Quarterly Report • May 13, 2016
Quarterly Report
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| Indice | ||
|---|---|---|
| INFORMAZIONI GENERALI 5 | |
|---|---|
| Organi sociali ed informazioni societarie 5 | |
| Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave 6 | |
| RELAZIONE SULLA GESTIONE 7 | |
| PREMESSA 7 | |
| La struttura del Gruppo Ascopiave 9 | |
| Controllo della società 11 | |
| Corporate Governance e Codice Etico 11 | |
| Rapporti con parti correlate e collegate 12 | |
| Fatti di rilievo avvenuti nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2016 13 | |
| Efficienza e risparmio energetico 14 | |
| Contenziosi 16 | |
| Distribuzione dividendi 25 | |
| Azioni proprie 25 | |
| Evoluzione prevedibile della gestione 25 | |
| Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 26 | |
| Altre informazioni 29 | |
| Indicatori di performance 29 | |
| Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre dell'esercizio 2016 31 | |
| Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 31 | |
| Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo 33 | |
| Andamento della gestione – La situazione finanziaria 35 | |
| Andamento della gestione – Gli investimenti 37 | |
| Prospetti del resoconto intermedio di gestione 38 | |
| Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 39 | |
| Conto economico e conto economico complessivo consolidato 40 | |
| Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato 41 | |
| Rendiconto finanziario consolidato 42 | |
| NOTE ESPLICATIVE 43 | |
| Informazioni societarie 43 | |
| Criteri generali di redazione e principi contabili adottati 43 | |
| Utilizzo di stime 43 | |
| Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in | |
| via anticipata dal Gruppo 44 | |
| Area e criteri di consolidamento 44 | |
| Dati di sintesi delle società consolidate integralmente e delle società a controllo congiunto | |
| consolidate con il metodo del patrimonio netto 46 | |
| NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO . 47 | |
| Attività non correnti 47 | |
| Attività correnti 53 | |
| Patrimonio netto consolidato 57 | |
| Passività non correnti 59 | |
| Passività correnti 62 | |
| NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO | |
| CONSOLIDATO 66 | |
| Ricavi 66 | |
| Costi 67 | |
| Proventi e oneri finanziari 72 | |
| Imposte 73 | |
| Componenti non ricorrenti 73 | |
| Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 73 | |
|---|---|
| ALTRE NOTE DI COMMENTO AL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31 | |
| MARZO 2016 74 | |
| Impegni e rischi 74 | |
| Fattori di rischio ed incertezza 74 | |
| Informativa di settore 79 | |
| Rapporti con parti correlate 80 | |
| Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 82 | |
| Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre dell'esercizio 2016 84 | |
| Dati di sintesi al 31 marzo 2016 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo | |
| del patrimonio netto 85 | |
| Obiettivi e politiche del Gruppo 88 |
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(*) Poteri ed attribuzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, nei limiti previsti dalla legge e dallo Statuto e nel rispetto delle riserve di competenza dell'Assemblea dei soci, del Consiglio di Amministrazione, secondo le delibere del Consiglio di Amministrazione. (**) Il signor Paron Claudio sostituisce il signor Piva Bruno che si è dimesso.
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Società di Revisione PriceWaterhouseCoopers S.p.A.
Sede legale e dati societari Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 82096 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261 e-mail : [email protected]
Investor relations Tel. +39 0438 980098 fax +39 0438 964779 e-mail : [email protected]
| Primo trimestre 2016 | % dei ricavi | Primo trimestre 2015 | % dei ricavi | |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 182.512 | 100,0% | 219.496 | 100,0% |
| Margine operativo lordo | 36.004 | 19,7% | 34.307 | 15,6% |
| Risultato operativo | 30.304 | 16,6% | 28.642 | 13,0% |
| Risultato netto dell'esercizio | 24.138 | 13,2% | 22.832 | 10,4% |
________________________________________________________________________________________________
Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | 31.03.2015 | |
|---|---|---|---|
| Capitale circolante netto | 36.472 | 56.689 | 70.926 |
| Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) | 528.620 | 527.182 | 528.021 |
| Passività non correnti (escluso finanziamenti) | (49.996) | (49.698) | (53.272) |
| Capitale investito netto | 515.097 | 534.173 | 545.675 |
| Posizione finanziaria netta | (70.635) | (114.037) | (113.176) |
| Patrimonio netto Totale | (444.461) | (420.137) | (432.498) |
| Fonti di finanziamento | (515.097) | (534.173) | (545.675) |
Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari (entro 12 mesi) e altre passività correnti.
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Il Gruppo Ascopiave chiude il primo trimestre dell'esercizio 2016 con un utile netto consolidato di 24,1 milioni di Euro (22,8 milioni di Euro al 31 marzo 2015), con un incremento pari a 1,3 milioni di Euro, +5,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
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Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2016 ammonta a 444,5 milioni di Euro, (420,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2015) ed il capitale investito netto a 515,1 milioni di Euro (534,2 milioni di Euro al 31 dicembre 2015).
Nel corso dei primi tre mesi dell'esercizio 2016 il Gruppo ha realizzato investimenti per 4,1 milioni di Euro (3,2 milioni di Euro al 31 marzo 2015), prevalentemente nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas e nell'installazione di misuratori elettronici.
Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione e della vendita di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la vendita di energia elettrica, la cogenerazione e la gestione calore.
Attualmente è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 208 Comuni, (208 comuni al 31 dicembre 2015) esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 8.300 chilometri1 , (oltre 8.300 chilometri al 31 dicembre 2015) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.
L'attività di vendita di gas naturale al mercato dei consumatori finali è svolta attraverso diverse società partecipate dalla capogruppo Ascopiave S.p.A. e sulle quali il Gruppo esercita un controllo esclusivo oppure congiunto con gli altri soci. In tale segmento di mercato, il Gruppo, con oltre 413 milioni di metri cubi 1 di gas venduti nel primo trimestre dell'esercizio 2016 (450 milioni di metri cubi al 31 marzo 2015) è uno dei principali operatori in ambito nazionale.
Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia aziendale focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, rispettando l'ambiente e valorizzando le istanze sociali che caratterizzano il contesto in cui opera.
A tal fine intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale, traendo vantaggio dal processo di liberalizzazione in atto. Le
1 I dati indicati relativamente alla lunghezza della rete di distribuzione e ai volumi di gas venduti sono ottenuti sommando i dati delle singole società del Gruppo, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.
principali direttrici della sua strategia di sviluppo sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.
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I volumi di gas venduti nei primi tre mesi dell'esercizio 2016 sono stati pari a 413,6 milioni di metri cubi, evidenziando una riduzione dell'8,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
I volumi di energia elettrica venduti sono stati pari a 98,0 GWh, con un decremento del 10,5% rispetto ai primi tre mesi dell'esercizio precedente.
I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 372,8 milioni di metri cubi, con un incremento dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2015. La rete di distribuzione al 31 marzo 2016 ha una lunghezza di 8.330 chilometri (8.312 chilometri al 31 dicembre 2015).
I ricavi consolidati del primo trimestre dell'esercizio 2016 si attestano a 182,5 milioni di Euro, contro i 219,5 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio precedente. Il decremento del fatturato è determinato principalmente dalla diminuzione dei ricavi da vendita di gas naturale (-39,6 milioni di Euro), in ragione sia dei minori volumi di gas venduti che della flessione dei prezzi di vendita unitari.
Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 30,3 milioni di Euro, in crescita rispetto ai 28,6 milioni di Euro dello stesso periodo dell'esercizio 2015. L'incremento è riconducibile principalmente ai migliori risultati dell'attività di vendita gas e di vendita di energia elettrica, spiegati dalla crescita della marginalità unitaria.
Il risultato netto, pari a 24,1 milioni di Euro, mostra un aumento rispetto ai 22,8 milioni di Euro dei primi tre mesi dell'esercizio 2015, per effetto del miglioramento del risultato operativo e del maggior risultato economico delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto, che hanno più che compensato l'incremento degli oneri finanziari netti e il maggior carico fiscale per imposte sui redditi.
La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 marzo 2016 è pari a 70,6 milioni di Euro, in miglioramento di 43,4 milioni di Euro rispetto ai 114,0 milioni di Euro del 31 dicembre 2015. Il cash flow del periodo (dato dalla somma del risultato netto, degli accantonamenti e degli ammortamenti) ha generato risorse finanziarie per 29,8 milioni di Euro. L'attività di investimento ha assorbito risorse finanziarie per 4,1 milioni di Euro, mentre la gestione del capitale circolante ha generato risorse finanziarie per 17,7 milioni di Euro.
Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 31 marzo 2016 è risultato pari a 0,16 (0,26 al 31 marzo 2015).
Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 31 marzo 2016.
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| 89% | ASCOTRADE | 100% | AP Reti Gas S.p.A. |
|---|---|---|---|
| 51% | ETRA Magaz | 100% | $\sim$ ASM DO |
| 100% | TY VERITAS | 100% | edigas |
| 48.999% | EstEnergy | 48,86% | SUNIGAS |
| 49% | EXASM SET. | ||
| 100% | Weta Ô. |
||
| 100% | PAG DELY | ||
| 80% | AMBAS |
Alla data del 31 marzo 2016 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 2,292 Euro per azione, con un incremento di 3,4 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2016 (2,216 Euro per azione, riferita al 4 gennaio 2016).
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La capitalizzazione di Borsa al 31 marzo 2016 risultava pari a 532,66 milioni di Euro2 .
La quotazione del titolo nel corso dei primi tre mesi dell'esercizio 2016 ha registrato una performance positiva (+3,4%), seguendo il miglioramento dell'indice settoriale FTSE Italia Servizi di Pubblica Utilità (+5,6%). Hanno invece subito un peggioramento l'indice FTSE Italia All-Share (-12,2%) e l'indice FTSE Italia Star (-5,7%).
Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 31 marzo 2016:
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|---|---|---|
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______________________________________________________________________________________________ 2 La capitalizzazione di Borsa delle principali società quotate attive nel comparto dei servizi pubblici locali (A2A, Acea, Acsm-Agam, Hera ed Iren) al 31 marzo 2016 risultava pari a 12,4 miliardi di Euro. Dati ufficiali tratti dal sito di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).
Alla data del 31 marzo 2016 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente il capitale di Ascopiave S.p.A. in misura pari al 61,562%.
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La composizione azionaria di Ascopiave S.p.A. (numero di azioni possedute dai soci sul totale delle azioni costituenti il capitale sociale) è la seguente:
Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF.
Nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2016 Ascopiave S.p.A. ha proseguito il percorso di sviluppo del sistema di corporate governance impostato nel corso degli esercizi precedenti, rafforzando il sistema di gestione del rischio e apportando ulteriori miglioramenti agli strumenti diretti a tutelare gli interessi degli investitori.
Il piano di attività della struttura di Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, basato su un processo di prioritizzazione dei principali rischi, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.
Il Dirigente Preposto, con l'ausilio della funzione di Internal Audit, ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio delle procedure
ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Allo scopo, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.
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Ascopiave S.p.A. e tutte le Società controllate sono dotate di un Modello di organizzazione, gestione e controllo; le stesse hanno aderito al Codice Etico della capogruppo Ascopiave.
La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato.
La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali. Si ricorda che il Modello 231 e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.
Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi di esercizio:
Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio:
Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:
Ascopiave S.p.A., Ascotrade S.p.A., Asm DG S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., Pasubio Servizi S.r.l., Blue Meta S.p.A. e Veritas Energia S.p.A. hanno aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A., evidenziati tra le attività e passività correnti.
Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questa relazione finanziaria.
La tabella che segue riporta la consistenza economica e finanziaria dei rapporti già descritti:
| Crediti | Altri | Debiti | Costi | Ricavi | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | commerciali | crediti | commerciali | Altri debiti | Beni | Servizi | Altro | Beni | Servizi | Altro |
| Società controllanti | ||||||||||
| ASCO HOLDING S.P.A. | 14 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 8.341 | 0 | 14 | 170 |
| Totale controllanti | 14 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 8.341 | 0 | 14 | 170 |
| Società consociate | ||||||||||
| ASCO TLC S.P.A. | 82 | 52 | 52 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 31 | 73 |
| SEVEN CENTER S.R.L. | 10 | 0 | 25 | 0 | 0 | 24 | 0 | 0 | 10 | 0 |
| Totale consociate | 92 | 52 | 77 | 0 | 0 | 24 | 0 | 0 | 41 | 73 |
| Società collegate e a controllo congiunto | ||||||||||
| Estenergy S.p.A. | 52 | 0 | 13 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| ASM SET S.R.L. | 788 | 0 | 6 | 449 | 12 | 5 | 3 | 1.786 | 117 | 6 |
| Unigas Distribuzione S.r.l. | 52 | 0 | 2.981 | 0 | 0 | 4.202 | 0 | 23 | 19 | 0 |
| SINERGIE ITALIANE S.R.L. | 14 | 9.900 | 9.900 | 0 | 10.293 | 0 | 0 | 0 | 17 | 0 |
| Totale collegate/controllo congiunto | 879 | 9.900 | 12.873 | 449 | 10.305 | 4.206 | 3 | 1.809 | 153 | 6 |
| Totale | 985 | 9.951 | 12.950 | 449 | 10.305 | 4.230 | 8.344 | 1.809 | 209 | 249 |
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In data 18 gennaio 2016 Ascopiave S.p.A., insieme con altri operatori, ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la Sentenza del T.A.R. della Lombardia n. 2221/2015.
Nel mese di febbraio 2016 è stata approvata la Legge n. 21/2016, contenente alcune disposizioni riguardanti la distribuzione del gas. In particolare, l'articolo 3 differisce le scadenze di pubblicazione dei bandi previste dalla precedentemente normativa da un massimo di 14 mesi ad un minimo di 5 mesi, a seconda del raggruppamento di cui fa parte l'Ambito Territoriale Minimo. Scaduti i termini per la pubblicazione dei bandi da parte delle stazioni appaltanti designate dai Comuni, la nuova normativa prevede che la Regione competente sull'Ambito assegni ulteriori sei mesi per provvedere, decorsi i quali avrà facoltà di avviare la gara nominando un commissario ad acta. Decorsi due mesi in assenza di tale nomina, il Ministero dello Sviluppo Economico, sentita la Regione, potrà intervenire nominando un proprio commissario ad acta. La legge ha inoltre abolito le sanzioni in capo ai Comuni previste dalla precedente normativa nell'ipotesi di ritardata pubblicazione dei bandi di gara.
In data 18 marzo 2016 è stata costituita la società AP Reti Gas S.p.A. con capitale sociale di Euro 200 migliaia interamente versato, controllata al 100% da Ascopiave S.p.A.. La società a partire dal 1 luglio 2016 sarà destinataria del ramo d'azienda relativo alla distribuzione del gas naturale di Ascopiave S.p.A., in ottemperanza agli obblighi di separazione funzionale (unbundling) fra attività di vendita e attività di distribuzione del gas naturale integrate in uno stesso gruppo societario.
In data 10 febbraio 2014 era stato perfezionato l'acquisto da Veritas S.p.A. della quota rimanente del capitale di Veritas Energia S.p.A., assumendo quindi il controllo totalitario della società, a fronte del riconoscimento di un corrispettivo pari ad Euro 4 milioni, con il conseguente consolidamento integrale della società all'interno del Gruppo Ascopiave a partire dal 1° gennaio 2014.
Il contratto di acquisizione prevedeva, a carico di Veritas S.p.A., una garanzia sui crediti verso terzi esistenti alla data del closing, tale da far fronte al loro mancato incasso entro i 24 mesi successivi, nel limite massimo di Euro 5.000 migliaia.
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A tal fine la parte venditrice aveva versato ad Ascopiave S.p.A. un deposito a garanzia, fruttifero di interessi, di Euro 2.838 migliaia, iscritto fino al 31 dicembre 2015 tra le passività finanziarie, e tale liquidità era stata vincolata a mezzo di acquisto di titoli "pronti contro termine" a due anni. La differenza tra l'importo massimo della garanzia prevista nel contratto, pari ad Euro 5.000 migliaia, ed il deposito di Euro 2.838 migliaia è stata garantita da Veritas S.p.A. ad Ascopiave S.p.A. mediante idonea lettera di garanzia dalla stessa emessa.
Il 10 febbraio 2016 è giunto a scadenza il vincolo sugli importi ricevuti dalla parte cedente ed è stato conseguentemente calcolato l'importo dell'indennizzo che quest'ultima avrebbe dovuto riconoscere ad Ascopiave S.p.A. per il mancato incasso dei crediti pregressi, quantificato in Euro 396 migliaia. Successivamente si è proceduto con la restituzione del deposito residuo, unitamente alla lettera di garanzia rilasciata da Veritas S.p.A. L'indennizzo è stato iscritto tra gli altri proventi in base a quanto disposto dal principio contabile IFRS 3, in quanto l'aggregazione risultava già essere definitiva decorsi i 12 mesi dall'acquisizione.
Per ottemperare agli obblighi di risparmio energetico previsti dal Decreto 20 luglio 2004, Ascopiave S.p.A., nel corso del 2006 e del 2007, ha provveduto alla realizzazione di due progetti (di cui il secondo in più fasi), quali:
l'installazione di apparecchiature di termoregolazione e telegestione negli edifici pubblici;
la distribuzione a tutti i clienti domestici di lampade fluorescenti per il risparmio di energia elettrica e di un kit comprendente un erogatore a basso flusso per doccia e dei rompigetto aerati per rubinetto per il risparmio di acqua calda.
Il progetto relativo alla telegestione si è concluso nel 2009 e quello principale relativo alla distribuzione del kit risparmio energetico è cessato nel primo semestre 2010 con l'assegnazione di circa 5.000 titoli.
Nel corso del 2015 Ascopiave ha deciso di riprendere l'attività di realizzazione di progetti per l'ottenimento dei titoli ed a tal fine è stata presentata una richiesta per l'efficientamento degli impianti di preriscaldo del gas a servizio della rete di distribuzione.
Per colmare il proprio fabbisogno attuale e futuro Ascopiave S.p.A. dovrà realizzare nuovi progetti di risparmio energetico e acquistare titoli sul mercato. Con la delibera AEEG EEN 9/11 del 27 ottobre 2011 sono state emanate le nuove linee guida per il mercato dei titoli di efficienza energetica che tra l'altro prevedono un adeguamento del riconoscimento dei titoli alla vita utile del progetto, questo negli anni a venire dovrebbe aiutare l'offerta di titoli sicuramente deficitaria rispetto agli obiettivi previsti per i distributori.
Alla data di chiusura del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 l'ammontare dei titoli costituenti l'obiettivo 2015 (pari a 84.057 TEE) non è stato interamente acquistato anche se i titoli in portafoglio, destinati ad essere consegnati entro il 31 maggio 2016, risulta strettamente superiore al minimo del 60%. La vigente normativa prevede penali nel caso di percentuali di conseguimento inferiori.
Per quanto attiene il 2016, Ascopiave S.p.A. ha ricevuto comunicazione dal GSE per cui è stato quantificato un obbligo di 104.012 certificati bianchi da consegnare entro il 31 maggio 2017.
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Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto che la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato, tra l'altro, l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.
Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:
il riscatto anticipato (normalmente regolato con il richiamo al R.D. n. 2578/1925) e
il rimborso dalla scadenza (naturale) della concessione.
L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.
Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).
Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.
Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.
Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.
La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero e proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal Consorzio Bim Piave.
È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.
Con i suddetti Comuni, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas.
La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011.
L'esperto così individuato ha redatto la Relazione avente ad oggetto "Criteri fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti con Delibera di Giunta Comunale.
Nel 2013 Ascopiave S.p.A. ha trasmesso lo stato di consistenza e la valorizzazione degli impianti conseguente all'applicazione dei criteri definiti nella Relazione, offrendo contestualmente la propria disponibilità al contraddittorio
con i Comuni volto ad analizzare gli elaborati.
Ad oggi, all'esito del relativo contraddittorio tecnico, n. 87 Comuni (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2015) hanno approvato le relative valorizzazioni.
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Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).
In particolare, si sono corrisposti:
per complessivi Euro 30.226 migliaia.
