delle giacenza di magazzino. Entrambe le variazioni sono conseguenza dell'incremento di fatturato verificatosi nel corso dell'esercizio 2015.

  • la variazione complessiva degli altri crediti e debiti correnti di Euro 1.215 migliaia è principalmente dovuta a minori acconti liquidati ai fornitori e a maggiori debiti verso gli istituti previdenziali per effetto della cessazione del contratto di solidarietà;

  • la variazione complessiva dei crediti e debiti tributari pari ad Euro 1.852 migliaia è riferibile principalmente all'utilizzo dei crediti tributari in compensazione con il debito per IRES maturato nell'esercizio dalla società e dal consolidato fiscale e alla riduzione del credito IVA.

Attivo immobilizzato

Le attività immobilizzate sono diminuite di Euro 602 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014. Di seguito vengono commentate le variazioni delle principali voci:

  • le immobilizzazioni materiali diminuiscono complessivamente di Euro 560 migliaia per effetto delle seguenti variazioni:
  • ammortamenti per Euro 1.867 migliaia;
  • dismissioni per Euro 38 migliaia;
  • investimenti per Euro 551 migliaia in terreni, opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica generale e specifica;
  • incrementi per Euro 794 migliaia per effetto della fusione per incorporazione della società Nuova Stireria Tavoleto S.r.l. proprietaria di un fabbricato, con annesso impianto fotovoltaico, e del relativo terreno nel comune di Tavoleto (PU);
  • le immobilizzazioni immateriali diminuiscono complessivamente di Euro 160 migliaia per effetto delle seguenti variazioni:
  • investimenti per Euro 336 migliaia in software;
  • dismissioni per Euro 56 migliaia in software;
  • ammortamenti per Euro 440 migliaia;
  • le partecipazioni si movimentano per Euro 838 migliaia a seguito di:
  • stralcio della partecipazione nella società Nuova Stireria Tavoleto S.r.l., a seguito della fusione per incorporazione per Euro 773 migliaia;
  • aumento di capitale sociale, mediante rinuncia di crediti finanziari, nei confronti della società controllata Aeffe France S.a.r.l. per Euro 450 migliaia;
  • aumento di capitale sociale, mediante versamenti in conto capitale e di rinuncia a crediti commercial,i nei confronti della società controllata Velmar S.p.A. per Euro 1.161 migliaia.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

La posizione finanziaria netta della Società passa da Euro 73.908 migliaia del 31 dicembre 2014 a Euro 77.076 migliaia del 31 dicembre 2015. L'incremento dell'indebitamento è riferibile principalmente al peggioramento del cash flow operativo risultante dalla dinamica degli incassi e pagamenti in ambito commerciale con le società del gruppo nell'ultimo trimestre dell'anno.

PATRIMONIO NETTO

Il Patrimonio Netto complessivo si incrementa di Euro 1.591 migliaia. I motivi di questo aumento sono ampiamente commentati nelle Note illustrative.

3. ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

L'attività di ricerca e sviluppo, considerata la particolarità delle nostre produzioni, si sostanzia nel continuo rinnovamento tecnico/stilistico dei nostri modelli e nell'altrettanto costante miglioramento dei materiali di realizzazione dei prodotti.

Tali costi sono stati contabilizzati a Conto Economico nell'esercizio 2015 e ammontano a Euro 17.679 migliaia.

4. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile

Ai sensi dell'art. 2428, comma 3, al punto 6-bis, del Codice Civile si evidenzia il fatto che l'azienda non utilizza strumenti finanziari.

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi è svolta a livello di tesoreria centralizzata.

L'obiettivo principale di queste linee guida è quello di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato.

Il rischio di cambio per le transazioni commerciali in valuta diversa da quella di conto viene coperto mediante operazioni di indebitamento in valuta.

In riferimento agli obiettivi e alle politiche della Società, in materia di gestione del rischio finanziario, si rinvia alle informazioni già riportate nelle note al bilancio.

5. INFORMAZIONI SUL CAPITALE AZIONARIO

Relativamente alle informazioni sul capitale azionario si rimanda alla Relazione sul Governo Societario redatta ai sensi degli Artt. 124 bis TUF, 89 bis del Regolamento Emittenti Consob e dell'art. IA2.6 delle Istruzioni Regolamento di Borsa approvata dal Consiglio di Amministrazione del 10 marzo 2016, che è disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione Governance.

I detentori di azioni in misura superiore al 2%, alla data della Relazione, risultano essere:

Azionisti rilevanti %
Fratelli Ferretti Holding S.r.l. 37,387%
I.M. Fashion S.r.l. 24,410%
Tullio Badioli 5,000%
Highclere International Investors Llp 2,060%
Altri azionisti (*) 31,143%

(*) 5,5% di azioni proprie detenute da Aeffe S.p.A.

6. AZIONI PROPRIE

Al 31 dicembre 2015 la Società possiede 5.876.878 azioni proprie del valore nominale di Euro 0,25 ciascuna, che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale. Nel corso dell'esercizio 2015 non sono state effettuate transazioni sulle azioni proprie detenute dalla Società.

Alla data della chiusura del Bilancio in esame, nel portafoglio della Società non risultano azioni di società controllanti, né direttamente né indirettamente detenute.

7. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e servizi prestati.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate nella Nota 37 e 38 del Bilancio al 31 dicembre 2015.

8. INFORMATIVA RELATIVA AL PERSONALE E ALL'AMBIENTE

In relazione all'attività svolta dalla nostra Società, che non comporta particolari livelli di rischio per i propri addetti, non si segnalano infortuni gravi sul lavoro, né l'emergere di patologie legate a malattie professionali. Non si segnalano inoltre azioni per mobbing.

Per quanto riguarda l'ambiente, ancora una volta l'attività svolta dalla nostra Società non comporta particolari riflessi sull'ambiente, se non quelli relativi al consumo energetico, notevolmente ridotto grazie all'installazione di pannelli fotovoltaici e con una conseguente riduzione di emissioni di CO2. Si segnala pertanto che, nel corso dell'esercizio, la Società non ha causato alcun danno all'ambiente, per il quale sia stata dichiarata colpevole, né è stata oggetto di sanzioni o pene per reati o danni ambientali.

9. FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

In data 18 novembre 2015 si è formalizzata l'operazione di fusione per incorporazione della società controllata al 100% Nuova Stireria Tavoleto S.r.l., proprietaria di un fabbricato con annesso impianto fotovoltaico e relativo terreno nel comune di Tavoleto (PU), con effetto giuridico ed economico dal 1° gennaio 2015. Per maggiori dettagli si rimanda all'allegato IX.

10. FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO

Non sono interventi fatti di rilievo dopo la chiusura del periodo.

11. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Nel corso del 2015 la società è stata impegnata nel delineare linee strategiche di crescita per la profittabilità di lungo periodo, realizzando investimenti in aree significative, quali portafoglio brand, marketing, advertising e distribuzione retail. Giudichiamo positivamente gli obiettivi finora raggiunti, sia nel segmento prêt-à-porter che accessori, che già riflettono una maggiore vitalità ed il rafforzamento del posizionamento dei nostri brand in mercati con alto potenziale, tra cui Greater China e Stati Uniti. Nonostante l'incertezza dello scenario macroeconomico, siamo quindi ottimisti per il futuro, alla luce sia dell'andamento positivo delle collezioni della Primavera/Estate 2016 che hanno registrato un aumento del 14,3% rispetto alla stagione corrispondente del 2015, sia dei buoni riscontri delle ultime collezioni dell'Autunno/Inverno 2016 la cui raccolta ordini non è ancora completata ad oggi.

12. PROPOSTA DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO E DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO 2015

Signori Azionisti,

nel sottoporre alla Vostra approvazione il Bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, Vi proponiamo di destinare l'utile di 'esercizio di Euro 918.872 come segue:

  • alla riserva legale Euro 45.944;
  • alla riserva straordinaria Euro 872.928.

10 Marzo 2016

Per Il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente Massimo Ferretti

Prospetti Contabili

Stato Patrimoniale Attivo (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 2015/14
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Marchi 3.400.195 3.525.957 ( 125.762)
Altre attività immateriali 486.604 520.389 ( 33.785)
Totale attività immateriali (1) 3.886.799 4.046.346 ( 159.547)
Immobilizzazioni materiali
Terreni 16.944.871 16.534.871 410.000
Fabbricati 22.846.130 23.009.314 ( 163.184)
Opere su beni di terzi 1.386.230 1.807.852 ( 421.622)
Impianti e macchinari 1.550.611 1.981.839 ( 431.228)
Attrezzature 25.572 24.593 979
Altre attività materiali 537.252 491.826 45.426
Totale attività materiali (2) 43.290.666 43.850.295 ( 559.629)
Altre attività
Partecipazioni (3) 105.936.877 105.098.457 838.420
Altre attività (4) 40.928.739 41.649.516 ( 720.777)
Imposte anticipate (5) 1.686.821 2.195.179 ( 508.358)
Totale altre attività 148.552.437 148.943.152 ( 390.715)
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 195.729.902 196.839.793 ( 1.109.891)
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (6) 30.919.627 28.143.686 2.775.941
Crediti commerciali (7) 59.353.105 57.742.693 1.610.412
Crediti tributari (8) 4.466.667 6.187.591 ( 1.720.924)
Disponibilità liquide (9) 1.339.797 578.803 760.994
Altri crediti (10) 12.603.459 13.419.182 ( 815.723)
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 108.682.655 106.071.955 2.610.700
TOTALE ATTIVITA' 304.412.557 302.911.748 1.500.809

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale riportato nell'allegato IV e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.

Stato Patrimoniale Passivo (*)

(Valori in unità di Euro) Note 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 2015/14
PATRIMONIO NETTO -
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407 -
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240.251 71.240.251 -
Altre Riserve 24.056.333 23.619.499 436.834
Riserva Fair Value 7.742.006 7.742.006 -
Riserva IAS 1.085.602 1.085.602 -
Riserva legale 2.863.130 2.861.393 1.737
Riserva da misurazione piani a benefici definiti ( 585.143) ( 680.410) 95.267
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.347.959 2.174.878 173.081
Risultato di esercizio 918.872 34.738 884.134
TOTALE PATRIMONIO NETTO (11) 135.040.417 133.449.364 1.591.053
PASSIVITA' NON CORRENTI
Accantonamenti (12) 310.722 366.878 ( 56.156)
Imposte differite (5) 7.350.043 7.680.195 ( 330.152)
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (13) 4.292.867 4.696.709 ( 403.842)
Passività finanziarie (14) 17.917.927 12.679.940 5.237.987
Passività non finanziarie (15) 1.316.021 2.452.441 ( 1.136.420)
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 31.187.580 27.876.163 3.311.417
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali (16) 70.443.766 73.066.753 ( 2.622.987)
Debiti tributari (17) 1.363.372 1.232.621 130.751
Passività finanziarie (18) 60.498.104 61.806.836 ( 1.308.732)
Altri debiti (19) 5.879.318 5.480.011 399.307
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 138.184.560 141.586.221 ( 3.401.661)
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 304.412.557 302.911.748 1.500.809

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato Patrimoniale della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Stato Patrimoniale riportato nell'allegato V e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.

Conto Economico (*)

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2015 2014
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (20) 137.380.089 123.261.454
Altri ricavi e proventi (21) 6.689.275 5.452.827
TOTALE RICAVI 144.069.364 128.714.281
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 1.860.217 3.892.338
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (22) ( 53.739.047) ( 47.095.929)
Costi per servizi (23) ( 42.477.050) ( 37.877.416)
Costi per godimento beni di terzi (24) ( 15.619.367) ( 14.667.480)
Costi per il personale (25) ( 25.491.649) ( 24.541.169)
Altri oneri operativi (26) ( 2.092.760) ( 1.837.865)
Ammortamenti e svalutazioni (27) ( 2.606.348) ( 2.671.513)
Proventi/(oneri) finanziari (28) ( 2.460.554) ( 3.693.001)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 1.442.806 222.246
Imposte dirette sull'esercizio (29) ( 523.934) ( 187.508)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 918.872 34.738

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Conto Economico della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Conto Economico riportato nell'allegato VI e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.

Conto Economico Complessivo

(Valori in unità di Euro) Note Esercizio Esercizio
2015 2014
Utile/(perdita) del periodo (A) 918.872 34.738
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Rimisurazione sui piani a benefici definiti 95.294 ( 260.505)
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che non saranno
successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio - -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che non saranno
successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto
dell'effetto fiscale (B1) 95.294 ( 260.505)
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio:
Utili/(perdite) su strumenti di cash flow hedge - -
Utili/perdite derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere - -
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio - -
Totale altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio, al netto dell'effetto fiscale
(B2) - -
Totale Altri utili/(perdite) complessivi, al netto dell'effetto fiscale (B1)+(B2)=(B) 95.294 ( 260.505)
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) 1.014.166 ( 225.767)

Rendiconto Finanziario (*)

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Esercizio
2015 2014
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO 578 309
Risultato del periodo prima delle imposte 1.443 222
Ammortamenti e svalutazioni 2.606 2.672
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 460) 284
Imposte corrisposte sul reddito ( 669) ( 880)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 2.461 3.693
Variazione nelle attività e passività operative ( 5.056) 6.571
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA (30) 325 12.561
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 280) ( 308)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 1.307) ( 1.308)
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) e Svalutazioni ( 838) ( 2.080)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (31) ( 2.426) ( 3.696)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 672 ( 261)
Distribuzione dividendi - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari 3.929 ( 4.774)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 721 130
Proventi e oneri finanziari ( 2.461) ( 3.693)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA (32) 2.862 ( 8.596)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO 1.339 578

(*) Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul Rendiconto Finanziario della Aeffe S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di Rendiconto Finanziario riportato nell'allegato VII e sono ulteriormente descritti nella Nota 37 e 38.

Prospetti di Patrimonio Netto

(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo
azioni
Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Riserva legale Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite) a nuovo Risultato esercizio Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2014 25.371 71.240 28.904 7.742 1.086 2.861 ( 420) 2.175 ( 5.284) 133.675
Copertura perdita 31/12/13 ( 5.284) 5.284 -
Totale utile/(perdita complessiva) al
31/12/14
( 261) ( 261)
Risultato al 31/12/14 35 35
SALDI AL 31 DICEMBRE 2014 25.371 71.240 23.620 7.742 1.086 2.861 ( 681) 2.175 35 133.449
(Valori in migliaia di Euro) Capitale sociale Riserva sovrapprezzo
azioni
Altre riserve Riserva Fair Value Riserva IAS Riserva legale Riserva da rimisurazione
piani a benefici definiti
Utili/(perdite) a nuovo Risultato esercizio Totale Patrimonio netto
SALDI AL 1 GENNAIO 2015 25.371 71.240 23.620 7.742 1.086 2.861 ( 681) 2.175 35 133.449
Destinazione utile 31/12/14 33 2 ( 35) -
Altre variazioni fusione Nuova
Stireria Tavoleto S.r.l.
404 173 577
Totale utile/(perdita complessiva) al
31/12/15
Risultato al 31/12/15
95 919 95
919
SALDI AL 31 DICEMBRE 2015 25.371 71.240 24.057 7.742 1.086 2.863 ( 586) 2.348 919 135.040

Relazione del Collegio Sindacale all'assemblea degli azionisti della AEFFE S.p.A., sul bilancio di esercizio 2014, emessa ai sensi dell'articolo 153 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 2429, comma 3 del codice civile.

Signori Azionisti,

ai sensi dell'articolo 153 del D.Lgs. 24 febbraio 1988, n. 58, Vi riferiamo sull'attività svolta dal Collegio Sindacale.

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, il Collegio Sindacale della AEFFE S.p.A. (di seguito la "Società") ha svolto la propria attività di vigilanza in conformità alla legge, adeguando l'operatività ai principi di comportamento del Collegio Sindacale nelle società di capitale con azioni quotate nei mercati regolamentati, raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nella versione approvata con delibera del 15 aprile 2015, nonché alle comunicazioni CO.N.SO.B., in materia di controlli societari e di attività dell'organo di controllo.

* * *

Il Collegio Sindacale nominato dalla assemblea del 16 aprile 2014, terminerà il proprio mandato con l'assemblea di approvazione del bilancio della Società, al 31 dicembre 2016.

Si dà atto che i componenti del Collegio Sindacale hanno rispettato il limite degli incarichi sancito dall'articolo 23.2 dello statuto della Società, nonché dall'articolo 148 bis del D.Lgs. 58/98, e dall'articolo 144 terdecies del regolamento emittenti, come modificato dalla delibera CO.N.SO.B. n. 18671, del 8 dicembre 2013, adempiendo nel corso dell'anno ai relativi obblighi di informativa.

Per quanto concerne i compiti di revisione legale, l'assemblea degli azionisti del 26 marzo 2007 ha conferito l'incarico alla società di revisione BDO Italia S.p.A. (già MAZARS S.p.A.), a norma del D.Lgs. 58/1998 "Testo Unico della Finanza" e del D.Lgs. 39/2010, alle cui relazioni si rimanda. L'incarico alla società di revisione ha durata di 9 esercizi (2007 – 2015) come previsto dalle attuali disposizioni e viene pertanto a scadere inderogabilmente con l'approvazione del presente bilancio. A tale scopo il Collegio Sindacale, dopo una accurata disamina e preliminare selezione delle proposte, richieste e pervenute, ha focalizzato la propria attenzione su quattro società di revisione legale, ovvero: Ernst & Young S.p.A.; RIA Grant Thornton S.p.A.; PricewaterhouseCoopers S.p.A.; Deloitte S.p.A.

Dopo aver posto a confronto le varie offerte, analizzandole sotto il profilo delle modalità di esecuzione delle attività, gli standard di revisione utilizzati, il mix di ore ed il numero di persone impiegate per categoria professionale, i curricula delle persone costituenti il team di revisione o ad altro titolo coinvolte nelle attività di revisione e le referenze, il Collegio Sindacale ha prescelto una delle suddette società di revisione legale.

L'esito della suddetta attività ha formato oggetto di circostanziata proposta che sarà resa all'assemblea dei Signori Azionisti, per la conseguente delibera.

La presente relazione è stata redatta in conformità della normativa vigente in materia di Società quotate in Borsa, in ossequio alla Comunicazione CO.N.SO.B. n. DEM/1025564 del 6 aprile 2001, poiché le azioni di AEFFE S.p.A., sono trattate nel segmento STAR del mercato gestito da Borsa Italiana.

I principi contabili adottati per la redazione del bilancio 2015 sono quelli internazionali (I.A.S./I.F.R.S.), in ossequio all'articolo 2 del D.Lgs. 38/2005.

