AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Gas Plus

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 8, 2016

4146_10-k_2016-04-08_3f36d0e1-306f-4d23-8306-50f771169a98.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

Open in Viewer

Opens in native device viewer

GAS PLUS S.p.A.

BILANCIO CONSOLIDATO E BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31.12.2015

Sede legale MILANO – Viale Enrico Forlanini, 17

INDICE

Organi sociali 3
Dati di sintesi 4

Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2015

Osservazioni sulla gestione 8
Commento ai risultati consolidati 32
Andamento della capogruppo 39
Altre informazioni 59
Indicatori alternativi di performance 60
Proposte sulla destinazione del risultato d'esercizio di Gas Plus S.p.A. 62

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015

Prospetti contabili 65
Note esplicative 70
Attestazione del bilancio consolidato 148
Compensi della società di revisione 149

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015

Prospetti contabili 152
Note esplicative 157
Attestazione del bilancio consolidato 205
Compensi della società di revisione 206

ORGANI SOCIALI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (1)

Sig. Davide Usberti Presidente e Consigliere Delegato Amministratore esecutivo

Dott. Lino Gilioli (*) (**) Vicepresidente Amministratore indipendente

Dott. Nicola Biase Consigliere Amministratore indipendente

Dott.sa Lisa Orlandi Consigliere Amministratore indipendente

Avv. Roberto Pistorelli Consigliere

Ing. Cinzia Triunfo Consigliere

Dott.sa Anna Maria Varisco (**) Consigliere Amministratore indipendente

COLLEGIO SINDACALE (1)

Prof. Lorenzo Pozza Presidente

Dott.sa Laura Guazzoni Sindaco Effettivo

Dott. Claudio Raimondi Sindaco Effettivo

Dott. Giuseppe Leoni Sindaco Supplente

Dott. Manuel Menis Sindaco Supplente

SOCIETÀ DI REVISIONE (2)

Deloitte & Touche S.p.A.

(*) Nominato Vice Presidente e Lead Indipendent Director dal Consiglio di Amministrazione dell'11 maggio 2015.

(**) Membri del Comitato per la Remunerazione e del Comitato Controllo e Rischi.

(1) Nominato dall'Assemblea Ordinaria dell'11 maggio 2015 e con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2017.

(2) Nominata dall'Assemblea Ordinaria dell'11 maggio 2015 per un periodo di 9 anni e, quindi, con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2023.

DATI DI SINTESI

(in migliaia di euro)

Principali indicatori di mercato 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 var.% IV Q 2015 IV Q 2014 var. %
Prezzo medio Brent dated (\$/bbl)(1) 52,46 98,99 -47,0% 43,69 76,27 -42,7%
Cambio medio EUR/USD(2) 1,110 1,329 -16,5% 1,095 1,250 -12,4%
Prezzo medio gas - TTF (€/Mwh)(1) 19,80 20,93 -5,4% 17,02 22,20 -23,3%
Euribor - a tre mesi (%), media del periodo (3) -0,020 0,209 -109,6% -0,089 0,082 -208,5%
Principali dati operativi del Gruppo 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 var.% IV Q 2015 IV Q 2014 var. %
Produzione di idrocarburi (Msmce) 154,1 178,9 -13,8% 37,3 42,9 -13,0%
Vendite di idrocarburi (MSmce) 402,7 372,6 8,1% 97,1 148,5 -34,6%
Volumi di gas distribuito (MSmc) 180,4 164,9 9,4% 56,0 50,2 11,6%
Numero dipendenti a fine periodo 187 207 -9,7%
IV Q 2015 IVO 2014 var. %
43,69 76,27 $-42.7%$
1,095 1,250 $-12,4%$
17,02 22,20 $-23.3%$
$-0.089$ 0,082 $-208,5%$
IV Q 2015 IVO 2014 var. %
37,3 42.9 $-13,0%$
97,1 148.5 $-34.6%$
56.0 50,2 11.6%
31 dicembre 2014 - IV Q 2014 -
Dati di Conto Economico (IAS / IFRS) 31 dicembre 2015 Riesposto var.% IV Q 2015 Riesposto var. %
Ricavi da vendite 104.606 113.948 -8,2% 26.407 30.707 -14,0%
Costi Operativi 73.139 75.474 -3,1% 20.626 19.944 3,4%
EBITDA 31.467 38.474 -18,2% 5.781 10.763 -46,3%
% sui ricavi di vendita 30,08% 33,76% 21,89% 35,05%
EBIT 3.420 15.095 -77,3% (7.122) 1.069 -766,2%
Risultato operativo 5.024 15.461 -67,5% (7.122) 1.435 -596,3%
% sui ricavi di vendita 4,80% 13,57% (26,97%) 4,67%
Risultato prima delle imposte (1.398) 5.724 -124,4% (8.918) (1.540) -479,1%
Risultato del periodo 8.434 19.140 -55,9% 2.335 13.397 -82,6%
Risultato del periodo da attività operative cessate (1.284) (2.229) 42,4% 174 (675) 125,8%
Risultato netto 7.150 16.911 -57,7% 2.509 12.722
Dati di Stato Patrimoniale (IAS / IFRS) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Investimenti in immobilizzazioni 9.874 7.338
di cui investimenti in esplorazione 3.627 2.564
Capitale circolante netto 1.906 20.706
Capitale investito netto (A) + (B) 264.722 292.393
Indebitamento netto (A) 41.139 71.154
Patrimonio netto (compresa quota terzi) (B) 223.583 221.239
Indici patrimoniali ed economici 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Capitale investito netto (A) + (B) 264.722 292.393
Indebitamento netto (A) 41.139 71.154
Patrimonio netto (compresa quota terzi) (B) 223.583 221.239
Indici patrimoniali ed economici 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
ROI (4) - (7) 1,80% 4,77%
ROE (5) 3,21% 7,93%
Utile (perdita) per azione 0,16 0,39
PFN / EBITDA (6) - (7) 1,31 1,85

Indebitamento netto (A) / Patrimonio netto (B) 0,18 0,32

Gearing (A/A+B) 16% 24%

(1) fonte: Reuters.

(2) fonte: BCE.

(3) fonte: European Money Markets Institute.

(4) = Risultato operativo / capitale investito netto medio.

(5) = Risultato / patrimonio netto medio.

(6) = Posizione finanziaria netta / EBITDA.

(7) = Calcolato utilizzando i dati riesposti.

Dati riesposti in applicazione del principio IFRS 5, Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate.

PRINCIPALI INDICATORI INDUSTRIALI(1)

2015 2014
Riserve di idrocarburi (2P risked) 4.673,0 4.846,5
Metri cubi di gas venduti (in mln) 306 341
Km di rete gestita (2) 1.517 1.514
Istanze di conversione a stoccaggio 3 3

(1) per il significato dei termini si veda il paragrafo "Indicatori alternativi di performance".

(2) comprende 42 km di rete addetta al trasporto di gas metano.

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Signori azionisti,

il Gruppo Gas Plus ha concluso con risultati economici soddisfacenti un anno particolarmente complesso per l'intero settore, sta gradualmente superando la fase di stallo degli ultimi esercizi e si appresta ad affrontare, in condizioni di forte solidità patrimoniale e finanziaria, l'attuale contesto di bassi prezzi dell'energia.

Infatti, dopo una parziale tenuta dei prezzi del petrolio e del gas fino all'agosto scorso, è cominciato un trend discendente che ha confermato la tendenza ribassista per entrambe le commodity, proseguita nel corso di quest'anno, portando le quotazioni ai livelli minimi degli ultimi 10 anni.

La progressiva ripresa del prezzo del petrolio delle ultime settimane potrebbe rappresentare l'inizio di una nuova inversione di tendenza, ma richiederà conferme su di un arco di tempo più prolungato ed inoltre dovrà riverberarsi anche sui prezzi del gas metano, penalizzati già dagli effetti di un ulteriore inverno con condizioni climatiche particolarmente miti.

In un contesto caratterizzato da questi fattori di criticità assume ancora più importanza, per il Gruppo Gas Plus, il nuovo assetto normativo del territorio dove risiedono alcuni dei principali progetti e dove sono in corso le più importanti iniziative per riprendere lo sviluppo delle proprie risorse minerarie e per la riorganizzazione di alcune attività.

Di particolare rilievo è a questo riguardo la rimozione da parte della Giunta Regionale dell'Emilia Romagna del blocco degli iter autorizzativi delle nuove attività E&P e di stoccaggio nel territorio della Regione avvenuto nel luglio dello scorso anno dopo la positiva conclusione degli approfondimenti sui risultati del "Laboratorio Cavone". Si tratta di un'area strategica per il nostro Gruppo, dove ricadono alcuni dei principali progetti del Gruppo e dove l'attività coordinata da parte del Ministero dello Sviluppo Economico e della Regione stessa ha consentito di dare il via a una serie di decreti e di accordi volti ad elevare ulteriormente, attraverso monitoraggi dei quali il "Laboratorio Cavone" rappresenta il precursore, il livello di sicurezza e di compatibilità ambientale dei progetti E&P e di stoccaggio non solo in termini intrinseci, ma anche a livello di percezione da parte della collettività.

In questo quadro ormai consolidato la Business Unit E&P, la principale B.U. del Gruppo, potrà pertanto procedere allo sviluppo dei propri progetti e delle corrispondenti risorse minerarie, la cui entità, come più volte ribadito, non viene adeguatamente rappresentata dagli attuali volumi produttivi.

Nelle altre aree di competenza, la B.U. ha svolto numerose azioni per contrastare la contingente contrazione dei volumi produttivi e ridare visibilità a situazioni critiche non ricadenti sotto la nostra diretta responsabilità e in particolare:

  • ha svolto, relativamente alla perdurante sospensione dell'attività sulla Concessione di Garaguso, ogni iniziativa possibile nel suo ruolo di non Operatore per accelerare la ripresa della produzione avvenuta nel dicembre scorso;
  • ha dato il massimo impulso alla messa in produzione di un progetto rilevante nell'ambito del proprio patrimonio titoli che si conta possa avvenire nel primo semestre del 2016;
  • ha proseguito le iniziative per la ripresa di attività dei campi minori non produttivi;
  • ha ripreso l'attività esplorativa, dove purtroppo, nell'aleatorietà tipica di tale attività, si è dovuto registrare l'esito negativo del pozzo esplorativo Faseto 1 la cui perforazione è terminata all'inizio del mese di agosto.

Contemporaneamente, la B.U. ha messo in campo azioni volte a recuperare la marginalità di conto economico, attraverso iniziative mirate in varie direzioni, quali:

  • la conclusione di trattative per la revisione, anche con effetti pregressi, della tariffa per il servizio di trattamento, prestato da altro Operatore, ottenendo un significativo beneficio rispetto ai previsti esiti;
  • la prosecuzione dell'azione di contenimento dei costi con modalità tali da non penalizzare le iniziative utili ai prossimi programmi di sviluppo.

Nel periodo in esame il Gruppo ha inoltre concluso la ristrutturazione del modello di business per la commercializzazione del gas, che ha trovato completa attuazione dal 1° Ottobre del corrente anno, data di avvio del nuovo "anno gas", iniziativa che ha consentito una ulteriore riduzione del capitale circolante impiegato, eliminando i volumi di gas in stoccaggio per il periodo invernale.

Ha proceduto infatti alla chiusura della Business Unit S&S, operante solo nelle vendite "fisiche" all'ingrosso e non nel "trading", che da tempo risentiva degli effetti del particolare contesto del proprio settore di mercato e, soprattutto, delle nuove modalità di valorizzazione della componente materia prima, registrando inoltre una perdurante marginalità negativa.

Le tradizionali Business Unit "downstream" (Network & Transportation e Retail), in virtù di una efficiente gestione, hanno confermato il consueto positivo andamento economico, favorito nella prima parte dell'anno da condizioni climatiche non particolarmente fredde, ma comunque meno miti rispetto al 2014.

Di fronte alla attuale fase di debolezza del mercato il Gruppo ha accentuato il proprio impegno anche in progetti di sviluppo nelle attività regolate. In quest'ottica la B.U. Network si è aggiudicata la gara per la vendita delle quote sociali della società che gestisce ed è proprietaria degli impianti di distribuzione del gas metano di due comuni della provincia di Brescia, oltreché degli impianti di proprietà dei relativi comuni. L'operazione consentirà l'esercizio dell'attività di distribuzione del gas naturale nei suddetti comuni sino all'avvio della gara nell'ambito territoriale di riferimento, oltre naturalmente all'indennizzo spettante al gestore uscente nel caso di mancata aggiudicazione della gara stessa.

Le attività relative allo stoccaggio, tuttora in fase di start-up, pur avendo registrato nel decorso esercizio importanti progressi sotto il profilo degli iter autorizzativi con il rilascio dei provvedimenti di compatibilità ambientale (VIA) per i progetti San Benedetto e Poggiofiorito, risentono dell'attuale atteggiamento generalmente critico verso le infrastrutture energetiche. Contro il rilascio di tali provvedimenti sono stati infatti presentati ricorsi ai TAR delle Regioni Abruzzo e Marche, ricorsi che, senza entrare nel merito degli esiti, influenzeranno le tempistiche delle successive fasi dei relativi iter autorizzativi.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE

Nell'esercizio 2015 il Gruppo Gas Plus ha conseguito, senza includere il contributo delle attività operative dismesse, ricavi complessivamente in diminuzione rispetto al precedente esercizio (104,6 milioni di euro rispetto a 113,9 milioni di euro del 2014) per effetto dell'andamento della produzione di idrocarburi e dei relativi prezzi di vendita.

L'andamento di tali fattori ha negativamente inciso sull'EBITDA che è passato dai 38,5 milioni di euro del 2014 ai 31,5 milioni di euro del 2015.

Il forte calo dell'EBIT, passato dai 15,1 milioni di euro del 2014 ai 3,4 milioni di euro del 2015, è dovuto invece all'aumento degli ammortamenti, in particolare di quelli esplorativi a seguito dell'esito negativo del pozzo esplorativo Faseto 1, e delle svalutazioni di alcuni asset minerari per allineare il relativo valore di carico alle attuali condizioni dei mercati energetici.

Il risultato netto dell'esercizio, dopo aver scontato ammortamenti e svalutazioni per 28,1 milioni di euro (23,4 milioni di euro nel 2014) e componenti finanziarie con un saldo negativo di 6,4 milioni di euro (9,7 milioni di euro nel 2014), è stato positivo per 7,1 milioni di euro (16,9 milioni di euro) e ha beneficiato anche in questo esercizio degli effetti non ricorrenti della riduzione dell'aliquota Ires che, dal 2017, scenderà dal 27,5% al 24,0% per effetto delle disposizioni della Legge di Stabilità 2016. Tale riduzione ha determinato l'adeguamento delle imposte differite attive e passive e la riduzione del relativo importo iscritto a bilancio con un effetto positivo a conto economico di circa 7,8 milioni di euro.

Nel precedente esercizio il risultato aveva beneficiato degli effetti della sentenza della Corte Costituzionale n.10 del 11.02.2015 che aveva dichiarato l'incostituzionalità della cosiddetta "Robin Tax" e determinato a sua volta l'adeguamento delle imposte differite attive e passive e la riduzione del relativo importo iscritto a bilancio con un effetto positivo a conto economico di circa 15,8 milioni di euro.

L'esercizio 2015 ha infine confermato il forte miglioramento della posizione finanziaria netta, pari a 41,1 milioni di euro alla fine dell'esercizio (71,2 milioni di euro nel 2014), con un'ulteriore riduzione dell'indebitamento netto di circa 30,1 milioni di euro grazie ai flussi derivanti dalla gestione corrente e alle azioni volte al contenimento del capitale circolante, unitamente agli effetti dello slittamento temporale di alcuni investimenti.

Gli investimenti del 2015 sono stati pari a circa 9,9 milioni di euro (7,3 milioni di euro nell'esercizio precedente): la ridotta entità è dovuta alla dilatazione dei tempi degli iter autorizzativi di alcuni progetti della B.U. E&P.

Si riporta qui di seguito il trend delle quotazioni del Brent, espresso in dollari ed euro al barile, del gas naturale (TTF).

Gruppo Gas Plus – Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2015

Grafico 3 – Trend Prezzo del gas naturale Spot TTF (Borsa del Gas Olandese)

Il titolo Gas Plus ha chiuso l'anno 2015 con una quotazione in lieve crescita rispetto al precedente esercizio. Nell'ultimo esercizio la quotazione del prezzo dell'azione in Borsa ha sostanzialmente seguito l'andamento del mercato.

Di seguito si riporta l'andamento del titolo Gas Plus dell'ultimo esercizio comparato con l'indice FTSE Mib.

Di seguito viene riportata la struttura del Gruppo Gas Plus al 31.12.2015:

Forniamo di seguito un commento dell'attività di ciascuna Business Unit del Gruppo (che coincide con il concetto di Settore Operativo espresso negli IFRS):

Business unit Exploration & Production

Nella tabella sotto riportata, al fine di consentire una corretta comparazione dei dati, sono evidenziati separatamente i dati delle società costituenti le attività italiane della B.U. E&P ossia Gas Plus Italiana (di seguito branch GPI) e Società Padana Energia (di seguito branch SPE). I principali dati delle società facenti parte della Business Unit sono i seguenti:

31/12/2015
GPI SPE TOTALE
Produzione netta (MSmce) 91,1 55,7 146,8
di cui Italia 91,1 55,7 146,8
di cui Estero - - -
Ricavi (mln €) 33,3 14,7 48,0
di cui Italia 33,1 14,7 47,8
di cui Estero 0,2 - 0,2
EBITDA (mln €) 13,5 6,6 20,1
di cui Italia 14,7 6,6 21,3
di cui Estero (1,2) - (1,2)
Investimenti esplorativi (mln €) 3,6 - 3,6
di cui Italia 3,1 - 3,1
di cui Estero 0,5 - 0,5
Investimenti di sviluppo (mln €) 0,4 4,8 5,2
di cui Italia 0,2 4,8 5,0
di cui Estero 0,2 - 0,2
31/12/2014
GPI SPE TOTALE
Produzione netta (MSmce) 113,1 58,0 171,1
di cui Italia 113,1 58,0 171,1
di cui Estero - - -
Ricavi (mln €) 35,8 19,2 55,0
di cui Italia 35,6 19,2 54,8
di cui Estero 0,2 - 0,2
EBITDA (mln €) 16,6 11,1 27,7
di cui Italia 18,1 11,1 29,2
di cui Estero (1,5) - (1,5)
Investimenti esplorativi (mln €) 2,5 - 2,5
di cui Italia 1,0 - 1,0
di cui Estero 1,5 - 1,5
Investimenti di sviluppo (mln €) 1,0 2,1 3,1
di cui Italia 0,3 2,1 2,4
di cui Estero 0,7 - 0,7

ITALIA

Risultati economici

La business unit ha conseguito un EBITDA, comprensivo di componenti positive non ricorrenti per circa 5,3 milioni di euro, di 20,1 milioni di euro rispetto ai 27,7 milioni di euro del corrispondente periodo precedente. Tale andamento è stato sostanzialmente determinato dalla riduzione della produzione e dei prezzi di vendita; i relativi effetti sono stati contenuti dal costante controllo dei costi operativi e dalla rinegoziazione di un contratto di trattamento di gas prodotto di una centrale non operata dal Gruppo.

Pur mantenendo sostanzialmente inalterato il proprio patrimonio complessivo di riserve, la B.U. come anticipato ha registrato un calo delle produzioni sia per il mancato contributo alla produzione della concessione di Garaguso, che ammonta da solo a circa il 15% della produzione totale, sia per l'impossibilità di avviare in tempi ristretti le produzioni addizionali previste dai progetti di sviluppo in grado di compensare il fisiologico declino produttivo dei campi più maturi, a causa della situazione concernente gli iter autorizzativi delle nuove attività e, in particolare, della già esposta situazione di blocco nella Regione Emilia Romagna ospitante le principali attività della B.U., conclusasi all'inizio dell'ultimo semestre con la Delibera della Giunta della Regione Emilia Romagna che il 13 luglio ha revocato il blocco delle nuove iniziative perdurante sostanzialmente da più di tre anni.

Con specifico riferimento alla situazione della concessione di Garaguso, è stata attivata la procedura arbitrale nei confronti dell'Operatore per far valere le responsabilità conseguenti al mancato ripristino della condotta dal pozzo alla centrale di trattamento (che ha reso inevitabile la sospensione della produzione) e il Collegio Arbitrale si è insediato in data 25 luglio 2014. Nel mese di ottobre, l'Operatore della concessione ed il titolare della facility hanno sottoscritto un accordo per la realizzazione dei relativi interventi di ripristino, che risultano iniziati il 10 giugno 2015 e la cui conclusione, prevista per la metà di novembre, si è protratta fino ad oltre la prima settimana di dicembre.

Nell'esercizio in corso, così come nei precedenti anni 2013 e 2014, la B.U. ha potuto pertanto contare solo sulle produzioni di campi "maturi", in fisiologico declino e con più elevati costi di produzione. A partire dal primo quarto del 2016 sono comunque previsti interventi manutentivi e di ottimizzazione sui pozzi di alcuni di tali campi che, in caso di esito positivo, si presume che riescano a consentire un aumento delle produzioni.

Produzione

La produzione lorda di gas, condensati e olio nel 2015 è stata pari a 153,8 MSmce, di cui 97,6 MSmce relativi alla branch GPI e 56,2 MSmce relativi alla branch SPE.

2015 2014 Differenza
2015-2014
2015 2014 Differenza
GPI 96,6 118,8 (22,2) GPI 1,0 1,2 (0,2)
SPE 30,2 33,7 (3,5) SPE 26,0 25,2 0,8

PRODUZIONE LORDA DI GAS (MSmc)

PRODUZIONE LORDA DI OLIO E CONDENSATI (Msmce)

SPE
Totale
30,2
126,8
33,7
152,5
(3,5)
(25,7)
SPE
Totale
26,0
27,0
25,2
26,4
0,8
0,6
GPI 96,6 118,8 (22,2) GPI 1,0 1,2 (0,2)
2015 2014 Differenza
2015-2014
2015 2014 Differenza
2015-2014

Le operazioni di ottimizzazione dei livelli produttivi dei campi operati dal Gruppo, alcuni dei quali in avanzata fase di depletion, non hanno potuto integralmente controbilanciare la riduzione della produzione. La produzione lorda di gas nel 2015 è stata infatti di 126,8 MSmc contro 152,5 MSmc dell'anno precedente.

Tale riduzione è legata infatti non solo al perdurare dell'interruzione della facility di produzione della concessione Garaguso ma anche a problematiche relative all'andamento produttivo del campo di Colle Sciarra, alla diminuzione della produzione della concessione Recovato ed al mancato contributo di produzione della Concessione Il Salice. Gli studi per la ripresa della produzione di alcuni campi "maturi", come previsto, sono iniziati nel corso del secondo semestre ed attualmente si stanno completando i conseguenti progetti.

Sviluppo

Le attività di sviluppo, fortemente influenzate fino alla prima metà di luglio dalla situazione di sospensione degli iter autorizzativi, sono state focalizzate sul portare avanti i progetti autorizzati, sulla conclusione delle iniziative di progettazione e sull'esecuzione di test di produttività per gli sviluppi futuri.

Per quanto concerne uno dei principali progetti di sviluppo, il cui iter autorizzativo non è stato influenzato dalla suddetta delibera di sospensione, conclusa la fase di ottenimento delle autorizzazioni locali, è quindi stato assegnato il contratto per la realizzazione delle condotte di collegamento dell'area pozzo alla centrale di trattamento e le relative attività di realizzazione si sono concluse entro la fine dell'anno. Nel mese di aprile 2015 è stato assegnato anche il contratto per il revamping della centrale di trattamento e l'allestimento alla produzione dell'area pozzo, dando così inizio a tutte le opere previste dal progetto. In particolare, in area pozzo, sono state portate avanti le opere civili e la fornitura delle apparecchiature (attività attualmente in fase di

completamento), mentre in area centrale sono proseguite le attività di smantellamento e le opere civili.

A seguito dell'esito positivo delle prove di produzione di un campo in Lombardia, che hanno confermato la potenzialità del giacimento, sono proseguite le attività tecniche necessarie alle pratiche per la richiesta di messa in produzione del pozzo; nel primo semestre 2015 si è completata la definizione dell'impiantistica necessaria alla messa in produzione del pozzo e sono state portate avanti le necessarie attività autorizzative. Nel secondo semestre del 2015 si è portata avanti la produzione documentale necessaria all'attivazione dell'iter autorizzativo derivante dagli ulteriori obblighi dovuti all'entrata in vigore del Decreto Direttoriale del 15 luglio 2015; tale fase dovrebbe concludersi entro il primo quarto del 2016 con l'attivazione di una procedura di VIA.

Sono proseguiti gli studi e le valutazioni dell'andamento dei campi produttivi e della ripresa di attività di quelli minori non produttivi. A seguito dei riscontri positivi avuti nell'anno 2014, nel corso dei primi nove mesi del 2015, in particolare, sono state predisposte le pratiche necessarie e si è poi proseguito con i test per l'impiego di sistemi di compressione per favorire un incremento delle produzioni sui campi ritenuti idonei, intraprendendo anche il necessario iter autorizzativo per la prima concessione selezionata in quanto ritenuta idonea, il beneficio in termini di accelerazione della produzione è previsto per il primo quarto del 2016.

Un ulteriore importante progetto di sviluppo ha risentito del blocco degli iter autorizzativi nella Regione Emilia Romagna per effetto dell'adozione, in data 23 Aprile 2014, da parte della Giunta di una delibera di sospensione degli iter autorizzativi dei progetti di attività estrattive di idrocarburi e di stoccaggio di gas naturale.

Tale sospensione è stata rimossa, con la già citata Delibera della Giunta Regionale del 13 luglio 2015. Il superamento della delibera e la conseguente ripresa dei progetti in Emilia Romagna consentiranno di portare a termine nei successivi esercizi lo sviluppo di questo importante progetto.

Sono continuati gli studi geologici e geofisici sui principali giacimenti al fine di programmare interventi atti al miglioramento della produzione e per individuare nuovi progetti esplorativi nei titoli minerari di Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A.; attualmente, alcuni interventi sono stati intrapresi fin dall'inizio del primo trimestre del 2016.

Esplorazione

Sono terminati alla fine del mese di ottobre dello scorso anno i lavori civili, iniziati il 30 giugno 2014, per l'approntamento della postazione di un pozzo esplorativo in provincia di Parma.

Completate le attività propedeutiche, nel mese di luglio 2015 è stata avviata la perforazione, che purtroppo ha dato esito negativo. L'obiettivo ha infatti intercettato aree geologiche non

mineralizzate. Effettuata la chiusura, attualmente sono iniziate le attività necessarie al rilascio dell'area.

Chiusure Minerarie

Nel corso del secondo trimestre 2015 è stata eseguita la prima fase della chiusura mineraria del pozzo Masseria Morano 1 dir nella concessione Policoro (GPI 100%). Nella prima decade del mese di maggio è stata completata la chiusura mineraria del pozzo Jesi 12 nella concessione Casa Balleani. Nell'ultimo trimestre del 2015 non sono state effettuate ulteriori chiusure minerarie, né se ne prevedono nel corso del primo trimestre del 2016. La seconda fase della chiusura del pozzo Masseria Morano 1 ed eventuali altre chiusure di ulteriori pozzi in altre concessioni sono comunque da prevedersi nel corso dell'esercizio 2016.

Patrimonio Titoli

Con la scadenza della concessione Casa Balleani (GPI 100%) nel corso della prima metà di maggio 2015, il patrimonio titoli, rispetto a fine 2014, è variato e le concessioni del Gruppo in qualità di operatore sono diventate 34. Il numero complessivo delle concessioni di coltivazione scende a 48.

E' variato, inoltre, il numero dei permessi di ricerca del Gruppo in qualità di operatore passati da 2 ad 1 con l'annullamento del permesso Colle dei Nidi.

Rispetto al 2014 è rimasto invariato il numero delle istanze di permesso di ricerca (3) e delle istanze di concessione (2).

Gruppo
operatore
Terzi
operatori
Totale
Istanze di permesso 0 3 3
Istanze di concessione 1 1 2
Permessi di ricerca 1 1 2
Concessioni di coltivazione 34* 14 48

* di cui Società Padana Energia: 12 Concessioni di coltivazione

Riserve

Le riserve 2P rischiate complessive (Gas Plus Italiana e Società Padana Energia) di idrocarburi al termine del 2015 sono stimate pari a 4.673,0 milioni di metri cubi di gas equivalente.

31/12/2014 31/12/2015
GPI SPE Totale GPI SPE Totale
Gas naturale (milioni di metri cubi) 2.068,4 2.495,3 4.563,6 1.942,5 2.465,2 4.407,7
Olio e condensati (milioni metri cubi equiv.) 10,9 272,0 282,9 8,7 256,6 265,3
Totale Idrocarburi (milioni metri cubi equiv.) * 2.079,2 2.767,3 4.846,5 1.951,2 2.721,8 4.673,0

* Il barile di olio e condensati è stato convertito in metri cubi di gas equivalente utilizzando il coefficiente divisore di 0,00636

Per quanto riguarda l'entità delle riserve, nel corso del 2015 è stata rilasciata una nuova certificazione dall'esperto indipendente SIM che ha rivisto le precedenti stime, quantificando le riserve 2P al dicembre 2015 in 4.673,0 milioni di metri cubi di gas equivalente, con un decremento, al netto della produzione 2015, del 0,4% rispetto al 31 dicembre 2014.

Tale certificazione è stata svolta in linea agli aggiornamenti degli standard di valutazione già seguiti per la precedente certificazione.

ESTERO

Romania

Nel corso del 2015 l'Operatore ha presentato, per la concessione offshore in acque profonde Midia Deep (ExxonMobil Operatore con il 42,5%, OMV Petrom con il 42,5% e Gas Plus con il 15%), i primi dati preliminari del reprocessing della sismica 3D integrati con i dati del pozzo esplorativo Pelican South-1, perforato da ExxonMobil e OMV Petrom durante il primo trimestre 2015 nell'adiacente concessione Neptun Deep.

Al fine di completare l'integrazione dei dati e la validazione del modello geologico, i partner hanno presentato alle Autorità competenti rumene, ed ottenuto a Settembre 2015, l'estensione della prima fase esplorativa per un periodo di un anno, sino ad Agosto 2016.

La proroga permetterà di completare la valutazione dei dati sismici 3D e l'integrazione, di questi, con i risultati derivanti dalle ulteriori attività di perforazione condotte sia da ExxonMobil e OMV Petrom nella concessione Neptun Deep, sia da altri operatori nelle concessioni adiacenti nell'offshore rumeno del Mar Nero.

La validazione del modello geologico di accumulo degli idrocarburi risulterà fondamentale per una decisione in merito all'eventuale ingresso nella successiva fase di esplorazione.

Per quanto concerne, invece, le concessioni offshore in acque superficiali Midia Shallow e Pelican (Black Sea Oil & Gas Operatore con il 65%, Petro Venture con il 20% e Gas Plus con il

15%), ad Agosto 2015 è stato finalizzato il trasferimento del 100% delle quote di Midia Resources (Operatore e titolare di un interesse del 65% nelle concessioni Midia Shallow e Pelican) da Sterling Resources in favore di Carlyle International Energy Partners "CIEP", il quale ha successivamente proceduto al cambio di denominazione dell'Operatore da Midia Resources S.r.l. a Black Sea Oil & Gas S.r.l..

A seguito della conclusione delle attività di processing, inversion e interpretation è stato presentato da parte dell'Operatore un "Rapporto Tecnico Finale" che comprende tutti i dati geologici/geofisici e le valutazioni dei prospects individuati all'interno delle due concessioni.

Nella seconda parte del 2015 è stata avviata una revisione di tali dati e sono stati condotti approfondimenti relativi alla definizione dei programmi di sviluppo dei giacimenti di Ana e Doina (dove negli anni scorsi sono state già realizzate importanti scoperte di gas).

Olanda

GDF SUEZ E&P Nederland (Engie Group), a seguito dell'ottenimento nel mese di Aprile dell'approvazione da parte del Ministero dell'Economia olandese del trasferimento di parte delle quote di Tullow Oil, è ora Operatore del permesso E15c (GDF SUEZ E&P Nederland Operatore con il 30%, Tullow Oil con il 20%, EBN con il 40% e Gas Plus con il 10%).

Nel corso del mese di Giugno, i partner hanno presentato una richiesta di estensione del titolo sul blocco E15c che è stata accordata dalle Autorità competenti, nel mese di Agosto, sino a Gennaio 2018.

La prima fase del nuovo programma lavori prevede l'integrazione e il reprocessing di tutte le informazioni geofisiche 2D e 3D già in possesso, per una nuova valutazione delle potenzialità dell'area.

Polonia

Sono proseguite le attività di studio per la realizzazione del rilievo sismico 3D nella parte sud del Blocco 106.

Business Unit Storage

Le attività nel settore dello stoccaggio di gas sono relative allo sviluppo di tre progetti, tutti in veste di operatore, che consentiranno di disporre di una capacità di stoccaggio di circa 1 miliardo di metri cubi (working gas), per circa il 60% di competenza Gas Plus, da raffrontare con i circa 12

miliardi di metri cubi di capacità nazionale, al netto dello stoccaggio strategico. Anche per la specifica collocazione geografica dei tre progetti, tutti lungo la dorsale adriatica nelle tre Regioni delle Marche, dell'Abruzzo e del Molise, lo sblocco, la realizzazione e l'esercizio congiunto dei tre progetti consentirebbe di beneficiare di una significativa "massa critica" in termini di volumi di gas trattabili e di importanti sinergie.

Le attività nel settore dello "stoccaggio di idrocarburi" sono state incluse tra le "altre attività e attività non allocate" nella nota esplicativa al bilancio consolidato n. 7, Informativa di settore, che comprendono principalmente, oltre alle attività della Business Unit Storage, le attività di funzioni comuni e servizi centralizzati della holding. L'inclusione nelle "altre attività e attività non allocate" della Business Unit Storage è stata decisa in quanto, in funzione della complessità tecnica e dei necessari iter autorizzativi, essa è tuttora in fase di avviamento. Da segnalare infatti che la B.U. non consuntiva significativi valori patrimoniali e costi di gestione, essendo state mantenute in carico esclusivamente le spese per gli studi (in particolare tecnici e progettuali) e per le attività connesse alla prosecuzione dei relativi iter autorizzativi ed al successivo affidamento delle opere da realizzarsi, imputando invece, nel precedente esercizio, a conto economico integralmente le opere nel contempo sino ad allora eseguite sui siti prima del completamento degli iter autorizzativi.

In prossimità della chiusura del primo semestre dello scorso esercizio le attività nel settore dello stoccaggio avevano evidenziato importanti progressi sotto il profilo dell'iter autorizzativo con il rilascio dei provvedimenti di compatibilità ambientale (VIA) per i progetti San Benedetto e Poggiofiorito. Contro tali provvedimenti sono stati presentati vari ricorsi ai TAR delle Regioni Abruzzo e Marche da parte di Enti locali e di gruppi di residenti, ricorsi che, a prescindere dagli esiti, inevitabilmente influiranno sulle residue tempistiche degli iter autorizzativi.

Il Gruppo, seppur in un complicato contesto locale, probabilmente influenzato anche da un contrastato atteggiamento generale rispetto alle infrastrutture energetiche, resta quindi costantemente impegnato nello svolgimento degli adempimenti tecnici ancora necessari, di un attento vaglio legale e di possibili iniziative per progetti di rilevanza energetica nazionale.

Area Commerciale Gas: Business Unit Supply & Sales e Business Unit Retail

Nell'ultimo trimestre dell'esercizio si è concluso il processo di ristrutturazione del modello di business della commercializzazione del gas che ha previsto, dal mese di Ottobre 2015 e quindi a partire dal nuovo anno gas, la chiusura della Business Unit Supply & Sales.

Negli ultimi esercizi la B.U. aveva continuato a risentire degli effetti derivanti dal particolare contesto di mercato e, in particolare, delle nuove modalità di valorizzazione della componente materia prima registrando una perdurante marginalità negativa.

Nel complesso l'Area Commerciale aveva chiuso l'anno termico 2014-2015 con una sostenuta crescita dei volumi venduti rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (+54%), volta ad attenuare la ridotta marginalità unitaria del segmento all'ingrosso. Il significativo miglioramento dell'Ebitda, conseguito dall'area sino a tale data, era tuttavia imputabile alla sola Business Unit Retail.

Per effetto della suddetta chiusura, le B.U. Retail e E&P hanno svolto gare con i principali players del mercato per approvvigionarsi di gas e per collocare il gas di produzione direttamente a partire da ottobre 2015, inizio del nuovo anno gas.

Sempre in merito a tale operazione si segnala che i risultati economici della B.U. Supply and Sales, a seguito della cessazione della relativa attività, sono stati esposti nell'ambito del conto economico consolidato nella voce "risultato delle attività operative cessate". Vengono, in ogni caso, di seguito esposti i principali dati dell'area commerciale e delle singole B.U. per l'anno 2015 e commentato il relativo andamento.

31/12/15 31/12/14 4Q 2015 4Q 2014
Volumi venduti (MSmc) 337,7 340,6 32,4 142,0
Ricavi (mln €) 120,4 126,5 16,4 48,2
EBITDA (mln €) 4,9 2,7 3,0 1,5
di cui:
Dati Supply & Sales
(1)
31/12/15 31/12/14 4Q 2015 4Q 2014
Volumi venduti (MSmc) 306,2 340,6 0,9 142,0
Ricavi (mln €) 89,7 105,9 0,8 41,8
EBITDA (mln €) (0,8) (1,7) 0,5 (0,6)

Dati complessivi area Commerciale

(1) I dati economici del 2015 sono relativi all'attività svolta sino al termine del terzo trimestre.

Dati Retail
31/12/15 31/12/14 4Q 2015 4Q 2014
Volumi venduti (MSmc) 97,4 92,8 31,5 29,5
Ricavi (mln €) 51,2 52,1 15,6 16,1
EBITDA (mln €) 5,7 4,4 2,5 2,1

Analisi risultati Supply & Sales

Sotto il profilo dei risultati economici la Business Unit Supply & Sales, sino al termine del terzo trimestre dell'esercizio, aveva constatato il consueto calo di marginalità tipico del periodo estivo su un portafoglio sostanzialmente di tipo termico (vendite al settore civile, concentrate nel periodo invernale): l'Ebitda era stato in calo di circa il 18% rispetto ai primi nove mesi del 2014, ancora una volta a motivo della riduzione della marginalità unitaria che il settore all'ingrosso ha subito rispetto al periodo precedente, in parte controbilanciata con un incremento del volume venduto (circa 305 Mmc nei primi nove mesi dell'anno rispetto a circa 199 Mmc nel corrispondente periodo dello scorso anno).

Analisi risultati Retail

Relativamente ai volumi venduti nel corso dell'anno 2015, l'andamento del 4° trimestre conferma l'aumento dei consumi fatto registrare già nel 1° e nel 2° trimestre, portando ad un risultato annuo migliore del 4,9% rispetto al 2014. Tutto ciò, nonostante un leggero calo dei PdR serviti, dovuto anche quest'anno alla forte pressione competitiva sui mercati, diminuiti del 2,4% su base annua (diminuzione abbastanza equamente suddivisa fra i 3 cluster di riferimento: Clienti Civili, Small Business e Clienti Industriali).

Pur con il suddetto aumento dei volumi venduti, i ricavi fanno segnare una diminuzione pari al 1,9% ( -3,7%, per il 4° trimestre) ciò è essenzialmente dovuto al sensibile deprezzamento del prezzo della materia prima rispetto a quanto fatto registrare nel corso del 2014.

Nonostante la flessione dei ricavi grazie al sensibile miglioramento delle marginalità unitarie nei principali cluster (+4,7% per i clienti Civili e +0,7% per i clienti Small Business), il risultato economico della BU Retail è nettamente migliorato rispetto all'anno precedente, con una crescita di ben 28,5%.

Per far fronte alla progressiva riduzione del parco Clienti, sono previste azioni commerciali specifiche quali creazione di una struttura più articolata relativamente alle offerte disponibili e campagne commerciali.

Business Unit Network & Transportation

I principali dati della Business Unit sono i seguenti:

31/12/15 31/12/14
Volumi distribuiti (MSmc) 180,4 164,9
Ricavi (mln €) 19,1 18,5
EBITDA (mln €) 6,5 6,9
Investimenti (mln €) 0,9 0,9

Nel corso del 2015 la Business Unit Network e Transportation ha distribuito circa 180,4 MSmc di gas, in aumento (+9,3%) rispetto all'esercizio del 2014. L'incremento dei volumi è dovuto ad un effetto climatico maggiormente stabile, soprattutto rispetto alle temperature eccezionalmente miti che hanno caratterizzato i mesi iniziali del 2014.

Nonostante la crescita dei ricavi, la B.U. ha registrato un EBITDA in diminuzione (€ 6,5 Mln al 2015 vs. € 6,9 Mln al 2014).

Network: la Business Unit Network opera direttamente nell'attività di distribuzione gas in 37 Comuni.

Tariffe di distribuzione

Con la delibera n. 573/2013/R/gas l'Autorità ha approvato una parte significativa del nuovo metodo tariffario, valido per gli anni 2014-2019. La B.U. a tutela del suo patrimonio ha ritenuto opportuno, a valle di una attenta lettura del documento, procedere ad impugnare il nuovo metodo tariffario che, in tema di valorizzazione della RAB, si pone in continuità con il previgente metodo.

Con la delibera n. 367/2014/R/gas il Regolatore ha approvato (integrando e modificando la delibera n.573/2013) le regole tariffarie per le future gare d'ambito.

Rapporti con Enti Concedenti

In merito ai rapporti concessori, giova evidenziare che, a seguito delle disposizioni dell'art. 24 del Decreto Legislativo 93/11, le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione gas sono ammesse solo per Ambito Territoriale; pertanto, nelle more della definizione degli aspetti propedeutici la gara d'ambito, i gestori continuano ad erogare il servizio, anche oltre la scadenza naturale e/o ope legis concordata.

Tra la fine del 2015 e l'inizio del 2016 sono stati pubblicati 15 bandi di gara. I primi bandi e disciplinari hanno evidenziato come le procedure ed i meccanismi attuativi adottati per lo

svolgimento delle gare risultino complessi e di difficile implementazione.

Anche per le ragioni sopra esposte ed in aggiunta ai precedenti slittamenti stabiliti dal Decreto Legge n. 192/2014 (Milleproroghe 2015), sono state approvate le proroghe (12/14 mesi) con il Decreto Legge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito in Legge n. 21/2016).

Nel corso del 2015, il quadro normativo ha visto l'approvazione del DM n. 106 del 20.05.2015, con il quale il Ministero ha approvato le modifiche al DM 226/11 (Decreto Criteri), recependo - in tal modo - le modifiche introdotte dalle Linee Guida approvate nel 2014 (oltre ad ulteriori modifiche che interessano la procedura delle future gare d'ATEM).

Ambito regolatorio e normativo

Per il 2015 è stata prevista la messa in esercizio di gruppi di misura elettronici pari ad un ulteriore 40% dei G16 e G25 (fino a raggiungere il 100% del totale) e di un aggiuntivo 15% dei G10 (fino a raggiungere il 30% del totale) oggi attivi. Nel corso dei primi nove mesi dell'anno sono stati installati n. 131 G10 (superiore al 100% dell'obbligo 2015) e n. 279 G16 e G25 (superiore al 100% dell'obbligo). Pertanto in ragione degli investimenti già realizzati nel 2015 e negli anni precedenti, tutti i contatori installati di calibro maggiore di G10 sono conformi alle direttive dettate dall'Autorità in tema di misuratori elettronici.

Con la delibera n. 296/2015 sono state approvate le disposizioni in merito agli obblighi di separazione funzionale; per il servizio di distribuzione sono state inserite alcune semplificazioni che non modificano, nei fatti, la normativa ora in vigore.

Investimenti

La Business Unit, nel corso del 2015, ha effettuato investimenti sugli impianti per 0,9 milioni di euro.

Si segnala infine che Gas Plus Reti S.r.l., in prossimità della chiusura dell'esercizio ha partecipato all'asta pubblica per la vendita delle quote sociali della società BBS Reti Gas S.r.l. e degli impianti di distribuzione del gas metano di proprietà dei comuni di Manerbio (BS) e di Bassano Bresciano (BS). L'aggiudicazione definitiva a favore di Gas Plus Reti è avvenuta dopo la chiusura dell'esercizio.

Tale operazione consentirà l'esercizio dell'attività di distribuzione del gas naturale nei suddetti comuni sino all'avvio della gara nell'ambito territoriale di riferimento, oltre naturalmente all'indennizzo spettante al gestore uscente nel caso di mancata aggiudicazione della gara stessa.

Tee (certificati di risparmio energetico)

Con riferimento ai certificati di risparmio energetico (TEE), sono stati determinati gli obiettivi specifici di risparmio di energia primaria nell'anno 2015 in capo ai distributori di energia elettrica e di gas naturale soggetti agli obblighi. L'obiettivo 2015 per la B.U. Network ammonta a 18.379 TEE, da conseguire entro maggio 2016.

Transportation: la Business Unit, che fa parte del Settore Operativo Network & Transportation, è operativa dall'01/10/2009, esercita l'attività di trasporto regionale in Valtrebbia (PC) mediante 31,4 chilometri di rete in media pressione ed in Valnure (PC), mediante 10,4 chilometri di rete in media pressione, tra l'altro interconnessa ad un giacimento della B.U. E&P del Gruppo.

Nel corso del 2015 sono stati trasportati 8,9 MSmc, anche in questo caso in sensibile rialzo rispetto all'analogo periodo del 2014 (7,5 MSmc).

Per quanto concerne le modifiche normative e regolatorie, non si segnalano novità di rilievo.

RISORSE UMANE

Di seguito si definisce un quadro delle risorse umane impiegate dal Gruppo mediante alcune tabelle riepilogative.

2015 2014 Δ
al 31.12 Media al 31.12 Media al 31.12 Media
Dirigenti 5 5,50 6 6,00 -1 -0,50
Quadri/Impiegati 136 140,2 154 152,80 -18 -12,60
Operai 46 47,34 47 48,60 -1 -1,26
Totale 187 193,04 207 207,40 -20 -14,36

Tab. 1. Composizione del personale per qualifica

Nota: nel numero viene compreso anche il personale in comando da ENI così composto (Quadri: 1 – Impiegati: 12 – Operai: 6 – Totale: 19)

Tab. 2. Composizione del personale per genere e per qualifica

DIRIGENTI QUADRI IMPIEGATI OPERAI Totale % per
genere
MASCHI 4 15 75 46 140 74,87
FEMMINE 1 3 43 0 47 25,13
Totale 5 18 118 46 187 100%
% per qualifica 2,67 9,63 63,10 24,60 100%

Nota: nel numero viene compreso anche il personale, tutto di genere maschile, in comando da ENI così composto (Quadri:1 – Impiegati:12 – Operai: 6 – Totale: 19)

2015 2014 Δ
HOLDING 44 43 +1
ALTRE ATTIVITA' STORAGE 2 3 -1
OTHER 3 2 +1
E&P 61(di cui 19 in
comando)
68 -7
SUPPLY&SALES - 12 -12
RETAIL 29 29 0
NETWORK & TRANSP. 48 50 -2
Totale 187 207 -20

Tab. 3. Distribuzione del personale per BU

Nota: l'attività della B.U. Supply & Sales si è chiusa al termine del terzo trimestre dell'esercizio 2015

Circa il 57,1% del personale in organico ha meno di 50 anni (di cui il 52,77% con età pari o inferiore a 40 anni).

Come per il passato il Gruppo dedica alle Risorse Umane molta attenzione sui temi della attività di formazione, sviluppo e valutazione, consapevole dell'importanza di premiare la performance e investire sullo sviluppo delle competenze tecnico-gestionali per fronteggiare le sfide attuali e future, nonché della necessità di valorizzare, sviluppare e fidelizzare le figure ritenute strategiche, coinvolgendo molteplici livelli gerarchici.

Anche nel 2015 il Gruppo ha continuato ad investire in formazione per il personale a tutti i livelli per un totale di 1.848 ore d'aula di cui circa 792 ore di apprendimento. In dettaglio, si tratta di formazione tecnica per consolidare skills tecnico-specialistiche distintive di ciascuna area professionale e per accrescere competenze in materia di Qualità, Sicurezza e Ambiente.

Tutto il personale Gas Plus è soggetto a valutazione da parte del proprio referente gerarchico. La valutazione viene formalizzata annualmente in relazione ad indicatori comportamentali predefiniti i quali rappresentano le competenze distintive del Gruppo.

Sulla base delle valutazioni espresse vengono identificati i fabbisogni formativi individuali che vengono elaborati al fine di redigere il piano di formazione aziendale e il piano di sviluppo individuale.

Per le figure con responsabilità di funzione/Business Unit e con retribuzione variabile è previsto un sistema MBO-Management By Objectives- che prevede la valutazione dei risultati raggiunti in base ad obiettivi assegnati, oltre alla valutazione comportamentale sulla base delle competenze distintive Gas Plus.

AMBIENTE E SICUREZZA

Il Gruppo Gas Plus ha posto, come in passato, grande attenzione ai temi della sicurezza e della salute. In particolare, sono stati organizzati corsi di formazione sulla sicurezza coinvolgendo il personale operativo che lavora sugli impianti e nei cantieri, così come il personale di sede, allo scopo di prevenire casi infortunistici e assicurare la massima attenzione alla salvaguardia delle persone e delle cose. Inoltre, gli screening sanitari e gli audit interni continuano a essere parte integrante delle modalità operative del processo di gestione della salute, al fine di assicurare il costante monitoraggio e miglioramento dell'attività stessa. Il personale effettua periodiche analisi e visite mediche specialistiche, seguite dal colloquio con il medico competente. Tutto il personale risulta impiegato in mansioni idonee alle relative funzioni.

Di seguito, vengono riportate alcune iniziative di particolare rilievo condotte nel 2015:

  • Audit e riunioni periodiche di sensibilizzazione presso i siti operativi.
  • Per le società della B.U. E&P e per le società Gas Plus Storage S.r.l. e Gas Plus S.p.A. il personale addetto alle squadre di emergenza ha frequentato i corsi di aggiornamento della formazione per il primo soccorso e l'antincendio.
  • Nel primo semestre 2015 il nuovo RLS di Gas Plus Italiana S.r.l. ha frequentato il corso di formazione e l'RSPP ha frequentato corsi di aggiornamento.
  • Sempre per le società della B.U. E&P, sono proseguite le attività volte all'ottenimento dei CPI su tutti gli impianti in esercizio, iniziate nel mese di ottobre 2014 con l'invio delle SCIA ai Comandi dei VVF competenti e che dovranno concludersi nella prima parte del mese di ottobre 2016. Le pratiche sono a differenti livelli di completamento in funzione dei differenti comandi VVF provinciali.
  • Per Società Padana Energia S.p.A. nell'aprile 2015 si è conclusa la verifica ispettiva da parte della Commissione CVR al Centro Olio di Cavone. Nei mesi di maggio-giugno 2015 si è completata la nuova impermeabilizzazione dei bacini di contenimento ed installato il nuovo impianto versatori schiuma a protezione del bacino TS2.
  • Nel mese di luglio 2015 si è completata la revisione delle procedure del Sistema di Gestione della Sicurezza (SGS) per il Centro Olio di Cavone.
  • Per le Società Gas Plus Reti S.r.l., Gas Plus Salso S.r.l., Gas Plus Trasporto S.r.l. e Gas Plus Energia S.r.l. sono stati completati i corsi di formazione per aggiornamento RLS e formazione

integrativa per i neo assunti in assolvimento agli obblighi previsti dall'Accordo Stato Regioni (attuazione D. Lgs. 81/08 art. 37).