Nel corso del 2015, Ascopiave S.p.A. ha reso disponibile ai Comuni appartenenti degli Ambiti Territoriali Minimi di Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale (69 comuni su 92), un aggiornamento delle valorizzazioni degli impianti al 31 dicembre 2014, applicando i criteri valutativi concordati e fornendo un conteggio della valorizzazione dei contributi privati da detrarre dal valore industriale residuo ai sensi della Legge 9 / 2014.
Alla data del 31 marzo 2016, relativamente ai rapporti concessori, non sono pendenti contenziosi amministrativi.
CATEGORIA II – CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE
Alla data del 31 marzo 2016 sono pendenti:
Un Arbitrato tra Ascopiave S.p.A. ed il Comune di Creazzo per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2005 al nuovo gestore) conseguente all'esito del precedente giudizio civile, rispetto al quale la C.d.A. di Venezia, con Sentenza n. 2178/15, in accoglimento dell'appello comunale, ha sancito la validità e l'efficacia della clausola compromissoria prevista in convenzione, con ciò annullando la Sentenza di primo grado del 25 agosto 2014, con la quale il Giudice Monocratico aveva condannato il Comune al pagamento della somma di Euro 1.678 migliaia. Pur confidando di addivenire ad un'intesa transattiva, in una logica prudenziale volta ad evitare la possibile decadenza conseguente alla Sentenza 2178, in data 11 dicembre 2015, Ascopiave S.p.A., ha provveduto a notificare la Denuncia di lite per l'avvio della procedura di Arbitrato.
Alla data del 31 marzo 2016 sono pendenti:
Un Giudizio innanzi alla Corte d'Appello di Venezia per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2011 al nuovo gestore), avviato dal Comune di Costabissara che, con atto notificato il 12 dicembre 2015, ha impugnato il Lodo Arbitrale del 25-26 maggio 2015, emesso all'esito del relativo procedimento. La prima udienza è fissata per il 19 maggio 2016.
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Il Collegio Arbitrale, con il Provvedimento anzidetto, ha condannato il Comune al pagamento della somma di Euro 3.473 migliaia, oltre ad interessi dalla data di deposito del Lodo. Ha inoltre quantificato le spese della procedura in Euro 210 migliaia (oltre IVA, CPA e spese generali), poste per due terzi in capo al Comune e per un terzo a carico di Ascopiave S.p.A.. Il Lodo è stato dichiarato esecutivo dal Tribunale di Vicenza il 7 luglio 2015.
Un arbitrato tra Ascopiave S.p.A. ed il Comune di Santorso per la determinazione del valore industriale residuo degli impianti di distribuzione (consegnati nel 2007 al nuovo gestore). L'avvio della procedura si è reso necessario in conseguenza della Sentenza del 4 settembre 2013 con la quale il Giudice ha dichiarato l'incompetenza del Tribunale di Vicenza per la vigenza della clausola compromissoria sancita nella Convenzione originaria.
Constatato il fallimento dei tentativi di composizione bonaria, in data 12 novembre 2013, Ascopiave S.p.A. ha notificato la denuncia di lite, con la nomina ad Arbitro di parte. Il Comune, con atto del 26 novembre 2013, ha nominato il proprio Arbitro. Con provvedimento del Presidente del Tribunale di Vicenza del 31 gennaio 2014 (prodotto su istanza di Ascopiave S.p.A.) è stato nominato il terzo Arbitro e Presidente del Collegio. Il Comune ha contestato detta procedura (fissata anche nel contratto concessorio) sostenendo l'applicabilità della novella legislativa del 2012 che, modificando il Codice dei Contratti Pubblici, ha introdotto una peculiare disciplina rispetto alle procedure arbitrali con gli Enti pubblici che prevede, tra l'altro, la nomina del terzo Arbitro in capo alla Camera Arbitrale dell'AVCP (ora ANAC). L'Autorità ha inizialmente aderito a detta istanza. In tale ottica ha programmato l'estrazione del terzo Arbitro al 17 aprile 2014. Ascopiave S.p.A. ha sempre manifestato la propria contrarietà a detta impostazione (da ultimo con la nota all'AVCP del 15 aprile 2014) e quindi ritiene perfettamente costituito il Collegio, il quale, peraltro, nella riunione del 14 aprile 2014, ha confermato la propria legittimazione.
La Camera arbitrale dell'AVCP ha trasmesso l'estratto del verbale della riunione del 17 aprile 2014 ove ha preso atto della comunicazione Ascopiave S.p.A. ed ha dichiarato abbandonato il procedimento.
Con Lodo parziale del 10 gennaio 2015, il Collegio ha confermato la legittimità della propria costituzione e dunque la piena legittimità a procedere.
Con Ordinanza del 27 febbraio 2015, il Collegio ha disposto una C.T.U. per la determinazione della valorizzazione degli impianti.
Il CTU ha presentato la sua perizia entro il termine assegnato del 30 novembre 2015 verso la quale il CTP di Ascopiave S.p.A. ha mosso significative contestazioni.
All'udienza del 21 dicembre 2015, il Collegio ha assegnato alle Parti termini a difesa (1 febbraio 2016) per replicare alle rispettive note depositate nel corso della medesima, relativamente agli elaborati peritali redatti dal C.T.U.
A fronte delle contestazioni anzidette ed alle conseguenti istanze delle Parti, il Collegio ha concesso il termine del 10 marzo 2016 per lo scambio di quesiti da porre al CTU. Ha quindi assegnato al CTU il termine del 29 aprile 2016 per rispondere ai quesiti formulati. Ascopiave S.p.A. ha provveduto di conseguenza nel termine assegnato. Si è in attesa dei riscontri del CTU.
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Le operazioni peritali, pertanto, sono da intendersi non concluse ed anzi, tuttora in corso.
Alla data del 31 marzo 2016 sono pendenti:
Un ricorso in Appello innanzi al Consiglio di Stato promosso dalla Ditta Setten Genesio S.p.A., relativo all'appalto per la costruzione della nuova sede, volto ad ottenere la riforma della Sentenza TAR Veneto n. 6335/2010 che, pur accogliendo il ricorso della stessa società ed annullando conseguentemente gli atti di gara, ha respinto la domanda di risarcimento danni (pari ad Euro 1.300 migliaia) promossa nei confronti di Ascopiave S.p.A. e della ditta Carron S.p.A.. Ascopiave S.p.A., per ottenere la riforma della Sentenza di primo grado, ha a sua volta proposto appello incidentale.
Con nota del 29 settembre 2015, il Legale della società ha segnalato che il Consiglio di Stato, Sezione V, ha fissato l'Udienza pubblica per la discussione dell'appello per il 24 novembre 2015. La tematica principale verte sulla pretesa risarcitoria di c.p. (Euro 1.300 migliaia). Con riguardo a quest'ultima, i legali della società hanno riproposto le argomentazioni che hanno condotto al non accoglimento in primo grado. Pur auspicandosi un analogo esito, il rischio di un accoglimento parziale e quindi di una condanna quantomeno forfettaria non è trascurabile. Si è in attesa della Sentenza.
Con Sent. n. 275/2016 del 27 gennaio 2016, il C.d.S. ha accolto l'appello incidentale di Ascopiave S.p.A. e conseguentemente ha respinto sia l'appello principale, sia la richiesta risarcitoria (Euro 1.300 migliaia) di Setten Genesio S.p.A., salva la compensazione delle spese di lite. In conseguenza, Ascopiave S.p.A. nulla deve (o dovrà) alla ditta medesima.
Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, avverso il DM 5 febbraio 2013 che ha approvato lo schema di contratto tipo per la gestione del servizio successivo alle prossime gare d'ambito, limitatamente all'ultima parte dell'art. 21.3 ove si dispone che il gestore "eroga il servizio di default, secondo le modalità definite dall' AEEGSI". Trattasi di un'impugnativa meramente prudenziale e volta ad evitare il rischio di carenza di interesse nel giudizio principale di cui sopra. Stante il carattere strumentale e la Sentenza del 12 giugno 2014, con la quale il C.d.S. ha accolto il ricorso dell'AEEGSI ed, in conseguenza, ha annullato la Sentenza del TAR Lombardia n. 3272 del 28 dicembre 2012, il Giudizio non verrà ulteriormente coltivato.
Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia Milano, avverso la Delibera 241/2013. Le principali motivazioni sono: la mancata previsione di remunerazione degli interventi in corso di servizio di default; la previsione di penali da ritardo, o da mancata effettuazione della disalimentazione a carico del distributore anche quando il ritardo o la mancata attuazione dipendono da cause non imputabili al distributore medesimo. Infine, in connessione con i precedenti ricorsi (all'epoca pendenti in Appello), è stata contestata la "motivazione" data al provvedimento che
l'AEEGSI rinviene esclusivamente nell'esigenza di sopperire ad una sorta di "inadeguatezza" dei distributori.
L'AEEGSI è nuovamente intervenuta in materia, con le Delibere 533/2013 e 84/2014. In data 21 gennaio 2014 è stato depositato c/o il TAR Milano il ricorso avverso la Delibera 533/2013. Le motivazioni sono simili a quelle che hanno condotto all'impugnazione della Delibera 241/2013.
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Ad inizio marzo 2015 è giunta notizia che, con sentenze n. 593 e 594/2015, il TAR ha respinto i ricorsi di 2i Rete Gas S.p.A. ed Italgas avverso le medesime delibere 241/2013 e 533/2013.
Anche in considerazione di dette Pronunce, l'interesse alla prosecuzione del ricorso è alquanto scemato in quanto il contesto regolatorio della materia è stato profondamente mutato dai numerosi provvedimenti normativi sopravvenuti. Vi è quindi l'esigenza di valutare eventuali altre pronunce rispetto a ricorsi presentati da altre società del settore.
Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell' AEEGSI per l'annullamento della Delibera ARG/gas 28/12 relativamente al previsto passaggio dai misuratori tradizionali a quelli elettronici tele-letti e tele-gestititi ed in particolare: per la previsione del mancato riconoscimento tariffario degli ammortamenti residui dei contatori sostituiti ma con bollo metrico ancora valido; per l'errata (sottostimata) indicazione/riconoscimento dei costi standard per le nuove apparecchiature; per la previsione dell'obbligo di utilizzare solo misuratori elettronici già dal 1 marzo 2012 nonostante il fatto che la tecnologia relativa non sia ancora disponibile su ordinativi "industriali".
Successivamente l'AEEGSI ha emanato a parziale modifica della Delibera 28 le Delibere 193/2012 e 246/2012 che, tuttavia, non hanno fatto venir meno i motivi di doglianza in precedenza esposti. È stato eliminato solo il termine del 1 marzo 2012 sopra evidenziato (spostato al 31 dicembre 2012). Entrambi i provvedimenti sono stati impugnati con motivi aggiunti. Allo stesso modo si è proceduto avverso la Delibera 316/2012 con la quale l'AEEGSI è nuovamente intervenuta sulla materia.
Con la Delibera 631/2013 l'AEEGSI è nuovamente intervenuta in materia, modificando la Delibera 28/2012. Si è quindi provveduto al ritiro della nuova richiesta di sospensiva nel frattempo depositata con riferimento alla pregressa disciplina (a suo tempo impugnata). Formalmente residuano i giudizi di merito i quali, tuttavia, in virtù della Delibera 631, dovrebbero/potrebbero considerarsi privi di ulteriore interesse.
Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio – Roma nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico per l'annullamento del DM del 22 maggio 2014 concernente l'introduzione delle Linee Guida per la determinazione del V.I.R.. Nell'ambito del medesimo giudizio si sono prospettate le questioni di legittimità costituzionale e di pregiudizialità comunitaria relativamente alle Leggi 9 e 116 del 2014, nella parte in cui hanno modificato l'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (scomputo retroattivo dei contributi privati e limitazione temporale alla valenza degli accordi). Il TAR, con riferimento a Ricorsi presentati da altri Distributori comprensivi di istanza di sospensiva, ha fissato l'udienza al 27 giugno 2015. I legali di Ascopiave S.p.A. hanno presentato istanza affinché i giudizi vengano riuniti in modo da poter essere discussi nella medesima udienza, ovvero in altra all'uopo fissata.
Il Tribunale ha disposto il rinvio della trattazione ad altra Udienza da fissarsi successivamente all'entrata in vigore (29 luglio 2015) del Decreto Ministeriale n. 106 del 20 maggio 2015, di modifica del DM 226/2011 ed alla relativa impugnazione. Quest'ultimo, infatti, almeno con riguardo all'art. 5, si è limitato ad introdurre la regolamentazione propria delle Linee Guida nel DM 226/2011.
In data 1 ottobre 2015, Ascopiave ha effettivamente provveduto all'impugnazione anche di detto Provvedimento, con il deposito di "motivi aggiunti" al ricorso principale.
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L'udienza di discussione è stata quindi fissata per il 28 aprile 2016. In vista di questa, la Società ha depositato la propria memori di replica rispetto alle difese ministeriali.
Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti AEEGSI, per l'annullamento delle Delibere ARG/gas 310 e 414/2014 relative alle modalità di verifica del delta V.I.R. R.A.B., dovuti ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (testo attuale) ove la differenza sia superiore al 10%. Nel corso del biennio 2014-2015 non si segnalano ulteriori atti processuali.
Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'AEEGSI, per l'annullamento della Delibera ARG/gas 367/2014 relativa alle modalità di riconoscimento tariffario del delta V.I.R. R.A.B. nella parte in cui prevede una regolamentazione difforme a seconda che l'aggiudicatario della Gara d'Ambito sia (nessun ristoro tariffario) o meno (pieno ristoro tariffario) "incumbent".
Con Sentenza n. 2221/2015 depositata il 19 ottobre 2015, il T.A.R., confermando la precedente (e già segnalata) Sentenza 1396/2015, ha respinto il ricorso. Sono attualmente in corso le valutazioni in ordine all'opportunità di proporre Appello.
Limitando il commento agli aspetti di maggior impatto, la Sentenza ha riconosciuto la legittimità della soluzione regolatoria asimmetrica adottata dall'Autorità, la quale prevede che, per ciascun impianto comunale, il capitale investito netto di località (RAB), riconosciuto all'aggiudicatario della gara d'ambito territoriale, sarà pari:
Si precisa che la regolazione simmetrica si applicherà esclusivamente per il periodo di durata della prima concessione d'ambito.
Con atto notificato il 18 gennaio 2016, Ascopiave S.p.A. ha presentato appello.
In data 8 febbraio 2016 il C.d.S. ha fissato l'udienza cautelare al 31 marzo 2016. Nell'ambito della stessa i legali della società hanno chiesto una celere fissazione dell'udienza di merito (scopo primario dell'istanza cautelare era infatti quello di imprimere la maggiore accelerazione possibile al procedimento). Il C.d.S. ha calendarizzato la discussione per il prossimo 24 novembre 2016.
Alla data del 31 marzo 2016 sono pendenti:
Un giudizio civile c/o il Tribunale di Treviso (RG 6941/2013) successivo all'Accertamento Tecnico Preventivo, conclusosi con la relazione del CTU (nominato dal Tribunale), ed avviato da Ascopiave S.p.A. (atto di citazione del 22 agosto 2013) al fine di ottenere il risarcimento del danno per la rovina della pavimentazione dell'ingresso del "Corpo
B", nei confronti di: Bandiera Architetti S.R.L. (Progettisti), Ing. Mario Bertazzon (Direttore lavori) e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali S.R.L. (Appaltatore).
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La richiesta di ristoro si riferisce ad una valorizzazione del danno compresa approssimativamente tra Euro 127 migliaia (stima CTU per ripristino integrale) ed Euro 208 migliaia (preventivo Ditta terza per rifacimento integrale).
Tutte le Parti si sono regolarmente costituite.
Il Tribunale, con Provvedimento del 22 dicembre 2014, ha deciso l'integrale rinnovo della CTU, nominando un consulente d'ufficio. L'incarico è stato confermato nell'udienza del 13 marzo 2015. Ascopiave S.p.A. ha nominato proprio CTP.
Il CTU, a conclusione dell'incarico, ha quantificato il danno patito da Ascopiave S.p.A. in circa Euro 120 migliaia.
Sulla base delle risultanze della relazione tecnica, il 29 marzo 2016, si è svolto il tentativo di conciliazione giudiziale, nell'ambito del quale la società ha richiesto, oltre alla somma fissata dal CTU, anche il rimborso dei costi patiti per il contenzioso. Il tentativo è fallito essenzialmente perché non vi è accordo sulla ripartizione della somma tra i soggetti debitori. Allo stato si è in attesa di una pronuncia del Giudice.
Un Giudizio civile (azione possessoria) c/o il Tribunale di Treviso (RG 7655/2015), promosso da Ascopiave S.p.A. nei confronti delle ditte Sidera e Faj Components, conseguente alla realizzazione, da parte di queste ultime, di un nuovo manufatto tecnologico (sostitutivo di un precedente silos), c/o il lato sud della proprietà Ascopiave S.p.A. in violazione delle distanze minime e della precedente transazione in essere tra le Parti. Sono inoltre in contestazione aspetti connessi alla sicurezza del personale e delle proprie strutture.
Il Giudice ha disposto la CTU e si è in attesa della relazione del Perito.
Nel frattempo, anche su sollecitazione del medesimo CTU, si è avviato un confronto volto ad addivenire ad una soluzione transattiva.
Nel corso dell'esercizio 2008 la società Ascopiave S.p.A. è stata assoggettata a verifica fiscale da parte dell'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale. Ad esito della stessa è stato emesso un Processo Verbale di Constatazione con rilievi in merito alle imposte indirette ed a quelle dirette. Nel corso del mese di luglio 2008 la locale Agenzia delle Entrate ha emesso avviso di accertamento riprendendo interamente i contenuti del suddetto Processo Verbale di Constatazione.
La società in data 5 febbraio 2010 ha provveduto a presentare ricorso in Commissione Tributaria Provinciale oltre versare la somma di Euro 243 migliaia a seguito iscrizione a ruolo in pendenza di giudizio.
In data 30 settembre 2010 la Commissione Tributaria Provinciale di Treviso ha pronunciato la sentenza 131/03/10 depositata in data 14 dicembre 2010 accogliendo il ricorso e riconoscendo il corretto comportamento tributario adottato da parte della società.
Successivamente l'Agenzia delle Entrate ha presentato appello avverso la sentenza di primo grado emessa dalla Commissione Provinciale di Treviso.
In data 24 settembre 2012 la Commissione Tributaria Regionale ha emesso la sentenza n. 109/30/12, depositata il 20 dicembre 2012 che ha respinto l'appello presentato dall'Agenzia delle Entrate confermando la sentenza di primo grado.
____________________________________________________________________________________________ In data 26 giugno 2013 la società Ascopiave S.p.A. ha avuto evidenza del ricorso in Cassazione presentata da parte dell'Agenzia delle Entrate ed ha provveduto a costituirsi parte nel giudizio in ragione dell'esito dei precedenti giudizi. Gli amministratori, confortati dal giudizio dei professionisti incaricati, confidano nell'esito positivo della lite.
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Nel 2011, con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali è stato ulteriormente definito il quadro normativo del settore, con particolare riferimento alle gare d'ambito.
In particolare:
L'emanazione dei Decreti Ministeriali ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo entro il quale gli operatori si muoveranno nei prossimi anni, ponendo le premesse perché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.
Il Gruppo Ascopiave - come peraltro molti altri operatori - ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro regolamentare, ritenendo che possa creare delle opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.
A fine 2013 il Governo ha emanato il D.L. 23.12.2013, n. 145, apportando delle modifiche alle norme che regolano la determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio". Il Decreto è stato convertito, con modifiche, nella Legge n. 9/2014, la quale ha cambiato in misura sostanziale le originarie disposizioni del Decreto.
La legge di conversione del Decreto (Legge n. 9/2014) ha modificato il contenuto dell'articolo 15 del Decreto Legislativo n. 164/2000, prevedendo che, ai titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere nel periodo transitorio, è riconosciuto un rimborso a carico del nuovo gestore, calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all' AEEGSI, il gas
ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.
