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Pierrel

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 29, 2016

4430_bfr_2016-04-29_8ab605eb-211b-4b33-8c33-fae45857ee9b.pdf

Annual / Quarterly Financial Statement

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PIERREL S.p.A.

Sede Legale: Stata Statale Appia 7 bis, 46/48 81043 Capua (CE) Capitale Sociale: Euro 11.598.506,75 i. v. Registro delle Imprese di Caserta REA (CE-227340) Codice Fiscale e Partita IVA: 04920860964

BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2015

PROSPETTI CONTABILI

Situazione patrimoniale – finanziaria

Conto economico separato

Conto economico complessivo

Rendiconto finanziario

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

Situazione patrimoniale – finanziaria

Attività

(euro) Note 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
di cui parti di cui parti
correlate correlate
Immobilizzazioni immateriali (1) 312.607 392.664
Immobilizzazioni materiali (2) 10.967.138 12.070.361
Partecipazioni (3) 4.574.475 19.475.101
Crediti e altre attività non correnti (4) 4.325.368 4.336.586
4.300.000
4.300.000
Imposte anticipate (5) 5.395.947 6.360.427
Attività non correnti 25.575.535 42.635.139
Rimanenze (6) 2.037.922 3.105.298
Crediti commerciali (7) 2.879.574 3.033.825
1.141.786
828.133
Crediti tributari (8) 136.706 272.279
Altre attività e crediti diversi correnti (9) 712.323 1.124.115
86.000
86.000
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (10) 1.172.599 282.384
Attività non correnti destinate alla dismissione (11) 8.298.635
Attività correnti 15.237.759 7.817.901
TOTALE ATTIVITA' 40.813.294 50.453.040

Passività e Patrimonio Netto

(euro) Note 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
di cui parti di cui parti
correlate correlate
Capitale sociale 11.598.507 11.352.693
Riserve e Utili perdite a nuovo (3.770.035) 1.423.469
Perdita del periodo (10.510.679) (7.495.502)
Patrimonio netto (12) (2.682.207) 5.280.660
Benefici ai dipendenti (13) 342.457 399.014
Imposte differite passive (14) 54.660 327.372
Passività finanziarie non correnti (15) 15.512.000 9.007.000
Altre passività e debiti diversi non correnti (16) 7.068.570 7.786.158
Passività non correnti 22.977.687 17.519.544
Debiti commerciali (17) 5.426.061 6.000 6.321.625 5.144
Passività finanziarie correnti (15) 7.494.842 4.003.611 13.818.842 2.805.266
Debiti tributari (18) 1.604.418 1.484.465
Fondi Rischi a breve termine (19) 137.972 172.554
Altre passività e debiti diversi correnti (20) 5.854.521 56.667 5.855.350 122.876
Passività correnti 20.517.814 27.652.836
TOTALE PASSIVITA' 43.495.501 45.172.380
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 40.813.294 50.453.040
(euro) Note 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
di cui parti di cui parti
correlate correlate
Ricavi (21) 15.912.308 4.579.686 14.632.106 3.662.799
di cui non ricorrenti 263.357 233.398
Materie prime e materiali di consumo utilizzati (22) (5.747.156) (5.132.395)
Costi per servizi e prestazioni (23) (2.868.375) (15.000) (2.947.147) (14.350)
di cui non ricorrenti (39.804) (242.702)
Costi per godimento beni di terzi (24) (102.257) (85.185)
di cui non ricorrenti
Costo del personale (25) (5.692.963) (62.017) (5.631.726) (140.000)
di cui non ricorrenti (21.540) (15.900)
Altri accantonamenti e costi (26) (2.030.262) (1.444.003)
di cui non ricorrenti (85.250)
Risultato prima di ammortamenti, oneri
finanziari e imposte (528.705) (608.350)
Ammortamenti e svalutazioni (27) (4.904.494) (4.020.099)
di cui non ricorrenti (3.174.574) (1.793.000)
Risultato operativo (5.433.199) (4.628.449)
Oneri finanziari (28) (4.805.748) (198.329) (2.796.544) (202.260)
di cui non ricorrenti (2.329.459)
Proventi finanziari (29) 358.452 86.000 127.698 86.000
Risultato prima delle imposte (9.880.495) (7.297.295)
Imposte sul reddito del periodo (30) (630.184) (198.207)
Risultato del periodo (10.510.679) (7.495.502)
Perdita/(Utile) netto di terzi
PERDITA NETTA DEL PERIODO (10.510.679) (7.495.502)
Azioni ordinarie in circolazione al 31 dicembre 2015 52.597.455 49.162.794
Perdita netta d'esercizio (10.510.679) (7.495.502)
Risultato netto base e diluito per azione (0,20) (0,15)

Conto economico separato

Conto economico complessivo

(euro) Note 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Perdita netta dell'esercizio (10.510.679) (7.495.502)
Altre componenti di conto economico complessivo al netto dell'effetto
fiscale
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/perdita d'esercizio:
(Perdita)/utile netto da cash flow hedge 41.696 47.613
Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto 41.696 47.613
dell'effetto fiscale
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio:
(Perdita)/utile da Riserva IFRS 3 (3)-(11) (871.911) (84.221)
(Perdita)/utile da rivalutazione su piani a benefici definiti (12) 12.524 (18.987)
Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio al netto (859.387) (103.208)
dell'effetto fiscale
Totale altre componenti di conto economico complessivo al netto
dell'effetto fiscale (817.691) (55.595)
Totale utile /(perdita) complessiva al netto dell'effetto fiscale (11.328.370) (7.551.098)

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

(euro) Capitale
sociale
Sovrapprezzo
azioni
Azioni
proprie
Altre
riserve
Perdite a
nuovo
Riserva
IAS
19R
Riserva
IFRS 3
Riserva
CFH
Totale
Saldo al 1 gennaio 2014 11.352.693 10.995.676 (994.690) 196 (9.252.616) (19.920) 956.132 (205.714) 12.831.757
Perdita complessiva del
periodo (7.495.502) (18.987) (84.221) 47.613 (7.551.097)
Saldo al 31 dicembre 2014 11.352.693 10.995.676 (994.690) 196 (16.748.118) (38.907) 871.911 (158.101) 5.280.660
(euro) Capitale
sociale
Sovrapprezzo
azioni
Azioni
proprie
Altre
riserve
Perdite a
nuovo
Riserva
IAS
19R
Riserva
IFRS 3
Riserva
CFH
Totale
Saldo al 1 gennaio 2015 11.352.693 10.995.676 (994.690) 196 (16.748.118) (38.907) 871.911 (158.101) 5.280.660
Perdita complessiva del
periodo (10.510.679) 12.524 (871.911) 41.696 (11.328.370)
Aumento di capitale al
netto dei relativi costi 245.814 3.119.689 3.365.503
Saldo al 31 dicembre 2015 11.598.507 14.115.365 (994.690) 196 (27.258.797) (26.383) - (116.405) (2.682.207)

Rendiconto finanziario

(euro) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Perdita netta (10.510.679) (7.495.502)
Ammortamenti 1.729.920 2.227.099
Accantonamenti e svalutazioni 438.326 169.225
(Rivalutazione)/Svalutazione immobilizzazioni 3.174.575 1.793.000
(Plusvalenza)/Minusvalenza su cessione immobilizzazioni 2.244.581 (15.000)
(Plusvalenza) da rigiro Risconto su AIC Pharma (717.588) (292.529)
Variazione oneri finanziari netti non pagati 1.427.980 1.826.623
Variazione imposte differite 691.768 49.874
Variazione rimanenze 584.138 (31.635)
Variazione crediti commerciali (345.749) (821.115)
Variazione debiti commerciali (895.564) (744.722)
Imposte sul reddito (56.834) 148.333
Variazione netta altre attività e passività correnti 723.324 1.755.250
Variazione benefici ai dipendenti (56.557) (32.996)
Flusso monetario da attività operativa (1.568.359) (1.464.096)
Uscite per acquisto beni materiali (500.793) (831.018)
Uscite per acquisto beni immateriali (101.230) (188.982)
Uscite per investimenti in partecipazioni (2.255) (81.748)
Ricavi per cessione immobilizzazioni 1.063.018 1.278.378
Variazione netta altre attività e passività non correnti 3.718 317
Flusso monetario da attività di investimento 462.458 176.947
Variazione netta dei finanziamenti a breve termine (1.227.348) (919.000)
Aumenti di capitale al netto dei relativi costi 3.282.359
Altre variazioni di patrimonio netto
Flusso monetario da attività di finanziamento 2.055.011 (919.000)
FLUSSO MONETARIO TOTALE DEL PERIODO 949.110 (2.206.149)
Disponibilità liquide nette all'inizio del periodo 282.384 2.487.442
Flusso monetario totale del periodo 949.110 (2.206.149)
Effetto cambi (58.895) 1.091
Disponibilità liquide nette alla fine del periodo 1.172.599 282.384

NOTA ILLUSTRATIVA

INFORMAZIONI GENERALI E PRINCIPI CONTABILI

INFORMAZIONI SULLA SOCIETA'

Pierrel S.p.A. ("Pierrel" o la "Società") è una società per azioni domiciliata in Capua (CE), Strada Statale Appia 7-bis 46/48, ed è quotata al mercato MTA organizzato e gestito da Borsa Italiana.

Pierrel, insieme alle sue società controllate, rappresenta un provider globale nell'industria farmaceutica, biofarmaceutica e nel life science, specializzato, attraverso le sue tre differenti linee di business, nella produzione di specialità farmaceutiche (Divisione Contract Manufacturing), nello sviluppo, registrazione e licensing di nuovi farmaci e dispositivi medici (Divisione Pharma) e nella ricerca clinica, nella scoperta di MPCs ("Medicinal Product Candidates") e nel repositioning di farmaci pre-esistenti in nuove indicazioni terapeutiche (Divisione TCRDO – "Tech-driven Contract Research & Development Organization").

Con riferimento a quest'ultima Divisione - facente capo alla svizzera THERAMetrics holding AG ("THERAMetrics") le cui azioni sono quotate sulla SIX Swiss Exchange - si segnala che in data 21 dicembre 2015 THERAMetrics ha annunciato di aver avviato un importante progetto strategico che prevede la realizzazione di alcune operazioni straordinarie, finalizzate all'ampliamento ed al rafforzamento del proprio business, i cui dettagli sono meglio descritti e specificati nella Nota 11 della presente Nota illustrativa, all'esito del quale la Società vedrà la propria partecipazione detenuta in THERAMetrics diluita, attestandosi al di sotto del 10%, in favore di soggetti terzi che ne acquisiranno la maggioranza.

L'autonomo progetto strategico di THERAMetrics favorisce, dunque, l'intenzione della Società, riflessa anche nel Piano Industriale 2016-2018, di concentrarsi sullo sviluppo del proprio core business manifatturiero.

Pertanto, alla luce di quanto sopra riportato e di tutto quanto meglio descritto nel prosieguio della presente Nota illustrativa, al 31 dicembre 2015 la partecipazione detenuta dalla Società in THERAMetrics è stata riclassificata nella voce "Attività non correnti destinate alla dismissione" ed iscritta al minore tra il valore contabile e il fair value, al netto dei prevedibili costi di dismissione, conformemente a quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS 5.

PUBBLICAZIONE DEL BILANCIO DI ESERCIZIO

La pubblicazione del bilancio di Pierrel S.p.A. per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di amministrazione assunta in data 20 aprile 2016.

Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da parte della PricewaterhouseCoopers S.p.A..

CONTINUITA' AZIENDALE ED OSSERVAZIONI SUL PROFILO FINANZIARIO

L'anno 2015 chiude con una perdita d'esercizio di Euro 10,5 milioni (Euro 7,5 milioni al 31 dicembre 2014), dopo aver effettuato ammortamenti e svalutazioni per Euro 5,0 milioni e registrato oneri finanziari netti per Euro 4,4 milioni. L'indebitamento finanziario netto della Società al 31 dicembre 2015 è pari ad Euro 21,7 milioni (Euro 22,5 milioni alla data di chiusura dell'esercizio 2014) e l'indebitamento finanziario corrente della Società alla fine dell'esercizio è di circa Euro 7,5 milioni (Euro 13,8 milioni alla data del 31 dicembre 2014). Il capitale circolante netto di Pierrel al 31 dicembre 2015 – per tale intendendosi la differenza tra attività correnti e passività correnti – è negativo ed è pari ad Euro 13,6 milioni (Euro 19,8 milioni alla data di chiusura dell'esercizio 2014).

La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2015 mostra, rispetto al precedente esercizio, una significativa riduzione dell'indebitamento finanziario corrente netto, con contestuale incremento dell'indebitamento finanziario non corrente, ed un conseguente progressivo decremento dell'eccedenza delle passività correnti sulle attività correnti. Tale risultato deriva principalmente dal raggiungimento nel corso del 2015, e ancora prima nel corso dell'esercizio 2014, di alcuni degli obiettivi tra quelli che la Società si era pubblicamente impegnata a raggiungere, previsti nel piano aziendale 2015-2017 come da ultimo approvato e comunicato al mercato in data 28 agosto 2015, tra cui, in particolare:

  • i. una continua riduzione dei costi Holding;
  • ii. una progressiva significativa opera di efficientamento della Divisione Contract Manufacturing ("CMO");
  • iii. per la Divisione Pharma la progressiva continua affermazione dell'anestetico dentale Orabloc® sul mercato nordamericano, grazie ai rilevanti accordi formalizzati con i più grandi distributori globali del dental care, ed europeo, a seguito del definitivo ottenimento delle singole autorizzazioni nazionali necessarie per il perfezionamento dell'autorizzazione "multistato" ricevuta nel maggio 2013 da parte dell'agenzia del farmaco tedesca ("BfArM") per la commercializzazione di Orabloc® in Francia, Polonia, Germania, Austria ed Inghilterra, nonché alla significativa campagna di comunicazione già avviata nei precedenti esercizi e proseguita per tutto il 2015;
  • iv. la positiva conclusione nell'aprile 2015 dell'aumento di capitale deliberato in data 18 marzo 2015 dal Consiglio di Amministrazione della Società, in esecuzione della delega conferitagli dall'Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 12 novembre 2011, ai sensi dell'articolo 2443 del codice civile. In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di aumentare il capitale sociale a pagamento, in via scindibile, per un importo di massimi Euro 3.441.395,30 (di cui Euro 245.813,95 direttamente a capitale sociale ed il residuo ammontare a riserva di sovrapprezzo), mediante emissione di massime n. 4.916.279 azioni ordinarie, senza valore nominale, con godimento regolare ed aventi le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie Pierrel in circolazione, da liberarsi in denaro ad un prezzo pari ad Euro 0,70 per azione, di cui Euro 0,05 da imputarsi a capitale sociale ed il residuo ammontare a riserva di sovrapprezzo. Pertanto, in data 17 aprile 2015 si è concluso con successo l'aumento di capitale a seguito dell'integrale sottoscrizione delle n. 4.916.279 azioni offerte per un controvalore complessivo di Euro 3.441.395,30, di cui Euro 245.813,95 imputato a capitale sociale ed il residuo ammontare a riserva da sovrapprezzo. Conseguentemente, il capitale sociale di Pierrel si è adeguato ad Euro 11.598.506,75; nonché
  • v. il definitivo positivo accoglimento da parte di Banca Popolare di Milano S.c.ar.l., UniCredit S.p.A. e Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. (le "Banche Finanziatrici") - che congiuntamente vantano crediti nei confronti delle società del Gruppo Pierrel per complessivi Euro 17,5 milioni - della proposta di rimodulazione del debito presentata dalla Società nell'aprile 2014, i cui dettagli sono riportati nel paragrafo "Rescheduling dell'indebitamento bancario della Società e del Gruppo" della nota illustrativa.

Nonostante quanto sopra indicato, al 31 dicembre 2015 la Società ha registrato risultati economici decisamente inferiori rispetto alle previsioni contenute nel citato piano aziendale 2015-2017, soprattutto a causa di poste aventi natura non ricorrente per complessivi Euro 5,4 milioni e di oneri finanziari figurativi pari a circa Euro 1,2 milioni, per totali Euro 6,6 milioni. Al netto di tali poste le voci "Ammortamenti e

Svalutazioni" e "Oneri finanziari" sarebbero state pari rispettivamente a circa Euro 1,8 milioni ed Euro 1,3 milioni.

In particolare, le poste non ricorrenti per complessivi Euro 5,4 milioni si riferiscono quanto ad Euro 3,1 milioni alla svalutazione della partecipazione in THERAMetrics a seguito dell'esecuzione dell'annuale test di impairment e della successiva riclassifica della partecipazione tra le attività destinate alla dismissione, valutate al minore tra il valore contabile e il fair value, conformemente al principio contabile internazionale IFRS 5, e quanto ad Euro 2,3 milioni alla minusvalenza riveniente principalmente dall'esecuzione di accordi sottoscritti nell'ambito della business combination tra la precedente Divisione Ricerca del Gruppo Pierrel e la stessa THERAMetrics.

Conseguentemente, il patrimonio netto della Società alla fine dell'esercizio è risultato negativo per Euro 2,7 milioni (positivo al 31 dicembre 2014 per Euro 5,3 milioni).

In particolare, si segnala che per effetto della perdita dell'esercizio e di quelle degli esercizi precedenti al 31 dicembre 2015 il capitale sociale della Società risulta ridotto al di sotto del minimo legale, facendo rientrare la Società nella fattispecie prevista dall'articolo 2447 del Codice Civile. L'ammontare di tali perdite è stato però definitivamente accertato soltanto nel corso dello scorso mese di marzo nell'ambito delle attività propedeutiche alla finalizzazione dei dati del bilancio della Società, allorquando peraltro i presupposti di cui all'articolo 2447 del Codice Civile erano venuti meno, avendo Pierrel già acquisito informalmente l'impegno irrevocabile degli azionisti rilevanti Fin Posillipo S.p.A. e Bootes S.r.l. (che detengono una partecipazione pari, rispettivamente, al 36,36% e al 5,63% del capitale della Società) a rinunciare in via definitiva ai crediti complessivamente vantati nei confronti della Società per complessivi Euro 4,1 milioni, autorizzando la Società stessa a destinare il relativo importo in conto di futuri aumenti di capitale deliberati entro il 31 dicembre 2017 e, comunque, in conto capitale della Società nell'ipotesi in cui non fosse deliberato alcun aumento di capitale entro il termine predetto. Tali impegni sono stati poi successivamente formalizzati da Fin Posillipo S.p.A. e Bootes S.r.l. con comunicazioni del 31 marzo 2016, comunicate al mercato in pari data.

L'evoluzione del patrimonio netto della Società è tenuta sotto costante e prudente monitoraggio da parte del management e degli amministratori di Pierrel. Più in particolare, nel corso della riunione del 20 aprile 2016, il Consiglio di Amministrazione ha confermato il persistere, alla data del 31 marzo 2016, dei presupposti di cui all'articolo 2446 del Codice Civile, provvedendo contestualmente a deliberare la convocazione dell'Assemblea degli Azionisti della Società per l'adozione degli opportuni provvedimenti ai sensi di legge.

Il Consiglio di Amministrazione ha quindi monitorato costantemente e accuratamente la posizione patrimoniale, economica e finanziaria della Società ed anche delle sue partecipate, indirizzando l'impegno proprio e delle strutture aziendali alla verifica di ulteriori opportunità di sviluppo strategico del business in aggiunta a quelle tradizionali per le quali, comunque, continuano ad essere esplorate possibilità di innovazione.

Tenuto conto di quanto descritto in precedenza e considerato sia lo scenario macroeconomico, che mostra ancora segnali contradittori, e sia le recenti evoluzioni strategiche del Gruppo, in data 20 aprile 2016 il Consiglio di Amministrazione ha approvato i nuovi obiettivi del Piano Industriale di Gruppo 2016-2018.

In particolare, si precisa che il piano industriale elaborato dalla Società per il triennio 2016-2018 (il "Piano") accoglie unicamente le previsioni rivenienti dalle Divisioni CMO e Holding, entrambe facenti capo alla Società, e dalla Divisione Pharma, riconducibile alla Pierrel Pharma S.r.l., società interamente controllata da Pierrel S.p.A., mentre non include i dati previsionali riferiti alla TCRDO, facente capo alla svizzera THERAMetrics, le cui azioni sono quotate sulla SIX Swiss Exchange. Come anche comunicato al mercato lo scorso 21 dicembre, infatti, THERAMetrics ha avviato alcune operazioni straordinarie, ad oggi in avanzato stato di esecuzione, che potrebbero concludersi nel corso del primo semestre 2016 e che, in caso di positiva conclusione, avrebbero quale effetto, tra l'altro, l'uscita della Divisione TCRDO dal Gruppo Pierrel.

Per le ragioni di cui sopra, le previsioni riflesse nel Piano si basano, tra l'altro, sull'assunzione che il processo strategico di THERAMetrics possa concludersi positivamente, con conseguente deconsolidamento della Divisione TCRDO e focalizzazione da parte della Società sullo sviluppo del proprio core business manifatturiero e di distribuzione, mediante un più ampio programma di investimenti nelle Divisioni CMO e Pharma e lo sviluppo commerciale del settore pharma.

I dati aggiornati per l'anno 2016 prevedono ora, a livello consolidato, ricavi lordi per circa Euro 15,9 milioni ed un EBITDA consolidato positivo per circa Euro 0,5 milioni e, a livello stand alone, ricavi lordi per circa Euro 14,5 milioni ed un EBITDA positivo per circa Euro 0,5 milioni, con conseguente perdita attesa a fine 2016 per circa Euro 2,5 milioni.

Si evidenzia in particolare che, con riferimento alle Divisioni CMO e Pharma le stime complessive per l'anno 2016 prevedono una riduzione dei ricavi totali (circa il 24%) e dell'EBITDA consolidato (circa il 70%) rispetto a quanto precedentemente riflesso dalla Società nel piano industriale 2015-2017. Tali scostamenti sono riconducibili principalmente alla prevista riduzione dei volumi da realizzare per conto terzi da parte della Divisione CMO, conseguente ad un'ulteriore selezione del portafoglio clienti, anche per favorire e pianificare produzioni a più elevata marginalità per il Gruppo, tra cui principalmente il prodotto di punta Orabloc® e delle nuove specialità farmaceutiche, alcune delle quali già approvate ed altre in corso di sviluppo e/o autorizzazione.

I medesimi presupposti operativi e strategici hanno ispirato l'elaborazione dei nuovi obiettivi economici del Piano anche per gli esercizi 2017 e 2018.

Il Gruppo Pierrel conferma, dunque, l'intenzione di consolidare la propria posizione di provider nel settore farmaceutico, puntando ad una crescita dei ricavi e della redditività delle proprie Divisioni di business strategiche - CMO e Pharma - attraverso la crescita dei volumi di tubofiale e di nuove specialità farmaceutiche da produrre nello stabilimento di Capua (CE), anche per supportare il crescente sviluppo della Divisione Pharma principalmente sul mercato nordamericano – grazie ai rilevanti accordi formalizzati con i più grandi distributori globali del dental care statunitense (Patterson Dental, Henry Schein Dental, Benco Dental, Dental Health Products, DC Dental, Safco Dental Supply, NDC e Darby Dental) e canadese (Patterson Dental, Henry Schein Dental e Sinclair Dental) – in Europa e sui nuovi mercati (Africa e Medio Oriente) in cui sono state ottenute (Kosovo, Serbia, Iran e Iraq) e avviate (Arabia Saudita, Giordania, Algeria, Egitto, Sudan, Taiwan ed altri minori) le registrazioni per l'immissione in commercio dell'anestetico dentale Orabloc®, ed alla significativa campagna di comunicazione già avviata nei precedenti esercizi e che sarà ulteriormente rafforzata nel corso dell'intero triennio.

In sintesi, il Piano prevede:

  • per quanto riguarda la Divisione CMO, un incremento di fatturato riconducibile principalmente ai maggiori volumi destinati alla Divisione Pharma e, in misura minore, all'incremento dei volumi destinati ai clienti terzi in portafoglio;
  • per la Divisione Pharma, crescenti ricavi originati dai contratti di distribuzione per la vendita della specialità Orabloc®, principalmente sul mercato nordamericano (USA e Canada) come descritto in precedenza, nonché delle vendite attese sul mercato europeo e in altri Paesi emergenti, anche a seguito delle nuove registrazioni recentemente ottenute e del completamento degli iter autorizzativi in corso. Per la Divisione Pharma il Piano tiene altresì conto di ricavi, prudenzialmente

ipotizzati ai livelli minimi contrattualizzati, rivenienti dal licensing di dispositivi medici di proprietà della controllata Pierrel Pharma;

  • per la Holding, una ulteriore lieve riduzione dei costi operativi, nella misura complessiva di circa il 2% sull'EBITDA su base annua.

Inoltre, a fronte dei debiti scaduti verso fornitori, pari a circa Euro 3,1 milioni, verso istituti previdenziali, pari a circa Euro 1,2 milioni, e verso l'Erario, pari a circa Euro 1,2 milioni, è stato ipotizzato un pagamento dilazionato da effettuarsi sulla base di accordi di rateizzazione, in parte già formalizzati o in ipotesi di formalizzazione, e di "ravvedimenti operosi" da formalizzare alle scadenze previste dalla vigente normativa.

Assumendo il raggiungimento integrale degli obiettivi previsti nel Piano e la realizzazione degli investimenti ipotizzati, è stato determinato per i successivi 12 mesi il fabbisogno finanziario netto necessario a garantire il funzionamento ordinario ed il soddisfacimento degli impegni della Società.

Di seguito si riepilogano alcune delle principali azioni poste in essere o ipotizzate per coprire le esigenze finanziarie della Società.

Per superare la fattispecie di cui all'articolo 2446 del Codice Civile il Consiglio di Amministrazione intende proporre alla Assemblea degli Azionisti che sarà convocata per il prossimo 30 maggio 2016 di ripianare parte delle perdite complessive della Società (pari, come detto, a Euro 28.175.686), e precisamente l'importo di Euro 24.526.590 come segue: (a) per un importo di Euro 12.978.083 mediante l'utilizzo di riserve disponibili della Società per un importo corrispondente e, (b) per un importo di Euro 11.548.506,75 mediante una riduzione del capitale sociale, ai sensi dell'articolo 2446 del codice civile, che, pertanto, risulterà diminuito fino a Euro 50.000,00.

Nonostante i citati provvedimenti di cui alle precedenti lettere (a) e (b) siano sufficienti a coprire integralmente le perdite della Società e, conseguentemente, a far venire meno i presupposti di cui all'articolo 2446 del Codice Civile, anche per supportare lo sviluppo e la crescita strategica descritta nel Piano il Consiglio di Amministrazione di Pierrel S.p.A. intende altresì proporre all'Assemblea degli Azionisti di deliberare un'operazione di rafforzamento patrimoniale, mediante un aumento di capitale da offrire in sottoscrizione a tutti gli azionisti ai sensi dell'articolo 2441 del Codice Civile per un importo massimo di Euro 20,0 milioni (l'"Aumento di Capitale").

Gli amministratori, seppur consapevoli della bontà del Piano e per quanto fiduciosi, anche sulla base delle recenti esperienze che hanno visto la Società portare ad esecuzione nel 2013 un aumento di capitale sottoscritto per il 74,4% e nel 2015 un ulteriore aumento di capitale sottosoglia sottoscritto per il 100%, del buon esito dell'Aumento di Capitale, hanno preferito adottare un approccio di massima prudenza, ipotizzando una percentuale di successo dell'Aumento di Capitale nell'intorno del 50%, con conseguenti entrate per circa Euro 9,5 milioni che, al netto degli Euro 4,1 milioni già incassati dalla Società per effetto dei versamenti in conto futuro aumento di capitale effettuati dagli azionisti rilevanti Fin Posillipo S.p.A. e Bootes S.r.l., determinerebbero entrate di cassa per complessivi Euro 5,4 milioni.

Tale assunzione è ritenuta ragionevole alla luce di possibili operazioni sul capitale con investitori istituzionali, con alcuni dei quali si è già provveduto a sottoscrivere appositi non-binding term sheet, che la Società potrebbe eseguire anche prima dell'Aumento di Capitale da offrire in opzione ai soci ai sensi dell'articolo 2441 del Codice Civile che sarà discusso nel corso della convocanda Assemblea degli azionisti e che consentirebbe alla Società di reperire nel breve periodo somme di danaro da parte degli investitori, coerenti con le necessità del Piano attraverso un'operazione di Share Subscription Facility ("SSF").

Pertanto, gli amministratori hanno previsto di poter coprire il residuo fabbisogno finanziario mediante esecuzione delle citate operazioni.

Si ribadisce ulteriormente che tale approccio ha una natura estremamente prudenziale ed è facilmente intuibile che il ricorso all'esecuzione di tale ultimo accordo sarà tanto più inferiore quanto maggiore risulterà il successo dell'operazione di Aumento di Capitale.

I dati previsionali approvati sono stati predisposti, tenuto conto delle azioni già avviate, sulla base di assunzioni che, per loro natura, si basano su ipotesi che presentano profili di rischio inerenti il concretizzarsi delle future dinamiche gestionali. In particolare, i principali rischi sono riferibili:

  • alla possibilità di raggiungere le previsioni dei ricavi, sotto il profilo sia dei volumi che dei prezzi medi;
  • ai tempi previsti per il progressivo raggiungimento dei margini economici previsionali;
  • alla possibilità di raggiungimento degli obiettivi di Piano da parte della controllata Pierrel Pharma S.r.l.;
  • alle ipotesi di pagamento dei debiti scaduti (sia per la parte già oggetto di formalizzati accordi di rateizzazione, che per quella i cui accordi sono in via di definizione);
  • alla disponibilità di risorse finanziarie previste, necessarie all'attività operativa della Società ed agli investimenti previsti da Piano, grazie alla positiva realizzazione delle iniziative in corso e di quelle ipotizzate.

Conseguentemente, gli obiettivi strategici identificati presentano profili di incertezza, a causa dell'aleatorietà connessa alla realizzazione di eventi futuri, sia per quanto concerne il concretizzarsi degli accadimenti previsti, sia per quanto riguarda la misura e la tempistica della loro manifestazione. Il mancato raggiungimento di alcuni obiettivi chiave potrebbe comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e sui flussi di cassa sulla base dei quali è stata anche valutata la recuperabilità di alcune poste dell'attivo, tra cui le partecipazioni e le imposte differite.

Per le ragioni esposte e per tutto quanto sopra indicato, pur sussistendo una rilevante incertezza che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale, dopo aver effettuato le necessarie analisi e valutazioni delle iniziative previste e delle azioni poste in essere, si è ritenuto ragionevole predisporre il Bilancio d'esercizio della Società al 31 dicembre 2015 sulla base del presupposto della continuità aziendale.

FORMA, CONTENUTI E PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI

Il bilancio d'esercizio di Pierrel S.p.A. al 31 dicembre 2015 è redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS (di seguito "IFRS") omologati dalla Commissione Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002, integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Committee – SIC, e International Financial Reporting Interpretations Committee – IFRIC) emesse dall'International Accounting Standard Board (IASB) in vigore alla data di chiusura dell'esercizio, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs n. 38/2005. In genere, non è prassi della Società adottare anticipatamente principi o modifiche prima della loro entrata in vigore.

Il principio generale adottato nella predisposizione del presente bilancio è quello del costo storico, ad eccezione delle voci di bilancio che, secondo gli IFRS, sono obbligatoriamente rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione delle singole voci.

Il bilancio d'esercizio è costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria, dal conto economico separato, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalle relative note illustrative.

La Società ha scelto, tra le diverse opzioni consentite dallo IAS 1, di presentare le poste patrimoniali secondo la distinzione in "corrente/non corrente" e il conto economico classificando i costi per natura. Il rendiconto finanziario è stato invece predisposto utilizzando il metodo indiretto.

Con riferimento alla delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, si segnala che sono state inserite delle apposite sezioni atte a rappresentare i rapporti significativi con parti correlate, nonché delle apposite voci di conto economico al fine di evidenziare, laddove esistenti, le operazioni significative aventi natura non ricorrente effettuate nel consueto svolgimento dell'attività.

Nella predisposizione del presente bilancio sono stati applicati i medesimi principi contabili e criteri di redazione adottati nella predisposizione di quello al 31 dicembre 2014.

Tutti i valori esposti nei prospetti contabili sono espressi in unità di Euro, mentre i valori esposti nelle note illustrative, laddove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di Euro.

MODIFICHE E NUOVI PRINCIPI CONTABILI E INTERPETAZIONI

I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dal 1 gennaio 2015 dei nuovi principi, delle modifiche ai principi già in vigore e delle interpretazioni di seguito riportati, di cui si riepiloga la natura e l'impatto. In particolare, si segnala che sebbene tali nuovi principi e modifiche siano stati applicati per la prima volta nel 2015, gli stessi non hanno comportato impatti significativi sul presente bilancio d'esercizio.

Modifiche allo IAS 19 Piani a contribuzione definita: contributi dei dipendenti (Regolamento UE n. 29/2015)

L'amendment entra in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 1 febbraio 2015, nonostante il Board dello IASB ne avesse previsto l'entrata in vigore già dagli esercizi iniziati a partire dal 1 luglio 2014; pertanto, tali modifiche non sono obbligatorie per i bilanci chiusi al 31 dicembre 2015, ma sono applicabili in modo volontario. L'obiettivo di tale emendamento è di semplificare la contabilizzazione dei contributi per piani pensionistici che sono indipendenti dal numero di anni di servizio e che sono versati da terzi o da dipendenti. In alcuni Paesi le condizioni dei piani pensionistici richiedono ai dipendenti o a terze parti di contribuire al piano pensione a riduzione del costo sostenuto dal datore di lavoro. Si tratta di contributi non discrezionali che l'attuale versione dello IAS 19 richiede vengano considerati per la contabilizzazione dei piani a benefici definiti includendoli nella misurazione della passività ed attribuendoli ai "periodi di lavoro" secondo quanto previsto dal paragrafo 70 del principio.

L'obiettivo della modifica è quello di semplificare la contabilizzazione di questi contributi. Nel caso in cui i contributi versati dai dipendenti (o da terze parti) sono collegati al servizio e:

(i) se l'ammontare dei contributi dipende dal numero di anni di servizio, l'entità deve attribuire i contributi ai periodi di lavoro utilizzando la formula contributiva del piano, oppure in base al criterio a quote costanti;

(ii) se l'ammontare dei contributi non dipende dal numero di anni di servizio, l'entità può rilevare tali contributi a diminuzione del costo del lavoro nel periodo in cui è stato reso il servizio.

Tale modifica non rileva per la Società, non prevedendo quest'ultima piani che prevedono contributi dei dipendenti o di terze parti.

