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Basic Net SpA

Management Reports Apr 28, 2016

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Management Reports

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Valore unitario del titolo a fine 2014: 2,31 Euro, a fine 2015: 4,85 Euro

31 DICEMBRE 2015

ORGANI SOCIALI di BasicNet S.p.A.

Consiglio di Amministrazione

Marco Daniele Boglione Presidente
Daniela Ovazza
Giovanni Crespi (3)
Vice Presidenti
Franco Spalla Amministratore Delegato
Paolo Cafasso
Alessandro Gabetti Davicini
Renate Hendlmeier (1) (2)
Adriano Marconetto (1)
Carlo Pavesio
Elisabetta Rolando
Consiglieri
Comitato di remunerazione
Carlo Pavesio
Adriano Marconetto
Daniela Ovazza
Presidente
Comitato controllo e rischi
Adriano Marconetto
Alessandro Gabetti Davicini
Renate Hendlmeier (dal 23/10/2015)
Giovanni Crespi (fino al 23/10/2015)
Presidente
Collegio Sindacale
Massimo Boidi Presidente
Carola Alberti
Maurizio Ferrero
Sindaci Effettivi
Fabio Pasquini
Alessandra Vasconi
Sindaci Supplenti
Società di Revisione

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

(1) Consiglieri indipendenti

(2) Nominata per cooptazione il 23/10/2015

(3) VicePresidente dal 23/10/2015

INDICE

Organi sociali di BasicNet S.p.A. pag. 2
Sintesi delle principali attività ed eventi del 2015 pag. 11
Commento dei principali indicatori economico finanziari del 2015 pag. 13
Il Gruppo pag. 13
La Capogruppo pag. 20
Prospetto di raccordo fra risultato consolidato
e gli analoghi valori della Capogruppo pag. 21
Il titolo BasicNet pag. 22
Principali rischi e incertezze pag. 22
Fatti successivi alla fine dell'esercizio
ed evoluzione prevedibile della gestione pag. 26
Proposta all'Assemblea di destinazione dell'utile dell'esercizio pag. 27
Il Gruppo e la sua attivita' pag. 29
Le Risorse Umane pag. 34
Informazioni relative all'ambiente pag. 35
Altre informazioni pag. 36
Azioni proprie pag. 36
Informazioni relative ai piani di stock option pag. 36
Azioni possedute da Amministratori e Sindaci pag. 36
Rapporti con controllanti, collegate, altre partecipazioni
e parti correlate pag. 36
Ricerca e sviluppo pag. 37
Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari pag. 38
Conto economico consolidato del Gruppo BasicNet pag. 74
Conto economico complessivo consolidato pag. 75
Situazione patrimoniale - finanziaria consolidata
del Gruppo BasicNet pag. 76
Rendiconto finanziario consolidato del Gruppo BasicNet pag. 77
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato pag. 78
Posizione finanziaria netta consolidata pag. 79
Note Illustrative pag. 80
Allegato 1 - Informazioni di cui all'art. 149-duodecies
del Regolamento Emittenti pag. 142
Allegato 2 - Imprese incluse nel consolidamento
con il metodo integrale pag. 143
Allegato 3 - Attestazione del bilancio consolidato
ai sensi dell'art. 154 bis comma 5 e 5 bis del Decreto Legislativo
24 febbraio 1998, n. 58 "Testo Unico delle disposizioni
in materia di intermediazione finanziaria" pag. 145
Relazione della Società di Revisione ai sensi
degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010,
N. 39 al bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 pag. 147
Relazione del Collegio Sindacale al bilancio consolidato
chiuso al 31 dicembre 2015 pag. 151
BasicNet S.p.A. - Conto economico pag. 156
BasicNet S.p.A. - Conto economico complessivo pag. 157
BasicNet S.p.A. - Situazione patrimoniale - finanziaria pag. 158
BasicNet S.p.A. - Rendiconto finanziario pag. 159
BasicNet S.p.A. - Prospetto delle variazioni del patrimonio netto pag. 160
BasicNet S.p.A. - Posizione finanziaria netta pag. 161
BasicNet S.p.A. - Conto economico al 31 dicembre 2015
redatto ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 pag. 162
BasicNet S.p.A. - Situazione patrimoniale - finanziaria
al 31 dicembre 2015 redatta ai sensi
della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 pag. 163
BasicNet S.p.A. - Rendiconto finanziario
al 31 dicembre 2015 redatto ai sensi della delibera Consob
n. 15519 del 27 luglio 2006 pag. 164
Note Illustrative pag. 166
Allegato 1 - Elenco partecipazioni al 31 dicembre 2015 pag. 220
Allegato 2 - Attestazione del bilancio d'esercizio
ai sensi dell'art. 154 bis comma 5 e 5 bis del Decreto Legislativo
24 febbraio 1998, n. 58 "Testo Unico delle disposizioni
in materia di intermediazione finanziaria" pag. 223
Allegato 3 - Informazioni di cui all'art. 149-duodecies
del Regolamento Emittenti pag. 224
Relazione della Società di Revisione ai sensi
degli articoli 14 e 16 del D.Lgs. 27 gennaio 2010,
N. 39 al bilancio di esercizio al 31 dicembre 2015 pag. 225
Relazione del Collegio Sindacale ai sensi
dell'art. 153 del D.Lgs. N. 58/1998

BILANCIO CONSOLIDATO E D'ESERCIZIO

AL 31 DICEMBRE 2015

RELAZIONE SULLA GESTIONE

PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI E NOTE ILLUSTRATIVE

PROSPETTI CONTABILI BASICNET S.P.A. E NOTE ILLUSTRATIVE

"Mettiamo a sistema un grande numero di imprenditori in tutto il mondo per uno scopo comune. Gestiamo tutte le informazioni critiche della catena dell'offerta. Guadagniamo commissioni di servizio per circa un terzo del valore aggiunto generato dall'intero processo, capitalizzando tutto l'aumento del valore dei marchi conseguente allo sviluppo delle vendite. Facciamo tutto questo ricercando continuamente le migliori tecnologie informatiche e la maggior integrazione a Internet della gestione di tutti i processi del nostro business."

Marco Boglione, 1999

Signori Azionisti,

l'esercizio 2015, si conclude con risultati di particolare soddisfazione, che confermano gli obiettivi di crescita del Gruppo sotto il profilo commerciale: le vendite aggregate dei licenziatari nel Mondo hanno raggiunto i 731 milioni di Euro, rispetto ai 623 milioni del 2014, con una crescita del 17,2% (10,5% a cambi costanti). Ancora più significativo è stato il consolidamento economico e finanziario, realizzato in un contesto economico generale piuttosto complesso. L'utile netto consolidato è, infatti, pari a 16,8 milioni di Euro e il risultato della Capogruppo BasicNet S.p.A., al netto delle imposte, supera i 12 milioni di Euro; entrambi i valori risultano significativamente superiori allo scorso anno, rispettivamente del 34,8% e del 19,4%.

I principali indicatori del 2015 risultano i seguenti:

  • vendite aggregate di prodotti recanti i marchi del Gruppo (Kappa®, Robe di Kappa®, Superga®, K-Way®, Lanzera®, AnziBesson®, JesusJeans® e Sabelt®), sviluppate nel Mondo dal Network di licenziatari commerciali e produttivi, a 731 milioni di Euro, in crescita del 17,2% rispetto al 2014 (517 milioni relative ai licenziatari commerciali e 214 milioni sviluppate dai licenziatari produttivi);
  • aumento dei fatturati in tutte le aree geografiche: Americhe (+22,8%), Medio Oriente e Africa (+18,4%), Asia e Oceania (+16,9%), Europa (+14,1%);
  • importante sviluppo delle vendite per Superga® e K-Way®, rispettivamente del 23,5% e del 22,9%, rilevante l'aumento di quelle a marchi Kappa® e Robe di Kappa® (+12,4%);
  • royalties e sourcing commission da vendite aggregate dei licenziatari commerciali e produttivi, realizzate dalla Capogruppo e dalle società proprietarie dei Marchi, a 58,5 milioni di Euro, rispetto ai 51,9 milioni di Euro del 2014 (+12,7%) (+12,9% a livello consolidato);
  • vendite conseguite, per la quasi totalità dalla società licenziataria italiana BasicItalia e dalla sua controllata, a 133,9 milioni di Euro, con uno sviluppo dell'11,2% rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente. Margine di contribuzione sulle vendite di 54,8 milioni di Euro, rispetto ai 52,6 milioni del 31 dicembre 2014 (+4,2%), nonostante la sensibile penalizzazione degli acquisti in dollari USA;
  • EBITDA a 32 milioni di Euro, in crescita dell'8,7%, rispetto ai 29,5 milioni del 2014;
  • EBIT, pari a 25,7 milioni di Euro (23 milioni nel 2014), in miglioramento dell'11,5% rispetto all'esercizio precedente;
  • utile consolidato ante imposte (EBT) a 26,4 milioni di Euro (20,6 milioni al 31 dicembre 2014) +27,8%, anche per effetto di significativi profitti derivanti dalla gestione dei cambi (circa 3 milioni di Euro);

  • utile netto consolidato a 16,8 milioni di Euro;

  • indebitamento finanziario ulteriormente in diminuzione a 45,4 milioni di Euro e debt/equity ratio a 0,49 (0,56 al 31 dicembre 2014), pur avendo nell'esercizio distribuito dividendi per circa 4 milioni di Euro, acquistato azioni proprie per 1,9 milioni di Euro e sostenuto investimenti per circa 5 milioni di Euro;
  • ottima performance del titolo in Borsa: +114,6% nei 12 mesi del 2015.

Per quanto riguarda la Capogruppo:

  • risultato operativo a 10,5 milioni di Euro (8,4 milioni nel 2014);
  • utile netto di esercizio a 12 milioni di Euro (10,1 milioni nel 2014); in incremento il flusso di dividendi dalle partecipate;
  • posizione finanziaria netta positiva, a 45 milioni di Euro, in miglioramento del 10,5% rispetto al 2014.

In relazione agli "indicatori alternativi di performance", così come definiti dalla raccomandazione CESR/05-178b e richiamati dalla comunicazione Consob DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si fornisce di seguito la definizione degli indicatori usati nella presente Relazione sulla Gestione, nonché la loro riconciliazione con le grandezze del bilancio:

• Vendite aggregate dei licenziatari commerciali:

si tratta delle vendite effettuate dai licenziatari commerciali, il cui riflesso contabile per il Gruppo BasicNet si manifesta nella linea del conto economico "royalties attive";

• Vendite aggregate dei sourcing centers:

si tratta delle vendite effettuate dai licenziatari produttivi, il cui riflesso contabile per il Gruppo BasicNet si manifesta nella linea del conto economico "sourcing commission";

• EBITDA:

"risultato operativo" ante "ammortamenti" e "svalutazioni e altri accantonamenti";

• EBIT:

"risultato operativo";

• Margine di contribuzione sulle vendite dirette:

"margine lordo";

• Indebitamento finanziario netto:

è dato dalla somma dei debiti finanziari a breve e a medio e lungo termine, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti e di altre attività finanziarie correnti.

SINTESI DELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ ED EVENTI DEL 2015

Attività commerciali

Nell'ambito dell'attività di sviluppo della presenza internazionale dei Marchi nel 2015:

  • per i marchi Kappa® e Robe di Kappa®, presenti in 119 paesi del mondo, sono stati siglati nuovi accordi per i territori di Cile, Paraguay e Ungheria. L'attività commerciale è stata altresì dedicata al rinnovo dei contratti in scadenza nel Medio Oriente, Sud Est Asiatico, Est Europa, Belgio, Brasile, Hong Kong e Russia;
  • per il marchio Superga®, presente in 102 paesi, sono stati firmati nuovi contratti di licenza per i territori di Panama, Colombia, Russia e Bulgaria e sono stati rinnovati i contratti per Israele e per i principali mercati del Sud Est Asiatico;
  • per il marchio K-Way® è stato firmato un nuovo accordo di licenza per il Cile. Complessivamente il marchio è diffuso su 18 mercati.

Punti vendita a insegne del Gruppo

E' proseguito in numerosi Paesi lo sviluppo del canale retail con nuove aperture, da parte dei licenziatari, di negozi monomarca K-Way® e Superga®. Al 31 dicembre 2015, sul territorio italiano operavano complessivamente 233 negozi a Marchi del Gruppo, con una crescita complessiva delle vendite plug@sell del 9% (5% a parità di perimetro).

A seguito delle nuove aperture, i negozi monomarca e gli shop in shop Kappa® e Robe di Kappa® dei licenziatari nel Mondo sono complessivamente 656 (dei quali 126 in Italia), mentre quelli ad insegna Superga® contano 172 punti vendita (dei quali 76 in Italia) e 34 i negozi a marchio K-Way® (23 dei quali in Italia).

Sponsorizzazioni e comunicazione

Marchio Kappa®

Il marchio Kappa® è storicamente associato a importanti sponsorizzazioni. Affianca nel mondo oltre 125 tra team primari e federazioni, dei quali 76 nel calcio, in più di 30 paesi e in tutti e 5 i continenti.

Nell'esercizio sono stati conclusi nuovi accordi di sponsorizzazione tecnica per il territorio italiano con il Benetton Treviso Rugby e, per il calcio, con l'US Sassuolo Calcio e l'SSC Napoli. Per quest'ultimo contratto, oltre alle consuete attività di fornitura tecnica e sviluppo del merchandising, sono state previste collaborazioni allargate per la valorizzazione del marchio Napoli, andando a beneficiare dell'importante Network di partner commerciali sviluppato con il marchio Kappa® dal Gruppo BasicNet nel Mondo.

Il licenziatario per il mercato inglese ha siglato un nuovo contratto quinquennale di sponsorizzazione con la squadra di calcio Leeds United, il licenziatario per il mercato belga ha concluso un accordo di sponsorizzazione con lo Standard Liège Football Club e ultimi, in ordine di tempo, gli accordi conclusi dal licenziatario brasiliano con il Santos FC, una delle squadre più seguite dai tifosi brasiliani, e dal licenziatario vietnamita per la sponsorizzazione del Dtla e del Becamex.

Nei primi mesi del 2015 è stato concluso l'accordo di sponsorizzazione con la Nazionale Coreana di Sci, che contribuirà ad un ulteriore rafforzamento della visibilità del Marchio, in vista dei prossimi Giochi Olimpici Invernali, che si terranno in Corea del Sud nel 2018.

Marchio Superga®

Per il marchio Superga®, alle numerose iniziative di co-branding con importanti stilisti e prestigiosi marchi di abbigliamento e calzature internazionali già attive, si sono aggiunte le collaborazioni con Pinko, con AW LAB, con "Superga® x Rodarte", con Max Mara per la realizzazione delle "Superga® for Weekend Max Mara", con il concept store 10 Corso Como per le "Superga® x Marta Ferri" e, infine, con il designer Chu Suwannapha per la realizzazione delle "Superga® x Chulaap", destinate al mercato Sud Africano.

Per il mercato inglese il modello, attore e DJ Jack Guinness è il primo testimonial uomo e Abbey Lee è il nuovo volto per la prossima collezione primavera estate del brand, dopo le icone femminili che sono state ambasciatrici del Marchio Alexa Chung, Rita Ora, Suki Waterhouse e Binx (Leona Walton). La modella e attrice Esom è la nuova testimonial del mercato Sud Coreano.

Marchio K-Way®

All'85esimo International Motor Show di Ginevra, è stata presentata la nuova Fiat Panda K-Way®, realizzata da FCA Italy S.p.A. Il progetto ha un ampio potenziale di diffusione per un prodotto innovativo, colorato e funzionale, caratteristiche identificative del DNA del marchio K-Way®. La nuova Panda K-Way®, che dallo scorso mese di dicembre è stata commercializzata anche nella versione 4X4, presenta un'importante novità: si tratta della prima vettura al mondo dotata del dispositivo di sicurezza impacchettabile VISIBAG®, un gilet K-Way® ad alta visibilità contenuto in una tasca creata ad hoc nei sedili della vettura.

Alle numerose iniziative sviluppate e finalizzate alla realizzazione di capsule collection si sono aggiunti quattro nuovi co-branding con Petit Bateau, Swarovski, il rinnovato accordo con Hydrogen e con il designer Tiffany Cooper.

COMMENTO DEI PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICO FINANZIARI DEL 2015

IL GRUPPO

Principali dati economici del Gruppo BasicNet

Per un più agevole riferimento dei commenti all'andamento economico dell'esercizio, si fornisce una tabella di sintesi dei dati contenuti nel conto economico o da essi desumibili:

(Importi in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014
Vendite Aggregate a Marchi del Gruppo
sviluppate dal Network di licenziatari commerciali e produttivi * 730.523 623.211 107.312
Royalties attive e commissioni dei sourcing 46.547 41.202 5.345
Vendite dirette consolidate 133.941 120.506 13.435
EBITDA ** 32.049 29.483 2.566
EBIT ** 25.709 23.050 2.659
Risultato del Gruppo 16.760 12.437 4.323
Risultato per azione ordinaria 0,2953 0,2169 0,0784

* Dati non assoggettati a revisione contabile

** Per la definizione degli indicatori si rimanda al paragrafo a pagina 10 della presente Relazione

Analisi commerciale ed economica

La composizione del fatturato dalle attività di vendita e produzione generato attraverso i licenziatari del Gruppo nel Mondo, è la seguente:

(Importi in migliaia di Euro) Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014
Vendite Aggregate dei Licenziatari Totale Totale Totale %
a Marchi del Gruppo *
Licenziatari Commerciali 516.691 446.820 69.871 15,6%
Licenziatari Produttivi (Sourcing Centers) 213.832 176.391 37.441 21,2%
Totale 730.523 623.211 107.312 17,2%

* Dati non assoggettati a revisione contabile

Di seguito la suddivisione per area geografica delle vendite aggregate dei licenziatari commerciali:

(Importi in migliaia di Euro) Esercizio 2015 Esercizio 2014 Variazioni
Vendite Aggregate dei Licenziatari Totale % Totale % Totale %
commerciali del Gruppo *
Europa 324.982 62,9% 284.719 63,7% 40.263 14,1%
America 30.182 5,8% 24.584 5,5% 5.598 22,8%
Asia e Oceania 99.509 19,3% 85.147 19,1% 14.362 16,9%
Medio Oriente e Africa 62.018 12,0% 52.370 11,7% 9.648 18,4%
Totale 516.691 100,0% 446.820 100,0% 69.871 15,6%

* Dati non assoggettati a revisione contabile

e dei licenziatari produttivi:

(Importi in migliaia di Euro) Esercizio 2015 Esercizio 2014 Variazioni
Vendite Aggregate dei Licenziatari Totale % Totale % Totale %
produttivi del Gruppo *
Europa 13.918 6,5% 9.755 5,5% 4.163 42,7%
America 4.310 2,2% 3.884 2,2% 426 11,0%
Asia e Oceania 195.180 91,3% 162.226 91,9% 32.954 20,3%
Medio Oriente e Africa 424 0,2% 526 0,3% (102) 19,4 %
Totale 213.832 100,0% 176.391 100,0% 37.441 21,2%

* Dati non assoggettati a revisione contabile

Le vendite aggregate dei licenziatari commerciali, pari a 517 milioni di Euro, evidenziano una crescita del 15,6%, a cambi correnti, rispetto ai 446,8 milioni riferiti all'esercizio precedente. La continua e intensa attività di sviluppo internazionale dei Marchi ha permesso di conseguire significativi risultati in tutti i paesi extraeuropei, che rilevano una crescita superiore al 18,3%. Il mercato europeo, registra complessivamente una crescita del 14,1%.

Le vendite conseguite dai principali Marchi del Gruppo attraverso la propria rete di Licenziatari commerciali sono le seguenti:

(Importi in migliaia di Euro) Esercizio 2015 Esercizio 2014 Variazioni
Kappa e Robe di Kappa 349.062 67,7% 310.495 69,7% 38.567 12,4%
Superga 116.470 22,6% 94.287 21,1% 22.183 23,5%
K-Way 50.243 9,7% 40.887 9,2% 9.356 22,9%

* Dati non assoggettati a revisione contabile

I marchi Kappa® e Robe di Kappa®, che complessivamente rappresentano oltre il 67% dei fatturati aggregati sono cresciuti del 12,4% rispetto al 2014, con buone performance sui mercati sud americani e medio orientali; Superga®, con una quota del 22,6% dei fatturati aggregati, ha segnato un'importante crescita del 23,5%, generalizzata su tutti i territori in cui è già distribuito, e particolarmente significativa in Asia e nei territori europei di Germania e UK; infine K-Way®, che rappresenta il 9,7% dei fatturati aggregati, registra una crescita del 22,9%, sviluppata principalmente sul territorio nazionale, anche se peraltro, le performance realizzate su alcuni mercati internazionali incominciano ad essere particolarmente apprezzabili.

Le vendite dei licenziatari produttivi (Sourcing Centers) sono effettuate unicamente nei confronti dei licenziatari commerciali o nei confronti di entità societarie la cui attività è operated by BasicNet. Le licenze di produzione rilasciate ai Sourcing Centers, a differenza di quelle rilasciate ai licenziatari commerciali, non hanno limitazione territoriale, ma sono rilasciate con riguardo alle loro competenze produttive tecniche ed economiche. Le vendite di prodotti effettuate dai Sourcing Centers ai licenziatari commerciali hanno una cadenza temporale anticipata rispetto a quelle effettuate da questi ultimi.

Per effetto delle crescite dei fatturati, le royalties attive e le commissioni dei sourcing consolidate e pertanto non inclusive delle royalties del licenziatario italiano direttamente controllato, si incrementano a 46,5 milioni di Euro, rispetto ai 41,2 milioni di Euro dell'esercizio precedente (12,9%).

Le vendite complessive, realizzate dalla partecipata BasicItalia S.p.A. e dalla sua controllata BasicRetail S.r.l., ammontano a 133,9 milioni di Euro, in crescita dell'11,2% rispetto ai 120 milioni di Euro del 2014.

Il margine di contribuzione sulle vendite pari a 54,8 milioni di Euro, si confronta con un valore di 52,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2014. Il miglioramento del margine, che in valori assoluti cresce del 4,2%, è la risultanza dell'effetto combinato di attività volte all'ottimizzazione delle collezioni, all'ottenimento di maggior competitività sui prezzi di acquisto, all'adeguamento dei listini di taluni prodotti e, soprattutto, ad un significativo sviluppo commerciale. Tali fattori hanno permesso di assorbire l'apprezzamento del Dollaro USA, moneta nella quale sono prevalentemente denominati gli acquisti di prodotto finito.

I proventi diversi, pari a quasi 4 milioni di Euro che si confrontano con i 2 milioni di Euro del 2014, comprendono indennizzi conseguiti a fronte dell'attività di protezione dei marchi da contraffazioni e usi non autorizzati, e royalties afferenti a fatturati realizzati da licenze di vendita di prodotti promozionali a marchi del Gruppo.

Gli investimenti e i costi di struttura del periodo sono variati, rispetto all'esercizio precedente, come segue:

  • gli investimenti di sponsorizzazione e media, pari a 19,3 milioni crescono del 28,8% rispetto all'esercizio precedente per effetto delle nuove sponsorizzazioni, in particolare dell' SSC Napoli, dell' US Sassuolo e del Leeds United FC, avviate nella seconda parte dell'esercizio, confermando un'accentuata propensione al sostegno della diffusione dei marchi;
  • il costo del lavoro passa da 18 milioni di Euro a 18,8 milioni di Euro, con un'incidenza percentuale sui ricavi del 14,1%, in miglioramento rispetto al 14,9% del medesimo periodo dell'esercizio precedente;
  • le spese di vendita, quelle generali e amministrative e le royalties passive si attestano a 35,1 milioni di Euro, contro i 33,3 milioni di Euro del medesimo periodo dell'esercizio precedente, con un'incidenza sui ricavi in diminuzione dal 27,7% al 26,2%, e quindi con un incremento meno che proporzionale rispetto agli indici di sviluppo commerciale. La voce include la quota di accantonamento al fondo svalutazione crediti, pari a circa 2,9 milioni di Euro, che risulta allineata all'esercizio precedente.

L'EBITDA del periodo è pari a 32 milioni di Euro, in crescita dell'8,7% (29,5 milioni al 31 dicembre 2014).

Gli ammortamenti dei beni materiali e immateriali ammontano a 6,3 milioni di Euro. La voce include l'ammortamento e le svalutazioni per key money riconosciuti a terzi, sui punti vendita del mercato italiano, per 369 mila Euro.

Il risultato operativo consolidato (EBIT) è pari a 25,7 milioni di Euro, rispetto ai 23 milioni di Euro dello scorso esercizio, in netta crescita (+11,5%) rispetto ai valori consuntivati a fine 2014.

Il saldo degli oneri e proventi finanziari netti consolidati, comprensivi degli utili e perdite su cambi, migliora sensibilmente rispetto al 31 dicembre 2014, per effetto del saldo attivo della gestione valutaria (circa 3 milioni di Euro al 31 dicembre 2015, contro gli 0,5 milioni di Euro del medesimo periodo dell'esercizio precedente), del contributo delle coperture dai rischi di cambio perfezionate nel 2014 e nel 2015 (flexi term), nonché per effetto della riduzione degli oneri finanziari a servizio del debito, conseguente alla diminuzione dei costi di approvvigionamento e alla riduzione dell'indebitamento.

Il risultato ante imposte consolidato è pari a 26,4 milioni di Euro e migliora del 27,8% rispetto al 2014.

L'utile netto consolidato, dopo aver stanziato imposte correnti e differite per circa 9,6 milioni di Euro, è pari a 16,8 milioni di Euro, contro i 12,4 milioni di Euro dello scorso anno, in crescita del 34,8%.

Lo stanziamento per imposte correnti non include i benefici che potranno derivare dall'applicazione delle agevolazioni previste dalla normativa denominata "Patent Box", introdotta nella legislazione italiana a fine 2014, ma divenuta operativa a fine dell'esercizio oggetto di approvazione, per la quale il Gruppo ha presentato istanza di applicazione nello scorso mese di dicembre per poter beneficiare di tali agevolazioni già per l'esercizio 2015.

I valori definitivi della minor tassazione di talune componenti di reddito, derivanti dallo sfruttamento economico delle proprietà intellettuali del Gruppo, saranno infatti recepiti solo successivamente all'esito del contraddittorio con l'Agenzia delle Entrate, previsto nella seconda parte dell'esercizio in corso, con conseguente rilevazione correttiva nel 2016.

Informativa di settore

Di seguito una sintesi dei principali risultati ripartiti all'interno dei settori di attività del Gruppo:

"Licenze e marchi": accoglie la gestione del Network dei licenziatari commerciali e dei Sourcing Centers, condotta da BasicNet S.p.A. e dalle società del Gruppo proprietarie dei marchi.

Lo sviluppo commerciale del periodo ha consentito alla Capogruppo e alle società proprietarie dei Marchi di consuntivare royalties attive e commissioni dei sourcing per circa 58,5 milioni di Euro, rispetto ai 51,9 milioni di Euro dell'esercizio precedente (+12,7%). Il risultato operativo 2015, pari a 22,1 milioni di Euro, si confronta con i 19,3 milioni di Euro del 2014. L'utile netto del settore del 2015 è pari a 14,7 milioni di Euro.

"Licenziatari di proprietà": costituito da BasicItalia S.p.A. e dalla sua controllata BasicRetail S.r.l. Il settore registra un'importante crescita commerciale, con +11,2% rispetto all'esercizio precedente. Le vendite passano dai 120 milioni del 2014 ai 133,5 milioni del 31 dicembre 2015. Il margine lordo di contribuzione sulle vendite si è incrementato da 52,6 milioni del 2014 ai 55 milioni al 31 dicembre 2015. Le vendite dei negozi plug@sell® sono cresciute del 9% (5% a parità di perimetro) rispetto all'esercizio precedente, con un miglioramento di marginalità dal 42% al 44%. Per effetto di queste componenti il settore chiude con un risultato positivo a 1,8 milioni di Euro, contro i 228 mila Euro del medesimo periodo dell'esercizio precedente.

"Immobiliare": relativo all'immobile di Largo Maurizio Vitale, 1 a Torino, chiude il periodo con un risultato positivo di 275 mila Euro, rispetto al risultato di 224 mila Euro del 31 dicembre 2014.

Gli schemi contabili riferiti all'informativa di settore sono riportati alla Nota 7 delle Note Illustrative al bilancio consolidato.

Analisi Patrimoniale

I dati patrimoniali e finanziari nell'esercizio registrano le variazioni sintetizzate nelle tabelle che seguono:

(Importi in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Attività immobiliari 21.951 22.854 (903)
Marchi 34.208 34.189 19
Attività non correnti 25.015 25.562 (547)
Attività correnti 123.998 115.770 8.228
Totale attività 205.172 198.375 6.797
Patrimonio netto del Gruppo 92.511 80.711 11.800
Passività non correnti 26.449 20.495 5.954
Passività correnti 86.212 97.169 (10.957)
Totale passività e Patrimonio netto 205.172 198.375 6.797

Posizione finanziaria

Valori consolidati

(Importi in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Posizione finanziaria netta a breve termine (24.796) (29.880) 5.084
Debiti finanziari a medio termine (19.021) (13.932) (5.089)
Leasing finanziari (1.545) (1.761) 216
Posizione finanziaria netta complessiva (45.362) (45.573) 211
Net Debt/Equity ratio (Posizione finanziaria netta/Patrimonio netto) 0,49 0,56 (0,07)

Valori della Capogruppo BasicNet S.p.A.

(Importi in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Posizione finanziaria netta a breve termine (7.353) (4.663) (2.690)
Debiti finanziari a medio termine (9.375) (2.679) (6.696)
Leasing finanziari (68) (28) (40)
Posizione finanziaria verso terzi (16.796) (7.370) (9.426)
Crediti / (Debiti) finanziari verso il Gruppo 61.852 48.162 13.690
Posizione finanziaria verso il Gruppo 61.852 48.162 13.690
Posizione finanziaria netta complessiva 45.056 40.792 4.264

Le attività immobilizzate si sono movimentate nell'esercizio a seguito di investimenti, per complessivi 5,3 milioni di Euro, che hanno riguardato lo sviluppo di programmi informatici per 2,6 milioni di Euro, l'acquisto di macchine elettroniche e mobili e arredi per 1,6 milioni di Euro, le spese sostenute per la gestione dei marchi di proprietà, avviamenti e migliorie su punti vendita, per 1,1 milioni di Euro. Le attività sono state ammortizzate per complessivi 6,3 milioni di Euro.

L'indebitamento consolidato netto, comprensivo dei leasing finanziari (per 1,5 milioni di Euro) e dei mutui immobiliari (per 11,2 milioni di Euro), si riduce dai 45,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2014 a 45,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2015, avendo nel periodo distribuito dividendi per circa 4 milioni di Euro, supportato attività di investimento per circa 5 milioni di Euro e investito in azioni proprie per 1,9 milioni.

Nel mese di aprile, Intesa Sanpaolo S.p.A. ha erogato un finanziamento a mediotermine di 15 milioni di Euro. L'operazione, di durata quadriennale, amortizing trimestrale, senza covenant e con facoltà di rimborso anticipato, è finalizzata a sostenere gli investimenti per lo sviluppo oltreché ad ottimizzare la duration del ricorso al credito, riposizionando al 57% la porzione a medio termine delle fonti di finanziamento. Sempre con riferimento al finanziamento, nel mese di luglio, è stato perfezionato, per la durata del finanziamento, uno swap del tasso da variabile, pari all'Euribor trimestrale, allo 0,23% fisso.

L'attivo circolante si incrementa, rispetto all'esercizio precedente, ma in misura meno che proporzionale alla crescita commerciale sviluppata. I debiti verso fornitori sono diminuiti permettendo anche di cogliere l'opportunità di beneficiare di agevolazioni sui prezzi, e sono del pari diminuite le altre passività correnti, con particolare riferimento ai debiti tributari. Complessivamente, il flusso monetario da attività d'esercizio (autofinanziamento e variazione del capitale d'esercizio) ha generato cassa per circa 11,1 milioni di Euro, al netto dei pagamenti per 4,9 milioni di Euro per oneri fiscali non ricorrenti.

Il debt/equity ratio al 31 dicembre 2015 si riduce a 0,49 (0,56 al 31 dicembre 2014), inclusivo dei mutui fondiari su immobili di proprietà.

La posizione finanziaria netta della Capogruppo BasicNet è positiva per 45 milioni di Euro, in miglioramento rispetto ai 40,8 milioni di Euro del 2014.

LA CAPOGRUPPO

Principali dati economici di BasicNet S.p.A.

Di seguito sono riportati alcuni dati economico finanziari sintetici relativi all'esercizio 2015, comparati con quelli dell'esercizio precedente:

(Importi in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Royalties attive e commissioni dei sourcing 27.327 23.879 3.448
Vendite dirette ed altri proventi 8.963 8.824 139
EBITDA * 12.618 10.303 2.315
EBIT * 10.544 8.386 2.158
Dividendi da società controllate 5.400 4.950 450
Utile netto dell'esercizio 12.070 10.110 1.960

* Per la definizione degli indicatori si rimanda al paragrafo a pagina 10 della presente Relazione

I dati economici del bilancio separato della Capogruppo riflettono gli effetti dello sviluppo dell'attività complessivamente descritta a livello di bilancio consolidato e in modo specifico con riferimento a quelle svolte sui mercati internazionali.

Le royalties attive e commissioni dei sourcing, pari a 27,3 milioni di Euro, crescono del 14,4% rispetto al 2014.

Le vendite dirette e gli altri proventi ammontano a 8,9 milioni di Euro e crescono di 139 mila Euro rispetto all'esercizio precedente. Gli altri proventi, si riferiscono principalmente ai corrispettivi delle prestazioni di assistenza infragruppo addebitati alle controllate BasicItalia S.p.A., Basic Trademark S.A. (circa 6 milioni di Euro), Superga Trademark S.A. e Basic Village S.p.A.

Il risultato operativo si attesta a 10,5 milioni di Euro, dopo aver stanziato ammortamenti dei beni materiali ed immateriali per 2 milioni di Euro, evidenziando un miglioramento del 25,7%.

Nell'esercizio la società controllata BasicProperties B.V. ha distribuito dividendi per 5,4 milioni di Euro.

L'applicazione dell'impairment test sul valore delle partecipazioni non ha comportato la necessità di adeguamenti.

A seguito delle componenti di cui sopra, l'utile dell'esercizio è positivo per circa 12 milioni di Euro, dopo avere stanziato imposte per 4,2 milioni di Euro.

Analisi patrimoniale

(Importi in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Attività non correnti 5.562 5.374 188
Marchi 8.096 8.083 13
Partecipazioni 36.345 36.345 -
Attività correnti 83.056 66.718 16.338
Totale attività 133.059 116.520 16.539
Patrimonio netto 88.049 81.908 6.141
Passività non correnti 13.302 5.829 7.473
Passività correnti 31.708 28.783 2.925
Totale passività e Patrimonio netto 133.059 116.520 16.539

I finanziamenti a medio/lungo termine sono assistiti dalla contrattualistica d'uso, da garanzie specifiche, da vincoli sulla compagine azionaria di controllo.

Le attività non correnti includono gli investimenti effettuati nell'esercizio, per lo più riferiti al settore strategico dell'informatica, per circa 2,3 milioni di Euro e all'acquisto di impianti e attrezzature per 0,5 milioni di Euro. Il valore delle immobilizzazioni immateriali e materiali è iscritto al netto degli ammortamenti di competenza pari a circa 2 milioni di Euro.

Il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2015 si attesta a 88 milioni di Euro (81,9 milioni nel 2014).

PROSPETTO DI RACCORDO FRA RISULTATO CONSOLIDATO E GLI ANALOGHI VALORI DELLA CAPOGRUPPO

Di seguito viene evidenziato il raccordo al 31 dicembre 2015, tra patrimonio netto e il risultato della Capogruppo ed il patrimonio netto e il risultato consolidato di Gruppo.

(Importi in migliaia di Euro) Risultato netto Patrimonio netto
Bilancio di esercizio BasicNet S.p.A. 12.070 88.049
Risultato di esercizio e patrimonio netto delle società consolidate
e valutate con il metodo del patrimonio netto 10.090 4.462
Eliminazione dei dividendi percepiti dalla Capogruppo (5.400) -
Bilancio consolidato di Gruppo 16.760 92.511

IL TITOLO BASICNET

Il Capitale Sociale di BasicNet S.p.A. è suddiviso in numero 60.993.602 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 0,52 cadauna.

Nella tabella che segue si riepilogano i principali dati azionari e borsistici per gli esercizi 2015 e 2014:

DATI AZIONARI E BORSISTICI 31/12/2015 31/12/2014
Risultato per azione 0,2953 0,2169
Patrimonio netto per azione 1,517 1,323
Prezzo per azione/ Patrimonio netto per azione 3,198 1,746
Dividendo per azione 0,1000 0,070
Pay out ratio (*) 33,6% 32,3%
Dividend Yield (**) 2,06% 3,03%
Prezzo a fine esercizio 4,850 2,310
Prezzo massimo d'esercizio 4,940 2,720
Prezzo minimo d'esercizio 2,220 2,080
Capitalizzazione borsistica (in migliaia di Euro) 295.819 140.895
N. azioni che compongono il Capitale Sociale 60.993.602 60.993.602
N. azioni in circolazione 56.751.534 57.330.765

(*) rappresenta la percentuale di utile netto consolidato distribuita sotto forma di dividendo

(**) rapporto tra il dividendo unitario e il prezzo dell'azione rilevato all'ultimo giorno dell'esercizio

L'elenco dei soggetti che partecipano, direttamente o indirettamente, in misura superiore al 5% del capitale sociale (soglia di rilevanza individuata dall'articolo 120, comma 2, del Decreto Legislativo n. 58 del 1998, con riferimento alla Basic-Net che risulta qualificabile come "Piccola media impresa" ai sensi dell'art. 1, lett. w-quater 1) del Decreto Legislativo n. 58 del 1998), rappresentato da azioni aventi diritto al voto, secondo le risultanze del libro soci, integrate dalle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120, del Decreto Legislativo n. 58 del 1998 e dalle altre informazioni in possesso della Società, è il seguente:

Azionisti Percentuale sul capitale Sociale
Marco Daniele Boglione (*) 36,698%
Wellington Management Group LLP (**) 9,570%
BasicNet S.p.A. 7,804%
J.P. Morgan Asset Management Holdings Inc. 5,024%

(*) possedute indirettamente attraverso BasicWorld S.r.l. per il 36,187% e per il residuo 0,511% direttamente;

(**) ripartite tra J. Cairds Investors (Bermuda) L.L.P. con il 4,89% del diritto di voto e J. Cairds Partners L.L.P. con il 4,68% del diritto di voto.

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE

Nell'esercizio della propria attività il Gruppo BasicNet è esposto ad una serie di rischi individuabili a livello strategico, di mercato e finanziari, oltre a quelli generici connessi alla normale attività di impresa.

Rischi strategici

Si riconducono a fattori che possano compromettere la valorizzazione dei Marchi che il Gruppo attua attraverso il proprio Business System. Il Gruppo deve garantire la capacità di individuare nuove opportunità di business e di sviluppo territoriale, identificando per ogni mercato licenziatari strutturalmente idonei. Il Gruppo è strutturato per monitorare l'attività dei propri licenziatari e rilevare online eventuali anomalie nella gestione dei Marchi per i diversi territori. Tuttavia, benché i contratti di licenza commerciale prevedano solitamente il pagamento anticipato di royalties minime garantite, non si può escludere che situazioni congiunturali che si possono verificare su alcuni mercati vengano ad influire sulle capacità economico finanziarie di alcuni licenziatari, riducendo temporaneamente il flusso di royalties che può derivarne, soprattutto nelle circostanze in cui tali licenziatari abbiano in precedenza superato i livelli minimi garantiti.

Rischi connessi alle condizioni generali dell'economia

Il Gruppo ritiene che il proprio Business System sia dotato della flessibilità necessaria a rispondere tempestivamente al cambiamento delle scelte dei consumatori e a fasi recessive di portata limitata e localizzata. Tuttavia può essere esposto a stati di crisi economica e sociale profonde e generalizzate, che possono comportare cambiamenti nella propensione ai consumi e più in generale nei valori strutturali nel quadro economico di riferimento.

Rischio di cambio

L'attività del Gruppo è soggetta a rischi di cambio per quanto riguarda gli acquisti di merce, nonché per gli incassi di royalties attive percepite dai licenziatari commerciali e di commissioni riconosciute dai Sourcing Centers non appartenenti all'area dell'Euro. Tali transazioni sono per lo più effettuate in dollari USA e, in misura marginale, in Sterline Inglesi e Yen Giapponesi.

I rischi derivanti dall'oscillazione del dollaro USA sui prezzi di acquisto dei prodotti sono valutati, in via preliminare, in sede di predisposizione dei budget e dei listini di vendita dei prodotti finiti, in modo da coprire adeguatamente l'influenza che tali oscillazioni potrebbero avere sulla marginalità delle vendite.

Successivamente, i flussi finanziari attivi in valuta, rivenienti dall'incasso delle royalties attive e delle commissioni di sourcing vengono utilizzati per coprire i flussi di pagamento in valuta delle merci, nell'ambito dell'operatività ordinaria della Tesoreria centralizzata di Gruppo.

Per la parte di esborsi in valuta non coperta dai flussi finanziari attivi, o nelle circostanze in cui siano significativi gli sfasamenti temporali fra incassi e pagamenti, vengono effettuate operazioni di copertura tramite appositi contratti di acquisto o vendita a termine (c.d. flexi term).

Il Gruppo non assume posizioni in strumenti finanziari derivati riconducibili a finalità speculative.

Rischio di credito

I crediti commerciali del Gruppo derivano dalle royalties attive da licenziatari commerciali, dalle commissioni addebitate ai Sourcing Centers e dai ricavi dalla vendita di prodotti finiti.

I crediti per royalties sono in larga misura garantiti da fideiussioni bancarie, fideiussioni corporate, lettere di credito, depositi cauzionali, o pagamenti anticipati, rilasciati dai licenziatari.

I crediti per commissioni di sourcing sono garantiti dal flusso di partite debitorie della controllata BasicItalia S.p.A., verso i medesimi Sourcing Centers.

I crediti nei confronti dei retailer di abbigliamento e calzature italiani, in capo alla controllata BasicItalia S.p.A., sono oggetto di attento e costante monitoraggio da parte di uno specifico team della società, che opera in stretta collaborazione con studi legali specializzati e con i Centri Regionali di Servizio sul territorio, a partire dalla fase di acquisizione degli ordini dai clienti. I crediti verso i brand store in franchising hanno liquidazione settimanale, correlata alle loro vendite e non presentano sostanziali rischi di insolvenza.

Rischio di liquidità

Il settore a cui il Gruppo appartiene è caratterizzato da fenomeni di stagionalità, che incidono sul momento di approvvigionamento delle merci rispetto al momento della vendita, in modo particolare nelle circostanze in cui i prodotti siano acquistati in mercati in cui i costi di produzione possono essere più favorevoli e da dove il lead time si dilata però sensibilmente. Tali fenomeni comportano effetti di stagionalità anche nel ciclo finanziario delle società commerciali del Gruppo, operanti prevalentemente sul territorio Italiano.

L'indebitamento a breve termine, che finanzia l'attività commerciale, è costituito da "finanziamenti all'importazione" e da "anticipazioni bancarie autoliquidabili", assistite dal portafoglio commerciale e dalla corrente delle saltuarie esportazioni. Il Gruppo gestisce il rischio di liquidità attraverso il controllo degli elementi componenti il capitale circolante operativo con posizioni specifiche di presidio sul livello delle scorte, dei crediti, dei debiti verso fornitori e di Tesoreria, con reporting specifici in tempo reale o, per talune informazioni, con cadenza almeno mensile, a livello massimo del proprio Management.

Rischi di fluttuazione dei tassi di interesse

I rischi di fluttuazione dei tassi di interesse dei finanziamenti a medio termine sono, in alcuni casi, oggetto di copertura (c.d. swap) con conversione da tassi variabili in tassi fissi.

Rischi relativi alle controversie legali e fiscali

Il Gruppo può essere soggetto a cause legali e fiscali riguardanti problematiche di diversa natura, sottoposte alla giurisdizione di diversi Stati. Stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile prevedere con esattezza l'esborso che potrebbe derivare da tali controversie. Inoltre, il Gruppo è parte attiva in controversie legate alla protezione dei propri Marchi, o dei propri prodotti, a difesa dalle contraffazioni. Le cause e i contenziosi contro il Gruppo spesso derivano da problematiche legali complesse, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascuna causa, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili.

Nel normale corso del business, il Management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia fiscale. Il Gruppo accerta una passività a fronte di eventuali contenziosi quando ritiene probabile che si possa verificare un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriverebbero può essere attendibilmente stimato.

Le principali controversie in cui il Gruppo è coinvolto sono descritte nella Nota Illustrativa 49 al Bilancio consolidato e vengono di seguito sinteticamente richiamate.

• Rescissione contratto A.S. Roma

La controversia è stata instaurata dalla BasicItalia S.p.A. nei confronti di A.S. Roma S.p.A. e Soccer S.a.s. di Brand Manager S.r.l. che in data 23 novembre 2012 hanno comunicato la risoluzione unilaterale anticipata del contratto di sponsorizzazione tecnica, stipulato con durata sino al 30 giugno 2017, per presunti inadempimenti e, in particolare, vizi del materiale fornito. BasicItalia S.p.A., ritenendo infondate le motivazioni per la risoluzione, ha avviato un procedimento ordinario, richiedendo il risarcimento degli ingenti danni subiti. A.S. Roma S.p.A. e Soccer S.a.s. si sono costituite in giudizio contestando le domande di BasicItalia S.p.A. e chiedendo in via riconvenzionale il risarcimento di asseriti danni. Il procedimento è attualmente in fase istruttoria.

Si segnala, inoltre che, successivamente alla suddetta risoluzione del rapporto contrattuale in essere, A.S. Roma ha escusso la fideiussione rilasciata da BNL S.p.A. nell'interesse di BasicItalia S.p.A., per l'importo massimo di Euro 5,5 milioni a garanzia di alcuni obblighi assunti da BasicItalia S.p.A. ai sensi del contratto di sponsorizzazione tecnica. A seguito del mancato pagamento da parte di BNL S.p.A., A.S. Roma ha presentato ricorso innanzi al Tribunale di Roma per ottenere la condanna di BNL al pagamento dell'intero importo garantito. All'esito di detto procedimento, nel quale BasicItalia S.p.A. (unitamente alla Capogruppo BasicNet S.p.A.) è stata chiamata in garanzia da BNL, il Tribunale di Roma, con provvedimento in data 7 dicembre 2013, ha respinto tutte le domande di A.S. Roma ritenendo l'escussione illegittima. Tale provvedimento non è stato impugnato da A.S. Roma ed è passato in giudicato.

In data 20 dicembre 2013, A.S. Roma ha nuovamente escusso la suddetta fideiussione e, a seguito del rifiuto di BNL di dar corso anche a tale nuova richiesta, ha presentato ricorso innanzi al Tribunale di Roma in data 20 febbraio 2014. Con provvedimento in data 15 dicembre 2014, il Tribunale di Roma ha respinto tutte le domande di A.S. Roma. Avverso tale provvedimento, A.S. Roma ha proposto appello avanti alla Corte di Appello di Roma con atto di citazione in data 10 febbraio 2015. L'udienza edittale, fissata per l'8 giugno 2015, è stata posticipata il 10 giugno 2015. In data 8 giugno 2015 si sono costituite in giudizio sia BasicItalia S.p.A. che BNL chiedendo il rigetto dell'appello e la conferma del provvedimento di primo grado. All'esito della prima udienza, tenutasi il 10 giugno 2015, la Corte ha rinviato la causa per la precisazione delle conclusioni al 4 luglio 2018.

Per completezza, si segnala infine che BasicItalia S.p.A. ha presentato, sempre al Tribunale di Roma, ricorso per decreto ingiuntivo al fine di ottenere da Soccer S.a.s. di Brand Manager S.r.l. (società del Gruppo A.S. Roma S.p.A.) il pagamento di fatture emesse per la fornitura di materiale tecnico alla stessa consegnato nel corso del 2013. A seguito della concessione del decreto ingiuntivo, Soccer S.a.s. di Brand Manager S.r.l. ha presentato opposizione ed il relativo procedimento, nel quale BasicItalia si è ritualmente costituita, è attualmente in fase istruttoria.

FATTI SUCCESSIVI ALLA FINE DELL'ESERCIZIO ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Nel corso del mese di marzo, BasicNet S.p.A e Briko S.p.A. hanno finalizzato accordi articolati, che prevedono, da parte di Briko S.p.A., l'assegnazione in licenza di distribuzione esclusiva mondiale a BasicNet per tutti i prodotti del marchio italiano Briko®.

La società Briko S.p.A., che fa capo oggi alla famiglia Boroli, commercializza caschi, occhiali e abbigliamento sia per lo sci che per il ciclismo.

BasicNet metterà a disposizione del Marchio il proprio modello di business e tutte le sue specifiche applicazioni, come già in precedenza avvenuto con successo per i Marchi, Kappa®, Robe di Kappa®, Superga® e K-Way®.

Il Marchio Briko®, che sviluppa attualmente un fatturato annuo di circa 6 milioni di Euro, è distribuito per circa il 60% in Italia e per il resto in USA, Nord Europa e Giappone, e potrà in prospettiva avvalersi del collaudato Network di licenziatari del Gruppo Basic per raggiungere i più significativi mercati nel Mondo.

Gli accordi prevedono altresì un'opzione - riconosciuta a BasicNet - per l'acquisto del Marchio, esercitabile, entro il 30 giugno 2019 a condizioni economiche prestabilite, anche relativamente ad un eventuale esercizio anticipato dell'opzione, correlate alle dimensioni commerciali sviluppate dal Marchio.

Per quanto riguarda l'attività generale del Gruppo, sulla base del portafoglio ordini acquisito e per effetto del contributo generato dai flussi di royalties e sourcing commission, è possibile attendere un primo semestre dell'esercizio con uno sviluppo positivo dei risultati della gestione tipica.

Tali previsioni rimangono condizionate dall'andamento generale dei mercati di riferimento, sui quali permane un'alea di incertezza economica e politica che si riflette sulla propensione ai consumi e soprattutto sulle fluttuazioni delle monete.

PROPOSTA ALL'ASSEMBLEA DI DESTINAZIONE DELL'UTILE DELL'ESERCIZIO

Signori Azionisti,

nel sottoporre all'approvazione dell'Assemblea il Bilancio dell'esercizio 2015 e la relativa Relazione sulla Gestione proponiamo di destinare l'utile di esercizio di Euro 12.070.269,36 come segue:

  • alla riserva Legale Euro 603.513,47
  • a ciascuna delle n. 56.233.602 azioni ordinarie in circolazione (al netto delle n. 4.760.000 azioni proprie detenute al 18 marzo 2016) un dividendo di 0,10 Euro al lordo delle ritenute di legge, per un ammontare di Euro 5.623.360,20
  • a utili portati a nuovo per l'importo residuo, pari a Euro 5.843.395,69

Il dividendo sarà in pagamento dal 25 maggio 2016 con data di legittimazione a percepire il dividendo (record date) il 24 maggio 2016 e stacco cedola (numero 9) il 23 maggio 2016.

Vi proponiamo inoltre che, qualora alla data di stacco del dividendo le azioni aventi diritto fossero in numero inferiore a quanto sopra indicato in virtù di eventuali acquisti di azioni proprie effettuati dalla Società, il relativo dividendo sia accantonato a Utili portati a nuovo, così come eventuali arrotondamenti effettuati in sede di pagamento.

Proponiamo pertanto la seguente:

DELIBERAZIONE

l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di BasicNet S.p.A. visti i risultati dell'esercizio al 31 dicembre 2015, vista la Relazione sulla Gestione del Consiglio di Amministrazione e preso atto delle Relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A.,

DELIBERA

di approvare la Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione ed il Bilancio chiuso al 31 dicembre 2015, in ogni sua parte e nel complesso, nonché la proposta di destinazione dell'utile d'esercizio di Euro 12.070.269,36 e la proposta di dividendo.

Torino, 18 marzo 2016

per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente F.to Marco Daniele Boglione

IL GRUPPO E LA SUA ATTIVITA'

Il Gruppo BasicNet opera nel settore dell'abbigliamento, delle calzature e degli accessori per lo sport e il tempo libero principalmente con i marchi Kappa®, Robe di Kappa®, K-Way®, Superga®, Jesus Jeans®, Lanzera®, AnziBesson® e Sabelt®. L'attività del Gruppo consiste nello sviluppare il valore dei marchi e nel diffondere i prodotti a essi collegati attraverso una rete globale di aziende licenziatarie. Questa rete di aziende viene definita "Network". Da qui il nome BasicNet. Il Network dei licenziatari copre tutti i più significativi mercati del mondo.

Il Gruppo fa capo alla BasicNet S.p.A. - con sede a Torino - quotata alla Borsa Italiana.

I PUNTI DI FORZA

I punti di forza del Gruppo coincidono con le scelte strategiche intraprese fin dal momento della sua costituzione e che si riferiscono a:

    1. Posizionamento dei marchi
    1. Business System
    1. Web integration

1. Posizionamento dei marchi

I marchi del Gruppo Basic si posizionano nel settore dell'abbigliamento informale e casual, mercato in forte crescita sin dalla fine degli Anni '60 e destinato a un continuo sviluppo in considerazione della progressiva "liberalizzazione" del costume.

è il marchio dello sport praticato ed è dedicato a gente attiva e dinamica che, nell'attività sportiva, esige un abbigliamento tecnico-funzionale senza trascurare un look giovane, accattivante, colorato e di grande impatto. Le collezioni Kappa® comprendono anche calzature e accessori per lo sport, studiati per garantire le migliori performance. Il marchio Kappa® è sponsor a livello mondiale di importanti squadre sportive di club in varie discipline, nonché di numerose federazioni nazionali sportive, soprattutto in Italia.

è il brand per chi, nel tempo libero e nelle attività professionali che consentano un abbigliamento informale, predilige indossare capi sportivi, moderni e di qualità, a prezzi accessibili. È dedicato a persone dinamiche, contemporanee e aperte al mondo che cambia.

è il marchio di calzature e accessori per il tempo libero creati per chi cerca la comodità senza rinunciare a moda, colore, stile e qualità. Le collezioni Superga® soddisfano le esigenze di un pubblico trasversale e di ogni età.

è l'antipioggia per eccellenza: classico, contemporaneo, tecnologico, funzionale e colorato. Oltre alle storiche giacche con zip termosaldata, richiudibili nella propria tasca e realizzate con materiali impermeabili e antivento, caldi e traspiranti, le collezioni comprendono anche abbigliamento e accessori fashion, che mantengono identiche caratteristiche di praticità e funzionalità.

è il marchio del jeans, nato nel 1971 dalla creatività dei giovanissimi Maurizio Vitale e Oliviero Toscani.

è un marchio di abbigliamento e calzature per il calcio. Il marchio è stato acquisito dal Gruppo Basic con l'obiettivo primario di utilizzarne la piattaforma operativa per l'introduzione del marchio Lanzera® negli Stati Uniti.

è il marchio delle collezioni tecniche per lo sci, dedicato allo sportivo che esige un abbigliamento tecnico-funzionale di altissima qualità, ma attento anche all'eccellenza del design e dello stile italiani. Il Gruppo è proprietario del 50% del marchio.

è il marchio di calzature d'alta gamma destinate a tempo libero, sport e occasioni formali, nato nel mondo delle corse e del grande automobilismo. Si posiziona nel segmento fashion del mercato. Dall'ottobre 2011 il Gruppo Basic è proprietario del 50% del marchio per le classi fashion (abbigliamento e calzature), e ne è anche licenziatario mondiale.

2. Il Business System

Il Gruppo BasicNet ha impostato il proprio sviluppo su un modello di impresa "a rete", identificando nel licenziatario il partner ideale per la diffusione, la distribuzione e l'approvvigionamento dei propri prodotti nel mondo scegliendo di porsi nei confronti di quest'ultimo non come fornitore del prodotto in sé, ma come fornitore di un insieme integrato di servizi, o meglio di un'opportunità di business.

Innovativo, flessibile, modulare, il Business System di BasicNet ha consentito al Gruppo di crescere rapidamente, pur mantenendo una struttura agile e leggera: una grande azienda fatta di tante aziende collegate fra loro da un'unica piattaforma informatica completamente integrata al Network tramite internet e studiata per la condivisione in tempo reale e per la massima fruizione delle informazioni.

Il Business System, inoltre, è stato concepito e strutturato in modo da consentire lo sviluppo sia per linee interne (nuovi licenziatari, nuovi mercati) sia per linee esterne (nuovi marchi sviluppati o acquisiti, nuove linee di business).

Il funzionamento del Business System è molto semplice. Alla Capogruppo BasicNet S.p.A. fanno capo le attività strategiche:

  • ricerca e sviluppo prodotto;
  • global marketing;

  • Information Technology ovvero la creazione di nuovi software per consentire la gestione online di tutti i processi della catena dell'offerta;

  • coordinamento dei flussi informativi relativi alle attività produttive e commerciali, scambiati nel Network dei licenziatari;
  • finanza strategica.

