AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Poste Italiane

Quarterly Report May 13, 2016

4431_10-q_2016-05-13_74203bb0-a53f-48b1-8cba-889d96fe9193.pdf

Quarterly Report

Open in Viewer

Opens in native device viewer

Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016

INDICE

1. PRINCIPALI DATI ECONOMICI, FINANZIARI E GESTIONALI 5
2. LA MISSIONE DI POSTE ITALIANE7
3. SETTORI DI ATTIVITA' DEL GRUPPO 7
4. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO8
5. INDICATORI DI PERFORMANCE9
6. CONTESTO MACROECONOMICO E DI MERCATO 11
7. ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO 12
8. ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO 28
9. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 32
10. ALTRE INFORMAZIONI 33
11. PROCEDIMENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITA' 34
12. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 31 MARZO 2016 37
13. PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2016 38
14. DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO 47

4 Poste Italiane – Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016

1. PRINCIPALI DATI ECONOMICI, FINANZIARI E GESTIONALI

1° trimestre
Dati economici 2016 2015
(dati in milioni di euro)
Ricavi totali 9.759 8.543
di cui:
Servizi Postali e Commerciali 936 983
Servizi Finanziari 1.556 1.497
Servizi Assicurativi e Risparmio gestito 7.210 5.999
Altri Servizi 57 64
EBITDA 713 629
Risultato Operativo e di intermediazione 562 484
Utile Netto 367 311
ROE lordo 5,9% 5,4%
Dati Patrimoniali e Finanziari 31 marzo
2016
31 dicembre
2015
(dati in milioni di euro)
Capitale immobilizzato 2.922 3.010
Capitale d'esercizio 1.131 1.301
Capitale investito netto 916 999
Patrimonio netto 9.637 9.658
Posizione finanziaria netta 8.721 8.659
Posizione finanziaria netta industriale
(al lordo dei rapporti intersettoriali)
118 307
1° trimestre
Investimenti industriali del Gruppo 2016 2015
(dati in milioni di euro)
Investimenti industriali del Gruppo 62 59
1° trimestre
Numero medio dipendenti 2016 2015
Totale organico stabile e flessibile espresso in Full Time Equivalent 142.582 143.242
Altri dati della gestione 31 marzo
2016
31 dicembre
2015
Numero di Conti Correnti (in migliaia) 1 6.384 6.362
Masse gestite/amministrate (dati in milioni di euro) 2 486.460 475.939
Numero Uffici Postali 13.047 13.048
1° trimestre
2016 2015
Servizi di Corrispondenza del Gruppo (volumi in milioni) 922 1.023
Servizi di Corriere Espresso, Logistica e Pacchi del Gruppo (volumi in milioni) 23 21
Conti Correnti (Giacenza media del periodo in milioni di euro) 3 47.991 45.025
Gruppo Poste Vita (premi netti in milioni di euro) 6.116 4.921
SIM PosteMobile (consistenza media in migliaia) 3.614 3.354

1 Il dato non include i Conti Correnti di servizio.

2 Gli importi comprendono le giacenze del Risparmio Postale, i Fondi comuni promossi, le Riserve Tecniche Vita e le giacenze medie dei Conti Correnti (le giacenze medie dei Conti Correnti includono i Long Term RePo).

3 Gli importi comprendono sia la raccolta effettuata presso clientela privata (compresi gli impieghi di liquidità delle società del Gruppo e i debiti verso istituzioni finanziarie per operazioni di Pronti contro termine), sia la raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

Poste Italiane - Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 5

6 Poste Italiane – Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016

2. LA MISSIONE DI POSTE ITALIANE

Essere il motore di sviluppo inclusivo per il Paese accompagnando cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione verso la nuova economia digitale offrendo servizi di qualità, semplici, trasparenti e affidabili.

3. SETTORI DI ATTIVITA' DEL GRUPPO

A seguito di modifiche organizzative, a partire dall'esercizio 2016, l'allocazione di alcune società ai relativi settori operativi ha subito delle variazioni. Nello specifico, BancoPosta Fondi SpA SGR, precedentemente allocata nel settore Servizi Finanziari, è ora rappresentata nel settore dedicato ai Servizi Assicurativi e Risparmio gestito e la società Poste Tributi ScpA, precedentemente allocata nel settore Servizi Postali e Commerciali, è ora rappresentata nel settore Servizi Finanziari. Nel presente Resoconto, i dati comparativi relativi al primo trimestre 2015 sono stati coerentemente riclassificati.

4. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

Consiglio di Amministrazione (1)

Presidente Luisa Todini
Amministratore Delegato e Direttore Generale Francesco Caio
Elisabetta Fabri
Umberto Carlo Maria Nicodano
Consiglieri Chiara Palmieri
Filippo Passerini
Roberto Rao

(1) Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 2 maggio 2014 e integrato in data 31 luglio 2015 dall'Assemblea che, in coerenza con quanto previsto dallo Statuto, ha ampliato la composizione del Consiglio al fine di arricchire il medesimo con competenze ulteriori e funzionali anche a una adeguata composizione dei comitati, ha quindi deliberato di fissare in sette il numero dei membri e di nominare, con scadenza pari a quella dei consiglieri già in carica, Umberto Carlo Maria Nicodano e Chiara Palmieri.

Inoltre, in data 7 agosto 2015, il consigliere di amministrazione Antonio Campo Dall'Orto ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica con efficacia immediata e, in data 10 settembre 2015, il Consiglio ha nominato in sostituzione del consigliere dimissionario – ai sensi dell'art. 2386 del Codice Civile e dell'art. 14.4 dello Statuto – Filippo Passerini, successivamente confermato nella carica dall'Assemblea del 23 settembre 2015.

Collegio Sindacale (2)

Presidente Benedetta Navarra
Sindaci effettivi Maurizio Bastoni
Nadia Fontana
Manuela Albertella
Sindaci supplenti Alfonso Tono

(2) Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 25 luglio 2013 e rimarrà in carica fino all'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2015. L'Assemblea ordinaria del 23 settembre 2015 ha provveduto, a seguito delle dimissioni dalla carica pervenute dal Presidente Biagio Mazzotta e dai Sindaci supplenti Roberto Coffa e Patrizia Padroni, a integrare il Collegio medesimo, nominando il sindaco effettivo Maurizio Bastoni e i due supplenti Manuela Albertella e Alfonso Tono. Contestualmente

Magistrato della Corte dei Conti Delegato al controllo su Poste Italiane

la nomina di Presidente è stata attribuita a Benedetta Navarra.

Francesco Petronio
Società di revisione
PricewaterhouseCoopersSpA

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 10 settembre 2015, ha deliberato la costituzione di 3 comitati endoconsiliari che hanno funzioni propositive e consultive nei confronti del Consiglio medesimo e sono così composti:

Comitato Nomine Comitato Remunerazioni Comitato Controllo e Rischi
- Roberto Rao - Presidente - Filippo Passerini - Presidente - Umberto Carlo Maria Nicodano - Presidente
- Chiara Palmieri - Elisabetta Fabri - Chiara Palmieri
- Filippo Passerini - Umberto Carlo Maria Nicodano - Roberto Rao

8 Poste Italiane – Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016

5. INDICATORI DI PERFORMANCE

Il D.Lgs. n. 25 del 15 febbraio 2016 ha sostituito l'articolo 154-ter comma 5 del D.Lgs. n. 58 del 24 febbraio 1998 (Testo Unico della Finanza). Quanto disposto ha abrogato l'obbligo di redazione del Resoconto intermedio di gestione, riconoscendo alla Consob la possibilità di richiedere agli emittenti aventi l'Italia come Stato membro d'origine la pubblicazione di informazioni finanziarie periodiche aggiuntive. In attesa che la Consob si esprima in merito, Poste Italiane ha redatto il presente documento su base volontaria; tale scelta non vincola la società per il futuro ed è suscettibile di essere rivista anche alla luce della evoluzione della disciplina regolamentare. I criteri di rilevazione, valutazione e classificazione contabile adottati sono uniformi a quelli di predisposizione della Relazione finanziaria annuale 2015 e sono quelli stabiliti dai principi contabili internazionali - International Financial Reporting Standards (IFRS) adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati sino al 10 maggio 2016, data in cui il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato il Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016. Tale documento non è sottoposto a revisione contabile.

I contenuti informativi del Resoconto sono finalizzati a fornire un aggiornamento sulle attività, fatti e circostanze intercorsi esclusivamente nel 1° trimestre 2016. Per una trattazione completa, si rimanda alla Relazione Finanziaria Annuale 2015.

Poste Italiane, in accordo con la Raccomandazione CESR/05-178b del Committee of European Securities Regulators sugli indicatori alternativi di performance, presenta in questo Rendiconto, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli IFRS, alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite della Capogruppo e delle sue controllate.

In particolare, la riclassificazione del conto economico dei settori Finanziario e Assicurativo e risparmio gestito, in aggiunta a quanto previsto dall'informativa per settori operativi presentata in conformità dell'IFRS 8, è elaborata dal management al solo fine di integrare e approfondire l'analisi dell'andamento della gestione dei citati settori specifici di attività del Gruppo.

Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono i seguenti:

EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) - indicatore che evidenzia il risultato al lordo degli effetti gestione finanziaria non operativa e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni e degli investimenti immobiliari.

ROE (Return On Equity) lordo – è calcolato come rapporto tra il Risultato prima delle imposte e la media del valore del "Patrimonio netto" all'inizio e alla chiusura del periodo di riferimento. L'andamento di tale indicatore risente, tra l'altro, della variazione delle riserve di fair value delle attività finanziarie classificate come disponibili per la vendita. Al fine di agevolare la comparabilità della redditività del Gruppo, per il calcolo di tale indicatore è stato utilizzato il Risultato prima delle imposte anziché l'utile netto di periodo, tenuto conto della diversa tassazione prevista per i settori operativi del Gruppo e delle modifiche che negli ultimi esercizi sono intervenute nella normativa fiscale di riferimento.

CAPITALE IMMOBILIZZATO – è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma degli Immobili, impianti e macchinari, degli Investimenti immobiliari, delle Attività immateriali e delle Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto.

CAPITALE D'ESERCIZIO - è la somma delle Rimanenze, dei Crediti commerciali e degli Altri crediti e attività, dei Crediti per imposte correnti, dei Debiti commerciali e Altre passività, e dei Debiti per imposte correnti.

CAPITALE INVESTITO NETTO - è la somma del Capitale immobilizzato e del Capitale d'esercizio, dei Crediti per imposte anticipate, dei Fondi per rischi e oneri, del TFR e Fondo di quiescenza e dei Debiti per imposte differite.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO - è la somma delle Passività finanziarie, delle Riserve tecniche assicurative, delle Attività finanziarie, delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori, della Cassa e Depositi BancoPosta e delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascun settore operativo.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INDUSTRIALE ESMA dei settori operativi Postale e commerciale e Altri servizi - è la somma delle voci di seguito elencate, esposte secondo lo schema raccomandato dall'ESMA European Securities and Markets Authority (documento n.319 del 2013): Passività finanziarie al netto dei rapporti intersettoriali, Attività finanziarie correnti al netto dei rapporti intersettoriali, Disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INDUSTRIALE al lordo dei rapporti intersettoriali: è la somma della Posizione finanziaria netta del settore operativo Postale e commerciale e di quella del settore operativo Altri servizi al lordo dei rapporti con gli altri settori operativi.

6. CONTESTO MACROECONOMICO E DI MERCATO

Il primo trimestre del 2016 conferma le tendenze già in atto negli ultimi mesi del 2015: un ciclo economico mondiale caratterizzato da una moderata crescita, scambi commerciali meno vigorosi, inflazione particolarmente bassa da imputare principalmente ai prezzi delle commodity e a condizioni monetarie accomodanti nei Paesi avanzati.

Le prospettive di crescita piuttosto incerte dell'economia cinese e i timori che la crisi di alcuni Paesi emergenti possa ripercuotersi sulle economie avanzate, hanno contribuito a un deterioramento del clima di fiducia sui mercati finanziari e a un sensibile calo dei livelli azionari. A partire dalla metà del mese di febbraio, la fiducia dei mercati ha cominciato a riprendersi e le notizie su un possibile accordo tra i maggiori produttori di petrolio, decisi a congelare la produzione sui livelli correnti, hanno alimentato un rimbalzo delle quotazioni.

Tra i Paesi industrializzati, gli Stati Uniti confermano il trend positivo di crescita sostenuto dalla tenuta dei consumi interni che bilancia la debolezza delle esportazioni causata dalla forza relativa del dollaro. L'incertezza del contesto macroeconomico mondiale ha influenzato le decisioni della FED che, nonostante l'aumento degli occupati e la risalita dell'inflazione, ha rinviato nuovamente il rialzo del costo del denaro.

Tra i Paesi emergenti, l'economia cinese mostra segnali di ulteriore rallentamento nel difficile passaggio verso un modello di crescita incentrato sulla domanda interna piuttosto che sulle esportazioni. Anche la Russia prosegue il suo trend sfavorevole e il Brasile sconta il calo dei prezzi delle materie prime, la contrazione degli investimenti, i tagli alla spesa pubblica, nonché una complicata congiuntura politica.

In Europa gli ultimi dati disponibili mostrano un rallentamento della ripresa. La ridotta inflazione e il lieve aumento dell'occupazione continuano a sostenere i consumi interni a fronte di un calo significativo dei saldi commerciali. In tale contesto, le misure espansive introdotte nel mese di marzo dalla Banca Centrale Europea (BCE) finalizzate a rinforzare i meccanismi di trasmissione della politica monetaria all'economia reale, hanno contribuito a interrompere il deterioramento delle aspettative dei mercati.