  • In Gas Plus Reti è stata avviata e completata l'attività di auditing riguardante la review delle misure organizzative di attuazione delle previsioni di cui al D. Lgs. 81/08 Titoli I, II, II, IV.
  • Le società Gas Plus Reti S.r.l. e Gas Plus Salso S.r.l. hanno provveduto alla revisione del proprio Documento di Valutazione dei Rischi, con aggiornamento delle valutazioni relative a Movimentazione Manuale Carichi, Chimico e utilizzo Videoterminali, così datato 25/09/2015.

Nel corso dell'anno 2015, nelle Aziende del Gruppo si è registrato un unico infortuno sul lavoro (avvenuto negli ultimi giorni del mese di dicembre 2015 e chiuso nel mese di febbraio 2016) consistito nella frattura di una mano occorsa ad un lavoratore di Gas Plus S.p.A. per uno scivolamento fortuito all'uscita dai servizi igienici.

L'andamento degli indici infortunistici è in calo rispetto all'anno precedente. Non sono disponibili dati da pubblicazioni INAL recenti per un'analisi comparativa dell'Indice di Incidenza.

2011 2012 2013 2014 2015
N° infortuni з 5
N° giorni assenza 78 216 70
Ore lavorate 404.533 404.401 368,988 355.171 327.680
N° lavoratori 238 237 209 207 187
IFI 7.42 12,36 0,00 5,63 3,05
۱G۱ 0.19 0.53 0.00 0.20 0.01
12,61 21,10 0.00 9,66 5,35

GRUPPO GAS PLUS – ANNO 2015

INDICE DI INCIDENZA

Gruppo Gas Plus – Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2015
---------------------------------------------------------------- --
ESTRAZIONE DI
MINERALI
ELETTRICITÀ, GAS,
ACQUA
INTERMEDIAZIONE
FINANZIARIA
n.ro infortuni_ x 1000
nr.ro lavoratori
GAS PLUS ITALIANA
B.U. E&P
GAS PLUS ITALIANA
B.U. S&S
0,0
SOCIETA' PADANA
ENERGIA
0,0
GAS PLUS STORAGE 0,0
REGGENTE 0,0
GAS PLUS SALSO 0,0
GAS PLUS VENDITE 0,0
GAS PLUS ENERGIA 0,0
GAS PLUS RETI 0,0
GAS PLUS TRASPORTO 0,0
GAS PLUS 22,73

Nota: l'attività della B.U. Supply & Sales si è chiusa al termine del terzo trimestre dell'esercizio 2015

La salvaguardia dell'ambiente è uno dei più importanti criteri guida ai quali Gas Plus si attiene nello svolgimento della propria attività. Viene, quindi, posta particolare cura nell'applicazione di una serie di criteri e di tecniche che ha come obiettivo la prevenzione dei rischi ambientali e sanitari, quali:

  • pianificazione delle attività nel rispetto di leggi nazionali e norme internazionali;
  • riduzione della produzione di rifiuti, emissioni in atmosfera e rumore;
  • caratterizzazione periodica dei rifiuti al fine di individuare le migliori modalità di smaltimento o recupero;
  • valutazione e controllo del rischio in termini di impatto sulla popolazione e sull'ambiente;
  • pianificazione delle emergenze;
  • qualificazione dei contrattisti a garanzia dell'esecuzione e controllo delle attività;
  • ripristino delle aree sulla base dei progetti approvati dagli Enti competenti in materia una volta terminate le attività in progetto.

In attuazione alle autorizzazioni ambientali e conformemente alla normativa ambientale vigente, prosegue il monitoraggio delle matrici ambientali interessate dagli impianti, delle emissioni in atmosfera, degli scarichi idrici e delle attività di re-iniezione in unità geologica profonda, ove presenti sugli impianti. Stante anche la persistenza delle garanzie su tali materie da parte del venditore, Società Padana Energia ha avviato nel corso del 2015 una campagna di monitoraggio ambientale su larga parte dei propri siti.

Le Società facenti parte del Gruppo Gas Plus non sono state soggette a sanzioni in tema ambientale. L'unico rilievo si è verificato con una sanzione amministrativa derivante da una verifica ARPA presso un impianto di Gas Plus Italiana S.r.l. nel quale, nonostante il generale esito positivo del sopralluogo, è stata rilevata l'incompleta tenuta del registro di carico e scarico dei rifiuti e la contestuale non corretta – puramente a livello amministrativo e non impiantistico – gestione del deposito temporaneo dei rifiuti.

Nell'anno 2015 le società del gruppo Gas Plus hanno proseguito a richiedere - in occasione della scadenza delle autorizzazioni vigenti come previsto dalla normativa di settore - le Autorizzazioni Uniche Ambientali (AUA) o, qualora richieste dagli Enti locali competenti, le singole autorizzazioni settoriali per i propri impianti; in particolare sono state inviate istanze per l'ottenimento delle AUA e delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera relative ad impianti di Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A.. L'attività proseguirà nei prossimi anni sino all'ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie per i propri impianti.

Al fine di mantenere un elevato standard gestionale degli impianti, sempre nell'anno 2015 sono state approvate le nuove procedure interne per le società del Gruppo ed in particolare la procedura "Gestione delle tematiche ambientali" per la B.U. E&P branch Italia.

Sebbene il Gruppo ritenga che la propria attività sia svolta nel completo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale, il rischio di costi e di responsabilità in materia non può essere escluso a priori in quanto insito in ogni attività che interagisce con le matrici ambientali. Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi, anche in considerazione dei seguenti aspetti:

  • o la possibilità che emergano contaminazioni derivanti da attività sui siti precedenti a quelle svolte dal Gruppo;
  • o la possibilità che sorgano controversie in relazione alle eventuali responsabilità ambientali di altri soggetti ed ai relativi indennizzi.

Il Gruppo Gas Plus ha comunque sostenuto, e prevede che continuerà a sostenere, spese operative nonché investimenti per adempiere a quanto previsto dalla normativa ambientale; inoltre, la Società fa ricorso, in merito a tali rischi, ad un programma significativo di copertura assicurativa.

Prospetto di riconciliazione del risultato del periodo e del patrimonio netto consolidato

Qui di seguito si riporta il prospetto di raccordo tra il risultato del periodo ed il patrimonio netto della società capogruppo Gas Plus S.p.A. e il risultato del periodo ed il patrimonio netto consolidato.

(migliaia di Euro) Patrimonio
Netto
Risultato di
periodo
Variazione
riserve
Patrimonio
Netto
2014 2015 2015 2015
Bilancio civilistico IFRS - Gas Plus S.p.A. 199.771 4.710 (3.830) 200.651
- Contributo al Gruppo delle società controllate 21.022 6.821 (971) 26.872
- elisione dividendi infragruppo dell'anno - (5.015) - (5.015)
- Elminazione svalutazione partecipazioni in società del
gruppo dell'anno
- 612 - 612
Bilancio consolidato IFRS - Gruppo Gas Plus al netto
delle minoranze 220.793 7.128 (4.801) 223.120
Interessi di terzi 446 22 (5) 463
Bilancio consolidato IFRS - Gruppo Gas Plus 221.239 7.150 (4.806) 223.583

COMMENTO AI RISULTATI CONSOLIDATI

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Importi in migliaia di euro

31/12/2015 31/12/2014
Ricavi 95.205 108.084
Altri ricavi e proventi 9.401 5.864
TOTALE RICAVI 104.606 113.948
Costi per materie prime e materiali di consumo (31.474) (34.538)
Costi per servizi e altri (31.033) (29.571)
Costo del personale (10.632) (11.365)
Quota del risultato delle società collegate - -
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 31.467 38.474
Ammortamenti e svalutazioni (28.047) (23.379)
EBIT 3.420 15.095
(Oneri) e Proventi diversi 1.604 366
RISULTATO OPERATIVO 5.024 15.461
Proventi finanziari 1.975 1.406
Oneri finanziari (8.397) (11.143)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (1.398) 5.724
Imposte sul reddito 9.832 13.416
RISULTATO DEL PERIODO 8.434 19.140
Risultato delle attività operative cessate (1.284) (2.229)
RISULTATO DEL PERIODO NETTO 7.150 16.911
Attribuibile a:
Gruppo 7.128 16.886
Terzi 22 25

Si è concluso nell'ultimo trimestre dell'esercizio il processo di ristrutturazione del modello di business della commercializzazione del gas che ha previsto, dal mese di Ottobre 2015 e quindi a partire dal nuovo anno gas, la chiusura della Business Unit Supply & Sales. Negli ultimi esercizi la B.U. Supply & Sales aveva continuato a risentire degli effetti derivanti dal particolare contesto in cui opera tale settore di mercato e, in particolare, delle nuove modalità di valorizzazione della componente materia prima registrando una perdurante marginalità negativa.

A seguito di detta chiusura i ricavi e i costi relativi a tale attività sono stati riclassificati per gli interi esercizi 2014 e 2015 nell'ambito della voce "risultato delle attività operative cessate" secondo i criteri del principio contabile IFRS 5.

I risultati economici del 2015 hanno risentito della generale flessione dei prezzi degli idrocarburi e della conseguente riduzione dei margini delle B.U. S&S e E&P che ha, tra l'altro, subito il calo dei livelli produttivi a causa del protrarsi dell'interruzione della produzione in una concessione non operata dal Gruppo e dei rallentamenti degli iter autorizzativi dei nuovi gas-in. Su tali risultati hanno comunque positivamente inciso gli effetti del rinnovo di un contratto di servizio che ha consentito la definizione di una nuova tariffa unitaria per il servizio stesso e la riduzione di quella complessivamente dovuta per i servizi resi in precedenti esercizi con l'iscrizione di un provento, non ricorrente, a conto economico di circa 5,3 milioni di euro, al lordo delle relative imposte.

Dal lato dei ricavi, nel periodo in esame, si è registrata una riduzione da 108.084 migliaia di euro del 2014 a 95.205 migliaia di euro del 2015. I ricavi riguardano prevalentemente l'attività di vendita di gas metano, petrolio e condensati provenienti dai giacimenti del Gruppo e la vendita gas al dettaglio, poiché l'attività di distribuzione e trasporto gas è tuttora svolta soprattutto a favore di altre società del Gruppo, con la conseguente elisione delle relative componenti economiche a livello di bilancio consolidato, mentre l'attività di stoccaggio si trova ancora in una fase di start-up.

L'attività di vendita del gas metano proveniente dai giacimenti del Gruppo ha determinato ricavi per 27.261 migliaia di euro (37.647 migliaia di euro nel 2014), mentre quella a clienti finali ricavi per 49.628 migliaia di euro (50.068 migliaia di euro nel 2014). La riduzione della prima componente è dovuta all'andamento della produzione e dei relativi prezzi di vendita mentre la seconda è rimasta sostanzialmente in linea con il dato del precedente esercizio.

Per il calo dei relativi prezzi i ricavi per la vendita di petrolio e condensati hanno subito una forte riduzione (da 10.636 migliaia di euro del 2014 a 7.508 migliaia di euro del 2015). I ricavi per l'attività di distribuzione e trasporto gas metano sono invece risultati in lieve crescita (da 5.334 migliaia di euro del 2014 a 5.605 migliaia di euro del 2015).

Per effetto della componente positiva non ricorrente sopra descritta la voce altri ricavi e proventi ha registrato un forte aumento rispetto al precedente esercizio (9.401 migliaia di euro del 2015 contro 5.864 migliaia di euro nel 2014). Le sue principali restanti componenti sono costituite dalle royalties sull'attività di estrazione gas, dai contributi di allacciamento e dai servizi ad utenti gas e dai ricavi derivanti dall'acquisizione dei certificati di risparmio energetico (TEE) e sono risultate complessivamente in calo.

Dal lato dei costi, sono stati in calo i costi per materie prime e materiali di consumo, passati da 34.538 migliaia di euro del 2014 a 31.474 migliaia di euro del 2015 (-3.064 migliaia di euro). In questo ambito, i costi per l'acquisto di gas hanno raggiunto l'importo di 28.818 migliaia di euro contro 31.322 migliaia di euro del 2014.

Un andamento opposto ha invece registrato la voce costi per servizi ed altri che ha raggiunto l'importo di 31.033 migliaia di euro contro 29.571 migliaia di euro dell'esercizio precedente per l'aumento di alcune componenti quali le manutenzioni e gli oneri a favore della Cassa Conguaglio Settore Elettrico in ottemperanza alle specifiche delibere dell'AEGGSI. In questo ambito si segnala inoltre l'ulteriore riduzione degli oneri, comprensivi delle componenti non finanziarie delle cessioni periodiche della cartolarizzazione, per perdite su crediti (da 933 migliaia di euro del 2014 a 684 migliaia di euro del 2015).

I costi del personale sono risultati in calo rispetto ai valori del corrispondente periodo precedente, passando da 11.365 migliaia di euro a 10.632 migliaia di euro anche a seguito delle variazioni dell'organico.

L'andamento delle componenti economiche sopra descritte e, in particolare, il calo della produzione di idrocarburi e dei relativi prezzi ha determinato una riduzione dell'EBITDA da 38.474 migliaia di euro a 31.467 migliaia di euro.

Una maggiore riduzione, in termini assoluti, ha registrato l'EBIT (3.420 migliaia di euro contro 15.095 migliaia di euro nel 2014) per l'aumento degli ammortamenti, in particolare di quelli connessi all'attività esplorativa, e delle svalutazioni effettuate per adeguare il valore di alcuni asset minerari agli scenari di mercato, che hanno raggiunto complessivamente l'importo di 28.047 migliaia di euro contro 23.379 migliaia di euro dell'anno precedente.

Ne è conseguita una riduzione anche del risultato operativo (5.024 migliaia di euro del 2015 contro 15.461 migliaia di euro del 2014) ma di minore entità in quanto lo stesso ha potuto contare sugli effetti dell'accordo transattivo tra Gas Plus Reti S.r.l. e ACSM-AGAM S.p.A., Serenissima Gas S.p.A. e Enerxenia S.p.A., avente ad oggetto due contenziosi, che ha consentito proventi non ricorrenti per 1.348 migliaia di euro.

E' risultato negativo ma ancora in forte calo il saldo della gestione finanziaria che ha raggiunto l'importo di 6.422 migliaia di euro contro 9.737 migliaia di euro del 2014 per effetto dell'aumento dei proventi finanziari (da 1.406 migliaia di euro a 1.975 migliaia di euro) e della riduzione degli oneri finanziari (da 11.143 migliaia di euro a 8.397 migliaia di euro).

Nell'ambito dei proventi finanziari le rivalutazioni dei titoli detenuti per la negoziazione hanno presentato un saldo di 1.297 migliaia di euro contro 44 migliaia di euro del 2014 mentre gli utili su cambi un saldo di 463 migliaia di euro contro 704 migliaia di euro del 2014. A tali componenti si sono aggiunti dividendi da partecipazioni per l'importo di 92 migliaia di euro (84 migliaia di euro nel 2014).

Tra gli oneri finanziari, per effetto del miglioramento della posizione finanziaria e della rinegoziazione dei contratti di finanziamento, sono risultati, in particolare, in forte calo gli interessi passivi sulle linee a medio lungo termine (1.693 migliaia di euro contro 3.069 migliaia di euro del 2014). Per l'adeguamento dei tassi agli attuali valori di mercato sono risultati in calo anche gli oneri per attualizzazione fondi (4.309 migliaia di euro del 2015 contro 4.756 migliaia di euro del 2014).

Hanno invece registrato una lieve crescita gli oneri finanziari su prodotti derivati (1.148 migliaia di euro contro 873 migliaia di euro del 2014)

Le imposte sul reddito, correnti, differite e anticipate hanno presentato un saldo positivo complessivamente pari a 9.832 migliaia di euro contro il saldo positivo pari a 13.416 migliaia di euro del 2014.

L'esercizio 2015 ha beneficiato degli effetti non ricorrenti della riduzione dell'aliquota Ires (dal 27,5% al 24,0%), prevista dalla legge di Stabilità 2016 a decorrere dal 2017, che ha reso necessario l'adeguamento alla nuova aliquota delle imposte differite attive e passive iscritte a bilancio con un effetto positivo a conto economico di circa 7,8 milioni di euro.

Si segnala, in ogni caso, che anche le imposte del 2014 comprendevano componenti positive non ricorrenti per effetto della sentenza della Corte Costituzionale n.10 del 11.02.2015 che aveva dichiarato l'incostituzionalità della cosiddetta "Robin Tax". Tale sentenza aveva a sua volta richiesto l'adeguamento delle imposte differite attive e passive e la riduzione del relativo importo iscritto a bilancio con un effetto positivo a conto economico di circa 15,8 milioni di euro.

Il risultato dell'esercizio 2015, al netto delle componenti delle attività operative cessate, ha visto la realizzazione di un utile di 8.434 migliaia di euro contro un utile di 19.140 migliaia di euro del 2014.

Il risultato delle attività abbandonate e relative alla sola B.U. S&S è stato negativo per 1.284 migliaia di euro (negativo per 2.229 migliaia di euro nell'intero esercizio 2014). Al momento della chiusura la B.U. S&S aveva chiuso l'anno termico 2014-2015 con una sostenuta crescita dei volumi venduti rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (+54%), volta ad attenuare

la ridotta marginalità unitaria del segmento all'ingrosso per effetto del particolare contesto di mercato e delle nuove modalità di valorizzazione della componente materia prima.

Al netto del risultato negativo delle attività operative cessate, l'esercizio 2015 si è chiuso con un utile di 7.150 migliaia di euro contro un utile di 16.911 migliaia di euro del 2014.

STATO PATRIMONIALE SINTETICO RICLASSIFICATO

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Capitale immobilizzato
Immobilizzazioni immateriali 343.121 362.386
Immobilizzazioni materiali 102.607 104.170
Immobilizzazioni finanziarie - -
Altre attività e passività non correnti 1.404 1.327
Totale 447.132 467.883
Capitale circolante netto
Rimanenze 4.153 19.283
Crediti commerciali 16.842 34.535
Debiti commerciali (21.838) (35.545)
Altri debiti e crediti di circolante 2.749 2.433
Totale 1.906 20.706
Fondi rischi per oneri e imposte differite
nette
Trattamento di fine rapporto di lavoro
(179.892) (191.330)
subordinato (4.424) (4.866)
Capitale investito netto 264.722 292.393
Patrimonio netto 223.583 221.239
Posizione finanziaria netta 41.139 71.154
Coperture 264.722 292.393

La situazione patrimoniale consolidata del Gruppo presenta un capitale investito netto di 264.722 migliaia di euro contro 292.393 migliaia di euro del 31 dicembre 2014 con una riduzione complessiva di 27.671 migliaia di euro.

Il capitale immobilizzato risulta pari a 447.132 migliaia di euro contro 467.883 migliaia di euro del 31 dicembre 2014 e registra un decremento complessivo di 20.751 migliaia di euro rispetto all'importo del suddetto esercizio. In questo ambito le immobilizzazioni immateriali, pari a 343.121 migliaia di euro, si riducono complessivamente di 19.265 migliaia di euro mentre le immobilizzazioni materiali, pari a 102.607 migliaia di euro, presentano un decremento di 1.563

migliaia di euro. La variazione complessiva delle immobilizzazioni (20.828 migliaia di euro) deriva dal saldo tra gli incrementi netti (7.219 migliaia di euro) e gli ammortamenti e le svalutazioni effettuate nel periodo (28.047 migliaia di euro).

Le altre attività e passività non correnti, costituite rispettivamente dalla partecipazione in Serenissima Gas S.p.A. e da depositi cauzionali attivi e passivi, si mantengono sui valori del precedente esercizio (1.404 migliaia di euro contro 1.327 migliaia di euro del 31 dicembre 2014).

Il capitale circolante netto presenta un saldo positivo di 1.906 migliaia di euro (20.706 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e si riduce complessivamente di 18.800 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio. In questo ambito si registra una forte riduzione di tutte le sue componenti per effetto della chiusura dell'attività di commercializzazione all'ingrosso, in particolare delle rimanenze (15.130 migliaia di euro) per la mancata ricostituzione del magazzino gas, dei crediti commerciali (17.693 migliaia di euro) per l'assenza di vendite a clienti grossisti nell'ultimo trimestre dell'esercizio e dei debiti commerciali (13.707 migliaia di euro) per i conseguenti minori approvvigionamenti di gas del periodo.

Il saldo degli altri debiti e crediti del circolante non presenta complessivamente variazioni rilevanti rispetto al precedente esercizio e risulta positivo per 2.749 migliaia di euro contro un saldo positivo di 2.433 migliaia di euro nel 2014.

I fondi per rischi ed oneri, le cui componenti principali sono costituite dal fondo smantellamento e ripristino siti e dal fondo imposte differite nette, ammontano complessivamente a 179.892 migliaia di euro contro 191.330 migliaia di euro del 2014. In questo ambito il fondo smantellamento e ripristino siti ammonta a 109.601 migliaia di euro contro 108.246 migliaia di euro del precedente esercizio mentre il fondo imposte differite nette ammonta a 64.699 migliaia di euro contro 77.553 migliaia di euro del precedente esercizio ed il relativo importo è stato adeguato alla minore aliquota Ires in vigore dall'esercizio 2017.

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato ammonta a 4.424 migliaia di euro (4.866 migliaia di euro nel 2014) e si riduce per effetto delle variazioni di organico registrate nel periodo.

L'indebitamento finanziario netto ammonta a 41.139 migliaia di euro contro 71.154 migliaia di euro al 31 dicembre 2014 e risulta ancora in calo per la forte crescita della liquidità che aumenta da 9.139 migliaia di euro a 33.053 migliaia di euro del 2015 e la riduzione dell'indebitamento finanziario corrente (6.668 migliaia di euro del 2015 contro 8.836 migliaia di euro del 2014) e non

corrente (69.593 migliaia di euro del 2015 contro 74.043 migliaia di euro del 2014).

Il forte miglioramento della posizione finanziaria netta è da attribuire, oltre ai flussi di cassa delle attività operative, anche allo slittamento temporale di alcuni investimenti ed è da considerarsi pertanto, almeno in parte, temporaneo sino all'avvio di detti investimenti.

A tale proposito si segnala infine che, in prossimità della chiusura dello scorso esercizio, il Gruppo ha stipulato con Banca IMI S.p.A. i contratti per la concessione di una nuova linea di credito di 64 milioni di euro destinata a finanziare i programmi di investimento (della B.U. E&P, sia in Italia che all'estero) e per la rinegoziazione del debito residuo, all'epoca pari 51,6 milioni di euro, del finanziamento a medio-lungo termine erogato nell'ottobre 2011. La linea di credito di 51,6 milioni di euro è assistita dalle medesime garanzie del precedente contratto di finanziamento a medio lungo termine (per maggiori dettagli si rimanda alla nota integrativa).

L'operazione ha consentito l'ottimizzazione del costo del credito e una nuova struttura del piano di rimborso con scadenza finale al 31 dicembre 2020. Nell'ambito degli accordi di finanziamento, in considerazione della progressiva riduzione del capitale circolante, è stato inoltre ridotto l'importo della linea di credito prevista dal contratto di finanziamento revolving da 50 milioni di euro a 30 milioni di euro.

Il patrimonio netto ammonta a 223.583 migliaia di euro (221.239 migliaia di euro al 31 dicembre 2014) e presenta un aumento di 2.344 migliaia di euro rispetto alla fine del precedente esercizio. L'aumento risulta inferiore all'utile netto conseguito nel periodo (7.150 migliaia di euro) a seguito della distribuzione di dividendi (4.362 migliaia di euro) e delle variazioni di fair value dei derivati di copertura contabilizzate in hedge accounting.

ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO

DATI DI SINTESI

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione %
Ricavi da vendite 6.074 6.191 (1,9%)
Costi Operativi (6.750) (6.587) 2,5%
EBITDA (677) (396) 70,9%
EBIT (926) (644) 43,8%
Risultato operativo 3.477 3.058 13,7%
Risultato prima delle
imposte 2.300 (1.170) (296,5%)
Risultato netto 4.710 2.032 131,8%
Utile per azione 0,11 0,05 131,8%
Costi del personale (3.591) (3.355) 7,0%
Numero di dipendenti 44 43 2,3%
31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione %
Indebitamento netto 99.910 96.418 3,6%
Patrimonio netto 200.651 199.771 0,4%
Attivo immobilizzato 296.532 295.485 0,4%

Il numero medio ponderato delle azioni (n./000) è nel 2015 e nel 2014 pari a 43.573.

Gas Plus S.p.A.
Sede legale Milano, Viale Enrico Forlanini 17
Sedi secondarie Porzano di Leno (BS),Via Copernico 13
Fornovo di Taro (PR), Via Nazionale 2

COMMENTO AI RISULTATI DELLA CAPOGRUPPO

Conto economico

Importi in migliaia di Euro 2015 2014
Ricavi 6.026 6.151
Altri ricavi e proventi 47 40
Totale Ricavi 6.074 6.191
Costi per materie prime e materiali di
consumo
(35) (34)
Costi per servizi e altri (3.125) (3.198)
Costo del personale (3.591) (3.355)
(Oneri) e Proventi diversi 4.404 3.702
Ammortamenti (250) (248)
RISULTATO OPERATIVO 3.477 3.058
Proventi finanziari 4.230 4.827
Oneri finanziari (5.408) (9.055)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 2.300 (1.170)
Imposte sul reddito 2.410 3.202
RISULTATO DEL PERIODO 4.710 2.032
Utile per azione base (importi in Euro) 0,11 0,05
Utile per azione diluito (importi in Euro) 0,11 0,05

Gas Plus S.p.A. fornisce alle società del Gruppo servizi principalmente nelle aree amministrazione e tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

Nell'esercizio 2015, tale attività ha determinato complessivamente ricavi per 6.026 migliaia di euro (6.151 migliaia di euro nel 2014), di cui 6.013 migliaia di euro (6.137 migliaia di euro nel 2014) per prestazioni di servizi a favore di società controllate e 14 migliaia di euro (come nel 2014) per prestazioni di servizi a favore di società correlate.

Alla formazione dei ricavi dell'esercizio hanno poi concorso altri ricavi e proventi per 47 migliaia di euro (40 migliaia di euro nel 2014) costituiti da rimborsi assicurativi e da plusvalenze e sopravvenienze attive.

Per l'erogazione di tali servizi, la Società ha sostenuto costi per acquisti pari a 35 migliaia di euro (34 migliaia di euro nel 2014) e costi per servizi pari a 3.125 migliaia di euro (3.198 migliaia di euro nel 2014).

I costi del personale sono risultati in crescita rispetto al precedente esercizio (3.591 migliaia di euro contro 3.355 migliaia di euro nel 2014) per le variazioni dell'organico.

Gli oneri e proventi diversi, hanno registrato un saldo positivo pari a 4.404 migliaia di euro (3.702 migliaia di euro nel 2014). Nell'esercizio 2015, i proventi diversi sono costituiti dai dividendi erogati dalle controllate Gas Plus Reti S.r.l. (2.987 migliaia di euro del 2015 contro 2.268 migliaia di euro del 2014), Gas Plus Energia S.r.l. (28 migliaia di euro del 2015 contro 34 migliaia di euro nel 2014) e Idrocarburi Italiana S.r.l. (2.000 migliaia di euro del 2015 contro 4.000 migliaia di euro nel 2014). Nell'esercizio 2015 non ha invece distribuito dividendi Gas Plus Italiana S.r.l. (2.000 migliaia di euro nel 2014).

Gli oneri diversi sono esclusivamente costituiti dalla svalutazione della partecipazione in Gas Plus Storage (612 migliaia di euro del 2015 contro 4.600 migliaia di euro nel 2014) a copertura delle perdite dell'esercizio.

E' risultato in forte calo il saldo negativo tra proventi ed oneri finanziari (1.178 migliaia di euro del 2015 contro 4.228 migliaia di euro dell'esercizio precedente).

Il calo è da attribuire alla riduzione degli oneri finanziari che sono passati da 9.055 migliaia di euro a 5.408 migliaia di euro per effetto dell'andamento degli oneri relativi ai derivati (da 4.864 migliaia di euro del 2014 a 3.871 migliaia di euro del 2015) e degli interessi e degli oneri sui finanziamenti a medio e lungo termine (da 3.862 migliaia di euro a 1.348 migliaia di euro).

Una riduzione hanno registrato anche i proventi finanziari che sono passati da 4.827 migliaia di euro del 2014 a 4.230 migliaia di euro del 2015 e le cui principali componenti sono costituite dai proventi finanziari su strumenti derivati per 2.724 migliaia di euro (3.991 migliaia di euro nel 2014) e dalle variazioni di fair value di strumenti finanziari per 1.297 migliaia di euro (44 migliaia di euro nel 2014).

Dopo imposte sul reddito con un saldo positivo di 2.410 migliaia di euro (saldo positivo di 3.202 migliaia di euro nel 2014) per il recepimento dei benefici fiscali del trasferimento dell'ACE (Aiuto alla Crescita Economica) che non trova capienza nel reddito imponibile delle società controllate nell'ambito del consolidato nazionale e delle perdite fiscali delle società controllate estere nell'ambito del consolidato mondiale, l'esercizio 2015 si è chiuso con un utile di 4.710 migliaia di euro contro 2.032 migliaia di euro dell'esercizio precedente.

Stato patrimoniale riclassificato

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Capitale immobilizzato
Immobilizzazioni immateriali 864 1.284
Immobilizzazioni materiali 242 338
Immobilizzazioni finanziarie 295.193 293.404
Altre attività immobilizzate - -
Imposte anticipate 234 458
296.532 295.485
Capitale di esercizio netto
Altre attività di esercizio 8.361 6.231
Passività di esercizio (3.287) (2.899)
Totale 5.074 3.332
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (1.045) (1.028)
Fondi rischi per oneri - (1.600)
Capitale investito netto 300.561 296.189
Patrimonio netto 200.651 199.771
Indebitamento (disponibilità) finanziario netto 99.910 96.418
Coperture 300.561 296.189

La situazione patrimoniale della Società presenta un capitale investito netto di 300.561 migliaia di euro (296.189 migliaia di euro nel 2014) che risulta in crescita di 4.372 migliaia di euro rispetto a quello risultante alla fine dell'esercizio 2014.

Il capitale immobilizzato ammonta a 296.532 migliaia di euro (295.485 migliaia di euro nel 2014) e presenta un incremento complessivo di 1.047 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Le immobilizzazioni immateriali, al netto dei relativi fondi di ammortamento, ammontano a 864 migliaia di euro (1.284 migliaia di euro nel 2014) e presentano un decremento di 421 migliaia di euro.

Le immobilizzazioni materiali, al netto dei relativi fondi di ammortamento, ammontano a 242 migliaia di euro (338 migliaia di euro nel 2014) e presentano una riduzione di 97 migliaia di euro rispetto ai valori del precedente esercizio.

Le immobilizzazioni finanziarie raggiungono l'importo di 295.193 migliaia di euro (293.404 migliaia di euro nel 2014) e presentano un incremento di 1.788 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio a seguito dei versamenti soci in conto capitale effettuati a favore della controllata Gas Plus Storage e della successiva svalutazione della partecipazione per effetto della perdita conseguita nell'esercizio.

Risulta positivo, seppur in calo, il saldo tra imposte anticipate e differite che ammonta a 234 migliaia di euro contro un saldo positivo di 458 migliaia di euro del precedente esercizio.

Il capitale circolante netto presenta un saldo positivo di 5.074 migliaia di euro contro un saldo positivo di 3.332 migliaia di euro del precedente esercizio. In quest'ambito le attività sono passate da 6.231 migliaia di euro a 8.361 migliaia di euro mentre le passività da 2.899 migliaia di euro a 3.287 migliaia di euro.

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato si mantiene sostanzialmente in linea con il dato del precedente esercizio (1.045 migliaia di euro contro 1.028 migliaia di euro del 2014).

Il fondo per rischi e oneri, costituito nel precedente esercizio per la copertura delle perdite della società partecipata Gas Plus Storage S.r.l. eccedenti il patrimonio netto, è stato interamente utilizzato a seguito dei versamenti effettuati a favore della partecipata e pertanto azzerato il relativo importo.

Il patrimonio netto ammonta a 200.651 migliaia di euro (199.771 migliaia di euro nel 2014) e presenta un incremento di 880 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio. Per maggiori dettagli sulle variazioni del patrimonio si rimanda a quanto esposto nella nota integrativa.

L'indebitamento finanziario netto a fine esercizio ammonta a 99.910 migliaia di euro (rispetto a 96.418 migliaia di euro del 2014) e la principale componente è costituita dal finanziamento a medio lungo termine ottenuto per l'acquisizione di Padana del valore nominale residuo di 46,6 milioni di euro. Il restante importo è costituito dai rapporti di finanziamento a breve termine con le controllate e, in particolare, dai saldi delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le sue controllate (79.988 migliaia di euro) e dalle disponibilità liquide (22.460 migliaia di euro) in forte crescita rispetto al precedente esercizio per effetto dello slittamento temporale di alcuni investimenti delle partecipate.

Le disponibilità comprendono anche gli investimenti temporanei di liquidità in partecipazioni e titoli per 3.121 migliaia di euro (2.752 migliaia di euro nel 2014) che risultano in crescita per le variazioni positive di fair value registrate nell'esercizio.

Per quanto concerne la struttura finanziaria si segnala infine che, in prossimità della chiusura del precedente esercizio, il Gruppo ha stipulato con Banca IMI S.p.A. i contratti per la concessione di una nuova linea di credito di Euro 64 milioni destinata a finanziare i programmi di investimento (soprattutto nella B.U. E&P, sia in Italia che all'estero) e per la rinegoziazione del debito residuo, all'epoca, di Euro 51,6 milioni del finanziamento a medio-lungo termine erogato nell'ottobre 2011. La linea di credito di Euro 51,6 milioni è assistita dalle medesime garanzie del

precedente contratto di finanziamento a medio lungo termine (per maggiori dettagli si rimanda alla nota integrativa).

L'operazione ha consentito l'ottimizzazione del costo del credito e una nuova struttura del piano di rimborso con scadenza finale al 31 dicembre 2020. Nell'ambito degli accordi di finanziamento, in considerazione della progressiva riduzione del capitale circolante, è stato inoltre ridotto l'importo della linea di credito prevista dal contratto di finanziamento revolving da 50 milioni di euro a 30 milioni di euro.

Per maggiori dettagli sulle variazioni dell'indebitamento finanziario netto si rimanda a quanto esposto nella nota integrativa.

RAPPORTI TRA LA CAPOGRUPPO E LE PRINCIPALI SOCIETA' CONTROLLATE

Le società controllate operano prevalentemente nel settore del gas naturale e svolgono le attività di estrazione, distribuzione e vendita di gas naturale a clienti grossisti e finali.

Gas Plus S.p.A., esercita nei confronti di tali società l'attività di controllo e coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile e fornisce loro servizi principalmente nelle aree amministrazione, tesoreria, personale, acquisti e sistemi informativi.

Per quanto concerne i principali rapporti di natura finanziaria con società controllate e collegate si segnala che Gas Plus S.p.A. utilizza un sistema di cash pooling, finalizzato ad una gestione centralizzata della tesoreria del Gruppo. L'operatività delle controllate estere del Gruppo, attive nel settore esplorativo, è finanziata attraverso la controllata, capogruppo di settore, Gas Plus Italiana S.r.l. tramite versamenti in conto capitale.

A partire dall'esercizio 2009, la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in qualità di società consolidante, e le sue controllate Gas Plus Reti S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., Gas Plus Salso S.r.l., Gas Plus Trasporto S.r.l., a partire dall'esercizio 2010, Idrocarburi Italiana S.r.l. e, a partire dall'esercizio 2011, Società Padana Energia S.p.A. hanno congiuntamente esercitato (e ulteriormente rinnovato nell'esercizio 2015 per un triennio) l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Nel corso del 2010, Gas Plus S.p.A. ha presentato inoltre istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate ai sensi dell'art. 132 del TUIR, al fine di verificare la sussistenza dei requisiti per l'esercizio dell'opzione per includere nella propria base imponibile i redditi conseguiti da tutte le società controllate, anche non residenti (cosiddetto "consolidato mondiale"). Successivamente alla data di presentazione del bilancio consolidato dell'esercizio 2010, tale istanza è stata accolta e pertanto è stata presentata la relativa comunicazione all'Agenzia delle Entrate.

In prossimità della chiusura dell'esercizio 2015, Gas Plus S.p.A. ha presentato istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate per rinnovare l'opzione per la tassazione di Gruppo per il triennio 2015-2017.

Nel corso del mese di febbraio 2015, la società capogruppo Gas Plus S.p.A., insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A., ha presentato all'Agenzia delle Entrate il modello IVA 26 per l'adesione al regime IVA di Gruppo. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti IVA di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Negli anni 2014 e 2015, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha sottoscritto, con le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l.,Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l., gli accordi per il trasferimento degli effetti economici dei derivati per la copertura del rischio di oscillazione dei prezzi delle commodities stipulati dalla stessa Gas Plus S.p.A. con gli istituti bancari. Tali accordi sono stati sottoscritti a condizioni di mercato.

Oltre a quanto sopra evidenziato non sono intercorsi, nell'esercizio in esame, altri rapporti di altra natura (di fornitura, finanziamento, ecc.) con le società direttamente o indirettamente controllate, salvo le garanzie prestate dalla capogruppo alle sue controllate nell'ambito della normale operatività delle stesse.

RAPPORTI CON LA CONTROLLANTE

Non sono intercorsi, nell'esercizio in esame, significativi rapporti con la società controllante.

ANDAMENTO ECONOMICO DELLE SOCIETA' CONTROLLATE

Le principali partecipazioni in società direttamente o indirettamente controllate sono rappresentate dalla:

  • partecipazione in Gas Plus Reti S.r.l. corrispondente al 100% del relativo capitale sociale;
  • partecipazione, tramite Gas Plus Reti S.r.l., in Gas Plus Salso S.r.l. corrispondente al 96,96% del relativo capitale sociale;
  • partecipazione in Gas Plus Italiana S.r.l. corrispondente al 100,00% del relativo capitale sociale;

  • partecipazione in Società Padana Energia S.p.A., tramite Idrocarburi Italiana S.r.l., corrispondente al 100,00% del relativo capitale sociale;

  • partecipazione in Gas Plus Vendite S.r.l. corrispondente complessivamente al 100,00% del relativo capitale sociale;
  • partecipazione in Gas Plus Energia S.r.l. corrispondente al 85,29% del relativo capitale sociale.

Si rimanda al prospetto delle partecipazioni contenuto nelle Note Esplicative al Bilancio Consolidato per un elenco completo delle partecipazioni in società controllate direttamente o indirettamente.

Di seguito vengono presentati i principali dati economici dell'ultimo esercizio delle società partecipate sopra menzionate, i cui bilanci sono redatti in conformità ai principi contabili nazionali.

Gas Plus Reti S.r.l.

Gas Plus Reti S.r.l. opera nel settore della distribuzione gas metano, fornendo servizi di vettoriamento gas a società operanti nel settore della commercializzazione di tale materia prima, tra cui la principale cliente è tuttora la consociata Gas Plus Vendite S.r.l..

Nell'esercizio 2015, la partecipata che è titolare di concessioni per la distribuzione di gas metano in 35 comuni della Lombardia, parte orientale, e dell'Emilia Romagna, ha proseguito nell'attività di sviluppo, realizzazione e gestione delle proprie reti di distribuzione gas ed ha effettuato investimenti per circa 727 migliaia di euro.

In termini di volumi, il gas metano complessivamente trasportato nel 2015 tramite le reti di distribuzione della Società è risultato pari a circa 143,3 milioni di metri cubi (132,8 milioni di metri cubi nel 2014).

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Gas Plus Reti S.r.l. sono riassunti qui di seguito:

Valore della produzione 19.263
Costi della produzione 12.963
Differenza tra valore e costi della produzione 6.300
Proventi finanziari 1.934
Oneri finanziari 39
Differenza tra oneri e proventi finanziari 1.895
Rivalutazioni 0
Svalutazioni 0
Rettifiche di valore di attività finanziarie 0
Proventi straordinari 91
Oneri straordinari 15
Differenza tra proventi d oneri straordinari 76
Risultato prima dell'imposte 8.271
Imposte sul reddito d'esercizio 2.397
Utile d'esercizio 5.874

Gas Plus Salso S.r.l.

Gas Plus Salso S.r.l. opera nel settore della distribuzione gas metano, fornendo servizi di vettoriamento gas a società operanti nel settore della commercializzazione di tale materia prima, tra cui la principale cliente è tuttora la consociata Gas Plus Vendite S.r.l..

La Società è stata costituita il 5 agosto 2008 a seguito della scissione non proporzionale di Salso Servizi S.p.A.. La scissione ha previsto il trasferimento a favore di una società di nuova costituzione (Gas Plus Salso S.r.l.) del ramo d'azienda relativo al servizio di distribuzione del gas nell'ambito dei territori dei Comuni di Salsomaggiore Terme (PR) e Fontanellato (PR).

Nell'esercizio 2015, la partecipata che è titolare di concessioni per la distribuzione di gas metano in 2 comuni dell'Emilia, ha proseguito nell'attività di sviluppo, realizzazione e gestione delle proprie reti di distribuzione gas ed ha effettuato investimenti per circa 106 migliaia di euro. In termini di volumi, il gas metano complessivamente trasportato nel 2015 tramite le reti di distribuzione della Società è risultato pari a 37,0 milioni di metri cubi (32,0 milioni di metri cubi nel corso del 2014).

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Gas Plus Salso S.r.l. sono riassunti qui di seguito:

Valore della produzione 3.458
Costi della produzione 2.281
Differenza tra valore e costi della produzione 1.177
Proventi finanziari 5
Oneri finanziari 2
Differenza tra oneri e proventi finanziari 3
Rivalutazioni 0
Svalutazioni 0
Rettifiche di valore di attività finanziarie 0
Proventi straordinari 1
Oneri straordinari 0
Differenza tra proventi d oneri straordinari 1
Risultato prima dell'imposte 1.181
Imposte sul reddito d'esercizio 272
Utile d'esercizio 909

Gas Plus Italiana S.r.l.

Gas Plus Italiana S.r.l. opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di idrocarburi ed è titolare di 36 concessioni di coltivazione, di 2 permessi di ricerca, 2 istanze di concessione e 3 istanze di permesso.

La Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale, ha effettuato investimenti per circa 3,4 milioni di euro (1,4 milioni di euro nel 2014).

Al termine dell'esercizio 2015 le riserve 2P rischiate di idrocarburi della società sono risultate pari a 1.951 milioni di metri cubi (2.079 milioni di metri cubi nel 2014) mentre la produzione lorda di idrocarburi dell'anno è stata pari 97,6 milioni di metri cubi.

La Società ha operato, sino al termine del 3° trimestre dell'esercizio, anche nell'attività di commercializzazione all'ingrosso di gas metano tramite la Business Unit Supply & Sales che, nell'esercizio 2015, ha venduto complessivamente 306,2 MSmc, di cui 66,4 MSmc alla consociata Gas Plus Vendite e 239,8 MSmc a società terze.

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Gas Plus Italiana S.r.l. sono riassunti qui di seguito:

Valore della produzione 90.827
Costi della produzione 89.381
Differenza tra valore e costi della produzione 1.446
Proventi finanziari 30
Oneri finanziari 1.149
Differenza tra oneri e proventi finanziari -1.119
Rivalutazione partecipazioni 0
Svalutazione partecipazioni 1.437
Rettifiche di valore di attività finanziarie -1.437
Proventi straordinari 837
Oneri straordinari 29
Differenza tra proventi d oneri straordinari 808
Risultato prima dell'imposte -302
Imposte sul reddito d'esercizio 267
Utile d'esercizio -569

Società Padana Energia S.p.A.

Società Padana Energia S.p.A. è stata acquisita dal gruppo ENI in data 19 ottobre 2010 ed opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di gas naturale, essendo titolare di 12 concessioni di coltivazione.

La Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale ed olio, ha effettuato investimenti per circa 4,8 milioni di euro (2,1 milioni di euro nel 2014).

Al termine dell'esercizio 2015 le riserve 2P rischiate di idrocarburi della società sono risultate pari a 2.722 milioni di metri cubi (2.767 milioni di metri cubi nel 2014) mentre la produzione lorda dell'anno è stata pari 56,5 milioni di metri cubi.

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Società Padana Energia S.p.A. sono riassunti qui di seguito:

Valore della produzione 15.041
Costi della produzione 24.461
Differenza tra valore e costi della produzione -9.420
Proventi finanziari 48
Oneri finanziari 276
Differenza tra oneri e proventi finanziari -228
Rivalutazione partecipazioni 0
Svalutazione partecipazioni 0
Rettifiche di valore di attività finanziarie 0
Proventi straordinari 83
Oneri straordinari 24
Differenza tra proventi d oneri straordinari 59
Risultato prima dell'imposte -9.589
Imposte sul reddito d'esercizio -9.317
Utile d'esercizio -272

Gas Plus Vendite S.r.l.

Gas Plus Vendite S.r.l. opera nel settore della vendita di gas metano ad utenti finali e detiene un portafoglio di circa 77.000 clienti finali. La società gestisce la totalità dei propri clienti civili, nonché parte dei clienti industriali, attraverso contratti d'affitto di ramo d'azienda i cui proprietari sono società partecipate dal gruppo, Gas Plus Reti S.r.l. e Gas Plus Salso S.r.l..

In termini di volumi, le vendite di gas metano del 2015 hanno raggiunto i 97,4 milioni di metri cubi (92,8 milioni di metri cubi nel 2014) di cui 87,7 milioni di metri cubi (83,3 milioni di metri cubi nel 2014) destinati a clienti civili e small business (consumi inferiori a 200.000 smc/anno) e 9,7 milioni di metri cubi (9,5 milioni di metri cubi nel 2014) a clienti industriali.

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Gas Plus Vendite S.r.l. sono riassunti qui di seguito:

Valore della produzione 51.066
Costi della produzione 49.129
Differenza tra valore e costi della produzione 1.937
Proventi finanziari 70
Oneri finanziari 436
Differenza tra oneri e proventi finanziari -366
Rivalutazione partecipazioni 0
Svalutazione partecipazioni 0
Rettifiche di valore di attività finanziarie 0
Proventi straordinari 153
Oneri straordinari 64
Differenza tra proventi d oneri straordinari 89
Risultato prima dell'imposte 1.660
Imposte sul reddito d'esercizio 615
Utile d'esercizio 1.045

Gas Plus Energia S.r.l.

Gas Plus Energia S.r.l. opera nel settore della gestione di impianti energetici (impianti termici tradizionali, impianti di cogenerazione, impianti di climatizzazione a gas naturale, ecc.) ed esercita tale attività nei confronti di enti pubblici, strutture sanitarie, industrie e complessi civili. La Società gestisce attualmente servizi "calore" e servizi di conduzione e manutenzione di centrali termiche nell'ambito delle regioni Lombardia ed Emilia Romagna. Nel periodo in esame la controllata non ha effettuato investimenti di entità rilevante.

A partire dall'esercizio 2008, inoltre, la Società svolge l'attività relativa alla fornitura di titoli di efficienza energetica alla consociata Gas Plus Reti S.r.l..

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Gas Plus Energia S.r.l. sono riassunti qui di seguito:

Valore della produzione 2.394
Costi della produzione 2.349
Differenza tra valore e costi della produzione 45
Proventi finanziari 1
Oneri finanziari 0
Differenza tra oneri e proventi finanziari 1
Proventi straordinari 8
Oneri straordinari 8
Differenza tra proventi d oneri straordinari 0
Risultato prima dell'imposte 46
Imposte sul reddito d'esercizio 16
Utile d'esercizio 30

FATTORI DI RISCHIO E INCERTEZZE GESTIONE DEL RISCHIO

Il Gruppo, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposto, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ad una serie di rischi ed incertezze.

Come richiesto dall'art. 2428 del codice civile, di seguito si procede pertanto alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui il Gruppo è esposto:

  • Rischi operativi
  • Rischi normativi e regolatori
  • Rischi finanziari:
  • rischi di credito
  • rischi di liquidità
  • rischi di mercato

Rischi operativi

Le attività svolte da Gas Plus sono soggette al rispetto delle norme e dei regolamenti validi all'interno del territorio in cui opera, comprese le leggi che attuano protocolli o convenzioni internazionali. In particolare, le attività sono soggette ad autorizzazione e/o acquisizione di permessi, che sono necessarie per l'esercizio delle attività e che richiedono il rispetto delle norme vigenti a tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza. Per la tutela dell'ambiente, ad esempio, le norme prevedono il controllo e il rispetto dei limiti di emissione di sostanze inquinanti e, nella fase di smantellamento e ripristino dei siti minerari, il rispetto delle disposizioni di legge in merito alla bonifiche ambientali. Il non rispetto delle norme vigenti comporta sanzioni di natura penale e/o

civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi di violazione della normativa sulla sicurezza, a carico delle Aziende, secondo un modello europeo di responsabilità oggettiva dell'impresa recepito anche in Italia.

Le attività di ricerca, sviluppo e produzione di gas (B.U. E&P) comportano elevati investimenti e sono soggette a particolari rischi di carattere economico e naturale, compresi quelli relativi alle caratteristiche fisiche dei giacimenti di gas. L'attività esplorativa presenta il rischio dell'esito negativo della ricerca di idrocarburi che si verifica in presenza di giacimenti sterili o con quantitativi privi dei requisiti di commerciabilità. Inoltre, tra la fase esplorativa e le successive fasi di sviluppo e di commercializzazione delle riserve scoperte, è normalmente necessario un rilevante periodo di tempo durante il quale la redditività del progetto è esposta alla volatilità del prezzo degli idrocarburi e all'eventuale aumento dei costi di sviluppo e di produzione.

Gli altri principali rischi operativi cui la B.U. E&P è sottoposta sono relativi alla stima del valore delle riserve di idrocarburi ed alla capacità di loro ricostituzione, alla disponibilità degli impianti di perforazione per lo svolgimento dell'attività di esplorazione, all'evoluzione del quadro normativo, alla possibile opposizione di comunità ed enti locali allo svolgimento dell'attività di esplorazione e produzione, alla dipendenza dal rilascio di concessioni e permessi per lo svolgimento dell'attività, nonché alla volatilità del risultato economico in dipendenza dell'andamento del prezzo dei prodotti petroliferi.