Annual Improvements to IFRSs - 2010 – 2012 Cycle (Regolamento UE n. 28/2015)

Nell'ambito del progetto annuale di miglioramento 2010-2012, ad eccezione dei miglioramenti che riguardano l'IFRS 2 "Pagamenti basati su azioni" che si applicano alle operazioni con data di assegnazione che ha inizio al 1 luglio 2014 o successivamente, i citati miglioramenti sono in vigore dal 1 febbraio 2015. L'amendment, dunque, non è obbligatorio per i bilanci chiusi al 31 dicembre 2015, ma è applicabile in modo volontario, anche retroattivamente. L'improvement contiene gli emendamenti ai seguenti principi contabili:

- IFRS 2 Pagamenti basati su azioni

Non sono state introdotte modifiche di rilievo: nell'Appendice A è stata chiarita la definizione di "condizione di maturazione" come «una condizione che determina se l'entità riceve i servizi che conferiscono il diritto alla controparte di ricevere disponibilità liquide, altre attività o strumenti rappresentativi di capitale dell'entità in base a un accordo di pagamento basato su azioni» e sono state introdotte le definizioni di "condizioni di servizio" e di "condizioni di risultato".

Questo miglioramento si applica prospetticamente e chiarisce, dunque, vari punti legati alla definizione delle condizioni di conseguimento di risultati e di servizio che rappresentano delle condizioni di maturazione. I chiarimenti sono coerenti con le modalità con cui il Gruppo ha identificato nei periodi precedenti le condizioni di conseguimento di risultati e di servizio che rappresentano delle condizioni di maturazione. Inoltre la Società non ha concesso alcun premio e, pertanto, questi miglioramenti non hanno alcun effetto sul bilancio o sui principi contabili adottati.

- IFRS 3 Aggregazioni Aziendali

La modifica si applica prospetticamente e chiarisce che l'obbligazione a pagare un corrispettivo potenziale riveniente da un'aggregazione aziendale rientra nella definizione di strumento finanziario e deve essere classificata come passività finanziaria o come elemento di patrimonio netto sulla base delle indicazioni contenuto nello IAS 32. Inoltre, è stato chiarito che le obbligazioni a corrispondere un corrispettivo potenziale, diverse da quelle che rientrano nella definizione di strumento di patrimonio netto, sono valutate al fair value ad ogni data di bilancio, con variazioni rilevate a conto economico, e ciò sia che rientrino o meno nello scope dello IAS 39. Quanto indicato è coerente con i principi contabili applicati dalla Società; pertanto, tale modifica non ha avuto impatti significativi alla data di riferimento del presente bilancio.

- IFRS 8 Settori Operativi

La modifica si applica retrospetticamente e introduce la richiesta di informativa circa le valutazioni effettuate dalla direzione aziendale nell'aggregazione dei segmenti operativi, prevedendo una descrizione degli stessi e degli indicatori economici che hanno influito nella valutazione che ha portato a concludere che i segmenti aggregati presentassero caratteristiche economiche simili. Inoltre è richiesta una riconciliazione tra le attività dei segmenti operativi ed il totale delle attività risultanti dallo stato patrimoniale, solo se le attività di segmenti operativi vengono forniti periodicamente al più alto livello decisionale.

Nel dettaglio la modifica chiarisce che un'entità:

(i) dovrebbe dare informativa sulle valutazioni operate dal management nell'applicare i criteri di aggregazione di cui al paragrafo 12 dell'IFRS 8, inclusa una breve descrizione dei settori operativi che sono stati aggregati e delle caratteristiche economiche (i.e.: vendite, margine lordo) utilizzate per definire se i settori sono "similari"; ed

(ii) è tenuta a fornire in bilancio la riconciliazione delle attività del settore con le attività totali solo se la riconciliazione è presentata al più alto livello decisionale, così come richiesto per le passività del settore.

A tal riguardo, si precisa che il Gruppo cui fa capo la Società non ha applicato i criteri di aggregazione previsti dallo IFRS 8.12 e che presenta nell'apposito paragrafo dedicato "Informativa per settori operativi" del bilancio consolidato, così come già presentato nei periodi precedenti, la riconciliazione delle attività del settore con le attività in quanto il medesimo livello informativo è fornito al più alto livello decisionale.

- IFRS 13 Valutazione del fair value

Le Basis for Conclusions dell'IFRS 13 sono state modificate con lo scopo di chiarire che è possibile misurare i crediti e debiti a breve termine al valore nominale risultante dalle fatture quando l'impatto dell'attualizzazione è non materiale sul bilancio.

- IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 Attività immateriali

La modifica si applica retrospetticamente e chiarisce che nello IAS 16 e nello IAS 38 un'attività può essere rivalutata, con riferimento a dati osservabili, sia adeguando il valore lordo contabile dell'attività al valore di mercato e sia determinando il valore di mercato del valore contabile ed adeguando, proporzionalmente, il valore lordo contabile, in modo che il valore contabile risultante sia pari al valore di mercato. Inoltre, l'ammortamento accumulato è la differenza tra il valore lordo contabile ed il valore contabile dell'attività. Questa modifica non ha avuto alcun impatto nel corrente esercizio.

- IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate

La modifica si applica retrospetticamente e stabilisce informazioni da fornire quando vi è una entità terza che fornisce servizi relativi alla gestione dei dirigenti con funzioni strategiche dell'entità che redige il bilancio.

In particolare, la modifica introdotta chiarisce che un ente di gestione (un'entità che fornisce servizi relativi a dirigenti con responsabilità strategiche) è una parte correlata e, pertanto, soggetta all'informativa sulle operazioni con parti correlate. Inoltre, un'entità che fa ricorso ad un ente di gestione deve dare informativa sulle spese sostenute per i servizi di gestione. Questa modifica non è applicabile per la Società in quanto la stessa non riceve servizi di management da altre entità.

Annual Improvements to IFRSs - 2011 – 2013 Cycle (Regolamento UE n. 1361/2014)

Tali miglioramenti entrano in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 1 gennaio 2015, nonostante il Board dello IASB ne avesse previsto l'entrata in vigore già dagli esercizi iniziati a partire dal 1 luglio 2014. L'improvement contiene gli emendamenti ai seguenti principi contabili:

- IFRS 1 Prima adozione degli IFRS

La modifica all'IFRS 1 chiarisce, nelle Basis for Conclusions, che un'entità può scegliere di applicare un principio contabile già in vigore o un nuovo principio contabile non ancora obbligatorio ma per cui è consentita l'adozione anticipata, purché tale principio venga applicato coerentemente in tutti i periodi oggetto di presentazione nel primo bilancio IFRS dell'entità; un neo-utilizzatore, dunque, può utilizzare la vecchia o la nuova versione, a condizione che la medesima norma sia applicata in tutti i periodi presentati. Tale modifica all'IFRS 1 non ha alcun impatto sulla Società, non essendo la stessa un first time adopter.

- IFRS 3 Aggregazioni aziendali

La modifica si applica prospetticamente e, ai fini dell'esclusione dallo scope dell'IFRS 3, chiarisce che:

(i) sono fuori dall'ambito di applicazione dell'IFRS 3 non solo le joint ventures ma anche i joint arrangements;

(ii) tale esclusione dallo scope si applica solo nella contabilizzazione in bilancio del joint arrangement stesso.

Nel dettaglio, dunque, la modifica chiarisce che l'IFRS 3 non è applicabile per rilevare gli effetti contabili relativi alla formazione di una joint venture o di una joint operation (così come definiti dall'IFRS 11) nel bilancio della joint venture o della joint operation.

Non rappresentando un joint arrangement, tale modifica non è applicabile al bilancio della Società.

- IFRS 13 Valutazione del fair value

La modifica si applica prospetticamente e chiarisce che la "portfolio exception" prevista dall'IFRS 13, in base alla quale è possibile misurare il fair value di un gruppo di attività e passività finanziarie su base netta, si applica a tutti i contratti rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 39 (o dell'IFRS 9), indipendentemente dal fatto che soddisfino o meno le definizioni di attività e passività finanziarie dello IAS 32. La Società non applica la portfolio exception prevista dallo IFRS 13.

- IFRS 40 Investimenti immobiliari

La modifica introdotta al principio chiarisce che per stabilire quando l'acquisto di un investimento immobiliare costituisce un'aggregazione aziendale, occorre fare riferimento alle disposizioni dell'IFRS 3 e non alla descrizione di servizi aggiuntivi dello IAS 40.

A tal riguardo si precisa che, già nei precedenti esercizi, la Società, nel qualificare un'operazione come acquisto di un'attività o aggregazione aziendale, ha fatto affidamento all'IFRS 3 e non allo IAS 40; pertanto, la modifica in oggetto non ha avuto alcun impatto sui principi contabili della Società.

IFRIC 21 Tributi

L'IFRIC 21, omologato con Regolamento (UE) n. 634/2014, per il quale è richiesta l'applicazione retrospettiva, entra in vigore per gli esercizi amministrativi iniziati a partire dal 17 giugno 2014 o successivamente, nonostante il Board dello IASB ne avesse previsto l'entrata in vigore già dagli esercizi iniziati a partire dal 1 gennaio 2014.

Il documento tratta il tema dei pagamenti erogati ad enti governativi (tributi), diversi dalle imposte sul reddito e dalle multe/ammende per i quali l'entità non riceve specifici beni e servizi. L'obiettivo dell'interpretazione è quello di fornire una guida per il trattamento contabile appropriato delle passività per tributi, spiegando quale sia il "fatto vincolante" che dà origine alla rilevazione di una passività ai sensi dello IAS 37. Il "fatto vincolante", secondo l'IFRIC 21, è l'attività che genera il pagamento del tributo, come definito dalla legislazione.

Per esempio, se l'attività da cui scaturisce il pagamento di un tributo è la generazione di ricavi nell'esercizio corrente e il calcolo di tale tributo è basato sui ricavi generati in un esercizio precedente, il "fatto vincolante" che dà origine al tributo è rappresentato dalla generazione di ricavi nell'esercizio corrente. La generazione di ricavi nell'esercizio precedente è una condizione necessaria, ma non sufficiente, a creare un'obbligazione attuale. L'interpretazione chiarisce anche che se il "fatto vincolante" si verifica nel corso del tempo, la passività relativa al pagamento di un tributo è rilevata progressivamente.

In altre parole, l'interpretazione chiarisce che una entità riconosce una passività non prima di quando si verifica l'evento a cui è legato il pagamento, in accordo con la legge applicabile. Per i pagamenti che sono dovuti solo al superamento di una determinata soglia minima, la passività è iscritta solo al raggiungimento di tale soglia. L'interpretazione tratta la contabilizzazione di una passività relativa al pagamento di un tributo, nel caso in cui tale passività rientri nell'ambio di applicazione dello IAS 37.

Tale interpretazione non ha avuto impatti significativi sul bilancio della Società in quanto negli anni precedenti sono stati applicati i criteri di rilevazione previsti dallo IAS 37 "Accantonamenti, passività e attività potenziali" che sono in accordo con le disposizioni dell'IFRIC 21.

PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI OMOLOGATI MA NON ANCORA OBBLIGATORI

I seguenti principi contabili, interpretazioni ed emendamenti sono applicabili dal 1 gennaio 2016:

Modifiche all'IFRS 11 Accordi a controllo congiunto: Joint arrangements on acquisition of an interest in a joint operation (Regolamento UE n. 2173/2015 del 24/11/2015)

Le modifiche all'IFRS 11 richiedono che un joint operator che contabilizza l'acquisizione di una quota di partecipazione in un accordo a controllo congiunto, accordo a controllo congiunto le cui attività rappresentano un business, deve applicare i principi rilevanti dell'IFRS 3 in tema di contabilizzazione delle aggregazioni aziendali. Le modifiche chiariscono anche che, nel caso di mantenimento del controllo congiunto, la partecipazione precedentemente detenuta in un accordo a controllo congiunto non è oggetto di rimisurazione al momento dell'acquisizione di un'ulteriore quota di partecipazione nel medesimo accordo a controllo congiunto. Inoltre, è stata aggiunta un'esclusione dallo scopo dell'IFRS 11 per chiarire che le modifiche non si applicano quando le parti che condividono il controllo, inclusa l'entità che redige il bilancio, sono sotto il controllo comune dello stesso ultimo soggetto controllante.

Le modifiche si applicano sia all'acquisizione della quota iniziale di partecipazione in un accordo a controllo congiunto che all'acquisizione di ogni ulteriore quota nel medesimo accordo a controllo congiunto. Le modifiche devono essere applicate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente.

Modifiche allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e allo IAS 41 Agricoltura: Bearer Plants (Regolamento UE n. 2113/2015 del 23/11/2015)

Le modifiche cambiano la rappresentazione in bilancio delle attività biologiche che si qualificano come albero da frutta. In accordo con le modifiche, le attività biologiche che si qualificano come alberi da frutta non rientreranno più nell'ambito di applicazione dello IAS 41. Lo IASB, infatti, ha chiarito che le piante fruttifere devono essere contabilizzate secondo quanto previsto dallo IAS 16, in quanto il loro funzionamento è assimilabile a quello degli immobili, impianti e macchinari destinati all'attività produttiva, mentre rimane invariata la contabilizzazione del prodotto di tali piante.

Si applicherà, dunque, lo IAS 16: dopo la rilevazione iniziale, gli alberi da frutta saranno valutati in accordo con IAS 16 al costo accumulato (prima della maturazione del frutto) ed utilizzando il modello del costo od il modello della rivalutazione (dopo la maturazione del frutto); il prodotto che cresce sugli alberi da frutta rimarrà, invece, nello scopo dello IAS 41, valutato quindi al fair value al netto dei costi di vendita. Con riferimento ai contributi governativi relativi agli alberi da frutta, si applicherà lo IAS 20 Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull'assistenza pubblica. Le modifiche devono essere applicate retrospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata.

Modifiche allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e allo IAS 38 Immobilizzazioni immateriali: Clarification of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation (Regolamento UE n. 2231/2015 del 2/12/2015)

La modifica, apportata ad entrambi i principi, chiarisce che non è corretto determinare la quota di ammortamento di una attività sulla base dei ricavi da essa generati in un determinato periodo. Secondo lo IASBi ricavi generati da una attività generalmente riflettono fattori diversi dal consumo dei benefici economici derivanti dall'attività stessa. Infatti, i ricavi riflettono un modello di benefici economici che sono generati dalla gestione di un business (di cui l'attività fa parte), piuttosto che i benefici economici che si consumano con l'utilizzo del bene. Ne consegue che un metodo basato sui ricavi non può essere utilizzato per l'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e potrebbe essere utilizzato solo in circostanze molto limitate per l'ammortamento delle attività immateriali. Le modifiche devono essere applicate

prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata.

Modifiche allo IAS 27: Equity Method in Separate Financial Statements (Regolamento UE n. 2441/2015 del 18/12/2015)

La modifica consente alle entità di utilizzare, nel proprio bilancio separato, il metodo del patrimonio netto per la valutazione degli investimenti in società controllate, joint-ventures e collegate. Le entità che stanno già applicando gli IFRS e decidano di modificare il criterio di contabilizzazione passando al metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato dovranno applicare il cambiamento retrospetticamente. In caso di prima adozione degli IFRS, l'entità che decide di utilizzare il metodo del patrimonio netto nel proprio bilancio separato lo dovrà applicare dalla data di transizione agli IFRS. Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata.

Annual Improvements to IFRSs - 2012 – 2014 Cycle (Regolamento UE n. 2343/2015 del 15/12/2015)

Le modifiche contenute nel ciclo di miglioramenti 2012-2014 ai principi contabili esistenti sono le seguenti:

(i) IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate

La modifica chiarisce che quando un'attività non corrente (o gruppo in dismissione) viene riclassificata da "posseduta per la vendita" (IFRS 5 paragrafi 7-9) a "posseduta per la distribuzione" (IFRS 5 paragrafo 12A), o viceversa, questa riclassifica non costituisce una modifica ad un piano di vendita o di distribuzione e non deve essere contabilizzata come tale. Pertanto, in bilancio un'attività non corrente (o gruppo in dismissione) non deve essere ripristinata, come se non fosse mai stata classificata come "posseduta per la vendita" o "posseduta per la distribuzione", per il semplice fatto che vi è stata una modifica nella vendita/distribuzione. Inoltre, è stato chiarito che le disposizioni contenute nell'IFRS 5 sulle variazioni ad un piano di vendita, si applicano ad un'attività (o gruppo in dismissione) che cessa di essere "posseduta per la distribuzione", ma non è riclassificata come "posseduta per la vendita".

(ii) IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative

"Service contracts"

Se un'entità trasferisce un'attività finanziaria a terzi e vengono rispettate le condizioni dello IAS 39 per l'eliminazione contabile dell'attività, la modifica all'IFRS 7 richiede che venga fornita informativa sull'eventuale coinvolgimento residuo che l'entità potrebbe ancora avere in relazione all'attività trasferita. In particolare, la modifica fornisce indicazioni su cosa si intende per "coinvolgimento residuo" ed aggiunge una guida specifica per aiutare la direzione aziendale a determinare se i termini di un accordo per la prestazione di servizi che riguardano l'attività trasferita, determinano o meno un coinvolgimento residuo.

"Interim financial statements"

Si precisa che l'informativa supplementare richiesta dalla citata modifica all'IFRS 7 "Disclosure – Offsetting financial assets and financial liabilities" non è espressamente necessaria in tutti i bilanci intermedi a meno che non sia richiesta dallo IAS 34.

(iii) IAS 19 Piani a benefici definiti

Il principio richiede che il tasso di sconto per attualizzare le obbligazioni per benefici successivi al rapporto di lavoro, deve essere determinato con riferimento ai rendimenti di mercato dei titoli obbligazionari di aziende primarie e nei Paesi dove non esiste un "mercato spesso" (deep market ) di tali titoli devono essere utilizzati i rendimenti di mercato dei titoli di enti pubblici. La modifica stabilisce che nel valutare se vi è un "mercato spesso" di obbligazioni di aziende primarie, occorre considerare il mercato a livello di valuta e non a livello di singolo Paese.

(iv) IAS 34 Bilanci Intermedi

La modifica chiarisce il concetto di informativa illustrata "altrove nel bilancio intermedio".

Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio (Regolamento UE n. 2406/2015 del 18/12/2015)

L'amendment chiarisce le guidances contenute nello IAS 1 sulla materialità, l'aggregazione di voci, la rappresentazione dei subtotali, la struttura dei bilanci e la disclosure in merito alle accounting polices. L'emendamento, inoltre, modifica le richieste di informazioni aggiuntive per la sezione delle altre componenti di conto economico complessivo. Con tale emendamento, il paragrafo 82A dello IAS 1 richiede esplicitamente di indicare anche la quota di OCI di pertinenza di società collegate e joint venture contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, indicando anche per questi ammontari quali saranno o non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) d'esercizio. L'amendment fornisce, altresì, alcune novità con riguardo alle disclosure generali, quali, ad esempio, la presentazione sistematica delle note, la presentazione dei principi contabili, e così via.

PRINCIPI CONTABILI EMANATI MA NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA

Si illustrano di seguito i principi e le interpretazioni che alla data di predisposizione del presente documento erano già stati emanati dallo IASB ma non erano ancora in vigore, in quanto non ancora omologati dall'Unione Europea e che, pertanto, la Società intende applicare nei successivi esercizi una volta in vigore.

Gli eventuali riflessi che i principi contabili, gli emendamenti e le interpretazioni di prossima applicazione potranno avere sull'informativa finanziaria della Società e sul proprio bilancio separato sono in corso di approfondimento e valutazione.

Di seguito sono riepilogate le principali modifiche e i potenziali effetti sulla Società:

IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts

L'IFRS 14 è un principio opzionale che consente ad un'entità, le cui attività sono soggette a tariffe regolamentate di continuare ad applicare, al momento della prima adozione degli IFRS, i precedenti principi contabili adottati per gli importi relativi alla rate regulation, anche se in contrasto con gli IFRS. Le entità che adottano l'IFRS 14 devono presentare i saldi relativi alla rate regulation in linee separate del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria e presentare i movimenti di questi conti in linee separate del prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo. Il Principio richiede che venga data informativa sulla natura, e i rischi associati, della regolamentazione tariffaria e gli effetti di questa sul bilancio della società. L'IFRS 14 è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente.

Modifiche all'IFRS 10 Bilancio consolidato e allo IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint venture:

(i) "Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture" Le modifica è stata proposta per superare un conflitto esistente tra le disposizioni contenute nell'IFRS 10 e nello IAS 28 nel caso in cui un investitore venda oppure contribuisca un business ad una propria collegata o joint venture. Infatti:

  • secondo l'IFRS 10, in caso di perdita del controllo di una partecipata, un investitore deve rilevare nel proprio bilancio la differenza tra il fair value del corrispettivo ricevuto ed il valore contabile delle attività e passività eliminate, come utile o perdita nel conto economico (paragrafi B98 e B99 dell'IFRS 10); mentre

  • secondo il paragrafo 28 dello IAS 28, l'effetto delle operazioni tra un investitore ed una propria collegata o joint venture, sono rilevati nel bilancio dell'entità soltanto limitatamente alla quota d'interessenza di terzi nella collegata o nella joint venture.

La modifica apportata ai due principi stabilisce che in caso di vendita o contribuzione di un business ad una propria collegata o joint venture, l'investitore applica i principi contenuti nell'IFRS 10 e rileva nel proprio bilancio l'intera plusvalenza o minusvalenza conseguente alla perdita del controllo. La modifica non si applica nel caso in cui le attività vendute o contribuite alla propria collegata o joint venture non costituiscano un business ai sensi dell'IFRS 3. In quest'ultimo caso l'utile o la perdita saranno rilevati secondo quanto stabilito dal paragrafo 28 dello IAS 28.

(ii) "Investment entities applying the consolidation exception"

L'amendment all'IFRS 10 chiarisce che l'eccezione alla predisposizione del bilancio consolidato è disponibile alle controllanti intermedie che sono controllate di una entità di investimento.

L'eccezione è possibile quando la controllante misura l'investimento al fair value. La controllante intermedia deve anche soddisfare tutti gli altri criteri contenuti nell'IFRS 10 che consentono tale esenzione. Inoltre, l'amendment allo IAS 28 consente, ad una entità che non è un'entità investimento ma ha una interessenza in una società collegata o in una joint venture, che è una investment entity, una policy choice quando applica il metodo del patrimonio netto. In altri termini, l'entità può scegliere di mantenere la misurazione al fair value applicato dall'entità di investimento collegata o joint venture, oppure di effettuare un consolidamento a livello dell'entità investimento collegata o joint venture.

IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers (incluso l'emendamento emanato l'11 settembre 2015)

L'IFRS 15 è stato emesso nel maggio 2014 e sostituisce lo IAS 18, lo IAS 11 e le seguenti interpretazioni: IFRIC 13, IFRIC 15, IFRIC 18 e SIC 31. Il principio si applica a tutti i contratti con i clienti, ad eccezione degli accordi che rientrano nell'ambito di applicazione dello IAS 17, dell'IFRS 4 oppure dello IAS 39/IFRS 9.

I paragrafi dell'IFRS 15 relativi alla rilevazione e misurazione dei ricavi introducono un nuovo modello basato su 5 fasi: (1) l'identificazione del contratto con il cliente; (2) l'identificazione delle "performance obligations", ovvero degli elementi separabili che fanno parte di un unico contratto ma che ai fini contabili devono essere separati; (3) la determinazione del prezzo di vendita; (4) l'allocazione del prezzo alle diverse "performance obligations"; e (5) la rilevazione dei ricavi quando le "performance obligations" sono soddisfatte.

L'IFRS 15 prevede la rilevazione dei ricavi per un importo che riflette il corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di merci o servizi al cliente. Il principio fornisce un approccio più strutturato per la rilevazione e valutazione dei ricavi.

L'IFRS 15, inoltre, integra l'informativa di bilancio da fornire con riferimento a natura, ammontare, timing e incertezza dei ricavi e dei relativi flussi di cassa.

Il nuovo principio è applicabile a tutte le entità ed è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2017 o successivamente, con piena applicazione retrospettica o modificata; è consentita l'applicazione anticipata.

IFRS 9 Strumenti finanziari

Nel luglio 2014 lo IASB ha emesso la versione finale dell'IFRS 9 Strumenti Finanziari che riflette tutte le fasi del progetto relativo agli strumenti finanziari e sostituisce lo IAS 39 Strumenti Finanziari: Rilevazione e valutazione e tutte le precedenti versioni dell'IFRS 9. ll principio introduce nuovi requisiti per la classificazione, valutazione, perdita di valore e hedge accounting.

In particolare, il principio contiene un modello per la valutazione degli strumenti finanziari basato su tre categorie: (i) costo ammortizzato, (ii) fair value e (iii) fair value con variazioni in OCI.

Il principio prevede un nuovo modello di impairment che si differenzia rispetto a quanto attualmente previsto dallo IAS 39 e si basa prevalentemente sul concetto di perdite attese. Inoltre, sono modificate le disposizioni in materia di hedge accounting.

L'IFRS 9 è efficace per gli esercizi che avranno inizio dal 1 gennaio 2018 o successivamente; è consentita l'applicazione anticipata. E' richiesta l'applicazione retrospettica del principio, ma non è obbligatorio fornire l'informativa comparativa.

IFRS 16 Leases

Con la pubblicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 lo IASB sostituisce le regole contabili previste dallo IAS 17 ritenute non più adatte alla rappresentazione del leasing nell'attuale contresto economico. Il nuovo principio contabile prevede che tutti i contratti di leasing debbano essere rilevati nello stato patrimoniali come attività e passività, siano essi "finanziari" siano essi "operativi". L'IFRS 16 è efficace per gli esercizi che iniziano al 1 gennaio 2019 ed è consentita l'applicazione anticipata per le entità che applicano anche l'IFRS 15 "Revenue from Contracts with Custome".

INCERTEZZA NELL'USO DELLE STIME

La redazione dei prospetti contabili richiede l'effettuazione di stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di riferimento: conseguentemente i risultati che verranno in seguito conseguiti potrebbero differire da tali stime. In particolare, le stime vengono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti a fondi. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente, e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima.

In questo contesto, si segnala che la situazione causata dalla crisi economica e finanziaria generale e la situazione economico, patrimoniale e finanziaria del Gruppo hanno comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili né prevedibili, al valore contabile delle relative voci. Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono i fondi svalutazione crediti e svalutazione magazzino, le partecipazioni e le imposte anticipate.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite relative al portafoglio crediti verso la clientela; la stima del fondo è basata sulle perdite attese da parte della Società, determinate in funzione dell'esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, del monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato. La Società opera con operatori del settore farmaceutico di livello internazionale, ciò nonostante il peggioramento dell'attuale crisi finanziaria potrebbe comportare un deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori della Società rispetto a quanto già preso in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.

Fondo svalutazione magazzino

Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte della Società, in funzione dell'esperienza passata. L'attuale crisi economica e finanziaria non ha tuttavia avuto un significativo impatto sulla valutazione delle giacenze di magazzino della Società, sebbene non si possa escludere un deterioramento futuro, al momento non prevedibile.

Partecipazioni

Le partecipazioni in imprese controllate, per le quali le stime sono utilizzate in maniera rilevante al fine di determinare eventuali rettifiche e ripristini di valore, sono state attentamente analizzate da parte del management della Società per individuare possibili indicatori di impairment, soprattutto alla luce dell'attuale crisi economica e finanziaria mondiale. In particolare, il management ha effettuato un impairment test per verificare la recuperabilità dei valori iscritti in bilancio e ha condotto delle analisi di sensitività per le partecipazioni in THERAMetrics holding AG e Pierrel Pharma S.r.l.. Per i dettagli si rinvia alla Nota 3 della presente Nota Illustrativa.

Imposte anticipate

Al 31 dicembre 2015 il bilancio della Società evidenzia imposte anticipate ai soli fini IRES per circa 5,4 milioni di Euro, principalmente ascrivibili a perdite fiscali pregresse, adeguate alla data di chiusura dell'esercizio in considerazione di quanto disposto dalla Legge n. 208 del 28 dicembre 2015 (Legge di Stabilità 2016) che ha previsto una riduzione dell'aliquota fiscale IRES dal 27,5% al 24,0% a decorrere dal 1 gennaio 2017. L'iscrizione delle imposte anticipate è avvenuta nel presupposto che è probabile che la Società realizzi nei successivi esercizi redditi imponibili in grado di assorbire tali perdite sulla base delle previsioni degli imponibili futuri elaborati partendo dal Piano Aziendale 2016-2018 della Società, così come sottoposto all'approvazione del Consiglio di Amministrazione di Pierrel in data 20 aprile 2016, ed una proiezione del Piano su un periodo più ampio.

In considerazione del fatto che la valutazione di recuperabilità si basa sulle previsioni degli imponibili futuri i risultati che saranno effettivamente realizzati e le successive previsioni degli imponibili futuri potrebbero modificare la valutazione della recuperabilità delle imposte anticipate della Società.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Il principio generale adottato nella predisposizione del presente bilancio consolidato, è quello del costo storico, ad eccezione delle voci di bilancio che, secondo gli IFRS, sono obbligatoriamente rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione delle singole voci; tale valore rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Le voci di bilancio sono presentate sulla base della classificazione corrente / non corrente.

Un'attività è corrente quando:

  • ci si aspetta che verrà realizzata, destinata alla vendita o consumata nel normale ciclo operativo;
  • è posseduta principalmente a scopo di negoziazione;
  • ci si aspetta che verrà realizzata entro dodici mesi dopo il periodo di riferimento;
  • contanti o equivalenti senza restrizioni dall'utilizzo o utilizzabili per estinguere una passività entro dodici mesi dalla data di bilancio.

Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.

Una passività è corrente quando:

  • si prevede l'estinzione nel normale ciclo operativo;
  • è posseduta principalmente a scopo di negoziazione;
  • deve essere estinta entro dodici mesi dalla data del bilancio,
  • non vi è alcun diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di bilancio.

Tutte le altre passività come non correnti. Le imposte anticipate e differite sono classificate come attività e passività non correnti.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali, iscrivibili in bilancio come attività se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad esse associati affluiranno all'impresa e se il loro costo può essere attendibilmente determinato, sono rilevate al costo storico e sono esposte in bilancio al netto del relativo fondo ammortamento e di eventuali perdite di valore.

In particolare, il costo di un'immobilizzazione materiale, acquistata da terzi o costruita in economia, è comprensivo degli oneri di diretta attribuzione ed include tutti i costi necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per il quale è stato acquisito; se il pagamento per l'acquisto del bene è differito oltre i normali termini di dilazione del credito, il suo costo è rappresentato dal prezzo per contanti equivalente.

Il valore iniziale del bene viene incrementato del valore attuale degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene o di ripristino del sito in cui il bene è dislocato, allorquando esista un'obbligazione legale od implicita in tal senso; a fronte dell'onere capitalizzato verrà quindi rilevata una passività a titolo di fondo rischi.

Le spese di manutenzione e riparazione non vengono capitalizzate, ma rilevate nel conto economico dell'esercizio di competenza.

I costi sostenuti successivamente all'iscrizione iniziale (migliorie, spese di ammodernamento o di ampliamento, ecc.) sono iscritti nell'attivo se e solo se è probabile che i futuri benefici economici ad essi associati affluiranno all'impresa e se si sostanziano in attività identificabili o se riguardano spese finalizzate ad estendere la vita utile dei beni a cui si riferiscono oppure ad aumentarne la capacità produttiva o anche a migliorare la qualità dei prodotti da essi ottenuti; qualora invece tali spese siano assimilabili ai costi di manutenzione, verranno imputate a conto economico nel momento del sostenimento.

L'ammortamento, che inizia quando il bene diviene disponibile per l'uso, è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene; la vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di beni è la seguente:

  • fabbricati: 30 anni
  • impianti e macchinari: da 5 a 10 anni
  • attrezzature: da 5 a 10 anni
  • altri beni: da 5 a 8 anni.

I terreni, avendo di norma una vita utile illimitata, non sono soggetti ad ammortamento.

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi indichino che il valore di carico non può essere recuperato; se esiste un'indicazione di questo tipo e nel caso in cui il valore di carico ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività o le unità generatrici di flussi finanziari vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo, che coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita del bene ed il suo valore d'uso. Nel definire il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che rifletta la stima corrente di mercato del costo del denaro rapportato al tempo ed ai rischi specifici dell'attività; per un'attività che non generi flussi finanziari ampiamente indipendenti, il valore di realizzo è determinato in relazione all'unità generatrice di flussi finanziari cui tale attività appartiene. Le perdite di valore sono contabilizzate nel conto economico alla voce "Ammortamenti e svalutazioni"; tali perdite di valore sono ripristinate nel caso in cui vengano meno i motivi che le hanno generate.

Le immobilizzazioni materiali acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono rilevate al valore di mercato, generalmente determinato da una perizia; se non è possibile determinare tale valore, perché si tratta di un'attività raramente oggetto di vendita, il valore di carico è stimato attraverso il metodo del costo di sostituzione ammortizzato o del reddito atteso.

Immobilizzazioni immateriali

Le attività immateriali, capitalizzabili solo se trattasi di attività identificabili che genereranno futuri benefici economici, sono inizialmente iscritte in bilancio al costo di acquisto, maggiorato di eventuali oneri accessori e di quei costi diretti necessari a predisporre l'attività al suo utilizzo. Le attività acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono iscritte al valore equo alla data di acquisizione.

Le attività generate internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo e delle spese per l'ottenimento delle autorizzazioni alla vendita di prodotti farmaceutici, non sono rilevate come attività immateriali; l'attività di sviluppo si concretizza nella traduzione dei ritrovati della ricerca o di altre conoscenze in un programma ben definito per la produzione di nuovi materiali, prodotti o processi. Il costo di un'attività immateriale generata internamente comprende tutti i costi direttamente attribuibili necessari per creare, produrre e preparare l'attività affinché questa sia in grado di operare nel modo inteso dalla direzione aziendale.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte in bilancio al costo al netto degli ammontari complessivi degli ammortamenti, calcolati a quote costanti sulla base della vita utile stimata dell'attività e delle perdite per riduzione di valore accumulati.

La Società provvede ad effettuare un'apposita analisi di congruità per rilevare eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti indicano che il valore di carico non può essere recuperato. Se esiste un'indicazione di questo tipo, e nel caso in cui il valore ecceda il valore presumibile di realizzo, le attività vengono svalutate fino a riflettere il loro valore di realizzo; tale valore coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita dell'attività ed il suo valore d'uso. Per il calcolo di tale valore, si rimanda a quanto indicato sopra in relazione alle "Immobilizzazioni materiali".

Tuttavia, se un'attività immateriale è caratterizzata da una vita utile indefinita, essa non viene ammortizzata, ma sottoposta periodicamente ad un'analisi di congruità al fine di rilevare eventuali perdite di valore.

