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Pierrel

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 29, 2016

4430_10-k_2016-04-29_bcbaf511-e008-4ea1-aab7-4680899fe837.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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PIERREL S.p.A.

Sede legale ed amministrativa Strada Statale Appia 7/bis 46/48, 81043 Capua (CE) Capitale Sociale: Euro 11.598.506,75 i. v. Registro delle Imprese di Caserta REA CE-227340 Codice fiscale e Partita IVA n. 04920860964

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2015

PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI

  • Situazione patrimoniale finanziaria consolidata
  • Conto economico separato consolidato
  • Conto economico complessivo consolidato
  • Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato
  • Rendiconto finanziario consolidato

Situazione patrimoniale - finanziaria consolidata

Attività

(euro migliaia) Note 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
di cui parti di cui parti
correlate correlate
Avviamento (1) 19.116
Immobilizzazioni immateriali (2) 1.496 5.494
Immobilizzazioni materiali (3) 10.969 14.445
Immobilizzazioni finanziarie (4) 180
Crediti e altre attività non correnti (5) 2
8
6
6
Imposte anticipate (6) 5.396 6.432
Attività non correnti 18.069 45.553
Rimanenze (7) 2.195 3.148
Lavori in corso (8) 460
Crediti commerciali (9) 3.250 6.205
Crediti tributari (10) 1.079 1.653
Altre attività e crediti diversi correnti (11) 802 1.976
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (12) 1.218 4.461
Attività operative cessate (13) 28.199
Attività correnti 36.743 17.903
TOTALE ATTIVITA' 54.812 63.456

Passività e Patrimonio Netto

(euro migliaia) Note 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
di cui parti di cui parti
correlate correlate
Capitale sociale 11.599 11.353
Riserve e Utili (perdite) portate a nuovo (21.411) (12.917)
Perdita del periodo (7.580) (13.643)
Patrimonio netto di Gruppo (17.392) (15.207)
Capitale e riserve di terzi 24.254 26.991
Utile (perdita) del periodo di terzi (5.953) (4.479)
Patrimonio netto consolidato (14) 909 7.305
Benefici ai dipendenti (15) 342 1.673
Imposte differite passive (16) 5
5
1.550
Passività finanziarie non correnti (17) 20.343 9.183
Altre passività e debiti non correnti 4
7
Passività non correnti 20.740 12.453
Debiti commerciali (18) 5.617 12 10.420 63
Passività finanziarie correnti (17) 8.113 4.004 22.712 2.811
Debiti tributari (19) 1.613 2.088
Altre passività e debiti diversi correnti (20) 6.278 57 8.478 119
Passività direttamente associate alle attività
operative cessate (13) 11.542 2.085
Passività correnti 33.163 43.698
TOTALE PASSIVITA' 53.903 56.151
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 54.812 63.456
(euro migliaia) Note 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Restated (*)
di cui parti di cui parti
ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO correlate correlate
Ricavi (21) 16.149 15.106
di cui non ricorrenti 263 233
Materie prime e materiali di consumo utilizzati (22) (5.599) (5.159)
di cui non ricorrenti
Costi per servizi e prestazioni (23) (3.548) (15) (3.373) (9)
di cui non ricorrenti (40) (243)
Costi per godimento beni di terzi (24) (119) (100)
di cui non ricorrenti
Costo del personale (25) (5.776) (62) (5.751) (145)
di cui non ricorrenti (22) (16)
Altri accantonamenti e costi (26) (1.646) (1.687)
di cui non ricorrenti (86) (433)
Risultato prima di ammortamenti, oneri
finanziari e imposte (540) (965)
Ammortamenti e svalutazioni (27) (2.081) (2.713)
di cui non ricorrenti (54)
Risultato operativo (2.621) (3.678)
Oneri finanziari (28) (2.556) (198) (3.020) (202)
di cui non ricorrenti (73)
Proventi finanziari (28) 5 9
Risultato prima delle imposte (5.172) (6.690)
Imposte sul reddito del periodo (29) (630) (199)
di cui non ricorrenti
PERDITA NETTA DELL'ESERCIZIO DERIVANTE DA
ATTIVITA' OPERATIVE (5.802) (6.888)
ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE
PERDITA NETTA DELL'ESERCIZIO DERIVANTE DA
ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE (30) (7.731) (11.234)
PERDITA NETTA DELL'ESERCIZIO (13.533) (18.122)
di cui Perdita netta di competenza di terzi (5.953) (2.579) (4.479) (1.953)
di cui Perdita netta di competenza degli azionisti (7.580) (13.643)
Pierrel
Azioni ordinarie in circolazione al 31 dicembre 2015 52.597.455 49.162.794
Perdita netta d'esercizio (migliaia di Euro) (7.580) (13.643)
Risultato netto base e diluito per azione (0,14) (0,28)
di cui base e diluito da attività operative (0,11) (0,14)
di cui base e diluito da attività operative cessate (0,03) (0,14)

Conto economico separato consolidato

(*) Dati comparativi restated a seguito della riclassifica della Divisione TCRDO tra le "Attività operative cessate" e le "Passività direttamente associate alle attività operative cessate".

Conto economico complessivo consolidato

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Restated (*)
Perdita netta consolidata dell'esercizio (13.533) (18.122)
Altre componenti di conto economico complessivo al netto dell'effetto fiscale
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio:
Differenze di conversione di bilanci esteri 1.085 489
1.085 489
(Perdita)/utile netto da cash flow hedge 4
2
6
8
4
2
68
Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto dell'effetto fiscale
1.127 557
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente
riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio:
(Perdita)/utile da rivalutazione su piani a benefici definiti 6
2
(426)
6
2
(426)
Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto dell'effetto fiscale
6
2
(426)
Totale altre componenti di conto economico complessivo al netto dell'effetto fiscale 1.189 131
Totale utile /(perdita) complessiva al netto dell'effetto fiscale (12.344) (17.991)
di cui Perdita complessiva da attività operative (5.748) (6.859)
di cui Perdita complessiva da attività operative cessate (6.596) (11.132)
di cui Perdita netta di competenza di terzi (6.390) (13.512)
di cui Perdita netta di competenza degli azionisti Pierrel (5.953) (4.479)

(*) Dati comparativi restated a seguito della riclassifica della Divisione TCRDO tra le "Attività operative cessate" e le "Passività direttamente associate alle attività operative cessate".

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato

(euro migliaia) Capitale
sociale
Sovrappr.
azioni
Azioni
proprie
Altre
riserve
Perdite a
nuovo
Riserva
hedge CF
Riserva
IAS 19R
Riserva
da
conver.
Totale Quote
terzi
Totale
Saldo al 1° gennaio 2014 11.353 10.996 (995) 7.148 (26.940) (226) (74) (620) 642 8.672 9.314
Restatement retroattivo per rilevazione PPA (31) (31) (23) (54)
Saldo al 1° gennaio 2014 11.353 10.996 (995) 7.117 (26.940) (226) (74) (620) 611 8.649 9.260
Perdita dell'esercizio (13.643) (13.643) (4.479) (18.122)
Conto economico complessivo 6
8
(426) 489 131 131
Perdita complessiva del periodo (13.643) 6
8
(426) 489 (13.512) (4.479) (17.991)
Copertura Perdite
Aumento di Capitale THERAMetrics holding AG 655 655 15.338 15.993
Riallocazione Capitale e Riserve di terzi post
Aumento di Capitale THERAMetrics
(3.260) (3.260) 3.410 150
Oneri accessori su Aumento di Capitale
THERAMetrics
(130) (130) (242) (372)
Operazioni con minorities 407 407 (204) 203
Fees per transazione GEM in THERAMetrics 2 2 5 7
Rilevazione dello share based payment in
TEHRAMetrics
1
9
1
9
3
5
5
4
Saldo al 31 dicembre 2014 11.353 10.996 (995) 4.810 (40.583) (158) (500) (131) (15.208) 22.512 7.304
(euro migliaia) Capitale
sociale
Sovrappr.
azioni
Azioni
proprie
Altre
riserve
Perdite a
nuovo
Riserva
hedge CF
Riserva
IAS 19R
Riserva
da
conver.
Totale Quote
terzi
Totale
Saldo al 1° gennaio 2015 11.353 10.996 (995) 4.810 (40.583) (158) (500) (131) (15.208) 22.512 7.304
Perdita dell'esercizio (7.579) (7.579) (5.953) (13.533)
Conto economico complessivo 4
2
6
2
1.085 1.189 1.189
Perdita complessiva del periodo (7.579) 4
2
6
2
1.085 (6.390) (5.953) (12.344)
Copertura Perdite
Aumento di Capitale in Pierrel S.p.A. e relativi
oneri
246 3.120 3.366 3.366
Operazioni con terzi 256 144 400 536 936
Pagamenti basati su azioni THERAMetrics 451 451 1.196 1.647
Altri movimenti (chiusura Russia e Lituania) (10) (10) 1
0
Saldo al 31 dicembre 2015 11.599 14.116 (995) 5.517 (48.028) (116) (438) 954 (17.391) 18.301 909

Rendiconto finanziario consolidato

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Restated (*)
Perdita netta (13.533) (18.122)
di cui Perdita netta da attività in funzionamento (5.802) (6.888)
di cui Perdita netta da attività operative cessate (7.731) (11.234)
Ammortamenti 2.904 3.896
Accantonamenti e svalutazioni 555 5.105
(Plusvalenza)/ Minusvalenza su alienazione cespiti 503 (13)
Variazione imposte 592 7
6
Variazione oneri finanziari netti non pagati 1.505 1.887
Variazione rimanenze e lavori in corso (253) 1.799
Variazione crediti commerciali 1.607 305
Variazione debiti commerciali (1.826) (3.264)
Variazione netta altre attività e passività correnti (92) 341
Variazione benefici ai dipendenti (395) 177
Accantomenti piani di stock option THERMAetrcis 1.647
Flusso monetario netto utilizzato in attività operativa (6.786) (7.813)
di cui riclassificate nelle Attività operative cessate (4.517) (7.264)
Uscite per acquisto di beni materiali (501) (891)
Uscite per acquisto di beni immateriali (815) (1.132)
Ricavi per cessione di attività immobilizzate 2.520 364
Variazione netta altre attività e passività non correnti (28) 1
8
Uscite per investimenti in altre partecipazioni di minoranza (172)
Acquisto quote di minoranza in società controllate (60)
Flusso monetario netto utilizzato in attività di investimento 1.004 (1.701)
di cui riclassificate nelle Attività operative cessate 1.014 (487)
Variazione netta dei finanziamenti a breve termine (453) (1.829)
Quote di finanziamenti a medio-lungo termine rimborsati (11) (16)
Aumenti di capitale al netto dei relativi costi 3.284 12.151
Stock options esercitate nell'esercizio 7
Proventi da vendita di azioni proprie THERAMetrics 935 263
Flusso monetario da attività di finanziamento 3.755 10.576
di cui riclassificate nelle Attività operative cessate 454 11.153
FLUSSO MONETARIO TOTALE DEL PERIODO (2.027) 1.062
Disponibilità liquide nette all'inizio del periodo 4.461 3.357
di cui da Attività operative cessate 4.163 773
Flusso monetario totale del periodo (2.027) 1.062
di cui da Attività operative (3.141) (2.340)
di cui da Attività operative cessate 1.114 3.402
Effetto cambi (114) 4
2
Disponibilità liquide nette alla fine del periodo 2.320 4.461
di cui riclassificate nelle Attività operative cessate 1.102 4.163
di cui iscritte nelle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.218 298

(*) Dati comparativi restated a seguito della riclassifica della Divisione TCRDO tra le "Attività operative cessate" e le "Passività direttamente associate alle attività operative cessate".

NOTA ILLUSTRATIVA

INFORMAZIONI GENERALI

INFORMAZIONI SUL GRUPPO

Pierrel S.p.A. ("Pierrel" o la "Società") è una società per azioni domiciliata in Capua (CE), Strada Statale Appia 7-bis 46/48, ed è quotata al mercato MTA organizzato e gestito da Borsa Italiana.

Pierrel e le sue controllate (di seguito il "Gruppo") rappresentano un provider globale nell'industria farmaceutica, biofarmaceutica e nel life science, specializzato, attraverso le sue tre differenti linee di business, nella produzione di specialità farmaceutiche (Divisione Contract Manufacturing), nello sviluppo, registrazione e licensing di nuovi farmaci e dispositivi medici (Divisione Pharma) e nella ricerca clinica, nella scoperta di MPCs ("Medicinal Product Candidates") e nel repositioning di farmaci pre-esistenti in nuove indicazioni terapeutiche (Divisione TCRDO – "Tech-driven Contract Research & Development Organization").

Con riferimento a quest'ultima Divisione - facente capo alla sub-holding svizzera THERAMetrics holding AG ("THERAMetrics") le cui azioni sono quotate sulla SIX Swiss Exchange - si segnala che in data 21 dicembre 2015 THERAMetrics ha annunciato di aver avviato un importante progetto strategico che prevede la realizzazione di alcune operazioni straordinarie, finalizzate all'ampliamento ed al rafforzamento del proprio business, i cui dettagli sono meglio descritti e specificati nella Nota 13 della presente Nota illustrativa, all'esito del quale la Società vedrà la propria partecipazione detenuta in THERAMetrics diluita, attestandosi al di sotto del 10%, in favore di soggetti terzi che ne acquisiranno la maggioranza.

L'autonomo progetto strategico di THERAMetrics favorisce, dunque, l'intenzione della Società, riflessa anche nel Piano Industriale 2016-2018, di concentrarsi sullo sviluppo del proprio core business manifatturiero.

Pertanto, in conformità a quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 5, l'intera Divisione Tech-driven Contract Research & Development Organization ("TCRDO") del Gruppo Pierrel - facente capo alla svizzera THERAMetrics - è stata dunque qualificata nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2015 quale "discontinued operation"; pertanto, tutte le attività, le passività ed il risultato economico al 31 dicembre 2015 rivenienti dalla medesima Divisione sono presentati nel Bilancio Consolidato del Gruppo Pierrel separatamente in apposite voci della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, del conto economico separato consolidato, del conto economico complessivo consolidato e del rendiconto finanziario consolidato, e tutte le attività e le passività ad essa riferite sono valutate, alla data di chiusura dell'esercizio, al minore tra il loro valore contabile ed il relativo fair value, al netto dei prevedibili costi di dismissione.

PUBBLICAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

La pubblicazione del bilancio consolidato del Gruppo Pierrel per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione di Pierrel S.p.A. assunta in data 20 aprile 2016.

Il presente bilancio consolidato è assoggettato a revisione legale da parte della PricewaterhouseCoopers S.p.A..

CONTINUITA' AZIENDALE ED OSSERVAZIONI SUL PROFILO FINANZIARIO

L'esercizio 2015 chiude con una perdita netta consolidata di Euro 13,5 milioni (Euro 18,1 milioni al 31 dicembre 2014) - di cui Euro 7,7 milioni derivanti da attività operative cessate - comprensiva di una perdita di terzi pari ad Euro 6,0 milioni, dopo aver effettuato ammortamenti e svalutazioni per Euro 2,1 milioni e registrato oneri finanziari netti per Euro 2,6 milioni. L'indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2015 è pari ad Euro 30,5 milioni (Euro 27,4 milioni alla data di chiusura dell'esercizio 2014) - di cui Euro 3,3 milioni derivanti da attività operative cessate - e l'indebitamento finanziario corrente consolidato alla fine dell'esercizio è di circa Euro 8,3 milioni (Euro 22,7 milioni alla data del 31 dicembre 2014) - di cui Euro 2,5 milioni relativi ad attività operative cessate. Il capitale circolante netto del Gruppo Pierrel al 31 dicembre 2015 – per tale intendendosi la differenza tra attività correnti e passività correnti – è negativo, al netto dell'ammontare delle voci "Attività operative cessate" e "Passività direttamente associate alle attività operative cessate", ed è pari a complessivi Euro 13,1 milioni (Euro 25,8 milioni alla data di chiusura dell'esercizio 2014).

La situazione patrimoniale consolidata al 31 dicembre 2015 mostra, rispetto al precedente esercizio, una significativa riduzione dell'indebitamento finanziario corrente netto, con contestuale incremento dell'indebitamento finanziario non corrente, ed un conseguente progressivo decremento dell'eccedenza delle passività correnti sulle attività correnti. Tale risultato deriva principalmente dal raggiungimento nel corso del 2015, e ancora prima nel corso dell'esercizio 2014, di alcuni degli obiettivi tra quelli che il Gruppo si era pubblicamente impegnato a raggiungere, previsti nel piano industriale 2015-2017 come da ultimo approvato e comunicato al mercato in data 28 agosto 2015, tra cui, in particolare:

  • i. una continua riduzione dei costi Holding;
  • ii. una progressiva significativa opera di efficientamento della Divisione Contract Manufacturing ("CMO");
  • iii. per la Divisione Pharma la progressiva continua affermazione dell'anestetico dentale Orabloc® sul mercato nordamericano, grazie ai rilevanti accordi formalizzati con i più grandi distributori globali del dental care, ed europeo, a seguito del definitivo ottenimento delle singole autorizzazioni nazionali necessarie per il perfezionamento dell'autorizzazione "multistato" ricevuta nel maggio 2013 da parte dell'agenzia del farmaco tedesca ("BfArM") per la commercializzazione di Orabloc® in Francia, Polonia, Germania, Austria ed Inghilterra, nonché alla significativa campagna di comunicazione già avviata nei precedenti esercizi e proseguita per tutto il 2015;
  • iv. il proseguimento della significativa attività di riorganizzazione, ristrutturazione e riduzione dei costi operata nell'ambito della Divisione Tech-driven Contract Research & Development Organization ("TCRDO"), definita in accordo con gli amministratori della THERAMetrics holding AG ("THERAMetrics"), le cui azioni sono quotate sulla SIX Swiss Exchange, nell'ambito delle linee guida definite ed approvate dal board di quest'ultima;
  • v. la positiva conclusione nell'aprile 2015 dell'aumento di capitale deliberato in data 18 marzo 2015 dal Consiglio di Amministrazione della Società, in esecuzione della delega conferitagli dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 12 novembre 2011, ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile. In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di aumentare il capitale sociale a pagamento, in via scindibile, per un importo di massimi 3.441.395,30 (di cui Euro 245.813,95 direttamente a capitale sociale ed il residuo ammontare a riserva di sovrapprezzo), mediante emissione di massime n. 4.916.279 azioni ordinarie, senza valore nominale, con godimento regolare ed aventi le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie Pierrel in circolazione, da liberarsi in denaro ad un prezzo pari ad Euro 0,70 per azione, di cui Euro 0,05 da

imputarsi a capitale sociale ed il residuo ammontare a riserva di sovrapprezzo. Pertanto, in data 17 aprile 2015 si è concluso con successo l'aumento di capitale a seguito dell'integrale sottoscrizione delle n. 4.916.279 azioni offerte per un controvalore complessivo di Euro 3.441.395,30, di cui Euro 245.813,95 imputato a capitale sociale ed il residuo ammontare a riserva da sovrapprezzo. Conseguentemente, il capitale sociale di Pierrel si è adeguato ad Euro 11.598.506,75; nonché

vi. il definitivo positivo accoglimento da parte di Banca Popolare di Milano S.c.ar.l., UniCredit S.p.A. e Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. (le "Banche Finanziatrici") - che congiuntamente vantano crediti nei confronti delle società del Gruppo Pierrel per complessivi Euro 17,5 milioni - della proposta di rimodulazione del debito presentata dalla Società nell'aprile 2014, i cui dettagli sono riportati nel paragrafo "Rescheduling dell'indebitamento bancario della Società e del Gruppo" della nota illustrativa.

Nonostante quanto sopra indicato, al 31 dicembre 2015 il Gruppo ha registrato risultati economici decisamente inferiori rispetto alle previsioni contenute nel citato piano industriale 2015-2017.

In particolare, si segnala che per effetto della perdita dell'esercizio e di quelle degli esercizi precedenti al 31 dicembre 2015 il capitale sociale della Pierrel S.p.A. risulta ridotto al di sotto del minimo legale, facendo rientrare la Capogruppo nella fattispecie prevista dall'articolo 2447 del Codice Civile. L'ammontare di tali perdite è stato però definitivamente accertato soltanto nel corso dello scorso mese di marzo nell'ambito delle attività propedeutiche alla finalizzazione dei dati del bilancio separato della Capogruppo, allorquando peraltro i presupposti di cui all'articolo 2447 del codice civile erano venuti meno, avendo la Società già acquisito informalmente l'impegno irrevocabile degli azionisti rilevanti Fin Posillipo S.p.A. e Bootes S.r.l (che detengono una partecipazione pari, rispettivamente, al 36,36% e al 5,63% del capitale della Società) a rinunciare in via definitiva ai crediti complessivamente vantati nei confronti della Società per complessivi Euro 4,1 milioni, autorizzando la Società stessa a destinare il relativo importo in conto di futuri aumenti di capitale deliberati entro il 31 dicembre 2017 e, comunque, in conto capitale di Pierrel nell'ipotesi in cui non fosse deliberato alcun aumento di capitale entro il termine predetto. Tali impegni sono stati poi successivamente formalizzati da Fin Posillipo S.p.A. e Bootes S.r.l. con comunicazioni del 31 marzo 2016, comunicate al mercato in pari data.

L'evoluzione del patrimonio netto della Capogruppo è tenuta sotto costante e prudente monitoraggio da parte del management e degli amministratori di Pierrel. Più in particolare, nel corso della riunione del Consiglio di Amministrazione, convocata per il giorno 20 aprile 2016, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha confermato il persistere, alla data del 31 marzo 2016, dei presupposti di cui all'articolo 2446 del Codice Civile, provvedendo contestualmente a deliberare la convocazione dell'Assemblea degli Azionisti della Società per l'adozione degli opportuni provvedimenti ai sensi di legge.

Il Consiglio di Amministrazione di Pierrel S.p.A. ha quindi monitorato costantemente e accuratamente la posizione patrimoniale, economica e finanziaria della Società ed anche delle sue partecipate, indirizzando l'impegno proprio e delle strutture aziendali alla verifica di ulteriori opportunità di sviluppo strategico del business in aggiunta a quelle tradizionali per le quali, comunque, continuano ad essere esplorate possibilità di innovazione.

Con particolare riferimento alla Divisione TCRDO, si precisa che anche la capogruppo svizzera THERAMetrics si è dedicata alla revisione del proprio posizionamento strategico ed in tale contesto si inquadrano le negoziazioni condotte con alcuni qualificati operatori del settore che hanno portato all'avvio delle importanti operazioni strategiche, già annunciate al mercato.

Nello specifico, in data 21 dicembre 2015 THERAMetrics ha annunciato di aver avviato un importante progetto strategico che prevede la realizzazione di alcune operazioni straordinarie finalizzate all'ampliamento ed al rafforzamento del proprio business. Più nel dettaglio, THERAMetrics ha sottoscritto un accordo vincolante per la realizzazione di un'operazione di business combination con Relief Therapeutics SA ("Relief"), società di diritto svizzero non quotata con sede a Ginevra, attiva nello sviluppo di trattamenti per le malattie con effetti particolarmente gravosi sulla qualità di vita dei pazienti, il cui capitale sociale sarà detenuto, alla data dell'operazione, al 51% da GEM Global Yield Fund Limited – fondo di investimento americano con assets gestiti per circa USD 3,4 miliardi – e al 49% in misura paritetica dai tre soci fondatori, persone fisiche. L'accordo prevede che THERAMetrics eseguirà un aumento di capitale da liberarsi mediante il conferimento del 100% del capitale sociale di Relief, a fronte del quale agli azionisti della conferente verranno attribuite 5,750 azioni THERAMetrics di nuova emissione per ciascuna azione Relief detenuta. Come da prassi, l'esecuzione dell'accordo è subordinata all'avveramento di una serie di condizioni sospensive, tra cui alla data di predisposizione del presente bilancio residuano unicamente l'approvazione dei termini dell'operazione da parte dell'assemblea degli azionisti di THERAMetrics e l'autorizzazione da parte della SIX Swiss Exchange alla quotazione delle emittende azioni THERAMetrics al servizio dell'operazione. All'esito dell'operazione, gli azionisti di Relief deterranno la maggioranza assoluta di THERAMetrics (che a sua volta deterrà il 100% del capitale sociale di Relief), in una misura pari a circa i due terzi del relativo capitale sociale, mentre la quota detenuta al 31 dicembre 2015 da Pierrel S.p.A. in THERAMetrics sarà diluita, così come quelle degli altri attuali azionisti rilevanti, e si attesterà al di sotto del 10%.

Nell'ambito del medesimo progetto strategico THERAMetrics ha in corso trattative, ad oggi in avanzato stato di negoziazione, aventi ad oggetto un'articolata operazione di spin-off del business della ricerca clinica ("CRO"). In caso di esito positivo delle citate trattative e conseguente sottoscrizione dei relativi accordi vincolanti, è ragionevole ritenere che l'operazione possa essere eseguita nel corso del primo semestre 2016.

Nel mese di dicembre 2015 THERAMetrics ha, altresì, sottoscritto con GEM uno Share Subscription Facility ("SSF") con cui GEM si è impegnata ad investire nella società fino ad un importo massimo di CHF 25 milioni (pari a circa Euro 23 milioni). In particolare, ai sensi del citato accordo, THERAMetrics avrà il diritto, per un periodo massimo di 36 mesi, di emettere e vendere azioni a GEM che, contestualmente, si impegna ad acquistare azioni ordinarie in esecuzione di specifiche richieste di sottoscrizione. In data 4 aprile 2016 GEM ha, tra l'altro, confermato la propria disponibilità - nell'ambito del citato accordo - a supportare finanziariamente THERAMetrics sino all'assemblea annuale degli azionisti dell'anno 2017, garantendo la liquidità necessaria a far fronte alle proprie obbligazioni, anche rivenienti dalle società operanti nella ricerca clinica fino all'esecuzione della citata operazione di spin-off.

Tenuto conto di quanto descritto in precedenza e considerato sia lo scenario macroeconomico, che mostra ancora segnali contradittori, e sia le recenti evoluzioni strategiche del Gruppo, in data 20 aprile 2016 il Consiglio di Amministrazione di Pierrel S.p.A. ha approvato, tra l'altro, i nuovi obiettivi del Piano Industriale di Gruppo 2016-2018.

In particolare, si precisa che il piano industriale elaborato dalla Capogruppo per il triennio 2016-2018 (il "Piano") accoglie unicamente le previsioni rivenienti dalle Divisioni CMO e Holding, entrambe facenti capo a Pierrel S.p.A., e dalla Divisione Pharma, riconducibile alla controllata Pierrel Pharma S.r.l., mentre non include i dati previsionali riferiti alla Divisione TCRDO, facente capo alla svizzera THERAMetrics. Come anche comunicato al mercato lo scorso 21 dicembre, infatti, THERAMetrics ha avviato alcune operazioni straordinarie, ad oggi in avanzato stato di esecuzione, che potrebbero concludersi nel corso del primo semestre 2016 e che, in caso di positiva conclusione, avrebbero quale effetto, tra gli altri, l'uscita della Divisione TCRDO dal Gruppo Pierrel.

Per le ragioni di cui sopra, le previsioni riflesse nel Piano si basano, tra l'altro, sull'assunzione che il processo strategico di THERAMetrics possa concludersi positivamente, con conseguente deconsolidamento della

Divisione TCRDO e focalizzazione da parte della Società sullo sviluppo del proprio core business manifatturiero e di distribuzione, mediante un più ampio programma di investimenti nelle Divisioni CMO e Pharma e lo sviluppo commerciale del settore pharma.

I dati aggiornati per l'anno 2016 prevedono ora, a livello consolidato, ricavi lordi per circa Euro 15,9 milioni ed un EBITDA consolidato positivo per circa Euro 0,5 milioni e, a livello stand alone, ricavi lordi per circa Euro 14,5 milioni ed un EBITDA positivo per circa Euro 0,5 milioni, con conseguente perdita attesa a fine 2016 per circa Euro 2,5 milioni a livello di Pierrel S.p.A. e per circa Euro 3,5 milioni a livello consolidato.

Si evidenzia, in particolare, che con riferimento alle Divisioni CMO e Pharma le stime complessive per l'anno 2016 prevedono una riduzione dei ricavi totali (circa il 24%) e dell'EBITDA consolidato (circa il 70%) rispetto a quanto precedentemente riflesso dalla Società nel piano industriale 2015-2017. Tali scostamenti sono riconducibili principalmente alla prevista riduzione dei volumi da realizzare per conto terzi da parte della Divisione CMO, conseguente ad un'ulteriore selezione del portafoglio clienti, anche per favorire e pianificare produzioni a più elevata marginalità per il Gruppo, tra cui principalmente il prodotto di punta Orabloc® e delle nuove specialità farmaceutiche, alcune delle quali già approvate ed altre in corso di sviluppo e/o autorizzazione.

I medesimi presupposti operativi e strategici hanno ispirato l'elaborazione dei nuovi obiettivi economici del Piano anche per gli esercizi 2017 e 2018.

Il Gruppo Pierrel conferma, dunque, l'intenzione di consolidare la propria posizione di provider nel settore farmaceutico, puntando ad una crescita dei ricavi e della redditività delle proprie Divisioni di business strategiche - CMO e Pharma - attraverso la crescita dei volumi di tubofiale e di nuove specialità farmaceutiche da produrre nello stabilimento di Capua (CE), anche per supportare il crescente sviluppo della Divisione Pharma principalmente sul mercato nordamericano – grazie ai rilevanti accordi formalizzati con i più grandi distributori globali del dental care statunitense (Patterson Dental, Henry Schein Dental, Benco Dental, Dental Health Products, DC Dental, Safco Dental Supply, NDC e Darby Dental) e canadese (Patterson Dental, Henry Schein Dental e Sinclair Dental) – in Europa e sui nuovi mercati (Africa e Medio Oriente) in cui sono state ottenute (Kosovo, Serbia, Iran e Iraq) e avviate (Arabia Saudita, Giordania, Algeria, Egitto, Sudan, Taiwan ed altri minori) le registrazioni per l'immissione in commercio dell'anestetico dentale Orabloc®, ed alla significativa campagna di comunicazione già avviata nei precedenti esercizi e che sarà ulteriormente rafforzata nel corso dell'intero triennio.

In sintesi, il Piano prevede:

  • per quanto riguarda la Divisione CMO, un incremento di fatturato riconducibile principalmente ai maggiori volumi destinati alla Divisione Pharma e, in misura minore, all'incremento dei volumi destinati ai clienti terzi in portafoglio;
  • per la Divisione Pharma, crescenti ricavi originati dai contratti di distribuzione per la vendita della specialità Orabloc®, principalmente sul mercato nordamericano (USA e Canada) come descritto in precedenza, nonché delle vendite attese sul mercato europeo e in altri Paesi emergenti, anche a seguito delle nuove registrazioni recentemente ottenute e del completamento degli iter autorizzativi in corso. Per la Divisione Pharma il Piano tiene altresì conto di ricavi, prudenzialmente ipotizzati ai livelli minimi contrattualizzati, rivenienti dal licensing di dispositivi medici di proprietà della controllata Pierrel Pharma;
  • per la Holding, una ulteriore lieve riduzione dei costi operativi, nella misura complessiva di circa il 2% sull'EBITDA su base annua.

Inoltre, per la Capogruppo e la Divisione Pharma a fronte dei debiti scaduti verso fornitori, pari a circa Euro 3,2 milioni, verso istituti previdenziali, pari a circa Euro 1,2 milioni, e verso l'Erario, pari a circa Euro 1,2 milioni, è stato ipotizzato un pagamento dilazionato da effettuarsi sulla base di accordi di rateizzazione, in parte già formalizzati o in ipotesi di formalizzazione, e di "ravvedimenti operosi" da formalizzare alle scadenze previste dalla vigente normativa.

Assumendo il raggiungimento integrale degli obiettivi previsti nel Piano e la realizzazione degli investimenti ipotizzati, è stato determinato per i successivi 12 mesi il fabbisogno finanziario netto necessario a garantire il funzionamento ordinario ed il soddisfacimento degli impegni del Gruppo.

Di seguito si riepilogano alcune delle principali azioni poste in essere o ipotizzate per coprire le esigenze finanziarie del Gruppo.

Per supportare lo sviluppo e la crescita strategica descritta nel Piano il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo intende proporre all'Assemblea degli Azionisti di deliberare un'operazione di rafforzamento patrimoniale, mediante un aumento di capitale da offrire in sottoscrizione a tutti gli azionisti ai sensi dell'articolo 2441 del Codice Civile per un importo massimo di Euro 20,0 milioni (l'"Aumento di Capitale").

Gli amministratori, seppur consapevoli della bontà del Piano e per quanto fiduciosi, anche sulla base delle recenti esperienze che hanno visto la Capogruppo portare ad esecuzione nel 2013 un aumento di capitale sottoscritto per il 74,4% e nel 2015 un ulteriore aumento di capitale sottosoglia sottoscritto per il 100%, del buon esito dell'Aumento di Capitale, hanno preferito adottare un approccio di massima prudenza, ipotizzando una percentuale di successo dell'Aumento di Capitale nell'intorno del 50%, con conseguenti entrate per circa Euro 9,5 milioni che, al netto degli Euro 4,1 milioni già incassati dalla Società per effetto dei versamenti in conto futuro aumento di capitale effettuati dagli azionisti rilevanti Fin Posillipo S.p.A. e Bootes S.r.l., determinerebbero entrate di cassa per complessivi Euro 5,4 milioni.

Tale assunzione è ritenuta ragionevole alla luce di possibili operazioni sul capitale con investitori istituzionali, con alcuni dei qualisi è già provveduto a sottoscrivere appositi non-binding term sheet, che la Capogruppo potrebbe eseguire anche prima dell'Aumento di Capitale da offrire in opzione ai soci ai sensi dell'articolo 2441 del Codice Civile che sarà discusso nel corso dell'Assemblea degli azionisti che sarà convocata per il prossimo 30 maggio 2016 e che consentirebbe a Pierrel di reperire nel breve periodo somme di danaro da parte degli investitori, coerenti con le necessità del Piano attraverso un'operazione di Share Subscription Facility ("SSF").

Pertanto, gli amministratori hanno previsto di poter coprire il residuo fabbisogno mediante esecuzione delle citate operazioni.

Si ribadisce ulteriormente che tale approccio ha una natura estremamente prudenziale ed è facilmente intuibile che il ricorso all'esecuzione di tale ultimo accordo sarà tanto più inferiore quanto maggiore risulterà il successo dell'operazione di Aumento di Capitale.

Nel Piano gli amministratori hanno altresì previsto di incassare nell'anno 2016 un credito IVA chiesto a rimborso dalla Divisione Pharma per complessivi circa Euro 0,8 milioni.

I dati previsionali approvati sono stati predisposti, tenuto conto delle azioni già avviate, sulla base di assunzioni che, per loro natura, si basano su ipotesi che presentano profili di rischio inerenti il concretizzarsi delle future dinamiche gestionali. In particolare, i principali rischi sono riferibili:

  • alla possibilità di raggiungere le previsioni dei ricavi, sotto il profilo sia dei volumi che dei prezzi medi;

  • ai tempi previsti per il progressivo raggiungimento dei margini economici previsionali;

  • alla possibilità di raggiungimento degli obiettivi di Piano da parte della controllata Pierrel Pharma S.r.l.;
  • alle ipotesi di pagamento dei debiti scaduti (sia per la parte già oggetto di formalizzati accordi di rateizzazione, che per quella i cui accordi sono in via di definizione);
  • alla disponibilità di risorse finanziarie previste, necessarie all'attività operativa del Gruppo ed agli investimenti previsti da Piano, grazie alla positiva realizzazione delle iniziative in corso e di quelle ipotizzate.

Conseguentemente, gli obiettivi strategici identificati presentano profili di incertezza, a causa dell'aleatorietà connessa alla realizzazione di eventi futuri, sia per quanto concerne il concretizzarsi degli accadimenti previsti, sia per quanto riguarda la misura e la tempistica della loro manifestazione. Il mancato raggiungimento di alcuni obiettivi chiave potrebbe comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e sui flussi di cassa sulla base dei quali è stata anche valutata la recuperabilità di alcune poste dell'attivo, tra cui l'avviamento e le imposte differite.

Per le ragioni esposte e per tutto quanto sopra indicato, pur sussistendo una rilevante incertezza che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale, dopo aver effettuato le necessarie analisi e valutazioni delle iniziative previste e delle azioni poste in essere, si è ritenuto ragionevole predisporre il Bilancio consolidato del Gruppo Pierrel al 31 dicembre 2015 sulla base del presupposto della continuità aziendale.

FORMA, CONTENUTI E PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI

In applicazione del Regolamento (CE) n°1606/2002 del 19 luglio 2002 e del D.Lgs. n°38 del 28 febbraio 2005, il bilancio consolidato del Gruppo Pierrel al 31 dicembre 2015 è redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS (di seguito "IFRS") omologati dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002, integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Committee – SIC, e International Financial Reporting Interpretations Committee – IFRIC) emesse dall'International Accounting Standard Board (IASB) in vigore alla data di chiusura dell'esercizio, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs n. 38/2005. In genere, non è prassi del Gruppo adottare anticipatamente principi o modifiche prima della loro entrata in vigore.

Il principio generale adottato nella predisposizione del presente bilancio consolidato è quello del costo storico, ad eccezione delle voci di bilancio che, secondo gli IFRS, sono obbligatoriamente rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione delle singole voci.

Il bilancio consolidato è costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, dal conto economico separato consolidato, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dalle relative note illustrative.

Il Gruppo ha scelto, tra le diverse opzioni consentite dallo IAS 1, di presentare le poste patrimoniali secondo la distinzione in "corrente/non corrente" e il conto economico classificando i costi per natura. Il rendiconto finanziario è stato invece predisposto utilizzando il metodo indiretto e per la conversione dei flussi di cassa delle imprese controllate estere sono utilizzati i tassi medi di cambio.

Con riferimento alla delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, si segnala che sono state inserite delle apposite sezioni atte a rappresentare i rapporti significativi con parti correlate, nonché delle apposite voci di conto economico al fine di evidenziare, laddove esistenti, le operazioni significative aventi natura non ricorrente effettuate nel consueto svolgimento dell'attività.

Nella predisposizione del presente bilancio consolidato sono stati applicati i medesimi principi contabili e criteri di redazione adottati nella predisposizione di quello al 31 dicembre 2014, ad eccezione di quanto di seguito indicato e meglio specificato nel paragrafo "Riesposizione di alcuni dati comparativi".

In particolare, in conformità a quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 5, i dati economici comparativi del presente bilancio consolidato – e pertanto i dati del conto economico separato consolidato e del conto economico complessivo consolidato al 31 dicembre 2014, nonché i flussi finanziari netti attribuibili all'attività operativa, di investimento e di finanziamento dell'attività operativa cessata – riferiti alla Divisione TCRDO sono stati riclassificati in un'unica voce appositamente creata per accogliere il risultato d'esercizio delle attività operative cessate, al netto degli effetti fiscali, e dell'eventuale plusvalenza o minusvalenza - al netto degli effetti fiscali - rilevata a seguito della valutazione al fair value al netto dei costi di vendita di tutte le attività e passività che costituiscono l'attività operativa cessata.

Per quanto riguarda invece i dati patrimoniali comparativi si segnala che il principio contabile IFRS 5 non prevede di riclassificare o ripresentare gli importi in precedenza classificati come attività non correnti, o come attività e passività appartenenti a gruppi in dismissione, classificati come posseduti per la vendita, nei prospetti della situazione patrimoniale-finanziaria degli esercizi precedenti presentati a fini comparativi per uniformarsi alla classificazione della situazione patrimoniale-finanziaria dell'esercizio in chiusura. Pertanto, i dati patrimoniali rivenienti dalla Divisione TCRDO al 31 dicembre 2014 non sono stati riesposti, né riclassificati ai fini comparativi. Per ulteriori dettagli si fa rinvio al paragrafo "Riesposizione di alcuni dati comparativi" del presente documento.

Tutti i valori esposti nei prospetti contabili e nelle note illustrative, laddove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di Euro.

MODIFICHE E NUOVI PRINCIPI CONTABILI E INTERPETAZIONI

I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio consolidato sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dal 1 gennaio 2015 dei nuovi principi, delle modifiche ai principi già in vigore e delle interpretazioni di seguito riportati, di cui si riepiloga la natura e l'impatto. In particolare, si segnala che sebbene tali nuovi principi e modifiche siano stati applicati per la prima volta nel 2015, gli stessi non hanno comportato impatti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo.