* * *

In relazione alle modalità di svolgimento della attività di vigilanza cui il Collegio Sindacale è preposto, diamo atto di avere, tra l'altro:

partecipato alle riunioni dell'Assemblea degli Azionisti e del Consiglio di Amministrazione, tenutesi nel corso dell'esercizio, ottenendo dagli Amministratori, in ossequio all' art. 150, primo comma, del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 19.2 dello Statuto Sociale, tempestive ed idonee informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggiore rilievo, per dimensioni e caratteristiche, effettuate dalla Società e sue controllate;

  • acquisito gli elementi di conoscenza necessari per svolgere l'attività di nostra competenza sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sul grado di adeguatezza della struttura organizzativa della Società, mediante indagini dirette, raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni interessate, periodici scambi di informazione con la società incaricata della revisione legale dei conti annuali e consolidati, con l'Organismo di Vigilanza e la partecipazione alle riunioni del Comitato di Controllo Interno;
  • verificato il funzionamento e l'efficacia dei sistemi di controllo interno, essendoci intrattenuti ripetutamente con il responsabile dell'internal audit, puntando l'attenzione sull'adeguatezza del sistema amministrativo e contabile, sotto il profilo, in particolare, dell'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare i fatti di gestione;
  • svolto le funzioni di competenza del Collegio Sindacale, di cui all'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010. In tale contesto abbiamo: i) recepito quanto riferitoci in relazione alle verifiche trimestrali sulla corretta tenuta della contabilità sociale svolte dalla società incaricata della revisione legale dei conti; ii) ricevuto dalla medesima società la Relazione prevista dall'art. 14 e 16 D.Lgs. n 39/2010; iii) ricevuto la "Conferma annuale dell'indipendenza" ai sensi dell'art. 17, comma nove, lett. a) del D.Lgs. n. 39/2010, dalla società di revisione; vi) analizzato, ai sensi del medesimo art. 17, comma nove, lett. a) del D.Lgs. n. 39/2010, i rischi relativi all'indipendenza della società di revisione legale dei conti e le misure da essa adottate per limitare tali rischi, prendendo visione della relazione di trasparenza rilasciata il 31 agosto 2015, pubblicata sul sito internet istituzionale;
  • monitorato la funzionalità del sistema di controllo sulle società del Gruppo e l'adeguatezza delle disposizioni ad esse impartite, anche ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. n. 58/1998;
  • preso atto della avvenuta predisposizione della Relazione sulla Remunerazione ex art. 123 ter del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ed ex art. 84 quater del Regolamento CONSOB 11971/1999 ("Regolamento Emittenti"), senza particolari osservazioni da segnalare;
  • accertato la coerenza degli adeguamenti statutari alle disposizioni di legge e regolamentari, ivi inclusa la Legge 12 luglio 2011, n. 120 che ha introdotto nel D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 agli articoli 147 ter e 148 la disciplina inerente l'equilibrio dei generi negli organi di amministrazione e controllo delle società quotate;
  • monitorato le concrete modalità di attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana SpA, che ha appreso la Raccomandazione UE n. 208/2014, nonché la comunicazione CO.N.SO.B. n. DCG/DSR/0051400 del 19 giugno 2014;
  • vigilato sulla conformità della procedura interna riguardante le Operazioni con Parti Correlate ai principi indicati nel Regolamento approvato dalla CONSOB con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, nonché sulla sua osservanza, ai sensi dell'art. 4, comma 6, del medesimo regolamento;
  • verificato l'osservanza delle norme di legge e regolamentari inerenti la formazione e l'impostazione degli schemi del bilancio della Società e del bilancio consolidato, nonché dei relativi documenti di corredo;
  • verificato che il bilancio della Società e quello consolidato, siano accompagnati dalle prescritte dichiarazioni di conformità sottoscritte dal Consigliere Delegato, il quale è anche dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, giusta disposizione della Legge 28 dicembre 2005, numero 262;
  • verificato che la Relazione degli Amministratori sulla gestione per l'esercizio 2015 risulti conforme alle leggi e ai regolamenti vigenti, coerente con le deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione e con i fatti rappresentati dal bilancio della Società e da quello consolidato, dando atto che la Relazione semestrale consolidata non ha richiesto osservazioni da parte del Collegio Sindacale e precisando che tanto le Relazioni trimestrali, quanto la Relazione semestrale, hanno avuto la pubblicità prevista dalla legge e dai regolamenti vigenti.

* * *

Le specifiche indicazioni da fornire con la presente Relazione vengono elencate nel seguito, secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob del 6 aprile 2001 n. DEM/1025564 e successivi aggiornamenti.

  1. Nel corso del 2015 la società ha deliberato e perfezionato, la fusione per incorporazione della "Nuova Stireria Tavoleto S.r.l."; le ragioni di tale operazione sono state comunicate al mercato mediante la pubblicazione del progetto di fusione. Il Collegio Sindacale in conformità con quanto previsto dalle "Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate", approvato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, dà atto che l'operazione si è svolta con l'osservanza delle norme di legge e di statuto applicabili alla predetta operazione.

Dalle informazioni ricevute e dalle analisi condotte dal Collegio Sindacale, non sono state rilevate ulteriori operazioni di particolare rilievo economico, finanziario e patrimoniale poste in essere, anche per il tramite di società controllate, esaminate ed approvate dal Consiglio d'Amministrazione, per ciò che riguarda fattualità avulse dal contesto economico, finanziario e patrimoniale, si rinvia alla Relazione sulla Gestione predisposta dagli Amministratori.

  1. Le caratteristiche delle operazioni infragruppo e con parti correlate poste in essere nel corso del 2015, dai soggetti coinvolti ed i relativi effetti economici sono adeguatamente indicati nella sezione "Operazioni infragruppo e con parti correlate" del Bilancio Consolidato 2015, a cui il Collegio rinvia.

Quanto alle operazioni infragruppo e con parti correlate di natura ordinaria, si precisa che trattasi prevalentemente di operazioni commerciali effettuate a condizioni di mercato, nel rispetto della disciplina sul transfer-price.

In generale le operazioni con parti correlate esaminate dal Collegio, sono state ritenute congrue e rispondenti all'interesse della Società.

Ai sensi dell'articolo 4, comma 6 del regolamento CO.N.SO.B. approvato con la citata delibera n. 17221/2010, Vi confermiamo di aver vigilato sulla conformità della procedura adottata dalla Società ai principi indicati nel "Regolamento delle operazioni con parti correlate" e sulla sua osservanza.

  1. Nella relazione sulla gestione degli amministratori, viene evidenziato che la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle infragruppo e con parti correlate.

  2. La società di revisione BDO Italia S.p.A., all'esito delle verifiche e dei controlli effettuati, in data odierna, ha rilasciato le relazioni sui bilanci al 31 dicembre 2015, ai sensi degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. n. 39, del 27 gennaio 2010, attestanti che: i) i bilanci della società - ordinario e consolidato - al 31 dicembre 2015, sono redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto: la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico e le altre componenti di conto economico complessivo, le variazioni del patrimonio netto ed i flussi di cassa della Società e del Gruppo; ii) la Relazione sulla Gestione e le informazioni di cui all'art. 123 bis, comma 4 del D.Lgs. n. 58/1998 contenute nella Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari, sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Società e con il bilancio consolidato del Gruppo.

Nella relazione della società di revisione al bilancio d'esercizio 2015 rilasciata dalla società di revisione, non emergono osservazioni e/o rilievi, né, tantomeno, richiami di informativa.

  1. Nel corso dell'esercizio 2015 il Collegio Sindacale non ha ricevuto denunce ai sensi dell'art. 2408 c.c.

  2. Non sono pervenuti al Collegio Sindacale esposti da parte di terzi.

  3. Nel corso del 2015 sono stati conferiti alla società di revisione BDO Italia S.p.A., ulteriori incarichi da parte della Società. Oltre quello della revisione legale per le società del gruppo, sono stati conferiti i seguenti incarichi:

  4. certificazione delle spese sostenute per l'attività di ricerca e sviluppo svolta dalla Società in oggetto e da una delle sue controllate. Per tale incarico è stato erogato un compenso di pari ad €uro 9.000,00.

  5. rilascio di visto di conformità della dichiarazione I.V.A., Per tale incarico è stato erogato un compenso di pari ad €uro 6.000,00.

  6. Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'indipendenza della società di revisione, anche ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, accertando il rispetto delle disposizioni normative in materia, nonché la compatibilità con le limitazioni previste dalla legge per i servizi diversi dalla revisione legale prestati alla Società ed alle sue controllate, rilevando che nel corso dell'esercizio non sono stati conferiti incarichi ai soggetti appartenenti alla medesima rete della società di revisione.

  7. Nel corso del 2015 il Collegio Sindacale non ha rilasciato pareri ai sensi di legge.

  8. Nell'esercizio delle proprie funzioni, al fine di acquisire le informazioni strumentali allo svolgimento dei propri compiti di vigilanza, il Collegio Sindacale:

  9. si e' riunito con frequenza regolare ed ha redatto n. 6 verbali relativi attività effettuata;

  10. ha partecipato a tutte le riunioni del Consiglio d'Amministrazione, in numero di 7 adunanze, ottenendo dagli Amministratori in via continuativa informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle società controllate;
  11. ha partecipato, tramite il Presidente del Collegio o membro delegato, a tutte le riunioni del Comitato di Controllo Interno;
  12. ha partecipato all'Assemblea della Società del 16 aprile 2015, la sola tenutasi;
  13. ha avuto rapporti con gli organi di controllo delle società controllate, ai sensi dell'art. 151 del D.Lgs. n. 58/1998, con periodiche consultazione e attraverso una riunione congiunta con gli stessi;
  14. ha partecipato con la presenza istituzionale di uno dei suoi componenti in qualità di membro permanente, alle riunioni dell'Organismo di Vigilanza del Modello Organizzativo ex lege 231/2001.

  15. Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato sull'osservanza della legge e dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, assicurandosi che le operazioni deliberate e poste in essere dagli Amministratori fossero conformi alla legge ed allo statuto sociale, fossero ispirate a principi di razionalità economica e non fossero manifestamente imprudenti od azzardate, in conflitto d'interessi con la Società, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale, ritenendo che gli strumenti e gli istituti di governance adottati dalla Società, rappresentino un valido presidio rispetto ai principi di corretta amministrazione nella prassi operativa.

  16. In merito all'adeguatezza della struttura organizzativa della Società e del Gruppo, la vigilanza del Collegio Sindacale si è svolta attraverso la conoscenza della struttura organizzativa e mediante raccolta di informazioni dai vari centri di competenza preposti; incontri con i responsabili delle diverse funzioni aziendali; incontri con il responsabile del Controllo Interno e con la società di revisione, ai fini del reciproco scambio di dati ed informazioni.

A tale proposito, relativamente ai poteri ed alle deleghe attribuite, il Collegio Sindacale ha avuto modo di accertare che:

  • al Consiglio d'Amministrazione, anche attraverso gli organi da esso delegati, spetta la gestione della Società;
  • al Presidente ed all'Amministratore Delegato spettano, per statuto, la legale rappresentanza nei confronti dei terzi ed in giudizio;
  • al Presidente sono assegnate deleghe operative e gli sono riservati compiti istituzionali, di indirizzo e di controllo;
  • all'Amministratore Delegato sono stati attribuiti ampi poteri per la gestione della Società.

  • Con riferimento alla vigilanza sull'adeguatezza ed efficacia del sistema di controllo interno, anche ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, il Collegio ha avuto incontri periodici con il preposto all'internal audit e di altre funzioni aziendali e, tramite la partecipazione dei propri membri alle relative riunioni, con il Comitato Controllo Interno e l'Organismo di Vigilanza del Modello 231/2001.

Il sistema di controllo interno della Società è costituito da un insieme strutturato e organico di regole, procedure e strutture organizzative che interessa tutta la Società, con la finalità di prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e di consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici ed operativi (ovvero di coerenza delle attività con gli obiettivi, di efficacia ed efficienza delle attività e di salvaguardia del patrimonio aziendale), di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili (compliance) e di corretta e trasparente informativa interna e verso il mercato (reporting).

Spetta al Consiglio di Amministrazione, con l'assistenza del Comitato Controllo Interno: i) definire le linee guida del sistema di controllo interno; ii) esaminare periodicamente i principali rischi aziendali identificati dall'Amministratore Delegato, cui spetta anche l'esecuzione alle linee di indirizzo del sistema di controllo interno, e iii) valutare l'adeguatezza, l'efficacia e l'effettivo funzionamento del sistema di controllo interno.

Nell'ambito del sistema dei controlli è prevista la funzione di internal audit finalizzata ad assistere il Consiglio di Amministrazione e il Comitato di Controllo, nonché il management aziendale. Al responsabile di tale funzione il Consiglio di Amministrazione ha assegnato il compito di valutare l'adeguatezza e l'efficacia del complessivo sistema dei controlli interni. L'attività di tale Direzione si esplica principalmente attraverso un piano annuale di interventi di audit e di compliance, nonché di monitoraggio della effettiva esecuzione delle raccomandazioni emesse negli interventi di verifica (follow up).

Il Gruppo si avvale inoltre di altri strumenti a presidio degli obiettivi operativi e degli obiettivi di compliance, tra cui un sistema strutturato e periodico di pianificazione, controllo di gestione e reporting, una struttura di governance dei rischi finanziari.

La Società ha approvato il modello organizzativo previsto dal decreto legislativo 231/2001 (di seguito: "Modello 231"), finalizzato a prevenire la possibilità di commissione degli illeciti rilevanti ai sensi del richiamato decreto e, conseguentemente, attenuare, ove non elidere, la responsabilità amministrativa della società. Il Modello 231 adottato, partendo dall'analisi delle attività aziendali, volto ad individuare le attività potenzialmente a rischio, è un insieme di principi generali, regole di condotta, strumenti di controllo, procedure organizzative, attività formativa ed informativa e sistema disciplinare, finalizzato ad assicurare, per quanto possibile, la prevenzione della commissione di reati penalmente rilevanti.

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato un Organismo di vigilanza ("OdV"), cui è stato affidato il compito di vigilare sul corretto funzionamento del Modello 231 e di curarne l'aggiornamento.

Il Collegio Sindacale - come riferito in precedenza - ha partecipato, tramite propri membri, alle riunioni del Comitato Controllo Interno ed a quelle dell'Organismo di Vigilanza ed ha analizzato le relative relazioni periodiche indirizzate al Consiglio d'Amministrazione, circa le quali non ha rilievi da opporre.

  1. Il Collegio Sindacale ha inoltre vigilato sull'adeguatezza e affidabilità del sistema amministrativocontabile a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante: osservazioni dirette; ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni; esame di documenti aziendali; analisi dei risultati del lavoro svolto dalla società di revisione. Anche a tale riguardo non sono stati rilevati disfunzioni e/o mancanza di comunicazione tra i vari enti.

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato, ai sensi di legge e previo parere del Collegio Sindacale, il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, al quale sono stati attribuiti i poteri e le funzioni stabilite dalla legge e forniti adeguati poteri e mezzi per l'esercizio dei relativi compiti.

La Società ha adottato il "Modello di controllo contabile" in ossequio alla legge 262/2005, avente l'obiettivo di definire le linee che devono essere applicate nell'ambito del Gruppo, con riferimento agli obblighi derivanti dall'art. 154 bis del decreto legislativo n. 58/1998, in tema di redazione di documenti contabili societari e dei relativi obblighi di attestazione.

Il Collegio Sindacale ha preso atto delle attestazioni rilasciate dal Presidente del Consiglio di Amministrazione e dal Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, in merito all'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa ed all'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio della Società e del bilancio consolidato del Gruppo.

  1. Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate, ai sensi dell'art. 114, comma 2 del D.Lgs. n. 58/98, affinché le stesse forniscano le informazioni necessarie per adempiere gli obblighi di comunicazione previsti dalla Legge, senza rilevare eccezioni.

  2. Nel corso delle periodiche riunioni tenute dal Collegio Sindacale con la società incaricata della revisione legale dei conti, ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D.Lgs. n. 58/1998, non sono emersi aspetti che si ritiene debbano essere evidenziati nella presente Relazione.

  3. Per quanto concerne la verifica sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario, previste dal Codice di Autodisciplina della Borsa Italiana nell'edizione in vigore, il Collegio ha svolto tale attività di verifica con l'assistenza del responsabile dell'Ufficio di Corporate Governance.

Il Consiglio d'Amministrazione della Società in carica dal 16 aprile 2014, è composto da 8 membri, di cui 3 amministratori non esecutivi, 3 dei quali qualificati come indipendenti dal Consiglio stesso, sulla base delle rispettive dichiarazioni. Nella cooptazione dei consiglieri è stato rispettato l'obbligo di inserire all'interno degli organi societari le c.d. "quote rosa".

Il Collegio Sindacale ha proceduto alle valutazioni di propria competenza, constatando la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento dei requisiti di indipendenza adottati dal Consiglio d'Amministrazione nei confronti dei propri membri ed il rispetto dei requisiti di composizione dell'organo amministrativo nella sua collegialità.

Inoltre, il Collegio ha verificato il possesso, da parte dei propri membri effettivi, dei medesimi requisiti di indipendenza richiesti per gli amministratori ed ha fatto propria la raccomandazione del Codice, che dispone di dichiarare l'interesse proprio o di terzi, in specifiche operazioni sottoposte al Consiglio di Amministrazione, inviando al Consiglio medesimo i relativi report. A tal fine si attesta che nel corso del 2015 non si sono verificate situazioni relativamente alle quali i componenti del Collegio Sindacale abbiano avuto necessità di effettuare tali dichiarazioni.

Si rinvia alla specifica Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari per ulteriori approfondimenti sulla corporate governance della Società, in merito alla quale il Collegio non ha rilievi da formulare all'Assemblea.

La società aderisce al codice di autodisciplina del Comitato per la corporate governance delle società quotate nel segmento STAR.

  1. Infine il Collegio Sindacale ha svolto verifiche sull'osservanza delle norme di legge inerenti la formazione del progetto di bilancio della Società e di bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2015, delle rispettive note illustrative e della Relazione degli Amministratori a corredo degli stessi, in via diretta e con l'assistenza dei responsabili di funzione ed attraverso le informazioni ottenute dalla società di revisione.

In ordine all'attività di vigilanza svolta, il Collegio non ha rilevato omissioni, fatti censurabili o irregolarità poste in essere da parte degli organi societari.

  1. Si dà atto che i principi contabili applicati, tanto al bilancio della Società, quanto al consolidato di gruppo al 31 dicembre 2015, sono quelli internazionali dell'IFRS (International Financial Reporting Standards) emessi dall'International Accounting Standards Board.

In relazione al secondo comma dell'articolo 153, del D.Lgs. 58/98, il Collegio Sindacale non ha particolari proposte da sottoporre all'Assemblea degli Azionisti. L'attività di vigilanza e controllo svolta dal Collegio Sindacale, come descritta in precedenza, non ha fatto emergere fatti significativi meritevoli di essere menzionati nella Relazione all'Assemblea, ovvero da segnalare agli organi di vigilanza e controllo.