La B.U. Supply & Sales, la cui attività si è conclusa al termine del terzo trimestre dell'esercizio 2015, costituiva invece l'area in cui venivano accentrati i rischi relativi ai volumi e ai prezzi del Gruppo, in relazione soprattutto alle tipologie di vendita di gas alla B.U. Retail. I rischi di volume e di volatilità dei prezzi non venivano quindi sopportati dalla B.U. Retail, ma gestiti dalla B.U. S&S all'interno del proprio portafoglio, consentendo a sua volta alla B.U. Retail di offrire ai propri clienti ogni tipo di formula, sia indicizzata sia con prezzi fissi. A sua volta, la B.U. S&S valutava di volta in volta l'effettuazione di coperture, anche tramite strumenti derivati accesi con primarie controparti bancarie, dei rischi relativi al bilanciamento del proprio portafoglio ed alla variabilità delle formule di acquisto e di vendita (volatilità dei prodotti energetici e del cambio), al fine di minimizzare l'impatto sui margini.

I principali fattori di rischio che interessavano la B.U. riguardavano quindi la volatilità dei prezzi di acquisto e vendita e la coerenza delle formule in acquisto/vendita, il bilanciamento dei portafogli già contrattualizzati in acquisto e vendita ed il rischio regolatorio (in caso di determinazione di prezzi di vendita non coerenti con i termini di fissazione dei prezzi in acquisto). Tra le possibili azioni a mitigazione del rischio era possibile citare la presenza di clausole di rinegoziazione del prezzo nei contratti a lungo termine di approvvigionamento del gas, l'incremento dei volumi acquistati con contratti a breve termine, l'integrazione della filiera del gas e la strategia di incremento delle riserve proprie di gas.

A partire dall'ultimo trimestre dell'esercizio 2015, a seguito della chiusura della suddetta B.U. la gestione dei rischi a cui è soggetto il Gruppo rimane in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della capogruppo.

La B.U. Retail opera esclusivamente nel mercato italiano che è soggetto ad una forte concorrenza. La capacità commerciale della B.U. può essere inoltre fortemente limitata dai poteri di regolamentazione in materia di determinazione di tariffe e prezzi che la normativa nazionale ha concesso all'AEEGSI.

Le principali aree di rischio della B.U. sono quindi da ricondurre a interventi regolatori penalizzanti negli equilibri delle formule di vendita o sotto il profilo dei costi aziendali. Infine un'altra area di rischio operativo della B.U. può riguardare l'eventuale grado di concentrazione dell'esposizione creditoria verso alcune tipologie di clienti, come ad esempio quelli del settore industriale.

Il Gruppo ha inoltre adottato un modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ("Modello Organizzativo") finalizzato a prevenire la commissione dei reati previsti dal D. Lgs. 231/2001 e, per quanto concerne la struttura di Corporate Governance, aderisce ai contenuti del "Codice di Autodisciplina" emanato da Borsa Italiana. Su quest'ultimo tema si rimanda alla Relazione sulla Corporate Governance per maggiori dettagli in merito.

Rischi normativi e regolatori

Oltre a quanto evidenziato nell'ambito dei rischi operativi relativamente alla B.U. E&P e Retail, i rischi normativi e regolatori riguardano inoltre la costante evoluzione delle leggi che disciplinano il settore della distribuzione e del trasporto del gas (B.U. Network & Transportation) in materia, ad esempio, alle gare per l'affidamento del servizio e alla regolazione tariffaria.

Il Gruppo con l'ausilio di esperti, esterni ed interni all'azienda, effettua un costante monitoraggio della normativa, in modo da anticipare i fattori di rischio che ne derivano e minimizzare il possibile impatto sull'andamento gestionale.

Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:

a) rischi su crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite. L'esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende sostanzialmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun cliente.

I crediti iscritti a bilancio sono segmentabili per classi di clienti e l'esposizione creditoria può essere certamente maggiore per le classi dei grossisti ed utenti industriali con un inevitabile grado di concentrazione.

Il Gruppo valuta, con modalità differenti secondo le diverse tipologie, l'affidabilità dei nuovi clienti a cui sono poi offerte le condizioni standard relativamente ai termini di pagamento. In generale per ciascun cliente non appartenente alle tipologie standard dei clienti finali domestici dell'attività di vendita al dettaglio o non considerato preventivamente come solvibile per standard creditizio vengono calcolati dei controvalori massimi di acquisto su di un arco di tempo predeterminato, rappresentativi della linea di esposizione massima; le esposizioni superiori sono soggette a continuo monitoraggio da parte delle funzioni a ciò delegate.

Per determinate tipologie di utenti, l'analisi di affidabilità si basa su valutazioni di società di rating commerciali e, a seconda dell'importanza e della disponibilità dei dati, su analisi di bilancio. Per i grandi clienti si ottengono in genere fideiussioni bancarie o depositi per importi pari alla fornitura di due/tre mesi.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti avviene in base a una reportistica che prevede un'analisi dell'esposizione sulla base delle caratteristiche del credito, considerando tra l'altro se si tratta di persone fisiche o persone giuridiche, la dislocazione geografica, la classe di appartenenza e l'andamento dell'attività, l'anzianità del credito e l'esperienza storica sui pagamenti.

Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite previste sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono svalutazioni specifiche di esposizioni scadute significative e svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze e tipologia di utenza. La svalutazione generica viene determinata anche sulla base dell'esperienza storica.

Con riferimento al rischio di credito si segnala infine che il Gruppo, nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e ad una sempre più efficiente gestione di tale rischio, ha sottoscritto, in data 29 aprile 2013, un contratto con Banca IMI per la

cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti con un plafond rotativo di 35 milioni di euro. Tale contratto prevede, nei limiti del plafond previsto, la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas che, a seguito della chiusura della B.U. S&S, attualmente riguardano la sola B.U. Retail.

b) rischi su strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a strumenti finanziari e depositi bancari è gestito dalla tesoreria di Gruppo in conformità alla politica del Gruppo stesso. L'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari viene fatto solo con istituzioni finanziarie primarie.

c) rischi su attività finanziarie detenute per la negoziazione

In tale categoria rientrano i rischi sugli investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi comuni di investimento. In conseguenza della natura e del rating degli emittenti, i rischi di credito legati ai titoli iscritti nell'attivo circolante (e valutati al fair value imputato a conto economico) per la possibile inadempienza dei relativi emittenti sono attualmente ritenuti non significativi.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie.

Generalmente, il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie.

L'approccio del Gruppo prevede pertanto di garantire, per quanto possibile, che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo i servizi di tesoreria del Gruppo effettuano in modo continuativo previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei mesi successivi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

I contratti di finanziamento a medio lungo termine stipulati con Banca Imi prevedono il rispetto di alcuni covenant e alcune limitazioni negli impegni che sono descritti nelle note esplicative al bilancio alla nota n. 21, Debiti finanziari a breve e medio/lungo termine, a cui si rimanda.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

a) Rischio di cambio

Il Gruppo opera in ambito internazionale tramite iniziative di esplorazione e sviluppo in joint venture con terzi operatori e può essere quindi esposto al rischio valutario derivante dalle fluttuazioni delle valute con cui vengono effettuate le transazioni commerciali, in particolare il dollaro statunitense.

È politica del Gruppo, qualora le previste esposizioni siano di importo significativo, far fronte a questi rischi mediante la copertura a termine delle posizioni valutarie passive previste a date future; la copertura, che può tener conto sia del cambio previsto a budget sia delle aspettative di andamento dei cambi, può non essere attuata per la totalità delle posizioni in modo da tener conto di possibili variazioni dell'entità delle transazioni rispetto alle previsioni ed eventualmente di poter beneficiare delle eventuali variazioni del cambio.

In base a tale politica, può essere quindi coperta solo una percentuale dei flussi in valuta attesi nei successivi 12 mesi. Per la parte non coperta, si determineranno differenze di cambio con impatto a conto economico.

Per la copertura del rischio di cambio, il Gruppo valuta la possibilità di avvalersi di Forward Exchange Contract o strumenti che combinano opzioni call e put con scadenza entro la fine dell'esercizio successivo.

b) Rischio tasso di interesse

Esso afferisce, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività; le eventuali variazioni dei prezzi di tali attività sono imputate a conto economico.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse ha un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari. Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di finanziamento a medio lungo termine, la Capogruppo ha stipulato, per il 75% della posizione, un contratto di Interest Rate Swap.

c) Rischio di variazione del prezzo delle commodity

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del petrolio poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle attività di produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito. Tali oscillazioni agiscono sia direttamente che indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nella formule di prezzo.

In relazione all'attività di grossista, svolta dalla B.U. Supply & Sales e conclusa dal mese di ottobre, il Gruppo si trovava a dover gestire rischi legati al disallineamento delle formule di indicizzazione relative all'acquisto di gas e olio e le formule di indicizzazione legate alla vendita delle medesime commodities, ivi inclusi quelli relativi alla stipula di contratti a prezzo fisso.

Con riferimento a tali rischi, l'obiettivo del Gruppo era quello di mitigare il rischio di volatilità dei margini, sfruttando il gas di propria produzione e ricercando un bilanciamento dei portafogli di acquisto e di vendita, anche attraverso formule contrattuali che prevedevano opzioni di conversione a fisso, ovvero attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari, con finalità di economic hedging.

Come già evidenziato, a seguito della chiusura della suddetta B.U. a partire dall'ultimo trimestre dell'esercizio 2015, la gestione dei rischi a cui è soggetto il Gruppo rimane in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della capogruppo.

Tutti i derivati di copertura stipulati nel corso dell'esercizio 2015 e 2014 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

d) Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

Il Gruppo è esposto al rischio prezzo in quanto detentore di titoli di capitale (azioni) iscritti tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione.

Considerata la natura dei valori mobiliari detenuti in portafoglio e l'entità dello stesso il rischio è ritenuto non significativo.

ALTRE INFORMAZIONI

Rapporti con parti correlate

Per quanto concerne i rapporti con parti correlate, di natura commerciale o finanziaria ed effettuati a valori di mercato, e attentamente monitorati dagli organi preposti (Comitato Controllo e Rischi e Collegio Sindacale), si rimanda alle Note esplicative.

Operazioni atipiche e/o inusuali

Il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015 non riflettono componenti di reddito e poste patrimoniale e finanziarie derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

Relazione annuale sul sistema di corporate governance, sull'adesione al codice di autodisciplina ed informazioni sugli assetti proprietari

La relazione annuale sul sistema di corporate governance e sull'adesione al codice di autodisciplina,

nonché le informazioni sugli assetti proprietari, sono depositate con il fascicolo di bilancio e verranno messe a disposizione del pubblico presso la sede della società e Borsa Italiana S.p.A. nei termini di legge prescritti. La documentazione è inoltre disponibile sul sito della società www.gasplus.it.

Deroga agli obblighi di pubblicazione di documenti informativi ai sensi degli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti.

Il Consiglio di Amministrazione di Gas Plus S.p.A. tenutosi in data 28 gennaio 2013 ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti Consob adottato con Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente integrato e modificato, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura nonché acquisizioni e cessioni.

Continuità aziendale

Gli amministratori ritengono che gli indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potrebbero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni non pongano dubbi sul presupposto della continuità aziendale, anche in considerazione delle prospettive economico-finanziarie del Gruppo. Il bilancio è stato pertanto predisposto nella prospettiva della continuità aziendale.

Attività di direzione e coordinamento

Come previsto dall'art. 2497-bis del Codice Civile, si segnala che la società controllante Us.Fin. S.r.l. non esercita attività di direzione e coordinamento sulla società Gas Plus S.p.A..

Azioni proprie

Con specifico riferimento alle informazioni richieste dall'art. 40 del D. Lgs. 127/91 si precisa infine quanto segue:

• la capogruppo Gas Plus S.p.A. alla data del 24 marzo 2016 detiene direttamente n. 1.336.677 azioni proprie, acquistate ad un prezzo medio di 7,18 Euro per azione, per un valore totale di 9.600 migliaia di euro corrispondente al 2,98 % delle quote della Società;

  • la capogruppo Gas Plus S.p.A. non detiene quote della propria controllante, né direttamente né per tramite di società fiduciaria o per interposta persona, né ha acquistato o alienato, nel corso del 2015, quote della società controllante;
  • non sussistono in generale altri aspetti da segnalare con particolare riferimento ai punti 1 e 2 del citato articolo.

EVENTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO

Nel corso del mese di luglio è stato sottoscritto un accordo transattivo, perfezionato nei mesi successivi, tra Gas Plus Reti S.r.l. e ACSM-AGAM S.p.A., Serenissima Gas S.p.A. e Enerxenia S.p.A. avente ad oggetto i due contenziosi riguardanti:

  • la valorizzazione del recesso di Gas Plus Reti S.r.l. da Serenissima Energia S.r.l. in sede di fusione della stessa in Enerxenia S.p.A.;
  • l'impugnazione della deliberazione di assemblea straordinaria del 31 luglio 2012 di Serenissima Gas S.p.A. portante l'aumento di capitale sociale.

L'accordo ha previsto la definizione del prezzo delle azioni a fronte del recesso da Enerxenia S.p.A. (con una riduzione parziale della passività a suo tempo iscritta a bilancio di Gas Plus Reti S.r.l. a seguito dell'ordinanza di ingiunzione ex art. 186-ter c.p.c. del Tribunale di Milano e del successivo pagamento, a favore di Gas Plus Reti S.r.l., dell'importo provvisoriamente liquidato dal giudice) e un intervento di riduzione della struttura di Patrimonio Netto della Società Serenissima Gas S.p.A. tramite l'assunzione di una delibera di distribuzione di un dividendo straordinario che è stato corrisposto nel mese di ottobre. L'accordo ha consentito proventi non ricorrenti per 1.348 migliaia di euro.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Oltre a quanto già esposto in precedenza nella presente relazione non sussistono altri fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio, all'infuori della segnalazione da parte del titolare dell'infrastruttura di un ulteriore guasto della condotta di trasporto a servizio della concessione di Garaguso, la cui portata e i cui effetti sono ancora da valutare, avendo appreso tale evento solo in fase di elaborazione del presente documento.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Nel caso permanga l'attuale livello degli scenari energetici, l'Ebitda consolidato 2016 è previsto in sensibile calo rispetto al dato del 2015, cosi come il risultato netto che, al momento, non contempla il contributo di componenti positive non ricorrenti e pertanto è atteso di segno negativo.

Le attività E&P, nel presupposto di poter contare sul primo nuovo gas-in previsto per la metà del corrente anno e sull'apporto per larga parte dell'anno della concessione di Garaguso, vedranno una crescita della produzione di idrocarburi rispetto al 2015. A livello di Ebitda gli incrementi di produzione previsti nel 2016 non saranno però in grado di compensare gli effetti negativi degli attuali livelli degli scenari energetici. Tale effetto sarà possibile con il progressivo avvio, nei successivi esercizi, dei restanti progetti di sviluppo che anche agli attuali livelli dei prezzi consentiranno un recupero della marginalità della B.U.. Forte attenzione in questo settore sarà inoltre data al contenimento dei costi operativi.

Le attività regolate e quelle di vendita al dettaglio continueranno, anche nel prossimo esercizio, a registrare un andamento positivo. Sotto il profilo economico le attività al dettaglio risentiranno però dell'attuale debolezza della domanda interna e del forte contesto competitivo, mentre le attività regolate dovranno scontare l'ulteriore riduzione del vincolo ricavi.

Di fronte ad una persistente fase di debolezza del mercato sarà comunque accentuato l'impegno del Gruppo anche in progetti di sviluppo nelle attività regolate e commerciali downstream.

La ripresa degli investimenti in particolar modo nelle attività E&P comporterà il progressivo assorbimento della liquidità di inizio esercizio ed un peggioramento dell'indebitamento finanziario nei limiti delle attuali linee a medio lungo termine già disponibili.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Nel presente documento, in aggiunta agli schemi ed indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance. Tuttavia, tali schemi ed indicatori, non devono essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.

In particolare, tra gli indicatori alternativi utilizzati nella relazione sulla gestione per i commenti

alle B.U. del Gruppo, segnaliamo:

EBITDA: Risultato operativo al lordo degli ammortamenti e degli oneri e proventi diversi. La funzione di questo indicatore è quella di presentare una misura della redditività operativa prima delle principali poste non monetarie e degli oneri e proventi afferenti l'attività non caratteristica.

EBIT: Risultato operativo al netto degli ammortamenti ma al lordo degli oneri e proventi diversi. La funzione di questo indicatore è quella di presentare una misura della redditività operativa prima degli oneri e proventi afferenti l'attività non caratteristica.

Indebitamento finanziario netto (posizione finanziaria netta): è determinata dalla somma algebrica dei debiti di natura finanziaria correnti e non correnti, delle disponibilità di cassa, delle attività finanziarie detenute per la negoziazione e dei crediti di natura finanziaria correnti e non correnti.

ROI: indica il rapporto tra il risultato operativo ed il capitale investito netto medio del periodo.

ROE: indica il rapporto tra il risultato netto ed il patrimonio netto medio del periodo, comprensivo delle minoranze di terzi.

Riserve 2P rischiate: indicano la misura delle riserve di idrocarburi che si ottiene sommando le riserve provate (P1) e le riserve probabili (P2) rischiate.

Patrimonio Titoli: rappresenta l'insieme delle concessioni di ricerca e coltivazione ottenute e delle istanze per permessi di ricerca concesse dall'UNMIG.

Investimenti esplorativi: indicano le spese sostenute per l'attività finalizzata al ritrovamento di accumuli di idrocarburi. Tale attività consiste, in una prima fase, in rilievi geologici e geofisici che consentono di localizzare la potenziale presenza nel sottosuolo di accumuli di idrocarburi. In una seconda fase, l'attività di esplorazione consiste nella perforazione di pozzi esplorativi per stabilire la reale esistenza di tali accumuli e la loro sfruttabilità commerciale.

Riserve di idrocarburi: indicano i volumi stimati di greggio, gas naturale e condensati che si prevede possano essere commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa data in avanti, nelle condizioni economiche e tecniche esistenti e con la normativa di legge vigente.

Investimenti di sviluppo: indicano le spese sostenute per le attività di costruzione ed installazione degli impianti necessari all'estrazione, trattamento, raccolta di idrocarburi entro i limiti di un giacimento noto come produttivo.

PROPOSTE SULLA DESTINAZIONE DEL RISULTATO D'ESERCIZIO DI GAS PLUS S.P.A.

A conclusione della presente relazione Vi invitiamo ad approvare il bilancio dell'esercizio 2015 di Gas Plus S.p.A., proponendo di procedere alla distribuzione di un dividendo in ragione di 10 centesimi di euro per azione avente diritto alla data dello stacco della cedola con utilizzo dell'utile dell'esercizio 2015.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente (Sig. Davide Usberti)

GRUPPO GAS PLUS

Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2015

Prospetti Contabili e Note Esplicative

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA 65
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 66
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 68
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 69
NOTE ESPLICATIVE 70
1. Informazioni generali 70
2. Forma e contenuto del bilancio 70
3. Area di consolidamento 72
4. Principi contabili e criteri di valutazione 74
5. Riesposizione dati comparativi per le attività operative cessate 97
6. Utilizzo di stime 99
7. Informativa di settore 102
8. Immobili, impianti e macchinari 105
9. Avviamento 106
10. Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali 106
11. Partecipazioni in società collegate 109
12. Altre attività non correnti 109
13. Imposte sul reddito 110
14. Rimanenze 112
15. Crediti commerciali 112
16. Altri crediti 113
17. Crediti verso imprese controllanti 113
18. Attività finanziarie 114
19. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 114
20. Patrimonio netto 115
21. Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine 116
22. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili 123
23. Debiti per acquisizioni aziendali 125
24. Altri debiti 126
25. Fondi 127
26. Debiti commerciali 128
27. Ricavi 128
28. Costi operativi 129
29. Costi per il personale 130
30. Oneri e proventi diversi 130
31. Proventi ed oneri finanziari 130
32. Risultato per azione 131
33. Impegni e rischi 132
34. Rapporti con parti correlate 133
35. Eventi successivi alla data di bilancio 134
36. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri 134

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

Per l'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2015 e al 31 Dicembre 2014

Importi in migliaia di Euro Note 31/12/2015 31/12/2014
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 8 102.607 104.170
Avviamento 9 750 750
Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali 10 342.371 361.636
Partecipazioni in società collegate 11 - -
Altre attività non correnti 12 4.598 4.477
Imposte differite attive 13 25.311 25.948
Totale attività non correnti 475.637 496.981
Attività correnti
Rimanenze 14 4.153 19.283
Crediti commerciali (a) 15 16.842 34.535
Crediti per imposte sul reddito 13 1.472 3.521
Altri crediti 16 10.990 14.871
Crediti verso collegate 34 - 41
Crediti verso controllante 17 320 193
Attività finanziarie 18 5.190 5.339
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 19 29.932 6.386
Totale attività correnti 68.899 84.169
TOTALE ATTIVITÀ 544.536 581.150
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
Capitale sociale 20 23.353 23.353
Riserve 20 192.869 179.623
Altre componenti di patrimonio netto 20 (230) 931
Risultato del periodo 20 7.128 16.886
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 223.120 220.793
Patrimonio netto di Terzi 20 463 446
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO E DI TERZI 223.583 221.239
PASSIVITÀ
Passività non correnti
Debiti finanziari a lungo termine 21 41.836 46.286
TFR, quiescenza ed obblighi simili 22 4.424 4.866
Fondo imposte differite 13 90.010 103.501
Debiti per acquisizioni aziendali 23 27.757 27.757
Altri debiti 24 3.194 3.150
Fondi 25 115.193 113.777
Totale passività non correnti 282.414 299.337
Passività correnti
Debiti commerciali (b) 26 21.838 35.545
Debiti verso collegate 34 - -
Debiti finanziari correnti 21 6.556 8.715
Debiti per acquisizioni aziendali 23 112 121
Altri debiti 24 10.030 16.113
Debiti per imposte sul reddito 13 3 80
Totale passività correnti 38.539 60.574
TOTALE PASSIVITÀ 320.953 359.911
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 544.536 581.150

(a) = di cui con parti correlate Euro 6 al 31 dicembre 2015 ed Euro 7 al 31 dicembre 2014. (b)= di cui con parti correlate Euro 23 al 31 dicembre 2015 ed Euro 23 al 31 dicembre 2014.

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 34, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2015 e al 31 Dicembre 2014

Dati Riesposti in applicazione del principio IFRS 5, Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate. Per un maggiore dettaglio si veda la nota n. 5, Riesposizione dati comparativi per le attività operative cessate.

Note 2015 2014
Importi in migliaia di Euro (Riesposto)
Ricavi (a) 27 95.205 108.084
Altri ricavi e proventi 27 9.401 5.864
Totale Ricavi 104.606 113.948
Costi per materie prime e materiali di consumo 28 (31.474) (34.538)
Costi per servizi e altri (b) 28 (31.033) (29.571)
Costo del personale 29 (10.632) (11.365)
(Oneri) e Proventi diversi 30 1.604 366
Quota del risultato delle società collegate 11 - -
Ammortamenti e svalutazioni 8-10 (28.047) (23.379)
RISULTATO OPERATIVO 5.024 15.461
Proventi finanziari 31 1.975 1.406
Oneri finanziari 31 (8.397) (11.143)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (1.398) 5.724
Imposte sul reddito 13 9.832 13.416
RISULTATO DEL PERIODO 8.434 19.140
Risultato del periodo derivante da attività operative cessate (1.284) (2.229)
RISULTATO DEL PERIODO NETTO 7.150 16.911
Gruppo 7.128 16.886
Terzi 22 25
Utile (perdita) per azione base (importi in Euro) 32 0,16 0,39
Utile (perdita) per azione diluito (importi in Euro) 32 0,16 0,39

(a) = di cui con parti correlate per Euro 26 al 31 dicembre 2014 e per Euro 15 al 31 dicembre 2014. (b) = di cui con parti correlate per Euro 511 al 31 dicembre 2015 e per Euro 508 al 31 dicembre 2014.

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 34, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2015 e al 31 Dicembre 2014

Importi in migliaia di Euro 2015 2014
Risultato del periodo 7.150 16.911
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno
riclassificate nel risultato di esercizio:
Variazione di fair value dei derivati in regime di hedge accounting (36) 2.888
Imposte (54) (907)
Differenze di conversione nella traduzione dei bilanci di società estere (224) (657)
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
riclassificate nel risultato di esercizio:
Delta attuariali fondo TFR 160 (530)
Imposte (76) 137
Totale altre componenti del conto economico al netto delle imposte (230) 931
Risultato del periodo complessivo al netto delle imposte 6.920 17.842
Attribuibile a:
Gruppo 6.898 17.817
Terzi 22 25

Per un maggiore dettaglio si rinvia alla nota n. 20, Patrimonio netto.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2015 e al 31 Dicembre 2014

Riserva Riserva Versamenti Acquisto Riserva Riserva Riserva Utili Risultato
di
Totale Totale Totale
Capitale sovrap. legale c/ capitale azioni cash differenze di Indivisi esercizio patrimonio patrimonio patrimonio
azioni Proprie flow attuariali traduzione netto di terzi netto
(1) hedge TFR cambio di gruppo
Saldo al 31 dicembre 2013 23.353 85.605 4.671 7.042 (9.600) (1.349) (485) 1.662 86.108 11.594 208.601 426 209.027
Rettifica saldi 1° gennaio 2014 - - - - - - - - 1.347 - 1.347 1 1.348
Destinazione utile - - - - - - - - 11.594 (11.594) - - -
Distribuzione dividendi - - - - - - - - (6.972) - (6.972) (6) (6.978)
Risultato del periodo complessivo - - - - - 1.981 (393) (657) - 16.886 17.817 25 17.842
Saldo al 31 dicembre 2014 23.353 85.605 4.671 7.042 (9.600) 632 (878) 1.005 92.077 16.886 220.793 446 221.239
Destinazione utile - - - - - - - - 16.886 (16.886) - - -
Distribuzione dividendi - - - - - - - - (4.357) - (4.357) (5) (4.362)
Variazioni altre riserve - - - - - - - - (214) - (214) - (214)
Risultato del periodo complessivo - - - - - (90) 84 (224) - 7.128 6.898 22 6.920
Saldo al 31 dicembre 2015 23.353 85.605 4.671 7.042 (9.600) 542 (794) 781 104.392 7.128 223.120 463 223.583

(1) = al 31 dicembre 2015, Gas Plus S.p.A. ha in portafoglio 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di 9.600 Euro.

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014

Dati Riesposti in applicazione del principio IFRS 5, Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate. Per un maggiore dettaglio si veda la nota n. 5, Riesposizione dati comparativi per le attività operative cessate.

2015 2014
Importi in migliaia di Euro (Riesposto)
Flussi finanziari dell'attività operativa
Risultato del periodo 8.434 19.140
Ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali (1) 24.057 21.959
Accantonamento (utilizzo) altri fondi non monetari (1.012) (16)
Attualizzazione fondo abbandono 4.229 4.637
Interessi su finanziamento per acquisizione 588 319
(Plusvalenze) minusvalenze patrimoniali 138 -
Variazione del fair value delle attività e passività (1.297) 19
Variazione imposte differite (12.984) (19.322)
Variazione delle attività e passività operative
Variazione rimanenze (390) 364
Variazione crediti commerciali verso terzi e collegate 388 7.384
Variazione debiti commerciali verso terzi e collegate 4.943 (414)
Oneri d'abbandono sostenuti (667) (626)
Variazione TFR, quiescenza ed obblighi simili (64) 70
Variazione delle altre passività e attività operative 155 (425)
Flussi finanziari netti dell'attività operativa 26.518 33.089
Flussi finanziari dell'attività di investimento
Uscite per acquisto beni materiali e immateriali (1) (6.494) (5.922)
Flussi finanziari netti utilizzati nell'attività di investimento (6.494) (5.922)
Flussi finanziari dell'attività finanziamento
Variazione netta delle passività finanziarie 685 (879)
Vendita attività finanziarie a breve termine 929 -
Finanziamenti rimborsati (5.000) (15.400)
Dividendi pagati (4.362) (6.978)
Altre variazioni di patrimonio netto (214) -
Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell' attività di finanziamento (7.962) (23.257)
Effetto cambi traduzione bilanci di società estere (280) (766)
Flussi finanziari netti generati dalle attività operative cessate 11.764 (285)
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide 23.546 2.859
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 6.386 3.527
Disponibilità liquide alla fine del periodo 29.932 6.386
Dividendi incassati 1.168 366
Imposte pagate nel periodo 900 8.305
Oneri finanziari netti pagati nel periodo 2.611 6.398

(1) al netto degli ammortamenti dei costi di esplorazione di riserve di idrocarburi sostenuti nell'esercizio (rispettivamente Euro 3.380 e Euro 1.417 nel 2015 e 2014).

NOTE ESPLICATIVE

1. Informazioni generali

Gas Plus S.p.A. è una società per azioni costituita in Italia, iscritta al Registro delle Imprese di Milano (R.I.: 08233870156) e controllata al 73,94% da US.FIN. S.r.l..

Gas Plus S.p.A., ha sede a Milano, in Viale Enrico Forlanini n. 17.

A far data dal 6 dicembre 2006, le azioni di Gas Plus S.p.A. sono quotate sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A..

Il Gruppo opera in Italia e in Europa e svolge le seguenti attività:

  • esplorazione e produzione di idrocarburi (Business Unit E&P Exploration & Production);
  • distribuzione e trasporto di gas naturale (Business Unit Network & Transportation);
  • vendita a clienti finali (Business Unit Retail);
  • stoccaggio gas (Business Unit Storage): attività in fase di start up, come ampiamente documentato nella Relazione sulla Gestione.

A partire dal 1° ottobre 2015, a conclusione della ristrutturazione del modello di business per la commercializzazione del gas, il Gruppo ha cessato di operare nell'attività di approvvigionamento e vendita all'ingrosso del gas naturale (Business Unit S&S – Supply & Sales).

Il Gruppo Gas Plus definisce gestionalmente Business Unit (BU) un settore di attività.

La pubblicazione del bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus, per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 24 marzo 2016.

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che i risultati economici del Gruppo hanno beneficiato degli effetti del rinnovo di un contratto di servizio della Business Unit E&P con la definizione di una nuova tariffa unitaria per il servizio stesso e la riduzione di quella complessivamente dovuta per i servizi resi in precedenti esercizi con un impatto positivo, al loro delle imposte, non ricorrente, a conto economico di Euro 5.275. Oltre a quanto qui sopra evidenziato, non vi sono state operazioni atipiche/inusuali e non ricorrenti.

2. Forma e contenuto del bilancio

Il bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è stato predisposto nel rispetto degli IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea ("IFRS"), delle delibere Consob n. 15519 e n. 15520 del 27 luglio 2006, della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nonché dell'articolo 149 duodecies del Regolamento Emittenti. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), incluse quelle precedentemente emesse dallo Standing Interpretations Committee ("SIC"), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n° 38/2005.

Per ragioni di comparabilità sono stati altresì presentati anche i dati comparativi all'esercizio precedente, in applicazione di quanto richiesto dallo IAS 1 - Presentazione del bilancio.

Ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli eventi e le operazioni non ricorrenti sono identificati prevalentemente in base alla natura delle operazioni. In particolare tra gli oneri/proventi non ricorrenti vengono incluse le fattispecie che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa e, più in dettaglio:

  • proventi/oneri derivanti dalla cessione di immobili;

  • proventi/oneri derivanti dalla cessione di rami d'azienda e di partecipazioni incluse tra le attività non correnti;

  • eventuali oneri/proventi derivanti da processi di riorganizzazione connessi ad operazioni societarie straordinarie (fusioni, scorpori, acquisizioni e altre operazioni societarie).

Sempre in relazione alla suddetta delibera Consob, nei prospetti di bilancio sono stati evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate, che sono anche riportati nella Nota n. 33, Rapporti con parti correlate.

Il bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS), sulla base del principio del costo storico, ad eccezione delle attività finanziarie rappresentate da titoli per i quali si è optato per la classificazione tra le attività finanziarie valutate al fair value con imputazione a conto economico e delle attività disponibili per la vendita, la cui variazione di fair value è imputata direttamente a patrimonio netto.

I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli predisposti dall'organo amministrativo delle controllate per l'approvazione da parte delle Assemblee delle singole società, opportunamente riclassificati e rettificati per adeguarli ai criteri di Gruppo.

Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nella nota n. 35, Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri.

Il bilancio consolidato è presentato in migliaia di Euro in quanto questa è la valuta in cui è condotta la maggior parte delle operazioni del Gruppo e gli importi sono esposti in migliaia di Euro, salvo i dati per azione, che sono esposti in Euro, o quando diversamente indicato.

Per quanto riguarda la presentazione del bilancio il Gruppo ha effettuato le seguenti scelte:

  • nello stato patrimoniale consolidato sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti. Le attività correnti che includono liquidità e mezzi equivalenti sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo del Gruppo. Le attività non correnti comprendono i saldi attivi con ciclo di realizzo oltre i dodici mesi, comprese le immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e le imposte anticipate. Le passività correnti comprendono i debiti esigibili entro i dodici mesi, compresa la quota corrente dei finanziamenti non correnti. Le passività non correnti comprendono i debiti esigibili oltre i dodici mesi, compresi i debiti finanziari, i fondi relativi al personale e le imposte differite;

  • il conto economico consolidato presenta una classificazione dei costi per natura ed evidenzia il risultato prima degli oneri finanziari e delle imposte. Viene evidenziato il risultato netto di competenza dei terzi ed il risultato netto di competenza del gruppo;

  • il conto economico complessivo consolidato, presentato separatamente dal conto economico, raccoglie le variazioni non transitate a Conto Economico, ma imputate direttamente a patrimonio netto consolidato sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;
  • il prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato riporta le informazioni con evidenza separata del risultato di esercizio complessivo e di ogni altra variazione non transitata a conto Economico, ma imputata direttamente a patrimonio netto consolidato sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS. Tale prospetto include solo i dettagli delle transazioni con i soci, le transazioni con i non soci sono presentate in una riconciliazione di ciascun componente di patrimonio netto;
  • il rendiconto finanziario consolidato evidenzia separatamente i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento. Per la sua redazione è stato utilizzato il metodo indiretto.

3. Area di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Gas Plus S.p.A., ed il bilancio delle imprese sulle quali Gas Plus S.p.A. ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente, il controllo, determinandone le scelte finanziarie e gestionali e ottenendone i benefici relativi.

Il controllo avviene quando il Gruppo ha il potere di determinare direttamente o indirettamente le scelte operative-gestionali ed amministrative e di ottenerne i relativi benefici. In generale si presume l'esistenza del controllo quando il Gruppo detiene, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto, ivi inclusi i potenziali diritti di voto derivanti da titoli convertibili.

Società controllate

Le società controllate consolidate integralmente al 31 dicembre 2015 sono le seguenti:

Denominazione, sede ed attività Capitale sociale % di Società % di % voti
svolta possesso Controllante possesso spettanti in
diretta indiretta assemblea
Gas Plus Reti S.r.l. € 30.730.000 100 0 % 100%
Milano (operante nella %
distribuzione di gas e fornitura di
altri servizi pubblici)
Gas Plus Salso S.r.l.(1) € 5.460.000 Gas Plus Reti 96,96% 96,96%
Milano (operante nella S.r.l.
distribuzione di gas e fornitura di
altri servizi pubblici)
Gas Plus Energia S.r.l. Milano € 51.480 85,29 0 % 85,29%
(operante nell'attività di gestione %
degli impianti termici gas)
Gas Plus Italiana S.r.l. Milano € 70.000.000 100 0 % 100%
(operante nell'attività di %
esplorazione, produzione e
vendita di gas)
Idrocarburi Italiana S.r.l. € 10.000 100% 0% 100%
Milano (holding industriale)
Società Padana Energia S.p.A.
(1)
€ 20.000.000 Idrocarburi 100% 100%
Italiana S.r.l.
Milano (operante nell'attività di
esplorazione, produzione e
vendita di gas ed olio)
Gas Plus Vendite S.r.l., € 1.000.000 100%
Milano (operante nell'attività di
vendita di gas naturale)
Reggente S.p.A.(1) € 260.000 Gas Plus 81,63% 81,63%
Lucera (Fg) (operante Italiana S.r.l
nell'attività di trattamento e
compressione gas)
Gas Plus Trasporto S.r.l.(1) € 110.000 Gas Plus Reti S.r.l. 100% 100%
Milano (operante nell'attività di
trasporto regionale del gas)
Gas Plus International B.V. (1) € 10.000.000 Gas Plus Italiana 100% 100%
L'Aja – Paesi Bassi (holding) S.r.l.
Gas Plus Netherlands B.V.(1) € 18.000 Gas Plus 100% 100%
L'Aja – Paesi Bassi (operante International B.V.
nell'attività di esplorazione)
Gasplus E & P UK Ltd(1) (2) GBP 3.000.000 Gas Plus 100% 100%
Londra - Regno Unito (operante International B.V.
nell'attività di esplorazione)
Gasplus O & G UK Ltd(1) (2) GBP 2.500.000 Gas Plus 100% 100 %
Londra – Regno Unito (operante International B.V.
nell'attività di esplorazione)
Gas Plus Storage S.r.l. € 2.000.000 100% 0% 100 %
Milano (costituita per operare
nell'attività di stoccaggio gas)
Gas Plus Dacia S.r.l. (1) RON Gas Plus 100% 100%
Bucarest – Romania (operante nel 3.000.000 International B.V.
settore immobiliare)
Czarne OIL LLP(1) (2) Gas Plus 100% 100%
Londra – Regno Unito International B.V.

(1) controllate indirettamente

(2) società non operativa

Nel corso dell'anno 2015, non sono intervenute variazioni nell'area di consolidamento, salvo l'acquisizione dell'intera partecipazione in Czarne Oil LLP da parte della società controllata Gas Plus International B.V. (al 31 dicembre 2014, la quota di partecipazione era del 50%). Si segnala, inoltre, che negli ultimi mesi dell'esercizio 2015, è stata avviata la procedura per la liquidazione volontaria delle società Gasplus E&P UK Ltd e Gasplus O&G UK Ltd.

Società collegate

L'unica società collegata, valutata in base all'equity method, è la seguente:

Denominazione Capitale % di possesso % di voti
sede Sociale esercitabili
attività (in Euro) in assemblea
Salso Servizi S.p.A. in liquidazione(1) € 2.256.800 20,80% 20,80%
Salso Maggiore Terme (PR) (Distribuzione
acqua e altri servizi pubblici)

(1) partecipata indirettamente tramite Gas Plus Reti S.r.l.

4. Principi contabili e criteri di valutazione

Principi di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Gas Plus S.p.A. e delle sue controllate al 31 dicembre 2015.

Il controllo si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Specificamente, il Gruppo controlla una partecipata se, e solo se, il Gruppo ha:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento (ovvero detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità oggetto di trasferimento);
  • l'esposizione o i diritti ha rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili) deve considerare tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • diritti di voto e diritto di voto potenziali del Gruppo.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. I bilanci delle Società controllate sono consolidati integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero alla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo.

Quando la quota di patrimonio netto detenuto dalla controllante cambia, senza che questo si traduca in una perdita di controllo, tale cambiamento deve essere contabilizzato a patrimonio netto. Se il Gruppo perde il controllo deve:

  • eliminare le attività (incluso qualsiasi avviamento) e le passività della controllata;
  • eliminare il valore contabile di tutte le quote di minoranza;
  • eliminare le differenze cambio cumulate rilevate a patrimonio netto;
  • rilevare il fair value del corrispettivo ricevuto;
  • rilevare il fair value della quota di partecipazione eventualmente mantenuta;
  • rilevare l'utile o la perdita nel conto economico;
  • riclassificare la quota di competenza della controllante delle componenti in precedenza rilevate nel conto economico complessivo a conto economico o tra gli utili a nuovo, come se il Gruppo avesse provveduto direttamente alla cessione delle attività o passività correlate.

I bilanci delle controllate sono redatti adottando per ciascuna chiusura contabile i medesimi principi contabili della controllante o apportando le opportune rettifiche, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo.

La data di chiusura dei bilanci delle società controllate corrisponde alla data di chiusura del bilancio della capogruppo.

I bilanci di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Nella preparazione dei bilanci delle singole entità, le operazioni in valute diverse dalla valuta funzionale sono inizialmente rilevate ai cambi alle date delle stesse. Alla data di bilancio le attività e le passività monetarie denominate nelle succitate valute sono riespresse ai cambi correnti a tale data. Le attività non monetarie espresse a fair value che sono denominate in valuta estera sono convertite ai cambi in essere alla data in cui furono determinati i fair value. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in una valuta estera non sono riconvertite alla data di bilancio. Le differenze di cambio emergenti dalla regolazione delle poste monetarie e dalla riesposizione delle stesse ai cambi correnti alla fine dell'esercizio sono imputate al conto economico dell'esercizio, ad eccezione delle differenze cambio su attività non monetarie espresse a fair value in cui le variazioni di fair value sono iscritte direttamente a patrimonio netto, così come la componente cambi.

Ai fini della presentazione del bilancio consolidato, le attività e le passività delle imprese controllate estere, le cui valute funzionali sono diverse dall'euro, sono convertite ai cambi correnti alla data di bilancio. I proventi e gli oneri sono convertiti ai cambi medi del periodo. Le differenze cambio emergenti sono rilevate nella voce del patrimonio netto Riserva di traduzione. Tale riserva è rilevata nel conto economico come provento o come onere nel periodo in cui la relativa impresa controllata è ceduta.

Nell'area di consolidamento non vi sono imprese controllate che appartengono a Paesi ad economia iperinflazionata.

L'avviamento e le altre rettifiche per esporre a fair value le attività e le passività di entità estere acquisite sono rilevati come attività e passività della società estera e sono convertiti al cambio di fine anno.

I cambi applicati nella conversione dei bilanci delle società estere di paesi non aderenti all'Euro sono i seguenti:

2015 2014
Medio 31/12 Medio 31/12
Sterlina inglese 0, 7259 0,7334 0,8061 0,7789
Nuovo Leu rumeno 4, 4454 4,5240 4,4437 4,4828

L'acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell'acquisizione. Il costo dell'acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti, alla data di ottenimento del controllo, delle attività date, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi dal Gruppo in cambio del controllo dell'impresa acquisita.

L'applicazione delle tecniche di consolidamento comporta le seguenti principali rettifiche:

  • il valore contabile delle partecipazioni in imprese incluse nell'area di consolidamento è eliminato contro le corrispondenti frazioni del patrimonio netto delle stesse alla data di acquisizione;
  • la differenza tra il costo sostenuto per l'acquisizione della partecipazione e la relativa quota del patrimonio netto è iscritta in bilancio all'atto dell'acquisto ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale al loro valore corrente. L'eventuale differenza residua se positiva è attribuita alla voce avviamento, se negativa viene imputata al conto economico;

  • la quota di interessenza degli azionisti di minoranza viene determinata in base alla percentuale da essi detenuta nei fair value delle attività e passività iscritte alla data dell'acquisizione originaria e nelle variazioni di patrimonio netto dopo tale data;

  • nella predisposizione del bilancio consolidato, i crediti e i debiti, gli oneri e i proventi derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate sono eliminati integralmente al pari degli utili e delle perdite non realizzate su operazioni infragruppo; le perdite non sono eliminate nel caso in cui esse rappresentino un effettivo minor valore del bene.

Criteri di valutazione

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari acquisiti separatamente sono iscritti al costo, mentre quelli acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzati in base al fair value determinato alla data di acquisizione.

Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato e, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente. I terreni, sia liberi da costruzione sia pertinenziali a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

L'ammortamento delle seguenti categorie di beni è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene, utilizzando le seguenti aliquote annuali:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Immobili civili 3,0%
Immobili industriali 5,5%
Costruzioni leggere 10,0%
Centrali gas 15,0%
Centrali termoelettriche 9,0%
Rete di trasporto gas 2,4%
Apparecchiature cabina gas metano 8,0%
Derivazioni e prese d'utenza 2,6%
Apparecchiature di misura 10,0%
Attrezzi 10,0%
Mobili/arredi/macchine d'ufficio 12,0%
Impianti telefonici 20,0%
Macchine elettroniche 20,0%
Automezzi 20,0-25,0%
Altri impianti 8,0-10,0%

L'ammortamento degli impianti di estrazione di gas (Settore operativo E&P) è calcolato in base alla vita utile stimata del bene, utilizzando il metodo dell'unità di prodotto.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico al momento della suddetta eliminazione. Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati se necessario alla fine di ciascun esercizio.

Aggregazioni aziendali e avviamento

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value (valore equo) alla data di acquisizione e dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti e classificati per natura.

Quando il Gruppo acquisisce un business, deve classificare o designare le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.

Se l'aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta è ricondotta al fair value alla data di acquisizione e l'eventuale utile o perdita risultante è rilevata nel conto economico.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia oggetto dello IAS 39, Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dello IAS 39, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non deve essere ricalcolato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.

L'avviamento è inizialmente valutato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, ad ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità. La perdita di valore è determinata definendo il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) cui è allocato l'avviamento. Quando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) è inferiore al valore contabile, viene rilevata una perdita di valore.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita derivante dalla dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali acquisite separatamente sono iscritte inizialmente al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzate al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di esplorazione, ricerca e sviluppo (per cui si rimanda al relativo criterio) non sono capitalizzate, e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di recuperabilità (impairment) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato viene riesaminato alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dal Gruppo sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento, come adeguato, e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

I tassi annui di ammortamento utilizzati sono correlati al periodo di prevista utilità.

In base all'interpretazione IFRIC 12, Accordi per servizi in concessione, gli impianti di distribuzione che le società controllate Gas Plus Reti S.r.l. e Gas Plus Salso S.r.l. gestiscono in regime di concessione sono stati riclassificati tra le attività immateriali.

Tale interpretazione definisce i criteri di rilevazione e valutazione da adottare per gli accordi tra settore pubblico e privato relativi allo sviluppo, finanziamento, gestione e manutenzione di infrastrutture in regime di concessione. In particolare, essa prevede che nei casi in cui il soggetto concedente controlli l'infrastruttura, regolando/controllando le caratteristiche dei servizi forniti, i prezzi applicabili e mantenendo un interesse residuo sull'attività, il concessionario rilevi il diritto all'utilizzo della stessa ovvero un'attività finanziaria in funzione delle caratteristiche degli accordi in essere.

Relativamente al conto economico l'applicazione di tale interpretazione non ha determinato alcun effetto, in relazione al fatto che il processo di ammortamento delle attività relative agli accordi per servizi in concessione è rimasto invariato e continua ad essere operato considerando le modalità attese di ottenimento dei benefici economici derivanti dall'utilizzo e dal valore residuo dell'infrastruttura, cosi come previsti dal quadro normativo di riferimento.

Le vite economico-tecniche utilizzate per gli ammortamenti degli impianti di distribuzione in concessione sono le seguenti:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Rete di distribuzione gas 2,4%
Apparecchiature cabina gas metano 8,0%
Derivazioni e prese d'utenza 2,6%
Apparecchiature di misura 10,0%

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile; altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale e sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Attività minerarie

Metodologia di rilevazione delle concessioni di coltivazione, contabilizzate tra le immobilizzazioni immateriali

Le concessioni di sfruttamento minerario acquisite separatamente sono iscritte al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese (business combination) sono contabilizzate in base al fair value alla data di acquisizione. I costi per l'acquisizione delle concessioni di sfruttamento minerario sono ammortizzati per quote costanti lungo la durata del permesso di ricerca; se il diritto viene abbandonato, il costo residuo viene spesato a conto economico.

I costi per l'acquisizione di titoli minerari sono rilevati solo se sostenuti verso terzi in relazione alle attività acquisite (riserve certe, riserve probabili e possibili).

Quando l'acquisto riguarda nel complesso riserve e potenziale esplorativo, il costo è attribuito alle diverse attività acquisite sulla base del valore determinato attualizzando i corrispondenti flussi di cassa attesi.

I costi di acquisizione delle riserve sono ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto, rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Il metodo applicato realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve.

I costi del potenziale esplorativo sono rilevati alla voce "Attività immateriali" e sono assoggettati ad impairment test, fintantoché non ne inizia il processo di ammortamento.

Costi di esplorazione, ricerca e sviluppo

I costi sostenuti per accertare l'esistenza di un nuovo giacimento sia prima dell'acquisizione dei titoli minerari, sia successivamente alla stessa (prospezione delle aree, sondaggi esplorativi, rilievi geologici e geofisici, perforazione di pozzi esplorativi, acquisizione di dati sismici rilevati da terzi, prove di completamento, etc.) sono imputati all'attivo patrimoniale, per rappresentarne la natura di investimento ed ammortizzate interamente nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tuttavia i costi per la perforazione di pozzi esplorativi e le prove di completamento, qualora il pozzo sia completato e messo in produzione, sono sospesi tra le attività materiali e ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di gas naturale. Fino a che l'attività di produzione non è iniziata tali costi sono sospesi tra le immobilizzazioni materiali in corso.

I costi di ricerca sono imputati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

I costi di sviluppo sostenuti per l'accertamento di riserve certe, la costruzione ed installazione degli impianti necessari all'estrazione, trattamento, raccolta di gas sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di gas naturale. Fino a che l'attività di produzione non è iniziata tali costi sono sospesi tra le immobilizzazioni materiali in corso. Con tale metodo l'aliquota di ammortamento è individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio, con riferimento all'insieme che realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve.

Le spese relative ai costi di sviluppo con esito minerario negativo o incidentati sono imputati a conto economico.

Le svalutazioni dei costi di sviluppo sono effettuate applicando i criteri previsti per le attività materiali.

Costi di produzione

I costi relativi all'attività di produzione (estrazione, manutenzione ordinaria dei pozzi, trasporto, etc.) sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Partecipazioni in società collegate

Una collegata è una società sulla quale il Gruppo esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

Le partecipazioni del Gruppo in società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto.

Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento afferente alla collegata è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad ammortamento, né a una verifica individuale di perdita di valore (impairment).

Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata. Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata rilevi rettifiche con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza e ne dà rappresentazione, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e la collegata, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nella collegata.

La quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata è rilevata nel conto economico. La quota di pertinenza rappresenta il risultato della collegata attribuibile agli azionisti; si tratta quindi del risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata.

Il bilancio della collegata è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio della collegata è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo. Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nella società collegata. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che la partecipazione nella società collegata abbia subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio nella voce "quota di pertinenza del risultato di società collegate".

All'atto della perdita dell'influenza notevole sulla collegata, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

Perdita di valore di attività non finanziarie

Ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, il Gruppo Gas Plus effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione post-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

Ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta inoltre l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il nuovo valore recuperabile dell'attività. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato, ad eccezione delle svalutazioni dell'avviamento, solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata registrata negli esercizi precedenti. Tale ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta a un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come una rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato, al netto di eventuali valori residui, in quote costanti lungo la restante vita utile.

Nel caso di concessioni di sfruttamento minerario, i flussi di cassa attesi sono stimati tenendo conto delle riserve certe sviluppate e non sviluppate e delle riserve probabili, nonché tra l'altro dei costi attesi per le riserve da sviluppare e delle imposte sulla produzione. Il livello futuro di produzione è stimato sulla base delle assunzioni relative ad una serie di fattori, tra i quali i prezzi futuri di gas, i costi di estrazione e di sviluppo, il declino produttivo dei giacimenti, l'offerta e la domanda di gas e gli sviluppi del quadro normativo.