La vita utile generalmente attribuita alle varie categorie di attività con vita utile definita è la seguente:

  • concessioni e licenze: da 5 a 10 anni
  • autorizzazioni alla vendita (registrazioni) di prodotti farmaceutici: durata della concessione
  • know-how di prodotto e di processo: 5 anni
  • marchi: da 5 a 10 anni
  • altre attività (software): 5 anni

L'ammortamento inizia quando l'attività è disponibile all'uso, ossia quando è nella posizione e nella condizione necessaria perché sia in grado di operare nella maniera intesa dalla direzione aziendale. Il periodo di ammortamento e il metodo di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rivisti almeno alla fine di ogni periodo di riferimento.

Costi di ricerca, di sviluppo e di registrazione prodotti

I costi di ricerca per la difesa ordinaria dei prodotti e dei processi produttivi ed i costi di ricerca innovativa sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

I costi di sviluppo, rilevati in bilancio come attività immateriali, si riferiscono a progetti relativi allo sviluppo di nuovi prodotti proprietari (principi attivi), di nuove formulazioni e di nuovi processi produttivi; tali costi comprendono anche le spese sostenute per allungare la vita utile, intesa quale periodo di commercializzazione, di prodotti già sul mercato e quindi in grado di generare benefici economici futuri superiori al normale livello di rendimento originariamente attribuito al prodotto sottostante l'attività di sviluppo.

Quando il progetto di sviluppo risulta concluso e si estrinseca in un processo disponibile per l'utilizzazione economica o in un "Know-how di prodotto", i costi ad esso relativi vengono riclassificati alla voce "Knowhow di prodotto" o "Know-how di processo" ed ammortizzati in quote costanti in relazione alla loro vita utile attesa; il termine dell'attività di sviluppo di nuovi prodotti o processi coincide con l'ottenimento da parte dell'autorità competente dell'autorizzazione alla produzione e/o alla commercializzazione.

I costi di registrazione dei prodotti si riferiscono a costi interni ed esterni sostenuti per l'ottenimento o il rinnovo dell'autorizzazione alla vendita da parte delle varie autorità locali dei prodotti risultanti dall'attività di sviluppo e/o per l'estensione di tali autorizzazioni ad altre nazioni o ad altri tipi di impiego del prodotto; tali costi sono rilevati come attività immateriali tra le "Immobilizzazioni in corso" fino al momento dell'ottenimento dell'autorizzazione alla vendita, allorquando vengono riclassificati alla voce "Registrazioni" ed ammortizzati in base alla durata della concessione, che può raggiungere un massimo di 10 anni.

Finché l'attività di sviluppo e/o l'attività di registrazione dei vari prodotti da essa derivanti non vengono completate, con cadenza annuale viene verificata l'eventuale riduzione di valore dei principali progetti in corso di realizzo (c.d. impairment test), con conseguente rilevazione a conto economico dell'eventuale eccedenza iscritta in bilancio.

Partecipazioni

Le partecipazioni in società controllate, collegate ed in entità a controllo congiunto sono contabilizzate al costo.

Il valore contabile delle partecipazioni è sottoposto a verifica per rilevarne eventuali perdite di valore quando eventi o cambiamenti di situazione indicano che il valore di carico eccede il valore presumibile di realizzo: in tal caso le partecipazioni vengono svalutate fino a riflettere quest'ultimo valore che coincide con il maggiore tra il prezzo netto di vendita dell'attività ed il suo valore d'uso.

Attività finanziarie

Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al costo (maggiorato degli oneri accessori all'acquisto) che rappresenta il valore equo del corrispettivo pagato; gli acquisti e le vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, vale a dire alla data in cui la Società ha assunto l'impegno di acquisto di tali attività. Successivamente all'iscrizione iniziale, le attività finanziarie sono valutate in relazione alla loro destinazione funzionale.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra il costo ed il valore netto di presumibile realizzo, rappresentato dal normale prezzo di vendita stimato, al netto dei costi di completamento e di vendita.

Il costo delle rimanenze può non essere recuperabile se esse sono danneggiate, se sono diventate obsolete, o se i loro prezzi di vendita sono diminuiti: in questo caso le rimanenze sono svalutate fino al valore netto di realizzo sulla base di una valutazione eseguita voce per voce e l'ammontare della svalutazione viene rilevato come costo nell'esercizio in cui la svalutazione viene eseguita.

Il costo delle rimanenze comprende i costi di acquisto, i costi di trasformazione e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali.

Il metodo utilizzato per la determinazione del costo delle rimanenze è quello del costo medio ponderato, comprensivo delle rimanenze iniziali.

Crediti commerciali e altri crediti

I crediti commerciali e gli altri crediti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al fair value del corrispettivo ricevuto nel corso della transazione; successivamente i crediti che hanno una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, mentre i crediti senza scadenza fissa sono valutati al costo.

I crediti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di interessi, sono valutati al valore originario; il fair value dei crediti a lungo termine è stabilito attualizzando i futuri flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come provento finanziario sulla durata del credito fino a scadenza.

I crediti sono esposti in bilancio al netto degli accantonamenti per perdita di valore; tali accantonamenti vengono effettuati quando esiste un'indicazione oggettiva (quale, ad esempio, la probabilità di insolvenza o significative difficoltà finanziarie del debitore) che la Società non sarà in grado di recuperare tutti gli importi dovuti in base alle condizioni di vendita originali. Il valore contabile del credito è ridotto mediante accantonamento in un apposito fondo; i crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica la loro irrecuperabilità.

Anticipi su crediti e contratti - factoring

La Società cede una parte dei propri crediti commerciali attraverso operazioni di factoring pro-solvendo e pro-soluto. I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring possono essere eliminati dall'attivo patrimoniale se e solo se:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari sono estinti;
  • la Società conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività, ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;
  • la Società ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà oppure (b) non ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici, ma ha trasferito il controllo.

Qualora tali condizioni non siano verificate, il credito verso il cliente finale rimane incluso nell'attivo patrimoniale e la voce del passivo patrimoniale "passività finanziarie correnti" accoglie il debito per l'anticipo ottenuto dall'istituto di credito.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide comprendono il denaro in cassa ed i depositi bancari a vista e a breve termine, ossia con una scadenza originaria prevista non superiore a tre mesi.

I mezzi equivalenti rappresentano temporanee eccedenze di disponibilità liquide investite in strumenti finanziari caratterizzati da rendimenti più elevati rispetto ai depositi bancari a vista (es. titoli pubblici) e prontamente liquidabili; non comprendono gli investimenti temporanei in strumenti di capitale a causa della volatilità e variabilità dei loro valori.

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti commerciali e gli altri debiti sono rilevati inizialmente al costo, ossia al valore equo del corrispettivo pagato nel corso della transazione; successivamente, i debiti che hanno una scadenza prefissata sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo, mentre i debiti senza scadenza fissa sono valutati al costo.

I debiti a breve termine, sui quali non è stata concordata la maturazione di interessi, sono valutati al valore originario; il fair value dei debiti a lungo termine è stabilito attualizzando i futuri flussi di cassa: lo sconto è contabilizzato come onere finanziario sulla durata del debito fino a scadenza.

Finanziamenti passivi

I finanziamenti sono rilevati inizialmente al costo, corrispondente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto degli oneri accessori di acquisizione del finanziamento; dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

Conversione delle poste in valuta estera

Le transazioni in valuta estera sono rilevate, inizialmente, al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione; le differenze cambio realizzate nel corso dell'esercizio, in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera, sono iscritti a conto economico.

Alla chiusura dell'esercizio, le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera, costituite da denaro posseduto o da attività e passività da ricevere o pagare in ammontare di denaro fisso e determinabile, sono riconvertite nella valuta funzionale di riferimento al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio, registrando a conto economico l'eventuale differenza cambio rilevata.

Le poste non monetarie espresse in valuta estera sono convertite nella moneta funzionale utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione, ovvero il cambio storico originario; gli elementi non monetari iscritti al fair value sono invece convertiti utilizzando il tasso di cambio in essere alla data di determinazione di tale valore. Quando l'utile o la perdita di un elemento non monetario viene rilevato direttamente nel patrimonio netto, ogni componente di cambio di tale utile o perdita deve essere rilevato direttamente nel patrimonio netto; viceversa, quando l'utile o la perdita di un elemento non monetario è rilevato a conto economico, ciascuna componente di cambio di tale utile o perdita deve essere rilevata a conto economico.

Azioni proprie

Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di rimessione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni. I diritti di voto legati alle azioni proprie sono annullati cosi come il diritto a ricevere dividendi. In caso di esercizio nel periodo di opzioni su azioni, queste vengono soddisfatte con azioni proprie.

Perdita per azione

L'utile/perdita base per azione è calcolato dividendo la quota di risultato economico della Società per la media ponderata delle azioni in circolazione durante il periodo; ai fini del calcolo dell'utile/perdita diluito per azione, la media ponderata delle azioni viene modificata assumendo la sottoscrizione di tutte le potenziali azioni derivanti dalla conversione di obbligazioni e dell'esercizio di warrant, qualora fossero stati emessi dalla Società stessa.

Fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri, che accolgono passività di tempistica ed importo incerti, sono effettuati quando:

  • si è di fronte ad un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessaria una fuoriuscita di risorse per adempiere all'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

L'importo iscritto come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all'obbligazione esistente alla data di chiusura del bilancio. Se l'effetto dell'attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che rifletta la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se opportuno, ai rischi specifici delle passività; quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Le passività potenziali non sono invece rilevate in bilancio.

Benefici per i dipendenti

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che, in funzione delle loro caratteristiche, sono distinti in programmi a contributi definiti e programmi a benefici definiti. Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa è limitata al versamento dei contributi pattuiti con i dipendenti ed è determinata sulla base dei contributi dovuti alla fine del periodo, ridotti degli eventuali importi già corrisposti.

Nei programmi a benefici definiti, l'importo contabilizzato come passività è pari a: (a) il valore attuale dell'obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio; (b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali); (c) meno gli eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate; (d) dedotto il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano (se esistono) al di fuori delle quali le obbligazioni devono essere estinte direttamente. La Società rileva tutti gli utili e le perdite attuariali nel prospetto di Other Comprensive Income, così come previsto dal principio contabile IAS 19 revised, applicato retroattivamente a partire dal 1 gennaio 2012. Ne consegue che il rendimento atteso dalle attività a servizio del piano a benefici definiti non è contabilizzato nel conto economico. L'interesse sulla passività netta del piano a benefici definiti (al netto delle attività del piano) è invece contabilizzato nel conto economico. L'interesse è calcolato tramite l'utilizzo del tasso di sconto impiegato per la misurazione della passività o attività netta del piano.

Sino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) della Società era considerato un piano a benefici definiti; la disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1 gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

Anche il costo delle prestazioni di lavoro passate (non maturate – not vested) non può più essere differito sul periodo di futura maturazione. Tutti i costi relativi alle prestazioni di lavoro passate sono invece riconosciuti nel conto economico alla data che si verifica prima tra quella di modifica del piano o quella del riconoscimento dei correlati costi di ristrutturazione o cessazione del rapporto di lavoro. Fino al 2012 il costo delle prestazioni di lavoro passate (non maturate) era contabilizzato su base lineare con riferimento al periodo medio di maturazione del piano. Con il passaggio allo IAS 19R, il costo delle prestazioni di lavoro passate è contabilizzato immediatamente nel conto economico se i benefici sono maturati immediatamente con l'introduzione, o la modifica, del piano pensionistico.

Ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalla Società e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile, indipendentemente dalla data di incasso. I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, tenuto conto dei termini di pagamento contrattualmente definiti ed escludendo imposte e dazi.

Al fine di riconoscere i ricavi devono essere rispettati anche i seguenti criteri specifici di rilevazione:

Vendita di beni

Il ricavo è riconosciuto quando la Società ha trasferito all'acquirente tutti i rischi e i benefici significativi connessi alla proprietà del bene, generalmente alla data di consegna del bene stesso, e smette di esercitare il solito livello di attività associate con la proprietà nonché l'effettivo controllo sul bene venduto.

II ricavo è valutato al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, al netto dei resi e abbuoni, sconti commerciali e riduzioni di volume.

Prestazione di servizi

Il ricavo è rilevato con riferimento allo stadio di completamento dell'operazione alla data di chiusura del bilancio. Quando il risultato della prestazione di servizi non può essere attendibilmente stimato, i ricavi devono essere rilevati solo nella misura in cui i costi rilevati saranno recuperabili; lo stadio di completamento è attraverso la valutazione del lavoro svolto oppure attraverso la proporzione tra i costi sostenuti ed i costi totali stimati.

Interessi

Sono rilevati per competenza con un criterio temporale, utilizzando il metodo dell'interesse effettivo. In particolare, per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso di interesse effettivo ("TIE"), che è il tasso che precisamente attualizza i pagamenti e gli incassi futuri, stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario o su un periodo più breve, quando necessario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria. Gli interessi attivi sono classificati tra i proventi finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Royalties

Sono rilevate per competenza, secondo quanto previsto dai contenuti degli accordi relativi.

Dividendi

Sono rilevati quando sorge il diritto della Società a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'organo assembleare ne approva la distribuzione.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati al valore equo quando sussiste la ragionevole certezza che saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferite risultino soddisfatte.

Quando i contributi sono correlati a componenti di costo (per esempio contributi in conto esercizio), sono rilevati nella voce "Ricavi", ma ripartiti sistematicamente su differenti esercizi in modo che i ricavi siano commisurati al riconoscimento dei costi che essi intendono compensare; quando invece i contributi sono correlati ad attività (per esempio i contributi in conto impianti o i contributi per attività immateriali in via di sviluppo), sono portati a diretta detrazione del valore contabile dell'attività stessa nel momento in cui assumono natura definitiva e vengono quindi rilevati a conto economico come proventi, durante la vita utile del bene ammortizzabile, tramite la riduzione diretta del costo dell'ammortamento.

Costi di acquisto di beni e prestazioni di servizi

Sono rilevati a conto economico secondo il principio della competenza e si sostanziano in decrementi di benefici economici, che si manifestano sotto forma di flussi finanziari in uscita o di riduzione di valore di attività o di sostenimento di passività.

Oneri finanziari

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, costruzione o produzione di un bene che richiede un rilevante periodo di tempo prima di essere disponibile per l'uso, vengono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso; tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza nell'esercizio in cui essi sono sostenuti.

Imposte sul reddito (correnti, anticipate e differite)

Le imposte correnti sono determinate sulla base di una realistica previsione degli oneri di imposta da assolvere, in applicazione della normativa fiscale vigente, e sono esposte nella voce "Debiti tributari", al netto degli acconti versati; qualora gli acconti versati e gli eventuali crediti risultanti da precedenti esercizi risultino superiori alle imposte dovute, il credito netto verso l'Erario viene iscritto nella voce "Crediti tributari".

Sulle differenze temporanee deducibili e imponibili esistenti tra i valori delle attività e delle passività iscritte a bilancio ed i relativi valori fiscali, la Società rileva rispettivamente imposte anticipate e differite.

In particolare, per tutte le differenze temporanee imponibili viene rilevata contabilmente una passività fiscale differita, a meno che tale passività derivi dalla rilevazione iniziale dell'avviamento; tale passività è esposta in bilancio alla voce "Imposte differite".

Per tutte le differenze temporanee deducibili, invece, viene rilevata un'attività fiscale differita (imposta anticipata) nella misura in cui è probabile che sarà realizzato reddito imponibile a fronte del quale può essere utilizzata la differenza temporanea deducibile; anche in presenza di perdite fiscali o crediti di imposta riportati a nuovo, viene rilevata un'attività fiscale differita nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro capiente. Tale attività è esposta in bilancio alla voce "Imposte anticipate".

Il valore da riportare in bilancio per le imposte anticipate viene riesaminato ad ogni chiusura di esercizio, mediante uno specifico test di impairment, e viene ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali possano rendersi disponibili in futuro in modo da permettere al credito di essere utilizzato.

Le attività e le passività fiscali differite devono essere calcolate con le aliquote fiscali che ci si attende saranno applicabili nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base delle aliquote fiscali vigenti o di fatto vigenti alla data di chiusura del bilancio.

Le imposte correnti e differite sono rilevate a conto economico come onere o come provento dell'esercizio; tuttavia, le imposte correnti e quelle differite devono essere addebitate o accreditate direttamente a patrimonio netto o nel prospetto di conto economico complessivo se relative a poste di bilancio iscritte direttamente in tali voci.

Cancellazione di un'attività finanziaria

La cancellazione di un'attività finanziaria avviene quando la Società non detiene più il controllo dei diritti contrattuali connessi all'attività, e questo normalmente avviene quando i diritti specificati nel contratto sono esercitati o quando scadono o quando vengono trasferiti a terzi; conseguentemente, quando risulta che la Società ha mantenuto il controllo dei diritti contrattuali connessi all'attività, quest'ultima non può essere rimossa dallo stato patrimoniale. Questo si verifica essenzialmente quando:

  • il cedente ha il diritto o l'obbligo di riacquistare l'attività ceduta;
  • il cedente mantiene nella sostanza tutti i rischi e i benefici;
  • il cedente fornisce garanzia per tutti i rischi relativi all'attività ceduta.

Al contrario, se il cessionario ha la capacità di ottenere i benefici dell'attività trasferita, ossia è libero di vendere o di impegnare l'intero valore equo dell'attività trasferita, il cedente deve rimuovere l'attività dal suo stato patrimoniale.

In caso di cessione, la differenza tra il valore contabile dell'attività trasferita e la sommatoria dei corrispettivi ricevuti e qualsiasi rettifica precedente che rifletta il fair value di quella attività, che è stata iscritta nel patrimonio netto, viene inclusa nel conto economico dell'esercizio.

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti finanziari derivati sono valutati al valore di mercato (c.d. fair value); tale valore è determinato con riferimento a quotazioni pubbliche del prezzo dello strumento.

Quando un prezzo di mercato quotato non è disponibile, la Società fa riferimento ai valori correnti di mercato di altri strumenti che sono sostanzialmente identici oppure alle valutazioni fornite dagli istituti di credito da cui lo strumento finanziario è stato acquistato. In particolare:

  • il fair value dei contratti a termine in valuta e delle operazioni di domestic currency swap è calcolato con riferimento ai tassi di cambio a termine attuali per contratti con simile profilo di maturazione;
  • il fair value dei contratti di swap su tassi di interesse è determinato calcolando il valore attuale differenziale (tasso fisso verso tasso variabile) dei futuri flussi di cassa attesi, tenendo conto delle previste variazioni dei tassi di riferimento.

Uno strumento finanziario derivato può essere acquistato con finalità di negoziazione o con finalità di copertura; gli utili o le perdite di valutazione correlati ai derivati acquistati con finalità di negoziazione sono imputati a conto economico.

La contabilizzazione dei derivati acquistati con finalità di copertura viene effettuata secondo il c.d. "hedge accounting", che compensa la rilevazione a conto economico dei derivati con quella delle poste coperte, solo quando i derivati rispondono a criteri specifici. In particolare:

  • all'inizio della copertura deve sussistere una documentazione formale della relazione di copertura e degli obiettivi aziendali di gestione del rischio e della strategia per effettuare la copertura;

  • all'inizio della copertura deve esserne verificata l'efficacia nell'ottenere la compensazione dei cambiamenti nel fair value o nei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto;

  • l'efficacia della copertura deve essere valutata sulla base di un criterio ricorrente e lo strumento derivato deve risultare altamente efficace per tutta la sua durata.

Ai fini della contabilizzazione, le operazioni di copertura sono classificate come "coperture del fair value", se sono a fronte del rischio di variazione di mercato dell'attività o della passività sottostante, oppure come "coperture dei flussi finanziari", se sono a fronte del rischio di variabilità nei flussi finanziari derivanti sia da un'esistente attività o passività sia da un'operazione futura.

Per quanto riguarda le coperture del fair value, gli utili e le perdite derivanti dalla rideterminazione del valore di mercato dello strumento derivato sono imputati a conto economico.

Per quanto riguarda le coperture dei flussi finanziari, gli utili e le perdite di valutazione dello strumento di copertura sono rilevati a patrimonio netto per la parte efficace, mentre l'eventuale porzione non efficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Nel caso in cui l'oggetto della copertura sia un impegno irrevocabile che comporti il sorgere di un'attività o di una passività, l'utile o la perdita originariamente appostato a patrimonio netto è portato a rettifica del valore al quale è stata iscritta l'attività o la passività nel momento in cui essa è stata rilevata; per tutte le altre coperture di flussi finanziari, l'utile o la perdita appostato a patrimonio netto è portato a conto economico nello stesso momento in cui l'operazione coperta influenza il conto economico.

Se uno strumento finanziario derivato viene acquistato con finalità di copertura e non con finalità speculative, ma non possiede i requisiti sopra elencati per essere contabilizzato secondo la metodologia dell'"hedge accounting", gli utili o le perdite derivanti dalla variazione del suo valore equo devono essere imputati nel conto economico separato.

Valutazione del fair value

Le valutazioni al fair value e la relativa informativa sono effettuate o predisposte applicando l'IFRS 13 "Valutazione del fair value" (IFRS 13). Il fair value rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione.

La valutazione al fair value si fonda sul presupposto che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo nel mercato principale, ossia nel mercato in cui avviene il maggior volume e livello di transazioni per l'attività o la passività. In assenza di un mercato principale, si suppone che la transazione abbia luogo nel mercato più vantaggioso al quale il Gruppo ha accesso, ossia il mercato suscettibile di massimizzare i risultati della transazione di vendita dell'attività o di minimizzare l'ammontare da pagare per trasferire la passività.

Il fair value di un'attività o di una passività è determinato considerando le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero per definire il prezzo dell'attività o della passività, nel presupposto che gli stessi agiscano secondo il loro migliore interesse economico. I partecipanti al mercato, sono acquirenti e venditori indipendenti, informati, in grado di entrare in una transazione per l'attività o la passività e motivati ma non obbligati né indotti ad effettuare la transazione.

Nella valutazione del fair value il Gruppo tiene conto delle caratteristiche delle specifiche attività o passività, in particolare, per le attività non finanziarie, della capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato capace di impiegarlo nel suo massimo e miglior utilizzo. La valutazione del fair value delle attività e delle passività è effettuata utilizzando tecniche adeguate alle circostanze e per le quali sono disponibili dati sufficienti, massimizzando l'utilizzo di input osservabili.

L'IFRS 13 individua la seguente gerarchia di livelli di fair value che riflette la significatività degli input utilizzati nella relativa determinazione:

  • Livello 1 Prezzo quotato (mercato attivo): i dati utilizzati nelle valutazioni sono rappresentati da prezzi quotati su mercati in cui sono scambiati attività e passività identiche a quelle oggetto di valutazione;
  • Livello 2 Utilizzo di parametri osservabili sul mercato (ad esempio, per i derivati, i tassi di cambio rilevati dalla Banca d'Italia, curve dei tassi di mercato, volatilità fornita da provider qualificati, credit spread calcolati sulla base dei CDS, etc.) diversi dai prezzi quotati del livello 1;
  • Livello 3 Utilizzo di parametri non osservabili sul mercato (assunzioni interne, ad esempio, flussi finanziari, spread rettificati per il rischio, etc.).

Informazioni sulla situazione patrimoniale e finanziaria

Nota 1. Immobilizzazioni immateriali

La composizione ed i movimenti di sintesi dell'esercizio delle immobilizzazioni immateriali sono descritti nelle tabelle sottostanti:

Immobilizzazioni immateriali

Immobilizzazioni immateriali
(euro migliaia) 1 gennaio
2015
Incrementi Riclassifiche Decrementi Amm.to Altri
movimenti
31 dicembre
2015
Concessioni, licenze e marchi 283 7
9
1
0
(109) 263
Concessioni, licenze e marchi 283 7
9
1
0
(109) 263
Software 9
0
(62) 2
8
Software 9
0
(62) 2
8
Immobilizzazioni immateriali in corso 2
0
2
2
(20) 2
2
Immonilizzazioni immateriali in corso 2
0
2
2
(20) 2
2
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI
IMMATERIALI 393 101 (10) (171) 313

La voce "Concessioni Licenze e Marchi" si incrementa nell'esercizio sostanzialmente per effetto della capitalizzazione di costi sostenuti per il completamento di nuovi studi riferiti al processo di industrializzazione della specialità farmaceutica "Alphacaina" (circa Euro 38 migliaia), già in commercio dall'anno 2014, e del prodotto "Orabloc® iniettore monouso" (circa Euro 39 migliaia) - siringa monouso, monodose e precaricata con la tubofiala di articaina Pierrel (Orabloc®), studiata per minimizzare l'incidenza di eventuali contaminazioni da paziente a paziente e da paziente a medico, dotata di registrazione UE e la cui commercializzazione è partita nell'ultimo trimestre 2015 in Germania ed in Polonia tramite la controllata diretta Pierrel Pharma S.r.l.. Con riferimento a tale ultimo dispositivo, si segnala che nel mese di gennaio 2016 la controllata Pierrel Pharma ha, altresì, ottenuto l'autorizzazione da parte dell'Agenzia Italiana del Farmaco ("AIFA") alla commercializzazione sul territorio nazionale di tutta la linea di anestetici dentali Pierrel, per i quali si prevede la produzione anche nel formato iniettore monouso; l'avvio della commercializzazione in Italia è prevista nel corso della prima decade di maggio 2016.

La riclassifica operata nella voce per Euro 10 migliaia si riferisce a costi sostenuti nell'esercizio precedente e sospesi tra le "Immobilizzazioni immateriali in corso" sino ad avvenuto completamento degli ulteriori studi condotti nell'ambito dell'implementazione del processo produttivo della "Felipressina active".

La voce include anche i beni classificati come "Software", pari a circa Euro 39 migliaia al 31 dicembre 2015, che includono principalmente il valore residuo del costo sostenuto per le implementazioni effettuate negli anni precedenti di efficientamenti del software LIMS utilizzato dal controllo qualità.

Le Immobilizzazioni immateriali in corso non ancora disponibili per l'uso, pari a circa Euro 22 migliaia al 31 dicembre 2015, si riferiscono unicamente a costi interni capitalizzati in quanto sostenuti per attività di registrazione del sito produttivo di Capua in alcuni paesi extra comunitari, quali Taiwan e Giordania.

Nota 2. Immobilizzazioni materiali

La voce è costituita principalmente da terreni, fabbricati industriali e impianti e macchinari relativi al sito produttivo di proprietà della Società in Capua (CE); la composizione ed i movimenti di sintesi delle immobilizzazioni materiali sono descritti nella tabella sottostante:

Immobilizzazioni materiali

1 gennaio Altri 31 dicembre
(euro migliaia) 2015 Incrementi Riclassifiche Decrementi Acc.to fondo movimenti 2015
Terreni 2.667 2.667
Fabbricati 8.192 3
2
2
2
8.246
Costruzioni leggere 6
8
6
8
F.do amm.to fabbricati (2.437) (315) (2.752)
F.do amm.to costruzioni leggere (40) (7) (47)
Terreni e fabbricati 8.450 3
2
2
2
(322) 8.182
Impianti e macchinari 14.689 180 6
5
(288) 14.646
F.do amm.to impianti e macchinari (12.007) 288 (1.130) (12.849)
Impianti e macchinari 2.682 180 6
5
(1.130) 1.797
Attrezzature industriali e commerciali 1.356 1
4
1
1
(13) 1.368
F.do amm.to attrezzature ind.li e comm.li (1.263) 1
3
(32) (1.282)
Attrezzature industriali e commerciali 9
3
1
4
1
1
(32) 8
6
Altre immobilizzazioni materiali 1.272 3 8 (1) 1.282
F.do amm.to altre immobilizzazioni
materiali (1.070) (75) (1.145)
Altre immobilizzazioni materiali 202 3 8 (1) (75) 137
Immobilizzazioni materiali in corso e
acconti 643 271 (95) (54) 765
Immobilizzazionimmateriali in corso e
acconti 643 271 (95) (54) 765
Totale immobilizzazioni materiali valore
lordo 28.887 500 1
1
(302) (54) 29.042
Totale fondi ammortamento (16.817) 301 (1.559) (18.075)
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 12.070 500 1
1
(1) (1.559) (54) 10.967

La voce "Fabbricati" si incrementa complessivamente di circa Euro 54 migliaia (di cui circa Euro 22 migliaia sostenuti nell'esercizio precedente) per effetto di lavori di ristrutturazione eseguiti nell'area magazzino e di ripavimentazione dei locali adibiti alla produzione.

La voce "Impianti e macchinari" si incrementa complessivamente di circa Euro 245 migliaia, di cui Euro 180 migliaia per investimenti eseguiti nel corso del 2015 e la restante parte riclassificati dalla voce "Immobilizzazioni materiali in corso e acconti", dove erano sospesi al 31 dicembre 2014, per effetto del completamento e della conseguente disponibilità all'uso del bene a partire dall'esercizio appena concluso.

In particolare, le capitalizzazioni dell'esercizio rispondono ad una strategia di mantenimento e miglioramento dei principali impianti di produzione e di utilities del sito, finalizzata al perseguimento di standard di efficienza sempre più elevati.

I principali investimenti dell'anno riguardano:

  • manutenzioni straordinarie eseguite in differenti periodi dell'anno sulla linea di riempimento Bausch & Strobel ("B&S") (circa Euro 79 migliaia);
  • manutenzioni straordinarie eseguite sulla caldaia e sull'impianto vapore (circa Euro 47 migliaia);
  • manutenzioni straordinarie eseguite sull'impianto soffiante (circa Euro 17 migliaia);
  • nuove implementazioni dell'impianto di videocitofono e videosorveglianza (circa Euro 18 migliaia);
  • upgrade del sistema "dispensing" (circa Euro 20 migliaia);
  • nuovi filtri "HEPA" del reparto NCD (circa Euro 47 migliaia);
  • upgrade del sistema hardware e software lato "client" (circa Euro 15 migliaia)
  • migliorie apportate all'impianto di condizionamento e attività di adeguamento dei quadri elettrici (circa Euro 7 migliaia).

Si segnala, inoltre, che nel corso dell'esercizio sono stati venduti impianti e macchinari non più utilizzati in ambito produttivo e completamente ammortizzati alla data di cessione.

La voce "Attrezzature industriali e commerciali" si incrementa complessivamente di circa Euro 25 migliaia (di cui Euro 14 migliaia per investimenti eseguiti nel corso del 2015 ed Euro 11 migliaia rivenienti dal precedente esercizio) per effetto dell'acquisto di nuove strumentazioni utilizzate nell'area "Controllo Qualità", quali principalmente un "contaparticelle" (circa Euro 8 migliaia) ed un nuovo strumento per analisi di laboratorio "Millifes plus" (circa Euro 10 migliaia).

La voce si decrementa, inoltre, per effetto della cessione di attrezzature non più utilizzate dalla Società e completamente ammortizzati alla data di vendita.

Le "Altre immobilizzazioni materiali" accolgono principalmente: mezzi di trasporto interni (valore netto contabile pari a circa Euro 9 migliaia, in diminuzione di circa Euro 1 migliaia nel corso del 2015 per effetto unicamente degli ammortamenti di periodo), automezzi (completamente ammortizzati alla data del 31 dicembre 2015), macchine elettroniche (valore netto contabile pari a circa Euro 37 migliaia, in aumento di circa Euro 10 migliaia), mobili e arredi (valore netto al 31 dicembre 2015 pari a circa Euro 59 migliaia, in diminuzione di circa Euro 31 migliaia rispetto al precedente esercizio per la sola quota di ammortamento dell'anno), beni inferiori ad Euro cinquecentosedici (in aumento di circa Euro 1 migliaia per l'acquisto di strumentazione informatica) e impianti telefonici (circa Euro 1 migliaia).

La voce "Immobilizzazioni materiali in corso e acconti", pari ad Euro 765 migliaia al 31 dicembre 2015, risulta essere composta principalmente da:

  • beni strumentali non ancora disponibili all'uso (circa Euro 219 migliaia);
  • lavori di ristrutturazione eseguiti nello stabilimento di Capua, il cui completamento è previsto entro la fine del primo semestre 2016 (circa Euro 479 migliaia, con un incremento nel corso dell'anno 2015 di circa Euro 242 migliaia);
  • lavori di manutenzione straordinaria riferiti al serbatoio di azoto ed alla centrale vapore e non ancora ultimati alla data di chiusura dell'esercizio (circa Euro 24 migliaia);
  • lavori di manutenzione straordinaria riferiti alla macchina sperlatrice "K32" e non ancora ultimati alla data di chiusura dell'esercizio (circa Euro 13 migliaia).

La stessa voce si decrementa per circa Euro 54 migliaia a seguito della svalutazione di alcuni beni per i quali il management, a seguito di opportune valutazioni, ha ritenuto di adeguare il valore di iscrizione in bilancio alle reali opportunità di utilizzo e/o di cessione degli stessi.

Al 31 dicembre 2015 non vi sono in essere impegni contrattuali significativi con fornitori terzi per investimenti.

I piani di sviluppo approvati confermano che non sono attese variazioni tali da incidere significativamente sulla recuperabilità dei beni materiali iscritti in bilancio.

Si segnala che sullo stabilimento produttivo di Capua gravano le seguenti ipoteche:

  • (i) ipoteca volontaria di primo grado (per Euro 13.000 migliaia) in favore di UniCredit Banca S.p.A. a garanzia di un finanziamento concesso alla Società in data 26 marzo 2007 per originari Euro 6.500 migliaia, il cui debito residuo al 31 dicembre 2015 è pari a Euro 3.075 migliaia. Si segnala, inoltre, che in data 27 luglio 2011 Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e UniCredit Banca S.p.A. hanno formalizzato un "Intercreditor Agreement" avente ad oggetto la regolamentazione dei rapporti tra le predette banche in relazione, inter alia, all'eventuale escussione dell'Ipoteca e/o cessione degli Immobili Ipotecati. In particolare, con tale accordo intercreditorio UniCredit Banca S.p.A. ha accettato di ripartire con Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. l'importo netto di quanto eventualmente incassabile in caso di escussione delle garanzie ipotecarie costituite in suo favore e a fronte della costituzione, in favore esclusivo di UniCredit Banca S.p.A., di un privilegio speciale su determinati macchinari di proprietà di Pierrel S.p.A.;
  • (ii) ipoteca di secondo grado (per la somma complessiva di Euro 6.000 migliaia) in favore della Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. a garanzia di un finanziamento concesso alla Società in data 29 ottobre 2008 per un importo complessivo massimo di Euro 4.700 migliaia il cui valore residuo alla data del 31 dicembre 2015 è pari a Euro 3.105 migliaia.