Modifiche allo IAS 19 Piani a contribuzione definita: contributi dei dipendenti (Regolamento UE n. 29/2015)

L'amendment entra in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 1 febbraio 2015, nonostante il Board dello IASB ne avesse previsto l'entrata in vigore già dagli esercizi iniziati a partire dal 1 luglio 2014; pertanto, tali modifiche non sono obbligatorie per i bilanci chiusi al 31 dicembre 2015, ma sono applicabili in modo volontario. L'obiettivo di tale emendamento è di semplificare la contabilizzazione dei contributi per piani pensionistici che sono indipendenti dal numero di anni di servizio e che sono versati da terzi o da dipendenti. In alcuni Paesi le condizioni dei piani pensionistici richiedono ai dipendenti o a terze parti di contribuire al piano pensione a riduzione del costo sostenuto dal datore di lavoro. Si tratta di contributi non discrezionali che l'attuale versione dello IAS 19 richiede vengano considerati per la contabilizzazione dei piani a benefici definiti includendoli nella misurazione della passività ed attribuendoli ai "periodi di lavoro" secondo quanto previsto dal paragrafo 70 del principio. L'obiettivo della modifica è quello di semplificare la

contabilizzazione di questi contributi. Nel caso in cui i contributi versati dai dipendenti (o da terze parti) sono collegati al servizio e:

  • (i) se l'ammontare dei contributi dipende dal numero di anni di servizio, l'entità deve attribuire i contributi ai periodi di lavoro utilizzando la formula contributiva del piano, oppure in base al criterio a quote costanti;
  • (ii) se l'ammontare dei contributi non dipende dal numero di anni di servizio, l'entità può rilevare tali contributi a diminuzione del costo del lavoro nel periodo in cui è stato reso il servizio.

Tale modifica non rileva per il Gruppo, dato che nessuna delle entità che fanno parte del Gruppo ha dei piani che prevedono contributi dei dipendenti o di terze parti.

Annual Improvements to IFRSs - 2010 – 2012 Cycle (Regolamento UE n. 28/2015)

Nell'ambito del progetto annuale di miglioramento 2010-2012, ad eccezione dei miglioramenti che riguardano l'IFRS 2 "Pagamenti basati su azioni" che si applicano alle operazioni con data di assegnazione che ha inizio al 1 luglio 2014 o successivamente, i citati miglioramenti sono in vigore dal 1 febbraio 2015. L'amendment, dunque, non è obbligatorio per i bilanci chiusi al 31 dicembre 2015, ma è applicabile in modo volontario, anche retroattivamente. L'improvement contiene gli emendamenti ai seguenti principi contabili:

- IFRS 2 Pagamenti basati su azioni

Non sono state introdotte modifiche di rilievo: nell'Appendice A è stata chiarita la definizione di "condizione di maturazione" come «una condizione che determina se l'entità riceve i servizi che conferiscono il diritto alla controparte di ricevere disponibilità liquide, altre attività o strumenti rappresentativi di capitale dell'entità in base a un accordo di pagamento basato su azioni» e sono state introdotte le definizioni di "condizioni di servizio" e di "condizioni di risultato".

Questo miglioramento si applica prospetticamente e chiarisce, dunque, vari punti legati alla definizione delle condizioni di conseguimento di risultati e di servizio che rappresentano delle condizioni di maturazione. I chiarimenti sono coerenti con le modalità con cui il Gruppo ha identificato nei periodi precedenti le condizioni di conseguimento di risultati e di servizio che rappresentano delle condizioni di maturazione. Pertanto, i citati miglioramenti non hanno avuto impatti significativi sul bilancio o sui principi contabili del Gruppo.

- IFRS 3 Aggregazioni Aziendali

La modifica si applica prospetticamente e chiarisce che l'obbligazione a pagare un corrispettivo potenziale riveniente da un'aggregazione aziendale rientra nella definizione di strumento finanziario e deve essere classificata come passività finanziaria o come elemento di patrimonio netto sulla base delle indicazioni contenuto nello IAS 32. Inoltre, è stato chiarito che le obbligazioni a corrispondere un corrispettivo potenziale, diverse da quelle che rientrano nella definizione di strumento di patrimonio netto, sono valutate al fair value ad ogni data di bilancio, con variazioni rilevate a conto economico, e ciò sia che rientrino o meno nello scope dello IAS 39. Quanto indicato è coerente con i principi contabili applicati dal Gruppo; pertanto, tale modifica non ha avuto impatti significativi alla data di riferimento del presente bilancio consolidato.

- IFRS 8 Settori Operativi

La modifica si applica retrospetticamente e introduce la richiesta di informativa circa le valutazioni effettuate dalla direzione aziendale nell'aggregazione dei segmenti operativi, prevedendo una descrizione degli stessi e degli indicatori economici che hanno influito nella valutazione che ha portato a concludere che i segmenti aggregati presentassero caratteristiche economiche simili. Inoltre è richiesta una riconciliazione tra le attività dei segmenti operativi ed il totale delle attività risultanti dallo stato patrimoniale, solo se le attività di segmenti operativi vengono forniti periodicamente al più alto livello decisionale.

Nel dettaglio la modifica chiarisce che un'entità:

  • (i) dovrebbe dare informativa sulle valutazioni operate dal management nell'applicare i criteri di aggregazione di cui al paragrafo 12 dell'IFRS 8, inclusa una breve descrizione dei settori operativi che sono stati aggregati e delle caratteristiche economiche (i.e.: vendite, margine lordo) utilizzate per definire se i settori sono "similari"; ed
  • (ii) è tenuta a fornire in bilancio la riconciliazione delle attività del settore con le attività totali solo se la riconciliazione è presentata al più alto livello decisionale, così come richiesto per le passività del settore.

A tal riguardo, si precisa che il Gruppo non ha applicato i criteri di aggregazione previsti dallo IFRS 8.12 e che presenta nell'apposito paragrafo dedicato "Informativa per settori operativi", così come già presentato nei periodi precedenti, la riconciliazione delle attività del settore con le attività in quanto il medesimo livello informativo è fornito al più alto livello decisionale.

- IFRS 13 Valutazione del fair value

Le Basis for Conclusions dell'IFRS 13 sono state modificate con lo scopo di chiarire che è possibile misurare i crediti e debiti a breve termine al valore nominale risultante dalle fatture quando l'impatto dell'attualizzazione è non materiale sul bilancio.

  • IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 Attività immateriali

La modifica si applica retrospetticamente e chiarisce che nello IAS 16 e nello IAS 38 un'attività può essere rivalutata, con riferimento a dati osservabili, sia adeguando il valore lordo contabile dell'attività al valore di mercato e sia determinando il valore di mercato del valore contabile ed adeguando, proporzionalmente, il valore lordo contabile, in modo che il valore contabile risultante sia pari al valore di mercato. Inoltre, l'ammortamento accumulato è la differenza tra il valore lordo contabile ed il valore contabile dell'attività. Questa modifica non ha avuto alcun impatto nel corrente esercizio.

- IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate

La modifica si applica retrospetticamente e stabilisce informazioni da fornire quando vi è una entità terza che fornisce servizi relativi alla gestione dei dirigenti con funzioni strategiche dell'entità che redige il bilancio.

In particolare, la modifica introdotta chiarisce che un ente di gestione (un'entità che fornisce servizi relativi a dirigenti con responsabilità strategiche) è una parte correlata e, pertanto, soggetta all'informativa sulle operazioni con parti correlate. Inoltre, un'entità che fa ricorso ad un ente di gestione deve dare informativa sulle spese sostenute per i servizi di gestione. Questa modifica non è applicabile per il Gruppo in quanto non riceve servizi di management da altre entità.

Annual Improvements to IFRSs - 2011 – 2013 Cycle (Regolamento UE n. 1361/2014)

Tali miglioramenti entrano in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 1 gennaio 2015, nonostante il Board dello IASB ne avesse previsto l'entrata in vigore già dagli esercizi iniziati a partire dal 1 luglio 2014. L'improvement contiene gli emendamenti ai seguenti principi contabili:

- IFRS 1 Prima adozione degli IFRS

La modifica all'IFRS 1 chiarisce, nelle Basis for Conclusions, che un'entità può scegliere di applicare un principio contabile già in vigore o un nuovo principio contabile non ancora obbligatorio ma per cui è consentita l'adozione anticipata, purché tale principio venga applicato coerentemente in tutti i periodi oggetto di presentazione nel primo bilancio IFRS dell'entità; un neo-utilizzatore, dunque, può utilizzare la vecchia o la nuova versione, a condizione che la medesima norma sia applicata in tutti i periodi presentati. Tale modifica all'IFRS 1 non ha avuto alcun impatto sul Gruppo, non essendo la Capogruppo stessa un first time adopter.

- IFRS 3 Aggregazioni aziendali

La modifica si applica prospetticamente e, ai fini dell'esclusione dallo scope dell'IFRS 3, chiarisce che:

  • (i) sono fuori dall'ambito di applicazione dell'IFRS 3 non solo le joint ventures ma anche i joint arrangements;
  • (ii) tale esclusione dallo scope si applica solo nella contabilizzazione in bilancio del joint arrangement stesso.

Nel dettaglio, dunque, la modifica chiarisce che l'IFRS 3 non è applicabile per rilevare gli effetti contabili relativi alla formazione di una joint venture o di una joint operation (così come definiti dall'IFRS 11) nel bilancio della joint venture o della joint operation.

Il Gruppo non rappresenta un joint arrangement; pertanto, tale modifica non è applicabile.

- IFRS 13 Valutazione del fair value

La modifica si applica prospetticamente e chiarisce che la "portfolio exception" prevista dall'IFRS 13, in base alla quale è possibile misurare il fair value di un gruppo di attività e passività finanziarie su base netta, si applica a tutti i contratti rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 39 (o dell'IFRS 9), indipendentemente dal fatto che soddisfino o meno le definizioni di attività e passività finanziarie dello IAS 32. Il Gruppo non applica la portfolio exception prevista dallo IFRS 13.

- IFRS 40 Investimenti immobiliari

La modifica introdotta al principio chiarisce che per stabilire quando l'acquisto di un investimento immobiliare costituisce un'aggregazione aziendale, occorre fare riferimento alle disposizioni dell'IFRS 3 e non alla descrizione di servizi aggiuntivi dello IAS 40.

A tal riguardo si precisa che, già nei precedenti esercizi, il Gruppo, nel qualificare un'operazione come acquisto di un'attività o aggregazione aziendale, ha fatto affidamento all'IFRS 3 e non allo IAS 40; pertanto, la modifica in oggetto non ha avuto alcun impatto sui principi contabili del Gruppo.

IFRIC 21 Tributi

L'IFRIC 21, omologato con Regolamento (UE) n. 634/2014, per il quale è richiesta l'applicazione retrospettiva, entra in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 17 giugno 2014 o successivamente, nonostante il Board dello IASB ne avesse previsto l'entrata in vigore già dagli esercizi iniziati a partire dal 1 gennaio 2014.

Il documento tratta il tema dei pagamenti erogati ad enti governativi (tributi), diversi dalle imposte sul reddito e dalle multe/ammende per i quali l'entità non riceve specifici beni e servizi. L'obiettivo dell'interpretazione è quello di fornire una guida per il trattamento contabile appropriato delle passività per tributi, spiegando quale sia il "fatto vincolante" che dà origine alla rilevazione di una passività ai sensi dello IAS 37. Il "fatto vincolante", secondo l'IFRIC 21, è l'attività che genera il pagamento del tributo, come definito dalla legislazione.

Per esempio, se l'attività da cui scaturisce il pagamento di un tributo è la generazione di ricavi nell'esercizio corrente e il calcolo di tale tributo è basato sui ricavi generati in un esercizio precedente, il "fatto vincolante" che dà origine al tributo è rappresentato dalla generazione di ricavi nell'esercizio corrente. La generazione di ricavi nell'esercizio precedente è una condizione necessaria, ma non sufficiente, a creare un'obbligazione attuale. L'interpretazione chiarisce anche che se il "fatto vincolante" si verifica nel corso del tempo, la passività relativa al pagamento di un tributo è rilevata progressivamente.

In altre parole, l'interpretazione chiarisce che una entità riconosce una passività non prima di quando si verifica l'evento a cui è legato il pagamento, in accordo con la legge applicabile. Per i pagamenti che sono dovuti solo al superamento di una determinata soglia minima, la passività è iscritta solo al raggiungimento di tale soglia. L'interpretazione tratta la contabilizzazione di una passività relativa al pagamento di un tributo, nel caso in cui tale passività rientri nell'ambio di applicazione dello IAS 37.

Tale interpretazione non ha avuto impatti significativi sul Gruppo in quanto negli anni precedenti sono stati applicati i criteri di rilevazione previsti dallo IAS 37 "Accantonamenti, passività e attività potenziali" che sono in accordo con le disposizioni dell'IFRIC 21.

PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI OMOLOGATI MA NON ANCORA OBBLIGATORI

I seguenti principi contabili, interpretazioni ed emendamenti sono applicabili dal 1 gennaio 2016:

Modifiche all'IFRS 11 Accordi a controllo congiunto: Joint arrangements on acquisition of an interest in a joint operation (Regolamento UE n. 2173/2015 del 24/11/2015)

Le modifiche all'IFRS 11 richiedono che un joint operator che contabilizza l'acquisizione di una quota di partecipazione in un accordo a controllo congiunto, accordo a controllo congiunto le cui attività rappresentano un business, deve applicare i principi rilevanti dell'IFRS 3 in tema di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali. Le modifiche chiariscono anche che, nel caso di mantenimento del controllo congiunto, la partecipazione precedentemente detenuta in un accordo a controllo congiunto non è oggetto di rimisurazione al momento dell'acquisizione di un'ulteriore quota di partecipazione nel medesimo accordo a controllo congiunto. Inoltre, è stata aggiunta un'esclusione dallo scopo dell'IFRS 11 per chiarire che le modifiche non si applicano quando le parti che condividono il controllo, inclusa l'entità che redige il bilancio, sono sotto il controllo comune dello stesso ultimo soggetto controllante.

Le modifiche si applicano sia all'acquisizione della quota iniziale di partecipazione in un accordo a controllo congiunto che all'acquisizione di ogni ulteriore quota nel medesimo accordo a controllo congiunto. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente.

Modifiche allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e allo IAS 41 Agricoltura: Bearer Plants (Regolamento UE n. 2113/2015 del 23/11/2015)

Le modifiche cambiano la rappresentazione in bilancio delle attività biologiche che si qualificano come albero da frutta. In accordo con le modifiche, le attività biologiche che si qualificano come alberi da frutta non rientreranno più nell'ambito di applicazione dello IAS 41. Lo IASB, infatti, ha chiarito che le piante fruttifere devono essere contabilizzate secondo quanto previsto dallo IAS 16, in quanto il loro funzionamento è assimilabile a quello degli immobili, impianti e macchinari destinati all'attività produttiva, mentre rimane invariata la contabilizzazione del prodotto di tali piante.

Si applicherà, dunque, lo IAS 16: dopo la rilevazione iniziale, gli alberi da frutta saranno valutati in accordo con IAS 16 al costo accumulato (prima della maturazione del frutto) ed utilizzando il modello del costo od il modello della rivalutazione (dopo la maturazione del frutto); il prodotto che cresce sugli alberi da frutta rimarrà, invece, nello scopo dello IAS 41, valutato quindi al fair value al netto dei costi di vendita. Con riferimento ai contributi governativi relativi agli alberi da frutta, si applicherà lo IAS 20 Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull'assistenza pubblica. Le modifiche devono essere applicate retrospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata.

Modifiche allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e allo IAS 38 Immobilizzazioni immateriali: Clarification of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation (Regolamento UE n. 2231/2015 del 2/12/2015)

La modifica, apportata ad entrambi i principi, chiarisce che non è corretto determinare la quota di ammortamento di una attività sulla base dei ricavi da essa generati in un determinato periodo. Secondo lo IASBi ricavi generati da una attività generalmente riflettono fattori diversi dal consumo dei benefici economici derivanti dall'attività stessa. Infatti, i ricavi riflettono un modello di benefici economici che sono

generati dalla gestione di un business (di cui l'attività fa parte), piuttosto che i benefici economici che si consumano con l'utilizzo del bene. Ne consegue che un metodo basato sui ricavi non può essere utilizzato per l'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e potrebbe essere utilizzato solo in circostanze molto limitate per l'ammortamento delle attività immateriali. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata.

Modifiche allo IAS 27: Equity Method in Separate Financial Statements (Regolamento UE n. 2441/2015 del 18/12/2015)

La modifica consente alle entità di utilizzare, nel proprio bilancio separato, il metodo del patrimonio netto per la valutazione degli investimenti in società controllate, joint-ventures e collegate. Le entità che stanno già applicando gli IFRS e decidano di modificare il criterio di contabilizzazione passando al metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato dovranno applicare il cambiamento retrospetticamente. In caso di prima adozione degli IFRS, l'entità che decide di utilizzare il metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato lo dovrà applicare dalla data di transizione agli IFRS. Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata.

Annual Improvements to IFRSs - 2012 – 2014 Cycle (Regolamento UE n. 2343/2015 del 15/12/2015)

Le modifiche contenute nel ciclo di miglioramenti 2012-2014 ai principi contabili esistenti sono le seguenti:

(i) IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate

La modifica chiarisce che quando un'attività non corrente (o gruppo in dismissione) viene riclassificata da "posseduta per la vendita" (IFRS 5 paragrafi 7-9) a "posseduta per la distribuzione" (IFRS 5 paragrafo 12A), o viceversa, questa riclassifica non costituisce una modifica ad un piano di vendita o di distribuzione e non deve essere contabilizzata come tale. Pertanto, in bilancio un'attività non corrente (o gruppo in dismissione) non deve essere ripristinata, come se non fosse mai stata classificata come "posseduta per la vendita" o "posseduta per la distribuzione", per il semplice fatto che vi è stata una modifica nella vendita/distribuzione. Inoltre, è stato chiarito che le disposizioni contenute nell'IFRS 5 sulle variazioni ad un piano di vendita, si applicano ad un'attività (o gruppo in dismissione) che cessa di essere "posseduta per la distribuzione", ma non è riclassificata come "posseduta per la vendita".

(ii) IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative

"Service contracts"

Se un'entità trasferisce un'attività finanziaria a terzi e vengono rispettate le condizioni dello IAS 39 per l'eliminazione contabile dell'attività, la modifica all'IFRS 7 richiede che venga fornita informativa sull'eventuale coinvolgimento residuo che l'entità potrebbe ancora avere in relazione all'attività trasferita. In particolare, la modifica fornisce indicazioni su cosa si intende per "coinvolgimento residuo" ed aggiunge una guida specifica per aiutare la direzione aziendale a determinare se i termini di un accordo per la prestazione di servizi che riguardano l'attività trasferita, determinano o meno un coinvolgimento residuo.

"Interim financial statements"

Si precisa che l'informativa supplementare richiesta dalla citata modifica all'IFRS 7 "Disclosure – Offsetting financial assets and financial liabilities" non è espressamente necessaria in tutti i bilanci intermedi a meno che non sia richiesta dallo IAS 34.

(iii) IAS 19 Piani a benefici definiti

Il principio richiede che il tasso di sconto per attualizzare le obbligazioni per benefici successivi al rapporto di lavoro, deve essere determinato con riferimento ai rendimenti di mercato dei titoli obbligazionari di aziende primarie e nei Paesi dove non esiste un "mercato spesso" (deep market ) di tali titoli devono essere utilizzati i rendimenti di mercato dei titoli di enti pubblici. La modifica stabilisce che nel valutare se vi è un "mercato spesso" di obbligazioni di aziende primarie, occorre considerare il mercato a livello di valuta e non a livello di singolo Paese.

(iv) IAS 34 Bilanci Intermedi

La modifica chiarisce il concetto di informativa illustrata "altrove nel bilancio intermedio".

Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio (Regolamento UE n. 2406/2015 del 18/12/2015)

L'amendment chiarisce le guidances contenute nello IAS 1 sulla materialità, l'aggregazione di voci, la rappresentazione dei subtotali, la struttura dei bilanci e la disclosure in merito alle accounting polices. L'emendamento, inoltre, modifica le richieste di informazioni aggiuntive per la sezione delle altre componenti di conto economico complessivo. Con tale emendamento, il paragrafo 82A dello IAS 1 richiede esplicitamente di indicare anche la quota di OCI di pertinenza di società collegate e joint venture contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, indicando anche per questi ammontari quali saranno o non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) d'esercizio. L'amendment fornisce, altresì, alcune novità con riguardo alle disclosure generali, quali, ad esempio, la presentazione sistematica delle note, la presentazione dei principi contabili, e così via.

PRINCIPI CONTABILI EMANATI MA NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA

Si illustrano di seguito i principi e le interpretazioni che alla data di predisposizione del presente documento erano già stati emanati dallo IASB ma non erano ancora in vigore, in quanto non ancora omologati dall'Unione Europea e che, pertanto, la Società intende applicare nei successivi esercizi una volta in vigore.

Gli eventuali riflessi che i principi contabili, gli emendamenti e le interpretazioni di prossima applicazione potranno avere sull'informativa finanziaria del Gruppo e sul proprio bilancio consolidato sono in corso di approfondimento e valutazione.

Di seguito sono riepilogate le principali modifiche e i potenziali effetti sulla Società:

IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts

L'IFRS 14 è un principio opzionale che consente ad un'entità, le cui attività sono soggette a tariffe regolamentate di continuare ad applicare, al momento della prima adozione degli IFRS, i precedenti principi contabili adottati per gli importi relativi alla rate regulation, anche se in contrasto con gli IFRS. Le entità che adottano l'IFRS 14 devono presentare i saldi relativi alla rate regulation in linee separate del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria e presentare i movimenti di questi conti in linee separate del prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo. Il Principio richiede che venga data informativa sulla natura, e i rischi associati, della regolamentazione tariffaria e gli effetti di questa sul bilancio della società. L'IFRS 14 è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente.

Modifiche all'IFRS 10 Bilancio consolidato e allo IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint venture :

(i) "Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture" Le modifica è stata proposta per superare un conflitto esistente tra le disposizioni contenute nell'IFRS 10 e nello IAS 28 nel caso in cui un investitore venda oppure contribuisca un business ad una propria collegata o joint venture. Infatti:

  • secondo l'IFRS 10, in caso di perdita del controllo di una partecipata, un investitore deve rilevare nel proprio bilancio la differenza tra il fair value del corrispettivo ricevuto ed il valore contabile delle attività e passività eliminate, come utile o perdita nel conto economico (paragrafi B98 e B99 dell'IFRS 10); mentre

  • secondo il paragrafo 28 dello IAS 28, l'effetto delle operazioni tra un investitore ed una propria collegata o joint venture, sono rilevati nel bilancio dell'entità soltanto limitatamente alla quota d'interessenza di terzi nella collegata o nella joint venture.

La modifica apportata ai due principi stabilisce che in caso di vendita o contribuzione di un business ad una propria collegata o joint venture, l'investitore applica i principi contenuti nell'IFRS 10 e rileva nel proprio bilancio l'intera plusvalenza o minusvalenza conseguente alla perdita del controllo. La modifica non si applica nel caso in cui le attività vendute o contribuite alla propria collegata o joint venture non costituiscano un business ai sensi dell'IFRS 3. In quest'ultimo caso l'utile o la perdita saranno rilevati secondo quanto stabilito dal paragrafo 28 dello IAS 28.

(ii) "Investment entities applying the consolidation exception"

L'amendment all'IFRS 10 chiarisce che l'eccezione alla predisposizione del bilancio consolidato è disponibile alle controllanti intermedie che sono controllate di una entità di investimento.

L'eccezione è possibile quando la controllante misura l'investimento al fair value. La controllante intermedia deve anche soddisfare tutti gli altri criteri contenuti nell'IFRS 10 che consentono tale esenzione. Inoltre, l'amendment allo IAS 28 consente, ad una entità che non è un'entità investimento ma ha una interessenza in una società collegata o in una joint venture, che è una investment entity, una policy choice quando applica il metodo del patrimonio netto. In altri termini, l'entità può scegliere di mantenere la misurazione al fair value applicato dall'entità di investimento collegata o joint venture, oppure di effettuare un consolidamento a livello dell'entità investimento collegata o joint venture.

IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers (incluso l'emendamento emanato l'11 settembre 2015)

L'IFRS 15 è stato emesso nel maggio 2014 e sostituisce lo IAS 18, lo IAS 11 e le seguenti interpretazioni: IFRIC 13, IFRIC 15, IFRIC 18 e SIC 31. Il principio si applica a tutti i contratti con i clienti, ad eccezione degli accordi che rientrano nell'ambito di applicazione dello IAS 17, dell'IFRS 4 oppure dello IAS 39/IFRS 9.

I paragrafi dell'IFRS 15 relativi alla rilevazione e misurazione dei ricavi introducono un nuovo modello basato su 5 fasi: (1) l'identificazione del contratto con il cliente; (2) l'identificazione delle "performance obligations", ovvero degli elementi separabili che fanno parte di un unico contratto ma che ai fini contabili devono essere separati; (3) la determinazione del prezzo di vendita; (4) l'allocazione del prezzo alle diverse "performance obligations"; e (5) la rilevazione dei ricavi quando le "performance obligations" sono soddisfatte.

L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente. Il principio fornisce un approccio più strutturato per la rilevazione e valutazione dei ricavi.

L'IFRS 15, inoltre, integra l'informativa di bilancio da fornire con riferimento a natura, ammontare, timing e incertezza dei ricavi e dei relativi flussi di cassa.

Il nuovo principio è applicabile a tutte le entità ed è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2017 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata. L'applicazione anticipata è consentita.

IFRS 9 Strumenti finanziari

Nel luglio 2014 lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 Strumenti Finanziari che riflette tutte le fasi del progetto relativo agli strumenti finanziari e sostituisce lo IAS 39 Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. ll principio introduce nuovi requisiti per la classificazione, valutazione, perdita di valore e hedge accounting.

In particolare, il principio contiene un modello per la valutazione degli strumenti finanziari basato su tre categorie: (i) costo ammortizzato, (ii) fair value e (iii) fair value con variazioni in OCI.

Il principio prevede un nuovo modello di impairment che si differenzia rispetto a quanto attualmente previsto dallo IAS 39 e si basa prevalentemente sul concetto di perdite attese. Inoltre, sono modificate le disposizioni in materia di hedge accounting.

L'IFRS 9 è efficace per gli esercizi che avranno inizio dal 1 gennaio 2018 o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. E' richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa.

IFRS 16 Leases

Con la pubblicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 lo IASB sostituisce le regole contabili previste dallo IAS 17 ritenute non più adatte alla rappresentazione del leasing nell'attuale contresto economico. Il nuovo principio contabile prevede che tutti i contratti di leasing debbano essere rilevati nello stato patrimoniali come attività e passività, siano essi "finanziari" siano essi "operativi". L'IFRS 16 è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2019 ed è consentita l'applicazione anticipata per le entità che applicano anche l'IFRS 15 "Revenue from Contracts with Custome".

CRITERI DI VALUTAZIONE

Il bilancio consolidato è stato redatto in base al principio del costo ad eccezione della voce "Strumenti finanziari derivati", la cui valutazione è stata effettuata in base al fair value; tale valore rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Aggregazioni aziendali e Avviamento

Le operazioni di aggregazione aziendale (business combination), in forza delle quali viene acquisito il controllo di un business, sono rilevate in accordo con l'IFRS 3 "Aggregazioni aziendali", applicando il cosiddetto "acquisition method". In particolare, le attività identificabili acquisite, le passività e le passività potenziali assunte sono iscritte al relativo valore corrente alla data di acquisizione, e cioè la data in cui viene acquisito il controllo (la "Data di Acquisizione"), fatta eccezione per le imposte differite attive e passive, le attività e passività relative ai benefici per i dipendenti e le attività destinate alla vendita che sono iscritte in base ai relativi principi contabili di riferimento. La differenza tra il costo di acquisizione e il valore corrente delle attività e passività, se positiva, è iscritta nelle attività immateriali come avviamento, ovvero, se negativa, dopo aver riverificato la corretta misurazione dei valori correnti delle attività e passività acquisite e del costo di acquisizione, è contabilizzata direttamente a conto economico, come provento.

Quando la determinazione dei valori delle attività e passività del business acquisito è operata in via provvisoria, essa deve essere conclusa entro un periodo massimo di dodici mesi dalla data di acquisizione, tenendo conto delle sole informazioni relative a fatti e circostanze esistenti alla Data di Acquisizione. Nell'esercizio in cui la summenzionata determinazione è conclusa, i valori provvisoriamente rilevati sono rettificati con effetto retrospettico. Gli oneri accessori alla transazione sono rilevati nel conto economico complessivo nel momento in cui sono sostenuti.

Il costo di acquisizione è rappresentato dal valore corrente ("fair value") alla Data di Acquisizione delle attività trasferite, delle passività assunte e degli strumenti di capitale emessi ai fini dell'acquisizione, e include anche il corrispettivo potenziale, ossia quella parte di corrispettivo il cui ammontare e la cui erogazione sono dipendenti da eventi futuri. Il corrispettivo potenziale è rilevato in base al relativo fair value alla Data di Acquisizione e le successive variazioni del fair value sono riconosciute nel conto economico complessivo se il corrispettivo potenziale è un attività o passività finanziaria, mentre i

corrispettivi potenziali classificati come patrimonio netto non vengono rideterminati e la successiva estinzione è contabilizzata direttamente nel patrimonio netto.

Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di loro pertinenza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (il cosiddetto "partial goodwill method").

Nel caso di assunzione del controllo in fasi successive, il costo di acquisto è determinato sommando il fair value della partecipazione precedentemente detenuta nell'acquisita e l'ammontare corrisposto per l'ulteriore quota. L'eventuale differenza tra il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e il relativo valore di iscrizione è imputata a conto economico. In sede di assunzione del controllo, eventuali ammontari precedentemente rilevati nelle altre componenti dell'utile complessivo sono imputati a conto economico, ovvero in un'altra posta del patrimonio netto nel caso in cui non ne sia prevista la riclassifica a conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa è incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita della dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa è determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

L'avviamento è sottoposto a verifica di perdita di valore almeno una volta l'anno (generalmente alla data di chiusura dell'esercizio) e, con maggiore frequenza e in qualsiasi momento durante l'esercizio, quando le circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione potrebbe essere soggetto a perdita di valore. La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari fosse minore del valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore. L'abbattimento del valore dell'avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.

Immobilizzazioni immateriali

Le attività immateriali, capitalizzabili solo se trattasi di attività identificabili che genereranno futuri benefici economici, sono inizialmente iscritte in bilancio al costo di acquisto, maggiorato di eventuali oneri accessori e di quei costi diretti necessari a predisporre l'attività al suo utilizzo; le attività acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono iscritte al valore equo alla data di acquisizione.

Le attività generate internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo e delle spese per l'ottenimento delle autorizzazioni alla vendita di prodotti farmaceutici, non sono rilevate come attività immateriali; l'attività di sviluppo si concretizza nella traduzione dei ritrovati della ricerca o di altre conoscenze in un programma ben definito per la produzione di nuovi materiali, prodotti o processi. Il costo di un'attività immateriale generata internamente comprende tutti i costi direttamente attribuibili necessari per creare, produrre e preparare l'attività affinché questa sia in grado di operare nel modo inteso dalla direzione aziendale.

Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammontari complessivi degli ammortamenti, calcolati a quote costanti sulla base della vita utile stimata dell'attività, e delle perdite per riduzione di valore accumulati. Tuttavia, se un'attività immateriale è caratterizzata da una vita utile indefinita, essa non viene ammortizzata, ma sottoposta periodicamente ad un'analisi di congruità al fine di rilevare eventuali perdite di valore. La vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di attività con vita utile definita è la seguente:

  • concessioni e licenze: da 5 a 10 anni
  • autorizzazioni alla vendita (registrazioni) di prodotti farmaceutici: durata della concessione
  • know-how di prodotto e di processo: 5 anni
  • marchi: da 5 a 10 anni
  • altre attività (software): 5 anni
  • Software DRR2.0 (riveniente dalla PPA): 14 anni
  • IPs (rivenienti dalla PPA): 14 anni

L'ammortamento inizia quando l'attività è disponibile all'uso, ossia quando è nella posizione e nella condizione necessaria perché sia in grado di operare nella maniera intesa dalla direzione aziendale.

Il valore contabile delle attività immateriali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di carico non può essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo, e nel caso in cui il valore ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo; tale valore coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita dell'attività ed il suo valore d'uso. Per il calcolo di tale valore, si rimanda a quanto indicato sopra in relazione alle "Immobilizzazioni materiali".

Le immobilizzazioni immateriali acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono rilevate al valore di mercato, generalmente determinato da una perizia; se non è possibile determinare tale valore, perché si tratta di un'attività raramente oggetto di vendita, il valore di carico è stimato attraverso il metodo del costo di sostituzione ammortizzato o del reddito atteso.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali, iscrivibili in bilancio come attività se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad esse associati affluiranno all'impresa e se il loro costo può essere attendibilmente determinato, sono rilevate al costo storico e sono esposte in bilancio al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore.

In particolare, il costo di un'immobilizzazione materiale, acquistata da terzi o costruita in economia, è comprensivo degli oneri di diretta attribuzione ed include tutti i costi necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per il quale è stato acquisito; se il pagamento per l'acquisto del bene è differito oltre i normali termini di dilazione del credito, il suo costo è rappresentato dal prezzo per contanti equivalente.

Il valore iniziale del bene viene incrementato del valore attuale degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene o di ripristino del sito in cui il bene è dislocato, allorquando esista un'obbligazione legale od implicita in tal senso; a fronte dell'onere capitalizzato verrà quindi rilevata una passività a titolo di fondo rischi.

Le spese di manutenzione e riparazione non vengono capitalizzate, ma rilevate nel conto economico dell'esercizio di competenza.

I costi sostenuti successivamente all'iscrizione iniziale (migliorie, spese di ammodernamento o di ampliamento, ecc.) sono iscritti nell'attivo se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad essi associati affluiranno all'impresa e se si sostanziano in attività identificabili o se riguardano spese finalizzate ad estendere la vita utile dei beni a cui si riferiscono oppure ad aumentarne la capacità produttiva o anche a migliorare la qualità dei prodotti da essi ottenuti; qualora invece tali spese siano assimilabili ai costi di manutenzione, verranno imputate a conto economico nel momento del sostenimento.

L'ammortamento, che inizia quando il bene diviene disponibile per l'uso, è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene; la vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di beni è la seguente:

  • fabbricati: 30 anni
  • impianti e macchinari: da 5 a 10 anni
  • attrezzature: da 5 a 10 anni
  • altri beni: da 5 a 8 anni.

I terreni, avendo di norma una vita utile illimitata, non sono soggetti ad ammortamento.

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico non può essere recuperato; se esiste un'indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività o le unità generatrici di flussi finanziari vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo, che coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita del bene ed il suo valore d'uso. Nel definire il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che rifletta la stima corrente di mercato del costo del denaro rapportato al tempo ed ai rischi specifici dell'attività; per un'attività che non generi flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico alla voce "Ammortamenti e svalutazioni"; tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.

Le immobilizzazioni materiali acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono rilevate al valore di mercato, generalmente determinato da una perizia; se non è possibile determinare tale valore, perché si tratta di un'attività raramente oggetto di vendita, il valore di carico è stimato attraverso il metodo del costo di sostituzione ammortizzato o del reddito atteso.

Costi di ricerca, di sviluppo e di registrazione prodotti

I costi di ricerca per la difesa ordinaria dei prodotti e dei processi produttivi ed i costi di ricerca innovativa sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

I costi di sviluppo, rilevati in bilancio come attività immateriali, si riferiscono a progetti relativi allo sviluppo di nuovi prodotti proprietari (principi attivi), di nuove formulazioni e di nuovi processi produttivi; tali costi comprendono anche le spese sostenute per allungare la vita utile, intesa quale periodo di commercializzazione, di prodotti già sul mercato e quindi in grado di generare benefici economici futuri superiori al normale livello di rendimento originariamente attribuito al prodotto sottostante l'attività di sviluppo.

Quando il progetto di sviluppo risulta concluso e si estrinseca in un processo disponibile per l'utilizzazione economica o in un know-how di prodotto, i costi ad esso relativi vengono riclassificati alla voce "Know-how di prodotto" o "Know-how di processo" ed ammortizzati in quote costanti in relazione alla loro vita utile attesa; il termine dell'attività di sviluppo di nuovi prodotti o processi coincide con l'ottenimento da parte dell'autorità competente dell'autorizzazione alla produzione e/o alla commercializzazione.

I costi di registrazione dei prodotti si riferiscono a costi interni ed esterni sostenuti per l'ottenimento o il rinnovo dell'autorizzazione alla vendita da parte delle varie autorità locali dei prodotti risultanti dall'attività di sviluppo e/o per l'estensione di tali autorizzazioni ad altre nazioni o ad altri tipi di impiego del prodotto; tali costi sono rilevati come attività immateriali tra le "Immobilizzazioni in corso" fino al momento dell'ottenimento dell'autorizzazione alla vendita, allorquando vengono riclassificati alla voce "Registrazioni" ed ammortizzati in base alla durata della concessione, che può raggiungere un massimo di 10 anni.

Finché l'attività di sviluppo e/o l'attività di registrazione dei vari prodotti da essa derivanti non vengono completate, con cadenza annuale viene verificata l'eventuale riduzione di valore dei principali progetti in corso di realizzo (c.d. impairment test), con conseguente rilevazione a conto economico dell'eventuale eccedenza iscritta in bilancio.

Discontinued operations e Attività non correnti destinate alla vendita

Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) destinate alla vendita si riferiscono a quelle attività il cui valore contabile sarà recuperato attraverso la vendita piuttosto che attraverso l'utilizzo continuativo. Affinché ciò si verifichi, l'attività (o gruppo in dismissione) deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a condizioni che sono d'uso e consuetudine per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita deve essere altamente probabile entro un anno. Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) destinate alla vendita sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il fair value, al netto dei relativi costi di vendita. In conformità all'IFRS 5, i dati relativi alle attività possedute per la vendita vengono presentati separatamente in due specifiche voci dello stato patrimoniale tra le attività e le passività. I corrispondenti valori patrimoniali dell'esercizio precedente non sono riclassificati.

Un'attività operativa cessata ("discontinued operation") rappresenta una parte dell'impresa che è stata dismessa o classificata come posseduta per la vendita, e:

  • rappresenta un importante ramo di attività o area geografica di attività;
  • è parte di un piano coordinato di dismissione di un importante ramo di attività o area geografica di attività;
  • è una società controllata acquisita esclusivamente allo scopo di essere rivenduta.

Nel prospetto di Conto economico consolidato, il risultato netto delle attività dismesse sarà rappresentato separatamente dal risultato netto delle attività in funzionamento. I corrispondenti valori relativi all'esercizio precedente, ove presenti, sono riclassificati ed esposti separatamente nel conto economico ai fini comparativi.

Attività finanziarie

Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al costo (maggiorato degli oneri accessori all'acquisto) che rappresenta il valore equo del corrispettivo pagato; gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, vale a dire alla data in cui il Gruppo ha assunto l'impegno di acquisto di tali attività. Successivamente all'iscrizione iniziale, le attività finanziarie sono valutate in relazione alla loro destinazione funzionale.

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Si tratta di attività finanziarie acquistate con lo scopo di ottenere un profitto dalle fluttuazioni a breve termine del prezzo; dopo l'iniziale rilevazione, tali attività sono valutate al fair value con imputazione a conto economico dell'utile o della perdita relativa.

In caso di titoli diffusamente negoziati nei mercati regolamentati, il fair value è determinato con riferimento alla quotazione di borsa alla data di chiusura dell'esercizio; per gli investimenti per i quali non è disponibile una quotazione di mercato, il fair value è determinato in base al valore corrente di mercato di un altro strumento finanziario sostanzialmente analogo oppure è calcolato in base ai flussi finanziari attesi dalle attività nette sottostanti l'investimento.

Investimenti posseduti fino a scadenza

Sono attività finanziarie non derivate che prevedono pagamenti fissi o determinabili, con una scadenza fissa, che il Gruppo ha la ferma intenzione e la capacità di mantenere fino alla scadenza; dopo l'iniziale rilevazione, tali attività sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso effettivo di interesse, che rappresenta il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario. Il costo ammortizzato è calcolato tenendo conto di eventuali sconti o premi, che vanno ripartiti lungo l'intero periodo di tempo intercorrente fino alla scadenza.

Finanziamenti attivi

Sono trattati contabilmente secondo quanto previsto per gli "investimenti posseduti fino a scadenza".