La BCE ha tuttavia sollecitato i leader europei a mettere in atto riforme strutturali poiché la politica monetaria da sola non sarà sufficiente a far ripartire l'economia. Ulteriori rischi sono da imputarsi alla possibile uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea che verrà decisa con un referendum indetto per il mese di maggio.

In Italia, per il primo trimestre, si prevede un modesto miglioramento del PIL, trainato dalla domanda interna e confermato in parte dagli indicatori anticipatori; il calo dei tassi sui prestiti continua a favorire un aumento dei consumi, in particolare dei beni durevoli. L'andamento del mercato del lavoro si mantiene incerto anche per effetto dello scadere degli sgravi contributivi legati alla Legge 190/2014 "jobs act".

Se verrà confermato il minore impulso proveniente dagli scambi con l'estero, la tenuta della ripresa dipenderà dalla progressiva estensione ad altre componenti della domanda e dagli investimenti caratterizzati finora da una dinamica modesta.

7. ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO

La gestione del primo trimestre dell'esercizio 2016 ha prodotto un utile di periodo di 367 milioni di euro, in miglioramento di 56 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2015.

Il Risultato operativo e di intermediazione cresce del 16,1%, passando da 484 milioni di euro del primo trimestre del 2015 a 562 milioni di euro dei primi tre mesi del 2016 beneficiando delle buone performance di quasi tutti i comparti nei quali il Gruppo opera. La contribuzione al Risultato operativo dei servizi Postali e commerciali si incrementa del 46% (177 milioni di euro nel primo trimestre 2016, contro 121 milioni di euro dell'analogo periodo del 2015) essenzialmente per effetto del positivo apporto derivante dalla remunerazione dei servizi resi dalla rete distributiva al Patrimonio BancoPosta. Buona la performance del comparto dei servizi Finanziari, con un Risultato operativo di 267 milioni di euro (250 milioni di euro nel primo trimestre 2015), prevalentemente legato al rendimento degli impieghi del Patrimonio BancoPosta.

Il settore dei servizi Assicurativi e di risparmio gestito ha conseguito un Risultato operativo di 108 milioni di euro (+11,3%) ed evidenzia un ottimo risultato commerciale con 6,1 miliardi di euro di premi raccolti nel periodo (4,9 miliardi di euro nel primo trimestre 2015).

1° trimestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi, proventi e premi assicurativi 8.277 7.142 1.135 15,9%
Servizi postali e commerciali 923 969 (46) -4,7%
Servizi finanziari 1.165 1.178 (13) -1,1%
Servizi Assicurativi e Risparmio gestito 6.132 4.931 1.201 24,4%
Altri servizi 57 64 (7) -10,9%
Proventi diversi da operatività finanziaria e assicurativa 1.467 1.385 82 5,9%
Servizi finanziari 389 317 72 22,7%
Servizi Assicurativi e Risparmio gestito 1.078 1.068 10 0,9%
Altri ricavi e proventi 15 16 (1) -6,3%
Servizi postali e commerciali 13 14 (1) -7,1%
Servizi finanziari 2 2 - n.s.
Totale ricavi 9.759 8.543 1.216 14,2%
Costi per beni e servizi 600 617 (17) -2,8%
Variazioni riserve tecniche assicurative ed oneri relativi a sinistri 6.728 5.734 994 17,3%
Oneri diversi da operatività finanziaria e assicurativa 197 15 182 n.s.
Costo del lavoro 1.505 1.498 7 0,5%
Incrementi per lavori interni (4) (5) 1 -20,0%
Altri costi e oneri 20 55 (35) -63,6%
Totale costi 9.046 7.914 1.132 14,3%
EBITDA 713 629 84 13,4%
Ammortamenti e svalutazioni 151 145 6 4,1%
Risultato operativo e di intermediazione 562 484 78 16,1%
Proventi/(oneri) finanziari 3 2 1 50,0%
Proventi/(oneri) da valutazione di partecipazioni con il metodo del
patrimonio netto
3 - 3 n.s.
Risultato prima delle imposte 568 486 82 16,9%
Imposte 201 175 26 14,9%
Utile del periodo 367 311 56 18,0%

Conto Economico Consolidato riclassificato

n.s.: non significativo

Ricavi totali per settore operativo

1° trimestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Servizi Postali e Commerciali 936 983 (47) -4,8%
Servizi Finanziari 1.556 1.497 59 3,9%
Servizi Assicurativi e Risparmio gestito 7.210 5.999 1.211 20,2%
Altri Servizi 57 64 (7) -10,9%
Ricavi totali 9.759 8.543 1.216 14,2%

I ricavi totali ammontano a 9.759 milioni di euro ed evidenziano un incremento del 14,2% rispetto all'analogo periodo del 2015 attribuibile prevalentemente alle positive performance del comparto assicurativo e del risparmio gestito, i cui ricavi totali si attestano a 7.210 milioni di euro (+20,2% rispetto al primo trimestre del 2015).

I Servizi Postali e Commerciali hanno contribuito alla formazione dei ricavi totali per 936 milioni di euro, registrando una riduzione del 4,8% (983 milioni di euro nel primo trimestre 2015) imputabile all'atteso declino dei prodotti tradizionali di corrispondenza.

I ricavi totali dei Servizi Finanziari ammontano a 1.556 milioni di euro e segnano una crescita del 3,9% ascrivibile ai maggiori Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria, che passano da 317 milioni di euro del primo trimestre 2015 a 389 milioni di euro nel 2016 e accolgono prevalentemente i proventi derivanti dalla gestione attiva delle attività finanziarie disponibili per la vendita in cui è investita la raccolta effettuata sui conti correnti postali accesi presso la clientela privata dal Patrimonio BancoPosta.

Come sopra anticipato, il comparto assicurativo e del risparmio gestito che a partire dal 1° gennaio 2016 accoglie anche le attività di BancoPosta Fondi Sgr, ha registrato nel periodo ottimi risultati, con una raccolta premi assicurativi, realizzata da Poste Vita e dalla sua controllata Poste Assicura, di 6,1 miliardi di euro (4,9 miliardi di euro di premi nel primo trimestre del 2015), conseguiti principalmente sui tradizionali prodotti d'investimento e risparmio di Ramo I, ormai fortemente presidiati dal Gruppo. In crescita di 10 milioni di euro anche i proventi diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa, che passano da 1.068 milioni di euro del primo trimestre del 2015 a 1.078 milioni di euro nel 2016.

I ricavi totali degli Altri Servizi si attestano a 57 milioni di euro (64 milioni di euro conseguiti nell'analogo periodo del 2015) e afferiscono alla gestione di Poste Mobile.

1° trimestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Costi per servizi 467 465 2 0,4%
Godimento beni di terzi 86 88 (2) -2,3%
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 37 42 (5) -11,9%
Interessi passivi 10 22 (12) -54,5%
Totale 600 617 (17) -2,8%

Costi per beni e servizi

I costi per beni e servizi segnano una riduzione del 2,8%, passando da 617 milioni di euro del primo trimestre del 2015 a 600 milioni di euro nel primo trimestre del 2016, principalmente per effetto della diminuzione del costo della raccolta, rappresentato dagli interessi passivi riconosciuti alla clientela del Patrimonio BancoPosta.

La variazione delle riserve tecniche assicurative, che è strettamente correlata alla crescita della raccolta da Poste Vita, ammonta a 6,7 miliardi di euro (5,7 miliardi di euro nel primo trimestre dell'esercizio precedente). Gli oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e assicurativa passano da 15 milioni di euro del primo trimestre del 2015 a 197 milioni di euro nel 2016, per effetto della maggiore incidenza delle fluttuazioni del fair value di strumenti finanziari in larga parte attribuibili alla controllata PosteVita.

Costo del lavoro

1° trimestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Stipendi, contributi e oneri diversi (*) 1.498 1.492 6 0,4%
Incentivi all'esodo 6 9 (3) -33,3%
Accantonamenti (assorbimenti) netti per vertenze 1 (3) 4 n.s.
Totale Costo del lavoro 1.505 1.498 7 0,5%

n.s. non significativo

(*) La voce include: salari e stipendi; oneri sociali; trattamento di fine rapporto; contratti di somministrazione/a progetto; compensi e spese amministratori; altri costi (recuperi di costo).

La componente ordinaria del costo del lavoro, connessa a stipendi, contributi e oneri diversi si attesta a 1.498 milioni di euro, registrando un lieve incremento rispetto al dato del primo trimestre del 2015 (+0,4%). Il costo per incentivi all'esodo sostenuto nel corso del trimestre ammonta a 6 milioni di euro (9 milioni di euro nell'analogo periodo dell'esercizio precedente) e si riferisce al personale dirigente. Per il personale non dirigente è stato utilizzato parte del fondo di ristrutturazione costituito in chiusura del precedente esercizio per far fronte alle passività che Poste Italiane dovrà sostenere per dipendenti che risolveranno il proprio rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2017.

ANDAMENTO ECONOMICO PER SETTORE DI ATTIVITA'

(dati in milioni di euro)
1° trimestre 2016 Servizi Postali
e Commerciali
Servizi
Finanziari
Servizi Assicurativi e
Risparmio gestito
Altri
Servizi
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi da terzi 936 1.556 7.210 57 - 9.759
Ricavi altri settori 1.352 154 - 22 (1.528) -
Totale ricavi 2.288 1.710 7.210 79 (1.528) 9.759
Costi 2.080 100 6.953 64 - 9.197
Costi altri settori 31 1.343 149 5 (1.528) -
Totale costi 2.111 1.443 7.102 69 (1.528) 9.197
Risultato operativo e di intermediazione 177 267 108 10 - 562
(dati in milioni di euro)
1° trimestre 2015 Servizi Postali
e Commerciali
Servizi
Finanziari
Servizi Assicurativi e
Risparmio gestito
Altri
Servizi
Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi da terzi 983 1.497 5.999 64 - 8.543
Ricavi altri settori 1.274 135 - 22 (1.431) -
Totale ricavi 2.257 1.632 5.999 86 (1.431) 8.543
Costi 2.105 115 5.774 65 - 8.059
Costi altri settori 31 1.267 128 5 (1.431) -
Totale costi 2.136 1.382 5.902 70 (1.431) 8.059
Risultato operativo e di intermediazione 121 250 97 16 - 484

SERVIZI POSTALI E COMMERCIALI

IL MERCATO DEI SERVIZI POSTALI

Nell'ambito dei servizi di corrispondenza, nel corso del primo trimestre del 2016 è proseguito il trend di flessione dei volumi per tutti i principali incumbents europei. Tale flessione è avvenuta con intensità diverse tra gli operatori riflettendo fattori quali il grado di penetrazione di internet, l'intensità delle iniziative pubbliche e private in materia di electronic invoicing and billing (e-substitution), il grado di competizione e liberalizzazione del mercato, l'intensità dell'elasticità dei volumi alle manovre tariffarie e le contingenze macroeconomiche.

In Italia, dove la riduzione dei volumi dal 2007 a oggi è la più elevata tra i principali operatori europei, gli interventi dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sulle modalità di erogazione del Servizio Universale consentono di procedere nell'attuazione del Piano di trasformazione del servizio postale, necessario per poter continuare a servire con efficacia il cittadino nei suoi nuovi bisogni dell'era digitale.

Prosegue invece la crescita del mercato dei servizi di corriere espresso e pacchi, principalmente trainata dallo sviluppo dell'eCommerce.

NORMATIVA DEL SETTORE POSTALE

In data 26 gennaio 2015 il Ministero per lo Sviluppo Economico ha emanato il Decreto recante Misura e modalità di versamento del contributo dovuto dai soggetti operanti nel settore postale all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni per gli anni 2012, 2013 e 2014, relativo al contributo che tutti i soggetti operanti nel settore postale devono versare all'Autorità per il funzionamento della medesima, secondo le previsioni del D.Lgs. 261/99, art. 2, comma 14, lett. b). In data 30 marzo 2015 Poste Italiane ha effettuato il pagamento dei contributi per gli anni 2012 e 2013. Per quanto concerne invece il 2014, il relativo pagamento è stato effettuato in data 11 dicembre 2015, con riserva di ripetizione all'esito del ricorso promosso dall'AICAI (Associazione Italiana Corrieri Aerei Internazionali) e da altri operatori per l'annullamento del citato Decreto. Il Tar Lazio – sezione prima, con sentenza di primo grado n.1930 del 10 febbraio 2016 ha statuito la illegittimità della retroattività della contribuzione per gli anni 2012-2014 e, pertanto, si resta in attesa della definitività del contenzioso in essere.

In data 10 marzo 2016, il MISE ha emanato il Decreto interministeriale (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 72 del 26 marzo 2016), con cui disciplina il versamento del contributo per l'anno 2016, dovuto all'AGCom da parte degli operatori del settore postale, nelle more dell'emanazione da parte dello stesso MISE del decreto di determinazione del contributo per gli anni 2015 e 2016 di cui al D.Lgs. 261/99, art. 2, comma 14, lett. b).