Nel mese di giugno 2015, nell'ambito della sottoscrizione degli accordi di rescheduling dell'indebitamento bancario del Gruppo Pierrel e alla luce delle modifiche e rinunce ai contratti di finanziamento apportate con gli atti di modifica e waiver, Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e UniCredit Banca S.p.A. hanno sottoscritto una lettera con cui confermano i propri obblighi rivenienti dal citato accordo intercreditorio che pertanto continuerà ad avere pieno vigore ed efficacia.

Nota 3. Partecipazioni

La voce accoglie esclusivamente partecipazioni in imprese direttamente detenute dalla Società, assimilabili ad investimenti duraturi operati prevalentemente per motivi strategici.

Quota di
possesso
Valore
(euro migliaia) 31 dicembre
2014
31 dicembre
2014
Incrementi Decrementi Riclassifiche 31 dicembre
2015
possesso
31 dicembre
2015
THERAMetrics holding AG 33,83% 15.411 (7.112) (8.299) 27,40%
Pierrel Pharma S.r.l. 100,00% 4.064 500 4.564 100,00%
Biocam S.c.a.r.l. 1
0
1
0
13,93%
Saldo totale 19.475 510 (7.112) (8.299) 4.574

La composizione e la movimentazione della voce Partecipazioni sono descritte nella tabella sottostante:

Alla data del 31 dicembre 2015 la voce accoglie il valore della partecipazione detenuta nella Pierrel Pharma S.r.l. – società preposta alla gestione delle Autorizzazioni all'Immissione in Commercio ("AIC") e, più in generale, allo sviluppo, registrazione e licensing di nuovi farmaci e dispositivi medici, direttamente controllata al 100% dalla Società – e nella Società Biomedica-Bioingneristica Campana S.c.a.r.l. ("BioCam") –

società consortile senza scopo di lucro votata al coordinamento, all'organizzazione e al supporto delle attività di ricerca e sviluppo dei propri consorziati.

La partecipazione detenuta nella THERAMetrics holding AG – società di diritto svizzero con sede in Stans, quotata sulla SIX Swiss Exchange e detenuta da Pierrel al 27,4% alla data di chiusura dell'esercizio, attiva nel settore della ricerca farmaceutica, specializzata in nuove applicazioni di farmaci esistenti per la cura di malattie rare – è riclassificata al 31 dicembre 2015 nella voce "Attività non correnti destinate alla dismissione" ed è iscritta al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei prevedibili costi di dismissione, conformemente a quanto disposto dal principio contabile IFRS 5, per le ragioni di seguito descritte.

Come ampiamente descritto nel paragrafo "Continuità aziendale e Informazioni sul profilo finanziario", infatti, in data 21 dicembre 2015 THERAMetrics ha annunciato di aver avviato un importante progetto strategico che prevede la realizzazione di alcune operazioni straordinarie finalizzate all'ampliamento ed al rafforzamento del proprio business. Più nel dettaglio, THERAMetrics ha sottoscritto un accordo vincolante per la realizzazione di un'operazione di business combination con Relief Therapeutics SA ("Relief"), società svizzera con sede a Ginevra, attiva nello sviluppo di trattamenti per le malattie con effetti particolarmente gravosi sulla qualità di vita dei pazienti. L'accordo prevede che THERAMetrics eseguirà un aumento di capitale da liberarsi mediante il conferimento del 100% del capitale sociale di Relief, a fronte del quale agli azionisti della conferente verranno attribuite 5,750 azioni THERAMetrics di nuova emissione per ciascuna azione Relief detenuta. Come da prassi, l'esecuzione dell'accordo è subordinata all'avveramento di una serie di condizioni sospensive, tra cui il buon esito delle attività di due diligence, l'approvazione dei termini dell'operazione da parte dell'assemblea degli azionisti di THERAMetrics e l'autorizzazione da parte della SIX Swiss Exchange alla quotazione delle emittende azioni THERAMetrics al servizio dell'operazione.

Si segnala che le attività di due diligence ("scientific" e "legal") si sono poi concluse positivamente nella seconda metà di febbraio 2016, rendendo così l'operazione di dismissione altamente probabile.

All'esito dell'operazione, gli azionisti di Relief deterranno la maggioranza assoluta di THERAMetrics (che a sua volta deterrà il 100% del capitale sociale di Relief), in una misura pari a circa i due terzi del relativo capitale sociale, mentre la quota detenuta al 31 dicembre 2015 dalla Società in THERAMetrics sarà diluita, così come quelle degli altri attuali azionisti di THERAMetrics, attestandosi al di sotto del 10%.

Nell'ambito del medesimo progetto strategico, THERAMetrics ha in corso trattative in avanzato stato di negoziazione, aventi ad oggetto un'articolata operazione di spin-off della Divisione Ricerca. In caso di esito positivo delle citate trattative e conseguente sottoscrizione dei relativi accordi vincolanti, è possibile che l'operazione possa essere eseguita nel corso del primo semestre 2016.

THERAMetrics ha, infine, sottoscritto con GEM Global Yield Fund Limited ("GEM") – che all'esito dell'operazione sarà l'azionista di maggioranza di Relief - uno Share Subscription Facility ("SSF") con cui GEM si è impegnata ad investire nella società fino ad un importo massimo di CHF 25 milioni (pari a circa Euro 23 milioni). In particolare, ai sensi del citato accordo, THERAMetrics avrà il diritto, per un periodo massimo di 36 mesi, di emettere e vendere azioni a GEM che, contestualmente, si impegna ad acquistare azioni ordinarie in esecuzione di specifiche richieste di sottoscrizione.

In estrema sintesi, THERAMetrics si è dedicata alla revisione del proprio posizionamento strategico ed in tale contesto si inquadrano le negoziazioni condotte con i noti e qualificati operatori del settore con cui si è inteso concludere le operazioni annunciate. Pertanto, le attività di ristrutturazione erano orientate a, ed hanno favorito, l'esecuzione delle operazioni straordinarie che rappresentano valide opportunità per la creazione di valore nel lungo periodo che gli azionisti aspettavano ormai da tempo.

Di seguito si riporta il patrimonio netto di ciascuna società partecipata così come risultante dall'ultima situazione contabile approvata.

(euro migliaia) Capitale
Sociale
Riserve Patrimonio
di terzi
Utili /
(Perdite) a
nuovo
Risultato
d'esercizio
Patrimonio
Netto al 31
dicembre
Partecipazioni immobilizzate
Pierrel Pharma S.r.l. 10 932 (256) 686
Biocam S.c.a.r.l. 70 70
Attività non correnti destinate alla dismissione
THERAMetrics holding AG (*) 5.445 29.441 (10.076) (8.950) 15.860

(*) dati dal progetto di bilancio consolidato del Gruppo THERAMetrics al 31 dicembre 2015

La tabella sottostante mette in evidenza le differenze tra le quote di patrimonio netto delle partecipate con il relativo valore di carico.

(euro migliaia) Valore di carico
al 31-dic-2015
Quota di competenza
al 31-dic-2015
Quota di competenza
del P/netto al 31
dicembre 2015
Partecipazioni immobilizzate
Pierrel Pharma S.r.l. 4.564 100% 686
Biocam S.c.a.r.l. 10 14% 1
0
Attività non correnti destinate alla dismissione
THERAMetrics holding AG (*) 8.299 27% 4.346

(*) iscritta al fair value al netto dei prevedibili costi di dismissione

Con riferimento alla partecipazione in Pierrel Pharma S.r.l. si segnala altresì che nel corso dell'anno 2015 la Società, al fine di supportare gli investimenti in corso volti all'ampliamento del business ed allo sviluppo commerciale della controllata, ha provveduto ad effettuare un'ulteriore ricapitalizzazione mediante rinuncia a crediti commerciali vantati nei confronti della stessa per complessivi Euro 500 migliaia, decisione questa adottata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 17 aprile 2015.

Si riportano di seguito le seguenti ulteriori informazioni riguardanti le partecipazioni detenute nell'esercizio:

  • il pacchetto azionario detenuto indirettamente tramite la THERAMetrics holding AG nella società di diritto italiano THERAMetrics S.p.A. risulta costituito in pegno a favore della Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. a garanzia di un contratto di finanziamento di originari Euro 5.000 migliaia, il cui debito residuo alla data del 31 dicembre 2015 era pari ad Euro 2.086 migliaia, concesso dalla banca alla THERAMetrics S.p.A. e oggetto di sottoscrizione con la stessa banca finanziatrice di accordo di modifica nel corso del mese di giugno 2015 nell'ambito della più ampia operazione di rescheduling dell'indebitamento bancario del Gruppo Pierrel;
  • il pacchetto azionario detenuto indirettamente tramite la THERAMetrics holding AG nella società di diritto tedesco THERAMetrics GmbH risulta costituito in pegno, per l'85% del capitale sociale, a favore di UniCredit Banca S.p.A. a garanzia di un contratto di finanziamento di originari Euro 6.500 migliaia, il cui debito residuo alla data del 31 dicembre 2015 era pari ad Euro 3.075 migliaia, concesso dalla banca alla Società e oggetto di sottoscrizione con la stessa banca finanziatrice di un specifico accordo modificativo nel mese di giugno 2015, nell'ambito della più ampia operazione di rescheduling dell'indebitamento bancario del Gruppo Pierrel.

Per completezza di informazione si segnala che nel corso del mese di marzo 2016, nell'ambito del progetto strategico della Divisione TCRDO e delle più ampie trattative in avanzato stato di negoziazione, la Società ha inviato ad UniCredit Banca S.p.A. e a Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. una nuova richiesta di modifica e waiver dei contratti di finanziamento in essere, rispettivamente, con Pierrel S.p.A. e con THERAMetrics S.p.A. al fine di favorire la predisposizione di tutte le condizioni necessarie per la finalizzazione delle transazioni in corso di trattazione, tra cui anche lo svincolo delle citate garanzie. Alla data di predisposizione delle presenti Note Illustrative è tuttora in corso il completamento della documentazione e delle informazioni necessarie a supportare le ulteriori richieste avanzate dal ceto bancario.

Alla data di predisposizione del presente bilancio, il management ha effettuato i test annuali di impairment e relative analisi di sensitività, al fine di verificare la recuperabilità dei valori di carico delle partecipazioni detenute nel capitale sociale della Pierrel Pharma S.r.l. e della THERAMetrics holding AG iscritte in bilancio e di accertare l'esistenza di eventuali perdite di valore.

Dai test eseguiti non è emersa la necessità di iscrivere poste rettificative al valore della partecipazione detenuta nel capitale sociale della Pierrel Pharma S.r.l. mentre è emersa la necessità di eseguire una rettifica di valore della partecipazione detenuta in THERAMetrics holding AG, quale "continued operation", per complessivi Euro 2,6 milioni. Una ulteriore svalutazione della partecipazione in THERAMetrics pari a circa Euro 0,5 milioni è stata poi successivamente rilevata, alla luce della conclusione delle attività di due diligence, al fine di iscrivere la partecipazione quale "discontinued operation" al fair value, al netto dei costi di dismissione, essendo ques'ultimo risultato inferiore al valore contabile della stessa.

I test di impairment sono stati condotti confrontando il valore contabile (carrying amount) delle partecipazioni oggetto di analisi ed il relativo valore recuperabile (recoverable amount), definito quest'ultimo come il più alto tra il valore d'uso (value in use) ed il fair value dell'investimento oggetto di valutazione, al netto degli oneri relativi alla cessione dello stesso (fair value less cost to sell). In particolare, ai fini della determinazione del recoverable amount il management ha provveduto a determinare il recoverbale amount delle partecipazioni mediante il calcolo del value in use mediante utilizzo del modello dell'"Unlevered Discounted Cash Flow, conformemente a quanto prescritto dal principio contabile internazionale IAS 36.

In particolare, la stima del value in use è stata effettuata attualizzando i flussi di cassa operativi attesi ad un tasso pari al costo medio ponderato del capitale (Weighted Average Cost of Capital o "WACC"). Il WACC tiene conto sia del capitale di terzi che dei mezzi propri. Il costo del capitale proprio è derivato dal tasso di rendimento atteso sugli investimenti da parte degli investitori del Gruppo. Il costo del debito è basato sui finanziamenti onerosi a cui il Gruppo deve far fronte. Il rischio specifico di settore è incorporato applicando degli specifici fattori "beta", rivisti annualmente dal management sulla base degli ultimi dati di mercato disponibili.

Ai fini del calcolo del value in use della partecipazione detenuta nel capitale sociale di THERAMetrics holding AG si è proceduto come segue:

  • per le attività "di base" della Divisione TCRDO, identificate nelle Contract Research Organization (CRO) che, come precedentemente descritto, sono oggetto di un avanzato stato di negoziazione per la realizzazione di una complessa operazione di spin-off, il prezzo di realizzo atteso dal management di THERAMetrics nell'ambito di tali trattative è stato utilizzato quale miglior stima del fair value di tali attività;
  • per quanto attiene le attività "di sviluppo" della Divisione TCRDO, è stato utilizzato un unico set di proiezioni economico-finanziarie atteso per la molecola "Aviptadil in Sarcoidosis" (2016-2032), una tra quelle di proprietà che THERAMetrics sta sviluppando e che ha completato la fase 2 dello studio

clinico. Più nel dettaglio, dunque, per le attività di sviluppo è stato considerato un orizzonte temporale limitato per la determinazione dei flussi di cassa, mentre il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al 15. Si segnala, inoltre, che i flussi relativi alle attività di sviluppo utilizzati per le finalità valutative sono stati ridotti in funzione delle probabilità di accadimento e sono stati determinati al netto delle imposte, ottenute applicando all'EBIT l'aliquota fiscale nel Paese di riferimento della CGU identificata che, per THERAMetrics, anche tenendo in giusta considerazione la possibile avoluzione attesa della società, è pari al 35%. Il costo medio ponderato del capitale ("WACC") è stato stimato pari al 15%.

Il value in use della partecipazione in THERAMetrics è stato determinato quale sommatoria del value in use delle attività di base e delle attività di sviluppo, per la quota di partecipazione detenuta da Pierrel.

Ai fini del calcolo del value in use della partecipazione detenuta nel capitale sociale di Pierrel Pharma S.r.l. è stato utilizzato il piano predisposto ed approvato dall'organo amministrativo della controllata (i cui i dati sono inclusi nel Piano Aziendale di Gruppo), il quale prevede un periodo esplicito di 3 anni. I flussi di cassa oltre il periodo 2016-2018 sono stati estrapolati utilizzando un tasso di crescita "g" pari al 2% (2014: 2%). Tale tasso considera il contesto internazionale e l'inflazione attesa, oltre le connesse aspettative di crescita del mercato farmaceutico internazionale.

Per tale impairment test, il costo medio ponderato del capitale è stato stimato pari all'8,30% (2014: 8,50%).

Nella tabella che segue si riepilogano le risultanze delle analisi svolte:

(euro migliaia) Value in use Carrying amount Impairment
Recoverable Amount – Partecipazione Pierrel Pharma S.r.l. 10.413 4.565 -
Recoverable Amount – Partecipazione THERAMetrics holding AG (come
"continued operation ") 9.517 12.117 (2.600)

A seguito delle valutazioni effettuate, si è ravvisata l'opportunità di eseguire una rettifica di circa Euro 2.600 migliaia del valore di carico della partecipazione detenuta nel capitale sociale della THERAMetrics holding AG.

Conformemente a quanto previsto dai principi contabili internazionali, il management ha altresì sviluppato analisi di sensitività. In particolare:

  • con riferimento alla partecipazione in THERAMetrics holding AG l'analisi di sensitività è stata sviluppata identificando quale parametro sensibile il WACC. In particolare, una variazione del WACC in misura pari al 2% (dal 15% al 17%) avrebbe comportato una rettifica del valore di carico della partecipazione detenuta nel capitale sociale della THERAMetrics holding AG pari a circa Euro 5,1 milioni.
  • in relazione alle analisi svolte in merito al valore recuperabile della partecipazione in Pierrel Pharma S.r.l. l'analisi di sensitività è stata sviluppata potizzando, per il value in use, una variazione del WACC nel range – 1% / +1% e/o del g rate nel range -2% / -0,5% nell'intero periodo di piano e, quindi, anche ai fini della stima del valore terminale. Si segnala, in particolare, che mantenendo inalterate le ipotesi sottostanti ai piani aziendali, l'azzeramento del tasso di crescita g congiuntamente ad un aumento del WACC dell'1% avrebbe comportato una rettifica del valore di carico della partecipazione detenuta nel capitale sociale della Pierrel Pharma S.r.l. pari a circa Euro 300 migliaia.

Le tabelle di seguito riportate sintetizzano le analisi di sensitivity sviluppate:

Sensitivity Partecipazione THERAMetrics holding AG
Delta Recoverable amount / Carrying Amount
WACC
(importi in Euro milioni) 13,0% 13,5% 14,0% 14,5% 15,0% 15,5% 16,0% 16,5% 17,0%
Value in use (A) 4
9
4
6
4
3
4
1
3
8
3
5
3
3
3
1
2
9
Indebitamento finanziario netto (B) (3) (3) (3) (3) (3) (3) (3) (3) (3)
Equity value (C) = (A) - (B) 4
6
4
3
4
0
3
8
3
5
3
2
3
0
2
8
2
6
Quota di competenza Pierrel: 7
27,4% dell'Equity value 1
3
1
2
1
1
1
0
1
0
9 8 8
Carrying amount della
partecipazione al 31/12/15 ante 1
2
1
2
1
2
1
2
1
2
1
2
1
2
1
2
1
2
impairment test (D)
Headroom (C) - (D) 0,4 (0,4) (1,2) (1,8) (2,6) (3,4) (4,0) (4,5) (5,1)
Sensitivity Partecipazione Pierrel Pharma S.r.l.
Delta Recoverable amount /
Carrying Amount
(importi in Euro milioni) g
5.848 0,00% 0,50% 1,00% 1,50% 2,00%
7,30% 4.324 5.513 6.891 8.507 10.427
7,80% 3.100 4.122 5.295 6.654 7.659
WACC 8,30% 2.029 2.336 3.350 4.507 5.848
8,80% 513 1.289 2.164 3.158 4.299
9,30% (316) 367 1.132 1.994 2.975

Si è ritenuto, tuttavia, di confermare i risultati dell'impairment test svolto e di non apportare ulteriori rettifiche di valore sulla base delle analisi di sensitività, in quanto si considera che le ipotesi ed assunzioni adottate ai fini dei test, siano già contraddistinte da un grado di prudenza adeguato alle circostanze.

E' da segnalare, infine, che la determinazione del valore recuperabile delle partecipazioni richiede discrezionalità e uso di stime. Quindi diversi fattori, legati anche all'evoluzione del difficile contesto del mercato finanziario con impatti anche sul mercato della ricerca farmaceutica, potrebbero richiedere una rideterminazione delle stime della Società, tuttavia il management monitora costantemente l'esistenza di eventuali perdite di valore.

Per completezza di informazione si segnala che - oltre quanto già descritto in riferimento al test di impairment condotto sui dati al 31 dicembre 2015 ed alla successiva iscrizione del valore della partecipazione stessa al fair value al netto dei prevedibili costi di dismissione, che hanno comportato una complessiva rettifica di valore della partecipazione pari a circa Euro 3,1 milioni - il decremento del valore della partecipazione detenuta in THERAMetrics è altresì riveniente dal perfezionamento, in data 3 agosto 2015 del trasferimento di n. 29.348.550 azioni THERAMetrics alla svizzera THERAMetrics holding AG, in esecuzione degli accordi sottoscritti nell'ambito della business combination tra la precedente Divisione Ricerca del Gruppo Pierrel e la stessa THERAMetrics.

Tale restituzione ha comportato l'adeguamento della partecipazione detenuta dalla Società in THERAMetrics al 27,4% del relativo capitale sociale e l'iscrizione di una minusvalenza nel bilancio della Società pari a circa Euro 2,2 milioni.

Nota 4. Crediti e altre attività non correnti

La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all'esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:

Crediti e altre attività non correnti

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Crediti diversi verso controllate 4.300 4.300 -
Depositi cauzionali 2
5
2
9
(4)
Altre attività non correnti 8 (8)
TOTALE CREDITI E ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI 4.325 4.337 (12)

La voce include principalmente il credito di Euro 4.300 migliaia verso la controllata Pierrel Pharma S.r.l. per la parte di corrispettivo relativo alla cessione avvenuta nel 2010 delle AIC e delle marketing authorizations il cui pagamento è stato differito e dovrà essere effettuato entro il 31 dicembre 2021; si evidenzia che il credito non è stato attualizzato in quanto matura interessi pari al 2% su base annua. Di tale credito si è tenuto conto nell'ambito dell'impairment test effettuato sulla CGU di riferimento.

Nota 5. Imposte anticipate

La tabella sottostante dettaglia le differenze temporanee tra imponibile fiscale e reddito civilistico che hanno comportato la rilevazione di imposte anticipate.

Imposte anticipate

(euro migliaia) Imponibile 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Analisi delle variazioni
Perdite fiscali riportabili 22.483 5.396 6.183 (787)
Costi AUCAP addebitati a patrimonio netto 7
6
(76)
Compensi amministratori non pagati 4
0
3
5
Svalutazione magazzino 3
3
(22)
Altre differenze temporanee 2
9
(29)
TOTALE IMPOSTE ANTICIPATE 5.396 6.361 (879)

Al 31 dicembre 2015, la voce accoglie esclusivamente le imposte anticipate stanziate su una porzione delle perdite fiscali riportabili: in particolare, le imposte anticipate al 31 dicembre 2015 sono stanziate su un ammontare di perdite fiscali pari ad Euro 22,5 milioni, a fronte di perdite fiscali complessive pari ad Euro 41,9 milioni, di cui Euro 27,7 milioni trasferite al Consolidato Fiscale, ai sensi degli artt. 117 e ss. del TUIR, ed Euro 14,2 milioni realizzate ante opzione per l'adesione alla procedura di Consolidato Fiscale Nazionale.

La recuperabilità delle imposte anticipate è stata analizzata sulla base del tax plan predisposto in linea con i piani previsionali approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 20 aprile 2016 che tiene in considerazione fattori specifici legati al business della Società ed alla durata pluriennale dei contratti con i clienti, tenuto conto anche della riportabilità senza limiti di tempo delle perdite fiscali (art. 84 del TUIR).

Nonostante la citata riportabilità senza limiti di tempo delle perdite fiscali, la Società ha valutato prudenzialmente di non rilevare altre attività per imposte anticipate a fronte di possibili utilizzi per compensare redditi imponibili futuri che potrebbe realizzare in un periodo più ampio rispetto a quello considerato. Questo principalmente in ragione della difficoltà di esprimere valutazioni in merito alla probabilità che tale recupero si realizzi in un orizzonte temporale molto lontano dal presente. L'importo complessivo delle perdite fiscali per le quali non si è ritenuto di rilevare attività per imposte anticipate è complessivamente pari a circa Euro 19,4 milioni, di cui Euro 2,3 milioni di competenza dell'anno 2015.

Sulla base del citato tax plan, la Società ha altresì ritenuto di non iscrivere attività per imposte anticipate sulle differenze temporanee deducibili negli esercizi successivi, riversando quelle rivenienti dai precedenti esercizi.

Si precisa infine che, alla luce delle novità fiscali introdotte dalla Legge di Stabilità del 2016, l'ammontare delle imposte anticipate al 31 dicembre 2015 è stato adeguato per un importo pari ad Euro 787 migliaia al fine di tener conto dell'aliquota nominale IRES pari al 24% in vigore dal 1 gennaio 2017, anno a partire dal quale si prevede che tali imposte anticipate inizieranno a rigirarsi.

Nota 6. Rimanenze

La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all'esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:

Rimanenze

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Materie prime, sussidiarie e di consumo 1.488 1.611 (123)
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 795 1.231 (436)
Prodotti finiti e merci 357 382 (25)
F.do svalutazione (602) (119) (483)
TOTALE RIMANENZE 2.038 3.105 (1.067)

Le rimanenze di magazzino sono interamente ubicate presso lo stabilimento produttivo di Capua (CE). La diminuzione delle giacenze di materie prime rispetto al precedente esercizio è in linea con la strategia della Società di decrementare lo stock a vantaggio del capitale circolante. La diminuzione delle giacenze di prodotti in corso di lavorazione e semilavorati è sostanzialmente dovuta al completamento della fatturazione attiva nell'ultima decade del mese di dicembre, con contestuale fermo delle attività di produzione nello stesso periodo. La giacenza di prodotti finiti è sostanzialmente in linea con il precedente esercizio.

Come negli esercizi precedenti, a fronte di rimanenze considerate obsolete e/o di lenta movimentazione, nel corso dell'esercizio si è provveduto alla distruzione di materiale non più utilizzabile. Nel corso dell'anno si sono effettuati ulteriori accantonamenti pari a circa Euro 612 migliaia ed utilizzi per circa Euro 129 migliaia. Si precisa, infine, che il fondo svalutazione giacenze al 31 dicembre 2015 si riferisce per circa Euro 124 migliaia a lotti prodotti per lo svolgimento di studi di stabilità richiesti da alcuni clienti e, pertanto, rifatturati a questi ultimi sotto forma di servizi.

Nota 7. Crediti commerciali

La composizione della voce è esposta nella tabella sottostante.

Crediti commerciali

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Crediti commerciali verso terzi 1.783 2.251 (468)
F.do svalutazione crediti (45) (45) -
Crediti commericali verso imprese del gruppo 1.142 828 314
TOTALE CREDITI COMMERCIALI 2.880 3.034 (154)

I crediti commerciali sono infruttiferi e hanno generalmente scadenza tra 30 e 90 giorni; ciò consente di monitorare tempestivamente i crediti in essere ed intraprendere operazioni di sollecito o eventualmente azioni finalizzate al recupero del credito. La Società non presenta crediti scaduti per importi significativi.

In particolare, i crediti verso clienti terzi ammontano ad Euro 1.783 migliaia (Euro 2.251 migliaia al 31 dicembre 2014) e sono stati iscritti in bilancio per Euro 1.738 migliaia, al netto del fondo svalutazione crediti pari ad Euro 45 migliaia.

Il fondo svalutazione crediti, pari ad Euro 45 migliaia al 31 dicembre 2015, resta invariato rispetto al precedente esercizio ed è ritenuto congruo per fronteggiare il rischio riveniente da crediti di dubbia recuperabilità.

Si segnala che non è stato identificato alcun nuovo rischio significativo di controparte con i clienti in essere, operando la Società con un numero limitato di clienti (fondamentalmente importanti case farmaceutiche appartenenti a primari gruppi internazionali) sulla base di contratti pluriennali di manufacturing (durata compresa tra i 5 e i 10 anni) che storicamente non hanno fatto registrare significative perdite su crediti.

I crediti commerciali verso imprese del Gruppo (Euro 1.142 migliaia) si riferiscono quasi esclusivamente ai rapporti con la controllata Pierrel Pharma S.r.l. (circa Euro 1.141 migliaia) ed accolgono principalmente fatturazioni riferite alla vendita di tubofiale, come da supply agreement in essere tra le parti; il residuo saldo della voce, pari a circa Euro 1 migliaia, si riferisce a rifatturazioni di costi sostenuti per conto della THERAMetrics holding AG.

Per quanto riguarda l'ammontare dei crediti commerciali verso le parti correlate si rimanda all'apposita sezione dedicata nel proseguio della presente Nota Illustrativa.

La tabella sottostante illustra l'analisi dei crediti commerciali a scadere e scaduti ma non svalutati:

A Scadere e Scaduti ma non svalutati al 31 dicembre 2015

a scadere scaduti da Totale crediti
(euro migliaia) < 30 gg 31 - 60 61-90 91 - 120 > 120
Crediti commerciali verso terzi 1.374 273 7
0
2
0
1
1.738
Crediti verso gruppo 987 155 1.142

A Scadere e Scaduti ma non svalutati al 31 dicembre 2014

scaduti da
(euro migliaia) a scadere < 30 gg 31 - 60 61-90 91 - 120 > 120 Totale crediti
Crediti commerciali verso terzi 1.906 6
1
9 2
1
1
0
154 2.161
Crediti verso gruppo 568 238 1
3
4 5 828

I dati riferiti al 31 dicembre 2014 sono stati riesposti al netto del fondo svalutazione crediti, per una migliore comparabilità con la tabella 2015.

I crediti commerciali a scadere sono esigibili entro l'esercizio successivo.

Di seguito si evidenzia la suddivisione per area geografica dei crediti di natura commerciale, verso clienti e società controllate.

Ripartizioni crediti verso clienti

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Italia 1.648 1.537 111
UE 9
5
149 (54)
America 120 7
5
4
5
Altri paesi 1.017 1.273 (256)
TOTALE 2.880 3.034 (154)

Nota 8. Crediti tributari

La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all'esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:

Crediti tributari

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Erario c/IRES 4 2 2
Erario c/IVA 7
5
254 (179)
Altri crediti vs l'Erario 5
8
1
6
4
2
TOTALE CREDITI TRIBUTARI 137 272 (135)

Il Credito IVA iscritto in bilancio è interamente riportato in detrazione delle liquidazioni IVA di periodo nel corso dell'esercizio 2016.

I Crediti verso l'Erario per IRES si riferiscono a a ritenute operate su interessi attivi maturati sui rapporti di conto corrente bancari, di cui circa Euro 1 migliaia riferiti al 2015. Gli Altri crediti verso l'Erario si riferiscono per Euro 8 migliaia all'acconto IRAP versato nell'anno 2015 (si segnala che per tale anno la base imponibile risulta negativa), e per Euro 50 migliaia al credito ACE maturato nell'anno 2014 utilizzabile a riduzione dell'IRAP dovuta (ex art 19 del DL 91/2014).

Nota 9. Altre attività e crediti diversi correnti

La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all'esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:

Altre attività e crediti diversi correnti

Altre attività e crediti diversi correnti
(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Crediti verso imprese del Gruppo 8
6
8
6
-
Altri crediti correnti 3
2
453 (421)
Crediti verso fornitori per anticipi 7
5
188 (113)
Ratei e risconti attivi 482 390 9
2
Crediti verso dipendenti 3
7
7 3
0
TOTALE ALTRE ATTIVITA' E CREDITI DIVERSI CORRENTI 712 1.124 (412)

I Crediti verso imprese del Gruppo, pari a Euro 86 migliaia al 31 dicembre 2015, si riferiscono unicamente alla quota degli interessi maturati nel corso dell'esercizio sul credito a medio-lungo termine vantato nei confronti della controllata Pierrel Pharma S.r.l. per complessivi Euro 4.300 migliaia.

La voce "Altri crediti correnti" accoglie principalmente un credito di circa Euro 17 migliaia vantato nei confronti della Cassa per i servizi energetici e ambientali a titolo di conguaglio del consumo di energia elettrica per gli anni 2013 e 2014, incassato nel mese di gennaio 2016.

I Crediti verso fornitori per anticipi si riferiscono interamente a fatture di acconto relative ad ordini in corso e non ancora finalizzati alla data di chiusura dell'esercizio.

I Ratei e risconti attivi si riferiscono a costi contabilizzati nell'anno ma di competenza di esercizi successivi e principalmente riguardano le fees dovute all'ente regolatorio americano, Food and Drug Administration ("FDA"), per il mantenimento dell'autorizzazione FDA (Euro 395 migliaia riferiti al periodo da gennaio a settembre 2016).

I Crediti verso dipendenti, pari ad Euro 37 migliaia alla data di chiusura dell'esercizio, si riferiscono per circa Euro 30 migliaia a provvedimenti sanzionatori adottatti verso alcuni dipendenti a titolo di risarcimento danni.

Nota 10. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all'esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Depositi bancari 1.172 281 891
Cassa 1 1 -
TOTALE DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 1.173 282 891

L'incremento della voce è riveniente essenzialmente dalla sottoscrizione a fine dicembre 2015 di alcuni contratti di prestito oneroso a breve termine con azionisti e soggetti terzi, come meglio specificato in Nota 15. Si segnala che, come evidenziato nel rendiconto finanziario, i proventi derivanti dall'aumento di capitale perfezionatosi nel mese di aprile 2015, sono stati assorbiti dall'attività operativa della Società, nonché messi al servizio del debito bancario.

I depositi bancari a vista sono remunerati ad un tasso variabile. Il tasso di interesse medio sui depositi bancari approssima lo 0,08% annuo.

Le disponibilità liquide non sono gravate da vincoli che ne limitino il pieno utilizzo.

Si segnala che ai fini del rendiconto finanziario la voce "Disponibilità liquide" coincide con la rispettiva voce dello Stato Patrimoniale.

Nota 11. Attività non correnti destinate alla dismissione

Alla data del 31 dicembre 2015, la voce si riferisce unicamente alla partecipazione detenuta al 27,4% del capitale sociale della svizzera THERAMetrics holding AG, riveniente dalla riclassifica operata dalla voce "Partecipazioni", iscritta al minore tra il valore contabile e il fair value diminuito dei prevedibili costi di dismissione, conformemente a quanto disposto dal principio contabile IFRS 5, come ampiamente descritto nella precedente Nota 3.

Nota 12. Patrimonio netto

Al 31 dicembre 2015 il patrimonio netto della Società era negativo per Euro 2.682 migliaia a fronte di un capitale sociale pari a Euro 11.599 migliaia.

In particolare, si segnala che nel corso dell'esercizio 2015 e di quello precedente la Società ha registrato perdite che, sommate alla perdite cumulate e non coperte dalla Società, anche considerate le riserve disponibili alla data, hanno determinato il ricorrere al 31 dicembre 2015 delle condizioni di cui all'articolo 2447 del Codice Civile, ovvero la riduzione del capitale sociale al di sotto del minimo legale.

Si precisa, tuttavia, che l'entità della perdita d'esercizio e delle poste non ricorrenti che ne hanno caratterizzato l'ammontare sono state definitivamente accertate nel corso del mese di marzo nell'ambito delle attività propedeutiche alla finalizzazione dei dati di bilancio, quando, tra l'altro, le citate condizioni apparivano già rimosse per effetto dell'acquisita disponibilità degli azionisti rilevanti Fin Posillipo S.p.A. e Bootes S.r.l. a rinunciare, in via definitiva e incondizionata, alla restituzione dei crediti rispettivamente vantati a fronte dei prestiti onerosi a breve termine erogati in favore della Società per complessivi Euro 4,1 milioni, comprensivi di interessi medio tempore maturati, destinando tali importi in conto di futuri aumenti di capitale della Società, come meglio descritto nel precedente paragrafo "Continuità aziendale ed osservazioni sul profilo finanziario".

Sebbene quanto sopra indicato, l'evoluzione dei risultati economici e del patrimonio netto della Società alla data del 31 marzo 2016 confermano la sussistenza delle condizioni di cui all'articolo 2446 del Codice Civile.