Sulla base di quanto sopra riportato, a compendio dell'attività di vigilanza svolta nell'esercizio, il Collegio Sindacale non ha osservazioni da formulare, ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. n. 58/1998, su quanto di propria competenza, in ordine al bilancio e relative note illustrative ed alla relazione sulla gestione, concordando con la proposta del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea in merito al trattamento del risultato d'esercizio.

San Giovanni in Marignano lì 22 marzo 2016

Per il Collegio sindacale Il Presidente Dott. Pierfrancesco SPORTOLETTI

Elenco degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dai membri del Collegio Sindacale alla data del 25 marzo 2015, data di emissione della Relazione del Collegio per l'Assemblea

Allegato ex art. 144 quinquiesdecies Regolamento Emittenti, redatto sulla base delle istruzioni contenute nell'Allegato 5-bis, Schema 4 del citato Regolamento

Dottor Pier Francesco SPORTOLETTI
Incarichi in altre emittenti: 1
Aeffe S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale 31 dicembre 2016
Aeffe Retail S.p.A. Membro del Collegio Sindacale 31 dicembre 2017
Velmar S.p.A. Membro del Collegio Sindacale 31 dicembre 2017
SAES GETTERS S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale 31 dicembre 2017
Equilybra Capital Partners S.p.A. Consigliere di Amministratore 31 dicembre 2017
Equilybra S.p.A. Consigliere di Amministratore 31 dicembre 2018
MSC S.r.l. Amministratore Unico fino a revoca
Telse S.r.l. Amministratore Unico fino a revoca
Numeralia S.r.l. Amministratore Unico fino a revoca
DMT System S.r.l. in liquidazione Liquidatore fino a revoca
Dottoressa Daniela SAITTA
Incarichi in altre emittenti: 1
Aeffe S.p.A. Membro del Collegio Sindacale 31 dicembre 2016
Atac S.p.A. Membro del Collegio Sindacale 31 dicembre 2015
Banca di Cascina Credito Cooperativo Membro del Collegio Sindacale 31 dicembre 2018
Impresa S.p.A. Commissario Straordinario fino a revoca
Dirpa S.C. a r.l. Commissario Straordinario fino a revoca
Impresa P.I. Giuseppe Rabbiosi S.p.A. Commissario Straordinario fino a revoca
S.a.f. S.r.l. Commissario Straordinario fino a revoca
Equiter S.r.l. Commissario Straordinario fino a revoca
Consorzio Stabile T&T Commissario Straordinario fino a revoca
Eutelia S.p.A. Commissario Straordinario fino a revoca
Di Pietro Real estate S.p.A. Amministratore Giudiziario fino a Luglio 2015
Dottor Fernando CIOTTI
Incarichi in altre emittenti: 0
Aeffe S.p.A Membro del Collegio Sindacale 31 dicembre 2016
Pollini Retail S.r.l. Presidente del Collegio Sindacale 31 dicembre 2016
Velmar S.p.A. Presidente del Collegio Sindacale 31 dicembre 2017
Fratelli Ferretti Holding S.r.l. Presidente del Collegio Sindacale 31 dicembre 2015
Aeffe Retail S.r.l Membro del Collegio Sindacale 31 dicembre 2017
Moschino S.p.A. Membro del Collegio Sindacale 31 dicembre 2017

NOTE ILLUSTRATIVE

INFORMAZIONI GENERALI

Aeffe S.p.A. ("Società") è un ente organizzato secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana ed è la Società Capogruppo che detiene direttamente o indirettamente tramite altre società le quote di partecipazione al capitale nelle società a capo dei settori di attività in cui opera Aeffe Group.

La Società ha sede in San Giovanni in Marignano in provincia di Rimini ed è attualmente quotata sull'MTA – Segmento Star – di Borsa Italiana.

La Società dispone ad oggi delle seguenti sedi secondarie ed unità locali:

  • 1) Ufficio e sala di esposizione in Via Donizetti 48 Milano (MI);
  • 2) Deposito in Via degli Olmi San Giovanni in Marignano (RN);
  • 3) Ufficio di rappresentanza e Show Room in Via Donizetti 47 Milano (MI);
  • 4) Deposito in Via Chitarrara 910 Monte Colombo (RN);
  • 5) Deposito in Via Tavollo snc San Giovanni in Marignano (RN);
  • 6) Deposito in Via Erbosa I tratto n.92 Gatteo (FC).
  • 7) Deposito in Via Raibano 55/A Coriano (RN)

Il presente bilancio è stato redatto in Euro che è la moneta corrente dell'economia in cui opera la Società.

Il bilancio di esercizio include le relative note esplicative in grado di illustrare la situazione economico patrimoniale al 31 dicembre 2015 della Società e viene comparato con il bilancio dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri.

Tutti i valori sono indicati, salvo diversa espressa indicazione, in migliaia di Euro, previo arrotondamento.

Il bilancio di esercizio è costituito dallo Stato Patrimoniale, Conto Economico, Conto Economico Complessivo, prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto, Rendiconto Finanziario e dalla presente nota di commento.

Ove non diversamente indicato nei criteri di valutazione descritti di seguito, il presente bilancio è stato redatto in conformità al principio del costo storico.

Il bilancio di esercizio è stato sottoposto alla revisione contabile della società BDO Italia S.p.A..

La Società è sottoposta al controllo della società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. della quale all'allegato VIII si riportano i dati dell'ultimo bilancio di esercizio 2014 approvato. La società Fratelli Ferretti Holding S.r.l. redige anche il bilancio consolidato applicando i principi contabili internazionali.

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' E CRITERI DI REDAZIONE

In ottemperanza all'art. 3 del D.Lgs. 38/2005 del 28 febbraio 2005 il presente bilancio è stato redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS). Le Note esplicative al bilancio sono state redatte in conformità ai principi IAS/IFRS, e sono state integrate con le informazioni aggiuntive richieste dalla CONSOB e dai provvedimenti da essa emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/2005 (delibere 15519 e 15520 del 27 luglio 2006 e comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del TUF), dall'art. 78 del Regolamento Emittenti, dal documento CE del novembre 2003 e, dove applicabili, dal Codice Civile. In coerenza con il documento di bilancio del precedente esercizio, alcune informazioni sono contenute nella Relazione del Consiglio di Amministrazione (Relazione sulla gestione).

SCHEMI DI BILANCIO

Nell'ambito delle scelte consentite dallo IAS 1 per la presentazione della propria situazione economica e patrimoniale, la Società ha optato per uno schema di Stato Patrimoniale che prevede la suddivisione tra attività e passività correnti e non correnti e per uno schema di Conto Economico basato sulla classificazione dei costi per natura, ritenuto maggiormente rappresentativo delle dinamiche aziendali. Per l'esposizione del Rendiconto Finanziario è utilizzato lo schema "indiretto".

Si precisa, infine, che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati inseriti specifici schemi supplementari di Conto Economico, di Stato Patrimoniale e di Rendiconto Finanziario con evidenza dei rapporti significativi con parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI NON ANCORA APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DALLA SOCIETA'

Il 12 dicembre 2013 lo IASB ha emesso un insieme di modifiche agli IFRS (Annual Improvements to IFRSs - 2010- 2012 Cycle e Annual Improvements to IFRSs - 2011-2013 Cycle). Tra gli altri, i temi più rilevanti trattati in tali emendamenti sono: la definizione di condizioni di maturazione nell'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni, l'informativa sulle stime e giudizi utilizzati nel raggruppamento dei segmenti operativi nell'IFRS 8 – Segmenti operativi, l'identificazione e l'informativa di una transazione con parte correlata che sorge quando una società di servizi fornisce il servizio di gestione dei dirigenti con responsabilità strategiche alla società che redige il bilancio nello IAS 24 – Informativa sulle parti correlate, l'esclusione dall'ambito di applicazione dell'IFRS 3 – Aggregazioni aziendali, di tutti i tipi di accordi a controllo congiunto (così come definiti nell'IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto), e alcuni chiarimenti sulle eccezioni all'applicazione dell'IFRS 13 – Misurazione del fair value. Gli emendamenti sono applicabili per i periodi annuali che avranno inizio a partire dal 1° febbraio 2015.

Il 6 maggio 2014 lo IASB ha emesso alcuni emendamenti allo IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto: Rilevazione dell'acquisizione di partecipazioni in attività a controllo congiunto, fornendo chiarimenti sulla rilevazione contabile delle acquisizioni di Partecipazioni in attività a controllo congiunto che costituiscono un business. Gli emendamenti sono applicabili in modo retroattivo, per i periodi annuali che avranno inizio a partire dal 1° gennaio 2016 ed è consentita l'applicazione anticipata.

Il 12 maggio 2014 lo IASB ha emesso alcune modifiche allo IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 - Attività immateriali, compresi nel titolo "Chiarimento sui metodi di ammortamento accettabili". Le modifiche allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari stabiliscono che i criteri di ammortamento determinati in base ai ricavi non sono appropriati. Le modifiche allo IAS 38 Attività immateriali introducono una presunzione relativa che un criterio di ammortamento basato sui ricavi sia inappropriato per le medesime ragioni stabilite dalle modifiche introdotte allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari. Nel caso delle attività intangibili questa presunzione può essere superata solamente in limitate circostanze. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016.

Il 24 luglio 2014 lo IASB ha pubblicato la versione finale dell'IFRS 9 – Strumenti finanziari.

Di seguito si illustrano i principali aspetti del nuovo principio internazionale:

• Classificazione e valutazione

L'IFRS 9 prevede un unico criterio di classificazione per ogni tipo di attività finanziaria, incluse quelle che contengono derivati incorporati. Le attività finanziarie sono pertanto classificate nella loro interezza e non sono soggette a complesse regole di biforcazione. I criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie sono i seguenti: a) Il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; b) Le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie.

• Passività finanziarie e merito creditizio proprio

Le disposizioni dello IAS 39 relative alle passività finanziarie sono state quasi interamente trasposte nell'IFRS 9. Pertanto, la maggior parte delle passività finanziarie continuerà ad essere valutata a costo ammortizzato. L'IFRS 9 consente, come lo IAS 39, di optare, in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base al criterio del "Fair value through profit or loss". Ad esempio un'impresa può scegliere di valutare una passività finanziaria strutturata nella sua interezza in base al criterio del "Fair value through profit or loss", invece di contabilizzare e valutare separatamente le singole componenti dello strumento finanziario.

L'unico aspetto delle disposizioni dello IAS 39 relative alla valutazione delle passività finanziarie, che ha richiesto un attento riesame da parte dello IASB, è quello della volatilità di conto economico indotto da variazioni nel rischio di credito di passività finanziarie che l'impresa ha deciso di valutare a fair value. Infatti, il fair value del debito di un'impresa è influenzato da variazioni del merito creditizio dell'impresa stessa (c.d. "merito creditizio proprio"). Pertanto, tenuto conto del fatto che diminuzioni del merito creditizio dell'impresa causano diminuzioni del fair value delle sue passività finanziarie, in base allo IAS 39, un'impresa che abbia optato per la valutazione delle passività finanziarie al fair value, realizzerebbe risultati di conto economico migliori grazie alla riduzione del suo merito creditizio.

Molti investitori hanno ritenuto tali risultati controintuitivi e forieri di confusione. Il nuovo IFRS 9 ha affrontato il problema stabilendo che le variazioni di fair value delle passività finanziarie dovute a variazioni del merito creditizio dell'emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo (OCI) piuttosto che in conto economico.

• Impairment

La necessità della riforma delle modalità di rilevazione e valutazione delle perdite su crediti subite sui prestiti e su altri strumenti finanziari è venuta alla luce nel corso della recente crisi finanziaria. In particolare, è stato ritenuto che l'impairment model previsto dallo IAS 39, basato sul criterio dell'incurred loss, che rinvia la rilevazione delle perdite su crediti fino al momento del verificarsi del trigger event, costituisse un punto di debolezza degli attuali principi contabili.

Per rimediare ai limiti dell'impairment model dello IAS 39, l'IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti previste nel corso della vita dello strumento finanziario; non è necessario, pertanto, il verificarsi di un trigger event per la rilevazione delle perdite su crediti.

A differenza di quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi passati e condizioni attuali, l'impairment model dell'IFRS 9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici.

L'IFRS 9 prevede che lo stesso impairment model si applichi a tutti gli strumenti finanziari, ossia alle attività finanziarie valutate a costo ammortizzato, a quelle valutate al fair value through other comprehensive income, ai crediti derivanti da contratti di affitto e ai crediti commerciali.

L'IFRS 9 prevede una maggiore informativa sulle perdite su crediti e sul rischio di credito. In particolare, le imprese devono illustrare le modalità di calcolo delle perdite su crediti attese e quelle adottate per la valutazione delle variazioni nel rischio di credito.

• Hedge accounting

Il nuovo IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto "general hedge accounting model". Nell'IFRS 9 rimangono i tre tipi di hedge accounting: cash flow, fair value e net investment. Vi sono stati, tuttavia, notevoli cambiamenti nei tipi di transazione ai quali può essere applicato l'hedge accounting. In particolare, l'IFRS 9 ha ampliato il novero dei rischi per i quali può essere applicato l'hedge accounting di elementi non finanziari.

L'effectiveness test previsto dallo IAS 39 è stato sostituito con il principio della "relazione economica". La valutazione retrospettiva dell'hedge effectiveness non è più richiesta. La maggior flessibilità del nuovo principio contabile è controbilanciata dalla richiesta di una più approfondita informativa di bilancio sull'attività di gestione dei rischi.

Il 12 agosto 2014 lo IASB ha ha pubblicato il documento "Equity Method in Separate Financial Statements" (emendamenti allo IAS 27). Il documento introduce l'opzione di utilizzare nel bilancio separato di un'entità il metodo del patrimonio netto per la rilevazione delle partecipazioni in società controllate, in società a controllo congiunto e in società collegate. Di conseguenza, un'entità potrà rilevare tali partecipazioni nel proprio bilancio separato alternativamente: al costo o secondo quanto previsto dallo IFRS 9 (o dallo IAS 39) o utilizzando il metodo del patrimonio netto. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.

L'11 settembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture" (emendamenti all'IFRS 10 e allo IAS 28). Le modifiche introdotte prevedono che in una cessione/conferimento di asset o società controllata ad una joint venture o collegata, la misura dell'utile o della perdita da rilevare nel bilancio della cedente/conferente dipende dal fatto che gli asset o la società controllata ceduti/conferiti costituiscano o meno un business, come definito dal principio IFRS 3. Nel caso in cui gli asset o la società controllata ceduti/conferiti rappresentano un business, l'entità deve rilevare l'utile o la perdita sull'intera quota in precedenza detenuta; mentre, in caso contrario, l'entità deve rilevare la quota di utile o perdita relativa alla quota ancora detenuta dall'entità deve essere eliminata. Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio 2016 ma è consentita un'applicazione anticipata.

Il 25 settembre lo IASB ha pubblicato il documento "Annual improvements to IFRSs: 2012-2014 Cycle". Il documento introduce modifiche ai seguenti principi: IFRS 5 – Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate; IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative; IAS 19 – Benefici per i dipendenti; IAS 34 – Bilanci intermedi. Le modifiche introdotte dal documento devono essere applicate a partire dagli esercizi che avranno inizio il 1° gennaio 2016 o da data successiva.

Il 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Disclosure Initiative" (emendamenti allo IAS 1) che contiene delle modifiche limitate al principio contabile internazionale IAS 1. L'obiettivo delle modifiche è fornire chiarimenti in merito ad elementi che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione dei bilanci. Le modifiche sono efficaci a partire dagli esercizi che cominciano il 1° gennaio 2016; ne è concessa l'adozione anticipata.

Il 18 dicembre 2014 lo IASB ha pubblicato il documento "Investment Entities: Applying the Consolidation Exception" (emendamenti all'IFRS 10, IFRS 12 e allo IAS 28) contenente modifiche relative a tematiche emerse a seguito dell'applicazione delle consolidation exceptions concesse alle investment entities. Le modifiche sono efficaci a partire dagli esercizi che cominciano il 1° gennaio 2016; ne è concessa l'adozione anticipata.

L'11 settembre 2015 lo IASB ha pubblicato il documento IFRS 15 Effective Date, nel quale viene definito il rinvio di un anno, ossia dal 1° gennaio 2017 al 1° gennaio 2018, della data di prima applicazione obbligatoria dell'IFRS 15 "Ricavi da contratti con clienti".

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha pubblicato il nuovo principio IFRS 16 Leases che è destinato a sostituire il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases—Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease.

Il nuovo principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto. Il nuovo principio si applica a partire dal 1° gennaio 2019. Ne è consentita un'applicazione anticipata per le entità che applicheranno l'IFRS 15. Il processo di omologazione da parte dell'Unione Europea è tuttora in corso.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015 sono di seguito riportati:

Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa ed in grado di far affluire alla Società benefici economici futuri. Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo d'acquisto (che nel caso di aggregazioni d'imprese corrisponde al fair value), pari al prezzo pagato per l'acquisizione, inclusivo degli oneri direttamente attribuibili alla fase di preparazione o di produzione, nel caso in cui esistano i presupposti per la capitalizzazione di spese sostenute per le attività internamente generate. Dopo la rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali continuano ad essere contabilizzate al costo, al netto degli ammortamenti cumulati e delle svalutazioni per perdite di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 (Impairment). I costi sostenuti per le immobilizzazioni immateriali successivamente all'acquisto, sono capitalizzati solo qualora gli stessi incrementino i benefici economici futuri dell'immobilizzazione immateriale cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono imputati a Conto Economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Le immobilizzazioni immateriali contengono quelle a vita utile definita ovvero le altre immobilizzazioni immateriali, i cui criteri di valutazione vengono riportati nei successivi paragrafi.

Marchi

I marchi sono iscritti al valore di costo e vengono ammortizzati sistematicamente a quote costanti lungo il periodo della vita utile stimata (40 anni), a decorrere dal momento in cui il bene è disponibile per l'utilizzo.

La Società ha ritenuto congruo assegnare ai marchi una vita definita pari a 40 anni in considerazione delle scelte effettuate da altri operatori del settore e nell'ottica del tutto prudenziale, di applicare ai propri marchi una vita utile molto lunga (in quanto espressione della prolungata utilità ricavabile da tali assets) ma non eterna, a scapito di una valorizzazione a vita indefinita (quindi non identificabile). Tale scelta risulta, quindi, in linea con la tipologia di beni intangibili appartenenti al settore della moda e confrontabile con l'esperienza già consolidata di altre aziende internazionali del settore (market comparables).

Per quanto riguarda l'unico marchio detenuto dalla Società, ossia il marchio Alberta Ferretti, l'esclusività del business, la sua redditività storica e le prospettive reddituali consentono di ritenerne il valore recuperabile, anche in presenza di condizioni di mercato difficili.