Conto Economico di settore

1° trimestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi e proventi 923 969 (46) -4,7%
Altri ricavi e proventi 13 14 (1) -7,1%
Totale Ricavi da terzi 936 983 (47) -4,8%
Ricavi altri settori 1.352 1.274 78 6,1%
Totale Ricavi 2.288 2.257 31 1,4%
Costi per beni e servizi 492 501 (9) -1,8%
Costo del lavoro 1.457 1.454 3 0,2%
Ammortamenti e svalutazioni 138 133 5 3,8%
Incrementi per lavori interni (4) (5) 1 -20,0%
Altri costi e oneri (3) 22 (25) n.s.
Costi altri settori 31 31 - n.s.
Totale Costi 2.111 2.136 (25) -1,2%
Risultato operativo (EBIT) 177 121 56 46,3%

n.s.: non significativo

Il settore dei servizi Postali e Commerciali presenta un Risultato operativo positivo per 177 milioni di euro, in miglioramento di 56 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2015.

Tale andamento riflette l'incremento dei ricavi da altri settori (+78 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2015, +6,1%) regolati dai disciplinari interni per la remunerazione dei servizi resi al segmento finanziario, che hanno ampiamente compensato la riduzione dei volumi e conseguentemente dei ricavi da terzi (-47 milioni di euro, corrispondenti a -4,8% rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente), sul mercato tradizionale della corrispondenza e filatelia.

Al positivo risultato di periodo del settore hanno altresì contribuito, sia i minori costi per l'acquisto di beni e servizi (-9 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2015), sia la riduzione degli altri costi e oneri (-25 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2015).

Con riferimento alle attività di Contact Center svolte nell'ambito del Gruppo, sia per il mercato interno, sia per il mercato esterno, nel corso dell'esercizio 2015 è stata indetta una gara per l'individuazione di un fornitore idoneo a gestire in maniera unitaria il servizio. In esito a tale gara, le società a cui SDA Express Courier aveva affidato in outsourcing i servizi sino a tutto l'esercizio 2015, la Uptime SpA (partecipata dalla SDA al 28,57%), e la Gepin Contact SpA (altro socio della Uptime SpA al 71,43%), non sono risultate aggiudicatarie e, in data 30 dicembre 2015, la SDA ha proceduto al recesso, contrattualmente previsto, dai singoli rapporti con le stesse. La cessazione dei rapporti avrà effetto dal 1° luglio 2016.

In data 16 marzo 2016, l'Assemblea straordinaria della Uptime SpA ha deliberato, con il voto del socio di maggioranza Gepin Contact SpA, la cessazione dell'attività e messa in liquidazione della società il 30 giugno 2016.

La situazione descritta potrebbe implicare impatti occupazionali sulle società interessate.

Sul piano strettamente giuslavoristico, ancorché alla data odierna non sia stato ancora ricevuto alcun atto giudiziale, né alcuna lettera di diffida, non si esclude che una volta cessato il rapporto contrattuale in essere, possano insorgere contenziosi con il personale impiegato dalle due società. Eventuali pretese saranno valutate nel merito in relazione alla situazione effettivamente esistente.

Sul piano civilistico, con nota del 26 febbraio 2016, Gepin Contact ha invece chiesto a SDA un risarcimento dell'asserito danno emergente quantificato in 10,5 milioni di euro e, in data 23 marzo 2016, ha notificato a SDA atto di citazione a comparire avanti il Tribunale Civile di Roma per l'udienza (non ancora confermata) del 20 luglio 2016. In tale sede, l'attrice ha altresì formulato una ulteriore pretesa di risarcimento di danni non patrimoniali quantificati in 5 milioni di euro. A fondamento delle sue pretese, la controparte espone che, avendo ricevuto la comunicazione di recesso solo il 29 dicembre 2015, non ha potuto accedere alla cassa integrazione straordinaria, che il DLgs 148/2015 ha abolito a far data dal 31 dicembre 2015. Nella ricostruzione avversaria, la SDA avrebbe dovuto tenere in debita considerazione tale problematica, esercitando il recesso con tempistiche atte a evitarla. La richiesta, allo stato, non appare assistita da significativi profili di fondatezza. La SDA, infatti, si è limitata a esercitare – nella forma corretta – un proprio diritto contrattuale, per il quale, tra l'altro, le parti avevano stabilito l'insussistenza di un qualsivoglia risarcimento/indennizzo. Sotto altro profilo, non risultano condotte della SDA tali da aver ingenerato nella Gepin un legittimo affidamento sulla prosecuzione del rapporto contrattuale. In ogni caso, del contenzioso in commento si è tenuto conto cautelativamente, nel corso del primo trimestre 2016, limitatamente agli oneri e spese che potranno essere sostenuti.

Obiettivi di qualità dei Servizi Postali

Con riferimento alla verifica degli obiettivi di qualità per l'anno 2014, pubblicati dall'Autorità il 22 dicembre 2015, l'AGCom ha rilevato uno scostamento di lieve entità (-0,1%) rispetto all'obiettivo regolatorio a livello nazionale della tratta extraregionale della posta Prioritaria.

Il 31 marzo 2016 sono stati invece trasmessi all'AGCom i risultati conseguiti nel secondo semestre 2015 sulla posta registrata, massiva e prioritaria1 (relativamente al periodo ottobre-dicembre 2015) e pacco ordinario. Tutti i risultati sono in linea con gli obiettivi regolatori. Infine, con delibera 5/16/CONS del 14 gennaio 2016, notificata a Poste Italiane il 3 febbraio 2016, l'AGCom ha confermato l'applicazione di una penale di 50mila euro per il mancato raggiungimento, per l'anno 2014, dell'obiettivo regionale in Abruzzo (scostamento rispetto all'obiettivo regolatorio dell'1,12 %). In data 7 marzo 2016 Poste Italiane ha effettuato il pagamento della suddetta penale.

1 Con riferimento ai risultati 2015 della posta prioritaria l'Autorità, con una nota del 18 dicembre 2015, ha comunicato a Poste Italiane che il relativo monitoraggio non è stato effettuato a partire dal 1° ottobre 2015 (data di entrata in vigore della manovra tariffaria e a partire dalla quale il prodotto è stato sostituito dal prodotto Posta 1). Pertanto, a partire da tale data, il monitoraggio degli obiettivi di qualità della Posta1 si basa sui sistemi di monitoraggio interni alla Società.

SERVIZI FINANZIARI

ANDAMENTO DEI MERCATI FINANZIARI

Nel corso del mese di marzo la Banca Centrale Europea (BCE) ha potenziato le misure espansive di politica monetaria, prevedendo, oltre al taglio del tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell'Eurosistema (da 0,05% a 0,00%) e del tasso sui depositi delle banche (da -0,30% a -0,40%), l'ampliamento a partire dal mese di aprile degli interventi mensili nell'ambito del programma di acquisti di Titoli di Stato da 60 a 80 miliardi di euro e l'introduzione da giugno 2016 di quattro nuove operazioni mirate di rifinanziamento (Targeted Longer-Term Refinancing Operations, TLTRO2) con durata quadriennale e con un meccanismo di incentivazione per stimolare i prestiti al settore privato. Tali misure, hanno contribuito a contenere la fase di ampliamento degli spread sovrani in alcuni paesi dell'area euro registrata nei primi mesi del 2016: il differenziale BTP-Bund decennale al 31 dicembre 2015 era pari a circa 96 punti base, a febbraio 2016 ha superato i 150 p.b., mentre a marzo si è riportato ai livelli di fine 2015, intorno ai 120 punti base (con un valore puntuale del 31 marzo 2016 pari a circa 106 p.b.).

In tale contesto, i mercati azionari internazionali fino alla metà del mese di febbraio hanno conseguito perdite particolarmente marcate, solo parzialmente recuperate nell'ultimo periodo del trimestre. Nel complesso i mercati statunitensi hanno registrato performance nettamente migliori delle borse europee: l'indice S&P 500 al 31 marzo ha registrato un incremento dell'1% da inizio anno, mentre le borse europee hanno perso l'8%; l'indice azionario italiano ha registrato, nel primo trimestre 2016, le performance peggiori (-15% da inizio anno).

A pesare su tali risultati negativi sono stati soprattutto i titoli del settore bancario europeo, per effetto della gestione di elevate sofferenze in rapporto agli impieghi e delle reazioni all'entrata in vigore, dal 1° gennaio 2016, della nuova direttiva europea BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive) che prevede una serie di strumenti per prevenire e gestire le crisi bancarie, tra cui il bail-in2 .

A differenza di quanto registrato nel corso del 2015, in cui vi era stata una fase di massima divergenza tra le politiche monetarie delle due principali banche centrali, nel primo trimestre 2016 la Federal Reserve ha interrotto il processo di aumento dei tassi. Tale circostanza si è riflessa sui mercati valutari con un deprezzamento del dollaro (il cambio EUR/USD medio di marzo 2016 è stato pari a 1,11 vs. 1,09 di dicembre 2015).

SISTEMA CREDITIZIO

Nel corso del primo trimestre 2016 la raccolta delle banche italiane presso i risparmiatori residenti ha registrato una dinamica in flessione con lo stock che a marzo 2016 si è attestato a circa 1.675 miliardi di euro (-1,3% su base annua). Tale negativa performance è da attribuirsi al calo della raccolta da obbligazioni, solo in parte compensata dalla crescita dei depositi da clientela residente. Anche il costo della raccolta bancaria (depositi, obbligazioni e Pronti Contro Termine) nel corso del primo trimestre 2016 è in leggera diminuzione con un tasso medio che a marzo 2016 si è attestato all'1,13% contro l'1,19% di dicembre 2015 e l'1,37% di marzo 2015.

2 Letteralmente "salvataggio interno", il bail-in è uno strumento che consente alle Autorità di disporre, al ricorrere delle condizioni di risoluzione, la riduzione del valore delle azioni e di alcuni crediti o la loro conversione in azioni per assorbire le perdite e ricapitalizzare la banca in difficoltà.

L'andamento dei finanziamenti bancari ha evidenziato una dinamica positiva confermando il trend di fine 2015. A marzo 2016 il totale dei prestiti a residenti in Italia - escluso l'interbancario - si è collocato intorno a 1.824 miliardi di euro, segnando una variazione annua positiva dello 0,1%.

Le sofferenze del sistema bancario, al netto delle svalutazioni, a febbraio 2016 ammontano a 83,1 miliardi di euro (83,6 miliardi di euro a gennaio 2016 e 88,95 miliardi di euro a dicembre 2015); nel rapporto con gli impieghi, a febbraio 2016 le sofferenze rappresentano il 4,60% (4,39% a febbraio 2015 e 4,94% a dicembre 2015). Il tasso medio applicato sui finanziamenti a famiglie e imprese ha continuato a registrare, anche nel primo trimestre 2016, un trend di decrescita, attestandosi a marzo 2016 al 3,16% contro il 3,25% di dicembre 2015 e il 3,53% di marzo 2015.

CONTESTO NORMATIVO

Con riferimento al percorso di adeguamento alle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia (Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013) compiuto nel 2015, le attività svolte nel corso del primo trimestre 2016 sono state finalizzate a integrare e ulteriormente declinare i Regolamenti e le Linee Guida già emanati nel corso del 2015. Sono inoltre e le attività procedurali e informatiche di rafforzamento dei presidi inerenti la gestione della continuità operativa e in materia di Sistema Informativo, nell'ambito di un programma biennale di adeguamento.

In relazione ai servizi di pagamento, si sono concluse le attività di adeguamento allo schema SEPA (Single Euro Payments Area), con la migrazione procedurale allo schema dei RID finanziari (addebito diretto nazionale utilizzato per pagamenti collegati alla gestione di strumenti finanziari) e dei RID a importo fisso (addebito diretto a importo prefissato all'atto del rilascio dell'autorizzazione all'addebito in conto).

Per quanto concerne le attività di intermediazione assicurativa, nel corso del primo trimestre sono state completate le attività del "Piano di adeguamento" definito nel corso del 2015 da Poste Italiane e PosteVita, a valle dalla comunicazione congiunta IVASS e Banca d'Italia del 26 agosto 2015 avente a oggetto la richiesta di misure per l'innalzamento del livello di tutela della clientela nell'offerta di polizze assicurative vendute in abbinamento a mutui e/o altri finanziamenti (PPI - Payment Protection Insurance). Gli interventi hanno riguardato principalmente:

  • il rafforzamento, in fase di distribuzione, della trasparenza informativa e dei controlli preventivi, anche informatici;
  • l'ottimizzazione delle procedure di "post-vendita", automatizzando e semplificando le modalità di esercizio del recesso o di estinzione anticipata dei finanziamenti;
  • l'aggiornamento delle procedure interne e la formazione delle risorse di rete.

Infine, a seguito dell'entrata in vigore del Decreto del MEF del 29 febbraio 2016 che prevede l'introduzione, a partire dal 15 novembre 2016, dei Libretti di Risparmio dematerializzati, sono state avviate le attività progettuali per lo sviluppo dei necessari adeguamenti contrattuali, procedurali e informatici. Tale innovazione si pone l'obiettivo di favorire l'accesso al risparmio attraverso il ricorso a uno strumento rappresentato unicamente da registrazioni contabili, in aggiunta a libretti rappresentati da documento cartaceo.