Pertanto, il Consiglio di Amministrazione della Società fissato in data 20 aprile 2016 è chiamato a convocare l'Assemblea degli azionisti per il giorno 30 maggio 2016, in unica convocazione, per deliberare, tra l'altro, in merito all'adozione dei provvedimenti ai sensi dell'articolo 2446 del Codice Civile.

Per ulteriori dettagli in merito alle considerazioni degli amministratori ed agli opportuni provvedimenti da essi adottati per il superamento della fattispecie di cui all'articolo 2446 del Codice Civile si rinvia a quanto precedentemente indicato nelle presenti note illustrative al paragrafo "Continuità aziendale ed osservazioni sul profilo finanziario".

Il capitale sociale di Pierrel S.p.A. al 31 dicembre 2015 è pari a Euro 11.598.506,75, interamente sottoscritti e versati, e risulta composto da n. 54.293.573 azioni ordinarie.

La Società detiene n. 214.500 azioni proprie, iscritte ad un valore di Euro 994.690 a riduzione del Patrimonio Netto. Pertanto, le azioni ordinarie in circolazione al 31 dicembre 2015 sono n. 54.079.073.

La seguente tabella riepiloga la movimentazione delle azioni ordinarie in circolazione tra inizio e fine periodo:

Azioni ordinarie al 31 dicembre 2014 49.377.294
Aumento di capitale sociale 4.916.279
Azioni ordinarie emesse al 31 dicembre 2015 54.293.573
Azioni proprie (214.500)
Azioni ordinarie in circolazione al 31 dicembre 2015 54.079.073

A tal riguardo si segnala, per completezza di informazione, che in data 17 aprile 2015 si è concluso con successo l'aumento di capitale deliberato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 18 marzo 2015 mediante l'integrale sottoscrizione delle n. 4.916.279 azioni offerte per un controvalore complessivo di Euro 3.441.395,30, di cui Euro 245.813,95 da imputarsi a capitale sociale ed il residuo ammontare a riserva da sovrapprezzo. Pertanto, a tale data il capitale sociale di Pierrel si è adeguato a complessivi Euro 11.598.506,75.

La voce "Riserve", esposta in bilancio per negativi Euro 3.770 migliaia, risulta composta da:

  • Riserva da sovrapprezzo azioni (Euro 14.115 migliaia);
  • Riserva per azioni proprie (- Euro 995 migliaia);
  • Riserva di Cash-flow hedge (- Euro 116 migliaia);
  • Riserva ex IAS 19 Revised (- Euro 26 migliaia, al netto della fiscalità differita a patrimonio netto di circa Euro 2 migliaia);
  • Perdite di esercizi precedenti portate a nuovo (- Euro 16.748 migliaia).

Alla data di chiusura del bilancio di esercizio le azioni proprie acquistate nel 2008, per un ammontare complessivo pari a Euro 995 migliaia, risultano costituite in pegno a favore della Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. a garanzia del finanziamento di Euro 500 migliaia, a suo tempo concesso alla Società, e oggetto di rescheduling lo scorso 25 giugno.

Si segnala altresì che al 31 dicembre 2015, a seguito dell'iscrizione della partecipazione detenuta in THERAMetrics holding AG come discontinued operation conformemente a quanto disposto dal principio IFRS 5, la Società ha provveduto a riversare l'intero ammontare della Riserva IFRS 3 (residuo alla data per compelssivi Euro 698 migliaia), originariamente rilevata a Patrimonio netto in sede di prima iscrizione della medesima partecipazione riveniente dalla conclusione nel settembre 2013 della business combination con la precedente Divisione Ricerca del Gruppo Pierrel.

Il prospetto sottostante evidenzia, come previsto dall'art. 2427 del Codice Civile, la possibilità di utilizzazione, la distribuibilità e l'avvenuto utilizzo nei precedenti esercizi delle voci del patrimonio netto:

Natura/Descrizione Importo Possibilità di
utilizzazione (*)
Quota disponibile Riepilogo delle utilizzazioni effettuate
nei tre esercizi precedenti
(euro migliaia) Per copertura
perdite
Per altre ragioni
Capitale 11.599
RISERVE DI CAPITALE
Riserva legale
Riserva da sovrapprezzo azioni 14.115 A, B
Altre riserve (inclusa Riserva IAS19R) (26) 5.170
Riserve per azioni proprie in portafoglio (995)
Riserva copertura cash-flow hedge (116)
Riserva IFRS 3
Utili (perdite) portati a nuovo (16.748)
Totale (3.770)
Quota non distribuibile
Perdita dell'esercizio (10.511)
Residua quota distribuibile

(*) A : per aumento di capitale B : per copertura perdite C : per distribuzione ai soci

Come previsto dall'art. 2426 del Codice Civile, si evidenzia infine che al 31 dicembre 2015 i costi di sviluppo non ancora ammortizzati sono pari a circa Euro 252 migliaia.

Per una sintesi delle movimentazioni delle voci nel periodo si rimanda al "Prospetto delle variazioni del patrimonio netto".

Nota 13. Benefici per i dipendenti

La tabella sottostante evidenzia la movimentazione del fondo Trattamento di Fine Rapporto ("TFR") classificabile, secondo lo IAS 19 Revised, tra i "post-employment benefits" del tipo "piani a benefici definiti":

Benefici per i dipendenti

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Fondo al 31 dicembre dell'anno precedente 399 399 -
Utilizzi e anticipazioni (50) (38) (12)
Current service cost -
Interest cost 5 1
2
(7)
(Utili) / Perdite attuariali (17) 2
6
(43)
Altri movimenti 5 5
TOTALE BENEFICI A DIPENDENTI 342 399 (57)

I decrementi registrati nell'anno si riferiscono principalmente ad erogazioni ai dipendenti (circa Euro 50 migliaia).

Si segnala che il costo corrente del piano è iscritto in bilancio alla voce "Costo del personale", mentre la componente finanziaria è inserita tra gli Oneri finanziari di periodo; gli utili e/o le perdite attuariali sono rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Le principali assunzioni usate nella determinazione delle obbligazioni derivanti dal piano pensionistico "TFR" della Società sono le seguenti:

Data di calcolo

31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Tasso di rotazione del personale 3,0% 3,0%
Tasso di attualizzazione 2,03% 1,49%
Tasso di anticipazioni 2,0% 2,0%
Tasso d'inflazione 1,5% 2,0%

La Società partecipa anche ai c.d. "fondi pensione" che, secondo lo IAS 19 Revised, rientrano tra i postemployment benefit del tipo "piani a contributi definiti". Per tali piani la Società non prevede ulteriori obbligazioni monetarie una volta che i contributi vengono versati. L'ammontare dei costi di tali piani per l'anno 2015, inseriti nella voce "Costo del personale", è stato pari ad Euro 240 migliaia.

Nota 14. Imposte differite passive

La tabella sottostante dettaglia le differenze temporanee tra imponibile fiscale e reddito civilistico che hanno comportato la rilevazione di imposte differite passive.

Imposte differite passive

Imponibile 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
(281)
9
5
5
327 (272)
167
3
2
4
6
9
327

La voce "Imposte differite" si riferisce, per Euro 46 migliaia, al disallineamento originatosi in esercizi precedenti tra l'ammortamento civilistico e l'ammortamento fiscale di beni materiali e immateriali e, per Euro 9 migliaia, agli utili su cambi non realizzati nell'esercizio.

La variazione rispetto al precedente esercizio è principalmente dovuta al parziale "riassorbimento" del citato disallineamento tra l'ammortamento civilistico e l'ammortamento fiscale di beni materiali e immateriali (circa Euro 281 migliaia).

Nota 15. Debiti finanziari (correnti e non correnti)

Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB n. DEM/6064293/2006, del 28 luglio 2006, ed in conformità con la Raccomandazione ESMA 2011/81, si segnala che la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2015 è la seguente:

Debiti finanziari (correnti e non correnti)

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
A. Cassa 1 2
B. Altre disponibilità liquide 1.172 281
C. Titoli detenuti per la negoziazione
D.
Liquidità (A) + (B) + (C)
1.173 283
E. Crediti finanziari correnti 8
6
8
6
F. Debiti bancari correnti (1.984) (4.888)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (137) (4.782)
H. Altri debiti finanziari correnti (5.374) (4.149)
I. Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (7.495) (13.819)
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (6.236) (13.450)
K. Debiti bancari non correnti (8.127) (2.183)
L. Obbligazioni emesse
M. Altri debiti non correnti (7.385) (6.824)
N. Indebitamento Finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (15.512) (9.007)
O. Indebitamento Finanziario netto (J) + (N) (21.748) (22.457)

La posizione finanziaria netta della Società al 31 dicembre 2015 è negativa per Euro 21.748 migliaia, in miglioramento di Euro 709 migliaia rispetto al precedente esercizio, quando era negativa per Euro 22.457 migliaia. Tale variazione è sostanzialmente imputabile ad un incremento della liquidità (circa Euro 890 migliaia), parzialmente compensato da un aumento dell'indebitamento finanziario complessivo (circa Euro 181 migliaia), mentre i crediti finanziari verso controllate restano invariati (Euro 86 migliaia).

I debiti bancari correnti migliorano di circa Euro 2.904 migliaia rispetto allo stesso dato al 31 dicembre 2014. La significativa variazione è riconducibile principalmente alle riclassifiche di quote di debito a breve termine, tra le passività a medio e lungo termine, operate a seguito dell'avvenuta sottoscrizione, in data 25 giugno 2015, con Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., UniCredit Banca S.p.A. e Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. degli accordi modificativi per la rimodulazione dell'indebitamento bancario del Gruppo Pierrel per complessivi Euro 17,5 milioni.

A tal proposito si ricorda che gli accordi di modifica hanno riguardato l'esposizione debitoria della Società, della controllata Pierrel Pharma S.r.l. e della controllata indiretta THERAMetrics S.p.A. e riflettono i contenuti della manovra finanziaria proposta dalla Società e approvata dalle banche finanziatrici nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2015 – dettagliatamente comunicata al mercato in data 2 marzo 2015 – e, più in particolare: (a) il pagamento di circa il 60% del debito complessivo, a partire dal 30 giugno 2015 e fino al mese di giugno 2021, mediante il pagamento di rate trimestrali di importo crescente su base annuale, secondo specifici piani di ammortamento ritenuti coerenti con i flussi di cassa previsti nei piani industriali, economico e finanziari della singole società del Gruppo Pierrel coinvolte; (b) il pagamento del debito residuo, pari a circa il 40% dell'esposizione finanziaria complessiva, in un'unica soluzione al 31 dicembre 2021; e (c) il pagamento degli interessi maturati e non pagati al 31 dicembre 2014, in tre tranche di cui la prima alla data di sottoscrizione degli accordi e le altre due rispettivamente al 31 luglio ed al 31 ottobre 2015 regolarmente pagate alla data di pubblicazione della presenta nota informativa.

Nel dettaglio gli effetti delle principali riclassifiche di quote di debito dal breve termine al medio lungo termine operate alla luce dei sopra citati accordi di rescheduling si riferiscono a:

  • Euro 500 migliaia del finanziamento concesso dalla Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e garantito da azioni proprie in pegno;
  • Euro 389 migliaia della linea di credito concessa dalla UniCredit Banca S.p.A.;

Euro 716 migliaia riferiti all'esposizione per anticipazioni e scoperti in conto corrente nei confronti della Banca Nazionale del Lavoro S.p.A..

La voce risente, altresì, dei rimborsi eseguiti a valere sulla linea di credito concessa dalla UniCredit Banca S.p.A. (per Euro 286 migliaia) e sull'esposizione per anticipazioni e scoperti in conto corrente nei confronti della Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. (per circa Euro 739 migliaia) e di un decremento di Euro 272 migliaia dell'esposizione nei confronti della UniCredit Factoring S.p.A. per anticipi ricevuti a fronte di crediti commerciali ceduti; infine, la restante parte dello scostamento è riferibile alla diminuzione dell'esposizione nei confronti di Intesa SanPaolo S.p.A. per il rientro sulla posizione debitoria disciplinata in via autonoma nel corso del 2014.

La parte corrente dell'indebitamento non corrente pari ad Euro 137 migliaia, migliora di Euro 4.645 migliaia rispetto al precedente esercizio per effetto principalmente delle riclassifiche operate tra le passività finanziarie a medio e lungo termine alla luce degli accordi firmati in data 25 giugno 2015 e, nel dettaglio:

  • Euro 3.088 migliaia riferiti al finanziamento concesso dalla UniCredit Banca S.p.A. alla Capogruppo, al netto della riclassifica al costo ammortizzato degli oneri accessori sostenuti nell'ambito dell'operazione di rescheduling e di competenza di esercizi successivi (circa Euro 28 migliaia), solo in parte compensati dalla variazione in aumento della quota a breve termine in quanto riferita ad interessi dovuti su tale posizione pari a circa Euro 14 migliaia; e
  • Euro 1.567 migliaia riferiti al mutuo fondiario concesso dalla Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. al netto della riclassifica al costo ammortizzato degli oneri accessori sostenuti nell'ambito dell'operazione di rescheduling e di competenza di esercizi successivi (circa Euro 28 migliaia).

L'ulteriore riduzione pari a circa Euro 4 migliaia si riferisce alla posizione debitoria della Società nei confronti di Banca delle Marche S.p.A. in amministrazione straordinaria (ridenominata in Nuova Banca delle Marche S.p.A. alla data di predisposizione del presente bilancio).

Gli altri debiti finanziari correnti pari ad Euro 5.374 migliaia si incrementano di circa Euro 1.225 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014, quando erano pari ad Euro 4.149 migliaia. La voce include:

  • (i) il fair value negativo del contratto derivato in essere con la Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. (circa Euro 101 migliaia), in diminuzione di circa Euro 78 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014;
  • (ii) la quota a breve termine (Euro 769 migliaia al 31 dicembre 2015, in diminuzione di circa Euro 396 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014) del debito finanziario nei confronti di Dentsply, di originari USD 16,5 milioni, assunto da Pierrel S.p.A. in data 31 agosto 2006 per finanziare l'acquisto del sito produttivo di Elk Grove (USA), successivamente dismesso nel 2009;
  • (iii) Euro 3.002 migliaia, comprensivi di interessi maturati alla data del 31 dicembre 2015, riferiti al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto con l'azionista Fin Posillipo S.p.A. in data 26 ottobre 2012;
  • (iv) Euro 501 migliaia, comprensivi di interessi maturati alla data del 31 dicembre 2015, riferiti al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto con l'azionista Fin Posillipo S.p.A. in data 23 dicembre 2015;
  • (v) Euro 500 migliaia riferiti al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto con l'azionista Bootes S.r.l. in data 23 dicembre 2015; ed
  • (vi) Euro 500 migliaia riferiti al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto con il Sig. Pasquale Busto, soggetto terzo, in data 22 dicembre 2015.

Si precisa che le posizioni finanziarie di cui ai precedenti punti (iii), (iv) e (v) sono state oggetto di rinuncia alla restituzione da parte degli azionisti Fin Posillipo S.p.A. e Bootes S.r.l. nel corso del mese di marzo 2016, come meglio descritto nel successivo paragrafo "Finanziamento soci".

I debiti bancari non correnti sono pari ad Euro 8.127 migliaia e si incrementano di Euro 5.944 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014, principalmente per effetto delle riclassifiche operate dall'indebitamento bancario a breve termine a seguito della citata sottoscrizione in data 25 giugno 2015 degli accordi modificativi per la rimodulazione dell'indebitamento bancario del Gruppo Pierrel, e nel dettaglio:

  • Euro 1.567 riferiti al mutuo fondiario concesso da Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., al netto della riclassifica al costo ammortizzato degli oneri accessori sostenuti per tale posizione nell'ambito dell'operazione di rescheduling e di competenza di esercizi successivi (circa Euro 28 migliaia);
  • Euro 3.088 migliaia relativi al finanziamento concesso da UniCredit Banca S.p.A., al netto della riclassifica al costo ammortizzato degli oneri accessori sostenuti per tale posizione nell'ambito dell'operazione di rescheduling e di competenza di esercizi successivi (circa Euro 28 migliaia);
  • Euro 500 migliaia riferiti al finanziamento garantito da azioni concesso da Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.;
  • Euro 389 migliaia riferiti allo scoperto in conto corrente della Società presso la Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.;
  • Euro 716 migliaia riferiti alla linea di credito concessa dalla UniCredit Banca S.p.A..

La voce risente, altresì, di un ulteriore decremento di Euro 261 migliaia, di cui Euro 119 migliaia riferiti al debito che la Società ha nei confronti della Nuova Banca delle Marche S.p.A. ed Euro 142 migliaia relativi al decremento delle quote a medio lungo termine del debito verso Intesa SanPaolo S.p.A..

Gli altri debiti non correnti, pari ad Euro 7.385 migliaia al 31 dicembre 2015, si incrementano di circa Euro 561 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014 unicamente per effetto dell'attualizzazione delle quote a mediolungo termine del debito finanziario nei confronti di Dentsply, di originari USD 16,5 milioni, assunto da Pierrel S.p.A. in data 31 agosto 2006 per finanziare l'acquisto del sito produttivo di Elk Grove, successivamente dismesso nel 2009.

Si precisa che, rispetto al 31 dicembre 2014, la quota di interessi maturata al 31 dicembre 2015 è stata riclassificata dalla voce "altre passività a breve termine" alla voce "passività finanziarie correnti".

L'esposizione debitoria della Società suddivisa per scadenza e per tipologia di rapporto è evidenziata nella seguente tabella, assieme alle principali caratteristiche dei finanziamenti a medio-lungo termine:

Finanziamenti bancari concessi a MLT

Saldo al Entro Oltre Oltre Saldo al Entro Oltre Oltre
(euro migliaia) 31.12.15 12 mesi 12 mesi 5 anni 31.12.14 12 mesi 12 mesi 5 anni
Mutuo fondiario BNL 3.105 1.261 1.844 3.133 1.567 1.566
Mutuo chirografario NUOVA BANCA DELLE MARCHE 413 123 290 536 127 409
Finanziamento UNICREDIT 3.075 1
4
1.276 1.785 3.088 3.088
TOTALE FINANZIAMENTI BANCARI CONCESSI A MLT 6.593 137 2.827 3.629 6.757 4.782 1.975

Finanziamenti bancari concessi a BT

Saldo al Entro Oltre Oltre Saldo al Entro Oltre Oltre
(euro migliaia) 31.12.15 12 mesi 12 mesi 5 anni 31.12.14 12 mesi 12 mesi 5 anni
Finanziamento BNL garantito da azioni 500 280 220 500 500
UNICREDIT Factoring anticipi fatture 1.055 1.055 1.327 1.327
UNICREDIT Banca c/anticipo 714 325 389 1.000 1.000
BNL 1.175 459 716 1.914 1.914
INTESA 211 145 6
6
355 147 208
TOTALE FINANZIAMENTI BANCARI CONCESSI BT 3.655 1.984 1.451 220 5.096 4.888 208

Altri finanziamenti

Saldo al Entro Oltre Oltre Saldo al Entro Oltre Oltre
(euro migliaia) 31.12.15 12 mesi 12 mesi 5 anni 31.12.14 12 mesi 12 mesi 5 anni
Debito finanziario per contratto Dentsply 8.154 769 3.708 3.677 7.989 1.165 3.218 3.606
Passività finanziarie legate a derivati 101 101 179 179
Altri finanziamenti 501 501
Finanziamento soci 4.003 4.003 2.805 2.805
TOTALE ALTRI FINANZIAMENTI 12.759 5.374 3.708 3.677 10.973 4.149 3.218 3.606
Totale
Saldo al Entro Oltre Oltre Saldo al Entro Oltre Oltre
(euro migliaia) 31.12.15 12 mesi 12 mesi 5 anni 31.12.14 12 mesi 12 mesi 5 anni
TOTALE FINANZIAMENTI BANCARI MLT 6.813 137 2.827 3.849 6.757 4.782 1.975
TOTALE FINANZIAMENTI BANCARI BT 3.435 1.984 1.451 5.096 4.888 208
TOTALE ALTRI FINANZIAMENTI 12.759 5.374 3.708 3.677 10.973 4.149 3.218 3.606
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE 23.007 7.495 7.986 7.526 22.826 13.819 5.401 3.606

Tutte le principali fonti di finanziamento a medio-lungo termine sono espresse in Euro, ad eccezione del debito verso Dentsply che è espresso in dollari statunitensi e valorizzato al tasso di cambio EUR/USD rilevato alla data del 31 dicembre 2015.

I debiti finanziari scaduti al 31 dicembre 2015 relativi al Gruppo ammontano ad Euro 3.076 migliaia in diminuzione di circa Euro 5.634 migliaia rispetto al corrispondente dato del 31 dicembre 2014, quando erano pari ad Euro 8.710 migliaia. La significativa variazione è riveniente dalla citata rimodulazione dell'indebitamento bancario della Società, e più in generale del Gruppo, a seguito della sottoscrizione degli accordi di modifica avvenuta lo scorso 25 giugno con Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. e UniCredit Banca S.p.A..

Nel dettaglio le posizioni finanziarie scadute della Società al 31 dicembre 2015 includono:

  • Euro 3.003 migliaia riferiti al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto con l'azionista Fin Posillipo S.p.A. in data 26 ottobre 2012, oggetto di rinuncia da parte dell'azionista nel corso del mese di marzo 2016, come meglio descritto nel successivo paragrafo "Finanziamento soci";
  • USD 70 migliaia pari a circa il 50 per cento del rebate dovuto a Dentsply e scaduto in data 15 novembre 2015, interamente pagato alla data del presente bilancio; ed
  • Euro 9 migliaia riferiti ad interessi dovuti al 31 dicembre 2015 sulle posizioni finanziarie in essere nei confronti di Nuova Banca delle Marche S.p.A. (per circa Euro 5 migliaia) e di Intesa San Paolo S.p.A. (per circa Euro 4 migliaia), entrambi interamente pagati alla data di predisposizione del presente bilancio.

Rescheduling dell'indebitamento bancario della Società e del Gruppo

Nel corso del mese di aprile 2014 la Società ha inoltrato alla UniCredit Banca S.p.A., alla BNL BNP Paribas ed alla Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. (le "Banche Finanziatrici"), che vantavano nei confronti delle società del Gruppo crediti per complessivi Euro 17,5 milioni (di cui Euro 9,6 milioni riconducibili a Pierrel S.p.A.), una nuova proposta, rispetto a quella precedentemente inviata nel marzo 2013, per la rimodulazione dell'indebitamento del Gruppo.

Tale proposta è stata definitivamente approvata dalle Banche Finanziatrici - e precisamente nell'ordine da Banca Popolare di Milano S.c.ar.l., UniCredit S.p.A. e Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. - tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo 2015, come dettagliatamente comunicato al mercato lo scorso 2 marzo 2015. In data 25 giugno 2015 la Società ha sottoscritto con UniCredit Banca S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. gli accordi modificativi per la rimodulazione del debito bancario del Gruppo Pierrel per complessivi Euro 17,5 milioni, unitamente all'ulteriore documentazione legale connessa.

Nel dettaglio, gli accordi di modifica hanno riguardato l'esposizione debitoria della Società, della controllata Pierrel Pharma S.r.l. e della controllata indiretta THERAMetrics S.p.A. e riflettono i contenuti della manovra finanziaria proposta dalla Società e approvata dalle banche nel corso del primo trimestre dell'anno in corso e, più in particolare: (a) il pagamento di circa il 60% del debito complessivo, a partire dal 30 giugno 2015 e fino al mese di giugno 2021, mediante il pagamento di rate trimestrali di importo crescente su base annuale, secondo specifici piani di ammortamento ritenuti coerenti con i flussi di cassa previsti nei piani industriali, economico e finanziari della singole società del Gruppo Pierrel coinvolte; (b) il pagamento del debito residuo, pari a circa il 40% dell'esposizione finanziaria complessiva, in un'unica soluzione al 31 dicembre 2021; e (c) il pagamento degli interessi maturati e non pagati al 31 dicembre 2014, in tre tranche di cui la prima alla data di sottoscrizione degli accordi e le altre due rispettivamente al 31 luglio ed al 31 ottobre 2015.

Alla data di predisposizione del presente bilancio la Società, così come le società Pierrel Pharma S.r.l. e THERAMetrics S.p.A., hanno regolarmente adempiuto a quanto previsto nei sopra indicati accordi modificativi.

Passività finanziarie oggetto di rescheduling
Società Saldo al Entro 12 Oltre 12 Oltre 5 Saldo al Entro 12 Oltre 12 Oltre 5
(euro migliaia) beneficiaria 31.12.15 mesi mesi anni 31.12.14 mesi mesi anni
Mutuo fondiario BNL Pierrel S.p.A 3.105 1.261 1.844 3.133 1.567 1.566
Finanziamento BNL garantito da azioni Pierrel S.p.A 500 280 220 500 500
BNL Pierrel S.p.A 1.175 459 716 1.914 1.914

8.569 798 3.922 3.849 9.635 8.069 1.566

Finanziamento UNICREDIT Pierrel S.p.A 3.075 14 1.276 1.785 3.088 3.088 UNICREDIT Banca c/anticipo Pierrel S.p.A 714 325 389 1.000 1.000

TOTALE FINANZIAMENTI OGGETTO DI

RESCHEDULING

La tabella che segue riporta le posizioni debitorie oggetto di rescheduling da parte delle Banche

Finanziatrici:

Per completezza di informazione si segnala che nel corso del mese di marzo 2016, nell'ambito del progetto strategico della Divisione TCRDO e delle più ampie trattative in avanzato stato di negoziazione, la Società ha inviato ad UniCredit Banca S.p.A. e a Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. una nuova richiesta di modifica e waiver dei contratti di finanziamento in essere, rispettivamente, con Pierrel S.p.A. e con la società THERAMetrics S.p.A., controllata diretta italiana della THERAMetrics holding AG, con lo scopo di favorire la predisposizione di tutte le condizioni necessarie per la finalizzazione delle transazioni in corso di trattazione, tra cui lo svincolo di alcune garanzie e la ridefinizione di covenant finanziari e di clausole di "Change of Controls" e "Cross Default". Alla data di predisposizione delle presenti Note Illustrative è tuttora in corso il completamento della documentazione e delle informazioni necessarie a supportare le ulteriori richieste avanzate dal ceto bancario.

INFORMAZIONI SIGNIFICATIVE SUI FINANZIAMENTI IN ESSERE

Mutuo fondiario Banca Nazionale del Lavoro

In data 7 ottobre 2008 la Società e Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. hanno sottoscritto un contratto di finanziamento a medio-lungo termine per un importo complessivo massimo di Euro 4,7 milioni, erogato con atto integrativo e di quietanza in data 29 ottobre 2008. L'originario contratto di finanziamento, di durata decennale, prevedeva un anno di preammortamento con successivo rimborso mediante rate semestrali costanti pari ad Euro 261 migliaia cadauna, e un tasso di interesse variabile pari all'Euribor a sei mesi più uno spread dell'1,25%.

In data 9 ottobre 2008 a garanzia del puntuale adempimento degli obblighi derivanti dal finanziamento è stata iscritta un'ipoteca di secondo grado, per un importo pari ad Euro 7,9 milioni, a valere sul complesso immobiliare di Capua.

Nel mese di giugno 2011 Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e UniCredit Banca S.p.A. hanno formalizzato un "Intercreditor agreement" al fine di regolare le garanzie ipotecarie concesse dalla Società ad entrambe, con il quale quest'ultima ha accettato di ripartire con Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. l'importo netto di quanto incassato da UniCredit Banca S.p.A. in caso di escussione delle garanzie ipotecarie costituite in suo favore a fronte della costituzione, in favore esclusivo di UniCredit Banca S.p.A., di un privilegio speciale su determinati macchinari di proprietà di Pierrel S.p.A..

Il mutuo sottoscritto con la Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e sopra descritto non prevede il rispetto di alcun covenant a carico della Società.

Tale finanziamento, il cui valore residuo alla data del 31 dicembre 2015 è pari ad Euro 3.105 migliaia (Euro 3.133 migliaia al 31 dicembre 2014), rientra tra le posizioni oggetto di rescheduling, così come descritto nel precedente paragrafo dedicato, ed è esposto in bilancio al netto dell'iscrizione al costo ammortizzato degli oneri accessori sostenuti nell'ambito dell'operazione di riscadenzamento.

In data 25 giugno 2015, infatti, dinanzi al notaio Cesaro di Milano, la Società e la Banca Finanziatrice hanno sottoscritto un atto di modifica e waiver con cui l'originario contratto di finanziamento è stato modificato come segue, ferma restando l'assenza di qualsiasi effetto novativo sullo stesso:

  • la scadenza del finanziamento è stata prorogata al 31 dicembre 2021;
  • il nuovo piano di ammortamento del finanziamento prevede il rimborso in rate trimestrali crescenti, di cui la prima con scadenza 30 settembre 2018 e l'ultima (Bullet di Euro 1.697 migliaia) in data 31 dicembre 2021;
  • a partire dal 1 gennaio 2015 il tasso di interesse applicabile è pari all'Euribor a tre mesi più uno spread pari a 250 basis points, da pagarsi trimestralmente;
  • gli interessi corrispettivi arretrati al 31 dicembre 2014 sono stati corrisposti, in via posticipata, in tre tranche al 25 giugno 2015 (Euro 23 migliaia), al 31 luglio 2015 (Euro 30 migliaia) e al 31 ottobre 2015 (Euro 30 migliaia);
  • a partire dal 1 gennaio 2015 gli interessi corrispettivi sono pagati (i) al 25 giugno 2015, quelli relativi al primo trimestre 2015, e (ii) in rate trimestrali posticipate quelli di volta in volta maturati a partire dal secondo trimestre 2015 e fino alla data di scadenza;
  • la Banca ha rinunciato a qualsiasi interesse di mora, che sono pertanto ricalcolati a zero;
  • con riferimento, inoltre, agli importi dovuti in forza del contratto derivato sottoscritto in data 29 ottobre 2008 e relativo alla copertura dai rischi di fluttuazione dei tassi di interesse del predetto finanziamento, gli stessi dovranno essere prontamente coperti mediante versamento da parte della Società di provvista sul conto corrente in essere presso la stessa banca, fermo restando che, alla luce delle modifiche e rinunce apportate con l'atto di modifica e waiver, le parti si riservano di

rinegoziare, in buona fede, anche i termini del contratto Interest Rate Swap ("IRS") allo scopo di allinearlo, alle previsioni contenute nel nuovo piano di ammortamento.

Sempre in data 25 giugno 2015, nell'ambito della sottoscrizione degli accordi di rescheduling dell'indebitamento bancario del Gruppo Pierrel e alla luce delle modifiche e rinunce ai contratti di finanziamento apportate con gli atti di modifica e waiver, Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e UniCredit Banca S.p.A. hanno altresì sottoscritto una lettera con cui confermano i propri obblighi rivenienti dal citato accordo intercreditorio che pertanto continuerà ad avere pieno vigore ed efficacia.

Finanziamento UniCredit

In data 26 marzo 2007, Pierrel S.p.A. e UniCredit Banca S.p.A. (già UniCredit Banca d'Impresa S.p.A.) hanno sottoscritto un contratto di finanziamento a medio-lungo termine per un importo complessivo massimo di Euro 8.500 migliaia articolato nelle seguenti due linee di credito:

  • (a) una linea di credito per un importo massimo pari ad Euro 6.500 migliaia utilizzabile per l'acquisizione di una partecipazione pari all'85% del capitale sociale della Pierrel Research Europe GmbH (oggi THERAMetrics GmbH) ("Linea A"); ed
  • (b) una linea di credito per un importo massimo pari ad Euro 2.000 migliaia, successivamente ridotta ad Euro 1.500 migliaia, da utilizzarsi ai fini del sostegno delle esigenze finanziarie di cassa della Società e delle società del Gruppo, ovvero per anticipi su contratti e su fatture della Società o delle società del Gruppo scadenti entro 120 giorni ("Linea B").

Per quanto riguarda la predetta Linea A (il cui valore residuo al 31 dicembre 2015 è pari ad Euro 3.075 migliaia, al netto degli oneri accessori sostenuti nell'ambito dell'operazione di riscadenzamento, iscritti al costo ammortizzato per Euro 27 migliaia, e comprensivo del rateo interessi di competenza degli ultimi due mesi dell'esercizio pari ad Euro 14 migliaia, poi corrisposti a fine gennaio 2016), iscritta tra i finanziamenti bancari concessi a medio-lungo termine, si segnala che sulla base degli accordi originali il rimborso di tale finanziamento, con scadenza nel 2017, era previsto mediante rate trimestrali dell'importo di circa Euro 162,5 migliaia cadauna, con cadenza al 31 gennaio, 30 aprile, 31 luglio e 31 ottobre di ciascun esercizio.

La Linea B del finanziamento (il cui valore residuo al 31 dicembre 2015 è pari ad Euro 714 migliaia) è iscritta nella categoria dei finanziamenti bancari concessi a breve termine ed è esposta al netto degli oneri accessori sostenuti nell'ambito dell'operazione di riscadenzamento pari ad Euro 7 migliaia alla data di chiusura dell'esercizio.

A garanzia del corretto e puntuale adempimento delle obbligazioni derivanti dal tale contratto di finanziamento e relative alle predette due linee di credito, Pierrel ha costituito in favore di UniCredit Banca S.p.A. le seguenti garanzie:

  • (i) ipoteca volontaria di primo grado iscritta presso i Registri Immobiliari di Caserta, Sezione Staccata di Santa Maria Capua Vetere in data 19 aprile 2007 numeri 25744/9132, su alcuni beni immobili in proprietà della stessa (scrittura privata autenticata nelle firme dal dott. Riccardo Genghini, notaio in Milano, rep.n. 36397 racc. n. 8385, in data 26 marzo 2007);
  • (ii) pegno di primo grado sull'85% del capitale sociale di IFE Europe GmbH Institute for Research and Development (oggi, THERAMetrics GmbH, già Pierrel Research Europe GmbH), società costituita ed esistente ai sensi del diritto tedesco, con sede in Essen (Germania), Zeche Katharina Strasse n. 6, iscritta al registro del commercio presso il tribunale di Essen al n. HRB 18401 (atto n. 29 del repertorio dei documenti per il 2007 del dott. Thomas Gelzer, notaio in Basilea - Svizzera);

  • (iii) in considerazione ed a fronte dell'accettazione da parte di UniCredit Banca S.p.A. di ripartire in parti uguali con Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. - fino a concorrenza di quanto a quest'ultima dovuto in relazione al finanziamento per Euro 4,7 milioni concesso a Pierrel in data 7 ottobre 2008 - l'importo netto di quanto incassato da UniCredit Banca S.p.A. in caso di escussione dell'ipoteca di cui al precedente punto (a), in data 28 giugno 2011, a garanzia del corretto e puntuale adempimento delle obbligazioni derivanti dal Contratto di Finanziamento, per scrittura privata autenticata nelle firme dal dott. Stefano Rampolla, notaio in Milano, rep.n. 39800 racc. n. 9928, Pierrel ha costituito in favore di UniCredit Banca S.p.A. un privilegio speciale ai sensi dell'art. 46 e seguenti del Decreto Legislativo 1 settembre 1993, n. 385, sugli impianti, attrezzature, macchinari ed altri beni strumentali in proprietà del mutuatario, nonché di futura acquisizione da parte dello stesso. Inoltre, nel mese di giugno 2011 Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e UniCredit Banca S.p.A. hanno formalizzato un "Intercreditor agreement" che regola le garanzie ipotecarie, secondo le modalità descritte nel precedente paragrafo dedicato al mutuo fondiario concesso dalla Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.; e

  • (iv) con lettera sottoscritta in data 13 dicembre 2012 da Fin Posillipo S.p.A., Canio Giovanni Mazzaro e Società di Partecipazione Industriale S.r.l. è stata costituita una fideiussione in favore di Unicredit a garanzia del residuo debito riferito esclusivamente alla Linea B del Finanziamento.