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Accoglie le attività finanziarie non rientranti nelle categorie precedenti (quali, ad esempio, titoli rappresentativi del capitale di rischio acquistati senza l'intento di rivenderli nel breve termine o titoli di stato a lungo termine acquistati per essere mantenuti durevolmente nel patrimonio aziendale ma senza la volontà di conservarli fino a scadenza). Dopo l'iniziale rilevazione, tali attività sono valutate al fair value con iscrizione degli utili o delle perdite in una apposita voce del conto economico complessivo fintantoché esse non siano vendute o fino a che non si accerti che esse abbiano subito una perdita di valore; in questo caso gli utili o le perdite fino a quel momento accumulati sono imputati al conto economico separato.

Gli investimenti in strumenti rappresentativi del patrimonio netto che non hanno un prezzo di mercato quotato in un mercato attivo ed il fair value non può essere determinato in modo affidabile sono valutati al costo.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo ed il valore netto di presumibile realizzo, rappresentato dal normale prezzo di vendita stimato, al netto dei costi di completamento e di vendita.

Il costo delle rimanenze può non essere recuperabile se esse sono danneggiate, se sono diventate obsolete, o se i loro prezzi di vendita sono diminuiti: in questo caso le rimanenze sono svalutate fino al valore netto di realizzo sulla base di una valutazione eseguita voce per voce e l'ammontare della svalutazione viene rilevato come costo nell'esercizio in cui la svalutazione viene eseguita.

Il costo delle rimanenze comprende i costi di acquisto, i costi di trasformazione e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali.

Il metodo utilizzato per la determinazione del costo delle rimanenze è quello del costo medio ponderato, comprensivo delle rimanenze iniziali.

Lavori in corso su ordinazione

I lavori in corso su ordinazione sono valutati, sulla base di corrispettivi contrattuali maturati con ragionevole certezza, secondo il criterio della percentuale di completamento, così da attribuire i ricavi ed il risultato economico della commessa ai singoli esercizi di competenza, in proporzione allo stato dia vanzamento; lo stato di avanzamento della commessa viene determinato come proporzione tra i costi sostenuti fino alla data di riferimento ed i costi totali stimati di commessa.

La differenza positiva, o negativa, tra il valore dei contratti maturati a fine periodo e gli stati di avanzamento, lavori fatturati è iscritta, rispettivamente, nell'attivo o nel passivo dello stato patrimoniale. I ricavi di commessa, oltre ai corrispettivi contrattuali, includono le eventuali varianti, le revisioni dei prezzi ed il riconoscimento degli incentivi nella misura in cui è probabile che essi rappresentino effettivi ricavi e che possano essere determinati come attendibilità; le perdite accertate sono riconosciute indipendentemente dallo stato di avanzamento delle commesse.

Crediti commerciali e altri crediti

I crediti commerciali e gli altri crediti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al fair value del corrispettivo ricevuto nel corso della transazione; successivamente i crediti che hanno una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, mentre i crediti senza scadenza fissa sono valutati al costo.

I crediti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di interessi, sono valutati al valore originario; il fair value dei crediti a lungo termine è stabilito attualizzando i futuri flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come provento finanziario sulla durata del credito fino a scadenza.

I crediti sono esposti in bilancio al netto degli accantonamenti per perdita di valore; tali accantonamenti vengono effettuati quando esiste un'indicazione oggettiva (quale, ad esempio, la probabilità di insolvenza o significative difficoltà finanziarie del debitore) che il Gruppo non sarà in grado di recuperare tutti gli importi dovuti in base alle condizioni di vendita originali. Il valore contabile del credito è ridotto mediante ricorso ad un apposito fondo; i crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica la loro irrecuperabilità.

Anticipi su crediti e contratti - factoring

La Società cede una parte dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di factoring pro-solvendo e pro-soluto. I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring possono essere eliminati dall'attivo patrimoniale se e solo se:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari sono estinti;
  • la Società conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività, ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;
  • la Società ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà oppure (b) non ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici, ma ha trasferito il controllo.

Qualora tali condizioni non siano verificate, il credito verso il cliente finale rimane incluso nell'attivo patrimoniale e la voce del passivo patrimoniale "passività finanziarie correnti" accoglie il debito per l'anticipo ottenuto dall'istituto di credito.

A partire dal presente esercizio, inoltre, la Società ha sottoscritto un accordo di anticipazione su contratti in virtù del quale riceve un'anticipazione di cassa con riferimento alle fatture che si attende di emettere sulla base del programma produttivo di stabilimento del mese successivo, e con specifico riferimento ad un paniere di clienti e contratti approvati dall'Istituto di credito erogante. Le anticipazioni su contratti sono esposte al passivo alla voce "passività finanziarie correnti".

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide comprendono il denaro in cassa ed i depositi bancari a vista e a breve termine, ossia con una scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi.

I mezzi equivalenti rappresentano temporanee eccedenze di disponibilità liquide investite in strumenti finanziari caratterizzati da rendimenti più elevati rispetto ai depositi bancari a vista (es. titoli pubblici) e prontamente liquidabili; non comprendono gli investimenti temporanei in strumenti di capitale a causa della volatilità e variabilità dei loro valori.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti commerciali e gli altri debiti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al valore equo del corrispettivo pagato nel corso della transazione; successivamente, i debiti che hanno una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, mentre i debiti senza scadenza fissa sono valutati al costo.

I debiti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di interessi, sono valutati al valore originario; il fair value dei debiti a lungo termine è stabilito attualizzando i futuri flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come onere finanziario sulla durata del debito fino a scadenza.

Finanziamenti passivi

I finanziamenti sono rilevati inizialmente al costo, corrispondente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento; dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

Fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri, che accolgono passività di tempistica ed importo incerti, sono effettuati quando:

  • si è di fronte ad un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessaria una fuoriuscita di risorse per adempiere all'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

L'importo iscritto come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione esistente alla data di chiusura del bilancio. Se l'effetto dell'attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che rifletta la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se opportuno, ai rischi specifici delle passività; quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Le passività potenziali non sono invece rilevate in bilancio.

Benefici per i dipendenti

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che, in funzione delle loro caratteristiche, sono distinti in programmi a contributi definiti e programmi a benefici definiti.

Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa è limitata al versamento dei contributi pattuiti con i dipendenti ed è determinata sulla base dei contributi dovuti alla fine del periodo, ridotti degli eventuali importi già corrisposti.

Nei programmi a benefici definiti, l'importo contabilizzato come passività è pari a: (a) il valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio; (b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali); (c) meno gli eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate; (d) dedotto il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano (se esistono) al di fuori delle quali le obbligazioni devono essere estinte direttamente.

La Società rileva tutti gli utili e le perdite attuariali nel prospetto di Other Comprensive Income, così come previsto dal principio contabile IAS 19 revised, applicato retroattivamente a partire dal 1 gennaio 2012. Ne consegue che il rendimento atteso dalle attività a servizio del piano a benefici definiti non è contabilizzato nel conto economico. L'interesse sulla passività netta del piano a benefici definiti (al netto delle attività del piano) è invece contabilizzato nel conto economico. L'interesse è calcolato tramite l'utilizzo del tasso di sconto impiegato per la misurazione della passività o attività netta del piano.

Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) della Capogruppo e delle altre società italiane era considerato un piano a benefici definiti; la disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1 gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

Anche il costo delle prestazioni di lavoro passate (non maturate – not vested) non può più essere differito sul periodo di futura maturazione. Tutti i costi relativi alle prestazioni di lavoro passate sono invece riconosciuti nel conto economico alla data che si verifica prima tra quella di modifica del piano o quella del riconoscimento dei correlati costi di ristrutturazione o cessazione del rapporto di lavoro. Fino al 2012 il costo delle prestazioni di lavoro passate (non maturate) era contabilizzato su base lineare con riferimento al periodo medio di maturazione del piano. Con il passaggio a IAS 19 Revised, il costo delle prestazioni di lavoro passate è contabilizzato immediatamente nel conto economico se i benefici sono maturati immediatamente con l'introduzione, o la modifica, del piano pensionistico.

Benefíci retributivi sotto forma di partecipazione al capitale

Nel caso in cui il Gruppo retribuisca il proprio top management attraverso piani di Stock Option e/o piani di Stock Grant, il beneficio teorico attribuito ai soggetti interessati è addebitato a conto economico negli esercizi presi a riferimento dal piano con contropartita a riserva di patrimonio netto. Tale beneficio viene quantificato misurando alla data di assegnazione il fair value dello strumento assegnato attraverso tecniche di valutazione finanziaria, includendo nella valutazione eventuali condizioni di mercato e adeguando a ogni data di bilancio il numero dei diritti che si ritiene verranno assegnati. Viceversa, il fair value inizialmente determinato non è oggetto di aggiornamento nelle rilevazioni successive.

Leasing

I contratti di leasing finanziario, che sostanzialmente trasferiscono alla Gruppo tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, comportano la rilevazione del valore del bene locato e, in contropartita, di un debito finanziario verso il locatore per un importo pari al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni di leasing, utilizzando per il calcolo il tasso di interesse implicito del contratto; i canoni di leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota interessi, in modo da ottenere l'applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito (quota capitale), gli oneri finanziari sono addebitati a conto economico.

Il bene locato viene poi ammortizzato secondo criteri analoghi a quelli utilizzati per i beni di proprietà.

I contratti di leasing nei quali, invece, il locatore conserva sostanzialmente tutti i rischi e i benefici tipici della proprietà, sono classificati come leasing operativi; i pagamenti relativi a tali contratti vengono addebitati a conto economico.

Ricavi

Il ricavo è riconosciuto quando il Gruppo ha trasferito i rischi e i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e smette di esercitare il solito livello di attività associate con la proprietà nonché l'effettivo controllo sul bene venduto.

Vendita di beni

Il ricavo è riconosciuto quando il Gruppo ha trasferito i rischi e i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e smette di esercitare il solito livello di attività associate con la proprietà nonché l'effettivo controllo sul bene venduto.

Prestazione di servizi

Il ricavo è rilevato con riferimento allo stadio di completamento dell'operazione alla data di chiusura del bilancio. Quando il risultato della prestazione di servizi non può essere attendibilmente stimato, i ricavi devono essere rilevati solo nella misura in cui i costi rilevati saranno recuperabili; lo stadio di completamento è attraverso la valutazione del lavoro svolto oppure attraverso la proporzione tra i costi sostenuti ed i costi totali stimati.

Interessi

Sono rilevati per competenza con un criterio temporale, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

Royalties

Sono rilevate per competenza, secondo quanto previsto dai contenuti degli accordi relativi.

Dividendi

Sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati al valore equo quando sussiste la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferite risultino soddisfatte.

Quando i contributi sono correlati a componenti di costo (per esempio contributi in conto esercizio), sono rilevati nella voce "Ricavi", ma ripartiti sistematicamente su differenti esercizi in modo che i ricavi siano commisurati ai costi che essi intendono compensare; quando invece i contributi sono correlati ad attività (per esempio i contributi in conto impianti o i contributi per attività immateriali in via di sviluppo), sono portati a diretta detrazione del valore contabile dell'attività stessa nel momento in cui assumono natura definitiva e vengono quindi rilevati a conto economico come proventi, durante la vita utile del bene ammortizzabile, tramite la riduzione diretta del costo dell'ammortamento.

Costi di acquisto di beni e prestazioni di servizi

Sono rilevati a conto economico secondo il principio della competenza e si sostanziano in decrementi di benefici economici, che si manifestano sotto forma di flussi finanziari in uscita o di riduzione di valore di attività o di sostenimento di passività.

Oneri finanziari

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, costruzione o produzione di un bene che richiede un rilevante periodo di tempo prima di essere disponibile per l'uso, vengono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso; tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza nell'esercizio in cui essi sono sostenuti.

Imposte sul reddito (correnti, anticipate e differite)

Le imposte correnti sono determinate sulla base di una realistica previsione degli oneri di imposta da assolvere, in applicazione della normativa fiscale vigente, e sono esposte nella voce "Debiti tributari", al netto degli acconti versati; qualora gli acconti versati e gli eventuali crediti risultanti da precedenti esercizi risultino superiori alle imposte dovute, il credito netto verso l'Erario viene iscritto nella voce "Crediti tributari".

Sulle differenze temporanee deducibili e imponibili esistenti tra i valori delle attività e delle passività iscritte a bilancio ed i relativi valori fiscali, il Gruppo rileva rispettivamente imposte anticipate e differite. In particolare, per tutte le differenze temporanee imponibili viene rilevata contabilmente una passività fiscale differita, a meno che tale passività derivi dalla rilevazione iniziale dell'avviamento; tale passività è esposta in bilancio alla voce "Imposte differite". Per tutte le differenze temporanee deducibili, invece, viene rilevata un'attività fiscale differita (imposta anticipata) nella misura in cui è probabile che sarà realizzato reddito imponibile a fronte del quale può essere utilizzata la differenza temporanea deducibile; anche in presenza di perdite fiscali o crediti di imposta riportati a nuovo, viene rilevata un'attività fiscale differita nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro capiente. Tale attività è esposta in bilancio alla voce "Imposte anticipate".

Il valore da riportare in bilancio per le imposte anticipate viene riesaminato ad ogni chiusura di esercizio e viene ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali possano rendersi disponibili in futuro in modo da permettere al credito di essere utilizzato.

Le attività e le passività fiscali differite devono essere calcolate con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicabili nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base delle aliquote fiscali vigenti o di fatto vigenti alla data di chiusura del bilancio.

Le imposte correnti e differite sono rilevate a conto economico come onere o come provento dell'esercizio; tuttavia, le imposte correnti e quelle differite devono essere addebitate o accreditate direttamente a patrimonio netto o nel prospetto di conto economico complessivo se relative a poste di bilancio iscritte direttamente in tali voci.

Cancellazione di un'attività finanziaria

La cancellazione di un'attività finanziaria avviene quando il Gruppo non detiene più il controllo dei diritti contrattuali connessi all'attività, e questo normalmente avviene quando i diritti specificati nel contratto sono esercitati o quando scadono o quando vengono trasferiti a terzi; conseguentemente, quando risulta che il Gruppo ha mantenuto il controllo dei diritti contrattuali connessi all'attività, quest'ultima non può essere rimossa dallo stato patrimoniale. Questo si verifica essenzialmente quando:

  • il cedente ha il diritto o l'obbligo di riacquistare l'attività ceduta;
  • il cedente mantiene nella sostanza tutti i rischi e i benefici;
  • il cedente fornisce garanzia per tutti i rischi relativi all'attività ceduta.

Al contrario, se il cessionario ha la capacità di ottenere i benefici dell'attività trasferita, ossia è libero di vendere o di impegnare l'intero valore equo dell'attività trasferita, il cedente deve rimuovere l'attività dal suo stato patrimoniale.

In caso di cessione, la differenza tra il valore contabile dell'attività trasferita e la sommatoria dei corrispettivi ricevuti e qualsiasi rettifica precedente che rifletta il fair value di quella attività, che è stata iscritta nel patrimonio netto, viene inclusa nel conto economico dell'esercizio.

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti finanziari derivati sono valutati al valore di mercato (c.d. fair value); tale valore è determinato con riferimento a quotazioni pubbliche del prezzo dello strumento.

Quando un prezzo di mercato quotato non è disponibile, il Gruppo fa riferimento ai valori correnti di mercato di altri strumenti che sono sostanzialmente identici oppure alle valutazioni fornite dagli istituti di credito da cui lo strumento finanziario è stato acquistato. In particolare:

  • il fair value dei contratti a termine in valuta e delle operazioni di domestic currency swap è calcolato con riferimento ai tassi di cambio a termine attuali per contratti con simile profilo di maturazione;

  • il fair value dei contratti di swap su tassi di interesse è determinato calcolando il valore attuale differenziale (tasso fisso vs tasso variabile) dei futuri flussi di cassa attesi, tenendo conto delle previste variazioni dei tassi di riferimento.

Uno strumento finanziario derivato può essere acquistato con finalità di negoziazione o con finalità di copertura; gli utili o le perdite di valutazione correlati ai derivati acquistati con finalità di negoziazione sono imputati a conto economico.

La contabilizzazione dei derivati acquistati con finalità di copertura viene effettuata secondo il c.d. "hedge accounting", che compensa la rilevazione a conto economico dei derivati con quella delle poste coperte, solo quando i derivati rispondono a criteri specifici. In particolare:

  • all'inizio della copertura deve sussistere una documentazione formale della relazione di copertura e degli obiettivi aziendali di gestione del rischio e della strategia per effettuare la copertura;

  • all'inizio della copertura deve esserne verificata l'efficacia nell'ottenere la compensazione dei cambiamenti nel fair value o nei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto;

  • l'efficacia della copertura deve essere valutata sulla base di un criterio ricorrente e lo strumento derivato deve risultare altamente efficace per tutta la sua durata.

Ai fini della contabilizzazione, le operazioni di copertura sono classificate come "coperture del fair value", se sono a fronte del rischio di variazione di mercato dell'attività o della passività sottostante, oppure come "coperture dei flussi finanziari", se sono a fronte del rischio di variabilità nei flussi finanziari derivanti sia da un'esistente attività o passività sia da un'operazione futura.

Per quanto riguarda le coperture del fair value, gli utili e le perdite derivanti dalla rideterminazione del valore di mercato dello strumento derivato sono imputati a conto economico.

Per quanto riguarda le coperture dei flussi finanziari, gli utili e le perdite di valutazione dello strumento di copertura sono rilevati a patrimonio netto per la parte efficace, mentre l'eventuale porzione non efficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Nel caso in cui l'oggetto della copertura sia un impegno irrevocabile che comporti il sorgere di un'attività o di una passività, l'utile o la perdita originariamente appostato a patrimonio netto è portato a rettifica del valore al quale è stata iscritta l'attività o la passività nel momento in cui essa è stata rilevata; per tutte le altre coperture di flussi finanziari, l'utile o la perdita appostato a patrimonio netto è portato a conto economico nello stesso momento in cui l'operazione coperta influenza il conto economico.

Se uno strumento finanziario derivato viene acquistato con finalità di copertura e non con finalità speculative, ma non possiede i requisiti sopra elencati per essere contabilizzato secondo il c.d. "hedge accounting", gli utili o le perdite derivanti dalla variazione del suo valore equo devono essere imputati nel conto economico separato.

Valutazione del fair value

Le valutazioni al fair value e la relativa informativa sono effettuate o predisposte applicando l'IFRS 13 "Valutazione del fair value" (IFRS 13). Il fair value rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione.

La valutazione al fair value si fonda sul presupposto che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo nel mercato principale, ossia nel mercato in cui avviene il maggior volume e livello di transazioni per l'attività o la passività. In assenza di un mercato principale, si suppone che la transazione abbia luogo nel mercato più vantaggioso al quale il Gruppo ha accesso, ossia il mercato suscettibile di massimizzare i risultati della transazione di vendita dell'attività o di minimizzare l'ammontare da pagare per trasferire la passività.

Il fair value di un'attività o di una passività è determinato considerando le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero per definire il prezzo dell'attività o della passività, nel presupposto che gli stessi agiscano secondo il loro migliore interesse economico. I partecipanti al mercato, sono acquirenti e venditori indipendenti, informati, in grado di entrare in una transazione per l'attività o la passività e motivati ma non obbligati né indotti ad effettuare la transazione.

Nella valutazione del fair value il Gruppo tiene conto delle caratteristiche delle specifiche attività o passività, in particolare, per le attività non finanziarie, della capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato capace di impiegarlo nel suo massimo e miglior utilizzo. La valutazione del fair value delle attività e delle passività è effettuata utilizzando tecniche adeguate alle circostanze e per le quali sono disponibili dati sufficienti, massimizzando l'utilizzo di input osservabili.

L'IFRS 13 individua la seguente gerarchia di livelli di fair value che riflette la significatività degli input utilizzati nella relativa determinazione:

  • Livello 1 Prezzo quotato (mercato attivo): i dati utilizzati nelle valutazioni sono rappresentati da prezzi quotati su mercati in cui sono scambiati attività e passività identiche a quelle oggetto di valutazione;
  • Livello 2 Utilizzo di parametri osservabili sul mercato (ad esempio, per i derivati, i tassi di cambio rilevati dalla Banca d'Italia, curve dei tassi di mercato, volatilità fornita da provider qualificati, credit spread calcolati sulla base dei CDS, etc.) diversi dai prezzi quotati del livello 1;
  • Livello 3 Utilizzo di parametri non osservabili sul mercato (assunzioni interne, ad esempio, flussi finanziari, spread rettificati per il rischio, etc.).

Conversione dei prospetti contabili espressi in montea estera

I saldi inclusi nelle situazioni economico-patrimoniali di ogni società/entità del Gruppo sono iscritti nella valuta dell'ambiente economico primario in cui opera l'entità ("valuta funzionale"). Il bilancio consolidato del Gruppo Pierrel è redatto e presentato in Euro ("valuta di presentazione"), che è la valuta funzionale della Capogruppo.

Le situazioni economico-patrimoniali delle società estere incluse nell'area di consolidamento con valuta funzionale diversa dall'Euro sono convertiti nella valuta di presentazione secondo le seguenti modalità:

  • le attività e le passività sono convertite utilizzando il tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio;
  • le voci di conto economico sono convertite utilizzando il cambio medio dell'esercizio/periodo;
  • le voci di patrimonio netto sono convertite ai cambi storici, mantenendo l'eventuale stratificazione delle riserve.

Le differenze cambio emergenti da tale processo di conversione sono rilevate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo ed accumulate in una componente separata di patrimonio netto (Riserva di conversione) fino alla dismissione della società estera.

I tassi applicati per la conversione dei bilanci delle società incluse nell'area di consolidamento sono quelli rilevabili sul sito dell'Ufficio Italiano Cambi.

Conversione delle poste in valuta estera

Le transazioni in valuta estera sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione; le differenze cambio realizzate nel corso dell'esercizio, in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera, sono iscritti a conto economico.

Alla chiusura dell'esercizio, le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera, costituite da denaro posseduto o da attività e passività da ricevere o pagare in ammontare di denaro fisso e determinabile, sono riconvertite nella valuta funzionale di riferimento al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio, registrando a conto economico l'eventuale differenza cambio rilevata.

Le poste non monetarie espresse in valuta estera sono convertite nella moneta funzionale utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione, ovvero il cambio storico originario; gli elementi non monetari iscritti al fair value sono invece convertiti utilizzando il tasso di cambio in essere alla data di determinazione di tale valore. Quando l'utile o la perdita di un elemento non monetario viene rilevato direttamente nel patrimonio netto, ogni componente di cambio di tale utile o perdita deve essere rilevato direttamente nel patrimonio netto; viceversa, quando l'utile o la perdita di un elemento non monetario è rilevato a conto economico, ciascuna componente di cambio di tale utile o perdita deve essere rilevata a conto economico.

Le valute funzionali adottate dalla varie società del Gruppo corrispondono alle valute dei paesi in cui sono ubicate le sedi legali delle società stesse.

INCERTEZZA NELL'USO DELLE STIME

La redazione dei prospetti contabili richiede l'effettuazione di stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento: conseguentemente, i risultati che verranno in seguito conseguiti potrebbero differire da tali stime. In particolare, le stime vengono utilizzate per valutare la recuperbilità del valore dell'avviamento e per rilevare l'avanzamento dei lavori in corso, gli accantonamenti per rischi su crediti e per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti a fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima.

In questo contesto, si segnala che la situazione causata dalla crisi economica e finanziaria generale e la situazione economico, patrimoniale e finanziaria del Gruppo hanno comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, al valore contabile delle relative voci. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono l'avviamento, i lavori in corso, le imposte anticipate e i fondi per svalutazione crediti e svalutazione magazzino.

Avviamento

La voce "Avviamento", che al 31 dicembre 2015 è interamente riclassificata nella voce "Attività operative cessate", a seguito di quanto precedentemente indicato nella sezione "Informazioni generali" e nella Nota 13 della presente Nota Illustrativa, è interamente riconducibile alla Divisione Tech-driven Contract Research & Development Organization ("TCRDO"), in quanto riveniente dall'operazione di integrazione tra la THERAMetrics holding AG ("THERAMetrics") – società svizzera attiva nel settore della ricerca farmaceutica, specializzata in nuove applicazioni di farmaci esistenti per la cura di malattie rare e le cui azioni sono quotate sulla SIX Swiss Exchange – e la Pierrel Research International AG ("PRINT"), società di diritto svizzero a capo della precedente Divisione Ricerca del Gruppo Pierrel, poi fusa per incorporazione in THERAMetrics in data 23 giugno 2014.

Il valore residuo dell'avviamento iscritto in bilancio – riveniente a seguito della contabilizzazione, ai sensi del principio IFRS 3 Revised, del processo di Purchase Price Allocation completato nel settembre 2014, così come previsto dal citato principio contabile, entro il termine di 12 mesi dalla data di acquisizione – è assoggettato a test di impairment con cadenza almeno annuale, o più spesso qualora vi siano indicatori di perdita durevole di valore. Per tali valutazioni, il Gruppo utilizza i più aggiornati Piani approvati dagli organi aziendali e parametri finanziari in linea con quelli risultanti dal corrente andamento dei mercati di riferimento.

Per ulteriori dettagli in merito alla metodologia applicata per lo svolgimento del test di impairment sul valore dell'avviamento si rinvia a quanto indicato in Nota 13.

Per completezza di informazione, si segnala che nel corso del precedente esercizio, a seguito del verificarsi di alcuni indicatori di impairment e sulla base del Piano Aziendale 2014-2016 rivisitato dal management della Divisione TCRDO ed approvato dal consiglio di amministrazione della controllata THERAMetrics in data 26 agosto 2014, la Società ha aggiornato le analisi di recuperabilità del valore dell'avviamento, da cui è emersa la necessità di rilevare già al 30 giugno 2014 una svalutazione per complessivi Euro 5 milioni.

La Società - come meglio indicato nel proseguio della presente Nota Illustrativa - ha poi nuovamente aggiornato le proprie analisi di recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto, da ultimo, nel bilancio consolidato del Gruppo Pierrel al 31 dicembre 2015, da cui non si è ravvisata la necessità di rilevare svalutazioni ulteriori, oltre quanto sopra indicato.

Lavori in corso - stima dei ricavi e dei costi a finire dei contratti a lungo termine

Il Gruppo, e in particolare la Divisione TCRDO, opera nel proprio settore di riferimento con schemi contrattuali particolarmente complessi, rilevati in bilancio attraverso il metodo della percentuale di completamento. I margini riconosciuti a conto economico sono funzione sia dell'avanzamento delle commesse, sia dei margini che si ritiene verranno rilevati sull'intero progetto al suo completamento: pertanto, la corretta rilevazione dei lavori in corso e dei margini relativi a progetti di clinical trial non ancora conclusi presuppone la corretta stima da parte del management dei costi a finire, degli incrementi ipotizzati, nonché degli eventuali extra-costi che potrebbero comprimere il margine atteso. I valori iscritti in bilancio rappresentano la miglior stima operata dal management alla data di riferimento del bilancio.

Come precedentemente indicato nella presente Nota illustrativa si precisa che, conformemente a quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 5, al 31 dicembre 2015 tutte le attività e le passività rivnienti dalla Divisione TCRDO sono misurate al minore tra il valore contabile e il fair value, al netto dei prevedibili costi di dismissione, ed iscritte separatamente in apposite voci dello stato patrimoniale consolidato; più nel dettaglio la voce "Lavori in corso", interamente riconducibile alla Divisione TCRDO, è

stata riclassificata alla data di chiusura dell'esercizio nella voce "Attività operative cessate", come meglio specificato in Nota 13.

Imposte anticipate

Al 31 dicembre 2015 il bilancio consolidato del Gruppo evidenzia imposte anticipate ai soli fini IRES per circa 5,4 milioni di Euro, interamente riconducibili alla Cpogruppo Pierrel S.p.A. e ascrivibili principalmente a perdite fiscali pregresse, il cui ammontare è stato adeguato alla data di chiusura dell'esercizio in considerazione di quanto disposto dalla Legge n. 208 del 28 dicembre 2015 (Legge di Stabilità 2016) che ha previsto una riduzione dell'aliquota fiscale IRES dal 27,5% al 24,0% a decorrere dal 1 gennaio 2017. L'iscrizione delle imposte anticipate è avvenuta nel presupposto che è probabile che il Gruppo, e in particolare la Capogruppo, realizzi nei successivi esercizi redditi imponibili in grado di assorbire tali perdite sulla base delle previsioni degli imponibili futuri elaborati partendo dal Piano Industriale 2016-2018 del Gruppo, così come approvato dal Consiglio di Amministrazione di Pierrel S.p.A. in data 20 aprile 2016, ed una proiezione del Piano su un periodo più ampio.

In considerazione del fatto che la valutazione di recuperabilità si basa sulle previsioni degli imponibili futuri i risultati che saranno effettivamente realizzati e le successive previsioni degli imponibili futuri potrebbero modificare la valutazione della recuperabilità delle imposte anticipate della Capogruppo.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite relative al portafoglio crediti verso la clientela; la stima del fondo è basata sulle perdite attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, del monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato. Il Gruppo opera con operatori del settore farmaceutico di livello internazionale, ciò nonostante il peggioramento dell'attuale crisi finanziaria potrebbe comportare un deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori del Gruppo rispetto a quanto già preso in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.

Fondo svalutazione magazzino

Il fondo svalutazione magazzino accoglie la stima operata dal management per riflettere in bilancio le perdite di valore delle giacenze attese da parte del Gruppo, in funzione dell'esperienza passata. L'attuale crisi economica e finanziaria non ha tuttavia avuto un impatto significativo sulla valutazione delle giacenze di magazzino del Gruppo, sebbene non si possa escludere un deterioramento futuro, non prevedibile alla data di predisposizione della presente Nota Illustrativa.

PRINCIPI DI CONSOLIDAMENTO

Il presente bilancio consolidato include le situazioni economico-patrimoniali al 31 dicembre 2015 della Pierrel S.p.A. e delle società controllate incluse nell'area di consolidamento predisposte in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS. A tal riguardo si segnala che gli organi amministrativi delle controllate Pierrel Pharma S.r.l. e THERAMetrics holding AG hanno approvato le relative situazioni economico-patrimoniali al 31 dicembre 2015, incluse nel presente bilancio consolidato, rispettivamente in data 11 e 19 aprile 2016.

In particolare, il principio contabile IFRS 10 (Bilancio Consolidato) recentemente modificato dal Regolamento della Commissione UE n. 1254/2012 dell'11 dicembre 2012, applicabile a tutti i bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio dal 1 gennaio 2014 o in data successiva, nel disciplinare i termini e le condizioni per la preparazione e la presentazione del bilancio consolidato da parte di una società, fornisce la seguente definizione di "controllo": "un investitore controlla un'entità oggetto di investimento se e solo se ha contemporaneamente (a) il potere sull'entità oggetto di investimento, (b) l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento, e (c) la capacità di esercitare

il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti". Il significato da attribuire al concetto di "avere potere su un'entità" viene specificato nel medesimo principio, dove si chiarisce che tale potere si ritiene esercitato allorquando si detengano validi diritti che conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti dell'entità.

Alla luce di tutto quanto previsto nel citato principio contabile internazionale, l'area di consolidamento del Gruppo è quella indicata nel successivo paragrafo "Area di consolidamento".

I prospetti contabili delle società controllate comprese nell'area di consolidamento sono consolidati con il metodo dell'integrazione globale, che prevede il recepimento integrale di tutte le voci del bilancio, prescindendo dalla percentuale di possesso azionario del Gruppo, nonché l'eliminazione delle operazioni infragruppo, e degli utili non realizzati. Ove la partecipazione risulti inferiore al 100%, viene rilevata la quota di utile/perdita e di patrimonio netto di pertinenza di terzi.

Il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle entità partecipate, attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo il loro valore corrente alla data di acquisizione del controllo e rilevando eventuali passività potenziali; l'eventuale differenza residua, se positiva, è iscritta alla voce "Avviamento" dell'attivo non corrente, se negativa viene rilevata a conto economico.

Le società controllate sono consolidate a partire dalla data in cui il controllo, così come definito dall'IFRS 10, è stato effettivamente trasferito al Gruppo e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo; laddove si riscontri una perdita di controllo di una società rientrante nell'area di consolidamento, il bilancio consolidato include il risultato dell'esercizio in proporzione al periodo in cui il Gruppo ne ha mantenuto il controllo. Le variazioni nell'interessenza partecipativa della controllante in una controllata, che non comportano la perdita del controllo, sono contabilizzate come operazioni sul capitale.

Se la controllante perde il controllo di una controllata, essa:

  • elimina le attività (incluso qualsiasi avviamento) e le passività della controllata;
  • elimina i valori contabili di qualsiasi quota di minoranza nella ex controllata;
  • elimina le differenze cambio cumulate rilevate nel patrimonio netto;
  • rileva il fair value (valore equo) del corrispettivo ricevuto;
  • rileva il fair value (valore equo) di qualsiasi quota di partecipazione mantenuta nella ex controllata;
  • rileva ogni utile o perdita nel conto economico;
  • riclassifica a conto economico la quota di competenza della controllante delle componenti in precedenza rilevate nel conto economico complessivo.

Area di consolidamento

Nel corso dell'anno 2015 l'area di consolidamento del Gruppo ha subito le seguenti variazioni rispetto alla data di chiusura del precedente esercizio:

  • (i) nel corso del mese di gennaio 2015 risulta completata la procedura di liquidazione della società www.mondoBIOTECH.com, Inc in liquidazione, controllata al 100% da THERAMetrics holding AG e con sede in Palo Alto (USA);
  • (ii) nel mese di aprile 2015 si è concluso il processo di liquidazione della Pierrel Research Baltic States UAB in dissolution, società di diritto lituano direttamente controllata al 90% da THERAMetrics GmbH. La cancellazione dal Registro delle Imprese lituano è avvenuto in data 2 giugno 2015;

  • (iii) in data 10 luglio 2015 si è concluso il processo di liquidazione della O.O.O. IFE Russia Institute for Research and Development in liquidazione, società con sede in San Pietroburgo (Russia) controllata al 99% da THERAMetrics GmbH;

  • (iv) in data 28 dicembre 2015 si è concluso il processo di liquidazione della THERAMetrics Laboratories AG in dissolution, società con sede a Vaduz (Liechtenstein) controllata al 100% da THERAMetrics holding AG, attiva nella commercializzazione di brevetti, licenze, marchi; e
  • (v) alla luce dell'autonomo progetto strategico annunciato dalla sub-holding svizzera e in corso di realizzazione alla data della presente Nota Illustrativa, i cui dettagli sono meglio specificati in Nota 13, al 31 dicembre 2015 tutte le attività, le passività ed il risultato economico dell'esercizio rivenienti dalla Divisione TCRDO - quale discontinued operation alla data di chiusura dell'esercizio - sono state presentate nel bilancio consolidato del Gruppo Pierrel separatamente in apposite voci dello stato patrimoniale, del conto economico separato e del rendiconto finanziario consolidato, e sono iscritte al minore tra il valore contabile e il fair value, al netto dei prevedibili costi di dismissione, conformemente a quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 5.

Per completezza di informazione si segnala, altresì, che:

  • a) nel corso del mese di giugno 2015 è stata avviata la procedura di liquidazione per la Pierrel Research Balkan D.o.o., controllata al 100% dalla rumena THERAMetrics SRL, con sede in Lokve (Serbia), la cui chiusura è prevista avvenire entro il mese di febbraio 2016;
  • b) nel mese di gennaio 2016 è stata avviata la procedura di liquidazione per le società Pierrel Research Polska Spzoo e Pierrel Research Bulgaria EOOD, controllate al 100% dalla tedesca THERAMetrics GmbH, con sede rispettivamente in Lodz (Polonia) e in Sofia (Bulgaria), che si prevede saranno entrambe concluse entro il mese di luglio 2016;
  • c) nel corso del mese di febbraio 2016 è stata avviata la procedura di liquidazione per la Pierrel Research UK Ltd, controllata al 100% dalla tedesca THERAMetrics GmbH, con sede in Farnham (Regno Unito), che si prevede si concluderà entro il prossimo mese di maggio 2016.

Ai sensi della delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche (art. 126 del Regolamento) di seguito viene fornito l'elenco delle imprese del Gruppo Pierrel, così come risultante a seguito delle operazioni intercorse nell'esercizio e descritte in precedenza; per ogni impresa vengono esposti: ragione sociale, descrizione dell'attività, sede legale, relativa nazione di appartenenza, quota percentuale di possesso detenuta da Pierrel S.p.A. o da altre imprese controllate.

  • Pierrel Pharma S.r.l., controllata al 100% da Pierrel S.p.A., con sede in Capua (Caserta, Italia), avente ad oggetto lo sfruttamento delle autorizzazioni all'immissione in commercio ("AIC") di proprietà del Gruppo, oltre all'identificazione e allo sviluppo di nuove molecole, formulazioni o sistemi di drug delivery principalmente nell'area della terapia del dolore;
  • THERAMetrics holding AG, controllata al 27,4% da Pierrel S.p.A., con sede in Stans (Svizzera), subholding della Divisione TCRDO;
  • o THERAMetrics Discovery AG, controllata al 100% da THERAMetrics holding AG, con sede in Stans (Svizzera), attiva nella commercializzazione di brevetti, licenze e marchi;

  • o THERAMetrics (Switzerland) GmbH, controllata al 100% da THERAMetrics holding AG, con sede in Zurigo (Svizzera), attiva nel campo dei clinical trial;

  • o Pierrel Research Hungary Kft, controllata al 100% da THERAMetrics holding AG, con sede in Budapest (Ungheria), attiva nel campo dei clinical trial;
  • o THERAMetrics Inc, controllata al 100% da THERAMetrics holding AG, con sede in Wayne (Pennsylvania - USA) attiva nel campo dei clinical trial;
  • o THERAMetrics S.p.A., controllata al 100% da THERAMetrics holding AG, con sede in Milano (Italia) attiva nel campo dei clinical trial;
  • o THERAMetrics Clinical Supply Services S.r.l., con sede in Cantù (Italia), controllata al 100% da THERAMetrics holding AG ed operante nella produzione per conto terzi di farmaci ad uso sperimentale, nonché nel controllo quali-quantitativo, nello stoccaggio e nella distribuzione ai centri clinici sperimentali di farmaci;
  • o THERAMetrics GmbH, controllata al 100% da THERAMetrics holding AG, con sede a Essen (Germania), attiva nel campo dei clinical trial direttamente e attraverso le sue controllate di seguito elencate:
  • Pierrel Research UK Ltd in dissolution, controllata al 100% da THERAMetrics GmbH, con sede in Farnham (Regno Unito);
  • Pierrel Research Polska SP.z.o.o. in dissolution, controllata al 100% da THERAMetrics GmbH, con sede in Lodz (Polonia);
  • Pierrel Research Bulgaria EOOD in dissolution, controllata al 100% da THERAMetrics GmbH, con sede in Sofia (Bulgaria);
  • o THERAMetrics SRL, controllata al 100% da THERAMetrics holding AG, con sede in Timisoara (Romania), attiva nel campo degli studi clinici come la sua controllata di seguito indicata:
  • Pierrel Research Balkan D.o.o. in dissolution, controllata al 100% da THERAMetrics SRL, con sede a Lokve (Serbia);
  • o THERAMetrics CRU SRL, controllata al 99% da THERAMetrics holding AG e all'1% da THERAMetrics SRL, con sede in Timisoara (Romania), anch'essa attiva nel comparto degli studi clinici.

INFORMATIVA DI SETTORE

I settori operativi sono stati identificati dal management, coerentemente con il modello di gestione e controllo utilizzato, con i settori di business nei quali il Gruppo opera alla data del 31 dicembre 2015 (Contract Manufacturing, Pharma, Tech-driven Contract Research & Development Organization).

UTILE/PERDITA PER AZIONE

L'utile/perdita base per azione è calcolato dividendo la quota di risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione durante il periodo; ai fini del calcolo dell'utile/perdita diluito per azione, la media ponderata delle azioni viene modificata assumendo la sottoscrizione di tutte le potenziali azioni derivanti dalla conversione di obbligazioni e dell'esercizio di warrant, qualora fossero stati emessi dalla Capogruppo.

RIESPOSIZIONE DI ALCUNI DATI COMPARATIVI

All'esito dell'autonomo progetto strategico annunciato nel dicembre 2015 dalla svizzera THERAMetrics, già descritto nel precedente paragrafo "Continuità aziendale ed osservazioni sul profilo finanziario" e i cui dettagli sono meglio specificati nella Nota 13 della presente Nota illustrativa, la Società vedrà la propria partecipazione detenuta in THERAMetrics diluita, attestandosi al di sotto del 10% del relativo capitale sociale , in favore di soggetti terzi che ne acquisiranno la maggioranza ed il controllo.