La Legge n. 9/2014 ha stabilito inoltre che i termini di scadenza previsti dal comma 3 dell'articolo 4 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, siano prorogati di ulteriori quattro mesi e che le date limite di cui all'allegato 1 al regolamento di cui al Decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 novembre 2011, n. 226 (c.d. Decreto Criteri), relative agli ambiti ricadenti nel terzo raggruppamento dello stesso allegato 1, nonché i relativi termini di cui all'articolo 3 del medesimo regolamento, siano prorogati di quattro mesi.
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In data 6 giugno 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 maggio 2014 con cui sono state approvate le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" ai sensi dell'articolo 4, comma 6, del D.L n. 69/2013, convertito, con modificazioni dalla L. n. 98/2013 e dell'articolo 1, comma 16, del D.L. n. 145/2013, convertito con modificazioni in L. n. 9/2014. Ai sensi della Legge n. 9/2014 le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" definiscono i criteri da applicare per la valorizzazioni dei rimborsi degli impianti ad integrazione di quegli aspetti che non siano già previsti nelle convenzioni o nei contratti e per quanto non sia desumibile dalla volontà delle parti.
Le "Linee Guida" presentano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito di applicazione, che il Ministero ha estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci tutti gli accordi di valorizzazioni degli impianti stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011).
Inoltre, le stesse Linee Guida si pongono in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011. Ciò in difformità alla previsione normativa che rimanda all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, fa esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011.
In considerazione di detti profili di illegittimità Ascopiave S.p.A. ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi delle Linee Guida) dinnanzi alla giurisdizione amministrativa (TAR Lazio). Nell'ambito del predetto giudizio è stata sollevata questione di legittimità costituzionale relativamente all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina sulla detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014.
Successivamente con la Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", pubblicata in data 27 giugno 2014, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha approvato disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione gas, in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modifiche, dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9.
Tale disposizione prevede che l'Ente Locale concedente invii per verifica all'Autorità la documentazione con il calcolo dettagliato del valore di rimborso (VIR), qualora tale valore sia superiore di oltre il 10% rispetto alla RAB di località.
L'Autorità effettua le verifiche previste dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 145/13 entro il termine ordinatorio di 90 giorni dalla data di ricevimento della documentazione da parte delle Stazioni appaltanti, garantendo priorità in funzione delle scadenze previste per la pubblicazione dei bandi di gara.
Con la Legge n. 116/2014 del 11 agosto 2014 (conversione con modifiche al decreto legge 24 giugno 2014 n. 91) il legislatore ha previsto una ulteriore proroga dei termini massimi per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato posticipato di otto mesi, per gli ambiti appartenenti al secondo, terzo e quarto raggruppamento il termine è stato posticipato di sei mesi ed infine per gli ambiti del quinto e sesto raggruppamento la proroga è di quattro mesi.
Tali proroghe non si applicano invece agli ambiti che, pur ricadendo nei primi sei raggruppamenti, rientrano tra gli ambiti considerati "terremotati" poiché più del 15% dei punti di riconsegna dell'ambito ricade tra i comuni colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 in accordo a quanto stabilito nell'allegato al Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1° giugno 2012.
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La medesima legge, apportando una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del Decreto Legislativo 2000, ha infine stabilito che il valore di rimborso debba essere calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, purché questi ultimi siano stati stipulati prima della data di entrata in vigore del DM 12 novembre 2011, n. 226 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò affermando un principio di retroattività dell'applicazione delle Linee Guida, già oggetto di impugnazione nell'ambito del ricorso giurisdizionale presentato contro le Linee Guida.
In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro degli Affari Regionali e Autonomie n. 106 del 20 maggio 2015, recante modifiche al decreto 12 novembre 2011 n. 226 concernete i criteri di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.
Tra le modifiche più significative si segnalano:
Infine, la Legge di conversione del c.d. "Decreto Mille Proroghe" (Legge n. 21 del 25/02/2016) ha previsto un'altra proroga dei termini per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato ulteriormente posticipato di 12 mesi; per gli ambiti appartenenti al secondo, 14 mesi; per quelli del terzo, quarto e quinto raggruppamento, 13 mesi; per gli ambiti del sesto e settimo lotto, 9 mesi; 5 mesi per gli ambiti dell'ottavo raggruppamento.
La stessa norma, ha regolamentato le tempistiche degli interventi sostitutivi delle Regioni, o, in ultima istanza, del Mi.SE ed ha abrogato le sanzioni per il ritardo in precedenza previste a carico dei Comuni.
Nel corso dell'anno 2015 sono stati pubblicati alcuni bandi di gara per l'affidamento del servizio con procedura d'Ambito. Molti di essi non hanno seguito l'iter previsto dalla normativa, che prevede tra l'altro il preventivo esame da parte dell'Autorità sia dei valori di rimborso degli impianti spettanti ai gestori uscenti, sia dei contenuti complessivi del bando e dei suoi allegati prima della pubblicazione. La maggior parte dei bandi, inoltre, si discosta, anche in modo significativo, dalle indicazioni contenute nei regolamenti ministeriali, anche con riguardo ai criteri di valutazione delle offerte; secondo la regolazione attuale, tali scostamenti dovrebbero essere oggetto di una specifica giustificazione da parte delle Stazioni Appaltanti,
Nella situazione che si va profilando, la standardizzazione del processo di gara previsto dalla normativa sta incontrando delle serie difficoltà ad imporsi, concretizzando il rischio che le procedure possano bloccarsi per l'effetto di un ampio contenzioso.
In data 28 aprile 2016, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi per una somma pari ad Euro 0,15 per azione con diritto di stacco della cedola in data 9 maggio 2016, record date il 10 maggio 2016, il pagamento dei dividendi è avvenuto in data 11 maggio 2016.
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Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la società alla data del 31 marzo 2016 possiede azioni proprie per un valore pari ad Euro 17.521 migliaia (Euro 17.521 migliaia al 31 dicembre 2015), che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.
Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nel 2016 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio, nello svolgimento delle attività propedeutiche alle gare, oltre che nell'eventuale partecipazione alle gare che verranno bandite per l'aggiudicazione degli Ambiti Territoriali Minimi di interesse per il Gruppo. La grande maggioranza dei comuni attualmente gestiti da Ascopiave appartengono ad Ambiti per i quali è previsto un termine massimo di pubblicazione del bando di gara che supera il 31 dicembre 2016. Tuttavia, dato che le stazioni appaltanti hanno la facoltà di anticipare i tempi massimi previsti dalla normativa, non è escluso che alcuni comuni possano essere interessati alle gare già nel 2016. Anche se ciò dovesse avvenire, pur non avendosi assoluta certezza dei tempi necessari per l'aggiudicazione, si ritiene ragionevole che, per le prime gare, gli eventuali passaggi di gestione agli eventuali nuovi operatori aggiudicatari potranno concludersi solo successivamente al termine dell'esercizio 2016, per cui il perimetro di attività del Gruppo non dovrebbe subire dei mutamenti rispetto alla situazione attuale.
Per quanto concerne i risultati economici, si segnala che essi verranno negativamente impattati dalla rivisitazione del tasso di remunerazione del capitale previsto dai recenti provvedimenti tariffari; il tasso di rendimento reale pre-tasse per l'attività di distribuzione è stato infatti ridotto dal 6,9% del 2015 al 6,1%, determinando una attesa diminuzione dei ricavi tariffari complessivi.
Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas, formulare delle attese sull'andamento dei risultati appare maggiormente difficile, anche per l'incidenza del fattore climatico, che influisce significativamente sui consumi di gas. Al momento attuale, tuttavia, non si intravedono motivi per ritenere che nel prossimo futuro si registreranno delle sensibili variazioni nelle condizioni di redditività del business, nonostante il progredire della pressione competitiva sul mercato retail e l'impatto atteso dai provvedimenti tariffari definiti dall'AEEGSI per il mercato tutelato.
Per quanto concerne l'attività di vendita dell'energia elettrica, l'esercizio 2016 potrebbe confermare i risultati del 2015.
I risultati potranno naturalmente essere condizionati, oltre che da eventuali nuovi provvedimenti tariffari da parte dell'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas e il Sistema Idrico – che non sono ad oggi preventivabili – anche dall'evoluzione dello scenario competitivo più generale e dalla strategia di approvvigionamento del Gruppo.
Si ritiene di precisare che i risultati effettivi del 2016 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: l'evoluzione della domanda, dell'offerta e dei prezzi del gas e
dell'energia elettrica, le performance operative effettive, le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico e in materia ambientale, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.
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Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento. Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando la rilevante numerosità della clientela e la scarsa rischiosità fisiologica rilevata nel servizio di somministrazione del gas. A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che in questa fase dell'anno risulta pari a circa il 7,1% (12,9% al 31 marzo 2015) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.
Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.
I principali impegni di pagamento aperti al 31 marzo 2016 sono associati ai contratti di fornitura del gas naturale.
Alla data del 31 marzo 2016, il Gruppo Ascopiave detiene 208 concessioni (208 al 31 dicembre 2015) di distribuzione di gas naturale in tutto il territorio nazionale. In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011. Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni precedentemente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.
Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9 / 2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria
vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.
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Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.
A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è recentemente intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di affidamento d'ambito venga determinato come somma di: a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento; b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.
Il Gruppo sta tutelando le proprie ragioni patrimoniali ed economiche rispetto all'evoluzione normativa avversa descritta come nei termini riportati nel paragrafo "Ambiti territoriali" e nel paragrafo "Contenziosi" di questo resoconto.
L'AEEGSI, in virtù della legge istitutiva n. 481/95, svolge funzione di monitoraggio dei livelli dei prezzi del gas naturale e definisce le condizioni economiche di fornitura del gas ai clienti che hanno diritto al servizio di tutela. Le decisioni dell'AEEGSI in tale materia possono limitare la capacità degli operatori del gas di trasferire gli incrementi del costo della materia prima nel prezzo finale. I clienti che hanno diritto al servizio di tutela sono i clienti finali domestici e i condomini a uso domestico con consumi inferiori a 200 mila metri cubi/anno.
Nel 2013 l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI - "Autorità") ha riformato la struttura delle tariffe gas ai clienti tutelati del segmento civile con il passaggio all'indicizzazione hub della componente a copertura del costo della materia prima – quotazioni forward rilevate presso l'hub olandese TTF - in luogo della precedente prevalentemente oil-linked, in un contesto di mercato che vedeva quotazioni hub del gas significativamente inferiori rispetto a quelle dei contratti long-term indicizzati all'olio. In tale ambito, l'Autorità introduce, con la delibera 447/2013/R/gas, fra gli strumenti compensativi per gli operatori titolari di contratti di lungo termine, un meccanismo facoltativo "per la promozione della rinegoziazione dei contratti di approvvigionamento di lungo termine". Tale meccanismo di compensazione, imperniato sul cosiddetto APR (ammontare pro rinegoziazione), ha il duplice obiettivo da un lato di assicurare a tali operatori titolari di contratti di approvvigionamento long term (tipicamente oil-linked) una graduale transizione al nuovo regime dei prezzi, compensando parte dei maggiori costi di approvvigionamento long
term non più recuperabili attraverso la tariffa, dall'altro di garantire i clienti tutelati nel caso di inversione di tendenza tra i prezzi spot del gas e le formule long term nei tre anni successivi alla riforma. Il periodo di riferimento del Meccanismo APR è costituito dai tre anni termici 2014/2016.
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L'importo iniziale della compensazione è stato definito dall'Autorità nel 2013 per ciascun operatore sulla base della documentazione presentata, considerando il differenziale tra il costo medio efficiente teorico dei contratti di lungo periodo (cd Ptop) e il prezzo espresso dal mercato hub (riferimento TTF), attribuendo agli operatori la facoltà di aderirvi. L'Autorità ha determinato (con riferimento ai volumi del Gruppo e ad una lettura forward delle formule di prezzo) una compensazione totale massima per il triennio di vigenza del meccanismo pari ad Euro 11,2 milioni. La delibera prevedeva una regolazione finanziaria del corrispettivo con una proporzione, sui tre anni termici di riferimento, pari a 40/40/20%. Il meccanismo prevedeva un processo di aggiornamento dell'APR nel triennio volto a confermare il valore inizialmente previsto, ovvero, in caso di inversione tra prezzo di approvvigionamento e prezzo spot, a determinare una restituzione ai clienti finali fino a 3 volte l'importo inizialmente definito: circa Euro 33,5 milioni. In particolare, l'evoluzione al ribasso si sarebbe attivata nel caso in cui il prezzo di approvvigionamento di lungo periodo fosse risultato inferiore al prezzo spot, secondo gli indicatori e le modalità indicate nella delibera 447/2013/R/GAS. Il Gruppo Ascopiave non ha aderito in prima offerta al meccanismo APR posto in essere dall'AEEGSI in ragione delle, valutate sfavorevoli, condizioni di funzionamento pur impugnando, con richiesta di sospensiva, davanti al TAR della Lombardia il provvedimento stesso.
Assunto che il Gruppo Ascopiave non ritenne di aderire nel precedente biennio al meccanismo dell'APR, pur essendo titolare a mezzo della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione di contratti di approvvigionamento di lungo periodo, e che nel corso del terzo trimestre dell'esercizio 2015 ha perfezionato la rinegoziazione delle formule che regolano i prezzi di approvvigionamento del gas naturale, il Gruppo ha ritenuto di rivalutare la posizione originariamente assunta.
L'evoluzione delle condizioni generali del mercato del gas naturale, l'effetto derivante dalla rinegoziazione delle formule di indicizzazione del contratto di lungo periodo del Gruppo ed i ragionevoli scenari elaborati dal management, hanno segnalato come remoto il rischio di patire perdite economiche causate dall'adesione al sopradetto meccanismo. Gli stessi scenari, hanno piuttosto evidenziando, una possibile perdita di future opportunità economiche in caso di mancata adesione al meccanismo stesso. Vista la ragionevolezza degli scenari elaborati, nel corso del quarto trimestre 2015 si è ritenuto di aderire al meccanismo APR e gli effetti economici del funzionamento di tale meccanismo saranno riportati a bilancio in coerenza con le future deliberazione dell'AEEGSI in materia. Si segnala che nel corso del mese di novembre 2016 l'Autorità determinerà i risultati del meccanismo di incentivazione alla ricontrattazione dei contratti di long terms procedendo al terzo ed ultimo aggiornamento dell'indice Ptop per l'anno termico 2016.
Il Gruppo, anche se non ha visto riconosciute le proprie rimostranze presso il TAR della Lombardia relative ad alcuni profili di funzionamento dell'originario meccanismo di rinegoziazione dei contratti pluriennali di approvvigionamento del gas naturale, valuterà se appellare davanti al consiglio di Stato la negativa sentenza del TAR della Lombardia, a tutela dei propri legittimi interessi.
Alla data di chiusura del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 non sono intervenute modificazioni regolamentari rispetto allo scenario descritto nel paragrafo "Criteri di valutazione" della relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2015. Le sessioni di aggiustamento delle allocazioni del gas naturale risultano tutt'ora sospese ai sensi di quanto disposto dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas e il Sistema Idrico a mezzo della delibera 276/2015/R/GAS
del 9 giugno 2015. Al 31 marzo 2016 il Gruppo risulta esposto agli effetti economici negativi e positivi derivanti dalla probabile modificazione dei volumi allocati nonché dei differenziali volumetrici che naturalmente si formano nei diversi punti della rete in cui il gas naturale è oggetto di misurazione. In merito si segnala che gli effetti economici che il Gruppo ha registrato a causa della mancata esecuzione della sessione di aggiustamento interessano pertanto gli esercizi 2013 e 2014 nonché gli effetti maturati del corso dell'esercizio 2015 e primo trimestre 2016.
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Si segnala altresì che non vi sono evidenze regolamentari o pattizie che permettano di stabilire quando saranno resi pubblici i risultati della prima sessione di aggiustamento valida.
Il consumo di gas varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale in relazione ai maggiori consumi per uso riscaldamento. La stagionalità influenza l'andamento dei ricavi di vendita di gas e i costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dal Gruppo in modo omogeneo nel corso dell'anno. La stagionalità dell'attività svolta influenza anche l'andamento della posizione finanziaria netta del Gruppo, in quanto i cicli di fatturazione attiva e passiva non sono tra loro allineati e dipendono anch'essi dall'andamento dei volumi di gas venduti e acquistati in corso d'anno. Pertanto, i dati e le informazioni contenute nei prospetti contabili intermedi non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell'andamento complessivo dell'anno.
Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare si segnalano i seguenti indicatori:
(costo espresso al lordo degli importi oggetto di elisione e rappresentato dall'importo delle tariffe di distribuzione applicate dalle società di distribuzione) e costo di acquisto del gas venduto.
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| DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE | I trim 2016 | I trim 2015 | Var. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Società consolidate integralmente | ||||
| Numero di concessioni | 176 | 176 | 0 | 0,0% |
| Lunghezza della rete di distribuzione (km) | 7.792 | 7.703 | 89 | 1,2% |
| Volumi di gas distribuiti (smc/mln) | 339,4 | 336,1 | 3,3 | 1,0% |
| Società consolidate con il metodo del patrimonio netto | ||||
| Numero di concessioni | 32 | 32 | 0 | 0,0% |
| Lunghezza della rete di distribuzione (km) | 1.102 | 1.094 | 8 | 0,7% |
| Volumi di gas distribuiti (smc/mln) | 68,5 | 69,1 | -0,7 | -1,0% |
| Gruppo Ascopiave* | ||||
| Numero di concessioni | 192 | 192 | 0 | 0,0% |
| Lunghezza della rete di distribuzione (km) | 8.330 | 8.237 | 93 | 1,1% |
| Volumi di gas distribuiti (smc/mln) | 372,8 | 369,9 | 2,9 | 0,8% |
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* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento
| VENDITA DI GAS NATURALE | I trim 2016 | I trim 2015 | Var. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Società consolidate integralmente Volumi di gas venduti (smc/mln) |
349,1 | 378,3 | -29,2 | -7,7% |
| Società consolidate con il metodo del patrimonio netto Volumi di gas venduti (smc/mln) |
131,8 | 146,3 | -14,6 | -10,0% |
| Gruppo Ascopiave* Volumi di gas venduti (smc/mln) |
413,6 | 450,0 | -36,4 | -8,1% |
* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderati per la loro quota di consolidamento
| VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA | I trim 2016 | I trim 2015 | Var. | Var. % |
|---|---|---|---|---|
| Società consolidate integralmente Volumi di energia elettrica venduti (GWh) |
84,1 | 91,5 | -7,4 | -8,1% |
| Società consolidate con il metodo del patrimonio netto Volumi di energia elettrica venduti (GWh) |
28,2 | 36,6 | -8,3 | -22,8% |
| Gruppo Ascopiave* Volumi di energia elettrica venduti (GWh) |
98,0 | 109,4 | -11,5 | -10,5% |
* I dati del Gruppo sono ottenuti sommando i dati delle società consolidate ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.
Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo.
Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.
Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nei primi tre mesi dell'esercizio 2016 i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo consolidate al 100% sono stati 339,4 milioni di metri cubi, in crescita dell'1,0% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
La società Unigas Distribuzione S.r.l., consolidata con il metodo del patrimonio netto, ha distribuito 68,5 milioni di metri cubi, con un decremento dell'1,0% rispetto ai primi tre mesi dell'esercizio 2015.
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Nel primo trimestre dell'esercizio 2016 i volumi di gas venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 349,1 milioni di metri cubi, in riduzione del 7,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Nei primi tre mesi dell'esercizio 2016 le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 131,8 milioni di metri cubi di gas (-10,0% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente).