Si precisa che le predette linee di credito rientrano tra le posizioni oggetto di rescheduling, così come descritto in dettaglio nel precedente paragrafo dedicato.

Pertanto, in data 25 giugno 2015, dinanzi al notaio Cesaro di Milano, la Società e la Banca Finanziatrice hanno sottoscritto un atto di modifica e waiver con cui il contratto di finanziamento sopra indicato è stato modificato come segue, ferma restando l'assenza di qualsiasi effetto novativo sullo stesso:

  • la data di scadenza è stata prorogata al 31 gennaio 2022, per la Linea A, e al 31 dicembre 2017 per la Linea B;
  • il nuovo piano di ammortamento del finanziamento prevede il rimborso in rate trimestrali crescenti, di cui per la Linea A la prima con scadenza 30 aprile 2018 e l'ultima (Bullet di Euro 1.522 migliaia) in data 31 gennaio 2022, e per la Linea B la prima rata con scadenza 30 giugno 2015 e l'ultima in data 31 dicembre 2017;
  • a partire dal 1 gennaio 2015 il tasso di interesse applicabile, da pagarsi trimestralmente, è pari all'Euribor a tre mesi più uno spread che per la Linea A è pari a 250 punti base, mentre per la Linea B è pari a 400 punti base;
  • gli interessi corrispettivi arretrati al 31 dicembre 2014 sono stati pagati, in via posticipata, in tre rate da Euro 54 migliaia cadauna al 25 giugno, 31 luglio e 31 ottobre 2015;
  • a partire dal 1 gennaio 2015 gli interessi corrispettivi di volta in volta maturati sono pagati (i) al 25 giugno 2015, quelli relativi al primo trimestre 2015, e (ii) in rate trimestrali posticipate a partire dal secondo trimestre 2015 e fino alla data di scadenza;
  • la Banca ha rinunciato agli interessi di mora, che sono pertanto ricalcolati a zero.

Si segnala inoltre che, sempre in data 25 giugno 2015, nell'ambito della sottoscrizione degli accordi di rescheduling dell'indebitamento bancario del Gruppo Pierrel e alla luce delle modifiche e rinunce ai contratti di finanziamento apportate con gli atti di modifica e waiver, Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e UniCredit Banca S.p.A. hanno altresì sottoscritto una lettera con cui confermano i propri obblighi rivenienti dal citato accordo intercreditorio che, pertanto, continuerà ad avere pieno vigore ed efficacia.

Tutte le precedenti garanzie rilasciate in favore della Banca Finanziatrice sono state peraltro confermate in sede di sottoscrizione degli accordi di modifica.

Il finanziamento prevede, altresì, il rispetto di covenant finanziari, anch'essi rivisitati nell'ambito degli accordi modificativi sottoscritti nel giugno 2015. In particolare, nell'atto di modifica e waiver è previsto che a partire dall'esercizio che chiude al 31 dicembre 2016 (incluso) dovranno essere rispettati i seguenti covenant finanziari, calcolati a livello consolidato del Gruppo Pierrel:

Covenant finanziari

Esercizio al Esercizio al Esercizio al
Parametri (dati da bilancio consolidato del Gruppo Pierrel) 31/12/2016 31/12/2017 31/12/2018
Indebitamento Finanziario Netto (escluso debito Dentsplay)/EBITDA < 7,00 < 5,00 < 4,00
Indebitamento Finanziario Netto (escluso debito Dentsplay)/Equity - < 6,00 < 5,00
EBITDA/Oneri Finanziari Netti > 1,00 > 1,50 > 2,00

A partire dall'anno 2016 i predetti covenant si intenderanno non rispettati nel caso in cui si verifichi (i) quanto all'esercizio 2016, l'inadempimento di un qualsiasi parametro finanziario, (ii) a partire dall'anno 2017 in poi, l'inadempimento di due qualsiasi parametri finanziari, anche diversi fra di loro, come risultante da due relazioni annuali consecutive.

Mutuo chirografario Nuova Banca delle Marche

In data 21 maggio 2009 è stato erogato alla Società un prestito chirografario dell'importo di Euro 1.500 migliaia che prevede il rimborso in n. 59 rate mensili dell'importo di circa Euro 27 migliaia cadauna, di cui l'ultima con scadenza il 30 aprile 2014. Il tasso applicato è pari all'Euribor a 6 mesi, maggiorato di uno spread di 200 basis points. Il finanziamento è assistito da una fideiussione specifica limitata rilasciata dall'ing. Canio Mazzaro e non prevede il rispetto di alcun covenant a carico della Società.

In data 6 marzo 2014 la Società ha sottoscritto con Banca delle Marche S.p.A. in amministrazione straordinaria (oggi Nuova Banca delle Marche S.p.A.), un "atto ricognitivo e di rientro" dell'intero debito, pari ad Euro 680 migliaia (Euro 642 migliaia al 31 dicembre 2013) mediante il pagamento immediato di circa Euro 50 migliaia al momento della sottoscrizione dell'accordo, ed il pagamento dei residui Euro 630 migliaia in n. 63 rate mensili da Euro 10 migliaia cadauna, di cui la prima corrisposta in data 31 marzo 2014 e così ogni fine mese fino a tutto il 31 maggio 2019, in regolare ammortamento alla data di predisposizione della presente nota illustrativa.

Al 31 dicembre 2015 il residuo del debito è pari a Euro 413 migliaia (di cui la quota entro i dodici mesi è pari ad Euro 123 migliaia).

Finanziamento BNL garantito da azioni

In data 11 dicembre 2008, la Società e la Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. hanno sottoscritto un contratto di credito in conto speciale per un importo complessivo massimo di Euro 500 migliaia, il cui rimborso risulta garantito dalle n. 214.500 azioni proprie in portafoglio.

Al 31 dicembre 2015 la Società è ancora debitrice nei confronti di Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. per l'intero importo erogato.

Si precisa che il sopraindicato finanziamento rientra tra le posizioni oggetto di rescheduling, così come descritto in dettaglio nel precedente paragrafo dedicato.

In data 25 giugno 2015, infatti, la Società e la Banca Finanziatrice hanno sottoscritto un atto di modifica e waiver con cui il contratto di credito in conto speciale è stato modificato come segue, ferma restando l'assenza di qualsiasi effetto novativo sullo stesso:

  • la data scadenza del finanziamento è stata prorogata al 31 dicembre 2021;
  • il nuovo piano di ammortamento del finanziamento prevede il rimborso del residuo debito alla data in rate trimestrali crescenti, di cui la prima in data 30 settembre 2018 e l'ultima (Bullet di Euro 196 migliaia) in data 31 dicembre 2021;
  • a partire dal 1 gennaio 2015 il tasso di interesse applicabile è pari all'Euribor a tre mesi più uno spread pari a 250 basis points, da pagarsi trimestralmente;
  • gli interessi corrispettivi arretrati al 31 dicembre 2014 sono stati pagati, in via posticipata, in tre tranche al 25 giugno (Euro 18 migliaia), 31 luglio (Euro 25 migliaia) e 31 ottobre 2015 (Euro 25 migliaia);
  • a partire dal 1 gennaio 2015 gli interessi corrispettivi di volta in volta maturati sono pagati (i) al 25 giugno 2015, quelli relativi al primo trimestre 2015, e (ii) in rate trimestrali posticipate a partire dal secondo trimestre 2015 e fino alla data di scadenza;
  • la Banca ha rinunciato a qualsiasi interesse di mora, che sono pertanto ricalcolati a zero.

Altri finanziamenti a breve termine

Tale voce, complessivamente pari ad Euro 2.441 migliaia al 31 dicembre 2015, si riferisce a:

  • credito in conto speciale e scoperto di conto corrente per circa Euro 1.175 migliaia (di cui Euro 459 migliaia entro i dodici mesi ed Euro 716 migliaia oltre i dodici mesi) concessi dalla Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. e oggetto di accordo di modifica sottoscritto con la Banca finanziatrice lo scorso 25 giugno 2015, e per circa Euro 211 migliaia da Intesa SanPaolo S.p.A. (di cui Euro 145 migliaia entro i dodici mesi ed Euro 66 migliaia oltre i dodici mesi). Con riferimento a quest'ultimo finanziamento, per completezza di informazione si precisa che in data 27 marzo 2014 la Società ha sottoscritto con Intesa SanPaolo S.p.A. un accordo avente ad oggetto l'integrale estinzione del debito, pari a circa Euro 426 migliaia alla data del 31 dicembre 2013, mediante il pagamento di rate mensili, per sorta capitale non inferiore ad Euro 11,8 migliaia cadauna, a decorrere dal 31 luglio 2014 e fino a tutto il 30 giugno 2017, e con corresponsione trimestrale degli interessi maturandi; e
  • finanziamenti su anticipi fatture accordati dalla UniCredit Factoring S.p.A. per complessivi Euro 1.055 migliaia.

Debito finanziario per contratto Dentsply

Il saldo di bilancio, valorizzato al cambio di riferimento del 31 dicembre 2015, risulta così composto:

Debito Dentsply

(euro migliaia) 31 dicembre 2015
Costo ammortizzato al 31 dicembre 2014 7.989
Rimborsi dell'esercizio (1.040)
Componente interessi 297
Effetto cambi 908
TOTALE A BILANCIO 8.154

Il debito finanziario iniziale deriva dall'attualizzazione del debito originario pari a USD 16,5 milioni acceso in data 31 agosto 2006 per finanziare l'acquisto del sito produttivo di Elk Grove poi dismesso nel 2009. Il rimborso del debito, la cui durata residua è stimata in circa 6 anni, viene realizzato come previsto contrattualmente in rapporto alle future forniture da parte della Società a Dentsply. Al 31 dicembre 2015 la quota a breve di tale debito, calcolata in funzione degli ordini di produzione attesi sino al 31 dicembre 2016, è stimata in Euro 769 migliaia ed è classificata tra gli altri debiti finanziari correnti.

Si segnala che qualora nei prossimi esercizi le vendite della Società in favore di Dentsply dovessero aumentare in misura significativa rispetto alla previsione iniziale, il rimborso risulterà accelerato e, conseguentemente, l'attualizzazione di tale debito iscritto in bilancio verrà adeguata, con conseguente effetto sul conto economico.

Passività finanziarie legate a derivati

La voce si riferisce unicamente al debito di Euro 101 migliaia che la Società ha nei confronti di Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. a fronte di un contratto di interest rate swap finalizzato alla copertura delle variazioni del tasso di interesse sul contratto di mutuo stipulato con lo stesso istituto bancario, come già descritto in precedenza nel paragrafo dedicato.

Il contratto prevede il pagamento dei premi sulle singole opzioni alle successive date di regolamento. Ne deriva che, a fronte del fair value iniziale delle opzioni, è stata rilevata una passività finanziaria, pari all'attualizzazione dei premi differiti.

Si segnala, infine, che in data 21 gennaio 2016 la Società ha confermato a Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. la propria intenzione a non rinegoziare i termini e le condizioni del contratto derivato in essere, bensì a mantenere lo strumento sino alla data dell'8 ottobre 2018, naturale scadenza contrattuale, non ravvisando più la necessità e l'utilità del ricorso al contratto di copertura del rischio specifico.

Finanziamento soci

Al 31 dicembre 2015 la voce, pari ad Euro 4.003 migliaia, si incrementa di Euro 1.198 migliaia rispetto alla data di chiusura del precedente esercizio ed include:

  • Euro 3.002 migliaia relativi al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto in data 26 ottobre 2012 con l'azionista Fin Posillipo S.p.A. per originari Euro 2.500 migliaia, oltre interessi maturati sino alla data di chiusura dell'esercizio al tasso Euribor a 1 mese più uno spread dell'8%;
  • Euro 501 migliaia relativi al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto sempre con l'azionista Fin Posillipo S.p.A. in data 23 dicembre 2015 per un importo in linea capitale di Euro 500 migliaia, oltre interessi maturati al 31 dicembre 2015 per circa Euro 1 migliaia al tasso Euribor a 3 mesi più uno spread dell'8%; e
  • Euro 500 migliaia relativi al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto con l'azionista Bootes S.r.l. in data 23 dicembre 2015 per un importo in linea capitale di Euro 500 migliaia, erogati in data 31 dicembre 2015, su cui maturano interessi al tasso Euribor a 3 mesi più uno spread dell'8%.

Si precisa che in data 31 marzo 2016 la Società ha ricevuto dagli azionisti Fin Posillipo S.p.A. e Bootes S.r.l. comunicazione di rinuncia, in via definitiva ed incondizionata, alla restituzione in denaro dei crediti vantati, destinando i relativi importi in conto futuri aumenti di capitale della Società che dovessero essere deliberati entro il termine del 31 dicembre 2017. Fermo restando quanto precede, nell'ipotesi in cui la Società non dovesse deliberare un aumento di capitale entro tale termine, entrambi gli azionisti hanno fin d'ora autorizzato la Società ad imputare in via definitiva ed incondizionata i crediti rispettivamente vantati nei confronti della stessa in conto capitale della Società.

Altri finanziamenti

La voce è pari ad Euro 501 migliaia al 31 dicembre 2015 (zero al 31 dicembre 2014) ed accoglie interamente l'importo, comprensivo di interessi maturati alla data di chiusura dell'esercizio, del contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto con il Sig. Pasquale Busto, soggetto terzo, che prevede la maturazione di interessi al tasso Euribor a 3 mesi più uno spread dell'8%.

Nota 16. Altre passività e debiti diversi non correnti

La voce "Altre passività e debiti diversi non correnti" si riferisce, per l'intero ammontare di Euro 7.069 migliaia, al risconto passivo rappresentativo della plusvalenza derivante dalla cessione delle marketing authorizations ("AIC") alla controllata Pierrel Pharma S.r.l. in data 23 dicembre 2010. La voce si decrementa rispetto al precedente esercizio di Euro 718 migliaia in quanto, alla data di chiusura del bilancio, il risconto è stato rilasciato a conto economico in proporzione all'EBITDA adjusted realizzato dalla controllata Pierrel Pharma S.r.l..

Nota 17. Debiti commerciali

La voce "Debiti commerciali" si decrementa rispetto all'esercizio precedente di Euro 894 migliaia, principalmente per effetto di una migliore gestione finanziaria realizzata dalla Società già da qualche anno, conseguenza sia della politica di riscadenziamento dei debiti commerciali scaduti e sia di una maggiore capacità di onorare gli impegni presi con i propri fornitori.

La composizione è illustrata nella tabella sottostante:

Debiti commerciali

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Debiti verso fornitori 5.426 6.322 (896)
Debiti verso società del Gruppo
TOTALE 5.426 6.322 (896)

Aging debiti commerciali al 31.12.2015

(euro migliaia) a scadere < 30 gg 31 - 60 61 - 90 91 - 120 > 120 Totale
debiti
Debiti commerciali 1.851 340 516 228 921 1.570 5.426
Debiti vs Gruppo

Aging debiti commerciali al 31.12.2014

Aging debiti commerciali al 31.12.2014
(euro migliaia) a scadere < 30 gg 31 - 60 61 - 90 91 - 120 > 120 Totale
debiti
Debiti commerciali 3.349 180 147 7
1
675 1.900 6.322
Debiti vs Gruppo

Nelle tabelle sopra riportate, rappresentative dell'aging dei debiti commerciali, i debiti scaduti sono stati esposti tenendo in considerazione gli accordi riferiti ai piani di rientro concordati con i fornitori ed i crediti vantati dalla Società nei confronti dei propri fornitori.

Si precisa che i debiti oggetto di piano di rientro e considerati nella voce "a scadere" sono pari ad Euro 266 migliaia al 31 dicembre 2015 (Euro 1.798 migliaia al 31 dicembre 2014).

Tipologia delle iniziative di reazione dei creditori

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Solleciti con messa in mora 181 301 (120)
Decreti ingiuntivi 405 544 (139)
di cui
Opposti 372 368 4
Assistiti da piano di rientro concordato 33 176 (143)
Pignoramenti presso terzi
AMMONTARE COMPLESSIVO 586 845 (259)

Alla data del 31 dicembre 2015, i decreti ingiuntivi ricevuti dalla Società in stato di trattativa e/o di opposizione ammontano a complessivi Euro 405 migliaia. Non si segnalano sospensioni dei rapporti di fornitura tali da pregiudicare l'ordinario svolgimento dell'attività aziendale.

Con riferimento ai decreti ingiuntivi opposti alla data del 31 dicembre 2015, pari ad Euro 372 migliaia, si precisa altresì che nel corso dei primi mesi del 2016 sono stati definiti nuovi piani di rientro per ulteriori Euro 105 migliaia.

Per i debiti commerciali verso parti correlate si rimanda al paragrafo "Informativa sulle parti correlate" nel prosieguo della presente Note Illustrativa.

Di seguito si evidenzia la suddivisione per area geografica dei debiti di natura commerciale:

Debiti commerciali

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Italia 4.046 5.366 (1.320)
CEE 324 258 6
6
America 994 651 343
Svizzera 5
3
4
7
6
Altri paesi 9 9
TOTALE 5.426 6.322 (896)

La scadenza media contrattuale dei debiti commerciali è di circa 45 giorni, i debiti commerciali esposti in bilancio sono esigibili entro l'esercizio successivo e non sono assistiti da garanzie reali.

Nota 18. Debiti tributari

La voce "Debiti tributari" si riferisce principalmente a ritenute operate sui redditi di lavoro dipendente. Il calcolo del reddito ai fini IRES e IRAP ha evidenziato un imponibile negativo.

La composizione della voce è dettagliata nella tabella sottostante:

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 di cui scaduti 31 dicembre 2014 di cui scaduti
Debiti verso l'Erario per ritenute IRPEF su redditi di
lavoro dipendente e assimilato 935 707 872 641
Debiti verso l'Erario per ritenute IRPEF su redditi di
lavoro autonomo 2
6
3
Debiti verso l'Erario per Addizionale Regionale e
Comunale 100 96 9
4
94
Debiti verso l'Erario per IRES 142 142 142 142
Debiti verso l'Erario per IRAP 6
Altri debiti verso l'Erario 128 168
Altri debiti per tributi locali 273 241 199 193
TOTALE DEBITI TRIBUTARI 1.604 1.186 1.484 1.070

Debiti Tributari

I debiti tributari includono ritenute IRPEF operate sui redditi da lavoro dipendente e da lavoro autonomo nel periodo da gennaio 2015 a dicembre 2015.

I debiti verso l'Erario per imposte correnti fanno riferimento all'IRES dovuta e non pagata sul reddito imponibile dell'esercizio 2013 (Euro 142 migliaia).

La voce "Altri debiti verso l'Erario" si riferisce al debito residuo riveniente dalla dilazione di sanzioni ed interessi concessa dall'Agenzia delle Entrate per tardivo pagamento delle ritenute operate su redditi di lavoro dipendente ed assimilato. Alla data di predisposizione del presente bilancio la Società è in regola con i pagamenti dovuti.

Gli "Altri debiti per tributi locali" si riferiscono per Euro 242 migliaia all'Imposta Municipale Unica ("IMU") dovuta e non pagata al 31 dicembre 2015 e, per la restante parte, alla tassa sui rifiuti ("TARI") dovuta per il 2014 e 2015 ma il cui pagamento non è ancora scaduto.

I debiti tributari scaduti della Società alla data di chiusura dell'esercizio sono pari ad Euro 1.186 e comprendono circa Euro 802 migliaia di ritenute IRPEF operate a dipendenti sugli emolumenti del periodo intercorrente da gennaio 2015 a novembre 2015 (in aumento di circa Euro 66 migliaia rispetto allo stesso dato al 31 dicembre 2014), circa Euro 242 migliaia per Imposta Municipale Unica ("IMU") dovuta e non versata alla data di pubblicazione del presente comunicato (in aumento di Euro 48 migliaia rispetto all'anno precedente), mentre la restante parte dello scaduto, pari a circa Euro 142 migliaia si riferisce all'IRES sui redditi 2013 dovuta da Pierrel S.p.A. e non versata alla data di predisposizione della presente Nota Illustrativa (importo invariato rispetto al precedente esercizio).

Con riferimento al debito scaduto per IMU relativa all'anno 2011 si precisa che in data 18 dicembre 2015 il Comune di Capua ha accordato alla Società una specifica istanza di rateizzo che prevede il pagamento dell'importo complessivo di circa Euro 16 migliaia, comprensivo di sanzioni e interessi, in sei rate mensili – di cui la prima con scadenza 7 gennaio 2016 ed in regolare pagamento alla data di predisposizione della presente Nota Illustrativa.

Nota 19. Fondi Rischi a breve termine

Alla data di chiusura dell'esercizio il Fondo rischi è accantonato per complessivi Euro 138 migliaia di cui: (i) Euro 32 migliaia riferiti all'accantonamento per interessi e sanzioni su ritenute IRPEF non pagate riferite all'anno 2015; (ii) Euro 34 migliaia per interessi legali accantonati per effetto del mancato pagamento dei contributi all'ente FONCHIM; (iii) Euro 37 migliaia per interessi accantonati a fronte di oneri sociali non pagati alla data di chiusura dell'esercizio; (iv) Euro 10 migliaia riferiti a sanzioni su altri tributi locali scaduti; (v) Euro 16 migliaia riferiti ad IRES dovuta e non pagata alla data di chiusura dell'esercizio; e (vi) Euro 25 migliaia riferiti ad interessi e sanzioni per l'IMU dovuta e non pagata al 31 dicembre 2015.

Di seguito si riporta la movimentazione dell'esercizio:

Fondo rischi a breve termine

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Fondo al 31 dicembre dell'anno precedente 173 250
Incrementi 79 137
Decrementi (114) (214)
TOTALE FONDI RISCHI A BREVE TERMINE 138 173

Nota 20. Altre passività e debiti diversi correnti

La composizione e la movimentazione della voce "Altre passività e debiti diversi correnti" sono illustrate nella tabella che segue:

Altre passività e debiti diversi correnti

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Debiti verso istituti di previdenza 4.142 3.806 336
Ratei e risconti passivi 486 593 (107)
Debiti verso il personale 865 825 4
0
Altre passività correnti 345 613 (268)
Altri debiti 1
6
1
8
(2)
TOTALE ALTRE PASSIVITA' E DEBITI DIVERSI CORRENTI 5.854 5.855 (1)

I Debiti verso istituti di previdenza sono illustrati nella tabella che segue:

Debiti verso istituti di previdenza

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
INPS 3.307 2.817 490
FONCHIM 709 785 (76)
INAIL (3) 5 (8)
PREVINDAI 4
2
110 (68)
FASCHIM 4 3 1
FASI 1 1
Ratei contributi su mensilità aggiuntive e ferie 8
2
8
5
(3)
TOTALE ALTRE PASSIVITA' E DEBITI DIVERSI CORRENTI 4.142 3.806 336

I debiti verso INPS sono riferiti per Euro 2.534 migliaia a contributi oggetto di quattro istanze di rateizzazione accolte positivamente dall'Agente per la Riscossione, di cui due definite nell'anno 2013 (saldo al 31 dicembre 2015 pari ad Euro 560 migliaia), una terza definita nel corso del mese di giugno 2014 (saldo al 31 dicembre 2015 pari ad Euro 745 migliaia), ed una quarta definita nel corso del mese di settembre 2015 (saldo al 31 dicembre 2015 pari ad Euro 1.229 migliaia) i cui pagamenti alla data di predisposizione del presente bilancio sono in regola con le scadenze; la restante parte del saldo, pari ad Euro 773 migliaia, si riferisce a ritenute previdenziali operate sulle retribuzioni da maggio 2015 a dicembre 2015.

Si segnala, inoltre, che in data 21 gennaio 2016 la Società ha ricevuto dall'INPS di Caserta un avviso di addebito per un importo pari ad Euro 379 migliaia, comprensivo di sanzioni ed interessi, riferito ai contributi dovuti e non versati nel periodo da maggio 2015 ad agosto 2015 (circa Euro 352 migliaia), non ancora corrisposti alla data di predisposizione delle presenti Note Illustrative.

I debiti verso il FONCHIM si riferiscono agli esercizi 2011, 2012 e 2013 per complessivi Euro 670 migliaia, scaduti e pagati alla data di predisposizione della presente Nota Illustrativa per ulteriori Euro 49 migliaia, ed alla quota di competenza del mese di dicembre 2015 pari ad Euro 39 migliaia, interamente versata alla data di predisposizione della presente Nota.

Con riferimento ai debiti scaduti verso FONCHIM si precisa che la Società ha comunicato all'ente un piano di rientro, in regolare ammortamento, che prevede pagamenti con cadenza bimestrale a decorrere dallo scorso mese di luglio 2015 fino alla totale estinzione del debito.

I debiti verso il PREVINDAI si riferiscono, per Euro 18 migliaia, alla quota interessi 2015 (regolarmente pagata alla data di pubblicazione della presente Nota Illustrativa) dovuta sulla rateizzazione di contributi riferiti ad anni precedenti e pagati nel corso dell'anno e, per Euro 24 migliaia, alla quota di competenza dell'ultimo trimestre 2015 regolarmente pagata alla data di predisposizione del presente documento.

I "Debiti verso il personale", pari ad Euro 865 migliaia al 31 dicembre 2015, si riferiscono per circa Euro 109 migliaia ad una quota parte delle tredicesime mensilità pagate interamente nel corso del mese di gennaio 2016, per circa Euro 177 migliaia alle retribuzioni del mese di dicembre 2015 pagate nel mese di gennaio 2016, per circa Euro 284 migliaia a ferie maturate e non godute alla data di chiusura dell'esercizio, mensilità aggiuntive e note spese, e per circa Euro 277 migliaia ad altri debiti verso il personale principalmente per bonus maturati nel corso dell'anno 2015 ma non ancora erogati al 31 dicembre 2015.

La voce "Altre passività correnti", pari a Euro 345 migliaia alla data di chiusura dell'esercizio, accoglie principalmente il debito residuo per compensi da erogare ad amministratori, sindaci e componenti del Comitato Parti Correlate, complessivamente pari ad Euro 344 migliaia.

Informazioni sul Conto Economico

Nota 21. Ricavi

La composizione dei ricavi è descritta nella tabella sottostante:

Ricavi

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Ricavi da vendita di prodotti a terzi 8.272 8.484 (212)
Ricavi da vendita di prodotti a imprese del Gruppo 4.478 3.618 860
Ricavi da prestazioni di servizi a terzi 523 727 (204)
Ricavi da prestazioni di servizi a imprese del Gruppo 101 4
4
5
7
Altri ricavi 2.538 1.759 779
TOTALE RICAVI 15.912 14.632 1.280

I ricavi da vendita di prodotti, complessivamente pari ad Euro 12.750 migliaia al 31 dicembre 2015, si riferiscono ad attività di contract manufacturing nei confronti di clienti terzi e della controllata Pierrel Pharma S.r.l. e si incrementano complessivamente rispetto al precedente esercizio di Euro 648 migliaia. Tale aumento è riconducibile principalmente all'incremento delle vendite del prodotto Orabloc® realizzate in favore della controllata Pierrel Pharma S.r.l..

Il fatturato, seppur in aumento rispetto al precedente esercizio, è risultato inferiore rispetto alle previsioni per effetto sostanzialmente dei minori volumi realizzati principalmente per conto di clienti terzi.

Le prestazioni di servizi si riferiscono a servizi farmaceutici forniti a clienti terzi, principalmente riconducibili allo svolgimento di studi di stabilità per nuove specialità farmaceutiche, test di laboratorio e attività legate alla registrazione di nuove produzioni presso il sito produttivo di Capua.

La suddivisione dei ricavi per area geografica non è significativa in quanto le vendite sono effettuate dalla Società quasi esclusivamente in Europa.

La voce "Altri ricavi", pari ad Euro 2.538 migliaia al 31 dicembre 2015 (in aumento di circa Euro 779 migliaia rispetto al 31 dicembre 2014), è principalmente riconducibile a:

  • Euro 494 migliaia riferiti al rimborso riconosciuto dalla FDA, ed incassato nel corso del mese di luglio 2015, per le fees di competenza dell'anno 2014;
  • Euro 1.036 migliaia riferiti a riaddebiti principalmente a società controllate, di cui Euro 731 migliaia per costi sostenuti per loro conto ed Euro 305 migliaia per personale distaccato presso la controllata;
  • Euro 201 migliaia di ricavi non ricorrenti rappresentati da sopravvenienze rivenienti principalmente dalla finalizzazione, a condizioni favorevoli per la Società, di alcuni piani di rientro su posizioni debitorie scadute;
  • Euro 718 migliaia rivenienti dal rilascio di una parte del risconto passivo iscritto nello stato patrimoniale della Società e riferito alla plusvalenza emersa nell'anno 2010 in sede di cessione delle marketing authorizations ("AIC") in favore della controllata diretta Pierrel Pharma S.r.l.; in particolare, tale risconto passivo è rilasciato a conto economico proporzionalmente all'EBITDA della controllata, se positivo e una volta depurato da poste aventi natura non ricorrente;
  • Euro 54 migliaia riferiti alla plusvalenza realizzata per effetto della vendita di alcuni beni pluriennali.

Nota 22. Materie prime e materiali di consumo utilizzati

Materie prime e materiali di consumo utilizzati

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Acquisti di materie prime e materiali di consumo 5.163 5.164 (1)
Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo 123 8
0
4
3
Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione,
semilavorati e finiti 437 (376) 813
Variazione delle rimanenze di merce 2
4
264 (240)
TOTALE MATERIE PRIME E MATERIALI DI CONSUMO UTILIZZATI 5.747 5.132 615

I costi per materie prime e di consumo sono relativi alle produzioni di farmaci effettuate presso lo stabilimento di Capua (CE); in particolare, si riferiscono a materiali di confezionamento e all'acquisto di materie prime per la produzione. L'incremento rispetto al precedente esercizio è in linea con l'aumento di ricavi registrati nell'anno.

Nota 23. Costi per servizi e prestazioni

La composizione dei "Costi per servizi e Prestazioni" è descritta nella tabella che segue:

Costi per servizi e prestazioni

Costi per servizi e prestazioni
(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Costi commerciali 1 1
7
(16)
Costi per servizi di manutenzione 264 252 1
2
Utenze 814 846 (32)
Assicurazioni 122 104 1
8
Servizi di consulenza 498 728 (230)
Spese viaggio e trasferte 4
4
5
6
(12)
Servizi ecologici e monitoraggio ambientale 6
9
7
8
(9)
Revisione e certificazione di bilancio, compenso sindaci 196 291 (95)
Calibrazioni e validazioni 170 180 (10)
Telefonia e telefonia mobile 4
1
3
7
4
Pulizie locali 113 118 (5)
Servizio elaborazione paghe e ricerca personale 2
8
2
8
-
Lavoro temporaneo e oneri di formazione personale 5
1
3 4
8
Commissioni e spese bancarie 1
5
2
5
(10)
Altre spese generali 442 184 258
TOTALE COSTI PER SERVIZI E PRESTAZIONI 2.868 2.947 (79)

La voce presenta, rispetto all'esercizio precedente, un lieve decremento di Euro 79 migliaia ed include componenti di costo aventi natura non ricorrente per complessivi circa Euro 40 migliaia riferiti a consulenze straordinarie ricevute nell'anno 2015.

La variazione più significativa è registrata dalla voce "Altre spese generali" che aumentano di circa Euro 258 migliaia rispetto all'esercizio precedente, ed accolgono prevalentemente i costi amministrativi riferiti ai rateizzi accordati dall'ente regulatorio americano FDA per il pagamento di due fatture, complessivamente pari a circa Euro 231 migliaia.

La variazione in diminuzione più significativa è registrata dalla voce "Servizi di consulenza" ed è pari a circa Euro 230 migliaia per saving che hanno interessato principalmente i costi di holding.

Nota 24. Costi per godimento di beni di terzi

La composizione e la variazione della voce di bilancio rispetto all'esercizio precedente è esposta nella tabella sottostante:

Costi per godimento beni di terzi

Costi per godimento beni di terzi
(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Affitti passivi di immobili strumentali 1
5
1
6
(1)
Noleggi e leasing operativi 8
7
6
9
1
8
TOTALE COSTI PER GODIMENTO BENI DI TERZI 102 8
5
1
7

Gli affitti passivi sono relativi alla locazione degli uffici ubicati in Milano, alla Via Palestro n. 6, precedente sede legale della Società fino alla data del 10 gennaio 2014 quando si è proceduto al trasferimento della stessa in Capua (CE) alla S.S. Appia 7-bis 46/48.

La voce "Noleggi e leasing operativi", è riconducibile al noleggio o a locazioni operative aventi ad oggetto principalmente autovetture (circa Euro 44 migliaia), indumenti da lavoro (circa Euro 12 migliaia) e fotocopiatrici (circa Euro 7 migliaia); la voce si incrementa rispetto al precedente esercizio di circa Euro 18 migliaia unicamente per effetto della locazione operativa di strumentazione hardware e software a partire dal mese di luglio 2015.

Nota 25. Costo del personale

La composizione della voce "Costo del personale" è descritta nella tabella di seguito riportata:

Costo del personale

Costo del personale
(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Salari e stipendi 4.097 4.078 1
9
Oneri sociali 1.233 1.200 3
3
Trattamento di fine rapporto 240 234 6
Altre spese per il personale 123 120 3
TOTALE COSTO DEL PERSONALE 5.693 5.632 6
1

Al 31 dicembre 2015 il costo del personale è sostanzialmente in linea con il precedente esercizio; in particolare, i costi riferiti alla holding, pari a circa Euro 869 migliaia, sono sostanzialmente in linea con il precedente anno, mentre quelli riferiti alla Divisione Contract Manufacturing, al netto dei costi riferiti al personale distaccato e rifatturato alla controllata Pierrel Pharma S.r.l., si incrementano per circa Euro 65 migliaia ed includono oneri non ricorrenti per circa Euro 22 migliaia riferiti a transazioni e conciliazioni sottoscritte con dipendenti dimessi nel corso dell'esercizio 2015.