Pertanto, in conformità a quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 5, l'intera Divisione TCRDO rappresenta al 31 dicembre 2015 una discontinued operation; conseguentemente, in base al disposto del citato principio contabile, i dati economici comparativi del presente bilancio consolidato – e pertanto i dati del conto economico separato consolidato al 31 dicembre 2014 – riferiti alla Divisione TCRDO sono stati riclassificati in un'unica voce appositamente creata per accogliere il risultato d'esercizio dell' attività operativa cessata, al netto degli effetti fiscali, e dell'eventuale plusvalenza o minusvalenza - al netto degli effetti fiscali - rilevata a seguito della valutazione al fair value (laddove quest'ultimo, al netto dei prevedibili costi di dismissione, risulti essere inferiore al valore contabile) di tutte le attività e passività che costituiscono l'attività operativa cessata. Inoltre, nel rendiconto finanziario del precedente esercizio sono stati messi in evidenza i flussi finanziari netti attribuibili all'attività operativa, di investimento e di finanziamento dell'attività operativa cessata.

Nella tabella di seguito riportata si riepilogano gli effetti delle riclassifiche operate sul conto economico separato consolidato e delle modifiche apportate al rendiconto finanziario consolidato al 31 dicembre 2014:

(euro migliaia) 31 dicembre 2014 Restatement
IFRS 5
31 dicembre 2014
Restated
ATTIVITA' OPERATIVE
Ricavi 32.618 17.512 15.106
Materie prime e materiali di consumo utilizzati (5.624) (465) (5.159)
Costi per servizi e prestazioni (14.327) (10.954) (3.373)
Costi per godimento beni di terzi (805) (705) (100)
Costo del personale (15.249) (9.498) (5.751)
Altri accantonamenti e costi (2.492) (805) (1.687)
Risultato prima di ammortamenti, oneri finanziari e imposte (5.879) (4.914) (965)
Ammortamenti e svalutazioni (8.884) (6.171) (2.713)
Risultato operativo (14.763) (11.085) (3.678)
Oneri finanziari (3.374) (354) (3.020)
Proventi finanziari 7
1
6
2
9
Risultato prima delle imposte (18.066) (11.376) (6.690)
Imposte sul reddito del periodo (56) 143 (199)
PERDITA NETTA DEL PERIODO DERIVANTE DA ATTIVITA' OPERATIVE (18.122) (6.888)
ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE
PERDITA NETTA DEL PERIODO DERIVANTE DA ATTIVITA' OPERATIVE
CESSATE (11.234) (11.234)
PERDITA NETTA DELL'ESERCIZIO (18.122) (11.234) (18.122)
di cui Perdita netta di competenza di terzi (4.479) (4.479) (4.479)
di cui Perdita netta di competenza degli azionisti Pierrel (13.643) (6.755) (13.643)

Riesposizione del Conto economico separato consolidato al 31 dicembre 2014

Per quanto riguarda invece i dati patrimoniali comparativi si segnala che il principio contabile IFRS 5 non prevede di riclassificare o ripresentare gli importi in precedenza classificati come attività non correnti, o come attività e passività appartenenti a gruppi in dismissione, classificati come posseduti per la vendita, nei prospetti della situazione patrimoniale-finanziaria degli esercizi precedenti presentati a fini comparativi per uniformarsi alla classificazione della situazione patrimoniale-finanziaria dell'esercizio in chiusura. Pertanto, i dati patrimoniali rivenienti dalla Divisione TCRDO al 31 dicembre 2014 non sono stati riesposti, né riclassificati ai fini comparativi.

INFORMAZIONI SULLA SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA

Nota 1. Avviamento

La composizione e la variazione della voce "Avviamento" rispetto all'esercizio precedente sono illustrate nella tabella seguente:

(euro migliaia) 1° gennaio
2015
Incrementi Decrementi Impairment Riclassifica
IFRS 5
31 dicembre
2015
CGU - Divisione TCRDO 19.116 (19.116)
TOTALE AVVIAMENTO 19.116 (19.116)

La voce "Avviamento", pari ad Euro 19.116 migliaia al 31 dicembre 2015, è riveniente dall'operazione di acquisizione della THERAMetrics holding AG mediante il conferimento del 100% del capitale sociale della

controllata Pierrel Research International AG, a seguito della quale la Capogruppo ha acquisito il controllo della THERAMetrics holding AG.

L'avviamento, in osservanza ai principi contabili internazionali, non è soggetto ad ammortamento, bensì ad una verifica, con cadenza almeno annuale, volta ad individuare la presenza di eventuali perdite di valore (cd. impairment test).

A tal proposito, si ricorda che il complessivo valore dell'avviamento riveniente dalla citata Business Combination ha subito nel corso del precedente esercizio 2014 una riduzione di valore di Euro 4.986 migliaia, rilevata all'esito dell'impairment test condotto già al 30 giugno 2014. Successivamente, alla data di chiusura del bilancio consolidato al 31 dicembre 2014 gli amministratori della Società provvedevano ad aggiornare le stime dei flussi di cassa per la Divisione TCRDO, riflesse nel Piano Industriale 2015 – 2017 approvato in data 11 marzo 2015, e ad aggiornare su queste ultime i test di impairment condotti sull'avviamento senza ravvisare la necessità di apportare ulteriori rettifiche di valore.

In considerazione dell'andamento gestionale negativo registrato dalla Divisione TCRDO nel corso del 2015, il Gruppo ha in più occasioni ravvisato l'esistenza di indicatori di impairment delle attività non correnti relative al settore TCRDO e pertanto, da una parte ha provveduto a rivisitare le previsioni economiche, patrimoniali e finanziarie della Divisione, e dall'altra ad eseguire nuovi test di impairment in occasione della chiusura del Bilancio Consolidato Semestrale Abbreviato al 30 giugno 2015, del Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2015 e, da ultimo, del presente Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2015.

Dai citati test condotti sul valore dell'avviamento iscritto in bilancio non è emersa la necessità di apportare rettifiche di valore ulteriori rispetto a quanto già operato nel precedente esercizio 2014.

Nel dettaglio, il test di impairment viene condotto confrontando il valore contabile ("carrying amount") della CGU su cui l'avviamento è allocato (CGU "TCRDO") con il relativo valore recuperabile ("recoverable amount").

In particolare, il carrying amount è stato calcolato pari al Capitale Investito Netto ("CIN") al 31 dicembre 2015 della CGU indentificata, inclusivo del Goodwill oggetto di valutazione, mentre il recoverable amount è stato determinato attraverso l'utilizzo del modello "Unlevered Discounted Cash Flow".

La stima del value in use è stata effettuata attualizzando i flussi di cassa operativi attesi ad un tasso pari al costo medio ponderato del capitale (Weighted Average Cost of Capital o "WACC"). Il WACC tiene conto sia del capitale di terzi che dei mezzi propri. Il costo del capitale proprio è derivato dal tasso di rendimento atteso sugli investimenti da parte degli investitori del Gruppo. Il costo del debito è basato sui finanziamenti onerosi a cui il Gruppo deve far fronte. Il rischio specifico di settore è incorporato applicando degli specifici fattori "beta", rivisti annualmente sulla base degli ultimi dati di mercato disponibili.

Ai fini del calcolo del value in use dell'unità generatrice di flussi di cassa (Divisione "TCRDO") si è proceduto come segue:

  • per le attività "di base" della Divisione TCRDO, identificate nelle Contract Research Organization ("CRO") che, come già descritto nella presente Nota Illustrativa, sono oggetto di un avanzato stato di negoziazione per la realizzazione di una complessa operazione di spin-off, il prezzo di realizzo atteso dal management di THERAMetrics nell'ambito di tali trattative è stato utilizzato quale miglior stima del fair value di tali attività;
  • per quanto attiene le attività "di sviluppo" della Divisione TCRDO, è stato utilizzato un unico set di proiezioni economico-finanziarie atteso per la molecola "Aviptadil in Sarcoidosis" (2016-2032), una tra quelle di proprietà che THERAMetrics sta sviluppando e che ha completato la fase 2 dello studio clinico. Più nel dettaglio, dunque, per le attività di sviluppo è stato considerato un orizzonte

temporale limitato per la determinazione dei flussi di cassa, mentre il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 15%. Si segnala, inoltre, che i flussi relativi alle attività di sviluppo utilizzati per le finalità valutative sono stati ridotti in funzione delle probabilità di accadimento e sono stati determinati al netto delle imposte, ottenute applicando all'EBIT l'aliquota fiscale nel Paese di riferimento della CGU identificata che, per THERAMetrics, anche tenendo in giusta considerazione la possibile avoluzione attesa della società, è pari al 35%. Il costo medio ponderato del capitale ("WACC") è stato dunque stimato pari al 15%.

Il value in use dell'unità generatrice di flussi di cassa (Divisione "TCRDO") è stato determinato quale sommatoria del value in use delle attività di base e delle attività di sviluppo.

Sulla base delle valutazioni effettuate, nessuna perdita di valore dell'avviamento iscritto in bilancio è stata riscontrata oltre a quella già contabilizzata nel precedente esercizio.

Conformemente a quanto previsto dai principi contabili internazionali, il management ha altresì sviluppato un'analisi di sensitività, identificando quale parametro sensibile, per le attività di sviluppo, il WACC. In particolare, tale analisi ha dimostrato che anche a fronte di un incremento del WACC di 2 punti percentuali (dal 15% al 17%) il test risulterebbe ancora superato, assumendo invariato il fair value atteso per le attività di base in quanto oggetto di negoziazioni con parti terze. La tabella di seguito riportata sintetizza le analisi di sensitivity sviluppate:

WACC
(importi in Euro milioni) 13,0% 13,5% 14,0% 14,5% 15,0% 15,5% 16,0% 16,5% 17,0%
Value in use (A) 49 46 43 41 38 35 33 31 29
Carrying amount inclusivo
del goodwill (B)
22 22 22 22 22 22 22 22 22
Headroom (A) - (B) 27 24 21 19 16 13 11 9 7

Si segnala, altresì, che anche qualora il fair value atteso dalle attività "di base" fosse significativamente inferiore a quello stimato, fino al totale azzeramento, il test risulterebbe ancora superato.

Si precisa, infine, che trattandosi di avviamento interamente ricondubile alla Divisione TCRDO, il relativo valore contabile al 31 dicembre 2015 è stato riclassificato nella voce "Attività operative cessate", descritta nella successiva Nota 13.

Nota 2. Immobilizzazioni immateriali

La composizione ed i movimenti dell'esercizio della voce "Immobilizzazioni immateriali" sono descritti nella tabella sottostante:

(euro migliaia) 1° gennaio 2015 Variazione IFRS 5 Incrementi Riclassifiche Decrementi Acc.to fondo Altri movimenti 31 dicembre 2015 Diritti di brevetto industriale e utilizzo opere di ingegno 1.621 (1.616) 2 3 5 9 (1) 8 6 Concessioni, licenze e marchi 3.568 (2.271) 148 3 7 (467) 1.015 Immobilizzazioni immateriali in corso 300 200 (106) 394 Altre immobilizzazioni immateriali 5 (5) 0 TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI (netto) 5.494 (3.891) 371 (10) (468) 1.496

Immobilizzazioni immateriali

La voce si riduce di complessivi Euro 3.891 migliaia per effetto della riclassifica operata ai sensi dell'IFRS 5 di tutte le attività immateriali rivenienti dalla Divisione TCRDO, quale discontinued operation, nella voce "Attività operative cessate" descritta nella successiva Nota 13, a cui si rinvia per ulteriori dettagli.

Conseguentemente, alla data di chiusura dell'esercizio la voce accoglie unicamente saldi e movimenti riconducibili alle Divisioni CMO, Pharma e Holding.

Più in particolare, la voce "Diritti di brevetto industriale e utilizzo opere di ingegno" si decrementa ai sensi della citata riclassifica per circa Euro 1.616 migliaia; tale importo si riferisce principalmente al valore netto contabile della piattaforma informatica Hypersuite® ed alle IPs di proprietà della THERAMetrics holding AG (valore netto contabile oggetto di riclassifica pari ad Euro 1.248 migliaia).

L'importo residuo della voce "Diritti di brevetto industriale e utilizzo opere di ingegno" è riconducibile alla controllata diretta Pierrel Pharma S.r.l. e, nello specifico, accoglie i costi riferiti allo start-up della vendita in alcuni paesi europei del dispositivo Goccles (Glasses for Oral CancerCuring Light ExposedScreening), il rivoluzionario occhiale per lo screening precoce delle lesioni precancerose del cavo orale di proprietà della Pierrel Pharma, inventato dall'Università Cattolica di Roma, prodotto e commercializzato dalla società Univet Optical Technologies S.r.l.. Si ricorda, peraltro, che in data 17 settembre 2015 la Food and Drug Administration ("FDA") - Ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici - ha autorizzato la vendita e la distribuzione di Goccles sul territorio statunitense.

La voce "Concessioni Licenze e Marchi" si riduce di circa Euro 2.271 migliaia per effetto della riclassifica delle attività rivenienti dalla Divisione TCRDO in dismissione.

Il complessivo incremento della voce di Euro 185 migliaia – di cui Euro 148 migliaia riferiti a costi sostenuti nell'esercizio 2015 ed Euro 37 migliaia riferiti a costi capitalizzati in precedenti esercizi e sospesi tra le immobilizzazioni immateriali in corso – si riferisce sostanzialmente a costi sostenuti per:

  • (i) il completamento di nuovi studi riferiti al processo di industrializzazione della specialità farmaceutica "Alphacaina" (circa Euro 38 migliaia), già in commercio dall'anno 2014;
  • (ii) l'ottenimento dell'autorizzazione per l'immissione in commercio ed il completamento di studi relativi al prodotto "Orabloc® iniettore monouso" (circa Euro 75 migliaia) - siringa monouso, monodose e precaricata con la tubofiala di articaina Pierrel (Orabloc®), ideata per minimizzare l'incidenza di eventuali contaminazioni da paziente a paziente e da paziente a medico, dotata di registrazione UE e la cui commercializzazione è partita nell'ultimo trimestre 2015 in Germania ed in Polonia tramite la controllata diretta Pierrel Pharma S.r.l.. Con riferimento a tale dispositivo si segnala, altresì, che nel mese di gennaio 2016 la controllata Pierrel Pharma ha ottenuto l'autorizzazione da parte dell'Agenzia Italiana del Farmaco ("AIFA") alla commercializzazione sul territorio nazionale di tutta la linea di anestetici dentali Pierrel, per i quali si prevede la produzione anche nel formato iniettore monouso; l'avvio della commercializzazione in Italia è prevista nella prima decade del mese di maggio 2016;
  • (iii) l'avvio della commercializzazione di Orabloc® in nuovi Paesi, quali Kosovo, Iraq, Polonia e Germania (circa Euro 46 migliaia); e
  • (iv) l'immisione in commercio della specialità "Mepivacaina" a marchio Pierrel.

La riclassifica operata nella voce per Euro 10 migliaia si riferisce a costi sostenuti nell'esercizio precedente e sospesi tra le "Immobilizzazioni immateriali in corso" sino ad avvenuto completamento degli ulteriori studi condotti nell'ambito dell'implementazione del processo produttivo della "Felipressina active".

Al 31 dicembre 2015 la voce "Concessioni Licenze e Marchi" include Euro 39 migliaia riferiti al valore netto residuo di costi sostenuti per le implementazioni effettuate negli anni precedenti di efficientamenti del software LIMS utilizzato dal controllo qualità.

Le "Immobilizzazioni immateriali in corso" non ancora disponibili per l'uso, pari a circa Euro 394 migliaia al 31 dicembre 2015, si riferiscono per Euro 22 migliaia alla Capogruppo - e nello specifico a costi interni capitalizzati in quanto sostenuti per attività di registrazione del sito produttivo di Capua in alcuni Paesi extra comunitari, quali Taiwan e Giordania - e per Euro 372 migliaia a costi sostenuti dalla controllata Pierrel Pharma per:

  • l'ottenimento di registrazioni della specialità Orabloc® in Paesi comunitari (circa Euro 6 migliaia) ed extra comunitari (circa Euro 167 migliaia);
  • lo sviluppo del progetto "Ubigel" riferito al contratto di licenza siglato con la biotech TixuPharma (circa Euro 95 migliaia), finalizzato a sviluppare, industrializzare e registrare un dispositivo medicofarmacologico da utilizzarsi in ambito odontoiatrico con lo scopo di ripristinare e rigenerare la mucosa gengivale in pazienti affetti da periodontite, evitando così il ricorso alla chirurgia odontoiatrica, sin qui terapia largamente usata nel mondo. La seconda milestones del progetto è tutt'ora in corso e si attende l'esito del completamento dello studio clinico prima di approvare la prosecuzione delle prossime milestones progettuali;
  • lo sviluppo del progetto "Goccles" per la parte riferita alle registrazioni in corso al 31 dicembre 2015 (circa Euro 38 migliaia);
  • lo sviluppo del progetto "Smile" (circa Euro 15 migliaia), riferito ai diritti di licenza esclusiva worldwide, da parte della società Smile S.r.l., per un kit innovativo da utilizzarsi per lo screening "chair side" delle carie dentali, così da minimizzare l'utilizzo dei raggi X. Il prodotto è brevettato in tutto il mondo e Pierrel sta finanziando il progetto di sviluppo ed industrializzazione del kit, acquisendo una partecipazione azionaria nella citata Smile S.r.l., fino al 21% circa. Il completamento del progetto è atteso nella prima metà del 2017;
  • le attività di registrazione della siringa pre-caricata per nuove specialità (circa Euro 18 migliaia);
  • le attività connesse a variazioni nelle registrazioni in Italia e negli Stati Uniti di prodotti Pierrel (circa Euro 33 migliaia).

Nota 3. Immobilizzazioni materiali

La composizione ed i movimenti delle Immobilizzazioni materiali sono descritti nella tabella sottostante:

Immobilizzazioni materiali

Immobilizzazioni materiali
(euro migliaia) 1° gennaio
2015
Variazione IFRS
5
Incrementi Riclassifiche Decrementi Acc.to fondo Altri
movimenti
31 dicembre
2015
Terreni 2.667 2.667
Fabbricati 10.964 (2.772) 3
2
2
3
8.247
Costruzioni leggere
F.do amm.to fabbricati e costruzioni
6
7
6
7
leggere (3.219) 742 (322) 1 (2.798)
Terreni e fabbricati 10.479 (2.031) 3
2
2
3
(322) 1 8.182
Impianti e macchinari 16.725 (2.036) 180 6
5
(288) (1) 14.645
F.do amm.to impianti e macchinari (13.860) 1.854 288 (1.130) (12.848)
Impianti e macchinari 2.865 (182) 180 6
5
(1.130) (1) 1.797
Attrezzature industriali e commerciali
F.do amm.to attrezzature industriali e
1.458 (102) 1
4
1
1
(13) 1.368
commerciali (1.365) 102 1
3
(32) (1.282)
Attrezzature industriali e commerciali 9
3
1
4
1
1
(32) 8
6
Altre immobilizzazioni materiali
F.do amm.to altre immobilizzazioni
3.429 (2.155) 3 7 1.284
materiali (3.109) 2.039 (75) (1.145)
Altre immobilizzazioni materiali 320 (116) 3 7 (75) 139
Beni in leasing 152 (152)
F.do amm.to beni in leasing (112) 112
Beni in leasing 4
0
(40)
Immobilizzazioni materiali in corso e
acconti 648 (4) 271 (96) (54) 765
Totale immobilizzazioni materiali in corso
e acconti 648 (4) 271 (96) (54) 765
Totale immobilizzazioni materiali valore
lordo
29.043
36.110 (7.221) 500 1
0
(301) (55)
Totale fondi ammortamento
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
(21.665) 4.848 301 (1.559) 1 (18.074)
(netto) 14.445 (2.373) 500 1
0
(1.559) (54) 10.969

La categoria si decrementa di Euro 2.373 migliaia per effetto della riclassifica operata nella voce "Attività operative cessate " degli assets materiali riferiti alla Divisione TCRDO.

Con riferimento a tale Divisione si segnala che la variazione della voce "Fabbricati" include l'importo del valore netto contabile al 1 gennaio 2015 dell'immobile di proprietà della controllata tedesca THERAMetrics GmbH sito in Essen (Germania) pari ad Euro 603 migliaia che, nel mese di novembre 2015, è stato venduto a terze controparti.

Le immobilizzazioni materiali sono principalmente composte da terreni, fabbricati industriali ed impianti e macchinari relativi al sito produttivo di Capua (CE) di proprietà della Capogruppo (Euro 10.967 migliaia).

La voce "Fabbricati" si incrementa complessivamente di circa Euro 54 migliaia (di cui circa Euro 23 migliaia sostenuti nell'esercizio precedente e sospesi negli immobilizzi in corso) a seguito di lavori di ristrutturazione eseguiti nell'area magazzino e di ripavimentazione dei locali adibiti alla produzione.

La voce "Impianti e macchinari" si incrementa complessivamente di circa Euro 245 migliaia, di cui Euro 180 migliaia per investimenti eseguiti nel corso del 2015 ed Euro 65 migliaia per costi sostenuti in esercizi precedenti e riclassificati dalla voce "Immobilizzazioni materiali in corso e acconti", dove erano sospesi al 31 dicembre 2014, a seguito del completamento e della conseguente disponibilità all'uso del bene a partire dall'esercizio 2015.

Più precisamente, le capitalizzazioni dell'esercizio rispondono ad una strategia di mantenimento e miglioramento dei principali impianti di produzione e di utilities del sito, finalizzata al perseguimento di standard di efficienza sempre più elevati.

I principali investimenti dell'anno riguardano:

  • manutenzioni straordinarie eseguite in differenti periodi dell'anno sulla linea di riempimento Bausch & Strobel ("B&S") (circa Euro 79 migliaia);
  • manutenzioni straordinarie eseguite sulla caldaia e sull'impianto vapore (circa Euro 47 migliaia);
  • manutenzioni straordinarie eseguite sull'impianto soffiante (circa Euro 17 migliaia);
  • nuove implementazioni dell'impianto di videocitofono e videosorveglianza (circa Euro 18 migliaia);
  • upgrade del sistema "dispensing" (circa Euro 20 migliaia);
  • nuovi filtri "HEPA" del reparto NCD (circa Euro 47 migliaia);
  • upgrade del sistema hardware e software lato "client" (circa Euro 15 migliaia);
  • migliorie apportate all'impianto di condizionamento e attività di adeguamento dei quadri elettrici (circa Euro 7 migliaia).

Si segnala, inoltre, che nel corso dell'esercizio sono stati venduti impianti e macchinari non più utilizzati in ambito produttivo e completamente ammortizzati alla data di cessione, rilevando a conto economico una plusvalenza pari a circa Euro 54 migliaia.

La voce "Attrezzature industriali e commerciali" si incrementa complessivamente di circa Euro 25 migliaia (di cui Euro 14 migliaia per investimenti eseguiti nel corso del 2015 ed Euro 11 migliaia rivenienti dal precedente esercizio) per effetto dell'acquisto di nuove strumentazioni utilizzate nell'area "Controllo Qualità", quali principalmente un "contaparticelle" (circa Euro 8 migliaia) ed un nuovo strumento per analisi di laboratorio "Millifes plus" (circa Euro 10 migliaia).

La voce, inoltre, si decrementa nell'esercizio per effetto della cessione di attrezzature non più utilizzate dalla Capogruppo e completamente ammortizzate alla data di vendita.

Le "Altre immobilizzazioni materiali" accolgono principalmente: mezzi di trasporto interni (valore netto contabile pari a circa Euro 9 migliaia, in diminuzione di circa Euro 1 migliaia nel corso del 2015 per effetto unicamente degli ammortamenti di periodo), automezzi (completamente ammortizzati alla data del 31 dicembre 2015), macchine elettroniche (valore netto contabile pari a circa Euro 37 migliaia, in aumento di circa Euro 10 migliaia), mobili e arredi (valore netto contabile al 31 dicembre 2015 pari a circa Euro 59 migliaia, in diminuzione di circa Euro 31 migliaia rispetto al precedente esercizio per la sola quota di ammortamento dell'anno), beni inferiori ad Euro cinquecentosedici (in aumento di circa Euro 1 migliaia per l'acquisto di strumentazione informatica) ed impianti telefonici (circa Euro 1 migliaia).

La voce "Immobilizzazioni materiali in corso e acconti", pari ad Euro 765 migliaia al 31 dicembre 2015, accoglie principalmente:

  • beni strumentali non ancora disponibili all'uso (circa Euro 219 migliaia);
  • costi sostenuti per lavori di ristrutturazione eseguiti nello stabilimento di Capua, il cui completamento è previsto entro la fine del primo semestre 2016 (complessivamente pari a circa Euro 479 migliaia, di cui Euro circa Euro 242 migliaia sostenuti nel 2015);
  • costi di manutenzione straordinaria riferiti al serbatoio di azoto ed alla centrale vapore, non ancora ultimati alla data di chiusura dell'esercizio (circa Euro 24 migliaia);
  • costi per lavori di manutenzione straordinaria riferiti alla macchina sperlatrice "K32", in corso al 31 dicembre 2015 (circa Euro 13 migliaia).

La medesima voce si decrementa nell'esercizio di circa Euro 54 migliaia per effetto della svalutazione di alcuni beni per i quali il management, a seguito di opportune valutazioni, ha ritenuto di adeguare il valore di iscrizione in bilancio alle reali opportunità di utilizzo e/o di cessione degli stessi.

Al 31 dicembre 2015 non vi sono in essere impegni contrattuali significativi con fornitori terzi per investimenti.

I piani di sviluppo approvati confermano che non sono attese variazioni tali da incidere significativamente sulla recuperabilità dei beni materiali iscritti in bilancio.

Si segnala che sullo stabilimento produttivo di Capua gravano le seguenti ipoteche:

  • (i) ipoteca volontaria di primo grado (per Euro 13.000 migliaia) in favore di UniCredit Banca S.p.A. a garanzia di un finanziamento concesso alla Capogruppo in data 26 marzo 2007 per originari Euro 6.500 migliaia, il cui debito residuo al 31 dicembre 2015 è pari a Euro 3.075 migliaia. Si segnala, inoltre, che in data 27 luglio 2011 Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e UniCredit Banca S.p.A. hanno formalizzato un "Intercreditor Agreement" avente ad oggetto la regolamentazione dei rapporti tra le predette banche in relazione, inter alia, all'eventuale escussione dell'Ipoteca e/o cessione degli Immobili Ipotecati. In particolare, con tale accordo intercreditorio UniCredit Banca S.p.A. ha accettato di ripartire con Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. l'importo netto di quanto eventualmente incassabile in caso di escussione delle garanzie ipotecarie costituite in suo favore e a fronte della costituzione, in favore esclusivo di UniCredit Banca S.p.A., di un privilegio speciale su determinati macchinari di proprietà di Pierrel S.p.A.;
  • (ii) ipoteca di secondo grado (per la somma complessiva di Euro 6.000 migliaia) in favore della Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. a garanzia di un finanziamento concesso alla Capogruppo in data 29 ottobre 2008 per un importo complessivo massimo di Euro 4.700 migliaia il cui valore residuo alla data del 31 dicembre 2015 è pari a Euro 3.105 migliaia.

Nel mese di giugno 2015, nell'ambito della sottoscrizione degli accordi di rescheduling dell'indebitamento bancario del Gruppo Pierrel e alla luce delle modifiche e rinunce ai contratti di finanziamento apportate con gli atti di modifica e waiver, Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e UniCredit Banca S.p.A. hanno sottoscritto una lettera con cui confermano i propri obblighi rivenienti dal citato accordo intercreditorio che pertanto continuerà ad avere pieno vigore ed efficacia.

Nota 4. Immobilizzazioni finanziarie

La voce, pari ad Euro 180 migliaia al 31 dicembre 2015, si riferisce per Euro 170 migliaia, all'investimento eseguito dalla controllata Pierrel Pharma S.r.l. nel capitale sociale della Smile Biotech S.r.l. (circa il 9% alla data), finalizzato alla ricerca, lo sviluppo e la commercializzazione di un kit per la diagnosi delle carie dentali, basato sui livelli della proteina solubile "sCD14" nella saliva, il cui brevetto è stato recentemente ceduto a Smile Biotech dall'Università di Torino.

In particolare, l'investimento è eseguito da Pierrel Pharma mediante la progressiva sottoscrizione di un aumento di capitale riservato di Smile Biotech per un importo massimo di Euro 550.000,00, all'esito del quale Pierrel Pharma deterrà una partecipazione in Smile Biotech fino ad un massimo di circa il 21% del relativo capitale sociale. Gli accordi in essere prevedono un impegno di Pierrel Pharma a sottoscrivere l'aumento di capitale di Smile Biotech in più tranches, ciascuna subordinata al raggiungimento di specifiche milestones con riferimento al programma di ricerca sulla proteina solubile "sCD14".

L'azionariato di Smile Biotech vedrebbe così, al completamento del suo progetto, Eporgen S.p.A. – attuale socio di maggioranza – detenere il 55,12% e Pierrel Pharma il 21,26%, mentre i ricercatori all'origine dell'innovazione deterranno il 23,62%.

Con l'operazione, Pierrel Pharma ed Eporgen intendono realizzare, entro il 2016, attraverso Smile Biotech i seguenti obiettivi:

i) completare la fase di ricerca relativa allo sviluppo ed all'industrializzazione del kit Smile;

  • ii) arrivare alla messa a punto di un kit diagnostico che fornisca risultati in tempo reale e che sia affidabile e semplice da utilizzare;
  • iii) registrare e commercializzare il kit diagnostico Smile in Europa e negli USA e, successivamente, anche in altri paesi del mondo.

I restanti Euro 10 migliaia della voce sono, invece, riferiti alla parteciapazione detenuta dalla Capogruppo nella Società Biomedica-Bioingneristica Campana S.c.a.r.l. ("BioCam") – società consortile senza scopo di lucro votata al coordinamento, all'organizzazione e al supporto delle attività di ricerca e sviluppo dei propri consorziati – pari al 13,93% del relativo capitale sociale al 31 dicembre 2015.

Nota 5. Crediti e altre attività non correnti

La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all'esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:

Crediti e altre attività non correnti

Crediti e altre attività non correnti
(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione Variazione IFRS 5
Crediti Vs. altri - depositi cauzionali 2
4
5
0
(26)
Altri crediti non correnti 4 1
6
(12) 1
1
TOTALE CREDITI E ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI 2
8
6
6
(38) 1
1

La voce si riferisce al valore dei depositi cauzionali versati dalle società del Gruppo ai propri fornitori a garanzia dei contratti di fornitura pluriennali sottoscritti. La variazione in diminuzione registrata nell'esercizio, pari ad Euro 38 migliaia, include la riclassifica nella voce " Attività operative cessate" di poste riferite alla Divisione TCRDO per complessivi Euro 11 migliaia.

Nota 6. Imposte anticipate

La tabella sottostante dettaglia le differenze temporanee tra imponibile fiscale e reddito contabile che hanno comportato la rilevazione di imposte anticipate.

Imposte anticipate

(euro migliaia) Imponibile 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione Variazione IFRS 5
Analisi delle variazioni
Perdite fiscali riportabili 22.483 5.396 6.183 (787)
Costi AUCAP addebitati a patrimonio netto 7
6
(76)
Altre differenze temporanee 173 (173) 5
7
TOTALE IMPOSTE ANTICIPATE 5.396 6.432 (1.036) 5
7

Le imposte anticipate iscritte nel presente bilancio consolidato sono interamente riconducibili alla Capogruppo, dopo aver operato la riclassifica della quota riveniente dalla Divisione TCRDO (pari a circa Euro 57 migliaia) nella voce "Attività operative cessate", come meglio descritto nella successiva Nota 13.

Pertanto, alla data di chiusura dell'esercizio, la voce accoglie esclusivamente le imposte anticipate stanziate dalla Capogruppo su una porzione delle perdite fiscali riportabili: in particolare, le imposte anticipate al 31 dicembre 2015 sono stanziate su un ammontare di perdite fiscali pari ad Euro 22,5 milioni, a fronte di perdite fiscali complessive pari ad Euro 44,2 milioni, di cui Euro 30,0 milioni trasferite al Consolidato Fiscale, ai sensi degli artt. 117 e ss. del TUIR, ed Euro 14,2 milioni realizzate ante opzione per l'adesione alla procedura di Consolidato Fiscale Nazionale.

La recuperabilità delle imposte anticipate è stata analizzata sulla base del tax plan predisposto in linea con i piani previsionali approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 20 aprile 2016 che tiene in considerazione fattori specifici legati al business della Società ed alla durata pluriennale dei contratti con i clienti, tenuto conto anche della riportabilità senza limiti di tempo delle perdite fiscali (art. 84 del TUIR).

Nonostante la citata riportabilità senza limiti di tempo delle perdite fiscali, la Capogruppo ha valutato prudenzialmente di non rilevare altre attività per imposte anticipate a fronte di possibili utilizzi per compensare redditi imponibili futuri che potrebbe realizzare in un periodo più ampio rispetto a quello considerato. Questo principalmente in ragione della difficoltà di esprimere valutazioni in merito alla probabilità che tale recupero si realizzi in un orizzonte temporale molto lontano dal presente.

L'importo complessivo delle perdite fiscali per le quali non si è ritenuto di rilevare attività per imposte anticipate è complessivamente pari a circa Euro 21,7 milioni, di cui Euro 2,3 milioni di competenza dell'anno 2015.

Sulla base del citato tax plan, la Capogruppo ha altresì ritenuto di non iscrivere attività per imposte anticipate sulle differenze temporanee deducibili negli esercizi successivi, riversando quelle rivenienti dai precedenti esercizi.

Si precisa infine che, alla luce delle novità fiscali introdotte dalla Legge di Stabilità del 2016, l'ammontare delle imposte anticipate al 31 dicembre 2015 è stato adeguato per un importo pari ad Euro 787 migliaia al fine di tener conto dell'aliquota nominale IRES pari al 24% in vigore dal 1 gennaio 2017, anno a partire dal quale si prevede che tali imposte anticipate inizieranno a rigirarsi.

Nota 7. Rimanenze

La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all'esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:

Rimanenze

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione Variazione IFRS 5
Materie prime, sussidiarie e di consumo 1.488 1.611 (123)
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 795 1.265 (470) 2
1
Prodotti finiti e merci 514 391 123
F.do svalutazione (602) (119) (483)
TOTALE RIMANENZE 2.195 3.148 (953) 2
1

Le rimanenze di magazzino sono prevalentemente ubicate presso lo stabilimento produttivo di Capua (CE), e riconducibili alla Capogruppo per Euro 2.038 migliaia.

Al 31 dicembre 2015 la voce accoglie, altresì, rimanenze della controllata Pierrel Pharma S.r.l. per Euro 168 migliaia (in aumento di Euro 159 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014), di cui circa Euro 41 migliaia in giacenza presso il distributore canadese LOMAS e la restante parte riferita a merce in transito, la cui consegna si è perfezionata nel mese di gennaio 2016.

La variazione di Euro 953 migliaia rispetto al precedente esercizio si riferisce per Euro 21 migliaia alla riclassifica operata nelle "Attività operative cessate" del valore delle rimanenze rivenienti dalla Divisione TCRDO.

Come negli esercizi precedenti, a fronte di rimanenze considerate obsolete e/o di lenta movimentazione, nel corso dell'esercizio si è provveduto alla distruzione di materiale non più utilizzabile. Nel corso dell'anno si sono effettuati ulteriori accantonamenti pari a circa Euro 612 migliaia ed utilizzi per circa Euro 129 migliaia. Si precisa, infine, che il fondo svalutazione giacenze al 31 dicembre 2015, interamente riconducibile alla Capogruppo, si riferisce per circa Euro 124 migliaia a lotti prodotti per lo svolgimento di studi di stabilità richiesti da alcuni clienti e, pertanto, rifatturati a questi ultimi sotto forma di servizi.

Nota 8. Lavori in corso su ordinazione

La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all'esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:

Lavori in corso

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione Variazione IFRS 5
Lavori in corso su ordinazione 460 (460) 1.162
TOTALE LAVORI IN CORSO 460 (460) 1.162

I lavori in corso sono pari a zero al 31 dicembre 2015, in quanto interamente riclassificato nella voce "Attività operative cessate" trattandosi di progetti per studi clinici pluriennali riferiti unicamente alla Divisione TCRDO.

Nota 9. Crediti commerciali

La composizione della voce è esposta nella tabella sottostante:

Crediti commerciali

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione Variazione IFRS 5
Crediti commericali verso terzi 3.333 7.036 (3.703) 1.741
F.do svalutazione crediti (83) (831) 748 (163)
TOTALE CREDITI COMMERCIALI 3.250 6.205 (2.955) 1.579

I crediti commerciali, pari ad Euro 3.250 migliaia al 31 dicembre 2015, si decrementano complessivamente di Euro 2.955 migliaia rispetto al precedente esercizio.

La variazione si riferisce per circa Euro 468 migliaia alla Capogruppo, per circa circa Euro 591 migliaia alla Divisione Pharma e per Euro 1.579 migliaia alla Divisione TCRDO, quest'ultimo importo oggetto riclassifica nella voce "Attività operative cessate".

Si segnala che alla data di predisposizione della presente Nota Illustrativa non vi sono significativi crediti commerciali verso terzi che siano non svalutati alla data e non incassati secondo le normali scadenze.

Il fondo svalutazione crediti, pari ad Euro 83 migliaia al 31 dicembre 2015, si riferisce:

  • alla Capogruppo per Euro 45 migliaia, invariato rispetto all'esercizio precedente. Si segnala che non è stato identificato alcun nuovo rischio significativo di controparte con i clienti in essere, operando la Società con un numero limitato di clienti (fondamentalmente importanti case farmaceutiche appartenenti a primari gruppi internazionali) sulla base di contratti pluriennali di manufacturing (della durata tra i 5 e i 10 anni) che storicamente non hanno fatto registrare significative perdite su crediti;
  • alla Divisione Pharma per Euro 38 migliaia, utilizzato nel corso dell'esercizio per circa Euro 356 migliaia. Le analisi di recuperabilità condotte sui crediti iscritti in bilancio alla data di chiusura dell'esercizio 2015 non hanno fatto ravvisare la necessità di procedere ad ulteriori svalutazioni.

I crediti commerciali sono infruttiferi e hanno generalmente scadenza compresa tra i 30 ed i 90 giorni; ciò consente di monitorare tempestivamente i crediti in essere ed intraprendere operazioni di sollecito o eventuali azioni finalizzate al recupero del credito.

Per quanto riguarda l'ammontare dei crediti commerciali verso parti correlate si rimanda al successivo paragrafo "Informativa sulle parti correlate" nel prosieguo della presente Nota Illustrativa.

Di seguito si evidenzia la suddivisione per area geografica dei crediti di natura commerciale, non svalutati, basata sulla localizzazione geografica dei clienti del Gruppo:

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
UE 741 3.741 (3.000)
America 1.229 1.109 120
Altri paesi 1.280 1.355 (75)
TOTALE CREDITI COMMERCIALI (AL LORDO DEL F.DO SVALUTAZIONE) 3.250 6.205 (2.955)

Ripartizioni crediti verso clienti

La tabella sottostante illustra l'analisi dei crediti commerciali scaduti alla data di riferimento del bilancio consolidato ma non svalutati:

A Scadere e Scaduti ma non svalutati al 31 dicembre 2015

A Scadere e Scaduti ma non svalutati al 31 dicembre 2015
(euro migliaia) a scadere < 30 gg 31 - 60 61 - 90 91 - 120 > 120 Totale crediti
Crediti commerciali verso terzi 2.660 377 130 2
6
3
0
2
7
3.250

A Scadere e Scaduti ma non svalutati al 31 dicembre 2014

A Scadere e Scaduti ma non svalutati al 31 dicembre 2014
(euro migliaia) a scadere < 30 gg 31 - 60 61 - 90 91 - 120 > 120 Totale crediti
Crediti commerciali verso terzi 4.352 985 402 135 9
0
241 6.205

Nota 10. Crediti tributari

La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all'esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:

Crediti tributari

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione Variazione IFRS 5
Erario c/IRES 4 2 2
Erario c/IVA 1.011 1.421 (410) 712
Altri 6
4
230 (166) 5
1
TOTALE CREDITI TRIBUTARI 1.079 1.653 (574) 763

I crediti per IVA si riferiscono alla controllata diretta Pierrel Pharma S.r.l., per Euro 936 migliaia ed alla Capogruppo per circa Euro 75 migliaia.

A tal riguardo si precisa che, nel corso del mese di maggio 2015, in sede di presentazione della dichiarazione IVA riferita all'anno 2014, Pierrel Pharma S.r.l. ha presentato ai competenti uffici dell'Agenzia delle Entrate una richiesta di rimborso parziale del credito IVA per Euro 750 migliaia; nel corso del mese di novembre 2015 il competente Ufficio Controlli ha condotto, presso la sede legale della società, e completato con esito positivo le verifiche preliminari circa l'esistenza della società stessa e la fondatezza del presupposto al riconoscimento del credito richiesto a rimborso. Alla data di predisposizione della presente Nota illustrativa la pratica risulta tuttora al vaglio dell'Ufficio Rimborsi dell'Agenzia.