Ai licenziatari, definiti su base territoriale o per specifiche categorie merceologiche è affidata la distribuzione dei prodotti ai dettaglianti, l'attività di marketing locale, la logistica territoriale ed il finanziamento del capitale circolante.

Analogo modello è stato replicato nei confronti di aziende licenziatarie incaricate di gestire i flussi produttivi dei prodotti finiti a marchi BasicNet (i sourcing center), che vengono distribuiti dalle imprese licenziatarie commerciali nelle aree di loro competenza.

Nell'ambito dello sviluppo del proprio Business System, il Gruppo ha anche realizzato il sistema di vendita diretta al pubblico, per ora sviluppato dal licenziatario italiano, denominato plug@sell®. Il modello è costituito da un sistema di gestione di vendita integrato con il web e con la piattaforma aziendale, che permette di gestire in totale semplicità tutte le attività quotidiane del negozio in tempo reale, dagli ordini, alla gestione del magazzino, alla contabilità, alla formazione (pre-apertura e continuativa) del personale, attraverso moduli frontali in aula e online.

Nell'ambito del progetto Retail, operato dalla BasicRetail S.r.l. (società interamente detenuta dalla BasicItalia S.p.A.) sono state sviluppate diverse insegne che coprono i tre livelli primari del dettaglio con i quali il Gruppo è presente nella vendita diretta al pubblico sul territorio italiano e precisamente sono:

  • (I LIVELLO) la I^ linea: i Brand Store sono collocati nei centri storici, vie o centri commerciali con specifici accordi di franchising;
  • (II LIVELLO) i Brand Outlet collocati negli Outlet Village;
  • (III LIVELLO) i Discount: "alloSpaccio" inseriti in parchi commerciali o industriali convertiti a commercio.

Tutti i format sono stati sviluppati con l'obiettivo di poterli replicare in numero e condizioni di mercato diverse.

3. Web Integration

La piattaforma informatica costituisce uno dei principali investimenti strategici del Gruppo al quale è dedicata la massima attenzione sia in termini di Risorse Umane sia di centralità nello sviluppo del Business System.

Tale piattaforma è stata concepita e sviluppata in un'ottica completamente integrata al web, interpretato dal Gruppo come lo strumento ideale di comunicazione fra gli elementi che costituiscono il Network.

Il dipartimento di Information Technology si occupa dunque di progettare e implementare sistemi di raccolta e trasmissione dati per collegare le società del Network BasicNet fra loro e l'esterno.

In quest'ottica lo schema di business è stato disegnato in base a cosiddetti e-process ovvero in divisioni "com" che eseguono ognuna un tassello del processo produttivo e lo propongono alle altre divisioni utilizzando per l'interscambio e la negoziazione esclusivamente le transazioni online.

STRUTTURA DEL GRUPPO

Il Gruppo Basic è costituito da società operative italiane ed estere che sono raggruppate in tre settori di attività:

  • la gestione delle licenze (Business System);
  • licenziatari di proprietà;
  • la gestione immobiliare.

Il settore di gestione del Business System include la Capogruppo BasicNet, le società proprietarie dei marchi del Gruppo, Basic Trademark S.A., Superga Trademark S.A., AnziBesson Trademark S.r.l., Fashion.S.r.l., Jesus Jeans S.r.l., la società di servizi BasicNet Asia Ltd., ad Hong Kong, Basic Properties B.V., in Olanda e la società sub licenziataria Basic Properties America, Inc., negli USA.

Oltre all'attività sviluppata direttamente da BasicNet S.p.A., già descritta, l'attività delle altre società consiste nel concedere i diritti di proprietà intellettuale del Gruppo BasicNet ai diversi licenziatari, amministrandone i contratti e gestendone i relativi flussi economici.

I licenziatari di proprietà sono costituiti dalla BasicItalia S.p.A. e dalla sua controllata BasicRetail S.r.l.

BasicItalia S.p.A. opera quale licenziatario per l'utilizzo e lo sviluppo dei diritti di proprietà intellettuale e dei prodotti di tutti i marchi della BasicNet per il territorio italiano. E' l'incubatore e il licenziatario su cui vengono testati i progetti di sviluppo del Gruppo.

La società è titolare di importanti contratti di sponsorizzazione tecnico sportiva e merchandising, delle quali alcune a visibilità internazionale, che gestisce operativamente anche a beneficio del Gruppo e del Network.

BasicRetail gestisce punti vendita ad insegne del Gruppo nell'ambito del progetto di franchising.

La gestione immobiliare fa capo alla Basic Village S.p.A. Essa è proprietaria dell'ex stabilimento Maglificio Calzificio Torinese. Ristrutturato nel 1998 in un'ottica conservativa, costituisce la sede del Gruppo BasicNet ed ospita numerose altre attività, sia del Gruppo che di terzi.

OBIETTIVI ED AREE DI ESPANSIONE

L'obiettivo del Gruppo è rafforzare la propria leadership a livello mondiale facendo crescere il valore dei marchi.

Il Gruppo persegue il progetto di crescita attraverso:

  • il consolidamento e l'espansione dei marchi di proprietà nei territori in cui essi sono già presenti, tramite il sostegno alla crescita dell'attività dei licenziatari consentita dal proprio Business System;
  • l'ampliamento della copertura territoriale dei marchi, tramite la ricerca di nuovi licenziatari qualificati, soprattutto per quanto attiene i brand di più recente acquisizione;
  • lo sviluppo di negozi plug@sell® che consente al licenziatario di migliorare la propria presenza sul mercato e di raggiungere in modo efficiente il consumatore finale;
  • l'esame di nuove opportunità di investimento e di sviluppo su nuovi mercati.

Il Gruppo BasicNet si configura come dal grafico che segue:

(*) Con sede di amministrazione in Italia

(**) Già BasicOutlet S.r.l.

Nell'esercizio sottoposto ad approvazione è avvenuta la fusione per incorporazione della RdK0 S.r.l. nella BasicOutlet S.r.l. che ha modificato la propria denominazione sociale in BasicRetail S.r.l. e la cessione a quest'ultima - da parte di BasicItalia S.p.A. - di talune attività connesse con l'attività di retail del Gruppo, per la gestione con metodologia in franchising; tali cambiamenti nella struttura societaria non hanno comportato variazioni sui valori consolidati.

LE RISORSE UMANE

Al 31 dicembre 2015 le Risorse Umane del Gruppo erano 508 così suddivise:

Risorse Umane al 31 dicembre 2014
Età media Numero
Maschi/
Femmine
Totale Maschi/
Femmine
Media Maschi/
Femmine
Totale Maschi/
Femmine
Media
17 / 9 26 47 / 48 47 16 / 8 24 46 / 50 47
1 / - 1 53 / — 53 1 / - 1 52 / - 52
134 / 323 457 35 / 36 36 125 / 310 435 35 / 36 36
14 / 10 24 45 / 42 43 15 / 9 24 44 / 42 43
166 / 342 508 36 / 36 36 157 / 327 484 37 / 36 36
Numero Risorse Umane al 31 dicembre 2015 Età media

Fonte: BasicGuys.com

L'incremento è perlopiù relativo a personale addetto alla gestione di punti vendita ad insegne del Gruppo.

Prosegue con successo il progetto "BasicEducation", volto alla preparazione del personale impiegato nel franchising e al costante aggiornamento delle Risorse Umane del Gruppo, per un totale di:

  • 1.085 ore di formazione online
  • 1.108 ore di formazione in aula e 330 ore presso i negozi
  • 669 allievi formati (dipendenti e franchisee)

Il Gruppo dal 2004 ha messo a punto alcune azioni per andare incontro alle esigenze dei dipendenti e per conciliare gli impegni familiari con il lavoro: a) l'istituto della "Banca-ore" che permette di fare un uso più flessibile dello straordinario, b) il part time reversibile concesso alle lavoratrici con bimbi piccoli, c) lo sportello "BasicCare" per delegare ad un addetto aziendale i pagamenti e le piccole commissioni routinarie, e d) la palestra attrezzata "BasicGym" che organizza corsi di ginnastica per i dipendenti e collaboratori del Gruppo.

Nel febbraio 2012 BasicNet ha siglato un protocollo d'intesa con il Comune di Torino, grazie al quale tutte le Risorse Umane del Gruppo Basic possono accedere ai servizi di TorinoFacile, lo sportello di servizi online della Città, senza abbandonare la propria postazione di lavoro. Dal sito aziendale www.basic.net, infatti, i dipendenti possono essere riconosciuti attraverso i propri codici di login senza bisogno di digitare il proprio codice fiscale o altre password di accesso al servizio, per richiedere certificati anagrafici e di stato civile per sé e per i componenti del proprio nucleo familiare e prenotare un appuntamento con gli uffici tecnici comunali.

La salute e la sicurezza sul lavoro sono valori condivisi da tutte le Risorse Umane. In tale ambito la Capogruppo e le sue controllate hanno elaborato il "Documento di valutazione del rischio" previsto ai sensi del D.Lgs. 81/2008.

INFORMAZIONI RELATIVE ALL'AMBIENTE

Il rispetto per l'ambiente rappresenta un fattore chiave di competitività e sostenibilità del Gruppo. Tale rispetto si concretizza in primo luogo attraverso il doveroso rispetto della normativa in materia. Attraverso la web integration, sin dal 1999 il Gruppo ha come obiettivo prioritario evitare l'utilizzo della carta: in effetti la piattaforma informatica è l'unico strumento di comunicazione fra gli elementi che costituiscono il Network, dal controllo delle procedure, alla gestione delle Risorse Umane, riducendo al minimo il consumo dei supporti cartacei. Il Gruppo utilizza inoltre il sistema dell'archiviazione ottica per tutto il ciclo attivo, per la maggior parte dei libri contabili obbligatori, nonché per la gestione del libro unico del lavoro.

ALTRE INFORMAZIONI

AZIONI PROPRIE

In base al programma di acquisto di azioni proprie, autorizzato dall'Assemblea del 28 aprile 2014, e valido fino alla data dell'Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015, sono state acquistate sino alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione odierna numero 637.000 azioni pari all'1,04% del Capitale Sociale. Alla data odierna BasicNet detiene complessive numero 4.760.000 azioni proprie (pari al 7,80% del Capitale Sociale) per un investimento complessivo di 9,8 milioni di Euro.

Il Gruppo intende proseguire anche per il 2016 il programma di acquisto di azioni proprie e proporre all'Assemblea degli Azionisti il rinnovo dell'autorizzazione. La proposta ha la finalità di conferire alla Società un utile strumento nell'ambito di operazioni connesse alla gestione corrente, per procedere ad investimenti in azioni proprie qualora l'andamento delle quotazioni in borsa, o il volume della liquidità disponibile, possano rendere conveniente tale operazione, ovvero nell'ambito di progetti coerenti con le linee strategiche che la Società intende perseguire, in relazione alle quali si concretizzi l'opportunità di scambi azionari ovvero costituendole in garanzia nell'ambito di operazioni finanziarie.

INFORMAZIONI RELATIVE AI PIANI DI STOCK OPTION

Alla data della presente Relazione non è attivo alcun piano di stock option.

AZIONI POSSEDUTE DA AMMINISTRATORI E SINDACI

Le informazioni riguardanti le azioni possedute da Amministratori e Sindaci sono riportate nella Relazione sulla Remunerazione, reperibile con la documentazione dell'Assemblea 2016 sul sito www.basicnet.com, cui si fa rimando.

RAPPORTI CON CONTROLLANTI, COLLEGATE, ALTRE PARTECIPAZIONI E PARTI CORRELATE

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate sono presentate nella Nota 40 del bilancio d'esercizio.

I rapporti fra le società del Gruppo, che si sostanziano in acquisti di merce e prestazioni di servizi, conclusi alle normali condizioni di mercato, non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, ma rientrano nell'ordinario corso degli affari delle società del Gruppo e sono elisi in sede di consolidamento.

Gli effetti derivanti dai rapporti tra BasicNet S.p.A. e le sue controllate sono evidenziati nel bilancio della Capogruppo e nelle Note Illustrative al bilancio.

Le società del Gruppo di diritto fiscale nazionale hanno aderito, in capo alla BasicNet S.p.A. al consolidamento fiscale previsto dagli articoli 117 e seguenti del TUIR – 22 dicembre 1986 n.917.

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 29 ottobre 2010 e aggior-

nato nel luglio 2014 la procedura per operazioni con parti correlate, i contenuti della quale sono riassunti nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti proprietari. La procedura è altresì reperibile nella versione integrale sul sito internet del Gruppo (www.basicnet.com nella sezione "Corporate Governance BasicNet").

Disciplina delle società controllate aventi sede in Paesi Extra-UE

In applicazione di quanto previsto all'art. 39 del Regolamento Mercati emanato dalla Consob, con riferimento alle "Condizioni per la quotazione di azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di stati non appartenenti all'Unione Europea" di cui all'art. 36 e 37 del citato Regolamento si attesta che in base ai dati di bilancio al 31 dicembre 2015 e in applicazione dei parametri di significativa rilevanza ai fini del consolidamento, individuata secondo le disposizioni di cui al titolo VI, capo II, del Regolamento Emittenti: la società controllata Basic Properties America, Inc., con sede in Richmond (Virginia) assume rilevanza ai fini della suddetta disciplina. Sono comunque adempiute per le controllate con sede in Stati non appartenenti all'Unione Europea e cioè Basic Properties America, Inc. (Stati Uniti d'America) e BasicNet Asia Ltd. (Hong Kong) le previsioni di cui all'art. 36 Regolamento Mercati, nel senso che le situazioni contabili, lo statuto, l'elenco dei poteri degli organi delegati sono depositati presso la sede sociale di BasicNet a disposizione del pubblico. La composizione del Consiglio di Amministrazione delle Società è consultabile sul sito www.basicnet.com/ilgruppo/organisociali.

RICERCA E SVILUPPO

L'attività di ricerca e sviluppo del Gruppo si svolge essenzialmente su due direttrici:

  • la ricerca sul prodotto in termini di sviluppo di collezioni di abbigliamento e calzature sportive ed informali, con tutto ciò che attiene questa attività, dalla ricerca di materiali, all'ideazione stilistica e grafica dei capi, alla definizione delle specifiche tecniche di produzione, all'ottenimento di prototipi e capi campione;
  • la ricerca informatica, in termini di sviluppo di sistemi di raccolta e trasmissione di dati, sfruttando le opportunità date dalle reti internet, per collegare le società del Network BasicNet fra loro e con l'esterno, con l'obiettivo di sfruttare tutte le opportunità date dalle nuove tecnologie alla velocità di trasferimento delle informazioni e, quindi, all'efficacia del business.

I costi di ricerca connessi al prodotto sono spesati nell'esercizio in cui si generano i ricavi dalle vendite, o si incassano le royalties delle relative collezioni.

I costi di sviluppo della piattaforma informatica, per lo più costituiti da costi di sviluppo software effettuato da consulenti esterni strettamente coordinati da personale interno e protetto da copyright, sono capitalizzati ed ammortizzati in cinque anni a partire dall'esercizio in cui i programmi diventano operativi.

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

La Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari, di seguito riportata in sintesi, è disponibile nella versione integrale sul sito internet del Gruppo (www.basicnet.com nella sezione "Corporate Governance BasicNet").

1.0 PROFILO DELL'EMITTENTE

BasicNet S.p.A. è gestita da un Consiglio di Amministrazione, che è assistito dai Comitati per il controllo e rischi e per la remunerazione ed è vigilata dal Collegio Sindacale. A tali organi competono i poteri e le funzioni previsti dal Codice Civile, dalle leggi speciali applicabili e dallo Statuto Sociale. I predetti Organi sono eletti dall'Assemblea degli Azionisti e rimangono in carica tre esercizi.

La revisione legale dei conti è demandata ai sensi di legge ad una società di revisione.

L'Assemblea è l'organo che rappresenta l'universalità degli Azionisti cui compete deliberare, in via ordinaria e straordinaria, sulle materie demandate per legge o per Statuto alla propria competenza.

Completano la Governance il Sistema di Controllo Interno, il Codice Etico, nonché la struttura dei poteri e delle deleghe e l'assetto organizzativo.

  • 2.0 INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI ALLA DATA DEL 18 MARZO 2016 (ex articolo 123-bis. 1 comma, TUF)
  • a) Struttura del Capitale Sociale (ex articolo123-bis, comma 1, lettera a), TUF) Il Capitale Sociale, interamente sottoscritto e versato, ammonta a Euro 31.716.673,04 ed è composto da numero 60.993.602 azioni ordinarie del valore nominale di 0,52 Euro cadauna.

Alla data della presente Relazione la Società possiede n. 4.760.000 azioni proprie pari al 7,80% del Capitale Sociale.

La Società non ha emesso altri strumenti finanziari che attribuiscano il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione.

Non sono stati deliberati piani di incentivazione a base azionaria che comportino aumenti, anche gratuiti, del capitale.

b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ex articolo123-bis, comma 1, lettera b), TUF)

Alla data della presente Relazione non esistono restrizioni al trasferimento di titoli.

c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex articolo123-bis, comma 1, lettera c), TUF)

L'elenco dei soggetti che partecipano, direttamente o indirettamente, in misura superiore al 5% del capitale sociale (soglia di rilevanza individuata dall'articolo 120, comma 2, del Decreto Legislativo n. 58 del 1998, con riferimento alla BasicNet che risulta qualificabile come "Piccola media impresa" ai sensi dell'art. 1, lett. w-quater 1) del Decreto Legislativo n. 58 del 1998), rappresentato da azioni aventi diritto al voto, secondo le risultanze del libro soci, integrate dalle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120, del Decreto Legislativo n. 58 del 1998 e dalle altre informazioni in possesso della Società, è il seguente:

Dichiarante Azionista diretto Quota% Quota%
sul capitale sul capitale
ordinario votante
Marco Daniele Boglione BasicWorld s.r.l. 36,187% 36,187%
Marco Daniele Boglione Marco Daniele Boglione 0,511% 0,511%
Totale 36,698% 36,698%
BasicNet S.p.A. BasicNet S.p.A. 7,804% 7,804%
Wellington Management Company LLP J. Cairds Investors (Bermuda) L.P. 4,890% 4,890%
Wellington Management Company LLP J. Cairds Partners L.P. 4,680% 4,680%
Totale 9,570% 9,570%
JPMorgan Asset Management Holding Inc. 5,024% 5,024%

d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex articolo123-bis, comma 1, lettera d), TUF)

Non sono stati emessi titoli che conferiscano diritti speciali di controllo.

  • e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex articolo123-bis, comma 1, lettera e), TUF) Non è previsto alcun sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti.
  • f) Restrizioni al diritto di voto (ex articolo123-bis, comma 1, lettera f), TUF) Non sono in essere restrizioni al diritto di voto.
  • g) Accordi tra azionisti (ex articolo123-bis, comma 1, lettera g), TUF) Alla data della presente Relazione non sono noti accordi tra Azionisti.
  • h) Clausole di change of control (ex articolo123-bis, comma 1, lettera h), TUF) e disposizioni statutarie in materia di Opa (ex articolo 104, comma 1-ter e 104-bis comma 1).

Le condizioni contrattuali dei finanziamenti, in essere alla data della presente Relazione, prevedono, tra l'altro, come d'uso in operazioni finanziarie di questo tipo, il mantenimento di talune condizioni relative al possesso azionario da parte dell'azionista di riferimento della Società.

Disposizioni statutarie in materia di Opa

L'Assemblea straordinaria del 29 aprile 2011 ha approvato, tra l'altro, la modifica dell'articolo 16 dello Statuto Sociale - Poteri del Consiglio di Amministrazione e rappresentanza legale - al fine di riconoscere al Consiglio di Amministrazione la facoltà di porre in essere, in qualunque momento e senza preventiva autorizzazione dell'Assemblea, misure difensive in caso di offerta pubblica o di scambio, come previsto dall'articolo 104 del TUF, come modificato dall'articolo 1 del D.Lgs. n. 146 del 25 settembre 2009. In particolare all'articolo 16 sono stati inseriti i due commi che seguono:

  • "il Consiglio di Amministrazione, e i suoi eventuali organi delegati, hanno inoltre facoltà di compiere, senza necessità di autorizzazione dell'Assemblea, tutti gli atti e le operazioni che possono contrastare il conseguimento degli obiettivi di un'offerta pubblica di acquisto o di scambio, dalla comunicazione con cui la decisione o il sorgere dell'obbligo di promuovere l'offerta sono stati resi pubblici sino alla chiusura o decadenza dell'offerta stessa".
  • "Il Consiglio di Amministrazione, e i suoi eventuali organi delegati, hanno inoltre facoltà di attuare decisioni, non ancora attuate in tutto o in parte e che non rientrano nel corso normale delle attività della Società, prese prima della comunicazione di cui sopra e la cui attuazione possa contrastare il conseguimento degli obiettivi dell'offerta."
  • i) Deleghe ad aumentare il Capitale Sociale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex articolo123-bis, comma 1, lettera m), TUF)
  • Deleghe ad aumentare il Capitale Sociale

Non sono in essere deleghe al Consiglio di Amministrazione ad aumentare il Capitale Sociale ai sensi dell'articolo 2443 del Codice Civile.

• Autorizzazione all'acquisto di azioni proprie

L'Assemblea del 27 aprile 2015 ha deliberato, per un periodo di dodici mesi, ovvero fino alla prossima Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015, l'autorizzazione all'acquisto e disposizione di un numero massimo di azioni, che tenuto conto di quelle già detenute dalla Società, non superi i limiti di legge, per un impegno finanziario massimo previsto in 2,5 milioni di Euro. In base a tale autorizzazione la Società ha acquistato, alla data della presente Relazione, numero 637.000 azioni pari all'1,04% del Capitale Sociale. Alla data odierna BasicNet detiene complessive numero 4.760.000 azioni proprie (pari al 7,80% del Capitale Sociale) per un investimento complessivo di 9,8 milioni di Euro.

l) Attività di direzione e coordinamento (ex articolo 2497 e ss. C.C.)

BasicNet S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento ai sensi dell'articolo 2497 e seguenti del Codice Civile e definisce in piena autonomia i propri indirizzi strategici generali ed operativi.

BasicNet S.p.A. ritiene di non essere soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di BasicWorld S.r.l., società che detiene il 36,187% del Capitale Sociale, in quanto non esiste né in forma contrattualmente definita, né attraverso procedure organizzative, alcuna regola che consenta di limitare l'autonomia decisionale di BasicNet S.p.A.

Ai sensi dell'articolo 2497 bis del Codice Civile le società italiane controllate direttamente ed indirettamente hanno individuato BasicNet S.p.A. quale soggetto che esercita l'attività di direzione e coordinamento. Tale attività consiste nell'indicazione degli indirizzi strategici generali e si concretizza nella definizione ed adeguamento del modello di Governance e di Controllo Interno, nella condivisione del Codice Etico adottato a livello di Gruppo. Inoltre, il coordinamento di Gruppo prevede la gestione accentrata presso BasicNet S.p.A. dei servizi di Tesoreria, del personale, societari, di controllo e di Information Technology.

Quanto sopra consente sia di realizzare economie di scala, sia di avere un adeguato coordinamento e controllo gestionali.

m) Altre informazioni

Si precisa che:

  • le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma 1, lettera 1) ("gli accordi tra la società e gli amministratori – che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o nel caso in cui il rapporto di lavoro cessi a seguito di un'offerta pubblica"), sono contenute nella Relazione sulla remunerazione pubblicata ai sensi dell'articolo 123 ter del TUF, reperibile sul sito aziendale www.basicnet.com/contenuti/datifinanziari/assembleeazionisti.asp;
  • le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma 1, lettera l) ("le norme applicabili alla nomina e alla sostituzione degli amministratori – nonché alla modifica dello statuto, se diverse da quelle previste dal legislatore e regolamentari applicabili in via suppletiva") sono illustrate nella sezione della Relazione dedicata al Consiglio di Amministrazione (Sez. 4.1).
    1. COMPLIANCE (ex articolo123-bis, comma 2, lettera a), TUF)

Il sistema di Corporate Governance adottato da BasicNet S.p.A. integra il quadro delle regole e delle procedure, delineato dallo Statuto e dalle disposizioni di Legge, in cui si sostanzia il sistema di direzione e controllo della Società e del Gruppo. Esso si fonda, nei suoi tratti essenziali, nel recepimento dei principi e delle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina delle società quotate emanato da Borsa Italiana, accessibile al pubblico sul sito web di Borsa Italiana (http://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/homepage/homepage.htm). La Relazione annuale, che è pubblicata sul sito internet www.basicnet.com/contenuti/corporate/corporategovernance.asp è diretta ad illustrare la struttura di Governance del Gruppo, nonché il livello di conformità del sistema di governo societario alle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina emanato da Borsa Italiana S.p.A.

In linea con la Raccomandazione UE n. 208/2014 e come previsto al Par. IV dei "Principi guida e regime transitorio" del Codice di Autodisciplina, è fornita evidenza e spiegazione, laddove eventuali principi o criteri applicativi siano stati disattesi.

Né BasicNet S.p.A. né le sue controllate aventi rilevanza strategica sono soggetti alle disposizioni di legge non italiane che ne influenzino la struttura di Governance.

    1. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
  • 4.1 NOMINA E SOSTITUZIONE (ex articolo123-bis, comma 1, lettera l), TUF)

Le norme applicabili alla nomina e sostituzione degli amministratori sono quelle previste dalle disposizioni legislative e regolamentari e dall'articolo 13 dello Statuto Sociale cui si fa rimando nella sezione del sito aziendale www.basicnet.com/contenuti/gruppo/statuto.asp.

La Società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione, composto da almeno cinque e da non più di quindici componenti soci o non. L'Assemblea, prima di procedere alla loro nomina, stabilisce il numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione e la durata in carica nel rispetto dei limiti temporali di legge.

La procedura di nomina prevista dall'articolo 13 prevede:

  • il deposito, presso la sede legale della Società entro il termine previsto dalle disposizioni regolamentari, delle liste dei candidati con l'indicazione dei soci che le hanno presentate e della percentuale di partecipazione complessivamente detenute, corredate da un'esauriente informativa riguardo alle caratteristiche personali e professionali dei candidati, debbano essere depositate;
  • che agli Azionisti di minoranza che da soli, o insieme ad altri, siano titolari di azioni con diritto di voto rappresentanti una percentuale non inferiore a quella prevista per la Società dalla normativa vigente, sia riservata la nomina di un Amministratore. Per l'esercizio 2016, come per gli esercizi precedenti, tale percentuale è stata prevista nel 4,5% (con delibera n. 19499 del 28 gennaio 2016);
  • che all'elezione degli Amministratori si proceda come segue: i) dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti sono eletti, in base all'ordine progressivo con il quale sono elencati nella lista, tutti i componenti necessari a ricoprire il numero di Amministratori stabilito dall'Assemblea, in modo tale da garantire che la composizione del Consiglio di Amministrazione rispetti l'equilibrio tra generi previsto dalla legge, tranne uno; ii) dalla lista che ha ottenuto in Assemblea il secondo maggior numero di voti è eletto un componente del Consiglio di Amministrazione nella persona del candidato elencato al primo posto di tale lista;
  • che non si tenga conto delle liste che non abbiano conseguito una percentuale di voti almeno pari a quella richiesta dallo Statuto per la presentazione delle stesse;
  • che in caso di parità di voti fra le liste, si proceda a nuova votazione da parte dell'intera Assemblea, risultando eletto il candidato indicato al primo posto

nella lista che ottenga la maggioranza semplice dei voti. In caso di presentazione di una sola lista di candidati, ovvero in caso di mancata presentazione di liste, l'Assemblea delibera con le maggioranze di legge.

Il Consiglio di Amministrazione attualmente in carica è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2013.

L'unica proposta di nomina è stata presentata dal socio BasicWorld S.r.l., titolare a tale data del 36,187% delle azioni ordinarie.

BasicNet non è soggetta a ulteriori norme, in materia di composizione del Consiglio di Amministrazione, oltre a quelle previste dal TUF.

Piani per la successione degli amministratori esecutivi

Il Consiglio di Amministrazione, in considerazione della struttura della compagine e dell'assetto delle deleghe, ha valutato di non adottare piani di successione per l'eventuale sostituzione degli Amministratori esecutivi. Tale scelta potrà essere riconsiderata in relazione ad una diversa ripartizione di poteri all'interno del Consiglio di Amministrazione.

4.2. COMPOSIZIONE (ex articolo123-bis, comma 2, lettera d), TUF)

Il Consiglio di Amministrazione in carica, nominato dall'Assemblea del 29 aprile 2013, scadrà con l'Assemblea per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015, ed è costituito da dieci membri.

Il Consiglio di Amministrazione nella sua composizione, è in linea con le "quote di genere" di un quinto previste dalla nuova normativa Consob e dall'articolo 13 dello Statuto Sociale, riformulato nel 2011 in recepimento della normativa.

Nella riunione del 23 ottobre 2015, il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Presidente, ha nominato il Consigliere Giovanni Crespi Vice Presidente non esecutivo. In conseguenza di tale nomina, il Consigliere Giovanni Crespi si è dichiarato non indipendente ai sensi dell'articolo 148, comma 3 del Testo Unico della Finanza e dell'articolo 3 del Codice di Autodisciplina per le società quotate, cui BasicNet aderisce. A seguito di tale dichiarazione il Consigliere Paola Bruschi ha rassegnato le proprie dimissioni al fine di consentire l'ingresso in Consiglio di un nuovo amministratore indipendente. Il Consiglio, previo ringraziamento al Consigliere uscente Paola Bruschi, per il contributo apportato durante il suo mandato e, in particolare, per la disponibilità dimostrata, ha nominato per cooptazione ai sensi dell'articolo 2386 del Codice Civile, la Signora Renate Hendlmeier che rimarrà in carica, come l'intero Consiglio di Amministrazione, fino alla prossima Assemblea di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2015.

Il Consigliere Renate Hendlmeier ha dichiarato di essere in possesso dei requisiti di indipendenza, ai sensi dell'articolo 148, comma 3 del Testo Unico della Finanza e dell'articolo 3 del Codice di Autodisciplina per le società quotate, che sono stati accertati, sulla base delle dichiarazioni ricevute, dal Consiglio di Amministrazione. Il Consigliere Renate Hendlmeier ha dichiarato di essere in possesso di numero 2.000 azioni BasicNet.

Il Consiglio ha infine provveduto all'integrazione del Comitato di controllo e rischi nominando quale membro il Consigliere Renate Hendlmeier e il Consigliere Adriano Marconetto quale Presidente, in sostituzione del Consigliere Giovanni Crespi.

Di seguito un breve curriculum vitae degli amministratori in carica con indicazione delle cariche ricoperte dai medesimi all'interno del Gruppo e in altre società quotate o di interesse rilevante.

I curriculum degli Amministratori in carica sono disponibili anche sul sito della società www.basicnet.com/contenuti/gruppo/organisocialisocieta.asp.

Marco Daniele Boglione – Presidente del Consiglio di Amministrazione (in carica dal 1984)

Nato nel 1956 è il fondatore del Gruppo. Dopo un'esperienza al Maglificio Calzificio Torinese S.p.A. è imprenditore dal 1985.

All'interno del Gruppo riveste le seguenti cariche: Presidente Basic Trademark S.A., Presidente Superga Trademark S.A., Consigliere delegato Fashion S.r.l., Consigliere BasicItalia S.p.A., Presidente Jesus Jeans S.r.l.

E' inoltre Amministratore Delegato di BasicWorld S.r.l., Consigliere della Fondazione Piemontese per la ricerca sul cancro, Presidente della Fondazione del Piemonte per l'Oncologia, Consigliere di Amministrazione della Fondazione Telecom Italia. E' membro del Consiglio Direttivo dell'Unione Industriale di Torino e membro del Consiglio Direttivo del Gruppo Piemontese Cavalieri del Lavoro. Nel giugno 2011 è stato nominato Cavaliere al Merito del Lavoro dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Daniela Ovazza – Vice PresidenteMembro del Comitato di remunerazione (in carica dal 1994)

Nata nel 1956, laureata a Torino in Economia e Commercio, dal 1984 è imprenditrice.

Riveste le cariche di Consigliere di Amministrazione TESA S.p.A; Consigliere di Amministrazione non esecutivo C.L.S. S.p.A., Consigliere di Amministrazione della CGT Truck S.p.A.

Giovanni Crespi – Vice Presidente (in carica dal 2007)

Nato nel 1959 è laureato in Scienze politiche. Ha iniziato l'attività nel settore commerciale dell'editoria. Dal 1986 al 1990 è stato assistente del direttore generale del Gruppo editoriale Fabbri, Bompiani, Sonzogno, Etas Group S.p.A. e publisher del marchio Etas. Dal 1990 al 1991 Direttore Generale Eurolibri Rusconi Editore S.p.A. Dal 1991 al 1999 Vice Presidente e Direttore Generale di "The Walt Disney Company Italy S.p.A". Dal 1999 al 2003 Amministratore Delegato e Direttore Generale dell'Istituto Geografico De Agostini S.p.A. Dal 2003 al 2006 Presidente di Rodale International e dal 2008 Presidente e Amministratore Delegato di Rhiag Group S.p.A. Fino a fine 2015 è stato Consigliere di Amministrazione Indipendente Innovest S.p.A., Consigliere di Amministrazione di Sirti S.p.A., di HIIT S.p.A., e di UnoPiù S.p.A.

E' stato Amministratore Indipendente e Presidente del Comitato controllo e rischi di BasicNet S.p.A. sino alla sua nomina a Vice Presidente, nella riunione di Consiglio del 23 ottobre 2015.

All'interno del Gruppo è Consigliere di Amministrazione di BasicItalia S.p.A, per la quale si occupa di presidiare l'attività di controllo e gestione dei rischi della Società.

Franco SpallaAmministratore Delegato (in carica dal 2001)

Nato nel 1952, laureato in Amministrazione Aziendale presso l'Università di Torino.

Dal 1988 al 2001 è stato Amministratore Delegato di Fenera Holding S.p.A. ed è Consigliere Indipendente e membro del Comitato controllo e rischi della Intek Group S.p.A., società quotata alla Borsa Valori di Milano.

All'interno del Gruppo ricopre le seguenti cariche: Presidente Basic Properties B.V., Presidente BasicNet Asia Ltd., Amministratore Delegato Jesus Jeans S.r.l., Amministratore Delegato AnziBesson Trademark S.r.l., Amministratore Delegato Fashion S.r.l., Consigliere BasicItalia S.p.A., Consigliere Basic Properties America, Inc., Consigliere Superga Trademark S.A., Consigliere Basic Trademark S.A., Direttore delle sedi amministrative italiane di Superga Trademark S.A. e Basic Trademark S.A.

Paolo CafassoConsigliere di Amministrazione (in carica dal 1995)

Nato nel 1956, è laureato in Economia e Commercio, è abilitato alla professione di dottore commercialista ed è revisore contabile. Dal 1980 al 1994 ha lavorato presso la società di revisione Arthur Andersen & Co., con incarichi presso i principali clienti dell'area torinese, soprattutto nel settore industriale e commerciale. Dal 1995 è dirigente di BasicNet S.p.A. come Direttore Finanziario del Gruppo. E' Dirigente Preposto alle scritture contabili.

All'interno del Gruppo riveste la carica di Amministratore Delegato Basic Village S.p.A., Consigliere Basic Properties B.V.

Alessandro Gabetti Davicini – Consigliere di Amministrazione – Membro del Comitato controllo e rischi (in carica dal 2010)

Nato nel 1965. Ha ricoperto le cariche di direttore generale di Lactalis Italia S.p.A., Direttore dello Sviluppo Strategico del Gruppo Galbani. Attualmente ricopre le cariche di Consigliere di Amministrazione con delega di Fenera Holding S.p.A, Amministratore Delegato di Fenera Equity Investments S.r.l., Consigliere di Amministrazione di Tosetti Value S.r.l., Consigliere di Amministrazione di SDM S.r.l., Consigliere di Amministrazione di FDAH (Forno d'Asolo Holding), Amministratore Unico di Pantarei S.r.l.

Renate Hendlmeier – Consigliere di Amministrazione – Membro del Comitato controllo e rischi (in carica dal 2015)

Nata a Plattling nel 1957. Ha ricoperto l'incarico di CFO del Gruppo Basic dal 1987 al 1999 e quindi di responsabile e coordinatrice della gestione immobiliare del Gruppo Basic dal 1999 al 2003, dal 2004 al 2006 si è occupata di riorganizzazione aziendale. Attualmente ricopre incarichi sociali e di volontariato per un'associazione internazionale con sede in Torino.

Adriano Marconetto – Consigliere di Amministrazione Indipendente – Membro del Comitato controllo e rischi e del Comitato di remunerazione (in carica dal 2007)

Nato nel 1961 è imprenditore con focus nel settore delle startup tecnologiche. Dal 1995 al 1999 è stato direttore marketing di BasicNet e successivamente è stato cofondatore e Presidente del Consiglio di Amministrazione di Vitaminic S.p.A. fino al 2003; dal 2005 al 2012 ha fondato e seguito come CEO la società Electro Power System S.p.A. Dal 2012 ha fondato e segue la società ProxToMe, Inc. in qualità di Executive Chairman. Nel 2015 ha fondato la società YAR S.r.l. di cui è CEO. E' attivo in diverse attività no – profit.

Carlo Pavesio – Consigliere di Amministrazione – Presidente del Comitato di Remunerazione (in carica dal 1994)

Nato nel 1956, è laureato in giurisprudenza ed ha conseguito un Master of Laws (LL.M.) nel 1980 presso la London School of Economics. Ha svolto uno "stage" nel 1980-1981 al Servizio Giuridico della Commissione Economica delle Comunità Europee a Bruxelles ed è stato "Visiting Foreign Lawyer" nel 1985-1986.

E' Senior Partner dello studio legale associato Pavesio e Associati, già socio di Allen & Overy e di Brosio Casati e Associati. La sua esperienza è principalmente incentrata su questioni contenziosi e non, di diritto societario e contrattuale in assistenza a clienti italiani ed esteri. E' specializzato in operazioni di M&A, joint venture e di riorganizzazione societaria nonché in materia di passaggi generazionali, governance e trust. Ha altresì esperienza in arbitrati e contenzioso.

All'interno del Gruppo riveste la carica di Consigliere di Amministrazione di BasicItalia S.p.A.

Attualmente ricopre le cariche di Presidente del Consiglio di Amministrazione di BasicWorld S.r.l., Consigliere di Amministrazione non esecutivo e indipendente e membro dell'Organismo di Vigilanza - di Pininfarina S.p.A., Consigliere di Amministrazione non esecutivo e indipendente e componente Commissione Investimenti di Gruppo e componente Comitato Esecutivo della Società Reale Mutua Assicurazioni S.p.A., Consigliere di Amministrazione non esecutivo e indipendente, Presidente del Comitato di Remunerazione di Fenera Holding S.p.A., Vice Presidente e Consigliere di Amministrazione di Farmaceutici Procemsa S.p.A, Consigliere di Amministrazione di Tosetti Value SIM S.p.A., Consigliere di Amministrazione non esecutivo e indipendente di Italiana Assicurazioni S.p.A.; Consigliere di Amministrazione non esecutivo e indipendente di P. Fiduciaria Srl (Gruppo Pictet), Consigliere di Amministrazione non esecutivo e indipendente di Simon Fiduciaria SpA (Gruppo Ersel), Membro dell'Organismo di Vigilanza della Fondazione Piemontese per l'Oncologia. E' Membro del Consiglio per le Relazioni fra Italia e Stati Uniti e del Consiglio Direttivo di Alliance Française a Torino. E' Console Onorario della Repubblica di Panama. E' Presidente della Camera Arbitrale del Piemonte.

Elisabetta RolandoConsigliere di Amministrazione (in carica dal 2013)

Nata nel 1960 ha lavorato dal 1989 al 1992 come assistente al Presidente di Football Sport Merchandise S.p.A. (ora BasicNet S.p.A.), dal 1994 al 1997 è stata amministratore della società Mad Cap S.r.l. specializzata nella produzione di accessori ed abbigliamento promozionale, quindi dal 1997 al 1999 è stata responsabile commerciale della Swingster Europe S.p.A. società controllata dalla BasicNet specializzata nel corporate merchandise, dal 1999 è nel Gruppo BasicNet dove è dirigente.

Attualmente all'interno del Gruppo riveste la carica di Presidente BasicItalia S.p.A., dal 2011 e Amministratore Delegato di BasicRetail S.r.l.

Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società

Il Consiglio di Amministrazione ha preferito non esprimere il proprio orientamento in merito al numero massimo di incarichi di Amministratore o Sindaco in altre società quotate in mercati regolamentari (anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni compatibili con un efficace svolgimento dell'incarico di Amministratore, in quanto ha ritenuto che la valutazione in ordine agli impegni derivanti da eventuali altri incarichi nelle predette società sia rimessa agli Azionisti in sede di conferimento del mandato, nonché ai singoli componenti del Consiglio di Amministrazione in relazione alle rispettive disponibilità. Tale valutazione è effettuata periodicamente in sede di nomina/rinnovo dell'organo amministrativo.

In occasione dell'autovalutazione dell'attività del Consiglio di Amministrazione non sono emerse criticità in quanto gli Amministratori dedicano il tempo necessario all'assolvimento delle proprie attribuzioni.

Induction Programme

Gli Amministratori, di prassi, hanno modo di partecipare successivamente alla loro nomina e durante il loro mandato ad incontri con il Presidente e il Management, finalizzati all'aggiornamento sull'andamento degli affari societari e la loro evoluzione. Hanno inoltre accesso alle informazioni finanziarie e gestionali in via continuativa attraverso il portale BasicManagement.

4.3. RUOLO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (ex articolo 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)

Il Consiglio di Amministrazione è investito dei più ampi poteri per compiere tutti gli atti, anche di disposizione, che ritiene opportuni per il conseguimento dello scopo sociale, con la sola esclusione di quelli che la legge riserva espressamente e unicamente all'Assemblea. Il Consiglio di Amministrazione è tra l'altro competente a:

a) esaminare ed approvare i piani strategici e finanziari della Società e del Gruppo, definire la struttura delle Società del Gruppo a cui essa fa capo e il sistema di governo societario di BasicNet. L'attuazione dei piani è, di prassi, verificata in occasione delle riunioni che hanno per oggetto l'approvazione dei dati contabili di periodo;

  • b) verificare la mappatura dei rischi aziendali e il loro controllo. Tale attività ha come obiettivo la valutazione consapevole del rischio nella definizione delle prospettive di sviluppo del Gruppo; in tale ambito, durante le riunioni del Consiglio di Amministrazione, vengono fornite informazioni di dettaglio sull'attività svolta e sulle principali operazioni di BasicNet S.p.A. e delle società del Gruppo. Il Consiglio esamina di volta in volta qualsiasi operazione significativa dell'Emittente o delle controllate, anche quando questa rientri nell'ambito delle deleghe attribuite al Presidente o all'Amministratore Delegato. Sono di competenza del Consiglio di Amministrazione le operazioni di significativo rilievo quali: l'acquisizione e/o la vendita di quote o azioni di società, aziende, rami d'azienda o di marchi del valore superiore a 3 milioni di Euro, la stipulazione di contratti di sponsorizzazione con un costo annuo superiore a 5 milioni di Euro, le operazioni di indebitamento finanziario con un valore superiore al 75% del patrimonio netto consolidato, la concessione di ogni garanzia, obbligatoria o reale di lettere di patronage (ad eccezione delle società controllate) superiori a 2,75 milioni di Euro;
  • c) valutare l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile generale della Società e delle controllate aventi rilevanza strategica predisposto dagli Amministratori Delegati, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Oltre alle società proprietarie dei marchi sono individuate come strategiche, BasicItalia S.p.A. che è la licenziataria italiana del Gruppo, BasicRetail S.r.l., società che gestisce il retail del Gruppo, Basic Village S.p.A., società che gestisce l'immobile di proprietà, BasicNet Asia Ltd., società che fornisce servizi sul territorio asiatico, principalmente in materia di monitoraggio delle attività dei Sourcing Centers, e la società sub-licenziataria Basic Properties America, Inc. La continuità soggettiva nella composizione dei Consigli di Amministrazione delle società del Gruppo facilita, di fatto, quelle funzioni di controllo, della tempestiva conoscenza e del coordinamento delle disposizioni impartite alle controllate;
  • d) attribuire e revocare le deleghe agli Amministratori Delegati definendo i limiti, le modalità di esercizio e la periodicità, di norma non inferiore al trimestre, con la quale gli Organi Delegati devono riferire al Consiglio circa l'attività svolta nell'esercizio delle deleghe loro conferite, come previsto dall'articolo 13 dello Statuto Sociale;
  • e) valutare il generale andamento della gestione, tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli organi delegati, nonché confrontando, periodicamente i risultati conseguiti con quelli programmati;
  • f) esaminare ed approvare preventivamente le operazioni della Società e delle sue controllate, quando tali operazioni abbiano un significativo rilievo strategico, economico patrimoniale o finanziario per la Società stessa, prestando

particolare attenzione alle situazioni in cui uno o più Amministratori abbiano un interesse per conto proprio o di terzi, e, più in generale, alle operazioni con parti correlate;

g) effettuare, almeno una volta all'anno, una valutazione sulla dimensione, sulla composizione e sul funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi Comitati, eventualmente esprimendo orientamenti sulle figure professionali la cui presenza in Consiglio sia ritenuta opportuna.

L'articolo 16 dello Statuto Sociale attribuisce infine al Consiglio la competenza a deliberare in materia di incorporazione e scissione della Società, nei casi previsti dalla legge, trasferimento della sede nel territorio nazionale e istituzione o soppressione di sedi secondarie, indicazione di quali tra gli Amministratori abbiano la rappresentanza della Società, adeguamenti dello Statuto a disposizioni normative, la riduzione del capitale sociale in caso di recesso del socio. Inoltre, ai sensi del primo comma dell'articolo 2410 del Codice Civile, è previsto che l'emissione di obbligazioni sia deliberata dagli Amministratori.

Nel corso del 2015 si sono tenute sei sedute consiliari, della durata media di un'ora e mezza cadauna, alla quali hanno partecipato sempre tutti i membri del Consiglio di Amministrazione. Alle riunioni partecipano i Vice President "Sales" e "Sourcing" per fornire gli opportuni approfondimenti sugli argomenti posti all'ordine del giorno.

Nel mese di dicembre 2015, la Società ha pubblicato il calendario in cui sono stabilite le date delle cinque riunioni di Consiglio previste per l'esercizio 2016 aventi ad oggetto l'esame dei dati preliminari, l'approvazione del progetto di bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato del 2015 e per l'approvazione dei risultati di periodo. Lo scorso 10 febbraio si è tenuta la prima riunione avente ad oggetto l'esame dei dati preliminari relativi all'esercizio 2015.

La documentazione contenente gli elementi utili per la discussione è in genere trasmessa in via preventiva alle riunioni a Consiglieri e Sindaci. In adesione al Codice, il Consiglio di Amministrazione, tenuto conto della dinamica operativa della Società e del Gruppo, ha individuato in due giorni il termine congruo per l'invio dell'informativa propedeutica al Consiglio, fatte in ogni caso salve le ipotesi di urgenza e di riservatezza delle informazioni.

Il Comitato di controllo e rischi, nella riunione del 22 dicembre 2015 ha valutato il funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi Comitati e ha presentato l'esito di tale valutazione nel corso della riunione consiliare del 18 marzo 2016. Il Consiglio di Amministrazione, preso atto delle valutazioni del Comitato controllo e rischi, valutata l'attività compiuta dall'attribuzione del proprio mandato, considerata la presenza assidua di tutti i Consiglieri alle riunioni, nonché l'apporto fattivo dei singoli contributi alle discussioni, anche in relazione alle singole professionalità, ha ritenuto adeguato per dimensione, composizione e funzionamento il Consiglio stesso al perseguimento degli obiettivi di BasicNet S.p.A. e del Gruppo. La chiarezza e la tempestività delle informazioni predisposte dal Presidente e dall'Amministratore Delegato in vista delle riunioni consiliari, nonché il periodico aggiornamento sull'evoluzione della normativa e dei doveri riferiti agli Amministratori, pongono generalmente i Consiglieri nelle condizioni di esercitare il proprio ruolo in modo consapevole e informato. E' inoltre giudicato equilibrato il rapporto tra Amministratori esecutivi e non esecutivi.

In conformità con le previsioni del Codice di Autodisciplina che raccomandano al Consiglio, prima del rinnovo dell'organo, di esprimere agli azionisti orientamenti sulle figure professionali la cui presenza in Consiglio sia ritenuta opportuna, il Consiglio non ravvisa, la necessità di esprimere orientamenti, data la valutazione sostanzialmente positiva in merito al funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi Comitati, ad esito del processo di autovalutazione.

L'Assemblea del 29 aprile 2013, in sede di nomina dell'Organo Amministrativo, ha consentito agli Amministratori eletti di non essere vincolati dal divieto di concorrenza, di cui all'articolo 2390 del Codice Civile, in considerazione del fatto che i medesimi possono ricoprire analoghe cariche in Società che svolgono la medesima attività. E' comunque richiesto agli Amministratori, sia al momento dell'accettazione della carica, sia successivamente, di segnalare tempestivamente l'assunzione di incarichi in gruppi concorrenti. Non sono stati segnalati casi di specie.

4.4. ORGANI DELEGATI

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 29 aprile 2013, ha attribuito:

  • al Presidente, Marco Daniele Boglione, tutti i poteri per gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione con firma singola, nei limiti di 3.000.000 di Euro per operazioni di acquisizione e/o vendita di quote o azioni di società, aziende, rami d'azienda o di marchi, 5 milioni con riferimento al costo di competenza annuo dei contratti di sponsorizzazione, il 75% del capitale netto consolidato della Società, per quanto riguarda le operazioni di indebitamento finanziario e Euro 2.750.000 per la concessione di ogni garanzia, obbligatoria o reale, e di lettere di patronage (ad eccezione delle società controllate);
  • all'Amministratore Delegato, Franco Spalla, tutti i poteri per il compimento, con firma singola, di atti di ordinaria e straordinaria amministrazione, nei limiti di 2.000.000 di Euro per operazioni di acquisizione e/o vendita di quote o azioni di società, aziende, rami d'azienda o di marchi, 2 milioni con riferimento al costo di competenza annuo dei contratti di sponsorizzazione, il 75% del capitale netto consolidato della Società, per quanto riguarda le operazioni di indebitamento finanziario e Euro 2.000.000 per la concessione di ogni garanzia, obbligatoria o reale, e di lettere di patronage (ad eccezione delle società controllate).

Nella medesima riunione del 29 aprile 2013 sono stati conferiti al Consigliere Paolo Cafasso, in qualità di Direttore Finanziario del Gruppo, taluni poteri per la gestione amministrativa e finanziaria della Società.

Alla data della presente Relazione non ricorre la situazione di interlocking directorate.

Presidente del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 29 aprile 2013, ha rilevato come, il cumulo della carica di Presidente e di Consigliere Delegato in capo a Marco Daniele Boglione, si giustifichino nell'ottica di continuità della prassi di Governance aziendale, in quanto il medesimo è il fondatore del Gruppo ed è anche, da sempre, direttamente coinvolto nell'attività della Società.

Come già evidenziato al punto 2.C della presente Relazione il Sig. Marco Daniele Boglione detiene complessivamente n. 22.383.334 azioni pari al 36,698% del capitale sociale delle quali n. 22.071.666 azioni, pari al 36,187% del capitale sociale, indirettamente attraverso la società controllata al 90,58%, BasicWorld S.r.l., e, direttamente, n. 311.668 azioni pari allo 0,511% del capitale sociale.

Comitato esecutivo (ex articolo 123-bis, comma 2 lettera d), Tuf)

Non è stato istituito alcun Comitato esecutivo in seno al Consiglio di Amministrazione.

Informativa al Consiglio

Gli organi delegati hanno riferito al Consiglio circa l'attività svolta nell'esercizio delle deleghe loro conferite con periodicità almeno trimestrale.

4.5. ALTRI CONSIGLIERI ESECUTIVI

Oltre al Presidente Marco Daniele Boglione, sono Amministratori esecutivi del Gruppo l'Amministratore Delegato, Franco Spalla, i Consiglieri Delegati Paolo Cafasso, Direttore Finanziario di Gruppo, il Presidente del Consiglio di Amministrazione della controllata strategica BasicItalia S.p.A., Elisabetta Rolando e il Vice Presidente esecutivo della controllata Basic Properties America, Inc., Maurizio Ameri e il Consigliere Delegato della BasicNet Asia Ltd., Alessandro Boglione.

4.6. AMMINISTRATORI INDIPENDENTI

Il Consiglio di Amministrazione consta di due Amministratori indipendenti: Renate Hendlmeier, che ha sostituito Giovanni Crespi a far data dal 23 ottobre 2015 come sopra richiamato, e Adriano Marconetto.

Il Consiglio di Amministrazione, oltre che all'atto delle loro rispettive nomine, nel corso della riunione del 18 marzo 2016 ha valutato la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo ai Consiglieri Renate Hendlmeier e Adriano Marconetto, sia con riferimento alle prescrizioni della normativa Consob, sia con riferimento ai criteri fissati dal Codice di Autodisciplina.

Non è prevista una specifica riunione degli Amministratori indipendenti, tuttavia i medesimi hanno occasione di incontrarsi autonomamente, qualora lo ritengano necessario o anche solo opportuno, a margine delle riunioni del Comitato di controllo e rischi del quale sono entrambi componenti.

Secondo la procedura sulle operazioni con parti correlate, agli amministratori indipendenti compete, qualora ricorrano i presupposti, l'espressione di un parere non vincolante a supporto delle deliberazioni consiliari.

I criteri e le procedure di accertamento sono stati verificati dal Collegio Sindacale. Per l'esercizio 2015 il Collegio Sindacale ha reso noto l'esito di tali controlli nella relazione dei sindaci per l'Assemblea.

4.7. LEAD INDEPENDENT DIRECTOR

Il Codice di Autodisciplina raccomanda la nomina di un lead independent director da parte del Consiglio di Amministrazione qualora il Presidente controlli l'emittente o sia il principale responsabile della gestione.

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 29 aprile 2013, ha ritenuto, che la composizione del Consiglio di Amministrazione, nonché le dimensioni e la struttura organizzativa della Società consentano al Presidente di rivestire la propria carica con imparzialità ed equilibrio. Nella riunione del del 4 marzo 2016, il Comitato controllo e rischi in sede di esame della corporate governance della società, ha confermato l'orientamento del Consiglio di Amministrazione considerato che il Presidente non è l'unico responsabile della gestione della Società, alla luce dei diversi livelli di deleghe attribuiti ad altri membri del Consiglio di Amministrazione. Inoltre, gli amministratori sono in generale destinatari di un flusso di informazioni tempestivo ed è frequente il dialogo diretto tra il Presidente e gli amministratori indipendenti.

5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE

Il Consiglio ha approvato la procedura per il trattamento delle informazioni riservate, successivamente aggiornata in recepimento della normativa sul Market Abuse. Detta procedura contiene le norme per la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni privilegiate, nonché per l'istituzione, per la gestione, sulla base di una specifica procedura informatica, del Registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate.

Dal 1° aprile 2006 è in vigore il Codice di comportamento sull'Internal Dealing che disciplina le modalità di informazione al mercato delle operazioni sui titoli BasicNet S.p.A. da parte delle "Persone Rilevanti" del Gruppo, come individuate dagli artt. 114 e seguenti TUF.

La procedura è disponibile all'indirizzo: www.basicnet.com/contenuti/gruppo/internaldealing.asp.

Nel corso del 2015 sono state pubblicate due comunicazioni Internal Dealing relativa ad operazioni effettuate sul titolo BasicNet dal socio Wellington Management Group LLP.

  1. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (ex articolo 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)

Il Consiglio, nella riunione del 29 aprile 2013, ha nominato il Comitato per la Remunerazione e il Comitato controllo e rischi.

Il Consiglio non ha ritenuto di istituire, come di seguito illustrato, un Comitato per le nomine, né altri comitati.

7. COMITATO PER LE NOMINE

In linea con le valutazioni effettuate in passato, il Consiglio di Amministrazione, anche alla luce delle dimensioni e dell'azionariato della Società, non ritiene di prevedere, al proprio interno, la costituzione di un Comitato di nomina degli Amministratori, posto inoltre che, come previsto dall'articolo 13 dello Statuto Sociale, l'elezione degli Amministratori viene effettuata con il meccanismo del voto di lista. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ritiene che i pareri in merito alla dimensione e alla composizione del Consiglio di Amministrazione, le proposte di nomina dei candidati alla carica di Amministratore in caso di cooptazione, la previsione di un eventuale piano di successione relativo agli Amministratori esecutivi, rientrino dell'ambito delle competenze dell'intero Consiglio di Amministrazione e come tali possano essere discussi e decisi nell'ambito delle riunioni del Consiglio stesso.