Nei primi tre mesi dell'esercizio 2016 i volumi di energia elettrica venduti dalle società consolidate integralmente sono stati pari a 84,1 GWh, in riduzione dell'8,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Nel primo trimestre 2016 le società consolidate con il metodo del patrimonio netto (Estenergy S.p.A. e ASM Set S.r.l.) hanno venduto complessivamente 28,2 GWh di energia elettrica.
| Primo trimestre 2016 | % dei ricavi | Primo trimestre 2015 | % dei ricavi | |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi | 182.512 | 100,0% | 219.496 | 100,0% |
| Costi operativi | 146.508 | 80,3% | 185.188 | 84,4% |
| Margine operativo lordo | 36.004 | 19,7% | 34.307 | 15,6% |
| Ammortamenti e svalutazioni | 5.084 | 2,8% | 4.830 | 2,2% |
| Accantonamento rischi su crediti | 616 | 0,3% | 835 | 0,4% |
| Risultato operativo | 30.304 | 16,6% | 28.642 | 13,0% |
| Proventi finanziari | 126 | 0,1% | 386 | 0,2% |
| Oneri finanziari | 237 | 0,1% | 458 | 0,2% |
| Quota utile/(perdita) società contabilizzate | ||||
| con il metodo del patrimonio netto | 3.587 | 2,0% | 3.452 | 1,6% |
| Utile ante imposte | 33.780 | 18,5% | 32.022 | 14,6% |
| Imposte dell'esercizio | 9.642 | 5,3% | 9.190 | 4,2% |
| Utile/perdita dell'esercizio | 24.138 | 13,2% | 22.832 | 10,4% |
| Risultato del periodo del Gruppo | 22.651 | 12,4% | 21.394 | 9,7% |
| Risultato del periodo di Terzi | 1.487 | 0,8% | 1.438 | 0,7% |
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Nel primo trimestre dell'esercizio 2016 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 182.512 migliaia, in riduzione del 16,8% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.
| Primo trimestre 2016 | Primo trimestre 2015 | |
|---|---|---|
| Ricavi da trasporto del gas | 12.425 | 11.173 |
| Ricavi da vendita gas | 148.358 | 187.937 |
| Ricavi da vendita energia elettrica | 15.446 | 15.753 |
| Ricavi per servizi di allacciamento | 29 | 140 |
| Ricavi da servizi di fornitura calore | 37 | 9 |
| Ricavi da servizi di distribuzione | 1.483 | 878 |
| Ricavi da servizi generali a società del gruppo | 310 | 193 |
| Ricavi per contributi AEEG | 3.052 | 2.082 |
| Altri ricavi | 1.373 | 1.330 |
| Ricavi | 182.512 | 219.496 |
I ricavi di vendita gas passano da Euro 187.937 migliaia ad Euro 148.358 migliaia, registrando una riduzione di Euro 39.578 migliaia (-21,1%). Il decremento è dovuto sia ai minori volumi di gas venduti che alla flessione dei prezzi di vendita unitari.
I ricavi di vendita energia elettrica passano da Euro 15.753 migliaia ad Euro 15.446 migliaia, registrando un decremento di Euro 306 migliaia (-1,9%), principalmente per effetto dei minori volumi di energia elettrica venduti.
Il risultato operativo dei primi tre mesi dell'esercizio 2016 ammonta ad Euro 30.304 migliaia, registrando un incremento di Euro 1.662 migliaia (+5,8%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
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Il maggiore risultato è dovuto ai seguenti fattori:
decremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas per Euro 333 migliaia;
incremento del primo margine dell'attività di vendita gas per Euro 857 migliaia;
Il decremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 15.176 migliaia ad Euro 14.843 migliaia) è stato determinato dall'applicazione della regolazione tariffaria per il periodo 2014-2019 (c.d. quarto periodo regolatorio) prevista dalla Deliberazione AEEGSI 367/2014/R/gas.
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L'incremento del primo margine sull'attività di vendita gas (che passa da Euro 31.536 migliaia ad Euro 32.393 migliaia), è stato principalmente determinato dalla maggiore marginalità unitaria, a fronte dei minori volumi di gas venduti.
L'incremento del primo margine sull'attività di vendita energia elettrica, che passa da Euro 1.016 migliaia ad Euro 1.441 migliaia è da ricondurre principalmente alla maggiore marginalità unitaria, a fronte dei minori volumi di energia elettrica venduti.
La variazione positiva delle altre voci di costo e ricavo, pari a Euro 714 migliaia, è dovuta a:
L'utile netto consolidato del primo trimestre dell'esercizio 2016 ammonta ad Euro 24.138 migliaia, registrando una crescita di Euro 1.306 migliaia (+5,7%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:
Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 32,2% al 31,9%.
La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:
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| 31.03.2016 | 31.12.2015 | 31.03.2015 | ||
|---|---|---|---|---|
| A Cassa | 14 | 15 | 20 | |
| B Altre disponibilità liquide | 27.809 | 28.286 | 67.607 | |
| D Liquidità (A) + (B) + (C) | 27.823 | 28.301 | 67.627 | |
| E Crediti finanziari correnti | 659 | 3.487 | 2.919 | |
| F Debiti bancari correnti | (46.322) | (88.238) | (121.839) | |
| G Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (9.628) | (9.628) | (9.746) | |
| H Altri debiti finanziari correnti | (721) | (3.708) | (281) | |
| I | Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) | (56.671) | (101.574) | (131.865) |
| J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) | (28.189) | (69.786) | (61.319) | |
| K Debiti bancari non correnti | (42.042) | (43.829) | (51.671) | |
| L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti | 0 | 0 | 3.124 | |
| M Altri debiti non correnti | (404) | (422) | (3.310) | |
| N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) | (42.447) | (44.250) | (51.857) | |
| O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) | (70.635) | (114.037) | (113.176) |
Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questa relazione finanziaria
L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 114.037 migliaia al 31 dicembre 2015 ad Euro 70.635 migliaia al 31 marzo 2016, registrando un miglioramento di Euro 43.401 migliaia.
Al fine di adempiere alla comunicazione Consob n.DEM/6064293/2006 si evidenzia nella tabella seguente la riconciliazione tra la Posizione finanziari netta e la Posizione finanziari netta ESMA:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2016 | 31.03.2015 |
|---|---|---|
| Posizione finanziaria netta | (70.635) | (113.176) |
| Crediti finanziari non correnti | 0 | 3.124 |
| Posizione finanziaria netta ESMA | (70.635) | (116.300) |
L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 113.176 migliaia al 31 marzo 2015 ad Euro 70.635 migliaia al 31 marzo 2016, registrando un miglioramento di Euro 42.541 migliaia, si segnala che al 31 marzo 2015 fra gli altri debiti non correnti risultavano iscritti Euro 3.124 migliaia correlati alla posta crediti finanziari non correnti spiegati dall'aggregazione di Veritas Energia S.p.A..
Si presentano di seguito alcuni dati relativi ai flussi finanziari del Gruppo:
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Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa (lettere a + b), pari ad Euro 47.514 migliaia, è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 29.838 migliaia e da altre variazioni finanziarie positive per complessivi Euro 17.677 migliaia, collegate principalmente alla gestione del capitale circolante netto per Euro 21.262 migliaia e alla valutazione delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro -3.586 migliaia.
La gestione del capitale circolante netto ha generato risorse finanziarie per Euro 21.262 migliaia ed è stata influenzata essenzialmente dalla variazione della posizione complessiva verso l'Ufficio Tecnico Imposte di Fabbricazione e Regioni che ha generato risorse finanziarie per Euro 24.653 migliaia, dalla variazione della posizione IVA che ha determinato una generazione di risorse finanziarie per Euro 29.781 migliaia, dalla variazione della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP, che ha generato risorse finanziarie per Euro 9.447 migliaia, e dalla variazione del capitale circolante netto operativo, che ha assorbito risorse finanziarie per Euro 48.692 migliaia. Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nel
periodo:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| Rimanenze | "6 | 0%61 |
| Crediti e debiti commerciali | 06"%1 | 0631 |
| Crediti e debiti operativi | 5 | 6%3 |
| Fondo TFR e altri fondi | 5 | % |
| Imposte correnti | %66 | 36% |
| Imposte pagate | 056561 | |
| Crediti e debiti tributari | "%6 | 535"3 |
| Attività/(passività) finanziarie correnti e non correnti | 05661 | |
| Variazione capitale circolante netto |
____________________________________________________________________________________________
L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa di Euro 4.113 migliaia.
Nei primi tre mesi dell'esercizio 2016 il Gruppo ha realizzato investimenti per Euro 4.113 migliaia.
I costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale, pari ad Euro 3.391 migliaia, sono relativi alla realizzazione di allacciamenti per Euro 1.129 migliaia, alla realizzazione ed alla manutenzione della rete e degli impianti di distribuzione del gas naturale per Euro 1.213 migliaia e all'installazione/sostituzione di misuratori e all'installazione di correttori per Euro 1.049 migliaia.
________________________________________________________________________________________________
| INVESTIMENTI (migliaia di Euro) | Primo trimestre 2016 |
Primo trimestre 2015 |
|---|---|---|
| Allacciamenti | 1.129 | 876 |
| Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete | 1.044 | 1.062 |
| Misuratori | 1.049 | 950 |
| Manutenzioni e Impianti di riduzione | 169 | 157 |
| Investimenti metano | 3.391 | 3.044 |
| Terreni e Fabbricati | 348 | 38 |
| Attrezzature | 3 | 44 |
| Arredi | 1 | 5 |
| Automezzi | 219 | 0 |
| Hardware e Software | 14 | 21 |
| Altri investimenti | 138 | 25 |
| Altri investimenti | 723 | 133 |
| Investimenti | 4.113 | 3.178 |
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Prospetti del resoconto intermedio di gestione
al 31 marzo 2016
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|---|---|---|---|
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Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa relazione finanziaria
| Primo trimestre 2016 | Primo trimestre 2015 | ||
|---|---|---|---|
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Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa relazione finanziaria
N.b.:L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico del periodo dedotto della quota attribuibile a terzi. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.
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| ( mig liaia d i Euro ) | Primo trimestre 2016 |
Primo trimestre 2015 |
|---|---|---|
| Utile netto del periodo di gruppo | 22.651 | 21.394 |
| Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa | ||
| Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide | ||
| Risultato di pertinenza di terzi | 1.487 | 1.438 |
| Ammortamenti | 5.084 | 4.830 |
| Svalutazione dei crediti | 616 | 835 |
| Variazione del trattamento di fine rapporto | 43 | 29 |
| Attività/passività correnti su strumenti finanziari | (62) | 0 |
| Variazione netta altri fondi | 0 | (94) |
| Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto | (3.587) | (3.452) |
| Svalutazioni/(Plusvalenze) su partecipazioni | (396) | 0 |
| Interessi passivi pagati | (297) | (543) |
| Interessi passivi di competenza | 237 | 454 |
| Imposte di competenza | 7.955 | 9.190 |
| Variazioni nelle attività e passività: | ||
| Rimanenze di magazzino | 65 | (89) |
| Crediti commerciali | (42.495) | (82.220) |
| Altre attività correnti | 16.031 | 32.977 |
| Debiti commerciali | (13.603) | (8.719) |
| Altre passività correnti | 52.053 | 43.044 |
| Altre attività non correnti | 546 | 8 |
| Altre passività non correnti | 729 | 502 |
| Totale rettifiche e variazioni | 24.408 | (1.807) |
| Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa | 47.059 | 19.587 |
| Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento | ||
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali | (3.606) | (3.092) |
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | (507) | (86) |
| Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento | (4.113) | (3.178) |
| Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria | ||
| Variazione passività finanziarie non correnti | (2.460) | (16) |
| Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve | (31.202) | (25.552) |
| Variazione netta attività, passività finanziarie correnti | 2.678 | 5.316 |
| Interessi passivi | 60 | 88 |
| Accensioni finanziamenti e mutui | 16.000 | 50.500 |
| Rimborsi finanziamenti e mutui | (28.500) | (80.000) |
| Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria | (43.424) | (49.664) |
| Variazione delle disponibilità liquide | (478) | (33.255) |
| Disponibilità correnti periodo precedente | 28.301 | 100.882 |
| Disponibilità correnti periodo corrente | 27.823 | 67.627 |
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Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo " Rapporti con parti correlate " di questa relazione finanziaria
Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una persona giuridica di diritto italiano.
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Al 31 marzo 2016 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575 era detenuto per il 61,56% da Asco Holding S.p.A., la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati. Ascopiave S.p.A. è quotata dal dicembre del 2006 al Mercato Telematico Azionario – Segmento STAR – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..
La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.
La pubblicazione del Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2016 del Gruppo Ascopiave è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 12 maggio 2016.
I risultati economico-finanziari del Gruppo al 31 marzo 2016 e dei periodi posti a confronto, sono stati redatti secondo gli International Financial Reporting Standards (IFRS), emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), omologati dall'Unione Europea e in vigore alla data di redazione del presente Resoconto intermedio di gestione.
I principi contabili adottati per la predisposizione del presente Resoconto intermedio di gestione sono altresì i medesimi utilizzati per il bilancio consolidato del Gruppo Ascopiave chiuso al 31 dicembre 2015 e sono stati applicati in modo coerente per tutti i periodi.
I risultati del Resoconto intermedio di gestione non sono sottoposti a revisione contabile.
La redazione del bilancio consolidato dei primi tre mesi dell'esercizio 2016 abbreviato richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio, altri utili/perdite complessivi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio intermedio.
Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano. Per una più ampia descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia a quanto indicato al paragrafo "Utilizzo di Stime" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2015.
Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore.
Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell'aliquota effettiva attesa per l'intero esercizio da ciascuna società inclusa nell'area di consolidamento.
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Il Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun altro principio, interpretazione o miglioramento emanato ma non ancora in vigore.
Nel bilancio consolidato sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità (incluso le entità strutturate) quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nel Bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti.
Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.
Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva fra il costo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.
Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico. Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. "partial goodwill method"); in relazione a ciò, le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche l'avviamento (goodwill negativo) di loro competenza. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento (goodwill negativo) è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.
In presenza di quote di partecipazione acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita del controllo.
Se il valore di acquisizione delle partecipazioni è superiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza positiva viene attribuita, ove possibile, alle attività nette acquisite sulla base del fair value delle stesse mentre il residuo è iscritto in una voce dell'attivo denominata "Avviamento".
Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, a verifica per perdita di valore e a rettifica quando fatti o cambiamenti di situazione indicano che il valore di iscrizione non può essere realizzato. L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore. Se il valore di carico delle partecipazioni è
inferiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza negativa viene accreditata a conto economico. I costi dell'acquisizione sono spesati a conto economico.
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Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.
Le situazioni contabili delle Società controllate e a controllo congiunto utilizzate al fine della predisposizione del Bilancio Consolidato dei primi tre mesi dell'esercizio 2016 Abbreviato sono quelle approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del Patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.
Le società incluse nell'area di consolidamento al 31 marzo 2016 e consolidate con il metodo integrale o con il metodo del patrimonio netto sono le seguenti:
| Denominazione | Sede legale | Capitale sociale versato |
Quota di pertinenza del gruppo |
Quota di controllo diretto |
Quota di controllo indiretto |
|---|---|---|---|---|---|
| Società capogruppo | |||||
| Ascopiave S.p.A. | Pieve di Soligo (TV) | 234.411.575 | |||
| Società controllate consolidate integralmente | |||||
| Ascotrade S.p.A. | Pieve di Soligo (TV) | 1.000.000 | 89,00% | 89% | 0% |
| AP RETI GAS S.p.A. | Pieve di Soligo (TV) | 200.000 | 100,00% | 100% | 0% |
| Etra Energia S.r.l. | Cittadella (PD) | 100.000 | 51,00% | 51% | 0% |
| ASM DG S.r.l. | Rovigo (RO) | 7.000.000 | 100,00% | 100% | 0% |
| Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. | Pieve di Soligo (TV) | 1.000.000 | 100,00% | 100% | 0% |
| Amgas Blu S.r.l. | Foggia (FG) | 10.000 | 80,00% | 80% | 0% |
| Blue Meta S.p.A. | Pieve di Soligo (TV) | 606.123 | 100,00% | 100% | 0% |
| Pasubio Servizi S.r.l. | Schio (VI) | 250.000 | 100,00% | 100% | 0% |
| Veritas Energia S.p.A. | Pieve di Soligo (TV) | 1.000.000 | 100,00% | 100% | 0% |
| Società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto | |||||
| ASM Set S.r.l. | 01 Rovigo (RO) | 200.000 | 49,00% | 49% | 0% |
| Estenergy S.p.A. | 01 Trieste (TS) | 1.718.096 | 48,999% | 48,999% | 0% |
| Unigas Distribuzione S.r.l. | 051 Nembro (BG) | 3.700.000 | 48,86% | 48,86% | 0% |
| Società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto | |||||
| Sinergie Italiane Sr.l. in liquidazione | Milano (MI) | 1.000.000 | 30,94% | 30,94% | 0% |
(1) Controllo congiunto con ASM Rovigo S.p.A.;
(2) Controllo congiunto con AcegasApsAmga S.p.A.;
(3) Controllo congiunto con Anita S.p.A..
Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2015 si segnala che in data 18 marzo 2016 è stata costituita la società AP Reti Gas S.p.A. con capitale sociale di Euro 200 migliaia interamente versato, controllata al 100% da Ascopiave S.p.A..
Dati di sintesi delle società consolidate integralmente e delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto
________________________________________________________________________________________________
| Descrizione | Ricavi delle vendite e delle prestazioni |
Risultato netto | Patrimonio netto | Posizione finanziaria netta (disponibilità) |
Principi contabili di riferimento |
|---|---|---|---|---|---|
| Amgas Blu S.r.l. | 7.471 | 995 | 3.006 | (4.431) | Ita Gaap |
| AP RETI GAS S.p.A. | (1) | 199 | (200) | IFRS | |
| Ascopiave S.p.A. | 20.115 | 2.060 | 395.014 | 108.145 | IFRS |
| Ascotrade S.p.A. | 113.351 | 10.661 | 41.761 | (17.322) | IFRS |
| Blue Meta S.p.A. | 27.255 | 3.253 | 12.456 | (6.161) | Ita Gaap |
| Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. | 1.252 | 144 | 9.287 | (923) | Ita Gaap |
| Estenergy S.p.A. | 53.918 | 5.679 | 27.750 | 1.154 | IFRS |
| Etra Energia S.r.l. | 2.701 | 264 | 686 | (725) | Ita Gaap |
| Pasubio Servizi S.r.l. | 15.758 | 2.081 | 7.454 | (6.031) | Ita Gaap |
| ASM DG S.r.l. | 1.081 | 258 | 12.983 | (1.336) | Ita Gaap |
| ASM Set S.r.l. | 11.101 | 1.353 | 3.420 | (2.561) | Ita Gaap |
| Unigas Distribuzione S.r.l. | 3.062 | 397 | 40.242 | 2.151 | Ita Gaap |
| Veritas Energia S.p.A. | 25.999 | 1.257 | 4.754 | (381) | Ita Gaap |
L'omogeneizzazione dei bilanci delle società controllate redatti secondo i principi contabili nazionali avviene in sede di consolidamento.
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L'avviamento, pari ad Euro 80.758 migliaia al 31 marzo 2015, non rileva variazioni rispetto al 31 dicembre 2015. L'importo iscritto si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999 ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione e vendita di gas naturale.
L'avviamento ai sensi del Principio Contabile Internazionale 36 non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale.
Ai fini della determinazione del valore recuperabile l'avviamento viene allocato alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas) e alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di vendita del gas naturale (CGU vendita gas). La ripartizione dell'avviamento alle due CGU sopradescritte è la seguente:
| (migliaia di Euro) | 31.12.2015 | Incrementi | Decrementi | 31.03.2016 |
|---|---|---|---|---|
| Distribuzione gas naturale | 24.396 | 24.396 | ||
| Vendita gas naturale | 56.362 | 56.362 | ||
| Totale avviamento | 80.758 | 80.758 |
Al 31 marzo 2016 considerato l'esito dei test di impairment effettuati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2015, l'evoluzione nel periodo degli indicatori esterni e dei valori interni a suo tempo utilizzati per la stima dei valori recuperabili dalle singole unità generatrici di flussi di cassa, e, visto che non sono emersi significativi nuovi indicatori di impairment da considerare, gli amministratori non hanno ritenuto necessario rieffettuare un full impairment test sul valore di iscrizione degli avviamenti.