I Crediti verso l'Erario per IRES si riferiscono a a ritenute operate su interessi attivi maturati sui rapporti di conto corrente bancari e si incrementano di circa Euro 2 migliaia rispetto all'esercizio precedente.

Gli "Altri crediti verso l'Erario" si riferiscono, per Euro 8 migliaia, all'acconto IRAP versato nell'anno 2015 dalla Capogruppo (si precisa che alla data del 31 dicembre 2015 la base imponibile IRAP è poi risultata negativa) e, per Euro 56 migliaia, al credito ACE maturato nell'anno 2014 utilizzabile a riduzione dell'IRAP dovuta (ex art 19 del DL 91/2014), di cui circa Euro 6 miglaia in capo alla Pierrel Pharma S.r.l. e circa Euro 50 migliaia in capo a Pierrel S.p.A..

Si precisa che al 31 dicembre 2015 i crediti tributari della Divisione TCRDO, pari a circa Euro 735 migliaia, sono riclassificati nella voce "Attività operative cessate".

Nota 11. Altre attività e crediti diversi correnti

La composizione e la variazione della voce rispetto all'esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:

Altre attività e crediti diversi correnti
(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione Variazione IFRS 5
Altri crediti correnti 3
6
1.077 (1.041) 380
Crediti verso fornitori per anticipi 7
6
273 (197) 3
8
Ratei e risconti attivi 653 617 3
6
169
Crediti verso dipendenti 3
7
9 2
8
5
9
TOTALE ALTRE ATTIVITA' E CREDITI DIVERSI CORRENTI 802 1.976 (1.174) 647

Altre attività e crediti diversi correnti

Gli "Altri crediti correnti" si riferiscono per Euro 32 migliaia alla Capogruppo ed Euro 4 migliaia alla controllata diretta Pierrel Pharma S.r.l.. La voce accoglie principalmente un credito di circa Euro 17 migliaia vantato dalla Capogruppo nei confronti della Cassa per i servizi energetici e ambientali a titolo di conguaglio del consumo di energia elettrica per gli anni 2013 e 2014, incassato nel mese di gennaio 2016.

I "Crediti verso fornitori per anticipi" si riferiscono interamente a fatture di acconto relative ad ordini in corso e non ancora finalizzati alla data di chiusura dell'esercizio.

I "Ratei e risconti attivi" si riferiscono a costi contabilizzati nell'anno ma di competenza di esercizi successivi e principalmente riguardano le fees dovute all'ente regolatorio americano Food and Drug Administration ("FDA"), per il mantenimento dell'omonima autorizzazione sullo stabilimento produttivo di Capua e sulle autorizzazioni alla commercializzazione nel mercato nord americano (Euro 549 migliaia riferiti al periodo da gennaio a settembre 2016).

I "Crediti verso dipendenti", pari ad Euro 37 migliaia alla data di chiusura dell'esercizio e interamente riconducibili alla Capogruppo, si riferiscono per circa Euro 30 migliaia a provvedimenti sanzionatori adottati verso alcuni dipendenti a titolo di risarcimento danni.

Si precisa che al 31 dicembre 2015 la voce riferita alla Divisione TCRDO, pari a circa Euro 647 migliaia, è riclassificata nelle "Attività operative cessate".

Nota 12. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La voce riferita alle disponibilità liquide e mezzi equivalenti risulta così composta:

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione Variazione IFRS 5
Depositi bancari 1.217 4.438 (3.221) 1.093
Cassa 1 2
3
(22) 9
TOTALE DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 1.218 4.461 (3.243) 1.102

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2015 si riferiscono alla Capogruppo per Euro 1.172 migliaia, ed alla Divisione Pharma per Euro 46 migliaia.

Si segnala che, come evidenziato nel rendiconto finanziario, i proventi derivanti dall'aumento di capitale della Capogruppo, perfezionatosi nel mese di aprile 2015, sono stati assorbiti dall'attività operativa della Pierrel S.p.A., nonché messi al servizio del debito bancario.

I depositi bancari a vista sono remunerati a tasso variabile. Il tasso di interesse medio sui depositi bancari approssima lo 0,08% annuo.

Le disponibilità liquide non sono gravate da vincoli che ne limitino il pieno utilizzo.

Si precisa che, ai fini del rendiconto finanziario, la voce "Disponibilità liquide" coincide con la rispettiva voce dello Stato Patrimoniale.

Le disponibilità liquide della Divisione TCRDO al 31 dicembre 2015 sono pari a circa Euro 1.102 migliaia e sono riclassificate nella voce "Attività operative cessate".

Nota 13. Attività operative cessate e Passività riferite ad attività operative cessate

Al 31 dicembre 2015, conformemente a quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 5 e per le motivazioni di seguito descritte, tutte le attività, le passività ed il risultato economico dell'esercizio rivenienti dalla Divisione TCRDO, quale "discontinued operation", sono state presentate nel bilancio consolidato del Gruppo Pierrel separatamente in apposite voci dello stato patrimoniale consolidato, del conto economico separato consolidato e del rendiconto finanziario consolidato; inoltre, tutte le citate attività e passività della Divisione TCRDO sono iscritte nel presente bilancio consolidato al minore tra il loro valore contabile ed il relativo fair value, al netto dei prevedibili costi di dismissione.

Come già riportato nel paragrafo "Continuità aziendale e Informazioni sul profilo finanziario", in data 21 dicembre 2015 THERAMetrics ha annunciato di aver avviato un importante progetto strategico che prevede la realizzazione di alcune operazioni straordinarie finalizzate all'ampliamento ed al rafforzamento del proprio business. Più nel dettaglio, THERAMetrics ha sottoscritto un accordo vincolante per la realizzazione di un'operazione di business combination con Relief Therapeutics SA ("Relief"), società svizzera con sede a Ginevra, attiva nello sviluppo di trattamenti per le malattie con effetti particolarmente gravosi sulla qualità di vita dei pazienti. L'accordo prevede che THERAMetrics eseguirà un aumento di capitale da liberarsi mediante il conferimento del 100% del capitale sociale di Relief, a fronte del quale agli azionisti della conferente verranno attribuite 5,750 azioni THERAMetrics di nuova emissione per ciascuna azione Relief detenuta. Come da prassi, l'esecuzione dell'accordo è subordinata all'avveramento di una serie di condizioni sospensive, tra cui il buon esito delle attività di due diligence, l'approvazione dei termini dell'operazione da parte dell'assemblea degli azionisti di THERAMetrics e l'autorizzazione da parte della SIX Swiss Exchange alla quotazione delle emittende azioni THERAMetrics al servizio dell'operazione.

Si segnala che le attività di due diligence ("scientific" e "legal") si sono poi concluse positivamente nella seconda metà di febbraio 2016, rendendo così l'operazione di dismissione altamente probabile.

All'esito dell'operazione, gli azionisti di Relief deterranno la maggioranza assoluta di THERAMetrics (che a sua volta deterrà il 100% del capitale sociale di Relief), in una misura pari a circa i due terzi del relativo capitale sociale, mentre la quota detenuta al 31 dicembre 2015 dalla Società in THERAMetrics sarà diluita, così come quelle degli altri attuali azionisti di THERAMetrics, attestandosi al di sotto del 10%, in favore di soggetti terzi che ne acquisiranno la maggioranza.

Nell'ambito del medesimo progetto strategico, THERAMetrics ha in corso trattative in avanzato stato di negoziazione, aventi ad oggetto un'articolata operazione di spin-off della Divisione Ricerca. In caso di esito positivo delle citate trattative e conseguente sottoscrizione dei relativi accordi vincolanti, è possibile che l'operazione possa essere eseguita nel corso del primo semestre 2016.

THERAMetrics ha, infine, sottoscritto con GEM Global Yield Fund Limited ("GEM") - che all'esito della sopra indicata business combination sarà azionista di maggioranza di Relief - uno Share Subscription Facility ("SSF") con cui GEM si è impegnata ad investire nella società fino ad un importo massimo di CHF 25 milioni (pari a circa Euro 23 milioni). In particolare, ai sensi del citato accordo, THERAMetrics avrà il diritto, per un periodo massimo di 36 mesi, di emettere e vendere azioni a GEM che, contestualmente, si impegna ad acquistare azioni ordinarie in esecuzione di specifiche richieste di sottoscrizione.

In estrema sintesi, THERAMetrics si è dedicata alla revisione del proprio posizionamento strategico ed in tale contesto si inquadrano le negoziazioni condotte con i noti e qualificati operatori del settore con cui si è

inteso concludere le operazioni annunciate. Pertanto, le attività di ristrutturazione erano orientate a, ed hanno favorito, l'esecuzione delle operazioni straordinarie che rappresentano valide opportunità per la creazione di valore nel lungo periodo che gli azionisti aspettavano ormai da tempo.

L'autonomo progetto strategico di THERAMetrics favorisce, dunque, l'intenzione della Società, riflessa anche nel Piano Industriale 2016-2018, di concentrarsi sullo sviluppo del proprio core business manifatturiero e pertanto, delle proprie Divisioni CMO e Pharma.

Le tabelle di seguito riportate evidenziano la composizione delle voci "Attività operative cessate" e "Passività direttamente associate alle attività operative cessate" al 31 dicembre 2015:

Attività operative cessate

(euro migliaia) 31 dicembre 2015
Avviamento 19.116
Immobilizzazioni immateriali 3.511
Immobilizzazioni materiali 230
Crediti e altre attività non correnti 1
1
Imposte anticipate 5
7
Attività non correnti 22.925
Rimanenze 2
1
Lavori in corso 1.162
Crediti commerciali 1.579
Crediti tributari 763
Altre attività e crediti diversi correnti 647
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.102
Attività correnti 5.274
TOTALE ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE 28.199

Passività direttamente associate alle attività operative cessate

(euro migliaia) 31 dicembre 2015
Benefici ai dipendenti 935
Imposte differite passive 1.081
Passività finanziarie non correnti 1.916
Altre passività e debiti non correnti 1
Passività non correnti 3.933
Debiti commerciali 2.895
Passività finanziarie correnti 2.493
Debiti tributari 653
Altre passività e debiti diversi correnti 1.568
Passività correnti 7.609
TOTALE PASSIVITA' DIRETTAMENTE ASSOCIATE ALLE ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE 11.542

Nota 14. Patrimonio netto

Il capitale sociale della Capogruppo Pierrel S.p.A. al 31 dicembre 2015 è pari ad Euro 11.598.506,75, interamente sottoscritti e versati, e risulta composto da n. 54.293.573 azioni ordinarie, senza valore nominale, di cui 214.500 azioni proprie, oggetto di pegno in favore della Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. a garanzia di un finanziamento di Euro 500 migliaia concesso alla stessa Capogruppo.

La seguente tabella riepiloga la movimentazione delle azioni ordinarie in circolazione tra inizio e fine esercizio:

Azioni ordinarie al 31 dicembre 2014 49.377.294
Aumento di capitale sociale 4.916.279
Azioni ordinarie emesse al 31 dicembre 2015 54.293.573
Azioni proprie (214.500)
Azioni ordinarie in circolazione al 31 dicembre 2015 54.079.073

Nel corso del mese di aprile 2015, la Capogruppo ha concluso l'aumento di capitale deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 18 marzo 2015, a seguito dell'integrale sottoscrizione delle n. 4.916.279 azioni offerte per un controvalore complessivo di Euro 3.441.395,30, di cui Euro 245.813,95 imputati a capitale sociale ed il residuo ammontare a riserva da sovrapprezzo. Conseguentemente, il capitale sociale di Pierrel si è adeguato ad Euro 11.598.506,75.

La voce "Riserve", negativa al 31 dicembre 2015 per Euro 21.411 migliaia, risulta così composta:

  • Riserva da sovrapprezzo azioni (Euro 14.116 migliaia);
  • Riserva per azioni proprie (negativa per Euro 995 migliaia);
  • Riserva di Cash-flow hedge (negativa per Euro 116 migliaia);
  • Riserva da conversione (Euro 954 migliaia);
  • Riserva ex IAS 19 Revised (negativa per Euro 438 migliaia);
  • Altre riserve (Euro 5.517 migliaia);
  • Riserva per perdite a nuovo (negativa per Euro 40.449 migliaia).

Il Capitale e le Riserve di terzi al 31 dicembre 2015 sono pari ad Euro 18.301 migliaia, comprensivi della perdita di competenza di terzi di Euro 5.953 migliaia.

La Riserva da sovrapprezzo azioni risulta iscritta al netto dei costi sostenuti dalla Capogruppo in relazione alle operazioni di quotazione e di aumento di capitale sociale.

La Riserva per azioni proprie si riferisce all'esborso sostenuto nel 2008 dalla Capogruppo per l'acquisto di n° 214.500 azioni proprie; alla data di chiusura dell'esercizio le stesse risultano oggetto di pegno in favore della Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. a garanzia del finanziamento di Euro 500 migliaia, a suo tempo concesso alla Capogruppo, e oggetto di rescheduling lo scorso mese di giugno.

La voce "Riserva da conversione cambi" accoglie le differenze cambio derivanti dalla conversione delle situazioni economico-patrimoniali delle controllate estere presentate in valuta diversa dall'Euro.

Per ulteriori dettagli circa la movimentazione delle voci nell'esercizio periodo si rimanda al "Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato".

Nota 15. Benefici per i dipendenti

La tabella sottostante evidenzia la movimentazione del fondo Trattamento di Fine Rapporto ("T.F.R.") classificabile, secondo lo IAS 19 Revised, tra i "post-employment benefits" del tipo "piani a benefici definiti":

Benefici per i dipendenti

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione Variazione IFRS 5
Fondo al 31 dicembre dell'anno precedente 399 1.496 (1.097) 1.274
Incrementi 467 (467) 9
3
Decrementi (57) (290) 233 (432)
TOTALE BENEFICI A DIPENDENTI 342 1.673 (1.331) 935

Alla data di chiusura dell'esercizio il Fondo T.F.R. è interamente riconducibile alla Capogruppo e registra la movimentazione descritta nella tabella a seguire. Il Fondo T.F.R. riferito alla Divisione TCRDO, pari ad Euro 935 migliaia, è invece riclassificato nella voce "Passività direttamente associate alle attività operative cessate", come meglio specificato nella precedente Nota 13. La voce non accoglie alcun importo con riferimento alla controllata Pierrel Pharma.

Benefici per i dipendenti

(euro migliaia) 31 dicembre 2015
Fondo al 31 dicembre dell'anno precedente 399
Utilizzi e anticipazioni (50)
Current service cost
Interest cost 5
(Utili) / Perdite attuariali (17)
Altri movimenti 5
TOTALE BENEFICI A DIPENDENTI 342

I decrementi registrati nell'anno si riferiscono principalmente ad erogazioni in favore dei dipendenti (circa Euro 50 migliaia).

Si segnala che il costo corrente del piano è iscritto in bilancio alla voce "Costo del personale", mentre la componente finanziaria è inserita tra gli Oneri finanziari di periodo; gli utili e/o le perdite attuariali sono rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo consolidato.

Tutti i costi relativi alle prestazioni di lavoro passate sono riconosciuti a conto economico alla data che si verifica prima tra quella di modifica del piano o quella del riconoscimento dei correlati costi di ristrutturazione o cessazione del rapporto di lavoro.

Le principali assunzioni usate nella determinazione delle obbligazioni derivanti dal piano pensionistico T.F.R. della Capogruppo sono le seguenti:

Data di calcolo 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Tasso di rotazione del personale 3,0% 3,0%
Tasso di attualizzazione 2,03% 1,50%
Tasso di anticipazioni 2,0% 2,0%
Tasso d'inflazione 1,5% 2,0%

Il Gruppo partecipa anche ai c.d. "fondi pensione" che, secondo lo IAS 19 Revised, rientrano tra i postemployment benefit del tipo "piani a contributi definiti". Per tali piani la Capogruppo non prevede ulteriori obbligazioni monetarie una volta che i contributi vengono versati. L'ammontare dei costi di tali piani per l'anno 2015, inseriti nella voce "Costo del personale", è stato pari ad Euro 240 migliaia.

Nota 16. Imposte differite passive

La voce "Imposte differite passive" è pari ad Euro 55 migliaia al 31 dicembre 2015 ed è interamente riconducibile alla Capogruppo; la composizione è evidenziata nella tabella che segue:

Imposte differite passive

Imposte differite passive
(euro migliaia) Imponibile 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione Variazione IFRS 5
Ammortamenti fiscali IRES 167 4
6
327 (281)
Altre differenze temporanee 3
2
9 1.223 (1.214) 1.081
TOTALE 5
5
1.550 (1.495) 1.081

Al 31 dicembre 2015 la voce "Imposte differite" si riferisce, per Euro 46 migliaia, al disallineamento originatosi in esercizi precedenti in capo a Pierrel S.p.A. tra l'ammortamento civilistico e l'ammortamento fiscale di beni materiali e immateriali e, per Euro 9 migliaia, agli utili su cambi non realizzati nell'esercizio.

La variazione rispetto al precedente esercizio è dovuta per Euro 1.081 migliaia alla riclassifica delle Imposte differite rivenienti dalla Divisione TCRDO operata nella voce "Passività direttamente associate ad attività operative cessate" e, per il residuo ammontare, si riferisce principalmente al parziale "riassorbimento" del citato disallineamento tra l'ammortamento civilistico e l'ammortamento fiscale di beni materiali e immateriali (circa Euro 281 migliaia).

Nota 17. Debiti finanziari (correnti e non correnti)

Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB n. DEM/6064293/2006 del 28 luglio 2006, ed in conformità con la Raccomandazione ESMA 2011/81, si riporta nella seguente tabella la posizione finanziaria netta del Gruppo Pierrel al 31 dicembre 2015:

Posizione Finanziaria Netta

Posizione Finanziaria Netta
(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione IFRS 5
A. Cassa 1 2
4
9
B. Altre disponibilità liquide 1.217 4.437 1.093
C. Titoli detenuti per la negoziazione
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 1.218 4.461 1.102
E. Crediti finanziari correnti
F. Debiti bancari correnti (2.602) (10.999) (257)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (137) (7.542) (172)
G bis Passività direttamente associate ad attività non correnti
possedute per la vendita
H. Altri debiti finanziari correnti (5.374) (4.171) (2.064)
I. Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (8.113) (22.712) (2.493)
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (6.895) (18.251) (1.391)
K. Debiti bancari non correnti (12.958) (2.348) (1.915)
L. Obbligazioni emesse
M. Altri debiti non correnti (7.385) (6.835) (1)
N. Indebitamento Finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (20.343) (9.183) (1.916)
O. Indebitamento Finanziario netto (J) + (N) (27.238) (27.434) (3.307)

La posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 dicembre 2015 è negativa per Euro 27.238 migliaia, in miglioramento di circa Euro 196 migliaia rispetto all'esercizio precedente. Tale decremento include la riclassifica operata nella voce "Passività direttamente associate alle attività operative cessate", riferita alla Divisione TCRDO la cui posizione finanziaria netta alla data di chiusura dell'esercizio è negativa per circa Euro 3.307 migliaia, come risultante dalla precedente tabella alla voce "Variazione IFRS 5".

La liquidità, pari ad Euro 1.218 migliaia, si riferisce per Euro 1.172 migliaia alla Capogruppo (in aumento di circa Euro 890 migliaia rispetto al precedente esercizio) e per Euro 46 migliaia alla controllata diretta Pierrel Pharma S.r.l. (in aumento ci circa Euro 29 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014).

I debiti bancari correnti migliorano di circa Euro 8.397 migliaia rispetto allo stesso dato al 31 dicembre 2015. La significativa variazione è riconducibile principalmente alle riclassifiche di quote di debito a breve termine, tra le passività a medio e lungo termine, operate a seguito dell'avvenuta sottoscrizione, in data 25 giugno 2015, con Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., UniCredit Banca S.p.A. e Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. degli accordi modificativi per la rimodulazione dell'indebitamento bancario del Gruppo Pierrel per complessivi Euro 17,5 milioni.

A tal proposito si ricorda che gli accordi di modifica hanno riguardato l'esposizione debitoria della Società, della controllata Pierrel Pharma S.r.l. e della controllata indiretta THERAMetrics S.p.A. e riflettono i contenuti della manovra finanziaria proposta dalla Società e approvata dalle banche finanziatrici nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2015 – dettagliatamente comunicata al mercato in data 2 marzo 2015 – e, più in particolare: (a) il pagamento di circa il 60% del debito complessivo, a partire dal 30 giugno 2015 e fino al mese di giugno 2021, mediante il pagamento di rate trimestrali di importo crescente su base annuale, secondo specifici piani di ammortamento ritenuti coerenti con i flussi di cassa previsti nei piani industriali, economico e finanziari della singole società del Gruppo Pierrel coinvolte; (b) il pagamento del debito residuo, pari a circa il 40% dell'esposizione finanziaria complessiva, in un'unica soluzione al 31 dicembre 2021; e (c) il pagamento degli interessi maturati e non pagati al 31 dicembre 2014, in tre tranche di cui la prima alla data di sottoscrizione degli accordi e le altre due rispettivamente al 31 luglio ed al 31 ottobre 2015 regolarmente pagate alla data di pubblicazione della presenta nota informativa.

Nel dettaglio gli effetti delle principali riclassifiche di quote di debito dal breve termine al medio lungo termine operate alla luce dei sopra citati accordi di rescheduling si riferiscono a:

  • Euro 500 migliaia del finanziamento concesso alla Capogruppo dalla Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e garantito da azioni proprie in pegno;
  • Euro 389 migliaia della linea di credito concessa alla Capogruppo dalla UniCredit Banca S.p.A.;
  • Euro 716 migliaia riferiti all'esposizione per anticipazioni e scoperti in conto corrente della Capogruppo nei confronti della Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.;
  • Euro 4.831 migliaia riferiti alla quota del finanziamento concesso alla controllata diretta Pierrel Pharma S.r.l. dalla Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l..

La voce risente, altresì, dei rimborsi eseguiti a valere sulla linea di credito concessa alla Capogruppo dalla UniCredit Banca S.p.A. (per Euro 286 migliaia) e sull'esposizione per anticipazioni e scoperti in conto corrente della Capogruppo nei confronti della Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. (per circa Euro 739 migliaia) e di un decremento di Euro 299 migliaia dell'esposizione nei confronti della UniCredit Factoring S.p.A. per anticipi ricevuti, sia da Pierrel S.p.A. che dalla controllata Pierrel Pharma S.r.l., a fronte di crediti commerciali ceduti; infine, la restante parte dello scostamento è riferibile al rimborso eseguito dalla controllata Pierrel Pharma S.r.l. alla Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. per circa Euro 349 migliaia ed alla diminuzione dell'esposizione della Pierrel S.p.A. nei confronti di Intesa SanPaolo S.p.A. per il rientro sulla posizione debitoria disciplinata in via autonoma nel corso del 2014.

La parte corrente dell'indebitamento non corrente pari ad Euro 137 migliaia, migliora di Euro 7.405 migliaia rispetto al precedente esercizio per effetto principalmente delle riclassifiche operate tra le passività finanziarie a medio e lungo termine alla luce degli accordi firmati in data 25 giugno 2015 e, nel dettaglio:

  • Euro 3.088 migliaia riferiti al finanziamento concesso dalla UniCredit Banca S.p.A. alla Capogruppo, al netto della riclassifica al costo ammortizzato degli oneri accessori sostenuti nell'ambito dell'operazione di rescheduling e di competenza di esercizi successivi (circa Euro 28 migliaia), solo in parte compensati dalla variazione in aumento della quota a breve termine in quanto riferita ad interessi dovuti su tale posizione pari a circa Euro 14 migliaia; e
  • Euro 1.567 migliaia riferiti al mutuo fondiario concesso alla Pierrel S.p.A. dalla Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. al netto della riclassifica al costo ammortizzato degli oneri accessori sostenuti nell'ambito dell'operazione di rescheduling e di competenza di esercizi successivi (circa Euro 28 migliaia);
  • Euro 2.760 migliaia rivenienti dalla Divisione TCRDO e riferiti per Euro 2.275 migliaia al finanziamento concesso dalla Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. alla THERAMetrics S.p.A., controllata italiana della THERAMetrics holding AG, e per Euro 485 migliaia riferiti alla quota a breve del finanziamento concesso da Sparkasse Witten alla società di diritto tedesco THERMetrics GmbH; alla data di chiusura dell'esercizio le passività finanziarie della Divisione TCRDO sono, peraltro, riclassificate nella voce "Passività direttamente associate ad attività operativa cessata", per le ragioni descritte nella presente Nota Illustrativa.

L'ulteriore riduzione pari a circa Euro 4 migliaia si riferisce alla posizione debitoria della Capogruppo nei confronti di Banca delle Marche S.p.A. in amministrazione straordinaria (ridenominata in Nuova Banca delle Marche S.p.A. alla data di predisposizione del presente bilancio consolidato).

Gli altri debiti finanziari correnti pari ad Euro 5.374 migliaia, interamente riferibili alla Capogruppo, si incrementano di circa Euro 1.203 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014, quando erano pari ad Euro 4.171 migliaia. La voce include:

  • (i) il fair value negativo del contratto derivato in essere con la Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. (circa Euro 101 migliaia), in diminuzione di circa Euro 78 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014;
  • (ii) la quota a breve termine (Euro 769 migliaia al 31 dicembre 2015, in diminuzione di circa Euro 396 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014) del debito finanziario nei confronti di Dentsply, di originari USD 16,5 milioni, assunto da Pierrel S.p.A. in data 31 agosto 2006 per finanziare l'acquisto del sito produttivo di Elk Grove (USA), successivamente dismesso nel 2009;
  • (iii) Euro 3.002 migliaia, comprensivi di interessi maturati alla data del 31 dicembre 2015, riferiti al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto con l'azionista Fin Posillipo S.p.A. in data 26 ottobre 2012;
  • (iv) Euro 501 migliaia, comprensivi di interessi maturati alla data del 31 dicembre 2015, riferiti al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto con l'azionista Fin Posillipo S.p.A. in data 23 dicembre 2015;
  • (v) Euro 500 migliaia riferiti al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto con l'azionista Bootes S.r.l. in data 23 dicembre 2015; ed
  • (vi) Euro 500 migliaia riferiti al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto con il Sig. Pasquale Busto, soggetto terzo, in data 22 dicembre 2015.

Si precisa che le posizioni finanziarie di cui ai precedenti punti (iii), (iv) e (v) sono state oggetto di rinuncia alla restituzione da parte degli azionisti Fin Posillipo S.p.A. e Bootes S.r.l. nel corso del mese di marzo 2016, come meglio descritto nel successivo paragrafo "Finanziamento soci".

I debiti bancari non correnti sono pari ad Euro 12.958 migliaia e si incrementano di Euro 10.610 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014, principalmente per effetto delle riclassifiche operate dall'indebitamento bancario a breve termine a seguito della citata sottoscrizione in data 25 giugno 2015 degli accordi modificativi per la rimodulazione dell'indebitamento bancario del Gruppo Pierrel, e nel dettaglio:

  • Euro 1.567 riferiti al mutuo fondiario concesso da Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. alla Capogruppo, al netto della riclassifica al costo ammortizzato degli oneri accessori sostenuti per tale posizione nell'ambito dell'operazione di rescheduling e di competenza di esercizi successivi (circa Euro 28 migliaia);
  • Euro 3.088 migliaia relativi al finanziamento concesso alla Capogruppo da UniCredit Banca S.p.A., al netto della riclassifica al costo ammortizzato degli oneri accessori sostenuti per tale posizione nell'ambito dell'operazione di rescheduling e di competenza di esercizi successivi (circa Euro 28 migliaia);
  • Euro 4.831 migliaia riferiti al finanziamento concesso alla controllata Pierrel Pharma S.r.l. dalla Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l.;
  • Euro 500 migliaia riferiti al finanziamento garantito da azioni concesso alla Capogruppo da Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.;
  • Euro 389 migliaia riferiti allo scoperto in conto corrente della Capogruppo presso la Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.;
  • Euro 716 migliaia riferiti alla linea di credito concessa alla Capogruppo dalla UniCredit Banca S.p.A..

La voce risente, altresì, di un ulteriore decremento di Euro 261 migliaia, di cui Euro 119 migliaia riferiti al debito che la Capogruppo ha nei confronti della Nuova Banca delle Marche S.p.A. ed Euro 142 migliaia relativi al decremento delle quote a medio lungo termine del debito verso Intesa SanPaolo S.p.A..

Gli altri debiti non correnti, pari ad Euro 7.385 migliaia al 31 dicembre 2015, sono interamente riferibili alla Capogruppo e si incrementano di circa Euro 550 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014 unicamente per effetto dell'attualizzazione delle quote a medio-lungo termine del debito finanziario nei confronti di Dentsply, di originari USD 16,5 milioni, assunto da Pierrel S.p.A. in data 31 agosto 2006 per finanziare l'acquisto del sito produttivo di Elk Grove, successivamente dismesso nel 2009.

Si precisa che, rispetto al 31 dicembre 2014, al 31 dicembre 2015 la quota di interessi maturati alla data di redazione del presente bilancio consolidato è stata riclassificata dalla voce "altre passività a breve termine" alla voce "passività finanziarie correnti".

L'esposizione debitoria del Gruppo suddivisa per scadenza e per tipologia di rapporto è evidenziata nella seguente tabella, assieme alle principali caratteristiche dei finanziamenti a medio-lungo termine:

Finanziamenti bancari concessi a MLT

(euro migliaia) Saldo al
31.12.15
Entro
12 mesi
Oltre
12 mesi
Oltre
5 anni
Saldo al
31.12.14
Entro
12 mesi
Oltre
12 mesi
Oltre
5 anni
Mutuo fondiario BNL 3.105 1.261 1.844 3.133 1.567 1.566
Mutuo chirografario BANCA DELLE MARCHE 413 123 290 536 127 409
Finanziamento UNICREDIT 3.075 1
4
1.276 1.785 3.088 3.088
Finanziamento BPM (*) 2.275 2.275
Finanziamento SPARKASSE 650 485 165
TOTALE FINANZIAMENTI BANCARI CONCESSI
A MLT
6.593 137 2.827 3.629 9.682 7.542 2.140

(*) riclassificati nelle Passività direttamente associate alle attività operative cessate

Saldo al Entro Oltre Oltre
(euro migliaia) 31.12.15 12 mesi 12 mesi 5 anni
Finanziamento BPM 2.087 172 1.008 907
TOTALE FINANZIAMENTI BANCARI CONCESSI
A MLT
2.087 172 1.008 907

Finanziamenti bancari concessi BT

Saldo al Entro Oltre Oltre Saldo al Entro Oltre Oltre
(euro migliaia) 31.12.15 12 mesi 12 mesi 5 anni 31.12.14 12 mesi 12 mesi 5 anni
Finanziamento BNL garantito da azioni 500 280 220 500 500
UNICREDIT Factoring anticipi fatture 1.055 1.055 1.327 1.327
UNICREDIT Banca c/anticipo 714 325 389 1.000 1.000
BNL 1.175 459 716 1.914 1.914
INTESA SANPAOLO 211 145 6
6
355 147 208
BANCA POPOLARE DI MILANO 5.301 470 2.458 2.373 5.650 5.650
UNICREDIT Factoring anticipi fatture 148 148 175 175
UNICREDIT Factoring anticipi fatture (*) 212 212
INTESA SANPAOLO (*) 1
7
1
7
CREDITO BERGAMAMSCO (*) 5
7
5
7
TOTALE FINANZIAMENTIBANCARI CONCESSI
A BT
9.104 2.602 3.909 2.593 11.207 10.999

(*) riclassificati nelle Passività direttamente associate alle attività operative cessate

Saldo al Entro Oltre Oltre
(euro migliaia) 31.12.15 12 mesi 12 mesi 5 anni
UNICREDIT Factoring anticipi fatture 123 123
INTESA SANPAOLO 62 6
2
CREDITO BERGAMAMSCO 79 7
9
TOTALE FINANZIAMENTIBANCARI CONCESSI
A BT
264 264

Leasing

Saldo al Entro Oltre Oltre Saldo al Entro Oltre Oltre
(euro migliaia) 31.12.15 12 mesi 12 mesi 5 anni 31.12.14 12 mesi 12 mesi 5 anni
AMAG LEASING AG (*) 1 1
BCC Lease SpA (*) 26 1
5
1
1
TOTALE LEASING 27 1
6
1
1

(*) riclassificati nelle Passività direttamente associate alle attività operative cessate

Saldo al Entro Oltre Oltre
(euro migliaia) 31.12.15 12 mesi 12 mesi 5 anni
AMAG LEASING AG
BCC Lease SpA 14 1
3
1
TOTALE LEASING 14 1
3
1

Altri finanziamenti

Saldo al Entro Oltre Oltre Saldo al Entro Oltre Oltre
(euro migliaia) 31.12.15 12 mesi 12 mesi 5 anni 31.12.14 12 mesi 12 mesi 5 anni
Debito finanziario per contratto Dentsply 8.154 769 3.708 3.677 7.989 1.165 3.218 3.606
Passività finanziarie legate al derivato USD 101 101 179 179
Altri finanziamenti (*) 501 501 6 6
Finanziamento soci (*) 4.003 4.003 2.805 2.805
TOTALE ALTRI FINANZIAMENTI 12.759 5.374 3.708 3.677 10.979 4.155 3.218 3.606

(*) riclassificati nelle Passività direttamente associate alle attività operative cessate

Saldo al Entro Oltre Oltre
(euro migliaia) 31.12.15 12 mesi 12 mesi 5 anni
Altri finanziamenti 2.045 2.045
Finanziamento soci 6 6
TOTALE ALTRI FINANZIAMENTI 2.051 2.051

Totale passività finanziarie

Saldo al Entro Oltre Oltre Saldo al Entro Oltre Oltre
(euro migliaia) 31.12.15 12 mesi 12 mesi 5 anni 31.12.14 12 mesi 12 mesi 5 anni
TOTALE FINANZIAMENTI BANCARI CONCESSI
MLT (*) 6.593 137 2.827 3.629 9.682 7.542 2.140
TOT. FIN.TI BANCARI RIFERITI AD ATTIVITA'
DESTINATE ALLA VENDITA (SPARKASSE) 1.084 1.084
TOTALE FINANZIAMENTI BANCARI CONCESSI
BT (*) 9.104 2.602 3.909 2.593 12.106 12.106
TOTALE LEASING (*) 27 1
6
1
1
TOTALE ALTRI FINANZIAMENTI (*) 12.759 5.374 3.708 3.677 10.979 4.155 3.218 3.606
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE 28.456 8.113 10.444 9.899 33.878 24.903 5.369 3.606

(*) riclassificati nelle Passività direttamente associate alle attività operative cessate

Saldo al Entro Oltre Oltre
(euro migliaia) 31.12.15 12 mesi 12 mesi 5 anni
TOTALE FINANZIAMENTI BANCARI CONCESSI
MLT 2.087 172 1.008 907
TOTALE FINANZIAMENTI BANCARI CONCESSI
BT 264 264
TOTALE LEASING 14 1
3
1
TOTALE ALTRI FINANZIAMENTI 2.051 2.051
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE 4.416 2.500 1.009 907

Tutte le principali fonti di finanziamento a medio-lungo termine sono espresse in Euro, ad eccezione del debito verso Dentsply che è espresso in dollari statunitensi e valorizzato al tasso di cambio EUR/USD rilevato alla data del 31 dicembre 2015.

I debiti finanziari scaduti del Gruppo al 31 dicembre 2015 si riferiscono unicamente alla Capogruppo Pierrel S.p.A. ed ammontano ad Euro 3.076 migliaia, in diminuzione di circa Euro 5.634 migliaia rispetto al corrispondente dato del 31 dicembre 2014, quando erano pari ad Euro 8.710 migliaia. La significativa variazione è riveniente dalla citata rimodulazione dell'indebitamento bancario della Pierrel S.p.A., e più in generale del Gruppo, a seguito della sottoscrizione degli accordi di modifica avvenuta lo scorso 25 giugno con Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. e UniCredit Banca S.p.A.. Nel dettaglio le posizioni finanziarie scadute al 31 dicembre 2015 includono:

  • Euro 3.003 migliaia riferiti al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto con l'azionista Fin Posillipo S.p.A. in data 26 ottobre 2012;
  • USD 70 migliaia pari a circa il 50 per cento del rebate dovuto a Dentsply e scaduto in data 15 novembre 2015, interamente pagato alla data del presente bilancio; ed
  • Euro 9 migliaia riferiti ad interessi dovuti al 31 dicembre 2015 sulle posizioni finanziarie in essere nei confronti di Nuova Banca delle Marche S.p.A. (per circa Euro 5 migliaia) e di Intesa San Paolo S.p.A. (per circa Euro 4 migliaia), entrambi interamente pagati alla data di predisposizione del presente bilancio.

Rescheduling dell'indebitamento bancario del Gruppo

Nel corso del mese di aprile 2014 la Pierrel S.p.A. ha inoltrato alla UniCredit Banca S.p.A., alla BNL BNP Paribas ed alla Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. (le "Banche Finanziatrici"), che vantavano nei confronti delle società del Gruppo crediti per complessivi Euro 17,5 milioni (di cui Euro 9,6 milioni riconducibili a Pierrel S.p.A.), una nuova proposta, rispetto a quella precedentemente inviata nel marzo 2013, per la rimodulazione dell'indebitamento del Gruppo.

Tale proposta è stata definitivamente approvata dalle Banche Finanziatrici - e precisamente nell'ordine da Banca Popolare di Milano S.c.ar.l., UniCredit S.p.A. e Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. - tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo 2015, come dettagliatamente comunicato al mercato lo scorso 2 marzo 2015. In data 25 giugno 2015 la Pierrel S.p.A. ha sottoscritto con UniCredit Banca S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. gli accordi modificativi per la rimodulazione del debito bancario del Gruppo Pierrel per complessivi Euro 17,5 milioni, unitamente all'ulteriore documentazione legale connessa.

Nel dettaglio, gli accordi di modifica hanno riguardato l'esposizione debitoria della Pierrel S.p.A., della controllata Pierrel Pharma S.r.l. e della controllata indiretta THERAMetrics S.p.A. e riflettono i contenuti della manovra finanziaria proposta dalla Capogruppo e approvata dalle banche nel corso del primo trimestre dell'anno in corso e, più in particolare: (a) il pagamento di circa il 60% del debito complessivo, a partire dal 30 giugno 2015 e fino al mese di giugno 2021, mediante il pagamento di rate trimestrali di importo crescente su base annuale, secondo specifici piani di ammortamento ritenuti coerenti con i flussi di cassa previsti nei piani industriali, economico e finanziari della singole società del Gruppo Pierrel coinvolte; (b) il pagamento del debito residuo, pari a circa il 40% dell'esposizione finanziaria complessiva, in un'unica soluzione al 31 dicembre 2021; e (c) il pagamento degli interessi maturati e non pagati al 31 dicembre 2014, in tre tranche di cui la prima alla data di sottoscrizione degli accordi e le altre due rispettivamente al 31 luglio ed al 31 ottobre 2015.

Alla data di predisposizione del presente bilancio la Pierrel S.p.A., così come le società Pierrel Pharma S.r.l. e THERAMetrics S.p.A., hanno regolarmente adempiuto a quanto previsto nei sopra indicati accordi modificativi.

La tabella che segue riporta le posizioni debitorie oggetto di rescheduling da parte delle Banche Finanziatrici:

Passività finanziarie oggetto di rescheduling (*)

Società Saldo al Entro 12 Oltre 12 Oltre 5 Saldo al Entro 12 Oltre 12 Oltre 5
(euro migliaia) beneficiaria 31.12.15 mesi mesi anni 31.12.14 mesi mesi anni
Mutuo fondiario BNL Pierrel S.p.A 3.105 1.261 1.844 3.133 1.567 1.566
Finanziamento BNL garantito da azioni Pierrel S.p.A 500 280 220 500 500
BNL Pierrel S.p.A 1.175 459 716 1.914 1.914
Finanziamento UNICREDIT Pierrel S.p.A 3.075 14 1.276 1.785 3.088 3.088
UNICREDIT Banca c/anticipo Pierrel S.p.A 714 325 389 1.000 1.000
Banca Popolare di Milano Pierrel Pharma 5.301 470 2.458 2.373 5.650 5.650
TOTALE FINANZIAMENTI OGGETTO DI RESCHEDULING 13.870 1.268 6.380 6.222 15.285 13.719 1.566

(*) riclassificati nelle Passività direttamente associate alle attività operative cessate

Società Saldo al Entro 12 Oltre 12 Oltre 5 Saldo al Entro 12 Oltre 12 Oltre 5
(euro migliaia) beneficiaria 31.12.15 mesi mesi anni 31.12.14 mesi mesi anni
Banca Popolare di Milano TMX S.p.A. 2.087 172 1.008 907 2.275 2.275
TOTALE 2.087 172 1.008 907 2.275 2.275

Per completezza di informazione si segnala che nel corso del mese di febbraio 2016, nell'ambito del progetto strategico della Divisione TCRDO e delle più ampie trattative in avanzato stato di negoziazione, la Capogruppo ha inviato ad UniCredit Banca S.p.A. e a Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. due nuove ulteriori richieste di modifica e waiver dei contratti di finanziamento in essere, rispettivamente, con Pierrel S.p.A. e con la società THERAMetrics S.p.A., controllata diretta italiana della THERAMetrics holding AG, con lo scopo di favorire la predisposizione di tutte le condizioni necessarie per la finalizzazione delle transazioni in corso di trattazione, tra cui lo svincolo di alcune garanzie e la ridefinizione di covenant finanziari e di clausole di "Change of Controls" e "Cross Default". Alla data di predisposizione delle presenti Note Illustrative è tuttora in corso il completamento della documentazione e delle informazioni necessarie a supportare le ulteriori richieste avanzate dal ceto bancario.