8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE

Composizione e funzionamento del Comitato per la Remunerazione (ex articolo 123-bis, comma 2, lettera d), TUF)

Nella riunione del 29 aprile 2013 il Consiglio ha nominato il Comitato per la remunerazione composto dagli Amministratori non esecutivi Carlo Pavesio – Presidente, Daniela Ovazza, e l'Amministratore non esecutivo e indipendente Adriano Marconetto. La composizione del Comitato non rispecchia la previsione del Codice che prevede sia costituito in maggioranza da amministratori indipendenti, per ovviare tale scostamento e, avuto riguardo al Regolamento Parti Correlate, alle riunioni del Comitato di Remunerazione partecipa altresì, esprimendo un parere consultivo sui temi all'ordine del giorno, anche il Consigliere Indipendente Giovanni Crespi. Il Presidente del Comitato, Carlo Pavesio, possiede conoscenza ed esperienza in materia di politiche retributive, avendo ricoperto tale carica anche per altre società. Il Consiglio ritiene che il Comitato svolga adeguatamente le proprie funzioni formulando proposte in linea con gli obiettivi e l'andamento del Gruppo, considerando di volta in volta l'impegno dei singoli Consiglieri Delegati. Le proposte del

Comitato hanno sempre ricevuto il parere favorevole dal Collegio Sindacale, sentito il parere dell'Amministratore indipendente Giovanni Crespi.

Il Comitato nel corso della riunione del 23 ottobre 2015, alla luce delle diverse attribuzioni del Consigliere Giovanni Crespi e della cooptazione di un nuovo consigliere, in sostituzione del Consigliere Dimissionario, Paola Bruschi, ha formulato una proposta per un compenso al neo Vice - Presidente Giovanni Crespi e al nuovo consigliere di Amministrazione e membro del Comitato di controllo e rischi. Nel 2016 si sono tenute due riunioni, la prima nel mese di febbraio per la proposta di un importo una tantum da destinare al top management, a riconoscimento delle attività e dei risultati conseguiti; la seconda il 18 marzo avente per oggetto l'attribuzione del compenso una tantum agli amministratori esecutivi, sia per quanto riguarda BasicNet S.p.A. che la controllata BasicItalia S.p.A., nelle misure individualmente riportate nella colonna "Bonus e altri incentivi" della tabella 1) della Relazione sulla Remunerazione, cui si fa rimando www.basicnet.com/contenuti/datifinanziari/assembleeazionisti.asp Gli Amministratori non partecipano di norma alle riunioni del Comitato nel quale vengono formulate le proposte al Consiglio relative alla propria remunerazione. Le deliberazioni del Comitato sono regolarmente verbalizzate a cura del Presidente Carlo Pavesio.

Il Comitato nell'ambito delle proprie funzioni presenta al Consiglio proposte per la definizione della politica generale per la remunerazione degli amministratori esecutivi e degli amministratori investiti di particolari incarichi, valuta periodicamente, in occasione della predisposizione della Relazione annuale sulla remunerazione, l'adeguatezza e la coerenza complessiva e la concreta applicazione della politica generale adottata per la remunerazione degli amministrativi e degli amministratori rivestiti di particolari incarichi, avvalendosi a tale ultimo riguardo delle informazioni ricevute dall'Amministratore Delegato, monitora l'applicazione delle decisioni adottate dal Consiglio stesso, verificando in particolare, qualora sia necessario, l'effettivo raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Il Comitato accede alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti. Il comitato non ha fatto ricorso a consulenti esterni e non dispone di uno specifico budget di spesa per l'espletamento dei propri compiti.

9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI

Per un approfondimento sul contenuto della presente sezione si fa rinvio alle parti rilevanti della Relazione sulle Remunerazioni pubblicata ai sensi dell'articolo 123 ter del TUF.

Nella riunione del 18 marzo del 2016, il Consiglio, con parere favorevole di tutti gli amministratori indipendenti, ha approvato la politica remunerativa di BasicNet S.p.A., reperibile sul sito aziendale, con la documentazione per l'Assemblea, all'indirizzo www.basicnet.com/contenuti/datifinanziari/assembleeazionisti.asp.

In sintesi, l'Assemblea delibera il compenso annuo spettante a tutti i membri del Consiglio. La remunerazione per gli Amministratori investiti di particolari incarichi e per i membri dei Comitati interni al Consiglio è determinata dal Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'articolo 2389 del Codice Civile, su proposta del Comitato di remunerazione, sentito il parere degli Amministratori indipendenti e con il parere favorevole del Collegio Sindacale.

Per gli amministratori esecutivi, la politica di remunerazione del Gruppo non prevede la fissazione di obiettivi di performance per la determinazione della remunerazione variabile. Di prassi è infatti attribuita una quota di compenso aggiuntivo o bonus individuata dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato di Remunerazione, in presenza di significativi risultati, superiori alle previsioni. Dato il contesto generale di mercato tale quota è individuata ex-post. Per questi motivi non si è ritenuto di introdurre il differimento di tale parte variabile, né prevedere intese contrattuali che consentono alla società di chiedere la restituzione, in tutto o in parte, di componenti variabili della remunerazione versate.

La struttura del Gruppo non prevede dirigenti con responsabilità strategiche, ad eccezione di coloro che ricoprono la carica di consiglieri con deleghe per BasicNet o per le società da questa controllate, come definiti nell'Allegato 1 del Regolamento Parti Correlate Consob.

Il Consiglio determina altresì la remunerazione per i componenti dei Comitati, dell'Organismo di Vigilanza, dell'Internal Auditor e del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili; per questi ultimi due incarichi non sono previsti meccanismi di incentivazione.

Non sono previsti piani di incentivazione azionaria per gli Amministratori.

Indennità degli Amministratori in caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto (ex articolo 123-bis, comma 1, lettera i), TUF)

Le informazioni richieste dall'articolo 123-bis, comma 1, lettera 1) (gli accordi tra la Società e gli Amministratori - che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o nel caso in cui il rapporto di lavoro cessi a seguito di un'offerta pubblica), sono contenute nella Relazione sulla remunerazione pubblicata a sensi dell'articolo 123-ter del TUF, reperibile sul sito aziendale all'indirizzo www.basicnet.com/contenuti/datifinanziari/assembleeazionisti.asp".

10. COMITATO CONTROLLO E RISCHI

Composizione e funzionamento del comitato controllo e rischi (ex articolo 123 bis, comma 2, lettera d), TUF)

Il Comitato controllo e rischi, nell'attuale composizione è stato nominato nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 29 aprile 2013. Il Comitato risulta composto da tre Amministratori, dei quali due indipendenti: Adriano Marconetto, Consigliere indipendente e non esecutivo, Alessandro Gabetti Davicini, Consigliere non esecutivo, Renate Hendlmeier, Consigliere Indipendente e non esecutivo. All'atto della nomina il Consiglio ha ritenuto che i membri disponessero di un'adeguata competenza in materia contabile e finanziaria.

Nel corso del 2015, il Comitato si è riunito quattro volte e ha avuto regolarmente accesso alle informazioni aziendali che ha richiesto e ha principalmente esaminato:

  • le relazioni preparate dall'Internal Auditing e dall'Organismo di Vigilanza nel corso del 2015;
  • l'aggiornamento del documento di autovalutazione dei rischi;
  • l'implementazione di nuove procedure;
  • l'adeguamento e l'osservanza a nuove regole di compliance e informativa;
  • le informazioni rilevanti relative all'andamento aziendale.

Il Comitato si è inoltre incontrato con la società di Revisione per la valutazione del corretto utilizzo dei principi contabili nonché la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato. Ha infine valutato al termine del processo i risultati esposti revisore dalla società di revisione.

Alle riunioni del Comitato, tutte verbalizzate, della durata di 2 ore circa, oltre a tutti i membri del Comitato, hanno partecipato il Direttore Finanziario e Dirigente Preposto del Gruppo, Paolo Cafasso, il responsabile dell'Internal Auditing, il Vice President Organization, Paola Bruschi, e il Presidente del Collegio Sindacale o un altro membro dal medesimo incaricato e il Presidente dell'Organismo di Vigilanza.

Funzioni attribuite al Comitato controllo e rischi

Il Comitato fornisce il proprio parere preventivo al Consiglio di Amministrazione sulla nomina, sulla revoca e sulla remunerazione del responsabile della funzione di internal audit, nonché sull'adeguatezza della dotazione delle risorse per l'espletamento delle proprie responsabilità.

In particolare, il Comitato nella sua attività di assistenza del Consiglio di Amministrazione:

  • valuta, unitamente al Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e sentiti la società di revisione ed il collegio sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali;
  • esamina le relazioni periodiche aventi per oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e predisposte dalla funzione internal audit;
  • monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della funzione di internal audit;
  • può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al presidente del collegio sindacale;
  • riferisce al consiglio, almeno semestralmente, in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta nonché sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Per l'esecuzione dei propri compiti il Comitato può accedere alle informazioni e alle necessarie funzioni aziendali e richiedere al Consiglio di Amministrazione di avvalersi di consulenze esterne.

Nella riunione del 18 marzo 2016 è stato confermato l'importo di budget annuale a disposizione del Comitato, ritenuto adeguato per l'assolvimento dei propri compiti.

11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi è l'insieme dei processi diretti a monitorare l'efficienza delle operazioni aziendali, l'affidabilità dell'informazione finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti, la salvaguardia dei beni aziendali.

Il Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, del quale fissa le linee di indirizzo e verifica periodicamente l'adeguatezza e l'effettivo funzionamento, assicurandosi che i principali rischi aziendali siano identificati e gestiti in modo adeguato.

Il Consiglio di Amministrazione verifica che i rischi aziendali afferenti BasicNet e le sue controllate siano correttamente identificati, gestiti e monitorati in linea con gli obiettivi strategici del Gruppo. Tale attività, svolta con il supporto dell'Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi e del Comitato controllo e rischi ha come obiettivo la valutazione consapevole del rischio nella definizione delle prospettive di sviluppo del Gruppo. Il Consiglio non ha definito i parametri numerici generali per individuare la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici di Gruppo, ma esamina di volta in volta qualsiasi operazione significativa dell'Emittente o delle controllate, anche quando questa rientri nell'ambito delle deleghe attribuite al Presidente o all'Amministratore Delegato.

Il Codice Etico, il Codice Etico per i Sourcing Centers, e il Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 e successive integrazioni, sono parte del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. Le regole di comportamento contenute nel modello, in continua evoluzione, integrano e rafforzano i sistemi di controllo aziendale attraverso la predisposizione e l'aggiornamento continuo delle procedure correlate.

La funzione di Internal Auditing ha il compito di verificare l'adeguatezza complessiva, l'efficacia e l'efficienza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in particolare, considerato che alcune funzioni sono accentrate presso la Capogruppo, contribuisce a verificare la regolarità e funzionalità dei flussi informativi con le Società controllate aventi rilevanza strategica, nonché a verificare l'adeguatezza dei sistemi informativi per garantire la qualità delle informazioni di report delle varie funzioni aziendali.

Ai fini del monitoraggio sul perseguimento delle strategie e degli indirizzi di Gruppo alcuni Consiglieri di BasicNet S.p.A. fanno parte anche degli organi amministrativi delle controllate.

In tema di valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 18 marzo 2016, valutato sia dagli organi preposti al controllo e rischi sia dal Collegio Sindacale, non è emersa alcuna segnalazione di criticità, ritiene che il sistema non rilevi significativi punti di debolezza, soprattutto con riferimento alle operazioni in potenziale conflitto di interesse, cosicché, pur nella continua evoluzione e ricerca di miglioramento, il sistema del controllo interno e gestione dei rischi appare rispondente alle esigenze della Società e del Gruppo.

Sistema di controllo e gestione dei rischi in relazione al processo di informativa finanziaria (ex articolo 123-bis, comma 2, lettera b), TUF)

1) Premessa

Il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria (di seguito Sistema) è costituito dall'insieme delle regole e delle procedure aziendali adottate dalle diverse aree aziendali per consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione dei principali rischi legati alla predisposizione e alla diffusione dell'informazione finanziaria, il raggiungimento degli obiettivi aziendali di veridicità e correttezza dell'informativa stessa.

Il Sistema è finalizzato a fornire la ragionevole certezza che l'informativa contabile - anche consolidata - comunicata al pubblico sia attendibile, accurata, affidabile e tempestiva, atta cioè a fornire agli utilizzatori una rappresentazione veritiera e corretta dei fatti di gestione, consentendo il rilascio delle attestazioni e delle dichiarazioni richieste dalla legge sulla corrispondenza alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili degli atti e delle comunicazioni della Società diffusi al mercato e relativi all'informativa contabile anche infrannuale, nonché sull'adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili nel corso del periodo a cui si riferiscono i documenti contabili (bilancio e relazione semestrale) e sulla redazione degli stessi in conformità ai principi contabili internazionali applicabili.

Per la definizione del Sistema è stato condotto un risk assessment per individuare e valutare gli eventi, il cui verificarsi o la cui assenza, possano compromettere il raggiungimento degli obiettivi di controllo e di informativa finanziaria. Il risk assessment è stato condotto anche con riferimento ai rischi di frode. Il processo di identificazione e valutazione è stato sviluppato sia con riferimento all'intera Società, sia a livello di processo. In seguito alla individuazione dei rischi si è proceduto ad una loro valutazione, considerando sia aspetti qualitativi sia quantitativi e all'individuazione di specifici controlli finalizzati a ridurre ad un livello accettabile il rischio connesso al mancato raggiungimento degli obiettivi del Sistema, a livello di Società e di processo.

2) Descrizione delle principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria.

Il Sistema prevede:

  • un insieme di norme e procedure per la redazione del bilancio e dei report mensili e calendari contabili finalizzato a un efficiente scambio di dati tra la Capogruppo e le sue controllate;
  • un processo di identificazione e valutazione delle società rilevanti del Gruppo e dei principali processi aziendali che alimentano il conto economico e lo stato patrimoniale attraverso analisi qualitative e quantitative;
  • un processo di identificazione e valutazione dei principali rischi di errore dell'informazione contabile e finanziaria, legato a un processo di controllo

implementato su una piattaforma web aziendale con livelli di accessi definiti, che permette di segnalare preventivamente eventuali distonie nella consuntivazione;

• un processo di attività di valutazione periodica dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione dei controlli, quest'ultimo monitorato direttamente dal Dirigente Preposto. Il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno del processo di informativa finanziaria è coordinato e gestito dal Dirigente Preposto alle scritture contabili, che si avvale della funzione di Internal Audit, per lo svolgimento di verifiche sull'operatività del sistema di controllo.

Il Dirigente Preposto informa periodicamente il Collegio Sindacale e il Comitato Controllo e rischi relativamente all'adeguatezza, anche organizzativa, e all'affidabilità del sistema amministrativo-contabile sull'attività svolta e sull'efficacia del sistema di controllo interno con riferimento ai rischi inerenti l'informativa di bilancio.

11.1. AMMINISTRATORE ESECUTIVO INCARICATO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Il Comitato controllo e rischi è assistito nella propria attività dall'Amministratore esecutivo Paolo Cafasso, nominato nella riunione del 23 ottobre 2015, in sostituzione di Paola Bruschi.

Nello svolgimento di tale ruolo, Paolo Cafasso, sovrintende alla funzionalità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi curando l'identificazione dei principali rischi aziendali (operativi, finanziari e di compliance), dando esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio, provvedendo alla progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, verificandone costantemente l'adeguatezza complessiva, l'efficacia e l'efficienza, anche con riferimento alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare.

11.2 RESPONSABILE DELLA FUNZIONE INTERNAL AUDIT

Il compito di verificare l'adeguatezza complessiva, l'efficacia e l'efficienza del sistema di controllo interno e gestione rischi, è stata affidata alla funzione di Internal Auditing. In particolare, considerato che alcune funzioni sono accentrate presso la Capogruppo, tale funzione contribuisce a verificare la regolarità e funzionalità dei flussi informativi con le Società controllate aventi rilevanza strategica, nonché a verificare l'adeguatezza dei sistemi informativi per garantire la qualità delle informazioni di report delle varie funzioni aziendali. All'atto della nomina il Consiglio ha provveduto altresì a definire un compenso per tale incarico, ritenuto adeguato in funzione della struttura del Gruppo.

Il responsabile dell'Internal Auditing, il quale non è responsabile di alcuna area operativa, ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico. Relaziona della propria attività al Comitato controllo e rischi, al Collegio Sindacale e all'Amministratore esecutivo incaricato del sistema di controllo interno e gestione rischi, in occasione delle riunioni di Comitato.

L'attività di controllo è concentrata prevalentemente sul monitoraggio dei principali indicatori reddituali di alcune società del Gruppo, attraverso uno strumento online di reportistica (Tableau de bord) presente sul portale aziendale. Tale reportistica costituisce un importante strumento di monitoraggio in tempo reale delle attività contabili e dell'andamento aziendale: i dati sono disponibili per singola società di Gruppo e analizzabili per ciascuna voce di bilancio.

L'Internal Audit valuta il livello di adeguatezza dei sistemi informativi aziendali e l'affidabilità delle informazioni disponibili rispetto alla complessità del contesto operativo, alla dimensione e all'articolazione territoriale dell'impresa e verifica l'adeguatezza dei presidi organizzativi adottati dalla Società per la sicurezza fisica, logica e organizzativa del sistema informativo aziendale. L'Internal Audit, agisce anche a favore, e in supporto, degli altri attori del sistema di controllo che presidiano le tematiche di compliance e di gestione del rischio, con l'obiettivo di agevolare il rispetto delle norme di legge e monitorare il livello di esposizione e di vulnerabilità dell'impresa ai rischi. La funzione di Internal Auditing, nel suo complesso è stata affidata ad una società esterna la quale non ha alcun legame societario con il Gruppo. La funzione è stata esternalizzata in quanto si è ritenuto che il responsabile della società, che aveva già collaborato in tal senso con il Gruppo, rivestisse le caratteristiche necessarie per ricoprire efficacemente e con efficienza tale ruolo all'interno del Gruppo, in regime di indipendenza e di professionalità adeguate.

11.3 MODELLO ORGANIZZATIVO EX D. LGS. 231/2001

Il Codice Etico, il Codice Etico per i Sourcing Centers e il modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 e successive integrazioni, sono parte del sistema di controllo interno e gestione rischi. Le regole di comportamento contenute nel modello, in continua evoluzione, integrano e rafforzano i sistemi di controllo aziendale attraverso la predisposizione e l'aggiornamento continuo delle procedure correlate.

Per l'efficacia del Codice Etico e del modello di organizzazione e controllo si è provveduto all'inserimento dei medesimi sul sito internet della Società all'indirizzo www.basicnet.com/contenuti/corporate/codiceetico.asp e sul sistema di rilevazione delle presenze riservato ai dipendenti del Gruppo. Il Codice Etico è presentato attraverso un video a tutti i nuovi dipendenti del Gruppo e diffuso a tutti i collaboratori.

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 29 aprile 2013, ha riconfermato i membri dell'Organismo di Vigilanza (OdV), cui è stato dato il compito di vigilare sul corretto funzionamento del Modello e di curarne l'aggiornamento e che riferisce semestralmente al Comitato controllo e rischi e al Collegio Sindacale.

11.4 SOCIETÀ DI REVISIONE

La revisione legale dei conti è esercitata da una società di revisione iscritta nell'apposito albo. L'Assemblea del 30 aprile 2008 ha conferito il relativo incarico alla società PricewaterhouseCoopers S.p.A. L'incarico scadrà con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016.

11.5 DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

Il Consiglio di Amministrazione della Società, nella riunione del 29 aprile 2013, ha nominato, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari nella persona del Consigliere Paolo Cafasso, Direttore Finanziario del Gruppo. Paolo Cafasso possiede un'esperienza pluriennale in ambito amministrativo, finanziario e di controllo, nonché i requisiti di onorabilità previsti dalla legge per la carica di Amministratore.

Nell'espletamento dei propri compiti Paolo Cafasso ha espressa facoltà di approvare le procedure aziendali che abbiano impatto sul bilancio, sul bilancio consolidato e sugli altri documenti assoggettati ad attestazione, con facoltà di partecipare alla progettazione dei sistemi informativi che abbiano impatto sulla situazione economico patrimoniale e finanziaria; ha facoltà di organizzare un'adeguata struttura nell'ambito della propria attività, utilizzando le risorse interne disponibili e, ove necessario, in outsourcing; nonché, ove ritenga necessario, facoltà di impegnare anche finanziariamente l'azienda, fornendo adeguata informativa al Consiglio di Amministrazione; ha facoltà di impiego della funzione di Internal Auditing, per la mappatura e l'analisi dei processi di competenza e nella fase di esecuzione dei controlli specifici.

11.6 COORDINAMENTO TRA I SOGGETTI COINVOLTI NEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

Le informazioni generate nell'ambito del sistema di controllo interno denominato BasicManagement e gestione dei rischi sono condivise su web in un'apposita sezione dedicata al controllo di gestione. Le riunioni del Comitato controllo rischi, alle quali partecipano di norma l'Amministratore incaricato del Sistema di controllo interno e gestione dei rischi, il Dirigente Preposto, il Responsabile Internal Audit, l'organismo di vigilanza e almeno un componente del Collegio Sindacale, rappresentano un'occasione di incontro e coordinamento dei soggetti coinvolti nel Sistema.

12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Il Consiglio di Amministrazione, in conformità a quanto previsto dal regolamento Consob n.17221 del 12 marzo 2010 ha adottato, con il parere favorevole degli Amministratori indipendenti, la procedura per operazioni con parti correlate. La procedura è stata successivamente aggiornata nel luglio 2014 principalmente per meglio precisare alcune modalità operative per l'individuazione della significatività delle operazioni. La competenza per l'approvazione delle operazioni tra parti correlate spetta, sia per quanto riguarda le operazioni di maggiore rilevanza, ricadendo BasicNet nell'ambito di applicazione dell'articolo 3, comma 1, lettera f) del Regolamento Parti Correlate, sia per quelle di minore rilevanza, al Consiglio di Amministrazione, ovvero agli Organi Delegati, sempre che non siano parte correlata nell'operazione, nei limiti delle deleghe loro attribuite, previo parere non vincolante degli Amministratori indipendenti.

Nei casi in cui non vi sia la pluralità di Amministratori indipendenti (in quanto ad esempio siano parti correlate), le funzioni sono affidate al singolo Amministratore indipendente non correlato, o in assenza di un Amministratore indipendente non correlato, le funzioni sono svolte o dal Collegio Sindacale o da un esperto indipendente nominato dal Consiglio di Amministrazione (cd. Presidi equivalenti).

Qualora gli Amministratori indipendenti o i Presidi equivalenti, come sopra definiti, abbiano espresso parere negativo ad un'operazione rientrante nei poteri attribuiti agli Organi Delegati, la stessa deve essere sottoposta all'approvazione del Consiglio di Amministrazione. Qualora l'operazione ecceda il limite delle deleghe attribuite agli Organi Delegati la stessa è sottoposta all'approvazione del Consiglio di Amministrazione, previo parere non vincolante degli Amministratori indipendenti. Sono comunque riservate al Consiglio di Amministrazione le deliberazioni in merito alle operazioni effettuate a condizioni non equivalenti a quelle di mercato o standard, nonché le operazioni di maggiore rilevanza secondo i parametri definiti dal Regolamento Consob.

Sono esentate dalla procedura oltre a tutte le fattispecie espressamente previste dal Regolamento Parti Correlate emesso da Consob, le operazioni di importo esiguo (operazioni di importo non superiore a 150 mila Euro), le operazioni ordinarie purché concluse a condizioni di mercato o standard che rientrino nell'esercizio ordinario dell'attività operativa o della connessa attività finanziaria; le operazioni concluse con o tra società controllate, anche congiuntamente, da BasicNet purché nelle società controllate da BasicNet controparti dell'operazione non vi siano interessi, qualificati come significativi, di altre parti correlate della Società; le operazioni con società collegate purché nelle società collegate controparti dell'operazione non vi siano interessi qualificati come significativi di altre parti correlate della Società.

Non vengono considerati interessi significativi quelli derivanti dalla mera condivisione di uno o più Amministratori o uno o più dirigenti con responsabilità strategiche tra BasicNet e le società dalla stessa controllate.

E' stata implementata una procedura che, trasmette una mail di alert qualora, attraverso il sistema di raccolta ordini "basicprocurement" venga caricato a web un ordine a un soggetto correlato, individuato sulla base delle dichiarazioni ricevute dai soggetti correlati (membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale).

Come già evidenziato nel capitolo relativo alle remunerazioni, il Consiglio, con i parere favorevole degli Amministratori indipendenti e del Collegio Sindacale, nel corso del 2015 ha deliberato in due occasioni in tema di remunerazioni a favore degli Amministratori investiti di particolari incarichi ed e/o esecutivi. Nell'esercizio, non sono state sottoposte al Consiglio di Amministrazione altre deliberazioni in merito a operazioni con parti correlate.

La procedura è reperibile sul sito aziendale all'indirizzo: www.basicnet.com/contenuti/corporate/particorrelate.asp.

13. NOMINA DEI SINDACI

Le norme applicabili alla nomina dei membri del Collegio Sindacale sono quelle previste dalle disposizioni legislative e regolamentari e dall'articolo 17 dello Statuto Sociale cui si fa rimando nella sezione del sito www.basicnet.com all'indirizzo www.basicnet.com/contenuti/gruppo/statuto.asp.

Il Collegio Sindacale si compone di tre membri effettivi e due Sindaci supplenti. Premesso che ai soci di minoranza, come individuati dalla normativa di legge e dai regolamenti vigenti, è riservata l'elezione di un Sindaco effettivo e di un supplente, la procedura di nomina dell'articolo 17 dello Statuto Sociale prevede che la nomina del Collegio Sindacale avvenga sulla base di liste presentate dagli Azionisti, nelle quali i candidati sono elencati mediante un numero progressivo.

La lista si compone di due sezioni: una per i candidati alla carica di Sindaco effettivo, l'altra per i candidati alla carica di Sindaco supplente. Le liste devono essere formulate in modo tale che la composizione del Collegio Sindacale risultante dall'elezione rispetti il criterio di riparto tra generi previsto di tempo in tempo dalla normativa vigente.

Hanno diritto a presentare le liste soltanto gli Azionisti che da soli o insieme ad altri siano complessivamente titolari di azioni con diritto di voto rappresentanti la percentuale prevista per la Società dalla disciplina tempo per tempo in vigore, percentuale che risulterà indicata nell'avviso di convocazione dell'Assemblea chiamata a deliberare sulla nomina del Collegio Sindacale.

Contestualmente al deposito delle liste gli Azionisti devono presentare o recapitare presso la sede legale della Società la documentazione attestante la titolarità del numero di azioni, aventi diritto di voto, necessaria ai fini della presentazione della lista. Ogni azionista, nonché gli Azionisti appartenenti ad un medesimo gruppo, ai sensi dell'articolo 2359 del codice civile, e i soggetti partecipanti, anche attraverso controllate, ad un patto parasociale ai sensi dell'art. 122 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, non possono presentare, né votare, neppure per interposta persona o società fiduciaria, più di una lista.

In caso di violazione di questa regola non si tiene conto del voto del socio rispetto ad alcuna delle liste presentate.

Ogni candidato può presentarsi in una sola lista a pena di ineleggibilità.

Non possono essere inseriti nelle liste candidati che ricoprano già incarichi di Sindaco in misura superiore ai limiti stabiliti dalla normativa di legge o dai regolamenti. I Sindaci uscenti sono rieleggibili.

Ai sensi dell'art.1, comma 3, del Decreto del Ministero della Giustizia 30 marzo 2000 n. 162:

i settori strettamente attinenti a quello in cui opera la Società sono relativi:

• alla ricerca, sviluppo, stile, produzione e commercializzazione di prodotti e servizi, in particolare prodotti tessili, abbigliamento, calzature, ottica, pelletteria, attrezzature ed articoli sportivi, nonché ad accessori di tutto quanto sopra descritto;

• alla gestione ed alla valorizzazione dei marchi.

Le materie strettamente attinenti al settore in cui opera la Società sono:

• diritto industriale, diritto commerciale, tributario, nonché economia generale e dell'impresa, ragioneria e finanza aziendale.

Le liste accompagnate da un'esauriente informativa riguardante le caratteristiche personali e professionali dei candidati, con l'indicazione dei soci che le hanno presentate e della percentuale di partecipazione complessivamente detenuta, nonché dalla dichiarazione dei soci diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente, una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa, attestante l'assenza di rapporti di collegamento previsti dalle disposizioni regolamentari vigenti, con questi ultimi, devono essere depositate presso la sede legale della Società entro il termine stabilito dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari.

Unitamente a ciascuna lista, entro il termine previsto dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari, sono depositate, presso la sede legale della società, le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l'inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, l'esistenza dei requisiti normativamente e statutariamente prescritti per le rispettive cariche, nonché gli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti presso altre società.

La lista per la quale non sono osservate le statuizioni di cui sopra è considerata come non presentata.

All'elezione dei Sindaci si procede come segue:

  • a. dalla lista che ha ottenuto in Assemblea il maggior numero di voti sono eletti, in base all'ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, due membri effettivi ed uno supplente;
  • b. dalla seconda lista che ha ottenuto in Assemblea il maggior numero di voti sono eletti, in base all'ordine progressivo con il quale sono elencati nelle sezioni della lista, il restante membro effettivo e l'altro membro supplente.

La presidenza del Collegio Sindacale spetta al primo candidato della seconda lista che ha ottenuto il maggior numero di voti.

In caso di parità di voti tra più liste, sono eletti i candidati della lista che sia stata presentata da soci in possesso della maggiore partecipazione, ovvero, in subordine, dal maggior numero di soci.

In caso di presentazione di una sola lista di candidati tutti i Sindaci effettivi e supplenti saranno eletti nell'ambito di tale lista e la Presidenza spetta al primo candidato della lista.

Qualora non sia possibile procedere alla nomina con il sistema di cui sopra, l'Assemblea delibera a maggioranza relativa.

Nel caso vengano meno i requisiti normativamente e statutariamente richiesti, il Sindaco decade dalla carica.

In caso di sostituzione di un Sindaco effettivo, ivi compreso il Presidente, subentra, ove possibile, il Sindaco supplente appartenente alla medesima lista di quello cessato e, in mancanza, nel caso di sostituzione di un Sindaco eletto dalla lista di minoranza, subentra il primo candidato della lista di minoranza risultata seconda per numero di voti. Nel caso in cui, attraverso la sostituzione non venga rispettato il criterio di riparto che assicuri l'equilibrio tra generi previsto dalla legge, si dovrà procedere all'integrazione del Collegio Sindacale.

Nel caso di integrazione del Collegio Sindacale:

  • per l'integrazione del Sindaco eletto nella lista di maggioranza la nomina avviene con votazione a maggioranza relativa del capitale sociale rappresentato in Assemblea scegliendo tra i candidati indicati nella lista di maggioranza, in modo tale da garantire che la composizione del Collegio Sindacale rispetti l'equilibrio tra generi previsto dalla legge;
  • per l'integrazione del Sindaco eletto nella lista di minoranza, ivi compreso il Presidente del Collegio Sindacale, la nomina avviene con votazione a maggioranza relativa del capitale sociale rappresentato in Assemblea scegliendo tra i candidati indicati nella lista di minoranza, in modo tale da garantire che la composizione del Collegio Sindacale rispetti l'equilibrio tra generi previsto dalla legge;
  • per la contemporanea integrazione di Sindaci eletti sia nella lista di maggioranza sia nella lista di minoranza, ivi compreso il Presidente del Collegio Sindacale, la nomina avviene con votazione a maggioranza relativa del capitale sociale rappresentato in Assemblea, scegliendo tra i candidati indicati sia nella lista di maggioranza sia nella lista di minoranza un numero di Sindaci pari al numero dei Sindaci cessati appartenenti alla stessa lista, in modo tale da garantire che la composizione del Collegio Sindacale rispetti l'equilibrio tra generi previsto dalla legge.

Ove non sia possibile procedere ai sensi del comma precedente, l'Assemblea, per l'integrazione del Collegio Sindacale, delibera a maggioranza relativa del capitale sociale rappresentato in Assemblea, fatto salvo il diritto di rappresentanza della minoranza ed il rispetto di quanto previsto dalla normativa in materia di equilibrio tra i generi.

14. COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO SINDACALE (ex articolo123-bis, comma 2, lettera d), TUF)

I membri del Collegio Sindacale sono stati nominati dall'Assemblea del 29 aprile 2013 sulla base dell'unica lista pervenuta, depositata dall'azionista BasicWorld S.r.l. titolare, a tale data, del 36,187% del Capitale Sociale, non essendo pervenuta nessuna altra lista anche nel maggior termine previsto dalla normativa regolamentare per i titolari di una quota di partecipazione pari ad almeno il 2,25% delle azioni aventi diritto al voto.

Il Collegio Sindacale nella sua composizione è in linea con la "quota di genere" prevista dalla nuova normativa Consob.

I componenti del Collegio Sindacale sono in possesso dei requisiti di onorabilità, professionalità e indipendenza prescritti dalla legge e stabiliti dallo Statuto. Il Collegio Sindacale ha provveduto ad effettuare la verifica della sussistenza dei requisiti di indipendenza dei propri componenti in base ai criteri previsti dal nuovo Codice di Autodisciplina, confermando le caratteristiche di indipendenza dei propri membri previste dal citato Codice, sebbene i Sindaci siano in carica da oltre nove anni.

La documentazione depositata ai fini delle predette nomine, ivi compreso il curriculum aggiornato dei sindaci, è consultabile all'indirizzo www.basicnet.com/contenuti/gruppo/organisocialisocieta.asp.

Di seguito un breve curriculum vitae dei membri del Collegio Sindacale in carica con indicazione delle cariche ricoperte dai medesimi all'interno del Gruppo e in altre società quotate o di interesse rilevante.

Massimo BoidiPresidente del Collegio Sindacale (in carica dal 1989)

E' nato nel 1955. Dal 1981 è abilitato alla professione di dottore commercialista e dal 1988 è Revisore contabile. E' stato Professore a contratto presso la Facoltà di Economia dell'Università di Torino in "Aspetti giuridici, fiscali e di regolazione" al Corso Master di I Livello in Private Banking per l'anno 2010-2011. Dal 1980 collabora altresì con l'Istituto di Diritto dell'Economia, sempre presso la Facoltà di Economia, dove è tuttora cultore della materia in Diritto Commerciale. E' membro del Consiglio dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino-Ivrea e Pinerolo per il quadriennio 2013-2016 e co-referente del "Gruppo di lavoro 231" presso l'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Torino-Ivrea-Pinerolo.

E' Consigliere referente dell'area "Controlli Societari" dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Torino-Ivrea-Pinerolo e, dall'aprile 2013, Presidente del Consiglio di Amministrazione di "Synergia Consulting Group S.r.l.", alleanza professionale di 14 fra i più quotati studi commercialistici italiani, ubicati su tutto il territorio nazionale.

Dal marzo 2015 è Presidente di un Gruppo di Studio per la riforma dei controlli nell'area Diritto Societario presso il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

Nell'ambito professionale svolge principalmente la propria attività nel campo della consulenza fiscale e societaria, sia nazionale che internazionale, ricoprendo in molte società la carica di Presidente del Collegio Sindacale o di Sindaco Effettivo o membro dell'organismo di vigilanza.

Collabora altresì con riviste specializzate nel settore, pubblicando articoli in materia sia tributaria, sia civilistica, sia in materia di responsabilità amministrativa delle società e degli enti.

Nello stesso settore è stato relatore in numerosissimi convegni e giornate di studio. All'interno del Gruppo è Presidente del Collegio Sindacale di BasicItalia S.p.A. e Sindaco effettivo di BasicVillage S.p.A.

Egli ricopre le cariche di Vice Presidente di Assofiduciaria, Presidente Consiglio d'Amministrazione di Assoservizi Fiduciari S.r.l. con socio unico, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Torino Fiduciaria Fiditor S.r.l., Sindaco Effettivo di Autoliv Italia S.p.A. con socio unico, Presidente del Collegio Sindacale di BasicWorld S.r.l., Presidente del Collegio Sindacale di Casco Imos S.r.l. con socio unico, Presidente del Collegio Sindacale del Consorzio Salame Piemonte, Presidente del Collegio Sindacale di DB Schenker Rail Italia S.r.l., Sindaco Unico di DB Schenker Rail Italy S.r.l. con socio unico, Presidente del Collegio Sindacale di Dytech – Dynamic Fluid Technologies S.p.A. con socio unico, Presidente del Collegio Sindacale di Ekipo S.p.A., Presidente del Collegio Sindacale di Erre Esse S.p.A., Amministratore Delegato di Fidicont S.r.l., Sindaco Effettivo di Finpat S.p.A., Presidente del Collegio dei Revisori della Fondazione Stadio Filadelfia, Sindaco Unico di GJP S.r.l. con socio unico, Presidente del Collegio Sindacale di Italcables S.p.A. in liquidazione, Presidente del Collegio Sindacale di Jacobacci & Partners S.p.A., Presidente del Collegio Sindacale di Litmat S.p.A., Consigliere di Amministrazione di Nuovi Investimenti S.p.A. con socio unico, Presidente del Collegio Sindacale di Quinto S.p.A. con socio unico, Presidente del Collegio Sindacale di Safte S.p.A., Sindaco effettivo di Sangiorgio Costruzioni S.p.A., Sindaco Effettivo di Suzuki Italia S.p.A con Socio unico, Presidente del Collegio Sindacale di ITW Italy Holding S.r.l., Presidente del Collegio Sindacale di ITW Lys Fusion S.r.l. con socio unico, Presidente del Consiglio direttivo del Porsche Club Piemonte e Valle d'Aosta.

Carola Alberti – Sindaco Effettivo (in carica dal 1999)

E' nata nel 1957, è abilitata alla professione di dottore commercialista dal 1985 e dal 1990 è Revisore contabile. E' iscritta nell'Albo dei Consulenti Tecnici del Giudice, dal 1997, e nell'Albo dei Periti presso il Tribunale Ordinario di Torino, dal 1999.

Dal marzo 1983 svolge la propria attività professionale in qualità di collaboratrice presso lo Studio Boidi & Partners – in Torino.

Nell'ambito professionale si occupa di consulenza fiscale e societaria, principalmente nei confronti di società e Gruppi, ed esercita assistenza e consulenza nel campo del contenzioso tributario.

Ricopre in alcune società la carica di Sindaco Effettivo.

All'interno del Gruppo è Sindaco Effettivo di BasicItalia S.p.A. e di BasicVillage S.p.A.

Ricopre la carica di Sindaco Effettivo di Ekipo S.p.A., Sindaco Effettivo di Erre Esse S.p.A., Sindaco Effettivo di Italcables S.p.A. in liquidazione e Sindaco Effettivo della BasicWorld S.r.l.

Maurizio Ferrero – Sindaco Effettivo (in carica dal 2001)

Nato nel 1964. Dottore Commercialista e Revisore Legale e Consulente Tecnico del Giudice. Presidente e membro del Collegio Sindacale di società quotate, di società soggette alla vigilanza della Banca d'Italia e di società facenti parti di gruppi internazionali del settore nautico, automotive, meccatronico e delle holding di partecipazione. Membro del Collegio di Revisori di enti non-profit.

Nell'ambito professionale si occupa di consulenza societaria, fiscale e di diritto dei mercati finanziari, valutazione di imprese ed aziende, redazione di perizie di stima, consulenza, negoziazione ed assistenza fiscale e contrattuale in operazioni di business combination, attività di due diligence fiscale e amministrativa a supporto delle transazioni, consulenza fiscale, di bilancio e in diritto dei mercati finanziari per OICVM ed intermediari finanziari (SGR / SIM), consulenza fiscale e giuridica a favore di fondazioni bancarie e non bancarie, fiscalità delle imprese IAS compliant.

Ricopre la carica di Sindaco Effettivo di Attività industriali Merlo S.p.A, Sindaco Effettivo di Blu Acquario prima S.p.A., Sindaco Effettivo di Erredi Invest S.p.A.; Presidente del Collegio Sindacale di Fidia S.p.A., Presidente del Collegio Sindacale di Flash S.p.A., Presidente del Collegio Sindacale Giugiaro Architettura & Structures S.p.A., Sindaco Effettivo Gruppo Ferrero S.p.A., Sindaco Effettivo Ibis S.p.A., Revisore dell'Istituto Superiore Mario Boella, Presidente del Collegio Sindacale di Italdesign – Giugiaro S.p.A., Presidente del Collegio Sindacale di Martin Bauer S.p.A., Presidente del SanLorenzo S.p.A., Sindaco Effettivo Merlo S.p.A., Sindaco Effettivo Suzuki Italia S.p.A., Sindaco Effettivo Torino Zerocinque Trading S.p.A.

Fabio Pasquini – Sindaco Supplente (in carica dal 1999)

E' nato nel 1953, è abilitato alla professione di dottore commercialista ed è Revisore contabile. Svolge principalmente la propria attività nel campo della consulenza fiscale e societaria, sia nazionale che internazionale e nell'elaborazione di tax planning, ricoprendo la carica di Amministratore e Componente del Collegio Sindacale in svariate società ed enti.

Esperto nelle problematiche inerenti all'acquisizione e alla vendita di aziende e società, nonché nella consulenza a operatori del settore immobiliare.

Abilitato all'assistenza e rappresentanza dei contribuenti nelle controversie fiscali avanti le commissioni tributarie.

All'interno del Gruppo è Sindaco Effettivo di BasicItalia S.p.A.

Ricopre le cariche di Sindaco Effettivo di Autoliv Italia S.p.A. con socio unico, Sindaco Effettivo e membro dell'organismo di Vigilanza della Cassa di Risparmio in Bologna S.p.A., Sindaco Effettivo di Jacobacci & Partners S.p.A., Presidente del Consiglio di Amministrazione di Fidicont S.r.l., Presidente del Collegio Sindacale di Sangiorgio Costruzioni S.p.A., Sindaco Effettivo di S.p.A. Michelin Italiana, Sindaco Effettivo di Tipo S.r.l., Amministratore Delegato di Torino Fiduciaria Fiditor S.r.l.

Ha altresì ricoperto la carica di Amministratore e/o Componente del Collegio Sindacale in svariate società ed enti tra le quali: Finpiemonte S.p.A., Compagnia di San Paolo, Intesa Sanpaolo S.p.A., Mediafactoring S.p.A. e Comitato per l'Organizzazione dei XX Giochi Olimpici Invernali, Torino 2006.

Alessandra Vasconi – Sindaco Supplente (in carica dal 2010)

E' nata nel 1965. E' abilitata alla professione di dottore commercialista dal 1992 e dal 1995 è Revisore contabile.

Nell'ambito professionale svolge principalmente la propria attività nel campo della consulenza civilistica (operazioni societarie ordinarie e straordinarie), contabile (formazione bilanci di società e di gruppi societari) e fiscale (consulenza e assistenza nell'ambito dell'imposizione diretta e indiretta) a favore di società ed enti, sia privati che a partecipazione pubblica. Esercita assistenza e consulenza nel campo del contenzioso tributario.

Ricopre la carica di Sindaco Effettivo di F.I.R.A.D. S.p.A.

I Sindaci, nell'ambito delle proprie funzioni, hanno acquisito informazioni anche attraverso incontri con i rappresentanti delle Società di revisione, con l'Organismo di Vigilanza e partecipando alle riunioni del Comitato controllo e rischi.

I membri del Collegio Sindacale, di prassi, hanno modo di partecipare successivamente alla loro nomina e durante il loro mandato ad incontri con il Presidente e il Management, finalizzati all'aggiornamento delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione. Hanno inoltre accesso alle informazioni finanziarie e gestionali in via continuativa attraverso il portale BasicManagement.

Il Sindaco che, per conto proprio o di terzi, abbia un interesse in una determinata operazione dell'Emittente informa tempestivamente e in modo esauriente gli altri sindaci e il Presidente del Consiglio circa natura, termini, origine e portata del proprio interesse. Tale eventualità peraltro non si è mai verificata.

Come già indicato nei paragrafi precedenti, il Collegio Sindacale, nello svolgimento della propria attività, si è coordinato con la funzione di Internal Auditing e con il Comitato controllo e rischi.

15. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI

Il Presidente e l'Amministratore Delegato, che ricopre tra l'altro le funzioni di Investor Relator, si adoperano attivamente per instaurare un dialogo con gli Azionisti, nonché con gli investitori istituzionali.

Inoltre, si è ritenuto, fin dalla quotazione, di favorire ulteriormente il dialogo con gli investitori attraverso un adeguato allestimento dei contenuti del sito internet della Società www.basicnet.com, all'interno del quale possono essere reperite sia informazioni di carattere economico-finanziario (bilanci, relazioni semestrali e trimestrali, presentazioni alla comunità finanziaria, andamento delle contrattazioni di Borsa del titolo), sia dati e documenti aggiornati di interesse per la generalità degli Azionisti (composizione degli organi sociali, Statuto Sociale e Regolamento delle Assemblee, informazioni sulla Corporate Governance, Codice Etico, uno schema della struttura del Gruppo e della sua attività), nonché le relazioni predisposte per le riunioni assembleari. E' inoltre disponibile la rassegna stampa riferita a fatti inerenti i Marchi e le Società del Gruppo, nonché al Presidente Marco Daniele Boglione e all'Amministratore Delegato Franco Spalla.

16. ASSEMBLEE (ex articolo123-bis, comma 2, lettera c), TUF)

Le assemblee sono occasione di incontro e comunicazione con gli Azionisti. Nel corso delle assemblee il Presidente e l'Amministratore Delegato si adoperano per fornire agli Azionisti le informazioni necessarie od utili per l'assunzione delle deliberazioni. L'Assemblea ordinaria esercita le funzioni previste all'articolo 2364 del Codice Civile e quella straordinaria le funzioni di cui all'articolo 2365 del Codice Civile. Ai sensi dell'art. 2365, 2° comma, del Codice Civile, sono, attribuiti alla competenza del Consiglio di Amministrazione:

  • le deliberazioni, ai sensi degli articoli 2505 e 2505 bis del Codice Civile, concernenti la fusione per incorporazione di una o più società delle quali si possiedono tutte le azioni o le quote o delle quali si possiede almeno il novanta per cento delle azioni o delle quote;
  • l'istituzione o la soppressione di sedi secondarie;
  • l'indicazione di quali Amministratori hanno la rappresentanza della società;
  • gli adeguamenti dello Statuto a disposizioni normative;
  • la riduzione del capitale in caso di recesso del socio;
  • il trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale.

Ai sensi dell'articolo 2410 primo comma del Codice Civile l'emissione di obbligazioni è deliberata dagli Amministratori.

Il Consiglio di Amministrazione, e i suoi eventuali organi delegati, hanno inoltre facoltà di compiere, senza necessità di autorizzazione dell'Assemblea, tutti gli atti e le operazioni che possono contrastare il conseguimento degli obiettivi di un'offerta pubblica di acquisto o di scambio, dalla comunicazione con cui la decisione o il sorgere dell'obbligo di promuovere l'offerta sono stati resi pubblici sino alla chiusura o decadenza dell'offerta stessa.

Il Consiglio di Amministrazione, e i suoi eventuali organi delegati, hanno inoltre facoltà di attuare decisioni, non ancora attuate in tutto o in parte e che non rientrano nel corso normale delle attività della Società, prese prima della comunicazione di cui sopra e la cui attuazione possa contrastare il conseguimento degli obiettivi dell'offerta. L'Assemblea dei soci (30 giugno 2000, e per integrazioni e/o modifiche, successivamente, il 30 aprile 2011) ha approvato un Regolamento Assembleare per favorire l'ordinato e funzionale svolgimento delle assemblee e garantire il diritto di ciascuno socio di prendere la parola sugli argomenti in discussione. Il Regolamento Assemblea è disponibile sul sito della Società, www.basicnet.com/contenuti/gruppo/regolamento.asp.

Ai sensi dell'articolo 2 del Regolamento Assemblea possono intervenire in Assemblea con diritto di parola e di voto quanti risultino averne titolo ai sensi della legislazione vigente e di statuto, ovvero i loro delegati o rappresentanti. Per intervenire in Assemblea è richiesta la prova della propria identità personale. Salvo diversa indicazione nell'Avviso di Convocazione, l'identificazione personale e la verifica di legittimazione all'intervento hanno inizio nel luogo di svolgimento dell'Assemblea almeno un'ora prima di quella fissata per l'adunanza.

Agli intervenuti è assicurata la possibilità di seguire il dibattito, intervenire nel corso del medesimo, esercitare il diritto di voto, con le modalità tecniche determinate dal Presidente volta per volta in occasione delle singole Assemblee: di prassi è lasciato spazio di intervento agli Azionisti al termine dell'esposizione di ciascun punto all'ordine del giorno.

Tutti gli Amministratori partecipano, di norma, alle riunioni assembleari. Il Consiglio di Amministrazione è a disposizione degli Azionisti per fornire le informazioni loro necessarie affinchè possano assumere decisioni con competenza di causa.

Nel corso dell'esercizio non si sono verificate variazioni significative nella compagine sociale dell'Emittente.

  1. ULTERIORI PRATICHE DI GOVERNO SOCIETARIO (ex articolo 123-bis, comma 2, lettera a) TUF)

Non si segnalano pratiche di governo societario ulteriori rispetto a quelle già indicate nei precedenti punti effettivamente applicate dall'Emittente al di là degli obblighi previsti dalle norme legislative e regolamentari.

18. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO

Non sono intervenuti mutamenti dalla chiusura dell'esercizio.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente F.to Marco Daniele Boglione

PROSPETTI CONTABILI E NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO BASICNET AL 31 DICEMBRE 2015

PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI E NOTE ILLUSTRATIVE

Si precisa, con riferimento alla Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, che i rapporti con parti correlate sono descritti nella Nota Illustrativa al bilancio numero 46.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO DEL GRUPPO BASICNET

(Importi in migliaia di Euro) Esercizio 2015 Esercizio 2014 Variazioni
Note % % %
Vendite dirette consolidate (8) 133.941 100,00 120.506 100,00 13.435 11,15
Costo del venduto (9) (79.126) (59,08) (67.912) (56,36) (11.214) (16,51)
MARGINE LORDO 54.815 40,92 52.594 43,64 2.221 4,22
Royalties attive e commissioni di sourcing (10) 46.547 34,75 41.202 34,19 5.345 12,97
Proventi diversi (11) 3.980 2,97 2.019 1,68 1.961 97,13
Costi di sponsorizzazione e media (12) (19.342) (14,44) (15.018) (12,46) (4.324) (28,79)
Costo del lavoro (13) (18.881) (14,10) (17.974) (14,92) (907) (5,05)
Spese di vendita, generali
ed amministrative, royalties passive (14) (35.070) (26,18) (33.340) (27,67) (1.730) (5,19)
Ammortamenti (15) (6.340) (4,73) (6.433) (5,34) 93 1,45
RISULTATO OPERATIVO 25.709 19,19 23.050 19,13 2.659 11,53
Oneri e proventi finanziari, netti (16) 734 0,55 (2.342) (1,94) 3.076 131,34
Quota di utile/(perdita) delle partecipazioni
valutate col metodo del Patrimonio Netto (17) (59) (0,04) (65) (0,05) 6 9,23
RISULTATO ANTE IMPOSTE 26.384 19,70 20.643 17,13 5.741 27,81
Imposte sul reddito (18) (9.624) (7,19) (8.206) (6,81) (1.418) (17,28)
RISULTATO NETTO 16.760 12,51 12.437 10,32 4.323 34,76
Di cui:
- Soci della BasicNet S.p.A. 16.760 12,51 12.437 10,32 4.323 34,76
- Partecipazioni di minoranza - - - - - -
Utile per azione: (19)
- base 0,2953 0,2169 0,0784 36,15
- diluito 0,2953 0,2169 0,0784 36,15

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

In recepimento degli obblighi introdotti dalla versione rivista dello IAS 1, di seguito viene rappresentato il prospetto denominato "Conto Economico Complessivo". Il prospetto evidenzia gli effetti che si avrebbero sul risultato netto consolidato se le voci che sono portate direttamente a variazione del patrimonio netto, come richiesto o consentito dagli IFRS, fossero invece contabilizzate a conto economico.

(Importi in migliaia di Euro) Nota 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Utile/(perdita) del periodo (A) 16.760 12.437
Parte efficace degli Utili/(perdite) sugli strumenti
di copertura di flussi finanziari ("cash flow hedge") 330 1.576
Rimisurazione piani per dipendenti a benefici definiti (IAS 19) (*) 84 (96)
Utili/(perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci di imprese estere 667 696
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) (114) (407)
Totale Altri utili/(perdite),
al netto dell'effetto fiscale (B) (32) 967 1.769
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) 17.727 14.206
Totale Utile /(perdita) complessivo attribuibile a:
- Soci della BasicNet S.p.A. 17.727 14.206
- Partecipazioni di minoranza - -

(*) voci che non saranno mai riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio

SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA CONSOLIDATA DEL GRUPPO BASICNET

(Importi in migliaia di Euro)

ATTIVITA' Note 31 dicembre 31 dicembre
2015 2014
Attività immateriali (20) 41.513 41.184
Avviamento (21) 10.245 10.516
Immobili, impianti e macchinari (22) 28.769 30.183
Partecipazioni e altre attività finanziarie (23) 307 297
Partecipazioni in joint venture (24) 340 399
Attività fiscali differite (25) - 26
Totale attività non correnti 81.174 82.605
Rimanenze nette (26) 49.025 46.297
Crediti verso clienti (27) 46.701 43.928
Altre attività correnti (28) 12.178 13.505
Risconti attivi (29) 7.756 6.844
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (30) 6.971 4.014
Strumenti finanziari di copertura (31) 1.367 1.182
Totale attività correnti 123.998 115.770
TOTALE ATTIVITA' 205.172 198.375
PASSIVITA' Note 31 dicembre 31 dicembre
2015 2014
Capitale sociale 31.717 31.717
Riserve per azioni proprie in portafoglio (8.823) (6.875)
Altre riserve 52.857 43.432
Risultato del periodo 16.760 12.437
Partecipazioni di minoranza - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO (32) 92.511 80.711
Fondo per rischi ed oneri (33) 45 43
Finanziamenti (34) 20.566 15.692
Benefici per i dipendenti e amministratori (35) 4.108 3.573
Imposte differite passive (36) 717 -
Altre passività non correnti (37) 1.013 1.187
Totale passività non correnti 26.449 20.495
Debiti verso banche (38) 31.767 33.894
Debiti verso fornitori (39) 25.151 30.142
Debiti tributari (40) 17.421 22.165
Altre passività correnti (41) 7.738 7.475
Risconti passivi (42) 2.637 1.848
Strumenti finanziari di copertura (43) 1.498 1.645
Totale passività correnti 86.212 97.169
TOTALE PASSIVITA' 112.661 117.664
TOTALE PASSIVITA' E
PATRIMONIO NETTO 205.172 198.375

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO BASICNET

(Importi in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2015 2014
A) INDEBITAMENTO NETTO A BREVE VERSO BANCHE INIZIALE (24.349) (25.191)
B) FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITA' DI ESERCIZIO
Utile (Perdita) dell'esercizio 16.760 12.437
Ammortamenti 6.340 6.433
Risultato di società valutate con il metodo del patrimonio netto 59 65
Variazione del capitale di esercizio:
- (Incremento) decremento crediti (2.772) (243)
- (Incremento) decremento rimanenze (2.728) 1.972
- (Incremento) decremento altri crediti 1.015 614
- Incremento (decremento) debiti fornitori (4.991) (5.584)
- Incremento (decremento) altri debiti (3.123) (2.365)
Variazione netta del trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (188) (184)
Altri, al netto 747 466
11.119 13.611
C) FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO IN IMMOBILIZZAZIONI
Investimenti in immobilizzazioni:
- materiali (1.683) (1.516)
- immateriali (3.375) (3.526)
- finanziarie - -
Valore di realizzo per disinvestimenti di immobilizzazioni:
- materiali 75 32
- immateriali - 11
- finanziarie - 52
(4.983) (4.947)
D) FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
Accensione (Rimborso) di leasing (215) (587)
Assunzione di finanziamenti a medio / lungo termine 15.000 -
Rimborso di finanziamenti (7.406) (6.125)
Conversione linee di credito a breve termine - -
Acquisto azioni proprie (1.948) (1.110)
Pagamento dividendi (3.979) -
1.452 (7.822)
E) FLUSSO MONETARIO DEL PERIODO 7.588 842
F) INDEBITAMENTO NETTO A BREVE VERSO BANCHE FINALE (16.761) (24.349)

Si evidenzia che gli interessi pagati nell'esercizio ammontano rispettivamente a 2,4 milioni di Euro nel 2015 e 3,1 milioni di Euro nel 2014, mentre le imposte pagate nell'esercizio ammontano rispettivamente a 6,3 milioni di Euro nel 2015 e 1,3 milioni di Euro nel 2014.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(Importi in migliaia di Euro) Capitale Azioni Riserve e Riserva di Riserva Riserva Risultato Totale
Sociale proprie risultati conversione Rimisuraz. Cash Flow patrimonio
portati a valutaria IAS 19 hedge netto
nuovo di Gruppo
Saldo al 31 dicembre 2013 31.717 (5.765) 38.500 330 (194) (1.474) 4.501 67.615
Destinazione utile come da delibera
Assemblea degli azionisti del 28/04/2014
- Riserve e risultati portati a nuovo - 4.501 - - - (4.501) -
- Distribuzione dividendi - - - - - - -
Acquisto azioni proprie (1.110) - - - - - (1.110)
Risultato al 31 dicembre 2014 - - - - - 12.437 12.437
Altri componenti del conto
economico complessivo:
- Utili (perdite) iscritti direttamente
a riserva differenze da conversione - - 696 - - - 696
- Utili (perdite) iscritti direttamente
a riserva per rimisurazione IAS 19 - - - (69) - - (69)
- Utili (perdite) iscritti direttamente
a riserva da cash flow hedge - - - - 1.142 - 1.142
Totale conto economico complessivo - - 696 (69) 1.142 12.437 14.206
Saldo al 31 dicembre 2014 31.717 (6.875) 43.001 1.026 (263) (332) 12.437 80.711
Destinazione utile come
da delibera Assemblea
degli azionisti del 27/04/2015
- Riserve e risultati portati a nuovo - 8.458 - - - (8.458) -
- Distribuzione dividendi - - - - - (3.979) (3.979)
Acquisto azioni proprie (1.948) - - - - - (1.948)
Risultato al 31 dicembre 2015 - - - - - 16.760 16.760
Altri componenti del conto economico complessivo:
- Utili (perdite) iscritti direttamente
a riserva differenze da conversione - - 667 - - - 667
- Utili (perdite) iscritti direttamente
a riserva per rimisurazione IAS19 - - - 61 - - 61
- Utili (perdite) iscritti direttamente
a riserva da cash flow hedge - - - - 239 - 239
Totale conto economico complessivo - - 667 61 239 16.760 17.727
Saldo al 31 dicembre 2015 31.717 (8.823) 51.459 1.693 (202) (93) 16.760 92.511

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA CONSOLIDATA

(Importi in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2015 2014
Disponibilità liquide 6.971 4.014
Scoperti di c/c e anticipi SBF (4.266) (12.277)
Anticipi import (19.466) (16.086)
Sub-totale disponibilità monetarie nette (16.761) (24.349)
Quota a breve di finanziamenti a medio/lungo (8.035) (5.531)
Posizione finanziaria netta a breve (24.796) (29.880)
Finanziamento Intesa (9.375) -
Mutuo fondiario Basic Village (6.900) (8.100)
Finanziamento ipotecario BasicItalia (2.746) (3.153)
Finanziamento UBI Banca - (2.679)
Debiti per leasing mobiliari (1.545) (1.761)
Sub-totale finanziamenti e leasing (20.566) (15.693)
Posizione finanziaria netta consolidata (45.362) (45.573)

Si riporta di seguito il prospetto ai sensi di quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.