Conto Economico di settore

1° trimestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Interessi attivi e proventi assimilati 393 400 (7) -1,8%
Interessi passivi e oneri assimilati 11 22 (11) -50,0%
Margine di interesse 382 378 4 1,1%
Commissioni attive 923 911 12 1,3%
Commissioni passive 12 13 (1) -7,7%
Commissioni nette 911 898 13 1,4%
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura e cessione
riacquisto
382 315 67 21,3%
Margine di intermediazione 1.675 1.591 84 5,3%
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti (4) (5) 1 n.s.
Risultato netto della gestione finanziaria 1.671 1.586 85 5,4%
Spese amministrative 1.393 1.316 77 5,9%
a) spese per il personale 33 31 2 6,5%
b) altre spese amministrative 1.360 1.285 75 5,8%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 4 13 (9) -69,2%
Altri oneri/proventi di gestione 7 7 - n.s.
Costi operativi 1.404 1.336 68 5,1%
Risultato operativo (EBIT) 267 250 17 6,8%

n.s.: non significativo

L'andamento economico del settore dei Servizi Finanziari evidenzia per i primi tre mesi del 2016 un positivo risultato della gestione operativa che si attesta a 267 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio (250 milioni di euro nel primo trimestre 2015) essenzialmente ascrivibile al Patrimonio BancoPosta sulle cui performance hanno positivamente influito la gestione attiva degli impieghi, nonché le commissioni derivanti dalla emissione e utilizzo di carte prepagate, dal collocamento di prodotti di finanziamento e servizi di intermediazione assicurativa e dall'incasso di bollettini di conto corrente.

Il Margine di interesse si attesta a 382 milioni di euro, evidenziando una lieve crescita dell'1,1% (378 milioni di euro nel primo trimestre 2015) essenzialmente ascrivibile alla riduzione del costo della raccolta (-11,1milioni di euro) che ha più che compensato la contrazione (-7,1 milioni di euro) del rendimento degli impieghi del Patrimonio BancoPosta in depositi presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, in linea con l'andamento dei tassi di mercato.

Le Commissioni nette passano da 898 milioni di euro del primo trimestre 2015 a 911milioni di euro nel 2016 e accolgono prevalentemente commissioni attive derivanti dal servizio di raccolta del risparmio postale per 407 milioni di euro e 504 milioni di euro derivanti da bollettini, servizi di intermediazione assicurativa, collocamento di prodotti finanziari ed altri servizi di incasso e pagamento.

Il Margine di Intermediazione passa da 1.591 milioni di euro del primo trimestre del 2015 a 1.675 milioni di euro (+5,3%) e beneficia prevalentemente dell'utile da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS) del Patrimonio BancoPosta per 386 milioni di euro (309 milioni di euro nell'analogo periodo dell'esercizio precedente).

Il Risultato netto della gestione finanziaria migliora di 85 milioni di euro, passando da 1.586 milioni di euro del primo trimestre del 2015 a 1.671 milioni di euro nel 2016 e comprende rettifiche di valore su crediti per 4 milioni di euro, relative alla svalutazione dei conti correnti della clientela BancoPosta che, per effetto degli oneri e tasse gravanti anche su saldi esigui, risultano stabilmente con saldo debitore.

L'analisi dei Costi operativi evidenzia un incremento del 5% rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio, imputabile prevalentemente al maggiori costi del disciplinare interno per la remunerazione dei servizi resi dalla Rete Commerciale al segmento finanziario.

SERVIZI ASSICURATIVI E RISPARMIO GESTITO

MERCATO ASSICURATIVO

Nel corso dei primi due mesi del 2016 la nuova produzione di polizze vita individuali raccolta in Italia è stata pari a 17,8 miliardi di euro, in flessione dell'1,3% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente. Tale dinamica è da ricondurre principalmente alla significativa contrazione dei prodotti di Ramo III, i cui volumi di nuovi affari (riferito solo a prodotti unit linked) è stato di 3,1 miliardi di euro con un decremento del 33,1% rispetto all'analogo periodo del 2015 mentre, per quanto attiene ai prodotti di Ramo I, i premi hanno raggiunto un ammontare di 14,4 miliardi di euro, in aumento dell'11,3% rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente. Si conferma dunque, un significativo interesse della clientela verso polizze tradizionali, più sicure durante periodi caratterizzati da elevata volatilità dei mercati.

I contributi relativi a nuove adesioni individuali a forme previdenziali, anche se con una contribuzione marginale, hanno raggiunto nei primi due mesi dell'anno un ammontare di185 milioni di euro, il 16,1% in più rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente.

1° trimestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Premi netti 6.116 4.921 1.195 24,3%
premi lordi di competenza 6.126 4.931 1.195 24,2%
premi ceduti in riassicurazione 10 10 - n.s.
Commissioni attive 13 10 3 30,0%
Proventi finanziari netti su titoli relativi a prodotti tradizionali 993 744 249 33,5%
Proventi/Oneri finanziari netti su titoli a copertura index e unit linked (96) 317 (413) n.s.
Variazione netta riserve tecniche 6.728 5.734 994 17,3%
Importi pagati 1.964 1.758 206 11,7%
Variazione delle riserve tecniche 4.768 3.984 784 19,7%
Quote a carico dei riassicuratori (4) (8) 4 -50,0%
Spese di gestione degli investimenti 5 4 1 25,0%
Spese di gestione 177 148 29 19,6%
Provvigioni nette 140 122 18 14,8%
Costi di funzionamento 37 26 11 42,3%
Altri ricavi/costi netti (8) (9) 1 -11,1%
Risultato operativo (EBIT) 108 97 11 11,3%

Conto economico di settore

n.s.: non significativo

Il Risultato Operativo del settore dei servizi Assicurativi e Risparmio gestito ammonta a 108 milioni di euro ed evidenzia una crescita dell'11,3% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. Tale risultato è prevalentemente attribuibile alla positiva performance della gestione operativa del Gruppo Poste Vita, la cui attività commerciale ha condotto alla realizzazione di una produzione complessiva che, al netto della quota ceduta in riassicurazione, ammonta a 6,1 miliardi di euro (4,9 miliardi di euro di premi nel primo trimestre del 2015). Di questi, 6.098 milioni di euro (4.971 milioni di euro nell'analogo periodo dell'esercizio precedente) attengono al collocamento di prodotti "vita" e 18 milioni di euro al collocamento di prodotti "danni".

Con riferimento alle attività di Risparmio gestito, il trimestre è stato caratterizzato da una crescita della raccolta di fondi comuni di investimento che ha generato commissioni attive per 13 milioni di euro (+30% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente).

I proventi finanziari netti riferiti a titoli a copertura di prodotti tradizionali, pur in un contesto di mercato caratterizzato da una flessione dei tassi di interesse sui rendimenti dei titoli governativi, ammontano a 993 milioni di euro, in crescita rispetto ai 744 milioni di euro del 2015 per effetto, sia dei maggiori proventi ordinari correlati alla crescita delle masse gestite, sia soprattutto per le dinamiche dei mercati finanziari che hanno comportato la rilevazione di plusvalenze da valutazione nette per complessivi 321 milioni di euro rispetto a 103 milioni di euro del 2015. Trattandosi di investimenti inclusi nelle gestioni separate a copertura delle corrispondenti passività assicurative, tale importo è interamente attribuito agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting.

L'accresciuta volatilità dei mercati finanziari, nonché la riduzione dei volumi in virtù della scadenza di alcuni prodotti di Ramo III, si sono riflessi anche sugli investimenti a copertura di prodotti index e unit linked, il cui risultato finanziario complessivamente conseguito nel trimestre è negativo per 96 milioni di euro (317 milioni di euro di risultato positivo nel primo trimestre del 2015). Tale importo si riflette pressoché integralmente nella valutazione delle correlate riserve tecniche.

Per effetto delle dinamiche commerciali e della rivalutazione delle passività assicurative in virtù dei positivi risultati finanziari conseguiti, la variazione delle riserve tecniche, al netto della quota ceduta ai riassicuratori, ammonta a 6.728 milioni di euro contro 5.734 milioni di euro del medesimo periodo del precedente esercizio. Della variazione indicata, le liquidazioni per prestazioni assicurative alla clientela ammontano a 2 miliardi di euro (1,8 miliardi di euro nel medesimo periodo del 2015) comprensive di scadenze di polizze per circa 1 miliardo di euro. L'incidenza dei riscatti rispetto alle riserve iniziali è del 2,9% (3,1% al 31 marzo 2015) dato che continua a mantenersi su livelli ampiamente inferiori rispetto al dato medio di mercato.

Le spese di gestione degli investimenti (5 milioni di euro nel primo trimestre 2016, rispetto a 4 milioni di euro del 2015), si riferiscono principalmente alle commissioni di gestione del portafoglio e alle commissioni di custodia titoli. L'incremento della voce è connesso alla crescita del portafoglio.

Per l'attività di distribuzione e incasso, stante le positive dinamiche commerciali, sono state corrisposte provvigioni per 140 milioni di euro (122 milioni di euro nel primo trimestre del 2015). Delle stesse hanno beneficiato il Settore Operativo Finanziario del Gruppo che cura il collocamento dei prodotti e quello Postale e Commerciale per i servizi di distribuzione resi.

I costi di funzionamento ammontano a 37 milioni di euro e segnano un incremento del 42,3% rispetto ai 26 milioni di euro del primo trimestre del 2015 per effetto del rafforzamento quali/quantitativo dell'organico della Società, necessario a fronte della costante crescita in termini di dimensioni e di volumi, e degli investimenti effettuati nell'ottica del continuo miglioramento funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business. Tuttavia, l'incidenza di tali costi, anche nel corso del trimestre, continua a mantenersi su livelli di gran lunga inferiori rispetto alla media di mercato (0,6% dei premi emessi e 0,1% delle riserve).

Nel corso dei primi tre mesi del 2016, la gestione del gruppo assicurativo Poste Vita, in continuità con gli obiettivi strategici perseguiti negli ultimi anni, è stata principalmente finalizzata a:

  • rafforzare la leadership nel mercato vita e consolidare il posizionamento rispetto agli altri player,
  • crescere nel segmento welfare, investendo nel comparto delle coperture sanitarie.

L'attività commerciale, in un contesto di mercato contraddistinto da bassi tassi di interesse e da una elevata volatilità, è indirizzata, coerentemente con le linee strategiche individuate nel piano industriale, a ribilanciare seppur progressivamente, la produzione verso prodotti assicurativi non garantiti con un più alto contenuto finanziario (prodotti "multiramo" e prodotti "unit linked"), caratterizzati da un profilo rischio rendimento comunque moderato, compatibile con le caratteristiche della clientela del Gruppo, ma potenzialmente con ritorni sugli investimenti più attrattivi. Al contempo, la gestione è stata impegnata nello sviluppo di nuovi strumenti e nella formazione della rete al fine di supportare la consulenza, la vendita e la gestione nel tempo della relazione con il cliente.

La raccolta del prodotto Multiramo nel primo trimestre del 2016 ammonta a circa 200 milioni di euro.

Soddisfacente la commercializzazione di prodotti a premio ricorrente (Multiutile Ricorrente, Long Term Care, Posta Futuro Da Grande), con circa 35mila polizze vendute nel periodo, così come le vendite del prodotto PostaPrevidenzaValore che, con oltre 23mila polizze collocate e un livello di adesioni che ha raggiunto le circa 806mila unità, hanno permesso a Poste Vita di consolidare il proprio ruolo anche nel mercato della previdenza.

Positivi sono stati infine i risultati afferenti alla vendita di polizze di puro rischio (temporanee caso morte), vendute "stand alone" (al di fuori, cioè, di operazioni bundled con prodotti di natura finanziaria), con oltre 5mila nuove polizze vendute nel corso dei tre mesi del 2016, mentre oltre 9mila sono state le nuove polizze di prodotti, sempre di puro rischio, correlate a Mutui e Prestiti collocati presso la rete di Poste Italiane.

Anche nel comparto danni la gestione si è mossa confermando le linee strategiche previste nel piano industriale e già avviate durante l'esercizio 2015, in particolare promuovendo la valorizzazione delle nuove esigenze della clientela nei campi del welfare e della sanità. Sebbene la contribuzione al risultato sia ancora marginale, i risultati commerciali appaiono comunque positivi, con una produzione complessiva di 25,1 milioni di euro (a fronte del collocamento di circa 95mila nuovi contratti) in crescita del 5% rispetto al medesimo periodo del 2015.

Per quanto attiene alla gestione finanziaria, nel corso del periodo, in un contesto caratterizzato da una flessione dei tassi di interesse e dei rendimenti dei titoli governativi, le scelte di investimento sono state improntate a obiettivi di prudenza con un portafoglio che continua a essere investito prevalentemente in Titoli di Stato e obbligazioni "corporate", con una esposizione complessiva che, seppur ridottasi rispetto al 2015, rappresenta oltre l'84 % dell'intero portafoglio. Inoltre, in linea anche con le nuove indicazioni Solvency II, nel corso del primo trimestre del 2016, pur mantenendo una complessiva moderata propensione al rischio, è proseguito il graduale processo di diversificazione degli investimenti attraverso il contestuale incremento di quelli in titoli di capitale (dal 10,6% all'11,1%) in particolare in fondi multiasset aperti armonizzati di tipo UCITS. In linea con la strategic asset allocation, inoltre, è proseguita la realizzazione di investimenti in Fondi che investono nel settore immobiliare (con target su immobili di tipo retail e uffici) in Europa.