INFORMAZIONI SIGNIFICATIVE SUI FINANZIAMENTI IN ESSERE

Mutuo fondiario Banca Nazionale del Lavoro (in favore della Capogruppo)

In data 7 ottobre 2008 la Pierrel S.p.A. e Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. hanno sottoscritto un contratto di finanziamento a medio-lungo termine per un importo complessivo massimo di Euro 4,7 milioni, erogato con atto integrativo e di quietanza in data 29 ottobre 2008. L'originario contratto di finanziamento, di durata decennale, prevedeva un anno di preammortamento con successivo rimborso mediante rate semestrali costanti pari ad Euro 261 migliaia cadauna, e un tasso di interesse variabile pari all'Euribor a sei mesi più uno spread dell'1,25%.

In data 9 ottobre 2008 a garanzia del puntuale adempimento degli obblighi derivanti dal finanziamento è stata iscritta un'ipoteca di secondo grado, per un importo pari ad Euro 7,9 milioni, a valere sul complesso immobiliare di Capua.

Nel mese di giugno 2011 Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e UniCredit Banca S.p.A. hanno formalizzato un "Intercreditor agreement" al fine di regolare le garanzie ipotecarie concesse dalla Capogruppo ad entrambe, con il quale quest'ultima ha accettato di ripartire con Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. l'importo netto di quanto incassato da UniCredit Banca S.p.A. in caso di escussione delle garanzie ipotecarie costituite in suo favore a fronte della costituzione, in favore esclusivo di UniCredit Banca S.p.A., di un privilegio speciale su determinati macchinari di proprietà di Pierrel S.p.A..

Il mutuo sottoscritto con la Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e sopra descritto non prevede il rispetto di alcun covenant a carico della Capogruppo.

Tale finanziamento, il cui valore residuo alla data del 31 dicembre 2015 è pari ad Euro 3.105 migliaia (Euro 3.133 migliaia al 31 dicembre 2014), rientra tra le posizioni oggetto di rescheduling, così come descritto nel precedente paragrafo dedicato, ed è esposto in bilancio al netto dell'iscrizione al costo ammortizzato degli oneri accessori sostenuti nell'ambito dell'operazione di riscadenzamento.

In data 25 giugno 2015, infatti, dinanzi al notaio Cesaro di Milano, la Pierrel S.p.A. e la Banca Finanziatrice hanno sottoscritto un atto di modifica e waiver con cui l'originario contratto di finanziamento è stato modificato come segue, ferma restando l'assenza di qualsiasi effetto novativo sullo stesso:

  • la scadenza del finanziamento è stata prorogata al 31 dicembre 2021;
  • il nuovo piano di ammortamento del finanziamento prevede il rimborso in rate trimestrali crescenti, di cui la prima con scadenza 30 settembre 2018 e l'ultima (Bullet di Euro 1.697 migliaia) in data 31 dicembre 2021;
  • a partire dal 1 gennaio 2015 il tasso di interesse applicabile è pari all'Euribor a tre mesi più uno spread pari a 250 basis points, da pagarsi trimestralmente;
  • gli interessi corrispettivi arretrati al 31 dicembre 2014 sono stati corrisposti, in via posticipata, in tre tranche al 25 giugno 2015 (Euro 23 migliaia), al 31 luglio 2015 (Euro 30 migliaia) e al 31 ottobre 2015 (Euro 30 migliaia);
  • a partire dal 1 gennaio 2015 gli interessi corrispettivi sono pagati (i) al 25 giugno 2015, quelli relativi al primo trimestre 2015, e (ii) in rate trimestrali posticipate quelli di volta in volta maturati a partire dal secondo trimestre 2015 e fino alla data di scadenza;
  • la Banca ha rinunciato a qualsiasi interesse di mora, che sono pertanto ricalcolati a zero;
  • con riferimento, inoltre, agli importi dovuti in forza del contratto derivato sottoscritto in data 29 ottobre 2008 e relativo alla copertura dai rischi di fluttuazione dei tassi di interesse del predetto finanziamento, gli stessi dovranno essere prontamente coperti mediante versamento da parte della Capogruppo di provvista sul conto corrente in essere presso la stessa banca, fermo restando che, alla luce delle modifiche e rinunce apportate con l'atto di modifica e waiver, le parti si riservano di rinegoziare, in buona fede, anche i termini del contratto Interest Rate Swap ("IRS") allo scopo di allinearlo, alle previsioni contenute nel nuovo piano di ammortamento.

Sempre in data 25 giugno 2015, nell'ambito della sottoscrizione degli accordi di rescheduling dell'indebitamento bancario del Gruppo Pierrel e alla luce delle modifiche e rinunce ai contratti di finanziamento apportate con gli atti di modifica e waiver, Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e UniCredit Banca S.p.A. hanno altresì sottoscritto una lettera con cui confermano i propri obblighi rivenienti dal citato accordo intercreditorio che pertanto continuerà ad avere pieno vigore ed efficacia.

Finanziamento UniCredit (in favore della Capogruppo)

In data 26 marzo 2007, Pierrel S.p.A. e UniCredit Banca S.p.A. (già UniCredit Banca d'Impresa S.p.A.) hanno sottoscritto un contratto di finanziamento a medio-lungo termine per un importo complessivo massimo di Euro 8.500 migliaia articolato nelle seguenti due linee di credito:

  • (a) una linea di credito per un importo massimo pari ad Euro 6.500 migliaia utilizzabile per l'acquisizione di una partecipazione pari all'85% del capitale sociale della Pierrel Research Europe GmbH (oggi THERAMetrics GmbH) ("Linea A"); ed
  • (b) una linea di credito per un importo massimo pari ad Euro 2.000 migliaia, successivamente ridotta ad Euro 1.500 migliaia, da utilizzarsi ai fini del sostegno delle esigenze finanziarie di cassa della Pierrel S.p.A. e delle società del Gruppo, ovvero per anticipi su contratti e su fatture della Pierrel S.p.A. o delle società del Gruppo scadenti entro 120 giorni ("Linea B").

Per quanto riguarda la predetta Linea A (il cui valore residuo al 31 dicembre 2015 è pari ad Euro 3.075 migliaia, al netto degli oneri accessori sostenuti nell'ambito dell'operazione di riscadenzamento, iscritti al costo ammortizzato per Euro 27 migliaia, e comprensivo del rateo interessi di competenza degli ultimi due mesi dell'esercizio pari ad Euro 14 migliaia, poi corrisposti a fine gennaio 2016), iscritta tra i finanziamenti bancari concessi a medio-lungo termine, si segnala che sulla base degli accordi originali il rimborso di tale finanziamento, con scadenza nel 2017, era previsto mediante rate trimestrali dell'importo di circa Euro 162,5 migliaia cadauna, con cadenza al 31 gennaio, 30 aprile, 31 luglio e 31 ottobre di ciascun esercizio.

La Linea B del finanziamento (il cui valore residuo al 31 dicembre 2015 è pari ad Euro 714 migliaia) è iscritta nella categoria dei finanziamenti bancari concessi a breve termine ed è esposta al netto degli oneri accessori sostenuti nell'ambito dell'operazione di riscadenzamento pari ad Euro 7 migliaia alla data di chiusura dell'esercizio.

A garanzia del corretto e puntuale adempimento delle obbligazioni derivanti dal tale contratto di finanziamento e relative alle predette due linee di credito, Pierrel ha costituito in favore di UniCredit Banca S.p.A. le seguenti garanzie:

  • (i) ipoteca volontaria di primo grado iscritta presso i Registri Immobiliari di Caserta, Sezione Staccata di Santa Maria Capua Vetere in data 19 aprile 2007 numeri 25744/9132, su alcuni beni immobili in proprietà della stessa (scrittura privata autenticata nelle firme dal dott. Riccardo Genghini, notaio in Milano, rep.n. 36397 racc. n. 8385, in data 26 marzo 2007);
  • (ii) pegno di primo grado sull'85% del capitale sociale di IFE Europe GmbH Institute for Research and Development (oggi, THERAMetrics GmbH, già Pierrel Research Europe GmbH), società costituita ed esistente ai sensi del diritto tedesco, con sede in Essen (Germania), Zeche Katharina Strasse n. 6, iscritta al registro del commercio presso il tribunale di Essen al n. HRB 18401 (atto n. 29 del repertorio dei documenti per il 2007 del dott. Thomas Gelzer, notaio in Basilea - Svizzera);
  • (iii) in considerazione ed a fronte dell'accettazione da parte di UniCredit Banca S.p.A. di ripartire in parti uguali con Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. - fino a concorrenza di quanto a quest'ultima dovuto in relazione al finanziamento per Euro 4,7 milioni concesso a Pierrel in data 7 ottobre 2008 - l'importo netto di quanto incassato da UniCredit Banca S.p.A. in caso di escussione dell'ipoteca di cui al precedente punto (a), in data 28 giugno 2011, a garanzia del corretto e puntuale adempimento delle obbligazioni derivanti dal Contratto di Finanziamento, per scrittura privata autenticata nelle firme dal dott. Stefano Rampolla, notaio in Milano, rep.n. 39800 racc. n. 9928, Pierrel ha costituito in favore di UniCredit Banca S.p.A. un privilegio speciale ai sensi dell'art. 46 e seguenti del Decreto Legislativo 1 settembre 1993, n. 385, sugli impianti, attrezzature, macchinari ed altri beni strumentali in proprietà del mutuatario, nonché di futura acquisizione da parte dello stesso. Inoltre, nel mese di giugno 2011 Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e UniCredit Banca S.p.A. hanno formalizzato un "Intercreditor agreement" che regola le garanzie ipotecarie, secondo le modalità descritte nel precedente paragrafo dedicato al mutuo fondiario concesso dalla Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.; e

(iv) con lettera sottoscritta in data 13 dicembre 2012 da Fin Posillipo S.p.A., Canio Giovanni Mazzaro e Società di Partecipazione Industriale S.r.l. è stata costituita una fideiussione in favore di Unicredit a garanzia del residuo debito riferito esclusivamente alla Linea B del Finanziamento.

Si precisa che le predette linee di credito rientrano tra le posizioni oggetto di rescheduling, così come descritto in dettaglio nel precedente paragrafo dedicato.

Pertanto, in data 25 giugno 2015, dinanzi al notaio Cesaro di Milano, la Pierrel S.p.A. e la Banca Finanziatrice hanno sottoscritto un atto di modifica e waiver con cui il contratto di finanziamento sopra indicato è stato modificato come segue, ferma restando l'assenza di qualsiasi effetto novativo sullo stesso:

  • la data di scadenza è stata prorogata al 31 gennaio 2022, per la Linea A, e al 31 dicembre 2017 per la Linea B;
  • il nuovo piano di ammortamento del finanziamento prevede il rimborso in rate trimestrali crescenti, di cui per la Linea A la prima con scadenza 30 aprile 2018 e l'ultima (Bullet di Euro 1.522 migliaia) in data 31 gennaio 2022, e per la Linea B la prima rata con scadenza 30 giugno 2015 e l'ultima in data 31 dicembre 2017;
  • a partire dal 1 gennaio 2015 il tasso di interesse applicabile, da pagarsi trimestralmente, è pari all'Euribor a tre mesi più uno spread che per la Linea A è pari a 250 punti base, mentre per la Linea B è pari a 400 punti base;
  • gli interessi corrispettivi arretrati al 31 dicembre 2014 sono stati pagati, in via posticipata, in tre rate da Euro 54 migliaia cadauna al 25 giugno, 31 luglio e 31 ottobre 2015;
  • a partire dal 1 gennaio 2015 gli interessi corrispettivi di volta in volta maturati sono pagati (i) al 25 giugno 2015, quelli relativi al primo trimestre 2015, e (ii) in rate trimestrali posticipate a partire dal secondo trimestre 2015 e fino alla data di scadenza;
  • la Banca ha rinunciato agli interessi di mora, che sono pertanto ricalcolati a zero.

Si segnala inoltre che, sempre in data 25 giugno 2015, nell'ambito della sottoscrizione degli accordi di rescheduling dell'indebitamento bancario del Gruppo Pierrel e alla luce delle modifiche e rinunce ai contratti di finanziamento apportate con gli atti di modifica e waiver, Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e UniCredit Banca S.p.A. hanno altresì sottoscritto una lettera con cui confermano i propri obblighi rivenienti dal citato accordo intercreditorio che, pertanto, continuerà ad avere pieno vigore ed efficacia.

Tutte le precedenti garanzie rilasciate in favore della Banca Finanziatrice sono state peraltro confermate in sede di sottoscrizione degli accordi di modifica.

Il finanziamento prevede, altresì, il rispetto di covenant finanziari, anch'essi rivisitati nell'ambito degli accordi modificativi sottoscritti nel giugno 2015. In particolare, nell'atto di modifica e waiver è previsto che a partire dall'esercizio che chiude al 31 dicembre 2016 (incluso) dovranno essere rispettati i seguenti covenant finanziari, calcolati a livello consolidato del Gruppo Pierrel:

Covenants

Esercizio al Esercizio al Esercizio al
Parametri (dati da bilancio consolidato del Gruppo Pierrel) 31/12/2016 31/12/2017 31/12/2018
Indebitamento Finanziario Netto (escluso debito Dentsplay)/EBITDA < 7,00 < 5,00 < 4,00
Indebitamento Finanziario Netto (escluso debito Dentsplay)/Equity < 6,00 < 5,00
EBITDA/Oneri Finanziari Netti > 1,00 > 1,50 > 2,00

A partire dall'anno 2016 i predetti covenant si intenderanno non rispettati nel caso in cui si verifichi (i) quanto all'esercizio 2016, l'inadempimento di un qualsiasi parametro finanziario, (ii) a partire dall'anno 2017 in poi, l'inadempimento di due qualsiasi parametri finanziari, anche diversi fra di loro, come risultante da due relazioni annuali consecutive.

Mutuo chirografario Nuova Banca delle Marche (in favore della Capogruppo)

In data 21 maggio 2009 è stato erogato alla Pierrel S.p.A. un prestito chirografario dell'importo di Euro 1.500 migliaia che prevede il rimborso in n. 59 rate mensili dell'importo di circa Euro 27 migliaia cadauna, di cui l'ultima con scadenza il 30 aprile 2014. Il tasso applicato è pari all'Euribor a 6 mesi, maggiorato di uno spread di 200 basis points. Il finanziamento è assistito da una fideiussione specifica limitata rilasciata dall'ing. Canio Mazzaro e non prevede il rispetto di alcun covenant a carico della Capogruppo.

In data 6 marzo 2014 la Pierrel S.p.A. ha sottoscritto con Banca delle Marche S.p.A. in amministrazione straordinaria (oggi Nuova Banca delle Marche S.p.A.), un "atto ricognitivo e di rientro" dell'intero debito, pari ad Euro 680 migliaia (Euro 642 migliaia al 31 dicembre 2013) mediante il pagamento immediato di circa Euro 50 migliaia al momento della sottoscrizione dell'accordo, ed il pagamento dei residui Euro 630 migliaia in n. 63 rate mensili da Euro 10 migliaia cadauna, di cui la prima corrisposta in data 31 marzo 2014 e così ogni fine mese fino a tutto il 31 maggio 2019, in regolare ammortamento alla data di predisposizione della presente nota illustrativa.

Al 31 dicembre 2015 il residuo del debito è pari a Euro 413 migliaia (di cui la quota entro i dodici mesi è pari ad Euro 123 migliaia).

Finanziamento BNL garantito da azioni (in favore della Capogruppo)

In data 11 dicembre 2008, la Pierrel S.p.A. e la Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. hanno sottoscritto un contratto di credito in conto speciale per un importo complessivo massimo di Euro 500 migliaia, il cui rimborso risulta garantito dalle n. 214.500 azioni proprie in portafoglio.

Al 31 dicembre 2015 la Pierrel S.p.A. è ancora debitrice nei confronti di Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. per l'intero importo erogato.

Si precisa che il sopraindicato finanziamento rientra tra le posizioni oggetto di rescheduling, così come descritto in dettaglio nel precedente paragrafo dedicato.

In data 25 giugno 2015, infatti, la Pierrel S.p.A. e la Banca Finanziatrice hanno sottoscritto un atto di modifica e waiver con cui il contratto di credito in conto speciale è stato modificato come segue, ferma restando l'assenza di qualsiasi effetto novativo sullo stesso:

  • la data scadenza del finanziamento è stata prorogata al 31 dicembre 2021;
  • il nuovo piano di ammortamento del finanziamento prevede il rimborso del residuo debito alla data in rate trimestrali crescenti, di cui la prima in data 30 settembre 2018 e l'ultima (Bullet di Euro 196 migliaia) in data 31 dicembre 2021;
  • a partire dal 1 gennaio 2015 il tasso di interesse applicabile è pari all'Euribor a tre mesi più uno spread pari a 250 basis points, da pagarsi trimestralmente;
  • gli interessi corrispettivi arretrati al 31 dicembre 2014 sono stati pagati, in via posticipata, in tre tranche al 25 giugno (Euro 18 migliaia), 31 luglio (Euro 25 migliaia) e 31 ottobre 2015 (Euro 25 migliaia);
  • a partire dal 1 gennaio 2015 gli interessi corrispettivi di volta in volta maturati sono pagati (i) al 25 giugno 2015, quelli relativi al primo trimestre 2015, e (ii) in rate trimestrali posticipate a partire dal secondo trimestre 2015 e fino alla data di scadenza;
  • la Banca ha rinunciato a qualsiasi interesse di mora, che sono pertanto ricalcolati a zero.

Finanziamenti anticipi su future esportazioni (in favore di Pierrel Pharma S.r.l.)

Nel corso dell'esercizio 2010 la controllata Pierrel Pharma S.r.l e Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. hanno concordato l'accensione di una linea di credito del valore di Euro 6 milioni (interamente utilizzata al 31 dicembre 2010), quale anticipo sul contratto di fornitura decennale sottoscritto in data 10 novembre 2010 con il distributore statunitense Patterson Dental, e garantito dal medesimo contratto.

Il contratto originario di tale finanziamento aveva strutturalmente la forma di un anticipo a revoca ma parametrato su una durata di 60 mesi su future esportazioni, tale per cui è stato esposto in bilancio come debito a breve termine. Il piano di rimborso originario era commisurato alle previsioni di flussi di fatturato derivanti dal contratto con il distributore nei primi cinque anni, canalizzati sull'istituto di credito. Il tasso d'interesse originario era previsto in misura pari all'Euribor a tre mesi maggiorato di uno spread di 250 basis points.

Si precisa che la posizione debitoria in questione il cui debito residuo è pari ad Euro 5.301 migliaia alla data del 31 dicembre 2015, rientra tra quelle oggetto di rescheduling, così come descritto in dettaglio nel precedente paragrafo dedicato.

Pertanto, in data 25 giugno 2015, la controllata Pierrel Pharma S.r.l. e la Banca Finanziatrice hanno sottoscritto un atto di modifica al contratto di credito in conto speciale con cui lo stesso è stato modificato come segue, ferma restando l'assenza di qualsiasi effetto novativo sullo stesso:

  • la data scadenza del finanziamento è stata prorogata al 31 dicembre 2021;
  • il nuovo piano di ammortamento del finanziamento prevede il rimborso del residuo debito alla data in rate trimestrali crescenti, di cui la prima in data 30 giugno 2015 e l'ultima (Bullet di Euro 2.178 migliaia) in data 31 dicembre 2021;
  • a partire dal 1 gennaio 2015 il tasso di interesse applicabile è pari all'Euribor a tre mesi più uno spread pari a 400 basis points, da pagarsi trimestralmente;
  • a partire dal 1 gennaio 2015 gli interessi corrispettivi sono pagati (i) al 25 giugno 2015, quelli relativi al primo trimestre 2015, e (ii) in rate trimestrali posticipate a partire dal secondo trimestre 2015 e fino alla data di scadenza.

Altri finanziamenti a breve termine

Tale voce, complessivamente pari ad Euro 2.441 migliaia al 31 dicembre 2015, accoglie:

  • il credito in conto speciale e scoperto di conto corrente per circa Euro 1.175 migliaia (di cui Euro 459 migliaia entro i dodici mesi ed Euro 716 migliaia oltre i dodici mesi) concessi alla Pierrel S.p.A. dalla Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e oggetto di accordo di modifica sottoscritto con la Banca finanziatrice lo scorso 25 giugno 2015, e per circa Euro 211 migliaia da Intesa SanPaolo S.p.A. (di cui Euro 145 migliaia entro i dodici mesi ed Euro 66 migliaia oltre i dodici mesi). Con riferimento a quest'ultimo finanziamento, per completezza di informazione si precisa che in data 27 marzo 2014 la Pierrel S.p.A. ha sottoscritto con Intesa SanPaolo S.p.A. un accordo avente ad oggetto l'integrale estinzione del debito, pari a circa Euro 426 migliaia alla data del 31 dicembre 2013, mediante il pagamento di rate mensili, per sorta capitale non inferiore ad Euro 11,8 migliaia cadauna, a decorrere dal 31 luglio 2014 e fino a tutto il 30 giugno 2017, e con corresponsione trimestrale degli interessi maturandi; e
  • i finanziamenti su anticipi fatture accordati dalla UniCredit Factoring S.p.A. alla Pierrel S.p.A. ed alla Pierrel Pharma S.r.l. per complessivi Euro 1.203 migliaia.

Debito finanziario per contratto Dentsply (Capogruppo)

Il saldo di bilancio, valorizzato al cambio di riferimento del 31 dicembre 2015, risulta così composto:

Debito Dentsply

(euro migliaia) 31 dicembre 2015
Costo ammortizzato al 31 dicembre 2014 7.989
Rimborsi del periodo (1.040)
Componente interessi 297
Effetto cambi 908
TOTALE A BILANCIO 8.154

Il debito finanziario iniziale deriva dall'attualizzazione del debito originario pari a USD 16,5 milioni acceso in data 31 agosto 2006 per finanziare l'acquisto del sito produttivo di Elk Grove poi dismesso nel 2009. Il rimborso del debito, la cui durata residua è stimata in circa 6 anni, viene realizzato come previsto contrattualmente in rapporto alle future forniture da parte della Pierrel S.p.A. a Dentsply. Al 31 dicembre 2015 la quota a breve di tale debito, calcolata in funzione degli ordini di produzione attesi sino al 31 dicembre 2016, è stimata in Euro 769 migliaia ed è classificata tra gli altri debiti finanziari correnti.

Si segnala che qualora nei prossimi esercizi le vendite della Capogruppo in favore di Dentsply dovessero aumentare in misura significativa rispetto alla previsione iniziale, il rimborso risulterà accelerato e, conseguentemente, l'attualizzazione di tale debito iscritto in bilancio verrà adeguata, con conseguente effetto sul conto economico.

Passività finanziarie legate a derivati (Capogruppo)

La voce si riferisce unicamente al debito di Euro 101 migliaia che la Capogruppo ha nei confronti di Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. a fronte di un contratto di interest rate swap finalizzato alla copertura delle variazioni del tasso di interesse sul contratto di mutuo stipulato con lo stesso istituto bancario, come già descritto in precedenza nel paragrafo dedicato.

Il contratto prevede il pagamento dei premi sulle singole opzioni alle successive date di regolamento. Ne deriva che, a fronte del fair value iniziale delle opzioni, è stata rilevata una passività finanziaria, pari all'attualizzazione dei premi differiti.

Si segnala, infine, che in data 21 gennaio 2016 la Capogruppo ha confermato a Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. la propria intenzione a non rinegoziare i termini e le condizioni del contratto derivato in essere, bensì a mantenere lo strumento sino alla data dell'8 ottobre 2018, naturale scadenza contrattuale, non ravvisando più la necessità e l'utilità del ricorso al contratto di copertura del rischio specifico.

Finanziamento soci (Capogruppo)

Al 31 dicembre 2015 la voce, pari ad Euro 4.003 migliaia, si incrementa di Euro 1.198 migliaia rispetto alla data di chiusura del precedente esercizio ed include:

Euro 3.002 migliaia relativi al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto in data 26 ottobre 2012 con l'azionista Fin Posillipo S.p.A. per originari Euro 2.500 migliaia, oltre interessi maturati sino alla data di chiusura dell'esercizio al tasso Euribor a 1 mese più uno spread dell'8%;

  • Euro 501 migliaia relativi al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto sempre con l'azionista Fin Posillipo S.p.A. in data 23 dicembre 2015 per un importo in linea capitale di Euro 500 migliaia, oltre interessi maturati al 31 dicembre 2015 per circa Euro 1 migliaia al tasso Euribor a 3 mesi più uno spread dell'8%; e
  • Euro 500 migliaia relativi al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto con l'azionista Bootes S.r.l. in data 23 dicembre 2015 per un importo in linea capitale di Euro 500 migliaia, erogati in data 31 dicembre 2015, su cui maturano interessi al tasso Euribor a 3 mesi più uno spread dell'8%.

Si precisa che in data 31 marzo 2016 la Pierrel S.p.A. ha ricevuto dagli azionisti Fin Posillipo S.p.A. e Bootes S.r.l. comunicazione di rinuncia, in via definitiva ed incondizionata,alla restituzione in denaro dei crediti vantati , destinando i relativi importi in conto futuri aumenti di capitale della Capogruppo che dovessero essere deliberati entro il termine del 31 dicembre 2017. Fermo restando quanto precede, nell'ipotesi in cui la Pierrel S.p.A. non dovesse deliberare un aumento di capitale entro tale termine, entrambi gli azionisti hanno fin d'ora autorizzato la Pierrel S.p.A. ad imputare in via definitiva ed incondizionata i crediti rispettivamente vantati nei confronti della stessa in conto capitale della Capogruppo.

Altri finanziamenti (Capogruppo)

La voce è pari ad Euro 501 migliaia al 31 dicembre 2015 (zero al 31 dicembre 2014) ed accoglie interamente l'importo, comprensivo di interessi maturati alla data di chiusura dell'esercizio, del contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto con il Sig. Pasquale Busto, soggetto terzo, che prevede la maturazione di interessi al tasso Euribor a 3 mesi più uno spread dell'8%.

Nota 18. Debiti commerciali

Il decremento della voce "Debiti commerciali", pari ad Euro 4.803 migliaia rispetto all'esercizio precedente, è imputabile alla Capogruppo per circa Euro 896 migliaia, alla Divisione Pharma per circa Euro 14 migliaia ed alla riclassifica operata nella voce "Passività riferite ad attività operative cessate" delle posizioni rivenienti dalla Divisione TCRDO.

Per quanto riguarda l'ammontare dei debiti commerciali verso parti correlate si rimanda al paragrafo "Informativa sulle parti correlate" nel prosieguo della presente Note Illustrativa.

Di seguito si evidenzia la suddivisione per area geografica dei debiti di natura commerciale, determinata secondo la localizzazione del fornitore:

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione Variazione IFRS 5
CEE 4.421 9.065 (4.644) 2.895
America 1.124 1.308 (184)
Altri paesi 7
2
4
7
2
5
TOTALE 5.617 10.420 (4.803) 2.895

Debiti commerciali

(euro migliaia) a scadere < 30 gg 31 - 60 61 - 90 91 - 120 > 120 Totale
debiti
Debiti commerciali vs terzi 1.928 375 517 228 922 1.647 5.617
Aging debiti commerciali al 31.12.2014
(euro migliaia) a scadere < 30 gg 31 - 60 61 - 90 91 - 120 > 120 Totale
debiti

Debiti commerciali vs terzi 3.945 2.727 256 168 933 2.391 10.420

Aging debiti commerciali al 31.12.2015

I debiti commerciali scaduti da oltre 120 giorni si riferiscono alla Capogruppo per Euro 1.570 migliaia.

Nelle tabelle sopra indicate i debiti scaduti sono stati esposti tenendo in considerazione sia gli accordi riferiti ai piani di rientro concordati con i fornitori sia i crediti vantati dalla Pierrel S.p.A. nei confronti dei propri fornitori, mentre includono i debiti oggetto di contestazione riferibili prevalentemente alla Capogruppo.

Tipologia delle iniziative di reazione dei creditori

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Solleciti con messa in mora 181 306 (125)
Decreti ingiuntivi 405 544 (139)
di cui:
Opposti 372 368 4
Assistiti da piano di rientro concordato 33 176 (143)
Pignoramenti presso terzi
AMMONTARE COMPLESSIVO 586 850 (264)

Al 31 dicembre 2015 la Capogruppo ha ricevuto richieste per decreti ingiuntivi per complessivi Euro 405 migliaia (Euro 544 migliaia alla data del precedente esercizio), tutti oggetto di opposizione e/o trattativa. Non si segnalano sospensioni dei rapporti di fornitura tali da pregiudicare l'ordinario svolgimento dell'attività aziendale.

Con riferimento ai decreti ingiuntivi opposti alla data del 31 dicembre 2015, pari ad Euro 372 migliaia, si precisa altresì che nel corso dei primi mesi del 2016 la Capogruppo ha definito nuovi piani di rientro per ulteriori Euro 105 migliaia.

Nota 19. Debiti tributari

La composizione e la variazione della voce "Debiti tributari" rispetto al precedente esercizio è esposta nella tabella sottostante:

Debiti Tributari

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione variazione IFRS 5
Capogruppo 1.604 1.485 119
Pharma 8
THERAmetrics 603 (603) 653
TOTALE 1.613 2.088 (484) 653

I debiti tributari riferiti alla Capogruppo sono dettagliati nella tabella in calce:

Debiti Tributari

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 di cui scaduti 31 dicembre 2014 di cui scaduti
Debiti verso l'Erario per ritenute IRPEF su redditi di
lavoro dipendente e assimilato
935 707 872 641
Debiti verso l'Erario per ritenute IRPEF su redditi di
lavoro autonomo
2
6
3
Debiti verso l'Erario per Addizionale Regionale e
Comunale
100 96 9
4
94
Debiti verso l'Erario per IRES 142 142 149 142
Debiti verso l'Erario per IRAP
Altri debiti verso l'Erario 128 171
Altri debiti per tributi locali 273 241 198 193
TOTALE DEBITI TRIBUTARI 1.604 1.186 1.487 1.070

Nello specifico le voci riferite alla Capogruppo risultano così composte.

I debiti tributari includono ritenute IRPEF operate sui redditi da lavoro dipendente e da lavoro autonomo nel periodo da gennaio 2015 a dicembre 2015.

I debiti verso l'Erario per imposte correnti fanno riferimento all'IRES dovuta e non pagata sul reddito imponibile dell'esercizio 2013 (Euro 142 migliaia).

La voce "Altri debiti verso l'Erario" si riferisce al debito residuo riveniente dalla dilazione di sanzioni ed interessi concessa dall'Agenzia delle Entrate per tardivo pagamento delle ritenute operate su redditi di lavoro dipendente ed assimilato. Alla data di predisposizione del presente bilancio consolidato la Capogruppo è in regola con i pagamenti dovuti.

Gli "Altri debiti per tributi locali" si riferiscono per Euro 242 migliaia all'Imposta Municipale Unica ("IMU") dovuta e non pagata al 31 dicembre 2015 e, per la restante parte, alla tassa sui rifiuti ("TARI") dovuta per il 2014 e 2015 ma il cui pagamento non è ancora scaduto.

I debiti tributari scaduti della Capogruppo alla data di chiusura dell'esercizio sono pari ad Euro 1.186 e comprendono circa Euro 802 migliaia di ritenute IRPEF operate a dipendenti sugli emolumenti del periodo intercorrente da gennaio 2015 a novembre 2015 (in aumento di circa URO 66 migliaia rispetto allo stesso dato al 31 dicembre 2014), circa Euro 242 migliaia per Imposta Municipale Unica ("IMU") dovuta e non versata alla data di pubblicazione del presente comunicato (in aumento di Euro 48 migliaia rispetto all'anno precedente), mentre la restante parte dello scaduto, pari a circa Euro 142 migliaia si riferisce all'IRES sui

redditi 2013 dovuta da Pierrel S.p.A. e non versata alla data di predisposizione della presente Nota Illustrativa (importo invariato rispetto al precedente esercizio).

Con riferimento al debito scaduto per IMU relativa all'anno 2011 si precisa che in data 18 dicembre 2015 il Comune di Capua ha accordato alla Capogruppo una specifica istanza di rateizzo che prevede il pagamento dell'importo complessivo di circa Euro 16 migliaia, comprensivo di sanzioni e interessi, in sei rate mensili – di cui la prima con scadenza 7 gennaio 2016 ed in regolare pagamento alla data di predisposizione della presente Nota Illustrativa.

Nota 20. Altre passività e debiti diversi correnti

La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all'esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione variazione IFRS 5
Debiti verso istituti di previdenza 4.142 3.973 169 144
Passività su progetti di Contract Research 1.172 (1.172) 1.067
Anticipi contrattuali CMO e Pharma
F.di rischi a breve termine 138 191 (53)
Debiti verso il personale 866 1.268 (402) 214
Altre passività correnti 1.132 1.874 (742) 144
TOTALE ALTRE PASSIVITA' E DEBITI DIVERSI CORRENTI 6.278 8.478 (2.200) 1.568

Altre passività e debiti diversi correnti

I "Debiti verso istituti di previdenza" sono interamente riconducibili alla Capogruppo per complessivi Euro 4.142 migliaia ed includono sostanzialmente:

  • debiti verso INPS riferiti per Euro 2.534 migliaia relativi a contributi oggetto delle quattro istanze di rateizzazione accolte positivamente dall'Agente per la Riscossione, di cui due definite nell'anno 2013 (saldo al 31 dicembre 2015 pari ad Euro 560 migliaia), una terza definita nel corso del mese di giugno 2014 (saldo al 31 dicembre 2015 pari ad Euro 745 migliaia), ed una quarta definita nel corso del mese di settembre 2015 (saldo al 31 dicembre 2015 pari ad Euro 1.229 migliaia) i cui pagamenti alla data di predisposizione del presente bilancio sono in regola con le scadenze; la restante parte del saldo, pari ad Euro 773 migliaia, si riferisce a ritenute previdenziali operate sulle retribuzioni da maggio 2015 a dicembre 2015;
  • debiti verso il fondo FONCHIM per complessivi Euro 709 migliaia, di cui Euro 670 migliaia riferiti agli esercizi 2011, 2012 e 2013 – interamente scaduti e pagati alla data di predisposizione della presente Nota Illustrativa per ulteriori Euro 49 migliaia – ed Euro 39 migliaia relativi alla quota di competenza del mese di dicembre 2015, interamente versati alla data di predisposizione della presente Nota Illustrativa;
  • debiti verso l'ente PREVINDAI pari ad Euro 42 migliaia, riferiti per Euro 18 migliaia alla quota interessi 2015 dovuta sulla rateizzazione di contributi riferiti ad anni precedenti e pagati nel corso dell'anno (regolarmente pagata alla data di pubblicazione della presente Nota Illustrativa) e, per Euro 24 migliaia, alla quota di competenza dell'ultimo trimestre 2015 regolarmente pagata alla data di predisposizione del presente documento.

Alla data di chiusura dell'esercizio i "Fondi rischi a breve termine" sono interamente riferiti alla Capogruppo. Nel corso dell'esercizio 2015 il Fondo rischi è accantonato per complessivi Euro 138 migliaia di cui: (i) Euro 32 migliaia riferiti all'accantonamento per interessi e sanzioni su ritenute IRPEF non pagate riferite all'anno 2015; (ii) Euro 34 migliaia per interessi legali accantonati per effetto del mancato pagamento dei contributi all'ente FONCHIM; (iii) Euro 37 migliaia per interessi accantonati a fronte di oneri sociali non pagati alla data di chiusura dell'esercizio; (iv) Euro 10 migliaia riferiti a sanzioni su altri tributi locali scaduti; (v) Euro 16 migliaia riferiti ad IRES dovuta e non pagata alla data di chiusura dell'esercizio; e (vi) Euro 25 migliaia riferiti ad interessi e sanzioni per l'IMU dovuta e non pagata al 31 dicembre 2015.

I "Debiti verso il personale", pari ad Euro 866 migliaia al 31 dicembre 2015, sono riconducibili alla Capogruppo per Euro 865 migliaia e, nel dettaglio, si riferiscono per circa Euro 109 migliaia ad una quota parte delle tredicesime mensilità pagate interamente nel corso del mese di gennaio 2016, per circa Euro 177 migliaia alle retribuzioni del mese di dicembre 2015 pagate nel mese di gennaio 2016, per circa Euro 284 migliaia a ferie maturate e non godute alla data di chiusura dell'esercizio, mensilità aggiuntive e note spese, e per circa Euro 277 migliaia ad altri debiti verso il personale principalmente per bonus maturati nel corso dell'anno 2015 ma non ancora erogati al 31 dicembre 2015.

La voce "Altre passività correnti" si riferisce alla Capogruppo per Euro 847 migliaia, principalmente riconducibili al debito residuo al 31 dicembre 2015 per i compensi da erogare ad amministratori, sindaci e membri del Comitato parti correlate pari a complessivi Euro 345 migliaia, e per circa Euro 486 migliaia a ratei passivi accantonati al 31 dicembre 2015. La restante parte pari a circa Euro 285 migliaia si riferisce alla Divisione Pharma ed accoglie circa Euro 201 migliaia di prodotti fatturati a clienti ma per i quali alla data di chiusura dell'esercizio non si è ancora perfezioanto il passaggio del titolo di proprietà e circa Euro 85 migliaia di debiti per compensi da corrispondere all'amministratore unico della controllata Pierrel Pharma.

INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Nota 21. Ricavi

La composizione dei ricavi del Gruppo al 31 dicembre 2015 è descritta nella tabella sottostante:

Ricavi
(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
R
Variazione
Contract manufacturing 9.479
9.802
(323)
Pharma 6.534
5.201
1.333
Altri ricavi 136
103
3
3
16.149
TOTALE RICAVI
15.106 1.043

La voce presenta, rispetto all'esercizio precedente, un incremento di Euro 1.043 migliaia quasi interamente riconducibile alla Divisione Pharma.

In particolare, i ricavi della Divisione CMO si derementano rispetto all'esercizio precedente per effetto sostanzialmente dei minori volumi realizzati per conto di clienti terzi.

Il significativo incremento dei ricavi della Divisione Pharma, per circa Euro 1.333 migliaia, è riconducibile all'incremento delle vendite dell'anestetico dentale Orabloc® negli Stati Uniti, ottenuto anche attraverso il rafforzamento delle attività promozionali e di marketing che hanno accompagnato la commercializzazione del prodotto Orabloc®, nonché all'ulteriore espansione commerciale in Europa ed in Russia.

Si segnala, altresì, che la voce "Ricavi" accoglie poste aventi natura non ricorrente per complessivi Euro 263 migliaia, riconducibili esclusivamente alla Capogruppo e relativi prevalentemente a sopravvenienze attive rilevate nell'anno 2015.

Per quanto riguarda l'ammontare dei ricavi verso parti correlate si rimanda all'apposito paragrafo dedicato nel prosieguo della presente Nota Illustrativa.

Nota 22. Materie prime e materiali di consumo utilizzati

La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto al periodo precedente è esposta nella tabella sottostante:

Materie prime e materiali di consumo utilizzati

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
R
Variazione
Acquisti di materie prime e materiali di consumo 5.174 5.248 (74)
Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo 123 264 (141)
Variazione rimanenze prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e
finiti
302 (353) 655
TOTALE MATERIE PRIME E MATERIALI DI CONSUMO UTILIZZATI 5.599 5.159 440

I costi per materie prime e di consumo sono relativi alle produzioni di farmaci effettuate presso lo stabilimento di Capua (CE); in particolare, si riferiscono a materiali di confezionamento e all'acquisto di materie prime per la produzione. L'incremento rispetto al precedente esercizio è in linea con l'aumento di ricavi registrati nell'anno. Alla data di chiusura di bilancio la Pierrel Pharma S.r.l. registra una variazione positiva di rimanenze finali riferite per circa Euro 32 migliaia ad incrementi di giacenze presso il distributore canadese LOMAS e per circa Euro 127 migliaia riferite a merce in transito alla data di chiusura dell'esercizio.