31 dicembre 31 dicembre
2015 2014
A. Cassa 68 72
B. Altre disponibilità liquide 6.903 3.942
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 6.971 4.014
E. Crediti finanziari correnti - -
F. Debiti bancari correnti (23.732) (28.363)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (8.035) (5.531)
H. Altri debiti finanziari correnti - -
I. Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (31.767) (33.894)
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (24.796) (29.880)
K. Debiti bancari non correnti (20.566) (15.693)
L. Obbligazioni emesse - -
M. Fair value delle operazioni di copertura (cash flow hedge) (131) (463)
N. Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (20.697) (16.156)
O. Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (45.493) (46.036)

L'indebitamento finanziario differisce dalla posizione finanziaria netta consolidata per il fair value delle operazioni di copertura dei rischi di fluttuazione dei tassi di interesse e dei cambi - cash flow hedge (Note 31 e 43).

NOTE ILLUSTRATIVE

1. INFORMAZIONI GENERALI

BasicNet S.p.A - con sede a Torino, quotata alla Borsa Italiana dal 17 novembre 1999, e le sue controllate operano nel settore dell'abbigliamento, delle calzature e degli accessori per lo sport e per il tempo libero con i marchi Kappa, Robe di Kappa, Jesus Jeans, Lanzera, K-Way, Superga, AnziBesson e Sabelt. L'attività del Gruppo consiste nello sviluppare il valore dei marchi e nel diffondere i prodotti ad essi collegati attraverso una rete globale di aziende licenziatarie e indipendenti.

La durata di BasicNet S.p.A. è fissata, come previsto dallo statuto, fino al 31 dicembre 2050.

La pubblicazione del bilancio consolidato del Gruppo BasicNet per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 18 marzo 2016.

2. FORMA E CONTENUTO

Di seguito sono riportati i principali criteri e principi contabili applicati nella preparazione del bilancio consolidato e delle informazioni finanziarie aggregate di Gruppo.

Il presente documento è stato predisposto in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS), emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono anche tutti i Principi Contabili Internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Il bilancio consolidato di Gruppo include i bilanci al 31 dicembre 2015 di BasicNet S.p.A. e di tutte le società italiane ed estere nelle quali la Capogruppo detiene, direttamente o indirettamente, la maggioranza dei diritti di voto. Ai bilanci delle società controllate statunitense, asiatica e olandese, che utilizzano i principi contabili nazionali, non essendo obbligatoria l'adozione degli IAS/IFRS, sono state apportate le opportune rettifiche ai fini della predisposizione del bilancio consolidato secondo i principi contabili internazionali.

I criteri di valutazione utilizzati nel redigere il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 sono omogenei a quelli usati per redigere il bilancio consolidato dell'esercizio precedente.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2015

Ai sensi dello IAS 8 (Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) vengono qui di seguito indicati e brevemente illustrati gli IFRS in vigore a partire dal 1° gennaio 2015.

Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2011-2013): in data 18 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 1361-2014 che ha recepito a livello comunitario alcuni miglioramenti agli IFRS per il periodo 2011-2013. I miglioramenti riguardano, in particolare, i seguenti aspetti:

  • Modifica all'IFRS 3 Aggregazioni aziendali; la modifica chiarisce che l'IFRS 3 non è applicabile per rilevare gli effetti contabili relativi alla formazione di una joint venture o di una joint operation, così come descritti dall'IFRS 11, nel bilancio della joint venture o della joint operation;
  • Modifica all'IFRS 13 Valutazione del fair value; la modifica chiarisce che l'eccezione prevista dal principio che consente di valutare le attività e le passività finanziarie basandosi sull'esposizione netta di portafoglio, si applica anche a tutti i contratti che rientrano nell'ambito applicativo dello IAS 39/IFRS 9, anche se non soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32 per essere classificati come attività/passività finanziarie;
  • Modifica allo IAS 40 Investimenti immobiliari; la modifica introdotta rimanda all'IFRS 3 per stabilire se l'acquisto di un investimento immobiliare rientra nel campo applicativo delle aggregazioni aziendali.

Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2010-2012): in data 17 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 28-2015 che ha recepito a livello comunitario alcuni miglioramenti agli IFRS per il periodo 2010-2012. I miglioramenti riguardano, in particolare, i seguenti aspetti:

  • Modifica all'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni; la modifica chiarisce il significato delle "condizioni di maturazione", definendo separatamente le "condizioni di servizio" e le "condizioni di conseguimento dei risultati";
  • Modifica all'IFRS 3 Aggregazioni aziendali; la modifica chiarisce come deve essere classificato e rivisto un eventuale "corrispettivo potenziale" in un'aggregazione aziendale, rinviando allo IAS 32 per la sua categorizzazione come passività finanziaria o come strumento di patrimonio netto;
  • Modifica all'IFRS 8 Settori operativi; la modifica introdotta richiede che venga data informativa circa le valutazioni effettuate dalla direzione aziendale nel-

l'aggregazione dei settori operativi descrivendo i settori che sono stati aggregati e gli indicatori economici che sono stati valutati nel determinare i settori operativi aventi caratteristiche economiche similari;

  • Modifica allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari ed allo IAS 38 Attività immateriali; entrambi i principi sono stati modificati per chiarire il trattamento contabile del costo storico e del fondo ammortamento di una immobilizzazione quando una entità applica il modello del costo rivalutato;
  • Modifica all'IFRS 13 Valutazione del fair value; le basis for conclusions dell'IFRS 13 sono state modificate con lo scopo di chiarire che è possibile misurare i crediti e i debiti a breve termine al valore nominale risultante dalle fatture quando l'impatto dell'attualizzazione non è significativo;
  • Modifica allo IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate; la modifica introdotta stabilisce le informazioni da fornire quando vi è una entità terza che fornisce servizi relativi alla gestione dei dirigenti con funzioni strategiche dell'entità che redige il bilancio.

Modifiche allo IAS 19 - Benefici per i dipendenti - Piani a Benefici Definiti - Contributi da dipendenti; in data 17 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 29-2015 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche allo IAS 19. In particolare, dette modifiche hanno l'obiettivo di chiarire come rilevare i contributi versati dai dipendenti nell'ambito di un piano a benefici definiti.

Dette modifiche non hanno comportato alcun effetto sul bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2015.

Nuovi Principi contabili e interpretazioni recepiti dalla UE, ma non ancora in vigore

Modifiche all'IFRS 11 (Accordi a Controllo Congiunto): Contabilizzazione dell'acquisizione di partecipazioni in Attività a Controllo Congiunto

In data 24 novembre 2015 è stato emesso il Regolamento UE n. 2015/2173 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche, di portata limitata, all'IFRS 11. Le modifiche in oggetto aggiungono nuove linee guida su come contabilizzare l'acquisizione di una partecipazione in una joint operation le cui attività costituiscono un business come definito nell'IFRS 3 - Aggregazioni Aziendali;

Modifiche allo IAS 16 (Immobili, Impianti e macchinari) e allo IAS 38 (Attività Immateriali)

In data 2 dicembre 2015 è stato emesso il Regolamento UE n. 2015/2231 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche, di portata limitata, allo IAS 16 e allo IAS 38. La modifica apportata ad entrambi i principi stabilisce che non è corretto determinare la quota di ammortamento di un'attività sulla base dei ricavi da essa generati in un determinato periodo; secondo lo IASB i ricavi generati da un'attività generalmente riflettono fattori diversi dal consumo dei benefici economici derivanti dall'attività stessa.

Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2012–2014): in data 15 dicembre 2015 è stato emesso il Regolamento UE n. 2015/2343 che ha recepito a livello comunitario una raccolta di miglioramenti agli IFRS per il periodo 2012-2014; per quanto riguarda dette modifiche si segnala:

  • IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate; dette modifiche hanno chiarito che quando un'attività non corrente (o gruppo in dismissione) viene riclassificata da "posseduta per la vendita" a "posseduta per la distribuzione" o viceversa, questa riclassifica non costituisce una modifica ad un piano di vendita o di distribuzione e quindi non deve essere contabilizzata come tale;
  • IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative; dette modifiche riguardano i service contracts, se un'entità trasferisce un'attività finanziaria a terzi e vengono rispettate le condizioni dello IAS 39 per l'eliminazione contabile dell'attività, la modifica all'IFRS 7 richiede che venga data informativa sull'eventuale coinvolgimento residuo che l'entità potrebbe ancora avere in relazione all'attività trasferita;
  • IAS 19 Benefici per i dipendenti; il principio richiede che il tasso di sconto per attualizzare le obbligazioni per benefici successivi al rapporto di lavoro, deve essere determinato con riferimento ai rendimenti di mercato dei titoli obbligazionari di aziende primarie e nei Paesi dove non esiste un "mercato spesso" (deep market) di tali titoli devono essere utilizzati i rendimenti di mercato dei titoli di enti pubblici. La modifica stabilisce che nel valutare se vi è un "mercato spesso" di obbligazioni di aziende primarie, occorre considerare il mercato a livello di valuta e non a livello di singolo Paese;
  • IAS 34 Bilanci intermedi; la modifica chiarisce come le informazioni incluse nel bilancio infrannuale possano essere integrate da altre informazioni disponibili contenute anche in altre sezioni del bilancio intermedio (ad es. Relazione sulla Gestione) attraverso la tecnica dell'incorporazione mediante riferimento.

Modifiche allo IAS 1 (Presentazione del Bilancio) - Iniziative sull'informativa di bilancio

In data 18 dicembre 2015 è stato emesso il Regolamento UE n. 2015/2406 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche, di portata limitata, allo IAS 1. In particolare, le modifiche, che sono parte di una più ampia iniziativa di miglioramento della presentazione e della disclosure di bilancio, includono aggiornamenti nelle seguenti aree:

  • materialità: viene precisato che tale concetto si applica al bilancio nel suo complesso e che l'inclusione di informazioni immateriali potrebbe inficiare l'utilità dell'informativa finanziaria;
  • disaggregazione e subtotali: si specifica che le voci di conto economico separato, di conto economico complessivo e della situazione patrimoniale e finanziaria possono essere disaggregate;
  • struttura delle note: viene concesso alle entità un certo grado di flessibilità nell'ordine di presentazione delle note al bilancio, senza compromettere la comprensibilità e la comparabilità del bilancio;

• partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto: nel conto economico complessivo è necessario suddividere la parte che verrà riclassificata nel conto economico separato da quella che non lo sarà.

Si prevede che dette modifiche, che devono essere applicate dal 1° gennaio 2016 non comporteranno effetti significativi sul bilancio consolidato di Gruppo.

Nuovi Principi contabili e modifiche dei principi contabili emessi dallo IASB

Alla data di redazione del presente bilancio consolidato, i seguenti nuovi Principi/interpretazioni sono stati emessi dallo IASB, ma non sono ancora stati recepiti dalla UE:

  • IFRS 9 Strumenti finanziari applicabile dal 1° gennaio 2018;
  • IFRS 15 Ricavi per contratti con clienti, applicabile dal 1° gennaio 2018;
  • IFRS 16 Leases, applicabile dal 1° gennaio 2019;
  • Modifiche all'IFRS 10 Bilancio consolidato e allo IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint venture, in caso di vendita o conferimento di attività tra un investitore e la sua collegata joint venture, applicabile dal 1° gennaio 2016;
  • IFRS 14 Contabilizzazione differita di attività regolamentate applicazione dal 1° gennaio 2016;

Il Gruppo adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista; gli eventuali impatti sul bilancio derivanti da dette modifiche, ad eccezione dell'IFRS 14 che non ne determinerà, sono in corso di valutazione.

3. SCHEMI DI BILANCIO

Il Gruppo BasicNet presenta il conto economico per natura, con riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria le attività e le passività sono suddivise tra correnti e non correnti. Il rendiconto finanziario è redatto secondo il metodo indiretto. Nella predisposizione del bilancio consolidato sono inoltre state applicate le disposizioni della Consob contenute nella delibera 15519 del 27 luglio 2006 in materia di schemi di bilancio e nella comunicazione 6064293 del 28 luglio 2006, in materia di informativa societaria. Al proposito si precisa, con riferimento alla Delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, che considerata la non rilevanza nelle voci complessive, i rapporti con parti correlate sono descritti nella specifica Nota 46 del bilancio consolidato.

4. PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

Il bilancio consolidato è stato redatto includendo i bilanci al 31 dicembre 2015 delle società del Gruppo inserite nell'area di consolidamento, opportunamente modificati per uniformarli ai criteri di valutazione adottati dalla Capogruppo.

Il bilancio consolidato del Gruppo BasicNet è presentato in migliaia di Euro, ove non diversamente specificato; l'Euro è la valuta funzionale della Capogruppo e della maggior parte delle società consolidate.

I bilanci espressi in valuta funzionale diversa dall'Euro sono stati convertiti in Euro applicando alle singole poste del conto economico il cambio medio dell'anno o il cambio della data dell'operazione nel caso di operazioni significative non ricorrenti. Gli elementi della situazione patrimoniale-finanziaria sono stati invece convertiti ai cambi di fine periodo. Le differenze originate dalla conversione in Euro dei bilanci redatti in una valuta differente sono imputate ad una specifica riserva del Conto Economico Complessivo.

I tassi di cambio applicati sono i seguenti (valuta per 1 Euro):

Esercizio
2015
Descrizione delle valute Esercizio
2014
Medio Puntuale Medio Puntuale
1,1041 1,0887 1,3184 1,2141
8,5590 8,4376 10,2259 9,4170
133,5853 131,0700 140,4328 145,2300
0,7240 0,7340 0,8027 0,7789

I criteri adottati per il consolidamento sono di seguito evidenziati:

  • a) le attività e le passività, nonché i proventi e gli oneri, dei bilanci oggetto di consolidamento con il metodo dell'integrazione globale sono inseriti nel bilancio di Gruppo, prescindendo dall'entità della partecipazione di controllo. Il valore di carico delle partecipazioni è eliso contro il patrimonio netto di competenza delle società controllate. Essendo tutte le società incluse nell'area di consolidamento controllate al 100%, non sono state attribuite quote di patrimonio netto o di risultato dell'esercizio ad azionisti di minoranza;
  • b) le differenze positive risultanti dall'elisione delle partecipazioni contro il valore del patrimonio netto contabile, alla data della loro acquisizione, vengono imputate ai maggiori valori attribuibili ad attività e passività acquisite e per la parte residua, ad avviamento. In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo scelse di non applicare l'IFRS 3 - Aggregazioni di imprese in modo retroattivo alle acquisizioni di aziende avvenute antecedentemente il 1° gennaio 2004;
  • c) le partite di debito/credito, i costi/ricavi tra società consolidate e gli utili/perdite risultanti da operazioni infragruppo, sono eliminate così come gli effetti delle fusioni o delle cessioni di rami d'azienda tra società già appartenenti all'area di consolidamento.

Come indicato nell'Allegato 2, al 31 dicembre 2015 il Gruppo è unicamente costituito da società controllate direttamente o indirettamente dalla Capogruppo BasicNet S.p.A., o a controllo congiunto; non fanno parte del Gruppo società collegate né partecipazioni in entità strutturate o accordi a controllo congiunto.

Il controllo esiste quando la Capogruppo BasicNet S.p.A. ha contemporaneamente:

  • il potere decisionale sulla partecipata, ossia la capacità di dirigere le attività rilevanti della partecipata, cioè quelle attività che hanno un'influenza significativa sui risultati della partecipata stessa;
  • il diritto a risultati (positivi o negativi) variabili rivenienti dalla sua partecipazione nell'entità;
  • la capacità di utilizzare il proprio potere decisionale per determinare l'ammontare dei risultati rivenienti dalla sua partecipazione nell'entità.

L'esistenza del controllo è verificata ogni volta che fatti e circostanze indicano una variazione in uno o più dei tre elementi qualificanti il controllo.

Le partecipazioni in imprese collegate e in joint venture sono incluse nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto, come previsto, rispettivamente, dallo IAS 28 - Partecipazioni in società collegate e joint venture e dall'IFRS 11 - Accordi a controllo congiunto.

Un'impresa collegata è quella nella quale il Gruppo detiene almeno il 20% dei diritti di voto ovvero esercita un'influenza notevole, ma non il controllo o il controllo congiunto, sulle politiche finanziarie e gestionali. Una joint venture è un accordo a controllo congiunto su un'entità in base al quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano dei diritti sulle attività nette dell'entità stessa. Il controllo congiunto è la condivisione, stabilita tramite accordo, del controllo di un'attività economica, che esiste unicamente quando per le decisioni relative a tale attività è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Le imprese collegate e le joint venture sono incluse nel bilancio consolidato dalla data in cui inizia l'influenza notevole o il controllo congiunto e fino al momento in cui tale situazione cessa di esistere. In applicazione del metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata ovvero in una joint venture è inizialmente rilevata al costo e il valore contabile è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante negli utili o nelle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. La quota dell'utile (perdita) d'esercizio della partecipata di pertinenza della partecipante è rilevata nel conto economico consolidato. I dividendi ricevuti da una partecipata riducono il valore contabile della partecipazione.

Se la quota parte delle perdite di una entità in una società collegata o in una joint venture è uguale o superiore alla propria interessenza nella società collegata o nella joint venture, l'entità interrompe la rilevazione della propria quota delle ulteriori perdite. Dopo aver azzerato la partecipazione, le ulteriori perdite sono accantonate e rilevate come passività, soltanto nella misura in cui l'entità abbia contratto obbligazioni legali o implicite oppure abbia effettuato dei pagamenti per conto della società collegata o della joint venture. Se la collegata o la joint venture in seguito realizza utili, l'entità riprende a rilevare la quota di utili di sua pertinenza solo dopo che la stessa ha eguagliato la sua quota di perdite non rilevate.

Area di consolidamento

L'area di consolidamento include la Capogruppo BasicNet S.p.A. e le imprese controllate italiane ed estere nelle quali la BasicNet S.p.A. esercita direttamente, o indirettamente, il controllo. L'Allegato 2 contiene l'elenco delle imprese consolidate con il metodo integrale, nonché l'elenco completo delle società del Gruppo, le relative denominazioni, sedi, oggetto sociale, capitale sociale e percentuali di partecipazione diretta ed indiretta.

Informativa per settori operativi e per area geografica

All'interno del Gruppo BasicNet sono stati individuati tre settori operativi: i) gestione delle licenze e marchi, ii) licenziatario di proprietà e iii) immobiliare. La relativa informativa è riportata nella Nota 7.

L'informativa per area geografica ha rilevanza per il Gruppo per quanto attiene le royalties attive e le vendite dirette, ed è pertanto stata inclusa nelle Note relative alle due rispettive voci di conto economico. Il dettaglio dei fatturati aggregati dei licenziatari per area geografica, da cui le royalties derivano, è incluso nella Relazione sulla Gestione.

5. CRITERI DI VALUTAZIONE

Il presente bilancio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale, secondo il principio della contabilizzazione per competenza economica.

I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 sono di seguito riportati.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi derivano dalla gestione ordinaria dell'attività del Gruppo e comprendono i ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi. I ricavi sono riconosciuti al netto dell'imposta del valore aggiunto, dei resi e degli sconti.

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. In particolare, i ricavi dalla vendita di beni sono rilevati quando i rischi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni sono trasferiti all'acquirente, il prezzo di vendita è concordato o determinabile e se ne prevede l'incasso. Tale momento corrisponde con il passaggio di proprietà che coincide, di solito, con la spedizione o la consegna dei beni e in taluni casi eccezionali con consegna differita secondo specifiche istruzioni dei clienti. Le vendite effettuate nei confronti dei negozi a marchi del Gruppo gestiti da terzi, in conto vendita, sono contabilizzate nel momento in cui avviene la vendita del bene dal negoziante al consumatore finale, in accordo a quanto previsto dallo IAS 18 - Ricavi.

I proventi derivanti da royalties o da commissioni di sourcing vengono iscritti su base di competenza in accordo con la sostanza dei contratti sottostanti.

Riconoscimento dei costi e spese

I costi e le spese sono contabilizzati seguendo il principio della competenza.

I costi connessi ai contratti di sponsorizzazione pagati in ogni esercizio sono allineati alla competenza contrattuale.

I costi relativi alla preparazione e presentazione delle collezioni vengono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono realizzate le vendite delle relative collezioni. L'eventuale differimento avviene mediante la rilevazione di risconti.

I costi di campagne pubblicitarie tese a rafforzare la raccolta di ordini da parte della forza vendite, in ossequio alla corrente interpretazione dei principi IAS-IFRS, sono direttamente spesati al momento di effettuazione della campagna, anziché in correlazione ai relativi ricavi, che saranno invece conseguiti solo con la successiva evasione degli ordini raccolti, ancorché questa seconda metodologia meglio evidenzierebbe la coerenza con l'attività stessa delle campagne pubblicitarie.

Interessi attivi e passivi, proventi ed oneri

Gli interessi attivi e passivi e gli altri proventi ed oneri sono rilevati ed esposti in bilancio secondo il principio della competenza temporale.

In accordo allo IAS 23 - Oneri finanziari gli oneri finanziari direttamente attribuibili all'acquisto, alla costruzione e alla produzione d'attività che richiedono un significativo periodo di tempo per essere pronte per l'uso o per la vendita, sono capitalizzati insieme al valore dell'attività. Tale fattispecie non si è presentata fino ad ora nel Gruppo. Se tali requisiti non sono rispettati gli oneri finanziari sono imputati a conto economico per competenza.

Criteri di conversione delle poste in valuta

I crediti e i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in Euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono rilevate nel conto economico.

I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.

A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle eventuali immobilizzazioni, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono al rilevati nel conto economico.

Imposte

Le imposte correnti includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nel qual caso l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le imposte differite sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il suo valore contabile nel bilancio consolidato. Le imposte differite attive, incluse quelle relative alle perdite fiscali pregresse, per la quota non compensata dalle imposte differite passive, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro che ne consenta il recupero. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione.

La Società Capogruppo ha aderito al consolidamento fiscale previsto dagli articoli 117 e seguenti del TUIR - DPR 22 dicembre 1986 n. 917 con tutte le società del Gruppo interamente controllate di diritto fiscale nazionale. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili e sul capitale, sono incluse tra gli oneri operativi.

Utile per azione/ Utile diluito per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.

L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media delle azioni in circolazione, opportunamente rettificato per tenere conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo. Si precisa che nel 2015 non si sono presentati fenomeni diluitivi.

Accantonamenti e passività potenziali

Il Gruppo può essere soggetto a cause legali e fiscali riguardanti problematiche di diversa natura, sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile prevedere con certezza l'esborso che potrebbe derivare da tali controversie. Inoltre, il Gruppo è parte attiva in controversie legate alla protezione dei propri Marchi, o dei propri prodotti, a difesa da contraffazioni. Le cause e i contenziosi contro il Gruppo spesso derivano da problematiche legali complesse, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascuna causa, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili.

Nel normale corso del business, il Management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale.

Il Gruppo accerta una passività a fronte di eventuali contenziosi quando ritiene probabile che si possa verificare un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriverebbero può essere attendibilmente stimato.

Le passività potenziali non sono rilevate in bilancio, ma ne viene data informativa nelle Note Illustrative (Nota 49) a meno che non vi sia una remota probabilità di esborso. Ai sensi dal paragrafo 10 dello IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali una passività potenziale è a) una possibile obbligazione che deriva da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti, non interamente sotto il controllo dell'impresa, o b) un'obbligazione attuale che deriva da eventi passati ma che non è rilevata in bilancio perché l'esborso è improbabile o non può essere stimato con sufficiente attendibilità.

Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative Note Illustrative in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime.

Le stime sono utilizzate per valutare le attività materiali ed immateriali sottoposte ad impairment test come più oltre descritto, oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte e fondi.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono contestualmente riflessi a conto economico.

Attività immateriali

Le attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefici futuri. Le attività immateriali sono rilevate al costo di acquisto e/o produzione, comprensivo dei costi direttamente imputabili all'attività, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui il bene è disponibile per l'uso ed è ripartito sistematicamente in relazione alla residua possibilità di utilizzazione della stessa.

Software

Il software acquistato e i programmi sviluppati internamente sono ammortizzati in cinque anni, mentre i costi sostenuti per mantenere o per ripristinare lo standard operativo originale sono rilevati come costo nell'esercizio in cui sono sostenuti e non sono capitalizzati.

Costi di sviluppo

I costi di sviluppo sono capitalizzati quando la capacità di generare benefici economici futuri sia oggettivamente dimostrabile e le altre condizioni richieste dallo IAS 38 – Attività immateriali sono rispettate.

Marchi e brevetti

I marchi Kappa, Robe di Kappa, Superga e K-Way sono considerati delle attività immateriali a vita utile indefinita; come tali non vengono ammortizzati ma sottoposti ad impairment test con cadenza almeno annuale. Ciò dipende dal posizionamento strategico raggiunto che non rende ad oggi prevedibile un limite temporale alla generazione di flussi finanziari provenienti dal loro sfruttamento.

I marchi Lanzera e Jesus Jeans, per i quali non è ancora stato raggiunto un posizionamento equivalente a quello dei marchi principali, sono ammortizzati in un periodo di 20 anni. I marchi AnziBesson e Sabelt sono incorporati nel valore della partecipazione, contabilizzata con il metodo del patrimonio netto e sono ammortizzati anch'essi in 20 anni.

I diritti di brevetto sono ammortizzati in dieci anni.

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali rilevate a seguito dell'acquisizione di un'azienda sono iscritte separatamente dall'avviamento, se il loro valore corrente può essere determinato in modo attendibile. Sono ammortizzate in base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo in cui si esercita il controllo dell'attività.

Avviamento

Nel caso di acquisizione di aziende, le attività, le passività e le passività potenziali acquisite e identificabili sono rilevate al loro valore corrente (fair value) alla data di acquisizione. La differenza positiva tra il costo d'acquisto e la quota di interessenza del Gruppo nel valore corrente di tali attività e passività è classificata come avviamento ed è iscritta in bilancio come attività immateriale. L'eventuale differenza negativa ("avviamento negativo") è invece rilevata a conto economico al momento dell'acquisizione.

L'avviamento non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente, se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni

91

di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate. L'impairment dell'avviamento non è mai reversibile.

In questa categoria sono inclusi gli importi pagati dal Gruppo per subentrare nelle posizioni contrattuali relative ai punti vendita a gestione diretta e quelli dati in gestione a terzi (key money). Tali avviamenti commerciali, ove correlati a posizioni commerciali di valore, sono iscritti nel bilancio consolidato come attività immateriali a vita utile indefinita, come tali sottoposte ad impairment test almeno una volta all'anno, o più frequentemente in presenza di indicatori di impairment, confrontando il loro valore contabile con il maggiore tra il valore d'uso e il fair value dedotti i costi di dismissione, quest'ultimo determinato anche con riferimento a valutazioni effettuate da esperti indipendenti di settore. Gli avviamenti commerciali relativi alle altre posizioni sono ammortizzati sulla base della durata del relativo contratto di affitto.

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, inclusi gli oneri accessori e i costi diretti e indiretti, per la quota ragionevolmente imputabile agli stessi.

I costi sostenuti successivamente all'acquisto sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

Gli immobili, impianti e macchinari sono sistematicamente ammortizzati in ogni esercizio in base alla vita utile stimata di ciascun bene. Di seguito si riportano gli anni di ammortamento per categoria:

Descrizione Vita utile stimata anni
Immobili 33
Impianti e macchinari 8
Mobili arredi e allestimenti 5-8
Autovetture 4
Macchine elettroniche ed elettriche 5-8

Le immobilizzazioni che alla data di chiusura dell'esercizio risultino di valore inferiore a quello contabilizzato sono iscritte a tale minore valore, che tuttavia non potrà essere mantenuto nei successivi bilanci qualora vengano meno le ragioni della rettifica.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente a conto economico.

Gli acconti ed i costi per immobili, impianti e macchinari in corso di costruzione, che non sono entrati in uso al termine dell'esercizio, sono evidenziati separatamente.

Il valore storico dei terreni, non è oggetto di ammortamento.

Beni in leasing

Le immobilizzazioni acquisite tramite contratti di locazione finanziaria sono contabilizzate secondo la metodologia finanziaria prevista dallo IAS 17 – Leasing e sono esposte tra le attività al valore di acquisto diminuito delle quote di ammortamento.

L'ammortamento di tali beni viene riflesso nei prospetti annuali consolidati applicando lo stesso criterio seguito per le tipologie di immobilizzazioni cui si riferiscono i contratti di locazione finanziaria.

In contropartita dell'iscrizione del bene vengono contabilizzati i debiti, a breve e a medio termine, verso l'ente finanziario locatore; si procede inoltre allo storno dei canoni dalle spese per godimento di beni di terzi ed all'iscrizione fra gli oneri finanziari della quota di interessi di competenza dell'esercizio.

Perdita di valore delle attività

I valori contabili delle attività del Gruppo sono valutati ad ogni data di riferimento del bilancio per determinare se vi sono indicazioni di riduzione di valore, nel qual caso si procede alla stima del valore recuperabile dell'attività. Una perdita per riduzione di valore (impairment) viene contabilizzata a conto economico quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari eccede il suo valore recuperabile.

Le attività immateriali a vita utile indefinita, tra cui l'avviamento, vengono verificate annualmente e ogni qualvolta vi sia un'indicazione di una possibile perdita di valore, al fine di determinare se vi sia la sussistenza di tale perdita.

Determinazione del valore recuperabile

Il valore recuperabile delle attività non finanziarie corrisponde al maggiore tra il loro fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto che riflette la valutazione di mercato attuale del valore del denaro e dei rischi correlati al tipo di attività. Nel caso di attività che non generano flussi finanziari in entrata che siano ampiamente indipendenti, si procede a calcolare il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari a cui appartiene l'attività.

La determinazione delle CGU all'interno del Gruppo è coerente con le modalità con le quali la direzione valuta i risultati e definisce le strategie, oltre che con il modello di business adottato. Il Gruppo identifica le seguenti CGU come segue: 1) il complesso immobiliare sito in Largo Maurizio Vitale 1 a Torino, denominato "Basic Village", detenuto dall'omonima società controllata; 2) i marchi aziendali nell'ambito del settore "licenze e marchi"; 3) i punti vendita ad insegne del Gruppo ed il licenziatario nazionale nel suo complesso all'interno del settore "licenziatari di proprietà", costituito dalla BasicItalia S.p.A. e dalla sua controllata.

Ripristini di valore

Il ripristino di valore ha luogo in caso di cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile delle attività ad esclusione dell'avviamento. Il ripristino di valore è rilevato nel conto economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita di valore dell'attività.

Partecipazioni

Le eventuali partecipazioni in società collegate e le partecipazioni in joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto. La quota di costo eccedente il patrimonio netto della partecipata alla data di acquisizione viene trattata in maniera analoga a quanto descritto nei criteri di consolidamento.

Le partecipazioni non consolidate diverse dalle collegate e dalle joint venture, non quotate, sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite di valore, in conseguenza del fatto che il loro fair value non può essere determinato in maniera attendibile. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

Le immobilizzazioni finanziarie costituite da crediti sono iscritte al loro presumibile valore di realizzo.

Rimanenze nette

Le rimanenze di magazzino sono valutate con il metodo del costo medio ponderato.

Le giacenze di magazzino sono comunque valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione e il corrispondente valore di mercato o di realizzo.

Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lenta rotazione sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Crediti commerciali

I crediti iscritti nelle attività correnti sono esposti al loro valore nominale, che coincide sostanzialmente con il costo ammortizzato. Il valore iniziale è successivamente rettificato per tener conto delle eventuali svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti, determinate sia in via specifica sulle partite in sofferenza, sia tramite lo stanziamento di una riserva determinata con riferimento ad analisi storiche. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Le operazioni di cessione crediti a titolo pro soluto, per i quali sostanzialmente tutti i rischi e benefici sono trasferiti al cessionario, sono stornate dal bilancio al loro valore nominale, quando effettuate.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide rappresentano i saldi dei conti correnti bancari e della cassa. Sono iscritti per gli importi effettivamente disponibili a fine periodo.

I mezzi equivalenti sono investimenti temporanei in strumenti finanziari prontamente liquidabili.

Ratei e Risconti

Sono iscritte in tali voci quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi, la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Fondi per rischi ed oneri

Gli stanziamenti a fondi rischi e oneri sono rilevati nella situazione patrimonialefinanziaria solo quando esiste un'obbligazione legale o implicita derivante da un evento passato che determini l'impiego di risorse atte a produrre effetti economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare.

Benefici per i dipendenti

Per quanto concerne il TFR previsto dalle norme italiane esso è qualificabile come piano a prestazione definita e viene valutato con tecniche attuariali utilizzando il metodo della "proiezione unitaria del credito" (Projected Unit Credit Method).

Si segnala che dal 1° gennaio 2007 tale passività si riferisce esclusivamente alla quota di TFR, maturata fino al 31 dicembre 2006, che a seguito della riforma della previdenza complementare (D.Lgs. 5 dicembre 2005, n. 252) continua a costituire un'obbligazione dell'azienda. A seguito dell'entrata in vigore della suddetta riforma ad opera della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007), la passività, poiché riferita ad una prestazione ormai completamente maturata, è stata rideterminata senza applicazione del pro-rata del servizio prestato e senza considerare, nel conteggio attuariale, la componente relativa agli incrementi salariali futuri.

Il 16 giugno 2011, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 19 - Benefici ai dipendenti. La nuova versione dello IAS 19 prevede, in particolare, per i piani a benefici definiti (TFR), la rilevazione delle variazioni degli utili/perdite attuariali fra le altre componenti del Conto Economico Complessivo.

Il costo relativo alle prestazioni di lavoro per le società del Gruppo con meno di 50 dipendenti, nonché gli interessi passivi relativi alla componente "time value" nei calcoli attuariali rimangono iscritti nel conto economico.

La quota di TFR versata a fondi di previdenza complementare è considerata un fondo a contribuzione definita poiché l'obbligazione dell'azienda nei confronti del dipendente cessa con il versamento delle quote maturande ai fondi di previdenza. Si segnala che anche i versamenti di quote di TFR maturate al fondo di Tesoreria dell'INPS sono contabilizzati come versamenti a un fondo a contribuzione definita.

Debiti

I debiti finanziari sono iscritti al loro valore nominale che comunque approssima il costo ammortizzato. Il valore contabile dei debiti commerciali e degli altri debiti alla data del bilancio non si discosta dal loro fair value.

Strumenti di copertura dei flussi finanziari e contabilizzazione delle relative operazioni

Il Gruppo BasicNet utilizza gli strumenti finanziari sia a copertura delle fluttuazioni dei tassi d'interesse su alcuni finanziamenti, sia per cautelarsi dall'oscillazione dei tassi di cambio Euro/USD sugli acquisti di prodotti destinati alla commercializzazione, non coperti da adeguati flussi di royalties e sourcing commission in pari valuta.

Tali strumenti, sono iscritti in bilancio inizialmente al loro fair value, e valutati, successivamente all'acquisto, a seconda che siano definiti di "copertura" o "non di copertura" ai sensi dello IAS 39.

A tal proposito si ricorda che il Gruppo BasicNet non sottoscrive contratti derivati aventi finalità speculative.

Le coperture possono essere di due tipi:

  • Coperture di fair value;
  • Coperture di flussi finanziari.

Il Gruppo BasicNet, prima di stipulare un contratto di copertura, sottopone ad attento esame la relazione esistente tra lo strumento di copertura e l'oggetto coperto, alla luce degli obiettivi di riduzione del rischio, valutando inoltre l'esistenza e il permanere nel corso della vita dello strumento finanziario dei requisiti d'efficacia, necessari per la contabilizzazione di copertura.

Dopo la loro iscrizione iniziale, sono contabilizzati come segue:

a) Coperture di fair value

I cambiamenti nel loro fair value sono contabilizzati a conto economico, insieme alle variazioni di fair value delle relative attività o passività coperte.

b) Coperture di flussi finanziari

La parte d'utile o perdita dello strumento di copertura, ritenuta efficace, è iscritta direttamente nel conto economico complessivo; la parte non efficace è invece rilevata immediatamente a conto economico. I valori accumulati nel conto economico complessivo sono iscritti a conto economico nell'esercizio in cui la programmata operazione coperta giunge a scadenza o lo strumento coperto è venduto, oppure quando vengono meno i requisiti di copertura.

c) Strumenti finanziari derivati che non hanno i requisiti per essere definiti di copertura

Gli strumenti finanziari derivati che non rispettano i requisiti imposti dallo IAS 39 per l'identificazione della copertura, ove presenti, sono classificati nella categoria delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con cambiamenti di fair value iscritti a conto economico. Il gruppo non opera con strumenti finanziari non di copertura.

Gerarchia del fair value secondo l'IFRS 7

L'IFRS 7 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del medesimo.

La classificazione IFRS 7 comporta la seguente gerarchia:

  • livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati ("unadjusted") in mercati attivi per identici assets o liabilities;
  • livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi da prezzi quotati inclusi nel "livello 1", ma che sono osservabili direttamente o indirettamente. Rientrano in questa categoria gli strumenti con cui il Gruppo mitiga i rischi derivanti dalla fluttuazione dei tassi di interesse e di cambio;
  • livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono basati su dati di mercato osservabili ("unobservable inputs"). Non sono presenti strumenti finanziari così valutati.

6. ALTRE INFORMAZIONI

Si segnala che in appositi capitoli della Relazione sulla Gestione sono presentate le informazioni circa i fatti di rilievo intervenuti dopo la fine dell'esercizio e la prevedibile evoluzione dell'attività per l'esercizio in corso.

NOTE ILLUSTRATIVE AI DATI ECONOMICI

(VALORI ESPRESSI IN MIGLIAIA DI EURO SALVO DIVERSAMENTE INDICATO)

7. INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI

Il Gruppo BasicNet identifica tre settori oggetto d'informativa:

  • "Licenze e marchi", accoglie la gestione dei licenziatari esteri e dei "sourcing center" da parte delle seguenti società del Gruppo: BasicNet S.p.A., Basic Properties B.V., Basic Properties America, Inc., BasicNet Asia Ltd., Basic Trademark S.A., Superga Trademark S.A., Jesus Jeans S.r.l., AnziBesson Trademark S.r.l. e Fashion S.r.l.;
  • "Licenziatarii di proprietà", accoglie la gestione diretta dei canali di vendita, sia a livello di vendite a dettaglianti, sia di vendite a consumatori, attraverso BasicItalia S.p.A. (licenziatario di proprietà) e la sua controllata BasicRetail S.r.l., nella quale è stata fusa per incorporazione con effetto dal 1° luglio 2015 la Rdk0 S.r.l.; in questa società sono confluite tutte le operazioni di vendita al consumatore tramite punti vendita ad insegne del Gruppo direttamente gestiti ed affianca gli altri punti vendita monomarca del Gruppo in gestione a terzi come clienti della BasicItalia. L'operazione non ha avuto effetti sui dati consolidati di Gruppo e di settore;
  • "Immobiliare", accoglie la gestione dell'immobile sito in Torino Largo Maurizio Vitale 1, noto come "Basic Village".
31 dicembre 2015 Licenze Licenziatari Immobiliare Elisioni Consolidato
e marchi di proprietà intersettoriali
Vendite dirette - verso terzi 752 133.187 2 - 133.941
Vendite dirette - intersettoriali 1.513 295 2 (1.810) -
(Costo del venduto - verso terzi) (2.153) (76.971) (2) - (79.126)
(Costo del venduto - intersettoriale) (44) (1.474) - 1.518 -
MARGINE LORDO 68 55.037 2 (292) 54.815
Royalties e commissioni
di sourcing - verso terzi 46.547 - - - 46.547
Royalties e commissioni
di sourcing -intersettoriali 11.938 2 - (11.940) -
Proventi diversi - verso terzi 2.352 1.014 614 - 3.980
Proventi diversi - intersettoriali 301 9.203 2.752 (12.256) -
(Costi di sponsorizz. e media - verso terzi) (5.259) (14.083) - - (19.342)
(Costi di sponsorizz. e media - intersettoriali) (9.244) (6) - 9.250 -
(Costo del lavoro - verso terzi) (8.850) (10.031) - - (18.881)
(Costo del lavoro - intersettoriale) - - - - -
(Spese vendita, generali e amministrative,
royalties passive - verso terzi) (11.258) (22.214) (1.598) - (35.070)
(Spese vendita, generali e amministrative,
royalties passive - intersettoriali) (2.217) (12.971) (50) 15.238 -
Ammortamento (2.261) (3.204) (875) - (6.340)
RISULTATO OPERATIVO 22.117 2.747 845 - 25.709
Proventi finanziari - verso terzi 1.989 4.893 - - 6.882
Proventi finanziari - intersettoriali 193 - - (193) -
(Oneri finanziari - verso terzi) (1.519) (4.090) (539) - (6.148)
(Oneri finanziari - intersettoriali) - (193) - 193 -
Quota di utile/(perdita) delle partecipazioni (59) - - - (59)
(Quota di utile/(perdita)
delle partecipazioni - intersettoriali) - - - - -
RISULTATO ANTE IMPOSTE 22.721 3.357 306 - 26.384
Imposte sul reddito (8.004) (1.589) (31) - (9.624)
Oneri fiscali non ricorrenti - - - - -
RISULTATO NETTO 14.717 1.768 275 - 16.760
Voci non monetarie rilevanti:
Ammortamenti (2.261) (3.204) (875) - (6.340)
Svalutazioni - - - - -
Totale voci non monetarie (2.261) (3.204) (875) - (6.340)
Investimenti in attività non correnti (3.007) (2.222) (95) - (5.324)
Attività e passività di settore:
Attività 185.731 108.679 17.196 (106.434) 205.172
Passività 78.231 95.393 12.702 (73.665) 112.661
e marchi
di proprietà
intersettoriali
Vendite dirette - verso terzi
616
119.888
2
-
120.506
Vendite dirette - intersettoriali
1.398
173
2
(1.573)
-
(Costo del venduto - verso terzi)
(1.813)
(66.097)
(2)
-
(67.912)
(Costo del venduto - intersettoriale)
(36)
(1.372)
-
1.408
-
MARGINE LORDO
165
52.592
2
(165)
52.594
41.201
1
-
-
41.202
Royalties e commissioni di sourcing - verso terzi
10.672
-
-
(10.672)
-
Royalties e commissioni di sourcing - intersettoriali
Proventi diversi - verso terzi
665
753
601
-
2.019
Proventi diversi - intersettoriali
751
6.326
2.780
(9.857)
-
(Costi di sponsorizz. e media - verso terzi)
(4.313)
(10.705)
-
-
(15.018)
(Costi di sponsorizz. e media - intersettoriali)
(5.933)
(5)
-
5.938
-
(Costo del lavoro - verso terzi)
(8.352)
(9.622)
-
-
(17.974)
(Costo del lavoro - intersettoriale)
-
-
-
-
-
(Spese vendita, generali e amministrative,
royalties passive - verso terzi)
(10.960)
(20.962)
(1.418)
-
(33.340)
(Spese vendita, generali e amministrative,
royalties passive - intersettoriali)
(2.529)
(12.177)
(50)
14.756
-
Ammortamento
(2.091)
(3.456)
(886)
-
(6.433)
RISULTATO OPERATIVO
19.276
2.745
1.029
-
23.050
Proventi finanziari - verso terzi
1.036
1.396
-
-
2.432
Proventi finanziari - intersettoriali
30
1
6
(37)
-
(Oneri finanziari - verso terzi)
(1.394)
(2.766)
(614)
-
(4.774)
(Oneri finanziari - intersettoriali)
-
(30)
(7)
37
-
(Impairment partecipazioni - verso terzi)
-
-
-
-
-
(Impairment partecipazioni - intersettoriali)
-
-
-
-
-
Quota di utile/(perdita) delle partecipazioni
(65)
-
-
-
(65)
(Quota di utile/(perdita)
delle partecipazioni - interettoriali.)
-
-
-
-
-
RISULTATO ANTE IMPOSTE
18.883
1.346
414
-
20.643
Imposte sul reddito
(6.898)
(1.118)
(190)
-
(8.206)
RISULTATO NETTO
11.985
228
224
-
12.437
Voci non monetarie rilevanti:
Ammortamenti
(2.091)
(3.456)
(886)
-
(6.433)
Svalutazioni
-
-
-
-
-
Totale voci non monetarie
(2.091)
(3.456)
(886)
-
(6.433)
Investimenti in attività non correnti
(821)
(835)
(144)
-
(1.800)
Attività e passività di settore:
Attività
183.968
108.469
16.356
(110.418)
198.375
Passività
84.805
96.936
12.344
(76.421)
117.664
31 dicembre 2014 Licenze Licenziatari Immobiliare Elisioni Consolidato

Seguono i prospetti dei settori di informativa con il confronto per l'esercizio 2015 con il medesimo periodo dell'esercizio precedente:

SETTORE "LICENZE E MARCHI" 2015 2014 Variazioni
Vendite dirette - verso terzi 752 616 136
Vendite dirette - intersettoriali 1.513 1.398 115
(Costo del venduto - verso terzi) (2.153) (1.813) (340)
(Costo del venduto - intersettoriale) (44) (36) (8)
MARGINE LORDO 68 165 (97)
Royalties e commissioni di sourcing - verso terzi 46.547 41.201 5.346
Royalties e commissioni di sourcing - intersettoriali 11.938 10.672 1.266
Proventi diversi - verso terzi 2.352 665 1.687
Proventi diversi - intersettoriali 301 751 (450)
(Costi di sponsorizz. e media - verso terzi) (5.259) (4.313) (946)
(Costi di sponsorizz. e media - intersettoriali) (9.244) (5.933) (3.311)
(Costo del lavoro - verso terzi) (8.850) (8.352) (498)
(Costo del lavoro - intersettoriale) - - -
(Spese vendita, generali e amministrative,
royalties passive - verso terzi) (11.258) (10.960) (298)
(Spese vendita, generali e amministrative,
royalties passive - intersettoriali) (2.217) (2.529) 312
Ammortamento (2.261) (2.091) (170)
RISULTATO OPERATIVO 22.117 19.276 2.841
Proventi finanziari - verso terzi 1.989 1.036 953
Proventi finanziari - intersettoriali 193 30 163
(Oneri finanziari - verso terzi) (1.519) (1.394) (125)
(Oneri finanziari - intersettoriali) - - -
Quota di utile/(perdita) delle partecipazioni (59) (65) 6
(Quota di utile/(perdita) delle partecipazioni - intersettoriali) - -
RISULTATO ANTE IMPOSTE 22.721 18.883 3.838
Imposte sul reddito (8.004) (6.898) (1.106)
Oneri fiscali non ricorrenti - - -
RISULTATO NETTO 14.717 11.985 2.732
Voci non monetarie rilevanti:
Ammortamenti (2.261) (2.091) (170)
Svalutazioni - - -
Totale voci non monetarie (2.261) (2.091) (170)
Investimenti in attività non correnti (3.007) (821) (2.186)
Attività e passività di settore:
Attività 185.731 183.968 1.763
Passività 78.231 84.805 (6.574)
Vendite dirette - verso terzi
133.187
119.888
13.299
Vendite dirette - intersettoriali
295
173
122
(Costo del venduto - verso terzi)
(76.971)
(66.097)
(10.874)
(Costo del venduto - intersettoriale)
(1.474)
(1.372)
(102)
MARGINE LORDO
55.037
52.592
2.445
Royalties e commissioni di sourcing - verso terzi
-
1
(1)
Royalties e commissioni di sourcing –-intersettoriali
2
-
2
Proventi diversi - verso terzi
1.014
753
261
Proventi diversi - intersettoriali
9.203
6.326
2.877
(Costi di sponsorizz. e media - verso terzi)
(14.083)
(10.705)
(3.378)
(Costi di sponsorizz. e media - intersettoriali)
(6)
(5)
(1)
(Costo del lavoro - verso terzi)
(10.031)
(9.622)
(409)
(Costo del lavoro - intersettoriale)
-
-
-
(Spese vendita, generali e amministrative,
royalties passive - verso terzi)
(22.214)
(20.962)
(1.252)
(Spese vendita, generali e amministrative,
royalties passive - intersettoriali)
(12.971)
(12.177)
(794)
Ammortamento
(3.204)
(3.456)
252
RISULTATO OPERATIVO
2.747
2.745
2
Proventi finanziari - verso terzi
4.893
1.396
3.497
Proventi finanziari - intersettoriali
-
1
(1)
(Oneri finanziari - verso terzi)
(4.090)
(2.766)
(1.324)
(Oneri finanziari - intersettoriali)
(193)
(30)
(163)
Quota di utile/(perdita) delle partecipazioni
-
-
-
(Quota di utile/(perdita) delle partecipazioni -intersettoriali)
-
-
-
RISULTATO ANTE IMPOSTE
3.357
1.346
2.011
Imposte sul reddito
(1.589)
(1.118)
(471)
Oneri fiscali non ricorrenti
-
-
-
RISULTATO NETTO
1.768
228
1.540
Voci non monetarie rilevanti:
Ammortamenti
(3.204)
(3.456)
252
Svalutazioni
-
-
-
Totale voci non monetarie
(3.204)
(3.456)
252
Investimenti in attività non correnti
(2.222)
(835)
(1.387)
Attività e passività di settore:
Attività
108.679
108.469
210
SETTORE "LICENZIATARI DI PROPRIETÀ " 2015 2014 Variazioni
Passività 95.393 96.936 (1.543)
SETTORE "IMMOBILIARE" 2015 2014 Variazioni
Vendite dirette – verso terzi 2 2 -
Vendite dirette - intersettoriali 2 2 -
(Costo del venduto - verso terzi) (2) (2) -
(Costo del venduto – intersettoriale) - - -
MARGINE LORDO 2 2 -
Royalties e commissioni di sourcing – verso terzi - - -
Royalties e commissioni di sourcing – intersettoriali - - -
Proventi diversi - verso terzi 614 601 13
Proventi diversi - intersettoriali 2.752 2.780 (28)
(Costi di sponsorizz. e media - verso terzi) - - -
(Costi di sponsorizz. e media - intersettoriali) - - -
(Costo del lavoro - verso terzi) - - -
(Costo del lavoro – intersettoriale) - - -
(Spese vendita, generali e amministrative,
royalties passive - verso terzi) (1.598) (1.418) (180)
(Spese vendita, generali e amministrative,
royalties passive - intersettoriali) (50) (50) -
Ammortamento (875) (886) 11
RISULTATO OPERATIVO 845 1.029 (184)
Proventi finanziari – verso terzi - - -
Proventi finanziari – intersettoriali - 6 (6)
(Oneri finanziari – verso terzi) (539) (614) 75
(Oneri finanziari – intersettoriali) - (7) 7
Quota di utile/(perdita) delle partecipazioni - - -
(Quota di utile/(perdita) delle partecipazioni – inters.) - - -
RISULTATO ANTE IMPOSTE 306 414 (107)
Imposte sul reddito (31) (190) 159
Oneri fiscali non ricorrenti - - -
RISULTATO NETTO 275 224 51
Voci non monetarie rilevanti:
Ammortamenti (875) (886) 11
Svalutazioni - - -
Totale voci non monetarie (875) (886) 11
Investimenti in attività non correnti (95) (144) 49
Attività e passività di settore:
Attività 17.196 16.356 840
Passività 12.702 12.344 358
  • Il settore delle "Licenze e marchi" registra royalties attive e commissioni dei sourcing in aumento a 58,5 milioni di Euro rispetto ai 51,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2014 per effetto della crescita commerciale delle vendite aggregate del periodo. Il risultato netto del settore si attesta a 14,7 milioni di Euro contro 12 milioni di Euro al 31 dicembre 2014;
  • il settore "Licenziatari di proprietà", costituito da BasicItalia S.p.A. e dalla sua controllata BasicRetail S.r.l., registra una crescita dell'11,2% delle vendite che ammontano a 133,5 milioni di Euro. Il margine di contribuzione sulle vendite, pari a 55 milioni di Euro, si confronta con un valore sostanzialmente analogo riferito al medesimo periodo dell'esercizio precedente. In termini percentuali sul fatturato, la marginalità si attesta al 41,2% riflettendo, sul costo delle importazioni di prodotti, il consistente apprezzamento del Dollaro USA rispetto all'Euro, peraltro bilanciata dalla marginalità assoluta, conseguita per effetto della crescita dei volumi di vendita. Il costo del lavoro e i costi di struttura crescono rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente in relazione allo sviluppo dell'attività. Il settore chiude con un risultato positivo di circa 1,8 milioni di Euro, contro i 228 mila Euro del medesimo periodo dell'esercizio precedente;
  • il settore "Immobiliare", relativo all'immobile di Largo Maurizio Vitale, 1 a Torino, chiude il periodo con un risultato positivo pari 276 mila Euro, rispetto al risultato di 224 mila Euro del 2014.

8. VENDITE DIRETTE CONSOLIDATE

La composizione delle "vendite dirette consolidate", è di seguito analizzata per area geografica:

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Vendite Italia 124.758 113.186
Vendite altri paesi UE 6.047 5.650
Vendite extra UE 3.136 1.670
Totale vendite dirette consolidate 133.941 120.506

I ricavi per vendite sono relativi alle vendite di prodotti finiti effettuate dalla BasicItalia S.p.A., e dalla BasicRetail S.r.l., sia per il tramite dei Centri Regionali o Nazionali di Servizio, sia direttamente al pubblico (133,5 milioni di Euro) e dalla BasicNet S.p.A. per la vendita di campionari (0,4 milioni di Euro). Tali vendite sono state effettuate per il 93,1% sul territorio nazionale, per il 4,5% circa negli altri paesi UE, e, per il restante 2,4% circa, nei paesi extra UE. Le vendite sui territori diversi da quello Italiano, sono connesse ad attività commerciali in paesi non ancora raggiunti da specifici contratti di licenza da parte delle Società licenzianti del Gruppo.

9. COSTO DEL VENDUTO

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Acquisti merci Estero 60.593 46.850
Acquisti merci Italia 5.669 4.886
Acquisti di campionari 1.632 1.168
Acquisti accessori 156 112
Spese di trasporto e oneri accessori d'acquisto 8.290 7.432
Imballi 409 411
Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie,
di consumo e di merci (2.728) 2.273
Costo delle logistiche esterne 3.868 3.825
Altri 1.327 955
Totale costo del venduto 79.126 67.912

Gli "acquisti di merci" si riferiscono ai prodotti finiti acquistati dalla BasicItalia S.p.A. Gli acquisti di campionari sono effettuati da BasicNet S.p.A. per la rivendita ai licenziatari.

L'incremento del costo del venduto nel suo complesso è stato commentato nel paragrafo relativo all'andamento del settore dei "Licenziatari di proprietà" nella Nota 7.

10. ROYALTIES E COMMISSIONI DI SOURCING

Le "royalties attive e le commissioni di sourcing" sono costituite dal corrispettivo delle licenze d'uso dei marchi nei paesi in cui sono state accordate licenze d'uso commerciale, o riconosciute da sourcing center autorizzati alla produzione e alla vendita di beni a marchi del gruppo ai licenziatari commerciali.

Le variazioni sono state commentate nella Relazione sulla Gestione.