La voce "Salari e stipendi" include anche i compensi corrisposti agli amministratori per Euro 342 migliaia, in aumento di circa Euro 48 migliaia rispetto allo stesso dato dell'anno precedente.

La voce "Altre spese per il personale" è riconducibile prevalentemente al costo per l'erogazione dei tickets restaurant, pari a circa Euro 96 migliaia, e ad oneri non ricorrenti riferiti a transazioni concluse con ex dipendenti per circa Euro 22 migliaia.

La tabella sottostante riporta il numero dei dipendenti ripartito per categoria:

Andamento del personale
(unità) 31 dicembre 2014 Incrementi Decrementi 31 dicembre 2015
Dirigenti 4 4
Quadri e Impiegati 36 3 4 35
Operai 53 1 1 53
Appredistato 0 0
TOTALE 9
3
4 5 92

Andamento del personale

In data 15 maggio 2014 il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato, previo parere favorevole del Collegio Sindacale ai sensi dell'articolo 2389 del codice civile, di proporre all'Assemblea degli azionisti

del 19 giugno 2014, l'adozione di un piano di incentivazione di lungo periodo (cd. Stock Option Plan) riservato ad amministratori e dirigenti della Società (il "Piano di Stock Option 2014-2022"). In caso di integrale esecuzione del Piano di Stock Option 2014-2022 e di esercizio delle opzioni rivenienti, l'effetto diluitivo sul capitale della Società sarà pari a circa il 5%.

L'Assemblea degli Azionisti della Società riunitasi in data 19 giugno 2014 ha approvato, in seduta ordinaria, il Piano di Stock Option 2014-2022 e, in sede straordinaria, un aumento del capitale sociale per massimi Euro 2.500.000,00, inclusivi dell'eventuale sovrapprezzo, con esclusione del diritto di opzione, ai sensi dell'articolo 2441, quinto, sesto e ottavo comma del codice civile, mediante emissione di massime n. 2.500.000 azioni Pierrel prive del valore nominale a servizio di tale piano. In particolare il Piano di Stock Option 2014-2022, riservato ad amministratori e dipendenti della Società, prevede l'assegnazione gratuita di massimo n. 2.500.000 diritti di opzione per la sottoscrizione a pagamento di un pari numero di azioni ordinarie della Società da emettersi nell'ambito del predetto aumento del capitale.

In data 5 giugno 2015 l'Assemblea degli azionisti di Pierrel S.p.A. ha, altresì, approvato alcune modifiche al citato Piano di Stock Option, stabilendo nella data di approvazione del bilancio di esercizio della Società al 31 dicembre 2015 il nuovo termine entro il quale il Consiglio di Amministrazione potrà (a) individuare, discrezionalmente e insindacabilmente, i beneficiari del Piano di Stock Option 2014-2022 approvato dall'Assemblea degli azionisti del 19 giugno 2014, (b) determinare il numero di opzioni da attribuire ai beneficiari, e (c) determinare il numero di opzioni da attribuire a ciascun beneficiario. Tale modifica si è resa necessaria in quanto il termine precedentemente fissato dall'Assemblea degli azionisti è venuto a scadere senza che il Consiglio di Amministrazione abbia esercitato la relativa facoltà.

Successivamente, il Consiglio di Amministrazione della Società in data 20 aprile 2016 ha approvato una nuova modifica del Piano che consente l'individuazione dei beneficiari e la determinazione del numero di opzioni da attribuire agli stessi e il relativo prezzo di esercizio entro il termine ultimo del 31 dicembre 2018 (anziché come sopra indicato entro il 31 dicembre 2015).

Le modifiche di cui sopra hanno comportato e comporteranno un adeguamento automatico della durata del periodo di maturazione e di esercizio delle opzioni da assegnare nell'ambito del Piano di Stock Option 2014-2022, entrambi calcolati "per relationem", direttamente o indirettamente, alla data di assegnazione delle stesse opzioni.

Tutti gli altri termini del Piano di Stock Option 2014-2022 sono rimasti e rimarranno immutati.

Nota 26. Altri accantonamenti e costi

La composizione della voce "Altri accantonamenti e costi" è descritta nella tabella sottostante:

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Accantonamento ed utilizzo fondo svalutazione magazzino 483 (83) 566
Accantonamento ed utilizzo altri fondi rischi 4
5
252 (207)
Accantonamento ed utilizzo fondo svalutazione crediti compresi
nell'attivo circolante -
Totale svalutazioni 528 169 359
Spese generali amministrative 1.286 1.034 252
Oneri tributari 3
6
107 (71)
Altri costi operativi 7 6 1
Spese e perdite diverse 173 128 4
5
Totale altri costi 1.502 1.275 227
TOTALE ACCANTONAMENTI E COSTI 2.030 1.444 586

Altri accantonamenti e costi

Come per gli esercizi precedenti, a fronte di rimanenze considerate obsolete e di lenta movimentazione, alla fine dell'esercizio si è provveduto ad accantonare un apposito fondo svalutazione magazzino per complessivi Euro 613 migliaia; nello stesso esercizio sono stati, altresì, utilizzati accantonamenti precedenti per Euro 130 migliaia. Si precisa che l'accantonamento effettuato include la svalutazione di lotti in giacenza riferiti a nuovi prodotti e rifatturati al cliente sotto forma di "servizi" (circa Euro 124 migliaia).

La voce "Accantonamento ed utilizzo altri fondi rischi" fa riferimento ad accantonamenti eseguiti a fronte di rischi rivenienti da procedimenti giudiziari in corso per i quali si sta addivenendo ad una conclusione in fase transattiva (Euro 22 migliaia) e per interessi e sanzioni riferiti a tardivi pagamenti di debiti erariali e previdenziali per il cui dettaglio si rimanda a quanto precedentemente riportato nelle Note 18 e 20.

Alla data di chiusura dell'esercizio la Società non ha ravvisato la necessità di rilevare altri accantonamenti per rischi su crediti in essere, ritenendo capiente il fondo svalutazione già iscritto in bilancio.

Le spese generali e amministrative si riferiscono principalmente a spese di rappresentanza, spese amministrative e adempimenti societari, materiali di consumo e costi regolatori, ed include Euro 451 migliaia di fees dovute all'ente FDA per l'anno 2015. Tale voce include, altresì, anche "costi da riaddebitare" per circa Euro 732 migliaia (in aumento di Euro 223 migliaia rispetto all'esercizio precedente) i cui corrispondenti ricavi sono iscritti nella voce "Altri ricavi".

Le spese e perdite diverse si incrementano di circa Euro 45 migliaia rispetto all'esercizio precedente ed accolgono prevalentemente sopravvenienze passive rilevate nel corso dell'anno 2015 pari a circa Euro 85 migliaia (in diminuzione di Euro 35 migliaia rispetto all'anno precedente).

Nota 27. Ammortamenti, svalutazioni e rivalutazioni

La tabella sottostante riporta la composizione della voce al 31 dicembre 2015:

Ammortamenti e svalutazioni

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali 171 644 (473)
Ammortamento delle immobilizzazioni materiali 1.559 1.583 (24)
Ammortamento beni in leasing
Totale Ammortamenti 1.730 2.227 (497)
Svalutazione partecipazioni 3.120 1.793 1.327
Svalutazione cespiti 5
4
5
4
TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 4.904 4.020 884

Nel corso del 2015 sono stati capitalizzati nuovi investimenti per circa Euro 601 migliaia che sull'anno hanno generato ammortamenti pari a circa Euro 75 migliaia.

Gli ammortamenti riferiti alle immobilizzazioni immateriali si riducono rispetto all'anno precedente di Euro 473 migliaia principalmente per effetto, nel corso del mese di novembre 2015, del completamento del processo di ammortamento del know-how relativo allo start-up dell'autorizzazione ricevuta dall'ente regolatorio americano FDA per lo stabilimento produttivo di Capua (CE).

Rivalutazioni / (Svalutazioni) di immobilizzazioni

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Rivalutazione / (Svalutazione) immobilizzazioni materiali (54) - (54)
Rivalutazione / (Svalutazione) immobilizzazioni immateriali - -
Rivalutazione / (Svalutazione) immobilizzazioni finanziarie (3.120) (1.793) (1.327)
Totale Rivalutazioni (3.174) (1.793) (1.381)

L'importo di Euro 54 migliaia si riferisce alla svalutazione di alcuni beni materiali per i quali il management, a seguito di opportune valutazioni, ha ritenuto di adeguare il valore di iscrizione in bilancio alle reali opportunità di utilizzo e/o di cessione degli stessi.

La Società alla fine dell'esercizio 2015 ha operato una rettifica di valore, avente natura non ricorrente, di Euro 3.120 migliaia sul valore di carico della partecipazione detenuta in THERAMetrics holding AG a seguito delle risultanze del test di impairment condotto alla data di riferimento del bilancio. Per ulteriori dettagli sugli impairment test eseguiti dalla Società alla data del 31 dicembre 2015 si rinvia a quanto indicato nella precedente Nota 3.

Nota 28. Oneri finanziari netti

La composizione della voce oneri finanziari è descritta nella tabella sottostante:

Oneri finanziari

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Interessi passivi bancari 279 469 (190)
Interessi passivi su mutui 214 118 9
6
Interessi verso società gruppo e correlate 199 202 (3)
Ammortised cost Dentsply 1.205 1.446 (241)
Oneri finanziari da derivati 4
6
95 (49)
Perdite su cambi 208 110 9
8
Altri oneri finanziari 2.655 356 2.299
TOTALE ONERI FINANZIARI 4.806 2.796 2.010

Gli oneri finanziari, sono costituiti principalmente da:

  • interessi passivi bancari (Euro 279 migliaia), in diminuzione di Euro 190 migliaia rispetto all'anno precedente; gli interessi passivi bancari sui mutui (Euro 214 migliaia) si incrementano di Euro 96 migliaia in funzione dei nuovi piani di ammortamento previsti negli accordi modificativi sottoscritti lo scorso 25 giugno 2015;
  • amortised cost del debito Dentsply, composto dalla quota di oneri finanziari di competenza dell'esercizio pari ad Euro 297 migliaia (circa Euro 201 migliaia in diminuzione rispetto all'impatto dell'anno precedente), e dagli oneri rivenienti dall'adeguamento cambi del debito, originariamente espresso in USD, per Euro 908 migliaia (circa Euro 40 in diminuzione rispetto all'anno precedente al termine del quale si registrava una variazione cambio negtiva per Euro 948 migliaia);
  • le perdite su cambi pari ad Euro 208 migliaia sono riferite a differenze negative riscontrate sul pagamento di debiti espressi in valuta estera;
  • gli "Altri oneri finanziari" sono principalmente costituiti da: (i) Euro 2.298 migliaia riferiti a minusvalenze rilevate principalmente a seguito dalla restituzione di azioni in portafoglio, così come descritto nella precedente Nota 3, (ii) Euro 47 migliaia riferiti agli interessi per dilazione di pagamento inerenti la dilazione in n. 72 rate mensili accordata dall'Agente per la riscossione Equitalia Sud S.p.A. nel corso del mese di settembre 2015, e (iii) Euro 264 migliaia riferiti ad interessi per pagamenti ritardati e/o dilazionati di debiti verso fornitori.

Proventi finanziari

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Interessi attivi bancari 5 3 2
Interessi attivi verso società del gruppo e correlate 8
6
86 -
Interessi attivi per crediti verso terzi 5 (5)
Utili su cambi 267 33 234
TOTALE PROVENTI FINANZIARI 358 127 231

Gli interessi attivi verso società del Gruppo, sono riferiti al credito di medio lungo termine fruttifero vantato nei confronti della controllata Pierrel Pharma S.r.l., quale quota residua da pagare per la vendita delle AIC avvenuta nel corso del 2010.

Gli utili su cambi, pari ad Euro 267 migliaia, accolgono prevalentemente proventi per circa Euro 187 migliaia realizzati nell'esercizio a seguito della vendita di azioni in portafoglio.

Nota 29. Imposte dell'esercizio

La tabella sottostante evidenzia la composizione delle imposte sul reddito:

Imposte dell'esercizio

Imposte dell'esercizio
(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014 Variazione
Imposte differite (278) 2
3
(301)
Imposte anticipate 965 (73) 1.038
Imposte anni precedenti (57) (142) 8
5
I.R.A.P. dell'esecizio (6) 6
TOTALE IMPOSTE 630 (198) 828

Come anticipato nella precedente Nota 5 a commento della Voce patrimoniale "Imposte anticipate", la Società, sulla base del tax plan elaborato per la verifica di recuperabilità delle imposte anticipate iscritte in bilancio, ha ritenuto di non iscrivere attività per imposte anticipate sulle differenze temporanee deducibili negli esercizi successivi, riversando quelle rivenienti dagli anni precedenti.

La voce in esame include, inoltre, l'effetto riveniente dall'adeguamento delle attività per imposte anticipate alla luce dell'entrata in vigore della Legge di Stabilità 2016 che ha introdotto, a partire dal 1 gennaio 2017, una aliquota nominale IRES del 24% in luogo del 27,5% sino ad ora applicabile; l'ammontare riveniente da tale adeguamento è pari a circa Euro 787 migliaia.

Di seguito si riporta una tabella di riconciliazione tra le imposte teoriche IRES (27,50%) e le imposte effettive, tenuto conto dell'effetto delle imposte differite e di quelle anticipate. Le variazioni in aumento si riferiscono essenzialmente ad accantonamenti e svalutazioni indeducibili, nonché a sopravvenienze passive tassate.

(euro migliaia) Imponibili Imposte %
Risultato prima delle imposte (9.880)
Beneficio fiscale teorico esercizio 2015 (2.717) 27,50%
Differenze permanenti
- costi non deducibili 5.070 1.394 -14,11%
- proventi non tassati (238) (65) 0,66%
Risultato al netto delle differenze permanenti (5.048) (1.388) 14,05%
Imposte anticipate non rilevate 3.033 834 -8,44%
Imposte anticipate non rilevate su perdita fiscale 2.305 634 -6,42%
Imposta IRES effettiva 8
0
-0,81%
IRAP 0,00%
Adeguamento nuova aliquota nominale Ires 787 -7,97%
Imposte relative ad esercizi precedenti (237) 2,40%
Totale imposte effettive a conto economico e relativa
aliquota
630 -6,37% aliquota effettiva
di tassazione

ALTRE INFORMAZIONI

Passività potenziali, impegni e garanzie

Covenants finanziamento UniCredit

Come già precedentemente indicato nella presente Nota illustrativa, il contratto di finanziamento sottoscritto con UniCredit Banca S.p.A. in data 26 marzo 2007 prevede il rispetto di alcuni covenant finanziari, anch'essi rivisitati nell'ambito degli accordi modificativi sottoscritti nel giugno 2015. In particolare, nell'atto di modifica e waiver sottoscritto lo scorso 25 giugno è previsto che a partire dall'esercizio che chiude al 31 dicembre 2016 (incluso) dovranno essere rispettati i seguenti covenant finanziari, calcolati a livello consolidato del Gruppo Pierrel:

Covenant finanziari

Esercizio al Esercizio al Esercizio al
Parametri (dati da bilancio consolidato del Gruppo Pierrel) 31/12/2016 31/12/2017 31/12/2018
Indebitamento Finanziario Netto (escluso debito Dentsplay)/EBITDA < 7,00 < 5,00 < 4,00
Indebitamento Finanziario Netto (escluso debito Dentsplay)/Equity - < 6,00 < 5,00
EBITDA/Oneri Finanziari Netti > 1,00 > 1,50 > 2,00

A partire dall'anno 2016 i predetti covenant si intenderanno non rispettati nel caso in cui si verifichi (i) quanto all'esercizio 2016, l'inadempimento di un qualsiasi parametro finanziario, (ii) a partire dall'anno 2017 in poi, l'inadempimento di due qualsiasi parametri finanziari, anche diversi fra di loro, come risultante da due relazioni annuali consecutive.

L'accordo prevede, altresì, clausole di "Change of Control" e "Cross Default" il cui mancato rispetto è da considerarsi quale "Evento Rilevante Significativo" ai fini della risoluzione anticipata del contratto.

Per ulteriori dettagli in merito ai covenants previsti nel contratto originario, attualmente vigente, con la banca finanziatrice si rinvia al paragrafo dedicato ai debiti finanziari nella Nota 15 delle presenti note illustrative.

Garanzie

A garanzia della corretta esecuzione di alcuni dei finanziamenti a medio lungo termine in essere, la Società ha prestato garanzie su beni di proprietà agli istituti di credito affidatari, come meglio descritto nella Nota 15, cui si rimanda per i dettagli.

In aggiunta si rileva che la Società ha prestato due fideiussioni a favore della Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l., nell'interesse della THERAMetrics S.p.A., società intaliana interamente e direttamente controllata dalla THERAMetrics holding AG:

  • (i) una fideiussione limitata, fino alla concorrenza di Euro 5.750 migliaia, è stata rilasciata a garanzia del rimborso del finanziamento il cui rischio residuo al 31 dicembre 2015 è pari ad Euro 2.086 migliaia, comprensivo di interessi dovuti, anch'esso oggetto di atto di modifica e waiver sottoscritto in data 25 giugno 2015;
  • (ii) una seconda fideiussione è stata rilasciata limitatamente ad Euro 1.150 migliaia a garanzia della linea di credito per l'anticipo di crediti commerciali.

In data 30 agosto 2013, nell'ambito delle negoziazioni finalizzate all'esecuzione dell'operazione di conferimento della ex Pierrel Research International AG nel capitale sociale di THERAMetrics holding AG, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato di rilasciare, congiuntamente all'azionista Fin Posillipo S.p.A., in favore della stessa THERAMetrics holding AG una garanzia ai sensi della quale Pierrel S.p.A. si è impegnata a pagare pro quota alla ex Pierrel Research International AG, e pertanto oggi alla THERAMetrics holding AG in cui la stessa è stata fusa nel corso del 2014, fino ad un ammontare massimo di Euro 1,1 milioni le eventuali passività fiscali potenziali che dovessero derivarle per effetto dell'adesione, fino alla data del 31 dicembre 2010, alla procedura di Consolidato Fiscale Nazionale della controllata THERAMetrics S.p.A. (già Pierrel Research Italy S.p.A.), insieme alla controllante Pierrel S.p.A. e ad altre società del Gruppo.

Per completezza di informazione si segnala che nel corso del mese di marzo 2016, nell'ambito del progetto strategico della Divisione TCRDO e delle più ampie trattative in avanzato stato di negoziazione, la Società ha inviato ad UniCredit Banca S.p.A. e a Banca Popolare di Milano S.c.a.r.l. una nuova richiesta di modifica e waiver dei contratti di finanziamento in essere, rispettivamente, con Pierrel S.p.A. e con THERAMetrics S.p.A. al fine di favorire la predisposizione di tutte le condizioni necessarie per la finalizzazione delle transazioni in corso di trattazione, tra cui lo svincolo di alcune garanzie e la ridefinizione di covenant finanziari e di clausole di "Change of Controls" e "Cross Default". Alla data di predisposizione delle presenti Note Illustrative è tuttora in corso il completamento della documentazione e delle informazioni necessarie a supportare le ulteriori richieste avanzate dal ceto bancario.

Contenziosi in corso

Di seguito si riportano tutti i contenziosi in corso alla data del 31 dicembre 2015 per i quali, sulla base anche del parere ricevuto dai consulenti legali della Società, il rischio di soccombenza è qualificato "possibile".

Causa civile contro Sirio Executive S.r.l.

La Società ha in corso un contenzioso con Sirio Executive S.r.l. per mancato pagamento di servizi (trasporto aereo passeggeri) connessi ad un contratto stipulato nel 2011 per Euro 103 migliaia. Il decreto ingiuntivo, emesso dal Tribunale di Milano, veniva notificato alla Società in data 19 aprile 2012 e opposto dalla stessa nei termini.

La causa di opposizione è pendente avanti al Tribunale di Milano, con prima udienza di trattazione tenutasi il 21 marzo 2013 nel corso della quale il Giudice ha rigettato la richiesta di concessione della provvisoria esecuzione del decreto ingiuntivo opposto, concesso i termini di legge per le memorie ex art. 183 VI comma n. 1, 2 e 3 c.p.c. e rinviato la causa all'udienza del 13 novembre 2014, all'esito della quale il Giudice ha ammesso le istanze istruttorie (prova per testi) e rinviato la causa all'udienza del 6 novembre 2015 per escussione testi. Nel corso di tale ultima udienza il Giudice, dato atto dell'intervenuta liquidazione e cancellazione dal Registro delle Imprese della società terza intervenuta in giudizio (Iniziative Immobiliari S.r.l.), dichiarava l'interruzione del giudizio. Nei confronti di tale sentenza, Pierrel ha provveduto al deposito del ricorso per riassunzione del giudizio, la cui prossima udienza è fissata per il giorno 9 giugno 2016.

Causa civile contro OMNIA S.p.A.

In data 19 luglio 2013 OMNIA S.p.A. ha notificato a Pierrel S.p.A. un atto di citazione chiedendo:

  • la sospensione dell'efficacia della clausola di non concorrenza prevista nel contratto sottoscritto in data 31 luglio 2007, in virtù di un presunto inadempimento contrattuale da parte di Pierrel;

  • l'accertamento dell'inadempimento contrattuale di Pierrel per aver violato il Patto di esclusiva previsto nel contratto;

  • la condanna di Pierrel al risarcimento del danno lamentato da Omnia per complessivi Euro 403 migliaia.

La causa è pendente avanti al Tribunale di Milano. Pierrel si è regolarmente costituita in giudizio contestando integralmente le richieste di Omnia e nel corso della prima udienza, tenutasi in data 14 maggio 2014, il Giudice ha concesso i termini di legge per le memorie ex art. 183 VI comma n. 1, 2 e 3. Nel corso dell'udienza del 25 febbraio 2015, tenutasi per la discussione sull'ammissione dei mezzi istruttori, il Giudice ha rinviato la causa all'udienza del 16 febbraio 2017 per la precisazione delle conlcusioni.

Causa civile contro Servizi Tecnici Integrati S.r.l. e Spirax Sarco S.r.l.

Nel 2008 Pierrel S.p.A. ha citato in giudizio la S.T.I. S.r.l. avanzando una richiesta di risarcimento danni da inadempimento contrattuale connesso alla costruzione di una centrale elettrica. Il valore della causa varia da un minimo di Euro 50 migliaia ad un massimo di Euro 250 migliaia.

La S.T.I. S.r.l., a sua volta, costituitasi in giudizio ha chiamato in causa la Spirax Sarco S.r.l., imputando all'inadempimento di quest'ultima quanto lamentato da Pierrel.

Il giudizio, pendente avanti al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presenta un possibile rischio di soccombenza in quanto l'esito finale è da considerarsi fortemente aleatorio.

Al momento il giudizio è ancora nella fase istruttoria, essendo stato conferito incarico al C.T.U. ed essendo in corso le operazioni peritali.

Tuttavia si precisa che in caso di soccombenza Pierrel, oltre a non vedersi risarcita del danno richiesto, potrebbe incorrere nel rischio di vedersi condannata al pagamento del risarcimento del danno richiesto in via riconvenzionale da S.T.I. S.r.l., pari a circa Euro 32 migliaia quale lucro cessante e per maggiore onerosità dell'opera richiesta, oltre spese e competenza di lite complessivamente stimate in circa Euro 39 migliaia e accessori di legge.

La prossima udienza è fissata per il 14 novembre 2016 per il deposito dell'elaborato peritale.

Causa civile contro Kedrion S.p.A.

Nell'ambito di un procedimento esecutivo avviato dalla Kedrion S.p.A., quale creditore di un ex Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato di Pierrel, nel corso del mese di novembre 2015 il Tribunale di Milano ha stabilito che la Società sarebbe ancora debitrice dell'ex amministratore della Società per gli emolumenti maturati per la carica da quest'ultimo ricoperta per un importo complessivo di circa Euro 370 mila, nonostante la Società abbia eccepito in giudizio di aver integralmente pagato tali compensi, anche in virtù e in esecuzione di alcuni accordi di reversibilità in essere. Con tale sentenza il Tribunale di Milano ha quindi disposto il pignoramento di tale cifra presso la Società a titolo di parziale pagamento del maggior credito vantato dal terzo creditore dell'ex Presidente del Consiglio di Amministrazione. Avverso tale decisione la Società ha presentato appello innanzi alla Corte di Appello di Milano, ad oggi ancora pendente, con successiva istanza di sospensiva dell'efficacia esecutiva della sentenza impugnata. Tale ultima richiesta è stata discussa e analizzata nel corso dell'udienza tenutasi lo scorso 1 dicembre, all'esito della quale la Corte, pur disponendo il rigetto della richiesta di sospensiva, ha stabilito che la sentenza del Tribunale di Milano, nella parte in cui ha accertato l'asserita esistenza del credito dell'ex amministratore nei confronti della Società, ha natura meramente dichiarativa e, in quanto tale, priva di efficacia esecutiva; efficacia esecutiva che potrà essere assunta esclusivamente con il definitivo passaggio in giudicato della sentenza impugnata. Per tali motivazioni, pertanto, la Corte ha altresì disposto il rigetto della richiesta di sospensiva della provvisoria esecutività della sentenza del Tribunale di

Milano in quanto tale sentenza, come detto, non è provvisoriamente esecutiva e, per l'effetto, nessun procedimento esecutivo può essere validamente avviato dal terzo creditore nei confronti della Società. Relativamente al procedimento di appello, la Corte ha quindi fissato per il 30 maggio 2017 la prossima udienza per la precisazione delle conclusioni.

Causa civile contro Enel Servizio Elettrico S.p.A.

Il giudizio, pendente dinanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Sezione Civile), ha ad oggetto l'opposizione a decreto ingiuntivo proposta da Pierrel S.p.A. nel 2009 nei confronti di Enel Servizio Elettrico S.p.A. al fine di ottenere la revoca del decreto ingiuntivo emesso nei confronti di Pierrel Farmaceutici S.p.A., notificato poi a Pierrel S.p.A. con cui quest'ultima veniva intimata al pagamento di circa Euro 9,6 mila, oltre interessi, rivalutazione e spese.

In riferimento alla sopraindicata opposizione, si segnala che con sentenza n. 2735/2015 RG 800/2009 del 3 agosto 2015 il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Sezione Civile) ha dichiarato l'opposizione inammissibile, condannando Pierrel S.p.A. al pagamento delle spese di lite quantificate in Euro 4,5 mila, oltre oneri fiscali.

Si segnala, inoltre, che nei primi giorni di agosto 2015 la Società, senza riconoscimento di alcuna ragione, pretesa e/o diritti da parte di Enel Servizio Elettrico S.p.A. e senza alcuna rinuncia alla proposizione di gravame avverso la sentenza sopra indicata, bensì a mero scopo transattivo e al fine di evitare le lungaggini di ogni altro giudizio, ha comunicato al legale di controparte la propria disponibilità a versare in favore di Enel Servizio Elettrico S.p.A. l'importo delle spese e competenze legali liquidate in sentenza per Euro 4,8 mila, oltre accessori di legge, ed una ulteriore somma di Euro 4,0 mila a definizione di ogni avere e pretesa creditoria vantata da Enel Servizio Elettrico S.p.A. nei confronti sia di Pierrel S.p.A. che di Pierrel Farmaceutici S.p.A.. Alla data di pubblicazione del presente Bilancio la proposta transattiva formulata dalla Società è stata accettata dalla controparte, ma non ancora perfezionata in quanto si attende la firma dell'accordo transattivo da parte di quest'ultima.

Contenzioso lavoristico tutto pendente avanti il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere

Pierrel S.p.A. / Mark Andrew White

Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Sezione Lavoro - Giudice dott. Pascale / dott.ssa Ricchezza

Con ricorso depositato il 2 settembre 2008, l'ex dipendente dott. White ha convenuto in giudizio la Pierrel S.p.A. chiedendo la condanna della Società al pagamento dei seguenti importi: (i) Euro 100 migliaia a titolo di risarcimento del danno esistenziale, (ii) Euro 20 migliaia a titolo di risarcimento del danno alla professionalità, (iii) Euro 10 migliaia a titolo di indennità di mancato preavviso e differenze retributive a vario titolo, (iv) Euro 60 migliaia a titolo di indennità sostitutiva della reintegrazione, (v) Euro 40 migliaia a titolo di danno alla salute, nonché (vi) al pagamento di tutte le mancate retribuzioni dalla data di cessazione del rapporto a quella di effettivo ripristino del medesimo.

La vertenza è tutt'ora in corso e la prossima udienza è fissata per il 15 giugno 2016 per escussione di un teste per parte. Il Giudice ha dichierato che dopo tale udienza la causa sarà matura per la decisione.

Nel merito la richiesta di reintegrazione della controparte appare azzardata essendo il rapporto di lavoro cessato per dimissioni mentre, relativamente alla richiesta di risarcimento danni - in base ad un recente orientamento della Corte di Cassazione - l'eventuale danno alla persona, laddove accertato, non può subire "duplicazioni" e va liquidato in un unico ammontare che sia omnicomprensivo di tutte le voci di danno non patrimoniale. Pertanto, sulla base anche del parere del nostro legale, le rivendicazioni del White appaiono alquanto strumentali e pretestuose ed, in ogni caso, eccessive - nella loro quantificazione - rispetto all'applicazione del succitato criterio della Suprema Corte.

Al momento non risultano in corso trattative per definire la pendenza in via transattiva.

Pierrel S.p.A. / Ermanno Corvino

Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Sezione Lavoro - Giudice dott. Grammatica.

Con ricorso notificato il 24 gennaio 2014, l'ex dipendente E. Corvino, dimessosi in data 15 gennaio 2014, ha convenuto in giudizio l'Azienda per vedersi riconoscere differenze retributive, pari ad Euro 7 migliaia con decorrenza febbraio 2011.

La prossima udienza è fissata al 15 dicembre 2016 per l'escussione dei testi.

Procedimenti sanzionatori notificati dalla CONSOB

Procedimento n. 20788/14

Con comunicazione notificata alla Società in data 11 agosto 2014 la Commissione Nazionale per la Società e la Borsa ("CONSOB") ha comunicato alla Società l'avvio di un procedimento sanzionatorio ai sensi dell'articolo 195 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, come modificato (il "TUF") per l'asserita violazione da parte della Società dell'articolo 114, comma 5, del TUF e dell'articolo 5 del regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate, adottato dalla CONSOB con delibera del 12 marzo 2010, n. 17221, come modificato ("Regolamento OPC"). Con lettera inviata alla CONSOB in data 10 ottobre 2014, la Società ha presentato le proprie deduzioni in relazione al procedimento in oggetto, contestando per la maggior parte delle operazioni in discussione il l'individuazione del dies a quo per la pubblicazione dell'apposito Documento Informativo così come determinato dalla CONSOB.

Con successiva comunicazione notificata alla Società in data 1 giugno 2015 l'Ufficio Sanzioni Amministrative ha proposto alla Commissione di applicare una sanzione amministrativa pecuniaria di Euro 10 migliaia. In data 1 luglio 2015 la Società ha inviato alla Commissione le proprie deduzioni e con delibera n. 19232 del 10 luglio 2015 la Commissione ha applicato nei confronti di Pierrel una sanzione amministrativa pecuniaria di Euro 10 migliaia, il cui pagamento è stato regolarmente eseguito nei termini lo scorso 30 ottobre.

Procedimento n. 20807/14

Per mera completezza di informazione, si ritiene opportuno segnalare altresì che con comunicazione notificata alla Società in data 11 agosto 2014 la CONSOB ha comunicato l'avvio nei confronti di Pierrel, quale responsabile in solido di alcuni sindaci ed ex sindaci della Società, di un procedimento sanzionatorio ai sensi dell'articolo 195, primo e nono comma del TUF per l'asserita violazione da parte dei sindaci dell'articolo 149, primo comma, lettera a), del TUF per l'omessa vigilanza da parte dei Sindaci con riferimento ad alcune operazioni con parti correlate poste in essere dalla Società negli esercizi 2012 e 2013.

Con comunicazione notificata alla Società in data 1 giugno 2015 l'Ufficio Sanzioni Amministrative ha proposto alla Commissione di applicare nei confronti dei componenti pro tempore del Collegio Sindacale della Società sanzioni amministrative pecuniarie per un importo complessivo di Euro 112 migliaia.

Con delibera n. 19233 del 10 luglio 2015, notificata alla Società in data 1 ottobre 2015, la Commissione ha applicato sanzioni amministrative pecuniarie nei confronti degli ex sindaci della Società per complessivi Euro 112 migliaia, ingiungendo altresì Pierrel quale soggetto responsabile in solido al pagamento della somma, con obbligo di regresso nei confronti degli ex sindaci, ciascuno per la quota di propria competenza.

Con riferimento a tale ultima delibera Consob, in data 5 novembre 2015 la Società ha informato la Commissione di non aver effettuato, entro il termine indicato nella medesima delibera, il pagamento della predetta sanzione avendo ricevuto in data 2 novembre 2015 una comunicazione con cui i sindaci informavano la Società di aver depositato in data 30 ottobre 2015, presso la Corte di Appello di Napoli, un ricorso ex articolo 195 del TUF avverso l'applicazione della predetta sanzione, chiedendo tra l'altro in via cautelare la sospensione dell'efficacia esecutiva del provvedimento. Nel corso dell'udienza tenutasi in data 23 marzo 2016, la Corte di Appello di Napoli ha esaminato i motivi dell'impugnazione ed ha riservato la decisione, concedendo un breve termine per note. Alla data della presente Nota Illustrativa la Corte di Appello di Napoli non si è ancora riunita per la decisione finale.

Procedimento n. 23456/2014

Con comunicazione notificata alla Società in data 28 ottobre 2014 la CONSOB ha comunicato l'avvio nei confronti della Società di un procedimento sanzionatorio ai sensi dell'articolo 195, primo comma del TUF per la violazione dell'articolo 154-ter del TUF per effetto della mancata messa a disposizione del pubblico, entro il termine del 30 aprile 2014 previsto dal medesimo articolo, con riferimento all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 (a) della relazione finanziaria annuale della Società, (b) della relazione del collegio sindacale della Società di cui all'articolo 153 del TUF, e (c) della relazione di revisione redatta dalla società di revisione legale.

Con lettera inviata alla CONSOB in data 27 novembre 2014, la Società ha presentato le proprie deduzioni in relazione al procedimento in oggetto. In tale lettera, tuttavia, la Società non ha contestato la tardiva pubblicazione dei documenti di cui alle precedenti lettere (a), (b) e (c), ma ha fornito alla CONSOB ulteriori chiarimenti e informazioni in merito alle cause che hanno determinato il ritardo nella pubblicazione, tutte essenzialmente riferibili alla tardiva approvazione del bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2013 da parte della controllata di diritto svizzero THERAMetrics holding AG. Le medesime motivazioni sono state sostenute dalla Società anche nel corso di un incontro tenutosi in data 10 marzo 2015 con l'Ufficio Sanzioni Amministrative della CONSOB.