Nota 23. Costi per servizi e prestazioni

La composizione dei "Costi per servizi e prestazioni" è descritta nella tabella sottostante:

Costi per servizi e prestazioni
(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
R
Variazione
Costi commerciali 248 181 6
7
Costi per servizi di manutenzione 265 253 1
2
Utenze 814 846 (32)
Assicurazioni 149 129 2
0
Servizi di consulenza 674 743 (69)
Spese viaggio e trasferte 7
6
7
6
(0)
Servizi ecologici e monitoraggio ambientale 6
9
7
8
(9)
Revisione e certificazione di bilancio, compenso sindaci 223 316 (93)
Calibrazioni e validazioni 170 180 (10)
Telefonia e telefonia mobile 4
2
3
9
3
Pulizie locali 113 118 (5)
Commissioni e spese bancarie 2
8
3
3
(5)
Altre spese per prestazioni di servizi 676 381 295
TOTALE COSTI PER SERVIZI E PRESTAZIONI 3.548 3.373 175

Costi per servizi e prestazioni

Nel complesso la voce aumenta di Euro 175 migliaia rispetto all'esercizio precedente. La variazione si riferisce alla controllata diretta Pierrel Pharma S.r.l. per circa Euro 254 migliaia, solo parzialmente compensata dalla riduzione registrata dalla Capogruppo per circa Euro 79 migliaia.

Nel dettaglio, la variazione più significativa è registrata dalla voce "Altre spese per prestazioni di servizi" che aumentano di circa Euro 295 migliaia rispetto all'esercizio precedente, ed accolgono prevalentemente circa Euro 231 migliaia di costi amministrativi riferiti ai rateizzi accordati alla Capogruppo dall'ente regulatorio americano FDA per il pagamento di due fatture.

La voce "Costi per servizi" include altresì circa Euro 40 migliaia di costi "non ricorrenti" riferiti a consulenze ricevute dalla Divisione Holding nel corso dell'esercizio.

Per quanto riguarda l'ammontare dei Costi per servizi e prestazioni verso parti correlate si rimanda all'apposito paragrafo dedicato nel prosieguo della presente Nota Illustrativa.

Nota 24. Costi per godimento di beni di terzi

La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all'esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:

Costi per godimento beni di terzi

Costi per godimento beni di terzi
(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
R
Variazione
Affitti passivi immobili strumentali 1
5
1
7
(2)
Noleggi e leasing operativi 104 8
4
2
0
Altro (0) 0
TOTALE COSTI PER GODIMENTO BENI DI TERZI 119 100 1
9

La voce rispetto all'esercizio precedente si incrementa di circa Euro 19 migliaia ed accoglie prevalentemente:

  • affitti passivi relativi alla locazione degli uffici ubicati in Milano, alla Via Palestro n. 6, precedente sede legale della Società fino alla data del 10 gennaio 2014 quando si è poi proceduto al trasferimento della stessa a Capua (CE), alla S.S. Appia 7-bis 46/48;
  • "Noleggi e leasing operativi", riconducibili al noleggio o a locazioni operative aventi ad oggetto principalmente autovetture (circa Euro 61 migliaia), indumenti da lavoro utilizzati per le attività di produzione presso lo stabilimento di Capua (circa Euro 13 migliaia) e fotocopiatrici (circa Euro 7 migliaia), e strumentazione hardware e software utilizzata dalla Capogruppo a partire dal mese di luglio 2015 (circa Euro 18 migliaia).

Nota 25. Costo del personale

La composizione del Costo del personale è descritta nella tabella sottostante:

Costo del personale

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
(euro migliaia) R Variazione
Salari e stipendi 4.179 4.281 (103)
Oneri sociali 1.233 1.126 107
Trattamento di fine rapporto 240 222 1
8
Altre spese per il personale 125 122 3
TOTALE COSTO DEL PERSONALE 5.776 5.751 2
6

La voce si decrementa complessivamente di Euro 26 migliaia rispetto all'esercizio precedente.

In particolare, i costi riferiti alla Divisione Holding sono sostanzialmente in linea con il precedente esercizio mentre quelli riferiti alla Divisione contract manufacturing aumentano di circa Euro 65 migliaia ed includono oneri non ricorrenti per circa Euro 22 migliaia. La Divisione Pharma registra, invece, un incremento di circa Euro 64 migliaia riferito ai compensi corrisposti all'amministratore unico ed al personale distaccato. La voce include i compensi amministratori maturati nel 2015.

La tabella sottostante riporta il numero dei dipendenti ripartito per categoria, interamente impiegato presso la sede di Capua (CE):

Andamento del personale

Andamento del personale
(unità) 31 dicembre 2014 Incrementi Decrementi 31 dicembre 2015
Dirigenti 4 4
Quadri ed Impiegati 36 3 4 35
Operai 53 1 1 53
TOTALE 9
3
4 5 9
2

In data 15 maggio 2014 il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha deliberato, previo parere favorevole del Collegio Sindacale ai sensi dell'articolo 2389 del codice civile, di proporre all'Assemblea degli azionisti del 19 giugno 2014, l'adozione di un piano di incentivazione di lungo periodo (cd. Stock Option Plan) riservato ad amministratori e dirigenti della Pierrel S.p.A. (il "Piano di Stock Option 2014-2022"). In caso di integrale esecuzione del Piano di Stock Option 2014-2022 e di esercizio delle opzioni rivenienti, l'effetto diluitivo sul capitale della Capogruppo sarà pari a circa il 5%.

L'Assemblea degli Azionisti della Capogruppo riunitasi in data 19 giugno 2014 ha approvato, in seduta ordinaria, il Piano di Stock Option 2014-2022 e, in sede straordinaria, un aumento del capitale sociale per massimi Euro 2.500.000,00, inclusivi dell'eventuale sovrapprezzo, con esclusione del diritto di opzione, ai sensi dell'articolo 2441, quinto, sesto e ottavo comma del codice civile, mediante emissione di massime n. 2.500.000 azioni Pierrel prive del valore nominale a servizio di tale piano. In particolare il Piano di Stock Option 2014-2022, riservato ad amministratori e dipendenti della Capogruppo, prevede l'assegnazione gratuita di massimo n. 2.500.000 diritti di opzione per la sottoscrizione a pagamento di un pari numero di azioni ordinarie della Pierrel S.p.A. da emettersi nell'ambito del predetto aumento del capitale.

In data 5 giugno 2015 l'Assemblea degli azionisti di Pierrel S.p.A. ha, altresì, approvato alcune modifiche al citato Piano di Stock Option, stabilendo nella data di approvazione del bilancio di esercizio della Pierrel S.p.A. al 31 dicembre 2015 il nuovo termine entro il quale il Consiglio di Amministrazione potrà (a) individuare, discrezionalmente e insindacabilmente, i beneficiari del Piano di Stock Option 2014-2022 approvato dall'Assemblea degli azionisti del 19 giugno 2014, (b) determinare il numero di opzioni da attribuire ai beneficiari, e (c) determinare il numero di opzioni da attribuire a ciascun beneficiario. Tale modifica si è resa necessaria in quanto il termine precedentemente fissato dall'Assemblea degli azionisti è venuto a scadere senza che il Consiglio di Amministrazione abbia esercitato la relativa facoltà.

Successivamente, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 20 aprile 2016 ha approvato una nuova modifica del Piano, prorogando al 31 dicembre 2018 il termine (inizialmente fissato per il 31 dicembre 2014 e successivamente prorogato alla data di approvazione del bilancio di esercizio della Società al 31 dicembre 2015) entro il quale il Consiglio di Amministrazione potrà: (a) individuare, discrezionalmente e insindacabilmente, i beneficiari del Piano; (b) determinare il numero di opzioni da attribuire ai beneficiari; e (c) determinare il numero di opzioni da attribuire a ciascun beneficiario. La proposta di modifica del Piano sopra illustrata sarà quindi sottoposta all'approvazione dell'Assemblea degli azionisti convocata per il 30 maggio 2016 per, tra l'altro, l'approvazione del bilancio della Capogruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015.

Le modifiche di cui sopra hanno comportato e comporteranno un adeguamento automatico della durata del periodo di maturazione e di esercizio delle opzioni da assegnare nell'ambito del Piano di Stock Option 2014-2022, entrambi calcolati "per relationem", direttamente o indirettamente, alla data di assegnazione delle stesse opzioni.

Tutti gli altri termini del Piano di Stock Option 2014-2022 sono rimasti e rimarranno immutati.

Nota 26. Altri accantonamenti e costi

La composizione della voce "Altri accantonamenti e costi" è descritta nella tabella sottostante:

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
R
Variazione
Accantonamento ed utilizzo fondo svalutazione magazzino 483 (83) 566
Accantonamento ed utilizzo fondo svalutazione crediti compresi
nell'attivo circolante 393 (393)
Accantonamento ed utilizzo altri fondi rischi 4
5
252 (207)
Altre svalutazioni
Totale Altri accantonamenti 528 562 (34)
Spese generali amministrative 889 874 1
6
Oneri tributari 3
6
115 (79)
Altri costi operativi 2
0
136 (116)
Spese e perdite diverse 173 173
Totale altri costi 1.118 1.125 (7)
TOTALE ACCANTONAMENTI E COSTI 1.646 1.687 (40)

Altri accantonamenti e costi

La voce "Altri accantonamenti" pari ad Euro 528 migliaia è interamente riferita alla Capogruppo.

Come per gli esercizi precedenti, a fronte di rimanenze considerate obsolete e di lenta movimentazione, alla fine dell'esercizio si è provveduto ad accantonare un apposito fondo svalutazione magazzino per complessivi Euro 613 migliaia; nello stesso esercizio sono stati, altresì, utilizzati accantonamenti precedenti per Euro 130 migliaia. Si precisa che l'accantonamento effettuato include la svalutazione di lotti in giacenza riferiti a nuovi prodotti e rifatturati al cliente sottoforma di "servizi" (circa Euro 124 migliaia).

La voce "Accantonamento ed utilizzo altri fondi rischi" fa riferimento ad accantonamenti eseguiti a fronte di rischi rivenienti da procedimenti giudiziari in corso per i quali si sta addivenendo ad una conclusione in fase transattiva (Euro 22 migliaia) e per interessi e sanzioni riferiti a tardivi pagamenti di debiti erariali e previdenziali per il cui dettaglio si rimanda a quanto precedentemente riportato nelle precedenti Note 19 e 20.

La voce "Altri costi" è invece riferita per circa Euro 808 migliaia alla Capogruppo e per la restante parte alla controllata diretta Pierrel Pharma S.r.l.. Il dato è sostanzialmente in linea con quello dell'anno precedente ed accoglie prevalentemente spese di rappresentanza, spese riferite ad adempimenti societari in capo alla Divisione Holding, e costi regolatori che includono per circa Euro 626 migliaia le fees dovute per l'anno 2015 all'ente regulatorio americano FDA per il mantenimento delle autorizzazioni ricevute sullo stabilimento e sulle autorizzazioni per la commercializzazione della propria specialità Orabloc® nel mercato nord americano.

Nota 27. Ammortamenti e svalutazioni

La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all'esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:

Ammortamenti e svalutazioni

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
R
Variazioni
Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 468 1.129 (661)
Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 1.559 1.584 (25)
Totale Ammortamenti 2.027 2.713 (686)
Svalutazione immobilizzazioni 5
4
5
4
TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 2.081 2.713 (632)

Gli ammortamenti della Capogruppo, pari ad Euro 2.081 migliaia (di cui Euro 468 migliaia relativi alle immobilizzazioni immateriali ed Euro 1.559 migliaia alle imobilizzazioni materiali), si riferiscono principlamente agli impianti ed allo stabilimento di Capua (CE).

La Divisione Pharma registra ammortamenti al 31 dicembre 2015 pari ad Euro 297 migliaia riferiti principalmente alle marketing authorizations ("AIC") di proprietà della controllata.

La svalutazione di circa Euro 54 migliaia è rilevata nell'esercizio dalla Capogruppo migliaia per effetto della svalutazione di alcuni beni materiali per i quali il management, a seguito di opportune valutazioni, ha ritenuto di adeguare il valore di iscrizione in bilancio alle reali opportunità di utilizzo e/o di cessione degli stessi.

Nota 28. Oneri finanziari netti

Gli Oneri finanziari netti al 31 dicembre 2015 sono pari ad Euro 2.551 migliaia, in diminuzione di Euro 460 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014.

Per quanto attiene la Capogruppo, gli "Oneri finanziari netti" ammontano ad Euro 1.788 migliaia e sono costituiti principalmente da:

  • interessi passivi bancari (Euro 279 migliaia), in diminuzione di Euro 190 migliaia rispetto all'anno precedente; gli interessi passivi bancari sui mutui (Euro 214 migliaia) si incrementano di Euro 96 migliaia in funzione dei nuovi piani di ammortamento previsti negli accordi modificativi sottoscritti lo scorso 25 giugno 2015;
  • amortised cost del debito Dentsply, composto dalla quota di oneri finanziari di competenza dell'esercizio pari ad Euro 297 migliaia (circa Euro 201 migliaia in diminuzione rispetto all'impatto dell'anno precedente), e dagli oneri rivenienti dall'adeguamento cambi del debito, originariamente espresso in USD, per Euro 908 migliaia (circa Euro 40 in diminuzione rispetto all'anno precedente al termine del quale si registrava una variazione cambio negtiva per Euro 948 migliaia);
  • le perdite su cambi pari ad Euro 208 migliaia sono riferite a differenze negative riscontrate sul pagamento di debiti espressi in valuta estera;
  • gli altri oneri finanziari sono principalmente costituiti da: (i) Euro 47 migliaia riferiti agli interessi per dilazione di pagamento inerenti la dilazione in n. 72 rate mensili accordata dall'Agente per la riscossione Equitalia Sud S.p.A. nel corso del mese di settembre 2015, e (ii) Euro 264 migliaia riferiti ad interessi per pagamenti ritardati e/o dilazionati di debiti verso fornitori.

La Divisione Pharma registra oneri finanziari complessivi per circa Euro 313 migliaia, sostanzialmente in linea con l'anno precedente e principalmente riferiti ad interessi sul finanziamento concesso dalla Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l., oggetto di rescheduling, per circa Euro 240 migliaia.

Gli "Oneri finanziari netti" del Gruppo accolgono circa Euro 73 migliaia di oneri non ricorrenti, sostenuti dalla Capogruppo (Euro 31 migliaia) e dalla controllata Pierrel Pharma S.r.l. (Euro 42 migliaia) per la definizione degli accordi di rescheduling sottoscritti in data 25 giugno 2015.

Nota 29. Imposte dell'esercizio

La tabella sottostante evidenzia la composizione delle imposte sul reddito:

Imposte dell'esercizio

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 R Variazione
Imposte correnti (6) 6
Imposte anni precedenti (57) (142) 8
6
Imposte differite (278) 2
3
(300)
Imposte anticipate 965 (74) 1.039
TOTALE IMPOSTE 630 (199) 829

Le imposte del Gruppo sono interamente riconducibili alla Capogruppo Pierrel S.p.A..

Come anticipato nella precedente Nota 6 a commento della Voce patrimoniale "Imposte anticipate", la Capogruppo, sulla base del tax plan elaborato per la verifica di recuperabilità delle imposte anticipate iscritte in bilancio, ha ritenuto di non iscrivere attività per imposte anticipate sulle differenze temporanee deducibili negli esercizi successivi, riversando quelle rivenienti dagli anni precedenti.

La voce in esame include, inoltre, l'effetto riveniente dall'adeguamento delle attività per imposte anticipate alla luce dell'entrata in vigore della Legge di Stabilità 2016 che ha introdotto, a partire dal 1 gennaio 2017, una aliquota nominale IRES del 24% in luogo del 27,5% sino ad ora applicabile; l'ammontare riveniente da tale adeguamento è pari a circa Euro 787 migliaia.

Di seguito si riporta una tabella di riconciliazione tra le imposte teoriche IRES (27,50%) e le imposte effettive, tenuto conto dell'effetto delle imposte differite e di quelle anticipate. Le variazioni in aumento si riferiscono essenzialmente ad accantonamenti e svalutazioni indeducibili, nonché a sopravvenienze passive tassate.

(euro migliaia) Imponibili Imposte %
Risultato prima delle imposte (5.172)
Beneficio fiscale teorico esercizio 2015 (1.422) 27,50%
Irap per l'esercizio (Capogruppo) 0,00%
Variazioni in aumento ai fini IRES (Capogruppo) 176 -3,40%
Variazioni in diminuzione ai fini IRES (Capogruppo) (326) 6,31%
Imposte anticipate non iscritte 1.653 -31,95%
Imposte anni precedenti ed adeguamento aliquota
nominale Ires
550 -10,63%
Imposte altre società del Gruppo 0,00%
Imposte effettive dell'esercizio e relativa aliquota 630 Aliquota
-12,18%
effettiva di
tassazione

Nota 30. Perdita netta dell'esercizio derivante da attività operative cessate

Per le ragioni illustrate in dettaglio nella precedente Nota 13, la tabella seguente evidenzia la composizione del risultato economico dell'esercizio della Divisioen TCRDO, quale attività operativa cessata al 31 dicembre 2015:

Risultato economico dell'esercizio delle attività operative cessate

(euro migliaia) 31 dicembre 2015
Ricavi 15.263
Materie prime e materiali di consumo utilizzati (339)
Costi per servizi e prestazioni (12.089)
Costi per godimento beni di terzi (612)
Costo del personale (7.218)
Altri accantonamenti e costi (469)
Risultato prima di ammortamenti, oneri finanziari e imposte (5.464)
Ammortamenti e svalutazioni (2.307)
Risultato operativo (7.770)
Oneri finanziari (74)
Proventi finanziari 8
9
Risultato prima delle imposte (7.755)
Imposte sul reddito del periodo 2
4
PERDITA NETTA DELL'ESERCIZIO DELLE ATTIVITA' OPERATIVE CESSATE (7.731)

Informativa per settori operativi

Ai fini gestionali, il Gruppo Pierrel è organizzato in quattro business unit in base ai prodotti e servizi forniti e, in applicazione del principio contabile internazionale IFRS 8, ha identificato in queste ultime i propri settori operativi che generano ricavi e costi, i cui risultati sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale ("CODM") per la valutazione delle performance, e che sono di seguito illustrate:

  • Holding (o "Corporate");
  • Contract Manufacturing ("CMO"), che si occupa della produzione di specialità farmaceutiche;
  • Pharma, attiva nello sviluppo, registrazione e licensing di nuovi farmaci e dispositivi medici; e
  • Tech-driven Contract Research & Development Organization ("TCRDO"), specializzata nel repositioning di farmaci pre-esistenti in nuove indicazioni terapeutiche e nella ricerca clinica, settore "discontinuato", quale attività operativa cessata al 31 dicembre 2015 in conformità al disposto del principio contabile IFRS 5.

Non vi sono state aggregazioni di settori operativi al fine di determinare i settori operativi oggetto di informativa.

Gli amministratori osservano separatamente i risultati conseguiti dalle predette business unit allo scopo di prendere decisioni in merito all'allocazione delle risorse e alla verifica della performance. La performance dei settori è valutata sulla base del risultato che è misurato coerentemente con il risultato nel bilancio consolidato.

I prezzi di trasferimento tra i settori operativi sono negoziati internamente con modalità simili a transazioni con parti terze.

Il Gruppo valuta l'andamento dei propri settori operativi sulla base del volume di fatturato e dell'EBITDA; i ricavi intra-settoriali sono eliminati a livello di consolidato.

I risultati dei settori operativi e non , dell'esercizio 2015 sono esposti nella seguente tabella:

Stato Patrimoniale

31 dicembre 2015 Variazione IFRS 5
(euro migliaia) CMO CORPORATE PHARMA TOTALE TCRDO
Attività non correnti 11.202 5.508 1.359 18.069 22.925
Attività correnti 4.341 1.370 2.833 8.544 5.274
TOTALE ATTIVITA' 15.543 6.878 4.192 26.613 28.199
Patrimonio Netto (15.748) 16.657
Passività non correnti 7.727 8.182 4.831 20.740 3.932
Passività correnti 11.878 8.640 1.103 21.621 7.610
TOTALE PASSIVITA' 19.605 16.822 5.934 26.613 28.199
31 dicembre 2014
(euro migliaia) CMO TCRDO CORPORATE PHARMA TOTALE
Attività non correnti 12.323 25.477 6.537 1.216 45.553
Attività correnti 6.237 8.708 666 2.291 17.902
Attività correnti legate ad attività
destinate alla vendita
-
TOTALE ATTIVITA' 18.560 34.185 7.203 3.507 63.455
Patrimonio Netto 7.304
Passività non correnti 7.223 2.720 2.510 - 12.453
Passività correnti 12.383 9.969 15.269 6.077 43.698
Passività correnti legate ad attività
destinate alla vendita
-
TOTALE PASSIVITA' 19.606 12.689 17.779 6.077 63.455

Conto Economico

31 dicembre 2015
(euro migliaia) CMO CORPORATE PHARMA TOTALE
Ricavi con trasferimenti intercompany e rettifiche 15.726 186 6.534 22.446
Trasferimenti intercompany e rettifiche (6.247) (50) (6.297)
Ricavi senza trasferimenti intercompany e rettifiche 9.479 136 6.534 16.149
Risultato prima degli ammortamenti, oneri finanziari e
imposte con trasferimenti intercompany e rettifiche
1.441 (1.969) 718 190
Trasferimenti intercompany e rettifiche (5.324) 26 4.568 (730)
Risultato prima degli ammortamenti, oneri finanziari e
imposte senza trasferimenti intercompany e rettifiche
(3.883) (1.943) 5.286 (540)
31 dicembre 2014 Restated*
(euro migliaia) CMO CORPORATE PHARMA TOTALE
Ricavi con trasferimenti intercompany e rettifiche 14.529 103 5.201 19.833
Trasferimenti intercompany e rettifiche (4.727) (4.727)
Ricavi senza trasferimenti intercompany e rettifiche 9.802 103 5.201 15.106
Risultato prima degli ammortamenti, oneri finanziari e
imposte con trasferimenti intercompany e rettifiche
1.684 (2.292) (67) (675)
Trasferimenti intercompany e rettifiche (3.955) 3.665 (290)
Risultato prima degli ammortamenti, oneri finanziari e
imposte senza trasferimenti intercompany e rettifiche
(2.271) (2.292) 3.598 (965)

(*) Dati comparativi restated a seguito della riclassifica della Divisione TCRDO tra le "Attività operative cessate" e le "Passività direttamente associate alle attività operative cessate".

Conto Economico - Riferito ad attività operative cessate

31 dicembre 31 dicembre
2015 2014
(euro migliaia) TCRDO TCRDO
Ricavi con trasferimenti intercompany e rettifiche 15.263 17.512
Trasferimenti intercompany e rettifiche
Ricavi senza trasferimenti intercompany e rettifiche 15.263 17.512
Risultato prima degli ammortamenti, oneri finanziari e
imposte con trasferimenti intercompany e rettifiche 5.464 4.914
Trasferimenti intercompany e rettifiche
Risultato prima degli ammortamenti, oneri finanziari e
imposte senza trasferimenti intercompany e rettifiche
5.464 4.914

ALTRE INFORMAZIONI

Passività potenziali, impegni e garanzie

Covenants finanziamento UniCredit

Come già precedentemente indicato nella presente Nota illustrativa, il contratto di finanziamento sottoscritto con UniCredit Banca S.p.A. in data 26 marzo 2007 prevede il rispetto di alcuni covenant finanziari, anch'essi rivisitati nell'ambito degli accordi modificativi sottoscritti nel giugno 2015. In particolare, nell'atto di modifica e waiver sottoscritto lo scorso 25 giugno è previsto che a partire dall'esercizio che chiude al 31 dicembre 2016 (incluso) dovranno essere rispettati i seguenti covenant finanziari, calcolati a livello consolidato del Gruppo Pierrel:

Covenants

Esercizio al Esercizio al Esercizio al
Parametri (dati da bilancio consolidato del Gruppo Pierrel) 31/12/2016 31/12/2017 31/12/2018
Indebitamento Finanziario Netto (escluso debito Dentsplay)/EBITDA < 7,00 < 5,00 < 4,00
Indebitamento Finanziario Netto (escluso debito Dentsplay)/Equity < 6,00 < 5,00
EBITDA/Oneri Finanziari Netti > 1,00 > 1,50 > 2,00

A partire dall'anno 2016 i predetti covenant si intenderanno non rispettati nel caso in cui si verifichi (i) quanto all'esercizio 2016, l'inadempimento di un qualsiasi parametro finanziario, (ii) a partire dall'anno 2017 in poi, l'inadempimento di due qualsiasi parametri finanziari, anche diversi fra di loro, come risultante da due relazioni annuali consecutive.

L'accordo prevede, altresì, clausole di "Change of Control" e "Cross Default" il cui mancato rispetto è da considerarsi quale "Evento Rilevante Significativo" ai fini della risoluzione anticipata del contratto.

Per ulteriori dettagli in merito ai covenants previsti nel contratto originario, attualmente vigente, con la banca finanziatrice si rinvia al paragrafo dedicato ai debiti finanziari nella Nota 17 della presente Nota Illustrativa.

Garanzie

A garanzia della corretta esecuzione di alcuni dei finanziamenti a medio lungo termine in essere, la Capogruppo ha prestato garanzie su beni di proprietà agli istituti di credito affidatari, come meglio descritto nella Nota 17, cui si rimanda per i dettagli.

In aggiunta si rileva che la Pierrel S.p.A. ha prestato due fideiussioni a favore della Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l., nell'interesse della THERAMetrics S.p.A., società intaliana interamente e direttamente controllata dalla THERAMetrics holding AG:

  • (i) una fideiussione limitata, fino alla concorrenza di Euro 5.750 migliaia, è stata rilasciata a garanzia del rimborso del finanziamento il cui rischio residuo al 31 dicembre 2015 è pari ad Euro 2.086 migliaia, comprensivo di interessi dovuti, anch'esso oggetto di atto di modifica e waiver sottoscritto in data 25 giugno 2015;
  • (ii) una seconda fideiussione è stata rilasciata limitatamente ad Euro 1.150 migliaia a garanzia della linea di credito per l'anticipo di crediti commerciali.

In data 30 agosto 2013, nell'ambito delle negoziazioni finalizzate all'esecuzione dell'operazione di conferimento della ex Pierrel Research International AG nel capitale sociale di THERAMetrics holding AG, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha deliberato di rilasciare, congiuntamente all'azionista Fin Posillipo S.p.A., in favore della stessa THERAMetrics holding AG una garanzia ai sensi della quale Pierrel S.p.A. si è impegnata a pagare pro quota alla ex Pierrel Research International AG, e pertanto oggi alla THERAMetrics holding AG in cui la stessa è stata fusa nel corso del 2014, fino ad un ammontare massimo di Euro 1,1 milioni le eventuali passività fiscali potenziali che dovessero derivarle per effetto dell'adesione, fino alla data del 31 dicembre 2010, alla procedura di Consolidato Fiscale Nazionale della controllata THERAMetrics S.p.A. (già Pierrel Research Italy S.p.A.), insieme alla controllante Pierrel S.p.A. e ad altre società del Gruppo.

Per completezza di informazione si segnala che nel corso del mese di marzo 2016, nell'ambito del progetto strategico della Divisione TCRDO e delle più ampie trattative in avanzato stato di negoziazione, la Capogruppo ha inviato ad UniCredit Banca S.p.A. e a Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. una nuova richiesta di modifica e waiver dei contratti di finanziamento in essere, rispettivamente, con Pierrel S.p.A. e con THERAMetrics S.p.A. al fine di favorire la predisposizione di tutte le condizioni necessarie per la finalizzazione delle transazioni in corso di trattazione, tra cui lo svincolo di alcune garanzie e la ridefinizione di covenant finanziari e di clausole di "Change of Controls" e "Cross Default". Alla data di predisposizione delle presenti Note Illustrative è tuttora in corso il completamento della documentazione e delle informazioni necessarie a supportare le ulteriori richieste avanzate dal ceto bancario.

Contenziosi in corso

Di seguito si riportano tutti i contenziosi in essere alla data del 31 dicembre 2015, per i quali, sulla base anche del parere ricevuto dai consulenti legali del Gruppo, il rischio di soccombenza è qualificato "possibile".

Causa civile contro Sirio Executive S.r.l.

La Capogruppo ha in corso un contenzioso con Sirio Executive S.r.l. per mancato pagamento di servizi (trasporto aereo passeggeri) connessi ad un contratto stipulato nel 2011 per Euro 103 migliaia. Il decreto ingiuntivo, emesso dal Tribunale di Milano, veniva notificato alla Società in data 19 aprile 2012 e opposto dalla stessa nei termini.

La causa di opposizione è pendente avanti al Tribunale di Milano, con prima udienza di trattazione tenutasi il 21 marzo 2013 nel corso della quale il Giudice ha rigettato la richiesta di concessione della provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo opposto, concesso i termini di legge per le memorie ex art. 183 VI comma n. 1, 2 e 3 c.p.c. e rinviato la causa all'udienza del 13 novembre 2014, all'esito della quale il Giudice ha ammesso le istanze istruttorie (prova per testi) e rinviato la causa all'udienza del 6 novembre 2015 per escussione testi. Nel corso di tale ultima udienza il Giudice, dato atto dell'intervenuta liquidazione e cancellazione dal Registro delle Imprese della società terza intervenuta in giudizio (Iniziative Immobiliari S.r.l.), dichiarava l'interruzione del giudizio. Nei confronti di tale sentenza, Pierrel ha provveduto al deposito del ricorso per la riassunzione del giudizio, la cui prossima udienza è fissata per il giorno 9 giugno 2016.

Causa civile contro OMNIA S.p.A.

In data 19 luglio 2013 OMNIA S.p.A. ha notificato a Pierrel S.p.A. un atto di citazione chiedendo:

  • la sospensione dell'efficacia della clausola di non concorrenza prevista nel contratto sottoscritto in data 31 luglio 2007, in virtù di un presunto inadempimento contrattuale da parte di Pierrel;

  • l'accertamento dell'inadempimento contrattuale di Pierrel per aver violato il Patto di esclusiva previsto nel contratto;

  • la condanna di Pierrel al risarcimento del danno lamentato da Omnia per complessivi Euro 403 migliaia.

La causa è pendente avanti al Tribunale di Milano. Pierrel si è regolarmente costituita in giudizio contestando integralmente le richieste di Omnia e nel corso della prima udienza, tenutasi in data 14 maggio 2014, il Giudice ha concesso i termini di legge per le memorie ex art. 183 VI comma n. 1, 2 e 3. Nel corso dell'udienza del 25 febbraio 2015, tenutasi per la discussione sull'ammissione dei mezzi istruttori, il Giudice ha rinviato la causa all'udienza del 16 febbraio 2017 per la precisazione delle conlcusioni.

Causa civile contro Servizi Tecnici Integrati S.r.l. e Spirax Sarco S.r.l.

Nel 2008 Pierrel S.p.A. ha citato in giudizio la S.T.I. S.r.l. avanzando una richiesta di risarcimento danni da inadempimento contrattuale connesso alla costruzione di una centrale elettrica. Il valore della causa varia da un minimo di Euro 50 migliaia ad un massimo di Euro 250 migliaia.

La S.T.I. S.r.l., a sua volta, costituitasi in giudizio ha chiamato in causa la Spirax Sarco S.r.l., imputando all'inadempimento di quest'ultima quanto lamentato da Pierrel.

Il giudizio, pendente avanti al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presenta un possibile rischio di soccombenza in quanto l'esito finale è da considerarsi fortemente aleatorio.

Al momento il giudizio è ancora nella fase istruttoria, essendo stato conferito incarico al C.T.U. ed essendo in corso le operazioni peritali.

Tuttavia si precisa che in caso di soccombenza Pierrel, oltre a non vedersi risarcita del danno richiesto, potrebbe incorrere nel rischio di vedersi condannata al pagamento del risarcimento del danno richiesto in via riconvenzionale da S.T.I. S.r.l., pari a circa Euro 32 migliaia quale lucro cessante e per maggiore onerosità dell'opera richiesta, oltre spese e competenza di lite complessivamente stimate in circa Euro 39 migliaia e accessori di legge.

La prossima udienza è fissata per il 14 novembre 2016 per il deposito dell'elaborato peritale.

Causa civile contro Kedrion S.p.A.

Nell'ambito di un procedimento esecutivo avviato dalla Kedrion S.p.A., quale creditore di un ex Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato della Capogruppo Pierrel S.p.A., nel corso del mese di novembre 2015 il Tribunale di Milano ha stabilito che la Società sarebbe ancora debitrice dell'ex amministratore per gli emolumenti maturati per la carica da quest'ultimo ricoperta per un importo complessivo di circa Euro 370 mila, nonostante la Società abbia eccepito in giudizio di aver integralmente pagato tali compensi, anche in virtù e in esecuzione di alcuni accordi di reversibilità in essere. Con tale sentenza il Tribunale di Milano ha quindi disposto il pignoramento di tale cifra presso la Società a titolo di parziale pagamento del maggior credito vantato dal terzo creditore dell'ex Presidente del Consiglio di Amministrazione. Avverso tale decisione la Società ha presentato appello innanzi alla Corte di Appello di Milano, ad oggi ancora pendente, con successiva istanza di sospensiva dell'efficacia esecutiva della sentenza impugnata. Tale ultima richiesta è stata discussa e analizzata nel corso dell'udienza tenutasi lo scorso 1 dicembre, all'esito della quale la Corte, pur disponendo il rigetto della richiesta di sospensiva, ha stabilito che la sentenza del Tribunale di Milano, nella parte in cui ha accertato l'asserita esistenza del credito dell'ex amministratore nei confronti della Società, ha natura meramente dichiarativa e, in quanto tale, priva di efficacia esecutiva; efficacia esecutiva che potrà essere assunta esclusivamente con il definitivo passaggio in giudicato della sentenza impugnata. Per tali motivazioni, pertanto, la Corte ha altresì disposto il rigetto della richiesta di sospensiva della provvisoria esecutività della sentenza del Tribunale di

Milano in quanto tale sentenza, come detto, non è provvisoriamente esecutiva e, per l'effetto, nessun procedimento esecutivo può essere validamente avviato dal terzo creditore nei confronti della Società. Relativamente al procedimento di appello, la Corte ha quindi fissato per il 30 maggio 2017 la prossima udienza per la precisazione delle conclusioni.

Causa civile contro Enel Servizio Elettrico S.p.A.

Il giudizio, pendente dinanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Sezione Civile), ha ad oggetto l'opposizione a decreto ingiuntivo proposta dalla Capogruppo nel 2009 nei confronti di Enel Servizio Elettrico S.p.A. al fine di ottenere la revoca del decreto ingiuntivo emesso nei confronti di Pierrel Farmaceutici S.p.A., notificato poi a Pierrel S.p.A. con cui quest'ultima veniva intimata al pagamento di circa Euro 9,6 mila, oltre interessi, rivalutazione e spese.

In riferimento alla sopraindicata opposizione, si segnala che con sentenza n. 2735/2015 RG 800/2009 del 3 agosto 2015 il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Sezione Civile) ha dichiarato l'opposizione inammissibile, condannando la Capogruppo al pagamento delle spese di lite quantificate in Euro 4,5 mila, oltre oneri fiscali.

Si segnala, inoltre, che nei primi giorni di agosto 2015 la Capogruppo, senza riconoscimento di alcuna ragione, pretesa e/o diritti da parte di Enel Servizio Elettrico S.p.A. e senza alcuna rinuncia alla proposizione di gravame avverso la sentenza sopra indicata, bensì a mero scopo transattivo e al fine di evitare le lungaggini di ogni altro giudizio, ha comunicato al legale di controparte la propria disponibilità a versare in favore di Enel Servizio Elettrico S.p.A. l'importo delle spese e competenze legali liquidate in sentenza per Euro 4,8 mila, oltre accessori di legge, ed una ulteriore somma di Euro 4,0 mila a definizione di ogni avere e pretesa creditoria vantata da Enel Servizio Elettrico S.p.A. nei confronti sia di Pierrel S.p.A. che di Pierrel Farmaceutici S.p.A.. Alla data di pubblicazione del presente Bilancio la proposta transattiva formulata dalla Società è stata accettata dalla controparte, ma non ancora perfezionata in quanto si attende la firma dell'accordo transattivo da parte di quest'ultima.

Contenzioso lavoristico tutto pendente avanti il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere

Pierrel S.p.A. / Mark Andrew White

Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Sezione Lavoro - Giudice dott. Pascale / dott.ssa Ricchezza

Con ricorso depositato il 2 settembre 2008, l'ex dipendente dott. White ha convenuto in giudizio la Pierrel S.p.A. chiedendo la condanna della Società al pagamento dei seguenti importi: (i) Euro 100 migliaia a titolo di risarcimento del danno esistenziale, (ii) Euro 20 migliaia a titolo di risarcimento del danno alla professionalità, (iii) Euro 10 migliaia a titolo di indennità di mancato preavviso e differenze retributive a vario titolo, (iv) Euro 60 migliaia a titolo di indennità sostitutiva della reintegrazione, (v) Euro 40 migliaia a titolo di danno alla salute, nonché (vi) al pagamento di tutte le mancate retribuzioni dalla data di cessazione del rapporto a quella di effettivo ripristino del medesimo.

La vertenza è tutt'ora in corso e la prossima udienza è fissata per il 15 giugno 2016 per escussione di un teste per parte. Il Giudice ha dichierato che dopo tale udienza la causa sarà matura per la decisione.

Nel merito la richiesta di reintegrazione della controparte appare azzardata essendo il rapporto di lavoro cessato per dimissioni mentre, relativamente alla richiesta di risarcimento danni - in base ad un recente orientamento della Corte di Cassazione - l'eventuale danno alla persona, laddove accertato, non può subire "duplicazioni" e va liquidato in un unico ammontare che sia omnicomprensivo di tutte le voci di danno non patrimoniale. Pertanto, sulla base anche del parere del nostro legale, le rivendicazioni del White appaiono alquanto strumentali e pretestuose ed, in ogni caso, eccessive - nella loro quantificazione - rispetto all'applicazione del succitato criterio della Suprema Corte.

Al momento non risultano in corso trattative per definire la pendenza in via transattiva.

Pierrel S.p.A. / Ermanno Corvino

Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Sezione Lavoro - Giudice dott. Grammatica.

Con ricorso notificato il 24 gennaio 2014, l'ex dipendente E. Corvino, dimessosi in data 15 gennaio 2014, ha convenuto in giudizio l'Azienda per vedersi riconoscere differenze retributive, pari ad Euro 7 migliaia con decorrenza febbraio 2011.

La prossima udienza è fissata al 15 dicembre 2016 per l'escussione dei testi.

Procedimenti sanzionatori notificati dalla CONSOB

Procedimento n. 20788/14

Con comunicazione notificata alla Capogruppo in data 11 agosto 2014 la Commissione Nazionale per la Società e la Borsa ("CONSOB") ha comunicato alla Società l'avvio di un procedimento sanzionatorio ai sensi dell'articolo 195 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, come modificato (il "TUF") per l'asserita violazione da parte della Società dell'articolo 114, comma 5, del TUF e dell'articolo 5 del regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, adottato dalla CONSOB con delibera del 12 marzo 2010, n. 17221, come modificato ("Regolamento OPC"). Con lettera inviata alla CONSOB in data 10 ottobre 2014, la Società ha presentato le proprie deduzioni in relazione al procedimento in oggetto, contestando per la maggior parte delle operazioni in discussione il l'individuazione del dies a quo per la pubblicazione dell'apposito Documento Informativo così come determinato dalla CONSOB.

Con successiva comunicazione notificata alla Capogruppo in data 1 giugno 2015 l'Ufficio Sanzioni Amministrative ha proposto alla Commissione di applicare una sanzione amministrativa pecuniaria di Euro 10 migliaia. In data 1 luglio 2015 la Capogruppo ha inviato alla Commissione le proprie deduzioni e con delibera n. 19232 del 10 luglio 2015 la Commissione ha applicato nei confronti di Pierrel una sanzione amministrativa pecuniaria di Euro 10 migliaia, il cui pagamento è stato regolarmente eseguito nei termini lo scorso 30 ottobre.