Per la determinazione del valore recuperabile dei marchi iscritti in bilancio, si è proceduto alla stima del valore corrente attualizzando l'ipotetico valore delle royalties derivanti dalla cessione in uso a terzi di tali beni immateriali, per un periodo di tempo pari a 40 anni. Per il calcolo dei valori determinati come appena esposto, si è utilizzato per l'esercizio 2016 il budget di gruppo. Per i restanti periodi è stata stimata una crescita del fatturato con un CAGR variabile dal 2,2% al 2,5%. Quali tassi delle royalties sono stati utilizzati quelli medi del settore e come tasso di sconto è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) pari al 4,13%.

Altre immobilizzazioni immateriali

In tale voce sono inclusi i costi sostenuti per l'acquisizione di software; tali immobilizzazioni sono ammortizzate in un periodo non superiore a 3 anni.

Le principali aliquote di ammortamento applicate, sono le seguenti:

Categoria %
Diritti di brevetto e utilizzo opere dell'ingegno 33%
Marchi 2,5%

I costi di ricerca sono imputati al Conto Economico nel periodo in cui sono sostenuti.

Al 31 dicembre 2015, la società non ha iscritte in bilancio attività immateriali a vita utile indefinita.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali, esposte al netto dei rispettivi fondi ammortamento, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, ad eccezione di quei cespiti il cui valore è stato rivalutato in base a disposizioni di legge. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi direttamente imputabili al bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio a quote costanti sulla base di aliquote economico-tecniche determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni; nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alla residua possibilità di utilizzo degli stessi.

Le immobilizzazioni in corso e gli anticipi a fornitori sono iscritti nell'attivo sulla base del costo sostenuto, incluse le spese direttamente imputabili.

Trovano deroga al principio generale le voci dei terreni e dei fabbricati per le quali il valore di iscrizione è stato allineato al valore risultante dalle perizie effettuate da un perito esperto indipendente, anche al fine di poter scindere il valore dei terreni precedentemente incluso nell'unica categoria "terreni e fabbricati" e, come tale, sottoposto ad ammortamento. Le quote di ammortamento sono applicate costantemente sulla base della nuova vita utile stimata dei cespiti pari a 50 anni (2%).

Le aliquote di ammortamento applicate sono le seguenti:

Categoria %
Fabbricati industriali 2%
Macchinari e Impianti 12,5%
Attrezzature industriali e commerciali 25%
Macchine elettroniche 20%
Mobili e arredi 12%
Autoveicoli 20%
Autovetture 25%

I terreni non sono ammortizzati.

I costi per opere su beni di terzi, che comprendono i costi sostenuti per l'allestimento e l'ammodernamento della rete dei punti vendita a gestione diretta e di tutti gli altri immobili posseduti a titolo diverso dalla proprietà (e, comunque, strumentali all'attività della Società) sono ammortizzati sulla base della durata prevista del contratto di locazione, inclusi gli eventuali periodi di rinnovo, o della vita utile del bene, quando questa risulta inferiore.

Il costo relativo a manutenzioni straordinarie è incluso nel valore contabile di un cespite quando è probabile che i benefici economici futuri eccedenti quelli originariamente determinati affluiranno alla Società. Tali manutenzioni sono ammortizzate sulla base della vita utile residua del relativo cespite. Tutti gli altri costi di manutenzione sono rilevati nel Conto Economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Leasing

Leasing finanziari

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti alla Società tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono iscritte tra le attività materiali per un importo uguale al loro valore corrente o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing, al netto degli ammortamenti accumulati. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati secondo le aliquote sopra riportate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a Conto Economico nell'esercizio della suddetta eliminazione.

Leasing operativi

Tutti i leasing in cui la Società non assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene sono contabilizzati come leasing operativi. I pagamenti per un leasing operativo sono rilevati come costo a quote costanti lungo la durata del leasing.

Perdite di valore (Impairment)

Alla data del 31 dicembre 2015 non sono iscritti in bilancio avviamenti o immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita.

Le immobilizzazioni immateriali, le partecipazioni, le immobilizzazioni materiali e le altre attività non correnti sono sottoposte a test di impairment ogni qualvolta si sia in presenza di eventi o variazioni di circostanze indicanti una riduzione di valore al fine di determinare se tali attività possono aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza il valore di carico dell'attività viene ridotto al relativo valore recuperabile.

Una perdita per riduzione di valore (impairment) si verifica e viene contabilizzata quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari eccede il valore recuperabile. Il valore contabile dell'attività viene adeguato al valore recuperabile e la perdita per riduzione di valore viene rilevata a Conto Economico.

Determinazione del valore recuperabile

Il principio IAS 36, in presenza di indicatori, eventi o variazioni di circostanze che facciano presupporre l'esistenza di perdite durevoli di valore, prevede di sottoporre a test di impairment le attività immateriali e materiali, al fine di assicurare che non siano iscritte a bilancio attività ad un valore superiore rispetto a quello recuperabile. Come già segnalato, tale test va eseguito almeno con cadenza annuale per le immobilizzazioni a vita utile indefinita.

Il valore recuperabile delle attività corrisponde al maggiore tra il fair value, al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto al netto delle imposte, che riflette la valutazione corrente di mercato del valore del denaro e dei rischi correlati all'attività della Società nonché dei flussi di cassa derivanti dalla dismissione del bene al termine della sua vita utile. Qualora non fosse possibile stimare per una singola attività un flusso finanziario autonomo, viene individuata l'unità operativa minima (cash generating unit) alla quale il bene appartiene ed a cui è possibile associare futuri flussi di cassa indipendenti.

Ripristini di valore

Il ripristino di valore di un'attività finanziaria iscritta al costo ammortizzato deve essere rilevato quando il successivo incremento del valore recuperabile può essere attribuito oggettivamente ad un evento che si è verificato dopo la contabilizzazione di una perdita per riduzione di valore.

Nel caso delle altre attività non finanziarie, il ripristino di valore ha luogo se vi è un'indicazione che la perdita di valore non esiste più e vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Un ripristino di valore deve essere rilevato immediatamente nel Conto Economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore contabile che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività.

Viene comunque esclusa qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento.

Investimenti (Partecipazioni)

Le partecipazioni in Società controllate, collegate o sottoposte a controllo congiunto sono contabilizzate al costo storico, che viene ridotto per perdite durevoli di valore come previsto dallo IAS 36. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Si segnala che la situazione causata dalla attuale crisi economica e finanziaria internazionale, seppure in ripresa, ha indotto la società a procedere con la stima del valore recuperabile di alcune partecipazioni in imprese controllate di particolare rilevanza al fine di verificare la consistenza del valore contabile.

Per le società Aeffe Retail S.p.A., Pollini S.p.A., Velmar S.p.A., Aeffe France S.a.r.l. e Aeffe Usa Inc., il valore recuperabile è stato sviluppato utilizzando il metodo dei flussi di cassa attualizzati (DCF). Da tale analisi non sono emerse riduzioni durevoli di valore.

Crediti commerciali e altri crediti

I crediti sono iscritti secondo il presumibile valore di realizzo, cioè al valore nominale al netto delle svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti. Questi sono regolarmente esaminati in termini di scadenza e stagionalità al fine di prevenire rettifiche per perdite inaspettate. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Tale voce include ratei e risconti relativi a quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra costo di acquisto o di produzione ed il presunto valore netto di realizzo. Il valore netto di realizzo è il prezzo di vendita stimato nel normale svolgimento dell'attività al netto dei costi stimati di completamento, nonché di quelli stimati necessari per realizzare la vendita.

Per i prodotti finiti il costo di produzione include i costi delle materie prime, dei materiali e delle lavorazioni esterne, nonché tutti gli altri costi diretti ed indiretti di produzione, per le quote ragionevolmente imputabili ai prodotti, con esclusione degli oneri finanziari.

Le scorte obsolete e di "lento rigiro" sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti includono i saldi di cassa e i depositi a vista e tutti gli investimenti ad alta liquidità acquistati con una scadenza originale pari o inferiore a tre mesi. I titoli inclusi nelle disponibilità liquide e nei mezzi equivalenti sono rilevati al fair value.

Accantonamenti

Gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura del periodo non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nello Stato Patrimoniale solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Benefici ai dipendenti

Il trattamento di fine rapporto rientra nell'ambito dello IAS 19 ("Benefici ai dipendenti") in quanto assimilabile ai piani a benefici definiti. I contributi della Società ai programmi a contribuzione definita sono imputati a Conto Economico nel periodo a cui si riferiscono i contributi.

L'obbligazione netta per la Società derivante da piani a benefici definiti è calcolata su base attuariale utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. Tutti gli utili e le perdite attuariali al 1° gennaio 2005, data di transizione agli IFRS, sono stati rilevati.

Debiti finanziari

Le passività finanziarie, ad eccezione dei derivati, sono rilevate al fair value al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili.

Scoperti bancari e finanziamenti

I finanziamenti sono valutati inizialmente al costo che approssima il loro fair value, al netto dei costi sostenuti per l'operazione. Successivamente, sono iscritti al costo ammortizzato portando a Conto Economico l'eventuale differenza tra il costo e il valore di rimborso lungo la durata del finanziamento utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

I finanziamenti sono classificati tra le passività correnti a meno che la Società abbia il diritto incondizionato di differire l'estinzione di tale passività di almeno dodici mesi dopo la data di riferimento.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti sono iscritti al valore nominale. La componente finanziaria inclusa nei debiti a medio e lungo termine viene scorporata impiegando un tasso di mercato.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a decurtazione del capitale sociale, come previsto dai principi contabili internazionali, per quanto attiene al valore nominale delle azioni acquistate e in un'apposita riserva per la parte eccedente il valore nominale.

Contributi in conto capitale e in conto esercizio

Eventuali contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che gli stessi saranno ricevuti. La Società ha optato per la presentazione in bilancio di eventuali contributi in conto capitale come posta rettificativa del valore contabile dei beni ai quali sono riferiti, e di eventuali contributi in conto esercizio a diretta deduzione del costo correlato.

Ricavi

I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi. I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene all'acquirente. Con riferimento alle principali tipologie di ricavi realizzate dalla Società, il riconoscimento degli stessi avviene sulla base dei seguenti criteri:

  • (i) vendite retail all'atto della consegna dei beni;
  • (ii) vendite wholesale al momento della spedizione dei beni;
  • (iii) royalties e provvigioni secondo il principio di competenza.

Costi

I costi e le spese sono contabilizzati secondo il principio della competenza.

I costi di progettazione e realizzazione del campionario sostenuti nel periodo sono correlati ai ricavi di vendita della corrispondente collezione e, pertanto, iscritti a Conto Economico in proporzione ai ricavi realizzati. La quota restante da spesare a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesteranno i ricavi correlati figura pertanto tra le altre attività correnti.

Proventi e oneri finanziari

Includono tutte le voci di natura finanziaria imputate a Conto Economico del periodo, inclusi gli interessi passivi maturati sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo (principalmente scoperti di conto corrente, finanziamenti a medio-lungo termine), gli utili e le perdite su cambi, i dividendi percepiti, la quota di interessi passivi derivanti dal trattamento contabile dei beni in locazione finanziaria (IAS 17).

Proventi e oneri per interessi sono imputati al Conto Economico del periodo nel quale sono realizzati/sostenuti.

I dividendi sono rilevati nel periodo in cui la Società matura il diritto alla percezione mediante delibera di approvazione.

La quota di interessi passivi dei canoni di leasing finanziari è imputata a Conto Economico usando il metodo dell'interesse effettivo.

Imposte

Le imposte sul reddito del periodo comprendono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile. Le imposte sul reddito dell'esercizio sono rilevate a Conto Economico.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le imposte sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi o, qualora ne ricorrano i presupposti, sono capitalizzate nel relativo immobile.

Le imposte correnti sul reddito imponibile dell'esercizio rappresentano l'onere fiscale determinato utilizzando le aliquote fiscali in vigore alla data di riferimento.

Le imposte differite e anticipate sono rilevate per tutte le differenze temporanee esistenti alla data di riferimento tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritte in bilancio ed i corrispondenti valori considerati per la determinazione del reddito imponibile ai fini fiscali.

I fondi per imposte differite si riferiscono a:

(i) componenti positivi di reddito imputati nell'esercizio in esame la cui rilevanza fiscale o tassazione avverrà nei successivi esercizi;

(ii) componenti negativi di reddito deducibili in misura superiore di quella iscritta nel conto economico per effetto dell'applicazione dei Principi Contabili Internazionali.

I crediti per imposte anticipate sono iscritti in bilancio:

  • (i) per tutti i componenti negativi di reddito non deducibili nell'esercizio in esame ma che potranno essere dedotti negli esercizi successivi;
  • (ii) per il riporto a nuovo delle perdite fiscali non utilizzate, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la perdita fiscale.

La recuperabilità dei crediti per imposte anticipate viene riesaminata ad ogni chiusura di esercizio.

Le imposte differite e anticipate sono calcolate sulla base delle aliquote d'imposta previste per il calcolo delle imposte sui redditi degli esercizi in cui le differenze temporanee si riverseranno, sulla base delle aliquote fiscali e della legislazione fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.

L'effetto del cambiamento delle aliquote fiscali sulle predette imposte viene portato a Conto Economico nell'esercizio in cui si manifesta tale cambiamento.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Società per la media ponderata delle azioni in circolazione.

Principali stime adottate dalla Direzione

Di seguito sono riportate le principali stime ed assunzioni adottate dalla Direzione per la redazione del presente bilancio, le cui variazioni, peraltro al momento non prevedibili, potrebbero avere effetti sulla situazione economica e patrimoniale della Società.

• Stime adottate al fine della valutazione delle perdite di valore delle attività non finanziarie

Al fine della verifica di un'eventuale perdita di valore delle attività non correnti iscritte in bilancio la Società ha adottato la metodologia già descritta al paragrafo "Perdite di valore delle attività".

In particolare, per quanto riguarda i test di impairment relativi alle partecipazioni, le principali stime adottate sono le seguenti:

Partecipazione in Pollini S.p.A.: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa dell'intero Gruppo Pollini. I flussi di cassa sono stati desunti per l'anno 2016 dal budget di gruppo. Si sono poi ipotizzate delle proiezioni dei flussi di cassa per gli anni 2017, 2018, 2019 e 2020 ad un tasso di crescita costante del 9%. Il terminal value è stato determinato utilizzando la formula della rendita perpetua ed ipotizzando, prudenzialmente, un tasso di crescita G uguale a 0. Il flusso di cassa utile al fine della determinazione del terminal value è stato desunto dall'ultimo esercizio delle proiezioni dei flussi di cassa, cioè l'esercizio 2020. Quale tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato utilizzato un costo medio del capitale (WACC) specificamente calcolato per il Gruppo Pollini e pari all' 6,02%.

Partecipazioni Aeffe Retail S.p.A., Velmar S.p.A., Aeffe France S.a.r.l e Aeffe Usa Inc.: la valutazione scaturisce dall'analisi dei flussi di cassa delle singole società. I flussi di cassa sono stati desunti per l'anno 2016 dal budget di gruppo. Si sono poi ipotizzate delle proiezioni dei flussi di cassa per gli anni 2017, 2018, 2019 e 2020 ad un tasso di crescita tendenzialmente stabile rispetto a quello usato per il budget 2016. Il terminal value è stato determinato utilizzando la formula della rendita perpetua ed ipotizzando, prudenzialmente, un tasso di crescita G uguale a 0. Il flusso di cassa utile al fine della determinazione del terminal value è stato desunto dall'ultimo esercizio delle proiezioni dei flussi di cassa, cioè l'esercizio 2020. Quale tasso di sconto per l'attualizzazione dei flussi di cassa è stato utilizzato il costo medio del capitale (WACC) del Gruppo pari al 4,13%.

  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione dei piani a benefici definiti nell'ambito dei benefici successivi al rapporto di lavoro:
  • − Il tasso di inflazione previsto è pari al 2%;

  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,79%;

  • − I tassi attesi di incrementi retributivi (comprensivi di inflazione) sono così suddivisi: (i) Dirigenti 1,50%; (ii) Impiegati/Quadri 0,50%; (iii) Operai 0,50%;
  • − Il tasso annuo di incremento del TFR è previsto pari al 3%;
  • − E' previsto un turn-over dei dipendenti del 6% per la Società Aeffe S.p.A.
  • Stime adottate nel calcolo attuariale al fine della determinazione del fondo indennità suppletiva di clientela:
  • − Il tasso di turn-over volontario previsto è pari al 0,00%;
  • − Il tasso di turn-over societario previsto è pari al 5,00%;
  • − Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 1,79%.

ALTRE INFORMAZIONI

Gestione del rischio finanziario

I rischi finanziari a cui è esposta la Società nello svolgimento della sua attività sono i seguenti:

  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato (comprensivo del rischio di valuta, del rischio di tasso, del rischio di prezzo);
  • rischio di credito.

Rischio di liquidità e di mercato

La gestione dei fabbisogni finanziari e dei relativi rischi (principalmente rischi di tasso e rischi di cambio) è svolta a livello di tesoreria centralizzata.

L'obiettivo principale di queste linee guida consiste nel:

(v) Rischio di liquidità:

La Società gestisce il rischio di liquidità nell'ottica di garantire la presenza di una struttura del passivo in equilibrio con la composizione dell'attivo di bilancio, al fine di mantenere una elevata solidità patrimoniale.

(vi) Rischio di cambio:

La Società opera a livello internazionale ed è quindi esposta al rischio di cambio. Il rischio di cambio sorge quando attività e passività rilevate sono espresse in valuta diversa da quelle funzionali dell'impresa.

La modalità di gestione di tale rischio consiste nel contenere e minimizzare il rischio connesso all'andamento dei tassi di cambio utilizzando coperture di tipo operativo. In alternativa la Società se esposta al rischio di cambio si copre mediante l'apertura di finanziamenti in valuta.

(vii) Rischio di tasso:

Il rischio di tasso di interesse cui la Società è esposta è originato prevalentemente dai debiti finanziari a medio/lungo termine in essere, che essendo per la quasi totalità a tasso variabile espongono la Società al rischio di variazione dei flussi di cassa al variare dei tassi di interesse stessi.

Il costo medio dell'indebitamento risulta tendenzialmente parametrato all'andamento del tasso EURIBOR a 3/6 mesi, più uno spread che dipende principalmente dalla tipologia di strumento di finanziamento utilizzato. In generale i margini applicati sono in linea con i migliori standard di mercato.

Al 31/12/2015 un ipotetica variazione in aumento del 10% del tasso di interesse, a parità di tutte le altre variabili, avrebbe prodotto un maggior onere ante imposte (e quindi una corrispondente diminuzione del patrimonio netto) di circa Euro 270 migliaia su base annua (Euro 441 migliaia al 31/12/2014).

Il rischio di cash flow sui tassi di interesse non è mai stato gestito in passato mediante il ricorso a contratti derivati – interest rate swap – che trasformassero il tasso variabile in tasso fisso. Alla data del 31 dicembre 2015 non sono presenti strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse.