In conseguenza delle menzionate dinamiche commerciali e finanziarie, le riserve tecniche del portafoglio diretto italiano ammontano a 94,4 miliardi di euro (90,5 miliardi di euro a fine 2015), di cui 86,2 miliardi di euro riferiti ai prodotti di Ramo I e V (81,7 miliardi di euro a fine 2015) mentre le riserve afferenti a prodotti, allorché il rischio d'investimento è sopportato dagli assicurati, ammontano a 7,2 miliardi di euro (7,2 miliardi di euro anche al 31 dicembre 2015). La Riserva di Deferred Policyholder Liability (DPL), correlata alla variazione di fair value degli strumenti finanziari a copertura delle riserve, è passata da 9,7 miliardi di euro rilevati alla fine del 2015 a 11,5 miliardi di euro, per effetto dell'incremento del fair value quale conseguenza dell'andamento più favorevole dei mercati finanziari rispetto alla fine del precedente esercizio.

Le riserve tecniche afferenti ai rami Danni, al lordo delle cessioni in riassicurazione, ammontano alla fine del trimestre a 0,1 miliardi di euro, in crescita del 5 % rispetto al dato rilevato alla fine del 2015.

Con riferimento, infine, alla linea di business rappresentata dai Fondi Comuni di Investimento, nel corso del trimestre è stato avviato il collocamento di 2 nuovi fondi, entrambi in partnership con Anima SGR. La raccolta lorda del trimestre è stata di 590 milioni di euro, in crescita del 9% rispetto ai 542 milioni di euro del corrispondente periodo dell'anno precedente, mentre la significativa contrazione dei riscatti si è riflessa in una crescita della raccolta netta passata da 49 milioni di euro del primo trimestre del 2015 a 353 milioni di euro; conseguentemente il patrimonio della "clientela retail" gestito da Banco Posta Fondi Sgr è passato da 5,7 miliardi di euro di fine dicembre 2015 a 6,1 miliardi di euro al 31 marzo 2016 (+324 milioni di euro, +6%). Tenuto conto della quota in gestione delle riserve del Gruppo Poste Vita, il patrimonio complessivamente gestito al 31 marzo 2016 ha raggiunto complessivamente i 73,4 miliardi di euro, facendo registrare un aumento del 5% rispetto ai 70,1 miliardi di euro di fine 2015.

ALTRI SERVIZI

MERCATO DEGLI OPERATORI MOBILI

Nel corso dei primi mesi del 2016 l'andamento del mercato dei servizi di telefonia mobile sembra essere in continuità con quanto già registrato dagli operatori negli ultimi mesi del 2015; si rafforza il processo di razionalizzazione delle offerte tariffarie, caratterizzate dalla presenza di bundle ulteriormente ampliati nella quantità di traffico (prevalentemente navigazione mobile). Attraverso il perseguimento di una strategia incentrata su offerte di pacchetti triple e quadruple play3 si amplia ulteriormente l'offerta con l'introduzione di opzioni legate a contenuti tv / video on demand, streaming con l'intento di intercettare, su un'unica piattaforma commerciale, la gran parte della spesa del consumatore per la comunicazione e l'intrattenimento. Prosegue e si rafforza sia il trend di convergenza tra servizi di rete fissa e mobile, sia la prospettiva di realizzazione di partnership, più o meno forti, tra fornitori di contenuti digitali e operatori di rete di telecomunicazioni.

Sul mercato retail si confermano alcuni trend di sviluppo, in cui l'utilizzo dei social media è ancora proiettato a crescere in tutti i mercati chiave. Sul mercato business gli operatori mirano invece a essere i protagonisti della digital transformation delle aziende italiane in tutti i settori, compresa la Pubblica Amministrazione.

1° trimestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015 Variazioni
Ricavi e proventi 57 64 (7) -10,9%
Totale Ricavi da terzi 57 64 (7) -10,9%
Ricavi altri settori 22 22 - n.s.
Totale Ricavi 79 86 (7) -8,1%
Costi per beni e servizi 49 48 1 2,1%
Costo del lavoro 5 6 (1) -16,7%
Ammortamenti e svalutazioni 9 9 - n.s.
Altri costi e oneri 1 2 (1) -50,0%
Costi altri settori 5 5 - n.s.
Totale Costi 69 70 (1) -1,4%

Conto Economico di settore

n.s.: non significativo

Il settore Altri servizi, che include la società PosteMobile, presenta nel primo trimestre 2016 un Risultato Operativo di 10 milioni di euro, in riduzione di 6 milioni di euro rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (16 milioni di euro nel primo trimestre 2015). Tale flessione è ascrivibile all'andamento dei ricavi, il cui volume raggiunge i 79 milioni di euro e registra una riduzione dell'8,1% per effetto di minori ricavi del traffico non ripetibili afferenti al primo trimestre 2015.

Risultato operativo (EBIT) 10 16 (6) -37,5%

I costi per beni e servizi si mantengono in linea con il primo trimestre del 2015 attestandosi a 49 milioni di euro e beneficiano delle efficienze rivenienti dal contratto con il nuovo operatore relativamente alle SIM commercializzate su piattaforma FULL. Il costo del lavoro, pur in presenza di un incremento dell'organico (315 risorse FTE nel primo trimestre 2016, contro 306 del primo trimestre 2015), si riduce del 16,7% passando da 6 milioni di euro nel primo trimestre 2015 a 5 milioni di euro nel primo trimestre 2016.

3 Gli operatori che utilizzano reti di telecomunicazioni possono sfruttare la convergenza tra telecomunicazioni e televisioni e offrire pacchetti di servizi congiunti triple play (telefonia fissa, banda larga e pay-TV) e quadruple play (telefonia fissa, mobile, banda larga e pay-TV).

26 Poste Italiane – Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016

La base clienti di PosteMobile a fine marzo 2016 ammonta a 3,6 milioni di linee (in linea con il 31 dicembre 2015). Buone le performance, sia dei volumi di traffico voce, che hanno superato nel trimestre 1,3 miliardi di minuti (+7% rispetto al corrispondente periodo del 2015), sia soprattutto dei volumi di traffico dati, che registrano una importante crescita superando 1,3 migliaia di Terabyte (+70% rispetto all'analogo periodo del 2015), principalmente frutto del riposizionamento di mercato verso piani a canone con soglie di traffico maggiori.

Nel corso dei primi tre mesi del 2016 il ruolo di PosteMobile nel mercato dei servizi di pagamento fruibili da mobile sì è ulteriormente consolidato traguardando un valore complessivo di transato superiore a 209 milioni di euro, raddoppiando i risultati conseguiti nel primo trimestre del 2015.

Tale crescita è stata possibile grazie al ruolo svolto dall'APP PosteMobile che, beneficiando dei continui rinnovamenti in termini di funzionalità e di user experience, continua a essere una delle maggiormente apprezzate e utilizzate del proprio segmento. Con quasi 1,5 milioni di download raggiunti, una copertura completa in termini di piattaforme tra quelle disponibili sul mercato e una valutazione media sugli store superiore a 4 (scala 1-5), costituisce uno dei principali mobile wallet del mercato mobile italiano.

Anche l'APP BancoPosta, lanciata a luglio 2015 per tutti i clienti di Poste Italiane indipendentemente dall'operatore telefonico, ha consolidato i propri risultati, con oltre 940mila download e 350mila clienti abilitati ai propri servizi dispositivi.

8. ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO

Capitale investito netto e relativa copertura

(dati in milioni di euro) 31 marzo
2016
31 dicembre
2015
Variazioni
Capitale immobilizzato:
Immobili, impianti e macchinari 2.128 2.190 (62) -2,8%
Investimenti immobiliari 59 61 (2) -3,3%
Attività immateriali 518 545 (27) -5,0%
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 217 214 3 1,4%
Totale Capitale immobilizzato
(a)
2.922 3.010 (88) -2,9%
Capitale d'esercizio:
Rimanenze 134 134 - n.s.
Crediti commerciali e Altri crediti e attività 5.718 5.546 172 3,1%
Debiti commerciali e Altre passività (4.534) (4.398) (136) 3,1%
Crediti (Debiti) per imposte correnti (187) 19 (206) n.s.
Totale Capitale d'esercizio:
(b)
1.131 1.301 (170) -13,1%
Capitale investito lordo
(a+b)
4.053 4.311 (258) -6,0%
Fondi per rischi e oneri (1.406) (1.397) (9) 0,6%
Trattamento di fine rapporto e Fondo di quiescenza (1.336) (1.361) 25 -1,8%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite (395) (554) 159 -28,7%
Capitale investito netto 916 999 (83) -8,3%
Patrimonio netto 9.637 9.658 (21) -0,2%
Posizione finanziaria netta 8.721 8.659 62 0,7%

n.s.: non significativo

La struttura patrimoniale del Gruppo Poste Italiane evidenzia al 31marzo 2016 un Capitale investito netto di 916 milioni di euro (999 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

Il Capitale immobilizzato si attesta a 2.922 milioni di euro ed evidenzia un decremento di 88 milioni di euro rispetto alla situazione di fine esercizio 2015.

(dati in milioni di euro) Immobili,
impianti e
macchinari
Investimenti
immobiliari
Attività
immateriali
Partecipazioni Totale
Saldo al 31 dicembre 2015
Costo 7.692 144 2.787 214 10.837
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (5.502) (83) (2.242) - (7.827)
Valore a Stato patrimoniale 2.190 61 545 214 3.010
Variazioni del periodo
Acquisizioni 26 - 36 - 62
Cessazioni e Dismissioni - (1) (1) - (2)
Ammortamenti e svalutazioni (88) (1) (62) - (151)
Altre variazioni - - - 3 3
Totale variazioni (62) (2) (27) 3 (88)
Saldo al 31 marzo 2016
Costo 7.697 142 2.822 217 10.878
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (5.569) (83) (2.304) - (7.956)
Valore a Stato patrimoniale 2.128 59 518 217 2.922

La movimentazione intervenuta è dovuta principalmente a investimenti industriali per 62 milioni di euro, di cui 47 milioni di euro effettuati dalla Capogruppo, inerenti alle attività legate all'informatica e reti di telecomunicazioni e all'ammodernamento e ristrutturazione immobiliare, nonché ad Ammortamenti e svalutazioni (comprensivi di riprese di valore) per 151 milioni di euro rilevati nel periodo.

Il Capitale d'esercizio al 31 marzo 2016 ammonta a 1.131 milioni di euro e si decrementa di 170 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2015 principalmente per effetto della variazione dei crediti per sostituto d'imposta (al netto dei relativi debiti tributari) e dell'accertamento delle imposte correnti sul risultato del periodo; tale decremento è stato parzialmente compensato dalla riduzione dei debiti commerciali e dei debiti verso il personale (incentivi per esodi e 14^ mensilità).

I crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione4 , ammontano a 1.169 milioni di euro al lordo delle svalutazioni e si riducono di 52 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015. Il saldo comprende 269 milioni di euro di crediti per compensi del Servizio Universale (334 milioni di euro al 31 dicembre 2015), a fronte dei quali, nel corso del primo trimestre 2016, sono stati incassati 131 milioni di euro riferiti ai compensi del secondo semestre 2015 e sono maturati crediti per 66 milioni di euro. I compensi 2016 sono stati rilevati secondo quanto previsto dal nuovo Contratto di Programma 2015-2019, in vigore dal 1° gennaio 2016, e interamente incassati nel mese di aprile 2016.

Il Patrimonio netto al 31 marzo 2016 ammonta a 9.637 milioni di euro e, rispetto al 31 dicembre 2015, si è decrementato di 21 milioni di euro per effetto della movimentazione delle riserve (388 milioni di euro, al netto degli effetti fiscali) dovuta soprattutto alle oscillazioni nette di fair value degli investimenti del settore operativo Finanziario in titoli disponibili per la vendita, compensata dall'Utile Netto conseguito nel periodo (367 milioni di euro).

4 Escluse le Operazioni con gli Azionisti, a cui si riferisce un credito di 45 milioni di euro nominali per annullamento della Decisione CE del 16/07/2008, invariato rispetto al 31 dicembre 2015.