Segue il dettaglio per area geografica:

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Europa (UE ed Extra UE) 20.123 18.928
America 4.492 4.012
Asia e Oceania 18.163 14.966
Medio Oriente, Africa 3.769 3.296
Totale 46.547 41.202

11. PROVENTI DIVERSI

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Proventi per locazioni 382 392
Rimborsi spese condominiali 205 175
Proventi su vendite promozionali 448 360
Altri proventi 2.945 1.092
Totale proventi diversi 3.980 2.019

I "rimborsi spese condominiali" si riferiscono all'addebito ai locatari dei costi per utenze.

I "proventi su vendite promozionali" si riferiscono ai corrispettivi rivenienti dalla concessione dei diritti d'uso dei marchi per la commercializzazione di prodotti utilizzati in attività promozionali, operazioni che hanno natura non ricorrente.

Gli "altri proventi" includono differenze positive su accertamenti di spese di esercizi precedenti, riaddebiti di spese a terzi e altri indennizzi conseguiti a fronte dell'attività di protezione dei marchi da contraffazioni e usi non autorizzati.

12. COSTI DI SPONSORIZZAZIONE E MEDIA

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Sponsorizzazioni e contributi marketing 16.522 13.209
Pubblicità 2.060 1.296
Spese promozionali 760 513
Totale costi di sponsorizzazione e media 19.342 15.018

La voce "sponsorizzazioni" si riferisce ad investimenti di comunicazione sostenuti direttamente dal Gruppo o da licenziatari terzi, cui il Gruppo contribuisce, ampiamente descritti nella Relazione sulla Gestione.

I "costi di pubblicità" si riferiscono ad attività di comunicazione effettuata attraverso affissioni e campagne su quotidiani e riviste. Tali costi si sono incrementati rispetto allo scorso esercizio con particolare riferimento ai costi sostenuti per il marchio K-Way, in forte crescita sul mercato nazionale.

Le "spese promozionali" sono relative ad omaggi di prodotti e materiali pubblicitari effettuati perlopiù in occasione di eventi, non riconducibili a specifici contratti di sponsorizzazione. L'incremento del periodo è relativo a espositori e materiali pubblicitari sostenuti dalla BasicItalia S.p.A. per i negozi italiani ad insegne del Gruppo, a sostegno delle attività commerciali della rete dei negozi in franchising.

13. COSTO DEL LAVORO

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Salari e stipendi 13.672 12.874
Oneri sociali 4.290 4.212
Trattamento di fine rapporto 919 888
Totale costo del lavoro 18.881 17.974

Il numero dei dipendenti alla data di riferimento, suddiviso per categorie, risulta dalla tabella seguente:

Risorse Umane
al 31 dicembre 2015
Risorse Umane al 31 dicembre 2014
Numero Età media Numero Età media
Maschi/ Totale Maschi/ Media Maschi/ Totale Maschi/ Media
Femmine Femmine Femmine Femmine
Dirigenti 17 / 9 26 47 / 48 47 16 / 8 24 46 / 50 47
Quadri 1 / - 1 53 / — 53 1 / - 1 52 / - 52
Impiegati 134 / 323 457 35 / 36 36 125 / 310 435 35 / 36 36
Operai 14 / 10 24 45 / 42 43 15 / 9 24 44 / 42 43
Totale 166 / 342 508 36 / 36 36 157 / 327 484 37 / 36 36

L'incremento è principalmente riferito al personale addetto alla gestione di punti vendita ad insegne del Gruppo.

Il numero medio delle Risorse impiegate nel 2015 è stato di 483, suddivise in 25 dirigenti, 1 quadro, 433 impiegati e 24 operai.

14. SPESE DI VENDITA, GENERALI ED AMMINISTRATIVE, ROYALTIES PASSIVE

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Servizi per vendite e royalties passive 8.239 6.767
Affitti passivi, oneri accessori e utenze 9.901 9.203
Spese commerciali 3.316 3.551
Emolumenti ad Amministratori e Collegio Sindacale 3.527 3.438
Accantonamento al fondo svalutazione crediti 2.859 2.986
Altre spese generali 7.229 7.395
Totale spese di vendita, generali ed amministrative, royalties passive 35.070 33.340

I "servizi per vendite e royalties passive" includono principalmente provvigioni ad agenti della controllata BasicItalia S.p.A. e royalties passive relative a contratti di merchandising di squadre sportive e a operazioni di co-branding. L'incremento è connesso sia alla crescita del fatturato, sia al maggior peso della componente soggetta a provvigioni.

Gli "affitti passivi" si incrementano a seguito dell'apertura di nuovi punti vendita direttamente gestiti nel corso dell'esercizio.

Le "spese commerciali" includono oneri connessi all'attività commerciale, costituiti da costi di cataloghi dei prodotti, costi per la partecipazione a fiere e manifestazioni di settore, costi di comunicazione per le campagne pubblicitarie, stilistici, grafici e commerciali e spese viaggio.

Gli "emolumenti spettanti agli Amministratori e Sindaci", per le cariche da loro espletate, deliberati dall'Assemblea e dal Consiglio di Amministrazione del 28 aprile 2013, inclusivi delle quote di accantonamenti a titolo di Trattamento di Fine Mandato previsti per taluni Amministratori, sono aderenti alle politiche aziendali in tema di remunerazione, in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 78 del Regolamento Consob 11971/99 e successive modificazioni e sono illustrate nella Relazione sulla Remunerazione redatta ex art. 123-ter del TUF, reperibile sul sito aziendale www.basicnet.com sezione Assemblea 2016, cui si fa rimando.

La voce "altre spese generali" include consulenze legali e professionali, spese bancarie, imposte varie, acquisti di materiali di consumo, canoni di noleggio, spese societarie e altre minori. La riduzione è principalmente correlata a minori spese per consulenze legali e professionali sostenute nel periodo.

15. AMMORTAMENTI

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Immobilizzazioni immateriali 3.318 3.444
Immobilizzazioni materiali 3.022 2.989
Totale ammortamenti 6.340 6.433

L'ammortamento delle immobilizzazioni immateriali include 315 mila Euro di svalutazione di key money relativi ad alcuni punti vendita per i quali è stata decisa la chiusura, coerentemente con una normale attività di rotazione dei punti vendita meno reddituali a favore dell'apertura di nuovi in location o situazioni gestionali ritenute più idonee.

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Interessi attivi 8 49
Interessi passivi bancari (709) (1.217)
Interessi passivi commerciali (58) (53)
Interessi passivi su finanziamenti a medio/lungo termine (991) (1.133)
Interessi su leasing immobiliari (82) (97)
Altri (402) (408)
Totale oneri e proventi finanziari (2.234) (2.859)
Utili su cambi 6.874 2.383
Perdite su cambi (3.906) (1.866)
Totale utili e perdite su cambi 2.968 517
Totale oneri e proventi finanziari, netti 734 (2.342)

16. ONERI E PROVENTI FINANZIARI, NETTI

Gli oneri finanziari a servizio del debito si sono ridotti in conseguenza della generalizzata riduzione dei tassi applicati dal sistema, oltreché in conseguenza della riduzione dell'indebitamento. La posizione netta dei cambi è positiva per 2,9 milioni di Euro in particolar modo per effetto delle specifiche coperture (flexi term) dalle fluttuazioni della valuta statunitense sul mercato finanziario effettuate a partire dalla seconda metà dell'esercizio 2014.

17. QUOTA DI UTILE/(PERDITA) DELLE PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

La voce, introdotta a seguito dell'applicazione dell'IFRS 11 - Accordi a controllo congiunto, incorpora l'effetto sul risultato consolidato dell'esercizio della valutazione, effettuata con il metodo del patrimonio netto, delle joint venture AnziBesson Trademark S.r.l. e Fashion S.r.l. (Nota 24).

18. IMPOSTE SUL REDDITO

Le "imposte sul reddito" si riferiscono a imposte correnti per circa 9 milioni di Euro, e per circa 0,6 milioni di Euro allo stanziamento di imposte differite.

La stima delle imposte correnti è avvenuta senza tenere conto dei benefici eventualmente derivabili dall'applicazione delle agevolazioni previste dalla normativa denominata "Patent Box", introdotta nella legislazione italiana a fine 2014, ma divenuta operativa a fine dello scorso esercizio, per la quale il Gruppo ha presentato, ai sensi della normativa vigente, specifica opzione all'Agenzia delle Entrate nello scorso mese di dicembre, al fine di poter includere anche l'esercizio 2015 nel quinquennio di validità della predetta opzione.

I valori definitivi dell'eventuale minore tassazione di talune componenti di reddito, derivanti dallo sfruttamento economico delle proprietà intellettuali del Gruppo, saranno accertati in bilancio solamente nel momento in cui verranno definiti i criteri di determinazione del beneficio, ossia ad esito del contraddittorio con l'Agenzia delle Entrate, previsto entro la fine del 2016.

19. UTILE PER AZIONE

Il risultato base per azione, al 31 dicembre 2015, è calcolato dividendo il risultato netto attribuibile agli azionisti del Gruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione durante l'anno:

(dati in Euro) Esercizio 2015 Esercizio 2014
Risultato netto attribuibile agli azionisti del Gruppo 16.759.819 12.436.670
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie 56.751.534 57.330.765
Risultato per azione ordinaria base 0,2953 0,2169

Al 31 dicembre 2015 non sono in circolazione azioni "potenzialmente diluitive" pertanto il risultato diluito coincide con il risultato base per azione.

La variazione del numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione tra il 2014 ed il 2015 è riferibile agli acquisti di azioni proprie effettuati nell'esercizio.

ATTIVITÀ

20. ATTIVITA' IMMATERIALI

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Concessioni, marchi e diritti simili 34.521 34.549 (28)
Sviluppo software 4.509 4.313 196
Altre attività immateriali 2.450 2.311 139
Diritti di brevetto industriale 33 11 22
Totale attività immateriali 41.513 41.184 329

Le variazioni nel costo originario delle attività immateriali sono state le seguenti:

Concessioni,
marchi
e diritti simili
Sviluppo
software
Altre attività
immateriali
Diritti
di brevetto
industriale
Totale
Costo storico
al 1.1.2014 46.354 33.699 7.643 52 87.748
Investimenti 232 2.053 554 1 2.840
Disinvestimenti e altre variazioni 136 - (11) - 125
Svalutazioni - - - - -
Costo storico
al 31.12.2014 46.722 35.752 8.186 53 90.713
Investimenti 192 2.569 639 28 3.428
Disinvestimenti e altre variazioni 118 - - - 118
Svalutazioni - (268) - - (268)
Costo storico
al 31.12.2015 47.032 38.053 8.825 81 93.991

Fondo amm.to

Fondo amm.to

Concessioni,
marchi
Sviluppo
software
Altre attività
immateriali
Diritti
di brevetto
Totale
e diritti simili industriale
Fondo amm.to
al 1.1.2014 (11.874) (29.379) (5.505) (37) (46.795)
Ammortamenti (299) (2.060) (370) (5) (2.734)

Disinvestimenti e altre variazioni - - - - - Svalutazioni - - - - -

al 31.12.2014 (12.173) (31.439) (5.875) (42) (49.529) Ammortamenti (338) (2.105) (500) (6) (2.949) Disinvestimenti e altre variazioni - - - - -

al 31.12.2015 (12.511) (33.544) (6.375) (48) (52.478)

Le variazioni nei relativi fondi ammortamento sono state le seguenti:

Il valore netto contabile delle attività immateriali è pertanto così analizzabile:

Concessioni,
marchi
Sviluppo
software
Altre attività
immateriali
Diritti
di brevetto
Totale
e diritti simili industriale
Valore contabile
netto di apertura al 1.1.2014 34.480 4.320 2.138 15 40.953
Investimenti 232 2.053 554 1 2.840
Disinvestimenti e altre variazioni 136 - (11) - 125
Ammortamenti (299) (2.060) (370) (5) (2.734)
Svalutazioni - - - - -
Valore contabile
netto di chiusura al 31.12.2014 34.549 4.313 2.311 11 41.184
Investimenti 192 2.569 639 28 3.428
Disinvestimenti e altre variazioni 118 - - - 118
Ammortamenti (338) (2.105) (500) (6) (2.949)
Svalutazioni - (268) - - (268)
Valore contabile netto
di chiusura al 31.12.2015 34.521 4.509 2.450 33 41.513

L'incremento della voce "concessioni, marchi e diritti simili" è imputabile alla capitalizzazione dei costi sostenuti per la registrazione dei marchi in nuovi Paesi Europei, per rinnovi ed estensioni e per l'acquisto di licenze software. La riduzione del saldo contabile è da attribuire agli ammortamenti di periodo dei marchi Lanzera, il cui valore netto è di circa 1 milione di Euro e Jesus Jeans, il cui valore netto e circa 0,1 milioni di Euro, ammortizzati in 20 anni, in quanto non hanno ancora raggiunto un posizionamento di mercato equivalente a quello dei marchi principali.

I marchi Kappa, Robe di Kappa, Superga e K-Way sono considerati a vita utile indefinita, e, in quanto tali, sono assoggettati a impairment test con cadenza almeno annuale.

Al 31 dicembre 2015 i marchi Kappa e Robe di Kappa hanno un valore contabile di 4 milioni di Euro (2,4 milioni di Euro al netto dell'ammortamento fiscale), il marchio Superga ha un valore contabile di 21 milioni di Euro (circa 17 milioni di Euro al netto dell'ammortamento fiscale); il marchio K-Way di 8,1 milioni di Euro (5,2 milioni di Euro al netto dell'ammortamento fiscale).

L'impairment test sul valore contabile dei marchi è stato svolto in coerenza con i precedenti esercizi, attualizzando i flussi netti di royalties stimati provenire dai marchi nel periodo 2016-2020. Per gli anni oltre il quinto è stato stimato un terminal value calcolato sul flusso netto di royalties del quinto anno, con tassi di crescita pari all'1,5%, allineato ai tassi medi di crescita per abbigliamento (2,2%) e calzature (1,5%) rilevati da siti finanziari specializzati (EIU, gennaio 2016). I flussi netti così determinati sono stati attualizzati al costo medio ponderato del capitale (WACC) pari al 6,5% (7% nel 2014), determinato con riferimento ai seguenti parametri, desunti dai principali siti di informazioni finanziarie:

  • Beta di settore: il parametro, indice della rischiosità del settore, ammonta a 1,18 (1,25 nel 2014).
  • Market Risk Premium (MRP): ammonta al 6,25% (5,75% nel 2014), rappresenta la differenza tra il tasso di rendimento degli investimenti privi di rischio ed il tasso di rendimento degli investimenti a rischio.
  • Risk Free Rate (RFR): ammonta al 1,75% (2,4% nel 2014), in linea con il rendimento lordo dei titoli di stato decennali.
  • Costo del debito: ammonta a 2,72%, (4,2% nel 2014).
  • Rapporto debito (40%)/patrimonio netto (60%), invariato rispetto all'esercizio precedente.

Dal test non è emersa la necessità di apportare alcuna svalutazione al valore contabile dei marchi. Come nei precedenti esercizi i risultati del test sono stati confrontati con le valutazioni effettuate da un advisor indipendente, le quali continuano ad evidenziare dei valori ampiamente superiori ai valori contabili.

Il valore contabile dei marchi AnziBesson, di cui il Gruppo è licenziatario mondiale,

e Sabelt, di cui il Gruppo è licenziatario per le sole classi "fashion", detenuti attraverso le due joint venture è ricompreso nel valore della partecipazione.

La voce "sviluppo software" si incrementa per circa 2,6 milioni di Euro per investimenti e si decrementa per 2,1 milioni di Euro per gli ammortamenti del periodo.

La voce "altre attività immateriali" comprende principalmente investimenti connessi allo sviluppo del progetto franchising e registra variazioni per investimenti per 0,6 milioni di Euro e ammortamenti del periodo per 0,5 milioni di Euro.

21. AVVIAMENTO

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Avviamento 10.245 10.516 (271)
Totale avviamento 10.245 10.516 (271)

La voce "avviamento" include gli avviamenti sorti nell'ambito di un'aggregazione aziendale avente ad oggetto i licenziatari spagnolo (6,7 milioni di Euro) e francese (1,2 milioni di Euro), oltre agli avviamenti pagati per l'acquisizione di attività commerciali al dettaglio, detti anche key money (2,3 milioni di Euro).

Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno una volta all'anno, o più frequentemente se vi sono indicatori di perdite di valore. Ai fini dell'impairment test l'avviamento è allocato alle unità minime generatrici di flussi finanziari.

L'impairment test sugli avviamenti sorti nell'ambito dell'aggregazione aziendale avente ad oggetto i licenziatari spagnolo e francese è stato svolto utilizzando il modello del Discounted Cash Flow, come descritto di seguito.

I flussi di cassa netti provenienti dall'unità minima generatrice di flussi finanziari sono stati attualizzati al costo medio ponderato del capitale (WACC) pari al 6,5% (Nota 20).

Al valore dei flussi di cassa attualizzati è sottratto l'indebitamento netto, ove presente, nonché il valore delle attività nette dell'unità minima generatrice di flussi finanziari, avviamento escluso. Il valore risultante è confrontato con il valore contabile dell'avviamento.

I rilevanti plusvalori emersi in capo all'unità generatrice di flussi finanziari Kappa e Robe di Kappa all'interno del settore "licenze e marchi", alla quale tali avviamenti sono allocati, non hanno reso necessario effettuare l'analisi di sensitività.

Relativamente ai key money, l'impairment test è stato svolto confrontando il loro valore contabile, che corrisponde al prezzo pagato al momento dell'acquisto da parte del Gruppo, con il maggiore tra il loro valore d'uso, calcolato attualizzando i flussi finanziari provenienti dal punto vendita al WACC (Nota 20), e il valore di mercato. L'impairment test svolto con riferimento al 31 dicembre 2015 non ha condotto a ulteriori svalutazioni rispetto a quelle allocabili ai punti vendita per i quali è stata decisa la chiusura, in una normale attività di rotazione dei punti vendita meno redditizi a favore dell'apertura di nuovi in location o situazioni gestionali ritenute più idonee pari a 315 mila Euro.

22. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Immobili 21.951 22.854 (903)
Mobili, arredi ed altri beni 4.647 4.785 (138)
Impianti e macchinari 348 432 (84)
Macchine elettriche ed elettroniche 1.652 1.959 (307)
Attrezzature industriali e commerciali 171 153 18
Totale immobili, impianti e macchinari 28.769 30.183 (1.414)

Le variazioni nel costo originario degli immobili, impianti e macchinari sono state le seguenti:

Immobili Mobili,
arredi ed
altri beni
Impianti
e macchinari
Macchine
elettriche ed
elettroniche
Attrezzature
industriali e
commerciali
Totale
Costo storico
al 1.1.2014 34.472 12.728 1.124 11.705 833 60.862
Investimenti 199 625 167 512 13 1.516
Disinvestimenti e altre variazioni - (75) (38) (34) (2) (149)
Costo storico
al 31.12.2014 34.671 13.278 1.253 12.183 844 62.229
Investimenti 22 904 117 575 65 1.683
Disinvestimenti e altre variazioni - (34) (36) (14) - (84)
Costo storico
al 31.12.2015 34.693 14.148 1.334 12.744 909 63.828

Le variazioni nei relativi fondi ammortamento sono state le seguenti:

Immobili Mobili,
arredi ed
altri beni
Impianti
e macchinari
Macchine
elettriche ed
elettroniche
Attrezzature
industriali e
commerciali
Totale
Fondo amm.to
al 1.1.2014 (10.900) (7.467) (651) (9.519) (637) (29.174)
Ammortamenti (917) (1.082) (176) (760) (54) (2.989)
Disinvestimenti e altre variazioni - 56 6 55 - 117
Fondo amm.to
al 31.12.2014 (11.817) (8.493) (821) (10.224) (691) (32.046)
Ammortamenti (923) (1.021) (165) (867) (47) (3.023)
Disinvestimenti e altre variazioni (2) 12 - - - 10
Fondo amm.to
al 31.12.2015 (12.742) (9.502) (986) (11.091) (738) (35.059)

Il valore netto contabile degli immobili, impianti e macchinari è pertanto così analizzabile:

Immobili Mobili,
arredi ed
altri beni
Impianti
e macchinari
Macchine
elettriche ed
elettroniche
Attrezzature
industriali e
commerciali
Totale
Valore contabile netto
di apertura al 1.1.2014 23.572 5.261 473 2.186 196 31.688
Investimenti 199 606 135 533 11 1.484
Ammortamento (917) (1.082) (176) (760) (54) (2.989)
Disinvestimenti e altre variazioni - - - - - -
Valore contabile netto
di chiusura al 31.12.2014 22.854 4.785 432 1.959 153 30.183
Investimenti 22 904 117 575 65 1.683
Ammortamento (923) (1.021) (165) (867) (47) (3.023)
Disinvestimenti e altre variazioni (2) (22) (36) (14) - (74)
Valore contabile netto
di chiusura al 31.12.2015 21.951 4.646 348 1.653 171 28.769

Gli "immobili" includono il valore degli immobili situati in Torino, Strada della Cebrosa 106, sede della BasicItalia S.p.A. e quello in Torino, Largo Maurizio Vitale 1, sede della Capogruppo. L'incremento delle proprietà immobiliari è conseguente a migliorie sostenute nel corso dell'esercizio.

Nell'esercizio si sono effettuati investimenti lordi per complessivi 1,7 milioni di Euro principalmente attribuibili all'acquisto di arredi e macchine elettroniche funzionali all'apertura di nuovi negozi.

Di seguito si evidenzia il valore netto contabile delle immobilizzazioni materiali acquisite con la formula del leasing finanziario:

Valore netto al 31 dicembre 2015
Mobili arredi e altri beni 1.856
Macchine elettroniche 821
Attrezzature 33
Totale 2.710

23. PARTECIPAZIONI E ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Partecipazioni in altre imprese - 2 (2)
Totale partecipazioni - 2 (2)
Crediti verso altri, cauzioni 307 295 12
Totale crediti finanziari 307 295 12
Totale partecipazioni e altre attività finanziarie 307 297 10

I "crediti verso altri, cauzioni" si riferiscono a depositi cauzionali versati principalmente a fronte di contratti di locazione immobiliare.

24. PARTECIPAZIONI IN JOINT VENTURE

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Partecipazioni in:
- Joint venture 340 399 (59)
Totale partecipazioni in joint venture 340 399 (59)

Le Partecipazioni in joint venture si riferiscono al valore della partecipazione nella AnziBesson Trademark S.r.l. per Euro 55 mila Euro e nella Fashion S.r.l. per Euro 285 mila Euro, entrambe detenute al 50%. Le due società sono rispettivamente proprietarie dei marchi AnziBesson e Sabelt. Dal 1° gennaio 2014 tali partecipazioni sono valutate con il metodo del patrimonio netto, in adozione dell'IFRS 11.

25. ATTIVITÀ FISCALI DIFFERITE

Le "attività fiscali differite" sono esposte al netto delle passività fiscali differite:

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Crediti per imposte anticipate - 26 (26)
Totale attività fiscali differite - 26 (26)

Si rimanda per il commento alla Nota 36 della presente Nota Illustrativa.

26. RIMANENZE NETTE

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Prodotti finiti e merci 52.039 49.510 2.529
Fondo svalutazione magazzino (3.014) (3.213) 199
Totale rimanenze nette 49.025 46.297 2.728

Le rimanenze di prodotti finiti includono merci in viaggio che al 31 dicembre 2015 ammontavano a circa 1,7 milioni di Euro contro 2,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2014, merci presso i negozi a marchi del Gruppo per 10,5 milioni di Euro contro 10,7 milioni di Euro al 31 dicembre 2014 e merci coperte da ordini di vendita, in spedizione nei primi mesi dell'esercizio successivo, per 8,6 milioni di Euro contro 10,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2014.

Le rimanenze di prodotti disponibili a magazzino registrano un incremento rispetto allo scorso esercizio principalmente per effetto delle nuove sponsorizzazioni, in particolare dell'SSC Napoli e dell'US Sassuolo, avviate nella seconda parte dell'esercizio 2015. In ogni caso il valore delle merci in stock evidenzia una crescita meno che proporzionale all'incremento di fatturato registrato in tutti i canali distributivi.

Le rimanenze di magazzino sono valutate con il metodo del costo medio ponderato e sono al netto del fondo svalutazione magazzino, ritenuto congruo ai fini di una prudente valutazione delle rimanenze finali, che ha registrato nel corso dell'esercizio la seguente variazione:

2015 2014
Fondo svalutazione magazzino all'1.1 3.213 2.363
Accantonamento dell'esercizio 670 1.465
Utilizzo (869) (615)
Fondo svalutazione magazzino al 31.12 3.014 3.213

27. CREDITI VERSO CLIENTI

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Valore lordo 52.390 49.615 2.775
Fondo svalutazione crediti (5.689) (5.687) (2)
Totale crediti verso clienti 46.701 43.928 2.773

I "crediti verso clienti" sono per 31,2 milioni di Euro relativi a vendite di merci effettuate dal licenziatario di proprietà (sostanzialmente in linea con i valori al 31 dicembre 2014) a fronte dei quali è stato accantonato un fondo di svalutazione per 4,1 milioni di Euro (4,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2014), per 21,3 milioni di Euro relativi a royalties e sourcing commissions (18,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2014) a fronte dei quali sono stati accantonati 1,7 milioni di Euro (1,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2014) e per 0,06 milioni di Euro crediti relativi ad addebiti vari (0,04 milioni di Euro al 31 dicembre 2014). I crediti sono stati allineati al loro presunto valore di realizzo mediante un fondo svalutazione che risulta costituito a fronte di perdite stimate su crediti in contenzioso e/o crediti scaduti, nonché di una quota di riserva calcolata sul monte crediti scaduti.

La movimentazione intervenuta nel corso dell'esercizio risulta essere la seguente:

2015 2014
Fondo svalutazione crediti all'1.1 5.687 6.406
Accantonamento dell'esercizio 2.859 2.986
Utilizzo (2.857) (3.705)
Fondo svalutazione crediti al 31.12 5.689 5.687

I crediti sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo.

Di seguito viene fornita l'evidenza dei crediti per scadenza:

31 dicembre 31 dicembre
2015 2014
Crediti non scaduti e non svalutati 30.598 28.153
Crediti svalutati, al netto del fondo 3.969 4.467
Crediti scaduti e non svalutati 12.134 11.308
Totale 46.701 43.928

L'ammontare dei crediti scaduti e non svalutati include perlopiù uno scaduto tra 0-6 mesi.

Gli utilizzi del fondo sono connessi allo stralcio di partite pregresse e vengono effettuati nel momento in cui si ha la documentabilità civilistica della perdita. Gli stanziamenti al fondo sono effettuati in base all'esame delle singole posizioni creditorie. I crediti scaduti e non svalutati vengono normalmente recuperati nei periodi immediatamente successivi alla data di riferimento e sono comunque oggetto di valutazioni specifiche sulla rischiosità. Il fondo svalutazione crediti include inoltre quote di stanziamenti effettuati, sulla base di analisi storiche d'insolvenza che sono ritenute adeguate a fronte delle stime di rischio generico di non recupero sulle posizioni che alla data non sono ritenute critiche.

28. ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Crediti tributari 9.599 10.785 (1.186)
Altri crediti 2.579 2.720 (141)
Totale altre attività correnti 12.178 13.505 (1.327)

I "crediti tributari" correnti includono principalmente crediti verso Erario per IVA per 3,8 milioni di Euro, per acconti IRES e IRAP versati per 0,7 milioni di Euro, per ritenute subite sui flussi di royalties per 5 milioni di Euro.

La voce "altri crediti" include acconti versati a fornitori (0,06 milioni di Euro), oltre al premio versato alla compagnia di assicurazione a titolo di accantonamento per Trattamento di Fine Mandato, da corrispondere a taluni Consiglieri operativi alla cessazione del loro incarico per 1,8 milioni di Euro e altre partite creditorie minori per il residuo.

29. RISCONTI ATTIVI

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Costi inerenti alle collezioni future 4.756 4.365 391
Sponsorizzazioni e media 2.246 1.782 464
Altri 754 697 57
Totale risconti attivi 7.756 6.844 912

I "costi inerenti alle collezioni future" includono i costi del personale creativo, di campionari e cataloghi di vendita relativi alle collezioni che verranno poste in vendita successivamente, nonché i costi per le presentazioni ai relativi sales meeting.

I risconti di "costi di sponsorizzazione" sono relativi a parte delle quote annuali contrattualmente definite con le controparti, la cui fatturazione è avvenuta in via parzialmente anticipata nel corso della stagione sportiva, rispetto alla relativa maturazione temporale.

Gli "altri risconti attivi" includono porzioni di costi vari per campionari, prestazioni, utenze, assicurazioni e minori, sostenuti dalle società del Gruppo con parziale competenza nel periodo successivo.

30. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Depositi bancari e postali 6.903 3.943 2.960
Denaro e valori in cassa 68 71 (3)
Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti 6.971 4.014 2.957

I "depositi bancari" si riferiscono a saldi attivi temporanei di conto corrente conseguenti principalmente ad incassi da clienti pervenuti a fine periodo. In particolare le giacenze sono rilevate presso le società: BasicItalia S.p.A. (3,4 milioni di Euro), BasicRetail S.r.l. (1,4 milioni di Euro), BasicNet S.p.A. (1,1 milioni di Euro), Basic Properties America Inc. (0,8 milioni di Euro) e, per la differenza, presso le altre società del Gruppo (0,2 milioni di Euro).

A fronte della convenzione con Intesa Sanpaolo S.p.A. (descritta nella Nota 44), 323 mila Euro inclusi nei depositi bancari sono vincolati a garanzia di finanziamenti erogati dalla banca a terzi, titolari di negozi in franchising del Gruppo.

31. STRUMENTI FINANZIARI DI COPERTURA

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Strumenti finanziari di copertura 1.367 1.182 185
Totale strumenti finanziari di copertura 1.367 1.182 185

La voce include il valore di mercato al 31 dicembre 2015 di parte degli strumenti di copertura dal rischio di oscillazione del Dollaro USA (cash flow hedge), sottoscritti con primari istituti di credito; lo strumento utilizzato, denominato flexi term, opera nella forma di acquisti di valuta a termine su una porzione dei fabbisogni di valuta stimati per gli acquisti di merci sui mercati esteri, da effettuare nell'esercizio 2016 e 2017, sulla base degli ordinativi di merci già trasmessi ai fornitori, o ancora da effettuare ma previsti nel budget dell'esercizio. Al 31 dicembre 2015 erano in essere impegni di acquisto su fabbisogni futuri stimati, per 60,9 milioni di Dollari USA, suddivisi in 25 operazioni a scadenze variabili nell'esercizio 2016 e 2017, a cambi prefissati variabili da 1,0890 USD per Euro a 1,2904 USD per Euro, con cambio medio ponderato di esercizio degli acquisti pari a 1,1038 USD per Euro. Nel corso dell'esercizio 2015 sono state utilizzate operazioni di acquisto a termine di Dollari USA per 34,25 milioni ed i relativi effetti sono stati recepiti a conto economico.

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'

32. PATRIMONIO NETTO

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Capitale sociale 31.717 31.717 -
Azioni proprie (8.823) (6.875) (1.948)
Altre riserve 52.857 43.432 9.425
Risultato del periodo 16.760 12.437 4.323
Partecipazioni di minoranza - - -
Totale Patrimonio netto 92.511 80.711 11.800

Il "capitale sociale" della Capogruppo, ammonta a 31.716.673,04 Euro, suddiviso in n. 60.993.602 azioni ordinarie da 0,52 Euro ciascuna interamente versate.

Nel mese di maggio 2015, come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti di Basic-Net S.p.A. del 27 aprile 2015, con riferimento alla destinazione dell'utile di esercizio 2014, è stato distribuito un dividendo unitario di Euro 0,07, a ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione per un esborso complessivo di circa 4 milioni di Euro.

Nel corso dell'esercizio sono state acquistate 560.000 azioni proprie in esecuzione delle delibere assembleari autorizzate, che, sommate alle 3.940.000 possedute alla fine dell'esercizio precedente, raggiungono al 31 dicembre 2015 un totale di 4.500.000, pari al 7,378% del capitale sociale.

La voce "altre riserve" comprende:

  • la "riserva per cash flow hedge", negativa per 94 mila Euro, si è movimentata nell'anno per effetto della valutazione al fair value dei contratti di copertura dei flussi finanziari definiti come cash flow hedge in essere al 31 dicembre 2015;
  • la "riserva per rimisurazione piani a benefici definiti (IAS 19)", negativa per 200 mila Euro, accoglie le variazioni degli utili/perdite attuariali ("rimisurazioni"). La valutazione è riportata al netto dell'effetto fiscale;
  • la "riserva di conversione valutaria", positiva per 1,7 milioni di Euro, si riferisce principalmente alle differenze di conversione in Euro dei bilanci delle società controllate statunitense ed asiatica;
  • gli "utili degli esercizi precedenti" ammontano a 51 milioni di Euro e si incrementano rispetto al saldo dell'esercizio 2014 per 8,4 milioni di Euro.

Il prospetto di raccordo al 31 dicembre 2015, tra patrimonio netto e il risultato della Capogruppo ed il patrimonio netto e il risultato consolidato di Gruppo, è riportato nella Relazione sulla Gestione.

Si fornisce il valore degli altri utili e perdite iscritte direttamente a patrimonio netto così come richiesto dallo IAS 1 – Presentazione del bilancio.

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Parte efficace di Utili/(perdite)
su strumenti di flussi di cassa generata
del periodo (coperture rischi di cambio) 74 1.509 (1.435)
Parte efficace di Utili/(perdite) su strumenti
di flussi di cassa generata del periodo
(coperture rischi di tasso) 256 67 189
Parte efficace di Utili / (perdite)
su strumenti di copertura di flussi finanziari 330 1.576 (1.246)
Rimisurazione piani per dipendenti
a benefici definiti (IAS19) (*) 84 (96) 180
Utili/(perdite) derivanti dalla conversione
dei bilanci di imprese estere 667 696 (29)
Effetto fiscale relativo alle Altre componenti
di conto economico complessivo (114) (407) 293
Totale Altri utili/(perdite), al netto dell'effetto fiscale 967 1.769 (802)

(*) Voci che non saranno mai riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio

L'effetto fiscale relativo agli Altri utili / (perdite) è così composto:

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Onere / Onere /
Valore Beneficio Valore Valore Beneficio Valore
lordo fiscale netto lordo fiscale netto
Parte efficace di Utili/(perdite)
su strumenti di cash flow hedge 330 (91) 239 1.576 (434) 1.142
Utili/(perdite) per rimisuraz. piani per
dipendenti a benefici definiti (IAS19) (*) 84 (23) 61 (96) 27 (69)
Utili/(perdite) derivanti dalla conversione
dei bilanci di imprese estere 667 - 667 696 - 696
Totale Altri utili/(perdite),
al netto dell'effetto fiscale 1.081 (114) 967 2.176 (407) 1.769

(*) Voci che non saranno mai riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio

33. FONDO PER RISCHI ED ONERI

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Fondo per rischi ed oneri 45 43 2
Totale fondo per rischi ed oneri 45 43 2

Il fondo per rischi ed oneri accoglie gli accantonamenti al Fondo Indennità Risoluzione Rapporto Agenti (FIRR) in BasicItalia S.p.A.

34. FINANZIAMENTI

Il prospetto che segue evidenzia la movimentazione dei saldi dei finanziamenti:

Quote Quote
a breve a medio/lungo
31/12/2014 Rimborsi Assunzioni 31/12/2015 termine termine
Finanziamento Intesa - (1.875) 15.000 13.125 (3.750) 9.375
Finanziamento Superga
a medio/lungo termine 1.781 (1.781) - - - -
Mutuo Fondiario Basic Village 9.300 (1.200) - 8.100 (1.200) 6.900
Finanziamento ipotecario BasicItalia 3.560 (407) - 3.153 (407) 2.746
Finanziamento UBI Banca 4.821 (2.143) - 2.678 (2.678) -
Saldo 19.462 (7.406) 15.000 27.056 (8.035) 19.021

Di seguito è evidenziata la scadenza delle quote a lungo termine:

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Finanziamenti a medio/lungo termine:
- quote in scadenza entro 5 anni 15.802 10.712 5.090
- quote in scadenza oltre 5 anni 3.219 3.219 -
Totale finanziamenti a medio / lungo termine 19.021 13.931 5.090
Debiti per leasing mobiliari 1.545 1.761 (216)
Totale debiti per leasing (in scadenza entro 5 anni) 1.545 1.761 (216)
Totale finanziamenti 20.566 15.692 4.874

Le quote a medio/lungo termine dei finanziamenti sono costituite per 6,9 milioni di Euro dal finanziamento residuo erogato dal Gruppo Unicredit, finalizzato all'acquisto dell'immobile denominato "Basic Village", sito in Largo Maurizio Vitale, 1 a Torino ("Mutuo fondiario Basic Village"), per 2,7 milioni di Euro, dal residuo finanziamento erogato da Mediocredito Italiano S.p.A. (Intesa Sanpaolo S.p.A.) finalizzato all'acquisto dell'immobile di BasicItalia S.p.A. sito in Strada Cebrosa, 106 ("Finanziamento ipotecario BasicItalia") e per 9,4 milioni di Euro dal residuo finanziamento erogato da Intesa SanPaolo nel mese di maggio 2015 ("Finanziamento Intesa").

Il "Mutuo fondiario Basic Village" erogato dal Gruppo Unicredit è stato finalizzato all'acquisto dell'immobile del "Basic Village" di Largo M. Vitale, 1 a Torino. E' stato erogato nel mese di settembre 2007 per 18 milioni di Euro ad un tasso variabile convertito in tasso fisso (Nota 43). Il finanziamento è garantito da ipoteca sull'immobile e da fideiussione della controllante BasicNet S.p.A., con scadenza a settembre 2022.

Il "Finanziamento ipotecario BasicItalia" erogato da Intesa Sanpaolo S.p.A. è stato finalizzato all'acquisto dell'immobile di "BasicItalia" di Strada Cebrosa 106 Torino. E' stato erogato nel mese di ottobre 2008 per 6 milioni di Euro con rimborso della quota capitale in rate costanti trimestrali e scadenza a settembre 2023. Il finanziamento è assistito dalla contrattualistica d'uso ed è garantito da ipoteca sull'immobile e da fideiussione della controllante BasicNet S.p.A.

Il "Finanziamento UBI Banca", il cui debito residuo era di 2,7 milioni di Euro alla data di riferimento del presente bilancio, è stato estinto anticipatamente nel mese di gennaio 2016, a fronte dell'assunzione di una linea di hot-money a breve termine concessa dal medesimo istituto, a condizioni economiche più convenienti. Con l'estinzione del Finanziamento sono venuti meno i correlati convenant, che comunque risultano rispettati al 31 dicembre 2015.

Il finanziamento finalizzato all'acquisizione del marchio Superga ("Finanziamento Superga") da parte del Gruppo è stato estinto il 16 luglio 2015.

Nel mese di aprile 2015 è stato erogato da Intesa Sanpaolo S.p.A. un finanziamento ("Finanziamento Intesa") di 15 milioni di Euro di durata quadriennale, rimborsabile in rate trimestrali, a tasso Euribor trimestrale incrementato di 185 punti base. Nel corso del mese di luglio 2015, il tasso variabile Euribor è stato convertito (con un contratto di interest rate swap) in tasso fisso pari a 0,23% su base annua. Il finanziamento è finalizzato a sostenere gli investimenti per lo sviluppo oltreché ad ottimizzare la duration del ricorso al credito; è assistito da pegno sulle azioni della Superga Trademark S.A.

Le condizioni contrattuali non prevedono covenant finanziari. Il contratto prevede il mantenimento di talune condizioni relative all'assetto proprietario nel capitale di BasicNet S.p.A: e di BasicWorld S.r.l., azionista di riferimento di BasicNet S.p.A. In particolare è previsto:

  • il mantenimento da parte del sig. Marco Daniele Boglione (sia in modo diretto che indiretto), di almeno il 51% del capitale di Basic World S.r.l., società che detenendo il 36,479% delle azioni di BasicNet S.p.A., ne è socio di riferimento;
  • che la partecipazione complessiva, diretta o indiretta, di BasicWorld S.r.l. nel capitale di BasicNet S.p.A., non si riduca al di sotto della attuale quota di possesso sopracitata;

• il mantenimento, sia in modo diretto che indiretto, da parte di BasicNet S.p.A. della partecipazione totalitaria nel capitale di Superga Trademark S.A.

Al 31 dicembre 2015 gli affidamenti messi a disposizione dal sistema, suddivisi nelle diverse forme tecniche (scoperti di conto corrente, anticipi su carta commerciale, finanziamenti a medio/lungo termine, finanziamenti all'importazione, leasing mobiliari e impegni di firma), ammontavano a 147,3 milioni di Euro, come da dettaglio seguente:

(In milioni di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2015 2014
Facoltà di cassa, anticipi import e smobilizzi 94,7 74,1
Factoring 1,5 1,5
Impegni di firma e swap su cambi e tassi 20,4 12,7
Medio/lungo termine 27,1 19,6
Leasing mobiliari 3,6 3,6
Totale 147,3 111,5

I tassi medi di interesse per il Gruppo BasicNet nell'esercizio sono dettagliati nella tabella esposta nella Nota 38.

35. BENEFICI PER I DIPENDENTI E AMMINISTRATORI

La voce comprende il trattamento di fine rapporto dei dipendenti per 2,5 milioni di Euro e i trattamenti di fine mandato degli Amministratori per 1,6 milioni di Euro.

La passività per trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2015 ha registrato le movimentazioni evidenziate nel prospetto seguente:

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Piani Piani Totale Piani Piani a Totale
a benefici a contribuz. a benefici a contribuz.
definiti Definita definiti Definita
Variazione situazione patrimoniale:
Passività nette riconosciute
all'inizio esercizio 2.573 - 2.573 2.486 - 2.486
Interessi 46 - 46 58 - 58
Costo previdenziale,
al netto delle ritenute 161 746 907 117 769 886
Benefici liquidati (188) - (188) (184) - (184)
Versamento a fondo
di Tesoreria presso INPS - (284) (284) - (643) (643)
Versamento ad altra previdenza
complementare - (462) (462) - (126) (126)
- Utili/(perdite) attuariali (84) - (84) 96 - 96
Passività nette riconosciute
in bilancio 2.508 - 2.508 2.573 - 2.573
Variazione conto economico:
Interessi 46 - 46 58 - 58
Costo previdenziale 166 746 912 120 769 889
Totale oneri (proventi) per benefici
successivi al rapporto di lavoro 212 746 958 178 769 947

Il saldo della voce "rapporto piani a benefici definiti" accoglie il valore attuale della passività in capo alle società italiane del Gruppo verso i dipendenti in accordo all'art. 2120 del Codice Civile. In conseguenza dei cambiamenti normativi avvenuti nell'esercizio 2007, le somme maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 verso i dipendenti sono contabilizzate come un piano a benefici definiti ai sensi dello IAS 19 - Benefici per i dipendenti; quelle maturate successivamente a tale data sono invece contabilizzate come un piano a contribuzione definita ai sensi dello stesso principio.

Nell'ambito del Gruppo non vi sono altri piani a benefici definiti.

La valutazione attuariale del TFR è predisposta in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il Projected Unit Credit Method come previsto dallo IAS 19. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni pensionistiche maturate in base al servizio che il lavoratore ha prestato fino all'epoca in cui la valutazione stessa è realizzata, non proiettando le retribuzioni del lavoratore secondo le modifiche normative introdotte dalla Riforma Previdenziale.

Restano comunque contabilizzate a TFR, per tutte le società, le rivalutazioni degli importi in essere alle date di opzione così come, per le aziende con meno di 50 dipendenti, anche le quote maturate e non destinate a previdenza complementare. Ai sensi dello IAS 19, tale fondo è contabilizzato come "Piano a benefici definiti". Il modello attuariale per la valutazione del TFR poggia su diverse ipotesi, sia di tipo demografico che economico-finanziario.

Le principali ipotesi del modello, specifiche delle valutazioni attuariali inerenti il costo del lavoro, sono:

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
tasso di attualizzazione 2,25% 1,86%
tasso di inflazione:
Per il 2015: 0,60%
Per il 2016: 1,50% Per il 2016: 1,20%
Per il 2017; 1,80% Per il 2017: 1,50%
Per il 2018: 1,70% Per il 2018: 1,50%
Per il 2019: 1,60% Dal 2019 in poi: 2,00%
Dal 2020 in poi: 2,00%
tasso annuo incremento TFR
Per il 2015: 1,950%
Per il 2016: 2,625% Per il 2016: 2,400%
Per il 2017: 2,850% Per il 2017: 2,625%
Per il 2018: 2,775% Per il 2018: 2,625%
Per il 2019: 2,700% Dal 2019 in poi: 3,00%
Dal 2020 in poi: 3,00%
tasso di incremento salariale:
Anzianità fino a 10 anni: 3,00% Anzianità fino a 10 anni: 3,00%

La variazione del tasso annuo di attualizzazione riflette la diminuzione dei tassi di rendimento dei "corporate bonds" del paniere utilizzato (Iboxx Eurozone Corporate) alla data di chiusura del periodo.

Anzianità superiore a 10 anni: 1,00% Anzianità superiore a 10 anni: 1,00%

36. IMPOSTE DIFFERITE PASSIVE

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Debiti per imposte anticipate 717 - 717
Totale passività fiscali differite 717 - 717

Le "imposte differite passive" sono esposte al netto delle attività fiscali differite:

L'importo netto di 717 mila Euro rappresenta il saldo fra le attività fiscali differite e le passività fiscali differite come evidenziate in tabella.

Si segnala che la Legge di Stabilità 2016 (L. 208/2015), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2015, ha introdotto la riduzione dell'aliquota IRES dal 27,5% al 24% a partire dal 1° gennaio 2017. Conseguentemente l'ammontare delle attività e le passività fiscali differite incluse nel bilancio al 31 dicembre 2015 è stato calcolato considerando il cambio di aliquota IRES a partire dal 2017, coerentemente con quanto previsto dal paragrafo 47 dello IAS 12, che prevede l'utilizzo delle aliquote fiscali che saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività che le ha generate. Si rileva comunque che gli effetti derivanti dal cambio di aliquota nel conteggio della tassazione differita non hanno determinato impatti materiali sulla situazione patrimoniale e sul conto economico dell'esercizio 2015.

Le imposte anticipate sono principalmente relative ad accantonamenti al fondo svalutazione crediti tassato (circa 1,2 milioni di Euro), accantonamenti al fondo svalutazione magazzino tassato (circa 0,8 milioni di Euro), stanziamenti generati dalle differenze temporanee emerse dalla contabilizzazione delle rettifiche IFRS (circa 60 mila di Euro), eccedenze di interessi non dedotti (0,1 milioni di Euro), oltre ad oneri vari temporaneamente indeducibili (0,8 milioni di Euro). I crediti per imposte anticipate sono stati rilevati, ritenendone probabile il recupero sulla base delle aspettative reddituali future, anche alla luce del loro periodo di possibile utilizzo in considerazione dell'accordo di consolidato fiscale nazionale tra le seguenti società del Gruppo, italiane o con sede amministrativa in Italia: BasicNet S.p.A., BasicItalia S.p.A., Basic Village S.p.A., BasicRetail S.r.l., Jesus Jeans S.r.l., Basic Trademark S.A., Superga Trademark S.A. e Basic Properties B.V.

Le imposte differite si riferiscono agli effetti fiscali derivanti dall'applicazione dei principi contabili internazionali IFRS, con particolare riferimento alla contabilizzazione degli ammortamenti degli avviamenti fiscalmente deducibili (0,5 milioni di Euro), all'accantonamento delle imposte differite derivanti dalle differenze degli ammortamenti civilistici rispetto alle quote fiscalmente deducibili con riferimento ai terreni su cui sono presenti gli immobili di proprietà delle società controllate Basic Village S.p.A. e BasicItalia S.p.A. (0,8 milioni di Euro), oltre a 2,2 milioni di Euro riferibili all'accantonamento delle imposte differite relative all'ammortamento fiscale dei marchi e ad altre minori.

I derivati, definiti come cash flow hedge e valutati al fair value comportano che

le relative imposte siano imputate direttamente al "conto economico complessivo" e non a "conto economico". Il valore delle medesime è pari a 31 mila Euro.

Lo stesso trattamento è adottato per l'effetto fiscale relativo ai guadagni/perdite attuariali, contabilizzati a partire dal 1° gennaio 2013 in ossequio allo IAS 19 rivisto.

Nella tabella che segue viene rappresentata la rilevazione delle imposte differite e anticipate ed effetti conseguenti:

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Ammontare Aliquota Effetto Ammontare Aliquota Effetto Variazioni
delle differenze % fiscale delle differenze % fiscale 2015/2014
temporanee (*) temporanee
Imposte anticipate:
- Svalutazione crediti
eccedente fiscalmente (5.074) 27,50%-24,00% (1.235) (5.056) 27,50 (1.391) 156
- Svalutazione rimanenze (3.014) 27,50%-24,00% (777) (3.213) 31,40 (911) 134
- Eccedenze ROL (455) 27,50%-24,00% (125) (1.769) 27,50 (487) 362
- Oneri vari temporaneamente
indeducibili (2.681) 31,40%-27,90% (813) (2.319) 31,40 (700) (113)
- Effetto IAS 19 – TFR (121) 27,50%-24,00% (29) (155) 27,50 (43) 14
- Effetto IAS 39 – strumenti finanz. (131) 27,50%-24,00% (31) (463) 27,50 (127) 96
Totale (11.476) (3.010) (12.976) (3.659) 649
Imposte differite:
- Differenze cambi prudenziali,
nette
294 27,50%-24,00% 81 589 27,50 162 (81)
- Ammortamenti dedotti
extra contabilmente 8.518 31,40%-27,90% 2.377 5.598 31,40 1.758 619
- Effetto IAS 38 – costi di impianto 7 31,40%-27,90% 2 5 31,40 4 (2)
- Effetto IAS 17 – leasing finanz. e
altre differenze fiscali su immob. 2.813 31,40%-27,90% 793 3.063 31,40 962 (169)
- Effetto IFRS 3 – amm.to goodwill 1.624 31,40%-27,90% 474 2.378 31,40 747 (273)
Totale 13.256 3.727 11.634 3.633 94
Imposte differite (anticipate) nette 1.780 717 (1.342) (26) 743
Imposte anticipate riferite
a recupero fiscalità - - - -
Imposte differite (anticipate)
nette a bilancio 717 (26) 743

(*) L'esposizione delle differenti aliquote è riferibile all'adeguamento della nuova aliquota IRES applicabile a partire dall'esercizio 2017, sulle differenze temporanee che si prevede saranno realizzate o estinte successivamente al 2016.

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Depositi cauzionali 1.013 1.187 (174)
Totale altre passività non correnti 1.013 1.187 (174)

37. ALTRE PASSIVITÀ NON CORRENTI

I "depositi cauzionali" includono le garanzie ricevute da licenziatari, a copertura delle royalties minime garantite contrattualmente dovute.

38. DEBITI VERSO BANCHE

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Debiti verso banche esigibili entro l'esercizio successivo:
- quota a breve di finanziamenti a medio/lungo 8.035 5.531 2.504
- scoperti di c/c e anticipi SBF 4.266 12.277 (8.011)
- anticipi import 19.466 16.086 3.380
Totale debiti verso banche 31.767 33.894 (2.127)

I finanziamenti a medio/lungo termine, le cui quote in scadenza entro l'esercizio successivo sono incluse nei debiti verso banche a breve termine, sono descritti nella Nota 34.

Le variazioni nella posizione finanziaria sono state commentate nella Relazione sulla Gestione. Le quote di interessi passivi maturati a fine esercizio sull'indebitamento bancario a breve termine e sui finanziamenti a medio\lungo termine vengono esposti nella voce debiti verso banche.

Gli anticipi di cassa sono riferiti a temporanei utilizzi della Capogruppo BasicNet S.p.A., per esigenze nell'ambito della Tesoreria accentrata di Gruppo.

La struttura dei debiti finanziari per tasso di interesse al 31 dicembre 2015 è la seguente:

Tassi
Minore del 3,5% Tra 3,5% e 6,5% Totale
Anticipi di cassa 2.000 - 2.000
Anticipi portafoglio 2.266 - 2.266
Anticipi import 19.466 - 19.466
Finanziamenti M/L 16.278 10.778 27.056
Leasing 586 959 1.545
Totale 40.596 11.737 52.333

39. DEBITI VERSO FORNITORI

I "debiti verso i fornitori" sono tutti esigibili a breve termine e sono diminuiti di circa 5 milioni di Euro rispetto al 31 dicembre 2014, a seguito dell'attività commerciale del Gruppo nel periodo. Alla data di redazione del presente bilancio non sussistono iniziative di sospensione di fornitura, ingiunzioni di pagamento o azioni esecutive da parte di creditori nei confronti di BasicNet S.p.A. o di altre società del Gruppo.

I debiti commerciali sono normalmente regolati in un periodo compreso tra i 30 e i 120 giorni. Si precisa che il valore contabile dei debiti verso fornitori coincide con il rispettivo fair value.

40. DEBITI TRIBUTARI

La composizione della voce è dettagliata nel prospetto che segue:

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Debiti Tributari:
Erario c/imposte dell'esercizio 6.043 5.818 225
Erario c/ritenute acconto 48 60 (12)
IRPEF dipendenti 511 469 42
Debiti verso Erario per oneri fiscali non ricorrenti 2.850 8.877 (6.027)
IVA di Gruppo 7.969 6.941 1.028
Totale debiti tributari 17.421 22.165 (4.744)

I "debiti verso Erario per oneri fiscali non ricorrenti" evidenziano il debito residuo nei confronti dell'Agenzia delle Entrate, sorto a fine 2012 a seguito di accertamenti cui il Gruppo aveva aderito per conseguire i benefici di legge e la rateizzazione in tre annualità. Il debito originario è già stato rimborsato per 15,5 milioni di Euro e residua, alla data di riferimento del presente bilancio, di 2,8 milioni di Euro, a cui corrisponderà un esborso netto di 1,9 milioni di Euro, tenendo conto dei crediti IVA per 0,9 milioni di Euro, inclusi nella voce "crediti tributari" (Nota 28), il cui recupero è concomitante con le scadenze rateali. Tale passività sarà estinta ad inizio 2017.

41. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Ratei passivi 588 619 (31)
Altri debiti 7.150 6.856 294
Totale altre passività correnti 7.738 7.475 263

La voce "ratei passivi" include principalmente quote di retribuzioni differite maturate dal personale dipendente e non godute.

Gli "altri debiti" al 31 dicembre 2015 includono principalmente debiti verso dipendenti e amministratori per retribuzioni e note spese da liquidare (3,3 milioni di Euro), regolarmente riconosciute nel mese successivo, corrispondenti debiti verso enti previdenziali (1 milione di Euro), altre passività correlate ai rapporti di lavoro (0,2 milioni di Euro), acconti su royalties da licenziatari (0,2 milioni di Euro) e altre partite varie (2,6 milioni di Euro).

42. RISCONTI PASSIVI

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Royalties di competenza dell'esercizio successivo 829 630 199
Fatturazione per sponsor 1.540 1.186 354
Altri risconti passivi 268 32 236
Totale risconti passivi 2.637 1.848 789

I "risconti passivi per sponsor" sono riconducibili a fatturazioni di merci in sponsorizzazione, la cui competenza temporale è parzialmente relativa al periodo contrattuale successivo alla chiusura del bilancio, che trovano contropartita nei risconti attivi dei correlati costi di sponsorizzazione.

43. STRUMENTI FINANZIARI DI COPERTURA

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Strumenti finanziari di copertura 1.498 1.645 (147)
Totale strumenti finanziari di copertura 1.498 1.645 (147)

La voce recepisce l'adeguamento al valore di mercato delle operazioni di copertura dei rischi di fluttuazione dei tassi di interesse sul "Mutuo fondiario Basic Village" (Nota 34) a medio termine, stipulato con primaria controparte finanziaria, che ha convertito i tassi variabili in tassi fissi (cash flow hedge).

E' stato altresì recepito l'adeguamento al valore di mercato delle operazioni di copertura dei rischi di fluttuazione dei tassi di interesse sul "Finanziamento Intesa" (Nota 34), che ha convertito il tasso variabile Euribor trimestrale di 1,48% in tasso fisso su base annua pari allo 0,23% (cash flow hedge), oltre a spread.

In contropartita è stata iscritta una riserva negativa di patrimonio netto, per circa 94 mila Euro, al netto dell'effetto fiscale.

Nel caso degli Interest Rate Swap (IRS) stipulati dal Gruppo, si rileva che la copertura specifica di flussi variabili realizzata a condizioni di mercato, attraverso la stipula di un IRS fix/flo perfettamente speculare all'elemento coperto da cui traggono origine i flussi stessi, come nel caso di specie, è sempre efficace.

44. GARANZIE PRESTATE

Con riferimento alle garanzie ed impegni assunti dal Gruppo nell'interesse di terzi a fronte dei finanziamenti ricevuti si rimanda a quanto illustrato nella relativa Nota 34.