(viii) Rischio di prezzo

La Società effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposta a normale rischio di oscillazione dei prezzi tipici del settore.

Rischio di credito

Per quanto riguarda i crediti Italia la Società tratta solo con clienti noti ed affidabili. È politica della Società che i clienti che richiedono condizioni di pagamento dilazionate siano soggetti a procedure di verifica della loro classe di merito. Inoltre, il saldo dei crediti viene monitorato nel corso dell'esercizio in modo che l'importo delle posizioni in sofferenza non sia significativo.

La qualità creditizia delle attività finanziarie non scadute e che non hanno subito perdite di valore può essere valutata facendo riferimento alla procedura interna di gestione del credito.

L'attività di monitoraggio del cliente si articola principalmente in una fase preliminare, in cui si provvede alla raccolta dei dati e delle informazioni sui nuovi clienti ed una fase successiva all'attivazione, in cui viene riconosciuto un fido e viene supervisionata l'evoluzione della posizione creditizia.

La fase preliminare si sostanzia nel reperire i dati amministrativi/fiscali essenziali per poter permettere una valutazione completa e corretta dei rischi che il nuovo cliente comporta. L'attivazione del cliente è subordinata alla completezza dei dati sovra citati e all'approvazione, dopo eventuali approfondimenti, da parte dell'Ufficio Clienti.

Ad ogni nuovo cliente è riconosciuto un fido: la concessione è vincolata ad ulteriori informazioni integrative (anni di attività, condizioni di pagamento, nomea del cliente) indispensabili per procedere ad una valutazione del livello di solvibilità. Una volta predisposto il quadro di insieme, la documentazione sul potenziale cliente viene sottoposta all'approvazione dei vari enti aziendali.

La gestione dello scaduto è differenziata in funzione all'anzianità dello stesso (fasce di scaduto).

Per le fasce di scaduto fino ai 60 giorni vengono attivate procedure di sollecito, tramite filiale o direttamente dall'Ufficio Clienti; si evidenzia che, a partire da uno scaduto che supera i 15 giorni o dal superamento del fido concesso, viene attivato il blocco delle anagrafiche, generando l'impossibilità di effettuare forniture al cliente inadempiente. Per i crediti di fascia "superiore ai 90 giorni", vengono attivati, ove necessario, interventi di tipo legale.

Per quanto riguarda la gestione dei crediti esteri la Società procede come segue:

  • a) parte dei crediti esteri sono garantiti da primarie società di assicurazione dei crediti;
  • b) la residuale parte dei crediti non assicurati viene gestita:
  • a. Buona parte mediante richiesta di lettera di credito ed anticipi del 30% entro due settimane dalla conferma dell'ordine;
  • b. I rimanenti crediti non coperti da assicurazione, da lettera di credito ne da anticipo, vengono specificamente autorizzati e trattati secondo la procedura dei crediti Italia.

Questa procedura permette di definire quelle regole e quei meccanismi operativi che garantiscano di generare un flusso di pagamenti tali da garantire alla Società la solvibilità del cliente e la redditività del rapporto.

Alla data di riferimento del bilancio, l'esposizione massima al rischio di credito è uguale al valore di ciascuna categoria dei crediti di seguito indicati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Crediti commerciali
Altre voci attive correnti
59.353
12.603
57.743
13.419
1.610
( 816)
2,8%
(6,1%)
Totale 71.956 71.162 794 1,1%

Per quanto riguarda il commento alle categorie si rimanda alla nota 7 per i "Crediti commerciali" e alla nota 10 "Altre voci attive correnti".

Il fair value delle categorie sopra riportate non viene esposto in quanto il valore contabile ne rappresenta un'approssimazione ragionevole.

Al 31 dicembre 2015, i crediti commerciali scaduti ma non svalutati ammontano a 39.468 migliaia di Euro (37.016 migliaia di Euro nel 2014). La composizione per scadenza è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Fino a 30 giorni 2.776 3.763 ( 987) (26,2%)
31 - 60 giorni 2.483 719 1.764 245,3%
61 - 90 giorni 1.738 2.277 ( 539) (23,7%)
Superiore a 90 giorni 32.471 30.257 2.214 7,3%
Totale 39.468 37.016 2.452 6,6%

L'incremento dei crediti commerciali scaduti di Euro 2.452 migliaia è rappresentato principalmente dai crediti verso le società del gruppo. Non si evidenziano rischi di inesigibilità relativamente ai crediti scaduti.

Rendiconto Finanziario

Il Rendiconto Finanziario, predisposto dalla Società come previsto dallo IAS 7, è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel Rendiconto Finanziario comprendono i saldi patrimoniali di tale voce alla data di riferimento. Le altre disponibilità liquide equivalenti rappresentano impieghi finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa e che sono soggetti ad un irrilevante rischio di variazione del loro valore. Pertanto, un impiego finanziario è solitamente classificato come disponibilità liquida equivalente quando è a breve scadenza, ovvero a tre mesi o meno dalla data d'acquisto.

Gli scoperti di conto corrente, solitamente, rientrano nell'attività di finanziamento, salvo il caso in cui essi siano rimborsabili a vista e formino parte integrante della gestione della liquidità o delle disponibilità liquide equivalenti di una Società, nel qual caso essi sono classificati a riduzione delle disponibilità liquide equivalenti.

I flussi finanziari in valuta estera sono stati convertiti al cambio medio del periodo. I proventi e i costi relativi a interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa.

Secondo lo IAS 7, il Rendiconto Finanziario deve evidenziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento:

(i) flusso monetario da attività operativa: i flussi di cassa derivanti dall'attività operativa sono connessi principalmente all'attività di produzione del reddito e vengono rappresentati dalla Società utilizzando il metodo indiretto; secondo tale metodo l'utile d'esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che nell'esercizio non hanno comportato esborsi, ovvero non hanno originato liquidità (operazioni di natura non monetaria);

(ii) flusso monetario da attività di investimento: l'attività di investimento è indicata separatamente perché essa è, tra l'altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti effettuati con l'obiettivo di ottenere in futuro ricavi e flussi di cassa positivi;

(iii) flusso monetario da attività finanziaria: l'attività di finanziamento è costituita dai flussi che comportano la modificazione dell'entità e della composizione del Patrimonio Netto e dei finanziamenti ottenuti.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVITA' NON CORRENTI

1. Immobilizzazioni immateriali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro) Marchi Altre Totale
Saldo al 01.01.14 3.651 521 4.172
Incrementi per acquisti 308 308
Decrementi -
Altre variazioni -
Ammortamenti del periodo ( 125) ( 309) ( 434)
Saldo al 01.01.15 3.526 520 4.046
Incrementi per acquisti 336 336
Decrementi ( 56) ( 56)
Ammortamenti del periodo ( 126) ( 314) ( 440)
Saldo al 31.12.15 3.400 486 3.886

Marchi

La voce include il valore del marchio di proprietà della Società: "Alberta Ferretti" e "Philosophy".

Il periodo di ammortamento residuo di tale voce è pari a 27 anni.

Altre

La voce "Altre" si riferisce alle licenze d'uso software.

2. Immobilizzazioni materiali

La tabella seguente ne dettaglia la composizione e la movimentazione:

(Valori in migliaia di Euro)
Terreni Fabbricati Opere su beni di
terzi
macchinari
Impianti e
Attrezzature
industriali e
commerciali
immobilizzazioni
materiali
Altre
Totale
Saldo al 01.01.14 15.804 23.478 2.089 2.670 21 568 44.630
Incrementi 731 76 328 41 20 118 1.314
Decrementi ( 5) ( 1) ( 6)
Ammortamenti del periodo ( 545) ( 609) ( 724) ( 15) ( 194) ( 2.087)
Saldo al 01.01.15 16.535 23.009 1.808 1.982 25 492 43.851
Incrementi 130 5 89 39 17 271 551
Decrementi ( 14) ( 2) ( 22) ( 38)
Ammortamenti del periodo ( 561) ( 497) ( 589) ( 15) ( 205) ( 1.867)
Altre variazioni fusione NST S.r.l. 280 393 119 1 1 794
Saldo al 31.12.15 16.945 22.846 1.386 1.551 26 537 43.291

La movimentazione delle immobilizzazioni materiali evidenzia le seguenti variazioni:

  • Incrementi per nuovi investimenti per Euro 551 migliaia. Essi si riferiscono prevalentemente a terreni, opere su beni di terzi, attrezzature informatiche ed impiantistica generale e specifica.
  • Decrementi per Euro 38 migliaia. Essi si riferiscono alla dismissione di alcune attrezzature informatiche obsolete.
  • Ammortamenti per Euro 1.867 migliaia, distribuiti tra tutti i cespiti, eccezione fatta per i terreni, secondo aliquote di ammortamento proprie di ciascuna categoria (per approfondimenti vedi sezione Immobilizzazioni materiali all'interno dei criteri di valutazione).
  • Incrementi per Euro 794 migliaia per effetto della fusione per incorporazione della società Nuova Stireria Tavoleto S.r.l. proprietaria di un fabbricato, con annesso impianto fotovoltaico, e del relativo terreno nel comune di Tavoleto (PU).

Altre attività non correnti

3. Investimenti (Partecipazioni)

La voce comprende le partecipazioni in imprese controllate e collegate il cui elenco completo con le informazioni richieste dalla Consob è riportato in allegato I.

Le partecipazioni si movimentano per Euro 838 migliaia a seguito di:

  • stralcio della partecipazione nella società Nuova Stireria Tavoleto S.r.l. per effetto della fusione per incorporazione per Euro 773 migliaia;
  • aumento di capitale sociale, mediante rinuncia di crediti finanziari nei confronti della società controllata Aeffe France S.a.r.l. per Euro 450 migliaia;
  • aumento di capitale sociale, mediante versamenti in conto capitale e di rinuncia a crediti commerciali nei confronti della società controllata Velmar S.p.A. per Euro 1.161 migliaia.

4. Altre Attività

Tale voce include in via principale crediti verso imprese controllate.

5. Attività e passività fiscali non correnti per imposte anticipate e differite

La tabella seguente illustra la composizione della voce al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014:

(Valori in migliaia di Euro) Crediti Debiti
2015 2014 2015 2014
Beni materiali ( 20) ( 20)
Attività immateriali ( 149) ( 149)
Accantonamenti 317 415
Oneri deducibili in esercizi futuri 806 842
Proventi tassabili in esercizi futuri ( 82) ( 83)
Perdite fiscali portate a nuovo 181 508
Imposte da passaggio IAS 383 431 ( 7.100) ( 7.428)
Totale 1.687 2.196 ( 7.351) ( 7.680)

La movimentazione delle differenze temporanee nel corso dell'esercizio è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Saldo iniziale Rilevate a conto
economico
Altro Saldo finale
Beni materiali ( 20) ( 20)
Attività immateriali ( 149) ( 149)
Accantonamenti 415 ( 103) 312
Oneri deducibili in esercizi futuri 842 ( 36) 6 812
Proventi tassabili in esercizi futuri ( 83) 1 ( 82)
Perdite fiscali portate a nuovo 508 ( 328) 180
Imposte da passaggio IAS ( 6.997) 477 ( 196) ( 6.716)
Totale ( 5.484) 339 ( 518) ( 5.663)

La variazione in conto economico pari a Euro 339 migliaia è principalmente riferibile al fatto che, ai sensi dell'art. 1, commi 61-62, della Legge di Stabilità per il 2016, a decorrere dal 1° gennaio 2017, con effetto per i periodi d'imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016, l'aliquota IRES viene ridotta dal 27,5% al 24%. Si è quindi provveduto ad adeguare alla nuova minor aliquota IRES i crediti per imposte anticipate ed i debiti per imposte differite che avranno riassorbimento successivo al 31/12/2016. La variazione per il cambio di aliquota che è transitata a conto economico ammonta a circa Euro 411 migliaia.

La variazione in diminuzione pari a Euro 518 migliaia della colonna "Altro" si riferisce principalmente alla compensazione del debito per IRES dell'esercizio maturato con il credito per imposte differite generatosi in Aeffe S.p.A. in conseguenza dell'adesione delle società controllate al consolidato fiscale.

La determinazione per le attività delle imposte anticipate è stata effettuata valutando l'esigenza dei presupposti di recuperabilità futura di tali attività.

ATTIVITA' CORRENTI

6. Rimanenze

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Materie prime, sussidiarie e di consumo 4.562 3.685 877 23,8%
Prodotti in corso di lavorazione 4.795 5.887 ( 1.092) (18,5%)
Prodotti finiti e merci 21.509 18.556 2.953 15,9%
Acconti 54 15 39 260,0%
Totale 30.920 28.143 2.777 9,9%

L'incremento della voce Rimanenze pari a Euro 2.777 migliaia è legato alla raccolta ordini della primavera/estate 2016 in aumento del 10%.

Le giacenze di materie prime e prodotti in corso di lavorazione si riferiscono sostanzialmente alla realizzazione delle collezioni primavera/estate 2016.

I prodotti finiti riguardano principalmente le collezioni della primavera/estate 2016, autunno/inverno 2015 e il campionario dell'autunno/inverno 2016.

7. Crediti commerciali

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Crediti verso clienti 8.724 9.664 ( 940) (9,7%)
Crediti verso imprese controllate 50.929 48.229 2.700 5,6%
(Fondo svalutazione crediti) ( 300) ( 150) ( 150) 100,0%
Totale 59.353 57.743 1.610 2,8%

Al 31 dicembre 2015 i crediti commerciali sono pari a Euro 59.353 migliaia, con un incremento del 2,8% rispetto al loro valore al 31 dicembre 2014.

Il fondo svalutazione crediti commerciali è stato calcolato utilizzando criteri analitici sulla base dei dati disponibili e, in generale, sulla base dell'andamento storico.

In particolare il fondo in essere al 31 dicembre 2014 è stato utilizzato per l'importo di Euro 150 migliaia a coperture delle perdite relative a crediti sorti in esercizi precedenti.

L'adeguamento del valore nominale dei crediti al valore di presunto realizzo è stato ottenuto mediante un accantonamento a fondo svalutazione crediti di Euro 300 migliaia.

8. Crediti tributari

La voce in esame è dettagliata nella tabella che segue:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
IVA 2.955 3.502 ( 547) (15,6%)
IRES 1.190 1.626 ( 436) (26,8%)
Erario c/ritenute subite - 927 ( 927) (100,0%)
Altri crediti tributari 43 60 ( 17) (28,3%)
IRAP 279 73 206 282,2%
Totale 4.467 6.188 ( 1.721) (27,8%)

La variazione dei crediti tributari è riferibile principalmente all'utilizzo dei crediti tributari in compensazione con il debito per IRES maturato nell'esercizio dalla società e dal consolidato fiscale oltre alla riduzione del credito IVA.

9. Disponibilità liquide

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Depositi bancari e postali 1.317 556 761 136,9%
Assegni - 1 ( 1) (100,0%)
Denaro e valori in cassa 22 22 - n.a.
Totale 1.339 579 760 131,3%

La voce "Depositi bancari e postali" rappresenta il valore nominale del saldo dei conti correnti attivi intrattenuti con gli Istituti di credito, compresi gli interessi maturati alla data del bilancio.

La voce "Denaro e valori in cassa" rappresenta il valore nominale del contante, presente in cassa alla data del bilancio.

L'incremento delle disponibilità liquide registrato nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 rispetto all'esercizio precedente è di Euro 760 migliaia. Circa le ragioni di tale evoluzione si rimanda al rendiconto finanziario.

10. Altri crediti

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Crediti per costi anticipati realizzazione collezioni 9.666 9.654 12 0,1%
Acconti per royalties e provvigioni 740 873 ( 133) (15,2%)
Acconti e note di accredito da ricevere da fornitori 380 1.016 ( 636) (62,6%)
Ratei e risconti attivi 340 382 ( 42) (11,0%)
Altri 1.477 1.494 ( 17) (1,1%)
Totale 12.603 13.419 ( 816) (6,1%)

I crediti per costi anticipati si riferiscono alla sospensione della quota dei costi di progettazione e realizzazione del campionario relativi alle collezioni primavera/estate 2016 e autunno inverno 2016 per le quali non sono ancora stati realizzati i corrispondenti ricavi di vendita.

I ratei e risconti si riferiscono principalmente ad affitti passivi, premi assicurativi e canoni periodici di manutenzione e/o abbonamento.

11. PATRIMONIO NETTO

Si commentano, di seguito, le principali classi componenti il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2015.

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Capitale sociale 25.371 25.371 -
Riserva legale 2.863 2.861 2
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240 71.240 -
Altre riserve 24.057 23.620 437
Riserva Fair value 7.742 7.742 -
Riserva Ias 1.086 1.086 -
Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti ( 586) ( 681) 95
Utili/(Perdite) esercizi precedenti 2.348 2.175 173
Risultato di esercizio 919 35 884
Totale 135.040 133.449 1.591

Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2015, interamente sottoscritto e versato, risultava pari a Euro 26.841 migliaia (al lordo delle azioni proprie) ed è costituito da 107.362.504 azioni da Euro 0,25 ciascuna. Al 31 dicembre 2015 la Società possiede 5.876.878 azioni proprie che corrispondono al 5,5% del suo capitale sociale.

Non esistono azioni con diritto di voto limitato, azioni prive del diritto di voto e azioni che garantiscono privilegi. Il numero delle azioni in circolazione (non considerando le azioni proprie) non si è movimentato nel corso dell'esercizio.

Riserva Legale

La riserva legale al 31 dicembre 2015 ammonta a Euro 2.863 migliaia. L'incremento di Euro 2 migliaia è determinata dalla destinazione del 5% dell'utile di esercizio.

Riserva sovrapprezzo azioni

La riserva sovrapprezzo al 31 dicembre 2015 ammonta a Euro 71.240 migliaia e non ha subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2014.

Altre riserve

La voce si è movimentata per effetto della destinazione dell'utile d'esercizio 2014 per Euro 33 migliaia e dell'operazione di fusione per incorporazione della società Nuova Stireria Tavoleto S.r.l. per Euro 404 migliaia. Si specifica che le riserve non si sono movimentate per proventi o oneri imputati direttamente a patrimonio netto.

Riserva fair value

La riserva fair value deriva dall'applicazione del principio contabile internazionale IAS 16, principio che prevede di valutare a fair value i terreni e fabbricati della Società sulla base di perizie effettuate da un perito esperto indipendente.

Riserva IAS

La riserva IAS, costituita con la prima applicazione dei principi contabili internazionali, recepisce le differenze di valore emerse con la conversione dai Principi Contabili Italiani ai Principi Contabili Internazionali. Le differenze imputate nella riserva di patrimonio sono al netto dell'effetto fiscale, come richiesto dal IFRS 1.

Riserva da rimisurazione piani a benefici definiti

La riserva da rimisurazione piani a benefici definiti, costituita a seguito dell'applicazione dal 1° gennaio 2014 (in modo retrospettivo) dell'emendamento allo IAS 19, è variata rispetto al 31 dicembre 2014 di Euro 95 migliaia.