Procedimento n. 20807/14

Per mera completezza di informazione, si ritiene opportuno segnalare altresì che con comunicazione notificata alla Capogruppo in data 11 agosto 2014 la CONSOB ha comunicato l'avvio nei confronti della Società, in quanto responsabile in solido di alcuni sindaci ed ex sindaci della Società, di un procedimento sanzionatorio ai sensi dell'articolo 195, primo e nono comma del TUF per l'asserita violazione da parte dei Sindaci dell'articolo 149, primo comma, lettera a), del TUF per l'omessa vigilanza da parte dei sindaci con riferimento ad alcune operazioni con parti correlate poste in essere dalla Società negli esercizi 2012 e 2013.

Con comunicazione notificata alla Capogruppo in data 1 giugno 2015 l'Ufficio Sanzioni Amministrative ha proposto alla Commissione di applicare nei confronti dei componenti pro tempore del Collegio Sindacale della Società sanzioni amministrative pecuniarie per un importo complessivo di Euro 112 migliaia.

Con delibera n. 19233 del 10 luglio 2015, notificata alla Capogruppo in data 1 ottobre 2015, la Commissione ha applicato sanzioni amministrative pecuniarie nei confronti degli ex sindaci della Società per complessivi Euro 112 migliaia, ingiungendo altresì Pierrel quale soggetto responsabile in solido al pagamento della somma, con obbligo di regresso nei confronti degli ex sindaci, ciascuno per la quota di propria competenza. Con riferimento a tale ultima delibera Consob, in data 5 novembre 2015 la Capogruppo ha informato la Commissione di non aver effettuato, entro il termine indicato nella medesima delibera, il pagamento della predetta sanzione avendo ricevuto in data 2 novembre 2015 una comunicazione con cui i sindaci informavano la Società di aver depositato in data 30 ottobre 2015, presso la Corte di Appello di Napoli, un ricorso ex articolo 195 del TUF avverso l'applicazione della predetta sanzione, chiedendo tra l'altro in via cautelare la sospensione dell'efficacia esecutiva del provvedimento. Nel corso dell'udienza tenutasi in data 23 marzo 2016, la Corte di Appello di Napoli ha esaminato i motivi dell'impugnazione ed ha riservato la decisione, concedendo un breve termine per note. Alla data della presente Nota Illustrativa la Corte di Appello di Napoli non si è ancora riunita per la decisione finale.

Procedimento n. 23456/2014

Con comunicazione notificata alla Capogruppo in data 28 ottobre 2014 la CONSOB ha comunicato l'avvio nei confronti della Società di un procedimento sanzionatorio ai sensi dell'articolo 195, primo comma del TUF per la violazione dell'articolo 154-ter del TUF per effetto della mancata messa a disposizione del pubblico, entro il termine del 30 aprile 2014 previsto dal medesimo articolo, con riferimento all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 (a) della relazione finanziaria annuale della Società, (b) della relazione del collegio sindacale della Società di cui all'articolo 153 del TUF, e (c) della relazione di revisione redatta dalla società di revisione legale.

Con lettera inviata alla CONSOB in data 27 novembre 2014, la Società ha presentato le proprie deduzioni in relazione al procedimento in oggetto. In tale lettera, tuttavia, la Società non ha contestato la tardiva pubblicazione dei documenti di cui alle precedenti lettere (a), (b) e (c), ma ha fornito alla CONSOB ulteriori chiarimenti e informazioni in merito alle cause che hanno determinato il ritardo nella pubblicazione, tutte essenzialmente riferibili alla tardiva approvazione del bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2013 da parte della controllata di diritto svizzero THERAMetrics holding AG. Le medesime motivazioni sono state sostenute dalla Società anche nel corso di un incontro tenutosi in data 10 marzo 2015 con l'Ufficio Sanzioni Amministrative della CONSOB.

Con comunicazione notificata alla Capogruppo in data 11 maggio 2015 l'Ufficio Sanzioni Amministrative ha proposto alla Commissione l'archiviazione del procedimento.

Infine, con comunicazione notificata alla Società in data 24 luglio 2015 la Commissione, valutate le risultanze istruttorie, non ha ritenuto sussistenti i presupposti per l'adozione di un provvedimento sanzionatorio nei confronti della Società ed ha, pertanto, disposto l'archiviazione del procedimento.

Informativa sulle parti correlate

Di seguito vengono illustrati i rapporti con le parti correlate del Gruppo che comprendono:

  • società controllanti;
  • società collegate;
  • società a controllo congiunto (joint ventures);

  • società che, avendo rapporti di partecipazione, diretta o indiretta, al capitale sociale della Capogruppo, di sue controllate e joint-ventures e di sue controllanti, è presumibile possano esercitare un'influenza rilevante sul Gruppo. In particolare si presume, oggettivamente, di essere in presenza di influenza rilevante nel caso in cui il soggetto detenga una partecipazione superiore al 10% oppure nel caso in cui vi sia la contemporanea presenza del possesso di una partecipazione superiore al 2% e la stipulazione di contratti che generino transazioni nell'esercizio per un ammontare pari ad almeno il 5% del fatturato consolidato;

  • amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche.

In merito ai rapporti intrattenuti dal Gruppo con parti correlate, si precisa che tali rapporti rientrano nell'ambito dell'ordinaria gestione e sono regolati a normali condizioni di mercato.

La seguente tabella evidenzia i valori economici e patrimoniali relativi ai rapporti intrattenuti con parti correlate nell'esercizio 2015:

Parti correlate riferite ad attività operative

(euro migliaia) 31 dicembre 2015
SOCIETA' Debiti Crediti Costi Ricavi
Bootes S.r.l. 506 15
Fin Posillipo S.p.A. 3.504 198
Lilliput S.r.l. 45
Petrone Group S.r.l.a socio unico 63 17
Totale 4.073 275

Parti correlate - riferite ad attività operative cessate

(euro migliaia) 31 dicembre 2015
SOCIETA' Debiti Crediti Costi Ricavi
Bootes S.r.l. 137 1
Fin Posillipo S.p.A. 1.914 13
Petrone Group S.r.l.a socio unico 2 24
Farmacie Petrone S.r.l. 32 21
BCNFARMA Distribuction y Almacenaje de
Medicamentas S.L.U. 2.520
TOTALE 2.085 2.579

I valori sopra esposti si riferiscono essenzialmente a rapporti di tipo commerciale (prestazione di servizi), le cui transazioni sono effettuate alle normali condizioni di mercato, e rapporti finanziari (concessione di finanziamenti), le cui caratteristiche sono state descritte nelle varie note illustrative alle singole voci di bilancio.

Con riferimento ai debiti finanziari si precisa che i valori esposti in tabella includono gli interessi maturati e non pagati alla data di riferimento.

Si riporta di seguito una descrizione dei principali rapporti con parti correlate alla data del 31 dicembre 2015.

I rapporti al 31 dicembre 2015 di Pierrel S.p.A. con l'azionista Fin Posillipo S.p.A., società di cui è azionista e amministratore delegato il dott. Raffaele Petrone, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Pierrel

S.p.A., si riferiscono (i) al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto con la Società in data 26 ottobre 2012 ed erogato per complessivi Euro 2.500 migliaia, oltre interessi maturati sino alla data del 31 dicembre 2015 per complessivi Euro 503 migliaia, e (ii) al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto sempre con la Società lo scorso 23 dicembre par un importo in linea capitale di Euro 500 migliaia, oltre interessi maturati al 31 dicembre 2015 per circa Euro 1 migliaia; i crediti vantati dalla Fin Posillipo nei confronti della Capogruppo e rivenienti dai prestiti onerosi di cui ai precedenti punti (i) e (ii) sono stati poi oggetto di rinuncia in conto futuri aumenti di capitale di Pierrel per un importo complessivo di Euro 3,6 milioni, comprensivi degli interessi medio tempore maturati, con lettera del 31 marzo 2016.

In aggiunta a quanto indicato con riferimento alla Capogruppo, Fin Posillipo S.p.A. vanta un ulteriore credito nei confronti della sub-holding svizzera per complessivi Euro 1.914 migliaia, per effetto della sottoscrizione delle prime due tranche del prestito obbligazionario convertibile deliberato da THERAMetrics lo scorso 15 ottobre, la cui data di conversione - originariamente prevista nel marzo 2016 - è stata di recente prorogata sino al 30 giugno 2016.

Si precisa, inoltre, che parte dei compensi spettanti al dott. Petrone per la carica di Amministratore Delegato di Pierrel S.p.A., sino al 9 ottobre 2014, e di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società, sino al 31 maggio 2015, sono da versare in favore della società Petrone Group S.r.l. a Socio Unico in virtù di specifici accordi di reversibilità sottoscritti tra lo stesso dott. Petrone e tale ultima società. Per quanto sopra indicato, alla data del 31 dicembre 2015 il debito della Società nei confronti della Petrone Group S.r.l. a Socio Unico è pari ad Euro 57 migliaia.

In aggiunta ai rapporti sopra descritti, si segnala che le controllate dirette Pierrel Pharma S.r.l. e THERAMetrics hanno sottoscritto due contratti di prestazione di servizi con la società Petrone Group S.r.l. a Socio Unico aventi ad oggetto lo svolgimento, da parte di quest'ultima, di attività di business development, anche mettendo a disposizione le proprie risorse qualificate, volte ad identificare nuove aree di business e a promuovere quelle esistenti. Per le attività sopra indicate, alla data del 31 dicembre 2015 il debito nei confronti della Petrone Group S.r.l. a Socio Unico è complessivamente pari ad Euro 8 migliaia.

In data 12 dicembre 2013 l'on. Cirino Pomicino, Amministratore e Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione di Pierrel S.p.A., e la società Lilliput S.r.l., hanno sottoscritto un accordo di reversibilità per effetto del quale i compensi maturati per la carica da lui ricoperta sono corrisposti alla Lilliput S.r.l.. Per quanto sopra indicato, alla data del 31 dicembre 2015 la Società non ha debiti nei confronti della Lilliput S.r.l..

Alla data del 31 dicembre 2015 i debiti della Capogruppo nei confronti dell'azionista Bootes S.r.l., complessivamente pari ad Euro 506 migliaia, si riferiscono per Euro 6 migliaia agli onorari spettanti a Bootes S.r.l. in virtù di un contratto di consulenza strategica e di finanza aziendale formalizzato con quest'ultimo nel corso del mese di ottobre 2014 e successivamente risolto nel mese di maggio 2015 e per Euro 500 migliaia al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto lo scorso 23 dicembre ed erogato in data 31 dicembre 2015. Il credito vantato da Bootes nei confronti della Capogruppo e riveniente dal citato contratto di prestito oneroso è stato poi oggetto di rinuncia in conto futuri aumenti di capitale della stessa per complessivi Euro 510 migliaia, comprensivi di interessi medio tempore maturati, con lettera del 31 marzo 2016.

In aggiunta ai rapporti sopra indicati, Bootes S.r.l. vanta un ulteriore credito di Euro 137 migliaia nei confronti di THERAMetrics holding AG, di cui Euro 6 migliaia a titolo di interessi maturati sino al 31 luglio 2013, data di avvenuta surrogazione da parte di Fin Posillipo S.p.A. nel finanziamento di Euro 250 migliaia erogato da Bootes S.r.l. ai sensi del contratto sottoscritto in data 10 giugno 2013, ed Euro 131 migliaia per effetto della sottoscrizione della prime due tranche del prestito obbligazionario convertibile deliberato da THERAMetrics lo scorso 15 ottobre, oltre interessi maturati nel periodo, la cui data di conversione originariamente prevista nel marzo 2016 - è stata di recente prorogata sino al 30 giugno 2016.

I rapporti intercorsi con Farmacie Petrone S.r.l. e con BCN Farma Distribuction y Almacenaje de Medicamentas S.L.U., società controllate da Fin Posillipo S.p.A., sono relativi ad approvvigionamenti di prodotti farmaceutici utilizzati nell'ambito di alcuni studi clinici eseguiti dalla Divisione TCRDO.

Compensi ad amministratori, sindaci, dirigenti con responsabilità strategiche e società di revisione

Il prospetto seguente evidenzia i benefici economici degli amministratori della Capogruppo, dei dirigenti del Gruppo con responsabilità strategiche (importi espressi in unità di Euro):

(euro migliaia) 31 dicembre 2015
SOGGETTO DESCRIZIONE DELLA CARICA COMPENSI
Cognome e nome Carica ricoperta Scadenza della carica 31 dicembre
2015
Altri
compensi
TOTALE
Raffaele Petrone (1) Presidente del CdA (2) in carica Approvazione bilancio
al 31.12.2017
128.334 128.334
Paolo Cirino Pomicino (1) Vice Presidente in carica Approvazione bilancio
al 31.12.2017
40.000 5.350 45.350
Fulvio Citaredo (1) Amministratore Delegato in carica Approvazione bilancio
al 31.12.2017
90.833 90.833
Mauro Fierro (1) Consigliere in carica Approvazione bilancio
al 31.12.2017
20.000 7.300 27.300
Tiziana Catuogno (1) Consigliere in carica Approvazione bilancio
al 31.12.2017
11.667 3.121 14.788
Maria Paola Bifulco (1) Consigliere in carica Approvazione bilancio
al 31.12.2017
11.667 11.667
Fernanda Petrone (1) Consigliere in carica Approvazione bilancio
al 31.12.2017
11.667 11.667
Cesare Antonio Zetti Consigliere (3) non in carica Approvazione bilancio
al 31.12.2014
8.333 2.229 10.562
Paolo Nagar (4) Presidente del Collegio
Sindacale
in carica Approvazione bilancio
al 31.12.2017
21.875 1.976 23.851
Monica Valentino (4) Sindaco Effettivo in carica Approvazione bilancio
al 31.12.2017
14.583 1.976 16.559
Fabio Rossi (4) Sindaco Effettivo in carica Approvazione bilancio
al 31.12.2017
14.583 1.976 16.559
Antonio De Crescenzo (5) Presidente del Collegio
Sindacale
non in carica Approvazione bilancio
al 31.12.2014
12.500 12.500
Claudio Ciapetti (5) Sindaco Effettivo non in carica Approvazione bilancio
al 31.12.2014
8.333 8.333
Mario Giuseppe Cerliani (5) Sindaco Effettivo non in carica Approvazione bilancio
al 31.12.2014
8.333 8.333
Dirigenti con funzioni strategiche (6) n.a. n.a. 2.179.839 n.a. 2.179.839
(1)I
l Consiglio d
i Amministrazione attualmente i
degli Azionisti h
a deliberato, tra l'altro, d
i confermare i n carica è stato nominato con delibera assmbleare del 5 giugno 2015. Nella medesima seduta, l'Assemblea
l dott. Rafafele Petrone quale Presidente del Consiglio d
i Amministrazione della Società. Nel corso

degli Azionisti h a deliberato, tra l'altro, d i confermare i l dott. Rafafele Petrone quale Presidente del Consiglio d i Amministrazione della Società. Nel corso della riunione consiliare tenutasi i n pari data, a valle della citata Assemblea degli Azionisti, i l dott. Fulvio Citaredo e l'on. Paolo Cirino Pomicino sono stati confermati rispettivamente Amministratore Delegato e Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione di Pierrel S.p.A.. (2) Parte dei compensi spettanti a l dott. Petrone per l a carica d i Amministratore Delegato d i Pierrel S.p.A., sino a l 9 ottobre 2014, e d i Presidente del

Consiglio d i Amministrazione della Società, sino a l 3 1 maggio 2015, sono d a versare i n favore della società Petrone Group S.r.l. a Socio Unico i n virtù d i specifici accordi d i reversibilità sottoscritti tra l o stesso dott. Petrone e tale ultima società. I n virtù d i quanto sopra citato, dei compensi complessivamente maturati nell'esercizio 2015 per l a carica rivestita dal dott. Petrone u n importo pari a d Euro 16.667 è soggetto a reversibilità i n favore della Petrone Group.

(3) Consigliere cessato per normale scandenza di mandato con la data di approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014.

(4) Collegio Sindacale attualmente in carica nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 5 giugno 2015.

(5) Collegio Sindacale decaduto per scadenza di mandato.

(6) I l dato include Euro 409 migliaia d i benefici non monetari riconosciuti a i dirigenti strategici della Divisione TCRDO sotto forma d i pagamenti basati s u azioni.

Il Consiglio di Amministrazione in carica di Pierrel S.p.A. è stato nominato con delibera dell'assemblea ordinaria del 5 giugno 2015, e rimarrà in carica fino all'assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio in chiusura al 31 dicembre 2017. Nella medesima seduta, l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato, tra l'altro, di confermare il dott. Rafafele Petrone quale Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società. Nel corso della riunione consiliare tenutasi in pari data, a valle della citata Assemblea degli Azionisti, il dott. Fulvio Citaredo e l'on. Paolo Cirino Pomicino sono stati confermati rispettivamente Amministratore Delegato e Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione di Pierrel S.p.A..

Nell'esercizio 2015 sono stati stanziati costi per emolumenti dovuti al Collegio Sindacale per circa Euro 86 migliaia - oltre spese, cassa e contributi - sulla base delle delibere assembleari di nomina del 22 maggio 2012 e del 5 giugno 2015, e sulla base dei costi consuntivati per le attività svolte nell'esercizio precedente.

Il Collegio Sindacale attualmente in carica, nominato con delibera dell'assemblea ordinaria del 5 giugno 2015, rimarrà in carica fino all'assemblea ordinaria convocata per l'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017. L'attuale composizione del Collegio Sindacale è la seguente:

Nome e Cognome Carica
Paolo Nagar Presidente
Monica Valentino Sindaco effettivo
Fabio Rossi Sindaco effettivo

Ai sensi dell'articolo 149-duodecies del regolamento emittenti CONSOB si riportano i corrispettivi della revisione legale ammontano ad Euro 105 migliaia per la Capogruppo Pierrel S.p.A., ad Euro 27 migliaia per la Pierrel Pharma S.r.l. e ad Euro 490 migliaia per il gruppo THERAMetrics. Gli onorari relativi alla revisione legale includono, altresì, i corrispettivi per le verifiche periodiche previste dall'art. 155, comma 1, lettera a), del T.U.; si segnala, inoltre, che, come previsto dalla circolare Assirevi n. 118, i corrispettivi indicati includono le eventuali indicizzazioni, ma non le spese.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Nell'esercizio della sua attività il Gruppo Pierrel è esposto a rischi finanziari e di mercato ed in particolare a:

  • a) variazione dei tassi di cambio;
  • b) variazione dei tassi d'interesse;
  • c) liquidità;
  • d) gestione del capitale;
  • e) credito.

Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha operato per controllare le variabili finanziarie sopra indicate attivando le opportune politiche al fine di minimizzare i summenzionati rischi attraverso l'impiego di strumenti offerti dal mercato o con appropriate politiche societarie di controllo e di portafoglio prodotti/mercati.

In particolare, per quanto riguarda l'impiego di derivati, la sola Capogruppo ha in essere contratti derivati che, nel rispetto delle politiche di gestione del rischio soddisfano i requisiti imposti dai principi contabili per il trattamento in "hedge accounting", e sono designate di "copertura". Si ricorda che le società del Gruppo non stipulano contratti derivati a fini speculativi.

a) Gestione del rischio tasso di cambio

Il Gruppo Pierrel non segue una politica di copertura dei flussi di cassa attesi in divise estere (in particolare dollari americani); la tabella seguente presenta un'analisi di sensitività effettuata al fine di valutare l'esposizione del Gruppo al rischio di cambio, condotta ipotizzando variazioni percentuali in aumento e in diminuzione del tasso di cambio EUR/USD pari a ± 10%.

Valore Contabile Conto Economico Patrimonio Netto
Rischio di cambio EUR/USD
Sensitivity analysis Shock up Shock down Shock up Shock down
31-dic-15 31-dic-14 31-dic-15 31-dic-14 31-dic-15 31-dic-14 31-dic-15 31-dic-14 31-dic-15 31-dic-14
Crediti commerciali in divisa (CHF)
Crediti commerciali in divisa (RON)
Debiti commerciali in divisa (USD)
Debiti commerciali in divisa (CHF)
Debiti commerciali in divisa (RON)
Passività finanziarie in divisa (CHF)
Altre passività in divisa (8.154) (7.989) 741 726 (906) (888)
Derivati non di copertura
Derivati di copertura
TOTALE (8.154) (7.989) 741 726 (906) (888)

Rischio di cambio

b) Gestione del rischio tasso d'interesse

Con l'obiettivo di ridurre l'ammontare di indebitamento a medio/lungo termine soggetto alla variazione dei tassi d'interesse, vengono utilizzati due contratti derivati denominati interest rate swap.

Tali contratti vengono posti in essere con nozionale che parzialmente copre l'indebitamento finanziario soggetto a variazione di tassi di interesse, con identiche date di scadenza a quelle della passività finanziaria sottostante, cosicché ogni variazione nel fair value e/o nei flussi di cassa attesi di tale contratto è bilanciata da una corrispondente variazione del fair value e/o nei flussi di cassa attesi della posizione sottostante.

Le coperture vengono effettuate con un'ottica di corrispondenza con il piano di ammortamento del finanziamento (hedge accounting).

L'indebitamento a breve commerciale non viene coperto in quanto per sua natura fluttuante.

L'analisi di sensitività al rischio di tasso cui è esposto il Gruppo è stata condotta prendendo in considerazione le partite di bilancio che originano interessi regolati a tasso variabile e ipotizzando incrementi o decrementi paralleli nelle curve dei tassi di riferimento. Con riferimento all'esercizio 2014, come per l'esercizio 2013, in considerazione dei bassi valori raggiunti dai tassi di mercato, si è deciso di ipotizzare variazioni asimmetriche in riduzione (- 8 bps) e aumento (+ 50 bps) dei parametri di riferimento, non ritenendo possibili livelli di tasso di interesse negativi.

Tale analisi è stata condotta con specifico riferimento agli impatti generati sui flussi degli strumenti a tasso variabile (cash flow sensitivity) e sul valore di carico degli strumenti iscritti al valore equo (fair value sensitivity).

Rischio di Tasso

Periodo di relizzo dei flussi e relativa manifestazione a conto economico Finanziamento sottostante
(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Flussi fino a 6 mesi (296) (263)
Flussi da 6 mesi a 1 anno (290) (263)
Flussi da 1 a 2 anni (562) (525)
Flussi da 2 a 5 anni (540) (1.049)
Flussi oltre i 5 anni
TOTALE (1.688) (2.100)

c) Gestione del rischio di liquidità

La liquidità del Gruppo si basa su una diversificazione delle fonti di finanziamento bancario, nonché su un mix di struttura delle linee creditizie: commerciali o auto-liquidanti e finanziamenti a breve e medio termine, e ciò al fine di potere utilizzare queste linee in funzione della tipologia dei fabbisogni.

Si fa notare che l'indebitamento del Gruppo ha la caratteristica di essere distribuito tra diversi istituti bancari, il che si traduce in una diminuzione del rischio di riduzione/cancellazione delle linee di credito destinate alla copertura del capitale circolante.

Da un punto di vista operativo il Gruppo controlla il rischio di liquidità utilizzando la pianificazione annuale, con dettaglio mensile, dei flussi degli incassi/pagamenti attesi; sulla base dei risultati della pianificazione finanziaria si individuano settimanalmente i fabbisogni e, quindi, le risorse necessarie per la relativa copertura.

La seguente tabella riassume il profilo temporale delle passività del Gruppo sulla base dei pagamenti contrattuali non attualizzati:

(euro migliaia) Totale
cash-flow
A vista < 6 mesi 6 mesi
1 anno
1 - 2 anni 2 - 5 anni > 5 anni
PASSIVITA'
STRUMENTI FINANZIARI NON DERIVATI
Debiti commerciali (5.617) (2.303) (3.314)
Passività finanziarie (29.566) (2.610) (1.453) (4.648) (8.912) (11.943)
Leasing (14) (1) (6) (6) (1)
Debiti vari e altre passività
Fidejussioni
Impegni e garanzie
Totale (35.197) (2.304) (5.930) (1.459) (4.649) (8.912) (11.943)
STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
Derivati su rischio di tasso (cash-flow netti) (122) (35) (29) (40) (18)
Derivati su rischio di cambio (cash-flow netti)
Totale (122) (35) (29) (40) (18)
ESPOSIZIONE AL 31 DICEMBRE 2015 (35.319) (2.304) (5.965) (1.488) (4.689) (8.930) (11.943)

Analisi delle scadenze al 31 dicembre 2015

La seguente tabella espone la composizione per scadenze delle attività finanziarie:

Analisi delle scadenze delle attività finanziarie

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Crediti commerciali
- Non scaduti 4.132 4.352
- Scaduti da meno di 30 giorni 377 957
- Scaduti da 30 a 60 giorni 132 9
9
- Scaduti da 60 a 90 giorni 3
7
120
- Scaduti oltre i 90 giorni 150 677
TOTALE 4.828 6.205

Per una più approfondita analisi delle politiche di gestione del rischio di liquidità del Gruppo si rimanda al paragrafo della Relazione sulla Gestione denominato "Osservazioni sul profilo finanziario e sulla continuità aziendale".

d) Gestione del capitale

L'obiettivo del Gruppo è quello di ottenere il miglior rating creditizio possibile al fine di avere accesso al credito bancario a condizioni economicamente vantaggiose; è politica del Gruppo avere continui contatti con tutte le istituzioni finanziarie al fine di comunicare tutte le informazioni (sempre entro i limiti previsti per le società quotate) necessarie per meglio comprendere la tipologia del business e le particolari situazioni di mercato presenti.

e) Gestione del rischio di credito

E' politica del Gruppo l'assegnazione del fido ai clienti dopo avere valutato la struttura economica patrimoniale del cliente, la sua performance di pagamento negli anni e tutte le altre informazioni disponibili sul mercato, e cioè i normali strumenti impiegati nel determinare la "solvibilità" del cliente. La tabella sottostante evidenzia la massima esposizione del Gruppo al rischio di credito:

Massima esposizione al rischio di credito

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Crediti commerciali 5.074 6.205
Altre attività correnti 1.449 1.975
Depositi 2.311 4.438
Crediti da strumenti finanziari derivati
Impegni irrevocabili all'erogazione di finaziamenti
Garanzie finanziarie
TOTALE 8.834 12.618

Data la particolare tipologia di business, una parte significativa dei crediti commerciali risulta concentrata in un numero ristretto di clienti, che si caratterizzano comunque per un elevato grado di affidabilità e di mantenimento del merito creditizio.

Movimentazione della Riserva di cash flow hedge

La funzione finanza del Gruppo, al fine di verificare l'efficacia delle coperture poste in essere, effettua periodicamente i test prospettici e retrospettivi. L'efficacia delle operazioni di copertura è documentata sia all'inizio dell'operazione sia periodicamente (almeno a ogni data di riferimento del bilancio o delle situazioni infrannuali) ed è misurata confrontando le variazioni di fair value (o di intrinsic value nell'ipotesi di strumenti opzionali) del derivato e del sottostante, entrambe misurate alla data di bilancio in funzione dei dati consuntivi (test retrospettivo) e determinate in ipotesi di shock delle condizioni di mercato (test prospettico).

I test prospettici sono atti a dimostrare che, all'inizio e per l'intera durata della relazione di copertura posta in essere, lo strumento di copertura si dimostri altamente efficace nel compensare le variazioni di valore del fair value o dei cash flow del sottostante generate dal rischio coperto.

I test retrospettivi sono funzionali alla verifica dell'effettiva elevata efficacia della relazione di copertura, idealmente quantificata in un range compreso tra l'80% ed il 125%.

Di seguito è riportata la movimentazione della riserva di cash flow hedge nel corso dell'esercizio 2015, comparata con quella dell'anno precedente:

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Saldo iniziale (158) (226)
Variazioni positive (+)/negative(-) della riserva di CFH per rilevazione di nuova efficacia (15) (27)
Variazioni positive (+)/negative(-) per storno dell'efficacia positiva/negativa da P/N e
imputazione di oneri/proventi finanziari a C/E 5
7
9
5
Saldo finale (116) (158)

Riserva di cash flow hedge - rischio di tasso

Classificazione

La classificazione degli strumenti finanziari nell'ottica prevista da IAS 39 è trasversale a diverse voci di bilancio; pertanto di seguito si riporta la tabella che presenta il valore contabile degli strumenti finanziari in essere, per categoria di appartenenza, posto a confronto con i corrispondenti valori equi, al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014.

Le tabelle seguenti evidenziano che per la maggior parte delle poste finanziarie il valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione del valore equo, in considerazione della natura stessa di attività e passività finanziarie, in gran parte a breve termine. Le voci che presentano un fair value diverso dal valore di bilancio riguardano le passività finanziarie non correnti relative ai debiti finanziari verso banche. Il relativo valore equo è stato determinato applicando il metodo del discounted cash flow, ossia l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi alle condizioni di tasso e di merito creditizio alle date di bilancio.

Per le partecipazioni, per le quali non è possibile determinare in maniera attendibile il valore equo, la valutazione è mantenuta al costo, eventualmente svalutato per perdite di valore.

Gli strumenti finanziari derivati in relazione ai quali non è possibile individuare un mercato attivo sono iscritti in bilancio al valore equo determinato attraverso tecniche quantitative basate su dati di mercato, avvalendosi nello specifico di appositi modelli di pricing riconosciuti dal mercato alimentati sulla base dei parametri quali tassi di interesse, tassi di cambio e prezzi forward delle materie prime, rilevati alle singole date di valutazione. Tale metodologia riflette pertanto una significatività dei dati di input utilizzati nella determinazione del fair value coerente con il livello 2 della gerarchia dei fair value definita dall'IFRS 7: pur non essendo disponibili quotazioni rilevate su un mercato attivo per gli strumenti (livello 1), è stato possibile rilevare dati osservabili direttamente o indirettamente sul mercato su cui basare le valutazioni.

Classificazione

Valore contabile
Attività /
passività
finanziarie
designate al
fair value
Attività /
passività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
Crediti e
finanziamenti
Attività
finanziarie
detenute fino a
scadenza
Attività
finanziarie
disponibili per
la vendita
Passività
finanziarie al
costo
ammortizzato
Derivati di
copertura
Fair value
(euro migliaia) 31 dicembre 2015
Attività
Altre attività
Crediti verso imprese del gruppo
Crediti verso controllanti
Altri crediti correnti 7
3
7
3
Crediti verso fornitori c/anticipi 7
6
7
6
Ratei e risconti attivi 653 653
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari e postali 1.218 1.218
Denaro e valore in cassa 1 1
Crediti commerciali 3.250 3.250
Immobilizzazioni finanziarie
Crediti verso altri
Altre immobilizzazioni finanziarie
Crediti per strumenti finanziari derivati
Derivati trattati in hedge accounting
Derivati non trattati in hedge accounting
TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE 5.271 - 5.271
Passività
Debiti verso fornitori
Debiti verso fornitori 5.617 5.617
Debiti verso società del gruppo
Passività finanziarie
Finanziamenti bancari 32.757 32.805
Finanziamenti su anticipi contrattuali
Leasing 1
4
1
4
Debiti finanziari per acquisizioni
Altre passività
Debiti verso controllanti
Debiti verso imprese del gruppo
Ratei e risconti passivi 486 486
Altre passività correnti -
Debiti per strumenti finanziari derivati
Derivati trattati in hedge accounting 116 116
Derivati non trattati in hedge accounting
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE - 38.874 116 39.038

Classificazione

Valore contabile
Attività /
passività
finanziarie
designate al
fair value
Attività /
passività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
Crediti e
finanziamenti
Attività
finanziarie
detenute fino a
scadenza
Attività
finanziarie
disponibili per
la vendita
Passività
finanziarie al
costo
ammortizzato
Derivati di
copertura
Fair value
(euro migliaia) 31 dicembre 2014
Attività
Altre attività
Crediti verso imprese del gruppo
Crediti verso controllanti
Altri crediti correnti 1.085 1.085
Crediti verso fornitori c/anticipi 273 273
Ratei e risconti attivi 617 617
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari e postali 4.438 4.438
Denaro e valore in cassa 2
4
2
4
Crediti commerciali 6.205 6.205
Immobilizzazioni finanziarie
Crediti verso altri
Altre immobilizzazioni finanziarie 6
5
6
5
Crediti per strumenti finanziari derivati
Derivati trattati in hedge accounting
Derivati non trattati in hedge accounting
TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE 12.707 12.707
Passività
Debiti verso fornitori
Debiti verso fornitori 10.421 10.421
Debiti verso società del gruppo
Passività finanziarie
Finanziamenti bancari 31.689 30.284
Finanziamenti su anticipi contrattuali
Leasing 2
7
2
7
Debiti finanziari per acquisizioni
Altre passività
Debiti verso controllanti
Debiti verso imprese del gruppo
Ratei e risconti passivi 1.380 1.380
Altre passività correnti 6.908 6.908
Debiti per strumenti finanziari derivati
Derivati trattati in hedge accounting 179 179
Derivati non trattati in hedge accounting
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE 50.425 179 49.199

Eventi ed operazioni significative non ricorrenti

Le operazioni significative non ricorrenti effettuate nell'esercizio 2015, così come richiesto dalla Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, sono di seguito illustrate; in particolare, la tabella che segue evidenzia gli effetti di tali operazioni sui risultati economici e sui flussi finanziari dell'esercizio 2015 del Gruppo:

Operazioni significative non ricorrenti

(euro migliaia) Effetto Economico Effetto Finanziario
Ricavi 263 8
1
Costi per servizi (40) (40)
Transazioni dipendenti (22) (5)
Sopravvenienze passive (85) (38)
Svalutazione immobilizzazioni materiali (54)
Altri oneri finanziari (31) (31)
TOTALE OPERAZIONI NON RICORRENTI 3
1
(33)

La voce "Ricavi" accoglie poste straordinarie per complessivi Euro 263 migliaia, riconducibili principalmente a sopravvenienze attive rivenienti dalla chiusura favorevole alla Società di alcuni piani di rientro su posizioni debitorie scadute e di accordi conciliativi di cause in corso (pari a circa Euro 201 migliaia), oltre che dalla plusvalenze realizzata per effetto della vendita di alcuni cespiti iscritti in bilancio per un importo inferiore rispetto al prezzo di realizzo (pari a circa Euro 54 migliaia).

Le medesime poste non ricorrenti riferite alla voce "Costi per servizi", pari ad Euro 40 migliaia, si riferiscono a consulenze straordinarie ricevute dalla Divisione Holding nell'esercizio appena concluso.

La Capogruppo, inoltre, nel corso dell'anno 2015 ha raggiunto accordi transattivi con dipendenti dimissionari e conciliazioni per circa Euro 22 migliaia.

La svalutazione di immobilizzazioni materiali pari ad Euro 54 migliaia è registrata dalla Capogruppo per effetto della svalutazione di alcuni beni per i quali il management, a seguito di opportune valutazioni, ha ritenuto di adeguare il valore di iscrizione in bilancio alle reali opportunità di utilizzo e/o di cessione degli stessi.

Gli "Altri oneri finanziari" non ricorrenti pari ad Euro 31 migliaia sono interamente riconducibili alla quota ammortizzata nell'anno dei costi sostenuti dalla Capogruppo per la finalizzazione degli accordi di rescheduling sottoscritti con le Banche finanziatrici nel mese di giugno 2015.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2015 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, ossia operazioni che per significatività, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo e tempistica dell'accadimento possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza della informazione in bilancio, al conflitto di interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale o alla tutela degli azionisti di minoranza.

EVENTI INTERVENUTI DOPO LA DATA DI CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Di seguito si riporta una sintesi dei principali eventi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio 2015.

Nel mese di gennaio 2016, la controllata Pierrel Pharma S.r.l. ha ottenuto da parte dell'Agenzia italiana del farmaco ("AIFA") l'autorizzazione a commercializzare sul territorio nazionale tutta la linea di anestetici dentali a marchio "Pierrel", per i quali la società ha previsto la commercializzazione anche nel formato iniettore monouso.

In data 1 febbraio 2016 la Capogruppo Pierrel S.p.A. ha sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali locali (e in particolare con Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil) un accordo ex art. 14 del D. Lgs 148/2015 avente ad oggetto la possibilità di ricorrere alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria ("C.I.G.O.") - per tredici settimane, a partire dalla metà del mese di febbraio, e per tutte le 87 unità in forza, con sospensione e/o riduzione dell'orario di lavoro - per gestire l'andamento altalenante della produzione previsto nelle prossime settimane, nelle more di approvare il piano annuale. La Società ha iniziato a far ricorso alla C.I.G.O. a partire dalla seconda settimana di marzo.

In data 31 marzo 2016 gli azionisti Fin Posillipo S.p.A. e Bootes S.r.l. hanno formalmente rinunciato, in via definitiva ed incondizionata, alla restituzione dei prestiti onerosi a breve termine dagli stessi erogati, comprensivi di interessi medio tempore maturati alla data del 31 marzo 2016, rispettivamente pari a complessivi Euro 3.561 migliaia ed Euro 510 migliaia, autorizzando da subito la Società ad utilizzare detti importi in compensazione con il debito riveniente dalla sottoscrizione - ciascuno per la quota di propria spettanza - delle azioni che saranno emesse nell'ambito di futuri aumenti di capitale che dovessero essere eventualmente deliberati dall'Assemblea degli azionisti di Pierrel entro il termine del 31 dicembre 2017. Fermo restando quanto precede, nell'ipotesi in cui la Società non dovesse deliberare un aumento di capitale entro tale termine, entrambi gli azionisti hanno sin d'ora autorizzato la Società ad imputare in via definitiva e incondizionata i crediti rispettivamente vantati nei confronti della stessa in conto capitale della Società.

In data 1 aprile 2016 la svizzera THERAMetrics ha annunciato di aver prorogato la data di conversione del prestito obbligazionario convertibile deliberato lo scorso 15 ottobre, sottoscritto dagli azionisti Fin Posillipo S.p.A. e Bootes S.r.l.. Più precisamente, la data originariamente prevista nel mese di marzo 2016 per la conversione è stata estesa fino a tutto il 30 giugno 2016 al fine di allineare la stessa alle previsioni di realizzazione dell'operazione di aumento di capitale a servizio della business combination da realizzare con la svizzera Relief.

In data 4 aprile 2016 la controllata Pierrel Pharma ha annunciato al mercato di aver avviato con la società Smile Biotech S.r.l. la fase di sperimentazione del prototipo SMILE, il test clinico per la diagnosi della carie composto da un biomarcatore basato sull'identificazione della proteina "Cd14" contenuta nella saliva umana. Una volta completata tale fase sperimentale, prevista entro l'anno 2016, sarà possibile avviare la procedura per la registrazione e le attività di pre-industrializzazione, dapprima in Europa e negli Stati Uniti d'America.

In data 15 aprile 2016 si è conclusa una periodica ispezione da parte dell'ente regolatorio farmaceutico nazionale ("AIFA"), avente ad oggetto la consueta verifica della conformità alle Good Manufacturing Practice ("GMP") e alla normativa vigente. In base a quanto riscontrato nel corso della visita ispettiva risulta che l'officina Pierrel, per come è tecnicamente e strutturalmente organizzata, opera complessivamente in conformità alle GMP; tuttavia, la Società dovrà rimuovere le deviazioni riscontrate nei prescritti successivi 30 giorni.

* * * * * * *

Capua, 20 aprile 2016

L'Amministratore Delegato Dott. Fulvio Citaredo

______________________

Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'articolo 154-bis, quinto comma del D.Lgs. 58/1998, come successivamente modificato ed integrato.

  • 1) I sottoscritti Fulvio Citaredo, Amministratore Delegato di Pierrel S.p.A., e Maria Teresa Ciccone, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Pierrel S.p.A., tenuto conto anche di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, attestano che:
  • (i) con riferimento alle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato del Gruppo Pierrel:
    • nel corso dell'esercizio 2015 sono stati riscontrati alcuni punti di miglioramento (già oggetto di approfondita analisi e di definizione delle conseguenti azioni correttive), principalmente con riferimento alla THERAMetrics GmbH, società di diritto tedesco interamente controllata dalla THERAMetrics holding AG, in relazione all'efficacia delle procedure citate a garantire la tempestiva acquisizione delle informazioni necessarie per completare il processo di redazione del bilancio consolidato ad oggi in fase di implementazione;
  • (ii) con riferimento al bilancio consolidato del Gruppo Pierrel al 31 dicembre 2015:
    • il suddetto documento è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002, e successive modifiche ed integrazioni;
    • il suddetto documento corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • il suddetto documento è redatto in conformità all'art. 154-ter del citato D.Lgs. n. 58/98 e successive modifiche ed integrazioni ed è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'Emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • (iii) con riferimento alla relazione:
    • il suddetto documento comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'Emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel perimetro di consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui sono esposti.

La presente attestazione viene resa anche ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 154-bis, comma 2, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.

Capua, 20 aprile 2016

Dott. Fulvio Citaredo Dott.ssa Maria Teresa Ciccone

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Amministratore Delegato Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

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