Avviamento

L'avviamento è sottoposto a verifica di perdita di valore almeno una volta l'anno (al 31 dicembre) e, con maggiore frequenza, quando le circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione potrebbe essere soggetto a perdita di valore.

La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari fosse minore del valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore. L'abbattimento del valore dell'avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.

Attività finanziarie

Lo IFRS 7 e lo IAS 39 prevedono le seguenti tipologie di strumenti finanziari: 1) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico; 2) finanziamenti e crediti; 3) investimenti posseduti fino alla scadenza; 4) attività finanziarie disponibili per la vendita; 5) derivati designati come di copertura (per cui si rimanda al successivo criterio di valutazione "Strumenti finanziari derivati e hedge accounting").

Inizialmente tutte le attività finanziarie sono rilevate al fair value, aumentato, nel caso di attività diverse da quelle al fair value a conto economico, degli oneri accessori. La Società determina la classificazione delle proprie attività finanziarie dopo la rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio.

Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui il Gruppo Gas Plus assume l'impegno di acquistare o vendere l'attività.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace (hedge instruments), come definito nello IAS 39.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.

Finanziamenti e crediti

I finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono rilevate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Questa categoria include, normalmente, i crediti commerciali e gli altri crediti.

I crediti commerciali sono iscritti al loro fair value identificato dal valore nominale e successivamente ridotto per le eventuali perdite di valore. I crediti commerciali la cui scadenza non rientra nei normali termini commerciali e che non sono produttivi di interessi, vengono attualizzati.

Investimenti posseduti fino a scadenza

Tale voce include le attività finanziarie che non sono strumenti derivati e che sono caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa o determinabile, laddove il Gruppo abbia l'intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio fino a scadenza.

Dopo la rilevazione iniziale gli investimenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è compreso tra i proventi finanziari nel conto economico. Le svalutazioni sono rilevate nel conto economico tra gli oneri finanziari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate come disponibili per la vendita sono quelle che non sono state classificate come detenute per la negoziazione né quelle designate al fair value nel conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo di tempo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale al costo, le attività finanziarie detenute per la vendita sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo, fino all'eliminazione dell'investimento – momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra i proventi ed oneri diversi – ovvero fino a quando non si accerti che hanno subito una perdita di valore – nel qual caso, la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata a conto economico tra gli oneri finanziari. I dividendi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi diversi.

Almeno ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato. Laddove, in rari casi, il Gruppo non è in grado di cedere queste attività finanziarie a causa di mercati inattivi e l'intento del management di venderli in un prevedibile futuro cambia significativamente, il Gruppo può scegliere di riclassificare queste attività finanziarie.

Per le attività finanziarie riclassificate al di fuori dalla categoria disponibili per la vendita, l'utile o la perdita precedentemente rilevata è ammortizzata nel conto economico sulla base della vita residua dell'investimento, utilizzando il tasso di interesse effettivo. La differenza tra il nuovo costo ammortizzato e i flussi di cassa attesi è ammortizzata sulla vita utile residua dell'attività applicando il tasso di interesse effettivo. Se l'attività è successivamente svalutata, l'importo contabilizzato nel patrimonio netto è riclassificato nel conto economico.

Valutazione del fair value degli strumenti finanziari

Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata quando:

  • i diritti a ricevere i flussi finanziari dell'attività sono estinti;
  • il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Perdita di valore di attività finanziarie

Il Gruppo verifica ad ogni data di bilancio se un attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita durevole di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che può essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha anzitutto valutato individualmente se sussistessero obiettive evidenze di perdita di valore per ogni attività finanziaria che sia individualmente significativa, o collettivamente per le attività finanziarie che non siano significative individualmente. Se il Gruppo determina che non sussistono evidenze di perdita di valore per un'attività finanziaria valutata singolarmente, significativa o meno, include l'attività in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e le valuta collettivamente ai fini della verifica della svalutazione. Le attività che sono valutate individualmente per la svalutazione e per i quali è rilevata, o continua ad essere rilevata, una perdita di valore non sono incluse in una valutazione collettiva per la perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo di un fondo svalutazione e l'importo della perdita verrà rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano ad essere stimati sul valore contabile ridotto e sono accantonati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini del valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi sono stornati quando non vi è una realistica prospettiva di un futuro recupero e tutte le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo che la svalutazione è stata rilevata, la svalutazione precedentemente rilevata è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato a conto economico a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Il Gruppo valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi è obiettiva evidenza che una attività o un gruppo di attività abbia subito una riduzione di valore.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati come disponibili per la vendita, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione nel fair value dello strumento al di sotto del suo costo. 'Significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e 'prolungato' rispetto alla durata del periodo nel quale il fair value è stato al di sotto del costo originario. Il Gruppo considera significativa una riduzione dei valore del 30% al di sotto del costo e prolungata una riduzione di valore che permane per un periodo di 24 mesi. Laddove si abbia evidenza della riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata come differenza tra il costo d'acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore su quella attività finanziaria rilevate precedentemente nel conto economico – è stornata dalle altre componenti del conto economico complessivo e rilevata a conto economico. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non possono essere ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come disponibili per la vendita, la svalutazione è valutata basandosi sui medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel conto economico.

Gli interessi attivi futuri continueranno ad essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati utilizzando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato ad un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel conto economico, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il conto economico.

Rimanenze di magazzino

Le rimanenze, rappresentate essenzialmente da gas naturale stoccato presso Stogit S.p.A., sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato con il metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di realizzo rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività ovvero, relativamente ai volumi sui quali insistono contratti di cessione già stipulati, dal prezzo di vendita già pattuito.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono iscritte al valore nominale e comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine, con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi.

Gli scoperti di conto corrente sono classificati tra le passività correnti.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Le azioni ordinarie sono iscritte come capitale sociale e il loro valore corrisponde al valore nominale.

Riserva di traduzione cambio

Costituisce la posta del patrimonio netto consolidato che rettifica le differenze derivanti dalla conversione in Euro dei bilanci delle società controllate con valuta diversa da quella usata dalla Capogruppo.

Distribuzione di dividendi

La Società capogruppo rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente a riduzione del patrimonio netto.

Utili (Perdite) a nuovo

Accoglie tutti i risultati cumulati al netto dei dividendi pagati agli azionisti. La riserva accoglie anche i trasferimenti derivanti da altre riserve di patrimonio nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposti.

La riserva accoglie anche l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili o di eventuali correzioni di errori che vengano contabilizzati secondo quanto previsto nello IAS 8.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono classificate a diretta diminuzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto, senza dare origine a nessun profitto o perdita nel conto economico.

Benefici per i dipendenti

Recependo quanto previsto dallo IAS 19, i benefici a dipendenti da erogare successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine (ivi compreso il Trattamento Fine Rapporto vigente in Italia) vengono sottoposti a valutazioni di natura attuariale che devono considerare una serie di variabili (quali la mortalità, la previsione di future variazioni retributive, il tasso di inflazione previsto, ecc.).

Seguendo tale metodologia la passività iscritta in bilancio risulta essere rappresentativa del valore attuale dell'obbligazione, al netto di ogni eventuale attività a servizio dei piani.

Per i piani a benefici definiti (quali il TFR), la passività viene calcolata annualmente da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method), effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio.

I risultati di tali valutazioni sono così classificati dal Gruppo:

  • il costo del servizio è iscritto a conto economico quale costo per prestazione di lavoro corrente o passato;
  • gli interessi sono iscritti a conto economico tra gli oneri finanziari;
  • le variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziarie, demografiche o da aggiustamenti correlati all'esperienza sono iscritte come altre componenti nel conto economico complessivo.

A seguito della riforma previdenziale introdotta dalla legge finanziaria 2008, per le società del Gruppo con un numero di dipendenti superiore alle 50 unità, le quote maturande di TFR costituiscono un piano a contributi definiti e solo l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua ad essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa agli incrementi salariali futuri.

Allo stesso modo, i contributi consistenti nelle quote di TFR pagate ai fondi previdenziali integrativi sono esclusi dai conteggi attuariali e contabilizzati tra i costi del personale per competenza nel conto economico.

Fondi

I fondi riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura del periodo di riferimento sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento del fondo dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

I costi di smantellamento sono stanziati in base al valore attuale dei costi attesi per regolare l'obbligazione, utilizzando flussi di cassa stimati e un tasso di attualizzazione ante-imposte che riflette i rischi specifici connessi alla passività di smantellamento e comportano un corrispondente incremento del costo della voce dell'attivo cui si riferiscono. L'effetto dell'adeguamento della passività attualizzata è imputato nel conto economico come onere finanziario. La stima dei costi futuri di smantellamento e bonifica è rivista annualmente. Le variazioni delle stime dei costi futuri o del tasso di sconto applicato sono portate a incremento o diminuzione del costo dell'attività, nei limiti dei relativi valori di iscrizione. L'eventuale eccedenza è rilevata direttamente a conto economico, a riduzione degli ammortamenti iscritti nell'anno.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IAS 39 sono classificate come: 1) passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico ; 2) mutui e finanziamenti o 3) derivati designati come strumenti di copertura (hedge instruments). Il Gruppo determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value a cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione che sono direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni imputate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita nel breve termine. Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura come definita dallo IAS 39. I derivati impliciti scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.

Le passività finanziarie sono designate al fair value nel conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IAS 39 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni imputate nel conto economico.

Mutui e finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzate nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso d'interesse effettivo. L'ammortamento al tasso d'interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dal Gruppo sono quei contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, dedotti gli ammortamenti cumulati.

Debiti commerciali

I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali e contrattuali, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale.

Cancellazione di passività finanziarie

Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività ed una passività finanziaria possono essere compensate ed il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se esiste un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse e sui prezzi di vendita delle commodity per coprire rispettivamente i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Il fair value degli strumenti derivati è classificato tra le attività/passività non correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è superiore a 12 mesi e tra le attività/passività correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è compresa nei 12 mesi.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata nel conto economico complessivo e successivamente riclassificata nel conto economico, quando lo strumento di copertura influenza il risultato d'esercizio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di un investimento netto in una gestione estera.

All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa, per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Ad oggi, il Gruppo utilizza solo strumenti derivati di copertura classificabili nella categoria delle coperture di flussi di cassa.

Coperture dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel conto economico complessivo e nel patrimonio netto nella riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico.

Per i contratti derivati su commodity, la parte non efficace dei contratti è rilevata a rettifica dei ricavi delle vendite. Per i contratti derivati su tassi di interesse, la parte non efficace dei contratti è rilevata tra gli oneri finanziari.

Gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti nel conto economico nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l'elemento oggetto di copertura è il costo di un'attività o passività non finanziaria, gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell'attività o passività non finanziaria.

Se si ritiene che l'operazione prevista o l'impegno stabilito non si verifichi più, gli utili o le perdite accumulati, già rilevati nella riserva di cash flow hedge, sono trasferiti nel conto economico. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di cash flow hedge restano lì iscritti fino a quando l'operazione prevista o l'impegno stabilito impattano il conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Attività destinate alla vendita e passività direttamente associate

Le attività non correnti classificate come possedute per la vendita sono valutate al minore tra valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. Le attività non correnti sono classificate come possedute per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché tramite il loro uso continuativo. Si considera rispettata tale condizione solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. La Direzione aziendale deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

Nella situazione patrimoniale finanziaria, le attività destinate alle vendita e le passività direttamente associate ad esse sono rappresentate in specifiche voci dell'attivo e del passivo. Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali una volta classificati come posseduti per la vendita non sono più ammortizzati.

Nel prospetto di conto economico, gli utili e le perdite delle attività destinate alla vendita sono rappresentati separatamente dagli utili e dalle perdite delle attività operative, sotto la linea dell'utile dopo le imposte.

Al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014, la Direzione aziendale non ritiene che vi siano delle attività non correnti da classificare come possedute per la vendita.

Attività operative cessate

Un'attività operativa cessata è un'attività che è stata dismessa e che rappresenta o fa parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività.

I risultati economici e finanziari delle attività operative cessate sono distintamente rappresentati negli schemi di bilancio di conto economico e rendiconto finanziario.

Nel conto economico il totale degli utili o delle perdite delle attività operative cessate al netto degli effetti fiscali è esposto nella voce "Risultato del periodo derivante da attività operative cessate".

Nel rendiconto finanziario il totale dei flussi di cassa operativi, di investimento e di finanziamento generati dalla attività operative cessate è esposto nella voce "Flussi finanziari netti generati dalle attività operative cessate".

In presenza di attività operative cessate, gli schemi comparativi dell'esercizio precedente di conto economico e rendiconto finanziario sono riesposti.

Nella nota integrativa si fornisce il dettaglio della composizione della voce di conto economico "Risultato del periodo derivante da attività operative cessate" e della voce di rendiconto finanziario "Flussi finanziari netti generati dalle attività operativi cessate"

Ricavi e costi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dal Gruppo e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile, indipendentemente dalla data di incasso. I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, tenuto conto dei termini di pagamento contrattualmente definiti. Il Gruppo ha concluso che sta operando in conto proprio in tutti i contratti di vendita in quanto è il debitore primario, ha la discrezionalità sulla politica dei prezzi (salvo che nei mercati tutelati) ed è inoltre esposto al rischio di magazzino e di credito.

I seguenti specifici criteri di rilevazione dei ricavi devono essere rispettati prima dell'imputazione a conto economico:

  • I ricavi per vendita e trasporto di gas sono rilevati al momento dell'erogazione della fornitura o del servizio, ancorché non fatturati, e sono determinati integrando con opportune stime quelli rilevati in base a prefissati calendari di lettura.
  • I ricavi derivanti dalla vendita di gas naturale prodotti in campi in cui il Gruppo detiene un interesse congiuntamente con altri produttori sono iscritti in proporzione alla quantità prodotta di spettanza (entitlement method).
  • I contributi di allacciamento versati dagli utenti vengono rilevati a conto economico, al momento del loro incasso alla voce "Altri ricavi e proventi".
  • I contributi versati dagli utenti a fronte di estensione della rete di gas vengono contabilizzati, in deduzione del costo sostenuto dal Gruppo per l'estensione della rete e vengono riconosciuti a conto economico in relazione alla durata degli investimenti, a diretta riduzione dell'ammortamento economico-tecnico degli impianti.
  • I ricavi ed i costi connessi al ritiro di quantità inferiori o superiori rispetto alle quote di spettanza sono valorizzate ai prezzi previsti dal relativo contratto di acquisto o di vendita.
  • Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi.
  • I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

I costi rilevati a conto economico sono relativi a beni o servizi acquistati o consumati nell'esercizio oppure sono rilevati per ripartizione sistematica, ovvero ancora quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

Contributi

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferite risultano soddisfatte. Quando i contributi in conto esercizio sono correlati a componenti di costo, sono rilevati in deduzione dei costi a cui si riferiscono. Nel caso in cui il contributo sia correlato a un'attività, il fair value viene iscritto a riduzione del valore dell'attività a cui si riferisce, con conseguente riduzione delle quote di ammortamento.

Laddove il Gruppo riceva un contributo non monetario, l'attività e il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione. I dividendi da società iscritte tra le altre attività non correnti sono classificati nel conto economico tra i proventi diversi di gestione, essendo afferenti partecipazioni del settore in cui opera il gruppo che costituiscono investimento durevole. I dividendi da altre società detenute a mero scopo di investimento finanziario sono classificati tra i proventi finanziari.

I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.

Proventi ed oneri finanziari

Su tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, sono rilevati come proventi finanziari gli interessi attivi rilevati utilizzando il tasso d'interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i flussi finanziari futuri stimati in base alla vita attesa dello strumento finanziario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria.

Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.

Gli oneri finanziari, qualora siano direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono gli interessi e gli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

Imposte correnti e differite sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive sono basate sul risultato imponibile dell'esercizio delle singole società, tenuto conto delle regole previste dal consolidato fiscale. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel conto economico. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali sono soggette a interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method alle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività ed i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione dei casi in cui:

  • le differenze temporanee derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • le differenze temporanee deducibili derivino dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano sufficienti imponibili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere recuperate.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che i redditi fiscali saranno sufficiente a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate all'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative a elementi non rilevati direttamente a conto economico sono anch'esse rilevate nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento alla stesso soggetto contribuente ed alla stessa autorità fiscale.

Imposte indirette

I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:

  • l'imposta applicata all'acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell'attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
  • i crediti e i debiti commerciali includono l'imposta indiretta applicabile.

L'ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all'Erario è incluso a bilancio nella voce altri crediti o altri debiti a seconda del segno del saldo.

Utile/perdita per azione

L'utile/perdita per azione è calcolato dividendo l'utile/perdita netto/a del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.

L'utile/perdita per azione diluito è calcolato dividendo l'utile/perdita netto/a del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie e quelle potenziali in circolazione durante il periodo. Un'azione potenziale è uno strumento finanziario o altro contratto che possa attribuire al suo possessore il diritto di ottenere azioni ordinarie.

Informativa per settore

Un settore di attività è un gruppo di attività e operazioni dedicate alla produzione di beni e servizi, soggetto a rischi e rendimenti diversi da quelli di altri settori di attività.

Un settore geografico è un gruppo di attività e operazioni dedicate alla produzione di beni e servizi in un particolare mercato geografico, soggetto a rischi e rendimenti diversi da quelli di altri settori geografici.

Principi contabili ed interpretazioni adottati nell'esercizio e di efficacia successiva al 31 dicembre 2015

I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio consolidato sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1° gennaio 2015.

A decorrere dall'1 gennaio 2015 è applicabile retrospettivamente la nuova interpretazione IFRIC 21, Tributi che fornisce i criteri per identificare il momento in cui riconoscere in bilancio le passività relative a tributi.

Inoltre, il Gruppo ha adottato il ciclo annuale di miglioramenti 2011-2013 dei principi contabili internazionali IFRS, omologato in data 18 dicembre 2014 con il regolamento n. 1361/2014.

Il Gruppo ha adottato per la prima volta tale nuovo principio ed i miglioramenti qui sopra elencati, tuttavia senza impatti sul bilancio consolidato.

Al 31 dicembre 2015, il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore.

Sono di seguito illustrati i principi che, alla data di redazione del bilancio consolidato del Gruppo risultavano già emanati ma non ancora in vigore.

IAS 19 Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti

Con il regolamento n. 2015/29 emesso dalla Commissione Europea in data 17 dicembre 2014 è stata omologata la modifica allo IAS 19 "Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti", in base alla quale è consentito rilevare i contributi connessi a piani a benefici definiti, dovuti dal dipendente o da terzi, a riduzione del service cost nel periodo in cui il relativo servizio è reso, sempreché tali contributi presentino le seguenti condizioni: (i) sono indicati nelle condizioni formali del piano, (ii) sono collegati al servizio svolto dal dipendente e (iii) sono indipendenti dal numero di anni di servizio del dipendente (es. i contributi rappresentano una percentuale fissa della retribuzione oppure un importo fisso per tutto il periodo di lavoro o correlato all'età del dipendente). La modifica è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° febbraio 2015.

IFRS 11 Accounting for acquisitions of interest in Joint Operations

In data 6 maggio 2014, lo IASB ha emesso la modifica all'IFRS 11 "Accounting for Acquisitions of Interests in Joint Operations" (di seguito modifica all'IFRS 11), che disciplina il trattamento contabile da adottare alle operazioni di acquisizione dell'interest iniziale o di interessenze addizionali in joint operation (senza modifica della qualificazione come joint operation) la cui attività soddisfa la definizione di business prevista dall'IFRS 3. In particolare, la quota acquisita nella joint operation è rilevata adottando le disposizioni previste per le operazioni di business combination applicabili a tali fattispecie, che includono ma non si limitano: (i) alla valutazione al fair value delle attività e passività identificabili, diverse da quelle per le quali è previsto un differente criterio di valutazione; (ii) alla rilevazione a conto economico dei costi direttamente attribuibili all'acquisizione al momento del relativo sostenimento; (iii) alla rilevazione della fiscalità differita connessa alla rilevazione iniziale di attività (ad eccezione del goodwill) o passività in presenza di differenze temporanee tra valore contabile e fiscale; (iv) alla rilevazione del goodwill derivante dal differenziale tra il corrispettivo trasferito e il fair value delle attività nette identificabili acquisite; (v) alla verifica della recuperabilità del valore di iscrizione della cash generating unit alla quale è stato allocato il goodwill almeno annualmente o in presenza di impairment indicator. La modifica all'IFRS 11 è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38 "Clarifications of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation

In data 12 maggio 2014, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38 "Clarification of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation", in base alle quali è da considerarsi inappropriata l'adozione di una metodologia di ammortamento basata sui ricavi. Limitatamente alle attività immateriali, tale indicazione è considerata una presunzione relativa superabile solo al verificarsi di una delle seguenti circostanze: (i) il diritto d'uso di un'attività immateriale è correlato al raggiungimento di una predeterminata soglia di ricavi da produrre; o (ii) quando è dimostrabile che il conseguimento dei ricavi e l'utilizzo dei benefici economici dell'attività siano altamente correlati. Le modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers

In data 28 maggio 2014, lo IASB ha emesso l'IFRS 15 "Revenue from Contracts with Customers", che disciplina il timing e l'ammontare di rilevazione dei ricavi derivanti da contratti con i clienti (ivi inclusi i contratti afferenti a lavori su ordinazione). In particolare, l'IFRS 15 prevede che la rilevazione dei ricavi sia basata sui seguenti 5 step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation (ossia le promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente); (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; e (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta. Inoltre, l'IFRS 15 integra l'informativa di bilancio da fornire con riferimento a natura, ammontare, timing e incertezza dei ricavi e dei relativi flussi di cassa. Le disposizioni dell'IFRS 15 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.

IFRS 9 Financial Instruments

In data 24 luglio 2014, lo IASB ha finalizzato il progetto di revisione del principio contabile in materia di strumenti finanziari con l'emissione della versione completa dell'IFRS 9 "Financial Instruments". In particolare, le nuove disposizioni dell'IFRS 9: (i) modificano il modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie; (ii) introducono una nuova modalità di svalutazione delle attività finanziarie, che tiene conto delle perdite attese (cd. expected credit losses); e (iii) modificano le disposizioni in materia di hedge accounting. Le disposizioni dell'IFRS 9 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

IAS 27 Equity Method in Separate Financial Statements

In data 12 agosto 2014, lo IASB ha emesso la modifica allo IAS 27 "Equity Method in Separate Financial Statements", che introduce la possibilità di utilizzare il metodo del patrimonio netto per la valutazione delle partecipazioni in controllate, joint venture e collegate nel bilancio separato. La modifica allo IAS 27 è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

Modifiche allo IFRS 10 e allo IAS 28 "Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture

In data 11 settembre 2014, lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28 "Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture" (di seguito modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28) che ha definito le modalità di rilevazione degli effetti economici connessi, principalmente, alla perdita del controllo di una partecipazione per effetto del suo trasferimento a una realtà collegata o a una joint venture. Le modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

IAS 1 Disclosure Initiative

In data 18 dicembre 2014, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 1 "Disclosure Initiative", contenenti essenzialmente chiarimenti in merito alle modalità di presentazione dell'informativa di bilancio, che richiamano l'attenzione sull'utilizzo del concetto di significatività. Le modifiche allo IAS 1 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

Annual Improvements to IFRSs 2010-2012

Con il regolamento n. 2015/28 emesso dalla Commissione Europea in data 17 edicembre 2014 è stato omologato il documento "Ciclo annuale di miglioramenti agliIFRS 2010-2012", contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali. Le modifiche indicate nel documento "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2010-2012" sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° febbraio 2015.

Annual Improvements to IFRSs 2012-2014

In data 25 settembre 2014, lo IASB ha emesso il documento "Annual Improvements to IFRSs 2012–2014 Cycle" contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali. Le modifiche ai principi sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

Il Gruppo sta analizzando i principi indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

5. Riesposizione dati comparativi per le attività operative cessate

A partire dal 1° ottobre 2015, a conclusione della ristrutturazione del modello di business per la commercializzazione del gas, il Gruppo ha cessato di operare nell'attività di approvvigionamento e vendita all'ingrosso del gas naturale (Business Unit S&S – Supply & Sales).

In applicazione del principio IFRS 5, Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate, si è registrato un miglioramento del risultato del periodo al 31 dicembre 2015 di Euro 1.284 come meglio sintetizzato nella tabella seguente:

Gruppo Gas Plus
2015
Attività operative
cessate
Attività operative
2015
principio IFRS 5
Ricavi 142.281 47.076 95.205
Altri ricavi e proventi 9.918 517 9.401
Totale Ricavi 152.199 47.593 104.606
Costi per materie prime e materiali di
consumo (68.993) (37.519) (31.474)
Costi per servizi e altri (41.418) (10.385) (31.033)
Costo del personale (11.146) (514) (10.632)
(Oneri) e proventi diversi 1.604 - 1.604
Quota del risultato delle società
collegate - - -
Ammortamenti e svalutazioni (28.070) (23) (28.047)
Risultato operativo 4.176 (848) 5.024
Proventi finanziari 1.939 (36) 1.975
Oneri finanziari (9.338) (941) (8.397)
Risultato prima delle imposte (3.223) (1.825) (1.398)
Imposte sul reddito 10.373 541 9.832
Risultato del periodo 7.150 (1.284) 8.434
Risultato del periodo derivante da
attività operative cessate - 1.284 (1.284)
Risultato del periodo netto 7.150 - 7.150

A fini comparativi, si mostra qui di seguito il conto economico riesposto dell'esercizio precedente, che registra un miglioramento del risultato del periodo al 31 dicembre 2014 di Euro 2.229.

Gruppo Gas Plus
2014
Attività Operative
cessate
Attività operative
2014
(pubblicato) principio IFRS 5
Ricavi 145.132 37.048 108.084
Altri ricavi e proventi 6.007 143 5.864
Totale Ricavi 151.139 37.191 113.948
Costi per materie prime e materiali di
consumo (59.930) (25.392) (34.538)
Costi per servizi e altri (42.147) (12.576) (29.571)
Costo del personale (12.316) (951) (11.365)
(Oneri) e proventi diversi 366 - 366
Quota del risultato delle società
collegate - - -
Ammortamenti e svalutazioni (23.410) (31) (23.379)
Risultato operativo 13.702 (1.759) 15.461
Proventi finanziari 899 (507) 1.406
Oneri finanziari (12.002) (859) (11.143)
Risultato prima delle imposte 2.599 (3.125) 5.724
Imposte sul reddito 14.312 896 13.416
Risultato del periodo 16.911 (2.229) 19.140
Risultato del periodo derivante da
attività operative cessate - 2.229 (2.229)
Risultato del periodo netto 16.911 - 16.911

Qui di seguito si fornisce il dettaglio della composizione della voce di rendiconto finanziario "Flussi finanziari netti generati dalle attività operativi cessate" per l'esercizio 2015 e per l'esercizio 2014:

2015 2014
Risultato netto (1.284) (2.229)
Ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e
immateriali 23 34
Accantonamenti (ed utilizzi) fondi non monetari (36) -
Variazione rimanenze 15.666 2.798
Variazione crediti commerciali verso terzi e collegate 18.244 (2.847)
Variazione debiti commerciali verso terzi e collegate (18.650) 7.812
Variazione TFR (218) 6
Variazione delle altre passività e attività operative 116 18
Flussi finanziari netti dell'attività operativa 13.861 5.592
Variazione netta delle passività finanziarie (2.097) (5.877)
Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell'attività di
finanziamento (2.097) (5.877)
Flussi finanziari netti generati dalle attività operative cessate 11.764 (285)

6. Utilizzo di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione l'effettuazione di valutazioni discrezionali e stime contabili che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa di bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflesse immediatamente a conto economico.

Qui di seguito sono presentate le ipotesi riguardanti il futuro e le stime effettuate alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero produrre, in futuro, rettifiche significative ai valori di bilancio delle attività e passività, dei costi e dei ricavi.

Ricavi e rimanenze

La determinazione dei ricavi di competenza a fine anno si basa su stime di consumo del gas da parte degli utenti valorizzate alle tariffe unitarie vigenti alla data di redazione del bilancio. Queste stime sono influenzate dall'ultima data di lettura effettiva.

Attività mineraria

La valutazione delle riserve di gas naturale si basa su metodi di tipo ingegneristico che hanno un margine intrinseco di aleatorietà. Le riserve certe rappresentano le quantità stimate delle riserve di gas che sulla base dei dati geologici e di ingegneria potranno con ragionevole certezza essere estratte negli anni futuri nelle condizioni tecniche ed economiche esistenti al momento della stima.

Nonostante esistano autorevoli linee guida sui criteri ingegneristici e geologici che devono essere rispettati affinché le riserve possano essere classificate come certe, l'accuratezza delle stime delle riserve dipende dalla quantità delle informazioni disponibili e dall'interpretazione e dal giudizio che di queste dà la direzione aziendale. La produzione di gas naturale effettivamente estratta dai pozzi e le analisi di giacimento successive possono comportare delle revisioni significative in aumento o diminuzione. Anche i cambiamenti dei prezzi del gas naturale possono avere un effetto sul valore delle riserve certe rispetto alla stima iniziale. Conseguentemente la stima delle riserve potrebbe differire in maniera significativa rispetto alle quantità di gas che saranno effettivamente estratte.

Le stime delle riserve sono utilizzate nella determinazione degli ammortamenti e delle svalutazioni. I tassi di ammortamento delle attività di estrazione di gas in base al metodo delle unità di prodotto sono definiti rapportando la quantità estratta nel periodo alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Assumendo la costanza delle altre variabili, un aumento delle riserve certe stimato per singolo giacimento riduce la quota di ammortamento a carico del periodo e viceversa. Le stime delle riserve sono utilizzate anche nel calcolo dei flussi di cassa futuri delle attività di estrazione di gas che rappresentano un elemento fondamentale per determinare l'ammontare dell'eventuale svalutazione.

Impairment test delle attività immateriali non assoggettate ad ammortamento

Tra le attività immateriali, nella voce concessioni di coltivazione, è incluso il valore di riserve provate e probabili e di potenziale esplorativo in alcuni siti non ancora produttivi. Al momento, tale valore non è assoggettato ad ammortamento ma è stato sottoposto ad impairment test.

L'eventuale svalutazione è determinata raffrontando il valore di iscrizione in bilancio con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull'andamento di variabili future – quali prezzi delle commodity, costi, profili produttivi attesi – e sono attualizzati utilizzando un tasso al netto delle imposte che tiene in considerazione il rischio inerente l'attività interessata.

La perdita di valore di un'attività viene ripristinata quando vi è un'indicazione che si sia ridotta o non esista più o quando vi è stato un cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile.

Smantellamento e ripristino di siti

Gli obblighi derivanti dallo smantellamento e ripristino delle attività materiali e di relativo ripristino ambientale comportano la rilevazione di significative passività. La stima dei costi futuri di smantellamento e di ripristino è un processo altamente complesso e richiede il giudizio e l'apprezzamento della direzione aziendale nella valutazione delle passività da sostenere, per la tempistica di effettuazione di tali interventi. Spesso tali obblighi non sono compiutamente normati da leggi, regolamenti amministrativi o clausole contrattuali e risentono del costante aggiornamento delle tecniche, e dei relativi costi, di smantellamento e ripristino, nonché dell'evoluzione della sensibilità politica e pubblica in materia di salute e tutela ambientale.

Il fondo smantellamento e ripristino siti è calcolato sulla base di stime interne, che includono assunzioni basate sull'attuale situazione economica e ritenute ragionevoli per la finalità di stimare la passività futura. Periodicamente, la stima del fondo rischi è rivista per riflettere variazioni significative nelle assunzioni, quali le tempistiche stimate delle attività da eseguire e le relative stime dei costi da sostenere nonché dai tassi di attualizzazione adottati. Tuttavia, i costi di smantellamento e ripristino che saranno effettivamente sostenuti dipenderanno da prezzi di mercato e condizioni di mercato futuri. Inoltre la tempistica delle attività di smantellamento e ripristino dipenderà dal momento in cui i campi di produzione non saranno più economicamente produttivi, condizione che a sua volta sarà influenzata dall'andamento futuro dei prezzi del gas.

Passività ambientali

Così come le altre società operanti nel settore, il Gruppo Gas Plus è soggetto a numerose leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente a livello comunitario, nazionale, regionale e locale. I costi relativi alle passività ambientali sono accantonati allorché sia probabile l'esistenza di una passività onerosa ed il suo ammontare possa essere stimato attendibilmente.

Gas Plus attualmente non ritiene che vi saranno effetti negativi particolarmente significativi sul bilancio dovuti al mancato rispetto della normativa ambientale, tuttavia non può essere escluso con certezza che Gas Plus possa incorrere in ulteriori costi o passività anche di proporzioni rilevanti perché, allo stato attuale delle conoscenze, è impossibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi tenendo conto dei seguenti aspetti:

  • la possibilità che emergano delle contaminazioni;
  • gli eventuali effetti di nuove leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente;
  • gli effetti di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale;
  • la possibilità di controversie e la difficoltà di determinare le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti e ai possibili indennizzi.

Fair value degli strumenti finanziari

Quando il fair value di un'attività o passività finanziaria rilevata nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria non può essere derivato da un mercato attivo, viene determinato utilizzando diverse tecniche di valutazione, incluso il modello dei flussi di cassa attualizzati. Gli input inseriti in questo modello sono rilevati dai mercati osservabili, ove possibile, ma qualora non sia possibile, è richiesto un certo grado di stima per definire i fair values. Le stime includono considerazioni su variabili quali il rischio di liquidità, il rischio di credito e volatilità. I cambiamenti nelle assunzioni su questi elementi potrebbe avere un impatto sul fair value dello strumento finanziario rilevato.

Durata e valore residuo dei beni in regime di concessione

L'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il D.Lgs. 164/00 stabilì il termine degli affidamenti avvenuti senza gara entro il 31.12.2005, e per quelli avvenuti con gara al 31.12.2012.

Successivamente si sono susseguiti numerosi interventi legislativi che hanno di volta in volta prorogato le scadenze degli affidamenti avvenuti senza gara sino, di fatto ed in presenza di alcuni requisiti, al 31 dicembre 2010 e/o al 31 dicembre 2012. Con l'art. 46-bis del D.L. 159/07, il Legislatore ha istituito, in sostituzione delle gare d'ambito per singolo Comune previste dal D.Lgs Letta, le gare per ambiti territoriali minimi, delegando al Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE) i decreti attuativi di definizione del numero di ambiti, il decreto occupazione ed il decreto contenente i criteri di gara. In applicazione alla delega ricevuta, il MISE ha approvato nel corso del 2011 i decreti con la definizione degli ambiti di gara (n. 177) nonché la loro formulazione con l'elenco dei Comuni appartenenti a ciascun ambito. In aggiunta e in completamento del quadro normativo il MISE ha approvato il Decreto Occupazione e il Decreto Criteri contenente le regole comuni per lo svolgimento delle gare d'ambito, nonché lo scadenziario delle stesse (previsto in 42 mesi e successivamente più volte prorogato).

Infine è utile ricordare che con il Decreto Legislativo 93/2011, sono state definitivamente bloccate le gare svolte per singolo Comune.

L'anno 2013, dopo il fermento normativo e regolatorio degli anni 2011 e 2012 in cui sono stati approvati i vari Decreti per la determinazione degli Ambiti di gara e dei criteri di svolgimento della stessa, il Contratto di Servizio Tipo (Delibera n. 514/12) e lo schema di raccolta dei dati di consistenza (Delibera n. 532/12), ha visto l'approvazione del Decreto Legge 145/2013 (poi convertito, drasticamente modificato, in Legge n. 9 del 21.2.2014), in base al quale, in assenza di specifiche previsioni contrattuali, il valore di rimborso degli impianti sarà calcolato in base alle emanande Linee Guida del Ministero dello Sviluppo Economico (ancora in fase di stesura, insieme al documento sui Titoli di Efficienza Energetica).

Nel corso del 2014, il quadro normativo ha visto l'approvazione delle ulteriori norme contenute nella Legge 9 del 21.02.2014. In applicazione della richiamata Legge n. 9, il Ministero dello Sviluppo Economico ha approvato (con D.M. del 22.5.2014) il documento "Linee Guida" contenente i criteri per la valutazione del valore di rimborso degli impianti adibiti al servizio di distribuzione di gas naturale.

In aggiunta ai precedenti slittamenti stabiliti dal Decreto Legge n. 192/2014 (Milleproroghe 2015), sono state approvate le proroghe (12/14 mesi) con il Decreto Legge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito in Legge n. 21/2016).

Nel corso del 2015, il quadro normativo ha visto l'approvazione del DM n. 106 del 20.05.2015, con il quale il Ministero ha approvato le modifiche al DM 226/11 (Decreto Criteri), recependo in tal modo - le modifiche introdotte dalle Linee Guida approvate nel 2014 (oltre ad ulteriori modifiche che interessano la procedura delle future gara d'ATEM).

In vista delle prossime gare d'ambito al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, ad esclusione dei beni gratuitamente devolvibili, è riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale. In relazione alle stime effettuate dagli amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale.

7. Informativa di settore

L'informativa primaria di Gruppo è per settori di attività. L'attività della società è stata svolta nel 2015 quasi interamente sul territorio nazionale e pertanto non viene presentata l'informativa secondaria per settori geografici in quanto non applicabile al Gruppo Gas Plus.

Le attività nelle quali il Gruppo opera e che costituiscono l'informativa per il settore primario sono:

  • esplorazione e produzione di idrocarburi (Business Unit E&P);
  • distribuzione e trasporto di gas naturale (Business Unit Network & Transportation);
  • vendita a clienti finali (Business Unit Retail);
  • altre attività: include il settore stoccaggio di idrocarburi (Business Unit Storage), attività in fase di start up, e le funzioni comuni e servizi centralizzati della holding.

A partire dal 1° ottobre 2015, a conclusione della ristrutturazione del modello di business per la commercializzazione del gas, il Gruppo ha cessato di operare nell'attività di approvvigionamento e vendita all'ingrosso del gas naturale (Business Unit S&S – Supply & Sales). A fini comparativi, è quindi riesposta l'informativa di settore per l'esercizio 2014.

Ai fini della presente nota per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015, il settore di attività "stoccaggio di idrocarburi" (per la gestione del quale nel 2006 il Gruppo ha costituito la società Gas Plus Storage S.r.l.) non è ancora ritenuto significativo in quanto in funzione della complessità tecnica e dei necessari iter autorizzativi, il settore è tuttora in fase di avviamento e non consuntiva significativi valori economici e patrimoniali. In ugual misura, non è stato ritenuto significativo il settore di attività "trasporto" in quanto l'attività, che riguarda un tratto di condotta a media pressione di 41 chilometri, non è rilevante; esso è stato accorpato con il settore di attività "distribuzione", da cui deriva. Si rinvia alla relazione sulla gestione per ulteriori approfondimenti in merito.

La struttura direzionale ed organizzativa del Gruppo riflette essenzialmente il settore primario per attività di business.

I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra i settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.

Le seguenti tabelle presentano l'informativa di settore primario per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014:

Informativa di settore primario, per attività (Esercizio 2015)

Exploration & Network & Altre attività
e attività non
Rettifiche Totale
Production Transportation Retail allocate ed elisioni consolidato
Informazioni di natura
economica
Vendite a clienti 44.616 8.400 50.504 375 - 103.895
Vendite infrasettoriali 1.903 10.657 715 8.370 (20.934) 711
Totale ricavi 46.519 19.057 51.219 8.745 (20.934) 104.606
EBITDA 20.086 6.540 5.685 (844) - 31.467
Ammortamenti (24.840) (2.848) (98) (261) - (28.047)
EBIT (4.754) 3.692 5.587 (1.105) - 3.420
(Oneri) e proventi
diversi - 1.604 - - - 1.604
Risultati operativi di
settore (4.754) 5.296 5.587 (1.105) - 5.024
Oneri finanziari netti (6.422)
Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza (1.398)
Imposte sul reddito 9.832
Risultato del periodo derivante da attività operative cessate (1.284)
Utile netto
dell'esercizio 7.150
Attività e passività
Attivo immobilizzato 379.884 67.051 (2.701) 457.360 (454.462) 447.132
Capitale circolante (838) 5.163 (7.153) 8.507 (3.773) 1.906
Fondi netti ed altre
passività (170.446) (15.850) (149) 2.129 - (184.316)
Posizione /
(Indebitamento)
finanziario netto 57.061 18.473 13.442 (47.837) - 41.139
Altre informazioni di
settore
Investimenti in
immobilizzazioni
materiali 5.437 47 - 79 - 5.563
Investimenti in
immobilizzazioni
immateriali 3.475 816 2 18 - 4.311
Ammortamenti delle
immobilizzazioni
materiali (3.991) (81) (10) (137) - (4.219)
Svalutazioni delle
immobilizzazioni
materiali - - - - - -
Ammortamenti delle
immobilizzazioni
immateriali (*) (5.904) (2.767) (88) (124) - (8.883)
Svalutazioni delle
immobilizzazioni
immateriali (10.955) - - - - (10.955)
Attività di esplorazione 3.989 - - - - 3.989

*Esclusa attività di esplorazione

Informativa di settore primario, per attività (Esercizio 2014) – Dati Riesposti

Altre attività
Exploration & Network & e attività non Rettifiche Totale
Production Transportation Retail allocate ed elisioni consolidato
Informazioni di natura
economica
Vendite a clienti
52.966 8.427 51.388 1.167 - 113.948
Vendite infrasettoriali 2.061 10.035 675 7.842 (20.613) -
Totale ricavi 55.027 18.462 52.063 9.009 (20.613) 113.948
EBITDA 27.729 6.871 4.420 (546) - 38.474
Ammortamenti (14.758) (2.869) (117) (5.635) - (23.379)
EBIT 12.971 4.022 4.303 (6.181) - 15.095
(Oneri) e proventi diversi - 366 - - - 366
Risultati operativi di
settore 12.971 4.368 4.303 (6.181) - 15.461
Oneri finanziari netti (9.737)
Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza 5.724
Imposte sul reddito 13.416
Risultato del periodo derivante da attività operative cessate (2.229)
Utile netto dell'esercizio 16.911
Attività e passività
Attivo immobilizzato 386.277 70.433 683 456.076 (445.586) 467.883
Capitale circolante (4.113) 3.061 (2.441) 24.978 (778) 20.706
Fondi netti ed altre
passività (182.702) (14.471) 398 579 - (196.196)
Posizione /
(Indebitamento)
finanziario netto
55.634 15.270 7.094 (149.152) - (71.154)
Altre informazioni di
settore
Investimenti in
immobilizzazioni materiali 4.219 32 - 598 - 4.850
Investimenti in
immobilizzazioni
immateriali
Ammortamenti delle
23 849 15 185 - 1.072
immobilizzazioni materiali 6.511 89 15 177 - 6.792
Svalutazioni delle
immobilizzazioni materiali 7 - - 5.371 - 5.378
Ammortamenti delle
immobilizzazioni
immateriali (*) 6.766 2.780 102 118 - 9.767
Svalutazioni delle
immobilizzazioni
immateriali
57 - - - - 57
Attività di esplorazione 1.417 - - - - 1.417

*Esclusa attività di esplorazione

8. Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 102.607 al 31 dicembre 2015 e sono dettagliabili come segue:

Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
(trasporto)
Impianti e
macchinari
(E&P)
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri
beni
Immobiliz
zazioni in
corso e
acconti
Totale
31 dicembre 2014
Saldo iniziale netto 7.399 1.311 1.526 74.459 4 448 27.280 112.427
Investimenti 304 - 26 231 17 256 4.015 4.850
Ammortamenti e
svalutazioni
- (118) (63) (6.313) (5) (300) (5.371) (12.170)
Alienazioni - - - - - - - -
Altre variazioni 1 - 5 (727) 17 314 (546) (936)
Saldo finale netto 7.703 1.193 1.494 67.650 33 717 25.379 104.170
Saldo finale lordo 7.703 1.899 2.035 144.709 341 4.970 30.749 192.407
Fondo ammortamento e
Svalutazioni
- (706) (541) (77.058) (308) (4.253) (5.371) (88.237)
Saldo finale netto 7.703 1.193 1.494 67.650 33 717 25.379 104.170
31 dicembre 2015
Saldo iniziale netto
Investimenti
7.703
36
1.193
-
1.494
30
67.650
657
33
15
717
45
25.379
4.781
104.170
5.563
Ammortamenti e
svalutazioni
- (116) (64) (3.841) (6) (191) - (4.219)
Alienazioni - - - - - (4) - (4)
Altre variazioni (5) - - (1.912) - - (986) (2.903)
Saldo finale netto 7.734 1.077 1.461 62.554 41 566 29.173 102.607
Saldo finale lordo
Fondo ammortamento e
7.734 1.899 2.065 143.238 356 4.883 34.544 194.719
Svalutazioni - (822) (605) (80.683) (315) (4.316) (5.371) (88.237)
Saldo finale netto 7.734 1.077 1.461 62.554 41 566 29.173 102.607

Nell'esercizio 2015, la voce si decrementa per complessivi Euro 1.563 principalmente per l'effetto congiunto di investimenti effettuati nell'anno per Euro 5.563, di ammortamenti e svalutazioni per Euro 4.219 e di una variazione negativa della stima dei costi futuri di smantellamento siti per Euro 2.207.

Gli investimenti dell'anno hanno riguardato principalmente la voce immobilizzazioni in corso e acconti in relazione all'attività di esplorazione e produzione gas. Tali investimenti includono lavori in economia in corso di realizzazione alla data di bilancio per la costruzione di nuovi impianti di estrazione gas e l'avvio di lavori di work over nell'ambito delle concessioni possedute dalle controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus International B.V..

Al 31 dicembre 2014 la voce ammortamenti e svalutazioni includeva l'imputazione integrale a conto economico, per Euro 5.371, delle opere eseguite sui siti di Poggiofiorito e Sinarca prima del completamento degli iter autorizzativi. Considerando i tempi necessari per l'avvio di tali progetti, rimangono iscritte nelle immobilizzazioni in corso le sole spese per studi (in particolare tecnici e progettuali) ed attività connesse alla prosecuzione dell'iter autorizzativo ed al successivo affidamento delle opere da realizzarsi.

Gli immobili, impianti macchinari completamente ammortizzati sono di trascurabile entità e si riferiscono principalmente alla categorie attrezzature industriali e commerciali ed agli altri beni. Segnaliamo, inoltre, che non esistono immobili, impianti e macchinari temporaneamente inattivi.

Il Gruppo Gas Plus non ha immobilizzazioni acquisite per il tramite di contratti di leasing finanziario; i contratti di leasing in essere, di entità non significativa, sono di tipo operativo ed i relativi canoni sono rilevati a conto economico secondo la loro competenza temporale.

9. Avviamento

L'avviamento si riferisce all'acquisizione della società Stargas S.p.A. (attualmente denominata Gas Plus Italiana S.r.l.) avvenuta nel 2004.

Le riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2015 di Gas Plus Italiana S.r.l. relative a titoli minerari in Italia sono state stimate in 1.943 milioni di Smce. La relativa entità è stata di recente certificata dall'esperto indipendente SIM e il valore netto di iscrizione a bilancio delle attività è sensibilmente inferiore agli attuali valori di mercato delle riserve. Il valore dell'avviamento risulta giustificato dal maggior valore di mercato delle riserve rispetto al valore netto di iscrizione a bilancio delle relative attività.

10. Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali

Concessioni
di
coltivazione
Costi di
esplorazione
Beni in
concessione
(IFRIC 12)
Concessioni
di
distribuzione
gas e altre
Totale
31 dicembre 2014
Saldo iniziale netto 302.743 - 62.809 2.545 368.097
Investimenti - 1.417 820 252 2.489
Ammortamenti e svalutazioni (6.684) (1.417) (2.549) (591) (11.240)
Alienazioni - - - - -
Altre variazioni 809 - 1.412 70 2.290
Saldo finale netto 296.868 - 62.491 2.276 361.636
Saldo finale lordo 383.307 1.417 87.066 8.545 480.335
Fondo ammortamento e svalutazioni (86.439) (1.417) (24.575) (6.269) (118.699)
Saldo finale netto 296.868 - 62.491 2.276 361.636
31 dicembre 2015
Saldo iniziale netto 296.868 - 62.491 2.276 361.636
Investimenti - 3.380 766 165 4.311
Ammortamenti e svalutazioni (16.763) (3.989) (2.578) (520) (23.851)
Alienazioni (3) - - - (3)
Altre variazioni (17) 609 - (314) 278
Saldo finale netto 280.085 - 60.679 1.607 342.371
Saldo finale lordo 383.282 3.989 87.832 8.396 483.499
Fondo ammortamento e svalutazioni (103.197) (3.989) (27.153) (6.789) (141.128)
Saldo finale netto 280.085 - 60.679 1.607 342.371

Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 342.371 al 31 dicembre 2015 e sono dettagliabili come segue:

Concessioni di coltivazione

Le concessioni di coltivazione al 31 dicembre 2015 hanno un valore netto di Euro 208.085 e sono rappresentate in Italia da 48 concessioni di coltivazione, 2 istanze di concessione, 2 permessi di ricerca e 3 istanze di permesso.

Inoltre, all'estero, il Gruppo ha 1 licenza esplorativa off-shore nel Mare del Nord e detiene una partecipazione del 15% nelle due licenze esplorative nei blocchi off-shore Midia e Pelican Shallow e nel blocco off-shore Midia Deep nel Mar Nero in Romania. Infine, la società controllata Gas Plus International B.V. detiene un permesso di ricerca in Polonia.

Le concessioni di coltivazione presentano un decremento netto complessivo di Euro 16.783, in ragione quasi esclusivamente degli ammortamenti e svalutazioni effettuati nel corso dell'esercizio.

La voce concessioni di coltivazione include il valore di riserve provate, probabili e di potenziale esplorativo in alcuni siti non ancora produttivi, valore che non è quindi soggetto ad ammortamento. Al 31 dicembre 2015, tale valore, che risulta pari a Euro 161.298, è stato quindi sottoposto ad impairment test.

In particolare, per le concessioni di coltivazione relative a riserve provate e probabili, la configurazione di valore utilizzata per determinare il relativo valore recuperabile è il valore d'uso inteso come il valore attuale dei flussi finanziari attesi a vita intera delle singole concessioni coerenti, per il periodo 2016-2020, con i dati del business plan approvato dagli amministratori di Gas Plus S.p.A.

Le principali assunzioni operative per la determinazione dei flussi di cassa sono rappresentate da:

  • i profili di produzione attesa, ove le stime dei volumi e dei periodi di estrazione delle riserve sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente;
  • il prezzo degli idrocarburi, la cui dinamica riflette l'andamento degli scenari di mercato delle commodity petrolifere, maggiorato dell'inflazione attesa per gli esercizi successivi al periodo di piano;
  • gli investimenti di sviluppo pianificati nel periodo di piano;
  • i costi operativi e le royalties rispettivamente attesi in linea con il recente passato e con la normativa di riferimento.