Nel mese di febbraio 2010 Intesa Sanpaolo S.p.A. e BasicItalia S.p.A. hanno stipulato una convenzione che consente di accedere ad agevolazioni finanziarie per l'avvio di punti vendita in franchising, ad insegne del Gruppo, a fronte della quale si garantisce una porzione del finanziamento e l'acquisto dei beni in leasing in caso di inadempimento del negoziante. Per parte sua, BasicItalia S.p.A. ha facoltà contrattuale di subentrare nella gestione del punto vendita, nel caso in cui il negoziante risultasse inadempiente nel rimborso del finanziamento e/o del leasing. Al 31 dicembre 2015 il deposito è stato costituito per 323 mila Euro e sono state rilasciate garanzie su leasing per 1,5 milioni di Euro.

A completamento di quanto sopra, si fa presente che sono state rilasciate da Istituti di credito a favore dei locatari dei negozi presso i quali BasicRetail S.r.l. esercita direttamente la vendita al dettaglio dei prodotti contraddistinti dai marchi del Gruppo, garanzie per 1,2 milioni di Euro.

Si segnalano, inoltre, ulteriori impegni assunti dalla controllata BasicItalia S.p.A., riferiti alle aperture di crediti documentari (lettere di credito) all'importazione di merci, tramite alcuni Istituti di Credito, per un importo pari a 19,7 milioni di Euro (16,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2014) e una garanzia fideiussoria rilasciata da primario gruppo bancario a garanzia degli impegni contrattuali legati ad un contratto di sponsorizzazione tecnica per 6,5 milioni di Euro.

Gli impegni per canoni di affitto futuri da onorare alla scadenza contrattuale dei medesimi, ammonta indicativamente a 6,8 milioni di Euro di cui 6,6 milioni di Euro relativi agli affitti degli outlet. La durata media dei contratti di affitto è pari a 4 anni.

45. CLASSIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI E GESTIONE DEI RISCHI

Nella Relazione sulla Gestione sono descritti i principali rischi ed incertezze in cui l'attività del Gruppo può incorrere.

Gli strumenti finanziari del Gruppo BasicNet comprendono:

  • le disponibilità liquide e gli scoperti di conto corrente;
  • i finanziamenti a medio e lungo termine e i leasing finanziari;
  • gli strumenti finanziari derivati;
  • i crediti e i debiti commerciali.

Si ricorda che il Gruppo sottoscrive dei contratti derivati esclusivamente aventi natura di cash flow edge, a copertura di rischi di tasso e di cambio.

In accordo con quanto richiesto dall'IFRS 7 in merito ai rischi finanziari, si riportano le tipologie di strumenti finanziari presenti nel bilancio, con l'indicazione dei criteri di valutazione applicati:

Strumenti finanziari
al fair value
con variazioni
di fair value iscritte a:
Conto
Patrimonio
Strumenti
finanziari
al costo
ammortizzato
Partecipazioni
non quotate
valutate
al costo
Valori
di bilancio
al 31.12.2015
economico netto
Attività:
Partecipazioni e altre attività finanziarie - - - 307 307
Partecipazioni in joint venture - - - 340 340
Crediti verso clienti - - 46.701 - 46.701
Altre attività correnti - - 12.178 - 12.178
Strumenti finanziari di copertura - 1.367 - - 1.367
Passività:
Finanziamenti a m/l termine - - 20.566 - 20.566
Debiti verso banche - - 31.767 - 31.767
Debiti verso fornitori - - 25.151 - 25.151
Altre passività correnti - - 7.738 - 7.738
Strumenti finanziari di copertura - 1.498 - - 1.498

I fattori di rischio finanziario, identificati dall'IFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni integrative, sono descritti di seguito:

  • il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato ("rischio di mercato"). Il rischio di mercato incorpora i seguenti rischi: di prezzo, di valuta e di tasso d'interesse:
  • a) il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato (diverse dalle variazioni determinate dal rischio di tasso d'interesse o dal rischio di valuta), sia che le variazioni siano determinate da fattori specifici legati allo strumento finanziario o al suo emittente, sia che esse siano dovute a fattori che influenzano tutti gli strumenti finanziari similari negoziati sul mercato ("rischio di prezzo");
  • b) il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei tassi di cambio ("rischio di valuta");
  • c) il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei tassi d'interesse sul mercato ("rischio di tasso d'interesse");
  • il rischio che una delle parti origini una perdita finanziaria all'altra parte non adempiendo un'obbligazione ("rischio di credito");

  • il rischio che un'entità abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate alle passività finanziarie ("rischio di liquidità");

  • il rischio che attiene alla possibilità che i contratti di finanziamento in capo alle società del Gruppo contengano clausole che legittimano le controparti a richiedere al debitore al verificarsi di determinati eventi e circostanze l'immediato rimborso delle somme prestate e non ancora in scadenza, generando un rischio di liquidità ("rischio di default").

Rischio di prezzo

Il Gruppo è esposto al rischio di fluttuazione dei prezzi delle commodities relativamente alle materie prime (lana, cotone, gomma, fibre sintetiche, etc.) incorporate nei prodotti finiti che la BasicItalia S.p.A. acquista sui mercati internazionali, nonché per le fluttuazioni del costo del petrolio che influiscono sui costi di trasporto. Il Gruppo non effettua coperture di tali rischi, non trattando direttamente le materie prime ma solo prodotti finiti ed è esposto per la parte di incrementi che non possono essere trasferiti ai consumatori finali se le condizioni di mercato e di concorrenza non lo consentono.

Rischio di valuta

Il Gruppo BasicNet ha sottoscritto la maggior parte dei propri strumenti finanziari in Euro, moneta che corrisponde alla sua valuta funzionale e di presentazione. Operando in un ambiente internazionale, esso è esposto alle fluttuazioni dei tassi di cambio, principalmente del dollaro USA contro l'Euro.

Al 31 dicembre 2015 sono stati consuntivati utili netti su cambi non realizzati per 420 mila Euro, mentre sono state accertate differenze negative nette non realizzate sulle partite aperte in valuta per 126 mila Euro, per un saldo netto di differenze positive su cambi non realizzate per 0,3 milioni di Euro.

Alla data di riferimento del bilancio erano in essere 25 operazioni di copertura sulla fluttuazione del dollaro USA, per complessivi 60,9 milioni di dollari USA; i relativi effetti sono stati recepiti nella voce "Strumenti finanziari di copertura", come descritto nelle Nota 31 e 43.

Il Management del Gruppo ritiene che le politiche di gestione e contenimento di tale rischio adottate siano adeguate.

Tutti i finanziamenti a medio e lungo termine e i contratti di leasing sono in Euro, pertanto non soggetti ad alcun rischio di valuta.

Rischio di tasso d'interesse

Segue la composizione dell'indebitamento finanziario lordo al 31 dicembre 2015 tra tasso fisso e tasso variabile, confrontata con l'esercizio precedente:

31 dicembre % 31 dicembre %
2015 2014
A tasso fisso 21.312 47,00% 11.186 24,50%
A tasso variabile 24.050 53,00% 34.386 75,50%
Indebitamento finanziario lordo 45.362 100,00% 45.572 100,00%

I rischi di fluttuazione dei tassi di interesse di alcuni finanziamenti a medio termine sono stati oggetto di copertura con conversione da tassi variabili in tassi fissi, come descritto nella Nota 43. Sulla rimanente parte di indebitamento finanziario, il Gruppo è esposto ai rischi di fluttuazione.

Se al 31 dicembre 2015 i tassi d'interesse su finanziamenti a lungo termine in essere a tale data fossero stati 100 punti base più alti (più bassi) rispetto a quanto effettivamente realizzatosi, si sarebbero registrati a conto economico maggiori (minori) oneri finanziari, al lordo del relativo effetto fiscale, rispettivamente per +162 mila Euro e -162 mila Euro.

Rischio di credito

Il fondo svalutazione crediti (Nota 27), che include stanziamenti effettuati a fronte di specifiche posizioni creditorie e stanziamenti generici effettuati su analisi statistiche, rappresenta circa il 10,9% dei crediti verso clienti al 31 dicembre 2015.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è mitigato nel breve-medio periodo dalla significativa generazione di cassa realizzata dal settore "licenze e marchi", dalla rilevante positività del capitale circolante netto, dal complesso di affidamenti messi a disposizione dal sistema bancario (Nota 34).

A completamento dell'analisi sul rischio di liquidità si allega la tabella che evidenza la cadenza temporale dei flussi finanziari in uscita con riferimento ai debiti a medio e lungo termine.

Valore Futuri Flussi Di cui
contabile interessi finanziari Entro da 1 Oltre
attivi/passivi contrattuali 1 anno a 5 anni 5 anni
Finanziamento Intesa 13.125 518 13.643 3.996 9.647 -
Finanziamento Superga
a medio/lungo termine - - - - - -
Finanziamento UBI Banca 2.678 58 2.736 2.736 - -
Mutuo fondiario BasicVillage 8.100 1.738 9.838 1.670 5.939 2.229
Finanziamento ipotecario BasicItalia 3.153 326 3.479 485 1.832 1.162
Debiti per leasing 1.545 95 1.640 843 797 -
Totale passività finanziarie 28.601 2.735 31.336 9.730 18.215 3.391

Rischio di default e "covenant" sul debito

Il rischio di default attiene alla possibilità che i contratti di finanziamento in capo alle società del Gruppo contengano clausole (covenants) che legittimano le controparti a richiedere al debitore al verificarsi di determinati eventi e circostanze l'immediato rimborso delle somme prestate e non ancora in scadenza, generando un rischio di liquidità.

I finanziamenti in essere alla data del presente bilancio non sono assoggettati a covenant finanziari.

46. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Le operazioni poste in essere tra la Capogruppo e le sue controllate o tra le controllate medesime, rientrano nell'ordinaria gestione del Gruppo e sono state concluse a condizioni di mercato. I relativi effetti economici e patrimoniali vengono elisi nel processo di consolidamento. Sulla base delle informazioni ricevute dalle società del Gruppo, non sono state rilevate operazioni di carattere atipico o inusuale.

BasicNet S.p.A., e, in quanto consolidate, BasicItalia S.p.A., BasicRetail S.r.l., Basic Village S.p.A., Jesus Jeans S.r.l., Basic Trademark S.A., Superga Trademark S.A. e Basic Properties B.V. hanno aderito al regime del consolidato fiscale ai sensi degli artt. 177/129 del T.U.I.R.

Di seguito è fornito l'elenco dei rapporti con le parti correlate per il periodo chiuso al 31 dicembre 2015:

Partecipazioni Crediti Debiti Proventi Costi
commerciali commerciali diversi
Società in joint venture:
- AnziBesson Trademark S.r.l. 55 14 - - -
- Fashion S.r.l. 284 - 4 2 -
Compensi e retribuzioni
agli organi di amministrazione,
di controllo e dirigenti
con responsabilità strategica
e ad altri parti correlate - - - - 4.465

I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di Amministratore o di Sindaco in BasicNet S.p.A. e nelle altre imprese incluse nel consolidamento.

Per quanto riguarda le altre parti correlate, si segnala l'attività di consulenza legale svolta dallo Studio Legale Pavesio e Associati e dallo Studio Legale Cappetti, riconducibili al consigliere Avvocato Carlo Pavesio, l'attività di consulenza svolta da Pantarei S.r.l. della quale il consigliere Alessandro Gabetti Davicini è Amministratore Unico e dello Studio Boidi & Partners riconducibile al Presidente del Collegio Sindacale Massimo Boidi, e il contratto di locazione per un'unità immobiliare tra la società BasicVillage S.p.A. e il Sig. Alessandro Boglione (Consigliere di Amministrazione della società BasicWorld S.r.l., dirigente di BasicNet S.p.A. e Consigliere di Amministrazione della controllata BasicNet Asia Ltd.). Tali transazioni, non rilevanti in rapporto ai valori complessi coinvolti, sono state concluse a condizioni di mercato. La collezione informatica di proprietà di BasicNet S.p.A, che viene utilizzata come richiamo mediatico in occasione di eventi, rassegne e mostre in abbinamento ai marchi e/o prodotti del Gruppo, è oggetto di un accordo rinnovabile di reciproca put e call con BasicWorld S.r.l., ad un prezzo pari ai costi sostenuti per l'acquisizione della medesima oltre a interessi. Tale accordo è stato stipulato in ragione dell'eventuale interesse di BasicNet S.p.A. alla vendita di tali apparecchiature per garantirsi il completo recupero dei costi sostenuti, comprensivi degli oneri finanziari, sfruttando nel frattempo i benefici che ne possono derivare come strumenti di comunicazione per i propri marchi e/o prodotti e, da parte di BasicWorld S.r.l., all'acquisto, per evitare che una collezione così costruita possa venire dispersa.

47. EVENTI SUCCESSIVI

Sono descritti nella Relazione sulla Gestione.

48. COMUNICAZIONE CONSOB N. DEM/6064293 DEL 28 LUGLIO 2006

Ai sensi della Comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si segnala che nel corso dell'esercizio non vi sono stati eventi ed operazioni significative non ricorrenti.

49. PASSIVITÀ/ATTIVITA' POTENZIALI

Il Gruppo BasicNet è coinvolto in alcune controversie legali di natura commerciale dal cui esito non sono attese significative passività.

Rescissione contratto A.S. Roma

La controversia è stata instaurata dalla BasicItalia S.p.A. nei confronti di A.S. Roma S.p.A. e Soccer S.a.s. di Brand Manager S.r.l. che in data 23 novembre 2012 hanno comunicato la risoluzione unilaterale anticipata del contratto di sponsorizzazione tecnica, stipulato con durata sino al 30 giugno 2017, per presunti inadempimenti e, in particolare, vizi del materiale fornito. BasicItalia S.p.A., ritenendo infondate le motivazioni per la risoluzione, ha avviato un procedimento ordinario, richiedendo il risarcimento degli ingenti danni subiti. A.S. Roma S.p.A. e Soccer S.a.s. si sono costituite in giudizio contestando le domande di BasicItalia S.p.A. e chiedendo in via riconvenzionale il risarcimento di asseriti danni. Il procedimento è attualmente in fase istruttoria.

Si segnala, inoltre che, successivamente alla suddetta risoluzione del rapporto contrattuale in essere, A.S. Roma ha escusso la fideiussione rilasciata da BNL S.p.A. nell'interesse di BasicItalia S.p.A., per l'importo massimo di Euro 5,5 milioni a garanzia di alcuni obblighi assunti da BasicItalia S.p.A. ai sensi del contratto di sponsorizzazione tecnica. A seguito del mancato pagamento da parte di BNL S.p.A., A.S. Roma ha presentato ricorso innanzi al Tribunale di Roma per ottenere la condanna di BNL al pagamento dell'intero importo garantito. All'esito di detto procedimento, nel quale BasicItalia S.p.A. (unitamente alla Capogruppo BasicNet S.p.A.) è stata chiamata in garanzia da BNL, il Tribunale di Roma, con provvedimento in data 7 dicembre 2013, ha respinto tutte le domande di A.S. Roma ritenendo l'escussione illegittima. Tale provvedimento non è stato impugnato da A.S. Roma ed è passato in giudicato.

In data 20 dicembre 2013, A.S. Roma ha nuovamente escusso la suddetta fideiussione e, a seguito del rifiuto di BNL di dar corso anche a tale nuova richiesta, ha presentato ricorso innanzi al Tribunale di Roma in data 20 febbraio 2014. Con provvedimento in data 15 dicembre 2014, il Tribunale di Roma ha respinto tutte le domande di A.S. Roma. Avverso tale provvedimento, A.S. Roma ha proposto appello avanti alla Corte di Appello di Roma con atto di citazione in data 10 febbraio 2015. L'udienza edittale, fissata per l'8 giugno 2015, è stata posticipata il 10 giugno 2015. In data 8 giugno 2015 si sono costituite in giudizio sia BasicItalia S.p.A. che BNL chiedendo il rigetto dell'appello e la conferma del provvedimento di primo grado. All'esito della prima udienza, tenutasi il 10 giugno 2015, la Corte ha rinviato la causa per la precisazione delle conclusioni al 4 luglio 2018.

Per completezza, si segnala infine che BasicItalia S.p.A. ha presentato, sempre al Tribunale di Roma, ricorso per decreto ingiuntivo al fine di ottenere da Soccer S.a.s. di Brand Manager S.r.l. (società del Gruppo A.S. Roma S.p.A.) il pagamento di fatture emesse per la fornitura di materiale tecnico alla stessa consegnato nel corso del 2013. A seguito della concessione del decreto ingiuntivo, Soccer S.a.s. di Brand Manager S.r.l. ha presentato opposizione ed il relativo procedimento, nel quale BasicItalia si è ritualmente costituita, è attualmente in fase istruttoria.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente F.to Marco Daniele Boglione

ALLEGATI

ALLEGATO 1

INFORMAZIONI DI CUI ALL'ART. 149-DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi
di competenza
2015
Revisione contabile PricewaterhouseCoopers S.p.A. Capogruppo BasicNet S.p.A. 55.460
Società controllate 148.692
Servizi attestazione PricewaterhouseCoopers S.p.A. Capogruppo BasicNet S.p.A. 5.000
Altri servizi Rete PricewaterhouseCoopers S.p.A. Società controllate 15.000
Totale 224.152

IMPRESE INCLUSE NEL CONSOLIDAMENTO CON IL METODO INTEGRALE

Partecipazione
della
Sede Oggetto Sociale Capitale Sociale Controllante (%)

IMPRESA CONTROLLANTE

BasicNet S.p.A.

Imprese Controllate direttamente:

- Basic Properties B.V. Amsterdam Concessione di sub licenza dei diritti EURO 18.160 100
(Paesi Bassi) di proprietà intellettuale ai Licenziatari locali.
- Basic Village S.p.A. - Torino (Italia) Gestione dell'immobile EURO 412.800 100
con Socio Unico di Largo M. Vitale, 1.
- BasicItalia S.p.A. Torino (Italia) Licenziatario italiano, punto di vendita EURO 7.650.000 100
con Socio Unico diretta al pubblico dei prodotti
del Gruppo BasicNet.
- BasicNet Asia Ltd. Hong Kong Controllo attività dei licenziatari HKD 10.000 100
(Cina) e sourcing center dell'area asiatica.
- Jesus Jeans S.r.l. Torino (Italia) Proprietaria del marchio Jesus Jeans. EURO 10.000 100
con Socio Unico

Imprese Controllate indirettamente:

- tramite Basic Properties B.V.

- Basic Trademark S.A. Lussemburgo Proprietaria di taluni marchi EURO 1.250.000 100
del Gruppo BasicNet.
- Superga Trademark S.A. Lussemburgo Proprietaria del marchio Superga. EURO 500.000 100 (1)
- Basic Properties America, Inc. Richmond Sublicenziante dei marchi USD 8.469.157,77 100
(Virginia – USA) per il mercato USA, Canada e Messico.
- tramite BasicItalia S.p.A.
- BasicRetail S.r.l. - Torino (Italia) Gestione outlet di proprietà del Gruppo. EURO 10.000 100
con Socio Unico
(già BasicOutlet S.r.l.
con Socio Unico)

(1) azioni assoggettate a pegno con diritto di voto per le Assemblee straordinarie alla Banca Intesa Sanpaolo S.p.A. a garanzia del finanziamento erogato nel mese di aprile 2015.

ALLEGATO 2 - Pagina 2 di 2

IMPRESE INCLUSE NEL CONSOLIDAMENTO CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Quota di
Partecipazione
Sede Oggetto Sociale Capitale Sociale (%)
- tramite BasicNet S.p.A.
- AnziBesson Trademark S.r.l. Torino (Italia) Proprietaria del marchio EURO
50.000
50 (2)
AnziBesson in joint venture
- Fashion S.r.l. Torino (Italia) Proprietaria del marchio EURO
100.000
50 (3)
Sabelt in joint venture

(2) il restante 50% della partecipazione è posseduto da Niccolò Besson

(3) il restante 50% della partecipazione è posseduto dalla famiglia Marsiaj

ALLEGATO 3

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS COMMA 5 E 5 BIS DEL DECRETO LEGISLATIVO 24 FEBBRAIO 1998, N. 58 "TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA"

I sottoscritti Marco Daniele Boglione Presidente con deleghe, Franco Spalla Amministratore Delegato e Paolo Cafasso, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di BasicNet S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e l'effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2015.

Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato:

  • a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • b) è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005, a quanto consta, sono idonei a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'Emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • c) la Relazione sulla Gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'Emittente, unitamente alla descrizione dei rischi e incertezze a cui è esposto.

F.to Marco Daniele Boglione Presidente

F.to Franco Spalla F.to Paolo Cafasso Amministratore Delegato Dirigente Preposto

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AL BILANCIO CONSOLIDATO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2015

Signori Azionisti,

il Consiglio di Amministrazione della BasicNet S.p.A. ha redatto il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2015. Esso ci è stato comunicato nei termini di legge, unitamente alla Relazione sulla Gestione, e risulta redatto in conformità alla normativa prescritta dagli IAS/IFRS e dal D.Lgs. 127/91.

I controlli effettuati dalla PricewaterhouseCoopers S.p.A., incaricata della revisione, hanno permesso di accertare che i valori espressi in bilancio trovano riscontro nelle risultanze contabili della Controllante, nei bilanci di esercizio delle Controllate e nelle relative informazioni, da queste formalmente comunicate.

I bilanci delle società controllate, redatti dagli organi sociali competenti e trasmessi alla Controllante ai fini della formazione del bilancio consolidato, hanno formato oggetto di esame da parte degli organi preposti al controllo delle singole società e da parte della Società di Revisione, nell'ambito delle procedure seguite per la certificazione del bilancio consolidato. A tali bilanci non si è quindi esteso il controllo del Collegio Sindacale.

La determinazione dell'area di consolidamento, la scelta dei principi di consolidamento delle partecipazioni e delle procedure a tal fine adottate rispondono alle previsioni degli IAS/IFRS e del D.Lgs. 127/91. La formazione del bilancio consolidato è quindi da ritenersi tecnicamente corretta e, nell'insieme, conforme alla specifica normativa.

La Relazione sulla Gestione illustra in modo adeguato la situazione economica, patrimoniale e finanziaria, l'andamento della gestione nel corso dell'anno ed i principali rischi e incertezze a cui l'attività è esposta, nonché l'evoluzione, dopo la chiusura dell'esercizio, dell'insieme delle imprese oggetto di consolidamento. La società di revisione nella propria Relazione ha attestato la coerenza della Relazione sulla Gestione con il bilancio consolidato della BasicNet S.p.A.

Anche da parte nostra possiamo confermarvi che l'esame al quale abbiamo sottoposto la Relazione sulla Gestione ne ha evidenziato la congruenza con i dati del bilancio consolidato. Torino, 7 aprile 2016

IL COLLEGIO SINDACALE

(Dott. Massimo Boidi)

(Dott. Carola Alberti)

(Dott. Maurizio Ferrero)

PROSPETTI CONTABILI E NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO DI BASICNET S.P.A. AL 31 DICEMBRE 2015

BASICNET S.p.A. - CONTO ECONOMICO

(Importi in Euro) Note Esercizio Esercizio Variazioni
2015 2014
Vendite dirette (7) 2.286.295 2.029.978 256.317
Costo del venduto
MARGINE LORDO
(8) (2.196.923)
89.372
(1.849.083)
180.895
(347.840)
(91.523)
Royalties attive e commissioni dei sourcing (9) 27.327.466 23.879.359 3.448.107
Proventi diversi (10) 6.676.569 6.793.665 (117.096)
Costi di sponsorizzazione e media (11) (736.803) (413.562) (323.241)
Costo del lavoro (12) (8.400.063) (7.903.424) (496.639)
Spese di vendita, generali
ed amministrative, royalties passive (13) (12.338.483) (12.233.654) (104.829)
Ammortamenti (14) (2.074.281) (1.916.821) (157.460)
RISULTATO OPERATIVO 10.543.777 8.386.458 2.157.319
Oneri e proventi finanziari, netti (15) 368.870 3.959 364.911
Dividendi (16) 5.400.000 4.950.000 450.000
RISULTATO ANTE IMPOSTE 16.312.647 13.340.417 2.972.230
Imposte sul reddito (17) (4.242.378) (3.230.786) (1.011.592)
RISULTATO DELL'ESERCIZIO 12.070.269 10.109.631 1.960.638

BASICNET S.p.A. - CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

In recepimento degli obblighi introdotti dalla versione rivista dello IAS 1, di seguito viene rappresentato il prospetto denominato "Conto Economico Complessivo". Il prospetto evidenzia gli effetti che si avrebbero sul risultato netto se le voci che sono portate direttamente a variazione del patrimonio netto, come richiesto o consentito dagli IFRS, fossero invece contabilizzate a conto economico.

(Importi in Euro) Nota 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Utile/(perdita) dell'esercizio (A) 12.070.269 10.109.631 1.960.638
Parte efficace degli Utili/(perdite) sugli strumenti
di copertura di flussi finanziari ("cash flow hedge") (44.677) 133.978 (178.655)
Rimisurazione piani per dipendenti a benefici
definiti (IAS 19) (*) 43.559 (53.199) 96.758
Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) (9) (22.215) 22.206
Totale Altri utili/(perdite),
al netto dell'effetto fiscale (B) (27) (1.127) 58.564 (59.691)
Totale Utile/(perdita) complessiva (A) + (B) 12.069.142 10.168.195 1.900.947

(*) voci che non saranno mai riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio

BASICNET S.p.A. - SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA

(Importi in Euro)
ATTIVITA' Note 31 dicembre 31 dicembre
2015 2014
Attività immateriali (18) 12.115.030 11.812.590
Impianti, macchinari e altri beni (19) 1.543.269 1.364.117
Partecipazioni e altre attività finanziarie (20) 36.344.846 36.345.076
Attività fiscali differite (21) - 280.275
Totale attività non correnti 50.003.145 49.802.058
Rimanenze nette (22) 774.484 759.932
Crediti verso clienti (23) 9.437.124 7.745.635
Altre attività correnti (24) 67.733.114 53.647.140
Risconti attivi (25) 3.952.268 3.522.296
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (26) 1.159.243 1.042.443
Strumenti finanziari di copertura - -
Totale attività correnti 83.056.233 66.717.446
TOTALE ATTIVITA' 133.059.378 116.519.504
PASSIVITA' Note 31 dicembre 31 dicembre
2015 2014
Capitale sociale 31.716.673 31.716.673
Azioni proprie (8.822.881) (6.875.036)
Altre riserve 53.085.199 46.955.747
Risultato del periodo 12.070.269 10.109.631
TOTALE PATRIMONIO NETTO (27) 88.049.260 81.907.015
Fondo per rischi ed oneri - -
Finanziamenti (28) 9.442.672 2.706.642
Benefici per i dipendenti ed Amministratori (29) 2.922.988 2.388.248
Passività fiscali differite (30) 60.135 -
Altre passività non correnti (31) 876.210 734.418
Totale passività non correnti 13.302.005 5.829.308
Debiti verso banche (32) 8.512.581 5.705.645
Debiti verso fornitori (33) 4.362.692 4.371.384
Debiti tributari (34) 14.180.091 12.971.532
Altre passività correnti (35) 4.120.067 5.565.067
Risconti passivi (36) 450.611 131.008
Strumenti finanziari di copertura (37) 82.071 38.545
Totale passività correnti 31.708.113 28.783.181
TOTALE PASSIVITA' 45.010.118 34.612.489
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 133.059.378 116.519.504

BASICNET S.p.A. - RENDICONTO FINANZIARIO

(Importi in Euro)

31 dicembre
2015
31 dicembre
2014
A) INDEBITAMENTO NETTO A BREVE VERSO BANCHE INIZIALE (739.092) 926.663
B) FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITA' DI ESERCIZIO
Utile (Perdita) dell'esercizio 12.070.269 10.109.631
Ammortamenti 2.074.281 1.916.821
Variazione del capitale di esercizio:
- (incremento) decremento crediti (1.691.489) 688.476
- (incremento) decremento rimanenze (14.552) 393
- (incremento) decremento altri crediti (13.635.671) (4.736.744)
- incremento (decremento) debiti fornitori (8.692) (1.091.679)
- incremento (decremento) altri debiti 285.381 (651.474)
Variazione netta del trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (53.873) (80.489)
Altri, al netto 31.010 (24.561)
(943.336) 6.130.374
C) FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO IN IMMOBILIZZAZIONI
Investimenti in immobilizzazioni:
- materiali (500.390) (347.578)
- immateriali (2.055.715) (1.747.286)
- finanziarie - (58.503)
Valore di realizzo per disinvestimenti in immobilizzazioni:
- materiali 232 -
- immateriali - -
- finanziarie - -
(2.555.873) (2.153.367)
D) FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
Accensione (Rimborso) di leasing 39.595 (14.730)
Rimborso di finanziamenti a medio / lungo termine (5.799.110) (4.517.860)
Assunzione di finanziamento a medio / lungo termine 15.000.000 -
Acquisto azioni proprie (1.947.845) (1.110.172)
Distribuzione dividendi (3.979.102) -
3.313.538 (5.642.762)
E) OPERAZIONI CHE NON HANNO GENERATO FLUSSI MONETARI
Conversione di crediti finanziari in partecipazioni
- crediti verso imprese controllate
- partecipazioni
-
-
-
-
- -
E) FLUSSO MONETARIO DEL PERIODO (185.671) (1.665.755)
F) INDEBITAMENTO NETTO A BREVE VERSO BANCHE FINALE (924.763) (739.092)

Si evidenzia che gli interessi pagati nell'esercizio ammontano rispettivamente a 0,6 milioni di Euro nel 2015 e 0,9 milioni di Euro nel 2014, mentre le imposte pagate ammontano a 5,4 milioni di Euro nel 2015 e 0,4 milioni di Euro nel 2014.

BASICNET S.p.A. - PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

(Importi in Euro)
Riserve
Altre riserve
Numero
azioni
Capitale
Sociale
Azioni
proprie
Riserva
Legale
Riserva
Azioni
portafoglio
Riserva
proprie in rimisuraz.
IAS19
Riserva da
cash flow
hedge
Utili
(perdite)
portati
Utile
(perdita)
a nuovo dell'esercizio
Totale
Saldo al 31 dicembre 2013 60.993.602 31.716.673 (5.764.864) 3.728.591 5.764.864 (54.974) (125.080) 33.000.752 4.583.030 72.848.992
Destinazione utile come da
delibera Assemblea degli azionisti
del 28/04/2014
- Riserva legale - 229.152 - - - - (229.152) -
- Distribuzione dividendi - - - - - -
- Utili (perdite) portati a nuovo - - - - - 4.353.878 (4.353.878) -
Acquisto azioni proprie (1.110.172) - 1.110.172 - - (1.110.172) - (1.110.172)
Risultato al
31 dicembre 2014
- - - - - - 10.109.631 10.109.631
Altre componenti del conto economico complessivo:
- Utili (perdite) iscritti direttamente a riserva
da cash flow hedge
- - - - 97.134 - - 97.134
- Utili (perdite) iscritti direttamente
a riserva per rimisurazione IAS19
- - - (38.570) - - - (38.570)
Totale conto economico complessivo - - - (38.570) 97.134 - 10.109.631 10.168.195
Saldo al 31 dicembre 2014 60.993.602 31.716.673 (6.875.036) 3.957.743 6.875.036 (93.544) (27.946) 36.244.458 10.109.631 81.907.015
Destinazione utile come da delibera
Assemblea degli azionisti del 27/04/2015
- Riserva legale - 505.482 - - - - (505.482) -
- Utili (perdite) portati a nuovo - - - - - 5.625.097 (5.625.097) -
- Distribuzione Dividendi - - - - - (3.979.052) (3.979.052)
Acquisto azioni proprie (1.947.845) - 1.947.845 - - (1.947.845) - (1.947.845)
Risultato al
31 dicembre 2015
- - - - - - 12.070.269 12.070.269
Altre componenti del conto economico complessivo:
- Utili (perdite) iscritti direttamente
a riserva da cash flow hedge
- - - - (32.708) - - (32.708)
- Utili (perdite) iscritti direttamente
a riserva per rimisurazione IAS19
- - - 31.581 - - - 31.581
Totale conto economico complessivo - - - 31.581 (32.708) - 12.070.269 12.069.142
Saldo al 31 dicembre 2015 60.993.602 31.716.673 (8.822.881) 4.463.225 8.822.881 (61.963) (60.654) 39.921.710 12.070.269 88.049.260

BASICNET S.p.A. - POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

(Importi in Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2015 2014
Disponibilità liquide 1.159.243 1.042.443
Scoperti di c/c e anticipi SBF (2.084.006) (1.781.535)
Sub-totale disponibilità monetarie nette (924.763) (739.092)
Quota a breve di finanziamenti a medio / lungo (6.428.575) (3.924.110)
Posizione finanziaria netta a breve verso terzi (7.353.338) (4.663.202)
Finanziamento Intesa (9.375.000) -
Finanziamento UBI Banca - (2.678.565)
Leasing a medio / lungo termine (67.672) (28.077)
Sub-totale finanziamenti da terzi (9.442.672) (2.706.642)
Posizione finanziaria netta verso terzi (16.796.010) (7.369.844)
Crediti / (Debiti) finanziari verso Gruppo 61.852.006 48.161.492
Posizione finanziaria netta verso Gruppo 61.852.006 48.161.492
Posizione finanziaria netta complessiva 45.055.996 40.791.648

Si riporta di seguito il prospetto ai sensi di quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006.

31 dicembre 31 dicembre
2015 2014
A. Cassa 12.808 13.265
B. Altre disponibilità liquide 1.146.436 1.029.178
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 1.159.244 1.042.443
E. Crediti finanziari correnti - -
F. Debiti bancari correnti (2.084.006) (1.781.535)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (6.428.575) (3.924.110)
H. Altri crediti (debiti) finanziari correnti verso Gruppo 61.852.006 48.161.492
I. Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) 53.339.425 42.455.847
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) 54.498.669 43.498.290
K. Debiti bancari non correnti (9.442.672) (2.706.642)
L. Obbligazioni emesse - -
M. Fair value delle operazioni di copertura (cash flow hedge) (82.071) (38.545)
N. Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (9.524.743) (2.745.187)
O. Indebitamento finanziario netto (J) + (N) 44.973.926 40.753.103

L'indebitamento finanziario differisce dalla posizione finanziaria netta della Capogruppo per il fair value delle operazioni di copertura dei rischi di fluttuazione dei tassi di interesse - cash flow hedge (Nota 37).

BASICNET S.p.A. - CONTO ECONOMICO AL 31 DICEMBRE 2015 REDATTO AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 15519 DEL 27 LUGLIO 2006

(Importi in Euro) Esercizio 2015 Esercizio 2014
Di cui parti
correlate
Nota 40
Di cui parti
correlate
Nota 40
Vendite dirette 2.286.295 1.534.262 2.029.978 1.414.150
Costo del venduto (2.196.923) (6.823) (1.849.083) (35.664)
MARGINE LORDO 89.372 180.895
Royalties attive e commissioni dei sourcing 27.327.466 6.005.656 23.879.359 5.205.021
Proventi diversi 6.676.569 6.058.284 6.793.665 6.510.200
Costi di sponsorizzazione e media (736.803) (255.044) (413.562) (6.471)
Costo del lavoro (8.400.063) (7.903.424) (1.501)
Spese di vendita, generali
ed amministrative, royalties passive (12.338.483) (3.053.203) (12.233.654) (3.386.271)
Ammortamenti (2.074.281) (1.916.821)
RISULTATO OPERATIVO 10.543.777 8.386.458
Oneri e proventi finanziari, netti 368.870 597.816 3.959 494.003
Dividendi 5.400.000 5.400.000 4.950.000 4.950.000
RISULTATO ANTE IMPOSTE 16.312.647 13.340.417
Imposte sul reddito (4.242.378) (3.230.786)
RISULTATO DELL'ESERCIZIO 12.070.269 10.109.631

BASICNET S.p.A. - SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2015 REDATTA AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 15519 DEL 27 LUGLIO 2006

(Importi in Euro) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Di cui Di cui
Parti correlate Parti correlate
ATTIVITA' Nota 20 e 24 Nota 20 e 24
Attività immateriali 12.115.030 11.812.590
Impianti, macchinari e altri beni 1.543.269 1.364.117
Partecipazioni e altre attività finanziarie 36.344.846 36.244.488 36.345.076 36.334.489
Attività fiscali differite - 280.275
Totale attività non correnti 50.003.145 49.802.058
Rimanenze nette 774.484 759.932
Crediti verso clienti 9.437.124 7.745.635
Altre attività correnti 67.733.114 64.944.986 53.647.140 50.806.126
Risconti attivi 3.952.268 3.522.296
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.159.243 1.042.443
Strumenti finanziari di copertura - -
Totale attività correnti 83.056.233 66.717.446
TOTALE ATTIVITA' 133.059.378 116.519.504
31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Di cui Di cui
Parti correlate Parti correlate
PASSIVITA' Nota 35 Nota 35
Capitale sociale 31.716.673 31.716.673
Azioni proprie (8.822.881) (6.875.036)
Altre riserve 53.085.199 46.955.747
Risultato del periodo 12.070.269 10.109.631
TOTALE PATRIMONIO NETTO 88.049.260 81.907.015
Fondo per rischi ed oneri - -
Finanziamenti 9.442.672 2.706.642
Benefici per i dipendenti ed Amministratori 2.922.988 2.388.248
Passività fiscali differite 60.135 -
Altre passività non correnti 876.210 734.418
Totale passività non correnti 13.302.005 5.829.308
Debiti verso banche 8.512.581 5.705.645
Debiti verso fornitori 4.362.692 4.371.384
Debiti tributari 14.180.091 12.971.532
Altre passività correnti 4.120.067 1.077.590 5.565.067 2.419.444
Risconti passivi 450.611 131.008
Strumenti finanziari di copertura 82.071 38.545
Totale passività correnti 31.708.113 28.783.181
TOTALE PASSIVITA' 45.010.118 34.612.489
TOTALE PASSIVITA' E
PATRIMONIO NETTO
133.059.378 116.519.504

BASICNET S.p.A. - RENDICONTO FINANZIARIO AL 31 DICEMBRE 2015 REDATTO AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 15519 DEL 27 LUGLIO 2006

(Importi in Euro) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Di cui
parti correlate
Di cui
parti correlate
A) INDEBITAMENTO NETTO A BREVE VERSO BANCHE INIZIALE (739.092) 926.663
B) FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITA' DI ESERCIZIO
Utile (Perdita) dell'esercizio 12.070.269 10.109.631
Ammortamenti 2.074.281 1.916.821
Variazione del capitale di esercizio:
- (incremento) decremento crediti (1.691.489) 688.476
- (incremento) decremento rimanenze (14.552) 393
- (incremento) decremento altri crediti (13.635.671) (14.138.860) (4.736.744) (4.591.883)
- incremento (decremento) debiti fornitori (8.692) (1.091.679)
- incremento (decremento) altri debiti 285.381 (1.341.854) (651.474) (2.365.901)
Variazione netta del trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (58.873) (80.489)
Altri, al netto 31.010 (24.561)
(943.336) 6.130.374
C) FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO IN IMMOBILIZZAZIONI
Investimenti in immobilizzazioni:
- materiali (500.390) (347.578)
- immateriali (2.055.715) (1.747.286)
- finanziarie
Valore di realizzo per disinvestimenti in immobilizzazioni:
- (58.503)
- materiali 232 -
- immateriali - -
- finanziarie - -
(2.555.873) (2.153.367)
D) FLUSSO MONETARIO DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
Accensione (Rimborso) di leasing
39.595 (14.730)
Rimborso di finanziamenti a medio / lungo termine (5.799.110) (4.517.860)
Assunzione di finanziamenti a medio / lungo termine 15.000.000 -
Acquisto azioni proprie (1.947.845) (1.110.172)
Distribuzione dividendi (3.979.102) -
3.313.538 (5.642.762)
E) OPERAZIONI CHE NON HANNO GENERATO FLUSSI MONETARI
Conversione di crediti finanziari in partecipazioni
- crediti verso imprese controllate - -
- partecipazioni - -
- -
E) FLUSSO MONETARIO DEL PERIODO (185.671) (1.665.755)
F) INDEBITAMENTO NETTO A BREVE VERSO BANCHE FINALE (924.763) (739.092)

Si dichiara che il presente bilancio è conforme alle risultanze delle scritture contabili.

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente F.to Marco Daniele Boglione

NOTE ILLUSTRATIVE

1. INFORMAZIONI GENERALI

BasicNet S.p.A - con sede a Torino, quotata alla Borsa Italiana dal 17 novembre 1999, accanto alla funzione essenziale di Capogruppo, svolge la funzione di gestione del Network, fornendo il know-how per l'uso dei marchi del Gruppo, curando l'attività di ricerca e sviluppo dei servizi e dei nuovi prodotti per il miglior utilizzo dei marchi, nonché conducendo l'attività di concezione, sviluppo e coordinamento della comunicazione e dei sistemi informatici del Gruppo. Nell'ambito delle sue funzioni, la Società coordina e fornisce alle controllate servizi di amministrazione, finanza e controllo, informatica e gestione del personale.

La durata di BasicNet S.p.A. è fissata, come previsto dallo statuto, fino al 31 dicembre 2050.

La pubblicazione del bilancio di esercizio di BasicNet S.p.A. al 31 dicembre 2015 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 18 marzo 2016. La sua approvazione finale compete all'Assemblea degli Azionisti.

2. PRINCIPI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL BILANCIO

Il bilancio d'esercizio 2015 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali ("IFRS") emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea in vigore alla data di redazione del presente documento. Per IFRS si intendono anche tutti i Principi Contabili Internazionali rivisti ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il bilancio d'esercizio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari nonché sul presupposto della continuità aziendale.

I criteri di valutazione delle voci di bilancio sono omogenei con quelli del precedente esercizio.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2015

Ai sensi dello IAS 8 (principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori) vengono qui di seguito indicati e brevemente illustrati gli IFRS in vigore a partire dal 1° gennaio 2015.

Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2011-2013): in data 18 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 1361-2014 che ha recepito a livello comunitario alcuni miglioramenti agli IFRS per il periodo 2011-2013. I miglioramenti riguardano, in particolare, i seguenti aspetti:

  • Modifica all'IFRS 3 Aggregazioni aziendali; la modifica chiarisce che l'IFRS 3 non è applicabile per rilevare gli effetti contabili relativi alla formazione di una joint venture o di una joint operation, così come descritti dall'IFRS 11, nel bilancio della joint venture o della joint operation;
  • Modifica all'IFRS 13 Valutazione del fair value; la modifica chiarisce che l'eccezione prevista dal principio che consente di valutare le attività e le passività finanziarie basandosi sull'esposizione netta di portafoglio, si applica anche a tutti i contratti che rientrano nell'ambito applicativo dello IAS 39/IFRS 9, anche se non soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32 per essere classificati come attività/passività finanziarie;
  • Modifica allo IAS 40 Investimenti immobiliari; la modifica introdotta rimanda all'IFRS 3 per stabilire se l'acquisto di un investimento immobiliare rientra nel campo applicativo delle aggregazioni aziendali.

Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2010-2012): in data 17 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 28-2015 che ha recepito a livello comunitario alcuni miglioramenti agli IFRS per il periodo 2010-2012. I miglioramenti riguardano, in particolare, i seguenti aspetti:

  • Modifica all'IFRS 2 Pagamenti basati su azioni; la modifica chiarisce il significato delle "condizioni di maturazione", definendo separatamente le "condizioni di servizio" e le "condizioni di conseguimento dei risultati";
  • Modifica all'IFRS 3 Aggregazioni aziendali; la modifica chiarisce come deve essere classificato e rivisto un eventuale "corrispettivo potenziale" in un'aggregazione aziendale, rinviando allo IAS 32 per la sua categorizzazione come passività finanziaria o come strumento di patrimonio netto;
  • Modifica all'IFRS 8 Settori operativi; la modifica introdotta richiede che venga data informativa circa le valutazioni effettuate dalla direzione aziendale nell'aggregazione dei settori operativi descrivendo i settori che sono stati aggregati e gli indicatori economici che sono stati valutati nel determinare i settori operativi aventi caratteristiche economiche similari;
  • Modifica allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari ed allo IAS 38 Attività immateriali; entrambi i principi sono stati modificati per chiarire il trattamento contabile del costo storico e del fondo ammortamento di una immobilizzazione quando una entità applica il modello del costo rivalutato;
  • Modifica all'IFRS 13 Valutazione del fair value; le basis for conclusions dell'IFRS 13 sono state modificate con lo scopo di chiarire che è possibile misurare i crediti e i debiti a breve termine al valore nominale risultante dalle fatture quando l'impatto dell'attualizzazione non è significativo;
  • Modifica allo IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate; la modifica introdotta stabilisce le informazioni da fornire quando vi è

una entità terza che fornisce servizi relativi alla gestione dei dirigenti con funzioni strategiche dell'entità che redige il bilancio.

Modifiche allo IAS 19 - Benefici per i dipendenti - Piani a Benefici Definiti - Contributi da dipendenti; in data 17 dicembre 2014 è stato emesso il Regolamento UE n. 29-2015 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche allo IAS 19. In particolare, dette modifiche hanno l'obiettivo di chiarire come rilevare i contributi versati dai dipendenti nell'ambito di un piano a benefici definiti.

Dette modifiche non hanno comportato alcun effetto sul bilancio separato al 31 dicembre 2015.

Nuovi Principi contabili e interpretazioni recepiti dalla UE, ma non ancora in vigore

Modifiche all'IFRS 11 (Accordi a Controllo Congiunto): Contabilizzazione dell'acquisizione di partecipazioni in Attività a Controllo Congiunto; in data 24 novembre 2015 è stato emesso il Regolamento UE n. 2015/2173 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche, di portata limitata, all'IFRS 11. Le modifiche in oggetto aggiungono nuove linee guida su come contabilizzare l'acquisizione di una partecipazione in una joint operation le cui attività costituiscono un business (come definito nell'IFRS 3 - Aggregazioni Aziendali);

Modifiche allo IAS 16 (Immobili, Impianti e macchinari) e allo IAS 38 (Attività Immateriali); in data 2 dicembre 2015 è stato emesso il Regolamento UE n. 2015/2231 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche, di portata limitata, allo IAS 16 e allo IAS 38. La modifica apportata ad entrambi i principi stabilisce che non è corretto determinare la quota di ammortamento di un'attività sulla base dei ricavi da essa generati in un determinato periodo; secondo lo IASB i ricavi generati da un'attività generalmente riflettono fattori diversi dal consumo dei benefici economici derivanti dall'attività stessa.

Modifiche allo IAS 27 - Bilancio separato; in data 18 dicembre 2015 è stato emesso il Regolamento UE n. 2015/2441 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche allo IAS 27, di portata limitata, tra le quali la possibilità di utilizzare nella redazione del bilancio separato il metodo del patrimonio netto per la contabilizzazione delle partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture.

Miglioramenti agli IFRS (ciclo 2012-2014); in data 15 dicembre 2015 è stato emesso il Regolamento UE n. 2015/2343 che ha recepito a livello comunitario una raccolta di miglioramenti agli IFRS per il periodo 2012-2014; per quanto riguarda dette modifiche si segnala:

  • IFRS 5 - Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate: dette modifiche hanno chiarito che quando un'attività non corrente (o gruppo in dismissione) viene riclassificata da "posseduta per la vendita" a "posseduta per la distribuzione" o viceversa, questa riclassifica non costituisce una modifica ad un piano di vendita o di distribuzione e quindi non deve essere contabilizzata come tale;

  • IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative; dette modifiche riguardano i service contracts, se un'entità trasferisce un'attività finanziaria a terzi e vengono rispettate le condizioni dello IAS 39 per l'eliminazione contabile dell'attività, la modifica all'IFRS 7 richiede che venga data informativa sull'eventuale coinvolgimento residuo che l'entità potrebbe ancora avere in relazione all'attività trasferita;

  • IAS 19 Benefici per i dipendenti; il principio richiede che il tasso di sconto per attualizzare le obbligazioni per benefici successivi al rapporto di lavoro, deve essere determinato con riferimento ai rendimenti di mercato dei titoli obbligazionari di aziende primarie e nei Paesi dove non esiste un "mercato spesso" (deep market) di tali titoli devono essere utilizzati i rendimenti di mercato dei titoli di enti pubblici. La modifica stabilisce che nel valutare se vi è un "mercato spesso" di obbligazioni di aziende primarie, occorre considerare il mercato a livello di valuta e non a livello di singolo Paese;
  • IAS 34 Bilanci intermedi; la modifica chiarisce come le informazioni incluse nel bilancio infrannuale possano essere integrate da altre informazioni disponibili contenute anche in altre sezioni del bilancio intermedio (ad es. Relazione sulla Gestione) attraverso la tecnica dell'incorporazione mediante riferimento.

Modifiche allo IAS 1 (Presentazione del Bilancio) - Iniziative sull'informativa di bilancio; in data 18 dicembre 2015 è stato emesso il Regolamento UE n. 2015/2406 che ha recepito a livello comunitario alcune modifiche, di portata limitata, allo IAS 1. In particolare, le modifiche, che sono parte di una più ampia iniziativa di miglioramento della presentazione e della disclosure di bilancio, includono aggiornamenti nelle seguenti aree:

  • materialità: viene precisato che il concetto di materialità si applica al bilancio nel suo complesso e che l'inclusione di informazioni immateriali può inficiare l'utilità dell'informativa finanziaria;
  • disaggregazione e subtotali: si specifica che le voci di conto economico separato, di conto economico complessivo e della situazione patrimoniale e finanziaria possono essere disaggregate;
  • struttura delle note: viene concesso alle entità un certo grado di flessibilità nell'ordine di presentazione delle note al bilancio, senza compromettere la comprensibilità e la comparabilità del bilancio;
  • partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto: nel conto economico complessivo è necessario suddividere la parte che verrà riclassificata nel conto economico separato da quella che non lo sarà.

Si prevede che dette modifiche, che devono essere applicate dal 1° gennaio 2016, non comporteranno effetti significativi sul bilancio separato.

Nuovi Principi contabili e modifiche dei principi contabili emessi dallo IASB

Alla data di redazione del presente bilancio, i seguenti nuovi Principi/interpretazioni sono stati emessi dallo IASB, ma non sono ancora stati recepiti dalla UE:

  • IFRS 9 Strumenti finanziari, applicabile dal 1° gennaio 2018;
  • IFRS 15 Ricavi per contratti con clienti, applicabile dal 1° gennaio 2018;
  • IFRS 16 Leases, applicabile dal 1° gennaio 2019;
  • Modifiche all'IFRS 10 Bilancio consolidato e allo IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint venture, in caso di vendita o conferimento di attività tra un investitore e la sua collegata joint venture, applicabile dal 1° gennaio 2016;
  • IFRS 14 Contabilizzazione differita di attività regolamentate, applicabile dal 1° gennaio 2016.

La Società adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

3. SCHEMI DI BILANCIO

BasicNet S.p.A. presenta il conto economico per natura; con riferimento alla situazione patrimoniale-finanziaria le attività e le passività sono suddivise tra correnti e non correnti. Il rendiconto finanziario è redatto secondo il metodo indiretto. Nella predisposizione del bilancio di esercizio sono inoltre state applicate le disposizioni della Consob contenute nella delibera n. 15519 del 27 luglio 2006 in materia di schemi di bilancio e nella comunicazione n. 6064293 del 28 luglio 2006, in materia di informativa societaria.

4. CRITERI DI VALUTAZIONE

Il presente bilancio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale, secondo il principio della contabilizzazione per competenza economica. L'unità di valuta utilizzata è l'Euro e tutti i valori sono arrotondati all'unità di Euro.

I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015 sono di seguito riportati:

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla Società affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono rappresentati al netto di sconti, abbuoni e resi.

In particolare, i ricavi dalla vendita di beni sono rilevati quando i rischi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni sono trasferiti all'acquirente, il prezzo di vendita è concordato o determinabile e se ne prevede l'incasso. Tale momento corrisponde generalmente con il passaggio di proprietà che coincide, di solito, con la spedizione o la consegna dei beni.

I proventi derivanti da royalties e da sourcing commission sono contabilizzati per competenza in accordo con la sostanza dei contratti sottostanti.

Riconoscimento dei costi e spese

I costi e le spese sono contabilizzati seguendo il principio della competenza.

I costi relativi alla preparazione e presentazione delle collezioni vengono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono realizzate le vendite delle relative collezioni. L'eventuale differimento avviene mediante la rilevazione di risconti.

Interessi attivi e passivi, proventi ed oneri

Gli interessi attivi e passivi, gli altri proventi ed oneri, sono rilevati ed esposti in bilancio secondo il principio della competenza temporale.

In accordo allo IAS 23 - Oneri finanziari, gli oneri finanziari direttamente attribuibili all'acquisto, alla costruzione e alla produzione d'attività che richiedono un significativo periodo di tempo per essere pronte per l'uso o per la vendita, sono capitalizzati insieme al valore dell'attività. Tale fattispecie non si è presentata fino ad ora nel Gruppo. Se tali requisiti non sono rispettati gli oneri finanziari sono imputati a conto economico per competenza.

Dividendi

Dividendi percepiti

I dividendi percepiti dalle società partecipate sono riconosciuti a conto economico nell'esercizio in cui è stabilito il diritto a riceverne il pagamento.

Dividendi distribuiti

I dividendi distribuiti sono rappresentati come movimenti di patrimonio netto nell'esercizio in cui l'Assemblea degli Azionisti ne approva la distribuzione ed il pagamento.

Criteri di conversione delle poste in valuta

I crediti e i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in Euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono rilevate nel conto economico.

I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta.

A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle

eventuali immobilizzazioni, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico.

Imposte

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile della Società. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.

Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili e sul capitale, sono incluse tra gli oneri operativi.

Le imposte differite sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il suo valore contabile nel bilancio d'esercizio, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze derivanti da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel futuro.

Le imposte anticipate sulle perdite fiscali e crediti di imposta non utilizzati riportabili a nuovo, sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione.

Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

La Società ha aderito al consolidamento fiscale previsto dagli articoli 117 e seguenti del TUIR - DPR 22 dicembre 1986 n. 917 con tutte le società del Gruppo interamente controllate di diritto fiscale nazionale. BasicNet S.p.A. funge da società consolidante e determina un'unica base imponibile per il Gruppo di società aderenti al consolidato fiscale nazionale, che beneficia in tal modo della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali, in un'unica dichiarazione.

Utile per azione/Utile diluito per azione

Ai sensi del paragrafo 4 dello IAS 33 - utile per azione, quest'ultimo è presentato esclusivamente a livello di bilancio consolidato.

Accantonamenti e passività potenziali

La BasicNet S.p.A. può essere soggetta a cause legali e fiscali riguardanti problematiche di diversa natura, sottoposte alla giurisdizione di diversi stati. Stante le incertezze inerenti tali problematiche, è difficile prevedere con certezza l'esborso che potrebbe derivare da tali controversie. Inoltre, la Società è parte attiva in controversie legate alla protezione dei propri marchi, o dei propri prodotti, a difesa da contraffazioni. Le cause e i contenziosi contro la Società spesso derivano da problematiche legali complesse, che sono soggette a un diverso grado di incertezza, inclusi i fatti e le circostanze inerenti a ciascuna causa, la giurisdizione e le differenti leggi applicabili.

Nel normale corso del business, il Management si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale.

La Società accerta una passività a fronte di eventuali contenziosi quando ritiene probabile che si possa verificare un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriverebbero può essere attendibilmente stimato.

Le passività potenziali non sono rilevate in bilancio, ma ne viene data informativa nelle Note Illustrative a meno che la probabilità di un esborso sia remota. Ai sensi dal paragrafo 10 dello IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali una passività potenziale è a) una possibile obbligazione che deriva da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti, non interamente sotto il controllo dell'impresa, o b) un'obbligazione attuale che deriva da eventi passati ma che non è rilevata in bilancio perché l'esborso è improbabile o non può essere stimato con sufficiente attendibilità.

Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative Note Illustrative in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime.

Le stime sono utilizzate per valutare le attività materiali ed immateriali sottoposte ad impairment test come sopra descritto oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici per i dipendenti, imposte e fondi.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflesse contestualmente a conto economico.

Attività Immateriali

Le attività immateriali, acquistate o prodotte internamente, sono rilevate secondo quanto disposto dallo IAS 38 - Attività immateriali, solo se identificabili, controllabili dalla Società e capaci di generare benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali con vita utile definita sono rilevate al costo di acquisto o di produzione e ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile.

Software

Il software acquistato e i programmi per elaboratore sviluppati internamente sono ammortizzati in cinque anni, mentre i costi per il software sostenuti per mantenere o per ripristinare lo standard operativo originale sono rilevati come costo nell'esercizio in cui sono sostenuti e non sono capitalizzati.

Costi di sviluppo

I costi di sviluppo sono capitalizzati quando la capacità di generare benefici economici futuri sia oggettivamente dimostrabile e le altre condizioni richieste dallo IAS 38 risultano rispettate.

Marchi e brevetti

Il marchio K-Way è considerato un'attività immateriale a vita utile indefinita, coerentemente con quanto effettuato a livello di Gruppo con riferimento ai marchi principali Kappa, Robe di Kappa e Superga; come tale non è ammortizzato ma sottoposto ad impairment test con cadenza almeno annuale. Ciò dipende dal posizionamento strategico raggiunto che non rende ad oggi prevedibile un limite temporale alla generazione di flussi finanziari provenienti dal suo sfruttamento.

I diritti di brevetto sono ammortizzati in dieci anni.