Poste Italiane - Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 29

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Posizione finanziaria netta del Gruppo per settore operativo

(dati in milioni di euro)

(dati in milioni di euro)

Saldo al 31 marzo 2016 Postale e
commerciale
Finanziario Assicurativo e
Risparmio gestito
Altro Elisioni Consolidato
Passività finanziarie (2.868) (58.048) (1.225) (4) 2.691 (59.454)
Debiti per conti correnti postali - (43.888) - - 457 (43.431)
Obbligazioni (817) (494) (764) - - (2.075)
Debiti vs istituzioni finanziarie (412) (7.566) - - - (7.978)
Debiti per mutui (1) - - - - (1)
Debiti per leasing finanziari (6) - - (4) - (10)
Strumenti finanziari derivati (56) (2.605) - - - (2.661)
Altre passività finanziarie (14) (3.276) (8) - - (3.298)
Passività finanziarie verso altri settori (1.562) (219) (453) - 2.234 -
Riserve tecniche assicurative - - (106.078) - - (106.078)
Attività finanziarie 1.499 60.633 108.345 36 (2.234) 168.279
Finanziamenti e crediti 146 10.808 181 - - 11.135
Investimenti posseduti fino a scadenza - 12.871 - - - 12.871
Investimenti disponibili per la vendita 682 35.194 88.184 - - 124.060
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico - - 19.828 - - 19.828
Strumenti finanziari derivati - 238 147 - - 385
Attività finanziarie verso altri settori 671 1.522 5 36 (2.234) -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - 59 - - 59
Avanzo finanziario netto/(Indebitamento netto) (1.369) 2.585 1.101 32 457 2.806
Cassa e depositi BancoPosta - 2.822 - - - 2.822
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.446 511 1.584 9 (457) 3.093
Posizione finanziaria netta 77 5.918 2.685 41 - 8.721
Saldo al 31 dicembre 2015 Postale e
commerciale
Finanziario Assicurativo e
Risparmio gestito
Altro Elisioni Consolidato
Passività finanziarie (2.442) (55.418) (1.218) (4) 1.604 (57.478)
Debiti per conti correnti postali - (43.757) - - 289 (43.468)
Obbligazioni (811) (479) (758) - - (2.048)
Debiti vs istituzioni finanziarie (917) (6.101) - - - (7.018)
Debiti per mutui (1) - - - - (1)
Debiti per leasing finanziari (6) - - (4) - (10)
Strumenti finanziari derivati (52) (1.547) - - - (1.599)
Altre passività finanziarie (14) (3.314) (6) - - (3.334)
Passività finanziarie verso altri settori (641) (220) (454) - 1.315 -
Riserve tecniche assicurative - - (100.314) - - (100.314)
Attività finanziarie 1.396 57.574 102.409 26 (1.315) 160.090
Finanziamenti e crediti 141 10.301 66 - - 10.508
Investimenti posseduti fino a scadenza - 12.886 - - - 12.886
Investimenti disponibili per la vendita 581 33.360 83.928 - - 117.869
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico - - 18.132 - - 18.132
Strumenti finanziari derivati - 450 245 - - 695
Attività finanziarie verso altri settori 674 577 38 26 (1.315) -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - 58 - - 58
Avanzo finanziario netto/(Indebitamento netto) (1.046) 2.156 935 22 289 2.356
Cassa e depositi BancoPosta - 3.161 - - - 3.161
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.315 485 1.615 16 (289) 3.142
Posizione finanziaria netta 269 5.802 2.550 38 - 8.659

La Posizione finanziaria netta complessiva al 31 marzo 2016 è in avanzo di 8.721 milioni di euro, in lieve miglioramento rispetto ai valori al 31 dicembre 2015 (in cui presentava un avanzo di 8.659 milioni di euro) e riflette, tra l'altro, la componente valutativa legata al fair value degli investimenti in titoli in portafoglio per circa 3.208 milioni di euro (3.775 milioni di euro al 31 dicembre 2015), prevalentemente ascrivibile al portafoglio titoli del Patrimonio BancoPosta e, in misura minore, agli impieghi della controllata Poste Vita.

Posizione finanziaria netta industriale ESMA

(dati in milioni di euro) 31 marzo 2016 31 dicembre 2015
A. Cassa 2 2
B. Altre disponibilità liquide 1.453 1.330
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A+B+C) 1.455 1.332
E. Crediti finanziari correnti 167 169
F. Debiti bancari correnti (12) (516)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (20) (15)
H. Altri debiti finanziari correnti (18) (21)
I. Posizione finanziaria corrente (F+G+H) (50) (552)
J. Posizione finanziaria netta corrente (I+E+D) 1.572 949
K. Debiti bancari non correnti (400) (400)
L. Obbligazioni emesse (797) (798)
M. Altri debiti non correnti (63) (56)
N. Posizione finanziaria netta non corrente (K+L+M) (1.260) (1.254)
O. Posizione Finanziaria Netta Industriale ESMA (J+N) 312 (305)
Attività finanziarie non correnti 661 553
Posizione Finanziaria Netta Industriale 973 248
Crediti finanziari intersettoriali 671 674
Debiti finanziari intersettoriali (1.526) (615)
Posizione Finanziaria Netta Industriale al lordo dei rapporti intersettoriali 118 307
di cui:
- Postale e commerciale 77 269
- Altro 41 38

LIQUIDITA'

1° trimestre
(dati in milioni di euro) 2016 2015
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 3.142 1.704
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa 616 112
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento (163) (64)
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti (502) (635)
Flusso delle disponibilità liquide (49) (587)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 3.093 1.117
di cui:
Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative 1.301 426
Altra liquidità indisponibile 36 29

La gestione operativa del periodo è stata caratterizzata da un flusso positivo delle disponibilità liquide di 616 milioni di euro generato, tra l'altro, dall'utile netto di 367 milioni di euro conseguito nel periodo e dalla positiva variazione del capitale d'esercizio (170 milioni di euro).

La cassa generata è stata utilizzata: per la realizzazione di investimenti industriali che, al netto delle dismissioni, hanno assorbito 60 milioni di euro, per l'acquisto di un BTP del valore nominale di 100 milioni di euro, nonché per l'estinzione di finanziamenti a breve termine per 502 milioni di euro netti. Nel corso del primo trimestre le disponibilità di cassa diminuiscono di 49 milioni di euro.

Per il commento alle attività e passività finanziarie si rimanda al capitolo "Prospetti contabili consolidati al 31 marzo 2016".

Poste Italiane - Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 31

9. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Nel corso dell'esercizio 2016 proseguirà l'attuazione del Piano Industriale 2020.

Per quanto attiene al Polo del Risparmio, il Gruppo proseguirà nella crescita del Ramo I Vita e nello sviluppo dell'offerta di prodotti di risparmio gestito innovativi e trasparenti. Inoltre, il comparto Assicurativo continuerà a sviluppare soluzioni volte a rispondere ai crescenti bisogni di tutela della persona, dei beni e di previdenza integrativa, rendendo semplice e accessibile l'offerta e migliorando il posizionamento nel settore del welfare.

Anche il Patrimonio BancoPosta proseguirà nell'attuazione degli obiettivi strategici con particolare attenzione: alla valorizzazione dell'attuale base clienti, attraverso la proposizione mirata di prodotti e servizi che rispondano ai loro bisogni; al rafforzamento della leadership nel mondo della monetica e degli incassi e pagamenti, favorendo la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione; alla crescita nel mercato del credito al consumo e al riposizionamento digital nell'ambito della più ampia strategia multicanale di Poste Italiane. Inoltre, proseguirà la strategia di gestione attiva del portafoglio titoli mirata alla stabilizzazione del rendimento complessivo determinato da interessi attivi e plusvalenze realizzate.

Sul fronte dei servizi postali tradizionali, il Gruppo proseguirà con il processo di ristrutturazione del comparto, facendo leva, da un lato, sul nuovo assetto regolatorio, dall'altro sugli efficientamenti ottenuti grazie all'implementazione del nuovo modello di recapito, d'intesa con le Organizzazioni Sindacali.

Avanzerà, inoltre, l'impegno del Gruppo nelle attività di ottimizzazione e semplificazione dei diversi portafogli d'offerta, al fine di migliorare ulteriormente il posizionamento competitivo sul mercato Corriere Espresso e Pacchi.

10. ALTRE INFORMAZIONI

Informativa sulle parti correlate

La natura dei principali rapporti con entità correlate, riferibili alla Capogruppo, è riassunta per rilevanza di seguito.

  • I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del servizio universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, al rimborso di riduzioni e agevolazioni elettorali, alla remunerazione dei servizi delegati, ai compensi per i servizi integrati di posta elettronica, per l'affrancatura di corrispondenza a credito e per l'accettazione di dichiarazioni fiscali. Al 31 marzo 2016 il credito per i servizi sopra descritti ammonta a 446 milioni di euro.
  • I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale. Al 31 marzo 2016 il credito ammonta a 407 milioni di euro ed è stato incassato il 26 aprile 2016.

Relazioni Industriali

In relazione alle esigenze emerse nell'ambito delle attività di recapito, il 27 gennaio 2016 è stato sottoscritto un verbale di accordo sull'opportunità di procedere alla trasformazione a tempo indeterminato, in regime di part time, per un numero massimo di 125 contratti a termine stipulati in applicazione dei verbali sottoscritti con le OO.SS. tra il 2013 e il 2014. La conversione a tempo indeterminato, avvenuta entro il mese di marzo 2016, è stata riferita ai lavoratori in servizio alla data di sottoscrizione dell'intesa per lo svolgimento di attività di recapito, presso le sedi di assegnazione; tali lavoratori sono stati impiegati a tempo parziale, con riduzione della prestazione su base annua in misura del 50% di quella prevista per il corrispondente personale a tempo pieno.

Il 24 febbraio 2016 è stato sottoscritto con tutte le OO.SS., a eccezione della UILposte, un verbale di accordo a conclusione dell'esame congiunto dei progetti di riorganizzazione della funzione Posta, Comunicazione e Logistica relativi all'anno 2016, definiti in coerenza con le linee guida condivise nell'accordo del 25 settembre 2015. L'intesa prevede, a decorrere dall'anno 2016, l'implementazione dei nuovi modelli di recapito per i capoluoghi di provincia e aree extraurbane non regolate e per le aree extraurbane regolate, già individuati nell'accordo del 25 settembre 2015; tale modalità favorirà una gestione ottimale delle relative ricadute occupazionali. L'intesa individua oltre 4mila eccedenze. Nel confermare l'attuale gestione dell'istituto della flessibilità operativa, le Parti hanno previsto l'innalzamento dei limiti mensili e annuali entro i quali sarà compresa l'esecuzione della flessibilità operativa stessa nell'ambito della prestazione di lavoro dei portalettere con orario settimanale articolato su 5 gg lavorativi.

Infine, l'Azienda si è resa disponibile a proporre la trasformazione del rapporto di lavoro da part time in full time ad almeno 150 lavoratori della funzione Posta, Comunicazione e Logistica, ovunque applicati, per lo svolgimento di attività di recapito presso le Province di Milano e Monza Brianza.

11. PROCEDIMENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITA'

Quanto di seguito riportato è finalizzato a fornire un aggiornamento su fatti e circostanze intercorsi tra la chiusura dell'esercizio e la data di approvazione del presente Resoconto. Per una trattazione completa dei temi in oggetto, si rimanda alla Relazione Finanziaria Annuale 2015.

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom)

In data 10 luglio 2015 l'AGCom, con l'atto di contestazione 04/15/DSP, aveva avviato un procedimento sanzionatorio nei confronti di Poste Italiane per la presunta violazione di alcuni obblighi normativi relativamente ad alcuni Uffici postali e Direzioni di Area Territoriale, a seguito del monitoraggio svolto per il 2014 dalla Società IZI sulle rimodulazioni orarie degli Uffici Postali nel periodo estivo. Avverso tale atto di contestazione Poste Italiane in data 7 agosto 2015 ha inviato all'Autorità la propria memoria difensiva. Il termine per la conclusione del procedimento, inizialmente fissato dall'Autorità in 150 giorni dalla notifica del provvedimento, è stato prorogato in data 18 dicembre 2015 e in data 26 febbraio 2016, per effettuare ulteriori approfondimenti giuridici. In data 18 marzo 2016 l'AGCom ha convocato in audizione Poste Italiane in relazione al suddetto procedimento in vista della quale, in data 4 aprile 2016, la Società ha inviato all'Autorità le proprie memorie conclusive.

Con provvedimenti 5/16/DSP e 6/16/DSP del 3 marzo 2016 l'AGCom ha contestato alla Società la violazione degli obblighi connessi alle prescrizioni in materia di notificazioni degli atti giudiziari e di obblighi informativi verso la clientela, a seguito delle verifiche ispettive condotte, rispettivamente, presso l'Ufficio Postale di Roma Belsito e presso il Centro Primario di Distribuzione di Napoli meridionale. Avverso tale atto di contestazione la Società in data 2 aprile 2016 ha presentato le proprie memorie difensive.

Con provvedimenti 8/16/DSP e 9/16/DSP del 27 aprile 2016, l'AGCom ha contestato a Poste Italiane rispettivamente: la violazione della continuità nella erogazione del servizio universale, in relazione alla temporanea chiusura per inidoneità dei locali e riposizionamento in altra sede, dell'ufficio postale di Borgo Flora; la violazione degli obblighi connessi alle prescrizioni in materia di notificazioni degli atti giudiziari, a seguito delle verifiche ispettive condotte presso il Centro Primario di Distribuzione (CPD) di Roma Prati. Entro trenta giorni, Poste potrà presentare le proprie memorie difensive.

Con ricorso al Tar del Lazio, ANCI Piemonte insieme a 40 Comuni hanno proposto l'annullamento della delibera dell'AGCom 395/15/CONS che autorizza Poste al recapito a giorni alterni del servizio postale universale. In data 29 Aprile 2016 è stata pubblicata la decisione del Tar che, nel dichiarare non fondati i motivi proposti dai ricorrenti e legittima, allo stato, la predetta delibera, ha contestualmente disposto il rinvio degli atti alla Corte di Giustizia Europea per le seguenti ragioni:

  • la direttiva, nel prevedere l'obbligo degli Stati membri di assicurare la distribuzione degli invii postali come minimo cinque giorni a settimana, concede la possibilità di deroghe ma solo in presenza di circostanze o condizioni geografiche eccezionali;
  • la normativa nazionale, invece, consentirebbe a detta del Tar deroghe anche in situazioni non eccezionali.

Pertanto, in ragione di ciò la Corte di Giustizia sarà chiamata a valutare la compatibilità della legge nazionale con la direttiva postale europea.

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM)

Con riferimento al procedimento PS/10009 avviato dall'AGCM nel 2015 per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo e avente a oggetto il "Libretto Smart, l'Autorità ha irrogato a Poste Italiane la sanzione amministrativa pecuniaria di 540mila euro, limitata a un decimo del valore massimo applicabile tenuto conto della circostanza attenuante per la quale Poste ha adottato iniziative finalizzate a consentire ai consumatori l'effettiva fruizione del tasso premiale.

Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane, in data 24 febbraio 2016, ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio (r.g. 2288/16) che, nell'udienza del 23 marzo 2016, ha rinviato la causa al giudizio di merito. Inoltre in data 7 marzo 2016 l' AGCM, nell'ambito della verifica di ottemperanza, ha inviato una richiesta volta ad acquisire informazioni in merito alle caratteristiche del Libretto Smart previste a partire dal 1° luglio 2015 nonché alla connessa offerta "Supersmart". Il 22 marzo 2016 Poste ha trasmesso all'AGCM la relativa nota di riscontro.

In data 4 giugno 2015 l'AGCM ha avviato ai sensi dell'art. 8, comma 2 quater, della L. 287/90 un procedimento (SP/157), volto a verificare se le condotte poste in essere da Poste Italiane siano state idonee a precludere l'accesso alla rete degli Uffici Postali alla società H3G SpA. L'Autorità, nel mese di luglio 2015 ha accolto l'istanza di partecipazione al procedimento delle società Fastweb SpA e Vodafone Omnitel BV. Contestualmente all'avvio del procedimento istruttorio nei confronti di Poste Italiane, l'Autorità ha deliberato di procedere ad accertamenti ispettivi presso la sede di PosteMobile. La Società, ispezionata come parte terza nel procedimento, ha presentato istanza di intervento al fine di dimostrare, per quanto di sua competenza, l'assenza di qualsiasi infrazione. L'audizione si è tenuta in data 18 settembre 2015 e in data 29 ottobre 2015, l'AGCM ha comunicato le risultanze istruttorie. Con il provvedimento adottato nell'adunanza del 16 dicembre 2015, l'Autorità ha ritenuto che Poste Italiane, in difformità a quanto previsto dall'art. 8, comma 2-quater, della Legge n. 287/90, avrebbe omesso di offrire, dietro esplicita richiesta, a un concorrente della controllata PosteMobile l'accesso, a condizioni equivalenti, ai beni e servizi di cui Poste ha disponibilità esclusiva in dipendenza delle attività rientranti nel Servizio Postale Universale. Con lo stesso provvedimento, l'Autorità ha altresì deliberato che Poste si astenga per il futuro dal porre in essere comportamenti analoghi. L'Autorità non ha peraltro irrogato alcuna sanzione. Avverso il suddetto provvedimento, Poste Italiane, in data 25 febbraio 2016, ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio (r.g. 2325/16); nella camera di consiglio per l'istanza cautelare fissata in data 9 marzo 2016 la trattazione è stata rinviata per l'udienza di merito del 22 giugno 2016; tuttavia Poste ne ha richiesto l'anticipazione depositando relativa istanza. Anche per PosteMobile, in data 19 febbraio 2016, è stato depositato ricorso al Tar Lazio (r.g. 2381/16) avverso il provvedimento finale. Inoltre, in data 23 dicembre 2015, la società H3G ha presentato al Tribunale di Roma un atto di citazione contro Poste Italiane e PosteMobile per la condanna di queste ultime al risarcimento del danno patito in conseguenza delle violazioni oggetto del procedimento di cui sopra oltre alla condanna alle spese di giudizio. Nell'udienza di prima comparizione, tenuta il 7 aprile 2016, innanzi al Tribunale civile di Roma, Poste Italiane, assistita dai propri difensori, si è costituita depositando apposita memoria con allegata documentazione difensiva sulla quantificazione del danno, ritenendo di aver operato nel pieno rispetto della normativa vigente. Il giudice, accogliendo un'eccezione pregiudiziale di rito sollevata, ha rinviato la trattazione all'udienza al 22 giugno 2016. Allo stato attuale, la complessa novità delle questioni trattate e l'incertezza propria di ogni giudizio, impediscono di formulare una attendibile previsione circa l'esito del contenzioso.

Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC)

L'ANAC in data 28 settembre 2015 ha trasmesso a Poste un atto di avvio di un procedimento istruttorio volto a verificare le procedure amministrative svolte per la realizzazione dei lavori di riqualificazione e di adeguamento presso il CMP Sesto Fiorentino (FI). L'Autorità ha richiesto a Poste l'invio di una relazione illustrativa in merito allo svolgersi dell'appalto, unitamente alla relativa documentazione. In data 17 novembre 2015 il Responsabile del procedimento ha inviato all'ANAC la relazione documentata e ha chiesto all'Autorità di essere sentito in audizione. In data 27 gennaio 2016 si è tenuta l'audizione nel corso della quale la Società ha reso chiarimenti e precisazioni in merito all'appalto in questione. Si è in attesa di conoscere l'esito del procedimento.

Banca d'Italia

Nel corso del primo trimestre 2016 è stato notificato a Poste Italiane SpA da parte dell'UIF (Unità di Informazione Finanziaria) un verbale di accertamento di infrazione della normativa antiriciclaggio, per il quale è in corso di predisposizione, da parte della Società, la memoria difensiva da inviare al MEF.

Autorità Garante per la protezione dei dati personali

In data 29 maggio 2015 il Garante Privacy, tenuto conto di alcune notizie stampa, ha formulato a Poste Italiane una richiesta di informazioni in relazione all'asserito trattamento dei dati personali di soggetti operanti presso imprese (in particolare IZI SPA) incaricate di svolgere il controllo degli standard di qualità del servizio postale. Tali trattamenti sarebbero avvenuti secondo il Garante senza avere reso l'Informativa privacy agli interessati e senza avere acquisito il loro consenso privacy. Poste Italiane ha dato completo riscontro alle richieste del Garante fornendo ampia e documentata informativa in ordine alle verifiche di audit effettuate, ai provvedimenti assunti nei confronti dei dipendenti e alle comunicate misure organizzative e procedurali adottate o in corso di adozione. Alla luce di ciò il Garante, con provvedimento del 23 marzo 2016, ha ritenuto allo stato insussistenti, in ragione di quanto previsto del regolamento Garante n. 1/2007 ('art. 11, comma.1, lett. d), i presupposti per promuovere l'adozione di provvedimenti prescrittivi o inibitori.

Dalle risultanze dell' audit condotto internamente sono tuttavia emersi alcuni comportamenti di dipendenti attinenti all'interferenza con i sistemi di controllo di qualità e non conformi alle policy della Società. Allo stato non è possibile determinare se tali comportamenti possano aver avuto riflessi sulla determinazione degli indici di qualità del servizio rilevati e non è possibile escludere che per effetto di tali vicende possano derivare giudizi o sanzioni. Poste ha incaricato i propri legali di procedere con tutte le iniziative più opportune. In tale contesto la Società ha presentato un esposto alla magistratura e si è costituita persona offesa nell'ambito del relativo procedimento penale. La Società ha altresì fornito all'AGCom la dovuta informativa. Poste Italiane ha avviato procedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti coinvolti e le relative evidenze sono oggetto di specifici approfondimenti. Per la gestione di tali procedimenti è stato costituito un comitato tecnico finalizzato alla verifica delle evidenze di audit contestate, tenendo conto delle argomentazioni difensive fornite dagli interessati e di ogni eventuale ulteriore dato probatorio emerso. Tutti i provvedimenti includono, inoltre, una riserva di azione a tutela dei diritti e degli interessi della Società rispetto a quanto dovesse ancora emergere e ai danni che la Società stessa dovesse comunque subire a qualsiasi titolo o causa.

12. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 31 MARZO 2016

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento, nell'ambito del Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016, sono descritti nelle Note che precedono e non vi sono altri eventi di rilievo successivi al 31 marzo 2016.

13. PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2016

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(dati in milioni di euro)

ATTIVO 31 marzo
2016
31 dicembre
2015
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 2.128 2.190
Investimenti immobiliari 59 61
Attività immateriali 518 545
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 217 214
Attività finanziarie 144.835 139.310
Crediti commerciali 63 54
Imposte differite attive 643 623
Altri crediti e attività 2.612 2.303
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 59 58
Totale 151.134 145.358
Attività correnti
Rimanenze 134 134
Crediti commerciali 2.298 2.292
Crediti per imposte correnti 73 72
Altri crediti e attività 745 897
Attività finanziarie 23.444 20.780
Cassa e depositi BancoPosta 2.822 3.161
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Totale
3.093
32.609
3.142
30.478
TOTALE ATTIVO 183.743 175.836
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 31 marzo
2016
31 dicembre
2015
Patrimonio netto
Capitale sociale 1.306 1.306
Riserve 3.659 4.047
Risultati portati a nuovo 4.672 4.305
Totale Patrimonio netto di Gruppo 9.637 9.658
Patrimonio netto di terzi - -
Totale 9.637 9.658
Passività non correnti
Riserve tecniche assicurative 106.078 100.314
Fondi per rischi e oneri 607 634
Trattamento di fine rapporto e Fondo di quiescenza 1.336 1.361
Passività finanziarie 7.930 7.598
Imposte differite passive 1.038 1.177
Altre passività 902 920
Totale 117.891 112.004
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri 799 763
Debiti commerciali 1.342 1.453
Debiti per imposte correnti 260 53
Altre passività 2.290 2.025
Passività finanziarie 51.524 49.880
Totale 56.215 54.174
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 183.743 175.836

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) DI PERIODO CONSOLIDATO

(dati in milioni di euro)

I Trimestre 2016 I Trimestre 2015
Ricavi e proventi 2.161 2.221
Premi assicurativi 6.116 4.921
Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria
e assicurativa
1.467 1.385
Altri ricavi e proventi 15 16
Totale ricavi 9.759 8.543
Costi per beni e servizi 600 617
Variazione riserve tecniche assicurative
e oneri relativi ai sinistri
6.728 5.734
Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria e
assicurativa
197 15
Costo del lavoro 1.505 1.498
Ammortamenti e svalutazioni 151 145
Incrementi per lavori interni (4) (5)
Altri costi e oneri 20 55
Risultato operativo e di intermediazione 562 484
Oneri finanziari 28 30
Proventi finanziari 31 32
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
3 -
Risultato prima delle imposte 568 486
Imposte del periodo 201 175
UTILE DEL PERIODO 367 311
di cui Quota Gruppo 367 311
di cui Quota di spettanza di Terzi - -

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(dati in milioni di euro) (milioni di euro)

I Trimestre 2016 Esercizio 2015 I Trimestre
2015
Utile/(Perdita) del periodo 367 552 311
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
Titoli disponibili per la vendita
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo (198) 1.591 1.542
Trasferimenti a Conto economico (369) (467) (277)
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo 43 13 (30)
Trasferimenti a Conto economico (17) (71) (33)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
153 (179) (384)
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto
dell'effetto fiscale)
- - -
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
Utili/(Perdite) attuariali da TFR e fondi di quiescenza - 81 -
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
- (30) -
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto
dell'effetto fiscale)
- -
Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo (388) 938 818
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DEL PERIODO (21) 1.490 1.129
di cui Quota Gruppo (21) 1.490 1.129
di cui Quota di spettanza di Terzi - - -

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(dati in milioni di euro)

Patrimonio netto
Riserve
Capitale
sociale
Riserva
Legale
Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Riserva
fair value
Riserva
Cash flow
hedge
Riserva da
partecipazioni
valutate con il
metodo del
patrimonio netto
Risultati
portati a
nuovo
Totale
Patrimonio
netto di
Gruppo
Capitale e
riserve di
Terzi
Totale
Patrimonio
netto
Saldo al 1° gennaio 2015 1.306 299 1.000 1.813 48 - 3.952 8.418 - 8.418
Totale conto economico complessivo del periodo - - - 861 (43) - 311 1.129 - 1.129
Destinazione utile a riserve - - - - - - - - - -
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - -
Variazione per pagamenti basati su azioni - - - - - - - - - -
Altre variazioni - - - - - - - - - -
Variazione perimetro di consolidamento - - - - - - - - - -
Altre operazioni con gli azionisti - - - - - - - - - -
Saldo al 31 marzo 2015 1.306 299 1.000 2.674 5 -
4.263
9.547 - 9.547
Totale conto economico complessivo del periodo - - - 65 4 - 292 361 - 361
Destinazione utile a riserve - - - - - - - - - -
Dividendi distribuiti - - - - - - (250) (250) - (250)
Variazione per pagamenti basati su azioni - - - - - - 1 1 - 1
Altre variazioni - - - - - - - - - -
Variazione perimetro di consolidamento - - - - - - - - - -
Altre operazioni con gli azionisti - - - - - - (1) (1) - (1)
Saldo al 31 dicembre 2015 1.306 299 1.000 2.739 9 -
4.305
9.658 - 9.658
Totale conto economico complessivo del periodo - - - (407) 19 - 367 (21) - (21)
Destinazione utile a riserve - - - - - - - - - -
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - -
Variazione per pagamenti basati su azioni - - - - - - - - - -
Altre variazioni - - - - - - - - - -
Variazione perimetro di consolidamento - - - - - - - - - -
Altre operazioni con gli azionisti - - - - - - - - - -
Saldo al 31 marzo 2016 1.306 299 1.000 2.332 28 -
4.672
9.637 - 9.637