I flussi così determinati sono stati quindi attualizzati applicando un costo medio ponderato del capitale, al netto delle imposte, stimato pari al 6,8% che riflette le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e il rischio specifico connesso al Paese.

In particolare per effetto dei più bassi scenari energetici, l'impairment test condotto secondo quanto sopra descritto ha quindi evidenziato una perdita di valore di talune concessioni per complessivi Euro 10.955.

In aggiunta, stante lo scenario di riferimento che caratterizza il settore E&P, gli amministratori hanno provveduto a verificare il valore recuperabile del capitale investito netto rappresentato dalle attività e passività riferibili alla controllata Società Padana Energia S.p.A..

La valutazione effettuata, che si è basata sulle proiezioni dei flussi di cassa previsti per gli esercizi 2016-2020 nel business plan approvato da Gas Plus S.p.A., non ha evidenziato ulteriori svalutazioni rispetto a quanto commentato in precedenza.

Le principali ipotesi sulle quali è stata basata la valutazione dei flussi finanziari ai fini della verifica in oggetto sono le seguenti:

  • il valore residuo ipotizza un tasso di crescita del 1% oltre il periodo di piano, in linea con la crescita economica attesa nel periodo;
  • il tasso di attualizzazione applicato è il costo medio ponderato calcolato sul capitale investito (WACC), pari a 6,80% per il 2015, al netto dell'effetto fiscale;
  • le assunzioni operative, per le quali, per il periodo di piano, si rimanda a quanto descritto in precedenza.

E' stata inoltre effettuata l'analisi di sensitività dei valori risultanti dall'impairment test rispetto a possibili variazioni degli assunti di base descritti in precedenza sulla base della quale il valore recuperabile oggetto di verifica risulterebbe comunque superiore al suo valore contabile; in particolare, le variazioni ipotizzate hanno riguardato modifiche del WACC.

Costi di esplorazione

I costi di ricerca ed esplorazione che vengono completamente ammortizzati nell'esercizio di sostenimento sono risultati pari a Euro 3.380 (di cui Euro 273 relativi ad attività di ricerca condotta all'estero) rispetto ad Euro 1.417 (di cui Euro 493 relativi ad attività di ricerca condotta all'estero) dell'esercizio 2014. Inoltre, sono stati imputati a conto economico Euro 609 sostenuti nel precedente esercizio, relativi a costi propedeutici alla perforazione del pozzo esplorativo Faseto, perforato nel mese di luglio 2015 con esito negativo.

Beni in concessione (IFRIC 12)

Come già specificato nella precedente nota n. 4, Principi contabili e criteri di valutazione, in seguito all'adozione a partire dal 1° gennaio 2010 dell'IFRIC 12, Accordi per servizi in concessione, sono stati riclassificati tra le attività immateriali i fabbricati industriali e gli impianti di distribuzione detenuti in concessione dalle società controllate Gas Plus Reti S.r.l. e Gas Plus Salso S.r.l. per un importo complessivo al 31 dicembre 2014 di Euro 62.491 e al 31 dicembre 2015 di Euro 60.679.

I beni in concessione si incrementano a seguito degli investimenti per l'estensione e l'ampliamento degli impianti esistenti (Euro 766) e si riducono esclusivamente per effetto degli ammortamenti sugli impianti di distribuzione detenuti in concessione.

Concessioni di distribuzione

Alla data del 31 dicembre 2015, il Gruppo Gas Plus è titolare di 37 concessioni per la distribuzione di gas nei comuni che hanno rilasciato le concessioni stesse. Il valore netto di tali concessioni al 31 dicembre 2015 ammonta a Euro 221. In alcuni casi, a fronte delle concessioni, il Gruppo Gas Plus ha pagato ai comuni un importo "una tantum", iscritto tra le immobilizzazioni immateriali ed ammortizzato sulla base della scadenza della concessione. La seguente tabella riporta le concessioni in essere alla data del 31 dicembre 2015 con l'indicazione della scadenza prevista:

Anno di scadenza Numero concessioni
2010 5
2011 -
2012 29
2022 1
2023 1
2025 1
Totale 37

In merito alla scadenza delle concessioni, è utile evidenziare che, in base alla normativa primaria (art. 24 del Decreto Legislativo n. 93/11), le scadenze "ope legis" sono state prorogate fino alla gara d'ambito. Si rimanda alla nota n. 6, Utilizzo di Stime, e alla relazione sulla gestione per maggiori dettagli.

Le concessioni di distribuzione gas e gli altri diritti si decrementano di Euro 76 rispetto al precedente esercizio per gli ammortamenti registrati nell'anno.

Altre immobilizzazioni immateriali

Le altre immobilizzazioni immateriali comprendono quasi esclusivamente costi per licenze software e parte degli oneri accessori sostenuti dal Gruppo per la sottoscrizione del Finanziamento Revolving stipulato con Banca IMI in data 27 settembre 2011 e del Finanziamento Linea Capex stipulato con la stessa Banca IMI in data 23 dicembre 2014 (per un maggiore dettaglio si veda la nota n. 21, Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine).

11. Partecipazioni in società collegate

Come segnalato nella nota n. 3 Area di consolidamento, nel corso dell'anno 2015, la società controllata Gas Plus International B.V. ha acquisito il pieno controllo di Czarne OIL LLP. Nell'esercizio 2015 e 2014 non sono intervenuti altri cambiamenti nelle partecipazioni in società collegate.

In data 6 luglio 2012, la società partecipata Salso Servizi S.p.A. è stata posta in liquidazione volontaria. Alla fine dell'esercizio 2012, il Gruppo ha, quindi, ritenuto prudenziale svalutare integralmente la partecipazione in tale società.

Nel corso dell'esercizio 2013, in correlazione agli addizionali oneri stimati per la chiusura della liquidazione della società partecipata Salso Servizi S.p.A., il Gruppo ha accantonato un importo di Euro 200 nei fondi rischi e oneri (per maggiori dettagli si veda anche la nota n. 25, Fondi). La procedura di liquidazione della società partecipata risulta ancora in corso.

I rapporti creditori e debitori, costi e ricavi verso imprese collegate sono riportati alla nota n. 34, Rapporti con parti correlate.

Le fideiussioni rilasciate dal Gruppo a società collegate sono dettagliate alla nota n. 33, Impegni e rischi.

12. Altre attività non correnti

Le altre attività non correnti sono così dettagliate:

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
Partecipazioni in altre società
- Serenissima Gas S.p.A. 4.279 4.279
Depositi cauzionali 200 194
Anticipi per gare d'ambito 119 4
Totale altre attività non correnti 4.598 4.477

Le partecipazioni in altre società si riferiscono a partecipazioni non di collegamento in società attive nel settore della distribuzione del gas ed utilities. Tali partecipazioni sono classificate come disponibili per la vendita, in applicazione dello IAS 39, e sono valutate al fair value con variazioni inserite nel conto economico complessivo ed imputate direttamente a patrimonio netto come riportato nella nota n. 20, Patrimonio Netto.

Nel corso del mese di luglio 2015 è stato sottoscritto un accordo transattivo tra Gas Plus Reti S.r.l., ACSM-AGAM S.p.A. ed Enerxenia S.p.A. avente ad oggetto due contenziosi in essere, riguardanti:

  • la valorizzazione del recesso di Gas Plus Reti S.r.l. da Serenissima Energia S.r.l. in sede di fusione della stessa in Enerxenia S.p.A.;
  • l'impugnazione della deliberazione di assemblea straordinaria del 31 luglio 2012 di Serenissima Gas S.p.A. portante l'aumento di capitale sociale.

L'accordo ha previsto la definizione del prezzo delle azioni a fronte del recesso da Enerxenia S.p.A. (con una riduzione parziale della passività a suo tempo iscritta a bilancio dalla Società a seguito dell'ordinanza di ingiunzione ex art. 186-ter c.p.c. del Tribunale di Milano e del successivo pagamento, a favore di Gas Plus Reti S.r.l., dell'importo provvisoriamente liquidato dal giudice) e un intervento di riduzione della struttura di Patrimonio Netto della società partecipata Serenissima Gas S.p.A., tramite la distribuzione di un dividendo straordinario pari a Euro 820, avvenuto in data 30 ottobre 2015.

Avvenuto il perfezionamento di tale accordo, le parti hanno rinunciato alle reciproche domande ed abbandonato le due cause pendenti.

Il Gruppo, allo stato attuale, non ritiene necessario rivedere la valutazione a fair value di tale partecipazione per effetto della distribuzione del citato dividendo straordinario.

I dividendi ricevuti dalla società partecipata Serenissima Gas S.p.A. nel corso del 2015 ammontano a Euro 1.076 (Euro 366 nel corso del 2014), come riportato nella nota n. 30, Oneri e Proventi diversi.

13. Imposte sul reddito

I saldi delle voci attività per imposte anticipate e fondo imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.

Migliaia di Euro 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Imposte differite attive, relative a:
Fondo svalutazione crediti 657 993
Fondo TFR 106 123
Fondo abbandono 20.030 18.837
Ammortamenti e svalutazioni civilistiche eccedenti 4.012 5.063
Fair value derivati in hedge accounting 255 387
Altro 251 545
Totale imposte differite attive 25.311 25.948
Imposte differite passive, relative a:
Plusvalore delle concessioni di coltivazione e degli impianti E&P (72.113) (89.210)
Plusvalore delle concessioni di distribuzione (17.341) (13.663)
Fair value derivati in hedge accounting (553) (625)
Altro (3) (3)
Totale imposte differite passive (90.010) (103.501)

Le imposte differite attive e passive per l'esercizio 2015 tengono conto della riduzione di aliquota Ires dal 27,5% al 24% prevista, a decorrere dal 1° gennaio 2017, dalla Legge di Stabilità 2016.

Si rammenta, che a seguito della sentenza n. 10 del 11 febbraio 2015 della Corte Costituzionale che ne ha dichiarato l'illegittimità, già le imposte differite attive e passive per l'esercizio 2014 non tenevano più conto dell'addizionale Ires, denominata "Robin Tax".

I saldi delle voci di crediti per imposte correnti e debiti per imposte correnti sono dettagliati nel seguente prospetto:

Migliaia di Euro 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Crediti per imposte 1.472 3.521
Debiti per imposte (3) (80)
Totale crediti e (debiti) per imposte 1.469 3.441

La voce crediti per imposte includono per Euro 237 (importo pari al 31 dicembre 2014) il credito per il rimborso IRES richiesto dalla Società capogruppo, nell'ambito del consolidato fiscale, per gli anni 2009-2010-2011-2012, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011 e per Euro 62 (importo pari al 31 dicembre 2014) per il rimborso dell'addizionale Ires richiesto dalle società controllate per la medesima regione e gli stessi anni.

Il risultato ante imposte e le imposte sul reddito dell'esercizio sono le seguenti:

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Risultato ante imposte (1.398) 5.724
Imposte correnti (3.504) (6.427)
Imposte differite 13.336 19.843
Totale imposte sul reddito dell'esercizio 9.832 13.416
Aliquota effettiva d'imposta 703,29% -234,38%

I dettagli delle imposte sul reddito dell'esercizio e la riconciliazione delle imposte teoriche con le imposte effettive sono dettagliati nel seguente prospetto:

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Risultato ante imposte (Riesposto) (1.398) 5.724
Aliquota teorica (IRES e IRAP) 32,32% 38,82%
Imposte teoriche 452 (2.222)
Effetto fiscale sulle differenze permanenti :
Costi non deducibili (417) (1.181)
Plusvalenze ed altri proventi non imponibili 419 5
Adeguamento imposte effetto Robin Tax - 15.794
Adeguamento imposte effetto riduzione Ires 24% 7.766 -
Effetto consolidato fiscale mondiale 295 569
Altre variazioni in diminuzione 1.626 1.439
IRAP non deducibile (310) (988)
Imposte sul reddito dell'esercizio 9.832 13.416
Imposte correnti (3.157) (6.427)
Imposte differite 12.989 19.843
Imposte sul reddito dell'esercizio 9.832 13.416
Aliquota effettiva d'imposta 703,29% -234,38%

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate Gas Plus Reti S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., Gas Plus Salso S.r.l., Gas Plus Trasporto S.r.l., a partire dall'esercizio 2010, Idrocarburi Italiana S.r.l. e, a partire dall'esercizio 2011, Società Padana Energia S.p.A. hanno congiuntamente esercitato (e rinnovato nell'esercizio 2015) l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Si segnala che la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in data 23 dicembre 2015, ha presentato un'istanza di interpello, ai sensi del combinato disposto dell'art. 11 della L. 212/00, e dell'art. 132, comma 3, del D.P.R. n. 917/86 per il rinnovo per il triennio 2015-2017 del regime di consolidato mondiale di cui agli articoli 130 e seguenti del D.P.R. n. 917/86. Il Gruppo ha, quindi, incluso nella determinazione della propria base imponibile anche i redditi conseguiti nell'esercizio 2015 dalle proprie controllate non residenti che possiedono i requisiti per la relativa inclusione nell'area di consolidamento e sono state incluse in tale rinnovo (Gas Plus International B.V., Gas Plus Netherlands B.V. e Gas Plus Dacia S.r.l.).

Gli effetti fiscali dell'adesione al consolidato mondiale per l'esercizio 2015 sono stati pari ad un minor carico fiscale di Euro 295 (contro un minor carico fiscale complessivo di Euro 569 nel bilancio 2014).

14. Rimanenze

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Gas Naturale Altre Totale Gas Naturale Altre Totale
Materie prime, suss. e di consumo - 3.395 3.395 - 3.176 3.176
Prodotti finiti e merci - 803 803 15.663 599 16.262
Svalutazione - (45) (45) - (155) (155)
Totale - 4.153 4.153 15.663 3.620 19.283

Le rimanenze, pari al 31 dicembre 2015 a Euro 4.153, si dettagliano come segue:

Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo si riferiscono a materiali per la realizzazione e la manutenzione degli impianti gas e a materiali destinati all'attività di sviluppo. Al 31 dicembre 2015, la categoria "Prodotti finiti e merci" include principalmente l'olio in stoccaggio presso la concessione Mirandola della società controllata Società Padana Energia S.p.A..

Al 31 dicembre 2014, in tale categoria era anche incluso il gas metano in stoccaggio presso Stogit Italia S.p.A. (per una giacenza pari a circa 56,6 milioni di metri cubi) gestito dalla Business Unit Supply & Sales, la cui attività operativa è cessata a partire dal 1° ottobre 2015. Al 31 dicembre 2015, quindi, le giacenze di magazzino del gas naturale sono pari a 0 milioni di metri cubi.

15. Crediti commerciali

I crediti commerciali pari al 31 dicembre 2015 a Euro 16.842 sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Utenti civili 9.404 8.937
Utenti industriali 1.877 2.566
Grossisti 2.776 20.145
Altri 6.378 7.533
Totale crediti 20.435 39.181
Fondo svalutazione (3.593) (4.646)
Crediti commerciali netti 16.842 34.535
Fondo svalutazione crediti 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Fondo al 1° gennaio (4.646) (6.177)
Accantonamenti (23) -
Utilizzi 1.076 1.531
Fondo al 31 dicembre (3.593) (4.646)

I crediti verso clienti riguardano prevalentemente l'attività di vendita di gas metano ad utenti finali e grossisti.

Il fondo svalutazione crediti si decrementa di Euro 1.039 per effetto degli utilizzi dell'anno.

16. Altri crediti

Gli altri crediti, pari al 31 dicembre 2015 a Euro 10.990, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Altri crediti 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
IVA 1.834 1.485
Imposta di consumo ed add. regionale 396 6.669
Crediti verso consorzi 2.181 1.506
Crediti contributi AEEGSI - Progetto TEE 1.967 1.766
Crediti verso CCSE – saldo perequazione 1.748 1.166
Crediti diversi 95 992
Ratei e risconti 2.769 1.287
Totale altri crediti 10.990 14.871

Gli altri crediti sono prevalentemente costituiti da crediti per imposte indirette, crediti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo, per le attività della concessione, riveste il ruolo di operatore e crediti per contributi da ricevere dall'Autorità dell'Energia Elettrica, del Gas e del Sistema Idrico (AEEGSI) relativamente all'importo che sarà riconosciuto alla società controllata Gas Plus Reti S.r.l. per la consegna dei certificati di efficienza energetica (TEE), secondo gli obiettivi fissati dalla stessa Autorità.

17. Crediti verso imprese controllanti

I crediti verso imprese controllanti al 31 dicembre 2015 sono pari ad Euro 320 (Euro 193 al 31 dicembre 2014) ed includono per Euro 318, il credito per il rimborso IRES richiesto, nell'ambito del consolidato fiscale, dalla società consolidante Us.Fin. S.r.l. per gli anni 2006-2007-2008, per la mancata deduzione nella misura forfettaria del 10% della quota dell'IRAP relativa al costo del lavoro e agli interessi prevista dal D.L. n. 185/2008 e per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011.

18. Attività finanziarie

Le attività finanziarie al 31 dicembre 2015 sono costituite da investimenti in titoli, fondi quotati e strumenti derivati di copertura. I dettagli sono riportati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Attività finanziarie correnti 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Strumenti finanziari
Strum. Fin. a fronte del rischio di oscillazioni del prezzo delle
commodities 2.069 2.586
Investimenti in titoli
A2A S.p.A. 1.983 1.325
Italmobiliare S.p.A. - 555
ACSM-AGAM S.p.A. 379 261
Iren S.p.A. (ex Enia S.p.A.) 313 190
Altri titoli minori e non quotati 446 422
Totale attività finanziarie correnti 5.190 5.339

Gli strumenti finanziari derivati stipulati a fronte del rischio di oscillazione del prezzo delle commodities soddisfano i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili e sono valutati al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo.

Gli investimenti in titoli, essendo mantenuti a titolo di negoziazione, sono valutati al fair value con variazioni imputate al conto economico di esercizio.

Per i titoli quotati, il fair value è determinato in base agli ultimi corsi di borsa dell'anno 2015. Nella nota n. 31, Proventi ed Oneri finanziari viene evidenziato il provento netto di Euro 1.297 a carico dell'esercizio per adeguare il valore dei titoli all'andamento del mercato (nel precedente esercizio l'onere netto era pari ad Euro 20). Si segnala che tale provento include per Euro 372 la plusvalenza realizzata per la vendita di tutti i titoli in portafoglio della società Italmobiliare S.p.A., avvenuta nel mese di agosto 2015.

I dividendi ricevuti dalle partecipazioni iscritte nelle attività finanziarie ammontano a Euro 92 (nel precedente esercizio i dividendi erano pari a Euro 84).

19. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono così dettagliati:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Cassa 16 17
Conti correnti bancari 29.916 6.369
Totale 29.932 6.386

Per maggiori informazioni in relazione alle movimentazioni delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario consolidato.

20. Patrimonio netto

Di seguito si forniscono indicazioni in merito alle singole componenti di patrimonio netto:

Capitale Sociale

Nel corso dell'esercizio 2015 e 2014 non vi sono state variazioni nella composizione e nel valore nominale delle azioni ordinarie della società capogruppo Gas Plus S.p.A..

Si segnala che, in data 20 dicembre 2010, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Società ha deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni con la relativa modifica all'articolo 5 dello Statuto Sociale.

Il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio 2015 e 2014 è pari a 44.909.620.

Il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione nell'esercizio 2015 e 2014, al netto delle azioni proprie in portafoglio pari a 1.336.677 (in entrambi i periodi in esame) ed in assenza di ulteriori effetti diluitivi, è pari a 43.572.943.

Si rimanda al prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato per l'esercizio 2015 e 2014 per una descrizione quantitativa delle riserve di patrimonio netto.

Nelle seguenti note viene riportata una breve descrizione della natura e della composizione delle principali voci del patrimonio netto.

Riserve

Le riserve sono costituite da:

  • La Riserva legale, la Riserva Versamenti c/capitale e la Riserva Sovrapprezzo azioni che non presentano variazioni rispetto all'importo iscritto al 31 dicembre 2014.
  • Azioni proprie che non presentano variazioni rispetto al 31 dicembre 2014. Al 31 dicembre 2015, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di Euro 9.600. Le azioni proprie sono a disposizione del Consiglio di Amministrazione che ne può disporre senza limiti di tempo o alienandole o quale corrispettivo di eventuali operazioni connesse alla gestione corrente o ad investimenti strategici o ancora a fronte dell'esercizio di opzioni
  • assegnate o da assegnare ai destinatari dei Piani di Incentivazione Azionaria. • La riserva di cash flow hedge che accoglie le variazioni di fair value del derivato su tasso di interesse e dei derivati su commodities stipulati dal Gruppo, contabilizzati in regime di hedge accounting, al netto delle variazioni di imposte differite.
  • La riserva per differenze attuariali TFR, che, come previsto dal principio IAS 19, Benefici ai dipendenti, include tutti gli utili e le perdite attuariali che emergono dal ricalcolo del valore attuale del fondo di trattamento di fine rapporto.
  • La riserva di traduzione cambi, che accoglie le differenze legate al differente cambio utilizzato per la conversione delle attività e passività delle imprese controllate estere e delle loro filiali (cambio corrente alla data di fine periodo) rispetto al cambio utilizzato per la conversione dei rispettivi proventi ed oneri (cambi medi di periodo).
  • Le altre riserve e gli utili indivisi che includono gli effetti della conversione agli IFRS. Si segnala che tali effetti sono principalmente riferibili alla valutazione a fair value delle

immobilizzazioni materiali costituite dalle reti di distribuzione del gas, valutazione effettuata utilizzando il fair value come sostituto del costo in sede di prima applicazione degli IFRS.

Dividendi

Nel corso dell'anno 2015, la Capogruppo Gas Plus S.p.A., come da delibera dell'Assemblea degli azionisti del 11 maggio 2015, ha erogato dividendi per un importo complessivo di Euro 4.357, pari a 10 centesimi di euro per azione in circolazione.

Altre componenti del conto economico complessivo

Nell'esercizio 2015, le altre componenti del conto economico complessivo transitate direttamente a patrimonio netto includono:

  • la variazione di fair value dell'interest rate swap stipulato dal Gruppo con Banca IMI in data 23 novembre 2011 e designato come strumento di copertura, al netto delle relative imposte anticipate, per una variazione positiva di Euro 506 (nell'esercizio 2014 la variazione positiva era di Euro 141);
  • la variazione di fair value degli swap di copertura su commodities, in regime di hedge accounting, al netto delle relative imposte anticipate, per una variazione negativa di Euro 596 (nell'esercizio 2014 la variazione positiva era di Euro 1.840);
  • la riserva di traduzione dei bilanci esteri la cui valuta funzionale è diversa dall'euro per una variazione negativa di Euro 224 (nell'esercizio 2014 la variazione negativa era di Euro 657).

Infine, relativamente agli strumenti derivati di copertura in regime di cash flow hedge, si segnala qui di seguito l'ammontare delle altre componenti del conto economico complessivo degli esercizi precedenti che sono state riclassificate nel conto economico di esercizio nell'anno 2015:

  • la variazione di fair value dell'interest rate swap è stata contabilizzata tra gli oneri finanziari per Euro 855, con il corrispondente utilizzo delle imposte anticipate per Euro 235;
  • la variazione di fair value degli swap di copertura su commodities, è stata contabilizzata in aumento dei ricavi delle vendite per Euro 2.242, con il corrispondente utilizzo delle imposte differite per Euro 617.

21. Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine

Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari del Gruppo con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:

31 dicembre 31 dicembre
Tipologia Tasso interesse effettivo % Scadenza 2015 2014
A breve termine
Scoperti bancari A richiesta 7 1.804
Banca IMI- incassi per crediti
cartoralizzati Quindicinale 812 977
Finanziamento revolving Banca IMI Euribor 1/3m + spread 380 bps Revolving - -
Finanziamento Medio Lungo termine Euribor 3/6m + spread 200 bps 5.000 5.000
Fair value derivati commodities swap 255 65
Fair value derivati interest rate swap 482 869
Totale debiti finanziari a breve termine 6.556 8.715
A medio lungo termine
Fair value derivati interest rate swap 843 505
Finanziamento Medio Lungo termine Euribor 3/6m + spread 200 bps 31/12/2020 40.993 45.781
Totale debiti finanziari a medio/lungo termine 41.836 46.286
Totale debiti finanziari 48.392 55.001

La tabella di cui sopra, nonché la presente nota n. 21, non comprende i debiti finanziari per acquisizioni aziendali, commentati nella successiva nota n. 23, Debiti per acquisizioni aziendali.

Al 31 dicembre 2015, il Gruppo ha in essere debiti finanziari a breve termine per 6.556 euro e debiti finanziari a medio lungo termine per 41.836 euro.

Si descrivono qui di seguito le principali caratteristiche dei finanziamenti bancari del Gruppo:

Scoperti c/c bancario

Gli scoperti di c/c bancario, pari a 7 euro, riguardano la Capogruppo e le società operative del Gruppo Gas Plus.

Banca IMI – incassi per crediti cartoralizzati

A fine aprile 2013, il Gruppo ha sottoscritto con Banca IMI un accordo quadro per la cartolarizzazione (cessione pro soluto) del proprio portafoglio dei crediti commerciali verso clienti civili e industriali, con un plafond rotativo di 35 milioni di Euro per un periodo di 5 anni. Tale accordo prevede la cessione, ogni due settimane, dei crediti commerciali gas che, a seguito della chiusura della B.U. S&S, attualmente riguardano la sola B.U. Retail, fino al predetto limite ed un rimborso, sempre con cadenza bisettimanale degli incassi ricevuti dai clienti finali. Il debito per incassi di crediti cartoralizzati per Euro 812 al 31 dicembre 2015 è stato regolarmente rimborsato all'istituto di credito, secondo le scadenze pattuite.

Al momento della cessione dei crediti sono riconosciuti a Banca IMI:

  • una commissione per anticipazione finanziaria ad un tasso di interesse pari all'Euribor 3 mesi + spread 258 bps;
  • una commissione per rischio di credito, che varia a seconda del segmento di clientela oggetto di cessione.

Finanziamento Revolving Banca IMI

In data 27 settembre 2011, Gas Plus S.p.A. e le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Reti S.r.l. e Gas Plus Vendite S.r.l. hanno stipulato con Banca IMI S.p.A. un contratto di finanziamento di tipo revolving a medio-lungo termine per un importo complessivo di Euro 50 milioni, da utilizzarsi per cassa o per firma. In data 20 febbraio 2015, Gas Plus S.p.A., insieme alle sue società controllate, ha sottoscritto con Banca Imi S.p.A. un accordo modificativo di alcune previsioni del contratto originario, tra cui, innanzitutto, la riduzione della linea di finanziamento ad Euro 30 milioni, in considerazione della progressiva riduzione del capitale circolante netto del Gruppo.

Al 31 dicembre 2015, tale finanziamento risulta essere utilizzato per firma per un importo di 10,0 milioni di Euro.

Il finanziamento ha una durata di 5 anni dalla data di sottoscrizione e non è assistito da garanzie.

Ciascun Prenditore potrà chiedere di utilizzare la linea di credito; l'importo di ogni erogazione per cassa non potrà essere inferiore a Euro 2 milioni; l'importo di ogni utilizzo per firma non potrà essere inferiore a Euro 300. Simultaneamente, non vi potranno essere più di 10 utilizzi per cassa e 20 utilizzi per firma.

Per gli utilizzi per cassa, il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 1/3m su base 360 giorni) e il margine, pari al 5,00% sino al 15 settembre 2012 e successivamente variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA relativo ai dodici mesi precedenti) tra il 3,80% ed il 5,00%. Al 31 dicembre 2015, il margine risulta pari al 3,80%.

In sede di modifica dell'originario contratto di finanziamento, tale margine è stato ridotto al 3,50% a partire dalla fine del primo trimestre 2015, per tutta la durata residua del contratto.

Inoltre, a partire dal 1° gennaio 2012, trimestralmente, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo, pari al 33% del margine sopra indicato, calcolato sull'importo disponibile della linea di credito. A partire dal 1° luglio 2014, la percentuale della commissione di mancato utilizzo è stata ridotta al 20% del margine applicabile. L'importo della commissione di mancato utilizzo complessivamente addebitato nel corso del 2015 è pari a Euro 92 (nel 2014 pari ad Euro 350) ed è incluso negli oneri finanziari.

In relazione agli utilizzi per firma, è previsto il pagamento di una commissione per ciascun utilizzo pari all'1,10% annuo su garanzie con durata inferiore ai 18 mesi e pari all'1,50 % su garanzie con durata superiore.

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente, a partire dalla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2012, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri, in sede di modifica dell'originario contratto di finanziamento, sono stati modificati e risultano attualmente essere:

  • il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA) non dovrà essere superiore a 4 fino al 31 dicembre 2015 e successivamente a 3,75 fino alla scadenza del contratto;
  • il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito) non dovrà essere inferiore al livello 1,10 per l'intera durata del contratto.

Gas Plus S.p.A. deve comunicare semestralmente il rispetto di tali parametri, contestualmente alla consegna delle situazioni semestrali o del bilancio consolidato, a partire dal 30 giugno 2015.

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo della stessa banca nel rendere disponibile ogni ulteriore utilizzo a valere sul Finanziamento Revolving.

Si segnala che al 31 dicembre 2015 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede inoltre alcuni impegni e limitazioni per la Società e le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l. e Gas Plus Reti S.r.l.:

  • non intraprendere operazioni di fusione, scissione o scorporo o più in generale operazioni aventi ad oggetto il capitale sociale di Gas Plus S.p.A. (ad eccezione degli aumenti di capitale della medesima), salvo il preventivo consenso scritto della banca finanziatrice;
  • non intraprendere operazioni di acquisizione per un importo superiore ad Euro 5 milioni su base aggregata in ogni esercizio a livello di Gruppo, salvo il preventivo consenso scritto della banca finanziatrice, restando inteso che sarà possibile partecipare alle gare per il mantenimento delle concessioni e i rapporti commerciali in essere ovvero per il conseguimento di concessioni analoghe a quelle in essere;
  • non concedere vincoli sui propri beni, materiali o immateriali, o sui propri crediti, presenti e futuri e non concedere finanziamenti a terzi o garanzie , ad eccezione delle fidejussioni a garanzia di debiti assunti da Società del Gruppo nell'ordinaria attività aziendale;

  • non ridurre il proprio capitale sociale (se non in dipendenza di obblighi di legge) né acquistare azioni proprie (fatti salvi gli acquisti di azioni proprie da parte della Società per un ammontare superiore al 5% del capitale sociale della Società);

  • non costituire patrimoni destinati ad uno specifico affare ai sensi dell'articolo 2447- bis e seguenti del Codice Civile;
  • non cessare di possedere, direttamente o indirettamente, una partecipazione del 100% nel capitale sociale di Gas Plus Italiana S.r.l., di Gas Plus Reti S.r.l. e di Gas Plus Vendite S.r.l.;
  • non pagare interessi o rimborsare il capitale di alcun finanziamento soci e/o prestito obbligazionario, fino alla data in cui il finanziamento Revolving sia stato integralmente e incondizionatamente rimborsato;
  • limitazioni al livello massimo di indebitamento finanziario consentito a livello di Gruppo ad un importo di Euro 245 milioni, da cui vanno esclusi, inter alia, l'indebitamento finanziario derivante da contratti hedging e le fidejussioni prestate dall'Emittente e dalla società controllata Idrocarburi Italiana S.r.l. ai sensi dell'Accordo di Acquisizione di Società Padana Energia S.p.A..

Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro 10 giorni lavorativi da parte del Gruppo Gas Plus.

Il contratto di finanziamento prevede il rimborso delle erogazioni per cassa (compresi gli importi maturati e non versati a titolo di interessi, costi, commissioni e spese) entro la fine del periodo di utilizzo indicato in ciascuna richiesta di utilizzo.

Ciascun Prenditore potrà dar luogo al rimborso anticipato in tutto o in parte degli utilizzi per cassa e per firma (nel caso di utilizzi per cassa per importi non inferiori a Euro 1 milione e multipli integrali per Euro 500 mila, nel caso di utilizzi per firma, mediante deposito su un conto vincolato del controvalore delle garanzie in essere ovvero mediante liberazione delle garanzie).

Il contratto di finanziamento prevede infine il rimborso anticipato obbligatorio dell'intero finanziamento, inter alia, nel caso di cambio di controllo di Gas Plus.

Finanziamento Medio Lungo Termine

In data 25 ottobre 2011, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. e Centrobanca S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di Euro 100 milioni, così suddiviso:

  • una linea di credito a breve termine per un importo pari ad Euro 15 milioni, con scadenza il 31 gennaio 2012. Tale linea è stata rimborsata anticipatamente in data 23 dicembre 2011 a seguito del perfezionamento dell'operazione "Agosta";
  • una linea di credito a medio-lungo termine per un importo pari ad Euro 85 milioni, con scadenza al 30 settembre 2016, di cui al termine del primo semestre 2014, il Gruppo, utilizzando la liquidità disponibile, ha effettuato un rimborso anticipato per Euro 10 milioni, secondo quanto previsto dall'art. 5.2 "Rimborso Anticipato facoltativo delle Linee di Credito", oltre al rimborso della rata in scadenza nel periodo per Euro 5,4 milioni.

In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha rinegoziato con Banca IMI S.p.A. il debito residuo in essere di Euro 51,6 milioni, concordando migliori condizioni economiche ed una nuova struttura del piano di rimborso con scadenza finale al 31 dicembre 2020.

Nel corso dell'esercizio 2015, nel rispetto delle scadenze previste contrattualmente, Gas Plus S.p.A. ha rimborsato un importo complessivo pari a 5 milioni di Euro.

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2016 2.500.000
31 dicembre 2016 2.500.000
30 giugno 2017 3.500.000
31 dicembre 2017 3.500.000
30 giugno 2018 6.000.000
31 dicembre 2018 6.000.000
30 giugno 2019 6.000.000
31 dicembre 2019 6.000.000
30 giugno 2020 5.300.000
31 dicembre 2020 5.300.000
Totale 46.600.000

Il residuo piano concordato di ammortamento del finanziamento è il seguente:

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA) tra il 2,25% ed il 2%. Al 31 dicembre 2015, il margine applicato è pari al 2,00%.

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente, a partire dalla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

  • il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA) non dovrà essere superiore a 4 fino al 31 dicembre 2015, a 3,75 fino al 31 dicembre 2016, a 2,50 fino al 31 dicembre 2017 e successivamente a 2 alla scadenza del contratto;
  • il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito) non dovrà essere inferiore al livello 1,10 per l'intera durata del contratto

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse.

Si segnala che al 31 dicembre 2015 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede impegni e limitazioni simili a quelli citati per il Finanziamento Revolving Banca IMI (si rimanda quindi allo specifico paragrafo).

A tali impegni e limitazioni, solo ai fini di questo specifico finanziamento, si aggiungono anche i seguenti obblighi per il prenditore:

• mantenere una partecipazione del 100% nel capitale sociale di Idrocarburi Italiana S.r.l. e far sì che la stessa Idrocarburi Italiana S.r.l. mantenga una partecipazione del 100% nel capitale sociale di Società Padana Energia S.p.A.;

  • far sì che il Vendor Loan, nonché i finanziamenti soci e i prestiti obbligazionari ottenuti siano subordinati e postergati nel rimborso del capitale e interessi di tale finanziamento, fatto salvo quanto già diversamente previsto per il pagamento degli interessi non subordinati di cui al Vendor Loan ;
  • perfezionare i contratti previsti per la copertura dei rischi relativi alle oscillazioni di mercato (tasso di interesse e prezzo delle commodities).

Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro 10 giorni lavorativi da parte del Gruppo Gas Plus.

Gas Plus potrà ed, in alcuni casi, dovrà dar luogo al rimborso anticipato, in tutto o in parte, delle linee di credito erogate.

Il contratto di finanziamento prevede il rimborso anticipato obbligatorio dell'intero finanziamento, inter alia, nel caso di cambio di controllo di Gas Plus, ed i seguenti casi di rimborso anticipato obbligatorio parziale:

  • per rimborsi/indennizzi assicurativi ottenuti da compagnie assicurative, per la somma eccedente Euro 2,5 milioni, a meno che le relative somme non vengano utilizzate entro 12 mesi dall'incasso per l'acquisto di beni funzionalmente analoghi a quelli danneggiati o per sanare i danni indennizzati;
  • per atti di cessione di beni iscritti nelle immobilizzazioni (incluse le eventuali partecipazioni societarie, aziende e rami d'azienda), per la somma eccedente Euro 3 milioni, a meno che le relative somme non vengano utilizzate entro 6 mesi dall'incasso per l'acquisto di beni funzionalmente analoghi a quelli oggetto di cessione;
  • per indennizzi e/o restituzioni del prezzo in relazione all'acquisizione di Società Padana Energia S.p.A., per la somma eccedente Euro 3 milioni, a meno che le relative somme non vengano utilizzate entro 12 mesi dall'incasso per ripristinare il danno a seguito del quale è stato chiesto rimborso;
  • per indennizzi VIR da mancato rinnovo o conclusione delle concessioni di distribuzione gas, qualora tali importi non vengano destinati, entro 36 mesi dall'incasso, per il conseguimento di concessioni funzionalmente analoghe a quelle oggetto di indennizzo, ovvero entro 12 mesi dall'incasso, per la realizzazione degli investimenti specificati dal Piano Capex contenuto nel contratto di Finanziamento Capex Banca IMI, o di ulteriori investimenti, con il preventivo consenso scritto della banca finanziatrice.

Finanziamento Capex Banca IMI

In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di Euro 64 milioni.

Gas Plus S.p.A. potrà chiedere di utilizzare la linea di credito entro il termine del 31 dicembre 2018, in non più di 20 soluzioni.

In caso di suo utilizzo, il piano concordato di ammortamento del finanziamento è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2019 4.500.000
31 dicembre 2019 4.500.000
30 giugno 2020 5.000.000
31 dicembre 2020 50.000.000
Totale 64.000.000

Al 31 dicembre 2015, tale contratto di finanziamento non risulta utilizzato.

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA) tra il 2,25% ed il 2%. Al 31 dicembre 2015, il margine applicato è pari al 2,00%.

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente, a partire dalla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

  • il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA) non dovrà essere superiore a 4 fino al 31 dicembre 2015, a 3,75 fino al 31 dicembre 2016, a 2,50 fino al 31 dicembre 2017 e successivamente a 2 fino alla scadenza del contratto;
  • il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito) non dovrà essere inferiore al livello 1,10 per l'intera durata del contratto.

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse.

Si segnala che al 31 dicembre 2015 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede i medesimi impegni e limitazioni citati per il Finanziamento a Medio Lungo Termine (si rimanda quindi allo specifico paragrafo).

A tali impegni e limitazioni, solo ai fini di questo specifico finanziamento, si aggiunge che l'erogazione del finanziamento è limitata ai progetti di esplorazione e sviluppo previsti nel Piano Capex.

Indebitamento finanziario netto

Secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 di seguito si evidenzia la composizione dell'indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2015 e 2014:

importi in migliaia di euro 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
A. Cassa 16 17
B. Conti correnti bancari 29.916 6.369
C. Titoli detenuti per la negoziazione 3.121 2.753
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 33.053 9.139
E. Crediti finanziari correnti 2.069 2.586
F. Debiti bancari correnti (819) (2.781)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (5.000) (5.000)
H. Altri debiti correnti (849) (1.055)
I. Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (6.668) (8.836)
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I)-(E)-(D) 28.454 2.889
K. Debiti bancari non correnti (40.993) (45.781)
L. Obbligazioni emesse - -
M. Altri debiti non correnti (28.600) (28.262)
N. Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (69.593) (74.043)
O. Posizione finanziaria netta (J) + (N) (41.139) (71.154)

22. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili

I piani per benefici definiti a favore di dipendenti del Gruppo riguardano il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato disciplinato dalla legislazione italiana all'articolo 2120 del codice civile. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate sino al momento della cessazione dello stesso.

L'indennità di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili del Gruppo al 31 dicembre 2015 ammonta a Euro 4.424 e riflette la valutazione del debito verso il personale secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. In particolare, per quanto riguarda lo scenario economicofinanziario i parametri tendenziali utilizzati per la valutazione al 31 dicembre 2015 sono i seguenti:

- Tasso di attualizzazione 2,03%
- Tasso annuo di inflazione 2,00%
- Tasso annuo di incremento TFR 3,00%
- Incremento annuo retribuzioni 3,00%
- Tasso annuo di rotazione del personale 3,00%
- Tasso annuo di anticipazioni 2,00%

Riportiamo nella seguente tabella la movimentazione intervenuta nel fondo trattamento di fine rapporto dipendenti relativa all'esercizio 2014 e 2015:

Fondo trattamento di fine rapporto 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Saldo iniziale 4.866 4.260
Aggiustamenti per scarico a fondi (308) -
Benefici pagati (287) (275)
Subtotale delle variazioni di stato patrimoniale (595) (275)
Costo del servizio 231 232
Interessi netti 80 119
Subtotale incluso nel conto economico 311 351
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziare (202) 624
Aggiustamenti sulla base dell'esperienza 42 (94)
Subtotale incluso nel conto economico complessivo (160) 530
Saldo finale 4.422 4.866

Qui di seguito è riportata l'analisi di sensitività ricalcolata sull'obbligazione netta del piano a benefici definiti al 31 dicembre 2015, considerando i più significativi cambiamenti nelle assunzioni chiave.

Impatto sul P.N. Impatto sul P.N.
Assunzione +0,25% (0,25%) Assunzione +0,25% (0,25%)
Tasso di
inflazione
(88) 85 Tasso di attualizzazione 113 (117)

Qui di seguito si riportano le contribuzioni attese da effettuare negli anni futuri a fronte dell'obbligazione del piano a benefici definiti:

Periodo Importo
Entro i prossimi 12 mesi 935
Entro 2 anni 203
Entro 3 anni 247
Entro 4 anni 198
Entro 5 anni 287

La durata media dell'obbligazione del piano a benefici definiti alla fine dell'esercizio 2015 è di 14,8 anni.

A partire dal 1° gennaio 2007 la legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, fra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, per le società con più di 50 dipendenti, i nuovi flussi di TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenute in azienda (nel qual caso quest'ultima versa i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS). Dette modifiche rendono le future quote di TFR un piano a contributi definiti mentre l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua a essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa gli incrementi salariali futuri.

In tale voce, inoltre, è incluso per Euro 2 l'accantonamento della prima rata mensile del contributo "ex Fondo Gas" per i dipendenti della Società capogruppo e delle società controllate aderenti al Contratto Collettivo Nazionale Gas e Acqua ancora compresi nella forza lavoro a seguito della soppressione del fondo stesso con decorrenza 1° dicembre 2015. Le società del Gruppo interessate dovranno accantonare mensilmente tale importo per i prossimi 10 anni, salvo erogarlo per intero al dipendente (o al relativo Fondo di Categoria), al momento della cessazione del suo rapporto di lavoro (Legge 125/2015 di conversione del D.L. 78/2015).

23. Debiti per acquisizioni aziendali

Al 31 dicembre 2015, i debiti per acquisizioni si riferiscono esclusivamente al finanziamento venditore (Vendor Loan) concesso da Eni per un importo complessivo di Euro 27.869 destinato all'acquisizione della società controllata Società Padana Energia S.p.A. (Euro 27.878 al 31 dicembre 2014). Nei debiti per acquisizione non correnti è incluso l'importo iniziale del finanziamento di 25 milioni di Euro e gli interessi maturati e capitalizzati per i primi sette periodi semestrali di interessi di 2.757 Euro, come previsto contrattualmente.

A partire dallo scorso 22 aprile 2014, inizio dell'ottavo periodo di interessi, gli interessi sono versati con cadenza semestrale al Venditore. I debiti per acquisizioni correnti di Euro 112 includono gli interessi maturati a partire dal 20 ottobre fino alla fine del mese di dicembre 2015.

VENDOR LOAN
Fonte dei dati Contratto
Importo 25 milioni di Euro
Contraente Idrocarburi Italiana S.r.l.
Scopo Acquisizione Padana
Finanziatori Eni
Scadenza 30/12/2017
Modalità di rimborso Bullet a scadenza
Tasso Euribor 6 mesi
Margine 2%
Interessi capitalizzati per i primi sette periodi di
interessi e pagati a scadenza
Financial covenants n/a

Le principali condizioni di tale finanziamento sono le seguenti:

Il contratto di finanziamento prevede la concessione in pegno delle azioni di Padana e dei crediti rivenienti dal finanziamento soci a Idrocarburi Italiana S.r.l. (convertito in versamento in conto capitale nel corso del 2012); prevede altresì limitazioni all'assunzione di nuovo indebitamento finanziario, salvo il preventivo consenso dei finanziatori.

Il Vendor Loan prevede anche che l'attività di impresa da parte di Società Padana Energia S.p.A. sia mantenuta nel perimetro dello sviluppo e sfruttamento dei titoli minerari esistenti all'atto dell'acquisizione e che non siano effettuate distribuzioni di utili da parte della società controllata Idrocarburi Italiana S.r.l. sino a che le riserve disponibili non siano almeno pari all'ammontare in linea capitale del finanziamento concesso dal Venditore.

24. Altri debiti

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri debiti al 31 dicembre 2015 ed il suo confronto con l'esercizio precedente:

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Debiti verso Cassa Conguaglio Settore Elettrico 1.455 858
Debiti verso consorzi 1.669 3.953
Debiti verso il personale 2.474 2.925
Debiti verso istituti di previdenza 1.256 1.503
Premi comunali 269 349
Ritenute 356 510
IVA 134 1.905
Debiti per royalties 691 1.018
Amministratori e sindaci 250 280
Acconti 77 63
Debiti diversi 1.188 2.663
Ratei e risconti passivi 71 86
Totale altri debiti 10.030 16.113

Gli altri debiti sono prevalentemente costituiti da debiti per imposte indirette, debiti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo partecipa come partner della concessione, ma l'operatore è un terzo soggetto, debiti verso il personale e verso gli enti previdenziali per premi, ratei di quattordicesima, ferie e permessi maturati ma non ancora goduti alla fine dell'esercizio.

Al 31 dicembre 2014, la voce debiti diversi comprendeva per Euro 1.738, la somma ricevuta dalla società Enerxenia S.p.A. in data 25 ottobre 2012 a seguito del recesso della società controllata Gas Plus Reti S.r.l. dalla propria quota di partecipazione in tale società, in ottemperanza al provvedimento del Tribunale di Milano. Tale provvedimento era stato impugnato dalla stessa società Enerxenia S.p.A..

Nel corso del mese di luglio 2015, come già menzionato nella precedente nota n. 12, Altre attività non correnti, è stato sottoscritto un accordo transattivo tra Gas Plus Reti S.r.l., ACSM-AGAM S.p.A. ed Enerxenia S.p.A. avente ad oggetto anche tale contenzioso.

L'accordo ha previsto la definizione del prezzo delle azioni a fronte del recesso da Enerxenia S.p.A., con il rimborso ad Enerxenia S.p.A. di Euro 910, avvenuto in data 30 ottobre 2015, e il conseguimento di una plusvalenza da alienazione dell'importo di Euro 528.

Avvenuto il perfezionamento di tale accordo, le parti hanno rinunciato alle reciproche domande ed abbandonato le due cause pendenti.

Altri debiti non correnti 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Depositi cauzionali passivi 3.194 3.150
Totale altri debiti non correnti 3.194 3.150

Con riferimento ai depositi cauzionali versati dagli utenti, si segnala che tali debiti sono stati iscritti tra i debiti di durata residua superiore all'anno in quanto non risulta determinabile la data del relativo rimborso.

25. Fondi

Nella seguente tabella è riportata la movimentazione dei fondi intercorsa nell'esercizio 2014 e 2015:

Fondo smantellamento
e ripristino siti
Fondo per
contenziosi
Fondo oneri
ambientali
Altri fondi Totale
Al 31 dicembre 2013 104.395 330 5.017 200 109.942
Rilevazione iniziale e variazione di stima (160) - - - (160)
Oneri finanziari per effetto attualizzazione 4.637 - - - 4.637
Utilizzo nell'esercizio a fronte di oneri (626) (16) - - (642)
Al 31 dicembre 2014 108.246 314 5.017 200 113.777
Rilevazione iniziale e variazione di stima (2.207) - - 70 (2.137)
Oneri finanziari per effetto attualizzazione 4.229 - - - 4.229
Utilizzo nell'esercizio a fronte di oneri (667) - - (9) (676)
Al 31 dicembre 2015 109.601 314 5.017 261 115.193

Il fondo smantellamento e ripristino siti accoglie la stima dei costi che presumibilmente saranno sostenuti al termine dell'attività di produzione del gas o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti.

Nell'esercizio 2015, il fondo smantellamento e ripristino siti si incrementa complessivamente di Euro 1.355 principalmente per effetto:

  • dell'incremento per oneri finanziari conseguente all'attualizzazione dei costi di chiusura per Euro 4.229;
  • del decremento per la variazione di stima dei costi di chiusura per Euro 2.207 (Euro 160 nell'esercizio 2014);
  • della riduzione per gli utilizzi dell'esercizio per Euro 667 (Euro 626 nell'esercizio 2014), che si riferiscono agli oneri sostenuti per le chiusura minerarie dell'esercizio.

Tale fondo è stato iscritto tra le passività non correnti in quanto il piano di utilizzo è stimato e, comunque, riferito ad epoche future.

Il fondo oneri ambientali accoglie la stima degli oneri relativi ad interventi ambientali che dovranno essere svolti nei siti di produzione del gas.

Il fondo per contenziosi accoglie i costi previsti relativamente ad alcune controversie in corso.

Gli altri fondi includono:

  • l'accantonamento di Euro 200 effettuato dal Gruppo per coprire gli addizionali oneri previsti per la chiusura della liquidazione della società partecipata Salso Servizi S.p.A. (si veda nota n. 11, Partecipazioni in società collegate). La liquidazione di tale società partecipata è ancora in corso;
  • l'accantonamento di Euro 61 effettuato dal Gruppo per coprire gli addizionali oneri previsti per la messa in liquidazione della società controllata Czarne Oil LLP.

Si segnala che, in relazione all'operazione di acquisizione della partecipazione nella controllata Società Padana Energia S.p.A., in prossimità della chiusura dell'esercizio 2012, la società acquirente (Idrocarburi Italiana S.r.l.) e la società acquisita (Società Padana Energia S.p.A.), unitamente al Venditore, hanno ricevuto un avviso di accertamento dell'importo di 6,4 milioni di euro, per la riqualificazione ai fini dell'imposta di registro, ipotecaria e catastale della suddetta operazione. Le due società controllate, congiuntamente con il Venditore, hanno impugnato tale avviso di accertamento ed ottenuto, nel mese di febbraio 2013, la sospensione dalla Commissione Tributaria Provinciale di Milano della sua esecutività.

La Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha successivamente accolto i ricorsi presentati da Idrocarburi Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e da ENI e ha annullato gli avvisi di accertamento. Contro tale sentenza, in data 31 ottobre 2013, l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in appello alla Commissione Tributaria Regionale della Lombardia. Tale ricorso è stato respinto con sentenza pronunciata il 13 giugno 2014. Contro la sentenza della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia l'Agenzia delle Entrate, in data 14.11.2014, ha presentato ricorso alla Corte Suprema di Cassazione.