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali rilevate a seguito dell'acquisizione di un'azienda sono iscritte separatamente dall'avviamento, se il loro valore corrente può essere determinato in modo attendibile. Sono ammortizzate in base alle condizioni di mercato e generalmente all'interno del periodo in cui si esercita il controllo dell'attività.

Avviamento

Nel caso di acquisizione di aziende, le attività, le passività e le passività potenziali acquisite e identificabili sono rilevate al loro valore corrente (fair value) alla data di acquisizione. La differenza positiva tra il costo d'acquisto e la quota di interessenza nel valore corrente di tali attività e passività è classificata come avviamento ed è iscritta in bilancio come attività immateriale. L'eventuale differenza negativa ("avviamento negativo") è invece rilevata a conto economico al momento dell'acquisizione.

L'avviamento non è ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente, se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità di aver subito una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore, secondo quanto previsto dallo IAS 36 - Riduzione di valore delle attività. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle eventuali perdite di valore accumulate. L'impairment dell'avviamento non è mai reversibile.

Impianti, macchinari e altri beni

Gli impianti e macchinari sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, inclusi gli oneri accessori e i costi diretti e indiretti, per la quota ragionevolmente imputabile agli stessi.

I costi sostenuti successivamente all'acquisto sono capitalizzati solo se incrementano i benefici economici futuri insiti nel bene a cui si riferiscono. Tutti gli altri costi sono rilevati a conto economico quando sostenuti.

Gli impianti e macchinari sono sistematicamente ammortizzati in ogni esercizio in base alla vita utile stimata di ciascun bene. Di seguito si riportano gli anni di ammortamento per categoria:

Descrizione Vita utile stimata anni
Impianti e macchinari 8
Mobili arredi e allestimenti 5-8
Autovetture 4
Macchine elettroniche ed elettriche 5-8

Le immobilizzazioni che alla data di chiusura dell'esercizio risultino di valore inferiore a quello contabilizzato sono iscritte a tale minore valore, che tuttavia non potrà essere mantenuto nei successivi bilanci qualora vengano meno le ragioni della rettifica.

I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente a conto economico.

Gli acconti ed i costi per immobili, impianti e macchinari in corso di costruzione, che non sono entrati in uso al termine dell'esercizio, sono evidenziati separatamente.

Beni in leasing

Le immobilizzazioni acquisite tramite contratti di locazione finanziaria sono contabilizzate secondo la metodologia finanziaria prevista dallo IAS 17 - Leasing e sono esposte tra le attività al valore di acquisto diminuito delle quote di ammortamento.

L'ammortamento di tali beni viene riflesso nei prospetti annuali di bilancio applicando lo stesso criterio seguito per le tipologie di immobilizzazioni cui si riferiscono i contratti di locazione finanziaria.

In contropartita dell'iscrizione del bene vengono contabilizzati i debiti, a breve e a medio termine, verso l'ente finanziario locatore; si procede inoltre allo storno dei canoni dalle spese per godimento di beni di terzi ed all'iscrizione fra gli oneri finanziari della quota di interessi di competenza dell'esercizio.

Perdita di valore delle attività

I valori contabili delle attività della Società sono valutati ad ogni data di riferimento

del bilancio per determinare se vi sono indicazioni di riduzione di valore, nel qual caso si procede alla stima del valore recuperabile dell'attività. Una perdita per riduzione di valore (impairment) viene contabilizzata a conto economico quando il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari eccede il suo valore recuperabile.

Le attività immateriali a vita utile indefinita vengono verificate annualmente e ogni qualvolta vi sia un'indicazione di una possibile perdita di valore al fine di determinare se vi sia la sussistenza di tale perdita.

Determinazione del valore recuperabile

Il valore recuperabile delle attività non finanziarie corrisponde al maggiore tra il loro fair value al netto dei costi di vendita ed il valore d'uso. Per la determinazione del valore d'uso, i futuri flussi finanziari stimati sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto che riflette la valutazione di mercato attuale del valore del denaro e dei rischi correlati al tipo di attività. Nel caso di attività che non generano flussi finanziari in entrata che siano ampiamente indipendenti, si procede a calcolare il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari a cui appartiene l'attività.

Ripristini di valore

Il ripristino di valore ha luogo in caso di cambiamento nelle valutazioni utilizzate per determinare il valore recuperabile. Un ripristino di valore è rilevato nel conto economico rettificando il valore contabile dell'attività al proprio valore recuperabile. Quest'ultimo non deve essere superiore al valore che si sarebbe determinato, al netto degli ammortamenti, se, negli esercizi precedenti, non fosse stata rilevata alcuna perdita di valore dell'attività.

Partecipazioni e altre attività finanziarie

Partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture

Nel bilancio separato della BasicNet S.p.A. le partecipazioni in imprese controllate, collegate e joint venture sono iscritte al costo, rettificato in presenza di perdite di valore; il costo comprende gli oneri accessori di diretta imputazione. La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Capogruppo è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.

In presenza di obiettive evidenze di una perdita di valore, il valore contabile della partecipazione deve essere confrontato con il suo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value dedotti i costi di vendita, ed il valore d'uso. In presenza di partecipazioni non quotate in un mercato attivo, il fair value è determinato con riferimento a un accordo di vendita vincolante. Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi dalla partecipata al costo medio ponderato del capitale, al netto dell'indebitamento finanziario. I flussi di cassa sono determinati con riferimento ad assunzioni ragionevoli e dimostrabili, rappresentative della miglior stima delle future condizioni economiche.

Qualora esistano delle evidenze che tali partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione. Quando vengono meno i motivi che hanno originato le svalutazioni, il valore della partecipazione è ripristinato nei limiti del costo originario, con imputazione dell'effetto a conto economico.

Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della Capogruppo delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione si procede ad azzerare il valore contabile della partecipazione; la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo, solo se la Capogruppo è impegnata ad adempiere ad obbligazioni legali, contrattuali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata, o comunque a coprire le sue perdite.

Altre partecipazioni

Le partecipazioni diverse da quelle in società controllate, collegate e joint venture sono incluse fra le attività non correnti ovvero fra quelle correnti se sono destinate a permanere nel patrimonio della Società per un periodo, rispettivamente, superiore, ovvero non superiore, a 12 mesi.

Al momento dell'acquisto esse vengono classificate nelle seguenti categorie:

  • "attività finanziarie disponibili per la vendita", nell'ambito delle attività non correnti, ovvero di quelle correnti;
  • "attività al fair value con cambiamenti di valore iscritti a conto economico", nell'ambito delle attività correnti se possedute per la negoziazione.

Le altre partecipazioni classificate tra le "attività finanziarie disponibili per la vendita" sono valutate al fair value; le variazioni di valore di dette partecipazioni sono iscritte in una riserva di patrimonio netto attraverso la loro imputazione alle altre componenti di conto economico complessivo che sarà riversata a conto economico al momento della cessione ovvero in presenza di una riduzione di valore ritenuta definitiva.

Le altre partecipazioni non quotate classificate fra le "attività finanziarie disponibili per la vendita" per le quali il fair value non è determinabile in maniera attendibile sono valutate al costo rettificato per le riduzioni di valore da iscrivere a conto economico, secondo quanto disposto dallo IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione.

Le riduzioni di valore delle altre partecipazioni classificate fra le "attività finanziarie disponibili per la vendita" non possono essere successivamente stornate.

Le variazioni di valore delle altre partecipazioni classificate fra le "attività finanziarie al fair value attraverso il conto economico" sono iscritte direttamente a conto economico.

Altre attività finanziarie

Le immobilizzazioni finanziarie costituite da crediti sono iscritte al loro presumibile valore di realizzo.

Rimanenze nette

Le rimanenze sono valutate con il metodo del costo medio ponderato.

Le giacenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione e il corrispondente valore di mercato o di realizzo.

Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete a lenta rotazione sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. Qualora in un successivo esercizio venissero meno i motivi della svalutazione, si procederebbe al ripristino del valore originario.

Crediti e altre attività correnti

I crediti iscritti nelle attività correnti sono esposti al loro valore nominale, che coincide sostanzialmente con il costo ammortizzato. Il valore iniziale è successivamente rettificato per tener conto delle eventuali svalutazioni che riflettono la stima delle perdite su crediti, determinate sia in via specifica sulle partite in sofferenza, sia tramite lo stanziamento di una riserva determinata con riferimento ad analisi storiche. Gli eventuali crediti a medio e lungo termine che includano una componente implicita di interesse sono attualizzati impiegando un idoneo tasso di mercato. Le operazioni di cessione crediti a titolo pro soluto, per i quali sostanzialmente tutti i rischi e benefici sono trasferiti al cessionario, sono stornate dal bilancio al loro valore nominale, quando effettuate.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide rappresentano i saldi dei conti correnti bancari e della cassa. Sono iscritte per gli importi effettivamente disponibili a fine periodo.

I mezzi equivalenti sono investimenti temporanei in strumenti finanziari prontamente liquidabili.

Risconti

Sono iscritte in tali voci quote di costi e proventi comuni a due o più esercizi, la cui entità varia in ragione del tempo, in applicazione del principio della competenza economica.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Fondi per rischi ed oneri

Gli stanziamenti a fondi rischi ed oneri sono rilevati nella situazione patrimoniale-

finanziaria solo quando esiste un'obbligazione legale o implicita derivante da un evento passato che determini l'impiego di risorse atte a produrre effetti economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare.

Benefici per i dipendenti

Per quanto concerne il TFR previsto dalle norme italiane esso è qualificabile come piano a prestazione definita e viene valutato con tecniche attuariali utilizzando il metodo della "proiezione unitaria del credito" (Projected Unit Credit Method).

Si segnala che dal 1° gennaio 2007 tale passività si riferisce esclusivamente alla quota di TFR, maturata fino al 31 dicembre 2006, che a seguito della riforma della previdenza complementare (D.Lgs. 5 dicembre 2005, n. 252) continua a costituire un'obbligazione dell'azienda. A seguito dell'entrata in vigore della suddetta riforma ad opera della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007), la passività, poiché riferita ad una prestazione ormai completamente maturata, è stata rideterminata senza applicazione del pro-rata del servizio prestato e senza considerare, nel conteggio attuariale, la componente relativa agli incrementi salariali futuri.

Il 16 giugno 2011, lo IASB ha emesso un emendamento allo IAS 19 - Benefici ai dipendenti. La nuova versione dello IAS 19 prevede, in particolare, per i piani a benefici definiti (TFR), la rilevazione delle variazioni degli utili/perdite attuariali fra le altre componenti del Conto Economico Complessivo. Il costo relativo alle prestazioni di lavoro, nonché gli interessi passivi relativi alla componente "time value" nei calcoli attuariali rimangono iscritti nel conto economico.

La quota di TFR versata a fondi di previdenza complementare è considerata un fondo a contribuzione definita poiché l'obbligazione dell'azienda nei confronti del dipendente cessa con il versamento delle quote maturande ai fondi di previdenza. Si segnala che anche i versamenti di quote di TFR maturate al fondo di Tesoreria dell'INPS sono contabilizzati come versamenti a un fondo a contribuzione definita.

Debiti

I debiti finanziari sono iscritti al loro valore nominale che comunque approssima il costo ammortizzato. Il valore contabile dei debiti commerciali e degli altri debiti alla data del bilancio non si discosta dal loro fair value.

Strumenti di copertura dei flussi finanziari e contabilizzazione delle relative operazioni

BasicNet S.p.A. utilizza gli strumenti finanziari a copertura delle fluttuazioni dei tassi d'interesse su alcuni finanziamenti.

Tali strumenti, sono iscritti in bilancio inizialmente al loro fair value, e valutati, successivamente all'acquisto, a seconda che siano definiti di "copertura" o "non di copertura" ai sensi dello IAS 39.

A tal proposito si ricorda che BasicNet S.p.A. non sottoscrive contratti aventi finalità speculative.

Le coperture possono essere di due tipi:

  • Coperture di fair value;
  • Coperture di flussi finanziari.

BasicNet S.p.A., prima di stipulare un contratto di copertura, sottopone ad attento esame la relazione esistente tra lo strumento di copertura e l'oggetto coperto, alla luce degli obiettivi di riduzione del rischio, valutando inoltre l'esistenza e il permanere nel corso della vita dello strumento finanziario derivato dei requisiti d'efficacia, necessari per la contabilizzazione di copertura.

Dopo la loro iscrizione iniziale, i derivati sono contabilizzati come segue:

a) Coperture di fair value

I cambiamenti nel loro fair value sono contabilizzati a conto economico, insieme alle variazioni di fair value delle relative attività o passività coperte. Non sono stati utilizzati dalla Società strumenti di copertura di fair value.

b) Coperture di flussi finanziari

La parte d'utile o perdita dello strumento di copertura, ritenuta efficace, è iscritta direttamente nel conto economico complessivo; la parte non efficace è invece rilevata immediatamente a conto economico. I valori accumulati nel conto economico complessivo sono iscritti a conto economico nell'esercizio in cui la programmata operazione coperta giunge a scadenza o lo strumento coperto è venduto, oppure quando vengono meno i requisiti di copertura.

c) Strumenti finanziari derivati che non hanno i requisiti per essere definiti di copertura

Gli strumenti finanziari derivati che non rispettano i requisiti imposti dallo IAS 39 per l'identificazione della copertura, ove presenti, sono classificati nella categoria delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con cambiamenti di fair value iscritti a conto economico.

Gerarchia del fair value secondo l'IFRS 7

L'IFRS 7 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del medesimo.

La classificazione IFRS 7 comporta la seguente gerarchia:

  • livello 1: determinazione del fair value in base a prezzi quotati ("unadjusted") in mercati attivi per identici assets o liabilities;
  • livello 2: determinazione del fair value in base a input diversi da prezzi quotati inclusi nel "livello 1", ma che sono osservabili direttamente o indirettamente. Rientrano in questa categoria gli strumenti con cui la Società mitiga i rischi derivanti dalla fluttuazione dei tassi di interesse e di cambio;
  • livello 3: determinazione del fair value in base a modelli di valutazione i cui input non sono basati su dati di mercato osservabili ("unobservable inputs").

5. ALTRE INFORMAZIONI

Si segnala che in appositi capitoli della Relazione sulla Gestione sono presentate le informazioni circa i fatti di rilievo intervenuti dopo la fine dell'esercizio e la prevedibile evoluzione dell'attività per l'esercizio in corso.

NOTE ILLUSTRATIVE AI DATI ECONOMICI (VALORI ESPRESSI IN EURO)

6. INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI

Poiché la Società pubblica contestualmente il bilancio separato ed il bilancio consolidato, l'informativa per settori operativi viene fornita con riferimento al solo bilancio consolidato, ai sensi dell'IFRS 8 - Settori operativi.

7. VENDITE DIRETTE

L'attività di vendita di prodotti effettuata dalla Società riguarda esclusivamente campionari di abbigliamento e calzature a licenziatari. La ripartizione della vendita di campionari, risulta la seguente:

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Vendite nette a terzi 752.033 615.828
Vendite nette a società controllate 1.534.262 1.414.150
Totale vendite dirette 2.286.295 2.029.978

Le vendite a società controllate sono dettagliate nella Nota 40.

La composizione delle vendite dirette, è di seguito analizzata per area geografica:

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Italia 1.590.414 1.392.245
Europa 368.470 403.009
America 165.876 114.823
Asia e Oceania 156.143 104.667
Medio Oriente e Africa 5.392 15.234
Totale 2.286.295 2.029.978

La vendita diretta di campionari rileva un incremento pari ad Euro 256 mila a seguito di maggiori ordini da parte dei Licenziatari.

8. COSTO DEL VENDUTO

La tabella che segue riporta il dettaglio del costo del venduto:

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Acquisti di campionari 1.400.173 1.192.596
Spese di trasporto e oneri accessori d'acquisto 372.637 338.395
Variazione delle rimanenze di materie prime,
sussidiarie, di consumo e di merci (14.552) (518)
Acquisto e sviluppo prototipi 366.536 249.910
Altri 72.129 68.700
Totale costo del venduto 2.196.923 1.849.083

La composizione dei costi di acquisti di campionari e di acquisti di accessori, è di seguito analizzata per area geografica:

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Asia e Oceania 1.095.859 824.051
Italia 212.368 260.338
Europa 30.642 57.748
America 41.912 40.179
Medio Oriente e Africa 19.392 10.280
Totale 1.400.173 1.192.596

Gli acquisti di campionari sono effettuati da BasicNet S.p.A. per la rivendita ai licenziatari. La variazione in aumento è legata alle maggiori vendite e maggiori costi legati allo sviluppo di nuovi prototipi.

9. ROYALTIES ATTIVE E COMMISSIONI DI SOURCING

Nella tabella che segue è riportato il dettaglio delle royalties e commissioni di sourcing per area geografica:

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Europa 13.407.574 12.347.483
America 1.820.469 1.494.233
Asia e Oceania 11.056.477 9.139.788
Medio Oriente e Africa 1.042.946 897.854
Totale 27.327.466 23.879.359

Le royalties attive sono costituite dal corrispettivo delle licenze per il know-how e lo sviluppo delle collezioni a marchi del Gruppo, oltre alle royalties per le licenze d'uso del marchio K-Way. Le sourcing commission derivano dai diritti d'uso del know-how e sono addebitate ai licenziatari produttivi sulle vendite da loro effettuate ai licenziatari del Network.

La variazione in aumento è correlata agli sviluppi commerciali descritti nella Relazione sulla Gestione con riferimento ai dati consolidati, i cui effetti si riflettono anche sui valori della Società.

10. PROVENTI DIVERSI

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Prestazioni assistenza a società del Gruppo 6.058.284 6.510.200
Altri proventi 618.285 283.465
Totale proventi diversi 6.676.569 6.793.665

I "ricavi per prestazioni di assistenza a società del Gruppo" si originano a fronte delle prestazioni di assistenza e consulenza in campo amministrativo e finanziario, gestione del personale, assistenza nella predisposizione delle contrattualistiche commerciali e servizi informatici erogate dalla Capogruppo alle società controllate BasicItalia S.p.A., Basic Village S.p.A., Basic Trademark S.A., Superga Trademark S.A., Jesus Jeans S.r.l e Fashion S.r.l.

Gli "altri proventi" al 31 dicembre 2015 includono un contributo pari a 250 mila per l'operazione di co-branding con FCA Italy S.p.A. per la realizzazione della Panda K-Way, 48 mila Euro per riaddebiti spese, 27 mila Euro per contributi alla fiera Premium Berlino fatturati al licenziatario tedesco, 273 mila Euro per differenze positive su accertamenti di spese di esercizi precedenti, oltre a partite di minore entità.

11. COSTI DI SPONSORIZZAZIONE E MEDIA

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Contributi di comunicazione 291.737 182.696
Spese promozionali 33.265 11.797
Pubblicità 411.801 219.069
Totale costi per sponsorizzazione e media 736.803 413.562

L'incremento pari ad Euro 193 mila nella voce "Pubblicità" è correlato all'operazione pubblicitaria relativa alla Panda K-Way. Il restante incremento per Euro 130 mila è dato da una maggiore attività di natura istituzionale relativa a partecipazioni a manifestazioni ed eventi, anche non ricorrenti.

12. COSTO DEL LAVORO

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Salari e stipendi 5.995.888 5.537.188
Oneri sociali 2.022.745 1.986.497
Accantonamento per trattamento di fine rapporto
e altri piani a benefici definiti 421.430 379.739
Totale costo del lavoro 8.400.063 7.903.424

Il costo del personale include tutti gli oneri derivanti dalle prestazioni svolte dalle Risorse Umane della BasicNet S.p.A. Nel prospetto che segue è riepilogata la movimentazione delle Risorse nel corso dell'esercizio:

Risorse Umane al 31 dicembre 2015 Risorse Umane al 31 dicembre 2014
Numero Età media Numero Età media
Categoria Maschi/ Maschi/ Maschi/ Maschi/
contrattuale Femmine Totale Femmine Media Femmine Totale Femmine Media
Dirigenti 13 / 8 21 47 / 48 47 13 / 7 20 46 / 50 48
Quadri 1 / - 1 53 / - 53 1 / - 1 52 52
Impiegati 52 / 100 152 37 / 39 38 45 / 98 143 39 / 39 39
Operai 1 / 2 3 35 / 43 40 1 / 2 3 34 /42 39
Totale 67 / 110 177 39 / 39 39 60 / 107 167 41 / 39 40

L'incremento del 4,76%, per un valore di 377 mila Euro, è dovuto a revisioni, aumenti contrattuali, nuove assunzioni, legate principalmente al rafforzamento di alcune strutture operative. Il numero medio delle Risorse impiegate nel 2015 è stato di 171 suddivise in 21 dirigenti, 1 quadro, 146 impiegati e 3 operai.

13. SPESE DI VENDITA, GENERALI ED AMMINISTRATIVE, ROYALTIES PASSIVE

I costi per acquisto di servizi, pari a circa 12 milioni di Euro, sono dettagliati nel prospetto che segue:

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Affitti, oneri accessori e utenze 3.299.212 3.260.050
Emolumenti ad Amministratori e Collegio Sindacale 2.857.821 2.787.847
Spese commerciali 2.521.131 1.805.857
Servizi per vendite 288.487 314.677
Accantonamento al fondo svalutazione crediti 180.000 240.000
Altre spese generali 3.191.832 3.825.223
Totale spese di vendita, generali
ed amministrative, royalties passive 12.338.483 12.233.654

Gli "affitti passivi" si riferiscono principalmente agli oneri di locazione degli uffici della Società, di proprietà della controllata Basic Village S.p.A.

Le politiche aziendali in tema di remunerazione, nonché gli emolumenti spettanti agli Amministratori ed ai Sindaci, per le cariche da loro espletate, in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 78 del Regolamento Consob 11971/99 e successive modificazioni sono dettagliati nella Relazione sulla Remunerazione redatta ex art. 123-ter del TUF (esposti al netto degli oneri fiscali), e reperibile sul sito aziendale www.basicnet.com/contenuti/datifinanziari/assembleeazionisti.asp, cui si fa rimando.

Le "spese commerciali" includono i costi connessi all'attività commerciale ed i costi per consulenze in materia stilistica e grafica e evidenziano un incremento pari a 716 mila Euro, correlato ad un incremento dell'attività di consulenza per lo sviluppo di nuovi prodotti.

I "servizi per le vendite" includono le spese per l'esportazione dei campionari oltre alle "royalties passive" principalmente legate ad operazioni di co-branding.

La quota di "accantonamento al fondo svalutazione crediti", pari a 180 mila Euro, in diminuzione di 60 mila Euro rispetto all'esercizio precedente, è frutto della miglior stima del rischio di inesigibilità dei crediti nei confronti della clientela.

La voce "altre spese generali" include consulenze legali e professionali, spese bancarie, imposte varie, acquisti di materiali di consumo, canoni di noleggio, spese societarie e altre minori. La riduzione rispetto allo scorso esercizio è connessa ad un minor ricorso a consulenze legali e professionali, di natura non ricorrente.

14. AMMORTAMENTI

Gli ammortamenti dei beni materiali includono gli ammortamenti di altri beni in leasing finanziario.

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Immobilizzazioni immateriali 1.753.275 1.634.100
Immobilizzazioni materiali 321.006 282.721
Totale ammortamenti 2.074.281 1.916.821

L'incremento dell'esercizio riflette la dinamica degli investimenti degli esercizi precedenti.

Esercizio 2015 Esercizio 2014
Interessi attivi bancari 187 624
Interessi attivi infragruppo 597.816 498.785
Interessi passivi bancari (56.798) (160.250)
Interessi passivi infragruppo - (4.782)
Interessi passivi su finanziamenti a medio/lungo termine (372.747) (422.779)
Oneri finanziari finanziamento a medio/lungo termine (42.690) (32.005)
Altri interessi passivi (81.113) (143.837)
Totale oneri e proventi finanziari 44.655 (264.244)
Utili su cambi 967.092 561.556
Perdite su cambi (642.877) (293.353)
Totale utili e perdite su cambi 324.215 268.203
Totale oneri e proventi finanziari, netti 368.870 3.959

15. ONERI E PROVENTI FINANZIARI, NETTI

Gli "interessi attivi infragruppo" derivano dalle operazioni poste in essere durante l'esercizio e regolate tramite conti infragruppo, remunerati a tassi di mercato. Gli "interessi passivi bancari" rilevano una riduzione, conseguente sia alla diminuzione dell'indebitamento che alla riduzione dei tassi bancari.

Gli "interessi passivi su finanziamenti a medio/lungo termine" si riferiscono al finanziamento ottenuto nel luglio 2007 per l'acquisizione da parte del Gruppo del marchio Superga, il cui rimborso è terminato nel corso dell'esercizio, al finanziamento amortizing ottenuto da UBI Banca a decorrere dal secondo semestre del 2013 ed al finanziamento Intesa SanPaolo ottenuto nel corso dell'esercizio.

Al 31 dicembre 2015 gli "utili su cambi realizzati" ammontano a 853 mila Euro e le "perdite su cambi realizzate" ammontano a 524 mila Euro. L'allineamento delle partite creditorie e debitorie ai cambi di fine periodo, ha portato alla rilevazione di "perdite su cambi non realizzate" per 119 mila Euro e "utili su cambi non realizzati" per 114 mila Euro.

16. DIVIDENDI

La controllata Basic Properties B.V. ha distribuito a BasicNet dividendi per 5,4 milioni di Euro per effetto dei dividendi a sua volta ricevuti dalle società interamente controllate Basic Trademark S.A., Superga Trademark S.A. e Basic Properties America Inc.

17. IMPOSTE SUL REDDITO

Imposte correnti

Le imposte correnti sono rappresentate dall'IRAP per un valore di 539 mila Euro

ed IRES per 3,3 milioni di Euro.

Di seguito la riconciliazione tra aliquota ordinaria ed aliquota effettiva:

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Aliquote ordinarie applicabili 27,50% 27,50%
Risultato ante imposte (correnti e anticipate) 16.312.647 13.340.417
Imposta teorica su risultato civilistico 4.485.978 3.668.615
Effetto delle variazioni in aumento
(diminuzione) rispetto all'aliquota ordinaria:
- differenze permanenti:

spese di rappresentanza indeducibili
384.806 233.717

ammortamenti indeducibili (non imponibili)
16.034 41.318

spese gestione autovetture
258.307 233.948

sopravv. passive (attive) indeducibili
(non imponibili) (87.135) 230

dividendi non imponibili
(5.130.000) (4.702.500)

altre differenze permanenti
679.405 158.094
Imponibile fiscale 12.434.064 9.305.223
Imposta effettiva 3.419.368 2.558.936
Aliquota effettiva 20,96% 19,18%
Differenza tra aliquote effettiva e teorica (6,54%) (8,32%)
Riconciliazione IRES corrente 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Risultato ante imposte e differenze permanenti 12.434.064 9.305.223
Perdite fiscali pregresse che non hanno
comportato utilizzo di imposte prepagate - -
Imposta corrente effettiva 12.434.064 3.419.368 9.305.223 2.558.936
Differenze temporanee dell'esercizio
su cui si è accantonata la fiscalità differita (423.912) (116.576) 237.756 65.383
Imposta corrente su differenze temporanee
e recupero imposte pregresse (116.576) 65.383
Totale imposte correnti 3.302.792 2.624.319
Riconciliazione IRAP corrente 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Aliquote ordinarie applicabili 3,90% 3,90%
Imponibile IRAP 22.006.167 19.623.351
Imposta teorica 858.241 765.311
Effetto delle variazioni in aumento
(diminuzione) rispetto all'aliquota ordinaria
- spese gestione autovetture 10.329 11.318
- sopravvenienze passive (attive) indeducibili
(non imponibili) 149.944 37.687
- ammortamenti extra contabili (606.345) (606.026)
- cuneo fiscale (7.744.343) (3.561.071)
- altre differenze permanenti 31.866 -
- differenze temporanee su cui non si è
accantonata la fiscalità differita (25.000) (25.000)
Imponibile IRAP rideterminato 13.822.618 15.480.259
Imposta effettiva 539.082 603.730
Aliquota effettiva 2,45% 3,08%
Differenza tra aliquota effettiva e teorica (1,45%) (0,82%)

La stima delle imposte correnti è avvenuta senza tenere conto dei benefici eventualmente derivabili dall'applicazione delle agevolazioni previste dalla normativa denominata "Patent Box", introdotta nella legislazione italiana a fine 2014, ma divenuta operativa a fine dello scorso esercizio, per la quale il Gruppo ha presentato, ai sensi della normativa vigente, specifica opzione all'Agenzia delle Entrate nello scorso mese di dicembre, al fine di poter includere anche l'esercizio 2015 nel quinquennio di validità della predetta opzione.

I valori definitivi dell'eventuale minore tassazione di talune componenti di reddito, derivanti dallo sfruttamento economico delle proprietà intellettuali del Gruppo, saranno accertati in bilancio solamente nel momento in cui verranno definiti i criteri di determinazione del beneficio, ossia ad esito del contraddittorio con l'Agenzia delle Entrate, previsto entro la fine del 2016.

Imposte differite

A seguito dei risultati conseguiti nell'esercizio ed in relazione ad una stima degli imponibili futuri, sono state iscritte imposte differite attive e passive - sia ai fini IRES che IRAP se applicabili - sulle differenze temporanee; nell'esercizio hanno comportato un effetto negativo al conto economico di 339 mila Euro.

Si segnala che la Legge di Stabilità 2016 (L. 208/2015), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2015, ha introdotto la riduzione dell'aliquota IRES dal 27,5% al 24% a partire dal 1° gennaio 2017. Conseguentemente l'ammontare delle attività e le passività fiscali differite incluse nel bilancio al 31 dicembre 2015 è stato calcolato considerando il cambio di aliquota IRES a partire dal 2017, coerentemente con quanto previsto dal paragrafo 47 dello IAS 12, che prevede l'utilizzo delle aliquote fiscali che saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività che le ha generate. Si rileva comunque che gli effetti derivanti dal cambio di aliquota nel conteggio della tassazione differita non hanno determinato impatti materiali sulla situazione patrimoniale e sul conto economico dell'esercizio 2015.

ATTIVITÀ

18. ATTIVITÀ IMMATERIALI

La seguente tabella illustra la composizione delle attività immateriali rilevate alla data del 31 dicembre 2015, confrontate con i valori di chiusura dell'esercizio 2014 e riepiloga i movimenti intervenuti nel corso dell'esercizio:

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Concessioni, marchi e diritti simili 8.365.117 8.391.385 (26.268)
Altre attività immateriali 3.361.995 3.141.467 220.528
Attività immateriali in corso 354.525 268.377 86.148
Diritto di brevetto industriale 33.393 11.361 22.032
Totale attività immateriali 12.115.030 11.812.590 302.440

Le variazioni nel costo originario delle attività immateriali sono state le seguenti:

Concessioni, Altre attività Attività Diritti di Totale
marchi, immateriali immateriali brevetto
diritti simili in corso industriale
Costo storico al 1.1.2014 12.295.980 24.843.553 259.740 52.833 37.452.106
Investimenti 105.088 1.373.307 268.377 514 1.747.286
Riclassifica - 259.740 (259.740) - -
Costo storico al 31.12.2014 12.401.068 26.476.600 268.377 53.347 39.199.392
Investimenti 117.049 1.556.486 354.525 27.655 2.055.715
Riclassifica - 268.377 (268.377) - -
Costo storico al 31.12.2015 12.518.117 28.301.463 354.525 81.002 41.255.107

Le variazioni nei relativi fondi ammortamento sono state le seguenti:

Concessioni, Altre attività Attività Diritti di Totale
marchi, immateriali immateriali brevetto
diritti simili in corso industriale
Fondo amm.to al 1.1.2014 (3.875.901) (21.838.427) - (38.374) (25.752.702)
Ammortamenti (133.782) (1.496.706) - (3.612) (1.634.100)
Fondo amm.to al 31.12.2014 (4.009.683) (23.335.133) - (41.986) (27.386.802)
Ammortamenti (143.317) (1.604.335) - (5.623) (1.753.275)
Fondo amm.to al 31.12.2015 (4.153.000) (24.939.468) - (47.609) (29.140.077)

La tabella che segue evidenzia la movimentazione delle attività immateriali nel corso dell'esercizio 2015:

Concessioni, Altre attività Attività Diritti di Totale
marchi, immateriali immateriali brevetto
diritti simili in corso industriale
Valore contabile netto
di apertura al 1.1.2014 8.420.079 3.005.126 259.740 14.459 11.699.404
Investimenti 105.088 1.373.307 268.377 514 1.747.286
Riclassifica - 259.740 (259.740) - -
Ammortamento (133.782) (1.496.706) - (3.612) (1.634.100)
Valore contabile netto
di chiusura al 31.12.2014 8.391.385 3.141.467 268.377 11.361 11.812.590
Investimenti 117.049 1.556.486 354.525 27.655 2.055.715
Riclassifica - 268.377 (268.377) - -
Ammortamento (143.317) (1.604.335) - (5.623) (1.753.275)
Valore contabile netto
di chiusura al 31.12.2015 8.365.117 3.361.995 354.525 33.393 12.115.030

Al 31 dicembre 2015 le attività immateriali registrano investimenti per 2,05 milioni di Euro e ammortamenti in conto per circa 1,8 milioni di Euro; non sono stati effettuati disinvestimenti.

L'incremento della categoria "concessioni, marchi e diritti simili" è attribuibile agli oneri sostenuti per la registrazione del marchio in nuovi paesi, per rinnovi ed estensioni e per l'acquisto di licenze software.

Il marchio K-Way ha un valore contabile di 8,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2015. Alla luce del posizionamento strategico raggiunto dal marchio, che non rende ad oggi prevedibile un limite temporale alla generazione di flussi finanziari provenienti dal suo sfruttamento, è considerato un'attività immateriale a vita utile indefinita.

L'impairment test sul valore contabile del marchio è stato svolto in coerenza con i precedenti esercizi, attualizzando i flussi netti di royalties stimati provenire dal marchio nel periodo 2016-2020. Per gli anni oltre il quinto è stato stimato un terminal value calcolato sul flusso netto di royalties del quinto anno, con tassi di crescita pari all'1,5%, allineato ai tassi medi di crescita per abbigliamento (2,2%) e calzature (1,5%) rilevati da siti finanziari specializzati (EIU, gennaio 2016). I flussi netti così determinati sono stati attualizzati al costo medio ponderato del capitale (WACC) pari al 6,5% (7% nel 2014), determinato con riferimento ai seguenti parametri, desunti dai principali siti di informazioni finanziarie:

  • Beta di settore: il parametro, indice della rischiosità del settore, ammonta a 1,18 (1,25 nel 2014).
  • Market Risk Premium (MRP): ammonta al 6,25% (5,75 nel 2014), rappresenta la differenza tra il tasso di rendimento degli investimenti privi di rischio ed il tasso di rendimento degli investimenti a rischio.

  • Risk Free Rate (RFR): ammonta al 1,75% (2,4% nel 2014), in linea con il rendimento lordo dei titoli di stato decennali.

  • Costo del debito: ammonta a 2,72%, (4,2 nel 2014).
  • Rapporto debito (40%)/patrimonio netto (60%), invariato rispetto all'esercizio precedente.

Dal test non è emersa la necessità di apportare alcuna svalutazione al valore contabile del marchio. Come nei precedenti esercizi i risultati del test sono stati confrontati con la valutazione effettuata da un advisor indipendente, la quale continua ad evidenziare dei valori ampiamente superiori ai valori contabili.

La voce "altre attività immateriali" è così dettagliata:

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Sviluppo software 3.334.861 3.135.167 199.694
Altre attività immateriali 27.134 6.300 20.834
Totale altre attività immateriali 3.361.995 3.141.467 220.528

La voce si incrementa per 1,8 milioni di Euro principalmente per l'implementazione di nuovi programmi software realizzati internamente e si decrementa per effetto dell'imputazione degli ammortamenti di competenza dell'esercizio, pari a circa 1,6 milioni di Euro.

19. IMPIANTI, MACCHINARI E ALTRI BENI

La seguente tabella evidenzia, per gli impianti, macchinari ed altri beni, il valore netto contabile alla data del 31 dicembre 2015, confrontato con il valore netto contabile dell'esercizio precedente:

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Impianti e macchinari 56.895 30.418 26.477
Attrezzature industriali e commerciali 63.166 47.317 15.849
Altri beni 1.423.208 1.286.382 136.826
Totale impianti, macchinari e altri beni 1.543.269 1.364.117 179.152

Le variazioni nel costo originario degli impianti e macchinari ed altri beni sono state le seguenti:

Impianti
e macchinari
Attrezzature
industriali
e commerciali
Altri beni Totale
Costo storico al 1.1.2014 152.435 251.209 5.961.411 6.365.055
Investimenti 21.677 9.786 316.191 347.654
Disinvestimenti - - (3.843) (3.843)
Costo storico al 31.12.2014 174.112 260.995 6.273.759 6.708.866
Investimenti 34.091 33.332 432.967 500.390
Disinvestimenti - - (3.642) (3.642)
Costo storico al 31.12.2015 208.203 294.327 6.703.084 7.205.614

Le variazioni nei relativi fondi ammortamento sono state le seguenti:

Impianti
e macchinari
Attrezzature
industriali
e commerciali
Altri beni Totale
Fondo amm.to al 1.1.2014 (137.993) (194.538) (4.733.264) (5.065.795)
Ammortamenti (5.701) (19.140) (257.880) (282.721)
Disinvestimenti - - 3.767 3.767
Fondo amm.to al 31.12.2014 (143.694) (213.678) (4.987.377) (5.344.749)
Ammortamenti (7.614) (17.483) (295.908) (321.005)
Disinvestimenti - - 3.409 3.409
Fondo amm.to al 31.12.2015 (151.308) (231.161) (5.279.876) (5.662.345)

Nella tabella che segue è riportato il dettaglio delle movimentazioni degli impianti e macchinari:

Impianti Attrezzature Altri beni Totale
e macchinari industriali
e commerciali
Valore contabile
netto di apertura al 1.1.2014 14.442 56.671 1.228.147 1.299.260
Investimenti 21.677 9.786 316.191 347.654
Disinvestimenti - - (76) (76)
Ammortamento (5.701) (19.140) (257.880) (282.721)
Valore contabile netto
di chiusura al 31.12.2014 30.418 47.317 1.286.382 1.364.117
Investimenti 34.091 33.332 432.967 500.390
Disinvestimenti - - (233) (233)
Ammortamento (7.614) (17.483) (295.908) (321.005)
Valore contabile netto
di chiusura al 31.12.2015 56.895 63.166 1.423.208 1.543.269
31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Macchine elettroniche ed elettriche 448.697 348.738 99.959
Mobili arredi e telefoni 297.296 286.837 10.459
Automezzi 11.060 33.179 (22.119)
Altri beni 666.155 617.628 48.527
Totale altri beni 1.423.208 1.286.382 136.826

La voce "altri beni" è così dettagliata:

Gli investimenti del periodo hanno riguardato l'acquisizione di mobili e arredi per 67 mila Euro, macchine elettroniche per 234 mila Euro, stampi per nuovi prodotti per 122 mila Euro, impianti per 34 mila Euro ed attrezzature e telefoni per circa 43 mila Euro ed altri minori. Includono inoltre beni acquisiti in leasing, contabilizzati secondo la metodologia finanziaria.

La voce "altri beni" include il costo di acquisto di una collezione informatica costituita da pezzi rari che hanno rappresentato gli elementi significativi e rappresentativi della rivoluzione informatica, avvenuta negli anni settanta e ottanta con l'avvento dei nuovi personal computer. Tale collezione viene utilizzata in molti eventi legati alla promozione di marchi o insegne del Gruppo. La voce include inoltre il costo di acquisto di stampi per calzature, di cui si detiene la proprietà al fine di controllare gli elementi strategici del processo produttivo che vengono utilizzati dai fornitori di prodotti finiti.

Il valore netto contabile al 31 dicembre 2015 delle immobilizzazioni materiali acquisite con la formula del leasing finanziario si riferisce unicamente a macchine elettroniche per un importo di circa 79 mila Euro.

20. PARTECIPAZIONI E ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE

Il dettaglio delle partecipazioni e la movimentazione avvenuta nel corso dell'esercizio sono riportati nell'Allegato 1 alle Note Illustrative:

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Partecipazioni in:
- Imprese controllate 35.754.488 35.754.488 -
- Joint venture 490.000 490.000 -
- Altre imprese 128 128 -
Totale partecipazioni 36.244.616 36.244.616 -
Crediti in:
- Crediti verso joint venture 90.000 90.000 -
- Crediti verso altri 10.230 10.460 (230)
Totale crediti finanziari 100.230 100.460 (230)
Totale partecipazioni e altre attività finanziarie 36.344.846 36.345.076 (230)

Si rimanda all'Allegato 1 per il dettaglio del valore contabile delle partecipazioni in imprese controllate.

Coerentemente con la prassi adottata da altri grandi gruppi quotati nazionali, BasicNet S.p.A. identifica nel differenziale negativo tra la quota di patrimonio netto detenuta nella controllata ed il suo valore contabile un indicatore d'impairment per le partecipazioni di controllo nel proprio bilancio d'esercizio. Da tale confronto, effettuato per tutte le società controllate, è emersa la necessità di sottoporre a impairment test il valore contabile della partecipazione nella controllata BasicItalia S.p.A.

Il test è stato svolto confrontando il valore contabile della partecipazione con il suo valore d'uso, determinato mediante l'attualizzazione dei flussi finanziari netti provenienti dalla BasicItalia S.p.A. e dalla sua controllata, nel quinquennio 2016- 2020, al WACC (Nota 18), dedotto l'indebitamento netto complessivo del sottogruppo. Tale analisi non ha fatto emergere la necessità di apportare svalutazioni al valore contabile della partecipata, la quale ha realizzato nel corso dell'esercizio 2015 un radicale miglioramento dei principali indicatori economici, conseguendo un risultato dell'esercizio, unitamente alla sua controllata BasicRetail S.r.l, positivo per 1,8 milioni di Euro.

Il valore contabile della società controllata Basic Properties B.V., pari a 3,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2015, è rimasto invariato rispetto al precedente esercizio. La controllata olandese, ormai pura sub-holding, detiene a sua volta due partecipazioni di controllo nelle società lussemburghesi proprietarie dei marchi storici Kappa e Robe di Kappa e Superga, rispettivamente Basic Trademark S.A. e Superga Trademark S.A. Ai fini dell'impairment test, il valore contabile della partecipazione nella sub-holding olandese è stato confrontato con il valore d'uso dei marchi da essa indirettamente detenuti, determinato con le modalità descritte alla Nota 20 del bilancio consolidato. Il test non ha reso necessaria alcuna rettifica per impairment.

I crediti verso joint venture sono relativi ad un finanziamento soci a favore della AnziBesson Trademark S.r.l.

I crediti verso altri si riferiscono a depositi cauzionali.

21. ATTIVITÀ FISCALI DIFFERITE

Nell'esercizio 2015 sono state rilevate passività fiscali differite, il cui prospetto è riportato nella Nota 30.

31 dicembre
2015
31 dicembre
2014
Variazioni
Imposte anticipate (differite) nette - 280.275 (280.275)
Totale imposte anticipate (differite) nette a bilancio - 280.275 (280.275)

Si rimanda per il commento alla Nota 30 della presente Nota Illustrativa.

22. RIMANENZE NETTE

La composizione della voce è fornita nella tabella seguente:

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Prodotti finiti e merci 1.667.759 1.772.707 (104.948)
Valore lordo 1.667.759 1.772.707 (104.948)
Fondo svalutazione magazzino (893.275) (1.012.775) 119.500
Totale rimanenze nette 774.484 759.932 14.552

Le "rimanenze" comprendono i campionari destinati ad essere venduti ai licenziatari. Le rimanenze di magazzino sono valutate con il metodo del costo medio ponderato e sono iscritte al netto del fondo svalutazione magazzino ritenuto congruo ai fini di una prudente valutazione dei campionari di collezioni precedenti. Il fondo ha registrato nel corso dell'esercizio la seguente variazione:

2015 2014
Fondo svalutazione magazzino all'1.1 1.012.775 912.775
Accantonamento dell'esercizio 100.000 190.000
Utilizzo (219.500) (90.000)
Fondo svalutazione magazzino al 31.12 893.275 1.012.775

L'utilizzo del fondo è relativo alla dismissione dell'eccedenza di campionari di stagioni passate.

23. CREDITI VERSO CLIENTI

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
(150.848)
1.975.914
(1.069.376) (935.799) (133.577)
9.437.124 7.745.635 1.691.489
2015
249.422
10.257.078
2014
400.270
8.281.164

In particolare, la suddivisione dei crediti verso clienti estero è la seguente:

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Europa 2.270.958 1.391.164 879.794
America 858.504 1.108.723 (250.219)
Asia e Oceania 7.024.256 5.643.829 1.380.427
Medio Oriente e Africa 103.360 137.448 (34.088)
Totale 10.257.078 8.281.164 1.975.914

I "crediti verso clienti" ammontano a circa 10,5 milioni di Euro e sono stati allineati al loro presunto valore di realizzo mediante l'accantonamento al fondo svalutazione crediti, ancorché la maggior parte dei crediti siano assistiti da garanzie bancarie.

Il fondo esistente a fine periodo rappresenta una stima prudenziale del rischio in essere. La movimentazione nel corso dell'esercizio del fondo svalutazione crediti è stata la seguente:

Importo
Saldo al 31.12.2014 935.799
Utilizzo per procedure concorsuali ed altre perdite (46.423)
Accantonamento dell'esercizio 180.000
Saldo al 31.12.2015 1.069.376

Gli utilizzi del fondo sono relativi allo stralcio di partite creditorie pregresse per effetto del verificarsi delle condizioni di certezza della irrecuperabilità del credito e conseguente deducibilità fiscale della perdita.

Il valore contabile dei crediti, tutti esigibili entro l'esercizio successivo, è allineato al loro fair value.

Di seguito viene fornita l'evidenza dei crediti per anzianità:

(Importi in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre
2015 2014
Crediti non scaduti e non svalutati 7.606 6.036
Crediti svalutati, al netto del fondo 162 49
Crediti scaduti e non svalutati 1.669 1.661
Totale 9.437 7.746

L'ammontare dei crediti scaduti e non svalutati include uno scaduto tra 0-6 mesi, per il quale è previsto l'incasso nel breve termine.

24. ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI

31 dicembre
31 dicembre
2015
2014
Crediti verso società del Gruppo
64.944.986
50.806.126
Crediti tributari
924.048
1.550.136
Altri crediti
1.864.080
1.290.878
Variazioni
14.138.860
(626.088)
573.202
Totale altre attività correnti 67.733.114 53.647.140 14.085.974

Il dettaglio dei "crediti verso le società del Gruppo", è così suddiviso:

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Crediti di natura commerciale
BasicItalia S.p.A. 543.235 2.576.700 (2.033.465)
Superga Trademark S.A. 20.833 - 20.833
Basic Trademark S.A. 458.334 - 458.334
Basic Properties B.V. 2.047.957 - 2.047.957
Anzi Besson Trademark S.r.l. 14.427 16.050 (1.623)
BasicNet Asia Ltd. - 51.636 (51.636)
Jesus Jeans S.r.l. 8.194 248 7.946
Totale crediti di natura commerciale 3.092.980 2.644.634 448.346
Crediti di natura finanziaria
BasicItalia S.p.A. 38.782.155 16.514.847 22.267.308
Basic Village S.p.A. 2.207.223 1.025.932 1.181.291
Superga Trademark S.A. 17.240.476 19.000.000 (1.759.524)
Superga Trademark S.A. 1.238.547 5.658.274 (4.419.727)
Basic Trademark S.A. 1.075.739 2.823.228 (1.747.489)
RdK0 S.r.l. - 1.479.011 (1.479.011)
BasicRetail S.r.l. 1.307.866 1.660.200 (352.334)
Totale crediti di natura finanziaria 61.852.006 48.161.492 13.690.514
Totale 64.944.986 50.806.126 14.138.860

I "crediti di natura finanziaria" sono originati da finanziamenti e da anticipi operati a fronte delle necessità di cassa delle controllate nell'ambito della gestione centralizzata di Tesoreria; tali crediti sono regolati a tassi di mercato e variano in corrispondenza delle necessità di impiego all'interno del Gruppo dei flussi finanziari. Si rileva un incremento netto di 13,7 milioni di Euro, principalmente riferito ai rapporti con BasicItalia S.p.A. e Basic Village S.p.A. oltre a normali oscillazioni nei movimenti di Tesoreria infragruppo.

Si precisa che nessuno dei crediti indicati presenta una durata residua superiore ai 5 anni.

La voce "crediti tributari" include crediti verso l'Erario per ritenute subite sui flussi di royalties per un valore pari a 647 mila Euro e, crediti verso Erario in attesa di rimborso per 277 mila Euro.

La voce "altri crediti" include il premio versato alla compagnia di assicurazione a titolo di accantonamento per Trattamento di Fine Mandato da corrispondere ai Consiglieri operativi alla cessazione del loro incarico per 1,8 milioni di Euro, come deliberato dall'Assemblea, per il mandato triennale 2013-2015, come dettagliato nella Relazione sulla Remunerazione, cui si fa rimando, oltre a partite minori. Il valore si è incrementato a seguito del versamento delle quote dell'esercizio alla compagnia di assicurazione.

25. RISCONTI ATTIVI

La tabella che segue illustra la composizione della voce:

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Risconti realizzazione collezioni 2016 3.578.634 3.201.876 376.758
Royalties passive 17.649 - 17.649
Spese per telecomunicazioni, nuove utenze 8.418 - 8.418
Assicurazioni 59.177 - 59.177
Contratti di assistenza e manutenzione 53.972 31.545 22.427
Locazioni, canoni, noleggi e altri. 234.418 288.875 (54.457)
Totale risconti attivi 3.952.268 3.522.296 429.972

I costi rinviati al futuro esercizio (risconti) includono i costi del personale creativo, i campionari relativi alle collezioni per le quali non sono ancora realizzati i corrispondenti ricavi di vendita e i costi per fiere e manifestazioni inerenti le collezioni future ed i relativi sales meeting. Si incrementano in relazione alla maggior attività svolta per lo sviluppo dei marchi e dei campionari rivolti ai licenziatari.

26. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Depositi bancari e postali 1.146.435 1.029.178 117.257
Denaro e valori in cassa 12.808 13.265 (457)
Totale disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.159.243 1.042.443 116.800

I "depositi bancari" si riferiscono a saldi attivi temporanei di conto corrente, conseguenza principalmente di incassi da clienti pervenuti a fine esercizio.

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'

27. PATRIMONIO NETTO

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Capitale sociale 31.716.673 31.716.673 -
Azioni proprie (8.822.881) (6.875.036) (1.947.845)
Riserva legale 4.463.225 3.957.743 505.482
Riserva azioni proprie in portafoglio 8.822.881 6.875.036 1.947.845
Altre riserve:
- riserva da cash flow hedge (60.653) (27.946) (32.707)
- riserva per rimisurazione piani a benefici
definiti (IAS 19) (61.964) (93.544) 31.580
- utili/perdite portati a nuovo 39.921.710 36.244.458 3.677.252
Utile (perdita) dell'esercizio 12.070.269 10.109.631 1.960.638
Totale Patrimonio Netto 88.049.260 81.907.015 6.142.245

La voce include:

  • la "riserva legale", pari a circa 4,5 milioni di Euro, che è stata incrementata per circa 505 mila Euro a seguito della destinazione di parte del risultato dell'esercizio precedente, come deliberato dall'Assemblea del 27 aprile 2015;
  • la "riserva per azioni proprie in portafoglio", che presenta un saldo di 8,8 milioni di Euro pari al valore di carico delle azioni BasicNet in portafoglio alla chiusura del periodo, è stata costituita mediante prelievo della riserva "Utili/perdite a nuovo" a seguito delle delibere assembleari, autorizzative dell'acquisto di azioni proprie;
  • la "riserva da cash flow hedge", si è movimentata nell'anno per effetto della valutazione al fair value dei contratti derivati definiti come cash flow hedge in essere al 31 dicembre 2015, relativi alla conversione del tasso variabile del finanziamento Intesa in tasso fisso. La valutazione a mercato dei derivati cash flow hedge, descritti nella Nota 37, è riportata al netto dell'effetto fiscale. Tale riserva risulta indisponibile;
  • la "riserva per rimisurazione piani a benefici definiti (IAS 19)" accoglie le variazioni degli utili/perdite attuariali ("rimisurazioni"). La valutazione è riportata al netto dell'effetto fiscale. Tale riserva risulta indisponibile;
  • gli "utili/perdite portati a nuovo" si incrementano rispetto al saldo dell'esercizio 2014 per 3,7 milioni di Euro a seguito della destinazione di parte del risultato dell'esercizio precedente, come deliberato dall'Assemblea del 27 aprile 2015, al netto del decremento per i nuovi acquisti di azioni proprie.

Il capitale sociale di BasicNet S.p.A. ammonta a 31.716.673,04 Euro, suddiviso in n. 60.993.602 azioni ordinarie da 0,52 Euro ciascuna interamente versate.

Nel mese di maggio 2015, come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti di BasicNet S.p.A. del 27 aprile 2015, con riferimento alla destinazione dell'utile di esercizio 2014, è stato distribuito un dividendo unitario di Euro 0,07, a ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione per un esborso complessivo di circa 4 milioni di Euro.

In base ai programmi di acquisto di azioni proprie alla data di riferimento del presente bilancio la Società possedeva numero 4.500.000 azioni, pari al 7,38% del capitale sociale, per un investimento totale di circa Euro 8,8 milioni di Euro. Il numero medio ponderato di azioni in circolazione nell'esercizio è stato di 56.751.534.

Si fornisce il valore degli altri utili e perdite iscritte direttamente a patrimonio netto così come richiesto dallo IAS 1 rivisto ed evidenziate nel Conto Economico Complessivo.

(Importi in migliaia di Euro) 31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Parte efficace di Utili / (Perdite)
su strumenti di copertura di flussi finanziari (45) 134 (179)
Rimisurazione piani per dipendenti
a benedici definiti (IAS 19) (*) 44 (53) 97
Effetto fiscale relativo alle Altre componenti
di conto economico complessivo - (22) 22
Totale Altri utili/(perdite),
al netto dell'effetto fiscale (1) 59 (60)

(*) voci che non saranno mai riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio

L'effetto fiscale relativo agli "Altri utili / (perdite)" è così composto:

(Importi in migliaia di Euro) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Valore Onere / Valore Valore Onere / Valore
lordo Beneficio netto lordo Beneficio netto
fiscale fiscale
Parte efficace di Utili/(perdite)
su strumenti di cash flow hedge (45) 12 (33) 134 (37) 97
Rimisurazione piani per dipendenti
a benedici definiti (IAS 19) (*) 44 (12) 32 (53) 15 (38)
Totale Altri utili/(perdite), al netto
dell'effetto fiscale (1) - (1) 81 (22) 59

(*) voci che non saranno mai riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio

Si fornisce di seguito prospetto analitico sulla disponibilità delle riserve alla data del 31 dicembre 2015:

PROSPETTO RIGUARDANTE ORIGINE, UTILIZZABILITÀ E DISTRIBUIBILITÀ DELLE VOCI DI PATRIMONIO NETTO ex art 2427 C.C. n.7 bis

Importo Possibilità di
utilizzazione
Quota
disponibile
Riepilogo delle utilizzazioni
effettuate nei tre
precedenti esercizi
per copertura
perdite
per altre
ragioni
CAPITALE 31.716.673
RISERVE DI UTILI
Riserva Legale 4.463.225 B
ALTRE RISERVE
Utili/perdite esercizi precedenti 39.921.710 A,B,C 39.921.710
TOTALE 76.101.608 39.921.710
Quota non distribuibile (122.617)(*)
Quota distribuibile 39.799.092

Legenda: A: per aumento di capitale – B: per copertura perdite – C: per distribuzione ai soci – D: non utilizzabile

(*) Importo riferito alla riserva da cash flow hedge ed alla rimisurazione piani per dipendenti (IAS 19)

28. FINANZIAMENTI

Il prospetto che segue evidenzia la movimentazione dei saldi dei finanziamenti a medio/lungo termine:

(Importi in migliaia di Euro) 31/12/2014 Assunzioni Rimborsi 31/12/2015 Quote
a breve
Quote a medio/
lungo termine
"Finanziamento Intesa" - 15.000 1.875 13.125 3.750 9.375
"Finanziamento Superga" 1.781 - 1.781 - - -
"Finanziamento UBI Banca" 4.821 - 2.143 2.678 2.678 -
Saldo 6.602 15.000 5.799 15.803 6.428 9.375

Di seguito è evidenziata la scadenza delle quote a lungo termine:

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Finanziamenti:
- "Finanziamento Intesa" 9.375.000 - 9.375.000
- "Finanziamento UBI Banca" - 2.678.565 (2.678.565)
- Debiti verso altri finanziatori 67.672 28.077 39.595
Totale finanziamenti 9.442.672 2.706.642 6.736.030

Il "Finanziamento UBI Banca", il cui debito residuo era di 2,7 milioni di Euro alla data di riferimento del presente bilancio, è stato estinto anticipatamente nel mese di gennaio 2016, a fronte dell'assunzione di una linea di hot-money a breve termine concessa dal medesimo istituto, a condizioni economiche più convenienti. Con l'estinzione del Finanziamento sono venuti meno i correlati covenant, che comunque risultano rispettati al 31 dicembre 2015.