La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine di ogni periodo considerato:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo storico |
Fondo ammortamento |
Valore netto contabile |
Costo storico |
Fondo ammortamento |
Valore netto contabile |
||
| Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno | 4.886 | (4.369) | 517 | 4.886 | (4.321) | 565 | |
| Concessioni, licenze, marchi e diritti | 9.933 | (4.281) | 5.652 | 9.933 | (4.096) | 5.837 | |
| Altre immobillizzazioni immateriali | 25.631 | (15.460) | 10.171 | 25.631 | (14.838) | 10.793 | |
| Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 | 520.580 | (233.865) | 286.715 | 520.579 | (230.243) | 290.336 | |
| Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 | 12.747 | 0 | 12.747 | 9.128 | 0 | 9.128 | |
| Altre immobillizzazioni immateriali | 573.777 | (257.975) | 315.802 | 570.157 | (253.498) | 316.659 |
La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel periodo considerato:
________________________________________________________________________________________________
| 31.12.2015 | 31.03.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore netto contabile |
Variazione del periodo |
Decremento | Ammortamenti del periodo |
Decremento fondi ammortamento |
Valore netto contabile |
|
| Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno | 565 | (0) | 48 | 517 | ||
| Concessioni, licenze, marchi e diritti | 5.837 | 0 | 185 | 5.652 | ||
| Altre immobillizzazioni immateriali | 10.793 | 0 | 622 | 10.171 | ||
| Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 | 290.336 | 2 | 3.623 | 286.715 | ||
| Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 | 9.128 | 3.619 | 0 | 12.747 | ||
| Altre immobillizzazioni immateriali | 316.659 | 3.621 | 0 | 4.478 | 0 | 315.802 |
Gli investimenti realizzati nel corso del primo trimestre risultano pari ad Euro 3.621 migliaia e sono relativi a costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale.
Nel corso del trimestre di riferimento la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" non ha registrato investimenti e la variazione, pari ad Euro 48 migliaia, è spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.
In questa voce sono iscritti i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso. Nel corso dell'esercizio la voce non ha registrato incrementi e la variazione è spiegata dalle quote di ammortamento. Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.
In questa voce è iscritto il valore equo delle liste clienti che derivano da acquisizioni di aziende operanti nel settore della vendita di gas naturale e energia elettrica avvenute nei precedenti esercizi. L'analisi degli switching della clientela effettuata al termine del primo trimestre non ha evidenziato percentuali di switch-out superiori alla percentuale di ammortamento prevista e pertanto la vita utile delle stesse (10 anni) non ha richiesto modifiche o svalutazioni.
Nelle voci sono rilevati i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori. Nel corso del primo trimestre la voce ha registrato una variazione pari ad Euro 3.621 migliaia principalmente spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.
Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita tecnica degli impianti e la vita utile indicata da AEEGSI in ambito tariffario. La vita tecnica degli impianti è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un perito indipendente che ha determinato l'obsolescenza tecnica dei beni realizzati.
La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati
parzialmente in economia e non ultimati al termine del primo trimestre dell'esercizio. La voce ha registrato incrementi pari ad Euro 3.619 migliaia.
________________________________________________________________________________________________
La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine di ogni periodo considerato:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo storico |
Fondo ammortamento |
Valore netto contabile |
Costo storico |
Fondo ammortamento |
Valore netto contabile |
||
| Terreni e fabbricati | 36.575 | (8.902) | 27.673 | 36.575 | (8.629) | 27.945 | |
| Impianti e macchinari | 4.576 | (1.935) | 2.641 | 4.576 | (1.879) | 2.697 | |
| Attrezzature industriali e commerciali | 3.174 | (2.581) | 593 | 3.172 | (2.539) | 633 | |
| Altri beni | 15.594 | (12.479) | 3.116 | 15.354 | (12.232) | 3.122 | |
| Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti | 851 | 0 | 851 | 590 | 0 | 590 | |
| Immobilizzazioni materiali | 60.770 | (25.897) | 34.873 | 60.266 | (25.278) | 34.987 |
La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nel periodo considerato:
| 31.12.2015 | 31.03.2016 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore netto contabile |
Variazione del periodo |
Decremento | Ammortamenti del periodo |
Decremento fondi ammortamento |
Valore netto contabile |
|
| Terreni e fabbricati | 27.945 | 0 | 272 | 27.673 | ||
| Impianti e macchinari | 2.697 | 0 | 57 | 2.641 | ||
| Attrezzature industriali e commerciali | 633 | 2 | 42 | 593 | ||
| Altri beni | 3.122 | 241 | 247 | 3.116 | ||
| Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti | 590 | 261 | 0 | 851 | ||
| Immobilizzazioni materiali | 34.987 | 504 | 0 | 618 | 0 | 34.873 |
La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. Al termine dell'esercizio la voce non ha evidenziato incrementi e la variazione registrata è spiegata dalle quote di ammortamento.
La voce impianti e macchinari passa da Euro 2.697 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 2.641 migliaia del 31 marzo 2016 e la variazione, pari ad Euro 57 migliaia, è spiegata dalle quote di ammortamento rilevate nel periodo.
La voce "Attrezzature industriali e commerciali", ha registrato investimenti per Euro 2 migliaia. La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto di strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione, ed all'attività di misura.
Gli investimenti realizzati nel corso del primo trimestre, pari ad Euro 241 migliaia, sono relativi ai costi sostenuti per l'acquisto di autoveicoli aziendali per Euro 219 migliaia e mobili ed arredi per Euro 22 migliaia.
La voce include essenzialmente costi relativi alla costruzione di impianti di cogenerazione realizzati parzialmente in economia nonché i costi sostenuti per manutenzioni straordinarie effettuate su sedi aziendali. Nel corso del primo trimestre la voce ha registrato investimenti pari ad Euro 261 migliaia.
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La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto ed in altre imprese considerati al termine di ogni periodo considerato:
| 31.12.2015 | 31.03.2016 | |||
|---|---|---|---|---|
| Valore netto | Incremento | Decremento | Valore netto | |
| Partecipazioni in imprese a controllo congiunto | 68.078 | 6.759 | 3.318 | 71.518 |
| Partecipazioni in altre imprese | 1 | 1 | ||
| Partecipazioni | 68.078 | 6.959 | 3.318 | 71.519 |
Le Partecipazioni in imprese a controllo congiunto passano da Euro 68.078 migliaia ad Euro 71.519 migliaia con un incremento di Euro 3.441 migliaia. In particolare, la variazione è principalmente spiegata dai risultati conseguiti nel primo trimestre dell'esercizio 2016 dalle società a controllo congiunto.
La valutazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto con il metodo del patrimonio netto e i dati economici e patrimoniali delle stesse sono esposti al paragrafo "Dati di sintesi al 31 marzo 2016 delle società a controllo congiunto consolidate con il metodo del patrimonio netto" delle Note Esplicative.
Il Gruppo detiene una partecipazione pari al 30,94% nella società collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione, dalla quale approvvigiona parte del fabbisogno di gas naturale. La collegata chiude il proprio esercizio sociale al 30 settembre.
Il perimetro operativo della collegata, nel corso dell'esercizio 2015-2016, è limitato all'importazione del gas russo e alla cessione dello stesso alle società di vendita partecipate dai soci oltre che alla gestione di accordi, transazioni e liti relative alla regolazione di rapporti contrattuali, perfezionati in esercizi precedenti alla messa in liquidazione.
Nel corso del mese di agosto dell'esercizio 2013 la collegata ha finalizzato la ricontrattazione dei prezzi di acquisto del gas naturale dei contratti "Take or pay" con l'unico fornitore "Gazprom Export LLC"; l'effetto economico positivo della ricontrattazione è perdurato nel biennio termico 2013-2014 e 2014-2015.
Nel corso del mese di settembre 2015 la collegata ha siglato la seconda rinegoziazione del contratto "long term" con lo stesso fornitore; la stessa ha avuto come focus principale la rinegoziazione del prezzo di acquisto della materia prima ed, al contempo, è stato possibile pervenire ad una significativa riduzione delle quantità minime contrattuali. Gli effetti economici di suddetta rinegoziazione si estenderanno nel triennio termico 2015/2016 – 2017/2018.
Sulla base dei risultati del bilancio relativo all'esercizio 2014-2015, come approvato dall'assemblea dei soci in data 18 dicembre 2015 e dei dati operativi preconsuntivi dei primi sei mesi dell'esercizio 2015-2016 rielaborati secondo principi contabili internazionali, considerando la collegata in condizioni di continuità aziendale, si quantifica in Euro 16.829 migliaia il deficit patrimoniale accumulato, di cui Euro 5.207 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave. In virtù del fatto che il deficit patrimoniale della collegata al 31 dicembre 2015 ammontava ad Euro 17.300 migliaia, di cui Euro 5.353 migliaia di competenza del Gruppo Ascopiave, gli Amministratori hanno rilasciato il relativo fondo per rischi ed oneri stanziato a copertura del deficit patrimoniale della collegata del differenziale maturato nel periodo e corrispondente ad Euro 146 migliaia con impatto positivo a conto economico (Euro 157 migliaia al 31 marzo 2015). Si riportano di seguito i dati essenziali della partecipazione nella società collegata al 31 marzo 2016, al 31 dicembre 2015 ed al 31 marzo 2015:
________________________________________________________________________________________________
| 0> , ; ! ! ! |
|||
|---|---|---|---|
' 1 |
55" | 56 | 556 |
.! |
2% | 23 | 52 |
.! |
3255 | %25 | 52 |
| 0621 | 06251 | 0"261 | |
.! |
2 | 2 | 2 |
.! |
62 | "23 | 2 |
| 9 ! |
32% | 623% | %2"" |
| 02%"1 | 0625%1 | 03231 | |
| ) |
235 | 26 | 23 |
+ |
021 | 021 | 021 |
| 9 |
25 | 25 | 23 |
| 2 | 25 | 2" | |
, |
52 | 2" | 2" |
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Depositi cauzionali | 10.760 | 11.304 |
| Altri crediti | 4.060 | 4.062 |
| Altre attività non correnti | 14.820 | 15.366 |
Le attività non correnti sono prevalentemente costituite dai depositi cauzionali che le società di vendita del gas naturale hanno costituito a presidio dei pagamenti mensili dovuti per l'importazione del gas di provenienza russa e depositi versati al Gestore Mercati Energetici per l'acquisto di titoli di efficienza energetica. La voce in esame passa da Euro 15.366 migliaia ad Euro 14.820 migliaia con un decremento di Euro 546 migliaia.
Per quanto riguarda la voce "Altri crediti" la stessa risulta principalmente così composta:
raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2004. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Creazzo, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia. Si segnala che è in essere un contenzioso giudiziale con lo stesso Comune, volto a definire il valore di indennizzo dell'impianto di distribuzione consegnato a nuovi distributori, la cui evoluzione è riportata al paragrafo "Contenziosi" di questo resoconto intermedio di gestione.
________________________________________________________________________________________________
Alla data del 31 marzo 2016 risulta in essere un contenzioso giudiziale con i comuni menzionati, volto a definire il valore di indennizzo degli impianti di distribuzione consegnati. Il Gruppo, anche in base al parere dei propri consulenti legali, ritiene incerto l'esito del contenzioso.
La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine di ogni periodo considerato:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Crediti per imposte anticipate | 10.848 | 11.333 |
| Crediti per imposte anticipate | 10.848 | 11.333 |
Le imposte anticipate passano da Euro 11.333 migliaia ad Euro 10.848 migliaia con un decremento di Euro 485 migliaia.
Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 marzo 2016 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.
La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo |
F.do Svalutazione |
Valore netto |
Valore lordo |
F.do Svalutazione |
Valore netto |
|
| Gas in stoccaggio | 1.414 | (574) | 840 | 1.980 | (562) | 1.418 |
| Combustibili e materiale a magazzino | 2.704 | (33) | 2.671 | 2.192 | (33) | 2.158 |
| Totale Rimanenze | 4.119 | (607) | 3.511 | 4.172 | (595) | 3.577 |
________________________________________________________________________________________________
Al termine del primo trimestre le rimanenze risultano pari ad Euro 3.511 migliaia registrando un decremento pari ad Euro 66 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015. Il decremento è principalmente spiegato dalla diminuzione del gas naturale stoccato (-578 migliaia di Euro) che è stata quasi integralmente compensata dall'incremento delle giacenze di materiale in magazzino (+513 migliaia di Euro).
Il decremento delle rimanenze di gas naturale stoccato è determinato dall'effetto congiunto dei minori costi sostenuti per l'acquisto della materia prima, spiegata dall'andamento del paniere dei prezzi a cui la materia prima è indicizzata, nonché dalla diminuzione dei metri cubi di gas naturale stoccati al termine del periodo di riferimento che passano dagli
8,12 milioni del 31 dicembre 2015, 5,77 milioni di metri cubi del 31 marzo 2016. La variazione della materia prima stoccata è assoggettabile alla stagionalità dell'attività di vendita del gas naturale che concentra nel primo trimestre dell'esercizio i maggiori consumi della clientela finale.
I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione.
Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 607 migliaia, al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo. Si segnala che la valorizzazione delle rimanenze di gas stoccato è conteggiata al prezzo medio ponderato di acquisto della materia prima, mentre il fondo svalutazione ad esse correlato è misurato al prezzo di mercato dell'ultimo giorno del periodo di riferimento (31 marzo 2016 pari a 13,750 €/MWh, 31 dicembre 2015 16,500 €/MWh; fonte PB-GAS).
____________________________________________________________________________________________
La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Crediti verso clienti | 131.044 | 82.413 |
| Crediti per fatture da emettere | 92.145 | 101.660 |
| Fondo svalutazione crediti | (9.289) | (12.052) |
| Crediti commerciali | 213.901 | 172.022 |
I crediti commerciali passano da Euro 172.022 migliaia ad Euro 213.901 migliaia con un incremento di Euro 41.879 migliaia (al 31 marzo 2015 Euro 229.189 migliaia).
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I crediti verso clienti sono vantati tutti verso debitori nazionali, sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono tutti esigibili entro i successivi 12 mesi.
L'incremento è spiegato principalmente dalle tempistiche di fatturazione e incasso nella vendita del gas naturale che in ragione della stagionalità del ciclo d'affari, in questo periodo dell'anno, influenzano significativamente i saldi dei crediti vantati nei confronti dei clienti finali.
Il decremento del fondo svalutazione crediti, pari ad Euro 2.763 migliaia, è principalmente spiegato sia dall'importante utilizzo dovuto alla intensiva attività di cancellazione dei crediti con anzianità superiore ai 12 mesi per i quali sono state portate a termine senza esito positivo tutte le attività di recupero, sia dal minor accantonamento effettuato nel primo trimestre dell'esercizio 2016 dovuto alla buona capienza dei fondi già esistenti ed ai risultati dell'attività di recupero crediti condotta da agenzie esterne e dal network di legali incaricati.
In particolare si segnala che gli elevati utilizzi del fondo svalutazione crediti del primo trimestre 2016, pari ad Euro 3.378 migliaia, sono riferiti per Euro 3.011 migliaia alla società Veritas Energia S.p.A. per la quale si è proceduto, a partire dal 2014, anno di acquisizione del 100% del capitale, e fino al 10 febbraio 2016, ad una intensa attività di gestione dei crediti esistenti al momento dell'acquisto, che ha comportato la conseguente messa a perdita delle posizioni con una anzianità maggiore, dopo essere state eseguite tutte le attività previste dalla policy di recupero del credito del Gruppo. Rispetto ad un valore complessivo di crediti esistenti al 10 febbraio 2014 di Euro 28.085 migliaia, al 10 febbraio 2016 risultavano incassati Euro 20.119 migliaia e portati a perdita Euro 7.622 migliaia, di cui Euro 2.579 nel corso del solo primo trimestre 2016.
La movimentazione del fondo svalutazione crediti nel periodo considerato è riportata nella tabella seguente:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti iniziale | 12.052 | 18.566 |
| Accantonamenti | 616 | 4.004 |
| Utilizzo | (3.378) | (10.518) |
| Fondo svalutazione crediti finale | 9.289 | 12.052 |
La seguente tabella evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, evidenziando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto ai crediti con maggiore anzianità:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2016 | 31.12.2015 |
|---|---|---|
| 131.044 | 82.413 | |
| (9.289) | (12.052) | |
| Crediti commerciali netti per fatture emesse | 121.755 | 70.362 |
| Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse: | ||
| - a scadere | 104.338 | 62.031 |
| - scaduti entro 6 mesi | 16.466 | 6.892 |
| - scaduti da 6 a 12 mesi | 2.762 | 3.504 |
| - scaduti oltre 12 mesi | 7.478 | 9.986 |
La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Crediti per consolidato fiscale | 1.740 | 1.570 |
| Risconti attivi annuali | 1.093 | 736 |
| Anticipi a fornitori | 8.253 | 7.587 |
| Ratei attivi annuali | 136 | |
| Crediti verso Cassa Conguaglio Settore Elettrico | 16.641 | 29.217 |
| Credito IVA | 1.008 | 3.309 |
| Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale | 1.140 | 3.515 |
| Altri crediti | 611 | 449 |
| Altre attività correnti | 30.487 | 46.518 |
________________________________________________________________________________________________
Le altre attività correnti passano da Euro 46.518 migliaia ad Euro 30.487 migliaia con un decremento di Euro 16.031 migliaia.
La variazione è principalmente spiegata dalla diminuzione dei crediti iscritti nei confronti di Cassa Conguaglio Settore Elettrico per componenti tariffarie e perequazione per Euro 12.576 migliaia, dell'Agenzia delle Dogane per Euro 2.375 migliaia, e dell'Erario per Euro 2.301 migliaia in ragione della diminuzione dei crediti IVA. Tali diminuzioni sono state parzialmente compensate dall'aumento degli anticipi a fornitori, dai risconti attivi e dai crediti per consolidato fiscale.
Si segnala che la variazione dei crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale è legata alle modalità di liquidazione delle imposte di consumo basate sulle fatturazioni mensili agli utenti finali contrapposte agli acconti mensili previsti dalle dichiarazioni fiscali effettuate nei primi mesi dell'esercizio e basate sui consumi dell'esercizio precedente.
I crediti IRES per il consolidato fiscale nazionale si riferiscono a crediti verso la controllante Asco Holding S.p.A. con riferimento alle società del Gruppo che hanno aderito a tale opzione.
La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Altre attività finanziarie correnti | 659 | 3.487 |
| Altre attività finanziarie correnti | 659 | 3.487 |
Le attività finanziarie correnti passano da Euro 3.487 migliaia ad Euro 659 migliaia con un decremento di Euro 2.827 migliaia.
La diminuzione è principalmente legata alla liquidazione dei titoli pronti contro termine scaduti il 10 febbraio 2016, per Euro 2.838 migliaia, acquistati con la liquidità versata nel febbraio 2014 da Veritas S.p.A. a titolo di deposito cauzionale previsto come garanzia sui crediti commerciali di Veritas Energia S.p.A. in sede di acquisizione da parte di Ascopiave S.p.A. del 49% di Veritas Energia S.p.A.
Marginalmente si segnala l'iscrizione tra le altre attività finanziarie correnti dei crediti vantati da Ascopiave S.p.A. verso il Comune di San Vito Leguzzano, aventi scadenza al 30 giugno 2016.
________________________________________________________________________________________________
La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni periodo considerato:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Crediti IRAP | 368 | 368 |
| Crediti IRES | 648 | 647 |
| Altri crediti tributari | 352 | 352 |
| Crediti tributari | 1.368 | 1.368 |
I crediti tributari non subiscono variazioni rispetto al 31 dicembre 2015. La voce accoglie il residuo credito, dedotte le imposte di competenza del primo trimestre dell'esercizio 2016, degli acconti IRAP versati e degli acconti IRES per le società che non fruiscono del consolidato fiscale di Gruppo.
La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 27.809 | 28.286 |
| Denaro e valori in cassa | 14 | 15 |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 27.823 | 28.301 |
Le disponibilità liquide passano da Euro 28.301 migliaia ad Euro 27.823 migliaia con un decremento di Euro 478 migliaia e si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali.
Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nel primo trimestre dell'esercizio 2016 si rimanda al rendiconto finanziario.