Le società controllate coinvolte, unitamente al Venditore, si sono nuovamente costituite in giudizio per il proseguimento del contenzioso.

Il Gruppo ha ritenuto, sulla base delle indicazioni ricevute dai propri legali, di non dover contabilizzare alcuna passività potenziale relativamente a tale accertamento, essendo remota l'evenienza di un esborso.

26. Debiti commerciali

Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali al 31 dicembre 2015 ed il loro confronto con l'esercizio precedente:

Debiti commerciali 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Fornitori Italia 21.496 26.496
Fornitori estero 342 9.049
Totale debiti commerciali 21.838 35.545

I debiti verso fornitori derivano prevalentemente dalle forniture di gas metano e di materiali per la realizzazione degli impianti gas e dai servizi di stoccaggio e di vettoriamento di gas metano. I debiti verso fornitori sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo.

Il decremento per Euro 13.707 in tale voce rispetto allo scorso esercizio è legato principalmente alla chiusura, a partire dal 1° ottobre 2015, dell'attività operativa relativa alla Business Unit Supply & Sales.

Il profilo finanziario del Gruppo permette la liquidazione dei debiti commerciali attraverso il capitale circolante netto. I debiti hanno un tempo medio di pagamento di 30 – 90 giorni.

27. Ricavi

Per una descrizione quantitativa relativa alla composizione dei ricavi per settori di attività, si faccia riferimento alla nota n. 7, Informativa di settore ed ai commenti riportati nella relazione sulla gestione. I ricavi per tipologia sono indicati nella seguente tabella:

Ricavi 2015 2014
Vendita di gas metano
utenti civili 39.531 39.103
utenti industriali 10.097 10.965
gas prodotto 27.261 37.647
Vendita greggio 7.260 10.132
Vendita condensati 248 504
Raccolta–trattamento gas 144 139
Ricavi da consorzi 2.830 1.421
Ricavi per distribuzione gas terzi 6.256 5.225
Cassa perequazione (651) 109
Gestione calore e altri 2.229 2.839
Totale ricavi 95.205 108.084
Altri ricavi e proventi
Contributi allacciamenti 181 272
Royalties 536 1.560
Rimborso canone assicurativo 175 181
Servizi per utenti gas 402 456
Contributo AEEG - Progetto TEE 1.932 1.937
Altri ricavi di gestione 6.175 1.458
Totale altri ricavi e proventi 9.401 5.864
Totale ricavi 104.606 113.948

Come già evidenziato nella precedente nota n. 1, Informazioni generali, la voce "Altri ricavi di gestione" include una componente positiva non ricorrente per un importo di Euro 5.275.

28. Costi operativi

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi relativi all'esercizio 2015 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

2015 2014
Costi per materie prime e materiali di consumo
Materie prime e di consumo
Gas metano (28.818) (31.322)
Costi progetto TEE (1.965) (1.925)
Altri (895) (946)
Variazione rimanenze 204 (345)
Totale costi per materie prime (31.474) (34.538)
Costi per servizi ed altri
Trasporto / stoccaggio gas (1.550) (1.215)
Misurazione / trattamento gas (1.785) (1.695)
Amministratori e sindaci (615) (690)
Spese e consulenze professionali (4.225) (4.527)
Assicurazioni (733) (850)
Manutenzioni (3.250) (2.689)
Trattamento reflui e rifiuti (836) (951)
Servizi specialisti E&P (2.542) (1.951)
Riaddebiti servizi da consorzi (2.570) (3.097)
Spese e commissioni bancarie (375) (354)
Totale costi per servizi ed altri (31.033) (29.571)
Accantonamenti e perdite su crediti (684) (933)
Altri servizi (4.029) (3.577)
Cassa Conguaglio (4.381) (3.335)
Premi e concessioni gas (868) (865)
Royalties (691) (1.024)
Altri affitti e locazioni (1.899) (1.818)

29. Costi per il personale

.

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi all'esercizio 2015 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costo del personale 2015 2014
Costo del personale
Salari e stipendi (7.312) (7.638)
Oneri sociali (2.787) (3.160)
TFR (533) (567)
Totale costo del personale (10.632) (11.365)

Per informazioni circa l'organico del Gruppo si rimanda alla Relazione sulla gestione.

30. Oneri e proventi diversi

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi diversi relativi all'esercizio 2015 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.

Oneri e proventi diversi 2015 2014
Dividendi da partecipazioni iscritte nell'attivo non corrente 1.076 366
Plusvalenze da partecipazioni 528 -
Totale oneri e proventi diversi 1.604 366

I dividendi si riferiscono alle partecipazioni in altre società classificate tra le altre attività non correnti e sono state iscritti tra gli oneri e proventi diversi in relazione alla tipologia di investimento strutturale in società non quotate operanti nel settore della distribuzione del gas. Per commenti sulla plusvalenza da partecipazioni di Euro 528 si rinvia alla precedente nota n. 24, Altri debiti.

31. Proventi ed oneri finanziari

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi all'esercizio 2015 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.

Proventi (Oneri) finanziari 2015 2014
Proventi finanziari
Dividendi da imprese iscritte nelle attività correnti 92 84
Variazione di fair value di strumenti finanziari 1.297 44
Altri proventi finanziari 123 574
Totale proventi finanziari 1.512 702
Oneri finanziari
Interessi passivi su finanziamenti a m/l termine (1.105) (2.411)
Interessi passivi su finanziamenti a breve termine (361) (506)
Interessi passivi su conti correnti bancari (12) (5)
Oneri finanziari per attualizzazione fondi (4.309) (4.756)
Interessi passivi su debiti per acquisizioni (588) (658)
Commissioni su finanziamenti (771) (1.795)
Oneri finanziari da derivati su tasso di interesse (1.148) (873)
Variazione di fair value di strumenti finanziari - (64)
Altri oneri finanziari (103) (75)
Totale oneri finanziari (8.397) (11.143)
Utili (Perdite) su cambi 463 704
Proventi (Oneri) finanziari netti (6.422) (9.737)

I proventi finanziari presentano un incremento di Euro 810 principalmente per i maggior proventi per variazione di fair value di strumenti finanziari passati da Euro 44 dell'esercizio precedente ad Euro 1.297 dell'esercizio 2015. Come segnalato nella nota n. 18, Attività finanziarie, tali proventi includono la plusvalenza per Euro 372 dovuta alla vendita di tutti i titoli in portafoglio della società Italmobiliare S.p.A. avvenuta nel mese di agosto. Tutti i titoli iscritti nelle attività finanziarie sono valutati agli ultimi corsi di borsa dell'anno 2015.

Gli oneri finanziari presentano un decremento di Euro 2.746 per un'incidenza sensibilmente ridotta degli interessi passivi su finanziamenti a medio/lungo termine, passati da Euro 2.411 dell'esercizio precedente ad Euro 1.105 dell'esercizio 2015. Tale riduzione è legata principalmente alla rinegoziazione del finanziamento a Medio Lungo Termine, avvenuta a fine 2014, e al progressivo miglioramento della posizione finanziaria netta, ottenuto grazie alla liquidità generata dal Gruppo nel periodo.

32. Risultato per azione

Il risultato base per azione ordinaria è calcolato dividendo il risultato netto dell'anno attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.

Il risultato per azione diluito è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie e quelle potenziali in circolazione durante il periodo.

Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni utilizzate ai fini del calcolo dell'utile per azione base ordinaria e diluito. Gli importi per azione sono esposti in Euro.

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Utile netto/ (Perdita netta) di spettanza del Gruppo attribuibile agli 7.128 16.886
azionisti ordinari
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione (nr./000) 43.573 43.573
Utile / (perdita) base per azione ordinaria (ammontare in Euro 0,16 0,39
per azione)
31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Utile netto / (Perdita netta) di spettanza del Gruppo attribuibile agli 7.128 16.886
azionisti ordinari
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie e potenziali in 43.573 43.573
circolazione (nr./000)
Utile (perdita) base per azione diluito (ammontare in Euro per 0,16 0,39
azione)

33. Impegni e rischi

Impegni e rischi derivanti dall'acquisizione di Società Padana Energia S.p.A.

Il Gruppo Gas Plus, in esecuzione del contratto quadro sottoscritto con ENI il 6 agosto 2010, ha acquisito in data 19 ottobre 2010, tramite la società controllata Idrocarburi Italiana S.r.l., da ENI il 100% delle azioni di Società Padana Energia S.p.A..

Ai sensi del contratto quadro, il corrispettivo dell'operazione (totalmente liquidato dal Gruppo Gas Plus salvo il Vendor Loan, per cui si veda la precedente nota n. 23, Debiti per acquisizioni aziendali) potrà subire integrazioni fino ad un importo di Euro 25 milioni, in quanto soggetto, secondo le previsioni contrattuali, ad aggiustamento da determinarsi con riferimento alla eventuale maggior produzione del campo Longanesi nel quinquennio 2011-2015, successivamente prorogato al 2016, rispetto alle stime di produzione effettuate dall'acquirente ed identificate nel contratto di acquisto; allo stato attuale, il corrispettivo dell'acquisizione non include tali integrazioni, essendo le valutazioni del fair value del corrispettivo dell'acquisizione basate su stime di produzione che non prevedono l'estrazione di quantità tali da far scaturire integrazioni del corrispettivo nel periodo di interesse. Il campo Longanesi, per cui procede l'iter autorizzativo con le aspettative temporali tipiche di tale iter, non è ancora entrato in produzione e determinerebbe comunque un fair value per la società superiore rispetto al valore legato all'aggiustamento prezzo nell'eventualità di best performance del campo.

Inoltre, per ciascun nuovo giacimento scoperto tra i prospects facenti parte del Potenziale Esplorativo, sarà dovuto un importo pari al 6,5% annuo per dodici anni del valore della produzione calcolato secondo predeterminati criteri; anche in questo caso allo stato attuale non si configura tale fattispecie.

Il contratto di acquisizione stipulato con Eni regolamenta secondo le normali condizioni applicate a transazioni "oil & gas" gli impegni e le garanzie rilasciate dal Venditore, in particolare in materia ambientale, per la quale il Venditore ha rilasciato, a fronte di passività ambientali che si dovessero manifestare, congrua garanzia.

La società ha impegni per canoni di superficie per le concessioni di sfruttamento minerario per complessive Euro 776. Il dettaglio per scadenza di tali canoni di superficie di concessioni di sfruttamento minerario è riportato nella seguente tabella.

<1 anno >1<5 >5 Totale
Impegni per canoni di concessione 145 367 264 776

34. Rapporti con parti correlate

La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con parti collegate e correlate.

Si riporta una tabella di sintesi dei rapporti con le società collegate:

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Crediti verso società collegate
Salso Servizi S.p.A. in liquidazione - 14
Czarne Oil LLP - 27
Totale crediti verso società collegate - 41

Si segnala che nel corso dell'esercizio 2015, tramite la società controllata Gas Plus International B.V. è stata acquisita l'intera partecipazione in Czarne Oil LLP (al 31 dicembre 2014, la quota di partecipazione era del 50%).

Si riporta una tabella di sintesi dei rapporti con le altre parti correlate:

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Crediti commerciali
Immobiliare Forlanini S.r.l. 5 7
Totale crediti commerciali 5 7
Debiti commerciali
Immobiliare Forlanini S.r.l. (23) (23)
Totale debiti commerciali (23) (23)
Ricavi
Immobiliare Forlanini S.r.l. 20 9
Totale ricavi 20 9
Costi per servizi e altri
Immobiliare Forlanini S.r.l. (511) (508)
Totale costi per servizi e altri (511) (508)

Compensi percepiti dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo

Gli amministratori nel Gruppo hanno percepito nel corso del 2015 Euro 278, rispetto a Euro 334 del precedente esercizio.

Per informativa aggiuntiva relativa ai compensi percepiti e alle partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dai sindaci, dai direttori generali e dai dirigenti con responsabilità strategica si rinvia a quanto indicato nella relazione sulla remunerazione.

Termini e condizioni delle transazioni delle parti correlate

Le vendite e le altre operazioni con parti correlate sono effettuate al prezzo ed alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie e non generano interessi. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti e debiti con parti correlate. Al 31 dicembre 2015 il Gruppo ha accantonato al fondo svalutazione crediti Euro 14 (rispetto a 0 al 31 dicembre 2014) a fronte degli importi dovuti da Salso Servizi S.p.A. in liquidazione.

Rapporti con la controllante US.FIN S.r.l.

Come descritto alla nota n. 20, Patrimonio Netto, nel corso dell'esercizio 2015, la Capogruppo Gas Plus S.p.A., come da delibera dell'Assemblea degli azionisti del 11 maggio 2015, ha erogato dividendi per un importo complessivo di Euro 4.357, pari a 10 centesimi di euro per azione in circolazione.

Per i restanti rapporti con l'impresa controllante Us.Fin. S.r.l. si veda più in dettaglio la precedente nota n. 17, Crediti verso imprese controllanti.

35. Eventi successivi alla data di bilancio

Per quanto concerne gli eventi successivi alla data del bilancio si rimanda a quanto già esposto nella relazione sulla gestione. Non si sono comunque manifestati eventi successivi alla data di bilancio che possano avere impatti significativi sullo stesso.

36. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri

Il Gruppo, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposto, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ai seguenti rischi:

  • rischio di credito;
  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato.

Nella presente sezione vengono fornite informazioni integrative relative all'esposizione del Gruppo a ciascuno dei rischi elencati in precedenza, agli obiettivi, alle politiche ed ai processi di gestione di tali rischi ed ai metodi utilizzati per valutarli. La presente nota contiene inoltre informazioni quantitative al fine di valutare l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui il Gruppo è esposto nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio. Ulteriori informazioni quantitative sono esposte nelle specifiche note al bilancio relative alle attività e passività finanziarie.

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi del Gruppo è del Consiglio di Amministrazione. La Direzione Amministrazione e Finanza è responsabile dello sviluppo e del monitoraggio delle politiche di gestione dei rischi del Gruppo ed informa periodicamente il Consiglio di Amministrazione sulle proprie attività.

Le politiche di gestione dei rischi del Gruppo hanno lo scopo di:

  • identificare ed analizzare i rischi ai quali il Gruppo è esposto;
  • definire l'architettura organizzativa, con individuazione delle unità organizzative coinvolte, relative responsabilità e sistema di deleghe;
  • individuare i principi di risk management su cui si fonda la gestione operativa dei rischi;
  • individuare le tipologie di operazioni ammesse per la copertura dell'esposizione (es. negoziazione di derivati di copertura).

La Funzione Internal Audit controlla la corretta applicazione delle policy e delle procedure applicate per la gestione dei rischi finanziari. La Funzione Internal Audit svolge verifiche periodiche riportandone gli esiti al Consiglio di Amministrazione.

1. Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie.

Crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio di credito è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite. L'esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende sostanzialmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun cliente.

I crediti iscritti a bilancio sono segmentabili per classi di clienti; l'esposizione creditoria è certamente maggiore per le classi dei grossisti ed utenti industriali, con un inevitabile grado di concentrazione creditoria.

Il Gruppo valuta l'affidabilità di ciascun nuovo cliente a cui sono poi offerte le condizioni standard di canale relativamente ai termini di pagamento. In generale per ciascun cliente non appartenente alle tipologie standard dei clienti finali domestici dell'attività di vendita al dettaglio o non considerato preventivamente come solvibile per standard creditizio vengono calcolati dei controvalori massimi di acquisto su di un arco di tempo predeterminato, rappresentativi della linea di credito massima; le esposizioni superiori sono soggette a continuo monitoraggio da parte delle funzioni a ciò delegate.

Per determinate tipologie di utenti, l'analisi di affidabilità si basa su valutazioni di società di rating commerciali e, a seconda dell'importanza e se disponibili, analisi di bilancio.

Per i grandi clienti si ottengono in genere fideiussioni bancarie o assicurative a prima richiesta per importi pari alla fornitura di due/tre mesi.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti avviene in base a una reportistica che prevede una analisi dell'esposizione sulla base delle caratteristiche del credito, considerando tra l'altro se si tratta di persone fisiche o persone giuridiche, la dislocazione geografica, la classe di appartenenza e l'andamento dell'attività, l'anzianità del credito e l'esperienza storica sui pagamenti.

Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite previste sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono svalutazioni specifiche individuali di esposizioni scadute significative e svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze. La svalutazione generica viene determinata sulla base dell'esperienza storica.

Si segnala infine che nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e di una sempre più efficiente gestione dei rischi su crediti, il Gruppo ha sottoscritto, in data 29 aprile 2013, un contratto con Banca IMI per la cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti con un plafond rotativo di 35 milioni di euro. Tale contratto prevede, nei limiti del plafond previsto, la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas che, a sequito della chiusura della B.U. S&S, attualmente riguardano la sola B.U. Retail.

In nota n. 16, Crediti commerciali, sono fornite le informazioni quantitative sull'esposizione al rischio di credito per quanto riguarda i crediti commerciali e gli altri crediti, richieste dall'IFRS 7.

Strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a saldi con banche e istituzioni finanziarie è gestito dalla tesoreria di Gruppo in conformità alla politica del Gruppo stesso. L'investimento dei fondi disponibili viene fatto solo con istituzioni finanziarie primarie.

Attività finanziarie disponibili alla negoziazione

In tale categoria rientrano investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi azionari. In conseguenza della natura e del rating degli emittenti, i rischi di credito legati alla possibile inadempienza di emittenti strumenti finanziari, iscritti nell'attivo circolante alla voce attività finanziarie al fair value imputato a conto economico, sono ritenuti non significativi.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2015 il Gruppo ha in essere fideiussioni a favore di terzi per acquisto e stoccaggio strategico gas per 12,0 milioni di euro, per utenze energetiche, concessioni pubbliche ed altro per 6,6 milioni di euro.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate a passività finanziarie. L'approccio del Gruppo nella gestione della liquidità prevede di garantire, per quanto possibile, che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria, senza dover sostenere oneri esorbitanti o rischiare di danneggiare la propria reputazione.

Generalmente, il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità liquide a vista sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, compresi i costi relativi alle passività finanziarie. I servizi di tesoreria del Gruppo effettuano in modo continuativo previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei mesi successivi e adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

Il Gruppo ha in essere le seguenti linee di credito:

  • 32,0 milioni di Euro per linee di credito promiscue per scoperto di conto corrente o crediti di firma, che include per 30 milioni di Euro il finanziamento revolving stipulato con Banca IMI assistito dalle garanzie già dettagliate nella nota n. 21, Debiti finanziari a medio/lungo e a breve termine e per i restanti 4,6 milioni di Euro per linee di credito non assistite da garanzie;
  • 35 milioni di Euro per la linea di credito rotativa a fronte di cartolarizzazione (cessione prosoluto) dei crediti commerciali verso clienti civili, industriali e grossisti;
  • 2,8 milioni di Euro per linee di credito promiscue autoliquidanti per anticipo fatture e per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;
  • 1 milione di Euro per linee di credito per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;
  • 49,0 milioni di Euro per linee di credito promiscue per anticipo fatture, non assistite da garanzie;
  • 25,0 milioni di Euro per crediti di firma, non assistite da garanzie;
  • 64 milioni di Euro per linea di credito Capex relativi al finanziamento stipulato con Banca IMI in data 23 dicembre 2014 come già dettagliato nella nota n. 21, Debiti finanziari a medio/lungo e a breve termine;
  • 6 milioni di Euro per linea promiscua a copertura variazioni di fair value su derivati.

Tutte le linee di credito per scoperto di conto corrente o autoliquidanti sono a tasso variabile + spread fisso concordato con i relativi istituti di credito.

La gestione della liquidità del Gruppo è accentrata nella controllante, che gestisce in "cash pooling" le eccedenze o esigenze di liquidità delle singole società del gruppo.

Altre informazioni di tipo quantitativo sono fornite alla nota n. 21, Debiti finanziari a breve e medio/lungo termine.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

Rischio di cambio

Il Gruppo opera internazionalmente come acquirente di gas e di prestazioni soprattutto nell'ambito di iniziative di esplorazione e sviluppo in joint venture con terzi operatori, ed è quindi esposto al rischio valutario derivante dalle fluttuazioni delle valute con cui avvengono le transazioni commerciali, in particolare il dollaro statunitense. È politica del Gruppo, qualora le previste esposizioni siano di importo significativo, fronteggiare questi rischi mediante la copertura a termine delle posizioni valutarie passive previste a date future; la copertura, che tiene conto sia del cambio previsto a budget, sia delle aspettative di andamento dei cambi, è attuata non per la totalità delle posizioni, per tener conto delle possibili variazioni dell'entità delle transazioni rispetto alle previsioni e per poter sfruttare commercialmente eventuali variazioni del cambio. In base a tale politica, viene quindi coperta una percentuale dei flussi in valuta attesi nei successivi 12 mesi. Per la parte non coperta, si determinano delle differenze di cambio rispetto ai cambi registrati che impattano il conto economico.

Per la copertura del rischio di cambio, il Gruppo valuta la possibilità di avvalersi di Forward Exchange Contract o strumenti che combinano opzioni call e put con scadenza entro la fine dell'esercizio successivo.

Al 31 dicembre 2015 ed al 31 dicembre 2014, il Gruppo non ha in essere nessuno specifico contratto derivato per la copertura del rischio di cambio.

Rischio tasso di interesse

Esso afferisce in particolare, quanto alle attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività; le eventuali svalutazioni e rivalutazione dei prezzi di tali attività sono addebitate/accreditate a conto economico. Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse ha effetti sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari. Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di finanziamento a Medio Lungo Termine, la Società ha stipulato, per il 75% della posizione, un contratto di Interest Rate Swap.

I flussi finanziari relativi al contratto di Finanziamento Revolving, al contratto di Finanziamento Medio Lungo termine e al contratto di Finanziamento Linea Capex, tutti stipulati con Banca IMI, sono soggetti al rispetto di parametri finanziari (covenants) così come previsti dai relativi contratti di finanziamento. Per una descrizione ed un'analisi di tali covenants si faccia riferimento a quanto riportato nella nota n. 21, Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine.

Rischio di variazione del prezzo delle commodity e dei flussi finanziari

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle attività di produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito. Tali oscillazioni agiscono sia direttamente che indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nella formule di prezzo.

In relazione all'attività di grossista, svolta dalla B.U. Supply & Sales e conclusa dal mese di ottobre, il Gruppo si trovava a dover gestire rischi legati al disallineamento delle formule di indicizzazione relative all'acquisto di gas e olio e le formule di indicizzazione legate alla vendita delle medesime commodities, ivi inclusi quelli relativi alla stipula di contratti a prezzo fisso.

Con riferimento a tali rischi, l'obiettivo del Gruppo era quello di mitigare il rischio di volatilità dei margini, sfruttando il gas di propria produzione e ricercando un bilanciamento dei portafogli di acquisto e di vendita, anche attraverso formule contrattuali che prevedano opzioni di conversione a fisso, ovvero attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari, con finalità di economic hedging, anche quando essi non risultavano conformi agli stringenti criteri dell'hedge accounting richiesti dal principio Ias 39 ai fini contabili.

Come già evidenziato, a seguito della chiusura della suddetta B.U. a partire dall'ultimo trimestre dell'esercizio 2015, la gestione dei rischi a cui è soggetto il Gruppo rimane in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della Società capogruppo.

Tutti i contratti derivati stipulati nel corso dell'esercizio 2015 e 2014 per la copertura del rischio di variazione del prezzo delle commodity e dei relativi flussi finanziari, soddisfano i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

Il Gruppo è esposto al rischio prezzo in quanto detentore di titoli di capitale (azioni) iscritti tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione. La gestione del rischio è primariamente effettuata attraverso la diversificazione del portafoglio titoli, fatta nei limiti decisi dalla Direzione.

I valori mobiliari di capitale detenuti per la negoziazione sono quotati presso mercati organizzati. Ipotizzando una correlazione tra gli indici delle borse dove sono quotati i titoli detenuti per la negoziazione ed i titoli stessi, e assumendo che le altre variabili che influenzano il prezzo siano costanti, un incremento/decremento degli indici di borsa del 10% avrebbe comportato un utile/perdita, al netto dell'effetto fiscale, come risultato di utili/perdite sui titoli di capitale classificati come attività finanziarie al fair value imputato a conto economico, pari a Euro 226 e Euro 200 rispettivamente al 31 dicembre 2015 e 2014.

2. Esposizione al rischio

Rischio di credito

Rischio di credito delle attività finanziarie

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo al rischio di credito. Alla data di chiusura dell'esercizio tale esposizione era la seguente:

in migliaia di Euro 2015 2014
Attività finanziarie correnti e non correnti
Altre attività non correnti, di cui:
-
attività disponibili per la vendita
4.279 4.279
-
depositi cauzionali fornitori
200 194
-
anticipi per gare d'ambito
119 4
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico 3.121 2.753
Finanziamenti e crediti 19.023 36.343
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 29.932 6.386
Strum. Fin. a fronte del rischio di oscillazione
del prezzo delle commodities 2.069 2.586
TOTALE 58.743 52.545

In considerazione della natura, caratteristiche e diversificazione delle azioni che compongono le attività finanziarie valutate al fair value rilevato a conto economico, si ritiene che le variazioni del fair value intervenute durante il periodo non siano dipendenti da variazioni del rischio credito degli emittenti valori mobiliari.

La massima esposizione al rischio di credito a fine esercizio derivante da crediti commerciali, suddivisa per tipologia di clientela (canale distributivo), era la seguente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Utenti civili 9.404 8.937
Utenti industriali 1.877 2.566
Grossisti 2.776 20.145
Altri 6.378 7.533
Totale crediti 20.435 39.181

Perdite per riduzione di valore

L'anzianità dei crediti commerciali alla data di bilancio era la seguente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Crediti commerciali totali 20.435 39.181
Fondo svalutazione crediti (3.593) (4.646)
Crediti commerciali netti 16.842 34.535
Crediti a scadere e scaduti da
meno di 60 gg. 15.894 33.817
Crediti scaduti da 60 a 180 gg. 135 78
Crediti scaduti da oltre 180 gg. 814 640
Totale crediti commerciali netti 16.842 34.535

Il rischio di credito legato all'anzianità dei crediti commerciali è mitigato dall'accordo quadro stipulato a fine aprile 2013 con Banca IMI per la cartolarizzazione (cessione pro soluto) del proprio portafoglio dei crediti commerciali verso clienti civili, industriali e grossisti. Si segnala che in applicazione di tale accordo, nel corso dell'esercizio 2015 il Gruppo ha riconosciuto a Banca IMI una commissione di sconto per i crediti ceduti per un importo pari a Euro 738 (per Euro 1.081 nel corso dell'esercizio 2014).

I movimenti del fondo svalutazione crediti commerciali nel corso dell'esercizio 2015 e 2014 sono stati i seguenti:

Fondo svalutazione crediti 2015 2014
Fondo al 1° gennaio (4.646) (6.177)
Accantonamenti (23) -
Utilizzi 1.076 1.531
Fondo al 31 dicembre (3.593) (4.646)

La perdita di valore dell'esercizio viene determinata in modo che il saldo del fondo svalutazione alla fine dell'esercizio rappresenti la ragionevole riduzione del valore delle attività finanziarie a fronte dei crediti ritenuti inesigibili. Essa è determinata sulla base di dati storici relativi alle perdite su crediti e delle ragionevoli prospettive di incasso, applicando a tutti i crediti in essere percentuali di svalutazione diverse a seconda della anzianità del credito.

Il Gruppo utilizza i fondi svalutazione per riconoscere le perdite di valore sui crediti commerciali; tuttavia, quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l'importo dovuto, l'ammontare considerato irrecuperabile viene direttamente stornato dalla relativa attività finanziaria con contropartita, fino a capienza, il fondo svalutazione e, per l'eventuale eccedenza, il conto economico.

Rischio di liquidità

Le scadenze contrattuali delle passività finanziarie, compresa la stima degli interessi da versare, sono esposte nella tabella seguente:

Valore
contabile
Flussi
contrattuali
0-3 mesi 3-6 mesi 6-12 mesi 1-2 anni 2-5 anni 5 anni
Passività finanziarie non derivate
Finanziamento Medio Lungo Termine 45.993 49.806 236 2.738 3.002 7.909 35.921 -
Debiti per acquisizioni aziendali 27.869 28.868 - 254 287 28.327 - -
Scoperti di c/c bancario 7 7 7 - - - - -
Debito incassi per crediti cartolarizzati 812 812 812 - - - - -
Debiti commerciali e altri debiti 30.690 30.690 27.496 - - - - 3.194
Totale 105.371 110.183 28.551 2.992 3.289 36.236 35.921 3.194
di cui:
per capitale 105.454 28.315 2.500 2.500 34.757 34.600 2.782
IMI 46.600 - 2.500 2.500 7.000 34.600 -
Vendoar Loan 27.757 - - - 27.757 -
per interessi 4.318 236 493 789 1.479 1.321 -
IMI 3.206 236 238 502 909 1.321 -
Vendoar Loan 1.111 - 254 287 570 -
Contratti su commodities
Flussi in uscita (6.285) (4.638) (523) (1.124)
Flussi in entrata 7.813 5.330 828 1.655
Interest rate swap
Flussi in uscita (1.534) (126) (129) (249) (424) (606)
Flussi in entrata 167 25 142

31.12.2015

31.12.2014

Valore
contabile
Flussi
contrattuali
0-3 mesi 3-6 mesi 6-12 mesi 1-2 anni 2-5 anni 5 anni
Passività finanziarie non derivate
Finanziamento Medio Lungo Termine 50.781 56.176 304 2.808 3.082 6.072 33.153 10.757
Debiti per acquisizioni aziendali 27.878 30.038 - 300 300 600 28.838 -
Scoperti di c/c bancario 1.804 1.804 1.804 - - - - -
Debito incassi per crediti cartolarizzati 977 977 977 - - - - -
Debiti commerciali e altri debiti 48.559 48.559 45.409 - - - - 3.150
Totale 129.999 137.554 48.494 3.108 3.382 6.672 61.991 13.907
di cui:
per capitale 130.329 48.190 2.500 2.500 5.000 58.757 13.382
IMI - 2.500 2.500 5.000 31.000 10.600
Vendoar Loan - - - - 27.757
per interessi 7.225 304 608 882 1.672 3.234 525
IMI 304 307 582 1.072 2.153 157
Vendoar Loan - 300 300 600 1.081
Contratti su commodities
Flussi in uscita (12.904) (4.582) (4.201) (3.803) (318)
Flussi in entrata 15.147 5.039 4.838 4.819 451
Interest rate swap
Flussi in uscita (1.458) (240) (243) (443) (532)
Flussi in entrata 56 10 10 14 22

I flussi futuri indicizzati all'Euribor dei debiti per acquisizioni aziendali e del Finanziamento Medio Lungo termine sono determinati in relazione all'ultimo fixing dell'Euribor alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento.

Rischio di mercato

Rischio di cambio

La tabella seguente evidenzia l'esposizione del Gruppo al rischio di cambio in base al valore nozionale:

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
USD GBP PLN RON USD GBP PLN RON
Crediti commerciali 14.861 - - - 10.988 - - -
Debiti finanziari (14.861) - (2.069) (2.283) (10.988) (9.289) (1.918) (1.909)
Disponibilità liquide 4 - 6 1 1.427 - - -
Debiti commerciali (81) - - - (2.013) (52) - (3)
Esposizione netta nello
Stato Patrimoniale (77) - (2.063) (2.282) (586) (9.341) (1.918) (1.912)

I principali tassi di cambio applicati nel corso dell'esercizio in corso ed in quello precedente sono i seguenti:

2015 2014
Medio 31/12 Medio 31/12
Sterlina inglese 0,7256 0,7340 0,8061 0,7789
Dollaro statunitense 1,1095 1,0887 1,3285 1,2141
Zloty Polacco 4,1841 4,2639 4,1843 4,2732
Leu Romeno 4,4454 4,5240 4,4437 4,4828

Analisi di sensitività

Un apprezzamento dell'euro del 10% rispetto alle valute sotto riportate, avrebbe comportato al 31 dicembre un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto per gli importi riportati nella tabella. L'analisi è stata svolta presupponendo che tutte le altre variabili, in particolare i tassi di interesse, siano costanti ed è stata svolta per il 2015 utilizzando gli stessi presupposti.

Patrimonio Netto Utile o Perdita
2015 2014 2015 2014
USD 7 53 8 99
GBP - (849) - (1.136)
PLN (188) (174) (152) (137)
RON (207) (174) (171) (191)

Un deprezzamento dell'euro del 10% rispetto alle valute sopra riportate avrebbe causato gli effetti sotto riportati, presupponendo che tutte le altre variabili siano costanti.

Patrimonio Netto Utile o Perdita
2015 2014 2015 2014
USD (9) (65) (7) (9)
GBP - 1.038 - 687
PLN 229 213 273 258
RON 254 212 298 191

Un apprezzamento o deprezzamento dell'euro del 10% rispetto alla quotazione del dollaro di fine esercizio avrebbe comportato sugli strumenti derivati di copertura su commodities, in essere al 31 dicembre 2015, un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto per gli importi riportati nella seguente tabella.

31 dicembre 2014
31 dicembre 2015
Effetto a P.N.
Effetto a C.E. Effetto a P.N. Effetto a C.E.
Apprezzamento Euro + 10 % 192 - 327 -
Deprezzamento Euro – 10 % (234) - (403) -

Rischio di tasso di interesse

Il valore degli strumenti finanziari del Gruppo, distinto tra strumenti finanziari fruttiferi di interessi e strumenti infruttiferi, alla data di chiusura del bilancio era il seguente:

Valore contabile
2015 2014
Strumenti finanziari fruttiferi
Strumenti finanziari a tasso fisso
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie - -
Strumenti finanziari a tasso variabile
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie (77.063) (83.613)
Strumenti finanziari infruttiferi
Attività finanziarie 58.745 52.545
Passività finanziarie (28.308) (46.386)

Analisi di sensitività del fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso

Al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014, il Gruppo non detiene strumenti finanziari fruttiferi di interessi a tasso fisso.

Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile

L'analisi di sensitività è svolta solo con riferimento ai debiti finanziari correnti e non correnti verso banche e per acquisizione.

Se la curva dei tassi di interesse fosse aumentata/diminuita di 100 basis point alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero diminuiti/aumentati di Euro 391 (al 31 dicembre 2014 -/+ 338 Euro ). L'analisi è stata svolta presupponendo che le altre variabili siano rimaste costanti.

Rischio di variazione del prezzo delle commodity

Il Gruppo ha provveduto, a partire dalla fine dell'esercizio 2008, ad effettuare operazioni di copertura tramite swap sul prezzo di acquisto del gas al fine di minimizzare il rischio di variazione dei margini relativo a vendite a clienti finali con formule di tipo a prezzo fisso.

La copertura (di tipo economic hedging) permette di fissare mediante acquisto di strumenti derivati i prezzi di approvvigionamento.

Al 31 dicembre 2015, tutte le coperture in essere rispettano i requisiti formali e sostanziali richiesti dallo IAS 39 per essere classificati come strumenti di copertura e trattati in hedge accounting. Al 31 dicembre 2015, quindi, risulta in essere una riserva di patrimonio di cash flow hedge negativa pari ad Euro 1.500 (al 31 dicembre 2014 riserva positiva pari a Euro 2.242), al lordo del relativo impatto fiscale.

Analisi di sensitività derivanti dall'utilizzo di strumenti finanziari

Una variazione positiva/negativa del prezzo del gas di un Euro al megawattora e/o una variazione del prezzo del brent del 10% rispetto alle quotazioni correnti a fine esercizio, avrebbe comportato un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto in relazione agli strumenti derivati per la copertura del rischio di oscillazione del prezzo delle commodity secondo gli importi riportati nella seguente tabella.

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Effetto a P.N. Effetto a C.E. Effetto a C.E. Effetto a C.E.
Prezzo Brent + 10%
e prezzo TTF + 1€/MWh
(315) - (751) -
Prezzo Brent – 10%
E prezzo TTF + 1€/MWh
315 - 747 -

Con riferimento ai rischi sui margini derivanti dall'oscillazione dei prezzi delle commodity, si rimanda a quanto illustrato nella Relazione sulla Gestione.

3. Gestione del capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del gruppo è garantire che sia mantenuto un adeguato rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività, massimizzare il valore per gli azionisti e ridurre il costo del capitale.

Il Gruppo gestisce la struttura del capitale e lo modifica in funzione di variazioni nelle condizioni economiche. Per mantenere o adeguare la struttura del capitale, il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche o alle procedure durante gli esercizi 2014 e 2015.

Il Gruppo verifica il proprio capitale mediante il rapporto di gearing, ovvero rapportando il debito netto al totale del patrimonio netto più il debito netto. La politica del gruppo mira a mantenere tale rapporto sotto il 50%, salvo operazioni straordinarie in presenza delle quali tale rapporto può non essere mantenuto. In tal caso, il Gruppo valuta la necessità di effettuare un aumento di capitale per ripristinare la soglia-obiettivo.

Il Gruppo include nel debito netto i finanziamenti onerosi al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

2015 2014
Debiti finanziari 76.261 82.879
Disponibilità (29.932) (6.386)
Debito Netto 46.329 76.493
Patrimonio Netto 223.583 221.239
Totale Capitale 269.912 297.732
Gearing ratio 17,16% 25,69%

4. Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 7

L'IFRS 7 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value. Qui di seguito, si evidenzia la classificazione IFRS 7 per gli strumenti finanziari posseduti dal Gruppo:

Totale di
bilancio
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
valutato a fair
value
Altro
ATTIVO
Altre attività non correnti
Attività finanziarie
4.598
5.190
-
3.121
-
2.069
4.279
-
4.279
5.190
319
-
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti
Debiti finanziari correnti
41.836
6.556
-
-
843
737
-
-
843
737
40.993
5.819

Si precisa che la classificazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità, ancorché, in accordo con gli IFRS, il Gruppo utilizza, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.

Le altre attività non correnti includono per Euro 4.279 partecipazioni non di collegamento in società attive nel settore della distribuzione del gas ed utilities, classificate come attività disponibili per la vendita. La valutazione al fair value di tali attività, classificate tra gli strumenti finanziari di livello 3, è stata effettuata con il metodo del patrimonio netto rettificato tenendo conto del fair value degli impianti di distribuzione della società partecipata.

5. Classi di strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari iscritti nello stato patrimoniale della società sono così raggruppabili per classi (è indicato per ognuna sia il valore contabile sia il fair value):

Valore
contabile
Finanziame
nti e crediti
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
Attività/
passività
finanziarie in
regime di hedge
accounting
Attività
disponibili
per la vendita
Altre
passività
Costo
ammortizz
ato
Totale
voce
contabile
Fair value
ATTIVO
Altre attività non correnti 4.598 319 - - 4.279 - - 4.598 4.598
Attività finanziarie 5.190 - 3.121 2.069 - - - 5.190 5.190
Crediti commerciali 16.842 16.842 - - - - - 16.842 16.842
Crediti vs. altri 2.181 2.181 - - - - - 10.990 2.181
Crediti vs. controllanti 2 2 - - - - - 320 2
Disponibilità liquide 29.932 29.932 - - - - - 29.932 29.932
Totale 58.745 49.276 3.121 2.069 4.279 - - 67.872 58.745
PASSIVO
Debiti finanziari non
correnti
41.836 - - 843 - - 40.993 41.836 41.836
Debiti vs. altri non
correnti
3.194 - - - - 3.194 - 3.194 3.194
Debiti per acquisizioni
aziendali non correnti
27.757 - - - - 27.757 - 27.757 27.757
Debiti finanziari correnti 6.556 - - 737 - 819 5.000 6.556 6.556
Debiti per acquisizioni
aziendali correnti
112 - - - - 112 - 112 112
Debiti commerciali 21.838 - - - - 21.838 - 21.838 21.838
Debiti vs. altri correnti 5.658 - - - - 5.658 - 10.030 5.658
Totale 106.951 - - 1.580 - 59.378 45.993 111.323 106.951

31.12.2015

31.12.2014

Valore
contabile
Finanziame
nti e crediti
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
Attività/
passività
finanziarie in
regime di hedge
accounting
Attività
disponibili
per la vendita
Altre
passività
Costo
ammortizz
ato
Totale
voce
contabile
Fair value
ATTIVO
Altre attività non correnti 4.477 198 - - 4.279 - - 4.477 4.477
Attività finanziarie 5.339 - 2.753 2.586 - - - 5.339 5.339
Crediti commerciali 34.535 34.535 - - - - - 34.535 34.535
Crediti vs. altri 1.806 1.806 - - - - - 14.871 1.806
Crediti vs. controllanti 2 2 - - - - - 193 2
Disponibilità liquide 6.386 6.386 - - - - - 6.386 6.386
Totale 52.545 42.927 2.753 2.586 4.279 - - 65.801 52.545
PASSIVO
Debiti finanziari non
correnti
Debiti vs. altri non
46.286 - - 505 - - 45.781 46.286 46.286
correnti
Debiti per acquisizioni
3.150 - - - - 3.150 - 3.150 3.150
aziendali non correnti 27.757 - - - - 27.757 - 27.757 27.757
Debiti finanziari correnti 8.715 - - 934 - 2.781 5.000 8.715 8.715
Debiti per acquisizioni
aziendali correnti
121 - - - - 121 - 121 121
Debiti commerciali 35.545 - - - - 35.545 - 35.545 35.545
Debiti vs. altri correnti 9.864 - - - - 9.864 - 16.113 9.864
Totale 131.438 - - 1.439 - 79.218 50.781 137.687 131.438

Criteri per la determinazione del fair value

I metodi e le principali assunzioni utilizzate per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari sono indicati di seguito.

Disponibilità investite in valori mobiliari

Il fair value delle attività finanziarie rilevate al fair value tramite conto economico è determinato con riferimento al loro prezzo bid rilevato in borsa alla data di chiusura del bilancio.

Strumenti finanziari derivati

Il fair value dei contratti swap sull'oscillazione del prezzo del gas metano e del brent viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei prezzi quotati alla data di bilancio. Poiché l'orizzonte temporale di tali contratti derivati risulta inferiore ad 1 anno, si è valutato non rilevante considerare il rischio di mancata performance del Gruppo e della controparte.

Il fair value dei contratti swap su tassi di interesse viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei tassi di mercato quotate alla data di bilancio. Tale modello, poiché il contratto derivato di copertura sui tassi di interesse ha una durata superiore ad 1 anno, tiene conto del rischio di mancata performance del Gruppo e della controparte.

Passività finanziarie

Il fair value delle passività finanziarie è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.

Crediti commerciali ed altri crediti

Il fair value dei crediti commerciali e degli altri crediti è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri per capitale ed interessi attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.

Tassi di interesse utilizzati per calcolare il fair value

I tassi di interesse utilizzati per attualizzare i flussi finanziari previsti, ove applicabile, si basano sulla curva dei tassi di mercato alla data di bilancio incrementati di un credit spread adeguato.

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente (Sig. Davide Usberti)

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti Davide Usberti e Germano Rossi in qualità rispettivamente di Amministratore Delegato e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Gas Plus S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015.

    1. L'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è stata valutata utilizzando come standard di riferimento l'Internal Control – Integrated Framework pubblicato dal COSO (Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission) nel mese di maggio 2013 e che rappresenta un modello di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Milano, 24 marzo 2016

Davide Usberti Amministratore Delegato

Germano Rossi Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

COMPENSI DELLA SOCIETA' DI REVISIONE CONTABILE E DELLE ENTITA' APPARTENENTI ALLA SUA RETE

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Pubblicità dei corrispettivi" del regolamento Emittenti, introdotto da Consob con delibera n. 15915 del 3 maggio 2008, i compensi che la società di revisione e le entità alla sua rete hanno percepito, distintamente, per incarichi di revisione e per la prestazione di altri servizi, indicati per tipo e categoria, sono riepilogati nella tabella che segue:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Note Corrispettivi
2015
(Euro migliaia)
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo Gas Plus S.p.A. 62
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A.
Rete Deloitte & Touche
Società controllate
Società controllate
97
4
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo Gas Plus S.p.A. (1) 12
Totale 175

(1) Attestazione conformità covenants finanziari.

GAS PLUS S.p.A.

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015

Prospetti Contabili e Note Esplicative

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA 152
CONTO ECONOMICO 153
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 154
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 155
RENDICONTO FINANZIARIO 156
NOTE ESPLICATIVE 157
1. Informazioni societarie 157
2. Forma e contenuto del bilancio 157
3. Principi contabili e criteri di valutazione 158
4. Immobilizzazioni immateriali 173
5. Immobili, impianti e macchinari 173
6. Partecipazioni in società controllate 174
7. Imposte sul reddito 176
8. Crediti commerciali 178
9. Crediti verso controllante 178
10. Crediti verso controllate 178
11. Altri crediti 179
12. Attività finanziarie 179
13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 180
14. Patrimonio netto 181
15. Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine 183
16. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili 189
17. Fondi 191
18. Debiti commerciali 191
19. Debiti verso controllate 191
20. Altri debiti 192
21. Ricavi 192
22. Costi per materie prime, materiali di consumo e servizi 193
23. Costi per il personale 193
24. Oneri e proventi diversi 194
25. Proventi ed oneri finanziari 194
26. Impegni e rischi 195
27. Rapporti con parti correlate 195
28. Eventi successivi alla data di bilancio 197
29. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri 197
30. Altre informazioni 204

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA

Al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014

Importi in Euro Note 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
ATTIVITA'
Attività non corrente
Immobilizzazioni immateriali 4 863.765 1.284.351
Immobili, impianti e macchinari 5 241.873 338.401
Partecipazioni in società controllate 6 295.192.544 293.404.190
Imposte differite attive 7 233.510 458.289
Totale attività non corrente 296.531.692 295.485.231
Attività corrente
Crediti commerciali
8 4.603 18.768
Di cui con parti correlate: 4.575 18.560
Crediti verso controllate 10 9.474.436 9.477.329
Crediti verso controllante 9 81.048 79.915
Crediti per imposte sul reddito 7 710.862 2.434.909
Altri crediti 11 379.410 154.091
Attività finanziarie 12 5.190.424 5.339.315
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 13 22.460.224 1.325.217
Totale attività corrente 38.301.007 18.829.544
TOTALE ATTIVITA' 334.832.699 314.314.775
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 14 23.353.002 23.353.002
Riserve 14 172.061.009 174.386.708
Altre componenti di patrimonio netto 14 527.537 (377)
Risultato del periodo 14 4.709.668 2.031.973
TOTALE PATRIMONIO NETTO 200.651.216 199.771.306
PASSIVITA'
Passività non correnti
Debiti finanziari 15 41.835.896 46.285.708
TFR, quiescenza ed obblighi simili 16 1.044.882 1.028.140
Fondi 17 - 1.600.000
Totale passività non correnti 42.880.778 48.913.848
Passività correnti
Debiti commerciali 18 708.762 785.072
Di cui con parti correlate: 13.106 12.998
Debiti verso controllate 19 83.284.436 57.174.089
Debiti finanziari correnti 15 5.736.967 5.933.810
Altri debiti 20 1.570.540 1.736.650
Debiti per imposte sul reddito 7 - -
Totale passività correnti 91.300.705 65.629.621
TOTALE PASSIVITA' 134.181.483 114.543.469
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 334.832.699 314.314.775

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 28, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014

Importi in Euro Note 2015 2014
Ricavi 21 6.026.447 6.150.724
Di cui con controllante, controllate e parti correlate: 6.026.447 6.150.724
Altri ricavi e proventi 21 47.197 40.472
Totale Ricavi 6.073.644 6.191.196
Costi per materie prime e materiali di consumo 22 (34.520) (33.530)
Costi per servizi e altri 22 (3.124.512) (3.198.048)
Di cui con controllate e parti correlate: (248.326) (325.791)
Costo del personale 23 (3.591.236) (3.355.483)
(Oneri) e Proventi diversi 24 4.403.666 3.701.814
Di cui con controllate e parti correlate: 4.403.666 3.701.814
Ammortamenti 4-5 (249.592) (248.434)
RISULTATO OPERATIVO 3.477.450 3.057.515
Proventi finanziari 25 4.229.897 4.826.888
Di cui con controllate e parti correlate: 475.590 834.895
Oneri finanziari 25 (5.407.656) (9.054.893)
Di cui con controllanti, controllate e parti correlate: (2.461.036) (4.061.690)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 2.299.691 (1.170.490)
Imposte sul reddito 7 2.409.977 3.202.463
RISULTATO DELL'ESERCIZIO 4.709.668 2.031.973

Per un dettaglio dei costi e ricavi verso parti correlate si veda la nota n. 28, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014

Importi in Euro 2015 2014
Risultato del periodo 4.709.668 2.031.973
Altre componenti di conto economico complessivo che
saranno riclassificate nel risultato di esercizio:
Delta attuariali Fondo TFR 39.363 326.011
Imposte (17.385) (184.303)
Altre componenti di conto economico complessivo che
non saranno riclassificate nel risultato di esercizio:
Variazione di fair value dei derivati in regime di hedge
accounting 706.998 (195.979)
Imposte (201.440) 53.894
Totale utile (perdita) di Conto economico
complessivo al netto delle imposte
527.537 (377)
Risultato del periodo complessivo al netto delle
imposte 5.237.205 2.031.596

Per maggiori informazioni si rinvia alla nota n. 14, Patrimonio Netto.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014

Importi in Euro Capitale Riserva
sovrap.
azioni
Riserva
legale
Versamenti
C/ capitale
Riserva
per azioni
proprie
(1)
Riserva
cash flow
hedge
Riserva
differenze
attuariali TFR
Utili
indivisi
Risultato
d'esercizio
Totale
patrimonio
Saldo al 1
gennaio 2014
23.353.002 85.605.531 4.670.600 7.041.890 (9.599.592) (1.137.333) (57.734) 85.244.880 9.590.136 204.711.381
Destinazione utile e dividendi - - - - - - - 2.618.465 (9.590.136) (6.971.671)
Risultato del periodo complessivo
al netto delle imposte - - - - - 141.708 (142.085) - 2.031.973 2.031.593
Saldo al 31 dicembre 2014 23.353.002 85.605.531 4.670.600 7.041.890 (9.599.592) (995.625) (199.819) 87.863.344 2.031.973 199.771.306
Destinazione utile e dividendi - - - - - - - (2.325.321) (2.031.973) (4.357.294)
Risultato del periodo complessivo
al netto delle imposte - - - - - 505.559 21.978 - 4.709.668 5.237.205
Saldo al 31 dicembre 2015 23.353.002 85.605.531 4.670.600 7.041.890 (9.599.592) (490.066) (177.841) 85.538.023 4.709.668 200.651.216

(1) = al 31 dicembre 2015, Gas Plus S.p.A. ha acquistato 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di 9.599.592 Euro.