Utili/perdite esercizi precedenti

Gli utili esercizi precedenti al 31 dicembre 2015 ammontano a Euro 2.348 migliaia ed hanno subito un incremento rispetto al 31 dicembre 2014 di Euro 173 migliaia per effetto dell'operazione di fusione per incorporazione della società Nuova Stireria Tavoleto S.r.l..

Risultato di esercizio

La voce evidenzia il risultato di periodo pari a Euro 919 migliaia.

Informazioni sulle riserve distribuibili

Nel prospetto sottostante sono riportate, per ogni specifica posta del Patrimonio Netto, le informazioni concernenti la sua possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché quelle relative ad un eventuale suo avvenuto utilizzo nei precedenti tre esercizi.

(Valori in migliaia di Euro) Importo Possibilità
di utilizzo
Quota
disponibile
Utilizzi precedenti esercizi
Per
copertura
perdite
Per
aumento
capitale
sociale
Per
distribuzione ai
soci
Capitale sociale 25.371
Riserva legale 2.863 B
Riserva sovrapprezzo azioni:
- di cui 69.028 A,B,C 69.028
- di cui 2.212 B
Altre riserve:
- di cui riserva straordinaria 23.653 A,B,C 23.653
Riserva Ias (art.6 D.Lgs. 38/2005) 1.086 B
Riserva Fair value (art. 6 D.Lgs. 38/2005) 7.742 B
Riserva da fusione (NST) 404 B
Utili/(Perdite) esercizi precedenti 2.348 A,B,C 2.348
Totale 134.707 95.029 - - -

LEGENDA: A (per aumenti di capitale sociale); B (per copertura perdite); C (per distribuzione soci)

Vincolo Patrimoniale

In rispetto all'art. 109, comma 4, lett. b) del Testo Unico delle imposte sui redditi approvato con DPR 22/12/86 N. 917, come modificato con il D. LGS 12/12/03 n. 344, il vincolo patrimoniale alla data del 31 Dicembre 2015 ammonta ad Euro 1.302 migliaia.

Tale vincolo, in caso di incapienza di riserve ed utili distribuibili, comporta l'assoggettamento a tassazione in caso di distribuzione.

PASSIVITA' NON CORRENTI

12. Accantonamenti

La composizione e la movimentazione di tali fondi sono le seguenti:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre Incrementi Decrementi 31 dicembre
2014 2015
Trattamento di quiescenza 367 ( 56) 311
Totale 367 - ( 56) 311

Il fondo per trattamento di quiescenza è determinato sulla base di una stima degli oneri da assolvere in relazione all'interruzione dei contratti di agenzia, considerando le previsioni di legge ed ogni altro elemento utile a tale stima come dati statistici, durata media dei contratti di agenzia e indice di rotazione degli stessi. L'importo della voce è calcolato sulla base del valore attuale dell'esborso necessario per estinguere l'obbligazione.

Le passività fiscali potenziali per le quali non sono stati stanziati fondi, in quanto non è ritenuto probabile che daranno origine a oneri a carico della Società, sono descritte al paragrafo "Passività Potenziali".

13. Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro

Il trattamento di fine rapporto, istituto retributivo ad erogazione differita a favore di tutti i dipendenti della Società, si configura come programma a benefici definiti (IAS 19), in quanto l'obbligazione aziendale non termina con il versamento dei contributi maturati sulle retribuzioni liquidate, ma si protrae fino al termine del rapporto di lavoro.

Per tali tipi di piani, il principio richiede che l'ammontare maturato debba essere proiettato nel futuro al fine di determinare, con una valutazione attuariale che tenga conto del tasso di rotazione del personale, della prevedibile evoluzione della dinamica retributiva e di eventuali altri fattori, l'ammontare da pagare al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Tale metodologia non trova applicazione per quella parte di dipendenti il cui trattamento di fine rapporto confluisce in fondi pensionistici di categoria, configurandosi, in tale situazione, un piano pensionistico a contribuzione definita.

A partire dal 1° gennaio 2007 la Legge Finanziaria e relativi decreti attuativi hanno introdotto modificazioni rilevanti nella disciplina del TFR, tra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, i nuovi flussi di TFR potranno essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenuti in azienda (nel qual caso questa ultima verserà i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS).

La composizione e la movimentazione del fondo è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 2014 Incrementi Decrementi e altre
variazioni
31 dicembre 2015
TFR 4.697 62 ( 466) 4.293
Totale 4.697 62 ( 466) 4.293

Gli incrementi comprendono la quota di TRF maturata nell'anno e la relativa rivalutazione, mentre la voce decrementi/altre variazioni comprende il decremento per la liquidazione del TFR e il delta attuariale.

14. Passività finanziarie a lungo termine

La tabella seguente riporta la composizione dei finanziamenti a lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Debiti verso banche 17.883 12.680 5.203 41,0%
Debiti verso altri finanziatori 35 35 n.a.
Totale 17.918 12.680 5.238 41,3%

La voce "Debiti verso banche" si riferisce principalmente all'erogazione di un mutuo ipotecario avvenuta a novembre 2013 per un valore di Euro 11,5 milioni di durata decennale ed avente ad oggetto l'immobile sito in Gatteo, sede della controllata Pollini Spa. Si precisa che tale immobile dal 2002 al 2012 fu oggetto di un'operazione di lease-back.

Gli altri debiti verso banche si riferiscono alla quota esigibile oltre 12 mesi di finanziamenti concessi da istituti di credito e comprendono esclusivamente mutui chirografari e finanziamenti bancari e che non esistono forme di garanzie reali su tali finanziamenti e/o mutui e non sono presenti clausole diverse dalle clausole di rimborso anticipato generalmente previste dalla prassi commerciale.

Non esistono, inoltre, clausole che impongano il rispetto di determinate clausole finanziarie (covenant), o negative pledge.

I "Debiti verso altri finanziatori", derivanti dalla fusione per incorporazione avvenuta in data 18 novembre 2015 con la società controllata Nuova Stireria Tavoleto S.rl., sono relativi ad un finanziamento diretto a sostenere lo sviluppo di un software per il miglioramento dell'attività di pianificazione e controllo della produzione (Quick-Response).

La tabella che segue riporta il dettaglio dei finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2015 inclusivo della quota a breve e della quota a medio-lungo termine:

(Valori in migliaia di Euro) Importo totale Quota a breve Quota a lungo
Finanziamenti bancari 22.603 4.720 17.883
Totale 22.603 4.720 17.883

Si precisa che l'importo in scadenza oltre i cinque anni ammonta ad Euro 3.826 migliaia.

15. Passività non finanziarie

Le passività non finanziarie si riferiscono ai debiti per imposte sorti per effetto dell'applicazione del consolidato fiscale verso le società del gruppo relativamente alle perdite fiscali.

Tale voce registra un decremento di Euro 1.136 relativo all'utilizzo delle perdite fiscali pregresse da parte della Capogruppo Aeffe S.p.A. con conseguente riduzione del debito verso le società controllate.

PASSIVITA' CORRENTI

16. Debiti commerciali

La voce è confrontata con il rispettivo saldo al 31 dicembre 2014:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Debiti verso imprese controllate 42.886 47.927 ( 5.041) (10,5%)
Debiti verso fornitori 27.558 25.140 2.418 9,6%
Totale 70.444 73.067 ( 2.623) (3,6%)

I debiti commerciali sono esigibili entro l'esercizio e si riferiscono a debiti per forniture di beni e servizi.

17. Debiti tributari

I debiti tributari sono dettagliati nel prospetto che segue e confrontati con i rispettivi saldi al 31 dicembre 2014:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Debiti verso Erario per ritenute 1.363 1.233 130 10,5%
Totale 1.363 1.233 130 10,5%

18. Passività finanziarie a breve termine

La tabella che segue ne dettaglia la composizione:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Debiti verso banche 60.498 61.807 ( 1.309) (2,1%)
Totale 60.498 61.807 ( 1.309) (2,1%)

I debiti verso banche a breve termine includono gli anticipi concessi da istituti di credito, i finanziamenti a breve termine e la quota corrente dei finanziamenti a medio lungo termine. Gli anticipi rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.

La tabella seguente illustra la composizione di queste voci:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Debiti verso banche a breve termine
Quota corrente finanziamenti bancari a lungo termine
55.778
4.720
58.999
2.808
( 3.221)
1.912
(5,5%)
68,1%
Totale 60.498 61.807 ( 1.309) (2,1%)

19. Altri debiti

Le altre passività a breve sono dettagliate nel prospetto che segue e confrontate con i corrispondenti saldi al 31 dicembre 2014:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Debiti verso Istituti previdenziali 1.808 1.183 625 52,8%
Debiti verso dipendenti 1.833 2.102 ( 269) (12,8%)
Debiti verso clienti 1.835 1.684 151 9,0%
Altri 403 511 ( 108) (21,1%)
Totale 5.879 5.480 399 7,3%

I debiti verso gli istituti previdenziali, iscritti al valore nominale, sono relativi agli oneri contributivi relativi alle retribuzioni dei dipendenti della Società. L'incremento di Euro 625 migliaia che si registra al 31 dicembre 2015 è relativo alla conclusione del contratto di solidarietà.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO

20. Ricavi delle vendite e delle prestazioni

Nell'esercizio 2015 i ricavi passano da Euro 123.261 migliaia del 2014 a Euro 137.380 migliaia del 2015 con un incremento del 11,5% a cambi correnti. Tale aumento ha interessato prevalentemente il brand Alberta Ferretti e Moschino.

I ricavi sono stati conseguiti per il 39% sul mercato italiano e per il 61% sui mercati esteri.

La ripartizione dei ricavi per area geografica è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 % 2014 % %
Italia 54.058 39,3% 41.446 33,6% 12.612 30,4%
Europa (Italia e Russia escluse) 26.693 19,4% 28.039 22,7% ( 1.346) (4,8%)
Stati Uniti 10.967 8,0% 7.255 5,9% 3.712 51,2%
Russia 5.777 4,2% 11.591 9,4% ( 5.814) (50,2%)
Giappone 6.057 4,4% 6.283 5,1% ( 226) (3,6%)
Resto del mondo 33.828 24,6% 28.647 23,2% 5.181 18,1%
Totale 137.380 100,0% 123.261 100,0% 14.119 11,5%

21. Altri ricavi e proventi

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Affitti attivi 3.803 3.332 471 14,1%
Sopravvenienze attive 828 726 102 14,0%
Altri ricavi 2.037 1.395 642 46,0%
Totale 6.668 5.453 1.215 22,3%

Nell'esercizio 2015 la voce sopravvenienze attive, composta prevalentemente da recupero crediti per istanze di fallimento e stralcio di debiti a seguito di contestazioni legali, incrementa per Euro 102 migliaia.

La voce altri ricavi, che ha un valore di Euro 2.037 migliaia nell'esercizio 2015, include principalmente utili su cambi di natura commerciale, prestazioni di servizi e vendite di materie prime ed imballaggi.

22. Materie prime e di consumo

La voce è così composta:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 53.739 47.096 6.643 14,1%
Totale 53.739 47.096 6.643 14,1%

Tale voce comprende prevalentemente i costi per acquisti di materie prime quali tessuti, filati, pellami ed accessori, acquisti di prodotti finiti per la rivendita (prodotti commercializzati) ed imballaggi.

L'incremento della voce Materie prime e di consumo pari a Euro 6.643 migliaia è legato alla raccolta ordini della primavera/estate 2016 in aumento del 10%.

23. Costi per servizi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Lavorazioni esterne 16.786 14.497 2.289 15,8%
Consulenze 7.838 5.956 1.882 31,6%
Pubblicità e promozione 3.814 3.283 531 16,2%
Premi e provvigioni 6.443 7.123 ( 680) (9,5%)
Trasporti 1.874 1.466 408 27,8%
Utenze 597 582 15 2,6%
Compensi amministratori e collegio sindacale 1.580 1.762 ( 182) (10,3%)
Assicurazioni 142 166 ( 24) (14,5%)
Commissioni bancarie 376 360 16 4,4%
Spese di viaggio 1.057 914 143 15,6%
Servizi industriali diversi 681 652 29 4,4%
Altri servizi 1.289 1.116 173 15,5%
Totale 42.477 37.877 4.599 12,1%

Per il dettaglio dei compensi amministratori e collegio sindacale si rinvia alla tabella II.

I costi per servizi passano da Euro 37.877 migliaia dell'esercizio 2014 a Euro 42.477 migliaia dell'esercizio 2015, con un incremento dello 12,1%.

La variazione è riferibile principalmente:

  • all'incremento dei costi per "lavorazioni esterne" e costi per "trasporti" legate all'aumento di fatturato;
  • all'incremento costi per "consulenze" e "pubblicità e promozione" relativi sia all'incremento delle attività promozionali e di pubblicità volte ad un'ulteriore valorizzazione del brand Alberta Ferretti, unitamente al rilancio del brand Philosophy di Lorenzo Serafini.

24. Costi per godimento beni di terzi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Affitti passivi 2.556 2.499 57 2,3%
Royalties su licenze, brevetti e marchi 12.646 11.710 936 8,0%
Noleggi ed altri 417 459 ( 42) (9,2%)
Totale 15.619 14.668 951 6,5%

La voce costi per godimento beni di terzi aumenta di Euro 951 migliaia passando da Euro 14.668 migliaia dell'esercizio 2014 a Euro 15.619 migliaia dell'esercizio 2015, imputabile principalmente all'incremento degli affitti passivi e delle royalties.

25. Costi per il personale

Di seguito il confronto con l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Costi per il personale 25.492 24.541 951 3,9%
Totale 25.492 24.541 951 3,9%

I costi del personale passano da Euro 24.541 migliaia del 2014 a Euro 25.492 migliaia del 2015.

L'incremento del costo del personale è determinato principalmente dalla cessazione del contratto di solidarietà e dagli aumenti previsti dal contratto nazionale del settore tessile.

Il contratto nazionale di lavoro applicato è quello del settore dell'industria tessile e abbigliamento del Dicembre 2013.

Il numero medio dei dipendenti della Società al 31 dicembre 2015 è il seguente:

Numero medio dipendenti ripartiti per qualifica 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Operai 133 135 ( 2) (1,5%)
Impiegati 382 378 4 1,1%
Dirigenti 13 13 - n.a.
Totale 528 526 2 0,4%

26. Altri oneri operativi

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Imposte e tasse 302 284 18 6,3%
Omaggi 119 231 ( 112) (48,5%)
Sopravvenienze passive 114 35 79 225,7%
Altri oneri operativi 1.558 1.289 269 20,9%
Totale 2.093 1.839 254 13,8%

La voce altri oneri operativi passa da Euro 1.839 migliaia del 2014 a Euro 2.093 migliaia dell'esercizio 2015 per effetto prevalentemente dell'incremento delle perdite su cambi.

27. Ammortamenti e Svalutazioni

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 440 434 6 1,4%
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 1.867 2.087 ( 220) (10,5%)
Svalutazioni e accantonamenti 300 150 150 100,0%
Totale 2.607 2.671 ( 64) (2,4%)

28. Proventi e oneri finanziari

La voce "Proventi finanziari" comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Interessi attivi 509 828 ( 319) (38,5%)
Sconti finanziari 2 7 ( 5) (71,4%)
Differenze cambio - 32 ( 32) (100,0%)
Totale 511 867 ( 356) (41,1%)

Il decremento della voce "Interessi attivi" di Euro 319 migliaia è relativo principalmente alla riduzione degli interessi su finanziamenti concessi alle società del gruppo per effetto dell'allineamento dei tassi di interesse ai tassi di mercato.

La voce "Oneri finanziari" comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Interessi passivi 2.744 4.451 ( 1.707) (38,4%)
Differenze cambio 111 - 111 n.a.
Altri oneri 117 109 8 7,3%
Totale 2.972 4.560 ( 1.588) (34,8%)

La variazione in diminuzione della voce "Oneri finanziari" è principalmente correlata ai minori interessi passivi in seguito alle migliori condizioni bancarie applicate dalle banche.

Gli interessi passivi sono così dettagliati:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Interessi passivi verso controllate 166 430 ( 264) (61,4%)
Interessi passivi verso istituti di credito 2.326 3.743 ( 1.417) (37,9%)
Interessi passivi verso altri 252 278 ( 26) (9,4%)
Totale 2.744 4.451 ( 1.707) (38,4%)

29. Imposte sul reddito

La voce comprende:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014 %
Imposte correnti 800 882 ( 82) (9,3%)
Imposte differite e anticipate ( 339) ( 179) ( 160) 89,4%
Imposte relative ad esercizi precedenti 63 ( 515) 578 n.a.
Totale imposte sul reddito 524 188 336 178,7%

La composizione e i movimenti delle imposte anticipate e differite sono descritti nel paragrafo "Attività e passività fiscali differite".

La riconciliazione tra l'imposizione fiscale effettiva e teorica per il 2014 e il 2015 è illustrata nella tabella seguente:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2015 2014
Risultato prima delle imposte 1.443 222
Aliquota fiscale applicata 27,5% 27,5%
Calcolo teorico delle imposte sul reddito (IRES) 397 61
Effetto fiscale ( 239) ( 381)
Totale imposte sul reddito iscritte in bilancio esclusa IRAP (correnti e differite) 158 ( 320)
IRAP (corrente e differita) 366 507
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 524 187

Ai fini di una migliore comprensione della riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, non si tiene conto dell'IRAP perché, essendo questa un'imposta calcolata su una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro.

COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DEL RENDICONTO FINANZIARIO

Il flusso di cassa generato nel 2015 è stato pari a Euro 761 migliaia.

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2015 2014
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO (A) 578 309
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa (B) 325 12.561
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento (C) ( 2.426) ( 3.696)
Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria (D) 2.862 ( 8.596)
Aumento (diminuzione) delle disponibilità liquide nette (E)=(B)+(C)+(D) 761 269
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO (F)=(A)+(E) 1.339 578

30. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività operativa

La gestione operativa del 2015 ha generato flussi di cassa pari a Euro 325 migliaia.

Il flusso di cassa della gestione operativa è di seguito analizzato nelle sue componenti:

DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' OPERATIVA 325 12.561
Variazione nelle attività e passività operative ( 5.056) 6.571
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 2.461 3.693
Imposte sul reddito corrisposte ( 669) ( 880)
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 460) 284
Ammortamenti e svalutazioni 2.606 2.672
Risultato del periodo prima delle imposte 1.443 222
2015 2014
(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio

31. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività di investimento

Il flusso di cassa impiegato nell'attività di investimento nel 2015 è di Euro 2.426 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2015 2014
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 280) ( 308)
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 1.307) ( 1.308)
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) e Svalutazioni ( 838) ( 2.080)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI INVESTIMENTO ( 2.426) ( 3.696)

32. Disponibilità liquide nette (impiegate)/derivanti dall'attività finanziaria

Il flusso di cassa generato dall'attività finanziaria nel 2015 è di Euro 2.862 migliaia.