Con comunicazione notificata alla Società in data 11 maggio 2015 l'Ufficio Sanzioni Amministrative ha proposto alla Commissione l'archiviazione del procedimento.

Infine, con comunicazione notificata alla Società in data 24 luglio 2015 la Commissione, valutate le risultanze istruttorie, non ha ritenuto sussistenti i presupposti per l'adozione di un provvedimento sanzionatorio nei confronti della Società ed ha, pertanto, disposto l'archiviazione del procedimento.

Informativa sulle parti correlate

Di seguito vengono illustrati i rapporti intervenuti nell'esercizio con parti correlate che comprendono:

  • società controllate;
  • società controllanti;
  • società a controllo congiunto (joint ventures);
  • società che, avendo rapporti di partecipazione, diretta o indiretta, al capitale sociale della Società, di sue controllate e joint-ventures e di sue controllanti, è presumibile possano esercitare un'influenza rilevante. In particolare si presume, oggettivamente, di essere in presenza di influenza rilevante nel caso in cui il soggetto detenga una partecipazione superiore al 10% oppure nel caso in cui vi sia la contemporanea presenza del possesso di una partecipazione superiore al 2% e la stipulazione di contratti che generino transazioni nell'esercizio per un ammontare pari ad almeno il 5% del fatturato;
  • amministratori, sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche.

In merito ai rapporti intrattenuti dalla Società con parti correlate, si precisa che tali rapporti rientrano nell'ambito dell'ordinaria gestione e sono regolati a normali condizioni di mercato.

Nella tabella che segue sono riepilogati i valori economici e patrimoniali di Pierrel S.p.A. al 31 dicembre 2015 derivanti da operazioni intercorse con parti correlate:

(euro migliaia) 31 dicembre 2015
SOCIETA' Debiti Crediti Costi Ricavi
Bootes S.r.l. 506 15
Fin Posillipo S.p.A. 3.504 198
Lilliput S.r.l. 45
Petrone Group S.r.l. a socio unico 57 17
Pierrel Pharma srl 5.527 4.666
THERAMetrics holding AG 1
TOTALI 4.067 5.528 275 4.666

I valori sopra esposti si riferiscono essenzialmente a rapporti di tipo commerciale (vendita di beni e prestazione di servizi), le cui transazioni sono effettuate alle normali condizioni di mercato, e rapporti finanziari (concessione di finanziamenti), le cui caratteristiche sono state descritte nelle varie note illustrative alle singole voci di bilancio.

Con riferimento ai debiti finanziari si precisa che i valori esposti in tabella includono gli interessi maturati e non pagati alla data di riferimento.

Si riporta di seguito una descrizione dei principali rapporti con parti correlate alla data del 31 dicembre 2015.

I rapporti al 31 dicembre 2015 di Pierrel S.p.A. con l'azionista Fin Posillipo S.p.A., società di cui è azionista e amministratore delegato il dott. Raffaele Petrone, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Pierrel S.p.A., si riferiscono (i) al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto con la Società in data 26 ottobre 2012 ed erogato per complessivi Euro 2.500 migliaia, oltre interessi maturati sino alla data del 31 dicembre 2015 per complessivi Euro 503 migliaia, e (ii) al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto sempre con la Società lo scorso 23 dicembre par un importo in linea capitale di Euro 500 migliaia, oltre interessi maturati al 31 dicembre 2015 per circa Euro 1 migliaia; i crediti vantati dalla Fin Posillipo nei confronti della Società e rivenienti dai prestiti onerosi di cui ai precedenti punti (i) e (ii) sono stati poi oggetto di rinuncia in conto futuri aumenti di capitale di Pierrel per un importo complessivo di Euro 3,6 milioni, comprensivi degli interessi medio tempore maturati, con lettera del 31 marzo 2016.

Si precisa, inoltre, che parte dei compensi spettanti al dott. Petrone per la carica di Amministratore Delegato di Pierrel S.p.A., sino al 9 ottobre 2014, e di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società, sino al 31 maggio 2015, sono da versare in favore della società Petrone Group S.r.l. a Socio Unico in virtù di specifici accordi di reversibilità sottoscritti tra lo stesso dott. Petrone e tale ultima società. Per quanto sopra indicato, alla data del 31 dicembre 2015 il debito della Società nei confronti della Petrone Group S.r.l. a Socio Unico è pari ad Euro 57 migliaia.

In data 12 dicembre 2013 l'on. Cirino Pomicino, Amministratore e Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione di Pierrel S.p.A., e la società Lilliput S.r.l., hanno sottoscritto un accordo di reversibilità per effetto del quale i compensi maturati per la carica da lui ricoperta sono corrisposti alla Lilliput S.r.l.. Per

quanto sopra indicato, alla data del 31 dicembre 2015 la Società non ha debiti nei confronti della Lilliput S.r.l..

Alla data del 31 dicembre 2015 i debiti della Società nei confronti dell'azionista Bootes S.r.l., complessivamente pari ad Euro 506 migliaia, si riferiscono per Euro 6 migliaia agli onorari spettanti a Bootes S.r.l. in virtù di un contratto di consulenza strategica e di finanza aziendale formalizzato con quest'ultimo nel corso del mese di ottobre 2014 e successivamente risolto nel mese di maggio 2015 e per Euro 500 migliaia al contratto di prestito oneroso a breve termine sottoscritto lo scorso 23 dicembre ed erogato in data 31 dicembre 2015. Il credito vantato da Bootes nei confronti della Società e riveniente dal citato contratto di prestito oneroso è stato poi oggetto di rinuncia in conto futuri aumenti di capitale della stessa per complessivi Euro 510 migliaia, comprensivi di interessi medio tempore maturati, con lettera del 31 marzo 2016.

I rapporti intercorsi con le società incluse nell'area di consolidamento, Pierrel Pharma S.r.l. e THERAMetrics holding AG, per la prima sono relativi principalmente a forniture di prodotti destinati alla vendita, oltre che ad addebiti per forniture di servizi amministrativi e partite di natura finanziaria, mentre i rapporti con la THERAMetrics si riferiscono principalmente a partite di natura finanziaria.

Compensi ad amministratori, sindaci, dirigenti con responsabilità strategiche e società di revisione

Il prospetto seguente evidenzia i benefici economici dell'esercizio degli amministratori, dei componenti del Collegio Sindacale e dei dirigenti con responsabilità strategiche (importi espressi in unità di Euro):

(euro migliaia) 31 dicembre 2015
SOGGETTO DESCRIZIONE DELLA CARICA COMPENSI
Cognome e nome Carica ricoperta Scadenza della carica 31 dicembre 2015 Altri
compensi
TOTALE
Raffaele Petrone Presidente del CDA in carica Approvazione bilancio al
31.12.2017
128.334 128.334
Paolo Cirino Pomicino Vice Presidente in carica Approvazione bilancio al
31.12.2017
40.000 5.350 45.350
Fulvio Citaredo Amministratore Delegato in carica Approvazione bilancio al
31.12.2017
90.833 90.833
Mauro Fierro Consigliere in carica Approvazione bilancio al
31.12.2017
20.000 7.300 27.300
Tiziana Catuogno Consigliere in carica Approvazione bilancio al
31.12.2017
11.667 3.121 14.788
Fernanda Petrone Consigliere in carica Approvazione bilancio al
31.12.2017
11.667 11.667
Maria Paola Bifulco Consigliere in carica Approvazione bilancio al
31.12.2017
11.667 11.667
Cesare Antonio Zetti Consigliere non in carica Approvazione bilancio al
31.12.2014
8.333 2.229 10.562
Dirigenti con funzioni strategiche n.a. n.a. 869.572 n.a.

Compensi ad amministratori

Il Consiglio di Amministrazione in carica è stato nominato con delibera dell'assemblea ordinaria del 5 giugno 2015, e rimarrà in carica fino all'assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio in chiusura al 31 dicembre 2017.

Nel corso della medesima seduta, l'Assemblea degli azionisti di Pierrel ha provveduto altresì a nominare il nuovo Collegio Sindacale, composto da 5 membri, di cui 3 sindaci effettivi e 2 supplenti. L'attuale Collegio Sindacale della Società risulta, pertanto, così composto:

Presidente: dott. Paolo Nagar Sindaco Effettivo: dott.ssa Monica Valentino Sindaco Effettivo: dott. Fabio Rossi Sindaco Supplente: dott.ssa Daniela Gargiulo Sindaco Supplente: dott.ssa Mena Minzione

Nel corso dell'esercizio 2015 sono stati stanziati costi per emolumenti dovuti ai sindaci per Euro 91 migliaia sulla base della citata delibera assembleare di nomina e sulla base dei costi consuntivati per le attività svolte nell'esercizio.

Ai sensi dell'articolo 149-duodecies del regolamento emittenti CONSOB si riportano i corrispettivi della revisione legale che per Pierrel S.p.A. ammontano ad Euro 105 migliaia. Gli onorari relativi alla revisione legale includono, altresì, i corrispettivi per le verifiche periodiche previste dall'art. 155 comma 1 lettera a) del T.U.; si segnala, inoltre, che, come previsto dalla circolare Assirevi n. 118, i corrispettivi indicati includono le eventuali indicizzazioni, ma non le spese.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Nell'esercizio della sua attività la Società è esposta a rischi finanziari e di mercato ed in particolare a:

  • a) variazione dei tassi di cambio
  • b) variazione dei tassi d'interesse
  • c) liquidità
  • d) gestione del capitale
  • e) credito.

Nel corso dell'esercizio la società ha operato per controllare le variabili finanziarie sopra indicate attivando le opportune politiche, sia per specifiche operazioni sia per esposizioni complessive, al fine di minimizzare i summenzionati rischi attraverso l'impiego di strumenti offerti dal mercato o con appropriate politiche societarie di controllo e di portafoglio prodotti/mercati.

In particolare, per quanto riguarda l'impiego di derivati, la Società ha in essere contratti derivati che, nel rispetto delle politiche di gestione del rischio soddisfano i requisiti imposti dai principi contabili per il trattamento in "hedge accounting", e sono designate di "copertura". Si ricorda che Pierrel non stipula contratti derivati a fini speculativi.

La tabella seguente delinea l'orizzonte temporale di manifestazione dei flussi oggetto di copertura dal rischio di tasso di interesse alla data di chiusura dell'esercizio 2015 (comparata con il 2014). Si segnala che la data di manifestazione dei flussi di interesse oggetto di copertura coincide anche con il momento dell'effettivo pagamento dei flussi previsti che costituiscono oggetto della copertura dal rischio di tasso.

Cash Flow Hedge

Periodo di realizzo dei flussi e relativa manifestazione a conto economico Finanziamento sottostante
Rischio di tasso 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Flussi fino a 6 mesi (296) (263)
Flussi da 6 mesi a 1 anno (290) (263)
Flussi da 1 a 2 anni (562) (525)
Flussi da 2 a 5 anni (540) (1.049)
Flussi oltre i 5 anni
TOTALE (1.688) (2.100)

a) Gestione del rischio tasso di cambio

Pierrel presenta un'esposizione al rischio di cambio in relazione al debito in dollari americani verso Dentsply.

L'analisi di sensitività effettuata al fine di valutare l'esposizione della società al rischio di cambio è stata condotta ipotizzando variazioni percentuali in aumento e in diminuzione del tasso di cambio EUR/USD pari a ± 10%.

Rischio di cambio EUR / USD - Sensitivity analysis

(euro migliaia) Conto Economico
Patrimonio Netto
Valore contabile
(EUR)
Shock up Shock down Shock up Shock down
31-dic-
15
31-dic-
14
31-dic-
15
31-dic-
14
31-dic-
15
31-dic-
14
31-dic-
15
31-dic-
14
31-dic-
15
31-dic-
14
Debiti commerciali in divisa (1.172) 107 (130)
Passività finanziarie in divisa (8.154) (7.989) 741 726 (906) (888)
(al costo ammortizzato)
Altre passività in divisa
Derivati non di copertura
Derivati di copertura
TOTALE (9.326) (7.989) 848 726 (1.036) (888)

Una variazione positiva dei tasso di cambio di riferimento (EUR/USD), come presentato nella tabella sopra riportata, avrebbe prodotto sul conto economico complessivo un utile di Euro 741 migliaia al 31 dicembre 2015 e di Euro 726 migliaia al 31 dicembre 2014; analogamente, un movimento negativo dei tassi di cambio avrebbe prodotto una perdita di Euro 906 migliaia al 31 dicembre 2015 e di Euro 888 migliaia al 31 dicembre 2014.

Nessun effetto è generato a patrimonio netto poiché non sono presenti strumenti derivati designati di copertura.

b) Gestione del rischio tasso d'interesse

Con l'obiettivo di ridurre l'ammontare di indebitamento a medio/lungo termine soggetto alla variazione dei tassi d'interesse, viene utilizzato un contratto derivato denominato interest rate swap.

Tale contratto viene posto in essere con nozionale che parzialmente copre l'indebitamento finanziario soggetto a variazione di tassi di interesse, con identiche date di scadenza a quelle della passività finanziaria sottostante, cosicché ogni variazione nel fair value e/o nei flussi di cassa attesi di tale contratto è bilanciata da una corrispondente variazione del fair value e/o nei flussi di cassa attesi della posizione sottostante.

Le coperture vengono effettuate con un'ottica di corrispondenza con il piano di ammortamento del finanziamento (hedge accounting).

L'analisi di sensitività al rischio di tasso cui è esposta la società è stata condotta prendendo in considerazione le partite di bilancio che originano interessi regolati a tasso variabile e ipotizzando incrementi o decrementi paralleli nelle curve dei tassi di riferimento. Con riferimento all'esercizio 2015, come per l'esercizio 2014, in considerazione dei bassi valori raggiunti dai tassi di mercato, si è deciso di ipotizzare variazioni asimmetriche in riduzione (- 8 bps) e aumento (+ 50 bps) dei parametri di riferimento, non ritenendo possibili livelli di tasso di interesse negativi.

Tale analisi è stata condotta con specifico riferimento agli impatti generati sui flussi degli strumenti a tasso variabile (cash flow sensitivity) e sul valore di carico degli strumenti iscritti al valore equo (fair value sensitivity).

(euro migliaia) Valore contabile Conto Economico
Patrimonio Netto
Shock up* Shock down* Shock up* Shock down*
31-dic-
15
31-dic-
14
31-dic-
15
31-dic-
14
31-dic-
15
31-dic-
14
31-dic-
15
31-dic-
14
31-dic-
15
31-dic-
14
Attività fruttifere di interessi
a tasso variabile
- Crediti finanziari fruttiferi di
interesse
- Depositi 1.172 6 (1)
Passività finanziarie a tasso
variabile (8.928) (9.275) (35) (46) 6 7
Strumenti derivati trattati in
hedge accounting (116) (179)
- fair value 1
4
1
9
(2) (3)
- cash flow 7 1
3
(1) (2)
Strumenti derivati non
trattati in hedge accounting
- fair value
- cash flow
TOTALE (7.872) (9.454) (22) (33) 4 5 1
4
1
9
(2) (3)

Rischio di tasso - Esposizione sensitivity analysis

La sensitivity analysis è stata svolta sulla base delle seguenti assunzioni:

  • shift parallelo della curva dei tassi di + 50 bps (+50 bps nel 2014) e 8 bps (- 8 bps nel 2014);
  • nella determinazione delle variazioni associate agli strumenti finanziari a tasso variabile si assume che nessun tasso di interesse sia stato già fissato;
  • ipotesi di costanza di tutte le altre variabili di rischio;
  • presentazione dei risultati dell'analisi effettuata l'anno scorso a fini comparativi.

c) Gestione del rischio di liquidità

La liquidità della società si basa essenzialmente sulla diversificazione delle fonti di finanziamento bancario e, nei limiti degli affidamenti concessi, su una ulteriore diversificazione della tipologia delle linee creditizie (commerciali o autoliquidanti, a breve o a medio/lungo) che vengono di volta in volta attivate in funzione dei fabbisogni.

Da un punto di vista operativo la società controlla il rischio di liquidità utilizzando la pianificazione annuale, con dettaglio mensile, dei flussi degli incassi/pagamenti attesi; sulla base dei risultati della pianificazione finanziaria si individuano settimanalmente i fabbisogni e, quindi, le risorse necessarie per la relativa copertura.

La seguente tabella riassume il profilo temporale delle passività della società sulla base dei pagamenti contrattuali non attualizzati: per completezza l'analisi include anche i flussi positivi generati dai contratti finanziari derivati su tasso di interesse che rappresentano passività finanziarie:

(euro migliaia) Totale
cash flow
A vista < 6 mesi 6 mesi -
1 anno
1 - 2
anni
2 - 5
anni
> 5 anni
PASSIVITA'
STRUMENTI FINANZIARI NON DERIVATI
Debiti commerciali (5.428) (1.853) (3.575)
Passività finanziarie (20.797) (2.142) (991) (3.662) (5.501) (8.501)
Leasing
Debiti vari e altre passività (361) (361)
Fidejussioni
Impegni e garanzie
Totale (26.586) (2.214) (5.717) (991) (3.662) (5.501) (8.501)
STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
Derivati su rischio di tasso (cash flow netti) (122) (35) (29) (40) (18)
Derivati su rischio di cambio (cash flow netti)
Totale (122) - (35) (29) (40) (18) -
ESPOSIZIONE AL 31 DICEMBRE 2013 (26.708) (2.214) (5.752) (1.020) (3.702) (5.519) (8.501)

Analisi delle scadenze al 31 dicembre 2015

Si segnala che a garanzia del regolare rimborso di alcuni dei finanziamenti a medio lungo termine in essere, la società ha prestato garanzie su beni di proprietà agli istituti di credito affidatari, come meglio descritto alla Nota 15, cui si rimanda.

La seguente tabella espone la composizione delle attività finanziarie:

Analisi delle scadenze delle attività finanziarie

Analisi delle scadenze delle attività finanziarie 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Crediti commerciali
-
Non scaduti
1.374 1.906
-
Scaduti da meno di 30 giorni
273 6
1
-
Scaduti da 30 a 60 giorni
7
0
9
-
Scaduti da 60 a 90 giorni
2
0
2
1
-
Scaduti oltre i 90 giorni
1 209
TOTALE 1.738 2.206
Crediti vs Gruppo
-
Non scaduti
987 568
-
Scaduti da meno di 30 giorni
155 238
-
Scaduti da 30 a 60 giorni
1
3
-
Scaduti da 60 a 90 giorni
-
Scaduti oltre i 90 giorni
9
TOTALE 1.142 828

d) Gestione del capitale

L'obiettivo della società è quello di garantire un valido rating creditizio al fine di avere accesso al credito bancario a condizioni economicamente vantaggiose. E' politica della Società avere continui contatti con tutte le istituzioni finanziarie al fine di comunicare tutte le informazioni (sempre entro i limiti previsti per le

società quotate) necessarie per meglio comprendere la tipologia del business e le particolari situazioni di mercato presenti.

e) Gestione del rischio di credito

E' politica della società l'assegnazione del fido ai clienti dopo avere valutato la struttura economica patrimoniale del cliente, la sua performance di pagamento negli anni e tutte le altre informazioni disponibili sul mercato e cioè i normali strumenti impiegati nel determinare la "solvibilità" del cliente.

La tabella sottostante evidenzia la massima esposizione della società al rischio di credito:

Massima esposizione al rischio di credito

Massima esposizione al rischio di credito
(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Immobilizzazioni finanziarie 2
5
2
9
Ratei e risconti attivi 482 390
Crediti commerciali 2.925 2.120
Altre attività correnti 230 5.317
Altre attività non correnti 4.300
TOTALE 7.962 7.856

La massima esposizione al rischio di credito si incrementa di circa Euro 106 migliaia rispetto allo stesso dato del 31 dicembre 2014.

L'esposizione al rischio di credito della Società è riferibile a crediti commerciali e finanziari. Data la particolare tipologia di business, una parte significativa dei crediti commerciali risulta concentrata in un numero ristretto di clienti, che si caratterizzano comunque per un elevato grado di affidabilità e di mantenimento del merito creditizio. I crediti finanziari sono esclusivamente nei confronti di società controllate, a supporto dell'operatività delle stesse.

Movimentazione della riserva di cash flow hedge

Il dipartimento finanza della Società, al fine di verificare l'efficacia delle coperture poste in essere, effettua periodicamente i test prospettici e retrospettivi. L'efficacia delle operazioni di copertura è documentata sia all'inizio dell'operazione sia periodicamente (almeno a ogni data di riferimento del bilancio o delle situazioni infrannuali) ed è misurata confrontando le variazioni di fair value (o di intrinsic value nell'ipotesi di strumenti opzionali) del derivato e del sottostante, entrambe misurate alla data di bilancio in funzione dei dati consuntivi (test retrospettivo) e determinate in ipotesi di shock delle condizioni di mercato (test prospettico).

I test prospettici sono atti a dimostrare che, all'inizio e per l'intera durata della relazione di copertura posta in essere, lo strumento di copertura si dimostri altamente efficace nel compensare le variazioni di valore del fair value o dei cash flow del sottostante generate dal rischio coperto.

I test retrospettivi sono funzionali alla verifica dell'effettiva elevata efficacia della relazione di copertura, idealmente quantificata in un range compreso tra l'80% ed il 125%.

Di seguito è riportata la movimentazione della riserva di cash flow nel corso dell'esercizio 2015, comparata con quella dell'anno precedente:

(euro migliaia) 31 dicembre 2015 31 dicembre 2014
Saldo iniziale (158) (206)
Variazioni positive (+) / negative (-) della riserva di CFH per rilevazione di nuova efficacia (18) (47)
Variazioni positive (+) /negative (-) per storno dell' efficacia negativa/positiva da P/N e
imputazione di oneri/proventi finanziari a C/E 6
0
9
5
SALDO FINALE (116) (158)

Riserva di cash flow hedge - rischio di tasso

Classificazione

La classificazione degli strumenti finanziari nell'ottica prevista da IAS 39 è trasversale a diverse voci di bilancio; pertanto di seguito si riporta la tabella che presenta il valore contabile degli strumenti finanziari in essere, per categoria di appartenenza, posto a confronto con i corrispondenti valori equi, al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014.

Le tabelle seguenti evidenziano che per la maggior parte delle poste finanziarie il valore contabile rappresenta una ragionevole approssimazione del valore equo, in considerazione della natura stessa di attività e passività finanziarie, in gran parte a breve termine. Le voci che presentano un fair value diverso dal valore di bilancio riguardano le passività finanziarie non correnti relative ai debiti finanziari verso banche. Il relativo valore equo è stato determinato applicando il metodo del discounted cash flow, ossia l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi alle condizioni di tasso e di merito creditizio alle date di bilancio, seguendo inoltre le definizioni/indicazioni fornite dal principio IFRS13.

Per le partecipazioni, per le quali non è possibile determinare in maniera attendibile il valore equo, la valutazione è mantenuta al costo, eventualmente svalutato per perdite di valore.

Gli strumenti finanziari derivati in relazione ai quali non è possibile individuare un mercato attivo sono iscritti in bilancio al valore equo determinato attraverso tecniche quantitative basate su dati di mercato, avvalendosi nello specifico di appositi modelli di pricing riconosciuti dal mercato alimentati sulla base dei parametri (tassi di interesse) rilevati alle singole date di valutazione. Tale metodologia riflette pertanto una significatività dei dati di input utilizzati nella determinazione del fair value coerente con il livello 2 della gerarchia dei fair value definita dall'IFRS 13: pur non essendo disponibili quotazioni rilevate su un mercato attivo per gli strumenti (livello 1), è stato possibile rilevare dati osservabili direttamente o indirettamente sul mercato su cui basare le valutazioni.

CLASSIFICAZIONE

Valore contabile
31 DICEMBRE 2015
Attività /
passività
finanziarie
designate al
fair value
Attività /
passività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
Crediti e
Finanziamenti
Attività
finanziarie
detenute
fino a
scadenza
Attività
finanziarie
disponibili
per la
vendita
Passività
finanziarie al
costo
ammortizzato
Derivati di
copertura
Fair value
ATTIVITA'
Altre attività
Crediti verso imprese del gruppo 5.442 5.442
Crediti verso controllanti
Altri crediti correnti
Crediti verso fornitori per anticipi 75 75
Ratei e risconti attivi 482 482
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari e postali 1.172 1.172
Denaro e valori in cassa 1 1
Crediti commerciali 1.738 1.738
Immobilizzazioni finanziarie
Crediti verso altri
Altre immobilizzazioni finanziarie
Crediti per strumenti finanziari derivati
Derivati trattati in hedge accounting
Derivati non trattati in hedge accounting
Totale attività finanziarie 8.910 8.910
PASSIVITA'
Debiti verso fornitori
Debiti verso fornitori 5.428 5.428
Debiti verso Società del Gruppo
Passività finanziarie
Finanziamenti bancari 22.906 22.930
Finanziamenti su anticipi contrattuali
Leasing
Debiti finanziari per acquisizioni
Altre passività
Debiti verso controllanti
Debiti verso imprese del Gruppo
Ratei e risconti passivi 486 486
Altre passività correnti 345 345
Debiti per strumenti finanziari derivati
Derivati trattati in hedge accounting 116 116
Derivati non trattati in hedge accounting
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE 29.165 116 29.305

Eventi ed operazioni significative non ricorrenti

Le operazioni significative non ricorrenti effettuate nell'esercizio 2015 così come richiesto dalla Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, sono illustrate in questo paragrafo. La tabella seguente evidenzia gli effetti di tali operazioni sui risultati economici e sui flussi finanziari della Società per l'anno 2015:

Operazioni significative non ricorrenti

Operazioni significative non ricorrenti
(euro migliaia) Effetto Economico Effetto Finanziario
Ricavi 263 8
1
Costi per servizi (40) (40)
Transazioni dipendenti (22) (5)
Sopravvenienze passive (85) (38)
Svalutazione immobilizzazioni materiali (54)
Minusvalenza su azioni TMX (2.298)
Svalutazione partecipazione TMX (3.120)
Altri oneri finanziari (31) (31)
TOTALE OPERAZIONI NON RICORRENTI (5.387) (33)

La voce "Ricavi" accoglie poste straordinarie per complessivi Euro 263 migliaia, riconducibili principalmente a sopravvenienze attive rivenienti dalla chiusura favorevole alla Società di alcuni piani di rientro su posizioni debitorie scadute e di accordi conciliativi di cause in corso (pari a circa Euro 201 migliaia), oltre che dalla plusvalenze realizzata per effetto della vendita di alcuni cespiti iscritti in bilancio per un importo inferiore rispetto al prezzo di realizzo (pari a circa Euro 54 migliaia).

Le medesime poste non ricorrenti riferite alla voce "Costi per servizi", pari ad Euro 40 migliaia, si riferiscono a consulenze straordinarie.

La Società, inoltre, nel corso dell'anno 2015 ha raggiunto accordi transattivi con dipendenti dimissionari e conciliazioni per circa Euro 22 migliaia.

La voce "Perdita su vendita azioni TMX" accoglie la minusvalenza realizzata principalmente a seguito della restituzione di una parte delle azioni detenute nel capitale sociale della svizzera THERAMetrics holding AG. In particolare, in data 3 agosto 2015 la Società e l'azionista Fin Posillipo S.p.A. hanno perfezionato rispettivamente il trasferimento di n. 29.348.550 e n. 9.151.450 azioni THERAMetrics a THERAMetrics holding AG. Il trasferimento è stato effettuato in esecuzione degli accordi sottoscritti nell'ambito della business combination tra la precedente Divisione Ricerca del Gruppo Pierrel e la stessa THERAMetrics. Più in particolare, nell'ambito delle negoziazioni intrattenute tra Pierrel e Fin Posillipo S.p.A. , da una parte allora titolari rispettivamente di circa il 74% e circa il 26% del capitale sociale della Pierrel Research International AG ("PRINT") - e THERAMetrics, dall'altra, le parti hanno concordato che il conferimento del capitale sociale di PRINT nel capitale sociale di THERAMetrics avvenisse sulla base di un rapporto di cambio di 2,75 azioni THERAMetrics per ogni azione PRINT conferita dalla Società e da Fin Posillipo S.p.A.. Tale rapporto di cambio è stato determinato dalle parti su base fully diluted, assumendo cioè anche l'integrale esercizio di 14 milioni di warrant emessi da THERAMetrics, che conferivano al relativo titolare il diritto, esercitabile entro il 17 luglio 2015, di sottoscrivere 1 azione THERAMetrics per ciascun warrant e, pertanto, fino ad un massimo di 14 milioni di azioni THERAMetrics, ad un determinato strike price. Nell'ambito degli accordi era tuttavia previsto un meccanismo di aggiustamento delle azioni THERAMetrics assegnate per effetto dell'operazione tale per cui, nel caso in cui tali warrant non fossero stati esercitati alla scadenza, in tutto o in parte, THERAMetrics avrebbe avuto la facoltà di richiedere a Pierrel e Fin Posillipo S.p.A. di trasferire a THERAMetrics stessa, ciascuno in proporzione alle quote detenute nel capitale sociale di PRINT

alla data del conferimento delle relative azioni in THERAMetrics, n. 2,75 azioni THERAMetrics per ogni warrant non esercitato entro il predetto termine. Successivamente alla scadenza del termine del 17 luglio 2015, senza che i warrant siano stati esercitati dal titolare del diritto, THERAMetrics ha quindi chiesto alla Società e a Fin Posillipo S.p.A. di trasferire rispettivamente n. 29.348.550 e n. 9.151.450 azioni THERAMetrics, secondo i termini sopra delineati. Per effetto delle descritte transazioni, la quota di partecipazione detenuta dalla Società nel capitale sociale di THERAMetrics alla data del 3 agosto 2015 si è adeguata a circa il 27% del relativo capitale sociale. Inoltre, la citata operazione ha comportato nel bilancio della Società la necessità di rilevare una minusvalenza pari a circa Euro 2,2 milioni.

La svalutazione della partecipazione pari ad Euro 2.600 migliaia è generata dalle risultanze dell'impairment test eseguito sul valore della partecipazione detenuta in THERAMetrics holding AG i cui dettagli sono illustrati nella Nota 3 del presente documento. A questa si aggiunge una ulteriore svalutazione di Euro 520 migliaia per l'iscrizione della partecipazione al fair value, al netto dei prevedibili costi di dismissione, nella voce "Attività non correnti destinate alla dismissione" come descritto nella precedente Nota 3.

Gli "Altri oneri finanziari" non ricorrenti pari ad Euro 31 migliaia sono interamente riconducibili alla quota ammortizzata nell'anno dei costi sostenuti dalla Società per la finalizzazione degli accordi di rescheduling sottoscritti con le Banche finanziatrici nel mese di giugno 2015.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2015 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, ossia operazioni che per significatività, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo e tempistica dell'accadimento possono dare luogo a dubbi in ordine alla correttezza dell'informazione in bilancio, al conflitto di interesse, alla salvaguardia del patrimonio aziendale o alla tutela degli azionisti di minoranza.

EVENTI INTERVENUTI DOPO LA DATA DI CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Di seguito si riporta una sintesi dei principali eventi intervenuti dopo la data di chiusura dell'esercizio 2015.

In data 1 febbraio 2016 la Capogruppo ha sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali locali (e in particolare con Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil) un accordo ex art. 14 del D. Lgs 148/2015 avente ad oggetto la possibilità di ricorrere alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria ("C.I.G.O.") - per tredici settimane, a partire dalla metà del mese di febbraio, e per tutte le 87 unità in forza, con sospensione e/o riduzione dell'orario di lavoro - per gestire l'andamento altalenante della produzione previsto nelle prossime settimane, nelle more di approvare il piano annuale. La Società ha iniziato a far ricorso alla C.I.G.O. a partire dalla seconda settimana di marzo.

In data 31 marzo 2016 gli azionisti Fin Posillipo S.p.A. e Bootes S.r.l. hanno formalmente rinunciato, in via definitiva ed incondizionata, alla restituzione dei prestiti onerosi a breve termine dagli stessi erogati, comprensivi di interessi medio tempore maturati alla data del 31 marzo 2016, rispettivamente pari a complessivi Euro 3.561 migliaia ed Euro 510 migliaia, autorizzando da subito la Società ad utilizzare detti importi in compensazione con il debito riveniente dalla sottoscrizione - ciascuno per la quota di propria spettanza - delle azioni che saranno emesse nell'ambito di futuri aumenti di capitale che dovessero essere eventualmente deliberati dall'Assemblea degli azionisti di Pierrel entro il termine del 31 dicembre 2017. Fermo restando quanto precede, nell'ipotesi in cui la Società non dovesse deliberare un aumento di capitale entro tale termine, entrambi gli azionisti hanno sin d'ora autorizzato la Società ad imputare in via

definitiva e incondizionata i crediti rispettivamente vantati nei confronti della stessa in conto capitale della Società.

In data 15 aprile 2016 si è conclusa una periodica ispezione da parte dell'ente regolatorio farmaceutico nazionale ("AIFA"), avente ad oggetto la consueta verifica della conformità alle Good Manufacturing Practice ("GMP") e alla normativa vigente. In base a quanto riscontrato nel corso della visita ispettiva risulta che l'officina Pierrel, per come è tecnicamente e strutturalmente organizzata, opera complessivamente in conformità alle GMP; tuttavia, la Società dovrà rimuovere le deviazioni riscontrate nei prescritti successivi 30 giorni.

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Capua, 20 aprile 2016

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L'Amministratore Delegato

Dott. Fulvio Citaredo

Attestazione ai sensi dell'articolo 154-bis, quinto comma del D. Lgs. 58/1998, come successivamente modificato e integrato.

    1. I sottoscritti Fulvio Citaredo, Amministratore Delegato e Direttore Generale Corporate di Pierrel S.p.A., e Maria Teresa Ciccone, Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Pierrel S.p.A., tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, attestano:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa; e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la redazione del bilancio nel corso dell'esercizio 2015.
    1. Al riguardo si segnala che non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • a) il bilancio d'esercizio di Pierrel S.p.A. al 31 dicembre 2015:
    • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali, e relative modifiche ed interpretazioni, applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
    • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • è redatto in conformità all'art. 154-ter del citato D.Lgs. n. 58/98 e successive modifiche ed integrazioni ed è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società;
  • b) la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione della Società, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui la Società è esposta.

La presente attestazione viene resa anche ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 154-bis, comma 2, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.

Capua, 20 aprile 2016

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Dott. Fulvio Citaredo Dott.ssa Maria Teresa Ciccone (Amministratore Delegato) (Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari)

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