RENDICONTO FINANZIARIO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 31 dicembre 2014

2015 2014
Flussi finanziari dell'attività operativa
Utile netto 4.709.668 2.031.973
Ammortamenti 249.592 248.434
(Plusvalenze) minusvalenze patrimoniali (3.615) (10.750)
Variazione di fair value delle attività e passività finanziarie (684.422) 4.513.015
Variazione imposte differite 5.955 2.098
Variazione crediti commerciali verso società correlate 429.215 1.454.038
Variazione debiti commerciali (85.666) 82.777
Variazione netta crediti/debiti da consolidato fiscale verso società
controllate (2.389.508) (158.147)
Variazione crediti per regime IVA di gruppo verso società controllate (1.029.013) -
Variazione netta crediti/debiti imposte sul reddito da consolidato fiscale 1.724.047 (1.334.274)
Variazione netta altre attività e passività correnti (391.429) 66.159
Variazione TFR, quiescenza ed obblighi simili 16.742 245.154
Flussi finanziari netti dell'attività operativa 2.551.565 7.140.476
Acquisto di beni materiali (28.982) (241.561)
Acquisto di beni immateriali (16.770) (181.406)
Altre variazioni delle attività finanziarie (4.000.000) -
Ricavi per cessione di beni materiali 3.615 10.750
Flussi finanziari netti utilizzati nell'attività di investimento (4.042.136) (412.217)
Variazione netta delle passività finanziarie a breve termine 476.682 (421.962)
Variazione netta per attività di cash pooling 29.832.635 17.254.570
Ricavi per vendita attività finanziarie a breve termine 927.195 -
Finanziamenti (rimborsati) e ricevuti (5.000.000) (15.400.000)
Dividendi pagati (4.357.294) (6.971.671)
Altre variazioni di patrimonio netto 746.361 130.032
Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell'attività di
finanziamento 22.625.578 (5.409.032)
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide 21.135.007 1.319.227
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 1.325.217 5.990
Disponibilità liquide alla fine del periodo 22.460.224 1.325.217
Dividendi incassati da società controllate 5.015.312 8.301.814
Imposte pagate nell'esercizio - 3.901.375
Oneri finanziari netti pagati nell'esercizio 659.384 3.879.507

NOTE ESPLICATIVE

1. Informazioni societarie

Gas Plus S.p.A. è una società per azioni quotata sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A.. La società è costituita in Italia ed è iscritta al registro delle Imprese di Milano.

Gas Plus S.p.A., ha sede a Milano, in Viale Enrico Forlanini n. 17.

Gas Plus S.p.A. è controllata al 73,94% da US.FIN. S.r.l., che non esercita attività di direzione e coordinamento.

Gas Plus S.p.A. ha provveduto a redigere il bilancio consolidato che viene presentato unitamente al bilancio d'esercizio. La pubblicazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 24 marzo 2016.

2. Forma e contenuto del bilancio

A seguito dell'entrata in vigore del Regolamento Europeo n. 1606/2002 emanato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo nel mese di luglio 2002, le società con titoli ammessi alle negoziazioni in un mercato regolamentato degli Stati membri dell'Unione Europea devono redigere dal 2005 i loro bilanci conformemente agli IFRS.

In virtù delle opzioni offerte dal D. Lgs. 38/2005, Gas Plus S.p.A. ha optato di utilizzare i principi contabili internazionali per la redazione del bilancio individuale, separato rispetto al consolidato, dall'esercizio chiuso al 31 dicembre 2006.

Il bilancio è presentato in Euro e gli importi sono esposti in Euro, salvo quando diversamente indicato.

Per quanto riguarda la presentazione del bilancio la Società ha effettuato le seguenti scelte:

  • nello stato patrimoniale sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti. Le attività correnti che includono liquidità e mezzi equivalenti sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società. Le attività non correnti comprendono i saldi attivi con ciclo di realizzo oltre i dodici mesi, comprese le immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e le imposte anticipate. Le passività correnti comprendono i debiti esigibili entro i dodici mesi, compresa la quota corrente dei finanziamenti non correnti. Le passività non correnti comprendono i debiti esigibili oltre i dodici mesi, compresi i debiti finanziari, i fondi relativi al personale e le imposte differite;
  • il conto economico presenta una classificazione dei costi per natura ed evidenzia il risultato prima degli oneri finanziari e delle imposte;
  • il conto economico complessivo consolidato, presentato separatamente dal conto economico, raccoglie le variazioni non transitate a Conto Economico, ma imputate direttamente a Patrimonio Netto sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;

  • il prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto riporta le informazioni con evidenza separata del risultato di esercizio complessivo e di ogni altra variazione non transitata a Conto Economico, ma imputata direttamente a Patrimonio Netto sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;

  • il rendiconto finanziario evidenzia separatamente i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento. Per la sua redazione è stato utilizzato il metodo indiretto.

3. Principi contabili e criteri di valutazione

Criteri di valutazione

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari acquisiti separatamente sono iscritti al costo, mentre quelli acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzati in base al fair value determinato alla data di acquisizione.

Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, incrementato, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente. I terreni, sia liberi da costruzione sia pertinenziali a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Mobili/arredi/macchine d'ufficio 12,0%
Impianti telefonici 20,0%
Macchine elettroniche 20,0%
Automezzi 20,0-25,0%

Le vite economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico al momento della suddetta eliminazione. Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati se necessario alla fine di ciascun esercizio.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali acquisite separatamente sono iscritte inizialmente al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzate al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di recuperabilità (impairment) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato viene riesaminato alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dalla Società sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento, come adeguato, e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

I tassi annui di ammortamento utilizzati sono correlati al periodo di prevista utilità.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile; altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale e sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate sono rilevate con il criterio del costo. I dividendi da società controllate sono rilevati come proventi diversi nel conto economico solo nella misura in cui si riferiscono agli utili portati a nuovo dalla controllata e generati successivamente alla data di acquisizione.

Ad ogni data di bilancio, la Società, in presenza di potenziali indicatori di impairment, valuta, tramite test di impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni e, qualora risulti inferiore al valore iscritto in bilancio, svaluta tali partecipazioni al loro valore recuperabile. Le eventuali svalutazioni sono rilevate come oneri diversi nel conto economico.

Perdita di valore di attività non finanziarie

Ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, la Società effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione post-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

Ad ogni chiusura di bilancio, la Società. valuta inoltre l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e qualora tali indicazioni esistano, stima il nuovo valore recuperabile dell'attività. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato, ad eccezione delle svalutazioni dell'avviamento, solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata registrata negli esercizi precedenti. Tale ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta a un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come una rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato, al netto di eventuali valori residui, in quote costanti lungo la restante vita utile.

Attività finanziarie

Lo IFRS 7 e lo IAS 39 prevedono le seguenti tipologie di strumenti finanziari: 1) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico; 2) finanziamenti e crediti; 3) investimenti posseduti fino alla scadenza; 4) attività finanziarie disponibili per la vendita; 5) derivati designati come di copertura, laddove la copertura sia efficace (per cui si rimanda al successivo criterio di valutazione "Strumenti finanziari derivati e hedge accounting").

Inizialmente tutte le attività finanziarie sono rilevate al fair value, aumentato, nel caso di attività diverse da quelle al fair value a conto economico, degli oneri accessori. La Società determina la classificazione delle proprie attività finanziarie dopo la rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio.

Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui la Società assume l'impegno di acquistare o vendere l'attività.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace (hedge instruments), come definito nello IAS 39.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.

Finanziamenti e crediti

I finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono rilevate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Questa categoria include, normalmente, i crediti commerciali e gli altri crediti.

I crediti commerciali sono iscritti al loro fair value identificato dal valore nominale e successivamente ridotto per le eventuali perdite di valore. I crediti commerciali la cui scadenza non rientra nei normali termini commerciali e che non sono produttivi di interessi, vengono attualizzati.

Investimenti detenuti fino a scadenza

Tale voce include le attività finanziarie che non sono strumenti derivati e che sono caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa o determinabile, laddove la Società abbia l'intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio fino a scadenza.

Dopo la rilevazione iniziale gli investimenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è compreso tra i proventi finanziari nel conto economico. Le svalutazioni sono rilevate nel conto economico tra gli oneri finanziari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate come disponibili per la vendita sono quelle che non sono state classificate come detenute per la negoziazione né quelle designate al fair value nel conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo di tempo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale al costo, le attività finanziarie detenute per la vendita sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo, fino all'eliminazione dell'investimento – momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra i proventi ed oneri diversi – ovvero fino a quando non si accerti che hanno subito una perdita di valore – nel qual caso, la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata a conto economico tra gli oneri finanziari. I dividendi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi diversi.

Almeno ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato. Laddove, in rari casi, la Società non è in grado di cedere queste attività finanziarie a causa di mercati inattivi e l'intento del management di venderli in un prevedibile futuro cambia significativamente, la Società può scegliere di riclassificare queste attività finanziarie.

Per le attività finanziarie riclassificate al di fuori dalla categoria disponibili per la vendita, l'utile o la perdita precedentemente rilevata è ammortizzata nel conto economico sulla base della vita residua dell'investimento, utilizzando il tasso di interesse effettivo. La differenza tra il nuovo costo ammortizzato e i flussi di cassa attesi è ammortizzata sulla vita utile residua dell'attività applicando il tasso di interesse effettivo. Se l'attività è successivamente svalutata, l'importo contabilizzato nel patrimonio netto è riclassificato nel conto economico.

Valutazione del fair value degli strumenti finanziari

La Società valuta gli strumenti finanziari al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata quando:

  • i diritti a ricevere i flussi finanziari dell'attività sono estinti;
  • la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della Società.

Perdita di valore di attività finanziarie

La Società verifica ad ogni data di bilancio se un attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie. ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che può essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato, la Società ha anzitutto valutato individualmente se sussistessero obiettive evidenze di perdita di valore per ogni attività finanziaria che sia individualmente significativa, o collettivamente per le attività finanziarie che non siano significative individualmente. Se la Società determina che non sussistono evidenze di perdita di valore per un'attività finanziaria valutata singolarmente, significativa o meno, include l'attività in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e le valuta collettivamente ai fini della verifica della svalutazione. Le attività che sono valutate individualmente per la svalutazione e per i quali è rilevata, o continua ad essere rilevata, una perdita di valore non sono incluse in una valutazione collettiva per la perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo di un fondo svalutazione e l'importo della perdita verrà rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano ad essere stimati sul valore contabile ridotto e sono accantonati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini del valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi sono stornati quando non vi è una realistica prospettiva di un futuro recupero e tutte le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo che la svalutazione è stata rilevata, la svalutazione precedentemente rilevata è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato a conto economico a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

La Società valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi è obiettiva evidenza che una attività o un gruppo di attività abbia subito una riduzione di valore.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati come disponibili per la vendita, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione nel fair value dello strumento al di sotto del suo costo. 'Significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e 'prolungato' rispetto alla durata del periodo nel quale il fair value è stato al di sotto del costo originario. La Società considera significativa una riduzione dei valore del 30% al di sotto del costo e prolungata una riduzione di valore che permane per un periodo di 24 mesi. Laddove si abbia evidenza della riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata come differenza tra il costo d'acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore su quella attività finanziaria rilevate precedentemente nel conto economico – è stornata dalle altre componenti del conto economico complessivo e rilevata a conto economico. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non possono essere ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come disponibili per la vendita, la svalutazione è valutata basandosi sui medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la

differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel conto economico.

Gli interessi attivi futuri continueranno ad essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati utilizzando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato ad un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel conto economico, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il conto economico.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e correnti, in quest'ultimo caso con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi o inferiore, e sono iscritte al valore nominale.

Gli scoperti di conto corrente sono classificati tra le passività correnti.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Le azioni ordinarie sono iscritte come capitale sociale e il loro valore corrisponde al valore nominale.

Distribuzione di dividendi

La Società rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente a riduzione del patrimonio netto.

Utili (Perdite) a nuovo

Accoglie tutti i risultati cumulati al netto dei dividendi pagati agli azionisti. La riserva accoglie anche i trasferimenti derivanti da altre riserve di patrimonio nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposti.

La riserva accoglie anche l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili o di eventuali correzioni di errori che vengano contabilizzati secondo quanto previsto nello IAS 8.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono classificate a diretta diminuzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto, senza dare origine a nessun profitto o perdita nel conto economico.

Benefici per i dipendenti

Recependo quanto previsto dallo IAS 19, i benefici a dipendenti da erogare successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine (ivi compreso il trattamento fine rapporto vigente in Italia) vengono sottoposti a valutazioni di natura attuariale che devono considerare una serie di variabili (quali la mortalità, la previsione di future variazioni retributive, il tasso di inflazione previsto, ecc.).

Seguendo tale metodologia la passività iscritta in bilancio risulta essere rappresentativa del valore attuale dell'obbligazione, al netto di ogni eventuale attività a servizio dei piani.

Per i piani a benefici definiti (quali il TFR), la passività viene calcolata annualmente da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method), effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio.

I risultati di tali valutazioni sono così classificati dalla Società:

  • il costo del servizio è iscritto a conto economico quale costo per prestazione di lavoro corrente o passato;
  • gli interessi sono iscritti a conto economico tra gli oneri finanziari;
  • le variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziarie, demografiche o da aggiustamenti correlati all'esperienza sono iscritte come altre componenti nel conto economico complessivo.

A seguito della riforma previdenziale introdotta dalla legge finanziaria 2008, per le società con un numero di dipendenti superiore alle 50 unità, le quote maturande di TFR costituiscono un piano a contributi definiti e solo l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua ad essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa agli incrementi salariali futuri.

Allo stesso modo, i contributi consistenti nelle quote di TFR pagate ai fondi previdenziali integrativi sono esclusi dai conteggi attuariali e contabilizzati tra i costi del personale per competenza nel conto economico.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IAS 39 sono classificate come: 1) passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico; 2) mutui e finanziamenti o 3) derivati designati come strumenti di copertura (hedge instruments). La Società determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value a cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione che sono direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni imputate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita nel breve termine. Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura come definita dallo IAS 39. I derivati impliciti scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.

Le passività finanziarie sono designate al fair value nel conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IAS 39 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, la Società non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni imputate nel conto economico.

Mutui e finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzate nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso d'interesse effettivo. L'ammortamento al tasso d'interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dalla Società sono quei contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, dedotti gli ammortamenti cumulati.

Debiti commerciali

I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali e contrattuali, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale.

Cancellazione di passività finanziarie

Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività ed una passività finanziaria possono essere compensate ed il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se esiste un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

La Società utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse e sui prezzi di vendita delle commodity per coprire rispettivamente i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Il fair value degli strumenti derivati è classificato tra le attività/passività non correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è superiore a 12 mesi e tra le attività/passività correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è compresa nei 12 mesi.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata nel conto economico complessivo e successivamente riclassificata nel conto economico, quando lo strumento di copertura influenza il risultato d'esercizio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di un investimento netto in una gestione estera.

All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa, per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Ad oggi, la Società utilizza solo strumenti derivati di copertura classificabili nella categoria delle coperture di flussi di cassa.

Coperture dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel conto economico complessivo e nel patrimonio netto nella riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico.

Per i contratti derivati su commodity, la parte non efficace dei contratti è rilevata a rettifica dei ricavi delle vendite. Per i contratti derivati su tassi di interesse, la parte non efficace dei contratti è rilevata tra gli oneri finanziari.

Gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti nel conto economico nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l'elemento oggetto di copertura è il costo di un'attività o passività non finanziaria, gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell'attività o passività non finanziaria.

Se si ritiene che l'operazione prevista o l'impegno stabilito non si verifichi più, gli utili o le perdite accumulati, già rilevati nella riserva di cash flow hedge, sono trasferiti nel conto economico. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di cash flow hedge restano lì iscritti fino a quando l'operazione prevista o l'impegno stabilito impattano il conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Ricavi e costi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalla Società e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile.

I costi sono relativi a beni o servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica. Quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi sono riconosciuti ed imputati a conto economico.

I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione. I dividendi da partecipazioni dell'attivo non corrente sono iscritti nell'ambito della voce "oneri e proventi diversi", in quanto le partecipazioni detenute sono rappresentate da società controllate operanti nel settore della distribuzione e vendita del gas. I dividendi da altre società sono classificati nel conto economico tra i proventi finanziari.

I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.

Proventi ed oneri finanziari

Su tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, sono rilevati come proventi finanziari gli interessi attivi rilevati utilizzando il tasso d'interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i flussi finanziari futuri stimati in base alla vita attesa dello strumento finanziario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria.

Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.

Gli oneri finanziari, qualora siano direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono gli interessi e gli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

Imposte correnti e differite sul reddito

Imposte correnti

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha aderito al consolidato fiscale mondiale. Con tale sistema di tassazione, gli imponibili fiscali di tutte le controllate residenti ed estere sono inclusi integralmente nella base imponibile della capogruppo, venendosi così a determinare un unico reddito (perdita) imponibile. Gli effetti derivanti dal recepimento del reddito (perdita) fiscale delle società non residenti in Italia restano di competenza della società capogruppo, senza essere riconosciuti alle stesse società estere.

Le imposte correnti sono basate sul risultato imponibile dell'esercizio. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti o di fatto vigenti alla data del bilancio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi rispetto alle situazioni in cui le norme fiscali sono soggette a interpretazioni e provvede a stanziare degli accantonamenti dove appropriato.

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività ed i corrispondenti valori di bilancio. Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione dei casi in cui:

  • le differenze temporanee derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • le differenze temporanee deducibili derivino dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano sufficienti imponibili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere recuperate.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che i redditi fiscali saranno sufficiente a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate all'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative a elementi non rilevati direttamente a conto economico sono anch'esse rilevate nel patrimonio netto e nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento alla stesso soggetto contribuente ed alla stessa autorità fiscale.

Imposte indirette

I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:

  • l'imposta applicata all'acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell'attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
  • i crediti e i debiti commerciali includono l'imposta indiretta applicabile.

L'ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all'Erario è incluso a bilancio nella voce altri crediti o altri debiti a seconda del segno del saldo.

Conversione delle poste in valuta

La valuta di presentazione e funzionale della Società. è l'Euro.

Le transazioni in valuta diversa dall'Euro sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta diversa dall'Euro, sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta diversa dall'Euro sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta diversa dall'Euro sono convertite usando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Utilizzo di stime contabili

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione l'effettuazione di valutazioni discrezionali e stime contabili che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa di bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte ed accantonamenti per rischi ed oneri. Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

Impairment test delle partecipazioni in società controllate

Ad ogni data di bilancio, la Società, in presenza di potenziali indicatori di impairment, valuta, tramite test di impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni e, qualora risulti inferiore al valore iscritto in bilancio, svaluta tali partecipazioni al loro valore recuperabile.

Sono, inoltre, effettuate analisi di sensitività dei valori risultanti dall'impairment test, rispetto a possibili variazioni degli assunti di base.

Il valore recuperabile delle partecipazioni più rilevanti è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle loro attività di produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito di tali società. Tali effetti vengono parzialmente mitigati nelle società controllate attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati di copertura.

Valutazioni discrezionali

Gli amministratori, nell'applicare i principi contabili non hanno applicato alcuna valutazione discrezionale.

Principi contabili ed interpretazioni adottati nell'esercizio e di efficacia successiva al 31 dicembre 2015

I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1° gennaio 2015.

A decorrere dal primo gennaio 2015 è applicabile retrospettivamente la nuova interpretazione IFRIC 21, Tributi che fornisce i criteri per identificare il momento in cui riconoscere in bilancio le passività relative a tributi.

Inoltre, la Società ha adottato il ciclo annuale di miglioramenti 2011-2013 dei principi contabili internazionali IFRS, omologato in data 18 dicembre 2014 con il regolamento n. 1361/2014.

La Società ha adottato per la prima volta tale nuovo principio ed i miglioramenti qui sopra elencati, tuttavia senza alcun tipo di impatto sul bilancio d'esercizio.

Al 31 dicembre 2015, la Società non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore.

Sono di seguito illustrati i principi che, alla data di redazione del bilancio d'esercizio della Società risultavano già emanati ma non ancora in vigore.

IAS 19 Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti

Con il regolamento n. 2015/29 emesso dalla Commissione Europea in data 17 dicembre 2014 è stata omologata la modifica allo IAS 19 "Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti", in base alla quale è consentito rilevare i contributi connessi a piani a benefici definiti, dovuti dal dipendente o da terzi, a riduzione del service cost nel periodo in cui il relativo servizio è reso, sempreché tali contributi presentino le seguenti condizioni: (i) sono indicati nelle condizioni formali del piano, (ii) sono collegati al servizio svolto dal dipendente e (iii) sono indipendenti dal numero di anni di servizio del dipendente (es. i contributi rappresentano una percentuale fissa della retribuzione oppure un importo fisso per tutto il periodo di lavoro o correlato all'età del dipendente). La modifica è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° febbraio 2015.

IFRS 11 Accounting for acquisitions of interest in Joint Operations

In data 6 maggio 2014, lo IASB ha emesso la modifica all'IFRS 11 "Accounting for Acquisitions of Interests in Joint Operations" (di seguito modifica all'IFRS 11), che disciplina il trattamento contabile da adottare alle operazioni di acquisizione dell'interest iniziale o di interessenze addizionali in joint operation (senza modifica della qualificazione come joint operation) la cui attività soddisfa la definizione di business prevista dall'IFRS 3. In particolare, la quota acquisita nella joint operation è rilevata adottando le disposizioni previste per le operazioni di business combination applicabili a tali fattispecie, che includono ma non si limitano: (i) alla valutazione al fair value delle attività e passività identificabili, diverse da quelle per le quali è previsto un differente criterio di valutazione; (ii) alla rilevazione a conto economico dei costi direttamente attribuibili all'acquisizione al momento del relativo sostenimento; (iii) alla rilevazione della fiscalità differita connessa alla rilevazione iniziale di attività (ad eccezione del goodwill) o passività in presenza di differenze temporanee tra valore contabile e fiscale; (iv) alla rilevazione del goodwill derivante dal differenziale tra il corrispettivo trasferito e il fair value delle attività nette identificabili acquisite; (v) alla verifica della recuperabilità del valore di iscrizione della cash generating unit alla quale è stato allocato il goodwill almeno annualmente o in presenza di impairment indicator. La modifica all'IFRS 11 è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38 "Clarifications of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation

In data 12 maggio 2014, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38 "Clarification of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation", in base alle quali è da considerarsi inappropriata l'adozione di una metodologia di ammortamento basata sui ricavi. Limitatamente alle attività immateriali, tale indicazione è considerata una presunzione relativa superabile solo al verificarsi di una delle seguenti circostanze: (i) il diritto d'uso di un'attività immateriale è correlato al raggiungimento di una predeterminata soglia di ricavi da produrre; o (ii) quando è dimostrabile che il conseguimento dei ricavi e l'utilizzo dei benefici economici dell'attività siano altamente correlati. Le modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers

In data 28 maggio 2014, lo IASB ha emesso l'IFRS 15 "Revenue from Contracts with Customers", che disciplina il timing e l'ammontare di rilevazione dei ricavi derivanti da contratti con i clienti (ivi inclusi i contratti afferenti a lavori su ordinazione). In particolare, l'IFRS 15 prevede che la rilevazione dei ricavi sia basata sui seguenti 5 step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation (ossia le promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente); (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; e (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta. Inoltre, l'IFRS 15 integra l'informativa di bilancio da fornire con riferimento a natura, ammontare, timing e incertezza dei ricavi e dei relativi flussi di cassa. Le disposizioni dell'IFRS 15 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017.

IFRS 9 Financial Instruments

In data 24 luglio 2014, lo IASB ha finalizzato il progetto di revisione del principio contabile in materia di strumenti finanziari con l'emissione della versione completa dell'IFRS 9 "Financial Instruments". In particolare, le nuove disposizioni dell'IFRS 9: (i) modificano il modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie; (ii) introducono una nuova modalità di svalutazione delle attività finanziarie, che tiene conto delle perdite attese (cd. expected credit losses); e (iii) modificano le disposizioni in materia di hedge accounting. Le disposizioni dell'IFRS 9 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018.

IAS 27 Equity Method in Separate Financial Statements

In data 12 agosto 2014, lo IASB ha emesso la modifica allo IAS 27 "Equity Method in Separate Financial Statements", che introduce la possibilità di utilizzare il metodo del patrimonio netto per la valutazione delle partecipazioni in controllate, joint venture e collegate nel bilancio separato. La modifica allo IAS 27 è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

Modifiche allo IFRS 10 e allo IAS 28 "Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture

In data 11 settembre 2014, lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28 "Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture" (di seguito modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28) che ha definito le modalità di rilevazione degli effetti economici connessi, principalmente, alla perdita del controllo di una partecipazione per effetto del suo trasferimento a una realtà collegata o a una joint venture. Le modifiche all'IFRS 10 e allo IAS 28 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

IAS 1 Disclosure Initiative

In data 18 dicembre 2014, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 1 "Disclosure Initiative", contenenti essenzialmente chiarimenti in merito alle modalità di presentazione dell'informativa di bilancio, che richiamano l'attenzione sull'utilizzo del concetto di significatività. Le modifiche allo IAS 1 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

Annual Improvements to IFRSs 2010-2012

Con il regolamento n. 2015/28 emesso dalla Commissione Europea in data 17 edicembre 2014 è stato omologato il documento "Ciclo annuale di miglioramenti agliIFRS 2010-2012", contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali. Le modifiche indicate nel documento "Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2010-2012" sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° febbraio 2015.

Annual Improvements to IFRSs 2012-2014

In data 25 settembre 2014, lo IASB ha emesso il documento "Annual Improvements to IFRSs 2012–2014 Cycle" contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali. Le modifiche ai principi sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016.

La Società sta analizzando i principi indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

4. Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 863.765 al 31 dicembre 2015 e sono dettagliabili come segue:

Licenze Altre
d'uso Marchi e Migliorie su immobilizzazion Immobilizzazi
software Licenze beni di terzi i immateriali oni in corso Totale
31 dicembre 2014
Saldo iniziale netto 162.758 - 5.313 888.439 - 1.056.510
Investimenti 83.776 8.000 - 703.336 89.630 884.742
Ammortamenti (101.054) (889) (1.992) - - (103.935)
Altre variazioni - - - (552.966) - (552.966)
Saldo finale netto 145.480 7.111 3.321 1.038.809 89.630 1.284.351
Saldo finale lordo 1.701.141 8.000 14.432 1.038.809 89.630 2.852.012
Fondo ammortamento e svalutazioni (1.555.660) (889) (11.111) - - (1.567.660)
Saldo finale netto 145.480 7.111 3.321 1.038.809 89.630 1.284.351
31 dicembre 2015
Saldo iniziale netto 145.480 7.111 3.321 1.038.809 89.630 1.284.351
Investimenti 16.770 - - - - 16.770
Ammortamenti (119.423) (2.667) (1.992) - - (124.082)
Altre variazioni 89.630 - - (313.274) (89.630) (313.275)
Saldo finale netto 132.457 4.444 1.329 725.535 - 863.765
Saldo finale lordo 1.807.541 8.000 14.432 725.535 - 2.555.508
Fondo ammortamento e svalutazioni (1.675.084) (3.556) (13.103) - - (1.691.743)
Saldo finale netto 132.457 4.444 1.329 725.535 - 863.765

Le immobilizzazioni immateriali si decrementano complessivamente per Euro 420.586 per l'effetto combinato di:

  • un incremento di Euro 16.770 per costi capitalizzati nel corso dell'esercizio riguardanti l'acquisizione di licenze software;
  • un decremento di Euro 124.082 per effetto degli ammortamenti effettuati nell'esercizio;
  • un decremento di Euro 191.699 contabilizzato nelle altre variazioni, per il rilascio a conto economico della quota di competenza dell'esercizio 2015 relativa agli oneri accessori pagati dalla Società nel corso del 2011, per la sottoscrizione della linea di credito Revolving (di durata quinquennale) con Banca IMI (per un maggiore dettaglio si veda la nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine), iscritti tra le altre immobilizzazioni immateriali;
  • un decremento di Euro 121.576 contabilizzato nelle altre variazioni, per il rilascio a conto economico della quota di competenza dell'esercizio 2015 relativa agli oneri accessori pagati dalla Società nel corso del 2014, per la sottoscrizione della linea di credito CAPEX (per un maggiore dettaglio si veda la nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine), iscritti tra le altre immobilizzazioni immateriali.

5. Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 241.873 al 31 dicembre 2015 e sono dettagliabili come segue:

Impianti e
macchinari Altri beni Totale
31 dicembre 2014
Saldo iniziale netto 4.378 236.960 241.338
Investimenti - 241.562 241.562
Ammortamenti (508) (143.991) (144.499)
Alienazioni - - -
Saldo finale netto 3.870 334.531 338.401
Saldo finale lordo 16.355 1.554.460 1.570.815
Fondo ammortamento (12.485) (1.219.929) (1.232.414)
Saldo finale netto 3.870 334.531 338.401
31 dicembre 2015
Saldo iniziale netto 3.870 334.531 338.401
Investimenti - 28.982 28.982
Ammortamenti (508) (125.002) (125.510)
Alienazioni - - -
Saldo finale netto 3.362 238.511 241.873
Saldo finale lordo 16.355 1.444.561 1.460.916
Fondo ammortamento (12.993) (1.206.050) (1.219.043)
Saldo finale netto 3.362 238.511 241.873

Le immobilizzazioni si incrementano per effetto quasi esclusivamente dell'acquisto di apparecchiature informatiche ed automezzi per complessivi Euro 28.982 e si decrementano per gli ammortamenti dell' esercizio per Euro 125.510.

Nel corso dell'esercizio 2015 sono state vendute alcune autovetture ed altri beni materiali completamente ammortizzati, realizzando una plusvalenza per complessivi Euro 3.615.

6. Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate hanno un valore di Euro 295.192.544 con un incremento netto di Euro 1.788.354 rispetto al precedente esercizio a seguito di versamenti soci per Euro 2.400.000 e della svalutazione della partecipazione in Gas Plus Storage S.r.l. per Euro 611.646, come viene evidenziato nella seguente tabella.

Versamenti
Saldo iniziale soci Svalutazioni Saldo Finale
31 dicembre 2015
Gas Plus Energia S.r.l. 251.643 - - 251.643
Gas Plus Italiana S.r.l. 91.000.016 - - 91.000.016
Gas Plus Reti S.r.l. 65.714.019 - - 65.714.019
Gas Plus Vendite S.r.l. 2.500.000 - - 2.500.000
Gas Plus Storage S.r.l. - 2.400.000 (611.646) 1.788.354
Idrocarburi Italiana S.r.l. 133.938.512 - - 133.938.512
Totale 293.404.190 2.400.000 (611.646) 295.192.544

Si riportano nella seguente tabella le informazioni integrative sulle Partecipazioni in società controllate:

Dati al 31 dicembre 2015
(importi in migliaia di euro)
Gas Plus
Italiana
S.r.l.
Gas Plus
Reti
S.r.l.
Gas Plus
Energia
S.r.l.
Gas Plus
Vendite
S.r.l.
Gas Plus
Storage
S.r.l.
Idrocarburi
Italiana
S.r.l.
Percentuale diretta di
partecipazione 100,00% 100,00% 85,29% 100,00 % 100,00 % 100,00 %
Data di chiusura del bilancio 31.12.2015 31.12.2015 31.12.2015 31.12.2015 31.12.2015 31.12.2015
Attività* 145.353 86.719 2.093 26.010 3.449 161.441
Passività* 61.076 8.485 1.330 22.527 1.661 27.881
Ricavi* 90.827 19.263 2.394 51.066 276 -
Utile/(perdita)* (569) 5.874 30 1.045 (655) 2.535
Patrimonio Netto 84.276 78.234 763 3.484 1.788 133.560
Patrimonio Netto di Competenza 84.276 78.234 651 3.484 1.788 133.560
Valore di iscrizione al
31 dicembre 2015 91.000 65.714 252 2.500 1.788 133.939

*Dati secondo principi contabili italiani

I bilanci delle società controllate sono redatti in conformità ai principi contabili nazionali.

I rapporti creditori e debitori, i costi e i ricavi con società controllate sono riportati alla Nota n. 28, Rapporti con parti correlate.

Informazioni in merito alla verifica delle riduzioni per perdite di valore

Gas Plus Storage S.r.l.

Gas Plus Storage S.r.l. ha realizzato nel corso dell'esercizio 2015 una perdita pari ad Euro 655.293, raggiungendo un patrimonio netto positivo al 31 dicembre 2015 pari ad Euro 1.778.354. La società controllante Gas Plus S.p.A. ha svalutato la partecipazione per Euro 611.646 allineandola alla quota del patrimonio netto della controllata.

GasPlus Italiana S.r.l.

Gas Plus Italiana S.r.l. ha realizzato nel corso dell'esercizio 2015 una perdita pari ad Euro 569.496, raggiungendo un patrimonio al 31 dicembre 2015 pari ad Euro 84.276.341.

Il maggior valore di iscrizione a bilancio rispetto alla corrispondente quota di patrimonio netto è ampiamente giustificato dal maggior valore di mercato delle riserve rispetto ai valori di iscrizione a bilancio, nonché dalle prospettive reddituali della stessa.

Idrocarburi Italiana S.r.l.

Il patrimonio netto di Idrocarburi Italiana S.r.l., che ammonta ad Euro 133.559.893, deriva dal bilancio d'esercizio redatto secondo i principi contabili italiani. Nel caso di Idrocarburi Italiana S.r.l. l'attivo patrimoniale è costituito quasi esclusivamente dalla partecipazione in Società Padana Energia S.p.A.. Il patrimonio netto della società controllata risulta inferiore rispetto al valore di carico della partecipazione per poco meno di 0,4 milioni di Euro e tale differenziale è giustificato dal maggior valore di Società Padana Energia S.p.A. rispetto al valore di iscrizione della stessa nel bilancio di Idrocarburi Italiana S.r.l..

Il valore di iscrizione di Società Padana Energia S.p.A è pari ad Euro 159.268.428 a fronte di una corrispondente quota di patrimonio netto pari ad Euro 171.472.211.

In considerazione del fatto che nel bilancio della controllata Società Padana Energia S.p.A. sono iscritte delle immobilizzazioni non ancora soggette a procedura d'ammortamento in attesa dell'avvio della produzione dei relativi siti minerari è stato inoltre effettuato un test di impairment.

Ai fini dell'impairment test al 31 dicembre 2015, il valore recuperabile della partecipazione in Società Padana Energia S.p.A. è stato determinato in base all'"equity value" utilizzando le proiezioni dei flussi di cassa previsti per gli esercizi 2016/2020 nel business plan approvato da Gas Plus S.p.A..

Le principali ipotesi sulle quali è stata basata la valutazione dei flussi finanziari ai fini della verifica sulla eventuale perdita di valore della partecipazione sono le seguenti:

  • il valore residuo ipotizza un tasso di crescita del 1% oltre il periodo di piano, in linea con la crescita economica attesa nel lungo periodo.
  • il tasso di attualizzazione applicato è il costo medio ponderato calcolato sul capitale investito (WACC), pari al 6,80% per il 2015, al netto dell'effetto fiscale.

La valutazione effettuata al 31 dicembre 2015 ha evidenziato un valore della partecipazione superiore rispetto al valore contabile di iscrizione della stessa in Idrocarburi Italiana S.r.l., tale da giustificare il valore di carico di Idrocarburi Italiana S.r.l. in Gas Plus S.p.A..

E' stata inoltre effettuata l'analisi di sensitività dei valori risultanti dall'impairment test rispetto a possibili variazioni degli assunti di base descritti in precedenza sulla base della quale il valore recuperabile della partecipazione risulterebbe comunque superiore al suo valore contabile; in particolare, le variazioni ipotizzate hanno riguardato modifiche del WACC.

In considerazione dei positivi risultati conseguiti nell'esercizio e del valore del patrimonio netto delle altre società partecipate, Gas Plus S.p.A. non ha individuato ulteriori potenziali indicatori d'impairment.

7. Imposte sul reddito

I saldi delle voci attività per imposte anticipate e fondo imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Imposte differite attive, relative a:
Fondo TFR 47.842 65.227
Valutazione titoli e partecipazioni - 6.279
Fair value Interest Rate Swap 176.211 377.651
Altro 9.457 9.132
Totale imposte differite attive 233.510 458.289

I saldi delle voci di crediti per imposte correnti e debiti per imposte correnti sono dettagliati nel seguente prospetto:

Debiti e crediti per imposte 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Crediti per imposte 710.862 2.434.909
Debiti per imposte - -
Totale (debiti) e crediti per imposte 710.862 2.434.909

La voce crediti per imposte include per Euro 236.885 (importo pari al 31 dicembre 2014) il credito per il rimborso IRES richiesto, nell'ambito del consolidato fiscale, dalla Società per gli anni 2009- 2010-2011-2012, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011.

Rispetto all'esercizio precedente, la voce si decrementa di Euro 1.724.047 principalmente per effetto dell'imposta sul reddito dovuta per l'esercizio 2015, calcolata a fine anno sul reddito imponibile consolidato.

Il risultato ante imposte e le imposte sul reddito dell'esercizio sono evidenziati nel seguente prospetto:

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Risultato ante imposte 2.299.691 (1.170.490)
Imposte correnti 2.415.932 3.204.562
Imposte differite (5.955) (2.099)
Totale imposte sul reddito dell'esercizio 2.409.977 3.202.463
Aliquota effettiva d'imposta (104,80%) 273,60%

I dettagli delle imposte sul reddito dell'esercizio e la riconciliazione delle imposte teoriche con le imposte effettive sono dettagliati nel seguente prospetto:

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Risultato ante imposte 2.299.691 (1.170.490)
Aliquota teorica (IRES e IRAP) 33,07% 33,07%
Imposte teoriche (760.508) 387.081
Differenze permanenti :
Costi non deducibili (207.399) (1.308.745)
Plusvalenze e dividendi non imponibili 1.310.250 2.168.849
IRAP non deducibile 128.093 (65.196)
Effetto consolidato fiscale mondiale 294.855 569.390
Adeguamento IRES 24% su imposte differite 287 -
Altre variazioni 1.644.398 1.451.084
Imposte sul reddito dell'esercizio 2.409.977 3.202.463
Imposte correnti (5.955) 3.204.562
Imposte differite 2.415.932 (2.099)
Imposte sul reddito dell'esercizio 2.409.977 3.202.463
Aliquota effettiva d'imposta (104,80%) 273,60%

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate Gas Plus Reti S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., Gas Plus Salso S.r.l., Gas Plus Trasporto S.r.l., a partire dall'esercizio 2010, Idrocarburi Italiana S.r.l. e, a partire dall'esercizio 2011, Società Padana Energia S.p.A. hanno congiuntamente esercitato (e rinnovato nell'esercizio 2015) l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Si segnala che la Società in data 23 dicembre 2015, ha presentato un'istanza di interpello, ai sensi del combinato disposto dell'art. 11 della L. 212/00, e dell'art. 132, comma 3, del D.P.R. n. 917/86 per il rinnovo per il triennio 2015-2017 del regime di consolidato mondiale di cui agli articoli 130 e seguenti del D.P.R. n. 917/86. La Società ha, quindi, incluso nella determinazione della propria base imponibile anche i redditi conseguiti nell'esercizio 2015 dalle proprie controllate non residenti che possiedono i requisiti per la relativa inclusione nell'area di consolidamento e sono state incluse in tale rinnovo (Gas Plus International B.V., Gas Plus Netherlands B.V. e Gas Plus Dacia S.r.l.).

Gli effetti fiscali dell'adesione al consolidato mondiale sono stati riflessi nel bilancio 2015 per un minor carico fiscale di Euro 294.855 (nel bilancio 2014 per un minor carico fiscale di Euro 569.390).

8. Crediti commerciali

I crediti commerciali, pari al 31 dicembre 2015 ad Euro 4.603, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Crediti per servizi 18.588 18.768
Altri - -
Totale crediti 18.588 18.768
Fondo svalutazione (13.985) -
Crediti commerciali netti 4.603 18.768

I crediti per servizi derivano da prestazioni svolte nelle aree amministrazione, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

Al 31 dicembre 2015 non vi sono crediti commerciali scaduti da più di 60 giorni non svalutati (16.272 Euro al 31 dicembre 2014).

Il fondo svalutazione accantonato nell'esercizio 2015 per Euro 13.985 si riferisce ai crediti commerciali della Società nei confronti di una società correlata per cui è in atto una liquidazione volontaria.

9. Crediti verso controllante

I crediti verso controllante, pari al 31 dicembre 2015 ad Euro 81.048, includono per Euro 1.830 crediti commerciali per servizi che derivano da prestazioni svolte nelle aree tesoreria e segreteria di direzione e per Euro 79.218 il credito per il rimborso IRES richiesto, nell'ambito del consolidato fiscale, dalla società consolidante Us.Fin. S.r.l. per gli anni 2006-2007-2008, per la mancata deduzione nella misura forfettaria del 10% della quota dell'IRAP relativa al costo del lavoro e agli interessi prevista dal D.L. n. 185/2008 e per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011.

10. Crediti verso controllate

I crediti verso controllate al 31 dicembre 2015 sono pari ad Euro 9.474.436 classificati tra le attività correnti. I crediti verso controllate correnti sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Crediti verso controllate 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Crediti finanziari 2.033.805 5.868.346
Crediti per consolidato fiscale 4.488.983 2.206.682
Crediti per regime IVA di Gruppo 1.775.595 -
Crediti per fair value su derivati 255.375 65.439
Crediti commerciali 920.678 1.336.862
Totale crediti verso controllate 9.474.436 9.477.329

I crediti finanziari derivano dal saldo al 31 dicembre 2015 delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le proprie controllate. Tali operazioni che consentono una gestione centralizzata della tesoreria a livello di gruppo sono regolate sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato.

I crediti per consolidato fiscale derivano dal trasferimento alla Società del debito IRES risultante dai bilanci al 31 dicembre 2015 delle società controllate che aderiscono all'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Per maggiori informazioni, si rimanda alla Nota n. 7, Imposte sul reddito.

Nel corso del mese di febbraio 2015, la Società, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A., ha presentato all'Agenzia delle Entrate il Modello IVA 26 per l'adesione al regime IVA di Gruppo. I crediti per regime IVA di Gruppo includono, quindi, il debito IVA trasferito dalle società controllate alla fine dell'esercizio 2015.

I crediti per fair value su derivati includono il fair value al 31 dicembre 2015 dei contratti derivati infragruppo, stipulati nel corso dell'anno 2015, per trasferire gli effetti economici dei rispettivi derivati di copertura stipulati con gli istituti di credito alle società controllate in cui si trova il relativo rischio di fluttuazione dei prezzi di vendita/acquisto delle commodity (Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l.). Tale trasferimento è stato effettuato sulla base dei contratti sottoscritti con le società controllate a condizioni di mercato.

I crediti commerciali verso controllate derivano da prestazioni di servizi nelle aree amministrazione, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

11. Altri crediti

Gli altri crediti, pari ad Euro 379.410 al 31 dicembre 2015, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Altri crediti 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
IVA 118.579 -
Acconti a fornitori 101.740 57.161
Imposta sostitutiva TFR - 187
Crediti diversi 5.400 359
Ratei e risconti 153.691 96.384
Totale altri crediti 379.410 154.091

Come già segnalato nella precedente nota n. 10, Crediti verso controllate, a partire dall'esercizio 2015, nella posizione IVA della Società confluiscono i crediti/debiti IVA anche delle società controllate che hanno aderito al regime IVA di Gruppo

12. Attività finanziarie

Le attività finanziarie, pari a Euro 5.190.424 al 31 dicembre 2015, sono costituite da investimenti in titoli quotati e non quotati. I dettagli sono riportati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Attività finanziarie correnti 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Investimenti in titoli
Italmobiliare S.p.A. - 554.800
ACSM-AGAM S.p.A. 379.200 260.700
A2A S.p.A. 1.983.390 1.324.633
Iren S.p.A. 312.900 190.155
Altri titoli 445.598 421.928
Derivati su commodity 2.069.335 2.587.100
Totale attività finanziarie correnti 5.190.424 5.339.315

Le attività finanziarie, essendo mantenute a titolo di negoziazione, sono valutate al fair value con variazioni imputate al conto economico tra i proventi e gli oneri finanziari.

Le attività finanziarie subiscono un decremento nel corso dell'esercizio complessivamente di Euro 148.891 per effetto di:

  • variazioni positive pari ad Euro 900.003 di fair value registrate nelle partecipazioni iscritte tra le attività correnti,
  • variazioni negative pari ad Euro 554.800 per vendita di tutti i titoli in portafoglio relativi alla società Italmobiliare S.p.A. iscritta tra le attività correnti,
  • variazioni positive pari ad Euro 24.591 di fair value nei fondi comuni d'investimento,
  • variazioni negative pari ad Euro 922 per vendita di quote di fondi comuni d'investimento, per la liquidazione della relativa imposta di bollo annuale;
  • variazioni negative pari ad Euro 517.765 di fair value dei strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società con gli istituti di credito.

Per i titoli quotati, il fair value è determinato sulla base delle quotazioni di borsa al 31 dicembre 2015. Nel periodo in esame non sono stati effettuati ulteriori acquisti e cessioni di partecipazioni in società quotate, oltre a quanto sopra segnalato.

Nell'esercizio 2015, Gas Plus S.p.A. ha percepito dalle partecipazioni iscritte tra le attività finanziarie dividendi per Euro 91.512 (contro Euro 83.540 nell'esercizio 2014).

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a Euro 22.460.224 al 31 dicembre 2015, sono dettagliate nella tabella seguente:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Cassa 1.141 2.070
Conti correnti bancari 22.459.083 1.323.147
Totale 22.460.224 1.325.217

Si segnala che non esistono vincoli sulle disponibilità liquide.

Per un'analisi delle movimentazioni delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.

14. Patrimonio netto

Nelle seguenti note viene riportata una breve descrizione della natura e della composizione delle principali voci del patrimonio netto. Si rimanda al prospetto della variazioni del patrimonio netto per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014 per una descrizione puntuale della movimentazione delle singole riserve del patrimonio netto.

Capitale Sociale

Nel corso degli esercizi 2015 e 2014, il numero di azioni ed il valore del capitale sociale non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Si segnala che, in data 20 dicembre 2010, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Società ha deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni con la relativa modifica all'art. 5 dello Statuto Sociale.

Il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio 2015 e 2014 è pari a 44.909.620.

Il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione nell'esercizio 2015 e 2014, al netto delle azioni proprie in portafoglio pari a 1.336.677 (in entrambi i periodi in esame) ed in assenza di ulteriori effetti diluitivi, è pari a 43.572.943.

Riserve

Le riserve sono costituite dalle seguenti componenti:

  • La Riserva legale, la Riserva sovraprezzo azioni e la Riserva Versamenti c/capitale che non presentano variazioni rispetto all'importo iscritto al 31 dicembre 2014.
  • Azioni proprie, che non presentano variazioni rispetto al 31 dicembre 2014. Al 31 dicembre 2015, la società detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di Euro 9.599.592.

Le azioni proprie sono a disposizione del Consiglio di Amministrazione che ne può disporre senza limiti di tempo o alienandole o quale corrispettivo di eventuali operazioni connesse alla gestione corrente o ad investimenti strategici o ancora a fronte dell'esercizio di opzioni assegnate o da assegnare ai destinatari dei Piani di Incentivazione Azionaria.

  • La riserva di cash flow hedge che accoglie le variazioni di fair value del derivato su tasso di interesse contabilizzato in regime di hedge accounting, al netto delle variazioni di imposte differite.
  • La riserva per differenze attuariali TFR, che, come previsto dal principio IAS 19, Benefici ai dipendenti, include tutti gli utili e le perdite attuariali che emergono dal ricalcolo attuariale del valore attuale del fondo di trattamento di fine rapporto.
  • Le altre riserve e gli utili indivisi che includono gli effetti della conversione agli IFRS.

Dividendi

Nel corso dell'anno 2015, la Società, come da delibera dell'Assemblea degli azionisti del 11 maggio 2015, ha erogato dividendi per un importo complessivo di Euro 4.357.294, pari a Euro 0,10 per azione in circolazione.

Altre componenti del conto economico complessivo

Nell'esercizio 2015, le altre componenti del conto economico complessivo transitate direttamente a patrimonio netto includono:

  • la variazione di fair value dell'interest rate swap stipulato con Banca IMI in data 23 novembre 2011 e designato come strumento di copertura, per una variazione positiva, al netto delle relative imposte anticipate, di Euro 505.558 (nell'esercizio 2014, la variazione positiva era di Euro 141.708);
  • gli oneri attuariali legati alla valutazione del fondo TFR per una variazione positiva, al netto delle relative imposte anticipate, di Euro 21.978 (nell'esercizio 2014, la variazione negativa era di Euro 142.085).

Infine, relativamente all'interest rate swap in regime di cash flow hedge, si segnala che dell'ammontare iscritto nell'esercizio 2014 e negli esercizi precedenti tra le altre componenti del conto economico complessivo è stato riclassificato nell'anno 2015 nel conto economico di esercizio tra gli oneri finanziari l'importo di Euro 854.866, con il corrispondente utilizzo delle imposte anticipate per Euro 235.088.

Possibilità di utilizzazione e di distribuibilità delle riserve

Si forniscono infine le informazioni richieste dall'art. 2427, n. 7-bis, del Codice Civile relativamente all'origine e alla possibilità di utilizzazione e di distribuibilità delle riserve:

Natura/descrizione Importo Possibilità
di
Quota
disponibile
Utilizzazioni effettuate nei
tre esercizi precedenti
utilizzazione Per copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale 23.353.002
Riserve di capitale:
- Riserva da sovraprezzo azioni 85.605.531 A-B-C 85.605.531
- Versamenti in conto capitale 7.041.890 A-B-C 7.041.890
Riserve di utili:
- Riserva legale 4.670.600 A-B 4.670.600
Utili portati a nuovo 74.245.576 A-B-C 74.245.576 16.557.718
Utili portati a nuovo (riserva per avanzo
di scissione) 1.024.949 A-B-C 1.024.949
Totale 195.941.548 172.588.546
Quota non distribuibile 4.670.600
Residua quota distribuibile 167.917.946

Legenda:

A disponibile per aumento di capitale B disponibile per copertura perdite C distribuibile ai soci

15. Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine

Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari della Società, con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:

Tipologia Tasso interesse effettivo % Scadenza 31 dicembre
2015
31 dicembre
2014
A breve
Scoperti bancari A richiesta 22 10
Finanziamento Medio Lungo Termine Euribor 3/6 m + spread 200 bps 5.000.000 5.000.000
Fair value derivato interest rate swap 481.570 868.362
Fair value derivati commodities swap 255.375 65.437
Totale a breve termine 5.736.967 5.933.810
A medio/lungo
Finanziamento Medio Lungo Termine Euribor 3/6 m + spread 200 bps 31/12/2020 40.992.577 45.780.795
Fair value derivato interest rate swap 843.319 504.914
Totale a medio/lungo termine 41.835.896 46.285.708
Totale debiti finanziari 47.572.862 52.219.518

Al 31 dicembre 2015 Gas Plus S.p.A. ha in essere debiti finanziari a breve termine per 5.736.967 Euro e debiti finanziari a medio lungo termine per Euro 41.835.896.