Le componenti che hanno determinato tale variazione sono di seguito analizzate:

(Valori in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio
2015 2014
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 672 ( 261)
Distribuzione dividendi - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari 3.929 ( 4.774)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 721 130
Proventi e oneri finanziari ( 2.461) ( 3.693)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DALL' ATTIVITA' FINANZIARIA 2.862 ( 8.596)

ALTRE INFORMAZIONI

33. Piani di stock-options

Per il dettaglio delle stock-options attribuite ad amministratori e direttori generali e dirigenti con responsabilità strategiche si rinvia alla tabella III.

34. Piani di incentivazione

Relativamente ai piani di incentivazione sul lungo periodo riservati ad amministratori esecutivi di Aeffe S.p.A., si rimanda a quanto indicato nella Relazione sulla Remunerazione disponibile sul sito internet www.aeffe.com, sezione governance.

35. Posizione finanziaria netta

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 n. DEM/6264293 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si segnala che la Posizione Finanziaria netta della Società al 31 dicembre 2015 è la seguente:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
A - Cassa 22 23 ( 1)
B - Altre disponibilità liquide 1.317 556 761
C - Titoli detenuti per la negoziazione
D - Liquidità (A) + (B) + (C) 1.339 579 760
E - Crediti finanziari correnti
F - Debiti finanziari correnti ( 55.778) ( 58.999) 3.221
G - Parte corrente dell'indebitamento non corrente ( 4.720) ( 2.808) ( 1.912)
H - Altri debiti finanziari correnti
I - Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) ( 60.498) ( 61.807) 1.309
J - Indebitamento finanziario corrente netto (I) + (E) + (D) ( 59.159) ( 61.228) 2.069
K - Debiti bancari non correnti ( 17.918) ( 12.680) ( 5.238)
L - Obbligazioni emesse
M - Altri debiti non correnti
N - Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) ( 17.918) ( 12.680) ( 5.238)
O - Indebitamento finanziario netto (J) + (N) ( 77.076) ( 73.908) ( 3.168)

I debiti finanziari correnti includono gli anticipi concessi da istituti di credito che rappresentano principalmente l'utilizzo di linee di credito a breve termine per il finanziamento del capitale circolante.

36. Risultato per azione

Risultato base per azione

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2015 2014
Risultato del periodo
Numero medio di azioni del periodo
919
101.486
35
101.486
Risultato base per azione 0,0091 0,000

37. Operazioni infragruppo

Aeffe S.p.A. opera anche tramite le proprie società controllate, direttamente o indirettamente. Le operazioni compiute con le stesse sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

L'impatto di tali operazioni sulle singole voci di bilancio 2015 e 2014, peraltro già evidenziato negli appositi schemi supplementari di Conto Economico e di Stato Patrimoniale è riepilogato nelle seguenti tabelle:

COSTI E RICAVI

(Valori in migliaia di Euro) ricavi delle
vendite e
delle
altri ricavi e
proventi
costi materie
prime, mat. di
consumo e
costi per
servizi
costi per
godimento
beni di terzi
altri oneri
operativi
proventi
(oneri)
finanziari
Anno 2015 prestazioni merci
Gruppo Moschino 14.151 574 287 2.739 11.530 ( 166)
Gruppo Pollini 1.226 2.898 19.999 26 414
Gruppo Aeffe Retail 8.342 864 103 145
Velmar S.p.A. 89 330 107 1 3
Aeffe Usa Inc. 7.237 9 806
Aeffe UK L.t.d. 1.020 16 56 250 7
Aeffe France S.a.r.l. 696 4 65 1.012 54
Fashoff UK 665 1 28 794
Totale imprese del gruppo 33.426 4.698 20.645 5.772 11.533 - 309
Totale voce di bilancio 137.380 6.689 53.739 42.477 15.619 ( 2.093) ( 2.461)
Incidenza % sulla voce di bilancio 24,3% 70,2% 38,4% 13,6% 73,8% 0,0% (12,6%)
(Valori in migliaia di Euro) ricavi delle altri ricavi e costi materie costi per servizi costi per altri oneri proventi
vendite e proventi prime, mat. di godimento operativi (oneri)
delle consumo e beni di terzi finanziari
Anno 2014 prestazioni merci
Gruppo Moschino 8.933 266 151 3.351 11 2 ( 431)
Gruppo Pollini 856 2.435 15.217 24 731
Gruppo Aeffe Retail 6.728 871 111 137
Velmar S.p.A. 82 207 30 1
Nuova Stireria Tavoleto S.r.l. 3 5 17
Aeffe Usa Inc. 5.081 7 866
Aeffe UK L.t.d. 732 13 55 251 15
Aeffe France S.a.r.l. 331 5 86 1.021 68
Fashoff UK 882 1 10 937
Totale imprese del gruppo 23.628 3.810 15.660 6.605 11 2 383
Totale voce di bilancio 123.261 5.453 47.096 37.877 14.667 ( 1.838) ( 3.693)
Incidenza % sulla voce di bilancio 19,2% 69,9% 33,3% 17,4% 0,1% (0,1%) (10,4%)

CREDITI E DEBITI

(Valori in migliaia di Euro) Altre attività Crediti Debiti
Commerciali Commerciali
Anno 2015
Gruppo Moschino 32.772 8.261 29.317
Gruppo Pollini 4.000 29.184 7.351
Gruppo Aeffe Retail 7.228 2.621
Velmar S.p.A. 16 1.589
Aeffe Usa Inc. 319 568
Aeffe UK L.t.d. 3.702 305
Aeffe France S.a.r.l. 3.230 1.835 1.134
Aeffe Japan Inc. 385
Totale imprese del gruppo 40.002 50.930 42.885
Totale voce di bilancio 40.929 59.353 70.444
Incidenza % sulla voce di bilancio 97,7% 85,8% 60,9%
(Valori in migliaia di Euro) Altre attività Crediti Debiti
Commerciali Commerciali
Anno 2014
Gruppo Moschino 32.772 9.081 36.299
Gruppo Pollini 4.000
Gruppo Aeffe Retail
30.251 6.585
3.979 1.858
Velmar S.p.A. 10 3.010
Nuova Stireria Tavoleto S.r.l. 44 1.097
Aeffe Usa Inc. 1.079 739
Aeffe UK L.t.d.
Aeffe France S.a.r.l.
481
3.350
2.563
1.023
90
700
Totale imprese del gruppo 40.603 48.230 50.378
Totale voce di bilancio 41.650 57.743 73.067
Incidenza % sulla voce di bilancio 97,5% 83,5% 68,9%

38. Operazioni con parti correlate

Le operazioni compiute dalla Società con società correlate sono sostanzialmente relative allo scambio di beni, alla prestazione di servizi ed alla provvista di mezzi finanziari. Tutte le transazioni si riferiscono alla ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che sono o sarebbero applicate fra due parti indipendenti.

Si riepilogano nel seguente prospetto i rapporti intrattenuti dalla Società con altri soggetti correlati:

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Natura
2015 2014 dell'operazione
Azionista Alberta Ferretti con Società Aeffe S.p.a.
Contratto cessione patrimonio artistico e collaborazione stilistica 300 300 Costo
Società Ferrim con Società Aeffe S.p.a.
Affitto immobile 1.783 1.771 Costo
Anticipo canoni di affitto 412 Altri crediti correnti
Acquisto terreno 130 Terreni
Società Commerciale Valconca con Società Aeffe S.p.a.
Vendita prodotti 733 494 Ricavo
Costi per servizi 72 124 Costo
Affitto immobile 50 Costo
Commerciale 893 986 Credito
Società Montegridolfo con Società Aeffe S.p.a.
Acquisto terreno 727 Terreni
Commerciale 888 Debito

Nella seguente tabella si riportano le informazioni relative all'incidenza che le operazioni o posizioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014.

(Valori in migliaia di Euro) Bilancio Val. Ass.
Correlate
% Bilancio Val. Ass.
Correlate
%
2015 2015 2014 2014
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di conto economico
Ricavi delle vendite 137.380 733 0,5% 123.261 494 0,4%
Costi per servizi 42.477 422 1,0% 37.877 424 1,1%
Costi per godimento beni di terzi 15.619 1.783 11,4% 14.667 1.771 12,1%
Incidenza operazioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale
Terreni 16.945 130 0,8% 16.535 727 4,4%
Altri crediti correnti 12.603 - 0,0% 13.419 412 3,1%
Crediti commerciali 59.353 893 1,5% 57.743 986 1,7%
Debiti commerciali 70.444 - 0,0% 73.067 888 1,2%
Incidenza operazioni con parti correlate sui flussi finanziari
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività
operativa 325 ( 1.855) n.a. 12.561 ( 995) n.a.
Disponibilità liquide nette (impiegate) / derivanti dall'attività di
investimento ( 2.426) ( 130) 5,4% ( 3.696) ( 727) 19,7%
Incidenza operazioni con parti correlate sull'indebitamento
Indebitamento finanziario netto ( 77.076) ( 1.985) 2,6% ( 78.951) ( 1.722) 2,2%

39. Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 Luglio 2006 n. DEM/6064293, si precisa che nel corso del 2015 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

40. Eventi ed operazioni significative non ricorrenti ai sensi della comunicazione Consob del 28 luglio 2006.

Nel corso del 2015 non sono stati realizzati eventi o operazioni non ricorrenti.

41. Garanzie ed impegni

(Valori in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014 %
Fidejussioni
- nell'interesse di terzi 1.719 1.357 362 26,7%
Totale 1.719 1.357 362 26,7%

42. Passività potenziali

Contenziosi fiscali

Aeffe S.p.A.: la Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 101/2/06 depositata in data 16 dicembre 2006 ha annullato gli avvisi di accertamento numero 81203T100562 (RG n. 43/05) e numero 81203T100570 (RG. n. 69/05) emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di novembre 2004. I rilievi che riguardano gli esercizi fiscali 1999 e 2000 sono relativi a costi considerati non deducibili e alla svalutazione della partecipazione Moschino. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini. La Società ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna, in esito all'udienza del 27 settembre 2010, ha rigettato l'appello, confermando la sentenza di primo grado.

In data 12 gennaio 2012 l'Avvocatura dello Stato ha impugnato la sentenza della Commissione Tributaria Regionale di Bologna, con ricorso in Cassazione. La società ha presentato l'atto di controdeduzioni nei termini di legge.

L'esito positivo dei primi due gradi di giudizio permette di considerare positivamente l'ulteriore sviluppo del contenzioso.

La Commissione Tributaria provinciale di Rimini, con sentenza n. 37/02/08 del 28 gennaio 2008, depositata il 9 aprile 2008, ha annullato gli avvisi di accertamento n. 81203T300390/06 e n. 81203T300393/06 emessi dall'Agenzia delle Entrate di Rimini nel mese di giugno 2006. Gli accertamenti sono relativi agli esercizi fiscali 2001 e 2002 ed afferiscono al mancato riconoscimento dell'utilizzo della perdita fiscale conseguita nel periodo di imposta 2000. L'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha proposto appello contro la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Rimini con atto notificato alla società in data 29 maggio 2009. L'appellata ha presentato nei termini le proprie controdeduzioni all'adita Commissione Tributaria Regionale di Bologna. La Commissione Tributaria Regionale di Bologna ha disposto in data 14 aprile 2011 la sospensione del presente giudizio in attesa della definizione della causa pregiudiziale relativa all'avviso di accertamento n. 81203T100570/2004 (anno di imposta 2000), con sentenza passata in giudicato.

In data 1° ottobre 2008 l'Ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate di Rimini ha notificato alla Società un processo verbale di constatazione i cui rilievi riguardano le imposte dirette e l'Irap per l'annualità 2005. I controlli hanno riguardato anche l'IVA e si sono incentrati principalmente sui rapporti con le imprese del gruppo ed i costi per servizi. In particolare, l'Agenzia delle Entrate ha elevato rilievi per costi non di competenza per complessivi Euro 130 migliaia circa e costi pubblicitari non inerenti per circa Euro 580 migliaia, legati all'erogazione di contributi a favore di società controllate. In data 30 agosto 2010, sono stati notificati, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avviso di accertamento n. TGB03B500172/2010 (IRAP), n. TGB08B500181/2010 (IRES teorica) e n. TGB09B500185/2010 (IRES effettiva), contenenti i suddetti rilievi; la società ha impugnato nei termini di legge presso la competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna tali atti di imposizione, confidando sull'accoglimento dei validi argomenti difensivi opposti. In data 13 luglio 2011, con cartella esattoriale n. 137 2011 00051510 15, è stato liquidato alla società l'importo iscritto a ruolo dall'Agenzia delle Entrate, a titolo provvisorio in pendenza del giudizio, pari alla metà delle imposte in contestazione, oltre gli interessi, per l'ammontare complessivo di Euro 161 migliaia. Il presente contenzioso fiscale è stato discusso nel merito nel dicembre 2012 davanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna, che con sentenza n. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 ha accolto le richieste della Società, annullando gli atti impugnati con riferimento al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari e confermando gli atti impugnati relativi ai rilievi per costi non di competenza e costi infragruppo per canoni di locazioni. L'Ufficio, con atto di appello notificato alla società in data 28 ottobre 2013, ha impugnato la sentenza emessa dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna richiedendone la riforma in relazione al rilievo relativo ai costi infragruppo per contributi pubblicitari. La Società, in data 23 dicembre 2013, ha presentato tempestivo atto di controdeduzioni e contestuale appello incidentale.

In data 30 maggio 2014, in esito a una verifica fiscale generale ai fini IRES, IRAP e IVA per gli anni di imposta 2009, 2010 e 2011, da parte dell'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale Dell'Emilia Romagna, Ufficio Grandi Contribuenti, è stato emesso un processo verbale di constatazione, con il quale l'Ufficio delle Entrate ha formulato rilievi con recuperi complessivi di imposte (Ires e Irap) pari ad Euro 210 migliaia per il 2009, Euro 350 migliaia per il 2010 e Euro 299 migliaia per il 2011. Le contestazioni riguardano principalmente il recupero dei costi per provvigioni e contributi pubblicitari erogati ad alcune società controllate estere e la mancata contabilizzazione di interessi attivi su prestiti erogati ad alcune controllate estere.

La società, in data 29 luglio 2014, ha presentato le osservazioni a norma dell'articolo 12, comma 7, della legge 212 del 2000.

In data 03 dicembre 2014 sono stati notificati, per l'anno 2009, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700238/2014 (IRES) e n. TGB03C700239/2014 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 210 migliaia.

Entrambi gli avvisi di accertamento sono stati impugnati davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna.

In data 25 settembre 2015 sono stati notificati, per l'anno 2010, dall'Ufficio Grandi Contribuenti della Direzione Regionale delle Entrate per l'Emilia Romagna, gli avvisi di accertamento n. TGB0EC700149/2015 (IRES) e n. TGB03C700150/2015 (IRAP), con recuperi complessivi di imposte pari ad Euro 350 migliaia.

L'avviso di accertamento IRAP è stato impugnato davanti alla competente Commissione Tributaria Provinciale di Bologna. Per l'avviso di accertamento IRES i termini per l'impugnazione non sono ancora decorsi; sarà intenzione della società presentare il relativo ricorso.

In merito si segnala che relativamente alla deducibilità dei contributi pubblicitari alle controllate estere (che costituiscono la parte preponderante delle contestazioni) la società ha già ottenuto riscontro positivo dalla Commissione Tributaria Provinciale di Bologna che, con sentenza no. 40/13/13 depositata il 14/03/2013 relativa al contenzioso di cui al punto sopra, ha già rigettato questo tipo di contestazione.

A fronte dei suddetti contenziosi non è stato accantonato alcun fondo in quanto si ritiene che le tesi difensive sostenute dalla società e dai professionisti incaricati alla trattazione siano ampiamente sostenibili.

Gli amministratori, dopo aver sentito il parere dei propri consulenti fiscali e legali, non ritengono probabile il manifestarsi di passività derivanti dalle controversie sopraesposte.

43. Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2015 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.

(Valori in migliaia di Euro) Soggetto che ha erogato
il servizio
Corrispettivi di competenza
dell'esercizio 2015
Revisione contabile BDO Italia S.p.A. 82
Attestazione dei costi R&S BDO Italia S.p.A. 6
Visto di conformità dichiarazione IVA BDO Italia S.p.A. 6
Totale 94

ALLEGATI NOTE ILLUSTRATIVE

  • ALLEGATO I: Elenco delle partecipazioni in imprese controllate e altre imprese
  • ALLEGATO II: Compensi corrisposti agli amministratori, ai sindaci, ai direttori generali ed ai dirigenti con responsabilità strategiche
  • ALLEGATO III: Stock-Options attribuite ad amministratori e direttori generali e dirigenti con responsabilità strategiche
  • ALLEGATO IV: Stato Patrimoniale Attivo con parti correlate
  • ALLEGATO V: Stato Patrimoniale Passivo con parti correlate
  • ALLEGATO VI: Conto Economico con parti correlate
  • ALLEGATO VII: Rendiconto Finanziario con parti correlate
  • ALLEGATO VIII: Prospetto dei dati essenziali del bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti Holding S.r.l. al 31 dicembre 2014
  • ALLEGATO IX: Prospetto dei dati essenziali relativi alla fusione per incorporazione della società Nuova Stireria Tavoleto S.r.l.