L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine di ogni periodo considerato è il seguente:
________________________________________________________________________________________________
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 27.823 | 28.301 |
| Attività finanziarie correnti | 659 | 3.487 |
| Passività finanziarie correnti | (653) | (3.641) |
| Debiti verso banche e finanziamenti | (55.950) | (97.866) |
| Debiti verso società di leasing entro 12 mesi | (68) | (67) |
| Posizione finanziaria netta a breve | (28.189) | (69.786) |
| Finanziamenti a medio e lungo termine | (42.042) | (43.829) |
| Passività finanziarie non correnti | (404) | (422) |
| Posizione finanziaria netta a medio-lungo | (42.447) | (44.250) |
| Posizione finanziaria netta | (70.635) | (114.037) |
Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre dell'esercizio 2016" e al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questo Resoconto intermedio di gestione.
Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 31 marzo 2016 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Capitale sociale | 234.412 | 234.412 |
| Riserva legale | 46.882 | 46.882 |
| Azioni proprie | (17.521) | (17.521) |
| Riserve e utili a nuovo | 151.658 | 108.478 |
| Risultato del periodo di Gruppo | 22.651 | 43.014 |
| Patrimonio netto di Gruppo | 438.081 | 415.264 |
| Capitale e Riserve di Terzi | 4.893 | 2.524 |
| Risultato del periodo di Terzi | 1.487 | 2.349 |
| Patrimonio Netto di Terzi | 6.380 | 4.873 |
| Patrimonio netto Totale | 444.461 | 420.137 |
Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto al termine dei periodi considerati:
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La movimentazione del patrimonio netto consolidato intervenute nel primo trimestre dell'esercizio 2016, ad esclusione del risultato conseguito, hanno riguardato una variazione positiva per Euro 187 migliaia relativa a una riserva di Cash Flow Hedge a fronte della valutazione a fair value dei contratti derivati in essere al 31 marzo 2016.
Gli effetti di copertura maturati nell'anno e quelli trasferiti in Conto Economico a rettifica dei costi di approvvigionamento sottostanti con riferimento a tutti i derivati oggetto di designazione in hedge accounting nel corso dell'esercizio sono:
| (migliaia di Euro) | 31.03.2016 |
|---|---|
| Saldo di apertura | 194 |
| Efficacia maturata nel corso del periodo | 0 |
| Efficacia rilasciata in Conto Economico nel periodo | (187) |
| Saldo di chiusura | 7 |
Il valore della riserva di cash flow hedge in essere al 31 marzo 2016 fa riferimento a flussi di approvvigionamento attesi che saranno oggetto di imputazione a costo (e quindi di manifestazione economica) nel corso del terzo e quarto trimestre degli esercizi 2016 e 2017.
Ipotizzando una variazione del 10% delle quotazioni a termine del gas naturale (i.e. TTF Month Ahead) alla data di chiusura del primo trimestre dell'esercizio 2016, in aumento e in diminuzione, si verificherebbe rispettivamente un miglioramento e un peggioramento di circa 33 mila Euro della saldo della riserva di cash flow hedge di Patrimonio Netto; nessun impatto sarebbe, invece, generato in Conto Economico in ragione della totale efficacia delle relazioni di copertura analizzate.
È costituito dalle attività nette e dal risultato non attribuibile al Gruppo e fa riferimento alle quote di terzi delle società controllate Ascotrade S.p.A., Etra Energia S.r.l., Amgas Blu S.r.l..
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La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine dei periodi considerati:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Altri fondi rischi ed oneri | 7.214 | 7.360 |
| Fondi rischi ed oneri | 7.215 | 7.360 |
I fondi rischi ed oneri passano, da Euro 7.360 migliaia ad Euro 7.215 migliaia con un decremento di Euro 145 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalla diminuzione degli accantonamenti rischi relativi a Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione.
La tabella che segue mostra la movimentazione del periodo:
| (migliaia euro) | |
|---|---|
| Fondi rischi ed oneri al 1 gennaio 2016 | 7.360 |
| Rilascio fondo rischi copertura perdite società | |
| collegate | (146) |
| Utilizzo fondi rischi e oneri | 1 |
| Fondi rischi ed oneri al 31 marzo 2016 | 7.215 |
Il trattamento di fine rapporto passa da Euro 3.864 migliaia al 1 gennaio 2016 ad Euro 3.906 migliaia al 31 marzo 2016 con un incremento pari ad Euro 42 migliaia.
| Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2016 | 3.864 |
| Liquidazioni | (283) |
| Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente | 326 |
| Trattamento di fine rapporto al 31 marzo 2016 | 3.906 |
La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Mutui passivi Prealpi | 721 | 757 |
| Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti | 32.750 | 34.500 |
| Mutui passivi Unicredit Spa | 8.571 | 8.571 |
| Finanziamenti a medio e lungo termine | 42.042 | 43.829 |
| Quota corrente finanziamenti medio-lungo termine | 9.628 | 9.628 |
| Finanziamenti a medio-lungo termine | 51.671 | 53.456 |
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I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 31 marzo 2016 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti della Banca Europea per gli Investimenti per Euro 36.250 migliaia e nei confronti di Unicredit per Euro 14.286 migliaia, passano complessivamente da Euro 53.456 migliaia ad Euro 51.671 migliaia con un decremento di Euro 1.785 migliaia, spiegato dal pagamento delle rate pagate nel corso del trimestre.
In particolare il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2016 pari a 36.250 migliaia, con l'iscrizione di Euro 3.500 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine, e prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al 31 dicembre 2015 risultavano rispettati.
Il finanziamento a medio - lungo termine con Unicredit S.p.A., di importo originario pari ad Euro 40.000 migliaia, acceso dalla Capogruppo nel corso dell'esercizio 2011 per finanziare importanti operazioni di aggregazione aziendale migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2016 pari ad Euro 14.286 migliaia, con l'iscrizione di Euro 5.714 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine, e prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati pro-forma derivanti dalla somma dei dati del bilancio consolidato e del pro-quota delle società a controllo congiunto, che al 31 dicembre 2015 risultavano rispettati.
A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dai contratti di finanziamento con Banca Europea per gli Investimenti e Unicredit, la Capogruppo ha ceduto agli istituti di credito una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas.
La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni periodo considerato:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Depositi cauzionali | 12.013 | 12.054 |
| Risconti passivi pluriennali | 7.619 | 6.849 |
| Altre passività non correnti | 19.632 | 18.903 |
Le altre passività non correnti passano, da Euro 18.903 migliaia ad Euro 19.632 migliaia con un incremento pari ad
I depositi cauzionali si riferiscono a depositi degli utenti del gas ed energia elettrica.
I risconti passivi pluriennali sono rilevati a fronte di ricavi per contributi da privati su allacciamenti alla rete del gas e legati alla vita utile degli impianti di distribuzione del gas, a fronte di ricavi su impianti di cogenerazione/fornitura calore e a fronte di ricavi su contributi per la realizzazione di rete di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas.
________________________________________________________________________________________________
La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Debiti verso società di leasing oltre 12 mesi | 404 | 422 |
| Passività finanziarie non correnti | 404 | 422 |
Le passività finanziarie non correnti passano da Euro 422 migliaia al 31 dicembre 2015 ad Euro 404 migliaia, con un decremento di Euro 17 migliaia, e sono rappresentate prevalentemente dai debiti verso società di leasing scadenti oltre i 12 mesi.
La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni periodo considerato:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Debiti per imposte differite | 19.242 | 19.571 |
| Debiti per imposte differite | 19.242 | 19.571 |
I debiti per imposte differite passano da Euro 19.571 migliaia ad Euro 19.242 migliaia con un decremento di Euro 328 migliaia, ed è legato principalmente alla dinamica degli ammortamenti delle liste clienti.
Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 marzo 2016 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.
20. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine
La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Debiti verso banche | 46.322 | 88.238 |
| Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine | 9.628 | 9.628 |
| Debiti verso banche e finanziamenti | 55.950 | 97.866 |
I debiti verso banche passano da Euro 97.866 migliaia ad Euro 55.950 migliaia con un decremento pari ad Euro 41.916 migliaia e sono composti da saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui.
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La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Debiti vs/ fornitori | 28.341 | 43.078 |
| Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere | 80.878 | 79.744 |
| Debiti commerciali | 109.220 | 122.823 |
I debiti commerciali passano da Euro 122.823 migliaia ad Euro 109.220 migliaia con un decremento pari ad Euro 13.603 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalla diminuzione del costo di acquisto del gas naturale correlato all'andamento del paniere dei prezzi a cui la materia prima è indicizzata.
La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Debiti IRAP | 1.585 | 176 |
| Debiti IRES | 738 | 221 |
| Debiti tributari | 2.323 | 397 |
I debiti tributari passano da Euro 397 migliaia ad Euro 2.323 migliaia con un incremento pari ad Euro 1.926 migliaia ed includono i debiti maturati alla fine del primo trimestre dell'esercizio 2016 per IRAP, ed il debito IRES relativo alle società che non aderiscono al consolidato fiscale in capo ad Asco Holding S.p.A..
La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Anticipi da clienti | 1.950 | 1.821 |
| Debiti per consolidato fiscale | 10.712 | 3.020 |
| Debiti verso enti previdenziali | 1.406 | 1.441 |
| Debiti verso il personale | 5.334 | 4.419 |
| Debiti per IVA | 30.124 | 2.643 |
| Debiti vs Erario per ritenute alla fonte | 651 | 951 |
| Risconti passivi annuali | 809 | 1.102 |
| Ratei passivi annuali | 2.367 | 1.059 |
| Debiti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale | 25.160 | 2.881 |
| Altri debiti | 22.551 | 23.986 |
| Altre passività correnti | 101.062 | 43.324 |
________________________________________________________________________________________________
Le altre passività correnti passano da Euro 43.324 migliaia ad Euro 101.062 migliaia con un incremento di Euro 57.738 migliaia.
Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data di chiusura del 31 marzo 2016.
La voce include il debito maturato nei confronti della società controllante Asco Holding S.p.A., nell'ambito dei contratti di consolidato fiscale nazionale sottoscritti dalle società del Gruppo con Asco Holding S.p.A.. Il saldo corrisponde al debito IRES maturato al 31 marzo 2016 e presenta un incremento di Euro 7.692 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015.
I debiti verso il personale includono i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 31 marzo 2016 non liquidati alla stessa data.
I debiti verso l'erario per IVA aumentano di Euro 27.480 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015. La variazione del debito IVA è spiegata dalla modalità di liquidazione trimestrale dell'imposta concessa alle società del Gruppo che operano nel settore della vendita di gas naturale ed energia elettrica, in quanto rientranti nella categoria dei soggetti che emettono fatture ad una elevata numerosità di clienti finali.
La variazione della voce altri risconti passivi è principalmente riconducibile alla riclassifica dagli altri debiti dei risconti
sui ricavi su cogenerazione/fornitura calore.
I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito.
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Sono relativi ai debiti verso gli uffici tecnici di finanza e per le accise e le addizionali sul gas naturale, il saldo è legato alla tempistica di fatturazione dei consumi del gas agli utenti, alla quale si contrappongono i versamenti mensili effettuati dalla società di vendita con riferimento ai valori del periodo precedente. Alla data del 31 marzo 2016 il Gruppo ha maturato debiti per Euro 25.160 migliaia rispetto ad Euro 6.098 migliaia dei primi tre mesi dell'esercizio precedente.
Gli altri debiti, composti principalmente da debiti verso la Cassa Conguaglio Settore Elettrico per le componenti tariffarie correlate all'attività di vettoriamento del gas, debiti per contributi ai dipendenti sugli assegni familiari e debiti per piani di incentivazione, sono diminuiti rispetto al 31 dicembre 2015 per Euro 1.435 migliaia.
Il Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti che ricoprono posizioni di primo piano, attraverso piani di compensi basati in parte su strumenti finanziari (cd. "piano di incentivazione a lungo termine 2015-2017").
In particolare, i piani adottati dal Gruppo prevedono l'attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una corresponsione di carattere straordinario legata al raggiungimento di obiettivi prefissati.
La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Debiti finanziari entro 12 mesi | 653 | 3.641 |
| Debiti verso società di leasing entro 12 mesi | 68 | 67 |
| Passività finanziarie correnti | 721 | 3.708 |
Le passività finanziare correnti passano da Euro 3.708 migliaia ad Euro 721 migliaia con un decremento di Euro 2.987 migliaia dovuto prevalentemente alla definizione nel mese di febbraio 2016 dell'indennizzo spettante ad Ascopiave S.p.A. da parte di Veritas S.p.A., contrattualizzato in sede di acquisizione del 49% di Veritas Energia S.p.A., a garanzia dei crediti commerciali della società acquisita nel febbraio 2014.
La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | |
|---|---|---|
| Passività su derivati materia prima | 190 | 252 |
| Passività correnti su strumenti finanziari derivati | 190 | 252 |
Le passività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati su commodity in essere al 31 marzo 2016, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita tra il 2016 ed il 2017:
________________________________________________________________________________________________
| # Ref. | Counterparty | Type of instrument |
Underlying Commodity |
Trade date |
Effective date |
Expiry date |
Position | Notional | MtM (€) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1 17809118 2 19355207 3 19355256 |
Intesa Sanpaolo Commodity Swap TTF Month Ahead Intesa Sanpaolo Commodity Swap TTF Month Ahead Intesa Sanpaolo Commodity Swap TTF Month Ahead |
21-ott-15 22-mar-16 22-mar-16 |
1-gen-16 1-set-16 1-set-17 |
31-mar-16 31-ott-16 31-ott-17 |
Long/Buy Long/Buy Long/Buy |
58.520 MWh 13.080 MWh 13.080 MWh |
-183.699 -1.236 -5.310 |
||
| Totali | 84.680 | -190.246 |
________________________________________________________________________________________________
26. Ricavi
La seguente tabella evidenzia la composizione della voce in base alle categorie di attività nei periodi considerati:
| Primo trimestre 2016 | Primo trimestre 2015 | |
|---|---|---|
| Ricavi da trasporto del gas | 12.425 | 11.173 |
| Ricavi da vendita gas | 148.358 | 187.937 |
| Ricavi da vendita energia elettrica | 15.446 | 15.753 |
| Ricavi per servizi di allacciamento | 29 | 140 |
| Ricavi da servizi di fornitura calore | 37 | 9 |
| Ricavi da servizi di distribuzione | 1.483 | 878 |
| Ricavi da servizi generali a società del gruppo | 310 | 193 |
| Ricavi per contributi AEEG | 3.052 | 2.082 |
| Altri ricavi | 1.373 | 1.330 |
| Ricavi | 182.512 | 219.496 |
Al termine del primo trimestre i ricavi conseguiti dal Gruppo Ascopiave ammontano ad Euro 182.512 migliaia, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di 36.984 migliaia di Euro.
I ricavi di vendita del gas naturale, attestandosi ad Euro 148.358 migliaia, rilevano un decremento pari ad Euro 39.578 migliaia rispetto al primo trimestre 2015. Il decremento è principalmente spiegato dalla flessione dei prezzi di vendita unitari nonché dalla diminuzione dei volumi di gas naturale consumati dai clienti finali (-29,2 milioni di metri cubi); nel corso del primo trimestre dell'esercizio sono stati commercializzati 349,1 milioni di metri cubi a fronte dei 378,3 milioni del periodo a confronto.
Al termine del primo trimestre dell'esercizio risultano iscritti ricavi per la cessione di gas naturale a grossisti o al punto di scambio virtuale (c.d. PSV) per complessivi Euro 11.932 migliaia. Gli stessi sono principalmente relativi a quantità di gas naturale di importazione russa. Le cessioni sono finalizzate alle attività di redenzione del rischio di approvvigionamento ed efficientamento del prezzo di acquisto della materia prima. Si segnala che l'attività di shipping del gas naturale non era svolta dal Gruppo nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2015 ove tali quantitativi erano gestiti nell'ambito del contratto quadro sottoscritto per l'esercizio termico 2014-2015 con lo shipper di riferimento del Gruppo.
Il servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione ha conseguito ricavi pari ad Euro 12.425 migliaia, in aumento rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente di Euro 1.252 migliaia, interessando il vettoriamento di 339,4 milioni di metri cubi (+3,3 milioni rispetto al primo trimestre 2015).
Il Vincolo dei ricavi totali è determinato, per ciascun anno, in funzione del numero di punti di riconsegna attivi effettivamente serviti nell'anno di riferimento dall'impresa, nonché della tariffa di riferimento, i cui valori sono fissati e pubblicati dall'AEEGSI entro il 15 dicembre dell'anno precedente a quello di entrata in vigore.
Al termine dell'esercizio i ricavi conseguiti dalla vendita di energia elettrica risultano pari ad Euro 15.446 migliaia,
rilevando una diminuzione rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 306 migliaia. I chilowattora commercializzati nel corso del periodo di riferimento risultano pari a 84,1 milioni, in diminuzione di 7,4 milioni rispetto all'esercizio precedente.
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I ricavi conseguiti da servizi di allacciamento alla rete di distribuzione risultano pari ad Euro 29 migliaia, in diminuzione di Euro 112 migliaia rispetto al primo trimestre 2015. Si segnala che i ricavi conseguiti dalle società di distribuzione del Gruppo risultano integralmente iscritti tra le passività non correnti, e rilasciati a conto economico in base alla vita utile degli impianti realizzati.
I ricavi conseguiti da servizi svolti da distributori, attestandosi ad Euro 1.483 migliaia, registrano un incremento pari ad Euro 604 migliaia rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente.
I contributi erogati dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas e il Servizio Idrico si attestano ad Euro 3.052 migliaia rilevando un incremento pari ad Euro 970 migliaia rispetto all'esercizio precedente. I contributi sono riconosciuti per il conseguimento degli obiettivi fissati dall'Autorità stessa in materia di risparmio energetico e pubblicati mediante delibera che definisce gli obblighi specifici di risparmio di energia primaria a carico dei distributori obbligati.
I contributi iscritti al 31 marzo 2016 sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica maturati rispetto all'obiettivo 2016 (periodo regolamentare giugno 2016-maggio 2017). Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al fair value del contributo previsionale comunicato dal GSE per l'obiettivo 2015 (periodo regolamentare giugno 2015 - maggio 2016) misurato al 31 marzo 2016 e pari ad Euro 108,46 (fonte STX)
La voce altri ricavi passa da Euro 1.330 migliaia del primo trimestre 2015, ad Euro 1.373 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 42 migliaia. Si segnala che nella voce risultano iscritti Euro 396 migliaia derivanti dal perfezionamento degli accordi contrattuali assunti con Veritas S.p.A. per l'acquisizione della partecipata Veritas Energia S.p.A., che prevedevano un indennizzo a carico della parte venditrice per i crediti commerciali presenti alla data del closing e non incassati entro i due anni successivi.
La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto della materia prima gas nei periodi considerati:
| Primo trimestre 2016 | Primo trimestre 2015 | |
|---|---|---|
| Costi acquisto materia prima gas | 97.143 | 134.435 |
| Costi acquisto materia prima gas | 97.143 | 134.435 |
Al termine del primo trimestre dell'esercizio i costi sostenuti per gli approvvigionamenti di gas naturale risultano pari ad Euro 97.143 migliaia, rilevando un decremento rispetto allo stesso allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 37.292 migliaia. La diminuzione dei costi sostenuti è principalmente spiegata dall'andamento del paniere dei prezzi a cui la materia prima è indicizzata nonché dai minori consumi registrati nel corso del periodo di riferimento. L'attività di approvvigionamento della materia prima destinata al mercato finale ha interessato infatti l'acquisto di 349,1 milioni di metri cubi evidenziando una diminuzione dei metri cubi consumati pari a 29,2 milioni.
Si segnala al termine dell'esercizio risultano rimanenze di gas naturale in stoccaggio per complessivi Euro 1.414
migliaia.
La contabilizzazione degli effetti economici dei contratti derivati di copertura maturati nel corso del trimestre di riferimento ha determinato l'iscrizione di costi per complessivi Euro 283 migliaia che hanno incrementato la voce di pari importo.
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Si segnala altresì che nel corso dell'esercizio non sono state effettuate operazioni di trading e che le quantità di gas naturale più significative per la fornitura della clientela finale sono fornite al Gruppo Ascopiave dalla società Eni Gas & Power S.p.A..