RENDICONTO FINANZIARIO SINTETICO CONSOLIDATO

I Trimestre 2016
I Trimestre 2015
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati all'inizio del periodo
1.783
747
Disponibilità liquide assoggetate a vincolo di impiego
1
511
Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative
1.324
415
Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali
18
16
Scoperti di conto corrente
5
8
Gestioni incasso in contrassegno
11
7
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo
3.142
1.704
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo
3.142
1.704
Risultato del periodo
367
311
Ammortamenti e svalutazioni
151
145
Perdite e svalutazioni /(Recuperi) su crediti
7
3
(Plusvalenze)/Minusvalenze per disinvestimenti
-
-
Svalutazione su investimenti disponibili per la vendita
-
-
(Incremento)/Decremento Rimanenze
(1)
1
(Incremento)/Decremento Crediti e Altre attività
(194)
612
Incremento/(Decremento) Debiti e Altre passività
359
(103)
Variazioni dei fondi rischi e oneri
9
51
Variazione del Trattamento fine rapporto e Fondo di quiescenza
(25)
(19)
Differenza ratei su oneri e proventi finanziari (correzione per cassa)
7
11
Altre variazioni
(10)
(22)
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa non finanziaria
[a]
670
990
Incremento/(Decremento) passività da operatività finanziaria
1.388
203
-
-
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie da operatività finanziaria detenute per negoziazione
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari AFS da operatività finanziaria
(616)
73
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari HTM da operatività finanziaria
103
806
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta
338
445
(Incremento)/Decremento delle altre attività da operatività finanziaria
(508)
(1.686)
(Proventi)/Oneri derivanti dall'operatività finanziaria
(599)
(594)
Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività finanziaria
[b]
106
(753)
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie al fair value vs CE da operatività assicurativa
(1.347)
(1.846)
Incremento/(Decremento) delle riserve tecniche assicurative nette
4.266
3.998
Liquidità netta generata / (assorbita) dagli impieghi finanziari AFS da operatività assicurativa
(2.132)
(1.263)
(Incremento)/Decremento delle altre attività da operatività assicurativa
(114)
(27)
(Plusvalenze)/Minusvalenze su attività/passività finanziarie valutate al fair value
(322)
(240)
(Proventi)/Oneri derivanti dall'operatività finanziaria e assicurativa
(511)
(747)
Liquidità generata /(assorbita) da attività e passività da operatività assicurativa
[c]
(160)
(125)
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa
[d]=[a+b+c]
616
112
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari, Inv.immob.ri ed attività immateriali
(62)
(59)
Partecipazioni
-
-
Altre attività finanziarie
(103)
(6)
Disinvestimenti:
Immobili, impianti e macchinari, inv.immob.ri, attività immateriali ed attività destinate alla vendita
2
1
Partecipazioni
-
-
Altre attività finanziarie
-
-
Variazione perimetro di consolidamento
-
-
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento
[e]
(163)
(64)
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari
(502)
(637)
(Incremento)/Decremento crediti finanziari
-
2
Dividendi pagati
-
-
Credito autorizzato da Legge di Stabilità 2015 in attuazione Sentenza Tribunale UE
-
-
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti
[f]
(502)
(635)
Flusso delle disponibilità liquide
[g]=[d+e+f]
(49)
(587)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo
3.093
1.117
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo
3.093
1.117
Disponibilità assoggettate a vincolo di impiego
-
-
Liquidità a copertura delle riserve tecniche assicurative
(1.301)
(426)
Somme indisponibili per provvedimenti giudiziali
(13)
(12)
Scoperti di conto corrente
(12)
(6)
Gestioni incassi in contrassegno
(11)
(11)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine del periodo
1.756
662
(dati in milioni di euro)

ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE PER SETTORE OPERATIVO

SETTORE POSTALE E COMMERCIALE

Attività finanziarie

Al 31 marzo 2016 le Attività finanziarie comprendono:

  • Investimenti disponibili per la vendita in BTP per un valore nominale di 600 milioni di euro (fair value di 671 milioni di euro), di cui 100 milioni di euro acquistati nel corso del primo trimestre 2016.
  • Finanziamenti e crediti rappresentati da Contingent Convertible Notes per 79 milioni di euro (valore nominale di 75 milioni di euro) sottoscritte da Poste Italiane SpA ed emesse da Midco SpA, che detiene il 51% di Alitalia SAI, e Depositi in garanzia per 54 milioni di euro relativi a somme versate dalla Capogruppo a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap.

Passività finanziarie

Al 31 marzo 2016 la Passività finanziarie comprendono:

  • prestiti obbligazionari del valore nominale complessivo di 800 milioni di euro emessi nell'esercizio 2013 iscritti al costo ammortizzato di 817 milioni di euro;
  • finanziamenti BEI del valore nominale di complessivi 400 milioni di euro;
  • strumenti derivati con un fair value negativo di 56 milioni di euro rappresentati da nove contratti di Asset Swap di fair value hedging finalizzati alla protezione del valore di BTP dalle oscillazioni dei tassi di interesse per un nozionale di 375 milioni di euro e da un contratto di Swap stipulato nell'esercizio 2013 finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi a un prestito obbligazionario di 50 milioni di euro.

Nel corso del primo trimestre 2016, sono giunti a scadenza debiti relativi a operazioni di Pronti contro termine in essere al 31 dicembre 2015 per un valore di 511 milioni di euro.

SETTORE FINANZIARIO

Attività finanziarie

Al 31 marzo 2016, la voce Finanziamenti e crediti riguarda principalmente:

  • mutui e prestiti concessi ad aziende e a persone fisiche da BdM-MCC SpA, per 1.436 milioni di euro.
  • Depositi presso il MEF di 5.152 milioni di euro, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di rendimenti di titoli pubblici.
  • Il saldo netto del conto MEF presso Tesoreria dello Stato di 1.921 milioni di euro, prevalentemente dovuto al credito per i versamenti delle eventuali eccedenze di liquidità, al netto del debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta e al saldo dei flussi per la gestione del Risparmio postale, svolta per conto della CDP SpA.
  • Crediti per depositi in garanzia di 1.914 milioni di euro, relativi per 1.899 milioni di euro a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Asset Swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) e per 15 milioni di euro a controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

Gli investimenti in titoli e azioni nell'ambito dell'operatività finanziaria riguardano:

  • investimenti posseduti fino a scadenza iscritti al costo ammortizzato di 12.871 milioni di euro (fair value di 15.194 milioni di euro) interamente detenuti dal Patrimonio BancoPosta.
  • Investimenti disponibili per la vendita per un fair value di 35.194 milioni di euro, di cui 35.017 milioni di euro riferiti a titoli di Stato di emissione italiana (detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta e, in via residuale dalla BdM-MCC SpA) e 177 milioni di euro riferiti ad azioni.

I Titoli disponibili per la vendita rilevano, nel corso del trimestre, un'oscillazione complessiva di fair value positiva per 1.091 milioni di euro. Tale oscillazione è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo negativo di 238 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo positivo di 1.329 milioni di euro relativo alla parte coperta.

Al 31 marzo 2016, il saldo attivo degli Strumenti derivati relativi all'operatività finanziaria ammonta complessivamente a 238 milioni di euro e si riferisce per 109 milioni di euro a strumenti di copertura degli impieghi del Patrimonio BancoPosta e per 129 milioni di euro a strumenti di copertura di obbligazioni emesse da BdM-MCC SpA.

Passività finanziarie

Al 31 marzo 2016 le Passività finanziarie comprendono:

  • debiti per conti correnti postali di 43.888 milioni di euro derivanti dalla raccolta diretta BancoPosta.
  • Prestiti obbligazionari iscritti a un valore di 494 milioni di euro emessi dalla BdM-MCC SpA.
  • Debiti verso istituzioni finanziarie per 7.566 milioni di euro relativi principalmente a:
  • o operazioni di Pronti contro termine poste in essere dalla Capogruppo con primari operatori finanziari per 6.477 milioni di euro (nominale complessivo di 5.944 milioni di euro);
  • o finanziamento BCE a breve termine di 780 milioni di euro stipulato dalla BdM-MCC SpA, nell'ambito delle operazione di mercato aperto promosse dalla Banca Centrale Europea per il tramite delle Banche Centrali Nazionali.
  • Strumenti finanziari derivati con un fair value negativo di 2.605 milioni di euro, interamente riferiti a operazioni di copertura degli impieghi del Patrimonio BancoPosta.

In particolare, il Patrimonio BancoPosta ha in essere:

  • operazioni di copertura del rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari (cash flow hedge) derivanti da impieghi per un valore nominale di 1.400 milioni di euro (1.700 milioni di euro al 31 dicembre 2015); nel trimestre sono stati estinti strumenti di copertura relativi a titoli alienati; al 31 marzo 2016, complessivamente il fair value netto di tutti gli strumenti derivati in commento è di 4 milioni di euro;
  • operazioni di copertura del rischio di tasso d'interesse sul valore di impieghi (fair value hedging) per un valore nozionale di 13.875 milioni di euro (11.755 milioni di euro al 31 dicembre 2015); nel trimestre in commento sono stati stipulati nuovi asset swap per un nozionale di 2.250 milioni di euro e estinti strumenti esistenti su titoli alienati per un nozionale di 130 milioni di euro; nello stesso periodo, gli strumenti in commento hanno subito una variazione negativa netta efficace del fair value di 1.339 milioni di euro, mentre i titoli coperti hanno subito una variazione positiva netta di fair value di 1.329 milioni di euro, essendo la differenza di 10 milioni di euro dovuta a differenziali pagati e in corso di maturazione; al 31 marzo 2016, complessivamente, il fair value netto di tutti gli strumenti derivati in commento è negativo di circa 2.500 milioni di euro (negativo di 1.193 milioni di euro al 31 dicembre 2015).

SETTORE ASSICURATIVO E RISPARMIO GESTITO

Attività finanziarie

Gli Investimenti disponibili per la vendita ammontano a 88.184 milioni di euro, di cui 86.479 milioni di euro in titoli emessi da Stati e primarie società europei e il complemento in quote di fondi comuni e azioni. Gli strumenti finanziari in commento hanno registrato nel periodo una variazione positiva netta di fair value di 1.631 milioni di euro di cui 1.587 milioni di euro retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting".

Gli Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico sono costituiti da:

  • Titoli a reddito fisso per 8.226 milioni di euro, di cui 5.622 milioni di euro costituiti da BTP stripped.
  • Obbligazioni strutturate per 1.342 milioni di euro, poste prevalentemente a copertura di prodotti di Ramo III.
  • Altri investimenti per 10.260 milioni di euro relativi a quote di Fondi comuni di investimento. La voce in commento include 5.586 milioni di euro di investimenti nel Fondo UCITS Blackrock Diversified Distribution Fund e 3.972 milioni di euro di investimenti nel Fondo UCITS Multiflex, effettuati a fronte di prodotti di Ramo I, allo scopo di diversificare l'esposizione della compagnia assicurativa verso Titoli di Stato e contestualmente garantire agli assicurati un livello costante di performance.

Gli Strumenti derivati in essere al 31 marzo 2016 sono rappresentati da warrants stipulati da Poste Vita SpA destinati alla copertura di polizze di Ramo III, per un fair value complessivo di 147 milioni di euro e un nozionale complessivo di 5.558 milioni di euro.

Passività finanziarie e Riserve tecniche assicurative

Al 31 marzo 2016 le Passività finanziarie del settore si riferiscono prevalentemente al prestito subordinato del valore nominale di 750 milioni di euro emesso nel 2014 da Poste Vita SpA iscritto al costo ammortizzato di 764 milioni di euro.

Alla stessa data, le Riserve tecniche assicurative al netto di quelle a carico dei riassicuratori ammontano a 106.019 milioni di euro.

ESPOSIZIONE AL DEBITO SOVRANO

Si riportano di seguito le informazioni relative all'esposizione al debito sovrano del Gruppo al 31 marzo 2016, con l'evidenza del valore nominale, valore contabile e fair value per ogni tipologia di portafoglio.

31 marzo 2016 31 dicembre 2015
Descrizione Valore
nominale
Valore di
Bilancio
Valore di
mercato
Valore
nominale
Valore di
Bilancio
Valore di
mercato
(dati in milioni di euro)
Italia
Investimenti posseduti sino a scadenza
106.439
12.692
121.421
12.871
123.744
15.194
104.304
12.612
117.688
12.886
119.859
15.057
Attività finanziarie disponibili per la vendita 88.122 102.928 102.928 86.014 99.137 99.137
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE 5.625 5.622 5.622 5.678 5.665 5.665
Austria - - - 10 11 11
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 10 11 11
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Belgio 95 104 104 95 93 93
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 95 104 104 95 93 93
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Francia 151 183 183 208 217 217
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 151 183 183 208 217 217
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Germania 27 37 37 25 32 32
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 27 37 37 25 32 32
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Irlanda 173 179 179 355 365 365
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 173 179 179 355 365 365
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Olanda - - - 10 10 10
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 10 10 10
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Portogallo - - - 28 29 29
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 28 29 29
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Spagna 2.029 2.284 2.284 1.359 1.487 1.487
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.029 2.284 2.284 1.359 1.487 1.487
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Slovenia 70 74 74 40 43 43
Investimenti posseduti sino a scadenza - - - - - -
Attività finanziarie disponibili per la vendita 70 74 74 40 43 43
Attività finanziarie a fair value rilevato a CE - - - - - -
Totale 108.984 124.283 126.606 106.435 119.974 122.145

14. DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Luciano Loiodice dichiara, ai sensi dell'art. 154 bis, comma 2 del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2016 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

POSTE ITALIANE SPA

Sede legale

viale Europa, 190 00144 Roma - Italia tel. +39 06 5958.1 www.posteitaliane.it

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.