ALLEGATO I

Elenco delle partecipazioni in imprese controllate

come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Società Sede Valuta Cap. sociale
(euro)
Risultato ultimo
esercizio (euro)
Patrimonio netto
(euro)
Partec.
diretta
Numero azioni Valore contabile
(Valori in unità di Euro)
In imprese controllate:
Società italiane
Aeffe Retail S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/14 8.585.150 ( 626.432) 9.216.819 100% 8.585.150 26.293.345
Al 31/12/15 8.585.150 ( 404.473) 8.812.346 100% 8.585.150 26.293.345
Moschino S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/14 20.000.000 1.315.012 31.916.877 70% 14.000.000 14.085.199
Al 31/12/15 20.000.000 ( 8.060.269) 23.856.608 70% 14.000.000 14.085.199
Nuova Stireria
Tavoleto S.r.l. Tavoleto (PU) Italia
Al 31/12/14 10.400 183.572 1.104.238 100% n.d. * 773.215
operazione di fusione per incorporazione in data 18/11/15
Al 31/12/15
Pollini S.p.A. Gatteo (FC) Italia
Al 31/12/14 6.000.000 4.439.104 17.029.195 100% 6.000.000 41.945.452
Al 31/12/15 6.000.000 3.824.048 20.853.243 100% 6.000.000 41.945.452
Velmar S.p.A. S.G. in Marignano (RN) Italia
Al 31/12/14 120.000 ( 1.463.824) 260.078 100% 60.000 6.728.427
Al 31/12/15 120.000 ( 1.497.199) ( 75.491) 100% 60.000 7.890.057

Società estere

Aeffe France S.a.r.l. Parigi (FR)
Al 31/12/14 50.000 881.399 9.495 100% n.d.
*
4.118.720
Al 31/12/15 50.000 ( 317.616) 55.255 100% n.d.
*
4.568.720
Aeffe UK L.t.d. Londra (GB)
Al 31/12/14 GBP 310.000 ( 825.248) ( 276.444) 100% n.d.
*
397.997 ( 1.059.504) ( 354.916) 100% n.d.
*
478.400
Al 31/12/15 GBP 310.000 ( 542.707) ( 819.153) 100% n.d.
*
422.343 ( 739.383) ( 1.116.012) 100% n.d.
*
478.400
Aeffe USA Inc. New York (USA)
Al 31/12/14 USD 600.000 ( 91.369) 12.227.580 100% n.d.
*
494.193 ( 75.257) 10.071.312 100% n.d.
*
10.664.812
Al 31/12/15 USD 600.000 ( 195.437) 12.032.143 100% n.d.
*
551.116 ( 179.514) 11.051.844 100% n.d.
*
10.664.812
Aeffe Japan Inc. Tokyo (Japan)
Al 31/12/14 JPY 3.600.000 ( 27.969.947) ( 265.969.925) 100% n.d.
*
-
24.788 ( 192.591) ( 1.831.370) 100% n.d.
*
-
Al 31/12/15 JPY 3.600.000 ( 3.020.276) ( 268.990.201) 100% n.d.
*
-
27.466 ( 23.043) ( 2.052.264) 100% n.d.
*
-

Totale partecipazioni in imprese controllate: 105.925.985

* trattasi di quote

Elenco delle partecipazioni in altre imprese

come richiesto dalla Consob con comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006

Società Sede Valuta Cap. sociale (euro) Risultato ultimo
esercizio (euro)
Patrimonio
netto (euro)
Partec.
diretta
Numero azioni Valore contabile
(Valori in unità di Euro)
In altre imprese
Conai
Al 31/12/14 103
Al 31/12/15 109
Caaf Emilia Romagna
AI 31/12/14 0,688% 5.000 2.600
AI 31/12/15 0,688% 5.000 2.600
Assoform
Al 31/12/14 1,670% n.d. * 1.667
Al 31/12/15 1,670% n.d. * 1.667
Consorzio Assoenergia Rimini
Al 31/12/14 2,100% n.d. * 517
Al 31/12/15 2,100% n.d. * 517
Effegidi
Al 31/12/14 6.000
Al 31/12/15 6.000
Totale partecipazioni in altre imprese: 10.893
* trattasi di quote
Totale partecipazioni 105.936.878

ALLEGATO II

Compensi corrisposti agli amministratori, ai sindaci, ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche (art. 78 regolamento Consob n. 11971/99)

Valori in migliaia di Euro

Nome e Cognome Carica ricoperta nel 2015 Periodo di carica Scadenza Emolumenti Bonus ed Altri Totale
carica * per la carica altri incentivi compensi
AMMINISTRATORI ***
Massimo Ferretti Presidente 01/01-31/12/2015 2017 606 261 867
Alberta Ferretti Vice-Presidente e Amministratore
Esecutivo 01/01-31/12/2015 2017 452 110 562
Simone Badioli Amministratore Delegato e
Amministratore esecutivo
01/01-31/12/2015 2017 254 16 147 417
Amministratore esecutivo e Direttore
Marcello Tassinari Generale 01/01-31/12/2015 2017 335 ** 16 87 438
Amministratore non esecutivo e
Roberto Lugano indipendente 01/01-31/12/2015 2017 27 3 30
Pierfrancesco Amministratore non esecutivo e
Giustiniani indipendente 01/01-31/12/2015 2017 30 30
Marco Salomoni Amministratore non esecutivo e
indipendente 01/01-31/12/2015 2017 30 30
Sabrina Borocci Amministratore non esecutivo e
indipendente 01/01-31/12/2015 2017 30 30
SINDACI
Pierfrancesco
Sportoletti Presidente del Collegio Sindacale 01/01-31/12/2015 2017 10 5 15
Fernando Ciotti Sindaco effettivo 01/01-31/12/2015 2017 10 19 29
Daniela Saitta Sindaco effettivo 01/01-31/12/2015 2017 10 10
Totale 1.794 32 632 2.458
(1) (2)

(*) anno in cui si tiene l'assemblea di approvazione del bilancio in occasione della quale scade il mandato

(**) di cui euro 30 migliaia quali compensi per la carica di amministratore e i restanti quale retribuzione come dirigente della Società

(***) in ottemperanza a quanto previsto dall'art.21 dello Statuto Sociale e dall'art.2389 del c.c., i compensi spettanti agli amministratori esecutivi indicati nella tabella sono stati deliberati dal Consiglio di Amministrazione dell'Emittente in data 28 luglio 2014

(1) include le retribuzioni da lavoro dipendente, i compensi per comitato di Vigilanza e i compensi per cariche ricoperte in società controllate

(2) non include i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro

ALLEGATO III

Stock-options attribuite agli amministratori ai direttori generali e ai dirigenti con responsabilità strategiche (art. 78 regolamento Consob n. 11971/99)

Nome e Cognome Carica ricoperta nel Opzioni detenute al 31/12/14 Opzioni assegnate nel 2015 Opzioni esercitate nel 2015 Opzioni Opzioni detenute alla fine del 2015
2014 scadute
(A) (B) Nr.opzio Prezzo Scadenz Nr.opzio Prezzo Scadenz Nr.opzio Prezzo Scadenz Nr.opzio Nr.opzio Prezzo Scadenz
ni (1) medio di a media ni (4) medio di a media ni (7) medio di a media ni (10) ni (11) = medio di a media
esercizio (3) esercizio (6) esercizio (9) 1+4-7- esercizio (13)
(2) (5) (8) 10 (12)
Massimo Ferretti Presidente 198.244 4,1 2015 198.244 0
Alberta Ferretti Vice-Presidente e 198.244 4,1 2015 198.244 0
Amministratore
Esecutivo
Simone Badioli Amministratore 188.804 4,1 2015 188.804 0
Delegato e
Amministratore
esecutivo
Marcello Tassinari Amministratore 188.804 4,1 2015 188.804 0
esecutivo
Altri dipendenti della società 66.081 4,1 2015 66.081 0
Totale 840.177 840.177 0

ALLEGATO IV

Stato Patrimoniale Attivo con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note 31 dicembre Di cui parti 31 dicembre Di cui parti
2015 correlate 2014 correlate
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Marchi 3.400 3.526
Altre attività immateriali 487 520
Totale attività immateriali (1) 3.887 4.046
Immobilizzazioni materiali
Terreni 16.945 130 16.535 727
Fabbricati 22.846 23.009
Opere su beni di terzi 1.386 1.808
Impianti e macchinari 1.551 1.982
Attrezzature 26 25
Altre attività materiali 537 492
Totale attività materiali (2) 43.291 43.850
Altre attività
Partecipazioni (3) 105.937 105.926 105.098 105.088
Altre attività (4) 40.929 40.002 41.650 40.603
Imposte anticipate (5) 1.687 2.195
Totale altre attività 148.552 148.943
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 195.730 196.840
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze (6) 30.920 28.144
Crediti commerciali (7) 59.353 51.823 57.743 49.216
Crediti tributari (8) 4.467 6.188
Disponibilità liquide (9) 1.340 579
Altri crediti (10) 12.603 13.419 412
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 108.683 106.072
TOTALE ATTIVITA' 304.413 302.912

ALLEGATO V

Stato Patrimoniale Passivo con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note 31 dicembre Di cui parti 31 dicembre Di cui parti
2015 correlate 2014 correlate
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 25.371 25.371
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240 71.240
Altre riserve 24.056 23.619
Riserva Fair Value 7.742 7.742
Riserva IAS 1.086 1.086
Riserva legale 2.863 2.861
Riserva da misurazione piani a benefici definiti ( 585) ( 680)
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.348 2.175
Risultato di esercizio 919 35
TOTALE PATRIMONIO NETTO (11) 135.040 133.449
PASSIVITA' NON CORRENTI
Accantonamenti (12) 311 367
Imposte differite (5) 7.350 7.680
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro (13) 4.293 4.697
Passività finanziarie (14) 17.918 12.680
Passività non finanziarie (15) 1.316 2.452
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 31.188 27.876
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali (16) 70.444 42.885 73.067 51.266
Debiti tributari (17) 1.363 1.233
Passività finanziarie (18) 60.498 61.807
Altri debiti (19) 5.879 5.480
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 138.185 141.586
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 304.413 302.912

ALLEGATO VI

Conto Economico con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Di cui parti Esercizio Di cui parti
2015 correlate 2014 correlate
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI (20) 137.380 34.159 123.261 24.122
Altri ricavi e proventi (21) 6.689 4.698 5.453 3.810
TOTALE RICAVI 144.069 128.714
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 1.860 3.892
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci (22) ( 53.739) ( 20.645) ( 47.096) ( 15.660)
Costi per servizi (23) ( 42.477) ( 6.194) ( 37.877) ( 7.029)
Costi per godimento beni di terzi (24) ( 15.619) ( 13.316) ( 14.667) ( 1.782)
Costi per il personale (25) ( 25.492) ( 24.541)
Altri oneri operativi (26) ( 2.093) ( 1.838) ( 2)
Ammortamenti e svalutazioni (27) ( 2.606) ( 2.672)
Proventi/(oneri) finanziari (28) ( 2.461) 309 ( 3.693) 383
RISULTATO ANTE IMPOSTE 1.443 222
Imposte dirette sull'esercizio (29) ( 524) ( 188)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 919 35

ALLEGATO VII

Rendiconto Finanziario con parti correlate

(Valori in migliaia di Euro) Note Esercizio Di cui parti Esercizio Di cui parti
2015 correlate 2014 correlate
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIO ESERCIZIO 578 309
Risultato del periodo prima delle imposte 1.443 222
Ammortamenti e svalutazioni 2.606 2.672
Accantonamento (+) / utilizzo (-) fondi a lungo termine e TFR ( 460) 284
Imposte corrisposte sul reddito ( 669) ( 880)
Proventi (-) e oneri finanziari (+) 2.461 3.693
Variazione nelle attività e passività operative ( 5.056) ( 10.576) 6.571 10.968
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA'
OPERATIVA
(30) 325 12.561
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni immateriali ( 280) 130 ( 308) 727
Acquisizioni (-) / Alienazioni (+) immobilizzazioni materiali ( 1.307) ( 1.308)
Investimenti (-) / Disinvestimenti (+) ( 838) ( 838) ( 2.080) ( 2.081)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA'
DI INVESTIMENTO (31) ( 2.426) ( 3.696)
Altre variazioni delle riserve e utili a nuovo di patrimonio netto 672 ( 261)
Distribuzione dividendi - -
Incassi (+) / rimborsi (-) debiti finanziari 3.929 ( 4.774)
Decrementi (+) / incrementi (-) crediti finanziari 721 601 130 1.136
Proventi e oneri finanziari ( 2.461) ( 3.693)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE (IMPIEGATE) / DERIVANTI DA ATTIVITA'
FINANZIARIA
(32) 2.862 ( 8.596)
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINE ESERCIZIO 1.339 578

ALLEGATO VIII

Prospetto dei dati essenziali dell'ultimo bilancio di esercizio della Fratelli Ferretti Holding S.r.l. al 31 dicembre 2014

BILANCIO DI BILANCIO DI
(Valori in unità di euro) ESERCIZIO 2014 ESERCIZIO 2013
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Immobilizzazioni immateriali 131.596 150.017
Immobilizzazioni materiali 1.623.765 1.665.110
Partecipazioni 66.639.155 68.614.657
Attività non correnti 68.394.516 70.429.784
Crediti commerciali 1.416.374 1.309.541
Crediti tributari 1.905.720 1.975.239
Disponibilità liquide 91.924 41.736
Altri crediti 188.356 297.961
Attività correnti 3.602.374 3.624.477
Totale attività 71.996.890 74.054.261
PASSIVO
Capitale sociale 100.000 100.000
Riserva sovrapprezzo azioni 63.627.616 63.720.595
Altre riserve 15.038 15.038
Arrotondamenti ( 1)
Risultato d'esercizio ( 432.169) ( 92.980)
Patrimonio netto 63.310.484 63.742.653
Accantonamenti 230.526 230.526
Passività finanziarie
Passività non correnti 230.526 230.526
Debiti commerciali 8.455.880 10.081.082
Passività correnti 8.455.880 10.081.082
Totale patrimonio netto e passività 71.996.890 74.054.261
CONTO ECONOMICO
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Altri ricavi e proventi
Totale ricavi
373.892
373.892
396.867
396.867
Costi operativi ( 727.332) ( 451.927)
Costi per godimento beni di terzi ( 478.179) ( 460.558)
Ammortamenti e Svalutazioni ( 59.766) ( 59.766)
Accantonamenti ( 14.873) ( 19.250)
Proventi/(Oneri) finanziari 310.615 460.274
Proventi /(Oneri) da partecipazioni
Rettifiche valore attività finanziarie
Proventi /(Oneri) straordinari 232 3.175
Risultato ante imposte ( 595.411) ( 131.185)
Imposte Dirette sul Reddito d'Esercizio 163.242 38.206
Risultato netto dell'esercizio ( 432.169) ( 92.979)

ALLEGATO IX: Prospetto dei dati essenziali relativi alla fusione per incorporazione della società Nuova Stireria Tavoleto S.r.l.

Stato Patrimoniale AEFFE S.P.A.
INCORPORANTE
NUOVA STIRERIA
TAVOLETO S.R.L.
INCORPORATA
AEFFE S.P.A.
INCORPORANTE
(Valori in unità di Euro) 31 dicembre 1° gennaio 2015 31 dicembre
2015 2014
ATTIVITA' NON CORRENTI
Immobilizzazioni immateriali
Marchi 3.400.195 3.525.957
Altre attività immateriali 486.604 6 520.389
Totale attività immateriali 3.886.799 6 4.046.346
Immobilizzazioni materiali
Terreni 16.944.871 280.000 16.534.871
Fabbricati 22.846.130 392.736 23.009.314
Opere su beni di terzi 1.386.230 1.807.852
Impianti e macchinari 1.550.611 118.716 1.981.839
Attrezzature 25.572 1.023 24.593
Altre attività materiali 537.252 1.261 491.826
Totale attività materiali 43.290.666 793.736 43.850.295
Altre attività
Partecipazioni 105.936.877 5 105.098.457
Altre attività 40.928.739 18 41.649.516
Imposte anticipate 1.686.821 5.990 2.195.179
Totale altre attività 148.552.437 6.013 148.943.152
TOTALE ATTIVITA' NON CORRENTI 195.729.902 799.755 196.839.793
ATTIVITA' CORRENTI
Rimanenze 30.919.627 28.143.686
Crediti commerciali 59.353.105 7.004 57.742.693
Crediti tributari 4.466.667 18.652 6.187.591
Disponibilità liquide 1.339.797 27.232 578.803
Altri crediti 12.603.459 1.026 13.419.182
TOTALE ATTIVITA' CORRENTI 108.682.655 53.913 106.071.955
TOTALE ATTIVITA' 304.412.557 853.668 302.911.748
Stato Patrimoniale AEFFE S.P.A.
INCORPORANTE
NUOVA STIRERIA
TAVOLETO S.R.L.
AEFFE S.P.A.
INCORPORANTE
INCORPORATA
(Valori in unità di Euro) 31 dicembre 1° gennaio 2015 31 dicembre
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 25.371.407 25.371.407
Riserva sovrapprezzo azioni 71.240.251 71.240.251
Altre Riserve 24.056.333 403.834 23.619.499
Riserva Fair Value 7.742.006 7.742.006
Riserva IAS 1.085.602 1.085.602
Riserva legale 2.863.130 2.861.393
Riserva da misurazione piani a benefici definiti ( 585.143) ( 680.410)
Utili/(perdite) esercizi precedenti 2.347.959 173.081 2.174.878
Risultato di esercizio 918.872 ( 31.129) 34.738
TOTALE PATRIMONIO NETTO 135.040.417 545.785 133.449.364
PASSIVITA' NON CORRENTI
Accantonamenti 310.722 366.878
Imposte differite 7.350.043 122.696 7.680.195
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro 4.292.867 4.696.709
Passività finanziarie 17.917.927 35.186 12.679.940
Passività non finanziarie 1.316.021 2.452.441
TOTALE PASSIVITA' NON CORRENTI 31.187.580 157.882 27.876.163
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali 70.443.766 73.066.753
Debiti tributari 1.363.372 1.232.621
Passività finanziarie 60.498.104 61.806.836
Altri debiti 5.879.318 150.000 5.480.011
TOTALE PASSIVITA' CORRENTI 138.184.560 150.000 141.586.221
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 304.412.557 853.668 302.911.748
CONTO ECONOMICO AEFFE S.P.A.
INCORPORANTE
NUOVA STIRERIA
TAVOLETO S.R.L.
AEFFE S.P.A.
INCORPORANTE
INCORPORATA
(Valori in unità di Euro) Esercizio 1° gennaio 2015 Esercizio
2015 2014
RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI 137.380.089 - 123.261.454
Altri ricavi e proventi 6.689.275 16.338 5.452.827
TOTALE RICAVI 144.069.364 16.338 128.714.281
Var.rim.prod.in c.so lav., finiti,sem. 1.860.217 - 3.892.338
Costi per materie prime, mat.di cons. e merci ( 53.739.047) 2 ( 47.095.929)
Costi per servizi ( 42.477.050) ( 12.525) ( 37.877.416)
Costi per godimento beni di terzi ( 15.619.367) - ( 14.667.480)
Costi per il personale ( 25.491.649) - ( 24.541.169)
Altri oneri operativi ( 2.092.760) ( 10.347) ( 1.837.865)
Ammortamenti e svalutazioni ( 2.606.348) - ( 2.671.513)
Accantonamenti - - -
Proventi/(oneri) finanziari ( 2.460.554) 21 ( 3.693.001)
Proventi (Oneri) da partecipazioni - - -
RISULTATO ANTE IMPOSTE 1.442.806 ( 6.511) 222.246
Imposte dirette sull'esercizio ( 523.934) - ( 187.508)
RISULTATO NETTO DELL'ESERCIZIO 918.872 ( 6.511) 34.738

Attestazione del Bilancio d'esercizio ai sensi dell'art.81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

I sottoscritti Massimo Ferretti in qualità di presidente del Consiglio di Amministrazione e Marcello Tassinari in qualità di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Aeffe S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58:

  • L'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • L'effettiva applicazione;

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio, nel corso dell'esercizio 2015.

Si attesta inoltre che il bilancio d'esercizio:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

10 marzo 2016

Presidente del Consiglio di Amministrazione Dirigente preposto alla redazione

dei documenti contabili societari

Massimo Ferretti Marcello Tassinari

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.