La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime nei periodi considerati:
| Primo trimestre 2016 | Primo trimestre 2015 | |
|---|---|---|
| Acquisti di energia elettrica | 4.732 | 5.226 |
| Acquisti di altri materiali | 302 | 315 |
| Costi acquisto altre materie prime | 5.034 | 5.541 |
Al termine del primo trimestre i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime rilevano un decremento pari ad Euro 507 migliaia principalmente spiegato dai minori costi sostenuti per gli approvvigionamenti di energia elettrica.
I costi sostenuti per l'acquisto di energia elettrica registrano una diminuzione pari ad Euro 494 migliaia, passando da Euro 5.226 migliaia, ad Euro 4.732 migliaia del trimestre di riferimento. Il decremento è principalmente spiegato dai minori chilowattora commercializzati (-7,4 milioni) che al termine del primo trimestre si attestano a 349,1 milioni.
I costi iscritti nella voce acquisti di altri materiali rilevano un decremento pari ad Euro 13 migliaia, passando da Euro 315 migliaia del primo trimestre 2015, ad Euro 302 migliaia del periodo di riferimento. La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali atti alla realizzazione degli impianti di distribuzione del gas naturale.
La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi nei periodi considerati:
| Primo trimestre 2016 | Primo trimestre 2015 | |
|---|---|---|
| Costi di vettoriamento su reti secondarie | 25.492 | 27.470 |
| Costi di lettura contatori | 218 | 357 |
| Spese invio bollette | 143 | 136 |
| Spese postali e telegrafiche | 400 | 303 |
| Manutenzioni e riparazioni | 787 | 788 |
| Servizi di consulenza | 1.249 | 1.060 |
| Servizi commerciali e pubblicità | 588 | 510 |
| Utenze varie | 452 | 936 |
| Compensi ad amministratori e sindaci | 275 | 278 |
| Assicurazioni | 206 | 236 |
| Spese per il personale | 244 | 184 |
| Altre spese di gestione | 1.405 | 1.727 |
| Costi per godimento beni di terzi | 2.673 | 2.681 |
| Servizi di stoccaggio | 129 | |
| Costi per servizi | 34.263 | 36.668 |
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I costi per servizi sostenuti nel corso del primo trimestre rilevano un decremento pari ad Euro 2.405 migliaia, passando da Euro 36.668 migliaia del 2015, ad Euro 34.263 migliaia del periodo di riferimento. Il decremento è principalmente spiegato dai minori costi sostenuti per il vettoriamento del gas naturale su reti secondarie e primarie (-1.650 migliaia di Euro), per il servizio di trasporto dell'energia elettrica (-329 migliaia di Euro), per servizi di utenza (-485 migliaia di Euro). Tali decrementi sono stati parzialmente compensati dall'aumento dei costi sostenuti per servizi di consulenza (+322 migliaia di Euro).
I minori costi sostenuti per il vettoriamento del gas naturare sono principalmente spiegati dalla diminuzione dei consumi registrata nel corso trimestre di riferimento (-29,2 milioni di metri cubi).
I costi sostenuti per servizi di consulenza passano da Euro 1.060 migliaia del primo trimestre 2015, ad Euro 189 migliaia del trimestre di riferimento. L'incremento è principalmente spiegato dai costi sostenuti per la costituzione della società AP Reti Gas S.p.A..
I costi sostenuti per altre spese di gestione registrano una diminuzione pari ad Euro 323 migliaia, la quale è principalmente spiegata dai minori costi sostenuti per commissioni bancarie e postali (-107 migliaia di Euro) .
I costi sostenuti per godimento beni di terzi non hanno evidenziato variazioni significative rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente. La voce accoglie principalmente i canoni corrisposti agli Enti Locali per la gestione delle concessioni di distribuzione del gas naturale.
La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale nei periodi considerati:
| Primo trimestre 2016 | Primo trimestre 2015 | |
|---|---|---|
| Salari e stipendi | 4.753 | 4.706 |
| Oneri sociali | 1.792 | 1.511 |
| Trattamento di fine rapporto | 289 | 280 |
| Altri costi | 11 | 98 |
| Totale costo del personale | 6.844 | 6.595 |
| Costo del personale capitalizzato | (1.173) | (853) |
| Costi del personale | 5.672 | 5.742 |
Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia, gli stessi sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.
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I costi del personale passano da Euro 6.595 migliaia primo trimestre 2015 ad Euro 6.844 migliaia del trimestre di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 249 migliaia. L'incremento principalmente compensato dagli aumenti salariali corrisposti nel corso periodo di riferimento dovuti a riconoscimenti individuali e trascinamenti contrattuali.
Il costo del personale capitalizzato ha registrato un incremento pari ad Euro 320 migliaia passando da Euro 853 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 1.173 migliaia del 2016 diminuendo il costo complessivo del personale di pari importo.
La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo per categoria al termine dei trimestri indicati:
| Descrizione | 31.03.2016 | 31.03.2015 | Variazione |
|---|---|---|---|
| Dirigenti (medio) | 17 | 17 | 0 |
| Impiegati (medio) | 361 | 350 | 12 |
| Operai (medio) | 103 | 101 | 2 |
| Totale personale dipendente | 481 | 467 | 14 |
La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione nei periodi considerati:
| Primo trimestre 2016 | Primo trimestre 2015 | |
|---|---|---|
| Accantonamento rischi su crediti | 616 | 835 |
| Contributi associativi e AEEG | 169 | 94 |
| Minusvalenze | 3 | |
| Sopravvenienze caratteristiche | 25 | 53 |
| Altre imposte | 214 | 205 |
| Altri costi | 125 | 223 |
| Costi per appalti | 94 | 151 |
| Titoli di efficienza energetica | 3.786 | 2.082 |
| Altri costi di gestione | 5.032 | 3.643 |
Gli altri costi di gestione, passando da Euro 3.643 migliaia del primo trimestre 2015, ad Euro 5.032 migliaia del trimestre di riferimento, rilevano un incremento pari ad Euro 1.390 migliaia. Lo stesso è principalmente determinato dal maggior costo iscritto per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica (+1.704 migliaia di Euro), il quale è stato parzialmente compensato dalla diminuzione degli accantonamenti per rischi su crediti (-219 migliaia di Euro) reso possibile dall'adeguata capienza del fondo svalutazione crediti.
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I costi iscritti al 31 marzo 2016 per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2016 (periodo regolamentare giugno 2016-maggio 2017). Il costo unitario è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 31 marzo 2016 e pari ad Euro 128,89 (fonte STX).
La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi nei periodi considerati:
| Primo trimestre 2016 | Primo trimestre 2015 | |
|---|---|---|
| Altri proventi | 21 | 5 |
| Altri proventi | 21 | 5 |
Al termine del primo trimestre dell'esercizio gli altri proventi operativi rilevano un incremento pari ad Euro 15 migliaia, passando da Euro 5 migliaia del 2015, ad Euro 21 migliaia.
La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti nei periodi considerati:
| Primo trimestre 2016 | Primo trimestre 2015 | |
|---|---|---|
| Immobilizzazioni immateriali | 4.478 | 4.195 |
| Immobilizzazioni materiali | 607 | 635 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 5.084 | 4.830 |
Gli ammortamenti registrano un incremento pari ad Euro 254 migliaia, passando da Euro 4.830 migliaia del primo trimestre dell'esercizio 2015, ad Euro 5.084 migliaia del trimestre di riferimento.
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La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari nei periodi considerati:
| Primo trimestre 2016 | Primo trimestre 2015 | |
|---|---|---|
| Interessi attivi bancari e postali | 9 | 196 |
| Altri interessi attivi | 117 | 189 |
| Altri proventi finanziari | 1 | 1 |
| Proventi finanziari | 126 | 386 |
| Interessi passivi bancari | 65 | 269 |
| Interessi passivi su mutui | 120 | 177 |
| Altri oneri finanziari | 52 | 12 |
| Oneri finanziari | 237 | 458 |
| Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto | 146 | 157 |
| Quota risultato da società controllo congiunto | 3.441 | 3.295 |
| Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto | 3.587 | 3.452 |
| Totale (oneri)/proventi finanziari netti | 3.475 | 3.379 |
Al termine del primo trimestre 2016 il saldo tra oneri e proventi finanziari evidenzia un risultato negativo pari ad Euro 111 migliaia, in aumento rispetto all'esercizio precedente per Euro 39 migliaia.
La variazione è dovuta all'effetto combinato della mancata effettuazione nel corso del primo trimestre 2016 delle operazioni di arbitraggio sui tassi di interesse, che avevano caratterizzato invece il primo trimestre 2015, della riduzione dei tassi di interesse applicati dagli istituti di credito alle linee di credito e del miglioramento della situazione finanziaria del Gruppo, che ha consentito un minor utilizzo delle linee stesse.
La voce Valutazione imprese collegate con il metodo del patrimonio netto risulta pari ad Euro 146 migliaia ed accoglie il rilascio di parte del fondo rischi per la copertura del deficit patrimoniale della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione a seguito del risultato positivo conseguito nel periodo come spiegato nel paragrafo "Partecipazioni" delle presenti note esplicative. La voce rileva un decremento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 11 migliaia.
La voce "Quota risultato da società controllo congiunto" accoglie i risultati economici maturati dalle società soggette a controllo congiunto nel corso trimestre di riferimento; gli stessi registrano un incremento pari ad Euro 146 migliaia, attestandosi ad Euro 3.441 migliaia.
La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito nei periodi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:
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| Primo trimestre 2016 | Primo trimestre 2015 | |
|---|---|---|
| Imposte correnti IRES | 8.075 | 8.394 |
| Imposte correnti IRAP | 1.410 | 1.399 |
| Imposte (anticipate)/differite | 157 | (603) |
| Imposte del periodo | 9.642 | 9.190 |
Le imposte maturate passano da Euro 9.190 migliaia del primo trimestre 2015 ad Euro 9.642 migliaia trimestre di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 452 migliaia. L'aumento registrato è principalmente spiegato dal maggior risultato conseguito nel corso del periodo.
La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte nei periodi considerati:
| Primo trimestre 2016 | Primo trimestre 2015 | |
|---|---|---|
| Utile ante imposte | 33.780 | 32.022 |
| Imposte del periodo | 9.642 | 9.190 |
| Incidenza sul risultato ante imposte | 28,5% | 28,7% |
Il tax-rate registrato al 31 marzo 2015 risulta pari al 28,5% e registra una variazione rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente pari allo 0,2%.
Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala l'assenza di componenti non ricorrenti nel resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016.
Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del primo trimestre 2016 non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.
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Il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie al 31 marzo 2016:
Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:
| (Migliaia di Euro) | 31 marzo 2016 | 31 dicembre 2015 |
|---|---|---|
| Patronage su linee di credito | 6.400 | 6.400 |
| Patronage su contratti di locazione finanziaria | 956 | 956 |
| Fidejussioni su linee di credito | 1.653 | 1.653 |
| Su esecuzione lavori | 943 | 943 |
| Su accordi di incentivazione all'esodo di cui all'art. 4, legge n. 92/2012 | 93 | 119 |
| Ad uffici UTF regioni per imposte sul gas | 6.232 | 6.232 |
| Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica | 669 | 669 |
| Su concessione distribuzione | 6.187 | 2.789 |
| Su contratti di vettoriamento | 6.989 | 8.778 |
| Su contratto di trasporto di energia elettrica | 16.783 | 13.849 |
| Su contratti di acquisto gas | 578 | 556 |
| Su contratti di acquisto energia elettrica | 2.000 | 2.000 |
| Su concorso a premi | 19 | 19 |
| Su servizio di stoccaggio del gas naturale | 520 | 110 |
| Su contratti attivi di somministrazione gas | 4 | - |
| Totale | 50.026 | 45.072 |
Garanzie in carico alle società a controllo congiunto e società collegate valutate con il metodo del patrimonio netto:
| (Migliaia di Euro) | 31 marzo 2016 | 31 dicembre 2015 |
|---|---|---|
| Patronage su linee di credito | 34.333 | 34.333 |
| Su esecuzione lavori | 8 | 8 |
| Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas | 928 | 928 |
| Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica | 79 | 79 |
| Su concessione distribuzione | 180 | 180 |
| Su contratti di vettoriamento | 671 | 671 |
| Su contratto di trasporto di energia elettrica | 406 | 406 |
| Su contratti di locazione | 114 | 114 |
| Totale | 36.719 | 36.719 |
I patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 31 marzo 2016 ad Euro 34.333 migliaia (Euro 34.333 migliaia al 31 dicembre 2015).
Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, leasing finanziari, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo prevalentemente a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.
L'attività operativa mette, invece, di fronte il Gruppo a possibili rischi di credito con le controparti.
Il Gruppo è, inoltre, soggetto al rischio di liquidità poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate.
Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.
Essendo il ciclo d'affari caratterizzato da una certa stagionalità, il Gruppo mira a gestire le necessità di liquidità per mezzo di linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tasso variabile.
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Il Gruppo gestisce anche finanziamenti a medio lungo termine con primari istituti di credito, regolati a tasso variabile, con un debito residuo al 31 marzo 2016 pari ad Euro 51.329 migliaia e scadenze comprese tra il 1° aprile 2016 ed il 5 febbraio 2026.
Il Gruppo, inoltre, gestisce marginalmente linee di credito a tasso fisso (mutui), per importi non significativi, che si sono originate al momento del conferimento delle reti di distribuzione del gas degli enti locali ora soci di Asco Holding S.p.A., la cui scadenza è prevista entro l'esercizio.
I finanziamenti a medio - lungo termine sono principalmente rappresentati dal mutuo erogato nel mese di agosto 2013 dalla Banca Europea per gli Investimenti, con un debito residuo al 31 marzo 2016 di Euro 36.250 migliaia, e dal finanziamento erogato nel 2011 da Unicredit S.p.A., con un debito residuo al termine del trimestre di Euro 14.286 migliaia, oggetto di un'operazione di cartolarizzazione da parte dell'istituto erogante, entrambi soggetti a covenants che risultano rispettati.
Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 16 "Finanziamenti a medio e lungo termine".
La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile.
| , |
||||
|---|---|---|---|---|
| Posizione Finanziaria Netta 2016 | (120.610) | (94.608) | (70.635) | |
| Tasso medio attivo | 0,01% | 0,01% | 0,01% | |
| Tasso medio passivo | 0,63% | 0,66% | 0,71% | |
| Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point | 2,01% | 2,01% | 2,01% | |
| Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point | 2,63% | 2,66% | 2,71% | |
| Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point | 0,00% | 0,00% | 0,00% | |
| Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point | 0,13% | 0,16% | 0,21% | |
| PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point | (120.815) | (94.759) | (70.755) | |
| PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point | (120.559) | (94.571) | (70.605) | Totale |
| Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione di 200 basis points | (205) | (150) | (120) | (475) |
| Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50 basis points | 51 | 38 | 30 | 119 |
L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 475 migliaia (2015: Euro 656 migliaia) ed un miglioramento di Euro 119 migliaia (2015: Euro 164 migliaia).
L'attività operativa mette di fronte il Gruppo ai possibili rischi di credito causati dal mancato rispetto dei vincoli commerciali con le controparti.
Il Gruppo monitora costantemente tale tipologia di rischio attraverso un'adeguata procedura di gestione del credito,
agevolata in tal senso anche dalla parcellizzazione di una componente significativa dei crediti verso clienti. La politica è quella di svalutare integralmente i crediti che presentano un'anzianità superiore all'esercizio (cioè che sono scaduti da oltre un anno) e comunque tutti i crediti in essere nei confronti dei clienti falliti o sottoposti a procedura concorsuale, e applicare invece ai crediti più recenti delle percentuali di svalutazione determinate dall'analisi storica di incassi ed insoluti, verificando la capienza del fondo svalutazione crediti, affinché risulti in grado di coprire integralmente tutti i crediti aventi un ageing superiore ai 12 mesi e buona parte di quelli scaduti tra 6 e 12 mesi.
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Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio per l'attività aziendale.
Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.
La società è esposta al rischio di oscillazione del costo della materia prima dovuto al disallineamento tra i panieri di indicizzazione delle tariffe di vendita dell'energia e i panieri di indicizzazione del costo di acquisto, che possono essere tra di loro differenti.
Al fine di ridurre l'esposizione al rischio sopra descritto, la società ha sottoscritto contratti di approvvigionamento che prevedono la copertura quasi integrale delle clausole di indicizzazione del costo nel portafoglio di acquisto della materia prima e delle clausole di indicizzazione del prezzo nel portafoglio di vendita.
Il rischio rimane pertanto legato all'eventuale missmatching in termini volumetrici, tra le quantità consuntivate sottese alle varie formule di indicizzazione e le relative quantità stimate a budget sulla base delle quali è stato strutturato il portafoglio in acquisto.
Dal mese di settembre 2015 il Gruppo applica le Policy di "Gestione e Controllo dei Rischi Energetici e Finanziari", perseguendo l'obiettivo del contenimento della volatilità indotta dai rischi energetici sulla marginalità complessiva e della stabilizzazione dei flussi di cassa, oltre al mantenimento dell'equilibrio tra fonti di finanziamento ed impieghi e al contenimento del costo del funding.
In accordo con quanto previsto dalle Policy, il Gruppo potrà fare ricorso all'utilizzo di strumenti derivati con finalità di copertura, al fine di ridurre o contenere il rischio in oggetto, seguendo quanto previsto dalla procedura "Adempimenti Regolamento EMIR", che definisce i criteri e le regole con cui il Gruppo Ascopiave risponde agli obblighi imposti dal Regolamento UE n. 648/2012 – European Market Infrastructure Regulation, avente ad oggetto le tecniche di attenuazione del rischio collegate con l'utilizzo di strumenti derivati di copertura, richieste per rendere tale operatività il più trasparente possibile al mercato.
Il Gruppo risulta esposto al rischio di prezzo delle commodity relativamente alla propria operatività nei business del gas e dell'energia elettrica; obiettivo generale delle attività di gestione del rischio è quello di ridurre gli impatti sul Conto Economico aziendale generati dagli acquisti e dalle vendita in portafoglio per effetto della variazione dei prezzi di mercato
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L'esposizione al rischio è attualmente definita in termini di gap volumetrico tra le diverse formule di indicizzazione dei contratti in portafoglio tenendo pertanto in considerazione eventuali situazioni di natural hedging all'interno del portafoglio; nell'ambito delle attività di risk management il Gruppo ricorre all'utilizzo di strumenti finanziari derivati e nello specifico attraverso la stipula di operazioni di Swap, con l'obiettivo di ridurre l'esposizione complessiva del portafoglio, attraverso una riduzione dei gap rilevati tra le diverse formule.
Gli strumenti derivati che possono essere stipulati dal Gruppo sono rappresentati da Commodity Swap sul prezzo del gas e/o da Contract For Difference sul prezzo dell'energia elettrica, che prevedono lo scambio periodico di un differenziale tra un prezzo fisso ed un prezzo variabile indicizzato ad un determinato benchmark di mercato.
Si rileva che alla data del 31 marzo 2016 i tre strumenti derivati in essere, dettagliati nel paragrafo "25. Passività correnti su strumenti finanziari derivati" ed il cui mark to market ammonta complessivamente ad Euro -190 migliaia, presentano una situazione di efficacia prospettica e retrospettica.
Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.
L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.
Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto.
Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi, ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.
| 31.03.2016 | 31.12.2015 | 31.03.2015 | |
|---|---|---|---|
, |
033%1 | 0"%3"1 | 0"5%1 |
, |
01 | 061 | 06361 |
| \$ ! | # !\$ | ! \$ | |
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5 | 5 | 5 |
| 061 | 061 | 0""1 | |
| 9 |
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| / |
"6 | 5 | 5% |
| 3 |
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Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 31 marzo 2016 risulta pari a 0,16, evidenziando un decremento sia rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2015, quando era risultato pari a 0,27, che rispetto al dato calcolato al 31 marzo 2015, pari a 0,26.
L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta, migliorata di Euro 43.402 migliaia nel corso del primo trimestre 2016 e di Euro 42.541 migliaia rispetto al dato del 31 marzo 2015, e del Patrimonio Netto, che ha subito un incremento di Euro 24.324 migliaia rispetto al 31 dicembre 2015 e di Euro 11.963 migliaia rispetto al 31 marzo 2015.
Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 31 marzo 2016 e del 31 dicembre 2015 risultano essere le seguenti:
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A - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a conto economico
B - Attività e passività al fair value rilevato direttamene a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)
C - Investimenti posseduti fino a scadenza
D - Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)
E - Attività disponibili per la vendita
F - Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato
L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.
Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore Segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti di distribuzione e vendita di gas ed energia elettrica i settori di attività oggetto di informativa.
L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.
Le tabelle seguenti presentano le informazioni sui ricavi riguardanti i segmenti di business del Gruppo del primo trimestre 2016 e del primo trimestre 2015.
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|---|---|---|---|---|---|---|
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Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nel periodo considerato è riepilogato nella seguente tabella:
| Crediti | Altri Debiti |
Costi | Ricavi | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | commerciali | crediti | commerciali | Altri debiti | Beni | Servizi | Altro | Beni | Servizi | Altro |
| Società controllanti | ||||||||||
| ASCO HOLDING S.P.A. | 14 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 8.341 | 0 | 14 | 170 |
| Totale controllanti | 14 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 8.341 | 0 | 14 | 170 |
| Società consociate | ||||||||||
| ASCO TLC S.P.A. | 82 | 52 | 52 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 31 | 73 |
| SEVEN CENTER S.R.L. | 10 | 0 | 25 | 0 | 0 | 24 | 0 | 0 | 10 | 0 |
| Totale consociate | 92 | 52 | 77 | 0 | 0 | 24 | 0 | 0 | 41 | 73 |
| Società collegate e a controllo congiunto | ||||||||||
| Estenergy S.p.A. | 52 | 0 | 13 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
| ASM SET S.R.L. | 788 | 0 | 6 | 449 | 12 | 5 | 3 | 1.786 | 117 | 6 |
| Unigas Distribuzione S.r.l. | 52 | 0 | 2.981 | 0 | 0 | 4.202 | 0 | 23 | 19 | 0 |
| SINERGIE ITALIANE S.R.L. | 14 | 9.900 | 9.900 | 0 | 10.293 | 0 | 0 | 0 | 17 | 0 |
| Totale collegate/controllo congiunto | 879 | 9.900 | 12.873 | 449 | 10.305 | 4.206 | 3 | 1.809 | 153 | 6 |
| Totale | 985 | 9.951 | 12.950 | 449 | 10.305 | 4.230 | 8.344 | 1.809 | 209 | 249 |
Nei primi tre mesi dell'esercizio 2015, inoltre, Ascopiave S.p.A., Ascotrade S.p.A., Asm DG S.r.l., Edigas Distribuzione S.r.l., Pasubio Servizi S.r.l., Blue Meta S.p.A. e Veritas Energia S.p.A. hanno aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A., evidenziati tra le altre attività e passività correnti.
Relativamente alle società a controllo congiunto:
o I costi per servizi sono relativi a servizi amministrativi forniti ad Ascopiave S.p.A.;
o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A.;
S.p.A..
I costi per servizi verso la consociata Asco TLC S.p.A. si riferiscono al canone di noleggio dei server. I ricavi verso la stessa consociata derivano dal contratto di fornitura gas ed energia elettrica e dai contratti di servizio stipulati tra le parti.
________________________________________________________________________________________________
I costi per beni verso Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione sono relativi all'acquisto di gas naturale per i primi tre mesi dell'esercizio 2015 effettuati da Ascotrade S.p.A. mentre i costi ed i ricavi per servizi sono relativi a prestazioni per contratti di servizio stipulati tra le parti e a rifatturazione di consulenza.
Si segnala inoltre che i patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore della collegata Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 31 marzo 2016 ad Euro 34.333 migliaia (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2015).
I costi per servizi verso la consociata Seven Center S.r.l si riferiscono principalmente a servizi di manutenzione della rete di distribuzione del gas naturale.
Si precisa che:
Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006:
________________________________________________________________________________________________
| 31.03.2016 | ! |
! | 31.12.2015 | ! |
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|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
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| 01 | 563 | 2? | 5""6% | 2? | |||||||
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051 | 535 | 2? | 5%3 | 2? | ||||||
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____________________________________________________________________________________________
A Società controllanti
B Società consociate
C Società collegate e a controllo congiunto
D altri parti correlate
| Primo trimestre |
di cui correlate | Primo trimestre |
di cui correlate | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | Note | 2016 | $\Lambda$ | B | Ċ | D | Totale | $\%$ | 2015 | $\Lambda$ | B | C | D | Totale | $\%$ |
| Ricavi | (26) | 182.512 | 14 | 114 | 1.968 | 2.096 | 1,1% | 219,496 | $\overline{\mathbf{3}}$ | 122 | 2.722 | 2.847 | 1,3% | ||
| Totale costi operativi | 147.123 | 24 | 14.511 | 14.535 | 9,9% | 186.023 | 185 | 20.257 | 20.442 | 11,0% | |||||
| Costi acquisto materia prima gas | (27) | 97.143 | 10.299 | 10.299 | 10,6% | 134.435 | 16.122 | 16.122 | 12,0% | ||||||
| Costi acquisto altre materie prime | (28) | 5.034 | 6 | 6 | 0.1% | 5.541 | |||||||||
| Costi per servizi | (29) | 34.263 | 24 | 4.206 | 338.893 | 343.123 | 1001,5% | 36.668 | 185 | 4.135 | 340.375 | 344.695 | 940,0% | ||
| Costi del personale | (30) | 5.672 | 5.742 | ||||||||||||
| Altri costi di gestione | (31) | 5.032 | $\theta$ | $\theta$ | $0,0\%$ | 3.643 | $\theta$ | $\theta$ | $0.0\%$ | ||||||
| Altri proventi | (32) | 21 | |||||||||||||
| Ammortamenti e svalutazioni | (33) | 5.084 | 4.830 | ||||||||||||
| Risultato operativo | 30,304 | 14 | 90 | (12.544) | 338,893 | 326.454 | 1077.3% | 28.642 | $\overline{\mathbf{3}}$ | 63 | 17.535 | 340.375 | 322.780 | 1126,9% | |
| Proventi finanziari | (34) | 126 | 386 | $\overline{1}$ | 0,3% | ||||||||||
| Oneri finanziari | (34) | 237 | $\overline{3}$ | 3 | 1,1% | 458 | $\overline{\phantom{a}}$ | $\,2$ | 0,5% | ||||||
| Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del | |||||||||||||||
| patrimonio netto | (34) | 3.587 33.780 |
$\theta$ | (1) | (0) | 0,0% $-36,8%$ |
3.452 32.022 |
$\overline{\mathbf{3}}$ | (4) | (4) | $-0,1%$ | ||||
| Utile ante imposte | 14 | 90 | (12.546) | (12.442) | 67 | 17.536 | 17.600 | $-55,0%$ | |||||||
| Imposte del periodo Risultato del periodo |
(35) | 9.642 24.138 |
8.171 (8.157) |
90 | (12.546) | 8.171 (20.613) |
84,7% $-85,4%$ |
9.190 22.832 |
6.770 6.767 |
67 | 17.536 | 6.770 24.370 |
73,7% $-106,7%$ |
||
| Risultato netto del periodo | 24.138 | (8.157) | 90 | (12.546) | (20.613) | $-85,4%$ | 22.832 | 6.767 | 67 | 17.536 | 24.370 | $-106,7%$ | |||
| Risultato del periodo di Gruppo | 22.651 | 21.394 | |||||||||||||
| Risultato del periodo di Terzi | 1.487 | 1.438 | |||||||||||||
| Altre componenti del Conto Economico Complessivo | |||||||||||||||
| 1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico Fair value derivati, variazione del periodo al netto dell'effetto |
|||||||||||||||
| fiscale | (194) | ||||||||||||||
| 2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico | |||||||||||||||
| (Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti | 190 | (14) | (14) | $-7,1%$ | (253) | ||||||||||
| Risultato del conto economico complessivo | 24.134 | (8.170) | 90 | (12.546) | (20.627) | $-85,5%$ | 22.579 | 6.767 | 67 | 17.536 | 24.370 | $-107,9%$ | |||
| Risultato netto complessivo del gruppo | 22.664 | (8.153) | 108 | (12.528) | (20.609) | $-90,9%$ | 21.144 | (6.749) | (49) | (17.518) | (24.353) | $-115,2%$ | |||
| Risultato netto complessivo di terzi | 1.469 | (18) | (18) | (18) | (18) | $-1,2%$ | 1.435 | (18) | (18) | (18) | (18) | $-1,2%$ | |||
| Utile base per azione | 0,102 | 0,096 | |||||||||||||
| Utile netto diluito per azione | 0,102 | 0,096 |
________________________________________________________________________________________________
A Società controllanti
B Società consociate
C Società collegate e a controllo congiunto
D altri parti correlate
| RENDICONTO FINANZIARIO | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (migliaia di Euro) | Primo | Primo | ||||||||||||
| trimestre | di cui correlate | trimestre | di cui correlate | |||||||||||
| 2016 | А | B | C | D Totale | $\%$ | 2015 | А | B | С | D Totale | $\frac{0}{0}$ | |||
| Utile netto del periodo di gruppo | 22.651 | 21.394 | ||||||||||||
| Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa | ||||||||||||||
| Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide | ||||||||||||||
| Risultato di pertinenza di terzi | 1.487 | $\bf{0}$ | $0\%$ | 1.438 | $\Omega$ | $0\%$ | ||||||||
| Ammortamenti | 5.084 | $\bf{0}$ | $0\%$ | 4.830 | $0\%$ | |||||||||
| Svalutazione dei crediti | 616 | O | $0\%$ | 835 | $\Omega$ | $0\%$ | ||||||||
| Variazione del trattamento di fine rapporto | 43 | $\Omega$ | $0\%$ | 29 | O | $0\%$ | ||||||||
| Attività/passività correnti su strumenti finanziari | (62) | $\Omega$ | $0\%$ | $\theta$ | $\Omega$ | $0\%$ | ||||||||
| Variazione netta altri fondi | $\circ$ | $\Omega$ | $0\%$ | (94) | O | $0\%$ | ||||||||
| Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto | (3.586) | (68.748) | (68.748) | 1917% | (3.452) | $\theta$ | $\theta$ | $\theta$ | $\theta$ | $\Omega$ | $0\%$ | |||
| Svalutazioni/(Plusvalenze) su partecipazioni | (396) | $\Omega$ | $0\%$ | $\theta$ | $\Omega$ | |||||||||
| Interessi passivi pagati | (297) | O | $0\%$ | (543) | 0% | |||||||||
| Interessi passivi di competenza | 237 | $\Omega$ | $0\%$ | 454 | $\Omega$ | $0\%$ | ||||||||
| Imposte di competenza | 7.955 | $\Omega$ | $0\%$ | 9.190 | Ő | $0\%$ | ||||||||
| Variazioni nelle attività e passività: | ||||||||||||||
| Rimanenze di magazzino | 65 | $\Omega$ | $0\%$ | (89) | $\bf{0}$ | $0\%$ | ||||||||
| Crediti commerciali | (42.495) | (3) | (99) | (1.402) | $\theta$ | (1.504) | $4\%$ | (82.220) | (12) | (120) | (1.358) | $\theta$ | (1.490) | $2\%$ |
| Altre attività correnti | 16.031 | (3.696) | $\theta$ | $\theta$ | $\theta$ | (3.696) | $-23%$ | 32.977 (3.153) | $\Omega$ | $\theta$ | $\theta$ | (3.153) | $-10%$ | |
| Debiti commerciali | (13.603) | $\bf{0}$ | $0\%$ | (8.719) | 15 | 166 | 11.933 | $\Omega$ | 12.114 | $-139%$ | ||||
| Altre passività correnti | 52.053 | 7.264 | $\theta$ | $\theta$ | $\theta$ | 7.264 | 14% | 43.044 | 7.357 | $\theta$ | $\theta$ | $\theta$ | 7.357 | 17% |
| Altre attività non correnti | 546 | $\theta$ | 0(12.015) | $\theta$ | (12.015) | $-2201%$ | 8 | $\bf{0}$ | 0% | |||||
| Altre passività non correnti | 729 | $\theta$ | $\theta$ | $\theta$ | $\theta$ | $\bf{0}$ | $0\%$ | 502 | $\bf{0}$ | 0% | ||||
| Totale rettifiche e variazioni | 24,408 | 3.565 | (68.847) | (13.417) | $\bf{0}$ | (78.699) | $-322%$ | (1.807) | 4.207 | 46 10.575 | $\bf{0}$ | 14.828 | $-820%$ | |
| Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa | 47.059 | 3.565 | (68.847) | (13.417) | 0(78.699) | $-167%$ | 19.587 | 4.207 | 46 | 10.575 | $\bf{0}$ | 14.828 | 76% | |
| Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento | ||||||||||||||
| Investimenti in immobilizzazioni immateriali | (3.606) | $\bf{0}$ | $0\%$ | (3.092) | $\bf{0}$ | $0\%$ | ||||||||
| Investimenti in immobilizzazioni materiali | (507) | $\bf{0}$ | $0\%$ | (86) | $\bf{0}$ | $0\%$ | ||||||||
| Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento | (4.113) | $\bf{0}$ | $\bf{0}$ | $0\quad 0$ | $\theta$ | $0\%$ | (3.178) | $\Omega$ | $\bf{0}$ | $\bf{0}$ | $\theta$ | 0% | ||
| Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria | ||||||||||||||
| Variazione passività finanziarie non correnti | (2.460) | $\theta$ | $\Omega$ | $0\quad 0$ | $\bf{0}$ | $0\%$ | (16) | $\theta$ | 0% | |||||
| Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve | (31.202) | $\Omega$ | $0\%$ | (53.267) | $\bf{0}$ | 0% | ||||||||
| Variazione netta attività, passività finanziarie correnti | 2.678 | $\theta$ | $\Omega$ | (1.931) | $\overline{0}$ | (1.931) | $-72%$ | 5.316 | $\theta$ | 0(8.256) | $\Omega$ | (8.256) | $-155%$ | |
| Interessi passivi | 60 | $\Omega$ | $0\%$ | 88 | O | $0\%$ | ||||||||
| Variazione netta finanziamenti medio lungo termine | $\circ$ | $\Omega$ | #DIV/0! | (1.785) | $0\%$ | |||||||||
| Accensioni finanziamenti e mutui | 16.000 | $\theta$ | $0\%$ | 50.500 | $\theta$ | 0% | ||||||||
| Rimborsi finanziamenti e mutui | (28.500) | $\Omega$ | $0\%$ | (80.000) | $\bf{0}$ | 0% | ||||||||
| Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria | (43.424) | $\bf{0}$ | (0) | (1.931) 0 | (1.931) | 4% | (49.664) | $\bf{0}$ | 0(8.256) | 0(8.256) | 17% | |||
| Variazione delle disponibilità liquide | (478) | $\bf{0}$ | $0\%$ | (33.255) | 0% | |||||||||
| Disponibilità correnti periodo precedente | 28.301 | $\bf{0}$ | $0\%$ | 100.882 | $0\%$ | |||||||||
| Disponibilità correnti periodo corrente | 27.823 | (0) | $0\%$ | 67.627 | $0\%$ |
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A Società controllanti
B Società consociate
D altri parti correlate
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|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31.03.2016 | ( | # < | ? | 31.12.2015 | ( | # < | ? | |||
| A Cassa | 14 0 0 | 0 0 | 0 | 0,0% | 15 0 0 | 0 0 | 0 | 0,0% | ||
| B Altre disponibilità liquide | 27.809 0 0 | 0 0 | 0 | 0,0% | 28.286 0 0 | 0 0 | 0 | 0,0% | ||
| C Titoli detenuti per la negoziazione | 0 0 | 0 0 | 0 | 0,0% | 0 0 | 0 0 | 0 | 0,0% | ||
| D Liquidità (A) + (B) + (C) | 27.823 0 0 | 0 0 | 0 0,0% | 28.301 0 0 | 0 0 | 0 0,0% | ||||
| E Crediti finanziari correnti | 659 0 0 | 0 0 | 0 | 0,0% | 3.487 0 0 | 0 0 | 0 | 0,0% | ||
| F Debiti bancari correnti | (46.322) 0 0 | 0 0 | 0 | 0,0% | (88.238) 0 0 | 0 0 | 0 | 0,0% | ||
| G Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (9.628) 0 0 | 0 0 | 0 | 0,0% | (9.628) 0 0 | 0 0 | 0 | 0,0% | ||
| H Altri debiti finanziari correnti | (721) 0 0 (449) 0 (449) 62,3% | (3.708) 0 0 (249) 0 (249) | 6,7% | |||||||
| I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) | (56.671) 0 0 (449) 0 (449) | 0,8% | (101.574) 0 0 (249) 0 (249) | 0,2% | ||||||
| J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) | (28.189) 0 0 (449) 0 (449) | 1,6% | (69.786) 0 0 (249) 0 (249) | 0,4% | ||||||
| K Debiti bancari non correnti | (42.042) 0 0 | 0 0 | 0 | 0,0% | (43.829) 0 0 | 0 0 | 0 | 0,0% | ||
| L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti | 0 0 0 | 0 0 | 0 | 0,0% | 0 0 0 | 0 0 | 0 | 0,0% | ||
| M Altri debiti non correnti | (404) 0 0 | 0 0 | 0 | 0,0% | (422) 0 0 | 0 0 | 0 | 0,0% | ||
| N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) | (42.447) 0 0 | 0 0 | 0 0,0% | (44.250) 0 0 | 0 0 | 0 0,0% | ||||
| O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) | (70.635) 0 0 (449) 0 (449) | 0,6% | (114.037) 0 0 (249) 0 (249) | 0,2% |
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A Società controllanti
B Società consociate
C Società collegate e a controllo congiunto
D altri parti correlate
I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:
Gruppo C – Società consociate:
Gruppo D - altri parti correlate:
L'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A., riunitasi in sede ordinaria il giorno 28 aprile 2016, sotto la presidenza del dott. Fulvio Zugno, ha approvato il bilancio dell'esercizio 2015 e deliberato di procedere alla distribuzione di un
dividendo pari a 0,15 Euro per azione. Il dividendo è stato pagato in data 11 maggio 2016, con stacco cedola il 9 maggio 2016 (record date il 10 maggio 2016).
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L'Assemblea ha, inoltre, approvato la politica per la remunerazione della Società, redatta ai sensi dell'art. 123-ter del TUF.
Nella seduta, è stato altresì approvato un nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie a norma degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, in sostituzione e revoca della precedente autorizzazione del 23 aprile 2015.
Il Gruppo ha una partecipazione del 48,999% in Estenergy S.p.A., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.
La partecipazione del Gruppo in Estenergy S.p.A. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:
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Il Gruppo ha una partecipazione del 48,86% in Unigas Distribuzione S.r.l., un'entità a controllo congiunto attiva nella distribuzione del gas naturale.
La partecipazione del Gruppo in Unigas Distribuzione S.r.l. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:
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Il Gruppo ha una partecipazione del 49% in Asm Set S.r.l., un'entità a controllo congiunto attiva nella vendita di gas naturale ed energia elettrica presso utenti finali e grossisti.
La partecipazione del Gruppo in Asm Set S.r.l. è contabilizzata nel bilancio consolidato con il metodo del patrimonio netto. Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla società, basati sul bilancio predisposto in accordo con gli IFRS, e la riconciliazione con il valore contabile della partecipazione nel bilancio consolidato:
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Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio (dati riassuntivi);
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Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership locale.
Per quanto riguardo il segmento della vendita di gas, il Gruppo intende attuare le necessarie azioni per salvaguardare i livelli di redditività attuali in un contesto di mercato che si profila in mutamento, attraverso una politica commerciale incentrata sulla proposizione di formule di pricing differenziato e sul miglioramento della qualità del servizio.
In questo segmento il Gruppo intende perseguire degli obiettivi di crescita della quota di mercato sia attraverso l'acquisizione diretta di nuova clientela, sia attraverso operazioni straordinarie di acquisizione aziendale e/o di partnership.
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Pieve di Soligo, 12 maggio 2016
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Fulvio Zugno
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