Il finanziamento finalizzato all'acquisizione del marchio Superga da parte del Gruppo è stato estinto in data 16 luglio 2015

Il "Finanziamento Intesa" è stato erogato nel mese di aprile 2015 da Intesa Sanpaolo S.p.A. per l'importo di 15 milioni di Euro di durata quadriennale, rimborsabile in rate trimestrali, a tasso Euribor trimestrale incrementato di 185 punti base. Nel corso del mese di luglio 2015, il tasso variabile Euribor è stato convertito (con un contratto di interest rate swap) in tasso fisso pari a 0,23% su base annua. Al 31 dicembre 2015 il finanziamento è stato rimborsato per l'importo di 1,9 milioni di Euro, con un saldo residuale pari a 13,1 milioni di Euro, di cui 3,8 milioni di Euro a breve termine. Il finanziamento è assistito da pegno sulle azioni della Superga Trademark S.A.

Le condizioni contrattuali non prevedono il rispetto di covenant finanziari. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede il mantenimento di talune condizioni relative all'assetto proprietario nel capitale di BasicWorld S.r.l., azionista di riferimento di BasicNet S.p.A., e BasicNet S.p.A. In particolare è previsto:

  • il mantenimento da parte del sig. Marco Daniele Boglione (sia in modo diretto che indiretto), di almeno il 51% del capitale di Basic World S.r.l., società che detenendo il 36,479% delle azioni di BasicNet S.p.A., ne è socio di riferimento;
  • che la partecipazione complessiva, diretta o indiretta, di BasicWorld S.r.l. nel capitale di BasicNet S.p.A., non si riduca al di sotto della attuale quota di possesso sopracitata;
  • il mantenimento, sia in modo diretto che indiretto, da parte di BasicNet S.p.A. della partecipazione totalitaria nel capitale di Superga Trademark S.A.

I "debiti verso altri finanziatori" sono costituiti dalla contabilizzazione del debito in linea capitale per i leasing afferenti le altre immobilizzazioni materiali iscritti in bilancio con la metodologia finanziaria prevista dallo IAS 17.

Per completezza di informazione si fornisce di seguito il dettaglio dei finanziamenti a medio/lungo termine per scadenza:

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Finanziamenti a medio/lungo termine:
- quote in scadenza entro 5 anni 9.375.000 2.678.565 6.696.435
- quote in scadenza oltre 5 anni - - -
Totale finanziamenti a medio/lungo termine 9.375.000 2.678.565 6.696.435
Debiti per leasing mobiliari 67.672 28.077 39.595
Totale debiti per leasing (in scadenza entro 5 anni) 67.672 28.077 39.595
Totale finanziamenti 9.442.672 2.706.642 6.736.030

29. BENEFICI PER I DIPENDENTI ED AMMINISTRATORI

La voce comprende il trattamento di fine rapporto dei dipendenti per 1,3 milioni di Euro e il trattamento di fine mandato degli Amministratori per 1,6 milioni di Euro.

La passività per trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2015 ha registrato le movimentazioni evidenziate nel prospetto seguente:

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Piani a Piani a Totale Piani a Piani a Totale
benefici contribuz. benefici contribuz.
definiti definita definiti definita
Variazione situazione patrimoniale:
Passività nette riconosciute
all'inizio esercizio 1.388.259 - 1.388.259 1.417.884 - 1.417.884
Interessi 25.384 - 25.384 33.197 - 33.197
Costo previdenziale,
al netto delle ritenute 21.386 390.613 411.999 (1.918) 380.904 378.986
Benefici liquidati (53.873) - (53.873) (80.489) - (80.489)
Versamento a fondo
di Tesoreria presso INPS - (104.013) (104.013) - (320.015) (320.015)
Versamento ad altra
previdenza complementare - (286.600) (286.600) - (60.889) (60.889)
- Utili / (perdite) attuariali (43.559) - (43.559) 53.199 - 53.199
- Trasferimenti interni al Gruppo (14.609) - (14.609) (33.625) - (33.625)
Passività nette riconosciute in bilancio 1.322.988 - 1.322.988 1.388.248 - 1.388.248
Variazione conto economico:
Interessi 25.383 - 25.383 33.197 - 33.197
Costo previdenziale 24.617 390.613 415.230 258 380.904 381.162
Perdita (utili) attuariali - - - - - -
Totale oneri (proventi) per benefici
successivi al rapporto di lavoro 50.000 390.613 440.613 33.455 380.904 414.359

Il saldo della voce "trattamento di fine rapporto" accoglie il valore attuale della passività in capo alla società verso i dipendenti in accordo all'art. 2120 del Codice Civile. In conseguenza dei cambiamenti normativi avvenuti nell'esercizio 2007, le somme maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 verso i dipendenti sono contabilizzate come un piano a benefici definiti ai sensi dello IAS 19 - Benefici per i dipendenti; quelle maturate successivamente a tale data sono invece contabilizzate come un piano a contribuzione definita ai sensi dello stesso principio.

Nell'ambito della Società non vi sono altri piani a benefici definiti. La valutazione attuariale del TFR è predisposta in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il Projected Unit Credit Method come previsto dallo IAS 19. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni pensionistiche maturate in base al servizio che il lavoratore ha prestato fino all'epoca in cui la valutazione stessa è realizzata, non proiettando le retribuzioni del lavoratore secondo le modifiche normative introdotte dalla Riforma Previdenziale.

Il modello attuariale per la valutazione del TFR poggia su diverse ipotesi, sia di tipo demografico che economico-finanziario. Le principali ipotesi del modello, specifiche delle valutazioni attuariali dei benefici ai dipendenti, sono:

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
tasso di attualizzazione 2,25% 1,86%
tasso di inflazione:
0,60% per il 2015
1,50% per il 2016 1,20% per il 2016
1,80% per il 2017 1,50% per il 2017
1,70% per il 2018 1,50% per il 2018
1,60% per il 2019 2,00% dal 2019 in poi
2,00% dal 2020 in poi
tasso annuo incremento TFR
1,950% per il 2015
2,625% per il 2016 2,400% per il 2016
2,850% per il 2017 2,625% per il 2017
2,775% per il 2018 2,625% per il 2018
2,700% per il 2019 3,00% dal 2019 in poi
3,00% dal 2020 in poi

tasso di incremento salariale:

Anzianità fino a 10 anni: 3,00% Anzianità fino a 10 anni: 3,00%
Anzianità superiore a 10 anni: 1,00% Anzianità superiore a 10 anni: 1,00%

La variazione del tasso annuo di attualizzazione riflette la diminuzione dei tassi di rendimento dei "corporate bonds" del paniere utilizzato (Iboxx Eurozone Corporate) alla data di chiusura del periodo.

30. PASSIVITA' FISCALI DIFFERITE

Sono state iscritte imposte anticipate per 60 mila Euro.

Si fornisce dettaglio nel prospetto in allegato:

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Imposte anticipate (differite) nette 60.135 - 60.135
Totale passività fiscali differite 60.135 - 60.135

Nella tabella che segue viene rappresentata la rilevazione delle imposte differite e anticipate ed effetti conseguenti:

(In migliaia di Euro)
31 dicembre 2015
31 dicembre 2014
Ammontare Aliquota Effetto Ammontare Aliquota Effetto Variazioni
delle differenze % Fiscale delle differenze % fiscale 2015/2014
temporanee (*) temporanee
Imposte anticipate:
-
Svalutazione crediti
eccedente fiscalmente (665) 27,50%-24,00% (160) (485) 27,50 (133) (27)
- Svalutazione rimanenze (893) 27,50%-24,00% (247) (1.013) 31,40 (306) 59
- eccedenze ROL (455) 27,50%-24,00% (125) (1.255) 27,50 (345) 220
- Oneri vari temporaneamente
indeducibili (704) 27,50%-24,00% (194) (733) 27,50 (202) 8
-
Effetto IAS 39 -
strumenti finanz. (82) 27,50%-24,00% (20) (39) 27,50 (11) (9)
Totale (2.799) (746) (3.525) (997) 251
Imposte differite:
-
differenze cambi prudenziali,
nette (4) 27,50%-24,00% (1) 9 27,50 2 (3)
-
Ammortamenti dedotti
extra contabilmente 2.881 31,40%-27,90% 804 2.275 31,40 715 89
-
Effetto IAS 19 - TFR
12 27,50%-24,00% 3 - 27,50 - 3
Totale 2.889 806 2.284 717 89
Imposte differite (anticipate)
nette 60 (280) 340
Imposte anticipate riferite
a perdite fiscali pregresse - - - - -
Imposte differite (anticipate)
nette a bilancio - 60 - (280) 340

(*) L'esposizione delle differenti aliquote è riferibile all'adeguamento della nuova aliquota IRES applicabile a partire dall'esercizio 2017, sulle differenze temporanee che si prevede saranno realizzate o estinte successivamente al 2016 (Nota 17).

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Depositi cauzionali 876.210 734.418 141.792
Totale altre passività non correnti 876.210 734.418 141.792

31. ALTRE PASSIVITÀ NON CORRENTI

I "depositi cauzionali" includono le garanzie ricevute da licenziatari (in luogo della consueta garanzia bancaria o corporate) a copertura delle royalties minime garantite contrattualmente dovute. La variazione è correlata alla stipula di nuovi contratti di licenza ed alla diminuzione di 179 mila Euro per l'utilizzo a copertura di crediti scaduti.

32. DEBITI VERSO BANCHE

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Debiti verso banche esigibili entro l'esercizio successivo:
- quota a breve di finanziamenti a medio/lungo 6.428.575 3.924.110 2.504.465
- scoperti di c/c e anticipi SBF 2.000.000 1.709.592 290.408
- quota interessi passivi su finanziamenti 84.006 71.943 12.063
Totale debiti verso banche 8.512.581 5.705.645 2.806.936

I tassi medi di interesse per BasicNet S.p.A. sono stati:

31 dicembre 31 dicembre
2015 2014
per anticipi di cassa 1,05% 4,39%
per finanziamenti a medio termine 3,47% 4,92%

I "debiti verso banche" comprendono le quote a breve dei finanziamenti, dettagliate nella Nota 28 e le relative quote di interessi maturate ed in liquidazione nel successivo mese di gennaio.

Per le variazioni nella posizione finanziaria netta si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

33. DEBITI VERSO FORNITORI

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Debiti verso fornitori Italia 3.701.963 3.827.030 (125.067)
Debiti verso fornitori estero 660.729 544.354 116.375
Totale debiti verso fornitori 4.362.692 4.371.384 (8.692)

I "debiti verso i fornitori" sono tutti esigibili a breve termine.

In particolare, la suddivisione dei debiti verso fornitori esteri è la seguente:

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Europa 151.894 228.116 (76.222)
America 46.795 17.250 29.545
Asia e Oceania 458.040 287.159 170.881
Medio Oriente e Africa 4.000 11.829 (7.829)
Totale 660.729 544.354 116.375

Alla data del presente bilancio, non sussistono iniziative di sospensione di fornitura, ingiunzioni di pagamento o azioni esecutive da parte di creditori a BasicNet S.p.A. I debiti commerciali non producono interessi e sono normalmente regolati in un periodo compreso tra i 30 e i 120 giorni. Il valore contabile dei debiti verso fornitori coincide con il rispettivo fair value.

34. DEBITI TRIBUTARI

La composizione della voce è ampliamente dettagliata nel prospetto che segue:

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Debiti Tributari:
Erario IRES c/imposte dell'esercizio 5.580.084 5.267.006 313.078
Erario IRES c/imposte separate 13.784 - 13.784
Erario c/ IRAP 301.519 49.415 252.104
Erario c/ritenute acconto 7.770 20.023 (12.253)
IVA c/erario 7.968.879 6.940.829 1.028.050
IRPEF dipendenti 308.055 271.426 36.629
Debiti verso Erario per oneri fiscali non ricorrenti - 422.833 (422.833)
Totale debiti tributari 14.180.091 12.971.532 1.208.559

Le voci "erario IRES c/imposte" e "erario c/Irap" si riferiscono al debito a carico dell'esercizio.

Il "debito per IVA" è conseguente alle operazioni di cessione dei saldi da parte delle società che hanno aderito all'IVA di Gruppo.

I "debiti fiscali per oneri non ricorrenti" sono stati totalmente pagati nell'esercizio appena concluso.

35. ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Debiti verso società del Gruppo 1.077.590 2.419.444 (1.341.854)
Altri debiti 2.792.354 2.901.401 (109.047)
Ratei passivi 250.123 244.222 5.901
Totale altre passività correnti 4.120.067 5.565.067 (1.445.000)

Gli "altri debiti" al 31 dicembre 2015 includono principalmente debiti verso enti previdenziali per 479 mila Euro di competenza del 2015 e versati nel 2016, debiti verso dipendenti, collaboratori ed Amministratori per circa 1,4 milioni di Euro, che includono ferie e permessi maturati e non goduti al 31 dicembre 2015, oltre ad altre partite per 936 mila Euro. Sono tutti pagabili entro l'esercizio successivo.

Il saldo dei "ratei passivi" si riferisce al costo del personale per la quota di 14^ mensilità di competenza dell'esercizio.

I "debiti verso le società del Gruppo" sono tutti di natura commerciale e così suddivisi:

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Basic Village S.p.A. con Socio Unico 63.256 62.280 976
BasicNet Asia Ltd. 198.987 178.819 20.168
Fashion S.r.l. 4.481 3.000 1.481
Basic Properties America Inc. 810.866 2.175.345 (1.364.479)
Totale 1.077.590 2.419.444 (1.341.854)

36. RISCONTI PASSIVI

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Royalties di competenza dell'esercizio successivo 200.611 131.008 69.603
Proventi diversi di competenza dell'esercizio successivo 250.000 - 250.000
Totale risconti passivi 450.611 131.008 319.603

I "risconti passivi" per royalties si riferiscono a fatturazioni di ricavi per la parte la cui maturazione è di competenza dell'esercizio successivo.

I "proventi diversi" si riferiscono al contributo ricevuto da FCA Italy S.p.A. nell'ambito dell'operazione di pubblicità per la Panda K-Way per la parte di competenza dell'anno successivo.

37. STRUMENTI FINANZIARI DI COPERTURA

31 dicembre
2015
31 dicembre 2014 Variazioni
2014
Strumenti finanziari di copertura 82.071 38.545 43.526
Totale strumenti finanziari di copertura 82.071 38.545 43.526

La voce al 31 dicembre 2015 recepisce l'adeguamento al valore di mercato delle operazioni di copertura dei rischi di fluttuazione dei tassi di interesse sul "Finanziamento Intesa", che ha convertito il tasso variabile Euribor trimestrale di 1,48% in tasso fisso su base annua pari allo 0,23% (cash flow hedge), oltre a spread di 185 punti base.

In contropartita è stata iscritta una riserva di patrimonio netto, per 61 mila Euro, al netto dell'effetto fiscale. La copertura presente al 31 dicembre 2014 relativa al "Finanziamento Superga" è stata estinta nell'esercizio appena concluso.

Nel caso degli Interest Rate Swap (IRS) stipulati dalla Società, si rileva che la copertura specifica di flussi variabili realizzata a condizioni di mercato, attraverso la stipula di un IRS fix/flo perfettamente speculare all'elemento coperto da cui traggono origine i flussi stessi, come nel caso di specie, è da ritenersi sempre efficace.

38. GARANZIE PRESTATE E ALTRE ATTIVITA' POTENZIALI

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
2015 2014
Garanzie personali:
- Fidejussioni prestate nell'interesse di
imprese controllate 48.478.814 48.038.893 439.921
- Altre garanzie 86.756 86.756 -
Totale 48.565.570 48.125.649 439.921

In dettaglio le garanzie prestate si articolano come segue:

Fideiussioni prestate nell'interesse di imprese controllate

Le fideiussioni prestate nell'interesse di controllate si riferiscono, per 8,1 milioni di Euro alla garanzia prestata al Gruppo Unicredit a favore di Basic Village S.p.A. a fronte del finanziamento concesso nel 2007 per l'acquisto dell'immobile, garantito anche da ipoteca di primo grado sul fabbricato; per 4,7 milioni di Euro alla garanzia prestata nel 2008 da Intesa Sanpaolo S.p.A. in favore di BasicItalia S.p.A. a fronte del 50% del finanziamento ipotecario concesso per l'acquisto dell'immobile, 6,5 milioni di Euro di garanzia fideiussoria rilasciata da primaria banca a garanzia degli impegni contrattuali legati ad un contratto di sponsorizzazione tecnica e, per la restante parte, pari a 35,7 milioni di Euro, a garanzie prestate in favore di BasicItalia S.p.A. a vari istituti di credito, a garanzia delle linee di credito commerciale.

Altre garanzie

Si tratta della co-obbligazione che BasicNet S.p.A. ha con Basic Village S.p.A. e BasicItalia S.p.A. a fronte di fideiussioni rilasciate all'Ufficio delle Entrate di Torino a seguito delle richieste di rimborso del credito IVA e per adesione all'IVA di Gruppo.

39. CLASSIFICAZIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI E GESTIONE DEI RISCHI

Nella Relazione sulla Gestione sono descritti i principali rischi ed incertezze in cui l'attività della Società e del Gruppo possono incorrere e le attività poste in essere per evitarli o ridurli, che sono comunque effettuate a livello di Gruppo.

  • Gli strumenti finanziari della BasicNet S.p.A. comprendono:
  • Le disponibilità liquide e gli scoperti di conto corrente.
  • I finanziamenti a medio e lungo termine.
  • Gli strumenti finanziari derivati.
  • I crediti e i debiti commerciali.

Si ricorda che la Società e il Gruppo sottoscrivono dei contratti derivati esclusivamente con l'obiettivo di effettuare cash flow hedge su rischi di tasso e/o rischi di cambio.

In accordo con quanto richiesto dall'IFRS 7 in merito ai rischi finanziari, si riportano le tipologie di strumenti finanziari presenti nel bilancio, con l'indicazione dei criteri di valutazione applicati:

(Importi in migliaia di Euro) Strumenti
finanziari
Strumenti
finanziari
Valori
di bilancio
al fair value
con variazioni
al costo
ammortizzato
al 31.12.2015
di fair value iscritte a:
Conto Patrimonio
economico netto
Attività:
Crediti verso clienti - - 9.437 9.437
Altre attività correnti - - 67.733 67.733
Strumenti finanziari di copertura - - - -
Passività:
Finanziamenti a m/l termine - - 9.443 9.443
Debiti verso fornitori - - 4.363 4.363
Altre passività correnti - - 4.120 4.120

Strumenti finanziari di copertura - 82 - 82

I fattori di rischio finanziario, identificati dall'IFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni integrative, sono descritti di seguito:

  • il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato ("rischio di mercato"). Il rischio di mercato incorpora i seguenti rischi: di valuta, di tasso d'interesse e di prezzo;
  • a) il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei tassi di cambio ("rischio di valuta");
  • b) il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei tassi d'interesse sul mercato ("rischio di tasso d'interesse");
  • c) il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato (diverse dalle variazioni determinate dal rischio di tasso d'interesse o dal rischio di va-

luta), sia che le variazioni siano determinate da fattori specifici legati allo strumento finanziario o al suo Emittente, sia che esse siano dovute a fattori che influenzano tutti gli strumenti finanziari similari negoziati sul mercato ("rischio di prezzo");

  • il rischio che una delle parti origini una perdita finanziaria all'altra parte non adempiendo un'obbligazione ("rischio di credito");
  • il rischio che un'entità abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate alle passività finanziarie ("rischio di liquidità");
  • il rischio che attiene alla possibilità che i contratti di finanziamento in capo alle società del Gruppo contengano clausole che legittimano le controparti a richiedere al debitore al verificarsi di determinati eventi e circostanze l'immediato rimborso delle somme prestate e non ancora in scadenza, generando un rischio di liquidità ("rischio di default").

Rischio di prezzo

La Società è esposta al rischio di fluttuazione dei prezzi delle commodities relativamente alle materie prime (lana, cotone, gomma e fibre sintetiche) incorporate nei campionari che acquista sui mercati internazionali per rivenderli ai licenziatari.

La Società non effettua coperture di tali rischi, non trattando direttamente le materie prime ma solo prodotti finiti e le fluttuazioni possono essere perlopiù trasferite nei prezzi di vendita dei campionari.

Rischio di valuta

La BasicNet S.p.A. ha sottoscritto la maggior parte dei propri strumenti finanziari in Euro, moneta che corrisponde alla sua valuta funzionale e di presentazione. Operando in un ambiente internazionale, essa è esposta alle fluttuazioni dei tassi di cambio principalmente del dollaro USA contro l'Euro.

Al 31 dicembre 2015 sono stati consuntivati utili netti su cambi per 329 mila Euro, e sono state accertate differenze negative nette non realizzate sulle partite aperte in valuta per 5 mila Euro, per un saldo netto di differenze positive su cambi per 324 mila Euro (Nota 15).

La Società effettua coperture delle fluttuazioni dei rischi di valuta a livello di Gruppo.

Rischio di tasso d'interesse

31 dicembre % 31 dicembre %
2015 2014
A tasso fisso 13.183.392 73,42% 1.804.537 21,50%
A tasso variabile 4.771.862 26,58% 6.607.751 78,50%
Indebitamento finanziario lordo 17.955.254 100,00% 8.412.288 100,00%

Segue la composizione dell'indebitamento finanziario lordo al 31 dicembre 2015 tra tasso fisso e tasso variabile, confrontata con l'esercizio precedente:

I rischi di fluttuazione dei tassi di interesse del "Finanziamento Intesa" a medio termine, sono stati oggetto di copertura con conversione da tassi variabili in tassi fissi, come descritto nella Nota 37 sulla rimanente parte di indebitamento finanziario, la Società è esposta ai rischi di fluttuazione.

Gli interessi sulle linee di credito operative a breve termine sono conteggiati al 1,05%, secondo le tipologie delle medesime, come peraltro evidenziato nella Nota 32.

Se al 31 dicembre 2015 i tassi d'interesse su finanziamenti a lungo termine in essere a tale data fossero stati 100 punti base più alti (più bassi) rispetto a quanto effettivamente realizzatosi, si sarebbero registrati a conto economico maggiori (minori) oneri finanziari, al lordo del relativo effetto fiscale, rispettivamente per +77 mila Euro e -77 mila Euro.

Rischio di credito

Il fondo svalutazione crediti (Nota 23), che include stanziamenti effettuati a fronte di specifiche posizioni creditorie storiche e di stanziamenti generici effettuati sulle porzioni creditorie non coperte da garanzie, rappresenta circa il 12,65% dei crediti verso clienti al 31 dicembre 2015, a fronte di perdite che mediamente nel passato triennio sono ammontate allo 0,1% dei crediti e quindi con un valore medio annuo dello 0,55%.

Rischio di liquidità

Si rimanda ai commenti contenuti nelle Note Illustrative del bilancio consolidato.

A completamento dell'analisi sul rischio di liquidità si allega la tabella che evidenza la cadenza temporale dei flussi finanziari:

Valore
contabile
Futuri
interessi
attivi/passivi
Flussi
finanziari
contrattuali
Entro
1 anno
Di cui
da 1 a 5
anni
Oltre
5 anni
"Finanziamento Superga" - - - - - -
"Finanziamento Intesa" 13.125 518 13.643 3.997 9.646 -
"Finanziamento UBI Banca" 2.678 58 2.736 2.736 - -
Debiti per leasing 68 3 71 35 36 -
Totale passività finanziarie 15.871 579 16.450 6.768 9.682 -

Rischio di default e "covenant" sul debito

Il rischio di default attiene alla possibilità che i contratti di finanziamento in capo alla Società contengano clausole (covenants) che legittimano le controparti a richiedere al debitore al verificarsi di determinati eventi e circostanze l'immediato rimborso delle somme prestate e non ancora in scadenza, generando un rischio di liquidità.

Non vi sono covenants sui contratti di finanziamento in essere.

40. RAPPORTI CON CONTROLLANTI, COLLEGATE, ALTRE PARTECIPAZIONI E PARTI CORRELATE

Le operazioni effettuate da BasicNet S.p.A. con le società appartenenti al Gruppo nel corso dell'ordinaria gestione e regolate secondo le normali condizioni di mercato, riguardano:

  • l'assistenza organizzativa, commerciale, informatica, amministrativa regolata da specifici contratti;
  • la concessione di diritti di sfruttamento del know-how sviluppato sui prodotti;
  • la concessione in licenza dei marchi K-Way e Sabelt alla controllata BasicItalia S.p.A.;
  • l'assistenza finanziaria per la gestione di Tesoreria centralizzata, rapporti con istituti di credito, concessione di fideiussioni;
  • l'assistenza commerciale, principalmente per quanto riguarda la cessione di capi campionario di abbigliamento, di cataloghi e la corresponsione di commissioni all'acquisto;
  • la locazione di immobili ad uso commerciale da parte di Basic Village S.p.A.;
  • gli acquisti di prodotti da BasicItalia S.p.A. per omaggi e spese promozionali;
  • gli oneri e proventi di natura finanziaria maturati sui finanziamenti operati nell'ambito della gestione centralizzata di Tesoreria, regolati a tassi di mercato.

Gli effetti economici derivanti da questo complesso di rapporti sono sintetizzabili come segue:

Società del Gruppo BasicNet Vendite Proventi Royalties Proventi Dividendi Totale
dirette diversi attive finanziari
BasicItalia S.p.A. con Socio Unico 1.512.595 251.784 6.005.656 192.717 - 7.962.752
Basic Trademark S.A. - 5.500.000 - - - 5.500.000
Basic Properties B.V. - - - - 5.400.000 5.400.000
Superga Trademark S.A. - 250.000 - 405.099 - 655.099
Basic Village S.p.A. con Socio Unico - 50.000 - - - 50.000
BasicNet Asia Ltd. 21.667 - - - - 21.667
Jesus Jeans S.r.l. con Socio Unico - 5.000 - - - 5.000
Fashion S.r.l. - 1.500 - - - 1.500
Totale 1.534.262 6.058.284 6.005.656 597.816 5.400.000 19.596.018

RICAVI

COSTI

Società del Gruppo BasicNet Costo Costo Costo Spese di vendita, Oneri Totale
del venduto per sponsor del lavoro generali ed finanziari
amministrative e
royalties passive
Basic Village S.p.A. con Socio Unico - - - 2.002.660 - 2.002.660
BasicNet Asia Ltd. - - - 798.578 - 798.578
BasicItalia S.p.A. con Socio Unico 6.823 255.044 - 180.681 - 442.548
BasicRetail S.r.l. con Socio Unico - - - 68.602 - 68.602
Fashion S.r.l. - - - 2.682 - 2.682
Totale 6.823 255.044 - 3.053.203 - 3.315.070

Di seguito è fornita la sintesi dei rapporti con le parti correlate con riferimento alle note nelle quali è riportato il dettaglio per ciascuna delle macro-voci per il periodo chiuso al 31 dicembre 2015:

Partecipazioni Crediti Debiti Ricavi Costi
(Nota 20) (Nota 24) (Nota 35) (Nota 40) (Nota 40)
Società controllate 35.754.488 64.930.559 1.073.109 19.594.518 3.312.388
Società in joint venture 490.000 14.427 4.481 1.500 2.682
Compensi e retribuzioni
agli organi di amministrazione,
di controllo e dirigenti
con responsabilità strategica
e ad altri parti correlate - - - - 3.746.080
Totale 36.244.488 64.994.986 1.077.590 19.596.018 7.061.150

I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di Amministratore o di Sindaco in BasicNet S.p.A. e nelle altre imprese incluse nel consolidamento.

Per quanto riguarda le altre parti correlate, si segnala l'attività di consulenza legale svolta dallo Studio Legale Pavesio e Associati, riconducibile al consigliere Avvocato Carlo Pavesio, e l'attività di consulenza svolta da Pantarei S.r.l. della quale il consigliere Alessandro Gabetti Davicini è Amministratore Unico e dello Studio Boidi & Partners riconducibile al Presidente del Collegio Sindacale Massimo Boidi. Tali transazioni, non rilevanti in rapporto ai valori complessi coinvolti, sono state concluse a condizioni di mercato.

La collezione informatica di proprietà di BasicNet S.p.A., che viene utilizzata come richiamo mediatico in occasione di eventi, rassegne e mostre in abbinamento ai marchi e/o prodotti del Gruppo, è oggetto di un accordo rinnovabile di reciproca put e call con BasicWorld S.r.l., ad un prezzo pari ai costi sostenuti per l'acquisizione della medesima, oltre ad interessi. Tale accordo è stato stipulato in ragione dell'eventuale interesse di BasicNet S.p.A. alla vendita di quelle apparecchiature per garantirsi il completo recupero dei costi sostenuti, comprensivi degli oneri finanziari, sfruttando nel frattempo i benefici che ne possono derivare come strumenti di comunicazione per i propri marchi e/o prodotti e, da parte di BasicWorld S.r.l., all'acquisto, per evitare che una collezione così costruita possa venire dispersa.

41. COMUNICAZIONE CONSOB N. DEM/6064293 DEL 28 LUGLIO 2006

Ai sensi della Comunicazione DEM/6064293 del 28 luglio 2006, si segnala che nel corso dell'esercizio non vi sono stati eventi ed operazioni significative non ricorrenti.

42. PASSIVITÀ/ATTIVITA' POTENZIALI

Il Gruppo BasicNet è coinvolto in alcune controversie legali di natura commerciale dal cui esito non sono attese significative passività.

Altre controversie sono dettagliatamente descritte nelle Note Illustrative al bilancio consolidato (Nota 49).

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente F.to Marco Daniele Boglione

ALLEGATI

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ELENCO PARTECIPAZIONI AL 31 DICEMBRE 2015

(Importi in Euro) Importo Patrimonio
del Utile Quota Quota netto
Capitale patrimonio (perdita) posseduta posseduta contabile Valore
Denominazione / Sede / Capitale sociale netto del periodo direttamente indirettamente pro quota di carico
IMPRESE CONTROLLATE
BASICITALIA S.p.A.
CON SOCIO UNICO
Strada della Cebrosa, 106
10156 TORINO
Capitale Sociale € 7.650.000 7.650.000 12.535.198 1.491.453 100,00 - 12.535.198 31.599.725
BASICNET ASIA LTD.
15 floor, Linkchart Centre
No.2 Tai Yip Street
Kwun Tong, Kowloon
HONG KONG
Capitale Sociale HKD 10.000 1.185 299.681 51.224 100,00 - 299.681 927
BASICRETAIL S.r.l.
CON SOCIO UNICO
Strada della Cebrosa, 106
10156 TORINO
Capitale Sociale € 10.000 10.000 750.593 277.191 - 100,00 - -
BASIC PROPERTIES B.V.
Herikerbergweg 200 – LunArena –
Amsterdam Zuidoost
THE NETHERLANDS
Capitale Sociale € 18.160 18.160 6.167.017 5.560.052 100,00 - 6.167.017 3.657.747
BASIC PROPERTIES AMERICA, INC.
c/o Corporation Service Company
11 S 12th Street - PO BOX 1463 –
Richmond VA 23218 – U.S.A.
Capitale Sociale USD 8.469.157,77 7.778.921 6.408.204 530.849 - 100,00 - -
BASIC TRADEMARK S.A.
42-44 Avenue de la Gare
L-1610 LUXEMBOURG
Capitale Sociale € 1.250.000 1.250.000 5.697.832 4.327.221 - 100,00 - -

ALLEGATO 1 - Pagina 2 di 3

(Importi in Euro) Importo Patrimonio
del Utile Quota Quota netto
Capitale patrimonio (perdita) posseduta posseduta contabile Valore
Denominazione / Sede / Capitale sociale netto del periodo direttamente indirettamente pro quota di carico
IMPRESE CONTROLLATE
BASIC VILLAGE S.p.A.
CON SOCIO UNICO
Largo M. Vitale, 1
10152 TORINO
Capitale Sociale € 412.800 412.800 4.493.873 275.669 100,00 - 4.493.873 414.715
JESUS JEANS S.r.l
CON SOCIO UNICO
Largo M. Vitale, 1
10152 TORINO
Capitale Sociale € 10.000 10.000 48.202 20.392 100,00 - 48.202 81.375
SUPERGA TRADEMARK S.A.
42-44 Avenue de la Gare
L-1610 LUXEMBOURG
Capitale Sociale € 500.000 500.000 830.038 2.125.177 - 100,00 - -
JOINT VENTURE
ANZIBESSON TRADEMARK S.r.l.
Largo M. Vitale, 1
10152 TORINO
Capitale Sociale € 50.000 50.000 111.242 (44.266) 50,00 - 55.621 25.000
FASHION S.r.l.
C.so Stati Uniti, 41
10129 TORINO
Capitale Sociale € 100.000 100.000 328.647 (75.375) 50,00 - 164.323 465.000

ALLEGATO 1 - Pagina 3 di 3

ELENCO PARTECIPAZIONI AL 31 DICEMBRE 2015

(Importi in Euro) 31/12/2014 Versamenti 31/12/2015 % possesso
Valore Acquisizioni / a copertura Impairment Valore della
Denominazione / Sede / Capitale di carico Costituzioni perdite partecipazioni Cessioni di carico Capogruppo
PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE
BasicItalia S.p.A. con Socio Unico 31.599.724 - - - - 31.599.725 100%
BasicNet Asia Ltd. 927 - - - - 927 100%
Basic Properties B.V. 3.657.747 - - - - 3.657.747 100%
Basic Village S.p.A. – con Socio Unico 414.715 - - - - 414.715 100%
Jesus Jeans S.r.l. – con Socio Unico 81.375 - - - - 81.375 100%
TOTALE IMPRESE CONTROLLATE 35.754.488 - - - 35.754.488
PARTECIPAZIONI IN JOINT VENTURE
AnziBesson Trademark S.r.l. 25.000 - - - - 25.000 50%
Fashion S.r.l. 465.000 - - - - 465.000 50%
TOTALE JOINT VENTURE 490.000 - - - - 490.000
PARTECIPAZIONI IN ALTRE IMPRESE
Consorzi e altre minori 128 - - - - 128
TOTALE ALTRE IMPRESE 128 - - - - 128
TOTALE PARTECIPAZIONI 36.244.616 - - - - 36.244.616
CREDITI FINANZIARI
Crediti verso altri (cauzioni) 10.460 - (230) - - 10.230
Crediti verso imprese controllate 90.000 - - - - 90.000
TOTALE CREDITI 100.460 - (230) - - 100.230
TOTALE PARTECIPAZIONI
E ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE 36.345.076 - (230) - - 36.344.846

ALLEGATO 2

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS COMMA 5 E 5 BIS DEL DECRETO LEGISLATIVO 24 FEBBRAIO 1998, N. 58 "TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA"

I sottoscritti Marco Daniele Boglione Presidente con deleghe, Franco Spalla Amministratore Delegato e Paolo Cafasso, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di BasicNet S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e l'effettiva applicazione, delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2015.

Si attesta, inoltre, che il bilancio d'esercizio:

  • a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • b) è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standard adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005, a quanto consta, sono idonei a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'Emittente;
  • c) la Relazione sulla Gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'Emittente, unitamente alla descrizione dei rischi e incertezze a cui è esposto.

F.to Marco Daniele Boglione Presidente

F.to Franco Spalla F.to Paolo Cafasso Amministratore Delegato Dirigente Preposto

ALLEGATO 3

INFORMAZIONI DI CUI ALL'ART. 149-DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato
il servizio
Destinatario Compensi
di competenza
2015
Revisione contabile PricewaterhouseCoopers S.p.A. Capogruppo BasicNet S.p.A. 55.460
Società controllate 50.017
Servizi attestazione PricewaterhouseCoopers S.p.A. Capogruppo BasicNet S.p.A. 5.000
Altri servizi PricewaterhouseCoopers S.p.A. - -
Totale 110.477

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE AI SENSI DELL'ART. 153 DEL D. LGS. N. 58/1998 E DELL'ART. 2429, COMMA 3, DEL CODICE CIVILE

Signori Azionisti,

la presente Relazione illustra le evidenze emerse nell'espletamento delle funzioni e delle attività attribuite a questo Collegio, a norma degli artt. 149 e seguenti del D.Lgs. 24/02/1998 n. 58 (TUF).

Il Bilancio, che viene sottoposto al Vostro esame, riflette l'andamento della gestione della Società, con un'unitaria esposizione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria, dettagliatamente illustrata dal Consiglio di Amministrazione nella Relazione sulla Gestione e nelle Note Illustrative.

Nella Relazione sulla Gestione, sia con riferimento al bilancio consolidato che al bilancio ordinario, il Consiglio di Amministrazione ha dato compiutamente conto dei fatti di maggior rilievo che, anche in un ambito non ricorrente, hanno caratterizzato l'esercizio, riferendo altresì sull'andamento delle società partecipate.

L'attività di vigilanza prevista dalla legge è stata svolta regolarmente, avendo presente sia gli aggiornati Principi di comportamento del Collegio Sindacale nelle società quotate, emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, sia la normativa di legge specifica in materia, sia le raccomandazioni e comunicazioni della Consob.

La Relazione che segue, nell'intento di rendere più agevole la lettura e pronta la consultazione, ricalca fedelmente lo schema di base ed i singoli punti, con relativa intestazione, quali suggeriti dalla Consob con comunicazione n° 1025564 del 6 aprile 2001 e successive integrazioni e/o modificazioni.

* * *

1.0 - Considerazioni sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla società e sulla loro conformità alla legge ed all'atto costitutivo

La Società, "holding" del Gruppo, ove vengono sviluppate, tra le altre, le attività di servizio a beneficio del Network dei licenziatari, ha svolto regolarmente, durante il 2015, la propria attività di sviluppo e di coordinamento per l'uso dei marchi del Gruppo stesso e di conseguenza per Kappa, Robe di Kappa, Superga e K-Way sono stati firmati nuovi accordi di licenza.

Le royalties e sourcing commission consolidate ammontano a 46,5 milioni di Euro con una crescita del 12,8% rispetto al 2014.

Le vendite dirette consolidate segnano un aumento dell'11,1%. Al 31 dicembre 2015 sul territorio italiano, gestito dal licenziatario di proprietà Basic Italia S.p.A., i negozi a marchio del Gruppo erano 233.

I proventi diversi ammontano a 4,0 milioni di Euro (2,0 milioni al 31 dicembre 2014). L'incremento è dovuto a indennizzi conseguiti a fronte dell'attività di protezione dei marchi da contraffazione.

Per quanto concerne i marchi, è proseguita l'attività di sviluppo a livello mondiale con la firma di nuovi accordi e, al contempo, non vi sono fatti e/o eventi di carattere straordinario da segnalare.

Il Consiglio di Amministrazione ha reso un'esauriente informativa nella propria Relazione in ordine al contenzioso attualmente in essere tra la controllata italiana BasicItalia S.p.A. e la A.S. Roma S.p.A. .

Il Collegio dà comunque atto che il Consiglio di Amministrazione descrive compiutamente il Gruppo e la sua attività, evidenziandone i punti di forza, la struttura, nonché gli obiettivi e le aree di espansione.

Fornisce inoltre informazioni relative all'ambiente, anche ai sensi e per gli effetti di cui al D.Lgs. 81/2008, e contemporaneamente illustra una serie di rischi individuabili a livello strategico, di mercato e finanziari, oltre a quelli generici connessi alla normale attività d'impresa.

Ai fini del corretto adempimento delle norme contenute nel D.Lgs. 231/2001, si dà atto, come già evidenziato dagli Amministratori nella "Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari", che il Codice Etico e il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo sono parte del Sistema di Controllo Interno. Le regole di comportamento contenute nel Modello, in continua evoluzione, integrano e rafforzano i sistemi di controllo aziendale attraverso la mappatura dei reati presupposto, nonché la predisposizione e l'aggiornamento continuo delle procedure correlate.

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato un Organismo di Vigilanza (OdV), cui è stato dato il compito di vigilare sul corretto funzionamento del Modello e di verificarne l'aggiornamento e che riferisce periodicamente in occasione delle riunioni del Comitato di controllo e rischi e del Collegio Sindacale.

Per l'efficacia del Codice Etico e del modello di organizzazione e controllo si è provveduto all'inserimento dei medesimi sul sito internet della Società www.basicnet.com e sul sistema di rilevazione delle presenze riservato ai dipendenti del Gruppo. Il Codice Etico è presentato attraverso un video a tutti i nuovi dipendenti del Gruppo e diffuso a tutti i collaboratori.

Per quanto riguarda i fatti gestionali intervenuti successivamente alla chiusura dell'esercizio, diamo atto che il Consiglio di Amministrazione ha compiutamente descritto i termini dell'accordo avente ad oggetto il marchio italiano Briko.

In conclusione, sui punti citati ed in linea più generale sul complessivo andamento della gestione, il Collegio, durante l'esercizio, ha sempre ricevuto tempestivamente le informazioni necessarie per la conoscenza e comprensione dell'evoluzione delle operazioni in parola e di quelle altre di rilievo, di cui è fornita illustrazione nella Relazione del Consiglio di Amministrazione.

2.0 - Operazioni atipiche o inusuali

Nel corso dell'esercizio in rassegna e successivamente alla chiusura dello stesso il Collegio non ha riscontrato operazioni che, per loro natura o per dimensioni, rivestano caratteristiche di atipicità o possano dirsi inusuali.

2.1 - Operazioni atipiche o inusuali con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 29 ottobre 2010, aggiornata nel luglio 2014, la procedura per operazioni con parti correlate, i contenuti della quale sono riassunti nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti proprietari". La procedura è altresì reperibile nella versione integrale sul sito internet del Gruppo (www.basicnet.com nella sezione "Corporate Governance BasicNet"). Le informazioni su rapporti con parti correlate sono presentate nella nota 46 del bilancio di esercizio.

Sulla base di queste premesse diamo atto che le operazioni effettuate dalla Società con parti correlate fanno parte dell'ordinaria gestione, che sono regolate secondo le normali condizioni di mercato e che nel corso del 2015 non sono state sottoposte al Consiglio di Amministrazione deliberazioni in merito a operazioni con parti correlate.

2.2 - Operazioni atipiche o inusuali con terzi o con società infragruppo

Evento non occorso.

2.3 - Operazioni infragruppo e con parti correlate di natura ordinaria

Gli Amministratori hanno fornito l'informativa circa operazioni ordinarie infragruppo o poste in essere con parti correlate, nella nota 46 al bilancio.

Il Collegio, anche tenuto conto dell'art. 2391-bis Codice Civile, non ritiene di dover aggiungere alcunché a detta informativa, che appare adeguata; sembra invece utile specificare che, in esecuzione del proprio mandato, il Collegio ha verificato nel corso dell'esercizio che le operazioni infragruppo o con parti correlate fossero eseguite in applicazione di quanto previsto dalla citata procedura per la loro effettuazione e, comunque, mediante regolari contratti stipulati secondo la normale prassi in materia ed a condizioni di mercato. Le operazioni infragruppo esaminate dal Collegio appaiono congrue, nel miglior interesse della società e del Gruppo, adeguatamente motivate e documentate.

3.0 - Valutazione circa l'adeguatezza delle informazioni rese dagli Amministratori in ordine alle operazioni atipiche o inusuali

Non sono intervenute operazioni atipiche e/o inusuali e non si fa quindi luogo a valutazioni.

4.0 - Osservazioni sui richiami di informativa del Revisore

Evento non occorso.

5.0 - Denunce ex art. 2408 Codice Civile

Evento non occorso.

6.0 - Presentazione di esposti

Evento non occorso.

7.0 - Ulteriori incarichi al Revisore

Si segnala che il Revisore ha svolto nel 2015 le attività finalizzate all'apposizione del visto di conformità finalizzate alla compensazione in BasicNet SpA, mediante modello F24, di crediti fiscali superiori a 15.000 Euro nel modello Unico SC 2015 per complessivi Euro 5.000.

8.0 - Conferimento di incarichi a soggetti legati al Revisore

Si segnala che nel corso del 2015 una società della rete del Revisore ha fornito assistenza alla BasicItalia S.p.A. con riferimento ad attività connesse al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/2001 per un corrispettivo di Euro 15.000.

9.0 – Pareri rilasciati a sensi di legge

Nel corso del 2015 sono stati rilasciati due pareri per quanto concerne la remunerazione di alcuni Amministratori ex art. 2389 Codice Civile, nonché un parere per la nomina di un nuovo Consigliere ex art. 2386 Codice Civile.

Inoltre, nel 2016 si sono tenute due riunioni, la prima nel mese di febbraio e la seconda nel mese di marzo, per la proposta di un importo una-tantum da destinare al top management a riconoscimento delle attività e dei risultati conseguiti sia per quanto riguarda Basicnet Spa che la controllata BasicItalia Spa, nelle misure individualmente riportate nella colonna "Bonus e altri incentivi" della tabella (1 della Relazione sulla Remunerazione, cui gli Amministratori fanno rimando nella propria.

10.0 - Frequenza riunioni Consiglio e Collegio

Il Collegio Sindacale, nel corso del 2015, ha tenuto n. 4 riunioni, ha partecipato a n. 6 riunioni del Consiglio di Amministrazione, nonché a n. 1 assemblea ordinaria.

11.0 - Osservazioni sul rispetto dei principi di corretta amministrazione

Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di propria competenza, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, tramite osservazioni dirette, indagini ed incontri con la Società di Revisione, per il reciproco scambio di dati e informazioni rilevanti ex art. 150, secondo comma, TUF.

L'attività del Collegio Sindacale è stata indirizzata – come per il passato – alla verifica, da un lato, della legittimità delle scelte gestionali del Consiglio di Amministrazione e, dall'altro, della loro conformità a criteri di razionalità economica, patrimoniale e finanziaria, con esclusione, per contro, del controllo di merito sull'opportunità e convenienza delle scelte stesse.

In particolare il Collegio ha verificato che le operazioni aziendali tipiche ed usuali e quelle di maggior portata non fossero viziate da estraneità all'oggetto sociale o da conflitto, anche solo potenziale, di interessi ed, inoltre, che non fossero tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale o che, comunque, non fossero manifestamente imprudenti od azzardate. Per i medesimi obiettivi, nella stessa linea, si è verificato che esse non fossero attuate in contrasto con le deliberazioni assunte dagli Organi sociali o che fossero lesive dei diritti di singoli soci o delle minoranze.

Si rammenta che il Gruppo, all'inizio dell'anno 2004, in applicazione delle disposizioni degli articoli 2497 e seguenti del Codice Civile, relativi alla attività di "Direzione e coordinamento di società" aveva identificato, nel proprio ambito, una posizione di "soggezione" alla Capogruppo di tutte le sue controllate dirette italiane.

Detta attività ha trovato esplicazione nell'ambito di contratti di assistenza gestionale, nei campi amministrativo, commerciale, tecnico e finanziario.

Va altresì segnalato che tale attività si estende all'indicazione degli indirizzi strategici generali ed operativi di Gruppo, all'impostazione ed aggiornamento del modello di "amministrazione e controllo", al controllo interno, alla condivisione del codice etico, alla elaborazione delle politiche generali di gestione delle risorse umane e finanziarie, nonché di quelle commerciali.

La Società Capogruppo ha aderito al consolidamento fiscale nazionale previsto dagli articoli 117 e seguenti del TUIR - DPR 22 dicembre 1986 n. 917 con tutte società del Gruppo interamente controllate.

In applicazione di quanto previsto all'articolo 39 del Regolamento Mercati emanato dalla Consob, con riferimento alle "Condizioni per la quotazione di azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di stati non appartenenti all'Unione Europea" di cui all'articolo 36 e 37 del citato Regolamento, si attesta che in base ai dati di bilancio al 31 dicembre 2015 e in applicazione dei parametri di significativa rilevanza ai fini del consolidamento, individuata secondo le disposizioni di cui al titolo VI, capo II, del Regolamento Emittenti, la società controllata Basic Properties America, Inc., con sede in Richmond (Virginia) assume rilevanza ai fini della suddetta disciplina. Sono comunque adempiute per le controllate con sede in Stati non appartenenti all'Unione Europea e cioè Basic Properties America, Inc. (USA) e BasicNet Asia Ltd. (Hong Kong) le previsioni di cui all'articolo 36 Regolamento Mercati.

Le situazioni contabili, lo statuto, l'elenco dei poteri degli organi delegati sono depositati presso la sede sociale di BasicNet a disposizione del pubblico. La composizione del Consiglio di Amministrazione delle Società è consultabile sul sito www.basicnet.com/ilgruppo/organisociali. La BasicNet S.p.A. non è soggetta alla "Attività di direzione e coordinamento" da parte della propria controllante.

12.0 - Osservazioni sull'adeguatezza della struttura organizzativa

Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, mediante osservazioni dirette, audizioni, incontri e raccolta di informazioni dalle competenti funzioni aziendali, nonché mediante incontri con i responsabili della revisione esterna.

Nel corso dell'esercizio il Collegio ha vigilato, in stretta collaborazione con gli Amministratori, sull'eventuale manifestarsi di disfunzioni organizzativo-gestionali che potessero derivare direttamente da difetti di organizzazione; non sono emersi casi suscettibili di menzione in questa sede.

La valutazione della struttura organizzativa si conferma, nel complesso, positiva.

13.0 - Osservazioni sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e gestione dei rischi

Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e gestione rischi in particolare nel corso delle riunioni periodiche del Comitato di controllo e rischi al quale partecipano anche l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione rischi ed il responsabile dell'Internal Audit.

Il Comitato controllo e rischi opera in base ad apposito Regolamento, che sostanzialmente recepisce le raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina.

Il Comitato controllo e rischi ha tenuto, nel corso dell'esercizio, n. 4 riunioni.

Dalle analisi e dai controlli effettuati, relativamente alle aree ed alle funzioni interessate all'attività di controllo interno, emerge una valutazione di sostanziale correttezza ed affidabilità del sistema, peraltro in costante aggiornamento anche a livello di Gruppo.

In particolare si ribadisce come il Codice Etico e il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, di cui al D.Lgs. n. 231/2001, e successive integrazioni, siano parte del sistema di controllo interno. Le regole di comportamento contenute nel modello, in continua evoluzione, integrano e rafforzano i sistemi di controllo aziendale attraverso la predisposizione e l'aggiornamento continuo delle procedure correlate.

Per l'efficacia del Codice Etico e del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo si è provveduto all'inserimento dei medesimi sul sito internet della società (www.basicnet.com) e sul sistema di rilevazione delle presenze riservato ai dipendenti del Gruppo. Il Codice Etico è presentato attraverso un video a tutti i nuovi dipendenti del Gruppo e diffuso a tutti i collaboratori.

14.0 - Osservazioni sull'adeguatezza del sistema amministrativo - contabile

Il sistema amministrativo-contabile, come del resto per il passato, ha fornito sempre tempestivamente i dati richiesti, come emerge dalle riunioni del Consiglio di Amministrazione. La valutazione del sistema è positiva; in particolare si ritiene che il sistema amministrativocontabile sia in grado di rappresentare correttamente i fatti di gestione.

15.0 - Osservazioni sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle società controllate (art. 114 TUF)

Il Collegio ha preso conoscenza delle disposizione impartite dalla società alle proprie controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, TUF e le ha ritenute adeguate al fine di adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla legge.

Il Collegio ritiene che questa attività di vigilanza rientri nel più ampio settore della vigilanza sull'adeguatezza del sistema di controllo interno di Gruppo. In questo senso la voluta e parziale continuità soggettiva nella composizione dei Consigli di Amministrazione e, limitatamente all'Italia, dei Collegi Sindacali delle società del Gruppo facilita, di fatto, quelle funzioni di controllo della tempestiva conoscenza e coordinamento delle disposizioni impartite dalla Controllante.

Alla prova dei fatti non sono stati identificati significativi punti di debolezza del sistema, soprattutto con riferimento alle operazioni in potenziale conflitto di interesse, cosicché, pur nella continua evoluzione e ricerca di miglioramento, il sistema è risultato essere e permanere in condizioni di affidabilità.

16.0 - Aspetti rilevanti emersi nel corso delle riunioni con i revisori (art. 150 TUF)

Nel corso dell'esercizio si sono tenute riunioni formali alle quali ha partecipato anche la società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A., nonché contatti informali fra singoli membri del Collegio e rappresentanti del Revisore.

Anche avuto riguardo all'attività preparatoria per il bilancio d'esercizio, non sono emersi fatti o aspetti rilevanti meritevoli di menzione in questa sede.

Diamo atto che la società di revisione ci ha consegnato in data odierna la Relazione ai sensi dell'art. 19, comma 3, del D.Lgs. 39/2010 per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 concernente gli aspetti rilevanti dell'attività di revisione contabile, che evidenzia l'assenza di carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria.

La stessa ci ha altresì consegnato l'attestazione di indipendenza e/o cause di incompatibilità nei confronti del Collegio Sindacale, ex artt. 10 e 17 del citato D.Lgs. 39/2010.

17.0 - Adesione al Codice di Autodisciplina

Ai sensi dell'art. 149, comma 1, lettera c-bis) del TUF, diamo atto che il Consiglio di Amministrazione nella relazione sulla Corporate Governance indica che "Il sistema di Corporate Governance adottato da BasicNet S.p.A. (…) si fonda, nei suoi tratti essenziali, nel recepimento dei principi e delle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina delle Società Quotate emanato da Borsa Italiana (…)".

La conformità alle disposizioni di tale Codice è stata riscontrata dal Collegio e ha formato oggetto, nei suoi vari aspetti, della suddetta Relazione, alla quale si rinvia per una più completa e adeguata informativa al riguardo.

Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri adottati dal Consiglio al fine di valutare l'indipendenza dei propri componenti, nonché la corretta applicazione delle relative procedure di accertamento. Il Collegio ha altresì provveduto a valutare, con esito positivo, l'indipendenza dei propri componenti. In esito a dette verifiche, dunque, non emergono osservazioni da parte del Collegio Sindacale, sebbene i membri di quest'ultimo siano in carica da più di nove anni.

18.0 - Valutazioni conclusive in ordine all'attività di vigilanza

Il Collegio ha indirizzato la propria attività nella verifica dell'esistenza, in linea generale, di un'appropriata ed adeguata struttura organizzativa della Società, tale da assicurare il rispetto delle norme e la corretta e tempestiva esecuzione degli adempimenti correlati.

Detto controllo di fondo è stato, altresì, coordinato ed integrato:

  • con interventi ed attività specifiche mirate alla verifica degli adempimenti di legge o di Statuto;
  • con la partecipazione alle riunioni degli Organi Sociali;
  • con l'acquisizione di informazioni concernenti i controlli e la vigilanza esercitata dalla Società di Revisione, la quale ha correttamente espresso il giudizio sulla coerenza della Relazione sulla Gestione con il bilancio, come richiesto dall'art. 156, comma 4-bis, lettera d), del TUF;
  • con la raccolta di ulteriori informazioni in incontri anche occasionali con gli Amministratori ed i Responsabili delle varie funzioni aziendali;
  • con l'analisi, svolta congiuntamente con la società, di eventuali nuove disposizioni o comunicazioni Consob di interesse per la società.

Si è così potuto constatare l'esistenza delle premesse organizzative e tecniche per il rispetto, nella sostanza dei fatti, delle norme statutarie, di legge e regolamentari che disciplinano gli organi e le attività societarie ed aziendali.

Per quanto concerne, poi, la specifica vigilanza in ordine alla formazione del bilancio d'esercizio si dirà in successivo, specifico paragrafo.

19.0 - Eventuali proposte da rappresentare all'Assemblea (art. 153 TUF)

In relazione sia al disposto del secondo comma dell'articolo 153 del TUF, sia al generale obbligo di vigilanza di cui all'articolo 149, lettera a) della medesima disposizione (concernente la vigilanza del Collegi, sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo), sia, ancora, all'ordine del giorno dell'Assemblea ordinaria che prevede, fra l'altro, la discussione del bilancio d'esercizio, il Collegio Sindacale dà atto di aver vigilato sull'osservanza delle norme procedurali e di legge riguardanti la formazione di quest'ultimo ed il suo deposito, nonché sul rispetto dei doveri propri degli Amministratori e della Società di Revisione in tale materia.

Altrettanto dicasi con riferimento al Bilancio Consolidato 2015.

L'attività del Collegio - senza peraltro sovrapporsi all'operato della Società di Revisione comporta altresì l'onere di vigilare sulle impostazioni di fondo date al bilancio ordinario, escluso ogni e qualsiasi controllo analitico di merito sul suo contenuto e, con specifico richiamo al disposto del secondo comma dell'articolo 153 del TUF, non abbiamo proposte da formulare in ordine alle altre materie di nostra competenza.

In base ai controlli effettuati direttamente ed alle informazioni scambiate con la Società di Revisione, preso altresì atto della Relazione rilasciata dalla stessa, ex articoli 14 e 16 del D.Lgs.39/2010, che esprime un giudizio senza riserve, riteniamo di non avere né osservazioni, né proposte sul Bilancio, sulla Relazione di Gestione e sulla proposta relativa alla destinazione dell'utile dell'esercizio 2015, pari a 12.070.269,36 che, conseguentemente, e per quanto di nostra specifica competenza, risultano suscettibili della Vostra approvazione.

Torino, 7 aprile 2016

IL COLLEGIO SINDACALE

(Dott. Massimo Boidi)

(Dott. Carola Alberti)

(Dott. Maurizio Ferrero)

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