Si descrivono qui di seguito le principali caratteristiche dei finanziamenti bancari della Società:

Scoperti c/c bancario

Al 31 dicembre 2015 gli scoperti di c/c bancario ammontano ad Euro 22 (contro Euro 10 nell'esercizio 2014).

Finanziamento Revolving Banca IMI

In data 27 settembre 2011, Gas Plus S.p.A. e le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Reti S.r.l. e Gas Plus Vendite S.r.l. hanno stipulato con Banca IMI S.p.A. un contratto di finanziamento di tipo revolving a medio-lungo termine per un importo complessivo di Euro 50 milioni, da utilizzarsi per cassa o per firma. In data 20 febbraio 2015, Gas Plus S.p.A., insieme alle sue società controllate, ha sottoscritto con Banca Imi S.p.A. un accordo modificativo di alcune previsioni del contratto originario, tra cui, innanzitutto, la riduzione della linea di finanziamento ad Euro 30 milioni, in considerazione della progressiva riduzione del capitale circolante del Gruppo.

Al 31 dicembre 2015, tale finanziamento risulta essere utilizzato per firma dalla società controllata Gas Plus Italiana S.r.l. per un importo di 9,7 milioni di Euro e dalla società controllata Gas Plus Reti S.r.l. per un importo di 0,3 milioni di Euro.

Il Finanziamento ha una durata di 5 anni dalla data di sottoscrizione e non è assistito da garanzie.

Ciascun Prenditore potrà chiedere di utilizzare la linea di credito; l'importo di ogni erogazione per cassa non potrà essere inferiore a Euro 2 milioni; l'importo di ogni utilizzo per firma non potrà essere inferiore a Euro 300.000. Simultaneamente, non vi potranno essere più di 10 utilizzi per cassa e 20 utilizzi per firma.

Per gli utilizzi per cassa, il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 1/3m su base 360 giorni) e il margine, pari al 5,00% sino al 15 settembre 2012 e successivamente variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA relativo ai dodici mesi precedenti) tra il 3,80% ed il 5,00%. Al 31 dicembre 2015, il margine risulta pari al 3,80%.

In sede di modifica dell'originario contratto di finanziamento, tale margine è stato ridotto al 3,50% a partire dalla fine del primo trimestre 2015, per tutta la durata residua del contratto.

Inoltre, a partire dal 1° gennaio 2012, trimestralmente, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo, pari al 33% del margine sopra indicato, calcolato sull'importo disponibile della linea di credito. A partire dal 1° luglio 2014, la percentuale della commissione di mancato utilizzo è stata ridotta al 20% del margine applicabile. L'importo della commissione di mancato utilizzo complessivamente addebitato alla Società nel corso del 2015 è pari a Euro 30.849 (Euro 116.795 nel 2014) ed è incluso negli oneri finanziari.

In relazione agli utilizzi per firma, è previsto il pagamento di una commissione per ciascun utilizzo pari all'1,10% annuo su garanzie con durata inferiore ai 18 mesi e pari all'1,50 % su garanzie con durata superiore.

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente, a partire dalla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2012, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri, in sede di modifica dell'originario contratto di finanziamento, sono stati modificati e risultano attualmente essere:

  • il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA) non dovrà essere superiore a 4 fino al 31 dicembre 2015 e successivamente a 3,75 fino alla scadenza del contratto;
  • il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito) non dovrà essere inferiore al livello 1,10 per l'intera durata del contratto.

Gas Plus S.p.A. deve comunicare semestralmente il rispetto di tali parametri, contestualmente alla consegna delle situazioni semestrali o del bilancio consolidato, a partire dal 30 giugno 2015.

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo della stessa banca nel rendere disponibile ogni ulteriore utilizzo a valere sul Finanziamento Revolving.

Si segnala che al 31 dicembre 2015 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede inoltre alcuni impegni e limitazioni per la Società e le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l. e Gas Plus Reti S.r.l.:

  • non intraprendere operazioni di fusione, scissione o scorporo o più in generale operazioni aventi ad oggetto il capitale sociale di Gas Plus S.p.A. (ad eccezione degli aumenti di capitale della medesima), salvo il preventivo consenso scritto della banca finanziatrice;
  • non intraprendere operazioni di acquisizione per un importo superiore ad Euro 5 milioni su base aggregata in ogni esercizio a livello di Gruppo, salvo il preventivo consenso scritto della banca finanziatrice, restando inteso che sarà possibile partecipare alle gare per il mantenimento delle concessioni e i rapporti commerciali in essere ovvero per il conseguimento di concessioni analoghe a quelle in essere;
  • non concedere vincoli sui propri beni, materiali o immateriali, o sui propri crediti, presenti e futuri e non concedere finanziamenti a terzi o garanzie, ad eccezione delle fidejussioni a garanzia di debiti assunti da Società del Gruppo nell'ordinaria attività aziendale;

  • non ridurre il proprio capitale sociale (se non in dipendenza di obblighi di legge) né acquistare azioni proprie (fatti salvi gli acquisti di azioni proprie da parte della Società per un ammontare superiore al 5% del capitale sociale della Società);

  • non costituire patrimoni destinati ad uno specifico affare ai sensi dell'articolo 2447- bis e seguenti del Codice Civile;
  • non cessare di possedere, direttamente o indirettamente, una partecipazione del 100% nel capitale sociale di Gas Plus Italiana S.r.l., di Gas Plus Reti S.r.l. e di Gas Plus Vendite S.r.l.;
  • non pagare interessi o rimborsare il capitale di alcun finanziamento soci e/o prestito obbligazionario, fino alla data in cui il finanziamento Revolving sia stato integralmente e incondizionatamente rimborsato;
  • limitazioni al livello massimo di indebitamento finanziario consentito a livello di Gruppo ad un importo di Euro 245 milioni, da cui vanno esclusi, inter alia, l'indebitamento finanziario derivante da contratti hedging e le fidejussioni prestate dall'Emittente e dalla società controllata Idrocarburi Italiana S.r.l. ai sensi dell'Accordo di Acquisizione di Società Padana Energia S.p.A..

Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro 10 giorni lavorativi da parte di Gas Plus S.p.A..

Il contratto di finanziamento prevede il rimborso delle erogazioni per cassa (compresi gli importi maturati e non versati a titolo di interessi, costi, commissioni e spese) entro la fine del periodo di utilizzo indicato in ciascuna richiesta di utilizzo.

Ciascun Prenditore potrà dar luogo al rimborso anticipato in tutto o in parte degli utilizzi per cassa e per firma (nel caso di utilizzi per cassa, per importi non inferiori a Euro 1 milione e multipli integrali per Euro 500 mila, nel caso di utilizzi per firma, mediante deposito su un conto vincolato del controvalore delle garanzie in essere ovvero mediante liberazione delle garanzie).

Il contratto di finanziamento prevede infine il rimborso anticipato obbligatorio dell'intero finanziamento, inter alia, nel caso di cambio di controllo di Gas Plus..

Finanziamento Medio Lungo Termine

In data 25 ottobre 2011, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. e Centrobanca S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di Euro 100 milioni, così suddiviso:

  • una linea di credito a breve termine per un importo pari ad Euro 15 milioni, con scadenza il 31 gennaio 2012. Tale linea è stata rimborsata anticipatamente in data 23 dicembre 2011 a seguito del perfezionamento dell'operazione "Agosta";
  • una linea di credito a medio-lungo termine per un importo pari ad Euro 85 milioni, con scadenza al 30 settembre 2016, di cui al termine del primo semestre 2014, la Società, utilizzando la liquidità disponibile generata dall'attività del Gruppo, ha effettuato un rimborso anticipato per Euro 10 milioni, secondo quanto previsto dall'art. 5.2 "Rimborso Anticipato facoltativo delle Linee di Credito", oltre al rimborso della rata in scadenza nel periodo per Euro 5,4 milioni.

In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha rinegoziato con Banca IMI S.p.A. il debito residuo in essere di Euro 51,6 milioni, concordando migliori condizioni economiche ed una nuova struttura del piano di rimborso con scadenza finale al 31 dicembre 2020.

Nel corso dell'esercizio 2015, nel rispetto delle scadenze previste contrattualmente, Gas Plus S.p.A. ha rimborsato un importo complessivo pari a 5 milioni di Euro.

Il residuo piano concordato di ammortamento del finanziamento è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2016 2.500.000
31 dicembre 2016 2.500.000
30 giugno 2017 3.500.000
31 dicembre 2017 3.500.000
30 giugno 2018 6.000.000
31 dicembre 2018 6.000.000
30 giugno 2019 6.000.000
31 dicembre 2019 6.000.000
30 giugno 2020 5.300.000
31 dicembre 2020 5.300.000
Totale 46.600.000

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA) tra il 2,25% ed il 2%. Al 31 dicembre 2015, il margine applicato è pari al 2%.

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente, a partire dalla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

  • il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA) non dovrà essere superiore a 4 fino al 31 dicembre 2015, a 3,75 fino al 31 dicembre 2016, a 2,50 fino al 31 dicembre 2017 e successivamente a 2 fino alla scadenza del contratto;
  • il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito) non dovrà essere inferiore al livello 1,10 per l'intera durata del contratto.

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse.

Si segnala che al 31 dicembre 2015 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede impegni e limitazioni simili a quelli citati per il Finanziamento Revolving Banca IMI (si rimanda quindi allo specifico paragrafo).

A tali impegni e limitazioni, solo ai fini di questo specifico finanziamento, si aggiungono anche i seguenti obblighi per il prenditore:

  • mantenere una partecipazione del 100% nel capitale sociale di Idrocarburi Italiana S.r.l. e far sì che la stessa Idrocarburi Italiana S.r.l. mantenga una partecipazione del 100% nel capitale sociale di Società Padana Energia S.p.A.;
  • far sì che il Vendor Loan, nonché i finanziamenti soci e i prestiti obbligazionari ottenuti siano subordinati e postergati nel rimborso del capitale e interessi di tale finanziamento, fatto salvo quanto già diversamente previsto per il pagamento degli interessi non subordinati di cui al Vendor Loan
  • perfezionare i contratti previsti per la copertura dei rischi relativi alle oscillazioni di mercato (tasso di interesse e prezzo delle commodities).

Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro 10 giorni lavorativi da parte di Gas Plus S.p.A..

La Società potrà ed, in alcuni casi, dovrà dar luogo al rimborso anticipato, in tutto o in parte, delle linee di credito erogate.

Il contratto di finanziamento prevede il rimborso anticipato obbligatorio dell'intero finanziamento, inter alia, nel caso di cambio di controllo della società controllante Gas Plus S.p.A., ed i seguenti casi di rimborso anticipato obbligatorio parziale:

  • per rimborsi/indennizzi assicurativi ottenuti da compagnie assicurative, per la somma eccedente Euro 2,5 milioni, a meno che le relative somme non vengano utilizzate entro 12 mesi dall'incasso per l'acquisto di beni funzionalmente analoghi a quelli danneggiati o per sanare i danni indennizzati;
  • per atti di cessione di beni iscritti nelle immobilizzazioni (incluse le eventuali partecipazioni societarie, aziende e rami d'azienda), per la somma eccedente Euro 3 milioni, a meno che le relative somme non vengano utilizzate entro 6 mesi dall'incasso per l'acquisto di beni funzionalmente analoghi a quelli oggetto di cessione;
  • per indennizzi e/o restituzioni del prezzo in relazione all'acquisizione della società controllata Società Padana Energia S.p.A., per la somma eccedente Euro 3 milioni, a meno che le relative somme non vengano utilizzate entro 12 mesi dall'incasso per ripristinare il danno a seguito del quale è stato chiesto rimborso;
  • per indennizzi VIR da mancato rinnovo o conclusione delle concessioni di distribuzione gas, qualora tali importi non vengano destinati, entro 36 mesi dall'incasso, per il conseguimento di concessioni funzionalmente analoghe a quelle oggetto di indennizzo, ovvero entro 12 mesi dall'incasso, per la realizzazione degli investimenti specificati dal Piano Capex contenuto nel contratto di Finanziamento Capex Banca IMI, o di ulteriori investimenti, con il preventivo consenso scritto della banca finanziatrice.

Finanziamento Capex Banca IMI

In data 23 dicembre 2014, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI S.p.A. un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di Euro 64 milioni.

Gas Plus S.p.A. potrà chiedere di utilizzare la linea di credito entro il termine del 31 dicembre 2018, in non più di 20 soluzioni.

In caso di suo utilizzo, il piano concordato di ammortamento del finanziamento è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2019 4.500.000
31 dicembre 2019 4.500.000
30 giugno 2020 5.000.000
31 dicembre 2020 50.000.000
Totale 64.000.000

Al 31 dicembre 2015, tale contratto di finanziamento non risulta utilizzato.

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto / EBITDA) tra il 2,25% ed il 2%. Al 31 dicembre 2015, il margine applicato è pari al 2%.

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente, a partire dalla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015, sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

  • il Rapporto di Aggiustamento (Indebitamento finanziario netto/EBITDA) non dovrà essere superiore a 4 fino al 31 dicembre 2015, a 3,75 fino al 31 dicembre 2016, a 2,50 fino al 31 dicembre 2017 e successivamente a 2 fino alla scadenza del contratto;
  • il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito) non dovrà essere inferiore al livello 1,10 per l'intera durata del contratto.

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse.

Si segnala che al 31 dicembre 2015 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede i medesimi impegni e limitazioni citati per il Finanziamento Medio Lungo Termine (si rimanda quindi allo specifico paragrafo).

A tali impegni e limitazioni, solo ai fini di questo specifico finanziamento, si aggiunge che l'erogazione del finanziamento è limitata ai progetti di esplorazione e sviluppo previsti nel Piano Capex..

Indebitamento finanziario netto

Secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 di seguito si evidenzia la composizione dell'indebitamento finanziario netto della Società al 31 dicembre 2015 e 2014. Si evidenziano separatamente i crediti e i debiti correnti verso società correlate per rapporti di cash pooling.

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
A. Cassa 1.141 2.070
B. Altre disponibilità liquide:
Conti correnti bancari 22.459.083 1.323.147
B. Totale altre disponibilità liquide 22.459.083 1.323.147
C. Titoli detenuti per la negoziazione 3.121.089 2.752.215
D. Liquidità (A)+(B)+(C) 25.581.313 4.077.432
E. Crediti finanziari correnti da parti correlate 2.289.180 5.933.785
F. Altri crediti correnti 2.069.335 2.587.100
G. Debiti bancari correnti 22 10
H. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 5.000.000 5.000.000
I. Debiti finanziari correnti verso parti correlate 82.276.913 56.796.584
J. Altri debiti correnti 736.945 933.799
K. Indebitamento finanziario corrente (G)+(H)+(I)+(J) 88.013.880 62.730.394
L. Indebitamento finanziario netto corrente (K)–(D)-(E)-(F) 58.074.052 50.132.076
M. Debiti bancari non correnti 40.992.577 45.780.795
N. Obbligazioni emesse - -
O. Altri debiti non correnti 843.319 504.914
P. Indebitamento finanziario non corrente (M)+(N)+(O) 41.835.896 46.285.709
Q. Indebitamento finanziario netto (L) + (P) 99.909.948 96.417.785

16. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili

I piani per benefici definiti a favore di dipendenti di Gas Plus S.p.A. riguardano il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato disciplinato dalla legislazione italiana all'articolo 2120 del codice civile. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate sino al momento della cessazione dello stesso.

L'indennità di fine rapporto della Società al 31 dicembre 2015 ammonta a Euro 1.044.286 e riflette la valutazione del debito verso il personale secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. In particolare, per quanto riguarda lo scenario economico-finanziario i parametri tendenziali utilizzati per la valutazione al 31 dicembre 2015 sono i seguenti:

2,03%
2,00% dal 2020
Tasso annuo di incremento TFR 3,00% dal 2020
Incremento annuo retribuzioni 3,00%
Tasso annuo di rotazione del personale 3,00%
Tasso annuo di anticipazioni 2,00%
Tasso di attualizzazione
Tasso annuo di inflazione

Riportiamo nella seguente tabella la movimentazione intervenuta nel fondo trattamento di fine rapporto dipendenti relativa all'esercizio 2015 e 2014:

Fondo trattamento di fine rapporto 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Saldo iniziale 1.028.140 728.986
Aggiustamento per scarico a fondi (18.542) -
Trasferimenti 20.061 -
Benefici pagati (41.890) (50.990)
Subtotale delle variazioni di stato patrimoniale (40.371) (50.990)
Costo del servizio 78.103 77.241
Interessi netti 17.777 22.925
Subtotale incluso nel conto economico 95.880 100.166
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziare - 157.353
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni
demografiche
(53.220) -
Aggiustamenti sulla base dell'esperienza 13.857 38.625
Subtotale incluso nel conto economico complessivo (39.363) 195.978
Saldo finale 1.044.286 1.028.140

Qui di seguito è riportata l'analisi di sensitività ricalcolata sull'obbligazione netta del piano a benefici definiti al 31 dicembre 2015, considerando i più significativi cambiamenti nelle assunzioni chiave.

Impatto sul P.N. Impatto sul P.N.
Assunzione +0,25% (0,25%) Assunzione +0,25% (0,25%)
Tasso di inflazione (23.248) 22.508 Tasso di attualizzazione 29.128 (30.446)

Qui di seguito si riportano le contribuzioni attese da effettuare negli anni futuri a fronte dell'obbligazione del piano a benefici definiti:

Periodo Importo
Entro i prossimi 12 mesi 57.158
Entro 2 anni 51.823
Entro 3 anni 54.628
Entro 4 anni 57.186
Entro 5 anni 59.775

La durata media dell'obbligazione del piano a benefici definiti alla fine dell'esercizio 2015 è di 16 anni.

A partire dal 1° gennaio 2007 la legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, fra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, per le società con più di 50 dipendenti, i nuovi flussi di TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenute in azienda (nel qual caso quest'ultima versa i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS). Dette modifiche rendono le future quote di TFR un piano a contributi definiti mentre l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua a essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa gli incrementi salariali futuri.

In tale voce, inoltre, è incluso per Euro 596 l'accantonamento della prima rata mensile del contributo "ex Fondo Gas" per i dipendenti ancora compresi nella forza lavoro a seguito della soppressione del fondo stesso con decorrenza 1° dicembre 2015. La Società dovrà accantonare mensilmente tale importo per i prossimi 10 anni, salvo erogarlo per intero al dipendente (o al relativo Fondo di Categoria), al momento della cessazione del suo rapporto di lavoro (Legge 125/2015 di conversione del D.L. 78/2015).

17. Fondi

Al 31 dicembre 2014, la voce fondi includeva esclusivamente il fondo copertura perdite delle società partecipate. Nell'esercizio precedente, Gas Plus S.p.A. ha accantonato a tale fondo l'importo di Euro 1.600.000 per far fronte alle perdite eccedenti il patrimonio netto della società controllata Gas Plus Storage S.r.l. al 31 dicembre 2014. Nel mese di aprile 2015, Gas Plus S.p.A. ha effettuato un versamento soci nei confronti della società controllata per complessivi 4 milioni di Euro, che ha consentito lo storno totale di tale fondo. Per maggiori informazioni si veda anche la nota n. 6, Partecipazioni in società controllate.

18. Debiti commerciali

Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali, al 31 dicembre 2015 ed il loro confronto con l'esercizio precedente:

Debiti commerciali 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Fornitori Italia 708.262 783.880
Fornitori estero 500 1.192
Totale debiti commerciali 708.762 785.072

Il profilo finanziario della società permette la liquidazione dei debiti commerciali attraverso il capitale circolante netto. I debiti hanno un tempo medio di pagamento di 60 – 90 giorni.

19. Debiti verso controllate

La seguente tabella riporta il dettaglio dei debiti verso controllate al 31 dicembre 2015 ed il suo confronto con l'esercizio precedente.

Debiti verso controllate 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Debiti finanziari 80.207.577 54.209.484
Debiti per consolidato fiscale 116.231 223.438
Debiti per regime IVA di Gruppo 746.582 -
Debiti per fair value su derivati 2.069.335 2.587.101
Debiti commerciali 144.710 154.066
Totale debiti verso controllate 83.284.436 57.174.089

I debiti finanziari derivano dal saldo al 31 dicembre 2015 delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le altre società del gruppo. Tali operazioni che consentono una gestione centralizzata ed una ottimizzazione della tesoreria a livello di gruppo sono regolate sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato.

I debiti per consolidato fiscale si riferiscono al trasferimento alla società del debito IRES risultante dai bilanci al 31 dicembre 2015 delle società controllate che aderiscono all'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Per maggiori informazioni, si rimanda alla nota n. 7, Imposte sul reddito.

Nel corso del mese di febbraio 2015, la Società, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A., ha presentato all'Agenzia delle Entrate il Modello IVA 26 per l'adesione al regime IVA di Gruppo. I debiti per regime IVA di Gruppo includono, quindi, il credito IVA trasferito dalle società controllate alla fine dell'esercizio 2015.

I debiti per fair value su derivati includono il fair value al 31 dicembre 2015 dei contratti derivati infragruppo, stipulati nel corso dell'anno 2015, per trasferire gli effetti economici dei rispettivi derivati di copertura stipulati con gli istituti di credito alle società controllate in cui si trova il relativo rischio di fluttuazione dei prezzi di vendita delle commodity (Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A.). Tale trasferimento è stato effettuato a condizioni di mercato.

I debiti commerciali derivano da prestazioni di servizi che sono fornite per consentire alla società Capogruppo l'erogazione dei servizi centrali.

Per il dettaglio della voce si rimanda alla nota n. 28, Rapporti con parti correlate.

20. Altri debiti

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri debiti al 31 dicembre 2015 ed il suo confronto con l'esercizio precedente.

Altri debiti 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Debiti verso il personale 832.332 789.118
Debiti verso istituti di previdenza 434.345 398.265
Ritenute 160.219 165.028
IVA - 203.278
Altri 11.932 23.574
Amministratori e sindaci 131.588 148.626
Ratei e risconti passivi 123 8.760
Totale altri debiti 1.570.540 1.736.650

21. Ricavi

I ricavi per tipologia sono indicati nella seguente tabella:

Ricavi 2015 2014
Prestazioni di servizi a:
- società controllante 6.000 6.000
- società controllate 6.012.947 6.137.224
- società correlate 7.500 7.500
Totale ricavi 6.026.447 6.150.724
Rimborsi vari 1.707 2.843
Plusvalenza su alienazioni di imm. materiali 3.615 10.750
Sopravvenienze attive 41.874 26.879
Totale altri ricavi e proventi 47.197 40.472
Totale ricavi 6.073.644 6.191.196

I ricavi derivano da prestazioni di servizi erogati nei confronti di società controllate e correlate nelle aree amministrazione, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

22. Costi per materie prime, materiali di consumo e servizi

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi relativi all'esercizio al 31 dicembre 2015 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costi per materie prime e materiali di consumo 2015 2014
Costi per materie prime e materiali di consumo
Materie prime e di consumo
Cancelleria (12.245) (8.203)
Carburanti (17.585) (21.252)
Materiale informatico (2.269) (1.893)
Altri acquisti (2.421) (2.182)
Totale costi per materie prime e materiali di consumo (34.520) (33.530)
Costi per servizi ed altri 2015 2014
Servizi e altri
Amministratori, sindaci e altri organi societari (308.465) (332.197)
Spese e consulenze professionali (1.534.682) (1.593.987)
Assicurazioni (54.339) (52.978)
Manutenzioni (248.702) (242.255)
Utenze passive (179.635) (167.430)
Spese e commissioni bancarie (18.168) (14.146)
Altri affitti e locazioni (281.234) (264.087)
Altri servizi (217.846) (318.473)
Oneri diversi di gestione (281.441) (212.495)
Totale costi per servizi ed altri (3.124.512) (3.198.048)
Totale costi operativi (3.159.032) (3.231.578)

23. Costi per il personale

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi all'esercizio al 31 dicembre 2015 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costo del personale 2015 2014
Personale
Salari e stipendi (2.656.521) (2.456.944)
Oneri sociali (777.235) (764.271)
TFR, trattamento di quiescenza ed obblighi simili (157.480) (134.268)
Totale costo del personale (3.591.236) (3.355.483)

I costi del personale si sono incrementati rispetto al precedente esercizio per l'aumento di organico.

Il numero medio dei dipendenti dell'esercizio 2015 e 2014 della Società è dettagliato nella tabella che segue:

Numero medio dipendenti 2015 2014
dirigenti
quadri / impiegati
operai
3
40
1
2
40
1
Totale 44 43

24. Oneri e proventi diversi

Gli oneri e proventi diversi, al 31 dicembre 2015, risultano pari a Euro 4.403.666 (nel 2014 Euro 3.701.814).

I proventi diversi includono unicamente i dividendi ricevuti da partecipazioni iscritte nell'attivo non corrente. Tali dividendi sono stati distribuiti dalle controllate Gas Plus Reti S.r.l. per Euro 2.986.923 (nel 2014 per Euro 2.267.697), Gas Plus Italiana S.r.l. per Euro 0 (nel 2014 Euro 2.000.000), Idrocarburi Italiana S.r.l. per Euro 2.000.000 (nel 2014 Euro 4.000.000), Gas Plus Energia S.r.l. per Euro 28.389 (nel 2014 Euro 34.117).

Gli oneri diversi sono costituiti dalla svalutazione della partecipazione nella società controllata Gas Plus Storage S.r.l. per Euro 611.646 (nel 2014 Euro 3.000.000), come meglio descritto nella nota n. 6, Partecipazioni in società controllate.

Tali componenti sono state iscritte tra gli oneri e proventi diversi in relazione alla tipologia di investimento strutturale in società operanti nel settore della distribuzione e vendita del gas.

25. Proventi ed oneri finanziari

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.

Proventi (Oneri) finanziari 2015 2014
Proventi finanziari
Dividendi da imprese iscritte nelle attività correnti 91.512 83.540
Interessi attivi verso imprese controllate per cash pooling 95.566 304.902
Interessi attivi su conti correnti bancari 22.588 28.857
Altri proventi finanziari verso imprese controllate e verso
terzi 125 374.317
Proventi finanziari su derivati su commodity verso imprese
controllate e verso terzi 2.723.115 3.990.944
Variazione di fair value di strumenti finanziari 1.296.991 44.328
Totale proventi finanziari 4.229.897 4.826.888
Oneri finanziari
Interessi passivi su finanziamenti a medio/lungo termine (1.105.375) (2.411.591)
Interessi passivi su conti correnti bancari (2.520) (4.542)
Interessi passivi verso imprese controllate per cash pooling (117.946) (226.423)
Oneri finanziari per attualizzazione fondi (17.777) (22.926)
Commissioni su finanziamenti (242.632) (1.449.559)
Altri oneri finanziari (49.671) (11.800)
Oneri finanziari liquidati su interest rate swap (1.147.985) (872.971)
Oneri finanziari su derivati su commodity verso imprese
controllate e verso terzi (2.723.115) (3.990.944)
Variazione di fair value di strumenti finanziari - (64.136)
Totale oneri finanziari (5.407.020) (9.054.893)
Utili (perdite) su cambi (636) -
Proventi (Oneri) finanziari netti (1.177.759) (4.228.005)

I proventi ed oneri finanziari includono le variazioni di fair value e i relativi importi liquidati nel periodo relativamente ai derivati stipulati dalla Società a copertura del rischio di oscillazione del prezzo delle commodity delle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l.. L'effetto netto di tali strumenti, non considerati di copertura ai fini IFRS per la singola Società, è pari ad un saldo nullo sia al 31 dicembre 2015 che al 31 dicembre 2014, realizzato grazie alla stipula nel corso dell'anno 2014 e 2015 di derivati infragruppo, come già segnalato nelle note n. 9, Crediti verso controllate e n. 18, Debiti verso controllate.

Al 31 dicembre 2015, la voce variazione di fair value di strumenti finanziari presente tra i proventi finanziari accoglie per Euro 1.296.991 (al 31 dicembre 2014 per Euro 44.328) la rivalutazione agli ultimi corsi di borsa dell'anno 2015 dei titoli iscritti nelle attività finanziarie.

Al 31 dicembre 2014, la voce variazione di fair value di strumenti finanziari presente tra gli oneri finanziari accoglieva per Euro 64.136 (al 31 dicembre 2015 è pari ad un saldo nullo) la svalutazione agli ultimi corsi di borsa dell'anno 2014 dei titoli iscritti nelle attività finanziarie. Per un maggior dettaglio si rimanda alla nota n. 12, Attività finanziarie.

26. Impegni e rischi

Impegni per investimenti

Per un maggior dettaglio degli impegni rivenienti dal contratto di Finanziamento Revolving, dal contratto di Finanziamento Medio Lungo Termine e dal contratto di Finanziamento Capex stipulati tutti con Banca IMI, si rimanda a quanto già specificato nella nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine.

Al 31 dicembre 2015, la Società non ha sottoscritto ulteriori impegni per investimenti.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2015 Gas Plus S.p.A. ha in essere garanzie a favore della società controllata Gas Plus Italiana S.r.l. per acquisto gas nei confronti di terzi per 18 milioni di Euro.

27. Rapporti con parti correlate

La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con parti correlate. Si riportano le tabelle di sintesi dei rapporti con le società controllate e correlate:

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Crediti verso società correlate
Salso Servizi S.p.A. in liquidazione - 13.985
Immobiliare Forlanini S.r.l. 4.575 4.575
Totale crediti verso società correlate 4.575 18.560
Crediti verso società controllate
Gas Plus Reti S.r.l. 2.234.779 1.227.361
Gas Plus Italiana S.r.l. 1.224.395 920.574
Gas Plus Vendite S.r.l. 2.307.680 296.914
Gas Plus Energia S.r.l. 20.815 10.272
Gas Plus Salso S.r.l. 309.268 215.847
Gas Plus International B.V. - (20.050)
Gas Plus Storage S.r.l. 1.525.220 5.303.866
Gas Plus Trasporto S.r.l. 19.263 33.256
Società Padana Energia S.p.A. 1.833.016 1.489.290
Totale crediti verso società controllate 9.474.436 9.477.329
Crediti verso società controllante
Us.Fin. S.r.l. 81.048 79.915
Totale crediti verso società controllante 81.048 79.915
Debiti verso società correlate
Immobiliare Forlanini S.r.l. (13.106) (12.998)
Totale debiti verso società correlate (13.106) (12.998)
Totale debiti verso società controllate (83.284.436) (57.174.089)
Società Padana Energia S.p.A. (27.475.945) (30.548.843)
Idrocarburi Italiana S.r.l. (2.172.431) (1.652.734)
Gas Plus Salso S.r.l. (2.981.001) (1.942.677)
Gas Plus Trasporto S.r.l. (354.885) (301.391)
Gas Plus Vendite S.r.l. (12.075.810) (6.813.582)
Gas Plus Storage S.r.l. (224.724) (235.024)
Gas Plus Reti S.r.l. (12.544.075) (12.665.561)
Gas Plus Italiana S.r.l. (25.180.231) (2.678.380)
Gas Plus Energia S.r.l. (275.334) (335.897)
Debiti verso società controllate
2015 2014
Ricavi con società correlate:
Immobiliare Forlanini S.r.l. 7.500 7.500
Totale ricavi con società correlate 7.500 7.500
Ricavi con società controllate:
Gas Plus Reti S.r.l. 908.392 925.061
Gas Plus Italiana S.r.l. 2.227.361 2.315.758
Gas Plus Vendite S.r.l. 1.118.304 1.246.124
Gas Plus Energia S.r.l. 32.845 31.500
Gas Plus Storage S.r.l. 293.397 312.692
Società Padana Energia S.p.A. 1.046.695 906.795
Gas Plus Salso S.r.l. 150.573 165.648
Gas Plus Trasporto S.r.l. 42.989 74.913
Gas Plus International B.V. 192.392 158.733
Totale ricavi con società controllate 6.012.947 6.137.224
Ricavi con società controllate:
Us.Fin S.r.l. 6.000 6.000
Totale ricavi con società controllante 6.000 6.000
Totale ricavi 6.026.447 6.150.724
Proventi diversi con società controllate:
Gas Plus Reti S.r.l. 2.986.923 2.267.697
Gas Plus Italiana S.r.l. - 2.000.000
Gas Plus Energia S.r.l. 28.389 34.117
Idrocarburi Italiana S.r.l. 2.000.000 4.000.000
Totale proventi diversi con società controllate 5.015.312 8.301.814
Oneri diversi con società controllate:
Gas Plus Storage S.r.l. (611.646) (4.600.000)
Totale oneri diversi con società controllate (611.646) (4.600.000)
Totale proventi e (oneri) diversi con società controllate 4.403.666 3.701.814
Costi con società correlate:
Immobiliare Forlanini S.r.l. (211.277) (196.551)
Totale costi con società correlate (211.277) (196.551)
Costi con società controllate:
Gas Plus Reti S.r.l. (21.103) (21.124)
Gas Plus Italiana S.r.l. (3.112) (8.116)
Gas Plus Storage S.r.l. (8.333) (100.000)
Gas Plus Energia S.r.l. (4.500) -
Totale costi con società controllate (37.049) (129.240)
Totale costi (248.326) (325.791)
Proventi finanziari:
Gas Plus Italiana S.r.l. 71.134 606.492
Gas Plus Energia S.r.l. - 3.049
Gas Plus Vendite S.r.l. 299.149 4.297
Gas Plus Storage S.r.l. 85.645 178.512
Società Padana Energia S.p.A. 19.662 42.545
Totale proventi finanziari con imprese controllate 475.590 834.895
Oneri finanziari:
Gas Plus Reti S.r.l. (24.217) (54.823)
Gas Plus Energia S.r.l. (741) (920)
Gas Plus Vendite S.r.l. (18.829) (28.940)
Gas Plus Italiana S.r.l. (717.836) (1.172.671)
Gas Plus Trasporto S.r.l. (586) (1.264)
Gas Plus Salso S.r.l. (4.400) (7.004)
Idrocarburi Italiana S.r.l. (3.090) (9.479)
Società Padana Energia S.p.A. (1.691.337) (2.786.590)
Totale oneri finanziari con imprese controllate (2.461.036) (4.061.690)

I proventi e gli oneri finanziari verso imprese controllate includono:

  • i proventi ed oneri finanziari derivanti dalla gestione centralizzata della tesoreria a livello di gruppo (cash pooling), regolata sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato;
  • le variazioni positive e negative di fair value, nonché i proventi ed oneri finanziari liquidati sui derivati infragruppo stipulati nel corso dell'esercizio 2015 e 2014.

Compensi percepiti dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo

Gli amministratori della Società hanno percepito nell'esercizio 2015 compensi per 87 migliaia di euro rispetto a 90 migliaia di euro percepiti nell'esercizio 2014.

Per informativa aggiuntiva relativa ai compensi percepiti e alle partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dai sindaci, dai direttori generali e dai dirigenti con responsabilità strategica si rinvia a quanto indicato nella relazione sulla remunerazione.

Termini e condizioni delle transazioni delle parti correlate

Le vendite e le altre operazioni con parti correlate sono effettuate al prezzo ed alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie e non generano interessi, salvo quanto inerente la gestione in cash pooling. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti e debiti con parti correlate.

Al 31 dicembre 2015 la Società ha accantonato al fondo svalutazione crediti Euro 13.985 (rispetto ad Euro 0 al 31 Dicembre 2014) a fronte degli importi dovuti da una società correlata che ha avviato una procedura di liquidazione volontaria.

Rapporti con la controllante Us.fin. S.r.l.

Come descritto alla nota 14, Patrimonio Netto, nel corso dell'esercizio 2015 Gas Plus S.p.A., come da delibera dell'Assemblea degli azionisti del 11 maggio 2015, ha erogato dividendi per un importo complessivo di Euro 4.357.294, pari a Euro 0,10 per azione in circolazione.

28. Eventi successivi alla data di bilancio

Per quanto concerne gli eventi successivi alla data di bilancio si rimanda a quanto già esposto nella relazione sulla gestione. Non si sono comunque manifestati eventi successivi alla data di bilancio che possano avere impatti significativi sullo stesso.

29. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri

La Società, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposta, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ai seguenti rischi:

  • rischio di credito;
  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato.

Nella presente sezione vengono fornite informazioni integrative relative all'esposizione della Società a ciascuno dei rischi elencati in precedenza, agli obiettivi, alle politiche ed ai processi di gestione di tali rischi ed ai metodi utilizzati per valutarli. La presente nota contiene inoltre informazioni quantitative al fine di valutare l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui la Società è esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio. Ulteriori informazioni quantitative sono esposte nelle specifiche note al bilancio relative alle attività e passività finanziarie.

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi della Società è del Consiglio di Amministrazione. La Direzione Amministrazione e Finanza è responsabile dello sviluppo e del monitoraggio delle politiche di gestione dei rischi della Società ed informa periodicamente il Consiglio di Amministrazione sulle proprie attività.

Le politiche di gestione dei rischi della Società hanno lo scopo di:

  • identificare ed analizzare i rischi ai quali la Società è esposta;
  • definire l'architettura organizzativa, con individuazione delle unità organizzative coinvolte, relative responsabilità e sistema di deleghe;
  • individuare i principi di risk management su cui si fonda la gestione operativa dei rischi;
  • individuare le tipologie di operazioni ammesse per la copertura dell'esposizione (es. negoziazione di derivati di copertura).

La Funzione Internal Audit controlla la corretta applicazione delle policy e delle procedure applicate per la gestione dei rischi finanziari. La Funzione Internal Audit svolge verifiche periodiche riportandone gli esiti al Consiglio di Amministrazione.

1. Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari della Società. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:

Crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio di credito è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite. Per la Società, questa tipologia di rischio di credito non è significativo in quanto la quasi totalità dell'esposizione creditoria è nei confronti di società controllate e correlate che hanno conseguito negli ultimi esercizi risultati economici tali da non compromettere in nessun modo la loro capacità di assolvimento delle obbligazioni assunte, come anche verificato tramite i test di impairment (si veda per un maggior dettaglio la nota n. 6, Partecipazioni in società controllate).

Strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a saldi con banche e istituzioni finanziarie è gestito dalla tesoreria della Società in conformità alla politica della Società stessa. L'investimento dei fondi disponibili viene fatto solo con istituzioni finanziarie primarie.

Attività finanziarie disponibili alla negoziazione

In tale categoria rientrano investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi azionari. In conseguenza della natura e del rating degli emittenti, i rischi di credito legati alla possibile inadempienza di emittenti strumenti finanziari, iscritti nell'attivo circolante alla voce attività finanziarie al fair value imputato a conto economico, sono ritenuti non significativi.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2015 Gas Plus S.p.A. ha in essere fideiussioni a favore della società controllata Gas Plus Italiana S.r.l. nei confronti di terzi per acquisto gas per 18 milioni di euro.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che la Società abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate a passività finanziarie. L'approccio della Società nella gestione della liquidità prevede di garantire, per quanto possibile, che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria, senza dover sostenere oneri esorbitanti o rischiare di danneggiare la propria reputazione.

Generalmente, la Società si assicura che vi siano disponibilità liquide a vista sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, compresi i costi relativi alle passività finanziarie. I servizi di tesoreria della Società effettuano in modo continuativo previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei mesi successivi e adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

Allo stato attuale la Società ritiene di aver accesso a fonti di finanziamento sufficienti a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.

Al 31 dicembre 2015, la Società ha in essere le seguenti linee di credito:

  • 31,8 milioni di Euro per linee di credito promiscue per scoperto di conto corrente o crediti di firma, che include per 30 milioni di Euro il contratto di Finanziamento Revolving stipulato con Banca IMI assistito dalle garanzie già dettagliate nella nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine. Al 31 dicembre 2015, tale linea risulta utilizzata solo dalle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l. e Gas Plus Reti S.r.l., per crediti di firma per complessivi 10,0 milioni di Euro;
  • 0,5 milioni di Euro per linee di credito per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;
  • 24,5 milioni di Euro per linee di credito promiscue per anticipo fatture, non assistite da garanzie, utilizzabili anche dalle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l. e Gas Plus Vendite S.r.l.;
  • 64 milioni di Euro per la linea di credito relativa al contratto di Finanziamento Linea Capex stipulato con Banca IMI in data 23 dicembre 2014 come già dettagliato nella nota n. 20, n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine;
  • 4,8 milioni di Euro per la linea promiscua a copertura delle variazioni di fair value dei derivati.

La Società opera in cash pooling con le sue società controllate, al fine di ottimizzare i costi correlati all'utilizzo delle linee di credito disponibili.

Altre informazioni di tipo quantitativo sono fornite alla nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovuti a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione della Società a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

Rischio di cambio

Non esistono problematiche relative alla gestione del rischio di cambio, salvo quanto relativo agli strumenti derivati correlati al prezzo del brent sottoscritti dalla Società nel corso dell'esercizio 2015 e 2014. La Società ha, tra l'altro, neutralizzato tale rischio di cambio, poiché gli effetti economici di copertura dei derivati sottoscritti con gli istituti bancari sono stati trasferiti interamente alla società controllata Società Padana Energia S.p.A., a condizioni di mercato, tramite la stipula di derivati infragruppo.

La quasi totalità delle altre operazioni di acquisto e di vendita sono effettuate in Euro, valuta funzionale e di presentazione di Gas Plus S.p.A..

Rischio tasso di interesse

Esso afferisce in particolare, quanto alle attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività; le eventuali svalutazioni e rivalutazione dei prezzi di tali attività sono addebitate/accreditate a conto economico. Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse ha effetti sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari. Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di Finanziamento Medio Lungo Termine, la Società ha stipulato, per il 75% della posizione, un contratto di Interest Rate Swap, che rispetta i criteri stringenti per il trattamento contabile in hedge accounting stabiliti dallo IAS 39.

I flussi finanziari relativi al contratto di Finanziamento Revolving, al contratto di Finanziamento Medio Lungo termine e al contratto di Finanziamento Linea Capex, tutti stipulati con Banca IMI, sono soggetti al rispetto di parametri finanziari (covenants) così come previsti dai relativi contratti di finanziamento Per una descrizione ed un'analisi di tali covenants si faccia riferimento a quanto riportato nella nota n. 15, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine.

Il valore degli strumenti finanziari di Gas Plus S.p.A., distinto tra strumenti finanziari fruttiferi di interessi e strumenti infruttiferi, alla data di chiusura del bilancio era il seguente:

Valore contabile
2015 2014
Strumenti finanziari fruttiferi
Strumenti finanziari a tasso fisso
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie - -
Strumenti finanziari a tasso variabile
Attività finanziarie 2.033.805 5.868.346
Passività finanziarie (126.200.176) (104.990.289)
Strumenti finanziari infruttiferi
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie - -

Analisi di sensitività del fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso Al 31 dicembre 2015 e 2014, Gas Plus S.p.A. non detiene passività finanziarie fruttifere di interessi a tasso fisso.

Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile

L'analisi di sensitività è svolta solo con riferimento ai debiti correnti e non correnti verso banche. Se la curva dei tassi di interesse fosse aumentata/diminuita dell'1% alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero diminuiti/aumentati di +/- 125.858 Euro (al 31 dicembre 2014 pari a Euro +/- 59.720).

Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

La Società è esposta al rischio prezzo in quanto detentore di titoli di capitale (azioni) iscritti tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione. La gestione del rischio è primariamente effettuata attraverso la diversificazione del portafoglio titoli, fatta nei limiti decisi dalla Direzione.

I valori mobiliari di capitale detenuti per la negoziazione sono quotati presso mercati organizzati. Ipotizzando una correlazione tra gli indici delle borse dove sono quotati i titoli detenuti per la negoziazione ed i titoli stessi, e assumendo che le altre variabili che influenzano il prezzo siano costanti, un incremento/decremento degli indici di borsa del 10% avrebbe comportato un utile/perdita, al netto dell'effetto fiscale, come risultato di utili/perdite sui titoli di capitale classificati come attività finanziarie al fair value imputato a conto economico, pari a Euro 226.279 e Euro 199.536 rispettivamente al 31 dicembre 2015 e 2014.

Nel corso del 2015 e 2014, la Società ha completamente neutralizzato tale rischio di variazione dei prezzi delle commodity, poiché gli effetti economici di copertura dei derivati sottoscritti con gli istituti bancari sono stati trasferiti interamente alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l., a condizioni di mercato, tramite la stipula di derivati infragruppo.

I risultati economici di tali derivati (sia stipulati con gli istituti bancari che infragruppo) sono registrati tra gli oneri e proventi finanziari in quanto essi non risultano conformi agli stringenti criteri dell'hedge accounting richiesti dal principio IAS 39 ai fini contabili per la singola Società.

2. Gestione del capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale della Società è garantire che sia mantenuto un adeguato rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività, massimizzare il valore per gli azionisti e ridurre il costo del capitale.

La Società gestisce la struttura del capitale e lo modifica in funzione di variazioni nelle condizioni economiche. Per mantenere o adeguare la struttura del capitale, la società può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche o alle procedure durante gli esercizi 2015 e 2014.

3. Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 7

L'IFRS 7 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value.

Qui di seguito, si evidenzia la classificazione IFRS 7 per gli strumenti finanziari posseduti dalla Società (importi in migliaia di Euro):

Totale di Totale
valutato a fair
bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 value Altro
ATTIVO
Attività finanziarie
5.190 3.121 2.069 - 5.190 -
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 41.836 - 843 - 843 40.993
Debiti finanziari correnti 5.737 - 737 - 737 5.000

Si precisa che la classificazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità, ancorché, in accordo con gli IFRS, la Società utilizza, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.

4. Classi di strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari iscritti nello stato patrimoniale della società sono così raggruppabili per classi (è indicato per ognuna sia il valore contabile sia il fair value in migliaia di Euro):

31.12.2015
Attività/ Attività/
passività passività
Valore Finanziame finanziarie al fair
value a conto
finanziarie in
regime di hedge
Attività
disponibili
Altre
attività/
Costo Totale
voce
contabile nti e crediti economico accounting per la vendita passività ammortizzato contabile Fair value
ATTIVO
Crediti commerciali
Crediti verso controllate
5 5 - - - - - 5 5
correnti 9.474 9.219 255 - - - - 9.474 9.474
Crediiti verso controllante 81 81 - - - - - 81 81
Crediti vs. altri 102 - - - - 102 - 379 102
Attività finanziarie 5.190 5.190 - - - - 5.190 5.190
Disponibilità liquide 22.460 22.460 - - - - - 22.460 22.460
Totale 37.312 31.765 5.445 - - 102 - 37.589 37.312
PASSIVO
Debiti finanziari non
correnti
41.836 - - 843 - - 40.993 41.836 41.836
Debito finanziari correnti 5.737 - 255 482 - - 5.000 5.737 5.737
Debiti commerciali
Debiti vs. imprese
709 - - - - 709 - 709 709
controllate 83.284 - 2.069 - - 81.215 - 83.284 83.284
Debiti vs. altri correnti 976 - - - - 976 - 1.571 976
Totale 132.542 - 2.324 1.325 - 82.900 45.993 133.137 132.542
31.12.2014
------------
Attività/ Attività/
passività passività
finanziarie al fair finanziarie in Attività Altre Totale
Valore Finanziame value a conto regime di hedge disponibili attività/ Costo voce
contabile nti e crediti economico accounting per la vendita passività ammortizzato contabile Fair value
ATTIVO
Crediti commerciali 19 19 - - - - - 19 19
Crediti verso controllate
correnti 9.477 9.412 65 - - - - 9.477 9.477
Crediiti verso controllante 80 80 - - - - - 80 80
Crediti vs. altri 57 - - - - 57 - 154 57
Attività finanziarie 5.339 5.339 - - - - 5.339 5.339
Disponibilità liquide 1.325 1.325 - - - - - 1.325 1.325
Totale 16.297 10.836 5.404 - - 57 - 16.394 16.297
PASSIVO
Debiti finanziari non
correnti
46.286 - - 505 - - 45.781 46.286 46.286
Debito finanziari correnti 5.934 - 65 868 - 1 5.000 5.934 5.934
Debiti commerciali
Debiti vs. imprese
785 - - - - 785 - 785 785
controllate 57.174 - 2.587 - - 54.587 - 57.174 57.174
Debiti vs. altri correnti 961 - - - - 961 - 1.737 961
Totale 111.140 - 2.652 1.373 - 56.334 50.781 111.916 111.140

Criteri per la determinazione del fair value

I metodi e le principali assunzioni utilizzate per la determinazione dei fair value degli strumenti finanziari sono indicati di seguito.

Disponibilità investite in valori mobiliari

Il fair value delle attività finanziarie rilevate al fair value tramite conto economico è determinato con riferimento al loro prezzo bid rilevato in borsa alla data di chiusura del bilancio.

Strumenti finanziari derivati

Il fair value dei contratti swap sull'oscillazione del prezzo del gas metano e del brent viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei prezzi quotati alla data di bilancio. Poiché l'orizzonte temporale di tali contratti derivati risulta inferiore ad 1 anno, si è valutato non rilevante considerare il rischio di mancata performance della Società e della controparte.

Il fair value dei contratti swap su tassi di interesse viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei tassi di mercato quotate alla data di bilancio. Tale modello, poiché il contratto derivato di copertura sui tassi di interesse ha una durata superiore ad 1 anno, tiene conto del rischio di mancata performance della Società e della controparte.

Passività finanziarie

Il fair value delle passività finanziarie è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.

Crediti commerciali ed altri crediti

Il fair value dei crediti commerciali e degli altri crediti è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri per capitale ed interessi attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.

Tassi di interesse utilizzati per calcolare il fair value

I tassi di interesse utilizzati per attualizzare i flussi finanziari previsti, ove applicabile, si basano sulla curva dei tassi di mercato alla data di bilancio incrementati di un credit spread adeguato.

30. Altre informazioni

Con riferimento alla informativa richiesta da Consob non si segnalano eventi significativi non ricorrenti né operazioni atipiche e inusuali, oltre a quanto già esposto.

Per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente (Sig. Davide Usberti)

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n.11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti Davide Usberti e Germano Rossi in qualità rispettivamente di Amministratore Delegato e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Gas Plus S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015.

    1. L'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è stata valutata utilizzando come standard di riferimento l'Internal Control – Integrated Framework pubblicato dal COSO (Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission) nel mese di maggio 2013 e che rappresenta un modello di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Milano, 24 marzo 2016

Davide Usberti Amministratore Delegato

Germano Rossi Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

COMPENSI DELLA SOCIETA' DI REVISIONE CONTABILE E DELLE ENTITA' APPARTENENTI ALLA SUA RETE

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Pubblicità dei corrispettivi" del regolamento Emittenti, introdotto da Consob con delibera n. 15915 del 3 maggio 2008, i compensi che la società di revisione e le entità alla sua rete hanno percepito, distintamente, per incarichi di revisione e per la prestazione di altri servizi, indicati per tipo e categoria, sono riepilogati nella tabella che segue:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Note Corrispettivi
2015
(Euro migliaia)
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Gas Plus S.p.A. 62
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. Gas Plus S.p.A. (1) 12
Totale 74

(1) Attestazione conformità covenants finanziari.

Tipologia di servizi Soggetto che
ha erogato il
servizio
Destinatario Compensi
(Euro)
Revisione contabile società
controllate estere
Rete
Deloitte
Società controllate 3.500
Totale 3.500

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.